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Uscì di corsa da quella casa non voleva restare un attimo di più,era
finita ma questa volta per sempre.
Pioveva ma poco importava ,continuava a correre ,la pioggia la bagnava
,ma non ci faceva neanche casonon le
importava più niente ,sentiva la sua voce che la chiamava, non si sarebbe
voltata … no, questa volta sarebbe andata fino in fondo, già sapeva che se si
voltava non sarebbe andata più via .
Sai:”Sakura … Sakuraaa …”
Sakura:continuando acorrere ”…” *no…questa
volta no … non tornerò in dietro * prese il pulman al
volo
Sai continuava a seguirla ma niente oramai era andata e lui sapeva
esattamente che questa volta lei faceva sul serio ,ma sapeva anche che non
poteva perderla cosi ,pero doveva darle un po’ di tempo .
La sveglia suonava … che rottura … si doveva svegliare, ma non ne
aveva proprio voglia,prese l’orologio da sopra il comò dove era riposto guardò
l’ora erano già le 21:00 doveva proprio andare. Si alzò dal letto si diresse
verso il bagno e quando uscì era pronto per andare a lavoro(Narratore precisamente
fa il barista, in un locale notturno non fatevi strane idee)
Prese le chiavi da sopra il mobile di ingresso si mise le scarpe e
uscì di casa.
Era seduta su quelsediolino
del pulman con la testa poggiatavicino al vetro, pioveva ancora ,si poteva
anche dire che il tempo rispecchiava i suoi sentimenti ,non sapeva neanche dove
andare, ma poco importava l’importante era andare il più lontano possibile da
li non voleva altro .
Il pulman si era svuotato oramai era
l’ultima fermata vicino alla stazione, quindiscese lentamente poi prese una decisione ,andò alla biglietteria e fece
un biglietto per Tokio e finalmente sul treno poggiò la testa nuovamente vicino
al finestrino e si addormentò.
Il treno era arrivato,sperava vivamente di non aver fatto tardi
altrimenti il proprietario questa volta l’avrebbe cacciato sul serio,salì e si
sedette nel primo posto libero che trovò , il treno era in movimento ormai da
parecchie ore ,facendo le diverse fermate e quando arrivò all’ultima era ormai
quasi vuoto.
Sasuke stava per scendere, ma notò che c’era ancora una ragazza che dormiva
,allora provò a svegliarla non sapeva neanche perché lo faceva infondo non la
conosceva.
Sasuke:”hei…hei” disse scuotendola leggermente
allora riprovò
Sasuke:”hei…tu il treno si è fermato devi scendere”
Ma niente…
Sasuke:con tono di voce più alto “…HEIII…”
Si sentiva chiamare ,però non riconosceva il tono di voce ,chi era che
la chiamava così insistentemente ? poi un tono più lato la risvegliò
completamente, riaprì gli occhi e di fronte a lei un altro paio di occhi di un
nero profondo, in cui ti ci potevi perdere, la fissavano intensamente,chi era
quel ragazzo?
Finalmente si era svegliata e quando aveva riaperto gli occhi un verde
intenso si era scontrato con i suoi che erano di un nero pece profondo.
Sasuke:” scusa … ma devi scendere il treno è arrivato”
Sakura ancora un po’ intontita dal sonno:”oh … grazie ora vado” si
alzò dal suo posto e uscì dal treno .
Poi Sasuke notò una cosa dove prima era
seduta la ragazza un portafoglio di diddle blu
,doveva essergli caduto dalla tasca quindi iniziò l’inseguimento.
Si sentiva seguita quindi velocizzò il passo ,però d’improvviso
qualcuno l’afferò per il braccio si girò di scatto
dando uno schiaffo alla persona che l’aveva bloccata , notò con stupore che era
il ragazzo di prima,ma cosa voleva ancora?
Sakura:”si può sapere cosa vuoi?”
Sasuke massaggiando la guancia:”Ahi … avevi perso questo …”
Sakura:”oh … grazie … e … scusa non volevo … io … io … credevo … scusa
…”
Sasuke:”no non importa”poi guardò l’ora e “o KAZZO” e scappo via
Sakura:”ehi non … “ma già era andato via “conosco neanche il tuo nome
…”
ERA IN UN RITARDO MOSTURUOSO … questa volta si era giocato il posto e
non ci sarebbe stato nessuna ragione al mondo che avrebbe fatto cambiare idea a
Pein .
Era arrivato di corsa al locale entrò e come previsto lui era li che
lo aspettava , la sua faccia non ispirava niente di buono, no…
proprio niente di buono.
Pein:”Sasuke è la quindicesima volta in due
settimane, cosa credi che perché io e tuo fratello siamo amici di vecchia data
ti è dovuto tutto?”
Sasuke:”no … non penso questo, comunque prima che lo faccia tu me ne vado”
ecco ora la sua carriera lavorativa era finita definitivamente per una
perfetta sconosciuta.
Perfetto … già immaginava cosa avrebbe detto suo padre ,per non
parlare di suo fratello.
Camminava piano e ora cosa avrebbe fatto?non conosceva praticamente
nessuno, bhe … per il momento un albergo sarebbe
andato benissimo,però dopo … dopo … cosa avrebbe fatto? da chi sarebbe andata?non
poteva restare per sempre in un albergo … certo che aveva preso una decisione
avventata,non era da lei,lei era un tipo riflessivo,non era tipo da colpi di
testa.
Era sopra pensiero ,quindi non si era accorta che stava andando a
sbattere contro qualcosa,o meglio contro qualcuno ,troppo tardi
Sakura* ma …. Chi?*
Sasuke * chi era quella testa di Kazzo che non
guardava dove metteva i piedi?*
Si rialzò e notò che era ancora la ragazza del treno,non che autrice
del suo licenziamento,splwndido , davvero splendido …
Sakura:”scusa”disse rialzandosi ,notò che era lo stesso ragazzo della
stazione
Sasuke:”ancora tu … ma si può sapere cosa vuoi?già ho avuto abbastanza grane
per causa tua”
Sakura non capiva cosa voleva dire:” causa MIA e cosa le avrei fatto
io?non la conosco neanche e se ha dei problemi è colpa mia?”
Sasuke:”sì … perché se non perdevo tempo dietro a te non venivo licenziato”
Sakura si stava irritando :”SENTI UN Po’ TU … PRIMA FAI IL GENTILE E
POI MI ACCOLLI I TUOI PROBLEMI, SE NON VOLEVI FARE
TARDI DOVEVI SVEGLIARTI PRIMA …”
Sasukebhe effettivamente un poco poco di ragione c’è l’aveva
Sasuke:”forse hai ragione”
Sakura:”forse?”
Sakura a quel punto se ne andò
Sasuke:”si può sapere dove stai andando ora?”
Sakura:”in un posto dove non ci siano ragazzi stupidi come te”
Sasuke si fermò … * STUPIDO * lo aveva chiamato … * STUPIDO * ma come si permetteva quella
ragazza insolente,neanche lo conosceva e già lo aveva etichettato,la prese per
un polso .
Sasuke:”senti un po’, come ti permetti io non sono stupido”
Sakura:”bhe per me uno che perde il lavoro e
poi da la colpa a una sconosciuta e stupido” disse sottolineando
l’ultima parola.
Sakura tentando di liberarsi dalla presa:”ora lasciami che devo andarmene”
Sasuke:”più precisamente,andare dove?”
Sakurqa:”Ma che kaz… -Ricomponendosi- non sono affari
che ti interessano”
Sasuke:”bene quindi io vado per la mia strada e tu per la tua, spero di non
incontrarti o scontrarti mai più”
Stava per andare però …
Sakura * e se … forse lui può aiutarmi * Sakura:” Ehi! tu aspetta un
attimo” lo chiamò di nuovo
Sasuke:” e ora cosa vuoi ancora da me?”
Sakura imbarazzata, era la prima volta che chiedeva certe cose ad uno
sconosciuto, però era l’unica persona che più o menoconosceva li.
Sakura:” anche se mi scoccia chiederlo a te ,sei l’unica persona che
conosco qui,quindi,non è che conosci un albergo o una pensione nei dintorni?”
Sasuke:”no però … vieni con me”
Tornarono alla stazione ,presero il treno ,comminarono per qualche km
per trovarsi davanti a un palazzo.
Sasuke:”bhe io abito qui ,non è il grande hotel ma
è accogliente e i topi sono amici”
Sakura:” ma …. sei sicuro che posso rimanere … io non vorrei
disturbare”
Disse una Sakura titubante , era pur sempre uno sconosciuto
( Narratore : e se era un‘ assassino
Sasuke:
-____- ehi …
Narratore: Si fa per dire …
Sasuke: -______-
Narratore: Ok Ok)
Sasuke:” nel rimanere per stanotte va bene e per il disturbo … più di cosi
…”
Entrarono in quel appartamento ,era abbastanza grande,però si notava
la mancanza di una donna,regnava il caos.
Sasuke * quella testa quadra ha di nuovo messo il caos da per tutto *
Sakura *wuau ci vorrebbe la bacchettamagica,che fino ha fatto mastro lindo?*
Sasuke:”scusa non aspettavo ospiti, bhe
accomodati”
Sakura poggiò il suo zaino e si sedette sul divano
Sasuke:”ti posso offrire qualcosa?”
Sakura:”no grazie”
Sasuke:”ora si può sapere perché sei qui tutta sola”
Sakura:”lascia perdere non ti interesserebbe “
Sasuke:”a occhio e croce si direbbe che hai litigato col tuo ragazzo”
Sakura:”sì, ma non mi va di parlare”
Sasuke:”ok, se proprio non ti va”
Sakura.”ti posso fare una domanda?”
Sasuke:”si … dimmi”
Sakura:” ma … tu vivi qui tutto solo?”
Sasuke:”no, vivo con un dobe e una testa di
cavolo”
Sakura non capì, poi un urlo proveniente da dietro una delle porte
?:”TEME SEI TUUUUUUUUUUUUUUU ???...”
Sasuke * è mai possibile che debba sempre urlare * :”sì dobe,
cosa vuoi?”
?:”niente volevo sapere se eri tu, Gaara
deve ancora tornare?”
Sasuke:”lo sai che torna domani mattina”
Poi la persona che stava parlando da dietro la porta uscì, rivelandosi
come un ragazzo alto biondo e due occhi azzurro cielo che solo a vederli
sprizzavano gioia.
Sasuke:”ora cosa vuoi?”
?:”volevo mangiare ho fame”poi si accorse di Sakura che ancora sedeva
sul divano
?:”lei chi è la tua nuova conquista?”
Disse con occhioni languidi
Sasuke:”no … lei per stanotte rimane a dormire qui”-poi lo presentò-”Sakura
questo dobe è un mio coinquilino Naruto”
Sakura si alza :”piacere Naruto io sono
Sakura”
Naruto:”il piacere è mio, che ne dite di ordinare una pizza?”
Sapete la mente a volte vaga e così di getto ,
ecco una nuova storia sui nostri beniamini tutta da colorare, sintonizzatevi su
questo canale perché ne vedrete delle belle
Itachi: “ mio fratello è un
pappamolle “
Sasuke: “ Ehi … cosa posso
farci, Pein ha degli orari assurdi “
Itachi:-______- “ti risulta così difficile,essere
pronto per le 21.00 “
Sasuke: “ Sì! “
Mikoto: “ Ehi ora basta , mi
state stufando “
Itachi-Sasuke: “ Ha cominciato lui “
Sasori-Deidara-Pein: “Io la vedo male … “
Mikoto: urlando “ a mangiare “
Zetsu: “ chi … quando … “
Quelli che vedete compariranno tutti nello
sceneggiato …
Deidara-Sasori-Pein-Zetsu-Itachi: “ OHI OHI “
Mikoto:” Sarà divertente , ho
sempre adorato recitare “
Sbuffòperla cinquantesima volta e si rigirò ancora
una volta nel letto,non aveva dormito
per niente, non aveva fatto altro che
chiamarla … ma niente, nessuna risposta,nessun messaggio.
Ora che ci faceva caso aveva proprio spento il cellulare,faceva
proprio sul serio all’ora …
No … non la sua Sakura, lei lo aveva sempre perdonatoanche per le cose più gravi,era sempre tornata … non
sarebbe cambiato niente questa volta.
Però … chissà perché, sentiva che stavolta c’era qualcosa che faceva
la differenza … forse era solo una sua impressione … o forse …
Non aveva dormito per niente,volse lo sguardo verso la sveglia che era
posata sul comò alla sua destra … sbuffò… erano
ancora le 5:00 del mattino ,non aveva fatto altro che fissare il soffitto
,appena provava ad addormentarsigli
tornava in mente il litigio con Sai …
///INIZIOFLESHBAKE///
Stava tornando a casa dopo il turno all’ ufficio
diTsunade,quel giorno si era presa mezza giornata libera
… chissà se lui si ricordava che era il loro anniversario ,erano passati ben
due anni da quando si erano messi insieme e aveva deciso di fargli una
sorpresa.
Si trovava di fronte al portone di casa,salì i
due piani, aprì piano la porta di casa ,si tolse le scarpe per non farsi sentire,percorse il
corridoio che portava in camera loro …
La porta della camera era socchiusa,aprì
lentamente …
Non poteva credere ai suoi occhi nel loro letto e
come se non bastasse era il giorno del loro anniversario … no … NOOOO … non in
quel giorno , non in quel posto , non in quel modo … pensò indietreggiando
Sai si era alzato di scatto rivestendosi ,che
diavolo ci faceva Sakura a casa a quell’ora? sarebbe dovuta tornare tra due
ore.
Sai:” Sakura lascia che ti spieghi …”
Sakura:”Sì!Spiegami, come è stato? …
-allontanandosi da lui- cosa vorresti spiegare … COSA VORRESTI SPIEGARE ….” Gli
diede uno schiaffo che riecheggiò nella stanza e uno spintone per allontanarlo
da lei quanto era più possibile … prese a piangere, non poteva crederci che lo
aveva fatto, gli aveva dato tutta la sua fiducia … una seconda volta e lui … cosa fa ?… no … questa volta non
poteva fargliela passare liscia.
Aprì l’armadio prese uno zaino e cominciò a metterela sua roba dentro
Sai:”cosa fai?”
Sakura:”vado via, non si vede?”
Sai chiuse l’armadio:”Sakura parliamone”
Sakura:”non c’è niente di cui parlare,mi sembra
tutto abbastanza chiaro”
In pochi minuti si trovava a correre per le scale,
non ci avrebbe più messo piede li ,MAI …
Sai le correva dietro,poi il pulman,il
treno e quello strano ragazzo ….
///FINE FLESH BAKE///
Ora si trovava li,a fissare il soffitto,si era decisa ad alzarsi,si diresse
verso il bagno una lunga doccia era decisamente quello che le serviva ,sì una
doccia.
Finalmente a casa ,si richiuse la porta alle spalle, posò le chiavi
sul comò di ingresso,si stiracchiò e si diresse verso li bagno,dopo una nottata
passata a cambiare canzoni ,quello che ci voleva era una bella doccia calda e
poi una dormita .
Aprì la porta del anti bagno ,si spogliò completamente,aprì la porta
del bagno,si diresse verso la porta della doccia la fece scorrere nei binari …
Sentì la porta della doccia aprirsi,chi poteva essere Sasuke e Naruto dormivano,no … e
se si erano svegliati , si voltò convinta a colpire chiunque si trovava di
fronte a lei e vide due occhid’acqua
marina che la fissavano e lei non potè che rimanerne
affascinata
Si coprì di scatto con le mani,poi uno schiaffo … colpi la guancia del
povero malcapitato
Gaara uscì di corsa dal bagno … chi diavolo era quella povera pazza,bhe proprio pazza no,in fondo lui … era entrato in bagno …
mentre era … era … ecco era diventato dello stesso colore dei suoi capelli
ripensando a quella ragazza nuda sotto la doccia,poi pensò … una … ragazza …
UNA RAGAZZA …CHE DIAVOLOCIFACEVA UNA RAGAZZA LI
??????????????????????????????
Stava dormendo saporitamente,quando un urlo di una specie non
identificata di un animale che ancora doveva essere scoperto dagli scienziati,
arrivò al suo orecchio,facendolo cadere dal divano,CHI KAZZO ERA CHE URLAVA IN QUEL
MODO ?????????????
Si alzò da terra e vide Gaara in mutande con
un nuovo tatuaggio,no, ora che notava era il segno di cinque dita,ora era tutto
più chiaro,Gaara aveva avuto il piacere di conoscere
la loro ospite.
Gaara si avicinò a Sasuke
che dopo essersi alzato ,era andato in cucina a preparare il caffè.
Gaara:”c’è una ragazza nel nostro bagno”
Disse con tono serio …
Sasuke:”con aria indifferente:”e … allora”
Gaara:”C’è UNA RAGAZZA NEL NOSTRO BAGNO”
Disse esaurito …
Sasuke:”ho capito, non c’è bisogno di urlare”
Gaara:”no … non hai capito … perché se avevi capito … non ci sarebbe una
ragazza nel nostro bagno”
Po finalmente Sasuke capì quale fosse il
reale problema di qui Gaara gli stava parlando “LA SIGNORAIOLANTEESUAFIGLIAMARIA GIUSEPPA” che poi ora che ci pensava … Maria era un bel
nome … ma Giuseppa chenome era??? il
problema però non era questo, il problema era che quando avevano affittato la
casa la signora Iolanteaveva detto esplicitamente di non portare
donne in casa.
Di improvviso …
DLIN DLON
Contemporaneamente al
campanello, Sakura stava uscendo dal bagno
La porta di casa si aprì e Sasuske si
precipitò verso il bagno
Sasuke rivolto a Gaara:”intrattienile” poi spinse
di nuovo Sakura nel bagno ,ma aveva preso un po’ troppo slancio, quindi in quel
momento si trovò in bagno con Sakuraschiacciata
al pavimento e lui sopra di lei che gli tappava la bocca.
Sasuke:”sta zitta e non ti accadrà niente,finirà in un attimo”
Ecco ora temeva per la sua incolumità ,mannaggia a lei e quando aveva
deciso di seguirlo.
Nell’altra stanza la signora Iolante eGaara
Gaara:”signora … cosa ci fa qui ?”
La signora entrò e si presentò esattamente così :alta un metro o poco
più ,con un sedere che sembrava una porta aerei e un vestito largo a fiori con
un fiocco gigantesco applicato sul petto,ah e la figlia che la seguiva da per tutto, eraalta molto di più della madre ,diciamo che
rassomigliava ad un palo della luce e un vestito giallo che avrebbe potuto
attirare tutti i moscerini del globo.
Iolante:”sono venuta per l’affitto”
Sakura stava per sudare freddo, si sentiva estremamente in imbarazzo anzi
terrorizzata.
Chi era lui?
Bho chi lo conosce, è uno che ha conosciuto per caso, dandole l colpa
senza senso per la sua perdita del lavoro, poi l’ha invitata a pernottare da
lui neanche avesse una villa come casa , in un palazzo piccolo , dove la casa
lo era ancora di più, ma il punto non era questo.
No … era semplicemente che non solo non era riuscita a dormire, per
via di uno .. lasciamo perdere , ma poi mentre si stava concedendo l’unico
momento di relax rubato al tempo e ai pensieri che la tartassavano, entra un
maniaco in carne ed ossa, bhe … i maniaci sono
effettivamente in carne ed ossa e umani quindi, ma il punto non è questo.
No … perché mentre lei stava per uscire dal quell’orrida doccia, ah i
ragazzi non hanno proprio stile nel decidere l’arredamento , ne qualsiasi cosa
facesse parte della casa, ma comunqueil
problema non era questo.
No … solamente quando ha aperto la porta del bagno si è ritrovata
spiaccicata al pavimento , bloccata completamente dal corpo di quel tizio,
tanto strano al suo riguardo secondo lei aveva dei problemi e anche gravi
mentali, ma il problema non era questo …
No .. era che ancora gli stava addosso tendola stretta tra il
pavimento e il suo corpo , così caldo e ben formato e … ma cosa vado a pensare
il problema … il problema … era …
Forse si era precipitato un po’ troppo velocemente anche perché era
una situazione assurda.
Insomma vista la posizione e quello che gli aveva appena detto …
poteva sembrare che … mah si era fregato con le sue stesse mani .
Ma comunque lui sapeva come stavano le cose e il perché di questo suo
comportamento, non ci avrebbe messo molto a dirglielo, quindi prese un bel respiro
, si distanziò un po’ da lei e … e …
Perché era arrossita???
Le donne … sono un’ enigma, cerco di alzarmi ma lei mi attira
nuovamente verso di see poi il maniaco
sarebbe Gaara …
Mi guarda , forse sta cercando di comunicare, ma perché non parla?
Ah la mano …
Sakura:”Ti prego non andar via …”
Ecco ora davvero non ci capisco
nulla …
Sasuke:”Io , non ti facevo così precoce”
Sakura non capisce subito il senso, ma subito dopo un cinque dita
stampate in faccia …
Sakura:”Ma cosa dici”
Sasuke:”Allora perché non mi lasci andare”
Sakura:” bhe … occo
…”
Sasuke la scruta, cercando di capire cosa c’era che non andava …
Sakura:”Chiudi gli occhi …”
Sasuke:”Come scusa?”
Sakura:”Chiudili e zitto …”
Sasuke:”Io non faccio le cosa senza una spiegazione …”
Sakura:”Ufff … quante storie “Lo spintona
alzandosi senza asciugamano , si era slacciata nel momento in cui Sasuke gli era venuto addosso …
Susuke era rimasto inchiodato al pavimento del bagno , appena aveva notato
questa mancanza non aveva indugiato a girarsi dall’altra parte, però una
sbirciatina,
(Narratore: come si dice l’occasione fa l’uomo ladro …
Sasuke: ma che dici
Narratore: lascia fare sono uomo di mondo io, ho fotto il militare tre
anni a cuneo
Sasuke: -___________________________________-)
Sakura rossa in viso:”Bhe che hai ?…”
Sasuke:”Potevi anche dirlo e ci saremo risparmiati tanti fraintendimenti”
Sakura:”Ma secondo te io volevo ?...”
Sasuke colse la provocazione …
Sasuke:”in molte lo vogliono ...”
Sakura:”Allora o sono cieche o sono pazze …”
Sasuke:” Dici ?”
Disse avvicinandosi a lei con
una lentezza inesorabile e guardandola con attenzione.
Sakura inizialmente rimane scombussolata, doveva ammettere che aveva dei
begli occhi , uno sguardo attraente e proprio per questo pericoloso, però …
doveva anche ammettere che aveva un bel viso , così liscio e candido, però …
doveva anche ammettere che aveva un bel fisico, quella maglietta che usava come
pigiama era bianca ed aderiva perfettamente al suo corpoe poi …
Ora basta … scosse la testa per allontanare in un posto quanto e più
lontano da lei quei pensieri poco opportuni e disse fermamente … Sì … però
nella sua testa perché le parole gli morirono in gola , il suo volto era
talmente vicino che i loro nasi potevano toccarsi , perché gli permetteva di
essere così vicina a lei?chi si credeva di essere ?anche se la sua vicinanza
era così , così calda e familiare, il cuore le mancò di un battito quando si
avvicinò pericolosamente alle sue labbra e le sussurrò su di esse , un dolce e
tiepido …
Sasuke:”Sai … hai un punto nero sul naso …”
Cosa gli aveva detto … un … punto … nero … lo avrebbe voluto ammazzare
,ora glielo faceva vedere lei il puto nero. Gli dette un pugno che lo fece
scaraventare in faccia al muro,poi uscì dal bagno,ma fortunatamente Sasukeriusi a
riprendersi per fermarla prendendola per un braccio …
Sakura:”ma cosa vuoi ancora?! lasciami”tentando di divincolarsi,ma la presa
era forte
Sasuke:”non puoi uscire adesso”
Sakura:”perché no?” disse liberandosi e uscendo dall’anti bagno
La signora Iolante quel giorno non aveva
proprio niente da fare che rompre il Kazzo a Gaara che oltretutto non
era nemmeno riuscito a farsi la doccia … CERTO CHE … ERA PROPRIO UN RAGAZZO
FORTUNATO … ricapitolando non era riuscito a dormire … non era riuscito a farsi
la doccia … aveva preso uno schiaffo e ora doveva sorbirsi la signora Iolante e sua figlia, che non faceva altro che parlare di
quanto fosse “BELLO” Naruto che oltre tutto a lui non
poteva fregare un emerito niente.
I suoi pensieri furono interrotti dalla porta del bagno che si apriva
e vedendo che la ragazza stava uscendo e la signora si stava per girare
Gaaara:”signora quello non è un rarissimo ragno della patagonia?”
La signora con grande stupore di Gaara si
girò
Iolante:”dove?!?!”
Poi corse verso Sakura e la trascino nello sgabuzzino
E rimase Sasuke con la signora
Nello sgabuzzino la situazione era questa, Sakura si trovava
schiacciata in faccia alla parete e Gaara la teneva
ferma
Sakura:”Ma stamattina cosa vi siete presi nel caffè?”
Gaara:”non saprei Sasuke cosa abbia bevuto, ma io
non sono nemmeno riuscito a dormire figuriamoci se riuscivo a fare colazione”
Poi Sakura si accorse che era lo stesso ragazzo di stamattina e
improvvisamente arrossì e voltò il viso al lato opposto a quello di Gaara,certo che era proprio felice che si era rivestito non
che le dispiaceva vederlo nudo anzi era un bel ragazzo … ma cosa stava pensando,
doveva andarsene da quella casa stava iniziando a fare strani pensieri.
Ma cosa aveva perché ora era arrossita … mha
… le donne non le avrebbe mai capite … forse aveva ragione Shikamaruquando diceva che “le donne erano tutte una
seccature” anche se questa era davvero carina, non faceva eccezione.
Naruto fece un gran sbadiglio, si strofinò gli occhi, si guardò intorno e
finalmente si rese conto che si trovava a casa sua e non in Peulasia
insieme ad un orso bruno che tentava di violentarlo ,gli venne un brivido
ripensando a quel sogno era stato proprio orribile, poi si alzò piano dal letto
e si diresse verso il soggiorno.
Quando arrivò sperava proprio di stare ancora dormendo,no perché se nonstava dormendo significava che c’era davvero
la signora Iolante con Maria Giuseppa .
Sasuke vedendo che Naruto si trovava in difficoltà
Sasuke:”signora quanto è l’affitto?”
Iolante:”a sì quasi dimenticavi sono“
Sasuke prese un baratto lo dallo scaffale più alto della cucina(Narratore:
il come ha fatto resta un mistero visto quanto è basso.
Sasuke: io non sono basso
Narratore: infatti ti vedevo più alto, poi mi sono detto avrà messo i
soliti tacchi
Sasuke:cerchi rogna?
Narratore spaventato:”ok … ok … la smetto)
Lo aprì e ne estrasse i soldi dell’affitto li porse alla signora e poi
l’accompagnò alla porta
Iolante:”bene ci vediamo il prossimo mese”disse infilando i soldi nel
reggipetto
(Narratore:lo faceva sempre anche mia nonna)
Maria Giuseppa:”ciao Narutino”
Naruto e Sasuke si chiusero la porta alle spalle e
tirarono un sospiro di sollievo
Sasuke:”finalmente”
Naruto:”secondo te quanti soldi tiene li dentro????” ?___?
Sasuke:” --___--“
Naruto:”perché fai quella faccia ti ho fatto solo una domanda”
Nel frattempo nello sgabuzzino la situazione era statica non era
cambiato assolutamente niente.
Gaara sporgendosi un po’ :”se ne andata possiamo uscire”
Uscirono dallo sgabuzzino
Sakura:”ora posso vestirmi?”
Si girarono tutti e tre e all’ unisono dissero:”e noi che ne sappiamo
“
Poi Sasuke aggiunse:”almeno che non vuoi
uscire così”
Sakura andò nella prima camera vuota che trovò, anche se non c’era
molto da scegliere visto che era un bilocale e tentò di vestirsi, perché non
appena si tolse l’asciugamano sentì la porta che si apriva.
Naruto stava per entrare in camera sua ,però secondo lui aveva sbagliato
perché si ritrovò Sakura tutta nuda davanti a lui poi il buio,solo dopo si
accorse che la sveglia gli era arrivata in faccia.
Eh EhEh quante ne hanno combinate i nostri protagonisti sinceramente
un po’ mi è dispiaciuto far picchiare Gaara, poverino
era appena tornato dal lavoro stanco morto
Si era stancato di quella situazione,era dalla sera scorsa che non la
sentiva,non rispondeva alle chiamate,ai messaggi,non sapeva più cosa fare se
n’era andata via così senza che lui potesse dargli una spiegazione,senza che
lui riuscisse a parlargli,eppure lei non era un tipo da colpi di testa,anzi era
un tipo piuttosto riflessivo.
Sai * e con questo siamo arrivati a 20435 telefonate * posa il
telefono sul comò prende la giacca e esce di casa,poi rientra di nuovo prende
il cellulare e esce ,così era sicuro che se nel caso remoto lo avrebbe chiamato
aveva il cellulare per rispondere.
Come doveva fare con quella ragazza,sì lei aveva ragione lui l’aveva
tradita e più di una volta, però era anche vero che lei era la ragazza che
amavae che se anche la tradiva sarebbe
tornato sempre da lei ,era l’unica che sapeva rimettergli la testa sulle
spalle,ed era proprio per questo che non l’avrebbe mai e poi mai lasciata
andare via … MAI!!!
Era arrivato di fronte ad un cancello dorato ,si avvicinò al citofono
fece scorrere l’indice accanto ai cognomi, finche non trovò quello che stava
cercando,un etichetta di un rosa sgargiante con il cognome scritto in una
grafia ordinata e la faccia di un maialino disegnata accanto
(Narratore:vediamo se indovinate chi è)
come al solito Sakura doveva
dare un tocco di personalità a tutto quello che faceva,anche quando faceva il
bucato ,in fatti si ricordava una volta quando …
///Inizio Flash Bake///
Sai entra in casa, posa la borsa vicino
all’attaccapanni, appende il giubbino,poi va in cucina beve,
Sai:”SAKURA dove sei?”
Sakura dalla camera dal etto:”sono in camera”
Sai si dirige verso la loro stanza e vede la sua
ragazza seduta sul letto a gambe incrociate, che annusava la biancheria
Sai con la faccia stranita:”cosa fa il mio
amore”disse abbracciandola da dietro
Sakura:”faccio li bucato”
Sai:”e … perché lo annusi?”
Sakura:”perché il mio lo lavo sotto capi
delicati”
Sai:”e il mio?”
Sakura:”con l’acido muriatico”
Sai:”ma come è esagerato il mio amore” prese un
suo calzino lo annuso e fece finta di svenire.
(Narratore:o era svenuto veramente?????????????)
///Fine Flash Bake///
Finalmente era uscita da quella casa di pazzi maniaci,non ne poteva
più ,poi non si era riuscita ancora a spiegare il perché avesse seguito
quell’estraneo,in fondo non lo conosceva ,mha … lei
alcune volte faceva delle cose inspiegabili anche se molto raramente, ma adesso
questo non era importante adesso doveva tornare a Kyoto e riprendere la sua
vita di sempre.
Sì sarebbe tornata ,ma … non lo avrebbe fatto per lui doveva soltanto
pensare al suo lavoro di avvocato e a continuare la sua vita ,lei non avrebbe
ma più sofferto per un,altro uomo ,tanto erano tutti uguali ne avevi fatto uno,
tutto il resto erano fotocopie.
Finalmente era arrivata alla stazione, andò verso la biglietteria e
chiese un biglietto perKyoto,gli
rispose un uomo molto grasso con la bocca ancora piena di patatine che stava
consumando, una volta fatto il biglietto si diresse verso il binario dodici,si
sedette nel primo posto libero che vide e poggiò la testa vicino al finestrino.
Quanto odiava le cene in famiglia,non poteva subirle erano una noia
tremenda,anche perché l’argomento preferito di qui si parlava sempre era “la
sua condotta”
Sì da quando aveva rifiutato il posto come dirigente nell’azienda di
famiglia non si faceva altro che parlare di lui,per non parlare di quando se n’era
andato via di casa appena compiuta la maggiore età ,sua madre aveva deciso che
ogni venerdì dovevano andare a cena li e lui puntualmente chissàper quale assurdo motivo ogni venerdì aveva
da fare,mha che strana coincidenza.
Quello stramaledetto nodo alla cravatta non riusciva mai a farlo,se la
tolse e si slacciò i primi due bottonidella camicia ,anche il pantalone classico non gli andava, faceva schifo,
si mise il jins,ecco ora era molto più lui,perlomeno non sembrava un pinguino con il
vestito da sera.
Finalmente era arrivata a destinazione ,ora non le restava altro che
andare da Ino e tornare nella sua vecchia stanza
,adorava quella stanza ,c’era tutto di lei ,aveva pure deciso di che colore
dipingerla, infatti era molto particolare ,se la ricordava ancora .
///Inizio Flash Bake///
Lei ,Ino e Tenten avevano appena trovato casa ,dovevano dipingerla ed
era rimasta solo una camera vuota non sapevano di che colore farla perché la
cucina era giallina il soggiorno arancio con una parete rossa il bagno con le
mattonelle verdi e il soffitto blu,la camera di I no era con le pareti di tutti
i colori diversi ,lo studio era verde smeraldo ,solo la sua camera era rimasta
senza un colore.
Un giorno gli venne un illuminazione,andò a casa
e si mise a dipingere
E quando ebbe finito la sua stanza era bicolore,
la parte inferiore era di un arancio scuro mentre quella superiore di un
arancio più chiaro e al centro vi passava una graca
che Ino e Tenten gli
regalarono, sapendo benissimo che lei adorava il mitico Tigro
di Winnie the Pooh, eh si anche un tipo come lei così ordinario aveva il debole
per i peluche, poi se la mettiamo a
confronto con la stanza dell’altra sua carissima amica, Tenten
che ora si trovava per studi a Oxford bhe … era … era
… lasciamo perdere la camera di Tenten …
Però fu propriolei in combutta con Ino , che le insegnò come
personalizzare la propria stanza, lasciamo stare quello che successe, tanto tra
breve l’avrebbe rivista
///Fine flash Bake///
Finalmente era arrivata a casa,aveva bussato al citofono ,e Ino molto
leggiadramente gli aveva sbadigliato in un orecchio per poi rispondere.
Era arrivato di fronte ad un enorme cancello in ferro battuto,se non
sbagliava a destra dopo il cespuglio ci doveva ancora essere il suo passaggio
privato che usava quando faceva troppo tardi,infatti era ancora li ,attraversò
il giardino arrivò di frontealla porta
in legno massiccio intarsiata con decorazioni e anche li lui aveva lasciato il
segno se non sbagliava vicino allo stipite della porta ci dovevano essere
incisi le iniziali sue e della sua prima ragazza, che ovviamente suo padre non
poteva sopportare perché tutto quello che faceva lui non gli stava bene.
Bussò alla porta e gli venne ad aprire Alfred il maggiordomo,
praticamente quel’uomo lo aveva visto crescere era in servizio in quella casa
da quando morì sua nonna lui adorava sua nonna l’unica persona dopo sua madre
cheamava ,attraversò ilcorridoio, quanti ricordi per esempio quando
aveva sei anni aveva bruciato il tappeto persiano che si trovava nell’ingresso
o quando a cinque anni aveva sotterrato i gemelli di suo padre per giocare ai
pirati con Naruto e non si ricordava dove li aveva
sotterrati ,però quella più bella era quando aveva messo la tintura verde nello
sciampo di sua zia Sayaka quella si che fu eclatante
,oppure il murales che aveva fatto sulla parete esterna della casa e suo padre
glielo fece cancellare, per poi ridipingere la parete … ci mise un mese …
Pensando a tutti questi ricordi era arrivato in soggiorno e come
previsto c’era, suo padre seduto su una poltrona che leggeva il giornale e sua
madre sulla poltrona accanto …
Fugaku:”Sasuke credevo che questa volta ti
avessero rapito i marziani pur di non vederci” disse atono continuando a leggere
il giornale
Sasuke:”ciao pà”
Intanto la madre già gli aveva rivolto uno dei suoi sorrisi più belli
e con lo sguardo che sapeva addolcire anche i più duri di carattere gli disse …
Mikoto: “Buonasera Sas’ke-chan”
Da quanto non sentiva quel nomigliolo, sua
madre è sempre stata molto rigorosa sul comportamento anche nel dire un
semplice “ciao”, lo riteneva un atto alquanto confidenziale e che venga detto
solamente tra ragazzi.
Anche quando era piccolo non lo diceva, ha sempre avuto molto rispetto
nei confronti suoi, di suo fratello e di suo padre, ma oltre al rispetto e queste regole secondo il
suo parere assurde gli vuole bene , e lo capiva dal semplice sguardo che gli
poneva ogni volta che la vedeva o comunque dalla sua voce , sempre dolce e
disponibile.
In ogni caso se c’è una cosa che non ha mai mutato negli anni e che
gli ha sempre concesso è quel nomignolo che gli mise sin da quando disse la sua
prima parola e lei rispose e continua a rispondergli ancora “Sì Sas’ke-chan”.
Il rumore del campanello lo riporta alla realtà, è qui …
E anche questo è andato, wau
certo che trattare con la famiglia Uchiha non è
semplice, oh mamma.
Bhe diciamo che il titolo è dedicato al ritorno in patria di Sakura, che
ovviamente non ritorna certo per uno STR**** di Sai, ma solamente per cercare
di ricostruirsi una vita lì, ci riuscirà, mha
speriamo.
In seguito abbiamo aggiunto qualche parte del
tremendo, orribile, mostruoso , incontro tra il piccolo Uchiha
e la sua adorabilissima famiglia, anche se secondo il nostro modesto parere di
adorabile in quella famiglia c’è solamente la madre …
Cosa più, bhe solamente
una battaglia psicologica sul nomigliolo di Sasuke, allora premettendo che in giapponese il nome di Sasuke si pronunci e scriva propriamente Sas’ke, secondo alcune ricerche
fatte, per noi rimarrà sempre e solo un nomigliolo
visto che in italia lo pronunciamo e scriviamo come Sasuke, ma per rispetto alla nazionalità di Sasuke che è propriamente giapponese abbiamo aggiunto il chan accanto per farlo apparire il più possibile un
vezzeggiativo che la madre gli ha donato sin dalla tenera età ç__çç__ ç.
Per quanto riguarda invece il nome personale che Itachi ha dato a Sasuke sin da
piccolo perdire in ogni caso fratellino
a noi personalmente piace di più nee-chan che otouto, anche perché quanto lo pronunciamo ci vengono in
mente altre parole da abbinarci, noisiamo napoletane ed ad asempio una di queste è
o’taut che sarebbe traduction
la cassa da morto, bhe e altre cose che non sto qui a
raccontarvi .Però anche se noi abbiamo osato mettere nee-chan
e quindi manomettere un po’ il copione comunque il nome che itachi
gli da è otouto e non vogliamo cambiare il
personaggio in alcuna maniera, però comunque tutte e due sono la stessa parola
almeno da quello che noi sappiamo quindi …
Alla prossima Clod90 e maoa
Ringraziamenti
Lady ofevil Nanto86: Scusaci per quel errore anzi “orrore”
tremendo, siamo dispiaciute ma è stata una presentazione buttata lì, anche perché
l’abbiamo postata la sera tardi, ma comunque scusaci
Inoooo: Siamo contente che ti piaccia e ti sia incuriosita, speriamo che
anche questo capitolo sia di tuo gradimento
Ringraziamo anche tutti quelli che ci hanno
inseriti nei preferiti , che adesso sono saliti a due e anche a tutti quelli
che leggono solamente
Si stava annoiando ,che KAZZO ci faceva li ???poteva inventarsi
benissimo un’altra scusa e scansarsi tutta quella tensione che stava
provando,però non poteva sentire nuovamente la voce di sua madre con quel tono
delusoquando lui gli diceva che non
poteva andare,quindi adesso si trovava li, seduto a quel tavolo, con suo padre
seduto alla sua destra,sua madre a lato opposto e suo fratello di fronte
PERFETTO …non c’era altra cosa al mondo
che desiderava … no forse c’era … UN LUCANO per ubriacarsi e non rendersi conto di quello che
stava accadendo.
La cena ebbe inizio e per Sasuke era come se
non finisse mai ,però c’era un riscontro positivoperché pareva che fortunatamente nessun
discorso ebbe inizio fino a quel momento, allora esisteva un Kami .
Ma quando sembrava che tutto stesse andando per il verso giusto ,la
fortuna decide di voltargli le spalle “BASTARDA” .
Proprio mentre stavano servendo il secondo, eccoche sua madre decide di parlare …
Mikoto:”Sas’kechan, come va il lavoro?”
Ecco, ora sì che poteva definirsi un ragazzo fortunato,un padre che
non poteva subire,un fratello che odiava e come ciliegina sulla torta una madre
che si interessava troppo al suo benessere … Aveva già detto che voleva un lucano
??? …. Sì … però questa volta ne voleva una cassa.
Sasuke:”bhe … in questo momento ,non ho un lavoro”
lo sguardo di suo padre mutò da tranquillo ad irritato, anche se
impercettibilmente ,se lo doveva spettare ,lui non aveva mai creduto che se la
sarebbe cavata da solo,ed era proprio questo che non sopportava il fatto che lo
ritenesse ancora un BAMBINO ,poi c’era il fatto che non si fidasse minimamente
di lui ;
Fujaku:”me lo aspettavo”ecco la cosa che sapeva dire meglio,grazie a suo
padre ora credeva nella rincarnazione ,per esempio suo padre doveva essere un
ripetitore, perché diceva sempre la stessa cosa
Sasuke:”non hai nient’altro da dire?”
Fujaku:”cosa dovrei dire?Tu non sei capace di tenerti un lavoro fisso ,ogni
volta che ne trovi uno puntualmente dopo due settimane lo perdi”
NO … la paternale … NO …
Sasuke:”io non trovo un lavoro siete tu e Itachi
che lo trovate”
Si stava irritando ,non potevasubire le critiche di suo padre,anche perché erano sempre le stesse
Fujake:”cosa ti aspetti, tu oltre a non saperlo tenere,non sai neanchetrovarlo un
lavoro”
Sasuke:”CHEPRETENDI ,SE NON MENE
DATE L’OPPORTUNITà “
Fujaku:”NON ALZARE LA VOCE CON ME, SASUKE”
Si alzò e se ne andò …
Fujaku:”DOVE VAI?”
Sasuke:”IN UN POSTO MOLTO LONTANO DA TE è OVVIO”
Disse trattenendo la rabbia a stento.
Finalmente la sua camera,le sue cose,certo che li non era cambiato
proprio niente era rimasto tutto tale e quale da quando se n’era andata,anche
se doveva ancora prendere alcune cose da
casa di Sai, non importava anche perché per il momento preferiva non vederlo,
Ino:”allora hai visto, qui è rimasto tutto come prima,non ho voluto
cambiare niente”
Sakura:”ma … non avevi detto che volevi ristrutturare … ingrandire la
casa?”
Disse guardandola di sottecchi …
Ino:”sì … però mi siete mancate tantissimo e quindi per colmare il vuoto
che avete lasciato tu e Tenten … specialmente Tenten, ho lasciato tutto così”
Disse abbracciando l’amica e simulando un pianto.
Poi Ino prese un album di foto rosa e peloso
con una scritta brillantinata, con sopra scritto “LA
NOSTRA PAZZA VITA!!!”
Ino:”te lo ricordi”
Certo che lo ricordava,lo avevano iniziato a riempire di foto a undici
anni,ci avevano messo tutte le loro foto loro e delle persone che avevano incontrato in
questi anni.
Lo iniziarono a sfogliare,ma proprio quando arrivarono alle foto che
raffiguravano loro in questo periodo di tempo arrivarono anche le foto con Sai
,quella foto … Sakura girò la testa ,Ino si mortificò
Ino:”vuoi parlarne?”
Sakura:”no … tanto non importa”
Ino:”non ..importa, sicura?”
Sakura:”certo che sono sicura”
Ino:”almeno dimmi perché”
Sakura:”che c’è da dire?”
Ino:”bhe sai Sakura due persone non si lasciano
senza motivazione,ci deve essere stato un perché un percome”
Sakura:”e … all’ora tu?”
Ino:”bhe … io … io sono l’eccezione che
conferma la regola … e poi se già ci ho fatto sesso …”
Sakura con un espressione oscurata:”mi ha tradita”
Ino:”lo sapevo”
Sakura con faccione a oni:”SE LO SAPEVI perché
MELO HAI CHIESTO”
Ino:”ok ok non ti scaldare”in quel momento suona il campanello
Ino:”arrivoooooo…… non ve ne andate proprio
adesso, perché sto arrivandooooo”
Ino guardò chi fosse che aveva bussato, da dentro lo spioncino,non
avrebbe voluto aprire dopo tutto il discorso della amica,ma …
Sai non smetteva di bussare,gli si era incastrato il dito vicino al
campanello
Ino aprendo leggermente:”cosa vuoi?” disse con un’espressione molto
irritata
Sai”Da te niente , voglio la mia ragazza”
Ino:”non è la tua ragazza almeno non lo è più e poi non vuole vederti”disse
chiudendo la porta ,ma Sai la blocco con un piede
Sai da fuori la porta:”Ino non mi Fotte un Kazzo di quello che pensi tu, io so che Sakura è li e
quindi fammi entrare” Disse cercando di non farsi chiudere completamente fuori
e facendo forza riuscì ad entrare …
Sakura poggiò l’album sul tavolino che si trovava di fronte al
divano,si alzò e andò verso l’ingresso
Sakura:”Ino chi è all
….”
Sai … che diavolo ci faceva li ,no lui non poteva venirgli a chiedere
scusa dopo tutto quello che aveva fatto,non poteva chiedere di perdonarlo … no
non poteva fargli questo .
Così si diresse con passo deciso verso la porta e la prima e ultima
cosa che fece per lui fu … dargli uno schiaffo , e poi si diresse verso l’ascensore
.
Sai la seguì e la prese per un polso …
Sai :”Sakura ti prego io … non
volevo te lo giuro “
Sakura:”se non volevi … non lo avresti fatto”disse cercando di
divincolarsi
Sai:”hai ragione però ti prego torna con me ,a casa,ti prego non dirmi
di no”
Sakura avrebbe voluto dirgli di “Sì” però la sua mente continuava a
dirgli che aveva sbagliato
Sakura:”io non posso … mi hai fatto soffrire molto, io … ho bisogno di
tempo”
Sai:”questo significa che è finita?”
Sakura:”non lo so …”
Sai:”CHE VUOL DIRE NON LO SO”disse alterandosi
Sakura :”VUL DIRE NON LO SO”
Si trovavano ora nell’ascensore ,quel ascensore quanti ricordi,ma ora
Sakura si stava rendendo conto che era tutta una falsa .
Sai la teneva bloccata vicino alla parete e con la fronte poggiata
vicino a quella di lei …
Sai:”ti prego resta con me … non lasciarmi … ti prego”
La stava … La stava supplicando ,questo gesto non passò in osservato al
cuore di Sakura …
Sakura:”no … non posso ,tu mi hai fatto soffrire … troppo”
Sai:”allora perché sei tornata?”
Sakura:”PERCHè IO QUI HO LA MIA VITA, NON
POSSO BUTTARE TUTTO ALL’ARIA , PERCHè TU DEVI FATTI
PASSARE I TUOI SFIZZI SESSUALI CON LA PUTTANA DI
TURNO e con questo ho detto tutto … addio “
Gli aveva voltato le spalle,chiudendo la porta di casa ,questo
significava che era finita per sempre,ma non per lui ,lui non se la sarebbe
fatta scappare così facilmente, perché lei era troppo importante.
Finalmente se n’era andato non avrebbe resistito ancora allungo
,scacciò le lacrime,in fondo aveva detto che non avrebbe più pianto per lui o
per qualsiasi altro uomo e si diresse in camera sua.
Ino:”non ceni?”
Sakura:”no Ino non ne ho voglia ,vado a
dormire buonanotte “
Ino la vide allontanarsi,non stava per niente bene si vedeva dalla sua
faccia,doveva fare qualcosa che gli tirasse su il morale … ma … cosa …. Importante
non era cosa l’importante era che ritrovasse la gioia di vivere e questo era un compito che
spettava a lei in quanto sua migliore amica.
Finalmente lontano da quella casa,se non ci fosse stata sua madre lui
non ci avrebbe mai messo piede in quella specie di casa … MAI …
Entrò in casa e si diresse verso camera sua
Naruto:”TEME NON HAI FAMEEEEEEEEEE????”
Sasuke:”DOBE HO APPENA FINITO DI MANGIARE” poi si
chiuse in camera sua sedendosi sul davanzale della finestra e osservando quello
che accadeva fuori di essa .
Sakura in camera sua ,si sedette sul morbido davanzale della finestra,
scostando le tendine di corallini che stavano applicate vicino a essa, ed
abbracciando il pupazzo di Tigro spelacchiato che non
l’abbandonava mai da quando aveva due anni osservava fuori dalla finestra
quello che accadeva in strada.
Cosa dirvi questo capitolo si spiega da solo,
solo alcune cose.
Il titolo è dedicato a entrambi gli intermezzi, perché
in casa Uchiha stanno cenando e anche a Kyoto città da
dove è sbucata Sakura è ora di cena e i litigi ci sono anche se diversi tra
tutti e due, ma comunque belli pesanti.
Certo che a casa Uchiha
regna un’armonia che non ho mai visto, tanto da far pensare a Sas’ke cose strane , come il
voler bere il lucano per dimenticarsi dove si trova e altri dettagli e il
nostro Sai che non vuole ASSOLUTAMENTE lasciare la piccola Sakura-chan,
cosa succederà, alla prossima.
Clod90 e maoa
Ringraziamo tutti coloro che ci leggono e che ci
inseriscono in preferiti
Quali:
lella23
inooo
Zenity
Kyachan
o che
forse ci recensiscono, ci farebbe piacere sentire i vostri pareri ,acnche se piccoli o piccolissimi, non vi mangiamo mica.
Era passata una settimana da quando si era
lasciata con Sai ,aveva ripreso il suo lavoro,Se aveva qualche rimpianto? … Perchè ne avrebbe dovuti avere ?lei stava benissimo,aveva
un lavoro,aveva due genitori che l’amavano,due amiche che come loro c’è n’erano
poche, loro erano speciali,se le mancava qualcosa?Assolutamente niente ,infondo
cosa le doveva mancare la sua vita era perfetta così come era,niente sarebbe
potuto interferire,nessun ragazzo che giurava di amarla”PROMESSE DAMARINAIO!!!” si questa volt a sentiva che
sarebbe andata benissimo,anche se una vocina nella sua testa gli diceva che
c’era qualcosa che non andava che qualcosa mancava nella sua vita … ma … cosa ?
… forse … forse … era … l’amore … no perchè gli
sarebbe dovuto mancare un sentimento così inutile ,molte persone lo reputavano
“tenero” ,no l’amore non era tenero,era ruvido,villano,rumoroso,e pungeva come
se avesse le spine. Ormai lei aveva un detto , sel’amore era villano con lei,lei sarebbe stava
villana con lui. Si a lei ormai l’amore gli faceva ridere e lei mai ci avrebbe
creduto ,perché l’amore quello vero quello che descrivevano nei libri,nei film
non esisteva e lei non ci sarebbe cascata una seconda volta come una scema ….
NO …. MAI.
Doveva trovare un lavoro,gli urgeva non poteva
darla vinta a quel “VECCHIO UOMO DI NEANDERTAL” lui
era capacissimo di trovare un lavoro,e glielo avrebbe dimostrato così non
avrebbe avuto più niente da ridire. Però c’era qualcosa che non andava ,Da quanto
tempo stava sfogliando quel giornale?Mhhhhh …. Da 3
ore buone e niente ,neanche l’ombra di un lavoro.
Il suo
sguardo si soffermò s’una pagina ,precisamente s’un inserzione:
Splendido
era perfetto,il barista lo aveva già fatto ,esperienza c’è la aveva .
Prese il
telefono e digitò il numero
Sasuke*squilla*
Una voce
rispose dall’atro capo del telefono
?:”pronto?”
Sasuke:”si io chiamo perché ho
letto il vostro annuncio sul giornale”
?:”oh certo
,si presenti qui nel pomeriggio le va bene?”
Sasuke:”certo benissimo”
Era fatta
aveva un nuovo lavoro.
Finalmente
era arrivata,non ne poteva più di quell’aereo ,i viaggi la sfiancavano molto,si
era trasferita per studiare però questa rimaneva sempre casa sua e poi qui
c’erano le sue amiche,anche se l’aspettava un viaggio in treno per arrivare a Kyoto,anche
se era molto più breve,doveva prendere la sua valigia.
Si diresse
verso il nastro trasportatore per recuperare in fretta il suo bagaglio,se non
si muoveva perdeva il treno.
Odiava
spettare aveva detto a quel “CRETINO SE NON IMBECILLE” di Deidara che sarebbe arrivata alle 8:00 e lui che fa ,arriva
in ritardo, tipico di quel Baka .
Lo vide che
correva verso di lui
Deidara col fiatone:”so … so … sono ar … arri … arrivato ….”
Sasori:”lo ho notato, tu resta qui
,io vado a prendere la valigia che già è tardi”
Deidara si stravaccò sulla sedia ,aveva
ancora un po’ d’affanno.
L’aveva
vista quella era la sua valigia,ecco ora poteva andare ,stava correndo come una
forsennata che non si accorse di essere andata a sbattere contro una persona.
TenTen:”VEDI DOVEKAZZO METTI I PIEDI IMBECILLE!!!!”recuperò la
valigia e si diresse correndo verso l’uscita.
Sasori prese la sua valigia e si
diresse verso Deidara guardando ancora la figura di
quella strana ragazza che gli era venuta a dosso,certo che non esistevano più
le ragazze di una volta,recuperò l’imbecille che aveva fatto tardi e se ne
andarono finalmente a casa,ma chi sa perché aveva la sensazione di dover
rincontrare quella ragazza.
Guardò
istintivamente verso l’etichetta della valigia e …
Sasori: “MERDA"
E anche
questo è andato, che casino.
Avete visto Tanten come una forsennata sbaglia valigia e non se ne
rende neanche conto, ma c’ è qualcuno più attento di lei, (Me no male Nda.Saso – Capirai comunque me ne accorgerò anche io Nda. Ten – Se come no Nda.Saso –
Ti odio Nda.Ten – Saso faccia
indifferente – Ora basta … Nda. Narratore)
Comunque il
bello deve ancora arrivare, visto Sas’ke ha trovato lavoro da Rock lee,
il prossimo è tutto da scoprire
Ringraziamenti
Tutti coloro
che ci recensiscono, praticamente nessuno , una recensione o mezza non costa
nulla e
Sango93 , inoo , Lady ofevil Naruto86 che ci hanno recensito in precedenza
Oh per
Sango93 noi non conosciamo bene il giapponese, però da quello che abbiamo letto
in alcune fanfic, il femminile di Fatellino
non è neechan ma oneechan, anche perché in se il chan è solamente un suffisso e se nee
san vuol dire fratellone neechan
sarà il suo opposto , la stessa cosa con onee san e oneechan sorellina o sorellona.
Noi sappiamo
così, di più non sappiamo dirti anche perché te l’ abbiamo detto non è che
siamo delle cime in giapponese
Ma ti
ringraziamo ugualmente per le recensioni che ci lasci
E …
Inooo , Kyachan , lella23 , Zenity per
averci inserito in preferiti
Capitolo 6 *** Rincontri, scontri e ... malizia ***
6°Capitolo
Rincontri , scontri e … malizia
Sasuke * numero 101…. numero 102 ecco il 103 deve essere questo*
Entrò in una struttura abbastanza grande
per essere un bar , aveva due entrate con dei tavolini fuori ,appena dentro
c’era il banco semi circolare con gli sgabelli di fronte ad esso e dei tavolini
grigi tutti sparsi in un certo ordine,la luce tenue dei faretti illuminava la
sala,mentre Sasuke si guardava in torno di fronte a
lui comparve un ragazzo alto e magro ,capelli neri corti a caschetto, occhi
sproporzionatamente rotondidi colore
nero coperti da delle sopracciglia cespugliose.
:”lei deve essere il nuovo barman
giusto?”
Sasuke:”si SasukeUchiha,
piacere”disse porgendogli la mano
:”Rocklee
piacere ,bene ora ti mostro i tuoi compiti”detto questo gli mostrò il suo
posto.
KAZZO, KAZZO , KAZZO………era in un ritardo tremendo ,Tsunade l’avrebbe uccisa odiava che i suoi dipendenti
fossero in ritardo,però lei poteva fare tardi ,eh? non era giusto …
Comunque per fortuna il treno era
arrivato più in fretta del solito.
Scese dal treno e si diresse verso il
solito bar che anche se era unamerican
bar faceva il cappuccino ,entrò andò verso il bancone e disse
Sakura:”un cappuccino da portare, grazie”
:”subito”
Si sbagliava ,ma quella voce Sakura già
l’aveva sentita,però non ricordava
dove,era una voce profonda,un tono
caldo,il barista la riscosse
:”il suo cappuccino”
Sakura alzò la testa:”grazi … tu?”
Sasuke si voltò … no ancora lei,non era possibile dovunque andasse
incontrava quella ragazza.
Sasuke:”ma,tu per casofai parte del fba ,che mi insegui?”
Sakura:”io non ti inseguo”detto questo si
voltò stizzita ,ma prima di uscire gli fece una linguaccia e poi disse
Sakura:”e comunque casomai sei tu che mi
segui -stava per uscire ,quando aggiunse- vedi di non perdere anche questo
lavoro”poi lo salutò con la mano.
Per Sasuke
quella ragazza era totalmente fuori di testa,era andata a casa sua senza
neanche sapere chi fosse lui,anche se non gli aveva lasciato molta scelta,lo
incuriosiva il suo modo di fare ,non era come le altre che aveva conosciuto che
andavano a letto con lui solo perché era “SasucheUchiha” aveva deciso che l’avrebbe rincontrata ancora ,ma
stavolta non per caso,guardò il portafoglio blu di diddle
Sasuke:”una scusa per rincontrala”.
Finalmente era tornato a casa,aprì la
porta ,posò le chiavi,poggiò la valigia sul letto e si sedette sulla sedia
girevole della scrivania,aveva un grosso problema,ritrovare quella pazza
dell’aeroporto,ma purtroppo non aveva neanche messo un l’etichetta vicino alla
valigia con un indirizzo o un numero di telefono,c’era solo una cosa scritta
sulla valigia il suo nome “Tenten”scritto a caratteri
cubitali ,con una miriade di adesivi di vari posti ,probabilmente i luoghi che
aveva visitato,una voce lo riscosse …
Deidara:”ora cosa farai?”
Sasori:”cosa posso fare,devo solo aspettare che quella si accorga di aver
sbagliato valigia”
Sasori fermando la parlantina dell’ amico:”no … idiota ,sai quante Tenten ci possono essere a Tokyo”
Tenten aprendo la porta:”SONO TORNATAAAAAAAAAAAA!!!!!”
Ino sentendo la voce della sua migliore amica,gli corse in contro
Ino:”TENTEEEEEEEEEENNNNNNNNNN!!!!!”disse saltandogli a dosso e facendola
cadere per il suo peso
Ino:”perché non mi hai detto che tornavi oggi?”
Tenten:”volevo farti una sorpresa”
Tenten si rialzò andando in camera
sua,ma passando davanti alla camera di Sakura nota che era … piena??? cosa
molto strana per lei ,visto che l’amica si era trasferita da Sai un paio di
anni fa …
Tenten:”Ino come mai la stanza di Saku-chan e piena,l’hai fittata?”
Ino:”no Sakura è tornata”
Tenten:”ha litigato con Sai?”disse pensando che fosse un litigio come gli atri
Ino:”no si sono lasciati”
Tenten rimase sconvolta non credeva che la sua amica si fosse lasciata con
Sai,lei diceva sempre che si sarebbe sposata con lui, che avrebbe avuto una
miriade di figli e che poi sarebbe invecchiata accanto al suo … com’è che
diceva … ah sì … dolcissimo , bellissimo , pucciolissimo
, baghinello suo, mha e
invece prima di quanto lei si aspettasse , quando si dice la coppia che scoppia
…
Tenten:”ma … perché?”
Ino:”questo te lo spiegherà Saku,ma ora penso
che tu ti voglia riposare”detto questo andò a prendere la sua valigia,ora che
la guardava bene c’era qualcosa di differente ,ma non riusciva a capire cosa
Ino:”Ten da quando hai cambiato valigia?”
Tenten:”io non ho cambiato valigia”
Ino:”sicura”disse mostrandogliela
Tenten osservò il trolaey ,no non poteva
essere,che fine aveva fatto la sua valigia,poi un lampo ,il ragazzo
all’aeroportolo scontro,no aveva
scambiato la sua valigia con quel povero pazzo mentecatto patentato , nooooooo …
Tenten:”questa non è mia,lo scambiata per caso,vedi se c’è il nome”
Ino osservò e notò un’etichetta con su scritto un nome e un indirizzo
Ino:”la devi ridare a un certo SasoriNo Akasuna”
Tenten:”si ma dove abita?”
Ino:”qui c’è scritto quartiere di Shibuya, wau è il quartiere più in di tutta Tokio … ”
Tenten:”E chi se ne frega ,questo significa che devo ritornare a Tokyo”
Ino:”mi si dai, ti accompagno io”Disse
con occhi sbriluccicosi
Ma dove diavolo era finito,svuotò la
borsa sul tavolo cercava in tutte le tasche della borsa, non c’era e ora come
avrebbe fatto dentro aveva tutti i documenti,una voce la riscosse
Shizune:”Sakura Tzunadevuole vederti”
Sakura seguì Shizune
per il lungo corridoio che portava all’ufficio di Tzunade,poi
quando Shizune se ne fu andata bussò leggermente alla
porta,una voce gentile la invitò ad entrare,lei aprì ed entrò nel grande
ufficio,trovando la sua capo ufficio sedutasulla poltrona girevole dietro la scrivania
Sakura:”voleva vedermi?”
Tzunade:”si volevo darti una nuova causa”disse porgendogli un fascicoletto
rosso con una scritta gialla
Sakura:”gli Hyuga
vogliono fare causa a gli Uchiha, perché mai?”
Sasori:”idiota la porta”disse dal bagno,però senza alcun risultato ,cosi si
avvolse una asciugamano in torno alla vita ed andò ad aprire
Sasori aprì la porta e si ritrovò di fronte una ragazza castana rossa in
viso con le mani d’avanti agli occhi e una bionda che lo squadrò da capo a
piedi …
Ino:”Wau”…
Sasori:”cosa vuole?”chiese non curante
Tenten:”la mia valigia”
Sasori:”tu sei la pazza che mi è venuta addosso e poi ha preso la mia
valigia”
Tenten:”cosa … guarda che tu hai preso la mia valigia”
Sasori:”si va bhe – disse con non curanza – ora ridammela”
Tenten quasi buttandogliela in faccia:”tieni ,ora dammi la mia”
Riprese la sua valigia e andò via,
tirandosi Ino per un braccio …
Ino salutandolo con la mano ed occhi a cerbiatta:” Peccato per
l’asciugamano …”
Sasori la guardò , poi osservò l’imbarazzo della sua amica “Tenten” , poi richiuse la porta alle sue spalle …
Deidara:”Chi er … ma tu vai ad aprire la porta
così”
Sasori lo guardò, poi scosse il capo e si avviò al piano di sopra …
Deidara:”Che o fatto , che ho detto …” e si avviò anche lui …
Il pomeriggio passò in fretta,a cercare
una linea difensiva per la sua nuova causa e appena scoccarono le sette di sera
prese le sue cose salutò Shizune e tornò a casa .
Appena Sakura aprì la porta
Tenten:”SORPRESAAAAAAA!!!!!!”
Sakura.”TEN-CHAN!!!!!!”gridò
abbracciandola forte
Ino:”non vorrei interrompere questo momento idilliaco,ma Saku, ha chiamato Sai”
Sakura:”bhe se
chiama di nuovo digli che non voglio vederlo ne in questa vita ne nell’atra”
Tente:”Saku ,ma perché?”
Sakura:”senti Ten so che tu non sai
niente,ma ora come ora non mi va di parlane”
Tente:”se tu vuoi così ok,ma non si mangia in questa casa?”
Sakura frugando da per tutto:”Ino ma per caso hai visto il mio portafoglio?”
Ino voltandosi verso Sakura:”no ,perché?” poi d’improvviso suona il
citofono
Sakura:”perché non riesco a trovarlo”
Ino:”chi è?”
Sakura:” Se è Sai già sai cosa dire,uffa
ma dov’è?”disse continuando a cercare
Ino:”un attimo”disse parlando al citofono poi rivolta a Sakura:”Saku è per te”
Sakura:”chi è ,mi ca
è Sai?” disse spaventata …
Ino:”no dalla voce non si direbbe”
Sakura:”chi è?”
Voce al citofono:”ho una cosa che le
appartiene se scende gliela restituisco”
Sakura:”ma … ok ,Ino
scendo un minuto”
Ino:”chi è?”
Sakura:”non ho capito però ha detto che
ha qualcosa di mio”
Ino:”stai attenta”
Appena uscì dal’ascensore vide il suo portafoglio in mano a …
Sakura:”tu ma …”
Sasuke:”queste non sono cose che si lasciano in giro sai”
Sakura:”bhe
grazie”tentando di prendere il portafogli ,ma lui non glielo lascia prendere
Sasuke:”credi che sia così semplice,ti credi che io non ti chieda una cosa
in cambio”
Sakura:”ok vuoi dei soldi?”
Sasuke scossela testa.”no voglio
quel cos altro da te”
Sakura si spaventò:”no … so quello che
vuoi e non lo avrai mai”
Sasuke:”cosa?”
Sakura arrossendo un po’:”il … sesso,
quella roba lì …”
Sasuke:”non intendevo proprio quello, anche se sarebbe gentile da parte tua,comunque
io volevo solo un appuntamento”
Sakura* non posso dire si *:”Forse era meglio il sesso non lo so , comunque no
… ionon esco con gli scorbutici … ridammi il mio portafogli”disse tentando di prenderlo
nuovamente,ma senza alcunrisultato
Sasuke:”io non faccio mai niente per niente - fece per uscire – se lo rivuoi
ti basta dire Si”poi uscì
Sakura lo segue:”ehi …. Non puoi lasciarmi
senza documenti”
Sasuke :”chi lo ha detto,posso e come”
Sakura:”prima pensavo che fossi matto ,ma
ora ne ho la certezza”
Sasuke:”forse hai ragione tu ,ma la mia decisione resta invariata”
Sakura:”comunque la risposta è no”
Sasuke:”ti ridò il portafogli se mi lasci usare il bagno”
Sakura:”poi te ne andrai?”
Sasuke:”giuro”
Sakura lo fece salire,aprì la porta ed
entrarono
Sakura:”il bagno è di la”gli disse e lui
seguì leindicazioni sotto lo sguardo
incuriosito di Ino e Tenten,le
due ragazze si avvicinarono a Sakura
Ino:”chi è quello?”
Tenten:”ma tu non ti eri appena lasciata con Sai?”
Sakura:ӏ solo uno che ho conosciuto che
ha trovato il mio portafoglio e in questo momento sta usando il nostro bagno”
Ino:”non mi hai mai parlato di lui”
Sakura:”perché non ne vedevo il bisogno”
Sasuke uscì dal bagno
Sakura:”abbassa la tavoletta”
Così Sasuke
torna in bagno è fa quanto ordinato dalla rosa
Sakura porgendogli la mano:”il
portafoglio”
Sasuke:”già quasi dimenticavo,tu sei proprio sicura ….”
Sakura:”sì”e si prese l’oggetto da mano a
Sasuke
Così usci di casa e Sakura chiuse la
porta
Ino:”cosa voleva?”
Sakura:”niente di importante”
Tenten:”secondo meè molto
importante”
Sakura:”voi vi sbagliate,dico io poi
chiedermi di uscire così”
Tenten e Ino:”COSA TI HA CHESTODIUSCIRE”
Sakura:”che c’è da urlare comunque gli ho
detto no”
Ino:”io ho una amica scema totalmente scema”
Tenten:”io concordo con te,uno figo come quello ti
chiede di usciere e tu che fai si deve essere imbecilli per dire di no”
Ino:”Ten ricordati Neji”
Sakua:”lo visto pure io che è carino ma non è questo il problema”
Tenten:”Sakura so che è stato doloroso ma si deve guardare avanti e d’avanti
a te c’era un figo …”
Ino:”Neeeeeeeji” stile fantasma, posizionando
le mani vicino Tenten
Quella settimana era stata davvero
stressante,aveva passato anche il fine settimana in ufficio a cercare ,una linea
di difesa per la sua nuova causa ,poi aveva fatto colloqui su colloquiconi
suoi clienti,entrò in un negozio aveva deciso che una buona barretta di
cioccolato con dei pezzi di nocciola per riprendersi un po’non gli avrebbe fatto male.
Dopo aver pagato, il ragazzo che stava
alla cassa la richiamò dicendole che le era caduto un foglietto di carta dal
suo portafoglio,Sakura lo prese ringraziandolo e andando via,lo aprì per vedere di cosa si trattasse vide
che sopra c’era scritto un numero di telefono “3363747897” e poi dopo il numero c’era scritto qualcosa con una
grafia molto ordinata “in caso cambi idea
,con questo puoi chiamarmi,Sasuke”
Ma,come si permetteva quell’arrogante,pomposo ,pallone gonfiato,che
credeva che tutte le ragazze cascassero ai suoi piedi, bhe
con lei aveva sbagliato strada.
Bevve il secondo bicchiere di birra di quella serata,la mattina passata in ufficio era stata
una “Merda”,la modellache arriva in ritardo, la sarta che dava di
matto perché la luce non andava bene, come è che diceva? … a sì, ora ricordava
Inizio FlasBake
Si trovava in ufficio, aveva appena finito di fare gli ultimi ritocchi
al modello della prossima linea di vestiti da sera che avrebbero lanciato di li
a pochi mesi,subito dopo la causa con gli Hyuga,si
era diretto in sartoria dove appena entrò si ritrovò di fronte la sarta che
dava di matto.
Sarta:”Meno male che è arrivato lei Sig.Uchiha
,la modella che deve indossare l’ultimo abito non è ancora arrivata, così non
solo farò più tardi, ma per di più il sole è calato ed è ancora più difficile
cucire e fare gli abbinamenti con la stoffa. “
Disse con tono stizzito …
Fine FlasBake
Ci voleva proprio una birra dopo una giornata così stressante,poi il
suo sguardo venne attratto da una ragazza che stava scendendo le scale dell’entrata
del Pub ,era alta con dei lunghi capelli biondi lasciati sciolti sulle rosee
spalle,lasciate scoperta da quel abito nero che non lasciava molto spazio alla
fantasia,era interessante.
Shisui * un ottimo diversivo alla serata *
Pensò continuando ad osservare con
sguardo malizioso la ragazza, che ora chiacchierava con una amica al tavolo
dove si era seduta.
Quella sera si scocciava proprio di
uscire e di vedere le solite facce di kazzo dei suoi
amici, che non facevano altro che ubriacarsi,quindi era rimasto a casa solo
,visto che Naruto era uscito e Gaara
era ad una serata di lavoro in una discoteca,peccato che il suo piano era
andato a monte,purtroppo non lo aveva chiamato,ma un po’ doveva aspettarselo in
fondo lei non era come le altre,ma come si dice “ la speranza è l’ultima a
morire”,quindi avrebbe aspettato ancora dieci minuti e poi sarebbe andato lui
da lei,perché SasukeUchiha
ottiene sempre quello che vuole e siccome a lui quella ragazza piaceva l’avrebbe
avuta in una maniera o nell’altra .
Era rientrata a casa ,ma l’aveva trovata
vuota le ragazze erano uscite lasciando un postit (se
si scrive così?scusate l’ignoranza nda- io) con su
scritto “Siamo uscite ,ci dispiace di
averti lasciato sola,ma tu eri ancora a lavoro,poi Ten-chan
aveva voglia di vedere quel nuovo locale che hanno aperto a Tokyo,un Kissy Ten e Ino”.
Sakura sospirò da quanto era che non
usciva,hmmmmmmmmmmm …. Quattro mesi si era giusto da quando si era lasciata con
Sai,prese quel fogliettino dove era scritto il numero
di Sasuke e lo osservò per ….. tre o quattro minuti
poi pensò a quello che gli aveva detto (Tenten :”si
deve andare avanti”),forse aveva ragione e poi era solo un uscita ,mi ca doveva sposarlo,erano due che si erano conosciuti e
uscivano come conoscenti.
Prese il cell
dalla borsa e digitò il numero poi pigiò iltasto col telefono verde ed il gioco era fatto ,il telefono squillava si sentiva un po’ agitata,
bhe erano sempre quattro mesi che non usciva con un
ragazzo, ed una voce calda e pacata rispose,Sakura lo aveva sentito parlare
solo poche volte ,ma adorava ascoltare
quel suono ,ma cosa pensava lei lo odiava, usciva con lui solo perché non aveva
niente da fare tutto qui.
Sasuke:”pronto?”
Sakura:”pronto sono Sakura”
Sasuke:”ah sei tu,credevo che non volessi uscire con me”
Sakura:” non auto elogiarti,ho chiamato solo perché le mia
amiche non ci sono e io sono sola,quindi mi scoccio di rimanere sola” disse
tutto d’un fiato
Sasuke:”ok,vengo a prenderti tra un quarto d’ora ti va bene”
Sakura:”s … si va benissimo”
Ino:”Hai visto quel tipo? “
Tenten:”Sì ! Ti sta guardando da mezz’ora”Disse guardandosi attorno
Ino:”Non credi che sia davvero carino …”
Tenten:”Ino per te tutti sono carini …”
Ino:” Ma no dai , solamente quelli DOC”
Tenten:”Cosa vuol dire DOC”
Ino:”Di origine controllata”
Tenten:”Sì va bhe … comunque io devo fare un’ attimo
una telefonata sai …”
Ino:”Ah sì, Neeeeji, vai vai,
me la vedo io qui”
Tenten:”Ok! A tra un po’ …”
Ino:”hmmmm …”
La salutò con le mano sorseggiando il suo
drink …
Ino* ma io quello già l’ho visto, da qualche parte, ma dove? *
Il cameriere la riscuote dai suoi
pensieri …
Cameriere:”Questo è per lei, glielo manda
quel signore li”
Ino osserva il punto indicatole da quest’ ultimo e ne rimane stupita,
allora Tenten aveva ragione, la osservava davvero …
Ino:” Grazie”
Aprì il bigliettino e ebbe la conferma
dei suoi pensieri
*Saedavvero molto carina e quel vestito le dona
molto , io me ne intendo … posso avere l’onore
di invitarla al mio tavolo e conoscerla?*
Cameriere:”Nessuna risposta?”
Ino ci pensa un po’ su, non poteva lasciare Tenten
da sola quindi …
Cameriere:”La risposta …”
*Sono una signora, venga lei da me, se è davvero un gentiluomo come ho
potuto leggere e distinguere da come mi ha scritto , non le dispiacerà
dimostrarlo anche nei fatti … “
Shisui curvò le labbra in un sorriso e colse l’occasione al volo …
Ciao a tutti mamma che capitolo, mia
sorella si sta ancora asciugando il sudore dal viso, ecco finalmente a voi, il
capitolo dove compare tutta la pazzia di Ten pazza con un Sasori
che ovviamente è l’opposto, per non parlare di uno Shisui
esaurito per via del lavoro.
Speriamo che si sia un po’ capito perché il
nome Uchiha sia così importante e la causa di Sakura
è legata alla loro ma perché mai, bhe ci sarà una
grande scalata prima dell’arrivo alla fine
Il resto sta a voi giudicarlo
Ringraziamo tutti coloro che ci leggono
solamente o che leggono anche solo l’introduzione, o solamente il titolo, ma
una grazie speziale va ai nostri sostenitori e vale a dire :
Sango93 , inooo
, alexis093, vi ringraziamo tutti e speriamo di non deludervi con questo
capitolo, ma siamo sicuare che anche gli altri
potrebbero fare di meglio e finiamo con chi ci ha inseriti tra i preferiti,
grazie a tutti voi Clod90 e un po’ ma solo un po’ maoa
Mandò giù il
settimo bicchiere di vodka ,era sconvolto per quello che era
successo,Sakura
la “Sua”Sakura non voleva più vederlo ,aveva provato di tutto ad andare a
lavoro da lei,a telefonare,a mandarle de fiori,ma niente ormai si era resa irreperibile,
almeno per lui ,non poteva crederci alla fine si erano lasciati sul serio … in fondo già era capitato altre volte ma
alla fine lei lo aveva sempre perdonato non era riuscito a capire cosa cambiava
adesso .
Si alzò
dallo gabello su cui era seduto e uscì dal quel orrido bar barcollando un po’
per il troppo alcool ,si diresse sotto il palazzo della sua fidanzata dove la
vide,poggiata contro il muro aveva l’aria agitata stava aspettando qualcuno ,le
si avvicinò.
Sakura era
agitatissima era da molto che non usciva con un ragazzo e non sapeva se stava
facendo la cosa giusta,in fondo lei aveva detto che aveva chiuso con i ragazzi
no,allora perché si trovava li ?ma forse perché era davvero il momento per
ricominciare?
D’improvviso
si sentì chiamare e afferrare per un
braccio si voltò per vedere chi fosse e
…
Sakura con
aria sorpresa:”Sai !?!?”
Sai:”Sakura”disse
barcollando e cadendo rovinosamente sulla ragazza che non tardò ad afferrarlo
per non farlo cadere.
Sakura:”Sai
cosa ci fai tu qui? sai benissimo che non voglio più vederti”disse con tono
arrabbiato
Sai:”tu ora
torni con me”disse afferrandola per un polso
Sakura:”lasciami
,si sente da un miglio che sei ubriaco”disse tentando di liberasi
Sai
stringendo la presa sul polso la tirò a se:”NO”
Sakura:”HO
DETTO LASCIAMI”urlò
Sai si sentì
il polso stretto in una morsa che lo costrinse a lasciare Sakura.
??:”La
signorina ha chiesto di essere lasciata”
Sai:”e tu
chi diavolo sei per darmi ordini”
Sakura:”Sasuke”disse stupita
Sasuke:”chi sono io non ti deve
interessare ora sparisci “disse lasciando la presa sul polso di sai,poi si rivolse
a Sakura
Sasuke:”tutto ok ?”
Sakura:”non
c’era bisogno del tuo intervento so cavarmela benissimo da sola”
Sasuke facendo finta di parlare da
solo”oh grazie Sasuke , non c’è di che Sakura”
Sakura
capendo:”bhe grazie lo stesso”disse sorridendogli
dolcemente
Sasuke:”normale amministrazione”
Sai era
andato via senza obbiettare ,ma
osservava da lontano la scenetta dei due che passeggiavano l’uno accanto
al’altro e Sakura aveva donato uno dei suoi più bei sorrisi a quel pallone
gonfiato ,ma chi si credeva di essere per poter stare accanto alla “Sua”dolce
Sakura,fremeva di rabbia e gelosia per quello che aveva visto avrebbe tanto
voluto spaccargli la faccia a quel bel imbusto li,avrebbe avuto la sua
vendetta,se non poteva averla lui ,Sakura, non l’avrebbe avuta nessuno.
Tenten era uscita fuori dal locale
per parlare a telefono ,non sentiva niente con quella musica alta,ah … ecco ora
si che andava meglio,lontano da tutto quel frastuono riusciva a sentire
chiaramente che il telefono squillava ,una voce rispose dal’altro capo del
telefono.
Ten:”amore
cosa stai facendo?”
Nejy:”Niente di particolare,tu?”
Ten:”sono
uscita con Ino,senti volevo chiederti quando mi
raggiungi”
Nejy:”amore mi dispiace tanto ma
non mi è possibile”
Ten:”lo
sapevo ,dici sempre così”
Nejy:”non devi arrabbiarti,lo sai
che devo lavorare”
Ten:”si per
te viene sempre prima il lavoro e poi in ultimo io, come se fossi la ruota di
scorta”staccò la telefonata perchè già sapeva come
sarebbe andata a finire, un litigio come da quindici giorni a quella parte
stava accadendo ,stava per rientrare dentro quando …
??:”era il
fidanzato?”
Tenten si voltò … no!!! non era
possibile, quello era il tizio della valigia
Ten:”non
sono cose che la riguardano queste” si voltò e fece per andarsene
Sasori:”sai quando un uomo dice che
ha da fare a lavoro, vuol dire che ha un amante” disse poggiandosi al muro del
locale e accendendosi una sigaretta
Ten:”io non
so come può insinuare una cosa del genere, signore, lei conosce il mio ragazzo
per caso?”disse scostandosi dal fumo
Sasori:”no, ma anche io uso la
solita scusa con le ragazze con cui esco, in fondo come dite voi ragazze, gli
uomini sono tutti uguali”fece un'altra boccata dalla sigaretta e quando espirò
il fumo tirò la testa al’indietro,poi la guardò di sottecchi e continuò:”ma se
vuoi ,per risollevarti il morale posso invitarti a bere qualcosa”
Ten:”io non
ho bisogno di essere risollevata il morale da nessuno, tantomeno da uno come
lei”si voltò stava per scendere quando le cadde il cellulare si abbassò per
recuperarlo,ma Sasori la precedette glielo restituì e
poi aggiunse
Sasori:”sai … hai proprio un bel
sedere”
Tenten lo guardò con aria sconvolta
,poi gli tirò uno schiaffo si voltò e se ne andò.
Ino aspettava pazientemente Tenten che tornava dalla sua telefonata quando …
??:”posso
sedermi?”
Ino si voltò di scatto facendo
ondeggiare i suoi lunghi capelli biondi ,era quello che gli aveva mandato il
biglietto,certo che visto da vicino era ancora più carino
Ino:”certo che può in fondo lo
invitato io no”
Shisui:”certo …”si sedette accanto
a Ino
Ino:”io sono InoYamanaka ,lei è?”disse porgendogli la mano
Shisui le prese la mano
delicatamente e gli poggiò un leggero bacio sul dorso:”io sono Shisui …ShisuiUchiha” Ino arrossì leggermente dal gesto di quel ragazzo poi pensò
Ino*Shisui … Uchiha *
Ino:”ha detto ShisuiUchiha … quel ShisuiUchiha?”
Disse
emozionata fino al midollo
Shisui:”Sì! lo stilista della casa di moda Uchiha”
Disse in
modo ripetitivo
Ino:”non ci posso credere,sa io
adoro i suoi modelli”
Shisui:”si lo dicono tutte ,ma ora
proprio non ho voglia di parlare di lavoro”
Ino:”e … di cosa vorrebbe
parlare?” Disse in maniera maliziosa
Shisui:”non so ,io incomincerei col
chiederti cosa vorresti da bere ,perché con un drink si chiacchiera meglio”
Ino poggiò i gomiti sul tavolino
e il viso tra le mani alzò gli occhi azzurri al cielo in segno che stava
pensando, poi disse fissandolo dritto negli occhi:”hmmmmm
… un bicchiere di vodka … ”sottolineando l’ultima parola
Sakura:”allora
dove avresti intenzione di portarmi?”chiese
Sasuke:”dove ti pare, per me non
c’è differenza”
Sakura:”allora
se è così ,io vorrei prima andare a comprare un catenina da appendere vicino al
portafoglio, così da non perderlo”
Sasuke:”allora vorrei presentarti
un tizio”
Sasuke la portò d’avanti ad un
negozietto ,che vendeva cianfrusaglie di vario tipo,con le vetrine ricolme di
adesivi di tutte le marche,Sakura in particolar modo quando entrarono rimase
attratta da una statuina raffigurante un … un … ma che diavolo era quel coso.
??:”Quello
lo compra o ha intenzione di stare a guardarselo tutta la serata”
A lei si
avvicinò un tizio molto strano, che gli si rivolse con aria scocciata
Sasuke:”Hidan
la vedi quella signorina li”
Hidan:”certo che la vedo idiota”
Sasuke:”bene lei desidera una
catenina da attaccare vicino al portafoglio,la hai?”
Hidan:”sì!!! – disse squadrando Sakura
- per 40 yen è tua”gli porse li pacchetto in una busta bianca con su scritto
“I love”
Sasuke:”facciamo 20”guardandolo con
una faccia tipo a dire ,non avrai di più
Hidan:”ok vada per 20” , moccioso
solamente perché era una sua amica … tsk …
Sakura e Sasuke uscirono da quel bizzarro negozio seguiti dalle
bestemmie di …
Hidan:”che ti possano uscire dal
culo cose che neanche la scienza potrà identificare”
Sasuke:”questa non l’avevo mai
sentita,è nuova” disse sorridendo
Sakura
ridendo di gusto:”ma chi è quel tipo?”
Sasuke:”un amico di famiglia …”
Sakura:”bene
ora si va a mangiare”lo prese per un braccio e lo trascinò nel primo Fast-Food
che trovaronopresero due panini e si
sedettero su due sgabelli situati davanti ad una delle tante vetrine del
locale,osservando una anziano signore che suonava il pianino sul bordo del
marciapiede fermandosi di tanto in tanto per ringraziare, i passanti che gli
gettavano qualche spiccio nel cappello poggiato ai suoi piedi.
Sasuke:”mi sa che ha bisogno di un
accompagnamento vocale,perché non ti butti”
Sakura:”scherzi
non lo farei mai,però c’è un sogno che faccio di continuo”
Sasuke:”anche io ,nel tuo c’è
Michel Fipher ricoperta di panna”
Sakura:”no!!!
– guardandolo sconvolta -sono in un campo di calcio e canto una canzone”
Dopo aver
mangiato Sasuke portò Sakura in un luogo dove gli
disse di chiudere gli occhi,quando lei li riaprì si ritrovò in un campo di
calcio
Sakura:”ma …
ma …”
Sasuke:”su coraggio canta,il gatto
ti ha mangiato la lingua”
Sakura non
sapeva che fare non si era mai trovata in una situazione del genere però poi si
mise a cantare,dal canto suo Sasuke non aveva mai
sentito una voce più bella e dolce al mondo ,tanto che si sedett
e aspettò pazientemente che finisse di cantare,anche se un suono così sublime
non lo aveva mai sentito.
Sakura smise
di cantare e …
Sasuke:”brava … hai mai pensato di
darti al mondo della musica, hai una voce ben intonata”
Sakura:”io
ho già un lavoro che mi piace”
Sasuke.”ok se lo dici tu,ora
andiamo”
Sakura:”si
può sapere come hai fatto a …”
Sasuke:”segreto professionale,sono
il genio della giacca, strofina e ti sarà dato”in realtà Sasuke
conosceva bene il proprietario di quello stadio e siccome aveva un debituccio
di due o tre vestiti che la moglie aveva comprato nell’atelier di proprietà di
suo padre lui gli aveva fatto questo
piccolo favore ,ma ovviamente Sasuke non glielo
avrebbe mai detto …
Sasuke:”ora se vuoi ti
riaccompagno”
Sakura:”ok”
Sakura in realtà aveva voglia ti stare tutta
la serata con lui, ci stava bene ,ma non lo avrebbe mai ammesso ne a lui ne a
se stessa …
Tenten, aveva bisogno proprio di
una birra ,aveva litigato con Neji ,aveva incontrato
un pallone gonfiato se non che anche un maniaco pervertito ,la sua giornata non
poteva andare peggio,ma poi quello che non aveva proprio potuto subire era
l’arroganza di quel … quel … non sapeva neanche lei come definire quella
sottospecie di uomo poco avanzato come stadio evolutivo.
Ten:”una
birra per favore”
Barrista:”subito,che tipo?”chiese
Ten:”una
qualsiasi faccia lei”
??:”brutta
scelta”
Ten:”ancora
lei, non gli è bastato lo schiaffo di prima, ne vuole un altro e poi cosa
brutta scelta”
Sasori:”la birra dovrebbe essere la
migliore … ma lei è sempre così acida?”
Ten si
avvicinò in maniera pericolosa a lui e gli disse:”io … non … sono … acida!”
Sasori:”a sì … proviamo”gli mise un
braccio in torno alla vita e una mano dietro la nuca annullando le distanze che
c’erano tra loro
Sasori si staccò:”no! non sei del
tutto acida, ti si può ancora recuperare”
Ten da prima
rimase sconvolta, poi si riprese e gli tirò un secondo schiaffo,andò via ,ma Sasori l’afferròper
un braccio lei stava per dargliene anche un terzo ,ma lui lo scansò, allora lei
prese li bicchiere di birra che il cameriere aveva portato e gli lanciò il
contenuto in faccia
Ten:”questo raffredderà
i suoi bollenti spiriti”
Ino stava chiacchierando
tranquillamente quando un baccano tremendo la riscosse dal mondo dei sogni.
Ino:”cosa sta succedendo”chiese
a Shisui che ne sapeva quanto lei ,allora si alzarono
dal tavoloa qui stavano seduti e si
diressero verso la folla accalcata che si era creata attorno al bancone,Ino chiese ad un ragazzo se sapesse cosa era successo e lui
gli rispose
Ragazzo:”non
lo so ,ma adesso cerchiamo di farci avanti così lo sapremo”
Poi Ino chiese ad un altro che tentò di dirgli qualcosa ma …
Ragazzo2:no
non ascoltare quelli che stanno al centro della folla non sanno mai niente, noi
per sapere qualcosa dobbiamo andare d’avanti a tutto”e così fecero,appena
arrivati Ino vide Tenten
che stava andando via arrabbiatissima ed
un ragazzo bagnato di birra
Ino:”Ten???” rimase di sasso …
poi continuò …
Ino:”Ten! ma cosa è successo e
.. dove stai andando?”
Ten:”Non ho
intenzione di parlarnee a casa mia, non
ho intenzione di rimanere qui un minuto di più”
Ino:”aspetta vengo con
te-voltandosi salutò Shisui- ciao magari poi ci
sentiamo”e andò via con Tenten
Shisui rivolto all’amico
fradicio:”ma cosa hai fatto?”
Sasori:”lascia perdere che è meglio”.
Guardò la
castana andare via, era davvero una preda molto succulenta … e lui non se la
sarebbe fatta sicuramente sfuggire … come tutte no???
Anche questo capitolo , molto partorito
è andato.
Avete visto quanti incontri e
quanti eventi sono capitati alle nostre tre girls, eh
… ma non è finita qui c’è ancora molto da scrivere e poi povero Sasori , ma è ancora tutta da vedere e anche Sai addirittura si è ubriacato e anche
lui non si arrende.
Il titolo ovviamente sta ad
indicare le serate di tutte e tre le ragazze , una serata indimenticabile per
tutte e tre , ma per ognuna in maniera diversa ah … alla prossima maoa e Clod90
Ringraziamenti:
Sango93: e hai visto alla fine
non ha resistito e ci è uscita, ma anche alle altre è successo qualcosa di
incredibile e il bello deve ancora arrivare … Grazie per i complimenti e per
continuare a seguirci alla prossima maoa e Clod90
Un grazie anche a chi legge
solamente , anche se una recensione non fa mai male, e chi ci ha messe in
preferiti alla prossima maoa e Clod90
Era li in
quella casa che per due anni aveva condiviso con la persona che amava ,ma
purtroppo se n’era accorto troppo tardi ,si alzò dalla poltrona che ricordava
perfettamente … Sakura non aveva mai voluto buttare,diceva che era scicchissima e lei l’adorava,percorse il piccolo corridoio,
lo specchiodove lei tutte le mattine si
specchiava prima di uscire ,il mobile che avevano nel corridoi era pieno di
foto c’nera una che adorava ,ritraeva Sakura che lo abbracciava da dietro e gli
faceva la linguaccia ,la ripose di nuovo sul mobile .
Entra in
camera,si siede sul letto gettandosi
all’indietroa braccia aperte ,ora aveva
solo un pensiero fisso … lei … lei con un altro ,lei che non era più con
lui,cosa avrebbe dato per tornare con lei ,tornare in dietro e non fare gli
stessi errori,non era il momento per piangersi a dosso ,lui la voleva di nuovo
con se .
In questi
giorni si era sempre chiesta cosa cercava dalla vita,se era felice,se davvero
aveva tutto quello che le serviva e qualche mese fa avrebbe risposto (SI)con
fermezza ,ma ora la sua risposta ferma ,decisa,cominciava a vacillare,non
sapeva se davvero avesse tutto o se le mancasse qualcosa,le sue amiche le
avevano fatto conoscere Sai due anni fa e in quella storia si ci era gettata
più per gioco che per altro,poi aveva scoperto che con lui ci stava bene,che le
piaceva che lo … che lo … due lacrime lucenti ,per dei ricordi di un passato un
momento,un bacio,un sorriso,una risata … chissà ,in fondo l’amore si sa più è
stato grande,più provoca dolore quando non c’è più.
Chissà poi
perché dopo la storia con Sai aveva voluto chiudere con gli uomini,forse per
paura di soffrire di esporre nuovamente il suo cuore e se stessa.
Ino in vece aveva un'altra
teoria lei gli faceva sempre un esempio, con gli uomini… com’era… a si l’esempio dei 100 uomini
diceva che 50 di loro che la incontravano per strada non la prendevano in
considerazione perché la ritenevano troppo per loro,allora per certi versi si
sente ignorata saltata a piedi pari,poi altri 25 di questi sono sposati o fidanzati
quindi innamorate di altre,a questo punto ne rimangono 25 ,ma è difficile
trovare quello veramente giusto, in fondo deve anche piacere.
Poi cosa è
successo in questi mesi ,si ha incontrato quel tipo strano,(SASUKE) quello era
un tipo particolare ,con lei era stato molto gentile ,anche se in principio non
lo poteva sopportare,perché anche se le piaceva era difficile, aveva paura di
soffrire ,poi lei è una ragazza dal carattere complicato e in questi mesi aveva
sofferto per la storia con Sai ,quindi anche se Sasuke
le piaceva lei non si sarebbe mai aperta completamente.
In somma in
conclusione trovare un uomo su 100 che stia con lei è complicato,allora iniziò
a chiedersi se era lei quella complicata che voleva più di quello che poteva
avere.
No … No …
lei desiderava solo un semplice sorriso moltissimo amore e il ragazzo che
avrebbe amato ,quello che non va via dopo che è finito lo spettacolo.
Si era
litigata di nuovo con Neji ,ma non era normale, loro
solitamente non litigavano così spesso,anzi loro solitamente non parlavano
quasi mai,lui era sempre via per lavoro, tra sfilate e campagne pubblicitarie
lei bhe… lei
studiava all’ università e per le vacanze tornava nella sua città natale per
rivedere la sua famiglia e le sue amiche ,ora che ci pensava lei non conosceva
poi così bene Neji da dire che riuscivano ad non litigare mai,le uniche volte
che parlava con lui era per msn o per il cell e quando riusciva a vederlo era massimo per una
settimana o se era fortunata due,forse avevano ragione le sue amiche quando gli
dicevano che Neji
non era il tipo adatto a lei,si perché in fondo lei aveva bisogno di un tipo
attento alle sue esigenze ,uno che sapesse come accenderla dentro ,che le
scatenasse quel certo non so che nello stomaco quando lo vedeva, come lo chiamava
Saku lo “ZAZAZU” quello sfarfallio nello stomaco che
senti solo quando incontri lo sguardo della persona che davvero riesce a
sconvolgerti,ora che ci pensava su … quel tipo rosso al locale quando l’aveva baciata … le sue labbra
pigiate contro le sue ,pensava mentre si sfiorava le labbra …. erano così …
così …. Scosse la testa no ….
Ten * ohhh … Ten non era neanche un gran che come bacio * lei non
stava cercando una storia da una scappatella e via ,lei cercava qualcuno di
speciale con qui svegliarsi le mattina ,no qualcuno che soddisfi i suoi piaceri
sessuali come se lei stesse li appositamente per i suoi ormoni in subbuglio ,lei non era quel
tipo di ragazza che andava a letto con tutti quelli carinie poi non doveva perdere le speranze per la
storia con Neji , in fondo lui gli aveva promesso che
avrebbero passato le vacanza estive insieme,stavano appena agli inizi di maggio
perché disperare.
Non poteva
crederci lei …. proprio lei aveva conosciuto il più bravo il più famoso e anche
il più, più affascinante, bello, sexy,
degli stilisti del Giappone che poteva esistere sulla faccia della terra,ma
quello che proprio non poteva credere era che lui si era interessato a lei,arrossì
ripensando a quella serata ,a come era stato così galante ,aveva ancora il
biglietto che gli aveva scritto per attirare la sua attenzione,aprì la borsa e
tirò fuori un piccolo pezzo di carta, scritto con una grafia ordinata e leggera
proprio comesi immaginava la grafia di
uno stilista ,se solo Ten non avesse fatto tutto quel casino per tornare a casa
lei a quest’ ora sarebbe stata tra le braccia di un famoso stilista e del ragazzo più bello affascinante del globo.
Aveva deciso
doveva trascinare nuovamente le sue amiche in quel locale ,doveva rivederlo ,anzi
voleva rivederlo a tutti i costi,non se lo sarebbe fatto scappare una seconda
volta e lei quando voleva qualcosa la otteneva ,avrebbe fatto carte false pur
di poter passare una serata con luie si
lei era fatta così ,ma non doveva strafare.
Sì lei sarebbe andata li, però se lo avesse incontrato non avrebbe fatto vedere che si
trovava li per lui, in fondo lei aveva capito dal’ inizio cosa lui voleva gli
si leggeva in faccia e lei glielo avrebbe dato… ma … in piccole dosi ,come prescritto dal dottore e … in questo caso …
il dottore era lei …
***
E bhe nulla di particolare , solamente che ci doveva essere
il resoconto , delle serate e perché no i ricordi e le descrizioni , che facciano
capire un po’ di più le varie sfaccettature di queste tre ragazze, così
singolari e differenti tra di loro.
Il titolo
sta a rappresentare appunto i ricordi o in ogni caso i sentimenti che le nostre
tre provano.a
Abbiamo
aggiunto anche Sai , in fondo lui nonostante il suo errore vuole ancora Sakura
e averla vista con un altro che non fosse lui, l’ha scosso non poco , ne
accadranno di belle.
Abbiamo
notato che altri cihanno aggiunto in
preferiti, vi ringraziamo ma … ma … diciamocelo qualche recensione non fa mi ca male , su ragazzi sgranchitevi un po’ le dite, come io e
mia sorella stiamo facendo, aspettiamo solamente di sapere cosa ne pensate.
Capitolo 9 *** Una giornata ... "Faticosa" !!! ***
Capitolo9°
Una giornata… “FATICOSA” ! ! !
Si alza dal
letto con aria assonnata,si strofina gli occhi col palmo della mano poi se la
passa tra i capelli,si stiracchia e si guarda alle spalle ,una ragazza con dei
lunghi capelli ricci biondi dormiva a pancia in giù nel suo lutto … chi kazzo era quella … non ricordava, fa spallucce e si alza
rinfilandosile mutande.
Entra in
cucina dove trova Deidara con una tazza di caffè
fumante in mano e Itachicon il pacco di biscotti in mano che mangiava
tranquillamente,si poteva dire che quel ragazzo era impeccabile, ma quando si
trattava dei suoi biscotti preferiti bhe se ne
fregava della compostezza,si anche il grande ItachiUchiha aveva un difetto di gola gli piacevano i dolci .
Deidara:”buon giorno Sasori”
Non gli
risponde e va dritto alla macchinetta del caffè ancora con un aria assonnata.
Itachi:”sai che se non prede la sua
dose quotidiana non parla con nessuno”
Deidara:”perché, normalmente parla?”
Itachi:”poco, ma lo fa”
Deidara:”oooh
e quando ha imparato?”
Sasori gli tira lo straccio della
cucina in faccia,continuando a bere il suo caffè.
Deidara:”chi è quella?”
Sasori lo guarda con aria
interrogativa
Deidara:”quella che ha dormito con
te,bhe dormito si fa per dire”
Sasori fa spallucce e fa l’ultimo
sorso di caffè. esce dalla cucina dirigendosi in bagno
Deidara:”secondo me lui non parla
neanche dopo il caffè”
Itachi:”…”mangiando i biscotti
Deidara:”ma non solo lui,bhe io vado in ufficio ,ciao”salutando Itachi
Intanto Sasori si era preparato per andare a lavoro,entra nel
soggiorno mentre Itachi si infilava la giacca e
controllavate se aveva tutto nella sua 24 ore (Narratore:io non ce lo vedo con
la valigetta ,ma purtroppo la deve avere per forza)
Itachi:”cosa fai stasera ,ci vieni
da Pein?”chiese continuando la sua revisione
Sasori:”ma non so – poi un pensiero
gli passò veloce nella mente – forse … ”prese la borsa che conteneva la sua
macchina fotografica e uscì di casa ,seguito da Itachi.
Charlie:”Sasori …”disse con aria assonnata,allungò il braccio verso
l’atro capo del letto ,ma lo sentì vuoto ,aprì gli occhi e si mise a sedere sul
letto coprendosi col lenzuolo.
Vide un postit sul cuscino
“ Scusami masono dovuto andare a
lavoro,se vuoi fai pure colazione.
P.S.
chiudi la porta e lascia le chiavi sotto lo zerbino.”
Charlie * che
BASTARDO *
Si alza dal
letto si dirige verso il bagno si lava , si veste e esce ,mentre stava uscendo
dal vialetto vede un sasso ,rimane li ad osservarlo per un po’ e poi ,prende un
foglio di carta dalla sua borsa con una penna ci scrive qualcosa sopra poi
l’avvolge in torno al sasso per poilanciarlo contro la finestra della camera di Sasori
e scappa via …
Sasori:”no così non và ,devi
spostare quel faretto più a destra,dobbiamo far risaltare di più il
vestito”disse ,poi si posizionò dietro la macchina fotografica per vedere
l’inquadratura,in fine si rivolse alla modella che si trovava sulla scenografia
Sasori:”sposta un lembo del vestito
all’indietro come se volessi fare una giravolta … si così …” scatto una foto.
Sasori:”puoi andare a cambiarti”aveva
finito anche il secondo rullino,quindi lo riavvolse e poi lo cambiò,mentre una
seconda modella entrò con un capo della linea di intimo che ovviamente era
stato disegnato da Obito ,lui non si risparmiava mai niente,perché ovviamente la
ragazza dai lunghi capelli neri e occhi blu indossava bebydol nero ricamato di pizzo che scendeva trasparente
con una culot nera anche essa trasparente e portava
ai lati due fiocchetti con due piccoli spacchi.
Sasori scosse la testa ,perché
aveva scelto questo lavoro così infame,poi cominciò rivolgendosi alla ragazza
le si avvicinò,la fece sederea
cavalcioni su una sedia che era di scena con un braccio lasciato a penzoloni e
una mano che reggeva la spalliera della sedia e una spallina scesa,i capelli
ammassati su un lato.
Sasori la guardò e non solo poi
disse:”così dovrebbe andare,però la luce cosi non va”andò alla sua macchina
fotografica e poi si rivolse al suo aiutante
Sasori:”prova con il flash a destra
con ombre riflettenti … si quello ,il panello di polistirolo,un flash che
dall’alto colpisce il soggetto e un flash che colpisce il fondale … si così va
bene ,ora non muoverti,fatto”
Era il
migliore in questo, il suo lavoro era sempre impeccabile e i suoi movimenti
rapidi e decisi.
Tutti questi
spostamenti in un millesimo di secondo, praticamenteuno spostamento ogni attimo, era tutto
sincronizzato, la modella , i flash , i panelli, si muovevano insieme, mentre Sasori cambiava angolazione e ripresa in un momento e se
qualcuno non faceva bene il suo lavoro , bhe … se era
di buon umore lo mandava a quel paese seguito da milioni di imprecazioni, ma se
era di cattivo umore … meglio non parlarne.
Era il
migliore e pretendeva quindi il meglio, non c’era dubbio che fosse il numero
uno in tutta Tokio.
Ed ecco
un’altra fotografia e un cambiamento di posa e luci più veloci ,anche dello
stesso scatto, era li che lavorava interperrito,
quando era sul set tutto usciva dalla sua mente, quando prendeva in mano la
macchina fotografica, gli bastavano le sue luci , i suoi pannelli, i suoi
obiettivi e tutto il resto rimaneva fuori da quello studio … tutto …
Poi
guardando nuovamente la modella, già pronta per un nuovo scatto … o quasi tutto
…
Non era
possibile, era una lista che non finiva mai , la solita amministrazione direbbe
suo cugino Shisui, ma perché lui ogni volta che aveva
quella lista tra le mani la vedeva sempre più lunga???
Le
stoffe, era quello che lo fregava,
erano quelle stramaledette stoffe.
Ogni fine
mese i suoi adorati cuginetti gli mandavano un reso conto , di quello che
mancava e di quello che poteva servire e le stoffe erano la richiesta più
frequente, questo mese era arrivata anche con qualche giorno di anticipo.
Bhe … in fondo erano stilisti
era normale, ma a volte esageravano, insomma , a cosa gli poteva mai servire la
seta prettamente Giapponese da una Italiana, insomma la seta è seta parliamoci
chiaramente, ma per loro no, ovviamente erano pignoli ai massimi livelli e
andavano a parare su stoffe sempre più pregiate, ma quel che peggio quelle più
costose.
Per non
parlare dei colori,a volte c’erano alcuni assurdi, tipo… giallo Napoli che kazzo
di colore era giallo Napoli un giallo normale non gli andava bene ,dovevano
sempre esagerare , si tratta di differenze di sfumature , come il colore ecrù e il color panna ,eppure lo sapevano benissimo che una
gran parte del budgetera per quella stramaledettissima
causa ,già la causa che ovviamente quel’incompetente di Deidara
portava per le lunghe.
Qualcuno che
bussava alla porta lo riscosse dai suoi pensieri e dalla sua adorata lista
delle stoffe.
Itachi:”avanti”
Segretari:”sig.Uchiah potrebbe scendere un minuto ci sarebbe un
problema”
Itachi:”ci sarebbe o c’è un
problema?” disse senza staccare i suoi occhi magnietici
dalla sua adorata …
Segretaria:”c’è
un problema”
Itachi sospirò pesantemente ,poi si
alzòdalla sedia girevole lasciando la
sua preziosa lista incustodita ,con la speranza che quando sarebbe tornato
fosse sparita misteriosamente. Uscì dal suo studio seguendo la sua segretaria
al primo piano dove si trovava la sarta,ecco che un sospetto si faceva strada
nella sua mente … La sarta aveva dato di nuovo di matto e luicome vice direttore del’azienda doveva
calmarla,a volte invidiava suo fratello che aveva deciso di prendere una strada
diversa,ora lui non aveva tutte queste grane ,tipo la sarta isterica.
Entrò nella
sartoria e non fece in tempo a varcare la soglia che dovette uscire nuovamente
se non voleva avere un contatto ravvicinato con un vaso cinese ,che cosa straordinaria
non si ruppe … ma di cosa li facevano i vasi in Cina … di polistirolo?
Una volta
che fu riuscito ad entrare vide la sarta … isterica … (nda.Ita:che questo rimanga tra noi. ndia.sarta:IO
NON SONO ISTERICA)che dava di matto perché … ma perché kazzo
urlava quella vecchia isterica?
Sarta:”non capisco
perché mi tocca lavorarecon degli
incompetenti,la modella è di nuovo in ritardo e se cala il sole io poi come
faccio”disse rivolta a Itachi
Itachi:”Bhe
se cala la luce c’è la luce dei faretti e per la modella …”si girò verso la sua
segretari che disse …
Segretaria:”bhe era andata a fare le foto per il book”
Itachi scosse il capo aveva capito
cosa era successoalla modella e avrebbe
scommesso che era ancora nello studio fotografico,uscì dalla sartoria seguito
dalla segretaria e si diresse al piano terra studio (A) che era lo studio dove
lavorava Sasori e non solo ,entrò dicendo alla segretaria
di aspettarlo li,sapeva fin troppo bene che non sarebbe stato piacevole per lei guardare
il ragazzo che un mese fa era andato a letto con lei fra le braccia di un’altra
ragazza,odiava questo lato di Sasori .
Entrò senza
bussare e trovò la modella che si rivestiva,Sasori
che si riabbottonava la camicia lui si
voltò verso Itachi che era appena entrato.
Sasori:”cos’hai da guardare?”
Itachi:”niente e solo che mi stupisci sempre di più,cosi
rallenti il lavoro di tutti,poi la sarta sta per avere un inizio di ictus
fortissimo e …tu che fai sta qui a
scopare tranquillamente”
Sasori:”guarda che abbiamo finito
non c’è bisogno che ti arrabbi così”
Itachi:”già ,tu vai in sartoria che
ti aspettano,ora continua a lavorare -mente stava per uscire -Sasori senza interruzioni ,di nessun genere” poi uscì.
Entrò
nuovamente nel suo ufficio e si sedette sulla sua sedia ,purtroppo quando volse
lo sguardo ai suoi documenti vide che la sua lista di stoffe era ancora li …
che lavoro di merda che faceva lui.
Documenti …
Documenti …. Documenti … in quel’ufficio c’erano solo documenti ,una marea di
documenti,un oceano di documenti … ma quanti kazzo di
documenti c’erano non ci capiva niente ed erano tutti della stessa causa e non
solo il sig.Fugaku lo aveva chiamato … mhhh … quante volte? … perlomeno una 100.000 volte, si
quella cifra era esatta e tutto perché? Perché lui andava a rilento,era solo
che lui si SCOCCIAVA ,in questo periodo non gli andava proprio di lavorare e
poi a lui non serviva consultare quelle carte,avrebbe vinto sicuro perché lui è
il migliore e quindi tutte quelle scartoffie poteva anche chiuderle nel cassetto.
