Una diversa realtà

di lauratheangel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una visita inaspettata ***
Capitolo 2: *** capitolo2: appena prima di partire ***
Capitolo 3: *** capitolo 3: L’addio e l’arrivo sul pianeta Vegeta ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Uno sconvolgente racconto ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Chichi arriva ***



Capitolo 1
*** Una visita inaspettata ***


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UNA DIVERSA REALTÀ

Capitolo 1: Una visita inaspettata

Eravamo tutti tranquilli quel giorno d’estate, io e mia moglie avevamo pensato di andare, insieme al nostro bambino di appena 3 mesi, al laghetto vicino a casa. Tutto era sereno, il sole splendeva alto nel cielo e io non ero mai stato così felice, mi presento sono Son Goku e questa è una storia che non ho mai raccontato e che lo scrittore del mio manga non ha mai disegnato. Come stavo dicendo, era una bellissima giornata, Chichi, la mia cara mogliettina ormai da 1 anno e più, stava sistemando gli ultimi preparativi per un pic-nic con i fiocchi, non vi dico che fame che avevo, così presi in braccio lei ed il mio piccolo Gohan e partii tra la fitta vegetazione, sentivo mia moglie tenere il fiato e stringersi a me, era venuta molte volte sulla mia fidata nuvola Speedy, ma ne aveva il terrore. Arrivati al punto prestabilito, la posai a terra e mi gettai in acqua…da qui lascio continuare Laura, la vera e propria narratrice della storia.

Chichi si girò e iniziò a rimproverare Goku, che la stava bagnando con schizzi d’acqua fredda, ma lui non smetteva, la voleva far arrabbiare e ci stava riuscendo alla perfezione. La ragazza posò sul prato il figlioletto Gohan, che stava beatamente dormendo e si avvicinò all’acqua, voleva rilassarsi, fare la mamma a tempo pieno la distruggeva. Goku le si avvicinò e le prese un braccio
“Che fai Goku, non provarci nemmeno a buttarmi in acqua, capito?”
“Ma io non avevo in mente di fare quello…” E detto ciò le prese con una mano il viso e lo accostò al suo, con l’altra mano le accarezzò la vita e poi finalmente la baciò, dolcemente e sofficemente come sempre.
Lei era rimasta stupita da quel gesto così inaspettato, aveva gli occhi spalancati, ma via via che il bacio si faceva più passionale, lei si scioglieva fra quel tenero amore e quelle romantiche coccole, finì per chiuderli e assaporare il dolce sapore delle labbra del suo uomo, che ritmicamente toccavano le sue e le loro lingua che desiderose si appropriavano l’una dell'altra.
Chichi senza neanche accorgersene stava scivolando nell’acqua e quando fu dentro con tutto il corpo, Goku si staccò dal bacio e le disse:
“Non ho dovuto neanche chiedertelo, sei entrata tu di tua spontanea volontà!”
Chichi si guardò attorno e vide che non era più tranquillamente sulla sponda del lago con i raggi del sole che le si infrangevano sul viso, ma era zuppa nell’acqua con suo marito che se la rideva.
“Goku, sei proprio uno scemo sai! Io…io non ti sopporto quando fai così”
Lui le prese il viso tra le mani ancora una volta e le sfiorò le labbra, facendo infrangere il suo respiro contro il volto della donna che amava e poi sussurrò:
“Anche quando faccio così?”
Lei sorrise e rispose:
“No, quando fai così, non riesco a resisterti!”
Detto questo si unirono in un altro bacio, dolce come l’acqua di quel lago e caldo come il fuoco che bruciava nei loro cuori.
Lui prese audacemente ad toccare con le sue mani birichine ogni parte di quella dea che era da poco sua moglie, chiuse gli occhi e senti il tocco della sua pelle dura e muscolosa, contro quella soffice e candida di sua moglie, che era ormai del tutto priva dei vestiti, si spogliò anche lui e ripresero a baciarsi, con ancora più passione e desiderio di prima, il pene di lui era ormai del tutto eccitato, continuava a premere sulla virilità di lei, che accortasene guardò in basso e disse al suo uomo:
“Non ci vuole molto per farti eccitare!”
Goku le mise un ciuffo di capelli dietro all’orecchio e le sussurrò nell’orecchio:
“Beh, guarda che donna stupenda ho come moglie!”
Detto questo si guardarono dritti negli occhi e poi, dopo una conferma, sigillata da un bacio, Goku poté penetrare in lei, fece piano, molto piano, finche non fu del tutto dentro. Fecero l’amore per ben due ore, poi finalmente entrambi raggiunsero l’apice del piacere e l’orgasmo.
Si diressero verso la costa e Goku con la schiena rivolta alla riva, abbracciò la sua donna, si coccolarono e si baciarono, pi Chichi si staccò di colpo e disse:
“Oh mio Dio…”
Goku si spaventò e finì con la testa sotto l’acqua, riemerso le chiese:
“Che c’è, dopo aver fatto l’amore hai intenzione di farmi venire un infarto!”
Chichi gli sorrise e disse:
“No, è che mi sono ricordata che è da ben due ore che il signor Son Goku non mangia e poi, il nostro Gohan avrà appetito, no?”
Goku mise un braccio dietro la testa, come suo solito e poi si sentì un brontolio provenire dal suo stomaco.
Uscirono dall’acqua e si vestirono, poi Chichi si girò per prendere il bambino, ma non lo trovò, urlò e Goku si precipitò da lei.
“Che c’è anc…”
Non finì la frase, perché capì benissimo che cosa stava succedendo, un estraneo vestito in modo bizzarro teneva per la coda il loro piccolo frugoletto.
“Chi sei? Lascialo stare!”
Gohan era in lacrime non smetteva di piangere e di urlare, ma si sentì comunque la voce del’estraneo che disse:
“Salve Kaharoth, finalmente ci rincontriamo, non ti ricordi di me?”
Goku aveva l’odio negli occhi e gli disse:
“Io non sono Kazaroth…o quello che sia, io sono Goku, Son Goku e no, non ti ho mai visto in vita mia!”
“Io sono Radish, tuo fratello e devi tornare subito sul nostro pianeta, dato che non hai compiuto il tuo dovere!”
“Che cosa?” Disse Chichi
Radish la guardò, era proprio una bella donna, la avrebbe fatto comodo una moglie, così prima che Goku potesse fermarlo, prese la sua cara Chichi.
“Lasciala stare e metti giù pure Gohan!” Urlò con voce grave Goku
“Chi è Gohan?”Chiese l’estraneo “…ah è questo piccolo moccioso frignante, puoi tenertelo se ti va!” Detto ciò lo buttò per terra.
Il nostro neo papà, lo prese tra le braccia non staccando mai lo sguardo del tipo, che aveva tra le braccia la sua unica ragione di vita.
Chichi intanto si stava dimenando, perché Radish le stava leccando il collo e rabbrividì schifata.
Goku si infuriò e gli disse:
“Lascia stare Chichi!”
“Quindi è così che ti chiami Chichi, bel nome per una donna altrettanto graziosa. Ma dimmi kaharoth come mai ci tieni tanto a questa terrestre?”
Lui distolse un attimo lo sguardo da lui per rivolgerlo negli occhi di lei, che supplicavano.
“Lei è mia moglie!”
L’estraneo si mise a ridere e quando Goku gli chiese il perché della sua ilarità lui rispose:
“Tu hai già una moglie, sono solo io l’unico non ancora sposato! Quindi quasi quasi, questa ragazza me la prendo io!”
Chichi aveva sentito come una lama trafiggerla al cuore, come era già sposato? Allora l’aveva presa in giro per tutto il tempo!
Goku ribatté dicendo che lui non era sposato con nessun’altra che non fosse Chichi.
Lei guardava in basso, non aveva più nemmeno la forza di reagire, ma a chi doveva credere, all’uomo che amava o ad un estraneo che era capitato li per caso?
Radish insistette dicendo:
“Se tu non partirai con me per il Pianeta Vegeta, io ucciderò sia te che il tuo bambino e mi divertirò a letto con questa ragazza…che deve essere una bomba a letto”
Mentre pronunciava l’ultima frase una sua mano stava accarezzando la coscia della giovane, che disgustata continuava a dimenarsi.
“Lasciami stare brutto pervertito, che schifo…mollami!”
Goku sganciò un pugno in pieno viso all’estraneo che non fece una piega, ma semplicemente disse:
“Vedo che hai sempre uno scarsissimo livello di combattimento, comunque facciamo così, ti lascio ancora un giorno di tempo per scopare con questa ragazza, poi tu verrai con me e te ne andrai dalla tua vera moglie, la principessina Kirath. A presto e fatti trovare qui domani sera alle 8”
Detto questo se ne volò via lasciando tutti esterrefatti.

