Una diversa realtà di lauratheangel (/viewuser.php?uid=24968)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una visita inaspettata ***
Capitolo 2: *** capitolo2: appena prima di partire ***
Capitolo 3: *** capitolo 3: L’addio e l’arrivo sul pianeta Vegeta ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Uno sconvolgente racconto ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Chichi arriva ***
Capitolo 1 *** Una visita inaspettata ***
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UNA DIVERSA REALTÀ
Capitolo 1: Una
visita inaspettata
Eravamo tutti tranquilli quel giorno d’estate, io e
mia moglie avevamo pensato di andare, insieme al nostro bambino di appena 3
mesi, al laghetto vicino a casa. Tutto era sereno, il sole splendeva alto nel
cielo e io non ero mai stato così felice, mi presento sono Son Goku e questa è
una storia che non ho mai raccontato e che lo scrittore del mio manga non ha mai
disegnato. Come stavo dicendo, era una bellissima giornata, Chichi, la mia cara
mogliettina ormai da 1 anno e più, stava sistemando gli ultimi preparativi per
un pic-nic con i fiocchi, non vi dico che fame che avevo, così presi in braccio
lei ed il mio piccolo Gohan e partii tra la fitta vegetazione, sentivo mia
moglie tenere il fiato e stringersi a me, era venuta molte volte sulla mia
fidata nuvola Speedy, ma ne aveva il terrore. Arrivati al punto prestabilito, la
posai a terra e mi gettai in acqua…da qui lascio continuare Laura, la vera e
propria narratrice della storia. … Chichi si girò e iniziò a rimproverare
Goku, che la stava bagnando con schizzi d’acqua fredda, ma lui non smetteva, la
voleva far arrabbiare e ci stava riuscendo alla perfezione. La ragazza posò sul
prato il figlioletto Gohan, che stava beatamente dormendo e si avvicinò
all’acqua, voleva rilassarsi, fare la mamma a tempo pieno la distruggeva. Goku
le si avvicinò e le prese un braccio “Che fai Goku, non provarci nemmeno a
buttarmi in acqua, capito?” “Ma io non avevo in mente di fare quello…” E
detto ciò le prese con una mano il viso e lo accostò al suo, con l’altra mano le
accarezzò la vita e poi finalmente la baciò, dolcemente e sofficemente come
sempre. Lei era rimasta stupita da quel gesto così inaspettato, aveva gli
occhi spalancati, ma via via che il bacio si faceva più passionale, lei si
scioglieva fra quel tenero amore e quelle romantiche coccole, finì per chiuderli
e assaporare il dolce sapore delle labbra del suo uomo, che ritmicamente
toccavano le sue e le loro lingua che desiderose si appropriavano l’una
dell'altra. Chichi senza neanche accorgersene stava scivolando nell’acqua e
quando fu dentro con tutto il corpo, Goku si staccò dal bacio e le
disse: “Non ho dovuto neanche chiedertelo, sei entrata tu di tua spontanea
volontà!” Chichi si guardò attorno e vide che non era più tranquillamente
sulla sponda del lago con i raggi del sole che le si infrangevano sul viso, ma
era zuppa nell’acqua con suo marito che se la rideva. “Goku, sei proprio uno
scemo sai! Io…io non ti sopporto quando fai così” Lui le prese il viso tra le
mani ancora una volta e le sfiorò le labbra, facendo infrangere il suo respiro
contro il volto della donna che amava e poi sussurrò: “Anche quando faccio
così?” Lei sorrise e rispose: “No, quando fai così, non riesco a
resisterti!” Detto questo si unirono in un altro bacio, dolce come l’acqua di
quel lago e caldo come il fuoco che bruciava nei loro cuori. Lui prese
audacemente ad toccare con le sue mani birichine ogni parte di quella dea che
era da poco sua moglie, chiuse gli occhi e senti il tocco della sua pelle dura e
muscolosa, contro quella soffice e candida di sua moglie, che era ormai del
tutto priva dei vestiti, si spogliò anche lui e ripresero a baciarsi, con ancora
più passione e desiderio di prima, il pene di lui era ormai del tutto eccitato,
continuava a premere sulla virilità di lei, che accortasene guardò in basso e
disse al suo uomo: “Non ci vuole molto per farti eccitare!” Goku le mise
un ciuffo di capelli dietro all’orecchio e le sussurrò nell’orecchio: “Beh,
guarda che donna stupenda ho come moglie!” Detto questo si guardarono dritti
negli occhi e poi, dopo una conferma, sigillata da un bacio, Goku poté penetrare
in lei, fece piano, molto piano, finche non fu del tutto dentro. Fecero l’amore
per ben due ore, poi finalmente entrambi raggiunsero l’apice del piacere e
l’orgasmo. Si diressero verso la costa e Goku con la schiena rivolta alla
riva, abbracciò la sua donna, si coccolarono e si baciarono, pi Chichi si staccò
di colpo e disse: “Oh mio Dio…” Goku si spaventò e finì con la testa sotto
l’acqua, riemerso le chiese: “Che c’è, dopo aver fatto l’amore hai intenzione
di farmi venire un infarto!” Chichi gli sorrise e disse: “No, è che mi
sono ricordata che è da ben due ore che il signor Son Goku non mangia e poi, il
nostro Gohan avrà appetito, no?” Goku mise un braccio dietro la testa, come
suo solito e poi si sentì un brontolio provenire dal suo stomaco. Uscirono