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNN
… il telefono noooo era sicuramente il sig.Fugaku,Deidara incrociò le
braccia sul tavolo poggiando la testa sopra,non gli andava di sentire
nuovamente le lamentele del vecchio,sbuffo avvicinando la mano alla cornetta
poi però vide che la telefonata era passata sulla linea 2 ,ora gli rimaneva da
fare solo una cosa che di certo non era scappare ai Caraib
anche se per lui quella era un’ottima soluzione,però non si poteva fare ora lui
doveva aspettare la sua segretaria che gli veniva a riferire le lamentele del sig.Fugaku.
La porta si
aprì ed entrò una ragazza alta con una camicia di seta avvitata bianca con una
gonna nera che aderiva al suo corpo sinuoso,aveva dei lunghi capelli neri che
contrastavano con i suoi occhi color ghiaccio.
Cheyenne:”sigThuci ha chiamato il sig.Fugaku”
Deudara:”si lo so,cosa ha detto di
interessante sta volta?”
Cheyenne:”bhe ha detto che se non si muoveva si poteva pure scordare della
sua parcella ,però ovviamente non ha detto proprio così”
Cheyennevide la mare di carte che inondavano la
scrivania di Deidara e si rese conto che il suo capo
aveva bisogno di un piccolo aiuto, quindi si volle offrire spontaneamente di
dargli una mano.
Ceyenne:”sig.Thuci
vuole una mano a riordinare?”
Deidara:”no non preoccuparti ,ci
penso io”però ora che ci pensava poteva aiutarlo a riordinare quella marea di
carte che molto spesso non servivano a niente perché alcune volte ripetevano la
stessa cosa .
Deidara fermandola prima che potesse
uscire:”bhe … ripensandoci potresti dividermi questi
documenti lasciandomi solo una copia per me e gli altri li metti in archivio”
Ceyenne fece di si con la testa e si
mise a riordinarequel “CAMPO MINATO”,
non aveva mai visto niente del genere in tutta la sua vita e dire che aveva
fatto la segretaria per altri avvocati ,ma loro non erano disordinati come lui
e soprattutto non erano … carini come lui ,volse lo sguardo verso Deidara che stava consultando dei libri come era carino con
quel ciuffo che gli copriva i suoi occhidi quel azzurro intensoche ogni
volta che la guardava le mancava un battito,lui si gira verso di lei sentendosi
osservato e per un attimo,ma solo un attimo i loro sguardi si incrociano ,lei
subito abbassa la testa arrossendo.
Ceyenne.”bhe
io … vado di là a finire di riordinare i documenti poi glieli porto”uscì quasi
di corsa dall’ufficio,Deidara scosse la testa era
proprio carina quando faceva così,c’era chi diceva che gli piaceva,ma non era
così lui la considerava come una sorella minore,si una sorella.
Finalmente
era uscita da culle ufficio se ci fosse rimasta un secondo di più si sarebbe
squagliata come burro a sole.
Ceyenne * ogni voltami piace sempre di più *
Roocklee:”Sasuke
un martini e un tropical al tavolo 18 fuori” disse cosegnandogli l’ordinazione,lui proprio non riusciva a
capire le persone come facevano a bere un martini alle 8:oo
del mattino,pensare che una volta venne un signore che prese un martini
corretto al gin e dopo disse che era pronto per andare a lavorare,lui non era
tanto sicuro che dopo cinque bicchieri di quella roba quel signore fosse
arrivato a lavoro.
Uscì fuori
dove si trovavano i tavolini,andando verso il tavolo 18 … oh kazzo … no non poteva essere, lei in questo periodo doveva
essere a Niw York con il padre per affari,si avvicina
lentamente a quel tavolo.
Sasuke:”ecco l’ordinazione che
avete chiesto”disse poggiando i bicchieri sul tavolo”
??:”Sasuke sapevo di trovarti qui”lo fermò per un braccio-non
si salutano i vecchi amici”
Sasuke:”Karin io in vece sono
meravigliato di vederti qui”
Karin:”bhe si gli affari a Niw York sono
andati bene e allora papà ha deciso di tornare e…
indovina un po’ “
Sasuke:”sparirai misteriosamente
dalla mia vita e io non ti vedrò mai più”
Karin:”no
stupidone hai sempre voglia di scherzare tu,venerdì vengo a cena a casa tua”
Sasuke:”wuauuuuuu
non vedo l’ora”disse con aria diciamo “gioiosa”
Sasuke :”bhe
allora a venerdì”
Karin:”conterò
i minuti come se fossero ore”
Sasuke tra i denti:”magari”
Karin:”come?”
Sasuke:”niente niente ci si vede
Karin”
Sasuke tornando dentro * guarda più
che stare a cena con te divento prete * a volte invidiava suo fratello per lo
meno lui sta chiuso in un ufficio e non doveva fare questi incontri ravvicinati
di terzo tipo con gente non del tutto affidabile …
Si stava
ancora chiedendo , come Karin avesse fatto a scoprire in cosa consisteva il suo
lavoro o perlomeno in quale bar lavorava, sì … insomma era noto a tutti che lui
non partecipava alla vita lavorativa delladi famiglia, che …
??: un caffè
ristretto da portare , grazie …
Sasuke:” subito … ehi , che …”
??:” oh
scusa – si era completamente dimenticata che lavorava li – ciao … se stavi per
chiedermi cosa ci faccio qui, bhe … mi sembra logico
prendo un caffè …”
Sasuke: “ No io , veramente … stavo
per chiederti cosa ci facevi con quegli occhiali stratosferici sul naso, ma
vista la tua ordinazione , ho avuto la mia risposta, non devi aver dormito per
niente … immagino”
??:” cosa
dici … io ho dormito è solo … che vanno di moda …”
Sasuke:” Sì , sì , non ne ho dubbi
– dice mentre inserisce il filtro sotto la macchina del caffè – per questo non
li metti mai”
??:” ehi ma
tu cosa ne sai??”
Sasuke:” bhe
, me lo hai detto tu … quando siamo usciti l’altra sera mi dicesti che gli
occhiali da sole non riuscivi a sopportarli , specificando quelli grandi …”
Disse
sfilandogli gli occhiali …
Sasuke:” wow sono anche più grandi
di quello che pensavo …”
??:”Ridammeli – riprese gli occhiali – è solamente che …”
Sasuke:” non preoccuparti non devi
darmi una spiegazione , capita … di non riuscire a dormire, però … ti ho dato
davvero tutto questo tormento ?”
Disse porgendogli
il caffè e avvicinandosi un po’ a lei … lei lo prese in maniera molto stizzita
…
??:” No …
grazie” di rimando
Sasuke increspando sulle labbra un
lieve sorriso, la guardò andare via:” Di nulla Sakura … “
Saaaalve a tutti siamo molto , molto
, molto , MOOOOOOOOOOOOOOOOOLTOOOOOOOOOOOOOOOOOOO, offese.
Ma diciamo
noi, solamente una e diciamo UNA , recensione e dai , non si muore mi ca se si da anche solamente un parere.
Comunque a
parte queste piccole delusioni vi presentiamo il nuovissimo capitolo di questa fic, tutta al maschile.
Abbiamo
voluto dare ampio spazio anche ai ragazzi, insomma dovevate conoscerli un po’
meglio, le ragazze bene o male le sapete, i ragazzi un po’ meno e non ci
sembrava giusto.
Vi abbiamo
presentato i loro lavori e un po’ il loro modo d’essere.
Speriamo di
non avervi deluso in nulla e se è qualcosa fateci sapere.
Ringraziamenti:
Angel23:grazie
di avermi recensito… almeno tu Lsingsing pianto disperato… bhe a parte
questo, sono felice che ti piaccia questa fic e spero
che continuerai a seguirmi e a recensire ,grazie.
To the beat of my,
To the beat of my ,
To the beat of my heart
I'm thinking about,
Letting it out,
I wanna give in,
I wanna go out,
Ma come diavolo faceva a essere così allegra e pimpante a prima
mattina, lei a stento riusciva a tenere gli occhi aperti.
Entrò nella cucina dove vide una Tenten
addormentata nella ciotola del latte,ecco un’altra che non riusciva a tenere
gli occhi aperti,l’unica contenta era Sakura che oltre tutto l’aveva svegliata
nel bel mezzo di un sogno meraviglioso,ma cosa aveva da cantare poi non l’era
riuscito a capire.
been looking around,
I finally found,
The rhythm of love,
The feeling of sound,
It's making a change,
Entrò in cucina saltellando e continuando a cantare,era così felice
quel giorno saltava e si asciugava i capelli con un asciugamano.
Sakura:”buon giorno,ma cosa sono quei musi lunghi?”
Ino:”sarà il fatto che ci hai svegliato alle
7:00 anche se noi non dobbiamo andare a lavoro forse”
Sakura:”oh .. bhe mi dispiace …”uscì dalla
cucina continuando a cantare a squarcia gola.
The feeling is strange,
Its coming right back,
right back in my range,
Not worried about,
anything else,
I'm waking up,
In camera sua cominciò a vestirsi,mettendosi la
biancheria intima,poi una gonna classica nera che gli arrivava sopra il
ginocchio e una camicia bianca di seta giro maniche avvitata,era pronta, si
raccolse i capelli con un bastoncino di legno con non molto successo per via
dei suoi capelli corti, quindi aveva qualche ciuffo che gli cadeva d’avanti
agli occhi,un filo di trucco ed ecco ,era pronta,dette un’ultima controllata ai
documenti in borsa non doveva scordare nulla quella era una giornata
importantissima,oggi c’era il primo grado del tribunale, la citazione della sua
causae lei avrebbe vinto sicuramente.
Sakura:”bene io vado,ci vediamo stasera”
Ino e Tente:”IMBOCCAAL LUPOOOOOOOO ! ! !”
Sakura:”grazie ragazze”uscì di casa dirigendosi verso la stazione per
prendere il treno,una vota arrivata si diresse verso il tribunale
,fortunatamente non doveva fare molta strada a piedi quindi ci mise poco,entrò
in quel enorme edificio salendo l’ampia scalinata,sin da quando era piccina gli
era sempre piaciuta quella scalinata e fu li che decise di fare l’avvocato … bhe non solo per quello c’erano anche altri motivi ,quello
era uno dei tanti.
Entrò nell’enorme sala del tribunale dove si sarebbe svolta la causa e
si sistemò al suo posto.
Deidara era seduto li da un paio di minuti, era
la cinquantesima volta che sbadigliava e l’usciere lo guardava male perché già
dall’inizio gli aveva detto che doveva essere più composto,gli sembrava la sua
maestra di storia dell’elementari … anzi gli somigliava pure , anche se la sua
maestra aveva la barba e i baffi a differenza dell’usciere,fu distratto dai
suoi pensieri filosofici dalla porta che si apriva e una persona che entrava ….
WUAUUUUUUUUUUU … ma chi diavolo era quella quella
gran pezzo dignocca,certo che l’accusa non era niente male anzi
,lui si aspettava già uno di quei tipi con la faccia appesa e i baffi e invece
chi si ritrova una gran bel pezzo di figa,che magari dopo che avrebbe perso la
causa lui poteva pure consolare.
Sakura si era appena seduta quando d’improvviso si voltò alla sua
destra dove sedeva molto scompostamente ,un tipo buffo con una mezza coda di
cavallo alta e un ciuffo di capelli lasciato cadere davanti l’occhio sinistro
,ma perché poi la guardava così,oh no aveva acchiappato l’avvocato della difesa
maniaco,capitava sempre tutto a lei…
uffa ….Si guardò un po’ in torno per
vedere se c’erano tutti,bhe erano quasi tutti
presenti mancava solo la corte,ma era solo questione di tempo e poi sarebbe
incominciato … e infatti come previsto ….
Usciere:”in piedi entra la corte”disse con tono solenne ,tutti nella
sala si alzarono
Giudice:”oggi si discuterà la causa UchihaHyuga,beneinizi
l’accusa”il giudice si sedette e in contemporanea anche le persone in sala,si
alzò per esporre i fatti anche se era da tempo ormai che faceva cause c’era
sempre un po’ di emozione e spavento in lei quando parlava d’avanti al giudice
e la corte,sentiva che tutti la osservavano che gli occhi di tutti erano
puntati su di lei come se lascrutassero
con attenzione per vedere se facesse qualche sbaglio nell’esporre i fatti.
Era passata una buona mezzora da quando l’avvocatessa degli Hyuga aveva iniziato a parlare e sembrava che avesse
finito,Deidara l’aveva ascoltata con attenzione e
doveva ammettere che era in gamba ,e già aveva scelto una buona linea d’accusa,non
sarebbe stato facile contrabbattere ,doveva ammettere
che l’aveva sottovalutata.
Ormai aveva finito di parlare e si era accomodata ,questo significava
che toccava a lui.
Si alzò non poteva fare errori e soprattutto non poteva anche perché
il sig.Fugaku era li che l’osservava e se avesse solo
fattouna mossa sbagliata lui non
avrebbe esitato a spezzargli tutte le ossa,cominciò a parlare esponendo la sua
versione dei fatti .
Chiamarono dei testimoni ,li interrogarono e poi fecero uscire tutti
dall’aula per far scegliere alla corte quali delle due parti avesse ragione.
Era agitata si vedeva dal fatto che non smetteva di contorcersi quelle
povere dita che ormai erano diventate rosse tanto le aveva tormentare,non riusciva
a capire perché ci mettessero tanto, … uff … non
sarebbe dovuta essere lei l’agitata infatti non riusciva a capire come facesse
il sig.Hyuga ad essere cosi tranquillo.
Finalmente la corte aveva scelto facendo entrare di nuovo tutti,ora
doveva dare il suo verdetto,l’ansia l’aveva attanagliato lo stomaco ,aveva le
mani sudate era sempre così quando dovevano dare un responso,strinse forte i
pugni fino a farsi diventare le nocche bianche,i suoi muscoli erano tutti in
tensione poi ….
Cancelliere:”in piedi entra la corte”
Si alzò quasi come se fosse un automa ,l’ansia era tanta,ma oramai era
giunto il momento la corte si alzò e disse …
Corte:”In base al popolo del Giappone e alla corte qui riunita, alla
sentenza che è stata emessa la giuria ha deciso che, Gli Hyuga
manterranno il loro nome, non modificandolo come prescritto nel contratto
pattuito con gli Uchiha.
Questi ultimi invece,non
pagheranno nessuna sanzione in quanto hanno tenuto fede al contatto firmato ,
ma non aggiungerannomodifiche a quest’
ultimo, non prestandosi ad immettere il proprio nome se non con il permesso
della casa di moda degli stessi Hyuga.
L’udienza e tolta ”
E vai… lo sapeva che la linea
difesa che aveva scelto era perfetta,avrebbe voluto saltare dalla gioia ,ma non
poteva si limitò solo a congratularsi con i suoi clienti,ma lei sapeva perfettamente
che non sarebbe finita li e poi doveva ricredersi l’avvocato che avevano scelto
gli Uchiha era davvero bravo, tanto da non far pagare
la sanzione che lei era convinta gli spettasse, era evidente che gli Uchiha volevano distaccarsi a tutti i costi dalla casa di
moda madre cioè gli Hyuga, doveva stare attenta era
più che sicura che quel DeidaraTsuci
sarebbe ricorso in appello e magari anche in cassazione, quindi sarebbe stata
davvero lunga e terribilmente dura.
Iniziò a riporre i suoi documenti nella borsa quando vide che quel
tipo strano dai lunghi capelli biodi le si avvicinò,no e ora cosa voleva quello
…
Deidare:”le volevo fare i miei complimenti …
signorina?”
Sakura.”grazie”non voleva avere niente a che fare con lui,li conosceva
bene ai tipi come lui.
Deidara:”mi sbaglierò,ma mi sembra di non aver
sentito il suo nome”
Sakura alzò la testa dai suoi documenti per guardarlo negli occhi
Sakura:”in fatti io non lo detto”chiuse la borsa e andò via.
Deidara inclinò le labbra in un mezzo sorriso,
poi tornò a guardare la sua postazione , dove in piedi c’era ancora il sigFugaku, che non aveva mosso
un muscolo per tutta la causa, sembrava che avesse un lifting e quindi non
poteva muoversi, comunque il peggio era che li aveva raggiunti anche Itachi …
Deidara:” Ah … che giornata di merda”
Sospirò avvicinandosi al banco, aveva molte spiegazioni da dare
Doveva trovare il metodo di uscire da quella casa,se rimaneva ancora
un minuto di più sarebbe sicuramente impazzito e lui non voleva di certo
passere il resto della sua vita in un ospedale di igiene mentale,insomma aveva
20 anni non poteva rovinarsi la vita in questo modo.
Stava seduto a quella tavola e tutti non facevano altro che parlare di
affari,borsa e altre cose noiose che a lui non interessavano neanche lontanamente,senti
una mano che piano gli carezzava la gamba e piano saliva sempre più su
arrivando alle sue parti intime,si voltò e vide Karin che l’osservava in
maniera maliziosa,si alzò di scatto facendo voltare tutti verso di lui
incuriositi dal suo gesto
Sasuke:”io devo andare in bagno”
si diresse verso il bagno chiudendosi dentro,doveva scappare da quella
casa,ma soprattutto doveva scappare da Karin ,il che non era facile,cominciò
col uscire dal bagno ,ma oh no Karin era li davanti a lui che lo spinse di nuovo
in bagno cominciando a baciargli il collo e a sbottonargli i pantaloni
infilando la sua mano nei boxer ,Sasuke si scostò
riabbottonando i pantaloni e uscendodal
bagno seguito da Karin.
Sasuke:”non credo che sia una buona idea
Karin,quindi perché nonrimaniamo solo
amici,poi io adesso devo proprio scappare quindi è meglio che vada”salutò tutti
e andò via,una volta che fu fuori da quella casa tirò un sospiro di
sollievo,doveva ricordarsi che quando c’era Karin doveva indossare la cintura
di castità.
Oh mamma aveva bevuto decisamente troppo,e ora doveva proprio tornare
a casa anche se Tsunade la voleva far rimanere ancora
per festeggiare la vittoria,ma se rimaneva ancora dieci minuti sarebbe stata
troppo ubriaca per ricordare la strada di casa,scese le scale un po’
barcollando, l’alcool aveva fatto decisamente effetto e uscì in strada, … hmmmm … l’aria fresca l’aveva fatta riprendere un po’
,decise di prendere la strada più lunga per tornare a casa perché così poteva
far passare un po’ la sbronza,passò di fronte a una villa enorme ,camminava
continuando ad osservare quella villa e di fatti andò a sbattere contro una
persona cadendo rovinosamente a terra anche perché l’alcool non aiutava il suo
equilibrio.
Sakura:”mi… scusi non …l’avevo vista”disse tentando senza poca
fortuna di rialzarsi
:”ma tu non guardi mai dove metti i piedi quando cammini”porgendogli
la mano
Sakura:”ooooooooooooooh … Sasuke … coshi ci fai qui” disse
ubriaca
Sasuke:”sei ubriaca”
Sakura:”no … forse … solo un pochinino così”
facendo segno con la mano
Sasuke:”già”
Sakura:”dove mi porti?”
Sasuke:”a casa”
Sakura:”noooooooooo … non mi va di andare a
casa … io voglio rimanere a parlare con te”disse facendo dei cerchiolini sul suo petto
Sasuke:”ok Sakura ora ti porto a casa”si era
una parola ,si ricordava che era a Kyoto che abitava,ma non si ricordava
precisamente dove,poco male avrebbe dormito a casa sua.
Cominciò acamminare
sorreggendo Sakura di tanto in tanto che cascava,una vota davanti al portone di
casa cercò di fare meno rumore possibile per non farsi sentire dalla cicciona …
ops … la signora Iolante,ma
purtroppo Sakura inciampò nel ficus,quel ficus si doveva trovare una soluzione
.. era stupido.
Poi finalmente,erano arrivati in casa.
Sakura:”bel posto qui,mi piace … mmmm … dove
mi porti?”
Sasuke:”a letto”
Sakura:”aletto .. sei porrrrrrrrrrropio un
maniaco”disse facendo un sorrisetto malizioso
Erano arrivati in camera di Sasuke,Sakura
vedendo che Sasuke stava per andarsene,lo trattenne
per il polso facendogli perdere l’equilibrio e facendolo cadere sul letto,poi
si posiziono sopra di lui e disse
Sakura:”vuoi fare l’amore con me?”
Saseke:”Sakura …”per la prima volta rimase
senza parole .. anche perché Sakura aveva cominciato a baciarlo e … aveva
bisogno di un po’ d’aria
Sasuke:”Sakura aspetta un minuto”
Si scostò da lei uscendo dalla camera,non poteva capitare in questo
modo con lei,no ,una volta che si fu ripreso,quando rientrò la trovò
addormentata,un lieve sorriso solcò le sue labbra,le si avvicinò le tolse le
scarpe e la coprì con una coperta,poi andò a dormire pure lui.
***
Beneeeeeeeeeeeee anche questo è finitoooooooooooooo
… mi sono tolta un peso.
Sapete in questi
giorni sono molto ,molto triste nessuno mi recensisce,ma che fine avete fatto,bhe a tutti quelli che non scrivono fatevi coraggio la
testiera del computer non vi mangia mi ca, lo farò io se non mi fate una recensione anche solo per
dirmi che questa storia vi fa letteralmente schifo,bhe
ora vi saluto e ringrazio tutti coloro che mi hanno messo in preferiti,tutti
quelli che leggono solamente,tutti quelli che leggono solo la presentazione e
tutti quelli che vedono la mia fic solo di passaggio.
Ringraziamenti:
rikku091:”bhe prima di tutto ti ringrazio per essere stata l’unica a recensirmi,spero
che continuerai a seguirmi,non preoccuparti per il tuo piccolo errore con gli accaunt non dirò nulla a tua sorella … omertà … spero che questo
cappi ti piaccia,ancora grazzie.
Guidava tranquillamente,anche se non era molto pratica ,visto che solo
da un anno aveva preso la patente,infatti le sue amiche le avevano
categoricamente
PROIBITODÌGUIDARE QUALSIASI MEZZO MOTORIZZATO ,dopo che
aveva sfasciato due dico due auto andando a sbattere contro un palo e un albero
che poi si era schiantato su una cabina telefonica, tutto questo in un solo
colpo.
Ma oggi si scocciava proprio di prendere il treno e poi aveva già
fatto tardi,quindi mentre Ino ancora dormiva gli
aveva chiesto di prendere l’auto,Ino gli aveva
risposto solo un mhhhhhhhh … ma … lei lo aveva preso
per un sì … in fondo chi tace acconsente no … quindi ora si trovava alla guida
di una citroen c1 con lo stereo acceso e lei che
cantava a squarcia gola con Jovanotti .
Ten:”a te che sei il mio grande amore ed il mio grande amore … mhhh … mhhh …”
E quella fu la sua fine,perché uscendo da un vialetto,non vide una
moto blu che veniva da destra in un incrocio,Ten frenò di botto e scese
dall’auto per vedere come stesse il povero malcapitato.
Ten:”ti sei fatto male?”chiese accovacciandosi vicino al poverino,ma
quando vide di che si trattava per poco non lo uccideva lei a mani nude.
Ten:”ancora tu,ma è mai possibile che ti incontro ovunque …”stava per
andare via
Sasori:”scusa se mi sono messo sulla tua
strada( Attila )”provò a poggiare la mano per rialzarsi,ma non ci riuscì,Ten si
voltò e gli lanciò uno sguardo di fuoco
.ma poi vide che si era fatto male,allora tornò indietro.
Tenten gli porse la mano:”non ti mettere strane
idee in testa”
Sasori:”no io non proverei mai a rubare la
ragazza a Neji”
Ten:”ecco infatti ,anche perché non ci riusciresti”
Sasori:”scommetti?”
Ten:”no ! ! !”
Sasori:”…”
Ten:”Sali in macchina”
Risalì in macchina rimettendosi nel traffico della strada.
Aveva un mal di testa tremendo,non avrebbe dovuto bere tutti quei
bicchieri di rum e pera,ma quello che aveva fatto più effetto erano stati quei
venti bicchieri di tequila, si erano stati proprio quelli e ora ne stava
pagando le terribili conseguenze,aprì piano gli occhi e un fascio di luce la
costrinse a richiuderli velocemente, questo voleva dire che era già mattina
inoltrata,nuovamente provò a riaprire gli occhigradualmente in modo da farli abituare alla luce,una volta riuscita nel’intento
si guardò intorno,quella non era casa sua … no decisamente troppo ordinata per
esserlo,poi si ricordò di aver incontrato Sasuke
durante il suo tragitto …oh no e ora
cosa avrebbe pensato di lei,scese dalletto e piano si diresse verso la porta.
Sasuke:”buongiorno”
Sakura:”che ore sono?”
Sasuke:” le 10:35”
Sakura:”oh così presto”
Sasuke:”non credo che sia presto,vuoi del
caffè?”
Sakura:”si grazie molto ,molto forte”
Sasuke si voltò verso la credenza che si
trovava alle sue spalle,prendendo la macchinetta del caffèe iniziando a prepararlo
Sakura:”mi dispiace di averti disturbato ancora una volta”
Sasuke continuando la preparazione del
caffè:”no non preoccupati”poi gli porse la sua tazzina.
Sakura reggendo la tazzina con due mani,un po’ rossa in viso:”bhe … ti chiedo scusa,per quello … che … posso aver detto o
… fatto … io non ero in me”
Sasuke:ӏ stata una serata stupenda,hai emesso
suoni,che non avevo mai sentito da una donna”Sakura a quelle parole avvampò,Sasuke vedendola con quella espressione,cominciò a ridere.
Sasuke:”ti sei addormentata come un sasso e per
di più hai anche russato”
Sakura:”io non russo”
Sasuke:”si che lo fai e anche molto
pesantemente”
Sakura una volta finto il suo caffè poggiò la tazzina sul tavolo e
solo dopo essersi preparata,si dirige verso la porta,ma prima di uscire si
volta verso Sasuke e gli dice
Sakura:”grazie”
Era ormai un’oretta che guidava tra pochi minuti sarebbero arrivati al
pronto soccorso,perché si sentiva sempre così in imbarazzo quando si trova
accanto a lui,con Neji non gli succedeva mai di
essere così in imbarazzo,di sottecchi volge il suo sguardo al suopasseggero indesiderato,certo che era
carino,lui si voltò verso di lei,era arrossita ne era sicura,si concentrò sulla
strada,finalmente il pronto soccorso,trovato un posto liberoparcheggiòe scese dal veicolo ed entrarono in ospedale.
Infermiera:”cosa è successo?”
Ten:”bhe ci è stato un piccolo incidente e
credo che … - guarda Sasori – lui si sia slogato un
polso …”volge di nuovo lo sguardo verso l’infermiera che si era avvicinata a
loro e che ora lanciava sguardi languidi verso Sasori
, perché mai poi …
Infermiera:”bene si accomodino qui ,in sala d’attesa io vado a
chiamare il dottore”
Tenten si sedette sulla prima poltroncina
libera che trovò ,poggiò il giubbino e la borsaaccanto a leie cominciò ad
aspettare in un religioso silenzio,Sasori si sedette
accanto a lei.
Ten si voltò verso di lui e si accorse che anche se non lo dava a
vedere gli faceva male, si sentì un po’incolpa, in fondo era stata lei
a non prestare attenzione e ora l’avrebbe denunciata per danni fisici e ma si …
anche morali e lei sarebbe finita in un carcere a vita , al freddo e al gelo,
senza un letto comodo , dove si mangia da schifo …
*Ahhh … ma cosa vado a pensare, non sarebbe
mai così crudele – lo squadra nuovamente – o forse … sì … ahhh*
scuotendo la testa
Ten:”ti fa molto male?”
Sasori:”sono stato peggio”
Ten:” mh ….”
Il dottore che era appena arrivato interrompe quel’imbarazzante
silenzio.
Dott:”allora se volete seguirmi in
ambulatorio?”
I due si alzarono,la castana recuperò le sue cose e si diressero
versoquello che sembrava un
ufficio,c’era una scrivania sulla destracon una grande poltrona in pelle al didietro e due sedie d’avanti ,sulla
sinistra posto in un angolo un paravento e poi poco più in la un lettino con
uno strato di carta posta delicatamente sopra,poi tutto in torno le pareti
erano bianche con dei poster illustrativi sulle ossa e tante altre parti del
corpo umano.
Dottore:”bene si accomodi pure sul lettino”disse rivolto a Sasori che era intento ad osservare il modellino in scala
di un ventre di una donna incinta.
Appena si sedette il dottore osservò attentamente il suo polso,poi con
aria critica e seria disse.
Dottore:”bhe bisognerebbe fare una
radiografia,mi segua – poi rivolto a ten disse -lei aspetti qui”
Ten sisedette comodamente su
una delle due sedie che si trovavano poste di fronte alla scrivania,cominciando
ad osservare quel luogo,odiava gli ospedali forse perché solo all’età di cinque
anni aveva visto morire sua madre in un letto di ospedale,circondata da tutti
quei macchinari freddi e insensibili,scosse la testa a quei
ricordi,fortunatamente c’era il suo papà.
Solbazzò sentendo la porta che veloce si
riapriva,facendo entrare,il dottore con Sasori.
Dottore:”non c’è da preoccuparsi signorina il suo ragazzo ha una
salute di ferro,il polso è solo slogato,si rimetterà in una settimana al
massimo ,forse due”disse sorridendogli.
Sasori sentendo che il dottore aveva scambiato Tenten per la sua ragazza disse,
Sasori:”visto amore non c’era bisogno di
preoccuparsi”stringendola a se,Ten dal canto suo si scostò guardandolo con aria
omicida,ma con quale diritto si prendeva certe confidenze.
Appena usciti dall’ospedale la castana si scostò bruscamente da lui
,poi gli disse.
Ten:”sentiva bene che ti ho
buttato sottoe ho fatto la gentile con
te ma … tu non ti devi prendere certe confidenze”
Sasori:”ok scusami murimuri”
(Sta per acido muriatico, e siccome Sasori ritiene Tenten acida , quale nomigliolo
migliore di murimurind.
Me)
Ten lo guardò con aria stranita sentendo quel nomignolo affibbiatole
Sasori:”senti ,ti va di prendere un gelato
,magari si innalza il tuo tasso di
dolcezza acido muriatico …”
Ten:”io non sono acida e no, non prenderò mai un gelato con te” ecco
quelle furono le sue ultime parole famose.
Infatti in questo esatto momento si trovava nella gelateria del centro
a scegliere il suo cono.
Osservava tutte l’etichette scritte in bella grafia che si trovavano
vicino a tutte le vaschette di gelato,cioccolato,vaniglia,stracciatella … hmmmm … non sapeva cosa scegliere gli piacevano tutti,lei
detto tra noi era una gran golosa,poi disse.
Ten:”pistacchio !!!”
Gelataio:”tenga”disse porgendogli il cono.
Sentì una cosa vibrare nella sua tasca,infilò la mano e prese il
cellulare controllò il display e lesse il nome “AMORE MIO !!!” rispose
allontanandosi di un po’ dalla gelateria.
Ten:”amore ciao …
cosa devo indovinare …”
Nej:in questo momento mi trovo,all’aeroporto di Tokio”
Te:”DAVVRO,che
bello!!!”
Nej:”tu sei a casa di Ino?”
Ten:”bhe … - volse lo sguardo verso Sasori
che si trovava non poco distante da lei poggiato vicinoad un muro fumando una sigaretta – veramente
in questo momento sto facendo un servizio, però tra un po’ sarò di ritorno.”
Nej:”bene,allora
ci vediamoa casa ,ciao amore”
Ten:”ciao”
Chiusela conversazione poi ,si diresse vero Sasori.
Ten:”allora
andiamo ,io ho da fare e non posso perdere tempo con te”
Sasori la fissava dritta negli occhi ,ovviamene notò anche
che leiscostò lo sguardoverso un’altra direzione.
Sasori:”che bugiarda che sei” e si diresse verso l’auto
parcheggiata non molto distate da li.
Ma … come si
permetteva quello li di definirla “BUGIARDA”
lei non lo era, affatto anzi tutt’altro,ma se non era bugiarda allora perché si sentiva così incolpa peressere uscita conun altro ragazzoche non eraNeji.
Erano le 12:00 a
quell’ora iniziava il suo programma radio preferito,quindi accese la radio e
cominciò ad ascoltare quello che diceva il pestatore,poi dopo varie canzoni
,vari messaggi d’amore,finalmente il
quiz ,non poteva sbagliare.
Presentatore:”bene
nostri amici ascoltatori,ora è arrivato il momento che tutti o per meglio dire
tutte stavate aspettando,il “QUIZ”,se
riuscirete a rispondere correttamente a tutte le domande ,in palio per voi c’è
uno splendido premio,ULTIMISSIMObiglietto omaggio
per la sfilatadegli Uchiha che si terrà domani sera al PlasaHotel ,siete pronte,bene vediamo chi c’è in linea … pronto …”
Ino compose il numero,tanto oramai lo sapevaa memoria,erano mesi che chiamava per
prenotarsi, … voleva quel biglietto e nessunol’ avrebbe fermata … si squillava finalmente … qualcuno aveva risposto …
era la voce del presentatore del programma
Ino:”pronto …”
Presentatore:”come
ti chiami?”
Ino.”Ino…”
P:”bene Ino sei pronta a giocare con noi’”
Ino:”si …”
P:”partiamo con
un domanda facile”
1)Di cosa si
occupa l’aziendaUchiha?
Ino:”facilissimo,tu mi sottovalutiDaisuke … di moda”
Presentatore.”ok Ino all’ora adesso attenta perché si sale di livello”
2)Qual è il
colorepreferito di Itachi
?
Ino:”…”
P:”Ino alla fine
ti ho incastrato”
Ino:”no assolutamente … a Itchi
piace il blu scuro … anzi il Blu Notte”
P:”Wau Ino sei davvero brava ma adesso si fa sul serio”
3)Qual è il nome
del gatto di Sasuke?
Ino * caspita questa non me la ricordo su Sasukeno scrivono
quasimai,però ricordo una mezza cosa
,che era scritta su una rivista , tempo fa …*
P:”finalmente ti
abbiamo sorpresa”
Ino:”no per niente ,è solo che sto pensando …”
P:”ok ti diamo
ancora qualche minuto …”
Ino:”…”
Ino * hmmm … ricordo che uno
dei suoi gatti si chiamava come il fratello … che poi morì ,ma questi sono
dettagli … *
P:”forza Ino il tempo sta per scadere”
Ino guardò distrattamente la pubblicità su un giornale
di uno dei suoi film preferiti “Dare Davil”
Ino * ma certo … *
Ino:”il nome è Davil … il
gatto diSasuke
si chiama Davil”
P:”ma sei proprio
imbattibile …. Bene abbiamo una vincitrice,Ino tra
qualchegiorno ti arriverà il biglietto
per la sfilata”
Ino:”SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII …. HO
VINTOOOOOOOO”
Anche
questo è finito,finalmente,come avete potuto ben vedere il povero Sasori ha subito un incidente (tutte a me nda.Saso)(non lamentarti
sempre,sei anche di legno non ti fai male nda.Ten)(io
sarò anche di legno, ma tu non sai guidare nda.Saso)( tsz … nda.Ten)(
… nda.Saso),sempre a
litigare,vi informo di una cosa,che molto probabilmente io noncontinuerò questa fic
anche perché ,si è bello che molti di voi mi leggano e mi mettiate in
preferiti,ma una piccola recensione per sapere se vi pace o cosa non vi piace,mi
farebbe piacere anche perché se mi mettete in preferiti vuol dire che la ficpiace quindi … bhe io non voglio obbligarvi,aspetto con ansia un vostro
commento.
Ringraziotutti quelli che leggono e mi mettono in
preferiti
Ringraziamenti
:
alexis093:”
no scusami tu io mi sono confusa con gli accaunt, bhe grazie per tutti i complimenti,spero che ti piaccia
pure questo cappy,ciao clod90”
New
entry
Horit:” Grazie per tutti questi complimenti,
sono contenta che la storia ti piaccia e spero di non deluderti con questo
nuovo personaggio”
Si fissava allo
specchio ,fin da piccola era stata un po’vanitosa e materiale,ma questo non era mai stato un problema per chi
conosceva davvero InoYamanaka ,perché in fondo lei era molto
sensibile e dolce ,ma ora questo non importava ora doveva prepararsi per andare
alla sua attesissima sfilata .
Si specchiava e
quello che vedeva era la sua figura avvolta in un elegante vestito nero senza brettelline ,che lasciava la pancia coperta solo da stoffa
ricamata trasparente fino all’ombelico per poi tornare coperto,si alzò i lunghi
capelli biondifatti a boccoli per
l’occasione in una mezza coda,orecchini di svaroscki
e al collo un punto luce ,un filo di trucco non troppo pesante ,ai piedi scarpe
alte aperte a sandalo .
Ino:”come sto?”rivolta alle sue amiche che guardavano la
T.V.
Saku-Ten:”perfetta … come sempre”
Ino:”bene proprio l’impressione che voglio dare,io vado”
Saku-Ten:”ciao,buon divertimento”
Ino scese di casa e non appena fuori dal palazzo,si
ritrovò una limousin mandata dalla direzione del
programma radio dove aveva vinto il biglietto,che l’avrebbe accompagnata e
riportata a casa.
Ino * BELLA LA VITA DEI MILIARDARI ! ! ! *
Era una noia
stare li,anche se c’era abbastanza confusione ,era sempre così alle sfilate,gente
che andava a destra e sinistra ,modelle mezze svestire che andavano in cerca
dei loro abiti,lui si annoiava moltissimo in ogni caso,però ci doveva essere
perché come diceva sempre suo zio Fugaku “lui faceva
parte della famiglia,ed era lo stilista”capirai … tanto quella sera avrebbe
trovato il suo diversivo perfetto,dopo la sfilata sarebbe andato da Pein e …. Dette un occhiata fuori per vedere quanta gente
c’era quella sera e il suo sguardo fu attratto da … una bionda tutto pepe che
proprio in quel momento si stava sedendo,su una poltroncina in seconda fila .
Shisui * ancora lei … diversivo individuato …* qualcosa gli
diceva che quella sera sarebbe stata molto interessante.
La sfilata ebbe
inizio,i primi modelli uscirono sul palcoscenico,Ino
era così agitata come una bambina il giorno del suo compleanno,non riusciva ancora a crederci.
Una volta che
l’ultimo modello aveva sfilato, uscì la famiglia Uchiha
al completo,uno scambio di sguardi fugace ,ma che spiegava molte cose .
Finalmente erano
andati tutti via e per Ino quello fu il momento
propizio per usare il BAKE-STAGEche
aveva ricevuto col biglietto che aveva vinto,per lei era un’occasione più unica
che rara,perché finalmente avrebbe potuto coronare il suo sogno … “vedere cosa
accadeva nei retroscena di una sfilata”.
Seguì le
indicazioni di una freccia che diceva “Back-stage”
e indicava la destra,a quel punto dopo aver varcato la soglia di una porta metallica
con i vetri privè e le maniglie anti panico si trovò in un lungo corridoio con
i muri bianchi,lo attraversò e si ritrovò nuovamente d’avanti ad una porta
identica alla precedente,solo che questa volta dinanzi a quella porta c’erano
due uomini vestiti di nero con una auricolare,uno era molto alto una specie di
armadio a due ante e l’altro era di una altezza normale ,ma aveva i capelli di
un buffissimo colore blu.
Inoli ignorò e
tentò di continuare il suo tragitto,ma l’armadio la bloccò con un braccio posto
tra lei e il suo traguardo.
Juugo:”mi dispiace ,ma non posso lasciarla passare”
Ino non si fece sbigottire,aprì la sua borsetta nera e
ne tirò fuori il suo prezioso BEK-STAGE.
Suigezu:”non hai sentito biondina,sparisci”
Come l’aveva
chiamata quel cavernicolo dai capelli blu,nessuno doveva prendersi certe
confidenze con lei.
Ino:”senti un po’ ,nessuno si prende certe confidenze
con me e poi guarda io ho questo,mi spetta entrare”
Suigezu:”e io ti dico di smammare carina”
Ino:”IO ENTRERò Lì DENTRO E NE
TU NE IL TUO AMICONE MIFERMERETE
! ! !”
Finalmente
un’altra serata stressante era finita,la cosa più faticosa del suo lavoro era
proprio organizzare le sfilate,anche perché poteva sembrare semplice ,ma non
era proprio così,specialmente perché lui come capo aveva Itachi
e tutti sapevano come era pignolo nei dettagli,però finalmente era finita e
poteva godersi il suo meritato riposo,aveva appena finitodi risistemare le ultime cose quando degli
urli lo fecero voltare verso la porta.
Itachi:”Shisui va a vedere chi
diavolo è”disse con l’aria di chi non pretende un no.
Così Shisui si dirige verso la porta aprendola e scoprendo Suigezu che litigava con una ragazza bionda che lui
riconobbe come la ragazza che aveva conosciuto al locale.
Shisui:”cosa succede qui?”
Juugo:”OH signor Uchiha è
lei,niente di rilevante solo … “Ino lo interruppe
Ino:”niente di rilevante,questi due non vogliono farmi
entrare”
Suigezu:”ehi silenzio”
Ino:”io parlo quanto mi pare”
Shisui:”Suigezu nontrattare le nostre fan così sgarbatamente,ora
ci penso io”
Ino:”allora ?”
Shisui:”bhe a farti entrare non
si può,a Itachi non piace vedere persone che
gironzolano dietro i back - stage”
Ino:”peccato”
Shisui:”cosa ci vuoi fare lui è un gran antipatico”
Erano le 02:00
dopo mezzanotte e Shisui molto gentilmente l’aveva
riaccompagnata a casa,se l’avesse raccontato nessuno ci avrebbe creduto,lei a
casa di Shisui… aaaaaaaaaaahhh … non ci credeva neanche lei.
Scesedalla macchina ,
Ino:”grazie”
Shisui:”e di cosa è stato un piacere,magari ci possiamo
rivedere”
Ino:”magari … ciao” disse avviandosi verso il portone.
Shisui la guardò andare via,certo che quella ragazza era
proprio … scosse la testa e una volta che si fu assicurato che fossa entrata
nel palazzo partì con una gran sgommata.
Non
uccidetemi vi prego,lo so è da una vita che non aggiorno,ma col’inizio della
scuola e tutto il resto non ho avuto neanche un momentino,per non parlare della
mancanza di ispirazione.
Bhe sul capitolo non c’è molto da dire ho
semplicemente descritto la giornata di Ino anzi più
che giornata direi serata, e … che serata da come avete potuto notare la nostra
cara Ino ha passato l’intera nottata con il nostro
sciupa femmine Shisui.
Ringraziamenti:
Dado
e Kikka:vi ring razzio molto,e spero vogliate
perdonarmi per il ritardo del kappi.
Voglio
ringraziare tutti coloro chi mi recensiscono,tutti quelli che leggono
solamente,quelli che leggono solo il titolo,quelli che ci passano per caso e in
fine quelli che non sanno nemmeno del’esistenza di questa ff.
Quando si presentò con il gesso al braccio non tanto si curò dell’
accaduto, ma la sua attenzione venne catturata da un piccolo particolare …
Prima di lasciarvi al famoso 13°
capitolo di questa ancora lunga ed intrecciata storia voglio
dare una premessa.
Sono le mie scuse, per aver dato una
così lunga attesa, ma purtroppo non ho più seguito le storie, un po’ per
lavoro, un po’ per mancanza d’ ispirazione. Spero di
farmi perdonare con il seguito di questa storia che sarà al
quanto travagliata.
Ancora scusa
e grazie per chi leggerà o continua a seguire questo strambo racconto. A voi il …
13° Capitolo
Sono soloaffari …?
Quando si presentò con il gesso al braccio non tanto si curò dell’ accaduto, ma la sua attenzione venne
catturata da un piccolo particolare …
Itachi: Come diavolo farai a lavorare conciato così?
Insomma le foto erano sfocate, le riprese non erano nitide,
per non parlare degli attimi che gli sfuggivano, in assoluto una
sottovalutazione non da lui.
Shisui: Bhe
effettivamente … questi sono errori che non dovrebbero esserci, il tuo
curriculum parla chiaro …
Obito: Vorrei vedere voi lavorare con una sola mano.
Itachi: quello che sto dicendo è
proprio questo, non può lavorare con un braccio fuori uso, in particolare se il
braccio è quello predominante.
Shisui: Ma perché non l’ hai
denunciata?
Sasori: Ho le mie motivazioni …
Itachi guardandolo di sottecchi:
Già … Tu hai le tue motivazioni, ed io ho le mie … per fermare almeno per
questo periodo il tuo lavoro
Shisui: Questo vuol dire che lo sostituirai …?
Obito: Ma con chi, è … è impossibile …
Itachi pensieroso: Cazzo questo lo so anche io … Dice andandosene via
Questa proprio non ci voleva, oltre
al blocco di ispirazione dei suoi cugini, anche il suo fotografo doveva dargli
delle grane, Non che prima non l’ avesse mai fatto, ma così gli complicava
proprio la vita e come se non bastasse la data per la sfilata Haute couture
di Parigi si avvicinava e se il suo fotografo non c’ era … addio book, addio
prime pagine, addio sfilata.
Itachi: Maledizione …disse lanciando un
vaso contro la parete opposta.
Proprio in quel momento vide entrare nel suo ufficio chi mai
si sarebbe aspettato di vedere li.
??:Hay
vuoi uccidermi?
Itachi: Deidara,
sei solo tu …!
Deidara: Come sono solo io, vorrei
rammendarti che ora più che mai sono una persona fondamentale per voi dell’ azienda
Itachi: Sì Sì … Ho altro per la testa in questo momento
Deidara: Oh bhe,
se una semplice sfilata è molto più importante di questa
cavolo di causa, per far separare il vostro culo
dagli Hyuga, che non fanno che rompere allora …
Itachi si fermò all’
istante: Hai qualche novità?
Deidara: Qualche novità no .. però ho un piano …
Così cominciò quel momento a porte chiuse, dove Itachi per un po’ non pesò alle altre dodicimila cose che
gli stavano martellando il cervello.
Inizio flash back
La verità è che le foto la riportavano indietro nel tempo, a quando l sua mamma era ancora viva …
Mamma: Sai piccola, quando immagini
qualcosa che desideri, in quel momento quel qualcosa è come se diventasse una
fotografia …
??:Davvero mammina?
Mamma:Sì, nessuno può portare via l
istante che fotografi, nessuno …
La bambina prese la machina
fotografica, usa e getta la prima che la sua dolce mamma gli avesse regalato e
scattò in quel preciso istante una splendida foto alla sua dolce mamma e
guardandola disse
??:ecco mamma, questo è quello che
io non voglio mai dimenticare …
Fine flash back
Era ancora li … così vivido il
sorriso di sua madre, eppure la foto era così sfocata, in fondo le manine di
una bambina di otto anni ancora non abbastanza pratiche per quel tipo di lavoro
cosa potevano mai fare? Ma era stato proprio in quel
momento che aveva deciso cosa fare nella sua vita, trarre quante più immagini
in maniera tale da immortalare ogni piccolo attimo.
D’ improvviso una testolina bionda comparve dentro la sua stanza
??:Hay
Ten ne hai ancora per molto
Tenten:No
Ino, praticamente ho finito …
Ino:No perché giù c’ è un tizio che
ti aspetta
Tenten:?
Tutto si sarebbe aspettata ma mai una sua visita
Tenten: Che cazzo
ci fai qui?
Sasori: Un ciao sarebbe più
appropriato
Tenten: Non con te …
Sasori:Quindi è una questione personale …
Teten: No
è una questione del che ci fai qui … brutto figl …
Sasori coprendole la bocca con la
mano e avvicinandosi quanto basta al suo viso
Sasori: Non urlare cose strane,
potrebbero pensare male di me e poi mi sembra ovvio dopo quello
che è successo mi devi qualcosa
Riusciva a sentire il suo respiro sulla pelle, si sentiva
fremere, il sangue cominciava a ribollire nelle vene, no
non era possibile … per un individuo del genere MAI…
Scansa la sua mano in maniera brutale
Tenten:Io
non ti devo proprio nulla
Sasori:Tu
non vuoi proprio …
Tenten: Certo che no. Mai e poi MAI
Sasori:Allora
mi tocca di andare alla polizia
Tenten appena sentì quella parola,
lo fermò d’ istinto
Tenten:Alla
polizia, perché?
Sasori:Mi
sembra ovvio, per denunciarti
Tenten:Tu
non oserai
Sasori:Oh
io oserei
Tenten:Ma
avevi detto che era tutto apposto, che non avresti fatto nulla…
Sasori:Questo
è quello che hai pensato tu …
Tenten:Sei
oltraggioso, mi fai schifo, mi denunci perché non voglio …
Sasori: Cosa
vuoi farci, io ci vivo con queste cose
Tenten era rimasta senza parole,
come poteva essereche
esistesse un tale esemplare viscido sulla terra
Sasori: Bhe
allora io vado …
Anche se era contro la sua morale ,
non poteva avere una tale denuncia, non ora che stava per finire l’ università
e avrebbe anche avuto un ipotetico lavoro in quest ’
ultima, ma l’ avrebbe fatto pentire della sua scelta
Tenten: Aspetta …
Sasori: Hai cambiato idea?
Tenten: Non montarti la testa … è
solamente per me che lo faccio
Sasori: Per me va bene comunque
Ancora una volta Tenten era
rimasta a bocca aperta, doveva essere uno scherzo, eppure quando lo aveva
accompagnato al pronto soccorso era diverso, noooo ma
cosa andava pensando, eccolo il suo vero io, il suo modo di essere
spregevole e adesso … Cosa avrebbe fatto? Cosa avrebbe detto alle ragazze?Cosa avrebbe detto a Neji?
Intanto al primo piano, semi affacciata alla finestra
??:Eccolo è proprio lui, il tizio
dell’ asciugamano proibita
Itachi aveva silenziosamente ascoltato il piano di Deidara, che prevedeva la clausula del distacco completo delle due aziende. Alla fine il controllo della M StyleDirection Uchiha, era incenrata in maniera gerarchica, gestita dal capofamiglia Hyuga ed in seguito dai suoi collobaratori e dal consiglio degli azionisti che manteneva i bilanci di vendite e di schematiche di andamento, loro non facevano parte di nessuna di queste categorie, ma erano la materia prima della produzione, offerta ad una ditta di tale potenza.
Itachi: Siamo stati degli idioti, abbiamo svenduto il nostro lavoro portando i nostri professionisti nel campo della moda ad un azienda sconosciuta e di grande competizione per gli Uchiha, pur avendo a disposizione materia prima e capitale.
Deidara: Non colpevolizzarti fino a questo punto, sai che il fatto di investire su un progetto così grande come una casa di moda prevede, che ci sia chi investe nei tuoi sforzi e gli Uchiha non hanno molti punti di riferimento. Ecco perchè vi siete appoggiati agli Hyuga.
Itachi, sentiva una tale rabbia per tutto quello che stava accadendo, i suoi cugini , i suoi amici erano tutti perfettamente caduti nella trappola di una famiglia da loro sempre odiata e da parte di quest'ultima non era diversamente, ma sfruttavano il lavoro svolto da loro in quanto sapevano di avertli in pugno e guadagnandoci sopra più di quello che dovevano.
Itachi: Deidara capisco la tua frustrazione per aver perso la prima causa, ma ricorda che ci sono altre due tappe...
Deidara: Perchè esiti? Hai paura di non saper gestire questa situazione, sai per scegliere un nuovo amministratore delegato ci vuole più de 50% dei voti di tutti gli azionisti...?
Itachi: Appunto, noi siamo entrati in questa ditta perchè non avevamo azionisti proprio come ora...
Deidara: Questo è vero, ma se scioglieste attraverso la clausula esclusiva per legge, cioè se una società vuole scindere dal contratto stipulato con un altra può farlo nel momento in cui la società sia composta da almeno cianque persone di cui, un AD (Amministratore Delegato), un Vice AD ed un sottosegratario, con gli ultimi componenti si formerebbe il comitato amministrativo.
Itachi:Il problema rimane sempre chi investirà su di noi se gli Hyuga hanno lo scettro?
deidara: E' qui che viene il bello.
*****
Tenten si sentiva tesa, insomma quell'umo era inappagabilmente sexy (anche se non lo avrebbe MAI ammasso) e poi quell'ascigamano, scosse il capo per distogliere quei pensieri osceni (ma che non riusciva a dimenticare)...
Sasori: Hai il passo di una lumaca, ma a cosa stai pensando?
Tenten: A niente (rossa in viso)
Sasori: Sempre con la testa tra le nuvole...
Tenten: ....
Sasori prese le chiavi di casa dalla tasca, mentre Tenten non capiva come faceva ad essere così tranquillo.
Lei era agitatissima, mani sudate e puzzava come un cane bagnato dopo una giornata di pioggia, in fondo non era stata con nessuno all'infuori del suo attuale fidanzato, come lo avrebbe spiegato?
Entrata in casa vide che le pareti erano piene di scatti fotografici naturalistici, era come essere all'interno di quella foto e viverla di persona.
Sasori: Hai intenzione di entrarci in quel quadro?
Tenten: (ridesta dai suoi pensieri) No ... E' solamente ed incredibilmente "Stupendo"
Sasori non si aspettava una risposta del genere, pensava lo avrebbe trafitto con il suo solito sguardo agghiacciante lanciandogli bestemmie di tutti i tipi come faceva sempre. Comunque non era questo il momento di pensare a queste cose, doveva essere pratico e diretto.
Aprì la porta dello studio e la chiamò...
Sasori: Beh grazie per il complmento (disse a sguardo basso, come la voce) ma ora abbiamo altro a cui pensare, cerchiamo di essere pratici e coincisi.
Tenten, sudata al midollo
Tenten: Avrei un attimo bisogno del bagno
Sasori: prima stanza a destra, al piano di sopra
Tenten salì e si chiuse subito nel bagno.
Tenten(guardandosi allo specchio):cosa stai combinando?, sei una stupida.. stai davvero cadendo tra le sue grinfie ( ma quanto era SEXY, come faceva a spruzzare fermoni come fosse un'annaffiatore meccanico).
immaginava che doveva essere impazzita per forza... altrimenti non si spiegava come faceva a trovarsi li, di sua spontanea volontà, aprì il rubinetto dell'acqua e si sciacquò il viso.
Uscita dal bagno non riuscì a distogliere lo sguardo su di un'unica foto che ritraeva il No Akasuna con una donna.
Tenten*la mamma?...la sorella?*
Eppure in quella foto sembrava realmente felice...
Sasori:mia moglie... o dovrei dire quasi EX (disse girando la testa)
Tenten (inpacciata):scusami scusami scusami non volevo curiosare
Sasori:figurati anzi scommetto che sei rimasta colpita da com'ero felice
Tenten(incuriosita):è solo che...non ti ho mai visto con quest'espressione
Sasori:è stata solo una parentesi. ora scendi ti aspetto di sotto, Tenten lo seguì restando con non pochi dubbi su come realmente fosse questo ragazzo entrato per caso nella sua vita.
*****
Itachi aveva appena chiuso il computer dopo aver finito di scrivere il rapport, sul bilancio della nuova collezione si stropicciò gli occhi non potendo che subire quell'enorme emicranea che aveva da giorni anche questa giornata era finita.
Le parole di Deidara erano state non solo veritiere, ma anche sensate, con un forte potenziale persuoasivo
Itachi*non me lo sarei mai aspettato*
Inzio Flash Back
Deidara: è qui che viene il bello, è propio qusto il punto gli azionisti non sono con gli Hyuga o con gli Uchiha ma dalla parte di chi ha il capitale e chi può fornigli ulteriore espanzione economica.
Itachi:...
Deidara:si mio caro è inutile che fai quella faccia qui è in ballo il potere, non importa se sono gli Hyuga o gli Uchiha a vincere, quello che realmente è al centro di questa guerra è l'ambizione avida e corrotta.
Itachi:continuo a non capire dove vuoi arrivare
Deidara:Itachi come fai a non capire?! Eppure sei così intelligente, ormai sono anni che lavorate per gli Hyuga e non solo avete la materia prima ma, anche il capitale e con questo credo che la maggior parte dei nuovi azionisti sia dalla vostra, quindi mettere in pratica lo scioglimento delle aziende sia più facile di quello che sembra.
Itachi:si ma anche se è come dici tu comunque con il voto di quei pochi dei nuovi non arriveremo alla quota che possono dare gli azionisti anziani che sono qui quindi fare lo scioglimento non ne varrebbe la pena.
Deidara:Ok allora senti questa,tra i documenti che ho controllato ci sono i piani di bilancio dell'azienda e come volevasi dimostrare i numeri non corrispondono, certo c'è ancora molto da analizzare se non ricordo male la famiglia Uchiha contribuì allo sviluppo dell'azienda non solo con la materia prima, ma anche economicamente. Quello che non riesco a spiegarmi anche se già ho un'idea di cosa potrebbe essere successo, è che il sudetto capitale non compare nei registri, quindi mi chiedo che fine hanno fatto questi soldi?
Certo per essere la casa di un famoso fotografo era molto
sobria, ordinata e schematica come se ogni cosa dovessere essere lì perchè
quello era il suo posto.Ma questo non era il momento di anallizzare quel luogo
che da lì a poco sarebbe diventato lo scenario di un film erotico che avrebbe
decretato la fine del suo fidanzamento.
Sasori: Prego da questa parte.
Tenten vedendo un ulteriore porta non poteva non pensare che
quella doveva essere la sua camera i suoi sensi la mettevano in allerta, ma al
momento era in balia di strani sentimenti di attrazione, che con i movimenti di
quest’uomo tanto enigmatico come isuoi
sguardi lasciavano spazio all’ampia curiosità di Tenten. Si fece coraggio e
varcò quella sottile soglia che la separava dalla ... dalla ... ehm...
Sasori:Siediti pure torno subito
Tenten:Ma cosa?
La camera dove si trovava era un ufficio??? Da lì era
sbigottita insomma non se lo aspettava...
Tenten: Non sarà per caso un perverso? Uno al quale piacciono
cose strane come il luogo dove farlo, o le ... posizioni o peggio oggetti da
utilizzare durante l’atto, si ridestò quando sentì la porta aprirsi.
Sasori: Beh ancora in piedi?
Tenten: Ah ecco.. io...non..so che dire
Sasori: (il suo sorriso la sapeva lunga) Cosa stavi pensando,
che ti ho portata qui per fare cosa?
Tenten arrosì violentemente
Tenten:La tua richiesta di risarcimento danni per
l’incidente, non è mai stata esplicita....
Sasori:Infatti (si avvicinò a lei quel tanto che bastava per
renderla fragile) appunto quindi non essere sempre così prevenuta... Ora
siediti.
Tenten come un automa prese la sedia e si accomodò
Tenten:Bene ora che siamo qui che succede?
Sasori: qualcosa succederà sicuramente, anche se non si
tratta di quello che sta passando nella tua testolina da quando sei entrata in
casa... purtroppo (sempre con il suo sorriso sarcastico)
Tenten, per la vergogna si ritanava sempre più tra le spalle
e sullo schienale della sedia, forse era davvero lei che era malpensante
Sasori aprì un cassetto vicino la scrivania e tirò fuori dei
fascicoli, poi degli occhiali, occhiali? Probabilmente per la stanchezza in
fondo stare quatidianamente con una macchina fotografia non era una
passeggiata, tra flash, mirino e macchina a tracolla non si stupì neanche
quando cominciò a massaggiarsi la nuca, la cervicale era un’ altro dei sintomi
che poteva portare questo tipo di lavoro, comunque tutto questo lo sapeva
perchè anche lei studiosa e amante della fotografia soffriva di cervicale e in
casa portava gli occhiali. Ma ancora una volta non potè non pensare a quanto
anche ora lì in quel momenti era ESTREMAMENTE SEXY. Ancora una volta la voce
del No Akasuna la riportò sul pianeta terra
Sasori: Dunque Tenten giusto?
Tenten:Sì
Sasori: Quello che ora ho in mano è il tuo fascicolo
universitario e il tuo book consegnato ad uno degli ultimi esami di quest’anno.
Sei una persona molto interessante, ti piace cogliere attimi di vita, da quello
che vedo
Tenten: Ecco, (disse con un pò di emozione) se è lei a dirlo
allora mi fido
Sasori:Perchè lo dici? Sai chi sono?
Tenten: La foto sulla parete, quella del celo, la sto
portando come prova d’esame...
Sasori:Conosci il mio lavoro?
Tenten:No, io non sapevo inizialmente neanche chi avesse
scattato quella foto è stata una scelta d istinto. Poi ho studiato il suo
operato ma davvero non credevo che fosse lei il fotografo prodigio che a soli
12 anni ha immortalato il celo in una foto con prospettiva di profondità ed
equilibrio di luce e contrasti, il celebre Sasori No Akasuna
Sasori (con un pò di soddisfazione personale), vedo che mi
conosci ORA, ma cosa ti dice che quella foto non sia stata un mera conincidenza
con un pò di fortuna nelle mani di un bambino di soli 12 anni.
Disse poggiando i gomiti sul tavolo ed intrecciando le dita.
Tenten: Mi scusi l’arroganza, ma ora lei vuole offendere la
mia intelligenza.Quel tipo di foto ha bisogno di una giusta angolazione ed un
obbiettivo ad ampio raggio, aspettare lo scatto ed il momento oppotuno poi sta
all’istinto o l’intuito di chi osserva con occhi pieni di curiosità e sorpresa
d’avanti ad una foto che alla fine ritrae uno spezzone di cielo, ma che ti
immerge e fa vedere quel cielo proprio come un bambino appunto (disse con un
sorriso innocente e dolce)
Sasori: Ancora una volta sei riuscita a stupirmi... ottima
analisi obbiettiva ed introspettiva di un immaggine, complimenti hai superato l
esame.
Tenten: Esame? .... Mi scusi ancora ma non capisco.
Sasori: Ancora no?... Però posso capirlo in fondo hai
travisato le mie intenzioni fin dal principio. Hai ragione inizialmente ci ho
provato con te in una maniera brusca, mi scuso per il mio comportamento, questa
è la prima cosa che volevo farti sapere.
Sasori non era abituato alle scuse, ma vedendo quella ragazza
così intimidita ed arrogante nello stesso tempo, non potè che sentirsi in colpa
per il suo comportamento avventato.
Tenten: Beh io... la ringrazio, ma personalmente mi sento in
dovere di chiederle doppiamente scusa per averla trattata continuamente come
uno sconosciuto, maniaco, repellente. Proprio lei che ammiro e porto come
esempio (in alcuni campi).
Sasori:Le tue reazioni sono più che giustificate, ma sappi
che pregiudicare una persona solo perchè voleva corteggiarti ti rende solo
ancora più interessante, ma anche scorbutica agli occhi di chi ti guarda,
comunque sia spero che potrai mettere da parte il tuo rancore nei mie
confronti.
Tenten: Oh beh è stato così diretto che non posso che
accettare le sue scuse, ma nonostante questo IO COMUNQUE L HO TRATTATA CON POCA
DIGNITA’ E RISPETTO, ED IN PIU’ L’HO INVESTITA DANDOLE LA COLPA E PROCEDENDO
PER LA MIA STRADA.
Sasori: Non è successo nulla di grave l’importante è questo,
sia tu che io stiamo bene.
Tenten già aveva notato il suo braccio fasciato completamente
ed era quello destro, quindi voleva dire che fino adesso aveva usato l’altro
braccio per scattare le foto e comunque infierendo sul braccio ferito, ma come
faceva, era davvero eccezionale.
Sasori:Come avrai notato, il mio braccio non mi dà
possibilità di trarrè un buon lavoro sul campo, lo stesso Itachi Uchiha non
vuole che mi sforzi a tal punto da poter danneggiare ancor di più il braccio.
Tenten: LO VEDE, MI SCUSI, MI SCUSI, MI SCUSI ANCORA...
Sasori: Ora basta! Non colpevolizzarti troppo per quello che
è successo, già ti ho detto l’importante è che stiamo bene entrambi.
Tenten: Mi scusi se insisto, ma credo che la ferita che lei
ha riportato le dà non pochi problemi sul lavoro.
Sasori:Finalmente siamo arrivati al punto del perchè ti trovi
qui.
Tenten: ...
Sasori: Ho contattato la tua università per avere il
fascicolo e ho parlato direttamente con il tuo professore di fotografia
“ovviamente”, il quale mi ha detto che alla tesi ti manca solamente un
tirocineo di un anno, ma che tra i professionisti proposti ancora non ne hai
scelto uno. Bene ti andrebbe se per un anno il tuo supervisor...
Tenten (bloccando il discorso):ASSOLUTAMENTE SI’, icredibile
non me lo sarei mai aspettata.
Sasori: Siamo della stessa opinione. Comunque mi fa piacere
il tuo entusiasmo, anche perchè non ho nessun aiutante o altri che possa
sostituirmi...
Tenten: (impaurita) Un momento non si era mai parlato di
sostituzioni lavorative, ma un semplice tirocineo equivale a seguire il lavoro
del proprio supervisore come assistente.
Sasori: Sì hai ragione, la prassi vuole che sia così, ma come
posso io continuare il mio lavoro se ho un braccio fuori uso? Lo so che tutto
questo ora ti sembrerà assurdo e difficile, diventare fotografa improvvisamente
non può che spaventarti, ma sappi che non ho molto tempo a disposizione per la
risposta che spero sia affermativa, in quanto ho bisogno di essere sostituito
entro 1 settimana a partire da domani perchè poi da lì si terrà la sfilata
Houte Coture Uchiha.
Tenten: Ma io...non sono qualificata, per lavorare in un
ambito tanto in alto, no, non mi sento pronta per affrontare un lavoro così
importante...
Sasori: Avevo previsto anche questa tua reazione è pur sempre
una decisione importante da prendere. Quello che però posso aggiungerti prima
di lasciarti alla tua decisione è che io personalmente sono molto pignolo sul
lavoroe non scelgo le persone per il
loro bel visino o comunque solamente perchè hanno frequentato le mie stesse
università magari con voti eccellenti e qualche scatto riuscito alla
perfezione, quello che cerco è scritto nello sguardo della percezione di cosa
si vuole immortalare, espressività e personalizzazzione di un progetto sono
alle basi del mio lavoro, questo è per dirti che se ti ho scelta non è per
l’incidente ho il nostro fugace scambio di sguardi e prepotenza (disse con un
sorriso fugace), ma perchè in te ho visto il me stesso di quando
cominciai.Voglio aggiungerti che come ben sai i tirocinei non sono retribuiti
solitamente, ma vista la situazione percipirai il tuo stipendio per il lavoro
che svolgerai,avrai un regolare contratto firmato da una delle più grandi case
di moda quella Uchiha, che ti aprirà le porte in molti ambiti lavorativi, anche
quelli stranieri, quindi questo può aiutarti nelle tue specializzazioni, che se
leggo bene sono in America. Da qui posso lasciarti decidere ma sappi che
aspetto la tua risposta entro 24 ore a partire da adesso.
Tenten: Io, davvero non so cosa dire.
Sasori: Basta un sì.
Tenten:D’accordo entro stasera le darò la mia risposta
Tenten stava per alzarsi quando...
Sasori: Ah signorina Tenten, ovviamente per quanto invalido
non deve preoccuparsi sarò vicino a lei in qualsiasi momento e l’aiuterò nel
suo lavoro.
Tenten (sorridendo): Questo dovrei dirlo io...
Sasori: beh ... si sono proprio invertiti i ruoli.
Tenten: Già, sa è totalmente diverso da come l’immaginavo, ma
in questo momento ha appena guadagnato la mia stima e un’ altro punto a favore
del lavoro che mi ha proposto, ripeto entro stasera le darò una risposta.
Sasori le diede un bigliettino..
Sasori: Questo è il mio contatto personale
Tenten (rossa in viso): “Personale?” ok.
Uscì così dalla stanza ed in seguito di casa, chiudendosi la
porta alle spalle con il batticuore, ma per la richiesta lavorativa o perchè il
contatto con quell’uomo l’agitava a tal punto da tenerla sottocontrollo come un
afrodisiaco...
Tenten: oh mamma, casa di moda Uchiha Neji certonon ne sarà
felice, così si avviò verso casa
Sasori ricontrollando i dati di Tenten...,
Sasori: Speriamo i aver fatto la scelta giusta...
Disse poggiandosi allo schienale della sedi per rilassare il
collo e toccandosi il braccio.
******
Sakura se lo immaginava che gli Uchiha avrebbero richiesto
l’appello, ma di certo non s’immaginava che il loro avvocato trovasse un
appiglio ad una legge che effettivamente neache lei ricordava e che gli dava
una possibilità di distaccarsi dalla casa madre senza alcun problema. Doveva
appetterlo quel Tsuci era davvero bravo, avrebbe potuto di certo imparare molto
da lui se solo non fossero stati l’uno contro l’altro. Ma non era di certo
quello il momento di complimentarsi col lui , ormai erano ore che leggeva e
rileggeva quelle carte e... Kazzo...nonriusciva a trovare un punto debole in quella difesa era praticamente
perfetta in tutti i punti. Sacura incrocia le braccia sul tavolo e poggia sopra
la testa , doveva assolutamente trovare qualcosa non poteva essere che no ci
fose neanche un punticino a loro favore.
Sakura”Come cavolo avrà fatto???” il rumore della porta che
si apriva la ridestò dai suoi pensieri, vide la sua amica sconvolta quasi
quanto lei, o se era possibile anche di più.
Sacura:e a te cos’è successo, ma soprattutto dove sei stata
fin’ora? Disse con un tono sconfortato continuando a leggere libri su libri per
trovare anche solo un minimo appiglio.
Tenten:mi hanno appena fatto l’offerta di lavoro che potrebbe
cambiare totalmente la mia vita...
Sakura.bhe questa è una splendida notizia, perchè me la dici
come se ti fosse morto il gatto?
Tenten:perchè non sai chi mi ha fatto questa richiesta...
Sakura:e chi sarà mai? Un pappone che vuole farti
prostituire, disse continuando a sfogliare l’ennesimo libbro di legge
Tenten:NO!!!Sasori..No Akasuna...
Sakura ridestata dai suoi studi:Quel Sasori???
Tenten:Si proprio lui, e scometto che tu sai anche per quale
azienda lavora
Effettivamente Sakura sapeva perfettamente per chi lavorava
visto che aveva controllato decine di volte la pianta organica dell’azienda e
lui appariva come il fotografo aziendale Sakura”Perfetto ci mancava solo
questo” anche se sapeva perfettamente che non poteva impedire all’amica di
rinunciare ad’unoccasione simile, effettivamente queste erano occasioni che
capitavano solo una volta nella vita.
Sakura:tu cosa hai risposto?
Tenten:ci devo pensare ho solo 24 ore di tempo, ma non so
proprio che fare, ci sei tu che sei in causa contro di loro e poi..
Sakura:c’è Neji giusto?
Tenten:si esatto
Sakura:Ten non voglio condizionare assolutamente le tue
scelte, sappi però che non puoi farti frenare da quello che potrei pensare io o
il tuo ragazzo non farti tarpare le ali dagli altri io sono molto contenta per
te e ti rimarò sempre accanto qualunque sia la tua scelta e Neji se ti ama
davvero ti resterà accanto e ti soppurerà sempre nelle tue scelte e nelle cose
che ami , altrimenti è uno stupido.
Sakura:bhe devo ammettere che l’avvocato degli Uchiha mi sta
dando del filo da torcere
Tenten gettandoci sul divano:direi che è prefetto, poi sentì
il cellulare che squillava in display segnava AMORE, ten sospirò sapeva già che
quella sarebbe stata una lunga conversazione, si alzò elasciò la sua amica con le sue carte.
******
Era seduta al suo posto proprio come la prima volta si
sentiva nervosa ed eccitata per l’emozione solo che questa volta non era più
tanto sicura si se stessa.
Ecco impeccabile il capofamigliaHyuga con al seguito il futuro AD
dell’azienda Neji Hyuga, “chissà se Tenten sapeva che il suo fidanzato era qui,
dopo la discussione avuta la sera prima cosa sarebbe successo poi...”, ma non
era il momento di pensare a loro, c’era nell’aria il sapore di un’ unica
scelta. In quell’istante entrarono l’avv. Della famiglia Uchiha Deidara Tsuci
con il capo famiglia Fugaku Uchiha ed uno degli AD Itachi Uchiha.
Cosa sarebbe successo?!...
D’untratto l’uscere la fece rinsavire.
Uscere:in piedi entra la corte.
Dopo quel annuncio tutti si alzaronoattesero che il giudice si sedette al suo
posto e poi tutti si dedettero nuovamente.
Giudice:bene avvocato Tsuci lei ha fatto ricorso
all’appello,quindi ci esponga le sue ragioni.Deidara si alzò all’inpiedi e comiciò a spiegare.
Deidare:signor giudice sarò breve, io chiedo alla nostra
contro parte un patteggiamento?
Presidente:e con quale motivazione?
Deidara:semplice per legge una qualsiasi azienda voglia
scindere dalla sua casamadre può farlo,
nel momento in qui la sudetta socetà sia formata da almeno cinque elementi.
Quindi chiedo alla nostra contro parte un patteggiamento e del tempo per i miei
assistiti di trovare deigli investitori.
Presidente:perfetto avvocato Tsuci può accomodarsi, avvocato
Haruno lei cosa ne pensa di questa richiesta?
Sakura non sapeva proprio cosa controbbattere, aveva provato
e riprovato ad evitare una situazione simile, ma loro erano in pieno diritto di
fare questa proposta quindi a malincuore si alzò dirigendosi verso il banco
della corte e poi disse.
Sakura:signor presidente la nostra controparte è nel suo
pieno diritto di fare questa richiesta anche perchè è la legge che lo prevede
quindi io non vedo nessun motivo per qui rifiutare la richiesta dell’avvocato
Tsuci.
Presidente:perfetto avvocati, quindi se entranbe le parti
accettano io dichiaro chiusa questa sedtta, ci presenteremo qui il giorno 19 a porte chiuse per stipulare i
termini del patteggiamento.
******
Sakura,Tenten ed Ino hanno sempre amato quel caffè, era in
pieno stile (made) ed il cappuccino con panna e scaglie di cioccolato che
facevano erano i più deliziosi che avessero assaggiato.
Sakura,Ino e Tenten: Alla salute!!!
Sakura: (Mentre cominciava a bere) Ragazze io davvero non so
cosa aspettarmi da questo patteggiamento, la richiesta da loro fatta è in piena
regola protetta da legge stipulta nel 1968, quindi ora mi trovo in difficoltà
solamente sul fatto che non so come comportarmi con i miei clienti.
Tenten: Ho incontrato Naji oggi, incredibile era qui e non mi
aveva detto nulla, ma con chi mi sono fidanzata,( L’Uomo del Mistero)???...
comunque era alquanto irritato, ha detto che gli Uchiaha non erano nessuno se
non era per loro, per di più non hanno abbastanza azionisti per permettersi una
mossa del genere.
Ino: L’ho sempre odiato, ha dei modi di fare ambigui e
possessivi, un tipo così losco non capisco come faccia a piacerti.
Tenten: Mi ha chiesto di sposarlo dopo la laurea...
Ino e Sakura: (con aria stupita) ma cosa dici???
Tenten. (continuando a mangiare e non ponendo troppo caso ai
visi delle sue amiche) io niente, gli ho risposto che era tutto troppo
repentino, insomma non so neanche che fine farò finita l’uni.
Ino:Secondo me non regge il confronto....
Sakura: Lo credo anche io....e fa bene perchè la differenza
c’è in tutti i sensi.
Tenten.(fienendo di bere il suo capuccino) vi ricordo che
state parlando del mio fidanzato
Sakura ed Ino: (guardandosi negli occhi) va bene allora
dobbiamo fare un ulteriore brindisi, alla proposta visto che la risposta ancora
non c’è stata
Tenten: NO! La storia non è finita, ha detto che dopo la
laurea vorrebbe pensare lui a me e darmi la possibilità di aprirmi una mostra
d’arte a Parigi tramite le sue conoscenze. CI RENDIAMO CONTO. Eppure sono una
stupida, perchè ancora credo che ci possa essere qualcosa di speciale tra di
noi.
Sakura: E il discorsetto della proposta del No Akasuna? Com’è
andata???
Ino:...
Tenten: Non ha fatto una piega, mi ha solamente avvertita che
sarebbe stata più dura di quanto mi aspettassi e che dovevo stare
attenta...MAH... chi lo capisce è bravo..
Ino: Posso sapere quale proposta? (Con un viso malizioso)
Tenten: nulla di quello che stai pensando tu, o che ho
fermamente pensato anche io L’HO AMMETTO, comunque visto l’incidente a quanto
pare gli ha provocato danni non indifferenti al braccio destro.
Ino:Sei fortunata che non ti abbia fatto causa, lo hai
rovinato dal punto di vista lavorativo, tra una settimana ci sarà un’evento
esclusivo...
Tenten: Lo so. Infatti mi ingaggiata per sostituirlo
Ino: (SBIGOTTITA)...... Dici sul serio sarai la fotografa
dell’ evento???
Tenten: Ancora devo dargli una risposta ma arrivati a questo
punto credo che sarà affermativa, insomma avrò il mio tirocineo e potrò così
concludere l’uni, un contratto con una delle case di moda più in voga di questi
ultimi tempi e poi imparerò dal migliore.
Ino:Ten, non so come fai ma sei un attira guai e soluzioni
nello stesso tempo, MIO DIO a scuola dal grande Sasori No Akasuna, e non solo.
Sakura:Già tutte legate in modo diverso a questa famiglia
Uchiha ECCEZIONALE DIREI.
Ino:Avete visto come le mie passioni si diffondono anche su
di voi???
Sakura e Tenten sospirarono
Tenten:Beh... Io devo andare in bagno
Ino:Vengo anche io, mi si è sbavato il rossetto, scusa Saku,
(un’ultimo sorso al capuccino e andò via)
Proprio in quell’istante apparvero alla porta Sasuke, Naruto
e come si chiamava ah... Gaara
Sasuke:Ma perchè dobbiamo venire qui per forza???
Gaara: ...
Naruto:Qui c’è la barista più carina che io abbia mai visto,
pur di vederla sono disposto a farmi scambiare per un NERD
Sasuke: Infatti la domanda era rivolta per me e Gaara, che
non abbiamo voglia di passare per NERD per una che non ci interessa...
Gaara: ...
Sasuke si guardò attorno per trovare un tavolo e la vide,
seduta lì d’avanti a lui.
Sasuke:Scusate un attimo
Si avvicinò a Sakura e le disse...
Sasuke: Ciao.
Sakura (sobbalzò): sasuke, che ci fai qui?, non ti facevo
tipo da questo particolare bar
Naruto. Sasuke! Ci hai piantati all’entrata ma che stai...
Saku-chan da quanto tempo è un piacere vederti sei sola?
Sakura.No con delle amiche
Naruto:Davvero, beh se volete potete univvi a noi
Sasuke: Ma la ragazza che tanto decanti che fine ha fatto.
Naruto:No oggi è il suo giorno libero
Sakura:Beh a dire il vero questa è una giornata per sole
donne, quindi direi proprio di NO! Mi spiace naruto-kun
Naruto: Allora perchè non venite stasera al pub LUX ci
potremmo incontrare lì...
Sakura: mah per me va bene per le mie amiche vi farò sapere
Naruto: allora aspettiamo notizie a stasera
Andarono via visto che la ragazza che piaceva al biondo non
era presente, non volevano farsi vedere in quel bar, a detta loro per soli
NERD.
******
Anche se era molto delusa per com’era andata quella mattina
in tribunale aveva comunque deciso di concedersi una serata di svago con Sasuke
e i suoi amici, in fondo era proprio quello che ci voleva per distrarsi da quel
fallimento.
Guardandosi allo specchio e dandosi un’ultima spazzolata
chiese alle sue amiche...
Sakura: siete proprio sicure di non voler venire?
Ino: io verrei pure, ma domani devo svegliarmi presto per un
colloquio. Ten perché non vai tu?
Tenten: no devo ancora sentire Neji gli ho promesso che lo
avrei aspettato
Ino: … ma fai davvero …?
Sakura: va bhe... fate come volete, io esco! Non mi aspettate
ciao.( Disse infine facendo segno con la mano e uscendo)
Si sentiva un po agitata questo in fondo era solo il secondo
appuntamento che aveva con questo ragazzo, ma sentiva che gli piaceva davvero,
non sapeva cosa l’attraesse di Sasuke però lo sentiva molto sincero, oltre al
fatto che era davvero SEXY e un grean figo e poi non era come gli altri, anche
perchè se lui ci avesse provato... LEI CI SAREBBE STATA.
Tra un pensiero e l’altro si accorse di essere arrivata al
locale e lo vide fermo all’entrata che si guardava intorno...
Sakura” che carino … mi sta aspettando” gli si avvicinò di
soppiatto e gli mise le mani avanti agli occhi
Sacura: … indovina …?
Sasuke:mhhh. Profumo leggero e fruttato… Sakura! (Sasuke si
girò) ciao! Disse sorridendogli
Sakura: come hai fatto? E poi non pensavo che io avessi un
odore.
Con aria stupita si annusava da sola Sasuke la guardava
ridendo.
Sasuke: ma che stai facendo?
Sakura: non ridere sto cercando di capire di cosa odoro
Sasuke: dai entriamo disse prendendola per mano.
Sakura: E’ sempre così assordante la musica?
Sasuke: Solo di sera, gaara la mattina dorme. (Disse con aria
sarcastica)
Sakura:Aha ha ah... che divertente.
Sasuke: ecco un posticino libero, ma le tue amiche non sono
venute?
Sakura. Erano impegnate tutte e due, problemi di lavoro e chi
problemi di cuore (Guardando Sasuke con un’ aria affranta)
Sasuke (Comprendendo il suo stato d’animo):Beh vista la
faccia che fai, direi che hai un bisogno assoluto di questa serata, cominciamo
con un bicchiere di tequila o preferisci qualcosa di più leggero? (provocazione
attivata, guardandola di sottecchi)
Sakura: Credi davvero che sia una bambina e non sappia
reggere l’alcol, solo perchè sono una donna?
Sasuke: Beh... non pensare male, non vuole essere un pensiero
maschilista, ma solo che solitamente vedo donne bere con tanta delicatezza o
coktail fruttati o birre...
Sakura: Ti va una sfida...?
Sasuke:Magari un altra volta limitiamoci a bere qualcosa che
ti piaccia.
Sakura:Ok! Una Tequila allora... Doppia.
Sasuke: OOOk... (speriamo bene)
*****
Sasuke guardava Sakura che rideva camminando barcollando, non
che lui fosse meno ubriaco di lei … decisamente non avrebbe dovuto accettare
quella gara a chi beveva di più, (alla fine si era fatto convincere) non sapeva
neanche che ore fossero, ma poco importava quando stava con lei il tempo
sembrava fermarsi.
Sakura: sai … a differenza di te … io SO quando dire di
NO!!!Disse bevendo ancora unsorso di birra.
Sasuke: l’ ho notato … poi si guardò intorno … ma quella non
è casa tua?
Sakura: ooohhh … è vero!!! (Guardò Sasuke intensamente gli
piaceva da matti quel ragazzo, lo baciò di slancio senza neanche pensarci)
Lui ricambiò, aveva delle labbra così morbide … la spinse
dolcemente contro il muro continuando a baciarla, le sue mani percorrevano
tutto il suo corpo, era perfetta ma … un pensiero lo frenò.
Sasuke: Sakura …(Fermò, quel momento che avrebbe sfociato già
sa in cosa, di quel passo, la sua mente non avrebbe retto, già il solo
guardarla con quelle guancie arrossate e le labbra ancora socchise per il
bacio, si sentiva esposto a farle di tutto lì in quel momento )
Sakura:… che c’è?(disse sentendo le farfalle allo stomaco che
non volevano fermarsi, e lei ancora affamata dei suoi baci così passionali)
Sasuke: tu mi piaci … ma proprio tanto …
Sakura: anche tu! (disse continuando a baciargli il collo,
non vaveva certo intenzione di fermarsi lì)
Sasuke: ma io sono fuori controllo e tu sei ubriaca, non
voglio che poi qundo ti risveglierai, avrai il classico mal di testa del (CHE
CAZZO E’ SUCCESSO)
Sakura: shhh (disse mettendogli un dito sulle labbra) sta
zitto non c’è nulla che io come te non voglia fare in questo momento, credimi
ricorderò tutto (disse con un sussurro all’orecchio) lo tirò dentro casa
chiudendosi la porta alle spalle, Sasuke l’abbracciò con più forza e continuò a
baciarla quasi lasciandola senza respiro, Sakura lo spinse in camera,
combattendo contro i mobili di casa, “ma chi aveva deciso che dovevano esserci
dei mobili in una casa”, ma arrivati in camera la porta chiusa a chiave la
situazione accese ancora di più i pensieri di entrambi, Sasuke la lasciò cadere
dolcemente sul letto accarezzandole i capelli e non lasciandosi sfuggire nessun
particolare di quella sconosciuta che non poteva togliersi ormai più dalla
testa, ma chi era per ridurlo in quello stato?
In quell’istante Sakura spense la luce,non si accorsero minimamente di un ombra che
aveva continuato a seguirli per l’intera serata ed oltre, piazzandosi in una
camera del palazzo di fronte che comunicava con la stanza della ragazza che
imprudentemente aveva lasciato le persiane e tende aperte.
Sconosciuto:Brava ragazza... (Disse. cominciando a scattare
la prima di molte altre foto)
Sconosciuto: ecco questo è quello che mi aveva chiesto! Le
foto sono chiare e molto esplicite da quando si incontrano a quando passano la
notte insieme. E’ impossibile che non conoscesse la persona con cui fosse...
Hizashi Hyuga: Non importa se lo sapesse o meno, l’importante
è eliminare con l’infamia i nostri avversari.
Fotografo:Adoro il suo modo subdolo per eliminare chi si
mette sulla sua strada.
Hizashi: (mosse ancora una pedina sulla scacchiera eliminando
un cavollo tra queste), è solamente un movimento di pianificazione, questa
causa era voluta solamente per dimostrare che gli Uchiha senza di noi non
possono muoversi... SCACCO MATTO.
*******
Shisui: Itachi datti una calmata, sono convinto che c’è una
spiegazione valida per queste foto,Sasuke non ha mai voluto essere parte
dell’azienda figuriamoci se volesse metterci in difficoltà sulla questione
della causa.
Itachi: Sai che ti dico, che questa volta me ne frego delle
sue intenzioni, proprio il suo suo atteggiamento ci ha portato a questo il suo
vivere spensierato senza rendersi conto delle situazioni e della propria
posizione, mi fa pensare che non solo sia uno stupido, ma anche un ingenuo e
noi non possiamo permettercerlo.
SIAMO FOTTUTI (Disse sedendosi e mettendosi le mani tra i
capell)i.
Itchi:Deidara! illuminami...
Deidara: Beh certo che nel momento in cui tutto diventerà
pubblico le azioni scenderanno e lo scandalo aprirà una grande sfiducia anche
da parte degli azionisti a noi legati, al momento siamo nuovamente in
difficoltà. Ma almeno ascoltiamo la versione di Sasuke, non prenderla come un
tradimento l’ unica cosa certa è che non vorrebbe mai ferirti.
Shisui: Credo in quello che dice Deidara, Sasuke ti ha sempre
portato come modello irraggiungibile da seguire e probabilmente è stato proprio
questo a farlo allontanare dalla compartecipazione del comando dell’azienda
Itachi era ancora perplesso, ma è sempre stato legato a quel
fratello che in tutti i modi ha sempre cercato di svincolarsi da quei principi
che la loro famiglia gli imponeva, (come i matrimoni), lo invidiava molto da
questo punto di vista. Prese il cellulare dalla scrivania e digitò il numero
Sasuke: sentì il telefono suonare, lesse il nome e subito
rispose, ma cosa lo portava a conttattarlo.
Sasuke: Itachi?... Cosa succede?
Itachi: Vieni! E’ arrivato il momento di parlare
Sasuke rimase perplesso, ma suo fratello aveva un tono pacato
ma agitato nello stesso momento era raro sentirlo così, abbandonò l’idea di
vedere Sakura al parco così le scrisse avvertendola del proprio impegno
Sakura sentì il cellulare vibrare, lo prese e lesse un e-mail
di Sasuke (Non potrò esserci al nostro “terzo appuntamento” ho da sbrigare
delle faccende), Sakura ne era sollevata in quanto qualche istante prima anche
lei aveva ricevuto un messaggio da parte di Tsunade, cosa sarà successo?
******
Voci bisbiglianti: Hai visto quello è Sasuke Uchiha, il
fratello più piccolo del signor Itachi... è strano vederlo in giro si mostra
molto poco sia in azienda, sia in pubblico.
Voce bisbigliante: Waoh... comunque è carino almeno quanto il
fratello...
Sasuke attraversava con naturalezza e impassibilità quel
corridoio che per quanto poco visitato conosceva come le sue tasche, ma ancora
non aveva capito il motivo di tanta urgenza da parte di suo fratello nel
volerlo lì.
Arrivato alla porta dell’ufficio di Itachi sentii delle voci
al suo interno tra queste era compresa quella di Deidara.
Deidara: Queste fotografie non provano nulla.Ed inoltre il Signor
Uchiha potrebbe farle causa per la violazione sulla preavacy, queste
investigazioni private non potranno essere portate come prove dentro un
tribunale neanche per il patteggiamento.
Itachi:Sono esterefatto del comportamento oltraggioso che la
casa madre sta avendo nei nostri confronti, come se fossimo dei traditori
Investigatore: Non so dirle o comunque non posso dirle le
ragioni dei miei clienti vista la tutela della preavacy che il suo avvocato ha
nominato, ma quello che posso dirvi è che queste foto non veranno portate in
tribunale, il mio lavoro finisce qui dato che le prove sono state fornite anche
al mio cliente ora vi lascio.
L’investigatore lascia l’ufficio di Itachi ed incontra lo
sguardo perplesso di Sasuke, va via con un sorisetto compiaciuto.
Deidara:Casa significa? il suo parlare mi fa pensare che
quelle prove verranno scagliate su di voi nel momento in cui ci sarà la
scissione delle case e quindi la votazione degli azionisti.
Itachi: VUOLE SCREDITARCI, per rendere il nostro nome del
tutto inadatto a contrallare una potenza che potrebbe essere quella della casa
di moda Uchiha, ma non mi lascerò di certo sconfiggere da questi illeciti
mezzucci.
Investitore: Signor Uchiha! Mi scusi se l’ha interrompo ma il
vostro lavoro al momento si basa sulla sola realizzazione dei capi d’abbigliamento
distribuiti della casa e per quanto io sia uno dei suoi sostenitori, se mio
padre non dovesse votare il declino della scissione è garantito, gli Hyuga non
vogliono proprio lasciarvi andare.
La dichiarazione era quella di Mirabashi Soigetzu figlio di
uno degli imprenditori ed azionisti più potenti dell’azienda.Portare lui e suo
padre avrebbe garantito gran parte di percentuale di vincita agli Uchiha,ma ora
tutto era quasi perduto.
Itachi: Sì lo so e se le cose dovessero andare come da loro
deciso, saremmo costretti a pagarne le amare comseguenze,più gli interessi,
MALEDIZIONE!!!
TOC....TOC...
Itachi:Sì!
Segretaria: Signor Uchiha (Dice entrando), C’ è qui suo
fratello il Signorino Sasuke.
Deidara:Ora ci divertiremo (Disse bisbigliando a Shisui che
in quel momento era rimasto in selezio)
Shisui fece un luuungo sospiro...
Shisui:Già
Segrataria: (Uscita dalla stanza si rivolse a Sasuke) Ora può
Entrare signorino Sasuke
Sasuke entrando incontrò gli occhi dell’ imprenditore nonchè
finanziatore più fedele agli Uchiha Mirabashi Soigetzu, lo sguardo che gli lanciò
fu intenso e pieno di disappunto, sentiva che da lì a poco avrebbe scoperto il
perchè
Sasuke chiusa la porta dietro di se vide Deidara che alzò gli
occhi al cielo, Shisui con uno sguardo impassibile che scuteva la testa e suo
fratello Itachi che con tutto il suo disappunto gli occhi quasi erano
fiammeggianti di rabbia e delusione, da quello che era riuscito a sentire fuori
le cose si erano messe male sulla questione Hyuga, ma quello che doveva capire
era come.
Itachi: Dimmi, se l’hai fatto per i tuoi continui litigi con
papà, o perchè non vuoi resposabilità o perchè sei ancora in crisi
adolescenziale nonostante i tuoi 25anni.
Deidare scopre un sorisetto.
Sasuke: Almeno posso comprendere la situazione, da quello che
percepisco nell’aria devo aver combinato qualcosa
Itachi gli butta le foto sue e di Sakura chan sul tavolo come
se fossero cartastraccia...
Itachi:Un Investigatore privato vi ha seguiti tutta la notte.
Sasuke era ancora sotto schok la sua vita privata messa allo
scoperto da un investigatore e per quale motivo...?
Itachi:Dimmi perchè?...
******
Sakura era perplessa, la telefonata da parte di Tsunade era
alquanto strana ed inaspettata, ma ora l’unica cosa sulla quale era concentrata
era la sera passata con Sasuke, lo sconosciuto che le ha rapito il cuore.
Arrivata in ufficio passa il corridoio che porta direttamente
alla direzione.
Sakura: (Con un sorriso) No! Non ce ne bisogno Mika, Tsunade
mi sta aspettando , non preoccuparti
Segretaria. Beh... Allora sappi che all’interno ci sono anche
Naji e Hizashi Hyuga e... Karin (Disse con aria di suffucienza)
Sakura:Karin?!
Cosa era questa storia, Karin e lei non avevano mai avuto un
buon rapporto, solo che in questa storia cosa c’entrasse non sapeva
spiegarselo.
Sakura:(aprì la porta dello studio e vide gli Hyuga
completamente impassibili, Tsunade con aria interrogativa e delusa e una Karin
trionfante) Buongiorno a tutti (disse facendo un piccolo inchino alla famiglia
Hyuga), Tsunade come mai mi hai fatta chiamare? domani c’è il patteggiamento.
Tsunade:Ne sono consapevole, ma sappi che sarai sollevata dal
caso.
La testa di Sakura in un attimo si svuotò, cercando di
realizzare e metabolizzare la notizia.
Tsunade: Il tuo sostituto sarà Karin, questo è quanto, puoi
andare.
Sakura: (ancora intontita dalle parole di Tsunade) ancora non
ne conosco le motivazioni
Karin fa un sorisetto come quello di chi la sa lunga, gli
Hyuga non fanno una piega
Tsunade:Semplicemente gli Hyuga dopo l’ ultima causa, hanno
ritenuto opportuno per loro avere la possibilità di cambiare avvocato.
Sakura:Vorrei comunque dire che non abbimo perso
semplicemente gli Uchiha ci hanno proposto un patteggiamento
Hizashi Hyuga: Il patteggiamnto non era previsto nel nostro
accordo, quello che a noi interessa e rimanere un unica casa per migliorare gli
affari e la produzione che è presente nella nostra azienda.
Sakura: Cerchiamo anche di capire l’esigenze della
controparte visto che la produzione è la loro.
Hizashi Hyuga: Allora è come avevamo pensato noi, accompagni
l’idea degli Uchiha e da quanto tempo?....
Sakura prende la risposta del signor Hyuga come un offesa
così risponde a tono
Sakura:Io sono dalla parte della giustizia e se in questo
caso ci può essere una buona occasione per entrambi la trovo una cosa
conveniente e meno costosa anche
Hisashi: (Si alza dalla sedia insieme al figlio) Spero che le
sue parole non siano dettate dai sentimenti provati in attimi passati con chi
dovrebbe essere la nostra parte opposta
Sakura rimane composta, ma sorpresa dalle parole dette dallo
Hyuga, così lui e figlio a seguito escono dall’ufficio.
Hizashi: Avvocato Karin lascismo tutto nelle sue mani per il
patteggiamento di domani.
Tsunade. (Porgendo a Karin i faldoni immensi che prima erano
sulla sua scrivania) Mi raccomando fa del tuo meglio.
Così esce dall’ufficio, con l’aria di chi abbia vinto alla
lotteria..
Sakura: (con aria interrogativa ormai da un pò) Ora posso
sapere cosa sta succedendo?!
Tsunade: (Alzando non poco la voce) NO! SAKURA SPIEGAMELO TU!
PERCHE’ IO PROPRIO NON RIESCO A CREDERCI. COSA CAZZO HAI COMBINATO, HAI
ROVINATO TUTTO PER UNA.. UNA scopata (disse a voce un pò più bassa, e
ricomponendosi)
Si siede alla scrivania e la fa accomodare avanti a lei, e
chiama Mika per 2 camomille.
Tsunade: Ci calmeranno un pò, il signor Hyuga è errivato di
buonmattino oggi e mi ha mostrato il su disappunto nei tuoi confronti non solo
per il patteggiamento, cosa che come te anche io credo che oltre ad essere la
strada giusta per entrambe le aziende, ma anche l’unica che si potesse
intraprendere vista la legge.
Sakura. Allora per....
Tsunade la ferma e zittisce all’istante, entra Mika con in
mano le 2 camomille.
Tsunade: Non è solamente questo, mi ha portato anche queste
foto, rafforzando la propria tesi di non ritenerti più idonea verso la loro
causa.
Sakura, guarda le foto, ma sono lei e Sasuke ieri sera, sono
stati scattati tutti i momenti passati con lui, perchè cosa c’entrava?
Tsunade:Scometto che tu non conosci minimamente Sasuke il
fratello minore di Itachi Uchiha?
Sakura: ....
Tsunade: Non ce ne bisogno che tu ti costringa a dirmi questa
verità, perchè ti credo, so che non lo conoscessi o almeno lo immaginavo, vedi
è un tipo un pò schivo e solitario nonostante sia lui che Itachi abbiano
entrambi il comando della gestione del personale e dell’attività dell’azienda,
è come se Sasuke rimanesse sempre nell’ombra sia per il lavoro al quale non
partecipa mai, sia per le varie occasioni in pubblico raro vederlo nei paraggi,
una persona alquanto sfuggevole.
Sakura: Non posso crederci,
Tsunade: Non essere dura con te stessa io personalmente nei
tuoi panni ci avrei fatto la stessa cosa, davvero due bei ragazzi, anzi mi
arrivano voci che è proprio la famiglia che sforna esemplari di alta qualità,
tra i due cugini Obito e Shisui Uchiha scegliere non saprei.
Sakura: (Destandosi dai pensieri sempliciotti e alquanto
demotivanti in quel frangente di Tsunade) Sono...sono... licenzita, per il mio
stupido ed igenuo comportamento, come ho potuto non saperlo non informarmi, un
avvocato non si fa sfuggiree certe cose e questa era la più semplice di tutte,
insomma io sapevo che Itachi Uchiha avesse un fratello, e non ho fatto nulla e
non mi giustifica il fatto che lui sia sfuggevole,DOVEVO SAPERLO (dice alzando
la voce)
Tsunade. Sakura bevi la tua camomilla, un’avvocato per quanto
tale è un essere umano come tutti, ma gli Hyuga pur di vincere hanno giocato
sporco, sulle debolezze della famiglia Uchiha quindi il tassello mancante
Sasuke.
Sakura: sa...su..ke
*******
Itachi: Quindi tu non sapevi che Sakura Haruno fosse
l’avvocato degli Hyuga?,(itachi poggia i gomiti sul tavolo e annuisce
silenziosamente sovrappensiero)
Dimmi PERCHE’ SONO COSTRETTO AD ASCOLTARE LE TUE VERITA’
perchè si caro fratellino ti credo che non la conoscessi NON PARTECIPI MAI A
QUELLO CHE DAVVERO E’ IL TUO RUOLO (dice Itachi mentre si siede affranto sulla sedia e chiude gli occhi per un
attimo)
Sasuke ancora scosso si rende conto che Sakura quella che
doveva essere la SUA Sakura era una manipolatrice, ma in fondo suo fratello aveva
ragione non aveva mai deciso di collaborare con l’azienda pur avendo un ruolo
rilevante, l’ aveva lasciato solo in tutto, perchè era così stupido.... Un
colpo secco al viso e un altro allo stomaco lo riportano alla realtà....
Sasuke: ma cos....
Itachi: (colpendo con ultimo schiaffo e porgendogli la mano, per farlo rialzare) Te lo spiego io
perchè sei una stupido, accetta quello che sei, è talmente brutto essere figlio
di una famiglia prestigiosa e ricca, le persone pagherebbero anche più di quello
che abbiamo per essere uno di noi e tu invece lo repudi, come se fossimo degli
stupidi burattini che sanno fare solo soldi e che conoscono solamente il bon
ton. Tu sei mio fratello e non hai le capacità per fare il barista questo è
ovvio dopo la quattordicesisima volta che ti licenziano direi che non sei portato per
questo lavoro, ma accetta il tuo posto in società fai parte della famiglia non
perchè sei ricco, ma perchè sei figlio di una grande famiglia che con tanti
sacrifici stanno cercando di creare qualcosa di grande, poi sei il mio
fretellino preferito
Sasuke: (Dice mettendosi del ghiaccio sulla guancia) Sono il
tuo unico fratello
Itachi: (Con un sorrisetto) appunto quindi non lasciarmi
solo. Questo era per chiarire la tua posizione in famiglia e per dirti appunto
di accettarla, ora c’ è la questione del tuo rapporto con l’avvocato Haruno,
non so dirti se lei volesse solamente approfittare della situazione per
scoprire cose in più per la causa, ma so che gli Hyuga vogliono screditarci al
momento della votazione.
Sasuke: Non ti lascerò solo fratello, in fondo sono anche io
un Uchiha devo smetterla di scappare.
Capitolo 17 *** Noi non siamo nulla.Io ti ho già dimenticata ***
Capitolo 17
Noi non siamo nulla.
Io ti ho
già dimenticata
Aveva la
guancia ancora dolorante e di certo il fratello non si era risparmiato.
Era un ora?...
o forse di più che camminava, neanche se ne rese conto ma di certo non era
quello che gli interessava e lo turbava piú di tutto, di certo non era ne il
pugno di Itachine la pioggia che continuava
a cadere incessante, meglio così tipica rappresentazione del suo umore in quel
momento, mi sa che da quando l’aveva conosciuta si era lasciato andare anche
troppo a questi perpetui attimi di romanticismo, ma allora era vero che essere
un Uchiha era una condanna?!...
Le foto con
Sakura … Sakura …? non lo avrebbe mai immaginato che quella ragazza cosí dolce,
sensibile, conosciuta per puro caso in realtà fosse una sporca doppiogiochista.
Tutte le donne che aveva conosciuto fino a quel punto avevano sempre cercato
qualcosa di più da lui, ma non vedendolo come una persona ma come Sasuke
Uchiha, solo lei era stata capace di trattenerlo sulle spine chiedendosi in
quei pochi attimi d’incontro perchè non l’avesse mai notato o chiesto un
appuntamento “come al solito”.
Adesso era
tutto chiaro era il tasselo che mancava a quel tanto agognato perchè di
disinteressamento.
Sasuke: Sono
uno stupido... (Disse poggiando i gomiti sul bordo del passaggio pedonale e
mettendosi le mani tra i capelli neri come la pece accentuati dalla pioggia che
continuava a cadere, guardando le macchine che passavano sotto di lui)
Due ragazze
gli passarono vicino, bisbigliano tra loro commenti di piacere verso di lui,
mentre una di loro si fa coraggio e gli si avvicina...
Gli porge
l’ombrello in segno di protezione dalla pioggia e gli chiede
Ragazza: Come
stai? Ti senti bene?
Rimase
sbalordito c’era ancora gente così sensibile ed altruista da trattarlo come un
essere umano.
Sasuke: Perchè
non dovrei esserlo? Cosa ti fa pensare che non lo sia?
Lei dal suo
tono brusco rimase un pò perplessa, ma non si fece intimorire...
Ragazza:Sei
Sasuke Uchiha giusto?
Sasuke stava
per andare via. Poi dopo la domanda della ragazza ma che risultava come un’affermazione
si girò e andò da lei...
Sasuke: tu sai
chi sono?
Ragazza: certo
che sì.Sei riconoscibilissimo anche in questo modo.Comunque è parte di te
fermarti sotto alla pioggia per pensare a qualcosa d’importante spero,
altrimenti perchè prendersi un raffredore? Scusami se sono indiscreta, ma visto
che sei ridotto uno straccio posso accompagnarti o lasciarti l’ombrello se
vuoi.
Era incredibile
lui così poco popolare al pubblico eppure riconosciuto anche in quello
condizioni e nascosto dal buio della sera, pensava di essere l’uomo invisibile,
poi rispose.
Sasike: Ne
l’una ne l’altra, non ti conosco e per quello che riguarda questa situazione
gradirei che non pubblicassi foto indiscrete sui social visto che la tua amica
sta continuando a scattarmi foto, potrei denuciarla per questo (disse guardando
con la coda dell’acchio l’amica della ragazza che le si era avvicinata). E poi
se potessi tenere questo incontro per te...
Ragazza:Anche se
lo raccontassi non mi crederebbero, per quanto riguarda le foto non
preoccuparti provvederò personalemente a farle cancellare, ma per il nostro
incontro so di non essere nessuno per te, ma sappi che se una situazione se pur
difficile è irrisolta, può solamente diventare più difficile affrontarla e
superare il malessere che può darci. Spero di averti aiutato almeno un pò. Allora
ciao uomo del mistero,( Disse cominciando ad allontanarsi ridacchiando tra sè e
sè)
Sasuke: (rispose
un flebile) Grazie...
Incredibile le
donne lo stupivano sempre di più, nonostante l’avesse risposta con fredezza e
minacciata di denciuare la sua amica, lei in maniera molto gentile era riuscita
a rispondere con naturalezza e tranquillità, proponendogli anche una soluzione
ai suoi problemi nonostante non sapesse di cosa si trattassero, aveva ragione
quella ragazza, DOVEVA PARLARE CON SAKURA,ma sapeva già che il suo stato
d’animo non avrebbe lasciato spazio alle spiegazioni che lei avrebbe potuto
dargli.
******
SOSPENSIONE …
SOSPENSIONE … SOSPENSIONE …. Quelle parole di Tsunade risuonavano nella sua
testa come della campane a morto, certo non era stata licenziata ma questo non
faceva presumere nulla di buono, poi c'era di peggio…. Cosa avrebbe detto a
Sasuke, sicuramente a quest'ora lo aveva di certo scoperto anche lui, l'avrebbe
creduta? Di certo non voleva fare un doppio gioco, anche perché non avevano mai
parlato di lavoro e lui non aveva mai fatto domande compromettenti, ma allora
perché farli seguire, di certo agli Hyuga non interessava la vita privata sua,
che era una semplice impiegata, c'era qualcosa sotto, ma ora come ora era
troppo depressa per indagare e poi doveva trovate Sasuke doveva spiegargli
tutto … avrebbe capito ?
Sakura non
sapeva cosa aspettarsi dalla reazione di Sasuke, sperava con tutta se stessa
che avrebbe capito, che avrebbe sentito non le sue ragioni che non avevano
giustificazioni,ma che quello che aveva provato quella sera passata con lui
(ERA VERO).* Non poteva finire..., non poteva finire...*, continuava a
ripetersi perchè tutto quello che aveva sperato era di riuscire a lasciarsi Sai
alle spalle e di non perdere ciò che di bello la vita voleva donargli ed in
quel momento Sasuke era quello a cui lei con tutte le sue forze,i denti e le
unghia stava cercando di aggrapparsi senza lasciare che una folata di vento
glielo portasse via.
Mentre era
affacciata dietro i vetri di quella finestra che la separavano dal gelido
esterno, LO VIDE...
Sakura:
SASUKE... (esclamò a se stessa)
Era fradicio
dalla testa ai piedi da quanto stava sotto la pioggia...?!
Con i capelli
neri attaccati al suo viso tra acqua e sudore e quegli occhi intensi e profondi
le facevano sentire chiamare il suo nome più forte delle stesse urla che
sarebbero potute uscire dalle sue labbra, prese coraggio e senza pensarci un
minuto di più scese le scale che le sembravano infinite, aprì il portone con
forza uscendo con la stessa insistenza di quest’ ultima e lo guardò a lungo.
Come poteva essere così sconsiderata e desiderosa, da pensare anche in quel
momento quanto dannatamente quel ragazzo fosse sexy, la riportava
insistentemente ai ricordi della notte passata insieme e quindi a pensieri del
tutto inopportuni in quell’attimo.
Sakura:
Sasuke.... (disse ripetendosi, ma non riuscendo a dire altro)
Sasuke era
fermo d’avanti a lei , la fissava con i suoi occhi neri come un cielo nelle
notti senza stelle, non riusciva a reggere quello sguardo così pesante ed
accusatorio, così girò la testa dall’altro lato per non incontrarlo ed essere
schiacciata dalla colpa che l’attenagliava il cuore e l’anima. Eppure solamamnte
la sera prima proprio quegli stessi occhi la guardavano come se fosse la cosa
più preziosa presente sulla terra.
