2.
«Somers!» tuonò la professoressa di lettere
«Mi dica» dissi io con non-chalance
«Potresti, per cortesia, seguire la lezione?» protestò la prof incrociando le braccia in petto.
«Ma io sto seguendo»
«Ah si? Di cosa stiamo parlando?»
«Ehm..Il re Dario mandò il suo esercito ad Atene per vendicarsi della ribbellione della Ionia» dissi tutta fiera, ma la Gilbert sembrava piuttosto esasperata.
«È esatto...se solo stessimo facendo storia! Dopo le lezioni la professoressa Collins ti aspetterà in aula punizioni»
Cercai di protestare, ma lei non voleva sentire ragioni.
Pochi minuti dopo la campanella suonò, avvertendo l'ora di andare a cibarsi(?).
Presi le mie cose e svogliatamente mi trascinai fino in mensa, sgomitando fra le persone.
Presi il mio pranzo, pagai e mi sedetti in un tavolo all'angolo della stanza grande come una palestra.
Detestavo andare in mensa. Era il luogo in cui era in rilievo il grado di popolarità delle persone.
Al centro si sedevano i giocatori di Football e le Cheerleader/Troiette; tutt'intorno invece c'erano i musiciti e le band che sognano di sfondare (anche se a mio parere fanno un po' pena); poi ci sono quelli a cui non interessa di essere notati e poi ci siamo noi sfigati, che ci sediamo sempre negli angoli più remoti delle stanze, che in pulmino si siedono sempre davanti e con le cuffie nelle orecchie per non sentire i commenti crudeli che fanno riguardo al colore dei capelli, dei piercing che hai e dei tautaggi che hai...ok, sono entrata nel personale, dettagli.
Poco dopo arrivarono Chaz e Ryan, che si sedettero accanto a me.
«Justin è con i suoi amichetti?» chiesi sarcastica
Justin fa parte della squadra di football. Una volta si sedeva al tavolo con noi, ma i suoi "amici" l'hanno minacciato di cacciarlo dalla squadra e allora io e i ragazzi gli abbiamo ordinato di pranzare con loro, anche se io ci ero rimasta un po' male, devo essere sincera..
«Si.. Che fate oggi?» chiese Ryan
«Io sono in punizione, ti va di raggiungermi?»
«No grazie» rispose lui accennando un sorriso
«E se ci provassi con una cheerleader?» domandò Chaz più a se stesso che a noi
«E a che cosa servirebbe?» domandò Ryan alzando gli occhi al cielo
«Non lo so.. Forse per riuscire ad alzare la mia autostima e per potermi sedere vicino a quelli che contano?»
«Chaz, quelli sono una nullità, non valgono niente» lo rimproverai io
«Già, per te c'è solo Justin..»
«COSA HAI DETTO?» esclamò Ryan «DA QUANDO???»
«Sempre» disse mio fratello, che stavo per uccidere
«Non è vero!» protestai io, ma Ryan non mi credette per niente
«Oh mio dio, tu sei cotta di.. Ma lui è.. Oh mio dio»
«Ma smettetela brutti idioti..e tu preparati, perchè presto sarò figlia unica» dissi poi rivolta a Chaz
«Che c'è di male? È scientificamente provato che se hai un migliore amico del sesso opposto al tuo prima o poi te ne innamori»
Stavo per sgozzare entrambi, quando la campanella suonò la fine del prano.
«Se tu solo osi dire qualcosa in giro, giuro che ti castro e ti faccio ingoiare un ornitorinco in calore» dissi a Ryan mentre uscivamo dalla mensa
«Dire cosa?»
Justin
«Che le piace..»
«LUI» urlai indicando uno a caso
«Lui? Sul serio? È un idiota, pezzente, ignorante e con quei capelli sembra un clown» commentò Justin .
«Lo conosci?» chiesi io
«No»
«E perchè hai detto quelle cose su di lui?»
«Devo andare, faccio tardi»
«Ma..»
«Ciao, a dopo»
ж
Dopo le lezioni attraversai il lungo corridoio, trascinando le mie Ѵans sul pavimento in finto marmo, dritta verso l'aula di detenzione.
Ai muri c'erano gli armadietti di tutti gli studenti. Erano uno Viola e uno Giallo, come i colori che rappresentavano la Crystal Cove High School negli sport studenteschi come nuoto, pallavolo, basket, lotta libera, lacross e il più ambito di tutti, il football dove giocava Justin, quarterback e capitanoper di più..infatti era il ragazzo iù desiderato da tuute le ragazze del liceo. Ma lui non si dava arie e non si montava la testa facendo il fighetto con con quelli della sua squadra, che al contrario di lui pestavano i nerd, gli omosessuali, Ryan ( D: ) e i ragazzi che non volevano dargli i soldi per il pranzo. Una volta mi hanno rovesiato una granita in testa solo perchè guardavo (e guardo ancora) Glee.. appena Justin l'ha saputo, gli ha fatto una lavata di testa e da quel giorno mi lasciarono in pace.
Arrivai davnti alla porta in mogano su cui c'era scritto "aula detenzione".
Sbuffai ed aprii lentamente la porta per poi entrare.
Mi sedetti in un banco in fondo alla classe, vicino alla finestra.
Oltre a me c'erano anche altri 5 ragazzi, tra cui due miei amici, i fratelli Fred e Faith.
Li osservai bene. Come frateli non si assomigliavano per niente.
Fred era un ragazzo alto, con i capelli rossi, gli occhi verdi, il naso era ricoperto da la lentiggini; indossava una felpa verde dei Boston Celtics, i jeans con il cavallo basso e delle converse bianche ormai tutte consumate. Non so perche, ma quel ragzzo mi ricorda tanto i gemelli Weasley
Sua sorella invece, Faith, era un po' più bassa, i capelli ricci neri le svolazzavano dappertutto, gli occhi erano marrone scuro e anche lei aveva il nasino all'insù ricoperto di lentiggini, l'unica cosa che avevano in comenue; lei indossava una t-shirt arancione con su scritto "campo mezzosangue".
Ж
La punizione drò mezz'ora, e appena fu finita salutai Fred e Faith e mi avviai fuori scuola.
«Ehi, nanetta»
ANGOLO AUTRICE
oooooook, fa un po' schifio(?) ma giuro che nei prossimi capitoli migliorerò il tutto.
Se volete lasciare una recensione, fate pure, non costa niente OuO
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