dall’acqua e si vestirono, poi Chichi si girò per prendere il bambino, ma non lo
trovò, urlò e Goku si precipitò da lei. “Che c’è anc…” Non finì la frase,
perché capì benissimo che cosa stava succedendo, un estraneo vestito in modo
bizzarro teneva per la coda il loro piccolo frugoletto. “Chi sei? Lascialo
stare!” Gohan era in lacrime non smetteva di piangere e di urlare, ma si
sentì comunque la voce del’estraneo che disse: “Salve Kaharoth, finalmente ci
rincontriamo, non ti ricordi di me?” Goku aveva l’odio negli occhi e gli
disse: “Io non sono Kazaroth…o quello che sia, io sono Goku, Son Goku e no,
non ti ho mai visto in vita mia!” “Io sono Radish, tuo fratello e devi
tornare subito sul nostro pianeta, dato che non hai compiuto il tuo
dovere!” “Che cosa?” Disse Chichi Radish la guardò, era proprio una bella
donna, la avrebbe fatto comodo una moglie, così prima che Goku potesse fermarlo,
prese la sua cara Chichi. “Lasciala stare e metti giù pure Gohan!” Urlò con
voce grave Goku “Chi è Gohan?”Chiese l’estraneo “…ah è questo piccolo
moccioso frignante, puoi tenertelo se ti va!” Detto ciò lo buttò per
terra. Il nostro neo papà, lo prese tra le braccia non staccando mai lo
sguardo del tipo, che aveva tra le braccia la sua unica ragione di
vita. Chichi intanto si stava dimenando, perché Radish le stava leccando il
collo e rabbrividì schifata. Goku si infuriò e gli disse: “Lascia stare
Chichi!” “Quindi è così che ti chiami Chichi, bel nome per una donna
altrettanto graziosa. Ma dimmi kaharoth come mai ci tieni tanto a questa
terrestre?” Lui distolse un attimo lo sguardo da lui per rivolgerlo negli
occhi di lei, che supplicavano. “Lei è mia moglie!” L’estraneo si mise a
ridere e quando Goku gli chiese il perché della sua ilarità lui rispose: “Tu
hai già una moglie, sono solo io l’unico non ancora sposato! Quindi quasi quasi,
questa ragazza me la prendo io!” Chichi aveva sentito come una lama
trafiggerla al cuore, come era già sposato? Allora l’aveva presa in giro per
tutto il tempo! Goku ribatté dicendo che lui non era sposato con nessun’altra
che non fosse Chichi. Lei guardava in basso, non aveva più nemmeno la forza
di reagire, ma a chi doveva credere, all’uomo che amava o ad un estraneo che era
capitato li per caso? Radish insistette dicendo: “Se tu non partirai con
me per il Pianeta Vegeta, io ucciderò sia te che il tuo bambino e mi divertirò a
letto con questa ragazza…che deve essere una bomba a letto” Mentre
pronunciava l’ultima frase una sua mano stava accarezzando la coscia della
giovane, che disgustata continuava a dimenarsi. “Lasciami stare brutto
pervertito, che schifo…mollami!” Goku sganciò un pugno in pieno viso
all’estraneo che non fece una piega, ma semplicemente disse: “Vedo che hai
sempre uno scarsissimo livello di combattimento, comunque facciamo così, ti
lascio ancora un giorno di tempo per scopare con questa ragazza, poi tu verrai
con me e te ne andrai dalla tua vera moglie, la principessina Kirath. A presto e
fatti trovare qui domani sera alle 8” Detto questo se ne volò via lasciando
tutti esterrefatti.
To be
continued…
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Capitolo 2 *** capitolo2: appena prima di partire ***
Una
diversa realtà
Capitolo 2: Appena prima di
partire
Erano ormai le 10 di sera e la notte stava
calando.
Goku si avvicinò alla moglie che era in ginocchio a
terra con la testa china verso le braccia, dove il suo piccolo Gohan si era già
addormentato, cullato dal calore materno.
“Tesoro, come va?”
Lei alzò il viso verso di lui, ma non aveva la stessa
aria dolce e sognante di sempre, era arrabbiata e si alzò in piedi dicendogli:
“Potevi anche dirmelo che avevi un’altra, invece di
farmi sperare…Cosa sono stato per questo lungo anno, una con cui passare il
tempo, con cui scopare!”
Goku era sorpreso dal modo in cui sua moglie diceva
quelle parole, erano piene d’ira e lo ferivano al cuore, come una lama, una
lunga ed affilata lama, che lente, inesorabilmente lenta, penetrava nella sua
carne fino a trafiggere il cuore.
“Amore, io non so chi sia quel tipo, non l’ho mai
visto in vita mia! Io non ti ho mentito tutte le volte che ti dicevo ti amo,
credimi!...”
Chichi non volle sentire ragioni e lo interruppe
dicendo:
“Non mi interessa, non ti posso credere, vattene,
sparisci dalla mia vitae tornatene da quella puttana di Kirath… e pensa che ho
fatto l’amore con te, ti ho amato, ho fatto un figlio con te, che pensavo
potesse essere prova del nostro amore, ti ho detto “ti amo” tante, troppe volte
per poterle contare, basta, Sparisci Goku,
sparisci…”
Tra le lacrime e con Gohan in braccio sparì tra la
vegetazione, lasciando Goku da solo insieme ai suoi
pensieri.
Si sedette in riva al lago e chiuse gli occhi,
ripercorse con la mente e con il cuore quei fantastici momenti passati in quel
caldo pomeriggio, i baci, le coccole e le carezze, anche i più piccoli gesti lo
facevano soffrire, anche solo il ricordo di lei. Una lacrima sfuggì ai suoi
occhi, agli occhi di un uomo, un uomo forte davanti ai pericoli, ma indifeso
davanti all’amore.