Sasuke non
aveva intenzione di aspettare un minuto di più, parlarle era per lui solamente
un espediente per farle sentire tutto il dolore e l’umiliazione che aveva
provato in quelle ultime ore. A volte credeva che se le andava proprio a
cercare poteva avere tutte le donne che voleva, faceva parte di una delle
famiglie più importanti del Giappone con a disposizione un impero finanziario
illimitato,eppure aveva evitato che la sua persona venisse costantemente
associata al nome della sua famiglia e diventando così un bersaglio di
opportunità per tutti coloro che lo volevano. Nel suo piccolo in quegli anni
aveva fatto di tutto per apparire il meno possibile in televisione oppure
partecipare ad interviste radiofoniche affrontando la vita come una persona
qualunque, nonostante lui rappresentasse insieme al fratello l’azienda ed il
businesse della sua famiglia, aveva lasciato incosciamente sulle spalle di Itachi
tutta questa responsabilità lasciandolo immerso in una devastante solitudine
fatta di perpetue decisioni e importanti movimenti che potevano cambiare le
sorti del loro lavoro fondato sul sudore e sacrifici di tanti, solamente adesso
lo capiva. Anche nel momento in cui la causa contro gli Hyuga li stava
devastando non aveva voluto saperne, tutto questo lo rendeva incosciamente un
moccioso volubile e capriccioso, e questo per cosa? Conoscere la ragazza più
appagante e carina che avesse mai visto, ma era arrivato il momento di fare sul
serio e mettere un punto a quello schifo; che gli aveva lasciato solamente un
enorme delusione e macchia impura nella sua vita.
CHI ERA
DAVVERO SAKURA HARUNO?
Sasuke:
Sakura, parla, cosa hai da dire?.... prima che perda la pazienza per
ascoltarti. Da quanto va avanti il tuo giochino?
Sakura si
ridestò dai suoi pensieri ma, continuava ad evitare di guardarlo
Sakura: Ah.
Ehm... (cominciò a parlare, continuando a non guardarlo negli occhi, la
vergogna aveva raggiunto i limiti) Ecco... Hai ragione, un avvocato dovrebbe
conoscere tutto del caso che sta seguendo ed infatti sapevo che tra gli
Amministratori Delegati dell’azienda Uchiah c’era il nome di tuo fratello e il
tuo ma, TI GIURO CHE NON AVEVO MINIMAMENTE IDEA CHE.... (Gridò quest’ultima
parte come a volerla evidenziare. Ma Sasuke non le fece terminare il discorso)
Sasuke:Che
fossi io quel Sasuke Uchiah? (Disse cominciando ad avvicinarsi)...TSK ma fammi
il piacere, dì come stanno le cose hai visto un’opportunità e l’hai sfruttata,
sai credo proprio che tu sia come tutte le altre (Sasuke continuava ad avanzare
verso di lei mentre parlava, si fermò soltanto dopo che l’aveva bloccata in un
angolo)una lurida... sporca... ed
indecente doppiogiochista...!
Continuava a
guardarla insistentemente scendendo dai suoi occhi alle labbra, che accarezzò
con il pollice, continuando poi con lo sguardo e la mano sul suo braccio,
provocandole brividi infiniti per tutto il corpo. Risalì rapidamente e le prese
i capelli tirandola indietro con la testa, “perchè non riusciva ad opporsi alle
sue vielenze, lei era davvero indecente.”
Sasuke:
GUARDAMI. GUARDAMI NEGLI OCCHI QUANDO TI PARLO (Disse guardandola intensamente
e gli occhi carichi ancora di quella voglia che nonostante tutto gli era
rimasto di lei, ma che ormai si era trasformato in rabbia e rancore)
Il suo urlo
risuonò nella sua testa come un comando e fu lì che con prepotenza la baciò in
maniera impetuosa e vorce, era paralizzata da quel modo prepotente ed osceno di
affrontare la sua presenza, ma non riusciva a far nulla se non lasciare a lui
il comando ...
Sasuke: Sei
così accondiscendente (Disse continuando a baciarla sempre più in profondità),
perchè non ti opponi? Se non avessi avuto altre mire a quest’ ora già mi
avresti scacciato (Continuò dandole un ultimo bacio e lasciando pian piano la
presa sui suoi capelli )
Sakura: NON E’
VERO, NON E’ VERO …
Sakura si
poggiò completamente a quel muro dove fino a quel momento Sasuke l’aveva
schiacciata con il suo peso,le lacrime scendevano copiose dal viso di Sakura,
aveva provato con tutte le sue forze a ricacciarle indietro ma loro ritornavano
prepotenti come un fiume in piena che ormai aveva rotto gli argini, perché
doveva finire così, perché era stata così stupida, lei lo aveva fatto entrare
nel suo cuore e una seconda volta quest’ultimo era stato calpestato come una
cartaccia che si trova sulla strada.
Sasuke prese
un fazzoletto dalla tasca e cominciò a pulirsi le labbra, come a volerle far
capire che gli faceva schifo quel gesto impetuoso dettato dalla rabbia
probabilmente, allora voleva umiliarla... continuò a piangere...
Sasuke: non
pensare di commuovermi, sei stata una brava attrice hai fatto bene il tuo
lavoro (Sasuke prese il portafoglio e gli lanciò un paio di banconote) te li
sei meritati.
Sakura:
(Ancora con le lacrime agli occhi) Sasuke non è così, davvero ti ho amato, DAVVERO
TI HO AMATO CREDIMI almeno in questo (Disse prima con un fil di voce e poi
alzandola per farsi sentire)
Sasuke:
(Sbattendo un pugno al muro che gli era vicino le disse) NON PARLARE STA ZITTA,
NON SEI NIENTE PER ME io ti ho già dimenticata, spero solamente di non
rivederti più (gli si avvicinò nuovamente e le sussurò all’orecchio) Noi non
siamo stati e non siamo nulla…. Addio!!!
Disse infine
voltandosi e andando via.
Sakura mentre
guardava la figura di Sasuke che s’incamminava facendosi sempre più piccola per
poi scomparire si accasciò a terra, poi si toccò le labbra che avevano sfiorato
l’Uchiah per l’ultima volta quelle stesse labbra che erano state disprezzate
come se fossero una cosa impura, ed infine poggiò latesta sulle ginocchia e cominciò a piangere,
forte più forte che poteva, sperando che ogni lacrima che versava portasse via
tutti i ricordi dei giorni passati con lui.
Intanto la
pioggia continuava cadere incessante sulla città.
Ten
ormai aveva preso la sua decisione.Non sarebbe tornata indietro anche se non
aveva fatto altro che discutere della cosa con Neji che decisamente non
riusciva a digerire la questione perché conosceva la reputazione del No Akasuna
e quindi non gli andava che lei stesse cosí a stretto contatto con lui. In ogni
caso non era il tipo da farsi mettere i piedi in testa da suo ragazzo o
qualsiasi altra persona.
Finí
di vestirsi, prese la sua adorata tracolla dove aveva tutto il materiale per il
lavoro e uscì di casa, pensando che una volta ritornata la Sua amica Sakura gli
avrebbe dovuto dare mooolte spiegazioni per i rumori “equivoci” di quella
notte, sogghignando si avviò verso il lavoro.
*******
Finalmente
scese alla fermata prestabilita, guardandò l’orologio affrettò il passo non era
in ritardo ma lei sapeva perfettamente che al No Akasuna non piaceva aspettare in
fondo la sua fama lo precedeva, e poi il tono minaccioso al telefono non
lasciava dubbi … si … (anche se lei non lo aveva riconosciuto). Effettivamente
pur essendo un fotografo di apparizioni sue c'è n’erano molto poche. Finalmente
arrivò a destinazione e non vedendo ancora nessuno si mise seduta sul corrimano
ad aspettare.
Mentre
attendeva non potè non notare un signore anziano che distribuiva molliche ai
piccioni, non ne sapeva neanche il motivo ma per istinto prese la macchina e
scattò una foto, la luce del sole colpiva trasversalmente il volto di
quell'uomo che appariva così rilassato nel proprio intento, e poi aveva un
sorriso e un aria cosí serena sembrava che il tempo si fosse fermato lì.
********
Sasori prese la sua borsa e si mise ad aspettare (l'idiota),
certo in altre circostanze avrebbe preso la sua moto per andare a lavoro, ma
purtroppo la ferita al polso e gli anti dolorifici gli impedivano di guidare e
quindi era costretto alla mercè di un (deficiente ritardatario).
Sasori: pensi che per quest'anno riesca ad arrivare a lavoro
oppure no ?
Deidara: eccomi eccomi sono pronto,( disse recuperando la
valigetta coi documenti e sistemandosi la cravatta). quanta fretta! Certo che
la telefonata di ieri sera ti ha turbato non poco?
Sasori gli fece un’occhiataccia.Anche se doveva ammetterlo
quasi non si aspettava più che lo contattasse
Inizio Flash back
Driiiiin …. Driiiiin …. Driiiiin
Deidara
stava comodamente stravaccato sul divano e vide il cellulare del (rosso
coinquilino) che vibrava sul tavolino di fronte a lui. Sì certo avrebbe potuto allungarsi
prenderlo e portarlo all'amico, ma non aveva nessuna voglia di alzarsi stava
troppo comodo; e poi in questo momento Sasori era nel suo ufficio a ritoccare
delle foto e sapeva benissimo che quando lavorava non voleva essere disturbato;
l'ultima volta che aveva osato bussare a quella porta ci aveva quasi rimesso la
pelle e detto molto sinceramente ci teneva alla sua vita.
Driiiiin…
Driiiin …. Driiiiin, Cominciò nuovamente a squillare...
Uffff….
Guardò l'ora 00:00 chi si prendeva la brigha di chiamare a quell'ora? Beh...
allora doveva essere importante, decise di muoversi e così rispose lui.
Deidara:
pronto chi parla?
.........
: Buonasera!Mi scuso per l'ora cercavo il signor Sasori No Akasuna, sono Tenten
Higurashi.E’ in casa?
Deidara:
Oh beh che è in casa c’è, ma vede il signor Sasori No Akasuna sta lavorando se
vuole può lasciare un messaggio, pensi che sono una segreteria telefonica(Disse
sorridendo, … stava per finire di parlare quando Sasori uscí dall'ufficio per
un caffè, lo vide e subito rispose) si è appena liberato glielo passo, Sasori
(disse rivolgendosi all’amico) è per te una certa Ten ... qualcosa, ti vuole (
disse passandogli il telefono e ritornando
a stravaccarsi sul divano)
Sasori:
pronto...! (Disse prendendo il telefono e lo poggiò sulla spalla, così mentre
ascoltava poteva versarsi la sua meritata tazza di caffè)
Tenten:
pronto sono Tenten, mi dispiace che chiamo cosí tardi e ti disturbo mentre
lavori ma, … volevo solo dirti che io avrei deciso diaccettare
Sasori:
Sì! effettivamente è tardi; quasi non mi aspettavo piú una tua chiamata, non
pensavo di darti tanti grattacapi(disse
sorridendo sarcastico e continuando a bere il proprio caffè) comunque mi fa
piacere di sentire che hai accettato.Domani alle 08:00 … non fare tardi.Odio
aspettare!!!
Fine Flash back
*******
Finalmente
erano arrivati, Sasori guardò l' ora le 08:02
Sasori:
mi hai fatto fare tardi … Idiota,
Deidara:
Sì Sì di due minuti il solito precisino.
Sasori
sbuffò alla negligenza totale del biondo, così scese dalla macchina e la vide
seduta lì completamente immersa nei suoi pensieri.Stava scattando una foto ad
un duomo, effettivamente la luce in quella direzione era perfetta in quel
momento, sapeva di non scelto male, così fece un piccolo sorriso.
Si
avvicinò lentamente a lei che non si era accorta del suo arrivo tanto era presa
da quello che stava facendo.
Sasori:
bella ripresa la luce da quest’ angolazione è perfetta, ma attenta a non
perdere troppo tempo, o l’attimo fuggirà via (Le sussurò all’orecchio).
Tenten
appena sentí la sua voce sobalzò cadendo rovinosamente all'indietro dritta
sopra al rosso.
Sasori:Ahi
… è mai possibile che ogni volta che t'incotro rischio la vita...? (Disse
sogghignando)
Tenten
si girò verso di lui ma non si spostò, anzi si avvicinò pericolosamente e disse
in balia del panico
Tenten:
Mi dispiace davvero tanto, non volevo è che stavo sovrappensiero e io … ma ti
sei fatto male da qualche altra parte? ( disse cominciando a controllare o gli
parte del suo corpo, giusto per essere sicura di non aver fatto altri danni,
visti i precedenti)
Sasori:
senti non è che potresti spostarti sai com'è le persone potrebbero pensare al
male e non solo loro(Disse a voce più bassa e profonda), poi siamo avanti al
posto di lavoro e la mia repetuazione è risaputa (Fece un piccolo smile)
Tenten
dal canto suo non si era minimamente accorta di essersi praticamente seduta a
cavalcioni sopra di lui, al principio arrosi violentemente, poi si scansò per
andarsi a rannicchiate in un angolino nascosto, avrebbe voluto sprofondare lì
se fosse stato possibile.
Sasori:
Dai non è successo nulla, sto benissimo perlomeno stavolta mi hai soccorso
(disse ridendo e porgendogli la mano per aiutarla ad alzarsi).Forza andiamo che
già siamo in ritardo.
******
Era
su un vero set fotografico... WHAU quel posto l’aveva sognato da sempre ed era
anche meglio di come lo immaginava.
Sasori:Puoi
poggiare qui tutta la tua attrezzatura, questo si chiama stand ed è riservato
prettamente ai fotografi ricorda nessuno deve metterci le mani, la responsabità
di tutto e tua, è qui che prepariamo il tutto, con le macchine fotografice,
flash e...
Tenten:
Obiettivi.
Finì
la frase per lui
Sasori
le sorrise ed annuì...
Sasori:Ora
vieni, se non conosci il posto dove lavori non potrai mai sapere neanche come
muoverti. Tutta questa zona è l’interno del set fotografico, compreso di tutti
i suoi componenti per creare le giuste illuminazione e risaltare l’immagine che
ci si presenta d’avanti, nel nostro caso è...?
Tenten:
Una ragazza (Disse arrossendo un pò, senza sapere neanche il perchè), cioè una
modella...
Sasori:
Non proprio.Il nostro obiettivo non è attirare l’attenzione sulla modella, lei
è solamente un mezzo per far risaltare l’indumento che ci viene presentato, che
sia un abito o un intimo di pizzo, è quello che devi sempre tenere a mente focalizzare
l’immagine che deve interessarti non l’insieme, ricorda non sono foto di
piacere ma lavoro, quindi niente al momento dello scatto conta di più del
protagonista che in questo caso è rappresentato dalla lina di moda,di intimo ed
abiti da sera.
Tenten:
Ah... ok
Sasori
continua a camminare mostrando a Tenten le varie attrezzature a disposizione,
tra luci e riflettori. Certo che lì non badavano a spese tutte cose di ultima
generazione “ovvio stupida hanno un impero finanziario infinito, mica sono dei
poveracci come te, mi sento una nullità”Disse pensando tra sè e sè.
Tenten:
Sasori...ehm scusami...
Sasori:
Non essere formale chiamami pure per nome, non farti di questi problemi
Tenten:
(Arrossendo un pò, si schiarì la voce tossendo) Sasori perchè il nostro spazio
per i cambi di mamory card,macchine fotografiche, obiettivo e flash è così
limitato?
Sasori:
E’ una giusta osservazione!Sappi che gli scatti avvengono al secondo e sono 200
ogni mamorycard, lo stand è grande di per se perchè di macchine fotografiche da
utilizzare sono due ognuna con una mamorycard già inserita e ne saranno messe a
disposizione solamente 5 per 200 scatti quindi i tempi di cambio sono brevi per
questo c’è la giusta disponibilità di spazio visto il limitato uso di
attrezzature e di cambi.
Tenten:
Giusto (Disse tra sè e sè, poi esclamò) COSA SOLO 5 MAMORY COSAAA...MA PERCHE’
COSì....POCHE?!
Sasori
non rimase sorpreso dalla reazione della sua allieva, si vedeva che era alle prime
armi un diamante grazzo praticamente
Sasori:
Direi che è proprio così, tu sai questo cosa vuol dire...?
Tenten:
Un minuto per foto su una memorycard di 200 scatti sono 1.000 scatti...
Sasori:
Brava! Quindi è importantissimo che nessuna di queste foto sia sbagliata, per
un lavoro di questa portata 1.000 scatti non sono nulla anzi sono ben pochi
infatti per ogni 5 mamory card terminati ne avrai a disposizione altri 5 con
una pausa di due ore ogni volta,questo perchè in una intera giornata possiamo
fare quante e più foto possibili,anche perchè questo non vuol dire non
sbagliare ovviamente, siamo esseri umani non macchine...per questo il tempo è
importante.
Mentre
spiegava continuava a mettere le luci nelle direzioni che riteneva più
opportune, era così sicuro di sè che riusciva a guardarla negli occhi,
spiegarle il lavoro e fare anche il suo, incredibile quell’uomo era fuori
dall’ordinario era così affascinante ascoltare la sua voce così decisa e
profonda, la sorprendeva sempre di più, fino a che punto poteva arrivare il
fascino di quell’uomo?... Mio dio!... era così presa dalla sua lezione “ovvio”,
ora sapeva che aveva scelto bene per la propria tesi.
Sasori:
Tenten...
La
guardò negli occhi con un viso serio e uno sguardo penetrante...(anche troppo).
Sasori:
E’ vero che non siamo macchine, ma ogni scarto che viene fatto è 1 ora di
lavoro perso, questo significa che ogni errore costa tempo e lavoro a tutti non
solo a te, tieni sempre a mente che non ci sei solo tu qui ma un team guidato
da te se sbagli tu sbagliano anche loro, ok!
Tenten:
SI’!!! (rispose con decisione, poi continuò grattandosi dietro la testa), mi
sento un pò nervosa ora, avere una tale responsabilità è snervante.
Sasori
le mise una mano sulla spalla
Sasori:Non
sei sola, ti seguirò io
Tenten.Sì.
Ma mi giudicherai anche
Sasori:
Brava. Quindi devi essere sempre pronta e mettercela tutta.
Fu
in quell’attimo che si rese conto del perchè il lavoro di quell’uomo era unico,
per la passione e decione con la quale gli aveva spiegato il tutto e di come
cominciò a dare i vari ordini.
Sasori:
Accendete i riflettori non fatemelo ripetere, la modella è pronta?
Sarta:
Un minuto sta indossando il capo
Sasori:
Ancora??? Un minuto qui vale 1 ora persa ormai, le dica di sbrigarsi, veloci
veloci...(Disse sbattendo ripetutamente le mani)
Tenten
non credeva ai suoi occhi, vedere Sasori in azione era così entusiasmante da
invogliarla a cominciare a mettere in ordine il materiale, così cominciò...
Tenten:
Flash due uno ad intensità maggiore, macchine fotografiche, un grand’anngolo ed
un obiettivo focale e 5 mamorycard da 200 scatti...
Sasori:Tenten...
non deludermi (Le sussurrò all’orecchio)
Tenten
(ancora) arrossì violentemente.Riponeva davvero tutta questa fiducia in lei? Lei
che non ne aveva per se, ma non si lasciò perdere d’animo chiuse gli occhi fece
un respiro profondo e quando li riaprì disse...
Tenten:
Ok sono pronta!!!
Sasori
fece entrare la modella
Sasori:
Ricorda che l’intero spazio ti appartiene quindi muoviti come più ritieni
opportuno
Tenten
fece segno di sì con la testa. In quel momento entrò un bellissima ragazza
bruna, con un fisico dalle giuste misure, con addosso solamente un perizoma e
reggiseno di pizzo indieme ad una sottoveste completamente in macramè tutto
color carne, Tenten si rigirò un attimo stava arrossendo per lei.
Perchè
era in imbarazzo? Fosse stato un ragazzo sarebbe stato plausibile ma una donna,
che le prendeva?
Sasori:
Tenten cosa aspetti?... (disse guardandola con occhi da rimprovero) Stai
arrossendo...? davvero? (Disse con sguardo stranito)
Tenten:
Ecco io, non so neanche il perchè, ma per un attimo mi sono sentita in
imbarazzo per lei
Sasori:
(mettendo le mani alle tempie) Cominciamo bene. (Poi la prese per le
spalle)Stai a sentire quella in imbarazzo dovrebbe essere lei non tu, ricorda
non è una ragazza ma solamente un mezzo per esporre quello che interessa a noi
quindi concentrati sull’indumento intimo fa finta che ci sia solo quello, e la
cosa più importante contieni il tua atteggiamento.La perdita di tempo non è
ammessa per nessuno e ogni tuo errore comporterà questo per tutto il tuo team,
in particolare per quella poverina che starà morendo di freddo. Forza
riprenditi da queste sciocchezze e fammi vedere di cosa sei capace.
Tenten
annuì. Che stupida; farsi prendere da queste sciocchezze nel bel mezzo del
lavoro che tanto adorava.
Tenten:
“Si comincia” Ok! Giù quei faretti, tutto su di lei, muoviti in piena libertà,
ricorda sei bellissima sei una modella unica, e indossi un capo che fatto su
misura per te, occhi a me, ora guarda in su... (Continuò così, nel corso del
lavoro) “Forza Tenten puoi farcela”
Sasori
era seduto sullo sgabello allo stend ad osservare tutti i movimenti di Tenten e
quelli che faceva fare alla modella, lo spostamento delle luci e tutto il
lavoro come veniva svolto. Doveva ammettere che quella ragazza aveva un fascino
lavorativo non indifferente ed un entusiasmo infinito per questo lavoro.
Sasori:
Vediamo che riesci a fare Tenten
*******
Sasori:
Bene così pausa di due ore
Dei
vocii da parte di tutto lo staff in particolare le modelle facevano sentire un
flebile “finalmente”. Immersa nel lavoro non si era resa conto che 2 ore erano
volate portandola a 200 scatti al minuto per due mamorycard quidi in due ore
già erano 400 scatti, le altre tre mamorycard le aveva spiegato Sasori si sarebbero
divise nell’arco di 1 ora ciasquna e mezz’ora di pausa,”un pò di pausa ci vuole
sempre”. Comunque tra un cambio di attrezzatura e una modella all’altra erano
volate quelle ore di lavoro.
Sasori:
Allora come ti sono sembrate queste prime due ore di lavoro?
Sasori
allungò la mano, come richiesta per prendere le due macchine fotografiche e controllare
gli scatti, Tenten gliela passò con timore.
Tenten:
E’ stato proprio come mi aspettavo, snervante e pieno di paure
Sasori:
Ma dai non esagerare, ho notato che la prima cosa che hai cambiato è stata la
disposizione dei faretti che avevo fatto, quindi hai avuto intuito ed hai
adottato il tuo stile e non quello di altri (Disse cominciando ad analizzare
tutte le foto fatte)
Tenten:
“Quindi l’aveva fatto per mettermi alla prova...”, Sì, beh per quel modello
così audace e trasparente c’era bisogno di quanta più luce è possibile, per
renderlo almeno visibile
Sasori
sorrise a quell’affermazione, era pianamente d’accordo, continuava a guardare
gli scatti fatti.
Sasori:
Sì hai proprio ragione Obito tende sempre a realizzare capi d’intimo che a
volte neanche un faro da 100watth riuscirebbe a farlo intravedere, ma questo è
il suo stile e con le giuste angolazioni quei capi risaltano come se fossero
fasci di luce su di un corpo completamente nudo
Tanten:
Wahu (arrossì a quell’intense parole, peronunciate con tanto ardore) ...
Sasori
la scrutò per percepire quell’affermazione così ingenua come di una bambina che
ha scoperto il proprio riflesso nello specchio o qualsiasi cosa di nuovo le
capitasse di vedere.
Tenten
si accorse di aver fatto quell’affermazione così ridicola a voce alta e disse.
Tenten:
Scusami, ma le tue parole sono così affascinanti che ne sono rimasta rapita
Sasori:
Oh grazie, allora anche il mio modo di parlare ti attrae, ne sono lieto (disse
guardandola per un attimo dritta negli occhi, ritornando poi al suo lavoro)
Tenten
era tutta un fremito, continua a torturarsi le mani,e non sapeva cosa dire
Sasori:
Allora, credi di aver fatto tutto il possibile per riuscire nel tuo intento?
Rispondimi con serietà e sincerità sono pretenzioso sia sul lavoro, sia sulla
percezione di quest’ultimo.
Il
suo sguardo era nuovamente intenso e penetrante, quasi una fessura
imperscrutabile per quegli occhi di un color nocciola...
Tenten:
“adesso basta Tenten un pò di contegno” Beh, si credo di averci messa tutta me
stessa in tutte le fasi e sì .... per me sono riuscita in un buon lavoro...
cre..do (disse infine stupendosi di se stessa)
Sasori:
(Ancora con quello sguardo fisso su di lei) Vedi Tenten è questo (credo) che ti
frena. Cosa ti succede? Paura di sbagliare, paura di non essere all’altezza,
oppure di me?
Tenten
senza rendersene conto si ritrovò Sasori vicinissimo a lei ancora quegli occhi
così vividi e sicuri...
Tenten:
(Girando la testa dall’altro lato) Beh... Ora devo ammettere che mi sento un pò
a disagio, ma non so bene il perchè...
Sasori
le ridiete la macchina fotografica
Sasori:
Sii giudice del tuo lavoro e vediamo on pò.Non voglio intimorirti o essere
causa della tua agitazione.
Tenten
riprese la macchina fotografica in mano e cominciò a sfogliare le foto
scattate, rimase di stucco non c’era nulla sulla mamorycard, niente, nessuna
foto, tutto cancellato...
Tenten:
MA...
Sasori:
Io so che tu hai visto il tuo lavoro già solamente scattando la fotografia e
non ne sei rimasta soddisfatta, so che non eri sicura di quello che stavi
facendo e so che lo sai anche tu che il lavoro fatto è stato del tutto nullo,
per questo ho cancellato tutti gli scatti. Ricordi quello che abbiamo detto sul
tempo ed il lavoro vero?
Tenten
era piana di rimpiati e rimorsi era tormentata, perchè non era riuscita a
scattare neanche una foto decente, questo l’avrebbe tormentata dal quel
momento, ma non volle darla vinta al suo stato d’animo che avrebbe preferito
piangere.Era una fotografa ed era sul proprio posto di lavoro.
Tenten:
(Stringendo i pugni) Sì, è stato un lavoro a vuoto per tutti.
Sasori:Bene
e perchè?
Tenten:Perchè
non sono stata in grado di fare bene il mio di lavoro
Sasori:
E cioè?
Tenten:
Essere una buona fotografa?..
Sasori
gli si avvicinò nuovamente, “cavolo” pensò, non capiva perchè ma adorava quando
lo faceva, le spostò una ciocca di capelli dal viso per poi tornarla a guardare
seriamente, lei non riusciva a staccere gli occhi da quello sguardo magnetico.
Sasori:
Tu sei una brava fotografa, ma ancora non hai capito che il tuo errore è stato
quello di non cogliere l’attimo.
Sasori
prese un vecchio book con i modelli vari di casa Uchiah, e cominciò a
mostrarglielo, “Ohhh...” pensò Tenten.Quanti giochi di luce guardava tutto le
posizioni i primi piani e tutte le varie angolazioni
Tenten:
Wahu, sono magnifici, si vede che sei un professionista
Sasori:
Grazie. Ma vedi io e il nostro capo cioè Itachi ci conosciamo da anni eppure
non ha mai voluto saperne di farmi lavorare per lui lo riteneva infruttoso per
lui e per me che ho sempre amato paesaggi e attimi di vita, ma io alla fin fine
mi sono sempre detto, perchè una bella ragazza con indosso un abito stupendo
non rappresenta anch’esso un attimo di vita?
Tenten:
Stai dicendo che il signor Uchiah non voleva che lavorassi per lui?Nonostante
la vostra amicizia e sapesse che eri un fotografo talentuoso...?.
Sasori:
Infatti... Strano vero?... Ma Itachi ha sempre avuto una marcia in più.
Tenten
stava ancora guardando quel book, era stupendo
Tenten:
Cosa intendi dire?...(Disse mentre sfogliava le pagine)
Sasori:
Vedi ricordo che era un delle prime linee di questa casa.Così non mi feci
scrupoli ero appena uscito dall’università e avevo voglia di mettermi alla
prova, presi la mia attrezzatura e mi presentai sul posto di lavoro dove sei
ora insieme ad Obito, Shisui e qualche modella, decisi di creare un book che
come promesso ai due cugini non avrei mai mostrato ne ad Itachi ne mai
pubblicato una foto di quest’ultimo, e loro d’accordo con me prepararono gli
abiti e così intrapresi il lavoro per la mia prima raccolta di fotografie
Tenten
ascoltava attentamente quella storia così affascinante e annuiva alla
spiegazione... “Un momento”...
Tenten:
COSAAAA QUESTO BOOK...
Sasori:
Sì! Questo lavoro non è frutto di anni di lavoro, ma un book di un ragazzino
testardo e acerbo per questo lavoro
Tenten:
Ma allora...cosa è successo poi il Signor Uchiah ti scoprì e riconobbe il tuo
talento? Sembra una favola (Disse con occhi sognanti)
Sasori:
(sorrise a quel fantasticare di quella ragazzina) No non mi scoprì
Tenten:
Davvero?... (Disse sbigottita) e allora?...
Sasori:
Lui lo sapeva già!Mi sembra che all’epoca gli dissi (figlio di puttana) se non
sbaglio “Sorrise ripensando a quei momenti”
Tenten
sorrise di rimando, avrebbe voluto tanto vederla quella scena
Tenten:
e alla fine pubblicò il tuo book?
Sasori:
No!
Tenten
non riusciva ancora a credere che quello fosse stato il primo book del No
Akasuna, figuriamoci che Itachi... cioè... il signor Uchiah non l’aveva fatto
pubblicare all’istante.
Sasori:
Non volle pubblicarlo perchè ne era rimasto talmente colpito da esserne geloso,
non voleva crederci ma alla fine mi riconobbe come fotografo ufficiale
Tenten:
Beh ci credo con questi scatti
Sasori:
Non era per quelli
Tenten:
Ma se hai detto che talmente che gli erano piaciuti era geloso...
Sasori:
Sì! Ma ho anche detto che Itachi Uchiah è molto furbo e sempre un passo avanti,
vedi tutto questo che ti ho raccontato il fatto che Itachi non voleva che
lavorassi per lui era tutto....
Tenten:
Ti stava mettendo alla prova!!!Per vedere il tuo potenziale e fin dove eri
disposto pur di lavorare come fotografo.(Disse con occhi stupiti)
Disse
con un pizzico di ammirazione per entrambi i ragazzi..
Sasori:Sì!
Lo fece proprio per questo. Quindi signorina Higurashi?... Io ho colto la mia
occasione e sono stato e sono ancora disposto a tutto per mantenere il TOP e tu
cosa hai intenzione di fare?
Tenten
vide che lo staff stava rientrando erano passate le 2 ore di pausa ma ancora non
sapeva dare una risposta alla domanda del No akasuna.
Insomma,
lei adorava il suo lavoro e non avrebbe mollato, se il signor Uchiah aveva
messo alla prova Sasori, non c’era motivo del perchè lui non facesse lo stesso.
Se
intendeva confonderla allora aveva sbagliato persona e glielo avrebbe
dimostrato.
Tenten:
Allora! Voglio la modella qui e subito se indossa un intimo voglio che tutti i
faretti facciano partire la luce dal basso, mentre per i laterali creare un gioco d’incroci, sbrigatevi
prima di adesso.(Disse piena di convinzione e fermezza)
Sasori
annuì compiaciuto della sua determinazione.Non si era lasciata andare e
prendere dallo sconforto.
******
Tenten:
Ok! Grazie a tutti siete stati bravissimi, ci vediamo domani (speriamo disse
tra sè e sè)...
Sasori:
Bene era anche ora che finisse (prese nuovamente le macchine fotografiche, per
controllare gli scatti),giornata impegnativa vero?
Tenten:
Direi di sì...
Tenen
aveva la testa abbassata per la stanchezza, ma proprio come la prima volta
aveva visto quello che non avrebbe voluto, i suoi errori.
Sasori:
Immagino che tu abbia quella faccia per una motivazione valida, altrimenti non
saprei darmi un’ altra spiegazione (Disse Sasori con i suoi occhi gelidi)
Tenten:
Io ... Io ... Davvero non so come fare, insomma quello che riesco a vedere
nella mia testa, non riesco a catturarlo nella macchina fotografica... è frustrante...
(Disse mortificata per il suo poco talento)
Sasori:
Non posso dirti come fare perchè quello puoi percepirlo solamente tu, ma posso
dirti quello che non devi fare
Tenten:
COME...? Cosa vuol dire?...
Sasori
posò la macchina fotografica che aveva in mano e le si avvicinò.
Tenten:
“NO! Di nuovo, ma perchè reagiva in quel modo ogni volta che gli si avvicinava”
Sasori:
(Con le mani le fece alzare la testa e disse) 1 non guardare mai in basso...
Tenten:
Sì giusto ma se il lavoro è sbagliato io non posso fare altro che sentirmi in
colpa, per tutti...
Riabassò
la testa ma Sasori non glielo permise
Sasori:
GUARDAMI! TU SEI UNA FOTOGRAFA, ANCHE QUANDO VA MALE, ANCHE QUANDO LE FOTO SONO
ZERO, ANCHE QUANDO TUTTI HANNO LAVORATO DURAMENTE MA NON è SERVITO A NULLA NON
DIMENTICARLO MAI.
Tenten
rimase scioccata, e non riusciva a distogliere lo sguardo da lui aveva ragione
in fondo doveva resistere, se lei era la prima che non si vedeva come una
fotografa nelle difficoltà, allora non poteva definirsi tale mai.Così continuò
ad ascoltarlo.
Sasori:
Bene!Vedo che ho la tua attenzione, 2 Non lasciare che il lavoro che tu hai in
mente venga schematizzato nella tua testa, un fotografia è l’attimo che ti fa
capire quando è il momento che l’oggetto del tuo interesse possa diventare
fantastico, il dito sul pulsante della macchina fotografica deve essere un
gesto spontaneo
Le
lasciò la testa e Teten pensò “NO! Perchè... eh ma cosa pensava” e riprese la
macchina fotografica. Un attimo che sembrava un minuto e lo scatto rubò un
immagine, Sasori passò la macchina fotografica a Tenten e quando vide la foto,
era lei e in quel momento era come se le avesse rubato l’anima...
Tenten:
Come sempre è stupenda ... (Stava per riabassare la testa quando...)
Sasori:
ah ah ah ... lezione 1
Tenten:
Sì Scusami
Sasori:
Lezione numero 3 Tutte le foto rappresentano un ricordo, che siano belle o che
siano brutte, tutte sono attimi di vita. Tu concentra tutte le tue energie sul
tuo potenziale i tuoi desideri e sentimenti e il ricavato sarà il risultato non
di uno studio universitario o di tecniche imparate sul campo, ma un qualcosa
che rappresenterà il tuo essere nel mondo, quando si fondono il cuore e l’anima
le foto prendono vita.
Tenten:
Tutto cambia muta attorno a me quando sento spiegazioni come le tue, non ho mai
conosciuto un professore fotografo o artista che puntasse dritto al cuore
Sasori:
(Con un piccolo sorriso di soddisfazione) Io non mi sono pentito di averti
scelto, perchè so di aver fatto la cosa giusta.
Tenten
sorrise ingenuamente, ma con profonda gratitudine per l’opportunità che gli
stava fornendo un artista di quel calibro
Tenten:
Grazie Sasori.
Sasori:
Beh comunque sia in questa prima giornata non posso darti neanche la sufficenza
ci sono appena 400 scatti salvati, ma posso dire che i tuoi occhi hanno ancora
molto da raccontare ne sono certo.
Sasori
prese il giaccone e tutto il suo materiale, lei fece lo stesso, i tecnici
spensero tutte le luci del set e le sarte e truccatrici andarono via anche
loro, si avviarono così all’uscita.
Sasori:
Domani andrà meglio e poi incontrerai il capo
Tenten:
(sorridendo per il sostegno, poi esclamò) COSA!
Sasori:
Beh, dovrai pur firmare il tuo contratto no e a me spetterà una bella ramanzina
per il lavoro di oggi... (Disse con un tono giocoso)
Tenten:
Mi dispiace.
Sasori
sorrsidendo ancora le mise una mano sulla testa e le scompigliò leggermente i
capelli...
Sasori:
A domani stessa ora (dilettante)
Tenten
non potè non sorridere a quelle parole, così prese l’ultimo pulman in partenza
e tornò verso casa stremata.
******
Arrivata sotto casa ormai era sera e si era
anche messo a piovere.Vide da lontano la figura di Sakura-chan accasciata a
terra, le corse incontro...
Tenten:
(Scuotendola) Sakura ... Sakura ... Sakura guardami cosa è successo? ... Sakura
La
prese la fece rialzare e l’accompagno dentro casa, era come in uno stato di shok
fredissima, da quanto era sotto la piggia “oh sakura”, maledizione
Sakura:
(Con una voce flebile) Sasuke ...
Arrivate
all’interno della casa Tenten l’aiutò a farsi un bel bagno caldo, non volle
mangiare nulla ma bevve un pò di latte riscaldato e la mise al letto. Quando le
misurò la febbre aveva 39.9
Tenten:
Mio dio Sakura ma cosa è successo
Tenten
preoccpata chiamò prima il medico di base e poi Ino per farla rientrare
Tenten:
Ino rientra presto.
Ino:
Perchè cosa è successo? (Disse perplessa)
Tenten:
Sakura non sta bene ed è in uno stato confusionale
Non era riuscito a dormire per
niente quella notte non faceva altro che ripensare a quella giornata maledetta.
La discussione col fratello, le foto e poi il litigio con Sakura era stanco di
tutte quelle senzazioni che l’opprimevano, meglio che si alzasse per andare a
fare la colazione.
Qunado scese nel grande salone
principale vide il padre come sempre seduto a capotavola che leggeva il
giornale e la madre che appena lo vide entrare gli regalò uno dei suoi più
dolci sorrisi, forse tra i tre lei era la più felice di riaverlo in casa.
Mikoto:Sas’ke! ben svegliato
vieni e fai colazione con noi.
Sasuke:buon giorno mamma, papà
(si sedette al tavolo e cominciò a mangiare).
Anche se il padre non aveva
minimamente distolto gli occhi dal suo giornale Sasuke sapeva che lo stava
osservando, come se stesse cercando una qualche risposta sul grande
interrogativo del perchéfosse ritornato
a casa. Continuarono a mangiare ancora in silenzio per qualche minuto poi la
madre decise di interrompere quel silenzio.
Mikoto: Sas’ke come hai dormito?
Sasuke: bene mamma grazie (se gli
avesse detto di non aver dormito bene come minimo avrebbe cambiato tutti i
materassi e cuscini di casa, sorrise a quel pensiero) .
Fugaku si alzò interrompendo
quella breve conversazione tra il figlio e la moglie: Sasuke dopo colazione
raggiungimi nello studio ti devo parlare.
Sasuke si limitò ad annuire.
Camminando per i corridoi di
quella casa non poteva fare ameno di ripensare alla sua infanzia trascorsa lì.
Lui e suo fratello avevano sempre
fatto impazzire il personale che il
padre assumeva, forse per questo cambiavano domestica ogni due settimane, come
quando raccontarono che il in quella casa alleggiava ancora il fantasma del
loro avo morto avvelenato oppure mettendo rane e bisce nel letti (sorrise).
Forse l’unico che li sopportava era proprio Alfred il maggiordomo.
Poi un ricordo più triste …
Inizio Flash Bake
Sasuke era nello studio del padre
ed era incazzato come si permetteva quel vecchio di decidere per lui
Sasuke:questa cosa non la farò
mai scordatelo!
Fugaku: devi farlo sei un Uchiah
e farai quello che ti viene detto.
Sasuke: HO DETTO NO! NON PUOI
DECIDERE PER ME
Fugaku: NON TI PER METTO DI
ALZARE LA VOCE CON ME SASUKE (gli dette uno schiaffo)
Sasuke non si spostò di un millimetrò
lo guardò con aria di sfida poi uscì battendo la porta, il padre lo seguì
chiamandolo...
Fugaku: SASUKE TORNA
INMEDIATAMENTE INDIETRO. NON TI PERMETTO DI COMPORTARTI IN UNA MANIERA COSI’
SCONSIDERATA.
Ma lui ormai non lo ascoltava più
già stava scendendo le scale di corsa, aprì la porta di casa e ancora una volta
loguadò con rabbia.
Sasuke: NON METTERO’ MAI PiU’
PIEDE IN QUESTA CASA!
Mentre diceva quelle ultime
parole incrociò lo sguardo della madre che li aveva raggiunti col fratello
Itachi all’ingesso richiamati dalle urla, vide i suoi occhi colmi di lacrime e
preoccupazione mentrepoggiava la testa
sulla spalla del fratello che dolcemente le carezzava la schiena per
consolarla, gli si strinse il cuore abbassò la testa e uscì sbattendo la porta.
Fine Flash Bake
Ripensando a tutte queste cose si
trovò d’avanti all’ufficio del padre, bussò.
Fugaku: entra!
Sasuke: allora volevi parlarmi
(dicendo questo si accomodò)
Fugaku: Sasuke, spero che la tua
decisione di ritornare a casa non sia dettata solo dalle fotografie che ti sono
state scattate?
Sasuke: No papà. Ho parlato a lungo
ieri con Itachi e ho capito che è finito il tempo dei giochi, devo crescere e
pendere il mio posto nell’azienda e come membro della famiglia alla quale
appartengo.
Fugaku lo guardò dubbioso, in
fondo solo fino a qualche mese fa era convinto di non voler neanche mettere
piede in questa casa. Ma Sasuke ricambiò il suo sguardo interrogativo con uno molto
più sicuro e deciso, fu quel semplice scambio d’occhiante che fece capire a Fugaku
che il figlio finalmente aveva capito qual era il suo vero posto.
Fugaku: Perfetto allora da domani
prenderai il posto che ti spetta in azienda affiancando tuo fratello Itachi.
Sasuke: se non è un problema papà
io vorrei cominciare oggi
Fugaku:Bene! Allora verrai con
me, chiamerò tuo fratello per organizzare una riunione di team. E’ tutto.Ora và
a prepararti a breve andremo in azienda.
Fugaku lo vide uscire, ma era
ancora dubbioso sentiva che il figlio aveva finalmente razzionalizzato la sua
posizione e che tutti quei capricci adolescenziali li aveva saputi mettere da
parte. Ma sapeva che dal suo secondogenito ci si poteva aspettare di
tutto.Mikoto comparve sulla porta con la solita tazza di thè che per lui doveva
essere immancabile per cominciare la giornata.
Fugaku: (prendendo la tazza di
thè dal vassoio disse) Da quanto sei lì?
Mikoto: Fugaku! Io non voglio
perderlo nuovamente (Disse con un tono fermo), quindi per qualsiasi cosa
possano comportare quelle foto (private) scattate da quei luridi uomini,
cerca di essere indulgente e di collaborere con lui. (Mikoto con lo sguardo
perso verso la porta), spero solamente che non si sia innamorato lasciandola
per un un malinteso fatto diventare scandalo.
Fugaku: Non conosciamo la
ragazza, ma comunque era l’avvocato della nostra controparte.Visto il carattere
di Sasuke e per quanto ci odi o ci abbia odiato non credo avrebbe mai tradito
il fratello, il dubbio che la ragazza usasse mezzi arditi per portare risultati
alla causa invece rimane.
Mikoto: Non credo proprio! Quelli
di Sasuke erano gli occhi del cuore in più stanotte non ha dormito per nulla. Quel
ragazzo è un impudente, mentire così a sua madre... (Disse con tono di
rimprovero)
Fugaku: Mikoto. Come fai ad
essere sicura di determinate cose, volendo concedere il beneficio del dubbio a
nostro figlio, ma la ragazza? Non sappiamo nulla di lei.
Mikoto: Fugaku! E’ una donna...
Fugaku rimase come sempre
perplesso Mikoto era sempre stata un passo avanti a lui...
Fugako: (Con un sorriso
compiaciuto) Una donna eh...
*******
Tenten osservava preoccupata il
medico che stava visitando Sakura, dalla sera precedente non aveva detto una
parola non aveva dormito aveva pianto econtinuato a ripetere Sasuke… Sasuke … Sasuke
…. Ma chi cazzo era sto Sasuke?
Dottore: Per quanto riguarda la
febbre basta un semplice antipiretico, ha presso troppo freddo ma il problema è
che la sua amica è in uno stato confusionale. Ha bisogno di dormire e assoluto
riposo, niente stress o emozioni forti mi raccomando.
Tenten: Grazie dottore!
Il dottore uscì dalla camera di
Sakura e Ino lo accompagnò alla porta, una volta che il dottore se ne andò la
bionda ritornò a sedersi vicino all’ amica.
Ino:Ten è meglio che ti muovi,
non vorrai far aspettare mi ca il tuo bel professore?
Tenten: invece penso proprio che
aspetterà, non voglio lasciare Sakura da sola in queste condizioni, tu piuttosto
non hai un provino? (disse poggiando uno straccetto bagnato con acqua fredda
sulla fronte di Sakura)
Ino: Ma fai sul serio? Davvero
hai intenzione di appendere Sasori No Akasuna? Non è che stando vicino a Sakura
hai preso la febbre anche tu??? (le disse toccandole la fronte per vedere se
scottava)
Tenten: (Scostando dalla fronte
la mano di Ino disse) Ino piantala.Io posso pure saltare un giorno ma tu non
avrai più un’occasione simile, sai che oggi è l’ultimo giorno che fanno quei
provini e ne stai praticamente parlando da giorni ormai, quindi ora preparati
fatti bella e fagli vedere chi sei(disse sorridendo)
In realtà anche lei sapeva che
era un azzardo non presentarsi al lavoro.Di certo Sasori non avrebbe lasciato
correre quel gesto, specialmente dopo la giornata di ieri.
Ino era ancora dubbiosa ma sapeva
che Tenten aveva ragione, effettivamente quello era l’ultimo giorno poi
avrebbero chiuso le selezioni per le modelle, fecie un gran sospiro poi sorrise
di rimando all’amica che in fondo stava mettendo da parte il suo sogno per
entrambe e disse un semplice...
Ino:grazie Ten tu si che sei
un’amica speciale, ti chiamo più tardi per sapere come sta.
Le diede un bacio sulla guancia e
andò a prepararsi
******
Sasori stava finendo di sistemare
la sua attrezzature qunado sentì il cellulare vibrane nella tasca, lo prese e
lesse sul display (Tenten)perché gli mandava un messaggio a quel
l’ora, il contenutò lo lasciò di stucco (mi dispiace, scusami ma, oggi non posso
venire!) .
Sasori: CHE COSA!!!! MA STIAMO
CHERZANDO!!!!
Non aspettò un momento in più,
prese il cellulare e la conttattò in quel momento stesso.
Il telefono di Tenten cominciò a
vibrare costantemente, lo prese e vide scritto (Professor No Akasuna)...“Merda”
pensò, sapeva si sarebbe infuriato e aveva ragione ma non si aspettava una
telefonata così presto, “mhhh” pensò sopraffatta dalla situazione e quello che
le avrebbe detto.Vide che Sakura era riuscita a prender sonno e uscì dalla
stanza chiudendosi la porta alle spalle andò in cucina.
Tenten:Pronto!
Sasori: CHE CAZZO FAI! IL PRIMO
GIORNO DI LAVORO
Tenten: Beh... tecnicamente è il
secondo...
Sasori:PERCHE’ QUELLO DI IERI A
TE E’ SEMBRATO UNA GIORNATA LAVORATIVA?...
Talmente che la sua voce
riecheggiava nel cellura che Tenten fu costretta ad allontanarlo dall’orecchio
Sasori: Io non so cosa dire. Mi
hai profondamente (Deluso)... Credevo che ci tenessi davvero evidentemente
ti ho sopravvalutata (Disse
riprendendo il controllo di sè)
Tenten sentendo quelle parole non
potè fermare le lacrime che cominciarono a scenderle dagli occhi,
sapeva che era stata una mossa
azzardata e che molto probabilmente avrebbe perso la sua occasione, ma
in quel momento non aveva
giustificazioni importanti da dargli, perchè lui non conosceva nè Sakura, nè
tantomeno la situazione così
forte e pietosa che l’aveva portata a sacrificare tutto, la sua amica aveva
bisogno di lei. Sentì la flebile
voce di Sakura-chan provenire dalla camera da letto, allora potè solamente
dirgli.
Tenten: Sasori è colpa mia, sono
un’inetta e so di essere stata un enorme delusione, ma abbi fiducia in me se ti
dico che se non fosse stato per una
situazione dove una persona può
solamente sacrificare tutta se stessa, non l’avrei mai fatto. Ti prego
credimi (Disse tra le lacrime che
continuavano a scendere incessanti). Comunque sono abbastanza adulata
da poter capire la tua (delusione
ed indulgenza) per questa mia mancanza e sono pronta ad accettarne le
conseguenze, qualsiasi esse
siano.
Dalla camera da letto Tenten
continuava a sentire Sakura piangere ininterrottamente, poi un grido
“SASUKEEEEE” la ridestò facendole
capire che doveva chiudere e lasciare che Sasori prendesse la decisione
che l’avrebbe penalizzata per
sempre.
Sasori: Cosa succede Tenten, chi
c’è con te, qualcuno sta male?
Sasori era incredulo, ma cosa stava
succedendo in quella casa e soprattutto chi urlava il nome di Sasuke in
quel modo...
Sasori: Cosa sta succedendo
Tenten...?(Disse tra sè e sè)
Itachi fece il suo ingrasso con
sasuke al seguito.
Sasori: Finalmente ti sei
deciso...(Disse allungando la mano verso di lui in modo di rispetto e benvenuto
a
bordo)
Sasuke: Prima o poi doveva
succedere, meglio tardi che mai no? (Disse stringendo la mano a Sasori )
Itachi: Sì! Poteva accadere anche
un pò prima, ma va bene così. Comunque la tua pupilla dov’è? C’è il
contratto da firmare e parlare
del lavoro di ieri. (Disse con uno sguardo di rimprovero e le braccia
incrociate)
Sasori: (passandosi la mano
dietro la testa) forse è meglio se andiamo in ufficio a parlarne
Itachi perplesso rispose...
Itachi: OK!
Si avviarono così in ufficio
tutti e tre.
******
Tenten corse verso la camera da
letto e vide Sakura che si teneva le ginocchia rannicchiate al petto e la testa
poggiata
sopra queste ultime. “Mio dio”
pensò, continuava a ripetere il nome di quel ragazzo era tormentata, la
strinse forte a sè e lei si
rilassò tra le sue braccia...
Sakura: Io non sapevo nulla, l’ho
ferito nel suo orgoglio non volendo, non so proprio come tenermi un
uomo vero mia cara amica? (Disse
continando a piangere)
Tenten: Io non credo proprio, non
so cosa ti sia successo ma hai già sofferto molto per amore.Se questo
(Sasuke) ti vuole davvero anche
un pò di bene capirà qualunque cosa sia successa.
Sakura: Sei sempre così ottimista
che mi stupisce che ti ritrovi ancora con Naji, sei così pura e buona che
meriti di meglio
Tenten si sentì punta nel vivo,
in quel momento Sakura-chan stava soffrendo da morire e cosa faceva le
dava conforto e cosigli a lei,
era davvero forte doveva capire chi era Sasuke ma non poteva chiederglielo a
lei almeno non ora così le
disse...
Tenten: Shhhh... Ora riposa vuoi
provare a mangiare qualcosa anche solamente frutta, ti farebbe riprendere
dal raffreddore.
Sakura: Va bene. Meglio così
almeno mi riprenderò fisicamente, piuttosto ma tu non dovresti essere al
lavoro
Tenten capiva che la sua amica
ora che stava cominciando a riprendersi era come se non ricordasse nulla
dello stato in cui era finita per
tutte quelle ore, “megli così” non le avrebbe fatto rivevere quei momenti, così
le
disse...
Tenten: Beh... diciamo che
stamattina ci siamo rese conto che non sei stata bene stanotte e avevi la
febbre
alta, così io ed Ino abbiamo
tirato a sorte per chi sarebbe andata a lavorare.
Sakura: Ma per Ino era un
semplice provino, tu sei stata appena assunta tenten (Disse con aria di
rimprovero)
Tenten: Non preoccuparti il
professore No Akasuna ha capito la situazione e ha lasciato correre la
questione.... (sapeva che stava
mentendo, ma non voleva far preoccupare la sua Sakura-chan)
Rientrò nella stanza con in mano
un fumante piatto di riso in bianco.
Tenten: Ecco attenta che è
bollente...
Sakura divorò il piatto in un
attimo, erano anche due giorni che non toccava cibo aveva sempre e solo
bevuto un goccio di latte caldo
con il miele.
Tenten: Bene è buono che mangi
così volentieri vuol dire che cominci a stare meglio
Sakura: Sì!... (si fermò un
momento con il cucchiaio a mezz’aria), non c’è bisogno che stiate così in pena,
qui
la maldestra incapace sono io e
voi ci rimettete sempre.Pensi davvero che mi sia bevuta la storia che il tuo
professore abbia accettato di
buon grado che tu non ti sia presentata al lavoro?
Tenten: Chi è Sasuke???... (Disse
improvvisamente e con timore)
Non avrebbe voluto, ma è vero qui
si erano esposte tutte per starle vicino quindi aveva bisogno di capire,
Sakura era troppo buona ma anche
un pasticcio nei rapporti con l’altro sesso doveva essere grave per
shoccarla a tal punto
Tenten: E’ vero Sasori non ha
accetto per nulla che non mi fossi presentata sul posto di lavoro, sono stata
rimproverata e umiliata e non so
neanche se potrò mai ripresentarmi lì, ma sappi che non mi pento di
quello che ho fatto. Ieri quando
sono tornata eri un disastro sotto l’acqua ed in uno stato confusionale non
indifferente, il dottore ha detto
che hai bisogno di riposo, ma vista la situazione non lasciare che i sacrifici
che io ed Ino facciamo per te siano vani.
Non possiamo starti vicino se non
ci chiedi aiuto, solamente perchè tu ti tieni sempre tutto dentro, proprio come
hai fatto con Sai
e come al solito cocciuta e
testarda questo non porterà a nulla.
Sakura fece un amaro sorriso, la
sua amica come sempre aveva ragione loro dovevano sapere soprattutto
perchè la sua Tenten aveva messo
a repetaglio i sogni di una vita per lei senza pentirsene e lei non voleva
deluderla.
Proprio in quel momento la porta
si aprì ed entrò Ino col fiatone...
Ino: Ho fatto quanto prima
potevo. Allora Ten, Saku-chan sei sveglia finalmente come ti senti?
Sakura fece un sospiro...
Sakura:Come una persona che è
stata appena schiacciata da un camion. Ten mi ha appena fatto una
domanda.
Ino: TEN MA TI SEMBRA IL CASO???
Tenten: BEH LEI HA COMINCIATO CON
IL SUO SAMARITARISMO DEL CAVOLO E A FARE LA FORTE PER TUTTI.
Mi ha ripresa perchè non sono
andata al lavoro oggi, e anche Sasori non era per niente contento.
Ino: E ci credo il tuo secondo
giorno di lavoro non ti presenti ti ammazzerei e licenzierei all’istante anche
io,
poi non l’ho visto per nulla
contento al lavoro.
Tenten: Veramente lo considerava
un primo giorno, ieri ero così preoccupata per Saku che ne ho parlato,
ma il mio primo giorno a quanto
pare è stata un disfatta.... (Disse accasciandosi sulla sedia vicino al letto e
buttando la testa indietro).
Ino/Sakura:COSA!
Tenten: Le foto non sono state
accettate, non sono riuscita a fare il mio lavoro come dovevo e il prof non
mi ha dato neanche una
sufficenza, ma mi ha ispirato fiducia ed insegnato e ha continuato a dire che
sapeva di non aver sbagliato a
scegliere nonostante tutto.Ma per te Saku tutto per te, oggi gli ho detto di
no una nuova delusione
indissolubile.
Sakura:COME HAI POTUTO FARE UNA
COSA DEL GENERE.
Ino annuiva...
Tenten: Tu sta ferma con quella
testa e TU non permetterti di rimproverarmi e sviarmi dimmi chi è Sasuke.
Sakura si poggiò alla spalliera
del letto e prese un profondo respiro poi disse...
******
Arrivarono all’ufficio parlando
tranquillamente fra di loro dei vari punti all’ordine del giornta, Itachi
spiegò al fratello come si svolgeva il lavoro li in azienda, intanto Sasori per
tutto il tempo non aveva fatto altro che pensare a come spiegare all’amico
l’assenza della sua allieva/sostituta.
Itachi: Allora(disse rivolgendosi
a Sasori) Mi spiegherai il perchè la signorina Higurashi non si é presentata
per firmare il suo contratto lavorativo, ma soprattutto mi dici che fine
abbaino fatto le mie fotografie? (disse sistemando i documenti che aveva sul
tavolo)
Sasori: (sedendosidi fronte all’amico cominciò a spiegare) Sì hai ragione ieri non è
andata precisamente come mi aspettavo, oggi anche peggio
Itachi poggia i gomiti sul tavolo
e intreccia le mani riducendo gli occhi a due fessure guarda intensamente
Sasori e dice...
Itachi: mi spieghi perché hai
voluto prendere una tirocinante?
Sasori: (con aria seria) so di
aver fatto la scelta giusta, ha forte potenziale ed io sai bene che al momento sono fuori uso.
Erano anni orami che Itachi
lavorava con quel testardo di Sasori e un lavoro come il suo non l’ aveva mai
visto sapeva che poteva fidarsi di luianche se quella ragazina aveva cominciato col piede sbagliato.
Sasori: comunque sia non posso
decidere per te.
Sasuke vide il fratello in
difficoltà e più l’osservava e più si rese conto di quanto il loro lavoro fosse
difficile, così capiì che non poteva più stare in silezio ma che doveva
dimostrare la sua competenza, in fondo era stato lui a dirgli che non lo
avrebbe lasciatò più solo
Decise di agire sulla base della fiducia
reciprocha che entrambi avevano l’uno per l’altro e sull’istinto che contradistgueva
il fotografo.
Sasuke: Va bene l’assumiamo!
Itachi : (guardando il fratello
perplesso) perché questa decisione?
Sasukesapeva benissimo che il fratello era molto
furbo e che lo stava mettendo alla prova come al solito ma non si fece
intimorire da quersto .
Sasuke: sai una volta una persona
mi disse che una seconda occasione si da a tutti. Mi fido dell’istinto di
Sasori non ci ha mai deluso
Itachi: (fece un piccolo sorriso
compiaciuto) va bene l’assumiamo ma, vista la situazione prima di firmare il
contratto farà un mese di prova
Sasori: va bene.
******
Sakurara: e questo è qunato (finì
di parlare, sistemandosi meglio sul letto) per tutto il tempo del racconto i
visi di Ino e Tenten passavono da un’espressione stupita ad una di che cazzo
stai dicendo, la prima a parlare fu Ino.
Ino: Tu …. Mi sta dicendo che ….
Per caso e sansa saper chi fosse … hai conosciuto Sasuke Uchiah e… e… e…. TE LO
SEI PORTATO A LETOOO …. IN QUESTO LETTO … IN QUESTA CASA E’ ENTRATO UNUCHIAAAAHHHH
Tenten tirò una ciabatta dietro la
testa dell’amica che stava avendo una
reazione isterica
Tenten: INO CALMATI, il medico ha
detto che non dobbiamo agitarla
Ino si ricompose:scusami Saku-chan
Sakura sorridendo: non fa nulla,
comunque ormai è finita lui mi odia e io non posso farci nulla (sta quasi per
rimettersi a piangere ma, Tenten la fermò)
Tenten:ti proibisco di piangere
non credo che si meriti le tue lacrime, come ha anche solo potuto pensare tutte
quelle cose orrende su di te
Ino: Ten lui è Sasuke Uchiah uno
dei tuoi capi
Tenten: e sti cazzi ce lo vuoi
mettere, non credo che solo perché hai i soldi puoi permetterti di trattare una
persona così e poi lui ha osato dire che sei una doppiogiochisaat bugiarda bhe, non mi sembra che lui sia stato di
questa grand sincerità visto che non ti ha mai detto di essere un Uchiah oppure
secondo il suo cervello bacato dobbiamo essere tutti esperti di moda e gossip ?
Ino: Ten ti proibisco di parlare
così di un Uchiah
Tena: e alla tua amica non la
pensi già ha sofferto abbastanza con Sai, ci mancava solamente questa. Ok ora
voglio essere sincera, per come ci hai raccontato la situazione sembra aver preso
entrambi alla sprovvista, ma credimi se ti dico che se ti vuole anche un pò di
bene vedrà oltre quello che sltri gli hanno voluto far vedere, un pò come ha
fatto Tsunade. Forza amica mia (le sorrise)
Sakura: Mi danno forza le tue
parole e sono convinta che non pensasse davvero quelle cose, ma si è sentito
preso in giro ed esposto è comunque è un personaggio pubblico, ma per il
momento posso solamente far passare un pò di tempo e farmene una ragione.Andrò
avanti come ho sempre fatto mi basta avere vicino persone speciali come voi,
per sentirmi forte.
Ino: bhe cambiamo argomento così
la nostra malata si riprende ….(si fermò e guardò Tenten) … Ten perché non ci
spieghi come maile tue foto non sono state
accettate? Non sarà forse che ti sei fatta distrarre dal concentrato di fermoni
del tuo professore?
Sakura e Ino la guardavano con un
sorrisetto di chi la sapeva lunga, Tenten dal canto suo arrossi e poi disse...
Tenten:ma… cosa vai a pensare lui
è il mio Professore e io provo solo una grande stima per lui tutto qui, io sono
già fidanzata poi...
Ino:ma dai non mi dire che non ci
hai mai fatto neanche unpensierino,
diciamolo quel l’uomo solo con uno sguardo ti fa salire i brividi, e poi la sua
voce ti entra dentro e ti scende giù fino allo stomaco e poi sempre più giù ….
Ino e Sakura: ahahahahaah (se la
ridevano alla grande mentre l’amica ormai era completamente paonazza)
Ino: ok ok basta Sakura perché
non mi racconti com’è fare sesso con un Uchiah io lo sempre sognato.(poi
realizzò che forse l’amica non voleva parlarne) scusami forse ho detto una stupidaggine
Sakura: tranqulla magari mi fa
bene parlarne ed esorcizzare la cosa, bhe (cominciò a parlare unpo' rossa in viso) Sasuke è stato così
passionale, rude ma dolce allo stesso tempo e poi ….( abbassò un po' la voce e
le amiche le si avvicinarono per sentirla meglio) quella notte sono venuta più
volte
Ino: wauuu deve essere stupendo,
io con tutti i ragazzi con qui sono stata se venivo una volta era pure assai,
Ten e il tuo Nejy come se la cava?
Tenten: se proprio devo dirla
tutta … lui è così … ripetitivo e monotono e poi …. Io ….non credo di averlo
mai raggiunto (arrossì mettendosi un cuscino in faccia)
Ino e Sakura: CHE COSAAAA
Sakura: ma davvero?
Ino:bhe potresti chiedere al No
Akasuna, magari giocate al professore e l’allieva indisciplinata
Ino, Tenten e Sakura:
ahahahaahhahaha (risero di gusto)
Alla fine si abbracciarono,
Sakura era felice di avere persone così al suo fianco delle amiche speciali
pronte a sacrificare loro stesse pur di aiutarla, era sicura che con loro sarebbe riuscita a superare pure questa
delusione, le ragazze si guardarono reciprocamente e poi all’unisono dissero.
Ino,Sakura e Tenten :GELATO E
FILM CON ZAPPING !!!!
Finalmente stava tornando a casa. Aveva passato tutta la
giornata a definire i punti del patteggiamento contro gli Hyuga era stato molto
più difficile di come se lo immaginava data la situazione che si era presentata con le
foto riguardanti Sasuke, di sicuro il signor Hizashi si sarebbe appellato su
quelle per far apparire i due fratelli incapaci di gestire l’azienda...
Deidara: Che subdole sciocchezze. (Disse ameraggiato)
A quel punto si fermò in un bar a prendere un caffè e un
panino non era riuscito a mangiare nulla, ma il suo sguardo fu catturato da un
particolare che non aveva notato. Deidara prese in prestito un giornale di
Gossip che la persona accanto a lui stava leggendo e le vide; le fotografie
incriminate senza alcuna censura (addirittura) di Sas’ke e Sakura Haruno il
titolo riportato era ( Sotto i Riflettori )
Deidara :MERDA! Itachi non sarà contento...
Uscì dal bar immediatamente, dopo aver acquistato il giornale
si diresse subito a casa Uchiah.
******
Itachi e Sasuke stavano rientrando a casa la madre era stata categorica
li voleva entrambi lì a cena, sapevano che se solo avrebbero osato rifiutarsi
li sarebbe andati a prendere personalmente per le orecchie.
Itachi fece fermare la macchina quando vide la folla di
giornalisti d’avanti al cancello di casa, un dubbio balenò nella sua testa
sperava di sbagliarsi ma questo accadeva molto raramente.
Sasuke: dimmi che non è quello che penso … ti prego.
Itachi:Purtroppo credo proprio che sia così.Fortunatamente
non si sono accorti di noi, Yuki svolta verso il retro di casa entreremo da lì.
Comunicò all’autista che facendo inversione di marcia si
avviò alla parte posteriore della villa.
Mikoto quando vide i suoi ragazzi rientrare tirò un sospiro
di sollievo...
Mikoto:Oh Itachi Sas’ke! (Disse andondo loro incontro e
abbracciandoli entrambi) meno male siete rientrati, sono li fuori da questo
pomeriggio, (poi si rivolse a Sasuke poggiandogli una mano sulla guancia) come
stai caro?
Sasuke:bene ma, non capisco come abbiano fatto ad avere
quelle foto
Itachi: penso proprio che quel investigatore che ti ha
seguito si sia venduto la notizia
Sulla porta del salone comparvero un Fugaku con aria nervosa
e un Deidara affannato
Deidara:bhe vedo che lo avete già scoperto (disse porgendo il
giornale all’amico)
Fugaku: come ci muoviamo (disse rivolgendosi al biondo)
Deidara: la cosa migliore credo che sia convocare una conferenza
stampa, dove Sasuke purtroppo dovrà esporsi per dire a tutti che la sua vita
privata non è in vendita e far capire che su uno scandalo del genere la
Famiglia Uchiah non rimarrà indifferente.
Itachi guardò il fratello che osservava la copertina di quel
giornale. Si vedeva che lui provava qualcosa di profondo per quella ragazza e
la cosa lo faceva soffrire nonostante la sua indifferenza. Avrebbe
tranquillamente scommesso tutto ciò che aveva che in quel momento l’unica cosa
della quale Sasuke si stava preoccupando era l’impatto imminente che questa
situazione avrebbe avuto sulla ragazza. Poggiò una mano sulla spalla del
fratello per fargli sentire che lui gli era accanto
Itachi:cosa ne pensi Sas’ke?
Sasuke: Sì! penso che sia la cosa migliore.
Itachi: bene Deidara occupatene tu.
Deidara: va bene
Stava per uscire quando fu fermato dall’amico che continuò a
parlare dicendo...
Itachi: Daidara … trovami quel bastardo che ha fatto questo
(Disse con il suo sguardo gelido e rabbuiato)
Deidara: Certo che lo farò e non vorrei mai trovarmi nei suoi
panni. (Disse con aria seria)
******
I primiraggi del sole
penetravano dalla finestra lei di tutta risposta ficcò la testa sotto le
coperte, non aveva per niente voglia di svegliarsi ma non ebbe neanche il tempo
di riprendere sonno che il rumore incessante della sveglia che suonava la
riportò nel mondo reale.
..... :ancora cinque minuti (biascicò con la voce ancora
impastata dal sonno) quindi di tutta risposta tirò fuori il braccio dal mucchio
di lenzuola e piumoni e pesantemente lo fece ricadere sulla povera malcapitata
sveglia che cadde rovinosamente a terra.
Sakura: TENTEN NON VORRAI PER CASO FARE TARDI A LAVORO? Non
credo che il tuo professore ti perdoni, visti i primi “due giorni di lavoro” o
il primo comunque sia MUOVITIIIII!!!
Ino: sono perfettamente d’accordo con te Saku-chan! Disse Ino
affacciandosi sulla porta della camera di Tenten mentre si lavava i denti
Tenten si mise scompostamente seduta in mezzo al letto
Tenten: ok ok sono sveglia (disse sbadigliando rumorosamente
e stiracchiandosi)
Tenten: Sakura ma … dove stai andando?
Sakura: pensavo di andare a fare una passeggiata mi sento
molto meglio in oltre ho bisogno di distrarmi, se resto tutto il giorno a letto
rischio di diventare pazza
Ino e Tenten: ok ma sta attenta e non prendere troppo freddo
Sakura: va bene mammine.(Disse con tono scherzoso)
Le ragazze finirono la
colazione e poi uscirono dall’appartamento ma, appena misero piede fuori dalla
palazzina furono investite da una valanga di flash e domande di giornalisti...
Giornalisti: E’ LEI …. È LEI …. SIGNORINA HARUNO CI DICA DA
QUANTO TEMPO FREQUENTA IL SIGNOR SASUKE UCHIAH? COME LO HA CONOSCIUTO?
Sakura non capiva cosa stesse accadendo, si continuava a girare
confusa e tentare di coprirsi gli occhi dai flash “come lo avevano saputo???”
Sakura: IO NON SO DI COSA STIATE PARLANDO E DI CERTO NON
LASCIERO’ NESSUNA DICHIARAZIONE SULLA MIA VITA PRIVATA (Disse con voce ferma)
Ino e Tenten vedendo l’amica in difficoltà, l’afferrarono per
un braccio e cominciarono a correre...
Giornalisti: ASPETTATE !!!! VOI SIETE LE AMICHE QUALCOSA DA
DICHIARARE??? Dissero continuando a scettare foto.
Le ragazze salirono al volo sul primo pulman in partenza per
sfuggire da quella orda di giornalisti
Sakura: non capisco come abbiano fatto a saperlo?
Ino:bhe Sasuke è sempre stato molto sfuggente come persona. Raramente
si faceva fotografare o rilasciava interviste e riuscire a vedere una sua foto
sui giornali era una rarità, quindi l’unica spiegazione che posso dare è quella
che chiunque vi abbia scattato quelle foto in questo momento se la stia
spassando coi soldi che è riuscito a ricavarne, sicuramente le avrà vendute a
peso d’oro.
Tenten: che avvoltoi (disse scuotendo la testa, poi aggiunse)
Sakura non penso che per te sia un bene restare a casa da noi per il momento potresti stare un po' dai tuoi, cosa ne pensi?
Sperando che non abbiano scoperto pure l’indirizzo di casa dei tuoi genitori.(Disse
con aria pensierosa)
Improvvisamente le tre ragazze si sentirono osservate...
Ragazza: E’ LEI, E’ LA RAGAZZA DI SASUKINO MIOOOO
Ragazza: E’ DAVVERO LEI MA COME HAI FATTO AD AVERLO TUTTO PER
TE
Signora anziana: GIA’ SEI PROPRIO TU IN QUESTA FOTO, NON TI
VERGOGNI A FARTI VEDERE COSI’ DA TUTTI, SEI SENZA PUDORE (Disse mentre
l’additava)
Si stava mettendo male così scesero alla prima fermata e
imboccarono un vialetto girando per l’isolato, entrarono in un negozietto di
accessori comprarono degli occhiali e un cappello con visiera.
Tenten: (mentre sistemava gli occhiali ed il capello a Sakura
disse) Altro che passeggiata qui diventerà sempre più un inferno, ora sta a
sentire, mantieni un profilo basso cammina disinvolta e procedi dritta a casa,
prepara una borsa e buttaci denro l’indispensabile. Esci e dirigiti verso la
prima stazione e torna a casa dai tuoi, non tornare per nessu motivo... CAPITO
(Disse con tono serio)
Sakura: Sì! Ma che ne sarà di te ed Ino hanno fotografato
anche voi e si apposteranno lì perseguitandovi, io non posso....
Ino: Tenten ha ragione, sei tu quella esposta ora quindi
finquando la situazione non sarà risolta stai lontana da qui, resta in
periferia e gira il meno possibile che i gossip arrivano anche in paese
purtroppo ok.
Tenten: Brava Ino e poi io e Ino ce la caveremo benissimo ci
siamo mai abattute, quindi vai tranquilla se qualcuno ti riconosce fuggi in
qualche vicolo e nasconditi finquando la situazione non si calma e conttattaci appena
sei arrivata dai tuoi.
Sakura: Va bene! Però teniamoci in contatto anche io voglio
sapere come state
Ino: E come sta Sasuke (Continuò per lei)
Sakurà arrossì e abbassò la testa
Tenten: Su dai ti terremmo informata su tutto e tutti
Così si abbracciarono e si divisero. Sakura rientrò a casa e
Ino e Tenten si avviarono con circospezione al lavoro
Ino/Tenten: Che casino
******
Arrivarono in azienda con molta difficoltà quella mattina
ormai i giornalisti erano appostati ovunque, Sasuke per tutto il tragitto era
rimasto in silenzio osservando il paesaggio fuori, Itachi già sapeva a cosa
stava pensando ma lui proprio non sapeva come dissipare quel dubbio dalla mente
del fratello che in quei giorni lo stava logorando. Non conosceva quella
ragazza l’aveva vista giusto un paio di volte in tribunale, ma se aveva colpito
così profondamente il fratello non poteva essere una persona così subdola e
cattiva. No lui era convinto che tutto questo gran polverone l’avevano messo su
gli Hyuga e il fratello e la ragazza ci erano caduti giusto al centro.
Arrivarono finalmente in azienda. Itachi si fermò a parlare
con le guardie all’esterno
Itachi: non voglio giornalisti o ficcanaso, controlla ogni
entrata e uscita, qui devono entrare solo i dipendenti chiaro?
Guardia: si! Signor Uchiah
Poi raggiunse il fratello che già si stava avviando
all’ingresso.
******
Tenten arrivò finalmente a lavoro. Non bastava l’ansia di
sapere di quale morte doveva morire per il suo comportamento di ieri, ma come
se non bastasse si sentiva anche seguita quindi non faceva che guardarsi intorno
per vedere se qualche giornalista era nascosto dietro gli angoli.
Stava per entrare quando un energumero la bloccò
Guardia: si qualifichi
Tenten: bhe … ecco io… (non finì di parlare che)
Sasori: lei è con me è la mia stagista Tenten Higurashi
Guardia: Signor No Akasuno ma non ha il tesserino il signor Uchiah
…
Sasori: si lo so lo doveva ritirare ieri non si è presentata
a lavoroe non aveva nenache unvalida motivazione, è un’allieva molto
indisciplinata (finì la frase guardando tenten con aria di rimproverò), ma
comunque garantisco io per lei
Alla fine la guardia li fece passare, una volta arrivati nello
studio A Sasori si sedette al sua scrivania ma non disse una parola. Tenten dal
canto suo non sapeva cosa dire ma soprattutto non sapeva se doveva dire
qualcosa? Avrebbe dovuto aspettare che lui parlasse? La stava per licenziare?
Doveva cominciare a lavorare? Aaaaa … quell’attesa era snervante e così...
Tenten: INSOMMA DICI QUALCOSA … QUALSIASI COSA … LO SO HO
SBAGLIATO TI CHIEDO SCUSA MA PARLA TI PREGO ….
Il telefono dell’ufficio squillò Sasori rispose già sapendo
chi era e cosa voleva
Voce al telefono: falla salire!
Sasori: va bene (mise giù la cornetta del telefono) Sali
Itachi ti aspetta!
Disse solo questo poi riprese a lavorare al PC, Tenten non
disse nulla se proprio aveva deciso di giocare al gioco del silenzio lo avrebbe
assecondato.
Uscì dallo studio e si
diresse al piano superiore, aveva lo stomaco in subbuglio e il cuore ormai era
partito a 1000 battiti al secondo, cosa le avrebbe detto il Sig. Uchiah?
Avrebbe potuto continuare a lavorare lì? Oppure l’avrebbero esiliata in un angolo remoto del Giappone?
Arrivò finalmente
all’ufficio, bhe in somma c’era la targhetta con su scritto AMMINISTRAZIONE.
A.D. ITACHI UCHIAH doveva essere per forza quello.
Una segretaria seduta alla scrivania lì vicino la guardò
dall’alto in basso poi disse...
Segretaria: mhhh … tu devi essere la nuova assistente del
signor No Akasuna … un minuto l’annuncio
Tenten non voleva sbagliarsi ma le sembrava di aver colto una
punta d’odio in quelle parole
Segretaria: prego il signor Uchiah la sta spettando
Tenten entrò e richiuse la porta alle sue spalle. Quando lo
vide seduto alla scrivania che l’osservava intensamente come se stesse la
stesse studiando ebbe paura di lui, a Tenten sembrava quasi che le riuscisse a
leggere nella mente.
Itachi: La signorina Tenten Higurashi, finalmente la conosco
si accomodi pure
Tenten si mise seduta difronte a lui ma non riusciva a dire
una parola, insomma quell’uomo incuteva timore e rispetto aveva degli occhi
così penetranti, già sapeva come sarebbe andata a finire, sicuramente l’avrebbe
esiliata in un angolo remoto del globo.
Itachi: immagino che lei sappia il perchè si trova qui?
Tenten annuì
Itachi: mhh … sappia che quello che è accaduto ieri è un
fatto oltremodo increscioso e io non tollero che i miei dipendenti si comportino
in una tale maniera, perché qui pretendiamo l’eccellenza in tutti i campi, mi
capisce vero?
Tenten annui ancora una volta
Itachi: perfetto, quindi suppongo che quanto accaduto ieri
non si ripeterà più? (Itachi la guardò intensamente negli occhi aspettando una
risposta)
Tenten fino a quel
momento non era riuscita a mettere insieme due parole di senso compiuto, ma poi
finalmente prese coraggio e disse
Tenten: Sì! … Ma … questo vuol dire che non mi caccia via?
Itachi: no ma rimane al momento in prova, quindi faccia in
modo che episodi come quelli che sono accaduti nei giorni scorsi non accadano
più, mi sono spiegato?
Tenten: Sì! E mi scuso per il mio comportamento, le prometto
che non accadrà più (tenten stava per uscire ma Itachi la fermò)
Tenten uscì da qul ufficio tirando un bel sospiro di sollievo
e cacciando via tutta la tenzione accumulata in quel momento, solo che ora non
riusciva a levarsi le parole di Itachi dalla testa
Tenten: cos’avrà voluto dire? (disse tra se e se) “signorina
Higurashi … lui crede molto in lei non lo deluda ancora “ Forse effettivamente
Sasori ieri l’aveva difesa? Eppure lei con lui non era mai stata così gentile,
effettivamente Itachi aveva ragione doveva impegnarsi molto di più per fare in
modo che la sua fiducia non venisse sprecata, mentre pensava a quelle cose non
si rese conto che la segretaria che un attimo fa l’aveva annunciata ad Itachi la
spintonò “accidentalmente” per le scale andando via e sarebbe sicuramente
caduta se…
…: tutto ok, non ti sei fatta male vero?
Tenten alzò gli occhi verso la persona che gli aveva appena
salvato la vita, e vide un bel ragazzo alto coi capelli neri e occhi dello
stesso colore, lei proprio non capiva ma in quell’azienda se non erano belli e
fighi non potevano lavorare?
Tenten: no non mi sono fatta nulla grazie ! (gli disse
sorridendo) solo che non capisco che cosa abbia fatto a quella lì?
…: non gli badare è arrabbiata perché tu lavori con Sasori,
sai com’è è gelosa. Vieni ti accompagno io, a proposito io sono Shisui Shisui
Uchiah, tu devi essere la famosa Tenten? (disse porgendogli la mano)
Tenten (prese la mano in segno di saluto) si sono io piacere,
senti ma per caso sai dove ritirare il tesserino perché stamattina non volevano
farmi entrare
Shisui: Sì ti ci porto io, comunque ti conviene stare attenta
al personale femminile, anche perché il 90% delle ragazze qui è stato con
Sasori
Tenten: Ah! E latro 10?
Shisui si voltò e la guardò con aria divertita e disse...
Shisui: ci vorrebbe andare
Tenten: sì ma perché sono arrabbiate con me? Io non sono
andata a letto con lui, lavoro e basta
Shisui: è quello il problema (le si avvicinò) si crea molta
più complicità condividendo un progetto lavorativo che in una semplice notte
passata assieme, non trovi?
Tenten arrossì e voltò lo sguardo non rispondendo. Parlando
si ritrovarono all’ingresso, si fermarono d’avanti alla segreteria principale
Shisui: Charlie tesoro, sai che diventi sempre più bella
Charlie: Signor Uchiah lei ha sempre voglia di scherzare,
posso fare qualcosa per lei?
Shisui: bhe si, potresti dare il tesserino alla nuova
dipendente, (voltandosi verso Tenten) Tenten come?
Tenten:Tenten Higuraschi. Tenten guardava quella ragazza era
davvero bella alta formosa delle tette perfette lunghi capelli biondi e ricci,
non capiva come potevano essere gelose di lei
Charlie guardò Tentene le sorriase dolcemente: ah … sei tu? ti
spettavamo ieri, comunque se vuoi un consiglio d’amica sta molto attenta al
personale maschile di quest’azienda … sono tutti dei farfalloni e bugiardi ( disse
ridendo allegramente e guardando di sottecchiShisui)
Shisui le sorrise...
Shisui: tesoro così mi ferisci
Tenten cominciò a
ridere pure lei: grazie del consiglio lo terrò a mente
In fine ritornarono allo studio fotografico, Shisui
semplicemente entrò dentro
Sasori quando vide entrare l’amico restò infastidito dal suo
comportamento
Sasori:non si bussa? (disse non distogliendo lo sguardo dal lavoro
che stava facendo)
Shisui non si curò delle suo parole si avvicinò alla postazione
di lavoro del rosso, per vedere cosa stesse facendo poi disse: ho trovato una
cosa che ti appartiene(disse indicando Tenten)
Tenten dopo essere entrata non disse una parola semplicemente
aveva cominciato a lavorare. Non voleva deludere le sue aspettative ancora una
volta, lui avevamesso in gioco tutto per lei, si era preso colpe che non gli
apprettavano, questa volta gli avrebbe dimostrato che non aveva fatto male a
credere in lei.
Sasori si voltò verso Tenten quando l’amico gliela indicò, ma
non disse nulla continuò ad osservare le uniche 400 foto salvate di due giorni
fa
Shisui: belle, specialmente questa( disse indicando la foto
di una ragazza con un completino intimo) sembra fatta da te
Sasori strinse i pugni dalla rabbia: ora basta , non hai
nulla da fare tipo non so lavorare, esci? (disse con tono nervoso, tentando di trattenersi)
Shisui: scusa, me ne vado, volevo solo dirti che forse dovresti
essere più collaborativo invece di rinchiuderti in un mutismo selettivo (stava
per uscire, ma prima si rivolse a Tenten) bhe ci si vede Ten-chan non cacciarti
ancora nei guai ( in fine uscì)
******
Sakura era ritornata a casa non con poche difficoltà, ora
capiva perché Sasuke voleva vivere una vita semplice lontano dai riflettori,
lei aveva appena passato una mezza giornata inseguita dai paparazzi e già non
ne poteva più.
Prese uno zaino e cominciò a riempirlo, Tenten aveva ragione
doveva allontanarsi da lì almeno fino a che le acque non si sarebbero calmate.
Una volta preparata la borsa si mise il cappello e gli occhiali da sole comprati
in quegli attimi e appena l’indossò un ricordo le balenò nella testa.
Inizio flash bake
Sakura: un
caffè ristretto da portare , grazie …
Sasuke:”
subito … ehi , che …”
Sakura:”
oh scusa – si era completamente dimenticata che lavorava li – ciao … se stavi
per chiedermi cosa ci faccio qui, bhe … mi sembra logico prendo un
caffè …”
Sasuke: “
No io , veramente … stavo per chiederti cosa ci facevi con quegli occhiali
stratosferici sul naso, ma vista la tua ordinazione , ho avuto la mia risposta,
non devi aver dormito per niente … immagino”
Sakura:”
cosa dici … io ho dormito è solo … che vanno di moda …”
Sasuke:”
Sì sì , non ne ho dubbi – dice mentre
inserisce il filtro sotto la macchina del caffè – per questo non li metti mai”
Sakura:”
ehi ma tu cosa ne sai??”
Sasuke:” bhe ,
me lo hai detto tu … quando siamo usciti l’altra sera mi dicesti che gli
occhiali da sole non riuscivi a sopportarli , specificando quelli grandi …”
Disse
sfilandogli gli occhiali …
Sasuke:”
wow sono anche più grandi di quello che pensavo …”
Sakura:”Ridammeli –
riprese gli occhiali – è solamente che …”
Sasuke:”
non preoccuparti non devi darmi una spiegazione , capita … di non riuscire a
dormire, però … ti ho dato davvero tutto questo tormento ?”
Disse
porgendogli il caffè e avvicinandosi un po’ a lei … lei lo prese in maniera
molto stizzita …
Sakura:”
No … grazie” rispose di rimando
Sasuke increspando
sulle labbra un lieve sorriso, la guardò andare via:” Di nulla Sakura … “
Fine Flash
Bake
Scosse la
tesata poi uscì dal palazzo facendo attenzione che nessuno stesse nei pareggi,
infine si diresse alla stazioneper
tornare dai suoi genitori.
Sakura appena
scese dal treno tirò un sospiro di sollievo, finalmente era riuscita a seminare
quei maledetti giornalisti, non riusciva a capire come facessero ma ogni qual
volta si fermava e pensava di essere al sicuro qualcuno la riconosceva e
cominciava a scattare foto anche col cellulare, era sfinita ma finalmente era
arrivata a casa dai suoi si guardò intorno per essere sicura che nessuno
l’avesse seguita fino a lì e poi bussò alla porta.
Una donna anziana le venne ad aprire
Sakura: (appena la vide la strinse forte) Obachan come stai
mi sei mancata tantissimo
Ayako:la mia dolce Sakura come stai?
Entrarono in casa entrabe e sia la mamma che il padre la
salutarono con gioia, non riusciva a spiegarsi il perché ma, stare in quella
casa la faceva sentire protetta e al sicuro come se tutti i problemi di qui
giorni fossero volati via.
La sua vecchia stanza, quanti ricordi che nostalgia quanti
pigiama party fatti lì, si ricordava quando una sera di nascosto fecero entrare
dei ragazzi, le urla del padre probabilmente arrivarono fino in Cina (rise a
quel pensiero).
Si sedette sul suo letto, pensando a Sasuke ormai non faceva
che pensare a lui, quel ragazzo le aveva riempito la mente e il cuore ormai e
lei non riusciva più a liberarsene.
Sakura” chissà cosa sta facendo, cosa penserà di questa nuova
situazione? E se sta pensando che sia ancora colpa mia?Che mi sia venduta la notizia?” scosse la
testa da quel pensiero orrendo, sperando vivamente che non fosse così, ad un
certo punto sua nonna entrò nella stanza e si sedette accanto a lei
Ayako: cosa succede alla mia piccola Sakura? Cosa turba i
tuoi pensieri dillo alla tua O bachan
Sakura sospirò pesantemente: O bachan ho combinato un casino
( poggiò la testa sulle sue ginocchia e calde lacrime comiciarono a scendere)
La nonna cominciò ad accarezzarle la testa dolcemente: non
piangere piccola mia, sai come si dice dove ci sono le lacrime?...
Sakura: (continuò per lei) c’è anche l’amore (sorrise, sapeva
che la nonna aveva capito tutto, anche perché lei praticamente leggeva solo
giornali di gossip)
Ayako: piccola mia se anche lui prova almeno un quarto di
quello che provi tu capirà
Restarono ancora così per un po' di tempo poi la madre
comparve sulla porta per chiamarle per la cena, ma quelle semplici parole
l’avevano risollevata, l’unico problema era sapere se effettivamente Sasuke
provasse ancora qualcosa per lei o effettivamente l’aveva cancellata dalla sua
vita.
******
Tenten guardò l’orologio erano già passate due ore …
wuuu… non sapeva perché ma, quando
aveva la macchina fotografica tra le mani tutto quello che le stava attorno
spariva, c’era solo lei ne nient’altro.
Tenten: ok pausa, vide il resto dello staff uscire chi per un
caffè, chi semplicemente per prendere una boccata d’aria e alla fine si voltò
verso il suo professore, era incredibile ancora non aveva detto una parola
perfetto non sarebbe stata lei a interrompere quel silenzio, l’unica cosa che
fece fu poggiare le due macchine fotografiche sulla scrivania e poi si sedette
difronte a lui, accavallando le gambe e incrociando le braccia guardandolo con
aria di sfida.
Tenten” vediamo se ti faccio parlare ora” pensò
Sasori la guardò di rimando pensando che quella ragazzina era
molto più sfrontata di quanto immaginasse, nonostante stesse nel torto marcio
sarebbe stato meglio per lei che il lavoro di quella mattina fosse stato buono
se non voleva morire, prese la prima macchina fotografica e cominciò ad esaminare
le fotografie.
Sasori:”merda se è un buon lavoro anzi ottimo” (pensò, poi disse
… anche se di mala voglia) bene (cominciando a passare tutti i dati sul PC).
Tenten dal canto suo aveva sfoggiato un sorriso che gli
illuminava tutto il viso, si sedette vicino a lui e cominciò a selezionare
anche lei le foto da scegliere per il book, dicendo: lo so che va bene e ti ho
fatto anche parlare ( disse facendogli la linguaccia)
Sasori sospirò rassegnato gettando la testa all’indietro e
passandosi una mano tra i capelli, era mai possibile che quella ragazzina lo
stava facendo rammollire, se fosse stato un altro non lo avrebbe mai perdonato
dopo quello che aveva fatto ma … lei..., la guardava scegliere le foto al PC aveva
un qualcosa di disarmate certo era brava ma Shisui non aveva ragione, le
fotodi Tentennon erano ugualialle sue erano totalmente diverse riuscivano
a ritrarre le cose come se chi le faceva guardasse il mondo per la prima volta.
La fece voltare verso di lui, la guardò intensamente negli
occhi e le si avvicinò pericolosamente al viso, dal canto suo Tenten sentiva il
cuore che ormai stava facendo le valige e andava via e le guance erano
praticamente in fiamme .
Sasori: non ti azzardare mai più a comportarti in una maniera
così avventata
Furono richiamati da
dei rumori che provenivano dall’esterno, ma cosa stava accadendo?
*****
Shisui stava tentando di mettere insieme qualche idea se non
voleva che il cugino lo cacciasse a calci dall’azienda, ma tutto quel baccano
non lo faceva concentrare, si fermò per un attimo a riflettere se Itachi avesse
preso in considerazione l’dea di fargli uno studio insonorizzato, ma poi decise
di lasciar perdere già sapeva come sarebbe andata a finire.
Sentì ancora urla e decise di affacciarsi per vedere chi è
che fosse, e fu così che vide una povera ragazza strattonata dai giornalisti.
Decise di aiutarla, oggi era proprio il giorno del buon samaritano.
Prese il telefono e compose il numero per contattare il
guardiano.
Ino non ne poteva più, erano ore che tentava di entrare ma
quei mostri non la lasciavano passare per non parlare del deficiente di
bodyguard che era all’ingresso che nonostante avesse il tesserino non l’aveva
fatta entrare … oooooh ma se fosse riuscita a mettere piede dentro l’avrebbe
fatto licenziare.
Guardia: chi parla
Shisui: cosa sta succedendo lì sotto? Cosa è tutto questo
baccano
Gardia: mi scusi Sigor Uchiah, ma qui c’è una signorina che
pretende di entrare e io...
Shisui: ha il tesserino?
Guardia: si!
Shisui: E ALLORA perché KAZZO NON LA FAI ENTRARE IDIOTA!
Guardia: mi scusi ha ragione, la guardia finalmente fece
entrare Ino
Ino: cosa ti avevo detto
Ino appena entrò in azienda vide la sua amica che era uscita
per vedere cosa stava succedendo, lei le corse incontro e l’abbracciò.
Ino: Ten-chan (corse verso di lei) non sai cosa mi è successo
è stato orribile, giornalisti ovunque, e poi quello stupido guardiano non
voleva farmi entrare nonostante il tesserino....
Tenten: Su Ino ora calmati e siediti ( mentre andava a
prendere una bottiglina d’acqua alla sua amica, vide un’altra figura entrare in
azienda … NEJI)
Neji: Tenten stai bene (disse abbracciandola)
Sasori che pure lui era uscito per vedere cosa stesse
succedendo, quando vide la SUA allieva tra le braccia d’un altro, non sapeva
perché ma provò un certo fastidio.
Tenten si scostò infastidita, come si permetteva di venire a
vedere se stesse bene o meno, dopo che il problema lo aveva creato totalmente
lui.
Neji non capiva la reazione della sua ragazza, ma non ci badò
molto e disse...
Neji: dai vieni torniamo a casa, non è sicuro per te restare
qui
Tenten non capiva se era più scemo o più deficiente, forse il
problema era che non ci arrivava proprio...
Tenten: io non vengo in nessun posto, sto lavorando e poi non
mi sembra che tu ti sia preoccupato della pericolosità della cosa, quando hai
mandato quel tizioa fare le foto a
Sakura
Neji la guadò infastidito poi le prese il polso tirandola con
forza.
Neji: ne parleremo quando saremo a casa. Ora vieni!
Tenten: ( Disse puntando i piedi) ho detto che non vengo a
casa con te, LASCIAMI MI FAI MALE
Sasori fino a quel momento era rimasto in disparte ma non poté
fare a meno di intervenire vedendo quella scena
Sasori tirò Tenten a sè, facendo lasciare la presa a Neji dal
suo poso.
Sasori: a quello che vedo non vuole seguirti
Neji: non sono affari che ti riguardano No Askasuna
Sasori. Invece sì! Vedi Hyuga (disse con disprezzo) lei
lavora con me e non penso che gli abbia dato un permesso per uscire
anticipatamente, quindi mi sa che ti tocca aspettare per parlare con lei
Neji: e va bene, ti aspetto nel mio studio dopo il
lavoro(disse nervosamente rivolto a Tenten)
Tenten lo guardò con rabbia, non gliela avrebbe fatta passare
liscia.
Tenten massaggiandosi il polso: grazie (Disse riferendosi a
Sasori)
Sasori le prese la mano e osservò il suo poso : mica ti fa
molto male, dovresti stare più attenta
Tenten: no non mi fa male
Sasori:bene ora andiamo oggi stiamo perdendo anche troppo tempo
(disse riavviandosi verso lo studio)
Tenten lo guardò andare via, perché quando gli stava vicino
provava una strana sensazione di farfalle allo stomaco?
******
Ormai avevano finito, anche l’ultimo ragazzo dello staff era
andato via, era giunto il momento di andare a parlare con Neji.
Stava per uscire quando Sasori la fermò
Sasori: forse non dovresti andare sola, non mi sembra un tipo
molto affidabile o calmo (disse guardando il suo poso che era ancora un po'
rosso)
Tenten: Tranquillo non ti preoccupare, ci vediamo domani
(disse sorridendo e salutandolo con la mano)
Sasori la vide andare via, anche se gli aveva sorriso si
vedeva che era preoccupata forse avrebbe dovuto aspettarla, non gli piaceva
come l’aveva trattata lo Hyuga.
Tenten entrò nello studio di Neji, vide che lui la stava
aspettando
Neji: come ti è saltato in mente di dare spettacolo proprio
all’ingresso dell’azienda.
Tenten: t’interessa davvero solo questo Neji? T’importa solo
quello che le persone possano pensare di te? Forse per questo eri tanto
preoccupato t’importava solo che i giornalisti non associassero il tuo nome a
Sakura o a me
Neji le si avvicinò accarezzandole una guancia: Ten ma cosa
ti passa per la testa, sai che io ti amo
Tenten scacciò quella mano infastidita: AMORE ? AMORE? TU NON
SAI COS’E’ IL RISPETTO FIGURIAMOCI L’AMORE, COME PUO’ UNA PERSONA CHE
SUBDOLAMENTE FA SEGUIRE UNA POVERA RAGAZZA CHE FINO A QUEL MOMENTO LO HA SOLO
AIUTATO E GLI FA SCATTARE DELLE FOTO, IN UN MOMENTO COSI’ INTIMO DELLA SUA
VITA. COME FA UNA PERSONA COSI’ ACONOSCERE UN SENTIMENTO TANTO PURO. (Gli dice con tutta la rabbia che
covava)
Neji: Ten ora calmati non sai di cosa stai parlando
Tenten: già hai ragione non lo so, spiegamelo perché io non
so neanche più se io e te stiamo insieme o no?
Neji: Tenten non posso spiegarti tutto quello che faccio, non
c’è bisogno di arrabbiarsi tanto sono solo affari
Tenten: AFFARI? AFFARI? DAVVERO NEJI PER TE DUE PERSONE, LE
LORE VITE ORMAI SPUTTANATE COMPLETAMENTE SONO AFFARI?
Neji: TENTEN ORA SMETTILA STAI DELIRANDO NON TI RIGUARDANO QUESTE
COSE TEL HO DETTO
Tenten: Già hai ragione, ormai è da molto che quello che fai
tu non mi riguarda allora sai che ti dico, che da oggi anche quello che faccio
io non ti riguarda, da oggi considerati un uomo libero ( si sfilò il suo anello
di fidanzamento e glielo lanciò in faccia) addio Neji.
Uscì di corsa da quell’ufficio piangeva ma non per la
rottura, perché fino a quel momento era stata così ceca da non vedere che
mostro le stava affianco era una stupida.
Neji rimase lì senza riuscire a dire nulla, raccolse l’anello
da terra e l’osservò per un po', non riusciva a credere che la sua Tenten
avesse fatto una cosa simile, eppure in quegli anni lei era sempre stato un
punto fisso nella sua vita, una voce lo ridestò …
Itachi: sai ero venuto qui per dirtene quattro dopo lo scherzetto
che hai fatto a mio fratello, ma a quanto pare già ci hanno pensato e poi
sarebbe troppo crudele infierire ulteriormente … sarebbe come sparare sulla
croce rossa.
Itachi uscì da quella stanza mentre Neji strinse i pugni,come
poteva non odiare gli Uchiah e chiunque gli stesse attorno, come quel fotografo
assurdo dongiovanni era sicuro che il cambiamento di Tenten era dovuto anche
alla sua vicinanza, voleva che fosse nuovamente sua, doveva essere sua.
Capitolo 21 *** TENTEN HIGURASHI E SAKURA HARUNO ***
Capitolo 21
TENTEN HIGURASHI E
SAKURA HARUNO
“HYUGA VS UCHIAH”
Itachi si dilungò il più possibile
nel discorso fatto a Mirabashi Soigetzu mentre erano in riunione.
Itachi: Dopo quello che è
successo con la pubblicazione di quelle fotografie siamo ancora più in
difficoltà, in quanto anche la stampa ci metterà in una posizione di svantaggio
dando credito agli Hyuga che ci ritengono inesperti a gestire un’ azienda di tale
portata.Quindi, Soigetzu devi procurarmi quella lista che contiene tutti i
nomitivi degli azionisti e investitori che da anni sono legati alla produzione
e le vendite di casa Uchiah in quanto tale, e non come associato degli Hyuga.
Soigetzu: Capisco! Comunque sia
la produzione rimane vostra ed è costantemente in espansione.Mio padre mi ha
lasciato la delega per il voto anche da parte sua dicendomi che avrei comunque
fatto la decione giusta, e posso dirti che per quanto riguarda noi avrete tutto
l’appoggio di cui avete bisogno. Siamo convinti che gestire la propria produzione
da soli non potrà che far salire le vostre azioni ancora di più.
Noi Mirabashi sappiamo benissimo
che purtroppo per esigennze siete stati obbligati ad associarvi agli Hyuga che
hanno acquistato il vostro marchio in cambio della vostra produzione, ma di questa
unione vi hanno lasciato solamente la fetta più piccola di percentuale
lasciando comunque il nome Uchiah remanesse in ombra in maniera tale da potervi
tenere in pugno.
Fortunatamente vi siete accorti
del loro sfruttamento e mossi nella giusta direzione avete saputo acquisire
gran parte di azioni comprate a basso costo e poi rivendendole ad un prezzo più
alto, conquistando così una fetta ampia di investitori interessati alla vostra
produzione, e facendo vostre quelle azioni di piccole e medie imprese nel campo
dell’abbigliamento che sapevate di poter sfruttare portandole a livelli più alti,
quindi acquisendo anche nuovi azionisti.
Ora che siete riusciti ad entrare
nel mondo del bussinesse e sapete come muovervi, siamo sempre più convinti che
la scissione sarà la strada migliore. Ti darò quella lista aiutandoti a fare
pressione anche su quei nomi che da anni hanno investito su di voi, proprio per
la vostra produzione e non per la potenza del nome Hyuga e sanno che il nome
Uchiah ora può avere un posto di rilievo come azienda e non più come associato.
Va bene ci vediamo domani, ti porterò la lista e cominceremo da subito il
lavoro.
Itachi: Va bene grazie per il
vostro appoggio Soigetzu, ve ne sono grato.
Soigetzu: Sarà un piacere per noi
poter fare affari con voi.
Così si strinsero la mano in
segno d’intesa.
*******
Tenten lanciò il giornale (e-magazine)
sul tavolo dove Ino stava comodamente facendo la propria colazione.
Ino seduta in maniera scoposta
sulla sedia prese il giornale, lanciato in malo modo sul tavolo da Tenten ed
osservò la copertina. Lo prese rapidamente e lo guardò sorpresa e stupita...
Ino: Guarda!...
Tenten: Sì! Lo so è
incredibile...
Ino: SIAMO DIVENTATE FAMOSE
(Disse sbottando con entusiasmo)
Tenten l’osservò perplessa...
Tenten: MA COSA DICI!!! Non ci trovo
proprio nulla di eccitante IO. Ora non solo Saku-chan è perseguitata ma lo
saremo anche noi. ODIO essere al centro dell’attenzione...
Ino sembrava quasi che non la
stesse ascoltando
Tenten: Pronto Inooo, ci sei???
Ino: (Con occhi sognanti ed
incantati) Guarda nonostane la foto sia presa di sfuggita sono venuta bene
Tenten: LA VUOI SMETTERE! Hai
letto il titolo almeno?
Ino: (Leggendo ad alta
voce)TENTEN HIGURASHI E SAKURA HARUNO AMICHE O NEMICHE?
Ino incuriosita da qul titolo,
continuò a leggere uno stralcione dell’articolo...
Ino: (Leggendo)---- Ino Yamanka modella affermata “WAU! NONOSTANTE
ABBIA APPENA COMINCIATO, QUI E’ SCRITTO CHE SONO AFFERMATA” (pensò sogante
continuando a leggere) della famosa casa di moda HyugaUchiah, compare come AMICA
della fiamma di Sasuke Uchiah, che in questi giorni sta spopolando per il
grande clamore che è riuscito a scuotere l’articolo pubblicato nei giorni
scorsi, mostrando le foto dei momenti più intimi dell’ EX Avvocato degli Hyuga
Sakura Haruno e il secondogenito di casa Uchiah , definito l’uomo del mistero.
Ma quello che stupisce ed innalza
la curiosità è quella che tra le amiche della bella cenerentola che ha rapito il
cuore (e non solo) del bello scapolo della famosa casa di moda, compare anche
il volto di Tenten Higurashi, altra protagonista della medisima azienda
fidanzata con il primogrnito della famiglia Hyuga, (Neji). Entrambe le ragazze
non hanno rilasciato nessuna dichiarazione, dicendo di non sapere nulla
dell’accaduto ma la verità è che tutte e tre le belle principesse dei
riflettori della più grande e menzionata Azienda di abbigliamento e (moda chic)
si ritrovano insieme nel vortice del ciclone che continua ad incuriosire i
nostri lettori. Quello che noi cerchiamo sono le risposte alle nostre
succulente curiosità.
Ino Yamanaka conoscitrice in toto
e ammiratrice delle favolose creazioni della sudetta casa di moda nonchè modella
ormai in tutto e per tutto della stessa, come faceva a non conoscere (le verità
nascoste) della propria amica delle medie?
Ma soprattutto Tenten Higurashi,
il suo personaggio di quasi futura sposa di Neji Hyuga così schiva e riservata,
avrà voluto proteggere il segreto della propria amica? O tenerlo per sè per poi
aiutare il proprio fidanzato nella sua lotta contro gli Uchiah che ormai
continua ancora, lasciando così che il proprio principe rivelasse tali verità
per screditare la persona di Sasuke Uchiah e la credibilità sua e della propria
famiglia per la scalata al possesso assoluto dell’azienda?
Dov’è la verità?TENTEN HIGURASHI E SAKURA HARUNO HYUGA VS
UCHIAH.----
Ino esclamò...
Ino: (Con gli occhi sbarrati) OH
MIO DIO!!! Quale mente perversa ha partorito una tale storia assurda.
Tenten: Siamo davvero nei guai.
Ma poi sa continuano così dovremmo solamente scappare dal paese (Disse
spaventata)
Ino: Non essere melodrammatica
come la piccola Principessa (fece una piccola risatina) di Saku.chan..
Proprio in quel momento il
telefono di casa squillò, era Sakura che avendo letto l’articolo era preoccupatissima
per le sue amiche...Ino rispondendo al telefono disse ...
Ino: Saku-chan!!! (Disse
sorseggiando l’ultimo goccio di caffè che stava prendendo)
Sakura urlava come un ossesso per
il telefono era furiosa.Come si permettevano di fare certe affermazioni? Non
sapevano nulla nè di quello che c’era stato tra lei e Sasuke, tanto meno del
rapporto profondo che univa lei elle sue dolci amiche
Sakura: Sono profondamente
dispiaciuta, vi sto tirando con me in questo baratro, io...
Ino: Calmati! Sono appena le 6:40
e sia tu che tenten mi state travolgendo con la vostra ansia. Ragazze (Disse
rivolgendosi anche a Tenten ma continuando a parlare al telefono) i petteglezzi
sono così, sono semplicemente frasi scennesse messe insieme dai giornalisti per
fare il proprio scoop, Sakura tu continua a rimanere lì e Tenten continuerà la
sua vita le acque prima o poi si calmeranno “almeno lo spero” pensò poi...
Sakura: Sì! Lo so sono
melodrammatica, ma anche per Tenten mi spiace, cosa c’entrano lei e Neji
Ino: Va beh credo proprio che al
momento Neji non gli interessi più nulla... Si sono lasciati ieri, almeno
Tenten l’ha lasciato... Finalmene...
Sakura: Beh credo di sapere il
perchè, ma non nego che ho tirato un sospiro di sollievo anche ionel sentirlo...
Tenten: Grazie per farmi sentire
sempre più una stupida nel non essermi accorta prima dell’idiota che avevo
affianco e che stavo per sposare
Disse Tenten mettendo il
broncio... Sakura ed Ino di tutta risposta fecero un semplice risatina sulla
pelle dell’amica...
Ino: Dai Ten ti vogliamo bene lo
stesso nonostante questo...
Tenten di tutta risposta le tirò
l’asciugamano che stava utilizzando per asciugarsi il viso dietro la testa, poi
risero tutte e due sentendo che lo faceva anche la loro Sakura dal telefono.
Tenten che voleva salutarla anche
lei prese l’apparecchio dalle mani di Ino una volta che quest’ultima finì di
parlare e salutare la loro amica.
Tenten: Hey Saku-chan, davvero
non ne facciamo un dramma si risolverà tutto.Per il momento possiamo dirti che
purtroppo non abbiamo visto Sasuke, ma l’aria anche lì in azienda è tesa e
avendo conosciuto Itachi il fratello, non credo che la cosa si chiuda con il semplice
silenzio da parte loro. Per il momento ti diciamo che lì in azienda hanno
formato una barriera di protezione non indifferente, quindi stai tranquilla. Ti
mandiamo un forte bacio e continueremo ad aggiornarti appena possiamo.
Sakura: Ok ragazze, vi voglio
sempre un mondo di bene un abbraccio
Così staccarono la telefonata.
Tenten sapeva che la sua amica era in pena per loro, ma era certa che la sua
maggiore sofferenza era rivolta a quel ragazzo che l’aveva completamente
sconvolta. Sperava con tutto il suo cuore che la reazione avuta da Sasuke quella
sera fosse sta dettata solamente da un raptus iniziale di rabbia e che il suo
interesse verso Sakura-chan dimostrato prima dell’accaduto fosse sincero...
“altrimenti gli spezzo le gambe” pensò.
Ino finì di vestirsi e vide
Tenten che continuava a tirarsi giù la manica del giacchino che aveva messo, ma
per quanto ci provasse la fasciatura ancora presente per il livido che quella
(merda) le aveva lasciato si sarebbe comunque notata così le disse...
Ino: Ten...
Tenten sobbalzò prestagli poi
attenzione, Ino continuò...
Ino: 1- questo giacchino è della
scora stagione, 2- fa caldo e questo è cotone doppio e credo che per il mese di
Giugno e la temperatura di oggi non riuscirai a tenerlo per molto e 3- la
fasciatura si noterà comunque perchè le maniche si portano al di sopra del
polso, quindi smettila di rovinarlo continuando a tirare una manica che
comunque ritornerà sù.
Tenten: Hai ragione! Ma come
faccio a presentarmi a lavoro in questo stato, Sasori già ieri ha fatto storie
se scoprisse che livido si è formato non mi farebbe scattare neanche una foto.
Ino: Ma ti fa molto male?
Tenten: No! Il dolore non è forte
ma il livido presente si è espanso ed è nel pieno della sua formazione quindi
di un violaceo molto forte, se si vedesse potrebbe sembrare che sotto ci sia
chissà quale frattura o comunque problema ci sia.
Ino: Beh in questo caso basterà
mostrare e spiegare che il polso sta bene ed è solamente un semplice livido,
senza alcuna ripercussione fortunatamente.