To be continued…


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Capitolo 2
*** capitolo2: appena prima di partire ***


Una diversa realtà

 

 

Capitolo 2: Appena prima di partire

 

Erano ormai le 10 di sera e la notte stava calando.

Goku si avvicinò alla moglie che era in ginocchio a terra con la testa china verso le braccia, dove il suo piccolo Gohan si era già addormentato, cullato dal calore materno.

“Tesoro, come va?”

Lei alzò il viso verso di lui, ma non aveva la stessa aria dolce e sognante di sempre, era arrabbiata e si alzò in piedi dicendogli:

“Potevi anche dirmelo che avevi un’altra, invece di farmi sperare…Cosa sono stato per questo lungo anno, una con cui passare il tempo, con cui scopare!”

Goku era sorpreso dal modo in cui sua moglie diceva quelle parole, erano piene d’ira e lo ferivano al cuore, come una lama, una lunga ed affilata lama, che lente, inesorabilmente lenta, penetrava nella sua carne fino a trafiggere il cuore.

“Amore, io non so chi sia quel tipo, non l’ho mai visto in vita mia! Io non ti ho mentito tutte le volte che ti dicevo ti amo, credimi!...”

Chichi non volle sentire ragioni e lo interruppe dicendo:

“Non mi interessa, non ti posso credere, vattene, sparisci dalla mia vitae tornatene da quella puttana di Kirath… e pensa che ho fatto l’amore con te, ti ho amato, ho fatto un figlio con te, che pensavo potesse essere prova del nostro amore, ti ho detto “ti amo” tante, troppe volte per poterle contare, basta, Sparisci Goku, sparisci…”

Tra le lacrime e con Gohan in braccio sparì tra la vegetazione, lasciando Goku da solo insieme ai suoi pensieri.