“Perché, perché hai reagito così, io ti amo Chichi, ti
amo!”
La giovane intanto, stanca di correre, stava
camminando lenta tra le piante,
piangeva, piangeva guardando suo figlio, ripensando a quella notte di 1 anno fa,
a quel pomeriggio e ripensando a lui, Son Goku. Decise di tornare da lui, non
riusciva più a stare senza la sua presenza, lo amava e questo era l’importante,
lui domani se ne sarebbe andato, ma voleva trascorrere con lui questo ultimo
giorno.
Goku iniziò a cantare, cantare una canzone che gli
veniva dal cuore, una canzone che gli veniva da dentro, che gli veniva suggerita
della luna, dalla notte
…
Da quando non mi hai più
cercato
Mi sembra molto più
difficile
Credevo di essere più
forte
Di quella sera e tutte le
parole
Ed è bastato un solo
sguardo
Solo una volta e non lo scordi
più
Rincontrarsi nei pensieri
Ritrovarsi come ieri
Anche se non può più
tornare
Basta una volta e non lo scordi
più
Quella sera e tutte le
parole…più
Ma tu
davvero
Credi sia stato un piano
studiato
Per farti del male
Se tu
Di sicuro
Sei stata più sincera
Nel dire le cose
E ora che vuoi
Vincere tu
Senza mai più chiedermi
Se mai ce la farò
E se domani
Domani
Forse ritornerò
Magari un giorno poi
Poi me ne pentirò
Ma ne valeva la pena
Rischiare tutto…no
Appena prima di partire
Basta una volta e non lo scordi
più
Chichi arrivò al lago e sentì il suo Goku parlare, mi
correggo non parlare, ma cantare.
Ma tu
davvero
Credi sia stato un piano
studiato
Per farti del male
Se tu
Di sicuro
Sei stata più sincera
Nel dire le cose
E ora che vuoi
Vincere tu
Se tu
Di sicuro
Sei stata più sincera
Nel dire le cose
E ora che vuoi
Vincere tu
Ed era l’ultimo saluto
E non ci penso più
Chichi non lo aveva mai sentito cantare, in quelle
parole vi era espresso amore e dolore, gli si avvicinò e
sussurrò:
“Son Goku perdonami…”
Lui si girò di scatto, gli pareva di aver sentito la
voce di lei, ed era proprio così, se la trovò davanti, bella come sempre, con il
viso bagnato dalle lacrime, stavolta non di rabbia, ma di
amore.
Lei gli saltò addosso facendolo cadere a terra e lo
abbracciò chiedendo scusa, scusa per tutto ciò che aveva fatto, per tutto ciò
che aveva detto.
Lui le accarezzò i capelli e lei alzò lo sguardo
incontrando quei grandi, ingenui occhi neri che tento amava e nei quali si
perdeva dolcemente.
Goku le sorrise e le
sussurrò:
“Non hai nulla da farti perdonare!L’importante che sei
qui, qui vicino a me, qui con me, qui per me”
I loro visi si avvicinarono, lenti lenti, avevano
paura, paura di fare un passo falso, ma improvvisamente, prima che le loro
labbra si potessero sfiorare, iniziarono urla e pianti. I due innamorati
guadarono in basso e video Gohan, che per tutto questo tempo era stato tra le
braccia della mamma, un momento coccolato ed un secondo dopo strapazzato e
buttato a terra. Sorrisero e insieme tornarono a casa, misero il piccolo a letto
e se ne andarono nella loro camera.
Lei era affacciata alla finestra, quando lui uscì dal
bagno e la vide, le si avvicinò e le circondò la vita, lei spostò la testa
all’indietro, incontrando lo sguardo di lui, poi si voltò e gli
disse:
“Goku, come faremo, tu lo sai che ti amo, ma come
faremo così lontani, tu dovrai andartene e sposare quella…quella…” Non riusciva
a pronunciare il nome di quella “sfascia famiglie” che le lacrime presero il
sopravvento.
Lui le asciugò con un dito e poi le fece una
promessa:
“Chichi, io ho sposato te e nessun’altra, se dovessi
risposarmi mi risposerei con te, mille volte! Andrò su quel pianeta, chiarirò
tutto e tornerò da te, fra le tue braccia, perché è solo con te che voglio
stare, solo con te che voglio vivere per tutta la
vita.”
Lei si appoggiò al suo petto, sentiva il suo respiro e
il suo cuore, tutto ciò insieme al suo calore a al suo odore le dava un senso di
sicurezza.
Dopo un lungo abbraccio, andarono a dormire, li
attendeva una nuova giornata, una giornata insieme, l’ultima giornata
insieme.
…
Era mattina, Chichi si svegliò per via di quei raggi
di primo sole che passavano attraverso le tende lilla, si sgranò gli occhi e si
stiracchiò, poi guardò l’ora, erano solamente le 7, allora si guardò accanto e
lo vide, il suo uomo, che dormiva beato come un bambino, gli si avvicinò e gli
diede un bacio sulla fronte, poi gli sussurrò:
“Son Goku, lo sai vero che ti amo
tanto!”
“Anche io ti amo, Son Chichi!” Rispose lui al dolce
risveglio.
“Goku eri sveglio?”
“Certo ed indovina cosa ho fatto mentre
dormivi?”
