Blu Come La Vita

di avrilmiki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuove Conoscenze ***
Capitolo 2: *** Mi manchi ***
Capitolo 3: *** L'Invito ***
Capitolo 4: *** Un amico speciale ***
Capitolo 5: *** Il breve appuntamento ***
Capitolo 6: *** Decisioni ***
Capitolo 7: *** L'angelo dagli occhi blu ***
Capitolo 8: *** Convinta ***
Capitolo 9: *** Il primo ***
Capitolo 10: *** Contrasti ***
Capitolo 11: *** Crisi ***
Capitolo 12: *** Voglio te ***
Capitolo 13: *** Popolarità ***
Capitolo 14: *** Meschino Sollievo ***
Capitolo 15: *** San Valentino ***
Capitolo 16: *** Bisogno di loro ***
Capitolo 17: *** Unite per sempre ***
Capitolo 18: *** Frustrazioni ***
Capitolo 19: *** La notte è lunga ***
Capitolo 20: *** Sguardi pensieri e sensazioni ***
Capitolo 21: *** La festa ***
Capitolo 22: *** Angelica ***
Capitolo 23: *** Addio ***
Capitolo 24: *** Un sorriso che riempie il cuore ***



Capitolo 1
*** Nuove Conoscenze ***


<< Dai, Lucy…non puoi chiuderti in te stessa per questo!>>

<< Non mi chiudo in me stessa…solo che non mi va di impegnarmi!>>

Lucia, con l’aria un po’ scocciata per l’insistenza della sua migliore amica Isabella, passeggia per le vie principali di Sanremo:

<< Ma Lucy! Avevi detto che Giachi ti interessava, perché gli hai detto di no?>>

Giacomo…improvvisamente, a Lucia torna in mente la sera prima, quella in cui Giachi ci ha provato con lei. Stava camminando per il centro insieme ad Isa, quando se lo è ritrovata di fronte. Siccome lui sta spesso in piazza Bresca, era da parecchio tempo che non lo vedeva. Giachi ha salutato sia lei che Isa con due baci sulla guancia, poi si è concentrato su Lucia, riservandole un sacco di attenzioni. Alla fine, con un giro di parole, ha fatto capire ad Isa che non era la benvenuta. Lei, che è sempre stata perspicace su queste cose, se ne è subito andata. Giachi ha chiesto a Lucia se le andava di andare a fare una bella passeggiata sul lungo mare. Lucia ha accettato un po’ titubante. Lei, Fabio e Giachi hanno sempre avuto un bel rapporto di amicizia, quindi Lucia si rifiutava ingenuamente di credere che Giachi ci stesse provando, anche se ne aveva il sospetto. Purtroppo, i suoi dubbi sono stati confermati poco dopo, quando Giachi ha cercato di baciarla. Lucia si è tirata indietro imbarazzata e, scusandosi con Giachi, gli ha confessato di non essere ancora riuscita a dimenticare Fabio. Giachi è stato subito molto comprensivo e ha salutato Lucia con un sorriso.

<< Lucy? Ci sei?>>

Lucia ritorna alla realtà e fa una smorfia: possibile che Isa continui ad insistere? << Perché non mi sento pronta!>>

<< Ma hai lasciato Fabio da un mese!>>

<< Isa, io lo amavo…un mese non basta per dimenticare!>>

Isa guarda dispiaciuta l’amica: povera Lucy…è stato proprio un brutto colpo per lei…vedere Fabio insieme ad un'altra ragazza, che tra l’altro considerava sua amica! In apparenza sembra forte, ma in realtà sta soffrendo, Isa lo sa. Il suo solito sguardo deciso è rivolto in avanti. Lei fa impazzire un sacco di ragazzi per il suo atteggiamento. Si imbarazzava solo quando era con Fabio. << Lucy, tu sei una bella ragazza…non rovinare tutto per quell’idiota, non se lo merita!>>

Lucia fa un’altra smorfia. Lei non ha mai creduto di essere una bella ragazza, anche se si sbaglia: ha i capelli biondi e lisci che le ricadono morbidi sulle spalle e gli occhi blu come il mare, il nasino all’insù e un bel sorriso bianco e dolcissimo. È piuttosto alta e slanciata, con un bel fisico, e ha una leggerissima spruzzata di lentiggini sulla parte alta del naso, che si vedono solo avvicinandosi molto. Lucia pensa a Fabio, a come le diceva “ Sei bellissima” e a come lei ci credeva…un’ondata di tristezza la circonda. Isa se ne accorge e la prende a braccetto:

<< Su con la vita, Lucy! Non parliamone più, ok?>>

Lucia le sorride: << Grazie!>>

Le due amiche attraversano la strada e ricominciano a percorrere la stessa via inversamente. C’è molta gente in centro, e Isa e Lucy sono costrette a farsi strada fra le persone. All’improvviso, un bel ragazzo alto con i capelli neri e gli occhi azzurri che cammina da solo in senso opposto a loro, guarda Lucy negli occhi. Per un attimo sembra perdersi in quel mare blu. Rimane colpito da tanta bellezza in una ragazza dall’aria così decisa e determinata:

<< Ei, ciao bella!>>

Lucia lo guarda alzando il sopracciglio: “ Idiota…”. Senza neanche rispondergli, và avanti. Il ragazzo la prende per un polso e la tira delicatamente verso di sé:

<< Aspetta!>>

<< Che cosa vuoi?>>

<< Sarebbe troppo maleducato dirti quello che voglio davvero…preferisco dirti che voglio sapere come ti chiami!>>

Lucia libera il suo polso. Isa la guarda: ci siamo…Lucia ha assunto la sua solita aria scocciata che fa impazzire i ragazzi! Con quel semplice atteggiamento, Lucia li tiene tutti appesi ad un filo e ne fa quello che vuole!

<< Lucia…>>

<< Io Giorgio, piacere!>>

<< Piacere…>>

<< Allora! Ti va di fare un giro con me?>>

<< Non posso. Sono con un’amica, non vedi?>>

Isa sorride: lei sa perfettamente chi è quel ragazzo…è Giorgio Degiordani, uno dei più fighi di Sanremo! << Oh, ma credo che alla tua amica non dispiacerà rimanere da sola per un po’, vero?>>

Così detto, Giorgio si avvicina al viso di Isa sorridendo. Isa sorride a sua volta, fronteggiando il suo sguardo: << Ma figurati…vai pure, Lucy!>>

<< Hai visto? Allora?>>

Lucy lo guarda e sospira:

<< Ok…>>

Giuseppe sorride, prende Lucy a braccetto e si allontana con lei. Isa scuote la testa sorridendo e torna a casa, sperando che l’amica dimentichi quel nanerottolo di Fabio con Giorgio.

<< Allora! Quanti anni hai?>>

<< Sedici…>>

<< Dai…sorridi un po’, non essere così scocciata!>> Lucia lo guarda e Giorgio fa una faccia buffa, così lei scoppia a ridere. Giorgio guarda il suo viso illuminarsi e le sue guance riempirsi mentre quella leggera risata riempie l’aria. Sì, è proprio bella… Giorgio svolta in una traversa. Lucia si ferma:

<< Dove vuoi andare?>>

<< In piazza Bresca!>>

Lucia spalanca leggermente gli occhi, poi abbassa lo sguardo: piazza Bresca è dove sta sempre Fabio con i suoi amici…è da quando si sono lasciati che non ci và. E poi c’è lei, Ludovica. La sua ex-amica.

<< Che cos’hai?>>

Lucia guarda Giorgio, poi si convince: non può scappare per sempre, ci deve andare.

<< Niente…Andiamo!>>

Giorgio sorride un po’ perplesso e riprende a braccetto Lucia. Può sentire il suo profumo; la guarda di nuovo: il suo sguardo è rivolto in avanti. Giorgio sorride fra sé. Lucia e Giorgio arrivano alla via che si affaccia su piazza Bresca; lì c’è tutto il gruppo. Lucia lascia il braccio di Giorgio. È un’azione che le viene quasi automatica, senza pensare. Il cuore le batte forte. Giorgio e Lucia vanno in mezzo al gruppo, e Lucia lo vede: Fabio è lì, seduto su una panchina accanto a Martina, un’amica di entrambi. Fabio non è proprio quello che si può definire “ un bel ragazzo”. È piuttosto basso, con i capelli castani e ricci, che però stira sempre, e gli occhi verdi. Anche se non è poi tutta questa bellezza, a Lucia fa impazzire comunque. D'altronde, come si dice? Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace! Anche Fabio la vede; si guardano per un istante negli occhi. Fabio si perde in quel blu che non vedeva da quasi un mese. Quante volte ha provato a chiederle scusa, sapendo già che non avrebbe cambiato idea. È sempre stata testarda, la sua Lucy… Lucia abbassa tristemente lo sguardo.

“ Dio, quanto mi manchi…” << Ciao Lucy! È da un po’ che non ti vedo qui!>>

Charlotte le si avvicina dandole due bacini sulle guance. Lucy l’ha sempre un po’ invidiata. Infatti, la trova decisamente più carina di lei. Charlotte è leggermente più bassa di Lucy, ha i capelli castani e lisci e gli occhi scuri, un po’ rotondi. Lucy e Cha sono sempre state grandi amiche, fin dai tempi delle elementari: << Ciao Cha! Sì, ho avuto un po’ da fare ultimamente…>>

Charlotte sorride. << Ciao Lucy!>>

Si volta: Giachi e Robbie sono di fronte a lei sorridenti: << Ciao!>>

Lucia guarda Giachi: è proprio un bel ragazzo…Isa ha ragione, le interessava. È piuttosto alto, con gli occhi castani e i capelli biondo-platino, con una pettinatura a spazzola. Mai visto un biondo così…d'altronde, Giachi è di origini Tedesche! Robbie, invece, ha i capelli castani un po’ rasati ai lati e gli occhi blu. Il contrasto fra blu e castano lo rende proprio carino! Inoltre, è più alto rispetto a Giachi. Il suo vero nome è Roberto, ma da sempre tutti lo chiamano Robbie. Lucy saluta tutti i suoi amici. Giorgio è sempre accanto a lei, che parla con un ragazzo: << Ciao Giorgio! Ciao Lucy!>>

Fabio è di fronte a loro. Lucia abbassa lo sguardo e non risponde. Ha bisogno di qualcuno, non riesce ad affrontarlo da sola. Guarda Giorgio: lui ha appena salutato Fabio, poi guarda Lucia a sua volta: i suoi occhi sembrano implorarlo, e brillano alla luce del lampione. Lucia gli prende la mano, gliela stringe forte. << Andiamo, per favore?>>

<< Va bene…>>

Giorgio saluta tutti con un ciao generale, e Lucia fa lo stesso. Poi, sempre tenendo lo sguardo incollato a terra, si incammina con Giorgio fuori piazza Bresca: << Lucy, per favore, resta!>>

Lucia guarda Fabio ancora una volta: le vengono in mente tutti i momenti passati insieme, le risate, i baci…poi quell’immagine: lui che si bacia con Ludovica. La vista le si annebbia: non riesce a sostenere quello sguardo…proprio non ce la fa. Senza rispondere, senza guardare in faccia a nessuno, se ne va per mano con Giorgio. Si ritrovano sul lungo mare. Giorgio non dice niente, si lascia solo guidare da lei. Alla fine, Lucia si siede su una panchina. Giorgio la guarda, e non può fare a meno di pensare a quanto è bella, anche quando è triste, anche quando…piange. Grossi lacrimoni scendono lungo le sue guance. Giorgio non sa che dire: le circonda le spalle con un braccio:

<< Ei…>>

Lucia lo guarda. Giorgio riesce a scorgere i suoi occhi blu anche da dietro le lacrime. Le sorride. Lucia appoggia la testa sul suo petto e, nascondendosi fra le pieghe della sua giacca, inizia a singhiozzare forte:

<< Fabio…>>

Giorgio guarda i suoi capelli biondi che le coprono il viso, le sue spalle che tremano ad ogni singhiozzo. Le accarezza dolcemente la testa:

<< Dai, piangi. Sfogati, si vede che non lo fai da un pezzo…>> Giorgio pensa a Fabio: come ha potuto fare del male ad una ragazza così? Anche fra le lacrime sente il suo dolce profumo…ed in quel momento, sa che Fabio se ne pentirà per tutta la vita.

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Capitolo 2
*** Mi manchi ***


Driiiiiin! La sveglia suona, e Lucia la cerca a tastoni sul comodino. La spegne, poi si mette a pancia in giu. Quanto odia svegliarsi presto la mattina….Lucia ha sempre fatto una gran fatica ad aprire gli occhi ancora prima che sorga il sole. Sbadiglia più volte, poi raccoglie tutte le sue forze e finalmente si alza. Si dirige verso la cucina:

<< Ciao!>>

Matteo, il fratello di Lucia, la saluta dal suo posto con una tazza di caffé fumante fra le mani. Anche Matteo è un bel ragazzo, però non assomiglia per niente a Lucia nell’aspetto: ha i capelli castani e gli occhi scuri, è alto e con un fisico ben tenuto. È un tipo che piace molto alle ragazze. Ha un carattere molto simile a quello di Lucia: è deciso, testardo, e non esterna facilmente i suoi sentimenti agli altri. Lucia risponde a Matteo con un verso che dovrebbe essere un saluto, poi, con gli occhi ancora gonfi e semi chiusi, prende la sua tazza blu dalla mensola sopra il lavandino:

<< Sai, credo che se i tuoi ammiratori ti vedessero la mattina cambierebbero subito idea!>>

Lucia sorride fra sé: suo fratello si sbaglia di grosso, perchè lei dorme sempre con una t-shirt leggermente larga che le sfiora appena il bordo delle mutandine, quindi i suoi ammiratori sarebbero occupati a fare ben altro che guardare i suoi occhi gonfi!

<< Ti dimentichi sempre la regola! La mattina è vietato scherzare, parlare, o rivolgersi a me in qualunque modo, chiaro?>>

<< Ai tuoi ordini sorellina!>>

Lucia e Matteo consumano il resto della colazione in silenzio, poi Lucia si chiude in bagno e si prepara. Una volta uscita, Matteo la guarda: è perfetta come sempre! Matteo si chiede tutte le mattine se in quel bagno ci sia una specie di specchio magico che la trasformi. Lucia prepara la cartella in tutta fretta ed esce salutando distrattamente suo fratello. Una volta fuori si tira su fino in cima la cerniera della giacca: “che freddo, questa mattina!” Sale sul suo motorino, un Liberty azzurro, e si avvia a tutta velocità verso la scuola. Mentre è in mezzo al traffico pensa a Giorgio: è stato proprio carino… l’altra sera l’ha consolata tutto il tempo, poi l’ha accompagnata a casa e l’ha salutata dandogli un leggerissimo pizzicotto sulla guancia con l’indice e il medio. Ora che ci pensa, Lucia non gli ha chiesto il numero! chissà se lo rivedrà ancora…poi, il suo pensiero si sposta inevitabilmente su Fabio. Ieri sera Lucia si è resa conto di esserne ancora innamorata, nonostante tutto quello che è successo. Ma è mai possibile che una ragazza forte e decisa come lei non riesca a dimenticarlo? Lucia parcheggia il motorino e guarda l’ora sul cellulare: è leggermente in anticipo. Si guarda attorno: accanto a lei c’è un gruppo di ragazzi. Fa un cenno di saluto a Mattia Romi, un tipo che è in classe di suo fratello. In fondo al parcheggio c’è Isa che si sta baciando con Flavio, un ragazzo di un’altra sezione. Quando si staccano, Isa vede Lucia, saluta Flavio e corre verso di lei.

<< Ciao Lucy!>>

<< Ciao…potevi anche evitare di mollarlo così, Flavio!>>

<< Ma chi se ne frega, tanto è una storiella così! Allora, come è andate ieri con Giorgio?>>

Lucy scuote la testa: a lei non è mai piaciuto fare come Isa. Lei non ha voglia di impegnarsi, per evitare di soffrire, così si fa un sacco di storie, ogni volta con un ragazzo diverso. L’unica persona con cui vorrebbe impegnarsi è Giachi, ma purtroppo lui vuole godersi l’adolescenza divertendosi con tutte le ragazze che gli piacciono senza voler rendere conto a nessuno. In ogni caso, per Isa questa è la volta di Flavio. È anche vero che Isa se lo può tranquillamente permettere, è una bella ragazza: ha i capelli castano-chiaro e lisci, gli occhi verdi, è alta e non molto magra, ma al punto giusto per piacere ai ragazzi.

<< Non molto bene…mi ha portato in piazza Bresca, e indovina chi c’era…?>>

<< Ludovica? Fabio?>>

<< Ludo non c’era, ma Fabio sì! Mi è venuto a salutare…>>

<< Ma dai…e tu?>>

<< Non gli ho risposto è ho chiesto a Giorgio se potevamo andare, poi Fabio mi ha proposto di restare e io me ne sono andata senza rispondere…mi sono seduta su una panchina insieme a Giorgio e sono scoppiata a piangere come una scema….>>

<< E Giorgio? Cosa ha fatto?>>

<< Mi ha consolata tutto il tempo…>>

<< Non ha cercato di baciarti?>>

<< No…>>

<< Minchia…è stato proprio bravo!>>

<< Sì! E poi mi ha accompagnato a casa.>>

<< Mi dispiace per quello che è successo con Fabio…c’era qualcun altro in piazza Bresca?>>

<< C’era un casino di gente come al solito! Ho visto Charlotte, Robbie e Giachi!>>

<< Quella troia…la detesto!>>

Isa ha litigato con Charlotte perché stava per baciarsi Robbie, ma lei gliel’ha fregato. Anche se quella volta si è comportata male, a Lucia è sempre stata molto simpatica Charlotte, anche perché era dalla sua parte quando ha litigato con Ludo, e le ha separate quando Lucia ha cercato di picchiarla. Nonostante questo, Lucia decide di non difendere Charlotte, per evitare di discutere con Isa. La campanella suona. Lucia e Isa entrano a scuola. Nel corridoio c’è un grande viavai di gente che corre nelle proprie classi. A metà di esso, Lucia e Isa si ritrovano davanti Ludo con delle amiche. Lucia la guarda malissimo, ma Ludo fa finta di niente. Isa gli dà di proposito una spallata. Nemmeno in quel caso Ludo reagisce, e scompare fra la gente.

<< Troia…>>

<< Lasciala perdere, Isa…>>

Le due amiche entrano in classe e prendono posto. Isa e Lucia sono compagne di banco, fin dalle medie. Le lezioni scorrono a rilento come al solito. Finalmente la campanella suona; Isa e Lucia escono.

<< Che palle…oggi abbiamo pure saltato l’intervallo!>>

Isa si accende una sigaretta. Rimangono un po’ fuori dalla scuola. Nel frattempo esce Dario, che sorride ad Isa. Lei butta la sigaretta:

<< Vado, il dovere mi chiama!>>

Lucia scoppia a ridere e fa un cenno di saluto all’amica. Isa corre da Dario, lo prende per mano e lo porta verso il suo motorino, come quella stessa mattina. Poi si scambiano qualche parola e si baciano. Lucia inizia ad incamminarsi verso il suo motorino, quando un ragazzo la prende a braccetto:

<< Lucy! Non sapevo che venissi qui…>>

Lucia lo guarda e sorride. Giorgio pensa che quegli occhi e quel sorriso già gli mancavano.

<< Ciao Gio! Come va?>>

<< Ora benissimo! Tu?>>

<< Meglio…>>

In quel momento, passa Ludo insieme ad un’altra ragazza. Questa volta è Ludo a guardare male Lucia, poi fa un cenno a Giorgio:

<< Ciao Gio!>>

<< Bella Ludo!>>

Lucia la guarda con rabbia, e Giorgio se ne accorge:

<< Mi sa che non vai molto d’accordo con Ludo, eh?>>

<< Quella troia…era mia amica prima di baciarsi Fabio mentre stavo con lui…>>

<< Ah…allora è per quello che l’hai lasciato…>>

<< Sì.>>

<< Comunque, per quanto ne so, Fabio non si vede con nessuna da un mese!>>

A Lucia viene un tuffo al cuore: è da un mese che si sono lasciati! Vuol dire che non ha più avuto una ragazza dopo di lei…Lucia si odia per averlo pensato: che cosa importa? È stato uno stronzo lo stesso!

<< Lucy? Ci sei?>>

<< Cosa? Sì, sì! Ci sono…>>

Nel frattempo, esce anche il fratello di Lucy:

<< Ciao!>>

<< Ciao Matte!>>

Lucia nota che anche Giorgio saluta Matteo, poi si gira sorpreso verso di lei:

<< Conosci Matteo Marchi?>>

<< Certo, è mio fratello!>>

Giorgio guarda Lucia alzando un sopracciglio: non ci assomiglia per niente…lui non è nemmeno lontanamente bello come lei!

<< Ah sì? Marchi! Com’è che non mi hai mai detto di avere una sorella così figa?>>

Matteo scoppia a ridere, poi và a parlare con Mattia Romi. Lucia arrossisce leggermente, ma Giorgio non se ne accorge.

<< Ti va di venire a mangiare insieme a me e alcuni amici da Mc Donald’s?>>

Lucia sorride:

<< Perché no? Aspetta un attimo!>>

Vale corre da suo fratello:

<< Matte! Puoi dire alla mamma che oggi sto fuori a pranzo?>>

Matteo annuisce, poi continua la sua conversazione con Mattia:

<< Ciao Lucia!>>

<< Ciao Matti!>>

Vale ritorna da Giorgio:

<< Sei in motorino?>>

<< Certo! Ci troviamo in fondo alla discesa…>>

Lucia annuisce e si dirige verso il suo motorino. Giorgio la guarda allontanarsi: ha pure un bel culo! Poi va anche lui a prendere il suo motorino. Poco dopo, Giorgio e Lucia si ritrovano uno dietro all’altro in mezzo al traffico. Ad un certo punto Giorgio supera Lucia e le suona:

<< Ei, tu! Non puoi guidare! Sei troppo bella, distrai gli altri guidatori!>>

Lucia scoppia a ridere, e Giorgio si perde di nuovo in quella fresca risata, bella come chi la porta. Una volta in piazza Colombo, Giorgio e Lucia parcheggiano e vanno verso il Mc Donald’s. Li davanti c’è tutto il gruppo: Charlotte, Martina, Giachi, Lorenzo, Robbie, Veronica, Alessia e…Fabio. Lucia si ferma:

<< Perché non mi hai detto che c’era anche lui?>>

<< Ma chi?>>

Lucia indica Fabio, delusa del comportamento di Giorgio: << Piuttosto di uscire con me, te ne sei fregato se io ci stavo male a vedere Fabio!>>

<< Ti giuro che non sapevo che sarebbe venuto! L’avrà invitato Lori!>>

<< Ci vediamo, Gio…>>

Lucia fa per andarsene, ma Giorgio la prende per un braccio:

<< Su…non fare così, ci sono io qui con te! Ti prometto che ti difenderò da Fabio se dovesse dire qualcosa di brutto, Ok?>>

Lucia guarda incerta Giorgio:

<< Va bene, andiamo…>>

Una volta di fronte al Mc Donald’s, Lucia saluta tutti. Tutti tranne Fabio.

<< Allora! Entriamo?>>

Lori apre la porta, e tutto il gruppo si mette in fila per ordinare. Lorenzo è stato il migliore amico di Lucia alle medie. È molto alto, con i capelli e gli occhi neri come la pece. È da molto tempo che sta con Veronica, una ragazza alta con i capelli e gli occhi scuri. A Lucia non è mai stata particolarmente simpatica, perché la ritiene troppo gelosa di Lorenzo. Una volta le ha fatto una scenata solo perché ci stava scherzando insieme! Charlotte prende Lucia a braccetto:

<< Che mi racconti Lucy? Adesso esci con Gio?>>

<< Ma no…siamo solo amici!>>

Poi Lucia si volta e cerca Fabio con lo sguardo. Quando lo trova, Fabio è lì che la guarda. Lucia si rigira di scatto. Charlotte se ne accorge. Lei ha sempre pensato che Fabio e Lucia fossero una coppia perfetta:

<< Ci pensi ancora, eh?>>

<< Di chi parli, scusa?>>

<< Dai…non prendermi per scema, Lo sai benissimo di chi parlo!>>

Lucia abbassa tristemente lo sguardo:

<< Sì…>>

<< Lo sai che non ha più visto nessuno da quando vi siete lasciati?>>

<< Sul serio? Pensavo che fossero solo voci!>>

<< No, te lo assicuro io!>>

Lucia sorride debolmente a Charlotte. Lei le dà un bacio sulla guancia:

<< Dai…sorridi!>>

Lucia segue il consiglio di Charlotte. Fabio supera Charlotte e Lucia. Mentre le passa accanto, le sfiora la mano. Lucia arrossisce vistosamente, poi guarda Fabio: lui le fa l’occhiolino sorridendo. Lucia si volta verso Charlotte. Possibile che con Fabio deve sempre sentirsi così in imbarazzo? Avrebbe già dovuto dimenticarlo! Poco dopo, Fabio esce dalla fila con un vassoio colmo di panini, e si dirige insieme a Gio, Vero, Giachi, Alessia e Martina su per le scale. Robbie si volta verso Lucia e Charlotte:

<< Cha, Manchi solo tu!>>

<< E io, scusa?>>

Lucia guarda Robbie interrogativa:

<< No, Per te c’è già il menu maxi con doppio cheesburger!>>

<< Ma io non l’ho ne ordinato ne pagato!>>

<< Tranquilla…Ha fatto tutto Fabio!>>

Lucia diventa di nuovo rossa. Charlotte le sorride felice, poi le bisbiglia all’orecchio:

<< Dai, che vi rimettete insieme!>>

Lucia fa una smorfia, poi aspetta che Charlotte ordini e vanno insieme a prendere posto al tavolo. Menu maxi con doppio Cheesburger….quante volte Lucia ha ordinato la stessa cosa insieme a Fabio…e lui se ne è ricordato! Lucia cerca di scacciare quei pensieri dalla testa: l’ha tradita, cavolo! Poco dopo, tutto il gruppo è seduto a mangiare. Lucia è seduta fra Charlotte e Martina, mentre di fronte ha Giorgio. Accanto a Gio c’è Fabio, che non ne vuole sapere di staccare gli occhi da Lucia. Gio, Lori, Vero, Robbie, Giachi e Alessia stanno parlando fra di loro. Lucia è piuttosto a disagio, poi decide di chiacchierare un po’ con Charlotte:

<< Cha, ma tu con chi stai adesso?>>

<< Non so se lo conosci…si chiama Federico Chici.>>

<< Ah, sì…Ce l’ho presente, carino! Da quanto ci stai?>>

<< Da una settimana! Hai presente quando ti ho fatto lo squillo? Lo avevo appena salutato, solo che non avevo soldi per mandarti un messaggio!>>

Lucia sorride. Fabio continua a chiedersi come fare per farsi perdonare. Non può finire così, loro sono perfetti insieme! Deve riuscire a parlarle, con qualunque scusa…con questo pensiero finisce le sue patatine, allora gli viene un’idea:

<< Lucy? Le mangi?>>

Così detto, Fabio indica le sue patatine. Lucia non risponde, però appoggia le sue patatine sul vassoio di Fabio:

<< Grazie!>>

A Lucia scappa un mezzo sorriso. Charlotte le dà di gomito, poi le bisbiglia:

<< Cosa aspetti? Parla!>>

Lucia non sa che fare. Si gira verso Martina. Marti è una compagna di classe di Lucia. È un po’ bassa, con i capelli castani, gli occhi verdi e l’apparecchio ai denti. Anche lei ha seguito tutta la scena, e ora sta sorridendo a Lucia:

<< Marti, tu…>>

<< Sì, sono d’accordo con Charli, vai!>>

Lucia guarda Fabio, e si perde di nuovo nei ricordi. Fabio si accorge che i suoi occhi blu diventano improvvisamente tristi.

<< Lucy, senti…mi dispiace sul serio…per favore, scusami! Non succederà più, te lo giuro…non riesco a stare senza di te!>>

<< Come puoi pretendere che ti perdoni? Tu hai…proprio con Ludo, era una mia amica!>>

<< Lo so, ho sbagliato, hai ragione…ma ti prego, non so più come dirtelo, scusami!>>

<< Uno “scusami” non basta a riparare le cose...ci vuole ben altro! Che ne so, un mazzo di fiori, una bella serata, insomma, qualcosa di più!>>

Lucia arrossisce violentemente: come ha potuto dire una cosa tanto stupida?

<< Hai ragione…non puoi perdonarmi così!>>

Fabio si alza e se ne và. Lucia sospira e sprofonda nella sedia, con lo sguardo triste. Charlotte le avvolge un braccio intorno alle spalle:

<< Dai, tirati su, non fare così…vedrai che le cose si sistemeranno! Certo che anche tu…un mazzo di fiori? Ma da dove l’hai tirata fuori una cosa così?>>

Lucia scoppia a ridere:

<< Guarda, non lo so….!>>

Gio, che non ha seguito la scena, guarda Lucia perplesso: << Lucy? Cos’è successo?>>

<< No, niente…>>

<< Se lo dici tu!>>

Finiscono il pranzo chiacchierando tutti insieme, poi escono dal Mc Donald’s. Charlotte prende Lucia a braccetto:

<< Vieni a fare un giro con noi?>>

<< No, grazie, devo proprio andare!>>

<< Ok!>>

Lucia e Charlotte si danno due baci sulla guancia:

<< Allora ciao…e mi raccomando, stai su!>>

<< Tranquilla…ciao! Ciao ragazzi!>>

Tutti salutano Lucia. Gio le si avvicina:

<< Io ti accompagno!>>

<< Grazie!>>

Lucia chiacchiera con Gio fino al motorino, poi tira fuori le chiavi dalla borsa e si volta verso di esso. Si ferma ed il cuore le batte forte: appoggiato al motorino c’è un mazzo di rose blu. Lucia lo prende in mano e legge il biglietto:

“ Come i tuoi occhi.”

Ne assapora il profumo, mentre gli occhi le si fanno lucidi dalla commozione.

<< Lucy? Chi te le ha date?>>

<< Ci vediamo!>>

Lucia sale sul motorino e ritorna a casa.

“Fabio, mi manchi da morire...”

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Capitolo 3
*** L'Invito ***


Lucia entra in casa e chiude la porta dietro di sé. La madre le sorride:

<< Lucy! Giusto in tempo…vieni a lavare i piatti!>>

In quel momento, Matteo esce dalla cucina e saluta Lucia, già pregustando la sua partita alla PlayStation. Lucia sbuffa:

<< Mamma…vorrei tanto sapere perché Matteo non lì lava mai i piatti!>>

<< Perché io sono un maschio!>>

<< Tu chiudi il becco, sfaticato!>>

La madre di Lucia e Matteo, Paola, interviene:

<< Lucy, non discutere e fila a lavare i piatti…Matteo è più grande e ha più cose da studiare!>>

<< Ma lo dicevi anche l’anno scorso quando aveva la mia stessa età! E poi perché devi sempre dare ragione a lui?>>

<< Semplice…perché lui ha sempre ragione!>>

Matteo ride:

<< Hai sentito la mamma, Lucy? Fila a lavare i piatti!>>

<< Tu sparisci, nessuno ti ha chiesto niente!>>

Matteo entra in camera, sempre ridendo: che figata essere maschi! Lucia lava controvoglia tutti i piatti, poi si chiude in camera. Dopo neanche due minuti, qualcuno bussa alla porta:

<< Avanti!>>

Matteo entra: << Ciao sorellina!>>

<< Cosa vuoi, che ti lavi i calzini?>>

<< Dai, non te la prendere...lo sai che ti fanno lavare i piatti perché sanno che sei bravissima e volenterosa!>>

<< Di che si tratta?>>

<< Cosa, scusa?>>

<< Del favore che mi stai per chiedere!>>

Matteo si siede sul letto accanto a Lucia:

<< Voglio il numero di Isabella!>>

<< Neanche morta!>>

<< Dai, ti prego!>>

<< No! Così la prossima volta impari…glielo chiedi tu!>>

<< Guarda che lo dico alla mamma!>>

<< Oddio, Sto già tremando! Cosa dirà? “ Lucia, dai subito quel numero a Matteo!”>>

<< Lo scopriremo subito: mamma!!! Lucy non mi vuole dare un numero!>>

Un urlo di rimando proviene dalla cucina:

<< Lucia…dai subito quel numero a tuo fratello!>>

<< Ma…>>

<< Niente ma! Finiscila di fare la bambina!>>

Lucia volta gli occhi al cielo:

<< Che palle… tieni questo maledetto numero!>>

Lucia scrive frettolosamente il numero di cellulare di Isa su un foglietto e lo dà a Matteo:

<< Grazie, sorellina!>>

<< Vaffanculo!>>

Matteo scoppia a ridere e fa per andarsene:

<< Aspetta! Cosa ci vuoi fare con il numero? È per un amico?>>

<< No, è per me! È da un po’ che pensavo di chiedertelo, la tua amica è proprio figa!>>

<< Non farla soffrire, perché te la faccio pagare, chiaro?>>

<< Tranquilla…tanto non voglio starci insieme, me la voglio solo fare!>>

<< Consolante…>>

<< Per quanto ne so, è quello che fa sempre lei!>>

<< Hai ragione…>>

<< Ha mai parlato di me?>>

<< Sì…quella volta che è venuta a dormire ha detto che non sei per niente male!>>

<< Beh, ti assicuro che ho pensato la stessa cosa! Come pigiama aveva un paio di pantaloncini che le facevano un culo…>>

<< Matte, ti ricordo che è una mia amica!>>

<< Ok, scusa!>>

Matteo esce dalla camera. Lucia sente il cellulare squillare. Lo prende di fretta e risponde:

<< Pronto?>>

<< Ciao…>>

Lucia ha un tuffo al cuore: sa di chi è quella voce:

<< Ciao Fabio…>>

<< Allora…i fiori ci sono, manca solo la bella serata!>>

Lucia sorride:

<< Già…>>

<< Facciamo questa sera al cinema?>>

<< Fabio…non so se è il caso….>>

<< Per favore…fallo per me, ti prego!>>

Lucia si morde il labbro inferiore. Fabio…dopo tutto quello che ha fatto, dopo tutto il dolore che ha provato per lui…ora si ritrova qui, con il cuore che le martella in petto…è incredibile, ci sta ricascando…

<< Lucy, ci sei?>>

<< Ehm…si, d’accordo…>>

<< Perfetto, allora ci vediamo alle 8 davanti all’Ariston!>>

<< Ok...>>

<< Ah, Lucy…ci tenevo a dirti che…ti amo ancora. Non riesco a dimenticarti. Mi manchi.>>

<< Anche tu, da morire. Mi dispiace, Fabio. Ma quello che hai fatto mi ha spezzato il cuore, e non so se riuscirò a…sì insomma…a passarci sopra…>>

<< Lo so.>>

<< Ludo non mi ha nemmeno chiesto scusa.>>

<< So anche questo.>>

<< Allora…a sta sera!>>

<< A sta sera, Lucy…>>

Lucia riaggancia, poi si siede sul letto e chiude gli occhi: questa sera uscirà con Fabio…Lucia non può crederci. Fabio…lei e lui, lui e lei…quella stessa sera. Lo ama, lo ama più di quanto avrebbe mai immaginato. Quegli occhi, quella bocca, quel sorriso, quella voce…tutti particolari che sente suoi, interamente suoi. “Fabio, sei e sarai sempre nel mio cuore, qualunque cosa accada, adesso e per sempre. Un angolo del mio cuore ti appartiene, come un giardino segreto di cui tu e solo tu hai la chiavi. Un intero giardino di rose blu…” Lucia scuote la testa con forza e si alza di scatto: no, non ci deve pensare. Non ora, almeno. Vedrà come và questa sera. Dopo aver fantasticato per un po’, prova a prendere il libro di grammatica latina e a studiare. Non fa nemmeno a tempo a leggere il titolo, che inizia a perdersi…e si ritrova ad aver letto una pagina senza nemmeno aver capito di che cosa parla. Il cuore continua a batterle forte. Si sente nervosa, molto nervosa, troppo nervosa!! E se qualcosa dovesse andare storto? Se dovesse dargli un’altra possibilità, chi le assicura che Fabio non rifarà lo stesso errore? Solo il pensiero di assistere di nuovo ad una scena simile a quella che è stata costretta a vedere, solo il pensiero di dover rivivere quella tortura, quel dolore, quelle lacrime che l’hanno accompagnata per tantissimo tempo…aaaaah!!!! Lucia chiude il libro con forza e si sposta i capelli indietro con tutte e due le mani. Ha bisogno di qualcuno, in questo momento più che mai. Una persona fidata, a cui voglia bene, di cui si possa fidare e, soprattutto, che gli faccia dimenticare tutta questa angoscia con una semplice battuta. E subito, chiara e nitida nella sua mente, appare la soluzione. Ha bisogno di lui. L’amico migliore che si possa avere, la persona, assieme ad Isa, più speciale di questo mondo. Lucia si alza e prende il cellulare che aveva lasciato sul letto. Va nella rubrica e inizia a scorrere i nomi, andando direttamente alla lettera C. E in quella lettera il primo è proprio lui. Sorride. Preme il tasto verde, e subito parte una chiamata per lui…Cris. Pochi squilli, e la sua voce scura e profonda si fa subito sentire:

<< Pronto?>>

<< Pronto? Che formalità! Non è da te Cristianuccio!!>>

Lucia scoppia a ridere. Sa che Cris odia essere chiamato così… <> < < Se continui a chiamarmi Lucietta sarai tu a morire!>>

<< Ok, tregua…tu mi chiami Cris e io ti chiamo Lucy…non iniziamo a bettegare dopo neanche due secondi che parliamo, amore mio bello, lo sai che ti amo!!!>>

E così detto, si mette a ridere. Lucia fa lo stesso, e sta al gioco come sempre:

<< Ti amo anch’io, pasticcino mio!!>>

<< Si vabeh, pasticcino risparmiatelo va…>>

<< Beh in effetti…>>

<< Allora, che mi racconti?>>

<< Ti ho chiamato perché mi servi!!>>

<< E ti pareva…>>

<< No, sul serio…ho bisogno di parlarti, sto troppo male…anzi, più che altro sono agitata, ho bisogno di te così mi tranquillizzo!!!>>

<< E certo! Tanto lo so che oramai mi usi come camomilla! Ma che c’è?>>

<< Forse non hai capito…non ho voglia di stare qui a parlare al telefono!! E dai Cris, sto pomeriggio ci vediamo?? Ti prego, qualunque impegno hai annullalo!!>>

<< Minchia Lucy, Marta mi ammazza…ci dovremmo vedere!>>

Lucia sorride. Mitica Marta…Mimi, come la chiama lei!! È troppo forte quella ragazza…sempre con la battuta pronta…grande Mimi…è un soprannome bruttissimo, Lucia lo sa, ma ha una storia così lunga alle spalle, che oramai è diventato una leggenda! Riguarda un ragazzo che le andava dietro insistentemente…è passato così tanto tempo che oramai neanche Lucia si ricorda bene tutta la storia… << Tranchi, ci parlo io con Mimi…allora dai, usciamo?? Anzi no, ho voglia di starmene tranquilla…vengo a casa tua, ok?>>

Segue una piccola pausa, poi Cris finalmente risponde:

<< Ok Lu, se è per te questo ed altro!!>>

<< Grazie Cris, sei un mito!!>>

<< Questo lo so, grazie….>>

<< Modesto lui!!>>

<< Comunque ci parli tu con Marta, eh!!>>

<< Si si, fai come se con Mimi fosse già tutto risolto! Che poi mi fa piacere chiamarla, è da un po’ che non la sento!!>>

<< Si, infatti…con noialtri sei completamente sparita, da un giorno all’altro!! Non ci si comporta così!!>>

Lucia fa una leggera smorfia, più che altro dovuta alla nostalgia. Cris…con noialtri intendeva il suo gruppo…uno più scemo dell’altro…una più speciale dell’altro!!! Carlo, Manu, Dani, Paolo, Roby, Ste…tutti ragazzi mitici, inimitabili!! Le da veramente fastidio il fatto di essersi distaccata da loro…ma il dolore l’ha fatta chiudere in se stessa…l’unica con cui ha continuato a vedersi è stata Isa!!

<< Hai ragione…ma lo sai, con la storia di Fabio e tutto il resto…dai, ti spiego quando ci vediamo!>>

<< Ok, allora a dopo Lucy!!>>

<< Ciao Cris, ti voglio troppo bene…>>

<< Me lo dicono in tante…>>

<< Quanto sei scemo!!>>

<< Dai, ti voglio bene anch’io…>>

<< Ciao!!>>

<< Ciao…>>

Riaggancia e sorride. Lui sì che è un amico…un amico speciale, di quelli che si trovano raramente…un amico che sa quando deve stare lontano, quando deve lasciare spazio…e sa quando invece deve stare vicino…Cris è un grande!! Lucia si siede un attimo sul letto, e improvvisamente le vengono in mente tutti i momenti passati con lui…quanto si divertivano assieme!! Uscivano in centro, andavano a ballare, alle feste, al cinema, facevano casino, ridevano…tutto questo in gruppo, insieme, con la voglia di non pensare, di essere felici! é capitato che si vedessero anche da soli…a casa sua a cantare a squarciagola, oppure a passeggiare sulla spiaggia e a sparare cazzate…un amicizia speciale, che dura dalle elementari, e che Lucia spera che prosegua ancora per molto tempo! La loro è stata ed è tutt’ora un amicizia perfetta, se non per quella volta…a Lucia torna in mente come un fulmine a ciel sereno. Quella giornata di primavera di un anno prima. Un leggero rossore si dipinge sulle sue guance. Non avrebbe mai voluto che accadesse, e nemmeno lui…ma è successo. Lucia non stava ancora con Fabio, e si era lasciata da due mesi con Pietro, un ragazzo che aveva conosciuto quando ancora andava a pallavolo; era una storia da poco, a cui nessuno dei due aveva dato molta importanza. La storia di Cris, invece, era ancora fresca, e aveva lasciato un segno. Era stato lasciato appena due giorni prima da Cecilia, una ragazza allegra e vivace, che aveva sempre un sorriso da regalare a tutti. Cris teneva tantissimo a lei…e le mancava da morire quel sorriso che lo aveva accompagnato per ben due mesi. Non era ancora amore, quello No. Cris non è il tipo da innamorarsi tanto facilmente di una ragazza. Però le voleva bene, e tanto. La trovava speciale, si era veramente legato a lei. Tutte cose che aveva confidato quel pomeriggio a Lucia, seduti entrambi sul letto, con la schiena contro il muro e le ginocchia raccolte fra le braccia. Era bastata un occhiata, un mezzo sorriso, per far capire a Lucia quanto stesse male in quel momento il suo migliore amico. E allora le si era avvicinato e le aveva dato quel maledetto abbraccio. Cris sentì il suo profumo, affondò il viso fra i suoi capelli. Un attimo. Di fronte a lui apparve chiara e nitida l’immagine di Cecilia. Rabbia e tristezza crebbero dentro di lui. Poi, tornando alla realtà e staccandosi quel che basta per guardarla, aveva visto i suoi occhi e le sue labbra. E così, al volo, le accarezzò la guancia e le diede un bacio lungo ed intenso. Sembrava tutto perfetto quando, all’unisono, entrambe aprirono gli occhi e si staccarono l’uno dall’altra. Si guardarono negli occhi, e quel momento sembrò non passare mai. Scrutavano ognuno nell’animo dell’altro e contemporaneamente nel loro, per riuscire a capire che cosa potesse aver significato quel bacio. Infine, la decisione arrivò in un sorriso. Il sorriso di Lucia. E Cris colse subito l’occasione. Scoppiarono entrambi a ridere e non ne parlarono mai più. Lucia scuote la testa e sospira. È passato. Ora lui è innamorato perso e lei altrettanto. Ma non l’uno dell’altra, fortunatamente. Loro sono fatti per essere amici. Chissà se, qualche volta, anche Cris ha ripensato a quel bacio…scuote la testa e scaccia quel pensiero prendendo il cellulare e cercando in rubrica il numero di Mimi. Chissà quale sarebbe stata la sua reazione, se avesse saputo che da quel giorno fino a che non ha conosciuto Marta, non era più il sorriso di Cecilia quello che si figurava nella mente di Cris…

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Capitolo 4
*** Un amico speciale ***


<< Ok, allora ci sentiamo Mimi…un bacio e grazie!!>>

Lucia riattacca con un sorriso. Mitica, grande Mimi!! Fortunatamente ha capito al volo la situazione e non ha fatto tante storie! Anche se non sono molto amiche, si è comunque comportata benissimo; si sono scambiate i soliti convenevoli, poi Lucia le ha spiegato la situazione e Marta ha subito accettato. Prima di salutarsi, infine, ne ha approfittato per chiedere qualche consiglio su come comportarsi con Cris. Chi potrebbe saperlo meglio della sua migliore amica?? Lucia sa benissimo qual’è la cosa che non piace a Cris di Mimi…il fatto che, a volte, sa essere veramente molto pesante!! Ma Lucia ha deciso di non farglielo notare apertamente…in fondo, Cris è innamorato di lei così com’è, dei suoi pregi e dei suoi difetti! Quindi, si è limitata a dargli dei semplici consigli. Primo: lasciargli il suo spazio, perché Cris è uno a cui non piace essere messo troppo sotto pressione. Secondo: cercare di farsi desiderare il più possibile, infatti è questo quello che lo affascina di più di una ragazza. Doverla sempre andare a cercare, desiderarla, non avere subito tutto da lei! Comunque sono tutti consigli superflui per una come Mimi…è una tipa in gamba, ed è sempre riuscita a tenersi Cris ben stretto. Nel mentre di tutti questi pensieri, Lucia si è già vestita ed è pronta per uscire.

Dopo essersi spostata i capelli all’indietro con un gesto veloce, preme il pulsante del citofono canticchiando.

<< Chi è?>>

<< Sono io!>>

<< Io chi??>>

Lucia scoppia a ridere:

<< Scemo!!>>

<< No, mi sa che ha sbagliato persona, signorina…io mi chiamo Cris!!>>

<< Aspetti ancora tanto prima di aprirmi?>>

<< Se mi gira anche tutto il pomeriggio!>>

<< Allora io me ne vado!>>

Lucia si gira sorridente e fa qualche passo, fingendo di allontanarsi. Poi, sente il rumore che indica che il portone è stato aperto. Fa subito dietrofront ed entra nel pianerottolo. Prenota l’ascensore sempre canticchiando, poi sale fino al quarto piano. Le ante si aprono. Sul pianerottolo ci sono quattro porte. Quella più a sinistra è socchiusa, ed ha una targhetta dorata con scritto “ Seretti”. Lucia entra, sapendo già che a quell’ora del pomeriggio il padre di Cris è a lavorare, quindi la casa è vuota. Dall’ultima porta a sinistra in fondo al corridoio provengono le note di “I’m not the one” dei Sum41, il gruppo preferito di Cris, accompagnate dalla sua voce un po’ stonata:

<< Don’t wait for me…>>

Lucia sorride ed entra in camera sua.

<< Quando la finirai di assordare i vicini con la tua voce da cornacchia strozzata?>>

<< Solo quando la finirai tu, cara la mia Lucy!>>

Si sorridono teneramente, entrambi felici di vedersi finalmente dopo tanto tempo, e non per un saluto di sfuggita in centro, ma per starsene un po’ insieme, come ai vecchi tempi. Cris si alza, e Lucia gli corre incontro saltandogli al collo:

<< Ciao Cris!!!>>

<< Aia! Piano, piano…non sei mica una piuma!!>>

<< Sei sempre il solito scemo!!>>

Si staccano e si guardano per un attimo negli occhi. Cris capisce subito che c’è qual cosa che non Va. Si allontana da lei e si siede sul letto con la schiena contro il muro, come hanno sempre fatto tutte le volte che dovevano parlare di qualcosa. Non c’è nemmeno bisogno di invitare Lucia a sedersi. Lei lo segue e prende posto accanto a lui. Si scambiano un'altra breve occhiata, poi Lucia cede e abbassa lo sguardo.

<< Allora...si può sapere che hai? Sei…strana!>>

Lucia sospira e guarda Cris sforzandosi di sorridere.

<< Non ci provare nemmeno a fare quel sorrisino triste triste, è chiaro? Con me non devi fingere…>>

Lucia annuisce senza aggiungere altro, piena di gratitudine verso il suo migliore amico.

<< Grazie…>>

<< Non mi ringraziare, lo sai che non ce n’è bisogno…parla, piuttosto!!>>

<< Ok…>>

Lucia prende un lungo respiro, poi inizia. Gli racconta tutto: di come si è sentita quando ha rivisto Fabio in piazza Bresca, dello sfogo con Giorgio, di come lui sia stato gentile con lei. Poi dell’invito al Mc Donald’s, della conversazione con Fabio, delle rose blu sul motorino, e infine dell’invito al telefono. Cris l’ascolta tutto il tempo in silenzio, annuendo di tanto in tanto quando intuisce che Lucia cerca conferme da lui. Una volta terminato il racconto, Lucia prende una breve pausa e guarda tristemente Cris.

<< Sinceramente non riesco a capire perché stai così…non sei felice di uscire di nuovo con Fabio, scusa?>>

<< Ma si che sono felice, solo che…ho paura, capisci? E se Fabio dovesse commettere lo stesso errore? Io ci starei ancora peggio di prima! E poi non so se sia tanto giusto perdonarlo dopo quello che ha fatto…>>

<< Mah…per me ti fai troppi problemi…come sempre, del resto! Sei la solita paranoica! Tu buttati, provaci, se sbaglia di nuovo lo molli e questa volta per sempre! Ci starai male, è vero…ma per me stai peggio non avendoci proprio provato! Per quanto riguarda che non trovi giusto perdonarlo, tu lo sai come la penso…dopotutto Marta mi ha perdonato, no?>>

<< Sì, è vero…ma è diverso! Tu eri completamente fuori quella sera, ubriaco marcio! Non ti sei neanche accorto di esserti baciato quella tipa…è solo per questo che ti ha perdonato!>>

<< Ma che minchia centra…è pur sempre un tradimento!>>

<< Si, questo è vero, ma…>>

<< Niente ma! Basta con queste paranoie, Lucy! Non voglio più vederti in questo stato, escici punto e basta, è Cris che te lo ordina! E non so se mi spiego…è tutta una garanzia!>>

Lucia scoppia a ridere:

<< Se, come no…>>

<< Dai, al massimo se va male ti autorizzo a prendertela con me! Puoi venire qua e riempirmi di botte, ok??>>

<< Va bene, ci sto!>>

<< Perfetto, così mi piaci!>>

<< A me invece quest’ultima affermazione non piace per niente!>>

<< Minchia come sei…si fa per dire, no!!>>

<< Si, si…con te si fa sempre per dire!>>

Cris sorride, poi prende con una mano il viso di Lucia, schiacciandogli leggermente le guance:

<< Dai, adesso basta con questo faccino triste, però…voglio un bel sorriso!>>

Lucia si sottrae ridendo dalla sua stretta:

<< Eccola qua, la mia Lucy…>>

Lucia sorride e lo abbraccia forte:

<< Grazie Criiiiis! So solo io quanto ti voglio bene…>>

<< Anch’io te ne voglio tanto…>>

<< E ci mancherebbe altro!>>

<< Si ok…però adesso staccati, che mi stai soffocando!>>

<< Che stronzo!>>

Lucia si stacca da lui e, incrociando le braccia al petto, finge di essersi offesa. Cris sorride scuotendo la testa e l’abbraccia di nuovo. Lucia fa un po’ di resistenza, ma lui è più forte e la tira a sé ridendo.