Si sedette in riva al lago e chiuse gli occhi, ripercorse con la mente e con il cuore quei fantastici momenti passati in quel caldo pomeriggio, i baci, le coccole e le carezze, anche i più piccoli gesti lo facevano soffrire, anche solo il ricordo di lei. Una lacrima sfuggì ai suoi occhi, agli occhi di un uomo, un uomo forte davanti ai pericoli, ma indifeso davanti all’amore.

“Perché, perché hai reagito così, io ti amo Chichi, ti amo!”

La giovane intanto, stanca di correre, stava camminando lenta tra le  piante, piangeva, piangeva guardando suo figlio, ripensando a quella notte di 1 anno fa, a quel pomeriggio e ripensando a lui, Son Goku. Decise di tornare da lui, non riusciva più a stare senza la sua presenza, lo amava e questo era l’importante, lui domani se ne sarebbe andato, ma voleva trascorrere con lui questo ultimo giorno.

Goku iniziò a cantare, cantare una canzone che gli veniva dal cuore, una canzone che gli veniva da dentro, che gli veniva suggerita della luna, dalla notte

 

Da quando non mi hai più cercato

Mi sembra molto più difficile

Credevo di essere più forte

Di quella sera e tutte le parole

Ed è bastato un solo sguardo

Solo una volta e non lo scordi più

Rincontrarsi nei pensieri

Ritrovarsi come ieri

Anche se non può più tornare

Basta una volta e non lo scordi più

Quella sera e tutte le parole…più

 

Ma tu

davvero

Credi sia stato un piano studiato

Per farti del male

Se tu

Di sicuro

Sei stata più sincera

Nel dire le cose

E ora che vuoi

Vincere tu

 

Senza mai più chiedermi

Se mai ce la farò

E se domani

Domani

Forse ritornerò

Magari un giorno poi

Poi me ne pentirò

Ma ne valeva la pena

Rischiare tutto…no

Appena prima di partire

Basta una volta e non lo scordi più

 

Chichi arrivò al lago e sentì il suo Goku parlare, mi correggo non parlare, ma cantare.

 

 

Ma tu

davvero

Credi sia stato un piano studiato

Per farti del male

Se tu

Di sicuro

Sei stata più sincera

Nel dire le cose

E ora che vuoi

Vincere tu

 

Se tu

Di sicuro

Sei stata più sincera

Nel dire le cose

E ora che vuoi

Vincere tu

Ed era l’ultimo saluto

E non ci penso più

 

Chichi non lo aveva mai sentito cantare, in quelle parole vi era espresso amore e dolore, gli si avvicinò e sussurrò:

“Son Goku perdonami…”

Lui si girò di scatto, gli pareva di aver sentito la voce di lei, ed era proprio così, se la trovò davanti, bella come sempre, con il viso bagnato dalle lacrime, stavolta non di rabbia, ma di amore.

Lei gli saltò addosso facendolo cadere a terra e lo abbracciò chiedendo scusa, scusa per tutto ciò che aveva fatto, per tutto ciò che aveva detto.

Lui le accarezzò i capelli e lei alzò lo sguardo incontrando quei grandi, ingenui occhi neri che tento amava e nei quali si perdeva dolcemente.

Goku le sorrise e le sussurrò:

“Non hai nulla da farti perdonare!L’importante che sei qui, qui vicino a me, qui con me, qui per me”

I loro visi si avvicinarono, lenti lenti, avevano paura, paura di fare un passo falso, ma improvvisamente, prima che le loro labbra si potessero sfiorare, iniziarono urla e pianti. I due innamorati guadarono in basso e video Gohan, che per tutto questo tempo era stato tra le braccia della mamma, un momento coccolato ed un secondo dopo strapazzato e buttato a terra. Sorrisero e insieme tornarono a casa, misero il piccolo a letto e se ne andarono nella loro camera.

Lei era affacciata alla finestra, quando lui uscì dal bagno e la vide, le si avvicinò e le circondò la vita, lei spostò la testa all’indietro, incontrando lo sguardo di lui, poi si voltò e gli disse:

“Goku, come faremo, tu lo sai che ti amo, ma come faremo così lontani, tu dovrai andartene e sposare quella…quella…” Non riusciva a pronunciare il nome di quella “sfascia famiglie” che le lacrime presero il sopravvento.

Lui le asciugò con un dito e poi le fece una promessa:

“Chichi, io ho sposato te e nessun’altra, se dovessi risposarmi mi risposerei con te, mille volte! Andrò su quel pianeta, chiarirò tutto e tornerò da te, fra le tue braccia, perché è solo con te che voglio stare, solo con te che voglio vivere per tutta la vita.”

Lei si appoggiò al suo petto, sentiva il suo respiro e il suo cuore, tutto ciò insieme al suo calore a al suo odore le dava un senso di sicurezza.

Dopo un lungo abbraccio, andarono a dormire, li attendeva una nuova giornata, una giornata insieme, l’ultima giornata insieme.

Era mattina, Chichi si svegliò per via di quei raggi di primo sole che passavano attraverso le tende lilla, si sgranò gli occhi e si stiracchiò, poi guardò l’ora, erano solamente le 7, allora si guardò accanto e lo vide, il suo uomo, che dormiva beato come un bambino, gli si avvicinò e gli diede un bacio sulla fronte, poi gli sussurrò:

“Son Goku, lo sai vero che ti amo tanto!”

“Anche io ti amo, Son Chichi!” Rispose lui al dolce risveglio.

“Goku eri sveglio?”

“Certo ed indovina cosa ho fatto mentre dormivi?”

