Amore e altri guai

di didismile94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** lui e lei ***
Capitolo 2: *** primo incontro ***
Capitolo 3: *** Tutti al moonlight ***
Capitolo 4: *** Guai ***



Capitolo 1
*** lui e lei ***


LUI E LEI



LUI: Inuyasha No Taisho,ricco rampollo discendente da una famiglia di ministri,diciotto anni.
Mezzo-demone con occhi color ambra,lunghi capelli argentei e due buffe orecchiette da cane sulla testa,fisico da urlo dovuto ai continui allenamenti in palestra.
La madre,umana, era morta quando era piccolo 
Amato e venerato da tutte le ragazze della scuola,doveva essere sempre il migliore in tutto,eccetto negli studi,solo il fatto di essere il miglior giocatore di basket dell'istito e i soldi del padre lo salvano dall'espulsione.
Sgarbato,testardo orgoglioso,combina guai... Insomma,non aveva un buon carattere.
Fidanzato da due anni con la tipica bella senz'anima,Kikyo Ucari,che non tardava a tradire ogni qual volta gli era possibile,non che lei fosse una santa
Presto la sua vita sarebbe cambiata,presto avrebbe conosciuto la sua nuova sorella. 

LEI: Kagome Higurashi,figlia di un'estetista e di un meccanio,io suoi si erano separati quando aveva sei anni,ora ne ha diciassette.
Ragazza con una bellezza rara,occhi da cerbiatta neri,capelli color ebano che ricadono leggeri fino a metà schina,fisico ben proporzionato.
Vive a Parigi da quando ha quindici anni grazie ad una borsa di studio dovuta ai suoi ottimi voti scolastici.
Solare,gentile,buona... finchè non la si stuzzica,ma anche orgogliosa,testarda,caparbia e indomabile.
Il suo passato? Meglio evitare,era cresciuta in fretta.
Fidanzata con se stessa,i ragazzi erano solo un passatempo,tanto divertimento,poche relazioni stabili,come tutta la sua vita.
Presto sarabbe tornata in Giappone per festeggiare il matrimonio della sua "adorata" mamma ,presto avrebbe conosciuto i suoi nuovi fratelli.
Lato positivo? Avrebbe rivisto la sua amica d'infanzia Sango.


Olaaaa =)
Sono qui con una nuova storia,dico da subito che Kagome sarà mooolto diversa rispetto a come la conosciamo... 
Spero di avervi incuriositi almeno un pò =)
Lasciate un commento se vi piacere,anche le critiche sono ben accette.

p.s: la storia sarà scritta tramite i pensieri di Inuyasha e Kagome,ho scritto l'introduzione così solo per descrive re i personaggi 

 Baci =)

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Capitolo 2
*** primo incontro ***


 

 

PRIMO INCONTRO

 

 

 

 

Tokio : aeroporto internazionale di Haneda.

Ore: 16.20

 

Sedici ore di volo. Per andare dove poi? A Tokio,a casa.
Dire che sono distrutta è dire poco,in aereo non ho chiuso occhio,il vecchietto vicino a me non faceva altro che parlare,e se non parlava russava,talmente forte che nemmeno con le cuffie riuscivo a coprire il rumore del suo ronfare.
Io odio volare,odio gli aerei,e odio questo stupido aeroporto pieno di gente che viene e va.
Sarà che non ho dormito,sarà che tra poco dovrò rivedere mia madre,ma non vedo l'ora di ripartire,non vedo l'ora di che sia settembre per tornarmene alla vita di Parigi.
Quando mi è arrivata la partecipazione per il matrimonio della mia amata mamma,sono quasi svenuta. Praticamente non le parlo da tre anni,da quando ho vinto la borsa di studio e sono scappata da questa stupida città. Ogni volta che chiama non scambio con lei molte parole,solo:ciao,sto bene,si si ci sentiamo,solitamente mi faccio passare mio nonno o mio fratello Sota,con loro parlo più che volentieri.
Mentre scendo la scala mobile con la mia grossa valigia,noto un tipo non troppo alto,sui sessant'anni che tiene in mano un cartello con scritto a caratteri cubitali “ HIGURASHI” mia madre avrà sicuramente avvertito il malcapitato che ho problemi di vista,se non fosse per le lenti a contatto non ci vedrei praticamente nulla.
-Sono io Higurashi- dico avvicinandomi al vecchio signore.
-Salve Miss se vuole darmi la valigia e seguirmi,la porto alla macchina- dice strappandomi praticamente di mano la valigia.
Non dico nulla,se mia madre vuole mandare la sua nuova servitù a prendermi per me non è un problema,la sfrutterò il più possibile.
Il poveretto che ha chiesto la mano della donna che mi ha messo al mondo,un certo Inu No Taisho,è il primo ministro giapponese,appena l'ho saputo,ho subito capito perchè aveva accettato di sposarlo. Che arrampicatrice sociale sarebbe stata se non avesse detto si? Mi dispiace per lui,non sa cosa gli aspetta. Scommetto che il loro matrimonio non durerà più di due mesi,per non essere cattiva.
Con questi pensieri salgo in auto,una mercedes nera, e il vecchietto si mette alla guida. Le strade di Tokio sono esattamente come le ricordavo,caotiche,intasate dal traffico.
La villa del mio nuovo patrigno si trova poco fuori città.
Completamente immersa nel verde,attraversato il cancello,percorriamo un lungo viale circondato da alberi che si conclude davanti alla casa,dove ad aspettarmi c'è mia madre e quello che suppongo sia il suo compagno. L'autista scendo ad aprirmi la portiera e io dopo aver riportato gli occhiali da sole sul viso scendo dalla macchina.
-Kagome,cara,mi sei mancata tanto- dice lei correndomi in contro per abbracciarmi. Che stronza,quanto sei finta? Io rimango immobile,non ho intenzione di abbracciarla solo per fare bella figura davanti al suo uomo,o meglio... demone.
-Ciao mamma- rispondo quando si stacca. Lo scorrere del tempo non si nota sul viso,non una ruga,non un capello fuori posto,è composta e sorridente. Noto subito i brillanti che porta al collo e alle orecchie,sono talmente grandi che sembra un lampadario più che una donna.
-Come stai tesoro? Ti trovo in forma,forse hai messo su qualche chilo.- dice maligna,sa benissimo che non ho messo su nemmeno un chilo dall'ultima volta che ci siamo viste,anzi probabilmente sono dimagrita. Ma sparare malignità nei miei confronti è il suo hobby preferito.
-Tutto bene mamma- dico- vedo che questa volta ne hai trovato uno pieno di soldi,talmente tanti che sei riuscita a farti il lifting finalmente,però non è venuto bene,si vedono ancora le rughe- rispondo cattiva. Lei superficiale com'è si porta le mani al viso,che ha assunto una tonalità rossastra,probabilmente ho colpito il punto giusto.
-Kagome io sono Inu No Taisho,sono davvero contento di averti qui,e di fare la tua conoscenza,sai tuo fratello parla molto di te- dice il demone dietro di noi avvicinandosi,probabilmente per calmare le acque.
Non mi sorprendo quando dice che mio fratello parla molto di me,mi sarei stupita se ha farlo fosse stata la donna che difronte,non è da lei darmi attenzioni. A proposito di Sota,chissà perchè non è qui a salutarmi.
-Piacere mio signor No Taisho- rispondo educata stringendogli la mano e sorridendo. Quest'uomo è davvero bello,capelli lunghi color argento occhi magnetici color ambra e fascino magnetico,in più mi da l'aria di essere uno posto. Strano di solito gli uomini che frequenta mia madre non sono così... almeno lo sembrano il primo incontro,poi si rivelano essere dei bastardi.
-Non chiamarmi signore,e non darmi del lei per cortesia Kagome,ora siamo una famiglia.-
Mi limito ad annuire quando in realtà l'unica cosa che vorrei dire è: non credo che il vostro matrimonio durerà cosi tanto da permettermi di dare del tu a nessuno. Ma non sarebbe una cosa carina da dire nei suoi confronti.
-Perfetto,vieni,le cameriere ti mostreranno la tua camera così potrai rilassarti un po',deve essere stato un viaggio lungo.-dice indicandomi con la mano la porta di casa,in cima alla rampa di scale in marmo bianco.-Totosai,occupati delle valige di Kagome per cortesia- dice poi rivolgendosi al vecchietto che mi ha portato in questo inferno col aspetto di paradiso.
Quando entro in casa rimango a bocca aperta,se da fuori sembrava bella,dentro è magnifica. Davanti a me si apre un grande atrio con due rampe di scale che portano al piano di sopra,alla mia destra e alla mia sinistra ci sono due lunghi corridoi,mentre di fronte a me c'è un enorme porta finestra che da un enorme giardino.
I due promessi sposi si congedano e lasciano che quella che ho scoperto essere la governante,una dolce signora di nome Kaede,mi mostri la casa,qui dentro c'è di tutto,una cucina enorme e ultra fornita,sala da pranzo,due studi,una piscina interna,una esterna,la sala cinema,una sala riunioni,una stanza con un impianto per giocare a bowling,due soggiorni,un solaio e una palestra. Credo che da qualche parte qui dentro ci sia anche l'armadio per andare a Narnia,non mi stupirei per niente. Scopro inoltre che in giardino c'è anche un campo da basket e uno da tennis.
Quando Kaede mi porta in camera mia,la mia bocca si apre ancora di più se possibile,questa stanza è più grande del monolocale dove vivo a Parigi. Non che un monolocale sia grande,ma questo va oltre ogni mia immaginazione.
-La cena viene servita alle 7.30 in punto,suo fratello sarà presente e anche i signorini No Taisho,sua madre mi ha detto di pregarla di essere puntuale e di indossare un abito elegante. Spero che lei si trovi bene qui Miss,se le serve qualcosa non esiti a chiamare me o il resto del personale,siamo tutti a sua disposizione.-dice la donna per uscire dalla mia stanza.
Mi siedo sul letto a baldacchino e comincio a guardarmi intorno,le pareti della camera sono di un rosso intenso,in angolo della stanza c'è un enorme scrivania con sopra un computer ultimo modello,perfetto,ho dimenticato il mio portatile a casa,accanto c'è un enorme libreria stra carica di libri di ogni tipo. Dall'altra parte della stanza c'è una porta finestra che dal sul terrazzo.
Mi alzo dal letto e,spinta dalla curiosità,apro le due porte presenti nella stanza. La prima,mi porta in bagno,anche questo è uno spettacolo,tutto in tutto in marmo bianco,è munito di una doccia di una e vasca con idromassaggio,noto inoltre che mia madre si occupate di mettere in giro creme di ogni tipo,fin da piccola mi ha insegnato a prendermi cura del mio corpo.
Quello che vedo entrando nell'altra stanza mi fa rimanere di stucco,è un armadio!
Ci sono vestiti di tutti i tipi,lunghi corti,jeans,maglie e quantità industriali di scarpe,borse e accessori,fantastico,mai vista una cosa del genere in diciassette anni. Ma se l'avessi saputo,non sarei venuta con la valigia.
Guardo l'orologio che ho al polso e scopro che sono le diciotto,è meglio cominciare a prepararmi,decido di farmi una doccia,so già che mi immergessi nella vasca mi addormenterei.
Dopo essermi lavata,mi asciugo e entro nella cabina armadio,mi guardo intorno e decido di indossare un tubino nero e un paio di scarpe col tacco rosso vernice,giusto per dare un po' di colore.
Torno in bagno dove mi trucco leggermente,nulla di troppo pesante,un po' di fondotinta e mascara,decido anche di legare i capelli,non curandomi delle tre rondine che scendono dalla nuca e arrivano sotto al tessuto del vestito. Me le sono fatte tatuare un anno fa,da un tipo che non si è fatto problemi per il fatto di avere davanti una minorenne non accompagnata. Mi madre naturalmente non lo sa,non le sono mai piaciuti piercing e tatuaggi,forse è per questo che oltre alle rondini ho anche tre buchi per orecchio e un piercing nella parte superiore di quello destro, quale occasione migliore di una cena con la nuova famiglia per farle notare tutto cio?
Mi guardo allo specchio e dopo aver dato gli ultimi ritocchi al mio aspetto,mi decido a scendere al piano inferiore,dove tutti mi aspettano.

