Luke, Layton e Flora erano attorno al tavolino seduti sul divano nell'ufficio del professore che stavano esaminando uno strano oggetto fatto di conchiglie che formavano una stella.
“Che cos'è professore?” chiese Luke.
“Questo venne ritrovato sulla costa a ovest da qui” rispose il professore “nessuno capisce di che cosa si tratta però la sua forma a stella ricorda questi altri oggetti” Layton tirò fuori dalla scatola dove erano conservati gli oggetti due strane cose che avevano anche loro una forma a stella: uno era un frutto giallo con qualche foglia verde sulle punte e l'altro una specie di ciondolo azzurro.
“Che siano stati dei portafortuna?” aggiunse Flora.
“Probabile, la nostra unica domanda è da dove provengono”
“Che forza!” esclamò Luke.
“Ovviamente il ciondolo azzurro non è l'unico oggetto simile, ce ne sono altri due ma di colori differenti: uno verde e l'altro giallo” disse Layton mostrando gli altri due ciondoli.
“Chissà chi li avrà fatti, ce ne sono ancora di cose strane trovate sulla costa?”
“Molti sono gli oggetti ritrovati sulla costa che potrebbero essere collegati l'uno all'altro, però ora sono tenuti ben al sicuro al museo”
Flora guardò l'orologio e disse “Luke, è ora!”
“Oh, è vero” Luke prese la sua borsa “Ci vediamo domani professore”
“A domani Luke, salutami i tuoi genitori” salutò Layton.
“Lo farò” e il ragazzino uscì dall'ufficio dirigendosi verso casa.
Era sera, mancava ancora un mese alla fine delle sue vacanze estive per poi tornare in America.
Quella sera il ragazzino tornò a casa salutando Clark e Brenda, raccontava di quanto era eccitato per la prossima missione che avrebbe fatto l'indomani con il professore raccontando anche degli strani oggetti trovati, cenarono e poi andarono a letto.
Luke cadde in un sonno profondo, ma a mezzanotte si svegliò per la luce che usciva dalla sua borsa, il ragazzino si alzò dal letto e aprì la borsa.
“Ma che...” pensò appena notò che nella sua borsa c'era il portafortuna fatto di conchiglie “Devo aver preso la mia borsa con una tale rapidità da far cadere il portafortuna dentro, domani lo ridarò al professore”
Ma appena il ragazzino si avvicinò al suo letto la luce del portafortuna divenne sempre più grande quasi da invadere tutta la casa, Luke uscì velocemente dalla finestra per non accecarsi, ma la luce lo prese e il ragazzino si sentì catturare.
Luke improvvisamente si vide precipitare nel vuoto fino a toccare il suolo su una specie di padiglione nero.
“Ma dove sono? Che cosa ci faccio?” si chiese il ragazzino, fece un passo e delle colombe spiccarono il volo mostrando il padiglione di vetro colorato e brillante.
Luke guardò il padiglione e c'era raffigurato Melina che sembrava che dormisse, il ragazzino improvvisamente si accorse che anche i suoi abiti erano cambiati.
Indossava una giacchetta dello stesso colore della sua felpa con la zip mezza chiusa, dentro aveva una maglietta a maniche corte bianca, una cintura rossiccia con uno stemma rotondo e d'argento con una L, dei pantaloncini corti dello stesso colore dei suoi e delle scarpe sportive dello stesso colore delle sue (quindi marroni), ma con i lacci bianchi come i suoi calzini.
“Ma...che sta succedendo in me?” esclamò guardandosi “Beh...non sono male questi abiti, mi fanno sentire un guerriero...” poi continuò a guardarsi “Ma che posto è questo? E come ci esco da qui?” cominciò ad urlare sperando che qualcuno lo sentisse “MAMMA!? PAPÀ!? C'È NESSUNO?” provò a mantenere la calma e cominciò a pensare “Ma che ha combinato quella conchiglia? Che razza di stregoneria è questa? Un sogno?”
“No, non è un sogno” disse una voce improvvisamente facendo saltare dallo spavento il piccolo Triton “Sarai confuso immagino”
“Chi sei, e perché sono qui?” chiese tremando “Sai come posso uscirne?”