Chichi era perplessa, che cosa aveva fatto, poi guardò
per terra e vide delle rose,anzi petali di rose rosse, proprio come piacevano a
lei. Lo guardò con un sorriso, poi si infilò le ciabatte e si alzò, lui
aggiunse:
“La sorpresa continua di
sotto!”
La ragazza scese e trovò la colazione pronta ed un
vestito li accanto.
“Goku non finirà mai di stupirmi…” Pensò quando fu
interrotta da una dolce musica, si girò e c’era lui, bello come il sole, come il
suo sole, il suo unico sole.
“Mi concede l’onore di questo ballo signora
Son?”
“Ma certo Monsieur!”
Si misero a danzare per la cucina e alla fine della
canzone, con un fantastico casché, Goku la baciò.
Ridevano e scherzavano, volevano far sembrare questa
giornata come la più normale possibile.
Fecero colazione e poi lui le
disse:
“Perché ora non indossi questo vestito, sono sicura
che ti starà d’incanto!”
Lei notò il suo sguardo malizioso e se andò in camera
con il nuovo abito.
Dopo venti minuti scese dalle scale e quando Goku si girò a guardarla, vide un
angelo, il suo angelo di nome Chichi. Il vestito che le aveva comprato era un
Armani originale, era Bianco e senza maniche, corto e faceva intravedere le sue
generose forme, in più aveva lasciato i capelli sciolti sulle spalle, con un
cerchietto rosso ad incorniciarle il viso ed un leggero lucidalabbra sulla bocca
la rendeva ancora più bella , le scarpe erano degli semplicissimi saldali
bianchi, ma su di lei sembravano unici.
Lei gli si avvicinò e gli
chiese:
“Come sto?”
“Stai d’incanto come
sempre!”
Insieme decisero di andare in riva al mare, ma prima
portarono il loro preziosissimo Gohan dalla amica
Bulma.
Arrivarono sulla bellissima spiaggia di sabbia bianca
e fine, erano alle Maldive, l’acqua era limpida e cristallina ed un sole caldo e
luminoso, brillava in cielo. C’era molta gente per cui si spostarono in una
parte più isolata,anzi molto più isolata.
Erano ormai le tre ed il pancino di Goku iniziò a
brontolare fortemente.
“Ma hai sempre fame tu?”
“scusa Chichi, lo sai sono fatto così! Però dato che
non abbiamo portato nulla da mangiare, puoi saziarmi in un altro
modo!”
Lei sorrise, aveva sempre la frase giusta al momento
giusto, forse era questa un’altra delle tante qualità che l’avevano fatta
innamorare.
I loro visi si avvicinarono e le loro labbra si
scontrarono, un altro passionale bacio, scambio di sentimenti, altro amore, li
sulla spiaggia, senza timore, tra l’acqua salmastra e la tenera
sabbia.
Le ora passavano in fretta e la giornata pure, erano
le 7, fra un’ora, la fatidica partenza. I due innamorati erano abbracciati a
vedere il tramonto ed a scambiarsi le ultime frasi.
“Chichi, tesoro. Se solo non dovessi partire, starei
con te per sempre.” Disse il nostro eroe
incupendosi.
“Non ti preoccupare Goku, finche il nostro amore vivrà
nei nostri cuori, anche se saremo lontani, staremo vicini…ti amo Son Goku,
davvero.”
“Ti amo anche io Son
Chichi…pensami!”
“Certo, ogni attimo della ma vita, mi manchi
già!”
Dopo qualche altra frase tenera e romantica, partirono
per il luogo prestabilito, dove Goku sarebbe partito con Radish per il pianeta
Vegeta.
To be Continued…
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Capitolo 3 *** capitolo 3: L’addio e l’arrivo sul pianeta Vegeta ***
Una
diversa realtà
Capitolo 3: L’addio e l’arrivo sul pianeta
Vegeta
Erano le otto in punto, Radish era già li con la sua
navicella, che aspettava suo fratello, poi lo vide che qualche metro più in la,
salutava sua moglie e il suo piccolo bambino.
“Ma che bella scena, mi viene
quasi…da…VOMITARE!”
“Oh Goku, stai attento amore, torna a casa sano e
salvo ti prego!”
“Certo Chichi e tu fa crescere bene nostro figlio mi
raccomando…ciao Gohan, ricordati del tuo papà!”
Gli prese le manine e vi diede un bacino, poi si
rivolse alla ragazza:
“Ti amo, non lo dimenticare
mai….”
“Non lo farò e tu non scordare che sei la mia vita,
Son Goku ti amo…”
Un altro bacio, ma diverso dagli altri, era un bacio
d’addio, il sapore delle loro labbra si confondeva con quello delle loro
lacrime, si amavano davvero tanto, duro era separarli e non sapete quanto è duo
per me, scrivere queste parole!
Goku salì sulla navicella e si affacciò all’unica
finestrella presente per poterla vedere, un’ultima volta. Appoggiò i
polpastrelli della dita vicino alle sue labbra, poi accostò l’intero palmo della
mano alla finestra. Era bellissima, come quando l’aveva sposata un anno fa, quel
vestito le stava d’incanto e quei capelli mossi dalla brezza serale la rendevano
ancora più bella, teneva fra le braccia il loro piccolo frugoletto, il loro
adorato Gohan, quanto gli sarebbe mancata la sua
famiglia.
La navicella partì e sparì nel cielo stellato, Chichi
la guardava andar via, non poteva crederci, il suo Goku se n’era
andato.