Tenten: Sì! Speriamo che funzioni
(disse poi guardandosi allo specchio) ok niente giacchino.
Così si cambiò, mettendo sulla
sua canotta nera un semplice smanicato di jeans corto in vita
Ino:Sì! Così và molto meglio
Tenten: Ok. Andiamo prima che si
faccia tardi.
Ino guardò fuori dalla
finestra,che casino che c’era come
avrebbero fatto ad uscire? In quel momento squillò nuavamente il telefono...
Tenten:Pronto! Chi parla?...
..... : Ten sono Neji. So che
dopo quello che è successo tu probabilmente non vorresti neanche sentirmi, ma
ti prego lascia almeno che ti aiuti in questo momento. Ho appena finito di
leggere l’articolo di stamattina e così per evitare che vi assalisserò
nuovamente i giornalisti vi ho inviato un’auto per portarvi qui al lavoro...
Mentre Neji continuava a parlare
Tenten sentì Ino che diceva guardando fuori dalla finestra...
Ino: Tenten per caso Neji ha
inviato qualche auto a prenderci???
Tenten: (Disse distaccandosi
leggermente dal telefono) Sì! Me lo sta dicendo in questo momento, ha mandato
un’auto.
Ino: Beh qui fuori ce ne sono
due, quindi non credo che siano entrambi da parte di Neji...
Tenten:COSA!
Neji che sentì la voce della SUA
Tenten allarmata, disse...
Neji: Tenten cosa sta succedendo?..
Contemporaneamente squillò il
cellulare di Tenten. Visto che lei era ancora al telefono rispose al suo posto
Ino, leggendo il nome di Charlie la segretaria dell’ azienda ...
Ino: (Rispose guardando Tenten e
le disse a voce bassa mettendo la mano sul microfono del cell) è Charlie, metto
in viva voce (poi continuando rivolgendosi a Charilie) Dimmi Cherlie sono Ino
Yamanaka, Tenten al momento è impegnata e non può rispondere puoi dire anche a
me?
Charlie: Certo signorina
Yamanaka, riguarda comunque anche lei. Vede non so ma dovrebbe essere già
arrivata, i Signori Uchiah hanno preferito vista la situazione che si sta
venendo a creare che fosse meglio venire a prendere sia lei sia la signorina
Higurashi direttamente con un auto aziendale, per non crearvi ulteriori disagi.
Vede è già arrivata?
Ino: Certo Charlie! E’ arrivata
proprio in quest’istante. Vi ringraziamo per l’interessamento e aiuto che ci state
dando
Charlie: Non si preoccupi
signorina Yamanaka. Anzi i Signori si sono raccomandati molto di dirvi, che da
questo momento in poi quest’auto vi verrà a prendere ed accompagnare tutti i
giorni per arrivare al lavoro ,e qual’ora ne avreste bisogno potrete usufruirne
anche in caso di esigenze personali.
Ino: WAUUU.... (Esclamò Ino
incantata da tante attenzioni, per lei era un sogno)...
Charlie: Come ha detto?...
Ino: No! dicevo, va bene allora
ci vediamo al lavoro ciao Charlie (Disse ricomponendosi)
Charlie: Va bene, arrivederla
signorina Yamanka
Tenten era rimasta a sentire la
telefonata in vivavoce. Quanta premura per due sconosciute li stava davvero
cominciando a rivalutare come persone, nonostante la loro amica se li sarebbe
potuta inimicare tutti, invece stava accadendo proprio il contrario. “Sakura
sento che questa volta hai fatto centro” pensò.
Neji: Allora la macchina è
arrivata?
Tenten: (Ridestandosi da
quell’attimo) Sì!Sì! Proprio in questo momento...
Neji. Bene allora ti aspetto al
lavoro. Credo che potrebbe andare bene fare così tutti i giorni che lavorerai
qui, provvederò poi a tenerti lontana da queste attenzioni assurde se poi vuoi
potrei anche farti finire il tirocineo prima in maniera tale che non dovrai
lavorare più in questo luogo che al momento t’ imbarazza...
Tenten quasi non l’ho ascoltava
più. Se davvero queste erano le sue scuse facevano schifo, ne doveva fare di
strada per diventara un vero uomo a quell’essere viscido.
Tenten: Neji non c’era bisogno di
tanto riguardo sapremo cavarcela ugualmente, ma non credo proprio che salirò su
quell’auto.(Disse in maniera decisa)
Così staccò la telefonata. Prese
le sue cose, le chiavi di casa e gli occhiali che ormai portavano anche lei ed
Ino da quando era cominciata questa storia.
Ino: Beh!... allorache si fa? Abbiamo due lussuose scalte.
Disse Ino finendo di darsi
un’ultimo sguardo allo specchio e controllado la propria borsa. Tenten aveva
uno sguardo deciso non sarebbe tornata indietro, il destino aveva messo Neji
Hyuga sulla sua strada, ma le scelte per il suo futuro le faceva lei punto e
basta.
Tenten: Non c’è bisogno di
chiederlo, se gli Uchiah ci stanno tendendo la mano mi sembra logico accogliere
l’aiuto datoci.
Ino: (Guardando la sua amica in
maniera fiera) Sono orgogliosa di te Ten.
Così uscirono di casa e fecero
una corsa dentro l’auto che le aveva raggiunte fino al portone, salirono e si
avviarono al lavoro.
L’autista della macchina inviata
da Neji conferò semplicemente allo Hyuga che le ragazze avevano preso un
ulteriore auto venuta a prenderle per il medisimo motivo. Neji sentendo questo
non potè far altro che stringere le mani in un pugno, facendo diventare le
nocche bianche...
Neji: Maledetti Uchiah ... (Disse
digrignando i denti)
*******
Ino e Tent erano sedute sul
sedile posteriore dell’auto, stavano
vedendo come fuori dall’azienda i giornalisti aumentavano di numero...
Ino: Sempre peggio. Ora che sanno
anche di te.
Tenten: Tra un pò non ci sarà più
nulla da sapere, perchè tutto si calmerà
Yuki: Signorina Higurashi appena entrerete
nell’azienda sarete scortate da una guardia, lì troverà un medico per
controllarle il polso.
Tenten: Ma io sto bene posso
lavorarci è solamente...
Yuki: Non si preoccupi è una
semplice precauzione per tutelare la salute dei propri dipendenti...
Poi aggiunse..
Yuki: Anche il Signor No Akasuna
ha insistito, quindi il signor. Uchiah si è sentito in obbligo visto anche che
l’episodio è avvenuto durante l’orario lavorativo,in
fondo è per il bene della sua salute.
Tenten Rimase in silenzio annuendo
semplicemente. Ancora una volta Sasori si era preoccupato per lei, “ma chi sei
davvero tu?” pòensò a quel punto. Eppure i loro primi incontri non erano stati
dei migliori invece ora stava riscoprendo una nuova persona, forse quello che
era vero (è che non si può giudicare un libro solo dalla copertina...) Sorrise
a quel pensiero, comunque quello che sapeva era che ogni volta che Sasori le
rivolgesse delle attenzioni si sentiva sempre più vicina a lui, era come le
aveva detto Shisui Uchiah? Che condividere un progetto lavorativo insieme era
molto più personale di una notte passata insieme a quella persona? ... Così
mentre la sua testa balenava in questi pensieri arrivarono finalmente al
lavoro, perchè si sentiva così ansiosa di entrare per vedere il volto di
Sasori???
La guardia messa a disposizione
per le ragazze aprì la portiera e fece da schermo tra i giornalisti che continuavano
a scattare foto e fare domande elle ragazze, così arrivarono all’interno
dell’azienda. Itachi, Sasuke e Sasori erano appena arrivati seguiti poi dai due
cugini Uchiah.
Shisui: Ten-chan! Cel’avete fatta
ad arrivare sane e salve. Visto Itachi hanno fatto le brave bimbe e preso
l’auto, vero signorina Higurashi nonchè futura signora Hyuga
Disse Shisui ridendo ella cosa
...
Tenten: Come siamo allegri signor
stilista (disse con tono ironico), non fai ridere
Shisui: Beh non farà ridere la
cosa in sè anche perchè già sembrava assurda di suo, ma l’articolo scritto è
divertente cosa ne dici?
Tenten: Che potevano
risparmiaserlo, sono un mucchio di cretinate, comunque...
Itachi: Signorina Higurashi!
Interruppe Itachi quella
conversazione, portando l’attenzione sul polso ancora fasciato di lei.
Itachi: porta ancora la
fasciatura al braccio. Sono sorpreso mi aveva detto che era una cosa da nulla,
ma in questo momento noto addirittura che è più larga, le spiace se diamo una
controllata gisto per precauzione (Disse Itachi continuando a firmare dei fogli
che Charlie gli aveva dato).
Sasori era rimasto in silenzio
tutto il tempo ma il suo sguardo era pieno di preoccupazione, in fondo notò lo stesso per quanto riguardava
gli altri presenti la stessa Charlie la guardò con circospezione.
Tenten: Va bene!
Itachi chiamò il dottore che nel
frattempo era già arrivato dall’infermieria dell’azienda, quest’ultimo fece
accomodare Tenten su di una poltrona dell’androne. Si sentiva leggermente
osservata, ma vista la situazione non c’era bisogno di andare in infermieria
così il medico le prese il polso ispezionandolo prima, lo mosse in tutti i suoi
lati facendolo anche roteare...
Dottore: Le fa male al tatto o
eseguendo i vari movimenti?
Tenten: No in nessuno di tutte e
due i modi.
Il Dottore Fece un breve e
piccola prissione sul polso e Tenten non potè che chiudere gli occhi e
stringere la mascella pronunciando un lieve sibilo...Sasori sospirò guardando
Itachi che l’aveva capito .Lo Hyuga
aveva esagerato e di parecchio non lo immaginava portato a fare determinate
azioni, ma se le cose stavano così l’avrebbe tenuto sotto cotrollo, in fondo la
Higurashi era pur sempre una sua dipendente e non si era fatto neanche sfuggire
il tono duro e preoccupato dell’amico quando gli parlò dell’accaduto.
Il dottore disse...
Dottore: Ok! Ora diamo un pò un
occhiata
Tenten, non avrebbe mai voluto
mostrare il livido che si era formato ma ormai era tardi. Però non riusciva a
capire perchè una cosa così brutta come il preoccuparsi per lei da parte del
suo professore in quel momento la rendesse falice. Aveva in ogni caso paura che
vedendo quell’enorme livido non la lasciasse lavorare.
Il dottore cominciò a levare la
fasciatura fatta tre giorni fa e da lì si rivelò un livido che partiva dal
polso e si era aspanso fino alla metà dell’avambraccio, la sua coloraziione era
di un rossatro violaceo.
Dottore: Allora signorina
Higurashi questa ecchimosi presenta una forma di contusione da urto o
costrizione
Tenten non conosceva bene il
gergo medico, ma sapeva come si era formato quel livido o ecchimosi come diceva
il medico e questo le bastava...
Shisui: Wau! E’ una cosa pesante.
Sicura che non ti faccia male
Tenten: Sì! Forse un pò quando
porto la mano verso il basso o ai due lati ma oltre quello, non mi impedisce
comunque di muoverlo bene per poter svelgere il mio lavoro.
Disse queste ultime parole
guardando prima Sasori e poi Itachi, rimasti comunque abbastanza impressionati
dalle dimensione del livido...
Itachi: (con aria pensierosa e
seria disse) Questo lasciamolo dire al medico...
Dottore: Sì! Duque non c’è
bisogno di allarmarsi molto. Vede la dimensione dell’ecchimosi è dovuta alla
potenza dell’urto o della costrizione, quindi queste due possibilità hanno
messo i muscoli a contatto sull’osso per molto tempo o comunque in maniera
forte facendo in modo che qualche capillare in più si rompesse. Vede qui, la
colorazione nelle zone centrale e laterali interne presentano una colorazione
più scura in quanto sono quelle colpite per prime, lasciando poi che si
espandesse tutta itorno. Comunque è normale che le faccia male almeno nei
piccoli movimenti probabilmente il muscolo dopo l’accaduto avrà comunque subito
una stiratura.
Tenten cominciò a preoccuparsi...
Dottore:Non si preoccupi signorina
Higurashi (disse sorridendogli), potrà comunque continuare a svolgere la sua
attività lavorativa e tutte quelle che interessano la sua vita, ma deve seguire
le mie istruzioni scrupolosamente se vuole che il livido sparisca il prima
possibile.
Tenten: Certamente lo farò..
Dottore: Allora prima di tutto
ecco questo è un sacchetto con del ghiaccio che ha una funzione
vasocostrittrice,farà in modo di assorbire l’ematoma che si è formato alla
parte dei muscoli lo faccia rimanere sul polso almeno un 10minuti, dopodichè
applichi questa crema per due volte al giorno che servirà per riassorbire il
versamento superficiale che c’è stato. Per il resto il braccio è apposto nulla
di preoccupante, un unica raccomandazione in questi 5/6 giorni di cura eviti di
tirare su pesi eccessivi, giusto per far riprendere il muscolo dalla stiratura
presa. Per il resto va bene così le auguro una buona giornata signorina.
Tenten: Grazie Dottore (gli disse
grata per le sue attenzioni e cure)
Shisui: (Rivolgendosi al cugino e
Sasori) Visto ragazzi! La nostra Tenten ha un braccio di ferro, brava ragazza
(Continuò dandole una pacca sulla spalla)
Itachi: La ringrazio dottore
eravamo preoccupati in quanto la fasciatura non faceva che espandersi (Disse
guardando Tenten con rimprovero)
Sasori rimase in silenzio, ma lei
percepiva il suo sospiro di sollievo eppure si sentiva così protetta nonostante
la sua indifferenza era sempre lì per lei
Sasuke in quel momento le rivolse anche lui un’
attenzione di sollievo dopo la preoccupazione, “Chissà se in quei giorni si
stava preoccupando anche per Sakura” pensava Tenten, poi le disse...
Sasuke: Beh l’importante è che
nonostante tutto tu stia bene (le disse con un tono di chi come gli altri
sapeva dell’accaduto)
Tenten: Certo che sto bene non è
successo nulla di grave, mi spiace avervi fatto preoccupare forse non avrei
dovuto dare spettaccolo qui nell’androne dell’entrata, ma ero fuori di me in
quel momento.
Tenten tirò un sospiro di
sollievo quando vide che tutti presero le loro strade per cominciare a
lavorare, odiava proprio stareal centro
dell’attenzione.
Sasori era stato per tutto il
tempo in silenzio ma per lei il suo silenzio era solamente un affermazione, che
per la seconda volta Sasori No Akasuna si era preoccupato per lei, parlando con
il cuore.
Sasori: (precedendola per andare
allo studio A disse) Sei proprio una testarda, so che ci tieni al lavorare, ma
ricorda che il lavoro prevede anche che tu stia bene quindi non permetterti più
di nascondere una questione del genere, per rispetto a me ad Itachi e a tutti
che lavorano qui con te (Continua pensieroso) la testardaggine può portare alla
stupidità, prenditi cura di te stessa.
Cominciò poi ad accellelare il
passo così lei si affrettò cercando di stargli dietro in silenzio, incominciarono
poi il loro lavoro.
*******
Sakura stava passeggiando nel
giardino di casa ormai erano giorni che non riusciva a mettere piede fuori ma
fortunatamente i fotografi non si addentravano fino a lì rimanendo solamente in
centro. Si sedette sull’altalena e cominciò a sfogliare le foto sul profilo
facebook di Sasuke.
Sì! Si sentiva una stolker ma …
era l’unico modo per rivederlo anche solo per poco ,”era bellissimo” pensò, gli
mancava così tanto.Si erano lasciati senza una vera spiegazione, ma solamente
carichi di risentimento,lacrime e rabbia. Chi era colpevole di cosa? Eppure
quel bacio così forzato di quella maledetta sera in quel momento lei lo stava
solamente cercando ed era convinta che lo stesso valeva per lui, sapeva che
quell’impeto così forte di rabbia l’aveva spinto ad allontanarsi da lei
solamente perchè aveva paura di perderla, così aveva deciso di chiuderle il suo
cuore per allontanarsi dal loro rapporto appena creatosi e per quanto
riguardava lei era troppo sconvolta per tutto quello che era successo, ed in
quel momento riusciva solamente a sentire le labbra morbide si Sasuke poggiate
con forza su di lei quella sera “chissà se quella rimmarrà l’ultima volta che
lo vedrò e sentirò così vicino?” Persa nei suoi pensieri sentì dei rumori che
la riportarono alla reltà.Stava per fuggire di nuovo in casa quando ...
... : ciao … è da molto che non
ci vediamo vero?
Quando lo vide Sakura rimase di
sasso e pensò ... “ cosa … ci fa lui qui?” ...
Sakura: Sai? Come hai saputo che
ero qui?
Sai: non fai entrare un vecchio
amico? disse sorridendogli (era ancora più bella di come se la ricordava)
Sakura: si … ma non capisco cosa
ci fai qui?
Sakura dal canto suo non si
spiegava perché dopo tanto tempo si faceva di nuovo vivo, comunque lo fece
entrare e si sedettero insieme sulla panchina del portico.
Sakura: allora cosa ci fai da
queste parti?
Sai: bhe è inutile che ti menta
ho visto cosa sta succedendo, le foto sui giornali., gli articoli ecc… volevo
vedere come stavi tutto qui
Sakura: le hai viste anche tu… (disse
abbassando la testa con aria amareggiata)
Sai le prese il mento e le
sollevò la testa: Sakura non hai nulla di cui vergognarti. Anzi pensa che sono
stato anche un pò geloso di Sasuke Uchiah...
Sakura. Ah sì e perchè? Ti
ricordo che ci siamo lasciati in malo modo , non mi hai più cercata nè chiesto
di me, quindi come mai mi lusinghi dicendomi queste cose ( Disse con occhi
lucidi)
Sai: Perchè anche se ci siamo
lasciati, mi rendo conto che sono stato più stupido di quello che pensassi. Non
ti ho cercata perchè mi sono vergognato io per primo del mio comportamento così
sfrontato, ma anche se ormai ci eravamo separati definitamente... sei riuscita
comunque a portare via con te una parte del mio cuore.(Disse con un piccolo
sorriso malinconico)
Non sapendo neanche il perchè
Sakura cominciò a piangere, ora che solamente una settimana fa Sasuke l’aveva
incolpata per quelle foto e lasciata nel panico e sconforto più totale, il suo
lavoro era andato a rotoli, i giornali avevano completato solamente la scena
pietosa che si era venuta a costruire intorno a lei.
Questo la stavaassilando e schiacciando nel panico più
profondo ormai, come se non bastessasse stava tirando dentro questo vortice
anche le sue amiche Tenten ed Ino.
Quindi proprio in quel momento
non poteva che continuare a piangere e non le importava o vergognava se stava
accadendo d’avanti al suo EX era troppo sconvolta per riuscire a resistere un
minuto di più... Fu in quel momento che Sai la strinse forte a sè. Sakura
inizialmente rimase sorpresa ma non si mosse da quella posizione, Sai le disse
...
Sai: Non è stata colpa tua, sono
sicuro che tu con il tuo cuore puro, non ti saresti mai approffittata di
un’uomo, ma sei stata semplicemente un mezzo probabilmente chissà quale
motivazione ci starà sotto questo scandalo...
Sakura: Suona un pò strano detto
da te dopo tutto questo tempo, ma accetto le tue scuse, la verità è che tutta
questa situazione mi sta uccidendo
Stranamente Sai cominciò adavvicinarsi a lei pericolosamente, per poi
baciarla prima dolcemente e poi con più passione.
Sakura rimase allibita, non se lo
sarebbe mai espettato un gesto del genere era impazzito o cosa? Lo spinse via
pulendosi le labbra col la mano e poi lo schiaffeggiò
Sakura: che cazzo ti prende! Sei impazzito
o cosa Sparisci se non vuoi che ti prenda a calci, non far più vedere quella
tua faccia da idiota da queste parti. “ancora una volta sono stata una stupida
ingenua” Pensò
Sai: Scusami! (Disse alzando le
mani) Io sono stato preso dalle emozioni che in passato ci unirono, non volevo
sconvolgerti
Sakura si limitò a dirgli ...
Sakura: Infatti, queste emozioni
sono passate tra noi non c’è più nulla e non ci potrà mai essere nulla più, mi
sono solamente lasciata prendere dalle tue parole confortanti come sempre sono
un’ingenua, ma evidentemente sei scadente anche come amico. Adesso và via e non
farti vedere più.
Sai ormai sconfortato aprì il
cancelletto del giardino e uscì.
Sai: (mormorando) Scusami ancora
una volta Sakura
Era ormai già voltato di spalle,
ma un piccolo sorriso increspava le sue labbra.
Sakura si incamminò dentro casa,
corse poi in camera sua gettandosi sul letto. Piangeva era stanca gli mancava
Sasuke, le sue amiche, la sua vita era andata a puttane si sentiva persa in
balia degli eventi odiava tutto questo.
Si alzò, basta ora! Basta
nascondersi sarebbe tornata fanculo i giornalisti, fanculo i pettegolezzi era
giunto il momento di riprendere in mano la sua vita. Non sarebbe rimasta ad
aspettare...
******
Sai: (appena uscito dal giardino
di casa di Sakura disse) allora le hai scattate?
Disse ad una ragazza che per
tutto il tempo era rimasta nascosta a scattare foto
Itachi, Deidara e sasuke
arrivarono in azienda nella sala riunioni dove li attendavano Neji con il padre
accompagnati dal loro avvocato con tutti gli azionisti e investitori che
appogiavano la loro idea, estorta in modo subdolo ed del tutto inappropriato.
Itachi anche se come sempre non
lo dava a vedere era agitato. Certo in quei giorni lui il fratello insieme
all’appoggio di Mirabashi Soigetzu investitore e
azionista facente parte dell’azienda e fedele ormai agli Uchiah da molto tempo,
avevano fatto un duro lavoro di convincimento con tutti quesgli azionisti ed
investitori facendo pressione sull’ormai assodata autonomia della casa di moda
Uchiah che entrata nei ranghi del bussness con il 39,5% delle azioni acquistate
poteva garantire un crescente bilancio tra domanda ed offerta in piena
indipendenza, ed era fiducioso che ognuno di quest’ultimi avrebbe votato per
loro nonostante la campagna diffamatoria che avevano messo su gli Hyuga. Il
maggiore dei fratelli Uchiah era più che sicuro che i membri presentialla votazioni non si sarebbero fatti gettare
altro fumo negli occhi.
Itachi: buon giorno a tutti,
possiamo dare inizio alla votazione.
Disse chiudendo la porta ed
andandosi ad accomodare al prorprio posto.
*******
Sakura stava preparando la borsa per
tornare a casa, non ne poteva più di stare ad spettare mentre tutti si davano
da fare per lei.
Scese al piano di sotto per
salutare tutti ma poi vide la nonna leggere i suoi soliti giornali di gossip,
scosse la testa “ma come faceva a leggere quelle stupidaggini” pensò poi.
Ayako: Sakura ma cosa hai
combinato??? ... Pensavo che ti piacesse il bel Sasuke Uchiah? ( gli domandò
guardandola con aria di rimprovero)
Sakura non capì a cosa si
riferisse ma poi la nonna gli mostrò il giornale con l’ennesima foto sua in
prima pagina che ritraeva lei e SAI!!! …. Ma ….
Sakura basita s’infuriò
totalmente, lei sapeva che SAI era solamente un STRONZO, SUBDOLO, EGOCENTROCO
DI MERDA ...
Sakura: CHE STRONZO BASTARDO DI
MERDA NON POSSO CREDERCI LO HA FATTO APPOSTA!!! (Esclamò ancora arrabita)
La nonna la gurardò stupita da
quelle parole così forti e parecchio volgari, ma da lì capì che la sua dolce
Saku.chan aveva davvero un cuore puro e che il bel’ Uchiah non coreva nessun
pericolo. Sorrise felice per quella dichiarazione indiretta, continuò a leggere
le sciocchezze dei quei giornali.
In quel preciso momento il cellulare
della rosa squillò, lesse il nome Ino già sapeva il perché la stesse chiamando.
Sakura:PRONTO! (Rispose con il
suo tono nervoso ed incazzato, per farle capire che sapeva ... )
Ino:CHE CAZZO COMBINI VUOI FORSE
MORIRE?
Sakura spostò il telefono
dall’orecchio per la foga con qui l’amica stava urlando poi disse ...
Sakura: Ino calmati è stato un
bacio rubato!Di certo non avevo nessuna intenzione di baciare Sai! Si è
presentato ieri a casa facendo l’amicone e poi mi ha baciato ma penso
proprio che era tutto organizzato.
Ino sentendo la spiegazione dall’
amica si calmò ...
Ino:Bhè l’ ho immaginavo è sempre
stato un viscido, spero solo che Sasuke capisca.
Sakura: Lo spero anche io, data
già la situazione preesistente ma .. voi non dovreste essere a lavoro?
Ino: Bhe ... In realtà siamo
uscite prima almeno io.A quanto pare la nuova collezione di Shisui ed Obito vanno
un po' a rilento, sarà anche che sono tutti presi da questa questione della
divisione tra le due aziende
Sakura: E Tenten? dove sta???
Ino:Lei è stata obbligata ad
andarci.Come fotografa ufficiale al momento è nel pieno lavorativo.
Oggi gli Uchiah rilasceranno
un’intervista sia per quanto riguarda il futuro dell’azienda, sia perchè Sasuke
ha deciso di fare una dichiarazione per gli avvenimenti che ci sono stati in
questi giorni, qui la situazione sta ritrovando un pò di normalità ma i
giornalisti sono ancora in agguato per uno scoop quindi ha deciso di mettere le
cose in chiaro. Ma Itachi ha vietato categoricamente di far entrare fotografi
al di fuori del proprio staff, quindi Tenten ed il suo (prof) sono lì per
qualche foto ufficiale.Sono sicura che sarà interessante (Disse con un tono
malizioso), tu lo sai no che Sasuke non appare molto in TV figuriamoci a
lasciarsi intervistare, se dovessi essere curiosa sappi che sarà data in
diretta sul canale 83.
Sakura arrossì al pensiero di
risentire la voce di Sasuke, erano settimane che non lo vedeva e sentiva e questo
la faceva emozionare, anche se lo avrebbe visto solamente per uno schermo
televisivo ...
Sakura: (Disse leggermente
emozionata)Ok grazie per l’informazione, bhe ci sentiamo ragazze (disse
salutando le amiche e staccando il cellulare)
Si sedette sul divano vicino alla
nonna indirizzando la TV sul canale 83, poi guradò lo zaino che aveva preparato
per il grande rientro ma forse ancora non era il caso di tornare, non voleva
causare altri problemi né alle sua amiche ma soprattutto a Sasuke e alla sua
famiglia.
Adesso più che mai dopo quello
che le avevano raccontato Ino e Tenten Sasuke aveva deciso di prendere
finalmente insieme al fratello in mano le redini dell’azienda, quindi per il
momento si sentiva ancora più imbarazzata nel ritornare per rivederlo. In più
sapeva che la famiglia Uchiah in queste settimane turbolente aveva aiutato le
sue amche in ogni modo, quindi si domandava se fosse davvero tutto finito tra
lei e Sasuke, forse questo dimostrava che le voleva ancora un po' di bene anche
solo come amica, altrimenti perché prendersi tanto disturbo per delle persone
che nonostante tutto lui non conosceva e che erano legate ad una persona che
odiava? ... Dannata insucurezza che non smetteva di tormentarla la verità era
che aveva PAURA nel caso lui DAVVERO non volesse più rivederla e che la
respingesse per una seconda volta.
******
Mirabashi Soigetzu:
Congratulazioni per la vittoria! ( Disse stringendo la mano sia a Itachi che a
Sasuke con aria soddisfatta)
Itachi: ( stringendo la mano di
rimando) Grazie a voi per il sostegno che ci avete dato!
Nel frattempo Neji si alzò dal
suo posto ed era uscito dalla sala senza dire una parola, mentre il padre si
fermò di fronte ad Itachi e gli porse la mano dicendo
Hizashi: Congratulazioni (disse
stringendo forte la mano di Itachi)
Itachi non si fece intimorire da
quel gesto ma anzi strinse anche lui la mano di quest’ultimo ...
Itachi: Grazie a voi abbiamo
imparato molto da questa esperienza e ne faremo tesoro per il futuro ( Disse
con un piccolo ghigno sul volto, che lasciava intendere tutto)
Uscì poi dall’ ufficio con il
fratello e Deidara al seguito.
Deidara: ( scendendo le scale)hai
visto la faccia che hanno fatto quando sono stati annunciati i risultati,
scommetto che non se lo aspettavano ( disse facendo una risatina ripensando
all’accaduto)
Itachi: bhe ci credo, penso che
abbiano speso più tempo per montare lo scandalo su di te (rivolto al fratello)
che per altro
Sasuke: già!
Itachi guardò ancora una volta il
fratello, per poi dirgli ...
Itachi: Allora cosa intendi fare?
... Ne sei ancora coinvinto? ...
Sasuke: non capisco proprio a
cosa ti riferisci.
Disse superando il fratello e
Deidara scendendo infine all’entrata dell’azienda, in realtà sapeva
perfettamente che parlava di Sakura e la dichiarazione per l’intervista.
Itaschi: Che testardo (disse
scuotendo la testa)
Deidara: Senti chi ha parlato (
rivolto all’amico incrociando le braccia al petto)
******
“Erano passate due ore da quando
avevano cominciato a lavorare, erano usciti tutti e lei si era seduta alla
scrivania per cominciare a selezionare le foto, quando d’un tratto Sasori le si
avvicinò da dietro poggiando le mani sulla scrivania ...
Poteva sentire il suo respiro
leggero che gli solleticava la nuca facendole venire i brividi lungo tutta la
schiena ma, non lo fermò anzi di tutta risposta abbassò la testa di lato per
fargli spazio, lui gli scostò i capelli su di un lato per cominciare a
baciargli il collo le baciava ogni centimetro di pelle che riusciva a raggiungere
per poi posarvi piccoli morsi che Tenten sentiva come un segno di eccitazzione
forte, tutto quello per lei era una piacevole tortura.
Risalì delicatamente verso il suo
orecchio
Sasori: Ti voglio ... Le sussurò
all’ orecchio” ...
Ino:TENTEN!!! (disse scuotendo l’amica che tentava di chiamare
ormai da due minuti)
Tente: ehh … che … ( disse
ridestandosi dai suoi pensieri poco casti e puri fatti poco prima)
Ino: si può sapere che ti prende?
Tenten era diventata paonazzo,
non poteva dire alla sua amica cosa stava pensando, no decisamente no, allora
si limitò a dirgli ...
Tenten: nulla studiavo (disse
indicando il libro d’avanti a lei)
Ino: ( guardò il libro … poi
l’amica) Sì! …. Punto primo è girato al rovescio ( disse mettendolo nella
posizione coretta) punto secondo è aperto sull’indice, quindi ameno che tu non
debba sapere a memoria solo i titoli dei capitoli suppongo che tu debba
prendere la pagina e poi … c’è Sasori al telefono dice che è già da un po' che
prova a chiamarti ma tu non rispondi
Tenten prese il cellulare
effettivamente c’erano 3 chiamate persere
Ino parlandpo al telefono: devi
scusarla Sasori ma oggi è nel modo dei sogni
Tenten prendendo il telefono da
mano all’amica : ma che dici … pronto
Sasori: si può sapere che fine
hai fatto?
Tenten: scusami … tentavo di
studiare
Sasori: ok fa nulla ho bisogno di
te qui pensi di riuscire a liberarti per le 4?
Tenten: Sì!!! Arrivo, dammi 5
minuti e sono lì.
Sasori: Bene! non fare tardi
troverai la solita macchina ad aspettarti
Tenten: ok allora ci vediamo oggi
( mise giù il telefono) “ma perché sono così in ansia”
Ino: Tenten sei paonazzo (poi
agiunse guardando l’amica con aria indagatrice) non è che ti stai innamorando?
Tenten: ma … ma…. Cosa ti salta
in mente
Corse in camera sua chiudendosi
la porta alle spalle, il cuore le batteva all’impazzata, non era che Ino aveva
ragione? Che pasticcio ...
******
Sas’ ke era a prendere un caffè, leggendo e rileggendo il
giornale di quella mattinata...
Sasuke: “Ci mancava solamente questa storia, ma chi sarebbe
questo tizio?”... Fortunatamente conosceva la stampa, Sakura la sera del loro
litigio era sotto shock, ma soprattutto non era tipo da fare cose del genere.
In ogni caso se quel tipo gli fosse passato per le mani avrebbe dato lui ai
giornalisti il più grande scoop scandalistico della loro vita (Strinse i pugni
rivedendo quel bacio rubato).
Sapeva che quello che quelle che c’era stato tra lui e
Sakura era vero ne era sicuro, aveva assoparato ogni centrimento della sua
pelle e della sua anima. Quando quella sera si recò da lei in preda al panico
totale era arrabiato e molto ma infondo non era stata solamente colpa sua, ed
in quel momento lo aveva sentito come un tradimento. Ma l’impulso di sentirla,
di prenderla tra le sue braccia era forte e sapeva che lo voleva anache lei, lo
sentiva. Ma perchè ostinarsi a non cercarlo? Davvero non lo desiderva più
davvero voleva che finisse? Era disposto a far sapere all’intero Giappone e non
solo che quella ragazza era sua, ma anche che aveva fatto parte della sua vita e ne faceva ancora parte, almeno per lui.
In quel momento mentre continua a torturarsi tra questi
pensieri che gli stringevano il cuore, entrò il fratello che chiese ad Alfred
un ulteriore tazza di caffè accompagnata da dei macron alla frutta e delle
tortine alla fragola...
Così mentre aspettava la sua richiesta fissava il fratelo
con la sua faccia di chi la sa lunga...
Itachi: Sei pronto per l’intervista di oggi?...
Sasuke: Certo! Perchè non dovrei esserlo? l’ho voluta io.
Itachi : Forse non drovrei impicciarmi ma sento che già sai
che la mia supposizione è corretta. (Itachi ignorò l’occhiataccia che gli fece
il fratello e continuò). Credo che entrambi siete stati tirati dentro questa
storia per agire subdolamente verso gli Uchiah come già ti dissi, ma penso che
questo tu lo avessi già capito. A quanto pare la tua delusione e testardaggine
unite al tuo orgoglio hanno preso il sopravvento e l’hai lasciata solo per un
forte impulso improvvisso, dettato probabilmente dal fatto che ti fossi sentito
tradito.
Sasuke era oramai consapevoleche suo fratello capisse al volo le
situazioni e sapesse decifrare le prsone che lo circondavano era una sua
abilità naturale, ma lui non era così bravo a contrattaccare i suoi pensieri
così contrastanti, era fin troppo orgogoglioso per poter fare un primo passo ed
in più c’era da capire perchè Sakura avesse preferito allontarnarsi così tanto
da lui, in fondo si erano lasciati senza sapere neanche le motivazioni l’uno
dell’altro.
Itachi: Beh l’intervista è programmata per oggi alle 17.00,
quindi preparati bene perchè dovrai dare credito anche al nome Uchiah, ma le
questioni private possono anche rimanere tali per il momento decidi tu cosa
fare.Sono sicuro che saprai come compotarti.
Itachi finito il proprio caffè andò via come al solito
lasciandolo con mille interrogativi a pensare sul da farsi...
Sasuke: “Sakura Haruno, ma cosa mi hai fatto, chi sei
davvero tu???”
Disse buttando la testa indietro tempestato da milla
pensieri.
******
Tutto stava venendo preparato
nell’ala dell’azienda ormai appartenente agli Uchiah dove vi era la zona per la
sala stampa, quella sarebbe stata un giornata importante.
Era Cherlie al comando di tutto
quello che riguardava sia la parte amministrativa sia quella delle pubbliche
relazioni, e proprio in quel momento stava a capo dell’organizzazione dell’evento.Era
importante voleva che fosse tutto perfetto, finalmente l’azienda Uchiah poteva
essere libera da vincoli che non facevano altro che sfruttare il loro lavoro,
ed era onorata di lavorare per loro.
Charlie: Mi raccomando che ci
siano polotricine per tutti per ognuno un microfono collegate la sua accensione
direttamente a noi in maniera tale da non far accalcare le voci in caso di
domande, vogliamo il massimo della comodità, dimostriamo la nostra
professionaliotà sin dall’inizio.
I posti sul palco riservati al
Sig. Fugaku Uchiah, Shisui Uchiah ed Obito Uchiah vanno posizionati sul lato
detro del leggio mentre per i Signori Sasuke ed Itachi Uchiah alla sinistra.Mi
raccomando per quanto riguarda la parte fotografica...
Mentre Charlie continuava a dare
direttive, improvvisamente comparve sulla porta Sasori No Akasuna con la sua
macchina fotografica.
Sasori: Dicevi per le foto? ...
Charlie: Grazie al cielo Sasori
sei qui.Abbiamo bisogno assoluto di foto uffciali che rendano il più possibile
l’evento ed i protagonisti, tu sei il nostro
fotografo ufficiale anzi al momento anche l’unico visto che i Signori non hanno
voluto nessun fotografo al di fuori del nostro staff, sicuro che con il braccio
vada tutto bene?... (Gli disse con un cipiglio di preoccupazione)
Sasori sorrise alle
preoccupazione che Charlie gli aveva sempre mostrato anche dopo quello che era
successo tra di loro, sapeva di averla fatta soffrire, ma la sua dolcezza ed i
suoi sorrisi sapevano sempe metterlo di buon umore era sempre stata la creatura
più pura e sincera di tutta la casa di moda.
Sasori: Sì! Non preoccuparti il
medico mi ha levato la fasciatura dicendomi che avrei potuto ora svolgere il
mio lavoro comodamente, affidandomi una crema in caso di dolori o fitte che
sarebbero potute comparire.
Charlie sorrise, era stata davvero
in pena dopo che aveva saputo dell’incidente, ma quando scoprì che la cosa era
meno grave di quello che sembrava e che avrebbe tranquillamente ed in poco
tempo potuto riprendere a lavorare è stato un sollievo per lei, ma un pò era
contenta per la piccola punizione per quanto pericolosa che aveva avuto. Fece
un piccolo ghigno interno al ricordo passato poi disse ...
Charlie: Ne sono veramente felice
(gli sorrise nuovamente), quindi posso affidarmi a te, per quanto riguarda
questo?!
Sasori pensava ancora che il suo
animo sincero, misto al suo sorriso era stupendo, una creatura angelica la
definiva si sentiva un pò in colpa per quello che aveva fatto ma lei da quella
volta non smise mai di sorridergli e di trattarlo come un professionista, forse
perchè conosceva la sua reputazione “come poteva non saperlo” pensò poi. Ma
adesso basta perdersi in questi pensieri era il momento di lavorare.
Sasori: Certo che puoi contare su
di me
In quel preciso momento entrò
Tenten, e sia Sasori che Charlie si voltarono verso di lei
Sasori: Anzi noi! (disse con un
piccolo sorriso)
Charlie: Signorina Tenten bene
arrivata! Può sistemare pure le sue cose lì ( le disse indicandole un’ala della
sala adibita a guardaroba)
Tenten: grazie Charlie ( sorrise
andando a sistemare le sue cose dove le era stato indicato).
Tenten ancora non si era girata a
guardarlo ma sapeva che la stava osservando sentiva il suo sguardo su di lei,
questo le provocava sensazioni strane e in più la sua mente non l’aiutava nella
cosa dati i pensieri in qui si perdeva in questo periodo.Alla fine fece un
respiro profondo “ forza Tenten puoi farcela hai affrontato situazioni anche
peggiori di questa” con questi pensieri si avviò verso di lui.Si trovava sul
palco adibito per la conferenza che si sarebbe tenuta tra un paio d’ore, notò
con piacere che non portava più la fasciatura al braccio quindi disse anche per
smorzare quell’ansia che gli contorceva lo stomaco ...
Tenten: noto che stai meglio, mi
fa piacere ( disse sorridendogli)
Sasori: Sì! Sai i primi soccorsi
che mi hanno prestato sono stati fondamentali, Specialmente quando volevano
lasciarmi lì a terra ( rise dicendo questo e continuando sistemare la sua
macchina fotografica )
Tenten: ( facendo una risata
sarcastica) quanto siamo spiritosi
quest’oggi professore
Sasori: ( rise) comunque invece
di parlare tanto pivellina perché non mi sistemiquei due faretti
Tenten fece quanto gli era stato
detto, lavorarono in silenzio ancora per un po', poi Sasori disse ...
Sasori: Tenten, spostami quel
pannello più a sinistra
Tenten: io non credo che sia una
buona idea ( sapeva che la stava mettendo ancora una volta alla prova, se ne
era accorta dallo sguardo che aveva, era lo stesso del primo giorno che aveva
cominciato a lavorare per lui)
Sasori: Dici? vediamo se hai
ragione, siediti lì ( le indicò una delle sedie situato sul palco)
Tenten. Perché?
Sasori: fai troppo domande, ho
detto siediti!
Lei si sedette ma non capiva, poi
vide che fece una foto di prova giusto per vedere se le luci funzionavano messe
in quel modo, fu un attimo e … e proprio come la prima volta che gli scattò una
foto sentiva che una piccola parte di lei gli veniva portata via da quel l’uomo
così enigmatico ed indecifrabile.
Sasori: avevi ragione, brava novellina
stai imparando ( le scompigliò i capelli sorridendogli)
Tenten sentì dei piacevoli
brividi lungo tutto il corpo per quel semplice e breve contatto “ ma che ti sta
succedendo Tenten?”, in quel momento videro entrare tutta la famiglia Uchiah al
completo, Itachi si avvicinò a Sasori.
Itachi: hai sistemato tutto?
Sasori: avevi dubbi?
Itachi: certo che no, era più una
domanda retorica
Alla fine si sistemarono tutti
sul palco Itahi chiamò Charlie : tra qualche minuto cominceremo la conferenza
comincia a fare entrare i giornalisti
Charlie: si signor Uchiah.
I giornalisti provvisti di
tesserino cominciarono ad entrare e accomodarsi ognuno al proprio posto, ma nessun
fotografo di sorta era presente Itachi aveva richiesto categoricamente di non
avere nussuno all’infuori di Sasori ed il suo staff, non voleva che qualcuno
potesse approfittarne com’era successo nelle ultime settimane una volta che la
sala fu riempita si diede inizio all’intervista.
Una volta che tutti si furono
sistemati al proprio posto, e la sala si fu completamente riempita Itachi si
sistemò dietro al leggio posizionato lì apposta per l’occasione e cominciò la
prima parte del discorso che doveva tenere col fratello.
Itachi: buona sera a tutti! Come
prima cosa vorrei ringraziare tutti per aver accettato l’invito a questa conferenza.
Sono passati ormai 5 anni da quando
abbiamo intrapreso questa strada e non nego che ci sono stati periodi difficili,
ma questi non ci hanno fermato anzi ci hanno dato lo stimolo per continuare e portare
in alto il nome della nostra famiglia . L’azienda sta cambiando si è adeguata
ai tempi grazie anche alla professionalità di tutti coloro che collaborano ogni
giorno con noi e alla fiducia che oggi ci hanno dimostrato i nostri azionisti
posso dire con fermezza che la FashionStyleDirection
Uchiha da oggicamminerà con le proprie
gambe.
Sì!Finalmente dopo un lungo
lavoro, siamo riusciti a dividere il nostro nome da quello degli Hyuga ma oggi
conun pizzico di presunzione posso
dirvi che la nostra è una realtà apprezzata in tutto il mondo, da adesso la
nostra sfida sarà quella di continuare nel percorso di crescita e di sviluppo
sia per il nostro straordinario personale, che per i prodotti da noi offerti.
Bene, vi ringraziamo ancora per la vostra presenza e ora vi lascio ad una
dichiarazione da parte di mio fratello Sasuke Uchiah.
Itachi concluse il discoro
lasciando il posto al fratello.
Sasuke si avvicinò al leggio,
anche se non lo dava a vedere era nervoso non era abituato a queste cose, fece
un respiro profondo e poi cominciò a parlare ...
Sasuke: Buona sera a tutti! Vi
ringrazio per essere qui.
Nonostante sono anni che
accompagno mio fratello Itachi nel lavoro di Amministratore Delegato, ma questo
fin ora è stato solamente come nome e non in maniera pratica. So che siete
informati sul fatto che io non sia mai apparso nelle interviste o dichiarazioni
o qualche comparsata in TV, ma questo solamente perchè ancora non avevo capito
l’importanza del mio ruolo in questa azienda nata dal sudore e la forza di
volontà di tutte le persone che ci lavorano, e sono lieto di esserne diventato
anche io parte attiva e di essere finalmente al mio posto.
Come tutti sapretestiamo uscendo ora da un lungo periodo di
pressioni per quanto riguarda la scissione tra l azienda Uchiah e quella Hyuga,
so che si è fatto un gran parlare del mio rapporto con lasignorina Haruno in quanto EX Avvocato dei
nostri avversari, ma sappiate che tutto quello che stato pubblicato fin ora è
stato fatto con leggerenza ed una grande mancanza di rispetto nei miei confronti,
della mia famiglia ma soprattutto nei confronti della preacy della Signorina
Haruno. Sappiate che sono qui per affermare che è vero! Sia io che lei siamo
stati molto legati l’uno a latra ma di certo non è stato un rapporto architettato
per portare danni all’azienda, ma è stato creato da qualcosa in cui ognuno di
voi almeno una volta nella vita è inciampato, (Disse con un lieve rossore alle
guancie) purtroppo tutto questo non ha portato altro che guai e per chi lo
chiedesse NO! Al momento io e la Signorina Haruno non abbiamo più contatti ...
Un giornalista alzò la mano
volendo prendere la parola, così Charlie accese il suo microfono
Sasuke: Prego ...
Giornalista: Buanasera Annabelle
White della rivista Shukan Josei. La ragazza è completamente scomparsa per
settimane, le sue amiche non hanno mai voluto rilasciare nessuna dichiarazione
e poi... ci ritroviamo un nuovo articolo di un giornale locale che riprende la
Signorina Haruno in un dolce bacio con qualcun’ altro ha qualcosa da
dichiarare?
Charlie appena finita la domanda
spense il microfono in maniera tale da bloccare qualsiasi domanda ancora o
sovrastare la voce di Sasuke.
Sasuke: Bene! E’ più di una
domanda (Disse con un lieve sorriso), ma comunque cercherò di risponderle in
maniera coincisa e precisa. Per quanto riguarda la prima domanda il fatto che
Sakura Haruno sia scomparsa (Ci pensò un’attimo su), le chiedo di immergersi
nei suoi panni, provi a realizzare di vedere se stessa in un momento privato
con un uomo che fino a ieri conosceva come una persona del tutto estranea ad un
mondo così pieno di pettegolezzi e popolarità, e quando lo scopre si vede un
bel giorno sommersa di flash e domande, le piacerebbe?
Rimasta alzata fino a quel
momento, abbassò lo sguardo diventando completamente rossa ... Sasuke continuò
...
Sasuke: Per rispondere alla
seconda domanda, trovo che cercare di estorcere informazioni alle sue amiche
più vicine sia stata una mossa subdola, e poi l’ha detto stesso lei sono le sue
amiche cosa credevate di ricavarne, le amiche si stostengono tra di loro. Per
quanto riguarda la fotografia messa sull’edizione locale ...
Sasuke spostò il viso di lato
prendendosi un’ attimo .... Itachi lo notò e stava per far terminare la
conferenza quando Sasuke riprese a parlare ...
Sasuke: Non so proprio chi sia
questa persona, per quello che mi riguarda queste come ho detto prima sono quel
tipo di domande che invadono la preavacy di una persona e quindi si tende a
dire No Comment, quindi si ritenga fortunata se l’ ho risposto. (Disse con un
lieve sorriso)
Itachi guardava Sasuke con
orgoglio, il suo fratellino era maturato e tanto e chissà che c’ entrasse per
mezzo proprio questa misteriosa ragazza ...
Un ulteriore giornalista chiese
la parola alzando la mano ...Charlie guardando l’orologio vide che le due ore
erano passate, quindi aspettò un segnale da parte degli Uchiah per sapere se
doveva o meno accendere il microfono per un’ ulteriore domanda. Sasuke fece
segno a Charlie di accenderlo e così lei fece ...
Giornalista: Annie White del
giornale Josei Jishin Cosa dice della presenza della signorina Tenten Higurashi
tra le amicizie Della (signorina) Sakura Haruno? Non crede che sia un pò
sospetto?
Charlie spense il microfono della
giornalista. Non era sfuggito neanche a lei quel tono superbo e sarcastico che
la ragazza aveva usato per fare la domanda.
Sasuke non riusciva a vedere bene
quella ragazza tanto arrogante, quando alla sua domanda posta in quella maniera
fece rimanere tutti di sasso, si voltò verso Tenten che al momento si trovava
alla sua sinistra per fotografarlo, ma sentendo il proprio nome quest’ultima si
bloccò per un’ attimo, così Sasuke stringendo i pugni disse ...
Sasuke: Signorina? ...
Annie: Annie, mi chiamo Annie
White del ...
Charlie riaccese il suo microfono
giusto il tempo per farla rispondere ... ma Sasuke proseguì per lei ...
Sasuke: Del giornale Josei
Jishin, l’ho sentita solamente non riesco a vederla può alzarsi, sa tra persone
ci si guarda negli occhi ...
Così la ragazza si alzò con uno
sguardo duro e altezzoso ...
Sasuke: Devo ammettere che mi ha
colto di sorpresa, non mi aspettavo una domanda su di una persona a me
sconosciuta.
Annie: Beh a me non sembra che le
sia sconosciuta visto che sta lavorando qui a braccetto con il Signor Sasori No
Akasuna come tirocinante ...
Disse dopo che Charlie le
riaccese il microfono e continuò fin quando quel dibattito non si sarebbe
concluso ...
Sasuke: Certamente il Signor No
Akasuna è il nostro fotografo e il suo lavoro è impeccabile, quindi visto che
la nostra tirocinante studia fotografia può aver fatto solamente un’ ottima
scelta. In ogni caso questo non vuol dire che perchè lavori con noi io la
conosca a tal punto da chiederle se agito o meno a fovore degli Hyuga, quindi
se sapesse qualcosa sull’accaduto appunto.
Annie: Beh... visto che è qui per
le foto perchè non chiederlo direttamente alla futura sposa Hyuga? (Disse con
un tono ancora più sprezzante)
Sasuke: Trovo il suo modo di
parlare molto irritante de inopportuno. In ogni caso al momento la Signorina
Higurashi sta compiendo i propri compiti e come ho già risposto precedentemente,
se non l’ha fatto prima non risponderà neanche ora sulle domande poste fin ora.
Annie White provò a riprendere la
parola per dire la sua e continuare a punzecchiare l’Uchiah, ma Charlie
prontamente le spense il microfono definitivamente.
Sasuke:Colgo quest’occasione per
dire diusare le parole con cautela, se
dovessero uscire fake newsdiffamatorie
sulla signorina Sakura Haruno o sulle sue amiche come ho potuto constatare in
questi giorni non esiterò a chiedere il giusto risarcimento.
Così Sasuke spense il proprio
microfono e tutti scesero dal palco, mentre i giornalisti uscivano dallla parte
opposta. Itachi si avvicinò al fratello e gli mise una mano sulla spalla
Itachi:Sei stato davvero bravo!
Poi si avvicinò a Charlie che
esausta sprofondò un attimo su di una sedia, appena vide Itachi si rialzò, ma
quest’ultimo la fermò ...
Itachi: (Le sorrise e disse)
Ottimo lavoro Charlie, sei stata bravissima nella preparazione ed allestimento
e hai fatto la cosa giusta tenendo sotto controllo quella messinscena che stava
tirando su quella giornalista, quindi brava meriti proprio un pò di riposo ...
Così si avviò anche lui all’uscita e Charlie sorrise a quelle parole
*******
Ormai errano andati via tutti,
Tenten e Sasori erano rimasti soli a sistemare tutte le luci che avevano
posizionato in precedenza.Non le piaceva restare sola con lui non sapeva perché
le creava uno stato d’ ansia e poi per tutto il tempo del discorso di Itachi e
Sasuke non aveva fatto altro che guardarlo,tranne quando quella squallida
giornalista l’aveva tirata in mezzo, comunque... lasciò perdere quella stupida
e constatò che osservava il suo professore anche in questo momento. “Cavolo ma
cosa le prendeva” pensò, anche se doveva ammetterlo era bello, spalle larghe,
fisico asciutto, poteva vedere i muscoli che si contraevano ad ogni suo
movimento e poi quei capelli così rossi e sfrangiati che gli ricadevano sul
viso mentre era concentrato a togliere dei cavi, e poi sembravano morbidi come
la seta avrebbe voluto toccarli, si morse un labbro ai tanti pensieri molto ma
mooolto osceni che cominciarono a correrle nella testa, che non si rese neanche
conto che il rosso le si era avvicinato
Sasori: ma si può sapere a che
pensi? (Disse scopigliandole i capelli)
Tenten: eeehhh … cosa? Ecco io mi
vergogno un pò a dirlo ...
Sasori: Beh.. .Se non lo vuoi
fare non ti costringerò (Disse coinciso)
Tenten: No! Ecco ... E’ una cosa
che vorrei fare, ma riguarda te...
Fu in quel momento che Sasori l’
osservò incuriosito e si avvicinò nuvamente e lentamente a lei ...
Sasori: (Con uno sguardo profondo
disse) Allora sentiamo sono tutt’orecchi ...
Tenten indietreggiò d’istinto era
intimidita e distratta da quegli occhi magnetici, ma non poteva restistere a
quel desiderio ...
Tenten: Ecco .... non ridere però
...
Sasori: Ora mi fai paura (disse
sconcertato), cosa è? ...
Tenten prese coraggio e disse ...
Tenten: Ecco ... Sono i tuoi
capelli ... ho amato i tuoi capelli dal primo momento che ti ho visto, mi hanno
colpito e volevo chiederti di toccarli ...
Sasori rimase stupito da quelle
parole, poi con un piccolo sorriso acconsentì a quella richiesta.
Tenten cominciò ad accarezzarlo
dalle punte e senti i capelli scivolargli dalle mani come fossero seta “proprio
come immaginavo” pensò, poi risalì le mani da dietro la nuca, erano bellissimi.
Si mosse quasi per istinto voleva continuare quel tragitto così morbido e
suadente per farlo dovette alzarsi sulle punte e quando si rese conto che
oramai era arrivata al limite Sasori aprì i suoi occhi magnetici, lei presa di
sorpresa rischiò di cadere all’idietro se Sasori non l’vesse tenuta forte a sé,
lasciando che i loro corpi e il viso si avvicinarono di molto. Restarono così
immersi nello sguardo di ognuno e non si mossero per un pò rimanendo in
silenzio.
Sasori: Potevi farti male e non
voglio di certo che questo accada ...
Tenten continuava a guardarlo e
sentire la sua voce così profonda prendere un tono rauco, questo la spinse a
rialzarsi sulle punte per chiudere quella distanza che c’era tra le loro
labbra.
Un bacio lieve e dolce che durò
fin troppo poco per Tenten, si ritrassero entrambi subito
Tenten imbarazza ai massimi
livelli disse ...
Tenten: Scusami, davvero Scusami
io non dovevo, ecco è che... sono nervosa, la situazione mi ha preso la mano,
scusami ancora ...
Sasori le mise le mani sulle
spalle ...
Sasori: Tenten, basta così, stai
calma. Facciamo che non è successo nulla, sai anche io mi sono un pò lasciato
andare anche perchè devo ammetterlo sei bellissima (Disse con un dolce
sorriso), sei una gran lavoratrice con tanti progetti e sogni, ma ora tu pensa
solamente a concentrarti sul lavoro.Non mi sono offeso e non ti ho scacciata
perchè non provassi piacere al quel contatto, solamente non lasciamo che il
rapporto di lavoro possa confonderci le idee. Ricorda sei una mia dipendente
quindi non fraintendere, i momenti che passiamo insieme sono solamente
lavorativi.
Tenten si sentì spiazzata come se
il proprio cuore si fosse spezzato, ma sapeva che Sasori aveva ragione l’avevano
stabilito sin dal principio e la sua etica era molto alta, quindi abbassò la
testa con un rossore alle guancie molto evidente ed in imbarazzo disse...
Tenten: Hai perfettamente
ragione, mi spiace di aver superato quel limite.
Sasori: Non fa nulla ... (Disse
con la massima tranquillità)
Tenten sentì come una forte fitta
al cuore “Che diamine, maledetta me” una lacrima cominciava a scenderle sul
viso ancora chinato così disse ..
Tenten: Sasori io devo andare un
minuto in bagno prima di andare via (Disse con molta disinvoltura, più di
quello che immaginasse)
Sasori: Va bene và pure finisco
io qui, fa con comodo
Così Tenten cominciò ad
allontanarsi con molta calma, ma una volta uscita fuori corse fino al bagno
chiuse la porte e cominciò a dar sfogo alle proprie emozioni.
“ COSA HO FATTO ????”
******
Non poteva credere a quello che
aveva appena visto, com’era potuto succedere una cosa del genere,la SUA dolce Tenten tra le braccia di quel
don Giovanni da strapazzo per la rabbia dette un calcio al cestino della carta
straccia, facendolo cadere rumorosamente per terra. Neji era fuori di se, scese
le scale percorrendo il viale all’esterno dell’azienda arrivando all’auto che
lo attendeva, stringeva con forza facendosi sanguinare la mano un mazzo di rose
che le aveva comprato per far pace ma quello che vide una volta arrivato lì lo
aveva lasciato del tutto sotto schcok .
L’autista vedendo la mano del suo
datore di lavoro sanguinate chiese : tutto bene signorino Hyuga ? (porgendogli
un fazzoletto) non aspettiamo la signorina Higurashi?
Neji gettando i fiori a terra e
fulminando col lo sguardo il suo autista solo per aver pronunciato il suo nome
: NO! andiamo ( disse in fine salendo in auto e fasciandosi la mano col
fazzoletto che gli era stato dato dall’autista)
Appena rientrò a casa trovò la
bionda coinquilina che leggeva il solito giornale di moda, Ino vide
l’espressione di Tenten era quasi incredula e non diceva una parola cosa al quando
strana per la castana, tutti i suoi movimenti erano meccanici alla fine fu Ino
ad interrompere quel silenzio assurdo.
Ino: allora com’è andata la
conferenza?
Tenten: (ridestatasi dai suoi
pensieri ma ancora in stato confusionale) eeehhh… non ho capito?
Ino: ma si può sapere che hai? Ti
ho chiesto com’è andata la conferenza?! ...
Tenten: aaaahhhh … bene!!! (disse
infine chiudendosi in camera sua e gettandosi sul letto)
Non ci credeva neanche lei al
gesto sconsiderato che aveva fatto ma come gli era saltato in testa, si sfiorò
le labbra col la punta delle dita, doveva ammettere che il rosso ci sapeva
proprio fare, con un semplice bacio era riuscito a fargli provare cose che fino
a quel momento non aveva mai provato come se non avesse mai realmente baciato
qualcuno.Tanti brividi di piacere le percorrevano il corpo ripensando a quell’
attimo e le sue mani cominciarono a muoversi da sole, prima toccarono le labbra
poi il corpo ed infine ... in quel momento entrò l’amica in camera col telefono
in mano ...
Ino: Saku-chan non so davvero
cosa le sia preso.Sì ti dico che è più strana del solito ...
Tenten: si può sapere di chi
parlate? (Disse con tono infastidito perchè Ino stava parlando come se lei non
fosse lì ...)
Ino: Di te! di chi altro sei
entrata come uno zombie in trance
Tenten guardò la sua amica, poi
si mise seduta sul letto a gambe incrociate pensando di dirglielo, tanto lo
avrebbero scoperto comunque quindi sarebbe stato inutile tenerglielo nascosto.
Tenten: Ragazze vi devo parlare,
penso di aver fatto una cazzata!!!
Ino si sedette sulla poltrona
posta lì vicino: Saku ti metto in viva voce Tenten sta per farci una
rivelazione mega importante? (Concluse con tono impaziente)
Sakura da telefono si mise in
completo ascolto: parla Ten ti sento forte e chiaro ...
Tenten fece un respiro profondo e
disse ...
Tenten: io … non so cosa mi sia
venuto in mente ma … l’ ho baciato! (disse alla fine tutto d’un fiato)
Ino capendo a chi si riferisse:
COOOOSAAAAAA??? !
Sakura in realtà non capiva di
chi parlasse e quindi chiese...
Sakura: ma chi?
Ino: Saku-chan per esser un
avvocato sei molto tarda, secondo te chi ma lui no, Sasori… “il Professore”
(poi aggiunse con un tono malizioso) e com’è stato?
Tenten: (arrossendo fino alla
punta dei capelli) bhe penso che non abbia mai provato nulla di simile! ...
Inizialmente è stato dolce e puro poi tutto si è intensificato ... E’ davvero e
dico davvero seducente
Sakura: Beh mi avrebbe stupito il
contrario ... (Disse ridendo) ..
Sakura: ma lui che ha fatto?
Tenten: inizialmente ha risposto
ma poi … (si rabbuì) … ha fermato tutto, insomma non sembrava infastidito ma
l’etica sul lavoro per lui è molto importante almeno per quanto riguarda il
nostro rapporto di fotografo ed aiutante, era una cosa che mettemmo in chiaro
sin dal principio ed ora mi sento una stupida, perchè sono stata io a volerlo
... (Disse concludendo ed una lacrima cominciò a scendere sul viso)
Ino: Giusto mai farlo con il tuo
capo ...
Sakura: Ino in quanto a
consolazione fai schifo ... (Disse con tono deciso)
Sakura anche se non poteva
vederla sapeva che Tenten probanilmente stava soffrendo, lei non era facile da
sedurre.Gli uomini l’avevano sempre infastidita specie perchè da quando si
fidanzò con Neji cercava sempre di tenerli lontano, ma normalmente non era il
tipo da andarli a cercare. Probabilmente in questo momento stava provando un
sentimento a lei del tutto sconosciuto e provarlo per una persona con la quale
lavori e vedi tutti i giorni è un bel problema in particolare se ti ha respinta
...
Sakura: Ten! Sasori non ha del
tutto torto.Voi due lavorate insieme e poi ricorda che se ti ha proposto di
lavorare con lui è per darti la possibilità di realizzare il tuo sogno di avere
il master lì in America, quindi magari anche lui prova delle cose che per un
tipo come Sasori sono del tutto sconosciute, ma non può o vuole mettere in
pratica prorpio per non limitare le tue scelte ... Capisci ...?!
Tenten sapeva che la sua
Saku-chan aveva sempre detto giusto su tutto ed in fondo non poteva non pensare
che per quanto sentiva di provare qualcosa per Sasori avevano fatto un’accordo
sin dal principio ... Poi un giorno chissà non voleva porsi limiti ...
Tenten: Sai Saku mi sa che hai
come sempre ragione, devo prenderla come viene, maglio così. Anche se in realtà
dopo quello che ho fatto sarà strano già da domani …. Perlomeno per me ...
Sakura ed Ino risero
all’affermazione di Tenten ...
Sakura/Ino: ahahaahaha ... E ci
credo comunque e un bel pezzo di manzo ...
Tenten arrossì protamente a quei
risolini ed affermazione ...
Tenten: Direi di sì! ( Disse
nascondendosi il viso tra i cuscini)
******
Ino e Tenten arrivarono in azienda
fortunatamente la ressa dei giornalisti era diminuita dopo la conferenza stampa
di ieri, anche se in giro c’ era ancora qualche paparazzo pronto per fare
qualche strano scoop, così l’ingresso era ancora sotto controllo dalle guardie
e loro avevano ancora a disposizione la macchina. Le due ragazze scesero dall’auto
e Tenten si voltò a salutare l’autista ...
Tenten: ciao Yuki (disse
sorridendo e salutandolo con la mano)
Yuki: buona giornata signorine (si
limitò a fare un piccolo inchino in segno di saluto)
Quando entrarono la castana lo
vide all’ingresso con una delle solite modelle che gli ronzavano intorno, lei
gli stingeva il braccio e gli carezzava la schiena parlandogli all’orecchio lui
si limitava a sorriderle Tenten pensò
” che gli starà dicendo di così
interessante, avrà il QI di un bradipo lobotomizzato”
La modella fu scossa da quello
che stava facendo dall’arrivo d’ Itachi che disse ...
Itachi: Tu no dovresti essere in
sala prove? (disse con uno sguardo di rimprovero)
Modella: (staccandosi dal braccio
del rosso si affretto a dire) vado subito. Ciao Sasori (Concluse voltandosi)
Tenten: (facendole il verso) ciao
Sasori
Ino: Ten tieniti se non vuoi che
ti sgamino tutti...
Una mano scompigliò i capelli
della castana, alzò la testa più per disperazione che per vedere chi fosse. Ormai
da quando era li tutte le mattine la salutava in quel modo ...
Tenten: Buongiorno signor
stilista
Shisui: Buongiorno novellina,
come va?
Tenten: non mi lamento, anche se
ormai il mio lavoro si è limitato a fotografare 3 modelli al giorno visto che
qualcuno non si muove a fare il suo (disse con tono sarcastico riferendosi al
suo blocco di inspirazione)
Shisui:Ah Sì! Mi domando proprio
chi sia questa persona? (Disse grattandosi il mento)
Itaschi: ti conviene muoverti se
vuoi mantenere il tuo ruolo da stilista in questa azienda invece di scherzare (Disse
incrociando le braccia al petto)
Shisui: ma dai cuginetto non fare
quella faccia oggi è un grande giorno.Oggi è il primo giorno che non abbiamo
più gli Hyuja attaccati alle chiappe (Disse sorridendo)
Tenten: già quasi dimenticavo
congratulazioni Capo
Itachi: ( Guardandola stranito)
non chiamarmi capo
Tenten: ok capo!
Itachi rivolto a Sasori: ma è
sempre così irritante ed indisciplinata?
Sasori: anche peggio! ... (disse
guardandola con un sorrisetto sarcastico)
Tenten abbassò lo sguardo, non
riusciva a guardarlo senza ripensare al loro bacio Shisui interruppe il
silenzio ...
Shisui: Approposito Ten-chan
questi sono per te e Ino con il terzo potete invitare chi volete (gli porse tre
inviti)
Tenten: cosa sono?
Shisui: Inviti per il gala di
stasera, a Villa Uchia. Daremo una festa per la scissione delle aziende
Tenten: Ok grazie (pensando)
“invitare chi voglio ehhh ...” poi prima che Shisui andasse via gli corse
dietro fermandolo
Shisui: Che c’è ancora (Disse
alzando la testa al cielo per l’esasperazione)
Tenten: Avrei bisogno di un
piccolo favore (gli fece segno di avvicinarsi e gli disse una cosa all’orecchio)
Shisui: (sospirando) Non credi di
stare esagerando piccoletta?
Tenten: Ti pregoooo
Shisui: Ok! Ok! vedo cosa posso
fare
Tenten: (abbracciandolo) Grazie!
Alla fine raggiunse Sasori per
cominciare a la vorare, mentre si avviavano allo studio lui si voltò verso di
lei e gli disse
Sasori: certo che tu ci provi con
tutti
Tenten: e anche se fosse a te che
importa? sei forse geloso? (disse sorpassandolo)
Sasori: (le si avvicinò alzandole
il mento e disse) Mai!
E alla fine entrò nello studio
cominciando a sistemare tutto, Tenten lo seguì...
******
Aveva visto la sua ragazza ancora
una volta tra le braccia di un altro uomo, con un moto di rabbia sbattè a terra
tutto quello che aveva sulla scrivania, com’era possibile che quei Dannati
Uchiah riuscissero ad avere sempre tutto prima l’azienda e ora volevano
portargli via anche l’unica persona che contava veramente per lui. Neji odiava
gli Uchiah e tutti coloro che gli stavano accanto, per quanto lo riguardavano
erano stati anche fin troppo fortunati, loro avevano tutto erano belli ricchi
famosi, avevano amici e tutte le ragazze che riuscivano a desiderare e non
riusciva a capire perché dovevano predergli anche quello che gli apparteneva.
Prese dalla tasca l’anello che
Tenten gli aveva praticamente lanciato contro e ricordò la prima volta che
l’aveva incontrata.
Inizio Flash Bake
Era andato a trovare sua nonna in
ospedale, quando entrò nella stanza la vide seduta accanto al letto di sua
nonna.
Miho: Neji caro ben tornato, lei
e Tenten viene sempre a farmi compagnia, legge per me, Tenten lui è mio nipote
di cui ti parlavo
Lei si alzò dalla sedia e
sorridendogli gli porse la mano ...
Tenten: piacere di conoscerti.
(Gli sorrise) tua nonna mi ha tanto parlato di te
Neji: ( prese prendendole la
mano) il piacere è mio
Dopo quella volta si incontrarono
tante altre e gli raccontò che la madre era morta in quell’ospedale e d’allora
aveva deciso di fare volontariato per stare vicino alle persone che ne avevano
bisogno.
Fine Flash Bake
La sua piccola dolce Tenten era
sempre pronta a sacrificarsi per gli altri, era il suo punto fermo in
quell’oscurità ...
NO! Non se la sarebbe fatta portare
via se non poteva averla lui, non l’avrebbe avuta nessun altro.
******
“Finalmente di nuovo a casa”
pensò ,appena aprì la porta non riuscì a
mettere piede in casa perchè Tenten le saltò al collo ...
Tenten: Saku-chan finalmente sei
tornata mi sei mancata tantissimoooo!
Ino si unì all’abbraccio: anche a
me sei mancata.
Sakura: ragazze mi strozzate
Alla fine riuscì ad entrare in
casa anche se le sue amiche nn la lasciarono un secondo, poi si sedettero a
tavolo e cominciarono a chiacchierare.
Sakura: allora Tenten già ti stai
dando da fare a quanto pare (disse con l’aria di chi la sa lunga)
La castana di tutta risposta
arrossì ...
Tenten: ma cosa dici?! E’ stato
solo un bacio punto e poi già ha detto che non ci può essere nulla tra di noi
Ino: bhè ora no ma poi … uno che
ne sa in fondo il tuo stage dura un anno, in ogni caso tu non demordere. Passando
ad altro Sakura c’è una sorpresa per te
Sakura: che sorpresa? (Disse
incuriosita)
Ino e Tenten la portarono verso
la sua camera e una volta aperta la porta la rosa vide una scatola poggiata sul
letto con un biglietto sopra, lei si avvicinò prese la busta col biglietto e
lesse...
Sakura: Gran Soirée a Villa
Uchiah! Aprì la scatola e ne tirò fuori un abito da gala... Era bellissimo di
raso puro color azzurro, il corpetto aveva uno scollo a cuore con le bretelline
che ricadevano sulle braccia in chiffon, la gonna scendeva larga ma senza
essere eccessiva. In fondo alla scatola c’ erano un paio di scarpe con tacco 12
che chiudevano le dita con un laccetto e lasciavano scoperto il piede fino a
chiudersi con un cinturino alla caviglia di un color bianco.
Sakura: voi siete pazze!!!
Ino: pechè sarebbe un ottima
occasione per far pace, già mi immagino la scena. Tu entri in quel salone
enorme pieno di persone ... ti guardi intorno lo cerchi con lo sguardo e poi …
Tenten e Sakura: Ino basta film
(poi Tenten proseguì) anche se Ino ha ragione Sakura pensa è un’occasione
perfetta per rivederlo vi siete lasciati senza neanche sapere perché.
Sakura si sedette sul letto
stringendo ancora il suo vestito tra le mani e disse ...
Sakura: Sì! Avete ragione
facciamolo
Tenten, Ino e Sakurasi
guardarono e poi dissero: si da il via alla preparazione GRAN SOIRE’E !!!!
******
In casa Uchiah era dal mattino
che infervoravano i preparativi per quella sera, tutto il personale della villa
nessuno escluso era impegnato in qualcosa, chi lucidava l’argenteria, chi
sistemava i tavoli in giardino, chi spolverava e così via.
La signora Mikoto Uchiah ci
teneva alla perfezione in fondo in casa Uchiah ogni cena era una festa, anche
un semplice Thè diventava una sorta di cermonia, tutto doveva essere al proprio
posto. Mikoto faceva parte di una famiglia medio aristocretica e sin da piccola
era stata indirizzata ad imparare il galateo e le buone maniere.Suo padre e
Madara Uchiah il padre di Fugaku quando entrambe le mogli rimasero incinte
decisero che se avessero avuto un maschio ed una femmina avrebbero ben voluto
che i due si sposassero per unire le loro famiglie. Mikoto quando le fu data notizia
del matrimonio, portando da sempre rispetto per i propri genitori acconsentì a
quella notizia con un sorriso, non era una novità per lei ritrovarsi nel mondo
dell’altà società, anche se aveva sempre creduto che da parte della famiglia di
suo marito ci fosse un certo astio nei suoi confronti,ma a lei non era mai
interessato. Era una donna dal portamento solenne e gentile in eugual manira, i
suoi i modi di fare avrebbero fatto sciogliere gli icebarg più gelidi era
dotata di un talento naturale nell’ascoltare e farsi ascoltare e saper essere
al fianco di un uomo importante come Fugaku Uchiah.
Mikoto: No così no! Ho
espressamente chiesto che i centrotavola siano con fiori di campo non rose e
poi Susan ti sembra che questo candelabro sia lucido?
Susan: mi scusi signora
provvederò io stessa a lucidarlo come si conviene (detto questo prese il
candelabro e andò via)
Sasuke scese le scale ed entrò
nel salone dove si sarebbe svolta la festa, sapeva che la madre era una pefezionista
ed ogni cerimonia che organizzava lei personalmente era sempre impeccabile,
sobrio ed elegante senza esagerare in nulla ... poi sentì chiamarsi ...
Mikoto: Sas’ke non sei ancora
pronto? (Disse con aria di rimprovero)
Sasuke: (Disse guardando l’orologio
) ma mancano ancora un paio d’ore per cominciare
Mikoto: non importa il tempo
passa più in fretta di quello che pensi, ora va a cambiarti
Sasuke decise di non
controbattere per quanto buona e gentile quando preparava questo tipo di serate
diventava intrattabile doveva essere fatto tutto come diceva lei.
Mikoto si guardò intorno, il più
era fatto mancavano 3 ore per l’inizio della serata decise di lasciare gli
ultimi dettagli ad Alfred e di andarsi a preparare lo chiamò e gli disse ...
Mikoto: Alfred, finisci tu di
dare le ultime direttive io vado a preparami per la serata, hai preparato il
mio abito?
Alfred: certamente signora quello
blu di seta come da lei richiesto
Mikoto: perfetto e per mio marito
e mio figlio
Alfred: per il signor Fujaku lo
smoking nero e per il signorino quello blu
Mikoto: perfetto io vado mi
raccomando ... Mi fido di te
Alfred: non si preoccupi signora
******
Ino era pronta si stava dando un
ultimo sguardo allo specchio.
Ino: Perfetto, come sempre ... (
Disse sorridendo )
Indossava un lungo abito rosso in
Viscosa con due spacchi profondi, le bretelline intrecciate tra di loro piene
di punti luce dove quella posta sulla spalla destra continuava a scendere di
sbiego fino allo spacco della coscia sinistra dando lucentezza al vestito e
un’elegante stacco al colore. Le scarpe erano un elegante décolleté color
argento. Un’ultima sistemata ai capelli che alzò in una morbida acconciatura,
dove ricadeva qualche ciocca, ed era pronta.
Ino: Perfetto ragazze vi date una
mossa
Tenten: Io a Shisui lo ammazzo!
(Disse con i pugni chiusi)
Ino: Perché ti sta benissimo,
risalta la tua carnagione quel colore
Tenten: Ino non ti ci mettere
pure tu
Tenten indossava un abito verde
giada in seta pura. Aveva lo scollo egiziano quindi chiuso sul collo che
lasciava le spalle e braccia scoperte, “Fin lì tutto ok” pensò Tenten, quello
che la fece rimanere sbigottita era il resto. Il vestito a partire da sotto il
seno fino al di sotto dell’ombellico avanti e il fondo, moolto fondoschiena
dietro su tutta quella zona la seta scompariva lasciando spazio ad un
bellissimo ma trasparentissimo pizzo francese, fatto da ricami di piccoli
fiorellini e ghirigori del medesimo colore. Ma purtroppo per Tenten non finiva
lì, a partire da sotto il ventre la parte in seta ricominciava lasciando
comunque uno spacco sulla coscia di 15cm almeno e continuando fino alla fine.
La parte finale era alta fino alle caviglie avanti e scendeva con un piccolo strascico
dietro.
Le Scarpe erano a sandalo con un
tacco 12cm che fasciavano tutto il piede con un effetto ricamo e chiudevano
dietro la caviglia. “Ma quelli erano diamanti” pensò Tenten ... Lo erano ...
Tenten: Questi sono matti,
comunque ora capisco il motivo del completino intimo che mi ha dato Obito!
Ino: Ma dai che sarà mai! Ti si
vede un po' il sedere e allora, vuoi o non vuoi fare colpo sul bel fotografo. (
Disse a volerla prendere in giro)
Tenten: mmmhhh … bhe ha esagerato
come sempre e comunque ...
Tenten si fece aiutare Da Ino con
i capelli, lei se ne intendeva di più. Le lasciò i capelli che ricadevano a
boccolo sciolti e da un lato li tirò sù con un fermaglio a forma di fiore pieno di punti luce.
Ino: Perfetto ...
Tenten si guardò allo specchiò e
disse ...
Tenten: Non sembro neanche più io
...
Ino: Sì! E meno male abbiamo
capito che c’è una donna dietro al camionista (Disse sorridendo)
Tenten: EHI!!!
Sakura uscì, era pronta anche lei
...
Sakura: Andiamo?
Ino: Ok!!!
Le ragazze uscirono di casa e
trovarono la solita macchina che le attendeva.
Tenten: buona sera Yuki
Yuki aprendo la portiera e
facendo entrare le ragazze disse ...
Yuki: Buona sera signorine,
stasera siete splendide
Ino: Grazie! Yuki ...
******
Erano ormai ore che Sasuke
continuava a stringere mani e brindare con persone che neanche conosceva,
odiava stare al centro dell’attenzione aveva avuto la conferma alle proprie
supposizioni che quell’ambiente non facceva per lui. Tirò una gomitata ad
Itachi guardandolo in maniera supplichevole ...
Finalmente quel tormento giunse
alla sua fine così Sasuke uscì all’esterno per prendere una boccata d’aria, Il
fratello aveva ragione doveva farci l’abitudine in quanto aveva scelto la sua
strada da solo come AD dell’azienda e quindi basta capricci ... Itachi lo
raggiunse con due calici di champagne in mano gliene porse uno e disse ...
Itachi: Se stato bravo, hai
resistito fino alla fine ...(Concluse
sorridendogli e cominciando a bere)
Sasuke: (Sbuffò) Io proprio non
capisco tu come faccia a resistere invece, sono tutte persone che conosciamo a
malapena e che dicono di conoscerci solamente per trarne qualcosa in cambio
oppure notorietà ...
Itachi: Benvenuto nel mio mondo
...
Disse continuando a bere...
******
Sakura da quando era salita in
auto non faceva altro che tormentarsi le mani, e se non la volesse lì e se non
provasse più nulla per lei, non avrebbe potuto sopportare un’altra cosa del
genere no! … decisamente no!….
L’auto si fermò di fronte un
enorme cancello in ferro battuto che si aprì lasciandoli passare, percorsero
ancora qualche metro di vialetto con tutt’intorno un immenso giardino pieno di
rose e fiori di lillà.
La villa in stile coloniale
completamente color bianco, dova un impressione di eleganza e sobrietà
nonostante la propria, immensa grandezza ...
Ino: ragazze ci pensate che sto
per mettere piede in casa Uchiah (Disse con occhi sognanti)
Yuki: (scese dall’auto per aprire
la portiera alle tre amiche) Prego signorine da questa parte! E buona serata
Tenten: questa è una casa,
pensavo fosse un parco nazionale (Disse rimanendo abocca aperta)
Sakura: perché all’improvviso mi
sento una pezzente?
Ino: dai andiamo (disse
trascinando le amiche all’interno)
Una volta dentro si guardorono
intorno e videro che nella grande sala c’erano persone che facevano parte
dell’alta società, ed anche volti noti nel mondo della musica e del cinema. I
camerieri erano sempre pronti a servire in caso di bisogno e con i vassoi
ricolmi puntualmente di bevande o stuzzicchini vari.
Ino: WAUUU!!! E’ una cosa incredibile
...
Tenten: Anche troppo ...
Sakura: ....
Sakura vagava nella sala ancora
stupefatta dalla grandezza e bellezza del posto, ma quando si voltò non vide
più le sue amiche e cominciò a sentirsi fuori luogo, non conosceva praticamente
nessuno lì ma era sicura che molti conoscessero lei dopo quello che era
accaduto.Prese un bicchiere di champagne ne avrebbe avuto bisogno per darsi
coraggio, e cominciò a percorrere quei lunghi corridoi e grandi saloni
guardandosi intorno in cerca solo di una persona. Nulla, nessun viso le
risultava familiare, d’improvviso si scontrò con qualcuno ... ricomponendosi
disse ...
Sakura: OH! .. mi scusi … ero
distratta non volevo ... ( quando alzò lo sguardo per vedere con chi si fosse
scontrata vide un volto familiare), lo riconobbe si trattava di Itachi Uchiah
il fratello maggiore di Sasuke “una somiglianza impressionante” pensò poi ..
Itachi: non si preoccupi può
capitare (disse semplicemente Itachi) cercava qualcuno? ( L’aveva perfettamente
riconosciuta, in quei giorni non si era fatto altro che parlare di lei)
Sakura arrosì leggermente “come
ha fatto a capirlo, è così palese” poi disse ...
Sakura: veramente io …
Itachi: perché non prova
all’esterno? forse sarà più fortunata (Disse con un lieve sorriso)
Sakura lo vide andare via
sparendo tra la folla, poi si voltò verso la portafinestra che dava sul
giardino “proviamo” pensò mentre usciva.
******
Sasuke dopo tutto quel da farsi
con gli ospiti e quell’eccessivo parlare di affari per il futuro decise che era
arrivato il momento di prendersi una pausa. I piedi erano andati a farsi
benedire ed il papillon gli dava anche troppo fastidio così l’allentò, cercando
di mantenere un atteggiamento composto nel caso in cui la madre passasse di lì.
Poi fu un attimo, tra la folla
intravide una figura familiare una testolina rosa spiccava tra le altre, non
poteva essere lei, eppure voleva che lo fosse con tutte le sue forze, così si
alzò e di corsa le andò incontro con il cuore in subbuglio e pieno di emozioni.
Quando la raggiunse la tirò per il braccio facendola girare verso di sè ...
Sasuke: Sakura?!
A Sakura mancò un battito, da
quanto non sentiva la sua voce ore?... giorni?.... settimane? ... Non importava
quel suono gli faceva sempre lo stesso effetto, quante volte aveva immaginato
la scena di quando si sarebbero rivisti ed ora eccola lì a perdersi ancora una
volta nel buio più totale dei suoi occhi
Sakura: Sasu…ke … (Disse con gli
occhi pieni di lacrime)
Sasuke aveva la testa piena di
domande da farle, ma non lì non con tutte quelle persone e giornalisti che
ficcavano il naso, la perse per il polso e la portò in un posto appartato.
Sakura ancora una volta si ritrovò a contatto con la presa forte e decisa di
Sasuke, in quel momentò realizzò quanto aveva desiderato avere la possibilità
di sentirlo ancora ... e ... ancora ...
La portò in un gazebo posto al
centro del giardino con parte degli archi coperti di rose rosse fuoco poi le
disse ...
Sasuke: Perché sei scomparsa?(Disse
con un tono imperativo)
Sakura: bhe … io dopo la nostra
ultima discussione pensavo che avessi bisogno di spazio (gli disse abbassando
lo sguardo)
Sasuke: e poi?
Sakura: E poi, ho deciso di
andare un pò dai miei vista la situazione che si era venuta a creare!
Sasuke: e poi? (continuò
avvicinandosi)
Sakura d’istinto cominciò ad
indietreggiare, non sapeva perché ma aveva una sensazione di déjà-vu ...
Sakura:E poi, avevo intenzione di
tornare ma ho visto la conferenza e non volevo che i nostri problemi ti
recassero altri fastidi vista la tua situazione oggi
Sasuke: (continuò ad avanzare
bloccandola ad uno dei pilastri del gazebo e disse) E poi?
Sakura: ….
Sasuke: E poi, ... tu mi ami
ancora o NO? Questo devi dirmi ...
Sakura: questa è una domanda
stupida.
Sasuke fece un sorriso, poi le si
avvicinò quello che bastava per premere le proprie labbra sulle sue, era un
bacio avido e passionale una scarica elettrica pervase il corpo di Sakura. Da
quanto desiderava che i loro corpi, le loro labbra si unissero nuovamente in un
turbinio di emozioni, ora riusciva a sentire che per lui era stato lo stesso
inferno, passato tra lacrime e paure ed il desidderio di riaverla tra le sue
braccia.
Sakura: ( Tra i respiri
affannosi) Sasuke qui ... potrebbe ...
Sasuke la zittì nuovamente con le
sue labbra non le voleva lasciare neanche il tempo di respirare ...
Sasuke: Non m’importa, ti ho
aspettata così tanto da non riuscire più a trattenermi, è stato tutto così
difficile senza vederti non voglio chiederti scusa per quello che ho fatto ma
sappi che ero fuori di me. Quando poi sei sparita mi sono sentito sprofondare
sentivo che stavo sbagliando tutto ...
Sakura lo ascoltava ma la sua
testa era piena di lui piena di domande o di spiegazioni che avrebbe voluto
dargli o fargli, ma in quel momento tutto si era annullato. Sentiva che il
corpo di Sasuke continuava a premerla contro la colonna non lasciandole scampo,
le sue mani si muovevano sul suo vestito fino ad arrivare al corpetto dove
Sasuke si fermò sull’elbo di quest’ultimo guardandola intensamente negli occhi
le disse ...
Sasuke: Non azzardarti mai più a
farti sfiorare da qualcun’altro... sei mia Sakura ... sei mia! ...(Disse con un
moto di possesso esclusivo)
Sakura non capiva più nulla, le
sue parole la sua voce la mandavano in estasi.Fu in quel momento che Sasuke
preso il lembo del corpetto lo tirò verso il basso lasciando scoperta parte del
suo seno, scendendo con la bocca dalle labbra all’orecchio, dall’ orecchio al collo
arrivando fino a quella parte rosea scoperta così prepotentemente. Sakura si
sentiva così indecente ed oscena che il suo corpo a quel pensiero non faceva
altro che eccitarsi di più e Sasuke lo sentiva così continuava a torturarla in
tutti i modi che poteva ... Risalì in modo più delicato sulla scia che aveva
lasciato al principio dove quindi la pelle era più sensibile ...
Sakura: Mhhhmmmh (Disse
coprendosi la bocca con la mano)
Un lieve gemito uscì finalmente
dalle labbra di Sakura ...
Sasuke la teneva ancora bloccata
al pilastro non dandole modo di via d’uscita
Sasuke: Dimmelo che non sei
riuscita a stare senza di me, il tuo corpo non mente ... (Disse con un sorriso
beffardo)
Sakura di rimandò arrossì più di
quanto già era ...
Sakura: Io ... beh ... ecco ...
Sasuke: Dillo ... O ricomincio e
sarai così indecente da non poterti più presentare alla festa ... DIMMELO!(Disse
spingendola ancora)
Sakura: Non sono riuscita a
vivere senza di te ... (Disse tutto d’un fiato)
Poi abbassò lo sguardo per la
vergogna di essersi mostrata così vulnerabile al suo fascino ed aver
pronunciato quelle parole. Sasuke le alzò il mento e la guardò fissa negli
occhi ...
Sasuke: Non sentirti in
imbarazzo, perchè anche io sono stato nella tua stessa condizione ...
Questa volta fu Sakura ad
aggrapparsi a lui e baciarlo intensamente passandogli una mano tra i suoi
capelli morbidissimi era estasiante stare tra le sue braccia, così le sue ansie
quella sera svanirono nella maniera più passionale e seducente possibile.
******
Tenten si sentiva spaesata, non conosceva nessuno che fosse
in quella sala.Prese l’ennesimo bicchiere di champagne della serata che gli
aveva porto il cameriere e cominciò a bere, uscì all’esterno cominciando ad
osservare il riflesso della luna sull’acqua della piscina “è bellissimo” pensò…
se solo avesse avuto la sua macchina fotografica, un a voce la ridestò dai suoi
pensieri.
….: Yacamoz
Tenten si voltò e vide Shisui ...
Tenten: Come? ...
Shisui: il riflesso della luna sull’acqua, in indiano si
dice Yacamoz. E’ strano vero ci sono così tante parole per dire soldi come
quattrini, bigliettoni ma per indicare una cosa così bella neanche una (Disse
mentre ammirava anche lui il riflesso)
Tenten: E’ bellissimo ma tu non dovresti essere dentro?
Shisui: Mi annoiano queste feste (la guardò) sei carina
vestita da donna
Tenten: grazie signor stilista (gli sorrise)
Shisui gli prese la mano facendo un piccolo inchino ...
Shisui: Posso invitarti a ballare?
Tenten: se me lo chiedi in una maniera così galante, come
posso dirti di no! (Disse con un lieve sorriso)
Tenten mentre danzava si scoprì ad osservare in giro alla
ricerca di qualcuno che in quel momento non era presente. Perchè continuava a
cercarlo le cose erano fin troppo chiare, e anche lui lo era stato quindi
perchè continuava a cercare?! Per non parlare del nodo allo stomaco che l’era
venuto quella mattina quando lo aveva visto appiccicato con quella modella
“Tenten devi smettere di pensarlo, io te lo proibisco” Doveva smetterla ... Poi
la voce di Shisui la ridestò ...
Shisui: Non penso che lo troverai qui in giro.
Tenten: Di cosa parli?
Shisui: Fai finta di non capire?
Tenten: No! Non so a chi ti riferisci
Shisui sorrise sarcastico: vabè fa nulla, sei una testarda e
questo l’abbiamo imparato tutti (Disse sorridendo)
La musica si fermò e si fermarono anche loro, poi Shisui fu
trascinato via per una breve intervista sulla nuova collezione e lei rimase
ancora una volta sola.
Shisui prendendole e baciandole la mano le disse ...
Shisui: Scusami Maledy ...
Tenten “ho no … devo andare in bagno e ora come faccio?” si
guardò in torno ma, non vide nessuno che conosceva provò anche a fermare un
paio di camerieri ma nessuno gli diede retta, quindi decise di trovarlo da
sola.Così si addentrò in quella casa che sembrava un labirinto per cercare la
stanza che le serviva. Tra le miriadi di porte che aprì una conteneva una sauna
finlandese “bellissima” pensò, ma nulla in confronto a quello che per più di un
metro vide di fianco a lei. C’era una parete completamente in vetrocristallo
trasparente che camminava a pari passo con lei, al suo interno c’erano una
piscina in muratura grande quasi come quelle olimpionice al suo termine si
allargava per dare spazio ad un’ idromassaggio, in seguito c’erano disposti
attrezzi da palestra di ogni tipo.
Tenten: Incredibile, il nostro appartamento non arriva
neanche a metà di questo spazio ... ( Disse ammirando a bocca aperta)
Finalmente dopo un’ora persa in un meraviglioso groviglio di
stanze che per quanto bellissime lei aveva urgenza di un bagno, ecco la porta
dei suoi sogni, l’aprì ed al suo interno un bagno in stile inglese di un verde
acqua l’ incantò ...
Tenten: Cosa potevo aspettarmi, solamente una stanza grande
quanto il nostro appartamento intero. (disse con un lieve sorriso)
Tenten: Avrò tempo per ammirarlo, ora devo proprio andare
...
******
Ino era nel salone principale aveva appena terminato di ballare
con François di Bekerville. Un uomo alto dai capelli castani che a detta sua
(era rimasto abbagliato dalla sua bellezza)
Ino: Quindi cosa ti ha portato a questa festa?... (Gli disse
con un sorriso)
François: Un’invito ... ahahahahahaah
Era anche un bel ragazzo, ma aveva strane manie una di
queste era ridere alle sue stesse battute, o quella che Ino non riusciva
proprio a mandare giù era che ogni volta che danzavano, la sua mano tendeva a
scendere sempre più in giù, François si avvicinò improvvisamente a lei ...
François: E a te Ino, come mai sei qui sei sprecata per
essere una semplice modella, bellissima per rimanere su di una passerella ...
(disse accarezzandole il viso con parte dell’indice)
Da quello che Ino aveva capito François era un produttore di
film del grande schermo e gli aveva proposto di diventare un’attrice perchè
sprecata nell’ambiente della moda. Non le era piaciuto come lo aveva detto
quasi in modo dispregiativo, eppure a lei sembrava invidioso dei successi della
famiglia Uchiah. Si sentì strattonare su un fianco, François voleva portarla a
prendere un pò d’ aria fresca all’esterno
Shisui: Ino! Ti ho cercata daperttutto, sai non si dovrebbe
lasciare MAI il proprio accompagnatore
François: Ah! Eri in dolce compagnia ...
Ino: Ecco ... veramen ...
Per Ino Shisui era arrivato proprio al momento giusto, ma
François ancora non l’aveva lasciata andare.”Ma cosa voleva?” pensò lei ...
François: Ma sappi che anche se sei il suo accompagnatore
non siete mica sposati? ...
Shisui: E con questo, lei è libera di fare quel che vuole,
ma non credo che voglia continuare ad essere trattenuta in quel modo, lo reputo
poco galante (Disse senza battere ciglio)
François lasciò Ino in malomodo e disse ...
François: Mi stai dando del rozzo Uchiah? ... (Disse
pronunciando il cognome con tono dispregiativo)
Shisui: Sei tu a dirlo ... (Lo guardò beffardo)
François si avvicinò a Shisui prepotentemente, che non si
mosse di un millimetro, Ino lo trovava SEXY ai massimi livelli, come non si
faceva a non rimanere attratte da loro e da tutti quelli che lavoravano in
quell’azienda piena di bellezza ... Itachi si avvicinò vedendo che il cugino
stava per cacciarsi nuovamente nei guai ...
Itachi: C’ è qualcosa che non và? (Disse guardando prima uno
poi l’altro)
Shisui: Per me assolutamente no ... (Disse con aria
diffidente)
Itachi: Allora François? ...
François si sentì maggiormente infervorato perchè in
minoranza e c’ era da dire che l’alcool preso in precedenza gli stava giocando
un brutto scherzo, riprese Ino per il fianco, che al tocco rimase riluttante e
disse ...
François: Ahhh! Ecco il cuginetto. Beh anche per me non
c’era nulla che non andava visto che ero tranquillo qui con la MIA donna ...
Ino cominciò a sentire la puzza d’alcool del suo alito e non
le piaceva il tono che stava usando e la possessività delle sue parle, così
cercò di liberarsi dalla sua forte presa ...
Ino di tutta risposta disse ...
Ino: Io non sono la TUA donna ...
Shisui: Credo che siamo in due più l’interessata a convenire
che il tuo comportamento nei suoi confronti sia del tutto inappropriato ...
François: Questo lo dici ora, ma prima che tu arrivassi
dovevi vedere come i miei modi alla signorina piacevano eccome (Disse con una
punta d’orgoglio e presunzione)
Ino rimase scioccata dalla poca delicatezza delle parole, di
quell’uomo tanto galante prima non era rimasto nulla, così con l’altra mano gli
tirò un ceffone, facendo anche in modo di essere lasciata
Shisui sorridendogli gli rispose ...
Shisui: Beh ... Credo che anche lei si sia pronunciata
(Disse con un sorriso beffardo)
François: Tu! Maledetto ....
Stava per scagliarsi contro Shisui ma Itachi lo fermò ...
Itachi: Credo che tu ti stia mettendo in ridicolo, non
costringermi a chiamare la sicurezza ci rimetteresti solamente tu lascia che ti
faccia riaccompagnare in hotel, o puoi usufruire di una delle nostre stanze
così ti riposi un pò!
François svincolandosi dalla presa di Itachi disse ...
François: Meglio che me ne vada, sono ubriaco e stanco di
essere circondato da ragazze che ci provano solo per avere una parte in un film
... (Disse guardando Ino)
Ino sentendosi offesa ancora una volta stava per
rispondergli per le rime, ma Shisui la bloccò facendole segno di NO con la
testa per farle capire di lasciar correre ...
Itachi una volta che il produttore ubriaco se ne fu andato
disse ...
Itachi: Perchè ti trovo sempre nei guai con quel tizio?!
(Disse rivolgendosi a Shisui)
Shisui: Io non ho problemi con lui è lui che ha sempre avuto
problemi con NOI anzi direi COMPLESSI ...
Ino: L’ho pensato anche io ...
Shisui ed Itachi la guardarono ...
Itachi: E tu cosa facevi in sua compagnia?
Ino: Mi aveva invitata a ballare, ed era normale quando lo
ha fatto poi però ha cominciato a bere ed è diventato strano ...
Shisui: Per questo sono intervenuto ...
Itachi: Beh ... l’importante è che non sia successo nulla,
se Shisui gli avesse messo anche solamente un dito addosso non saprei come ne
saremmo usciti, hanno un equipe di avvocati che fanno venire anche
dall’America, non ce la saremmo cavata con poco ...
Deidara che passava di lì disse ...
Deidara: Lo trovo discriminatorio!
Itachi: Deidara non ti ci mettere anche tu
Deidara: Ce la saremo cavata, un pò acciaccati ma ne saremo
usciti ...
Itachi: Ho bisogno di bere (Disse allontanandosi)
Deidara: Vengo con te ...
Shisui: Stai bene, hai avuto paura?
Ino: Non sono il tipo che fa la dura, ma sì ho avuto paura
specialmente quando ho sentito che era ubrico fradicio .
Shisui: Beh ... Sì! E’ una delle sue prerogative inrretire
le belle ragazze presenti alla festa, ubriacarsi e cercare di trarne qualcosa
facendole promesse che poi non manterrebbe ...
Ino: Davvero? .. (Rimase sbigottita, anche se non più di
tanto)
Shisui: Sì! Ma tu sembravi abbastanza convinta a restare con
noi che lo hai fatto andare su tutte le furie, infatti stava per usare la forza
con te. Non ci ha mai sopportato, viene per poter fare in modo di metterci in
imbarazzo e farci andare a finire in prima pagina, il primo a cedere alle sue
provocazioni sono sempre io per questo Itachi mi riprende sempre ...
Ino: Non dovresti lasciare che ti provochi così da farti
cadere nella sua trappola ...
Shisui: Dovevo! Una persona a me cara era in difficoltà
(Disse sorridendole)
Ino abbassò la testa si snentì avvampare, poi Shisui con
delicatezza le prese la mano la baciò e l’ invitò a ballare ... Ino quella sera
si sentiva in assoluto Cenerentola
******
Tenten finalmene ci era riuscita.
Ah!!! Si sentiva molto meglio aveva preso tutte le precauzioni per non sporcare
il vestito ...
Tenten: Ma vedete se devo avere
paura di andare in bagno per un vestito? Mi ha fatto passare le pene dell’
inferno (Disse parlando tra sè e sè)
Poi sentì dei rumori provenire in
una delle stanze del corridoio, non riuscì a resistere alla sua curiosità, più
si avvicinava più distingueva i rumori ... Poi arrossì “Ma questi sono gemiti
di piacere?” pensò ...
Tenten: chi può mai essere così
spudorato da fare sesso in casa d’altri ... (Si domandò)
Poi come se non le bastasse, aprì
lievemente quella porta la stanza era illuminata solo dalla luce della luna
questo rendeva il tutto più romantico, chiunque fosse ci sapeva proprio fare.
Tenten lo riconobbe subito i suoi
capelli erano indistiguibili quel rosso fuoco, anche se il suo viso era
nascosto nell’incavo del collo della ragazza che sinuosamente si muoveva su di
lui lei lo vedeva come se quella donna non ci fosse. Era ferma non riusciva a
staccare gli occhi da quell’atto che stava avvenendo avanti i suoi occhi,
avrebbe anche pensato di andare via e che tutto questo fosse inopportuno, ma il
cervello non riusciva a dare il comando ai suoi arti, così rimase immobile.
Eppure era attratta dai quei movimenti da quei desideri che invadevano quella
stanza che era impregnata dell’odore del SESSO e tutto rendeva la cosa così
eccitante. Tenten senza rendersene conto si poggiò con il seno sulla maniglia
della porta e cominciò a provare delle piccole scariche di piacere che quel
tocco fisico mischiato ai suoi desideri reconditi verso quell’uomo.Il piacere
le stava facendo girare la testa ma cosa stava facendo neanche stesse guardando
un film porno in diretta. Improvvisamente Sasori aprì gli occhi e la vide, ma
non ne rimase sconvolto anzi Tenten intravise un lampo di malizia in quello sguardo
che gli aveva rivolto e ancora continuava a guardarla intensamente, Tenten non
riusciva a distogliere lo sguardo e vide che Sasori cominciò a seguire i
movimenti della ragazza con più fervore di prima, ma rivolgendo il suo sguardo
sempre a lei. Tenten si sentiva calda giù in mezzo alle gambe tanto da indurla
ad accarezzarsi era in preda ad un’eccitazione immensa sentiva che il piacere
la stava portando alla pazzia, ma come faceva? La stava solamente guardando
eppure la induceva a fare quelle cose senza nessun pudore aventi i suoi occhi
desiderosi. Lei lo intravide ed i suoi occhi neanche per un’attimo avevano
lasciato la sua persona la squadrava tutta e questo faceva impazzire Tenten, ma
allora in quel momento anche se era con quella donna a lei non interessava,
continuava a sollecitarsi da sopra i vestiti alzando di poco la gonna era
oscena in quel momento ma non importava perchè anche se non poteva averlo dal
vivo le andava bene anche solamente immagginare che in quel momento ci fosse
lei al posto di quella ragazza. Sentì come un brivido di liberazione
improvvisamente per tutto il suo corpo, era indecente e rossa in viso non
riusciva a crederci aveva raggiunto l’orgasmo guardando semplicemente quegli
occhi color nocciola che la fissavano intensamente, lo sguardo di Sasori si
assottigliò fino a quando anche lui non raggiunse l’apice Tenten voltò lo
sguardo, ma prima di chiudere definitivamente la porta sentì ...
Sasori: Tenten ...
fu un sospiro un’attimo ma lo
sentì ... chiuse così la porta
“Ma allora anche lui ...” Andò
via con mille pensieri per la testa
DRIIIINN DRIIIINN DRIIIIIINN,
quell’incessante, fastidioso, irritante, squillo di telefono lo costrinse a
svegliarsi e a tirarsi sù si mise seduto voltandosi alla sua sinistra vide Sakura
che dormiva ancora, ora che ci pensava nonostante tutto quella serata non era
stata poi così male sorrise al ricordo … DRIIIIINN DRIIIIINN DRIIIIIINN …
“giusto il telefono” allungò il braccio per prendere il suo cellulare da
comodino e rispondere.
Sasuke: Pronto! (rispose con la
voce ancora impastata dal sonno)
Itachi: Buongiorno Nee-chan.
Sasuke: Era buono,prima che mi
chiamassi tu(sentì la rosa rigirarsi e
si voltò per controllare che non si fosse svegliata a causa sua)
Itachi: Bhe immaggino! (sorrise)
ma il lavoro chiama ed infatti ti ho chiamato solo per dirti che oggi non
andremo subito in azienda ma, prima a Kyoto per un sopralluogo allo
stabilimento che acquisteremo per la nuova apertura della succursale, ci
vediamo li alle 08:00
Sasuke: Ok a fra poco.
Sasuke staccò, poi si voltò verso
Sakura e la baciò delicatamente su una guancia, lei a quel tocco aprì gli occhi
sorridendogli.
Sakura: buongiorno (si stiracchiò
mettendosi seduta e coprendosi col lenzuolo)
Sasuke: buongiorno, come hai
dormito?
Sakura: bene anche se quello che
abbiamo fatto la notte scorsa non lo definirei dormire (disse con aria
divertita)
Sasuke: (Sasuke rise di rimando)
hai ragione, comunque io tra qualche ora devo incontrarmi con Itachi a Kyoto se
vuoi facciamo colazione e ti accompagno a casa
Sakura: (riflettendo un attimo
disse) forse è meglio di no
Sasuke: (guardandola stranito)
perché devi forse incontrarti con quello che tutti i giornali definiscono il
tuo amante segreto? ( Disse avvicinandosi pericolosamente a lei)
Sakura: non ho nessun amente
segreto (Disse con tono serio)
Sasuke: (facendola stendere e
mettendosi sopra di lei) meglio così odio condividere le mie cose (disse mentre
chi accarezzava la gamba e gli baciava il collo)
Sakura: ma non avevi un
appuntamento con tuo fratello?
Sasuke: aspetterà
Sakura: (alzandosi di scatto e
spingendolo giù dal letto) Sasuke Uchiah ora tu vai subito a preparati e la
smetti di fare il lavativo! (disse con tono imperativo di chi non accetta un no
come risposta)
Sasuke : sei una despota! (disse
in modo divertito ed andando verso il bagno per cominciare a prepararsi)
******
Tenten entrò nell’ospedale come
tutti i terzi giovedì del mese andava a trovare i suoi piccoli amici, salutò
con un sorriso tutti gli infermieri che ormai la conoscevano e si diresse verso
il reparto oncologico pediatrico.Tutti bambini le corsero incontro per
abbracciarla e salutarla...
Bambini: (con voce gioiosa) Ten-chaaan
sei tornata che bellooo!!!! (urlarono gioiosi)
Infermiera: ormai aspettano con
ansia solo una tua visita
Tenten: come state oggi piccole
pesti?
Bambini: bene ma oggi che ci hai
portato di bello? (dissero guardando le grandi buste che portava)
Tenten: non so proprio di cosa
stiate parlando? (disse fingendo di non sapere a cosa si riferissero)
I bambini risero, poi lei gli
diede le buste e loro cominciarono a tirare fuori vari giochi tutti felici,
rimase a giocare ancora un paio di minuti lì con loro, quando un infermiere
venne per chiamare una delle bambine.
Infermiere: Piccola Kiko è ora
Kiko: NOOO!!!! NON VOGLIO, TI
PREGO TEN DIGLIELO PURE TU
Tenten la guardò, sapeva che era
il turno per la dialisi e sapeva pure quanto fosse orribile e pietoso ma non
poteva non farla, quindi disse abbassandosi verso di lei ...
Tenten: dai non fare così passerà
in un attimo e poi tornerai a giocare con i tuoi amichetti (l’abbracciò forte
per dargli coraggio)
Kiko: ok vado ma… solo se vieni
con me ...
Tenten guardò l’ora “merda” ma,
poi vide i grandi occhi di Kiko pieni di lacrime che la supplicavano speranzosi,
gli si strinse il cuore
Tenten: ok verrò con te ma tu
promettimi di stare buona buona ok? ( le disse porgendogli il mignolo in segno
di promessa)
La bimba gli fece un gran sorriso
e intrecciò il suo mignolo ...
Kiko: Ok! sarò bravissima
Tenten: Prefetto! ( le prese la
manina e scortate dall’infermiere si avviarono verso la sala dialisi)
******
Ino scese e come sempre vide il
fedele Yuky che come tutte le mattine le aspettava per accompagnarle a lavoro.
Ino: buongiorno Yuky
Yuky: buongiorno, oggi la signorina
Tenten non viene? (chiese vedendo che Ino era sola)
Ino: Si! Ma lei verrà tra un pò,
aveva un impegno importate e ci raggiungerà in seguito
Yuky: va bene allora andiamo
(disse aprendo la portiera ad Ino)
Una volta arrivata in azienda, si
ritrovò circondata da tanti sguardi curiosi, la prima a parlare fu Charlie che
le chiese ...
Charlie: Buongiorno signorina Ino
ma, come mai oggi è sola?
Ino: bhe Tenten oggi ha preferito
venire a piedi aveva un impegno importante ma, tra un oretta vedrete che
arriverà
Charlie: bhe ok , spero che non
faccia tanto tardi Sasori odia che si faccia tardi (disse con aria circospetta
per evitare che fosse sentita dal rosso)
Shisui: hey! ma… dov’è la piccola
novellina? (guardandosi intorno deluso, ormai era talmente abituato al loro
scambio di battute mattutine)
Ino: mi dispiace deluderti ma
stamattina dovrai accontentarti
Shisui: (Avvicinandosi
pericolosamente) Non ho mai detto che non mi faccia piacere vederti, solo che
si sente la sua mancanza
Ino: effettivamente con tutto il
casino che fa è difficile non notarla ...
Così risero entrambi ...
Proprio in quel momento entrò
Sasori si diresse verso la scrivania di Charlie che come sempre lo sorrise
salutandolo dolcemente come tutte le mattine poi la segretaria aggiunse ...
Charlie: Buongirono signor No
Akasuna, la volevo informare che la signorina Tenten oggi … (non finì la frase
perché il fotografo terminò al suo posto)
Sasori: Oggi verrà 40 minuti in
ritardo? Si lo so ieri sera mi ha inviato un messaggio.
******
Tenten correva a perdifiato verso
la fermata, certo lo aveva avvertito che avrebbe fatto tardi ma… dovevano
essere solo 40 minuti purtroppo per lei col fatto che aveva voluto accompagnare
la piccola Kiko a fare la sua seduta di dialisiquei 40 minuti si erano straformati in 2 ore piene.
Tenten “mi ammazzerà già lo so”
con questi pensieri raggiunse la fermata e si mise seduta ad aspettare,
passarono buoni 6 o 7 minuti ma del bus neanche l’ombra quando una voce da un
alto parlante annunciò.