Chichi era perplessa, che cosa aveva fatto, poi guardò per terra e vide delle rose,anzi petali di rose rosse, proprio come piacevano a lei. Lo guardò con un sorriso, poi si infilò le ciabatte e si alzò, lui aggiunse:

“La sorpresa continua di sotto!”

La ragazza scese e trovò la colazione pronta ed un vestito li accanto.

“Goku non finirà mai di stupirmi…” Pensò quando fu interrotta da una dolce musica, si girò e c’era lui, bello come il sole, come il suo sole, il suo unico sole.

“Mi concede l’onore di questo ballo signora Son?”

“Ma certo Monsieur!”

Si misero a danzare per la cucina e alla fine della canzone, con un fantastico casché, Goku la baciò. 

Ridevano e scherzavano, volevano far sembrare questa giornata come la più normale possibile.

Fecero colazione e poi lui le disse:

“Perché ora non indossi questo vestito, sono sicura che ti starà d’incanto!”

Lei notò il suo sguardo malizioso e se andò in camera con il nuovo abito.

Dopo venti minuti scese dalle scale e quando  Goku si girò a guardarla, vide un angelo, il suo angelo di nome Chichi. Il vestito che le aveva comprato era un Armani originale, era Bianco e senza maniche, corto e faceva intravedere le sue generose forme, in più aveva lasciato i capelli sciolti sulle spalle, con un cerchietto rosso ad incorniciarle il viso ed un leggero lucidalabbra sulla bocca la rendeva ancora più bella , le scarpe erano degli semplicissimi saldali bianchi, ma su di lei sembravano unici.

Lei gli si avvicinò e gli chiese:

“Come sto?”

“Stai d’incanto come sempre!”

Insieme decisero di andare in riva al mare, ma prima portarono il loro preziosissimo Gohan dalla amica Bulma.

Arrivarono sulla bellissima spiaggia di sabbia bianca e fine, erano alle Maldive, l’acqua era limpida e cristallina ed un sole caldo e luminoso, brillava in cielo. C’era molta gente per cui si spostarono in una parte più isolata,anzi molto più isolata.

Erano ormai le tre ed il pancino di Goku iniziò a brontolare fortemente.

“Ma hai sempre fame tu?”

“scusa Chichi, lo sai sono fatto così! Però dato che non abbiamo portato nulla da mangiare, puoi saziarmi in un altro modo!”

Lei sorrise, aveva sempre la frase giusta al momento giusto, forse era questa un’altra delle tante qualità che l’avevano fatta innamorare.

I loro visi si avvicinarono e le loro labbra si scontrarono, un altro passionale bacio, scambio di sentimenti, altro amore, li sulla spiaggia, senza timore, tra l’acqua salmastra e la tenera sabbia.

Le ora passavano in fretta e la giornata pure, erano le 7, fra un’ora, la fatidica partenza. I due innamorati erano abbracciati a vedere il tramonto ed a scambiarsi le ultime frasi.

“Chichi, tesoro. Se solo non dovessi partire, starei con te per sempre.” Disse il nostro eroe incupendosi.

“Non ti preoccupare Goku, finche il nostro amore vivrà nei nostri cuori, anche se saremo lontani, staremo vicini…ti amo Son Goku, davvero.”

“Ti amo anche io Son Chichi…pensami!”

“Certo, ogni attimo della ma vita, mi manchi già!”

Dopo qualche altra frase tenera e romantica, partirono per il luogo prestabilito, dove Goku sarebbe partito con Radish per il pianeta Vegeta.

To be Continued…

 

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Capitolo 3
*** capitolo 3: L’addio e l’arrivo sul pianeta Vegeta ***


Una diversa realtà

 

 

Capitolo 3: L’addio e l’arrivo sul pianeta Vegeta

 

Erano le otto in punto, Radish era già li con la sua navicella, che aspettava suo fratello, poi lo vide che qualche metro più in la, salutava sua moglie e il suo piccolo bambino.

“Ma che bella scena, mi viene quasi…da…VOMITARE!”

“Oh Goku, stai attento amore, torna a casa sano e salvo ti prego!”

“Certo Chichi e tu fa crescere bene nostro figlio mi raccomando…ciao Gohan, ricordati del tuo papà!”

Gli prese le manine e vi diede un bacino, poi si rivolse alla ragazza:

“Ti amo, non lo dimenticare mai….”

“Non lo farò e tu non scordare che sei la mia vita, Son Goku ti amo…”

Un altro bacio, ma diverso dagli altri, era un bacio d’addio, il sapore delle loro labbra si confondeva con quello delle loro lacrime, si amavano davvero tanto, duro era separarli e non sapete quanto è duo per me, scrivere queste parole!

Goku salì sulla navicella e si affacciò all’unica finestrella presente per poterla vedere, un’ultima volta. Appoggiò i polpastrelli della dita vicino alle sue labbra, poi accostò l’intero palmo della mano alla finestra. Era bellissima, come quando l’aveva sposata un anno fa, quel vestito le stava d’incanto e quei capelli mossi dalla brezza serale la rendevano ancora più bella, teneva fra le braccia il loro piccolo frugoletto, il loro adorato Gohan, quanto gli sarebbe mancata la sua famiglia.

La navicella partì e sparì nel cielo stellato, Chichi la guardava andar via, non poteva crederci, il suo Goku se n’era andato.

