Quello scontro che cambia la vita

di maoa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Addii e nuovi scontri ***
Capitolo 2: *** Tutti pazzi per Sakura ***
Capitolo 3: *** Torno, ma ... non per lui!!! ***
Capitolo 4: *** Litigi per Cena !!! ***
Capitolo 5: *** Rivoglio la MIA valigia!!! ***
Capitolo 6: *** Rincontri, scontri e ... malizia ***
Capitolo 7: *** Una serata indimenticabile ***
Capitolo 8: *** Ricordi e Sentimenti ***
Capitolo 9: *** Una giornata ... "Faticosa" !!! ***
Capitolo 10: *** La Causa ***
Capitolo 11: *** ATTENZIONE !!! ***
Capitolo 12: *** Un FANTASTICO Premio !!! ***
Capitolo 13: *** Sono solo affari ... ? ***
Capitolo 14: *** SUPPONENDO che ... ***
Capitolo 15: *** delusioni, PASSIONALI ***
Capitolo 16: *** SCACCO MATTO! ***
Capitolo 17: *** Noi non siamo nulla.Io ti ho già dimenticata ***
Capitolo 18: *** Cogli L'Attimo ***
Capitolo 19: *** Un Amicizia Indissolubile ***
Capitolo 20: *** (SOTTO I RIFLETTORI) ***
Capitolo 21: *** TENTEN HIGURASHI E SAKURA HARUNO ***
Capitolo 22: *** Mettere Le Cose In Chiaro ***
Capitolo 23: *** LA FESTA ***
Capitolo 24: *** La Realizzazione ***
Capitolo 25: *** Argento Vivo ***
Capitolo 26: *** RICORDI DA LASCIARSI ALLE SPALLE PER RICOMINCIARE ***
Capitolo 27: *** SOTTO ESAME ***
Capitolo 28: *** L' oblio dei desideri PERDUTI ***
Capitolo 29: *** Una Giornata ... Interrotta ***
Capitolo 30: *** Solo Belle Notizie ***
Capitolo 31: *** tutto cambia ***
Capitolo 32: *** Per Amore o Per Ripicca? ***
Capitolo 33: *** Io Ti Amo!!! ***
Capitolo 34: *** Bienvenue à Paris ***
Capitolo 35: *** Bienvenue à Paris Seconda Parte ***
Capitolo 36: *** Un Gelato per i Tuoi Sentimenti ***
Capitolo 37: *** Una Parolina Di Troppo ***
Capitolo 38: *** L'intreccio del Filo Rosso ***
Capitolo 39: *** L'intreccio del Filo Rosso seconda parte ***



Capitolo 1
*** Addii e nuovi scontri ***


Quello scontro che cambia la vita

 

1° Capitolo

 

Addii e nuovi scontri

 

 

Uscì di corsa da quella casa non voleva restare un attimo di più,era finita ma questa volta per sempre.

Pioveva ma poco importava ,continuava a correre ,la pioggia la bagnava ,ma non ci faceva neanche caso  non le importava più niente ,sentiva la sua voce che la chiamava, non si sarebbe voltata … no, questa volta sarebbe andata fino in fondo, già sapeva che se si voltava non sarebbe andata più via .

Sai:”Sakura … Sakuraaa …”

Sakura:continuando acorrere ”…” *no…questa volta no … non tornerò in dietro * prese il pulman al volo

Sai continuava a seguirla ma niente oramai era andata e lui sapeva esattamente che questa volta lei faceva sul serio ,ma sapeva anche che non poteva perderla cosi ,pero doveva darle un po’ di tempo .

 

 

 

La sveglia suonava … che rottura … si doveva svegliare, ma non ne aveva proprio voglia,prese l’orologio da sopra il comò dove era riposto guardò l’ora erano già le 21:00 doveva proprio andare. Si alzò dal letto si diresse verso il bagno e quando uscì era pronto per andare a lavoro(Narratore precisamente fa il barista, in un locale notturno non fatevi strane idee)

Prese le chiavi da sopra il mobile di ingresso si mise le scarpe e uscì di casa.

 

 

 

 

Era seduta su quel  sediolino del pulman con la testa poggiata  vicino al vetro, pioveva ancora ,si poteva anche dire che il tempo rispecchiava i suoi sentimenti ,non sapeva neanche dove andare, ma poco importava l’importante era andare il più lontano possibile da li non voleva altro .

Il pulman si era svuotato oramai era l’ultima fermata vicino alla stazione, quindi  scese lentamente poi prese una decisione ,andò alla biglietteria e fece un biglietto per Tokio e finalmente sul treno poggiò la testa nuovamente vicino al finestrino e si addormentò.

 

 

Il treno era arrivato,sperava vivamente di non aver fatto tardi altrimenti il proprietario questa volta l’avrebbe cacciato sul serio,salì e si sedette nel primo posto libero che trovò , il treno era in movimento ormai da parecchie ore ,facendo le diverse fermate e quando arrivò all’ultima era ormai quasi vuoto.

Sasuke stava per scendere, ma notò che c’era ancora una ragazza che dormiva ,allora provò a svegliarla non sapeva neanche perché lo faceva infondo non la conosceva.

Sasuke:”hei…hei” disse scuotendola leggermente allora riprovò

Sasuke:”hei…tu il treno si è fermato devi scendere”

Ma niente…

Sasuke:con tono di voce più alto “…HEIII…

 

 

 

 

Si sentiva chiamare ,però non riconosceva il tono di voce ,chi era che la chiamava così insistentemente ? poi un tono più lato la risvegliò completamente, riaprì gli occhi e di fronte a lei un altro paio di occhi di un nero profondo, in cui ti ci potevi perdere, la fissavano intensamente,chi era quel ragazzo?

 

 

 

Finalmente si era svegliata e quando aveva riaperto gli occhi un verde intenso si era scontrato con i suoi che erano di un nero pece profondo.

Sasuke:” scusa … ma devi scendere il treno è arrivato”

Sakura ancora un po’ intontita dal sonno:”oh … grazie ora vado” si alzò dal suo posto e uscì dal treno .

Poi Sasuke notò una cosa dove prima era seduta la ragazza un portafoglio di diddle blu ,doveva essergli caduto dalla tasca quindi iniziò l’inseguimento.

 

 

 

Si sentiva seguita quindi velocizzò il passo ,però d’improvviso qualcuno l’afferò per il braccio si girò di scatto dando uno schiaffo alla persona che l’aveva bloccata , notò con stupore che era il ragazzo di prima,ma cosa voleva ancora?

Sakura:”si può sapere cosa vuoi?”

Sasuke massaggiando la guancia:”Ahi … avevi perso questo …”

Sakura:”oh … grazie … e … scusa non volevo … io … io … credevo … scusa …”

Sasuke:”no non importa”poi guardò l’ora e “o KAZZO” e scappo via

Sakura:”ehi non … “ma già era andato via “conosco neanche il tuo nome …”

 

 

 

 

ERA IN UN RITARDO MOSTURUOSO … questa volta si era giocato il posto e non ci sarebbe stato nessuna ragione al mondo che avrebbe fatto cambiare idea a Pein .

Era arrivato di corsa al locale entrò e come previsto lui era li che lo aspettava , la sua faccia non ispirava niente di buono, no… proprio niente di buono.

Pein:”Sasuke è la quindicesima volta in due settimane, cosa credi che perché io e tuo fratello siamo amici di vecchia data ti è dovuto tutto?”

Sasuke:”no … non penso questo, comunque prima che lo faccia tu me ne vado”

ecco ora la sua carriera lavorativa era finita definitivamente per una perfetta sconosciuta.

Perfetto … già immaginava cosa avrebbe detto suo padre ,per non parlare di suo fratello.

 

 

 

 

Camminava piano e ora cosa avrebbe fatto?non conosceva praticamente nessuno, bhe … per il momento un albergo sarebbe andato benissimo,però dopo … dopo … cosa avrebbe fatto? da chi sarebbe andata?non poteva restare per sempre in un albergo … certo che aveva preso una decisione avventata,non era da lei,lei era un tipo riflessivo,non era tipo da colpi di testa.

Era sopra pensiero ,quindi non si era accorta che stava andando a sbattere contro qualcosa,o meglio contro qualcuno ,troppo tardi

Sakura* ma …. Chi?*

 

 

 

 

Sasuke * chi era quella testa di Kazzo che non guardava dove metteva i piedi?*

Si rialzò e notò che era ancora la ragazza del treno,non che autrice del suo licenziamento,splwndido , davvero splendido …

Sakura:”scusa”disse rialzandosi ,notò che era lo stesso ragazzo della stazione

Sasuke:”ancora tu … ma si può sapere cosa vuoi?già ho avuto abbastanza grane per causa tua”

Sakura non capiva cosa voleva dire:” causa MIA e cosa le avrei fatto io?non la conosco neanche e se ha dei problemi è colpa mia?”

Sasuke:”sì … perché se non perdevo tempo dietro a te non venivo licenziato”

Sakura si stava irritando :”SENTI UN Po’ TU … PRIMA FAI IL GENTILE E POI MI ACCOLLI I TUOI PROBLEMI, SE NON VOLEVI FARE TARDI DOVEVI SVEGLIARTI PRIMA …”

Sasuke bhe effettivamente un poco poco di ragione c’è l’aveva

Sasuke:”forse hai ragione”

Sakura:”forse?”

Sakura a quel punto se ne andò

Sasuke:”si può sapere dove stai andando ora?”

Sakura:”in un posto dove non ci siano ragazzi stupidi come te”

Sasuke si fermò … * STUPIDO * lo aveva chiamato …  * STUPIDO * ma come si permetteva quella ragazza insolente,neanche lo conosceva e già lo aveva etichettato,la prese per un polso .

Sasuke:”senti un po’, come ti permetti io non sono stupido”

Sakura:”bhe per me uno che perde il lavoro e poi da la colpa a una sconosciuta e stupido” disse sottolineando l’ultima parola.

Sakura tentando di liberarsi dalla presa:”ora lasciami che devo andarmene”

Sasuke:”più precisamente,andare dove?”

Sakurqa:”Ma che kaz… -Ricomponendosi- non sono affari che ti interessano”

Sasuke:”bene quindi io vado per la mia strada e tu per la tua, spero di non incontrarti o scontrarti mai più”

Stava per andare però …

Sakura * e se … forse lui può aiutarmi * Sakura:” Ehi! tu aspetta un attimo” lo chiamò di nuovo

Sasuke:” e ora cosa vuoi ancora da me?”

Sakura imbarazzata, era la prima volta che chiedeva certe cose ad uno sconosciuto, però era l’unica persona che più o meno  conosceva li.

Sakura:” anche se mi scoccia chiederlo a te ,sei l’unica persona che conosco qui,quindi,non è che conosci un albergo o una pensione nei dintorni?”

Sasuke:”no però … vieni con me”

Tornarono alla stazione ,presero il treno ,comminarono per qualche km per trovarsi davanti a un palazzo.

Sasuke:”bhe io abito qui ,non è il grande hotel ma è accogliente e i topi sono amici”

Sakura:” ma …. sei sicuro che posso rimanere … io non vorrei disturbare”

Disse una Sakura titubante , era pur sempre uno sconosciuto

( Narratore : e se era un‘ assassino

 Sasuke: -____- ehi …

Narratore: Si fa per dire …

Sasuke: -______-

Narratore: Ok Ok)

Sasuke:” nel rimanere per stanotte va bene e per il disturbo … più di cosi …”

Entrarono in quel appartamento ,era abbastanza grande,però si notava la mancanza di una donna,regnava il caos.

Sasuke * quella testa quadra ha di nuovo messo il caos da per tutto *

Sakura *wuau ci vorrebbe la bacchetta  magica,che fino ha fatto mastro lindo?*

Sasuke:”scusa non aspettavo ospiti, bhe accomodati”

Sakura poggiò il suo zaino e si sedette sul divano

Sasuke:”ti posso offrire qualcosa?”

Sakura:”no grazie”

Sasuke:”ora si può sapere perché sei qui tutta sola”

Sakura:”lascia perdere non ti interesserebbe “

Sasuke:”a occhio e croce si direbbe che hai litigato col tuo ragazzo”

Sakura:”sì, ma non mi va di parlare”

Sasuke:”ok, se proprio non ti va”

Sakura.”ti posso fare una domanda?”

Sasuke:”si … dimmi”

Sakura:” ma … tu vivi qui tutto solo?”

Sasuke:”no, vivo con un dobe e una testa di cavolo”

Sakura non capì, poi un urlo proveniente da dietro una delle porte

?:”TEME SEI TUUUUUUUUUUUUUUU ???...”

Sasuke * è mai possibile che debba sempre urlare * :”sì dobe, cosa vuoi?”

?:”niente volevo sapere se eri tu, Gaara deve ancora tornare?”

Sasuke:”lo sai che torna domani mattina”

Poi la persona che stava parlando da dietro la porta uscì, rivelandosi come un ragazzo alto biondo e due occhi azzurro cielo che solo a vederli sprizzavano gioia.

Sasuke:”ora cosa vuoi?”

?:”volevo mangiare ho fame”poi si accorse di Sakura che ancora sedeva sul divano

?:”lei chi è la tua nuova conquista?”

Disse con occhioni languidi

Sasuke:”no … lei per stanotte rimane a dormire qui”-poi lo presentò-”Sakura questo dobe è un mio coinquilino Naruto

Sakura si alza :”piacere Naruto io sono Sakura”

Naruto:”il piacere è mio, che ne dite di ordinare una pizza?”

 

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Sapete la mente a volte vaga e così di getto , ecco una nuova storia sui nostri beniamini tutta da colorare, sintonizzatevi su questo canale perché ne vedrete delle belle

Itachi: “ mio fratello è un pappamolle “

Sasuke: “ Ehi … cosa posso farci, Pein ha degli orari assurdi “

Itachi:  -______- “ti risulta così difficile,essere pronto per le 21.00 “

Sasuke: “ Sì! “

Mikoto: “ Ehi ora basta , mi state stufando “

Itachi-Sasuke: “ Ha cominciato lui “

Sasori-Deidara-Pein: “Io la vedo male … “

Mikoto: urlando “ a mangiare “

Zetsu: “ chi … quando … “

Quelli che vedete compariranno tutti nello sceneggiato …

Deidara-Sasori-Pein-Zetsu-Itachi: “ OHI OHI

Mikoto:” Sarà divertente , ho sempre adorato recitare “

Fugaku:-_________________________________________- “ … “

Gaara: “ WHAAA CHE SONNO” Strofinandosi gli occhi

 

Alla prossima Clod90

Aiuto sceneggiatura, correzioni e ringraziamenti maoa

 

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Capitolo 2
*** Tutti pazzi per Sakura ***


2°Capitolo

 

 

Tutti pazzi per Sakura

 

 

Sbuffò  per   la cinquantesima volta e si rigirò ancora una volta nel letto,non aveva  dormito per  niente, non aveva fatto altro che chiamarla … ma niente, nessuna risposta,nessun messaggio.

Ora che ci faceva caso aveva proprio spento il cellulare,faceva proprio sul serio all’ora …

No … non la sua Sakura, lei lo aveva sempre perdonato  anche per  le cose più gravi,era sempre tornata … non sarebbe cambiato niente questa volta.

Però … chissà perché, sentiva che stavolta c’era qualcosa che faceva la differenza … forse era solo una sua impressione … o forse …

 

 

 

 

 

Non aveva dormito per niente,volse lo sguardo verso la sveglia che era posata sul comò alla sua destra … sbuffò… erano ancora le 5:00 del mattino ,non aveva fatto altro che fissare il soffitto ,appena provava ad addormentarsi   gli tornava in mente il litigio con Sai …

 

///INIZIO   FLESH   BAKE///

 

Stava tornando a casa dopo il turno all’ ufficio di  Tsunade  ,quel giorno si era presa mezza giornata libera … chissà se lui si ricordava che era il loro anniversario ,erano passati ben due anni da quando si erano messi insieme e aveva deciso di fargli una sorpresa.

Si trovava di fronte al portone di casa,salì i due piani, aprì piano la porta di casa ,si tolse  le scarpe per non farsi sentire,percorse il corridoio che portava in camera loro …

La porta della camera era socchiusa,aprì lentamente …

Non poteva credere ai suoi occhi nel loro letto e come se non bastasse era il giorno del loro anniversario … no … NOOOO … non in quel giorno , non in quel posto , non in quel modo … pensò indietreggiando

Sai si era alzato di scatto rivestendosi ,che diavolo ci faceva Sakura a casa a quell’ora? sarebbe dovuta tornare tra due ore.

Sai:” Sakura lascia che ti spieghi …”

Sakura:”Sì!Spiegami, come è stato? … -allontanandosi da lui- cosa vorresti spiegare … COSA VORRESTI SPIEGARE ….” Gli diede uno schiaffo che riecheggiò nella stanza e uno spintone per allontanarlo da lei quanto era più possibile … prese a piangere, non poteva crederci che lo aveva fatto, gli aveva dato tutta la sua fiducia … una seconda volta  e lui … cosa fa ?… no … questa volta non poteva fargliela passare liscia.

Aprì l’armadio prese uno zaino e cominciò a mettere  la sua roba dentro

Sai:”cosa fai?”

Sakura:”vado via, non si vede?”

Sai chiuse l’armadio:”Sakura parliamone”

Sakura:”non c’è niente di cui parlare,mi sembra tutto abbastanza chiaro”

In pochi minuti si trovava a correre per le scale, non ci avrebbe più messo piede li ,MAI …

Sai le correva dietro,poi il pulman,il treno e quello strano ragazzo ….

 

///FINE FLESH BAKE///

 

Ora si trovava li,a fissare il soffitto,si era decisa ad alzarsi,si diresse verso il bagno una lunga doccia era decisamente quello che le serviva ,sì una doccia.

 

 

 

Finalmente a casa ,si richiuse la porta alle spalle, posò le chiavi sul comò di ingresso,si stiracchiò e si diresse verso li bagno,dopo una nottata passata a cambiare canzoni ,quello che ci voleva era una bella doccia calda e poi una dormita .

Aprì la porta del anti bagno ,si spogliò completamente,aprì la porta del bagno,si diresse verso la porta della doccia la fece scorrere nei binari …

 

 

 

Sentì la porta della doccia aprirsi,chi poteva essere Sasuke e Naruto dormivano,no … e se si erano svegliati , si voltò convinta a colpire chiunque si trovava di fronte a lei e vide due occhi  d’acqua marina che la fissavano e lei non potè che rimanerne affascinata

Si coprì di scatto con le mani,poi uno schiaffo … colpi la guancia del povero malcapitato

Sakura:”AAAAAAAAAAA … ESCIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII … MANIACOOOOOOOOOO …. “

Gaara uscì di corsa dal bagno … chi diavolo era quella povera pazza,bhe proprio pazza no,in fondo lui … era entrato in bagno … mentre era … era … ecco era diventato dello stesso colore dei suoi capelli ripensando a quella ragazza nuda sotto la doccia,poi pensò … una … ragazza … UNA RAGAZZA …  CHE DIAVOLO  CI  FACEVA UNA RAGAZZA LI ??????????????????????????????

 

 

 

Stava dormendo saporitamente,quando un urlo di una specie non identificata di un animale che ancora doveva essere scoperto dagli scienziati, arrivò al suo orecchio,facendolo cadere dal divano,CHI KAZZO ERA CHE URLAVA  IN  QUEL MODO ?????????????

Si alzò da terra e vide Gaara in mutande con un nuovo tatuaggio,no, ora che notava era il segno di cinque dita,ora era tutto più chiaro,Gaara aveva avuto il piacere di conoscere la loro ospite.

Gaara si avicinò a Sasuke che dopo essersi alzato ,era andato in cucina a preparare il caffè.

Gaara:”c’è una ragazza nel nostro bagno”

Disse con tono serio …

Sasuke:”con aria indifferente:”e … allora”

Gaara:”C’è UNA RAGAZZA NEL NOSTRO BAGNO”

Disse esaurito …

Sasuke:”ho capito, non c’è bisogno di urlare”

Gaara:”no … non hai capito … perché se avevi capito … non ci sarebbe una ragazza nel nostro bagno”

Po finalmente Sasuke capì quale fosse il reale problema di qui Gaara gli stava parlando “LA SIGNORA  IOLANTE  E  SUA  FIGLIA  MARIA GIUSEPPA” che poi ora che ci pensava … Maria era un bel nome … ma Giuseppa che  nome era??? il problema però non era questo, il problema era che quando avevano affittato la casa la signora Iolante  aveva detto esplicitamente di non portare donne in casa.

Di improvviso …

DLIN DLON

 Contemporaneamente al campanello, Sakura stava uscendo dal bagno

La porta di casa si aprì e Sasuske si precipitò verso il bagno

Sasuke rivolto a Gaara:”intrattienile” poi spinse di nuovo Sakura nel bagno ,ma aveva preso un po’ troppo slancio, quindi in quel momento si trovò in bagno con Sakura  schiacciata al pavimento e lui sopra di lei che gli tappava la bocca.

Sasuke:”sta zitta e non ti accadrà niente,finirà in un attimo”

Ecco ora temeva per la sua incolumità ,mannaggia a lei e quando aveva deciso di seguirlo.

Nell’altra stanza la signora Iolante e  Gaara

Gaara:”signora … cosa ci fa qui ?”

La signora entrò e si presentò esattamente così :alta un metro o poco più ,con un sedere che sembrava una porta aerei e un vestito largo a fiori con un fiocco gigantesco applicato sul petto,ah e  la figlia che la seguiva da per tutto, era  alta molto di più della madre ,diciamo che rassomigliava ad un palo della luce e un vestito giallo che avrebbe potuto attirare tutti i moscerini del globo.

Iolante:”sono venuta per l’affitto”

 

 

 

Sakura stava per sudare freddo, si sentiva estremamente in imbarazzo anzi   terrorizzata.

Chi era lui?

Bho chi lo conosce, è uno che ha conosciuto per caso, dandole l colpa senza senso per la sua perdita del lavoro, poi l’ha invitata a pernottare da lui neanche avesse una villa come casa , in un palazzo piccolo , dove la casa lo era ancora di più, ma il punto non era questo.

No … era semplicemente che non solo non era riuscita a dormire, per via di uno .. lasciamo perdere , ma poi mentre si stava concedendo l’unico momento di relax rubato al tempo e ai pensieri che la tartassavano, entra un maniaco in carne ed ossa, bhe … i maniaci sono effettivamente in carne ed ossa e umani quindi, ma il punto non è questo.

No … perché mentre lei stava per uscire dal quell’orrida doccia, ah i ragazzi non hanno proprio stile nel decidere l’arredamento , ne qualsiasi cosa facesse parte della casa, ma comunque  il problema non era questo.

No … solamente quando ha aperto la porta del bagno si è ritrovata spiaccicata al pavimento , bloccata completamente dal corpo di quel tizio, tanto strano al suo riguardo secondo lei aveva dei problemi e anche gravi mentali, ma il problema non era questo …

No .. era che ancora gli stava addosso tendola stretta tra il pavimento e il suo corpo , così caldo e ben formato e … ma cosa vado a pensare il problema … il problema … era …

 

 

 

Forse si era precipitato un po’ troppo velocemente anche perché era una situazione assurda.

Insomma vista la posizione e quello che gli aveva appena detto … poteva sembrare che … mah si era fregato con le sue stesse mani .

Ma comunque lui sapeva come stavano le cose e il perché di questo suo comportamento, non ci avrebbe messo molto a dirglielo, quindi prese un bel respiro , si distanziò un po’ da lei e … e …

Perché era arrossita???

Le donne … sono un’ enigma, cerco di alzarmi ma lei mi attira nuovamente verso di se  e poi il maniaco sarebbe Gaara

Mi guarda , forse sta cercando di comunicare, ma perché non parla?

Ah la mano …

Sakura:”Ti prego non andar via …”

 Ecco ora davvero non ci capisco nulla …

Sasuke:”Io , non ti facevo così precoce”

Sakura non capisce subito il senso, ma subito dopo un cinque dita stampate in faccia …

Sakura:”Ma cosa dici”

Sasuke:”Allora perché non mi lasci andare”

Sakura:” bheocco …”

Sasuke la scruta, cercando di capire cosa c’era che non andava …

Sakura:”Chiudi gli occhi …”

Sasuke:”Come scusa?”

Sakura:”Chiudili e zitto …”

Sasuke:”Io non faccio le cosa senza una spiegazione …”

Sakura:”Ufff … quante storie “Lo spintona alzandosi senza asciugamano , si era slacciata nel momento in cui Sasuke gli era venuto addosso …

Susuke era rimasto inchiodato al pavimento del bagno , appena aveva notato questa mancanza non aveva indugiato a girarsi dall’altra parte, però una sbirciatina,

(Narratore: come si dice l’occasione fa l’uomo ladro …

Sasuke: ma che dici

Narratore: lascia fare sono uomo di mondo io, ho fotto il militare tre anni a cuneo

Sasuke:  -___________________________________-)

Sakura rossa in viso:”Bhe che hai ?…”

Sasuke:”Potevi anche dirlo e ci saremo risparmiati tanti fraintendimenti”

Sakura:”Ma secondo te io volevo ?...”

Sasuke colse la provocazione …

Sasuke:”in molte lo vogliono ...”

Sakura:”Allora o sono cieche o sono pazze …”

Sasuke:” Dici ?”

Disse avvicinandosi  a lei con una lentezza inesorabile e guardandola con attenzione.

Sakura inizialmente rimane scombussolata, doveva ammettere che aveva dei begli occhi , uno sguardo attraente e proprio per questo pericoloso, però … doveva anche ammettere che aveva un bel viso , così liscio e candido, però … doveva anche ammettere che aveva un bel fisico, quella maglietta che usava come pigiama era bianca ed aderiva perfettamente al suo corpo  e poi …

Ora basta … scosse la testa per allontanare in un posto quanto e più lontano da lei quei pensieri poco opportuni e disse fermamente … Sì … però nella sua testa perché le parole gli morirono in gola , il suo volto era talmente vicino che i loro nasi potevano toccarsi , perché gli permetteva di essere così vicina a lei?chi si credeva di essere ?anche se la sua vicinanza era così , così calda e familiare, il cuore le mancò di un battito quando si avvicinò pericolosamente alle sue labbra e le sussurrò su di esse , un dolce e tiepido …

Sasuke:”Sai … hai un punto nero sul naso …”

Cosa gli aveva detto … un … punto … nero … lo avrebbe voluto ammazzare ,ora glielo faceva vedere lei il puto nero. Gli dette un pugno che lo fece scaraventare in faccia al muro,poi uscì dal bagno,ma fortunatamente Sasuke  riusi a riprendersi per fermarla prendendola per un braccio …

Sakura:”ma cosa vuoi ancora?!  lasciami”tentando di divincolarsi,ma la presa era forte

Sasuke:”non puoi uscire adesso”

Sakura:”perché no?” disse liberandosi e uscendo dall’anti bagno

 

 

 

La signora Iolante quel giorno non aveva proprio niente da fare che rompre il Kazzo a Gaara che oltretutto non era nemmeno riuscito a farsi la doccia … CERTO CHE … ERA PROPRIO UN RAGAZZO FORTUNATO … ricapitolando non era riuscito a dormire … non era riuscito a farsi la doccia … aveva preso uno schiaffo e ora doveva sorbirsi la signora Iolante e sua figlia, che non faceva altro che parlare di quanto fosse “BELLO” Naruto che oltre tutto a lui non poteva fregare un emerito niente  .

I suoi pensieri furono interrotti dalla porta del bagno che si apriva e vedendo che la ragazza stava uscendo e la signora si stava per  girare

Gaaara:”signora quello non è un rarissimo ragno della patagonia?”

La signora con grande stupore di Gaara si girò

Iolante:”dove?!?!”

Poi corse verso Sakura e la trascino nello sgabuzzino

E rimase Sasuke con la signora

 

 

 

Nello sgabuzzino la situazione era questa, Sakura si trovava schiacciata in faccia alla parete e Gaara la teneva ferma

Sakura:”Ma stamattina cosa vi siete presi nel caffè?”

Gaara:”non saprei Sasuke cosa abbia bevuto, ma io non sono nemmeno riuscito a dormire figuriamoci se riuscivo a fare colazione”

Poi Sakura si accorse che era lo stesso ragazzo di stamattina e improvvisamente arrossì e voltò il viso al lato opposto a quello di Gaara,certo che era proprio felice che si era rivestito non che le dispiaceva vederlo nudo anzi era un bel ragazzo … ma cosa stava pensando, doveva andarsene da quella casa stava iniziando a fare strani pensieri.

Ma cosa aveva perché ora era arrossita … mha … le donne non le avrebbe mai capite … forse aveva ragione Shikamaru  quando diceva che “le donne erano tutte una seccature” anche se questa era davvero carina, non faceva eccezione.

 

 

 

Naruto fece un gran sbadiglio, si strofinò gli occhi, si guardò intorno e finalmente si rese conto che si trovava a casa sua e non in Peulasia insieme ad un orso bruno che tentava di violentarlo ,gli venne un brivido ripensando a quel sogno era stato proprio orribile, poi si alzò piano dal letto e si diresse verso il soggiorno.

Quando arrivò sperava proprio di stare ancora dormendo,  no perché se non  stava dormendo significava che c’era davvero la signora Iolante con Maria Giuseppa .

MariaGiuseppa:con occhio sognanti”buongiorno Naruto

Naruto:”salve … tutto bene?”

Sasuke vedendo che Naruto si trovava in difficoltà

Sasuke:”signora quanto è l’affitto?”

Iolante:”a sì quasi dimenticavi sono        

Sasuke prese un baratto lo dallo scaffale più alto della cucina(Narratore: il come ha fatto resta un mistero visto quanto è basso.

Sasuke: io non sono basso

Narratore: infatti ti vedevo più alto, poi mi sono detto avrà messo i soliti tacchi

Sasuke:cerchi rogna?

Narratore spaventato:”ok … ok … la smetto)

Lo aprì e ne estrasse i soldi dell’affitto li porse alla signora e poi l’accompagnò alla porta

Iolante:”bene ci vediamo il prossimo mese”disse infilando i soldi nel reggipetto

(Narratore:lo faceva sempre anche mia nonna)

Maria Giuseppa:”ciao Narutino

Naruto e Sasuke si chiusero la porta alle spalle e tirarono un sospiro di sollievo

Sasuke:”finalmente”

Naruto:”secondo te quanti soldi tiene li dentro????” ?___?

Sasuke:” --___--“

Naruto:”perché fai quella faccia ti ho fatto solo una domanda”

 

 

 

Nel frattempo nello sgabuzzino la situazione era statica non era cambiato assolutamente niente.

Gaara sporgendosi un po’ :”se ne andata possiamo uscire”

Uscirono dallo sgabuzzino

Sakura:”ora posso vestirmi?”

Si girarono tutti e tre e all’ unisono dissero:”e noi che ne sappiamo “

Poi Sasuke aggiunse:”almeno che non vuoi uscire così”

Sakura andò nella prima camera vuota che trovò, anche se non c’era molto da scegliere visto che era un bilocale e tentò di vestirsi, perché non appena si tolse l’asciugamano sentì la porta che si apriva.

Naruto stava per entrare in camera sua ,però secondo lui aveva sbagliato perché si ritrovò Sakura tutta nuda davanti a lui poi il buio,solo dopo si accorse che la sveglia gli era arrivata in faccia.

 

***************************************************************************************************

Eh Eh Eh quante ne hanno combinate i nostri protagonisti sinceramente un po’ mi è dispiaciuto far picchiare Gaara, poverino era appena tornato dal lavoro stanco morto

Gaara: ecco allora perché lo hai fatto?

Narratore: bhe c’è un copione da seguire

Gaara. -_____________________________________________-

In fondo è solamente uno schiaffo e poi … avete visto Sakura nuda non potevo lasciar passare

Sakura: appunto

GaaraSasukeNaruto : Capirai …

Sakura incomincia a correre e ad inseguire i malcapitati.

Comunque penso che il significato del  titolo del capitolo si capisca, era in ogni caso un tributo ai tre

Gaara: Malcapitati

Sasuke: Sfortunati

Naruto: innocenti

Si comunque ,abbiamo anche aggiunto giusto un pizzico di Sai e la sua storia con Sakura-Chan per far inquadrare di più la ff

Nel prossimo altre emozioni attendono Sakura

Cosa succederà bho…

Alla prossima Clod90 e maoa

 

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Capitolo 3
*** Torno, ma ... non per lui!!! ***


3°Capitolo    

 

 

 

Torno,ma … non per lui!!!

 

 

 

Si era stancato di quella situazione,era dalla sera scorsa che non la sentiva,non rispondeva alle chiamate,ai messaggi,non sapeva più cosa fare se n’era andata via così senza che lui potesse dargli una spiegazione,senza che lui riuscisse a parlargli,eppure lei non era un tipo da colpi di testa,anzi era un tipo piuttosto riflessivo.

Sai * e con questo siamo arrivati a 20435 telefonate * posa il telefono sul comò prende la giacca e esce di casa,poi rientra di nuovo prende il cellulare e esce ,così era sicuro che se nel caso remoto lo avrebbe chiamato aveva il cellulare per rispondere.

Come doveva fare con quella ragazza,sì lei aveva ragione lui l’aveva tradita e più di una volta, però era anche vero che lei era la ragazza che amava  e che se anche la tradiva sarebbe tornato sempre da lei ,era l’unica che sapeva rimettergli la testa sulle spalle,ed era proprio per questo che non l’avrebbe mai e poi mai lasciata andare via … MAI!!!

Era arrivato di fronte ad un cancello dorato ,si avvicinò al citofono fece scorrere l’indice accanto ai cognomi, finche non trovò quello che stava cercando,un etichetta di un rosa sgargiante con il cognome scritto in una grafia ordinata e la faccia di un maialino disegnata accanto

(Narratore:vediamo se indovinate chi è)

 come al solito Sakura doveva dare un tocco di personalità a tutto quello che faceva,anche quando faceva il bucato ,in fatti si ricordava una volta quando …

 

///Inizio Flash Bake///

 

Sai entra in casa, posa la borsa vicino all’attaccapanni, appende il giubbino,poi va in cucina beve,

Sai:”SAKURA dove sei?”

Sakura dalla camera dal etto:”sono in camera”

Sai si dirige verso la loro stanza e vede la sua ragazza seduta sul letto a gambe incrociate, che annusava la biancheria

Sai con la faccia stranita:”cosa fa il mio amore”disse abbracciandola da dietro

Sakura:”faccio li bucato”

Sai:”e … perché lo annusi?”

Sakura:”perché il mio lo lavo sotto capi delicati”

Sai:”e il mio?”

Sakura:”con l’acido muriatico”

Sai:”ma come è esagerato il mio amore” prese un suo calzino lo annuso e fece finta di svenire.

(Narratore:o era svenuto veramente?????????????)

 

///Fine Flash Bake///

 

 

 

 

Finalmente era uscita da quella casa di pazzi maniaci,non ne poteva più ,poi non si era riuscita ancora a spiegare il perché avesse seguito quell’estraneo,in fondo non lo conosceva ,mha … lei alcune volte faceva delle cose inspiegabili anche se molto raramente, ma adesso questo non era importante adesso doveva tornare a Kyoto e riprendere la sua vita di sempre.

Sì sarebbe tornata ,ma … non lo avrebbe fatto per lui doveva soltanto pensare al suo lavoro di avvocato e a continuare la sua vita ,lei non avrebbe ma più sofferto per un,altro uomo ,tanto erano tutti uguali ne avevi fatto uno, tutto il resto erano fotocopie.

Finalmente era arrivata alla stazione, andò verso la biglietteria e chiese un biglietto per  Kyoto,gli rispose un uomo molto grasso con la bocca ancora piena di patatine che stava consumando, una volta fatto il biglietto si diresse verso il binario dodici,si sedette nel primo posto libero che vide e poggiò la testa vicino al finestrino.

 

 

 

Quanto odiava le cene in famiglia,non poteva subirle erano una noia tremenda,anche perché l’argomento preferito di qui si parlava sempre era “la sua condotta”

Sì da quando aveva rifiutato il posto come dirigente nell’azienda di famiglia non si faceva altro che parlare di lui,per non parlare di quando se n’era andato via di casa appena compiuta la maggiore età ,sua madre aveva deciso che ogni venerdì dovevano andare a cena li e lui puntualmente chissà  per quale assurdo motivo ogni venerdì aveva da fare,mha che strana coincidenza.

Quello stramaledetto nodo alla cravatta non riusciva mai a farlo,se la tolse e si slacciò i primi due bottoni  della camicia ,anche il pantalone classico non gli andava, faceva schifo, si mise il jins,  ecco ora era molto più lui,perlomeno non sembrava un pinguino con il vestito da sera.

 

 

 

 

Finalmente era arrivata a destinazione ,ora non le restava altro che andare da Ino e tornare nella sua vecchia stanza ,adorava quella stanza ,c’era tutto di lei ,aveva pure deciso di che colore dipingerla, infatti era molto particolare ,se la ricordava ancora .

 

///Inizio Flash Bake///

 

Lei ,Ino e Tenten avevano appena trovato casa ,dovevano dipingerla ed era rimasta solo una camera vuota non sapevano di che colore farla perché la cucina era giallina il soggiorno arancio con una parete rossa il bagno con le mattonelle verdi e il soffitto blu,la camera di I no era con le pareti di tutti i colori diversi ,lo studio era verde smeraldo ,solo la sua camera era rimasta senza un colore.

Un giorno gli venne un illuminazione,andò a casa e si mise a dipingere

E quando ebbe finito la sua stanza era bicolore, la parte inferiore era di un arancio scuro mentre quella superiore di un arancio più chiaro e al centro vi passava una graca che Ino e Tenten gli regalarono, sapendo benissimo che lei adorava il mitico Tigro di Winnie the Pooh, eh si anche un tipo come lei così ordinario aveva il debole per  i peluche, poi se la mettiamo a confronto con la stanza dell’altra sua carissima amica, Tenten che ora si trovava per studi a Oxford bhe … era … era … lasciamo perdere la camera di Tenten

Però fu proprio  lei in combutta con Ino , che le insegnò come personalizzare la propria stanza, lasciamo stare quello che successe, tanto tra breve l’avrebbe rivista

 

 

///Fine flash Bake///

 

 

Finalmente era arrivata a casa,  aveva bussato al citofono ,e Ino molto leggiadramente gli aveva sbadigliato in un orecchio per poi rispondere.

 

 

 

Era arrivato di fronte ad un enorme cancello in ferro battuto,se non sbagliava a destra dopo il cespuglio ci doveva ancora essere il suo passaggio privato che usava quando faceva troppo tardi,infatti era ancora li ,attraversò il giardino arrivò di fronte  alla porta in legno massiccio intarsiata con decorazioni e anche li lui aveva lasciato il segno se non sbagliava vicino allo stipite della porta ci dovevano essere incisi le iniziali sue e della sua prima ragazza, che ovviamente suo padre non poteva sopportare perché tutto quello che faceva lui non gli stava bene.

Bussò alla porta e gli venne ad aprire Alfred il maggiordomo, praticamente quel’uomo lo aveva visto crescere era in servizio in quella casa da quando morì sua nonna lui adorava sua nonna l’unica persona dopo sua madre che  amava ,attraversò il  corridoio, quanti ricordi per esempio quando aveva sei anni aveva bruciato il tappeto persiano che si trovava nell’ingresso o quando a cinque anni aveva sotterrato i gemelli di suo padre per giocare ai pirati con Naruto e non si ricordava dove li aveva sotterrati ,però quella più bella era quando aveva messo la tintura verde nello sciampo di sua zia Sayaka quella si che fu eclatante ,oppure il murales che aveva fatto sulla parete esterna della casa e suo padre glielo fece cancellare, per poi ridipingere la parete … ci mise un mese …

Pensando a tutti questi ricordi era arrivato in soggiorno e come previsto c’era, suo padre seduto su una poltrona che leggeva il giornale e sua madre sulla poltrona accanto …

Fugaku:”Sasuke credevo che questa volta ti avessero rapito i marziani pur di non vederci” disse atono continuando a leggere il giornale

Sasuke:”ciao

Intanto la madre già gli aveva rivolto uno dei suoi sorrisi più belli e con lo sguardo che sapeva addolcire anche i più duri di carattere gli disse …

Mikoto: “Buonasera Saske-chan

Da quanto non sentiva quel nomigliolo, sua madre è sempre stata molto rigorosa sul comportamento anche nel dire un semplice “ciao”, lo riteneva un atto alquanto confidenziale e che venga detto solamente tra ragazzi.

Anche quando era piccolo non lo diceva, ha sempre avuto molto rispetto nei confronti suoi, di suo fratello e di suo padre, ma  oltre al rispetto e queste regole secondo il suo parere assurde gli vuole bene , e lo capiva dal semplice sguardo che gli poneva ogni volta che la vedeva o comunque dalla sua voce , sempre dolce e disponibile.

In ogni caso se c’è una cosa che non ha mai mutato negli anni e che gli ha sempre concesso è quel nomignolo che gli mise sin da quando disse la sua prima parola e lei rispose e continua a rispondergli ancora “Sì Saske-chan”.

Il rumore del campanello lo riporta alla realtà, è qui …

?: “Buonasera … nee-chan

Ecco … ed eravamo solamente ad inizio serata …

 

***************************************************************************************************

 

E anche questo è andato, wau certo che trattare con la famiglia Uchiha non è semplice, oh mamma.

Bhe diciamo che il titolo è dedicato al ritorno in patria di Sakura, che ovviamente non ritorna certo per uno STR**** di Sai, ma solamente per cercare di ricostruirsi una vita lì, ci riuscirà, mha speriamo.

In seguito abbiamo aggiunto qualche parte del tremendo, orribile, mostruoso , incontro tra il piccolo Uchiha e la sua adorabilissima famiglia, anche se secondo il nostro modesto parere di adorabile in quella famiglia c’è solamente la madre …

Cosa più, bhe solamente una battaglia psicologica sul nomigliolo di Sasuke, allora premettendo che in giapponese il nome di Sasuke si pronunci e scriva propriamente Saske, secondo alcune ricerche fatte, per noi rimarrà sempre e solo un nomigliolo visto che in italia lo pronunciamo e scriviamo come Sasuke, ma per rispetto alla nazionalità di Sasuke che è propriamente giapponese abbiamo aggiunto il chan accanto per farlo apparire il più possibile un vezzeggiativo che la madre gli ha donato sin dalla tenera età ç__ç    ç__ ç.

Per quanto riguarda invece il nome personale che Itachi ha dato a Sasuke sin da piccolo per  dire in ogni caso fratellino a noi personalmente piace di più nee-chan che otouto, anche perché quanto lo pronunciamo ci vengono in mente altre parole da abbinarci, noi  siamo napoletane ed ad asempio una di queste è o’taut che sarebbe traduction la cassa da morto, bhe e altre cose che non sto qui a raccontarvi .Però anche se noi abbiamo osato mettere nee-chan e quindi manomettere un po’ il copione comunque il nome che itachi gli da è otouto e non vogliamo cambiare il personaggio in alcuna maniera, però comunque tutte e due sono la stessa parola almeno da quello che noi sappiamo quindi …

Alla prossima Clod90 e maoa

 

Ringraziamenti

 

Lady of evil Nanto86: Scusaci per quel errore anzi “orrore” tremendo, siamo dispiaciute ma è stata una presentazione buttata lì, anche perché l’abbiamo postata la sera tardi, ma comunque scusaci

Inoooo: Siamo contente che ti piaccia e ti sia incuriosita, speriamo che anche questo capitolo sia di tuo gradimento

 

Ringraziamo anche tutti quelli che ci hanno inseriti nei preferiti , che adesso sono saliti a due e anche a tutti quelli che leggono solamente

 

Alla prossima Clod90 maoa

 

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Capitolo 4
*** Litigi per Cena !!! ***


4°Capitolo

 

 

Litigi per Cena !!!

 

 

Si stava annoiando ,che KAZZO ci faceva li ???poteva inventarsi benissimo un’altra scusa e scansarsi tutta quella tensione che stava provando,però non poteva sentire nuovamente la voce di sua madre con quel tono deluso  quando lui gli diceva che non poteva andare,quindi adesso si trovava li, seduto a quel tavolo, con suo padre seduto alla sua destra,sua madre a lato opposto e suo fratello di fronte PERFETTO …  non c’era altra cosa al mondo che desiderava … no forse c’era … UN LUCANO per  ubriacarsi e non rendersi conto di quello che stava accadendo.

La cena ebbe inizio e per Sasuke era come se non finisse mai ,però c’era un riscontro positivo  perché pareva che fortunatamente nessun discorso ebbe inizio fino a quel momento, allora esisteva un Kami .

Ma quando sembrava che tutto stesse andando per il verso giusto ,la fortuna decide di voltargli le spalle “BASTARDA” .

Proprio mentre stavano servendo il secondo, ecco  che sua madre decide di parlare …

Mikoto:”Saske chan, come va il lavoro?”

Ecco, ora sì che poteva definirsi un ragazzo fortunato,un padre che non poteva subire,un fratello che odiava e come ciliegina sulla torta una madre che si interessava troppo al suo benessere … Aveva già detto che voleva un lucano ??? …. Sì … però questa volta ne voleva una cassa.

Sasuke:”bhe … in questo momento ,non ho un lavoro” lo sguardo di suo padre mutò da tranquillo ad irritato, anche se impercettibilmente ,se lo doveva spettare ,lui non aveva mai creduto che se la sarebbe cavata da solo,ed era proprio questo che non sopportava il fatto che lo ritenesse ancora un BAMBINO ,poi c’era il fatto che non si fidasse minimamente di lui ;

Fujaku:”me lo aspettavo”ecco la cosa che sapeva dire meglio,grazie a suo padre ora credeva nella rincarnazione ,per esempio suo padre doveva essere un ripetitore, perché diceva sempre la stessa cosa

Sasuke:”non hai nient’altro da dire?”

Fujaku:”cosa dovrei dire?Tu non sei capace di tenerti un lavoro fisso ,ogni volta che ne trovi uno puntualmente dopo due settimane lo perdi”

NO … la paternale … NO …

Sasuke:”io non trovo un lavoro siete tu e Itachi che lo trovate”

Si stava irritando ,non poteva  subire le critiche di suo padre,anche perché erano sempre le stesse

Fujake:”cosa ti aspetti, tu oltre a non saperlo tenere,non sai  neanchetrovarlo un lavoro”

Sasuke:”CHE  PRETENDI ,SE NON MENE DATE L’OPPORTUNITà

Fujaku:”NON ALZARE LA VOCE CON ME, SASUKE”

Si alzò e se ne andò …

Fujaku:”DOVE VAI?”

Sasuke:”IN UN POSTO MOLTO LONTANO DA TE è OVVIO”

Disse trattenendo la rabbia a stento.

 

 

 

Finalmente la sua camera,le sue cose,certo che li non era cambiato proprio niente era rimasto tutto tale e quale da quando se n’era andata,anche se doveva ancora  prendere alcune cose da casa di Sai, non importava anche perché per il momento preferiva non vederlo,

Ino:”allora hai visto, qui è rimasto tutto come prima,non ho voluto cambiare niente”

Sakura:”ma … non avevi detto che volevi ristrutturare … ingrandire la casa?”

Disse guardandola di sottecchi …

Ino:”sì … però mi siete mancate tantissimo e quindi per colmare il vuoto che avete lasciato tu e Tenten … specialmente Tenten, ho lasciato tutto così”

Disse abbracciando l’amica e simulando un pianto.

Poi Ino prese un album di foto rosa e peloso con una scritta brillantinata, con sopra scritto “LA NOSTRA PAZZA VITA!!!”

Ino:”te lo ricordi”

Certo che lo ricordava,lo avevano iniziato a riempire di foto a undici anni,ci avevano messo tutte le loro foto  loro e delle persone che avevano incontrato in questi anni.

Lo iniziarono a sfogliare,ma proprio quando arrivarono alle foto che raffiguravano loro in questo periodo di tempo arrivarono anche le foto con Sai ,quella foto … Sakura girò la testa ,Ino si mortificò

Ino:”vuoi parlarne?”

Sakura:”no … tanto non importa”

Ino:”non ..importa, sicura?”

Sakura:”certo che sono sicura”

Ino:”almeno dimmi perché”

Sakura:”che c’è da dire?”

Ino:”bhe sai Sakura due persone non si lasciano senza motivazione,ci deve essere stato un perché un percome”

Sakura:”e … all’ora tu?”

Ino:”bhe … io … io sono l’eccezione che conferma la regola … e poi se già ci ho fatto sesso …”

Sakura con un espressione oscurata:”mi ha tradita”

Ino:”lo sapevo”

Sakura con faccione a oni:”SE LO SAPEVI perché MELO HAI CHIESTO”

Ino:”ok ok non ti scaldare”in quel momento suona il campanello

Ino:”arrivoooooo  …… non ve ne andate proprio adesso, perché sto arrivandooooo

Ino guardò chi fosse che aveva bussato, da dentro lo spioncino,non avrebbe voluto aprire dopo tutto il discorso della amica,ma …

Sai non smetteva di bussare,gli si era incastrato il dito vicino al campanello

Ino aprendo leggermente:”cosa vuoi?” disse con un’espressione molto irritata

Sai”Da te niente , voglio la mia ragazza”

Ino:”non è la tua ragazza almeno non lo è più e poi non vuole vederti”disse chiudendo la porta ,ma Sai la blocco con un piede

Sai da fuori la porta:”Ino non mi Fotte un Kazzo di quello che pensi tu, io so che Sakura è li e quindi fammi entrare” Disse cercando di non farsi chiudere completamente fuori e facendo forza riuscì ad entrare …

Sakura poggiò l’album sul tavolino che si trovava di fronte al divano,si alzò e andò verso l’ingresso

Sakura:”Ino chi è all ….”

Sai … che diavolo ci faceva li ,no lui non poteva venirgli a chiedere scusa dopo tutto quello che aveva fatto,non poteva chiedere di perdonarlo … no non poteva fargli questo .

Così si diresse con passo deciso verso la porta e la prima e ultima cosa che fece per lui fu … dargli uno schiaffo , e poi si diresse verso l’ascensore .

Sai la seguì e la prese per un polso …  

Sai :”Sakura  ti prego io … non volevo te lo giuro “

Sakura:”se non volevi … non lo avresti fatto”disse cercando di divincolarsi

Sai:”hai ragione però ti prego torna con me ,a casa,ti prego non dirmi di no”

Sakura avrebbe voluto dirgli di “Sì” però la sua mente continuava a dirgli che aveva sbagliato

Sakura:”io non posso … mi hai fatto soffrire molto, io … ho bisogno di tempo”

Sai:”questo significa che è finita?”

Sakura:”non lo so …”

Sai:”CHE VUOL DIRE NON LO SO”disse alterandosi

Sakura :”VUL DIRE NON LO SO”

Si trovavano ora nell’ascensore ,quel ascensore quanti ricordi,ma ora Sakura si stava rendendo conto che era tutta una falsa .