<< E dai che ti voglio bene, scema…>>

Lucia scoppia a ridere a sua volta e lo guarda con la coda dell’occhio:

<< Lo so…>>

<< Allora…adesso che abbiamo risolto questo problema che facciamo?>>

<< Boh…che ore sono?>>

Cris da un occhiata al suo orologio:

<< Sono le cinque e un quarto…>>

<< Ok, allora facciamo così…cazzeggiamo fino alle sei e mezzo, poi andiamo a casa mia, mangiamo un boccone e mi preparo per uscire con Fabio…ok?>>

<< Va bene…ma a che ora ti devi trovare con Fabio?>>

<< Alle otto davanti all’Ariston…>>

<< Allora ti do un passaggio io, dai…così già che ci sono passo da Marta, che abita in via Nino Bixio…>>

<< Sì, certo…e se mi accompagni tu io come ci ritorno a casa?>>

<< Quante storie…ti fai riaccompagnare da Fabio, no?>>

<< E se la serata finisce male?>>

<< Non finirà male, vedrai! E se proprio dovesse succedere mi chiami e io ti passo subito a prendere ok?>>

<< Va bene…>>

<< Comunque non ho ben capito…che cosa intendevi tu con cazzeggiare?>>

<< Mmmm…ci facciamo tutto il cd di Fabri Fibra?>>

<< Facciamo dei Sum…>>

<< No dai, Fabri!>>

<< Io ho voglia dei Sum!>>

<< Allora compromesso…Tiziano Ferro?>>

<< Si può fare…>>

<< Perfetto!>>

Lucia si alza e va a prendere il cd di Tiziano Ferro, “ Nessuno è solo”, sapendo perfettamente dove Cris li ripone, poi lo infila nello stereo e preme play. Cosa intendevano Lucia e Cris con “farsi” il cd di Tiziano Ferro? Ma è ovvio, cantarlo a squarciagola dalla prima all’ultima canzone!

<< Mio fratello…lo dico piano piano…piano piano…non l’ho detto mai…mio fratello si chiama…>>

Con queste parole, finisce l’ultima canzone del cd di Tiziano Ferro. Lucia si lascia cadere sul letto ridendo, come ha fatto per tutto il corso del cd. L’ha sempre fatta morir dal ridere la voce di Cris quando canta e le sue espressioni mentre lo fa. Cris scuote la testa, poi fa un mezzo sorriso a sua volta, alzando il sopracciglio:

<< Sei sempre la solita scema…>>

<< Io??>>

<< Certo, e chi sennò!>>

Lucia non risponde e continua a ridere. Cris la guarda…”Quanto è bella, dolce e simpatica!! Se Fabio dovesse farla soffrire ancora, questa volta non gliela perdono a quel coglione...gliela faccio pagare!!”

<< Oi! Ma ti sei imbambolato? A che stavi pensando?>>

<< Chi, io? A niente!>>

<< Normale…tu non pensi mai a niente!>>

<< Spiritosa…>>

<< E dai che scherzo…>>

<< Senti Lucy…>>

<< Sì?>>

<< Mi raccomando, se Fabio dovesse farti del male…tu dimmelo, che ci penso io! Vedrai che gli passa la voglia di fare lo scemo…lo faccio crescere a calci in culo!>>

<< Ma stai dicendo seriamente?>>

<< Certo!>>

Lucia si alza e lo guarda piegando leggermente la testa di lato.

<< Che hai da guardarmi in quel modo?>>

Lucia gli prende il viso tra le mani e gli da un sonoro bacio sulla guancia:

<< Grazie…sei speciale…>>

<< Anche tu…>>

<< Wow! Ma che hai oggi? Fai sempre il duro, tu…non ti ho mai sentito dire queste cose!>>

<< Ed è per questo, che mi vedi fare il duro…in mezzo al mondo, per sentirmi più sicuro…>>

Lucia si tappa le orecchie per finta:

<< Ti prego, basta cantare!! Mi hai già assordato fin troppo per oggi! E dai, seriamente…che ti è successo per essere così dolce?>>

<< Boh…sarà Marta che mi ha cambiato…>>

<< A proposito…come va con lei?>>

Cris alza le spalle:

<< Sempre uguale…>>

<< Non è cambiato niente da quando ti ha perdonato per averla tradita?>>

<< Boh…può darsi…a me non sembra, però…>>

<< Ma tu non ti accorgi mai di niente…>>

<< Non è vero! Ad esempio mi sono accorto di quello che gli stava facendo il filo…>>

<< Uno che le va dietro? E chi è questo?>>

<< Ma che ne so io! Per me è mezzo frocio…pensa che la chiama come fai te…Mimi…ma ti sembra?>>

Lucia non riesce a trattenere le risate.

<< Perché ridi?>>

<< Niente…a volte non c’è un motivo…>>

<< Ma ti sei rincoglionita tutto di un colpo?>>

<< Ma no, No…continua, va!>>

<< Ok…beh, per un po’ l’ho sopportato…mi sono limitato a guardarlo male quando l’abbracciava oppure a fare battutine ironiche tutte le volte che vedevo che le mandava un casino di messaggi…non c’era scritto niente di brutto, però minchia, ti pare che uno mandi tipo dieci o venti messaggi in un giorno? Se vedi che non risponde al primo, che cazzo continui? Bah, mi sa che oltre a mezzo frocio è pure coglione…>>

Lucia, questa volta, riesce a trattenere le risate, ma si limita ad annuire per evitare che la ridarella prenda di nuovo il sopravvento. Isa e Lucia l’hanno sempre presa per il culo Marta, dicendo che si era beccata il più rincoglionito dei maniaci!

<< Comunque, un giorno ha veramente esagerato….eravamo al Betise, e io e Marta stavamo ballando. Poi io sono andato due minuti al tavolo dagli altri per prendere qualcosa da bere, e quando sono tornato quello ci stava provando, e anche spudoratamente…continuava ad abbracciarla e ridendo e scherzando le si è avvicinato alla bocca per baciarla…a quel punto lei si è staccata, però non gli ha risposto male. Sai come è fatta Marta, a lei non piace litigare…si è limitata a girarsi dall’altra parte e a continuare a ballare. Stavo per lasciar perdere quando quel coglione le ha messo una mano su un fianco e poi le ha palpato il culo!>>

<< Veramente? Dai, e che gli hai fatto? Poverino, non lo invidio…>>

<< Minchia, non ci ho visto più…anche Marta si è incazzata e lo ha mandato a fanculo…>>

<< Ci credo!>>

<< Comunque l’ho presa e l’ho portata a casa…lei si è incazzata, abbiamo pure litigato quella sera…ma non mi andava che stesse lì…e poi ero talmente incazzato che volevo prendere un po’ d’aria in moto. Ho chiesto a Manu e Ste di tenere d’occhio il deficiente e che facessero in modo che non se ne andasse…quando sono tornato mi sono seduto sulla moto e l’ho aspettato fuori. Oramai erano le tre e mezzo…>>

<< Ma perché non sei entrato a menarlo, scusa?>>

<< Scherzi? I proprietari conoscono i miei., e poi non voglio farmi buttare fuori dal Betise per un frocio di merda…>>

<< E allora come è andata?>>

<< Ho aspettato un quarto d’ora neanche…finalmente sto qua è uscito, con un gruppetto di coglioni uguali a lui…tutti dell’età di Marta!>>

<< Quindi due anni in meno di noi! Minchia poverino, immagino che gli hai fatto…>>

<< Eh già, un macello! Gli ho detto: “vieni qua, coglione, che ti faccio diventare bello e furbo!” E lui mi è venuto davanti, mi ha guardato dall’alto in basso e mi ha fatto…”su, provaci!!” Non me lo sono fatto ripetere due volte…era la metà di me, l’ho ribaltato! Bello non è diventato, perché io di miracoli non ne faccio…però di sicuro un po’ più furbo sì, perché da quel giorno Marta non l’ha neanche più salutata!>>

<< Per forza che non l’ha più salutata! Per come l’avrai ridotto, non avrà neanche più il coraggio di guardarla in faccia, e gli sta bene! Comunque, a Marta che le hai detto?>>

<< Niente di che…dopo l’ho chiamata e le ho solo detto di non preoccuparsi, che quel coglione non le avrebbe più dato fastidio…per un po’ ha insistito per saperne di più, ma alla fine ha lasciato perdere…>>

<< Quindi avete fatto pace?>>

<< Eccome! Casa sua era libera e ti assicuro che abbiamo fatto pace…e più di una volta!>>

<< Scemo!>>

<< Oh, che ti devo dire, è la verità…eh, d’altronde, quale ragazza sana di mente può resistermi?>>

<< Io!>>

<< Ho detto sana di mente…>>

<< Uffa!!>>

<< E dai scusa, ci tengo a precisare!>>

Lucia scuote la testa e da un occhiata all’ora sul display del cellulare:

<< Oi precisino, sono le sei un quarto…iniziamo ad andare?>>

<< Ok…>>

Lucia e Cris, ridendo e scherzando, si infilano la giacca ed escono di casa. Poco dopo, Lucia prende le chiavi dalla borsa e, aprendo la porta, entra in casa assieme a lui. Sua madre spunta in corridoio con in mano uno strofinaccio:

<< Lucia, sei tu? Oh, Cristiano, ciao! Da quanto tempo che non ti vedo! Come stai?>>

<< Buon giorno! Va tutto bene, grazie.>>

<< Come sta Felicia?>>

Felicia è la madre di Cris. Siccome i suoi genitori sono separati, però, vive in un altro appartamento. I genitori di Cris e quelli di Lucia sono sempre stati amici. D'altronde, essendo nati e cresciuti a Sanremo, la madre e il padre di Lucia sono amici o conoscenti di quasi tutti i genitori dei ragazzi e le ragazze che frequenta, in particolar modo di quelli di Ludovica e Charlotte.

<< Sta bene anche lei.>>

<< Me la saluti, per favore? E anche tuo padre!>>

<< Sì, certo!>>

<< Vuoi qualcosa da mangiare o da bere? C’è un po’ di torta, e se vuoi vi preparo del the!>>

<< No, grazie lo stesso!>>

La madre di Lucia annuisce e ritorna in cucina con un ultimo cenno di saluto. È molto felice che sua figlia sia amica di Cristiano…a suo parere è un ragazzo molto educato, e con dei genitori simpaticissimi, brava gente! Lucia e Cris entrano in camera.

<< Minchia Lucy, ma possibile che sta stanza è sempre così ordinata? La vuoi mettere un po’ sottosopra una volta tanto? E che cazzo, non c’è una cosa fuori posto!>>

Se la madre di Lucia avesse sentito quest’ultima sua frase, forse si sarebbe ravveduta un pochino per quanto riguarda la sua educazione!

<< Ma che vuoi? Mica sono come te, che sembra che nella tua camera sia esplosa una bomba!>>

<< Sì, adesso non esageriamo…>>

<< Comunque…adesso devo scegliere come vestirmi e tu mi consigli!>>

<< Se, come No…per quello c’è Isa! Non sono mica un frocetto!>>

Così detto, Cris apre l’armadio e prende i primi jeans che gli capitano. Poi, con movenze effeminate, fa una voce da gay, guardando prima i jeans e poi Lucia:

<< Un bijou! Oh cara, con questi jeans saresti un amore! Risaltano la tua figura slanciata, il tuo charme…>>

Lucia scoppia a ridere:

<< Neanche sai che cos’è lo charme!>>

<< Infatti…e non lo voglio sapere!>>

Lucia, sempre ridendo, prende i jeans che Cris ha in mano:

<< Comunque, ottima scelta…questi potrebbero anche andare!>>

Così detto, Lucia va verso l’armadio, poi tira fuori tutti i pantaloni che potrebbero essere adatti per l’occasione e li mette sul letto.

<< Minchia…hai seguito il mio consiglio, eh! Altro che bomba…qua ti è veramente esploso l’armadio!>>

<< Smettila scemo…allora, che posso mettermi?>>

<< Lucy…hai tirato fuori sei paia di pantaloni! Che cazzo ne so io!>>

<< Ma sono diversissimi, non vedi? Questi bianchi sono stretti fino alla caviglia, questi neri pure…sti jeans sono aderenti elasticizzati, questi invece no, ma sono abbastanza stretti comunque…>>

Cris interrompe Lucia con una smorfia:

<< Ma li vedo, non sono mica cieco! Scegli tu, per me staresti benissimo con tutti, ok?>>

<< Oh, questo lo so…quello di cui non sono sicura è quali di questi è il più adatto per sta sera!>>

<< Modesta lei…>>

<< Come sempre! Mmmmm….adesso vediamo cosa potrei mettermi sopra…>>

<< Per me se non mettessi niente Fabio sarebbe molto più contento…>>

<< Cretino!>>

<< Io direi furbo, più che altro…>>

<< Neanche ti rispondo!>>

Lucia torna a tuffarsi nell’armadio. Dopo pochi minuti, sul letto si sono ammucchiati diversi tipi di vestiti: due dolcevite, una nera e una bianca, una maglione nero modello barchetta, un altro maglione modello lungo, che arriva fino a metà sedere, un maglione marrone scollato con dei grossi bottoni per chiuderlo, una maglia di cotone aderente nera e un'altra maglia da mettere sopra a quest’ultima, bianca e leggermente scollata, richiudibile con dei piccoli bottoni.

<< Allora?>>

<< Boh…>>

<< Per me è meglio sto maglione che arriva a metà culo…per te?>>

<< Boh…>>

<< E poi sotto ci metterei il dolcevita bianco…va bene, no?>>

<< Boh…>>

<< Ma la smetti di dire boh???>>

<< Boh!>>

<< Uffa! Comunque basta, ho deciso! Sopra metto quello che ti ho appena detto, e sotto metto questi pantaloni neri di velluto! Vado di là a cambiarmi!>>

Cris fa un mezzo sorriso divertito:

<< Per me puoi anche rimanere qua!>> << Mmmm…non saprei…dai, chiediamolo a Mimi!>>

Cris spinge Lucia fuori dalla stanza:

<< Vai di là a cambiarti!>>

<< Sarà meglio!>>

Si chiude dentro il bagno, e Cris ritorna in camera sua. Si guarda un po’ attorno: sopra la scrivania c’è appeso una specie di collage di foto protetto da un vetro e incorniciato. Sorride dando un occhiata alle foto. Ce ne sono una decina di Lucia da piccola: alcune in gruppo con Isa, Charlotte, Ludo e Marti, altre solo con lei e la sua migliore amica. Poi ce ne sono un po’ del periodo delle elementari e delle medie: quattro foto di classe, cinque foto di quando andavano tutti assieme in colonia, poi due o tre ritraenti solo Isa e Lucy, oppure Lucia e Charlotte, che è sempre stata la ragazza con cui è ha legato di più, dopo Isa. Ce ne sono alcune, invece, in cui ci sono solo lei e Cris, oppure altre con anche tutto il suo gruppo: Manu, Ste, Dani, Carlo, Sara, Francy, Annalisa, Marco e Paolo. Infine, ecco alcune foto del periodo del liceo: tutti insieme ai Tre Ponti, la notte di capodanno, al compleanno di Manu, alla festa di Dani, al Betise, a Limone… Lo sguardo di Cris si sposta più in basso, verso la scrivania: ci sono due portaritratti. Uno, ha scritto nella cornice “best friends”, ed è diviso in due parti. A sinistra c’è una foto che ritrae Isa e Lucia pronte per uscire, schiena contro schiena, con delle facce provocanti. Sorride: Lucia non è mai riuscita a far la provocante, la sua è una bellezza naturale, infatti in quella foto ha una faccia buffa. Poi guarda Isa: cazzo, lei si che la sa fare la provocante, eccome! La parte destra del portaritratti, invece, ritrae lei e Cris. Lucy, sorridente, ha preso con la mano il viso di Cris, schiacciandolo leggermente. È proprio una bella foto…il suo sguardo, infine, cade sul secondo portaritratti: c’è una foto di Lucia e suo fratello, in piazza Mameli, seduti sul motorino di lui. Matteo fa un mezzo sorriso, ospitando lei fra le gambe. Lucia, appoggiata a lui, sorride facendo il segno di vittoria. Che dolce che è in questa foto, pensa Cris…sembra una bimba! Matteo, invece, c’ha una faccia da pirla come al solito! Cris, divertito a questo pensiero, torna a guardare il collage.

<< Ti sei incantato a guardare il mio mitico collage? Bello, eh?>>

<< Sì, molto…alcune di queste me le devi dare!>>

<< Ok!>>

Cris si gira e rimane imbambolato a guardare la sua migliore amica in tutta la sua bellezza: i vestiti che ha scelto le stanno benissimo! Oltretutto, si è leggermente truccata con un ombretto azzurro che le risalta gli occhi, poi con la matita, il rimmel e un tocco di fard.

<< Allora, come sto?>>

Passandogli accanto per andare a prendere la giacca nell’armadio, Lucia lascia dietro di sé una leggera scia di profumo:

<< Da dio!>>

<< Thanks!>>

<< Allora, andiamo?>>

<< Sì sì…ma sei sicuro di volermi accompagnare tu?>>

<< Eh già!>>

<< Ok, se proprio vuoi…ma se va male e io ti chiamo ma tu non vieni a prendermi, me la paghi!>>

<< Tranchi!>>

<< Se se, tranchi…andiamo, va!>>

Lucia va in corridoio seguita da Cris. Proprio in quel momento, Matteo esce dalla sua stanza e sorride a sua sorella:

<< Allora esci?>>

<< Sì…>>

Lucia si rivolge a Cris:

<< Vado un attimo in cucina da mia madre, aspettami qui!>>

<< Ok…>>

Lucia si allontana. Matteo scocca a Cris uno sguardo carico d’odio, ricambiato in pieno da quest’ultimo. I loro rispettivi gruppi non si sono mai potuti soffrire, e Matte non sopporta in particolar modo proprio Cris, perché, a suo parere, non fa altro che ronzare attorno a sua sorella.

<< Ciao.>> Matte lo saluta in modo asciutto.

<< Ciao…>> Cris non è da meno.

Si squadrano ancora per pochi secondi, finché Matteo non si dirige verso il bagno. Nel passare, picchia dentro la spalla di Cris e, senza un accenno di scuse, si chiude la porta alle spalle. Cris decide di ignorarlo e si appoggia al muro con le braccia incrociate, aspettando Lucia. Poco dopo, quest’ultima arriva seguita da sua madre:

<< Allora ciao, Cristiano! Stammi bene, e vieni quando vuoi!>>

<< Salve!>>

La madre di Lucia, con un ultimo sorriso, si dirige verso il salotto.

<< Non c’è niente da fare…mia madre stravede per te!>>

<< Eh già…>>

Senza aggiungere altro, Lucia e Cris escono di casa. Prima di salire sulla moto, Cris si mette una cuffia all’orecchio destro e accende l’mp3, poi si infila il casco. Che dovesse fare tanta o poca strada, Cris per abitudine ha sempre ascoltato la musica mentre guidava, eccetto quando porta Marta da qualche parte. In quel caso, gli piaceva ascoltare la sua voce allegra mentre gli circondava la vita con le braccia, cullati dal vento e dalle curve, come un unico corpo…dopo aver fatto salire Lucia, Cris parte a tutto gas, muovendo leggermente la testa a ritmo dei Sum 41. Si fa abilmente strada fra le macchine, avvicinandosi sempre di più al luogo destinato. Cris conosce Sanremo come le sue tasche, potrebbe percorre quelle strade anche ad occhi chiusi. Lo stesso vale per Lucia, naturalmente. Circa cinque minuti dopo, senza neanche dare il tempo alla seconda canzone dell’album Chuck di terminare, Cris si ferma in piazza Colombo e lascia scendere Lucia. Quest’ultima, con un largo sorriso, gli si avvicina e gli da due baci sulle guance:

<< Grazie di tutto, Cris, ci vediamo…>>

<< Buona fortuna!>>

<< Sì sì, buona fortuna…ricordati quello che mi hai promesso, mi devi venire a prendere in caso andasse tutto a scatafascio!>>

<< Mmmm…davvero ti ho promesso una cosa del genere? Non ricordo…>>

<< Scemo!>>

<< Dai che scherzo…vai trà!>>

<< Ok…>>

<< Ciao Lucy>>

<< Ciao!>>

Cris accelera e gira subito a sinistra, poi all’incrocio in fondo alla strada va verso lo zampillo. Posteggia la moto nel piccolo parcheggio accanto al giornalaio. Dopo aver messo il cavalletto, si dirige a passo spedito verso il portone di Marta, poco distante da lì. Citofona. Dopo pochi secondi, la voce dolce e calda della sua ragazza risponde:

<< Chi è?>>

<< Sono io!>>

<< Amore, mi sei venuto a trovare!>>

<< Eh già…>>

<< Tutto a posto con Lucy?>>

<< Sì sì…scendi?>>

<< Due minuti e arrivo!>>

<< Ok…>>

Cris si siede sugli scalini e si accende tranquillo una sigaretta. Fa un tiro e con un soffio butta fuori il fumo. Nel frattempo, guarda in alto, verso la sua finestra, e pensa a lei. Marta. Dolce, bella, comprensiva, provocante, simpatica…ci sono dei momenti in cui sa farlo ridere con la sua simpatia, altri in cui lo fa intenerire per la sua spontaneità, altri ancora in cui gli fa letteralmente girare la testa, con il suo modo di porsi, o con certe parole pronunciate a mezza bocca, in un sussurro magico e impercettibile. E, come al solito, gli viene in mente una canzone. Sorride fra sé. Possibile che deve associare ogni suo pensiero alla musica? Devastante, di Fish feat Esa e Retnek; “…ma quando ho visto te, ballare in discoteca rimane fisso in testa, il ritmo dei tuoi gesti, tu mi hai chiesto: esci? Qui fa troppo caldo, mi dai la mano dove siamo? Dove stiamo andando? Ora capisco che, possono esistere, donne che hanno tutto quello a cui non puoi resistere, e lo sai, e lo sei, e lo sai, devastante…” Il portone del comprensorio si apre interrompendo i pensieri musicali di Cris, e, come una ventata d’aria fresca, appare lei. Pura, semplice, struccata e bellissima. Con la mano si sposta i capelli biondi all’indietro. Sorride, e i suoi occhi, castani e profondi, sorridono con lei.

<< Ciao piccola…>>

<< Ciao!>>

Marta si avvicina. Cris la prende tra le braccia e fa per baciarla, ma lei si sposta con una smorfia:

<< Che c’è?>>

<< Lo sai che odio il sapore del fumo!>>

<< E dai, non fare la rompi balle!>>

<< Dammi quella sigaretta…>>

<< Ma l’ho appena accesa!>>

<< E dammela!>>

Cris le porge la sigaretta sbuffando. Lei sorride soddisfatta, poi la butta a terra e la pesta.

<< Un giorno mi ringrazierai…>>

<< Non si pestano le sigarette, porta sfiga, non si fa più sesso!>>

Marta alza un sopracciglio e guarda Cris di traverso:

<< Dici?>>

Così detto, lo bacia dolcemente. Quando si staccano, Cirs sorride come solo lei glielo fa fare.

<< Mi sa che quel detto non vale un cazzo…>>

<< L’hai capita!>>

Cris e Marta si allontanano abbracciati, diretti verso il lungomare. Cris la guarda e sorride di nuovo: in questo momento è così bella che non gli viene in mente neanche una canzone adatta ad esprimerla.

Lucia da un occhiata all’ora: le otto meno cinque. Improvvisamente, tutto il nervosismo che aveva nel primo pomeriggio si fa risentire triplicato. Prende un lungo respiro, poi si avvia verso l’Ariston, sperando con tutto il cuore di non dover ritornare a casa con Cris.

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Capitolo 5
*** Il breve appuntamento ***


Il cuore le batte sempre più forte ad ogni passo. Di fronte all’Ariston c’è Fabio. Quando la vede, le sorride e le corre in contro:

<< Ciao Lucy!>>

<< Ciao…>>

Fabio cerca di darle un bacio, ma Lucy gli porge la guancia.

<< Sei bellissima!>>

<< Grazie…>>

E Lucia, come al solito, si sente davvero bellissima. Fabi e Lucia entrano nel cinema e si mettono in coda. C’è molta gente, perché è la prima del film. Di fronte a loro ci sono tre ragazze. Appena Fabio parla, una delle ragazze si gira, e Lucia sa che non potrebbe essere più sfortunata di così.

<< Ciao Fabio!>>

<< Ciao Ludo….>>

Ludovica dà due baci sulla guancia a Fabio. A Lucia viene subito in mente quella volta. Era sera, e lei era al Decò, un locale all’aperto di Sanremo. Era uscita per cercare Fabio, e l’aveva trovato sulla passeggiata a baciarsi con Lu…Lucia, improvvisamente, capisce lo sbaglio che sta commettendo.

<< Fabio, non credo di aver fatto bene ad uscire con te….>>

<< Ma Lucy…>>

<< Ciao.>>

Lucia corre via. Fabio decide di non seguirla. La conosce, e sa che ha bisogno di farsela passare:

<< Fabio, cos’è successo?>>

<< Non ti è mai passato per la testa di chiederle scusa, Ludo?>>

<< Io…>>

<< Tu sei una stronza, ecco cosa sei!>>

<< Ma che cazzo vuoi? Sei tu che ci sei stato!>>

<< Infatti io le ho chiesto scusa…era tua amica, cazzo! Possibile che non te ne freghi niente?>>

<< Te lo ripeto: io ci ho solo provato. Sei tu che ci sei stato.>>

Fabio decide che è inutile discutere con Ludo. Se ne và. Ludo scuote la testa tristemente: come fa a non capire? Non ce l’ha fatta ad andare da Lucia a chiederle scusa…ma ora è arrivato il momento. Ludo ha deciso: ci proverà. Improvvisamente, una delle due amiche di Ludo, Francesca, la guarda incuriosita:

<< Cos'è successo? Va tutto bene? Perchè Fabio ti ha trattata così?>>

Ludo sorride, ora più serena per la sua nuova decisione:

<< Niente, Fra...assolutamente niente!>>

Lucia, appena uscita dall’Ariston, inizia a camminare tristemente verso il suo motorino, quando un ragazzo la prende a braccetto:

<< Che ci fai qui tutta sola?>>

<< Niente…>>

Giorgio nota i suoi occhi tristi che guardano nel vuoto.

<< Su, andiamo via.>>

<< Dove mi porti?>>

<< Lo scoprirai!>>

Giorgio prende Lucia per mano e iniziano a camminare verso la misteriosa meta:

<< Ma tu fai il classico?>>

<< No, lo scientifico! Tu?>>

<< Ragioneria.>>

Lucia e Giorgio continuano a chiacchierare, e, senza nemmeno rendersene conto, Lucia si ritrova al Sudest, la passeggiata di Sanremo che dà su Porto Sole. Giorgio si siede a cavalcioni sul corrimano di cemento che và lungo tutta la passeggiata, e Lucia fa lo stesso. Si ritrovano faccia a faccia.

<< Allora!>>

<< Allora…>>

<< Come va?>>

<< Bene!>>

Giorgio guarda divertito quella bella ragazza impacciata. Le mette una mano sulla guancia. Da lì si possono scorgere le sue piccole lentiggini, ma lui è troppo impegnato a perdersi nei suoi occhi blu. Lucia lo guarda negli occhi, ma il suo cuore e la sua mente sono altrove… “Fabio…Ludo…perché?Che cos’ha lei che io non ho? Che palle…lo odio! Li odio! E alla faccia tua, Fabio, adesso sono a due centimetri dal viso di un ragazzo stupendo, che non sei tu! E adesso, sempre alla faccia tua, me lo bacio!! Così forse capirai cose si prova, e anch’io! Però, questa sera eravamo assieme, ed era tutto così…tu eri così…io ero così…insomma, è stato bello! Ma che dico, bello? Stupendo, speciale, magnifico! Uffaaa, fottiti Fabio!!” Giorgio si avvicina sempre di più, sempre di più. Le sfiora quasi le labbra:

<< Finalmente!>>

Lucia sorride:

<< Finalmente cosa?>>

<< Finalmente ti bacio…>>

Così detto, Giorgio bacia Lucia. Lei sente lui dentro di lei, lui sente lei dentro di lui…che strano, però…dovrebbe sentirsi solo soddisfatta per essersi vendicata di Fabio, e invece…il cuore le batte forte. E le piace, le piace da morire…lo stringe forte e continua così, con gli occhi chiusi…da quanto tempo Lucia non dava un bacio…

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Capitolo 6
*** Decisioni ***


Giorgio e Lucia, dopo una lunga serie di baci, passeggiano per Sanremo:

<< Mi faresti un favore?>> Dice Lucia con tono supplichevole, guardando Giorgio.

<< Dimmi…>>

<< Mi accompagni a casa? Sono senza motorino perché mi aveva dato un passaggio un amico! Se vuoi poi puoi rimanere per un po’, tanto i miei sono fuori!>>

<< Ok, va bene!>>

<< Grazie!>>

<< Dì un po’…c’è anche Marchi?>>

<< Vuoi dire mio fratello?>>

<< Certo!>>

<< Sì, c’è anche lui!>>

<< Peccato...così non potrò divertirmi!>>

Così detto, Giorgio bacia di nuovo Lucia. Lei scoppia a ridere:

<< Dai, andiamo!>>

Poco dopo, Lucia apre la porta di casa e fa entrare Giorgio. Lo guida in salotto:

<< Avrei preferito la tua camera…>>

<< Dai...non fare lo scemo, mio fratello è in casa! Lo vado a chiamare...>>

Lucia va verso la camera di suo fratello e la apre:

<< Matte sono…tornata.>>

Lucia rimane un secondo immobile per sorbire del tutto la figuraccia: Matteo è steso sul letto senza maglietta e Isa è con la camicetta aperta. Proprio in quel momento, Giorgio compare dietro di lei:

<< Oi Marchi…minchia! Tu sì che ti stai divertendo parecchio!>>

Lo sguardo di Giorgio si sposta malizioso sulla parte della camicia di Isa che non è abbottonata. Lei se la richiude imbarazzata:

<< Su, andiamo!>>

Lucia si tira dietro Giorgio, che ha ancora lo sguardo incollato su Isa. Lucia e Giorgio se ne vanno in salotto, poi Lucia non riesce a trattenersi e scoppia a ridere. Si lascia cadere sul divano tenendosi la pancia dalle risate. Giorgio la guarda, e, come al solito, pensa a quanto è bella quella ragazza e a quanto è stato fortunato ad incontrarla: << Cosa fai ancora lì in piedi? Siediti!>> Giorgio si siede accanto a Lucia, e lei gli dà una spallata:

<< Ti ho visto, prima...>>

<< Cosa?>>

<< Non fare il finto tonto...eri lì a sbavare dietro ad Isa...>>

Giorgio sorride maliziosamente:

<< Wow...iniziano già le piccole gelosie...! Eh, d’altronde lo so, sono un rubacuori! Tutte le ragazze cadono ai miei piedi!>>

Lucia alza un sopracciglio e lo guarda male:

<< Non ti fare strane idee, rubacuori...>>

Poi appoggia la testa sulla sua spalla:

<< è stata una bella serata…>>

<< Non dirlo a me!>>

Lucia sorride, bacia Giorgio sulla guancia e gli sussurra:

<< Grazie!>>

<< E di cosa?>>

<< Di avermi tirato un po’ su...!>>

Giorgio sente un brivido corrergli lungo la schiena, per quelle parole provocanti e per la bocca dalla quale sono uscite. Lucia le piace proprio un casino! In quel momento Matteo ed Isa entrano in salotto. Isa indossa una minigonna di jeans e quella famosa camicetta nera. Giorgio la guarda di nuovo, e pensa che anche Marchi è stato molto fortunato ad incontrarla e a farci anche qualcosa di più.

<< Tu, non dovevi andare al cinema?>>

<< C’è stato un cambio di programma!>>

<< Lo vedo…>>

<< Isa...avrai un bel po’ di cose da spiegarmi più tardi!>>

<< Per colpa tua non c’è proprio niente da spiegare!>>

Matteo scoppia a ridere, poi si siede sul divano e fa accomodare Isa sulle sue ginocchia. Lei ha lasciato la camicia abbastanza aperta perché Matteo possa scorgere quello che fino a dieci minuti prima sarebbe potuto essere suo. Quanto gli piace quella ragazza!

<< Tranquilla Isa, ci saranno altre occasioni!>>

<< Lo spero proprio!>>

Lucia non fa che chiedersi come faccia Isa ad essere così estroversa. Chiacchierano tutti insieme per un po’, finché Giorgio e Matteo non decidono di andare a farsi un giro:

<< Matteo, guarda che io non ti copro quindi vedi tornare prima di mamma e papà!>>

<< Tranquilla…ciao Isa!>>

<< Ciao, ci vediamo!>>

Lucia saluta Giorgio, poi lui esce insieme a Matteo. Lucia porta Isa in camera sua, poi si siedono sul letto:

<< Dai, racconta!>>

<< Cosa dovrei raccontare?>>

<< Come sei finita mezza nuda sul letto di mio fratello!>>

<< Lui mi ha mandato un messaggio dicendomi di essere tuo fratello, che ero carina e se mi andava di vedermi con lui. Io, siccome con Flavio ho chiuso questa mattina, gli ho detto di sì, perché tuo fratello è proprio un figo della madonna! Poi lui mi ha invitato qui dicendo che tu non c’eri perché uscivi con Fabio. A proposito, com’è che non mi hai detto che ci uscivi?>>

<< Ne parliamo dopo, vai avanti!>>

<< Sono venuta qui, lui mi ha portato in salotto e per una cosa e l’altra ci siamo baciati. Poi siamo andati in camera. Ha iniziato a baciarmi dappertutto, allora io gli ho tolto la maglia. Lui mi stava sbottonando la camicia quando sei entrata tu a rovinare tutto. Hai visto Giorgio? Mi mangiava con lo sguardo!>>

<< Ho visto...comunque mi dispiace, non lo sapevo!>>

<< Non importa…sarà per un’altra volta!>>

<< Com’è stare per farlo la seconda volta con un ragazzo diverso?>>

<< è strano! Romi è stato bravo, però sinceramente preferisco Matteo! Perché me lo chiedi? Non avrai intenzione di farlo per la seconda volta con Giorgio!>>

<< Per adesso no.>>

<< Ma state insieme?>>

<< No!>> << Ora passiamo a te: com’è andata?>>

<< è iniziato tutto oggi a pranzo: Giorgio mi ha invitato da Mc Donald’s. C’erano Lori, Vero, Robbie, Giachi, Alessia, Marti, Fabio e Charli…>>

<< Meno male che non sono venuta, allora!>>

<< Dai, smettila di parlare male di Cha, lo sai che mi sta simpatica!>>

<< Lo dicevi anche di Ludo…>>

Lucia si rattrista e guarda in basso: Lu ha rovinato tutto…ma come ha potuto fidarsi di lei? Isa le mette una mano sulla spalla:

<< Scusa…l’ho detto senza pensare!>>

<< Fa niente…>>

<< Dai, continua!>>

<< Fabio, senza che me ne accorgessi, mi ha comprato da mangiare, poi, mentre eravamo al tavolo, mi ha parlato. Si è scusato di nuovo, e io gli ho detto che non bastava, che ci voleva come minimo un mazzo di fiori o una bella serata…>>

<< Un mazzo di fiori?!?>>

<< Sì, stendiamo un velo pietoso….comunque poi me ne sono andata e sul motorino ho trovato un mazzo di rose blu.>>

<< Che carino!>>

<< Sì...poi nel pomeriggio mi ha chiamato e mi ha invitato al cinema e io ho accettato!>>

<< Brava!>>

<< Solo che quando siamo andati a prendere i biglietti di fronte a noi nella fila c’era Ludo, che si è girata e ha dato due baci sulla guancia a Fabio…>>

<< Che troia!>>

<< Già…allora io sono scappata via, ho incontrato Giorgio che mi ha portato a portosole e lì ci siamo baciati.>>

<< Wow!>>

<< Alla fine l’ho invitato a casa e vi abbiamo beccati in camera...basta!>>

<< Capito…>>

<< Cosa ne pensi?>>

<< Lo sai…secondo me Fabio ti vuole veramente bene! Dovresti dargli un’altra possibilità…>>

<< Non ne sono sicura…>>

<< Ma tu ci tieni a Giorgio?>>

<< Lo conosco appena…di sicuro tengo di più Fabio…!>>

<< Allora cosa aspetti?>>

<< Te l’ho detto...non so ancora se voglio perdonarlo!>>

<< E dai...non fare la dura, lo sappiamo entrambe che non vedi l’ora di saltargli fra le braccia!>>

Lucia sorride a quel viso così perfettamente truccato. Isa è la migliore amica che potesse avere. Loro stanno benissimo insieme, si capiscono con una semplice occhiata e sono sempre pronte ad aiutarsi a vicenda.

<< E invece che cosa ne pensi di Ludi? Credi che dovrei perdonarla?>>

<< Ma chi, la troia dal doppio mento? Neanche morta! Perché dovresti perdonarla, quella stronza! Non ti ha chiesto nemmeno scusa!>>

<< Hai ragione…che merda…>>

<< Dai, non sprechiamo il nostro tempo a parlare di Ludo! Torniamo al discorso di Fabio!>>

<< Sai una cosa? Tra te Cha Marti e Cris mi avete convinto, giuro che la prossima volta non scappo!>>

<< Brava! Allora dimostramelo...fagli uno squillo!>>

<< Neanche morta.>>

<< Dai!>>

<< No!>>

<< Sì!>>

<< No!!!!!!>>

<< Se non lo vuoi fare tu…>>

Isa scatta veloce verso la scrivania di Lucia, afferra il suo cellulare e corre via. Lucia non fa in tempo a fermala. Quando Isa è sulla soglia finisce la frase:

<< Allora lo farò io!>>

<< Non ci provare...torna subito qui! Isa! ISAAAAA!!!!>>

Ma Isa non si ferma. Scorre veloce la rubrica: Fausto, Filippo, Fede…Fabio! Isa preme il tasto verde e la chiamata parte mentre sfreccia attraverso il salotto con Lucia dietro che le impreca contro:

<< Se non ti fermi subito dico a Matte che sei caduta dal letto mentre dormivi da me!>>

<< Non lo faresti mai…!>>

Isa appoggia il cellulare all’orecchio:

<< No, fermati!>>

<< Troppo tardi!>>

Isa aspetta il primo squillo, poi riaggancia e si ferma a prendere fiato:

<< Tiodiotiodiotiodiotiodio!>>

<< Miadorimiadorimiadorimiadori!>>

Il cellulare di Lucia squilla per pochi secondi, poi smette. Lei lo strappa dalle mani di Isa:

<< Dammi qua!>>

Una chiamata persa: Fabio.

<< Uffa...ora penserà che l’ho perdonato!>>

<< Ma tu lo hai perdonato!>>

<< Non stare sempre a specificare...volevo che lo capisse più avanti!>>

<< Dammi retta, è molto meglio così...ora scusa, ma devo andare!>>

<< Sì, vattene, prima di combinare altri casini!>>

Le due amiche scoppiano a ridere, poi Isa si infila la giacca, saluta Lucia e se ne và. Nella portineria incontra Matte che sta rientrando. Quest'ultimo la prende per i fianchi:

<< Ei!>>

<< Ei…>>

Si danno un lungo bacio, poi Isa si stacca:

<< Devo proprio andare!>>

<< Quando finiremo quello che abbiamo iniziato poco fa?>>

<< Che ne dici di domani a casa mia?>>

<< Sei da sola?>>

<< No, ma basta che ci chiudiamo in camera, mia madre non controlla mai!>>

<< Ma non sentirà i rumori?>>

<< Basta un po’ di musica per attutire qualunque cosa!>>

Isa dà un ultimo bacio a Matteo:

<< A domani!>>

<< Aspetta, ti accompagno!>>

Matteo ed Isa si allontanano abbracciati.

Lucia si infila il pigiama e si mette a letto. La sua testa sprofonda nel morbido cuscino, ed un dolce pensiero insieme a lei: ti perdonerò, Fabio. Sì, lo farò, lo farò, lo farò…lentamente, gli occhi di Lucia si chiudono e lei cade in un sonno profondo. Dopo quello che le sembra un minuto, sente un peso in più sul suo letto. Apre gli occhi a fatica: è Matteo.

<< Cosa c’è?>>

<< Volevo ringraziarti!>>

<< Di cosa?>>

<< Di avermi dato il numero di Isa!>>

<< Non potevi ringraziarmi domani mattina?>>

<< No!>>

<< Beh, buonanotte!>>

<< Aspetta un attimo!>>

<< Cosa vuoi ancora?>>

<< Volevo farti sapere che…insomma…se Giorgio dovesse farti qualcosa, se dovesse farti soffrire…dillo pure a me...io ti difenderò sempre!>>

<< Ma com’è che me lo dite tutti? Ispiro così tanta pietà?>>

<< Eh?>>

<< Niente, lascia stare…comunque grazie, è molto gentile da parte tua, ma credo che non ce ne sarà bisogno!>>

<< Cosa intendi dire?>>

<< Ho deciso di provare a dare un’altra possibilità a Fabio!>>

<< Quindi vuoi chiudere con Gio?>>

<< Non c’è niente da chiudere, noi non abbiamo iniziato nessuna storia!>>

<< Sì, però…>>

<< Però?>>

<< No, niente…>>

<< Parla!>>

<< Da quello che ha detto mentre eravamo in giro, sembra che ci tenga molto a te!>

<< Ah…>>

<< Non sentirti in colpa per questo...penso che ci abbia creduto troppo!>>

<< E tu? Non ti starai mica affezionando ad Isa, vero?>>

<< Perché? Non dovrei?>>

<< No che non dovresti! Isa non è il tipo da storie serie! Stai attento a non rimanerci troppo male quando chiuderà anche con te!>>

<< Cosa ti fa credere che chiuderà anche con me?>>

<< Non lo so…forse il fatto che la conosco da una vita e che ha fatto lo stesso con Lenaro, Romi, Dario, Manu, Ste e tanti, tanti altri?>>

<< Sai Lucy, tu hai un dono innato per distruggere in un secondo le speranze delle persone!>>

<< Sono qui per te!>>

Matteo scoppia a ridere:

<< Beh, ora ti lascio dormire!>>

Si alza e fa per andarsene:

<< Matte?>>

<< Sì?>>

<< Grazie ancora…>>

<< Dovere!>>

Matteo chiude la porta e va in camera sua. Appoggiato alla scrivania brilla un piccolo braccialetto argentato. Lo prende e lo rigira fra le mani. Gli sarebbe piaciuto regalarlo a lei…lo chiude in un cassetto e si infila a letto. Il giorno dopo avrebbe tentato di parlarle.

Il cellulare di Lucia squilla:

<< Pronto?>>

<< Visto che non hai avuto bisogno del mio passaggio?>>

<< Eh già! Peccato che non sono tornata con Fabio!>>

<< E allora con chi?>>

<< Con Giorgio!>>

<< Giorgio? Giorgio DeGiordani? Quel coglione che sta nel gruppo di tuo fratello?>>

<< Proprio lui!>>

<< E perché Giorgio DeGiordani ti ha dato un passaggio?>>

<< Gliel’ho chiesto dopo che ci siamo baciati!>>

<< Scusa, forse ci sono delle interferenze…cosa??>>

<< Hai sentito! Io e Giorgio ci siamo baciati!>>

<< Mi sa che ho perso qualche pezzo…>>

<< Ti racconto tutto domani a scuola, ok? Adesso sono stanca…>>

<< Va bene, allora ci vediamo domani!>>

<< Ciao Cris….un bacio.>>

Lucia si stende di nuovo sul letto. Si gira verso il comodino: un vaso di vetro custodisce apparentemente un mazzo di rose blu che presto appassiranno, ma per lei contiene molto di più: una promessa, un legame, ed un forte amore che non appassirà mai nel suo cuore. O almeno è quello che pensa lei…

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Capitolo 7
*** L'angelo dagli occhi blu ***


La campanella dell’intervallo suona. Isa e Lucia escono dalla classe chiacchierando.

<< Come è andata la versione?>>

<< Da schifo...la terza riga non sapevo come tradurla!>>

<< Ma era facilissima! Diceva: “ Così il re Ciro combatté contro Creso, il re della Lidia…”>>

<< Cazzo! Io ho messo che era Ciro il re della Lidia...>>

<< Se non studi storia non è colpa mia!>>

<< Se non sono una secchiona come te non è colpa mia!>>

<< Io non sono una secchiona!>>

<< Sì, come no…>>

Improvvisamente, Lucia sente una voce dietro di lei:

<< Scusa…>>

Lucia si volta: è Ludovica.

<< Che cazzo vuoi?>>

<< Te l’ho detto! Voglio chiederti scusa...>>

Isa si intromette:

<< Dopo un mese? Non ti sembra un po’ troppo tardi?>>

<< Lasciala parlare. Perchè non mi hai chiesto scusa prima?>>

<< Perché ero troppo orgogliosa per farlo…lo so che ho sbagliato, e mi dispiace!>>

<< Perché hai cambiato idea?>>

<< Ieri sera Fabio si è incazzato con me e mi ha fatto riflettere…>>

Isa la guarda con pietà:

<< E da quando tu rifletti?>>

<< Isa…>>

<< Ok, ok...sto zitta!>>

<< Stavo dicendo che mi ha fatto riflettere, e ho capito che sono stata una stronza e che non avrei mai dovuto fare quello che ho fatto. Ora, però, vorrei che sentissi anche la mia giustificazione.>>

<< Dimmi…>>

<< So che sembra assurdo, ma Fabio mi piaceva sul serio, e in quel momento sembrava quasi che ci fossimo solo noi due. Sì, è da egoisti, ma quella sera non ho pensato a te ne ha nessun altro…>>

Lucia la interrompe:

<< Ok, Ti credo. So cosa vuoi dire. Ti perdono.>>

Ludo le sorride, poi le due amiche si abbracciano:

<< Mi sei mancata tanto, Lucy!>>

<< Anche tu…>>

Lucia e Ludo si guardano negli occhi sorridendo.

<< Lucy, voglio farti una sorpresa per farmi perdonare!>>

<< Di che si tratta?>>

<< Lo scoprirai dopo le lezioni!>>

Ludo fa per andarsene:

<< Ci vediamo all’uscita!>>

<< Ok!>>

Ludo prende il cellulare e compone frettolosamente il numero di Fabio:

<< Pronto, Fabio? Tutto a posto, ha accettato!>>

Sentendo la risposta, un sorriso si dipinge sul suo viso:

<< Perfetto...a dopo!!>>

Isa e Lucia continuano a passeggiare per i corridoi:

<< Ma si può sapere perché l’hai perdonata, quella stronza?>>

<< Perché la capisco…>>

<< In che senso, scusa?>>

<< So cosa intendeva dire prima, quando ha detto che in quel momento c’erano solo loro due, perché anch’io ho provato la stessa cosa con Fabio! Se tieni davvero ad un ragazzo, quando sei con lui non c’è nient’altro, capisci?>>

<< Certo che l’amore ha un sacco di regole strane...io proprio non vi capisco! I ragazzi fateveli e basta, senza tanti problemi! Vedrete che è più bello!>>

<< Un giorno capirai anche tu!>>

<< Spero il più tardi possibile!>>

<< Magari con Matte, no?>>

<< Assolutamente no...è figo quanto vuoi, ma io non voglio impegnarmi!>>

<< Si vede che non è il ragazzo giusto…quando arriverà, allora cambierai idea!>>

<< Oh, ma io ho già trovato il ragazzo giusto!>>

<< Davvero?>>

<< Ma certo...o forse è meglio dire i ragazzi giusti!>>

<< Non intenderai mica quelli con cui ti sei fatta le storie, vero?>>

<< Ma certo! Io che li ho provati ti assicuro che più giusti di così si muore...>>

Lucia volge gli occhi al cielo:

<< Niente da fare…sei un caso perso!>>

Scoppiano entrambe a ridere. In quel momento, una testa sbuca fra di loro.

<< Eilà!>>

Lucia sorride:

<< Cristianuccio!>>

<< Evita in pubblico, amorino mio…scusami Isa, te la rapisco per un po’…>>

Isa alza il sopracciglio e risponde ironicamente:

<< Certo, tanto questo è l’intervallo dei rompi coglioni! Comunque non salutare, mi raccomando, eh!>>

<< Eilà era per tutte e due…>>

<< Come si deve, dico!>>

Così detto, Isa abbandona il sopracciglio alzato, poi sorride, abbraccia Cris e gli da due baci sulle guance: << è da una vita che non ci si vede!>>

<< Eh già…sparita una, sparisce anche l’altra…>>

<< Colpa mia se ho un amica asociale?>>

Lucia scocca ad Isa un’occhiata di finto odio:

<< Asociale…io?>>

<< Scherzavo, scherzavo! Comunque…come stanno Ste, Manu, Robi, Paolo e Dani?>>

<< Di Carlo non chiedi mai!>>

<< Ma chissenefrega di quel coglione!!>>

<< Solo perché ti andava dietro…>>

<< Andare dietro? A dir poco! Ci provava ogni cinque minuti, era di un pesante…!>>

<< E per consolarti sei andata con il resto del gruppo, giusto?>>

Lucia scoppia a ridere. Isa si è fatta le storie con Manu e Ste, e poi una volta in disco si è baciata con Paolo. Lei, naturalmente, ha sempre la risposta pronta:

<< Non tutto il gruppo, per essere precisi…se non sbaglio mancavi tu, e tra l’altro eri quello che mi andava dietro più di tutti! Carlo a parte, naturalmente…>>

Lucia scuote la testa guardando la sua migliore amica. Non smetterà mai di chiedersi come cavolo fa ad essere così priva di imbarazzo! Fortunatamente, Cris non è certo un timidone, anzi, sghignazza tranquillo:

<< Ok, ok! Colpito e affondato! Non sei cambiata, eh?>>

<< A quante pare…oh, eccoli la alle macchinette, Ste e Manu! Eh certo, figuriamoci se il qui presente Cristiano Seretti si allontana più di un metro dalla sua classe senza la scorta! Vi lascio alle vostre chiacchieratine, và…bye bye!>>

Così detto, Isa si allontana e corre a salutare Manu e Ste. Cris la segue per un po’ con lo sguardo…certo che neanche il suo bel culo è cambiato di una virgola! Sorride divertito. Eh già, le andava dietro…peccato davvero che non c’è stata! È troppo forte come ragazza!