Stette li nel bosco a fissare il vuoto dello spazio per qualche minuto, poi sentì qualcosa o meglio qualcuno premere contro il suo petto, Gohan aveva freddo e lei pensò ce forse era meglio rientrare in casa.

Arrivata diede il latte al piccolo e poi andò nella sua camera, li lo mise nella culla e gli rimboccò le coperte, come era tenero pensò, tutto suo padre, poi si girò verso l’immenso letto matrimoniale,che senza Goku sembrava ancora più grande.

Si mise sotto le coperte e guardò alla sua destra, vuoto, non c’era nessuno.

“Goku, mi manchi già…” Disse in un sussurro strozzato da delle lacrime, poi dolcemente si addormentò pensando a quelle tenere frasi che le aveva detto.

“Chichi, tesoro. Se solo non dovessi partire, starei con te per sempre.”

“Ti amo anche io Son Chichi…pensami!”

“Ti amo, non lo dimenticare mai….”

Sulla navicella intanto Goku si era rinchiuso in uno stanzino,nel quale decise di coricarsi, era assorto da mille pensieri, che furono interrotti dal bussare incessante di qualcuno

“Kaharoth fammi entrare!”

Lui aprì la porta.

“Oh finalmente, fattelo dire, hai fatto la scelta giusta, anche se mi dispiace non aver preso su anche quella ragazza, poteva davvero soddisfarmi”

Goku strinse i pugni e digrignò i denti.

“Non parlare così di mia moglie, capito?”

“Ahah…tua moglie, vuoi piantarla tu sei da sempre promesso in sposo, lo sai vero?”
”No, e non lo voglio sapere, voglio chiarire questa questione e tornarmene al più presto sulla terra”

“Impossibile fratellino, continua a sognare. Forse quando avrai sterminato tutti i Sayan dell’universo potrai considerarti libero di tornare da tua moglie e tuo figlio” Affermò uscendo dalla stanza

Goku aspettò che se ne fosse andato poi tra sé e sé disse:

“Aspetta e vedrai!”

Dopo qualche ora il nostro eroe poté vedere dalla finestrella un grande pianeta rosso in lontananza, era Giove, mancavano solo pochi minuti all’arrivo su Vegeta-sei e lui non smetteva di ripensare alla Terra, ai suoi amici, alla sua famiglia e addirittura ai nemici affrontati.

Chichi si era appena alzata, aveva pulito la casa e dato da mangiare al piccolino, era sfinita e si concesse un meritato riposo sul divano, quando vide vicino alla foto del matrimonio una busta.

Sentì l’odore, era quella del suo Goku, l’aprì lentamente, quasi avesse paura del suo contenuto e iniziò a leggere.

 

Cara Chichi,

ti chiederai come mi sia venuto in mente di scrivere una lettera, beh, il motivo lo sai…domani partirò e ti lascerò da sola con nostro figlio da crescere.

Volevo lasciarti un mio ultimo ricordo nel caso che, faccio fatica a dirlo, perissi nel corso della mia avventura.

Perché? Perché ti chiederai, perché sono voluto partire?

Per capire le mie origini, per chiarire che sei solo tu mia moglie e cosa più importante, perché se io non fossi partito il mio presunto “fratello” Radish ti avrebbe fatto del male. Non lo avrei mai permesso!

Sai quanto ti ami e sai che vorrei sempre vivere con te, ma probabilmente il destino ci vuol separare, io combatto, combatto perché questo non possa mai accadere, ma se, per disgrazia, dovesse succedere, allora sappi che non ho mai amato nessuno come ho amato te!

Quindi Chichi, tesoro mio, con le lacrime agli occhi e con una forte stretta al cuore ti scrivo:

“Non smettere mai di credere in me, io combatterò, combatterò per me e per te, insomma per noi! Per tornare a prenderti fra le mie braccia, per tornare a baciarti, per tornare a  coccolarti, per tornare a condividere con te la mia vita, per tornare a fare il padre, per tornare a fare il marito, per tornare ad essere tuo, tuo per sempre!”

Ti amo.

 

                                                              Son Goku

 

Chichi ripensava a quelle belle parole, le lacrime non riuscirono a trattenersi dall’uscire dagli occhi arrossati, Kami quanto gli mancava.

Si portò la lettera al cuore e si stese sul divano, poi qualche minuto dopo:

“Devo aiutare Goku!”

Ebbene si, non riusciva proprio a stare senza di lui e quando si mette in testa qualche cosa niente e nessuno riesce a fermarla.

“ Dov’è…dov’è?” Ripeté sfogliando le pagine della rubrica.

“Eccolo…allora…0247759820”

Tut…Tut

“Pronto”

“Ciao Bulma, sono Chichi ti posso parlare?”

Goku era finalmente arrivato su Vegeta-sei, un pianeta arido e freddo, proprio come il cuore del popolo che vi abitava, i Sayan.

Radish lo condusse al cospetto del re Vegeta, nel grande ed immenso palazzo reale.

“Salve mio signore, le ho portato colui che chiedeva, il plebeo Kaharoth!” Annunciò Radish con sorriso maligno

“Le mie sincere congratulazioni, ma noto che ha un livello molto basso, come quando era nato. Ha almeno sterminato tutti i terrestri?” Chiese il re

“No mio signore, li ha addirittura salvati dai nemici e per di più si è sposata una ragazza di quel pianeta, al posto di essere fedele a sua figlia, la principessa!”