“Il potere è con te...se gli dai forma...ti darà forza” disse la voce facendo apparire tre oggetti tra cui una spada, uno scudo e uno strano scettro “Scegli bene”
Luke guardò e pensò “Non sono un tipo combattivo...però la spada non è male, ma per un ragazzino come me potrebbe essere pericolosa...” così prese la spada con insicurezza “tanto è un sogno, quindi non mi succederà nulla di pericoloso...o almeno spero”
“Il potere del guerriero...Un coraggio indomabile...Una spada distruttiva...è questo il potere che cerchi?”
“Forse...penso di sì...”
La spada scomparì improvvisamente tra le mani di Luke come una palla di luce.
“La tua strada è decisa”
“Bene, ora posso andar...?”
“A che cosa rinunceresti ora?” Luke rifletté ancora, poi prese lo scettro “Il potere mistico...la forza interiore...uno scettro potente e terribile...rinunci a questo potere?”
“S...sì...”
Così anche lo scettro scomparve come la spada.
“Hai scelto il potere del guerriero...hai rinunciato al potere mistico”
“E ora?”
Improvvisamente una specie di terremoto fece distruggere in mille pezzi il padiglione facendo cadere Luke su un altro, ma stavolta con raffigurato Sofia che dormiva come un angelo.
“Ohi...e adesso?”
Riapparve d'un tratto la spada tra le sue mani e tre strani piccoli mostri neri apparvero pronti per attaccare.
“Dovrai combattere contro coloro che mirano la tua forza”
“CHE!? COMBATTERE!? IO!?”
Luke tremava, poi si dette forza e colpì i tre mostri con la spada con tutta la forza che aveva finché non divennero solo fumo che scomparve.
Improvvisamente il padiglione di vetro si riempì di nero trascinando sempre giù il ragazzino che cercava disperatamente di salvarsi “È LA VOCE CHE MI HA CHIESTO DI DISTRUGGERE QUEI COSI!” gridò infine.
Luke si rialzò e si guardò, c'era il sole e il cielo stavolta e tre ragazzini che il piccolo Triton riconobbe subito: erano Bonnie, Mangiòn e Max.
“Parlami di te...parla con quei tre ragazzini”
Luke si avvicinò a Max che gli chiese “Tin Tin, di che cosa hai paura?”
“Paura...sicuramente essere solo” fu la sua risposta.
“Tin Tin, essere solo? Ti fa così paura?” e Max scomparve.
Luke rimase sorpreso, poi si avvicinò a Bonnie che gli chiese “Cos'è più importante per te?”
“Beh, sono tante le cose che mi stanno care...sicuramente la fiducia di qualcuno”
“La fiducia è così importante?” e anche Bonnie scomparve.
Luke poi si avvicinò a Mangiòn che gli chiese “Che cosa vuoi dalla vita?”
“Che cosa voglio? Essere il miglior apprendista del professore!”
“Essere il miglior apprendista, eh?” e anche l'ultimo giovane scomparve.
“Hai paura di essere solo...vuoi la fiducia...vuoi essere il miglior apprendista...” disse la voce improvvisamente “La tua avventura comincia all'alba. Finché splenderà il sole, il tuo viaggio sarà piacevole”
“Ciò significa che sto per svegliarmi per partire con il professore?” esclamò eccitato Luke, ma il luogo in cui si trovava si riempì di luce e si trovò su un altro padiglione di vetro colorato con raffigurato Claire che dormiva.
“Più ti avvicini alla luce, più grande diventa la tua ombra”
“Cosa significa?” il ragazzino si guardò dietro e vide che la sua ombra stava prendendo coscienza tanto da staccarsi dai suoi piedi e diventare un enorme mostro nero come quelli piccoli che Luke aveva visto prima “VOCE! MA CHE ACCIDENTI MI STAI PER FARE!?”
“Ma non avere paura. E non dimenticare...” Il ragazzino non capì che cosa poter fare, era nel vuoto su una specie di padiglione di vetro con un gigantesco mostro nero che voleva distruggerlo, improvvisamente la bestia si abbassò diventando una gigantesca macchia nera che fece sprofondare sempre di più Luke nell'oscurità “Tu hai l'arma più potente di tutte...”