Sai la teneva bloccata vicino alla parete e con la fronte poggiata vicino a quella di lei …

Sai:”ti prego resta con me … non lasciarmi … ti prego”

La stava … La stava supplicando ,questo gesto non passò in osservato al cuore di Sakura …

Sakura:”no … non posso ,tu mi hai fatto soffrire … troppo”

Sai:”allora perché sei tornata?”

Sakura:”PERCHè IO QUI HO LA MIA VITA, NON POSSO BUTTARE TUTTO ALL’ARIA , PERCHè TU DEVI FATTI PASSARE I TUOI SFIZZI SESSUALI CON LA PUTTANA DI TURNO e con questo ho detto tutto … addio “

Gli aveva voltato le spalle,chiudendo la porta di casa ,questo significava che era finita per sempre,ma non per lui ,lui non se la sarebbe fatta scappare così facilmente, perché lei era troppo importante.

Finalmente se n’era andato non avrebbe resistito ancora allungo ,scacciò le lacrime,in fondo aveva detto che non avrebbe più pianto per lui o per qualsiasi altro uomo e si diresse in camera sua.

Ino:”non ceni?”

Sakura:”no Ino non ne ho voglia ,vado a dormire buonanotte “

Ino la vide allontanarsi,non stava per niente bene si vedeva dalla sua faccia,doveva fare qualcosa che gli tirasse su il morale … ma … cosa …. Importante non era cosa l’importante era che ritrovasse  la gioia di vivere e questo era un compito che spettava a lei in quanto sua migliore amica.

 

 

Finalmente lontano da quella casa,se non ci fosse stata sua madre lui non ci avrebbe mai messo piede in quella specie di casa … MAI …

Entrò in casa e si diresse verso camera sua

Naruto:”TEME NON HAI FAMEEEEEEEEEE????”

Sasuke:”DOBE HO APPENA FINITO DI MANGIARE” poi si chiuse in camera sua sedendosi sul davanzale della finestra e osservando quello che accadeva fuori di essa .

 

 

 

Sakura in camera sua ,si sedette sul morbido davanzale della finestra, scostando le tendine di corallini che stavano applicate vicino a essa, ed abbracciando il pupazzo di Tigro spelacchiato che non l’abbandonava mai da quando aveva due anni osservava fuori dalla finestra quello che accadeva in strada.

 

***************************************************************************************************

 

Cosa dirvi questo capitolo si spiega da solo, solo alcune cose.

Il titolo è dedicato a entrambi gli intermezzi, perché in casa Uchiha stanno cenando e anche a Kyoto città da dove è sbucata Sakura è ora di cena e i litigi ci sono anche se diversi tra tutti e due, ma comunque belli pesanti.

Certo che a casa Uchiha regna un’armonia che non ho mai visto, tanto da far pensare a Saske cose strane , come il voler bere il lucano per dimenticarsi dove si trova e altri dettagli e il nostro Sai che non vuole ASSOLUTAMENTE lasciare la piccola Sakura-chan, cosa succederà, alla prossima.

Clod90 e maoa

 

Ringraziamo tutti coloro che ci leggono e che ci inseriscono in preferiti

Quali:

lella23

inooo

Zenity

Kya chan

 o che forse ci recensiscono, ci farebbe piacere sentire i vostri pareri ,acnche se piccoli o piccolissimi, non vi mangiamo mica.

Alla prossima Clod90 e maoa

 

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Capitolo 5
*** Rivoglio la MIA valigia!!! ***


5°Capitolo

 

 

Rivoglio la MIA valigia !!!

 

 

Era passata una settimana da quando si era lasciata con Sai ,aveva ripreso il suo lavoro,Se aveva qualche rimpianto? … Perchè ne avrebbe dovuti avere ?lei stava benissimo,aveva un lavoro,aveva due genitori che l’amavano,due amiche che come loro c’è n’erano poche, loro erano speciali,se le mancava qualcosa?Assolutamente niente ,infondo cosa le doveva mancare la sua vita era perfetta così come era,niente sarebbe potuto interferire,nessun ragazzo che giurava di amarla”PROMESSE DA  MARINAIO!!!” si questa volt a sentiva che sarebbe andata benissimo,anche se una vocina nella sua testa gli diceva che c’era qualcosa che non andava che qualcosa mancava nella sua vita … ma … cosa ? … forse … forse … era … l’amore … no perchè gli sarebbe dovuto mancare un sentimento così inutile ,molte persone lo reputavano “tenero” ,no l’amore non era tenero,era ruvido,villano,rumoroso,e pungeva come se avesse le spine. Ormai lei aveva un detto , se  l’amore era villano con lei,lei sarebbe stava villana con lui. Si a lei ormai l’amore gli faceva ridere e lei mai ci avrebbe creduto ,perché l’amore quello vero quello che descrivevano nei libri,nei film non esisteva e lei non ci sarebbe cascata una seconda volta come una scema …. NO …. MAI.

 

 

 

Doveva trovare un lavoro,gli urgeva non poteva darla vinta a quel “VECCHIO UOMO DI NEANDERTAL” lui era capacissimo di trovare un lavoro,e glielo avrebbe dimostrato così non avrebbe avuto più niente da ridire. Però c’era qualcosa che non andava ,Da quanto tempo stava sfogliando quel giornale?Mhhhhh …. Da 3 ore buone e niente ,neanche l’ombra di un lavoro.

Il suo sguardo si soffermò s’una pagina ,precisamente s’un inserzione:

 

Cercasi barista ,esperto

Per American bar

Viale Dei ciliegi N.103

Per ulteriori informazioni

Tel:011/0609675

Fax:011/8097675

E.Mail:Roc-Lee200 @inwind.com

 

Splendido era perfetto,il barista lo aveva già fatto ,esperienza c’è la aveva .

Prese il telefono e digitò il numero

Sasuke*squilla*

Una voce rispose dall’atro capo del telefono

?:”pronto?”

Sasuke:”si io chiamo perché ho letto il vostro annuncio sul giornale”

?:”oh certo ,si presenti qui nel pomeriggio le va bene?”

Sasuke:”certo benissimo”

Era fatta aveva un nuovo lavoro.

 

 

 

Finalmente era arrivata,non ne poteva più di quell’aereo ,i viaggi la sfiancavano molto,si era trasferita per studiare però questa rimaneva sempre casa sua e poi qui c’erano le sue amiche,anche se l’aspettava un viaggio in treno per arrivare a Kyoto,anche se era molto più breve,doveva prendere la sua valigia.

Si diresse verso il nastro trasportatore per recuperare in fretta il suo bagaglio,se non si muoveva perdeva il treno.

 

 

Odiava spettare aveva detto a quel “CRETINO SE NON IMBECILLE” di Deidara che sarebbe arrivata alle 8:00 e lui che fa ,arriva in ritardo, tipico di quel Baka .

Lo vide che correva verso di lui

Deidara col fiatone:”so … so … sono ar … arri … arrivato ….”

Sasori:”lo ho notato, tu resta qui ,io vado a prendere la valigia che già è tardi”

Deidara si stravaccò sulla sedia ,aveva ancora un po’ d’affanno.

 

 

 

 

L’aveva vista quella era la sua valigia,ecco ora poteva andare ,stava correndo come una forsennata che non si accorse di essere andata a sbattere contro una persona.

TenTen:”VEDI DOVEKAZZO  METTI I PIEDI IMBECILLE!!!!”recuperò la valigia e si diresse correndo verso l’uscita.

Sasori prese la sua valigia e si diresse verso Deidara guardando ancora la figura di quella strana ragazza che gli era venuta a dosso,certo che non esistevano più le ragazze di una volta,recuperò l’imbecille che aveva fatto tardi e se ne andarono finalmente a casa,ma chi sa perché aveva la sensazione di dover rincontrare quella ragazza.

Guardò istintivamente verso l’etichetta della valigia e …

Sasori: “MERDA"

 

 

 

E anche questo è andato, che casino.

Avete visto Tanten come una forsennata sbaglia valigia e non se ne rende neanche conto, ma c’ è qualcuno più attento di lei, (Me no male Nda.Saso – Capirai comunque me ne accorgerò anche io Nda. Ten – Se come no Nda.Saso – Ti odio Nda.Ten – Saso faccia indifferente – Ora basta … Nda. Narratore)

Comunque il bello deve ancora arrivare, visto Saske ha trovato lavoro da Rock lee, il prossimo è tutto da scoprire

 

 

Ringraziamenti

 

Tutti coloro che ci recensiscono, praticamente nessuno , una recensione o mezza non costa nulla e

Sango93 , inoo , Lady of evil Naruto86 che ci hanno recensito in precedenza

Oh per Sango93 noi non conosciamo bene il giapponese, però da quello che abbiamo letto in alcune fanfic, il femminile di Fatellino non è nee chan ma onee chan, anche perché in se il chan è solamente un suffisso e se nee san vuol dire fratellone nee chan sarà il suo opposto , la stessa cosa con onee san e onee chan sorellina o sorellona.

Noi sappiamo così, di più non sappiamo dirti anche perché te l’ abbiamo detto non è che siamo delle cime in giapponese

Ma ti ringraziamo ugualmente per le recensioni che ci lasci

E …

Inooo , Kya chan , lella23 , Zenity per averci inserito in preferiti

Alla prossima maoa e Clod90

 

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Capitolo 6
*** Rincontri, scontri e ... malizia ***


6°Capitolo

 

Rincontri , scontri e … malizia

 

 

Sasuke * numero 101…. numero 102 ecco il 103 deve essere questo*

Entrò in una struttura abbastanza grande per essere un bar , aveva due entrate con dei tavolini fuori ,appena dentro c’era il banco semi circolare con gli sgabelli di fronte ad esso e dei tavolini grigi tutti sparsi in un certo ordine,la luce tenue dei faretti illuminava la sala,mentre Sasuke si guardava in torno di fronte a lui comparve un ragazzo alto e magro ,capelli neri corti a caschetto, occhi sproporzionatamente rotondi  di colore nero coperti da delle sopracciglia cespugliose.

:”lei deve essere il nuovo barman giusto?”

Sasuke:”si Sasuke Uchiha, piacere”disse porgendogli la mano

:”Rocklee piacere ,bene ora ti mostro i tuoi compiti”detto questo gli mostrò il suo posto.

 

 

 

 

 

KAZZO, KAZZO , KAZZO  ………  era in un ritardo tremendo ,Tsunade l’avrebbe uccisa odiava che i suoi dipendenti fossero in ritardo,però lei poteva fare tardi ,eh? non era giusto …

Comunque per fortuna il treno era arrivato più in fretta del solito.

Scese dal treno e si diresse verso il solito bar che anche se era un  american bar faceva il cappuccino ,entrò andò verso il bancone e disse

Sakura:”un cappuccino da portare, grazie”

:”subito”

Si sbagliava ,ma quella voce Sakura già l’aveva sentita,però non ricordava

dove,era una voce profonda,un tono caldo,il barista la riscosse

:”il suo cappuccino”

Sakura alzò la testa:”grazi … tu?”

Sasuke si voltò … no ancora lei,non era possibile dovunque andasse incontrava quella ragazza.

Sasuke:”ma,tu per caso  fai parte del fba ,che mi insegui?”

Sakura:”io non ti inseguo”detto questo si voltò stizzita ,ma prima di uscire gli fece una linguaccia e poi disse

Sakura:”e comunque casomai sei tu che mi segui -stava per uscire ,quando aggiunse- vedi di non perdere anche questo lavoro”poi lo salutò con la mano.

Per Sasuke quella ragazza era totalmente fuori di testa,era andata a casa sua senza neanche sapere chi fosse lui,anche se non gli aveva lasciato molta scelta,lo incuriosiva il suo modo di fare ,non era come le altre che aveva conosciuto che andavano a letto con lui solo perché era “Sasuche Uchiha” aveva deciso che l’avrebbe rincontrata ancora ,ma stavolta non per caso,guardò il portafoglio blu di diddle

Sasuke:”una scusa per rincontrala”.

 

 

 

Finalmente era tornato a casa,aprì la porta ,posò le chiavi,poggiò la valigia sul letto e si sedette sulla sedia girevole della scrivania,aveva un grosso problema,ritrovare quella pazza dell’aeroporto,ma purtroppo non aveva neanche messo un l’etichetta vicino alla valigia con un indirizzo o un numero di telefono,c’era solo una cosa scritta sulla valigia il suo nome “Tenten”scritto a caratteri cubitali ,con una miriade di adesivi di vari posti ,probabilmente i luoghi che aveva visitato,una voce lo riscosse …

Deidara:”ora cosa farai?”

Sasori:”cosa posso fare,devo solo aspettare che quella si accorga di aver sbagliato valigia”

Deidara:”perché non provi a cercare sul elenco?”

Sasori:”Deidara ti ho mai detto che sei ….”

Deidara:”intelligente ,geniale,bellissimo,estremamente sexy …”

Sasori fermando la parlantina dell’ amico:”no … idiota ,sai quante Tenten ci possono essere a Tokyo”

 

 

 

Tenten aprendo la porta:”SONO TORNATAAAAAAAAAAAA!!!!!”

Ino sentendo la voce della sua migliore amica,gli corse in contro

Ino:”TENTEEEEEEEEEENNNNNNNNNN!!!!!”disse saltandogli a dosso e facendola cadere per il suo peso

Ino:”perché non mi hai detto che tornavi oggi?”

Tenten:”volevo farti una sorpresa”

Tenten si rialzò andando  in camera sua,ma passando davanti alla camera di Sakura nota che era … piena??? cosa molto strana per lei ,visto che l’amica si era trasferita da Sai un paio di anni fa …

Tenten:”Ino come mai la stanza di Saku-chan e piena,l’hai fittata?”

Ino:”no Sakura è tornata”

Tenten:”ha litigato con Sai?”disse pensando che fosse un litigio come gli atri

Ino:”no si sono lasciati”

Tenten rimase sconvolta non credeva che la sua amica si fosse lasciata con Sai,lei diceva sempre che si sarebbe sposata con lui, che avrebbe avuto una miriade di figli e che poi sarebbe invecchiata accanto al suo … com’è che diceva … ah sì … dolcissimo , bellissimo , pucciolissimo , baghinello suo, mha e invece prima di quanto lei si aspettasse , quando si dice la coppia che scoppia …

Tenten:”ma … perché?”

Ino:”questo te lo spiegherà Saku,ma ora penso che tu ti voglia riposare”detto questo andò a prendere la sua valigia,ora che la guardava bene c’era qualcosa di differente ,ma non riusciva a capire cosa

Ino:”Ten da quando hai cambiato valigia?”

Tenten:”io non ho cambiato valigia”

Ino:”sicura”disse mostrandogliela

Tenten osservò il trolaey ,no non poteva essere,che fine aveva fatto la sua valigia,poi un lampo ,il ragazzo all’aeroporto  lo scontro,no aveva scambiato la sua valigia con quel povero pazzo mentecatto patentato , nooooooo

Tenten:”questa non è mia,lo scambiata per caso,vedi se c’è il nome”

Ino osservò e notò un’etichetta con su scritto un nome e un indirizzo

Ino:”la devi ridare a un certo Sasori  No Akasuna

Tenten:”si ma dove abita?”

Ino:”qui c’è scritto quartiere di Shibuya, wau è il quartiere più in di tutta Tokio … ”

Tenten:”E chi se ne frega ,questo significa che devo ritornare a Tokyo”

Ino:”mi  si dai, ti accompagno io”Disse con occhi sbriluccicosi

 

 

 

 

Ma dove diavolo era finito,svuotò la borsa sul tavolo cercava in tutte le tasche della borsa, non c’era e ora come avrebbe fatto dentro aveva tutti i documenti,una voce la riscosse

Shizune:”Sakura Tzunade  vuole vederti”

Sakura seguì Shizune per il lungo corridoio che portava all’ufficio di Tzunade,poi quando Shizune se ne fu andata bussò leggermente alla porta,una voce gentile la invitò ad entrare,lei aprì ed entrò nel grande ufficio,trovando la sua capo ufficio seduta  sulla poltrona girevole dietro la scrivania

Sakura:”voleva vedermi?”

Tzunade:”si volevo darti una nuova causa”disse porgendogli un fascicoletto rosso con una scritta gialla

Sakura:”gli Hyuga vogliono fare causa a gli Uchiha, perché mai?”

 

Sasori:”idiota la porta”disse dal bagno,però senza alcun risultato ,cosi si avvolse una asciugamano in torno alla vita ed andò ad aprire

Sasori aprì la porta e si ritrovò di fronte una ragazza castana rossa in viso con le mani d’avanti agli occhi e una bionda che lo squadrò da capo a piedi …

Ino:”Wau”…

Sasori:”cosa vuole?”chiese non curante

Tenten:”la mia valigia”

Sasori:”tu sei la pazza che mi è venuta addosso e poi ha preso la mia valigia”

Tenten:”cosa … guarda che tu hai preso la mia valigia”

Sasori:”si va bhe – disse con non curanza – ora ridammela

Tenten quasi buttandogliela in faccia:”tieni ,ora dammi la mia”

Riprese la sua valigia e andò via, tirandosi Ino per un braccio …

Ino salutandolo con la mano ed occhi a cerbiatta:” Peccato per l’asciugamano …”

Sasori la guardò , poi osservò l’imbarazzo della sua amica “Tenten” , poi richiuse la porta alle sue spalle …

Deidara:”Chi er … ma tu vai ad aprire la porta così”

Sasori lo guardò, poi scosse il capo e si avviò al piano di sopra …

Deidara:”Che o fatto , che ho detto …” e si avviò anche lui …

 

 

 

Il pomeriggio passò in fretta,a cercare una linea difensiva per la sua nuova causa e appena scoccarono le sette di sera prese le sue cose salutò Shizune e tornò a casa .

Appena Sakura aprì la porta

Tenten:”SORPRESAAAAAAA!!!!!!”

Sakura.”TEN-CHAN!!!!!!”gridò abbracciandola forte

Ino:”non vorrei interrompere questo momento idilliaco,ma Saku, ha chiamato Sai”

Sakura:”bhe se chiama di nuovo digli che non voglio vederlo ne in questa vita ne nell’atra”

Tente:”Saku ,ma perché?”

Sakura:”senti Ten so che tu non sai niente,ma ora come ora non mi va di parlane”

Tente:”se tu vuoi così ok,ma non si mangia in questa casa?”

Sakura frugando da per tutto:”Ino ma per caso hai visto il mio portafoglio?”

Ino voltandosi verso Sakura:”no ,perché?” poi d’improvviso suona il citofono

Sakura:”perché non riesco a trovarlo”

Ino:”chi è?”

Sakura:” Se è Sai già sai cosa dire,uffa ma dov’è?”disse continuando a cercare

Ino:”un attimo”disse parlando al citofono poi rivolta a Sakura:”Saku è per te”

Sakura:”chi è ,mi ca è Sai?” disse spaventata …

Ino:”no dalla voce non si direbbe”

Sakura:”chi è?”

Voce al citofono:”ho una cosa che le appartiene se scende gliela restituisco”

Sakura:”ma … ok ,Ino scendo un minuto”

Ino:”chi è?”

Sakura:”non ho capito però ha detto che ha qualcosa di mio”

Ino:”stai attenta”

Appena uscì dal’ascensore  vide il suo portafoglio in mano a …

Sakura:”tu ma …”

Sasuke:”queste non sono cose che si lasciano in giro sai”

Sakura:”bhe grazie”tentando di prendere il portafogli ,ma lui non glielo lascia prendere

Sasuke:”credi che sia così semplice,ti credi che io non ti chieda una cosa in cambio”

Sakura:”ok vuoi dei soldi?”

Sasuke scosse  la testa.”no voglio quel cos altro da te”

Sakura si spaventò:”no … so quello che vuoi e non lo avrai mai”

Sasuke:”cosa?”

Sakura arrossendo un po’:”il … sesso, quella roba lì …”

Sasuke:”non intendevo proprio quello, anche se sarebbe gentile da parte tua,comunque io volevo solo un appuntamento”

Sakura  * non posso dire si *:”Forse era meglio il sesso non lo so , comunque no … io  non esco con gli scorbutici … ridammi il mio portafogli”disse tentando di prenderlo nuovamente,ma senza alcun  risultato

Sasuke:”io non faccio mai niente per niente - fece per uscire – se lo rivuoi ti basta dire Si”poi uscì

Sakura lo segue:”ehi …. Non puoi lasciarmi senza documenti”

Sasuke :”chi lo ha detto,posso e come”

Sakura:”prima pensavo che fossi matto ,ma ora ne ho la certezza”

Sasuke:”forse hai ragione tu ,ma la mia decisione resta invariata”

Sakura:”comunque la risposta è no”

Sasuke:”ti ridò il portafogli se mi lasci usare il bagno”

Sakura:”poi te ne andrai?”

Sasuke:”giuro”

Sakura lo fece salire,aprì la porta ed entrarono

Sakura:”il bagno è di la”gli disse e lui seguì le  indicazioni sotto lo sguardo incuriosito di Ino e Tenten,le due ragazze si avvicinarono a Sakura

Ino:”chi è quello?”

Tenten:”ma tu non ti eri appena lasciata con Sai?”

Sakura:”è solo uno che ho conosciuto che ha trovato il mio portafoglio e in questo momento sta usando il nostro bagno”

Ino:”non mi hai mai parlato di lui”

Sakura:”perché non ne vedevo il bisogno”

Sasuke uscì dal bagno

Sakura:”abbassa la tavoletta”

Così Sasuke torna in bagno è fa quanto ordinato dalla rosa

Sakura porgendogli la mano:”il portafoglio”

Sasuke:”già quasi dimenticavo,tu sei proprio sicura ….”

Sakura:”sì”e si prese l’oggetto da mano a Sasuke

Così usci di casa e Sakura chiuse la porta

Ino:”cosa voleva?”

Sakura:”niente di importante”

Tenten:”secondo me  è molto importante”

Sakura:”voi vi sbagliate,dico io poi chiedermi di uscire così”

Tenten e Ino:”COSA TI HA CHESTO  DI  USCIRE”

Sakura:”che c’è da urlare comunque gli ho detto no”

Ino:”io ho una amica scema totalmente scema”

Tenten:”io concordo con te,uno figo come quello ti chiede di usciere e tu che fai si deve essere imbecilli per dire di no”

Ino:”Ten ricordati Neji

Sakua:”lo visto pure io che è carino ma non è questo il problema”

Tenten:”Sakura so che è stato doloroso ma si deve guardare avanti e d’avanti a te c’era un figo …”

Ino:”Neeeeeeeji” stile fantasma, posizionando le mani vicino Tenten

 

 

Quella settimana era stata davvero stressante,aveva passato anche il fine settimana in ufficio a cercare ,una linea di difesa per la sua nuova causa ,poi aveva fatto colloqui su colloqui  con  i suoi clienti,entrò in un negozio aveva deciso che una buona barretta di cioccolato con dei pezzi di nocciola per riprendersi un po’  non gli avrebbe fatto male.

Dopo aver pagato, il ragazzo che stava alla cassa la richiamò dicendole che le era caduto un foglietto di carta dal suo portafoglio,Sakura lo prese ringraziandolo e andando via,  lo aprì per vedere di cosa si trattasse vide che sopra c’era scritto un numero di telefono “3363747897” e poi dopo il numero c’era scritto qualcosa con una grafia molto ordinata “in caso cambi idea ,con questo puoi chiamarmi,Sasuke

Ma,come si permetteva quell’arrogante,pomposo ,pallone gonfiato,che credeva che tutte le ragazze cascassero ai suoi piedi, bhe con lei aveva sbagliato strada.

 

Bevve il secondo bicchiere di birra di quella  serata,la mattina passata in ufficio era stata una “Merda”,  la modella  che arriva in ritardo, la sarta che dava di matto perché la luce non andava bene, come è che diceva? … a sì, ora ricordava

Inizio Flas Bake

 

Si trovava in ufficio, aveva appena finito di fare gli ultimi ritocchi al modello della prossima linea di vestiti da sera che avrebbero lanciato di li a pochi mesi,subito dopo la causa con gli Hyuga,si era diretto in sartoria dove appena entrò si ritrovò di fronte la sarta che dava di matto.

Sarta:”Meno male che è arrivato lei Sig.Uchiha ,la modella che deve indossare l’ultimo abito non è ancora arrivata, così non solo farò più tardi, ma per di più il sole è calato ed è ancora più difficile cucire e fare gli abbinamenti con la stoffa. “

Disse con tono stizzito …

 

Fine Flas Bake

 

Ci voleva proprio una birra dopo una giornata così stressante,poi il suo sguardo venne attratto da una ragazza che stava scendendo le scale dell’entrata del Pub ,era alta con dei lunghi capelli biondi lasciati sciolti sulle rosee spalle,lasciate scoperta da quel abito nero che non lasciava molto spazio alla fantasia,era interessante.

Shisui * un ottimo diversivo alla serata *

Pensò continuando ad osservare con sguardo malizioso la ragazza, che ora chiacchierava con una amica al tavolo dove si era seduta.

 

 

Quella sera si scocciava proprio di uscire e di vedere le solite facce di kazzo dei suoi amici, che non facevano altro che ubriacarsi,quindi era rimasto a casa solo ,visto che Naruto era uscito e Gaara era ad una serata di lavoro in una discoteca,peccato che il suo piano era andato a monte,purtroppo non lo aveva chiamato,ma un po’ doveva aspettarselo in fondo lei non era come le altre,ma come si dice “ la speranza è l’ultima a morire”,quindi avrebbe aspettato ancora dieci minuti e poi sarebbe andato lui da lei,perché Sasuke Uchiha ottiene sempre quello che vuole e siccome a lui quella ragazza piaceva l’avrebbe avuta in una maniera o nell’altra .

 

 

Era rientrata a casa ,ma l’aveva trovata vuota le ragazze erano uscite lasciando un postit (se si scrive così?scusate l’ignoranza nda- io) con su scritto “Siamo uscite ,ci dispiace di averti lasciato sola,ma tu eri ancora a lavoro,poi Ten-chan aveva voglia di vedere quel nuovo locale che hanno aperto a Tokyo,un Kissy Ten e Ino”.

Sakura sospirò da quanto era che non usciva,hmmmmmmmmmmm …. Quattro mesi  si era giusto da quando si era lasciata con Sai,prese quel fogliettino dove era scritto il numero di Sasuke e lo osservò per ….. tre o quattro minuti poi pensò a quello che gli aveva detto (Tenten :”si deve andare avanti”),forse aveva ragione e poi era solo un uscita ,mi ca doveva sposarlo,erano due che si erano conosciuti e uscivano come conoscenti.

Prese il cell dalla borsa e digitò il numero poi pigiò il  tasto col telefono verde ed il gioco era fatto ,  il telefono squillava si sentiva un po’ agitata, bhe erano sempre quattro mesi che non usciva con un ragazzo, ed una voce calda e pacata rispose,Sakura lo aveva sentito parlare solo poche volte  ,ma adorava ascoltare quel suono ,ma cosa pensava lei lo odiava, usciva con lui solo perché non aveva niente da fare tutto qui.

Sasuke:”pronto?”

Sakura:”pronto sono Sakura”

Sasuke:”ah sei tu,credevo che non volessi uscire con me”

Sakura:” non  auto elogiarti,ho chiamato solo perché le mia amiche non ci sono e io sono sola,quindi mi scoccio di rimanere sola” disse tutto d’un fiato

Sasuke:”ok,vengo a prenderti tra un quarto d’ora ti va bene”

Sakura:”s … si va benissimo”

 

 

Ino:”Hai visto quel tipo? “

Tenten:”Sì ! Ti sta guardando da mezz’ora”Disse guardandosi attorno

Ino:”Non credi che sia davvero carino …”

Tenten:”Ino per te tutti sono carini …”

Ino:” Ma no dai , solamente quelli DOC”

Tenten:”Cosa vuol dire DOC”

Ino:”Di origine controllata”

Tenten:”Sì va bhe … comunque io devo fare un’ attimo una telefonata sai …”

Ino:”Ah sì, Neeeeji, vai vai, me la vedo io qui”

Tenten:”Ok! A tra un po’ …”

Ino:”hmmmm …”

La salutò con le mano sorseggiando il suo drink …

Ino* ma io quello già l’ho visto, da qualche parte, ma dove? *

Il cameriere la riscuote dai suoi pensieri …

Cameriere:”Questo è per lei, glielo manda quel signore li”

Ino osserva il punto indicatole da quest’ ultimo e ne rimane stupita, allora Tenten aveva ragione, la osservava davvero …

Ino:” Grazie”

Aprì il bigliettino e ebbe la conferma dei suoi pensieri

*Sa edavvero molto carina e quel vestito le dona molto , io me ne intendo  … posso avere l’onore di invitarla al mio tavolo e conoscerla?*

Cameriere:”Nessuna risposta?”

Ino ci pensa un po’ su, non poteva lasciare Tenten da sola quindi …

 

 

Cameriere:”La risposta …”

*Sono una signora, venga lei da me, se è davvero un gentiluomo come ho potuto leggere e distinguere da come mi ha scritto , non le dispiacerà dimostrarlo anche nei fatti … “

Shisui curvò le labbra in un sorriso e colse l’occasione al volo …

 

 

Ciao a tutti mamma che capitolo, mia sorella si sta ancora asciugando il sudore dal viso, ecco finalmente a voi, il capitolo dove compare tutta la pazzia di Ten pazza con un Sasori che ovviamente è l’opposto, per non parlare di uno Shisui esaurito per via del lavoro.

Speriamo che si sia un po’ capito perché il nome Uchiha sia così importante e la causa di Sakura è legata alla loro ma perché mai, bhe ci sarà una grande scalata prima dell’arrivo alla fine

Il resto sta a voi giudicarlo

 

Ringraziamo tutti coloro che ci leggono solamente o che leggono anche solo l’introduzione, o solamente il titolo, ma una grazie speziale va ai nostri sostenitori e vale a dire :

Sango93 , inooo , alexis093, vi ringraziamo tutti e speriamo di non deludervi con questo capitolo, ma siamo sicuare che anche gli altri potrebbero fare di meglio e finiamo con chi ci ha inseriti tra i preferiti, grazie a tutti voi Clod90 e un po’ ma solo un po’ maoa

 

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Capitolo 7
*** Una serata indimenticabile ***


7°Capitolo

 

Una serata indimenticabile

 

 

Mandò giù il settimo bicchiere di vodka ,era sconvolto per quello che era

successo,Sakura la “Sua”Sakura non voleva più vederlo ,aveva provato di tutto ad andare a lavoro da lei,a telefonare,a mandarle de fiori,ma niente ormai si era resa irreperibile, almeno per lui ,non poteva crederci alla fine si erano lasciati sul serio  … in fondo già era capitato altre volte ma alla fine lei lo aveva sempre perdonato non era riuscito a capire cosa cambiava adesso .

Si alzò dallo gabello su cui era seduto e uscì dal quel orrido bar barcollando un po’ per il troppo alcool ,si diresse sotto il palazzo della sua fidanzata dove la vide,poggiata contro il muro aveva l’aria agitata stava aspettando qualcuno ,le si avvicinò.

 

 

Sakura era agitatissima era da molto che non usciva con un ragazzo e non sapeva se stava facendo la cosa giusta,in fondo lei aveva detto che aveva chiuso con i ragazzi no,allora perché si trovava li ?ma forse perché era davvero il momento per ricominciare?

D’improvviso  si sentì chiamare e afferrare per un braccio si voltò per  vedere chi fosse e …

Sakura con aria sorpresa:”Sai !?!?”

Sai:”Sakura”disse barcollando e cadendo rovinosamente sulla ragazza che non tardò ad afferrarlo per non farlo cadere.

Sakura:”Sai cosa ci fai tu qui? sai benissimo che non voglio più vederti”disse con tono arrabbiato

Sai:”tu ora torni con me”disse afferrandola per un polso

Sakura:”lasciami ,si sente da un miglio che sei ubriaco”disse tentando di liberasi

Sai stringendo la presa sul polso la tirò a se:”NO”

Sakura:”HO DETTO LASCIAMI”urlò

Sai si sentì il polso stretto in una morsa che lo costrinse a lasciare  Sakura.

??:”La signorina ha chiesto di essere lasciata”

Sai:”e tu chi diavolo sei per darmi ordini”

Sakura:”Sasuke”disse stupita

Sasuke:”chi sono io non ti deve interessare ora sparisci “disse lasciando la presa sul polso di sai,poi si rivolse a Sakura

Sasuke:”tutto ok ?”

Sakura:”non c’era bisogno del tuo intervento so cavarmela benissimo da sola”

Sasuke facendo finta di parlare da solo”oh grazie Sasuke , non c’è di che Sakura”

Sakura capendo:”bhe grazie lo stesso”disse sorridendogli dolcemente

Sasuke:”normale amministrazione”

 

 

Sai era andato via senza obbiettare  ,ma osservava da lontano la scenetta dei due che passeggiavano l’uno accanto al’altro e Sakura aveva donato uno dei suoi più bei sorrisi a quel pallone gonfiato ,ma chi si credeva di essere per poter stare accanto alla “Sua”dolce Sakura,fremeva di rabbia e gelosia per quello che aveva visto avrebbe tanto voluto spaccargli la faccia a quel bel imbusto li,avrebbe avuto la sua vendetta,se non poteva averla lui ,Sakura, non l’avrebbe avuta nessuno.

 

 

Tenten era uscita fuori dal locale per parlare a telefono ,non sentiva niente con quella musica alta,ah … ecco ora si che andava meglio,lontano da tutto quel frastuono riusciva a sentire chiaramente che il telefono squillava ,una voce rispose dal’altro capo del telefono.

Ten:”amore cosa stai facendo?”

Nejy:”Niente di particolare,tu?”

Ten:”sono uscita con Ino,senti volevo chiederti quando mi raggiungi”

Nejy:”amore mi dispiace tanto ma non mi è possibile”

Ten:”lo sapevo ,dici sempre così”

Nejy:”non devi arrabbiarti,lo sai che devo lavorare”

Ten:”si per te viene sempre prima il lavoro e poi in ultimo io, come se fossi la ruota di scorta”staccò la telefonata perchè già sapeva come sarebbe andata a finire, un litigio come da quindici giorni a quella parte stava accadendo ,stava per rientrare dentro quando …

??:”era il fidanzato?”

Tenten si voltò … no!!! non era possibile, quello era il tizio della valigia

Ten:”non sono cose che la riguardano queste” si voltò e fece per andarsene

Sasori:”sai quando un uomo dice che ha da fare a lavoro, vuol dire che ha un amante” disse poggiandosi al muro del locale e accendendosi una sigaretta

Ten:”io non so come può insinuare una cosa del genere, signore, lei conosce il mio ragazzo per caso?”disse scostandosi dal fumo

Sasori:”no, ma anche io uso la solita scusa con le ragazze con cui esco, in fondo come dite voi ragazze, gli uomini sono tutti uguali”fece un'altra boccata dalla sigaretta e quando espirò il fumo tirò la testa al’indietro,poi la guardò di sottecchi e continuò:”ma se vuoi ,per risollevarti il morale posso invitarti a bere qualcosa”

Ten:”io non ho bisogno di essere risollevata il morale da nessuno, tantomeno da uno come lei”si voltò stava per scendere quando le cadde il cellulare si abbassò per recuperarlo,ma Sasori la precedette glielo restituì e poi aggiunse

Sasori:”sai … hai proprio un bel sedere”

Tenten lo guardò con aria sconvolta ,poi gli tirò uno schiaffo si voltò e se ne andò.

 

 

Ino aspettava pazientemente Tenten che tornava dalla sua telefonata quando …

??:”posso sedermi?”

Ino si voltò di scatto facendo ondeggiare i suoi lunghi capelli biondi ,era quello che gli aveva mandato il biglietto,certo che visto da vicino era ancora più carino

Ino:”certo che può in fondo lo invitato io no”

Shisui:”certo …”si sedette accanto a Ino

Ino:”io sono Ino Yamanaka ,lei è?”disse porgendogli la mano

Shisui le prese la mano delicatamente e gli poggiò un leggero bacio sul dorso:”io sono Shisui  Shisui UchihaIno arrossì leggermente dal gesto di quel ragazzo poi pensò Ino*ShisuiUchiha *

Ino:”ha detto Shisui Uchiha … quel Shisui Uchiha?”

Disse emozionata fino al midollo

Shisui:”Sì!  lo stilista della casa di moda Uchiha

Disse in modo ripetitivo

Ino:”non ci posso credere,sa io adoro i suoi modelli”

Shisui:”si lo dicono tutte ,ma ora proprio non ho voglia di parlare di lavoro”

Ino:”e … di cosa vorrebbe parlare?” Disse in maniera maliziosa

Shisui:”non so ,io incomincerei col chiederti cosa vorresti da bere ,perché con un drink si chiacchiera meglio”

Ino poggiò i gomiti sul tavolino e il viso tra le mani alzò gli occhi azzurri al cielo in segno che stava pensando, poi disse fissandolo dritto negli occhi:”hmmmmm … un bicchiere di vodka … ”sottolineando l’ultima parola

 

 

Sakura:”allora dove avresti intenzione di portarmi?”chiese

Sasuke:”dove ti pare, per me non c’è differenza”

Sakura:”allora se è così ,io vorrei prima andare a comprare un catenina da appendere vicino al portafoglio, così da non perderlo”

Sasuke:”allora vorrei presentarti un tizio”

Sasuke la portò d’avanti ad un negozietto ,che vendeva cianfrusaglie di vario tipo,con le vetrine ricolme di adesivi di tutte le marche,Sakura in particolar modo quando entrarono rimase attratta da una statuina raffigurante un … un … ma che diavolo era quel coso.

??:”Quello lo compra o ha intenzione di stare a guardarselo tutta la serata”

A lei si avvicinò un tizio molto strano, che gli si rivolse con aria scocciata

Sasuke:”Hidan la vedi quella signorina li”

Hidan:”certo che la vedo idiota”

Sasuke:”bene lei desidera una catenina da attaccare vicino al portafoglio,la hai?”

Hidan:”sì!!! – disse squadrando Sakura - per 40 yen è tua”gli porse li pacchetto in una busta bianca con su scritto

“I love”

Sasuke:”facciamo 20”guardandolo con una faccia tipo a dire ,non avrai di più

Hidan:”ok vada per 20” , moccioso solamente perché era una sua amica … tsk

Sakura e Sasuke uscirono da quel bizzarro negozio seguiti dalle bestemmie di …

Hidan:”che ti possano uscire dal culo cose che neanche la scienza potrà identificare”

Sasuke:”questa non l’avevo mai sentita,è nuova” disse sorridendo

Sakura ridendo di gusto:”ma chi è quel tipo?”

Sasuke:”un amico di famiglia …”

Sakura:”bene ora si va a mangiare”lo prese per un braccio e lo trascinò nel primo Fast-Food che trovarono  presero due panini e si sedettero su due sgabelli situati davanti ad una delle tante vetrine del locale,osservando una anziano signore che suonava il pianino sul bordo del marciapiede fermandosi di tanto in tanto per ringraziare, i passanti che gli gettavano qualche spiccio nel cappello poggiato ai suoi piedi.

Sasuke:”mi sa che ha bisogno di un accompagnamento vocale,perché non ti butti”

Sakura:”scherzi non lo farei mai,però c’è un sogno che faccio di continuo”

Sasuke:”anche io ,nel tuo c’è Michel Fipher ricoperta di panna”

Sakura:”no!!! – guardandolo sconvolta -sono in un campo di calcio e canto una canzone”

Dopo aver mangiato Sasuke portò Sakura in un luogo dove gli disse di chiudere gli occhi,quando lei li riaprì si ritrovò in un campo di calcio

Sakura:”ma … ma …”

Sasuke:”su coraggio canta,il gatto ti ha mangiato la lingua”

Sakura non sapeva che fare non si era mai trovata in una situazione del genere però poi si mise a cantare,dal canto suo Sasuke non aveva mai sentito una voce più bella e dolce al mondo ,tanto che si sedett e aspettò pazientemente che finisse di cantare,anche se un suono così sublime non lo aveva mai sentito.

Sakura smise di cantare  e …

Sasuke:”brava … hai mai pensato di darti al mondo della musica, hai una voce ben intonata”

Sakura:”io ho già un lavoro che mi piace”

Sasuke.”ok se lo dici tu,ora andiamo”

Sakura:”si può sapere come hai fatto a …”

Sasuke:”segreto professionale,sono il genio della giacca, strofina e ti sarà dato”in realtà Sasuke conosceva bene il proprietario di quello stadio e siccome aveva un debituccio di due o tre vestiti che la moglie aveva comprato nell’atelier di proprietà di suo padre  lui gli aveva fatto questo piccolo favore ,ma ovviamente Sasuke non glielo avrebbe mai detto …

Sasuke:”ora se vuoi ti riaccompagno”

Sakura:”ok”

 Sakura in realtà aveva voglia ti stare tutta la serata con lui, ci stava bene ,ma non lo avrebbe mai ammesso ne a lui ne a se stessa …

 

 

Tenten, aveva bisogno proprio di una birra ,aveva litigato con Neji ,aveva incontrato un pallone gonfiato se non che anche un maniaco pervertito ,la sua giornata non poteva andare peggio,ma poi quello che non aveva proprio potuto subire era l’arroganza di quel … quel … non sapeva neanche lei come definire quella sottospecie di uomo poco avanzato come stadio evolutivo.

Ten:”una birra per favore”

Barrista:”subito,che tipo?”chiese

Ten:”una qualsiasi faccia lei”

??:”brutta scelta”

Ten:”ancora lei, non gli è bastato lo schiaffo di prima, ne vuole un altro e poi cosa brutta scelta”

Sasori:”la birra dovrebbe essere la migliore … ma lei è sempre così acida?”

Ten si avvicinò in maniera pericolosa a lui e gli disse:”io … non … sono … acida!”

Sasori:”a sì … proviamo”gli mise un braccio in torno alla vita e una mano dietro la nuca annullando le distanze che c’erano tra loro

Sasori si staccò:”no! non sei del tutto acida, ti si può ancora recuperare”

Ten da prima rimase sconvolta, poi si riprese e gli tirò un secondo schiaffo,andò via ,ma Sasori l’afferrò  per un braccio lei stava per dargliene anche un terzo ,ma lui lo scansò, allora lei prese li bicchiere di birra che il cameriere aveva portato e gli lanciò il contenuto in faccia

Ten:”questo raffredderà i suoi bollenti spiriti”

 

 

Ino stava chiacchierando tranquillamente quando un baccano tremendo la riscosse dal mondo dei sogni.

Ino:”cosa sta succedendo”chiese a Shisui che ne sapeva quanto lei ,allora si alzarono dal tavolo  a qui stavano seduti e si diressero verso la folla accalcata che si era creata attorno al bancone,Ino chiese ad un ragazzo se sapesse cosa era successo e lui gli rispose

Ragazzo:”non lo so ,ma adesso cerchiamo di farci avanti così lo sapremo”

Poi Ino chiese ad un altro che tentò di dirgli qualcosa ma …

Ragazzo2:no non ascoltare quelli che stanno al centro della folla non sanno mai niente, noi per sapere qualcosa dobbiamo andare d’avanti a tutto”e così fecero,appena arrivati Ino vide Tenten che stava andando via arrabbiatissima  ed un ragazzo bagnato di birra

Ino:”Ten???” rimase di sasso … poi continuò …

Ino:”Ten! ma cosa è successo e .. dove stai andando?”

Ten:”Non ho intenzione di parlarne  e a casa mia, non ho intenzione di rimanere qui un minuto di più”

Ino:”aspetta vengo con te-voltandosi salutò Shisui- ciao magari poi ci sentiamo”e andò via con Tenten

Shisui rivolto all’amico fradicio:”ma cosa hai fatto?”

Sasori:”lascia perdere che è meglio”.

Guardò la castana andare via, era davvero una preda molto succulenta … e lui non se la sarebbe fatta sicuramente sfuggire … come tutte no???

 

 

Anche questo capitolo , molto partorito è andato.

Avete visto quanti incontri e quanti eventi sono capitati alle nostre tre girls, eh … ma non è finita qui c’è ancora molto da scrivere e poi povero Sasori , ma è ancora tutta da vedere  e anche Sai addirittura si è ubriacato e anche lui non si arrende.

Il titolo ovviamente sta ad indicare le serate di tutte e tre le ragazze , una serata indimenticabile per tutte e tre , ma per ognuna in maniera diversa ah … alla prossima maoa e Clod90

 

Ringraziamenti:

 

Sango93: e hai visto alla fine non ha resistito e ci è uscita, ma anche alle altre è successo qualcosa di incredibile e il bello deve ancora arrivare … Grazie per i complimenti e per continuare a seguirci alla prossima maoa e Clod90

 

Un grazie anche a chi legge solamente , anche se una recensione non fa mai male, e chi ci ha messe in preferiti alla prossima maoa e Clod90

 

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Capitolo 8
*** Ricordi e Sentimenti ***


Capitolo 8°

 

Ricordi e Sentimenti

 

 

 

Era li in quella casa che per due anni aveva condiviso con la persona che amava ,ma purtroppo se n’era accorto troppo tardi ,si alzò dalla poltrona che ricordava perfettamente … Sakura non aveva mai voluto buttare,diceva che era scicchissima e lei l’adorava,percorse il piccolo corridoio, lo specchio  dove lei tutte le mattine si specchiava prima di uscire ,il mobile che avevano nel corridoi era pieno di foto c’nera una che adorava ,ritraeva Sakura che lo abbracciava da dietro e gli faceva la linguaccia ,la ripose di nuovo sul mobile .

Entra in camera,si siede sul  letto gettandosi all’indietro  a braccia aperte ,ora aveva solo un pensiero fisso … lei … lei con un altro ,lei che non era più con lui,cosa avrebbe dato per tornare con lei ,tornare in dietro e non fare gli stessi errori,non era il momento per piangersi a dosso ,lui la voleva di nuovo con se .

 

In questi giorni si era sempre chiesta cosa cercava dalla vita,se era felice,se davvero aveva tutto quello che le serviva e qualche mese fa avrebbe risposto (SI)con fermezza ,ma ora la sua risposta ferma ,decisa,cominciava a vacillare,non sapeva se davvero avesse tutto o se le mancasse qualcosa,le sue amiche le avevano fatto conoscere Sai due anni fa e in quella storia si ci era gettata più per gioco che per altro,poi aveva scoperto che con lui ci stava bene,che le piaceva che lo … che lo … due lacrime lucenti ,per dei ricordi di un passato un momento,un bacio,un sorriso,una risata … chissà ,in fondo l’amore si sa più è stato grande,più provoca dolore quando non c’è più.

Chissà poi perché dopo la storia con Sai aveva voluto chiudere con gli uomini,forse per paura di soffrire di esporre nuovamente il suo cuore e se stessa.

Ino in vece aveva un'altra teoria lei gli faceva sempre un esempio, con gli uomini  … com’era   … a si l’esempio dei 100 uomini diceva che 50 di loro che la incontravano per strada non la prendevano in considerazione perché la ritenevano troppo per loro,allora per certi versi si sente ignorata saltata a piedi pari,poi altri 25 di questi sono sposati o fidanzati quindi innamorate di altre,a questo punto ne rimangono 25 ,ma è difficile trovare quello veramente giusto, in fondo deve anche piacere.

Poi cosa è successo in questi mesi ,si ha incontrato quel tipo strano,(SASUKE) quello era un tipo particolare ,con lei era stato molto gentile ,anche se in principio non lo poteva sopportare,perché anche se le piaceva era difficile, aveva paura di soffrire ,poi lei è una ragazza dal carattere complicato e in questi mesi aveva sofferto per la storia con Sai ,quindi anche se Sasuke le piaceva lei non si sarebbe mai aperta completamente.

In somma in conclusione trovare un uomo su 100 che stia con lei è complicato,allora iniziò a chiedersi se era lei quella complicata che voleva più di quello che poteva avere.

No … No … lei desiderava solo un semplice sorriso moltissimo amore e il ragazzo che avrebbe amato ,quello che non va via dopo che è finito lo spettacolo.

 

 

Si era litigata di nuovo con Neji ,ma non era normale, loro solitamente non litigavano così spesso,anzi loro solitamente non parlavano quasi mai,lui era sempre via per lavoro, tra sfilate e campagne pubblicitarie lei bhe  … lei studiava all’ università e per le vacanze tornava nella sua città natale per rivedere la sua famiglia e le sue amiche ,ora che ci pensava lei non conosceva poi così bene Neji da dire che  riuscivano ad non litigare mai,le uniche volte che parlava con lui era per msn o per il cell e quando riusciva a vederlo era massimo per una settimana o se era fortunata due,forse avevano ragione le sue amiche quando gli dicevano  che Neji non era il tipo adatto a lei,si perché in fondo lei aveva bisogno di un tipo attento alle sue esigenze ,uno che sapesse come accenderla dentro ,che le scatenasse quel certo non so che nello stomaco quando lo vedeva, come lo chiamava Saku lo “ZAZAZU” quello sfarfallio nello stomaco che senti solo quando incontri lo sguardo della persona che davvero riesce a sconvolgerti,ora che ci pensava su … quel tipo rosso al  locale quando l’aveva baciata … le sue labbra pigiate contro le sue ,pensava mentre si sfiorava le labbra …. erano così … così …. Scosse la testa no ….

Ten * ohhh … Ten non era neanche un gran che come bacio * lei non stava cercando una storia da una scappatella e via ,lei cercava qualcuno di speciale con qui svegliarsi le mattina ,no qualcuno che soddisfi i suoi piaceri sessuali come se lei stesse li appositamente per  i suoi ormoni in subbuglio ,lei non era quel tipo di ragazza che andava a letto con tutti quelli carini  e poi non doveva perdere le speranze per la storia con Neji , in fondo lui gli aveva promesso che avrebbero passato le vacanza estive insieme,stavano appena agli inizi di maggio perché disperare.

 

 

Non poteva crederci lei …. proprio lei aveva conosciuto il più bravo il più famoso e anche il più,  più affascinante, bello, sexy, degli stilisti del Giappone che poteva esistere sulla faccia della terra,ma quello che proprio non poteva credere era che lui si era interessato a lei,arrossì ripensando a quella serata ,a come era stato così galante ,aveva ancora il biglietto che gli aveva scritto per attirare la sua attenzione,aprì la borsa e tirò fuori un piccolo pezzo di carta, scritto con una grafia ordinata e leggera proprio come  si immaginava la grafia di uno stilista ,se solo Ten non avesse fatto tutto quel casino per tornare a casa lei a quest’ ora sarebbe stata tra le braccia di un famoso stilista  e del ragazzo più bello affascinante del globo.