“Che cosa, ma questo è oltraggio…se non fosse perché mi serve lo farei subito uccidere! Comunque, non mi importa, tu Kaharoth sposerai mia figlia Kirath e niente storie!”

Goku che era stato zitto fino a quel momento finalmente parlò e si fece valere.

“Mi dispiace, ma io non sposerò nessun’altra che non sia Chichi, mia moglie e non vi servirò mai e poi mai!”

Il re era sorpresissimo, ma non per l’affronto, ma bensì per il nome della ragazza.

“Cosa hai detto? Chichi?” Chiese

“Si, mia moglie porta quel nome.”

“Sai Kaharoth, ti vorrei parlare in privato.” Disse facendo segno a tutti gli altri presenti di andarsene.

Goku si avvicinò leggermene a sua altezza, che iniziò a raccontargli una storia di esattamente 23 anni prima.

To be continued….

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Uno sconvolgente racconto ***


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UNA DIVERSA REALTÀ

Capitolo 4: Uno sconvolgente racconto

Goku si avvicinò leggermene a sua altezza, che iniziò a raccontargli una storia di esattamente 23 anni prima.
“Tanti anni fa, il nostro pianeta era verde e rigoglioso, il sole baciava i nostri visi e i nostri vastissimi territori. Un brutto giorno un mostro crudele chiamato Freezer si abbatté sul nostro pianeta, sterminò la mia gente e fece razzie, poi decise di maledire i pochi sayan rimasti sul pianeta, dicendo che tutti coloro che si trovavano su Vegeta-sei, non avrebbero mai vissuto in pace, ma avrebbero solo desiderato morte e distruzione e solo quando tutti i pianeti della galassia sarebbero stati nelle sue mani, ci avrebbe tolto la maledizione inflitta. Prima che la scagliasse, alcuni sayan furono salvati, esattamente 3, io che fui mandato su Namek, te ed una ragazza sulla Terra. Io venni mandato da bambino, avevo circa 3 anni, dai namecciani, che mi accolsero e mi allevarono come loro figlio, poi un giorno il mio istinto Sayan si risvegliò e li uccisi tutti. Tornai vittorioso sul mio pianeta e per il buon lavoro svolto, Freezer mi fece diventare il re del mio popolo, ma al contrario degli altri sayan io sono dotato di ragione. Tu e la ragazza avevate entrambi 1 anno e due mesi, quando vi spedirono sulla Terra nella galassia del Nord. Eravate fortunati, la maledizione non vi colpì.Tu eri figlio di Bardrak e Tanipuu, mentre lei di Hazzor e lady Kartret. Ti avevano assegnato prima di partire il nome Kaharoth e a lei il nome di Chisachi, abbreviato in Chichi.”
Goku era sconvolto, ma come, sua moglie non poteva essere una Sayan, non aveva nemmeno la coda.
“Mi scusi se la interrompo, ma Chichi che io sappia non ha mai avuto la coda.”
“ Suo padre gliela fece tagliare appena nata, perché quando si trasformava era troppo forte, già a soli 2 giorni aveva un livello di forza pari a 3000 era una cosa sbalorditiva.”
Goku continuava a riflettere, a pensare, ma se al Torneo era di livello inferiore al suo?
“Perdoni la mia insistenza, ma mia moglie non è così forte!”
“Quando le tagliarono la coda il suo livello scese di parecchio, addirittura sotto il tuo, circa 10, metre il tuo era 11, quando partiste insieme”
Goku insisteva:
“Ma potrebbero esserci tante Chichi?”
“Sulla navicella c’era il suo nome, probabilmente chi l’ha trovata l’ha letto e le ha dato quello come primo nome.”