<< Vuoi un fazzolettino?>>

Lucia lo riporta alla realtà:

<< Eh?>>

<< Se la finisci di sbavare dietro ad Isa mi fai un favore!>>

Cris non risponde, avvolge un braccio attorno alle spalle di Lucia e si incammina con lei per i corridoi:

<< Allora…cos’è sta storia che ti fai le storie con quello sfigato di Giorgio DeGiordani?>>

<< Non è uno sfigato! Dici così solo perché i vostri due gruppi si odiano!>>

<< E ci sarà pure un motivo! Sono un gruppo di coglioni…>> << Cris…>>

<< Che c’è?>>

Cris nota lo sguardo poco raccomandabile di Lucia e subito gli torna in mente:

<< Ah già, giusto…tuo fratello…beh, scusa…allora, mi vuoi spiegare sta storia sì o no?>>

Lucia annuisce e racconta per filo e per segno tutto quello che è successo fra lei e Giorgio. Al punto in cui Lucia gli racconta di aver beccato Matteo e Isa in camera, Cris sgrana gli occhi:

<< Cazzo…Giorgio di merda! Se non c’era lui ti avrei accompagnato io a casa! Minchia, che sfiga!>>

Lucia scuote la testa e continua il racconto senza commentare. Giunta alla fine si azzittisce, pronta ai vari commentini del suo migliore amico.

<< Ma tu hai baciato Giorgio perché ti piace o solo per vendicarti di Fabio?>>

<< Tutte e due, forse di più per la prima, però…>>

<< Sei cogliona forte, eh!>>

<< Grazie!>>

<< Dai cazzo, eri lì al cinema con lui e solo perché c’era Ludo sei scappata via!>>

<< Ma sì, tanto con Lu ci ho fatto pace oggi, e, come ti ho detto, a Fabio voglio dare un’altra possibilità!>> << Quindi fammi capire…Giorgio te lo sei baciato solo per una sera e adesso lo molli da solo come un povero coglione?>>

<< Toglierei il povero coglione, ma è pressappoco così…>>

<< E grande Lucy!>>

<< O sono grande o sono cogliona, deciditi!>>

<< Boh…>>

La campanella suona. Cris alza gli occhi al cielo.

<< Ma che palle…due ore di Greco! E chi le regge?>>

<< Ahahahah! Io Greco non ce l’ho!>>

<< Fucckati!>>

<< Fucckati? Che sarebbe?>>

<< Fuck italianizzato! Vaffanculo! Sveglia, Lucy!>>

<< Se lo dici tu…>>

<<…allora è giusto!>>

Lucia sorride e bacia Cris sulle guance:

<< Ciao, va!>>

<< Ciao Lucy!>>

Cris e Lucia si separano, andando ognuno verso la propria classe.

Isa e Lucia, sedute ai propri banchi, ascoltano distrattamente le due ore rimanenti. Una volta fuori, Lucia lascia Isa da sola per correre in contro a Ludo. Isa si accende una sigaretta. Poco dopo esce Matte, che le va incontro e le dà un bacio sulle labbra:

<< Ciao!>>

<< Ciao! Allora, andiamo?>>

<< Ok!>>

Isa e Matteo salgono sui rispettivi motorini e vanno a casa di Isa. Sua madre e suo padre sono come al solito davanti alla tv. La madre sente Isa arrivare:

<< Il pranzo è nel frigo!>>

<< Sì, mamma!>>

I genitori di Isa non si sono mai interessati particolarmente a lei, e ormai ci ha fatto l’abitudine, imparando ad essere indipendente. Isa guida Matteo nella sua camera, chiude la porta a chiave e accende lo stereo. Un cd ben mixato di musica house riempie la camera con il suo ritmo. Isa si siede sul letto e fa segno a Matteo di fare lo stesso. Lo guarda per pochi istanti negli occhi, poi si avvicina e lo bacia appassionatamente. Lui si impadronisce subito della sua camicetta, ed Isa fa lo stesso con la sua maglia. Isa stende Matteo sul letto e si mette sopra di lui. Matteo inizia a sbottonarle i jeans, mentre i respiri iniziano a farsi più veloci. Matteo sorride:

<< Eccoci al punto dell’altra volta!>>

Isa si toglie il reggiseno e lo posa accanto e lui:

<< Ora non più.>>

Lo bacia di nuovo.

Più tardi, Isa si alza dal letto con le lenzuola avvolte intorno al corpo. Passando di fronte alla finestra, il sole la colpisce, e Matteo scorge ancora le sue bellissime forme. Entrambi si rivestono, poi Isa si siede davanti allo specchio per rifarsi il trucco. Matteo le si avvicina:

<< Isa…>>

<< Sì?>>

Isa, impegnata a mettersi la matita sugli occhi, ascolta Matteo a malapena.

<< Senti, tu mi piaci…>>

<< Oh…anche tu!>>

<< Io vorrei…provare ad iniziare una relazione insieme a te. Che ne dici?>>

Isa si ferma di colpo, posa la matita sulla scrivania e si volta verso Matteo. Lo guarda negli occhi:

<< Cavolo…senti: mi dispiace se in qualche modo ti ho fatto capire che ci sarei stata, ma io non voglio proprio impegnarmi con nessuno.>>

Matteo sospira:

<< Capisco…ne sei proprio sicura?>>

<< Sì…mi dispiace!>>

<< Beh, tienilo lo stesso...tanto io non so che farmene!>>

Così detto, Matteo tira fuori dalla tasca dei jeans il braccialetto argentato e lo porge ad Isa. Lei lo guarda, poi se lo mette al polso e fa una piccola risata:

<< Perché ridi?>>

<< Perché…è molto carino!>>

<< Beh, io vado…ciao…>>

<< Ciao Matte!>>

Matteo esce e chiude la porta dietro di sé. In realtà, Isa ha riso per il suo pensiero da bastarda dentro: “ Almeno ci ho rimediato un bel braccialetto, no?”

Lucia chiama sua madre per avvisarla che sarebbe stata di nuovo fuori per pranzo, poi si incammina a piedi insieme a Ludo:

<< Lu, dove mi porti?>>

<< Te lo ripeto: lo scoprirai!>>

Ludo accompagna Lucia nel parco di villa Azilio, poi, fermandosi acanto alla palestra ai piedi di una scalinata, le dà delle indicazioni:

<< Sali le scale, poi segui il sentiero fino in fondo!>>

<< Non è una presa per il culo, vero?>>

<< Ma figurati! Ciao, ci vediamo domani!>>

Lucia dà un po’ perplessa due baci sulla guancia a Ludo. Segue le sue istruzioni, e nota che in fondo al sentiero, appoggiato ad una pianta, c'è un ragazzo. Pian piano, avvicinandosi, Lucia lo riconosce: è Fabio. Si mette a correre veloce.

<< Fabio! Che ci fai qui?>>

<< Ti aspettavo...hai fatto pace con Ludo?>>

<< Sì!>>

Fabio si avvicina:

<< Quindi ora và meglio, giusto?>>

Lucia sorride, leggermente rossa in volto:

<< Giusto...>>

Fabio le prende la mano:

<< Forse non c'è ancora stata la bella serata, ma d'altronde l'amore è fatto così: è pieno di imprevisti!>>

Fabio mette una mano fra i lunghi capelli di Lucia e, avvicinandola delicatamente a sé, assapora di nuovo quel bacio che tante volte le ha dato. Quando si staccano, Lucia sorride emozionata e lo abbraccia, poi porta le labbra vicino al suo orecchio, tramutando le parole in un dolce sussurro:

<< Chi se ne frega della bella serata, chi se ne frega di tutto...io ti amo Fabio, ed è questo quello che conta!>>

Lucia si stacca felice, apre le braccia e guarda il cielo, urlando a squarciagola:

<< Voglio che lo sappia il mondo intero! Tiamotiamotiamotiamotiamotiamo!>>

Fabio l'abbraccia da dietro e la bacia sul collo ridendo:

<< Mi sono mancati questi tuoi strilli...sei il mio angelo!>>

Lucia lo guarda negli occhi sorridendo:

<< Un angelo?>>

<< Sì: un bellissimo angelo dagli occhi blu.>>

Lucia prende Fabio a braccetto:

<< Pranzo da Mc Donald’s?>>

<< C’è da chiederlo?>>

Lucia e Fabio si allontanano abbracciati…innamorati…felici.

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Capitolo 8
*** Convinta ***


Lucia e Fabio escono da Mc Donald’s mano nella mano, pieni nella pancia e nel cuore.

<< Io devo tornare a casa!>>

<< No...perchè così presto?>>

<< Devo studiare per l'interrogazione di geometria...se non prendo sei almeno questa volta quella stronza la sufficienza in pagella non me la dà!>>

<< Ah...va bene, dai!>>

Fabio tira a sé Lucia e la bacia. Quando si staccano Lucia fa per parlare, ma Fabio è più veloce di lei dandole un altro bacio:

<< Ma non dovevi andare a casa?>>

<< Sei tu che mi trattieni!>>

<< E che cosa faccio per trattenerti scusa?>>

<< Esisti…>>

Lucia sorride:

<< Se è così, allora me ne vado io...baci!>>

Lucia si incammina verso il centro. Con un incancellabile sorriso stampato in volto. Non riesce a credere di stare di nuovo con Fabio! Lui è senz’altro quello giusto! È speciale, dolce, simpatico, è…pian piano, il sorriso di Lucia svanisce, facendo posto ad una vaga preoccupazione. E se non fosse cambiato? Accarezza per un attimo il pensiero. Prova ad immaginare quale sarebbe il suo stato d’animo se Fabio la tradisse ancora, ma allontana immediatamente il pensiero. Ripensa alle parole di Cris, Isa, Marti e Charli, e improvvisamente si convince fino in fondo che quella è la cosa più giusta da fare. Prende felice il cellulare dalla tasca, intenzionata ad avvisare Isa e Cris, e poi a ringraziare Ludo. In fondo si era sbagliata su di lei…ha sbagliato, è vero, ma non è una cattiva ragazza…fra un pensiero e l’altro, Lucia passa di fronte a piazza Mameli e nota un gruppo di ragazzi, di cui conosce solo Mattia Romi e…Giorgio! Lucia si avvicina a lui, decisa a parlargli e fargli capire come stanno le cose:

<< Ciao!>>

Giorgio sorride, felice di un così bell’incontro:

<< Lucia! Come stai?>>

<< Bene…vieni un attimo? Ti dovrei parlare...>>

<< Certo!>>

Giorgio prende Lucia per mano, ma lei si toglie: << Prima che tu parli, volevo chiederti se sta sera vieni con me al cinema e poi in disco! Vedrai, ci divertiamo!>>

<< Senti, io…>>

<< Ho capito, non ti piace la disco…non c’è problema, facciamo qualcos’altro dopo!>>

<< No, andare in disco mi piace! Non è questo il problema…>>

<< Non vogliono i tuoi? Dai, ti copre Marchi!>>

<< Giorgio, lasciami parlare!>>

<< Ok, ok…>>

<< Ascolta: io…non ti arrabbiare, ma…ho deciso di dare un’altra possibilità a Fabio.>>

Giorgio rimane un attimo senza parole, come se stesse cercando di raccogliere le idee, poi riattacca deciso:

<< No!>>

<< Lo so che tu ci tenevi, ma…>>

<< No! Non permetterò che ti faccia ancora del male...>>

<< è molto gentile da parte tua, ma non preoccuparti, ho tutto sotto controllo!>>

<< Tu non hai niente sotto controllo! Ma possibile che non capisci che Fabio è uno stronzo?>>

<< Lui non è uno stronzo!>>

<< Sì che lo è...ed è pure un bastardo!>>

<< Smettila di insultarlo!>>

<< Ma ti rendi conto che come può farlo una volta, allora può farlo anche due?>>

<< Ora basta! Io adesso sto con Fabio, che ti piaccia o no...e tu non puoi fare niente per impedirlo!>>

<< Ma…>>

<< NIENTE!>>

Lucia corre verso il suo motorino, livida di rabbia. Non è vero quello che ha detto. Lucia lo sa: Giorgio si sbaglia. Sì…deve sbagliarsi!

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Capitolo 9
*** Il primo ***


Lucia, dopo aver fatto un lungo giro in motorino ed aver fatto tutte le telefonate programmate, entra in casa. La testa di sua madre spunta dalla cucina:

<< Lucy! La cena è quasi pronta.>>

<< Come mai così presto? Sono solo le sei!>>

<< Tuo padre aveva fame!>>

<< Ah...ok!>>

Lucia và verso la camera di suo fratello. Prima di entrare bussa, per evitare qualche spiacevole visuale….

<< Avanti!>>

<< Ciao!>>

<< Che c’è?>>

<< Niente, avevo solo voglia di parlare…ti va?>>

<< Siediti!>>

Matteo fa segno a Lucia di accomodarsi accanto a lui sul letto. Lucia si siede:

<< Allora...qual è il problema?>>

<< Ho detto a Gio che mi sono rimessa con Fabio…>>

<< E allora?>>

<< Ha reagito male…continuava a dire che è uno stronzo e che mi avrebbe fatto soffrire…tu che ne pensi?>>

<< Fabio è un tipo a posto! A tutti i ragazzi può capitare di cedere un po’ troppo di fronte ad una bella figa…>>

<< Ti stai riferendo a Fabio oppure a te stesso?>>

<< Che vuoi dire?>>

<< Che ti conosco! Guai in vista con Isa?>>

Matteo sbuffa:

<< Storia chiusa…>>

<< Fammi indovinare: tu gli hai proposto una relazione fissa e lei ti ha mollato come un sacco di patate…>>

<< Hai il dono della sintesi…!>>

<< Non te la prendere…lei è fatta così!>>

<< Tranquilla, non me la sono presa...ci sono un casino di ragazze che mi piacciono!>>

<< Sicuro?>>

<< Certo!>>

<< Tipo?>>

<< Tipo...perchè no...Alessia! Oppure Alice...ce l'hai presente?>>

<< La conosco di vista....>>

Lucia cerca di focalizzare Alice: è una ragazza alta, con i capelli castani, gli occhi scuri e con un bel fisico. é stata anche reginetta della festa della scuola in disco! Peccato solo che si metta tre chili di fondotinta...

<< E...che ne pensi?>>

<< é carina!>>

Lucia decide di evitare il commento sul fondotinta. Il solito urlo familiare attraversa la porta chiusa della camera di Matteo:

<< è pronto!>>

<< Arriviamo!>>

Lucia si alza e fa per uscire:

<< Non vieni?>>

<< Solo un secondo!>>

Matteo aspetta che Lucia esca, poi estrae un orecchino da sotto il cuscino. Lo guarda per un ultima volta, e lo butta nel cestino. L’unica consolazione di Matteo è che, quando si preparerà per uscire, Isa troverà un orecchino solo!

Dopo cena, verso le sette, Lucia è seduta sul letto, con il libro di storia sulle ginocchia. Riesce a studiacchiare per un oretta, fino a che il suo cellulare non squilla interrompendola:

<< Pronto?>>

<< Ciao amore!>>

<< Ciao!>>

<< Cosa fai sta sera?>>

<< Niente di particolare…perché?>>

<< Vieni con noi al Betise?>>

<< Noi chi?>>

<< Tutto il gruppo!>>

<< Posso portare anche Isa?>>

<< Certo!>>

<< Dove ci troviamo?>>

<< A mezzanotte di fronte alla Betise!>>

<< Ma è ad Ospedaletti…>>

<< E allora?>>

<< E allora…io come ci arrivo?>>

<< In motorino, no?>>

<< Mia madre non mi lascerà mai, lo sai!>> << Allora ti do un passaggio io…>>

<< Il tuo motorino non è omologato per due, e mia madre lo sa bene…>>

<< Non puoi trovare qualcuno che ti dia un passaggio?>> << E chi?>>

<< Tuo fratello?>>

<< Mio fratello va sempre al Lost, non metterà mai piede al Betise, non gli piace la gente…>>

<< Allora prova con Cris! Lui sta fisso al Betise tutti i Sabati, un passaggio te lo da volentieri!>>

<< Non ne sono molto sicura…perché lui accompagna la sua tipa…comunque vai trà, mi è venuta un idea! Allora ci vediamo la alle undici e mezzo…>>

<< Ok, se c’è qualche problema chiama…a dopo!>>

Appena riaggancia, Lucia chiama subito Isa:

<< Pronto?>>

<< Sta sera a mezzanotte vieni con noi al Betise!>>

<< Scordatelo! Ti sembro una tipa disposta a fare la candela?>>

<< No, cos’hai capito...siamo tutto il gruppo!>>

<< C’è anche Charli?>>

<< Che domande…>>

<< Non mi va se c’è lei…>>

<< Cazzi tuoi, te la fai andare!>>

<< Ei!>>

<< Dai…voglio che la mia migliore amica faccia parte del mio gruppo!>>

<< Oh, ma che cosa carina…>>

<< Allora?>>

<< No!>>

<< C’è anche Giachi!>>

<< Ti passo a prendere io!>>

<< Ok, ci vediamo sotto casa verso le undici e mezzo, aspettami giù!>>

<< Ok, baci baci, Lucy!>>

Lucia riaggancia, poi si siede sul letto per raccogliere le idee. Alla fine, dopo lunghi ripensamenti e revisioni, il piano le pare semplice ma perfetto. Sorride soddisfatta di sé stessa e va in cucina dalla madre:

<< Ma’, stasera vado al Betise…>>

<< Hai già iniziato male…sarebbe stato meglio un: mamma, questa sera posso andare al Betise?>>

<< E dai, ti prego!!>>

<< Con chi ci vai?>>

<< I soliti, ma’…>>

<< Sii più precisa!>>

<< Isa, Fabio, Giacomo, Lorenzo, Veronica, Charlotte, Ludovica, eccetera…>>

<< E chi ti accompagna, sentiamo!>>

<< Cristiano!>>

A Paola si illuminano subito gli occhi. Il pensiero che sua figlia sia nelle mani di un ragazzo così responsabile, le fa passare quasi tutta la preoccupazione all’istante. Se sapesse con quanta facilità Cris si ubriachi quando va a ballare, forse non sarebbe dello stesso avviso.

<< Allora ok, dai…però digli di non fare tardi!>>

<< Va bene alle quattro?>>

<< Alle tre!>>

<< Tre e mezzo?>>

Paola sospira:

<< E va bene…ma che non diventi un abitudine!>>

Lucia sorride raggiante e Paola ricambia. Dopotutto se lo merita, pensa…è una brava ragazza, e in questo mese l’ha trovata così triste e pallida, usciva solo con Isa! Lucia, nel frattempo, ha ben altri pensieri. In realtà era preparata ad abbassare la posta fino alle due…non avrebbe neanche lontanamente immaginato che sua madre la facesse star fuori così tanto! È una vera fortuna che le piaccia Cris! O Cristiano, come lo chiama lei…

<< Perfetto! Allora vado a prepararmi…>>

Lucia si volta e fa tornarsene in camera sua, ma Paola la ferma:

<< Aspetta un attimo! Tanto per cominciare ti deve venire a prendere sotto casa…è chiaro? Non mi bevo la storia che vai fino a casa sua in motorino, e poi tu in realtà te ne vai direttamente al Betise, non sono nata ieri!>>

Lucia annuisce. Era preparata anche a questo.

<< Certo mamma!>>

<< Ah, e un'altra cosa…>>

I battiti di Lucia accelerano leggermente: che cavolo vorrà, adesso? Lo sguardo di Paola si fa dolce e indagatore allo stesso tempo:

<< Stai iniziando a frequentare Cristiano, per caso? Non mi dispiacerebbe affatto, sai…è proprio un…>>

Lucia, ora più tranquilla, interrompe sul nascere quelle strane fantasie:

<< Siamo solo amici, ma’…>>

<< Ah…ok…>>

Paola annuisce un po’ delusa. Lucia, approfittando del leggero imbarazzo creatosi fra lei e sua madre, se ne ritorna il più velocemente possibile in camera sua. Una volta chiusa la porta alle sue spalle, si butta sul letto e compone frettolosamente il numero di Cris.

<< Oi Lucy!>>

<< Ciao Cris! Mi serve un favore…>>

<< Non ci provare, eh! Stasera io esco con Marta e gli altri, vado al Betise!>>

<< Anch’io vado al Betise…>>

<< Ah…allora che c’è?>>

<< Prima di andare a prendere Mimi, puoi passare da casa mia? Con mia madre fai finta di venirmi a prendere, poi appena se ne torna su io prendo il motorino e vado da sola…ok?>>

<< Vedrò che cosa posso fare…>>

<< No dai Cris, per favore! Sei la mia ultima speranza!>>

<< Vai tra, stavo scherzando! A che ora?>>

<< Per le undici e mezzo…ok?>>

<< Va bene…ti faccio uno squillo quando sono sotto casa, a dopo!>>

<< A dopo!>>

Lucia riaggancia più felice che mai. Tutto combinato perfettamente! Prima di prepararsi, va a fare la doccia. Resta un oretta buona sotto il getto d’acqua calda, lasciandosi cullare dalle note dei Sum 41, provenienti dallo stereo che si è portata in bagno come sempre. Quando esce dalla doccia, sono ormai quasi le dieci e mezzo. In un quarto d’ora si asciuga i capelli, profumati di shampoo all’albicocca. Dopo aver sistemato il bagno, si dirige in camera per vestirsi. Questa volta, ha già un idea precisa di quello che vuole mettersi. Si infila dei collant color carne e un paio di shorts neri, poi sopra si mette una camicia bianca aderente, con alcuni strass sul davanti. Si lascia i capelli sciolti e si trucca leggermente il viso. Prende trenta euro, ma solo per sfizio: infatti, anche i genitori di Lucia come quelli di Cris, Manu e gli altri, conoscono bene i proprietari del Betise, quindi non gli fanno mai pagare l’entrata. Isa si è sempre lamentata perché i suoi genitori non hanno amicizie altrettanto “utili”. Lucia si mette i soldi nella tasca sinistra degli shorts, nella tasca destra, invece, ci mette il cellulare. Si da una spruzzata di profumo e si guarda allo specchio soddisfatta. Era da un pezzo che non andava al Betise...non vede l’ora di ballare un po’ con il suo Fabio, di divertirsi senza altri pensieri! Butta l’occhio alla sveglia: sono le undici. Prende il libro e il quaderno di Inglese dallo scaffale e si siede alla scrivania. Ha ancora una mezz’oretta per fare i compiti. Il tempo passa senza che lei se ne renda conto. Il cellulare squilla proprio mentre sta finendo l’ultimo esercizio. Lucia si alza di scatto. Si infila un cappotto nero ed esce dalla camera. Sua madre, sentendo la porta scattare, va veloce in corridoio. Strana coincidenza, anche Matteo esce dalla camera in quel momento:

<< Vado, ciao!>>

<< Ciao Matte…per le cinque ti voglio a caso, chiaro? Massimo cinque e mezzo!>>

Lucia sbuffa:

<< Ma perché lui deve sempre avere più permessi?>>

<< Primo, lui è un maschio e sa badare a se stesso, secondo, lui va al Lost, che è qui a Sanremo, tu invece te ne vai al Betise! E ora finiscila, o ti faccio tornare per mezzanotte!>>

<< Ok…>>

<< Comunque ti stanno benissimo quei pantaloncini!>>

<< Grazie mamma…>>

<< Scendo con te, così saluto Cristiano…>>

<< Ok.>>

Lucia, Paola e Matteo escono di casa e scendono le scale in silenzio. Una volta fuori, Lucia cerca con gli occhi la moto di Cris. La trova: è accanto allo scarabeo di Isa. Entrambi seduti, chiacchierano tranquilli. Lucia si avvicina a loro seguita da Paola, e saluta i suoi migliori amici. Matteo, invece, sorride ad Isa. Era sicuro che sarebbe venuta anche lei a prendere sua sorella! Invece, lancia una breve occhiata decisamente poco amichevole a Cris, poi, con un saluto a sua madre e a Lucia, sale sul motorino e si allontana. Chissà come mai, ha deciso che quella sera si cambia. Andrà con Giorgio al Betise. Ha preso questa decisione proprio mentre, per caso, passava di fronte alla porta chiusa della camera di Lucia e, sempre per caso, appoggiandosi con l’orecchio alla porta, aveva origliato le sue conversazioni al telefono. Paola sorride ad Isa e Cris, poi, con uno sguardo un po’ apprensivo, si rivolge ad Isa:

<< Ma tu vai da sola in motorino?>>

<< Sì! Stia tranquilla signora, sto attenta!>> Paola annuisce un po’ dubbiosa, facendo subito c

orrere il pensiero ai genitori di Isa. Non le sono mai piaciuti, l’hanno sempre trascurata, soprattutto la madre. Per un attimo si dispiace per Isa: è una brava ragazza, l’ha vista crescere! Ma è solo un attimo. Decide di non dirle niente, di non fare commenti. Dopotutto, non sono affari suoi. Si dedica con un sorriso alla figlia e al suo accompagnatore. Quelli sì, che sono affari suoi. << Allora mi raccomando Cristiano, riportamela a casa per le tre e mezzo!>>

<< Sì, certo!>>

Segue un breve silenzio, in cui tutti gli sguardi sono puntati su Paola. Quello di Lucia leggermente più scocciato degli altri. Finalmente, sua madre realizza e sorride:

<< Allora divertitevi!>>

Tutti annuiscono e la salutano. Paola entra nel comprensorio chiudendosi il portone alle spalle, ora più tranquilla.

<< Grazie mille Cris, ti adoro!>>

<< Non c’è di che…ora muoviti, però!>>

<< Sì sì!>>

Lucia rientra nel comprensorio e scende silenziosamente le scale, fino ad arrivare alla porta che conduce ai garage sottostanti. Tira fuori le chiavi dalla borsa e alza la serranda, attenta a fare meno rumore possibile. Tira fuori il motorino e richiude il garage. Fortunatamente, per uscire non c’è da affrontare nessuna salita. A motori spenti, Lucia trascina il motorino fino al cancello elettrico, poi lo apre. Ringrazia il cielo perché il suo appartamento non si affaccia su quella parte del garage. Poi accende il motorino e si avvicina agli altri.

<< Allora andiamo?>>

Isa e Cris annuiscono, poi accendono entrambe le proprie moto. Quella di Cris, essendo di cilindrata maggiore, fa un po’ più di rumore. Poco dopo, sono tutti e tre per strada. Cris affianca Lucia:

<< Io vado a prendere Marta!>>

<< Ok, ci vediamo al Betise!>>

Cris sorride e, accelerando, si lascia alle spalle i motorini di Isa e Lucia. Come al solito, ha una cuffia all’orecchio. Balla, dei Paps’n’Skar: “ Balla, come sei bella, lasciati andare, non ti fermare, tutta la notte, cuore che batte...” Inevitabilmente, pensa a Marta…quando la vede ballare, vorrebbe dirle esattamente le stesse parole…vorrebbe che continuasse tutta la notte a fargli battere il cuore…Cris parcheggia la moto e va fin sotto casa di Marta, poi le fa uno squillo. Pochi minuti dopo, scende lei, splendida, tutta “in tiro”. Cris la guarda, ma fermandosi solo in superficie. È troppo tranquillo e felice quella sera, tanto da non accorgersi di quel lieve rossore che aveva quando è uscita dal portone, del cellulare che stava infilando in tasca, ancora caldo per la lunga telefonata. Tanto euforico da non rendersi conto del suo sguardo un po’ incerto, del suo bacio poco convinto, e infine, del fatto che in moto, non lo stringesse come al solito, appoggiando la guancia sulla sua schiena e lasciandosi cullare dal vento. Forse, questi piccoli particolari non li avrebbe notati in ogni caso. Sta di fatto che Marta è preoccupata. Aveva programmato di dirglielo subito, appena dopo averlo salutato. Ma quello sguardo tranquillo, il suo sorriso espressivo…non ce l’ha fatta. Dopo tutto, gli vuole bene. Hanno passato degli splendidi momenti assieme. Ma Marta sente che ora di cambiare aria. Si è spezzata quella perfetta intesa che li legava, e l’emozione che provava nel vederlo, pian piano, si è affievolita, lasciando posto al desiderio di cambiare. Marco è proprio un bel ragazzo…Marta sospira, accarezzata dal vento leggermente pungente della notte. Il suo sguardo incrocia quello di Cris attraverso lo specchietto. Sorride, ma si sente ipocrita nel farlo.

“ Scusa se ti rovino la serata, Cris…ma devo…”

Marta è senz’altro troppo ottimista. Non è solo la serata che sarebbe stata rovinata per Cris, dopo quella notizia.

Poco dopo, Isa e Lucia sono di fronte al Betise con tutto il gruppo:

<< Isa! È da un po’ che non esci con noi...>>

Giachi si avvicina e le dà due baci sulla guancia. Fanno lo stesso Robbie, Alessia,Veronica e Laura, che è la migliore amica di Alessia. Ha i capelli castani e gli occhi verdi, proprio come Isa, anche se sono due ragazze completamente differenti. Entrambi carine, ma in modo diverso. Charli non guarda Isa nemmeno in faccia. Si avvicina a Lucia e le dà due bacini sulla guancia:

<< Ciao Lucy!>>

Da dietro Charlotte spunta Ludo, che fa lo stesso. Lucia saluta tutti gli altri. Lei ha sempre avuto amicizie diverse rispetto ad Isa. Non che Alessia,Veronica e Laura le stessero antipatiche, solo che preferisce ragazze con un carattere più…come dire…tranquillo! Fatta eccezione per Isa, naturalmente! Lucia si guarda intorno per un attimo, cercando Cris e il suo gruppo con lo sguardo. Non li vede, probabilmente, pensa, sono già entrati. Infine, nota che c’è un componente nuovo nella compagnia: è abbastanza alto e non troppo magro, con i capelli e gli occhi scuri. Tutto sommato, non è da buttare via.

Fabio si avvicina a Lucia e salutandola le dà un bacio sulle labbra:

<< Questo è Dario, un mio amico!>>

Gli stringe la mano:

<< Piacere, Lucia!>>

<< Piacere!>>

In quel momento Isa si gira, e squadra da capo a piedi Dario con aria di sufficienza. Dario le sorride, e le porge la mano un po’ impacciato:

<< Piacere, io sono Dario!>>

<< Isabella…>>

Ludovica interrompe le presentazioni:

<< Allora, entriamo?>>

Giachi avvolge un braccio intorno ai fianchi di Isa e la guida verso l’entrata. Isa e Giachi pagano, Isa rimpiangendo ancora una volta di non avere genitori con amicizie utili. La musica si fa subito sentire. Isa, dopo aver posato la giacca al guardaroba con Giachi, si avvicina al bancone:

<< Prendi da bere con me, Giachi?>>

<< Certo!>>

Isa ordina un vodka lemon, mentre Giachi un rum e cola. Entrambi si scolano i rispettivi cocktail in pochi minuti, poi vanno a ballare. I loro corpi si sfiorano. Isa adora quel ragazzo! Giachi, dopo aver ballato qualche canzone con lei, la prende sempre per i fianchi e la guida su uno dei divanetti. Inizia a baciarla e a toccarla dappertutto. Isa si sente in paradiso. Giachi le ha sempre dato questa sensazione: bacia da dio! Quando si staccano, si siedono un po’ più composti. Giachi fa passare una mano dietro la schiena di Isa, e poi sotto la gonna. Lei, al suo tocco, sospira, poi lo bacia di nuovo, con più trasporto. Si staccano ancora. Isa sente una piacevole sensazione sotto la gonna. Si guarda intorno: al bancone ci sono parecchi ragazzi. Uno di loro la sta guardando, ma non con la solita aria da pervertito. La guarda con dolcezza, e anche con un velo di tristezza. Isa sorride tra sé: nessuno l’aveva mai guardata così. Poi, finalmente, lo riconosce: è Dario, il ragazzo che Fabio le ha presentato poco fa. Non è per niente figo, però…nemmeno brutto! E poi è tutto solo…Isa decide di andarci a parlare. Si alza dal divano:

<< Dove vai?>>

<< Al bancone!>>

<< Come vuoi...io resto qua!>>

Isa si mette accanto a Dario:

<< Ei! Che ci fai qui tutto solo?>>

<< Niente…>>

<< Perché non balli?>>

<< Non ne ho molta voglia…>>

<< Prima mi stavi fissando!>>

<< Sì!>>

<< Perché?>>

<< Perché invidiavo Giachi…>>

<< Lo invidiavi perché mi stava baciando?>>

<< No…perché ti stava accanto…>>

Isa sorride un po’ stupita, poi si volta verso il divanetto dove poco fa stava con Giachi: quest'ultimo si sta baciando Alessia. Improvvisamente, Isa si sente squallida e si rattrista. Dario sembra leggerle nel pensiero: << Lo sai c

he meriteresti molto di più di questo, vero?>> Isa lo guarda scocciata, quasi indignata che qualcuno che non sia Lucia le abbia guardato nel cuore così facilmente: << Che cosa intendi dire, scusa?>>

<< Quello che ho detto...sei una ragazza speciale!>>

<< Sul serio?>>

<< Certo!>>

Isa scoppia a ridere:

<< Sei il primo ragazzo che me lo dice!>>

<< Mi dispiace…>>

<< Non dispiacerti per me...mi va benissimo così!>>

<< Ne sei sicura?>

Improvvisamente, il sorriso beffardo di Isa scompare dal suo viso:

<< Credo di sì…>>

<< Credi?>>

<< No! Ma cosa dico? Ne sono sicura! Non sono mica una romantica...non ho bisogno di affetto, io!>>

<< Forse perché nessuno è mai stato affettuoso con te...>>

Isa si rattrista di nuovo:

<< Già…ma ci sono abituata! Non è che i miei genitori mi abbiano mai coccolata tanto...>>

Isa arrossisce: l’unica a cui abbia mai fatto questa confidenza è stata Lucia! Inoltre, Dario è il primo ragazzo che l’abbia mai fatta arrossire...che sia il ragazzo giusto di cui Lucia parla tanto? No, impossibile...neanche lo conosce!

<< Mi dispiace anche di questo…>>

<< E io ti dico ancora una volta di non dispiacerti per me!>>

Dario sorride. Isa si alza:

<< Ti va di fare un giro fuori? Sono stufa di questa musica assordante!>>

<< Certo!>>

Isa e Dario escono dalla discoteca e si avviano verso il lungomare. Isa si siede su una panchina. Dario rimane in piedi:

<< Cosa fai lì impalato? Siediti!>>

Dario le si siede accanto, ma non la sfiora nemmeno. Questo la sorprende: è il primo ragazzo che a questo punto non l’abbia cercata di baciare. Isa quella sera si è messa una giacca leggera, convinta di stare tutto il tempo in discoteca.

<< Brrr….che freddo, sta sera!>>

Dario si toglie la giacca e la porge ad Isa. Lei scoppia a ridere:

<< Wow...come nei film!>>

<< Infatti tu sembri uscita da un film!>>

<< Che vuoi dire?>>

<< Che sei perfetta!>>

Isa sorride teneramente. Non avrebbe mai pensato che sentirsi dire queste cose provocasse più piacere che una mano infilata nella gonna.

<< Allora? Che aspetti?>>

<< A fare cosa?>>

<< A baciarmi, scemo!>>

<< Una ragazza come te si merita di più, te l’ho detto...Quindi preferisco aspettare! Tanto non ho fretta...a me basta essere qui vicino a te!>>

Dario sorride teneramente e asciuga una lacrima che riga la guancia di Isa:

<< Non piangere...sei più bella quando ridi!>>

Isa trema leggermente e sorride tirando su con il naso:

<< Ma la smetti??>>

<< Di fare cosa?>>

<< Di comportarti…così! Nessuno mi aveva mai detto queste cose!>>

<< Lo so!>>

<< Nessun ragazzo mi ha mai fatto piangere dall’emozione!>>

<< Lo immaginavo…>>

<< Grazie…>>

Isa si avvicina piano al viso di Dario e lo bacia. Questa volta è tranquilla, non ha la foga di toccare, di baciare più forte. Si gode quel momento e basta. Ed è stupendo: è come se avesse baciato per la prima volta. D'altronde, Dario le ha fatto provare molte sensazioni per primo, le ha detto molte cose per primo. “Sì, Lucia. L’ho trovato anch’io il ragazzo giusto. Il primo.”

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Capitolo 10
*** Contrasti ***


Cris e Marta entrano al Betise, ovviamente senza pagare. Sono leggermente in ritardo, il loro gruppo è già tutto dentro, seduto intorno ad un tavolo con appoggiati sopra una grande varietà di cocktail. Cris, poco lontani da loro, nota Isa e Giachi seduti su un divanetto. Rinuncia a salutare Isa: è troppo occupata per prestare attenzione alla gente attorno a sé. Cris e Marta raggiungono il tavolo e si siedono, salutando tutti. Prendono due vodka alla fragola, per Cris probabilmente il primo di una lunga serie di alcolici, per Marta invece l’unico. Cris scherza allegramente con i suoi amici. Ma più passa il tempo, più gli viene la strana sensazione che Marta abbia qualcosa che non và. Tutte le volte che la guarda, è sempre con lo sguardo fisso sul suo vodka alla fragola. Continua a girarci dentro la cannuccia pensierosa, ma in un quarto d’ora circa, Cris non lo vede scendere di livello di un solo centimetro. Lui, già alla seconda bevuta, cerca di attaccare una qualsiasi conversazione con Marta. Lei risponde distante, con frasi brevi e poco significative. Cris, nonostante non riesca a spiegarsi questo improvviso sbalzo d’umore, decide di non badarci più di tanto. Forse ha le sue cose, pensa. Alla fine, le chiede di scendere in pista con lui. Senza neanche aspettare la risposta, la prende delicatamente per mano e la porta al centro della pista. Inizia a ballare, guardandola…è così bella, lì di fronte a lui! Anche lei si muove, ma con scarso entusiasmo. Cris, che si sta facendo trasportare dalla musica, dalle luci, dal terzo bicchiere appena scolato, e soprattutto da lei, non fa caso neanche a questo. Alla fine, non resiste più. La abbraccia dolcemente, continuando a ballare. Lei si scosta, non lo stringe, non ricambia il suo abbraccio. Cris prova inutilmente a cambiare posizione: le circonda le spalle con le braccia, gliele appoggia sui fianchi, la prende addirittura per le mani. Ma lei sembra non avere nessuna reazione. Infine Cris, che inizia ad essere un po’ preoccupato, le prende il viso tra le mani e si avvicina alle sue labbra. Lei si scosta. Abbassa lo sguardo, lascia che i capelli le coprano il viso. Cris smette di ballare. Rimane impalato per pochi secondi in mezzo alla pista, guardandola, studiandola. Infine, la prende per un braccio e la porta il più lontano possibile dalla pista.

<< Piccola, ma si può sapere che hai sta sera? Sei stranissima…c’è qualcosa che non va?>>

Marta, finalmente, alza lo sguardo. È estremamente serio e deciso.

<< Cris, dobbiamo parlare…>>

Quelle parole lo colpiscono diritte allo stomaco. Dobbiamo parlare…una frase che non promette niente di buono, soprattutto pronunciata dalla propria ragazza. Prova a cercare un motivo per cui lei dovrebbe essere arrabbiata. È tutto inutile, non trova niente. Deglutisce a fatica:

<< Dimmi…>>

<< Senti…>>

Sospira. Si prende qualche secondo. Cris sta iniziando a preoccuparsi sul serio. E fa bene.

<< Forse…sarebbe meglio se…sì, insomma…non credo che dovremmo più vederci.>>

Cris rimane un attimo in silenzio. La musica forte, le luci, quello che ha bevuto. Spera, anzi prega, di aver sentito male. Cerca conferme, un ultimo disperato tentativo di salvarsi:

<< Mi stai lasciando?>>

Marta lo guarda. Annuisce, anche se non ce n’è bisogno. I suoi occhi avevano già detto tutto. Ma Cris, non contento, decide di farsi ancora più male. Pronuncia quella stupida, inutile domanda a mezza bocca, tanto che Marta la capisce solo leggendo il labiale:

<< Perché?>>

<< Non è più come prima…e poi…mi piace un altro.>>

Infine, la frase più terribile:

<< Mi piacerebbe se rimanessimo amici…>>

Cris incassa quegli ultimi due colpi. Ora è proprio ko. Prova a scavare nella sua mente, cercando qualcosa da dire per cercare di convincerla a tornare indietro, ma la sua mente è completamente svuotata. Le parole di Marta si ripetono incessanti dentro di lui, sovrastando persino la musica assordante. Non è più come prima...come può dire una cosa del genere? Eppure, per Cris, ogni momento passato con lei era anche meglio di quello precedente…infine, si dedica alla seconda parte della frase di Marta. Mi piace un altro. Prova a immaginarsela tra le braccia di qualcuno, mano nella mano con lui in centro, oppure mentre ballano insieme. Questo lui, però, ha il volto sfocato. Cris sente salire una rabbia incontrollabile verso di lui, e le parole, gli escono senza che se ne accorga:

<< Chi è?>>

È una domanda che esige una risposta. Marta lo capisce. E così, a malincuore, leggermente preoccupata, lo fa. Pronuncia quel nome. Cris lo conosce. Gli è sempre stato simpatico ma, ad un tratto, lo trova il ragazzo più coglione del mondo. Poi, gli viene in mente. Lo ha visto poco prima, mentre stava ballando. È in pista. Cris prende Marta per un braccio:

<< Vieni.>>

Più che una richiesta, suona come un ordine. Marta lo segue senza replicare. Cris la guida fino alla pista. Si guarda attorno, ma non lo vede. Poi si gira verso Marta: nota che sta guardando qualcuno. Si volta nella direzione del suo sguardo e vede lui, Marco. Ritorna a guardare Marta, e vede ciò che non avrebbe voluto vedere mai: quel mezzo sorriso che conosce tanto bene. Gliel’ha dedicato così tante volte…un sorriso di intesa, perfetto, come lei è. Ma ora quel sorriso non è più per lui, ora è dedicato ad un bastardo che non se lo merita. Guarda Marco: anche lui è lì che le sorride come un ebete. Improvvisamente, Cris sente esplodere tutta la rabbia che ha dentro di sé. Pensa a tutti i momenti passati come Marta, ai baci, agli abbracci, alle carezze, alle chiacchierate, alle dolci passeggiate…chi è lui per avere tutto questo? Chi è? Non ci vede più. Fregandosene di quello che gli altri possano pensare di lui, di essere dentro il Betise dove i proprietari conoscono i suoi, e soprattutto del fatto che Marco è più grosso di lui, gli si scaglia contro con tutta la sua forza. Lui, colto alla sprovvista, finisce a terra, e Cris gli è sopra. Non sente la musica, le voci attorno a lui, non sente più niente. Carica il pugno e lo colpisce in pieno volto, con tutta la sua forza. Marco si porta tutte e due le mani sul viso, sentendo il sangue caldo che gli scorre dal naso rotto. Cris, bloccandolo a terra, fa per colpirlo di nuovo, ma delle persone dietro di lui sono più veloci, sollevandolo con violenza. Cris si ritrova a scalciare nell’aria, vittima innocente della sua furia scatenata. Quello che segue non riesce bene a capirlo. Vede solo Marta che, inorridita, corre verso Marco per soccorrerlo, non senza aver lanciato a lui uno sguardo schifato. Tutto questo contribuisce a far cadere Cris ancora più in depressione. Si sente trascinare, vede le persone scansarsi per lasciarlo passare, guardandolo curiosi e spaventati. Poi lei: Lucia. Il suo sguardo triste e preoccupato. Cris chiude gli occhi: non vuole vedere nessuno. Improvvisamente, si ritrova a poggiare i piedi per terra. Uno spintone violento lo fa barcollare in avanti per parecchi passi, ma riesce miracolosamente a reggersi in piedi. Sa subito che fare: si dirige il più velocemente possibile verso la moto, l’accende e si allontana a tutta velocità, prima che qualcuno possa uscire per fargli mille domande, o peggio, per tentare di consolarlo. Quando è sicuro di non poter essere raggiunto da nessuno, accosta per un attimo. Prende un lungo respiro, muove un po’ le braccia indolenzite. Poi prende l’mp3 e si mette entrambe le cuffie: mette la modalità casuale, preme play e parte. Nel silenzioso buio della notte, interrotto solo dal fischio del vento gelido, inizia la canzone. E per lui è l’ennesima pugnalata al cuore. Non è possibile, non adesso... “ La mia storia fra le dita” di Gianluca Grignani. Ma certo, non ci aveva pensato, è questa la canzone adatta a lei e ad esprimere tutto quello che lui prova. Peccato che ora è troppo tardi…doveva pensarci prima. “...può darsi già mi senta troppo solo…perché conosco quel sorriso, di chi ha già deciso…quel sorriso già una volta, mi ha aperto il paradiso…si dice che, per ogni uomo, c’è un'altra come te…e al posto mio, quindi, tu troverai qualcun altro, uguale no non credo io! Ma questa volta abbassi gli occhi e dici, non resteremo sempre buoni amici…ma quali buoni amici maledetti?? Io un amico lo perdono, mentre a te ti amo…può sembrarti anche banale, ma è un istinto naturale! E c’è una cosa che, io non ti ho detto mai…i miei problemi senza te, si chiaman guai…ed è per questo, che mi vedi fare il duro…in mezzo al mondo, per sentirmi più sicuro…e se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliato, ricorda a volte un uomo va anche perdonato, e invece tu, tu non mi lasci via d’uscita, e te ne vai, con la mia storia fra le dita…” Cris sente un brivido forte, e non è solo perché ha lasciato la giaccia al Betise. Poi, gli occhi gli bruciano, inizia a vedere appannato. L’aria è così fredda che mi lacrimano gli occhi, pensa. Che strano, però…l’aria ha continuato a fargli lacrimare gli occhi per tutta la notte, anche sotto le coperte…ma lui non ci pensa…non pensa a niente. C’è solo un immagine fissa, dentro la sua testa, e non vuole saperne di andar via: il suo sorriso, allegro e spensierato, così come è lei. Così come l’ha sempre amata.

Lucia entra nella discoteca mano nella mano con Fabio. Dietro di lei ci sono Charlotte e Ludo. Ad un certo punto, un ragazzo decisamente brutto si avvicina a Ludo e la bacia sulla guancia. Lei fa una smorfia terribile. Lucia e Cha si guardano scoppiano a ridere: quel ragazzo è Edoardo, un tipo che va dietro spudoratamente a Ludo. È molto alto e troppo magro, con il naso grosso e i capelli castani e ricci che gli coprono gli occhi, anch’essi scuri. Per Lucia e Charli è sempre stato divertentissimo vedere la crudeltà con cui Ludo lo respinge:

<< Ciao Ludovina, sei bellissima sta sera!>>

<< Senti: ti ripeto per l’ennesima volta che odio essere chiamata Ludovina!>>

<< Cercherò di non farlo più!>>

Ludo volge gli occhi al cielo: sa già che la prossima volta che avrà la sfortuna di incontrarlo, la chiamerà di nuovo Ludovina:

<< Ora devo proprio andare, i miei amici mi aspettano…>>

<< E mi lasci qui tutto solo?>>

<< Esatto…>>

<< Almeno dammi un bacino prima di andare via!>>

<< Ho un fortissimo raffreddore, e temo proprio che se ti baciassi te lo attaccherei!>>

<< Oh, come sei premurosa! Ma stai tranquilla: io non ho paura!>>

<< Io invece sì...ciao!>>

Ludo si guarda intorno, prende per un braccio il primo che vede, vale a dire Robbie, e si allontana di corsa insieme a lui:

<< No, aspetta! Ludovina!!!>>

Edoardo si volatilizza tra la folla, in cerca della sua amata Ludovina. Lucia e Charli ridono ancora per un po’:

<< Mi sa che non mollerà mai!>>

<< Sì, ma credo che la prossima volta che la chiamerà Ludovina, Ludo gli tirerà addosso qualunque cosa le capiti fra le mani!>>

In quel momento arriva Federico, il ragazzo di Cha. Lucia lo guarda: è molto carino. È alto con i capelli castani tirati su con il gel e gli occhi scuri. Charli e Federico si salutano, poi si allontanano abbracciati. Lucia si guarda intorno: su un divanetto Isa si sta baciando Giachi, mentre Alessia sta ballando con un ragazzo che non conosce. Fabio prende Lucia tra le braccia e la bacia:

<< Andiamo a prendere da bere?>>

<< Sì, andiamo!>>

Lucia e Fabio vanno verso il bancone e ordinano un Malibù e Ananas e un bacardi all’arancia. Lucia si guarda in giro appoggiata al bancone, sorseggiando il suo Malibù e Ananas, buono e fresco. Isa non c’è più, è sparita…Alessia, invece, ha preso il suo posto e si sta baciando Giachi…proprio in quel momento, vede Cris andare assieme a Marta verso un angolo della discoteca. Prova ad attirare la loro attenzione per salutarli e per parlarci un po’, ma la musica è troppo forte e non riesce a farsi notare. Inizia una canzone che a Lucia piace moltissimo, “ Love is gone” di David Guetta.

<< Andiamo a ballare?>>

Fabio annuisce e vanno insieme verso il centro della pista.

“ Can’t find a reason to keep holding on…now that the love is gone!! Love is gone!!!!”