Aveva deciso doveva trascinare nuovamente le sue amiche in quel locale ,doveva rivederlo ,anzi voleva rivederlo a tutti i costi,non se lo sarebbe fatto scappare una seconda volta e lei quando voleva qualcosa la otteneva ,avrebbe fatto carte false pur di poter passare una serata con lui  e si lei era fatta così ,ma non doveva strafare.

 lei sarebbe andata li, però se lo avesse  incontrato non avrebbe fatto vedere che si trovava li per lui, in fondo lei aveva capito dal’ inizio cosa lui voleva gli si leggeva in faccia e lei glielo avrebbe dato  … ma … in piccole dosi ,come prescritto dal dottore e … in questo caso … il dottore era lei …

 

***

 

E bhe nulla di particolare , solamente che ci doveva essere il resoconto , delle serate e perché no i ricordi e le descrizioni , che facciano capire un po’ di più le varie sfaccettature di queste tre ragazze, così singolari e differenti tra di loro.

Il titolo sta a rappresentare appunto i ricordi o in ogni caso i sentimenti che le nostre tre provano.a

Abbiamo aggiunto anche Sai , in fondo lui nonostante il suo errore vuole ancora Sakura e averla vista con un altro che non fosse lui, l’ha scosso non poco , ne accadranno di belle.

Abbiamo notato che altri ci  hanno aggiunto in preferiti, vi ringraziamo ma … ma … diciamocelo qualche recensione non fa mi ca male , su ragazzi sgranchitevi un po’ le dite, come io e mia sorella stiamo facendo, aspettiamo solamente di sapere cosa ne pensate.

Alla prossima Clod90 e maoa

 

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Capitolo 9
*** Una giornata ... "Faticosa" !!! ***


Capitolo9°

 

 

Una giornata  “FATICOSA” ! ! !

 

 

Si alza dal letto con aria assonnata,si strofina gli occhi col palmo della mano poi se la passa tra i capelli,si stiracchia e si guarda alle spalle ,una ragazza con dei lunghi capelli ricci biondi dormiva a pancia in giù nel suo lutto … chi kazzo era quella … non ricordava, fa spallucce e si alza rinfilandosi  le mutande.

Entra in cucina dove trova Deidara con una tazza di caffè fumante in mano e Itachi  con il pacco di biscotti in mano che mangiava tranquillamente,si poteva dire che quel ragazzo era impeccabile, ma quando si trattava dei suoi biscotti preferiti bhe se ne fregava della compostezza,si anche il grande Itachi Uchiha aveva un difetto di gola gli piacevano i dolci .

Deidara:”buon giorno Sasori

Non gli risponde e va dritto alla macchinetta del caffè ancora con un aria assonnata.

Itachi:”sai che se non prede la sua dose quotidiana non parla con nessuno”

Deidara:”perché, normalmente parla?”

Itachi:”poco, ma lo fa”

Deidara:”oooh e quando ha imparato?”

Sasori gli tira lo straccio della cucina in faccia,continuando a bere il suo caffè.

Deidara:”chi è quella?”

Sasori lo guarda con aria interrogativa

Deidara:”quella che ha dormito con te,bhe dormito si fa per dire”

Sasori fa spallucce e fa l’ultimo sorso di caffè. esce dalla cucina dirigendosi in bagno

Deidara:”secondo me lui non parla neanche dopo il caffè”

Itachi:”…”mangiando i biscotti

Deidara:”ma non solo lui,bhe io vado in ufficio ,ciao”salutando Itachi

Intanto Sasori si era preparato per andare a lavoro,entra nel soggiorno mentre Itachi si infilava la giacca e controllavate se aveva tutto nella sua 24 ore (Narratore:io non ce lo vedo con la valigetta ,ma purtroppo la deve avere per forza)

Itachi:”cosa fai stasera ,ci vieni da Pein?”chiese continuando la sua revisione

Sasori:”ma non so – poi un pensiero gli passò veloce nella mente – forse … ”prese la borsa che conteneva la sua macchina fotografica e uscì di casa ,seguito da Itachi.

 

 

Charlie:”Sasori …”disse con aria assonnata,allungò il braccio verso l’atro capo del letto ,ma lo sentì vuoto ,aprì gli occhi e si mise a sedere sul letto coprendosi col lenzuolo.

Vide un postit sul cuscino

 

Scusami ma sono dovuto andare a lavoro,se vuoi fai pure colazione.

P.S. chiudi la porta e lascia le chiavi sotto lo zerbino.

 

Charlie * che BASTARDO *

Si alza dal letto si dirige verso il bagno si lava , si veste e esce ,mentre stava uscendo dal vialetto vede un sasso ,rimane li ad osservarlo per un po’ e poi ,prende un foglio di carta dalla sua borsa con una penna ci scrive qualcosa sopra poi l’avvolge in torno al sasso per poi  lanciarlo contro la finestra della camera di Sasori e scappa via …

 

 

Sasori:”no così non và ,devi spostare quel faretto più a destra,dobbiamo far risaltare di più il vestito”disse ,poi si posizionò dietro la macchina fotografica per vedere l’inquadratura,in fine si rivolse alla modella che si trovava sulla scenografia

Sasori:”sposta un lembo del vestito all’indietro come se volessi fare una giravolta … si così …” scatto una foto.

Sasori:”puoi andare a cambiarti”aveva finito anche il secondo rullino,quindi lo riavvolse e poi lo cambiò,mentre una seconda modella entrò con un capo della linea di intimo che ovviamente era stato disegnato da Obito ,lui non si risparmiava mai niente,perché ovviamente la ragazza dai lunghi capelli neri e occhi blu indossava beby dol nero ricamato di pizzo che scendeva trasparente con una culot nera anche essa trasparente e portava ai lati due fiocchetti con due piccoli spacchi.

Sasori scosse la testa ,perché aveva scelto questo lavoro così infame,poi cominciò rivolgendosi alla ragazza le si avvicinò,la fece sedere  a cavalcioni su una sedia che era di scena con un braccio lasciato a penzoloni e una mano che reggeva la spalliera della sedia e una spallina scesa,i capelli ammassati su un lato.

Sasori la guardò e non solo poi disse:”così dovrebbe andare,però la luce cosi non va”andò alla sua macchina fotografica e poi si rivolse al suo aiutante

Sasori:”prova con il flash a destra con ombre riflettenti … si quello ,il panello di polistirolo,un flash che dall’alto colpisce il soggetto e un flash che colpisce il fondale … si così va bene ,ora non muoverti,fatto”

Era il migliore in questo, il suo lavoro era sempre impeccabile e i suoi movimenti rapidi e decisi.

Tutti questi spostamenti in un millesimo di secondo, praticamente  uno spostamento ogni attimo, era tutto sincronizzato, la modella , i flash , i panelli, si muovevano insieme, mentre Sasori cambiava angolazione e ripresa in un momento e se qualcuno non faceva bene il suo lavoro , bhe … se era di buon umore lo mandava a quel paese seguito da milioni di imprecazioni, ma se era di cattivo umore … meglio non parlarne.

Era il migliore e pretendeva quindi il meglio, non c’era dubbio che fosse il numero uno in tutta Tokio.

Ed ecco un’altra fotografia e un cambiamento di posa e luci più veloci ,anche dello stesso scatto, era li che lavorava interperrito, quando era sul set tutto usciva dalla sua mente, quando prendeva in mano la macchina fotografica, gli bastavano le sue luci , i suoi pannelli, i suoi obiettivi e tutto il resto rimaneva fuori da quello studio … tutto …

Poi guardando nuovamente la modella, già pronta per un nuovo scatto … o quasi tutto …

 

 

 

Non era possibile, era una lista che non finiva mai , la solita amministrazione direbbe suo cugino Shisui, ma perché lui ogni volta che aveva quella lista tra le mani la vedeva sempre più lunga???

Le stoffe  , era quello che lo fregava, erano quelle stramaledette stoffe.

Ogni fine mese i suoi adorati cuginetti gli mandavano un reso conto , di quello che mancava e di quello che poteva servire e le stoffe erano la richiesta più frequente, questo mese era arrivata anche con qualche giorno di anticipo.

Bhe … in fondo erano stilisti era normale, ma a volte esageravano, insomma , a cosa gli poteva mai servire la seta prettamente Giapponese da una Italiana, insomma la seta è seta parliamoci chiaramente, ma per loro no, ovviamente erano pignoli ai massimi livelli e andavano a parare su stoffe sempre più pregiate, ma quel che peggio quelle più costose.

Per non parlare dei colori,a volte c’erano alcuni assurdi, tipo  … giallo Napoli che kazzo di colore era giallo Napoli un giallo normale non gli andava bene ,dovevano sempre esagerare , si tratta di differenze di sfumature , come il colore ecrù e il color panna ,eppure lo sapevano benissimo che una gran parte del budget  era per quella stramaledettissima causa ,già la causa che ovviamente quel’incompetente di Deidara portava per le lunghe.

Qualcuno che bussava alla porta lo riscosse dai suoi pensieri e dalla sua adorata lista delle stoffe.

Itachi:”avanti”

Segretari:”sig.Uchiah potrebbe scendere un minuto ci sarebbe un problema”

Itachi:”ci sarebbe o c’è un problema?” disse senza staccare i suoi occhi magnietici dalla sua adorata …

Segretaria:”c’è un problema”

Itachi sospirò pesantemente ,poi si alzò  dalla sedia girevole lasciando la sua preziosa lista incustodita ,con la speranza che quando sarebbe tornato fosse sparita misteriosamente. Uscì dal suo studio seguendo la sua segretaria al primo piano dove si trovava la sarta,ecco che un sospetto si faceva strada nella sua mente … La sarta aveva dato di nuovo di matto e lui  come vice direttore del’azienda doveva calmarla,a volte invidiava suo fratello che aveva deciso di prendere una strada diversa,ora lui non aveva tutte queste grane ,tipo la sarta isterica.

Entrò nella sartoria e non fece in tempo a varcare la soglia che dovette uscire nuovamente se non voleva avere un contatto ravvicinato con un vaso cinese ,che cosa straordinaria non si ruppe … ma di cosa li facevano i vasi in Cina … di polistirolo?

Una volta che fu riuscito ad entrare vide la sarta … isterica … (nda.Ita:che questo rimanga tra noi. ndia.sarta:IO NON SONO ISTERICA)che dava di matto perché … ma perché kazzo urlava quella vecchia isterica?

Sarta:”non capisco perché mi tocca lavorare  con degli incompetenti,la modella è di nuovo in ritardo e se cala il sole io poi come faccio”disse rivolta a Itachi

Itachi:”Bhe se cala la luce c’è la luce dei faretti e per la modella …”si girò verso la sua segretari che disse …

Segretaria:”bhe era andata a fare le foto per il book”

Itachi scosse il capo aveva capito cosa era successo  alla modella e avrebbe scommesso che era ancora nello studio fotografico,uscì dalla sartoria seguito dalla segretaria e si diresse al piano terra studio (A) che era lo studio dove lavorava Sasori e non solo ,entrò dicendo alla segretaria di aspettarlo li,sapeva fin troppo bene che  non sarebbe stato piacevole per lei guardare il ragazzo che un mese fa era andato a letto con lei fra le braccia di un’altra ragazza,odiava questo lato di Sasori .

Entrò senza bussare e trovò la modella che si rivestiva,Sasori che  si riabbottonava la camicia lui si voltò verso Itachi che era appena entrato.

Sasori:”cos’hai da guardare?”

Itachi:”niente  e solo che mi stupisci sempre di più,cosi rallenti il lavoro di tutti,poi la sarta sta per avere un inizio di ictus fortissimo e …  tu che fai sta qui a scopare tranquillamente”

Sasori:”guarda che abbiamo finito non c’è bisogno che ti arrabbi così”

Itachi:”già ,tu vai in sartoria che ti aspettano,ora continua a lavorare -mente stava per uscire -Sasori senza interruzioni ,di nessun genere” poi uscì.

Entrò nuovamente nel suo ufficio e si sedette sulla sua sedia ,purtroppo quando volse lo sguardo ai suoi documenti vide che la sua lista di stoffe era ancora li … che lavoro di merda che faceva lui.

 

Documenti … Documenti …. Documenti … in quel’ufficio c’erano solo documenti ,una marea di documenti,un oceano di documenti … ma quanti kazzo di documenti c’erano non ci capiva niente ed erano tutti della stessa causa e non solo il sig.Fugaku lo aveva chiamato … mhhh … quante volte? … perlomeno una 100.000 volte, si quella cifra era esatta e tutto perché? Perché lui andava a rilento,era solo che lui si SCOCCIAVA ,in questo periodo non gli andava proprio di lavorare e poi a lui non serviva consultare quelle carte,avrebbe vinto sicuro perché lui è il migliore e quindi tutte quelle scartoffie poteva anche chiuderle nel cassetto.

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNN … il telefono noooo era sicuramente il sig.Fugaku,Deidara incrociò le braccia sul tavolo poggiando la testa sopra,non gli andava di sentire nuovamente le lamentele del vecchio,sbuffo avvicinando la mano alla cornetta poi però vide che la telefonata era passata sulla linea 2 ,ora gli rimaneva da fare solo una cosa che di certo non era scappare ai Caraib anche se per lui quella era un’ottima soluzione,però non si poteva fare ora lui doveva aspettare la sua segretaria che gli veniva a riferire le lamentele del sig.Fugaku.

La porta si aprì ed entrò una ragazza alta con una camicia di seta avvitata bianca con una gonna nera che aderiva al suo corpo sinuoso,aveva dei lunghi capelli neri che contrastavano con i suoi occhi color ghiaccio.

Cheyenne:”sigThuci ha chiamato il sig.Fugaku

Deudara:”si lo so,cosa ha detto di interessante sta volta?”

Cheyenne:”bhe ha detto che se non si muoveva si poteva pure scordare della sua parcella ,però ovviamente non ha detto proprio così”

Cheyenne  vide la mare di carte che inondavano la scrivania di Deidara e si rese conto che il suo capo aveva bisogno di un piccolo aiuto, quindi si volle offrire spontaneamente di dargli una mano.

Ceyenne:”sig.Thuci vuole una mano a riordinare?”

Deidara:”no non preoccuparti ,ci penso io”però ora che ci pensava poteva aiutarlo a riordinare quella marea di carte che molto spesso non servivano a niente perché alcune volte ripetevano la stessa cosa .

Deidara fermandola prima che potesse uscire:”bhe … ripensandoci potresti dividermi questi documenti lasciandomi solo una copia per me e gli altri li metti in archivio”

Ceyenne fece di si con la testa e si mise a riordinare  quel “CAMPO MINATO”, non aveva mai visto niente del genere in tutta la sua vita e dire che aveva fatto la segretaria per altri avvocati ,ma loro non erano disordinati come lui e soprattutto non erano … carini come lui ,volse lo sguardo verso Deidara che stava consultando dei libri come era carino con quel ciuffo che gli copriva i suoi occhi  di quel azzurro intenso  che ogni volta che la guardava le mancava un battito,lui si gira verso di lei sentendosi osservato e per un attimo,ma solo un attimo i loro sguardi si incrociano ,lei subito abbassa la testa arrossendo.

Ceyenne.”bhe io … vado di là a finire di riordinare i documenti poi glieli porto”uscì quasi di corsa dall’ufficio,Deidara scosse la testa era proprio carina quando faceva così,c’era chi diceva che gli piaceva,ma non era così lui la considerava come una sorella minore,si una sorella.

Finalmente era uscita da culle ufficio se ci fosse rimasta un secondo di più si sarebbe squagliata come burro a sole.

Ceyenne * ogni volta  mi piace sempre di più *

 

 

Roocklee:”Sasuke un martini e un tropical al tavolo 18 fuori” disse cosegnandogli l’ordinazione,lui proprio non riusciva a capire le persone come facevano a bere un martini alle 8:oo del mattino,pensare che una volta venne un signore che prese un martini corretto al gin e dopo disse che era pronto per andare a lavorare,lui non era tanto sicuro che dopo cinque bicchieri di quella roba quel signore fosse arrivato a lavoro.

Uscì fuori dove si trovavano i tavolini,andando verso il tavolo 18 … oh kazzo … no non poteva essere, lei in questo periodo doveva essere a Niw York con il padre per affari,si avvicina lentamente a quel tavolo.

Sasuke:”ecco l’ordinazione che avete chiesto”disse poggiando i bicchieri sul tavolo”

??:”Sasuke sapevo di trovarti qui”lo fermò per un braccio-non si salutano i vecchi amici”

Sasuke:”Karin io in vece sono meravigliato di vederti qui”

Karin:”bhe si gli affari a Niw York sono andati bene e allora papà ha deciso di tornare e… indovina un po’ “

Sasuke:”sparirai misteriosamente dalla mia vita e io non ti vedrò mai più”

Karin:”no stupidone hai sempre voglia di scherzare tu,venerdì vengo a cena a casa tua”

Sasuke:”wuauuuuuu non vedo l’ora”disse con aria diciamo “gioiosa”

Sasuke :”bhe allora a venerdì”

Karin:”conterò i minuti come se fossero ore”

Sasuke tra i denti:”magari”

Karin:”come?”

Sasuke:”niente niente ci si vede Karin”

Sasuke tornando dentro * guarda più che stare a cena con te divento prete * a volte invidiava suo fratello per lo meno lui sta chiuso in un ufficio e non doveva fare questi incontri ravvicinati di terzo tipo con gente non del tutto affidabile …

Si stava ancora chiedendo , come Karin avesse fatto a scoprire in cosa consisteva il suo lavoro o perlomeno in quale bar lavorava, sì … insomma era noto a tutti che lui non partecipava alla vita lavorativa della  di famiglia, che …

??: un caffè ristretto da portare , grazie …

Sasuke:” subito … ehi , che …”

??:” oh scusa – si era completamente dimenticata che lavorava li – ciao … se stavi per chiedermi cosa ci faccio qui, bhe … mi sembra logico prendo un caffè …”

Sasuke: “ No io , veramente … stavo per chiederti cosa ci facevi con quegli occhiali stratosferici sul naso, ma vista la tua ordinazione , ho avuto la mia risposta, non devi aver dormito per niente … immagino”

??:” cosa dici … io ho dormito è solo … che vanno di moda …”

Sasuke:” Sì , sì , non ne ho dubbi – dice mentre inserisce il filtro sotto la macchina del caffè – per questo non li metti mai”

??:” ehi ma tu cosa ne sai??”

Sasuke:” bhe , me lo hai detto tu … quando siamo usciti l’altra sera mi dicesti che gli occhiali da sole non riuscivi a sopportarli , specificando quelli grandi …”

Disse sfilandogli gli occhiali …

Sasuke:” wow sono anche più grandi di quello che pensavo …”

??:”Ridammeli – riprese gli occhiali – è solamente che …”

Sasuke:” non preoccuparti non devi darmi una spiegazione , capita … di non riuscire a dormire, però … ti ho dato davvero tutto questo tormento ?”

Disse porgendogli il caffè e avvicinandosi un po’ a lei … lei lo prese in maniera molto stizzita …

??:” No … grazie” di rimando

Sasuke increspando sulle labbra un lieve sorriso, la guardò andare via:” Di nulla Sakura … “

 

 

Saaaalve a tutti siamo molto , molto , molto , MOOOOOOOOOOOOOOOOOLTOOOOOOOOOOOOOOOOOOO, offese.

Ma diciamo noi, solamente una e diciamo UNA , recensione e dai , non si muore mi ca se si da anche solamente un parere.

Comunque a parte queste piccole delusioni vi presentiamo il nuovissimo capitolo di questa fic, tutta al maschile.

Abbiamo voluto dare ampio spazio anche ai ragazzi, insomma dovevate conoscerli un po’ meglio, le ragazze bene o male le sapete, i ragazzi un po’ meno e non ci sembrava giusto.

Vi abbiamo presentato i loro lavori e un po’ il loro modo d’essere.

Speriamo di non avervi deluso in nulla e se è qualcosa fateci sapere.

 

Ringraziamenti:

 

Angel23:grazie di avermi recensito  … almeno tu L sing sing pianto disperato  bhe a parte questo, sono felice che ti piaccia questa fic e spero che continuerai a seguirmi e a recensire ,grazie.

 

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Capitolo 10
*** La Causa ***


Capitolo °10

 

La  Causa

 

 

To the beat of my,
To the beat of my ,
To the beat of my heart

I'm thinking about,
Letting it out,
I wanna give in,
I wanna go out,

 

Ma come diavolo faceva a essere così allegra e pimpante a prima mattina, lei a stento riusciva a tenere gli occhi aperti.

Entrò nella cucina dove vide una Tenten addormentata nella ciotola del latte,ecco un’altra che non riusciva a tenere gli occhi aperti,l’unica contenta era Sakura che oltre tutto l’aveva svegliata nel bel mezzo di un sogno meraviglioso,ma cosa aveva da cantare poi non l’era riuscito a capire.

been looking around,
I finally found,
The rhythm of love,
The feeling of sound,
It's making a change,

Entrò in cucina saltellando e continuando a cantare,era così felice quel giorno saltava e si asciugava i capelli con un asciugamano.

Sakura:”buon giorno,ma cosa sono quei musi lunghi?”

Ino:”sarà il fatto che ci hai svegliato alle 7:00 anche se noi non dobbiamo andare a lavoro forse”

Sakura:”oh .. bhe mi dispiace …”uscì dalla cucina continuando a cantare a squarcia gola.

The feeling is strange,
Its coming right back,
right back in my range,
Not worried about,
anything else,
I'm waking up,

In camera sua cominciò a vestirsi   ,mettendosi la biancheria intima,poi una gonna classica nera che gli arrivava sopra il ginocchio e una camicia bianca di seta giro maniche avvitata,era pronta, si raccolse i capelli con un bastoncino di legno con non molto successo per via dei suoi capelli corti, quindi aveva qualche ciuffo che gli cadeva d’avanti agli occhi,un filo di trucco ed ecco ,era pronta,dette un’ultima controllata ai documenti in borsa non doveva scordare nulla quella era una giornata importantissima,oggi c’era il primo grado del tribunale, la citazione della sua causa  e lei avrebbe vinto sicuramente.

Sakura:”bene io vado,ci vediamo stasera”

Ino e Tente:”IMBOCCA  AL LUPOOOOOOOO ! ! !”

Sakura:”grazie ragazze”uscì di casa dirigendosi verso la stazione per prendere il treno,una vota arrivata si diresse verso il tribunale ,fortunatamente non doveva fare molta strada a piedi quindi ci mise poco,entrò in quel enorme edificio salendo l’ampia scalinata,sin da quando era piccina gli era sempre piaciuta quella scalinata e fu li che decise di fare l’avvocato … bhe non solo per quello c’erano anche altri motivi ,quello era uno dei tanti.

Entrò nell’enorme sala del tribunale dove si sarebbe svolta la causa e si sistemò al suo posto.

 

 

Deidara era seduto li da un paio di minuti, era la cinquantesima volta che sbadigliava e l’usciere lo guardava male perché già dall’inizio gli aveva detto che doveva essere più composto,gli sembrava la sua maestra di storia dell’elementari … anzi gli somigliava pure , anche se la sua maestra aveva la barba e i baffi a differenza dell’usciere,fu distratto dai suoi pensieri filosofici dalla porta che si apriva e una persona che entrava …. WUAUUUUUUUUUUU … ma chi diavolo era quella quella gran pezzo di  gnocca   ,certo che l’accusa non era niente male anzi ,lui si aspettava già uno di quei tipi con la faccia appesa e i baffi e invece chi si ritrova una gran bel pezzo di figa,che magari dopo che avrebbe perso la causa lui poteva pure consolare.

 

 

Sakura si era appena seduta quando d’improvviso si voltò alla sua destra dove sedeva molto scompostamente ,un tipo buffo con una mezza coda di cavallo alta e un ciuffo di capelli lasciato cadere davanti l’occhio sinistro ,ma perché poi la guardava così,oh no aveva acchiappato l’avvocato della difesa maniaco,capitava sempre tutto a lei  … uffa ….  Si guardò un po’ in torno per vedere se c’erano tutti,bhe erano quasi tutti presenti mancava solo la corte,ma era solo questione di tempo e poi sarebbe incominciato … e infatti come previsto ….

 

 

Usciere:”in piedi entra la corte”disse con tono solenne ,tutti nella sala si alzarono

Giudice:”oggi si discuterà la causa Uchiha Hyuga,bene  inizi l’accusa”il giudice si sedette e in contemporanea anche le persone in sala,si alzò per esporre i fatti anche se era da tempo ormai che faceva cause c’era sempre un po’ di emozione e spavento in lei quando parlava d’avanti al giudice e la corte,sentiva che tutti la osservavano che gli occhi di tutti erano puntati su di lei come se la  scrutassero con attenzione per vedere se facesse qualche sbaglio nell’esporre i fatti.

 

Era passata una buona mezzora da quando l’avvocatessa degli Hyuga aveva iniziato a parlare e sembrava che avesse finito,Deidara l’aveva ascoltata con attenzione e doveva ammettere che era in gamba ,e già aveva scelto una buona linea d’accusa,non sarebbe stato facile contrabbattere ,doveva ammettere che l’aveva sottovalutata.

Ormai aveva finito di parlare e si era accomodata ,questo significava che toccava a lui.

Si alzò non poteva fare errori e soprattutto non poteva anche perché il sig.Fugaku era li che l’osservava e se avesse solo fatto  una mossa sbagliata lui non avrebbe esitato a spezzargli tutte le ossa,cominciò a parlare esponendo la sua versione dei fatti .

Chiamarono dei testimoni ,li interrogarono e poi fecero uscire tutti dall’aula per far scegliere alla corte quali delle due parti avesse ragione.

 

Era agitata si vedeva dal fatto che non smetteva di contorcersi quelle povere dita che ormai erano diventate rosse tanto le aveva tormentare,non riusciva a capire perché ci mettessero tanto, … uff … non sarebbe dovuta essere lei l’agitata infatti non riusciva a capire come facesse il sig.Hyuga ad essere cosi tranquillo.

Finalmente la corte aveva scelto facendo entrare di nuovo tutti,ora doveva dare il suo verdetto,l’ansia l’aveva attanagliato lo stomaco ,aveva le mani sudate era sempre così quando dovevano dare un responso,strinse forte i pugni fino a farsi diventare le nocche bianche,i suoi muscoli erano tutti in tensione poi ….

Cancelliere:”in piedi entra la corte”

Si alzò quasi come se fosse un automa ,l’ansia era tanta,ma oramai era giunto il momento la corte si alzò e disse …

Corte:”In base al popolo del Giappone e alla corte qui riunita, alla sentenza che è stata emessa la giuria ha deciso che, Gli Hyuga manterranno il loro nome, non modificandolo come prescritto nel contratto pattuito con gli Uchiha.

Questi ultimi invece,  non pagheranno nessuna sanzione in quanto hanno tenuto fede al contatto firmato , ma non aggiungeranno  modifiche a quest’ ultimo, non prestandosi ad immettere il proprio nome se non con il permesso della casa di moda degli stessi Hyuga.

L’udienza e tolta ”

E vai  … lo sapeva che la linea difesa che aveva scelto era perfetta,avrebbe voluto saltare dalla gioia ,ma non poteva si limitò solo a congratularsi con i suoi clienti,ma lei sapeva perfettamente che non sarebbe finita li e poi doveva ricredersi l’avvocato che avevano scelto gli Uchiha era davvero bravo, tanto da non far pagare la sanzione che lei era convinta gli spettasse, era evidente che gli Uchiha volevano distaccarsi a tutti i costi dalla casa di moda madre cioè gli Hyuga, doveva stare attenta era più che sicura che quel Deidara Tsuci sarebbe ricorso in appello e magari anche in cassazione, quindi sarebbe stata davvero lunga e terribilmente dura.

Iniziò a riporre i suoi documenti nella borsa quando vide che quel tipo strano dai lunghi capelli biodi le si avvicinò,no e ora cosa voleva quello …

Deidare:”le volevo fare i miei complimenti … signorina?”

Sakura.”grazie”non voleva avere niente a che fare con lui,li conosceva bene ai tipi come lui.

Deidara:”mi sbaglierò,ma mi sembra di non aver sentito il suo nome”

Sakura alzò la testa dai suoi documenti per guardarlo negli occhi

Sakura:”in fatti io non lo detto”chiuse la borsa e andò via.

Deidara inclinò le labbra in un mezzo sorriso, poi tornò a guardare la sua postazione , dove in piedi c’era ancora il sig Fugaku, che non aveva mosso un muscolo per tutta la causa, sembrava che avesse un lifting e quindi non poteva muoversi, comunque il peggio era che li aveva raggiunti anche Itachi

Deidara:” Ah … che giornata di merda”

Sospirò avvicinandosi al banco, aveva molte spiegazioni da dare

 

 

Doveva trovare il metodo di uscire da quella casa,se rimaneva ancora un minuto di più sarebbe sicuramente impazzito e lui non voleva di certo passere il resto della sua vita in un ospedale di igiene mentale,insomma aveva 20 anni non poteva rovinarsi la vita in questo modo.

Stava seduto a quella tavola e tutti non facevano altro che parlare di affari,borsa e altre cose noiose che a lui non interessavano neanche lontanamente,senti una mano che piano gli carezzava la gamba e piano saliva sempre più su arrivando alle sue parti intime,si voltò e vide Karin che l’osservava in maniera maliziosa,si alzò di scatto facendo voltare tutti verso di lui incuriositi dal suo gesto

Sasuke:”io devo andare in bagno”

si diresse verso il bagno chiudendosi dentro,doveva scappare da quella casa,ma soprattutto doveva scappare da Karin ,il che non era facile,cominciò col uscire dal bagno ,ma oh no Karin era li davanti a lui che lo spinse di nuovo in bagno cominciando a baciargli il collo e a sbottonargli i pantaloni infilando la sua mano nei boxer ,Sasuke si scostò riabbottonando i pantaloni e uscendo  dal bagno seguito da Karin.

Sasuke:”non credo che sia una buona idea Karin,quindi perché non  rimaniamo solo amici,poi io adesso devo proprio scappare quindi è meglio che vada”salutò tutti e andò via,una volta che fu fuori da quella casa tirò un sospiro di sollievo,doveva ricordarsi che quando c’era Karin doveva indossare la cintura di castità.

 

 

Oh mamma aveva bevuto decisamente troppo,e ora doveva proprio tornare a casa anche se Tsunade la voleva far rimanere ancora per festeggiare la vittoria,ma se rimaneva ancora dieci minuti sarebbe stata troppo ubriaca per ricordare la strada di casa,scese le scale un po’ barcollando, l’alcool aveva fatto decisamente effetto e uscì in strada, … hmmmm … l’aria fresca l’aveva fatta riprendere un po’ ,decise di prendere la strada più lunga per tornare a casa perché così poteva far passare un po’ la sbronza,passò di fronte a una villa enorme ,camminava continuando ad osservare quella villa e di fatti andò a sbattere contro una persona cadendo rovinosamente a terra anche perché l’alcool non aiutava il suo equilibrio.

Sakura:”mi  … scusi non …  l’avevo vista”disse tentando senza poca fortuna di rialzarsi

:”ma tu non guardi mai dove metti i piedi quando cammini”porgendogli la mano

Sakura:”oooooooooooooohSasukecoshi ci fai qui” disse ubriaca

Sasuke:”sei ubriaca”

Sakura:”no … forse … solo un pochinino così” facendo segno con la mano

Sasuke:”già”

Sakura:”dove mi porti?”

Sasuke:”a casa”

Sakura:”noooooooooo … non mi va di andare a casa … io voglio rimanere a parlare con te”disse facendo dei cerchiolini sul suo petto

Sasuke:”ok Sakura ora ti porto a casa”si era una parola ,si ricordava che era a Kyoto che abitava,ma non si ricordava precisamente dove,poco male avrebbe dormito a casa sua.

Cominciò a  camminare sorreggendo Sakura di tanto in tanto che cascava,una vota davanti al portone di casa cercò di fare meno rumore possibile per non farsi sentire dalla cicciona … ops … la signora Iolante,ma purtroppo Sakura inciampò nel ficus,quel ficus si doveva trovare una soluzione .. era stupido.

Poi finalmente,erano arrivati in casa.

Sakura:”bel posto qui,mi piace … mmmm … dove mi porti?”

Sasuke:”a letto”

Sakura:”aletto .. sei porrrrrrrrrrropio un maniaco”disse facendo un sorrisetto malizioso

Erano arrivati in camera di Sasuke,Sakura vedendo che Sasuke stava per andarsene,lo trattenne per il polso facendogli perdere l’equilibrio e facendolo cadere sul letto,poi si posiziono sopra di lui e disse

Sakura:”vuoi fare l’amore con me?”

Saseke:”Sakura …”per la prima volta rimase senza parole .. anche perché Sakura aveva cominciato a baciarlo e … aveva bisogno di un po’ d’aria

Sasuke:”Sakura aspetta un minuto”

Si scostò da lei uscendo dalla camera,non poteva capitare in questo modo con lei,no ,una volta che si fu ripreso,quando rientrò la trovò addormentata,un lieve sorriso solcò le sue labbra,le si avvicinò le tolse le scarpe e la coprì con una coperta,poi andò a dormire pure lui.

 

***

 

Beneeeeeeeeeeeee anche questo è finitoooooooooooooo … mi sono tolta un peso.

Sapete in questi giorni sono molto ,molto triste nessuno mi recensisce,ma che fine avete fatto,bhe a tutti quelli che non scrivono fatevi coraggio la testiera del computer non vi mangia  mi ca, lo farò io se non mi fate una recensione anche solo per dirmi che questa storia vi fa letteralmente schifo,bhe ora vi saluto e ringrazio tutti coloro che mi hanno messo in preferiti,tutti quelli che leggono solamente,tutti quelli che leggono solo la presentazione e tutti quelli che vedono la mia fic solo di passaggio.

 

Ringraziamenti:

 

rikku091:”bhe prima di tutto ti ringrazio per essere stata l’unica a recensirmi,spero che continuerai a seguirmi,non preoccuparti per il tuo piccolo errore con gli accaunt non dirò nulla a tua sorella … omertà … spero che questo cappi ti piaccia,ancora grazzie.

 

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Capitolo 11
*** ATTENZIONE !!! ***


Capitolo °11

 

ATTENZIONE ! ! !

 

 

Guidava tranquillamente,anche se non era molto pratica ,visto che solo da un anno aveva preso la patente,infatti le sue amiche le avevano categoricamente

PROIBITO    GUIDARE QUALSIASI MEZZO MOTORIZZATO ,dopo che aveva sfasciato due dico due auto andando a sbattere contro un palo e un albero che poi si era schiantato su una cabina telefonica, tutto questo in un solo colpo.

Ma oggi si scocciava proprio di prendere il treno e poi aveva già fatto tardi,quindi mentre Ino ancora dormiva gli aveva chiesto di prendere l’auto,Ino gli aveva risposto solo un mhhhhhhhh … ma … lei lo aveva preso per un sì … in fondo chi tace acconsente no … quindi ora si trovava alla guida di una citroen c1 con lo stereo acceso e lei che cantava a squarcia gola con Jovanotti .

Ten:”a te che sei il mio grande amore ed il mio grande amore … mhhhmhhh …”

E quella fu la sua fine,perché uscendo da un vialetto,non vide una moto blu che veniva da destra in un incrocio,Ten frenò di botto e scese dall’auto per vedere come stesse il povero malcapitato.

Ten:”ti sei fatto male?”chiese accovacciandosi vicino al poverino,ma quando vide di che si trattava per poco non lo uccideva lei a mani nude.

Ten:”ancora tu,ma è mai possibile che ti incontro ovunque …”stava per andare via

Sasori:”scusa se mi sono messo sulla tua strada( Attila )”provò a poggiare la mano per rialzarsi,ma non ci riuscì,Ten si voltò  e gli lanciò uno sguardo di fuoco .ma poi vide che si era fatto male,allora tornò indietro.

Tenten gli porse la mano:”non ti mettere strane idee in testa”

Sasori:”no io non proverei mai a rubare la ragazza a Neji

Ten:”ecco infatti ,anche perché non ci riusciresti”

Sasori:”scommetti?”

Ten:”no ! ! !”

Sasori:”…”

Ten:”Sali in macchina”

Risalì in macchina rimettendosi nel traffico della strada.

 

 

Aveva un mal di testa tremendo,non avrebbe dovuto bere tutti quei bicchieri di rum e pera,ma quello che aveva fatto più effetto erano stati quei venti bicchieri di tequila, si erano stati proprio quelli e ora ne stava pagando le terribili conseguenze,aprì piano gli occhi e un fascio di luce la costrinse a richiuderli velocemente, questo voleva dire che era già mattina inoltrata,nuovamente provò a riaprire gli occhi  gradualmente in modo da farli abituare alla luce,una volta riuscita nel’intento si guardò intorno,quella non era casa sua … no decisamente troppo ordinata per esserlo,poi si ricordò di aver incontrato Sasuke durante il suo tragitto …  oh no e ora cosa avrebbe pensato di lei,scese dal  letto e piano si diresse verso la porta.

Sasuke:”buongiorno”

Sakura:”che ore sono?”

Sasuke:” le 10:35”

Sakura:”oh così presto”

Sasuke:”non credo che sia presto,vuoi del caffè?”

Sakura:”si grazie molto ,molto forte”

Sasuke si voltò verso la credenza che si trovava alle sue spalle,prendendo la macchinetta del caffè  e iniziando a prepararlo

Sakura:”mi dispiace di averti disturbato ancora una volta”

Sasuke continuando la preparazione del caffè:”no non preoccupati”poi gli porse la sua tazzina.

Sakura reggendo la tazzina con due mani,un po’ rossa in viso:”bhe … ti chiedo scusa,per quello … che … posso aver detto o … fatto … io non ero in me”

Sasuke:”è stata una serata stupenda,hai emesso suoni,che non avevo mai sentito da una donna”Sakura a quelle parole avvampò,Sasuke vedendola con quella espressione,cominciò a ridere.

Sasuke:”ti sei addormentata come un sasso e per di più hai anche russato”

Sakura:”io non russo”

Sasuke:”si che lo fai e anche molto pesantemente”

Sakura una volta finto il suo caffè poggiò la tazzina sul tavolo e solo dopo essersi preparata,si dirige verso la porta,ma prima di uscire si volta verso Sasuke e gli dice

Sakura:”grazie”

 

Era ormai un’oretta che guidava tra pochi minuti sarebbero arrivati al pronto soccorso,perché si sentiva sempre così in imbarazzo quando si trova accanto a lui,con Neji non gli succedeva mai di essere così in imbarazzo,di sottecchi volge il suo sguardo al suo  passeggero indesiderato,certo che era carino,lui si voltò verso di lei,era arrossita ne era sicura,si concentrò sulla strada,finalmente il pronto soccorso,trovato un posto libero  parcheggiò  e scese dal veicolo ed entrarono in ospedale.

Infermiera:”cosa è successo?”

Ten:”bhe ci è stato un piccolo incidente e credo che … - guarda Sasori – lui si sia slogato un polso …”volge di nuovo lo sguardo verso l’infermiera che si era avvicinata a loro e che ora lanciava sguardi languidi verso Sasori , perché mai poi …

Infermiera:”bene si accomodino qui ,in sala d’attesa io vado a chiamare il dottore”

Tenten si sedette sulla prima poltroncina libera che trovò ,poggiò il giubbino e la borsa  accanto a lei  e cominciò ad aspettare in un religioso silenzio,Sasori si sedette accanto a lei  .

Ten si voltò verso di lui e si accorse che anche se non lo dava a vedere gli faceva male, si sentì un po’  in  colpa, in fondo era stata lei a non prestare attenzione e ora l’avrebbe denunciata per danni fisici e ma si … anche morali e lei sarebbe finita in un carcere a vita , al freddo e al gelo, senza un letto comodo , dove si mangia da schifo …

*Ahhh … ma cosa vado a pensare, non sarebbe mai così crudele – lo squadra nuovamente – o forse … sì … ahhh* scuotendo la testa

Ten:”ti fa molto male?”

Sasori:”sono stato peggio”

Ten:” mh ….”

 

Il dottore che era appena arrivato interrompe quel’imbarazzante silenzio.

Dott:”allora se volete seguirmi in ambulatorio?”

I due si alzarono,la castana recuperò le sue cose e si diressero verso  quello che sembrava un ufficio,c’era una scrivania sulla destra  con una grande poltrona in pelle al didietro e due sedie d’avanti ,sulla sinistra posto in un angolo un paravento e poi poco più in la un lettino con uno strato di carta posta delicatamente sopra,poi tutto in torno le pareti erano bianche con dei poster illustrativi sulle ossa e tante altre parti del corpo umano.

Dottore:”bene si accomodi pure sul lettino”disse rivolto a Sasori che era intento ad osservare il modellino in scala di un ventre di una donna incinta.

Appena si sedette il dottore osservò attentamente il suo polso,poi con aria critica e seria disse.

Dottore:”bhe bisognerebbe fare una radiografia,mi segua – poi rivolto a ten disse -  lei aspetti qui”

Ten si  sedette comodamente su una delle due sedie che si trovavano poste di fronte alla scrivania,cominciando ad osservare quel luogo,odiava gli ospedali forse perché solo all’età di cinque anni aveva visto morire sua madre in un letto di ospedale,circondata da tutti quei macchinari freddi e insensibili,scosse la testa a quei ricordi,fortunatamente c’era il suo papà.

Solbazzò sentendo la porta che veloce si riapriva,facendo entrare,il dottore con Sasori.

Dottore:”non c’è da preoccuparsi signorina il suo ragazzo ha una salute di ferro,il polso è solo slogato,si rimetterà in una settimana al massimo ,forse due”disse sorridendogli.

Sasori sentendo che il dottore aveva scambiato Tenten per la sua ragazza disse,

Sasori:”visto amore non c’era bisogno di preoccuparsi”stringendola a se,Ten dal canto suo si scostò guardandolo con aria omicida,ma con quale diritto si prendeva certe confidenze.

Appena usciti dall’ospedale la castana si scostò bruscamente da lui ,poi gli disse.

Ten:”senti  va bene che ti ho buttato sotto  e ho fatto la gentile con te ma … tu non ti devi prendere certe confidenze”

Sasori:”ok scusami murimuri” (Sta per acido muriatico, e siccome Sasori ritiene Tenten acida , quale nomigliolo migliore di murimuri nd. Me)

Ten lo guardò con aria stranita sentendo quel nomignolo affibbiatole

Sasori:”senti ,ti va di prendere un gelato ,  magari si innalza il tuo tasso di dolcezza acido muriatico …”

Ten:”io non sono acida e no, non prenderò mai un gelato con te” ecco quelle furono le sue ultime parole famose.

Infatti in questo esatto momento si trovava nella gelateria del centro a scegliere il suo cono.

Osservava tutte l’etichette scritte in bella grafia che si trovavano vicino a tutte le vaschette di gelato,cioccolato,vaniglia,stracciatella … hmmmm … non sapeva cosa scegliere gli piacevano tutti,lei detto tra noi era una gran golosa,poi disse.

Ten:”pistacchio !!!”

Gelataio:”tenga”disse porgendogli il cono.

Sentì una cosa vibrare nella sua tasca,infilò la mano e prese il cellulare controllò il display e lesse il nome “AMORE MIO !!!” rispose allontanandosi di un po’ dalla gelateria .

Ten:”amore ciao … cosa devo indovinare …”

Nej:in questo momento mi trovo,all’aeroporto di Tokio”

Te:”DAVVRO,che bello!!!”

Nej:”tu sei a casa di Ino?”

Ten:”bhe … - volse lo sguardo verso Sasori che si trovava non poco distante da lei poggiato vicino  ad un muro fumando una sigaretta – veramente in questo momento sto facendo un servizio, però tra un po’ sarò di ritorno.”

Nej:”bene  ,allora ci vediamo  a casa ,ciao amore”

Ten:”ciao”

Chiuse  la conversazione poi ,si diresse vero Sasori.

Ten:”allora andiamo ,io ho da fare e non posso perdere tempo con te”

Sasori la fissava dritta negli occhi ,ovviamene notò anche che lei  scostò lo sguardo  verso un’altra direzione.

Sasori:”che bugiarda che sei” e si diresse verso l’auto parcheggiata non molto distate da li.

Ma … come si permetteva quello li di definirla “BUGIARDA” lei non lo era, affatto anzi tutt’altro  ,ma se non era bugiarda allora perché si sentiva così incolpa per  essere uscita con  un altro ragazzo  che non era  Neji.

 

Erano le 12:00 a quell’ora iniziava il suo programma radio preferito,quindi accese la radio e cominciò ad ascoltare quello che diceva il pestatore,poi dopo varie canzoni ,vari messaggi d’amore   ,finalmente il quiz ,non poteva sbagliare.

Presentatore:”bene nostri amici ascoltatori,ora è arrivato il momento che tutti o per meglio dire tutte stavate aspettando,il “QUIZ”,se riuscirete a rispondere correttamente a tutte le domande ,in palio per voi c’è uno splendido premio,ULTIMISSIMO biglietto omaggio per la sfilata  degli Uchiha che si terrà domani sera al Plasa  Hotel ,siete pronte  ,bene vediamo chi c’è in linea … pronto …”

Ino compose il numero,tanto oramai lo sapeva  a memoria,erano mesi che chiamava per prenotarsi, … voleva quel biglietto e nessuno  l’ avrebbe fermata … si squillava finalmente … qualcuno aveva risposto … era la voce del presentatore del programma

Ino:”pronto …”

Presentatore:”come ti chiami?”

Ino.”Ino…

P:”bene Ino sei pronta a giocare con noi’”

Ino:”si …”

P:”partiamo con un domanda facile”

 

1)Di cosa si occupa l’azienda  Uchiha?

 

Ino:”facilissimo,tu mi sottovaluti   Daisuke … di moda”

Presentatore.”ok Ino all’ora adesso attenta perché si sale di livello”

 

2)Qual è il colore  preferito di Itachi ?

 

Ino:”…”

P:”Ino alla fine ti ho incastrato”

Ino:”no assolutamente … a Itchi piace il blu scuro … anzi il Blu Notte”

P:”Wau Ino sei davvero brava ma adesso si fa sul serio”

 

3)Qual è il nome del gatto di Sasuke?

 

Ino * caspita questa non me la ricordo su Sasuke  no scrivono quasi  mai,però ricordo una mezza cosa ,che era scritta su una rivista , tempo fa …*

P:”finalmente ti abbiamo sorpresa”

Ino:”no per niente ,è solo che sto pensando …”

P:”ok ti diamo ancora qualche minuto …”

Ino:”…”

Ino * hmmm … ricordo che uno dei suoi gatti si chiamava come il fratello … che poi morì ,ma questi sono dettagli … *

P:”forza Ino il tempo sta per scadere”

Ino guardò distrattamente la pubblicità su un giornale di uno dei suoi film preferiti “Dare Davil

Ino * ma certo … *

Ino:”il nome è Davil … il gatto di  Sasuke si chiama Davil

P:”ma sei proprio imbattibile …. Bene abbiamo una vincitrice,Ino tra qualche  giorno ti arriverà il biglietto per la sfilata”

Ino:”SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII …. HO VINTOOOOOOOO”

 

Anche questo è finito,finalmente,come avete potuto ben vedere il povero Sasori ha subito un incidente (tutte a me nda.Saso)(non lamentarti sempre,sei anche di legno non ti fai male nda.Ten)(io sarò anche di legno, ma tu non sai guidare nda.Saso)( tsznda.Ten)( … nda.Saso),sempre a litigare,vi informo di una cosa,che molto probabilmente io non  continuerò questa fic anche perché ,si è bello che molti di voi mi leggano e mi mettiate in preferiti,ma una piccola recensione per sapere se vi pace o cosa non vi piace,mi farebbe piacere anche perché se mi mettete in preferiti vuol dire che la fic  piace quindi … bhe io non voglio obbligarvi,aspetto con ansia un vostro commento.

Ringrazio  tutti quelli che leggono e mi mettono in preferiti

 

Ringraziamenti :

 

alexis093:” no scusami tu io mi sono confusa con gli accaunt, bhe grazie per tutti i complimenti,spero che ti piaccia pure questo cappy,ciao clod90”

 

New entry

 

Horit:” Grazie per tutti questi complimenti, sono contenta che la storia ti piaccia e spero di non deluderti con questo nuovo personaggio”

 

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Capitolo 12
*** Un FANTASTICO Premio !!! ***


Capitolo °12

 

Un FANTASTICO” Premio !!!

 

 

Si fissava allo specchio ,fin da piccola era stata un po’  vanitosa e materiale,ma questo non era mai stato un problema per chi conosceva davvero Ino  Yamanaka ,perché in fondo lei era molto sensibile e dolce ,ma ora questo non importava ora doveva prepararsi per andare alla sua attesissima sfilata .

Si specchiava e quello che vedeva era la sua figura avvolta in un elegante vestito nero senza brettelline ,che lasciava la pancia coperta solo da stoffa ricamata trasparente fino all’ombelico per poi tornare coperto,si alzò i lunghi capelli biondi  fatti a boccoli per l’occasione in una mezza coda,orecchini di svaroscki e al collo un punto luce ,un filo di trucco non troppo pesante ,ai piedi scarpe alte aperte a sandalo .

Ino:”come sto?”rivolta alle sue amiche che guardavano la T.V.

Saku-Ten:”perfetta … come sempre”

Ino:”bene proprio l’impressione che voglio dare,io vado”

Saku-Ten:”ciao,buon divertimento”

Ino scese di casa e non appena fuori dal palazzo,si ritrovò una limousin mandata dalla direzione del programma radio dove aveva vinto il biglietto,che l’avrebbe accompagnata e riportata a casa.

Ino * BELLA LA VITA DEI MILIARDARI ! ! ! *

 

 

Era una noia stare li,anche se c’era abbastanza confusione ,era sempre così alle sfilate,gente che andava a destra e sinistra ,modelle mezze svestire che andavano in cerca dei loro abiti,lui si annoiava moltissimo in ogni caso,però ci doveva essere perché come diceva sempre suo zio Fugaku “lui faceva parte della famiglia,ed era lo stilista”capirai … tanto quella sera avrebbe trovato il suo diversivo perfetto,dopo la sfilata sarebbe andato da Pein e …. Dette un occhiata fuori per vedere quanta gente c’era quella sera e il suo sguardo fu attratto da … una bionda tutto pepe che proprio in quel momento si stava sedendo,su una poltroncina in seconda fila .

Shisui * ancora lei … diversivo individuato …* qualcosa gli diceva che quella sera sarebbe stata molto interessante.

 

La sfilata ebbe inizio,i primi modelli uscirono sul palcoscenico,Ino era così agitata come una bambina il giorno del suo compleanno,non riusciva  ancora a crederci.

Una volta che l’ultimo modello aveva sfilato, uscì la famiglia Uchiha al completo,uno scambio di sguardi fugace ,ma che spiegava molte cose .

Finalmente erano andati tutti via e per Ino quello fu il momento propizio per usare il BAKE-STAGE  che aveva ricevuto col biglietto che aveva vinto,per lei era un’occasione più unica che rara,perché finalmente avrebbe potuto coronare il suo sogno … “vedere cosa accadeva nei retroscena di una sfilata”.