No, no, non poteva crederci, non sua moglie, lei, come poteva essere una Sayan, il suo dolce viso, la sua morbida pelle ed i suoi occhi innocenti. Chinò la testa ed il re aggiunse.
“Ci aiuterai a sconfiggere Freezer e a far tornare il nostro popolo come un tempo?”
Goku annui e disse:
“io vi aiuterò, ma voi dovete giurare che mi farete tornare sulla Terra da mia moglie, Sayan o non Sayan, senza obbligarmi a sposare vostra figlia e che mi lascia rete in pace per sempre.”
Il re mise una mano sul cuore e promise. Goku decise di fare un’ultima domanda:
“Perché volete sconfiggere Freezer non è lui che vi ha fatto diventare re?”
“Si, ma io non riconosco più la mia gente, cattiva ed assetata di sangue e non voglio essere re di un popolo così. Ah…quasi dimenticavo, qui nessuno conosce l’esistenza di Chichi, perché pensavo fosse deceduta nel viaggio, mentre di te qualcuno sa, sa forse anche troppo”
…Terra…
Chichi si era recata alla Capsule & Co. insieme a Gohan, per parlare con Bulma, la sua migliore amica, le aveva raccontato tutto per filo e per segno.
“Chichi, non ti preoccupare, Goku sistemerà tutto e tornerà da te.”
“No, Bulma io voglio aiutarlo, ti supplico dammi una mano, costruiscimi una navicella, vorrei partire per stasera massimo.”
La giovane Brief non sapeva cosa fare, ma vedendo l’amica così sconvolta decise di aiutarla, si mise subito al lavoro e per sera le preparò una navicella spaziale fantastica, di un bel celeste, con rifiniture bianche.
“Ciao Bulma, tornerò presto. Occupati tu del mio Gohan per favore, sono sicura che sarai un’ottima seconda mamma per lui.”
Salì a bordo e partì, non sapeva ancora cosa l’attendeva, quali sorprese e quali avventure.
…Vegeta-sei…
“Vostra altezza, potrei rivedere i miei genitori?”
“Certo, ma domani, perché ora sono partiti per una commissione da me assegnata, devono allenarsi per un’importante guerra. Intanto raccontami la tua storia e quella di Chichi”
Goku si sedette per terra ed iniziò a ripercorrere ad occhi chiusi ogni singolo ricordo.
“Io non ricordo molto del mio passato, sono stato cresciuto da mio nonno Gohan che mi ha insegnato le arti marziali, poi insieme ad una ragazza di nome Bulma, sono andato alla ricerca delle 7 sfere del drago, che esaudiscono ogni desiderio, è proprio durante questo viaggio che ho conosciuto Chichi, era una ragazza molto dolce e amava anch’ella combattere, poi lei mi fece promettere che un giorno l’avrei sposata ed quando a un torneo di arti marziali la rincontrai, le promisi che l’avrei presa in moglie. Il castello di suo Padre, quello terrestre, si incendiò ed insieme a lei partii alla ricerca del ventaglio magico, poi finalmente ci sposammo. Un anno dopo nacque Gohan, nostro figlio, decisi allora di dargli il nome di mio nonno e fino ad ieri ho vissuto una vita tranquilla con la mia famiglia.”
Il re aveva ascoltato con interesse la storia ed infine disse:
“Se Chichi è una Sayan come sostengo io, anche vostro figlio lo è, lo sai vero?”
Goku annui, si, ci aveva pensato, ma era strano, era un bambino così piccolo e svogliato.
Finite le chiacchiere fu portato in una delle tante camere da letto, li si sarebbe riposato ed avrebbe riflettuto su tutto ciò che gli era stato riferito. Poteva davvero Chichi essere una Sayan come lui? Forse si, era forte, decisa e testarda, tre delle caratteristiche principali di questa razza, le possedeva anche lui e probabilmente anche il loro piccolo Gohan.
Nella navicella che era ormai a metà del viaggio, anche Chichi stava riposando, con tra le mani la lettera del suo Goku, che aveva riletto quasi 20 volte prima di prendere sonno.
To be continued…

 

 

 

Scusate per il ritardo....ho avuto tanti impegni...spero vi sia piaciuto...Recensite... ^_^

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Chichi arriva ***


efp

 

 

 

Scusate se non aggiorno con frequenza questa FF, ma ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia.

Grazie a tutti quelli che hanno recensito fino ad ora: sexxxychichi,Avril,Elechan86,giorgyna-chan,lola,Camy/Chichi,chichina,Serena,Orsettainnamorata e a Sirenis a cui devo tantissimo....ti voglio bene...tantotanto ^^

Vi prego di recensire.....mi sento più motivata a postare il continuo... ^.^

UNA DIVERSA REALTÀ

Capitolo 5: Chichi arriva !

Era l’alba quando Chichi si svegliò e vide davanti a se il pianeta Vegeta-sei, si vesti di fretta, aveva dietro solo 3 vestiti e decise di mettere quello regalatole da Goku prima della partenza.
Tutti i sayan intanto erano all’erta, una navicella non identificata si stava avvicinando pericolosamente al loro pianeta.
Il re fu avvisato, ma aveva intuito chi ci fosse a bordo, sentiva la sua aura, anche se debole.
Chichi scese dall’astronave e si vide parati davanti tutti i Sayan, che stavano per attaccarla, quando uno di loro si fece largo fra la folla e disse:
“Che graziosa visione.”
Era Radish, che le si avvicinò e disse agli altri che ci avrebbe pensato lui. La condusse davanti al re e poi se ne andò.
“Buongiorno….tu sei Chichi, giusto?”
La ragazza ancora sconvolta annui e poi gli chiese come facesse a conoscere il suo nome
“Me lo ha detto lui” Rispose indicando una figura alle sue spalle. Era Goku, il suo Goku, che corse verso di lei e la abbracciò.
“Come sono felice di vederti amore!” Disse lui
Chichi lo stava guardando con le lacrime agli occhi e poi gettò il suo viso contro il suo muscoloso petto.
Dopo qualche minuto, Goku aiutato dal re Vegeta le raccontò tutta la storia, che lei seguì, passo passo, a bocca aperta.
“Io sarei una Sayan?”
“Si mi cara, ma per vedere che sei davvero tu la Chichi che intendo, per avere una conferma, devo chiederti se quando c’è la luna piena, ti appare un punto nero come una botta sul fondo della schiena.”
“Si!” Rispose lei
Anche a Goku capitava, era la coda che si faceva un attimino più evidente.
Non c’erano più dubbi ormai, sia Goku, che sua moglie Chichi erano dei Sayan, ora dovevano solo allenarsi per sconfiggere Freezer e riportare le pace su Vegeta-sei.
Furono portati entrambi in una camera speciale, li avrebbe iniziato con la prima fase degli esercizi.
Vi entrarono, rimanendo stupiti delle grandezze, c’erano immense pareti bianche, sembrava il nulla, il vuoto ed in alto c’era scritto Sala allenamenti 1 forza 3000
I due coniugi si chiedevano cosa significasse, ma presto lo vennero a sapere, si doveva raggiungere la forza di 3000 prima di passare al livello 2.
Ad entrambi fu data una tuta, era di color bianco, abbastanza aderente e pesante, con il collo alto e una cintura di pelle nera.
Goku era proprio bellissimo, lei se ne accorse, quella tuta gli stava d’incanto, faceva risaltare i suoi muscoli e quel viso ingenuo. Lui alzò lo sguardo incontrando quello di lei, che rossa si girò dall’altra parte. Era fantastica, quella tuta regalava una visuale celestiale di quel corpo da dea, i capelli prima dolcemente sciolti, ora erano legati a coda di cavallo da un nastro rosso e quegli stivali, anch’essi bianchi, la slanciavano benissimo.
Lui le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla:
“Perché sei diventata tutta rossa, non è la prima volta che ti scopro a guardarmi e poi cosa c’è di male, sono si o no un bel figo!”
Lei sorrise e si girò.
“Beh anche tu però mi stavi osservando o sbaglio?”
Goku mise una mano dietro la testa e divento bordeaux, l’aveva proprio scoperto.
Furono interrotti da una specie di terremoto, che violentissimo faceva tremare tutta la stanza, Chichi perse l’equilibrio ed andò a finire tra le braccia del marito, che si guardava intorno preoccupato.
“Che succede?” Chiese lei, che però non ebbe risposta.
Il terremoto finì e lei riuscì a rimettersi sui suoi piedi, guardò lui, che però stava rivolgendo uno sguardo stupito da tutt’altra parte.
Dal muro erano apparsi due grossi robot, che prima che potessero dire “Che roba è?” li stavano attaccando sparando fuoco a tutto spiano.