 

 

 

 

 

 

 

 

Tokio: Villa No Taisho

Ore:19.20

 

Che palle!
Mio padre e la sua nuova compagna hanno deciso di organizzare una bella cenetta in abiti formali per dare il ben venuta alla mia nuova sorella,appena arrivata da Parigi.
Da quello che mi ha raccontato Sota,il mio nuovo fratellino,la ragazza e la madre non vanno per nulla d'accordo,e per questo lei non si è fatta sfuggire l'opportunità di andare il più lontano dalla donna quando in prima superiore le hanno offerto una borsa di studio.
Mi trovo in soggiorno in questo momento,seduto sul grande divano in pelle,mio padre chiacchiera con mio fratello Sesshomaru,lo odio.
Il figlio perfetto,laureato in medicina,è al secondo anno di tirocinio,fidanzato da tre anni con una ragazza dolcissima di nome Rin. È sempre stato il preferito,buon carattere,bravo a scuola e negli sport,mai fatto casini,secondo mio padre,la realtà è che è un gran paraculo,non è perfetto,semplicemente ogni volta che fa qualcosa di male trova il modo per far dare la colpa a me,non che io sia un santo,ma lui non è meglio di me.
-Oh Kagome,sei arrivata finalmente- la voce della mia nuova “mamma” mi risveglia dai miei pensieri.
La ragazza che mi si presenta davanti è uno spettacolo. Capelli color petrolio,occhi da cerbiatta color nocciola,bel fisico fasciato da un tubino nere che mette in risalto le forme.
Se non fosse che stiamo per diventare fratello e sorella,potrei pensare di farmela,anzi... ci sto pensando proprio,in fondo non saremo mai fratelli di sangue.
Lei non risponde alla madre,si volta dalla parte opposta e vedo Sota saltarle praticamente addosso.
-Sorellona finalmente sei tornata,come stai? Come è andato il viaggio? Mi hai portato un regalino?-
-Sota sta calmo – dice lei guardandolo benevola- sto bene,il viaggio è andato abbastanza bene e si,ti ho portato un regalo.- continua sorridendogli.
A questo punto mio padre si fa avanti,per fare le presentazioni.
-Kagome,voglio presentarti i miei figli,Sesshomaru – dice indicando mio fratello- e Inuyasha – finisce indicando me.
I suoi occhi si fermano a guardarmi,probabilmente starà pensando: tò ma guarda in famiglia c'è uno scherzo della natura. Sono un mezzo-demone,è abbastanza normale che la gente pensi che io non dovrei esistere,in fondo sono nato dall'unione di un'umana e un demone.
Lei sorride educata,Sta per dire qualcosa ma le urla di sua madre la bloccano.
-Kagome! Cosa diavolo è questo schifo sulla schiena? E tutti questi orecchini? Una signora non dovrebbe riempirsi di ferraglia in questo modo,e nemmeno farsi tatuaggi,se sono così appariscenti poi. Chi ti ha dato il permesso di conciarti così? Quel folle di tuo padre vero?-urla la donna.
Kagome non fa una piega,anzi si volta verso di lei sorridendo.
-Mamma,sta calma o ti verrà un infarto e non potrai sposarti se schiatti. Comunque questo schifo,come lo chiami tu,sono rondini,me le sono fatte l'anno scorso,con i soldi che mi hai mandato per natale,quindi in fondo è un regalo tuo,e non mi è servito il permesso di nessuno per farlo,anche se sono certa che se avessi chiesto a papà mi avrebbe detto di si. Per quanto riguarda la ferraglia,meglio questa di tutti i gioielli che porti tu,brilli talmente tanto da sembrare un albero di Natale.-
Nella sale è sceso un silenzio glaciale. Wow,nemmeno mio fratello riesce ad essere così gelido con me,Kagome è stata fredda e distaccata nel parlare alla madre,Sota aveva ragione,tra le due non scorre buon sangue. La voce di una cameriera riporta tutti nel mondo reale.
-Signori la cena è servita- dice e poi sparisce dietro la porta della sala da pranzo,tutti la seguiamo e ci accomodiamo a tavola dove cominciano ad essere servite le pietanze.
-Allora Kagome – dice mio padre per fare un po' di sana conversazione – come te la passi a Parigi? Ti piace la scuola?-
- Si signore,mi piace molto,mi sono ambientata molto velocemente,ho molti amici,e i professori sono molto qualificati- risponde lei senza tradire nessuna emozione,io rizzo le orecchie,sono proprio curioso di conoscere la mia nuova “sorella”
- Ti ho chiesto di darmi del tu Kagome,per favore-
- Certo,scusi... ehm scusa- risponde bevendo un sorso d'acqua.
-Tua madre mi ha raccontato che quando sei partita avevi quattordici anni,cosa ti ha spinta ad andartene? Oltre alla borsa di studio naturalmente- mio padre non è mai stato un uomo curioso,deve esserci qualcosa sotto.
- Bhè... sarei stata una stupida a lasciarmi sfuggire un opportunità del genere,la Francia è un grande paese,così diverso dal Giappone,ma soprattutto molto lontano da qui.-
- Kagome,ti prego non cominciare- la rimprovera la madre.
-Cominciare cosa mamma? Non dirmi che non gli hai raccontato il motivo principale per cui me ne sono andata? - Fredda,è l'unica parola che mi viene in mente sentendola parlare con la compagna di mio padre.
Ora sono ancora più curioso di sapere qualcosa su questa ragazza,strano di solito le porto a letto senza conoscerle,non mi sono mai fatto molti problemi sulla loro vita privata. Mi bastano le lamentele continue di Kikyo,la mia ragazza,una volta la amavo,ora è solo semplice sesso.
- Non mi sembra il luogo adatto per fare questo discorso Kagome,quindi finiscila di fare la bambina e sii educata- risponde la madre stringendo forte il bicchiere di vino che ha in mano.
- Noto con piacere che non hai perso il vizio- la punzecchia ancora la ragazza seduta di fronte a me
- Kagome,ti prego,cerchiamo di cenare tranquilli – la prega il fratello,al suo fianco,stringendole la mano.
Lei si volta verso di lui sospirando,e gli rivolge un sorriso stupendo,a parer mio.
- Scusami Sota,hai ragione.-
Mio padre,che fino a quel momento è rimasto in silenzio ad ascoltare il dibattito tra le due,riprende il discorso.
- Sicuramente ti sarai chiesta come mai ti ho fatto tante domande sulla scuola,ecco vedi,io e tua madre abbiamo avuto un'idea- comincia e stringe la mano alla donna seduta vicino a lui – ecco vedi,quest'anno tuo fratello comincerà le superiori,tu andrai in quarta ed Inuyasha in quinta,ed ecco pensavamo che sarebbe una bella cosa avervi tutti qui,sotto lo stesso tetto e nello stesso istituto,potremmo vedervi tutti i giorni e tenervi più sotto controllo,non puoi immaginare quanto ci preoccupi il fatto di saperti a Parigi da sola.-
Lei non dice nulla per alcuni minuti,sembra essersi completamente bloccata,il fratello la guarda preoccupata,la madre invece sorride mentre la guarda.
- Non accadrà mai!-
Attenta bambina,a mio padre non piace che gli si dica no.
-Se non lo avessi capito Kagome,non puoi rifiutarti,ormai abbiamo preso la nostra decisione.-risponde sicuro mio padre. La vedo cominciare a tremare,con la testa china,poi si alza trascinando la testa.
-Lo hai fatto apposta vero? Ecco perchè mi hai invitata al matrimonio,sei proprio una stronza- dice guardando sua madre – non ho bisogno che voi due prendiate decisioni per me,perchè non siete nessuno della mia vita,sono tre anni che me la cavo da sola,che sto bene,e non vi permetterò di dirmi cosa devo fare! Mamma ti conviene rivedere le cose se non vuoi che renda la tua vita un'inferno e che rovini il tuo bel matrimonio del cazzo. Sai che sarei capacissima di farlo.-
Poi gira i tacchi e se ne va. Nella sala è caduto nuovamente il silenzio,nessuno fiata
-Sono sicuro che cambierà idea Mayako,e se non lo farà,è uguale,continuiamo a cenare- dice rivolgendosi alla donna che si porta l'ennesimo bicchiere di vino alla bocca.
Dopo cena,ognuno va per la sua strada,di Kagome nemmeno l'ombra,si sente solo il forte rumore della musica venire dalla sua stanza. Sota è l'unico che sia entrato per parlare con lei,e ne è uscito con una faccia che diceva tutto. Perchè questa ragazzina non vuole rimanere qui? Comportandosi così non fa altro che dimostrarsi infantile e viziata,ma in fondo non mi interessa,so solo che se vorrà rovinare le nozze io sarò dalla sua parte,non mi piace l'idea di avere gente sconosciuta per casa,certo il piccoletto è simpatico,ma non così tanto da dividerci la casa,e poi non mi piace nemmeno l'idea che quella donna voglia farmi da madre,ne ho già avuta una,ed è morta molto tempo fa.
- Stupida casa,stupida io,stupido Giappone... odio questo posto!- dice una voce nel corridoi. Sono andati tutti via,Sesshomaru dalla ragazza,Sota è fuori con gli amici e due promessi sono andati in a teatro,a casa ci sono solo io e... Kagome.
- Che stai facendo?- chiedo mentre la vedo aprire la porta dello studio di mio padre.Lei sussulta e poi si gira a guardarmi
- Cerco la cucina,ho sete.-
- Bhè non è li,vieni ti accompagno- le dico dirigendomi verso la direzione giusta.
Entro e apro il frigo tirando fuori una bottiglietta d'acqua che le porgo,lei mi sorride.
- Grazie.-
Nessuno dei due dice niente,lei guarda la cucina,i miei occhi sono incantanti dal suo .
Indossa un paio di pantaloncini decisamente corti e una canottiera che arriva fino a sopra l'ombelico,i capelli sono ancora legati.Decisamente sexy.
- La smetti di fissarmi o vuoi anche una foto da portarti in camera?!- mi chiede strafottente.
-Ma tu hai sei sempre così?- le chiedo avvicinandomi.
- Così come?-
- Acida- rispondo svelto allontanandomi di colpo,il suo profumo mi sta dando alla testa.
Lei mi si avvicina con fare sensuale e si alza sulle punte dei piedi per arrivare al mio orecchio
-Conoscendomi,scoprirai che so essere molte cose.- sussurra suadente.
Detto ciò si gira e così come e arrivata se ne va ancheggiando sensualmente.
Sarà un'estate movimentata.