Seguì le indicazioni di una freccia che diceva “Back-stage” e indicava la destra,a quel punto dopo aver varcato la soglia di una porta metallica con i vetri privè e le maniglie anti panico si trovò in un lungo corridoio con i muri bianchi,lo attraversò e si ritrovò nuovamente d’avanti ad una porta identica alla precedente,solo che questa volta dinanzi a quella porta c’erano due uomini vestiti di nero con una auricolare,uno era molto alto una specie di armadio a due ante e l’altro era di una altezza normale ,ma aveva i capelli di un buffissimo colore blu.

Ino  li ignorò e tentò di continuare il suo tragitto,ma l’armadio la bloccò con un braccio posto tra lei e il suo traguardo.

Juugo:”mi dispiace ,ma non posso lasciarla passare”

Ino non si fece sbigottire,aprì la sua borsetta nera e ne tirò fuori il suo prezioso BEK-STAGE.

Suigezu:”non hai sentito biondina,sparisci”

Come l’aveva chiamata quel cavernicolo dai capelli blu,nessuno doveva prendersi certe confidenze con lei.

Ino:”senti un po’ ,nessuno si prende certe confidenze con me e poi guarda io ho questo,mi spetta entrare”

Suigezu:”e io ti dico di smammare carina”

Ino:”IO ENTRERò Lì DENTRO E NE TU NE IL TUO AMICONE  MI   FERMERETE ! ! !”

 

Finalmente un’altra serata stressante era finita,la cosa più faticosa del suo lavoro era proprio organizzare le sfilate,anche perché poteva sembrare semplice ,ma non era proprio così,specialmente perché lui come capo aveva Itachi e tutti sapevano come era pignolo nei dettagli,però finalmente era finita e poteva godersi il suo meritato riposo,aveva appena finito  di risistemare le ultime cose quando degli urli lo fecero voltare verso la porta.

Itachi:”Shisui va a vedere chi diavolo è”disse con l’aria di chi non pretende un no.

Così Shisui si dirige verso la porta aprendola e scoprendo Suigezu che litigava con una ragazza bionda che lui riconobbe come la ragazza che aveva conosciuto al locale.

Shisui:”cosa succede qui?”

Juugo:”OH signor Uchiha è lei,niente di rilevante solo … “Ino lo interruppe

Ino:”niente di rilevante,questi due non vogliono farmi entrare”

Suigezu:”ehi silenzio”

Ino:”io parlo quanto mi pare”

Shisui:”Suigezu non  trattare le nostre fan così sgarbatamente,ora ci penso io”

Ino:”allora ?”

Shisui:”bhe a farti entrare non si può,a Itachi non piace vedere persone che gironzolano dietro i back - stage”

Ino:”peccato”

Shisui:”cosa ci vuoi fare lui è un gran antipatico”

 

Erano le 02:00 dopo mezzanotte e Shisui molto gentilmente l’aveva riaccompagnata a casa,se l’avesse raccontato nessuno ci avrebbe creduto,lei a casa di Shisui  aaaaaaaaaaahhh … non ci credeva neanche lei.

Scese  dalla macchina ,

Ino:”grazie”

Shisui:”e di cosa è stato un piacere,magari ci possiamo rivedere”

Ino:”magari … ciao” disse avviandosi verso il portone.

Shisui la guardò andare via,certo che quella ragazza era proprio … scosse la testa e una volta che si fu assicurato che fossa entrata nel palazzo partì con una gran sgommata.

 

Non uccidetemi vi prego,lo so è da una vita che non aggiorno,ma col’inizio della scuola e tutto il resto non ho avuto neanche un momentino,per non parlare della mancanza di ispirazione.

Bhe sul capitolo non c’è molto da dire ho semplicemente descritto la giornata di Ino anzi più che giornata direi serata, e … che serata da come avete potuto notare la nostra cara Ino ha passato l’intera nottata con il nostro sciupa femmine Shisui.

 

Ringraziamenti:

Dado e Kikka:vi ring razzio molto,e spero vogliate perdonarmi per il ritardo del kappi.

 

Voglio ringraziare tutti coloro chi mi recensiscono,tutti quelli che leggono solamente,quelli che leggono solo il titolo,quelli che ci passano per caso e in fine quelli che non sanno nemmeno del’esistenza di questa ff.

 

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Capitolo 13
*** Sono solo affari ... ? ***


Quando si presentò con il gesso al braccio non tanto si curò dell’ accaduto, ma la sua attenzione venne catturata da un piccolo particolare …

Prima di lasciarvi al famoso 13° capitolo di questa ancora lunga ed intrecciata storia voglio dare una premessa.

Sono le mie scuse, per aver dato una così lunga attesa, ma purtroppo non ho più seguito le storie, un po’ per lavoro, un po’ per mancanza d’ ispirazione. Spero di farmi perdonare con il seguito di questa storia che sarà al quanto travagliata.

Ancora scusa e grazie per chi leggerà o continua a seguire questo strambo racconto. A voi il …

 

 

13° Capitolo

 

 

Sono solo affari …?

 

Quando si presentò con il gesso al braccio non tanto si curò dell’ accaduto, ma la sua attenzione venne catturata da un piccolo particolare …

Itachi: Come diavolo farai a lavorare conciato così?

Insomma le foto erano sfocate, le riprese non erano nitide, per non parlare degli attimi che gli sfuggivano, in assoluto una sottovalutazione non da lui.

Shisui: Bhe effettivamente … questi sono errori che non dovrebbero esserci, il tuo curriculum parla chiaro …

Obito: Vorrei vedere voi lavorare con una sola mano.

Itachi: quello che sto dicendo è proprio questo, non può lavorare con un braccio fuori uso, in particolare se il braccio è quello predominante.

Shisui: Ma perché non l’ hai denunciata?

Sasori: Ho le mie motivazioni …

Itachi guardandolo di sottecchi: Già … Tu hai le tue motivazioni, ed io ho le mie … per fermare almeno per questo periodo il tuo lavoro

Shisui: Questo vuol dire che lo sostituirai …?

Obito: Ma con chi, è … è impossibile …

Itachi pensieroso: Cazzo questo lo so anche io … Dice andandosene via

Questa proprio non ci voleva, oltre al blocco di ispirazione dei suoi cugini, anche il suo fotografo doveva dargli delle grane, Non che prima non l’ avesse mai fatto, ma così gli complicava proprio la vita e come se non bastasse la data per la sfilata  Haute couture di Parigi si avvicinava e se il suo fotografo non c’ era … addio book, addio prime pagine, addio sfilata.

Itachi: Maledizione …  disse lanciando un vaso contro la parete opposta.

Proprio in quel momento vide entrare nel suo ufficio chi mai si sarebbe aspettato di vedere li.

??: Hay vuoi uccidermi?

Itachi: Deidara, sei solo tu …!

Deidara: Come sono solo io, vorrei rammendarti che ora più che mai sono una persona fondamentale per voi dell’ azienda

Itachi: … Ho altro per la testa in questo momento

Deidara: Oh bhe, se una semplice sfilata è molto più importante di questa cavolo di causa, per far separare il vostro culo dagli Hyuga, che non fanno che rompere allora …

Itachi si fermò all’ istante: Hai qualche novità?

Deidara: Qualche novità no .. però ho un piano …

Così cominciò quel momento a porte chiuse, dove Itachi per un po’ non pesò alle altre dodicimila cose che gli stavano martellando il cervello.

 

Inizio flash back

 

La verità è che le foto la riportavano indietro nel tempo, a quando l sua mamma era ancora viva …

Mamma: Sai piccola, quando immagini qualcosa che desideri, in quel momento quel qualcosa è come se diventasse una fotografia

??:Davvero mammina?

Mamma:Sì, nessuno può portare via l istante che fotografi, nessuno …

La bambina prese la machina fotografica, usa e getta la prima che la sua dolce mamma gli avesse regalato e scattò in quel preciso istante una splendida foto alla sua dolce mamma e guardandola disse

??:ecco mamma, questo è quello che io non voglio mai dimenticare …

 

Fine flash back

 

Era ancora li … così vivido il sorriso di sua madre, eppure la foto era così sfocata, in fondo le manine di una bambina di otto anni ancora non abbastanza pratiche per quel tipo di lavoro cosa potevano mai fare? Ma era stato proprio in quel momento che aveva deciso cosa fare nella sua vita, trarre quante più immagini in maniera tale da immortalare ogni piccolo attimo.

D’ improvviso una testolina bionda comparve dentro la sua stanza

??:Hay Ten ne hai ancora per molto

Tenten:No Ino, praticamente ho finito …

Ino:No perché giù c’ è un tizio che ti aspetta

Tenten:?

Tutto si sarebbe aspettata ma mai una sua visita

Tenten: Che cazzo ci fai qui?

Sasori: Un ciao sarebbe più appropriato

Tenten: Non con te …

Sasori:  Quindi è una questione personale …

Teten: No è una questione del che ci fai qui … brutto figl

Sasori coprendole la bocca con la mano e avvicinandosi quanto basta al suo viso

Sasori: Non urlare cose strane, potrebbero pensare male di me e poi mi sembra ovvio dopo quello che è successo mi devi qualcosa

Riusciva a sentire il suo respiro sulla pelle, si sentiva fremere, il sangue cominciava a ribollire nelle vene, no non era possibile … per un individuo del genere MAI…

Scansa la sua mano in maniera brutale

Tenten:Io non ti devo proprio nulla

Sasori:Tu non vuoi proprio …

Tenten: Certo che no. Mai e poi MAI

Sasori:Allora mi tocca di andare alla polizia

Tenten appena sentì quella parola, lo fermò d’ istinto

Tenten:Alla polizia, perché?

Sasori:Mi sembra ovvio, per denunciarti

Tenten:Tu non oserai

Sasori:Oh io oserei

Tenten:Ma avevi detto che era tutto apposto, che non avresti fatto nulla…

Sasori:Questo è quello che hai pensato tu …

Tenten:Sei oltraggioso, mi fai schifo, mi denunci perché non voglio …

Sasori: Cosa vuoi farci, io ci vivo con queste cose

Tenten era rimasta senza parole, come poteva essere  che esistesse un tale esemplare viscido sulla terra

Sasori: Bhe allora io vado …

Anche se era contro la sua morale , non poteva avere una tale denuncia, non ora che stava per finire l’ università e avrebbe anche avuto un ipotetico lavoro in quest ’ ultima, ma l’ avrebbe fatto pentire della sua scelta

Tenten: Aspetta …

Sasori: Hai cambiato idea?

Tenten: Non montarti la testa … è solamente per me che lo faccio

Sasori: Per me va bene comunque

Ancora una volta Tenten era rimasta a bocca aperta, doveva essere uno scherzo, eppure quando lo aveva accompagnato al pronto soccorso era diverso, noooo ma cosa andava pensando, eccolo il suo vero io, il suo modo di essere spregevole e adesso … Cosa avrebbe fatto? Cosa avrebbe detto alle ragazze?Cosa avrebbe detto a Neji?

Intanto al primo piano, semi affacciata alla finestra

??:Eccolo è proprio lui, il tizio dell’ asciugamano proibita

Desse con un sorrisetto sotto i baffi.

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Capitolo 14
*** SUPPONENDO che ... ***


Capitolo 14
 
SUPPONENDO che ....
 
 
Itachi aveva silenziosamente ascoltato il piano di Deidara, che prevedeva la clausula del distacco completo delle due aziende. Alla fine il controllo della M StyleDirection Uchiha, era incenrata in maniera gerarchica, gestita dal capofamiglia Hyuga ed in seguito dai suoi collobaratori e dal consiglio degli azionisti che manteneva i bilanci di vendite e di schematiche di andamento, loro non facevano parte di nessuna di queste categorie, ma erano la materia prima della produzione, offerta ad una ditta di tale potenza.
Itachi: Siamo stati degli idioti, abbiamo svenduto il nostro lavoro portando i nostri professionisti nel campo della moda ad un azienda sconosciuta e di grande competizione per gli Uchiha, pur avendo a disposizione materia prima e capitale.
Deidara: Non colpevolizzarti fino a questo punto, sai che il fatto di investire su un progetto così grande come una casa di moda prevede, che ci sia chi investe nei tuoi sforzi e gli Uchiha non hanno molti punti di riferimento. Ecco perchè vi siete appoggiati agli Hyuga.
Itachi, sentiva una tale rabbia per tutto quello che stava accadendo, i suoi cugini , i suoi amici erano tutti perfettamente caduti nella trappola di una famiglia da loro sempre odiata e da  parte di quest'ultima non era diversamente, ma sfruttavano il lavoro svolto da loro in quanto sapevano di avertli in pugno e guadagnandoci sopra più di quello che dovevano.
Itachi: Deidara capisco la tua frustrazione per aver perso la prima causa, ma ricorda che ci sono altre due tappe...
Deidara: Perchè esiti? Hai paura di non saper gestire questa situazione, sai per scegliere un nuovo amministratore delegato ci vuole più de 50% dei voti di tutti gli azionisti...?
Itachi: Appunto, noi siamo entrati in questa ditta perchè non avevamo azionisti proprio come ora...
Deidara: Questo è vero, ma se scioglieste attraverso la clausula esclusiva per legge, cioè se una società vuole scindere dal contratto stipulato con un altra può farlo nel momento in cui la società sia composta da almeno cianque persone di cui, un AD (Amministratore Delegato), un Vice AD ed un sottosegratario, con gli ultimi componenti si formerebbe il comitato amministrativo.
Itachi:Il problema rimane sempre chi investirà su di noi se gli Hyuga hanno lo scettro?
deidara: E' qui che viene il bello.
 
*****
 
Tenten si sentiva tesa, insomma quell'umo era inappagabilmente sexy (anche se non lo avrebbe MAI ammasso) e poi quell'ascigamano, scosse il capo per distogliere quei pensieri osceni (ma che non riusciva a dimenticare)...
Sasori: Hai il passo di una lumaca, ma a cosa stai pensando?
Tenten: A niente (rossa in viso)
Sasori: Sempre con la testa tra le nuvole...
Tenten: ....
Sasori prese le chiavi di casa dalla tasca, mentre Tenten non capiva come faceva ad essere così tranquillo.
Lei era agitatissima, mani sudate e puzzava come un cane bagnato dopo una giornata di pioggia, in fondo non era stata con nessuno all'infuori del suo attuale fidanzato, come lo avrebbe spiegato?
Entrata in casa vide che le pareti erano piene di scatti fotografici naturalistici, era come essere all'interno di quella foto e viverla di persona.
Sasori: Hai intenzione di entrarci in quel quadro?
Tenten: (ridesta dai suoi pensieri) No ... E' solamente ed incredibilmente "Stupendo"
Sasori non si aspettava una risposta del genere, pensava lo avrebbe trafitto con il suo solito sguardo agghiacciante lanciandogli bestemmie di tutti i tipi come faceva sempre. Comunque non era questo il momento di pensare a queste cose, doveva essere pratico e diretto.
Aprì la porta dello studio e la chiamò...
Sasori: Beh grazie per il complmento (disse a sguardo basso, come la voce) ma ora abbiamo altro a cui pensare, cerchiamo di essere pratici e coincisi.
Tenten, sudata al midollo
Tenten: Avrei un attimo bisogno del bagno
Sasori: prima stanza a destra, al piano di sopra
Tenten salì e si chiuse subito nel bagno.
Tenten(guardandosi allo specchio):cosa stai combinando?, sei una stupida.. stai davvero cadendo tra le sue grinfie ( ma quanto era SEXY, come faceva a spruzzare fermoni come fosse un'annaffiatore meccanico).
immaginava che doveva essere impazzita per forza... altrimenti  non si spiegava come faceva a trovarsi li, di sua spontanea volontà, aprì il rubinetto dell'acqua e si sciacquò il viso. 
Uscita dal bagno non riuscì a distogliere lo sguardo su di un'unica foto che ritraeva il No Akasuna con una donna.
Tenten*la mamma?...la sorella?*
Eppure in quella foto sembrava realmente felice...
Sasori:mia moglie... o dovrei dire quasi EX (disse girando la testa)
Tenten (inpacciata):scusami scusami scusami non volevo curiosare
Sasori:figurati anzi scommetto che sei rimasta colpita da com'ero felice
Tenten(incuriosita):è solo che...non ti ho mai visto con quest'espressione
Sasori:è stata solo una parentesi. ora scendi ti aspetto di sotto, Tenten lo seguì restando con non pochi dubbi su come realmente fosse questo ragazzo entrato per caso nella sua vita. 
 
*****
 
 
Itachi aveva appena chiuso il computer dopo aver finito di scrivere il rapport, sul bilancio della nuova collezione si stropicciò gli occhi non potendo che subire quell'enorme emicranea che aveva da giorni anche questa giornata era finita.
Le parole di Deidara erano state non solo veritiere, ma anche sensate, con un forte potenziale persuoasivo 
Itachi*non me lo sarei mai aspettato*
 
 Inzio Flash Back
Deidara: è qui che viene il bello, è propio qusto il punto gli azionisti non sono con gli Hyuga o con gli Uchiha ma dalla parte di chi ha il capitale e chi può fornigli ulteriore espanzione economica.
Itachi:...
Deidara:si mio caro è inutile che fai quella faccia qui è in ballo il potere, non importa se sono gli Hyuga o gli Uchiha a vincere, quello che realmente è al centro di questa guerra è l'ambizione avida e corrotta.
Itachi:continuo a non capire dove vuoi arrivare
Deidara:Itachi come fai a  non capire?! Eppure sei così intelligente, ormai sono anni che lavorate per gli Hyuga e non solo avete la materia prima ma, anche il capitale e con questo credo che la maggior parte dei nuovi azionisti sia dalla vostra, quindi mettere in pratica lo scioglimento delle aziende sia più facile di quello che sembra.
Itachi:si ma anche se è come dici tu comunque con il voto di quei pochi dei nuovi non arriveremo alla quota che possono dare gli azionisti anziani che sono qui quindi fare lo scioglimento non ne varrebbe la pena.
Deidara:Ok allora senti questa,tra i documenti che ho controllato ci sono i piani di bilancio dell'azienda e come volevasi dimostrare i numeri non corrispondono, certo c'è ancora molto da analizzare se non ricordo male la famiglia Uchiha contribuì allo sviluppo dell'azienda non solo con la materia prima, ma anche economicamente. Quello che non riesco a spiegarmi anche se già ho un'idea di cosa potrebbe essere successo, è che il sudetto capitale non compare nei registri, quindi mi chiedo che fine hanno fatto questi soldi?
Itachi:LI HASNNO COROTTI!!!
Deidara:BINGO!!!
 
Fine Flash Back

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Capitolo 15
*** delusioni, PASSIONALI ***


 

15° CAPITOLO

 

DELUSIONI, PASSIONALI

 

 

Certo per essere la casa di un famoso fotografo era molto sobria, ordinata e schematica come se ogni cosa dovessere essere lì perchè quello era il suo posto.Ma questo non era il momento di anallizzare quel luogo che da lì a poco sarebbe diventato lo scenario di un film erotico che avrebbe decretato la fine del suo fidanzamento.

Sasori: Prego da questa parte.

Tenten vedendo un ulteriore porta non poteva non pensare che quella doveva essere la sua camera i suoi sensi la mettevano in allerta, ma al momento era in balia di strani sentimenti di attrazione, che con i movimenti di quest’uomo tanto enigmatico come i  suoi sguardi lasciavano spazio all’ampia curiosità di Tenten. Si fece coraggio e varcò quella sottile soglia che la separava dalla ... dalla ... ehm...

Sasori:Siediti pure torno subito

Tenten:Ma cosa?

La camera dove si trovava era un ufficio??? Da lì era sbigottita insomma non se lo aspettava...

Tenten: Non sarà per caso un perverso? Uno al quale piacciono cose strane come il luogo dove farlo, o le ... posizioni o peggio oggetti da utilizzare durante l’atto, si ridestò quando sentì la porta aprirsi.

Sasori: Beh ancora in piedi?

Tenten: Ah ecco.. io...non..so che dire

Sasori: (il suo sorriso la sapeva lunga) Cosa stavi pensando, che ti ho portata qui per fare cosa?

Tenten arrosì violentemente

Tenten:La tua richiesta di risarcimento danni per l’incidente, non è mai stata esplicita....

Sasori:Infatti (si avvicinò a lei quel tanto che bastava per renderla fragile) appunto quindi non essere sempre così prevenuta... Ora siediti.

Tenten come un automa prese la sedia e si accomodò

Tenten:Bene ora che siamo qui che succede?

Sasori: qualcosa succederà sicuramente, anche se non si tratta di quello che sta passando nella tua testolina da quando sei entrata in casa... purtroppo (sempre con il suo sorriso sarcastico)

Tenten, per la vergogna si ritanava sempre più tra le spalle e sullo schienale della sedia, forse era davvero lei che era malpensante

Sasori aprì un cassetto vicino la scrivania e tirò fuori dei fascicoli, poi degli occhiali, occhiali? Probabilmente per la stanchezza in fondo stare quatidianamente con una macchina fotografia non era una passeggiata, tra flash, mirino e macchina a tracolla non si stupì neanche quando cominciò a massaggiarsi la nuca, la cervicale era un’ altro dei sintomi che poteva portare questo tipo di lavoro, comunque tutto questo lo sapeva perchè anche lei studiosa e amante della fotografia soffriva di cervicale e in casa portava gli occhiali. Ma ancora una volta non potè non pensare a quanto anche ora lì in quel momenti era ESTREMAMENTE SEXY. Ancora una volta la voce del No Akasuna la riportò sul pianeta terra

Sasori: Dunque Tenten giusto?

Tenten:Sì

Sasori: Quello che ora ho in mano è il tuo fascicolo universitario e il tuo book consegnato ad uno degli ultimi esami di quest’anno. Sei una persona molto interessante, ti piace cogliere attimi di vita, da quello che vedo

Tenten: Ecco, (disse con un pò di emozione) se è lei a dirlo allora mi fido

Sasori:Perchè lo dici? Sai chi sono?

Tenten: La foto sulla parete, quella del celo, la sto portando come prova d’esame...

Sasori:Conosci il mio lavoro?

Tenten:No, io non sapevo inizialmente neanche chi avesse scattato quella foto è stata una scelta d istinto. Poi ho studiato il suo operato ma davvero non credevo che fosse lei il fotografo prodigio che a soli 12 anni ha immortalato il celo in una foto con prospettiva di profondità ed equilibrio di luce e contrasti, il celebre Sasori No Akasuna

Sasori (con un pò di soddisfazione personale), vedo che mi conosci ORA, ma cosa ti dice che quella foto non sia stata un mera conincidenza con un pò di fortuna nelle mani di un bambino di soli 12 anni.

Disse poggiando i gomiti sul tavolo ed intrecciando le dita.

Tenten: Mi scusi l’arroganza, ma ora lei vuole offendere la mia intelligenza.Quel tipo di foto ha bisogno di una giusta angolazione ed un obbiettivo ad ampio raggio, aspettare lo scatto ed il momento oppotuno poi sta all’istinto o l’intuito di chi osserva con occhi pieni di curiosità e sorpresa d’avanti ad una foto che alla fine ritrae uno spezzone di cielo, ma che ti immerge e fa vedere quel cielo proprio come un bambino appunto (disse con un sorriso innocente e dolce)

Sasori: Ancora una volta sei riuscita a stupirmi... ottima analisi obbiettiva ed introspettiva di un immaggine, complimenti hai superato l esame.

Tenten: Esame? .... Mi scusi ancora ma non capisco.

Sasori: Ancora no?... Però posso capirlo in fondo hai travisato le mie intenzioni fin dal principio. Hai ragione inizialmente ci ho provato con te in una maniera brusca, mi scuso per il mio comportamento, questa è la prima cosa che volevo farti sapere.

Sasori non era abituato alle scuse, ma vedendo quella ragazza così intimidita ed arrogante nello stesso tempo, non potè che sentirsi in colpa per il suo comportamento avventato.

Tenten: Beh io... la ringrazio, ma personalmente mi sento in dovere di chiederle doppiamente scusa per averla trattata continuamente come uno sconosciuto, maniaco, repellente. Proprio lei che ammiro e porto come esempio (in alcuni campi).

Sasori:Le tue reazioni sono più che giustificate, ma sappi che pregiudicare una persona solo perchè voleva corteggiarti ti rende solo ancora più interessante, ma anche scorbutica agli occhi di chi ti guarda, comunque sia spero che potrai mettere da parte il tuo rancore nei mie confronti.

Tenten: Oh beh è stato così diretto che non posso che accettare le sue scuse, ma nonostante questo IO COMUNQUE L HO TRATTATA CON POCA DIGNITA’ E RISPETTO, ED IN PIU’ L’HO INVESTITA DANDOLE LA COLPA E PROCEDENDO PER LA MIA STRADA.

Sasori: Non è successo nulla di grave l’importante è questo, sia tu che io stiamo bene.

Tenten già aveva notato il suo braccio fasciato completamente ed era quello destro, quindi voleva dire che fino adesso aveva usato l’altro braccio per scattare le foto e comunque infierendo sul braccio ferito, ma come faceva, era davvero eccezionale.

Sasori:Come avrai notato, il mio braccio non mi dà possibilità di trarrè un buon lavoro sul campo, lo stesso Itachi Uchiha non vuole che mi sforzi a tal punto da poter danneggiare ancor di più il braccio.

Tenten: LO VEDE, MI SCUSI, MI SCUSI, MI SCUSI ANCORA...

Sasori: Ora basta! Non colpevolizzarti troppo per quello che è successo, già ti ho detto l’importante è che stiamo bene entrambi.

Tenten: Mi scusi se insisto, ma credo che la ferita che lei ha riportato le dà non pochi problemi sul lavoro.

Sasori:Finalmente siamo arrivati al punto del perchè ti trovi qui.

Tenten: ...

Sasori: Ho contattato la tua università per avere il fascicolo e ho parlato direttamente con il tuo professore di fotografia “ovviamente”, il quale mi ha detto che alla tesi ti manca solamente un tirocineo di un anno, ma che tra i professionisti proposti ancora non ne hai scelto uno. Bene ti andrebbe se per un anno il tuo supervisor...

Tenten (bloccando il discorso):ASSOLUTAMENTE SI’, icredibile non me lo sarei mai aspettata.

Sasori: Siamo della stessa opinione. Comunque mi fa piacere il tuo entusiasmo, anche perchè non ho nessun aiutante o altri che possa sostituirmi...

Tenten: (impaurita) Un momento non si era mai parlato di sostituzioni lavorative, ma un semplice tirocineo equivale a seguire il lavoro del proprio supervisore come assistente.

Sasori: Sì hai ragione, la prassi vuole che sia così, ma come posso io continuare il mio lavoro se ho un braccio fuori uso? Lo so che tutto questo ora ti sembrerà assurdo e difficile, diventare fotografa improvvisamente non può che spaventarti, ma sappi che non ho molto tempo a disposizione per la risposta che spero sia affermativa, in quanto ho bisogno di essere sostituito entro 1 settimana a partire da domani perchè poi da lì si terrà la sfilata Houte Coture Uchiha.

Tenten: Ma io...non sono qualificata, per lavorare in un ambito tanto in alto, no, non mi sento pronta per affrontare un lavoro così importante...

Sasori: Avevo previsto anche questa tua reazione è pur sempre una decisione importante da prendere. Quello che però posso aggiungerti prima di lasciarti alla tua decisione è che io personalmente sono molto pignolo sul lavoro  e non scelgo le persone per il loro bel visino o comunque solamente perchè hanno frequentato le mie stesse università magari con voti eccellenti e qualche scatto riuscito alla perfezione, quello che cerco è scritto nello sguardo della percezione di cosa si vuole immortalare, espressività e personalizzazzione di un progetto sono alle basi del mio lavoro, questo è per dirti che se ti ho scelta non è per l’incidente ho il nostro fugace scambio di sguardi e prepotenza (disse con un sorriso fugace), ma perchè in te ho visto il me stesso di quando cominciai.Voglio aggiungerti che come ben sai i tirocinei non sono retribuiti solitamente, ma vista la situazione percipirai il tuo stipendio per il lavoro che svolgerai,avrai un regolare contratto firmato da una delle più grandi case di moda quella Uchiha, che ti aprirà le porte in molti ambiti lavorativi, anche quelli stranieri, quindi questo può aiutarti nelle tue specializzazioni, che se leggo bene sono in America. Da qui posso lasciarti decidere ma sappi che aspetto la tua risposta entro 24 ore a partire da adesso.

Tenten: Io, davvero non so cosa dire.

Sasori: Basta un sì.

Tenten:D’accordo entro stasera le darò la mia risposta

Tenten stava per alzarsi quando...

Sasori: Ah signorina Tenten, ovviamente per quanto invalido non deve preoccuparsi sarò vicino a lei in qualsiasi momento e l’aiuterò nel suo lavoro.

Tenten (sorridendo): Questo dovrei dirlo io...

Sasori: beh ... si sono proprio invertiti i ruoli.

Tenten: Già, sa è totalmente diverso da come l’immaginavo, ma in questo momento ha appena guadagnato la mia stima e un’ altro punto a favore del lavoro che mi ha proposto, ripeto entro stasera le darò una risposta.

Sasori le diede un bigliettino..

Sasori: Questo è il mio contatto personale

Tenten (rossa in viso): “Personale?” ok.

Uscì così dalla stanza ed in seguito di casa, chiudendosi la porta alle spalle con il batticuore, ma per la richiesta lavorativa o perchè il contatto con quell’uomo l’agitava a tal punto da tenerla sottocontrollo come un afrodisiaco...

Tenten: oh mamma, casa di moda Uchiha Neji certonon ne sarà felice, così si avviò verso casa

Sasori ricontrollando i dati di Tenten...,

Sasori: Speriamo i aver fatto la scelta giusta...

Disse poggiandosi allo schienale della sedi per rilassare il collo e toccandosi il braccio.

 

******

 

Sakura se lo immaginava che gli Uchiha avrebbero richiesto l’appello, ma di certo non s’immaginava che il loro avvocato trovasse un appiglio ad una legge che effettivamente neache lei ricordava e che gli dava una possibilità di distaccarsi dalla casa madre senza alcun problema. Doveva appetterlo quel Tsuci era davvero bravo, avrebbe potuto di certo imparare molto da lui se solo non fossero stati l’uno contro l’altro. Ma non era di certo quello il momento di complimentarsi col lui , ormai erano ore che leggeva e rileggeva quelle carte e... Kazzo...non  riusciva a trovare un punto debole in quella difesa era praticamente perfetta in tutti i punti. Sacura incrocia le braccia sul tavolo e poggia sopra la testa , doveva assolutamente trovare qualcosa non poteva essere che no ci fose neanche un punticino a loro favore.

Sakura”Come cavolo avrà fatto???” il rumore della porta che si apriva la ridestò dai suoi pensieri, vide la sua amica sconvolta quasi quanto lei, o se era possibile anche di più.

Sacura:e a te cos’è successo, ma soprattutto dove sei stata fin’ora? Disse con un tono sconfortato continuando a leggere libri su libri per trovare anche solo un minimo appiglio.

Tenten:mi hanno appena fatto l’offerta di lavoro che potrebbe cambiare totalmente la mia vita...

Sakura.bhe questa è una splendida notizia, perchè me la dici come se ti fosse morto il gatto?

Tenten:perchè non sai chi mi ha fatto questa richiesta...

Sakura:e chi sarà mai? Un pappone che vuole farti prostituire, disse continuando a sfogliare l’ennesimo libbro di legge

Tenten:NO!!!Sasori..No Akasuna...

Sakura ridestata dai suoi studi:Quel Sasori???

Tenten:Si proprio lui, e scometto che tu sai anche per quale azienda lavora

Effettivamente Sakura sapeva perfettamente per chi lavorava visto che aveva controllato decine di volte la pianta organica dell’azienda e lui appariva come il fotografo aziendale Sakura”Perfetto ci mancava solo questo” anche se sapeva perfettamente che non poteva impedire all’amica di rinunciare ad’unoccasione simile, effettivamente queste erano occasioni che capitavano solo una volta nella vita.

Sakura:tu cosa hai risposto?

Tenten:ci devo pensare ho solo 24 ore di tempo, ma non so proprio che fare, ci sei tu che sei in causa contro di loro e poi..

Sakura:c’è Neji giusto?

Tenten:si esatto

Sakura:Ten non voglio condizionare assolutamente le tue scelte, sappi però che non puoi farti frenare da quello che potrei pensare io o il tuo ragazzo non farti tarpare le ali dagli altri io sono molto contenta per te e ti rimarò sempre accanto qualunque sia la tua scelta e Neji se ti ama davvero ti resterà accanto e ti soppurerà sempre nelle tue scelte e nelle cose che ami , altrimenti è uno stupido.

Sakura:bhe devo ammettere che l’avvocato degli Uchiha mi sta dando del filo da torcere

Tenten gettandoci sul divano:direi che è prefetto, poi sentì il cellulare che squillava in display segnava AMORE, ten sospirò sapeva già che quella sarebbe stata una lunga conversazione, si alzò e  lasciò la sua amica con le sue carte.

 

 

******

 

Era seduta al suo posto proprio come la prima volta si sentiva nervosa ed eccitata per l’emozione solo che questa volta non era più tanto sicura si se stessa.

Ecco impeccabile il capofamiglia  Hyuga con al seguito il futuro AD dell’azienda Neji Hyuga, “chissà se Tenten sapeva che il suo fidanzato era qui, dopo la discussione avuta la sera prima cosa sarebbe successo poi...”, ma non era il momento di pensare a loro, c’era nell’aria il sapore di un’ unica scelta. In quell’istante entrarono l’avv. Della famiglia Uchiha Deidara Tsuci con il capo famiglia Fugaku Uchiha ed uno degli AD Itachi Uchiha.

Cosa sarebbe successo?!...

D’untratto l’uscere la fece rinsavire.

Uscere:in piedi entra la corte.

Dopo quel annuncio tutti si alzarono  attesero che il giudice si sedette al suo posto e poi tutti si dedettero nuovamente.

Giudice:bene avvocato Tsuci lei ha fatto ricorso all’appello,quindi ci esponga le sue ragioni.  Deidara si alzò all’inpiedi e comiciò a spiegare.

Deidare:signor giudice sarò breve, io chiedo alla nostra contro parte un patteggiamento?

Presidente:e con quale motivazione?

Deidara:semplice per legge una qualsiasi azienda voglia scindere dalla sua casa  madre può farlo, nel momento in qui la sudetta socetà sia formata da almeno cinque elementi. Quindi chiedo alla nostra contro parte un patteggiamento e del tempo per i miei assistiti di trovare deigli investitori.

Presidente:perfetto avvocato Tsuci può accomodarsi, avvocato Haruno lei cosa ne pensa di questa richiesta?

Sakura non sapeva proprio cosa controbbattere, aveva provato e riprovato ad evitare una situazione simile, ma loro erano in pieno diritto di fare questa proposta quindi a malincuore si alzò dirigendosi verso il banco della corte e poi disse.

Sakura:signor presidente la nostra controparte è nel suo pieno diritto di fare questa richiesta anche perchè è la legge che lo prevede quindi io non vedo nessun motivo per qui rifiutare la richiesta dell’avvocato Tsuci.

Presidente:perfetto avvocati, quindi se entranbe le parti accettano io dichiaro chiusa questa sedtta  , ci presenteremo qui il giorno 19 a porte chiuse per stipulare i termini del patteggiamento.

 

******

 

Sakura,Tenten ed Ino hanno sempre amato quel caffè, era in pieno stile (made) ed il cappuccino con panna e scaglie di cioccolato che facevano erano i più deliziosi che avessero assaggiato.

 

Sakura,Ino e Tenten: Alla salute!!!

Sakura: (Mentre cominciava a bere) Ragazze io davvero non so cosa aspettarmi da questo patteggiamento, la richiesta da loro fatta è in piena regola protetta da legge stipulta nel 1968, quindi ora mi trovo in difficoltà solamente sul fatto che non so come comportarmi con i miei clienti.

Tenten: Ho incontrato Naji oggi, incredibile era qui e non mi aveva detto nulla, ma con chi mi sono fidanzata,( L’Uomo del Mistero)???... comunque era alquanto irritato, ha detto che gli Uchiaha non erano nessuno se non era per loro, per di più non hanno abbastanza azionisti per permettersi una mossa del genere.

Ino: L’ho sempre odiato, ha dei modi di fare ambigui e possessivi, un tipo così losco non capisco come faccia a piacerti.

Tenten: Mi ha chiesto di sposarlo dopo la laurea...

Ino e Sakura: (con aria stupita) ma cosa dici???

Tenten. (continuando a mangiare e non ponendo troppo caso ai visi delle sue amiche) io niente, gli ho risposto che era tutto troppo repentino, insomma non so neanche che fine farò finita l’uni.

Ino:Secondo me non regge il confronto....

Sakura: Lo credo anche io....e fa bene perchè la differenza c’è in tutti i sensi.

Tenten.(fienendo di bere il suo capuccino) vi ricordo che state parlando del mio fidanzato

Sakura ed Ino: (guardandosi negli occhi) va bene allora dobbiamo fare un ulteriore brindisi, alla proposta visto che la risposta ancora non c’è stata

Tenten: NO! La storia non è finita, ha detto che dopo la laurea vorrebbe pensare lui a me e darmi la possibilità di aprirmi una mostra d’arte a Parigi tramite le sue conoscenze. CI RENDIAMO CONTO. Eppure sono una stupida, perchè ancora credo che ci possa essere qualcosa di speciale tra di noi.

Sakura: E il discorsetto della proposta del No Akasuna? Com’è andata???

Ino:...

Tenten: Non ha fatto una piega, mi ha solamente avvertita che sarebbe stata più dura di quanto mi aspettassi e che dovevo stare attenta...MAH... chi lo capisce è bravo..

Ino: Posso sapere quale proposta? (Con un viso malizioso)

Tenten: nulla di quello che stai pensando tu, o che ho fermamente pensato anche io L’HO AMMETTO, comunque visto l’incidente a quanto pare gli ha provocato danni non indifferenti al braccio destro.

Ino:Sei fortunata che non ti abbia fatto causa, lo hai rovinato dal punto di vista lavorativo, tra una settimana ci sarà un’evento esclusivo...

Tenten: Lo so. Infatti mi ingaggiata per sostituirlo

Ino: (SBIGOTTITA)...... Dici sul serio sarai la fotografa dell’ evento???

Tenten: Ancora devo dargli una risposta ma arrivati a questo punto credo che sarà affermativa, insomma avrò il mio tirocineo e potrò così concludere l’uni, un contratto con una delle case di moda più in voga di questi ultimi tempi e poi imparerò dal migliore.

Ino:Ten, non so come fai ma sei un attira guai e soluzioni nello stesso tempo, MIO DIO a scuola dal grande Sasori No Akasuna, e non solo.

Sakura:Già tutte legate in modo diverso a questa famiglia Uchiha ECCEZIONALE DIREI.

Ino:Avete visto come le mie passioni si diffondono anche su di voi???

Sakura e Tenten sospirarono

Tenten:Beh... Io devo andare in bagno

Ino:Vengo anche io, mi si è sbavato il rossetto, scusa Saku, (un’ultimo sorso al capuccino e andò via)

Proprio in quell’istante apparvero alla porta Sasuke, Naruto e come si chiamava ah... Gaara

Sasuke:Ma perchè dobbiamo venire qui per forza???

Gaara: ...

Naruto:Qui c’è la barista più carina che io abbia mai visto, pur di vederla sono disposto a farmi scambiare per un NERD

Sasuke: Infatti la domanda era rivolta per me e Gaara, che non abbiamo voglia di passare per NERD per una che non ci interessa...

Gaara: ...

Sasuke si guardò attorno per trovare un tavolo e la vide, seduta lì d’avanti a lui.

Sasuke:Scusate un attimo

Si avvicinò a Sakura e le disse...

Sasuke: Ciao.

Sakura (sobbalzò): sasuke, che ci fai qui?, non ti facevo tipo da questo particolare bar

Naruto. Sasuke! Ci hai piantati all’entrata ma che stai... Saku-chan da quanto tempo è un piacere vederti sei sola?

Sakura.No con delle amiche

Naruto:Davvero, beh se volete potete univvi a noi

Sasuke: Ma la ragazza che tanto decanti che fine ha fatto.

Naruto:No oggi è il suo giorno libero

Sakura:Beh a dire il vero questa è una giornata per sole donne, quindi direi proprio di NO! Mi spiace naruto-kun

Naruto: Allora perchè non venite stasera al pub LUX ci potremmo incontrare lì...

Sakura: mah per me va bene per le mie amiche vi farò sapere

Naruto: allora aspettiamo notizie a stasera

Andarono via visto che la ragazza che piaceva al biondo non era presente, non volevano farsi vedere in quel bar, a detta loro per soli NERD.

 

******

 

Anche se era molto delusa per com’era andata quella mattina in tribunale aveva comunque deciso di concedersi una serata di svago con Sasuke e i suoi amici, in fondo era proprio quello che ci voleva per distrarsi da quel fallimento.

Guardandosi allo specchio e dandosi un’ultima spazzolata chiese alle sue amiche...

Sakura: siete proprio sicure di non voler venire?

Ino: io verrei pure, ma domani devo svegliarmi presto per un colloquio. Ten perché non vai tu?

Tenten: no devo ancora sentire Neji gli ho promesso che lo avrei aspettato

Ino: … ma fai davvero …?

Sakura: va bhe... fate come volete, io esco! Non mi aspettate ciao.( Disse infine facendo segno con la mano e uscendo)

Si sentiva un po agitata questo in fondo era solo il secondo appuntamento che aveva con questo ragazzo, ma sentiva che gli piaceva davvero, non sapeva cosa l’attraesse di Sasuke però lo sentiva molto sincero, oltre al fatto che era davvero SEXY e un grean figo e poi non era come gli altri, anche perchè se lui ci avesse provato... LEI CI SAREBBE STATA.

Tra un pensiero e l’altro si accorse di essere arrivata al locale e lo vide fermo all’entrata che si guardava intorno...

Sakura” che carino … mi sta aspettando” gli si avvicinò di soppiatto e gli mise le mani avanti agli occhi

Sacura: … indovina …?

Sasuke:mhhh. Profumo leggero e fruttato… Sakura! (Sasuke si girò) ciao! Disse sorridendogli

Sakura: come hai fatto? E poi non pensavo che io avessi un odore.

Con aria stupita si annusava da sola Sasuke la guardava ridendo.

Sasuke: ma che stai facendo?

Sakura: non ridere sto cercando di capire di cosa odoro

Sasuke: dai entriamo disse prendendola per mano.

Sakura: E’ sempre così assordante la musica?

Sasuke: Solo di sera, gaara la mattina dorme. (Disse con aria sarcastica)

Sakura:Aha ha ah... che divertente.

Sasuke: ecco un posticino libero, ma le tue amiche non sono venute?

Sakura. Erano impegnate tutte e due, problemi di lavoro e chi problemi di cuore (Guardando Sasuke con un’ aria affranta)

Sasuke (Comprendendo il suo stato d’animo):Beh vista la faccia che fai, direi che hai un bisogno assoluto di questa serata, cominciamo con un bicchiere di tequila o preferisci qualcosa di più leggero? (provocazione attivata, guardandola di sottecchi)

Sakura: Credi davvero che sia una bambina e non sappia reggere l’alcol, solo perchè sono una donna?

Sasuke: Beh... non pensare male, non vuole essere un pensiero maschilista, ma solo che solitamente vedo donne bere con tanta delicatezza o coktail fruttati o birre...

Sakura: Ti va una sfida...?

Sasuke:Magari un altra volta limitiamoci a bere qualcosa che ti piaccia.

Sakura:Ok! Una Tequila allora... Doppia.

Sasuke: OOOk... (speriamo bene)

 

*****

 

Sasuke guardava Sakura che rideva camminando barcollando, non che lui fosse meno ubriaco di lei … decisamente non avrebbe dovuto accettare quella gara a chi beveva di più, (alla fine si era fatto convincere) non sapeva neanche che ore fossero, ma poco importava quando stava con lei il tempo sembrava fermarsi.

Sakura: sai … a differenza di te … io SO quando dire di NO!!!  Disse bevendo ancora un  sorso di birra.

Sasuke: l’ ho notato … poi si guardò intorno … ma quella non è casa tua?

Sakura: ooohhh … è vero!!! (Guardò Sasuke intensamente gli piaceva da matti quel ragazzo, lo baciò di slancio senza neanche pensarci)

Lui ricambiò, aveva delle labbra così morbide … la spinse dolcemente contro il muro continuando a baciarla, le sue mani percorrevano tutto il suo corpo, era perfetta ma … un pensiero lo frenò.

Sasuke: Sakura …(Fermò, quel momento che avrebbe sfociato già sa in cosa, di quel passo, la sua mente non avrebbe retto, già il solo guardarla con quelle guancie arrossate e le labbra ancora socchise per il bacio, si sentiva esposto a farle di tutto lì in quel momento )

Sakura:… che c’è?(disse sentendo le farfalle allo stomaco che non volevano fermarsi, e lei ancora affamata dei suoi baci così passionali)

Sasuke: tu mi piaci … ma proprio tanto …

Sakura: anche tu! (disse continuando a baciargli il collo, non vaveva certo intenzione di fermarsi lì)

Sasuke: ma io sono fuori controllo e tu sei ubriaca, non voglio che poi qundo ti risveglierai, avrai il classico mal di testa del (CHE CAZZO E’ SUCCESSO)

Sakura: shhh (disse mettendogli un dito sulle labbra) sta zitto non c’è nulla che io come te non voglia fare in questo momento, credimi ricorderò tutto (disse con un sussurro all’orecchio) lo tirò dentro casa chiudendosi la porta alle spalle, Sasuke l’abbracciò con più forza e continuò a baciarla quasi lasciandola senza respiro, Sakura lo spinse in camera, combattendo contro i mobili di casa, “ma chi aveva deciso che dovevano esserci dei mobili in una casa”, ma arrivati in camera la porta chiusa a chiave la situazione accese ancora di più i pensieri di entrambi, Sasuke la lasciò cadere dolcemente sul letto accarezzandole i capelli e non lasciandosi sfuggire nessun particolare di quella sconosciuta che non poteva togliersi ormai più dalla testa, ma chi era per ridurlo in quello stato?

In quell’istante Sakura spense la luce,  non si accorsero minimamente di un ombra che aveva continuato a seguirli per l’intera serata ed oltre, piazzandosi in una camera del palazzo di fronte che comunicava con la stanza della ragazza che imprudentemente aveva lasciato le persiane e tende aperte.

Sconosciuto:Brava ragazza... (Disse. cominciando a scattare la prima di molte altre foto)

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Capitolo 16
*** SCACCO MATTO! ***


 

 

CAPITOLO 16

 

 

SCACCO MATTO!

 

Sconosciuto: ecco questo è quello che mi aveva chiesto! Le foto sono chiare e molto esplicite da quando si incontrano a quando passano la notte insieme. E’ impossibile che non conoscesse la persona con cui fosse...

Hizashi Hyuga: Non importa se lo sapesse o meno, l’importante è eliminare con l’infamia i nostri avversari.

Fotografo:Adoro il suo modo subdolo per eliminare chi si mette sulla sua strada.

Hizashi: (mosse ancora una pedina sulla scacchiera eliminando un cavollo tra queste), è solamente un movimento di pianificazione, questa causa era voluta solamente per dimostrare che gli Uchiha senza di noi non possono muoversi... SCACCO MATTO.

 

*******

 

Shisui: Itachi datti una calmata, sono convinto che c’è una spiegazione valida per queste foto,Sasuke non ha mai voluto essere parte dell’azienda figuriamoci se volesse metterci in difficoltà sulla questione della causa.

Itachi: Sai che ti dico, che questa volta me ne frego delle sue intenzioni, proprio il suo suo atteggiamento ci ha portato a questo il suo vivere spensierato senza rendersi conto delle situazioni e della propria posizione, mi fa pensare che non solo sia uno stupido, ma anche un ingenuo e noi non possiamo permettercerlo.

SIAMO FOTTUTI (Disse sedendosi e mettendosi le mani tra i capell)i.

Itchi:Deidara! illuminami...

Deidara: Beh certo che nel momento in cui tutto diventerà pubblico le azioni scenderanno e lo scandalo aprirà una grande sfiducia anche da parte degli azionisti a noi legati, al momento siamo nuovamente in difficoltà. Ma almeno ascoltiamo la versione di Sasuke, non prenderla come un tradimento l’ unica cosa certa è che non vorrebbe mai ferirti.

Shisui: Credo in quello che dice Deidara, Sasuke ti ha sempre portato come modello irraggiungibile da seguire e probabilmente è stato proprio questo a farlo allontanare dalla compartecipazione del comando dell’azienda

Itachi era ancora perplesso, ma è sempre stato legato a quel fratello che in tutti i modi ha sempre cercato di svincolarsi da quei principi che la loro famiglia gli imponeva, (come i matrimoni), lo invidiava molto da questo punto di vista. Prese il cellulare dalla scrivania e digitò il numero

Sasuke: sentì il telefono suonare, lesse il nome e subito rispose, ma cosa lo portava a conttattarlo.

Sasuke: Itachi?... Cosa succede?

Itachi: Vieni! E’ arrivato il momento di parlare

Sasuke rimase perplesso, ma suo fratello aveva un tono pacato ma agitato nello stesso momento era raro sentirlo così, abbandonò l’idea di vedere Sakura al parco così le scrisse avvertendola del proprio impegno

Sakura sentì il cellulare vibrare, lo prese e lesse un e-mail di Sasuke (Non potrò esserci al nostro “terzo appuntamento” ho da sbrigare delle faccende), Sakura ne era sollevata in quanto qualche istante prima anche lei aveva ricevuto un messaggio da parte di Tsunade, cosa sarà successo?

 

 

******

 

 

Voci bisbiglianti: Hai visto quello è Sasuke Uchiha, il fratello più piccolo del signor Itachi... è strano vederlo in giro si mostra molto poco sia in azienda, sia in pubblico.

Voce bisbigliante: Waoh... comunque è carino almeno quanto il fratello...

Sasuke attraversava con naturalezza e impassibilità quel corridoio che per quanto poco visitato conosceva come le sue tasche, ma ancora non aveva capito il motivo di tanta urgenza da parte di suo fratello nel volerlo lì.

Arrivato alla porta dell’ufficio di Itachi sentii delle voci al suo interno tra queste era compresa quella di Deidara.

Deidara: Queste fotografie non provano nulla.Ed inoltre il Signor Uchiha potrebbe farle causa per la violazione sulla preavacy, queste investigazioni private non potranno essere portate come prove dentro un tribunale neanche per il patteggiamento.

Itachi:Sono esterefatto del comportamento oltraggioso che la casa madre sta avendo nei nostri confronti, come se fossimo dei traditori

Investigatore: Non so dirle o comunque non posso dirle le ragioni dei miei clienti vista la tutela della preavacy che il suo avvocato ha nominato, ma quello che posso dirvi è che queste foto non veranno portate in tribunale, il mio lavoro finisce qui dato che le prove sono state fornite anche al mio cliente ora vi lascio.