Vale e Pillo ballano abbracciati, sorridendosi e baciandosi felici. Ad un certo punto, Lucia nota un movimento strano, più violento, poco lontano da lei, qualcosa differente dai corpi che ballano, qualcosa fuori dal ritmo della canzone. Smette di ballare e si alza sulle punte: nota qualcuno a terra e un altro sopra di lui. Le solite risse…Lucia le ha sempre odiate. Fabio le si avvicina e le urla nell’orecchio per farsi sentire:

<< Ei, ma quello non è Cris?>>

Lucia sgrana gli occhi e fa dei leggeri saltelli per vedere meglio. Quasi tutti quello che non sono intorno a lei due, hanno ricominciato a ballare, rendendole più ostruita la vista, ma Lucia lo riconosce comunque: quello sopra il ragazzo a terra è proprio Cris!! Cerca di farsi strada fra la gente, preoccupata e confusa. Cris sta per sferrare il secondo colpo, quando due buttafuori lo sollevano da dietro, poi lo trascinano in direzione di Lucia, per uscire dalla pista. Tutti si spostano per permettere ai buttafuori di passare. Cris è stordito e ha gli occhi velati di rabbia e probabilmente anche di alcool. I loro sguardi si incrociano per un attimo, e Lucia nota qualcosa in più in lui, che gli altri non vedono: tristezza. È forse quest’ultima a preoccuparla di più. Cris chiude gli occhi. Lucia rimane per un attimo a guardarlo, poi si volta istintivamente verso il ragazzo che stava picchiando. È impossibile…Lucia non può credere che Cris l’abbia fatto. È il ragazzo più buono di questo mondo, non ha mai fatto una rissa…ha reagito solo nel caso gli toccassero una persona a cui tiene, come la propria ragazza. Lucia riconosce il ragazzo a terra: si chiama Marco, l’ha visto qualche volta in centro. Una ragazza lo sta aiutando a rialzarsi. Lucia mette a fuoco e non può crederci: è Marta! Improvvisamente, capisce tutto, o almeno il necessario. Cerca di uscire il più velocemente possibile dalla pista. Fabio, che invece non ha capito niente di quello che sta succedendo, la segue a ruota. Lucia varca l’uscita. I buttafuori, conoscendola come la figlia di un amico del capo, non le chiedono niente. Fabio, invece, viene trattenuto. Lucia va al parcheggio dove di solito sosta Cris. Si guarda attorno, lo cerca per un po’: niente, è già andato via. Tira fuori il cellulare e prova a chiamarlo. Lo lascia squillare a lungo, ma Cris non risponde. Si abbraccia con le mani strofinandosi con forza le braccia per riscaldarsi un po’. Infatti, solo una leggera camicetta la copre dal freddo della notte. Dei ragazzi appostati fuori dal Betise, alcuni che non sanno cosa fare ma non hanno soldi per entrare, altri che sono semplicemente stati respinti dai buttafuori perché troppo violenti o troppo giovani, notano Lucia, spostando il suo sguardo dalle sue belle gambe coperte solo dagli shorts alla sua camicetta leggermente trasparente. Iniziano a fischiare e a ridacchiare fra loro. Lucia, che non ha mai sopportato i fischi e soprattutto è molto nervosa, si volta verso di loro con decisione:

<< Ma ammazzatevi, sfigati!!>>

Non capita spesso che Lucia dia a qualcuno dello sfigato. In quel caso, ha ottenuto il risultato sperato. I ragazzi, dopo una breve risatina idiota, hanno continuato a chiacchierare fra loro. In quel momento, qualcuno la prende per le spalle e la fa voltare:

<< Che palle, buttafuori di merda…non mi facevano uscire…gli ho dovuto spiegare per mezz’ora che sto con te…ma si può sapere che è successo?>>

Fabio…Lucia lo guarda per un attimo negli occhi. Che strano…in situazioni come queste, prima che si lasciassero, ha sempre cercato il suo aiuto, e invece, questa volta, non ha pensato minimamente a lui. Invece, aveva istintivamente pensato ad un'altra persona…le viene da sorridere…che cosa c’entra Giorgio in tutto questo casino? Mah, sarà stato un caso…

<< Ma che hai da sorridere? Mi spieghi che cavolo è successo?>>

<< Mi pare di aver capito che Marta ha lasciato Cris…>>

Lucia ha anche un vago sospetto che Marta lo avesse tradito con il ragazzo che Cris aveva picchiato, ma siccome è soltanto una supposizione, decide di non dire niente.

<< Dai, rientriamo a prendere i cappotti, mi è passata la voglia di stare qui….>>

Fabio segue Lucia in silenzio. Quest’ultima, appena entrata, si dirige verso il guardaroba. Lì, trova Marta insieme a Marco. Ha uno sguardo nervoso e scocciato, e cammina avanti e indietro con un cappotto fra le mani. Appena vede Lucia, si avvicina a lei velocemente e glielo ficca in mano:

<< è di Cris, lo avevamo messo insieme…glielo ridai tu?>>

<< Va bene…ma che cos’è successo?>>

<< Niente…è uno stupido, un violento, un ubriacone!! Hai visto che ha fatto a Marco? Possibile che non riesca a trattenere i suoi bollenti spiriti?>>

<< Ma…tu…>>

Lucia completa la frase alzando l’indice e il mignolo della mano in un gesto più che eloquente. Marta scuote la testa:

<< No…assolutamente…ora scusa, ma non mi va molto di parlare…ci vediamo, Lucy…>>

<< Ciao Mimi…>>

Lucia va verso il guardaroba e porge alla ragazza il bigliettino con il numero delle giacche di lui e Fabio:

<< Sono una giaccia grigia e un cappotto nero.>>

La ragazza annuisce e si allontana, tornando poco dopo e porgendo i due capi a Lucia. Quest’ultima porge la giacca grigia della North Sales a Fabio e si infila il suo cappotto. Escono entrambe dalla discoteca e si dirigono verso i rispettivi motorini, parcheggiati piuttosto vicini.

<< Allora? Che facciamo?>>

<< Mmmm…è solo mezzanotte e un quarto…ti va di venire a casa mia? I miei sono fuori e a mio fratello dirò di farsi i cazzi suoi….>>

Lucia esita un attimo, ma il sorriso di Fabio la convince.

<< Ok…>>

<< Vuoi passare da Cris, prima?>>

<< No, lo conosco, vorrà stare solo…passo domani a dargli il cappotto…>>

<< Bene, andiamo!>>

Poco dopo, Fabio apre la porta di casa sua e fa accomodare Lucia. Suo fratello non c’è, è fuori. Fabio guida Lucia in camera sua e si siede sul letto. Lucia fa lo stesso. Fabio le scosta i capelli dal viso:

<< Sei bellissima sta sera…>>

<< Grazie…>>

Fabio le mette una mano sulla gamba. Lucia sorride. Fabio contraccambia il sorriso, poi si sdraia sul letto. Lucia si avvicina, lo abbraccia, e, nascondendo la testa sul suo collo, chiude serenamente gli occhi. Improvvisamente, un dolce ricordo le riaffiora alla mente... L'estate prima, in spiaggia. Lucia indossava un costume nero ed era sdraiata su un telo da mare nella stessa identica posizione con Fabio. Lui indossava un costume hawaiano rosso e un cappellino bianco e nero. Improvvisamente, a Lucia venne in mente una cosa sognata da tanto e, sorridendo, prese l'I-Pod dalla tasca dello zaino. Fabio la guardò interrogativa:

<< Che stai facendo?>>

<< Una cosa che mi sono ripromessa da tanto tempo...>>

<< Cioè?>>

<< Mi sono ripromessa che, quando avrei avuto un ragazzo di cui sono innamorata, avrei ascoltato una canzone assieme a lui, in modo che, ogni volta che l'avrei riascoltata, avrei provato la stessa felicità che sento in questo momento.>>

Fabio sorride:

<< Perchè no? é una bella idea! Che canzone vuoi ascoltare?>>

<< Wonder wall degli Oasis.>>

<< Wow! La giornata è bella, l'idea è bella, la canzone è bella, tu sei bella...cosa si può volere di più dalla vita?>>

Lucia rise, poi premette play e ritornò a nascondere il viso sul collo di Fabio. Rimasero così, abbracciati, fino al ritornello. A quel punto, Lucia sfilò il cappello dalla testa di Fabio e lo usò per coprire i visi di entrambi, che si unirono insieme alle bocche e alle lingue in un bacio che durò fino alla fine della canzone...

Lucia sorride fra sé. I ricordi...una strofa della canzone "Domani" degli Articolo31, fa così:

" E se domani un pensiero di ciò che era ieri, ti chiamerà, tienilo con te perchè dopo un giorno ancora forse se ne andrà..."

Già...è proprio così...i ricordi vanno e vengono, lasciando una bella sensazione quando arrivano ed un leggero dolore quando se ne vanno...i ricordi...piccoli, indispensabili, frammenti di esistenza... Improvvisamente, Fabio interrompe i pensieri di Lucia portandosi di fronte a lei e baciandola. Si fanno più vicini, la passione sale, i baci si fanno più profondi. Fabio le sbottona la camicetta, e Lucia lo lascia fare. Le sue mani si impadroniscono del suo corpo, levandogli lentamente anche il reggiseno. Lucia lo stringe a sé felice. Fabio sposta lentamente la mano verso gli shorts. Prima di continuare, guarda Lucia negli occhi. Lei ricambia lo sguardo.

<< è da tanto che non succede…>>

Fabio si avvicina al suo viso e la bacia ancora. Fra un bacio e l’altro, le risponde:

<< Già…>>

<< Vuoi che succeda sta sera?>>

<< Sì.>>

<< Anch’io…>>

Intorno alle tre e mezzo, Fabio riaccompagna Lucia a casa. Sulla soglia si baciano ancora:

<< Ciao!>>

<< Ciao Fabio! A domani, e grazie...>>

Lucia entra in casa, saluta distrattamente sua madre, che l’aveva aspettata seduta sul divano con la tv accesa. Risponde evasiva alle sue domande e si chiude in camera. Si mette il pigiama velocemente e si butta sul letto con un sorriso incancellabile dal viso: adora quel ragazzo…è davvero speciale! Però…però…che strano…sente che c’è un però, ma non riesce a capire qual è. Pian piano, il sonno la coglie…ed iniziano quei pensieri confusi che, rompendo le fragili barriere del sonno, si fanno facilmente spazio nella mente. Più che un pensiero, però, è un ricordo…il ricordo di un bacio…fra lei e Fabio? No…e allora con chi? Le palpebre si fanno sempre più pesanti…con chi? Con chi? La domanda si fa sempre più debole…ma, proprio mentre il sonno la sta per vincere del tutto, proprio mentre è in bilico fra sogno e realtà, le viene in mente quello sguardo…quegli splendidi occhi azzurri…ecco chi era! Giorgio…Lucia non fa a tempo a pentirsi del pensiero…si addormenta tranquilla, senza dargli troppa importanza. Sbagliando.

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Capitolo 11
*** Crisi ***


Lucia apre gli occhi: la luce filtra dalla finestra. Si stira e sbadiglia più volte. Pensa a quanto è bello potersi alzare quando le pare e piace…

improvvisamente, qualcuno entra senza bussare, smentendo il suo pensiero:

<< è tardi, alzati e aiutami a pulire la cucina!>>

<< Buongiorno anche a te, mamma!>>

Lucia si alza, si infila un paio di pantaloni vecchi che usa per stare in casa e si dirige in cucina. Il grande orologio a muro la informa che sono le undici e mezzo. Troppo presto per una domenica mattina!

<< Mamma, Matte dorme ancora?>>

<< Sì…>>

<< Bene, sarà un piacere svegliarlo...e non ti preoccupare, sarò brusca come te!>>

<< Lascialo dormire, è tornato tardi ieri e ha bisogno di recuperare le energie!>>

<< Ma anch’io sono tornata tardi!>>

<< Noi donne le energie le recuperiamo prima!>>

<< Uffa…non capirò mai perché preferisci lui a me!>>

<< Non essere così dura con te stessa, tesoro! Forse, quando sarai più matura…>>

<< Mamma!>>

<< Possibile che puoi scherzare solo tu?>>

Lucia scoppia a ridere:

<< Colpita e affondata!>>

Lucia pulisce la cucina e aiuta sua madre a cucinare. Dopo circa un’ora, Matteo esce tutto insonnolito da camera sua:

<< Ciao a tutti…>>

<< Buongiorno, tesoro!>>

<< Ciao Matte!>>

La madre di Lucia e Matteo esce un attimo a prendere il pane.

<< Come è andata ieri sera?>>

<< Uno schifo…Alessia si è baciata tutto il tempo con Giachi, e di Alice nessuno traccia…come se non bastasse, ho dovuto sorbirmi Giorgio…ma che gli hai fatto? Si è trasformato!>>

<< In che senso?>>

<< Continua a parlare di te, che non gli dai ascolto…>>

<< Ah…ma tu come fai a sapere che Alessia era al Betise con Giachi?>>

<< Ero anch’io lì, con Giorgio…>>

Lucia, si riscopre ad arrabbiarsi con sé stessa per non aver visto Giorgio:

<< Davvero? Non vi ho notato!>>

<< Non mi sorprende…era pieno!! Comunque a te come è andata?>>

<< Dopo il Betise, sono stata a casa di Fabio!>>

Decide di tralasciare tutto il casino di Cris. Conosce suo fratello…nel giro di un pomeriggio tutta piazza Mameli piglierebbe per il culo Cris, che si è fatto mollare dalla tipa.

<< Hai fatto sesso?>>

<< Certe cose non si dicono ad un fratello!>>

<< Hai fatto sesso!>>

<< Non sono affari tuoi...e comunque, non è mica la prima volta!>>

<< Sei troppo piccola!>>

<< Ma se ho solo un anno meno di te!>>

<< Davvero? Sei così grande? Quando hai una sorella minore ti sembra sempre che sia troppo piccola per qualunque cosa! Soprattutto per quello…>>

<< Smettila di fare il fratello protettivo…non ti si addice! Piuttosto: se Alessia si baciava con Giachi allora cos’ha fatto Isa?>>

<< E che cazzo ne so io? Mica sono stato tutta la sera a spiarla!>>

<< Matte…>>

<< è uscita dopo un quarto d’ora insieme e Dario…>>

<< Davvero? Isa con Dario? E chi se lo sarebbe mai aspettato…>>

<< Già...fa proprio dei bei salti di qualità!>>

<< Non credevo che ritenessi Giachi così figo!>>

<< Ma va’...io parlavo di me!>>

<< Allora non ha fatto nessun salto di qualità…>>

<< Zitta! Sei solo gelosa perché mamma mi fa rientrare un ora dopo di te...>>

<< Gna gna gna…>>

Lucia fa per andarsene:

<< Lucy…>>

Si volta. Nota che Matteo ha assunto la sua solita faccia da schiaffi.

<< Oddio…mi devo preoccupare?>>

Il sorriso di Matteo si fa più largo:

<< Ho visto il tuo caro amico Cris mentre veniva buttato fuori dalla discoteca…e la sua tipa che soccorreva quello a terra!>>

<< Davvero? Non ne sapevo niente…>>

<< Io sì…mi sa che quello sfigato era pure cornuto!>>

Matteo scoppia in una fragorosa risata.

<< Smettila, non è vero! Si sono solo lasciati!>>

<< Ma come, non avevi detto che non ne sapevi niente?>>

Lucia arrossisce. Rimane per un attimo senza parole, poi riattacca:

<< Se ti azzardi a smerdarlo, te la faccio pagare cara…>>

<< Ah sì, e cosa mi fai?>>

<< Diciamo che potevo anche aver pensato di mettere una buona parola su di te con Isa…>>

Matteo rimane un attimo in silenzio.

La mamma di Lucia rincasa:

<< Lucy, aiutami ad apparecchiare!>>

<< Ok!>>

Prima che vada in cucina, Matteo le si avvicina e le sussurra:

<< Fai del tuo meglio!>>

<< Sarà un piacere…ma la storia di ieri al Betise?>>

<< Ieri sera? Betise? Non so di cosa stai parlando!>>

Lucia sorride:

<< Perfetto!>>

Dopo pranzo, qualcuno suona alla porta:

<< Mamma, vado io!>>

Lucia corre ad aprire, e rimane sorpresa nel vedere che Isa è sulla soglia. Quest’ultima la prende per un braccio, la tira in camera e chiude la porta dietro di sé:

<< L’ho trovato!>>

<< Cosa?>>

<< Lucy, l’ho trovato!!!>>

<< Mi vuoi dire cosa?>>

<< Certo che sei poco perspicace! Il ragazzo giusto, no?>>

<< Wow, che figata! Però è strano...nemmeno lo conosci, Dario!>>

<< E tu che ne sai che è Dario?>>

<< Ehm…vi ho visti parlare al bancone e ho tirato ad indovinare...su, dimmi tutto!>>

Isa racconta ogni particolare: la conversazione con Dario, lo stupore di Isa, come lui le ha parlato, come lei lo ha invitato ad uscire, la chiacchierata sul lungomare…

<<…e così ci siamo baciati!>>

<< Cavolo, Sei fortunata! Al giorno d’oggi ce ne sono pochi di ragazzi così!>>

<< Già!>>

<< Come siete rimasti?>>

<< Usciamo oggi…gli unici passi che ha fatto sono stati quelli di chiedermi il numero e di offrirsi di riaccompagnarmi a casa. Quando stavo per entrare mi ha abbracciato e mi ha baciato con una dolcezza infinita, poi mi ha detto: “ Sogni d’oro, principessa!”. È un miracolo se non mi sono sciolta sul posto! Com’è dolce…>>

<< Vuoi dire che non ti ha chiesto di metterti con lui?>>

<< No...comunque, da quello che ho capito, con me vuole andarci piano perché mi reputa importante!>>

<< E tu, invece?>>

<< Che vuoi dire?>>

<< Cosa vorresti fare?>>

Isa sorride, poi abbassa lo sguardo:

<< Credo che…sì, insomma…forse…cazzo! Mi metterei con lui anche subito!!!>>

<< Wow, mi sa che oggi nevica...ormai avevo perso la speranza di sentirtelo dire!>>

<< Anch’io!>>

<< Sono davvero felice per te!!!>>

<< Grazie! E a te com’è andata con Fabio?>>

<< Non sai che casino...ieri Mimi ha lasciato Cris per un altro, e lui l’ha menato, così l’hanno buttato fuori dal Betise!>>

<< Giura!>>

<< Sì! Sono uscita a cercarlo, ma non l’ho trovato, infatti oggi pomeriggio passo da lui…poi sono andata a casa di Fabio e…>>

<< E?!?>>

<< E…l’abbiamo fatto di nuovo!>>

<< E brava la mia Lucy...ora scusa, ma devo scappare!>>

<< Perché non ti fermi ancora un po’?>>

<< Ho fatto solo un salto perché volevo dirti tutto di persona, ma adesso devo andare a casa a prepararmi per uscire con Dario!>>

<< Bene, allora Divertiti!>>

<< Puoi contarci!>>

Isa fa per andarsene, poi si ferma:

<< Ah, Lucy! Non credi che abbiamo trascurato un po’ le amiche? Con tutti questi ragazzi che ci ronzano intorno non abbiamo più avuto il tempo di uscire tutte insieme!>> << Hai ragione!>>

<< Pizza Sabato prossimo? Organizzo io!>>

<< E se Dario ti invitasse anche per domani?>>

<< Aspetterà...dolce quanto vuoi, ma la mia migliore amica è sempre la mia migliore amica!>>

<< Giusto...allora, siamo d’accordo!>>

<< Ciao!>> Isa corre via.

Lucia è molto felice che la sua migliore amica abbia trovato un ragazzo che tenga davvero a lei…e, in quel momento, senza rendersene conto, Lucia si fa una domanda: anche lei ha la stessa fortuna? Scaccia subito quel dubbio sul nascere, poi mette un po’ di musica ed inizia a prepararsi. Sulle note di “ I hate everything about you” dei Three days grace, si infila un paio di jeans elasticizzati, una maglia di cotone e sopra un maglione di lana a collo lungo, nero con dei leggeri brillantini.

“ I hate everything about you…why do I love you?”

Significa…io odio tutto di te…perchè ti amo? Parla di una coppia che litiga in continuazione ma che, nonostante tutto, continua ad amarsi, e lui si chiede il perché di questo…sbaglia…non c’è un perché all’amore…è una domanda inutile…Lucia si spruzza un po’ di profumo. Non si trucca, si limita a mettersi un po’ di burrocacao. Si da un spazzolata ai capelli e si lava i denti, poi si infila il cappotto e prende la borsa con portafoglio chiavi e cellulare. Quando esce dalla porta, incrocia sua madre:

<< Dove vai?>>

<< A trovare Cristiano…>>

<< Quando torni?>>

<< Non lo so…credo per cena…se cambia qualcosa ti faccio sapere…>>

<< Va bene, ciao, a dopo!>>

<< Ciao mamma…>>

Lucia apre la porta, ma si ferma sulla soglia. Le viene in mente che ha dimenticato qualcosa. Ritorna di corsa in camera. Poco dopo è fuori casa, tenendo fra le braccia il cappotto di Cris. Lo mette nel bauletto al posto del casco, poi sale e mette in moto. Mentre è in mezzo al traffico, pensa al suo migliore amico…spera che non sia uscito…ha provato a chiamarlo una seconda volta dopo mangiato, ma si è accorta che il telefono era nella tasca del cappotto. Ha notato che come sfondo aveva una foto carinissima di lui e Marta…povero Cris…era proprio innamorato!! A quanto pare, lei No… Lucia parcheggia il motorino, prende il cappotto dal bauletto e si avvicina al portone. Suona al citofono, poi guarda l’ora: sono le due e mezzo. Suo padre di solito va a lavorare verso le tre.

<< Chi è?>>

Infatti ha risposto lui.

<< Sono Lucia!>>

<< Ah, Lucy! Sali!>>

Un leggero ronzio indica l’apertura del portone. Lucy entra nel comprensorio e prenota l’ascensore. Come al solito, sale al quarto piano. Ad aspettarla sulla soglia c’è il padre di Cris. Ha l’aria leggermente preoccupata.

<< Ciao Lucia…come stai?>>

<< Tutto bene…e lei?>>

<< Anche…come stanno i tuoi genitori?>>

<< Bene…>>

<< Ricambia il saluto che mi ha portato Cristiano e ringraziali!>>

<< Sì, certo!>>

Finiti i convenevoli, il sorriso scompare dal volto dell’uomo:

<< Senti…tu sai per caso che cosa è successo ad Cristiano?>>

Lucia risponde esitante:

<<…no, perché??>>

<< è da ieri sera quando è uscito che non lo vedo…è rimasto sempre chiuso in camera sua a chiave con quella musica infernale…non ha nemmeno voluto uscire per fare colazione o per pranzare…gli ho urlato più volte di aprirmi ma mi ha sempre risposto male…inizio a preoccuparmi!>>

<< Stia tranquillo, cerco di parlargli io…>>

<< Va bene…adesso io devo andare al lavoro…ho una riunione urgente, ho aspettato fin troppo! é che non mi andava di lasciarlo da solo in queste condizioni…lo affido a te, ok? So che è in buone mani!>>

Così detto, il padre di Cris sorride e le fa l’occhiolino:

<< Va bene…>>

L’uomo prende la sua valigetta di pelle ed esce di casa.

<< Allora io vado…ciao! Mi raccomando, salutami i tuoi!>>

<< Lo farò!>>

Il padre di Cris scende a passo svelto dalle scale. Lucia chiude la porta e si avvicina alla camera di Cris. La musica è fortissima, si sente chiaramente anche se la porta è chiusa. “ Put your hands up for Detroit”, di Fedde leGrand. Lucia bussa forte:

<< Cris!!! Mi apri??>>

Nessuna risposta. Lucia alza la voce:

<< Sono Lucia! Apri per favore, non farmi preoccupare!>>

Silenzio. Lucia sta per bussare di nuovo, quando uno scatto della serratura la avvisa che la porta non è più chiusa a chiave. Lucia la apre. La camera di Cris è a soqquadro: i vestiti sparsi ovunque, il letto sfatto, le serrande ancora abbassate…Cris balla a ritmo di musica con il pigiama indosso e i capelli ancora spettinati:

<< Put your hands up for Detroit, our lovely city!>>

<< Cris!! Ma cos’è questo casino?>>

Cris non la considera minimamente. Lucia si dirige verso le casse e le spegne. Finalmente, Cris, si volta verso di lei:

<< No, ma che fai??>>

Il tono biascicato, gli occhi appannati. Lucia si guarda attorno e vede una bottiglia di Wisky appoggiata sulla scrivania:

<< Tu sei ubriaco…>>

<< Non sono ubriaco….>>

Cris si mette a ridere e continua a ballare:

<< Put your hands up! Put your hands up!>>

Lucia si dirige verso la finestra scuotendo la testa e tira su le tapparelle. Cris si ripara dalla luce con le braccia:

<< Ahhhh!! Ma perché l’hai fatto?>>

Lucia si avvicina e lo guarda bene. Non sembra ancora del tutto fuori, non deve aver bevuto molto…è solo un po’ più di brillo.

Cris ricambia il suo sguardo sorridendo:

<< Cosa fai qui?>>

<< Sono venuta a riportarti il cappotto e a vedere come stavi…ho…ho saputo di te e Marta…>>

<< Marta? Marta…è una puttana…non me ne frega un cazzo di lei…sai quante ne trovo? Mille! Anche migliori di lei! Hai capito? Mille!>>

Cris scoppia a ridere. Lucia lo obbliga a sedersi sul letto.

<< Guarda come sei ridotto…>>

<< Non sono ubriaco!>>

<< No, non sei ubriaco…>>

<< Io sono sano! Io sono sano!!!>>

<< Sì, sei sano…>>

Tutto a un tratto Cris diventa serio:

<< Lo sai che sei proprio bella?>>

<< Buttati giù, hai bisogno di riposo…>>

<< Sì, sei proprio bella…>>

<< Forse è meglio se ti faccio un caffé…>>

<< Perché sei venuta qui?>>

<< Te l’ho detto, per vedere come…>>

<< Bugiarda! Non è vero! Perché sei venuta qui? Ti piaccio, vero??>>

<< Sei ubriaco, non sai quello che dici…>>

<< Dai, vieni qui…>>

Cris abbraccia Lucia e tenta di baciarla. Lei si toglie: << Cris, smettila…>>

Cris ci mette più forza e la tira a sé con violenza. Lucia gli molla una schiaffo:

<< Ti ho detto di smetterla!!>>

Le vengono le lacrime agli occhi.

<< Odio vederti così!! Non continuare a farti del male, ti prego!!>>

Cris, improvvisamente, diviene triste. Ora non sembra più così euforico.

<< Scusami Lucy…non dovevo…>>

<< Non ti preoccupare…>>

<< No! Mi faccio schifo da solo!>>

<< Non è niente…>>

<< Io…io la amavo…la amo!! Cazzo, se la amo!! Mi manca da morire, Lucy!! Mi manca da morire!!>>

Lucia si siede meglio sul letto, appoggiando la schiena contro il muro, e lascia che Cris appoggi la testa sulle sue ginocchia. Gli accarezza i capelli.

<< Non è niente…>>, continua a ripetere…<< Stai tranquillo, adesso passa….>>

Cris, pian piano, si calma. I suoi respiri si fanno regolari, fino a che non cade in un sonno profondo. Lucia continua ad accarezzargli il viso. Rimane in quella posizione per un ora e più Le gambe sono intorpidite, le fanno male, ma non si muove di un solo centimetro. Pian piano, appoggiata contro il muro, anche lei si addormenta.

Lucia apre gli occhi a fatica. È sdraiata, e la sua testa è sprofondata in un morbido cuscino. Qualcuno l’ha coperta. Si guarda attorno: è ancora in camera di Cris, solo che è stata messa in ordine. Si mette a sedere e si guarda attorno. Cris è seduto per terra e sta giocando alla PlayStation.

<< Cris…>>

Cris si volta e sorride:

<< Ti sei svegliata, finalmente!!>>

<< Che ore sono??>>

<< Le sette! Abbiamo dormito parecchio! Io mi sono svegliato solo un ora fa…>>

Lucia si stiracchia le braccia:

<< Tutto bene?>>

<< Sì sì…dovresti saperlo, sono una roccia!>>

Lucia sorride:

<< Mi fa davvero piacere…comunque sei una roccia anche nel peso…ho le gambe distrutte, non le sentivo più!>>

<< Esagerata!!>>

<< Dico davvero! Allora, sei sicuro di star bene?>>

<< Certo! A parte un po’ di mal di testa…>>

<< Per forza…bevi litri di wisky e poi pretendi pure di star bene? Ma come cavolo fai poi a giocare alla Play se c’hai mal di testa, lo sai solo tu!>>

<< Ma sì…tanto ho preso una pastiglia, fra un po’ mi passa…>>

Lucia si lascia ricadere sul morbido cuscino, ancora intontita. Cris spegne la Play e la guarda.

<< Ei…>>

<< Sì?>>

<< Vuoi rimanere a mangiare? Ti vedo ancora mezza stordita…>>

<< Ma non c’è tuo padre?>>

<< No, stasera No…esce con la sua compagna…>>

Cris fa una smorfia prima di completare la frase:

<< E non so quando torna…>>

<< Ah…ok dai, rimango…>>

Cris sorride:

<< Ma lo sai che appena svegliata sei veramente un devasto? Gli occhi gonfi, i capelli spett…>>

Cris viene interrotto da una borsata in faccia:

<< Chiudi quella bocca!>>

Lucia mette la testa sotto il cuscino. La sua voce risuona attutita e assonnata:

<< Risvegliami quando è pronto…>>

<< Sì, come No…mi vedi “cuoco” scritto in faccia? Prendo i panini al Mc!!>>

Lucia si copre e si rannicchia:

<< Per me un menu maxi con doppio cheesburger e cocacola…non mi dispiacerebbe anche un gelato con gli smarties…grazie!!>>

Silenzio. Lucia non sente nessuna risposta. Per pochi secondi, rimane tutto tranquillo. Lucia pensa che Cris si stia preparando per uscire. Ma, improvvisamente, si sente strappare via la coperta dal corpo, poi si ritrova a testa in giù. Cris l’ha caricata sulle spalle con facilità e si sta dirigendo verso la porta.

<< Farò tutta la strada fino al Mc con te in braccio, se necessario…e sai bene che ne sono capace!!>>

<< Ok, ok…afferrato il concetto…fammi scendere, dai!>>

Cris posa Lucia a terra. Quest’ultima si stiracchia ancora, poi, portandosi dietro i capelli con tutte e due le mani, scopre gli occhi ridotti a fessura:

<< Che cosa sarei io? Un devasto??>>

Così detto, gli sferra un pugno sulla spalla. Cris accusa il colpo ridendo:

<< Ai! Ma sei scema??>>

Lucia non risponde e si infila sorridendo il cappotto:

<< Su, muoviamoci…sono pronta!>>

Lucia prende la borsa e si volta verso Cris. Quest’ultimo la sta guardando, serio. Poi, inaspettatamente, si avvicina veloce verso di lei e l’abbraccia. La tiene stretta a sé per un po’:

<< Grazie…non so quante amiche avrebbero fatto lo stesso…>> << Non ti avrei mai lasciato in un momento come questo…ti voglio bene!!>>

<< Anch’io…sei una grande…>>

<< Ehhh…lo so…>>

<< Scusa per quello che ho fatto…non avrei dov…>>

<< Ei…basta!! Ti ho già detto che non importa…non parliamone più…ok?>>

<< Sì, è solo che non vorrei che pensassi che…sì, insomma, che tu mi…>>

<< Non penso che mi vai dietro, vai trà…ora vogliamo andare sì o no? Sto morendo di fame!>>

<< Ok…>>

Cris sorride guardandola, poi lo ripete:

<< Ok…>>

Escono insieme. Durante il tragitto, Lucia chiama sua madre per avvisarla che avrebbe mangiato al Mc Donald’s. Appena Paola viene a sapere che ci va con Cris, accetta tranquilla, anche se è un po’ contrariata dal fatto che è il terzo giorno di fila che sua figlia mangia da Mc Donald’s. Non le da nemmeno un orario ben preciso per tornare a casa. Lucia riaggancia a sorride:

<< Tutte le volte che voglio uscire dovrei dire che vado con te…mia madre ti adora! Basta che faccio il tuo nome e mi dà tutti i permessi di questo mondo!!>>

<< Ehhh…d'altronde come potrebbe non adorare un così bravo ragazzo?>>

<< Seeee!!>>

<< Ei Cristianello…ti va se dopo il Mc passiamo alla yogurteria?>>

<< Sei passata da Cristianuccio a Cristianello, adesso?>>

<< Non hai risposto alla mia domanda!>>

<< Per me è uguale…basta che non pago io!>>

<< Che taccagno…sei pieno di soldi e fai pure il tirchio!!>>

<< Sì…con sta scusa con te va a finire che offro sempre io!!>>

<< Mi pare il minimo…sei tu che mi hai invitato!>>

<< E va bene…poi me lo piglio pure io uno yogurt, che ne ho voglia…>>

<< Bravo!!>>

Continuano a camminare così, scherzando allegri, lei felice che il suo migliore amico stia meglio, lui che la sua migliore amica sia lì con lui. Una cosa in particolare, li unisce: il loro volersi bene reciproco. Arrivano al Mc, ordinano da mangiare e vanno fino al terzo piano. Consumano i loro panini e bevono le coca-cole. Poi Cris scende, e ritorna poco dopo con il gelato con gli smarties per Lucia. Lei sorride, poi guarda dentro il grosso bicchiere di plastica: il gelato alla panna, dolce e fresco, è ricoperto da tanti smarties colorati. Lo mischia con il cucchiaio e, pian piano, lo mangia. Come al solito, verso la fine, quando il gelato comincia a sciogliersi, gliene rimane un po’ sul naso:

<< Miii, non sei neanche capace a mangiare il gelato!!>>

<< Perché?>>

Cris, con l’indice della mano destra, toglie il gelato dal naso di Lucia, poi glielo avvicina a pochi centimetri dagli occhi:

<< Ecco perché!>>

Lucia scoppia a ridere:

<< Ops!>>

Cris si succhia il dito:

<< Mmmm…buono!!>>

<< Ne vuoi un po’?>>

<< No, grazie…>>

<< Su, non farti pregare!!>>

Così detto, Lucia raccoglie un po’ di gelato con il cucchiaio e glielo spalma sulla fronte. Cris, essendosi ritratto di scatto, si sporca anche la punta dei capelli. Lucia scoppia a ridere di nuovo. Cris si pulisce con il tovagliolo:

<< Che scema che sei!!>>

<< Siamo in due, Cristianello!!>>

<< La finisci con sto Cristianello?>>

<< Uhmmm….no!!>>

Cris scuote la testa e decide di non replicare. Una volta finito di mangiare, Lucia e Cris si recano alla yogurteria. Prendono entrambi uno yogurt da due euro, ma ognuno sceglie cose diverse da metterci sopra, poi escono. Cris si guarda attorno assaporando il primo cucchiaio dello yogurt, che ha l’aria di essere buonissimo. Un tuffo al cuore. Lo yogurt gli scende a fatica. Adesso, non gli sembra più tanto buono. Rimane così, con il cucchiaio in bocca e un espressione da ebete. È bellissima…come sempre, del resto…è con sue due amiche. Anche lei lo nota, non potrebbe non farlo, sono sullo stesso marciapiede ma stanno andando in direzioni diverse, come i loro cuori, d’altronde. Lei lo guarda solo per un attimo, assumendo un espressione scocciata e leggermente triste. Sul suo volto, neanche l’accenno di quel sorriso che a lui piace tanto. A Cris viene quasi naturale…sa che non dovrebbe, ma è più forte di lui:

<< Ciao Marta…>>

È incapace di staccare lo sguardo da lei. È come ipnotizzato. Marta torna a guardarlo. Passano pochissime frazioni di secondo, che a Cris sembrano un eternità. In cuor suo, prega con tutte le sue forze che risponda…si incrociano. Marta passa oltre. Una ventata del suo profumo colpisce Cris in pieno viso, e anche un po’ più in profondità, fino al cuore. Sospira. La sua preghiera non è stata esaudita. Non si volta a guardare. Sa che non reggerebbe. Si gira invece verso Lucia. Lei lo sta guardando preoccupato. Cris sorride tristemente:

<< Dai, andiamo…ti accompagno a casa, ti scorto in moto.>>

Lucia annuisce. Continuano a camminare in silenzio. Cris butta lo yogurt nel primo cestino che trova. Gli è passata la voglia.

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Capitolo 12
*** Voglio te ***


Sabato, cinque del pomeriggio. Il cellulare di Lucia squilla. Lucia, che stava studiando storia, posa il libro e corre a rispondere:

<< Pronto?>>

<< Lucy, sono io!>>

<< Ciao Fabio!!!>>

<< Volevo chiederti…’sta sera hai qualche impegno?>>

<< No, perché?>>

<< Ti va se prenoto per due al Permare?>>

<< Sì, perché no?>>

<< Perfetto, allora ti passo a prendere verso le nove e mezzo!>>

<< Ok, a dopo!>>

Lucia riaggancia il telefono e sorride fra sé. Il Permare è un ristorante sul porto, frequentato da un sacco di ragazzi e ragazze di Sanremo, che vanno lì prima di andare al Lost. A Lucia è sempre piaciuto molto, lo trova intimo! Per adesso, decide di non pensarci e di buttarsi sui libri. I suoi buoni propositi, però, vengono interrotti circa dieci minuti dopo da un’altra telefonata. Lucia risponde un po’ scocciata perché non riesce a finire di studiare il capitolo:

<< Pronto?>>

<< Lucy, ho organizzato la serata perfetta!>>

<< Isa! Di che stai parlando?>>

<< Non ti ricordi? Dovevamo passare una serata di sole ragazze! Voglio prenotare al Permare per cinque: siamo io, te, Susy, Greta e Marti!>>

<< Oh, cazzo è vero…la serata di sole ragazze!>>

<< Non dirmi che te ne eri dimenticata…>>

<< Dovrei andare al permare con Fabio…>>

<< Beh, rimanda…>>

<< Ma dai...ci siamo appena rimessi insieme!>>

<< Va bene…per questa volta ti perdono…>>

<< Grande! Sarà per un'altra volta, ok?>>

<< No, ma cos’hai capito…porta dietro pure Fabio!>>

<< Stai scherzando, vero?>>

<< Certo che no!>>

<< Ma siamo in cinque ragazze!>>

<< E allora? Tanto conosce tutte tranne Susy…>>

<< Si dà il caso che Susy gli vada dietro…>>

<< Ma che ti frega…tanto lo sai che ha Fabio ha occhi solo per te!>>

Lucia sospira: sa già che qualunque scusa inventi, Isa gliela smonterà in un attimo…

<< Uffi…per che ora?>>

<< Alle nove e mezzo di fronte al Permare!>>

<< Ok, a dopo…>>

<< Baci baci!>>

Lucia riaggancia e, sbuffando, chiude il libro di storia. Oramai si è rassegnata! Compone velocemente il numero di Fabio e lo chiama:

<< Sì?>>

<< Ciao Fabio!>>

<< Lucy! Dimmi…>>

<< Volevo chiederti…questa sera ti dispiace prenotare per sei?>>

<< Cosa?!?>>

<< Isa aveva organizzato una di quelle serate per sole ragazze…dai, ti prego, non fare storie!>>

<< E chi sarebbero queste ragazze?>>

<< Le conosci quasi tutte: sono Isa, Marti, Gre e Susy!>>

<< Susy chi?>>

<< Susanna…era nella tua scuola alle medie!>>

<< Ah, sì, Susanna…la conosco, più o meno…>>

<< Cioè?>>

<< Ma sì, ci ho fatto un’attività a scuola e poi in seconda media una volta ci sono uscito perché era nel mio gruppo!>>

<< Capito…allora ci troviamo alle nove e mezzo di fronte al Permare!>>

<< Ok, a dopo...>>

<< Ciao…>>

Lucia riaggancia per l’ennesima volta e posa il cellulare accanto a lei sul letto. Sorride fra sé: Susanna…è sempre andata dietro a Fabio, fin dalle medie! Ogni scusa era buona per parlare di lui. Era davvero presa, anche se non lo conosceva più di tanto. Nonostante Lucia si sia messa con Fabio, l’amicizia fra lei e Susy non è stata compromessa, e di questo Lucia è veramente molto contenta, perché ha sempre avuto una buona opinione di lei. Lucia sa bene che, se Fabio ci dovesse provare, Susy ci starebbe senza esitare un attimo, perché è cotta di lui da troppo tempo per lasciarselo scappare così. Questo la preoccupa un po’, anche perché Susy non è per niente brutta: è alta con i capelli biondi mossi e gli occhi castani, rotondi e abbastanza grandi. Inoltre è molto simpatica, il che incide visto che per Fabio conta anche il carattere. Lucia fa una smorfia, decidendo di smetterla di farsi queste inutili paranoie e di andare a prepararsi per la serata.

Nove e trenta, di fronte al Permare. Lucia corre incontro alle sue amiche e compagne di classe. Dà due baci sulla guancia a tutte quante e le saluta.

<< Ei, Lucy! Dov’è Fabio?>>

Lucia guarda la sua amica Greta che è sorridente di fronte a lei. È molto carina: ha i capelli lunghi, neri e mossi e gli occhi scuri. È abbastanza alta e con un bel fisico.

<< Non lo so, guarda…è sempre il solito ritardatario…>>

<< Ciao a tutte.>>

Lucia si volta e vede Fabio con un espressione seria, visibilmente a disagio perché è l’unico maschio.

<< Fabio! Parli del diavolo…>>

Susy gli sorride dopo aver fatto questa affermazione. Fabio la saluta sorridendo.

<< Susanna…quanto tempo!>>

<< Già…dalle medie!>>

Fabio nota che Susanna è visibilmente cambiata. Ora è molto carina, mentre alle medie non le piaceva per niente. Il fisico si è formato, mentre il viso non è più quello buffo e paffuto di una bambina, ma quello di una ragazza. Dopo queste considerazioni, dà un bacio sulle labbra alla sola ragazza a cui le sue attenzioni devono essere riservate:

<< Perché, stavate parlando di me, Lucy? Le tue amiche sono emozionate di uscire con me, vero? Eh, d'altronde lo so…sono figo…>>

Tutte quante gli ridono in faccia e fanno i vari commenti:

<< Sì, contaci!>>

<< Suvvia, figo…>>

<< Oh, non ne avevo dubbi!>>

L’unica che si limita a sorridere è Susanna. Infatti, se avesse dovuto dare una risposta, avrebbe detto:

“ Minchia, se lo sei! Ti voglio!”

Dopo questa battuta, Fabio saluta Gre, Marti e Isa.

<< Allora, entriamo? Ho prenotato per sei!>>

Tutte annuiscono e seguono Fabio al bancone:

<< Buongiorno! Avete prenotato?>>

<< Sì, Un tavolo per sei. Ondi.>>

Il ragazzo al bancone controlla, poi annuisce e chiama un cameriere. Quest’ultimo guida il gruppo al loro tavolo. Lucia si siede con Fabio da un lato e Isa dall’altro. Di fronte a Fabio c’è Susanna (chissà perché!), di fronte a Lucia c’è Greta e di fronte ad Isa c’è Marti. Fabio sorride:

<< Allora! Novità?>>

Interviene Isa:

<< Eccome…mi sono messa con Dario!>>

Tutti tranne Lucia guardano Isa esterrefatti. Marti: << Questa è bella…Isa che ha un ragazzo: dopo ‘sta notizia so che tutto è possibile!>>

Fabio: << Eh già…e poi proprio con Dario…ma lo hai conosciuto solo Venerdì sera!>>

Susanna: << E allora? Ci sono persone che sono cotte perse di ragazzi che neanche conoscono…>>

Fabio sorride, capendo perfettamente dove Susanna voglia andare a parare.

Gre interviene: << Sì, ma non è questo il punto…il fatto e che tu hai sempre detto di non volerti impegnare con nessuno! Come mai questa scelta, e proprio con Dario?>>

<< Non lo so...diciamo che, fin dalla prima volta che abbiamo parlato, ho sentito che lui era quello giusto! E pensare che fino a pochi giorni fa non credevo ai colpi di fulmine…>>

Marti: << No, io ci ho sempre creduto…quando un ragazzo ti piace, basta un occhiata per capirlo!>>

Isa: << No, ma io non intendevo questo…anche a me è sempre capitato così! Quando un ragazzo mi piaceva, era fin dalla prima volta…ma con Dario è diverso…non so come spiegarlo…>>

Lucia: << Ma sì, è facile da capire! Con gli altri era solo attrazione fisica, mentre con lui è qualcosa di più…magari è il suo carattere, oppure il suo atteggiamento…insomma, qualcosa ti ha colpito!>>

Susanna: << Sì sì, ha ragione Lucy! Quando trovi il ragazzo giusto, lo guardi negli occhi e senti una strana sensazione. Non so neanch’io come descriverla…è da provare!>>

Fabio interviene con il menu aperto: << A proposito di provare…io mi prendo un bel calzone, che qui al permare non l’ho mai assaggiato!>>

Marti: << E bravo Fabio! Basta parlare di queste cose, adesso ordiniamo!>>

Tutte quante annuiscono sorridenti e prendono in mano il menu. Fanno scorrere il dito su e giù in quella pagina plastificata, soffermandosi a volte su qualche pizza che le stuzzica, spostano quindi il dito più a destra, per controllare il prezzo. Alla fine, un cameriere arriva con un blocchetto in mano:

<< Allora ragazzi, avete deciso?>>

Susanna è la prima a parlare:

<< Io vorrei una pizza al prosciutto e una coca cola!>>

Isa alza la mano: << Anch’io!>>

Marti: << Per me una Margherita e una coca.>>

Fabio: << Io un calzone e una birra media!>>

Lucia: << Io una quattro formaggi e una Fanta!>>

Greta: << Io una quattro stagioni e una coca!>>

Il cameriere scrive frettolosamente l’ultima ordinazione:

<< Dunque, ricapitoliamo…Due al prosciutto, una Margherita, un calzone, una quattro formaggi, una quattro stagioni, quattro Coche, una birra media e una Fanta!>>

Susanna sorride: << Perfetto!>>

Il cameriere prende il menu e si allontana. Greta si rivolge a Lucia e Fabio sorridendo:

<< A proposito…di nuovo insieme voi due, eh? Come va?>>

Lucia guarda Fabio negli occhi, che le sorride divertito, poi risponde a Gre:

<< Benissimo, per adesso…>>

Fabio: << Per adesso? Che vuoi dire?>>

<< Che tutto va bene finche non inizi a rompere e a fare il bambino!>>

<< Ha…ha…ha…>>

Marti sospira come se stesse fantasticando, poi guarda ironicamente Fabio e Lucia:

<< Ahhh…che coppia perfetta!>>

Fabio: << Coppia? E chi ha parlato di coppia!>>

Lucia dà una spallata a Fabio sorridendo:

<< Ahia! Che palle…non si può neanche scherzare!>>

In quel momento, lo stesso cameriere di prima porta le bibite e le porge a tutti. Susanna inizia subito a sorseggiare la sua coca cola:

<< Ahhh….ci voleva proprio!>>

Fabio: << Attenta a non finirla ancora prima che arrivi la pizza!>>

Susanna sorride, poi prende la birra media di Fabio e ne beve un lungo sorso:

<< Ecco, così non correrò più questo rischio!>>

Fabio guarda Susanna con un’aria da finto sconvolto:

<< Questa me la paghi!>>

<< Sì, come no, ci conto!>>

<< Contaci, contaci!>>

Susanna e Fabio continuano a scherzare per un po’, mentre Lucia, Marti, Gre ed Isa chiacchierano tranquillamente. Finalmente arriva il cameriere con le prime pizze, le due al prosciutto di Susanna e di Isa. Quest’ultima inizia a tagliare la pizza:

<< Scusate se non vi aspetto, solo che sennò si raffredda!>>

Marti alza ironicamente un sopracciglio:

<< Perché sennò si raffredda…certo, ci crediamo tutti!>>

Anche Susanna taglia la prima fetta della sua pizza. Ad un certo punto le arriva un messaggio, così si volta per prendere il cellulare che è nella borsa appoggiata al bracciolo della sedia. Il numero è sconosciuto:

“ Fregata!!!!!”

Improvvisamente, Susanna sente delle risate soffocate alle sue spalle. Si volta di scatto e vede le ragazze piegate in due dalle risate mentre Fabio sta mangiando tranquillamente la fetta di pizza tagliata da lei. Susanna chiude gli occhi a fessura:

<< Cos’hai fatto?!?>>

Fabio risponde con la bocca piena:

<< Vendetta dolce vendetta! Mmmmm…buona!! Ora siamo pari!>>

<< Oh, te lo puoi scordare!>>

Susanna taglia sorridendo un altro pezzo di pizza e lo mangia avidamente. Fra un morso e l’altro, senza farsi vedere, sorride fra sé.

È troppo felice, finalmente sta scherzando con Fabio! Il suo Fabio, quello desiderato da una vita! Poi, tristemente, Susanna si corregge: no, Fabio non è suo…è di Lucia, la sua amica Lucy. “ Sai che gliene frega a lei se io ci scherzo! Tanto sta sera se lo bacia e chissà cos’altro! Che palle…”

<< Ihuu….Susy???>>

Susanna vede improvvisamente la mano di Greta che si muove su e giù di fronte al suo viso:

<< Uh…cosa?>>

Greta toglie la mano da davanti il suo viso, e di fronte a Susanna appare l’immagine di Fabio che la guarda perplesso con la sua fetta di pizza in bocca.

Marti: << Sì sì, è partita…!>>

Isa: << Ei Susy! Eri così concentrata a mangiare che non mi hai nemmeno ascoltato?>>

Susanna risponde con un aria un po’ triste e assente:

<< Perché, cos’hai detto?>>

<< Ti ho chiesto quanto hai preso nell’interrogazione di epica!>>

<< Ah…8.>>

Susanna si volta un attimo verso Fabio, e nota che la sta ancora fissando, allora abbassa lo sguardo di scatto e si concentra di nuovo sulla pizza. Isa cambia subito argomento, raccontando a Gre e a Marti come è andata con Dario, coinvolgendo così anche Lucia. Fabio nota lo sguardo triste di Susanna mentre dà l’ennesimo morso alla sua pizza. Si chiede perché improvvisamente abbia cambiato atteggiamento…forse l’ha resa triste il fatto di aver scherzato con lui. Senza farsi vedere, Fabio picchia leggermente coni il piede la gamba di Susanna. Lei alza lentamente lo sguardo. Fabio abbassa la voce:

<< Non eri concentrata per la pizza, vero?>>

Susanna sorride: << Ma no! Stavo pensando a…come hai fatto ad avere il mio numero!>>

Fabio ci crede poco, comunque decide di non insistere. Dopotutto che cosa gliene dovrebbe fregare a lui se Susanna sta male? Non è mica la sua ragazza!