 

 

 

 

 

 

Eccomi qui con il primo capitolo,ancora non si capisce molto,ma c'è un primo incontro con tutta la “famiglia”che ne dite?
Grazie mille a tutti quelli che hanno commentato e letto =) se volete lasciare un piccolo commento mi fa davvero piacere =)

 

a presto =) baci <3<3<3<3<3

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Capitolo 3
*** Tutti al moonlight ***


 

 

 

 

TUTTI AL MOONLIGHT

 

 

 

Ci portiamo dietro le ferite dell'infanzia,poi da adulti ,restituiamo quello che abbiamo ricevuto.” cit. Meredith Grey

 

 

Ore: 10.20

 

 

I raggi del sole colpiscono il mio viso e mi costringono ad aprire gli occhi.

Vorrei tanto girarmi e tornare a dormire,il jetlag mi sta uccidendo,ma purtroppo i ricordi di ieri sera mi fanno alzare di botto.

Quella... quella stronza! Tutti assieme qui come un grande famiglia felice,ma per favore!

Non rinuncerò mai a Parigi,fosse l'ultima cosa che faccio.

Dovrebbe aver capito ormai che non posso stare a meno di dieci ore di aereo da lei,la sola presenza di quella donna mi da il voltastomaco. Dovevo immaginarlo quando mi ha mandato l'invito che c'era qualcosa sotto,mi ha pregata troppo di tornare,cosa strana visto che mi odia,ma io avevo troppa voglia di rivedere Sota,il nonno,Sango e anche mio padre.

L'unica nota positiva in questa storia sono loro e... bhè Inuyasha.

Quando l'ho visto a cena sono rimasta folgorata,è un bellissimo ragazzo,o meglio mezzo-demone,occhi color ambra magnetici,capelli lunghi color argento,fisico scolpito che si nota anche sotto i vestiti,e due buffe orecchie da cane in testa. Non ho saputo resistere ieri sera,quando ho notato che continuava a fissarmi,ho dovuto provocarlo un po'. Non credo di dispiacergli,gli uomini non sanno nascondere bene l'attrazione quando la provano. Gli occhi li fregano sempre.

Decido di alzarmi e noto che c'è qualcosa sul mio comodino. Guardo il foglietto e vedo che sopra c'è una carta di credito.

Questa è per te,usala come meglio credi. Mi dispiace molto per ieri sera,spero che questo non rovini l'inizio di un bel rapporto,che spero si crei con il tempo. Tua madre è fuori a fare compere,io sono in ufficio,non torneremo prima di questa sera probabilmente fa come se fossi casa tua.”

Quest'uomo mi ha appena regalato una carta di credito e mi ha detto di usarla come meglio credo? Pazzo. Deve essere entrato in camera mia mentre dormivo.

Se pensa però che questo mi faccia stare buona ha sbagliato,anche se è stato molto gentile:almeno lui ha chiesto scusa.

Come fa uno così a stare con una come mia madre? I misteri dell'universo.

Finalmente decido di alzarmi dal letto,apro la porta finestra e nella camera in pochi secondi entra un caldo afoso che quasi mi leva il respiro. Oggi credo proprio che sfrutterò la piscina.

Entro in bagno,mi lavo e indosso un costume,un semplice due pezzi nero,e sopra metto un pareo,va bene fare a come se fossi a casa mia,ma non mi sembra il caso di girare per i corridoi mezza nuda.

Prendo un asciugamano,il cellulare e l'mp3 e mi avvio verso il piano inferiore,dove i domestici corrono a destra e a manca indaffarati,solo ora mi accorgo che il mio stomaco sta brontolando,per colpa della discussione ieri sera non ho mangiato quasi nulla. Entro in cucina,questa volta quella giusta,non l'ufficio del compagno di mia madre,e trovo Kaede intenta a sfornare dei biscotti,pancia mia fatti capanna. Adoro i dolci,potessi vivrei solo di quelli.

-Buongiorno Miss,posso esserle utile? - mi chiede sorridente.

  • Prima di tutto non mi chiami Miss,non mi pace molto,e non mi dia del lei per cortesia,mi chiami Kagome,non c'è bisogno di essere formali.- le dico sorridendo,questa donna mi infonde un senso di tranquillità straordinaria.

- Non posso farlo Miss,almeno non davanti agli altri componenti della famiglia-

- Bhè io qui non vedo nessuno,sono tutti fuori?- chiedo curiosa,so di mia madre e del suo compagno,ma non ho idea di dove sano mio fratello e gli altri due.

- I signori sono usciti,tuo fratello è andato da un amico,il signorino Sesshomaru è in ospedale per il tirocinio mentre il signorino Inuyasha è ancora a letto.- Mi risponde dandomi del tu finalmente.

- Bene... Per caso posso avere un paio di quei biscotti? Ho una fame!- dico guardando la teglia di biscotti con gocce di cioccolato ancora fumanti.

-Certo,scottano però-mi risponde mettendo quattro biscotti da un piatto,io intanto mi verso una tazza di caffè.

Faccio colazione chiacchierando con questa amabile donna,mi racconta che lavora in questa casa da quasi trent'anni,e capisco che vuole molto bene al suo capo e ai suoi figli,mi confessa inoltre che comincia a provare un certo affetto anche per mio fratello.

Finito di mangiare prendo una bottiglietta d'acqua e vado verso la piscina in giardino,stendo l'asciugamano sulla sdraio e mi ci metto sopra.

Credo sia ora di chiamare Sango,dovevo farlo ieri appena atterrata,ma poi le cose non sono andate nel verso giusto. Al sesto squilli,la mia amica mi risponde con voce assonnata.

le rispondo ridendo

< Le undici? Io non sono reperibile prima delle due del pomeriggio... ciao> e fa per riattaccare. È sempre stata un gran dormigliona,d'estate poi.

< Davvero vuoi tornare a dormire e non ascoltare le fantastiche avventure della ragazza solitaria a villa No Taisho?>

Mi ha sempre chiamata così,ragazza solitaria,non mi sono mai fatta spiegare il perchè,probabilmente perchè alle elementari e alle medie ero una molto introversa,tutto il contrario di quello che sono ora,o almeno è quello che faccio credere alle persone.

< Villa No Taisho? Mi prendi per il culo?> mi chiede presa dalla curiosità.

< No,mia madre se l'è trovato pieno di soldi questa volta> le rispondo.