Goku se la cavava molto bene, al contrario di sua moglie, che scappava per tutta la stanza urlando (la solita Chichi ^^)
Goku vide un robot rincorrerla e così superatolo afferrò il suo amore e poi distrusse due robot.
Sul muro apparve una scritta:
“Complimenti, livello 1 completato…ci vediamo domani con il secondo livello forza 6000”
Chichi alzò lo sguardo dal petto del marito, che aveva stretto fino ad ora e lo guardò triste, mentre lui le sorrideva.
“Cosa c’è Chichi?” Chiese lui
“Goku….scusa” Rispose semplicemente lei
“E di cosa, posso saperlo?” Insistette lui
Lei si staccò dal suo abbracciò e scappò dalla stanza piangendo.
Goku era rimasto spiazzato dalla reazione della moglie, ma cos’aveva, perché era scappata piangendo, decise di rincorrerla e la trovò nel giardino reale, seduta su una panchina con le lacrime agli occhi. Le accarezzò la testa e si sedette accanto a lei.
“Chichi tesoro, perché sei scappata, perché piangi?”
“…”
“Non vuoi dirmelo, allora lo devo scoprire a mio modo…”Disse mettendole una mano dentro il collo della tuta “…facendole il solletico signora Son”
Chichi dopo cinque minuti non riuscì a trattenersi e scoppio a ridere e a dimenarsi.
“Ci sono questi riuscito…” Continuava lui beffardo
“Basta…ok….ok…mi arrendo….basta!”
Goku smise e le guardò, lei che un attimo prima stava ridendo ora era tornata seria.
“Io…io Goku…ti ho deluso scusa!”
Lui dolcemente le disse:
“Chichi tu non mi hai mai delusa, non mi deludi e non mi deluderai mai, lo vuoi capire che ti amo troppo!”
Lei sembrava accennare un sorriso, ma poi triste continuò:
“Io non so combattere, contro quei due robot mi sono sentita inutile, debole, indifesa, volevo aiutarti ed allenarmi accanto a te, pensavo i farcela,invece…sono una frana…”Finì scoppiando a piangere.
Lui la consolò dicendole:
“Chichi è ovvio è da un po’ che non ti alleni, ma vedrai rimedieremo tutto!”
Lei alzò lo sguardo incontrando il suo serio e sicuro, i loro visi si avvicinarono, i loro occhi si chiusero e le loro labbra si toccarono, ma prima che potesse esserci un dolce bacio, un servo li interruppe annunciando che sua altezza il re voleva vederli.
“Salve vostra maestà” Dissero all’unisono inchinandosi
“Ciao Goku e ciao Chichi, ho saputo del vostro allenamento, davvero eccezionale, no avrei mai detto che potevate fare tanto!” Goku ringraziò, mentre Chichi guardò in basso triste
“Goku, vorrei parlarti da solo, Chichi puoi andare per ora, grazie!”
Lei se ne andò, mentre una grande amarezza si dilatò nel cuore di Goku.
“Cosa voleva dirmi?”
“Kakaroth, io ho saputo tutto, vostra moglie non sa proprio combattere, è un’incapace…”
Chichi da dietro la porta stava ascoltando tutto amareggiata, si, era proprio una frana, come avrebbe potuto anche solo pensare di aiutare il nostro Goku.
Lui interruppe re Vegeta ribattendo:
“Chichi non è un’incapace, solo è da molto che non si allena…”
Lei era sollevata dal fatto che suo marito la difendeva, ma non poteva andare avanti così, lei era venuta su questo arido e sperduto pianeta solo ed esclusivamente per lui, voleva e doveva aiutarlo, non poteva lasciarlo solo e non lo avrebbe fatto. Scappò via iniziando a correre, correre e correre, ma verso dove…? L’unico luogo che l’avrebbe aiutata, la stanza degli allenamenti.

 

 

 

dalla vostra Lauratheangel (La fan più gasatissima di GxC)

 

 

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