<< Ho fregato il cellulare di Lucy e ho preso il numero!>>

<< Wow…piano perfetto!>>

<< Modestamente sono un genio…>>

<< Oh…non ne avevo dubbi….>>

Fabio e Susanna si scambiano un breve sorriso.

<< Per chi è il calzone?>>

<< Per me!>>

Il cameriere posa il piatto di fronte a Fabio, poi dà a Gre la sua quattro stagioni e si allontana. Poco dopo arrivano anche la Margherita di Marti e la quattro formaggi di Lucia. Susanna chiacchiera per tutto il resto della serata con Marti, Gre, Isa e Lucia, senza più rivolgere la parola a Fabio. La serata scorre velocemente e molto tranquilla. Dopo aver finito di mangiare, tutti si alzano e vanno al bancone per pagare. Marti sorride a Fabio:

<< Ei, fai il gentiluomo! Sei l’unico maschio, almeno offrici la pizza…>>

<< Se, ti piacerebbe…!>>

<< Va beh oh, ragazze, io ci ho provato!>>

Fabio paga il suo conto e quello di Lucia, mentre Gre, Isa, Marti e Susanna pagano ognuno il suo. Gre si rivolge a Lucia:

<< Noi andiamo a fare un giro in vasca…che fate, venite?>>

Lucia guarda Fabio. Quest’ultimo risponde al suo posto:

<< Veramente avevamo intenzione di stare un po’ da soli…>>

<< Ah, ok! Non c’è problema…allora a domani, Lucy!>>

<< Ok, a domani!>>

Fabio fa un cenno come saluto generale, poi si volta verso Susanna:

<< Ciao!>>

<< Ciao Fabio!>>

Susanna segue con lo sguardo Fabio che si allontana mano nella mano con Lucia. Gre le dà una spintarella:

<< E dai Susy…lo sai come si dice: il mare è pieno di pesci, no?>>

<< è vero, si dice…>>

Susanna sorride ed esce dal ristorante insieme alle sue amiche:

“ Già…il mare è pieno di pesci. Ma io voglio te, cazzo! Voglio te...”

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Capitolo 13
*** Popolarità ***


Lucia, seduta al suo banco, guarda con aria assorta fuori dalla finestra. Sono gli ultimi di Gennaio, quelli che dovrebbero essere i giorni più freddi dell’anno. Oggi, invece, è una splendida giornata. Il cielo è azzurro, e il sole splende alto, riscaldando i visi degli alunni seduti nel lato della classe vicino alla finestra. Lucia socchiude leggermente gli occhi, lasciandosi andare al tepore del sole. È una settimana che non vede Cris. Ha provato a mandargli un messaggio, ma non ha risposto. Per i corridoi, non l’ha mai incontrato. Ha deciso di non andarlo a cercare in classe. Se non gli ha risposto ai messaggi, significa che ha voglia di stare solo. Si farà sentire lui, quando ne avrà voglia.

<< Marchi? Se fossi così gentile da prestare attenzione, te ne sarei molto grata!>>

Lucia si gira di scatto verso la cattedra. La prof stringe gli occhi in due fessure impenetrabili:

<< Potresti ripetermi quello che ho appena detto?>>

<< Ehmm…>>

<< Per questa volta passi…alla prossima ti aspetta un bel due!>>

<< Ok, prof…>>

<< Stavamo organizzando le coppie di lavoro per la ricerca sulla costituzione…>>

Gli sguardi di Isa e Lucia si incrociano sorridenti. La prof se ne accorge:

<< Naturalmente, Lucia non starà con Isabella…>>

Isa guarda la prof con rabbia:

<< Perché no?>>

Le è sempre piaciuto fare le ricerche con Lucia, soprattutto perché insieme sono sempre riuscite a strappare almeno la sufficienza:

<< è ora di cambiare un po’…siete sempre state insieme, sarebbe ora di lavorare con qualcun altro!!>>

Isa sbuffa abbassando lo sguardo. La prof sorride soddisfatta di averla azzittita.

<< Ho deciso che con Marchi lavorerà Mariotti, mentre con te, Castellani.>>

Isa scocca a Lucia uno sguardo di pura invidia:

<< E certo…figuriamoci se a te non doveva capitarti la Mariotti, la secchiona della classe!! E a me invece tocca lavorare con quel cesso di Mario Castellani!! Si sa che è abbonato al due, toccherà fare tutto a me!!>>

Lucia sorride ironica all’amica:

<< Ingiustizie della vita, mia cara!!>>

La prof, dopo aver fissato le altre coppie e le varie date di esposizione, inizia a spiegare la lezione di storia. Lucia, memore della sgridata, presta attenzione, mentre Isa apre il diario ed inizia a disegnare, ancora scocciata per dover lavorare con Mario.

La campanella dell’ultima ora suona. Isa e Lucia si alzano ed iniziano a preparare la cartella, quando Mario si avvicina al banco di Isa. Lucia lo guarda e pensa che Isa non ha tutti i torti, è veramente orrendo, con quegli occhi enormi e la testa che non è da meno. Mario sorride raggiante ad Isa e fa per parlare. Lei gli rivolge uno sguardo schifato e lo interrompe sul nascere:

<< Ognuno farà il lavoro a casa propria. Quando hai finito il tuo me lo porti e io metto insieme la ricerca, poi te ne do una copia. Domande?>>

Mario, spiazzato dalla prontezza di Isa, ci mette un po’ per raccogliere le idee. Quando è pronto per parlare, è ormai troppo tardi:

<< Perfetto! Ora scusa, ma devo andare…ciao ciao!!>>

Isa, con un “ti aspetto fuori” rivolto a Lucia, esce dalla classe alla velocità della luce. Mario tenta di fermarla, ma avendo il difetto di balbettare quando è nervoso, riesce a finire la parola “aspetta” quando Isa è ormai in corridoio. Sbuffa deluso, e rinunciando a salutare Lucia, le fa un semplice gesto con la mano. Lucia contraccambia con un incerto sorriso, poi finisce di preparare lo zaino, si infila la giacca ed esce dalla classe. Appena fuori, appoggiata al muro, trova Elisabetta Mariotti ad aspettarla:

<< Ehm…ciao!>>

Lucia risponde al suo saluto, felice che Elisabetta perlomeno non balbetti.

<< Vuoi parlarmi riguardo alla ricerca della costituzione?>>

Elisabetta abbassa lo sguardo e risponde con un timido sorriso:

<< Sì…io mi chiedevo se…cioè, quando…quando possiamo incontrarci!>>

Lucia sorride con affetto. Lei, a differenza di Isa, ha sempre trattato bene le persone timide:

<< Che ne dici di questo pomeriggio a casa mia? Sono libera! Il mio ragazzo oggi esce con gli amici, così non ho niente da fare…>>

<< Fabio, vero?>>

Lucia guarda Elisabetta, sorpresa che conosca il nome del suo ragazzo. Elisabetta, notando il suo sguardo, si affretta a dare spiegazioni:

<< Ehmmm, beh…diciamo che…è conosciuto! Siete entrambi conosciuti, a dire il vero!>>

<< Ah, ho capito...>>

<< Comunque, per questo pomeriggio va bene! Tanto io…>>

Prima di continuare la frase, Elisabetta sospira:

<< Non ho quasi mai impegni…a parte quando vado a nuoto…>> << Bene, allora è deciso! Alle due e mezzo a casa mia?>>

<< Dove abiti?>>

<< Al Solaro, dove c’è la prima curva a gomito…hai presente?>>

<< Sì...>>

<< Perfetto, allora ci vediamo questo pomeriggio!>>

<< Va bene, ciao!>>

Lucia esce da scuola e raggiunge Isa, che è appoggiata al suo motorino e si sta fumando una sigaretta:

<< Ei! Come mai ci hai messo tanto?>>

<< Mi sono fermata a parlare con Elisabetta…ci siamo messe d’accordo, oggi viene a casa mia per il lavoro della costituzione…>>

<< Sei scema forte…potevi fartelo fare tutto da lei, e facevi prima!>>

<< Sì è vero, ma preferisco così…>>

Isa alza le spalle:

<< Mah…contenta tu…>>

<< Tu oggi che fai, invece?>>

<< Sto con Dario…>>

<< Ah, ok…>>

<< Ci sentiamo questa sera al telefono?>>

<< Va bene, dai!>>

Isa e Lucia si scambiano due baci sulle guance, poi salgono sui rispettivi motorini e si allontanano, ognuna diretta a casa propria.

Lucia entra in casa:

<< Ciao a tutti!>>

Va in camera a posare la giacca e la cartella. Un urlo familiare, proveniente dalla cucina:

<< Lucia!! Siamo già tutti a tavola , vieni!!>>

<< Arrivo subito!>>

Lucia corre a lavarsi le mani, poi si dirige in cucina e si siede al solito posto.

<< Ciao papà!>>

<< Ciao piccoletta!>>

Lucia sorride teneramente a suo padre. Non le è mai piaciuto il soprannome piccoletta, ma, vedendo la luce negli occhi del padre quando lo pronuncia, non se l’è mai sentita di dirglielo.

<< Come mai hai fatto così tardi, oggi? Ho dovuto tenere le lasagne in forno per tutto questo tempo!>>

Così detto, Paola serve una porzione per ciascuno, leggermente più grandi per suo marito e Matteo. Quest’ultimo si sfrega le man soddisfatto:

<< Mmmm…le lasagne!! Non c’è niente di meglio!!>>

Prende subito una grossa forchettata e se la ficca in bocca, Il sapore di lasagne si diffonde. Matteo mangia tranquillo, colpito da una beatitudine assoluta. Paola si rivolge di nuovo a Lucia:

<< Allora?>>

Fra una forchettata e l’altra, Lucia risponde alla madre:

<< Sono rimasta di più a discutere su una ricerca che dobbiamo fare con la mia compagna di lavoro…a proposito, oggi viene a casa!>>

Matteo si volta verso Lucia con un barlume di speranza negli occhi, e, senza nemmeno aspettare di deglutire, le domanda:

<< è Isa?>>

Lucia lo guarda schifato.

<< Bleah!! Non mi parlare a bocca piena ad un centimetro dalla faccia! Comunque no, il lavoro lo facci con Elisabetta Mariotti.>>

Matteo deglutisce deluso, poi prosegue:

<< Chi?!?>>

<< Una della mia classe…capelli neri, occhi scuri, alta più o meno come me…>>

Matteo alza le spalle:

<< Mai vista ne sentita.>>

<< Lascia perdere, non la conosci…>>

Matteo non risponde e giocherella un po’ con le lasagne tramite la forchetta. Paola, nonostante stia parlando con Lucia, se ne accorge:

<< Non giocare con il cibo!! Mangia, prima che si raffreddi!! Guarda te se devo dirti queste cose…fra poco avrai diciotto anni!!>>

Matteo, leggermente scocciato, prende una forchettata di lasagne. Rigira la forchetta fra le dita, indugiando un po’ a guardarla. Un occhiata della madre basta a convincerlo a mettersela in bocca. Finisce di pranzare, sempre pensando a lei. Che cavolo ci troverà in quel Dario? C’ha la faccia da sfigato, e poi è grasso!! Mah…chi le capisce le donne. Matteo si alza e si dirige in camera. Lucia gli urla dietro, cercando di convincerlo ad aiutarla a lavare i piatti. Tutto inutile. Matteo, senza neanche degnarsi di risponderle, si chiude la porta alle spalle e accende la PlayStation. Lucia, come ogni santo giorno, lava i piatti scocciata, lamentandosi in continuazione per la pigrizia di Matteo, e Paola, naturalmente, lo difende a spada tratta. Tutto tranquillo, tutto come sempre. Una volta finito di riordinare la cucina, Lucia si chiude in camera e da un occhiata all’ora: fra circa dieci minuti sarebbe dovuta arrivare Elisabetta. Inizia a tirare fuori il libro della costituzione e ad accendere il computer sulla scrivania. Apre il motore di ricerca Google, mette qualche foglio in mezzo al libro e accende la stampante. Il citofono suona. È in anticipo. Lucia corre a rispondere:

<< Chi è?>>

<< Sono Elisabetta…>>

<< Sali, terzo piano!>>

Lucia la aspetta appoggiata allo stipite della porta. Dopo neanche un minuto, le ante dell’ascensore si aprono. Di fronte a lei appare Elisabetta: soliti occhiali spessi, solita coda alta, solito viso struccato. Lucia e sempre stata convinta che, se si fosse tenuta, Elisabetta sarebbe diventata molto più bella di qualunque altra nella classe, Isa compresa. Peccato che si ostini a portare i capelli raccolti, e quei vestiti un po’ slargati che le sformano la figura. Eppure, da quel poco che ha potuto vedere negli spogliatoi, ha un bel fisico! Che strana ragazza…decide di non pensarci. Lucia sorride e, per la prima volta in tre anni di scuola, bacia sulle guance Elisabetta:

<< Ciao!>>

<< Ciao…>>

<< Entra pure!>>

Elisabetta varca la soglia con un sorriso. Anche quello è bello. Piccoli denti bianchi e perfettamente allineati, che le illuminano il viso. Peccato, che sorrida così poco…

<< Permesso!>>

Paola esce dal salotto e saluta allegramente Elisabetta. Si presentano. Elisabetta appare subito agli occhi di Paola come una ragazza posata, gentile ed educata. Un giudizio più che azzeccato, a differenza di quello dato a Cris. Persino Matteo esce dalla camera, curioso di capire chi è questa Elisabetta Mariotti. Lucia è sempre uscita con ragazze davvero niente male…chissà che in lei non trovi la nuova Isa! Matteo scruta dalla testa ai piedi Elisabetta. Lei arrossisce e sorride timidamente. Matteo, con una leggerissima increspatura delle labbra, che più che ad un sorriso, somiglia ad una smorfia, si dilegua in camera sua, pensando che i livelli di amicizie di Lucia siano nettamente peggiorati. Lucia guarda scocciata suo fratello ritornare in camera senza neanche salutare. Non ha mai sopportato quell’atteggiamento di superiorità che assume quando pensa che una persona non sia al suo livello, quel suo vizio di giudicare dalle apparenze. Che cretinata, pensa Lucia…conduce Elisabetta in camera, poi si scusa per il comportamento di Matteo:

<< Sai, non è abituato che porti le mie amiche a casa…>>

Elisabetta si stupisce un po’ della parola amica, ma non quanto della risposta che si riscopre a dare:

<< Ei, è vero che non sono nel tuo ambiente, ma non sono stupida! Lo so che mi giudica una sfigata…>>

Vedendo lo sguardo dispiaciuto di Lucia, Elisabetta continua:

<< Stai tranquilla, sono abituata!>>

Lucia sorride:

<< Ok! Dai, cominciamo…>>

Lucia ed Elisabetta si siedono alla scrivania. Passano circa un quarto d’ora a cercare del materiale su internet. Alla fine, Lucia si stufa:

<< Che palle…dai, facciamo una pausa!>>

Elisabetta sorride:

<< Dopo un quarto d’ora?>>

<< Embè? Su, rilassati collega, abbiamo tutto il giorno!>>

Elisabetta alza le spalle:

<< Ok!>>

Si siedono entrambe sul letto. Lucia abbraccia il cuscino e sorride ad Elisabetta:

<< Allora…che mi dici? Come stai a ragazzi?>>

<< Ehmm…veramente…non sono fidanzata…>>

<< Single, eh? Molti meno problemi!! L’ultimo ragazzo quando?>>

Elisabetta abbassa lo sguardo:

<< Io non ho mai avuto un ragazzo.>>

<< Oh! Capisco…>>

Segue un breve silenzio.

<< Tuo fratello è proprio carino…>>

Lucia sorride.

<< Eh già, lo dicono in tante…anche se io non capisco che cosa ci trovate tutte quante…è solo uno scemo!!>>

Lucia si preme l’indice sulle labbra:

<< Però non dirgli che parlo male di lui, sennò mi strozza!>>

Fanno entrambe una leggera risata.

<< Sai, sei proprio fortunata…>>

<< Cioè?>>

<< Sei ben introdotta in quasi tutti i gruppi…quello di piazza Bresca, perché c’è il tuo ragazzo…>>

Lucia la interrompe:

<< Veramente io conosco tutti quelli di piazza Bresca già da molto tempo prima che mi mettessi con Fabio!>>

<< Davvero?>>

<< Sì…vedi, il fatto è che la maggior parte delle ragazze e dei ragazzi di piazza Bresca li conosco fin da piccoli…io, Charlotte, Ludo, Robbie, Giachi…siamo cresciuti insieme!>>

Elisabetta annuisce.

<< Ma probabilmente tu non li conosci…>>

<< Come no! Charlotte Gerli, Ludovica Merti…certo che so chi sono! E poi Giachi e Robbie…sono tutta gente molto conosciuta!>>

<< Ci hai mai parlato?>>

<< No!>>

<< Ti assicuro che sono molto simpatici!>>

<< Mi piacerebbe conoscerli….>>

<< Magari, un giorno di questi…>>

Si sorrido, già sapendo che non ci sarebbe mai stato il giorno in cui Lucia uscisse con Elisabetta e le facesse conoscere la gente di piazza Bresca.

<< E poi conosci bene anche tutti quelli di piazza Mameli…sai, per via di tuo fratello!>>

<< Eh già!>>

Il pensiero di Lucia si sposta inevitabilmente su Giorgio. Ma è solo un attimo.

<< Ti piace essere popolare?>>

<< Mah…veramente non ci ho mai dato troppo peso…per mio fratello, invece, la popolarità è fondamentale…questa è forse una delle cose in cui siamo più diversi…>>

<< Anche per Isa è così, vero?>>

<< Perché lo pensi?>>

<< è solo che…ho notato che quelli come me…>>

<< Che vuoi dire con quelli come te?>>

Elisabetta fa un breve sorriso:

<< Gli sfigati…>>

Lucia non aggiunge altro. Si pente solo di averglielo domandato.

<< Beh, comunque…quelli come me, li tratta in modo un po’ distaccato, capisci? Non come te…tu sei sempre gentile con tutti…>>

<< Isa non è cattiva, e non ce l’ha con te, te l’assicuro…è solo che…è fatta così!>>

<< Già…>>

<< Però ti assicuro che è una bellissima persona…>>

Elisabetta annuisce. Il cuore le batte forte. Essere qui, a parlare con lei di queste cose…è davvero bello! Alla fine, anche se le fa male chiederlo, ci prova lo stesso:

<< Secondo te…perché io non sono popolare?>>

Sente gli occhi bruciarle. Li chiude per pochi attimi. Quando li riapre, vede liquido. Se la prende con la sua maledetta sensibilità. Fortunatamente, riesce a scacciare le lacrime all’ultimo momento, proprio mentre stavano per colare sulle sue guance. Ma a Lucia non sfuggono quegli occhi arrossati. Le da una leggera spintarella:

< Ei, non te la prendere…tu sei una forte, chiaro?? Non lo so perché non sei popolare…ma te ne devi fregare di quello che gli altri pensano di te, è solo così che andrai avanti! Sii te stessa…non c’è bisogno di essere conosciuti per essere fortunati o felici…la felicità sta in ognuno di noi, chiaro?>>

Elisabetta non risponde. Lucia le da un'altra spinta più forte, ridendo:

<< è chiaro o no?>>

Anche Elisabetta, finalmente, si lascia andare ad una risata:

<< Sì, è chiaro!>>

<< Senti…Elisabetta non finisce più…ti chiamo Eli, ok?>>

<< Sì, Eli va bene…>>

Il citofono suona.

<< Scusa un attimo, vado a rispondere…>>

<< Ok!>>

Lucia esce dalla sua camera e risponde al citofono.

<< Chi è?>>

<< Cris.>>

<< Che ci fai qua?>>

<< Ti devo parlare…>>

<< Ok dai, Sali…>>

Lucia preme il pulsante del portone, poi, come aveva fatto con Eli, aspetta Cris sul portone. Quando le ante dell’ascensore si aprono, Lucia sgrana gli occhi:

<< Ma che cazzo hai fatto??>>

Lucia si avvicina timorosa all’occhio di Cris e lo guarda più da vicino: è bordeaux, e gonfissimo. Poi, ha un piccolo taglio sullo zigomo destro. Cris sorride, dando a quell’occhio un rigonfiamento in più.

<< è la stessa frase che hanno detto i miei amici!>>

<< Allora?>>

<< Vogliamo stare a parlarne qua sulla porta?>>

<< No, entra…>>

Lucia guida Cris in salotto:

<< Non andiamo in camera tua?>>

<< No, ho ospiti…>>

<< Chi?>>

<< Elisabetta Mariotti.>>

<< Chi???>>

<< Una della mia classe…è per un lavoro di scuola…>>

<< Ah, ok…>>

<< Adesso vuoi dirmi chi cazzo è stato?>>

<< Marco.>>

<< Marco???>>

<< Marco!>>

<< Perché?>>

<< Come perché! Perché l’ho menato al Betise, mi sembra ovvio! Mi ha aspettato sotto casa al ritorno da scuola con sue due amici e…mi hanno ridotto così.

<< E poi?>>

<< Ma che minchia di domande fai, oggi? E poi se ne sono andati!>>

<< Ah, ok…>>

Cris si alza ed inizia a camminare avanti e indietro per il salotto.

<< Comunque…>>

Cris si interrompe. Elisabetta entra in salotto guardandosi attorno:

<< Lucy, ma ci se…>>

Si blocca. Guarda Cris. Sgrana gli occhi. Lui sorride:

<< Ciao!>>

Eli diventa paonazza. Un timido “ ciao” esce dalla sua bocca tremante, poi si dilegua in camera di Lucia. Cris guarda Lucia interrogativo:

<< Che ho detto?>>

Lucia alza le spalle:

<< Boh…arrivo subito…>>

Lucia esce dal salotto lasciando Cris da solo ed entra in camera. Trova Eli che cammina avanti e indietro, ma in modo decisamente più nervoso di Cris. Sussurra a Lucia in modo agitatissimo.

<< Chiudi la porta!>>

Lucia, istintivamente, abbassa la voce a sua volta.

<< Ma…>>

<< Chiudi la porta!!>>

Lucia segue l’ordine di Eli, poi, sempre a voce bassa, si rivolge a lei.

<< Che c’è che non va?>>

<< Lui è Cristiano Seretti! Cris!!!>>

<< Embè?>>

Eli esita un po’.

<< Embè…mi piace un casino…>>

<< E allora perché sei scappata?>>

<< Mi vergogno!>>

<< Beh, posso capire che non sei vestita in modo adatto, ma scappare in quel modo…>>

Eli guarda verso i suoi vestiti.

<< Perché? Che c’è di male nel modo in cui sono vestita oggi?>>

Lucia fa una smorfia, lanciando un occhiata a quel golfino rosso e largo e a quei vecchi pantaloni marroni, che non sono da meno.

<< Dai, ci penso io!>>

<< A fare che?>>

<< Hai la mia stessa taglia?>>

<< Credo di sì, perché?>>

<< Ti presto i miei vestititi!>>

<< Ma perché?>>

<< Non fare domande e indossa quello che ti do!>>

<< Ok…>>

Poi, Lucia si ferma, ha un dubbio.

<< Ei, ma perché stiamo parlando a bassa voce?>>

<< Non lo so! Io perché ero nervosa, e tu?>>

Lucia ci pensa. Poi sorride e alza le spalle.

<< Boh!>>

è ritornata al suo tono normale. Apre le ante dell’armadio e da un occhiata indecisa ai suoi vestiti, poi si volta verso Eli, la squadra da capo a piedi, e torna a tuffare la testa nell’armadio.

<< Mmmm…direi che…sì, questi possono andare bene!>>

Lucia prende dall’armadio un paio di jeans aderenti elasticizzati con alcuni strass sul davanti, poi una camicia bianca aderente, sempre con gli strass. Infine, un golfino nero e scollato, con le maniche a tre quarti. Lancia i vestiti sul letto e sorride ad Eli:

<< Forza, mettiteli!>>

<< Ma…>>

<< Niente storie, muoviti!>>

Eli, ancora un po’ titubante, si spoglia e si infila i vestiti di Lucia. Quest’ultima sorride:

<< Siamo a buon punto!>>

Le sue belle gambe slanciate sono messe in risalto dai jeans aderenti, mentre il golfino lascia che si vedano le sue morbide sporgenze. Due spalle armoniose lasciano spazio ad un collo elegante, prima nascosto dal golfino rosso. Lucia si avvicina ad Eli e le scioglie i capelli, poi li muove un po’ con le mani, ravvivandoli.

<< Porta la testa in giù e poi di nuovo su, così non sono più spiaccicati.>>

Eli segue il suo consiglio. Quando ritorna su, i suoi splendidi e lisci capelli corvini, morbidi e lucenti, danno un perfetto contorno al suo viso.

<< Perfetto! E ora, l’ultimo tocco da maestro…>>

Lucia toglie ad Eli gli occhiali:

<< Ma così non ci vedo niente!>>

<< Su, non fare la lagna…ti guido io! Ora stai ferma!>>

Lucia allunga gli intensi occhi nocciola di Eli con un po’ di matita, rendendoli ancora più belli. Le mette un po’ di fard, dandole un leggero colorito in più alle guance. Lascia che le labbra, morbide e rosate, restino struccate, perché sono già desiderabili così come sono. Lucia prende Eli per le spalle e l’allontana leggermente da sé:

<< Proprio un buon lavoro! Dai Eli, che sei fighissima!>>

Eli fa una smorfia.

<< Non fare quella faccia e guardati!>>

Così detto, Lucia apre l’anta dell’armadio, lasciando che si ammiri da capo a piedi. Eli alza lo sguardo timidamente, fino ad incontrare i suoi occhi truccati. Quasi non si riconosce. Il sorriso felice che si dipinge sul suo volto da un ultimo tocco alla sua bellezza, fino ad ora nascosta. Eli pensa a quando era piccola: la sua fiaba preferita era il brutto anatroccolo, perché si è sempre rispecchiata in lui. Ha sempre sognato di diventare, un giorno, un bellissimo cigno. Col passare degli anni, però, aveva perso la speranza. E invece eccola lì, a rimirarsi allo specchio, felice come non mai. È bastato veramente poco!

<< Vado di la a finire di parlare con Cris…poi ti chiamo!>>

<< Perché è venuto qui?>>

<< Perché deve confidarsi con me! Non per niente siamo migliori amici!>>

Eli si volta stupita verso Lucia:

<< Sei la migliore amica di Cris?? Wow! Questo non lo sapevo!>>

<< Beh, almeno una fatto della mia vita è rimasto inosservato! Dai…torno subito!>>

Lucia ritorna in salotto. Cris, che stava guardando distrattamente il mare lontano fuori dalla finestra, si volta verso di lei:

<< Allora? Che le è preso?>> Lo chiede con scarso interesse.

<< Niente, è fatta così…>>

Cris alza le spalle. Decide di non insistere, tanto non sono affari suoi.

<< Comunque, ti stavo dicendo, che ieri ho chiuso con Samy!>>

<< Chi??>> << Samantah Veresi!>

> << Samantah Veresi?? Ma che stai dicendo? E da quando tu staresti con Samy!>>

<< Boh, è durata pochi giorni…>>

<< Ma è passata una settimana da quando…>>

Cris la interrompe nervoso:

<< Non me ne frega niente di quanto è passato!>>

Lucia, ad un tratto, capisce. Lo conosce fin troppo bene…è il suo modo di reagire al dolore e alla rabbia. Prendersela con gli altri, cambiare, fregarsene di tutto e di tutti. È un modo sbagliato ma, sotto certo aspetti, comprensibile.

<< E come è successo?>>

<< Niente di che…abbiamo iniziato a parlare, gli ho detto che mi piaceva un sacco, che tenevo a lei, che le volevo un casino di bene…>>

<< Ma da quando tu tieni a Samy! Vi sarete scambiati due parole in croce! E poi tu non hai mai detto queste cose ad una ragazza già dal primo giorno!!>>

<< Infatti erano tutte cazzate, giusto per addolcirla un po’…>>

Lucia lo guarda sorpresa:

<< Non è da te comportarsi in questo modo, non è da te mentire!!>>

<< Non è da me? Boh, può darsi…ma mi andava così e l’ho fatto…gli ho detto che volevo stare con lei, qualche parolina dolce, e il giorno dopo me la sono già scopata…d’altronde si sa, Samy è una troia…>>

<< Cris, ma che cazzo dici!!>>

Cris la ignora.

<< Poi niente, mi sono divertito due o tre giorno e poi l’ho mollata, dicendo che non ne avevo più voglia…>>

<< Non ne avevi più voglia? Ma è da stronzi!! Ci sarà stata malissimo!!>>

<< Cazzi suoi, stava più attenta…e poi che vuoi scusa, sono stato sincero, no? Non ne avevo più voglia e gliel’ho detto chiaro e tondo!>>

Cris scoppia a ridere. Una risata che non sa di niente, priva di qualunque sentimento. Lucia scuote la testa. Non sa più che dire. È dispiaciuta per lui, per come stia reagendo…per il fatto che non vuole accettare quello che è successo, e che continua a cercare un perché, senza capire che non ce ne sono. Le viene in mente “ I hate everything about you”…pensa che, anche se i motivi sono diversi, più o meno la storia è la stessa.

<< Comunque non ne voglio parlare, te lo volevo solo far sapere, tutto qua…ok?>>

Lucia annuisce.

<< Perché non mi hai risposto ai messaggi?>>

<< Boh, scusa…è stata una settimana un po’ così…ti prometto che presto tornerà tutto come prima, ok?>>

Così detto, Cris le si avvicina e le da un bacio sulla guancia. Lucia sorride:

<< Ok...>> Spera veramente che sia così.

<< Beh…adesso che non hai più niente da dirmi posso chiamare anche Eli? Mi dispiace lasciarla la da sola…>>

<< Ok, tanto fra un po’ me ne vado…>>

Lucia alza la voce e la chiama:

<< Eli!! Vieni??>>

Sente la porta di camera sua aprirsi e dei passi avvicinarsi. Spera che Eli, con la sua dolcezza, riesca a far dimenticare una volta per tutte a Cris la sua storia passata, malgrado sia troppo presto. La porta del salotto si apre. Cris si volta e rimane sinceramente imbambolato. Si chiede se ha qualche problema di vista, perché la ragazza che era scappata poco fa non era neanche lontanamente bella come quella che ha ora di fronte. Eli sorride timidamente, le mani giunte dietro la schiena, la testa piegata leggermente di lato. Cris si intenerisce. Tutto in lei, sembra essere dolce, purissimo, ingenuo. È magnifica. I suoi capelli scuri riflettono la luce. Il suo fisico è slanciato e armonioso. In lei non c’è niente di provocante, di sensuale, di spinto. È naturale. Ed è la cosa che lo colpisce di più. Infine, incontra i suoi occhi: sono vivaci ed estremamente profondi. Si lascia rapire per un istante da quello sguardo così intenso e allo stesso tempo trasparente.

<< Ciao!>>

Ha una voce delicata, velata da un leggero imbarazzo. Cris sorride e le porge la mano:

<< Piacere, Cristiano.>>

Eli stringe la sua mano e un brivido di felicità le corre lungo la schiena.

<< Piacere, Elisabetta!>>

<< è davvero strano che non ti ho mai notato prima...davvero sei nella classe di Lucy?>>

<< Eh già!!>>

<< Allora ti verrò a trovare, ogni tanto…>>

<< Ci conto!>>

Cris sorride. Eli abbassa leggermente lo sguardo.

Cris agita il pugno sorridendo:

<< Su! Ti voglio bella decisa!! Alza quello sguardo!!>>

Eli scoppia a ridere e, come per incanto, il suo imbarazzo diminuisce. Lucia da un occhiata prima ad Eli, poi a Cris. Negli occhi del suo migliore amico percepisce un po’ di interesse…che sia solo per l’aspetto fisico? Lucia spera di No…Cris guarda l’ora, poi si rivolge a Lucia:

<< Io vado in centro con Manu, Dani e Ste…vieni anche tu? È da un po’ che non ti vedono, continuano a chiedermi di te!>>

Eli guarda altrove un po’ delusa. Ecco, adesso verrò scaricata come una povera sfigata, pensa. Lucia si volta verso di lei e nota i suoi occhi leggermente tristi, poi sorride a Cris:

<< No, grazie…adesso sto con Eli! Salutameli e digli che un giorno di questi verrò anch’io!>>

Eli, a questa notizia, rimane un po’ allibita.

<< Ci conto, eh! Allora ciao!>>

Cris abbraccia forte Lucia, poi si avvicina al suo orecchio in modo che possa sentire solo lei:

<< Stai tranquilla, le promesse le mantengo…presto tornerà tutto come prima…>>

<< Lo so…>>

Cris si stacca da Lucia e si avvicina ad Eli.

<< Ciao!>>

La bacia sulle guance. Eli sorride e ricambia il saluto.

<< Ah senti, mi dai il tuo numero? Così magari ci sentiamo…>>

Eli accetta entusiasta, quindi Cris le porge il cellulare. Eli lo prende fra le mani, poi si innervosisce. Non vede niente, solo dei tasti sfocati che si mischiano fra loro. Si gira dall’altra parte in modo da non far vedere a Cris che si deve praticamente spiaccicare il cellulare sul naso. Cris, vedendo che Eli gli sta dando le spalle, si volta interrogativo verso Lucia. Quest’ultima alza le spalle, sorridendo fra sé. Dopo che Eli gli ha restituito il cellulare, Cris esce. Appena si chiude la porta alle spalle, Eli si mette a saltare felice per il salotto. Non vedendo a un palmo dal naso, va a sbattere contro lo spigolo di un tavolino e si massaggia la gamba dolorante, fra le risate di Lucia. Continuano così, chiacchierando felici su quello che è successo e facendo previsioni positive su quello che accadrà. Alla fine della giornata, il lavoro della costituzione non è pronto ma, per una volta, Eli se ne frega. Sua madre è venuta a prenderla. Eli saluta felice Lucia

<< Ciao Lucy, e grazie…>>

<< Ma di che??>>

<< Di essere stata così gentile con me…>>

<< Ma figurati!!>>

Poco dopo, Eli sale in macchina.

<< Come è andata?>>

<< Benissimo, mamma!>>

<< Hai fatto il lavoro?>>

<< Ehmm…sì!>>

Rimangono per un po’ in silenzio, infine, Eli prende coraggio:

<< Mamma?>>

<< Sì?>>

<< Ti va se domani pomeriggio andiamo al centro commerciale a fare un po’ di shopping? Sai, vorrei cambiare un po’ i vestiti…>>

La madre di Eli guarda per un attimo la figlia, sorpresa. Poi torna a concentrarsi sulla strada e sorride.

<< Va bene!>>

In fondo se lo merita, pensa…chiede sempre così poco!

<< E…mamma?>>

<< Sì?>>

<< E se iniziassi a mettermi le lenti a contatto?>>

La madre torna a guardarla ancora più sorpresa. Questa volta si sofferma un po’ di più sui suoi occhi, studiandola. Una macchina suona il clacson nervosa. La madre di Eli si accorge di non aver rispettato uno stop. Si scusa scocciata, chiedendosi se d’ora in poi le richieste sarebbero aumentate.

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Capitolo 14
*** Meschino Sollievo ***


Qualche giorno dopo, su una panchina del lungo mare.

<< Sei bellissima…>>

Eli sorride timidamente. Cris gli sposta i capelli indietro con la mano. Dopo aver preso un gelato al Living Garden, sono andati a sedersi tranquilli.

<< Ci tengo a te…sul serio, ti voglio bene…>>

<< Anch’io…>>

Eli è al settimo cielo. “Sul serio”…non c’era neanche bisogno che lo dicessi, pensa…ti avrei creduto lo stesso! Lo guarda rapita. Non si accorge di quel mezzo sorriso che lo coglie per un attimo. Cris sta pensando a tutt’altro. “ è così ingenua…finalmente anch’io farò come lei, e capirò cosa si prova…voglio vederla piangere, voglio vederla star male…come io ho pianto e sono stato male per te, Marta…” Cris si avvicina lentamente al suo viso. Eli schiude le labbra e si lascia baciare. Si sente galleggiare nell’aria. Lo stringe forte. Cris non prova niente. Non sa neanche se gli piace, baciarla…si sente solo completamente svuotato…mentre chiude gli occhi, prova a immaginare di baciare Marta. Si sente ancora peggio. é a disagio. Eli, ancora ingenua, al suo primo tenero bacio, non se ne rende conto. Si staccano. Eli sorride. Cris non ricambia e guarda lontano, all’orizzonte. La linea del mare quasi si confonde con il cielo azzurro. Sente il verso di un gabbiano e il rumore delle onde. Sarebbe tranquillo e felice, se solo fosse con lei…improvvisamente, Eli gli sfiora teneramente la mano. Lui, d’istinto, la sposta. Eli lo guarda preoccupata:

<< Tutto bene?>>

Cris riesce persino a sorridere:

<< Sì sì…>>

Strano, pensa…sono sempre stato così sincero, anche quando si trattava di cose spiacevoli, critiche, di ammettere di aver sbagliato…eppure, adesso, mi viene così facile mentire…

Lo invade un leggero senso di colpa, ma viene subito sostituito dal rancore verso colei che ha tanto amato. Si sente solo…la rabbia lo pervade. Così, prende il viso di Eli tra le mani e le dà un bacio prepotente. Si sente quasi meglio, si calma, uno strano sollievo si impadronisce di lui. Ma dura pochi attimi, neanche il tempo di staccarsi da lei. Si alza, non sa più cosa fare, è confuso. Si avvia verso il suo motorino.

<< Dove vai?>>

Cris si volta: si era quasi dimenticato di lei. Sorride:

<< Devo andare, ho gli allenamenti…>>

<< Ah…>>

Eli sorride delusa. Lui se ne accorge, e si concede un'altra piccola dose di quel meschino sollievo:

<< Ci vediamo domani?>>

In tutta la sua ingenuità, gli occhi castani di Eli si illuminano di nuovo:

<< Ok!>>

<< Bene…ciao…>>

<< Ciao Cris!>>

Cris sale sulla moto e si allontana. Non si mette neanche la cuffia per la musica: non saprebbe a quale canzone abbinare quel momento.

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Capitolo 15
*** San Valentino ***


I giorni che precedono San Valentino scorrono veloci e tranquilli..

Lucia passa molto tempo assieme a Fabio. Non hanno litigato nemmeno una volta, e Giorgio non si è più fatto sentire. A questo proposito, Lucia si è riscoperta più volte con il cellulare in mano e il numero di Giorgio già composto, senza trovare una spiegazione a questa voglia di sentirlo. Cris continua a stare con Eli. Lei è ormai innamorata persa, mentre lui non è ancora riuscito a dimenticare Marta, e sta solo cercando il modo più brutto per lasciare Eli. Isa è molto cambiata: ora è più serena, felice e allegra di prima. Con Dario va tutto a gonfie vele. Isa desidererebbe mettersi con lui, ma vuole che sia quest’ultimo a chiederglielo. Purtroppo, Dario non ha ancora dato segnali precisi di volerlo fare, ed Isa sta iniziando a convincersi che quel momento non arriverà mai, e invece…

Isa e Lucia escono dalla scuola chiacchierando allegramente: intorno a loro, un sacco di coppiette si sbaciucchiano, mentre alcune ragazze dall’aria felice rigirano fra le mani qualche regalino rigorosamente a forma di cuore, guardate impazientemente dai loro ragazzi.

<< Non mi hai ancora detto cosa avete in programma tu e Dario per San Valentino!>>

<< Proprio non lo so! Ho provato a chiederglielo discretamente, ma Dario ha sempre cambiato argomento…e tu con Fabio?>>

<< Mi ha detto di farmi trovare pronta per le dieci...dice che è una sorpresa!>>

<< è proprio una fortuna che San Valentino sia caduto di Sabato, così possiamo stare fuori fino a tardi!>>

<< Giusto!>>

In quel momento, Isa e Lucia vedono Dario dirigersi verso di loro. Dario, ancor prima di salutare Isa, le dà un bacio. Lucia inizia a sentirsi di troppo, ma non vuole perdersi la scena per nulla al mondo.

<< Ciao bellissima!>>

<< Ciao, buon San Valentino!>>

<< Anche a te!>>

Dario tira fuori da dietro la schiena un pacchettino:

<< Questo è per te!>>

<< Oh, Dario...non dovevi!>>

È la solita frase convenzionale, ma in realtà ogni ragazzo sa perfettamente che deve eccome! Isa scarta il pacchetto emozionata: un dolce orsacchiotto di peluche stringe un cuore, con scritto ti amo. Isa sorride commossa: Dario non le aveva mai detto di amarla.

<< Grazie...è bellissimo!>>

<< La sorpresa non è ancora finita!>>

Dario va dietro la schiena di Isa. Poco dopo, una bellissima collana d’argento con un ciondolo a forma di cuore spunta magicamente sul suo collo:

<< Oddio!>>

Isa prende il cuore fra le mani:

<< é…stupenda!!!>>

<< Come te...apri il cuore!>>

Isa lo prende con tutte e due le mani. Al suo tocco, il cuore si apre con un leggero "clic".

Lucia si sporge per vedere. Da un lato c’è una foto di Isa e Dario, mentre dall’altro c’è un iscrizione:

“ Vuoi metterti con me, principessa?”

Isa sorride e getta le braccia al collo di Dario:

<< Eccome se lo voglio...ti amo anch’io!>>

Quando si staccano, ad Isa viene in mente una cosa:

<< Dario mi dispiace, ma io non ti ho preso nessun regalo! Non sono abituata a queste cose...scusa!>>

Dario sorride:

<< Non ce n’era bisogno, perché il mio regalo sei tu!>>

Isa lo bacia di nuovo, poi saluta Lucia e si allontana abbracciata con lui. Lucia si avvia verso il motorino; una ragazza mora arriva da dietro e prende Lucia a braccetto: è Ludovica.

<< Buona festa degli innamorati!>>

<< Grazie Lu!>>

<< Dov’è il tuo motorino?>>

<< In fondo al parcheggio!>>

<< Anche il mio!>>

Ludo sospira guardandosi intorno. C’è qualcosa di peggio che essere le uniche due ragazze senza i loro fidanzati il giorno di san Valentino? C’è qualcosa di peggio di essere impazienti perché non vedi l’ora di sapere che sorpresa ha in serbo per te il tuo ragazzo? E c’è qualcosa di peggio di vedere che tutte intorno a te la sorpresa l’hanno già ricevuta?

Ad un certo punto, un ragazzo prende di sorpresa Ludo dandole un bacio sulla guancia:

<< Buon San Valentino, Ludovina!>>

Edoardo sorride, mentre Ludo sbuffa: sì, c’è sempre qualcosa di peggio…

<< Era un buon San Valentino prima di questo momento…>>

Lucia scoppia a ridere. Edoardo porge a Ludo un portachiavi a forma di cuore:

<< Ecco il tuo regalo!>>

<< Un cuore…davvero, come dire…originale. Lucy, andiamo?>>

<< Certo!>>

<< Ludovina! Che fai, vai via senza ringraziarmi?>>

<< Hai ragione, che maleducata…grazie! Bene, ora posso andare!>>

Lucia scoppia a ridere di nuovo:

<< Ciao Edo!>>

<< Ciao Lucia!>>

Lucia e Ludo si allontanano lasciando Edoardo un po’ avvilito:

<< Devi essere proprio così crudele con lui?>>

<< Ma che domande: Certo!>>

<< Dai…in fondo è stato gentile!>>

<< Infatti gli ho detto grazie! Non hai sentito?>>

<< Poverino…!>>

<< Però quello sgorbio mi ha aiutato, ma senza volerlo!>>

<< Che vuoi dire?>>

<< Ah, già, non te l’ho detto...ieri io e Robbie ci siamo messi insieme!>>

<< Wow!! E perché è grazie ad Edo?>>

<< Ti ricordi quella sera in disco? Per non stare a sentire Edo sono scappata assieme a Robbie, ed è lì che abbiamo iniziato a conoscerci meglio!>>

<< E bravo Edo!>>

<< Bravo sfigato...se prima aveva zero possibilità, ora ne ha meno dieci!>>

<< Come ti sei messa insieme a Robbie?>>

<< Me l’ha chiesto lui! Dopo aver fatto sesso…>>

<< Wow! Per te era la prima volta, no?>>

<< Sì! È stato magnifico...la serata era perfetta, lui era perfetto…dopo averlo fatto, mi ha detto che sono speciale e che non sarebbe riuscito a sopportare che un altro ragazzo fosse stato con me, quindi mi ha chiesto di mettermi con lui e io ho detto di sì!>>

<< Così si fa! Brava, Ludovina!>>

<< Non ti ci mettere anche tu, per favore...>>

<< Dai...in fondo non è così orribile!>>

<< Hai ragione! Che ne dici se d’ora in poi inizio a chiamarti Lucina?>>

<< Ok…è orribile!>>

In quel momento arriva Robbie, che prende sorridendo Ludo per i fianchi e la bacia:

<< Buon San Valentino>>

<< Robbie! Parli del diavolo…>>

<< Perché, stavate parlando di me?>>

<< Può darsi...!>>

Lucia guarda Robbie e Ludo in quella posa da innamorati...stanno proprio bene, insieme!

<< Robbie, Robbie...non si fa così! Non hai preso un regalo alla tua Ludo?>>

<< Glielo do questo pomeriggio! Dov’è Fabio?>>

<< Non lo so…ci vediamo sta sera!>>

Ludo interviene:

<< Ed è proprio sta sera che ti darò il mio regalo…>>

<< Spero che sia quello che penso io…!>>

<< Anche…>>

Robbie sorride divertito da quella dolce malizia:

<< Lucy, te la rubo! Salutami Fabio, ciao!>>

<< Ciao! Ciao Ludo!>>

<< Ciao Lucy!>>

Lucia sale sul motorino. Mentre si infila il casco, vede Marta passarle davanti. Anche lei è in dolce compagnia. Ride divertita ad una battuta di Marco. Marta vede Lucia e la saluta allegramente, poi si avvicina al motorino di Marco. Lui toglie dal bauletto un pacchetto e glielo porge. Marta lo scarta emozionata, poi gli getta le braccia al collo e lo bacia. Lucia si chiede come possa Marta aver già dimenticato Cris. E tutti gli splendidi momenti che hanno passato insieme? Le frasi d’amore? Che fine ha fatto tutto questo? Non sa darsi una risposta. Per adesso. Accende il motorino, si volta dall’altra parte e torna a casa.

Quando entra, un buon profumino di carne la colpisce.

<< Ciao tesoro!>>

<< Ciao ma’…>>

<< è arrivato qualcosa per te...l’ho messo in camera!>>

<< Grazie, vado a vedere!>>

La madre la guarda emozionata: la sua piccolina…anche lei quando aveva la sua età aveva ricevuto molte attenzioni da suo marito! Lucia, ancora studiando curiosa la strana espressione di sua madre, entra in camera. Rimane a bocca aperta. Si siede sul letto ancora stordita. Sul comodino, sulla credenza, persino sul pavimento…tantissimi mazzi di rose blu la circondano. Sul cuscino c’è una scatola di Mon cheri e un biglietto:

“Buon San Valentino! Fatti trovare bella e profumata come queste rose, questa sera!”

Lucia sorride commossa:

"kedolcekedolcekedolcekedolce!!!!!"