< Ma è perfetto,allora stasera possiamo andare tutti insieme al Moonlight,così mi racconti!>

< Tutti insieme?> Tutti chi?

< Tu,io,Inuyasha,Miroku,il suo migliore amico,e le altre >

< Le altre? Miroku? Ma di stai parlando>

< Capirai stasera,comunque Miroku è un tipo che frequento ultimamente>

< Ok ok>

< Perfetto allora,ci vediamo alle dieci davanti al locale,chiedi ad Inuyasha lui sa dov'è. A dopo tesoro,baci>

Non mi da nemmeno il tempo di rispondere che mi riattacca il telefono in faccia.

Questa ragazza è sempre più strana.

Poggio il telefono a terra e prendo l'mp3,nello stesso momento,vedo Inuyasha uscire in giardino.

Finalmente il ragazzo si è svegliato.

-Buongiorno- gli dico mentre si avvicina a me.

-'Ngiorno- dura la sveglia eh?

- Dormito bene?- gli chiedo mentre il suo sguardo scorre sul mio corpo e lo vedo deglutire,uomini... basta che vedano due tette e un culo e sono fritti.

- Si molto- mi risponde incatenando gli occhi ai miei.

- Sognato nulla di interessante?- domando nuovamente alzandomi e avvicinandomi a lui,sono sono a pochi millimetri dal suo corpo.

- Si qualcosa di molto interessante- dice con voce suadente mettendomi le mani sui fianchi

Cancello la distanza tra i nostri corpi appiccicandomi a lui e come la sera precedente mi alzo sulle punte per raggiungere il suo orecchio.

-Buon per te tesoro,io no – gli dico e mi allontano tuffandomi in piscina.

Quando riemergo,lui è ancora li con lo sguardo fisso nel vuoto.

Mi trattengo dal mettermi a ridere mentre mi appoggio al bordo e mi passo una mano sul viso bagnato.

Poverino,chissà cosa si aspettava.

Purtroppo per lui,mi diverto troppo. Lo voglio,questo è sicuro,e lui vuole me,ma non sarò una preda facile,lo farò impazzire un po' prima.

- Allora – dico uscendo dall'acqua e stendendomi sulla sdraio – mi accompagni al Moonlight stasera? Devo vedere una mia amica,Sango,credo che tu la conosca-

Inuyasha si siede accanto a me e tira fuori un pacchetto di sigarette dalla tasca dei pantaloncini che indossa accendendosene una.

- Tu conosci Sango?- mi domanda.

- Certo,è la mia migliore amica- gli rispondo prendendogli la sigaretta dalle mani e portandomela alla bocca. Non sono una vera e proprio fumatrice,però ogni tanto mi piace scroccare una sigaretta,capita di rado,quindi che male può farmi?

Lui mi guarda sbalordito,e io gli lancio un occhiataccia di rimando.

- Sei uno sportivo,non dovresti fumare- mi lascio scappare dalla bocca. Cazzo! Maledetta la mia parlantina. Ho fatto qualche ricerca sul mio nuovo fratello,un po' su Google,un po' tramite la sua pagina facebook,ho scoperto molte cose.

Tutto ciò e preoccupante,di solito non mi interesso della vita privata degli uomini,sono solo pedine che uso per il mio piacere personale,ma lui è... diverso. Sarà che diventeremo fratelli,e voglio sapere con chi condivido le mie giornate in casa.

- E tu come sai che sono uno sportivo?- mi chiede con sguardo sornione. Pensi di potermi fregare? Di essere tanto furbo? Hai sbagliato.

- Me l'ha detto Sota,lui adora il basket,sei diventato il suo nuovo idolo.-

Ricorda tesoro,Kagome Higurashi ha sempre la risposta pronta.

-Ah- mi risponde quasi deluso riprendendosi la sigaretta.

-Allora,mi accompagni o no?- domando nuovamente

- Si,tanto avrei comunque dovuto vedere Miroku e Kikyo stasera.-

- Kikyo?- Che sia una delle “altre” di cui parlava la mia amica?

Lui mi guarda,poi spegne la sigaretta e la butta nel posacenere poco lontano da noi.

- Si,la mia ragazza.-

La sua ragazza?

-Ah ok- rispondo mentre uno strano fastidio alla bocca dello stomaco si fa strada dentro di me. Cosa cavolo mi prende?

- E tu? Hai il ragazzo?- mi domanda improvvisamente curioso mentre mi alzo e indosso il pareo. È mezzogiorno passato ormai, comincio ad avere fame.

- No,non fa per me. Non sono il tipo da relazione fissa,mi diverto e basta.- rispondo incamminandomi verso la casa.

- Davvero?- domanda seguendomi.

-È così strano che io voglia divertirmi?- chiedo entrando in cucina. Strano,non c'è nessuno,in casa c'è uno strano silenzio.

- No,no. È solo che solitamente le ragazze della tua età sono tutte: uh l'amore,è la cosa più bella del mondo.-

Appena finisce di parlare,gli scoppio a ridere in faccia. Lui mi guarda come se fossi un' alieno.

-L'amore non fa per me,non sono nemmeno sicura che esista davvero. Sono più propensa a pensare che sia un sentimento falso,per chi ha paura di rimanere solo per tutta la vita. Pensa ad una persona innamorata,cosa fa? Dona tutta la sua vita all'altro,diventa una specie di essere amorfo,che vive per soddisfare il compagno. Io non voglio finire così,io ho ambizioni più grandi,non voglio diventare come mia madre,ossessionata dagli uomini.

Sesso,solo sano sesso,niente sentimenti,niente problemi.- dico mentre apro il frigo e tiro fuori un po' di frutta,e una bottiglietta d'acqua.

Forse ho parlato troppo,ma è davvero quello che penso,ed è meglio mettere le cose in chiaro da subito.

Inuyasha mi guarda sbalordito senza proferire parole,non si aspettava che rispondessi in modo così duro alla sua domanda,forse è meglio cambiare discorso.

-Allora,cos'è il Moonlight?- chiedo mordendo una pesca mentre lui prende l'occorrente per farsi un panino.

-È una specie di discoteca,durante la settimana è un semplice bar,il fine settimana si balla.-

Evviva! Finalmente un po' di vita.

Rimaniamo in silenzio,le uniche parole che ci scambiamo sono sull'orario di partenza da casa.

La giornata passa tranquilla,dopo cena,trascorsa con mia madre che non faceva altro che ripetermi che devo andare con lei a fare le prove dell'abito per il matrimonio,le farò da damigella purtroppo,sono volata in camera a prepararmi. Non so perchè,ma credo che questa sarà una grande serata.

 

 

 

 

 

 

 

 

Villa No Taisho

Ore: 21.45

 

 

Aspiro una boccata della sigaretta che ho in mano e prendo il telefono dalla tasca dei jeans,devo avvertire Miroku che probabilmente arriverò tardi,Kagome non è ancora uscita di casa. Quella stupida ragazzina,l'avevo avvertita di essere puntuale.

Il tipico tu-tu del cellulare mi drizzare le orecchie,il mio amico solitamente risponde subito,se non lo fa vuol dire che sta facendo altro,di solito,se si parla di lui,sta facendo sesso.

Non dico di essere un santo,anzi tradisco Kikyo ogni volta mi sia possibile,e a scuola ho un bel gruppo di fan,che naturalmente mi sono passato anche più di una volta,ma lui é un vero maniaco,ogni tanto penso che se potesse si porterebbe a letto qualsiasi cosa in cui ci sia un buco.

Ad un tratto sento la sua voce rispondere.

< Finalmente ti sei deciso a rispondere idiota>

< Scusa,è che Sango non vuole che parli a telefono mentre guido.>

< Ancora con quella stai? Non dirmi che ti sei deciso a diventare monogamo>

< Quella ha un nome idiota!> Ahia! La “ragazza” di Miroku mi ha appena perforato un timpano!

MI ricordo bene quando l'ha conosciuta,eravamo proprio al Moolight,lei era ubriaca persa,e Miroku da bravo dongiovanni,ne ha approfittato,o meglio,anche lui era brillo quindi approfittare non è il termine giusto. Fatto sta che da quel giorno non si sono più mollati,lui dice di essere libero di andare con altre,ma non lo fa più da quando c'è lei.

< Ohi? Sei morto?>

< Ovvio che no,non sono mica un>

< Debole umano... lo so,lo so... Si può sapere dove sei?>

< Sono a casa,la mia nuova sorellina è in ritardo>

  • Chi è in ritardo scusa? È mezz'ora che ti aspetto vicino al garage!-

< Arriviamo Miroku,quindici minuti>

Dico,e non aspetto nemmeno che risponda. Gli aggancio il telefono in faccia troppo preso dalla visione che davanti. Questa ragazza è un mix di bellezza,sensualità e femminilità... Una bomba.

Indosso un abito bianco,lungo fino a metà coscia,una giacca nera sopra,nonostante il caldo e scarpe con un tacco allucinante nere,i capelli ricadono sciolti sulle spalle. Poso gli occhi sul suo viso e noto che è decisamente più truccata della sera precedente,il rossetto rosso risalta le labbra piene,e la matita nell'occhio accentua ancora di più lo sguardo profondo. È bella,non ci sono altre parole. La voglio,e lei lo sa,anche in questo momento,mentre la vedo sorridere trionfante a causa del mio sguardo perso sul suo corpo,si sente vincente,sa di avere fatto colpo.

-Hai finito? Sicuro di non volere quella famosa foto?- mi dice mettendo le mani sui fianchi e sorridendo strafottente. Continuo a guardare la sua bocca così rossa e invitante,non mi accorgo nemmeno di essermi avvicinato pericolosamente a lei,sono a pochi centimetri dalle sue labbra,riesco a sentire l'odore di pesca che proviene dai suoi capelli,non che prima non lo sentissi,ma ora è più forte,mi inebria. Riesco a sentire perfettamente anche il sua alito fresco,sa di menta,sulla punta della lingua. Mi chino,pronto a baciarla,ma lei si ritira,si sposta di lato e scappa dalla mia presa.