Voce: a causa di lavori in corso
sulla strada, il bus numero 680 è stato soppresso, ci scusiamo per il disaggio!
Tenten sgranò gli occhi e guardò
l’ora …. poi aggiunse con un tono disperato
Tenten: CHE COSA NON PiO’ ESSERE,
PERCHE’ IL KARMA CEL’ HA CON MEEEEE!!!!
Provò ad aspettare ancora un paio
di minuti guardando costantemente l’ora, il ritardo aumentava alla fine
cominciò a correre il più velocemente possibile.Visto che la strada era in
disuso anche i taxy non si facevano vedere.
Tenten: morirò me lo sento, mi
ammazzerà e non andrà neanche in prigione perché ha amici molto potenti e di me
non si saprà mai nulla, perché nasconderà il mio cadavere in un pilastro di
cemento, anzi scommetto che tutto il palazzo dell’azienda è fondato sui
cadaveri dei poveri stagisti che arrivavano tardi ...
E mentre faceva le sue
supposizioni continuava a correre senza sosta, pregando ogni sorta di Dio o
Kami che non si fosse accorto del lievissimo ritardo...
******
Sasori interrogando ancora una
volta Charlie che notò una lieve vena pulsante sulla tempia del ragazzo, le
chiese ...
Sasori: Quindi ripetimi ancora
una volta con molta calma e precisione cosa esattamente la signorina Higurashi
ti ha detto , dopo averla ricontattata per l’ennesima volta ...
Disse con uno sguardo impaziente
di chi non tollerava la situazione che si era venuta a creare...
Erano passate ormai tre ore da
quando il lavoro era cominciato lì in azienda, e di Tenten non si era vista
l’ombra Charlie l’aveva contattata per ben dieci volte ma le prime quattro
erano andate a vuoto poi quest’ultima aveva mandato un messaggio a Sasori che
diceva del suo ritardo in quanto era stata trattenuta da un’imprevisto. Poi
sono continuate a passare altre due ore così Charlie ha continuato a contattare
Tenten che puntualmente non ha risposto, solamente ora si era fatta sentire lei
chiamando alla segretaria dicendole di scongiurare Sasori a darle un altra
oretta di margine ...
Ino: Stavolta l’ammazza e la
mette in un pilastro di cemento, non finirà neanche in carcere visto che ha
amici importanti come voi Uchiah. (Disse parlando con Shisui)
Shisui: E’ fortunata che non ci
sia Itachi oggi. Ma comunque Sasori è peggio forse era meglio Itachi (Disse
mettendosi una mano sotto il mento)
Charlie odiava essere messa in
mezzo alle situazioni in particolare queste scomode, però ripetè quello che
Tenten le aveva detto per telefono ...
Charlie: La signorina Higurashi
mi ha chiesto con voce implorante il favore di chiederle almeno un’ ulteriore
ora di tempo.
Sasori: CHE COSA NE STA DAVVERO
APPROFITTANDO!!!
Ino: Beh ... C’ è da dire che
ormai le due ore di lavoro sono passate quindi ora siamo in pausa, è inutile
conrinuare a rimuginarci ...
Ino vedendo la povera Charlie in
difficoltà le andò incontro esponendo il proprio pensiero ...
Sasori: (Guardandola di sbiego)
Il punto è proprio questo le sue due ore di lavoro mancate, ma come hai detto
tu siccome siamo ormai in pausa è inutile infierire, in particolare mi spiace
averti ripreso Charlie ...
Charlie arrossì e abbassò lo
sguardo ma non disse nulla solamente un flebile (Grazie)
E così dopo mezz’ora grodante di
sudore e con il fiatone fece il suo ingresso Tenten, all’entrata in quel
momento c’era solamente Charlie che da dietro la propria scrivania scriveva
dell’e-mail per Itachi e sistemava i documenti che i signori Uchiah avrebbero
in seguito dovuto firmare.
Charlie alzò lo sguardo e quando
vide Tenten le corse incontro informandola su tutto e le disse ...
Charlie: Signorina Higurashi mi
ha messa in una situazione davvero spiacevole, odio questo genere di cose, ma
soprattutto ...
Tenten: Odi far arrabbiare Sasori
... (Le disse con un sorriso)
Charlie: (Arrossendo) Gi... Già!
Vedo che comprende la situazione che non è delle migliori il signor No Akasuna
non si è più pronunciato dopo l’ultima telefonata che lei mi ha fatto e la
signorina Yamanaka è venuta in mio soccorso, è riuscita a giocare la carta
della pausa fatta dopo le due ore lavorative, ma non credo che Sasori abbia
accetto il fatto che lei ha saltato due ore di lavoro, quindi le consiglio di
sbrigarsi e di evitare scuse per il momento.
Charlie finì tutto d’un fiato “Ho
detto che mi avrebbe ammazzato, ma cosa non farei per quella piccola peste”
pensò Tenten quindi non mi pento, ma ci mancava solamente lui arrabbiato
mischiato a quello che è successo ieri, avvampò a quel pensiero ...
“MALEDIZIONE” ...
Entrò nella stanza e vide Sasori
concentrato sugli scatti fatti precedentemente. Lei sapeva che lui sapeva che
era entrata in quella stanza, ma non l’aveva degnata neanche di uno sguardo, la
cosa si prospettava più grave di quello che pensasse. Scosse quei pensieri
negativi e la prima cosa che fece fu andare in bagno per darsi una sciacquata
al viso sudato ed una rinfrescata, poi ritornò alla propria postazione per
sistemare le sue cose per finire il lavoro degli scatti fotografici...
Ma Sasori le disse ...
Sasori: NO! Per oggi va bene così
finisco io... ma avrò comunque bisogno di te (Disse con un sorriso beffardo)
...
Tenten: “lo sapevo morirò in un
pilastro di cemento” ... (pensò disperata) ...
******
Sasuke era sceso per la colazione
e Sakura non sapeva come fare insomma ieri aveva solamente il vestito per la
festa con sè non sapeva che avrebbe in seguito fatto colazione con lui e la sua
famiglia, cosa avrebbe dovuto indossare?! Si alzò dal letto e andò a farsi una
doccia si sentiva che qualcuno aveva fatto ... SESSO ... in quella stanza,
quando uscì una cameriera le portò un cambio della sua misura, “incredibile,
che efficenza” pensò Sakura ...
Sakura: Grazie ( Le disse
prendendo il completo)
Susan abbassò la testa per poi
dire ...
Susan: Non si preoccupi di nulla
se avrà bisogno di altro la Signora si è raccomandata di seguirla per qualsiasi
bisogno ...
Susan fece un’inchino e uscì
dalla stanza
Sakura indossò i Jeans e la
camicetta che era stata preparata appositamente per lei, “incredibile” calzava
a pennello “ma come facevano a sapere la sua taglia?” poi pensò “ Beh Shisui
... ovvio” Finito di prepararsi si diede un ultima occhiata allo specchio, vide
che tutto era in ordine così scese.
Appena arrivò nel salone il
maggiordomo “Alfred se non erro” tirò la sedia per farla accomodare, Sasuke
l’osservò con uno sguardo seducente, forse dovuto alla camicetta avvitata e la
Signora Mikoto l’accolse con un bellissimo sorriso “è davvero bellissima” pensò
Sakura. Il Signor Fugaku probabilmente già si era avviato sul cantiere per la
costruzione della succursale dell’ azienda, infatti dopo un pò Sasuke che aveva
già terminato la propria colazionre diede uno sguardo veloce all’orologio poi
si alzò diede un bacio alla madre dicendole ...
Sasuke: E’ tempo per me di
andare, altrimenti chi sente papà ed Itachi, mamma mi raccomando con Sakura (Finì
bisbigliano al suo orecchio)
Mikoto: Tu pensa ad andare al
lavoro, e fa attenzione sai che la tua moto non mi è mai piaciuta ... (Disse
con uno sguardo di rimprovero)
Sasuke: Beh ... abituatici, anche
perchè al momento Yuki è impegnato ora vado
Si avvicinò a Sakura ...la
guardava intensamente prima negli occhi poi le sue labbra ed infine il seno che
la camicetta metteva in risalto ...Poi le sussurrò ...
Sasuke: Sei fortunata che ora ho
da fare e c’ è mia madre presente altrimenti già ti troveresti sul tavolo ...
Sakura arrossì abbassando il viso
Sasuke sorrise poi le diede un casto bacio sulla guangia ...
Sasuke: A stasera! (E aggiunse)
Mi spiace non poterti riaccompagnare ma i tempi me lo impediscono e andò via
...
Mikoto: (Con il suo immancabile
sorriso) Avanti Sakura accomodati pure, sei rimasta solamente tu a tenermi
compagnia
Sakura: Grazie Signora Mikoto! E
la ringrazio anche per avermi procurato i vesti per la colazione...
Mikoto le sorrise ancora, era una
donna bellissima ora che ci pensava lo erano tutti in quella famiglia
risplendevano di una luce propria, ma anche chi lavorava con loro si
distingueva. Ora che ci pensava meglio stava facendo colazione con la madre del
suo (fidanzato?!) ormai, dopo che aveva passato una nottata di fuoco insieme a
lui “oh mio dio” pensò, poi d’ istinto s’imbarazzò .. Cosa sarebbe accaduto ...
******
Arrivato sul posto Sasuke poteva
dire che la succursale era parsa un’ ottimo spazio per alzare le mura della
loro azienda anche Itachi ne era rimasto soddisfatto, come sempre era il padre
che li metteva di mal’umore reputando il luogo inadatto per un azienda con il
marchio Uchiah, ma Itachi aveva insistito tanto proprio perchè essendo una succursale
serviva come magazzino per tutti i modelli delle stagioni precedenti e per un
negozio di vendita al dettaglio, uno spazio per il rifornimento dei vari tessuti
(Dai costi esorbitanti e dai colori assurdi ed introvabili secondo il suo punto
di vista), e affiancando un’Ateliere per proporre abiti fatti su misura, non
doveva offrire altri servizi, quidi lo spazio era più che sufficente anzi ne
avanzava pure. Ma perchè tutto diventava complicato quando loro padre c’era per mezzo? ...
Fugaku: Itachi sai perfettamente
che aprire un negozio di abiti al dettaglio con dei capi di prim’ordine può
essere un grosso rischio, non facciamo beneficenza ma affari.
Itachi: Sì! Capisco e so che può
essere unrischio, ma rivendere i capi
di stagioni passate al marchio Uchiah attirerebbe anche la clientela di
secon’ordine, possiamo aprire di più i nostri orizzonti, lanciare i capi di
alta moda anche come abiti per semplici cerimonie, dando spazio ad uno spettro
più ampio di clienti
Fugaku: E tu Sasuke cosa ne pensi?
...
Sasuke: Io credo che Itachi abbia
studiato tutti i particolari e quando mi ha presentato il progetto ne sono
rimasto entusiasta anche io.
Vedi il negozio al dettaglio con
i capi di stagioni passate attirerebbero nuovi clienti che attratti dal nome
Uchiah sapranno che a prezzo di costo leggermente elevato potranno accedere ad
un capo d’elite, poi c’è da dire che il nome Uchiah già parla da solo ed in più
un negozio del genere ci darebbe la possibilità di ridurre gli sprechi. Ogni
casa di moda da quello che ho potuto studiare possiede almeno un negozio al
dettaglio, se non lo facessimo dove andrebbe il vestiario creato in eccesso. E
ovviamente avere un magazzino per le stoffe ci dà la possibilità di mettere su
un piccolo ateliere per creare abiti su misura dove le clienti potrebbero
essere le stesse che hanno acquistato nel negozio al dettaglio, magari per
qualche cermonia, e poi da lì potremmorifornirci per la realizzazione dei nuovi modelli.
Itachi era orgoglioso e felice di
poter finalmente lavorare alla pari con il fratello, che in poco tempo aveva
capito come funzionava la loro attività ed il mondo degli affari e questo lo
rendeva fiero, poi aggiunse ...
Itachi: Il progetto è chiaro e
per quanto riguarda gli svantaggi sono minimali, parlando con gli statisti i
grafici mostrano un deficit che rientra nei margini ed anche meno, perchè per
quanto sia vero che inizialmente le persone potrebbero aspettare che arrivi una
nuova linea per accedere alla precedente, ma è anche vero che allo stesso modo
il nome Uchiah acquisirebbe nuova visibilità e mano d’opera, anche perchè per
il negozio al dettaglio si sta parlando solamente di una fetta di persone
interessate alle nostre linee. Per questo credo che il rischio che corriamo sia
giustificato dal maggior prestigio che ne guadagneremo.
Fugaku: ( Disse con tono ancora
pensieroso) Bene! Vedo che entrambi ne siete convinti, ma per quanto riguarda
il luogo..
Sasuke: In città il nome Uchiah
risalterebbe subito all’occhio non concentriamoci solamente sugli spazi tanto
lì ci potrà essere tutto di quello che abbiamo elencato.
Fugaku: Itachi?
Itachi: Sono d’accordo con
Sasuke. Possiamo gia cominciare i lavori.
Fugaku: Allora non ci resta che
firmare il contratto domani e tagliare il nastro, mi raccomando figli miei
abbiamo protetto quest’azienda con i denti e le unghia, fate buoni affari,
contattate Deidara che si occupi di controllare il contratto di vendita del
terreno e quello con le ditte di costruzione e chi ci andrà a lavorare, bene io
rientro Sasuke tu vieni con noi?
Sasuke: No! Ho la moto, ci
vediamo in azienda Itachi
Itachi gli fece un cenno con la
mano di saluto
Itachi: Ok!
******
Gli scatti di oggi ormai erano
finiti e Sasori non le aveva rivolto parola, nè tantomeno fatto fare neanche
metà del lavoro, in compenso Ino l’aveva guardata come a volerla avvertire
della furia omicida che era scaturita dal fotografo nella tre ore che lei non
si era fatta vedere. Poi fu la stessa voce di quest’ultimo che la ridestò dai
suoi pensieri, mantre riguardava gli ultimi scatti fatti ...
Sasori: Tenten.
Tenten: (Avvicinandosi con
cautela) Dimmi! (Disse pronta a lavorare)
Sasori: Comincia a spegnere le
luci e smontare l’attrezzatura dal palco, grazie (Disse marcando la parola)
Tenten: Cosa?! (Disse sbigottita)
Sasori: Mi hai sentito. Ho detto
di cominciare a sgomberare tutto! (La guardò con aria di sufficenza)
Tenten era sbigottita, la stava
punendo, umiliando o semplicemente ignorando non era giusto che facesse così
insomma aveva sbagliato, ma perchè trattarla così.
Tenten: Perchè hai mandato via
prima i tecnici, questo è un lavoro che spetta a loro ... (Disse scocciata)
Sasori: E’ un lavoro che spetta a
chi non è ha altri da fare e tu mi sei sembrata abbastanza libera oggi (Disse
guardandola con occhi taglienti)
Continuava a lavorare sulla
scelta delle foto che ne era convinta erano stupende come sempre.
Tenten: (Mentre smontava un
faretto) Ti ho fatto davvero arrabiare, se sono qui ...
Sasori non rispose, ma alzò lo
sguardo e per la prima volta finalmente era riuscita ad avere la sua attenzione
...
Tenten: Non voglio accampare
scuse, ma sappi che c’ era una persona che aveva bisogno di me
Sasori la guardò con
circospezione ...
Sasori: (Mettendosi avanti la
scrivania e guardandola dritto negli occhi) Anche io avevo bisogno di te ...
Tenten non potè che far
riaffiorare i ricordi dell’altra sera prepotenti nella sua testa si facevano
spazio e cominciò a sentirsi accaldata ...
Sasori: So che ogni terzo giovedì
del mese vai a fare visita a quei bambini, ma il tuo lavoro richiede dedizione.
Sappi che in America non ci sarò io o Itachi a coprirti le spalle o una Charlie
e le tue amiche a sorreggerti, ma solamente una massa di persone presenti lì
con il tuo stesso obiettivo e loro sanno quello che vogliono e che non ci sarà
tempo per fare tardi e dedicarlo ad altro per quanto i propositi siano nobili e
generosi, loro sono delle iene pronte a sbranarti e renderti una nullità, anche
a rubare le idee altrui anche facendoti passare per la perdente ritardataria,
perchè ogni minuto che perdi non è un rimprovero ma un parte di lavoro che
qualcun’altro ti prende, un progetto che poteva esserti affidato e così non è
stato (La guardò malinconico)
Le sue parole l’avevano colpita
nel vivo stava male perchè sapeva che aveva ragione, lei faceva parte di quella
categoria che per quanto ambiziosa era fin troppo buona improvvisamente notò
che Sasori si stava avvicinando a lei ...
Sasori: Non sono arrabiato ,
almeno non più, ma credo che la tua frustrazione non sia dettata da quello che
IO possa aver pensato di te oggi, ma quello che TU hai pensato di te su quello
che è successo oggi.
Sasori si fermò d’avanti a lei e
senza sapere neanche lui il perchè le ascigò una lacrima che stava versando e continuò ad accarezzarla d’ improvviso le
poggiò l’intera mano sul viso e la guardò intensamente ...
Sasori: Sarà per questo che mi
piaci ...(Disse con un fil di voce)
Tenten spalancò gli occhi e si
ritrovò la bocca del rosso che premeva contro la sua, assaporò quel momento”
maledizione ci stava ricadendo” pensò, provò a scostarsi ma proprio non ci
riusciva così Sasori le mise una mano dietro la schiena per avvicinarla di più
a lui ed una dietro la nuca, così da farle inclinare un pò la testa e mentre le
leccava le labbra per chiederle l’accesso all’interno della sua bocca la strinse
più forte, lei lo lasciò fare lasciandosi trasportare in un bacio passionale e
voluto da entrambi intensamente, poi Sasori si scansò restandole vicino con la
fronte poggiata sulla sua... Gli sussurrò con una voce leggermente rauca ...
Sasori: Cosa sto facendo? ... Io
che ti ho respinto mi sto lasciando trascinare da strane sensazioni ... mi sono
reso così patetico anche ai tuoi occhi, mi hai visto ieri sapevi ... tu lo hai
visto e sentinto che se anche c’ era quella ragazza nella mia testa c’ eri
solamente tu ...Tutto questo non è
giusto io sono il tuo professore e tutore, noi abbiamo un rapporto
professionale non posso lasciare che queste cose accadano ...
Sasori stava per staccarsi
repetinamente da lei, ma Tenten lo fermò era la prima volta che lo sentiva così
fragile, sentiva che se l’avesse lasciato andare il loro rapporto si sarebbe
spezzato...
Tenten: Ti prego perdonami ...
Sasori rimase colpito ...Tenten
continuò ...
Tenten: Perdona i miei gesti
impulsivi ed inopportuni, ma io... ecco tu ... o cavolo Sasori sai benissimo di
essere bellissimo e di creare sempre un atmosfera seducente, io sarò stupida ma
mi attrai ormai non posso negarlo ma hai ragione io e te abbiamo un rapporto
professionale e me lo ripeto tutti i giorni, ma da quando ti ho baciato credo
di aver ormai superato quel limite che ci eravamo imposti sin dal principio
Tenten inconsapevolmente
incominciò a spingere Sasori dietro fino ad arrivare alla scrivania
Tenten: E poi se non l’avessi
capito sì io ho visto il tuo sguardo carico di desiderio ieri, ma quello ha
eccitato anche me dimmi Professore come fai a farle arrivare solamente
guardandole ...
Sasori rimase sbalordito ..
Sasori: Tu sei ...!
Tenten: (Mettendogli una mano sul
petto ed avvicinandosi all’orecchio) SI’!
******
In quel momento Sakura si rese
conto che in quella sala si creò un silenzio per lei assordante, insomma era
già abbastanza in imbarazzo per quello che era successo la sera precedente al
piano di sopra con il figlio della qui presente Signora che stava facendo
colazione insieme a lei, ma per di più non sapeva minimamente cosa dirle e se
doveva dire qualcosa, ma fortunatamente fu proprio quest’ultima ad interrompere
quest’ imbarazzante silenzio. Mikoto si ascigò le labbra con la salvietta posta
alla destra della propria postazione e poi l’osservò con gentilezza dicendole
...
Mikoto: Non essere tesa, non
voglio mica mangiarti (disse con un lieve sorriso)
Sakura: ...
Non riusciva a proferire parola
... ma che le prendeva era l’effetto che gli Uchiah avevano sulle persone
comuni??? ...
Sakura: Ecco io ... davvero ...
Mikoto: Credi davvero che sia una
di quelle madri che si scandalizzano al fatto che i propri figli dormano con
una ragazza in casa?
Sakura era sempre più in
imbarazzo, come faceva quella donna ad essere e parlare con tanta tranquillità
di queste cose ... Insomma lei non sapeva neanche se ritenersi la donna di
Sasuke Uchiah o se era una semplice scappatella ed in più era successa una
bufera intorno alla loro storia e la colpevole era proprio lei, poi come se non
bastasse era stata anche l’avvocato dei loro nemici giurati era profondamente
in imbarazzo ...
Sakura: Io non penso questo,
altrimenti non l’avrebbe neanche detto, ma non posso non essere imbarazzata lei
sa oltre quello che è successo l’altra sera che il rapporto mio e di Sasuke è
stato messo sotto giudizio da tutti, poi al momento non saprei neanche come
definirmi ...
Detto questo Mikoto la interruppe
con un semplice gesto della mano ...
Mikoto: Certo per quanto io sia
una madre alla mano che lascia le scelte dei figli libere, questo non vuol dire
non prendersi le responsabilità che questa famiglia comporta ...
Sakura rimase in silenzio,
sentiva che stava per dirle qualcosa di molto importante e poi era vero c’era
da dire che la famiglia Uchiah era una tra le tre famiglie più importanti del
Giappone ed ora stavano in pieno ampliamento anche nel campo del bussinesse,
così restò in silenzio.
Mikoto continuò ...
Mikoto: ( osservandola
attentamente disse) Sai io sono stata comunque presente per i miei figli,
nonostante le bambinaie che abbiamo avuto io ho sempre avuto la convinzione che
i figli devono crescerli le madri, quindi qualsiasi cosa accadesse anche un
semplice cambio del pannolino veniva
riportata sempre prima a me, non c’erano delle direttive prestabilite come
molte madri di altà società fanno lasciando i loro figli in pieno controllo
delle balie dopo aver detto loro cosa fare e non fare. (Fece un breve respiro
poi aggiunse) Anche perchè proprio come ora che sono adulti sia Itachi e sia
Sas’ ke hanno dato sempre un gran da fare. Questo mi porta a dirti che sì so
cosa sia accaduto tra di voi la sera scorsa, anzi essendo madre di mio figlio
sapevo già che sarebbe successo...
Prese un ulteriore sorso d’acqua
e continuò ...
Mikoto: Il fatto che io ti abbia
lasciata rimanere a tenermi compagnia nel fare colazione dimostra semplicemente
che io so che Sas’ ke tiene a te più di quello che tu pensi ...
Sakura sbarrò gli occhi, insomma sentiva
che Sasuke aveva intenzioni serie nei suoi confronti, ma ancora doveva
realizzare che ne stava parlando con sua madre, visto che stesso lei ancora non
aveva realizzato le vere intenzioni di Sasuke ... continuò ad ascoltarla era
... ipnotica quando si pronunciava ...
Mikoto: Questo è quello che avevo
intenzione di dirti questa mattina. Ho letto negli occhi di Sasuke quel
luccichio che so riconoscere come desiderio ed attenzione speciale verso
qualcosa o nel nostro caso qualcuno. Immaginavo che avresti fatto quella faccia
sicuramente ti starai tormentando, ma vedi è normale che inizialmente non si
mostrino determinati sentimenti anche perchè si deve prima di tutto esserne
sicuri e Sasuke è un tipo anche schivo di suo, ma una madre lo capisce sempre
in primis in quanto tale ed in qunto donna.
Sakura: ...
Mikoto: Tu non potresti comunque
accorgertene in quanto anche tu sei accecata dal desiderio e dal sentimento che
vi unisce, che al momento non posso ancora definire Amore in quanto dovrete
farlo voi, ma sappi che anche se non sei ancora la fidanzata ufficiale di
Sasuke, hai comunque parte di responsabilità che il nome di questa famiglia si
fa carico. Per il momento posso dirti che sono felice che ci sia tu accanto a
mio figlio, ti reputo una ragazza piena di passione ed indipendenza, e anche tu
hai quel luccichio negli occhi che esprimono i tuoi sentimenti nei confronti di
mio figlio ed hai saputo affrontare la difficile situazione che si è venuta a
creare, sei educata e posata, ed anche una buona ascoltatrice. E dopo questo
dimmi sei disposta ad incontrarci per un Thé pomeridiano così avremo modo di
continuare a parlare e mi farebbe piacere conoscerti meglio.
Sakura: (Disse cercando di dare
un giusto tono alla propria voce) Mi ha fatto molti complimenti e le sono grata
per avermi accettata. Certo per me è ancora da realizzarere il tutto, ma
prendere un Thé in sua compagnia sarebbe un piacere per me.
Mikoto aggiunse bevendo un’altro
pò d’acqua ...
Mikoto: Come immaginavo altre ad
ascoltare sei anche un’ottima oratrice, allora ci vediamo oggi per il Thé delle
17.00, adoro seguire le tradizioni inglesi. Ora se hai bisogno di essere
accompagnata Yuki è rientrato ed è a tua disposizione.
Sakura: La ringrazio per l’attenzione
ma il mio posto di lavoro è vicino e poi mi piace camminare un pò a piedi per
prendere un pò d’aria fresca
Mikoto: Allora va bene! Ci vedremo
oggi. Alfred accompagna la signorina Haruno
Così Alfred l’accompagnò alla
porta e lei uscì avviandosi nuovamente da Tsunade il suo periodo di sospensione
era terminato.
******
Sasori e Tenten erano ancora
legati nel loro abbraccio, per la prima volta nella sua vita Sasori non sapeva
come comportarsi ... poi disse ...
Sasori: Tenten credo che neanche
io possa nascondere più che per te provo una certa attrazione e non saprei cos’altro
non mi sono mai legato a nessuno
Continuava ad osservarle le labbra
...
Tenten: Allora perchè non
cerchiamo di capirlo insieme, perchè prima mi attrai poi mi respingi ... (Disse
in preda alla disperazione)
Sasori: Perchè il nostro rapporto
non deve fermare le tue aspirazioni. Io ci sono passato sono un EX marito e
porto su di me già il peso traumatico di un divorzio, non voglio in alcun modo
che tu rimanga intrappolata in una delle mie ragnatele (Le mise dietro l’orecchio
una ciocca di capelli ricaduta avanti i suoi occhi) guardati risplendi di una
luce tutta tua, sei una ragazza speciale e bellissima, ed hai tutto il tempo per
queste cose magari incontrerai in America la persona giusta e sarà dopo che
avrai raggiunto il tuo scopo non lasciarti sedurre dai miei sguardi o la mia
voce, io non posso, non voglio distrarti, solamente ora se ti penso mi eccito
come non mai, a quanto pare non solamente io possiedo determinati poteri, non ti
rendi conto della tua bellezza...
La continuava ad accarezzare ma
Tenten lo desiderava, desiderava tutto di lui ...
Tenten: Hai paura per me, hai
paura che io rimanga ferita perchè non sarò l’ unica??? ...
Sasori: ...
Tenten: Beh se è come dici
condivido il fatto che tutto potrebbe diventare una grande distrazione per me
quindi finiamola qui ... (Disse con uno sguardo turbato)
Glirubò un’ultimo bacio passionale, bacio al
quale lui non si ritrasse anzi l’abbraccio forte a sè e lei passò le mani tra i
suoi morbidissimi capelli era fantastico ogni volta una nuova sensazione,
voleva di più, così spinse le proprie labbra tanto da sentire la sua lingua
fino in fondo daltronde era l’ultimo bacio dopodichè solamente un rapporto
lavorativo. Sasori cominciò ad accarezzarle la schiena e fu davvero difficile
staccarsi da lei, ma doveva così quando si allontanaronò entrambi con il
fiatone Sasori poggò nuovamente la fronte sulla sua e disse ....
Sasori: Mi ripeto sei fantastica
... Ora però devo andare un attimo in bagno se non mi do una scicquata e
riamango qui non finirà come ci siamo imposti poco fa ... (le sorrise)
Tenten: In questo momento sono
davvero d’accordo con te ...
Così si staccarono riluttanti poi
si guardarono e si strinsero la mano
Sasori: Sarà un piacere
collaborare con te Higurashi ...
Tenten: Lo stesso vale per me No
Akasuna ...
Così si strinsero la mano e
Sasori si avviò fuori ... “dio quanto le piaceva” pensò Tenten, ma ora doveva
concentrarsi sul lavoro lo aveva promesso anche a se stessa questo stage
sarebbe finito prima o poi, “e chissà...” mentre finiva di mettere in ordine
tutto, nella stanza entrò Neji che la fissava con occhi truci “e adesso cosa
voleva?” pensò, dopo tutti i fiori messaggini vari e discussioni che avevano
avuto non smetteva mai di ripresentarsi puntualmente e quasi sempre in
situazioni dove lei era in compagnia di altri ragazzi, ma cosa era uno stalker?
Tenten: Cosa vuoi??? (Disse con
una voce scocciata)
Neji aveva i pugni chiusi e gli
occhi pieni di rabbia, ancora, ancora e ancora una volta Tenten lasciava che la
toccassero con tanta facilità, così decise di avvicinarsi a lei con la stessa
intenzione in fondo anche lui la desiderava e visto che era più che facile
toccarla sarebbe stato semplice anche per lui ...
Neji: (Avvicinandosi) Oh! Nulla
in particolare sei stata più che chiara nel non voler avere più contatti con
me.
Tenten: Neji! I miei rapporti con
te si sono conclusi perchè mi hai ferito con il tuo comportamento
menefreghista, hai colpito persone a me care, ed il nostro rapporto non avrebbe
mai funzionato
Tenten mettendo in ordine non si
accorse che Neji l’aveva bloccata contro la scrivania, così cominciò ad
insospettirsi cosa gli prendeva? ...
Neji: E quando lo hai deciso o
capito che il nostro rapporto non avrebbe funzionato?
Tenten: (guardandolo con
circospezione) Ehmmm.... Fammi pensare, dal fatto che non ci vedessimo
praticamente mai, che non avessimo nulla in comune, che mi mentivi riguardo il
caso contro gli Uchiah ferendo la MIA AMICA SAKURA o che non chiedessi mai un
mio parere al riguardo di tutto, per poi presentarti con un’ anello e chiedermi
in sposa, ma non ho mai capito sulle basi di cosa noi stessimo insieme...
Neji sentendo quelle parole finalmente
capiva di averla davvero allontanata e la colpa era solamente sua in quanto l’aveva
del tutto lasciata dietro non rendendola partecipe alla sua vita, si rabbuì
capendo questo, ma la rabbia ebbe la meglio per averla vista ancora una volta
tra le braccia di quel fotografo da strapazzo così l’afferrò per le braccia con
forza ...
Tenten cercando di liberarsi
dalla presa ma senza riuscirci disse ...
Tenten: Ma cosa stati facendo? ti
avverto che qui ci sono telecamere dapperttutto ... LASCIAMI!!!
Disse dimenandosi, ma lui la
trattenne in modo ancora più forte,”proprio come quella volta mi lascerà dei
lividi” perchè si comporta così, non ebbe il tempo di pensarlo che Neji con
rabbia e forza poggiò le sue labbra sulle proprie, lei impaurita adesso continuava
a dimenarsi ma lui non l’ascoltava voleva solamente dare sfogo ai suoi
desideri. Così spinse la sua lingua con forza all’interno della sua bocca e
Tenten sentendo che continuava a spingerla all’interno e che la prese da sotto le
gambe facendola stendere sulla scrivania la paura era crescente. Perchè le
faceva questo? Così cominciò a piangere calde lacrime le solcavano il viso, lei
non voleva, e pensare che solamente pochi minuti prima poggiati a quella
scrivania c’erano stati lei e Sasori “NO!” pensò Tenten. Neji cominciò a
strusciarsi su di lei mentre la sua lingua ancora vorticava nella sua bocca, la
teneva bloccata per le braccia e le aveva aperto le gambe con la forza
posizionandosi al centro in maniera tale che lei non avrebbe potuto tirargli
qualche brutto scherzo “NO!” continuò a ripetersi Tenten, non così, continuava
a dimenarsi, improvvisamente Neji le alzo le braccia bloccandole i polsi con
una sola mano mentre con l’altra le coprì la bocca una volta che si era
staccato dalle sue labbra e le disse ...
Neji: Cosa c’è ti ho vista quando
hai baciato quello spocchioso del fotografo e ti ho vista ancora fare la
smorfiosa con lui, vedo che sai aprirti volentieri aglli altri. Beh io credo di
desiderarti molto più di lui che ti ha respinta, non lo vuoi? Allora dimmi vuoi
che ti paghi e quanto 100yen 200yen tanto vali
Comincio a baciarle il collo con
forza, mordendola e lasciandogli succhiotti e segni daperttutto, Tenten presa
dall’offesa gli diede un forte morso sulla mano e disse ...
Tenten: Io ti avrò anche
sottovalutato ma tu ti sta smascherando da solo mi fai schifo e gli sputò in
faccia (Guardandolo con rabbia) Anche se dovessi avermi non cocluderesti
nulla...
Neji: (Continuando ad abusare di
lei disse) Bene allora sappi che sono sprovvisto di profilattico, e non ho
intenzione di tirarmi indietro o di riconoscere un eventuale BASTRDO
Tenten sgranò gli occhi era
disposto a tanto, non era rimasto nulla della persona che lei conobbe all’ospedale
quel giorno ... Lui le aprì i pantaloni infilandole la mano nelle mutandine con
prepotenza e le dita all’interno con forza, provò un forte dolore così urlò d’istinto
...
Tenten: AHHHHHHHH!!!!!
Sasori appena uscito dal bagno
sentì quell’urlo così forte cosa stava succedendo in sala ... Quando aprì la
porta la scena che gli si parò d’avanti era a dir poco raccapricciante. Neji
era sopra Tenten la tratteneva per i polsi ed era intendo ad abusare di lei che
si dimenava e piangeva riluttante. Sasori prese lo Hyuga per il colletto con
tutta la forza che poteva liberando Tenten che si rannicchiò sulla scrivania
quando Sasori la vide diede un pugno talmente forte su viso di Neji da
rompergli il setto nasale ed un secondo sotto l’occhio, poi lo prese per
capelli e gli mostrò Tenten rannicchiata per la paura che continuava a piangere
...
Sasori: Questo è tutto l’amoreche provavi per lei, allora sappi che
meriteresti lo stesso trattamento, tu non sei capace di amare...
Neji: (Con un sorriso beffardo e
gli occhi da pazzo) Tu invece sì! Vero No Akasuna, l’hai sentita anche tu l’eccitazione
in mezzo alle gambe mentra la stringevi o la baciavi avidamente, volevi
possederla ma non ne hai avuto il coraggio, beh non preoccuparti io ne avrei
avuto per entrambi....
Disse sferrandogli un pogno
potente su di una costola, che fece piegare in due sasori, ma questo non gli
impedì di continuare a trattenerlo ...
Sasori: Tu non sai nulla di me o
di lei, e non meriti di saperlo sei solamente un’animale che da più credito ai
propri istinti che sentimenti, (Guardandolo con pena) pensare che ti ha amato e
portato rispetto seriamente ...
Con rabbia Sasori diede un’ulteriore
pugno allo stomaco al giovane Hyuga che sputò sangue ed un altro sotto le
costole, facendolo cadere a terra a contorcersi dal dolore.
Itachi e Sasuke arrivati in
azienda avevando sentito strani rumori provenire dalla sala di fotografia andarono
a controllare. Appena entrarono anche loro nella stanza, trovarono una Tenten
impaurita che veniva aiutata da Sasori a rialzarsi dalla scrivania, quest’ ultimo
aveva lividi e sangue sulle mani e Neji
Hyuga a terra con il naso e forse una costola rotta che si contorceva dal
dolore ...
Sasuke: Merda!
Itachi: Che cazzo sta succedendo
qui?
Charlie che incuriosita entrò
anche lei, la prima cosa che fece fu correre verso Tenten che Sasori le stava
affidando, dopodichè quest’ultimo si accasciò poggiandosi alla scrivania Sasuke
si avvicinò a Sasori per controllare come stesse ed Itachi andò da Neji
Itachi: E’ messo male il naso è
rotto non saprei il resto,( poi guardando Sasuke) lì che si dice?
Sasuke: Sasori sembra che abbia
una costola rotta e Tenten...
Ora che la guardavano aveva i
pantaloni aperti e semi abbassati, era piena di lividi e succhiotti...
Sasuke: Credo che quello che sia
accaduto in questa stanza potremmo solamente scoprirlo dalle telecamere, e non
penso ci piacerà
Sasuke e Itachi erano seduti su
due poltroncine nella sala d’attesa, appena arrivati in ospedale un infermiere
gli aveva detto di attendere.
Sasori e Neji erano astati
portati a fare una radiografia in quanto entrambi accusavano dolori allo sterno
e Tenten in ambulatorio per una visita generale visto che era visibilmente in
stato di shock e presentava tutti i segni di una violenza.
In quel momento arrivò Sakura, si
avvicinò ai due fratelli preoccupata.
Sakura: Che cos’è successo? (Disse
allarmata) ho fatto appena ho potuto ...
Sasuke la strinsse forte tra le
proprie braccia sapeva che sarebbe stato per lei un duro colpo, sapere che l’
amica era stata .... Non voleva neanche pensarci, che brutta scena, ricordava
ancora gli occhi di Tenten erano... SPENTI ... Non era ancora pronto per
parlargli di tutto quello che aveva visto ...
Itachi si avvicinò ai due e disse
...
Itachi: Quello che è successo è
molto grave, Tenten ha subito un forte shock ha riportato lesioni esterne, e
non sappiamo ancora la diagnosi completa del medico, nè per quanto riguarda lei,
nè per Sasori e ...
Sakura: E chi? .... E’ rimasto
coinvolto qualcun’ altro, ma poi perchè Sasori, non avrà fatto qualcosa? ...
(Disse cominciando a chiudere gli occhi)
Ino che arrivò in ospedale seguita
dai due cugini Obito e Shisui Uchiah ....
Ino: Non sono sicura di quello
che sia successo e prego che non sia così, ma sappi (Disse rivolgendosi a
Sakura) che Sasori non avrebbe torto un capello a Tenten ...
Entrando in ospedale aveva ascoltato
ipensieri di Sasuka, ma lei sapeva che
neanche l’amica non avrebbe mai potuto credere una cosa del genere.
Sasori si era sempre comportato
in una maniera impeccabile con Tenten quasi come un tutore, era come se
conlei il suo modo di cascamorto dovuti
alla sua reputazione svaniva e il suo sguardo si addolcisse.
Sakura semplicemente annuì, ma
impallidì quando Ino le disse che ...
Ino: Itachi non aver paura di
ferirci, il responsabile è solamente lui ...
Sakura: (Con gli occhi sbarrati
ed increduli) Neji!
Ino: Sì!!!
Aspettarono ore seduti in
silenzio carichi di paura ed ansie.
Shisui ed Obito erano andati a
prendere qualcosa da bere, Ino e Sakura erano entrambe sedute sulle poltroncine
con le mani congiunte aspettando e chiedendosi come Nejiabbia potuto fare una cosa del genere, Sasuke
in piedi con il fratello poggiando una mano sulla spalla di Sakura e lei che
intrecciava le dita del sua mano di quest’ultimo.
Shisui diede un pugno alla
macchinetta delle bevande.
Obito: Non servirà a nulla
continuare a rimuginarci sopra. (Disse bevendo un sorso di cappuccino)
Era sempre così impegnato con il
lavoro che si era reso conto solamente ora quanto in quella azienda erano tutti
come un unica grande famiglia.
Insomma a parte lui e i cugini
che erano consagunei, chiunque lavorasse
con loro ci si legava indissolubilmente, la stessa Charlie che ormai erano anni
che lavorava con loro non si era mai allontanata e qualsiasi cosa succedesse ad
ognuno di loro o all’azienda la prima cosa che faceva era scoppiare a piangere
nei suoi silenzi. Anche quando Sasori come al solito aveva fatto i suoi comodi
lei non si era mai scomposta e lo continuava a tratare tutt’oggi con garbo e
gentilezza neanche fosse un fratello maggiore. Ino appena entrata li amava e
adorava come DEI conosceva tutto di loro vita, morte e miracoli e quando
incominiò a lavorare in azienda stentava a crederci a tal punto da piangere
dalla felicità, era una forza della natura incredibilmente bella e affabile
coscente del proprio modo di fare seducente non poteva che diventare il
prossimo volto della catena di moda della loro casa di moda, ma nonostante le
sue ostentazioni rimaneva costante con
la propria semplicità. La dolce Sakura che aveva fatto perdere la testa al suo
adorato cuginetto Sasuke, incredibile era riuscita a far diventare un
tormentone quel loro sentimento nato dal nulla e per puro caso ... quando si
dice il destino!
E la piccola Tenten amante della
fotografia fino al midollo. Chi avrebbe mai detto che il suo futuro maestro
fosse proprio il loro fotografo lei con il proprio modo di fare solare,
allegro, spensierato e spregiudicato, era un vero e proprio terremoto aveva
saputo smorzare addirittura l’atmosfera seria di Itachi lo stesso Shisui ne era
rimasto colpito a tal punto da proteggerla come se fosse una sorella appena
riscoperta, con le loro battutine mattutine e l’irritazione da parte di Sasori
ogni volta che Tenten facesse ritardo. Insomma quelle tre ragazze così
sconosciute alla loro famiglia, erano chi per un motivo chi per un’altro ad
entrare nelle loro vite, come l’acqua che pian piano scava solchi e passaggi
all’interno di una montagna.
Così con questi pensieri Obito
abassò lo sguardo e disse ...
Obito: Sò che Tenten per te è
come una sorella, ma lo è un pò per tutti, quindi non ritenerti responsabile
per quello che è successo. Neji già lo fece capire chiaramente quali fossero le
proprie intenzioni, quella volta quando le lasciò i lividi sul braccio ...
Shisui: (Con uno sguardo duro) E’
proprio per questo che non riesco a concepirlo, insomma cosa gli ha fatto
Tenten?! Forse lei non doveva lasciarlo o era meglio che non lavorasse accanto
a Sasori e quindi da noi ...
Obito: Ma cosa dici !!!(Disse con
aria sbalordita)
Shisui: Insomma le sue ferite per
la loro separazione Neji le sta buttando su di noi o Sasori o non lo so quello
è uno psicopatico, ha sempre avuto un senso d’ iferiorità verso di noi e chiunque
lavorasse con noi.
Obito: (Con aria di sufficenza)
Neji ha dei complessi verso il mondo
Shisui: Beh allora che si faccia
curare!
Obito fece un lievissimo sorriso
a quella battuta infelice buttata lì per smorzare l’aria pesante che si era
venuta a creare
Shisui: Obito credo che se lo
rivedessi potrei fare una pazzia... (Disse volgendo lo sguardo al pavimento)
Obito: (Mettendogli una mano
sulla spalla) Beh ... Credo che la pensiamo tutti in egual maniera su questo...
Poi aggiunse ...
Obito: Ora però preoccupiamoci di
come stanno le persone veramente impotanti per noi, e portiamo questi caffè
prima che si freddino
Shisui annuì sapendo che era
giusto come diceva il cuginotutti la
pensavano nella stessa maniera, ma ci avrebbe scommesso che Sasori avrebbe
reagito così sapeva che ci teneva troppo a quella piccoletta, che faceva tanto
la dura ma dentro era di una fragilità quasi come a spezzarsi. Si avviarono
così verso il corridoio del secondo piano.
Avvicinandosi agli altri Obito
disse ...
Obito: (Porgendo i caffè ad Ino e
Sakura) Allora notizie?!
Itachi:Ancora niente ...
Mentre Shisui finiva di dare gli
altri due caffè ad Itachi e Sas’ke, il medico fece il suo ingresso ed insieme a
lui arrivò Hizashi Hyuga, tutti non avrebbero voluto che fosse lì, ma era pur
sempre il padre di quel farabutto ...
Dottore: Allora per quanto
riguarda il Sigor No Akasuna dalla radiografia sono emerse due costole
incrinate.Nello stato in cui si trova
ha bisogno di riposo assoluto per un periodo di due mesi e vista la situazione
è stato fortunato in quanto una di quest’ultime ha riportato una microfrattura
e conseguente contusione dei muscoli . Mentre per quanto riguarda suo figlio
(rivolgendosi a Hizashi) Neji Hyuga il danno è stato quello della rottura del
setto nasale e varie contusioni di lieve entità, ovviamente ci stiamo già
organizzando per l’operazione di chirurgica plastica.
Il dottore notò le due ragazze
venute sicuramente per la giovane signorina portata in ospedale in uno stato
completamente assente.
Dottore: (Rivolgendosi alle due
ragazze) La Signorina Higurashi ha riportato varie lesioni esterne sul corpo
dovute sicuramente ad un stato di difesa contro una ... violenza ...
Sakura ed Ino si strinsero tra di
loro mentre la rosa poggiava la testa sulla spalla della sua amica come a non
voler sentire , Ino cercava invece di incitarlo a proseguire per sapere se le
sue paure e quelle di Sakura divenivano realtà o meno...
Ino: Dottore allora ci dica la
verità. E’ stata violentata? ...
Disse tutto d’un fiato ...
Dottore: Ancora non possiamo
stabilirlo, gli esami da effettuare per valutare la pesenza o meno di una
violenza sono un pò più lunghi e poco piacevoli visto lo stato di shock della
vittima. Quindi al momento non possiamo pronunciarci.
Sakura: (Guardandolo con occhi
lucidi) Possiamo almeno vederla?
Anche Ino sperava in questo ...
Dottore: Beh ... Purtroppo ed a
malincuore devo dirvi che la signorina Higurashi ha chiesto in maniera
categorica di non voler vedere nessuno al momento.
Obito: (Con i pugni serrati) Più
che comprensibile direi ...
Tutti si limitarono ad accettare
questa richiesta con un semplice segno di assenso.
Hizashi: Itachi, sapevo che ci
sarebbero stati dei problemi con voi al comando, ma non immaginavo che
avvenisse così presto ...
Itachi: Io invece credo che
invece che suo figlio stia dando anche troppi problemi a tutti direi ...
Hizashi: Sicuramente quello che è
successo alla signorina Higurashi è a dir poco scabroso, ma non dimentichi che
il suo fotografo per quanto mi riguarda si è comportato per quello che è ... un
violento ... e per quanto riguarda mio figlio, le ricordo che i dottori ancora
devono stabilire se ci sono segni evidenti di una violenza quindi ...
Shisui strinse forte i pugni
talmente tanto da far diventare le nocche bianche, stava per agire in modo
sconsiderato quando Itachi gli afferrò il braccio e lo guardò negli occhi
facendogli un lieve cenno di diniego con la testa ... Hizashi si avvicina di
poco alle ragazze sotto lo sguardo accusatorio di tutti i presenti abbassando la
testa espresse il proprio dispiacere per l’accaduto alla loro amica ...
Hizashi. Mi spiace per quello che
è successo ...
Ma Ino non accolse di buon grado
il suo comportamento ignobile e falso.
Ino: VAFFANCULO, BRUTTO STRONZO,
BASTARDO DI MERDA. SIETE FOGNA E TALI RIMARRETE, se avesse avuto un pò di
dignità e meno presunzione, non si sarebbe proprio presentato qui da noi ...
Ino con uno scatto si alzò dalla sedia
lasciando tutti di stucco ... si avvicinò a quel vecchio schifoso ...
Ino: (Con gli occhi pieni di lacrime)
Dì a tuo figlio BASTARDO che Tenten non si fermerà certamente per una
sciocchezza del genere, LEI E’ UNA DONNA FORTE ed INDIPENDENTE, se credete di
aver risolto il problema credendo che non sporga denuncia per paura di un
DEFICENTE del genere siete solamente degli ILLUSI ED IMPOTENTI ....
Ino lo guardò dal basso verso
l’alto
Hizashi la guardò con ammirazione
ma con un pizzico d’ ironia le disse ...
Hizashi: Sei sicura che la tua
amica si riprenderà MAI! ...
Ino non lo fece finire di parlare
che un forte schiaffo riecheggiò per tutto il corridoio poi spingendolo contro
il muro ...
Ino: Io ne sono SICURA. Tu
piuttosto sei sicuro di riuscire a sopravvire alla vostra DISFATTA?
Itachi poggiò una mano sulla
spalla di Ino per calmare la sua ira ...
Itachi: Ok basta così Ino ...
Così non volendo dare ulteriori
problemi agli Uchiah, si allontanò da qull’essere ignobile e smise di parlare.
Hizashi si diede una sistemata e anche lui senza dire più nulla si avviò nella
stanza del figlio.
Itachi: Sicuramente Hizashi
prenderà la palla al balzo per una denuncia per percosse.
Sasuke: Ma scusa una volta
visionati i video, possiamo batterlo sul tempo con una denuncia per molestie!
Sakura: (scuotendo la tesata)
Purtroppo non funziona così, quei video potrete usarli come prova nel caso in
cui Neji si difendesse dicendo che Tenten era consenziente ma solamente se lei
sporgerà una denuncia.
Sasuke: ma non possiamo farla noi
al suo posto?
Sakura: No! La denuncia per terzi
vale solo in caso di minori molestati ma, in caso di persone maggiorenni deve
partire da loro.
Itachi: (poggiando i gomiti sulle
ginocchia e mettendo il viso tra le mani) siamo fottuti!
In quel momento entrarono Deidara
che aveva ora finito di visiona i video di sicurezza.
Itachi: Deidara parla cosa hai
visto?
Deidara: effettivamente i video
dimostrano quello che tutti qui abbiamo già capito.
Guardando Sakura ed Ino, non potè
non essere in imbarazzo ...
Deidara: (Con quanta più
delicatezza poteva disse)Sì! Neji ha effettivamente abusato di Tenten e Sasori
la difesa ma, il problema non è questo è che se Tenten non sporge denuncia sull’accaduto quei video non
serviranno.
Itachi: si questo lo sappiamo!
Grazie per la conferma.
******
Tenten era stata
accompagnataa fare diverse visite compresa
quella ginecologica, questa ovviamente non aveva riportato segni di liquindi di
sperma quindi la violenza non poteva essere data per consumata. In ambito legale
si sarebbe potuta definire una presunta violenza con le adeguate prove che
ovviamente e “fortunatamente loro avevano”, ma come ogni viloenza che una
persona subisce tali prove potevano essere prese in considerazione solamente
facendo partire una denuncia da parte della vittima, cosa che per lei al
momento era impossibile anche solamente pensare ad una tale evenienza.
Dopo questo un’infermiera l’aveva
portata in una stanza libera, l’aveva fatta accomodare su di una poltroncina
accanto alla porta finestra che dava sul terrazzino prima che l’infermiera
uscisse la castana gli aveva chiesto di non far entrare nessuno in camera … Non
voleva vedere o parlare con nessuno o meglio non voleva che nessuno la
guardasse.
Continuava ad osservare il suo
riflesso nel vetro della finestra ... Perché non si riconosceva? Cosa c’era di
diverso? ...
Prese il cellulare dal comodino
lì accanto e si scattò un selfie ma … niente anche con quello la sua immagine
sembrava poco nitida e sporca, corse in bagno si spogliò e comincio a lavarsi a
strofinare forte tutti i punti dove gli aveva lascito i segni, non riusciva a
capire perché nonostante strofinasse più forte che poteva lasciando quasi che la pelle arrossata o
addirittura in alcuni punti lasciava che si lacerasse con dei graffi ,
continuava a sentire le sue mani che la toccavano e nella sua testa continuavano
a passare prepotenti tutti i flash di quel momento e lei continuava a sentirsi
sporca …
Con un gran senso di colpa che
attimo per attimo continuava a crescere, giù nel profondo della sua anima ormai
era rimasto solo un enorme vuoto come se gli avessero portato via qualcosa
d’importante e ora non sapeva come recuperarlo. Si accasciò sul piatto doccia
facendo continuare ascendere l’acqua sul suo corpo, si guadava le mani e poi i
polsi con due nuovi lividi per ogni braccio ... E disse a se stessa ...
Tenten: E’ tutta colpa mia! Ancora
una volta metto in difficolta tutti quelli che sono accanto a me, sono proprio
una frana… eppure io ci provo a fare le cose come si deve ma poi l’unica cosa
che mi riesce bene è combinare casini … metto sempre tutti in una posizione difficile,
avevo promesso a Itachi di non combinare più casini, e poi mi ero ripromessa di
non dare problemi a Sasori e ora l’ ho messo nuovamente in condizione di non
poter lavorare … è tutta colpa mia ... è tutta colpa mia … Sasori, Itachi,
Sasuke amici miei mi dispiace così tanto non riesco a proteggere me stessa figuriamoci
chi mi è attorno...
E poi ancora un pensiero andò a
lui “Sasori come stai...?”
******
Sasori provò a mettersi in piedi
ma una fitta improvvisa e dolorosa dove quello stronzo di Neji lo aveva colpito
lo fece accasciare sul letto.
Sasori: (col fiato rotto dal
dolore) … merda …. (sibilò, toccandosi il punto dolorante)
Itachi che era appena entrato
nella stanza ...
Itachi: Dove cazzo credi di
andare? (Disse con aria di rimprovero)
Sasori: …. (avrebbe voluto
chiedere come stesse Tenten ma, forse lei sicuramente non aveva voglia di
vedere nessuno) …. Avevo solo voglia di sgranchirmi le gambe (Disse in modo
ironico)
Itachi: (guardò l’amico con
circospezione, sapeva che in realtà voleva andare da lei ma, non osava chiedere
perché aveva capito che in questo momento Tenten non voleva persone intorno,
quindi si limitò a dirgli) Come spiegartelo per farlo capire anche a te! (Disse
picchiettando col l’indice sul mento in segno di riflessione) Il medico ha
espressamente proibito sforzi eccessivi ed inutili, anche se la tua costola non
è rotta, incrinandosi si è indebolita quindi per il momento devi restare a
riposo assoluto, per questo credo che lo sgranchirsi le gambe non sia tra le
attività che puoi svolgere in questo momento.
Sasori strinse il lenzuolo con
rabbia, odiava questo senso d’impotenza e di stasi e poi un terribile peso
gravava sul petto in quel momento, non era il dolore per il pugno ricevuto ma
il senso di colpa che cresceva in lui “se solo non l’avessi lasciata sola … se
solo non fossi stato così egoista nel volerla baciare … forse non … se solo…” pensò. Quando era
entrato di corsa nello studio e aveva visto i suoi occhi se ne era accorto,
qualcosa in lei era andato perduto, spento …sì! Spento … gli aveva spento la
sua luce quella che tutte le mattine vedeva nei suoi occhi quando lo salutava e
lavorava con lei. Lui se ne era accorto dal loro primo incontro … o meglio dire
scontro l’aveva vista chiaramente bruciare di ardore e passione, illuminare di
vita tutto quello che fotografava ed era proprio per questo che lui l’aveva
scelta e ora le era stata tolta.
Sasori provò a fare un rispiro
profondo per scrollarsi di dosso quei pensieri ma, subito un bruciore forte gli
pervase il petto.
Itachi: (Avvicinandosi
preoccupato) Fà respiri brevi, il medico ha detto che è normale che ti faccia
male, se provi a respirare profondamente perché i muscoli hanno subito una
contusione
Sasori con la voce rotta da
dolore: … scusami …
Itachi: non ti scusare avrei
fatto la stessa cosa ...
Sasori lo guardò con un sorriso
appena accennato ..
Sasori: Lo so! ...
Si guardarono pieni d’intesa ...
******
Sasuke porse una tazza di caffè a
Sakura ed una ad Ino che erano sedute fuori la stanza del rosso, avevano
provato a vedere e parlare con Tenten ma lei non aveva voluto quindi avevano
optato per vedere come stesse Sasori.
Sasuke: cazzo la smetti di andare
avanti ed in dietro mi fai girare la testa
Shisui: non ci riesco, ma tu come
fai a stare così tranquillo?
Sasuke: certo che sono
preoccupato ma consumare il pavimento non farà cambiare idea a Tenten.
Ino: (continuando ad osservare il
liquido scuro nella sua tazza) Effettivamente anche io sono preoccupata,
l’unica volta che ho visto Tenten così turbata e sconvolta è stato quando è
morta sua madre, tredici anni fa.
In quel momento le due amiche si
guardarono con aria preoccupata, loro sapevano che Tenten faceva tanto la dura
ma in realtà era molto più fragile di quanto voleva far vedere.
Entrarono nella cameradi Sasori per quei pochi minuti di visita
rimasti, ed anche per il benessere mentale di Shisui e con il ringraziamento
del pavimento usurato per l’andirivieni da parte dello stilista.
Obito: Allora No Akasuna come
stai? ...
Si pronunciò per primolui, visto che gli altri erano presi ancora
da tutto lo stato di stress che la situazione comportava ... Sasori accettò di
bun grado la domanda che aveva rotto quell’incessante silenzio e disse ...
Sasori: Uno schifo... non riesco
a muovermi in nessun modo, e stare fermo in un unica posizione non è la cosa
più comada del mondo.
Disse mentre provava ad alzarsi e
stimersi meglio sul letto cosa che non gli riuscì con molto successo, così gli
si avvicinò a lui Ino. In quel momento lei a tutti i presenti nella stanza tra
le due era sembrata la più forte di entrambe. D’altronde tutti sapevano che
almeno una delle due doveva esserlo altrimenti come avrebbero fatto a
sostenersi. Quelle tre ragazze erano imprevedibili, così forti ed indipendenti,
libere ed intelligenti poche erano così tutti sapevano che stavono pensando la
medesima cosa.
Ino aiutò Sasori, con il sostegno
di Shisui ...
Ino: Aspetta! Sei testardo cone
un mulo, se hai bisogno di aiuto basta chiedere... (Disse con aria scocciata)
se proprio come lei ... ( proseguì abbassando lo sguardo)
Sakura: Ino!!!
Sakura la rimproverò credendo che
Sasori magari non voleva parlarne ma invece Sasori fece un un lieve sorriso e
disse ...
Sasori: So che inutile chiederlo,
ma non posso non farlo ...
Ino: No! Sasori non sappiamo come
sta.
Ino l’aveva preceduto e lui d’
istinto si girò verso la finestra si aspettava questa risposta ma il suo cuore
aveva bisogno di sentirlo a parole, avrebbe voluto andare da lei, ma niente ora
era bloccato oltra che a livello fisico anche per le giuste condizioni espresse
da Tenten ...
Ino non sapeva come ma in quel
momento, quella giornata sapeva che doveva essere forte per tutte e tre...
Ino: Sasori ...
Lui si girò verso di lei ...
Ino: So che come tutti qui sei
preoccupato, ma alzarti, sforzarti o arrovellarti il cervello non porterà a
molto. Affrontiamo la realtà insieme credimi sono sicura che Tenten lo sta
facendo, certo avrà molto da metabolizzare, ma per quanto forte esternamente e
poi fragile dentro di lei, non dovete averne paura nè tu nè tutti voi disse
rivolgendosi a tutti nella stanza. E’ questa fragilità che rende Tenten ancora
più forte, credimi sicuramente saprà stupirti aspettati di tutto ... finì
facendogli un dolce sorriso
Sasori: E’ proprio questo farsi
carico delle preoccupazioni nostre che mi tormenta, per un suo crollo.
Ino seguita da Sakura ...
Ino: Noi tre non crolliamo mai,
possiamo piegarci ma non spezzarci ... MAI
Shisui: Quanta presunzione
signorina... (Disse con un tono ironico)
Ino: Sarà presunzione, signor
stilista (rispose con il medesimo tono), ma noi siamo cresciute creando una
nostra personalità e legame, se una cade l’altra la rialza. Prendi Sakura
quando è successo il casino con Sasuke è stata Tenten la prima a prenderla e stostenrla
dandole la forza direggere la situazione, e proteggendola mandandola al dicuro
dai sui genitori ...
Tutti sentirono che la rabbia,
rancore e preoccupazioni tensioni man mano con le parole di Ino stavano
sciamando, erano stupende quelle ragazze così determinate ...
Sakura: Ino ha ragione Tenten è
sempre Tenten, ora lasciamole spazio, con i suoi tempi si rialzerà più forte di
prima.
Ino poggiò un braccio sulla
spalla di Sakura ...
Ino: (Sorridendo) Amiche per
sempre ...
Sakura di rimando ...
abbracciandola ...
Sakura: Amiche per sempre ...
Shisui rise dopo tutta la
giornata a crogiolarsi nella rabbia, e gli altri condivisero chi più chi meno
quel benessere e speranza che stava riemergendo, Sasori ancora una volta volse
il suo sguardo alla finestra ...
Sasori: Forza Tenten, io credo in
te ...
Un infermiere entrando nella
stanza disse ...
Infermiere: Mi dispiace
interrompervi ma l’orario per le visite è finito.
******
Hizashi entrato nella stanza del
figlio lo vide fasciato e pieno di livi sul viso e braccia, sapeva che era
frustato in quel periodo da quando quella ragazzina l’aveva lasciato, ma la sua
reazione questa volta potevano davvero rovinarli, quindi c’era solamente da
sperare che la Higurashi se ne stesse buona ...
Hizashi: Te le ha date di santa
ragione vedo!
Neji: (stringendo i pugni) Se non
fosse arrivato non me ne sarei pentito come non lo faccio ora, il mio unico
rimpianto è non essere riuscito a farla mia e basta!
Hazashi: Certo ti ha fatto
proprio perdere la testa per arrivare a tanto (Gli disse mettendo sulla
finestra in un vaso dei fiori che la madre gli aveva chiesto di portare al
figlio) Da parte di tua madre disse, ha detto che non ha la forza di vederti
ora, ma soprattutto non riesce ad accettare le tue azioni.
Neji: Una moralista ... Cosa
potrebbe mai capire ...
Hizashi: SMETTILA DI FARE IL
RAGAZZINO! TUA MADRE LA PENSA COSI’ PERCHE’ E’ VERO HAI AGITO IN MANIERA
SCONSIDERATA E COME UN’ ANIMALE NON DA UOMO CHE DOVRESTI ESSERE ...
Hizashi cercò di darsi un
contegno e in maniera più calma continuò ...
Hizashi: Neji hai sbagliato!
Neji: Io ...
Hizashi lo bloccò con un gesto
della mano ...
Hizashi: Non è da uomo fare ciò
che hai fatto, ci hai deluso e soprattutto questo tuo ... bisogno ... di
sfogare la tua frustazione per quella ragazzina, potrebbe riportare gravi
conseguenze sul nostro nome ... E la NOSTRA credibilità
Neji: (digrignando i denti) Lei
non è una RAGAZZINA doveva essere MIA solo MIA
Hizashi: Allora perchè lo hai
fatto? ...
Neji: So di aver fatto una cosa
ignobile, ma non ho sopportato il dolore per il suo rifiuto nei miei confronti
e vederla tra le braccia di qulcun’altro chiunque fosse amico amante o
chichessia mi faceva impazzire. Nessuno capirà mai quanta sofferenza ci fosse
dietro un gesto tanto schifoso ...
Hizashi: Infatti, è un modo di
comportarsi da animali... ma forse non tutto è perduto
Neji: ...
Hizashi: Ho seguito il dottore
per avere i vari responsi, per quanto il No Akasuna ti abbia ridotto male tu
gli hai fatto di peggio, Ha due costole incrinate muscoli con contusioni e
altro .
Neji non sapendo il perchè o
forse sì, sentiva un senso di soddisfazione per questo, ma sapeva anche che
questo lo rendeva davvero una persona orribile ...
Hizashi: Ma quello che interessa
a noi è che La Signorina Higurashi è in stato di shock, speriamo che non prenda
nessun tipo d’iniziativa, se non lo farà possiamo forse fare qualcosa per
colpiere ancora una volta gli Uchiah.
Neji non rispose lasciò
semplicemente che se ne occupasse il padre, il suo sguardo si rivolse alla
finestra... Tenten era in stato di shock tutto per colpa sua, “aveva ragione il
No Akasuna, lui non era capace di amare men che meno una ragazza speciale come
Tenten”. Era tutto così poco chiaro in qull’ultimo periodo, era diventato così
contraddittorio con se stesso ed il mondo l’unica cosa che sapeva era di volere
Tenten al proprio fianco, anche se doveva dimostrarlo in una maniera schifosa e
brutale
Un Infermierre entrò nella camera
per annunciare che l’ orario delle visite era finito, così suo padre uscì
salutandolo
Hizashi uscendo dall’ospedale, dopo
aver fatto visita al figlio la situazione non era delle più piacevoli ma, per girare
tutta quella storia a loro favore era ch. Entrò nell’auto pensando e facendo un
sorriso beffardo questa era giusto l’opportunità che stavae la Higurashi non
prendesse iniziative , “non avrei mai pensato che quella ragazzina insulsa di
qui mio figlio si era infatuato potesse un giorno rendersi utile” Sperò in questo per mandare in miseria quegli
stramaledetti Uchiah, per come la vedeva lui erano anche fin troppo fortunati. Sì!
La prima battagli l’avevano vinta loro ma, la guerra non era ancora finita e
questo era proprio il tipo d’occasione da sfruttare tutta a suo vantaggio pensò
mentre un sorriso gli si espanse in volto “perfetto!”
******
Tenten era tutta la notte che non faceva che girarsi e
rigirarsi nel letto così ben presto si fecero le 6.00 del mattino. Non aveva
praticamente chiuso occhio si alzò ferma e sicura, ripensando alla giornata di
ieri ... Si specchiò non riuscendo ancora a riconoscere la ragazza riflessa all’interno
di esso ...
“Tenten, cosa ti è successo dove sei...?” si chiese
malinconica poi un ricordo ...
Inizio Flash Back
Tenten: mamma sono qui ... (Disse
mentre correva)
Madre di Tenten: (serridendogli)
Tenten Smettila di inseguirla, una farfalla non si puòacchiappare ...
Tenten delusa dalle parole della
madre, ma con uno splendido sorriso le si avvicinò smettendo di tormentare quel
piccolo esserino ...
Tenten: E’ vero quello che dici,
ma non smetterò mai di farlo le occasioni non vanno sprecate, i sogni bisogna
inseguirli per prenderli
Le fece un sorriso a 32 denti ...
Madre di Tenten: (Spostandole i
capelli dagli occhi) Hai ragione tu figlia mia. Dovrai sempre essere forte
anche nella situazioni più scabrose e non pensare mai di non mostrare le tue
debolezze, perchè tutti le hanno quindi non c’è nulla di male, ma sappi che
doppo ogni caduta c’ è sempre il momento di rialzarsi e che questa ti porterà a
crescere rendendoti sempre più forte. Quindi và ed insegui i tuoi sogni, anzi
ti dirò di più invece di acchiappare una farfalla si tu stessa una di queste,
diventa il tuo sogno ed esprimi le tue emozione, ma senza farti prendere mai
neanche dalle paure più estenuanti...
Tenten: Lo farò te lo prometto!
(le disse abbracciandola) ...
Fine Flash Back
Una lacrima le scese, soltando una
... Aveva undici anni quando promise alla mamma di essere forte, di diventare
una farfalla e non lasciare mai di essere acchippata, quella fu anche l’ultima
che le fece prchè un mese dopo quest’ultima morì.
Tenten: (Battendo le mani sul
tavolo e riguardandosi allo specchio, vide un luccicchio nei suo occhi) Io ho
ancora speranza non lascerò acchiapparmi, te lo prometto mamma ...
Detto questo si diresse al bagno
e si fece una doccia, rispetto a ieri rilassò i nervi e pensò e ringraziò
ancora quell’uomo entrato nella sua vita così scomoda inizialmente, ma così
intensamente in seguito, aveva fatto sì che non accadesse il paggio, “ancora
una vola si disse ...”
Tenten: Sasori come stai? ... si
domandò
******
Dottore: Allora signor No Akasuna
come sta oggi ...
Sasori: Male! (Disse inespressivo)
Dottori: Beh .. Inutile che le
dica che questo è logico, ma la mia domanda si riferiva a probabili ulteriori
fastidi che può avere durante questa convalescenza...
Sasori: Credo di non riuscire
ancora a digerire bene in quanto provo un senso di oppressione forte
all’altezza dello stomaco, infatti più volte non ho mangiato o se l’ ho fatto
poi ho avuto un forte senso di nausea.
Dottore: Sì! Credo che questo le
durerà se non per tutta, quasi tutta la convalescenza. Visto che il danno è
all’altezza dello stomaco e non solo sono anche i medicinali che potrebbero
bloccare il giusto andamento delll’assimilazione dei cibi, vedrò di farle dare
un antidolorifico un pò più leggero. Ora passiamo al cambio della medicazione.
Entrarono due infermiere che in
quei due giorni si erano occupate di lui e aveva notato che la cosa non
dispiaceva ad entrambe. A volte questo suo piacere alle donne gli dava quasi
fastidio, possibile che erano tutte così facili d’ attrarre forse era lui che
emanava qualche strano profumo a fermoni?... Cominciò a preoccuparsi, in questi
momenti era lui a sentirsi in imbarazzo per loro comunque era abituato a queste
attenzioni, quindi la situazione gli scivola addosso come l’acqua che in quel
momento stavano utilizzando per lavarlo la parte del busto completamente
fasciata ed indolenzita.
La medicazione era un toccasana,
anche se comunque il dolore si faceva sentire. Continuarono con le varie
medicazioni fino a rifasciarlo con una nuova benda pulita.
Dottore: Stasera le farò avere un
nuovo farmaco, cerchi di bere l’acqua a piccoli sorsi ora che le abbiamo tolto
anche l’aflebo, mi raccomando lo stesso vale per i vari pasti, non mi costringa
a darle cibi liquidi. (Lo guardò con aria di rimprovero) ...
Sasori: Ho scelta?!
Dottore:No! Ma è mio dovere
informarla, mi raccomando
Sasori fermò il dottore sulla
porta con la domanda ...
Sasori : (Guardandolo negli occhi)
la signorina Higurashi?...
Dottore: Le infermiere hanno
detto che stamattina si è alzata dal letto e fatto la doccia dopodichè ha
rivolto ad entrambe un bel sorriso
Sasori rimase colpito “Ino: E’
questa fragilità che rende Tenten ancora più forte, credimi sicuramente saprà
stupirti aspettati di tutto ...” era proprio così allora. Guardò il dottore con
gratitudine che poi uscì
Sasori: Tenten ... (Sorrise)
******
Sakura stava preparando una borsa
per Tenten con tutto quello che poteva servigli per la sua degenza in ospedale
“speriamo che oggi possa vederla”.
Ino: passi in ospedale prima di
andare in ufficio?
Sakura: Sì voglio portare un po'
di cose per Tenten non so quanto tempo debba rimanere lì, quindi gli porto un
po' di tutto (disse continuando a preparare la borsa)
Ino: speriamo che oggi voglia
parlare con qualcuno di noi (sospirò mentre osservava la camera della castana
vuota, come era vuoto il silenzio che c’era quando mancava, aveva proprio
ragione Shisui si sentiva la sua mancanza)
Le ragazze una volta finito di
preparassi scesero e come sempre eccolo lì impeccabile che le aspettava Yuky,
che con aria preoccupata chiese ad entrambe.
Yuky: come sta la signorina
Tenten?
Ino: Il medico ci ha informato
che per quanto riguarda la salute fisica sta bene a parte qualche livido e una
piccola lesione interna … ma ancora non sappiamo nulla con certezza anche
perchè ieri Tenten è arrivata in uno stato di shock in ospedale e non ha voluto
vedere nessuno (Disse un pò sconfortata)
Yuki: (facendo un piccolo cenno con
la testa per far capire che aveva compreso disse) Mi dispiace molto, spero che
si rimetta presto!
Sakura: Yuki a me puoi
accompagnarmi anche in ospedale? Da lì procederò da sola, l’ufficio dista poco
da lì
Yuky: certamente signorina
******
Tenten ancora era inorridita dal
comportamento di Neji, che come aveva saputo era appena uscito dalla sala
operatoria. Rise! Sasori doveva avergli lasciato segni non indifferenti,
sperava che Neji non avesse fatto di peggio lo aveva letto nei suoi occhi non
era più se stesso era diventato qualcuno di non umano agendo come un animale
con lei e con Sasori. Aveva paura, ma lo doveva a Sasori e a se stessa aveva
preso una decisione non avrebbe lasciato che la paura la prendesse questa
storia non sarebbe finita come immaginava lui, le sue gesta non dovevano ricadere
su di lei o sulle persone che lei voleva bene, così di alzò da quello
stramaledetto letto prese il pulsante per chiamare un infermiere ed entrò in
camera un bella ragazza in uniforme bianca ...
Infermiera: Signorina Higurashi,
mi dica ha bisogno di aiuto?
Tenten: (sorridendondole) Sì!
Vorrei sapere in quale camera alloggia il signor Neji Hyuga, e se possibile
fargli visita?
Infermiera: Ah ! Sì certamente si
trova al terzo piano stanza 1114. Vuole che l’accompagni?
Tenten: No! Grazie ce la faccio
da sola. Solo una cosa a chi dovesse venire a trovarmi puoi dire che sto
dormendo e non ho voglia di incontrare nessuno, vorrei che non sapessero di
questo
Infermiera: Non si preoccupi ci
penserò io personalmente
Tenten: Grazie!
Sorridendole l’infermiera la
lasciò sola ...
“forza Tenten” con questo
pensiero si alzò uscì dalla stanza dirigendosi al terzo piano stanza 1114 ...
Era arrivata. Certo trovarsi
d’avanti quella porta non la rendeva felice, ma la sua promessa valeva più di
tutto, deglutì con forza ed entrò delicatamente.
Vide Neji bendato al viso sorrise
“rottura del setto nasale, Sasori ...” pensò divertita, era sdraiato immobile
ma aveva gli occhi aperti con la forza appena di girarsi per vedere chi fosse
entrato nella stanza, doveva essere ancora intorpidito per via dell’anestesia
ma quando la vide sbarrò gli occhi e lei sorrise ...
Gli si avvicinò ...
Tenten: Ti trovo bene ... (si
pronunciò)
Neji sentendo quell’ironia e
ancora preso dalle emozioni di ieri e tutti i giorni passati con le proprie
ferite del cuore le rispose ...
Neji: Aahahahah ... (Una lieve
risatina ironica uscì dalla bocca) Questo non è nulla ... credimi se ti dico
che il tuo AMANTE è messo peggio di me
Disse soffermandosi sulla parola
peggio, non era possibile che Sasori si fosse fatto prendere alla soppravvista
e la colpa era sua (come al solito), chi gli era accanto soffriva solamente,
odiava quell’ uomo che d’avanti a lei era nonostante sofferente, era cattiva ma
avrebbe desierato vederlo in quel modo sempre per tutti i giorni della sua
vita. Mio dio Il suo professore era davvero messo così male ... Aveva gli occhi
lucidi quando gli disse ...
Tenten:Tu menti! Non sarebbe la
prima volta. Ah no ... aspetta, prima le cose non me le dicevi per niente,
dimmi perchè lo hai fatto?
Neji: Per quanto riguarda lo
stato del tuo AMANTE ...
Tenten: SMETTILA DI DIRE QUESTE
SCIOCCHEZZE ...
Rise ancora Neji dal suo letto
...
Neji: Cosa c’è te la prendi
perchè non ti ha voluta, solo te non ha voluto. Cosa aspettarsi da un umo del
genere ...
Tenten: ZITTO ...! Tu non ne vali
la metà, ma tu lo sai per questo hai agito con violenza e superbia, cosa c’ è
soffri di complessi d’inferiorità’? (Fece un lieve sorriso)
Neji: E’ Immobilizzato al letto e
non può più muoversi. Lo so per certo mio padre ha sentito la diagnosi del
medico, a quanto pare sono riuscito a dargli quello che meritava
Tenten: Cosa vuol dire questo?
Neji: Ha preso qualcosa che mi
apparteneva, mi hai dimenticato in fretta ... SEI UNA SGUALDRINA mi sembra di
avertelo detto in quel momento così intimo ...
Tenten era al limite delle sue
pene, i suoi occhi stavano strabordando di lacrime, come aveva potuto
innamorarsi o provare un qualsiasi tipo di sentimento per un uomo così
schifoso, non gli avrebbe permesso di offendere ancora la reputazione di chi la
rispettava al punto di proteggerla da se stesso, e non gli avrebe permesso di
spezzarla e sottomettere il suo orgoglio e la propria dignità come donna,
rispose avvicinandosi e guardandolo dritta negli occhi ...
Neji quando la vide così vicina
rimase sorpreso dalla sua forza di volontà, la sua anima era scalfita dal
dolore lo sapeva, ma lei si continuava a rialzare, sapeva che quello sguardo e
quel volto li avrebbe visti per l’ultima volta e li avrebbe lasciati nel
peggiore dei modi, non avrebbe mai raggiunto il suo cuore lui ne era stato
davvero innamorato ma in che modo la vedeva?... Voleva il suore, il suo corpo o
la sua sottomissione, che egoista, ma avrebbe tanto voluto imprigionare quella
(meravigliosa farfalla) ...
Tenten: (continuando a guardarlo,
lo prese il viso tra le mani e disse) Io ti perdono! Questo dolore per me sarà
una cicatrice che mi hai lasciato ma la ferita è in superfice, io sono in pace
perchè quello che tu hai desiderato e preso da me non è nulla in confronto a
quello che davvero desideravi. Pittosto penso tu riuscirai a vivere questa
situazione ti tormenterà per sempre, vedi io lo so che mi amavi e mi avresti
voluta possedere e sottomettere sempre e sempre, ma così non è stato e non lo
sarebbe mai stato, perchè vedi Neji io (Non .. Ti ... Ho ... Mai ... A m a t o)
Ora lo so!
Continuò a guardarlo dritto negli
occhi imprimendo quello sguardo privo di odio, amore o compassione nei suoi
occhi. Neji ne rimase pietrificato, allora girò la testa dal lato opposto non
riusciva più a reggere quello sguardo carico solamente di Pena nei suoi
confronti ...
Tenten non era il tipo da odiare
a tal punto le persone, ma davvero sentiva ciò che aveva detto, d’altronde loro
non si erano mai avvicinati e il suo cuore lo aveva capito prima di lei, non
aveva mai amato davvero Neji e ora non lo odiava ma provava solamente un senso
di rimorso per non averlo lasciato prima facendolo cadere in un sprofondare
continuo vedendola lavorare accanto a tutti quei ragazzi a cui in maniera
diversa lei era affezionata. Però dicendogli quelle ultime parole mentre si
avvicinava alla porta per uscire dalla camera lo aveva letto nei suoi occhi ...
mise la mano sulla maniglia e l’aprì appena ...
Neji: Io ti ho amata davvero ...
Tenten uscì e si chiuse la porta
alle spalle, si poggiò ad essa per qualche istante, era stata davvero così
spietata ed egoista da incolpare solamente lui, i suoi comportamenti sono stati
ingiustificabili, ma lei cosa aveva fatto? ... Eppure Ino e Sakura l’avevano
sempre messa in guardia sui propri sentimenti, versò per lui e il suo stramaledetto
(amore) solamente una lacrima come aveva pensato prima fatto solo di rimpianti
... Prese l’ascensore e scese al secondo piano ...
Tenten: Addio Neji! ...
******
Sakura: Grazie Yuki! (Guardando
Ino allora io vado, buon lavoro cara)
Ino: Bene fammi sapere appena la
vedi ok?
Sakura le fece un cenno con la
testa e poi salutò entrambi. Si diresse alla reception dell’ospedale e chiese
...
Sakura: La stanza della signorina
Higurashi Tenten grazie ....
L’infermiera che prima si era
presa carico delle precauzioni di accortenza detegli dalla sua paziente rispose
Infermiera: Sì! solamente un
attimo ...
Sakura era nervosa appena il
giorno prima non aveva voluto vedere nessuno, chissà ora cosa avrebbe detto ...
ma non doveva lasciarsi perdere d’ animo almeno fino a quando l’ifermiere non
la informò che la signorina Higurashi aveva detto che stava riposando e non
voleva vedere nessuno. Sakura fece un’ espressione delusa, ma non si lasciò
andare così disse ...
Sakura: Allora le riferisca
solamente che la signorina Sakura Haruno è in attesa fino a quando non sarà
pronta in sala d’attesa grazie!
L’infermiera gli sorrise comunque
per sapendo della piccola bugia che aveva ddetto, ma la sua paziente era stata
categorica, ed era convinta che appena finito le sue faccende avrebbe voluto
rincontrare i propri amici.
Tenten si diresse nuovamente in
camera ...
Tenten: Che palle!!! Sono stanca
di essere qui!
Prese il cellulare e lesse tra le
e mail, ce n’ era una da parte di Itachi cioè il suo capo, sicuramente scritta
dalla dolce Charlie ...
Signorina Tenten vista la sua
situazione attuale di salute, la informiamo che lavorativamente può ritenersi
esonerata per un periodo di almeno quindici giorni, le auguro una pronta
guarigione Uchiah Itachi la Direzione
della FashionStyleDirection Uchiha .
Tenten: MA STIAMO SCHERZANDO!
Si alzò preparando quelle poche
cose che aveva con sè e avviarsi verso la sala d’attesa, ma doveva prima
vestirsi. Tenten aprì la porta portando con sè il proprio zaino e si diresse al
bancone per il pagamento del Ticket Sanitario, quando sentì una voce chiamarla.
Si voltò e vide la sua amica Sakura ferma in piedi e con le lacrime agli occhi
...
Sakura: TENTEEEEEN
Si precipitò tra le sue braccia
sfogando quelle lacrime trattenute fino a quel momento, Tenten l’abbracciò
teneramente e le sorrise.
Tenten: Dolce amica mia ...
(Perplessa le disse) Cosa ci fai qui?
Sakura ripresasi da quell’ attimo
la guardò stranita ...
Sakura: Ma che domanda è? ....
Sono venuta a portarti un pò di cose, non sapendo quanto ancora rimarrai qui ho
pensato di portarti un pò di tutto ...
Tenten: (Guardandola dolcemente)
... Ma no! Io sto pagando il Ticket per tornare a casa (finì sorridendole)
Sakura: COSA! Ma sei sicura di
non avere la febbre?
Tenten: Sicura (Fece stranita)
Sakura: Ten non per riportarti a
ieri ...
Tenten: Sakura non ho perso la
memoria, non ho la febbre e non sono malata. Voglio solamente ritornare a casa
e chiarire alcune cosette con il mio capo
Sakura: Itachi?! (Disse srtranita)
Tenten: Sì chi altri?!
Sakura: Da quando lo chiami capo?
...
Tenten fece una piccola risatina
...
Tenten: Da quando ho soperto che
lo infastidisce ...
A quell’affermazione rise anche
Sakura ora sicura della (guarigione) dell’amica...
Sakura: ok!ok! ... Sei tu, allora
andiamo ..
Tenten: Sì! Solo se puoi
aspettarmi all’uscita pago e sono presto da te ...
Sakura le fece un cenno di
assenzo con la testa e si avviò all’uscita, qualche lacrima le solcò il viso, ma
questa volta erano di felicità, sperava davvero che superasse il tutto in
maniera delicata e serena.
Infermiera: Signorina Higurashi?
Tenten: Sì! Sono qui!
Infermiera: Il suo Ticket
sanitario è stato già pagato ...
Tenten rimase incredula poi pensò
“Itachi” non poteva proprio farne a meno, sorrise le era grata non si smentiva
mai, poi rivolgendosi nuovamente all’infermiera disse
Tenten: Posso un’ altra domanda?
Infermiera: Ma certo, dica ...
Tenten: Se siamo ancora in orario
di visite,potrei sapere dove alloggia
il signor Sasori No Akasuna?
Infermiera: Certamente stanza 243
secondo piano
Tenten: Grazie!
L’ifermiera le rivolse il suo
solito sorriso... Si avviò piena di preoccupazione, non ci credeva se non lo
vedeva. Sasori non era così debole da essere ridotto uno straccio non per lei
“Ti prego fa che non sia così Ti prego!” continuava a ripertersi nella testa.
Quando abbassò la maniglia della porta, lo rivide finalmente dopo quell’incubo
e un lieve sussulto le sfuggì dalle labbra. Era steso supino, con il busto e la
spalla destra completamente fasciati aveva lividi sulle braccia e dul viso, il
suo petto si alzava e abbassava leggermente, gli si avvicinò piano stava
dormendo profondamente. Era bellissimo, gli posò una mano sul braccio facendo
attenzione a non svegliarlo, si erano promessi quel giorno un rapporto
puramente lavorativo, ma lei sapeva di provare di più. Un lieve sfiorarsi di
labbra ed un ...
Tenten: Grazie ...
Sussurato e lasciò la stanza
raggiungendo Sakura per tornare a casa.
Capitolo 26 *** RICORDI DA LASCIARSI ALLE SPALLE PER RICOMINCIARE ***
Capitolo 26
RICORDI DA Lasciarsi alla
spalle per ricominciare
Tenten
appena salì in macchina sentiva ancora dentro di sé come un senso di nausea e
paura di essere vista come se fosse nuda agli occhi di tutti. Sakura le chiese
più volte se era sicura o se si sentisse bene e pronta per uscire così presto,
ma lei non faceva che risponderle che era tutto ok. Continuava nonostante tutto
ad avere lo sguardo perso nel vuoto e il pensiero a quel giorno, dentro di sé stava
prendendo coscienza di quello che era successo un senso d’impotenza cominciò a
pervaderla e un nuovo timore cominciava a farsi spazio dentro di lei, non
faceva che ripetersi le parole di Neji“io ti ho amata
davvero”, elei?... Lei lo aveva amato o
era semplicemente quel suo modo di fare così puro ed ingenuo che l’aveva
infatuata? …
Da quando decisero di stare
insieme le aveva fatto provare cosa voleva dire essere trattata come una
principessa. Sin dal principio l’ aveva portata in giro per il paese e fuori da
esso presentandola da sempre come sua fidanzata anche se non ufficiale a quei
tempi, aveva avuto una miriade di attenzioni in particolarequando non potevano vedersi ed era fuori per
lavoro ma da quando era cominciata la causa contro gli Uchiah
aveva cominciato a cambiare ad essere sempre più assente e distante da lei,
dando il via a quei dubbi che la separazione comporta, anche perché se per lui
era il vero “Amore”l’aveva lasciata
sempre un passo dietro facendosi lui carico di tutti i malesseri sia lavorativi
e sia quelli della sua vita quotidiana, perché non la aveva mai compresa come
parte del suo essere della propria vita, era forse per questo che il suo cuore
non era stato incoraggiato a lasciarsi andare a quel sentimento che tante
ricercano ma che lei aveva semplicemente conosciuto per caso con discorsi che
l’accomunavano a quella persona, probabilmente condividere interessi e grandi
ambizioni non vuol dire avere sentimenti profondi nei confronti di quest’ultima
...
Anche la sera che i loro corpi
si sono incontrati e da lì tutte le altre non era mai riuscita a provare quella
sensazione di trasporto e desiderio totale, come già aveva confessato alle
amiche non era mai riuscita ad arrivare neanche all’apice del piacere che
quell’atto dovrebbe provocare e quella proposta di matrimonio così imprevista l’aveva
lasciata senza parole, ma mai si era sentita così in trappola come in quel
momento.
E poi eccolo … Sasori … prepotente e cosciente della propria bellezza dai modi
suadenti e persuasivi dal momento in cui l’aveva visto un brivido lungo la
schiena l’aveva percossa, ecco perché repentinamente aveva cercato in tutti i
modi di allontanarlo da lei e poi nuovamente lì presente nella sua vita, ma in
una nuova veste quella di professore e datore di lavoro ad aiutarla nella
realizzazione del suo sogno senza metterle grilli per la testa o lasciandosi
trasportare dall’egoismo di sentimenti inopportuni. Quegli occhi … quello sguardo...
non l’avrebbe mai dimenticato … “maledizione Tenten perché
ti sei lasciata trasportare in quel modo, sei stata sempre razionale e dedita
ai tuoi propositi” … Pensava questo ma sapeva fin troppo bene che aveva
valicato più di una volta quel limite che lui si era e le aveva imposto, aveva
continuato a proteggerla anche da se stesso ed ancora con “Neji”.
Tenten:
Sasori …!
Sakura: Cosa hai detto? …
Tenten:
(leggermente imbarazzata per essersi fatta sfuggire il suo nome) … No! Nulla,
pensavo tra me e me …
Così arrivarono finalmente a
casa senza che l’amica potesse farle altre domande …
******
Sasori
era indebolito e il dolore si faceva ancora sentire quello scontro gli aveva
provocato non pochi fastidi, non si aspettava che lo Hyuga
potesse arrivare a questi livelli ma ci avrebbe scommesso di tutto che il suo
gesto l’aveva colpito molto di più dei pugni che lui gli aveva inflitto.
Avrebbe tanto voluto ritornare
a casa, era stanco di quel luogo così angusto e pieno dell’odore di
disinfettante l’unico momento che riusciva a tollerare era quello di quando le
due infermiere venivano per lavarlo la schiena ed il petto per poi cambiargli
la fasciatura … “Sì! Questo poteva accettarlo” pensò facendo un lieve sorriso.
Aveva saputo che Tenten era stata dimessa ne era felice, ma anche
leggermente preoccupato sicuramente non lo dava e vedere ma la situazione era
alquanto critica per il suo stato d’animo. Oltre la quasi violenza subita aveva
saputo che si era fatta coraggio andando a chiedere spiegazioni a Neji stesso dell’accaduto…
Sasori:
Chissà quel vigliacco cosa le avrà detto! (disse
stringendo i pugni)
Si continuava a ripetere, non
riusciva ad accettarlo! Insomma era pur sempre la sua allieva, tirocinante ed
assistente gli aveva fatto perdere il controllo della situazione. Stava per
ricascarci ma questa volta non l’avrebbe fatto, Tenten
era non solo bella … ma anche piena di vita e sogni nonché …“Sasori diamine ritorna in te, cosa ti era passato per la testa?”.
Si era lasciato davvero andare con quella ragazzina, era davvero bellissima e aveva
sentito che c’era alchimia tra di loro, scoprire che anche lei aveva avvertito
quelle stesse sensazioni lo disorientava nuovamente dopo tanti anni. Era reduce
di un legame ormai sepolto e aveva sofferto per questo e tanto, quella donna la
sua quasi EX sig.ra No Akasuna lo aveva lasciato
senza nessuna speranza o qualsiasi voglia di trovare un legame, rifugiandosi in
semplici notti di passaggio con chi gli andava ma senza lasciare traccia di sé o
sentimenti profondi. Aveva saputo che Itachi aveva
fatto inviare a Tenten un e- mail dove la esonerava
dallo svolgimento della propria attività lavorativa per quindici giorni e anche
più, ovviamente sapeva già che Tenten non l’avrebbe
mai accettata come opzione, probabilmente per questo si era fatta dimettere …
Sasori: Che stupida!
Poi ricordandosi nuovamente le
parole dette da Ino disse …
Sasori:
Mi fido di te …
Chiuse per un po’ gli occhi,
ripensando a quel dolce bacio così desiderato da entrambi e poi la sua
dichiarazione … “Piccola sfacciata” … sorrise ancora poi la porta si aprì.
Era Deidara
in compagnia di Itachi avevano un’
espressione tutt’ altro che spensierata, inclinò la testa all’indietro
poggiandosi alla spalliera del letto “mai un attimo di pace” sospirò per poi
salutarli e facendo segno di entrare.
Deidara
aveva uno sguardo cupo o forse perplesso o ancora impaurito o indecifrabile,
insomma Sasori in quel momento non sapeva come
interpretarlo.
Sasori: Deidara!
Stai bene?
Deidara: …
Sasori non sapendo cosa avesse
passato Deidara per renderlo così silenzioso e strano
rivolse il proprio sguardo ad Itachi …
Itachi: Bhe
… Non siamo soli qui. E… Siamo stati obbligati a portarli con noi … ( Disse con aria
contrariata)
Sasorisempre
più perplesso non sapeva come rispondere o cosa chiedere. Non poteva essere che
questo loro modo di comportarsifosse per la presenza anche di Obito o Shisui o forse stavano a prenderlo in giro? Così lasciò
semplicemente che continuassero la loro commedia drammatica a quanto pareva dai
loro comportamenti.
In quel momento entrò nella
camera una figura femminile a lui molto conosciuta, ma soprattutto indesiderata
guardò sia Itachi che Deidara
con aria furiosa, ma poi comprese che se quella persona che ormai non vedeva da
anni e non sentiva fosse lì per un motivo ben preciso …
… :Sasori da
quanto tempo, sono dovuta venire di persona per sentirti finalmente … (Disse
con il suo solito sorriso ipocrita)
Sasori
la guardò con sufficienza e senza ombra di emozioni …
Sasori:
Karen! Quali delle parole parla con il mio avvocato non ti è chiara? …
Karen guardando prima Itachi e poi Deidara … Sorrise
ancora a quella reazione
Karen: Che domande? Perché il
tuo caro avvocato non fa che rispondermi sempre la stessa cosa! O che non vuoi
parlarmi o che comunque quello che hai da dirmi è sempre la stessa cosa e cioè
che vuoi solo che sparisca dalla tua vita.
Deidara:
Ok! Noi vi lasciamo soli … ( disse con un tono
insicuro)
Karen: No! Potete rimanere,
perché quello che ho da dire sarà breve e coinciso e mai come ora Deidara ci sarà bisogno della tua presenza comunque …
(Disse voltandosi verso Itachi e Deidara
e facendo così ondeggiare i propri capelli)
Sasori
l’osservò con sospetto, Itachi e Deidara
si guardarono tra loro, sperando che avrebbe portato notizie su finalmente
questo divorzio che si era protratto anche per troppo tempo …
Karen: Beh … in primis non
posso negarti che appena ho saputo che hai subito un’incidente mi sono preo…
Sasori
la bloccò repentinamente con un gesto della mano
Sasori:
Vieni al dunque … Ti ricordo che per un lungo periodo di tempo non hai fatto
altro che assillarmi per avere una riconciliazione, facendomi tartassare di
telefonate dal tuo avvocato e proprio come allora la mia risposta rimane la
medesima, No!
Karen guardava fuori dalla
finestra. In quel momento cercò di ricordarsi quello che si era ripromessa
prima di rivedrlo … per l’ultima volta, ma non
facevano altro che riemergere nella sua memoria i primi periodi di quando Sasori scoprì del suo aborto e la sua reazione a quella
scoperta. Quella volta non fece altro che andarsene di casa e chiedendo il
divorzio immediato, cosa che lei non lo aveva mai voluto accettare eppure erano
stati felici insieme. Sapeva di essere stata l’ unica
per lui in quei momenti cosa che per un tipo come lui aveva quasi dell’
incredibile eppure era stata proprio lei a ferirlo così profondamente da non
rendersene neanche conto.
Si erano sposati con tutta la
forza di volerlo entrambi, ma concepire un figlio così presto non era nei suoi
piani per quanto lo amasse non poteva buttare al vento il lavoro e propri
progetti, se solo non avesse dimenticato di prendere la pillola quel giorno
forse le cose non sarebbero andate così. Mentre continuava a pensare… Aveva
sperato fino all’ ultimo che ci fosse la possibilità di ritornare sui propri
passi ma da allora Sasori era diventato completamente
inaccessibile, lei lo aveva aspettato e aspettato, ma alla fine capì che l’unica
cosa che poteva fare per allungare i tempi di attesa era quella di non firmare
l’atto di divorzio una carta che lei fino a quel momento non lo aveva fatto, ma
ora le cose erano cambiate i suoi sentimenti erano cambiati e… anche il suo
conto in banca lo era, quindi tutto cambiava prospettiva.
Sasori:
Beh allora, tra un po’ scadrà il tempo di visita ed io vorrei riposare un po’ (disse
continuando a guardarla con aria d’ indifferenza) …
Karen: (Si voltò verso di lui
con aria decisa e disse) Ho deciso di firmare l’atto di divorzio!
Disse forzando quell’ultima
parola a lei ancora oggi tanto ostile.
******
Appena Tenten
mise piede in casa respirò l’aria fresca della libertà …
Sakura: Bentornata amica mia!
Sakura l’abbracciò ed un
lacrima le solcò il viso era incredibile che fosse lì con loro così presto poi,
sapeva che aveva ancora bisogno di tempo e spazio quindi lascò che si guardasse
un po’ attorno per farla ritornare alla normalità.
Tenten:
Grazie Saku-chan! So che vi ho fatto penare tutti e
me ne dispiaccio …
Sakura: Ten
di cosa ti scusi (Disse con aria di rimprovero)
Tenten
le fece uno dei suoi soliti sorrisi, ancora turbata andò in camera per
sdraiarsi qualche minuto sul proprio letto.
Tenten:
Sasori! (Disse poggiando un braccio sui propri occhi)
Sakura al piano di sotto era
intenta a preparare un po' di cioccolata calda per la sua dolce amica pensò che
la mancanza di Tenten si sarebbe sentita ancora per
un po', certo la sua presenza era già di sollievo ma sapeva che la mente di Ten vagava ancora in pensieri orribili e comunque a lei
ancora sconosciuti, le avrebbe lasciato il tempo di cui aveva bisogno, intanto
avrebbe cercato di godersi quella normalità e spensieratezza che in casa Yamanaka, Higurashi e Haruno fino a quel momento era mancata quindi quel giorno
tutto risplendeva per il gran ritorno a casa di Tenten,
Ino era appena rientrata dal lavoro e quando vide che ad aprire la porta fu la
stessa Tenten fu un colpo al cuore per lei …
Ino: Tenten!!!!!
(Esclamò con gli occhi pieni di lacrime)
Le saltò praticamente addosso,
non lasciandola andare più … Perché avrebbe dovuto?! …
Ino: Dimmi come mai sei già
qui! Credevo voless …
Tenten
non le diede modo di finire …
Tenten:
Era troppo oppressiva tutta quella situazione in ospedale così ho deciso di
ritornare quanto prima, e poi quando arriverà domani …
Parlò digrignando i denti e
tenendo i pugni stretti … Ino la guardò con circospezione, poi rivolse il suo
sguardo preoccupato a Sakura che era dietro Tenten le
fece spallucce con aria afflitta …
Ino: Non vorrai dire che … Ok!
Ok! Non dirlo … non voglio saperlo anche perché mi arrabbierei solamente, ho
un’idea …
Ino invitò Yuki ad entrare d’atronde era rimato fino a quel momento giusto per rivedere
il volto della dolce signorina Higurashi, quando Ino
lo chiamò stava per rimettersi in macchina e ritornare in azienda, ma la Yamanaka continuava a chiamarlo invitandolo ad entrare …
Ino: FORZA YUKI! FESTEGGIAMO
IL RIENTRO DI TENTEN ENTRA PUREEEEEEEE!!!!!!!!!!
Così Yuki sorridendo entrò di
buon grado …
******
Deidara,
Itachi e Sasori rimasero in
silenzio per un po’ dopo che Karen aveva informato Sasori
della propria decisione. Si presentò in seguito il proprio avvocato discutendo
degli obblighi da parte di Sasori in ambito legale a
rispettare i propri doveri nel sostentamento dell’ormai ex signora No Akasuna vista la situazione di assenza lavorativa e di
mantenimento da parte di quest’ultima, che legittimamente richiedeva il tenore
di vita mantenuto fino a quel momento come da legge letta. Andati via entrambi,
Deidara esclamò …
Deidara:
CHE STRONZA! Sapevo che alla fine poteva solamente accettare la realtà, ma
approfittare della situazione mi sembra una pretesa presuntuosa ed offensiva
per le motivazioni che ponesti all’ epoca per ottenere il divorzio.
Itachi
non disse nulla e alzò gli occhi al cielo. Quando Deidara
cominciava a dare le sue opinioni d’avvocato era capace di non smetterla più. Sapeva
che Sasori non era per nulla sorpreso dalle richieste
più che giuste a livello legale della moglie cioè quasi EX moglie.
Sasori:
Lascia perdere Dey! Sapevo che sarebbe finita così
era solamente questione di tempo e poi sarebbe ritornata per venire a
riscuotere tramite il divorzio il tenore di vita che aveva …
Deidara:
(Con il viso scioccato disse) … COSA! Lo sapevi, allora perché mi martoriavi a
livelli astronomici … (Disse mettendo il broncio)
Sasori
non rispose subito alle imprecazioni dell’amico in fondo sapeva benissimo che
quest’ultimo aveva ragione, ma d’ altronde lui non voleva aspettare, era
consapevole che lei avrebbe richiesto tempo e ancora tempo fino a quando i
viveri le sarebbero finiti e lì avrebbe poi come previsto preso coscienza della
situazione, cioè quella che lui non sarebbe ritornato sui propri passi. Un
senso di nausea lo pervase quando vecchi ricordi si ripresentarono …
Inizio Flash Back
Karen lo guardava con aria
stupita come se quella notizia per lei non fosse una novità e con quell’ aria
di chi si aspettasse che la decisione da lei presa sarebbe stata condivisa
senza nessun problema.
Sasori
non era per nulla dello stesso parere …
Sasori:
tu cosa hai fatto? (Disse stringendo forte i pugni …)
Karen: Io… Sasori
credevo che anche per te e la tua carriera non fosse ancora il momento per un
figlio, e detto sinceramente non mi sento per nulla pronta ad essere un mamma,
insomma …
Sasori
la interruppe bruscamente …
Sasori:
TU! Non hai pensato neanche vagamente a ME e cosa avrei potuto pensarne non hai
neanche messo in conto d’informarmi che eri incinta. HAI PENSATO SOLAMENTE A TE
STESSA …Era
sconvolto!
Quando si erano sposati lui
immaginava la sua vita piena di ambizione, ma anche di amore quelli che ti
fanno vedere sempre tutto in positivo e che quando torni da lavoro hai sempre
qualcuno che ti fa sorridere e capire che i tuoi sacrifici non sono solamente per
il TUO prestigio o le TUE ambizioni, ma per costruire un mondo che ti
appartenesse e al quale tu appartenessi. Evidentemente aveva sottovalutato il
modo di pensare e vedere la vita matrimoniale da parte di Karen. Non era mai
stato il tipo da lasciarsi andare con le ragazze, ma Karen riuscì ad
incuriosirlo con la sua disinvoltura il suo modo di parlargli di se stessa e
voler sapere di lui nel privato, cosa per lui molto rara e azzardata da
pretendere, eppure lei sapeva come farlo parlare senza essere prepotente
oppressiva o ansiosa di avere delle risposte, ma per pura e semplice curiosità.
Dopo il loro primo (incontro)
ne seguirono altri sempre per caso sempre presi come un appuntamento e più
passava il tempo più lui provava una sensazione che fino a quel momento non
aveva mai provato. Poi la grande decisione, ricorda ancora che fu Itachi a metterlo in guardia a cercare di levargli le nuvole
che l’avevano accolto in quella sensazione di benessere quotidiano, così lasciò
passare le parole di Itachi non come un monito ma
semplicemente come un punto di vista personale visto che il suo migliore amico
lo conosceva come uno spirito libero, dove il matrimonio non era mai stato
contemplato.
Invece sarebbe stato meglio se
avesse dato ascolto a quelle parole, perchè dopo
solamente un anno di felicità insieme scoprì della decisione presa ed
effettuata da Karen. Il mondo fatto di quelle stupide nuvolette e della felicità
che credeva stesse finalmente costruendo scomparve tutto ed il proprio cuore da
subito si chiuse ed irrigidì per essere stato tradito preso in giro in quel
modo.
Sasori:
Adesso è finita!
Karen: (Con una lieve risata
disse …) E’ finta??? Dai non scherzare Sasori …
Sasori
la fulminò con lo sguardo …
Sasori:
Non parlarmi, e non sto scherzando …
Karen: (confusa continuò) Voi
dirmi che davvero dopo un’ anno è finito tutto non
puoi dire sul serio, noi ci siamo sposati perché ci amiamo. (Disse cosciente
delle lacrime che le si paravano avanti gli occhi)
Sasori:
Infatti! Ma evidentemente abbiamo due visuali differenti della definizione di “amore”.
Karen: Io non sapevo che tu
desiderassi già un bambino? (Disse
stupita)
Sasori:
Non si tratta di questo… Tu hai deciso da sola, mi hai completamente messo da
parte io sono tuo marito (Disse continuando a fissarla in modo glaciale …)
Karen in tutta risposta …
Karen: Proprio perché sei mio
marito, te ne parlo e sto cercando di scusarmi …
Ancora una volta Sasori strinse i pugni …
Sasori:
Scuse … Scuse … Le scuse si fanno quando si rompe o perde qualcosa che per
l’altro è molto importante o quando bruci la cena, stiamo parlando di un
bambino, una vita un qualcosa che era NOSTRA, quindi indipendentemente da
quello che avrei potuto pensarne se rimanerne sconvolto o accettare la tua
gravidanza, spettava ad ENTRAMBI decidere. E poi tu non avevi intenzione di
dirmelo per questo mi sento tradito, perché l’ho scoperto quindi sei stata
obbligata a spiegarmi tutto …
Karen: Ma io …
Sasori:
Tu cosa? Senti, io ti ho sposata davvero perché eri importante per me e sono stato
sempre fedele a questo proposito non ho mai avuto un rimpianto sulla mia decisione,
nonostante i miei amici non riuscissero a crederci ed alcuni di loro non
riuscivano ad accettarti.
Karen: Cioè Itachi? ..
(Disse con sufficienza)
Sasoriarrabiato da quel comportamento disse …
Sasori:
Sì Itachi e non solo. Tutti ti vedevano come una
palla al piede e solamene come una bella scopata, ma io ti amavo e le loro
parole erano come vento sulla pelle che passa e và
via. Ma adesso non posso che condividere il loro pensiero, mi sono lasciato
trascinare da te che con i tuoi modi di fare mi hai sedotto fino al punto di
sposarti.
Karen: Non volevo questo,ti ho sposato perché ti
amavo.
Continuava a parlare con le
lacrime che ormi le solcavano il viso …
Sasor:
Non lo metto in dubbio anche io l’ho fatto per questo. Ma non ho mai messo la
mia ambizione prima di te ed il nostro amore. Quindi vuoi sapere la mia decisione
ormai vana, io non ti avrei mai permesso e non avrei mai voluto che tu
abortissi …
Continuò a parlare facendo un
sorriso amaro ...
Sasori:
E sono convinto che tu non abbia voluto farmi sapere nulla perché sapevi che
non l’avrei accettato. Ma forse … chissà avrei potuto comprendere il tuo punto
di vista, ma soprattutto non subire il trauma ed il senso di colpa per aver
ucciso una creatura del tutto indifesa.
Karen: Sasori
io …
Sasori:
Basta! Sono stanco, ma soprattutto non c’ è più nulla d’ aggiungere la mia
decisione non cambierà, (inarcando lievemente le labbra), certo che la vita a
volte sa avere un terribile senso dell’umorismo ti dona l’amore e sa
togliertelo improvvisamente ma suppongo che soffrire faccia parte di
quest’ultima.
Sul suo volto sileggeva
chiaramente non la rabbia, ma la pura e sola tristezza di quel gesto, ma
soprattutto la pena che in quel momento sentiva per la sua EX amata Karen.
Karen: (Con gli occhi ancora
pieni di lacrime) Davvero vuoi chiudere il nostro rapporto per sempre? SASORI
TI PREGO!... (Dissa urlando
quell’ultima frase)
Sasori
non diede conto alla domanda che Karen gli fece … e cominciò a prendere alcune
delle sue cose che potessero servirgli a casa di itachi
Sasori:
(Con aria indifferente) Io vado da Itachi, tu puoi
rimanere qui finchè vuoi …
Karen: Quan
… Quando rientrerai …
Sasori
prese la borsa e i propri attrezzi di lavoro e un piccolo sorriso sbilenco
apparve sul suo volto, poi si girò aprì la porta ed uscì senza dare alcuna risposta
Fine Flash Back
Lì finì un capitolo della sua
vita proprio quando si sposò non si era pentito della propria scelta,
probabilmente Karen per tutto questo tempo l’aveva anche aspettato sperando che
ritornasse sui propri passi, ma lui non lo fece e poi il tempo che era passato
le ha fatto realizzare il suo rifiuto nel non voler tornare, nel non volerla
sentire o vedere, così anche lei ha poi pensato ai propri interessi.
“ furba
la ragazza” pensò. Sapeva fin troppo bene che all’epoca aveva ancora qualche
lavoretto e un bel gruzzoletto per mantenersi quindi che con il divorzio non le
sarebbe spettato nulla, poi il tracollo delle sue finanze l’avranno buttata nel
panico decidendo quindi per il divorzio.
Deidara:
Ok dai basta che finalmente esce dalla tua vita!
Itachi
rivolse semplicemente il proprio sguardo nuovamente a Sasori
e fino a quel momento aveva fissato la finestra come se fosse una porta sul suo
passato, Forse ancora una volta e per l’ultima volta stava metabolizzando la
decisione presa.
Sasoririspodendo a Deidara …
Sasori:
Infatti Dey. Non importa della sua richiesta si
prenda pure ciò che vuole, basta che non si faccia più vedere, ho chiuso con
questa storia tanto e tanto tempo fa.
Era la quarta volta che si
cambiava d’ abito, Sakura non era mai stata il tipo di persona indecisa neanche
per quanto riguardava i vestiti da indossare non aveva mai avuto dubbi so cosa
preferiva e cosa no, anche tutte le volte che le capitava di andare a fare compere
con le sue amiche sapeva sempre perfettamente cosa voleva acquistare ancor
prima di entrare in un negozio ed era proprio per questo suo carattere che Ino
non voleva mai che l’accompagnasse in giro per fare shopping ma … oggi era
diverso, oggi si sentiva agitata, oggi si sentiva inadatta, oggi si sentiva
goffa, oggi si sentiva come una quindicenne al su primo appuntamento oggi … oggiii !!!!!