Stette li nel bosco a fissare il vuoto dello spazio
per qualche minuto, poi sentì qualcosa o meglio qualcuno premere contro il suo
petto, Gohan aveva freddo e lei pensò ce forse era meglio rientrare in
casa.
Arrivata diede il latte al piccolo e poi andò nella
sua camera, li lo mise nella culla e gli rimboccò le coperte, come era tenero
pensò, tutto suo padre, poi si girò verso l’immenso letto matrimoniale,che senza
Goku sembrava ancora più grande.
Si mise sotto le coperte e guardò alla sua destra,
vuoto, non c’era nessuno.
“Goku, mi manchi già…” Disse in un sussurro strozzato
da delle lacrime, poi dolcemente si addormentò pensando a quelle tenere frasi
che le aveva detto.
“Chichi, tesoro. Se solo non dovessi partire, starei
con te per sempre.”
“Ti amo anche io Son
Chichi…pensami!”
“Ti amo, non lo dimenticare
mai….”
Sulla navicella intanto Goku si era rinchiuso in uno
stanzino,nel quale decise di coricarsi, era assorto da mille pensieri, che
furono interrotti dal bussare incessante di
qualcuno
“Kaharoth fammi
entrare!”
Lui aprì la porta.
“Oh finalmente, fattelo dire, hai fatto la scelta
giusta, anche se mi dispiace non aver preso su anche quella ragazza, poteva
davvero soddisfarmi”
Goku strinse i pugni e digrignò i
denti.
“Non parlare così di mia moglie,
capito?”
“Ahah…tua moglie, vuoi piantarla tu sei da sempre
promesso in sposo, lo sai vero?” ”No, e non lo voglio sapere, voglio chiarire
questa questione e tornarmene al più presto sulla
terra”
“Impossibile fratellino, continua a sognare. Forse
quando avrai sterminato tutti i Sayan dell’universo potrai considerarti libero
di tornare da tua moglie e tuo figlio” Affermò uscendo dalla
stanza
Goku aspettò che se ne fosse andato poi tra sé e sé
disse:
“Aspetta e vedrai!”
Dopo qualche ora il nostro eroe poté vedere dalla
finestrella un grande pianeta rosso in lontananza, era Giove, mancavano solo
pochi minuti all’arrivo su Vegeta-sei e lui non smetteva di ripensare alla
Terra, ai suoi amici, alla sua famiglia e addirittura ai nemici
affrontati.
Chichi si era appena alzata, aveva pulito la casa e
dato da mangiare al piccolino, era sfinita e si concesse un meritato riposo sul
divano, quando vide vicino alla foto del matrimonio una
busta.
Sentì l’odore, era quella del suo Goku, l’aprì
lentamente, quasi avesse paura del suo contenuto e iniziò a
leggere.
Cara Chichi,
ti chiederai come mi sia venuto in mente di scrivere
una lettera, beh, il motivo lo sai…domani partirò e ti lascerò da sola con
nostro figlio da crescere.
Volevo lasciarti un mio ultimo ricordo nel caso che,
faccio fatica a dirlo, perissi nel corso della mia
avventura.
Perché? Perché ti chiederai, perché sono voluto
partire?
Per capire le mie origini, per chiarire che sei solo
tu mia moglie e cosa più importante, perché se io non fossi partito il mio
presunto “fratello” Radish ti avrebbe fatto del male. Non lo avrei mai
permesso!
Sai quanto ti ami e sai che vorrei sempre vivere con
te, ma probabilmente il destino ci vuol separare, io combatto, combatto perché
questo non possa mai accadere, ma se, per disgrazia, dovesse succedere, allora
sappi che non ho mai amato nessuno come ho amato
te!
Quindi Chichi, tesoro mio, con le lacrime agli occhi e
con una forte stretta al cuore ti scrivo:
“Non smettere mai di credere in me, io combatterò,
combatterò per me e per te, insomma per noi! Per tornare a prenderti fra le mie
braccia, per tornare a baciarti, per tornare a coccolarti, per tornare a condividere
con te la mia vita, per tornare a fare il padre, per tornare a fare il marito,
per tornare ad essere tuo, tuo per sempre!”
Ti amo.
Son Goku
Chichi ripensava a quelle belle parole, le lacrime non
riuscirono a trattenersi dall’uscire dagli occhi arrossati, Kami quanto gli
mancava.
Si portò la lettera al cuore e si stese sul divano,
poi qualche minuto dopo:
“Devo aiutare Goku!”
Ebbene si, non riusciva proprio a stare senza di lui e
quando si mette in testa qualche cosa niente e nessuno riesce a
fermarla.
“ Dov’è…dov’è?” Ripeté sfogliando le pagine della
rubrica.
“Eccolo…allora…0247759820”
Tut…Tut
“Pronto”
“Ciao Bulma, sono Chichi ti posso
parlare?”
Goku era finalmente arrivato su Vegeta-sei, un pianeta
arido e freddo, proprio come il cuore del popolo che vi abitava, i
Sayan.
Radish lo condusse al cospetto del re Vegeta, nel
grande ed immenso palazzo reale.
“Salve mio signore, le ho portato colui che chiedeva,
il plebeo Kaharoth!” Annunciò Radish con sorriso
maligno
“Le mie sincere congratulazioni, ma noto che ha un
livello molto basso, come quando era nato. Ha almeno sterminato tutti i
terrestri?” Chiese il re
“No mio signore, li ha addirittura salvati dai nemici
e per di più si è sposata una ragazza di quel pianeta, al posto di essere fedele
a sua figlia, la principessa!”