L’investigatore lascia l’ufficio di Itachi ed incontra lo sguardo perplesso di Sasuke, va via con un sorisetto compiaciuto.

Deidara:Casa significa? il suo parlare mi fa pensare che quelle prove verranno scagliate su di voi nel momento in cui ci sarà la scissione delle case e quindi la votazione degli azionisti.

Itachi: VUOLE SCREDITARCI, per rendere il nostro nome del tutto inadatto a contrallare una potenza che potrebbe essere quella della casa di moda Uchiha, ma non mi lascerò di certo sconfiggere da questi illeciti mezzucci.

Investitore: Signor Uchiha! Mi scusi se l’ha interrompo ma il vostro lavoro al momento si basa sulla sola realizzazione dei capi d’abbigliamento distribuiti della casa e per quanto io sia uno dei suoi sostenitori, se mio padre non dovesse votare il declino della scissione è garantito, gli Hyuga non vogliono proprio lasciarvi andare.

La dichiarazione era quella di Mirabashi Soigetzu figlio di uno degli imprenditori ed azionisti più potenti dell’azienda.Portare lui e suo padre avrebbe garantito gran parte di percentuale di vincita agli Uchiha,ma ora tutto era quasi perduto.

Itachi: Sì lo so e se le cose dovessero andare come da loro deciso, saremmo costretti a pagarne le amare comseguenze,più gli interessi, MALEDIZIONE!!!

TOC....TOC...

Itachi:Sì!

Segretaria: Signor Uchiha (Dice entrando), C’ è qui suo fratello il Signorino Sasuke.

Deidara:Ora ci divertiremo (Disse bisbigliando a Shisui che in quel momento era rimasto in selezio)

Shisui fece un luuungo sospiro...

Shisui:Già

Segrataria: (Uscita dalla stanza si rivolse a Sasuke) Ora può Entrare signorino Sasuke

Sasuke entrando incontrò gli occhi dell’ imprenditore nonchè finanziatore più fedele agli Uchiha Mirabashi Soigetzu, lo sguardo che gli lanciò fu intenso e pieno di disappunto, sentiva che da lì a poco avrebbe scoperto il perchè

Sasuke chiusa la porta dietro di se vide Deidara che alzò gli occhi al cielo, Shisui con uno sguardo impassibile che scuteva la testa e suo fratello Itachi che con tutto il suo disappunto gli occhi quasi erano fiammeggianti di rabbia e delusione, da quello che era riuscito a sentire fuori le cose si erano messe male sulla questione Hyuga, ma quello che doveva capire era come.

Itachi: Dimmi, se l’hai fatto per i tuoi continui litigi con papà, o perchè non vuoi resposabilità o perchè sei ancora in crisi adolescenziale nonostante i tuoi 25anni.

Deidare scopre un sorisetto.

Sasuke: Almeno posso comprendere la situazione, da quello che percepisco nell’aria devo aver combinato qualcosa

Itachi gli butta le foto sue e di Sakura chan sul tavolo come se fossero cartastraccia...

Itachi:Un Investigatore privato vi ha seguiti tutta la notte.

Sasuke era ancora sotto schok la sua vita privata messa allo scoperto da un investigatore e per quale motivo...?

Itachi:Dimmi perchè?...

 

******

 

Sakura era perplessa, la telefonata da parte di Tsunade era alquanto strana ed inaspettata, ma ora l’unica cosa sulla quale era concentrata era la sera passata con Sasuke, lo sconosciuto che le ha rapito il cuore.

Arrivata in ufficio passa il corridoio che porta direttamente alla direzione.

Segretaria:Ah... Avvocato Haruno, l’annuncio subito.

Sakura: (Con un sorriso) No! Non ce ne bisogno Mika, Tsunade mi sta aspettando , non preoccuparti

Segretaria. Beh... Allora sappi che all’interno ci sono anche Naji e Hizashi Hyuga e... Karin (Disse con aria di suffucienza)

Sakura:Karin?!

Cosa era questa storia, Karin e lei non avevano mai avuto un buon rapporto, solo che in questa storia cosa c’entrasse non sapeva spiegarselo.

Sakura:(aprì la porta dello studio e vide gli Hyuga completamente impassibili, Tsunade con aria interrogativa e delusa e una Karin trionfante) Buongiorno a tutti (disse facendo un piccolo inchino alla famiglia Hyuga), Tsunade come mai mi hai fatta chiamare? domani c’è il patteggiamento.

Tsunade:Ne sono consapevole, ma sappi che sarai sollevata dal caso.

La testa di Sakura in un attimo si svuotò, cercando di realizzare e metabolizzare la notizia.

Tsunade: Il tuo sostituto sarà Karin, questo è quanto, puoi andare.

Sakura: (ancora intontita dalle parole di Tsunade) ancora non ne conosco le motivazioni

Karin fa un sorisetto come quello di chi la sa lunga, gli Hyuga non fanno una piega

Tsunade:Semplicemente gli Hyuga dopo l’ ultima causa, hanno ritenuto opportuno per loro avere la possibilità di cambiare avvocato.

Sakura:Vorrei comunque dire che non abbimo perso semplicemente gli Uchiha ci hanno proposto un patteggiamento

Hizashi Hyuga: Il patteggiamnto non era previsto nel nostro accordo, quello che a noi interessa e rimanere un unica casa per migliorare gli affari e la produzione che è presente nella nostra azienda.

Sakura: Cerchiamo anche di capire l’esigenze della controparte visto che la produzione è la loro.

Hizashi Hyuga: Allora è come avevamo pensato noi, accompagni l’idea degli Uchiha e da quanto tempo?....

Sakura prende la risposta del signor Hyuga come un offesa così risponde a tono

Sakura:Io sono dalla parte della giustizia e se in questo caso ci può essere una buona occasione per entrambi la trovo una cosa conveniente e meno costosa anche

Hisashi: (Si alza dalla sedia insieme al figlio) Spero che le sue parole non siano dettate dai sentimenti provati in attimi passati con chi dovrebbe essere la nostra parte opposta

Sakura rimane composta, ma sorpresa dalle parole dette dallo Hyuga, così lui e figlio a seguito escono dall’ufficio.

Hizashi: Avvocato Karin lascismo tutto nelle sue mani per il patteggiamento di domani.

Tsunade. (Porgendo a Karin i faldoni immensi che prima erano sulla sua scrivania) Mi raccomando fa del tuo meglio.

Così esce dall’ufficio, con l’aria di chi abbia vinto alla lotteria..

Sakura: (con aria interrogativa ormai da un pò) Ora posso sapere cosa sta succedendo?!

Tsunade: (Alzando non poco la voce) NO! SAKURA SPIEGAMELO TU! PERCHE’ IO PROPRIO NON RIESCO A CREDERCI. COSA CAZZO HAI COMBINATO, HAI ROVINATO TUTTO PER UNA.. UNA scopata (disse a voce un pò più bassa, e ricomponendosi)

Si siede alla scrivania e la fa accomodare avanti a lei, e chiama Mika per 2 camomille.

Tsunade: Ci calmeranno un pò, il signor Hyuga è errivato di buonmattino oggi e mi ha mostrato il su disappunto nei tuoi confronti non solo per il patteggiamento, cosa che come te anche io credo che oltre ad essere la strada giusta per entrambe le aziende, ma anche l’unica che si potesse intraprendere vista la legge.

Sakura. Allora per....

Tsunade la ferma e zittisce all’istante, entra Mika con in mano le 2 camomille.

Tsunade: Non è solamente questo, mi ha portato anche queste foto, rafforzando la propria tesi di non ritenerti più idonea verso la loro causa.

Sakura, guarda le foto, ma sono lei e Sasuke ieri sera, sono stati scattati tutti i momenti passati con lui, perchè cosa c’entrava?

Tsunade:Scometto che tu non conosci minimamente Sasuke il fratello minore di Itachi Uchiha?

Sakura: ....

Tsunade: Non ce ne bisogno che tu ti costringa a dirmi questa verità, perchè ti credo, so che non lo conoscessi o almeno lo immaginavo, vedi è un tipo un pò schivo e solitario nonostante sia lui che Itachi abbiano entrambi il comando della gestione del personale e dell’attività dell’azienda, è come se Sasuke rimanesse sempre nell’ombra sia per il lavoro al quale non partecipa mai, sia per le varie occasioni in pubblico raro vederlo nei paraggi, una persona alquanto sfuggevole.

Sakura: Non posso crederci,

Tsunade: Non essere dura con te stessa io personalmente nei tuoi panni ci avrei fatto la stessa cosa, davvero due bei ragazzi, anzi mi arrivano voci che è proprio la famiglia che sforna esemplari di alta qualità, tra i due cugini Obito e Shisui Uchiha scegliere non saprei.

Sakura: (Destandosi dai pensieri sempliciotti e alquanto demotivanti in quel frangente di Tsunade) Sono...sono... licenzita, per il mio stupido ed igenuo comportamento, come ho potuto non saperlo non informarmi, un avvocato non si fa sfuggiree certe cose e questa era la più semplice di tutte, insomma io sapevo che Itachi Uchiha avesse un fratello, e non ho fatto nulla e non mi giustifica il fatto che lui sia sfuggevole,DOVEVO SAPERLO (dice alzando la voce)

Tsunade. Sakura bevi la tua camomilla, un’avvocato per quanto tale è un essere umano come tutti, ma gli Hyuga pur di vincere hanno giocato sporco, sulle debolezze della famiglia Uchiha quindi il tassello mancante Sasuke.

Sakura: sa...su..ke

 

*******

 

Itachi: Quindi tu non sapevi che Sakura Haruno fosse l’avvocato degli Hyuga?,(itachi poggia i gomiti sul tavolo e annuisce silenziosamente sovrappensiero)

Dimmi PERCHE’ SONO COSTRETTO AD ASCOLTARE LE TUE VERITA’ perchè si caro fratellino ti credo che non la conoscessi NON PARTECIPI MAI A QUELLO CHE DAVVERO E’ IL TUO RUOLO (dice Itachi mentre si siede  affranto sulla sedia e chiude gli occhi per un attimo)

Sasuke ancora scosso si rende conto che Sakura quella che doveva essere la SUA Sakura era una manipolatrice, ma in fondo suo fratello aveva ragione non aveva mai deciso di collaborare con l’azienda pur avendo un ruolo rilevante, l’ aveva lasciato solo in tutto, perchè era così stupido.... Un colpo secco al viso e un altro allo stomaco lo riportano alla realtà....

Sasuke: ma cos....

Itachi: (colpendo con ultimo schiaffo e porgendogli  la mano, per farlo rialzare) Te lo spiego io perchè sei una stupido, accetta quello che sei, è talmente brutto essere figlio di una famiglia prestigiosa e ricca, le persone pagherebbero anche più di quello che abbiamo per essere uno di noi e tu invece lo repudi, come se fossimo degli stupidi burattini che sanno fare solo soldi e che conoscono solamente il bon ton. Tu sei mio fratello e non hai le capacità per fare il barista questo è ovvio dopo la quattordicesisima volta che  ti licenziano direi che non sei portato per questo lavoro, ma accetta il tuo posto in società fai parte della famiglia non perchè sei ricco, ma perchè sei figlio di una grande famiglia che con tanti sacrifici stanno cercando di creare qualcosa di grande, poi sei il mio fretellino preferito

Sasuke: (Dice mettendosi del ghiaccio sulla guancia) Sono il tuo unico fratello

Itachi: (Con un sorrisetto) appunto quindi non lasciarmi solo. Questo era per chiarire la tua posizione in famiglia e per dirti appunto di accettarla, ora c’ è la questione del tuo rapporto con l’avvocato Haruno, non so dirti se lei volesse solamente approfittare della situazione per scoprire cose in più per la causa, ma so che gli Hyuga vogliono screditarci al momento della votazione.

Sasuke: Non ti lascerò solo fratello, in fondo sono anche io un Uchiha devo smetterla di scappare.

Itachi: Ecco ora sei un Uchiha finalmente!

 

 

 

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Capitolo 17
*** Noi non siamo nulla.Io ti ho già dimenticata ***


 

Capitolo 17

 

Noi non siamo nulla.

 Io ti ho già dimenticata

 

 

Aveva la guancia ancora dolorante e di certo il fratello non si era risparmiato.

Era un ora?... o forse di più che camminava, neanche se ne rese conto ma di certo non era quello che gli interessava e lo turbava piú di tutto, di certo non era ne il pugno di Itachi  ne la pioggia che continuava a cadere incessante, meglio così tipica rappresentazione del suo umore in quel momento, mi sa che da quando l’aveva conosciuta si era lasciato andare anche troppo a questi perpetui attimi di romanticismo, ma allora era vero che essere un Uchiha era una condanna?!...

Le foto con Sakura … Sakura …? non lo avrebbe mai immaginato che quella ragazza cosí dolce, sensibile, conosciuta per puro caso in realtà fosse una sporca doppiogiochista. Tutte le donne che aveva conosciuto fino a quel punto avevano sempre cercato qualcosa di più da lui, ma non vedendolo come una persona ma come Sasuke Uchiha, solo lei era stata capace di trattenerlo sulle spine chiedendosi in quei pochi attimi d’incontro perchè non l’avesse mai notato o chiesto un appuntamento “come al solito”.

Adesso era tutto chiaro era il tasselo che mancava a quel tanto agognato perchè di disinteressamento.

Sasuke: Sono uno stupido... (Disse poggiando i gomiti sul bordo del passaggio pedonale e mettendosi le mani tra i capelli neri come la pece accentuati dalla pioggia che continuava a cadere, guardando le macchine che passavano sotto di lui)

Due ragazze gli passarono vicino, bisbigliano tra loro commenti di piacere verso di lui, mentre una di loro si fa coraggio e gli si avvicina...

Gli porge l’ombrello in segno di protezione dalla pioggia e gli chiede

Ragazza: Come stai? Ti senti bene?

Rimase sbalordito c’era ancora gente così sensibile ed altruista da trattarlo come un essere umano.

Sasuke: Perchè non dovrei esserlo? Cosa ti fa pensare che non lo sia?

Lei dal suo tono brusco rimase un pò perplessa, ma non si fece intimorire...

Ragazza:Sei Sasuke Uchiha giusto?

Sasuke stava per andare via. Poi dopo la domanda della ragazza ma che risultava come un’affermazione si girò e andò da lei...

Sasuke: tu sai chi sono?

Ragazza: certo che sì.Sei riconoscibilissimo anche in questo modo.Comunque è parte di te fermarti sotto alla pioggia per pensare a qualcosa d’importante spero, altrimenti perchè prendersi un raffredore? Scusami se sono indiscreta, ma visto che sei ridotto uno straccio posso accompagnarti o lasciarti l’ombrello se vuoi.

Era incredibile lui così poco popolare al pubblico eppure riconosciuto anche in quello condizioni e nascosto dal buio della sera, pensava di essere l’uomo invisibile, poi rispose.

Sasike: Ne l’una ne l’altra, non ti conosco e per quello che riguarda questa situazione gradirei che non pubblicassi foto indiscrete sui social visto che la tua amica sta continuando a scattarmi foto, potrei denuciarla per questo (disse guardando con la coda dell’acchio l’amica della ragazza che le si era avvicinata). E poi se potessi tenere questo incontro per te...

Ragazza:Anche se lo raccontassi non mi crederebbero, per quanto riguarda le foto non preoccuparti provvederò personalemente a farle cancellare, ma per il nostro incontro so di non essere nessuno per te, ma sappi che se una situazione se pur difficile è irrisolta, può solamente diventare più difficile affrontarla e superare il malessere che può darci. Spero di averti aiutato almeno un pò. Allora ciao uomo del mistero,( Disse cominciando ad allontanarsi ridacchiando tra sè e sè)

Sasuke: (rispose un flebile) Grazie...

Incredibile le donne lo stupivano sempre di più, nonostante l’avesse risposta con fredezza e minacciata di denciuare la sua amica, lei in maniera molto gentile era riuscita a rispondere con naturalezza e tranquillità, proponendogli anche una soluzione ai suoi problemi nonostante non sapesse di cosa si trattassero, aveva ragione quella ragazza, DOVEVA PARLARE CON SAKURA,ma sapeva già che il suo stato d’animo non avrebbe lasciato spazio alle spiegazioni che lei avrebbe potuto dargli.

 

******

 

SOSPENSIONE … SOSPENSIONE … SOSPENSIONE …. Quelle parole di Tsunade risuonavano nella sua testa come della campane a morto, certo non era stata licenziata ma questo non faceva presumere nulla di buono, poi c'era di peggio…. Cosa avrebbe detto a Sasuke, sicuramente a quest'ora lo aveva di certo scoperto anche lui, l'avrebbe creduta? Di certo non voleva fare un doppio gioco, anche perché non avevano mai parlato di lavoro e lui non aveva mai fatto domande compromettenti, ma allora perché farli seguire, di certo agli Hyuga non interessava la vita privata sua, che era una semplice impiegata, c'era qualcosa sotto, ma ora come ora era troppo depressa per indagare e poi doveva trovate Sasuke doveva spiegargli tutto … avrebbe capito ?

Sakura non sapeva cosa aspettarsi dalla reazione di Sasuke, sperava con tutta se stessa che avrebbe capito, che avrebbe sentito non le sue ragioni che non avevano giustificazioni,ma che quello che aveva provato quella sera passata con lui (ERA VERO).* Non poteva finire..., non poteva finire...*, continuava a ripetersi perchè tutto quello che aveva sperato era di riuscire a lasciarsi Sai alle spalle e di non perdere ciò che di bello la vita voleva donargli ed in quel momento Sasuke era quello a cui lei con tutte le sue forze,i denti e le unghia stava cercando di aggrapparsi senza lasciare che una folata di vento glielo portasse via.

Mentre era affacciata dietro i vetri di quella finestra che la separavano dal gelido esterno, LO VIDE...

Sakura: SASUKE... (esclamò a se stessa)

Era fradicio dalla testa ai piedi da quanto stava sotto la pioggia...?!

Con i capelli neri attaccati al suo viso tra acqua e sudore e quegli occhi intensi e profondi le facevano sentire chiamare il suo nome più forte delle stesse urla che sarebbero potute uscire dalle sue labbra, prese coraggio e senza pensarci un minuto di più scese le scale che le sembravano infinite, aprì il portone con forza uscendo con la stessa insistenza di quest’ ultima e lo guardò a lungo. Come poteva essere così sconsiderata e desiderosa, da pensare anche in quel momento quanto dannatamente quel ragazzo fosse sexy, la riportava insistentemente ai ricordi della notte passata insieme e quindi a pensieri del tutto inopportuni in quell’attimo.

Sakura: Sasuke.... (disse ripetendosi, ma non riuscendo a dire altro)

Sasuke era fermo d’avanti a lei , la fissava con i suoi occhi neri come un cielo nelle notti senza stelle, non riusciva a reggere quello sguardo così pesante ed accusatorio, così girò la testa dall’altro lato per non incontrarlo ed essere schiacciata dalla colpa che l’attenagliava il cuore e l’anima. Eppure solamamnte la sera prima proprio quegli stessi occhi la guardavano come se fosse la cosa più preziosa presente sulla terra.

Sasuke non aveva intenzione di aspettare un minuto di più, parlarle era per lui solamente un espediente per farle sentire tutto il dolore e l’umiliazione che aveva provato in quelle ultime ore. A volte credeva che se le andava proprio a cercare poteva avere tutte le donne che voleva, faceva parte di una delle famiglie più importanti del Giappone con a disposizione un impero finanziario illimitato,eppure aveva evitato che la sua persona venisse costantemente associata al nome della sua famiglia e diventando così un bersaglio di opportunità per tutti coloro che lo volevano. Nel suo piccolo in quegli anni aveva fatto di tutto per apparire il meno possibile in televisione oppure partecipare ad interviste radiofoniche affrontando la vita come una persona qualunque, nonostante lui rappresentasse insieme al fratello l’azienda ed il businesse della sua famiglia, aveva lasciato incosciamente sulle spalle di Itachi tutta questa responsabilità lasciandolo immerso in una devastante solitudine fatta di perpetue decisioni e importanti movimenti che potevano cambiare le sorti del loro lavoro fondato sul sudore e sacrifici di tanti, solamente adesso lo capiva. Anche nel momento in cui la causa contro gli Hyuga li stava devastando non aveva voluto saperne, tutto questo lo rendeva incosciamente un moccioso volubile e capriccioso, e questo per cosa? Conoscere la ragazza più appagante e carina che avesse mai visto, ma era arrivato il momento di fare sul serio e mettere un punto a quello schifo; che gli aveva lasciato solamente un enorme delusione e macchia impura nella sua vita.

CHI ERA DAVVERO SAKURA HARUNO?

Sasuke: Sakura, parla, cosa hai da dire?.... prima che perda la pazienza per ascoltarti. Da quanto va avanti il tuo giochino?

Sakura si ridestò dai suoi pensieri ma, continuava ad evitare di guardarlo

Sakura: Ah. Ehm... (cominciò a parlare, continuando a non guardarlo negli occhi, la vergogna aveva raggiunto i limiti) Ecco... Hai ragione, un avvocato dovrebbe conoscere tutto del caso che sta seguendo ed infatti sapevo che tra gli Amministratori Delegati dell’azienda Uchiah c’era il nome di tuo fratello e il tuo ma, TI GIURO CHE NON AVEVO MINIMAMENTE IDEA CHE.... (Gridò quest’ultima parte come a volerla evidenziare. Ma Sasuke non le fece terminare il discorso)

Sasuke:Che fossi io quel Sasuke Uchiah? (Disse cominciando ad avvicinarsi)...TSK ma fammi il piacere, dì come stanno le cose hai visto un’opportunità e l’hai sfruttata, sai credo proprio che tu sia come tutte le altre (Sasuke continuava ad avanzare verso di lei mentre parlava, si fermò soltanto dopo che l’aveva bloccata in un angolo)  una lurida... sporca... ed indecente doppiogiochista...!

Continuava a guardarla insistentemente scendendo dai suoi occhi alle labbra, che accarezzò con il pollice, continuando poi con lo sguardo e la mano sul suo braccio, provocandole brividi infiniti per tutto il corpo. Risalì rapidamente e le prese i capelli tirandola indietro con la testa, “perchè non riusciva ad opporsi alle sue vielenze, lei era davvero indecente.”

Sasuke: GUARDAMI. GUARDAMI NEGLI OCCHI QUANDO TI PARLO (Disse guardandola intensamente e gli occhi carichi ancora di quella voglia che nonostante tutto gli era rimasto di lei, ma che ormai si era trasformato in rabbia e rancore)

Il suo urlo risuonò nella sua testa come un comando e fu lì che con prepotenza la baciò in maniera impetuosa e vorce, era paralizzata da quel modo prepotente ed osceno di affrontare la sua presenza, ma non riusciva a far nulla se non lasciare a lui il comando ...

Sasuke: Sei così accondiscendente (Disse continuando a baciarla sempre più in profondità), perchè non ti opponi? Se non avessi avuto altre mire a quest’ ora già mi avresti scacciato (Continuò dandole un ultimo bacio e lasciando pian piano la presa sui suoi capelli )

Sakura: NON E’ VERO, NON E’ VERO …

Sakura si poggiò completamente a quel muro dove fino a quel momento Sasuke l’aveva schiacciata con il suo peso,le lacrime scendevano copiose dal viso di Sakura, aveva provato con tutte le sue forze a ricacciarle indietro ma loro ritornavano prepotenti come un fiume in piena che ormai aveva rotto gli argini, perché doveva finire così, perché era stata così stupida, lei lo aveva fatto entrare nel suo cuore e una seconda volta quest’ultimo era stato calpestato come una cartaccia che si trova sulla strada.

Sasuke prese un fazzoletto dalla tasca e cominciò a pulirsi le labbra, come a volerle far capire che gli faceva schifo quel gesto impetuoso dettato dalla rabbia probabilmente, allora voleva umiliarla... continuò a piangere...

Sasuke: non pensare di commuovermi, sei stata una brava attrice hai fatto bene il tuo lavoro (Sasuke prese il portafoglio e gli lanciò un paio di banconote) te li sei meritati.

Sakura: (Ancora con le lacrime agli occhi) Sasuke non è così, davvero ti ho amato, DAVVERO TI HO AMATO CREDIMI almeno in questo (Disse prima con un fil di voce e poi alzandola per farsi sentire)

Sasuke: (Sbattendo un pugno al muro che gli era vicino le disse) NON PARLARE STA ZITTA, NON SEI NIENTE PER ME io ti ho già dimenticata, spero solamente di non rivederti più (gli si avvicinò nuovamente e le sussurò all’orecchio) Noi non siamo stati e non siamo nulla…. Addio!!!

Disse infine voltandosi e andando via.

Sakura mentre guardava la figura di Sasuke che s’incamminava facendosi sempre più piccola per poi scomparire si accasciò a terra, poi si toccò le labbra che avevano sfiorato l’Uchiah per l’ultima volta quelle stesse labbra che erano state disprezzate come se fossero una cosa impura, ed infine poggiò la  testa sulle ginocchia e cominciò a piangere, forte più forte che poteva, sperando che ogni lacrima che versava portasse via tutti i ricordi dei giorni passati con lui.

Intanto la pioggia continuava cadere incessante sulla città.

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Capitolo 18
*** Cogli L'Attimo ***


 

Capitolo 18

 

Cogli l’Attimo

 

 

Ten ormai aveva preso la sua decisione.Non sarebbe tornata indietro anche se non aveva fatto altro che discutere della cosa con Neji che decisamente non riusciva a digerire la questione perché conosceva la reputazione del No Akasuna e quindi non gli andava che lei stesse cosí a stretto contatto con lui. In ogni caso non era il tipo da farsi mettere i piedi in testa da suo ragazzo o qualsiasi altra persona.

Finí di vestirsi, prese la sua adorata tracolla dove aveva tutto il materiale per il lavoro e uscì di casa, pensando che una volta ritornata la Sua amica Sakura gli avrebbe dovuto dare mooolte spiegazioni per i rumori “equivoci” di quella notte, sogghignando si avviò verso il lavoro.

 

*******

Finalmente scese alla fermata prestabilita, guardandò l’orologio affrettò il passo non era in ritardo ma lei sapeva perfettamente che al No Akasuna non piaceva aspettare in fondo la sua fama lo precedeva, e poi il tono minaccioso al telefono non lasciava dubbi … si … (anche se lei non lo aveva riconosciuto). Effettivamente pur essendo un fotografo di apparizioni sue c'è n’erano molto poche. Finalmente arrivò a destinazione e non vedendo ancora nessuno si mise seduta sul corrimano ad aspettare.

Mentre attendeva non potè non notare un signore anziano che distribuiva molliche ai piccioni, non ne sapeva neanche il motivo ma per istinto prese la macchina e scattò una foto, la luce del sole colpiva trasversalmente il volto di quell'uomo che appariva così rilassato nel proprio intento, e poi aveva un sorriso e un aria cosí serena sembrava che il tempo si fosse fermato lì.

 

********

 

Sasori prese la sua borsa e si mise ad aspettare (l'idiota), certo in altre circostanze avrebbe preso la sua moto per andare a lavoro, ma purtroppo la ferita al polso e gli anti dolorifici gli impedivano di guidare e quindi era costretto alla mercè di un (deficiente ritardatario).

Sasori: pensi che per quest'anno riesca ad arrivare a lavoro oppure no ?

Deidara: eccomi eccomi sono pronto,( disse recuperando la valigetta coi documenti e sistemandosi la cravatta). quanta fretta! Certo che la telefonata di ieri sera ti ha turbato non poco?

Sasori gli fece un’occhiataccia.Anche se doveva ammetterlo quasi non si aspettava più che lo contattasse

 

Inizio Flash back

 

Driiiiin …. Driiiiin …. Driiiiin

Deidara stava comodamente stravaccato sul divano e vide il cellulare del (rosso coinquilino) che vibrava sul tavolino di fronte a lui. Sì certo avrebbe potuto allungarsi prenderlo e portarlo all'amico, ma non aveva nessuna voglia di alzarsi stava troppo comodo; e poi in questo momento Sasori era nel suo ufficio a ritoccare delle foto e sapeva benissimo che quando lavorava non voleva essere disturbato; l'ultima volta che aveva osato bussare a quella porta ci aveva quasi rimesso la pelle e detto molto sinceramente ci teneva alla sua vita.

Driiiiin… Driiiin …. Driiiiin, Cominciò nuovamente a squillare...

Uffff…. Guardò l'ora 00:00 chi si prendeva la brigha di chiamare a quell'ora? Beh... allora doveva essere importante, decise di muoversi e così rispose lui.

Deidara: pronto chi parla?

......... : Buonasera!Mi scuso per l'ora cercavo il signor Sasori No Akasuna, sono Tenten Higurashi.E’ in casa?

Deidara: Oh beh che è in casa c’è, ma vede il signor Sasori No Akasuna sta lavorando se vuole può lasciare un messaggio, pensi che sono una segreteria telefonica(Disse sorridendo, … stava per finire di parlare quando Sasori uscí dall'ufficio per un caffè, lo vide e subito rispose) si è appena liberato glielo passo, Sasori (disse rivolgendosi all’amico) è per te una certa Ten ... qualcosa, ti vuole ( disse passandogli il telefono  e ritornando a stravaccarsi sul divano)

Sasori: pronto...! (Disse prendendo il telefono e lo poggiò sulla spalla, così mentre ascoltava poteva versarsi la sua meritata tazza di caffè)

Tenten: pronto sono Tenten, mi dispiace che chiamo cosí tardi e ti disturbo mentre lavori ma, … volevo solo dirti che io avrei deciso di  accettare

Sasori: Sì! effettivamente è tardi; quasi non mi aspettavo piú una tua chiamata, non pensavo di darti tanti grattacapi  (disse sorridendo sarcastico e continuando a bere il proprio caffè) comunque mi fa piacere di sentire che hai accettato.Domani alle 08:00 … non fare tardi.Odio aspettare!!!

 

Fine Flash back

 

*******

 

Finalmente erano arrivati, Sasori guardò l' ora le 08:02

Sasori: mi hai fatto fare tardi … Idiota,

Deidara: Sì Sì di due minuti il solito precisino.

Sasori sbuffò alla negligenza totale del biondo, così scese dalla macchina e la vide seduta lì completamente immersa nei suoi pensieri.Stava scattando una foto ad un duomo, effettivamente la luce in quella direzione era perfetta in quel momento, sapeva di non scelto male, così fece un piccolo sorriso.

Si avvicinò lentamente a lei che non si era accorta del suo arrivo tanto era presa da quello che stava facendo.

Sasori: bella ripresa la luce da quest’ angolazione è perfetta, ma attenta a non perdere troppo tempo, o l’attimo fuggirà via (Le sussurò all’orecchio).

Tenten appena sentí la sua voce sobalzò cadendo rovinosamente all'indietro dritta sopra al rosso.

Sasori:Ahi … è mai possibile che ogni volta che t'incotro rischio la vita...? (Disse sogghignando)

Tenten si girò verso di lui ma non si spostò, anzi si avvicinò pericolosamente e disse in balia del panico

Tenten: Mi dispiace davvero tanto, non volevo è che stavo sovrappensiero e io … ma ti sei fatto male da qualche altra parte? ( disse cominciando a controllare o gli parte del suo corpo, giusto per essere sicura di non aver fatto altri danni, visti i precedenti)

Sasori: senti non è che potresti spostarti sai com'è le persone potrebbero pensare al male e non solo loro(Disse a voce più bassa e profonda), poi siamo avanti al posto di lavoro e la mia repetuazione è risaputa (Fece un piccolo smile)

Tenten dal canto suo non si era minimamente accorta di essersi praticamente seduta a cavalcioni sopra di lui, al principio arrosi violentemente, poi si scansò per andarsi a rannicchiate in un angolino nascosto, avrebbe voluto sprofondare lì se fosse stato possibile.

Sasori: Dai non è successo nulla, sto benissimo perlomeno stavolta mi hai soccorso (disse ridendo e porgendogli la mano per aiutarla ad alzarsi).Forza andiamo che già siamo in ritardo.

 

******

 

Era su un vero set fotografico... WHAU quel posto l’aveva sognato da sempre ed era anche meglio di come lo immaginava.

Sasori:Puoi poggiare qui tutta la tua attrezzatura, questo si chiama stand ed è riservato prettamente ai fotografi ricorda nessuno deve metterci le mani, la responsabità di tutto e tua, è qui che prepariamo il tutto, con le macchine fotografice, flash e...

Tenten: Obiettivi.

Finì la frase per lui

Sasori le sorrise ed annuì...

Sasori:Ora vieni, se non conosci il posto dove lavori non potrai mai sapere neanche come muoverti. Tutta questa zona è l’interno del set fotografico, compreso di tutti i suoi componenti per creare le giuste illuminazione e risaltare l’immagine che ci si presenta d’avanti, nel nostro caso è...?

Tenten: Una ragazza (Disse arrossendo un pò, senza sapere neanche il perchè), cioè una modella...

Sasori: Non proprio.Il nostro obiettivo non è attirare l’attenzione sulla modella, lei è solamente un mezzo per far risaltare l’indumento che ci viene presentato, che sia un abito o un intimo di pizzo, è quello che devi sempre tenere a mente focalizzare l’immagine che deve interessarti non l’insieme, ricorda non sono foto di piacere ma lavoro, quindi niente al momento dello scatto conta di più del protagonista che in questo caso è rappresentato dalla lina di moda,di intimo ed abiti da sera.

Tenten: Ah... ok

Sasori continua a camminare mostrando a Tenten le varie attrezzature a disposizione, tra luci e riflettori. Certo che lì non badavano a spese tutte cose di ultima generazione “ovvio stupida hanno un impero finanziario infinito, mica sono dei poveracci come te, mi sento una nullità”Disse pensando tra sè e sè.

Tenten: Sasori...ehm scusami...

Sasori: Non essere formale chiamami pure per nome, non farti di questi problemi

Tenten: (Arrossendo un pò, si schiarì la voce tossendo) Sasori perchè il nostro spazio per i cambi di mamory card,macchine fotografiche, obiettivo e flash è così limitato?

Sasori: E’ una giusta osservazione!Sappi che gli scatti avvengono al secondo e sono 200 ogni mamorycard, lo stand è grande di per se perchè di macchine fotografiche da utilizzare sono due ognuna con una mamorycard già inserita e ne saranno messe a disposizione solamente 5 per 200 scatti quindi i tempi di cambio sono brevi per questo c’è la giusta disponibilità di spazio visto il limitato uso di attrezzature e di cambi.

Tenten: Giusto (Disse tra sè e sè, poi esclamò) COSA SOLO 5 MAMORY COSAAA...MA PERCHE’ COSì....POCHE?!

Sasori non rimase sorpreso dalla reazione della sua allieva, si vedeva che era alle prime armi un diamante grazzo praticamente

Sasori: Direi che è proprio così, tu sai questo cosa vuol dire...?

Tenten: Un minuto per foto su una memorycard di 200 scatti sono 1.000 scatti...

Sasori: Brava! Quindi è importantissimo che nessuna di queste foto sia sbagliata, per un lavoro di questa portata 1.000 scatti non sono nulla anzi sono ben pochi infatti per ogni 5 mamory card terminati ne avrai a disposizione altri 5 con una pausa di due ore ogni volta,questo perchè in una intera giornata possiamo fare quante e più foto possibili,anche perchè questo non vuol dire non sbagliare ovviamente, siamo esseri umani non macchine...per questo il tempo è importante.

Mentre spiegava continuava a mettere le luci nelle direzioni che riteneva più opportune, era così sicuro di sè che riusciva a guardarla negli occhi, spiegarle il lavoro e fare anche il suo, incredibile quell’uomo era fuori dall’ordinario era così affascinante ascoltare la sua voce così decisa e profonda, la sorprendeva sempre di più, fino a che punto poteva arrivare il fascino di quell’uomo?... Mio dio!... era così presa dalla sua lezione “ovvio”, ora sapeva che aveva scelto bene per la propria tesi.

Sasori: Tenten...

La guardò negli occhi con un viso serio e uno sguardo penetrante...(anche troppo).

Sasori: E’ vero che non siamo macchine, ma ogni scarto che viene fatto è 1 ora di lavoro perso, questo significa che ogni errore costa tempo e lavoro a tutti non solo a te, tieni sempre a mente che non ci sei solo tu qui ma un team guidato da te se sbagli tu sbagliano anche loro, ok!

Tenten: SI’!!! (rispose con decisione, poi continuò grattandosi dietro la testa), mi sento un pò nervosa ora, avere una tale responsabilità è snervante.

Sasori le mise una mano sulla spalla

Sasori:Non sei sola, ti seguirò io

Tenten.Sì. Ma mi giudicherai anche

Sasori: Brava. Quindi devi essere sempre pronta e mettercela tutta.

Fu in quell’attimo che si rese conto del perchè il lavoro di quell’uomo era unico, per la passione e decione con la quale gli aveva spiegato il tutto e di come cominciò a dare i vari ordini.

Sasori: Accendete i riflettori non fatemelo ripetere, la modella è pronta?

Sarta: Un minuto sta indossando il capo

Sasori: Ancora??? Un minuto qui vale 1 ora persa ormai, le dica di sbrigarsi, veloci veloci...(Disse sbattendo ripetutamente le mani)

Tenten non credeva ai suoi occhi, vedere Sasori in azione era così entusiasmante da invogliarla a cominciare a mettere in ordine il materiale, così cominciò...

Tenten: Flash due uno ad intensità maggiore, macchine fotografiche, un grand’anngolo ed un obiettivo focale e 5 mamorycard da 200 scatti...

Sasori:Tenten... non deludermi (Le sussurrò all’orecchio)

Tenten (ancora) arrossì violentemente.Riponeva davvero tutta questa fiducia in lei? Lei che non ne aveva per se, ma non si lasciò perdere d’animo chiuse gli occhi fece un respiro profondo e quando li riaprì disse...

Tenten: Ok sono pronta!!!

Sasori fece entrare la modella

Sasori: Ricorda che l’intero spazio ti appartiene quindi muoviti come più ritieni opportuno

Tenten fece segno di sì con la testa. In quel momento entrò un bellissima ragazza bruna, con un fisico dalle giuste misure, con addosso solamente un perizoma e reggiseno di pizzo indieme ad una sottoveste completamente in macramè tutto color carne, Tenten si rigirò un attimo stava arrossendo per lei.

Perchè era in imbarazzo? Fosse stato un ragazzo sarebbe stato plausibile ma una donna, che le prendeva?

Sasori: Tenten cosa aspetti?... (disse guardandola con occhi da rimprovero) Stai arrossendo...? davvero? (Disse con sguardo stranito)

Tenten: Ecco io, non so neanche il perchè, ma per un attimo mi sono sentita in imbarazzo per lei

Sasori: (mettendo le mani alle tempie) Cominciamo bene. (Poi la prese per le spalle)Stai a sentire quella in imbarazzo dovrebbe essere lei non tu, ricorda non è una ragazza ma solamente un mezzo per esporre quello che interessa a noi quindi concentrati sull’indumento intimo fa finta che ci sia solo quello, e la cosa più importante contieni il tua atteggiamento.La perdita di tempo non è ammessa per nessuno e ogni tuo errore comporterà questo per tutto il tuo team, in particolare per quella poverina che starà morendo di freddo. Forza riprenditi da queste sciocchezze e fammi vedere di cosa sei capace.

Tenten annuì. Che stupida; farsi prendere da queste sciocchezze nel bel mezzo del lavoro che tanto adorava.

Tenten: “Si comincia” Ok! Giù quei faretti, tutto su di lei, muoviti in piena libertà, ricorda sei bellissima sei una modella unica, e indossi un capo che fatto su misura per te, occhi a me, ora guarda in su... (Continuò così, nel corso del lavoro) “Forza Tenten puoi farcela”

Sasori era seduto sullo sgabello allo stend ad osservare tutti i movimenti di Tenten e quelli che faceva fare alla modella, lo spostamento delle luci e tutto il lavoro come veniva svolto. Doveva ammettere che quella ragazza aveva un fascino lavorativo non indifferente ed un entusiasmo infinito per questo lavoro.

Sasori: Vediamo che riesci a fare Tenten

 

*******

 

Sasori: Bene così pausa di due ore

Dei vocii da parte di tutto lo staff in particolare le modelle facevano sentire un flebile “finalmente”. Immersa nel lavoro non si era resa conto che 2 ore erano volate portandola a 200 scatti al minuto per due mamorycard quidi in due ore già erano 400 scatti, le altre tre mamorycard le aveva spiegato Sasori si sarebbero divise nell’arco di 1 ora ciasquna e mezz’ora di pausa,”un pò di pausa ci vuole sempre”. Comunque tra un cambio di attrezzatura e una modella all’altra erano volate quelle ore di lavoro.

Sasori: Allora come ti sono sembrate queste prime due ore di lavoro?

Sasori allungò la mano, come richiesta per prendere le due macchine fotografiche e controllare gli scatti, Tenten gliela passò con timore.

Tenten: E’ stato proprio come mi aspettavo, snervante e pieno di paure

Sasori: Ma dai non esagerare, ho notato che la prima cosa che hai cambiato è stata la disposizione dei faretti che avevo fatto, quindi hai avuto intuito ed hai adottato il tuo stile e non quello di altri (Disse cominciando ad analizzare tutte le foto fatte)

Tenten: “Quindi l’aveva fatto per mettermi alla prova...”, Sì, beh per quel modello così audace e trasparente c’era bisogno di quanta più luce è possibile, per renderlo almeno visibile

Sasori sorrise a quell’affermazione, era pianamente d’accordo, continuava a guardare gli scatti fatti.

Sasori: Sì hai proprio ragione Obito tende sempre a realizzare capi d’intimo che a volte neanche un faro da 100watth riuscirebbe a farlo intravedere, ma questo è il suo stile e con le giuste angolazioni quei capi risaltano come se fossero fasci di luce su di un corpo completamente nudo

Tanten: Wahu (arrossì a quell’intense parole, peronunciate con tanto ardore) ...

Sasori la scrutò per percepire quell’affermazione così ingenua come di una bambina che ha scoperto il proprio riflesso nello specchio o qualsiasi cosa di nuovo le capitasse di vedere.

Tenten si accorse di aver fatto quell’affermazione così ridicola a voce alta e disse.

Tenten: Scusami, ma le tue parole sono così affascinanti che ne sono rimasta rapita

Sasori: Oh grazie, allora anche il mio modo di parlare ti attrae, ne sono lieto (disse guardandola per un attimo dritta negli occhi, ritornando poi al suo lavoro)

Tenten era tutta un fremito, continua a torturarsi le mani,e non sapeva cosa dire

Sasori: Allora, credi di aver fatto tutto il possibile per riuscire nel tuo intento? Rispondimi con serietà e sincerità sono pretenzioso sia sul lavoro, sia sulla percezione di quest’ultimo.

Il suo sguardo era nuovamente intenso e penetrante, quasi una fessura imperscrutabile per quegli occhi di un color nocciola...

Tenten: “adesso basta Tenten un pò di contegno” Beh, si credo di averci messa tutta me stessa in tutte le fasi e sì .... per me sono riuscita in un buon lavoro... cre..do (disse infine stupendosi di se stessa)

Sasori: (Ancora con quello sguardo fisso su di lei) Vedi Tenten è questo (credo) che ti frena. Cosa ti succede? Paura di sbagliare, paura di non essere all’altezza, oppure di me?

Tenten senza rendersene conto si ritrovò Sasori vicinissimo a lei ancora quegli occhi così vividi e sicuri...

Tenten: (Girando la testa dall’altro lato) Beh... Ora devo ammettere che mi sento un pò a disagio, ma non so bene il perchè...

Sasori le ridiete la macchina fotografica

Sasori: Sii giudice del tuo lavoro e vediamo on pò.Non voglio intimorirti o essere causa della tua agitazione.

Tenten riprese la macchina fotografica in mano e cominciò a sfogliare le foto scattate, rimase di stucco non c’era nulla sulla mamorycard, niente, nessuna foto, tutto cancellato...

Tenten: MA...

Sasori: Io so che tu hai visto il tuo lavoro già solamente scattando la fotografia e non ne sei rimasta soddisfatta, so che non eri sicura di quello che stavi facendo e so che lo sai anche tu che il lavoro fatto è stato del tutto nullo, per questo ho cancellato tutti gli scatti. Ricordi quello che abbiamo detto sul tempo ed il lavoro vero?

Tenten era piana di rimpiati e rimorsi era tormentata, perchè non era riuscita a scattare neanche una foto decente, questo l’avrebbe tormentata dal quel momento, ma non volle darla vinta al suo stato d’animo che avrebbe preferito piangere.Era una fotografa ed era sul proprio posto di lavoro.

Tenten: (Stringendo i pugni) Sì, è stato un lavoro a vuoto per tutti.

Sasori:Bene e perchè?

Tenten:Perchè non sono stata in grado di fare bene il mio di lavoro

Sasori: E cioè?

Tenten: Essere una buona fotografa?..

Sasori gli si avvicinò nuovamente, “cavolo” pensò, non capiva perchè ma adorava quando lo faceva, le spostò una ciocca di capelli dal viso per poi tornarla a guardare seriamente, lei non riusciva a staccere gli occhi da quello sguardo magnetico.

Sasori: Tu sei una brava fotografa, ma ancora non hai capito che il tuo errore è stato quello di non cogliere l’attimo.

Sasori prese un vecchio book con i modelli vari di casa Uchiah, e cominciò a mostrarglielo, “Ohhh...” pensò Tenten.Quanti giochi di luce guardava tutto le posizioni i primi piani e tutte le varie angolazioni

Tenten: Wahu, sono magnifici, si vede che sei un professionista

Sasori: Grazie. Ma vedi io e il nostro capo cioè Itachi ci conosciamo da anni eppure non ha mai voluto saperne di farmi lavorare per lui lo riteneva infruttoso per lui e per me che ho sempre amato paesaggi e attimi di vita, ma io alla fin fine mi sono sempre detto, perchè una bella ragazza con indosso un abito stupendo non rappresenta anch’esso un attimo di vita?

Tenten: Stai dicendo che il signor Uchiah non voleva che lavorassi per lui?Nonostante la vostra amicizia e sapesse che eri un fotografo talentuoso...?.

Sasori: Infatti... Strano vero?... Ma Itachi ha sempre avuto una marcia in più.

Tenten stava ancora guardando quel book, era stupendo

Tenten: Cosa intendi dire?...(Disse mentre sfogliava le pagine)

Sasori: Vedi ricordo che era un delle prime linee di questa casa.Così non mi feci scrupoli ero appena uscito dall’università e avevo voglia di mettermi alla prova, presi la mia attrezzatura e mi presentai sul posto di lavoro dove sei ora insieme ad Obito, Shisui e qualche modella, decisi di creare un book che come promesso ai due cugini non avrei mai mostrato ne ad Itachi ne mai pubblicato una foto di quest’ultimo, e loro d’accordo con me prepararono gli abiti e così intrapresi il lavoro per la mia prima raccolta di fotografie

Tenten ascoltava attentamente quella storia così affascinante e annuiva alla spiegazione... “Un momento”...

Tenten: COSAAAA QUESTO BOOK...

Sasori: Sì! Questo lavoro non è frutto di anni di lavoro, ma un book di un ragazzino testardo e acerbo per questo lavoro

Tenten: Ma allora...cosa è successo poi il Signor Uchiah ti scoprì e riconobbe il tuo talento? Sembra una favola (Disse con occhi sognanti)

Sasori: (sorrise a quel fantasticare di quella ragazzina) No non mi scoprì

Tenten: Davvero?... (Disse sbigottita) e allora?...

Sasori: Lui lo sapeva già!Mi sembra che all’epoca gli dissi (figlio di puttana) se non sbaglio “Sorrise ripensando a quei momenti”

Tenten sorrise di rimando, avrebbe voluto tanto vederla quella scena

Tenten: e alla fine pubblicò il tuo book?

Sasori: No!

Tenten non riusciva ancora a credere che quello fosse stato il primo book del No Akasuna, figuriamoci che Itachi... cioè... il signor Uchiah non l’aveva fatto pubblicare all’istante.

Sasori: Non volle pubblicarlo perchè ne era rimasto talmente colpito da esserne geloso, non voleva crederci ma alla fine mi riconobbe come fotografo ufficiale

Tenten: Beh ci credo con questi scatti

Sasori: Non era per quelli

Tenten: Ma se hai detto che talmente che gli erano piaciuti era geloso...

Sasori: Sì! Ma ho anche detto che Itachi Uchiah è molto furbo e sempre un passo avanti, vedi tutto questo che ti ho raccontato il fatto che Itachi non voleva che lavorassi per lui era tutto....

Tenten: Ti stava mettendo alla prova!!!Per vedere il tuo potenziale e fin dove eri disposto pur di lavorare come fotografo.(Disse con occhi stupiti)

Disse con un pizzico di ammirazione per entrambi i ragazzi..

Sasori:Sì! Lo fece proprio per questo. Quindi signorina Higurashi?... Io ho colto la mia occasione e sono stato e sono ancora disposto a tutto per mantenere il TOP e tu cosa hai intenzione di fare?

Tenten vide che lo staff stava rientrando erano passate le 2 ore di pausa ma ancora non sapeva dare una risposta alla domanda del No akasuna.

Insomma, lei adorava il suo lavoro e non avrebbe mollato, se il signor Uchiah aveva messo alla prova Sasori, non c’era motivo del perchè lui non facesse lo stesso.

Se intendeva confonderla allora aveva sbagliato persona e glielo avrebbe dimostrato.

Tenten: Allora! Voglio la modella qui e subito se indossa un intimo voglio che tutti i faretti facciano partire la luce dal basso, mentre per i  laterali creare un gioco d’incroci, sbrigatevi prima di adesso.(Disse piena di convinzione e fermezza)

Sasori annuì compiaciuto della sua determinazione.Non si era lasciata andare e prendere dallo sconforto.

 

******

Tenten: Ok! Grazie a tutti siete stati bravissimi, ci vediamo domani (speriamo disse tra sè e sè)...

Sasori: Bene era anche ora che finisse (prese nuovamente le macchine fotografiche, per controllare gli scatti),giornata impegnativa vero?

Tenten: Direi di sì...

Tenen aveva la testa abbassata per la stanchezza, ma proprio come la prima volta aveva visto quello che non avrebbe voluto, i suoi errori.

Sasori: Immagino che tu abbia quella faccia per una motivazione valida, altrimenti non saprei darmi un’ altra spiegazione (Disse Sasori con i suoi occhi gelidi)

Tenten: Io ... Io ... Davvero non so come fare, insomma quello che riesco a vedere nella mia testa, non riesco a catturarlo nella macchina fotografica... è frustrante... (Disse mortificata per il suo poco talento)

Sasori: Non posso dirti come fare perchè quello puoi percepirlo solamente tu, ma posso dirti quello che non devi fare

Tenten: COME...? Cosa vuol dire?...

Sasori posò la macchina fotografica che aveva in mano e le si avvicinò.