Sakura: BASTA NON CI VADO, NON HO
NIENTE DA METTERE!!!
Le amiche che avevano sentito le
sue urla di disperazione accorsero nella sua stanza tentando di evitare come
meglio potevano i vestiti volanti che la rosa lanciava disperatamente alla
ricerca di qualcosa da indossare.
Ino: ma cos’è successo è esplosa
una bomba? (disse con aria sconvolta)
Tenten:
neanche camera mia è conciata in questo stato e io non metto mai i vestiti
nell’armadio, si può sapere cosa ti è successo?
Sakura: oggi … alle 17:00 … thé … mamma di Sasuke… (farfugliò
con aria agitata)
Tenten:
Sakura calmati e prova a parlare come un essere umano normale.
Ino: io penso di aver capito …
più o meno
Tenten:
ah … sì? E come hai fatto?
Ino: sono portata per le lingue,
comunque traducendo penso che lei questo pomeriggio abbia un thé con la signora MikotoUchiah e non sa cosa mettere.
Tenten:
wuhuuhuu le cose si fanno serie, un thé con la suocera. (disse poggiandosi allo stipite della
porta e incrociando le braccia)
Sakura: non scherzare, è
importate io non sono brava con queste cose non so cosa mettere e se non gli
piaccio e se pensasse che non sono fatta per stare con il figlio e se non le sono
simpatica e se …
Ino: Sakura ora basta, fai un
respiro profondo! (dice scuotendo l’amica per le spalle per farla riprendere)
Sakura bloccò la sua parlantina e
fece un respiro profondo come le aveva detto l’amica
Sakura: Ho bisogno di una mano
sono in tilt e non so come fare.
Ino: bhe
e allora noi cosa ci siamo a fare. (Disse sorridendole)
Tenten:
bhe forse Ino è più brava di me in queste cose lo
sapete io non me ne intendo di vestiti e mode, ma posso dare una mano come
opinionista.
Ino: Ok allora, hmmm … visto che è un semplice thé
pomeridiano direi un qualcosa di semplice e curato, non troppo pretenzioso e
sui toni chiari non si devono indossare accessori troppo vistosi … io direi che
(Ino mentre rifletteva passava in rassegna tutti i vestiti che l’amica aveva
sparpagliato per la stanza alla fine optò per uno solo … *questo andrà più che
bene* pensò soddisfatta.
Ino aveva fatto indossare
all’amica un vestito color lilla, tutto ricamato con dei piccoli fiorellini lo
scollo a barca e
mezze maniche trasparenti, si fermava sotto a seno con un cinturino nero e
scendeva a campana fino a ginocchio. Sotto aveva abbinato delle scarpe a
bambolina che richiamavano il colore della cintura dell’abito con tacco 5 cm,
una piccola pochettina e al collo un semplice punto luce stessa cosa per gli
orecchini.
Ino: fatto! sei perfetta non era
poi così difficile. (Disse ammirandola)
Sakura: facile dirlo per te, non
sei tu che deve andare ad un thé party con la forse
futura suocera.
Tenten:
io leverei il forse, comunque Ino per noi è ora di andare. (finì di dire
prendendo le sue cose e avviandosi all’uscita).
Tenten
era ormai decisa a dirgliene quattro al capo.Le aveva
fatto inviare l’e-mail di sospensione dal lavoro per la propria situazione
psicologica Tenten d’altronde in questi giorni di
permanenza in casa tra le descrizioni dei nuovi modelli di Shisui
ed Obito da parte di Ino e l’ansia per il pomeriggio da trascorrere in
compagnia della propria “suocera o futura suocera” da parte di Saku-chan aveva avuto modo di pensare che in fondo Itachi la stava semplicemente proteggendo per darle il
tempo giusto di riprendersi da quel forte shock… Ma forse non sapeva che il suo
carattere aveva bisogno di non pensare, aveva bisogno del proprio lavoro per
gettarsi alle spalle quello che era successo, certo era consapevole che il
posto in cui lavorava era il medesimo di quello di Neji,
ma ora che aveva parlato con lui per dei chiarimenti non poteva che continuare
a chiedersi se la parte della “cattiva” non era stata sua visto come si era
comportata. Lei ora lo aveva capito, non
amava Neji forse quello che provava all’inizio della
loro storia era una mera infatuazione che col passare del tempo si era
trasformata in routine … E poi? Dopo come ci era finita in quella situazione?
Forse lei per tutto questo tempo si era nascosta dietro a quel fidanzamento perchè le faceva comodo aveva fatto trascorrere il tempo
immersa nella quotidianità del loro rapporto senza accorgersi che la bilancia
del proprio interesse pendeva di più dalla parte della sua indipendenza e del
suo sogno, diventare una fotografa professionista e affermata.
Ino: Ten
… sei davvero sicura di voler tornare così presto? Sai lì …
Tenten:
Ino lo puoi dire il suo nome, lo so lì c’è pure Neji,
bhe questo non può fermarmi o fermare il mio lavoro,
qualcuno dovrà pur sostituire Sasori.
Ino: sì lo so, spero solo che tu
abbia fatto la scelta giusta e che non abbia affrettato le cose come al solito.
Nessuno ti rinfaccerà il fatto che hai bisogno dei tuoi tempi.
Tenten:
Lo so … lo so siete tutti preoccupati ma, mi conosci non posso restare ferma…
Una volta arrivati in azienda e Tenten ed Ino misero piede all’ingresso Charlie fu la prima
a correre verso Tenten per abbracciarla e stringerla
forte, in quei giorni era stata così in pena sia per lei che per Sasori rivedere lì … almeno uno di loro le dava un pò di sollievo.
Charlie: signorina Higurashi che sollievo rivederla come si sente? … e poi non
doveva essere in un periodo di riposo, ho inviato io stessa l’
e- mail che ….
Tenten:
(fermandola disse) Charlie calmati! Sto bene e tranquilla ho letto quella e -mail
ma io non ho proprio voglia di restare a casa proprio ora che Sasori non c’è, ora vado dal capo. (finì di dire per
dirigersi al piano di sopra, verso l’ufficio di Itachi)
Charlie: …
Tenten
stava ormai salendo quando incrociò i due stilisti che erano impegnati in una
discussione che alla castana parve riguardare la settimana della moda di
Parigi.
Obito: guarda secondo me mi
sembra che questo modello debba uscire subito dopo questo.
Tenten:
ciao Obito, Ciao Shisui
Shisui:
sì anche io penso che …. Oh ciao novellina …
Lo stilista stava continuando a
scendere le scale col cugino quando si rese conto effettivamente che Tenten era lì ma cosa ci faceva già al lavoro?
Shisui:
Che cavolo ci fai tu qui?! Tu dovresti essere a casa a riposarti…
Disse raggiungendola …
Tenten:
perché?
Shisui:
ma fai sul serio?
Obito: io penso che lei sia seria
sai.
Tenten:
certo che sono seria. Comunque adesso non posso continuare a parlare con voi
devo andare dal capo. Ci vediamo dopo ciao
Shisui
ed Obito si guardarono perplessi ma non sorpresi nel vederla già a lavoro …
Ormai di Tenten non li stupiva più nulla.
*****
Itachi di
ritorno dall’ ospedale, felice in parte che finalmente il proprio amico fosse
libero da quella tortura di divorzio che durava ormai da quasi un anno. Si
sentiva già esausto sarà per l’organizzazione della settimana della moda a
Parigi che si sarebbe tenuta da lì a tre mesi, sapeva che con l’entrata in
azienda finalmente anche da parte del fratello il lavoro si era alleggerito ma,
in ogni caso non poteva che essere ancora preoccupato Sas’ ke
era appena agli inizi della propria carriera in azienda, Sasori
sarebbe ritornato giusto in tempo per l’evento e Tenten
…
Segretaria: Signor Uchiah mi scusi ho provato a fermarla ma…
Ecco comparire la propria
segretaria sull’uscio della porta agitata come non mai, cosa doveva fare per
avere un po' di pace … pensò buttando la testa all’indietro e vedendo la figura
che comparve dietro di lei
Itachi:
(Con tono già rassegnato disse) bene ora spero che mi spiegherai cosa ci fai
qui? (Disse congedando la segretaria)
Tenten:
perché tutti continuate a farmi la stesa domanda? (Disse adirata e stringendo i
pugni)
Itachi:
forse perché qualche giorno fa hai subito un trauma non indifferente e siamo
tutti preoccupati per te? Se ti ho mandato quella e-mail non era per punirti o
altro era solo per darti il tempo di riprenderti. – Oh grazie capo per la sua
accortezza al mio benessere psicologico e fisico--Oh non c’è di che signorina Higurashi non si preoccupi- .
Disse Itachi
a mò di presa in giro più a se
stesso che altro, per alleggerire la tensione che la sua dipendente provava in
quel momento
Itachi:
Dovresti prenderti più cura di te stessa, mi sembra che anche agli inizi del
tuo lavoro in questa azienda facevi la dura, sempre pronta a mostrarti forte.
Non c’ è nulla di male nel sentirsi fragili e lasciare che altri lo notino, non
vergognarti per questo.
Tenten
inizialmente rimase zittita dalle parole di Itachi
come sempre era un tipo che capiva al volo le persone e trovava sempre le
parole giuste nelle situazioni o argomentazioni che gli si presentavano d’
avanti. Cosa l’aveva portata a reagire in una maniera così forte? … Ancora non
riusciva a darsi una risposta ma, in ogni caso non si lasciò andare a quelle
parole per quanto giuste e premurose potessero essere.
Tenten:
lo so e ti ringrazio (disse con un pizzico d’imbarazzo) Ma… io non riesco a
rimanere a casa preferisco di gran lunga lavorare e tenermi occupata tutto qui…
( Abbassò poi la testa alla fine di questa
affermazione)
Itachi
in segno di resa le disse …
Itachi:
Bene! …
Tenten non
rimase sorpresa per quella risposta così breve e coincisa. Quello che la colpì oltre
il tono della resa nei confronti della propria testardaggine, cosa che dopo
quasi un anno di lavoro in azienda tutti avevano imparato a sopportare, fu la preoccupazione
che si celata dietro quest’ultima …
Tenten:
Tutto qui?! … (Disse con aria stupita)
Itachi:
Certo!
Tenten
ancora incredula …
Tenten:
C’ è qualcosa che non và …
Itachi:
Cosa? Io ti ho inviato un e -mail dove ti davo giorni di riposo per te stessa e
tu hai deciso di ritornare al lavoro, bene non posso obbligarti anzi mi
risparmi la fatica di trovare qualcuno che avrebbe dovuto sostituire te e Sasori, che in questo momento si trova in ospedale tra
costole incrinate e braccia spezzate.
Terminò la propria frase con un
pizzico di frustrazione.
Tenten
forse con quella descrizione così cruda e sbattuta in faccia la realtà dei
fatti non potè che cominciare a realizzare che Sasori …
Itachi
passandosi una mano sul viso le disse
Itachi:
Scusami per la brutalità delle mie parole ma, sappi che non sei sola e non devi
per forza affrontare tutto questo da sola … In più non sei l’unica ad
aver sofferto ci sono tanti che sono stati e sono disposti a starti vicino,
anche loro come te sono persone che soffrono per quello che ti succede attorno,
non essere sempre così orgogliosa. Sei una ragazza brillante credimi e avanti a
te sicuramente ci sarà un avvenire importante e non sono l’unico a pensarlo ma,
lascia che qualche volta siano gli altri a prendersi cura di te. Ci sono
persone pronte a rialzarti se dovessi cadere proprio come fai tu con gli altri
e altre ancora a rischiare anche di più …
Tenten
non poteva che pensare che il suo comportamento era solamente egoistico e
l’aveva nascosto dietro una rabbia ingiustificata nei confronti di Itachi, con tutte le sue forze non fece cadere neanche una
lacrima di quelle che ormai le stavano riempendo gli occhi …
Tenten:
Sasori …
Da quando era uscita da quel
maledetto ospedale era riuscita solamente a pronunciare il suo nome, senza dire
altro …
Itachi:
(La guardò con comprensione) E’ ancora fermo in
ospedale, per quanto anche lui voglia uscire i medici proprio non vogliono
lasciarlo andare è ancora parecchio instabile con le ferite. (poi con un lieve
sorriso aggiunse) Non preoccuparti si riprenderà prima di quanto tu creda, un
altro testardo da sopportare … (disse scuotendo la testa)
Tenten
non riuscì a trattenere una risatina a quell’affermazione …
Itachi:
Sappi che se tu ti senti davvero pronta a ritornare per me non ci sono problemi
per quanto io non approvi e non l’approverebbe neanche lui, ti ha
protetta se ritornassi solamente perché è il tuo orgoglio e forza da voler
dimostrare a farti compiere questo passo forzato, saresti davvero crudele non
credi?
Fu lì che Tenten
capì che davvero era stata così ceca da non riuscire a vedere più in là del
proprio naso. Tutti erano stati in pena per lei, tutti avevano sofferto
con lei e c’era chi era ancora fermo per lei. Ora un altro pensiero cominciò a
farsi strada nella sua testolina, come avrebbe dovuto comportarsi con lui dopo
quello che era successo e quella dichiarazione? E quel bacio? … Proprio in quel
momento quelle lacrime tanto trattenute si fecero spazio sulle proprie guance e
disse …
Tenten:
Ah … (disse tentando di asciugare le lacrime, senza riuscirci) Sono stata
davvero una stupida mi sa proprio che non posso darti torto sig. Uchiah, forse è meglio se questa volta mi faccia da parte e
lasciare che il tempo guarisca le ferite e le acque si calmino un po' per tutti
…
Itachi
si alzò dalla sedia e con calma si avvicinò a lei poggiandogli una mano sulla
testa le scompigliò i capelli e disse con un lieve sorriso …
Itachi:
Niente sign. Uchiah è
interessante quando mi chiami capo
Un altro piccolo sorriso sfuggì
dalle labbra di Tenten per poi dire …
Tenten:
Sono proprio una testarda continuo a soffrire e non voglio ammetterlo …
Itachi:
Credimi non sei l’unica. Ma capire che è così ed accettare il proprio sbaglio è
un buon punto per cominciare non credi …
Tenten:
Dimmi … quando passerà? …
Itachi:
Questo puoi saperlo solamente tu, ma non metterti fretta e prenditi pure quanto
tempo ti serve
Tenten:Grazie … Capo!
Itachi
le sorrise dolcemente.
******
Sakura era tremendamente in ansia
continuava a camminare lungo la strada che l’avrebbe portata a casa di Sasuke ma, dove lui non c’era in quanto al lavoro e sarebbe
stata sola con la madre del suo ragazzo. Insomma era un semplicissimo invito
per un thé a casa Uchiah
non un patibolo per essere giustiziata...No?!
Tutta colpa di Tenten ed Ino, non avevano fatto altro che tormentarla con
i loro discorsi su future suocere o progetti in atto con una famiglia
importante. Insomma non le andava giù il fatto che in così poco tempo la cosa
potesse diventare più seria del previsto, nonché il giovane Uchiah
non potesse interessarle dal punto di vista di fidanzato ufficiale, ma per il
momento era appagata dal loro rapporto libero da questioni e sentimentalismi
troppo complessi e futuristici, certo voleva che le cose tra loro funzionassero
ma senza troppe restrizioni.
*maledette, stron…*
pensava tra sé e sé perché le parole delle sue amiche non facevano altro che farle
pensare che probabilmente la signora Mikoto quel
giorno era stata così categorica da portarla a credere che questo suo invito
l’avrebbe voluto per farla entrare a far parte della loro famiglia? … Doveva
smetterla di trascinarsi queste fantasticherie appresso in quanto non conosceva
affatto la natura di quest’invito e come sarebbe finito il tutto. Ma se anche
fosse che le sue amiche avessero avuto ragione, comunque la decisione
della natura del rapporto che
c’era tra lei e Sasuke potevano deciderlo solamente
loro due. Anche perché lei come le sue amiche erano sempre state tre spiriti
liberi ed indipendenti ed era difficile che qualcuno
le potesse rinchiudere in una gabbia, Neji ci aveva
provato con Tenten e non era andata a finire bene,
poi c’era la situazione con la signorina Tsunade ora
che si era risolta tutta la baraonda che aveva scatenato la sua relazione con Sasuke le aveva proposto di diventare finalmente socia
dello studio e lei aveva tutta l’intensione di accettare.
Ancora presa dai pensieri e
sentimenti contrastanti arrivò alla villa, tirò un respiro profondo e bussò
alla porta, fu il fedele Alfred che le venne ad aprirle.
Alfred: (disse accogliendola con
un lieve sorriso) signorina Haruno, prego da questa
parte la signora Uchiah l’attende (una volta entrata
in casa Alfred le fece segno di seguirlo)
Sakura per tutto il tragitto non
faceva che guardarsi attorno, anche se c’era già stata una volta la grandezza e
bellezza di quella casa la stupivano ancora e poi non si era abituata all’idea
che lei fosse fidanzata con un membro di una delle famiglie più importanti di
tutta Tokio, eppure quando lo conobbe le era parso un normalissimo ragazzo
nonché semplice lavoratore in un locale notturno come barista.
Continuando a camminare per quei
lunghi corridoi non potè che notare le diverse opere
d’arte che adornavano le pareti di quei muri, si passava dal semplice
espressionismo, ad arrivare alla visuale del realismo, infine riconobbe una
delle opere più famose e discusse dalla sua amica Tenten
la foto del celebre fotografo Sasori No Akasuna, effettivamente aveva intuito ed un punto di vista
d’avvero interessante * chissà quanto valeva quell’ opera d’arte* ora capiva
perché Tenten non faceva altro che parlarne e
rimanere continuamente incantata da tale bellezza.
In seguito arrivarono in una
grande veranda fatta interamente in legno bianco con grandi vetrate che davano
sull’enorme e splendido giardino, arredata da delle piccole poltroncine in
vimini e alcuni divanetti del medesimo materiale sistemati in semi cerchino per
non scoraggiare la conversazione, al suo centro vi era posto un piccolo
tavolino con la base in legno e poggiata su di essa un lastra in vetro
temperato, sopra veniva sfoggiato un servizio completo per il thé di finissima porcellana e rifiniture in oro. Nell’intero
perimetro della veranda erano presenti semplici poggia piante fatti in ferro
battuto bianco che esponevano piante e fiori di ogni genere e alla fine di questo
splendido ambiente c’era una grande porta finestra che dava dritta sul
giardino. La signora Mikoto era comodamente seduta su
di una delle tante poltroncine e appena li vide arrivare subito le andò
incontro per accoglierla da brava padrona di casa qual’ era.
Mikoto:
Sakura benvenuta, prego accomodati pure (disse facendole cenno di sedersi, poi
rivolta al maggiordomo) Alfred puoi cominciare a servire il thé.
Alfred: che tipo di infuso
gradiscono? (rivolto ad entrambe)
Mikoto:
Sakura hai delle preferenze?
Sakura (pensandoci un po' su): bhe io direi che un classico thè verde giapponese andrà più
che bene grazie!
Mikoto:
bhe allora un thè verde giapponese.
Una volta che il maggiordomo fu
andato via, Mikoto si accomodò sulla poltroncina facendo
cenno a Sakura di sedersi su quella posta di fronte a lei.
Sakua:
la ringrazio per questo invito e mi scuso se non sono riuscita a vanire prima
ma … sono successe tante di quelle cose. (Disse ancora un po' scossa)
Mikoto:
lo so tranquilla Itachi e Sas’ke
mi hanno detto tutto, spero che la tua amica stia bene.
Sakura: sì sta meglio sa lei è
così non si fa mai abbattere dai problemi.
Mikoto:
ne sono felice e so che con l’aiuto tuo e della signorina Yamanaka saprà
rassicurarsi e appoggiarsi alle vostre premure.
Sakura le sorrise, era davvero
una donna portata per quel tipo d’ambiente, certo gestire una villa del genere
con tutto il personale che ne faceva parte non poteva che lasciarla sbalordita
ancora di più ma, quello che l’affascinava erano in
particolare i suoi modi dolci e comprensivi ma, allo stesso tempo diretti e
coincisi.
Mikoto:
(sorridendole) Sicuramente ti starai ponendo domande di tutti i tipi sul perché
io ti abbia invitato qui a fare due chiacchiere ne sarai terrorizzata.
Sakura leggermente in imbarazzo
le rispose …
Sakura: Beh … Io credo che sia
anche legittimo, in questo momento non posso negare di sentirmi leggermente
smarrita.
Mikoto
accennò un breve sorriso a quelle parole più che giuste pronunciate dal Haruno
Mikoto:
Ovviamente non capita tutti i giorni che una madre del ragazzo che si frequenti
da così poco tempo voglia approfondire meglio la natura di questo rapporto così
tanto coinvolgente.
Sakura non sapeva cosa
risponderle. Insomma la madre del suo ragazzo le stava appena dicendo che il
loro rapporto era così coinvolgente da lasciarla un segno d’ interesse nei
confronti di quest’ultimo, era davvero senza parole …
Sakura: …
In quel momento entrò Alfred a salvarla
da quel silenzio imbarazzante con i loro thé e
pasticcini di ogni tipo su di un’alzatina completamente fatta di cristallo, mio
dio ma chi erano davvero gli Uchiah, con un
patrimonio del genere un’alzatina completamente fatta di cristallo e un’intero servizio da thé in
porcellana purissima e rifiniture in oro non era che come un pacchetto di gomme
comprato in un minimarket. Alfred finito di servire il Thé
uscì dalla stanza lasciandola nuovamente sola con la signora Uchiah.
Quest’ ultima prese la tazzina
del proprio thè con una tale delicatezza da far rimanere incantata anche la
tazzina stessa che stava per portarsi alle labbra per bere il primo sorso della
loro bevanda.
Mikoto:
Sai quando fui invitata a prendere del thè in questa villa non potevo che
aspettarmi che un piccolo esame prima della proposta di matrimonio da parte di
mio marito e quindi una conoscenza approfondita delle buone maniere ed il
contegno da mantenere entrando in una del più grandi famiglie di Tokyo.
Disse sorseggiando con
naturalezza il suo thé. Per quanto riguardasse Sakura
non potè che strozzarsi quasi a quelle parole già con
il suo primo sorso.
Mikoto:
Non essere agitata dolce Sakura- chan…
Si fermò per poi riflettere sulla
propria affermazione…
Mikoto:
Che maleducata posso darti del tu?
Sakura: Beh non vedo motivo del
perché non dovrebbe, anzi devo ammettere che tante formalità non fanno parte
del mio essere, quindi anche l’appellativo chan direi
che detto da una persona più adulta e matura di me non possa che farmi sentire
più vicina a quella persona.
Mikoto:
Sei una ragazza ben educata ed intelligente, sono felice che tu riconosca la
forma del parlare tra chi è più adulto di se stessi
vuol dire essere rispettosi nei confronti di questi ultimi, ma nel contempo io
personalmente non posso che fare a meno di chiederti se posso prendermi tali
libertà.
Sakura: Si figuri signora Uchiah, per quanto riguarda la forma non posso che
ricordare gli insegnamenti continui che mia nonna mi impartiva. Così il suo
gesto di chiedere a me il permesso di potermi da del
tu mi ha sorpresa.
Mikoto
sorrise ancora posando con la stessa delicatezza di quando l’aveva presa la
tazzina sul tavolo una volta finito il proprio thé
Mikoto:
Presumo allora che gli insegnamenti siano i medesimi perchè
anche mia nonna voleva che anche se incontrassi qualcuno più giovane di me le
confidenze venivano prese solamente se la persona accetta di darle, insomma per
quanto mi riguarda la forma è tutto ma, il rispetto va sempre prima maritato
non credi?!
Sakura sorridendo di rimando e
riponendo anche la propria tazzina …
Sakura: Direi di sì! Che è un’ottimo punto di vista
Mikoto
guardava intensamente la Haruno, non poteva che
ritenerla una ragazza arguta, intelligente ed umile. Era sicura che proprio
questa sua semplicità aveva attirato l’attenzione del proprio secondogenito, sorrise
semplicemente aveva visto con i propri occhi quello che già precedentemente
aveva intuito. Persa nei propri pensieri venne riscossa dalla voce di Sakura
che timidamente ed esitante cercava di dare una motivazione valida all’invito
fatto da lei medesima.
Sakura: Sig.ra Uchiah! Io non posso che essere compiaciuta del suo invito
per il thé qui da lei. Ma non posso negare di esserne
rimasta parecchio scossa, proprio per le motivazioni da lei stessa descritte
prima, insomma io e Sasuke ci stiamo semplicemente
frequentando ed anche da poco tempo quindi …
Mikoto
la fermò subito, capendo il disagio che la ragazza stava provando cercando di
arrivare al perché di questo invito, così cercò di essere quanto più chiara
possibile ed esprimerle la propria sincerità nel piacere di aver avuto quella
possibilità di conoscerla …
Mikoto:
(Sorridendole cominciò) Mia cara non crucciarti, probabilmente potrei averti turbata
con i miei discorsi e se l’ho fatto ti chiedo scusa i miei sono stati semplici
discorsi di molto tempo fa quando i matrimoni venivano organizzati o comunque
ricercati., quindi non essere tesa o impaurita oggi le cose non sono come
allora e credimi non sono certo quel tipo di madre che impartisce decisioni
così intime e personali, sono convinta che tutto arriverà a suo tempo se dovrà
succedere certamente sarà così.
Sakura rimase in silenzio
ascoltando le parole di quella donna così sincera e praticamente perfetta nel
suo essere moglie, madre e Donna.
Mikoto:
Io ti ho invitata semplicemente per ringraziarti. Sai (sorrise per un attimo) Sas’ke ha sempre avuto un temperamento molto forte e
sfuggevole, questo suo modo di essere lo rendeva quasi sempre inavvicinabile.
Qui in famiglia soffriva molto in quanto c’ era come un senso di rigetto nei
confronti della sua posizione. Avrai capito che il ruolo che gli compete non è
quello di un semplice barista ovviamente, non che sia un lavoro denigrante e
per quanto mi riguarda poteva provare tutte le strade che voleva. Entrambi i
miei figli hanno avuto la possibilità di scelta, la vita di un Uchiah è ardua ed insidiosa come hai potuto provare tu
stessa.
Sakura: Allora perché scappare
via? Scusi l’arroganza ma io ho incontrato Sasuke che
era un normalissimo barista lo ritrovo come un’icona di una famiglia
prestigiosa come la vostra non posso che farmi qualche domanda, se tali
obblighi nei confronti della famiglia non sono stati impartiti, perché mai lui
avrebbe scelto di allontanarsi?! …
Mikoto
cominciò a guardare fuori dalla finestra, al di là del giardino immersa in
chissà quali pensieri …
Mikoto:
Beh è inutile negare che in tutte le famiglie ci sono discordie ed
incomprensioni, non tutti la pensano in questo modo ai tempi in cui Sas’ke decise di non mettere più piede in questa casa era
tremendamente arrabbiato, proprio per questa aria di tensione che in questa
casa e famiglia si tende a provare, (poi aggiunse guardando Sakura) proprio
come te che oggi sei venuta qui tutta impaurita e frustrata come se ti sentissi
sotto esame, ecco Sasuke si sentiva continuamente con
questi sentimenti contrastanti lui ha sempre rinnegato il proprio status, la
propria famiglia, il patrimonio e qualsiasi agio gli fosse concesso, voleva
semplicemente vivere la propria vita lontano dai formalismi e riflettori.
Sakura continuava a seguire il
discorso della signora Mikoto rapita dalla
descrizione della sofferenza che aveva provato Sasuke
per tutto quel tempo che traspariva perfettamente dalle parole e il tono di
voce della sig.ra Uchiah …
Mikoto:
Era sempre in contrasto con i suoi sentimenti, tra le responsabilità e quella
voglia di essere libero poi quel giorno arrivò, la discussione con Fugaku mio marito lo portò all’esasperazione, lui molto più
conservatore pretendeva che Sasuke prendesse il proprio
posto nella società e nella famiglia posto che gli spettava, ma
impartendoglielo nonfece altro che irritarlo ancora di più così quel giorno persi una
parte del mio cuore, persi mio figlio …
Ci fu un lungo momento di
silenzio dove Sakura avvertiva tutto quel dolore che la madre di Sasuke aveva potuto provare in tutto quel tempo lontana dal
figlio … poi fu la stessa Mikoto a rompere il
ghiaccio …
Mikoto:
A volte mi chiedo se sono stata io a lasciare che diventasse così schivo e
chiuso in se stesso, insomma non dava confidenza a
nessuno e si rintanava continuamente nei suoi silenzi, molto probabilmente
l’unico che sapeva far sciogliere quella calotta di ghiaccio era sempre stato
il fratello Itachi probabilmente perché riusciva a
fare quello che io o in particolare il padre non riuscivamo a fare, prenderlo
di petto.
Sakura forse non riusciva neanche
lontanamente a comprendere i sentimenti mortificanti che una madre come Mikoto poteva provare in quel momento, così disse per far
riemergere quello che di buono era stato lasciato in Sasuke
…
Sakura: Sa Sasuke
potrà essere anche brusco ed indecifrabile in alcuni momenti, ma la dolcezza
del suo essere e la sua sensibilità posso dirgli che ha saputo fargliela ereditare
completamente …
Mikoto
le sorrise
Mikoto:
Ecco perché ti ringrazio, con i tuoi modi di fare e la tua semplicità Sasuke a riscoperto un se stesso
che probabilmente neanche conosceva, ha preso il posto in azienda ed è
ritornato in famiglia di sua spontanea volontà, forse il rapporto che sta comunque
crescendo tra di voi nonostante lo scandalo l’ha fatto capire di poter essere
se stesso ovunque si trovi e che nascere in una famiglia agiata o comunque
importante per quante responsabilità possa portare non deve essere segno di
vergogna, come non deve esserlo chi nasce per essere un barista, ognuno di noi
nel suo piccolo porta avanti la propria vita ed ognuno di noi porta un fardello
sulle proprie spalle e credo che questo lui lo abbia capito solamente quando si
è reso conto che nasconderti chi davvero fosse avrebbe rischiato di fargli
perdere tutto … e cioè TE …
Disse in ultimo con un sorriso
delicato e dolce … Arrossì a quell’affermazione così diretta …
Sakura: Io … io non so che dirle
sono una semplice laureata che ora sta intraprendendo la propria carriera come
avvocato e il fatto che io e Sasuke ci frequentiamo
non può certo essere fonte di un tale cambiamento …
La verità è che Sakura non voleva
ammetterlo neanche a se stessa che il legame tra lei
ed il proprio amato era molto di più che un semplice flirt, o comunque lo stava
diventando …
Mikoto:
Cara mia tu vivi quei momenti in cui ti trovi con lui, ma credimi se ti dico
che non ho mai visto gli occhi di Sasuke così intensi
e seri come quando ti guarda, ricorda che sono sua madre e poi quel modo possessivo
fa parte esclusivamente dei modi di fare Uchiah sulle
cose o persone che gli appartengono.
Sakura arrossì più di quanto non
fosse già * ma quindi ci ha visti …quella sera alla festa * rimase sconvolta,
ma Mikoto si limitò a mangiare una semplice crostatina
senza aggiungere null’altro, finito di mangiare poi aggiunse … alzandosi e
andandole vicino …
Mikoto:
Non essere turbata! Sei una ragazza speciale e il mio invito era puramente per
dirti grazie.
Disse poggiandole una mano sulle
spalle ed invitandola ad alzarsi.
Mikoto:
(Con un lieve imbarazzo aggiunse) Lo so che già l’hai visto una volta, ma mi
chiedevo se ti andasse di fare una passeggiata in giardino, ora che sai le mie
intenzioni il ghiaccio tra di noi spero si sia leggermente sciolto, (Finì con
un lieve sorriso)
Sakura anche se imbarazzata anche
lei, le rispose semplicemente …
Sakura: Sì!
******
Sasuke non vedeva l’ora di
ritornare a casa, oggi a lavoro sembravano tutti impazziti tra sarte che si
lamentavano, parrucchieri che urlavano istericamente e per non parlare delle
due truccatrici che erano scappate via piangendo, tutto questo perché i cari
cugini avevano deciso di essere odiosi con tutti e non farsi star bene nulla.
Certo poteva capirli il viaggio a Parigi si avvicinava e ovviamente loro pretendevano
ed esigevano la perfezione fin nei minimi dettagli ma, c’era modo e modo per
dire le cose al personale ed era proprio per quella motivazione che Sasuke era stato obbligato ad andare a recuperare ogni
dipendente che aveva deciso di andare via per colpa loro, ora riusciva a capire
il fratello.
Parcheggiò la moto nel cortile d’entrata, varcò la soglia
d’ingresso mentre si allentava il nodo della cravatta che gli dava fastidio.
Alfred: bentornato signorino. (disse facendo un lieve
inchino)
Sasuke: dove è mia madre? (chiese
mentre gli porgeva il casco della moto e la giacca)
Alfred: (recuperando le cose che gli erano state date disse)
la signora è nel giardino con la signorina Haruno.
Sasuke: bene!
Disse mentre si avviava verso il giardino, non si aspettava
che Sakura fosse ancora lì si ricordava che la mamma l’aveva invitata per un
thè ma non credeva che si trattenesse fino all’ora di cena.
Sorrise con aria ferina a quel pensiero …
Appena entrato nel salone vide la mamma e la sua ragazza
rientrare della porta finestra chiacchierando piacevolmente.
Sakura: (facendo una piccola risata) ahaha
… non posso credere che lo abbia fatto davvero.
Mikoto: ti dico di si è sempre sato un bambino impossibile, non so quante
bambinaie abbiamo dovuto cambiare.
Sasuke: buona sera! (disse per far
notare la sua presenza)
Finalmente entrambe sentendo quel saluto si accorsero della
sua presenza, entrambe vedendo che era tornato gli sorrisero dolcemente.
Mikoto: oh … Sas’ke
bentornato tesoro.
Sakura: ciao, com’è andata a lavoro?
Sasuke: poteva andare meglio, è
stato un delirio.
Mikoto: i tuoi cugini quando si
avvicina la settimana della moda fanno sempre i pazzi, perché non vai a fare
una doccia mentre faccio preparare la cena.
Sasuke: sì ci vuole proprio.
Mikoto: Sakura-chan
resti con noi?
Sakura: ma io … non vorrei disturbare.
Mikoto: non disturbi affatto e poi
si è fatto tardi, resta pure per cena e poi Sas’ke ti
riaccompagna, ora vado a dare disposizioni per la cena.
Una volta che Mikoto
fu andata via, Sasuke si avvicinò a Sakura prendendola
per un polso l’attirò a sé dolcemente.
Sasuke:
ciao, allora com’è andata oggi? (gli disse con uno sguardo raggiante)
Sakura: (stringendosi a sua volta
a lui) bene, pensavo peggio.
Sasuke:
(sorridendo all’affermazione) guarda che mia madre è la meno pericolosa.
(concluse cominciando a baciargli il collo)
Sakura: immagino che tu sia tra
quelli pericolosi? (disse scherzosamente)
Sasuke:
(continuando a baciarla e facendo scivolare la sua mano lungo la sua schiena
fino alla sua coscia, infilandola sotto la gonna) non immagini quanto, cosa ne
dici di venire a fare la noccia con me?
Sakura: (arrossendo e cercando di
allontanarsi) Sasuke … smettila se viene qualcuno …
Sasuke : Ha importanza
(disse prendendola tra le braccia e portandola al piano di sopra) …
Sakura gli mise le sue mani
dietro al collo per potersi reggere meglio e riuscire così a baciarlo sul collo
scendendo alla clavicola, poggiandogli una mano sul petto.
Salite le scale entrarono così
nel bagno. Sasuke fece per metterla a terra ma, non
la lasciò allontanare da lui neanche per un attimo, sapeva che erano entrambi
senza fiato ma non ci diede peso la desiderava, la voleva ora e lei riusciva
sempre ad accenderlo qualsiasi fosse la situazione. Fece indietreggiare Sakura
fino alla porta intrappolandola tra quest’ultima e le proprie braccia per
chiudere la porta a chiave, cominciò poi lentamente ad avvicinarsi all’orecchio
di quest’ultima per sussurrargli …
Sasuke:
Oggi ti sei messa tutta carina per quest’ incontro?! Scommetto che sei rimasta
perché mi aspettavi
Sakura fece un piccolo respiro
profondo per quel brivido che sentiva pervadergli la schiena *perché le faceva
sempre quell’effetto* Pensò in quell’istante, quell’approccio così aggressivo
così possessivo le piaceva essere pervasa da sensazioni così forti e dal suo
profumo così intenso su quel corpo così scolpito che la cercava con tutto se stesso, non riusciva a resistergli neanche per più di due
secondi a questo suo lato seduttivo e primitivo sotto alcuni aspetti. Sasuke continuava a baciarla arrivando fino alla sua bocca
e con la propria lingua le accarezzò le labbra cercando quel permesso che gli
avrebbe permesso di … Lei non lo lasciò aspettare un minuto di più aprì
esitante la propria bocca venendo baciata in maniera molta più passionale senza
nessun attimo di tregua, continuarono a baciarsi ancora per un po' fino a che Sasuke non si staccò da lei che subito sentì la mancanza di
quelle labbra morbide e calde … La guardò intensamente per poi dirle …
Sasuke:
Allora dimmi mi aspettavi o sei venuta qui per un semplice thé?
Sakura arrossì ma, non riuscì a
dargli una risposta in quanto sentì che Sasuke scese
giù strisciando sul suo vestito lasciando scivolare le proprie mani sotto la
gonna e tirandole giù le mutandine, non poteva che essere distratta da quelle
attenzioni cominciò a toccarla dove più poteva essere sensibile, in seguito
cominciò ad esitare a salire per continuare quello che aveva cominciato con le
dita finirlo con la lingua. Sakura non potè che
lasciarsi sfuggire un forte gemito di piacere talmente forte che potè solamente tapparsi la bocca ed evitare di farsi
sentire ma, quel vortice di piacere continuava a torturarla così cominciò a
mordersi le dita della mano non sapendo più come trattenersi, poi sentì che Sasuke stava ritornando all’altezza del suo viso e
laccandosi le labbra l’attirò nuovamente a sèe baciandola sul collo poi su quella piccola
parte di pelle scoperta dallo scollo a barca che offriva il proprio vestito,
sentì le sue mani scorrerle dietro la schiena e abbassargli la cerniera di
quest’ultimo. Sakura non resistendo più a quella forte attrazione lo guardo
negli occhi e lo baciò intensamente attirandolo a sé attraverso i bordi della
camicia, baciandolo ancora e ancora sul collo, poi guardandolo intensamente
finalmente rispose alla domanda di cui Sasuke sapeva
già la risposta…
Sakura: (Prendendogli il viso tra
le mani disse) Sì! Ti aspettavo ed impazientemente ...
Sasuke:
(Baciandola ancora sulle labbra e sorridendo su di esse disse) Lo sapevo!
La fece avvicinare a sé ancora di
più per poi abbassarsi e prenderla in braccio lei per tutta risposta avvolse le
proprie gambe sulla vita di Sasuke ed insieme
entrarono nella doccia dove lo stesso Sas’ke
l’appoggiò contro il muro e cominciò a far scendere l’acqua sui propri corpi
che ormai non lasciavano trasparire più nulla. Sakura era bellissima e vederla
senza quei fastidiosi vestiti e coperta solamente da quel reggiseno nero di una
trasparenza inaudita con quel viso arrossato lo portava in estasi solamente a
guardarla. Le prese i polsi e le alzò le braccia fin sopra la testa bloccandole
con una mano, mentre l’altra percorreva il suo intero corpo.
Sakura non riusciva a guardarlo
ma, con un coraggio a lei sconosciuto o forse per la vista offuscata per via
delle goccioline della doccia che incessanti li bagnavano vide quello sguardo
indagatore del suo lui, i suoi occhi non tralasciavano nessuna parte del suo
corpo e anche lei non potè che cominciare ad ammirare
quello di Sasuke era estremamente sexy, lo tirò
nuovamente a sé tirandolo per i bordi di quella camicia che ormai era fradicia
e cominciarono a far vorticare le loro lingue in una passione tale che i
respiri cominciarono ad essere molto più affannosi e i battiti cardiaci non
facevano che aumentare, Sasuke riprese così Sakura in
braccio e lei riallacciò le proprie gambe attorno al corpo di quest’ultimo, Sasuke con forza afferrò il bordo del reggiseno e lo
abbassò lasciando le labbra di lei scese fino al suo seno baciandolo e lasciando
dei piccoli segni su di esso continuò a far girare la propria lingua intorno al
capezzolo e lasciandola con una scia di piccoli morsi su di esso continuò poi a
baciarla, così finalmente i loro corpi si unirono in uno solo ed entrambi
sapevano che la cosa li avrebbe trattenuti per un po' prima di uscire da quella
stanza che non faceva altro che diventare sempre più calda e che veniva avvolta
dal vapore della condensa della doccia, lasciandoli nascosti dentro quella
tenue nebbia biancastra carica di passioni fuori controllo ormai.
******
Ino era immersa completamente tra
truccatori, parrucchieri e sarte e chi più ne ha più ne metta, come se non
bastasse Shisui ed Obito avevano fatto la loro scelta
per il nuovo volto della casa di moda e la scelta ricadeva su di lei ed altre 5
colleghe, che l’odiavano dalla sua entrata in quell’azienda. *Speriamo bene*
Pensò mentre il parrucchiere finiva di sistemargli i capelli come Shisui glia aveva detto anche se comunque quel giorno non
avrebbe fatto foto visto che Itachi ancora doveva
scegliere il sostituto e sì alla fine Tenten aveva
ceduto ma, era meglio così la sua amica tendeva a strafare a volte.
Una volta finito di sistemare i
capelli Ino uscì in sala per far vedere agli stilisti come appariva l’insieme.
Shisui:
(guardandola con aria critica) direi che può funzionare anche se io lascerei
capelli più morbidi sul lato. (finì di dire avvicinandosi e sciogliendo un po'
l’acconciatura per far scivolare i capelli sulla spalla sinistra) sì molto
meglio, ok va pure a cambiarti per oggi abbiamo finito.
Ino: ok! (disse rientrando nello
spogliatoio e cominciandosi a cambiare)
Aveva appeno finito di spogliarsi
e dato il vestito alla sarta, in questa giornata ne aveva provati più di una
dozzina. Ecco che nei camerini entrò una delle sue colleghe che erano
state scelte insieme a lei. Aiko era una ragazza alta,
con lunghi capelli biondi portati con un taglio scalato e grandi occhi verdi,
certo era una bellissima ragazza e si meritava la nomina per il volto che
avrebbe rappresentato l’azienda in quella stagione ma, era terribilmente acida
e antipatica quasi nessuna delle ragazze la sopportava e soprattutto era
disposta a tutto per fare fuori la concorrenza.
Aiko:
Ino, come va?
Ino: bene, non posso lamentarmi
(disse continuando a vestirsi)
Aiko:
hai visto! Purtroppo ci hanno messo una contro l’altra. (disse facendo un’aria
triste o provandoci almeno)
Ino: peccato siamo sempre state
amiche … (fingendo dispiacere)
Aiko:
ma devo ammettere che te lo sei meritato, anche se sei sempre stata un po'
sempliciotta!
Ino: già hai proprio ragione ma,
gli abiti di Shisui e Obito sono talmente perfetti
che parlano da soli e hanno bisogno solo di semplicità.
Aiko: …
Ino una volta finito di cambiarsi
prese le sue cose e uscì dalla sala.
Erano passati due mesi e mezzo e ormai era stato dimesso
dall’ospedale e aveva ripreso la solita rutine
quotidiana, casa lavoro, lavoro casa. Dopo la sua discussione in ospedale con Tenten praticamente non l’aveva più rivista ma, non era
quello che lo tormentava in fondo quando aveva preso l’orribile decisione di
possederla anche contro la sua volontà cosa che come aveva detto anche al padre
a tutt’oggi non si pentiva di aver fatto, tuttavia quello che più di tutto
pesava sul cuore in quei giorni era l’affermazione che la sua EX gli aveva
detto in ospedale …
Inizio Flash Back
Tenten (continuando a guardarlo,
gli prese il viso tra le mani e disse) Io ti perdono!
Questo dolore per me sarà una cicatrice che mi hai lasciato
ma, sarà una ferita superficiale. Io sono in pace perché quello che tu hai
desiderato e preso da me non è nulla in confronto a quello che davvero
desideravi. Piùttosto tu riuscirai a vivere con
questo tormento per sempre? Vedi io lo so che mi amavi e mi avresti voluta
possedere e sottomettere ma, così non è stato e non lo sarebbe mai stato perché
vedi Neji io … NON … TI … MAI … AMATO! Ora lo so.”
Fine Flash Back
Così uscì dalla sua stanza e dalla sua vita definitamente …
Aveva perfettamente ragione, fin dal primo momento che
l’aveva vista il suo unico desiderio era quello di chiudere lei e quel loro
sentimento così fragile appena sbocciato in una teca, ed era proprio per questo
che quando gli parlava dei suoi progetti del voler studiare con il No Akasuna e del voler andare in America gli aveva proposto di
sposarlo, proprio per non farla volare via da lui ma, come volevasi dimostrare
lei non aveva accettato, la risposta che gli diede non era mai arrivata in
realtà sì aveva accetta il suo anello ma, in cuor suo Neji
già sapeva che la stava perdendo ed
infatti tutto è precipitato dopo che lei aveva saputo del piano architettato
dal padre per screditare gli Uchiah, stava scoprendo
sempre di più come funzionava da lui e come era davvero lui stesso ... Un amaro
sorriso si dipinse sul suo volto.
Neji : a che serve rimuginare? … ormai lei è volata via (si
riscosse dai suoi pensieri quando sentì bussare alla porta della sua stanza)
Philip: Signorino Neji suo padre
lo desidera nel suo studio.
Neji: vado subito Philip grazie va
pure (disse uscendo dalla stanza e avviandosi nello studio del padre)
Hizashi stava ascoltando
attentamente le parole del suo avvocato, gli stava spiegando per filo e per
segno come si dovevano muovere se volevano fare una denuncia contro il No Akasuna, cosa che ormai Hizashi
aveva già deciso e che avrebbe sicuramente fatto, sentì bussare alla porta del
suo ufficio.
Hizashi: Avanti!
Neji: Volevi vedermi papà?
Hizashi: Sì figliolo, questo è
l’avvocato Enosuke Tanaka
Enosuke: ( girandosi verso Neji e facendo un piccolo inchino)sarà un piacere fornirvi
i miei servigi.
Hizashi: L’ ho convocato qui per
procedere con la denuncia contro Sasori No Akasuna, per percosse …
Neji inizialmente rimase
perplesso, sapeva che il padre voleva riprovare a sollevare un’
ulteriore scandalo nei riguardi degli Uchiah
utilizzando il più subdolo degli stratagemmi, cioèil suo scontro contro il No Akasuna per lo sbaglio fatto da lui stesso sperando che la Higurashi non avrebbe smosso le acque supportando quindi la
tesi dello shock subito. Solamente ora stava cominciando a percepire fin dove
potesse spingersi un’ uommo
come il padre ma, non aveva fatto i conti con la personalità di Tenten. Sicuramente non l’ avrebbe
mai accettato senza far nulla … Lui non voleva far rivivere quei ricordi alla
persona che aveva “amato” almeno questo glielo doveva così deciso rispose.
Neji: Avvocato Tanaka, la
ringrazio per essere venuto ma non credo che ci sia bisogno che rimanga oltr. Ho deciso non sporgere nessuna denuncia quindi questa
discussione è del tutto inutile.
Hizashi: Neji
cosa stai dicendo, non capisci che questa è un’opportunità?
Neji: No papà sei tu che non
capisci, ancora una volta stai sottovalutando la questione e poi io non ho
alcuna intenzione di sporgere denuncia contro il No Aksuna
e in secondo luogo non credo che Tenten lasci correre
questa cosa, ti ricordo che si lui mi ha picchiato ma … io ho fatto una cosa
molto più deplorevole e se la cosa venisse fuori non penso che ne usciremo
vittoriosi.
Hizashi di primo impatto rimase
dubbioso delle parole del figlio ma, riflettendoci su capì che aveva
perfettamente ragione sapeva che gli Uchiah avevano
le registrazioni delle telecamere di sorveglianza che sì loro in completa
autonomia non potevano utilizzare ma, se la signorina Higurashi
avesse voluto sporgere denuncia e testimoniare contro il figlio di certo non se
la sarebbero passata bene ma anzi, non solo il figlio sarebbe stato condannato
ad anni di carcere ma, la reputazione della famiglia Hiuga
sarebbe rimasta macchiata per sempre e questo lui non poteva assolutamente
permetterlo solo perché il figlio voleva vendicarsi di una stupida scaramuccia
romantica, quindi dopo un paio di minuti si alzò e disse.
Hizashi rimase impressionato dalla
risolutezza del figlio nel non voler procedere con la denuncia. E’ vero la Higurashi aveva una
forte personalità che lui probabilmente stava sottovalutando ma, nei suoi occhi
aveva letto anche quel pizzico di vergogna e responsabilità che Naji sentiva pesare sul proprio cuore, così disse …
Hizashi: Penso che tu abbia
ragione, avvocato mi rincresce avervi fatto perdere tempo però come avete
potuto sentire mio figlio non ha intenzione di sporgere denuncia.
Enosuke: (alzandosi dalla poltrona
sulla quale era seduto fece un piccolo inchino e poi disse): non si preoccupi
signor Hizashi capisco perfettamente, se avesse
ancora bisogno di me non esiti a contattarmi, buona giornata. (concluse uscendo
dallo studio)
Una volta che l’avvocato andatò
via, Hizashi guardò il figlio con delusione gli
disse: va a prepararti per tornare in ufficio!
******
Uscì dalla doccia e con la mano cancellò la condensa che si
era creata vicino al vetro riuscendo finalmente a vedere il riflesso del suo
viso … OH MAMMA … ERA UN MOSTRO !!! non era riuscita a dormire tutta la notte,
oggi Obito e Shisui avrebbero scelto il nuovo volto
della casa di moda e lei era tra la rosa delle 5 prescelte, questi ultimi due
mesi e mezzo erano stati un vero delirio tra foto, prova abiti, truccatori,
parrucchieri si sentiva costantemente sotto esame ogni suo movimento
comportamento era osservato soppesato per vedere se era lei quella giusta.
Ino sospirò profondamente, non era il tipo da abbattersi o
lasciarsi prendere dallo sconforto e poi praticamente sognava questa cosa da
una vita ma, ora che era quasi arrivata al traguardo aveva paura … paura di
sbagliare … di rendersi ridicola … di non essere lei quella giusta.
Ino“se sollo fosse più semplice” (pensò quest’ultima cosa, fece un
secondo respiro profondo poi si disse)
Ino: OH PER L’AMOR DEL CELO INO CHE TI PRENDE …
Uscendo dal bagno incontrò le due coinquiline che con calma
facevano colazione e guardandola le chiesero con aria stranita.
Tenten: che faccia, sembri il capo
con quelle occhiaie ahahahahaha, non penso che Shisui ti accetterà in queste condizioni.
Sakura: effettivamente non ti ho mai vista così trasandata,
solitamente è lei il camionista della cricca (concluse indicando la castana
alla sua destra)
Tenten: (mettendo il broncio)
senti non ti permetto di lanciare sentenze, anche perché non tutte siamo
fortunate come te ad avere un fidanzato che soddisfi tutti i nostri desideri
sessuali.
Ino: infatti! E poi sto così perché sono agitata per oggi.
Tenten: già vero oggi c’è la
grande decisione, bhe devi calmarti sei appena
all’inizio della tua carriera, se non sarà questa stagione c’è ne saranno altre
no.
Sakura: infatti e poi tu sei già un bel pezzo avanti, in
fondo nonostante sei lì da appena un anno già stai tra le selezionate per
essere il nuovo volto della casa di moda.
Ino: sì tutto questo lo so già da me ma, voi non capite
proprio perché ho appena cominciato sarebbe una fortuna che scelgano proprio
me, questo sarebbe davvero un sogno che si realizza.
Tenten: non ci resta che sperare,
in ogni caso non rimuginarci troppo e copri quelle occhiaie perché non ti si
può vedere, muoviti che tra un po' arriva Yuki basto io a fare tardi ed a essere
complessata.
Sakura: a proposito di complessi … (disse guardando l’amica
con aria indagatrice) … hai pensato a cosa dire a Sasori
una volta che lo vedrai?
Tenten: non c’è nulla da dire …
(concluse arrossendo)
Ino: Sì Sì PROPRIO NULLA, IN BASE A QUELLO CHE CI HAI DETTO
NON MI SEMBRA NULLA (gridò dalla stanza adiacente)
Sakura: infatti … quel bacio e poi la sua confessione …la TUA confessione, comunque Ten non ti facevo una a quai piace guardare ahahah … (concluse facendo una risatina)
Tenten: (rossa fino alla punta dei
capelli) ma …. ma … che diciiii …. Io non volevo
stare lì a guardare ma … la porta era aperta c’erano rumori strani … mi ci sono
ritrovata per caso lì …. Comunque ora devo andare (prendendo le sue cose e
correndo fuori concluse dicendo) INO TI ASPETTO Giù!!!
Sakura: BRAVA CORRI, CORRI, GUARDA CHE NON POTRAI SCAPPARE ANCHE
DA LUI!
******
Mancavano poco più di due settimane per Parigi quei mesi
erano stati un delirio per tutti loro, di certo lui non si sarebbe fatto
sfuggire nessun particolare tutto doveva essere studiato nei minimi dettagli,
dei materiali per i modelli, il trucco, le acconciature, accessori per concludere con le ragazze che avrebbero
sfilato e poi lo sapevano tutti loro erano i migliori e pretendevano solo il
meglio, tanto più che quest’ anno la settimana della moda a Parigi coincideva
con la decisione del nuovo volto che avrebbe rappresentato l’azienda.
Quest’anno la scelta era ardua le 5 candidate scelte da lui e il cugino erano
tutte molto brave e promettenti.
Shisui era seduto nel suo ufficio,
guardava e riguardava le foto delle ragazze ma, proprio non si decideva a sceglierne
una.
C’era Ino che nonostante fosse entrata lì da poco tempo era
stata una grande rivelazione, con la sua semplicità riusciva a portare freschezza e genuinità e riusciva a
mantenere anche quel suo modo di fare seducente. Poi c’era Aikobhe lei non era sconosciuta nell’ ambiente della moda
aveva già lavoratoin quest’ ambientefin dalla prima infanzia di certo
scegliere lei sarebbe stato come puntare sul cavallo vincente visto che era una
professionista e poi anche lei moto bella. Per unto
riguardava Sayurimmmh… no
lei negli ultimi giorni aveva fatto parecchi errori e poi non capiva perché ma,
ogni volta che posava per le foto faceva sempre un’espressione spaurita, Airin sempre in ritardo di certo non si poteva fidare di
lei, Mery carina ma, ultimamente aveva messo su peso e di certo non sarebbe
riuscita a perderli prima di arrivare a Parigi. Ok in base a questo erano
rimaste Ino e Aiko!
Obito: Allora?
Shisui: ci ho pensato parecchio e
Ino e Aiko sono le uniche due che mi ispirano di più.
Obito: Anche a me ma, a noi ne serve solo una.
Shisui: lo so è per questo che
oggi faremo un’ultima sessione di fotografia e poi decideremo, tu dici alle
altre che sono state scartate. (concluse uscendo fuori)
Obito: perché devo dirglielo io? (Disse con aria di
sconforto)
I due stilisti scesero all’ingresso dove trovarono lì le due
amiche appena arrivate, Shisui fu felice di vederle e
che anche Tenten era finalmente rientrata al lavoro …
Shisui: (scompigliandogli i
capelli) novellina, ben tornata sai senza di te qui era un mortorio.
Tenten: signor stilista buongiorno
e come avete fatto tutto questo tempo? (Disse mettendosi una mano su di un
fianco)
Shisui: è stata dura!
Obito: la pianti di fare il cretino. (Disse dandogli uno
schiaffo dietro la schiena)
Shisui: sei freddo e insensibile
come Itachi.
Itachi: chi sarebbe freddo e
insensibile? … (Disse con uno sguardo torvo verso il cugino) Ben tornata
signorina Higurashi.
Tenten: grazie capo.
D’ un tratto si sentirono delle voci dietro di loro una di
questo era alquanto adirata …
Sasori: mi hai fatto fare tardi
imbecille. (disse con tono nervoso, rivolto al biondo coinquilino)
Deidara: quante storie, sono
appena le 08:15.
Sasori: spiegami perché sono
costretto a sopportarti.
Tenten appena sentì la sua voce
percepì che il suo cuore perse un paio di battiti e le sue mani cominciarono a
sudare, “diamine Tenten, neanche fossi una stupida
quindicenne innamorata del suo Senpai” avrebbe voluto
girarsi per dirgli buongiorno chiedergli come stesse, anche perché non si
vedevano da quando erano finiti in ospedale ma, le sue gambe non volevano
saperne di muoversi e la sua voce non voleva emettere neanche un suono. Sentiva
i suoi passi avvicinarsi sempre di più alla scrivania di Charlie e più lui si
avvicinava più il cuore di Tenten accelerava fino a
quando.
Sasori: buongiorno!
Fu in quel preciso momento che le gambe della castana
decisero di ricominciare a muoversi ma solamente per andare il più lontano
possibile da lì o comunque da lui, fino a quando non avesse capito come
comportarsi e cosa dirgli.
Tente:. Io vado (disse per poi correre verso lo studio
fotografico)
Shisui: … aveva fretta!? Disse con
uno sguardo perplesso)
Ino: … già (disse scuotendo la testa con rassegnazione)
Shisui: comunque, ben tornato ti
vedo bene.
Sasori: grazie io in vece ti trovo
peggiorato se è possibile (disse con tono sarcastico)
Shisui: oggi avete deciso di stare
tutti contro di me.
Obito: non è colpa nostra se sei un cretino.
Charlie: Sasori, ben tornato sono
felice che stai meglio, comunque questa è tutta la posta che è arrivata in
questi mesi e qui c’è il resoconto del lavoro svolto dal sostituto. (concluse
porgendogli due cartelline)
Sasori: grazie Charlie!
******
Ino era in sala trucco, si stava preparando per l’ennesima
prova abito e per i successivi scatti per il book “chissà Ten
come se la sta cavando con Sasori” pensò facendo una
risatina divertita ripensando a come era scappata via appena quella mattina l’ aveva visto arrivare. Proprio in quel momento vide
entrare Charlie.
Charlie: Ino e Aiko, Obito e Shisui vi vogliono nel loro studio, adesso!
Ino: vado subito. (disse avviandosi fuori)
Aiko: anche io (concluse
seguendola a ruota)
Charlie: bene ragazze per tutte le altre che non sono state
convocate. Mi dispiace molto ma, sarà per la prossima stagione. (si congedò
uscendo dalla sala trucco e tornando al proprio lavoro)
Ino stava aspettando l’ascensore per salire al piano
superiore quando la raggiunse Aiko “ci mancava solo
lei” pensò la bionda alzando gli occhi al cielo, Aiko
guardò Ino con aria di sfida poi disse.
Aiko: sai non credevo che
riuscissi ad arrivare fino a questo punto.
Ino: sai com’è non sempre si può vincere facile! (disse
entrando in ascensore seguita dalla collega)
Non dissero nulla per tutto il tragitto anche se Ino sapeva
benissimo di non potersi fidare di lei, infatti aveva sperato fino alla fine di
non capitare con lei per la decisione finale doveva stare attenta e guardarsi
le spalle.
Una volta arrivate allo studio dei due stilisti Ino bussò.
Shisui: avanti!
Una volta avuto il permesso d’entrare le due ragazze
varcarono sa soglia della stanza.
Obito: Immagino che sappiate il significato del perché vi
abbiamo fatto venire qui?
Le due modelle annuirono.
Obito: perfetto, vedete entrambe siete ingamba e
rispecchiate appieno l’immagine che vogliamo dare sia della nostra azienda che
della nostra linea di moda ma, come potete ben immaginare a noi serve solo una
di voi due…
Aiko: e quindi? (chiese
leggermente spazientita)
Obito: (guardandola con espressione di rimprovero) mi hai
interrotto, ci stavo arrivando. Dicevo siccome a noi serve solo una di voi due
vi sottoporremo ad un ulteriore sessione di fotografie con un modello della
linea d’ intimo e con uno della linea haute couture, quella di voi due che rispecchierà
a pieno tutti i requisiti che cerchiamo sarà il prossimo volto che ci
rappresenterà e sfilerà sul tappeto rosso. Ora andate vi aspettiamo tra trenta
minuti nello studio fotografico. (concluse congedando le due ragazze)
Ino mentre camminava per ritornare nella sala del trucco “mi
sembra un sogno! Non riesco ancora a credere che tutto questo stia capitando
veramente” effettivamente la bionda non riusciva a credere a tutto quello che
in quell’anno assurdo era successo a lei e alle sue amiche, insomma quando
aveva visto che l’azienda Uchiah stava cercando nuovi
volti come indossatrici aveva voluto ad ogni costo partecipare ma, di certo non
si aspettava tutto questo essere scelta
come semplice modella era un conto ma, addirittura riuscire a diventare il
nuovo volto della prossima stagione era sconvolgente, c’erano tante altre
ragazze molto più brave e talentuose di lei tra queste una le camminava
accanto. Aiko era conosciutissima in quest’ambito ed
anche in quello della TV, quindi partiva ridicolmente svantaggiata contro una
talentuosa indossatrice professionista ma, questo non doveva demotivarla anche
perché erano tante le ragazze che lavoravano per loro da anni di certo fino a
quel momento Ino non si era mai fatta grandi illusioni certo in cuor suo aveva
sempre quel pizzico di speranza ma, comunque non doveva cantare ancora vittoria
infatti Obito era stato chiaro c’era un’ulteriore prova d’affrontare ed Aiko non era il tipo di persona che si faceva scrupoli per sbarazzarsi
dei suoi avversari.
Ino una volta ritornata in sala trucco vide che la sarta, il
parrucchiere e il truccatore erano pronti per terminare il lavoro che avevano
lasciato a metà quando era stata convocata dai due stilisti.
A quello che poteva vedere avrebbe cominciato la sessione di
foto con un completino intimo, la sarta gli fece indossare un completino
formato da tre pezzi il reggiseno, tanga e reggicalze, tutto era di un colore
azzurro completamente ricamato su tessuto velato. Dei piccoli diamanti erano
stati scelti come pendenti cuciti al centro del reggiseno e sul reggicalze. Le
calze indossate erano liscissime solamente in seguito Ino si rese conto che non
si trattava del solito tessuto di filanca finissima ma, di seta un tenue color
nude le faceva sembrare inesistenti se non fosse stato per quella cucitura sul
retro stile anni 50 che donavano quel pizzico di eleganza. Il truccatore aveva
deciso di fare un trucco naturale e poco marcato sugli occhi mentre per le
labbra aveva optato per un rossetto matto del medesimo colore delle calze ma
mettendolo in risalto con un lucido trasparente che delineava le sue labbra nei
minimi dettagli, per i capelli erano lasciati morbidi che ricadevano sulla
propria schiena e sul proprio decoltè ad onda danandogli movimento e lucentezza.
Ino stava finendo di preparassi quando Aiko
le si avvicinò lentamente
Indossava anche lei una lingerie composta da tre pezzi. Il
reggiseno in completo con la coulotteera ricamata di color nero e foderata internamente da un
tessuto roseo pallido le calze autoreggenti erano in seta anche per lei ma
nessuna cucitura era posta sul retro di quest’ ultime, la fascia che le reggeva
era sottile ed in contrasto con il ricamo nero della lingerie il ricamo era
rosa come le stesse calze e la fodera del completino. “impeccabile come sempre
Obito” pensò Ino. Era davvero perfetta come indossatrice, Continuava a
torturarsi con i suoi pensieri, mentre Aiko cominciò
a parlarle …
Aiko: bhe
cara Ino questo per te deve essere proprio un sogno che diventa realtà,
comunque ti volevo augurare buona fortuna … (Disse con tono di superiorità)
Cosa che ad Ino non sfuggì …
Ino: grazie! Buona fortuna anche a te… (disse, poi
concludendo prima di uscire e andare nello studio A) … “comunque Aiko non è detta l’ultima parola!” quel suo tono le diede
nuovamente speranza e quella fiducia in se stessa che stava per perdere in quei
giorni ..
Ino: io ci metterò tutta me stessa perché amo il mio lavoro
******
Una volta che la castana fu entrata nello studio fotografico
cominciò subito a trafficare tra faretti, flash e macchine fotografiche, tutto
pur di evitare e pensare al fatto che il suo professore era giusto a pochi
metri di distanza da lei intento a chiacchierare con gli altri ma, in ogni caso
più il tempo passava più il pensiero che da lì a poco lui avrebbe varcato
quella soglia che avrebbe azzerato quella distanza che lei cercava di mantenere
tra di loro si sarebbe poi azzerata …. TIC TAC … TIC TAC … TIC TAC … l’orologio
appeso al muro scandiva i minuti e più quelle lancette correvano più le mani di
Tenten sudavano … quando ecco sentì la porta che si
apriva “ok …ok calmati Tenten che vuoi che siano otto
ore … passano in fretta”
Shisui: allora Sasori
hai capito?
Sasori: Shisui
non sono stupido, ho capito non c’è bisogno che me lo ripeti ancora.
Obito: sai che diventa paranoico quando si avvicinano le
scadenze.
Shisui: senti chi ha parlato.
Obito: perlomeno io non mi riduco all’ultimo minuto.
Tenten si stupì nel vedere entrare
con Sasori anche Obito e Shisui,
anche se questo le faceva tirare un sospiro di sollievo, perché questo voleva
dire che non sarebbe stata completamente sola con lui.
Tenten: questa sì che è una
fortuna (Disse a voce bassa tra sé e sé)
Shisui: Ehi novellina che hai?
Sembra che tu abbai visto un fantasma?
Tenten: tutto bene. (rispose
frettolosamente) e che … sono un’attimo impegnata qui
…
Disse cercando di sembrare il più convincente possibile e
poi mentre lo fece si rese conto che per la prima volta dopo tanto i loro occhi
si incrociarono ma, lei proprio non riusciva a reggere il suo sguardo, fu così
che subito si voltò per andare a prendere la sua macchina fotografica e
incominciare il lavoro.
La prima ad entrare per le foto fu Aiko,
il completino che indossava come sempre non lasciava modo all’immaginazione di
vagare, l’unica cosa che la stupì era che questa volta il capo di lingerie
disegnato da Obito era foderato “una novità da parte sua” pensò Tenten internamente rise per quello sforzo fatto dallo
stilista. I capelli di Aiko cadevano morbidi sulle
spalle e un trucco leggero, Tenten pensò che era
davvero molto bella se solo non fosse sta una stronza incommensurabile e che se
solo avesse potuto l’avrebbe sicuramente boicottata ma, già sapeva che se sollo
si fosse azzardata Sasori ed Itachi
le avrebbero fatto una lavata di capo che se la sarebbe ricordata per tutto il
resto della sua vita. Quindi fece un gran sospiro e si limitò a fare il suo
lavoro, assorta com’era nei suoi pensieri non si rese minimamente conto che Sasori era lì accanto a lei che scattava fotografie lo
realizzo nel preciso istante in qui sentì il suo braccio che la sfiorava, quel
leggero contatto la fece sussultare e repentinamente si spostò quanto e più
lontano possibile … “CALMA … CALMA …CALMA NON BISOGNA PERDERE LA CALMAAAAA!!!”
… perché ogni volta che le si avvicinava il suo cervello andava completamente
in pappa. Una volta finite le foto ad Aiko i due
cugini le dissero di cambiarsi.
Shisui: ok Aiko
puoi andare ad indossare il secondo abito!
Aiko: va bene. (disse per poi
uscire)
Fu così il turno di
Ino, un grosso respiro profondo quanto l’universo e mise piede sul set
fotografico “forza Ino sei una grande indossatrice e potresti affermarlo mettici
tutta te stessa e ce la farai” motivò se stessa per
poi cominciare. Quando entrò elegantemente a passo lento e seducente, gli occhi
di tutti, stilisti e i due fotografi rimasero sorpresi da tanta naturalezza le
due amiche si scambiarono uno sguardo d’intesa come a volersi dare coraggio
l’un l’altra, ma poi Tenten vedendola le sorrise l’aveva
sempre saputo che la sua amica aveva una dote naturale. La sua lingerie era
audace ma sapeva indossarla come se fosse un vestito di tutti i giorni era
bellissima e risplendeva di una luce propria “forza amica mia” pensò Tenten cominciando a scattare le prime foto. Ino cominciò a
muoversi con lenti passaggi di pose, incuriositi tutti capirono che il suo modo
di fare non erano semplici pose, ma le sue mosse erano ispirate ai movimenti di
quando si indossa il capo, lei stava indossando quel completino come se fosse
la cosa più naturale di questo mondo. L’ultima foto impressionò molto in quanto
Ino per un’istante rimase ferma con lo sguardo rivolto leggermente di lato
esponendo il suo volto alla luce dei flash di Sasori
e Tenten poi allo sgabello che era d’avanti a lei in
seguito comincio a muoversi delicatamente verso di esso lasciando che i capelli
l’ accompagnassero nei movimenti, poi alzo una gamba poggiando la punta del
piede su di esso fece ricadere i capelli su di un lato e mettendo le mani sulla
gamba cominciò a farla salire fino alla coscia girandosi guardò ancora una volta
nella macchina fotografica poi in avanti come se stesse guardando il proprio
riflesso in uno specchio immaginario. Tenten pensò
che era un’ esibizione fantastica, i suoi movimenti
così fluidi era stato tutto come una danza, se non fosse stato per il lavoro
sarebbe rimasta ammaliata da quegli attimi, era stata semplicemente perfetta.
Una volta che pure Ino ebbe terminato le foto uscì per il
cambio abito e i tre ragazzi si diressero al PC per controllare queste prime
fotografie, Sasori non disse niente semplicemente si
limitò ad accomodarsi sulla sedia della scrivania, si aspettava che Tenten andasse a sedersi di fianco a lui come aveva sempre
fatto da quando aveva cominciato a lavorare lì ma, così non fu e neanche lui
capiva il perché quella cosa lo infastidiva alquanto, allora senza dire nulla
si limitò a lanciare un breve sguardo alla sua allieva per farle capire che la
voleva lì ma, l’unica cosa che ottenne fu che come da quando era arrivato in
azienda non era stato ricambiato “che cavolo le prende” pensò infastidito da
quella situazione, comunque in compenso vicino a lui si ritrovò i due cugini Uchiah.
Shisui: Sasori
stai sentendo o no?
Obito: stamattina sei strano.
Sasori: non sono strano siete voi
che rompete, comunque ho sentito e se volete la mia opinione io sceglierei Ino.
Obito: perché?
Sasori: Aiko
è molto brava e lavora con noi già da un paio di anni ma, a volte è troppo
tecnica nelle pose fotografiche ed è una cosa che non mi piace, poi l’ avete notata anche voi l’ esibizione di Ino era
fantastica, sono anni che faccio questo lavoro con voi e non ho mai visto nulla
del genere, insomma sembrava quasi che si stesse vestendo questo ha reso tutto
più intimo.
Shisui: effettivamente non ha
tutti i torti, l’ esibizione di ino è stata davvero
grandiosa mentre Aiko per esempio in questa foto
sembra che stia posando per un quadro plastico.Ten-chan tu cosa ne pensi?
Tenten (riscossa dai suoi
pensieri): … eh … chi io?
Shisui: si tu, chi altri se no?
Tenten: bhe
io non mi espiro sarei troppo di parte. Ma obiettivamente posso solamente
confermare quello che avete già detto voi, io che le sono amica sono rimasta
impressionata
******
Quando Ino rientrò nella sala trucco per cambiarsi trovò la
“collega” già pronta per il prossimo scatto che chiacchierava con la
truccatrice e non volendo ascoltò la conversazione mentre la sarta l’aiutava ad
indossare l’abito.
Aiko: Sai Maya che domani sera ho
un incontro con uno dei produttori della serie CSI, penso di avere buone
possibilità di avere una parte come comparsa.
Maya: bhe non mi stupisce, tu hai
molto talento.
Aiko: sì effettivamente ho
incominciato questo lavoro a soli 5 anni, mica come altre che una mattina si
svegliano e vogliono diventare modelle e si montano la testa solo perché hanno
superato uno stupido provino. (disse queste ultime parole facendo attenzione
che Ino la sentisse)
Maya: io ho finito qui Aiko puoi
andare.
Aiko: bene. (concluse uscendo e
dirigendosi allo studio fotografico)
Ino uscì dal camerino con l’abito che era stato scelto per
lei, era un abito lungo di colore rosso la parte di seta e lo scollo era a
cuore ma dal corpetto in su era adornato dal tessuto di velo francese ricamato
e chiudeva con uno scollo egizio dietro la nuca il resto scendeva risaltando le
forme e morbido con
uno spacco inguinale, le scarpe erano a sandalo con tacco dodici e il cinturino
si chiudeva alla caviglia completamente in diamanti.
Maya: Ino non ci badare è una stronza.
La sarta sapeva che Aiko tutto
questo l’aveva fatto per indispettire Ino che aveva posato in maniera
impeccabile a quanto le avevano detto, quella ragazzina comparsa dal nulla
aveva sbalordito tutti, era bellissima e dotata e molto dolce anche …
Ino: lo so tranquilla Maya. (disse sorridendole)
Ania: ahahahah
una parte in CSI … puttana morta in TV … puttana viva nella realtà, come se non
si fosse capito come otterrà quella parte nella serie. (disse mentre riordinava
i completini che le due ragazze avevano indossato per la prima prova
fotografica)
Ino: ahahaha dai ragazze non siate
odiose, lei è molto portata per questo lavoro.
Una volta che la bionda fu pronta con trucco e capelli
sistemati si avviò fuori per andare a fare le foto, si stava dirigendo verso lo
studio A e proprio in quel momento incontrò Aiko che
ritornava per cambiarsi visto che lei aveva finito.
Aiko: Ino, sai prima non avevo
visto che vestito avevi indossato ma, devo dire che questo ti dona molto (disse
sfiorando la gonna) e poi questo rosso, non so fa risaltare la tua carnagione
(fermò la mano sulla base dove lo spacco cominciava ad aprissi) bhe ora devo andare.
Mentre andava via tirò con forza la stoffa che si strappò. Ino
non poteva credere ai suoi occhi nel suo vestito dove prima c’era il principio
dello spacco la fine del corpetto ora c’era un enorme strappo ed un pezzo di
stoffa che penzolava.
Aiko: (mettendosi le mani alle
labbra) Mio dio Ino! No ti prego, non dirmi che sono sta io, deve essersi
impigliato il braccialetto nella gonna, vieni dai ti aiuto a cambiarti (Disse
con falso interesse)
Ino era ancora immersa nei suoi pensieri, lei non voleva,
non voleva che accadesse, era stato troppo chiedere anche solamente di posare
per un occasione simile, non credeva di aver abbassato
la guardia fino a quel punto, le lacrime cominciarono a riempirgli gli occhi …
Maya: Ino tutto ok? Forse riusciamo a rimediare con un altro
abito Ania hai qualcos’altro lì?
Ania si mise a rovistare per
qualcosa che rassomigliasse all’abito precedente e mentre lo faceva …
Aiko: Sì Ania
avrà sicuramente qualcos’ altro
Ino non poteva permettersi di posare con un abito diverso,
accantonando che gli abiti erano stati decisi da Obito e Shisui
stessi, non c’ era tempo tra vestiti poi ripetere un
nuovo trucco e acconciatura, poi lei era stata la causa di un disastro
terribile non riusciva a muoversi disse solamente…
Ino: Lasciamo perdere, va bene … (Disse ricomponendosi) Io
non posso presentarmi all’ultima sessione di foto e in azienda sono molto
esigenti, Aiko compimenti
Strinse la mano ad Aiko … Poi si
rivolse ad Ania …
Ino :Ania
Puoi dire tu che non ci sarò credo di non sentirmi molto bene.
Ania: Ino …
Ma prima che potesse finire, Ino uscì dallo stand per
recarsi nei camerini e cambiarsi ed in seguito andare in bagno…dove pianse a
cade lacrime, ma poi si guardò allo specchio …
Ino: Cosa ti sta succedendo e la tua risolutezza, stai
scappando? Brutta stronza, (Disse ripensando ad Aiko)
ma non ti lascerò vincere così facilmente. Prese il vestito dopo essersi
risistemata meglio e si diresse allo studio A
Stavano aspettando, quando videro Ania…
Obito: Tutto questo tempo per preparare un’indossatrice? …
Ania: (Guardando in basso) Beh …
Ecco
Fu interrotta dall’entrata di Ino in jeans e maglietta e con
l’abito di Shisui in mano si avvicinava sprezzante.
Shisui: Finalmente …
Obito: Cosa sta succedendo ?
Sasori e Tenten
rimasero in silenzio ad ascoltare anche se ognuno di loro aveva i propri
pensieri.
Ino mentre porgeva il vestito a Shisui,
mostrandogli l’enorme straccio che aveva disse …
Ino: Posso solamente scusarmi, so di aver fatto un danno
infinito e rovinato un’ operad’
arte, ma oggi sono stata molto sbadata e presa dall’agitazione così sono
inciampata e qualcosa ha rovinato tutto… (Disse con aria mortificata)
“O dovrei dire qualcuno” pensò Ino …
Shidui inizialmente rimase
spiazzato, per lui i suoi modelli erano sacri e capi unici, ma Ino non si era
tirata indietro a presentargli le sue scuse, ma questo cosa c’ entrava con la
sessione di foto …
Shisui: Apprezzo che ti renda
conto della gravità dell’accaduto, ma perché sei in jeans e maglietta puoi
comunque indossare qualcos’ altro (Disse con aria
interrogativa)
Obito, Sasori e Tenten la continuavano a guardare come spiegare il suo
disagio non lo sapeva.
Ino: Ragazzi io …( Alzò il suo
sguardo), vi ringrazio di avermi dato quest’ opportunità ma non me la sento
ancora di mostrarmi o comunque meritare questo ruolo così importante …
Shisui ed Obito la guardarono con
ammirazione per quanto valore riusciva a dare al suo lavoro, ma comunque erano
ancora circospetti sulle motivazioni che Ino aveva dato … Obito ruppe il
silenzio
Obito: Ino è successo qualcosa? … Mi sembri diversa, hai
fatto una prima esibizione dove ti sei mostrata in tutto quello che sei perché
ora ti tiri indietro? …
Maledetti Uchiah che sapevano
leggere nel pensiero …
Ino: Nulla … nulla è solamente una questione psicologica, la
tensione di questi giorni, le ultime foto e poi questo (Disse mostrando il
vestito) sapete che per me i vostri modelli sono come delle reliquie quindi mi
sono bloccata, per questa volta sento di dover fare un passo indietro (Disse
cercando di sembrare il più credibile possibile)
Shisui ed Obito si guardarono …
Shisui: Va bene, va bene se questa
è la tua decisione non possiamo che accettarla, ma viste le tue qualità non
mancherà l’occasione per rifarti, te la senti però di partecipare alla sfilata
di Parigi vero? …
Ino: Ovvio non potrei mai perderla (Disse con un grosso
sorriso)
Shisui: Ok ora và
a scaricare tutta questa tensione con un po' di camomilla … (Disse sarcastico)
Ino semplicemente gli sorrise e poi si congedò laciando uno sguardo d’ intesa ad Ania.
Tutti si guardarono …
Obito: Non credo neanche ad una parola di quello che ha
detto …
Tutti annuirono e guardarono Ania
Shisui: Credo che tu non ne sappia
nulla vero, Ania ? (Disse sospettoso)
Ania semplicemente scosse il capo
per poi congedarsi anche lei.
Obito: Beh non ci resta che dare la bella notizia ad Aiko (Disse con tono piatto)
Tutti alzarono gli occhi al cielo …
******
Orami la sessione di foto era terminata sicuramente Ino in
quel momento stava malissimo sapeva che le sue parole erano tutte stronzate
loro non erano tipi che si tirava indietro, lo sapeva fin troppo bene che Ino
non si permetteva errori di questo genere specie se si trattava dei modelli di
Obito e Shisui… lei era fermamente convinta che fosse
successo qualcosa ma, conosceva anche la testardaggine di Ino (E non solo), ne
avrebbe comunque riparlato con calma a casa
Obito: bene noi andiamo (disse una volta finito di visionare
le ultime foto di Aiko)
Tenten appena sentì quelle parole
si irrigidì, ora che ci pensava chi avrebbe calmato lei dal fatto che stava per
restare completamente sola con Sasori, appena i due
cugini uscirono ecco che l’ansia cominciava a salire quando evidentemente un
qualche Dio ebbe pietà della castana perché le dette una finestra per poter
scappare via.
Driii …Driiiii
Sasori: pronto!
Itachi: puoi salire con Tenten devo parlagli?
Sasori: sì arriviamo subito!
Il rosso non ebbe neanche il tempo di posare la cornetta del
telefono e voltarsi verso la sua assistente per dirgli di salire da Itachi che …
Sasori: Itachi
ci … dove diavolo è finita?
Bhe non che lui non provò a
cercarla ovunque chiedendo se avessero per caso visto Tenten
da qualche parte ma nulla, quella situazione stava davvero cominciando a farlo
innervosire, anche perché non riusciva a capirna la
motivazione di quel comportamento del tutto inopportuno specialmente durante l’orario
di lavoro e dire che lei sapeva perfettamente che queste cose non le sopportava
ma, anzi lo facevano incazzare “allora perché cavolo si comporta così? “ una volta arrivato allo studio d’Itachi
attese che la segretaria lo annunciasse.
Itachi: avanti
Segretaria: Signor Uchiah il
signor No Akasuna è qui
Itachi: fallo entrare
Sasori entrò nello studio del suo
amico e si sedette sulla sedia di fronte a lui
Itachi: dov’è Tenten?
Sasori: speravo che me lo dicessi
tu (Disse con aria indispettita)
Itachi: cos’è successo?
Sasori: perché lo chiedi a me?
Itachi: a chi dovrei chiederlo
lavorate insieme (chiese con tono estenuato)
Sasori: non ne sarei così sicuro
visto che ha deciso deliberatamente di ignorarmi
Itachi: eviterò di entrare nei
dettagli di questa storia, perché ho una mezza idea ma, se dovessi rincontrala
o incrociarla per caso potresti dirle di venire qui.
Sasori: ci provo ma non ti
prometto nulla
Uscito dallo studio di Itachi, Sasori stava per tornare nel suo studio sperando che fosse
tornata lì per dirgli che Itachi la cercava e sopratutto per farsi spiegare la ragione del suo strano comportamento,
quando vide che effettivamente anche lei
stava ritornando proprio nello studio A e fu in quel preciso momento che Sasori decise che quella situazione era durata fin troppo e
che quindi doveva finire, così con passo svelto e deciso la seguì a ruota ma, quando varcò la soglia lei si era già
nascosta nell’ archivio.
Sasori: Tenten
apri. (disse provando ad entrare)
Tenten: … “ti prego va via” (pensò
facendo resistenza per non farlo entrare
Sasori: TEN KAZZO APRI QUESTA
PORTA E’ UNA SITUAZIONE RIDSICOLA QUESTA (disse
nervoso e mettendoci più forza per poi riuscire ad aprire la porta)
Finalmente riuscì ad entrare ma, comunque Tenten non riusciva a guardarlo o parlargli era rimasta di
spalle coprendosi il viso con le mai sapeva che quel suo comportamento lo aveva
fatto innervosire però, proprio non riusciva a farne a meno era più forte di
lei da dopo tutto il casino che era accaduto stare anche solamente soli nella
stessa stanza le creava agitazione ed ansia, se solo avesse potuto sarebbe
scappata via anche in quel momento.
Sasori: si può sapere che ti
prende? Non mi parli, sei sfuggente, mi costringi a cercarti per tutta
l’azienda sai quanto odio la negligenza sul posto lavorativo se hai intenzione
di continuare così aanche domani ti dico già da ora
che per me puoi restare a casa.
Tenten: … “cavolo Ten dici qualcosa!”
Sasori: non hai proprio nulla da
dire, nessuna scusa assurda? … CAZZO GUARDAMI MENTRE TI PARLO! (urlando
l’ultima frase la costrinse a girarsi verso di lui)
Tenten: E’
TUTTA COLPA MIA VA BENE!!! VUOI PROPRIO SAPERLO PERCHE’ NON RIESCO A RESTARE
SOLA CON TE … PERCHE’ MI SENTO IN COLPA. OK SEI FELICE ORA!!!! (urlò riuscendo
finalmente a dire qualcosa)
Sasori: per cosa dovresti sentirti
in colpa? (Disse stupito)
Tenten: per tutto, tutto quello
che è successo è colpa mia … riesco sempre a combinare casini.
Mentre diceva queste parole cominciava a sentire le lacrime
che prepotenti le riempivano gli occhi
Sasori: (inizialmente rimase
interdetto per quella reazione, poi fece un sospiro di comprensione) Senti…so
che per te non deve essere facile, ma di certo non devi darti nessuna colpa,
tutto quello che è successo non è assolutamente colpa tua non dovresti neanche pensarlo.(disse tentando di asciugargli le lacrime che
scendevano copiose dai suoi occhi)
Sasori spostò piano la mano che
ancora era sulla sua guancia verso il suo polso e piano la strinse a lui
Sasori: non avrei mai potuto
sopportare che ti succedesse una cosa così orribile.
Tenten si strinse a sua volta a
lui seppellendo la sua testa nelle sue spalle, le lacrime continuavano a
scendere copiose dai suoi occhi, si stringe più forte a lui e nascondendo il
suo volto nell’incavo del collo continua a piangere più forte
Sasori: (Stringendola di rimando)
ora smettila di piangere
Il suo tono era calmo e Tenten si
rese conto che probabilmente aveva ragione avrebbe dovuto smetterla ma, proprio
le lacrime non volevano darle retta più lei tentava di fermarsi più loro
continuavano a uscire prepotenti e senza freni.
Tenten: sto piangendo per colpa
tua! Una volta che inizio, non riesco a smettere nemmeno volendo! (disse fra i
singhiozzi del pianto)
Sasori: eh già …
Tenten tentando di calmarsi fece
un respiro profondo “profuma di acqua di mare e menta, è confortante e pulito” inspirò
ancora una volta quel dolce profumo Tenten si spostò
dalla sua posizione per poterlo guardare negli occhi …
Tenten: mi sei mancato!
Sasori non disse nulla ma le posò
un dolce bacio sulle labbra delicato come il battito d’ali di una farfalla, era
dolce il suo tocco spostando le sue attenzioni dalle labbra alle gote, la
fronte, il naso, il mento scendendo sempre più giù baciandole ogni lembo di
pelle scoperto.
Tenten sospiro leggermente nel
preciso istante che le labbra del suo professore sfiorarono ancora una volta le
sue in un bacio molto più intenso che travolse entrambi, un brivido percorse la
schiena della ragazza quando senti la lingua di lui sfiorargli le labbra per
chiederle l’accesso per congiungersi alla gemella in una danza senza fine.
Tenten: (scostandosi da quel dolce
contatto disse) E’… contro le regole.
Sasori: lascio a te deciderlo
(Disse guardandola intensamente)
Tenten: … io penso di no.
Tenten sentì il proprio pensiero e
la propria determinazione vacillare sotto quello sguardo. Sasori
la spinse delicatamente all’indietro bloccandola completamente fra il suo corpo
e quegli scaffali mettendo una sua gamba fra quelle di lei.
Sasori: anche io penso di no
(concluse di dire baciandola nuovamente)
Le sue mani
scivolarono lungo i sui fianchi e le sue labbra dalla sua bocca cominciarono a
scendere verso la mandibola e poi lasciano una lunga scia di baci giù fino al
collo, lui la desiderava in quel momento anche se una parte della sua coscienza
ancora lucida gli continuava ad urlare che era sbagliato che quello non doveva
accadere, la mano di Tenten si mosse anche se la sua
mente non aveva mai dato l’ordine di farlo accadde tutto senza un perché, gli
sfiorò un fianco sentendo le cuciture della sua maglietta sotto il tocco
leggero delle sue dita ma, il suo percorso non si fermò li lei voleva sentire di
più quindi la infilò sotto quello strato di stoffa sentendo sotto al suo tocco
la perfezione di quel corpo e quei muscoli definiti. La mente di Tenten
si stava completamente annebbiando, le uniche cose che riusciva a percepire in
quel momento erano le mani di Sasori che si erano
infilate sotto la sua maglietta e che raggiungendo la base del suo reggiseno lo
alzarono e si infilarono per toccargli meglio il seno era ormai tutta un fuoco
...
DRIIII … DRIIII … DRIIII …
Sasori avrebbe potuto ignorare il
telefono ma, sapeva perfettamente chi fosse e cosa volava così con riluttanza
si staccò da Tenten e schiarendosi la voce disse.
Sasori: devo rispondere.
Tenten: già
Fu così che il fotografo risistemandoci andò a rispondere al
telefono del suo ufficio
Saori: pronto!
Itachi: allora l’hai trovata?
Sasori : (voltandosi verso Tenten che
mentre usciva dall’archivio e si sistemava pure lei disse) Sì è qui con me
Itachi: bene allor falla salire
devo dirgli una cosa.
Sasori: ok! (mettendo giù, si
rivolse alla castana): Itachi vuole parlarti sali.
Tenten: ok
Tenten uscì dirigendosi verso
l’ufficio di Itachi, ripensando a quello che stava pe
accadere “cavolo Ten come riesci a ficcarti sempre
nelle situazioni più assurde”, chissà cosa sarebbe potuto succede se non fosse
squillato il telefono, scosse la testa di certo non poteva perdersi in quei
pensieri … almeno non ora ….
Segretaria: signor Uchiah c’è la
signorina Higurasci
Tenten: volevi vedermi capo?
Itachi: punto primo, va tutto
bene?
Tenten: sì, perché?
Itachi: non so prima Sasori mi sembra abbastanza nervoso, ha detto che lo stai
evitando.
Tenten a quelle parole ripensò
alla discussione che avevano avuto qualche minuto prima e a quello che
effettivamente stava per succedere se la telefonata di Itachi
non li avesse interrotti e a quel pensiero sentì le sue guance andare
letteralmente in fiamme.
Tenten: … oh…sì in effetti oggi …
sono stata un bel po' schiva … però ora è tutto ok (disse sperando in cuor suo
che non volesse indagare ulteriormente)
Itachi: bene! (concluse in quel
modo, tanto come aveva già detto a Sasori preferiva
non indagare in quella storia, aveva già abbastanza problemi così) comunque, ti
ho fatta chiamare per un'altra motivazione, tu sai che tra qualche settimana
partiremo per Parigi?
Tenten: sì!
Itachi: bene, sai anche che
abbiamo scelto il nuovo volto della linea di moda?
Tenten: capo perché non taglia
corto è va dritto al punto.
Itachi: ok, come preferisci, avrei
deciso di farti fare le foto per i nuovi manifesti pubblicitari con il nuovo
volto della stagione, te la sentiresti?(Disse mentre continuava a leggere resoconti e firmare documenti)
Tenten (in preda ad una gioia
assoluta): ASSOLUTAMNETE Sì!!!
Itachi: sono felice del tuo
entusiasmo ma, già sai mi aspetto solo l’eccellenza da questo lavoro, ora puoi
andare. (concluse congedandola)
Itachi (una volta che fu uscita Tenten, prese il telefono): Marinet,
chiama Obito e Shisui digli che li voglio vedere.
******
Tenten non poteva crederci era al
settimo celo, “sta capitando davvero a me? “ era
l’unica frase che continuava a ripetersi nella mente, stava scendendo le scale
di corsa non facendo neanche attenzione a dove mettesse i piedi, in quel
momento un unico desiderio le animava il cuore dire quella grande notizia ad
un’unica persona … il perché volesse dirlo prima a lui e non alle sue amiche
ancora non se lo spiegava ma, per il momento quello non le importava sapeva
solo che voleva dirglielo. Appena arriva allo studio entrò di corsa non voleva
aspettare neanche un minuto.
Tenten: DEVO DIRTI UNA COSA
STUPENDA!!! (disse con tono più entusiasta che aveva)
Sasori: bene me la dirai domani,
ora puoi andare a casa.
Tenten rimase di stucco, non si
aspettava una risposta così fredda e distaccata almeno non dopo quello che
stava per accadere tra loro ma, soprattutto non si aspettava che la mandasse a
casa sì effettivamente oggi non aveva dato il cento per cento ma, non aveva
fatto nessun tipo di errore così grave da farlo innervosire tanto.
Tenten (guardandolo con aria
interrogativa): perché dovrei tornare a casa? L’orario di lavoro non è finito?
Ho fatto qualcosa di sbagliato?
Sasori: non hai fatto nulla,
semplicemente da qui in poi posso continuare da solo, ora vai!
Tenten: (avvicinandosi alla
scrivania e sbattendo le mani su quest’ultima con rabbia) SE NON MI SPIEGHI PERCHE’
DOVREI ANDARE VIA, IO DA QUI NON ESCO!!!
Sasori: (guardandola con aria
innervosita) perché non riesci mai affare quello che una persona ti dice.
Tenten: lo farei se solo ci fosse
una buona motivazione.
Sasori: (si avvicino a lei
guadandola intensamente negli occhi, poi le labbra se solo avesse potuto
l’avrebbe baciata li in quel momento) Ten vattene … non sto scherzando se resti qui potrei non
rispondere di me stesso.
Tenten: è per quello che stava per
accadere prima?
Sasori: sì, ne abbiamo già
parlato, sai come la penso quello… è stato un errore non sarebbe dovuto
succedere.
Tenten: tu mi hai detto che non
sai bene cosa provi per me, ora lo hai capito?
Sasori: cosa cambierebbe se te lo
dicessi? Non so se io ti dicessi che ti amo tu cosa faresti?
Tenten: ….
Sasori: Ecco questa è la risposta
che mi aspettavo e della quale o paura (Continuò passandosi una mano tra i
capelli) … probabilmente non partiresti più e noi ci metteremmo insieme questo
quanto può durare 3 o 5 anni e poi? Ti dico cosa succederebbe, tu comincerai a pentiti
della tua scelta e io non voglio essere il tuo rimpianto più grande.
Tenten: … SAI CHE TI DICO ALLORA …
CHE DOVEVI PENSARCI PRIMA…PERCHÉ MI HAI DATO IL TEMPO DI SPERARE, PROBBABILMETE
TI PREFERIVO QUANDO TI CREDEVO UNO STRONZO CONOSCIUTO PER CASO IN UN BAR …
PROBABILMENTE TI AVREI PUTUTO PERDONARE …. TI ODIO RIESCI SEMPRE A ROVONARE TUTTO!!!
( disse uscendo
di corsa e sbattendo la porta)
Sasori: (
guardandola andare via) Lo so! E’ la cosa che
mi riesce meglio
Quella mattina Sakura si
risvegliò e sorrise quando vide accanto a lei l’uomo che amava sapeva di essere
inopportuna ma, non poteva fare a meno di fissarlo, quei capelli nero corvino
liscissimi che gli incorniciavano il viso erano così in contrasto con la sua
carnagione chiara, lineamenti definiti ma, non troppo marcati lo facevano
sembrare ancora un ragazzino invece di un uomo di 25 anni se non fosse stato
per quel filo di barba che stava cominciando a crescere. Sakura scese con lo
sguardo più giù guardando il suo fisico; aveva le spalle larghe e i fianchi stretti , addominali scolpiti e poi aveva la pelle liscissima
come un’ alabastro, nessun tipo di imperfezione … cavolo ne era quasi gelosa…
se non fosse stato per tre piccoli nei proprio sotto l’ombelico, in ogni caso
lei adorava guardarlo dormire sembrava cos’ innocente …. “dio mio come era bello!”
Sasuke:
mmmh…sei senza pudore! La solita porcellina ti piace
guardare? (disse con un piccolo sorriso)
Sakura di tutta risposta arrossì
vistosamente fino alla punta delle orecchie, si nascose sotto le coperte per la
vergogna, Sasuke si voltò su di un lato poggiandosi
su un gomito, guardando quella testolina che sporgeva da sotto le coperte.
Sasuke:
come siamo pudiche stamattina … ho l’impressione che la notte faccia sesso con un’altra
donna.
Sakura: non è questo … è che …
ammirarti mente dormi è un attimo tutto mio non è come lo intendi tu
Sasuke:
oooh e come lo intendo io? (disse maliziosamente)
Sakura: lo sai benissimo non sono
una perversa
Sasuke
cominciò a scendere sotto le coperte anche lui ritrovando lì la sua amata …
Sasuke:
che peccato! (disse baciandola voracemente)
Cominciò a stringerla forte a sé
continuando a baciarla non né era mai sazio la
desiderava ogni giorno e ogni giorno di più.
Sakura non riusciva mai a
resistergli era così conturbante ma, non era proprio il momento quello … no non
era il momento. Il suo corpo non rispondeva ai comandi del suo cervello le sue
mani continuavano a scorrere sul suo corpo risalendo poi fino alla schiena
intrecciandosi al collo e riuscendo così ad aggrapparsi al suo lui, mentre quelle
di Sasuke percorrevano il tragitto delle sue cosce
arrivando al centro di queste ultime fin quando …
TOC TOC
…
Sasuke
mise una mano sulla bocca di Sakura per evitare che il suo gemito si sentisse
provò a non rispondere sperando che Alfred andasse via ma, ancora una volta si
sentì
TOC … TOC
Sasuke:
(con voce spazientita) cosa c’è Alfred? (rispose continuando a stuzzicare
Sakura)
Una voce femminile rispose da
dietro la porta
Mikoto:
Sas’ke sono io! Alfred è già venuto quattro volte a
chiamarvi, per quanto sia piacevole poltrire e “non solo” sotto le coperte tuo
fratello ha detto che questa mattina devi recarti quanto prima direttamente
alla sede centrale.
Sasuke
sbuffò, non solo il sarcasmo di sua madre era del tutto fuori luogo ma, gli
scocciava pensare al lavoro in situazioni del genere comunque rispose
Sasuke:
va bene mamma, ho capito.
Per quanto riguardava Sakura,
quello era il momento migliore per sgattaiolare fuori dal letto e da quella
situazione di tortura psicologica e fisica, sapeva fin troppo bene che se fosse
rimasta un minuto di più altro che sede centrale e lavoro … così si alzò
Sasuke:
(guardandola male) chi ti ha detto che potevi alzarti
Sakura cominciò a vestirsi
tirando addosso a Sasuke i suoi di abiti
Sakura: abbiamo delle faccende da
sbrigare
Sasuke:
e se io avessi deciso di non farle, quello che stavo facendo mi piaceva di più
(disse alzandosi dal letto completamente nudo)
Sakura tante volte lo aveva visto
eppure riusciva ancora a provocarle le farfalle allo stomaco
Sasuke:
(avvicinandosi a Sakura) e stava piacendo achea te (le sussurrò all’orecchio)
Sakura con ancora i brividi che
le correvano lungo la schiena, lo allontanò di mala voglia
Sakura: non ora Sas’ke! Sono letteralmente in ritardo ed anche tu quindi
smetti di fare quello che stai facendo
Sasuke:
(ricominciando a torturare il suo collo) dai non lasciarmi così
Sakura: Sasuke!
(con tono di rimprovero)
Sasuke:
(mettendosi un asciugamano in vita) va bene, va bene, vado a fare la doccia
Sakura lo guardò avviarsi verso
il bagno per poi concentrarsi sull’orario
Sakuira:
MERDA!
******
Ino e Tenten
erano sedute nella loro creperia preferita, il loro luogo d’incontro del sabato
mattina che col ritardo di Sakura stava per diventare del sabato pomeriggio
Tenten:
certo che il capo due ci dà proprio dentro…
Ino: almeno qualcuno scopa
Tenten:
già!!!
Ino: vabbè, vabbè ho capito
Tenten:
meno male almeno una di noi ha capito ( Disse
scocciata)
Ino fece finta di non aver
sentito le parole dell’amica e per rompere il ghiaccio cominciò ad ordinare per
tutte tre, ormai erano anni che andavano lì e le loro ordinazioni le
conoscevano pure i camerieri improvvisamente videro arrivare Sakura tutta
trafilata
Sakura: (col fiatone) raga vi
chiedo umilmente perdono (disse inchinandosi)
Ino e Tenten
si guardarono negli occhi facendo un ghigno malefico.
Tenten:
ooohhh ma il nostro perdono ha un prezzo
Sakura: (con aria rassegnata
disse) cosa volete che faccia?
Ino: sei disposta davvero a fare
tutto?
Sakura: sì!
Tenten:
tutto, tutto?
Sakura: (guardandole con
circospezione) s…sì (disse mentre si pentiva di aver accettato)
Ino: fai sesso con un altro uomo
Sakura: COSA? SIETE IMPAZZITE?
Ino e Tenten
scoppiarono a ridere
Tenten:
ahahhaah … io glielo farei fare solo per vedere la
faccia di Sasuke
Ino: bhe
non è difficile immaginare la reazione che potrebbe avere, è un Uchiah d’altronde
Tenten
e Sakura: confermo!
In seguito tutte e tre le amiche
scoppiarono a ridere, poi finalmente le loro crepes arrivarono
Tenten:
comunque ho da darvi una notizia eccezionale (disse tutta entusiasta facendo un
primo boccone)
Ino: cosa?
Tenten:
il capo … (cominciò a dire facendo una piccola pausa ad effetto per creare suspence)
Sakura e Ino: cosa?
Tenten:
indovinate?
Sakura: eccola lì è arrivato
l’ufficio complicazioni affari semplici … vuoi parlare sì o no? …
Tenten:
ok, ok ve lo dico ha deciso di affidare a me le foto della nuova compagnia
pubblicitaria
Ino: AAAAAAA!!!! NON POSSO
CREDERCIIIIII!!!!
Sakura: TEN QUESTA SI CHE E’ UNA NOTIZIAAAA!!!!
Tenten:
Sì! Non posso ancora crederci, anche se detto molto sinceramente il tutto
sarebbe stato meglio se il nuovo volto di casa Uchiah
fosse stata la mia amica di quella Aiko, non capisco
perché non hai detto che è stata lei a rompere il vestito?
Sakura: che stronza! (disse prendendo
un altro boccone)
Ino: raga cambiamo argomento ok?
Non mi va di parlarne (continuando a giocherellare con una ciliegia che era nel
suo piattino)
Sakura: ok (spostando la sua
attenzione verso la castana che tutta soddisfatta addentava l’ultimo pezzo del
suo dolce) eeeequindiii …
che hai fatto alla fine con Sasori?
Tenten:
a cosa ti riferisci? (Disse con una parvenza di menefreghismo)
Ino: già a quale parte ti
riferisci? A quando è scappata in preda al panico appena lo ha visto arrivare o
quando si è fatta cercare per tutta l’azienda? (disse con aria divertita)
Sakura: … in pratica lo hai
evitato per tutto il tempo?
Tenten:
… no! Non per tutto il tempo ….
Sakura: Ten
parla cosa hai fatto?
Tenten:
io devo andare in bagno (disse andando verso il bagno per evitare
quell’argomento)
Ino e Sakura la bloccarono con
uno sguardo di rimprovero.
Ino: Ten
devi smetterla di essere così presa da questa situazione, la colpa non è sua ….
Tenten:
Ah tu che mi sei amica vuoi dire che la colpa di tutto questo è mia? …
Ino: Perché non lasci mai finire
di parlare le persone( Disse esasperata )
Tenten
fece un piccolo sbuffo lasciandosi andare nuovamente sul divanetto.
Ino: La colpa non è sua, come non
è tua. Doveva accadere forse è il Karma che ti sta dicendo che devi continuare
per questa strada nonostante le difficoltà che si presentano avanti a voi.
Sakura non poté che fare una
piccola risatina a quella affermazione fatta dall’amica.
Sakura: (Continuando a bere il
cappuccino che aveva preso in seguito) Ino il Karma … ma davvero?! …
Ino non si espresse ma, la guardò
come a confermare le sue parole, anche la stessa Tenten
in ogni caso era abbastanza perplessa sul discorso di Ino.
Sakura: Per quanto il pensiero di
Ino sia discutibile anche io credo che tu ti stia facendo prendere la mano su
questo gettare colpe su di te o su di lui ...
Tenten:
(Con aria seria rispose) Io credo che le cose ci stiano sfuggendo di mano,
avevamo un’accordo ed invece ci sono caduta dentro
con tutte le scarpe, perché deve essere così maledettamente difficile …
Sakura: E sexy …
Ino e Tenten
si guardarono sbattendo le palpebre …
Tenten:
Se ti sentisse il Capo2 …
Ino si mise a ridere, da dove era
uscita questa questione del capo non lo sapeva ma, Itachi
e a quanto pare anche Sasuke tolleravano questo suo
comportamento e nomignolo assurdo …
Tenten:
Allora ditemi voi come devo comportarmi?
Ino: Sii te stessa
Sakura: Non badare ad ogni suo
movimento
Ino: Se si avvicina non allontanarti
Sakura: Se ti chiama mostrati
sempre disponibile
Ino: Non perderti in pensieri
sconci o assurdi su un futuro insieme
Sakura: Concentrati sulla tua
carriera
Ino: E’
quello che vorrebbe anche lui in entrambi i sensi siete sulla stessa barca
Sakura: Infatti i tuoi timori
sono anche i suoi, sono convinta che se ti scaccia e per proteggerti.
Ino: E se ti avvicina ti desidera
almeno quanto tu desideri lui, ma non pretendere troppo da tutto questo se sai
che era una cosa che non doveva succedere lo avresti già dovuto capire.
Sakura: Questo è quello che
possiamo dirti
Solamente in quel momento Tenten riuscì ad essere più rilassata e sentì la sua
frustrazione e rabbia scivolare via, in fondo perché pretendeva sempre qualcosa
in più era uscita da una storia finalmente e ora solamente perché il suo prof
flirtava con lei si metteva in cima a tutte le donne che aveva avuto come a
voler essere l’unica che l’avrebbe cambiato, erano così simili sotto alcuni
punti di vista testardi fino all’ inverosimile. Lui l’aveva sempre protetta da
sé stesso e lei questo lo sapeva già da prima che accadesse l’episodio con Naji, quindi cosa voleva davvero lei, cosa si aspettava? … Sasori aveva maledettamente ragione lei si sarebbe pentita
se avesse gettato tutto al vento per lui, le aveva lasciato una finestra aperta
nonostante provasse anche lui sentimenti contrastanti.
Tenten:
Sapete cosa vi dico, che avete ragione. Ho un ’obbiettivo da raggiungere e lo
farò costi quel che costi
Ino e Sakura si guardarono
soddisfatte del loro lavoro, finalmente la loro amica aveva ripreso in mano la
propria vita.
******
Shisui , Obito e Sasori erano seduti d’avanti al PC di quest’ultimo per
visionare le prime bozze del manifesto che gli aveva appena mandato Tenten anche se i due cugini stavano ridendo da ormai
quindici minuti non tanto per le foto ma per il messaggio del mail.
(P.S. ma a te piacciono? Io non
ne sono convinta …)
Sasori:
dice sul serio?
Era rimasto perplesso da quel
messaggio anche se doveva ammettere quelle foto non piacevano neanche a lui, lo
aveva detto ai due cugini non gli piaceva come posava Aiko,
l’unico problema era che Ino aveva rinunciato e ora si ritrovavano con quello.
Modella a parte lo sfondo era
orribile e la decisione dei colori era totalmente inappropriata, probabilmente
la sua allieva era moto affabile con la macchina fotografica ma di meno con un
montaggio fotografico in quel momento fecero il loro ingresso Itachi e Sasuke, il maggiore dei
due fratelli si sporse per avere una visuale su quello che stava attirando
l’attenzione dei suoi amici lo stesso Sasuke si fece
prendere dalla curiosità.
Sasuke:
sono orribili! ( Disse storcendo il naso )
Itachi:
non avrei saputo trovare parole più appropriate
Sasori
esitando un momento prima di rispondere
Sasori:
… sono le prime bozze del lavoro di Tenten con la
modella scelta da Shisui e Obito (Disse facendo loro un’occhiataccia)
Itachi:
(guardando perplesso i cugini) davvero avete scelto Aiko?
Shisui:
bhe visto che Ino si è ritirata e Aiko
era l’unica rimasta e lavora con noi da anni la scelta era ovvia
Sasuke:
(perplesso anche lui) ma perché questa ragazza lavora con noi? Anche Ania farebbe di meglio
Itachi
dopo che si era soffermato un momento con lo sguardo sul fratello come a voler
convenire con i suoi pensieri … Disse …
Itachi:
ditemi come mai Ino ha rinunciato?
Obito: oh bhe
sai tutte quelle cose da donne che prima ti dicono che hai fatto una
performance perfetta e poi ti dicono che non sei l’umo adatto a lei? Bhe più o meno la stessa cosa.
Itachi
stava continuando a guardare quelle foto, ed erano davvero orrende insomma non
poteva neanche definirlo un lavoro da dilettanti che cavolo erano quei colori …
e quello sfondo? Perfino un’ anziano ceco avrebbe
saputo scegliere meglio, anche se lui era convinto che quel … non sapeva come
definirlo comunque era convinto che Tenten avesse
sbagliato di proposito per la scelta della modella.
Sasori:
stai pensando quello che penso io?