“Che cosa, ma questo è oltraggio…se non fosse perché
mi serve lo farei subito uccidere! Comunque, non mi importa, tu Kaharoth
sposerai mia figlia Kirath e niente storie!”
Goku che era stato zitto fino a quel momento
finalmente parlò e si fece valere.
“Mi dispiace, ma io non sposerò nessun’altra che non
sia Chichi, mia moglie e non vi servirò mai e poi
mai!”
Il re era sorpresissimo, ma non per l’affronto, ma
bensì per il nome della ragazza.
“Cosa hai detto? Chichi?”
Chiese
“Si, mia moglie porta quel
nome.”
“Sai Kaharoth, ti vorrei parlare in privato.” Disse
facendo segno a tutti gli altri presenti di
andarsene.
Goku si avvicinò leggermene a sua altezza, che iniziò
a raccontargli una storia di esattamente 23 anni
prima.
To be continued….
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Capitolo 4 *** Capitolo 4: Uno sconvolgente racconto ***
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UNA DIVERSA REALTÀ
Capitolo 4: Uno sconvolgente
racconto
Goku si avvicinò leggermene a sua altezza, che iniziò a
raccontargli una storia di esattamente 23 anni prima. “Tanti anni fa, il
nostro pianeta era verde e rigoglioso, il sole baciava i nostri visi e i nostri
vastissimi territori. Un brutto giorno un mostro crudele chiamato Freezer si
abbatté sul nostro pianeta, sterminò la mia gente e fece razzie, poi decise di
maledire i pochi sayan rimasti sul pianeta, dicendo che tutti coloro che si
trovavano su Vegeta-sei, non avrebbero mai vissuto in pace, ma avrebbero solo
desiderato morte e distruzione e solo quando tutti i pianeti della galassia
sarebbero stati nelle sue mani, ci avrebbe tolto la maledizione inflitta. Prima
che la scagliasse, alcuni sayan furono salvati, esattamente 3, io che fui
mandato su Namek, te ed una ragazza sulla Terra. Io venni mandato da bambino,
avevo circa 3 anni, dai namecciani, che mi accolsero e mi allevarono come loro
figlio, poi un giorno il mio istinto Sayan si risvegliò e li uccisi tutti.
Tornai vittorioso sul mio pianeta e per il buon lavoro svolto, Freezer mi fece
diventare il re del mio popolo, ma al contrario degli altri sayan io sono dotato
di ragione. Tu e la ragazza avevate entrambi 1 anno e due mesi, quando vi
spedirono sulla Terra nella galassia del Nord. Eravate fortunati, la maledizione
non vi colpì.Tu eri figlio di Bardrak e Tanipuu, mentre lei di Hazzor e lady
Kartret. Ti avevano assegnato prima di partire il nome Kaharoth e a lei il nome
di Chisachi, abbreviato in Chichi.” Goku era sconvolto, ma come, sua moglie
non poteva essere una Sayan, non aveva nemmeno la coda. “Mi scusi se la
interrompo, ma Chichi che io sappia non ha mai avuto la coda.” “ Suo padre
gliela fece tagliare appena nata, perché quando si trasformava era troppo forte,
già a soli 2 giorni aveva un livello di forza pari a 3000 era una cosa
sbalorditiva.” Goku continuava a riflettere, a pensare, ma se al Torneo era
di livello inferiore al suo? “Perdoni la mia insistenza, ma mia moglie non è
così forte!” “Quando le tagliarono la coda il suo livello scese di parecchio,
addirittura sotto il tuo, circa 10, metre il tuo era 11, quando partiste
insieme” Goku insisteva: “Ma potrebbero esserci tante Chichi?” “Sulla
navicella c’era il suo nome, probabilmente chi l’ha trovata l’ha letto e le ha
dato quello come primo nome.”
No, no, non poteva crederci, non sua
moglie, lei, come poteva essere una Sayan, il suo dolce viso, la sua morbida
pelle ed i suoi occhi innocenti. Chinò la testa ed il re aggiunse. “Ci
aiuterai a sconfiggere Freezer e a far tornare il nostro popolo come un
tempo?” Goku annui e disse: “io vi aiuterò, ma voi dovete giurare che mi
farete tornare sulla Terra da mia moglie, Sayan o non Sayan, senza obbligarmi a
sposare vostra figlia e che mi lascia rete in pace per sempre.” Il re mise
una mano sul cuore e promise. Goku decise di fare un’ultima domanda: “Perché
volete sconfiggere Freezer non è lui che vi ha fatto diventare re?” “Si, ma
io non riconosco più la mia gente, cattiva ed assetata di sangue e non voglio
essere re di un popolo così. Ah…quasi dimenticavo, qui nessuno conosce
l’esistenza di Chichi, perché pensavo fosse deceduta nel viaggio, mentre di te
qualcuno sa, sa forse anche troppo” …Terra… Chichi si era recata alla
Capsule & Co. insieme a Gohan, per parlare con Bulma, la sua migliore amica,
le aveva raccontato tutto per filo e per segno. “Chichi, non ti preoccupare,
Goku sistemerà tutto e tornerà da te.” “No, Bulma io voglio aiutarlo, ti
supplico dammi una mano, costruiscimi una navicella, vorrei partire per stasera
massimo.” La giovane Brief non sapeva cosa fare, ma vedendo l’amica così
sconvolta decise di aiutarla, si mise subito al lavoro e per sera le preparò una
navicella spaziale fantastica, di un bel celeste, con rifiniture
bianche. “Ciao Bulma, tornerò presto. Occupati tu del mio Gohan per favore,
sono sicura che sarai un’ottima seconda mamma per lui.” Salì a bordo e partì,
non sapeva ancora cosa l’attendeva, quali sorprese e quali
avventure. …Vegeta-sei… “Vostra altezza, potrei rivedere i miei
genitori?” “Certo, ma domani, perché ora sono partiti per una commissione da
me assegnata, devono allenarsi per un’importante guerra. Intanto raccontami la
tua storia e quella di Chichi” Goku si sedette per terra ed iniziò a
ripercorrere ad occhi chiusi ogni singolo ricordo. “Io non ricordo molto del
mio passato, sono stato cresciuto da mio nonno Gohan che mi ha insegnato le arti
marziali, poi insieme ad una ragazza di nome Bulma, sono andato alla ricerca
delle 7 sfere del drago, che esaudiscono ogni desiderio, è proprio durante