Tenten: “NO! Di nuovo, ma perchè reagiva in quel modo ogni volta che gli si avvicinava”

Sasori: (Con le mani le fece alzare la testa e disse) 1 non guardare mai in basso...

Tenten: Sì giusto ma se il lavoro è sbagliato io non posso fare altro che sentirmi in colpa, per tutti...

Riabassò la testa ma Sasori non glielo permise

Sasori: GUARDAMI! TU SEI UNA FOTOGRAFA, ANCHE QUANDO VA MALE, ANCHE QUANDO LE FOTO SONO ZERO, ANCHE QUANDO TUTTI HANNO LAVORATO DURAMENTE MA NON è SERVITO A NULLA NON DIMENTICARLO MAI.

Tenten rimase scioccata, e non riusciva a distogliere lo sguardo da lui aveva ragione in fondo doveva resistere, se lei era la prima che non si vedeva come una fotografa nelle difficoltà, allora non poteva definirsi tale mai.Così continuò ad ascoltarlo.

Sasori: Bene!Vedo che ho la tua attenzione, 2 Non lasciare che il lavoro che tu hai in mente venga schematizzato nella tua testa, un fotografia è l’attimo che ti fa capire quando è il momento che l’oggetto del tuo interesse possa diventare fantastico, il dito sul pulsante della macchina fotografica deve essere un gesto spontaneo

Le lasciò la testa e Teten pensò “NO! Perchè... eh ma cosa pensava” e riprese la macchina fotografica. Un attimo che sembrava un minuto e lo scatto rubò un immagine, Sasori passò la macchina fotografica a Tenten e quando vide la foto, era lei e in quel momento era come se le avesse rubato l’anima...

Tenten: Come sempre è stupenda ... (Stava per riabassare la testa quando...)

Sasori: ah ah ah ... lezione 1

Tenten: Sì Scusami

Sasori: Lezione numero 3 Tutte le foto rappresentano un ricordo, che siano belle o che siano brutte, tutte sono attimi di vita. Tu concentra tutte le tue energie sul tuo potenziale i tuoi desideri e sentimenti e il ricavato sarà il risultato non di uno studio universitario o di tecniche imparate sul campo, ma un qualcosa che rappresenterà il tuo essere nel mondo, quando si fondono il cuore e l’anima le foto prendono vita.

Tenten: Tutto cambia muta attorno a me quando sento spiegazioni come le tue, non ho mai conosciuto un professore fotografo o artista che puntasse dritto al cuore

Sasori: (Con un piccolo sorriso di soddisfazione) Io non mi sono pentito di averti scelto, perchè so di aver fatto la cosa giusta.

Tenten sorrise ingenuamente, ma con profonda gratitudine per l’opportunità che gli stava fornendo un artista di quel calibro

Tenten: Grazie Sasori.

Sasori: Beh comunque sia in questa prima giornata non posso darti neanche la sufficenza ci sono appena 400 scatti salvati, ma posso dire che i tuoi occhi hanno ancora molto da raccontare ne sono certo.

Sasori prese il giaccone e tutto il suo materiale, lei fece lo stesso, i tecnici spensero tutte le luci del set e le sarte e truccatrici andarono via anche loro, si avviarono così all’uscita.

Sasori: Domani andrà meglio e poi incontrerai il capo

Tenten: (sorridendo per il sostegno, poi esclamò) COSA!

Sasori: Beh, dovrai pur firmare il tuo contratto no e a me spetterà una bella ramanzina per il lavoro di oggi... (Disse con un tono giocoso)

Tenten: Mi dispiace.

Sasori sorrsidendo ancora le mise una mano sulla testa e le scompigliò leggermente i capelli...

Sasori: A domani stessa ora (dilettante)

Tenten non potè non sorridere a quelle parole, così prese l’ultimo pulman in partenza e tornò verso casa stremata.

 

******

 Arrivata sotto casa ormai era sera e si era anche messo a piovere.Vide da lontano la figura di Sakura-chan accasciata a terra, le corse incontro...

Tenten: (Scuotendola) Sakura ... Sakura ... Sakura guardami cosa è successo? ... Sakura

La prese la fece rialzare e l’accompagno dentro casa, era come in uno stato di shok fredissima, da quanto era sotto la piggia “oh sakura”, maledizione

Sakura: (Con una voce flebile) Sasuke ...

Arrivate all’interno della casa Tenten l’aiutò a farsi un bel bagno caldo, non volle mangiare nulla ma bevve un pò di latte riscaldato e la mise al letto. Quando le misurò la febbre aveva 39.9

Tenten: Mio dio Sakura ma cosa è successo

Tenten preoccpata chiamò prima il medico di base e poi Ino per farla rientrare

Tenten: Ino rientra presto.

Ino: Perchè cosa è successo? (Disse perplessa)

Tenten: Sakura non sta bene ed è in uno stato confusionale

Ino:Merda

 

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Capitolo 19
*** Un Amicizia Indissolubile ***


Capitolo 19

 

Un Amicizia Indissolubile

 

 

Non era riuscito a dormire per niente quella notte non faceva altro che ripensare a quella giornata maledetta. La discussione col fratello, le foto e poi il litigio con Sakura era stanco di tutte quelle senzazioni che l’opprimevano, meglio che si alzasse per andare a fare la colazione.

Qunado scese nel grande salone principale vide il padre come sempre seduto a capotavola che leggeva il giornale e la madre che appena lo vide entrare gli regalò uno dei suoi più dolci sorrisi, forse tra i tre lei era la più felice di riaverlo in casa.

Mikoto:Sas’ke! ben svegliato vieni e fai colazione con noi.

Sasuke:buon giorno mamma, papà (si sedette al tavolo e cominciò a mangiare).

Anche se il padre non aveva minimamente distolto gli occhi dal suo giornale Sasuke sapeva che lo stava osservando, come se stesse cercando una qualche risposta sul grande interrogativo del perché  fosse ritornato a casa. Continuarono a mangiare ancora in silenzio per qualche minuto poi la madre decise di interrompere quel silenzio.

Mikoto: Sas’ke come hai dormito?

Sasuke: bene mamma grazie (se gli avesse detto di non aver dormito bene come minimo avrebbe cambiato tutti i materassi e cuscini di casa, sorrise a quel pensiero) .

Fugaku si alzò interrompendo quella breve conversazione tra il figlio e la moglie: Sasuke dopo colazione raggiungimi nello studio ti devo parlare.

Sasuke si limitò ad annuire.

Camminando per i corridoi di quella casa non poteva fare ameno di ripensare alla sua infanzia trascorsa lì.

Lui e suo fratello avevano sempre fatto impazzire il  personale che il padre assumeva, forse per questo cambiavano domestica ogni due settimane, come quando raccontarono che il in quella casa alleggiava ancora il fantasma del loro avo morto avvelenato oppure mettendo rane e bisce nel letti (sorrise). Forse l’unico che li sopportava era proprio Alfred il maggiordomo.

Poi un ricordo più triste …

 

Inizio Flash Bake

 

Sasuke era nello studio del padre ed era incazzato come si permetteva quel vecchio di decidere per lui

Sasuke:questa cosa non la farò mai scordatelo!

Fugaku: devi farlo sei un Uchiah e farai quello che ti viene detto.

Sasuke: HO DETTO NO! NON PUOI DECIDERE PER ME

Fugaku: NON TI PER METTO DI ALZARE LA VOCE CON ME SASUKE (gli dette uno schiaffo)

Sasuke non si spostò di un millimetrò lo guardò con aria di sfida poi uscì battendo la porta, il padre lo seguì chiamandolo...

Fugaku: SASUKE TORNA INMEDIATAMENTE INDIETRO. NON TI PERMETTO DI COMPORTARTI IN UNA MANIERA COSI’ SCONSIDERATA.

Ma lui ormai non lo ascoltava più già stava scendendo le scale di corsa, aprì la porta di casa e ancora una volta lo  guadò con rabbia.

Sasuke: NON METTERO’ MAI PiU’ PIEDE IN QUESTA CASA!

Mentre diceva quelle ultime parole incrociò lo sguardo della madre che li aveva raggiunti col fratello Itachi all’ingesso richiamati dalle urla, vide i suoi occhi colmi di lacrime e preoccupazione mentre  poggiava la testa sulla spalla del fratello che dolcemente le carezzava la schiena per consolarla, gli si strinse il cuore abbassò la testa e uscì sbattendo la porta.

 

Fine Flash Bake

 

Ripensando a tutte queste cose si trovò d’avanti all’ufficio del padre, bussò. 

Fugaku: entra!

Sasuke: allora volevi parlarmi (dicendo questo si accomodò)

Fugaku: Sasuke, spero che la tua decisione di ritornare a casa non sia dettata solo dalle fotografie che ti sono state scattate?

Sasuke: No papà. Ho parlato a lungo ieri con Itachi e ho capito che è finito il tempo dei giochi, devo crescere e pendere il mio posto nell’azienda e come membro della famiglia alla quale appartengo.

Fugaku lo guardò dubbioso, in fondo solo fino a qualche mese fa era convinto di non voler neanche mettere piede in questa casa. Ma Sasuke ricambiò il suo sguardo interrogativo con uno molto più sicuro e deciso, fu quel semplice scambio d’occhiante che fece capire a Fugaku che il figlio finalmente aveva capito qual era il suo vero posto.

Fugaku: Perfetto allora da domani prenderai il posto che ti spetta in azienda affiancando tuo fratello Itachi.

Sasuke: se non è un problema papà io vorrei cominciare oggi

Fugaku:Bene! Allora verrai con me, chiamerò tuo fratello per organizzare una riunione di team. E’ tutto.Ora và a prepararti a breve andremo in azienda.

Fugaku lo vide uscire, ma era ancora dubbioso sentiva che il figlio aveva finalmente razzionalizzato la sua posizione e che tutti quei capricci adolescenziali li aveva saputi mettere da parte. Ma sapeva che dal suo secondogenito ci si poteva aspettare di tutto.Mikoto comparve sulla porta con la solita tazza di thè che per lui doveva essere immancabile per cominciare la giornata.

Fugaku: (prendendo la tazza di thè dal vassoio disse) Da quanto sei lì?

Mikoto: Fugaku! Io non voglio perderlo nuovamente (Disse con un tono fermo), quindi per qualsiasi cosa possano comportare quelle foto (private) scattate da quei luridi uomini, cerca di essere indulgente e di collaborere con lui. (Mikoto con lo sguardo perso verso la porta), spero solamente che non si sia innamorato lasciandola per un un malinteso fatto diventare scandalo.

Fugaku: Non conosciamo la ragazza, ma comunque era l’avvocato della nostra controparte.Visto il carattere di Sasuke e per quanto ci odi o ci abbia odiato non credo avrebbe mai tradito il fratello, il dubbio che la ragazza usasse mezzi arditi per portare risultati alla causa invece rimane.

Mikoto: Non credo proprio! Quelli di Sasuke erano gli occhi del cuore in più stanotte non ha dormito per nulla. Quel ragazzo è un impudente, mentire così a sua madre... (Disse con tono di rimprovero)

Fugaku: Mikoto. Come fai ad essere sicura di determinate cose, volendo concedere il beneficio del dubbio a nostro figlio, ma la ragazza? Non sappiamo nulla di lei.

Mikoto: Fugaku! E’ una donna...

Fugaku rimase come sempre perplesso Mikoto era sempre stata un passo avanti a lui...

Fugako: (Con un sorriso compiaciuto) Una donna eh...

  

*******

 

Tenten osservava preoccupata il medico che stava visitando Sakura, dalla sera precedente non aveva detto una parola  non aveva dormito aveva pianto e  continuato a ripetere Sasuke… Sasuke … Sasuke …. Ma chi cazzo era sto Sasuke?

Dottore: Per quanto riguarda la febbre basta un semplice antipiretico, ha presso troppo freddo ma il problema è che la sua amica è in uno stato confusionale. Ha bisogno di dormire e assoluto riposo, niente stress o emozioni forti mi raccomando.

Tenten: Grazie dottore!

Il dottore uscì dalla camera di Sakura e Ino lo accompagnò alla porta, una volta che il dottore se ne andò la bionda ritornò a sedersi vicino all’ amica.

Ino:Ten è meglio che ti muovi, non vorrai far aspettare mi ca il tuo bel professore?

Tenten: invece penso proprio che aspetterà, non voglio lasciare Sakura da sola in queste condizioni, tu piuttosto non hai un provino? (disse poggiando uno straccetto bagnato con acqua fredda sulla fronte di Sakura)

Ino: Ma fai sul serio? Davvero hai intenzione di appendere Sasori No Akasuna? Non è che stando vicino a Sakura hai preso la febbre anche tu??? (le disse toccandole la fronte per vedere se scottava)

Tenten: (Scostando dalla fronte la mano di Ino disse) Ino piantala.Io posso pure saltare un giorno ma tu non avrai più un’occasione simile, sai che oggi è l’ultimo giorno che fanno quei provini e ne stai praticamente parlando da giorni ormai, quindi ora preparati fatti bella e fagli vedere chi sei  (disse sorridendo)

In realtà anche lei sapeva che era un azzardo non presentarsi al lavoro.Di certo Sasori non avrebbe lasciato correre quel gesto, specialmente dopo la giornata di ieri.

Ino era ancora dubbiosa ma sapeva che Tenten aveva ragione, effettivamente quello era l’ultimo giorno poi avrebbero chiuso le selezioni per le modelle, fecie un gran sospiro poi sorrise di rimando all’amica che in fondo stava mettendo da parte il suo sogno per entrambe e disse un semplice...

Ino:grazie Ten tu si che sei un’amica speciale, ti chiamo più tardi per sapere come sta.

Le diede un bacio sulla guancia e andò a prepararsi

 

******

 

Sasori stava finendo di sistemare la sua attrezzature qunado sentì il cellulare vibrane nella tasca, lo prese e lesse sul display (Tenten) perché gli mandava un messaggio a quel l’ora, il contenutò lo lasciò di stucco (mi dispiace, scusami ma, oggi non posso venire!) .

Sasori: CHE COSA!!!! MA STIAMO CHERZANDO!!!!

Non aspettò un momento in più, prese il cellulare e la conttattò in quel momento stesso.

Il telefono di Tenten cominciò a vibrare costantemente, lo prese e vide scritto (Professor No Akasuna)...“Merda” pensò, sapeva si sarebbe infuriato e aveva ragione ma non si aspettava una telefonata così presto, “mhhh” pensò sopraffatta dalla situazione e quello che le avrebbe detto.Vide che Sakura era riuscita a prender sonno e uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle andò in cucina.

Tenten:Pronto!

Sasori: CHE CAZZO FAI! IL PRIMO GIORNO DI LAVORO

Tenten: Beh... tecnicamente è il secondo...

Sasori:PERCHE’ QUELLO DI IERI A TE E’ SEMBRATO UNA GIORNATA LAVORATIVA?...

Talmente che la sua voce riecheggiava nel cellura che Tenten fu costretta ad allontanarlo dall’orecchio

Sasori: Io non so cosa dire. Mi hai profondamente (Deluso)... Credevo che ci tenessi davvero evidentemente

ti ho sopravvalutata (Disse riprendendo il controllo di sè)

 

Tenten sentendo quelle parole non potè fermare le lacrime che cominciarono a scenderle dagli occhi,

sapeva che era stata una mossa azzardata e che molto probabilmente avrebbe perso la sua occasione, ma

in quel momento non aveva giustificazioni importanti da dargli, perchè lui non conosceva nè Sakura, nè

tantomeno la situazione così forte e pietosa che l’aveva portata a sacrificare tutto, la sua amica aveva

bisogno di lei. Sentì la flebile voce di Sakura-chan provenire dalla camera da letto, allora potè solamente

dirgli.

Tenten: Sasori è colpa mia, sono un’inetta e so di essere stata un enorme delusione, ma abbi fiducia in me se ti dico che se non fosse stato per una

situazione dove una persona può solamente sacrificare tutta se stessa, non l’avrei mai fatto. Ti prego

credimi (Disse tra le lacrime che continuavano a scendere incessanti). Comunque sono abbastanza adulata

da poter capire la tua (delusione ed indulgenza) per questa mia mancanza e sono pronta ad accettarne le

conseguenze, qualsiasi esse siano.

Dalla camera da letto Tenten continuava a sentire Sakura piangere ininterrottamente, poi un grido

“SASUKEEEEE” la ridestò facendole capire che doveva chiudere e lasciare che Sasori prendesse la decisione

che l’avrebbe penalizzata per sempre.

Sasori: Cosa succede Tenten, chi c’è con te, qualcuno sta male?

Tenten: Sasori... io devo andare, scusami ancora, devo andare (Disse interropendo la telefonata)

Sasori era incredulo, ma cosa stava succedendo in quella casa e soprattutto chi urlava il nome di Sasuke in

quel modo...

Sasori: Cosa sta succedendo Tenten...?(Disse tra sè e sè)

Itachi fece il suo ingrasso con sasuke al seguito.

Sasori: Finalmente ti sei deciso...(Disse allungando la mano verso di lui in modo di rispetto e benvenuto a

bordo)

Sasuke: Prima o poi doveva succedere, meglio tardi che mai no? (Disse stringendo la mano a Sasori )

Itachi: Sì! Poteva accadere anche un pò prima, ma va bene così. Comunque la tua pupilla dov’è? C’è il

contratto da firmare e parlare del lavoro di ieri. (Disse con uno sguardo di rimprovero e le braccia

incrociate)

Sasori: (passandosi la mano dietro la testa) forse è meglio se andiamo in ufficio a parlarne

Itachi perplesso rispose...

Itachi: OK!

Si avviarono così in ufficio tutti e tre.

 

******

 

Tenten corse verso la camera da letto e vide Sakura che si teneva le ginocchia rannicchiate al petto e la testa poggiata

sopra queste ultime. “Mio dio” pensò, continuava a ripetere il nome di quel ragazzo era tormentata, la

strinse forte a sè e lei si rilassò tra le sue braccia...

 

Sakura: Io non sapevo nulla, l’ho ferito nel suo orgoglio non volendo, non so proprio come tenermi un

uomo vero mia cara amica? (Disse continando a piangere)

Tenten: Io non credo proprio, non so cosa ti sia successo ma hai già sofferto molto per amore.Se questo

(Sasuke) ti vuole davvero anche un pò di bene capirà qualunque cosa sia successa.

Sakura: Sei sempre così ottimista che mi stupisce che ti ritrovi ancora con Naji, sei così pura e buona che

meriti di meglio

Tenten si sentì punta nel vivo, in quel momento Sakura-chan stava soffrendo da morire e cosa faceva le

dava conforto e cosigli a lei, era davvero forte doveva capire chi era Sasuke ma non poteva chiederglielo a

lei almeno non ora così le disse...

Tenten: Shhhh... Ora riposa vuoi provare a mangiare qualcosa anche solamente frutta, ti farebbe riprendere

dal raffreddore.

Sakura: Va bene. Meglio così almeno mi riprenderò fisicamente, piuttosto ma tu non dovresti essere al

lavoro

Tenten capiva che la sua amica ora che stava cominciando a riprendersi era come se non ricordasse nulla

dello stato in cui era finita per tutte quelle ore, “megli così” non le avrebbe fatto rivevere quei momenti, così le

disse...

Tenten: Beh... diciamo che stamattina ci siamo rese conto che non sei stata bene stanotte e avevi la febbre

alta, così io ed Ino abbiamo tirato a sorte per chi sarebbe andata a lavorare.

Sakura: Ma per Ino era un semplice provino, tu sei stata appena assunta tenten (Disse con aria di

rimprovero)

Tenten: Non preoccuparti il professore No Akasuna ha capito la situazione e ha lasciato correre la

questione.... (sapeva che stava mentendo, ma non voleva far preoccupare la sua Sakura-chan)

Rientrò nella stanza con in mano un fumante piatto di riso in bianco.

Tenten: Ecco attenta che è bollente...

Sakura divorò il piatto in un attimo, erano anche due giorni che non toccava cibo aveva sempre e solo

bevuto un goccio di latte caldo con il miele.

Tenten: Bene è buono che mangi così volentieri vuol dire che cominci a stare meglio

Sakura: Sì!... (si fermò un momento con il cucchiaio a mezz’aria), non c’è bisogno che stiate così in pena, qui

la maldestra incapace sono io e voi ci rimettete sempre.Pensi davvero che mi sia bevuta la storia che il tuo

professore abbia accettato di buon grado che tu non ti sia presentata al lavoro?

Tenten: Chi è Sasuke???... (Disse improvvisamente e con timore)

Non avrebbe voluto, ma è vero qui si erano esposte tutte per starle vicino quindi aveva bisogno di capire,

Sakura era troppo buona ma anche un pasticcio nei rapporti con l’altro sesso doveva essere grave per

shoccarla a tal punto

Tenten: E’ vero Sasori non ha accetto per nulla che non mi fossi presentata sul posto di lavoro, sono stata

rimproverata e umiliata e non so neanche se potrò mai ripresentarmi lì, ma sappi che non mi pento di

quello che ho fatto. Ieri quando sono tornata eri un disastro sotto l’acqua ed in uno stato confusionale non

indifferente, il dottore ha detto che hai bisogno di riposo, ma vista la situazione non lasciare che i sacrifici che io ed Ino facciamo per te siano vani.

Non possiamo starti vicino se non ci chiedi aiuto, solamente perchè tu ti tieni sempre tutto dentro, proprio come hai fatto con Sai

e come al solito cocciuta e testarda questo non porterà a nulla.

Sakura fece un amaro sorriso, la sua amica come sempre aveva ragione loro dovevano sapere soprattutto

perchè la sua Tenten aveva messo a repetaglio i sogni di una vita per lei senza pentirsene e lei non voleva

deluderla.

Proprio in quel momento la porta si aprì ed entrò Ino col fiatone...

Ino: Ho fatto quanto prima potevo. Allora Ten, Saku-chan sei sveglia finalmente come ti senti?

Sakura fece un sospiro...

Sakura:Come una persona che è stata appena schiacciata da un camion. Ten mi ha appena fatto una

domanda.

Ino: TEN MA TI SEMBRA IL CASO???

Tenten: BEH LEI HA COMINCIATO CON IL SUO SAMARITARISMO DEL CAVOLO E A FARE LA FORTE PER TUTTI.

Mi ha ripresa perchè non sono andata al lavoro oggi, e anche Sasori non era per niente contento.

Ino: E ci credo il tuo secondo giorno di lavoro non ti presenti ti ammazzerei e licenzierei all’istante anche io,

poi non l’ho visto per nulla contento al lavoro.

Tenten: Veramente lo considerava un primo giorno, ieri ero così preoccupata per Saku che ne ho parlato,

ma il mio primo giorno a quanto pare è stata un disfatta.... (Disse accasciandosi sulla sedia vicino al letto e

buttando la testa indietro).

Ino/Sakura:COSA!

Tenten: Le foto non sono state accettate, non sono riuscita a fare il mio lavoro come dovevo e il prof non

mi ha dato neanche una sufficenza, ma mi ha ispirato fiducia ed insegnato e ha continuato a dire che

sapeva di non aver sbagliato a scegliere nonostante tutto.Ma per te Saku tutto per te, oggi gli ho detto di

no una nuova delusione indissolubile.

Sakura:COME HAI POTUTO FARE UNA COSA DEL GENERE.

Ino annuiva...

Tenten: Tu sta ferma con quella testa e TU non permetterti di rimproverarmi e sviarmi dimmi chi è Sasuke.

Sakura si poggiò alla spalliera del letto e prese un profondo respiro poi disse...

 

******

 

Arrivarono all’ufficio parlando tranquillamente fra di loro dei vari punti all’ordine del giornta, Itachi spiegò al fratello come si svolgeva il lavoro li in azienda, intanto Sasori per tutto il tempo non aveva fatto altro che pensare a come spiegare all’amico l’assenza della sua allieva/sostituta.

Itachi: Allora(disse rivolgendosi a Sasori) Mi spiegherai il perchè la signorina Higurashi non si é presentata per firmare il suo contratto lavorativo, ma soprattutto mi dici che fine abbaino fatto le mie fotografie? (disse sistemando i documenti che aveva sul tavolo)

Sasori: (sedendosi  di fronte all’amico  cominciò a spiegare) Sì hai ragione ieri non è andata precisamente come mi aspettavo, oggi anche peggio

Itachi poggia i gomiti sul tavolo e intreccia le mani riducendo gli occhi a due fessure guarda intensamente Sasori e dice...

Itachi: mi spieghi perché hai voluto prendere una tirocinante?

Sasori: (con aria seria) so di aver fatto la scelta giusta, ha forte potenziale  ed io sai bene che al momento sono fuori uso.

Erano anni orami che Itachi lavorava con quel testardo di Sasori e un lavoro come il suo non l’ aveva mai visto sapeva che poteva fidarsi di lui  anche se quella ragazina aveva cominciato col piede sbagliato.

Sasori: comunque sia non posso decidere per te.

Sasuke vide il fratello in difficoltà e più l’osservava e più si rese conto di quanto il loro lavoro fosse difficile, così capiì che non poteva più stare in silezio ma che doveva dimostrare la sua competenza, in fondo era stato lui a dirgli che non lo avrebbe lasciatò più solo

 Decise di agire sulla base della fiducia reciprocha che entrambi avevano l’uno per l’altro e sull’istinto che contradistgueva  il fotografo.

Sasuke: Va bene l’assumiamo!

Itachi : (guardando il fratello perplesso) perché questa decisione?

Sasuke  sapeva benissimo che il fratello era molto furbo e che lo stava mettendo alla prova come al solito ma non si fece intimorire da quersto .

Sasuke: sai una volta una persona mi disse che una seconda occasione si da a tutti. Mi fido dell’istinto di Sasori non ci ha mai deluso

Itachi: (fece un piccolo sorriso compiaciuto) va bene l’assumiamo ma, vista la situazione prima di firmare il contratto farà un mese di prova

Sasori: va bene.

 

******

 

Sakurara: e questo è qunato (finì di parlare, sistemandosi meglio sul letto) per tutto il tempo del racconto i visi di Ino e Tenten passavono da un’espressione stupita ad una di che cazzo stai dicendo, la prima a parlare fu Ino.

Ino: Tu …. Mi sta dicendo che …. Per caso e sansa saper chi fosse … hai conosciuto Sasuke Uchiah e… e… e…. TE LO SEI PORTATO A LETOOO …. IN QUESTO LETTO … IN QUESTA CASA E’ ENTRATO UN  UCHIAAAAHHHH

Tenten tirò una ciabatta dietro la  testa dell’amica che stava avendo una reazione isterica

Tenten: INO CALMATI, il medico ha detto che non dobbiamo agitarla

Ino si ricompose:  scusami Saku-chan

Sakura sorridendo: non fa nulla, comunque ormai è finita lui mi odia e io non posso farci nulla (sta quasi per rimettersi a piangere ma, Tenten la fermò)

Tenten:ti proibisco di piangere non credo che si meriti le tue lacrime, come ha anche solo potuto pensare tutte quelle cose orrende su di te

Ino: Ten lui è Sasuke Uchiah uno dei tuoi capi

Tenten: e sti cazzi ce lo vuoi mettere, non credo che solo perché hai i soldi puoi permetterti di trattare una persona così e poi lui ha osato dire che sei una doppiogiochisaat bugiarda bhe,           non mi sembra che lui sia stato di questa grand sincerità visto che non ti ha mai detto di essere un Uchiah oppure secondo il suo cervello bacato dobbiamo essere tutti esperti di moda e gossip ?

Ino: Ten ti proibisco di parlare così di un Uchiah

Tena: e alla tua amica non la pensi già ha sofferto abbastanza con Sai, ci mancava solamente questa. Ok ora voglio essere sincera, per come ci hai raccontato la situazione sembra aver preso entrambi alla sprovvista, ma credimi se ti dico che se ti vuole anche un pò di bene vedrà oltre quello che sltri gli hanno voluto far vedere, un pò come ha fatto Tsunade. Forza amica mia (le sorrise)

Sakura: Mi danno forza le tue parole e sono convinta che non pensasse davvero quelle cose, ma si è sentito preso in giro ed esposto è comunque è un personaggio pubblico, ma per il momento posso solamente far passare un pò di tempo e farmene una ragione.Andrò avanti come ho sempre fatto mi basta avere vicino persone speciali come voi, per sentirmi forte.

Ino: bhe cambiamo argomento così la nostra malata si riprende ….(si fermò e guardò Tenten) … Ten perché non ci spieghi come mai  le tue foto non sono state accettate? Non sarà forse che ti sei fatta distrarre dal concentrato di fermoni del tuo professore?

Sakura e Ino la guardavano con un sorrisetto di chi la sapeva lunga, Tenten dal canto suo arrossi e poi disse...

Tenten:ma… cosa vai a pensare lui è il mio Professore e io provo solo una grande stima per lui tutto qui, io sono già fidanzata poi...

Ino:ma dai non mi dire che non ci hai mai fatto neanche un  pensierino, diciamolo quel l’uomo solo con uno sguardo ti fa salire i brividi, e poi la sua voce ti entra dentro e ti scende giù fino allo stomaco e poi sempre più giù ….

Ino e Sakura: ahahahahaah (se la ridevano alla grande mentre l’amica ormai era completamente paonazza)

Ino: ok ok basta Sakura perché non mi racconti com’è fare sesso con un Uchiah io lo sempre sognato.(poi realizzò che forse l’amica non voleva parlarne) scusami forse ho detto una stupidaggine

Sakura: tranqulla magari mi fa bene parlarne ed esorcizzare la cosa, bhe (cominciò a parlare un  po' rossa in viso) Sasuke è stato così passionale, rude ma dolce allo stesso tempo e poi ….( abbassò un po' la voce e le amiche le si avvicinarono per sentirla meglio) quella notte sono venuta più volte

Ino: wauuu deve essere stupendo, io con tutti i ragazzi con qui sono stata se venivo una volta era pure assai, Ten e il tuo Nejy come se la cava?

Tenten: se proprio devo dirla tutta … lui è così … ripetitivo e monotono e poi …. Io ….non credo di averlo mai raggiunto (arrossì mettendosi un cuscino in faccia)

Ino e Sakura: CHE COSAAAA

Sakura: ma davvero?

Ino:bhe potresti chiedere al No Akasuna, magari giocate al professore e l’allieva indisciplinata

Ino, Tenten e Sakura: ahahahaahhahaha (risero di gusto)

Alla fine si abbracciarono, Sakura era felice di avere persone così al suo fianco delle amiche speciali pronte a sacrificare loro stesse pur di aiutarla, era sicura che con  loro sarebbe riuscita a superare pure questa delusione, le ragazze si guardarono reciprocamente e poi all’unisono dissero.

Ino,Sakura e Tenten :GELATO E FILM CON ZAPPING !!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 20
*** (SOTTO I RIFLETTORI) ***


Capitolo 20

 

(SOTTO I RIFLETTORI)

 

 

Finalmente stava tornando a casa. Aveva passato tutta la giornata a definire i punti del patteggiamento contro gli Hyuga era stato molto più difficile di come se lo immaginava  data la situazione che si era presentata con le foto riguardanti Sasuke, di sicuro il signor Hizashi si sarebbe appellato su quelle per far apparire i due fratelli incapaci di gestire l’azienda...

Deidara: Che subdole sciocchezze. (Disse ameraggiato)

A quel punto si fermò in un bar a prendere un caffè e un panino non era riuscito a mangiare nulla, ma il suo sguardo fu catturato da un particolare che non aveva notato. Deidara prese in prestito un giornale di Gossip che la persona accanto a lui stava leggendo e le vide; le fotografie incriminate senza alcuna censura (addirittura) di Sas’ke e Sakura Haruno il titolo riportato era ( Sotto i Riflettori )

Deidara :MERDA! Itachi non sarà contento...

Uscì dal bar immediatamente, dopo aver acquistato il giornale si diresse subito a casa Uchiah.

 

******

 

 

Itachi e Sasuke stavano rientrando a casa la madre era stata categorica li voleva entrambi lì a cena, sapevano che se solo avrebbero osato rifiutarsi li sarebbe andati a prendere personalmente per le orecchie.

Itachi fece fermare la macchina quando vide la folla di giornalisti d’avanti al cancello di casa, un dubbio balenò nella sua testa sperava di sbagliarsi ma questo accadeva molto raramente.

Sasuke: dimmi che non è quello che penso … ti prego.

Itachi:Purtroppo credo proprio che sia così.Fortunatamente non si sono accorti di noi, Yuki svolta verso il retro di casa entreremo da lì.

Comunicò all’autista che facendo inversione di marcia si avviò alla parte posteriore della villa.

Mikoto quando vide i suoi ragazzi rientrare tirò un sospiro di sollievo...

Mikoto:Oh Itachi Sas’ke! (Disse andondo loro incontro e abbracciandoli entrambi) meno male siete rientrati, sono li fuori da questo pomeriggio, (poi si rivolse a Sasuke poggiandogli una mano sulla guancia) come stai caro?

Sasuke:bene ma, non capisco come abbiano fatto ad avere quelle foto

Itachi: penso proprio che quel investigatore che ti ha seguito si sia venduto la notizia

Sulla porta del salone comparvero un Fugaku con aria nervosa e un Deidara affannato

Deidara:bhe vedo che lo avete già scoperto (disse porgendo il giornale all’amico)

Fugaku: come ci muoviamo (disse rivolgendosi al biondo)

Deidara: la cosa migliore credo che sia convocare una conferenza stampa, dove Sasuke purtroppo dovrà esporsi per dire a tutti che la sua vita privata non è in vendita e far capire che su uno scandalo del genere la Famiglia Uchiah non rimarrà indifferente.

Itachi guardò il fratello che osservava la copertina di quel giornale. Si vedeva che lui provava qualcosa di profondo per quella ragazza e la cosa lo faceva soffrire nonostante la sua indifferenza. Avrebbe tranquillamente scommesso tutto ciò che aveva che in quel momento l’unica cosa della quale Sasuke si stava preoccupando era l’impatto imminente che questa situazione avrebbe avuto sulla ragazza. Poggiò una mano sulla spalla del fratello per fargli sentire che lui gli era accanto

Itachi:cosa ne pensi Sas’ke?

Sasuke: Sì! penso che sia la cosa migliore.

Itachi: bene Deidara occupatene tu.

Deidara: va bene

Stava per uscire quando fu fermato dall’amico che continuò a parlare dicendo...

Itachi: Daidara … trovami quel bastardo che ha fatto questo (Disse con il suo sguardo gelido e rabbuiato)

Deidara: Certo che lo farò e non vorrei mai trovarmi nei suoi panni. (Disse con aria seria)

 

******

 

I primi  raggi del sole penetravano dalla finestra lei di tutta risposta ficcò la testa sotto le coperte, non aveva per niente voglia di svegliarsi ma non ebbe neanche il tempo di riprendere sonno che il rumore incessante della sveglia che suonava la riportò nel mondo reale.

..... :ancora cinque minuti (biascicò con la voce ancora impastata dal sonno) quindi di tutta risposta tirò fuori il braccio dal mucchio di lenzuola e piumoni e pesantemente lo fece ricadere sulla povera malcapitata sveglia che cadde rovinosamente a terra.

Sakura: TENTEN NON VORRAI PER CASO FARE TARDI A LAVORO? Non credo che il tuo professore ti perdoni, visti i primi “due giorni di lavoro” o il primo comunque sia MUOVITIIIII!!!

Ino: sono perfettamente d’accordo con te Saku-chan! Disse Ino affacciandosi sulla porta della camera di Tenten mentre si lavava i denti

Tenten si mise scompostamente seduta in mezzo al letto

Tenten: ok ok sono sveglia (disse sbadigliando rumorosamente e stiracchiandosi)

Tenten: Sakura ma … dove stai andando?

Sakura: pensavo di andare a fare una passeggiata mi sento molto meglio in oltre ho bisogno di distrarmi, se resto tutto il giorno a letto rischio di diventare pazza

Ino e Tenten: ok ma sta attenta e non prendere troppo freddo

Sakura: va bene mammine.(Disse con tono scherzoso)

Le ragazze finirono  la colazione e poi uscirono dall’appartamento ma, appena misero piede fuori dalla palazzina furono investite da una valanga di flash e domande di giornalisti...

Giornalisti: E’ LEI …. È LEI …. SIGNORINA HARUNO CI DICA DA QUANTO TEMPO FREQUENTA IL SIGNOR SASUKE UCHIAH? COME LO HA CONOSCIUTO?

Sakura non capiva cosa stesse accadendo, si continuava a girare confusa e tentare di coprirsi gli occhi dai flash “come lo avevano saputo???”

Sakura: IO NON SO DI COSA STIATE PARLANDO E DI CERTO NON LASCIERO’ NESSUNA DICHIARAZIONE SULLA MIA VITA PRIVATA (Disse con voce ferma)

Ino e Tenten vedendo l’amica in difficoltà, l’afferrarono per un braccio e cominciarono a correre...

Giornalisti: ASPETTATE !!!! VOI SIETE LE AMICHE QUALCOSA DA DICHIARARE??? Dissero continuando a scettare foto.

Le ragazze salirono al volo sul primo pulman in partenza per sfuggire da quella orda di giornalisti

Sakura: non capisco come abbiano fatto a saperlo?

Ino:bhe Sasuke è sempre stato molto sfuggente come persona. Raramente si faceva fotografare o rilasciava interviste e riuscire a vedere una sua foto sui giornali era una rarità, quindi l’unica spiegazione che posso dare è quella che chiunque vi abbia scattato quelle foto in questo momento se la stia spassando coi soldi che è riuscito a ricavarne, sicuramente le avrà vendute a peso d’oro.

Tenten: che avvoltoi (disse scuotendo la testa, poi aggiunse) Sakura non penso che per te sia un bene restare a casa da noi per il momento  potresti stare un po' dai tuoi, cosa ne pensi? Sperando che non abbiano scoperto pure l’indirizzo di casa dei tuoi genitori.(Disse con aria pensierosa)

Improvvisamente le tre ragazze si sentirono osservate...

Ragazza: E’ LEI, E’ LA RAGAZZA DI SASUKINO MIOOOO

Ragazza: E’ DAVVERO LEI MA COME HAI FATTO AD AVERLO TUTTO PER TE

Signora anziana: GIA’ SEI PROPRIO TU IN QUESTA FOTO, NON TI VERGOGNI A FARTI VEDERE COSI’ DA TUTTI, SEI SENZA PUDORE (Disse mentre l’additava)

Si stava mettendo male così scesero alla prima fermata e imboccarono un vialetto girando per l’isolato, entrarono in un negozietto di accessori comprarono degli occhiali e un cappello con visiera.

Tenten: (mentre sistemava gli occhiali ed il capello a Sakura disse) Altro che passeggiata qui diventerà sempre più un inferno, ora sta a sentire, mantieni un profilo basso cammina disinvolta e procedi dritta a casa, prepara una borsa e buttaci denro l’indispensabile. Esci e dirigiti verso la prima stazione e torna a casa dai tuoi, non tornare per nessu motivo... CAPITO (Disse con tono serio)

Sakura: Sì! Ma che ne sarà di te ed Ino hanno fotografato anche voi e si apposteranno lì perseguitandovi, io non posso....

Ino: Tenten ha ragione, sei tu quella esposta ora quindi finquando la situazione non sarà risolta stai lontana da qui, resta in periferia e gira il meno possibile che i gossip arrivano anche in paese purtroppo ok.

Tenten: Brava Ino e poi io e Ino ce la caveremo benissimo ci siamo mai abattute, quindi vai tranquilla se qualcuno ti riconosce fuggi in qualche vicolo e nasconditi finquando la situazione non si calma e conttattaci appena sei arrivata dai tuoi.

Sakura: Va bene! Però teniamoci in contatto anche io voglio sapere come state

Ino: E come sta Sasuke (Continuò per lei)

Sakurà arrossì e abbassò la testa

Tenten: Su dai ti terremmo informata su tutto e tutti

Così si abbracciarono e si divisero. Sakura rientrò a casa e Ino e Tenten si avviarono con circospezione al lavoro

Ino/Tenten: Che casino

 

******

 

Arrivarono in azienda con molta difficoltà quella mattina ormai i giornalisti erano appostati ovunque, Sasuke per tutto il tragitto era rimasto in silenzio osservando il paesaggio fuori, Itachi già sapeva a cosa stava pensando ma lui proprio non sapeva come dissipare quel dubbio dalla mente del fratello che in quei giorni lo stava logorando. Non conosceva quella ragazza l’aveva vista giusto un paio di volte in tribunale, ma se aveva colpito così profondamente il fratello non poteva essere una persona così subdola e cattiva. No lui era convinto che tutto questo gran polverone l’avevano messo su gli Hyuga e il fratello e la ragazza ci erano caduti giusto al centro.

Arrivarono finalmente in azienda. Itachi si fermò a parlare con le guardie all’esterno

Itachi: non voglio giornalisti o ficcanaso, controlla ogni entrata e uscita, qui devono entrare solo i dipendenti chiaro?

Guardia: si! Signor Uchiah

Poi raggiunse il fratello che già si stava avviando all’ingresso.

 

******

 

Tenten arrivò finalmente a lavoro. Non bastava l’ansia di sapere di quale morte doveva morire per il suo comportamento di ieri, ma come se non bastasse si sentiva anche seguita quindi non faceva che guardarsi intorno per vedere se qualche giornalista era nascosto dietro gli angoli.

Stava per entrare quando un energumero la bloccò

Guardia: si qualifichi

Tenten: bhe … ecco io… (non finì di parlare che)

Sasori: lei è con me è la mia stagista Tenten Higurashi

Guardia: Signor No Akasuno ma non ha il tesserino il signor Uchiah …

Sasori: si lo so lo doveva ritirare ieri non si è presentata a lavoro  e non aveva nenache un  valida motivazione, è un’allieva molto indisciplinata (finì la frase guardando tenten con aria di rimproverò), ma comunque garantisco io per lei

Alla fine la guardia li fece passare, una volta arrivati nello studio A Sasori si sedette al sua scrivania ma non disse una parola. Tenten dal canto suo non sapeva cosa dire ma soprattutto non sapeva se doveva dire qualcosa? Avrebbe dovuto aspettare che lui parlasse? La stava per licenziare? Doveva cominciare a lavorare? Aaaaa … quell’attesa era snervante e così...

Tenten: INSOMMA DICI QUALCOSA … QUALSIASI COSA … LO SO HO SBAGLIATO TI CHIEDO SCUSA MA PARLA TI PREGO ….

Il telefono dell’ufficio squillò Sasori rispose già sapendo chi era e cosa voleva

Voce al telefono: falla salire!

Sasori: va bene (mise giù la cornetta del telefono) Sali Itachi ti aspetta!

Disse solo questo poi riprese a lavorare al PC, Tenten non disse nulla se proprio aveva deciso di giocare al gioco del silenzio lo avrebbe assecondato.

 Uscì dallo studio e si diresse al piano superiore, aveva lo stomaco in subbuglio e il cuore ormai era partito a 1000 battiti al secondo, cosa le avrebbe detto il Sig. Uchiah? Avrebbe potuto continuare a lavorare lì? Oppure l’avrebbero esiliata in un  angolo remoto del Giappone?

 Arrivò finalmente all’ufficio, bhe in somma c’era la targhetta con su scritto AMMINISTRAZIONE. A.D. ITACHI UCHIAH doveva essere per forza  quello.

Una segretaria seduta alla scrivania lì vicino la guardò dall’alto in basso poi disse...

Segretaria: mhhh … tu devi essere la nuova assistente del signor No Akasuna … un minuto l’annuncio

Tenten non voleva sbagliarsi ma le sembrava di aver colto una punta d’odio in quelle parole

Segretaria: prego il signor Uchiah la sta spettando

Tenten entrò e richiuse la porta alle sue spalle. Quando lo vide seduto alla scrivania che l’osservava intensamente come se stesse la stesse studiando ebbe paura di lui, a Tenten sembrava quasi che le riuscisse a leggere nella mente.

Itachi: La signorina Tenten Higurashi, finalmente la conosco si accomodi pure

Tenten si mise seduta difronte a lui ma non riusciva a dire una parola, insomma quell’uomo incuteva timore e rispetto aveva degli occhi così penetranti, già sapeva come sarebbe andata a finire, sicuramente l’avrebbe esiliata in un angolo remoto del globo.

Itachi: immagino che lei sappia il perchè si trova qui?

Tenten annuì

Itachi: mhh … sappia che quello che è accaduto ieri è un fatto oltremodo increscioso e io non tollero che i miei dipendenti si comportino in una tale maniera, perché qui pretendiamo l’eccellenza in tutti i campi, mi capisce vero?

Tenten annui ancora una volta

Itachi: perfetto, quindi suppongo che quanto accaduto ieri non si ripeterà più? (Itachi la guardò intensamente negli occhi aspettando una risposta)

Tenten  fino a quel momento non era riuscita a mettere insieme due parole di senso compiuto, ma poi finalmente prese coraggio e disse

Tenten: Sì! … Ma … questo vuol dire che non mi caccia via?

Itachi: no ma rimane al momento in prova, quindi faccia in modo che episodi come quelli che sono accaduti nei giorni scorsi non accadano più, mi sono spiegato?

Tenten: Sì! E mi scuso per il mio comportamento, le prometto che non accadrà più (tenten stava per uscire ma Itachi la fermò)

Itachi: signorina Higurashi aspetti un momento … lui crede molto in lei non lo deluda ancora, ora può andare (Disse con uno sguardo fiducioso)

Tenten uscì da qul ufficio tirando un bel sospiro di sollievo e cacciando via tutta la tenzione accumulata in quel momento, solo che ora non riusciva a levarsi le parole di Itachi dalla testa

Tenten: cos’avrà voluto dire? (disse tra se e se) “signorina Higurashi … lui crede molto in lei non lo deluda ancora “ Forse effettivamente Sasori ieri l’aveva difesa? Eppure lei con lui non era mai stata così gentile, effettivamente Itachi aveva ragione doveva impegnarsi molto di più per fare in modo che la sua fiducia non venisse sprecata, mentre pensava a quelle cose non si rese conto che la segretaria che un attimo fa l’aveva annunciata ad Itachi la spintonò “accidentalmente” per le scale andando via e sarebbe sicuramente caduta se…

…: tutto ok, non ti sei fatta male vero?

Tenten alzò gli occhi verso la persona che gli aveva appena salvato la vita, e vide un bel ragazzo alto coi capelli neri e occhi dello stesso colore, lei proprio non capiva ma in quell’azienda se non erano belli e fighi non potevano lavorare?

Tenten: no non mi sono fatta nulla grazie ! (gli disse sorridendo) solo che non capisco che cosa abbia fatto a quella lì?

…: non gli badare è arrabbiata perché tu lavori con Sasori, sai com’è è gelosa. Vieni ti accompagno io, a proposito io sono Shisui Shisui Uchiah, tu devi essere la famosa Tenten? (disse porgendogli la mano)

Tenten (prese la mano in segno di saluto) si sono io piacere, senti ma per caso sai dove ritirare il tesserino perché stamattina non volevano farmi entrare

Shisui: Sì ti ci porto io, comunque ti conviene stare attenta al personale femminile, anche perché il 90% delle ragazze qui è stato con Sasori

Tenten: Ah! E latro 10?

Shisui si voltò e la guardò con aria divertita e disse...

Shisui: ci vorrebbe andare

Tenten: sì ma perché sono arrabbiate con me? Io non sono andata a letto con lui, lavoro e basta

Shisui: è quello il problema (le si avvicinò) si crea molta più complicità condividendo un progetto lavorativo che in una semplice notte passata assieme, non trovi?

Tenten arrossì e voltò lo sguardo non rispondendo. Parlando si ritrovarono all’ingresso, si fermarono d’avanti alla segreteria principale

Shisui: Charlie tesoro, sai che diventi sempre più bella

Charlie: Signor Uchiah lei ha sempre voglia di scherzare, posso fare qualcosa per lei?

Shisui: bhe si, potresti dare il tesserino alla nuova dipendente, (voltandosi verso Tenten) Tenten come?

Tenten:Tenten Higuraschi. Tenten guardava quella ragazza era davvero bella alta formosa delle tette perfette lunghi capelli biondi e ricci, non capiva come potevano essere gelose di lei

Charlie guardò Tentene le sorriase dolcemente: ah … sei tu? ti spettavamo ieri, comunque se vuoi un consiglio d’amica sta molto attenta al personale maschile di quest’azienda … sono tutti dei farfalloni e bugiardi ( disse ridendo allegramente e guardando di sottecchi  Shisui)

Shisui le sorrise...

Shisui: tesoro così mi ferisci

Tenten  cominciò a ridere pure lei: grazie del consiglio lo terrò a mente

In fine ritornarono allo studio fotografico, Shisui semplicemente entrò dentro

Sasori quando vide entrare l’amico restò infastidito dal suo comportamento

Sasori:non si bussa? (disse non distogliendo lo sguardo dal lavoro che stava facendo)

Shisui non si curò delle suo parole si avvicinò alla postazione di lavoro del rosso, per vedere cosa stesse facendo poi disse: ho trovato una cosa che ti appartiene(disse indicando Tenten)

Tenten dopo essere entrata non disse una parola semplicemente aveva cominciato a lavorare. Non voleva deludere le sue aspettative ancora una volta, lui avevamesso in gioco tutto per lei, si era preso colpe che non gli apprettavano, questa volta gli avrebbe dimostrato che non aveva fatto male a credere in lei.

Sasori si voltò verso Tenten quando l’amico gliela indicò, ma non disse nulla continuò ad osservare le uniche 400 foto salvate di due giorni fa

Shisui: belle, specialmente questa( disse indicando la foto di una ragazza con un completino intimo) sembra fatta da te

Sasori strinse i pugni dalla rabbia: ora basta , non hai nulla da fare tipo non so lavorare, esci? (disse con tono nervoso, tentando di trattenersi)

Shisui: scusa, me ne vado, volevo solo dirti che forse dovresti essere più collaborativo invece di rinchiuderti in un mutismo selettivo (stava per uscire, ma prima si rivolse a Tenten) bhe ci si vede Ten-chan non cacciarti ancora nei guai ( in fine uscì)

 

 

******

Sakura era ritornata a casa non con poche difficoltà, ora capiva perché Sasuke voleva vivere una vita semplice lontano dai riflettori, lei aveva appena passato una mezza giornata inseguita dai paparazzi e già non ne poteva più.

Prese uno zaino e cominciò a riempirlo, Tenten aveva ragione doveva allontanarsi da lì almeno fino a che le acque non si sarebbero calmate. Una volta preparata la borsa si mise il cappello e gli occhiali da sole comprati in quegli attimi e appena l’indossò un ricordo le balenò nella testa.