- No mio caro,dovrai penare prima di baciarmi- mi dice con un sorriso vincente – su,siamo in ritardo,non stare fermo li,andiamo.-

Non riesco a rispondere che si allontana veloce e si dirige verso il garage,io rimango pietrificato.

Mi sono fatto abbindolare come un deficiente! Questa ragazza in due giorni sta riuscendo a farmi diventare pazzo. Ma non sa contro chi si sta mettendo,Inuyasha No Taisho ottiene sempre quello che vuole,costi quel che costi.

Comincio a camminare dietro di lei,e non riesco ad evitare di guardare il suo modo di camminare,mai visto nulla di più sexy. Ancheggia sensuale sui tacchi,tutto il contrario di Kikyo,lei non ha la metà della grazia della ragazza davanti a me,qualsiasi cosa indossi sembra sempre una prostituta,e come tale è molto brava a letto.

Quando entriamo nell'autorimessa,Kagome si ferma ed i suoi occhi si illuminano,che diavolo le prende? Ok,qui dentro ci sono sei macchine,ma non vedo perchè fare questa faccia

Io continuo a camminare fino a raggiungere la mia auto,lei mi raggiunge poco dopo con sguardo sognante.

- Questa è... Questa è una Camaro 2ss Coupe!- esclama stupendomi.

- Sei una di quelle che per fare colpo su un ragazzo fanno ricerche su internet?- Le chiedo guardandola dubbioso,lei per tutto risposta mi fa una linguaccia e comincia a girare attorno alla macchina.

- Mio padre fa il meccanico,a sei anni lo aiutavo nell'officina,e ho continuato a farlo fino a quando sono partita,a Parigi mi sono tenuta in allenamento,so tutto sulle auto,non ho bisogno di fare ricerche io. Quest'auto è un sogno,sei marce, quattrocentoventisei cavalli,e anche il colore è bello,nero metallizzato,una favola. Rettifico quello che ti ho detto questa mattina,l'amore esiste e io mi sono appena innamorata. - è partita in quarta e non smette più di parlare.

Una ragazza che ne sa di macchine e di motori? Da quando in qua?

Kagome,ho come l'impressione che tu mi stupirai parecchio.

- Allora? Si o no?-

- Si o no cosa?- domando. Ero talmente preso dai miei pensieri da non sentire quello che detto.

- Me la fai guidare?-

È pazza vero? La MIA macchina non la guida nessuno tranne il sottoscritto.

- Nemmeno se me la dai qui e adesso ragazzina,e poi sei troppo piccola per guidare,non dovresti nemmeno saperlo fare-

Non l'avessi mai detto,mi si avvicina sensuale,c'è un momento in cui non lo sia?

Sento aderire perfettamente il mio corpo al suo e le sue mani allacciarsi dietro al mio collo,chiudo gli occhi troppo preso dalle sensazioni che sto provando.

Sento le sue mani spostare i miei capelli e le sue labbra sfiorarmi lente il collo. Non vale,è sempre stato il mio punto debole.

Le mie mani volano verso i suoi fianchi e la stringono ancora più forte a me.

Lei continua a soffiare leggera sulla mia pelle,poi si stacca e incatena i suoi occhi a miei.

- Inuyasha,io ottengo sempre quello che voglio,che sia tu,o la macchina, so usare bene le mie armi.

Peccato che questo gioco mi annoi, non pensavo che tu ci saresti cascato così in fretta, sei esattamente come tutti gli altri. Sai, se voglio guidare quella macchina,o voglio che qualcuno me la compri,non mi serve dartela, mi basta schioccare le dita. Ci sono uomini che mi fanno regali anche solo per stare in mia compagnia,e poi,il mio nuovo patrigno è ricco,mi basterebbe chiedere. Ora,che ne dici di levarti quell'espressione dalla faccia e salire in macchina? Così andiamo.-

Cosa diavolo è successo?

Ci sono uomini che le fanno regali per stare in sua compagnia?

Davvero Kagome è quel genere di donna? Superficiale? No,lei non è così,non so perchè abbia detto quelle cose,ma sono sicuro che lei non è così. I suoi occhi la tradiscono,c'era qualcosa di tremendamente triste nel suo sguardo mentre parlava.

Saliamo in macchina e parto,nessuno dei due dice una parola per tutto il viaggio,lei guarda assorta fuori dal finestrino,non si lamenta della velocità a cui sto andando,probabilmente troppo alta per le strade di Tokyo,ma non mi interessa.

Arrivati al locale parcheggio, e subito vedo il mio gruppetto di amici,che si avvicina a noi,tutti camminano,tranne Sango che appena vede la sua amica chiudere la portiera della macchina,comincia a correrle incontro e per poco non la fa cadere quando la abbraccia.

  • Kagome! Che bello,sei tornata finalmente! Mi sei mancata tanto tesoro!- le dice continuando a tenerla stretta.

    Vedo la ragazza rispondere all'abbraccio e sorridere dolce mentre stampa un bacio sulla guancia dell'amica.

    - Mi sei mancata anche tu.- le risponde per poi staccarsi.

    - Mi devi raccontare tutto ragazza solitaria – Ragazza solitaria? - ma prima facciamo le presentazioni- dice battendo le mani e portandosi al fianco di Miroku.

    - Dunque,lui e Miroku,ti ho parlato prima di lui – dice indicando il mio amico,poi sposta lo sguardo sulla mia ragazza,che mi sta stritolando un braccio e la sua amica – questa invece sono Kikyo,la ragazza di Inuyasha e quella dietro di loro è Yura.-

    Parlando delle ultime due Sango lancia all'amica uno sguardo che dice tutto.

    So perfettamente che la mia ragazza e la sua amica non sono il massimo della simpatia,anzi sono proprio due oche,ma me ne sono accorto troppo tardi. Quando ho chiesto a Kikyo di metterci assieme,ero convinto che lei fosse perfetta,poi ho capito quanto in realtà fosse fredda,calcolatrice,e un po' oca.

    - Piacere di conoscervi- dice Kagome sorridendo,a tutti meno che a me.

    Nello stesso momento,Kikyo mi stringe ancora di più il braccio e mi prende il viso tra le mani baciandomi in modo passionale,sta marcando il territorio,tipico di lei. Il fischio di Miroku ci fa staccare.

    - Se volete fare i maiali,andate in macchina,noi vi aspettiamo dentro.-

    Detto ciò si volta e comincia a camminare verso l'entrata del locale seguito a ruota da Sango,Yura e Kagome.

    I quattro spariscono dietro la porta,e Kikyo mi prende per mano trascinandomi verso la mia auto.

    - Devi farti perdonare per non essere passato a prendermi tesoro – dice cominciando a baciarmi il collo. Peccato che io abbia altro per la testa.

    - Non stasera Kikyo,non ho voglia,andiamo dentro. - le rispondo voltandomi,ma lei non molla.

    - Che ti prende? Tu vuoi sempre!- afferma con la sua vocetta stridula che comincia davvero a darmi sui nervi.

    - Ho detto stasera no,non mi va. Adesso andiamo dentro per cortesia!-

    Non le do modo di rispondere,entro al Moonlight con lei al mio fianco e in pochi secondi trovo il tavolo dove gli altri si sono seduti.

    La musica,co al solito,è assordante,c'è gente ovunque,tanti si scatenano in mezzo alla pista da ballo,altri si schiaccio uno contro l'altro per ordinare da bere al bancone.

    - Ci avete messo poco- urla Miroku prendendo un sorso del suo cocktail.

    - Tzè,potevate almeno aspettare per ordinare da bere – urlo di rimando,e vedo Sango,seduta vicino al mia “sorellastra”, che scoppia a ridere.

    - Non ci siamo nemmeno seduti che uno ha offerto da bere a Kagome,quindi ci siamo adeguati e abbiamo ordinato anche noi,altrimenti vi avremmo aspettati sicuramente- afferma.

    Le mie orecchie di drizzano quando sento le parole “ offerto da bere” e “ Kagome”,solo io posso darle attenzioni!

    Aspetta,ma che diavolo vado a pensare?

    Da quando sono così possessivo? Con una che poi ancora non conosco bene e che sta per diventare mia “ sorella” per di più. Mah!

    -È vero? - chiede Kikyo a Yura.

    - Si si,potrebbe batterti.- dice sorridendo cattiva,sarà anche “la sua migliore amica”,ma questa ragazza è una vera stronza.

    - Batterla? A cosa? - chiede Kagome curiosa. So già cosa sta per succedere,il gioco più stupido del mondo.

    - Si,è un gioco – comincia a spiegare Yura – la ragazza che riesce a farsi offrire più volte da bere,diventa la più sexy del locale,finora Kikyo ha sempre vinto.-

    - E continuerò a vincere – risponde lei con tono di sfida.

    Sango si volta verso l'amica e la guarda in modo strano,vedo Kagome fare segno di no con la testa.

    - Andiamo Ka-chan,fagliela vedere a questa!-

    Dopo averci pensato un po' e aver buttato giù il contenuto del suo bicchiere si decide a rispondere.

    - Ok,ci sto,quali sono le regole?- chiede guardando Kikyo.

    - Un'ora di tempo,quella che torna con più cannucce ha vinto. -

    - Bene cominciamo.- risponde lei con tono di sfida alzandosi e levandosi la giacca,quello che mostra,lascia tutti a bocca aperta.