questo viaggio che ho conosciuto Chichi, era una ragazza molto dolce e amava
anch’ella combattere, poi lei mi fece promettere che un giorno l’avrei sposata
ed quando a un torneo di arti marziali la rincontrai, le promisi che l’avrei
presa in moglie. Il castello di suo Padre, quello terrestre, si incendiò ed
insieme a lei partii alla ricerca del ventaglio magico, poi finalmente ci
sposammo. Un anno dopo nacque Gohan, nostro figlio, decisi allora di dargli il
nome di mio nonno e fino ad ieri ho vissuto una vita tranquilla con la mia
famiglia.” Il re aveva ascoltato con interesse la storia ed infine
disse: “Se Chichi è una Sayan come sostengo io, anche vostro figlio lo è, lo
sai vero?” Goku annui, si, ci aveva pensato, ma era strano, era un bambino
così piccolo e svogliato. Finite le chiacchiere fu portato in una delle tante
camere da letto, li si sarebbe riposato ed avrebbe riflettuto su tutto ciò che
gli era stato riferito. Poteva davvero Chichi essere una Sayan come lui? Forse
si, era forte, decisa e testarda, tre delle caratteristiche principali di questa
razza, le possedeva anche lui e probabilmente anche il loro piccolo
Gohan. Nella navicella che era ormai a metà del viaggio, anche Chichi stava
riposando, con tra le mani la lettera del suo Goku, che aveva riletto quasi 20
volte prima di prendere sonno. To be continued…
Scusate per il ritardo....ho avuto tanti impegni...spero
vi sia piaciuto...Recensite... ^_^
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Capitolo 5 *** Capitolo 5: Chichi arriva ***
efp
Scusate se non aggiorno con frequenza questa FF, ma ecco
il nuovo capitolo, spero vi piaccia.
Grazie a tutti quelli che hanno recensito fino ad ora:
sexxxychichi,Avril,Elechan86,giorgyna-chan,lola,Camy/Chichi,chichina,Serena,Orsettainnamorata e a Sirenis a cui devo tantissimo....ti voglio bene...tantotanto ^^
Vi prego di recensire.....mi sento più motivata a postare il
continuo... ^.^
UNA DIVERSA REALTÀ
Capitolo 5: Chichi arriva
!
Era l’alba quando Chichi si svegliò e vide davanti a se il pianeta
Vegeta-sei, si vesti di fretta, aveva dietro solo 3 vestiti e decise di mettere
quello regalatole da Goku prima della partenza. Tutti i sayan intanto erano
all’erta, una navicella non identificata si stava avvicinando pericolosamente al
loro pianeta. Il re fu avvisato, ma aveva intuito chi ci fosse a bordo,
sentiva la sua aura, anche se debole. Chichi scese dall’astronave e si vide
parati davanti tutti i Sayan, che stavano per attaccarla, quando uno di loro si
fece largo fra la folla e disse: “Che graziosa visione.” Era Radish, che
le si avvicinò e disse agli altri che ci avrebbe pensato lui. La condusse
davanti al re e poi se ne andò. “Buongiorno….tu sei Chichi, giusto?” La
ragazza ancora sconvolta annui e poi gli chiese come facesse a conoscere il suo
nome “Me lo ha detto lui” Rispose indicando una figura alle sue spalle. Era
Goku, il suo Goku, che corse verso di lei e la abbracciò. “Come sono felice
di vederti amore!” Disse lui Chichi lo stava guardando con le lacrime agli
occhi e poi gettò il suo viso contro il suo muscoloso petto. Dopo qualche
minuto, Goku aiutato dal re Vegeta le raccontò tutta la storia, che lei seguì,
passo passo, a bocca aperta. “Io sarei una Sayan?” “Si mi cara, ma per
vedere che sei davvero tu la Chichi che intendo, per avere una conferma, devo
chiederti se quando c’è la luna piena, ti appare un punto nero come una botta
sul fondo della schiena.” “Si!” Rispose lei Anche a Goku capitava, era la
coda che si faceva un attimino più evidente. Non c’erano più dubbi ormai, sia
Goku, che sua moglie Chichi erano dei Sayan, ora dovevano solo allenarsi per
sconfiggere Freezer e riportare le pace su Vegeta-sei. Furono portati
entrambi in una camera speciale, li avrebbe iniziato con la prima fase degli
esercizi. Vi entrarono, rimanendo stupiti delle grandezze, c’erano immense
pareti bianche, sembrava il nulla, il vuoto ed in alto c’era scritto Sala
allenamenti 1 forza 3000 I due coniugi si chiedevano cosa significasse, ma
presto lo vennero a sapere, si doveva raggiungere la forza di 3000 prima di
passare al livello 2. Ad entrambi fu data una tuta, era di color bianco,
abbastanza aderente e pesante, con il collo alto e una cintura di pelle
nera. Goku era proprio bellissimo, lei se ne accorse, quella tuta gli stava
d’incanto, faceva risaltare i suoi muscoli e quel viso ingenuo. Lui alzò lo
sguardo incontrando quello di lei, che rossa si girò dall’altra parte. Era
fantastica, quella tuta regalava una visuale celestiale di quel corpo da dea, i
capelli prima dolcemente sciolti, ora erano legati a coda di cavallo da un
nastro rosso e quegli stivali, anch’essi bianchi, la slanciavano
benissimo. Lui le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla: “Perché sei
diventata tutta rossa, non è la prima volta che ti scopro a guardarmi e poi cosa
c’è di male, sono si o no un bel figo!” Lei sorrise e si girò. “Beh anche
tu però mi stavi osservando o sbaglio?” Goku mise una mano dietro la testa e
divento bordeaux, l’aveva proprio scoperto. Furono interrotti da una specie
di terremoto, che violentissimo faceva tremare tutta la stanza, Chichi perse
l’equilibrio ed andò a finire tra le braccia del marito, che si guardava intorno
preoccupato. “Che succede?” Chiese lei, che però non ebbe risposta. Il
terremoto finì e lei riuscì a rimettersi sui suoi piedi, guardò lui, che però
stava rivolgendo uno sguardo stupito da tutt’altra parte. Dal muro erano
apparsi due grossi robot, che prima che potessero dire “Che roba è?” li stavano
attaccando sparando fuoco a tutto spiano.