Itachi:
mi sa di sì (Disse convinto)
Shisui:
perché a cosa state pensando?
Sasuke
si mise una mano sulla fronte
Itachi:
(ignorando la domanda del cugino ma, semplicemente disse) fatemi vedere la
sessione fotografica di Ino e ditemi cos’è successo dopo
Così Sasori
tirò fuori le foto fatte ad Ino, nella prima sessione non sorprendendosi della
reazione ammaliata da parte dei due fratelli proprio come tutti loro.
Itachi:
quindi se è stata capace di fare questo ditemi cos’è successo dopo?
Obito: bhe
sai quando una donna ti dice che hai fatto la miglior performa …
Itachi
lo bloccò mettendogli una mano sulla bocca
Itachi:
basta con queste cretinate ….
Shisui:
(prese l’abito che Ino aveva indossato e lo mostrò al cugino) ci ha mostrato
questo, facendo tutto uno sproloquio su come non sarebbe mai riuscita ad
accettare questo ruolo dopo aver combinato un simile disastro e che al momento
non se la sentiva di rappresentare il volto dell’azienda.
Itachi
era più che irritato era incavolato nero …
Itachi:
voi … mi state dicendo che avete scelto Aiko
solamente perché Ino si era sentita in colpa per uno stupido vestito che tu
avresti potuto rifare tranquillamente
Shisui
accantonando il fatto di rifare un vestito tranquillamente …
Shisui:
bhe direi di sì
Sasuke
fece una piccola risatina vedendo il fratello che stava per scoppiare e anche Sasori non poté non notare quella scena
Itachi:
(massaggiandosi le tempie) non mi interessa come lo farete, non mi interessa
quanto tempo ci metterete ma, voi convincerete Ino a prendere il posto di Aiko, non c’era neanche bisogno di farle fare una seconda
sessione avendo visto la prima.
Shisui
e Obito si guardarono tra di loro e sospirarono sarebbe stata davvero ardua
quella giornata
******
Le ragazze dopo aver fatto la
loro colazione usuale della loro (Giornata Amiche), se ne stavano
tranquillamente sdraiate sull’ erba del parco centrale di Tokio. Erano
rientrate a casa per cambiarsi e mettersi la loro tenuta per la sessione di
yoga. Erano completamente immerse nella quiete che quel luogo leggermente appartato
ed idoneo per fare qualsiasi attività sportiva. Immerse nel loro silenzio
spirituale e impegnandosi per mantenere le posizioni che gli esercizi gli
indicavano per il maggior tempo possibile, sentivano solamente il rumore del
fruscio degli alberi e il loro battito cardiaco sul quale erano concentrate.
Passata la loro ora di esercizio
di allenamento del corpo e dell’anima, le ragazze rientrano a casa con una bella
corsetta per ridestarsi dall’intensità degli esercizi fatti precedentemente.
Tenten:
Ah! Una doccia per cortesia poi riprendiamo (disse esausta)
Ino: (Saltellando e canticchiando
disse) Sìììììììììììììììììììì!!! Questa è la parte
dell’uscita che preferisco
Ino ormai era già con gli occhi
che sbrilluccicavano a forma di cuore …
Sakura e Tenten
si misero una mano sulla faccia
Sakura: Non è possibile che
quando si tratta di shopping non riesci a trattenerti
Ino: Assolutamente no! Per me
sentirsi stanche quando poi sai che devi uscire per fare shopping e come
bestemmiare. Ora presto presto a fare le docce.
Tenten fu la prima
ad uscire e quando era entrata in camera asciugandosi i capelli lo sguardo
cadde sul proprio cellulare, non l’aveva acceso da quando avevano cominciato la
loro sessione di yoga regola sacra per questo tipo di attività, così lo accese
e gli diede una rapida occhiata …. (COSA!) C’ erano più di dieci chiamate da
parte di Sasori, Shisui ed
Obito …
Tenten:
Cosa sta succedendo? ...
Ino e Sakura appena uscite dal
bagno andarono da Tenten …
Ino: Cosa succede? … Mi sento
rinvigorita (Disse continuando a massaggiarsi la testa) …
Tenten:
In memoria ho tantissime telefonate fatte da Sasori,
Obito e Shisui …!
Ino: E allora? Oggi non ci siamo
per nessuno, regola numero tre della nostra (Giornata delle Amiche) ricordi?
Tenten:
Certo! È solamente che mi sembrano davvero tante. Sicure che sia tutto ok
secondo voi?
Sakura ed Ino si guardarono
perplesse così giusto per tranquillizzarsi accesero anche i loro cellulari e
videro in sequenza, Ino la stessa cosa di Tenten
svariate telefonate da parte dei due stilisti e Sasori
mentre Sakura notò che Sasuke oggi l’aveva cercata
parecchie volte.
Sakura:Beh ... Effettivamente Sasuke
mi ha telefonata parecchie volte ed immagino in contemporanea alle vostre
chiamate
Tenten:
Ci stanno cercando? …
Ino con una mano sotto il mento
...
Ino: Credo proprio di sì! (poi
aggiunse seria) ma, questo non conta questo è giorno libero ed è il nostro
giorno per di più è il momento dello shopping, nessuno può privarmene (Disse
mettendo il broncio)
Sakura: Ma Ino può essere
qualcosa di veramente importante per cercarmi anche Sas’ ke,
direi che le cose stanno così …
Tenten
guardò Sakura concordando con lei …
Ino: Sempre gli Uchiah sanno come rovinare tutto, ma ora mi sentono.
Ino prese il cellulare ed inviò un
messaggio a Shisui …
I ragazzi erano ormai ore che
ripetevano uno per volta il numero di tutte e tre le ragazze ma, non faceva
altro che rispondere la segreteria telefonica.
Shisui:
Sto iniziando ad odiare i cellulari! (Disse con aria afflitta) questa stupida
donna che è nel cellulare non fa che dirmi che il numero è irraggiungibile. Ho
i nervi a fior di pelle. E tu sai il perché! (Disse rivolto al proprio
cellulare)
Sasori,
Obito e Sasuke non poterono che osservalo
compatendolo …
Obito: Effettivamente sono ore
che telefoniamo …
Itachi:
Non me ne importa niente! (affermò con tono nervoso)
Shisui:
Itachi ma …
Itachi:
Ma non m’ interessa! Avete combinato un guaio e riparerete, avete idea quanto
tempo abbiamo sprecato per avere solamente la bozza del manifesto e sapete
quanti soldi andranno spesi per stamparlo e pubblicizzarlo. La nostra è un’azienda
che vive da anni ormai ma, solamente ora ci stiamo muovendo con le nostre
gambe. Quindi niente storie! (concluse con tono
imperativo)
Shisui:
Ho già detto che sto cominciando ad odiare i cellulari? …
Poi improvvisamente proprio dal
suo apparecchio si sentì un breve allarme che segnava l’arrivo di un messaggio,
tutti scattarono avvicinandosi a Shisui …
Shisui:
(allarmato) che cos’ è???
Disse talmente era preso dal suo
impeto di buttare a terra quel coso …
Sasori:
Beh… controlla deve essere un messaggio …
Shisui:
Ah già!
Guardò lo schermo ed esclamò …
Shisui:
È INO!
Così tutti sull’ attenti si
misero in ascolto … Shisui fece partire il messaggio
…
Messaggio (Ino): MALEDETTI!
SOLAMENTE VOI POTETE ROMPERE IL CAZZO ALLE DONNE, NOI POVERE DONZELLE. VI ODIO
VI … ODIO … SASUKE TI SEI AGGIUNTO ANCHE TU ALLA CRICCA MA IL SESSO NON
MANIPOLERA’ IL CERVELLO DELLA NOSTRA AMICA …
In sottofondo si sentì la voce di
Sakura
Messaggio (Sakura): INOOOO!
Ino poi riprese …
Messaggio (Ino): È COSI’ E BASTA!
ORA STATEMI BENE A SENTIRE GIURO CHE SE QUALCUNO DI VOI NON È MORTO O IN FIN DI
VITA O SE L’AZIENDA NON È CROLLATA E VOI SIETE RIMASTI SOTTO LE MACERIE CON UN
TRAM CHE CI È PASSATO SOPRA …
Poi ancora la voce di Tenten si sentì …
Messaggio (Tenten):
DACCI UN TAGLIO INO, ANCHE PERCHE’ SE A QUEST’ ORA ERANO SPIACCICATI AL SUOLO
NON CREDO CHE POTEVANO TELEFONARE …
Ino riprese il controllo del
messaggio ...
Messaggio (Ino): GIUSTO GIUSTO,
ANCHE SE GLI UCHIAH SONO DURI A MORIRE E SAKURA LO SA’. COMUNQUE AVETE ROTTO I
COGLIONI STIAMO ARRIVANDO, SHISUI SO CHE PUOI SENTIRMI LA PAGHERAI MOLTO CARA
PER IL MIO SHOPPING …
Così il messaggio terminò …
Obito: Al quanto nervosetta … hai
capito Sasuke il sesso … non si fa … ohhhh …
Sasuke:
Infatti oggi non l’ho fatto … ancora …
Itachi:
E non credo che lo farai a breve … Comunque mettetevi all’opera date la buona
notizia ad Ino la cattiva ad Aiko …
Shisui:
La cattiva la dà lui (Disse indicando il cugino)
Obito: Basta telefonate quando
sarà domani Aiko scoprirà la dura verità
Sasori
cominciò a preparare il set, dovevano finire in fretta almeno con le foto in
quanto stasera ci sarebbe stato anche il ricevimento in casa Uchiah per l’apertura della filiale.
******
Ino: Il mio shopping …
Continuava a ripetere con aria
afflitta da quando ormai erano partite
Ino: ME LA PAGHERA CARAAAAAAA!
Tenten
e Saklura finalmente scesero dall’auto di Yuki, dopo
essersi sorbite Ino tutto il tempo i loro timpani erano allo stremo della loro
sopportazione.
Ino: LI ODIOOO!
Tenten:
Ti prego piantala. (disse con aria afflitta)
Sakura: Già dai ora basta siamo
qui vediamo cosa vogliono e andiamo via
La castana concordò con Sakura.
Entrarono ed il sorriso della
dolce Charlie le rilassò nonostante il loro malumore …
Charlie: Salve ragazze …
Ino: Dove sono i disgraziati? (chiese con aria omicida)
Charlie non poté che farsi
sfuggire una risatina …
Charlie: Sono tutti allo studio
A. Compresi i signori Sasuke ed ItachiUchiah. Comunque signorina Yamanaka
complimenti per il messaggio, bella voce … (Le fece l’occhiolino)
Ino rimase perplessa forse solo
in quel momento si rese conto di aver leggermente esagerato, in più erano
presenti anche Sasuke ed Itachi
“Oh Cavolo”
Tenten
le mise una mano sulla spalla … per confortarla
Tenten:
Andrà bene vedrai …
Sakura: (A voce bassa) Speriamo
Entrarono nello studio A e videro
che il set fotografico era tutto agghindato
Tenten:
(chiese rivolta a Sasori) Non sapevo che oggi
avessimo una sessione fotografica
Itachi
rispose al suo posto …
Itachi:
Dopo l’orrendo lavoro che hai fatto proponendo quest’obbrobrio come manifesto
direi che è il minimo …
Tenten
fiera che il proprio piano stesse funzionando ...
Tenten:
Ah! L’ha notato anche lei capo che non è per nulla convincente …
Itachi
scrutò Tenten per farle capire che lui sapeva del suo
sabotaggio nei confronti dell’indossatrice … Poi con un sorriso lieve le disse
Itachi:
Allora spero che con la nuova scelta tu riesca a ritrovare l’ispirazione, Yamanaka
Ino: Signor Uchiah
mi perdoni forse ho esagerato il messaggio è stato uno sfogo personale di un
attimo e …
Itachi
la bloccò …
Itachi:
Non giustificarti era il vostro giorno libero d’altronde ma, qui c’ è in ballo
il futuro vostro e di quest’ azienda quindi Higurashi,
fa la tua sessione di foto con la nuova indossatrice nonché nuovo volto della
casa di moda Uchiah.
Ino ancora sotto shock, si
riscosse solamente quando Shisui accompagnato da Obito
poggiarono le loro mani sulle sue spalle, per complimentarsi e dire
Shisui:
L’ umiltà è sempre ripagata
Ad Ino scese qualche lacrima e li
abbraccio entrambi, stupiti di questo gesto Obito disse rivolto al cugino Itachi …
Obito: Con questo credo che non
ci voglia più morti
Itachi:
Già! Ma credo che comunque voglia essere ripagata per averla distolta dai suoi
impegni, quindi ne approfitteremo per la festa di stasera dove ovviamente voi
ci sarete.
Tenten:
Festa?!
Ino: Sì quale festa?
Sakura: Beh avevo dimenticato di
dirvelo ma, stasera a casa Uchiah ci sarò un
ricevimento per l’apertura della loro filiale
Ino e Tenten
si guardarono e dissero: STASERA!
Ino: E quando avevi intenzione di
dircelo? Lo vedi che lo shopping è importante ...
Itachi:
È qui che volevo arrivare per stasera avrete credito illimitato in una delle
nostre boutique maggiori, quindi comprate quello che più vi aggrada per stasera
e qualche altra occasione, questo per farci perdonare
Ino alzando le braccia e saltando
disse …
Ino: Yuuuu!
Credito illimitato in un negozio d’ élite Uchiah è
come un sogno che diventa realtà
Itachi
notando la reazione alquanto eccessiva della propria indossatrice aggiunse
Itachi:
Ma senza tirare la corda …
Tenten:
Non si preoccupi capo la terremo sott’ occhio noi
Sakura si limitò ad annuire …
Shisui:
(Avvicinandosi) Visto ragazze solo belle notizie
Ino: Zitto tu che il tutto
dovrebbe essere accreditato sul tuo conto …
Shisui:
E ti pareva, comunque Ania e Maya sono pronte quindi vai
a cambiarti
Sasori:
Tenten sei pronta …
Il cuore di Tenten
ancora una volta saltò un battito, doveva farci l’abitudine ormai era
assolutamente cotta di lui ma, il suo obiettivo al momento la portava nella
direzione opposta
Teten:
Certamente (Disse con un sorriso)
Sasori
era contento di rivederla nonostante la discussione di ieri finita male era
riuscita comunque a riprendere il controllo di tutto ed era felice per lei,
sperava che avesse capito quanto anche per lui era difficile staccarle gli
occhi di dosso in particolare in quel momento. Indossava dei jeans a vita bassa
a corpo con un girovita che le esaltava i fianchi ed un toppino nero a fascia
che finiva di poco sull’ombelico, “wau” dire che lo
faceva impazzire era poco, mentre si muoveva per gli scatti ad Ino appena
entrata con il vestito scelto per il manifesto nonché pezzo forte della sfilata
a Parigi ,i capelli della castana si muovevano sinuosi
come una danza. Ma ora non poteva pensarci lo doveva a lei ed al duro lavoro
che tutti stavano compiendo per l’azienda e l’evento che da lì a due mesi ci
sarebbe stato, poi il suo amico Itachi non avrebbe
accettato fallimenti così si rimise all’opera sperando che Tenten
sapesse l’effetto che dava sugli uomini e in particolare su di lui in
particolare.
*******
Appena entrarono le ragazze
notarono che quello non era un semplice negozio ma, se non un centro
commerciale ci era vicino era … enorme a due piani il primo era completamente
dedicato alle scarpe e gli accessori, Sakura per curiosità vide l’etichetta del
prezzo di un semplice fermaglio per capelli.
Sakura: questo cosata quanto
l’affitto di casa nostra (disse con aria sbigottita)
Tenten:
Sakura di cosa ti stupisci se non avessimo il capo che paga per noi non penso
che ci potremmo mai permettere di fare compre qui
Ino dal canto suo appena entro
fece un giro su sé stessa, ammirando l’ambiente per intero era completamente
immersa nel suo mondo, infatti senza neanche aspettare le sue amiche aveva
deciso di fiondarsi al secondo piano dove cerano i vestiti ed i completini
intimi di tutte le stagioni ed anche alcune one of kind ma, anche qualche out of stock che i due cugini
avevano fatto uscire qualche mese fa.
Ino era completamente estasiata e
gli occhi le sbrilluccicavano dalla gioia, quando una commessa si avvicinò alle
ragazze e con gentilezza le chiese.
Commessa: buonasera ragazze io
sono Keity e sarò a vostra disposizione per tutto
quello di qui avrete bisogno ed in oltre i signori Uchiah
si sono caldamente raccomandati di mettervi a vostro agio (disse facendo un
piccolo inchino)
In fine Keity
battendo le mani chiamò in rassegna altre 4 commesse dicendo…
Keity: Jacqueline,
Francine, Josefina su forza aiutate le signorine in
tutto quello di qui hanno bisogno.
Ino, Sakura e Tenten
rimasero sempre più stupite di tutto quel riguardo, non potevano crederci …
Ino: ragazze mi ci potrei pure
abituare … (disse in estasi)
Ino era comodamente sdraiata
sulla sceslong che si trovava nella fitting room, sorseggiando il cocktail analcolico alla
frutta che Keity le aveva servito aspettando la sua
amica che si decidesse ad uscire dal camerino.
Ino: Saku-chan
ti vuoi muovere da uscire da lì? Sono ore che sei chiusa in quel camerino.
Sakura: (con tono titubante) Ino
in non sono sicura che questo vestito faccia per me.
Ino: bhe
esci così vediamo (concluse dicendo facendo un altro sorso)
Sakura finalmente si decise ad
uscire facendosi vedere dall’amica, indossava un vestito rosso laminato con
scollo all’americana, scendeva aderente al corpo mettendo in risalto le sue
forme sinuose, era corto si fermava a metà coscia con uno spacco alto i due
lembi divisi vi erano applicate cinque fascette fatte da tanti diamantini swarovski e la schiena era totalmente scoperta.
Tenten
che era appena arrivata dopo aver scelto il suo vestito disse
Tenten:
wuuuSakuuuu hai deciso di
farlo infartarehahahahaha
Ino: secondo me le sta benissimo
Sakura: non è troppo esagerato?
Ino: non credo
Tenten:
sì Ino non è esagerato per i tuoi standard, dobbiamo sempre vedere cosa ne
pensa il capo due, chiediamoglielo (concluse prendendo il cellulare di Sakura
scattandogli una foto ed inviandola a Sasuke col
messaggio che diceva “come mi sta secondo te?)
Sakura che non ebbe nemmeno il
tempo di pronunciarsi disse
Sakura: LO HAI FATTO DAVVEROOOO
(con tono allarmato)
Tenten:
certo
Ino: questa volta infarta davvero ahahaahahah
Dopo qualche istante le ragazze
sentirono il cellulare di Sakura vibrare e Tenten che
aveva ancora l’oggetto in mano vide sul display il nome di Sasuke.
Tenten:
allora siete curiose di sapere cosa ne pensa il capo due? (chiese
divertita)
Ino: SIIIIII!!!!
Allora Tenten
lesse cosa c’era scritto.
Tenten:
ma cosa fai, non puoi provocarmi in questa maniera mentre sono a lavoro, specie
dopo che stamattina mi hai lasciato insoddisfatto, in ogni caso cambiati
nessuno a parte me può vederti così!
Ino: fammi capire stamattina dopo
aver fatto tardi lo hai lasciato pure insoddisfatto?
Tenten:
aahhahahaaha povero capo due mi sarebbe piaciuto
vedere la sua faccia, gli posso chiedere di mandarti una sua foto?
Sakura recuperando il suo
cellulare disse
Sakura: piantala di giocare e
aiutatemi a trovare un latro vestito.
Così mentre Sakura cercava ancora
il vestito adatto per la serata, Ino chiese a Tenten
…
Ino: E … Ten
tu invece hai scelto …(chiese con aria incuriosita)
Sakura: Già …
Tenten:
Sì! Da ore ormai.
Ino e Sakura: (in contemporanea
…) COSA! Allora facci vedere
Era orami dal quel pomeriggio che un
battaglione di figli (maschi) solo e sempre maschi… Erano piombati in casa di Mikoto. Era il centesimo sospiro che faceva, quei due
nipoti disgraziati facevano un baccano tremendo le stava venendo un mal di
testa incessante.
Mikoto:
Alfred per cortesia mi porteresti un’aspirina te ne sarei grata (ciese con aria
sofferente)
Alfred: Non si preoccupi signora Uchiah … (Disse facendo un piccolo inchino)
Shisui
intravedendo la scena …
Shisui:
Zia ma tra te ed Alfred … (chiese con tono allusorio)
Mikoto
gli lanciò un’occhiataccia che diceva tutto, Sasuke
d’altro canto gli calpestò un piede …
Shisui:
AHIAAA
Mikoto:
Shisui non si urla a tavola
Shisui:
Scusami zia ma è il bast… Sas’ ke
che è orribile nei suoi modi di fare
Mikoto:
Se mio figlio reagisce così avrà i suoi buoni motivi. Allora Itachi-kun spiegate ancora una volta perché siete tutti qui
Itachi
pulendosi la bocca con il tovagliolo e poggiandolo nuovamente sul grembo gli
rispose
Itachi:
Beh è una scelta di comodità, d’ altronde la festa si terrà qui e siccome
eravamo tutti al lavoro siamo passati a prendere gli abiti e abbiamo deciso di
riunirci direttamente qui.
Mikoto:
(Finendo di bere la propria aspirina disse) Capisco. Anche se ammetto che la
cosa è alquanto d’ impiccio sai quanto ci tenga a tenere tutto sotto controllo
per l’organizzazione e per questo che a vostra intera disposizione avrete
l’area est della casa.
Sasuke:
Mamma … Sono la camera mia e di Itachi
Mikoto:
Infatti! Ma non riduciamole a due semplici stanzette
Obito: Infatti!
Sasori:
Concordo!
Deidara:
Io ho paura dell’ala est
Concluse finendo di mangiare il
proprio pasti …
MIkoto:
In che senso Deidara-kun? (Disse con aria
interrogativa)
Deidara:
Beh è comunque molto grande come spazio credo di soffrire di qualche fobia
Sasori:
Agorafobia …
Deidara:
Cosa? …
Sasori:
(Continuando a mangiare) Agorafobia è la parola che stai cercando per la tua
eventuale paura
Obito: Ma quale fobia. Deidara sicuramente avrà visto qualche film horror, con
manicomi abbandonati e case insulse e deserte con centomila camere (disse
sorridendo)
Deidara:
E anche se fosse che male c’è. Sono film orribili
Mikoto:
Sì giusto non permetterti di giudicarlo Obito. Però caro Deidara-kun
casa mia non è né un manicomio abbandonato, né una casa insulsa o abbandonata
Sasuke:
Non potrebbe mai esserlo con tutti i domestici e feste che si danno, forse un
manicomio …. (Disse con un dito sotto il mento)
Mikoto
lo ammonì subito dicendo …
Mikoto:
Non osare Sas’ke- kun
Così Sasuke
non continuò. Finito di mangiare tutti tranne Mikoto
si diressero (nell’ ala est) per prepararsi alla festa, i ragazzi decisero di
prendersi i loro tempi in fondo era ancora presto, quindi con molta calma
fecero un salto nella jacuzzi così per rilassarsi un po' prima della lunga e
usuale serata
Shisui:
Ci manca qualche ragazza qui, vedo troppi busti piatti e muscolosi e poche
forme sinuose tondeggianti e morbide. (Disse con un sorriso malizioso)
Obito: A sì! E chi se ne frega
Shisui:
Tu sei gay
Obito lo guardò male …
Itachi:
Siamo qui per rilassarci e non per altro
Sasori:
Già
Deidara:
Sì! Ma quando mai siamo stati qui per altro? Io è la prima volta che ci vengo
Tutti lo guardarono con aria
afflitta …
Shisui:
Chissà le ragazze cosa staranno facendo
Itachi:
(poggiando la propria testa sul poggiatesta alle sue spalle) Non immaginare
certe cose che fa male in acqua calda (Gli disse con un sorriso)
Shisui:
Ehi! Io so gestire certe situazioni… (Gli rispose poggiando anche lui la testa
al cuscinetto e chiudendo gli occhi)
Itachi:
Speriamo (Disse scettico)
Poi rimasero in silenzio fin
quando una voce femminile dolce e ed esitante non li fece ridestare dal loro torpore
non rendendosi conto del tempo che passava
…: Signori
…: Signori
Così riaprirono gli occhi ed una
figura familiare se ne stava al centro della stanza con in mano una pila di
asciugamani
Itachi:
Susan?! …
Susan: Signori sono venuta a
dirvi che è passata ormai un’ora, da quando siete entrati in vasca e la signora
mi ha detto di farvelo presente, visto che è arrivato il momento di prepararvi
I Ragazzi si resero conto
solamente in quel momento del tempo che erano rimasti in quella vasca, così
senza farselo ripetere si alzarono in contemporanea, per cominciare ad uscire
da lì e farsi delle belle docce per poi vestirsi.
Da parte sua Susan sarebbe
rimasta lì tutto il tempo, se non fosse che la sua timidezza divampava avanti a
tutto quel testosterone che era presente in quella stanza così fece un passo
indietro, quando il signorino Obito le andò incontro per prendere un
asciugamano e metterlo intorno alla vita. “Wau che
corpo sembrava scolpito nel marmo” lei sapeva perfettamente di essere inopportuna
ed indiscreta nel osservare uno dei suo datori di lavoro ma, insomma cose si
faceva a resistere ad uno spettacolo simile, Obito aveva i capelli di un
castano scuro a differenza dei suo cugini, anche se ora che erano bagnati
sembravano molto più scuri piccole goccioline cadevano dalla sua frangia e in
particolare Susan cominciò a seguire una di queste che scendeva dal suo collo
fino ai pettorali ampi e scolpiti fino a finire la sua corsa all’altezza del
ombelico, Susan pensò che non poteva resistere se erano tutte riproduzioni in
serie ora che li osservava si rese conto che non poteva rimanere un secondo in
più lì ad aspettare che tutti prendessero le loro asciugamani, così decise di
poggiarle sul mobile per lasciarli nuovamente soli. Susan si congedò con un
inchino ed uscì fuori dalla stanza.
Itachi: cos’hai intensione di fare (chiese all’amico mentre
finiva di sistemarsi il papillon)
Sasori: a che ti riferisci? (chiese
finendo di abbottonarsi i bottoni dei polsini)
Itachi: (guardandolo di sbieco) Sasori … da quanto tempo ci conosciamo?
Sasori: da quando avevamo 10 anni? Perché?
Itachi: perché mi sorprende sempre come tu
cerchi di nascondermi le cose, tutto qui
Sasori: non mi avevi detto che preferivi
non approfondire l’argomento giusto ieri.
Itachi a questo punto si voltò
completamente verso di lui e guardando negli occhi disse …
Itachi: sì lo avevo detto, ma vi vedo fin
troppo coinvolti in questa faccenda, Sasori … ti dico
solo una cosa (disse con aria seria) è una brava ragazza
Sasori: lo so! (disse
finendosi di sistemare e infilando la giacca del suo smocking)
Sasori stava per uscire dalla stanza,
quando Itachi lo fermò chiedendogli
Itachi: tu le vuoi bene?
Sasori esitò un minuto fissando il
pavimento, non sapeva bene neanche lui cosa rispondere si limitò a restare in
silenzio e lasciare quella domanda inevasa, uscendo poi dalla stanza...
*****
Ino e Sakura erano pronte ormai da un paio di minuti per
uscire ed erano sedute sul divano del salone l’unica cosa che le bloccava era
come sempre la loro amica Tenten.
Ino ancora non ci credeva che per la seconda volta indossava
un abito firmato Uchiah per partecipare ad un loro
stessa festa, continuava a pregare di non aprire mai più gli occhi per non
svegliarsi neanche se si trattasse di essere in coma non le interessava. Quello
che aveva indossato era un abito stupendo ovviamente, una linea dedicata
completamente all’alta moda degli anni 60 la hot coutere in versione mini sì
gli abiti si indossavano almeno un 25cm sopra le ginocchia questo voleva dire
che la gamba era quasi o del tutto lasciata scoperta ma con tagli e definizioni
degni sempre di nota. Lei e Sakura indossavano entrambe due indumenti della
medesima lunghezza e tessuti scendevano morbidi sulle loro curve e lasciavano
che gli orli delle gonne venissero smossi da vento, quello che li distingueva
erano i colori ed i corpetti. Lei indossava un abito totalblack completamente in seta la scollatura che
proponeva scendeva con un taglio bichini in quanto due coppette triangolari
racchiudevano i suoi seni distintamente separati e leggermente visibili per l’
ampia apertura , l’addome era poi fasciato a doppio strato dal tessuto stesso
che scendeva poi morbido sulle curve dei fianchi ed arrivando più sopra della
metà della propria gamba lasciando sulla propria schiena solamente due
bretelline in tessuto che si riconducevano alla fascia proposta sull’addome. Le
scarpe erano divine, un decolleté (Open Toe) cioè aperte in punta tacco 12cm
come sempre, per gli Uchiah era un marchio di
fabbrica non potevano farne a meno, il corpo della scarpa era completamente
color oro ma, ricamato al di sopra con tessuto nero un tocco da maestri.
Sakura invece aveva una abito dal colore delicato che s’
intonava con la sua carnagione ed il colore dei suoi occhi. Color champagne con
corpetto completamente ricoperto da piccoli punti luce di swaroski
senza spalline ed a forma di cuore, mentre leggera la gonna scendeva prima al
di sotto con tessuto coprente in seta e poi due dolci e suadenti trame di
chiffon che rendevano le sue forme ancora più evidenti e sinuose, la lunghezza
di tale bellezza di vestito era uguale alla sua la quale però era accompagnata
da qualche altro intreccio dei medesimi punti luce del corpetto. Ovviamente a
chiudere quell’ opera d’ arte erano pur sempre le scarpe a partire dal sempre
elegante tacco 12cm erano le (Sling Back Shose) dette anche CHANEL in quanto la prima realizzazione
di questo tipo di calzature fu proposta proprio da Coco Chanel, si presentavano
come le decolleté chiuse in punta ma aperte sul tallone in questo caso il
colore era il medesimo dell’abito che lei indossava ,
le stava davvero divinamente. Ino sorrise al pensiero che loro tre così amiche
da sempre avevano vissuto tutte le vite l’una dell’ altrainsieme o anche solamente attraverso i
loro discorsi di vita quotidiana, erano indissolubilmente legate in quel
momento lo erano più che mai in una nuova vita che chissà il futuro dove le
avrebbe portate, quello che sapeva era che in quell’ istante si sentiva come
una principessa accompagnata da altre due che vivevano in una realtà che
sembrava un sogno. Ma ora basta perdersi in quei discorsi assurdi si specchiò
nuovamente per dare un ultima occhiata alla propria acconciatura, aveva optato
per una semplice treccia laterale che girava intorno ai raggruppandoli in una
coda laterale poggiata morbida sulla spalla chiudendo il tutto con un fermaglio
con un fiore rosso che risaltava sul colore dell’ abito, mentre la piccola
Sakura-chan aveva alzato i capelli su con una morbida
acconciatura che lasciava libera qualche ciocca di capelli, ma in quel momento
pensò bene di dire …
Ino: TENTENNNNN DEVI MUOVERTI AD USCIRE DA QUEL BAGNOOOOO!!!
(poi aggiunse guardando l’amica seduta accanto a lei)
che dici mi avrà sentito?
Sakura: (con sguardo perplesso) Ino … io penso che ti abbiano
sentito anche su Marte!
In fine si voltarono entrambe verso la porta del bagno che si
aprì rivelando finalmente la loro coinquilina pronta per la serata.
Tenten: non c’era bisogno di urlare tanto,
stavo finendo si sistemarmi i capelli.
Ino e Sakura: (con aria stupita) WUAUUUU!!!
Indossava una abito alto di 25cm sulla coscia color argento
vivo in tessuto completamente laminato, in quel momento Ino pensò che Tenten dopo essersi finalmente liberata di Naji era chiaramente ritornata la sua amata amica ed era
convinta che anche Sakura lo stesse pensando. L’ abito si mostrava senza
inibizioni lasciava la schiena completamente scoperta cadendo morbido di poco
sopra il sedere e la parte d’avanti era la copia della parte posteriore la
scollatura era completamente morbida e scendeva leggera sui suoi seni coperti
solamente dal vestito senza nessun intimo a sostenerli, l’ unica cosa che
teneva in piedi quel tessuto era un cinturino in argento che partiva
agganciandosi a due lembi laterali al seno avvolgeva il collo più volte
chiudendosi dietro la nuca ed ancora auna volta cadeva giù sotto il vestito
percorrendo la linea del suo decolté mettendolo così in risalto, il cinturino
si riproponeva agganciato anche sulla schiena ai lati della stoffa leggermente
più in alto della fine della scollatura. Le calzature erano un modello a
sandalo completamente in swaroski la struttura
lasciava il tallone come unica parte coperta da quest’ ultima alla punta un
laccetto racchiudeva tutte le dita del piede la chiusura era alla caviglia
Tenten: allora? …
Ino e Sakura ancora la guardavano con la bocca aperta incredibilmente
audace stasera, in più aveva i capelli legati in una coda molto alta stratta in
un fermaglio allungato usato appositamente per questo tipo di acconciatura
ovviamente in argento.
Sakura: ad essere bello è bello ma… da quando sei così
audace?
Tenten: da quando sono una donna libera! (disse con tono soddisfatto)
Ino: Ok, Ok andiamo donna libera che già siamo in ampio
ritardo.
Tenten: io aggiungerei elegantemente …
(sorrise avviandosi alla porta)
******
Come ad ogni festa Sasuke pensava
che la cosa che odiava di più di quei ricevimenti erano … i convenevoli, ore ed
ore a parlare di lavoro politica e discorsi inutili salutare parenti di cui non
ricordava neanche i volti per non parlare del fatto che doveva stare lì in
piedi con scarpe scomode e Dio solo sapeva come riusciva a resiste a stringere
mani di persone di cui avrebbe sicuramente scordato l’esistenza il giorno dopo,
non riusciva a capirne il senso di tutta quella fatica inutile. Il padre ed il
fratello continuavano a ripetergli che erano cose che andavano fatte per
mantenere buoni rapporti sia con gli sponsor che con i loro investitori.
Ed era proprio per quel motivo che lui era da più di un ora bloccato con un ciccione che si chiamava … lo aveva
anche dimenticato (appunto), evidentemente gli stava talmente sopra i coglioni
che aveva rimosso il suo nome nel preciso istante in cui gli si era presentato,
stavano fermi lì con un calice di champagne a parlare di politica interna. Sasuke
sfoggiava la sua faccia di circostanza annuendo di tanto in tanto e dando
risposte per far vedere che era mediamente interessato, mentre in realtà si
stava guardando intorno per vedere se la sua lei si decideva ad arrivare a salvarlo
da quella tortura, ed infatti …
Sakura: (avvicinandosi a Sasuke e
stringendosi al suo braccio) Sas’ke ti stavo
cercando, che fine avevi fatto? (poi voltandosi verso
l’uomo che stava parlando col suo ragazzo disse) oh ma, mi scusi non mi sono
presentata io mi chiamo Sakura Haruno piacere. (disse facendo un piccolo inchino)
Invitato: non si preoccupi signorina io sono Joseph Brown. (disse sorridendo
amabilmente a Sakura)
Sasuke “ecco come si chiamava, che cavolo
ha da sorridere come un ebete?” pensò mentre lo guardava torvo
Joseph: bhe … non vi voglio tediare
ancora con i miei discorsi sarei scortese anche nei confronti della signorina
(disse continuando a sorridere)
Sasuke: Si figuri la ringrazio ancora per
la sua presenza alla nostra inaugurazione è stato un piacere discutere con lei (ancora
un po' e ci avrebbe messo le radici lì, sospirò poi)
Joseph: (sorridendo ancora e baciando la mano di Sakura
disse) E’ stato un piacere conoscerla miss Haruno
Quando poi si allontanò abbastanza da non sentirli … Sasuke disse …
Sasuke: grazie per avermi salvato (disse, attirandola a sé
per i fianchi e cercando di baciarla)
Sakura: (frapponendo una mano fra lei e Sasuke)
non qui!
Sasuke: stai tentando di fami impazzire per
caso? (disse infastidito e tentando ancora di baciarla
ma, con scarsi risultati)
Sakura: certo che no, solo che c’è gente (disse con
imbarazzo)
Sasuke: e che mi importa (finì di dire
tenendola ferma e riuscendo finalmente a baciarla)
Sakura: (Si staccò e disse) Comportati bene almeno per metà
serata
Sasuke: Non credo ci arriverò
Concluse sorridendo e prendendola a braccetto le fece fare un
giro della stanza per mostrare che ora lui era impegnato con la donna che amava.
Itachi sorrise vedendo il fratello finalmente felice
e completamente preso da una ragazza dolcissima e rassicurante come Sakura Haruno, chissà forse un giorno finalmente l’avrebbe presentata
come sua fidanzata ufficiale era già sicuro che non mancava molto a questo
evento.
******
Ino non aveva fatto neanche avuto il tempo a mettere piede
nella sala della cerimonia che era stata presa a braccetto dai due cugini Uchiha e presentata ad ogni singolo ospite come nuovo volto
dell’azienda, nonostante il nuovo manifesto venisse affisso solo tra qualche
giorno.
Shisui: ottima scelta! (disse
riferendosi al vestito che indossava) a proposito, perché siete così in
ritardo?
Ino: colpa di Tenten ci ha messo
ore a prepararsi
Obito: giusto, non l’ho vista!
Ino: (con sguardo divertito) c’è, c’è siete voi che non
l’avete vista
A quel punto Shisui incuriosito
cominciò a guardarsi intorno alla ricerca della castana ma, con poco successo.
Shisui: tu sei proprio sicura che sia qui?
Ino: certo che sono sicura siamo venute insieme
Ed in effetti Ino aveva ragione la sua amica era proprio lì,
erano loro che non si erano resi conto della sua presenza dato che quella sera
la castana aveva indossato un abito insolito per lei e poi aveva messo le exstension ai capelli e quindi risultavano più lunghi del
dovuto e poi in ogni caso i due stilisti non riuscivano a intravederla perché
la piccola fotografa non era in quella stanza. Già la povera Tenten era presa dover cercare di scappare da un
corteggiatore anche fin troppo molesto per i suoi gusti ed in questo momento si
era nascosta nella sala da biliardo o stanza ricreativa Tenten
non sapeva come definirla.
Tenten (guardandosi intorno) “ma chi
diavolo era quel Fraçois, mentre ballavamo non faceva
altro che mettere le mani dove non doveva … PORCO!”
Fu riscossa dai suoi pensieri da una voce familiare …
…: sai vero che la festa è di là ma, che soprattutto ti
cercano tutti con una certa insistenza?
Tenten: sì che lo so mi sto nascondendo.
Sasori: l’ ho
notato, lui ci prova con tutte (disse avvicinandosi)
Tenten: … lui eh … (disse con tono allusorio)
Sasori: (facendo una risata divertita) …
touché!!!
Tenten si avvicinò a lui, Sasori proprio come quella mattina non riusciva a toglierle
gli occhi di dosso DIO quel vestito le stava anche fin troppo bene e i capelli
le carezzavano la schiena scoperta.
Tenten: ti va di giocare?
Sasori: (riscosso dai suoi pensieri) come?
Tenten: ti va di giocare? (ripeté indicando il tavolo da bigliardo)
Sasori: perché tu ci sai
giocare?
Tenten: ci sono tante cose che so fare che
tu non sai … (disse passando le sue dita su e giù sul suo petto in maniera
lenta e seducente guardandolo con malizia)
Sasori: tipo cosa? (disse
ricambiando il suo sguardo e sorridendo)
Tenten: (avvicinandosi al suo orecchio
sussurrò) posso mostratelo… solo se mi batti!
Sasori aveva deciso di assecondare quel
gioco assurdo che aveva intrapreso Tenten, cosa
sarebbe mai potuto succedere? Quindi notando che le stecche per il biliardo si
trovavano appese al muro alle spalle della castana decise di avvicinarsi ancora
di più a lei ed alle sue labbra, Tenten trattenne il
respiro in quel momento erano vicinissimi e mancava un soffio per un bacio ma,
lui allungò il proprio braccio per poi prendere una delle stecche e dire…
allontanandosi
Sasori: ok allora prego puoi incominciare
tu. (disse facendosi da parte e lasciare lo spazio a Tenten per fare il primo colpo)
A quel punto Tenten prese una
stecca anche lei e si posizionò sul lato del tavolo per fare il primo tiro, si
abbassò completamente poggiando la mano sinistra sul tavolo e con la destra
reggendo la stecca stava tentando di concertarsi il più possibile su quello che
doveva fare ma, sentiva di non riuscirci al meglio con gli occhi di Sasori puntati su di lei, anche se era stata proprio lei a
proporgli quella cosa e a stuzzicarlo.
Sasori le si avvicinò. Caspita lo stava
mandando decisamente al manicomio quel giochino psicologico, quando si era
abbassata per colpire la palla quel vestito decisamente non era adatto per quel
tipo di gioco e poi il fatto che lasciasse la schiena scoperta ...non aveva potuto
fare ameno di guardare. Beh era stata lei a voler cominciare ma, ancora non l’aveva
capito che non doveva provocarlo così lui l’assecondò ancora, cominciò ad accarezzargli
la base del collo scendendo poi con due dita delicatamente giù seguendo la
spina dorsale infine si abbassò vicino al suo orecchio e disse…
Sasori: dovresti concentrarti su quello che
stai facendo!
Tenten a quel lieve tocco sentì tanti brividi
che le percorrevano il corpo ed in fatti tutto quello le fece perdere la
concentrazione, sbagliando il colpo.
Sasori: peccato, te l’ avevo
detto di restare concentrata! (le sorrise malizioso)
Tenten: E credimi l’ho fatto ed è andata
proprio come volevo (lei ricambiò il suo sguardo e sorriso)
In quel momento Sasori capì che
quello stuzzicarsi a vicenda non gli dispiaceva, alla fine sapeva che sarebbe
finita in questo modo. Si apprestò a fare il suo tiro riuscendo ad imbucare duo
biglie uno dietro l’ altra e la partita si susseguì in
questa maniera ma, alla fine non ci fu nulla da fare vinse Sasori
con l’ultimo tiro facendo colpire alla palla battente cioè quella tutta bianca
su di una sponda laterale e fu la palla numero 8 a colpire la numero 7 entrando
così entrambe in buca. Vinse lui per 8 punti in più
Tenten: bravo!
Sasori: anche tu non te la cavi niente
male.
Tenten sorrise a quel complimento non
inaspettato in fondo era stato suo padre ad insegnargli quelle strategie ma
comunque aveva perso e adesso cosa sarebbe successo? … Insomma lei giocava a
fare la seducente ma, dentro si sentiva come il gatto ed il topo e tra i due di
certo lei non era la prima figura. Dannazione! Non poteva lasciar perdere se
non poteva averlo così l’unica cosa che le rimaneva era stuzzicarlo un po' non
era l’unico a saper usare la psicologia come una arma …
Tenten: Grazie ma comunque ho perso (Disse
avviandosi a rimettere al suo posto la stacca)
Sasori: Hai imparato da sola? (Lo disse più
per curiosità ed allentare la tensione)
Tenten: No! (Si fermò un’attimo)
… Mio padre …
Sasori non commentò non conosceva molto
bene la sua vita privata ma, dal suo tono lasciava pensare che l’argomento non
era uno di quelli d’ approfondire quindi rimase in silenzio.
Sasori: Beh io mi sono divertito … E’ stato
un’ottimo diversivo
Ancora quello sguardo ancora quei suoi movimenti lenti mentre
anche lui riponeva la stecca da gioco lei si sentiva così vulnerabile ma,
questo non le impedì di essere se stessa. Cominciò ad attraversare le sponde
del biliardo con i polpastrelli delle mani lentamente le sue dita si muovevano
sinuose proprio come se stesse toccando nuovamente lui. Sasori
d’altro canto notò quei suoi gesti mentre lei cominciò a girare intorno al
tavolo quei movimenti potevano essere impacciati per alcuni versi ma, altamente
seducenti Tenten si avvicinò nuovamente a lui.
Tenten: Ho perso!
Ribadì ancora una volta guardandolo dritto negli occhi e
continuando ad avvicinarsi …
Sasori: Lo so! (rispose
con lo stesso sguardo)
I suoi occhi non sapevano più dove guardare, da quando era
entrato in quella spirale di una voglia maledetta di possederla anche lì su
quel tavolo o nello studio lavorativo o nell’archivio, il suo rifiuto per
ribadire i loro ruoli gli si stava rivoltando contro, maledizione quel corpo
era ardente e desideroso almeno quanto il suo e quel vestito bastava sfiorarlo
per lasciarlo cadere, lo sapeva era eccitato e l’adrenalina cominciava a
salire…
Tenten: Ci sono momenti in cui vorrei
scomparire per la vergogna ed altri dove non vorrei muovermi per continuare
questa piacevole tortura …
I loro visi erano vicini ad una distanza che un semplice
movimento li avrebbe uniti …
Sasori: Sei bellissima stasera ma, ho il
dovere di avvertirti che se vuoi giocare a questo gioco con me non ci saranno
vincitori perché il nostro …
Tenten per la prima volta sfiorò le sue
labbra con un dito e sentì quanto fossero morbide e lisce così disse …
Tenten: E’ un qualcosa di così effimera la
felicità! Capisco la tua posizione e conosco la tua indole a parte la tua ex
moglie nessuna è entrata più nel tuo cuore non saprei se è un bene o un male ma
anche io ho qualcosa da dirti … Ti desidero
Diretta e sincera annullò la poca distanza che li separava,
le sue mani ripresero quel dolce movimento sul suo petto e quell’attimo per
entrambi durò un’eternità poi seducente come aveva cominciato così terminò, Tenten lasciò sul suo labbro inferiore un lieve strascico
con i denti Sasori sorrise era eccitata quanto lui …
voleva che continuasse, quel gioco cominciava a piacergli seriamente
Sasori: Prendo questo tuo gesto come un sì …
(la osservò ancora desideroso di lei) allora giochiamo!
Sorrise prendendola per i fianchi voleva farle sentire cosa
era capace di provocargli, senza far nulla nessun bacio o carezza voleva
solamente che lo sentisse, vide che lei sorrise ed arrossì in contemporanea poi
le si avvicino all’orecchio
Sasori: Hai sentino l’effetto che riesci a
darmi, adesso verifichiamo il desiderio che tu hai nei miei confronti (finì con
un piccolo morso sull’obo)
Tenten inizialmente s’ irrigidì sentendo
una delle mani di Sasori scendere e farsi strada tra
le sue gambe era fredda in confronto all’ incendio che divampava in lei e fuori
di lei, poi eccola superate le mini mutandine le dita s’ infilarono dentro di
lei stuzzicandola quel tanto che bastava anche se era già abbondantemente
lubrificata, non poteva crederci neanche lei era così dannatamente eccitata
eppure si erano solamente guardati ed avvicinati, il tutto faceva pensare che
ci fosse stato chissà quale amplesso ma, se un gioco fatto di sguardi e scie di
piacere provocava quegli effetti chissà il poi come poteva essere; di certo
c’era che questa situazione per lei era nuova cose che mai aveva provato con Naji.
Sasori: wau! Sei
proprio una coniglietta in calore, ti sei vestita così per me? (Disse in modo
provocante)
Tenten: No! (disse
abbassando la testa)
Tenten pensava che per una parte era una
bugia quel vestito le piaceva ma, era anche per farsi notare e lei lo sapeva …Sasori cominciò a baciarle una spalla baci casti lasciati
sulla suddetta zona ma comunque seducenti, poi continuò …
Sasori: Ti sei vestita così per me?
E di tutta risposta Tenten ancora
disse …
Tenten: No!
Sasori di slancio la prese e la poggiò sul
tavolo da biliardo …
Sasori: Ti voglio ma non mentirmi sono
pronto a prenderti qui e adesso se fossi stata qualcun'altra ma tu sei tu. Sei
buona, bella altruista, lavoratrice e devo dire (sorrise) anche molto eccitante
(la guardava desideroso) Dimmelo Tenten dimmelo ti
sei vestita così per me? ….
Tenten: No! Ma ammetto di non poter negare
che dentro di me volevo che tu mi notassi e che la tua reazione mi è piaciuta , non c’è bisogno di scegliere un vestito per farti
capire che ti desidero, lo hai sentito anche tu…
Lo guardava intensamente voleva di più. Sasori
l’attirò a sé mettendole una mano sulla nuca e la baciò piano ma, poi subito si
fece spazio nella sua bocca violento e desideroso le aprì le gambe e cominciò a
toccarle ogni centimetro della sua intimità esterno ed interno un gemito e poi
un altro ancora ed un altro, le fecero infilare le mani nei suoi capelli mentre
lui continuava a tormentarla e a baciarla si sentiva decisamente indecente ma,
il bello è che gli piaceva ardentemente lo desiderava. Improvvisamente Sasori si abbassò alzandole le gambe e continuo la sua
tortura con la propria lingua …
Tenten: Ah! Ahhh ..ahah
… Sasori (urlò stupendosi di se stessa)
“Senzazioni ed emozioni nuove Tenten” Pensò poi …
Sasori sorrise il suo nome detto in quel
momento con quella voce non facevano altro che spingerlo a continuare, ingenua
e seducente ancora non si rendeva conto dell’ effetto
che gli provocava … i suoi gemiti e il suo respiro affannoso non gli davano
pace
Tenten: Ah Ah! Sasori non farmi … non farmi arrivare …
Sasori si rialzò e l’osservò. Lei aveva il
viso completamente arrossato come il suo, le labbra rosse e focose come le sue
ma, il suo vestito lasciava intravedere i capezzoli oramai completamente fuori
usciti per l’eccitazione …
Sasori: Perché dici questo? Perché non vuoi?
…
Tenten: Non ho detto che non lo desidero,
ma voglio lasciare che il gioco continui la mia parte al momento l’ ho fatta ti ho mostrato di cosa
potrei fare ma, non c’ è solamente questo e non c’ è fretta
“Provocatrice” pensò Sasori …
Sasori: Stasera sei tremenda, senza freni
inibitori sto scoprendo una nuova eccitazione … (Disse passandogli un dito
sulle labbra) …
Tenten completamente ipnotizzata disse …
Tenten: quale?
Sasori: (Sorridendo ancora disse) Continuiamo il gioco e lo
scoprirai, ora diamoci una sistemata che ci staranno cercando ovunque
La baciò ancora una volta ed uscì dalla camerra,
lei continuava a guardare la porta da dove era uscito per lasciarle un po'
d’intimità e si toccò le labbra poi disse …
Tenten: WAU! …
Sasori arrivò in sala risistemandosi il
papillon e la giacca … sapeva che era impossibile nasconderlo prima era passato
per il bagno per darsi un contegno ma, lì ci sarebbe voluta solamente una
doccia fredda, meno male che era riuscito a riprendere il controllo del proprio
corpo, aveva lasciato Tenten in quella stanza
praticamente disfatta, quel vestito e le sue mutandine abbassate arrossì
lievemente a quel pensiero e cercò di metterlo in un angolo lontano mooolto lontano del proprio cervello, cavoli lei sarebbe
riuscita a mascherare quel che era successo in quella stanza quell’abito a
stento copriva il suo corpo, “ok basta pensarci” si continuava a ripetere nella
propria testa “cavoli”. Si avvicinò poi ai ragazzi che erano al tavolo del bouffet Ino lo vide e disse …
Ino: Ma dov’ eri finito signor fotografo (disse con tono curioso)
Sasori: (Prendendo un calice di champagne
rispose) Ero fuori!
Ino annuì a quella risposta mentre Itachi
lo guardava decifrandolo e lui lo sapeva, poi Itachi
cominciò a guardarsi intorno sapeva bene che da lì a poco
avrebbe visto entrare … Proprio in quel momento entrò una ragazza da capelli
lunghi castani raccolti in una coda alta con tacco 12cm e un vestito argenteo
laminato i ragazzi oltre Obito e Shisui e Sasori, lo stesso Itachi rimasero
di sasso. Non poteva non notarsi che le sue labbra erano ancora arrossate e
vogliose, così Sasori distolse lo sguardo. Un passo
lento e sinuoso i capelli ondeggiavano al ritmo del suo cammino un cameriere le
si avvicinò e le porse il vassoio con i calici di champagne che portava e le sorrise,
lei di rimando gli sorrise e disse grazie prendendone uno poi si avvicinò anche
lei al tavolo.
Shisui: Wau!!!!
Obito: Abbiamo capito perché non ti trovavamo!
Tenten sorrise lievemente mentre avvicinava
il bicchiere alla bocca piano e lentamente guardò poi Sasori
di sottecchi e disse …
Tenten: Non credo … comunque ora sono qui,
come procede la serata?
Itachi la guardò poi guardò ancora Sasori … Sorrise lievemente e anche lui dopo un altro sorso
dal proprio bicchiere disse …
Itachi: Una noia!
Sasuke rientrato con Sakura dopo che per un
po' era sparito anche lui disse …
Sasuke: Come sempre!
Tenten sorrise vedendo come Sakura era
presa ancora dal sistemare il suo corpetto nascondendo il viso leggermente
arrossato, ma lei non aveva nulla da rimproverarle anche perché non era stata
da meno, forse aveva un po' esagerato nella scelta e forse ..aveva ragione Sasori quel
vestito lo aveva scelto per lui … Ancora l’osservò e continuò poi a bere
Ino: Cioè praticamente mi avete abbandonata in balia di
presentazioni e gente varia?
Sakura: No! Non preoccuparti in parte anche io ho subito
sotto questo punto di vista, forse Tenten potrebbe
raccontare che fine ha fatto …
Tenten per poco non si strozzava, Sasori non potè che sorridere di
sottecchi voleva proprio vedere cosa avrebbe risposto, lei lo guardò ma non si
lasciò intimorire quella sera non voleva pensare …
Tenten: Beh certamente non sono stata con
le mani in mano (disse maliziosa … poi seria aggiunse), sono scappata da un
depravato che non faceva altro che perseguitarmi …
Itachi e Sasuke: Francòis …
Dissero insieme estenuati …
Itachi: Sto prendendo in seria
considerazione di non invitarlo più
Sasuke: Già! Peccato che non possiamo è uno
dei nostri sponsor
Itachi: (Rassegnato e finendo in un sorso
il proprio champagne disse) Già! Purtroppo.
A Quel punto Tenten si avviò verso
il giardino, quelle luci in piscina l’affascinavano era davvero una casa
bellissima, così si allontanò dal gruppo, mentre sia Shisui
e sia Obito venivano chiamati da due amiche venute per salutarli, Itachi e Sasuke avevano ancora un
bel pò di tempo da (perdere) con gli sponsor ed
alcuni organizzatori per il viaggio e sistemazione a Parigi. Ino e Sakura
capita l’antifona dell’amica dissero …
Ino: Vuoi un po' di compagnia?
Sakura: Sì!
Si avviarono così un po' per la sala andando verso la
terrazza tra risolini e primi pettegolezzi … Sasori
le vide andar via sapeva come sarebbe andata, voleva provare ancora quelle
sensazioni quella ragazza era incredibile ma, cosa diavolo gli prendeva
“Dannazione” pensò, poi si voltò e vide che non era più vicino alla piscina ma,
al gazebo posto al centro dell’ampio giardino come sempre ricoperto di rose,
non sapeva se l’aveva fatto apposta o meno immaginava più la prima vista la
situazione avvenuta nella stanza del biliardo ma a quel punto non importava
cominciò ad avvicinarsi d’ istinto.
Tenten sapeva perché si era allontanata e
non era per le luci nella piscina certo che no ma, lui l’avrebbe capito e …
l’avrebbe seguita o respinta, quando poi sentì …
…: Ti senti ancora sola, non basta mai vero?
Tenten sentì il proprio corpo ricominciare
a prendere fuoco, possibile che quelle dannate farfalle che le provocava solamente
con la sua voce la tormentavano da un’ anno ormai. Tenten si votò piano verso di lui …
Tenten: Questo vestito …
Sasori si avvicinò mettendole un dito sulle
labbra e cominciò ad accarezzarle la schiena arrivando fin giù scendendo sempre
ed ancora più giù fino alla coscia, poi le tolse il dito dalle labbra e le
accarezzò delicatamente il seno e disse …
Sasori: Ora dimmelo …
Tenten: (si fece sfuggire un lieve gemito e
disse) Questo vestito lo messo per te …
Sasori sorrise poi l’avvicino,
accarezzandola sotto il collo poi la nuca e la baciò piano molto piano,
delicato mordendole dolce le labbra di seguito la spinse indietro facendole
toccare la staccionata in legno la bloccò con tutto il suo corpo alzandole
entrambe le braccia le fermò sopra la sua testa con una sola mano poggiata sui
suoi polsi poi disse …
Sasori: Lo sapevo è la cosa non mi piace,
(Continuava a parlargli all’orecchio) non hai attirato solo la mia attenzione
non credere che sia geloso stiamo giocando ed io con i miei giochi sono più he
geloso ..continuava a
spingere il suo corpo su quello di Tenten lo sapevi
che mi avresti fatto impazzire e questo mi fa arrabbiare perché se perdessi il
controllo non so come potrebbe finire …
Tenten: Chi ha detto che deve finire
(rispose silenziosamente Tenten)
Sasori a quell’affermazione cominciò a
baciarle le braccia che teneva ancora ferme scendendo poi sulla clavicola in decolté
e senza bisogno di spostarlo comincio a tormentargli i capezzoli. Tenten lanciò un forte gemito meno male che il giardino era
enorme e quel gazebo non lasciava spazio a sguardi indiscreti, ma lei non
poteva solamente subire, così cominciò a ricambiare i baci passionali che lui
le lasciava continuò dall’orecchio fino al collo, Sasori
allentò la presa sui polsi così lei si liberò e lasciò che proprie mani
vagassero sul suo petto sotto la giacca e passando poi alla schiena. Sasori si rese conto solamente in quel momento che le sue
braccia automaticamente la stavano abbracciando sui fianchi lasciando che le
mani di Tenten continuassero a vagare sul suo corpo.
Continuando a baciarsi Tenten si rese conto di essere
arriva fino alla cintura dei pantaloni dei pantaloni di Sasori
così istintivamente si irrigidì, furono le mani di Sasori
a fermarla …
Sasori: Se non vui
non fa nulla …
Tenten: Non posso ora non riuscirei a
fermarmi
Sasori rimase stupito sentendo che mentre
lei parlava le sue mani contemporaneamente gli avevano slacciato i pantaloni
infilandosi all’interno dei suo intimo, Tenten sentì
la sua erezione fortemente avanzata tra le proprie mani era leggermente
imbarazzata “cose nuove” così continuò a baciarlo, l’istinto la guidò cominciò
a muovere la sua mano su e giù mentre piccoli gemiti da parte di Sasori l’accendevano sempre di più …
Sasori: Nhhn …
Ah! Tenten non sono nelle condizioni di ricevere
molte attenzioni è vero siamo lontani ma … ah!
Così per liberarsi da quella tortura di goduria la spinse di
lato facendola stendere sulla panchina, si sistemò su di lei e le disse
Sasori: Dimmi cosa stai cercando di fare Tenten
Tenten: In questo momento non saprei
risponderti è tutto così nuovo e sento solamente il mio corpo rispondere agli
istinti, ti voglio
Lo disse ancora con quella sua voce eccitata, così Sasori chiuse gli occhi e poi li riaprì lentamente. Fece
scendere una mano tra le gambe di Tenten rimase
ancora una volta stupito ..
Sasori: Le hai tolte?
Tenten: Sono indecente lo so ma, non ne
avevo bisogno …
La baciò con forza continuando a premerla tra il proprio corpo
e la panchina, entrambe le proprie dita s’ infilarono contemporaneamente e poi
alternandosi nella intimità di lei, continuava a spingere ed ad accarezzarle la
parte superiore con il pollice …
Tenten: Ahh! …
Ah! … nhhh …
Sospiri affannosi lui continuava a tormentarla così Tenten continuò anche lei a toccarlo tra le gambe, non
lasciandogli un attimo di pace, era in un limbo fatto di estasi e piaceri che
neanche conosceva del proprio corpo. Sasori
continuava a sospirare pesantemente e a muoversi sinuoso su di lei, ma erano
ancora lontani dal desiderare di voler arrivare alla fine di quel gioco.
Tenten: Alzati
Sasori :Tenten ti
prego …
Sasori si scostò di poco e tenten gli chiuse la bocca con un bacio fece sedere Sasori e si posizionò su di lui, lasciò così che le loro
intimità si sfiorassero. Sasori aveva i pantaloni
completamente aperti e leggermente abbassati, Tenten
non aveva più rimesso le mutandine ed il vestito le dava modo di poter fare
quello che voleva, sopra di lui cominciò a muoversi lenta lui non era entrato
ma le loro intimità continuavano a sfiorarsi e le gambe aperte di Tenten davano modo fisicamente di simulare una penetrazione
dando poi sfogo ai pensieri più disinibiti e bassi di entrambi. Sasori strinse le mani in un pugno mentre lei continuava a
muoversi su di lui sempre più velocemente così poi la strinse per i fianchi a
lui e la baciò appassionatamente giusto il tempo di riprendere fiato che si
baciarono nuovamente. Cominciò a piovere così chi era fuori o sulla terrazza
rientrò in casa per finire i festeggiamenti. C’ erano ormai solamente loro due
così Sasori la prese e l’adagio a terra, mentre le
gambe della sua lei erano intrecciate alle sue lui abbassò la parte superiore
del vestito baciando voracemente ogni singola parte del suo seno …
Tenten: Ahh… Sì!
Continua ti prego …
Sasori le alzò poi la parte inferiore
lasciandola del tutto scoperta l’ammirò per un attimo, era bellissima ora se ne
rendeva conto era fantastica, poi baciandola nuovamente scese prima con le mani
toccandola in mezzo alle gambe ancora una volta e nuovamente la sua lingua
ricominciò a tormentarla, quel continuo girare e leccare, fin quando anche
quest’ ultima non s’ insinuò all’interno di lei. Tenten
in quel momento non capì cosa le stava succedendo ma, questa forte sensazione
di piacere che spazzava via la timidezza la faceva sentire leggera così senza
pudore lo fece risalire …
Tenten: (Baciandolo tra gli affanni disse)
Non lasciarmi sola
Sasori: (Sorridendo disse) Non posso non li
ho con me …
Tenten: (Sorridendo aggiunse) Non ce n’è
bisogno
Sasori la guardò incuriosito fin quando non
si ritrovò disteso e una forte sensazione di tremore gli pervase il corpo, “o
cavolo” non la credeva capace di fare questo, la sua lingua non faceva che
provocargli un forte piacere salendo e poi scendendo in contemporanea con la
bocca, lasciò salire quel piacere che lo avvolgeva, poi mise una mano sulla
testa di Tenten per farla risalire …
Sasori: Sono al limite credimi …
Tenten: Anche io …
Sasori: Allora finiamola qui non voglio
trattarti come le altre, non voglio che tu lo faccia mi hai dimostrato cose che
davvero credimi non pensavo avresti mai fatto …
Tenten: (Sorrise) Neanche io …
Sorrisero entrambi poi Sasori
poggiò la sua fronte su quella di Tenten e disse …
Sasori: cosa mi sta accadendo signorina tirocinante?
… A che gioco stiamo giocando cosa stai facendo?
Tenten: Io … io non lo so ma, sappi che non
ho nessuna intenzione di fermarmi professore
Sasori sospirò cominciando a rilassare il
proprio corpo … poi si stese nuovamente con un braccio che copriva i propri
occhi, Tenten si poggiò per un’attimo
sulla sua spalla … Sasori sorrise e disse
Sasori: Sai se in questo momento non ti
allontani preservativi o meno potrebbe finire il gioco
Tenten sorrise così si rialzò sistemandosi
e rimettendo soprattutto le mutandine al loro posto … Sasori
si rialzò anche lui e si sistemò Tenten si sentì
chiamare ed in seguito anche Sasori la festa stava
terminando ma, per lei era appena cominciato tutto prima di allontanarsi disse …
Tenten: (avvicinandosi disse) Sei sicuro di
arrivare fino alla fine del gioco? …
Poi si allontanò per ricongiungersi con le amiche e ritornare
a casa. Sasori s’ incamminò anche lui verso i suoi
amici ancora turbato dalla domanda di Tenten …
Itachi: Stasera non porti troppe domande è
stata una serata fin troppo calda
Sasori lo guardò, sapeva sempre cosa dire
così gli sorrise e disse …
Sasori: Andiamo a bere qualcosa …
Itachi e gli altri annuirono e rientrarono
nella casa ormai deserta.
Aprì il getto della doccia e il
soffione cominciò a far scorrere l’acqua, si era appena svegliato e una doccia
era quello che ci voleva anche perché non riusciva a smettere di pensare alla
sera precedente … “cazzo ma che mi prende” … eppure non era la prima volta che
una ragazza gli faceva delle avance, non riusciva a spiegarsi cosa c’era di
diverso in lei che lo attraeva inesorabilmente.
I suo i pensieri continuavano a
vagare alla serra precedente, non si aspettava che Tenten
fosse capace di fare certe cose, certo non la credeva del tutto inesperta ma …
neanche così audace.
Inizio Flash Bake
Tenten in quel momento non capì cosa le
stava succedendo ma, questa forte sensazione di piacere che spazzava via la
timidezza la faceva sentire leggera così senza pudore lo fece risalire …
Tenten: (Baciandolo tra gli affanni disse) Non
lasciarmi sola
Sasori: (Sorridendo disse) Non posso non li ho
con me …
Tenten: (Sorridendo aggiunse) Non ce n’è bisogno
Sasori la guardò incuriosito fin quando non
si ritrovò disteso e d’improvviso si senti avvolto dal calore della sua bocca
questo gli provocò una forte sensazione di tremore che gli pervase il corpo, “o
cavolo” non la credeva capace di fare questo, la sua lingua percorse tutta la
lunghezza della sua erezione partendo dalla punta fin giù alla base e
viceversa, poi si sentii di nuovo inglobare dal calore della sua bocca tutto
questo non faceva che provocargli un forte, lasciò salire quel piacere che lo
avvolgeva.
Fine Flash
Bake
Ripensando a quei momenti non poté evitare di sentirsi di nuovo eccitato
e senza neanche rendersene cono una sua mano scese verso la sua erezione e
cominciò a toccarsi, ora che ci pensava da quanto tempo era che non faceva
sesso… forse sei mesi ma, in quel momento l’oggetto dei suoi desideri non era
lì, riusciva a ricordare bene le sensazioni che quella sera aveva provato,
aveva ancora l’immagine vivida di Tenten sul quel
tavolo da biliardo completamente sfatta, le guancia arrossate per l’eccitazione
e le labbra gonfie per i baci, con il vestito completamente alzato e le
mutandine abbassate.
Sasori cominciò ad ansimare piano, sentiva che
la sua eccitazione stava crescendo e quindi la sua mano cominciò a muoversi più
velocemente, non poteva credere chi gli bastava ripensare semplicemente al suo
viso per farlo accendere di piacere
Sasori: mmhh …aahh…Tenten… (ansimò piano)
Si poggiò al muro della doccia, immaginò che fosse proprio lei a
toccarlo, continuando a darsi piacere sentendo il suo corpo in fiamme, in fine
venne.
Aspettò ancora qualche minuto poggiato al muro della doccia lasciando
che l’acqua gli scorresse sul corpo restando in mobile ancora pervaso da
qualche spasmo di piacere per riprendersi e far tornare il ritmo cardiaco
regolare.
Uscì dalla doccia, con una mano
cancellò la condensa dal vetro e poggiando entrambe le mani sul lavandino
cominciò a fissarsi.
Sasori: sei diventato patetico sai, che cazzo
ti prende un tempo non avresti fatto tante storie per una ragazzina… (si fisò
allo specchia ancora qualche minuto poi esclamò) …splendido ora parlo anche da
solo!!!
Si finì di preparare e si recò in cucina per un caffè prima di andare a
lavoro, una volta entrato nella sala trovò lì i suoi coinquilini.
Deidara: … (lo guardò per un po' ti tempo poi
disse) … che faccia … sicuro di stare bene?
Sasori (lo guardò di sbieco): … perché non
dovrei stare bene?
Deidara: se non lo sai tu?
Sasori: in vece sto bene, sto benissimo, non
c’è nulla che non vada (posò la tazza nel lavandino e poi avviandosi verso la
porta aggiunse) io vado, ci vediamo stasera!
Deidara: non vuoi un passaggio?
Sasori (voltandosi verso di lui e guardandolo
storto): mi farsetti fare solo tardi! (infine uscì
sbattendo la porta)
Deidara (rivolto ad Itachi
che era seduto al suo fianco): secondo me ha bisogno di una vacanza!
Itachi: …
*******
Shisui: hei … hei … piano stai portando dei vestiti lì dentro mica
patate. (Disse con tono di rimprovero al ragazzo che stava spostano gli stand)
Ragazzo1: mi scusai signor Uchiha (disse con
tono desolato facendo un piccolo inchino)
Shisui: cerca di fare più attenzione!
Si poteva dire di tutto su ShisuiUchiha, che era un farfallone, un piantagrane, che spesso e
volentieri non faceva che procrastinare anzi quello era la cosa che gli
riusciva meglio ma, su di una cosa erano tutti d’accordo e cioè che per lui i
suoi abiti erano sacri, guai se qualcuno osava anche solo sgualcirli di sicuri
ti saresti fatto un nemico a vita.
Ed era proprio per questa motivazione che quando si doveva fare
l’inventario di tutti i capi che sarebbero stati utilizzati per Parigi lui
pretendeva di esse presente in ogni fase.
Obito: a che punto sei?
Shisui: credo che ci siano tutti manca solo
l’ultimo pezzo della collezione, penso che sia ancora in sartoria stavano dando
l’ultimo tocco finale.
Obito: bene, anche io penso di aver finito, devo solo compilare
l’inventari da dare ad Itachi.
Shisui: che noia le scartoffie …uuuffff
Obito scosse la teta alla negligenza del cugino, avvolte sembrava
possedere una doppia personalità, non riusciva a capire come facesse, in somma
tre secondi fa sembrava serio e impartiva ordini a destra e manca ed ora faceva
i capricci come un bambino che non vuole fare i compiti.
Obito: buon giorno, hei che faccia, tutto ok?
Sasori (guardandolo nervoso): si può sapere
perché tutti oggi siete interessati alla mia faccia, sto bene, S T O B E N E!!!
(concluse entrando nello studio e sbattendo la porta)
Shisui: secondo me non sta bene
Obito: anche secondo me
Tenten: buon giorno a tutti (disse col suo
solito sorriso e tono allegro)
Shisui: finalmente qualcuno che porta un po'
di allegri qui dentro
Obito: heyTen-chan
allora come ti senti agitata per domani?
Tenten: sì, effettivamente sono agitata!
Shisui: sono sicuro che andrai alla grande e
poi io devo stare lì in prima fila per fare il tifo per te!
Tenten (guardandolo con aria di rimprovero):
non ci provare non voglio nessuno alla discussione e non sto scherzando già è
tanto se vengono Sakura e Ino.
Obito: ma dai non puoi dire sul serio.
Tenten stava per rispondere, quando delle urla
provenienti dallo studio di fotografia attirarono l’attenzione di tutti e tre.
Sasori: SE NON SEI CAPACE DI ESEGURIRE UN
SEMPLICE COMPITO ALLORA EVITA DI VENIRE A LAVORARE, SPARISCI!
Un ragazzo uscì di corsa biascicando una frase che alla castana parvero
delle scuse, poi si voltò verso i due cugini con aria interrogativa.
Obito: stamattina ti aspetta una lunga giornata.
Tenten: ma che ha?
Shisui: e chi lo capisce, stamattina si è
svegliato storto!
Tenten guardò verso la porta dello studio A
dove il ragazzo cacciato era appena uscito, poi fece un sospiro ed entrò, le
aspettava una lunga giornata.
Sasori era impegnato a inscatolare alcuni
pannelli riflettenti quando la voce della sua stagista gli fece distogliere l’attenzione
da quello che stava facendo.
Sasori: non ti ci mettere pure tu, non sono
nervoso. (Disse secco)
Tenten (poggiando la sua borsa): Sasori hai appena fatto scappare via uno dei tecnici. (Concluse
incrociando le braccia al petto)
Sasori: solo perché è un incompetente, ora in
vece di parlare perché non ti metti a lavoro.
Tenten: ok che si deve fare?
Sasori: finisci di inscatolare queste cose,
poi le porti in magazzino, io in tanto finisco di compilare l’inventari di
tutto il materiale che ci servirà li.
Tenten: ok!
Detto questo la castana levò il giacchettino che indossava, quella
mattina aveva messo un crop top bianco che si fermava
di poco sopra l’ombelico e degli shorts a vita bassa, aveva lasciato i capelli
sciolti ma, ora siccome doveva lavorare aveva preso dalla sua borsa un kanzashi per raccogliere i capelli in uno chignon veloce,
nonostante alcune ciocche erano sfuggite al suo controllo.
Sasori si era seduto per finire l’inventario
ma, di certo non poteva fare ameno di osservarla di sottecchi, se lei si
vestiva in quel modo non gli rendeva la vita facile “calma Sasori,
come se non avessi mai visto una ragazza”. Fu con quel ultimo pensiero che
riprese ciò che stava facendo e continuarono a lavorare in silenzio per un
altro paio di minuti fin quando.
Tenten: aio! (esclamò
stringendosi la mano sinistra)
Sasori(voltandosi verso di lei): tutto ok?
Tenten: no! Non riesco a svitare questo! (Disse
in fine indicando uno dei faretti)
Sasori le si avvicinò e prendendo la chiave
inglese dalle mani sue, fini di smontare lui …
Sasori: fatto (disse porgendogli il faretto
per farglielo riporre)
Tenten: grazie!
Sasori: non ringraziarmi, cerca solo di fare
il tuo lavoro senza troppi errori, se non vuoi essere cacciata pure tu. (concluse con tono nervoso)
Detto questo stava per uscire, per consegnare i documenti ad Itachi, quando Tenten lo fermò
per un braccio e disse …
Tenten: si può sapere che hai? Oggi sei
intrattabile!
Sasori (si voltò verso di lei, guardandola
fissa negli occhi, poi le labbra, il collo e il suo sguardo scendeva sempre più
giù su tutto il suo corpo, lui la desiderava molto più di quanto non avesse
desiderato ogni altra donna con qui era stato): sono arrabbiato!
Tenten: con me?
Sasori: sì!
Tenten: perché?
Sasori (cominciò ad avvicinarsi a lei): perché
non capisco cosa mi sta succedendo …
Tenten (indietreggiando): …
Sasosri (continuando and avvicinarsi): perché
quando ci sei tu in giro tendo sempre a perdere il controllo …
Tenten (continuando ad indietreggiare): …
Sasori: e perdere il controllo è una cosa che
odio …
Tenten alla fine si ritrovò poggiata contro il
muro, con Sasori che la costringeva tra la parete e
il suo corpo, Sasori cominciò ad accarezzargli il
braccio salendo lentamente fermandosi la mano sul suo viso e sfiorandogli la
guancia col pollice e questo provocò in lei tanti brividi di freddo, per la castana
era sempre così quando era lui a guardarla, sfiorarla o semplicemente parlarle
semplicemente il suo corpo rispondeva.I loro visi
erano così vicini, talmente vicini che i loro nasi potevano sfiorarsi, Tentenpassò dal
guardare i suoi occhi ad osservare le sue labbra rosee e carnose e si ritrovò a
pensare quanto volesse assaporare ancora i suo baci caldi e passionali, così
più per istinto che per altro si protrasse verso di lui socchiudendo le sue
labbra.
Sasori osservò il suo viso, desideroso almeno
quanto lui di riassaporare quel piacere proibito che tanto lo stavo tormentando,
le sfiorò le labbra col pollice …
Sasori (sussurrandole quasi sulle labbra
quell’ultima frase): tu non sai cosa ti farei … se perdessi il controllo
In fine il rosso stava per uscire, quando si sentì afferrare per il
bordo dei suoi magli da Tenten che gli disse …
Tenten: fallo!
Sasori (bloccandosi disse): smetti di
provocarmi!
Tenten: perché? (avvicinandosi
a lui)
Tente non ebbe neanche il tempo di capire cosa
stesse succedendo che in un attimo si ritrovò nuovamente contro quella stessa
parete travolta in un bacio, in un vortice di passione, aspettativa, desiderio;
Sasori scese a baciargli il collo, poi la
clavicolalasciando una scia di piccoli
segni rossi nel contempo aveva iniziato ad abbassarle il toppo e alzandogli il
reggiseno e cominciando a toccarle il seno e stuzzicandole un capezzolo, Tenten a quel tocco si mosse inquieta sotto di lui e Sasori notò questo, quindi continuò la sua dolce tortura
con la lingua, la sua man sinistra scese verso l’apertura dei suoi shorts e slacciandolo
cominciò a stuzzicarla da sopra gli slip.
Tente pensava di stare per impazzire… la stava
provocando, si morse le labbra per evitare di ansimare ma, notò che lui non era
soddisfatto di quella sua reazione, cosa voleva che facesse urlare dal piacere
li … dove chiunque poteva sentirli ed entrare da un moneto o l’altro.
Sasori vide che lei faceva di tutto per
trattenere i suoi gemiti ma, lui voleva…anzi pretendeva di sentirla ansimare il
suo nome tra i gemiti di piacere, quindi continuava a tormentare i suoi
capezzoli leccando, succhiando mordendo, ora la sua mano si era introdotta nei
suoi slip cominciando a violarla con due dita.
Tenten: mmhh … aahh
Solo ora un lieve gemito uscì dalle labbra di Tente,
allora Sasori risalì verso il suo orecchio e gli
sussurrò …
Sasori (continuando a toccarla): non è quello
che volevi?
Tenten guardandolo con occhi pieni di
desiderio annuì …
Sasori: allora dimostramelo, fammelo sentire
con quella tua vocina ansimante (concluse baciandola)
Sasori cominciò a scendere, gli abbassò completamente
i suoi pantaloncini e gli slip e continuò a torturarla con la lingua.
Tenten a quel punto non riuscì più a
resistergli: aaahh...Sa…soriii…aaahh
Sasori sorrise soddisfatto risalendo ma, non
aveva fatto i conti con una cosa…la castana capovolse la situazione lo spinse
verso il muro baciandolo, afferrò il bordo della sua maglietta levandolo e
scagliandola chi sa dove poi scese sul collo lasciò prima un piccolo bacio poi
un morso …
Sasori: aaahhh
(ansimò tra il dolore e la scarica di piacere che gli aveva lasciato)
Tenten fece una piccola smorfia di
soddisfazione, poi continuò a scendere, passando piano la lingua seguendo la
linea degli addominali, si fermò vicino all’ombelico lo violò con la lingua,
mentre con la mano destra cominciò a toccarlo da sopra i pantaloni in fine lo abbassò
e cominciò a tormentato con la lingua e continuando a toccarlo pure con la
mano, Sasori si trovò completamente in balia di
scariche di piacere e non riusciva a smettere di guardarla lei ricambia a il
suo sguardo in maniera maliziosa mentre continuava a dargli piacere.
Sasori: aaahh…mhh
Fu proprio in quel momento si sentì bussare alla porta,
Tenten
tornò su e dopo la seconda bussata, continuando a toccare gli sussurrò all’
orecchio.
Tenten: che fai non rispondi?
Sasori
la guardò “si sta vendica do, che piccola stronzetta” dopo la terza bussata si
sentì la voce di Charlie che disse…
Charlie: Sasori sei lì?
Sasori (tentando di dare un certo controllo
alla sua voce nonostante la stimolazione di Tenten): che
c’è
Charlie?
Charlie: il signor Uchiha voleva vederti!
Sasori: ok… digli che sto venendo!
Sasori si ritrasse dalla piacevole tortura,
risistemandosi e tentando di darsi un contegno anche perché quello che aveva
appena detto a Charlie non era del tutto falso, poi si voltò verso la castana
che pure lei si stava rivestendo e gli disse…
Sasori: sai che sei una piccola strega? (disse facendo un lieve sorriso sarcastico)
Tenten: hai cominciato tu, provocando!
Sasori uscì dallo studio, sorridendo e
scuotendo la testa divertito.
******
Erano appena le 16:00 del pomeriggio e le ragazze avevano deciso di andare
in centro per fare un giro al centro commerciale, Tenten
ne approfittò per comprare un tailleur per la laurea, per quanto riguardava Ino
per lei ogni scusa era buona per fare shopping e Sakura lei … lei … le amiche
non avevano ben capito cosa avesse, non aveva parlato per tutto il giorno
quando la castana si decise a domandargli.
Tenten: si può sapere che hai? Sembra che ti è
morto il gatto.
Ino: già sei li silenziosa, problemi a lavoro?
Sakura: no a lavoro tutto ok, ieri ho litigato con Sasuke
(disse con tono arrabbiato)
Ino: ma se alla festa eravate appiccicati col vinavil, si può sapere
come avete fatto a litigare in meno di 24 ore?
Sakura: tu vuoi sapere come abbiamo fatto? (disse
stizzita)
Tente: bhe se ti
degni di spiegarci, ci farebbe piacere capire.
Sakura: ok allora velo dico, sapete che dopo la festa sono rimasta a
casa sua?
Ino: come stai facendo da 3 settimane a questa parte in pratica.
Sakura: bene, avevamo appena finito diii…(disse
arrossendo)…quando d’improvviso mi chiede…
Inizio flash Bake
Sakura era accoccolata sul petto di Sasuke,
tracciando forme immaginarie con suo indice sul suo pettorale beandosi di quel
momento di relax post sesso, quando fu riscossa dalla voce del moro che gli
chiese…
Sasuke: sai stavo pensando ad una cosa,
ovviamente sentiti libera pure di dirmi di no. (disse
mente le passava le dita tra i capelli)
Sakura: Sasuke ne abbia già parlato, non la
faccio quella cosa. (disse sollevandosi leggermente
pere guardarlo meglio)
Sasuke: veramente non mi riferivo a quello …
Sakura: e allora di cosa si tratta! (si mise
seduta guardandolo incuriosita)
Sasuke: ti andrebbe di venire con me a Parigi?
Sakura (guardandolo tra l’interdetta e lo stupore, l’unica cosa che
riuscì a dire fu): OH …
Sasuke: bhe … non è
la reazione che mi sarei aspettato.
Sakura: perché?
Sasuke: come perché, non mi aspettavo i salti
di gioia ma, perlomeno una risposta di senso compiuto sì! (disse
mettendosi seduto anche lui)
Sakura: non ho detto che non mi fa piacere ma … ci voglio pensare tutto
qui.
Sauke: ma che c’è da pensare?
Sakura: PER ME C’è DA PENSARE IN VECE OK!
Sasuke: IO NON CAPISCO, CERTE COSE ALLE
RAGEZZE PIACCIONO.
Sakura: FORSE ALLE ALTRE IO HO BISOGNO DEI MIEI TEMPI OK?
Sasuke: OK VA BENE ALLORA, TI LASCIO TUTTO IL
TEMPO PER PENSARE. (disse andando via)
Sakura: SASUKE … DOVE VAI NON ABIAMO FINITO DI PARALRE …
Fine flash Bake
Sakura: vi rendente conto, se n’è andato via lasciandomi lì come una
stupida.
Ino: fammi capire, il tuo ragazzo super sex e ricco, ti chiede di
passare una settimana nella città più romanica del modo e tu che fai rispondi
“OH”?
Sakura: sentite sta andando tutto troppo in fretta per me, insomma non
stiamo insieme neanche da un anno è ho dovuto metabolizzare un mucchio di cose,
c’è prima sei un barista, poi un miliardario, ora vuoi portarmi a Paraggi…
posso avere qualche titubanza pure io?
Ino: NOOO… o almeno non con un’Uchiha
Tenten: Ino piantala lo sappiamo che tu sei di
parte, Saku non le dar retta se tu ti vuoi prendere
del tempo per pensare hai tutto il diritto di farlo.
Sakura: che poi, non è che io non voglia venire è solo che … voglio solo
un po' di tempo è chiedere troppo?
*****
I ragazzi erano tutti riuniti a casa di Obito e Shisui,
loro vivevano in un attico al centro Shinjuku il quartiere più in di tutta
Tokyo secondo solo al quartiere di Shibuia, loro
vivevano al diciannovesimo piano di uno dei tanti grattaceli che si trovavano
li, ovviamente loro avevano a disposizione l’intero piano come ogni
appartamento di quel palazzo sopra il loro appartamento c’era il terrazzo che
ovviamente era di loro proprietà con ingesso privato dal l’oro appartamento. In
ogni caso erano tutti riuniti lì ad aspettare Ino e Sakura per preparare la
festa a sorpresa per Tenten che proprio in quel
momento stava discutendo la sua tesi di laurea.
Shisui: io una cosa non ho capito?
Obito: dovresti ritenerti fortunato se non hai capito solo una cosa! (disse con tono sarcastico mentre finiva di appendere dei
palloncini)
Shisui: ah …ah … ho il cugino comico, comunque
dicevo, una cosa non ho capito, cos’ha Sasuke?
Itachi: perché non si vede? È nervoso, da ieri
è nervoso! (disse mentre gonfiava l’ultimo palloncino
ad elio)
Shisui: sì! Questo l’ho visto ma, quello che
mi sfugge è perché?
Itachi: bhe … questo
non c’è dato saperlo ameno che lui non voglia dircelo! (concluse
guardando il fratello)
Sasuke ricambiò lo sguardo ma, non disse nulla
semplicemente continuò a fare quello che stava facendo, cioè nulla. Poi
d’improvviso disse …
Sasuke: Cosa vuol dire OH! Quando il tuo
ragazzo ti chiede di venire a Parigi con lui per la settimana della moda?
Itachi: Non poteva che essere la dolce Haruno
Shisui: Va beh questo era chiaro anche a noi,
è il motivo che manca insomma dopo 24ore di sesso dovresti essere felice come
una pasqua …
Obito: E fresco come una rosa
Itachi: Non è andata bene la prestazione
(disse sarcastico)
Poi risero tutti e tre di rimando
Sasori: O forse non è durata abbastanza!
Continuarono a ridere poi Sasuke indispettito
disse …
Sasuke: La mia domanda era rivola verso altro
e le cose sono andate più che bene …
Deidara: Uhhh!
Ostentazione Uchiha … Comunque un OH! Sta a
simboleggiare stupore, sorpresa, senso di paura o piacere dipende dalle
situazioni nel dover compiere qualcosa … oppure …
Sasuke: Grazie per aver citato una pagina del
dizionario ma, intendevo che … insomma non era quella la reazione che mi
aspettavo (disse rosso in viso) …
Itachi: (scettico) Ti ha risposto così per
Parigi!
Sasuke: …
Itachi: Ok ora capiamo il tuo mal umore …
Sasuke ancora non capiva cosa c’era da pensare,
allora cosa aveva in mente lei, lui voleva solamente averla accanto in ogni
momento e non solo per quello... cioè anche ovviamente ma, questo non metteva
comunque in dubbio la serietà dei sentimenti che non facevano che diventare
sempre più profondi ed importanti per lui, ma era la stessa cosa per lei? Per
questo quel OH! Gl’aveva lasciato un senso di amaro in bocca …
Sasori: Credo che con tutto quello che è
successo abbia bisogno solamente di un po' di tempo per pensarci su, le donne
sono esseri indecifrabili ….
Deidara: E lui ne sa più di tutti qui
Shisui: In particolare in questo periodo
Sasori non poté che lanciargli un occhiataccia
omicida, sapeva che l’idiota aveva ragione il punto è che non sapeva quanto
fosse difficile ora quindi sentirsi preso di mira in questo momento era l’ultima
cosa che voleva. Improvvisamente la camera era piena di palloncini e festoni
parlando, parlando non avevano fatto altro che gonfiare palloncini ed aprire
festoni senza sistemarli …
Itachi: E ora cosa dobbiamo fare con tutta
questa roba? (Disse perplesso)
Sakura: ma si può
sapere perché non possiamo venire?
Tente (mentre continuava a vestirsi):
perché mi fareste solo distrare, lo avete sempre saputo che non volevo nessuno
qual è il problema ora?
Ino: come fai a non
capirlo, praticamente sitiamo aspettando tutti solo questo momento e tu ce ne
privi!
Tenten: bhe ve
ne farete una ragione. (Concluse finendo di pettinarsi)
Tenten indossava un tailleur con una camicetta
bianca e una gonna blu a vita alta con quattro bottoni sul davanti, uno spacco
alto, le scarpe tacco dodici a décolleté giusto perché Shisui
ormi l’aveva convertita anche se li avrebbe continuati ad odiare, in fine aveva
raccolto i capelli in una treccia alla francese.
Una volta che tutte e
tre le ragazze erano pronte, scesero trovando il fedele Yuki che come sempre le
aspettava, una volta entrate in macchina Tenten non poté
fare ameno di pensare che quello era la fine di un ciclo e il principio di un
nuovo inizio, chi sa cosa le avrebbe riservato questo nuovo cammino.
Prima di scendere
dall’auto, si raccomandò ancora una volta con le sue amiche di non provare a
mettere piede nell’aula e poi si voltò verso l’università, facendo un gran
sospiro, mentre si avviò verso quest’ultima.
Ino e Sakura: INBOCCA
AL LUPO!!! (dissero urlando all’amica che ormai era già entrata nella
struttura)
Tenten era seduta ad aspettare il
proprio turno, mentre altri ragazzi discutevano la loro tesi, erain ansia aveva la salivazione azzerata, le
mani che gli sudavano e il cuore a mille … cavolo si doveva calmare… “fa
pensieri felici … pensieri felici” … proprio mentre si ripeteva quella frase
nella sua mente, ecco che la prima cosa che gli venne da pensare fu la mattina
che avevapassato con Sasori ma, cosa andava a pensare di certo quello non era né
il luogo, né tanto meno il momento di fare quel genere di pensieri “SONO UNA
PERVERTITA!!!”
Professore: TentenHigurashy!!!
Tenten era talmente presa da i suoi
pensieri, che non sera minimamente accorta del professore che la stava
chiamando.
Professore: TentenHigurashi
Professore: (rivolto
al commissario esaminatore che l’assisteva) Sembra che la signorina non ci sia.
Ragazzo: guarda che
penso che stiano chiamando te, se non ti muovi a rispondere ti mettono assente.
(disse scuotendo leggermente Tenten da una
spalla)
Finalmente la castana
si riscosse dai suoi pensieri, giusto in tempo per sentire il professore che la
stava facendo segnare come assente.
Tenten: NO! Professore sono qui, sono presente.
(disse avvicinandosi trafelata alla scrivana dove era seduta la commissione)
Professore:
finalmente signoria, si è degnata di rispondere, le ricordo che questa è la
discussione della tesi di laurea!
Tenten (facendo un piccolo inchino in
segno di scuse disse): mi scusi professore!
*****
Nel frattempo all’esterno
dell’università le ragazze tramavano in gran segreto …
Ino prese il
cellulare per chiamare Shisui: pronto, pronto
Shisui: ma chi è?
Ino: come chi sono io
è tutto pronto?
Shisui: ma io chi?
Ino: certe volte
dubito che tu sia un Uchiha! Comunque è tutto pronto?
Shisui si guardò introno, vedendo che Itachi stava ancora tentando di capire dove mettere i
festoni e Sasori attaccava i palloncini, Deidara continuava a gonfiare palloncini in sottofondo si
sentiva Obito dire.
Obito: la vuoi
smettere
Deidara: i palloncini non bastano mai.
Obito: smettila… e
vedi d mettere a posto il tavolo del buffet
Deidara: perché il malato d’amore non fa
niente? … (disse rivolto a Sasuke)
Shisui: si diciamo che siamo quasi
pronti.
Ino: a me non sembra,
l’importante è che quando arriviamo siete pronti, perché se non siete pronti,
noi non possiamo essere pronte
Shisui: Va bene faremo di tutto anche se
non ho capito niente, ma la piccola novellina?
Ino: È entrata già da
un’ora credo che tra un po' possa toccare a lei
Shisui: Ma come non siete dentro?
Ino: (arrabbiata) ci
ha tassativamente vietato di entrare per vedere la discussione, comunque credo
che tra un po' finisca …
Shisui: Ok! Allora vi aspettiamo. Vado
Anche se ancora dobbiamo capire come farete a portala qui facendola passare per
una sorpresa…
Ino: Lascia fare a
noi!
Così chiuse la
telefonata e facendo un lieve sorriso …
******
“WAU!” Tenten aveva le lacrime gli occhi ed era emozionatissima
ma, questa volta di felicità. La sua discussione aveva riscosso un interesse
talmente grande nella commissione da meritare l’applauso di tutti loro e come
voto non poteva mancare un bel 100 con lode. Il loro interesse per la passione
e descrizione dei particolari nel lavoro di fotografo e della sua esperienza durante
il tirocinio in una delle case di moda più ambite al momento aveva lasciato il
segno.
Ma la cosa che aveva
più colpito il presidente e la commissione fu l’opera che aveva scelto, il
primo scatto di un bambino che poi si rivelò un genio in quel campo. La passione
con qui aveva discusso la sua tesi li aveva immedesimati nella storia di
quell’attimo.
Così con una stretta
di mano e la consegna del più che meritato a detta della commissione attestato
di laurea per (TentenHigurashi)
Diploma Accademico di Secondo Livello nel corso di Fotografia indirizzo di
Tecnico Professionista come Picture Designer
Così fiera e
soddisfatta si allontanò dall’aula voltandosi per un’ultima volta e salutare
così quel luogo che l’aveva accolta per 5anni. Uscita dall’ateneo Ino la prese
per un braccio e Sakura per l’altro e la portarono verso l’auto di Yuki che
l’attendeva con una composizione di girasoli e qualche rosa rossa per l’occasione
e le due amiche le misero la ambita corona d’alloro ... Dopo di che la spinsero
in auto facendo partire Yuki a tutto gas …
Tenten: Qualcosa è cambiato? (Disse
pensierosa)
Ino: Ma cosa dici!
Effettivamente
nell’attesa Ino e Sakura erano andate a cambiarsi, Tenten
stava più che bene con il suo tailleur era perfetta e quel tacco 12cm ormai le
donava moltissimo, poi comunque non avrebbero avuto modo di farla cambiare. Per
arrivare al quartiere di Shinjuku, avevano detto a Yuki di fare il giro lungo
che passasse per casa loro ed in più evitando di far capire a Tenten la variazione del percorso, lei e Sakura avevano
deciso di comprare una bottiglia di champagne per brindare alla salute della
loro Tecnica Professionista …
Ino: WUUUU!!! Evviva
per la nostra amica Professionista!!!
Sakura: E per il suo
duro lavoro complimenti dolce Ten …
Tenten era felicissima e continua a
brindare ma, da quella mattina i suoi pensieri non facevano altro che ritornare
a quei momenti e non averlo visto neanche fuori l’università le aveva messo una
tristezza addosso che non credeva potesse essere così forte. Ora che i pensava
nessuno si era fatto vedere!!!! … Possibile che l’avevano dimenticato? …
Sakura: Ehi! Laureata
come ti senti ..
Tenten: (Sorridendo)
Libera!!! …
Ino non perse tempo
subito bendò l’amica senza dire nulla e Sakura la tirò fuori così seguite dallo
stesso Yuki la spinsero nel grande androne di quell’enorme palazzo dal quale
Sakura ed Ino non potevano che rimanere stupite …
Tenten: Ragazze… ora mi state facendo
paura, per entrare in casa c’è bisogno di tutto questo, capisco la piccola
festicciola ma non c’era bisogno di bendarmi!
Ino e Sakura con Yuki
vicino non risposero, fin quando finalmente l’ascensore non si aprì le luci
erano completamente spente così lasciarono Tenten in
balia del buio e silenzio che la circondava … Tenten
muovendosi a tentoni nel buio non sentì più le braccia delle sue amiche e
neanche la loro vicinanza così, pano mettendo le mani avanti a sé continuò a
muoversi ma, andò a sbattere contro un pilastro che era sicura in casa non
avevano allora lì cominciava a chiedersi dove cavolo era …
Tenten: Ragazze… basta scherzi, non
lasciatemi sola in balia di questo luogo oscuro, dove si celano ladri e
stupratori!!!
Solamente allora
pensò bene di levarsi l benda ma, comunque era ancora tutto buio il tempo di
voltarsi verso una vetrata che dava sull’enorme quartiere di Shinjuku, tutto
era pieno di luci e insegne e tutto cambiava da quella prospettiva, si rese
conto che davvero quella non era casa loro. Poi improvvisamente una flebile
luce emanate da lampadine messe tutte intorno ai vari perimetri della casa la
fecero voltare vedendo che erano presenti proprio tutti, per il suo grande
giorno, Ino e la dolce Sakura-chan avevano in mano
una torta enorme con su scritto Sei Una grande Tenten
ed in un angolo una piccola pergamena disegnata sopra e dentro scritto AUGURI!. Erano tutti lì che le sorridevano e applaudivano al
suo grande successo e lei quando Itachi le si
avvicinò con un enorme composizione di rose rosse contornata da gerbere del
medesimo colore mise una mano avanti alla bocca e cominciò a piangere per le
forti emozioni provate in quella giornata, così di slancio abbraccio il suo
capo che le consegnò il cesto e le disse complimenti Tenten
da tutti noi!!!
Poi le luci si
accesero rivelando una stanza piena di palloncini festoni e luci tutte rosse
per l’evenienza ed un tavolo pieno di leccornie di tutti i tipi dal dolce al
salato, e fu lì che tutti le dissero …
…: AUGURI! TENTEN!!!
Si guardò intorno e
notò che c’erano proprio tutti compreso lui … Sasori
che le si avvicinò piano e seducente, mai possibile che tutto il giorno non
aveva fatto che pensare a lui a credere che non l’avesse neanche preso in
considerazione quella giornata così importante per lei ed invece nulla poteva
essere di più falso, arrivato avanti le disse …
Sasori: Complimenti tirocinante, mi
hanno detto che sei stata strepitosa ma, io ne ero già consapevole non potevo
aspettarmi di meno dalla mia allieva …
Le diede un dolce
bacio sulla guancia e una sola rosa blu, la fece rimanere sorpresa e
semplicemente lui le disse …
Sasori: La dedico alla tua tesi,
discussa su una fotografia che conosco molto bene …
Tenten gli sorrise annusandola per
nascondere il viso leggermente rosso e disse abbracciandolo …
Tenten: Grazie! …
Poi voltandosi verso
glia altri facendo scendere lacrime d’emozione
Tenten: grazie a tutti voi!
******
Dopo l’emozione
iniziale si era creato uno strano imbarazzo … insomma che diavolo stava succedendo
sembrava che in quella stanza stava cominciando a scendere un gelido, pesante e
intenso silenzio e tra Sasuke e Sakura c’era
una strana tensione, tutti e due si ostinavano a non rivolgersi neanche uno
sguardo. Tenten osservò l’amica con uno sguardo di rassegnazione
e poi fece un sospiro, Sakura quando ci si metteva sapeva essere più testarda
di un mulo, anche se … la castana si voltò verso Sasuke
anche lui non ne era da meno. Tenten diede una
leggera gomitata ad Ino che era seduta accanto a lei, la bionda si voltò e si
guardarono capendo la situazione e così Ino per smorzare quella situazione
disse.
Ino: perché non
facciamo un gioco, si chiama verità o bugia.
Shisui: ok mi piace, come si gioca?
Ino: Sakura-chan sa le regole.
Sakura (sbuffando,
perché non le andava proprio di giocare disse): ognuno dice due storie, una è
la verità, l’altra è una bugia, chi indovina quella vera il bugiardo paga
pegno.
Sasuke (guardandola negli occhi disse):
ok comincio io! Una sera ho chiesto alla mia ragazza di venire a Parigi con me
ma, lei non mi ha risposto.
Sakura: ma per
piacere! La seconda non è vera… io ti ho risposto!
Sasuke: Già è vero mi ha risposto “OH”!
Ino: forse è meglio
cambiare gioco.
Sakura: ma no… Ino
perché, fallo parlare, tanto scommetto che non è finito qui il suo discorso.
Sasuke: ora sei ridicola!
Sakura: secondo me
sei tu quello ridicolo!
Sasuke (assottigliando gli occhi): come?
Sakura: hai capito
bene!
Sakura alzandosi
furiosa disse …
Sakura: La verità è che
ti avevo chiesto del tempo per pensarci un po' su ma, tu come al solito poni
subito delle conclusioni TUTTE TUE affrettate ed inconcludenti …
Sasuke: Scusami se volevo inviarti per
avere la compagnia della ragazza che mi piace. Comunque hai detto che ai
bisogni di tempo, ok d’accordo ti lascerò i tuoi spazi…
Sakura (allontanandosi
e uscendo fuori al terrazzo): ARROGANTE … FIGLIO DI PUTTANA!!!
Sasuke (seguendola): NON VUOI STARE CON
ME?!
Sakura: STARE CON TE …
GUARDACI STIAMO INSIEME DA NEMMENO 3 TESTTIMANE E Già STIAMO LITIGANDO!
Sasuke: sì! Noi siamo così, noi
litighiamo tu dici a me che sono un arrogante figlio di puttana e io dico a te
che sei una rompi coglioni … e lo sei il 99% delle volte e non ho paura di
offenderti, tanto ti bastano 2 minuti di recupero per passare alla rottura di
coglioni successiva. (disse voltandosi e appoggiandosi al parapetto del terrazzo)
Sakura (con le
lacrime agli occhi): e allora?
Sasuke (si voltò verso di lei): e allora
non sarà facile, anzi sarà molto difficile e dovremo lavorarci ogni giorno ma,
io voglio farlo perché voglio te! Io voglio tutto di te, per sempre ogni giorno
della nostra vita! Vuoi fare una cosa per me, prova ad immaginare la tua vita
tra 30, 40 anni come sarà? Se non ti vedi con me … vai te ne sei andata una
volta, sopravviverò anche alla seconda ma, non scegliere la strada più facile.
Sakura: quale strada
facile … non esiste una strada facile! (disse fra le lacrime) …e se fosse tutto
qui, se ci fosse solo questo nella nostra storia?
Sasuke: perché quale altra storia vuoi …
quale?
Sakura: non lo so io …
Sasuke(la fermò per le spalle e la guardò
dritta negli occhi):CHE COSA VUOI SAKURA … COSA VUOI? Perché sono stanco di
cercare di indovinarlo … CHE VUOI? … io lo so che cosa voglio perché lo sto
stringendo fra le mie mani adesso … e tu? Tu lo sai quello che vuoi, perché e
meglio che me lo dica ora se non sono io!
Sakura: …
Sasuke: Cavolo … perché non parli?
Sakura: … Ti amo! …
Oh Mio Dio, mi è uscito dalla bocca di slancio come un bumerang, io … io … ti
amo davvero io ti amo e ho cercato di non dirlo mi, sono sforzata tanto di
reprimerlo e ignorarlo e non dirlo, perché le cose stanno andando così bene tra
di noi e dirlo così ad alta voce avrebbe reso tutto così reale e avevo paura, perché
solitamente io riesco sempre a rovinare tutto … e poi tu hai detto questa cosa
di Parigi e io sono entrata nel panico
ma, ora lo dotte io… ti amo, tu sei dentro di me, tu sei come una malattia è
come se fossi contagiata da SasukeUchiha e non riesco a pensare a niente e nessun altro, non
riesco a dormire, respirare, non riesco a mangiare e ti amo, ti amo in ogni
momento, di agni minuto, di ogni giorno e io… io amo te, Dio mi sento bene
anche solo a dirlo ed è solo Ti Amo!
Sasuke la guardò stupito, cacchio se ne
era reso conto solo ora effettivamente che loro non se lo erano mai detto così
apertamente, ed era questa omissione che li aveva fatti entrare nel panico e dubitare
ma, ora che se lo era sentito dire … gli piaceva…e sì gli piaceva, la tirò delicatamente
per un polso e la strinse forte a lui.
Sasuke: sai che ora che mi hai detto
questa cosa non ti farò andare più da nessuna parte!
Finalmente i due
piccioncini avevano fatto pace, quindi tutti si erano più rilassati dopo la
situazione d’imbarazzo iniziale , la festa aveva preso
una piega più leggera, si parlava del più e del meno bevendo cocktail e
mangiando i vari stuzzichini che erano stati preparati appositamente per la
festa, quando Obito chiese…
Obito:
allora Ten-chan ora che finalmente hai la laurea cosa
intendi fare?
Tutti i presenti si voltarono verso la castana, che aveva appena dato
un morso ad una tartina e non fece neanche in tempo a mandare il boccone giù
che si ritrovò ben 8 paia di occhi puntati su di lei, si sentiva in imbarazzo e
sotto pressione… non sapeva neanche perché in realtà stesse esitando così tanto
a rispondere insomma sapeva perfettamente cosa fare, in tutti quegli anni non
aveva parlato d’altro che di voler andare a fare il master in America, il suo
sguardo in automatico si spostò sul rosso che era seduto vicino a Deidara “perché ora guardo lui?”, fu la voce di Shisui a riscuoterla.
Shisui: che domanda stupida cugino, lo sanno
tutti che la nostra novellina vuole andare in America, giusto?
Tenten: (deglutendo) … mmh…mmh… (dopo questo semplice cenno d’assenso chiese,
alzandosi) Dov’è il bagno?
Shisui: prima porta a sinistra! (disse indicandole la direzione da seguire)
Si alzò e si diresse verso la porta indicata dal moro, più che
avviarsi si teletrasporto in quella stanza che il quel momento vedeva come
ancora di salvezza verso quella che riteneva una conversazione scomoda.
Tenten (chiudendosi la porta alle spalle e
appoggiandosi a quest’ultima scivolando a sedere sul pavimento) “ma che mi
prende insomma, io voglio ancora andare in America! È ancora quello il mio
obbiettivo!”
Ma allora perchéil pensiero di andare via e allontanarsi da lui gli faceva
stringere il cuore in una morsa, sentì bussare alla porta e …
…: tutto ok?
Tenten “che cavolo, perché sembra che abbia
il radar”
Tenten (si sistemò velocemente e si decise
ad uscire): si tutto ok!
Sasori la guardò dubbioso, poi la prese per
un braccio e l’unica cosa che disse fu
Sasori: vieni con me!
Entrarono in una camera a caso, il rosso chiuse la porta poi…
Sasori: chiudiamola qui ok?
Tenten (lo guardò con aria perplessa): cosa?
Sasori: questo gioco assurdo!
Tenten: perché?
Sasori: …
Lui non disse nulla la baciò semplicemente, un bacio lungo passionale
ma, lei si distaccò da quel piacevole contatto guardandolo con aria stupita da
quel gesto.
Tenten: cos’era quello?
Sasori: non è quello che vuoi? (disse imprigionandola tra il proprio corpo e la porta della
cabina armadio alle loro spalle)
Tenten si perse nel suo sguardo, e quel
profumo …sì era decisamente menta… l’inebriava totalmente e ogni singola
molecola del suo corpo gli continuava ad urlare che Sì! era decisamente quello
che voleva ma, il suo cuore gli urlava che non era solo quello lei voleva di
più, non una semplice notte dove il giorno dopo sia lui che lei non ricordavano
assolutamente nulla di quello che era successo ma, tutto lei voleva tutto,
quindi anche se di mala voglia lo spinse via e disse …
Tenten: no! Non è quello che voglio
(concluse dicendo andando via e lasciandolo solo nella stanza)
Fine Flash Back
Tenten
guardava fuori dal finestrino, completamente persa nei suoi pensieri ascoltando
la musica delle sue cuffiette, non si era accorta che Ino per tutto il tempo
non aveva fatto altro che parlarle ma, lei non aveva ascoltato neanche una
parola di quello che le stava dicendo.
Ino: Teeen… ma mi stai ascoltando o no? (disse con tono innervosito, scuotendo l’amica per farsi
notare)
Tenten: eehh… (si
tolse una cuffietta confusa, guardando l’amica con aria perplessa) … hai detto
qualcosa?
Ino: qualcosa? Sto parlando da ore.
Tenten: scusa non ti ascoltavo
Entrambe furono riscosse dalla voce dell’hostess…
Hostess: Informiamo i gentili passeggeri che stiamo per cominciare la
discesa, quindi siete pregati di riposizionare i sediolini in maniera corretta,
chiudere i tavolini e allacciare le cinture, in oltre da questo momento non
sarà più possibile utilizzare la toilette, grazie per la cortese attenzione!
Ino: finalmente non ne potevo più di stare seduta! (poi
si volto verso la castana) ma si più sapere che hai, è da un po' che sei
pensierosa e strana.
Tenten: niente è tutto ok!
Non sapeva perché ma, dopo aver detto quelle parole guardò verso Sasori che era seduto qualche fila più aventi di lei, da
dopo la festa non avevano parlato più o meglio avevano parlato ma, solo ed
esclusivamente di lavoro per tutto il resto del tempo non aveva fatto altro che
cercare di non restare mai solo con lei, e dire che quando lo aveva fatto lei
si era arrabbiato. Forse le cose dovevano andare così, meglio chiuderla lì in
maniera tale da smettere di soffrire per entrambi sperava, ma Sasori soffriva di questa situazione??? … Non si diede mai
una risposta perché erano arrivati … o forse non voleva scoprire cosa c’ era dietro quelle reazioni improvvise di Sasori e delle sue erano entrambi colpevoli per quelle
situazioni che si creavano puntualmente quando erano soli …
*******
Shisui: finalmente siamo in
albergo! (esclamò stiracchiandosi)
Erano tutti riuniti nella hall dell’albergo Itachi
stava parlando con la ragazza alla reception per il check-in, e loro stavano
aspettando, ovviamente non ci sarebbe voluto molto già parte dello staff era
arrivato in questo stesso hotel qualche giorno prima loro.