    Il vestito,che sembrava molto soft sotto la giacca,in realtà è tutto il contrario,la schiena infatti è totalmente scoperta,e l'abito è tenuto assieme solo da un piccolo fiocco sotto la nuca,che da alla scollatura una forma a goccia.

    Anche la mia ragazza si alza,e vista vicino a Kagome,sembra assolutamente insignificante,indossa un abito viola decisamente troppo corto,e scarpe dello stesso colore,temo proprio che perderà.

    Per un'ora le vedo aggirarsi per il locale,sempre con un bicchiere in mano,ho notato tutte le mosse di Kagome,e tutte quelle che ha fatto Kikyo,ma non so perchè so più geloso del comportamento della prima.

    Quando tornano al tavolo vedo la mia ragazza,paonazza in viso,buttare sul tavolo quattordici cannucce.

    - Wow Kikyo,più del solito,è impossibile che lei ti abbia battuta. - si complimenta Yura.

    - Lo so – le risponde lei convinta.

    Poi vedo Kagome tirarne fuori dalla borsa altre tante e metterle sul tavolino. Sono pari.

    - Siete pari ragazze – esclama Miroku tutto contento.

    - Non è possibile!- urla Kikyo alzandosi di scatto,è ovvio che sia arrabbiata,non può certo perdere la sua reputazione.

    - Hai ragione non è possibile – comincia Kagome tornando a cercare nella borsetta – Ecco,mi sembrava che ne mancassero. - continua poi tirando fuori altre sei cannucce e sbattendole sul tavolo.

    Tutti,tranne Sango che scoppia a ridere,rimaniamo a bocca aperta.

    Venti cannucce,sei in più rispetto a quelle della mia ragazza,che improvvisamente è diventata ancora più rossa in viso.

    - Hai barato!- urla avvicinandosi pericolosamente a Kagome.

    - Non credo proprio tesoro. Ho vinto e basta.- risponde lei a tono avvinandosi ancora di più

    - Ragazze su calmatevi,non litigate per uno stupido gioco.- dice Sango mettendosi dietro all'amica.

    - Sta zitta Hireikotzu! Non è uno stupido gioco,questa ragazzina ha barato! Non ha nulla in più di me! Per me si è presa da bere da sola! - continua ad urlare la mia ragazza.

    Vedo un lampo scattare negli occhi di Kagome e la mano della sua amica che scatta a tenerla ferma.

    - Mi stai forse dando della bugiarda? Non sono una che bara! Di piuttosto che ti rode il culo perchè ti ho battuta!- risponde lei facendo un altro passo,mentre Kikyo questa volta indietreggia e Yura si fa avanti.

    - Bhè se non hai barato non sarà un problema per te rigiocare – le dice a tono.

    - Per me no,ma temo che la tua amica non regga bene bene l'alcool – risponde indicando Kikyo che barcolla a destra e sinistra. - penso sia meglio per lei se ci riproviamo un'altra sera,portala a prendere un po' d'aria – continua poi.

    Yura porta fuori l'amica,mentre noi continuiamo a divertirci per il resto della serata.

    Nessuno parla dell'episodio,e io non esco mai a controllare come sta la mia ragazza,l'amica mi ha mandato un messaggio dicendo che l'avrebbe portata a casa sua,i suoi non potevano vederla in quello stato. Tzè così impara a bere in quel modo,non ha mai retto bene l'alcool.

    Alle quattro,decidiamo di tornare a casa.

    Non so che una volta a casa,cambierà tutto.

 

 

 

 

Salve gente!!!

Scusate per l'immenso ritardo ma l'università mi porta via un sacco di tempo. Chiedo umilmente perdono!

Che ne dite del capitolo? Vi piace?

Fatemi sapere,sono ben accette le critiche,anche perché devo dire che a me il capitolo non piace molto. Ci ho messo una vita a scriverlo e temo proprio che non sia come mi aspettavo.

Nel prossimo succederanno molte cose!

Grazie a tutti quelli che hanno letto e commentato,un grazie speciale va a Serin88 e a Choppy_choppy,che mi seguono sempre,grazie mille =) vi adoro =)

 

A presto

un bacio <3

Didismile

 

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Capitolo 4
*** Guai ***


 

 

 

GUAI

 

 

Per quanto cerchi di evitarlo, per quanto buone siano le tue intenzioni. Commetterai degli errori, ferirai delle persone. Sarai ferito anche tu. E se mai volessi rimediare, c’è un unica cosa che si può dire. Perdona e dimentica. È cosi che si dice. È un buon consiglio ma non molto pratico. Quando qualcuno ci ferisce… vogliamo che soffra quanto noi. Quando qualcuno ha torto sul nostro conto, vogliamo avere ragione. Senza perdono, i vecchi debiti rimangono inestinti… le vecchie ferite, inguarite. E il massimo cui possiamo aspirare… è che un giorno… avremo la fortuna di dimenticare. Cit. Grey's Anatomy

 

 

 

Villa No Taisho

Ore: 04:20

 

 

Parcheggio la macchina nel garage e mi volto verso Kagome,la ragazza questa sera ha bevuto decisamente troppo,e ora non fa altro che ciarlare di cose assurde,senza un filo logico.

-Kagome siamo arrivati,devi scendere-

Per la prima volta da quando siamo usciti dal locale ha chiuso la bocca.

La guardo mentre scende dall'auto e tenta di chiudere la portiera più volte senza successo,decido di scendere anche io quando la vedo barcollare pericolosamente e poi sparire dietro la macchina.

-Kagome? Tutto ok?-

Le domando sedendomi accanto a lei,anche io ho bevuto parecchio,ma fortunatamente sono per metà demone,e ciò comporta il fatto che mi ubriaco raramente,il più delle volte sono brillo,esattamente come in questo momento.

-Mi gira la testaahahahah,- Mi risponde lei ridendo e appoggiandosi al mio petto,un improvviso calore si impadronisce del mio corpo.

-Su in piedi piccola ubriacona,ti porto a letto – le rispondo tentando di tirarla su,è meglio se cerco di tenerla il più lontana possibile ,lei si alza anche se con fatica e comincia a camminare appoggiata a me. Arrivati alle scale che portano all'entrata,si china per levarsi le scarpe,e purtroppo ricomincia a parlare usando un tono di voce decisamente troppo alto per l'ora. Non oso immaginare cosa succederebbe se la vedessero in questo stato.

-I miei piedi,che male porca miseria- dice cominciando a salire le scale barcollante,io le sto dietro attento che non cada,i suoi passi sono incerti,potrebbe inciampare su stessa da un momento all'altro.

-Mi sono divertita sai? Era da tanto che non vedevo Sango,e poi quel Buroku è proprio simpatico ahahah. Hai visto la faccia di Kioko quando l'ho battuta? Battuta che parola strana ahahah bat-tu-taahahah- ride,batte le mani,urla,un mix perfetto per svegliare tutti gli abitanti della casa.

-Kagome sta zitta,sveglierai tutti così- le dico tappandole la bocca,lei per tutta risposta si scansa e comincia a correre su per le scale,arrivata in cima si volta verso di me che la sto raggiungendo.

-Scommetto che tu conosci un ottimo modo per farmi stare zitta Inuchan- bisbiglia adesso,consapevole del fatto che posso sentirla comunque,poi ricomincia a correre ed entra in casa,ma prima mi manda un bacio. Anche da ubriaca fa la provocante? É completamente andata.

Quando entro,lei non c'è. Seguo il suo odore su per le scale e arrivo davanti alla porta di camera mia,qui il suo odore si fa più forte. Perchè diavolo è in camera mia e non in camera sua? Che cavolo fa?

Apro la porta,e vorrei morire. Lei è li,di schiena,la zip del vestito tirata giù a metà. Sarà la luce soffusa,sarà che sono brillo,sarà che lei e bella da levare il fiato anche se ubriaca,ma mi avvicino e le cingo i fianchi. Lei sobbalza e si volta verso di me

-Ci hai messo un po' ad arrivare Inuchan.- Odio quel nomignolo,solo mia madre poteva chiamarmi così,ma ora non mi interessa,il mio cervello è completamente in tilt. Le stringo più forte i fianchi e la sollevo da terra,le sue gambe si intrecciano dietro la mia schiena e le nostre labbra si incontro per la prima volta. Non c'è nulla di dolce in tutto cio,solo tanto desiderio e tanta passione.

La sto ancora baciando quando comincio a muovermi e l'appoggio al muro,facilitando le cose per entrambi,mi stacco dalla sua bocca e scendo verso il collo,lo sfioro con la lingua,lo bacio,lo mordo,ci soffio contro,e alle mie orecchie comincia a giungere il dolce suono dei suoi gemiti.

Le sue mani corrono verso la mia camicia,anche se in modo impacciato,riesce a slacciare tutti i bottoni e sfilarmela,ora le sue mani scorrono sul mio petto,facendomi provare dolci brividi di piacere. Tutte queste sensazioni mi stanno facendo andare in tilt,non ho mai provato nulla del genere con nessuna. Piano le sfilo il vestito,mentre la guardo dritto negl'occhi,forse tutto questo non è giusto,nessuno dei due è lucido,eppure adesso non riesco a fare altro che pensare a lei,al suo corpo premuto contro il mio,alle sue mani che mi accarezzano e ai suoi baci. In attimo mi ritrovo steso sopra di lei sul letto,le faccio inarcare la schiena e le slaccio il reggiseno che ricade morbido sul pavimento. Di nuovo mi perdo a guardarla,quante volte avrò pensato che è bella da togliere il fiato?

-Sei bella – le sussurro all'orecchio,di rimando lei sorride e porta le mani verso i miei jeans tentando in tutti i modi di levarmeli,ma senza successo,così decido di darle una mano slacciandone i bottoni,lei fa tutto il resto,con molta calma me li sfila e lancia lontano.