 

Inizio flash bake

Sakura: un caffè ristretto da portare , grazie …

Sasuke:” subito … ehi , che …”

Sakura:” oh scusa – si era completamente dimenticata che lavorava li – ciao … se stavi per chiedermi cosa ci faccio qui, bhe … mi sembra logico prendo un caffè …”

Sasuke: “ No io , veramente … stavo per chiederti cosa ci facevi con quegli occhiali stratosferici sul naso, ma vista la tua ordinazione , ho avuto la mia risposta, non devi aver dormito per niente … immagino”

Sakura:” cosa dici … io ho dormito è solo … che vanno di moda …”

Sasuke:” Sì  sì , non ne ho dubbi – dice mentre inserisce il filtro sotto la macchina del caffè – per questo non li metti mai”

Sakura:” ehi ma tu cosa ne sai??”

Sasuke:” bhe , me lo hai detto tu … quando siamo usciti l’altra sera mi dicesti che gli occhiali da sole non riuscivi a sopportarli , specificando quelli grandi …”

Disse sfilandogli gli occhiali …

Sasuke:” wow sono anche più grandi di quello che pensavo …”

Sakura:”Ridammeli – riprese gli occhiali – è solamente che …”

Sasuke:” non preoccuparti non devi darmi una spiegazione , capita … di non riuscire a dormire, però … ti ho dato davvero tutto questo tormento ?”

Disse porgendogli il caffè e avvicinandosi un po’ a lei … lei lo prese in maniera molto stizzita …

Sakura:” No … grazie” rispose di rimando

Sasuke increspando sulle labbra un lieve sorriso, la guardò andare via:” Di nulla Sakura … “

 

Fine Flash Bake

 

Scosse la tesata poi uscì dal palazzo facendo attenzione che nessuno stesse nei pareggi, infine si diresse alla stazione  per tornare dai suoi genitori.

 Sakura  appena scese dal treno tirò un sospiro di sollievo, finalmente era riuscita a seminare quei maledetti giornalisti, non riusciva a capire come facessero ma ogni qual volta si fermava e pensava di essere al sicuro qualcuno la riconosceva e cominciava a scattare foto anche col cellulare, era sfinita ma finalmente era arrivata a casa dai suoi si guardò intorno per essere sicura che nessuno l’avesse seguita fino a lì e poi bussò alla porta.

Una donna anziana le venne ad aprire

Sakura: (appena la vide la strinse forte) Obachan come stai mi sei mancata tantissimo

Ayako:la mia dolce Sakura come stai?

Entrarono in casa entrabe e sia la mamma che il padre la salutarono con gioia, non riusciva a spiegarsi il perché ma, stare in quella casa la faceva sentire protetta e al sicuro come se tutti i problemi di qui giorni fossero volati via.

La sua vecchia stanza, quanti ricordi che nostalgia quanti pigiama party fatti lì, si ricordava quando una sera di nascosto fecero entrare dei ragazzi, le urla del padre probabilmente arrivarono fino in Cina (rise a quel pensiero).

Si sedette sul suo letto, pensando a Sasuke ormai non faceva che pensare a lui, quel ragazzo le aveva riempito la mente e il cuore ormai e lei non riusciva più a liberarsene.

Sakura” chissà cosa sta facendo, cosa penserà di questa nuova situazione? E se sta pensando che sia ancora colpa mia?  Che mi sia venduta la notizia?” scosse la testa da quel pensiero orrendo, sperando vivamente che non fosse così, ad un certo punto sua nonna entrò nella stanza e si sedette accanto a lei

Ayako: cosa succede alla mia piccola Sakura? Cosa turba i tuoi pensieri dillo alla tua O bachan

Sakura sospirò pesantemente: O bachan ho combinato un casino ( poggiò la testa sulle sue ginocchia e calde lacrime comiciarono a scendere)

La nonna cominciò ad accarezzarle la testa dolcemente: non piangere piccola mia, sai come si dice dove ci sono le lacrime?...

Sakura: (continuò per lei) c’è anche l’amore (sorrise, sapeva che la nonna aveva capito tutto, anche perché lei praticamente leggeva solo giornali di gossip)

Ayako: piccola mia se anche lui prova almeno un quarto di quello che provi tu capirà

Restarono ancora così per un po' di tempo poi la madre comparve sulla porta per chiamarle per la cena, ma quelle semplici parole l’avevano risollevata, l’unico problema era sapere se effettivamente Sasuke provasse ancora qualcosa per lei o effettivamente l’aveva cancellata dalla sua vita.

 

******

 

Tenten guardò l’orologio erano già passate due ore … wuuu  … non sapeva perché ma, quando aveva la macchina fotografica tra le mani tutto quello che le stava attorno spariva, c’era solo lei ne nient’altro.

Tenten: ok pausa, vide il resto dello staff uscire chi per un caffè, chi semplicemente per prendere una boccata d’aria e alla fine si voltò verso il suo professore, era incredibile ancora non aveva detto una parola perfetto non sarebbe stata lei a interrompere quel silenzio, l’unica cosa che fece fu poggiare le due macchine fotografiche sulla scrivania e poi si sedette difronte a lui, accavallando le gambe e incrociando le braccia guardandolo con aria di sfida.

Tenten” vediamo se ti faccio parlare ora” pensò

Sasori la guardò di rimando pensando che quella ragazzina era molto più sfrontata di quanto immaginasse, nonostante stesse nel torto marcio sarebbe stato meglio per lei che il lavoro di quella mattina fosse stato buono se non voleva morire, prese la prima macchina fotografica e cominciò ad esaminare le fotografie.

Sasori:”merda se è un buon lavoro anzi ottimo” (pensò, poi disse … anche se di mala voglia) bene (cominciando a passare tutti i dati sul PC).

Tenten dal canto suo aveva sfoggiato un sorriso che gli illuminava tutto il viso, si sedette vicino a lui e cominciò a selezionare anche lei le foto da scegliere per il book, dicendo: lo so che va bene e ti ho fatto anche parlare ( disse facendogli la linguaccia)

Sasori sospirò rassegnato gettando la testa all’indietro e passandosi una mano tra i capelli, era mai possibile che quella ragazzina lo stava facendo rammollire, se fosse stato un altro non lo avrebbe mai perdonato dopo quello che aveva fatto ma … lei..., la guardava scegliere le foto al PC aveva un qualcosa di disarmate certo era brava ma Shisui non aveva ragione, le foto  di Tenten  non erano uguali  alle sue erano totalmente diverse riuscivano a ritrarre le cose come se chi le faceva guardasse il mondo per la prima volta.

La fece voltare verso di lui, la guardò intensamente negli occhi e le si avvicinò pericolosamente al viso, dal canto suo Tenten sentiva il cuore che ormai stava facendo le valige e andava via e le guance erano praticamente in fiamme .

Sasori: non ti azzardare mai più a comportarti in una maniera così avventata

Furono  richiamati da dei rumori che provenivano dall’esterno, ma cosa stava accadendo?

 

*****

 

Shisui stava tentando di mettere insieme qualche idea se non voleva che il cugino lo cacciasse a calci dall’azienda, ma tutto quel baccano non lo faceva concentrare, si fermò per un attimo a riflettere se Itachi avesse preso in considerazione l’dea di fargli uno studio insonorizzato, ma poi decise di lasciar perdere già sapeva come sarebbe andata a finire.

Sentì ancora urla e decise di affacciarsi per vedere chi è che fosse, e fu così che vide una povera ragazza strattonata dai giornalisti. Decise di aiutarla, oggi era proprio il giorno del buon samaritano.

Prese il telefono e compose il numero per contattare il guardiano.

Ino non ne poteva più, erano ore che tentava di entrare ma quei mostri non la lasciavano passare per non parlare del deficiente di bodyguard che era all’ingresso che nonostante avesse il tesserino non l’aveva fatta entrare … oooooh ma se fosse riuscita a mettere piede dentro l’avrebbe fatto licenziare.

Guardia: chi parla

Shisui: cosa sta succedendo lì sotto? Cosa è tutto questo baccano

Gardia: mi scusi Sigor Uchiah, ma qui c’è una signorina che pretende di entrare e io...

Shisui: ha il tesserino?

Guardia: si!

Shisui: E ALLORA perché KAZZO NON LA FAI ENTRARE IDIOTA!

Guardia: mi scusi ha ragione, la guardia finalmente fece entrare Ino

Ino: cosa ti avevo detto

Ino appena entrò in azienda vide la sua amica che era uscita per vedere cosa stava succedendo, lei le corse incontro e l’abbracciò.

Ino: Ten-chan (corse verso di lei) non sai cosa mi è successo è stato orribile, giornalisti ovunque, e poi quello stupido guardiano non voleva farmi entrare nonostante il tesserino....

Tenten: Su Ino ora calmati e siediti ( mentre andava a prendere una bottiglina d’acqua alla sua amica, vide un’altra figura entrare in azienda … NEJI)

Neji: Tenten stai bene (disse abbracciandola)

Sasori che pure lui era uscito per vedere cosa stesse succedendo, quando vide la SUA allieva tra le braccia d’un altro, non sapeva perché ma provò un certo fastidio.

Tenten si scostò infastidita, come si permetteva di venire a vedere se stesse bene o meno, dopo che il problema lo aveva creato totalmente lui.

Neji non capiva la reazione della sua ragazza, ma non ci badò molto e disse...

Neji: dai vieni torniamo a casa, non è sicuro per te restare qui

Tenten non capiva se era più scemo o più deficiente, forse il problema era che non ci arrivava proprio...

Tenten: io non vengo in nessun posto, sto lavorando e poi non mi sembra che tu ti sia preoccupato della pericolosità della cosa, quando hai mandato quel tizio  a fare le foto a Sakura

Neji la guadò infastidito poi le prese il polso tirandola con forza.

Neji: ne parleremo quando saremo a casa. Ora vieni!

Tenten: ( Disse puntando i piedi) ho detto che non vengo a casa con te, LASCIAMI MI FAI MALE

Sasori fino a quel momento era rimasto in disparte ma non poté fare a meno di intervenire vedendo quella scena

Sasori tirò Tenten a sè, facendo lasciare la presa a Neji dal suo poso.

Sasori: a quello che vedo non vuole seguirti

Neji: non sono affari che ti riguardano No Askasuna

Sasori. Invece sì! Vedi Hyuga (disse con disprezzo) lei lavora con me e non penso che gli abbia dato un permesso per uscire anticipatamente, quindi mi sa che ti tocca aspettare per parlare con lei

Neji: e va bene, ti aspetto nel mio studio dopo il lavoro(disse nervosamente rivolto a Tenten)

Tenten lo guardò con rabbia, non gliela avrebbe fatta passare liscia.

Tenten massaggiandosi il polso: grazie (Disse riferendosi a Sasori)

Sasori le prese la mano e osservò il suo poso : mica ti fa molto male, dovresti stare più attenta

Tenten: no non mi fa male

Sasori:bene ora andiamo oggi stiamo perdendo anche troppo tempo (disse riavviandosi verso lo studio)

Tenten lo guardò andare via, perché quando gli stava vicino provava una strana sensazione di farfalle allo stomaco?

 

******

 

Ormai avevano finito, anche l’ultimo ragazzo dello staff era andato via, era giunto il momento di andare a parlare con Neji.

Stava per uscire quando Sasori la fermò

Sasori: forse non dovresti andare sola, non mi sembra un tipo molto affidabile o calmo (disse guardando il suo poso che era ancora un po' rosso)

Tenten: Tranquillo non ti preoccupare, ci vediamo domani (disse sorridendo e salutandolo con la mano)

Sasori la vide andare via, anche se gli aveva sorriso si vedeva che era preoccupata forse avrebbe dovuto aspettarla, non gli piaceva come l’aveva trattata lo Hyuga.

Tenten entrò nello studio di Neji, vide che lui la stava aspettando

Neji: come ti è saltato in mente di dare spettacolo proprio all’ingresso dell’azienda.

Tenten: t’interessa davvero solo questo Neji? T’importa solo quello che le persone possano pensare di te? Forse per questo eri tanto preoccupato t’importava solo che i giornalisti non associassero il tuo nome a Sakura o a me

Neji le si avvicinò accarezzandole una guancia: Ten ma cosa ti passa per la testa, sai che io ti amo

Tenten scacciò quella mano infastidita: AMORE ? AMORE? TU NON SAI COS’E’ IL RISPETTO FIGURIAMOCI L’AMORE, COME PUO’ UNA PERSONA CHE SUBDOLAMENTE FA SEGUIRE UNA POVERA RAGAZZA CHE FINO A QUEL MOMENTO LO HA SOLO AIUTATO E GLI FA SCATTARE DELLE FOTO, IN UN MOMENTO COSI’ INTIMO DELLA SUA VITA. COME FA UNA PERSONA COSI’ A  CONOSCERE UN SENTIMENTO TANTO PURO. (Gli dice con tutta la rabbia che covava)

Neji: Ten ora calmati non sai di cosa stai parlando

Tenten: già hai ragione non lo so, spiegamelo perché io non so neanche più se io e te stiamo insieme o no?

Neji: Tenten non posso spiegarti tutto quello che faccio, non c’è bisogno di arrabbiarsi tanto sono solo affari

Tenten: AFFARI? AFFARI? DAVVERO NEJI PER TE DUE PERSONE, LE LORE VITE ORMAI SPUTTANATE COMPLETAMENTE SONO AFFARI?

Neji: TENTEN ORA SMETTILA STAI DELIRANDO NON TI RIGUARDANO QUESTE COSE TEL HO DETTO

Tenten: Già hai ragione, ormai è da molto che quello che fai tu non mi riguarda allora sai che ti dico, che da oggi anche quello che faccio io non ti riguarda, da oggi considerati un uomo libero ( si sfilò il suo anello di fidanzamento e glielo lanciò in faccia) addio Neji.

Uscì di corsa da quell’ufficio piangeva ma non per la rottura, perché fino a quel momento era stata così ceca da non vedere che mostro le stava affianco era una stupida.

Neji rimase lì senza riuscire a dire nulla, raccolse l’anello da terra e l’osservò per un po', non riusciva a credere che la sua Tenten avesse fatto una cosa simile, eppure in quegli anni lei era sempre stato un punto fisso nella sua vita, una voce lo ridestò …

Itachi: sai ero venuto qui per dirtene quattro dopo lo scherzetto che hai fatto a mio fratello, ma a quanto pare già ci hanno pensato e poi sarebbe troppo crudele infierire ulteriormente … sarebbe come sparare sulla croce rossa.

Itachi uscì da quella stanza mentre Neji strinse i pugni,come poteva non odiare gli Uchiah e chiunque gli stesse attorno, come quel fotografo assurdo dongiovanni era sicuro che il cambiamento di Tenten era dovuto anche alla sua vicinanza, voleva che fosse nuovamente sua, doveva essere sua.

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 21
*** TENTEN HIGURASHI E SAKURA HARUNO ***


Capitolo 21

 

 

TENTEN HIGURASHI E SAKURA HARUNO

“HYUGA VS UCHIAH”

 

 

Itachi si dilungò il più possibile nel discorso fatto a Mirabashi Soigetzu mentre erano in riunione.

Itachi: Dopo quello che è successo con la pubblicazione di quelle fotografie siamo ancora più in difficoltà, in quanto anche la stampa ci metterà in una posizione di svantaggio dando credito agli Hyuga che ci ritengono inesperti a gestire un’ azienda di tale portata.Quindi, Soigetzu devi procurarmi quella lista che contiene tutti i nomitivi degli azionisti e investitori che da anni sono legati alla produzione e le vendite di casa Uchiah in quanto tale, e non come associato degli Hyuga.

Soigetzu: Capisco! Comunque sia la produzione rimane vostra ed è costantemente in espansione.Mio padre mi ha lasciato la delega per il voto anche da parte sua dicendomi che avrei comunque fatto la decione giusta, e posso dirti che per quanto riguarda noi avrete tutto l’appoggio di cui avete bisogno. Siamo convinti che gestire la propria produzione da soli non potrà che far salire le vostre azioni ancora di più.

Noi Mirabashi sappiamo benissimo che purtroppo per esigennze siete stati obbligati ad associarvi agli Hyuga che hanno acquistato il vostro marchio in cambio della vostra produzione, ma di questa unione vi hanno lasciato solamente la fetta più piccola di percentuale lasciando comunque il nome Uchiah remanesse in ombra in maniera tale da potervi tenere in pugno.

Fortunatamente vi siete accorti del loro sfruttamento e mossi nella giusta direzione avete saputo acquisire gran parte di azioni comprate a basso costo e poi rivendendole ad un prezzo più alto, conquistando così una fetta ampia di investitori interessati alla vostra produzione, e facendo vostre quelle azioni di piccole e medie imprese nel campo dell’abbigliamento che sapevate di poter sfruttare portandole a livelli più alti, quindi acquisendo anche nuovi azionisti.

Ora che siete riusciti ad entrare nel mondo del bussinesse e sapete come muovervi, siamo sempre più convinti che la scissione sarà la strada migliore. Ti darò quella lista aiutandoti a fare pressione anche su quei nomi che da anni hanno investito su di voi, proprio per la vostra produzione e non per la potenza del nome Hyuga e sanno che il nome Uchiah ora può avere un posto di rilievo come azienda e non più come associato. Va bene ci vediamo domani, ti porterò la lista e cominceremo da subito il lavoro.

Itachi: Va bene grazie per il vostro appoggio Soigetzu, ve ne sono grato.

Soigetzu: Sarà un piacere per noi poter fare affari con voi.

Così si strinsero la mano in segno d’intesa.

 

*******

 

 

Tenten lanciò il giornale (e-magazine) sul tavolo dove Ino stava comodamente facendo la propria colazione.

Ino seduta in maniera scoposta sulla sedia prese il giornale, lanciato in malo modo sul tavolo da Tenten ed osservò la copertina. Lo prese rapidamente e lo guardò sorpresa e stupita...

Ino: Guarda!...

Tenten: Sì! Lo so è incredibile...

Ino: SIAMO DIVENTATE FAMOSE (Disse sbottando con entusiasmo)

Tenten l’osservò perplessa...

Tenten: MA COSA DICI!!! Non ci trovo proprio nulla di eccitante IO. Ora non solo Saku-chan è perseguitata ma lo saremo anche noi. ODIO essere al centro dell’attenzione...

Ino sembrava quasi che non la stesse ascoltando

Tenten: Pronto Inooo, ci sei???

Ino: (Con occhi sognanti ed incantati) Guarda nonostane la foto sia presa di sfuggita sono venuta bene

Tenten: LA VUOI SMETTERE! Hai letto il titolo almeno?

Ino: (Leggendo ad alta voce)TENTEN HIGURASHI E SAKURA HARUNO AMICHE O NEMICHE?

Ino incuriosita da qul titolo, continuò a leggere uno stralcione dell’articolo...

Ino: (Leggendo)  ----  Ino Yamanka modella affermata “WAU! NONOSTANTE ABBIA APPENA COMINCIATO, QUI E’ SCRITTO CHE SONO AFFERMATA” (pensò sogante continuando a leggere) della famosa casa di moda HyugaUchiah, compare come AMICA della fiamma di Sasuke Uchiah, che in questi giorni sta spopolando per il grande clamore che è riuscito a scuotere l’articolo pubblicato nei giorni scorsi, mostrando le foto dei momenti più intimi dell’ EX Avvocato degli Hyuga Sakura Haruno e il secondogenito di casa Uchiah , definito l’uomo del mistero.

Ma quello che stupisce ed innalza la curiosità è quella che tra le amiche della bella cenerentola che ha rapito il cuore (e non solo) del bello scapolo della famosa casa di moda, compare anche il volto di Tenten Higurashi, altra protagonista della medisima azienda fidanzata con il primogrnito della famiglia Hyuga, (Neji). Entrambe le ragazze non hanno rilasciato nessuna dichiarazione, dicendo di non sapere nulla dell’accaduto ma la verità è che tutte e tre le belle principesse dei riflettori della più grande e menzionata Azienda di abbigliamento e (moda chic) si ritrovano insieme nel vortice del ciclone che continua ad incuriosire i nostri lettori. Quello che noi cerchiamo sono le risposte alle nostre succulente curiosità.

Ino Yamanaka conoscitrice in toto e ammiratrice delle favolose creazioni della sudetta casa di moda nonchè modella ormai in tutto e per tutto della stessa,  come faceva a non conoscere (le verità nascoste) della propria amica delle medie?

Ma soprattutto Tenten Higurashi, il suo personaggio di quasi futura sposa di Neji Hyuga così schiva e riservata, avrà voluto proteggere il segreto della propria amica? O tenerlo per sè per poi aiutare il proprio fidanzato nella sua lotta contro gli Uchiah che ormai continua ancora, lasciando così che il proprio principe rivelasse tali verità per screditare la persona di Sasuke Uchiah e la credibilità sua e della propria famiglia per la scalata al possesso assoluto dell’azienda?

Dov’è la verità?  TENTEN HIGURASHI E SAKURA HARUNO HYUGA VS UCHIAH.   ----

Ino esclamò...

Ino: (Con gli occhi sbarrati) OH MIO DIO!!! Quale mente perversa ha partorito una tale storia assurda.

Tenten: Siamo davvero nei guai. Ma poi sa continuano così dovremmo solamente scappare dal paese (Disse spaventata)

Ino: Non essere melodrammatica come la piccola Principessa (fece una piccola risatina) di Saku.chan..

Proprio in quel momento il telefono di casa squillò, era Sakura che avendo letto l’articolo era preoccupatissima per le sue amiche...Ino rispondendo al telefono disse ...

Ino: Saku-chan!!! (Disse sorseggiando l’ultimo goccio di caffè che stava prendendo)

Sakura urlava come un ossesso per il telefono era furiosa.Come si permettevano di fare certe affermazioni? Non sapevano nulla nè di quello che c’era stato tra lei e Sasuke, tanto meno del rapporto profondo che univa lei elle sue dolci amiche

Sakura: Sono profondamente dispiaciuta, vi sto tirando con me in questo baratro, io...

Ino: Calmati! Sono appena le 6:40 e sia tu che tenten mi state travolgendo con la vostra ansia. Ragazze (Disse rivolgendosi anche a Tenten ma continuando a parlare al telefono) i petteglezzi sono così, sono semplicemente frasi scennesse messe insieme dai giornalisti per fare il proprio scoop, Sakura tu continua a rimanere lì e Tenten continuerà la sua vita le acque prima o poi si calmeranno “almeno lo spero” pensò poi...

Sakura: Sì! Lo so sono melodrammatica, ma anche per Tenten mi spiace, cosa c’entrano lei e Neji

Ino: Va beh credo proprio che al momento Neji non gli interessi più nulla... Si sono lasciati ieri, almeno Tenten l’ha lasciato... Finalmene...

Sakura: Beh credo di sapere il perchè, ma non nego che ho tirato un sospiro di sollievo anche ionel sentirlo...

Tenten: Grazie per farmi sentire sempre più una stupida nel non essermi accorta prima dell’idiota che avevo affianco e che stavo per sposare

Disse Tenten mettendo il broncio... Sakura ed Ino di tutta risposta fecero un semplice risatina sulla pelle dell’amica...

Ino: Dai Ten ti vogliamo bene lo stesso nonostante questo...

Tenten di tutta risposta le tirò l’asciugamano che stava utilizzando per asciugarsi il viso dietro la testa, poi risero tutte e due sentendo che lo faceva anche la loro Sakura dal telefono.

Tenten che voleva salutarla anche lei prese l’apparecchio dalle mani di Ino una volta che quest’ultima finì di parlare e salutare la loro amica.

Tenten: Hey Saku-chan, davvero non ne facciamo un dramma si risolverà tutto.Per il momento possiamo dirti che purtroppo non abbiamo visto Sasuke, ma l’aria anche lì in azienda è tesa e avendo conosciuto Itachi il fratello, non credo che la cosa si chiuda con il semplice silenzio da parte loro. Per il momento ti diciamo che lì in azienda hanno formato una barriera di protezione non indifferente, quindi stai tranquilla. Ti mandiamo un forte bacio e continueremo ad aggiornarti appena possiamo.

Sakura: Ok ragazze, vi voglio sempre un mondo di bene un abbraccio

Così staccarono la telefonata. Tenten sapeva che la sua amica era in pena per loro, ma era certa che la sua maggiore sofferenza era rivolta a quel ragazzo che l’aveva completamente sconvolta. Sperava con tutto il suo cuore che la reazione avuta da Sasuke quella sera fosse sta dettata solamente da un raptus iniziale di rabbia e che il suo interesse verso Sakura-chan dimostrato prima dell’accaduto fosse sincero... “altrimenti gli spezzo le gambe” pensò.

Ino finì di vestirsi e vide Tenten che continuava a tirarsi giù la manica del giacchino che aveva messo, ma per quanto ci provasse la fasciatura ancora presente per il livido che quella (merda) le aveva lasciato si sarebbe comunque notata così le disse...

Ino: Ten...

Tenten sobbalzò prestagli poi attenzione, Ino continuò...

Ino: 1- questo giacchino è della scora stagione, 2- fa caldo e questo è cotone doppio e credo che per il mese di Giugno e la temperatura di oggi non riuscirai a tenerlo per molto e 3- la fasciatura si noterà comunque perchè le maniche si portano al di sopra del polso, quindi smettila di rovinarlo continuando a tirare una manica che comunque ritornerà sù.

Tenten: Hai ragione! Ma come faccio a presentarmi a lavoro in questo stato, Sasori già ieri ha fatto storie se scoprisse che livido si è formato non mi farebbe scattare neanche una foto.

Ino: Ma ti fa molto male?

Tenten: No! Il dolore non è forte ma il livido presente si è espanso ed è nel pieno della sua formazione quindi di un violaceo molto forte, se si vedesse potrebbe sembrare che sotto ci sia chissà quale frattura o comunque problema ci sia.

Ino: Beh in questo caso basterà mostrare e spiegare che il polso sta bene ed è solamente un semplice livido, senza alcuna ripercussione fortunatamente.

Tenten: Sì! Speriamo che funzioni (disse poi guardandosi allo specchio) ok niente giacchino.

Così si cambiò, mettendo sulla sua canotta nera un semplice smanicato di jeans corto in vita

Ino:Sì! Così và molto meglio

Tenten: Ok. Andiamo prima che si faccia tardi.

Ino guardò fuori dalla finestra,  che casino che c’era come avrebbero fatto ad uscire? In quel momento squillò nuavamente il telefono...

Tenten:Pronto! Chi parla?...

..... : Ten sono Neji. So che dopo quello che è successo tu probabilmente non vorresti neanche sentirmi, ma ti prego lascia almeno che ti aiuti in questo momento. Ho appena finito di leggere l’articolo di stamattina e così per evitare che vi assalisserò nuovamente i giornalisti vi ho inviato un’auto per portarvi qui al lavoro...

Mentre Neji continuava a parlare Tenten sentì Ino che diceva guardando fuori dalla finestra...

Ino: Tenten per caso Neji ha inviato qualche auto a prenderci???

Tenten: (Disse distaccandosi leggermente dal telefono) Sì! Me lo sta dicendo in questo momento, ha mandato un’auto.

Ino: Beh qui fuori ce ne sono due, quindi non credo che siano entrambi da parte di Neji...

Tenten:COSA!

Neji che sentì la voce della SUA Tenten allarmata, disse...

Neji: Tenten cosa sta succedendo?..

Contemporaneamente squillò il cellulare di Tenten. Visto che lei era ancora al telefono rispose al suo posto Ino, leggendo il nome di Charlie la segretaria dell’ azienda ...

Ino: (Rispose guardando Tenten e le disse a voce bassa mettendo la mano sul microfono del cell) è Charlie, metto in viva voce (poi continuando rivolgendosi a Charilie) Dimmi Cherlie sono Ino Yamanaka, Tenten al momento è impegnata e non può rispondere puoi dire anche a me?

Charlie: Certo signorina Yamanaka, riguarda comunque anche lei. Vede non so ma dovrebbe essere già arrivata, i Signori Uchiah hanno preferito vista la situazione che si sta venendo a creare che fosse meglio venire a prendere sia lei sia la signorina Higurashi direttamente con un auto aziendale, per non crearvi ulteriori disagi. Vede è già arrivata?

Ino: Certo Charlie! E’ arrivata proprio in quest’istante. Vi ringraziamo per l’interessamento e aiuto che ci state dando

Charlie: Non si preoccupi signorina Yamanaka. Anzi i Signori si sono raccomandati molto di dirvi, che da questo momento in poi quest’auto vi verrà a prendere ed accompagnare tutti i giorni per arrivare al lavoro ,e qual’ora ne avreste bisogno potrete usufruirne anche in caso di esigenze personali.

Ino: WAUUU.... (Esclamò Ino incantata da tante attenzioni, per lei era un sogno)...

Charlie: Come ha detto?...

Ino: No! dicevo, va bene allora ci vediamo al lavoro ciao Charlie (Disse ricomponendosi)

Charlie: Va bene, arrivederla signorina Yamanka

Tenten era rimasta a sentire la telefonata in vivavoce. Quanta premura per due sconosciute li stava davvero cominciando a rivalutare come persone, nonostante la loro amica se li sarebbe potuta inimicare tutti, invece stava accadendo proprio il contrario. “Sakura sento che questa volta hai fatto centro” pensò.

Neji: Allora la macchina è arrivata?

Tenten: (Ridestandosi da quell’attimo) Sì!Sì! Proprio in questo momento...

Neji. Bene allora ti aspetto al lavoro. Credo che potrebbe andare bene fare così tutti i giorni che lavorerai qui, provvederò poi a tenerti lontana da queste attenzioni assurde se poi vuoi potrei anche farti finire il tirocineo prima in maniera tale che non dovrai lavorare più in questo luogo che al momento t’ imbarazza...

Tenten quasi non l’ho ascoltava più. Se davvero queste erano le sue scuse facevano schifo, ne doveva fare di strada per diventara un vero uomo a quell’essere viscido.

Tenten: Neji non c’era bisogno di tanto riguardo sapremo cavarcela ugualmente, ma non credo proprio che salirò su quell’auto.(Disse in maniera decisa)

Così staccò la telefonata. Prese le sue cose, le chiavi di casa e gli occhiali che ormai portavano anche lei ed Ino da quando era cominciata questa storia.

Ino: Beh!... allora  che si fa? Abbiamo due lussuose scalte.

Disse Ino finendo di darsi un’ultimo sguardo allo specchio e controllado la propria borsa. Tenten aveva uno sguardo deciso non sarebbe tornata indietro, il destino aveva messo Neji Hyuga sulla sua strada, ma le scelte per il suo futuro le faceva lei punto e basta.

Tenten: Non c’è bisogno di chiederlo, se gli Uchiah ci stanno tendendo la mano mi sembra logico accogliere l’aiuto datoci.

Ino: (Guardando la sua amica in maniera fiera) Sono orgogliosa di te Ten.

Così uscirono di casa e fecero una corsa dentro l’auto che le aveva raggiunte fino al portone, salirono e si avviarono al lavoro.

L’autista della macchina inviata da Neji conferò semplicemente allo Hyuga che le ragazze avevano preso un ulteriore auto venuta a prenderle per il medisimo motivo. Neji sentendo questo non potè far altro che stringere le mani in un pugno, facendo diventare le nocche bianche...

Neji: Maledetti Uchiah ... (Disse digrignando i denti)

 

*******

 

Ino e Tent erano sedute sul sedile posteriore dell’auto,  stavano vedendo come fuori dall’azienda i giornalisti aumentavano di numero...

Ino: Sempre peggio. Ora che sanno anche di te.

Tenten: Tra un pò non ci sarà più nulla da sapere, perchè tutto si calmerà

Yuki: Signorina Higurashi appena entrerete nell’azienda sarete scortate da una guardia, lì troverà un medico per controllarle il polso.

Tenten: Ma io sto bene posso lavorarci è solamente...

Yuki: Non si preoccupi è una semplice precauzione per tutelare la salute dei propri dipendenti...

Poi aggiunse..

Yuki: Anche il Signor No Akasuna ha insistito, quindi il signor. Uchiah si è sentito in obbligo visto anche che l’episodio è avvenuto durante l’orario lavorativo,   in fondo è per il bene della sua salute.

Tenten Rimase in silenzio annuendo semplicemente. Ancora una volta Sasori si era preoccupato per lei, “ma chi sei davvero tu?” pòensò a quel punto. Eppure i loro primi incontri non erano stati dei migliori invece ora stava riscoprendo una nuova persona, forse quello che era vero (è che non si può giudicare un libro solo dalla copertina...) Sorrise a quel pensiero, comunque quello che sapeva era che ogni volta che Sasori le rivolgesse delle attenzioni si sentiva sempre più vicina a lui, era come le aveva detto Shisui Uchiah? Che condividere un progetto lavorativo insieme era molto più personale di una notte passata insieme a quella persona? ... Così mentre la sua testa balenava in questi pensieri arrivarono finalmente al lavoro, perchè si sentiva così ansiosa di entrare per vedere il volto di Sasori???

La guardia messa a disposizione per le ragazze aprì la portiera e fece da schermo tra i giornalisti che continuavano a scattare foto e fare domande elle ragazze, così arrivarono all’interno dell’azienda. Itachi, Sasuke e Sasori erano appena arrivati seguiti poi dai due cugini Uchiah.

Shisui: Ten-chan! Cel’avete fatta ad arrivare sane e salve. Visto Itachi hanno fatto le brave bimbe e preso l’auto, vero signorina Higurashi nonchè futura signora Hyuga

Disse Shisui ridendo ella cosa ...

Tenten: Come siamo allegri signor stilista (disse con tono ironico), non fai ridere

Shisui: Beh non farà ridere la cosa in sè anche perchè già sembrava assurda di suo, ma l’articolo scritto è divertente cosa ne dici?

Tenten: Che potevano risparmiaserlo, sono un mucchio di cretinate, comunque...

Itachi: Signorina Higurashi!

Interruppe Itachi quella conversazione, portando l’attenzione sul polso ancora fasciato di lei.

Itachi: porta ancora la fasciatura al braccio. Sono sorpreso mi aveva detto che era una cosa da nulla, ma in questo momento noto addirittura che è più larga, le spiace se diamo una controllata gisto per precauzione (Disse Itachi continuando a firmare dei fogli che Charlie gli aveva dato).

Sasori era rimasto in silenzio tutto il tempo ma il suo sguardo era pieno di preoccupazione,  in fondo notò lo stesso per quanto riguardava gli altri presenti la stessa Charlie la guardò con circospezione.

Tenten: Va bene!

Itachi chiamò il dottore che nel frattempo era già arrivato dall’infermieria dell’azienda, quest’ultimo fece accomodare Tenten su di una poltrona dell’androne. Si sentiva leggermente osservata, ma vista la situazione non c’era bisogno di andare in infermieria così il medico le prese il polso ispezionandolo prima, lo mosse in tutti i suoi lati facendolo anche roteare...

Dottore: Le fa male al tatto o eseguendo i vari movimenti?

Tenten: No in nessuno di tutte e due i modi.

Il Dottore Fece un breve e piccola prissione sul polso e Tenten non potè che chiudere gli occhi e stringere la mascella pronunciando un lieve sibilo...Sasori sospirò guardando Itachi che l’aveva capito .  Lo Hyuga aveva esagerato e di parecchio non lo immaginava portato a fare determinate azioni, ma se le cose stavano così l’avrebbe tenuto sotto cotrollo, in fondo la Higurashi era pur sempre una sua dipendente e non si era fatto neanche sfuggire il tono duro e preoccupato dell’amico quando gli parlò dell’accaduto.

Il dottore disse...

Dottore: Ok! Ora diamo un pò un occhiata

Tenten, non avrebbe mai voluto mostrare il livido che si era formato ma ormai era tardi. Però non riusciva a capire perchè una cosa così brutta come il preoccuparsi per lei da parte del suo professore in quel momento la rendesse falice. Aveva in ogni caso paura che vedendo quell’enorme livido non la lasciasse lavorare.

Il dottore cominciò a levare la fasciatura fatta tre giorni fa e da lì si rivelò un livido che partiva dal polso e si era aspanso fino alla metà dell’avambraccio, la sua coloraziione era di un rossatro violaceo.

Dottore: Allora signorina Higurashi questa ecchimosi presenta una forma di contusione da urto o costrizione

Tenten non conosceva bene il gergo medico, ma sapeva come si era formato quel livido o ecchimosi come diceva il medico e questo le bastava...

Shisui: Wau! E’ una cosa pesante. Sicura che non ti faccia male

Tenten: Sì! Forse un pò quando porto la mano verso il basso o ai due lati ma oltre quello, non mi impedisce comunque di muoverlo bene per poter svelgere il mio lavoro.

Disse queste ultime parole guardando prima Sasori e poi Itachi, rimasti comunque abbastanza impressionati dalle dimensione del livido...

Itachi: (con aria pensierosa e seria disse) Questo lasciamolo dire al medico...

Dottore: Sì! Duque non c’è bisogno di allarmarsi molto. Vede la dimensione dell’ecchimosi è dovuta alla potenza dell’urto o della costrizione, quindi queste due possibilità hanno messo i muscoli a contatto sull’osso per molto tempo o comunque in maniera forte facendo in modo che qualche capillare in più si rompesse. Vede qui, la colorazione nelle zone centrale e laterali interne presentano una colorazione più scura in quanto sono quelle colpite per prime, lasciando poi che si espandesse tutta itorno. Comunque è normale che le faccia male almeno nei piccoli movimenti probabilmente il muscolo dopo l’accaduto avrà comunque subito una stiratura.

Tenten cominciò a preoccuparsi...

Dottore:Non si preoccupi signorina Higurashi (disse sorridendogli), potrà comunque continuare a svolgere la sua attività lavorativa e tutte quelle che interessano la sua vita, ma deve seguire le mie istruzioni scrupolosamente se vuole che il livido sparisca il prima possibile.

Tenten: Certamente lo farò..

Dottore: Allora prima di tutto ecco questo è un sacchetto con del ghiaccio che ha una funzione vasocostrittrice,farà in modo di assorbire l’ematoma che si è formato alla parte dei muscoli lo faccia rimanere sul polso almeno un 10minuti, dopodichè applichi questa crema per due volte al giorno che servirà per riassorbire il versamento superficiale che c’è stato. Per il resto il braccio è apposto nulla di preoccupante, un unica raccomandazione in questi 5/6 giorni di cura eviti di tirare su pesi eccessivi, giusto per far riprendere il muscolo dalla stiratura presa. Per il resto va bene così le auguro una buona giornata signorina.

Tenten: Grazie Dottore (gli disse grata per le sue attenzioni e cure)

Shisui: (Rivolgendosi al cugino e Sasori) Visto ragazzi! La nostra Tenten ha un braccio di ferro, brava ragazza (Continuò dandole una pacca sulla spalla)

Itachi: La ringrazio dottore eravamo preoccupati in quanto la fasciatura non faceva che espandersi (Disse guardando Tenten con rimprovero)

Sasori rimase in silenzio, ma lei percepiva il suo sospiro di sollievo eppure si sentiva così protetta nonostante la sua indifferenza era sempre lì per lei

Sasuke  in quel momento le rivolse anche lui un’ attenzione di sollievo dopo la preoccupazione, “Chissà se in quei giorni si stava preoccupando anche per Sakura” pensava Tenten, poi le disse...

Sasuke: Beh l’importante è che nonostante tutto tu stia bene (le disse con un tono di chi come gli altri sapeva dell’accaduto)

Tenten: Certo che sto bene non è successo nulla di grave, mi spiace avervi fatto preoccupare forse non avrei dovuto dare spettaccolo qui nell’androne dell’entrata, ma ero fuori di me in quel momento.

Tenten tirò un sospiro di sollievo quando vide che tutti presero le loro strade per cominciare a lavorare, odiava proprio stare  al centro dell’attenzione.

Sasori era stato per tutto il tempo in silenzio ma per lei il suo silenzio era solamente un affermazione, che per la seconda volta Sasori No Akasuna si era preoccupato per lei, parlando con il cuore.

Sasori: (precedendola per andare allo studio A disse) Sei proprio una testarda, so che ci tieni al lavorare, ma ricorda che il lavoro prevede anche che tu stia bene quindi non permetterti più di nascondere una questione del genere, per rispetto a me ad Itachi e a tutti che lavorano qui con te (Continua pensieroso) la testardaggine può portare alla stupidità, prenditi cura di te stessa.

Cominciò poi ad accellelare il passo così lei si affrettò cercando di stargli dietro in silenzio, incominciarono poi il loro lavoro.

 

*******

 

Sakura stava passeggiando nel giardino di casa ormai erano giorni che non riusciva a mettere piede fuori ma fortunatamente i fotografi non si addentravano fino a lì rimanendo solamente in centro. Si sedette sull’altalena e cominciò a sfogliare le foto sul profilo facebook di Sasuke.

Sì! Si sentiva una stolker ma … era l’unico modo per rivederlo anche solo per poco ,”era bellissimo” pensò, gli mancava così tanto.Si erano lasciati senza una vera spiegazione, ma solamente carichi di risentimento,lacrime e rabbia. Chi era colpevole di cosa? Eppure quel bacio così forzato di quella maledetta sera in quel momento lei lo stava solamente cercando ed era convinta che lo stesso valeva per lui, sapeva che quell’impeto così forte di rabbia l’aveva spinto ad allontanarsi da lei solamente perchè aveva paura di perderla, così aveva deciso di chiuderle il suo cuore per allontanarsi dal loro rapporto appena creatosi e per quanto riguardava lei era troppo sconvolta per tutto quello che era successo, ed in quel momento riusciva solamente a sentire le labbra morbide si Sasuke poggiate con forza su di lei quella sera “chissà se quella rimmarrà l’ultima volta che lo vedrò e sentirò così vicino?” Persa nei suoi pensieri sentì dei rumori che la riportarono alla reltà.Stava per fuggire di nuovo in casa quando ...

... : ciao … è da molto che non ci vediamo vero?

Quando lo vide Sakura rimase di sasso e pensò ... “ cosa … ci fa lui qui?” ...

Sakura: Sai? Come hai saputo che ero qui?

Sai: non fai entrare un vecchio amico? disse sorridendogli (era ancora più bella di come se la ricordava)

Sakura: si … ma non capisco cosa ci fai qui?

Sakura dal canto suo non si spiegava perché dopo tanto tempo si faceva di nuovo vivo, comunque lo fece entrare e si sedettero insieme sulla panchina del portico.

Sakura: allora cosa ci fai da queste parti?

Sai: bhe è inutile che ti menta ho visto cosa sta succedendo, le foto sui giornali., gli articoli ecc… volevo vedere come stavi tutto qui 

Sakura: le hai viste anche tu… (disse abbassando la testa con aria amareggiata)

Sai le prese il mento e le sollevò la testa: Sakura non hai nulla di cui vergognarti. Anzi pensa che sono stato anche un pò geloso di Sasuke Uchiah...

Sakura. Ah sì e perchè? Ti ricordo che ci siamo lasciati in malo modo , non mi hai più cercata nè chiesto di me, quindi come mai mi lusinghi dicendomi queste cose ( Disse con occhi lucidi)

Sai: Perchè anche se ci siamo lasciati, mi rendo conto che sono stato più stupido di quello che pensassi. Non ti ho cercata perchè mi sono vergognato io per primo del mio comportamento così sfrontato, ma anche se ormai ci eravamo separati definitamente... sei riuscita comunque a portare via con te una parte del mio cuore.(Disse con un piccolo sorriso malinconico)

Non sapendo neanche il perchè Sakura cominciò a piangere, ora che solamente una settimana fa Sasuke l’aveva incolpata per quelle foto e lasciata nel panico e sconforto più totale, il suo lavoro era andato a rotoli, i giornali avevano completato solamente la scena pietosa che si era venuta a costruire intorno a lei.

Questo la stava  assilando e schiacciando nel panico più profondo ormai, come se non bastessasse stava tirando dentro questo vortice anche le sue amiche Tenten ed Ino.

Quindi proprio in quel momento non poteva che continuare a piangere e non le importava o vergognava se stava accadendo d’avanti al suo EX era troppo sconvolta per riuscire a resistere un minuto di più... Fu in quel momento che Sai la strinse forte a sè. Sakura inizialmente rimase sorpresa ma non si mosse da quella posizione, Sai le disse ...

Sai: Non è stata colpa tua, sono sicuro che tu con il tuo cuore puro, non ti saresti mai approffittata di un’uomo, ma sei stata semplicemente un mezzo probabilmente chissà quale motivazione ci starà sotto questo scandalo...

Sakura: Suona un pò strano detto da te dopo tutto questo tempo, ma accetto le tue scuse, la verità è che tutta questa situazione mi sta uccidendo

Stranamente Sai cominciò ad  avvicinarsi a lei pericolosamente, per poi baciarla prima dolcemente e poi con più passione.

Sakura rimase allibita, non se lo sarebbe mai espettato un gesto del genere era impazzito o cosa? Lo spinse via pulendosi le labbra col la mano e poi lo schiaffeggiò

Sakura: che cazzo ti prende! Sei impazzito o cosa Sparisci se non vuoi che ti prenda a calci, non far più vedere quella tua faccia da idiota da queste parti. “ancora una volta sono stata una stupida ingenua” Pensò

Sai: Scusami! (Disse alzando le mani) Io sono stato preso dalle emozioni che in passato ci unirono, non volevo sconvolgerti

Sakura si limitò a dirgli ...

Sakura: Infatti, queste emozioni sono passate tra noi non c’è più nulla e non ci potrà mai essere nulla più, mi sono solamente lasciata prendere dalle tue parole confortanti come sempre sono un’ingenua, ma evidentemente sei scadente anche come amico. Adesso và via e non farti vedere più.

Sai ormai sconfortato aprì il cancelletto del giardino e uscì.

Sai: (mormorando) Scusami ancora una volta Sakura

Era ormai già voltato di spalle, ma un piccolo sorriso increspava le sue labbra.

Sakura si incamminò dentro casa, corse poi in camera sua gettandosi sul letto. Piangeva era stanca gli mancava Sasuke, le sue amiche, la sua vita era andata a puttane si sentiva persa in balia degli eventi odiava tutto questo.

Si alzò, basta ora! Basta nascondersi sarebbe tornata fanculo i giornalisti, fanculo i pettegolezzi era giunto il momento di riprendere in mano la sua vita. Non sarebbe rimasta ad aspettare...

 

******

Sai: (appena uscito dal giardino di casa di Sakura disse) allora le hai scattate?

Disse ad una ragazza che per tutto il tempo era rimasta nascosta a scattare foto

Ragazza: Sì!!! (Gli confermò, sorridendogli)

Sai: BENISSIMO!

Andarono così via soddisfatti ...

 

 

 

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Capitolo 22
*** Mettere Le Cose In Chiaro ***


Capitolo 22

 

Mettere le Cose In Chiaro

 

 

Itachi, Deidara e sasuke arrivarono in azienda nella sala riunioni dove li attendavano Neji con il padre accompagnati dal loro avvocato con tutti gli azionisti e investitori che appogiavano la loro idea, estorta in modo subdolo ed del tutto inappropriato.

Itachi anche se come sempre non lo dava a vedere era agitato. Certo in quei giorni lui il fratello insieme all’appoggio di Mirabashi Soigetzu investitore e azionista facente parte dell’azienda e fedele ormai agli Uchiah da molto tempo, avevano fatto un duro lavoro di convincimento con tutti quesgli azionisti ed investitori facendo pressione sull’ormai assodata autonomia della casa di moda Uchiah che entrata nei ranghi del bussness con il 39,5% delle azioni acquistate poteva garantire un crescente bilancio tra domanda ed offerta in piena indipendenza, ed era fiducioso che ognuno di quest’ultimi avrebbe votato per loro nonostante la campagna diffamatoria che avevano messo su gli Hyuga. Il maggiore dei fratelli Uchiah era più che sicuro che i membri presenti  alla votazioni non si sarebbero fatti gettare altro fumo negli occhi.

Itachi: buon giorno a tutti, possiamo dare inizio alla votazione.

Disse chiudendo la porta ed andandosi ad accomodare al prorprio posto.

 

*******

 

Sakura stava preparando la borsa per tornare a casa, non ne poteva più di stare ad spettare mentre tutti si davano da fare per lei.

Scese al piano di sotto per salutare tutti ma poi vide la nonna leggere i suoi soliti giornali di gossip, scosse la testa “ma come faceva a leggere quelle stupidaggini” pensò poi.

Ayako: Sakura ma cosa hai combinato??? ... Pensavo che ti piacesse il bel Sasuke Uchiah? ( gli domandò guardandola con aria di rimprovero)

Sakura non capì a cosa si riferisse ma poi la nonna gli mostrò il giornale con l’ennesima foto sua in prima pagina che ritraeva lei e SAI!!! …. Ma ….

Sakura basita s’infuriò totalmente, lei sapeva che SAI era solamente un STRONZO, SUBDOLO, EGOCENTROCO DI MERDA ...

Sakura: CHE STRONZO BASTARDO DI MERDA NON POSSO CREDERCI LO HA FATTO APPOSTA!!! (Esclamò ancora arrabita)

La nonna la gurardò stupita da quelle parole così forti e parecchio volgari, ma da lì capì che la sua dolce Saku.chan aveva davvero un cuore puro e che il bel’ Uchiah non coreva nessun pericolo. Sorrise felice per quella dichiarazione indiretta, continuò a leggere le sciocchezze dei quei giornali.

In quel preciso momento il cellulare della rosa squillò, lesse il nome Ino già sapeva il perché la stesse chiamando.

Sakura:PRONTO! (Rispose con il suo tono nervoso ed incazzato, per farle capire che sapeva ... )

Ino:CHE CAZZO COMBINI VUOI FORSE MORIRE?

Sakura spostò il telefono dall’orecchio per la foga con qui l’amica stava urlando poi disse ...

Sakura: Ino calmati è stato un bacio rubato!Di certo non avevo nessuna intenzione di baciare Sai! Si è presentato ieri a casa facendo l’amicone e poi mi ha baciato ma penso proprio che era tutto organizzato.

Ino sentendo la spiegazione dall’ amica si calmò ...

Ino:Bhè l’ ho immaginavo è sempre stato un viscido, spero solo che Sasuke capisca.

Sakura: Lo spero anche io, data già la situazione preesistente ma .. voi non dovreste essere a lavoro?

Ino: Bhe ... In realtà siamo uscite prima almeno io.A quanto pare la nuova collezione di Shisui ed Obito vanno un po' a rilento, sarà anche che sono tutti presi da questa questione della divisione tra le due aziende

Sakura: E Tenten? dove sta???

Ino:Lei è stata obbligata ad andarci.Come fotografa ufficiale al momento è nel pieno lavorativo.

Oggi gli Uchiah rilasceranno un’intervista sia per quanto riguarda il futuro dell’azienda, sia perchè Sasuke ha deciso di fare una dichiarazione per gli avvenimenti che ci sono stati in questi giorni, qui la situazione sta ritrovando un pò di normalità ma i giornalisti sono ancora in agguato per uno scoop quindi ha deciso di mettere le cose in chiaro. Ma Itachi ha vietato categoricamente di far entrare fotografi al di fuori del proprio staff, quindi Tenten ed il suo (prof) sono lì per qualche foto ufficiale.Sono sicura che sarà interessante (Disse con un tono malizioso), tu lo sai no che Sasuke non appare molto in TV figuriamoci a lasciarsi intervistare, se dovessi essere curiosa sappi che sarà data in diretta sul canale 83.