Il cuore sembra scoppiarle in petto. È stato veramente un gesto dolcissimo…però…Lucia sbuffa scocciata contro sé stessa. Odia tutti i però di questo periodo!! Perché devono esserci dei però? Perché non può semplicemente stare con Fabio e basta, senza farsi strani problemi che nemmeno lei sa spiegarsi del tutto? Non sa dare una risposta a nessuna di queste domande…mentre il però continua a galleggiare nella sua mente….mentre Lucia pensa a tutto questo seduta sul letto con una rosa in mano, entra Matteo:

<< Minchia! Dove siamo, in una serra?>>

<< Le ha mandate Fabio!>>

<< E bravo Fabio! Vedo che si dà da fare…>>

<< Tu che programmi hai per San Valentino?>>

<< Nessuno! San Valentino è una festa per coppiette, e io non sono fidanzato...questa sera andrò in disco come al solito! E tu?>>

<< Fabio mi vuole fare una sorpresa!!>>

<< Avrà prenotato una camera in un Motel…>>

<< Ma smettila, geloso…>>

<< Geloso io? E di chi, di Fabio? Ma fammi il piacere…>>

<< Se lo dici tu…>>

<< Comunque buon San Valentino…>>

<< Grazie! Cosa vuoi sapere?>>

<< In che senso? Un fratello non può andare nella camera della sua sorellina solo per farle gli auguri?>>

<< Un fratello in generale sì, ma non di certo tu...spara!>>

<< Ehm…lo so che non dovrebbero essere cazzi miei, ma…>>

<< Isa si è messa con Dario oggi…>>

<< Ah…beh, comunque…>>

<< Sì, non glielo dico che me l’hai chiesto…>>

<< Oh ma la smetti? Me la fai finire almeno una frase?!?>>

<< Che cosa ci posso fare se ti conosco così tanto?>>

<< In effetti mi conosci da un casino di tempo! Da quasi…>>

Matteo inizia a calcolare gli anni:

<< Diciamo…da quando sono nata?>>

<< Ecco, sì! È quello che volevo dire io...muoviti, che è pronto!>>

<< Arrivo!>>

Dopo mangiato, come al solito, Lucia fa i compiti per tutto il pomeriggio. Verso sera, si prepara. Fa la doccia e va a scegliere come vestirsi. Infine una minigonna di jeans a pieghe le circonda dolcemente i fianchi, ornati anche da una cintura di pelle della Dolce e Gabbana, mentre sopra indossa una maglia aderente rosa con degli strass. Si spruzza il suo solito profumo, si trucca e si spazzola, prepara la borsetta con chiavi portafoglio e cellulare e si siede sul letto impaziente che il citofono suoni. Quasi tutte le rose blu sono state trasferite in ogni angolo della casa, tranne che in camera di Matteo. Finalmente qualcuno suona. Lucia scatta in piedi:

<< è per me!>>

Corre a rispondere:

<< Chi è?>>

<< Sono io, scendi!>>

<< Arrivo subito!>>

Lucia si infila la giacca e saluta tutti. In onore di San Valentino, il suo coprifuoco è stato allentato: alle quattro e mezzo a casa. Naturalmente Matteo può rientrare più tardi, sotto grandi proteste di Lucia, a cui non è stato revocato il permesso solo perché è la festa degli innamorati. Lucia fa le scale di corsa e apre il portone: nel vedere Fabio ha un tuffo al cuore, ancora di più di quando ha ricevuto le rose. Lucia gli getta le braccia al collo e lo bacia:

<< Sei stato dolcissimo, grazie!>>

<< Buon San Valentino!>>

<< Anche a te!>>

<< Sei pronta per la sorpresa?>>

<< Certo!>>

<< Allora sali sul mio motorino!>>

<< Dove andiamo?>>

<< Se te lo dicessi non sarebbe più una sorpresa!>>

Poco dopo, Lucia si tiene stretta a Fabio in mezzo al traffico. Il vento porta i capelli di Fabio sul viso di Lucia. Lei ne sente il profumo, e le sembra quasi di essere in paradiso. Dopo pochi minuti, il motorino si ferma, e Fabio aiuta Lucia a scendere. Lei si guarda attorno emozionata, poi prende un bel respiro. Sente il rumore del mare, ma anche uno più forte: quello del suo cuore, perché quel posto per lei è davvero speciale. Sente una leggera musica e delle voci. Un semplice bar sulla spiaggia per tutti, il posto più speciale del mondo per lei. In occasione di San Valentino, Fabio l'ha portata proprio lì, al bar dei “Tre ponti”. La loro spiaggia, la sua spiaggia. Ci sono poche persone, per lo più adulte, ma Lucia non è più realmente lì: sente le voci allegre dei ragazzi, la musica più moderna, le risate, le ordinazioni…si vede seduta in una di quelle semplici sedie di plastica a parlare con la sua amica Isa…sente la pelle abbronzata, i capelli ancora umidi dall’ennesimo bagno…vede Lorenzo che le si avvicina e le parla, poi nota lui, Fabio. Si stringono la mano. Quante cose sono cambiate con quel gesto, quante emozioni ha provato…le stesse emozioni che Lucia sta provando in quel preciso momento, o quasi. Non sente più nessun però, adesso…dubbi, sensazioni strane, preoccupazioni…tutto svanisce nel nulla. Niente ristorante di lusso, niente serata a teatro. Solo Lucia, Fabio, la loro spiaggia e il loro bar…quello dove si sono conosciuti, quello dove si sono guardati per la prima volta negli occhi…

<< Era da questa estate che non ci venivo!>>

<< Anch’io...ma ora sono qui con te!>>

<< Non potevi scegliere un posto migliore di questo…>>

<< Lo so!>>

Fabio va al bancone e ordina due toast…proprio la prima cosa che hanno mangiato insieme. Lucia nota solo ora che Fabio ha uno zaino in spalla. La prende per mano, la porta giù in spiaggia e la fa salire sugli scogli. Tira fuori un asciugamano dallo zaino e lo stende sull’estremità degli scogli. Uno splendido cielo stellato si staglia sopra di loro. La luna piena si riflette sul mare, formando uno romantico gioco di luci.

<< Buon appetito!>>

Fabio e Lucia consumano in fretta i loro panini.

<< Grazie ancora…>>

<< Lo stai dicendo al panino o a me?>>

<< A te, scemo!>>

<< Non c’è bisogno che mi ringrazi…>>

<< Che bella serata…>>

<< Molto…>>

<< Mi hai fatto una sorpresa stupenda…>>

<< Sono contento!>>

Fabio stringe forte Lucia:

<< Come mi sono mancate le tue coccole…>>

<< A me è mancato poterti coccolare…>>

<< Davvero?>>

<< Certo! E sai qual è la cosa che mi è mancata di più di te?>>

<< Quale?>>

<< I tuoi occhi. Dio, come mi sono mancati…>>

<< A me invece è mancato semplicemente starti accanto! Sai, ho sofferto un casino quando ti ho lasciato…>>

<< Anch’io...e poi mi sentivo uno scemo ad averti perso per uno sbaglio!>>

<< Com’è successo? Come vi siete baciati tu e Ludo?>>

<< Ero uscito dal Decò per fare due passi, quando ho visto Ludo da sola che guardava il mare. Mi sono avvicinata salutandola allegramente, ma poi mi sono accorto che stava piangendo…>>

<< Davvero? Non me l’aveva detto!>>

<< Non è stata molto chiara a riguardo…ha detto che era una sfigata, che il ragazzo che le piaceva stava con un’altra e che non ce la faceva più…>>

Lucia si rattrista: povera Ludo…deve aver sofferto, e lei non se ne è mai accorta…

<< Vai avanti!>>

<< Io l’ho abbracciata, le ho detto che non era per niente una sfigata, e che prima o poi avrebbe trovato anche lei il ragazzo giusto. Poi mi ha guardato negli occhi, si è avvicinata e mi ha baciato. Quando ci siamo staccati ho visto che eri lì davanti a noi…beh, il resto lo sai!>>

<< Ah…comunque l’avrai capito a chi si riferiva Lu…>>

<< A Giachi? Spesso la beccavo a guardarlo…>>

<< Scemo, si riferiva a te!>>

<< A me?!? Sul serio?>>

<< Certo!>>

<< Ah…>>

<< Dai, siamo a San Valentino, parliamo d’altro!>>

<< Sei tu che ne hai voluto parlarne!>>

<< Zitto! Deve sempre puntualizzare…>>

<< Lo sai come sono fatto...sarà difficile che tu riesca a farmi stare zitto!>>

<< Lo so! Ma posso fare un tentativo…>>

Lucia lo bacia. Stanno attaccati per molto tempo. Lucia lo sbircia con un occhio, poi lo richiude quasi subito, felice. Infine si staccano:

<< Beh…non male come tentativo!>>

<< Non male?!!>>

<< Stupendo tentativo…!>>

Fabio e Lucia si baciano ancora, ancora e ancora. Stanno tutta la serata abbracciati, a parlare di loro, del più e del meno, a ridere e a baciarsi. Lucia guarda l’ora: l’una.

<< Cosa ne dici se facciamo una scappata in disco?>>

<< Sicura?>>

<< Se ti va, sì…così la serata oltre che romantica sarà anche divertente!>>

Fabio la guarda male scherzando:

<< Vuoi dire che non ti stai divertendo?>>

<< Ma No…certo che mi diverto! È solo che…beh sì insomma, magari…>>

<< Scema, stavo scherzando! Andiamo, dai!>>

Fabio si alza e mette l’asciugamano nello zaino, poi prende Lucia per mano e si avvia insieme e lei verso il motorino. Lucia sente il cellulare vibrarle in tasca. Ha un nuovo sms da parte di Isa:

“ Ciao Lucy! Cm te la passi? Io sn appena tornata da 1 STUPENDA serata al ristorante cn Dario…rix! By Isa…tv1kdb!”

Lucia risponde:

“ Fabio mi ha portato ai 3 ponti...ke bello! Ora stiamo and. in disco…buona notte by Lucy friends forever…tv1kdb!”

Lucia mette in tasca il cellulare e sale dietro a Fabio.

.

Poco dopo, Fabio e Lucia pagano l’entrata della discoteca. La musica si fa subito sentire…Fabio e Lucia, dopo aver fatto una bevuta, entrano in pista mano nella mano.

<< Adoro questa canzone!>>

Lucia tira Fabio nella mischia. La voce del dj si fa sentire:

<< Su le mani!>>

Il ritmo è alle stelle, e Lucia si scatena, gettando le braccia in alto e ballando con il suo Fabio. Fabio e Lucia ballano tutte le canzoni che seguono per molto tempo, fino a che, sfiniti, non vanno a bere ancora qualcosa al bar. Lucia nota che in disco c’è anche il gruppo di suo fratello, di cui fanno parte pure Mattia e Giorgio. Quest’ultimo la vede. Lucia nota che si sta avvicinando, e ha un inspiegabile tuffo al cuore ad incrociare lo sguardo con quei bellissimi occhi azzurri.

<< Lucy, smettila di uscire con lui!>>

<< E tu smettila di rompere i coglioni!>>

<< Vieni con me!>>

Giorgio la prende per un polso e cerca di portarla via. Lucia si libera:

<< No! Lasciami in pace...>>

Fabio interviene:

<< Ti sta dando fastidio?>>

<< No, Fabio. è tutto a posto.>>

Giorgio si mette di fronte a Fabio:

<< Fatti i cazzi tuoi!>>

<< è la mia ragazza, sono cazzi miei! Hai qualche problema?>>

<< Sì, sei tu il mio problema!>>

Lucia tira via Fabio per un braccio, prima che la situazione degeneri:

<< Lascialo perdere, andiamo!>>

Giorgio da un pugno sul bancone e si allontana incazzato: perché Lucia non gli dà ascolto? Possibile che non riesca a capire che lo fa solo ed esclusivamente per lei? Matteo gli si avvicina:

<< Ei, stai calmo, non è proprio il caso, mia sorella non ti ha fatto niente...>>

Giorgio guarda tristemente Matteo:

<< Tu non sai neanche lontanamente quello che mi ha fatto...>>

Matteo lo guarda male, ma Giuse non gli dà spiegazioni. Decide di darle solo a se stesso:

" Cazzo, Lucy, mi hai fatto innamorare..."

.

Una volta fuori, Lucia guarda tristemente nel vuoto. Fabio le chiede spiegazione:

<< Cosa voleva da te Giorgio?>>

<< Voleva che andassi con lui, che ti lasciassi…>>

<< E perché?>>

<< Secondo lui tu mi farai ancora del male...>>

<< E che cazzo gliene frega a lui?>>

Lucia sospira:

<< Il fatto e che…me lo sono baciata.>>

<< Cosa?!?>>

<< Noi non stavamo ancora insieme, quindi non farmi storie! E poi...vogliamo parlare di te e Ludo?>>

<< No, no…lasciamo perdere…comunque spero per lui che non ti venga a rompere ancora i coglioni…>>

“ Io lo spero per te, visto che è il doppio…” Pensa Lucia.

Però annuisce senza dire niente. Fabio da un occhiata all’orologio:

<< Cazzo, è tardi...io devo andare!>>

<< Mi lasci così presto….?>>

<< Sì…devo trovarmi con mio fratello per andare a casa, altrimenti i miei mi fanno il culo…>>

<< Ok…>>

Fabio e Lucia escono dal Lost.

<< Sei sicura che non vuoi un passaggio?>>

<< Sì…preferisco farmela a piedi!>>

<< Lucy, abiti al Solaro!>>

<< Mi faccio venire a prendere dai miei…vai trà!>>

<< Ok, come vuoi. Allora a domani, angy!>>

<< Perché angy?>>

<< è il diminutivo di angelo!>>

<< Solo tu potevi inventare una cosa così scema…>>

<< Ma perché? È carino!>>

<< è orribile…non puoi chiamarmi con i soprannomi di tutte le coppie normali? Amore, cucciola o tesoro?>>

<< Non voglio che la nostra sia una coppia normale...voglio che sia speciale!>>

<< Piccino…dai, a modo tuo sei dolce!>>

<< Che vuoi dire?>>

<< Niente…>>

<< No, adesso me lo dici!>>

<< è che mi fai tenerezza! Sembri un bambino dolce dolce…!>>

<< Un bambino?!!>>

<< Sì, bambino!>>

<< Io non sono un bambino!>>

<< Piccino…ti sei offeso? Su, non fare così!>>

<< Smettila di trattarmi con un bambino!>>

<< Certo, Fabiolino mio, certo…>>

Fabio sbuffa e volge gli occhi al cielo, poi sorride:

<< Visto che sono un bambino, allora ho bisogno di coccole…>>

<< Oh…vuoi che chiami le tua mamma?>>

<< No…ho già tutto quello di cui ho bisogno…>>

Fabio prende Lucia tra le braccia e la bacia:

<< Non dovrei essere io a coccolare te, Fabiolino?>>

<< Diciamo che sono un bambino maturo!>>

Fabio bacia di nuovo Lucia. Lei sorride:

<< Molto maturo…ma solo per certe cose…!>>

<< Gna gna gna…>>

<< Oh…il mio piccino fa pure il verso! Che carino…>>

<< Me ne vado, va'…>>

<< Salutami la mamma!>>

Fabio sorride scuotendo la testa, poi sale sul motorino e se ne và. Lucia sorride e si incammina. Dopo pochi passi, si sente incredibilmente stupida. Perché non si è fatta dare un passaggio da Fabio? La risposta arriva veloce… “Perché non mi andava di stare con lui….” E Perché? Lucia scaccia quest’ultimo pensiero. Troppi perché tutti in una volta…Lucia sta tirando fuori il cellulare per provare a sentire dov’è Cris, quando passa di fronte a piazza Mameli e vede Mattia in compagnia di Giorgio. Probabilmente, anche lui è uscito dalla discoteca, subito dopo di loro. Cerca di far finta di non vederlo, ma Giorgio non potrebbe mai non notare una ragazza così bella, non potrebbe mai non vedere quegli occhi così profondi…Si mette davanti a lei:

<< Ti devo parlare.>>

<< Lasciami in pace…>>

Lucia cerca di schivarlo, ma Giorgio le blocca la strada: << Giuro che se mi ascolterai lo farò.>>

Lucia sospira:

<< Che c’è?>>

<< Mattia, ci lasci soli un attimo?>>

<< Ok…>>

Mattia si allontana. Giorgio si volta verso Lucia:

<< Voglio proporti un patto…>>

<< Spara…>>

<< Io sono convinto che Fabio ti farà soffrire, e per dimostrartelo sono disposto a fare una piccola…come dire…prova del nove! Se tu accetterai, prometto che sparirò dalla tua vita.>>

Lucia guarda un attimo Giorgio diritto negli occhi: una prova del nove…

<< Che intendi dire di preciso?>>

<< Conosci Beatrice Nelini?>>

<< Poco…>>

<< Beh, è molto interessata a Fabio, ed è una mia amica…>>

<< E allora?>>

<< E allora…la convincerò a provarci con Fabio. Noi li spieremo, così finalmente ti renderai conto di chi è!>>

<< Scordatelo…>>

<< Aspetta! Riflettici un attimo: prenderesti due piccioni con una fava...ti libereresti di me e capiresti se puoi fidarti veramente di Fabio!>>

Lucia ci pensa: in fondo Giorgio non ha tutti i torti…lei si fida ciecamente di Fabio, ma almeno potrà dimostrare che non è pronto a farle le corna con chiunque passi…ok. Lucia ha deciso.

<< Come pensi di agire?>>

Giorgio sorride:

<< Ogni cosa al suo tempo!>>

<< Ok…>>

Giorgio sorride e fa per andarsene:

<< Ehmm…Gio?>>

Giorgio si volta:

<< Sì?>>

Lucia arrossisce leggermente, poi sorride:

<< Mi daresti un passaggio fino a casa? Per favore?>>

Giorgio ricambia il suo sorriso, scuotendo la testa.

<< Ma che sono io, il tuo autista? Ogni volta che ti becco in giro devo sempre riaccompagnarti a casa! Ok, dai…>>

Lucia, stretta a Giorgio dietro di lui in moto, sente uno strano senso di tranquillità impadronirsi di lei. Chiude gli occhi. Il cuore comincia a batterle. Se la prende con lui. Perché batti? Smettila, basta, fermati! Ma il suo cuore continua a battere dispettoso. D’altronde si sa, il cuore non ascolta mai la mente…poco dopo, Lucia scende dalla moto di Giorgio.

<< Grazie…>>

Giorgio la guarda senza risponderle. Lucia ricambia il suo sguardo, come rapita. Un passo verso di lui. Giorgio diventa serio. Un altro passo. Lucia sente scoppiarle il cuore nel petto. Un altro passo. Giorgio si avvicina al suo viso. Ma Lucia, nel silenzio della notte, a un palmo dal suo viso, si sveglia dall’incantesimo. È bastato un attimo per farle capire quanto tutto questo sia tremendamente sbagliato. Lo bacia sulle guance e con un ciao frettoloso si rifugia in casa. Giorgio la segue con lo sguardo. Rimane a fissare quel portone per un po’, imbambolato nella stessa posizione. Che cosa le è preso? Non sa darsi una risposta…come potrebbe, d’altronde? Nemmeno Lucia sa darsene una…

.

Eli accarezza timidamente il viso di Cris, ma lui si sottrae freddamente. Si alza e comincia a rivestirsi. Lei rimane rannicchiata nel suo letto senza niente addosso. Sono a casa di Eli, lasciata libera dai genitori, che sono andati in vacanza due giorni a Firenze.

<< Perché ti rivesti?>>

Cris non risponde e si infila la maglietta. Eli tenta di nuovo:

<< Dove vai?>>

Questa volta, Cris le da retta:

<< A casa.>>

<< Come a casa? Perché non resti ancora un po’?>>

<< Perché non mi va.>>

A quelle parole, lo stomaco di Eli si rivolta. Ci rimane male. Cris non se ne accorge, o almeno finge indifferenza. Continua a vestirsi in silenzio. Eli continua a parlare, stavolta con una voce più flebile.

<<…ci vediamo domani?>>

Cris si ferma e la guarda per un attimo negli occhi. Poi riprende a vestirsi:

<< Non credo sia il caso.>>

Eli sgrana gli occhi.

<< Come non…>>

<< Hai sentito. Non credo sia più il caso.>>

<< E perché?>>

<< Perché non mi va più, è semplice.>>

Eli si alza, con le coperte avvolte attorno al corpo. Non crede alle proprie orecchie. Si sente svuotata dentro.

<< Come sarebbe a dire che non ti va più?>>

Cris non risponde e fa il giro del letto per raccogliere i calzini. Eli lo segue:

<< Ma noi…noi stiamo insieme…>>

<< Stavamo.>>

<< Sta sera, abbiamo fatto…>>

<< Lo so benissimo cosa abbiamo fatto, non c’è bisogno che me lo ricordi tu.>>

Eli rimane per un attimo senza parole. Gli occhi si gonfiano di lacrime. Aggrotta le sopracciglia. Prova a dire qualcos’altro, ma Cris è più veloce di lei. << Senti…è meglio così per tutti, ok? Tu non sei mai contata niente per me e io non sono mai contato niente per te…adesso cerca di dormire, e non pensarmi più…>> Eli abbassa lo sguardo. Chiude gli occhi. Si sente mortificata. Si mette a piangere, a singhiozzare forte. Cris la guarda. A questo punto, pensa, dovrei essere felice…dovrei sentirmi sollevato a vederla soffrire, dovrei sorridere…perché invece mi sento uno schifo? Una merda? Perché? Eli si lascia cadere in ginocchio, continuando a piangere forte. Cris non resiste più, si infila la giacca e si avvia verso la porta. Sulla soglia, si volta a guardarla. Un senso di colpa atroce lo divora.

<< Scusami…>>

Non sa che altro dire. Si allontana il più veloce possibile da quella casa. È questo che hai provato, Marta? Poi, finalmente, se ne rende conto. Lei non si è comportata così, non l’ha preso in giro. La loro è stata solo una storia che è finita, e che lui aveva preso troppo sul serio. E lui, lui stupido, lui accecato dalla rabbia, lui stronzo, ha fatto soffrire una ragazza che non c’entrava niente…una ragazza così pura e ingenua che l’ha stupito più volte. Ora, Eli è stata macchiata dalla vergogna. Ha preso la verginità con uno che non l’ha mai amata, con uno a cui non è mai importato niente di lei.

“ E quel qualcuno sono io…”

Prima di mettersi a letto si guarda allo specchio, e neanche si riconosce. Che cosa ho fatto? Che cosa sono diventato? Quella notte, tante persone non sanno darsi delle risposte…

.

.

.

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Per Lady Black: sono contenta ke ti piaccia la mia Ff...volevo solamente scusarmi per il nome...il fatto è che i capitoli sono molti, anche quelli che ho già scritto, e mi viene difficile cambiarlo...mi dispiace che tu non riesca a continuare a leggerlo...però sono contenta del tuo giudizio positivo!! Baci...scusa ancora

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Capitolo 16
*** Bisogno di loro ***


Ciao a tutti!So ke ki ha avuto il buon cuore d spingersi csì in là nll mia storia m ucciderà x questo...ma d'altronde si sa...io sn cattiva!!Ahahah...baci..buona lettura!!

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Lunedì.

Suona la sveglia: segno che un'altra faticosa giornata di scuola sta per iniziare. Lucia si mette il cuscino sulla testa, si gira e si rigira più volte, poi finalmente si alza. Va in bagno, si lava la faccia e si pettina, poi si avvia in cucina. Come al solito c’è Matteo, che si alza sempre prima di lei, ma accanto a lui c’è qualcun altro: Lucia sbianca nel vedere Mattia che le sorride. Guarda in basso: come al solito la sua t.shirt le sfiora le mutandine.

<< Beh, buongiorno!>>

Lucia corre in camera sua e si chiude dentro: dopo che si sarà vestita progetta di uccidere Matteo....che figura di merda!

Lucia si prepara e si controlla allo specchio: quando è finalmente pronta e con un paio di pantaloni che le coprono le gambe, esce dalla camera. In corridoio ci sono Matteo e Mattia che stanno per uscire. Mattia la guarda e si mette a ridere:

<< Stavi meglio con la magliettina di prima!>>

<< Non ne avevo dubbi…Matte, non ti uccido solo perché abbiamo ospiti…ma ti assicuro che me la paghi!>>

<< Ma perché? Cosa ho fatto di male?>>

Matteo sorride con la sua solita aria da strafottente che assume con gli amici: da prendere a schiaffi… Mattia interviene:

<< Appunto...voleva solo farmi svegliare del tutto!>>

<< Davvero divertente! Vedrai come ti sveglierai bene, quando lo dirò a Sara!>>

Sara è la ragazza di Mattia:

<< Ehm…io e Matte stavamo giusto andando!>>

<< Ecco, sparite!>>

Lucia fa una veloce colazione, poi esce anche lei. Di fronte a scuola c’è Isa che parla insieme a Marti. Appena la vede, Isa corre verso di lei:

<< Caio Lucy! Come va?>>

<< Diciamo che non ho iniziato molto bene la giornata…>>

<< Perché?>>

<< Matte ha invitato a dormire Mattia senza avvisarmi, così me lo sono ritrovata in cucina…che figura di merda!>>

<< E dov’è la figura di merda?>>

<< Isa, hai presente cosa indosso come pigiama?>>

<< Ok...grande figura di merda!>>

<< Va beh, lasciamo perdere…com’è andata Sabato sera?>>

<< Te l’ho detto, siamo andati al ristorante!>>

<< Quale?>>

<< L’Airone.>>

<< Bello…com’è andata?>>

<< Benissimo! Abbiamo parlato tutto il tempo di noi…>>

<< Tutto qua? Niente sorprese romantiche?>>

<< No…è stata una serata semplice ma stupenda, a modo suo! Ora passiamo a te: mi hai detto che ti ha portato ai Tre ponti!>>

<< Infatti...anche la nostra è stata una serata semplice ma stupenda! Poi siamo andati in disco, e quando Fabio è tornato a casa è successa una cosa…>>

Lucia racconta ad Isa di Giorgio e del suo piano per beccare Fabio:

<< Minchia, che palle quel ragazzo…>>

<< Sì, infatti!>>

<< Ma perché hai accettato?>>

<< Per togliermelo dai piedi!>> Mente Lucia.

<< Ma non è onesto nei confronti di Fabio!>>

<< Senti, non farmi la predica…>>

<< Fai come vuoi, ma ricordati che è ingiusto…>>

<< Perché, tu trovi giusto quello che Fabio ha fatto con Ludo?>>

<< Non centra…>>

<< Invece centra eccome!>>

<< Senti, fai come vuoi!>>

<< Esatto…>>

<< Oh scusami un attimo, che chiamo Dario…gli avevo promesso che ci saremmo sentiti!>>

<< Ok!>>

Isa sorride e si allontana con il telefono in mano. Lucia, mentre sta mettendo il casco nel bauletto, nota Eli che sta passando di fronte a lei a passo spedito, con lo sguardo chino a terra.

<< Ei! Ciao Eli!>>

Eli la guarda per un attimo, poi continua a camminare più veloce di prima. Lucia la segue e si mette davanti a lei.

<< Chicca! Si può sapere che hai?>>

Eli non ce la fa più. Scoppia. Le lacrime iniziano a scenderle a fiotti dalle guance. Alza la voce:

<< Che cos’ho? Te lo dico io che cos’ho! Mi ha preso per il culo, capito? Mi ha mollato come una deficiente…mi ha lasciato!>>

<< Cris?? Ma…che cos’è successo?>>

Eli racconta a Lucia l’accaduto con la voce rotta dal pianto. Lucia rimane senza parole:

<< Eli…ti giuro che…mi dispiace, veramente…>>

<< Ti dispiace? Sì, forse è vero, ti dispiace…magari ti dispiacerà oggi, persino domani…ma poi? Poi ti dimenticherai di me, ti dimenticherai di quella sfigata di Elisabetta Mariotti!>>

<< Ma Eli! Che stai dicendo?>>

<< La verità!! Tu continuerai a vivere la tua bellissima vita come se niente fosse…tu hai il tuo gruppo, la tua compagnia, il tuo ragazzo…sei popolare…e io invece? Chi sono?? Non sono niente!! Sono solo una stupida che ha sognato per una po’!! Una ragazzina immatura che si è innamorata, che si è illusa per uno stronzo che l’ha usata, e quando si è stufato l’ha buttata via, come un fazzolettino!! Ecco cosa sono…una delle tante…probabilmente, fra un mesetto, se a Cris verrà fatto il mio nome, lui non si ricorderà neanche chi sono!! Nessuno sa chi sono!! Non sono niente!! Mi sono anche illusa di poter essere tua amica, di poter avere una vita felice, di avere un ragazzo stupendo…come ho potuto credere questo?? Io sono solo…un brutto anatroccolo…>>

<< Eli, credimi, io non ti ho preso in giro, mi dispiace…>>

Eli, fra le lacrime, sorride:

<< No, Lucia…non ti credo…ormai non credo più a niente…non credo nelle favole…sono Elisabetta la sfigata…quindi, per favore, non chiamarmi più Eli…>>

<< Non dire così, per favore…>>

<< E lasciami in pace!!>>

Eli si allontana veloce. Tutti si voltano a guardarla. Lucia rimane ferma, impalata, senza sapere bene che fare. Isa, inconsapevole di tutto, si avvicina a Lucia con la sua solita allegria:

<< Che è successo? Perché la Mariotti piangeva?>>

<< Niente…>>

Isa alza le spalle, decisamente poco incuriosita dalla vita privata della Mariotti. La campanella suona, ed Isa e Lucia entrano in classe. Lucia prende decisa il cellulare da sotto il banco e comincia a scrivere un messaggio per Cris. Sa cosa fare.

“ Alle tre oggi a casa mia. Devo parlarti…”

Poco dopo, arriva la risposta di Cris:

“Ok, cm vuoi!! Ma ke c’è??”

Lucia mette via il cellulare senza rispondere. Questa gliela paga…si volta verso il banco di Eli: è con la testa appoggiata sul banco e guarda distrattamente fuori dalla finestra.

La prof. ha corretto la versione di Latino: Lucia ha preso 7+, mentre Isa 5… Una volta finite le lezioni, Lucia ed Isa escono da scuola. Isa si sta ancora lamentando per il brutto voto:

<< Che schifo, mi ha rovinato la media...prima avevo un 6 pieno!>>

<< Dai…vedrai che lo recuperi!>>

<< Tu stai zitta, secchiona…>>

Lucia ed Isa scoppiano a ridere. Matteo si avvicina:

<< Lucy, andiamo?>>

<< E da quando torniamo a casa insieme?>>

<< Così…per farmi perdonare per stamattina, diciamo…>>

<< Comunque quando siamo a casa ricordami che ti devo uccidere…>>

<< Ok!>>

Lucia saluta Isa e se ne và con suo fratello.

Poco dopo, alle tre.

Lucia sente bussare alla porta di camera sua. Va ad aprire. Lo guarda gelidamente:

<< Entra…>>

<< Ciao Lucy!>>

Lucia chiude la porta, poi da a Cris uno spintone violento:

<< Sei un idiota!!>>

<< Ei! Ma che ho fatto?>>

<< Eli…ti dice niente??>>

Cris diviene improvvisamente serio, poi abbassa lo sguardo:

<< Ah, hai saputo…>>

<< Sì, ho saputo!>>

<< Beh?>>

<< Beh?? Beh??? Ti rendi conto di come ti sei comportato? L’hai fatta stare di merda, l’hai presa per il culo!!>>

<< Lo so…>>

<< Mi hai deluso, Cris, non ti facevo capace di fare una cose del genere!! Ti sei approfittato dell’ingenuità di una ragazza! Come hai potuto??>>

<< Non lo so…>>

<< Come hai fatto a…>>

<< Non lo so, va bene?? Non lo so!!! Credi che non ci stia male? Credi che non mi senta già abbastanza una merda da solo?? Beh, ti sbagli!! Sto da schifo, ok? E non ho intenzione di stare qui a sorbirmi le tue critiche!>>

Cris si avvia verso la porta della camera.

<< Cris, per favore, aspetta…>>

Cris non l’ascolta e, appoggiando la mano sulla maniglia, fa per aprire la porta. Lucia chiude gli occhi, stringe i pugni. Sa perché Cris ha fatto tutto questo…è per lei, Marta…non riesce più a trattenersi. In un tentativo disperato di fermarlo, Lucia gli urla dietro:

<< Lei non c’è più!!!!>>

Cris si ferma. Lucia apre gli occhi, e continua in un tono più dolce:

<< Lei non c’è più, Cris…devi fartene una ragione…è finita.>>

Cris si volta verso Lucia e sorride tristemente:

<< Lo so, non c’è più….e non hai idea di quanto mi faccia male…>>

Cris corre via così, più veloce che può. Lucia si lascia cadere sul letto, dispiaciuta come non mai per il suo migliore amico.

Isa, dopo aver salutato Lucia fuori scuola, sale sul suo motorino e si avvia verso casa. Per strada pensa a Lucia e a suo fratello: stanno proprio bene insieme…per un attimo, prova un po’ di invidia: deve essere bello poter contare su un fratello o una sorella sempre e comunque…poi l’invidia scompare, perché Isa si rende conto di avere già due persone pronte a starle sempre accanto: Lucia e Dario. E ad Isa, bastano e avanzano loro due. Isa parcheggia il motorino ed entra in casa. Stranamente, i suoi genitori l’hanno aspettata per mangiare.

<< Sbrigati Isabella, è pronto…>>

<< Ho preso cinque in Latino…>>

<< Ok.>>

Isa sbuffa e va a posare la cartella. Sua madre non l’ha mai sgridata per un brutto voto, e non si è mai complimentata con lei per uno bello…questo la rattrista leggermente, perché sente che sua madre se ne frega altamente di lei e della sua vita. Si lava le mani, poi si dirige in cucina e prende posto. Ad Isa sembra quasi strano pranzare tutti insieme. Per un po’ si sente solo il rumore delle posate. Infine, sua madre posa forchetta e coltello e guarda Isa negli occhi:

<< Devo dirti una cosa, Isabella…>>

<< Basta che mi chiami Isa…>>

<< Io ti ho chiamato Isabella non Isa, comunque ora ascoltami.>>

Isa pensa come si capisca dalle piccole cose quanto sua madre sia egoista nei suoi confronti…

<< Ci trasferiamo.>>

Isa, inizialmente, rimane tranquilla:

<< Cambiamo casa? Andiamo in centro, finalmente?>>

<< No. Andiamo in un’altra città.>>

<< Ah sì? E quale? Arma di Taggia? Imperia? Riva Ligure? Spero solo non Ventimiglia, perché fa schifo…>>

<< Isabella, andiamo a Roma.>>

Isa lascia cadere le posate. La mente le si svuota, e sente un forte dolore al cuore:

<< Cosa?>>

<< Hai capito bene. Ora sparecchia, per favore. Io ho altro da fare.>>

Sua madre si alza. Anche Isa lo fa, e si avvicina a sua madre:

<< Perché lo fate?>>

<< Tuo padre ha ricevuto una richiesta di trasferimento per lavoro, e così…>>

<< No! Perché lo fate? Perché volete farmi soffrire? Perché volete sconvolgere la mia vita così?>>

<< Oh, suvvia, non fare la lagna! Conoscerai altri amici e ti ambienterai…>>

<< Non me ne frega un cazzo di conoscere altri amici! Io voglio questi, di amici! Io voglio la mia vita!>>

Gli occhi di Isa si riempiono di lacrime, mentre la sua voce aumenta di tono:

<< Non usare queste parole con me!>>

<< Io parlo come mi pare e piace!>>

Adesso, Isa sta urlando:

<< Abbassa la voce, i vicini ci sentono!>>

<< No! Non me ne frega niente di quello che sentono, anche perché è la pura verità! La pura verità di merda!>>

<< Ti ho detto di non usare queste parole con me!>>

<< E io ti ho detto che parlo come mi pare!>>

Isa stringe i pugni e non riesce più a vedere niente, perché le lacrime le annebbiano la vista. Sta urlando così forte, che la voce le è diventata roca:

<< Sono tua madre!>>

<< Mia madre? Una vera madre si preoccuperebbe per sua figlia e le vorrebbe bene! Invece tu non fai nessuna delle due cose! Come madre fai schifo!>>

Improvvisamente, sente la guancia bruciarle: ha ricevuto uno schiaffo da quella persona che fa così fatica a chiamare mamma. Il cuore le fa ancora più male. Qualcosa si è spezzato, dentro di lei. Niente sarà più come prima. Niente. La voce di Isa si riduce ad un flebile mormorio:

<< Io ti odio.>>

Isa corre in camera e sbatte la porta con tutta la forza che ha in corpo. Vorrebbe rompere qualunque cosa veda. Poi, improvvisamente, tutta la rabbia si trasforma in singhiozzi fortissimi. Si butta sul letto senza sapere cosa fare. La testa le brucia. Perderà la sua città, i suoi amici, e le uniche due persone che per lei contano davvero. Le uniche due persone che le vogliono bene sul serio. “Dario, Lucy…ho bisogno di voi.”

Molto tempo dopo, la luce del sole inizia a farsi più opaca.

Isa si asciuga le ultime lacrime e, spinta da una gran fame, esce dalla camera. Suo padre è un cucina che legge il giornale:

<< Dov’è la mamma?>>

<< è uscita…>>

<< Volevo chiederle quando partiamo…>>

<< Stai tranquilla, manca ancora un po’...partiremo verso la fine di Agosto, in modo da farti iniziare là il prossimo anno scolastico…>>

Isa non riesce a trattenere altre lacrime, che le scorrono lungo le guance. Suo padre se ne accorge e la guarda con tristezza:

<< Mi dispiace…>>

<< Ma non ti fa stare male andare via da qui?>>

<< Certo, piccola. Ma lo sai com’è tua madre...ha iniziato da insistere sul fatto che laggiù avremmo guadagnato di più, e così ho detto di sì, ma a malincuore. Sono nato e cresciuto qui, e qui ho tutta la mia famiglia.>>

<< Non hai detto queste cose alla mamma?>>

<< Non volevo che si arrabbiasse…comunque non dirglielo, ma credo che si sia comportata male con te, oggi. Scusa se non sono intervenuto, ma…>>

<< Sì, lo so. Avevi paura che si sarebbe arrabbiata. Ma perché non reagisci? Come fai a sopportare di esserle succube?>>

<< Il fatto è che tua madre quando si arrabbia sa essere…>>

<< Rompi balle?>>

Suo padre sorride, poi sospira:

<< Tesoro, io sono un uomo tranquillo, non mi piace litigare, ma sappi che ti voglio bene e che mi dispiace vederti così…>>

La voce di Isa si rompe nei singhiozzi:

<< Allora perché mi porti via, papà? Perché?>>

Suo padre spalanca le braccia e accoglie Isa in un abbraccio. Gli si spezza il cuore a vederla così, ma non riesce proprio a mettersi contro sua moglie….con la mano le tira su il mento e la guarda negli occhi, arrossati e lucidi, verdi come i suoi:

<< Sei bellissima...bellissima e speciale. Troverai tanti amici anche laggiù, vedrai…>>

Isa si asciuga le lacrime e si alza:

<< Papà, posso uscire?>>

<< Hai fatto i compiti?>>

Isa lo guarda. Decide di non mentirgli:

<< No.>>

Il padre sbuffa, poi guarda la sua unica e dolce bambina:

<< Sai una cosa? Chi se ne frega! Vai pure, tesoro…>>

Fra le tante lacrime versate, Isa abbozza finalmente un sorriso, poi prende chiavi cellulare e portafoglio, si infila la giacca ed esce. Sale sul motorino: sa già dove andare.

Poco dopo, l’odore della salsedine la colpisce: quella spiaggia non è importante solo per Lucia, ma anche per lei. Ha caratterizzato periodi sereni della sua vita. I Tre ponti…la sua spiaggia. Isa sale sugli scogli e anche lei, come avevano fatto il giorno di San Valentino Lucia e Fabio, si siede sull’ultimo, quello che si affaccia interamente sul mare. Il giorno sta voltando al termine, e i raggi del sole colorano il cielo ed il mare con i toni caldi di un tramonto magnifico. Le nuvole leggere, appena tinte di un rosa pallido, si rincorrono sospinte da un lieve venticello, che scompiglia i capelli di Isa e le asciuga le lacrime. Da lì si vede tutta la spiaggia, compresa la riva. I ricordi di Isa viaggiano veloci, soffermandosi non solo all’estate prima, nel momento in cui baciava Giachi in mare, ma anche molto più in là…a quando aveva nove anni. Si ricorda benissimo quel giorno.

Era andata in spiaggia con la mamma di Lucia, la sua migliore amica già da quei tempi, dalle elementari. Mirco e Andrea, due amici di infanzia con cui ha trascorso sia le medie che le elementari, si rincorrevano ridendo, mentre Marti, Cha e Ludovica giocavano con Lucia ed Isa. Stavano costruendo un castello di sabbia, facendo finta che in quest’ ultimo si racchiudesse l’unione tra un principe ed una principessa, quando ad Isa venne un idea:

<< Lucy, facciamo una patto?>>

<< Quale?>>

<< Saremo unite per sempre, proprio come il principe e la principessa di questo castello!>>

Charlotte intervenne:

<< Ma loro sono un maschio e una femmina!>>

Marti scoppiò a ridere, mentre Isa guardò male Charli.

Facendo una pausa dai suoi ricordi, Isa sorride fra sé: già a quei tempi, Cha non le andava molto a genio…doveva sempre puntualizzare! Poi ritorna a tuffarsi nel passato…

Isa ribatté a Cha:

<< Non importa...era un esempio!>>

Lucia sorrise e porse il mignolo all’amica:

<< Ok, promesso...saremo unite per sempre!>>

Isa sorrise a sua volta e unì il suo mignolo a quello di Lucia. Una promessa che viene dal cuore e dall’anima, una promessa di eterna amicizia… << Lucy, Isa, è ora di mangiare!>>

Le due bambine risposero in coro e corsero al bar già pregustando il loro toast...

Un onda capricciosa e più forte delle altre, riporta bruscamente Isa alla realtà, ed una frase le esce spontanea fra le lacrime, mentre nasconde il viso fra le braccia, sulle ginocchia:

<< Staremo unite per sempre…sì. Per sempre!>>

Più tardi, molto più tardi, Isa abbraccia forte il cuscino. Non ha chiuso le persiane, perciò la luce della luna illumina a spicchi il suo viso umido di lacrime. Non può essere...non può trasferirsi proprio adesso che le cose stanno andando così bene! Lei ha bisogno della sua vita, ha bisogno della sua città...ma soprattutto, ha bisogno di loro...la sua migliore amica, Lucia, e il suo ragazzo, Dario. Già...non può farne a meno!

Ha proprio bisogno di loro...

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Capitolo 17
*** Unite per sempre ***


Lucia si avvia verso scuola. Non vede l’ora di raccontare tutto quello che è successo con Cris alla sua migliore amica, non vede l’ora di sfogarsi, non vede l’ora di vedere il suo viso allegro per l’ennesima giornata passata assieme a Dario, non vede l’ora di scherzare assieme a lei, non vede l’ora di…come non detto. Isa è appoggiata al motorino tutta sola, con un aria da funerale. Lucia spera che non abbia litigato con Dario. Cerca di ravvivare un po’ la situazione:

<< Ei, Isa! Cos’è questo mortorio?>>

Isa alza gli occhi e vede la sua migliore amica guardarla con la solita aria di sempre. Decide di non dirle quello che è successo proprio a scuola, perché non avrebbe resistito, avrebbe pianto, e lei odia i piagnistei davanti a tutti. Raccoglie quelle ultime briciole di felicità che le sono rimaste in fondo al cuore e sfodera un sorriso:

<< Ma niente! Sono solo ancora un po’ addormentata…cos’hai fatto di bello ieri?>>

Isa ascolta un po’ distratta il racconto dell’amica. Guarda più a fondo del problema e dei suoi ingenui occhi preoccupati, tirando fuori da quella dolce semplicità sentimenti più profondi. Quante volte ancora potrà ascoltare i suoi problemi, le sue gioie, o semplici discorsi da tutti i giorni? Poche. Decisamente poche, troppo poche…

<< Isa? Ci sei? Hai ascoltato almeno la metà di quello che ti ho detto?>>

La campanella suona. Isa sorride:

<< Certo che ti ho ascoltato!>>

<< E allora?>>

<< Non lo so…>>

Lucia decide di non insistere. Isa oggi le pare strana… Isa rimane distante lungo tutte le cinque e pesanti ore di lezione. Molte volte si gira verso Lucia: vede il suo sguardo concentrato a prendere appunti su chissà quale argomento…e pensare che l’anno prossimo avrà come compagna di banco una perfetta sconosciuta, una bora romana che le chiederà i compiti con una frase del tipo:

“ Aò! Che, hai fatto Latino? Io non c’ho capito ‘na mazza!”

Isa sorride fra sé. Finalmente la campanella scandisce la fine dell’ultima ora. Tutti si alzano e scappano alla velocità della luce, desiderosi di respirare un po’ di aria all’aperto, che non sappia di studio, di libri, oppure dell’odioso profumo della prof. Una volta fuori, Isa fa un lungo respiro e parla:

<< Lucy, vieni a casa mia? Ti devo parlare di una cosa importante…>>

Lucia sorride:

<< Era ora! È tutta la mattina che sei fra le nuvole e finalmente scoprirò cosa ti ha tolto il sorriso...un secondo solo!>>

Lucia corre da Matteo, che è nel suo solito gruppo di amici. Appena la vedono, si mettono tutti a ridere. Lucia, che comincia già a capirne il motivo, fulmina Matteo con lo sguardo e lo prende da parte:

<< Spero per te che sia solo un caso che i tuoi amici abbiano riso proprio quando sono arrivata io…>>

Matteo assume la solita faccia da schiaffi che Lucia odia tanto:

<< Chiamalo caso…>>

<< Cretino, gli hai detto di 'sta mattina, vero?>>

<< Io non ho fatto proprio niente...è stato Mattia!>>

Lucia sbuffa:

<< Avvisa la mamma che sto fuori a mangiare…>>

<< Dove vai?>>

<< Non sono affari tuoi…>>

<< Come vuoi…allora la mamma l’avvisi tu!>>

<< Vado da Isa…>>

<< Ok! Ciao.>>

Lucia gli fa un cenno, poi corre da Isa. Mentre si allontana, uno del gruppo fa un fischio. Lucia si volta nervosa, confermando sempre di più il fatto che odia i fischi. Individua subito colui dal quale era provenuto:

<< Hai qualcosa da dire? E allora dillo! Cazzo fischi, vuoi farti figo con gli amici? Eh?? E adesso perché te ne stai zitto??>>

Il ragazzo, per sdrammatizzare un po’ la cosa, si mette a ridere. Lucia scuote la testa con una smorfia:

<< Cazzo ti ridi…>>

Si allontana e raggiunge Isa.

<< Tutto a posto! Andiamo?>>

Isa sorride debolmente, poi annuisce.

Poco dopo, apre il portone del condominio e sale le scale. La porta è aperta. Isa guida Lucia in camera sua. In corridoio ci sono mamma e papà, che stanno parlando. << Ciao Pa’…>>

Isa non guarda neanche in faccia sua madre. Fa entrare Lucia in camera sua, poi chiude la porta dietro di sé. Si siede sul letto, con lo sguardo perso nel vuoto. Lucia rimane in piedi:

<< Isa, mi vuoi spiegare cosa…>>

Isa alza lo sguardo: le lacrime le scorrono di nuovo lungo le guance:

<< Lucy, devo dirti una cosa…>>

<< Ora mi sto preoccuando sul serio.>>

<< Mi trasferisco a Roma.>>

Lucia lascia cadere le braccia lungo i fianchi. Una sacco di pensieri le attraversano la mente: << No.>>

Isa sorride fra i singhiozzi. Un sorriso triste e rassegnato, privo di emozioni:

<< Sì.>>

Lucia le si siede accanto e l’abbraccia:

<< Non puoi lasciarmi proprio adesso…non puoi lasciarmi e basta! Isa…dimmi che non è vero!>>

<< Vorrei tanto che non lo fosse…>>

<< Quando parti?>>

Isa chiude gli occhi: non può dirglielo, non vuole dirglielo. Rischia di peggiorare il suo ultimo periodo ancora di più.

<< Non lo so…>>

Le due amiche restano per un po’ abbracciate, a piangere, in silenzio. Poi Lucia riattacca:

<< L’hai già detto a Dario?>>

Isa sembra ricordarsene solo ora. Dario…il suo amore...dovrà lasciare anche lui!

<< No. Domani pomeriggio usciamo e glielo dico...>>

<< Mi mancherai da morire, Isa…>>

Quando si staccano, Isa mostra il mignolo all’amica:

<< Ti ricordi?>>

<< E come dimenticarlo? Unite per sempre!>>

<< Ho infranto il patto…>>

<< Non dirlo neanche! Non importa quanto sarai lontana...noi staremo unite per sempre. Mi farò venti ricariche al giorno, se necessario. Ma staremo unite per sempre. In fondo, basta questo!>>

Lucia mostra il mignolo a sua volta. Isa sorride e lo stringe al suo. In coro, ripetono la frase già detta sette anni prima:

<< Saremo unite per sempre!>>

Isa si alza:

<< Su, cerchiamo di parlare d’altro...rimandiamo le lacrime alla mia partenza!>>

Lucia si asciuga le guance umide di pianto:

<< D’accordo…di cosa?>>

In quel momento, il cellulare di Lucia squilla.

<< è Giorgio!>>

<< Metti il viva voce!>>

<< Ok!>>

Lucia risponde e subito dopo mette la modalità viva voce:

<< Pronto?>> La voce di Lucia è agitata ed emozionata.

<< Ciao, sono Giorgio…>> è felice di sentire la voce di Giorgio, ma non lo da a vedere:

<< Ah…ciao.>>

<< Dovevamo metterci d’accordo per quella cosa...>>

<< Hai già organizzato?>>

<< Esatto! Sabato prossimo verso le due darò appuntamento a Fabio a portosole, ma in realtà ci manderò Bea!>>

<< Capito…>>

<< Noi li spieremo dalla ferrovia!>>

<< Ok. Altro?>>

<< No…>>

<< Bene, allora ti saluto.>>

<< No, aspetta!>>

<< Che c’è?>>

<< è stato bellissimo quella sera al porto: poterti baciare, guardarti negli occhi…vorrei stringerti ancora…>>

Lucia si morde il labbro inferiore:

<< Mi dispiace…ma ora io sto con Fabio! Sono davvero innamorata...sul serio, capisci?>>

<< Lo capisco, ma non voglio che tu soffra...tutto qua!>>

<< Ora devo proprio salutarti…>>

<< Ok…>>

<< Beh, ciao!>>

<< Lucy?>>

<< Sì?>>

<< Hai per caso messo il viva voce?>>

Isa si mette una mano sulla bocca per soffocare le risate:

<< Ma figurati…!>>

<< No, perché ti sento lontana…>>

<< Si vede che prende male…>>

<< Va beh, allora a Sabato verso le due nella ferrovia abbandonata!>>

<< Ok, Ciao.>>

Lucia aspetta di riattaccare prima scoppiare a ridere insieme ad Isa:

<< Minchia Lucy...dovevi sentirti!>>

Isa appoggia la mano sulla guancia a mo’ di telefono, imitando la voce di Lucia:

<< Ma figurati…si vede che prende male! Povero scemo...!>>

<< Questo io non l’ho detto!>>

<< Beh, l’ho aggiunto io! Ma l’hai sentito?>>

Isa, questa volta, fa la voce da parodia di un attore drammatico:

<< Oh, Lucy…vorrei stringerti ancora!>>

<< Ma poverino! Mi ha confessato i suoi sentimenti e tu lo pigli per il culo?>>

<< Devi capirmi! Sentirlo detto da un telefono in viva voce, con l’audio tutto gracchiante…>>

Lucia ed Isa scoppiano a ridere di nuovo, immaginando il cellulare di Lucia con in mano un mazzo di fiori che si dichiara alla sua proprietaria. Poi, improvvisamente, Isa si intristisce di nuovo:

<< Ecco…con te si finisce sempre così! Un attimo prima piango, e quello dopo rido...quando sarò lassù tutta sola, però, chi mi farà ridere?>>

<< Basta che senti l’accento di qualche scimmione di là!>>

Sta volta, è Lucia a fare l’apprendista attrice:

<< Aò, bonazza! Te voi fa’ un giro?>>

Isa scoppia a ridere:

<< Ma stai zitta, che magari mi incontro Step! Se è così figo come lo descrivono nel libro…>>

<< Giusto, non ci avevo pensato! Beh, già che ci sei, dì a Pallina che è troppo forte!>>

<< Vero! E dirò a Babi di smetterla di tirarsela da qua a là…di abbassare un po’ le aluccie…>>

<< Ma cerca di capirla! Con un figo della madonna come Step che le va dietro, una come fa a non tirarsela?>>

<< Ma cosa dici? A me va dietro quel figo della madonna di Matteo Marchi, fratello di niente popò di meno che Lucia Marchi la mitica, non che mia migliore amica! Eppure non mi sono mica montata, no?>>

Lucia fa una faccia poco convinta. Isa le dà una spinta:

<< Ha parlato la super modesta…>>

<< Ma sta zitta, stordita!>>

<< Se è per questo lo sei anche tu!>>

<< E certo! Altrimenti perchè siamo amiche?>>

Isa e Lucia scoppiano a ridere di nuovo.