Mi posizione meglio sopra di lei che comincia s trusciarsi contro il corpo,chiudo gli occhi e mi perdo in tutte quelle sensazioni stupende,al diavolo Kikyo,lei è molto meglio.

-Inuyasha – mi chiama con voce incrinata,riporto la mia bocca sulla sua,ma lei si scansa. Che succede ora?

-Che c'è?- chiedo baciandole piano il collo questa volta.

-Devo vomitare- Dice spostandomi da sopra il suo corpo e cominciando a correre verso la porta che sul mio armadio

-Kagome quello è il guardaroba,l'altra porta.- Dico impaurito,va bene tutto,ma non può vomitare tra i miei vestiti!

Passano quindici minuti da quando entra in bagno,non sento alcun rumore e quindi decido di andare a controllare.

Quando entro nella stanza,la trovo stesa vicino alla vasca da bagno,con la testa appoggiata contro la tazza del water,respira tranquilla.

-Tutto bene?- le chiedo sedendomi accanto a lei

Lei annuisce,ma non sembra voler cambiare posizione,così decido di sedermi vicino a lei.

-Se devi vomitare ancora dimmelo- le dico,e lei nuovamente annuisce ma questa volta mugugna anche qualcosa.

-Che hai detto?- domando nuovamente,mi sembra di parlare da solo. Lei si sposta e lascia scivolare la testa sul mio petto,resto stupito dal suo gesto,anche se so che non dovrei,venti minuti fa stavo per portarmela a letto senza tanti problemi.

-Sembro mia madre- mi risponde. Perché dovrebbe assomigliare alla donna in questo momento? Non aspetto molto per avere una risposta alla mia domanda,Kagome ha ricominciato con il suo fiume di parole,molto tristi questa volta.

-Lei era un'alcolizzata,mi sento come lei adesso,e tu stai facendo la mia parte,io buttavo via le bottiglie di gin,le tenevo i capelli quando vomitava,la coprivo con tutti,non ho mai ricevuto un grazie,solo un: tutto questo è colpa tua,tu mi hai rovinato la vita. E invece è lei che ha rovinato la mia,ho visto decine di uomini entrare ed uscire da casa mia,centinai di bottiglie vuote,ma le ho voluto bene comunque,finchè non è arrivato lui. Ha detto che è stata colpa mia sai?-

Mi perdo ad ascoltare le sue parole. Alcolizzata? Decine di uomini? Ma mio padre tutte queste cose le sa? Poi lui chi? Che è successo alla ragazza che respira tranquilla tra le mie braccia?

-Lui chi Kagome?- domando ma non ricevo risposta,mi scosto un po' e noto che si è addormentata.

Aspetto un po' sperando che si svegli,poi decido di portarla a letto,il pavimento non è il luogo migliore per dormire.

L'avvolgo nel lenzuolo e avvicino il più possibile il mio corpo al suo,non so perchè ma ho la sensazione di doverla proteggere. Con il suo profumo che mi manda in estasi,finalmente anche io mi addormento.

 

 

 

 

 

 

Villa No Taisho

Ore: 13.30

 

 

 

Che mal di testa!

Sento qualcuno al mio fianco che si muove e stringe la presa sui miei fianchi,spaventata apro gli occhi e rimango paralizzata. Perchè Inuyasha è in boxer e mi stringe possessivo? Una brutta sensazione si impossessa di me e decido di alzare il lenzuolo per controllare. Merda! Ho solo gli slip addosso! Cosa cavolo è successo? Cerco di ricordare,ma il mal di testa è troppo forte.

Mi guardo in giro e vedo i nostri vestiti sparsi sul pavimento,non sono nemmeno in camera mia!

Piano tento di alzarmi,preferisco evitare situazioni imbarazzanti,e poi se entrasse qualcuno e ci trovasse così,sarebbero guai per entrambi.

Appena mi muovo però,le braccia del ragazzo al mio fianco mi bloccano.

-Dove pensi di andare? - mi domanda con voce impastata dal sonno.

-In camera mia,dove dovrei essere. Che cavolo è successo? Noi due abbiamo...? - chiedo lasciando la domanda in sospeso.

In un attimo mi ritrovo sotto di lui,non tento nemmeno di coprirmi,la notte precedente avrà sicuramente visto tutto quello che voleva,inutile fare la pudica ora.

-Ti dispiacerebbe così tanto se avessi fatto qualcosa?-

La testa mi pulsa in maniera odiosa,i postumi della sbornia s stanno facendo sentire forte e chiaro.

Penso alla domanda di Inuyasha,mi dispiacerebbe se fossimo andati a letto assieme? No,direi di no,mi dispiace non ricordarmelo. Non è il primo con cui vado a letto dopo una serata di baldoria,ma almeno di tutti gli altri mi ricordo,anche perchè se faccio festa e vado con qualcuno solitamente non sono mai ubriaca,è una mia : se vuoi andare a letto con qualcuno mai bere tanto,non si sa mai cosa potrebbe succedere.

-No,non mi dispiacerebbe,solo che non ricordo nulla e questo va contro le mie regole- rispondo levandomelo di dosso.

Ho bisogno di sciacquarmi la faccia e di una boccata d'aria,in questa stanza sembra che le pareti vogliano schiacciarmi.

Mi alzo,prendo i miei vestiti e mi chiudo in bagno.

Mi guardo alla specchio e per poco non urlo. Qui urge un trattamento di emergenza. Con un elastico che trovo sul piano del lavandino mi lego i capelli,poi passo i polsi e la faccia sotto l'acqua fredda. Mi sento strana,come se qualcuno mi stesse schiacciando il cuore. Ripeto l'operazione fatta poco prima ma niente,il mio cuore non sembra volersi calmare. Ok Kagome,respira,non è il momento di farsi venire un attacco di panico,per cosa poi?

È da quando ho dodici anni che questi “dolci” attacchi fanno parte della mia vita,le ho provate tutte,ma niente continuano a perseguitarmi.

Piano il mio cuore rallenta e io posso vestirmi.

Esco dalla stanza da bagno e trovo Inuyasha che mi aspetta,anche lui si è vestito,più o me. Indossa solo dei semplici pantaloni di tuta.

-Senti,qualsiasi cosa sia successa tra noi due,sappi che tutto questo non ci lega,io non sono tua,tu non sei mio o cose del genere. Tornerà tutto come prima. Chiaro il concetto?- chiedo fredda senza guardarlo.

Non posso permettermi di mostrarmi debole davanti lui,non posso farlo davanti a nessuno a dirla tutta.

-Kagome,guarda che non è successo nulla,stava,ma poi tu sei scappata in bagno a vomitare,quindi non preoccuparti.- mi risponde tranquillo avvicinandosi. Troppo vicino.

-In compenso mi hai raccontato qualcosa su di te.- continua fermandosi di colpo a pochi centimetri da me.

Merda! Che ho detto?

-Cosa ti... ti ho detto?- Cerco di rimanere impassibile ma non riesco,tento di ricordare ma la testa sembra voler esplodere,il cuore accelera di nuovo il battito.

Ricordi,troppi ricordi dolorosi della mia infanzia mi riempiono la testa. Basta.

Vi prego lasciatemi stare,io ho dimenticato.

 

Certo,come no Kagome.

 

-Nulla di importante hai detto qualcosa su tua madre,su delle bottiglie di gin – comincia vago – e su un uomo,ma sono sicuro che vaneggiavi per colpa della sbornia giusto? Oppure con te vale il detto in vino veritas? - continua.

No!

Non posso davvero aver raccontato certe cose a lui! Non posso,maledetta me!

Non gli rispondo,apro la porta e comincio a correre,scendo al piano inferiore e faccio per uscire di casa,ma qualcosa,o meglio qualcuno,mi blocca il passaggio.

-Dove pensi di andare signorina?-

La voce di mia madre mi arriva stridula alle orecchie. Non lei,non ora. È l'ultima persona che speravo di incontrare.

Alzo lo sguardo e incontro il suo: altri ricordi,altro dolore,di nuovo il cuore che aumenta i battiti. Lei è la causa di tutto questo,lei è la causa della mia sofferenza.

-Non sono affari tuoi mamma- le rispondo tentando di scansarla,ma lei si mette nuovamente in mezzo.

-Eccome se sono affari miei! Stamattina dovevi scegliere il tuo abito per il matrimonio,ma non c'eri,non ti sei svegliata perchè ieri notte hai deciso di darti alla pazza gioa e di tornare a casa ubriaca! Pensavi che non lo sapessi è? Inu ha sentito tutto! Non è un comportamento che si addice ad una signora Kagome,e finchè abiterai sotto questo tetto ti proibisco di tenere una simile condotta!-

Comincio a tremare,vedo il futuro marito di mia madre ed i figli,mio fratello compreso,avvicinarsi richiamati dalle urla della donna davanti a me.

Sussulto quando Sota si avvicina talmente tanto da sfiorarmi il braccio,so che sta tentando di calmarmi,ma non ci riesco,ho fiumi di parole da dire,tanta rabbia da liberare.

-Strano,quando eri tu quella che beveva come una spugna nessuno poteva dire nulla! Perchè se sei tu a farlo,allora si che è un comportamento da signora,se sei tu a comportarti da puttana facendo entrare in casa chiunque allora si che va bene! Ma se è Kagome che lo fa allora il discorso cambia vero mamma? - urlo spingendola. Inuyasha scatta in avanti,ma il fratello lo blocca,non faccio in tempo a guardare di più,sono troppo presa da mia madre.

-Portami rispetto Kagome! Non puoi parlarmi così,sono pur sempre tua madre!-

Eccole,le parole che aspettavo,mi rimbombano in testa.