Goku se la cavava molto bene,
al contrario di sua moglie, che scappava per tutta la stanza urlando (la solita
Chichi ^^) Goku vide un robot rincorrerla e così superatolo afferrò il suo
amore e poi distrusse due robot. Sul muro apparve una
scritta: “Complimenti, livello 1 completato…ci vediamo domani con il secondo
livello forza 6000” Chichi alzò lo sguardo dal petto del marito, che aveva
stretto fino ad ora e lo guardò triste, mentre lui le sorrideva. “Cosa c’è
Chichi?” Chiese lui “Goku….scusa” Rispose semplicemente lei “E di cosa,
posso saperlo?” Insistette lui Lei si staccò dal suo abbracciò e scappò dalla
stanza piangendo. Goku era rimasto spiazzato dalla reazione della moglie, ma
cos’aveva, perché era scappata piangendo, decise di rincorrerla e la trovò nel
giardino reale, seduta su una panchina con le lacrime agli occhi. Le accarezzò
la testa e si sedette accanto a lei. “Chichi tesoro, perché sei scappata,
perché piangi?” “…” “Non vuoi dirmelo, allora lo devo scoprire a mio
modo…”Disse mettendole una mano dentro il collo della tuta “…facendole il
solletico signora Son” Chichi dopo cinque minuti non riuscì a trattenersi e
scoppio a ridere e a dimenarsi. “Ci sono questi riuscito…” Continuava lui
beffardo “Basta…ok….ok…mi arrendo….basta!” Goku smise e le guardò, lei che
un attimo prima stava ridendo ora era tornata seria. “Io…io Goku…ti ho deluso
scusa!” Lui dolcemente le disse: “Chichi tu non mi hai mai delusa, non mi
deludi e non mi deluderai mai, lo vuoi capire che ti amo troppo!” Lei
sembrava accennare un sorriso, ma poi triste continuò: “Io non so combattere,
contro quei due robot mi sono sentita inutile, debole, indifesa, volevo aiutarti
ed allenarmi accanto a te, pensavo i farcela,invece…sono una frana…”Finì
scoppiando a piangere. Lui la consolò dicendole: “Chichi è ovvio è da un
po’ che non ti alleni, ma vedrai rimedieremo tutto!” Lei alzò lo sguardo
incontrando il suo serio e sicuro, i loro visi si avvicinarono, i loro occhi si
chiusero e le loro labbra si toccarono, ma prima che potesse esserci un dolce
bacio, un servo li interruppe annunciando che sua altezza il re voleva
vederli. “Salve vostra maestà” Dissero all’unisono inchinandosi “Ciao Goku
e ciao Chichi, ho saputo del vostro allenamento, davvero eccezionale, no avrei
mai detto che potevate fare tanto!” Goku ringraziò, mentre Chichi guardò in
basso triste “Goku, vorrei parlarti da solo, Chichi puoi andare per ora,
grazie!” Lei se ne andò, mentre una grande amarezza si dilatò nel cuore di
Goku. “Cosa voleva dirmi?” “Kakaroth, io ho saputo tutto, vostra moglie
non sa proprio combattere, è un’incapace…” Chichi da dietro la porta stava
ascoltando tutto amareggiata, si, era proprio una frana, come avrebbe potuto
anche solo pensare di aiutare il nostro Goku. Lui interruppe re Vegeta
ribattendo: “Chichi non è un’incapace, solo è da molto che non si
allena…” Lei era sollevata dal fatto che suo marito la difendeva, ma non
poteva andare avanti così, lei era venuta su questo arido e sperduto pianeta
solo ed esclusivamente per lui, voleva e doveva aiutarlo, non poteva lasciarlo
solo e non lo avrebbe fatto. Scappò via iniziando a correre, correre e correre,
ma verso dove…? L’unico luogo che l’avrebbe aiutata, la stanza degli
allenamenti.
dalla vostra Lauratheangel (La fan più gasatissima di
GxC)
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