Itachi: ok queste sono le chiavi delle
vostre stanze, (disse distribuendo ad ognuno di loro la chiave) domattina vi
voglio tutti pronti alle 08:00! Ci siamo capiti?! (disse
guardando Tenten)
Tenten: perché guarda me capo?
Itachi: perché sei l’unica che fa sempre
tardi, ora andate a sistemarvi, fino a domani mattina non vi voglio vedere! (disse avviandosi in camera sua)
Si stavano avviando tutti in camera loro, quando Sasuke
prese Sakura per un polso portandola verso la usa stanza.
Sakura: veramente la mia camera è la 128. (disse
guardandolo perplessa)
Sasuke: ci tieni tanto a dormire tutta sola?
(chiese aprendo la porta e trascinandola in stanza con
lui, richiudendo la porta alle loro spalle)
Il mattino successivo dopo colazione, si riunirono tutti, Itachi e Sasuke spiegarono come
si sarebbero svolte quelle giornate.
Itachi: oggi ci sarà semplicemente la serata
di gala di apertura alla nuova stagione, ovviamente durante il giorno Obito e Shisui terranno la conferenza stampa per parlare della collezione
di questa stagione, Sasori e Tenten
andranno nella location dove si terrà la sfilata dei giorni successivi, per
accertarsi che tutta l’attrezzatura sia intatta ed in ordine per essere
montata. Charlie voglio una lista dettagliata di tutti gli ospiti di stasera e
dei giorni successivi.
Charlie: certamente signor Uchiha provvederò
a fargliela avere al più presto.
Itachi: bene, credo che per il moneto sia
tutto, ovviamente mi aspetto da ognuno di voi un lavoro impeccabile, sapete
tutti quanto questa settimana sia importante e cruciale, bene potete andare! (concluse congedandoli)
*******
La giornata era
passata alquanto lentamente per la castana, sarà stato il fatto che in quei
giorni i rapporti tra lei e il suo professore erano alquanto tesi e ritrovarsi
sola con lui a dover controllare e montare l’attrezzatura sul palco per le
sfilate che si sarebbero tenute solo il giorno dopo non era stato un gioco da
ragazzi. Era faticoso sembrava che stesse camminando su delle uova, sentiva
come se ogni suo singolo movimento venisse soppesato e giudicato … tirò un
sospiro di rassegnazione, sentiva di aver incasinato tutto con quel suo cavolo
di gioco…
Tenten (guardandosi allo specchio): … cosa
stai combinando?
Sapeva perfettamente che lei era capace di combinare solo disastri,
anzi erano la sua specialità ma, perché doveva farlo proprio con lui pensando a
tutte queste cose si dette un’ultima controllata pe vedere se il vestito era in
ordine e anche i capelli. La castana indossava un abito a due pezzi composto da
untop sheernock color carne con applique di un’ azzurro celo il top si
fermava di poco sotto il seno, la gonna era a vita bassa dove una cinta
argentata le fasciava la vita esaltata da strass e perline, la gonna proseguiva
poi morbida e larga dai tessuti di seta e tre strati superiori di chiffon sempre
azzurro celo, le scarpe a sandalo alte di colore argento, infine Tenten aveva lasciato i capelli completamente sciolti, al
polso indossava una fila di bracciali di varie dimensioni e fantasie e al lato sinistro
aveva optato per un bracciale rigido che girava più volte sul braccio. Si
riscosse quando sentì bussare alla porta della sua stanza.
Tenten: è aperto!
Sakura: Ten sei pronta?
Tenten: si! (disse
raggiungendo l’amica)
Sakura: wauu stai benissimo! (disse facendole un piccolo sorriso)
Tenten: anche tu, anche se è strano per Shisui fare un vestito così coperto (concluse facendo una
piccola risatina sarcastica ma, infondo capiva il perché lo stilista lo avesse
fatto)
Sakura indossava un abito di colore rosa sceck,
il corpetto ricamato florealmente con lo scollo a U, le maniche in ricamo
trasparente finivano sui tre quarti del braccio, in vita portava un cinturino
di raso rosa Noir, il ricamo continuava anche dopo il cinturino per poi dare
spazio al morbido tulle francese che terminava quel capolavoro, probabilmente l’abito
più coprente ed il primo che ShisuiUchiha avesse mai lavorato. La rosa aveva raccolto i
capelli in uno chignon basso con due ciuffi che ricadevano morbidi sui lati del
volto, aveva indossato solamente due semplici orecchini di perle, per concludere
non potevano le scarpe erano semplici come l’abito un decolleté lineare che
seguiva le forme del piede.
*******
Giornalista: Ed eccoci solo per
voi in diretta dal galà di inizio stagione, per la immancabile settimana della
moda parigina, come potete vedere ci sono già moti nomi noti tra, sportivi, attori
famosi, imprenditori e famosi stilisti di grandi case di moda
che calcano il tanto ambito tappeto rosso, la sala è un tripudio di glamour ed
eleganza ma, tutti sono in attesa solo di loro, (giovani, famosi ma soprattutto
mooolto SEXY).
Si sono fatti subito spazio nel mondo della moda con il loro stile
audace ed elegante.
Eccoli arrivare Shisui ed Obito Uchiha seguiti subito dopo dal nuovo volto della loro casa
di moda Ino Yamanaka che nonostante la sua giovane
età si è fatta subito notare dai due stilisti per il suo aspetto genuino, la
modella indossa uno degli splendidi abiti della collezione limitata dello
stilista ShisuiUchiha. L’abito
di Ino era corto fino a metà della coscia con un corpetto completamente in raso
rosso-vinaccio e il suo scollo a forma di cuore e proseguiva con la gonna in tulle
trasparente che sul bordo finale portava un ricamo francese a fiori.
Shisui (prendendo sotto braccio Ino, le
sussurra all’orecchio): agitata?
Ino: neanche un po'!!! (disse sorridente)
I tre ragazzi Appena scesi dall’auto si erano ritrovati in un tripudio
di flash, domande di giornalisti e fans urlanti e supplicanti di un autografo o
una foto in loro compagnia, i due cugini avevano cercato di accontentare quante
più ragazze possibili, fin quando non avevano raggiunto l’ingresso della sala.
Giornalisti: Shisui, Obito un’ultima foto!
I ragazzi si voltarono e fecero un’ultima foto con Ino tra loro due.
Giornalista 2: Ed ecco arrivare i due Fratelli Uchiha
dirigenti dell’omonima azienda che in questo momento è più che mai sulla cresta
dell’onda in quanto da anni legata al nome degli Hyuga
è riuscita liberarsi da questo legame fatto di malesseri dai racconti spezzati
arrivati fino a noi e quindi rinata a nuova vita. Ah! ecco … come non notare il
minore dei fratelli Sasuke accompagnato dalla sua
compagna Sakura Haruno che per un lungo periodo ha
fatto parlare di se su tutti i giornali e questo ha solamente animato le fans
più intrepide per il bel Sasuke non essendo più
single ma, ha anche invitato il resto delle persone che li seguono ad
incuriosirsi verso l’immagine della bella Sakura che intrepida ha rubato il
cuore del minore degli Uchiha ma, ha anche fatto
fantasticare sulla loro storia che ha superato difficoltà intense per poi
ritrovarsi riuniti anche dopo il tanto sparlare i maggiori di loro tifano per
questa coppia strepitosa, ora però non da meno l’interesse si volgerà ancor di
più sul fratello maggiore che con il suo alone di mistero e sharm
fa sognare e sperare in un legame con un approccio alla cenerentola come è
accaduto tra la Haruno e Sasuke.
Sakura si sentiva agitata, insomma non era abituata a tutta
quest’attenzione, d’improvviso senti la mano di Sasuke
intrecciarsi con la propria.
Sasuke(si avvicinò all’orecchi di Sakura e gli sussurrò):
Tranquilla!
Sakura non disse niente, strinse la sua mano facendo un piccolo
sorriso, anche a loro come i cugini chiesero un’ultima foto prima di entrare
nella sala.
*******
Sasori
si stava annoiando, la serata stava passando in maniera abbastanza monotona se
fosse stato per lui non ci sarebbe neanche venuto ma, Itachi
pretendeva che tutto lo staff fosse presente. Per non parlare del fatto che non
era riuscito a toglierle gli occhi di dosso, quel vestito le stava benissimo
ma, non era solo quello lei aveva sempre quella luce negli occhi (sorrise
mentre la guardava chiacchierare allegra con le sue amiche); anche durante la
giornata si era sempre ritrovato lì aguardarla ma, da dopo la sua festa di laurea aveva deciso di ridurre i
loro contatti al minimo indispensabile per fare un buon lavoro, sì era molto
meglio così Itachi come sempre aveva ragione si
stavano facendo coinvolgere da quella storia assurda.
Il rosso fu riscosso da una voce che lo chiamò…
Aiko: Sasori da
quanto tempo…
Sasori: non penso che ne sia passato così
tanto, dato che lavoriamo nello stesso posto. (disse
facendo poi un sorso di champagne)
Aiko: sì è vero… (gli si avvicinò,
carezzandogli un braccio continuò a dire) … ma prima passavamo molto più tempo
insieme, ti piaceva tanto giocare con me.
Sasori: già…
Aiko: ti va di divertirti come ai vecchi
tempi?
Sasori (guardando nuovamente verso Tenten) “forse è molto meglio così” (pensò, poi rispose):
non ho niente di meglio da fare!
Fu così che si allontanarono insieme verso un luogo moto più appartato
di quello.
Tenten stava chiacchierando con Ino e Sakura
di quanto tutto quello fosse effettivamente incredibile e di quanto fine a
qualche anno fa se lo avessero raccontato non ci avrebbero minimamente creduto
che potesse accadere, quando Shisui la prese sotto
braccio e disse.
Shisui: ragazze ve la rubo un momento vi
dispiace?
Ino e Sakura: certo che no! È tutta tua.
Shisui: bene novellina, vieni con me ti
voglio presentare una persona.
Tenten era alquanto interdetta, chi avrebbe
mai potuto essere, in fondo lei era una semplice fotografa nessun personaggio
dell’alta moda avrebbe potuto essere interessato a lei.
Shisui: Mr. Nathan Anderson come le avevo
detto lei è TentenHigurashi,
letteralmente una vera scoperta nel mondo della fotografia, Tenten
lui è Mr. Nathan Anderson il rettore del California Institute
of Arts.
O MIO DIO … era il rettore dell’università dove aveva sempre
desiderato andare non poteva crederci “Ok Ten…
calma…calma e sangue freddo puoi farcela”
Tenten: piacere di conoscerla Mr. Nathan Aderson.
Nathan: il piacere è tutto mio miss Higurashi,
Shisui mi ha parlato tanto di lei, non vedo l’ora di
vederla all’opera nella sfilata di domani sera, già ho avuto il piacere di
ammirare una delle vostre foto mi hanno detto che il manifesto della campagna
pubblicitaria col nuovo volto della casa di moda è stato ideato da lei.
Tenten: Sì! Sono lieta che le piaccia così
tanto! (Disse rossa in viso)
Nathan: sono impressionato che una ragazza così giovane abbia così
tanta passione e talento e poi con delle referenze così, sarò certamente lieto
di averla nella mia un’università. (le disse
compiaciuto)
Una volta che il signor Nathan Anderson si fu congedato Tenten non poté fare ameno di abbracciare Shisui.
Tenten: grazie, grazie, grazie!!!
Shisui: anche se mi piacerebbe prendermi
tutto il merito, non sono stato io ad organizzare il tutto.
Tenten separandosi dall’abbraccio lo guardò
incuriosita.
Shisui: e già, è stato il tuo professore.
Tenten: … Sasori …
Shisui: sì ci ha messo mesi per organizzare
questo semplice incontro, Mr. Nathan non è un tipo semplice da convincere e poi
non è avvezzo a partecipare a questi eventi, quindi forse è lui che devi
ringraziare, perché non vai a cercarlo novellina? (finì
sorridendole e facendole l’occhilino)
Tenten non se lo fece ripetere due volte,
lui aveva fatto tutto questo per lei, nonostante lei non facesse che combinare
casini e metterlo in situazioni scomode. Non poteva crederci perché dopo mesi
che lavoravano insieme riusciva a stupirla sempre.
Tenten: Capo? (disse
picchiettando sulla sua spalla per attirare la sua attenzione)
Itachi, stava discutendo con uno degli
innumerevoli ospiti a quella serata, quando si sentì chiamare dalla castana, si
voltò verso di lei e disse…
Itachi: Sì?!
Tenten: mi dispiace disturbarla mentre è così
occupato… (disse facendo un piccolo inchino per scusarsi anche con le persone
con qui Itachi stava parlando) …ma, per caso non è
che ha visto Sasori in giro?
Itachi: No, non mi sembra! (Disse
guardandosi intorno)
Tenten: grazie e scusate ancora (disse in
fine andando via per continuare la sua ricerca)
Capitolo 35 *** Bienvenue à Paris Seconda Parte ***
Capitolo 35
Bienvenue à Paris
Seconda Parte
Il luogo più appartato che erano riusciti a trovare era il
bagno delle donne, Sasori si era assicurato di
chiudere la porta per evitare intrusioni ed ora erano lì nel vortice della
passione più totale.
Aiko: aahhh…aahh… siiiSasori
non ti fermare ti prego!!!
Sasori continuava a spingersi in lei senza
fermarsi, con spinte sempre più forti e profonde, toccandole e baciandole il
seno, e fu lì che all’apice del piacere disse ...
Sasori: aahh…Tenten!!!
Buttò indietro la testa per sentire tutto quel piacere che
fuoriusciva pensando a lei, praticamente era stato puro sesso virtuale non
ricordava quando ma, aveva già vissuto quella situazione “maledizione, non
posso credere dell’effetto che riesce a darmi il solo pensarti” Aveva ancora la
sua immagine nella testa mentre sia lui e sia Aiko si
vestivano e davano una sistemata. Una volta che ebbero finito la ragazza gli
chiese…
Aiko: Sai … io non capisco proprio
cos’abbia di tanto speciale quella lì.
Sasori: Se hai finito di rivestirti puoi
anche tornare alla festa. (disse secco)
Tenten aveva cercato ovunque e chiesto a
chiunque, possibile che fosse già andato via, quando in prossimità dei bagni
vide uscire Aiko e Aiko
vide lei così per puro divertimento quest’ultima si avvicino a Tenten e le disse sorridendo.
Aiko: Sai spero che tu e le tue amiche vi
stiate divertendo almeno quanto mi sto divertendo io.
Disse solo quello per poi andare via, Tenten
non capì a cosa si riferisse poi vide uscire dal bagno anche lui e… NO! Non
poteva essere era … davvero successo quello che stava pensando? Cosa si poteva
aspettare da uno come lui, lo aveva sempre fatto cosa gli dava il diritto di
credere che non avrebbe potuto farlo ancora, solo perché avevano flirtato un
po', d’altronde era stata lei ad oltrepassare quel limite che lui aveva masso,
lei lo aveva accettato e poi superato quindi …
Sasori “Cazzo!” Pensò tra tutte le persone
che poteva incontrare perché proprio lei e poi cos’era quel senso di colpa che
gli attanagliava lo stomaco, non era la prima volta che si faceva una sveltina
nel bagno delle donne ma, lui non disse nulla semplicemente le passo d’avanti
per tornare in sala. Tenten “non piangere … non
piangere ...non piangere” continuava a ripetersi stringendo i pugni ma, senza
notare che nello stesso momento Sasori stava facendo
la stessa cosa per il proprio senso di smarrimento e di colpa che aveva nei
confronti di quella ragazza che continuava a sconvolgerlo.
******
La serata era stata fin troppo lunga, tutto quel parlare,
quelle domande, quelle foto … una vera rottura di coglioni e poi i piedi gli
facevano un male tremendo per non parlare del giorno successivo, lo avrebbe
aspettato un’altra luuuungha giornata partendo dalla
mattina col sistemare tutti gli abiti della sfilata farli rinfrescare alla
lavanderia e farli stirare uno per uno, ovviamente lui sarebbe stato presente
in ogni fase insomma chissà quegli animali come avrebbero trattato i suoi
bambini, poi avrebbe proseguito con le prove ed infine la sfilata, ovviamente
il tutto si sarebbe concluso non prima delle 03:00 di notte.
Era finalmente arrivato al piano della sua camera si stava
avvicinando quando vide una figura rannicchiata vicino alla porta di
quest’ultima.”Tenten? “ Pensò dubbioso …
Shisui: hey che
cavolo ci fai seduta qui novellina?
Tenten (alzando la testa verso il moro): mi
daresti asilo politico?
Shisui: ma che ti è successo? (chiese vedendola effettivamente che era alquanto sconvolta)
Tenten: oh nulla di che ho dimenticato le
chiavi in camera e non c’è più nessuno giù alla reception e non so come fare.
Shisui capì che effettivamente la ragazza
non aveva mota voglia di parlare quindi disse semplicemente ...
Shisui: ok dai entra!
Appena entrati incamera Shisui era
andato in bagno per cambiarsi eTenten si era stesa
sul letto.
Shiusi: alla fine hai ringraziato Sasori?
Tenten: …si può dire di sì …
Non le andava di parlare si sentiva una stupida, solo per
aver provato della stupida gelosia tanto loro non erano niente e non lo
sarebbero mai stati perché pensare di avere qualche specie di diritto.
Quando il ragazzo uscì finalmente con pigiama Tenten non poté fare ameno di ridere.
Tenten: ahahahahaah
ma dai tu davvero indossi quel coso tutte le notti?
Shisui: come osi ridere del mio pigiama guarda
che è di gran classe e poi a me piace sentirmi in ordine pure quando dormo, in
ogni caso anche se lo hai offeso con le tue risate … del tutto in opportune
tieni indossa questo (disse porgendola una camicia di uno dei suoi pigiami) …
di certo non puoi dormire con uno dei miei abiti, punto primo lo sgualciresti
tutto, punto secondo per quanto siano assolutamente perfetti non sono fatti per
dormire e staresti scomoda.
Tenten (prendendo l’indumento dalle mani di
Shisui): grazie!
Finalmente erano entrambi a letto ma, Tenten
non ne voleva sapere di prendere sonno insomma erano successe troppe cose e poi
era staro dormire con una persona accanto c’è insomma lei in vita sua aveva
dormito solo con Neji oppure con le sue amiche e ora
si ritrovava con lui…
Tenten: Shisui …
Shisui:…
Tenten: Shiusi …
Shisui: …
Tenten: Shisui
stai dormendo …
Shiusi: secondo te una persona con gli
occhi chiusi che non ti risponde quando lo chiami cosa piò mai fare?
Tenten: meditazione?
Shisui: scricciolo sai quanto io adori il
fatto che … (sbadigliando) … tu sia piena di vitalità ma, detto moto
sinceramente sono stanco, sono le 03:30 e domani ci spetta una lunga giornata
quindi dormi (concluse voltandosi dal lato opposto e tentando di
riaddormentarsi)
*****
Itachi: dove sono Shisui
e Tenten??? (chiese a
Charlie che era seduta accanto a lui)
Charlie: non saprei signor Uchiha,
ho chiesto più volte alla receptionista di chiamarli
ma, nulla nessuno dei due risponde.
Itachi si massaggio il dorso del naso
facendo un sospiro pensante non era neanche il secondo giorno e già c’era
qualcuno che dava problemi, in fine si rivolse ha cugino e Sasori.
Itachi: cortesemente, potreste andare a
cercarli e dirgli di muoversi. (chiese con tono
perentorio)
Obito: ora gli devo fare anche da badante a quel demente. (concluse alzandosi e andando via)
Intanto nella camera di Shisui …
Shisui: sapevo che mi avresti fatto fare
tardi …. (continuava a ripetere mentre si lavava i
denti e pettinava contemporaneamente)
Tenten: Io?! Ma se tu russavi fino a cinque
secondi fa!
Shisui: Allora se io russavo perché non mi
hai svegliato?
Tenten: non sono una sveglia, e devo pure
ancora andare a chiedere la mia chiave per andare vestirmi, il capo mi ammazzerà!
(Disse in preda al panico)
Intanto Sasori e Obito stavano
tentando di capire dove potevano essere finiti quei due imbranati a detta loro,
avevano provato a cercare un po' in giro ma, senza risultati quindi decisero di
provare ancora una volta di vedere nelle loro stanze avevano già provato nella
stanza di Tenten nulla quindi ora stavano andando
verso la camera di Shisui.
Stavano per bussare quando al porta si aprì avanti a loro
rivelando una Tenten con i capelli sfatti ed indosso
solo una camicia di pigiama decisamente troppo grande per lei…
Tenten stava uscendo per recarsi alla
reception a chiedere la chiave della propria camera ma, una volta aperta la
porta si ritrovò d’avanti un Obito e Sasori
tremendamente perplessi e sorpresi di trovarla lì ed in quelle condizioni poi,
si fissarono ancora per alcuni minuti quando la voce di Shisui
li riscosse.
Shisui: novellina siamo in ritardo che ci
fai ancora …. OH!!!
Tenten non riusciva a dire assolutamente
nulla si sentiva lo sguardo di lui addosso sicuramente in quel momento si stava
domandando cosa ci facesse lì scalza e con addoso
solo una camicia poi finalmente si decise a dire…
Tenten: …io…
Shisui: raga è
una storia buffissima se ve la raccont …
Non riuscì a finire perché vide la piccola e dolce novellina con
gli occhi lucidi e da questi ultimi far fuori uscire calde lacrime, era ferma
immobile con i pugni chiusi ed il volto rosso fino al midollo, aveva rilasciato
tutto lo stress di cuoi giorni proprio in quel momento e poi ecco chi lei
riteneva più importante che li aveva trovati in una situazione sconveniente ma
, del tutto innocente Shisui pensava che forse si
stava rendendo conto di essere vista per quella che non era e se fosse davvero
così allora Sasori era davvero un’imbecille, così si
fece avanti e disse …
Shisui: Siamo in ritardo lo sappiamo ma
abbiamo fatto tardi ieri per mezzo della festa!
Obito: … anche noi eravamo alla festa e in tanti anni non ti
ho mai visto arrivare in ritardo in particolare per questi eventi (disse
guardandolo scettico)
Shisui non aveva altre risorse le loro
motivazioni potevano sembrare tutte scusanti in quello stato non erano per
nulla credibili quando però Sasori continuò …
Sasori: I vostri retroscena in questo
momento non ci interessano (disse con tono stoico) … Ma c’è Itachi
che sta dando di matto …
Tenten sentì che di peggio non potesse
esserci eppure una parte di lei sarebbe dovuta essere contenta visto come
l’aveva trattata il giorno prima dopo la sua piccola “ricreazione” con Aiko, invece quel tono distaccato e completamente vuoto di
emozioni le attanagliava il cuore, non voleva lasciare che Shisui
venisse tirato in mezzo ad una storia non esistente ma, avrebbe tanto voluto
uscire da quella situazione assurda …
******
Shisui guardando prima con preoccupazione Tenten e poi con aria offesa Sasori
disse … guardandolo negli occhi …
Shisui: Tentenvà a recuperare la chiave che non sei riuscita ad avere
ieri e dì a mio cugino che saremmo subito lì
Così con una mano sulla spalla Tenten
sentì come un senso di protezione e liberazione da parte dello stilista che
ringraziò con tutto il cuore silenziosamente, così passando in mezzo ad Obito e
Sasori che continuava a guardare fisso Shisui andò via alla reception, rimasti soli Shisui continuò …
Shisui: Devi dirmi qualcosa? … (chiese
rivolto a Sasori)
Quest’ultimo strinse i pugni non voleva essere così
presuntuoso da ritenersi in diritto di fare giudizi in particolare dopo la sera
precedente e come lui e Tenten avessero chiuso il
loro rapporto “platonico” ma, proprio non riusciva ad accettare la vista di lei
con solo una camicia del pigiama di Shisui a coprirla
e insieme in quella stanza … Sapeva e sentiva perfettamente che quella
situazione non era come la vedeva lui ma non poteva riuscire a non essere
comunque geloso???? “NO” si rifiutava di accettare quel sentimento
Sasori: …
Shisui: Ora capisco perché ieri Tenten non è rientrata in camera… Era a pezzi tanto da non
riuscire a prendere sonno …
Sasori: …
Obito: Shisui …
Obito avrebbe voluto fermare la parlantina del cugino perché
sapeva benissimo come sarebbe potuta finire quella situazione …
Shisui: Sai Sasori
… Non credevo che saresti arrivato a tanto pur di possedere una donna
(continuava a guardalo con aria di sfida)
Sasori assottigliò i suoi occhi per
comprendere meglio l’ allusione che stava facendo il
suo compagno di lavoro
Shisui: Sai Tenten
è davvero bellissima ma, c’è molto di più …
Sasori: Tu vuoi farmi una morale su come
debba comportarmi con le donne …
Shisui: Io potrei farti una morale su te
stesso …
Shisui era furioso conosceva la natura dei
sentimenti e delle varie situazioni che si erano venute a creare tra i due ma, Sasori non era ancora pronto ad affrontare tutto questo si
continuava a convincere di non provare nulla per quella (dolcezza) ma, sapeva
benissimo che non era così questo lo faceva incazzare così continuò …
Shisui:
Se fai piangere una donna come Tenten allora vuol
dire che non hai sentimenti che non sai provarne o non vuoi provarli (disse
provocatorio), certo quel matrimonio ti può aver segnato ma, Tenten è pura è una ragazza genuina, innamorata (aggiunse
con impeto maggiore)
Sasori: Innamorata? … ( Sasori guardò per un attimo fuori dalla finestra) …
anche se fosse così non l’ho chiesto io …
Shisui strinse i pugni per non colpirlo in
viso ma chi si credeva di essere un Dio in terra, per quante ne avesse avute
continuava per la sua strada. Tenten era diversa
dalle altre non meritava tanta sofferenza ma, se lei era troppo accecata
dall’amore e l’amico credeva di essere sopra le righe allora ci avrebbe pensato
lui a fargli aprire gli occhi
Shisui: Tu no capisci nulla delle donne …
Sasori: (guardandolo con astio) Già! Sembra
però che tu sia pronto a consolarle …
Obito guardò quella scena atterrito … La situazione stava
degenerando così Shisui spintonò indietro Sasori che non reagì prendendolo in seguito per il colletto
della camicia, lo guardò con rabbia
Shisui: NON SIAMO TUTTI COME TE! COSA HAI
CHE NON VA’? HAI PAURA DI SCOPRIRE COSA C’ E’ DIETRO QUELL’ARIA SPAVALDA. PRIMA
LA FAI INNAMORARE E POI TI SCANSI, SEI SUBDOLO E CATTIVO
Stava per tirargli un pugno in pieno viso mantreSasori continuava a non muoversi. Entrambi i cugini
notarono lo sguardo perso del rosso che la piccola stagista l’avesse mandato
completamente in confusione in quel momento era solamente una conferma,
d’altronde per quante provocazioni (da parte di entrambi) e situazioni intime Sasori non riusciva a farla passare come una semplice
scopata, insomma ci teneva anche aCharlie ma questo non gli aveva impedito di possederla anche se oggi un
po' sene stava pentendo, per quella piccoletta però i suoi modi cambiavano era
completamente preso da lei, poi improvvisamente tutto si fermò, Itachi, Sasuke, Ino, Sasuka e Tenten ritornata con i suoi
vestiti sentendo le urla dalla stanza entrarono
Itachi: Che cosa sta succedendo ( Disse con tono secco e deciso)
Shisui lasciò andare Sasori
che compostamente si riaggiustò la camicia aveva uno sguardo vuoto e non fece
neanche caso agli altri …
Sasori: E’ colpa mia! Ho azzardato ipotesi
sbagliate e abbiamo avuto una discussione
Disse guardando unicamente verso Itachi,
Shisui non ne rimase sorpreso Sasori
poteva essere davvero uno STRONZO con i sentimenti anche i suoi stessi
sentimenti ma, aveva anche una forte stima per i due cugini e sapeva essere
altrettanto autocritico ovviamente questo al cugino maggiore non poteva
fregargliene di meno.
Itachi: Non è questo il punto. Tenten chiudi la porta!
Tenten non se lo fece ripetere due volte
aveva combinato come sempre un bel casino “maledizione”
Itachi: Bene! Sono le 8.45 io non ho
nessuna intenzione di sapere perché tu e la signorina Higurashi
non vi siate presentati in orario stamattina né tantomeno perché ho ritrovato
la stessa giù in reception con indosso solamente la camicia del tuo pigiama,
ancora di meno quello che poteva succedere in questa stanza. Non ho intenzione
di giustificare il vostro poco rispetto nei confronti del vostro stesso lavoro
e ancora di più quello per gli altri, le questioni personali devono rimanere
tra queste mura o quelle di casa siamo qui per lavoro non è una gita
scolastica, quello che avviene al di fuori dell’orario lavorativo non m’importa
ma sappiate che TUTTI siete delle figure pubbliche e se non riuscite a
sopportare certe situazioni o la pressione lavorativa allora siete liberi di
tornarvene a casa nessuno vi obbliga a rimanere. Oggi mi avete davvero per la
prima volta deluso … tutti … Ora finitela con le stronzate e andiamo che
abbiamo solamente due ore per sistemare gli ultimi preparativi per stasera.
Così uscendo dalla camera Itachi
finì la discussione già di per sé era snervante quella situazione in più ci si
metteva di mezzo la non collaborazione da parte del team, sbuffò a quel
pensiero allentandosi di poco il nodo della cravatta, a volte si chiedeva se
fosse un buon capo se, meritava dei riconoscimenti se, il suo essere così
accondiscendente con i capricci dei cugini o i loro litigi e le scappatelle
dell’amico con i tre quarti delle modelle dell’azienda gli desse modo di capire
se stesse riuscendo a rendere il loro lavoro omogeneo, insomma bastava guardare
il suo fratellino che aveva tanto rinnegato non solo quel lavoro ma, persino il
proprio cognome per poi trovarselo lì a lavorare con lui per avere paura di
svegliarsi e magari ritrovarsi con solamente della sabbia in mano . Mah … “al
diavolo” pensò, in quel momento doveva concentrarsi solamente a quella
settimana il resto si sarebbe visto poi …
******
Sakura si stava godendo un po' di riposo mentre Ino era in
sartoria per gli ultimi ritocchi all’abito di spicco della serata e Tenten era presa con il montaggio di tutti gli attrezzi da
lavoro, così lei aspettava che Sasuke potesse avere
anche solamente un minuto di stacco dai fotografi o intervistatori ma, fino a
quel momento nessun messaggio e quando era così era inutile anche solamente
chiamarlo perché comunque aveva il cellulare spento.
Ed era proprio in questi momenti che si sentiva un po' fuori
luogo quando Sas’ke non era accanto a lei, anche se
ogni tanto doveva sfuggire a qualche paparazzo o giornalista che tentava di
fargli domande alle quali rispondeva ovviamente no comment
insomma tutti avevano un gran da fare ma lei cosa poteva fare? Così presa da un
po' di solitudine decise di prendere una bella creaps
con miele panna e abbinato un frappè alla fragola. Mentre aspettava la sua
ordinazione pensava che era la prima volta che faceva un viaggio con un uomo
che frequentava, le sue storie duravano sempre poco solamente Sai l’aveva
intrappolata in un amore che poi si rivelò a senso unico per un bel pò tradita in seguito con una troietta qualsiasi che si
riteneva anche sua amica quando poi avevano semplicemente frequentato le medie
insieme chiacchierando di tanto in tanto, le era sempre passato per la testa
che probabilmente Sai le avesse prese in giro entrambe, insomma i modi di fare
di Sai erano sempre stati quelli di un dongiovanni passato per bravo ragazzo …
“che tipo” pensò. Quando finì l’università e cominciò a fare spazio in casa per
convivere con quella che riteneva la persona unica nella sua vita, lasciò che
il proprio cuore gli aprisse le portesenza pensarci due volte, persino Tenten ed Ino le sue “vere amiche” le dissero di aspettare
ancora un po' ma come si dice al cuore non si comanda ed infatti la delusione è
stata devastante, pensare oggi di ringraziare quel disgraziato è la cosa più
assurda che poteva ritrovarsi a fare eppure, non poteva che farlo. Arrivarono
le sue ordinazioni così cominciò a gustarsi il suo spuntino nell’attesa di
qualche messaggio da parte di qualcuno che non faceva altro che farsi
aspettare.
Sakura: ufff … Sas’ke
sei sempre così irraggiungibile, che per avere un attimo con te c’è bisogno di
un appuntamento chiamando Charlie preso un mese prima … Maledizione, è assurdo
…
Sakura non poteva non chiedersi se prendere un impegno con
uno dei componenti della famiglia Uchiha una tra le
più prestigiose del Giappone non fosse un qualcosa di troppo grande per lei, si
fermò per un momento ora che ci rifletteva attentamente cosa poteva accadere se
davvero avesse intrapreso una storia seria insieme a SasukeUchiha? Il suo nome già era tutto, sicuramente non
sarebbe stato un rapporto semplice a volte si dice che quando c’è l’amore c’è
tutto ma, non sanno cosa vuol dire essere insieme ad un tipo del genere …
Sakura: … Cosa mi passa per la testa sono un semplice
avvocato, la mia vita potrebbe cambiare essere completamente manovrata dal nome
degli Uchiha e perseguitata continuamente da
fotografi spiate e ricevimenti che potrebbero portare via del tempo al mio
lavoro, che non voglio assolutamente lasciare …
Solo in quel momento un pensiero le passò per la testa “Mio
Dio Sas’ke stiamo davvero facendo la cosa giusta?”,
insomma la loro storia è nata dal semplice incontro tra un avvocato ed un
barista, scoprire di un ribaltone del genere non poteva che metterla sull’attenti
solamente per essere venuta a presenziare alla sfilata a Parigi era stata presa
di mira per quasi tutto il giorno “Sakura è davvero questo che vuoi?”.
Mentre era presa dai suoi pensieri aveva finito il suo
piccolo angolo di paradiso e pagato ciò che doveva uscì dal bar, l’unica cosa
che le restava di fare era un bel bagno caldo tanto ormai la giornata era
passata …
Sakura: Pazienza! …
Fece spallucce ed andò a rintanarsi in camera godendosi il
suo bagno caldo ed aspettando che finalmente il suo lui rientrasse da quel
lavoro così petulante ma, almeno quel momento di relax non la fecero pensare a
nulla.
******
Tutto era pronto e dietro le quinte tutto si muoveva
sincronicamente e molto velocemente, Sasori e Tenten ancora una volta ricontrollarono le varie posizioni
delle luci e che le loro macchine fotografiche fossero perfettamente in ordine
per l’evento.
Tenten stava ancora sistemando la sua
macchina fotografica ma, nella sua mente vorticavano ancora i ricordi di quella
mattina e della sera precedente, insomma loro avevano un accordo ma … No! Lei
doveva essere cocciuta e insistere e ora ecco che era successo un bel casino e
non solo, tutti c’erano finiti di mezzo. Fece un respiro profondo e gli si
avvicino…
Tenten…Sasori, io
ti… (cominciò titubante)
Sasori (non si voltò semplicemente si
limitò a dirgli): Tenten ora non è il momento,
abbiamo molto lavoro da fare … ancora! (disse
sospirando)
Tenten: Sì lo so ma, sarò breve ti volevo
dire che ieri sera non è successo nulla.
Sasori: (voltandosi verso di lei) Tranquilla
non mi devi nessuna spiegazione. (disse cercando di
apparire tranquillo)
Tenten: sì ma, io… ieri ti stavo cercando
per una motivazione ben precisa, ti volevo ringraziare … è stato un bel gesto
quello che hai fatto.
Sasori solo in quel momento si ricordò,
cosa aveva organizzato per lei la sera precedente. Ancora ricordava la
telefonata passata conNathan Andersoncome sempre
aveva dovuto usare un paio di trucchetti non amava mostrarsi in pubblico
quest’ultimo ma, sapeva benissimo che lo stava facendo solo ed esclusivamente
per lei. Poi però visto come si era conclusa la feta
di laurea di Tenten tutto andò a puttane ma, in quel
momento non poteva che accettare la gratitudine di quest’ultima.
Sasori: Non devi ringraziarmi di nulla,
devi essere fiera solamente di te stessa in quest’anno hai dato dimostrazione
della tua passione per questo lavoro, hai accantonato tutto intraprendendo un
cammino a te del tutto sconosciuto quello che io sono stato ho o fatto è stato
solamente un mezzo. (Disse convinto delle sue parole)
Tenten lo sentiva sempre più distante ormai
le loro strade stavano per separarsi è mai possibile che solamente per lei
potesse essere così difficile questa situazione?!
Tenten: sì è vero io ci ho messo tutta me
stessa ma, tu mi hai saputa guidare nel lavoro da me tanto amato e poi Sasori …
Tenten voleva azzardare non poteva finire
così insomma quel gioco lo aveva cominciato lei e voleva anche …
Sasori: Tenten tu
sai benissimo che il nostro rapporto alla fine ci sta mettendo a dura prova credimi
se ti dico che io non vorrei che finisse questo vale anche per i momenti che ho
passato con te … sono stati davvero intensi ma io …
Tenten: MA TU COSA SASORI mi lasci sempre
così in balia di discorsi non conclusi di momenti lasciati in sospeso, un minuto
prima mi trovo in paradiso e subito dopo su una rapida discesa verso l’oblio
PERCHE’ MI FAI QUESTO?
Sasori: COSA VUOI CHE TI DICA TENTEN? Che
sono innamorato? Che sei l’unica per me? O peggio resta con me Tenten non andare via?
Tenten lo guardo con occhi lucidi a
conferma che tutte le cose che aveva detto in quel momento le avrebbe davvero
volute sentire .
Sasori: ecco basta così non c’è bisogno che
mi rispondi il tuo sgurdo dice tutto… mi dispiace ma
non sono quel tipo di uomo
Tenten: … sì è vero ma, allora mi continuo
ad illudere, perché continuo a sperare
Sasori: ti sei innamorata del ragazzo
sbagliato (disse distogliendo lo sguardo)
Tenten: …e tu?
Sasori :…
Tenten ancora una volta vagò con i pensieri
su quella risposta non data su quei silenzi che la lasciavano sempre spazio
alla sua fantasia
Tenten: Sasori…
Sasori: ora basta sono le 19:45 (disse
girandosi nuovamente verso di lei) abbiamo un quarto dora per terminare tutto
(continuò con un piccolo sorriso) sai che odio essere in ritardo
Tenten sorrise anche lei sapeva che quel
discorso inconcluso come sempre anche se non le aveva portato risposte quel suo
modo di parlare le fece comunque capire che lui si era nuovamente riavvicinato
a lei.
Capitolo 36 *** Un Gelato per i Tuoi Sentimenti ***
Capitolo 36
Un Gelato Per i Tuoi Sentimenti
La sfilata diede consensi mai visti nell’arco di tutte le
settimane della moda parigina. Gli abiti ed indumenti intimi da donna di Obito
e Shisui avevano fatto la storia, Tenten aveva perso
il conto delle foto scattate per tutti i capi dei due stilisti, ma di sfuggita
non poteva mancare una foto alla coppia del momento Dio se stavano bene insieme
quei due sembravano fatti l’una per l’altro Sasuke e Sakura, chissà forse un giorno … sorrideva a quei pensieri poi le
giornate erano continuate in un turbinio di flash per le sfilate e quelli
ufficiali per l’azienda stessa, dopo aver parlato chiaramente con il suo prof. Tenten ammetteva a se stessa che era incredibile quanto
fossero cresciuti i suoi sentimenti per lui che continuava a respingerlacontrastando se stesso, era così complicato lei
cercava di essere unica e lui cercava se stesso dopo un matrimonio sbagliato il
suo essere single per molto tempo l’aveva aiutato ad erigere un muro tra lui ed
il genere femminile. Tenten non voleva montarsi la
testa, ma da quando si erano conosciuti ad oggi lo vedeva con una luce diversa
nei suoi occhi.
Ino: Ragazze avete visto gli articoli sono stratosferici e
stracolmi di adorazioni verso Shisui e Obito, WAU …
non credevo di venire così bene in foto! (disse
compiaciuta)
Tenten: Photoshop fa miracoli! (Disse
prendendola in giro)
Ino le lanciò un cuscino dietro la testa …
Ino: Comunque anche Saku-chan e Sasuke-kun hanno saputo catturare l’attenzione con il loro “amore unico”
Sakura: (Saria in viso) Non c’è nulla di esplicito ancora ci
stiamo solamente frequentando non capisco perché scrivono su di noi, cosa
c’entra la vita privata di Sas’ke!
Ino e Tenten rimasero perplesse dal
tono nervoso che l’amica stava utilizzando su un qualcosa che avrebbe dovuto
renderla felice.
Tenten: (preoccupata le disse) Saku-chan! Hai litigato nuovamente con Sasuke?
Sakura sospirando rassegnata …
Sakura: No! Sono solamente innervosita da questa pressione …
Ino: Cara è l’effetto Uchiha …
Sakura: QUALE EFFETTO, IO NON VOGLIO ENTRARCI QUALSIASI SIA!
Era arrabbiata, indispettita, non sapeva neanche lei come si sentiva
ma non era così che voleva sentirsi, sentimenti contrastanti stavano
incominciando a farsi spazio in lei aveva davvero fatto bene a scegliere questa
strada?!
Ino: Sakura! … (Disse incredula) Ma …
Sakura: Scusatemi se ho urlato sono un po' tesa questi
articoli le foto non ci sono abituata … (Finì con un lieve sorriso)
Tenten: Ok! Sai cosa facciamo siccome alla
serata di chiusura di stasera abbiamo tempo, oggi faremo la nostra uscita
parigina, direi che la meritiamo dopo tutto questo lavoro e pressione
psicologica (Disse guardando Sakura)
Ino: Ok! Io ci sto
Sakura: Bhe … Mi aiuterebbe molto
Tenten: Allora amiche mie fatevi belle,
oggi si và in giro …
Ino: (sospirando) Speriamo bene, ogni volta che lo dici tu ci
sono sempre casini …
Questa volta fu la castana a tirargli il cuscino dietro la
testa poi ognuna nella propria camera fecero un bella doccia e si prepararono
per la loro giornata …
******
I ragazzi erano al bar dell’albergo compiacendosi del lavoro
svolto e delle recensioni su tutti i giornali internet compreso. Poi Obito
disse…
Obito: (guardando Sasuke) Beh anche
tu e Sakura state facendo scalpore, siete descritti come la coppia del momento
appassionata e vincente, per molti …
Sasuke: Sì! Ma c’ è anche chi dice che Sakura
si è fatta strada tramite me o che ha fatto bingo o ancora che mi stia
utilizzando …
Obito: Ma i deficienti ci sono sempre, ad esempio questo dice
che Shisui ha una visuale sui vestiti per donne
singolare e proposta ad un pubblico limitato, in quanto donne con forme
differenti anche con una taglia in più di seno non potrebbe mai indossare uno
di quei vestiti così succinti e discriminatori …
Shisui con nonchalance continuava a bere il
proprio thé, poi posando la tazza disse …
Shisui: L’ignoranza è di tutti, ma chi non
capisce cosa è hot couture allora c’ è poco da dire semplicemente non dovrebbe
lavorare per una rivista di alta moda. Poi mio cugino non dovrebbe neanche
esserci su questi giornali …
Sasuke: Grazie eh …
Itachi: Beh … In parte il cretino ha
ragione la tua vita privata è ancora troppo acerba e poi questi non sono
giornaletti scandalistici quindi le tue apparizioni sono del tutto
inappropriate …
Shisui: Anche se mi hai chiamato “cretino” non posso che concordare
sulla inadeguatezza di questo articolo …
Sasori che fino a quel momento era rimasto
in disparte osservando come quelle foto fossero state scattate in maniera
perfetta non poteva che essere fiero della sua stagista … Un lieve sorriso sul
suo volto catturò l’attenzione degli altri ..
Itachi: Ammiri il risultato lavorativo di
entrambi …
Shisui: O quello della tua pupilla …
Sasori: (guardando serio Shisui) Non è la mia pupilla è la mia stagista in quanto
unica …
Obito: (sorseggiando il proprio thé)
Mhhh. Unica … che bella parola …
Tutti convennero alla allusione mandata da Obito mentre Sasori solamente dopo averlo detto si accorse di cosa aveva
detto così per sfuggire a quell’imbarazzante processo di sguardi rivolse la sua
attenzione a Sasuke …
Sasori: (schiarendosi la voce) Beh … Questi
articoli non sono tutti dei migliori, ma il punto è come si sente Sakura al
riguardo?
Così l’attenzione si spostò nuovamente su Sasuke
… che si mise le mani sul volto non sapendo minimante la sua Sakura come si
stava sentendo …
Sasuke: Già! Ne parlerò con lei …
Improvvisamente nella sala si intravide una Tenten con una mise casual short di jeans con una canotta
rossa ed un foulard indossato più come ornamento e un basco probabilmente per
immedesimarsi al luogo dove erano … delle converse rosse come la canotta , la voce di Shisui la ridestò dalla sua attesa.
Shisui: Novellina!
Si avvicinò al tavolo c’era anche Sasori
in quei giorni quando lo vedeva non faceva che sorridere si sentiva un’ebete e
lui le sorrideva di rimando …
Shisui: Cosa fai lì impalata?
Tenten: Aspetto!
I ragazzi la guardarono interdetti …
Shisui: Questo l’abbiamo notato
Tenten: Aspetto Sakura ed Ino
Shisui: Anche questo era ovvio
Tenten: Allora se le risposte le sapete
perché mi hai chiamata …
I ragazzi non poterono che ridere Tenten
era unica, far girare intorno ad un discorso che sapeva come doveva andare ma
che lei (innocentemente) faceva sudare sette camicie per arrivare al punto
della situazione … Tenten estenuata disse …
Tenten: Va bene! Va bene! … Stiamo facendo
un uscita che ci eravamo promesse prima di andare via …
Itachi tossì leggermente a quella risposta
…. Guardando il fratello e anche gli altri erano leggermente perplessi …
Sasori: Non vi sembra un po' avventato’
Tenten: …
Shisui: Beh ora siamo tutti sui giornali e
basta poco per formare un fermento infinito intorno alle storie che potrebbero
aprire paparazzi di passaggio o appostati …
Tenten non stupita dalle parole e i
discorsi dei ragazzi pensò bene a cosa dire poi rivolgendo per la maggiore la
sua attenzione a Sasuke disse …
Tenten: Shhh ….
Sakura … (si schiarì la voce) Sakura ha letto i giornali e … la reazione non è
stata delle migliori …
Sasuke: E uscire e magari far passare anche
un informazione chiesta da un passante come uno scandalo l’aiuterebbe …
Tenten: (mettendosi le mani sul mento)
Credo di no!
Sasuke: Allora?
Tenten: Ma se fare sesso con te al momento
non è possibile perché è troppo tesa, dobbiamo inventarci qualcosa …
Tutti risero per un po' …
Tenten: Sasuke
sul serio, non dimenticare che siamo nuove per quest’ambiente e ora più di
tutte Sakura è nell’occhio del ciclone noi siamo ragazze di campagna, abbiamo
bisogno dei nostri spazi non possiamo attenerci rigorosamente a queste cose,
insomma voi ci siete cresciuti mentre lei ha bisogno di tempo deve prendere
tutto questo e farlo diventare normalità, quindi meglio se si abitua ad essere
fotografata no?!
Itachi: Hai ragione ma, fate in modo che la
vostra normalità sia discreta e senza interferenze …
Tenten:Capo … tipo ?
Itachi: Niente informazioni a sconosciuti
ad esempio, non mettetevi nei pasticci o in ridicolo o peggio in uno scandalo …
Tenten: Non si preoccupi capo …
Itachi: Il solo fatto che tu lo dica mi
preoccupa …
Tenten fece una faccina triste e
demoralizzata e tutti risero, poi la raggiunsero finalmente Ino e la rosa
vestite sobrie e piene di fantasie a fiori e colori, “Parigi fa quest’effetto”
pensò Shisui …
Itachi: Tornate in tempo per stasera e mi
raccomando…
Così le ragazze si allontanarono …
******
Erano questi momenti con le sue amiche quelli dove Sakura-chan si sentiva libera e spensierata non ricordava neanche
più perché quel giorno si fosse agitata, insomma aveva due amiche UNICHE sempre
presenti e pronte a sostenerla, un lavoro che adorava di cui stava per
diventare amministratrice e socia ed un ragazzo che era … WAU … non aveva
parole per descriverlo, certo c’era un abisso di differenza tra loro ma ora non
voleva pensarci.
Dopo una bella scorpacciata di croissant e baghette per
pranzo si erano fatte ormai le 19.00 ed ora di andare per prepararsi alla
serata, ma Tenten aveva preteso di andare sul Ponte
più famoso di tutta Parigi il ponte (Alessandro III) per la precisioneuno dei più famosi in quanto collega il GrandPalais con LesInvalides, fatto da una sola arcata a tre parti con
decorazioni in marmo e rame fatte dagli artisti dell’epoca … Sakura credeva nei
pressi del 900 ovviamente attraversato dall’immancabile Senna aveva una visuale
bellissima di sera ed era molto romantico. Questo a Tenten
non poteva fregargliene di meno , perché il vero scopo
di aver scelto proprio quel ponte non era certo per la sua bellezza notturna
semplicemente perché dopo che lei ed Ino avevano colto le sue perplessità
voleva dimostrarle che era stato il destino a mettere lei e Sasuke
insieme. Sul Ponte Alessandro III le aveva spiegato l’amica si trovava il
gelataio più famoso di tutta quella romantica città,Sakura sapeva benissimo che non era farina
del sacco di Tenten infatti lei stessa aveva ammesso
che l’ ho aveva letto per caso su internet, comunque
questo tizio dal nome di Andrè dicevano che i suoi
gelati erano i più buoni del mondo ed in più chi lo assaggiava avrebbe trovato
la sua anima gemella e sarebbe rimasta con lei per sempre i suoi gelati erano
chiamati proprio come il suo chiosco e le sue predizioni DESTINO. Non ci credeva minimamente, ma Tenten
le aveva rotto i coglioni quindi prima di chiudere la serata avevano deciso di
passarci …
Sakura: Ah! Finalmente …
Tenten: Già! Non credevo fosse così
distante, ma sono sicura che ne varrà la pena. Oh! Eccolo dai Sakura andiamo …
Così Tenten prese la rosa per la
mano e si avvicinarono al chiosco.
Ino: Visto da fuori sembra di più un venditore di pane
ambulante … (Disse mettendo la testa di sbieco)
Tenten: Beh … Semplice e discreto no?
Ino: Mah! Continuo a pensare che sia una cazzata … e che sia
un panettiere …
Tenten e Sakura risero a quell’affermazione
così diretta, poi anche Ino si mise a ridere. Non potevano essere più felici si
sentivano così unite dove anche piccole sciocchezze come quella diventava un
ricordo unico …
Tenten: Ok!Ok! Potrebbe anche essere ma provare per la dolce
rosetta nostra non ci costa nulla
Ino rise ancora in quanto la sua amica aveva chiamato Sakura
(rosetta) sia per i capelli ma, anche per abbinarla agli omonimi panini cosa
invece che Sakura non colse e ne rimase semplicemente sorpresa …
Sakura: Rosetta ….?!
Allora in quel momento furono in due a ridere … finché la
dolce Saku-chan non si rese conto anche lei del
messaggio
Sakuura: Smettetela di prendervi gioco di me
e prendiamo sto coso che sono stanca
Tenten: Va bene, ok chiedigli un gelato
semplicemente …
Sakura guardando un ultima volta la scritta si avvicinò piano
al gelataio e disse …
Sakura: excusemoi!
André … * Scusami André*
Aspettò che il gelataio ebbe la sua attenzione così quando
lui si voltò gentilmente verso di lei le disse …
Andrè: dis-moi!
*Dimmi*
Sakura: puis-je avoir
une glace? * potrei avere un gelato*
Andrè la guardò intensamente e le disse …
con occhi sognanti
Andrè: Ohhh! l'amour est danstesyeux. *Oh! L’amore è nei tuoi
occhi*
Sakura rimase incantata dal suo parlare poi si riscosse e
disse alle amiche …
Sakura: Oh ma andiamo ragazze è assurdo. Questa cosa la dirà
a tutti quelli che prendono un suo gelato …
Ino: Va bene! E che fa alla fine mangerai un semplice gelato
…
Andrè: La glace
d'André ne se trompejamais.
Avez-vouspeur de vossentiments? *I gelati di André
non sbagliano mai, hai forse paura dei tuoi sentimenti*
Sakura ancora una volta lo guardò incantata e rispose
semplicemente di No! O forse Sì! …
Ino: Ok se vuoi lo mettiamo alla prova … con me
Tenten: Già! Almeno che una piccola parte
del tuo cuoricino non è stata dedicata al dolce ShisuiUchiha …
Ino: Ahahahah … Ma dai lo adoro ma
chissà forse … un giorno per il momento non ho distrazioni anche se devo
ammettere che sia davvero SEXY … (aggiunse pensosa) Come tutti in quell’azienda
…
Tenten: Si lo credo anche io, comunque
Sakura muoviti che ti costa …
Ino: Sì dai che rientriamo abbiamo un festa alla quale
partecipare se tardiamo Itachi uccide Tenten …
Tenten: Ehy!
Perché devo pagare solamente io?
Ino: Perché Itachi sa che la
ritardataria sei tu …
Risero per poi incitare nuovamente l’amica a prendere quel
cavolo di gelato …
Sakura: Ok!ok!
…
Andrè la guardò nuovamente …
Andrè: un amourfortmêmes'il
est encore immature. mais la
peur ne l'arrêterapas car ce sera un liendurable et durableaveclesdifficultés
… * Un amore forte, anche se ancora acerbo. Ma la paura non lo fermerà perché
sarà un legame duraturo nonostante le difficoltà*
Ora anche Tenten ed Ino rimasero ad
ascoltare in silenzio …
Andrè: Réglisse
la couleur de sescheveux et de sesyeux la couleur de la nuitlèvresrougesfraise et peaulaiteusecontrastentavec tout le reste… * Liquirizia il colore dei suoi occhi e
capelli il colore della notte, labbra rosse fragola e latte la pelle in
contrasto con il resto*
Le ragazze erano rimaste a bocca aperta per lo stupore …
anche se il francese non era il loro forte Ino aveva tradotto qualcosa e tutto
combaciava
Sakura: Va bene una piccolissima descrizione del ragazzo con
cui sto niente di che …
Andrè: le vraiamour est danstesyeuxpasdans la glace … *Il tuo
amore è nei tuoi occhi non nel gelato*
Finì facendogli un piccolo sorriso. Sakura si allontanò era
alquanto inquietante sapere che un estraneo avesse fatto alla perfezione la
descrizione di Sasuke figuriamoci il resto …Poi Ino
come promesso si fece fare un gelato per lei …
Andrè: Oh! ici
je vois une toileviergeencore à colorier (le disse sorridendo) * Oh! Qui vedo una tela
bianca ancora da colorare*
Ino si voltò verso le amiche e disse …
Ina: Ma come cavolo fa …
Sakura e Tenten sorridendo le
risposero che assolutamente non lo sapevano facendo spallucce …
Andrè: lait. votre monde n'a pasencoreétécapturé. Crème. pourvousadoucir et une fraise. toncoeur
est prêt à êtreaimé * Latte il tuo mondo ancora da catturare. Panna per
addolcirti e una fragola per il tuo cuore ora aperto all’amore*
Le ragazze sbalordite da tanta sicurezza nelle sue parole,
stavano ancora lì a chiedersi come facesse a descrivere cose che non poteva
sapere, così ancora ridacchiando e chiacchierando si misero in marcia per
andare via fin quando non sentirono la voce di Andrè
…
Andrè: pardon! …
Poi indicò Tenten e le fece segno
di avvicinarsi …
Andrè: Vousêteslaisséseul,
mais ce n'est pas le cas. voulez-vous une crème glacée?
Tenten lo guardava ma non conosceva il
francese le uniche parole che aveva capito erano scusami e gelato “andiamo
bene” pensò … Poi si girò verso le ragazze e a tradurla fu Sakura la più
esperta?
Sakura: (sorridendo disse) Ha detto, sei rimasta sola ma non
è così. Vuoi un gelato?
“ahhh
ecco” poi pensò che detta così sembrava inquietante come un pagliaccio che
vuole darti un palloncino “cavolo proprio ora il film horror” a distanza si
sentivano Ino e Sakura che commentavano i loro gelati buonissimi in ogni caso.
Sakura rispose per lei
Sakura: Mon amie ne parlepasfrançais,
mais elle a ditoui * La mia
amica non parla francese, ma ha detto sì*
Tenten: Io non ho detto sì
Ino guardandola incuriosita … e poi vedendo anche Sakura …
Ino: Cosa c’è hai paura anche tu dei tuoi sentimenti? (Rise
poi)
Tenten: (stringendo i pugni disse) Ok!
Sakura: Bene!
Andrè: fruit de
la passion. Insaisissable
et séduisant mais toujoursinaccessiblecomme le vent. Noisette sesyeuxdoux et déterminés
Tenten: Cosa … cosa ha detto? (disse continuando a guardare Andrè)
Sakura: Wau! Sicura di volerlo
sapere?
Tenten: Tel’ ho
chiesto (disse spazientita)
Sakura: Ti ha dato il frutto della passione per un sentimento
insaziabile e seducente ma, ancora sfuggente come il vento e nocciola come i
suoi occhi determinati e desiderosi
Tenten rimase sbigottita …
Tenten: (al quanto impressionata e
imbarazzata disse) Andiamocene altrimenti impazziremo, ma poi dico io un
chiosco su un ponte, dove uno ti guarda in quel modo e ti chiede se vuoi un
gelato… Inquietante assolutamente inquietante, un film horror, io non ho idea …
Continuava a parlare e a pentirsi di essere voluta venire
lasciando Sakura ed Ino indietro che passeggiando non facevano che ridere della
reazione della loro amica …
Rientrarono giusto in tempo per prepararsi quando
incontrarono nella hall proprio la stronza delle stronze …
Tenten: Merda … (disse sottovoce)
Sottolineando la stessa parola che pensarono anche Ino e
Sakura
Aiko: Ah eccovi le pupille dell’intera
azienda, l’intero staff non viene trattato con i guanti come voi tre … (disse
con tono derisorio e ondeggiando i lunghi capelli)
Tenten già si stava scaldando … “calma Tenten calma”
Aiko: Ino ancora complimenti per la tua
comparsata come volto dell’azienda, strano che poi non sia stata scelta io. Mi
hanno detto che sei ritornata sui tuoi passi …
Ino: Pura fortuna essere scelta tra tante, così mi sono detta
perché rinunciare solamente per un (errore) di distrazione …
Aiko: Ahahahahah
… Sì davvero stupido anche perché gli abiti di Shisui
saranno anche belli ma, facilmente ricopiabili e soprattutto tante lamentele
per un vestito stracciato mi sembra esagerato
Ino strinse i pugni come si permetteva, quegli abiti erano
divini ..Tenten non ce la
fece più
Tenten: Infatti non ci hai messo nulla a
levarti lo sfizio di romperlo vero …
In quel momento arrivò l’ascensore che fu chiamata subito
dopo all’ultimo piano … Aiko smosse i suoi capelli e
disse
Aiko: Ma cosa stai dicendo … non ricordo
come ti chiami (disse con sufficienza)
Tenten: Non c’è bisogno che tu lo sappia
potresti infettarmi con la tua STRONZAGGINE (disse incazzata ormai)
Aiko: Ahahahahah
… (assottigliando gli occhi disse) Già io sarei la stronza, sarei quella che ha
boicottato la tua amichetta …
Aiko spinse così forte Tenten che cadde all’indietro sbattendo contro il muro
dell’ascensore e la spintonò ancora e ancora …
Aiko: Cosa credi che non si sappia in
giro che tu mi hai incastrata facendo probabilmente un lavoro di merda con le
mie foto, per far ritornare la tua amichetta …
Ino: Aiko smettila… (disse cercando
di dividere le due)
Tenten rispose di tutta forza tirandole i
capelli …
Tenten: E tu cosa credi che non sappiamo
che hai stracciato TU il vestito sapendo che Ino si sarebbe sentita in colpa,
la sua perfomance è stata fantastica e lo sai anche
tu per questo ti sei imbestialita …
Aiko la spinse nuovamente tirandole anche
lei i capelli …
Tenten: AHHHH!
Ma Tenten non si fece intimorire …
Tenten: BRUTTA STRONZA!
******
I ragazzi stavano aspettando l’ascensore per passare
quell’ultima oretta giù al bar bevendo qualcosa, quando improvvisamente
sentirono provenire strani rumori dall’interno dell’ascensore.
Shisui: (guardando gli altri pensieroso)
Ehm! Tutto ok vero?
Itachi: Lo spero visto che dobbiamo
prenderlo anche noi
Ancora forti rumori e poi …
…: COSA CREDI CHE SIA STUPIDA, SAPEVO DI ESSERE STATA
BOICOTTATA DA UN APPRENDISTA DI PRIM’ORDINE. DILLO TI SEI PORTATA A LETTO
SASORI PER FARE IL MANIFESTO O ITACHI STESSO …
Shisui: mhhhh …
Obito: Abbiamo capito che non è un problema dell’ascensore …
Sasori: Già!
Anche Itachi e Sasuke
convennero con gli amici e si unirono a loro nel limbo dell’esasperazione
Shisui: Tenten?!
(Disse speranzoso per un no)
Sasuke/Itachi/Obito/Sasori: Sì!!!
Caddero le sue preghiere …
Tenten:BRUTTA STRONZA, CHE CAZZO NE PUOI SAPERE
TU, MI GIUDICHI PROPRIO TU CHE TE LA SEI SPASSATA CON SASORI LA PRIMA SERA CHE
ERAVAMO QUI …
Disse guardandola con ferocia …
Itachi: Speriamo che nessun altro abbia
chiamato l’ascensore …
Convennero tutti con lui … quando più l’ascensore saliva più
si distinguevano le voci
Sakura: TENTEN ORA BASTA!!!
Aiko: Ah! L’ALTRA AMMALIATRICE CHI
CREDETE DI ESSERE IO LAVORO IN QUESTA AZIENDA DA PIU’ ANNI DI VOI
Shisui: E ci ha provato con tutti da più
tempo …
Sasuke sorrise a quell’affermazione … Itachi alzò gli occhi al celo perché il cugino aveva
ragione …
Itachi: Ok ti sembra il momento …
Ino: E facciamo chi si è portato chi, più volte a letto …
(disse esasperata)
Aiko concentrandosi ancora su Tenten …
Aiko: Ah e ieri notte come è stato con Shisui!
Era una provocatrice professionista ci sapeva fare davvero,
tanto che …
Tenten: COME OSI! VIENI QUI CHE ORA TI FACCIO
VEDERE COME SI FA A GODERE … (si lanciò letteralmente su di lei)
I ragazzi non poterono non ridere …
Shisui: Va bene questa è interessante c’è
qualcun altro che sa far godere oltre te Sasori
Sasori rise alle parole dette da Tenten
Intanto in ascensore Tentenprese i capelli di Aiko con entrambe le mani per poi aggrapparsi alla sua
schiena e continuando a tirarli con tutta le forza che aveva “gliela faccio
vedere io la sgualdrinella che è”. Ino e Sakura provarono in tutti i modi a
separarle ma non ci fu verso tanto e quando l’ascensore si fermò all’ultimo
piano, quello prenotato dai ragazzi, “fortunatamente” pensò Itachi
le porte finalmente si aprirono Sakura ed Ino vennero completamente buttate
fuori … Ino cadde tra le braccia dello stesso Shisui
imbarazzatissima dopo aver capito che l’ascensore era stata chiamata da loro al
completo “cavolo” pensò …
Shisui: (Aiutandola ad alzarsi) Bentornate!
(disse sorridendole)
Ino si rialzò e fece segno con la testa come a dire grazie …
Sakura stava per finire in faccia al muro ma, Sasuke l’afferrò con fermezza …
Sakura: Ah!
Sasuke: Tutto ok? (la
guardò preoccupato)
Sakura lo guardò poi guardò Aiko e Tenten …
Sakura: Se per voi questo è bene direi di sì
Tenten ed Aiko in
preda alla loro rabbia continuarono la loro lite. Aiko
sotto il peso di Tenten cadde a terra e Tenten non fece altro che continuare a tirarle i capelli e
spintonarla, cosa che fece anche Aiko una volta
rigiratasi su se stessa…
Shisui ed Obito risero a più non posso …
non volevano fermarle un combattimento tra donne quando gli ricapitava più ci
mancava solamente il fango, fin quando Itachi non
disse …
Itachi: Smettetela e dividiamole (disse
estenuato)
Tenten venne presa da Shisui
e Itachi e Aiko da Obito e Sasori che videro qualche capello nella mano di Tenten e lei ancora scalpitante, Aiko
intanto si accorse di loro finalmente cominciò a calmarsi ma, continuava a fare
forza e guardare Tenten con aria omicida intanto Tenten le urlava contro con le ciocche che le erano rimaste
in mano ..
Tenten: COSA TI PETTINI ORA EH! COSA!
Sakura e Ino come gli altri stavano ridendo a crepapelle
internamente, lo stesso Itachi quasi non riusciva più
a trattenersi … Poi andarono tutti nella camera di Itachi
…
Ino: (vicino a Sakura) Prima o poi ci arrestano o denunciano
Sakura: (ridendo disse) Ma vuoi mettere la soddisfazione
Ino rise …
Itachi aprì la porta e fece entrare tutti,
fecero sedere Aiko su di una poltroncina e Tenten a debita distanza … Itachi
sospirò …
Itachi: (rivolto a Tenten)
Bentornate!
Tenten: Grazie! (disse
senza rimpianti)
Tutti volevano ridere ma la situazione non lo permetteva …
Itachi: Aiko cosa
è successo?
Tenten: (indispettita disse) Perché lo
chiedi prima a lei, solo perché una STRONZA veterana di MER…
Shisui le coprì la bocca con un mano per
zittirla
Itachi: No! Perché tu al momento non sei in
grado di intendere e volere.
Tenten: …
Girò la faccia offesa e scocciata
Itachi: Aiko!
Aiko: Io non ho fatto nulla ho solamente
detto la verità, quando Obito mi ha contattata per dirmi che non sarei stata
più io il volto della azienda mi sono insospettita e ho un po' rovistato
nell’ufficio fotografico
Sasori: Sei entrata nel mio ufficio? Lo
lascio sempre chiuso quando non lavoro quella è zona off limits
(disse adirato)
Itachi incrociò le braccia … Aiko si era fatta scoprire da sola
Itachi: Hai rubato le chiavi di riserva
dall’ufficio di Charlie?
Aiko non si fece intimidire …
Aiko: Era l’unico modo, non aveva senso
quello che mi aveva detto Obito, un minuto prima ero il volto dell’azienda e
l’altro no non è una spiegazione … (disse con le lacrime agli occhi), io ho
lavorato tanto per questa azienda e vengo trattata come la cattiva ladra e
messa da parte da quando la Yamanaka ha passato un
semplice provino
Itachi: Non è una motivazione per fare ciò
che ti pare. Qui quando vengono prese delle decisioni c’è sempre un motivo … e
nessuno ti mette da parte tu come tutte le modelle che fanno parte dell’azienda
siete alle nostre dipendenze, c’è una gerarchia in ogni azienda ma pare che
nella nostra ci siano un po' troppi malintesi. Per quanto riguarda il provino
passato da Ino Yamanaka è lo stesso che passati tu
all’epoca e venisti scelta per le stesse motivazioni di tutte e lo stesso
metodo
Aiko: Sarà come dice lei signor Uchiha ma io non posso che vedere una certa disparità tra
lo staff e le nuove arrivate, per quanto riguarda l’abito è vero sono stata io
ma, lei ha rinunciato da sola, lo stesso Shisui ha
detto che poteva cambiare abito se voleva …
Itachi: Tralasciando il fatto di aver avuto
un comportamento non idoneo per una dipendente della casa di moda Uchiha, che hai violato un luogo di lavoro e rubato una
chiave per farlo …
Aiko: L’ho rimessa apposto poi …
Shisui: E ci sarebbe mancato
Itachi alzò ancora una volta gli occhi al
celo sentendo il cugino ….
Itachi: Hai in più provocato anche un danno
non di poco ai beni aziendali, l’abito di Shisui …
Senza quantificarne il prezzo e il tempo di un lavoro inestimabile, hai sempre
fatto un danno, per cosa?
Aiko: …
Itachi: Voglio solamente dirti che sapevamo
già che quell’abito era stato manomesso e non da Ino … (la guardò con
rimprovero) Abbiamo visto la prova del tuo manifesto ed era molto discutibile
probabilmente la signorina Higurashi l’avrà fatto per
un qualche vantaggio …
Aiko: SI’ QUELLO DI AVVANTAGGIARE E FAR
RITORNARE L’AMICA!!!
Itachi: (guardando Tenten
e sorridendogli ritornando poi serio verso Aiko)
Potrebbe essere ma, io e mio fratello abbiamo visto gli scatti fotografici
fatti da entrambe e abbiamo convenuto che seconda sessione fotografica o meno, Ino
Yamanaka ha fatto una performance migliore della tua.
Quindi boicottata o meno cosa che non (possiamo) provare, non è questo che ti
ha squalificata ma semplicemente abbiamo scelto …
Aiko si alzò in piedi stringendo i pugni
non le fregava nulla del boicottaggio o meno avrebbe odiato quelle tre
sgualdrine per sempre … tutte in tiro ora ma erano solamente tre campagnole e
basta …
Aiko: Lavoro qui ormai da anni e non mi
tiro indietro se mi avete scartata mi avete spiegato il perché, ma resta il
fatto che quella foto è stata un puro sfregio (si girò verso Tenten) HAI CAPITO STRONZETTA!
Tenten stava per rialzarsi ma Shisui ancora una volta la fermò, così Aiko
uscì dalla stanza ed in quel momento Itachi cominciò
a massaggiarsi le tempie non era ancora cominciata la serata e già aveva mal di
testa come sempre d’altronde… Tenten si sentiva
leggermente osservata così Shisui le disse voce bassa
…
Shisui: Ora tocca a te!
Itachi: Lo vedi!
Tenten: Cosa?
I ragazzi erano quasi al limite Sasori
la guardava con un senso di soddisfazione. Che tipa stava per essere ripresa ma
riusciva sempre a cavarsela faceva sciogliere un aciberg
come Itachi ah quella ragazzina … “Tenten” …
Itachi: Mi hai detto non si preoccupi capo!( disse scimmiottandola) E poi ti ritrovo in una
baruffa in ascensore con Aiko. (continuò
a voce bassa) Sei fortunata che non ti abbia denunciato … In più devo sentirmi
rimproverato per trattarvi con più riguardo rispetto agli altri
Guardò tutte e tre le ragazze …
Tenten: Non me ne frega niente!
Lì non ne potevano più tutti risero senza alcun pudore …
Shisui: (poggiandosi alla sedia)
Incredibile ci avrei scommesso … Ahhahaahahaah
Itachi: Ah! Non te ne frega niente e si
fosse fatta male e ti avesse denunciato il tuo curriculum avrebbe subito gravi
conseguenze …
Tenten: Ci pensava Deidara
o SAku-chan, e poi a cosa serve avere amicizie con
gli Uchiha
I ragazzi continuarono a ridere, lo stesso Itachi non poteva credere a quanto quella ragazza fosse
spudorata
Tenten: E poi ha cominciato lei con le sue
frecciatine assurde! Capo qui siamo in una giungla dobbiamo difenderci con le
unghia e con i denti …
Itachi: Questo ho notato che ti riesce
molto bene …
Tenten: Poi dovevo difendere l’onore mio e
delle mie amiche in particolare di Saku-chan.
Spocchiosa di merda, ma perché non la licenzia! (disse
risoluta)
Erano tutti piegati in due, Tenten
era serissima non capiva tanta ilarità la sua genuinità e ingenuità era piena
di vigore a farsi valere … Itachi vedendo l’ora …
Itachi: Io davvero non so cosa altro dire
va bene così fintanto rimane tra di noi ed è una cosa da nulla ma ora siamo
esposti e Aiko è off limits,
puoi odiarla quanto vuoi ma qualsiasi cosa tu faccia ricorda che si
ripercuoterà su il tuo curriculum l’azienda e quindi anche Ino, io ti ho
avvertita poi sei adulta e libera di fare ciò che vuoi ti dico solamente di
contare fino a …. dieci …. Nel tuo caso venti prima di
agire, anche se devo ammettere che se le cercata e l hai stracciata in tutti i
sensi (le fece un lieve sorriso)
Tenten: Mi spiace (disse a testa bassa)
Tutti rimasero di stucco Tenten che
si rendeva conto di un errore e lo ammetteva, vista la sua testardaggine
nessuno se lo aspettava …
Tenten: (Rivolta ad Itachi)
Mi spiace di aver messo lei e tutti in imbarazzo anche se quella rimane
comunque una stronza di prima categoria un memorabile di quelle indimenticabili
che poi non sarà neanche questo granchè al letto …
E così come sempre tutti risero …
Itacho: Ok grazie per aver reso il tuo
parere nei confronti di Aiko ancora più chiaro
Tenten: (disse ancora) Grazie per le
lusinghe comunque … Capo?!
Itachi ancora la guardava attendendo quello
che doveva dirgli
Tenten: Non è che davvero con noi tre si
ammorbidisce dica la verità ci adora vero?
Disse Tenten scherzosa. Itachi immediato aprì la porta e le spedì tutte tre fuori
Itachi: Adesso fuori! E andatevi a cambiare
che siamo in ritardo via!
Risero tutti di gusto che serata e cominciata splendidamente
pensava Itachi che si versò un drink in camera con i
ragazzi che si unirono a lui
Le ragazze erano in camera di
Sakura insieme come sempre, dove Tenten era sotto la
doccia ..ancora … come
sempre. Ino e Saku-chan si stavano sistemando i
capelli o meglio era Ino che sapeva come fare così Sakura si lasciò andare al
suo tocco leggero ,erano lì a parlare della serata ma
in particolare a continuare a ridere per quello che era successo… Erano con in
dosso solamente gli indumenti intimi che presero il giorno delle compere pazze
alla boutique Uchiha…
Ino: ahahahaha…
Ma perché quando le è saltata addosso continuando ad urlare come un ossesso …
Sakura: Ahahahahahaahah
… E quando le ha tirato un ciocca di capelli gridandole COSA TI PETTINI ORA EH…
( Disse imitando la voce di Tenten)
Proprio in quel momento Tenten si aggiunse a loro aveva asciugato i capelli ed
indossato l’abito la mattina aveva deciso di fare per la prima volta un
semipermanente alle unghie e ora a vederlo era davvero molto bello perfetto il
colore con il vestito che indossava
Tenten:
Ha avuto quello che si meritava , quella STRONZA
BUGIARDA
Ino/Sakura: Shhh
…
Sakura: Vuoi che ti sentano, se
passasse di lì Aiko o peggio se passasse il capo (fecee una piccola smorfia) cioè Itachi
…
Ino: ahahahaahahahaahaaha
… Ti stai facendo influenzare …
Ino si alzò orami lo smalto era
completamente asciutto anche lei aveva optato per un colore uguale a quello del
suo abito mentre, Sakura aveva scelto un bel grigio argenteo delicato che si
abbinava perfettamente con l’intero sistema di punti luce che aveva il suo
vestito, ancora una volta Ino ammirò i capolavori che Shisui
aveva fatto recapitare alle tre ragazze … Beh era semplicemente … era stanca di
dire sempre la stessa parola improvvisamente Tenten
disse …
Tenten:
E ora cosa devo fare???
Le ragazze si voltarono verso Tenten indossava un abito bianco gesso entrambe pensarono
che era strano da parte dello stilista visto che era solito osare con le varie
tinte a disposizione sulla propria tavolozza ed il bianco solitamente non lo
prendeva neanche in considerazione non lo reputava neanche un non colore non
gli piaceva proprio ma, anche se era un colore inusuale per lui con quello
stile poteva solamente esaltare tutto del corpo di una donna in quel momento di
Tenten quindi Ino e Sakura, rimasero ancora sorprese
per la bravura del ragazzo e incantate per come era bella la loro amica, il
vestito era un pezzo unico che aderiva completamente al suo corpo mettendo in
risalto tutte le sue forme, nel gergo dell’alta moda il tessuto prendeva il
nome di Crêpe de Chine Stretch la sua caratteristica è nella preziosa trama soyeline, crespo di seta, composta da un elastomero che
rende il vestito appunto elastico e aderente nei punti giusti in questo caso da
sopra l’addome accarezzava le curvatura del bacino arrivando a metà della
coscia, poi cominciava ad aprirsi con un ampio spacco centrale a scendere sul
retro in uno strascico … “magnifico” … pensò Ino …
Tenten:
Ehy Ino …
Sakura: Ino dai neanche io ho
capito come si fa …
Tenten:
Si è imballata nuovamente ad ammirare le opere d’ arte INOOO!!!
Ino riscossa dai suoi pensieri
disse …
Ino: Sì eccomi … allora …
La parte superiore non aveva un
corpetto ma un sistema d’intreccio abbastanza complesso e ardito semplicemente
detta bikini in quanto due coppette in taglio triangolare separate coprivano i
seni e due lacci che le tenevano su incrociandosi dietro la schiena e la loro
lunghezza era appositamente eccessiva per dare modo da fasciare più volte la
parte superiore dall’addome ma, questo ovviamente mandava in tilt il cervello dell’ amica così Ino si fece spazio dicendo …
Ino: Certo che non lascia spazio
all’immaginazione …
Sakura annuì convenendo e finendo
di indossare il proprio abito …
Tenten:
Sì come al solito la parola semplice per Shisui
equivale a questo, (disse scocciata e non stupita) comunque com’è il fatto qua
… (disse ten sempre più avvilita)
Ino rise …
Ino: Allora questi creano un
semplice incrocio dietro la schiena poi il resto si avvolge prima stretto per
sostenere il seno un tre giri basteranno e fai un primo nodo che verrà poi
nascosto con il restante dei giri che saranno leggermente più morbidi proprio
come una cintura a più strati…
Parlava di quell’abito come se
fosse una bambina con il suo giocattolo preferito di cui sapeva tutto
Improvvisamente Ino si sentì osservata …
Ino: Cosa c’è?!
Tenten:
Nulla nulla è solamente che è bello vedere con quanta
passione descrivi questi abiti …
Ino arrossì …
Ino: Beh … Ad ognuno la sua, tu
hai la fotografia
Sakura: (sorridendo disse) E il
fotografo!
Tenten
arrossì ed Ino e Sakura risero …
Tenten:
Ragazze … (disse alzando la voce e stringendo i pugni) …
Era intimidita e indispettita
perché continuava a sperare in fondo ma, sapeva che non era così
Ino: Comunque stai benissimo
anche tu Saku-chan
Tenten
convenne mentre indossava le scarpe color oro in stile schiava …
Tenten:
Questa volta con i giri ci ha dato dentro …
Ino finito di vestirsi si
avvicinò alla piastra …
Ino: Tenten
vieni qui dai che ti faccio l’acconciatura …
Tenten:
Sì ma fa attenzione con quella piastra non vorrei che Shisui
ci mandasse il resoconto dei danni fatti ai capolavori qui …
Ino: Non preoccuparti da siediti
…
Così Ino le pettinò i capelli
passando la piastra facendo in modo da creare un andatura smossa e morbida, poi
prese tra le mani i lunghi capelli castani e li arrotolò su se stessi per
avvolgerli in un morbido chighnon che chiuse con
svariate pinzette nascoste al suo interno lasciando solamente le due ciocche
avanti libere. Sakura stava indossando le proprie scarpe argentee che erano
chiuse sulle dita con un strato doppio e luccicante continuava poi sul piede
fino alla caviglia dove si chiudevano con un cinturino. Il vestito di Sakura
era composto da due tessuti uno era Mikado un tessuto prezioso realizzato
secondo un’antica tecnica giapponese di lavorazione della seta, che rende il
tessuto leggermente granuloso in superficie ma al tempo stesso brillante e
straordinariamente luminoso mentre l’altro lato era in organza. Il corpetto
aveva una forma a cuore dove l’organza copriva e fasciava il corpo per la prima
metà, il tessuto era stato coperto completamente da punti luce di media e
piccola grandezza fino a metà coscia per poi lasciare qualche traccia dispersa
della propria presenza e risaltando così la trasparenza dell’organza. La metà
fasciata dalla trama del Mikado le copriva l'altro seno e si chiudeva
sull’organza a fine corpetto lasciando che uno spacco laterale facesse spazio
al tessuto sottostante i capelli ricadevano liberi a boccolo.
Ino: Siamo come al solito in
netto ritardo …
Tenten:
Va beh tanto ormai ‘è poco da fare …
Disse Tenten
mettendosi i suoi orecchini pendenti in swarosky e il
lucido color ciliegia sulle labbra …
Ino: Ma dai il volto della casa
di moda che fa tardi …
Tenten.
Sempre elegantemente …
Sakura: Sasuke
sarà esasperato
Ino intanto finì di indossare le
sue scarpe erano un decolleté argentato sotto un’ abito
composto da due tessuti la seta di Mikado che copriva e componeva il corpetto e
lo chiffon parigino il colore era il rosa chick con
stampe digitali di forme irregolari color argento mono spalla, lo chiffon
chiudeva sulla spalla proseguendo morbido per tutta la lunghezza del braccio e
leggero seguiva la scollatura del corpetto arrivando alla spalla scoperta
ricadendo su quest’ultima. L’abito proseguiva morbido e svasato dove la parte
posteriore e anteriore si sovrapponevano tra di loro lasciando un ampio spacco
laterale fino a metà coscia, infine in vita si presentava una cintura con
applicazioni di varie grandezze in diamanti. I capelli Ino li aveva raccolti in
uno chignon alto e stretto mettendo in risalto un nastrino dello stesso colore
del vestito.
Ino: Beh ..
Andiamo ora solo una cosa?
Tenten/Sakura:
Cosa???
Ino: Questi vestiti sono divini
(disse sorridendo)
Sakura e Tenten
alzarono gli occhi al celo, la loro amica era … lasciamo perdere amava troppo
quel mondo fatto di sbrilluccichii e vestiti che
costavano quanto un intero grattacelo con l’intero quartiere e vicinato in una
zona lussuosa … Non sapeva il perché ma a Tenten le
venne in mente la casa dei due stilisti “chissà quanto costava” poi scosse la
testa e si avviarono
******
Arrivò a prenderle una limousine
Ino: OH … MIO … DIO … Una
limousine, (stupefatta continuò indicando l’auto) UNA LIMOUSINE
Sakura: …
Non aveva parole, come poteva mai
presentarsi come fidanzata di Sasuke, un super
milionario. Tenten non si stupì della reazione delle
amiche ma per quanto fosse stupefacente lei aveva altro per la testa … Ancora
una volta sorrise … Sì aveva altro da pesare … Entrarono accompagnate
dall’autista che le reggeva la portiera e le aiutava ad entrare, l’interno era
enorme bianca completamente bianco dentro e al centro una bottiglia di
champagne …
Tenten:
Ragazze volevo dirvi da tanto che, ne abbiamo passate di tutti i colori …
Ino e Sakura convennero così Tenten continuò …
Tenten:
Momenti difficili, forti, belli e brutti ma, come sempre ci siamo sapute
sostenere (cosìalzò
il bicchiere) Alla nostra ragazze …
Ino poi disse …
Ino: Una volta passai per un
negozio di scarpe e vestiti usati c’erano le imitazioni di tutte le marche fin
quando mi innamorai di un paio di scarpe (rise) Vecchie usate e rotte le
comprai e mi promisi che un giorno avrei indossato di meglio. Quello che voglio
dire è che noi non ostante i cambiamenti dentro siamo sempre le stesse. Ma
anche i soldi fanno la differenza …
Tenten/Sakura:
INO!
Tenten:
Devi sempre rovinare il momento …
Ino ancora rideva così disse …
Ino: Ok!Ok! … Ai cambiamenti quelli che ti mostrano quella
strada in più, ai sogni raggiunti o da raggiungere. Alla vita quella che ti fa
crescere e maturare senza perdere te stessa (finì alzando il calice)
Poi Ino e Tenten
si voltarono e guardarono Sakura attendo il suo discorso, Sakura un po'
pensierosa disse …
Sakura: Non so cosa mi riservi il
futuro se sono pronta al cambiamento se davvero è giusto scegliere questa
strada (così con le lacrime agli occhi) …
Tenten:
Sakura … (Disse con tono triste)
Anche Ino un po' si rabbuiò poi
le disse
Ino: Non importa il poi, importa
adesso … e sono sicura che non vuoi farti distruggere questi attimi …
Tenten
la guardò anche lei convinta delle parole di Ino …
Sakura: (Asciugandosi le lacrime)
Avete ragione … Allora a quest’attimo, ai sussurri di frasi non dette alla
paura superata o quella da superare … All’amore quello che ti riempie la vita e
che nonostante ti faccia sentire smarrita non puoi distaccartene perché unico
(finì alzando il suo bicchiere)
Così tutte e tre brindarono prima
di arrivare alla festa alla vita, ai sogni, all’amore. Ino, Sakura e Tenten inseparabili e forti insieme …
Ino: Tre principesse …
Fece l’occhiolino a Sakura e Tenten così la portiera della famigerata limousine si aprì
lasciando che due mani facessero il loro ingresso per aiutare Ino a scendere
erano Obito e Shisui ed eccoli i flash che
cominciarono a far lampeggiare tutto il viale che le avrebbe accompagnate fino
all’interno. Poi quella di Sasuke che aiutò una
bellissima Sakura ancora insicura ad andare incontro a quello che per lei al
momento era solamente un sogno fatto di amore e paure ma, la strada da prendere
l’avrebbe decisa poi stasera voleva solamente sentire la mano del suo amato che
l’attirava verso lei. Tenten stava per scendere ma,
la portiera venne chiusa e lei ricordò che il tappeto rosso era riservato alle
star del momento e lei era il dietro le quinte, così l’auto parcheggiò
all’entrata adiacente e l’autista aiutò anche lei a scendere ma quando uscì
vide che la mano che l’aveva aiutata era quella di Sasori
… “WAU” … Abbassò lo sguardò rossa in viso più che mai, poi Sasori
prontamente glielo fece rialzare e guardandola negli occhi le disse …
Sasori:
Mi sembra di avertelo già detto … (disse pensoso) Mai abbassare lo sguardo
(finì sorridendole)
Tenten
lo guardò estasiata di rimando … e sorridendo anche lei disse
Tenten:
Sì! Mi sembra di ricordare qualcosa del genere … Ma non era insicurezza ero
stupita …
Sasori:
Di cosa … Credi che perché sono il tuo professore non sappia essere un
gentiluomo (disse porgendole il braccio)
Tenten
lo accolse, mio dio era sicura (non era semplice attrazione) si avviarono insieme
all’entrata. Nonostante fosse enorme era sicura che casa Uchiha
fosse molto più grande aveva sicuramente qualche altro angolo nascosto “Forse
sarà per il giardino o la disposizione delle camere, ma chissene”
era enorme enormemente enorme così visto da sopra le scale questo pensò Tenten fino a quando entrambi non cominciarono a scendere
l’ampia scalinata che portava verso la grande sala … Sasori
le si avvicinò all’orecchio e disse …
Sasori:
Anche se so già che non lo immaginavi che saresti riuscita ad arrivare a
questo, sappi ce io sono stato sempre sicuro del contrario e puoi osare e
pretendere ancora di più mia dolce stagista (finì guardandola negli occhi)
Tenten
era più che grata e felice della approvazione del suo amato (in tutti i sensi
ora) fotografo la sua stima valeva molto per lei e la fiducia che tutta
quell’azienda le aveva dato così disse
Tenten:
Grazie per esserci stato, grazie per i complimenti, grazie per aver creduto e
credere ancora in me …
Si guardarono per un po' negli
occhi i giochi erano quasi del tutto chiusi e le carte erano sul tavolo oramai
da entrambe le parti.
Capitolo 39 *** L'intreccio del Filo Rosso seconda parte ***
Capitolo 39
L’intreccio del Filo Rosso
Seconda parte
Sasori
non staccò il contatto visivo e lei non era da meno poi lui stesso disse …
Sasori:
Stasera come le altre sei bellissima e … Tenten
Tenten
era ormai paralizzata sembrava strano ma stasera le sembrava come le altre di
essere era in una favola… poi improvvisamente fu Shisui
ad interromperli … Tenten avrebbe tanto voluto
sentire cosa stava per dirle Sasori ma, sapeva anche
che in quel momento non poteva essere di grande aiuto, così entrambi convennero
che ancora una vola potevano rimandare il discorso.
Shisui:
Ahhh! C’è poco da fare questi abiti sono splendidi.
Mia cara raggio di sole
Lo disse facendo l’occhiolino a Sasori, che lo evitò scocciato. Entrati nel salone si
unirono agli altri e un Obito sempre più compiaciuto, rimase di stucco
vedendola
Obito: WAU! (disse
applaudendo) Peccato che non sei potuta entrare dalla porta principale
Tenten:
Nooo! Cosa mi dici, non posso rubare la scena ai
protagonisti (disse sicura di sé e facendo una piccola piroetta su se stessa)
Shisui:
AHAHAHAh! Quanta sfrontatezza …
Shisui
passò una bicchiere di champagne sia lei e sia a Sasori,
al loro parlare si aggiunsero anche Ino ed Itachi …
Itachi:
La sua sfrontatezza ormai è cosa risaputa (disse facendo un primo sorso dal
proprio bicchiere) e sfacciataggine e testardaggine e …
Tenten:
(Finendo di bere disse) Va beh … Sempre e solo critiche …
Itachi:
(pensoso disse) Mettendo da parte il fatto che la testardaggine è vista anche
come un cosa positiva stavo per dire professionalità e bravura …
Shisui:
Vedi, non fai mai finire di parlare
Sasori/Obito:
Già!
Tenten
arrossì, nuovamente stava per riabbassare la testa poi sentì …
Sasori:
Non farlo …
Così rossa in viso cercò di sviare
l’attenzione di tutti e volse la sua attenzione a Sakura e Sasuke
che stavano posando per qualche foto e lasciando brevissime interviste, “Maledizione
Sakura, hai l’amore tra le mani e non vuoi afferrarlo, per paura! Beh sarete
anche due mondi opposti ma non può non esserci un rimedio” questo stava
pensando dimenticandosi completamente che ora l’attenzione era ancora su di lei
…
Shisui:
Novellina! A cosa pensi?
Tenten:
(ridestatasi disse) No è che Sakura stasera è raggiante …
Lo disse con semplicità ma, la
sua faccia faceva trasparire i suoi veri pensieri e le sue perplessità per
quello che Sakura aveva detto, quando erano in macchina … Ino comprese il
perché di quella espressione e per un attimo anche lei lasciò che quel
sentimento di insicurezza si intravedesse …
Obito: Ehm … Ci siamo persi
qualcosa? …
Shisui:
Giusto, che vi succede?
Tenten:
Niente niente (si riprese scuotendo le mani) E’
solamente che a volte le cose così belle sono talmente effimere che hai
continuamente paura di perderle (disse continuando a guardare Sakura e Sasuke)
Itachi
capì la perplessità delle amiche …
Itachi.
Stanno davvero bene insieme vero? ..
Tenten/Ino:
Già!
Itachi:
Non possiamo prevedere il futuro ma, lasciarsi perdere il presente, per un
qualcosa che non conosciamo è da stupidi non credete …
Tenten
rimase sorpresa dalle parole del suo “capo”, insomma era vero il loro punto
debole era il pensare continuamente al “e poi…”, anche lei ora più che mai era
accanto a quella persona che in quell’arco di tempo le aveva mandato il
cervello in tilt e solamente quella sera le aveva detto quello che più lei
desiderava eppure, aveva provato paura ed insicurezza. Chi può prevedere il
futuro, guardò Sasori, in quel momento preso a
parlare con Shisui ed Obito …
Itachi:
Sasuke è cambiato dopo l’incontro con la dolce Sakura
ma, (continuò prendendo altri due bicchieri di Chempagne,
porgendone uno a Tenten) vedi appartenere ad una
famiglia prestigiosa può farti sentire in paradiso e altrettanto farti vivere un’ inferno, mio fratello lo sa e come lei teme che potrebbe
finire tutto per via delle loro differenze … sociali …
Tenten:
Cosa si può fare in questi casi?
Tenten
lo disse così ingenuamente, come una bambina che chiede ai propri genitori cosa
sia un bacio e Itachi non potè
che sorridere questa cosa
Itchi:
(sospirando e scuotendo la testa disse) Nulla! Purtroppo …
Rivolse poi la sua attenzione
alla dolce coppia acerba, ancora e continuò …
Itachi:
L’amore non cambia e non si spezza quando è puro ma, le decisioni che prendiamo
a volte prendono sentieri tortuosi e diversi, che potrebbero essere difficili
da accettare per che ci sta accanto. Sasuke è nuovo
per questa cosa …
Tenten:
ma lui è cresciuto nella ricchezza e prestigio …
Itachi:
(ridendo ancora) E’ vero ma, Sakura è la prima donna che porta in casa e se fin
ora è vissuto nell’agio l’ha fatto da solo, non sa come farlo con una donna al
suo fianco. Dicono tutti che vorrebbero essere noi ma senza sapere che anche
per chi è nato con dei privilegi ha responsabilità, limiti e paure infinite. Le
decisioni sono ardue e l’amore è una prova costante … da entrambe le parti
Tenten
osservava Itachi e vide che il suo sguardo alle
ultime parole, stava guardando al contenuto del bicchiere di champagne che aveva in
mano perso nei propri pensieri, anche lui aveva qualcuno di importate … forse …
Itachi:
(ridestatosi disse) bhe in questi casi non possiamo
che vedere la vita dove ci porta
Tenten
ed Ino che aveva ascoltato il loro discorso ammaliata dal parlare di ItachiUchiha, solitamente così
taciturno e serioso che quell’attimo l’aveva voluto godere fino in fondo, poi Tenten alzò il bicchiere prima che Itachi
ed Ino facessero l’ultimo sorso
Tenten:
Alla vita …
Itachi
ed Ino la imitarono …
Ino/Itachi:
Alla vita
Shisui:
Che fate brindate senza di noi …
Tenten:
Un’attimo tra le varie osservazioni …
Shisui:
Sì! Ho notato avete finito di sparlare dell’amabile coppietta
In quel momento Sasuke stanco di interviste e foto invitò Sakura a ballare,
lei prese la sua mano e la danza cominciò … Ino aveva ancora l’immancabile
François alle calcagna che si stava avvicinando per invitarla, così Obito lo
prese con sè e gli disse di prendere qualcosa insieme
intanto Itachi fu chiamato da Suigetsu
per parlare della prossima apertura dell’azienda
Itachi:
Scusate il lavoro chiama … ancora purtroppo … (Disse allontanandosi)
Così rimasti in tre Shisui prese il volto della casa di moda le fece fare un
piroetta e la portò alla pista da ballo, rubandola ad Obito e la sua scusante
per allontanarla da Fraçois, così al cugino gli tocco
bere da solo in quantoSasori e Tenten
ancora una volta scomparvero.
Tenten
aveva preso d’istinto la mano di Sasori senza
pensarci, si stavano allontanando dalla festa, cercando un luogo appartato e
magari intimo in quell’enorme hotel adibito per la festa
******
Erano in camera Tenten e Sasori che in quel
momento era ancora spaesato, quell’improvviso cambio di rotta passando da una festa in una camera
da letto l’aveva reso un po' vulnerabile, per la prima volta nella sua vita Sasori si trovava in una camera da letto, con una ragazza
ma, non sapeva cosa fare e anche leggermente imbarazzato, strane e nuove sensazioni
si stavano facendo strada in lui
Poi guardandosi intorno cominciò
a parlare, Tenten gli dava ancora le spalle
Sasori:
Allora …
Fece per rompere il silenzio ma
poi Tenten disse …
Tenten:
Io non devo spiegarti perché siamo qui …
Non ce la faceva proprio a
voltarsi ancora no. Se il futuro non era prevedibile lei non voleva perdere il
presente, anche solo per un attimo, anche un solo giorno, una notte ma
soprattutto non voleva che i suoi sentimenti fossero repressi per poi
pentirsene per tutta la vita, sentiva il fuoco dentro di lei che la stava
soffocando, non aveva mai provato nulla
del genere e già questo era un’ enorme passo per farle capire quanto
desiderasse quell’uomo, poi improvvisamente, sentì le mani di lui che si
poggiarono sulle sue spalle scoperte e dolci baci lasciati su di essa la
cominciarono a farla sciogliere, le cinse la vita con le braccia continuando la
sua tortura fece scivolare le mani leggere all’interno dell’’abito seguendo
l’andatura delle bretelline al filo che le reggevano il seno, tutti i punti che
stava toccando, Sasori li sentiva sotto le proprie
mani come bollenti e pieni di desiderio, i capezzoli di Tenten
erano estremamente sensibili e già accentuati, possibile che stesse già così
avanti, non voleva darle tregua e non voleva averla come le altre così si fermò,sentendo il primo di quei tanti gemiti che avrebbe
voluto sentire da quell’amabile bocca.
Tenten:
Sasori … (disse con occhi lucidi)
Sasori:
Sei riuscita a prendermi anima e corpo, non volevo ammetterlo a me stesso
solamente per non dirtelo, non sono molto esperto in queste cose, l’ultima
donna che è entrata nella mia vita mi ha divorato l’anima ma, non voglio che tu
pensi che sto proteggendo me stesso, io sto solamente proteggendo te da me
stesso. Ancora non so come definire le sensazioni che mi fai provare…
Fece girare Tenten
verso di lui aveva lo sguardo lucido, rossa in viso e piena di desiderio poi …
Tenten:
(guardandolo negli occhi) Dimmelo, smettila di proteggermi, perché forse tu
puoi proteggermi da te stesso ma, non da me stessa … io mi sono innamorata di
te …
Stringeva i pugni in quel momento,
impaurita da quella parola che molto probabilmente non avrebbe potuto più dire,
stava per voltare il viso dal lato opposto interrompendo il loro contatto
visivo
Sasori
le prese il viso tra le mani e la baciò, un bacio forte e prepotente, spinse le
sue labbra su quelle di Tenten e quando stava per
allontanarsi, lei prese lo attiro nuovamente per continuare quello che era
stato iniziato, dopo quell’attimo intenso e carico di tutta l’adrenalina che
entrambi avevano dentro, Sasori la guardò ancora …
Sasori:
Mi sono innamorato di una ragazzina, ingenua e sfacciata che non mi ha dato
tregua in nessun modo, sei riuscita ad intrappolarmi Tenten,
sei riuscita a rubarmi anima e corpo e ora non posso tirarmi indietro …
Le accarezzò il viso, poi la sua
mano scese seguendo nuovamente la forma dell’abito sulla parte superiore …
Tenten:
Non durerà … (disse con rammarico ma senza ombra di paura o rimpianti)
Sasori
sorrise …
Sasori:
Sei cresciuta da allora
Tenten:
Tra forti sofferenze aggiungerei (disse incrociando le braccia)
Sasori:
(con aria dispiaciuta disse) Mi dispiace non volevo farti del male, forse ero
solo concentrato su quello che per me era meglio per te
Tenten
gli si avvicinò …
Tenten:
Già! … Lieta che te ne sia resa conto ma, devo ammettere che avevi ragione il
mio amore è cresciuto talmente tanto da mandare davvero tutto a puttane pur di
stare con te e intrappolarti per sempre insieme a me …
Continuò ad avvicinarsi … allungando
la mano cominciò a togliere la giacca dalle spalle di Sasori,
osservando nel dettaglio i suoi muscoli come erano contratti, intravedendosi
attraverso la camicia bianca …
Tenten:
Quando ho poi capito le tue vere intenzioni, inizialmente ho creduto che fosse
giusto così, che non dovevamo farci coinvolgere che se mi fossi innamorata
avrei perso anni di lavoro ma, solamente adesso che finalmente le carte sono in
tavola voglio che tu sappia che mi pentirei anche se adesso ti lasciassi andare,
su tu aprissi quella porta e mi dicessi (è meglio che non ci lasciamo
coinvolgere) e chiuderla così. No! Per me non è meglio, per le stesse
motivazioni per cui mi hai protetta, io non voglio rimpianti anche se devo
amarti per poco, anche solamente per una notte, io voglio farlo …
Sasori:
Mi lusinghi, per tutte le tue attenzioni ma, sai …
Anche le sue mani cominciarono a
muoversi sul corpo di Tenten arrivando fino a quei
lacci che le reggevano tutta la parte superiore del vestito, slacciò quel nodo
e il vestito scese giù e lentamente, lasciando il tempo a Sasori
di ammirarla e dare spazio alla sua immaginazione
Sasori:
Come è possibile che tu sia così bella … (guardò Tenten,
ancora ammaliato, era rossa in viso e questo lo eccito ancora di più in quel
momento) io non merito quest’amore così grande ma, anche io sento di non
volerti lasciare spazio per uscire da questa stanza, sta attenta Tenten sei sicura di volermi? Anche se sarà per poco?
Tenten:
Non lasciarmi scampo (disse guardandolo intensamente)
Sasori
le accarezzò il viso facendo un po' di forza dietro la nuca per avvicinarla,
guardò le labbra di Tenten erano vogliose e in attesa,
così la baciò, un bacio dolce e leggero ma approfondendo subito il contatto. Tenten lo lasciò fare, ora voleva che le facesse tutto
quello che lui voleva, desiderava sentirlo.
Sasori
passò le sue dita leggere fino ad arrivare alla sottile cerniera che chiudeva
il vestito di Tenten facendolo cadere sul pavimento …
Sasori:
Ancora … mi stupisci
La indisciplinata, sua, allieva
ancora una volta non portava l’intimo sotto il vestito …
Tenten
era rossa in viso ma, non si lasciò intimorire …
Tenten:
Beh, sono del tutto inutili le mutandine sotto questi vestiti, per i modelli di
Obito
Sasori
sorrise perché effettivamente era vero poi disse …
Sasori:
Hai ragione ma, anche la situazione non ne richiede la presenza … mi rendi le
cose sempre troppo semplici … (disse sorridendo)
Tenten
arrossì ancora, poi Sasori riprese il comando
prendendola in braccio la distese su quel letto ancora immacolato, poi comincio
ad accarezzare ogni centimetro della sua pelle non lasciando nulla trascurato,
le sue dita si infilarono lentamente tra le sue gambe era completamente umida,
era avanti a lui di tanto, la guardò stupito
Sasori:
E’ questo l’effetto che ho su di te?
Tenten
era enormemente in imbarazzo, insomma in quel momento era come se fosse la sua
prima volta, perché con Naji non le succedeva così?
Non sapeva se questa fosse una cosa positiva o meno, sapeva solamente che
dentro si sentiva morire, ed era in balia di tremori e spasmi e sentiva quella
umidità tra le gambe, però non sapeva come rispondere a Sasori
Tenten:
Io non so cosa mi stia succedendo ma, sappi che sì queste sensazioni le provo
quando sono con te non, non le ho mai provate prima
Sasori
la guardò, quel viso rosso, quella bocca così vogliosa e quegli occhi lucidi,
era talmente indifesa che non faceva altro che torturarlo senza che sene
rendesse conto, Sasori sorrise sapeva di avere una
certa influenza sulle donne e aveva capito perchèTenten era così avanti rispetto a lui …
Sasori:
(sorridendole) Sei molto avanti rispetto a me e per come ti desidero io non mi
basteranno questi tempi così veloci vieni ..
Le porse la mano … Tenten stupita, non sapeva perché Sasori
avesse smesso, le piaceva quello che stava facendo, quindi perché interromperla
Tenten:
Dove … dove andiamo?
Sasori:
Che domande, a fare un bagno, per rilassarci un po' …
Tenten:
Un bagno?, ma io sono pulita
Sasori,
non potè non ridere a quell’affermazione
Sasori:
Mica dobbiamo lavarci …
Così la prese tra le braccia e la
portò in bagno, l’adagiò nell’acqua lasciando che si rilassasse e lui cominciò
a slacciarsi i pantaloni spogliandosi completamente, Tenten
stava per sciogliersi … Insomma era palesemente e completamente nudo avanti a
lei e… anche … arrossì vedendo quello che le si parava d’avanti così disse …
Tenten:
(con lo sguardo spaesato) E ora cosa si fa?
Sasori:
Non avere fretta avvicinati …
Tenten:
(avvicinandosi lentamente) Non so se un bagno tiepido funzioni sui miei ormoni
Sasori:
I miei sono in subbuglio quanto i tuoi ma, non affrettiamo le cose, o l’incantesimo
potrebbe svanire (disse sorridendole)
Lasciò che si sistemasse tra le
sue gambe e cominciò a strofinare delicatamente la spugna sulle sue spalle
giocarono con la schiuma che non faceva che crescere, almeno fin quando Sasori non si decise a chiudere l’acqua …
Sasori
stese la propria testa sull’asciugamano posta dietro la nuca e Tenten si poggiò con le braccia sul bordo della vasca …
Tenten:
Sasori …
Sasori:
Dimmi
Aveva gli occhi chiusi, per
rilassarsi, se li avesse aperti avrebbe perso il controllo del proprio corpo e
poi voleva far rilassare anche Tenten
Tenten:
Posso farti una domanda personale?
Sasori:
Certamente … (poi pensoso disse) quanto personale?
Tenten:
Credo intima quindi molto
Sasori
impaurito gli rispose comunque di sì, ormai era curioso
Tenten:
L’amavi davvero?
Sasori
sapeva di chi parlava ma lo stesso rispose …
Sasori:
Hai proprio deciso di attentare al mio buonumore (sorrise sbilenco)
Tenten:
Mi dispiace se non vuoi fa nulla
Sasori
si decise ad aprire i suoi occhi e le disse
Sasori:
Sì!
Tenten:
(leggermente rabbuiata) Capisco …
Sasori
guardando il cambiamento di espressione di Tenten
disse …
Sasori:
Come ti viene in mente di farmi queste domande in un momento come questo,
guarda ora ti sei lasciata prendere dalla mia risposta, volevi che rispondessi
di no? (disse serio ma con un tono scherzoso)
Tenten:
AH! No no forse è vero sono stata inopportuna, non avrei dovuto chiedertelo
Sasori:
Beh, sappi che ora mi sono reso conto che anche se non sono pentito della mia
decisione mi sono riuscito a chiudere quella porta alle spalle finalmente
Tenten:
Cosa intendi dire?
Sasori:
(avvicinando a lei disse) Quando ero in ospedale venne a trovarmi volendo
finalmente firmare le carte del divorzio
Tenten
ascoltò con attenzione, non sapeva che fosse riuscito a divorziare, Sasori aveva un sorriso triste sul viso
Sasori:
E’ stata una storia d’amore unica per me, le voci che girano sul mio conto
quelle del libertino non sono dovute al divorzio ma ha fondamenta profonde
Tenten:
Perché (chiese incuriosita)
Sasori:
Perché cosa?
Tenten:
Perché hai scelto la vita de libertino dongiovanni
Sasori:
(sorridendo disse) Quando si è giovani non si pensa di ferire qualcuno con i
propri comportamenti in particolare se quel qualcuno conosce la tua reputazione
Tenten:
…
Sasori:
Ad ogni modo è vero non è un modo giusto di comportarsi ma per quanto possa
sembrarti sbagliata ed ingiusta è stata la mia scelta e poi è arrivata lei …
Karen
Tenten:
Karen?!
Sasori:
Sì! E’ nata in Giappone ma dai dieci anni in su è vissuta in America per poi
ritornare qui, dove ci siamo incontrati e la storia va da sé, in ogni caso non
voglio assillarti
Attirandola a sé, la baciò
dolcemente, lasciando che le loro labbra si lasciassero scie di morsi e
sensazioni
Sasori:
Quella volta tirai un sospiro di sollievo e vidi i miei ricordi con lei
allontanarsi da me senza che io soffrissi, perché …
Tenten
gli diede o meglio pretese un nuovo bacio …
Sasori:
(Guardandola negli occhi disse) Perché avevo te che affollavi i miei pensieri e
mi sono reso conto che avrei tanto voluto che tu fossi stata quell’ unica donna
che Karen è stata per me, ma non fa nulla perché il presente è adesso
Tenten prese
il suo viso tra le mani ancora una volta e piano ricominciò a baciarlo,
cominciando dal labbro inferiore risalendo a quello superiore, questo dolce
strusciare riaccese i desideri di Sasori., la fece
girare verso di lui e strinse tra le sue braccia, lasciando che i suoi seni e
le loro parti intime stessero a stretto contatto, continuando a baciarla
lasciando che la bocca di Tenten desse libero accesso
alla sua lingua dopo un lungo bacio intenso e desideroso di lei, per entrare e
approfondire il rapporto. Tenten sentì quella lingua
così dolce all’inizio ma che prepotente entrando
dentro la propria bocca la stava soffocando “che bacio impetuoso” pensò,
sentiva nuovamente un formicolio allo stomaco e una strana sensazione al basso
ventre “cosa sta succedendo”, l’aria era corica di denso calore per via del bagno
e non solo anche di adrenalina che continuava a salire. Sasori
risalì con le mani fino ai seni di Tenten e la spinse
al bordo della vasca premendo le sue mani su quest’ultimi poi cominciò a
stimolarle i capezzoli con i palmi delle mani, scendendo con la bocca al suo
collo e poi la clavicola …Tenten mise una mano sulla
bocca per non fare rumore ma, non ci riuscì così cominciarono lievi sospiri
affannosi e piccoli gemiti di piacere.