-Non farmi ridere! Tu non sei mia madre,sei solo la donna che mi ha messo al mondo! Anzi nemmeno quello,perchè se sono qui adesso lo devo solo a papà,e questo lo sappiamo entrambe. Non porterò mai rispetto ad una come te,mi fai schifo!- urlo ancora.

Sciaf!

Uno schiaffo,nulla di più.

Il silenzio più assoluto,nessuno parla,nessuno respira.

La mano di mia madre è ancora ferma a mezz'aria,il mio sguardo ancora puntato verso un angolo della stanza.

-Tu,piccola ingrata che non sei altro! Come ti permetti di parlare così di me? Ti ho perdonato tante cose Kagome,non merito questo trattamento. Tu,sei stata lo sbaglio più grande della mia vita!- urla,e poi si tappa la bocca.

Eccola qua la grande donna.

Non le rispondo,ho sentito queste parole troppe volte. La spingo di lato e corro via.

Voglio andarmene da questo inferno,voglio andare in posto tranquillo,dove nessuno può trovarmi,voglio sparire.

Non so come mi ritrovo in garage,e un'idea malsana mi colpisce.

Il cervello continua a ripetermi di non fare cavolate,ma c'è una parte di me che urla più forte.

Spinta da quella voce salgo su una macchina qualsiasi,le chiavi sono già al loro posto. Perfetto.

Metto in moto e parto.

Non hai la patente dice il mio cervello. Chissene frega rispondo.

Non dovresti fare certe cazzate continua. Non mi importa mi dico mentre passo il cancello della villa e mi immetto nella strada.

Non sai dove andare. Troverò un posto rispondo.

Se ti scoprono sarai nei guai,potresti finire in galera. Sempre meglio che in quella casa.

Giro per Tokyo fino allo sfinimento,per fortuna,per strada non c'è la polizia che fa controlli. Mi fermo solo quando arrivo a destinazione.

I gradini del tempio Higurashi,non mi sono mai sembrati così infiniti,non li percorro,non voglio entrare in quella casa,non voglio vedere mio nonno,non oggi,non è la giornata ideale.

Mi sedio e aspetto per un tempo infinito.

Quando il mio respiro si calma e il cuore ricomincia a battere normalmente,decido di risalire in macchina,non ho voglia di andare a casa,potrei chiudermi da qualche parte e tornare a notte fonda,quando tutti dormono,fare le valige e tornare a Parigi,a casa.

Si,farò così.

Riparto,continuando a guardare il tempio che si allontana sempre di più attraverso lo specchietto retrovisore.

Mi ritrovo in centro,le strade stranamente non sono molto trafficate,mi guardo attorno e i miei occhi vengono attirati da un negozio di liquori.

Potrei fermarmi,prendere una bottiglia e scolarmela in macchina,così,solo per dimenticare tutto e tutti per un po' mi dico. E lo faccio,parcheggio,scendo e entro nel negozio.

-Buon pomeriggio – dice una voce dietro a un bancone quando sente il rumore della porta che si apre,non c'è nessuno oltre a noi due. Ma cosa mi aspettavo? Non è un supermercato,qui la gente viene solo per comprare alcolici.

-Salve – rispondo cortese,e comincio a girare per il negozio finchè non trovo lo scaffale con quello che cerco: tequila.

Prendo una bottiglia e mi dirigo verso la cassa. Il cassiere mi guarda sospettoso per un po',poi mi fa uno scontrino e dopo che l'ho pagato mi sorride gentile.

Almeno non mi ha dato la scocciatura di dover tirare fuori il documento falso.

Salgo nuovamente sulla vettura e solo ora mi fermo a guardarla e capisco che se tornerò a casa,morirò sicuramente. Ho preso l'auto di Inuyasha senza nemmeno accorgermene. Merda,merda e ancora merda!

A questo pensiero se ne aggiungono altri,e la mia coscienza si fa sentire.

Sono quasi andata a letto con il mio nuovo fratello,ho litigato con mia madre,ho rubato un'auto,che non potrei guidare visto che diciassette anni e non ho la patente,anche se in realtà sono una guidatrice provetta,ho appena comprato una bottiglia di tequila in uno stupido negozio gestito da un vecchietto. Una cazzata dietro l'altra Kagome. Complimenti.

Metto in moto,e spinta da un nuovo moto di rabbia verso me stessa questa volta,prendo la strada per tornare a villa No Taisho.

Va tutto bene continuo a ripetermi,hai fatto una cavolata,eri arrabbiata e in piena crisi di panico,capiranno,e anche se non lo faranno non importa,perchè te ne andrai stasera stessa.

Presa da questi pensieri,non mi accorgo di star andando un po' troppo veloce e che davanti a me c'è una pattuglia di pulizia e che uno di loro ha messo fuori una graziosa paletta bianca e rossa.

Ora si che sono nella merda fino al collo.

Mi fermo,pensando che forse,se collaboro,non mi chiederanno nulla.

Abbasso il finestrino e sorrido come se nulla fosse.

-Buon pomeriggio agente,ho forse fatto qualcosa che non va? - chiedo

Lui guarda attentamente l'interno della macchina,e nota la bottiglia sul posto del passeggero,perchè diavolo non l'ho messa nella borsa?

-Signorina lei stava andando a 90 chilometri orari dove il limite è 50,quindi si ha fatto quindi si,ha fatto qualcosa che non va – afferma lui.

-Oh! Che stupida,ero distratta e non me ne sono accorta,mi dispiace,non accadrà più signore – rispondo civettando.

Ti prego cascaci,ti prego.

-Certo,ma devo comunque metterle la multa signorina,patente e libretto prego.-

Valutiamo le diverse possibilità:

a) Mettere in moto e correre via sperando che non riesca a prendere il numero di targa.

b) Mettermi a piangere dicendo che mi hanno appena rubato il portafogli e stavo giusto andando a denunciarne il furto.

c)Dire la verità e passare molto probabilmente la notte in carcere per i seguenti motivi: guida sprovvista di patente,eccesso di velocità,possesso di alcolici da parte di un minore, e dulcis in fundo,furto d'auto.

Fantastico. Davvero fantastico.

-Signorina si vuole dare una mossa? - dice cominciando a scaldarsi,ha fiutato qualcosa,glielo leggo in faccia.

-Ehm... veramente io... ecco,è una storia davvero strana ma vede – balbetto,non so che dire,mi arrampico sugli specchi,e lui lo capisce.

-Lei non ha la patente vero? - mi chiede.

-Ehm... no- lo faccio,dico la verità.

-Scenda dall'auto signorina-

Due ore dopo,mi trovo seduta in una cella,su una panchina fatta in cemento. È stato come essere in un film,mi hanno sequestrato l'auto,tutti i miei effetti personale,mi hanno preso le impronte digitali e mi hanno anche fatto fare quelle stupide foto con il cartello.

Tra qualche minuto verranno a prendermi per farmi fare una telefonata,devo trovare qualcuno che possa pagarmi la cauzione,una cifra decisamente alta.

Potrei telefonare a Sango,so il suo numero a memoria,ma purtroppo è minorenne,e non credo disponga di quella cifra.

Mia madre non se ne parla,mio nonno morirebbe se sapesse che sono in galera,mio padre sta troppo lontano da qui,l'unico che posso chiamare è Sota,sperando che mi passi Inuyasha senza farsi beccare da nessuno,e che lui decida di aiutarmi. Ci spero.

Dieci minuti dopo,mi ritrovo con il telefono all'orecchio,aspettando che mio fratello mi risponda.

< Pronto?>

< Sota,sono Kagome>

< Sorellona finalmente! Dove sei?> urla lui dall'altra parte della cornetta.

< Sota non urlare! Ora ascoltami bene: cerca Inuyasha senza farti beccare da nessuno e passamelo>

< Ok,ma si può sapere dove sei? Ti sei messa nei guai?> mi chiede preoccupato.

< Più o meno,poi ti spiego,ora ti prego trova Inuyasha non ho molto tempo> rispondo guardando la guardia che batte le dita sull'orologio da polso.

Un'attimo di silenzio e poi sento la voce del mio probabile salvatore dall'altra parte del telefono.

< Brutta stronza! Ti sei fregata la mia auto! Cosa diavolo hai al posto del cervello eh? Lo sai che se ti beccano me la sequestrano! Spero per te che non sia successo nulla di grave!>

Ecco,ora sono sicura che rimarrò qui per un bel po',ma infondo me la sono cercata.

< Ehm,Inuyasha,io... scusami,non mi ero accorta che fosse la tua auto. Comunque ora ho un problema più importante>

< Che hai fatto?>

< Sono in carcere,mi serve che mi paghi la cauzione,senza dire niente a nessuno>

Sento una risata,che dura vari secondi.

< Mi prendi per il culo vero?>

< Si,mi piace telefonare alla gente per dirle che sono in carcere> rispondo scocciata. Come fa a pensare una cosa del genere?

< Modera i termini se vuoi che ti salvi il culo ragazzina> risponde e poi aggancia.

Cazzo! E adesso? Mi tira fuori da qui no?

Kami,se esistete,vi prego,vi scongiuro,tiratemi fuori da qui.

 

 

 

 

Salve a tutti =)

Wow sette e dico sette commenti per il capitolo precedente... ma è moooolto contenta =)

Grazie tante a tutti =) naturalmente anche a chi ha solo letto.

Dunque,parliamo di cose serie: Che ne dite del capitolo? Bel casino eh? Lo so,lo so.

Inuyasha salverà Kagome oppure la lascera dov'è? E quando e se sua madre verrà saperlo cosa accadrà?

Ho svelato una piccola parte del passato della protagonista che ne dite?

Fatemi sapere,lasciate un commento se vi fa piacere,perchè sono molto contenta di leggere le vostre opinioni

 

Kiss <3<3<3<3

Didismile

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