Fresche risate di sedicenni, di ragazze che, in realtà, non se la tirano per niente. Ragazze pure e semplici. Ragazze che presto, però, si separeranno...

Più tardi, Lucia parcheggia il motorino sotto casa. Quando scende da quest’ultimo, si ferma stupita e triste.

<< Ciao Lucy…>>

Cris è seduto sul muretto di fronte a casa sua.

<< Da quanto tempo sei qui?>>

<< Da un ora, non sapevo quando saresti tornata…>>

<< Ah…>>

Cris si alza e si avvicina a lei.

<< Senti…volevo ringraziarti…ancora…eh già, ancora, perché tu sei sempre disponibile per me…le tue parole mi hanno fatto riflettere, mi hanno fatto capire molte cose. Non sai quanto mi dispiace per Eli, sul serio…ma ti prego, perdonami…non voglio perdere anche te…ho bisogno della mia migliore amica!>>

Lucia sorride, poi si avvicina piano e lo abbraccia:

<< Cris…non sai quanto cazzo ti voglio bene…>>

Cris la stringe forte:

<< Anch’io…>>

Sul suo petto, sente dei piccoli singhiozzi che si perdono fra le pieghe della giacca. Sorride intenerito.

<< Ma stai piangendo?>>

<< Ho avuto paura di perderti…pensavo che non avresti più voluto essere il mio migliore amico…>>

<< Come hai fatto a pensare una cosa simile?>>

<< Non lo so…>>

<< Beh, non pensarla più…mai più…>>

Lucia e Cris rimangono a lungo così, abbracciati, ognuno abbandonato ai suoi pensieri. Infine, Lucia si stacca da lui e lo guarda diritto negli occhi, rompendo il silenzio:

<< Isa se ne va.>>

Inizialmente, Cris non realizza.

<< Come se ne va?>>

<< Hai sentito, se ne và. Si trasferisce a Roma….>>

Cris sgrana gli occhi. Non può crederci…Isa…quante risate si sono fatti assieme, come le vuole bene…certo, non come a Lucia…ma è sempre stata un amica per lui. E poi quando le è piaciuta…quante volte è stata ad ammirarla nella sua simpatia, nel suo essere provocante! Quante volte Isa si è divertita a ballare con lui, a fare un po’ troppo la sfacciata, perché sapeva che lui gli andava dietro…e Cris rideva per sdrammatizzare, ma in realtà impazziva, e lei lo sapeva….eh sì.

Isa è fatta così.

<< Cazzo…mi dispiace, un casino…>>

Lucia si mette tutte e due le mani sulla bocca e contrae il viso per tentare di trattenere altre lacrime. Niente da fare, le sfuggono più singhiozzi uno dopo l’altro.

<< Io come cazzo faccio senza di lei?? Gli ho ripetuto più volte che va tutto bene, che ci sentiremo da lontano…ma non è vero! Niente sarà più come prima! Come faccio senza i suoi consigli, senza le sue risate, semplicemente senza di lei?? Io…non posso stare senza Isa!>>

<< Mi dispiace, Lucy…veramente, non so che altro dire…vedrai che troverai il modo di sentirla! Su, non fare così…basta piangere!>>

<< Vorrei che quel momento non arrivasse mai…vorrei che restasse qui con me per sempre…>>

<< Lo so…ma che puoi farci? La vita è fatta così…devi accettare la realtà, Lucy…so quanto sia difficile ma devi farlo, se vuoi andare avanti…lei se ne andrà, che tu lo voglia o no…e l’unica cosa che puoi fare è cercare di rendere il più felice possibile il suo ultimo periodo qui a Sanremo…>>

Lucia, fra le tante lacrime, ritrova finalmente un sorriso. Abbraccia di nuovo Cris, poi fa una leggera risata mista a qualche singhiozzo.

<< Perché ridi?>>

<< Da quando sei diventato così saggio? Da chi le hai prese tutte queste belle parole?>>

<< Le ho capite grazie ad un amica speciale che mi ha aperto gli occhi, e che mi è sempre stata vicino nei brutti momenti…>>

<< Wow, che mito quella ragazza!!>>

Anche Cris si mette a ridere. Lucia si stacca da lui e lo prende a braccetto, stringendolo forte:

<< Sai che altro vorrei?>>

<< No, cosa?>>

Lucia si asciuga le ultime lacrime e sorride:

<< Fare una bella passeggiata sulla spiaggia con il mio migliore amico….credi sia possibile?>>

<< Sai quanto è lontano la Foce da casa tua??>>

<< Sì…vorrà dire che sarà una lunga passeggiata!!>>

Lucia si mette a correre giù per la discesa trascinandosi dietro Cris per un braccio. I capelli al vento, gli occhi che sanno ancora di lacrime, il sorriso fresco e tranquillo.

Lucia non è più una ragazza come tante. È una ragazza che ha capito le piccolezze che portano alla felicità.

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Capitolo 18
*** Frustrazioni ***


<< Ho deciso...organizziamo una festa d’addio!>>

<< Ma non sai quando parte! Magari è fra una vita!>>

<< E allora? Che c’entra? L’importante è che lei abbia intorno tutti i suoi amici, che si senta apprezzata…così almeno le passerà un po’ tutta questa tristezza, no?>>

<< Glielo hai chiesto, almeno?>>

<< No...ma sono sicura che apprezzerà!>>

<< Se lo dici tu…tanto alla festa non sono io che ci devo andare…>>

<< Charli, ti prego...non la rivedremo più per un eternità!>>

Charlotte, camminando per il centro insieme a Lucia, si incupisce leggermente. Anche se hanno litigato, le dispiace davvero che Isa se ne debba andare…dopo tutto sono cresciute insieme! Charli guarda Lucia: fa la finta allegra, ma Charli lo sa che sta soffrendo da matti…dopo tutto lo ha saputo solo ieri pomeriggio!

<< Lo so…ma come faccio a presentarmi lì alla sua festa? Mi comporto come se non fosse successo niente?>>

Lucia la guarda supplicante:

<< Per favore…tu hai organizzato un sacco di feste, sei la persona ideale per aiutarmi! Ci tengo davvero a darle un addio come si deve!>>

Charli guarda quegli occhi blu e tristi…non può immaginare Lucia senza Isa. Loro sono…Lucia ed Isa! Le amiche inseparabili! Il destino a volte fa dei brutti scherzi...no, non può negare un favore a Lucia in questo momento. È una delle sue più grandi amiche! Charli sorride:

<< Tu pensa ad invitare più gente che puoi, ed io organizzerò la festa più bella che esista!>>

Lucia abbraccia Charli:

<< Grazie Cha, sei la migliore!>>

Quando si staccano, Lucia sorride:

<< Mi occupo subito della maggior parte degli invitati!>>

<< Cioè?>>

<< Ma che domande...basta un salto in piazza Bresca!>>

Lucia prende a braccetto l’amica e si dirige allegramente verso la sua piazza preferita. Naturalmente, è piena di gente! Oggi c'è anche Laura. Fabio corre incontro a Lucia e le dà un bacio:

<< Ciao Lucy! Ciao Cha!>>

Entrambe salutano Fabio, poi Lucia lo prende per mano e si porta in mezzo al gruppo. Saluta tutti ed inizia a contare i possibili invitati, poi si gira verso Fabio:

<< Manca Marti! Dov’è?>>

<< E che ne so io?>>

<< Poco male…la inviterò domani!>>

<< La inviti a cosa?>>

<< Ora lo saprai! Giachi, Robbie, Alessia, Laura, Lori, Ludo e Vero!>>

Tutti i ragazzi interpellati si voltano. Robbie fa da portavoce:

<< Che c’è?>>

<< Devo dirvi una cosa.>>

Lucia guarda in basso e stringe forte la mano di Fabio. Comunicare la notizia è più difficile del previsto. Lucia tira un lungo respiro:

<< Isa si trasferirà a Roma.>>

Tutti si guardano stupiti e dispiaciuti. I più tristi sono Alessia, Laura e Giachi, che sono sempre stati molto legati ad Isa. Sommergono subito Lucia di domande, a cui lei non può che rispondere con un eloquente

“ non lo so”.

Dopo un breve silenzio imbarazzante, Lucia riprende a parlare:

<< Volevo solo invitarvi alla sua festa d’addio. È una sorpresa, quindi, per favore, non ditele niente!>>

Tutti accettano l’invito ed annuiscono comprensivi. Dopo una breve e triste chiacchierata, Lucia bacia Fabio sulle labbra e si allontana a braccetto con Charlotte:

<< Elencami gli invitati, tanto per farmi un idea del numero!>>

Lucia pensa per un attimo:

<< Robbie, Giachi, Lorenzo, Vero, Alessia, Laura, Ludo, Fabio, mio fratello, Mattia Romi, Flavio, Elisa, Melissa, Francesca, Greta, Marti, Valeria, Susanna., Mirco, Andrea, Cecilia, Beatrice, Alice, Chiara. Ah, Anche Dario! E naturalmente Cris, Manu, Ste, Carlo, Robi, Paolo e Dani!! Cazzo, ma come faccio ad invitare Mimi? Vabeh oh, dovrà farsene una ragione…non posso fare questo al mio Cristianello…>>

<< Minchia…32! Invita ancora qualcun altro…>>

<< Dopotutto è una festa d’addio…>>

Charli dà un bacio sulla guancia a Lucia:

<< Hai ragione, tranquilla, va benissimo!>>

Lucia sorride:

<< Ok, grazie!>>

Lucia torna a guardare avanti e sorride fra sé: la sua migliore amica avrà un addio come si deve…se lo merita tutto! Poi, il suo pensiero si sposta verso Charli: le ha sempre voluto un mondo di bene...È troppo forte quella ragazza! Sempre pronta ad aiutare gli amici, allegra e dalla battuta facile. Insomma, come ama dire Isa, una grande! Lucia e Charli girano un po’ per il centro, poi decidono di ritornare in piazza Bresca. Lucia sta chiacchierando allegramente con Charli quando la vede: Vanessa sta scherzando assieme a Fabio, il suo Fabio. Non le è mai andata a genio quella ragazza. Vanessa è alta con i capelli lisci e scuri, proprio come gli occhi ed un bel sorriso che le illumina le guance un po’ paffute e tinte da un rosso leggero e naturale. Lucia non è mai stata particolarmente gelosa, però in quel caso una leggera ondata di fastidio la colpisce. Vanessa è venuta in spiaggia assieme a loro qualche volta, nel breve periodo in cui è stata assieme a Robbie. Ludo si avvicina a Lucia, abbassando leggermente la voce:

<< Ma che ci fa qui? Chi la vuole? Mi sta sulle balle…>>

Lucia deduce facilmente il perché dell’ostilità di Ludo nei confronti di Vane…in fondo, è la ex del suo ragazzo!

<< Non lo so…me lo chiedo anch’io. Nemmeno a me va a genio...>>

<< Fossi in te la terrei d’occhio! Guarda come scherza con Fabio...>>

<< Tranquilla, se vuole fare la furba, ha proprio capito male…>>

Vane e Fabio scoppiano a ridere insieme, probabilmente per una battuta detta da uno dei due. Ad un certo punto, Fabio dice qualcosa. Vane fa la finta offesa, allora Fabio le dà una spintarella sorridendo. Allora Vane lo fa. Forse per scherzo, forse per amicizia, ma lo fa. Vane abbraccia Fabio e si dondola a destra a sinistra con lui per qualche secondo prima di staccarsi. Lucia la fulmina con lo sguardo e diventa leggermente rossa. Ludo la guarda negli occhi. Conosce quello sguardo: è nera.

<< Che cazzo fa sta’ troia? La scema con il mio ragazzo?>>

Charli, che si è avvicinata giusto in tempo per sentire l’ultima frase, interviene:

<< Sì, in effetti non mi sembra il caso di fare l’idiota con il ragazzo di un’altra...>>

Si unisce anche Ludo:

<< Lo facesse con Robbie la metterei subito al suo posto, 'sta stronzetta!>>

Lucia annuisce:

<< Stai tranquilla, che dopo vedo di beccarmela da sola e me la paga...>>

<< Brava, così sì fa!>>

Le forti emozioni dovute alla partenza di Isa si stanno facendo sentire più che mai. È da un po’ che Lucia cercava il pretesto per sfogarsi con qualcuno, e Vane è l’inconsapevole vittima. Lucia si avvicina a Fabio, gli prende il braccio e gli dà un bacio sulla guancia, poi guarda Vane con aria di sfida:

<< Ciao Lucia!>>

<< Ciao…>>

Fabio guarda Lucia perplesso. Sembra nervosa…Fabio si chiede per un attimo se il motivo potrebbe essere l’abbraccio di Vane, ma poi si tranquillizza: no, Lucia non è il tipo, probabilmente sta male per la partenza di Isa.

Segue un breve silenzio imbarazzante, poi Vane sorride:

<< Beh, allora io vado...ciao Fabio!>>

<< Ciao!>>

Vane sorride a Lucia, che però non ricambia minimamente. Infine si volta e si allontana. Lucia aspetta che abbia girato l’angolo, poi fa per seguirla:

<< Dove vai?>>

<< Faccio un giro.>>

<< Da sola?>>

Lucia guarda Fabio, poi sorride:

<< Ci vediamo dopo! Passi da me?>>

Fabio, come per incanto, dimentica il comportamento sospetto di Lucia e si dedica alla sua magnifica proposta:

<< Ma non ci sono i tuoi?>>

<< Per questo esistono le chiavi delle camere!>>

<< Ma non mi lasceranno mai trascorrere la notte chiuso in camera con te!>>

<< E per questo esistono i fratelli che distraggono i genitori...quando sei sotto casa fammi uno squillo!>>

Fabio sorride:

<< Ok, allora a dopo!>>

Lucia saluta tutti velocemente e affretta il passo per evitare di perdere Vane. Charli e Ludo la guardano allontanarsi:

<< Minchia, incazzata com’è, per me la mena!>>

<< Mi sa proprio di sì!>>

<< Beh, se lo merita quella stronza!>>

<< Lo dici solo perché è la ex di Robbie!>>

<< Anche...comunque non mi è mai andata a genio!>>

Lucia scorge improvvisamente i lunghi capelli neri di Vane accompagnati dalla sua figura, illuminata dalla luce di un lampione della via deserta. Le dà una forte spinta sulla spalla, da dietro. Vane si gira stupita:

<< Lucy!>>

<< Tu non devi fare la scema con il mio ragazzo, capito?>>

<< Ma che cazzo vuoi? Di che parli?>>

Lucia si avvicina ancora di più:

<< Vuoi i sottotitoli? Lo sai benissimo di che cosa parlo. Non fare la furba con il mio ragazzo, chiaro?>>

<< Oh, senti, non mi rompere i coglioni e gira a largo và, sclerata…>>

Lucia non ci vede più e dà uno spintone violento a Vane:

<< Che cazzo hai detto, stronzetta?>>

<< Hai sentito bene! Sclerata!>>

<< Tu a me sclerata non me lo dici, capito?>>

Lucia avanza minacciosamente, e Vane indietreggia.

<< Lasciami in pace!>>

Il viso di Lucia è ormai vicinissimo a quello di Vane:

<< No, forse non hai afferrato. Sei tu che devi lasciare in pace il mio ragazzo. Fai ancora una mossa sbagliata e ti spacco la faccia. E faccio sul serio, quindi fai poco la furba e stai al tuo posto!>>

Lucia dà un ultimo spintone a Vane, poi si allontana. Si sente più leggera e soddisfatta. Si chiede per un attimo se quella che provava era veramente gelosia, oppure semplice nervosismo per tutte le notizie accumulate. Capisce che è più per la seconda e, improvvisamente, non è più tanto felice di aver invitato Fabio.

Cris suona il campanello e si sistema la giacca.

é nervoso, ma sente di doverlo fare. La madre di Eli apre la porta e scruta con sospetto quel ragazzo che non ha mai visto.

<< Buonasera signora…Elisabetta è in casa?>>

<< Sì…ora te la chiamo…>>

<< Le dice che l’aspetto di sotto?>>

<< Va bene…>>

<< Grazie, arrivederci…>>

<< Ciao…>>

La madre di Eli si dirige dubbiosa verso la camera della figlia, poi bussa.

<< Avanti…>>

La donna entra. Elisabetta è seduta davanti allo specchio. È da quando è ritornata da Firenze che sua figlia se ne sta seduta lì, con lo sguardo vacuo. A provato più volte a chiederle il motivo, ma Elisabetta si è sempre limitata a sorridere e ad aggiungere un debole

“va tutto bene, mamma…”

<< Ti vogliono di sotto…>>

<< Ah…adesso vado.>>

Eli non si preoccupa neanche di sapere chi è. Sarà Filippo, il secchione della classe, che come al solito passa da lei per ricontrollare insieme la versione di latino. Da quando l’ha lasciata Cris, lo sopporta ancora meno di prima…

Eli scende velocemente le scale e, dopo essere uscita, si chiude il portone del comprensorio alle spalle con scarso entusiasmo. Quando alza lo sguardo, un tuffo al cuore: è lui. Magnifico come sempre, o almeno ai suoi occhi. Non ha nemmeno più la forza di scappare, né di arrabbiarsi o di mettersi ad urlare:

<< Che cosa vuoi…hai dimenticato qualcosa a casa mia?>>

<< No…>>

<< E allora?>>

Cris le si avvicina serio, e la guarda diritta negli occhi:

<< Scusami.>>

<< Me l’hai già detto…>>

<< Ma questa volta dico sul serio…>>

Eli scoppia in un amara risata:

<< Adesso sì che sto meglio!>>

<< Tu non capisci…io…>>

<< Io capisco solo che mi hai preso per il culo, Cris…capisco solo che mi fidavo di te, capisco solo che ti amavo, capisco solo che…>>

Eli si ferma e prende un lungo respiro, poi chiude gli occhi.

<< Perché cerchi di trattenere le lacrime?>>

<< Perché non voglio darti quest’altra soddisfazione, stronzo!>>

Poi, però, Eli si tradisce, scoppiando in un pianto che le esce dal cuore.

<< Io ci tenevo davvero a te, cazzo! Ci tenevo! Perché mi hai voluto fare questo? Che cosa ho di sbagliato? Perché mi sono meritata questo trattamento?>>

<< Tu non hai niente di sbagliato, Eli…sono io che ho sbagliato tutto…>>

Cris si avvicina ancora di più ad Eli e le prende le mani:

<< Senti, Eli…voglio essere sincero con te…da un po’ di tempo la mia ragazza mi ha lasciato, e io ne ero veramente innamorato…mi sono incazzato così tanto da convincermi che mi avesse preso per il culo…così ho giurato a me stesso che avrei fatto provare la stessa cosa ad un'altra ragazza…l’ho fatto con una tipa, Samantah, e non ho provato niente…poi ho conosciuto te…all’inizio non me ne fregava niente, è vero…ma poi ho iniziato a volerti veramente bene…e quando, quella sera, mi sono comportato così…mi è veramente dispiaciuto, Eli! Mi sono costretto a farlo! Ma poi ho capito che era tutto uno sbaglio, e che io dovevo farmene una ragione!! Che dovevo ricominciare da capo…>>

Cris prende lentamente il viso di Eli fra le mani:

<< Ci ho pensato a lungo…e ho deciso che voglio ricominciare con te. Il mio inizio sei tu. Per questo ti ho detto tutta la verità, per quanto brutta potesse essere….perchè voglio iniziare un rapporto vero, basato sulla fiducia!! E ti prometto che, se me ne darai la possibilità, farò in modo di farti ripercorrere tutte le tappe che ti ho fatto bruciare troppo in fretta…e questa volta, lo faremo insieme, lentamente…ti darò tutto il tempo che vuoi…>>

Eli non sa che dire. Lo guarda, e il cuore le batte forte. Non si è mai sentita tanto innamorata:

<< Niente più prese in giro?>>

<< No. te lo giuro.>>

E queste parole, per Eli, sono come un sigillo d’amore.

Sorride. << Ok, Cris…ok…>>

Anche lui sorride:

<< Questa volta sarà diverso…ci andremo molto piano, d’accordo?>>

Eli annuisce felice. Cris si avvicina alle sue labbra, e le da un semplice e morbido bacio a stampo.

<< Ti offro un gelato…non al Living Garden, però! Ti va?>>

Eli scoppia a ridere:

<< Sì, mi va…>>

Eli, dopo aver avvisato sua madre, sale in moto dietro a Cris e partono a tutta velocità verso piazza Colombo. Cris non mette le cuffie, non ne ha bisogno. Eli si stringe forte a lui, con un solo pensiero in testa:

il brutto anatroccolo è diventato un cigno.

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Capitolo 19
*** La notte è lunga ***


Lucia si sente diversa, ma soprattutto euforica. Vuole completare al meglio la serata; sale sul motorino e ritorna a casa. Poco prima di entrare, guarda l’ora: sono le sette. Di solito Fabio và via da piazza Bresca verso le sette e mezzo. Contando che deve anche mangiare un boccone, manca ancora un po’ al suo arrivo. Và in cucina da sua madre:

<< Mamma, ho mangiato da Mc Donald’s.>>

<< Ok! Allora per te niente cena, giusto?>>

<< Giusto. Senti, domani ho la versione di latino e devo studiare tutta la sera, quindi non mi disturbare, per favore.>>

<< Ok, Studia bene!>>

<< E se senti della musica sono io...lo sai che mi piace ascoltarla mentre studio!>>

<< Va bene!>>

Lucia sorride un ultima volta ed esce dalla cucina, poi bussa alla porta della camera di suo fratello.

<< Avanti!>>

Lucia apre la porta. Matteo sta giocando alla Playstation a torso nudo con un paio di jeans. Mette in pausa la partita e guarda sua sorella:

<< Che c’è?>>

Lucia chiude la porta e si siede accanto lui, poi lo guarda con aria supplicante. Matteo sbuffa:

<< Che ti serve?>>

<< Puoi distrarre mamma e papà mentre faccio entrare Fabio in camera mia?>>

Matteo scoppia ridere:

<< Mi vedi scritto scemo sulla fronte? Per te aiuterei mia sorella a fare sesso tutta la notte nella camera in parte alla mia?>>

<< Ti prego…!>>

<< Fammi pensare…no!>>

Lucia lo guarda negli occhi: sembra convinto.

Improvvisamente, le viene un idea. Si sente un po’ stronza, ma ormai l’ha promesso a Fabio. Guarda tristemente in basso, poi sospira:

<< Sai…Isa si trasferisce a Roma.>>

Matteo spalanca gli occhi:

<< Cosa?!!>>

<< Già. Ho organizzato una festa d’addio e volevo invitare te, Mattia e Flavio…>>

<< Non so loro, ma io ci sarò…>>

Lucia torna a guardarlo negli occhi. Sono leggermente lucidi:

<< Ci tengo molto a stare con Fabio, questa sera. Per favore…>>

Matteo guarda un attimo sua sorella. Poverina, la sua migliore amica se ne andrà lontano…gli dispiace molto, perché le vuole un bene dell’anima. Sospira:

<< Che sia solo per questa volta…>>

Lucia sorride e lo abbraccia:

<< Graziegraziegraziegrazie!>>

<< Sì, sì…ma ora staccati.>>

<< Ti avviso io quando li devi distrarre, ok?>>

<< Va bene.>>

Lucia si alza e si dirige in camera sua. Apre l’armadio e tira fuori una canottiera nera aderente scollata ed un paio di jeans aderenti elasticizzati. Mette un completo intimo nero, si veste e si siede sul letto impaziente di uno squillo di Fabio. Si sente felice. Nel frattempo, scrive un messaggio ad Isa:

“Ciao Isa! Lo sai ke sta notte la passo cn Fabio? Cmq…cm l’ha presa Dario? Rix tv1kdb”

Poco dopo, il cellulare di Lucia squilla. Un nuovo messaggio: Isa.

“ E brava Lucy, divertiti! Cmq Dario nn l’ha presa grankè bn…doma t racconto! Buona notte by your best friend”

Lucia si intristisce leggermente. Deve essere stata dura per Isa dirlo a Dario, il suo ragazzo, il suo amore…il telefono squilla di nuovo interrompendo i suoi pensieri. Una chiamata persa: Fabio. Lucia sorride e corre in camera di suo fratello. Matteo mette di nuovo in pausa la partita:

<< è arrivato!>>

<< Tu portalo in camera, al resto penso io.>>

Lucia gli manda un bacio e corre via. Matteo si infila controvoglia una t-shirt e và in salotto dai suoi. Stanno guardano la tv. Matteo si piazza di fronte ad essa:

<< Mamma, papà…devo dirvi una cosa!>>

<< Che c’è, tesoro?>>

<< Volevo ringraziarvi per…ehm…tutto quello che fate per me!>>

Proprio in quel momento, Lucia passa alle spalle dei suoi tirandosi dietro Fabio per un braccio. Fa il segno dell’ok con la mano a suo fratello e sparisce nel corridoio:

<< Ah! Beh…grazie!>>

<< Ora devo…finire la partita alla Playstation!>>

<< Ok!>>

Matteo si dirige velocemente in camera sua.

Sua madre guarda raggiante il marito:

<< Abbiamo proprio un bravo figlio!>>

Il padre fa un sorriso poco convinto, ma decide di dare corda alla moglie:

<< Hai ragione!>>

Ritorna perplesso a concentrarsi sul programma televisivo.

Lucia chiude a chiave la porta della sua camera:

<< Perché ti sei cambiata?>>

Lucia non risponde. Vuole conferme. Vuole togliersi quei dubbi, quegli stupidi pensieri dalla testa. Prende fra le mani il viso di Fabio e lo bacia con passione chiudendo forte gli occhi. Quando li riapre, Fabio è lì che la fissa. Si staccano:

<< Che cos’hai?>>

<< Niente...perché?>>

<< Boh, mi sembri strana…>>

Lucia alza leggermente le spalle, poi prende il porta cd sulla scrivania, ne estrae il cd dei Blink 182, lo mette nello stereo e preme play. Le note di

“ What’s my age again”

riempiono la camera. I Blink 182 sono il gruppo preferito di Fabio...li adora! Lucia prima non li ascoltava, ma stando con una ragazzo che ne è praticamente ossessionato ha finito per farseli piacere. Fabio attacca subito a cantare a bassa voce:

<< I took her out, it was a Friday night, I wore cologne, to get the feeling right…>>

Lucia si unisce a lui:

<< We started making out, and she took off my paints, but then I turned on the tv…>>

Fabio e Lucia si abbracciano e si dirigono verso il letto cantando il ritornello:

<< And that’s about the time she walked away from me…>>

Lucia scoppia a ridere. Fabio guarda I suoi denti bianchi illuminarle il viso, i suoi occhi blu inarcarsi leggermente per seguire l’espressione sorridente e le guance riempirsi. È bellissima. Fabio si lascia cadere sul letto con le braccia aperte. Continua a guardarla dal basso. I capelli lisci e biondi le ricadono sulle spalle, la canottiera aderente delinea delle splendide forme, le mani sono appoggiate sui fianchi. Lucia si avvicina a lui gattonando, portando il suo viso vicino. Fabio la fissa: i suoi occhi lo guardano attenti ed innamorati ed i capelli le coprono ribelli una parte del viso ed interamente una spalla. Lucia lo bacia. Fabio sente quel bacio tanto desiderato fino in fondo. Le mette una mano tra i capelli e glieli porta delicatamente dietro l’orecchio. Quando si staccano, Lucia si siede con le gambe incrociate dandogli le spalle. Fabio le si avvicina e le circonda i fianchi con le braccia, poi la bacia teneramente sul collo. Lucia chiude gli occhi e si lascia andare a quei leggeri brividi di piacere.

<< Desideravo tanto passare questa notte con te…>>

<< Beh, nemmeno a me dispiace affatto!>>

Lucia sorride e girandosi verso di lui si lascia sfilare la canottiera. Ma, proprio in quel momento, qualcosa nei loro baci si rompe. Lucia si sente molto a disagio. Le mani di Fabio passano sotto la canotta, e lei sente che sono decisamente nella posizione sbagliata. Gliela sfila. Lucia si ritrova in reggiseno. Fabio continua a baciarla indisturbato, ma, quando vuole spingersi più avanti, Lucia gli ferma la mano. Fabio la guarda interrogativa, ma Lucia si gira dall’altra parte.

<< Ei…>>

<< Non mi va…>>

<< Ma…>>

<< Scusami, non mi va!>>

Lucia si volta verso Fabio. è davvero dispiaciuta, e soprattutto si chiede il perché non le và.

<< Scusa…>>

Fabio sorride, ancora un po’ perplesso.

<< Non fa niente…>>

<< Non so che mi prende, io…>>

<< Non c’è bisogno che mi dai spiegazioni…>>

<< Grazie…>>

Lucia si mette il pigiama e si infila sotto le coperte. Fabio fa lo stesso. Poco dopo, nella penombra della camera, Fabio avvolge un braccio attorno al fianco di Lucia, che gli da la schiena. Sono entrambi perfettamente svegli, ognuno con troppi pensieri per riuscire a dormire….

Matteo è finalmente riuscito a terminare la partita alla Playstation. Ora è seduto sul letto e pensa a lei. Isa…è troppo forte quella ragazza. È anche troppo bella! Se ne trovano poche di tipe come lei...tenace, spiritosa, ma soprattutto, non se la tira. È alla mano, ed è una delle qualità che apprezza di più di lei. Forse è meglio dire che apprezzava. Fra un po’ lei se ne andrà per sempre. Forse non la rivedrà più. E quel che è peggio, è che non potrà salutarla come si deve. Perché ora lei è impegnata, ora lei ha un ragazzo. Proprio lei, che quel pomeriggio, con quegli occhi verdi e decisi, lo aveva guardato e lo aveva respinto. È stata la prima. Matteo pensa un po’ a quel momento in cui era stata sua. Lei, che strafottente e provocante si era tolta il reggiseno davanti a lui con una semplice battuta. Quel corpo, quel viso, quei capelli…ha potuto assaporarne ogni centimetro. Ed è stata brava. Eccome, se lo è stata. Improvvisamente, a Matteo viene voglia di andare a casa sua e di farlo di nuovo. Poi sorride: no, non tradirebbe mai il suo ragazzo. Ma la voglia rimane. Decide di andare a trovare Alessia, visto che è da tanto che non si vedono da soli. Si cambia la maglia e si infila il suo solito cappellino bianco e nero. Poi si guarda allo specchio: è a posto. Ritorna in salotto dai suoi:

<< Io esco.>>

<< E dove vai?>>

<< A dormire da un amico…>>

<< E me lo dici così tardi?>>

<< Sì.>>

La madre sbuffa:

<< E lo zaino?>>

<< Ora lo prendo!>>

<< Domani ci sei a pranzo?>>

<< Sì.>>

<< Comportati bene…>>

Matteo abbozza un sorriso e ritorna in camera. Prende lo zaino e ci mette dentro i libri per il giorno dopo, poi saluta ed esce. Mentre è in mezzo al traffico, pensa a cosa fare. Decide di andare da Alessia per vedere se i suoi sono fuori. Di solito la sera escono sempre. Altrimenti, sarebbe andato sul serio a dormire da Mattia. Tanto i suoi se ne fregano! Poco dopo, Matteo si trova di fronte al portone del condominio di Alessia. È aperto. Matteo sale al secondo piano. Attaccata alla porta, sotto lo spioncino, c’è una targhetta con scritto “ Martini”.

Suona il campanello.

Poco dopo, la porta si apre: Alessia è lì di fronte a lui con una magliettina rosa aderente ed un paio di culottes dello stesso colore. Sta masticando una gomma:

<< Matteo! Che ci fai qui?>>

<< Ho pensato di venirti a trovare…i tuoi sono in casa?>>

<< Sei fortunato, stanno via due giorni per lavoro. Lavoro, tzè…lo so io cosa vanno a fare! Comunque…entra pure!>>

Alessia si sposta e lo lascia entrare. Non si vergogna minimamente di essere in mutande di fronte a lui. Matteo sorride fra sé, pensando a quanto è diversa da sua sorella, che ne ha fatta una storia infinita quando l’ha vista Mattia.

<< Vuoi qualcosa da bere?>>

<< No, grazie.>>

<< Allora una sigaretta!>>

<< Beh...quella non la rifiuto di certo!>>

<< Ok, allora seguimi!>>

Alessia si dirige in camera sua e fa entrare Matteo.

<< Aspetta, sono nella borsa!>>

Alessia, dopo aver sputato la cicca nel cestino, apre l’armadio e si china per prendere la borsa. Nel mentre, Matteo si gode lo spettacolo. Ha proprio un bel culo…Alessia prende due sigarette e ne porge una a Matteo, poi, dopo aver acceso la sua, gli passa l’accendino. Alessia fa un lungo tiro, poi, con un soffio, fa fuoriuscire il fumo dalla bocca.

<< Ci voleva proprio...allora! Che mi racconti?>>

<< Veramente non sono venuto qui per parlare…>>

Alessia sorride, apre la finestra e butta fuori la sigaretta, poi si avvicina provocante a Matteo, gli toglie la sigaretta di bocca, si avvia sculettando verso la finestra e butta fuori anch’essa. Ritorna da Matteo e gli avvolge le braccia intorno al collo:

<< Beh, potevi dirlo subito!>>

Matteo le mette le mani sulla schiena e la bacia. Sente la sua pelle fresca e liscia scorrergli sotto i palmi e la sua lingua muoversi dentro la bocca. Si stacca, le circonda con forza il sedere con le mani e la prende in braccio. Alessia sorride:

<< Che fai?>>

Matteo non risponde e la bacia. La porta sul letto e si mette sopra di lei. Le sfila subito la maglietta. Non ha niente sotto. Le tocca quei seni perfetti, li bacia, li accarezza. Alessia lo ferma e lo fa sdraiare sotto di lei. Ha sempre adorato fare certi giochetti. Si mette in ginocchio con una gamba alla destra di Matteo e l’altra alla sinistra. Matteo le guarda il seno, impaziente di toglierle anche le culottes, per farla sua. Ma Alessia lo ferma sorridendo. Lei, più tranquilla, inizia ad accarezzargli il petto. Poi si china e lo bacia più volte. Prende la mano di Matteo e gliela mette fra i due seni. La fa scendere, e poi risalire fino alle sue labbra. Dolcemente gli bacia l’indice, poi si alza in piedi sul letto. Senza fretta, si sfila le culottes. Matteo guarda da sdraiato la scena. Un leggero brivido lo coglie in basso. Finalmente, Alessia si mette sopra di lui e lascia che Matteo la possieda fino in fondo.

Circa un ora dopo, Alessia si alza dal letto. Non si preoccupa di coprirsi e và a cercare una cosa in un cassetto. Matteo guarda quello splendido corpo senza veli. Lei, che non si vergogna di niente. Certo che è proprio una ragazza facile...Matteo, senza volerlo, sposta di nuovo il pensiero verso sua sorella. Chissà se anche lei è così con Fabio…no, Lucy non è come Alessia. Ma poi, che cosa gli interessa? È sua sorella, non dovrebbe pensare certe cose di lei! Poi, un leggero brivido gliene fa capire il motivo. È geloso di Fabio. Gli dà fastidio che un ragazzo possa fare sesso con la sua sorellina. Ci è così affezionato che non l’ha mai pensata come una ragazza, ma semplicemente come una sorella. E una sorella non dovrebbe fare sesso. Almeno, non secondo il fratello! Matteo sorride:

"ma che cazzo sto facendo? Ho qui davanti una figa e per di più nuda e penso a mia sorella? Devo essermi rincretinito!"

<< Matte? Ci sei?>>

Matteo torna bruscamente alla realtà. Le fa un po’ effetto trovarsi davanti il seno di Alessia dopo aver pensato a sua sorella:

<< Sì, sì...ci sono!>>

<< A che pensavi?>>

Matteo sbuffa:

<< Lo sai che Isa se ne và?>>

Alessia guarda tristemente in basso. Isa…quante risate si sono fatte insieme, quanto si sono divertite…

<< Sì…me lo ha detto Lucia.>>

<< Ci vieni alla festa?>>

<< Certo. Ci sarà tutta piazza Bresca, e poi quelli di via Escoffier.>>

<< Beh, ci saremo anche io, Mattia e Flavio.>>

<< …e Dario!>>

<< Ci sarà anche lui?>>

<< Per forza, è il suo ragazzo!>>

<< Già…il suo ragazzo.>>

Alessia sorride alzando un sopracciglio:

<< Non è che sei geloso di Dario, vero?>>

Matteo rimane sorpreso:

<< Geloso? Io? Ma figurati! E poi…Dario non avrà mai una come te davanti senza vestiti...>>

Alessia ritorna sul letto e si avvicina a lui:

<< Già…questo privilegio spetta a te!>>

Lo bacia con passione. Matteo sorride fra sé: è un privilegio che spetta a lui e ad un casino di altri ragazzi. A Dario forse non capiterà mai di stare con Alessia, però sta con una ragazza mille volte più speciale. E soprattutto, solo sua. E allora, una domanda gli sorge spontanea: chi è davvero più fortunato fra loro due? Purtroppo, sa già la risposta. Beh, almeno lui non soffrirà per la sua partenza…forse.

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Capitolo 20
*** Sguardi pensieri e sensazioni ***


Ok, questo capitolo è molto corto...ma siccome è per me molto espressivo ed importante per il seguito della storia ho pensato di lasciarlo così, senza altre aggiunte! So ke probabilmente nn è + rimasto nessuno a leggere la mia storia...ma io lo scrivo lo stesso, nn s sa mai!!XD Baci...

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Tre giorni dopo. Giorgio sta camminando per il centro insieme ai suoi amici. Si fermano di fronte alla via che porta in Piazza Bresca. Un suo amico, per raccontare un fatto successo il giorno prima, fa delle imitazioni molto azzeccate. Giorgio scoppia a ridere, quando la vede. Anche lei sta ridendo. È bellissima, stupenda, perfetta come sempre. È appena sbucata fuori dalla via mano nella mano con Fabio. La risata di Giorgio si spegne in un mezzo sorriso. I loro sguardi si incontrano. Anche Lucia rimane un attimo sorpresa, ed i battiti le accelerano leggermente. È proprio un bel ragazzo...poi, quegli occhi azzurri che contrastano con i capelli neri sono il massimo! Anche Giorgio pensa lo stesso dei suoi magnifici occhi blu. E poi quegli splendidi capelli biondi e lisci che si muovono dolcemente al vento…Fabio si dirige nel senso opposto a quello di Giorgio, portandosi via con sé Lucia. Giorgio sbuffa: ma perché deve provare quei sentimenti proprio per Lucia? Eppure ci sono un sacco di altre belle ragazze che conosce e con cui potrebbe stare...ma lei ha qualcosa di speciale. Lei è diversa, lei è…la voce di Marco, un suo amico, lo distoglie dai suoi pensieri:

<< Oh, ma che cazzo c’hai? Non ti sarai mica rincretinito per quella là!>>

<< Ma chi?>>

<< La biondina che è passata assieme a Fabio! Quella è Lucia Marchi!! E quando ti capita?>>

<< Lo so come si chiama.>>

<< Allora la conosci!>>

<< Sì.>>

<< Ti piace, eh?>>

<< Eccome...non mi è mai capitata una cosa del genere, ce l’ho sempre in testa!>>

<< Beh, devo ammettere che brutta non è, però non è il caso di partire di testa per la ragazza di un altro, ti pare?>>

<< Boh…>>

<< Ti conviene fartela passare! Anche se…>>

Giorgio si interessa di più al discorso di Marco:

<< Anche se?>>

<< No, non te lo dico, altrimenti di rincretinisci ancora di più!>>

Giorgio gli avvolge un braccio intorno al collo e stringe un po’:

<< Ti conviene dirmelo!>>

<< Ti conviene dirmelo? Minchia, Gio! La biondina ti ha fatto proprio partire di testa, te lo dico io!>>

<< E anche se fosse? Parla!>>

Marco sbuffa:

<< Beh…per me un bel po’ di possibilità di fartela ce le hai….>>

<< Perché?>>

<< Minchia...ti mangiava con lo sguardo! Praticamente avrebbe voluto saltarti addosso...>>

<< Davvero?>>

<< Ho la faccia di uno che dice bugie?>>

Gio fa una smorfia:

<< Zitto, Non voglio la risposta! Comunque, c’è solo un piccolo particolare che non hai considerato...>>

<< Cioè?>>

<< Sta con un altro, è occupata, impegnata, proprietà privata!>>

<< Grazie Marco, ho capito il concetto…>>

<< Benissimo…allora?>>

<< Allora cosa?>>

<< Smetterai di pensare a lei?>>

Giorgio sospira e fa per andarsene:

<< Che fai, non mi rispondi?>>

Giorgio si gira verso Marco e sorride:

<< Ci proverò!>>

<< Speriamo…>>

Giorgio cammina da solo per il centro. Ha mentito a Marco, ma non vuole mentire a se stesso. Non ci proverà, non ci vuole provare. Lei è unica. E quando capirà che Fabio è uno stronzo lo lascerà e si metterà con lui.

“No, Lucia non può negare che gli piaccio, lo ha notato persino Marco!”

Starebbero così bene insieme…e lui sarebbe disposto a fare qualunque cosa per lei. Qualunque. Poi, a Giorgio viene in mente una cosa: sarebbe davvero disposto a fare qualunque cosa per Lucia? Ma certo! E allora perché non la lascia in pace con il suo ragazzo, per evitare di farla soffrire? La risposta gli esce spontanea: non vuole che Lucia viva nella menzogna! Sì, è senz’altro per quello...certo che la vita è strana: Giorgio aveva detto che non avrebbe mentito a se stesso. Eppure l’ha fatto. E ben due volte.

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Capitolo 21
*** La festa ***


La settimana che segue scorre velocemente per tutti. Isa passa tutti i pomeriggi insieme a Lucia, mentre le sere le passa insieme a Dario. Lucia ha ridotto le uscite con Fabio per trascorrere più tempo possibile con la sua migliore amica. Matteo ha aumentato le visite ad Alessia. Giorgio ha passato le giornate in centro a cercare fra la gente quegli occhi che gli piacciono tanto, vedendoli quasi sempre accompagnati dal suo bellissimo sorriso, mentre passeggiava a braccetto con Isa. Cris…beh, Cris sta ancora con Eli, e, pian piano, il suo pensiero si sposta verso Marta meno frequentemente. Charlotte è stata molto impegnata per l’organizzazione delle festa, ed Isa è ancora allo scuro di tutto. E così, ecco che il grande giorno è arrivato. Il frutto di tanta fatica per Charlotte è pronto. Mancano solo gli invitati, che sarebbero arrivati fra dieci minuti.

.

Lucia cammina avanti e indietro per il corridoio, impaziente dell’arrivo di Isa. Ha indosso un vestito viola senza maniche che si stringe in vita e si allarga in basso. Sotto porta una camicetta bianca. Una mollettina argentata le regge i capelli da un lato. Ma dove diavolo si è cacciata Isa? Lucia le aveva detto che sarebbero andate fuori a mangiare la pizza. Matteo, in quel momento, esce dalla camera e vede sua sorella che cammina nervosa:

<< Minchia!>>

Lucia lo guarda perplessa, spalancando leggermente i suoi occhi blu:

<< Che c’è?>>

Matteo sorride:

<< No, niente…io vado alla festa! Ci andiamo insieme?>>

<< No, devo aspettare Isa.>>

<< Ok, allora a dopo!>>

Matteo la supera. Si sentiva in imbarazzo a dirle quanto cazzo è bella questa sera. Matteo sorride fra sé:

“ D'altronde, ha preso da me!”

Cinque minuti dopo, il campanello suona. Lucia prende la borsa e corre ad aprire. Isa spalanca gli occhi:

<< Sei bellissima, sta sera!>>

<< Grazie...comunque sei la solita! È mai possibile che devi sempre essere in ritardo?>>

<< Scusa, è che ho perso la cognizione del tempo!>>

<< Ora muoviamoci, però...>>

<< Ok!>>

Isa e Lucia salgono sui rispettivi motorini. Isa sospira leggermente: è triste, molto triste. In realtà ha fatto tardi perché ha avuto l’ennesima litigata con sua madre. Alla fine, vedendo il suo sguardo freddo e immutato, Isa si è vestita ed è uscita di corsa senza salutare. Niente da fare, con sua madre è impossibile ragionare…

Poco dopo, Isa e Lucia parcheggiano i motorini in piazza Colombo. Lucia fa uno squillo a Charli per avvisarla del loro arrivo, in modo che spenga le luci e faccia nascondere gli invitati. Infatti, facendo una colletta fra tutti, Charli ha raccolto i soldi necessari per affittare un salone. Lucia si ferma di fronte alla porta della villa in cui lo hanno affittato.

<< Che ci facciamo qui? Non andiamo all’Airone?>>

<< Ho cambiato idea!>>

Lucia apre la porta tirandosi dietro Isa:

<< Ma questo non è un ristorante!>>

Lucia imbocca il corridoio e appoggia la mano sulla maniglia della porta che dà sul salone:

<< Ah, sì? E allora che cos’è?>>

<< è uno di quei posto dove si organizzano…le…feste…>>

Proprio in quel momento, Lucia apre la porta e si fa da parte, in modo da far godere lo spettacolo alla sua migliore amica. Le luci si accendono, la musica parte e tutti gli invitati si alzano in piedi:

<< Sorpresa!>>

Isa lascia andare le braccia lungo i fianchi e gli occhi le si riempiono di lacrime. Tutti i suoi amici sono qui per lei. È come se tutta la sua vita fosse contenuta in questo salone. Charlotte le si avvicina per prima e le porge la mano:

<< Ti piace? L’ho organizzata apposta per te!>>

Isa non sa che dire. Solo ora si rende conto di quanto è stata ingiusta con Charlotte. Sono sempre state amiche, fin dall’infanzia, e lei ha rovinato tutto per colpa di un ragazzo. Isa la abbraccia direttamente, stringendola forte:

<< Sei una grande…>>

<< Anche tu...mi mancherai un casino.>>

Dopo essersi staccata da Charli, Isa va da ognuno degli invitati e li abbraccia, scambiando con loro qualche parola. Alla fine, va a ringraziare il gruppo con il quale si è divertita di più, con cui si è fatta tante di quelle risate da star male. Inizia da Stefano: gli sorride.

<< Ste!!>>

Ste accoglie Isa in un abbraccio sincero. Le vuole veramente bene.

<< Storditella, come farò senza di te??>>

<< Ehh, non lo so proprio, guarda…>>

<< Ti voglio bene…>>

<< Anch’io Ste…>>

Si avvicina a Paolo. È un ragazzo alto con i capelli biondi e gli occhi castani. Ha un aria veramente angelica, con quel sorriso così dolce e quei boccoli biondi che gli circondano il viso. A parere di Isa, è il più bello del gruppo.

<< Il mio Simba…>>

Si abbracciano. Isa l’ha sempre preso in giro perché diceva che le ricordava Simba del re leone.

<< Minchia vai, parti!! Così cadrà sto mito di Simba!!>>

Isa scoppia a ridere:

<< Scherzo, sei una grande…>>

<< Anche te…>>

Si staccano, e Isa sorride ad un ragazzo castano con gli occhi verdi.

<< Ed ora tocca a Manu!!>>

<< Piccolotta!! Sei la nostra mascotte…ma te ne devi proprio andare?>>

<< Non dirlo a me, guarda…>>

Isa ringrazia anche Carlo e Dani. Infine si volta, e Cris è lì, con le braccia incrociate, che la guarda sorridente.

<< E per ultimo ma non per importanza…>>

Gli getta le braccia al collo:

<< Cristianoooo!!>>

Cris la stringe forte e sorride. Isa si avvicina al suo orecchio:

<< Tienimi d’occhio Lucy, quando sarò partita…ora grava solo sulle tue spalle la responsabilità di migliore amico!! Se fai un passo falso scendo apposta da Roma per menarti, chiaro?>>

Cris scoppia a ridere:

<< Tranquilla chicca…ti voglio bene…>>

Isa lo bacia sulla guancia:

<< Sei un bravo ragazzo…continua così! Ah, dimenticavo…>>

Sorride maliziosa.

<< Scusami se non ci sono stata, avevo altro per la testa!>>

Rimangono per un po’ seri a guardarsi, poi non resistono e scoppiano entrambi a ridere. Isa gli fa l’occhiolino. Infine, diventa triste. Sapeva che questo momento sarebbe arrivato. Ha lasciato apposta Dario e Lucia per ultimi. Corre da Dario e lo abbraccia, poi gli si avvicina all’orecchio:

<< Ti amo...mi dispiace lasciarti…>>

<< Tu non mi stai lasciando. Continueremo a stare insieme anche se saremo lontani...>>

Isa annuisce:

<< Lo spero proprio…>>

Infine, Isa si gira verso Lucia. Fabio è accanto a lei, e le sta avvolgendo un braccio intorno ai fianchi. Lucia la guarda seria, con gli occhi vacui. Isa spalanca le braccia:

<< Ei!>>

Lucia, prima lentamente e poi più veloce, và verso di lei e l’abbraccia:

<< Ei…>>

<< Sei e sarai sempre la mia più grande amica, la persona più speciale che io abbia mai conosciuto. Non ti dimenticherò mai, Lucia. Lo sai, vero?>>

A Lucia scorre una lacrima lungo la guancia:

<< Lo so...ti voglio un mondo di bene. Mi manchi già.>>

Lucia si stacca e prende un lungo respiro:

<< Allora! È una festa o una veglia funebre, questo? Forza!>>

Lucia corre verso lo stereo e alza al massimo. Tutti si mettono a ballare, a bere o a chiacchierare. Lucia si volta verso Fabio: sta parlando con Stefano. Approfitta della confusione e, senza farsi vedere, esce dal salone. Si ritrova a camminare per strada, senza riuscire a fermare le lacrime. Tutti la guardano, ma lei se ne frega. Oramai non gliene frega più di niente...come farà senza di lei? Solo con lei è riuscita ad aprire completamente il suo cuore! La conosce da una vita e le vuole un bene dell'anima...quante volte, Isa l'ha fatta ridere anche nei momenti più difficili della sua vita...senza chiedere spiegazioni, senza farle pressioni e senza allontanarsi se le cose si facevano più complicate.

" No, Isa...tu non mi hai mai lasciato, mai.Probabilmente, quando sarai lontano, con il tempo, ti troverai altre amiche, e, anche se continueremo a sentirci e tu non vorrai ammetterlo, forse, le cose cambieranno, e tu non mi considererai più la tua migliore amica. Forse...però sappi che per me non è la stessa cosa! Charli, Ludo, Susy, Gre, Marti...chi se ne frega! Tu resterai per sempre la mia migliore amica, per sempre. E anche se il solo pensiero che tu, un giorno, non vorrai più essere la mia migliore amica mi fa star male, in fondo, ti capisco...dopotutto, non l'hai voluto tu di essere lontana da me. Ma, d’altronde, non l'ho voluto neanch'io...cazzo, mi manchi già!"

Dopo aver vagato a lungo per le strade di Sanremo, decide di andare nella passeggiata sul mare. Ha bisogno di vederlo per rilassarsi un po’, sentire il dolce rumore delle onde che la culla da quando è nata.

<< Lucy!>>

Lucia riconosce quella voce e si volta di scatto. Giorgio è lì di fronte a lei che la guarda senza dire una parola.Lucia maledice Sanremo, una città così fottutamente piccola. Le lacrime le bagnano il viso e le appannano la vista. Si volta e fa per correre via.

Giorgio và da lei, la prende per una spalla e la volta verso di lui, poi l’abbraccia. La stringe forte.

Lucia rimane immobile, con le braccia abbandonate lungo i fianchi. Rimangono così per molto tempo.

Tante emozioni, colgono sia l’uno che l’altro in quel lasso di tempo.

Desideri, dubbi, incertezze, amore, passione...amore...amore. Infine, lei si stacca e lo guarda negli occhi. Gli posa una mano sulla guancia e sorride leggermente:

<< Gio…>>

Poi, abbassa lo sguardo e ritorna seria. Chiude per un attimo gli occhi e scrolla leggermente la testa:

<< Mi dispiace.>>

Corre via veloce. Giorgio la guarda allontanarsi. Si tocca la guancia dove ha posato la mano lei. Ne può ancora sentire il profumo...

.

Lucia, prima di rientrare nel salone, si asciuga gli occhi. All’interno alcuni ragazzi, compreso suo fratello, iniziano ad essere un po’ alticci. Fabio si avvicina a lei:

<< Ei! Ma dov’eri finita?>>

<< A prendere una boccata d’aria…>>

<< Peccato...ti sei persa proprio la parte migliore della festa!>>

Lucia sospira e guarda Fabio: si sente molto stupida. Lo ha desiderato così tanto, ed ora è tutto per lei...eppure, qualcosa è cambiato. Lo adora, gli vuole un mondo di bene, ma…

Lucia spalanca gli occhi: lo adora? Gli vuole un mondo di bene? Ma che sta dicendo? E dove è finito il “ Lo amo” di un tempo?

<< Lucy? Sicura di stare bene?>>

<< Sì sì…solo che devo andare un attimo in bagno!>>

Fabio annuisce, allora Lucia esce dal salone e si dirige in bagno. Si guarda allo specchio: si vede uguale a sempre. Poi, i suoi occhi incontrano il loro riflesso, e allora Lucia si accorge di qualcosa. No, non ci può credere, Giorgio...sente qualcosa per Giorgio! È per questo che non è più innamorata di Fabio! Improvvisamente, le ritorna in mente quel bellissimo momento. Lei tra le braccia di lui. Le batte forte il cuore. I suoi occhi, la sua voce…Giorgio. Lucia deve vederlo, subito. Corre nel salone e va da Isa, che è seduta sulle ginocchia di Dario:

<< Isa, io vado...ci vediamo domani!>>

Isa spalanca gli occhi:

<< Ma…come? Te ne vai così presto?>>

<< Sì…domani ti spiego, ok?>>

Isa si alza e le dà due baci sulle guance:

<< Allora...ciao!>>

Lucia sorride e si allontana.

.

Lucia va da Matteo, che sta bevendo l’ennesima birra:

<< Io vado a dormire da Isa.>>

Matteo sorride:

<< Sorellina!>>

Lucia volta gli occhi al cielo: è partito. Ridotto così, non si ricorderà di dirlo ai suoi!

<< Non importa…ciao!>>

Matteo si rigira senza neanche rispondere. Lucia manda un messaggio a sua madre avvisandola. Fabio le si avvicina:

<< Eccoti!>>

<< Io devo andare...>> << E dove?>>

<< A casa.>>

<< Così presto?>>

<< è che non mi sento molto bene...>>

Almeno su questo ha detto la verità, perché non si sente per niente bene...

<< Ah…vuoi che ti accompagni?>>

<< Non importa!>>

<< Sicura?>>

<< Tranquillo.>>

<< Ok, come vuoi...allora a domani!>>

Fabio la bacia sulle labbra:

<< A domani, Fabio.>>

Lucia esce dal salone. La testa le brucia leggermente. Non riesce a credere a quello che sta facendo, ma ne ha bisogno, troppo bisogno. Il cuore le esplode in petto. Sente un fortissimo desiderio di rivedere Giorgio. Lucia lo chiama e, dopo qualche squillo, Giorgio risponde:

<< Sì?>>

<< Sono Lucia.>>

Giorgio si ferma improvvisamente:

<< Dimmi!>>

<< Dove sei?>>

<< In piazza Mameli, perché?>>

<< Ho bisogno di vederti…sto venendo da te.>>

<< Perché? Che c’è?>>

Lucia si morde il labbro inferiore:

<< C’è un posto per me questa notte, a casa tua?>>

Segue un breve silenzio. Giorgio non crede alle sue orecchie:

<<…Sì.>>

<< Allora...posso passare la notte da te?>>

<< Sì.>>

In quel momento, Giorgio vede Lucia avvicinarsi. Lei sorride e riaggancia il telefono.

<< Andiamo?>>

<< Ok...seguimi!>>

Lucia annuisce e inizia a camminare accanto a lui:

<< Perché questa decisione improvvisa?>>

<< Perché ho bisogno di stare con te.>>

Giorgio insiste, per cercare di arrivare dove vuole lui:

<< E perché?>>

Lucia lo guarda:

<< Credo di sentire qualcosa per te.>>

Sorride:

<< Anch’io.>>

Giorgio fa salire Lucia sul motorino e la porta fino a casa sua. Apre il portone con le chiavi e prenota l’ascensore. Poco dopo, le ante di quest’ultimo si aprono, precedute da un piccolo cigolio. Giorgio fa passare prima Lucia, poi entra a sua volta e preme il bottone del terzo piano. Sono vicinissimi. Giorgio la guarda negli occhi, poi appoggia una mano contro la parete dell’ascensore alla sua sinistra, una alla sua destra e si avvicina. Le loro labbra stanno per sfiorarsi, quando l’ascensore si ferma di colpo e le ante si aprono. L’atmosfera si è spezzata. Giorgio si stacca da lei, esce dall’ascensore ed apre la porta di casa. L’appartamento è piuttosto spazioso. La casa è avvolta nel silenzio, perché i genitori di Giorgio stanno già dormendo. Giorgio guida Lucia in camera sua e chiude le porta a chiave.

Si toglie la giacca e l’appoggia su una sedia. Lucia fa lo stesso. Giorgio si siede sulla scrivania e sorride. Lucia sente il cuore esploderle in petto.

Lo guarda: è a pochi passi da lei. Si sbottona lentamente il vestito. Giorgio ritorna serio e ammira Lucia che, bottone dopo bottone, lascia intravedere la sua camicetta bianca.

La vede sfilare dalla manica un braccio e poi l’altro. Fa passare le mani dietro e abbassa una cerniera. Il vestito cade a terra.

Giorgio la guarda dal basso verso l’alto. Lucia si sdraia sul letto. Giorgio la raggiunge e si mette sopra di lei. Si avvicina e la bacia delicatamente. Assapora la sua lingua, la sente di nuovo muoversi dentro di sé. Poi, la bacia più volte su quel collo liscio e morbido. Infine, si stacca. Le apre la camicetta, svelando un reggiseno bianco a balconcino. Fa passare le mani sotto la schiena e glielo slaccia. Poi si toglie la maglietta. Estrae dalla tasca un preservativo, si slaccia i pantaloni e si sfila i boxer.

.

Più tardi, Lucia ha la testa appoggiata sul petto di Giorgio, tenendolo abbracciato. Sono entrambi avvolti dalle coperte. Giorgio le accarezza i capelli:

<< Prima mi hai detto che sentivi qualcosa per me…>>

<< è vero.>>

<< Cosa, esattamente?>>

Lucia chiude gli occhi. Temeva questa domanda. Il fatto è ancora molto confusa riguardo a tutto, riguardo a Fabio, riguardo a lei, riguardo a Giorgio… ma una cosa la sa: sente qualcosa di molto forte per lui.

<< Nel senso che tengo molto a te…>>

Giorgio sospira e la guarda. È così bella, così dolce, così…perfetta. Le parole gli escono quasi senza pensare, incontrollabili, provenienti direttamente dal cuore:

<< Ti amo.>>

Giorgio si sente improvvisamente diverso, più leggero. Lucia si gira su un fianco e lo guarda con un mezzo sorriso:

<< Cos’hai detto?>>

<< Che ti amo! Sì Lucy, mi hai fatto innamorare, mannaggia a te!>>

Lucia gli posa una mano sulla guancia, proprio come quella stessa sera, quando si erano abbracciati. Si avvicina e lo bacia delicatamente, più volte, sulla fronte e sulla guancia. Poi gli sfiora le labbra e apre gli occhi. Anche quelli di Giorgio sono aperti. Blu contro azzurro…chi vincerà? Giorgio elimina quella poca distanza con un bacio, optando per la pace. Quando si staccano, Lucia poggia la testa sul cuscino fissando il soffitto.

<< Fabio…>>

<< Cosa?>>

<< ehm…ho detto che ho sonno!>>

<< Ah...ok!>>

Giorgio si alza e spegne la luce, poi torna fra le braccia di Lucia:

<< Buonanotte!>>

Lucia risponde continuando a fissare il soffitto:

<< Sogni d’oro…>>

Giorgio chiude gli occhi. Lucia si sente una vera e propria stronza. Povero Fabio…con che coraggio si è incazzata quando si è baciato con Ludo? Lei sta addirittura dormendo con un altro! E adesso, che cosa farà? Lucia chiude gli occhi. Spera tanto che Giorgio lasci perdere quella stupida “ prova del nove” di domani.

Poi si tranquillizza: lo farà di sicuro per evitare di farla soffrire! O forse no…Giorgio non lo sa, ma in realtà è lui che è sottoposto ad una prova del nove.

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Ciao a tutti...eccomi con un nuovo capitolo! Mi scuso tantissimo per il ritardo...ma prima sono andata in gita a Praga, e poi ho avuto dei problemi con il pc ed inoltre sto passando anke un brutto periodo, quindi non ne avevo testa....beh,spero ke vi piaccia, vi lascio alla lettura! Baci...........Vale

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Capitolo 22
*** Angelica ***


I raggi del sole filtrano dalla finestra della camera di Giorgio.

Lucia sbadiglia e si stiracchia più volte.

Tasta il letto con la mano: non c’è nessuno, Giorgio deve essersi già alzato. Lucia si gira svogliata su un fianco e apre gli occhi. Un piccolo viso paffuto appare a un centimetro dal suo.

<< Oddio!>>

Lucia si mette a sedere di scatto, con il cuore che le batte a mille.

Una bambina di circa quattro anni è inginocchiata ai piedi del letto e guarda Lucia stranita.

Ha gli occhi castani e i capelli lisci, neri come la pece, raccolti in due codini con dei fermagli blu. Ha le guance rosate e il naso a patatina. È molto carina:

<< E tu chi sei?>>

<< Mi chiamo Angelica, tu?>>

Lucia si mette un po’ più comoda e tira un lungo sospiro:

<< Lucia…sei la sorella di Giorgio?>>

Angelica sorride:

<< Sì! Vuoi giocare assieme a me?>>

Lucia la fa alzare in piedi:

<< E a cosa vorresti giocare?>>

In quel momento, Giorgio apre la porta e spalanca gli occhi:

<< E tu che ci fai qui? Fuori dalla mia camera, mostriciattolo!>>

Giorgio si avvicina ad Angelica con aria severa. Lei non lo calcola minimamente e si rivolge a Lucia:

<< Perché dormi tutta nuda?>>

Lucia si copre imbarazzata con le coperte. Giorgio prende facilmente Angelica tra le braccia e si dirige con lei verso la porta:

<< Fuori di qui!>>

<< No...stavo giocando con lei!>>

<< Ci giocherai più tardi!>>

<< Ma io voglio giocarci adesso!>>

<< Se te ne vai, dopo ti faccio guardare i programmi che vuoi alla tv!>>

Angelica guarda Giorgio emozionata:

<< Anche i Teletubbies?>>

Giorgio volta gli occhi al cielo:

<< Sì, anche i Teletubbies…ora però sparisci!>>

Giorgio posa Angelica a terra, che corre via veloce, poi chiude la porta:

<< Ti ha spaventata? Quella scema ha l’abitudine di guardare le persone mentre dormono…a me fa fare certi salti la mattina!>>

Lucia sorride:

<< Non fa niente, anzi, la trovo molto carina!>>

Giorgio sbuffa:

<< Io la trovo un mostriciattolo…>>

<< Ma se ti assomiglia!>>

<< Non è assolutamente vero...io e Ange siamo completamente diversi!>>

<< Se lo dici tu…>>

Giorgio sorride e si siede sul letto:

<< Che ore sono?>>

<< Tranquilla, sono solo le nove!>>

<< Perché ti sei alzato così presto?>>

<< Perché dovevo preparare la colazione a mia sorella… mia madre il sabato mattina è al lavoro ed Ange non ha l’asilo!>>

<< E tuo padre?>>

<< Lavora pure lui…e così sono costretto a fare da babysitter a quel mostro di mia sorella…>>

<< Dai…è una bellissima bambina!>>

<< è insopportabile e capricciosa!>>

<< Poverina…!>>

<< Allora...sei pronta?>>

<< Per cosa?>>

<< Per oggi, no? C’è la prova con Fabio!>>

<< Ah…già.>>

Lucia si intristisce: e così ha deciso di farla comunque…

<< Tutto bene?>>

<< Sì, tutto bene.>>

Lucia si alza e prende i vestiti sparsi per terra. Giorgio la ammira in ogni suo movimento. Il modo in cui si mette il completo intimo, in cui si abbottona la camicia, in cui si infila il vestito…Lucia lo guarda e poi sorride avvicinandosi:

<< Anziché stare lì a fissarmi, renditi utile: tirami su la cerniera!>>

Lucia si gira mostrando a Giorgio un bel didietro accompagnato da una piccola cerniera aperta. Giorgio fa per tirarla su: in effetti è un po’ dura...al secondo tentativo, con un leggero ronzio, la cerniera ritorna al suo posto. Giorgio le circonda la vita con le braccia. Lucia gira leggermente il viso, guardandolo con la coda dell’occhio: niente, anche se è un po’ scocciata, non riesce a resistere! Giorgio pensa che è bellissima anche di profilo, con quel bel nasino all’insù.

Lucia si gira verso di lui e gli avvolge le braccia intorno al collo. Giorgio sorride: è decisamente più bella da davanti! Lucia si alza leggermente sulle punte e lo bacia. Giorgio inizia a far scendere le mani.

Lucia si stacca e lo ferma:

<< Dai, c’è tua sorella in giro!>>

Lucia tira fuori dalla borsa una piccola spazzola portatile e si pettina i capelli, poi si mette la molletta argentata da un lato. Infine riapre la borsa e ne estrae il cellulare. Aveva messo la vibrazione per non essere disturbata:

<< Tutti mi vogliono e tutti mi cercano!>>

<< Perché?>>

<< Ho quattro messaggi e tre chiamate senza risposta!>>

<< Minchia!>>

Lucia guarda ancora una volta lo schermo, poi parte dal primo messaggio: Isa.

“ LUCI LUCI LUCI LUCIIIIIII!!! Ho fatto sesso con Dario! Dp la festa mi ha accompagnata a casa e…! Sn così felice…finalmente! E tu ke fai? Xkè 6 sparita così presto? Rix tv1kdb by Isa”

Secondo messaggio: Fabio.

“ Ora stai meglio? Rix, sono preoccupato! Ti amo…”

A Lucia, leggendo questo messaggio, viene una stretta allo stomaco.

Terzo messaggio: Mamma.

“ Va bene, però ti voglio a casa per pranzo...fai la brava!”

Quarto ed ultimo messaggio: Isa.

“ Xkè nn mi risp? Ma dv 6 finita??? RIIIISP!!! Tv1kdb…”

Ora è la volta delle tre chiamate senza risposta: Isa, Fabio e Isa.

Lucia risponde al messaggio di Isa:

“ Evvai, bella Isa! 6 1 GRANDE! Cmq nn ti ho risp xkè nn avevo guardato il cell…nn sai cosa ho fatto! X messaggio nn poxo dirtelo…ti spiego qnd ci ved! Tvtr1kdb xs…by Lucy!”

Infine, Lucia risponde anche a Fabio:

“ Ora sto meglio, grz!!!!”

Lucia riposa il cellulare nella borsa. Non ha avuto il coraggio di scrivere ti amo…povero Fabio…

<< Ora che facciamo? Io non posso muovermi di casa finché c’è Ange da sola!>>

<< Se ti va resto a farti compagnia fino a mezzogiorno!>>

<< Ok, benissimo!>>

Segue un breve silenzio, poi Giorgio prende l’iniziativa:

<< Ti va di guardare un po’ di tv?>>

Lucia alza leggermente le spalle:

<< Ok!>>

Giorgio guida Lucia in salotto. Una volta lì, una spiacevole sorpresa li attende: Angelica è seduta con le gambe incrociate sul divano a godersi i suoi amati Teletubbies. Giorgio sbuffa, poi guarda Lucia:

<< Glieli ho promessi…>>

Lucia prende Giorgio per mano e lo riporta in camera.

<< Sei un fratello modello…!>>

<< Faccio del mio meglio…>>

Lucia scoppia a ridere e fa sdraiare sul letto Giorgio, poi si siede a cavalcioni sopra di lui:

<< Però...adesso che facciamo?>>

Giorgio guarda Lucia maliziosamente:

<< Io un idea ce l’avrei…>>

<< Ti ho già detto di no...non esiste con tua sorella che guarda la tv di là!>>

Giorgio rimpiange amaramente di non essere figlio unico:

<< Beh, se non lo vuoi fare ti conviene alzarti, perché con questa posizione non resisto!>>

<< E dai…a me piace come posizione!>>

<< Oh, ti assicuro che piace molto anche a me, ma non per stare qui a raccontarsi le barzellette!>>

Lucia scoppia a ridere di nuovo e risponde da finta tonta, avvicinandosi al suo viso:

<< E chi ha parlato di barzellette…>>

Lucia bacia Giorgio appassionatamente e si lascia trasportare.

Quel bacio sta per diventare qualcosa di più, quando, improvvisamente, una voce infantile rompe l’atmosfera:

<< Fate la lotta? Voglio giocare anch’io!>>

Angelica si butta entusiasta sul letto.

Lucia si toglie da sopra Giorgio e si siede su letto accanto a lui. Giorgio fulmina sua sorella con lo sguardo:

<< Ma tu non stavi guardando i Teletubbies?>>

Angelica alza le spalle:

<< Ho già visto quella puntata!>>

<< Beh, allora trovati qualcos’altro di meglio da fare che rompere a me!>>

<< L’ho già trovato, fare la lotta con voi!>>

<< Noi non stiamo facendo la lotta, stiamo facendo cose da grandi, quindi sparisci!>>

<< Cosa?>>

<< Ange, non hai sentito? Da grandi…>>

<< Ma io sono grande!>>

<< Ma se sei alta la metà di noi...sei solo una mocciosa! >>

Angelica sbuffa e si mette con le braccia conserte:

<< Io non sono una moccosa!>>

<< Si dice mocciosa!>>

<< è uguale…>>

Lucia si alza dal letto:

<< Smettila di litigare con lei...fra voi due non so chi è più bambino! Dai Angelica, gioco io con te...>>

Angelica scende dal letto, prende Lucia per mano e la porta nella sua camera. Poco prima di uscire dalla porta, si volta verso Giorgio e gli fa la linguaccia.

Giorgio prende un cuscino e glielo tira, ma Angelica è più svelta e riesce a scappare. Giorgio si lascia cadere sul letto:

<< Stupido mostriciattolo….>>

Una volta in camera, Angelica sorride raggiante a Lucia:

<< Qual'è il tuo colore preferito?>>

Lucia alza le spalle: non ha mai avuto un colore preferito...per lei tutti colori sono belli a loro modo. Colorano il mondo, colorano la vita! é sempre stata affezionata a tutti i colori, perchè le trasmettono gioia e felicità, dal primo all'ultimo!

<< A dire il vero...io non ho un colore preferito! Non so, mi piacciono tutti...>>

Angelica annuisce:

<< Benissimo! Allora questo è il cavallo giusto per te...>>

Così detto, le porge un cavallo di plastica fatto a strisce leggermente ricurve, ognuna di un colore diverso:

<< Tieni, si chiama Arcobaleno! E questa è la mia cavallina...si chiama Rosa, come il fiore!>>

Angelica mostra a Lucia la sua cavallina di plastica tutta rosa. Lucia sorride:

<< Bene...allora iniziamo a giocare!>>

La mattinata scorre veloce e serena.

Giorgio resta tutto il tempo seduto sul letto di sua sorella ad ammirare Lucia inginocchiata sul tappeto intenta a giocare con Angelica. Ogni tanto, Angelica ride per qualche faccia buffa di Lucia. Un’ innocente e fresca risata di bambina. Giorgio la guarda: no, non vorrebbe mai essere figlio unico...vuole troppo bene ad Ange! Anche se a volte è davvero insopportabile...

Giorgio guarda l’ora: le dodici e dieci. Come vola il tempo, quando sei felice…

<< Lucia, è ora!>>

Lucia guarda Giorgio per un attimo, poi si alza in piedi:

<< Devo andare, Angelica!>>

La bimba sorride:

<< Ciao!>>

<< A presto, piccola!>>

Lucia si infila la giacca e prende la borsa. Giorgio si sta preparando, quando Lucia lo ferma:

<< Che fai?>>

<< Mi preparo per accompagnarti!>>

<< E Angelica?>>

<< Minchia è vero...mi ero dimenticata del mostriciattolo!>>

<< Non ti preoccupare, vado a piedi verso il motorino!>>

<< Sicura?>>

<< Certo!>>

<< Ok, dai…allora ci vediamo alle due nella ferrovia abbandonata!>>

<< Ah…ok…>>

Lucia abbassa lo sguardo ed esce velocemente.

Inizia a scendere le scale, due gradini alla volta. Si sente delusa.

L’amore…Giorgio non sa nemmeno cos’è, l’amore.

L’amore è rispetto, è aiutarsi sempre e comunque, è essere disposti a fare qualunque cosa per l’altra persona, è sincerità…

ma l’amore si racchiude anche nelle cose più semplici, nei piccoli gesti di tutti giorni.

Infatti, amore è anche non annoiarsi mai con lei, volerla sempre accanto, essere triste quando ti saluta, essere felice quando la rivedi.

Amore è asciugarle le lacrime quando piange, offrirle il gelato alla fragola che le piace tanto, prenderle la mano, farla sorridere.

L’amore è tante cose, un sentimento infinito e profondo.

L’amore è come una candela che illumina il tuo cammino in una strada buia. E quando quella candela si esaurisce e tu smetti di amare, allora senti un vuoto dentro di te, hai paura e rimani al buio fino a che non arriva qualcun altro a riaccendere quella candela.

Lucia ora si sente così.

Confusa, persa, smarrita, ma, soprattutto, molto sola.

<< Ei, guarda dove vai!>>

Lucia ritorna bruscamente alla realtà. Un anziano signore la sorpassa guardandola male. Lei non risponde e continua a camminare fino a piazza Colombo.

Sale sul motorino e ritorna a casa.

<< Ciao a tutti!>>

La madre di Lucia esce dalla cucina:

<< Oh, ciao tesoro! Sto cucinando, fra mezz’ora si mangia!>>

<< Ah, ok! Dov’è Matte?>>

<< Non disturbarlo, sta ancora dormendo!>>

<< Va bene!>>

Quando sua madre torna in cucina, Lucia sta attenta a non fare rumore ed entra in camera di suo fratello. Chiude la porta dietro di sé, poi guarda Matteo. Sta dormendo a pancia in su con le braccia aperte appoggiate sul cuscino. Lucia si siede ai piedi del letto. Sentendo un peso in più sul materasso, Matteo apre gli occhi a fatica:

<< Ah…che mal di testa! Cosa vuoi? Che ore sono?>>

<< Le dodici e mezzo!>>

Matteo si mette a pancia in giù con la testa sotto il cuscino:

<< Lasciami in pace, rompiballe…>>

<< Ho bisogno di parlarti...è importante, sul serio!>>

Matteo sbuffa e appoggia la testa sul cuscino:

<< Che c’è?>>

Lucia sospira e chiude gli occhi. Una lacrima le scorre lungo la guancia:

<< Ho tradito Fabio.>>

Matteo spalanca gli occhi e si mette a sedere, ancora stordito:

<< Cosa?!? E con chi?>>

<< Con Giorgio…>>

<< Giorgio? Quello che conosco io? Il mio amico Gio?>>

<< Sì, proprio lui…>>

Matteo non sa bene che dire.

A Lucia sfugge un singhiozzo: << Dillo pure...sono una troia!>>

Matteo apre le braccia:

<< Su, vieni qua…>>

Lucia si avvicina a lui e appoggia la testa sul suo petto. Matteo la stringe forte:

<< Tu non sei una troia, ok?>>

<< Sì, certo…lo dici solo per farmi piacere!>>

<< Assolutamente no, Lo dico perché lo penso! Ti conosco, e so che se l’hai fatto non è semplicemente perché Giorgio ti attrae fisicamente!>>

<< Già…io sento qualcosa di forte per lui, ed è per questo mi sono disinnamorata di Fabio…>>

<< Quindi, lo lascerai?>>

<< Penso proprio di sì…povero Fabio…sono una stronza!>>

<< Lucia, tu non sei una stronza...sono cose che capitano, non lo ami più punto e basta, e non puoi farci niente!>>

<< Dici sul serio?>>

<< Ma certo! E ora su, alzati, asciugati le lacrime e andiamo a mangiare, ok?>>

Lucia annuisce e si alza. Guarda per un ultima volta Matteo e sorride: ecco, questo è amore! Amore fraterno...

<< Ti voglio tanto bene Matte...non so che farei senza di te!>>

<< Eh, lo so...sono indispensabile! Sbrigati, che la mamma aspetta...>>

Matteo sorpassa Lucia sorridendo, pensando quello che non ha il coraggio di dire:

" Anch'io ti voglio tanto bene, sorellina..."

Lucia rimane tutto il pranzo sulle sue.

Stranamente, si ritrova a pensare a Marta.

Ora capisce che cosa deve aver provato, ora capisce che cosa significa disinnamorarsi di qualcuno…fino a pochi giorni fa l’aveva giudicata male, come un insensibile.

Ora le è tutto più chiaro. Povera Mimi, dopotutto, le vuole bene…oggi, forse, l’avrebbe chiamata.

Sono i classici propositi che non si mantengono mai, per questo vengono abbinati alla parola forse.

Lucia va a prepararsi, interrompendo parte di suoi pensieri. Vuole essere puntuale per l’incontro.

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Capitolo 23
*** Addio ***


Lucia cammina un po’ a fatica sulla ferrovia abbandonata, composta da semplici pietre grandi quasi quanto un pugno.

Finalmente, arriva al punto che aveva stabilito con Giorgio ma, stranamente, lui non è lì.

Lucia si gira verso Portosole: improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, lo vede.

il suo primo grande amore.

Fabio è lì, appoggiato alla ringhiera in cemento, e guarda nel vuoto. Da quella posizione non può vederla.

A Lucia batte forte il cuore e sente un groppo alla gola.

Come si comporterà Fabio quando quella ragazza ci proverà? Lucia spera quasi che ci stia, in modo che possa usare quel pretesto per lasciarlo.

Ma se lui non lo dovesse fare? Se lui resistesse a quella prova? A quel punto, come avrebbe fatto a lasciarlo?

Lucia proprio non lo sa…

Poi, senza volerlo, le vengono in mente tutti i bei momenti passati insieme.

Fabio, il suo ragazzo, il suo amore, proprio lui, Fabio...

Quante volte hanno riso insieme per cazzate, quante volte lo ha baciato per cazzate...semplici scuse per sfiorare quelle labbra tanto desiderate...e poi i pomeriggi passati insieme, le ore intere a parlare di qualunque cosa, solo per stargli accanto, solo per vederlo parlare, gesticolare, ridere o incazzarsi...

un rapporto semplice ma speciale, fatto di dolci messaggini prima di andare a letto, oppure di teneri abbracci quando c'era qualcosa che non andava.

E quante volte lui, il suo dolce bambino, ha fatto degli inutili capricci, e lei era così innamorata da sorridere e dargliela vinta, anziché innervosirsi.

Fabio e Lucia, Lucia e Fabio...quante volte Lucia lo ha scritto sui muri, sui banchi, sul diario, sulle panchine...

Ma ora, tutto questo è finito.

Ora il suo cuore batte solo per agitazione, le guance si arrossano solo per vergogna. Ora tutto è svanito, così come quelle dolci parole che accompagnavano ogni giornata di entrambe...ti amo.

" Non ti amo più, Fabio...mi dispiace, ma è tutto finito...è andata così, doveva andare così. Addio..."

Ad un certo punto, un ragazzo alto con un cappellino nero si avvicina a Fabio. Lucia mette a fuoco e lo riconosce: è Giorgio. Lucia si sente confusa, ma lascia i dubbi a più tardi, perché ora deve assolutamente origliare.

<< Ciao Gio! Allora?>>

<< Ti ho dato appuntamento qui per parlarti…>>

<< Cosa devi dirmi?>>

<< Quello che Lucia non ha il coraggio di dirti…>>

Lucia sbarra gli occhi: le manca il fiato. Fabio ritorna serio:

<< Che vuoi dire?>>

<< Lucia vuole lasciarti perché non ti ama più. Ora è innamorata di me. Sì, Fabio...è inutile che fai quella faccia! Siamo stati a letto insieme, ieri sera...ha dormito da me.>>

Fabio rimane un attimo con la bocca aperta, poi fa una risata nervosa:

<< Stai sparando una cazzata dietro l’altra…no, Lucia non lo farebbe mai! Non ci credo, mi stai pigliando per il culo perché ti interessa Lucy e speri che io la lasci!>>

<< Se non mi credi, allora perché non lo chiedi direttamente a lei?>>

Così detto, Giorgio si gira verso Lucia e la indica.

Fabio corre verso la rete e la guarda.

Silenzio.

Lucia guarda Fabio. Una lacrima le scorre lungo la guancia:

<< Allora, è vero quello che dice?>>

Lucia non emette suono. Fabio sbatte una mano contro la rete che li separa e alza la voce:

<< Lucy, cazzo! È vero quello che ha detto?>>

A Lucia trema la voce:

<< Mi dispiace…>>

Fabio sospira e guarda in basso, poi torna a fissarla:

<< Ti dispiace, eh?>>

<< Sì!>>

<< Vaffanculo, Lucia…vaffanculo…>>

Fabio fa per correre via. Dopo neanche qualche passo, una voce lo ferma:

<< No, Fabio! Aspetta!>>

Fabio si ferma di scatto, ma non si gira. Non vuole farle vedere le lacrime che gli scorrono lungo le guance. Si sente stupido...stupidamente innamorato della ragazza sbagliata.

<< Che vuoi?>>

Lucia vorrebbe dirgli tante cose, vorrebbe sfogarsi, urlare, piangere ancora più forte...

Ma poi, qualcosa la ferma: cosa dovrebbe dire? Sarebbe solo un lungo giro di parole per finire sulla stessa frase che ha detto, cioè che le dispiace. << Fabio...>>

Fabio stringe forte i pugni. Si odia per quella falsa speranza che coltiva dentro di sé:

<< Addio.>> Conclude Lucia.

Fabio non risponde. Il cuore gli esplode in petto. Corre via più veloce che può.

Portosole.

Il mare alla sua sinistra, delle palme alla sua destra. Tutto scorre veloce e sfocato. Fabio si asciuga le lacrime, continuando a correre. Vede la fine della passeggiata.

Tira diritto senza fermarsi.

Lungo un lato della strada c'è un locale molto famoso, il Morgana.

Lo supera senza guardarlo nemmeno.

é sul lungo mare.

Alla sua destra, dall'altra parte di una strada strettissima, c'è un piccolo parco.

Fabio rallenta fino a fermarsi. Posa le mani sulle ginocchia, piegandosi leggermente e volgendo lo sguardo in basso, per prendere fiato.

"Lucia...ti ho perso. Di nuovo. Ma questa volta la colpa non è mia, ma tua. Io mi sono impegnato al massimo per recuperare il nostro rapporto, ma, a quanto pare, era finito ancor prima di cominciare. Lucy...già mi manchi da morire. E il dolore è ancora più grande, perchè questa volta non posso dare la colpa ad uno stupido errore...No. Questa volta la nostra storia è finita. Ed è finita per davvero...”

<< Fabio! Che ci fai qui?>>

Fabio alza leggermente lo sguardo. Lo sta fissando con aria perplessa, leggermente preoccupata.

Susanna.

Fabio la guarda e sorride, con una mossa delle labbra quasi impercettibile: si è stirata i capelli! Indossa un paio di jeans con la cintura incorporata, munita di una fibbia di strass. Ha una giacca di jeans chiara, con dei brillantini che formano degli strani ghirigori. Porta i capelli sciolti, che si lasciano scompigliare leggermente dal vento. Con la mano destra stringe un guinzaglio, a cui è legato un coker dall'espressione molto dolce.

Quest'ultimo scorrazza qua e là, per quanto il guinzaglio glielo permetta.

<<...ei?!? Tutto bene? Hai una faccia!>>

Fabio sorride tristemente:

<< No...non va bene proprio un cazzo...>>

<<...ti va di parlarne?>>

Fabio annuisce senza dire una parola. Poco dopo, lui e Susanna sono seduti su una panchina di quel piccolo parco.

Il cane, Clodine, sta correndo qua e là. Susanna è intenta a succhiare un ghiacciolo al limone, mentre ascolta la storia di Fabio.

<<...e così...mi ha mollato…>>

Susanna annuisce comprensiva:

<< Capisco...mi dispiace...>>

Susanna guarda tristemente in basso. "Lucy...come hai potuto rinunciare ad un ragazzo così? Ma perchè l'hai fatto? Se fossi stata io, non l'avrei mai lasciato! Se fossi stata io..."

Grazie a quest'ultimo pensiero, Susanna prende finalmente coraggio, e guarda Fabio negli occhi:

<< Proprio non la capisco, Lucy...però una cosa la so: è lei a perderci, perchè sei un ragazzo davvero speciale...sul serio! Ti sembrerà strano, ma l'ho capito fin dal primo momento che ti ho visto, e ne ho avuto la conferma quando ti ho parlato!>>

Fabio sorride:

<< Grazie, Susy...>>

<< Vorrei aggiungere una cosa. So che probabilmente non te ne fregherà niente, ma...tu significhi molto per me.>>

Susanna prende un lungo respiro, poi torna a guardare Fabio. Quest'ultimo, è rimasto spiazzato. Non avrebbe mai immaginato che Susanna avesse trovato il coraggio per confessargli una cosa del genere...nota che le guance di Susanna si sono arrossate. Sorride divertito:

<< Grazie anche di questo!>>

Improvvisamente, smette di sorridere. Susanna...gli ha fatto dimenticare, anche se solo per un attimo, di Lucia e di quello che gli ha fatto. Alza le spalle, poi guarda Susanna negli occhi, alzando un sopracciglio: << Buffo...>>

<<...cosa?>>

<< é buffo il fatto che mi sei sempre stata vicino e io non mi sono mai accorto di te!>>

Susanna scoppia a ridere amaramente:

" é vero, Fabio...io sono sempre stata qui...ma mi sono sempre dovuta accontentare di guardarti da lontano! Però adesso...oh, adesso non potrei esserti più vicino!!!"

<< Già...ma ora sei qui!>>

<< Sì, sono qui… e tu sei proprio una vera amica.>>

Susy alza le spalle, forse leggermente delusa di essere stata chiamata amica. Poi si tranquillizza: è ancora presto…

<< Si fa quel che si può!>>

Fabio sorride, questa volta con più intesa.

Il loro sguardi si cercano, si trovano, rimangono per un po’ bloccati uno sull’altro.

Susy è dolce, simpatica e carina...è ora di voltare pagina...

" Sì, Lucia...devo voltare pagina...e, purtroppo, in quella pagina tu non ci sei. Addio."

.

.

Giorgio imbocca la strada della ferrovia fino a trovarsi di fronte a Lucia. Lei lo guarda per un istante, poi scoppia.

Corre verso di lui e gli dà una scarica di piccoli pugni sul petto. Inizia ad urlare come un ossesso, con la voce rotta dal pianto:

<< Ma che ti salta in testa? Come cazzo hai potuto? Chi ti ha dato il permesso? Io ti odio! Ma perchè l'hai fatto? Non potevi startene zitto?>>

Improvvisamente, tutta la forza ed il nervoso scompaiono.

Si è sfogata.

Quei due sentimenti, lasciano però spazio ad una grande rassegnazione.

Doveva succedere, prima o poi.

Lucia si appoggia sul petto di Giorgio, e quest'ultimo la stringe forte:

<< Ho pensato che sarebbe stato umiliante per te vedere Fabio baciare un’altra ragazza, così ho deciso di dirgli tutta la verità per evitarti questo peso. Mi dispiace se ti ho fatto soffrire, ma…>>

Lucia lo interrompe:

<< Lo so, lo so...non so che mi è preso...scusa, mi dispiace. é che mi sentivo male per tutto quello che è successo! E grazie…grazie di esserti preoccupato così per me. Ora, però, non parliamone più, ok?>>

Giorgio sorride e annuisce:

<< Ok…>>

Si prendono per mano, e, con quel semplice gesto, inizia qualcosa di importante…

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Capitolo 24
*** Un sorriso che riempie il cuore ***


Ok, ecco finalmente l'ultimo capitolo!!!

Per i pochi, anzi sicuramente pochissimi lettori che hanno seguito la mia storia, li avviso che quest'ultimo capitolo sarà molto forte...ne approfitto anche per ringraziarvi!!

Mi è dispiaciuto che, a quanto pare, la mia storia non ha riscosso molto successo...ma sono comunque contenta di averla pubblicata!!

Non l'ho mai fatto, ma per l'ultimo capitolo invito a recensire, anche solo per dare un opinione o una critica globale sulla storia... Ora vi lascio alla lettura!!

Baci.......vale -------------------------------------------------------------

Lucia apre gli occhi bagnati di lacrime.

È appoggiata alla colonna di una chiesa.

Una messa che sta per finire, un addio definitivo ad una bambina la cui vita è stata strappata troppo presto.

Sull’altare c’è una foto circondata dai fiori: lei che sorride con i capelli sciolti ed una bambola fra le braccia. Sotto, un telo bianco con un iscrizione in oro:

“ Con la sua risata ci riempiva il cuore. Ora la sua risata non c’è più, e i nostri cuori sono vuoti.

. I parenti”

Nonostante la chiesa sia gremita di persone, si sente solo la voce del prete accompagnata dai singhiozzi di qualcuno.

Quando la messa è finita, tutti si alzano in piedi.

Degli uomini trasportano fuori dalla chiesa una piccola bara bianca, seguita dai parenti.

La madre è costretta ad appoggiarsi al marito per non svenire dal dolore di una perdita così terribile.

Lucia lo cerca: manca lui, Giorgio.

La chiesa, pian piano, si svuota.

Lucia si guarda attorno: è rimasto solo un ragazzo in prima fila.

Lo riconosce: è Giorgio.

Si avvicina a lui e gli si siede accanto. Giorgio non ha nemmeno la forza di salutarla. Sta piangendo ininterrottamente dall’inizio del funerale. Lucia si unisce a lui nei singhiozzi:

<< è colpa mia.>>

<< Non lo dire neanche…>>

<< Se io non le avessi lasciato la mano, a quest’ora lei…>>

Giorgio non riesce a finire la frase:

<< Giorgio, non è colpa tua! Tu sei il migliore fratello che potesse avere, chiaro?>>

Giorgio guarda Lucia.

Appena incrocia quegli occhi blu, gli viene come un flash.

Sente le sirene dell'ambulanza e vede un sacco di gente riunita attorno ad un corpicino senza vita... Chiude gli occhi e scrolla leggermente la testa.

<< Mi dispiace Lucy, ma non ce la faccio…me la ricordi troppo…io…io non posso più stare con te…>>

Lucia rimane un attimo immobile, poi si asciuga le lacrime.

Le sue labbra si aprono in un debole sorriso, poi si alza e si allontana:

“ Ti capisco, Giorgio…ti capisco e mi dispiace con tutto il cuore…ti auguro di poter tornare presto felice, come lo auguro a me stessa…”

Lucia esce dalla chiesa.

Il sole la colpisce in pieno viso.

Quando mette a fuoco la strada, lo vede.

Fabio è lì, insieme a Susanna. Quest'ultima si sta asciugando gli occhi con un fazzolettino. Sono entrambi vestiti di nero. Anche Fabio la vede.

" Lucy...no, non adesso, ti prego, non guardarmi...Lucia..."

Improvvisamente, sente la sua mano stretta da qualcosa. Una stretta dolce e morbida. Guarda in basso, verso quella piccola mano che ha preso la sua. Segue con lo sguardo quel braccio magrolino, poi una spalla, un collo morbido e liscio, ed infine il suo viso.

Susanna.

Quest'ultima sorride e gli stringe più forte la mano, come a rassicurarlo, come a dire " Io ci sono..."

Fabio risponde a quel sorriso e si allontana mano nella mano con lei, senza più voltarsi indietro. Lucia lo segue per un po’ con lo sguardo, poi si volta anche lei, incamminandosi in senso opposto a lui:

" é giusto così, Fabio...sii felice..."

Improvvisamente, sente una mano sulla spalla.

Si volta speranzosa, ma i suoi occhi si rispengono subito.

<< Ei…>>

Cris la abbraccia.

<< Mi dispiace…>>

Lucia, appoggiata alla spalla di Cris, vede Elisabetta, proprio di fronte a lei. Si sorridono debolmente. Nessuna delle due sente il bisogno di dire qualcosa.

Lucia si stacca da Cris e abbassa lo sguardo:

<< è tutto a posto…scusa, ma ho voglia di stare sola…>>

<< Ok…ma sappi che per qualunque cosa, io ci sono…non ti lascerò cadere…>>

<< Grazie…lo so…>>

Lucia si volta e si incammina verso il porto.

Va fino al Decò.

Si ritrova nello stesso posto in cui aveva sorpreso Fabio e Ludovica a baciarsi.

Quel momento ha radicalmente cambiato la sua vita, ma ora non le provoca più alcun dolore…

Si siede sul muretto che separa la passeggiata dalla spiaggia e guarda il mare.

Il cielo limpido quasi si confonde con le acque tranquille.

Lucia cerca di spingersi con la mente più in là dell’orizzonte.

Fra poco comincerà la scuola, l’estate è già finita. È volata, assieme ai suoi amici, ma soprattutto assieme a lui…Giorgio…quanti ricordi...

La gita a Nizza, sulla ruota panoramica. C’era tanto vento, e i sedili della ruota si muovevano. Avevano raggiunto il punto più alto.

<< Ho paura…>>

Giorgio si era avvicinato a lei, l’aveva baciata delicatamente sulle labbra, poi l’aveva presa tra le braccia.

<< Non avere paura…ti amo…>>

E fu allora che Lucia riuscì a guardare il panorama con serenità.

Lui e lei, soli, sopra la città, sopra il mare, sopra la gente, sopra tutto. Le sembrava quasi di volare, e, come per incanto, non ebbe più paura.

Quella volta ai cannoni di Bordighera, al tramonto.

Seduti entrambi sui cannoni, lui dando le spalle al mare. Non aveva bisogno di guardarlo, perché il suo mare era lì, di fronte a lui, tutto contenuto in quei magnifici occhi blu.

<< Chissà quanti innamorati sono stati su questi cannoni!>>

Giorgio le aveva preso la mano, le aveva sorriso.

<< Noi siamo i migliori!>>

E Lucia era scoppiata a ridere prima di perdersi in quel bacio, che confermava la battuta di Giorgio.

La giornata alle Calandre.

Tanta, tantissima gente. Ma loro, avvolti nei loro asciugamani, ancora bagnati dall’ultimo bagno, si sentivano soli in quella piccola e bellissima spiaggia…

.

Una delle tante giornate ai Tre Ponti, con il suo vecchio gruppo.

Sdraiata a prendere il sole fra il suo migliore amico Cris, e Manu.

Aveva gli occhi chiusi, era serena e tranquilla, quando, improvvisamente, si era sentita sollevare da due persone.

Aprì gli occhi e vide Manu tenerla per i piedi e Cris per le spalle.

Accanto a lei, Robi teneva in braccio Antonella, Carlo e Dani Camilla, mentre Paolo Isabella.

<< è ora del bagno!>>

<< Smettetela, scemi!! No dai Cris ti prego, non ne ho voglia!!>>

<< Uno…due…tre!!>>

E tutti in acqua, a ridere insieme.

Manu aveva fatto sedere Lucia sulle spalle, e quando arrivò l’onda, caddero insieme ridendo.

Dopo un po’ di tempo, Lucia si voltò verso la spiaggia, sorrise e andò da Cris, avvolgendogli un braccio intorno al collo.

<< Ei Cristianello, guarda un po’ chi c’è!>>

Lucia gli indicò la passeggiata: Eli stava parcheggiando il motorino. Cris, come al solito, ebbe un tuffo al cuore.

<< Vado a prenderla!>>

E tutti a prenderlo in giro…Manu:

<< Guardalo, il dolce Cris, come si scioglie…>>

Paolo:

<< Non farla aspettare, corri, corri!>>

E Cris che rideva a stava al gioco, allontanandosi:

<< Con voi faccio i conti dopo!>>

Ma non era mai così, perché da quando arrivava Eli in spiaggia, Cris non si staccava un secondo da lei…innamorato come non mai…

Non l’avrebbe mai creduto dopo la storia con Marta…ma la vita riserva tante sorprese…come quella che gli toccò mentre saliva le scalette che portavano alla passeggiata.

Dopo tanto tempo, rivide lei, il suo primo amore…Marta…

Lei gli sorrise e lo salutò. Ormai quel che era successo era passato, e lei non era tipo da serbare rancore. Lui la guardò: era bella, bellissima come sempre, però…

Però Cris sorrise.

Sorrise e ricambiò il saluto.

Già…il cuore non gli batteva più forte, non sentiva più quella morsa allo stomaco che un tempo lo attanagliava.

Bella, sì…ma nient’altro. Non più.

Il sorriso di Cris si fece più largo e sincero nell’abbracciare Elisabetta.

E fu allora che i battiti del suo cuore si fecero più veloci…

.

Tanti, tanti altri ricordi come questi, affollavano la mente di Lucia.

Pian piano, ripercorse tutta l’estate, fino a quel pomeriggio di pochi giorni prima. Il più terribile, il più triste, il più indelebile nella sua mente…

.

Giorgio aveva portato sua sorella Angelica al parco del Sud Est, e Lucia li aveva accompagnati.

La piccola indossava un grazioso cappellino blu con la visiera, e stava giocherellando con una palla magica, una di quelle palline di gomma circolari che rimbalzano da tutte le parti. Angelica la faceva rimbalzare piano e la riprendeva al volo.

“ Ploc…”

Ogni volta che la pallina toccava terra, produceva questo rumore.

Lucia non se lo sarebbe mai dimenticato.

Verso il tardo pomeriggio, finito di giocare, Giorgio prese per mano Angelica ed uscì insieme a lei e a Lucia dalla passeggiata.

Si ritrovarono sul marciapiede della strada principale di Sanremo, quella che collega il centro al resto.

Giorgio disse qualcosa.

Lucia sorrise. Poi la vide. Il destino lo ha voluto.

Un semplice scambio di occhiate che rimarrà impresso per sempre nel cuore di entrambe. Un addio senza emettere il minimo suono, o quasi…

<< Isa!!!>>

Isa era appena passata in macchina.

Quella stessa macchina che era piena di bagagli.

Quella stessa macchina che la stava portando via da lì.

Perché Isa, proprio in quel momento, stava partendo, e si sa…ha sempre detestato gli addii.

Lucia si mise a correre per seguire la macchina.

Isa si voltò e guardò Lucia dal vetro posteriore, con le guance umide di pianto.

Le mandò un bacio con la mano prima di scomparire dietro una curva.

Lucia rallentò sempre più, fino a fermarsi.

Iniziò a singhiozzare forte:

<< Non mi hai nemmeno salutato…perché?>>

Giorgio la raggiunse mano nella mano con Angelica.

Lucia lo guardò negli occhi.

Giorgio lasciò la mano di Angelica e abbracciò forte Lucia:

<< Mi dispiace tanto…>>

<< Non è giusto…>>

“ Ploc…”

Quel rumore.

Successe tutto in un attimo.

Dei passi. Lo stridio dei freni. Un grido soffocato di bambina. Un cappellino blu che venne sbalzato sul marciapiede.

Uno sguardo.

Una parola:

<< ANGEEEEEEEEE!!!!!!!!>>

.

.

Tornando al presente, a Lucia viene in mente quel viso paffuto, quel sorriso innocente, e poi, quella frase:

“ Qual'è il tuo colore preferito?”

" Ora lo so Angelica...il blu.

Già...il blu.

Blu come il mio mare, blu come il cielo, blu come le rose che mi ha regalato Fabio, il mio primo amore, blu come gli occhi di tuo fratello e come i miei, blu come il tuo bel cappellino, blu come la vita.

Blu come la mia vita.

Mi senti, anche se siamo lontane? Anche se sei oltre il cielo e le nuvole?

Sì, che mi senti...e allora porgimelo, quel cavallino di plastica.

No, non Arcobaleno, quello più bello, quello tutto blu.

Sì, proprio quello, Ange...e lo sai come si chiama?

Felicità."

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