Sakura arrossì al pensiero di risentire la voce di Sasuke, erano settimane che non lo vedeva e sentiva e questo la faceva emozionare, anche se lo avrebbe visto solamente per uno schermo televisivo ...

Sakura: (Disse leggermente emozionata)Ok grazie per l’informazione, bhe ci sentiamo ragazze (disse salutando le amiche e staccando il cellulare)

Si sedette sul divano vicino alla nonna indirizzando la TV sul canale 83, poi guradò lo zaino che aveva preparato per il grande rientro ma forse ancora non era il caso di tornare, non voleva causare altri problemi né alle sua amiche ma soprattutto a Sasuke e alla sua famiglia.

Adesso più che mai dopo quello che le avevano raccontato Ino e Tenten Sasuke aveva deciso di prendere finalmente insieme al fratello in mano le redini dell’azienda, quindi per il momento si sentiva ancora più imbarazzata nel ritornare per rivederlo. In più sapeva che la famiglia Uchiah in queste settimane turbolente aveva aiutato le sue amche in ogni modo, quindi si domandava se fosse davvero tutto finito tra lei e Sasuke, forse questo dimostrava che le voleva ancora un po' di bene anche solo come amica, altrimenti perché prendersi tanto disturbo per delle persone che nonostante tutto lui non conosceva e che erano legate ad una persona che odiava? ... Dannata insucurezza che non smetteva di tormentarla la verità era che aveva PAURA nel caso lui DAVVERO non volesse più rivederla e che la respingesse per una seconda volta.

 

******

 

Mirabashi Soigetzu: Congratulazioni per la vittoria! ( Disse stringendo la mano sia a Itachi che a Sasuke con aria soddisfatta)

Itachi: ( stringendo la mano di rimando) Grazie a voi per il sostegno che ci avete dato!

Nel frattempo Neji si alzò dal suo posto ed era uscito dalla sala senza dire una parola, mentre il padre si fermò di fronte ad Itachi e gli porse la mano dicendo

Hizashi: Congratulazioni (disse stringendo forte la mano di Itachi)

Itachi non si fece intimorire da quel gesto ma anzi strinse anche lui la mano di quest’ultimo ...

Itachi: Grazie a voi abbiamo imparato molto da questa esperienza e ne faremo tesoro per il futuro ( Disse con un piccolo ghigno sul volto, che lasciava intendere tutto)

Uscì poi dall’ ufficio con il fratello e Deidara al seguito.

Deidara: ( scendendo le scale)hai visto la faccia che hanno fatto quando sono stati annunciati i risultati, scommetto che non se lo aspettavano ( disse facendo una risatina ripensando all’accaduto)

Itachi: bhe ci credo, penso che abbiano speso più tempo per montare lo scandalo su di te (rivolto al fratello) che per altro

Sasuke: già!

Itachi guardò ancora una volta il fratello, per poi dirgli ...

Itachi: Allora cosa intendi fare? ... Ne sei ancora coinvinto? ...

Sasuke: non capisco proprio a cosa ti riferisci.

Disse superando il fratello e Deidara scendendo infine all’entrata dell’azienda, in realtà sapeva perfettamente che parlava di Sakura e la dichiarazione per l’intervista.

Itaschi: Che testardo (disse scuotendo la testa)

Deidara: Senti chi ha parlato ( rivolto all’amico incrociando le braccia al petto) 

 

******

 

“Erano passate due ore da quando avevano cominciato a lavorare, erano usciti tutti e lei si era seduta alla scrivania per cominciare a selezionare le foto, quando d’un tratto Sasori le si avvicinò da dietro poggiando le mani sulla scrivania ...

Poteva sentire il suo respiro leggero che gli solleticava la nuca facendole venire i brividi lungo tutta la schiena ma, non lo fermò anzi di tutta risposta abbassò la testa di lato per fargli spazio, lui gli scostò i capelli su di un lato per cominciare a baciargli il collo le baciava ogni centimetro di pelle che riusciva a raggiungere per poi posarvi piccoli morsi che Tenten sentiva come un segno di eccitazzione forte, tutto quello per lei era una piacevole tortura.

Risalì delicatamente verso il suo orecchio

Sasori: Ti voglio ... Le sussurò all’ orecchio” ...

Ino:TENTEN!!!  (disse scuotendo l’amica che tentava di chiamare ormai da due minuti)

Tente: ehh … che … ( disse ridestandosi dai suoi pensieri poco casti e puri fatti poco prima)

Ino: si può sapere che ti prende?

Tenten era diventata paonazzo, non poteva dire alla sua amica cosa stava pensando, no decisamente no, allora si limitò a dirgli ...

Tenten: nulla studiavo (disse indicando il libro d’avanti a lei)

Ino: ( guardò il libro … poi l’amica) Sì! …. Punto primo è girato al rovescio ( disse mettendolo nella posizione coretta) punto secondo è aperto sull’indice, quindi ameno che tu non debba sapere a memoria solo i titoli dei capitoli suppongo che tu debba prendere la pagina e poi … c’è Sasori al telefono dice che è già da un po' che prova a chiamarti ma tu non rispondi

Tenten prese il cellulare effettivamente c’erano 3 chiamate persere

Ino parlandpo al telefono: devi scusarla Sasori ma oggi è nel modo dei sogni

Tenten prendendo il telefono da mano all’amica : ma che dici … pronto

Sasori: si può sapere che fine hai fatto?

Tenten: scusami … tentavo di studiare

Sasori: ok fa nulla ho bisogno di te qui pensi di riuscire a liberarti per le 4?

Tenten: Sì!!! Arrivo, dammi 5 minuti e sono lì.

Sasori: Bene! non fare tardi troverai la solita macchina ad aspettarti

Tenten: ok allora ci vediamo oggi ( mise giù il telefono) “ma perché sono così in ansia”

Ino: Tenten sei paonazzo (poi agiunse guardando l’amica con aria indagatrice) non è che ti stai innamorando?

Tenten: ma … ma…. Cosa ti salta in mente

Corse in camera sua chiudendosi la porta alle spalle, il cuore le batteva all’impazzata, non era che Ino aveva ragione? Che pasticcio ...

 

******

Sas’ ke era a prendere un caffè, leggendo e rileggendo il giornale di quella mattinata...

Sasuke: “Ci mancava solamente questa storia, ma chi sarebbe questo tizio?”... Fortunatamente conosceva la stampa, Sakura la sera del loro litigio era sotto shock, ma soprattutto non era tipo da fare cose del genere. In ogni caso se quel tipo gli fosse passato per le mani avrebbe dato lui ai giornalisti il più grande scoop scandalistico della loro vita (Strinse i pugni rivedendo quel bacio rubato).

Sapeva che quello che quelle che c’era stato tra lui e Sakura era vero ne era sicuro, aveva assoparato ogni centrimento della sua pelle e della sua anima. Quando quella sera si recò da lei in preda al panico totale era arrabiato e molto ma infondo non era stata solamente colpa sua, ed in quel momento lo aveva sentito come un tradimento. Ma l’impulso di sentirla, di prenderla tra le sue braccia era forte e sapeva che lo voleva anache lei, lo sentiva. Ma perchè ostinarsi a non cercarlo? Davvero non lo desiderva più davvero voleva che finisse? Era disposto a far sapere all’intero Giappone e non solo che quella ragazza era sua, ma anche che aveva fatto parte della sua vita  e ne faceva ancora  parte, almeno per lui.

In quel momento mentre continua a torturarsi tra questi pensieri che gli stringevano il cuore, entrò il fratello che chiese ad Alfred un ulteriore tazza di caffè accompagnata da dei macron alla frutta e delle tortine alla fragola...

Così mentre aspettava la sua richiesta fissava il fratelo con la sua faccia di  chi la sa lunga...

Itachi: Sei pronto per l’intervista di oggi?...

Sasuke: Certo! Perchè non dovrei esserlo? l’ho voluta io.

Itachi : Forse non drovrei impicciarmi ma sento che già sai che la mia supposizione è corretta. (Itachi ignorò l’occhiataccia che gli fece il fratello e continuò). Credo che entrambi siete stati tirati dentro questa storia per agire subdolamente verso gli Uchiah come già ti dissi, ma penso che questo tu lo avessi già capito. A quanto pare la tua delusione e testardaggine unite al tuo orgoglio hanno preso il sopravvento e l’hai lasciata solo per un forte impulso improvvisso, dettato probabilmente dal fatto che ti fossi sentito tradito.

Sasuke era oramai consapevole  che suo fratello capisse al volo le situazioni e sapesse decifrare le prsone che lo circondavano era una sua abilità naturale, ma lui non era così bravo a contrattaccare i suoi pensieri così contrastanti, era fin troppo orgogoglioso per poter fare un primo passo ed in più c’era da capire perchè Sakura avesse preferito allontarnarsi così tanto da lui, in fondo si erano lasciati senza sapere neanche le motivazioni l’uno dell’altro.

Itachi: Beh l’intervista è programmata per oggi alle 17.00, quindi preparati bene perchè dovrai dare credito anche al nome Uchiah, ma le questioni private possono anche rimanere tali per il momento decidi tu cosa fare.Sono sicuro che saprai come compotarti.

Itachi finito il proprio caffè andò via come al solito lasciandolo con mille interrogativi a pensare sul da farsi...

Sasuke: “Sakura Haruno, ma cosa mi hai fatto, chi sei davvero tu???”

Disse buttando la testa indietro tempestato da milla pensieri.

 

******

 

 

Tutto stava venendo preparato nell’ala dell’azienda ormai appartenente agli Uchiah dove vi era la zona per la sala stampa, quella sarebbe stata un giornata importante.

Era Cherlie al comando di tutto quello che riguardava sia la parte amministrativa sia quella delle pubbliche relazioni, e proprio in quel momento stava a capo dell’organizzazione dell’evento.Era importante voleva che fosse tutto perfetto, finalmente l’azienda Uchiah poteva essere libera da vincoli che non facevano altro che sfruttare il loro lavoro, ed era onorata di lavorare per loro.

Charlie: Mi raccomando che ci siano polotricine per tutti per ognuno un microfono collegate la sua accensione direttamente a noi in maniera tale da non far accalcare le voci in caso di domande, vogliamo il massimo della comodità, dimostriamo la nostra professionaliotà sin dall’inizio.

I posti sul palco riservati al Sig. Fugaku Uchiah, Shisui Uchiah ed Obito Uchiah vanno posizionati sul lato detro del leggio mentre per i Signori Sasuke ed Itachi Uchiah alla sinistra.Mi raccomando per quanto riguarda la parte fotografica...

Mentre Charlie continuava a dare direttive, improvvisamente comparve sulla porta Sasori No Akasuna con la sua macchina fotografica.

Sasori: Dicevi per le foto?  ...

Charlie: Grazie al cielo Sasori sei qui.Abbiamo bisogno assoluto di foto uffciali che rendano il più possibile l’evento ed i protagonisti,  tu sei il nostro fotografo ufficiale anzi al momento anche l’unico visto che i Signori non hanno voluto nessun fotografo al di fuori del nostro staff, sicuro che con il braccio vada tutto bene?... (Gli disse con un cipiglio di preoccupazione)

Sasori sorrise alle preoccupazione che Charlie gli aveva sempre mostrato anche dopo quello che era successo tra di loro, sapeva di averla fatta soffrire, ma la sua dolcezza ed i suoi sorrisi sapevano sempe metterlo di buon umore era sempre stata la creatura più pura e sincera di tutta la casa di moda.

Sasori: Sì! Non preoccuparti il medico mi ha levato la fasciatura dicendomi che avrei potuto ora svolgere il mio lavoro comodamente, affidandomi una crema in caso di dolori o fitte che sarebbero potute comparire.

Charlie sorrise, era stata davvero in pena dopo che aveva saputo dell’incidente, ma quando scoprì che la cosa era meno grave di quello che sembrava e che avrebbe tranquillamente ed in poco tempo potuto riprendere a lavorare è stato un sollievo per lei, ma un pò era contenta per la piccola punizione per quanto pericolosa che aveva avuto. Fece un piccolo ghigno interno al ricordo passato poi disse ...

Charlie: Ne sono veramente felice (gli sorrise nuovamente), quindi posso affidarmi a te, per quanto riguarda questo?!

Sasori pensava ancora che il suo animo sincero, misto al suo sorriso era stupendo, una creatura angelica la definiva si sentiva un pò in colpa per quello che aveva fatto ma lei da quella volta non smise mai di sorridergli e di trattarlo come un professionista, forse perchè conosceva la sua reputazione “come poteva non saperlo” pensò poi. Ma adesso basta perdersi in questi pensieri era il momento di lavorare.

Sasori: Certo che puoi contare su di me

In quel preciso momento entrò Tenten, e sia Sasori che Charlie si voltarono verso di lei

Sasori: Anzi noi! (disse con un piccolo sorriso)

Charlie: Signorina Tenten bene arrivata! Può sistemare pure le sue cose lì ( le disse indicandole un’ala della sala adibita a guardaroba)

Tenten: grazie Charlie ( sorrise andando a sistemare le sue cose dove le era stato indicato).

Tenten ancora non si era girata a guardarlo ma sapeva che la stava osservando sentiva il suo sguardo su di lei, questo le provocava sensazioni strane e in più la sua mente non l’aiutava nella cosa dati i pensieri in qui si perdeva in questo periodo.Alla fine fece un respiro profondo “ forza Tenten puoi farcela hai affrontato situazioni anche peggiori di questa” con questi pensieri si avviò verso di lui.Si trovava sul palco adibito per la conferenza che si sarebbe tenuta tra un paio d’ore, notò con piacere che non portava più la fasciatura al braccio quindi disse anche per smorzare quell’ansia che gli contorceva lo stomaco ...

Tenten: noto che stai meglio, mi fa piacere ( disse sorridendogli)

Sasori: Sì! Sai i primi soccorsi che mi hanno prestato sono stati fondamentali, Specialmente quando volevano lasciarmi lì a terra ( rise dicendo questo e continuando sistemare la sua macchina fotografica )

Tenten: ( facendo una risata sarcastica)  quanto siamo spiritosi quest’oggi professore

Sasori: ( rise) comunque invece di parlare tanto pivellina perché non mi sistemi  quei due faretti

Tenten fece quanto gli era stato detto, lavorarono in silenzio ancora per un po', poi Sasori disse ...

Sasori: Tenten, spostami quel pannello più a sinistra

Tenten: io non credo che sia una buona idea ( sapeva che la stava mettendo ancora una volta alla prova, se ne era accorta dallo sguardo che aveva, era lo stesso del primo giorno che aveva cominciato a lavorare per lui)

Sasori: Dici? vediamo se hai ragione, siediti lì ( le indicò una delle sedie situato sul palco)

Tenten. Perché?

Sasori: fai troppo domande, ho detto siediti!

Lei si sedette ma non capiva, poi vide che fece una foto di prova giusto per vedere se le luci funzionavano messe in quel modo, fu un attimo e … e proprio come la prima volta che gli scattò una foto sentiva che una piccola parte di lei gli veniva portata via da quel l’uomo così enigmatico ed indecifrabile.

Sasori: avevi ragione, brava novellina stai imparando ( le scompigliò i capelli sorridendogli)

Tenten sentì dei piacevoli brividi lungo tutto il corpo per quel semplice e breve contatto “ ma che ti sta succedendo Tenten?”, in quel momento videro entrare tutta la famiglia Uchiah al completo, Itachi si avvicinò a Sasori.

Itachi: hai sistemato tutto?

Sasori: avevi dubbi?

Itachi: certo che no, era più una domanda retorica

Alla fine si sistemarono tutti sul palco Itahi chiamò Charlie : tra qualche minuto cominceremo la conferenza comincia a fare entrare i giornalisti

Charlie: si signor Uchiah.

I giornalisti provvisti di tesserino cominciarono ad entrare e accomodarsi ognuno al proprio posto, ma nessun fotografo di sorta era presente Itachi aveva richiesto categoricamente di non avere nussuno all’infuori di Sasori ed il suo staff, non voleva che qualcuno potesse approfittarne com’era successo nelle ultime settimane una volta che la sala fu riempita si diede inizio all’intervista.

Una volta che tutti si furono sistemati al proprio posto, e la sala si fu completamente riempita Itachi si sistemò dietro al leggio posizionato lì apposta per l’occasione e cominciò la prima parte del discorso che doveva tenere col fratello.

Itachi: buona sera a tutti! Come prima cosa vorrei ringraziare tutti per aver accettato l’invito a questa conferenza.

Sono passati ormai 5 anni da quando abbiamo intrapreso questa strada e non nego che ci sono stati periodi difficili, ma questi non ci hanno fermato anzi ci hanno dato lo stimolo per continuare e portare in alto il nome della nostra famiglia . L’azienda sta cambiando si è adeguata ai tempi grazie anche alla professionalità di tutti coloro che collaborano ogni giorno con noi e alla fiducia che oggi ci hanno dimostrato i nostri azionisti posso dire con fermezza che la  FashionStyleDirection Uchiha da oggi  camminerà con le proprie gambe.

Sì!Finalmente dopo un lungo lavoro, siamo riusciti a dividere il nostro nome da quello degli Hyuga ma oggi con  un pizzico di presunzione posso dirvi che la nostra è una realtà apprezzata in tutto il mondo, da adesso la nostra sfida sarà quella di continuare nel percorso di crescita e di sviluppo sia per il nostro straordinario personale, che per i prodotti da noi offerti. Bene, vi ringraziamo ancora per la vostra presenza e ora vi lascio ad una dichiarazione da parte di mio fratello Sasuke Uchiah.

Itachi concluse il discoro lasciando il posto al fratello.

Sasuke si avvicinò al leggio, anche se non lo dava a vedere era nervoso non era abituato a queste cose, fece un respiro profondo e poi cominciò a parlare ...

Sasuke: Buona sera a tutti! Vi ringrazio per essere qui.

Nonostante sono anni che accompagno mio fratello Itachi nel lavoro di Amministratore Delegato, ma questo fin ora è stato solamente come nome e non in maniera pratica. So che siete informati sul fatto che io non sia mai apparso nelle interviste o dichiarazioni o qualche comparsata in TV, ma questo solamente perchè ancora non avevo capito l’importanza del mio ruolo in questa azienda nata dal sudore e la forza di volontà di tutte le persone che ci lavorano, e sono lieto di esserne diventato anche io parte attiva e di essere finalmente al mio posto.

Come tutti saprete  stiamo uscendo ora da un lungo periodo di pressioni per quanto riguarda la scissione tra l azienda Uchiah e quella Hyuga, so che si è fatto un gran parlare del mio rapporto con la  signorina Haruno in quanto EX Avvocato dei nostri avversari, ma sappiate che tutto quello che stato pubblicato fin ora è stato fatto con leggerenza ed una grande mancanza di rispetto nei miei confronti, della mia famiglia ma soprattutto nei confronti della preacy della Signorina Haruno. Sappiate che sono qui per affermare che è vero! Sia io che lei siamo stati molto legati l’uno a latra ma di certo non è stato un rapporto architettato per portare danni all’azienda, ma è stato creato da qualcosa in cui ognuno di voi almeno una volta nella vita è inciampato, (Disse con un lieve rossore alle guancie) purtroppo tutto questo non ha portato altro che guai e per chi lo chiedesse NO! Al momento io e la Signorina Haruno non abbiamo più contatti ...

Un giornalista alzò la mano volendo prendere la parola, così Charlie accese il suo microfono

Sasuke: Prego ...

Giornalista: Buanasera Annabelle White della rivista Shukan Josei. La ragazza è completamente scomparsa per settimane, le sue amiche non hanno mai voluto rilasciare nessuna dichiarazione e poi... ci ritroviamo un nuovo articolo di un giornale locale che riprende la Signorina Haruno in un dolce bacio con qualcun’ altro ha qualcosa da dichiarare?

Charlie appena finita la domanda spense il microfono in maniera tale da bloccare qualsiasi domanda ancora o sovrastare la voce di Sasuke.

Sasuke: Bene! E’ più di una domanda (Disse con un lieve sorriso), ma comunque cercherò di risponderle in maniera coincisa e precisa. Per quanto riguarda la prima domanda il fatto che Sakura Haruno sia scomparsa (Ci pensò un’attimo su), le chiedo di immergersi nei suoi panni, provi a realizzare di vedere se stessa in un momento privato con un uomo che fino a ieri conosceva come una persona del tutto estranea ad un mondo così pieno di pettegolezzi e popolarità, e quando lo scopre si vede un bel giorno sommersa di flash e domande, le piacerebbe?

Rimasta alzata fino a quel momento, abbassò lo sguardo diventando completamente rossa ... Sasuke continuò ...

Sasuke: Per rispondere alla seconda domanda, trovo che cercare di estorcere informazioni alle sue amiche più vicine sia stata una mossa subdola, e poi l’ha detto stesso lei sono le sue amiche cosa credevate di ricavarne, le amiche si stostengono tra di loro. Per quanto riguarda la fotografia messa sull’edizione locale ...

Sasuke spostò il viso di lato prendendosi un’ attimo .... Itachi lo notò e stava per far terminare la conferenza quando Sasuke riprese a parlare ...

Sasuke: Non so proprio chi sia questa persona, per quello che mi riguarda queste come ho detto prima sono quel tipo di domande che invadono la preavacy di una persona e quindi si tende a dire No Comment, quindi si ritenga fortunata se l’ ho risposto. (Disse con un lieve sorriso)

Itachi guardava Sasuke con orgoglio, il suo fratellino era maturato e tanto e chissà che c’ entrasse per mezzo proprio questa misteriosa ragazza ...

Un ulteriore giornalista chiese la parola alzando la mano ...Charlie guardando l’orologio vide che le due ore erano passate, quindi aspettò un segnale da parte degli Uchiah per sapere se doveva o meno accendere il microfono per un’ ulteriore domanda. Sasuke fece segno a Charlie di accenderlo e così lei fece ...

Giornalista: Annie White del giornale Josei Jishin Cosa dice della presenza della signorina Tenten Higurashi tra le amicizie Della (signorina) Sakura Haruno? Non crede che sia un pò sospetto?

Charlie spense il microfono della giornalista. Non era sfuggito neanche a lei quel tono superbo e sarcastico che la ragazza aveva usato per fare la domanda.

Sasuke non riusciva a vedere bene quella ragazza tanto arrogante, quando alla sua domanda posta in quella maniera fece rimanere tutti di sasso, si voltò verso Tenten che al momento si trovava alla sua sinistra per fotografarlo, ma sentendo il proprio nome quest’ultima si bloccò per un’ attimo, così Sasuke stringendo i pugni disse ...

Sasuke: Signorina? ...

Annie: Annie, mi chiamo Annie White del ...

Charlie riaccese il suo microfono giusto il tempo per farla rispondere ... ma Sasuke proseguì per lei ...

Sasuke: Del giornale Josei Jishin, l’ho sentita solamente non riesco a vederla può alzarsi, sa tra persone ci si guarda negli occhi ...

Così la ragazza si alzò con uno sguardo duro e altezzoso ...

Sasuke: Devo ammettere che mi ha colto di sorpresa, non mi aspettavo una domanda su di una persona a me sconosciuta.

Annie: Beh a me non sembra che le sia sconosciuta visto che sta lavorando qui a braccetto con il Signor Sasori No Akasuna come tirocinante ...

Disse dopo che Charlie le riaccese il microfono e continuò fin quando quel dibattito non si sarebbe concluso ...

Sasuke: Certamente il Signor No Akasuna è il nostro fotografo e il suo lavoro è impeccabile, quindi visto che la nostra tirocinante studia fotografia può aver fatto solamente un’ ottima scelta. In ogni caso questo non vuol dire che perchè lavori con noi io la conosca a tal punto da chiederle se agito o meno a fovore degli Hyuga, quindi se sapesse qualcosa sull’accaduto appunto.

Annie: Beh... visto che è qui per le foto perchè non chiederlo direttamente alla futura sposa Hyuga? (Disse con un tono ancora più sprezzante)

Sasuke: Trovo il suo modo di parlare molto irritante de inopportuno. In ogni caso al momento la Signorina Higurashi sta compiendo i propri compiti e come ho già risposto precedentemente, se non l’ha fatto prima non risponderà neanche ora sulle domande poste fin ora.

Annie White provò a riprendere la parola per dire la sua e continuare a punzecchiare l’Uchiah, ma Charlie prontamente le spense il microfono definitivamente.

Sasuke:Colgo quest’occasione per dire di  usare le parole con cautela, se dovessero uscire fake news  diffamatorie sulla signorina Sakura Haruno o sulle sue amiche come ho potuto constatare in questi giorni non esiterò a chiedere il giusto risarcimento.

Così Sasuke spense il proprio microfono e tutti scesero dal palco, mentre i giornalisti uscivano dallla parte opposta. Itachi si avvicinò al fratello e gli mise una mano sulla spalla

Itachi:Sei stato davvero bravo!

Poi si avvicinò a Charlie che esausta sprofondò un attimo su di una sedia, appena vide Itachi si rialzò, ma quest’ultimo la fermò ...

Itachi: (Le sorrise e disse) Ottimo lavoro Charlie, sei stata bravissima nella preparazione ed allestimento e hai fatto la cosa giusta tenendo sotto controllo quella messinscena che stava tirando su quella giornalista, quindi brava meriti proprio un pò di riposo ... Così si avviò anche lui all’uscita e Charlie sorrise a quelle parole

 

*******

 

Ormai errano andati via tutti, Tenten e Sasori erano rimasti soli a sistemare tutte le luci che avevano posizionato in precedenza.Non le piaceva restare sola con lui non sapeva perché le creava uno stato d’ ansia e poi per tutto il tempo del discorso di Itachi e Sasuke non aveva fatto altro che guardarlo,tranne quando quella squallida giornalista l’aveva tirata in mezzo, comunque... lasciò perdere quella stupida e constatò che osservava il suo professore anche in questo momento. “Cavolo ma cosa le prendeva” pensò, anche se doveva ammetterlo era bello, spalle larghe, fisico asciutto, poteva vedere i muscoli che si contraevano ad ogni suo movimento e poi quei capelli così rossi e sfrangiati che gli ricadevano sul viso mentre era concentrato a togliere dei cavi, e poi sembravano morbidi come la seta avrebbe voluto toccarli, si morse un labbro ai tanti pensieri molto ma mooolto osceni che cominciarono a correrle nella testa, che non si rese neanche conto che il rosso le si era avvicinato

Sasori: ma si può sapere a che pensi? (Disse scopigliandole i capelli)

Tenten: eeehhh … cosa? Ecco io mi vergogno un pò a dirlo ...

Sasori: Beh.. .Se non lo vuoi fare non ti costringerò (Disse coinciso)

Tenten: No! Ecco ... E’ una cosa che vorrei fare, ma riguarda te...

Fu in quel momento che Sasori l’ osservò incuriosito e si avvicinò nuvamente e lentamente a lei ...

Sasori: (Con uno sguardo profondo disse) Allora sentiamo sono tutt’orecchi ...

Tenten indietreggiò d’istinto era intimidita e distratta da quegli occhi magnetici, ma non poteva restistere a quel desiderio ...

Tenten: Ecco .... non ridere però ...

Sasori: Ora mi fai paura (disse sconcertato), cosa è? ...

Tenten prese coraggio e disse ...

Tenten: Ecco ... Sono i tuoi capelli ... ho amato i tuoi capelli dal primo momento che ti ho visto, mi hanno colpito e volevo chiederti di toccarli ...

Sasori rimase stupito da quelle parole, poi con un piccolo sorriso acconsentì a quella richiesta.

Tenten cominciò ad accarezzarlo dalle punte e senti i capelli scivolargli dalle mani come fossero seta “proprio come immaginavo” pensò, poi risalì le mani da dietro la nuca, erano bellissimi. Si mosse quasi per istinto voleva continuare quel tragitto così morbido e suadente per farlo dovette alzarsi sulle punte e quando si rese conto che oramai era arrivata al limite Sasori aprì i suoi occhi magnetici, lei presa di sorpresa rischiò di cadere all’idietro se Sasori non l’vesse tenuta forte a sé, lasciando che i loro corpi e il viso si avvicinarono di molto. Restarono così immersi nello sguardo di ognuno e non si mossero per un pò rimanendo in silenzio.

Sasori: Potevi farti male e non voglio di certo che questo accada ...

Tenten continuava a guardarlo e sentire la sua voce così profonda prendere un tono rauco, questo la spinse a rialzarsi sulle punte per chiudere quella distanza che c’era tra le loro labbra.

Un bacio lieve e dolce che durò fin troppo poco per Tenten, si ritrassero entrambi subito

Tenten imbarazza ai massimi livelli disse ...

Tenten: Scusami, davvero Scusami io non dovevo, ecco è che... sono nervosa, la situazione mi ha preso la mano, scusami ancora ...

Sasori le mise le mani sulle spalle ...

Sasori: Tenten, basta così, stai calma. Facciamo che non è successo nulla, sai anche io mi sono un pò lasciato andare anche perchè devo ammetterlo sei bellissima (Disse con un dolce sorriso), sei una gran lavoratrice con tanti progetti e sogni, ma ora tu pensa solamente a concentrarti sul lavoro.Non mi sono offeso e non ti ho scacciata perchè non provassi piacere al quel contatto, solamente non lasciamo che il rapporto di lavoro possa confonderci le idee. Ricorda sei una mia dipendente quindi non fraintendere, i momenti che passiamo insieme sono solamente lavorativi.

Tenten si sentì spiazzata come se il proprio cuore si fosse spezzato, ma sapeva che Sasori aveva ragione l’avevano stabilito sin dal principio e la sua etica era molto alta, quindi abbassò la testa con un rossore alle guancie molto evidente ed in imbarazzo disse...

Tenten: Hai perfettamente ragione, mi spiace di aver superato quel limite.

Sasori: Non fa nulla ... (Disse con la massima tranquillità)

Tenten sentì come una forte fitta al cuore “Che diamine, maledetta me” una lacrima cominciava a scenderle sul viso ancora chinato così disse ..

Tenten: Sasori io devo andare un minuto in bagno prima di andare via (Disse con molta disinvoltura, più di quello che immaginasse)

Sasori: Va bene và pure finisco io qui, fa con comodo

Così Tenten cominciò ad allontanarsi con molta calma, ma una volta uscita fuori corse fino al bagno chiuse la porte e cominciò a dar sfogo alle proprie emozioni.

 “ COSA HO FATTO ????”

 

******

 

Non poteva credere a quello che aveva appena visto, com’era potuto succedere una cosa del genere,  la SUA dolce Tenten tra le braccia di quel don Giovanni da strapazzo per la rabbia dette un calcio al cestino della carta straccia, facendolo cadere rumorosamente per terra. Neji era fuori di se, scese le scale percorrendo il viale all’esterno dell’azienda arrivando all’auto che lo attendeva, stringeva con forza facendosi sanguinare la mano un mazzo di rose che le aveva comprato per far pace ma quello che vide una volta arrivato lì lo aveva lasciato del tutto sotto schcok .

L’autista vedendo la mano del suo datore di lavoro sanguinate chiese : tutto bene signorino Hyuga ? (porgendogli un fazzoletto) non aspettiamo la signorina Higurashi?

Neji gettando i fiori a terra e fulminando col lo sguardo il suo autista solo per aver pronunciato il suo nome : NO! andiamo ( disse in fine salendo in auto e fasciandosi la mano col fazzoletto che gli era stato dato dall’autista)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                           

 

 

 

 

 

 

 

 


       

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Capitolo 23
*** LA FESTA ***


Capitolo 23

 

LA FESTA

 

 

Appena rientrò a casa trovò la bionda coinquilina che leggeva il solito giornale di moda, Ino vide l’espressione di Tenten era quasi incredula e non diceva una parola cosa al quando strana per la castana, tutti i suoi movimenti erano meccanici alla fine fu Ino ad interrompere  quel silenzio assurdo.

Ino: allora com’è andata la conferenza?

Tenten: (ridestatasi dai suoi pensieri ma ancora in stato confusionale) eeehhh… non ho capito?

Ino: ma si può sapere che hai? Ti ho chiesto com’è andata la conferenza?! ...

Tenten: aaaahhhh … bene!!! (disse infine chiudendosi in camera sua e gettandosi sul letto)

Non ci credeva neanche lei al gesto sconsiderato che aveva fatto ma come gli era saltato in testa, si sfiorò le labbra col la punta delle dita, doveva ammettere che il rosso ci sapeva proprio fare, con un semplice bacio era riuscito a fargli provare cose che fino a quel momento non aveva mai provato come se non avesse mai realmente baciato qualcuno.Tanti brividi di piacere le percorrevano il corpo ripensando a quell’ attimo e le sue mani cominciarono a muoversi da sole, prima toccarono le labbra poi il corpo ed infine ... in quel momento entrò l’amica in camera col telefono in mano ...

Ino: Saku-chan non so davvero cosa le sia preso.Sì ti dico che è più strana del solito ...

Tenten: si può sapere di chi parlate? (Disse con tono infastidito perchè Ino stava parlando come se lei non fosse lì ...)

Ino: Di te! di chi altro sei entrata come uno zombie in trance

Tenten guardò la sua amica, poi si mise seduta sul letto a gambe incrociate pensando di dirglielo, tanto lo avrebbero scoperto comunque quindi sarebbe stato inutile tenerglielo nascosto.

Tenten: Ragazze vi devo parlare, penso di aver fatto una cazzata!!!

Ino si sedette sulla poltrona posta lì vicino: Saku ti metto in viva voce Tenten sta per farci una rivelazione mega importante? (Concluse con tono impaziente)

Sakura da telefono si mise in completo ascolto: parla Ten ti sento forte e chiaro ...

Tenten fece un respiro profondo e disse ...

Tenten: io … non so cosa mi sia venuto in mente ma … l’ ho baciato! (disse alla fine tutto d’un fiato)

Ino capendo a chi si riferisse: COOOOSAAAAAA??? !

Sakura in realtà non capiva di chi parlasse e quindi chiese...

Sakura: ma chi?

Ino: Saku-chan per esser un avvocato sei molto tarda, secondo te chi ma lui no, Sasori… “il Professore” (poi aggiunse con un tono malizioso) e com’è stato?

Tenten: (arrossendo fino alla punta dei capelli) bhe penso che non abbia mai provato nulla di simile! ... Inizialmente è stato dolce e puro poi tutto si è intensificato ... E’ davvero e dico davvero seducente

Sakura: Beh mi avrebbe stupito il contrario ... (Disse ridendo) ..

Sakura: ma lui che ha fatto?

Tenten: inizialmente ha risposto ma poi … (si rabbuì) … ha fermato tutto, insomma non sembrava infastidito ma l’etica sul lavoro per lui è molto importante almeno per quanto riguarda il nostro rapporto di fotografo ed aiutante, era una cosa che mettemmo in chiaro sin dal principio ed ora mi sento una stupida, perchè sono stata io a volerlo ... (Disse concludendo ed una lacrima cominciò a scendere sul viso)

Ino: Giusto mai farlo con il tuo capo ...

Sakura: Ino in quanto a consolazione fai schifo ... (Disse con tono deciso)

Sakura anche se non poteva vederla sapeva che Tenten probanilmente stava soffrendo, lei non era facile da sedurre.Gli uomini l’avevano sempre infastidita specie perchè da quando si fidanzò con Neji cercava sempre di tenerli lontano, ma normalmente non era il tipo da andarli a cercare. Probabilmente in questo momento stava provando un sentimento a lei del tutto sconosciuto e provarlo per una persona con la quale lavori e vedi tutti i giorni è un bel problema in particolare se ti ha respinta ...

Sakura: Ten! Sasori non ha del tutto torto.Voi due lavorate insieme e poi ricorda che se ti ha proposto di lavorare con lui è per darti la possibilità di realizzare il tuo sogno di avere il master lì in America, quindi magari anche lui prova delle cose che per un tipo come Sasori sono del tutto sconosciute, ma non può o vuole mettere in pratica prorpio per non limitare le tue scelte ... Capisci ...?!

Tenten sapeva che la sua Saku-chan aveva sempre detto giusto su tutto ed in fondo non poteva non pensare che per quanto sentiva di provare qualcosa per Sasori avevano fatto un’accordo sin dal principio ... Poi un giorno chissà non voleva porsi limiti ...

Tenten: Sai Saku mi sa che hai come sempre ragione, devo prenderla come viene, maglio così. Anche se in realtà dopo quello che ho fatto sarà strano già da domani …. Perlomeno per me ...

Sakura ed Ino risero all’affermazione di Tenten ...

Sakura/Ino: ahahaahaha ... E ci credo comunque e un bel pezzo di manzo ...

Tenten arrossì protamente a quei risolini ed affermazione ...

Tenten: Direi di sì! ( Disse nascondendosi il viso tra i cuscini)

 

******

 

Ino e Tenten arrivarono in azienda fortunatamente la ressa dei giornalisti era diminuita dopo la conferenza stampa di ieri, anche se in giro c’ era ancora qualche paparazzo pronto per fare qualche strano scoop, così l’ingresso era ancora sotto controllo dalle guardie e loro avevano ancora a disposizione la macchina. Le due ragazze scesero dall’auto e Tenten si voltò a salutare l’autista ...

Tenten: ciao Yuki (disse sorridendo e salutandolo con la mano)

Yuki: buona giornata signorine (si limitò a fare un piccolo inchino in segno di saluto)

Quando entrarono la castana lo vide all’ingresso con una delle solite modelle che gli ronzavano intorno, lei gli stingeva il braccio e gli carezzava la schiena parlandogli all’orecchio lui si limitava a sorriderle Tenten pensò

” che gli starà dicendo di così interessante, avrà il QI di un bradipo lobotomizzato”

La modella fu scossa da quello che stava facendo dall’arrivo d’ Itachi che disse ...

Itachi: Tu no dovresti essere in sala prove? (disse con uno sguardo di rimprovero)

Modella: (staccandosi dal braccio del rosso si affretto a dire) vado subito. Ciao Sasori (Concluse voltandosi)

Tenten: (facendole il verso) ciao Sasori

Ino: Ten tieniti se non vuoi che ti sgamino tutti...

Una mano scompigliò i capelli della castana, alzò la testa più per disperazione che per vedere chi fosse. Ormai da quando era li tutte le mattine la salutava in quel modo ...

Tenten: Buongiorno signor stilista

Shisui: Buongiorno novellina, come va?

Tenten: non mi lamento, anche se ormai il mio lavoro si è limitato a fotografare 3 modelli al giorno visto che qualcuno non si muove a fare il suo (disse con tono sarcastico riferendosi al suo blocco di inspirazione)

Shisui:Ah Sì! Mi domando proprio chi sia questa persona? (Disse grattandosi il mento)

Itaschi: ti conviene muoverti se vuoi mantenere il tuo ruolo da stilista in questa azienda invece di scherzare (Disse incrociando le braccia al petto)

Shisui: ma dai cuginetto non fare quella faccia oggi è un grande giorno.Oggi è il primo giorno che non abbiamo più gli Hyuja attaccati alle chiappe (Disse sorridendo)

Tenten: già quasi dimenticavo congratulazioni Capo

Itachi: ( Guardandola stranito) non chiamarmi capo

Tenten: ok capo!

Itachi rivolto a Sasori: ma è sempre così irritante ed indisciplinata?

Sasori: anche peggio! ... (disse guardandola con un sorrisetto sarcastico)

Tenten abbassò lo sguardo, non riusciva a guardarlo senza ripensare al loro bacio Shisui interruppe il silenzio ...

Shisui: Approposito Ten-chan questi sono per te e Ino con il terzo potete invitare chi volete (gli porse tre inviti)

Tenten: cosa sono?

Shisui: Inviti per il gala di stasera, a Villa Uchia. Daremo una festa per la scissione delle aziende

Tenten: Ok grazie (pensando) “invitare chi voglio ehhh ...” poi prima che Shisui andasse via gli corse dietro fermandolo

Shisui: Che c’è ancora (Disse alzando la testa al cielo per l’esasperazione)

Tenten: Avrei bisogno di un piccolo favore (gli fece segno di avvicinarsi e gli disse una cosa all’orecchio)

Shisui: (sospirando) Non credi di stare esagerando piccoletta?

Tenten: Ti pregoooo

Shisui: Ok! Ok! vedo cosa posso fare

Tenten: (abbracciandolo) Grazie!

Alla fine raggiunse Sasori per cominciare a la vorare, mentre si avviavano allo studio lui si voltò verso di lei e gli disse

Sasori: certo che tu ci provi con tutti

Tenten: e anche se fosse a te che importa? sei forse geloso? (disse sorpassandolo)

Sasori: (le si avvicinò alzandole il mento e disse) Mai!

E alla fine entrò nello studio cominciando a sistemare tutto, Tenten lo seguì...

 

******

 

Aveva visto la sua ragazza ancora una volta tra le braccia di un altro uomo, con un moto di rabbia sbattè a terra tutto quello che aveva sulla scrivania, com’era possibile che quei Dannati Uchiah riuscissero ad avere sempre tutto prima l’azienda e ora volevano portargli via anche l’unica persona che contava veramente per lui. Neji odiava gli Uchiah e tutti coloro che gli stavano accanto, per quanto lo riguardavano erano stati anche fin troppo fortunati, loro avevano tutto erano belli ricchi famosi, avevano amici e tutte le ragazze che riuscivano a desiderare e non riusciva a capire perché dovevano predergli anche quello che gli apparteneva.

Prese dalla tasca l’anello che Tenten gli aveva praticamente lanciato contro e ricordò la prima volta che l’aveva incontrata.

 

Inizio Flash Bake

 

Era andato a trovare sua nonna in ospedale, quando entrò nella stanza la vide seduta accanto al letto di sua nonna.

Miho: Neji caro ben tornato, lei e Tenten viene sempre a farmi compagnia, legge per me, Tenten lui è mio nipote di cui ti parlavo

Lei si alzò dalla sedia e sorridendogli gli porse la mano ...

Tenten: piacere di conoscerti. (Gli sorrise) tua nonna mi ha tanto parlato di te

Neji: ( prese prendendole la mano) il piacere è mio

Dopo quella volta si incontrarono tante altre e gli raccontò che la madre era morta in quell’ospedale e d’allora aveva deciso di fare volontariato per stare vicino alle persone che ne avevano bisogno.

 

Fine Flash Bake

 

La sua piccola dolce Tenten era sempre pronta a sacrificarsi per gli altri, era il suo punto fermo in quell’oscurità ...

NO! Non se la sarebbe fatta portare via se non poteva averla lui, non l’avrebbe avuta nessun altro.

 

******

 

“Finalmente di nuovo a casa” pensò ,appena aprì la porta  non riuscì a mettere piede in casa perchè Tenten le saltò al collo ...

Tenten: Saku-chan finalmente sei tornata mi sei mancata tantissimoooo!

Ino si unì all’abbraccio: anche a me sei mancata.

Sakura: ragazze mi strozzate

Alla fine riuscì ad entrare in casa anche se le sue amiche nn la lasciarono un secondo, poi si sedettero a tavolo e cominciarono a chiacchierare.

Sakura: allora Tenten già ti stai dando da fare a quanto pare (disse con l’aria di chi la sa lunga)

La castana di tutta risposta arrossì ...

Tenten: ma cosa dici?! E’ stato solo un bacio punto e poi già ha detto che non ci può essere nulla tra di noi

Ino: bhè ora no ma poi … uno che ne sa in fondo il tuo stage dura un anno, in ogni caso tu non demordere. Passando ad altro Sakura c’è una sorpresa per te

Sakura: che sorpresa? (Disse incuriosita)

Ino e Tenten la portarono verso la sua camera e una volta aperta la porta la rosa vide una scatola poggiata sul letto con un biglietto sopra, lei si avvicinò prese la busta col biglietto e lesse...

Sakura: Gran Soirée a Villa Uchiah! Aprì la scatola e ne tirò fuori un abito da gala... Era bellissimo di raso puro color azzurro, il corpetto aveva uno scollo a cuore con le bretelline che ricadevano sulle braccia in chiffon, la gonna scendeva larga ma senza essere eccessiva. In fondo alla scatola c’ erano un paio di scarpe con tacco 12 che chiudevano le dita con un laccetto e lasciavano scoperto il piede fino a chiudersi con un cinturino alla caviglia di un color bianco.

Sakura: voi siete pazze!!!

Ino: pechè sarebbe un ottima occasione per far pace, già mi immagino la scena. Tu entri in quel salone enorme pieno di persone ... ti guardi intorno lo cerchi con lo sguardo e poi …

Tenten e Sakura: Ino basta film (poi Tenten proseguì) anche se Ino ha ragione Sakura pensa è un’occasione perfetta per rivederlo vi siete lasciati senza neanche sapere perché.

Sakura si sedette sul letto stringendo ancora il suo vestito tra le mani e disse ...

Sakura: Sì! Avete ragione facciamolo

Tenten, Ino e Sakura   si guardarono e poi dissero: si da il via alla preparazione GRAN SOIRE’E !!!!

 

******

 

In casa Uchiah era dal mattino che infervoravano i preparativi per quella sera, tutto il personale della villa nessuno escluso era impegnato in qualcosa, chi lucidava l’argenteria, chi sistemava i tavoli in giardino, chi spolverava e così via.

La signora Mikoto Uchiah ci teneva alla perfezione in fondo in casa Uchiah ogni cena era una festa, anche un semplice Thè diventava una sorta di cermonia, tutto doveva essere al proprio posto. Mikoto faceva parte di una famiglia medio aristocretica e sin da piccola era stata indirizzata ad imparare il galateo e le buone maniere.Suo padre e Madara Uchiah il padre di Fugaku quando entrambe le mogli rimasero incinte decisero che se avessero avuto un maschio ed una femmina avrebbero ben voluto che i due si sposassero per unire le loro famiglie. Mikoto quando le fu data notizia del matrimonio, portando da sempre rispetto per i propri genitori acconsentì a quella notizia con un sorriso, non era una novità per lei ritrovarsi nel mondo dell’altà società, anche se aveva sempre creduto che da parte della famiglia di suo marito ci fosse un certo astio nei suoi confronti,ma a lei non era mai interessato. Era una donna dal portamento solenne e gentile in eugual manira, i suoi i modi di fare avrebbero fatto sciogliere gli icebarg più gelidi era dotata di un talento naturale nell’ascoltare e farsi ascoltare e saper essere al fianco di un uomo importante come Fugaku Uchiah.

Mikoto: No così no! Ho espressamente chiesto che i centrotavola siano con fiori di campo non rose e poi Susan ti sembra che questo candelabro sia lucido?

Susan: mi scusi signora provvederò io stessa a lucidarlo come si conviene (detto questo prese il candelabro e andò via)

Sasuke scese le scale ed entrò nel salone dove si sarebbe svolta la festa, sapeva che la madre era una pefezionista ed ogni cerimonia che organizzava lei personalmente era sempre impeccabile, sobrio ed elegante senza esagerare in nulla ... poi sentì chiamarsi ...

Mikoto: Sas’ke non sei ancora pronto? (Disse con aria di rimprovero)

Sasuke: (Disse guardando l’orologio ) ma mancano ancora un paio d’ore per cominciare

Mikoto: non importa il tempo passa più in fretta di quello che pensi, ora va a cambiarti

Sasuke decise di non controbattere per quanto buona e gentile quando preparava questo tipo di serate diventava intrattabile doveva essere fatto tutto come diceva lei.

Mikoto si guardò intorno, il più era fatto mancavano 3 ore per l’inizio della serata decise di lasciare gli ultimi dettagli ad Alfred e di andarsi a preparare lo chiamò e gli disse ...

Mikoto: Alfred, finisci tu di dare le ultime direttive io vado a preparami per la serata, hai preparato il mio abito?

Alfred: certamente signora quello blu di seta come da lei richiesto

Mikoto: perfetto e per mio marito e mio figlio

Alfred: per il signor Fujaku lo smoking nero e per il signorino quello blu

Mikoto: perfetto io vado mi raccomando ... Mi fido di te

Alfred: non si preoccupi signora

 

******

 

Ino era pronta si stava dando un ultimo sguardo allo specchio.

Ino: Perfetto, come sempre ... ( Disse sorridendo )

Indossava un lungo abito rosso in Viscosa con due spacchi profondi, le bretelline intrecciate tra di loro piene di punti luce dove quella posta sulla spalla destra continuava a scendere di sbiego fino allo spacco della coscia sinistra dando lucentezza al vestito e un’elegante stacco al colore. Le scarpe erano un elegante décolleté color argento. Un’ultima sistemata ai capelli che alzò in una morbida acconciatura, dove ricadeva qualche ciocca, ed era pronta.

Ino: Perfetto ragazze vi date una mossa

Tenten: Io a Shisui lo ammazzo! (Disse con i pugni chiusi)

Ino: Perché ti sta benissimo, risalta la tua carnagione quel colore

Tenten: Ino non ti ci mettere pure tu

Tenten indossava un abito verde giada in seta pura. Aveva lo scollo egiziano quindi chiuso sul collo che lasciava le spalle e braccia scoperte, “Fin lì tutto ok” pensò Tenten, quello che la fece rimanere sbigottita era il resto. Il vestito a partire da sotto il seno fino al di sotto dell’ombellico avanti e il fondo, moolto fondoschiena dietro su tutta quella zona la seta scompariva lasciando spazio ad un bellissimo ma trasparentissimo pizzo francese, fatto da ricami di piccoli fiorellini e ghirigori del medesimo colore. Ma purtroppo per Tenten non finiva lì, a partire da sotto il ventre la parte in seta ricominciava lasciando comunque uno spacco sulla coscia di 15cm almeno e continuando fino alla fine. La parte finale era alta fino alle caviglie avanti e scendeva con un piccolo strascico dietro.

Le Scarpe erano a sandalo con un tacco 12cm che fasciavano tutto il piede con un effetto ricamo e chiudevano dietro la caviglia. “Ma quelli erano diamanti” pensò Tenten ... Lo erano ...

Tenten: Questi sono matti, comunque ora capisco il motivo del completino intimo che mi ha dato Obito!

Ino: Ma dai che sarà mai! Ti si vede un po' il sedere e allora, vuoi o non vuoi fare colpo sul bel fotografo. ( Disse a volerla prendere in giro)

Tenten: mmmhhh … bhe ha esagerato come sempre e comunque ...

Tenten si fece aiutare Da Ino con i capelli, lei se ne intendeva di più. Le lasciò i capelli che ricadevano a boccolo sciolti e da un lato li tirò sù con un fermaglio  a forma di fiore pieno di punti luce.

Ino: Perfetto ...

Tenten si guardò allo specchiò e disse ...

Tenten: Non sembro neanche più io ...

Ino: Sì! E meno male abbiamo capito che c’è una donna dietro al camionista (Disse sorridendo)

Tenten: EHI!!!

Sakura uscì, era pronta anche lei ...

Sakura: Andiamo?

Ino: Ok!!!

Le ragazze uscirono di casa e trovarono la solita macchina che le attendeva.

Tenten: buona sera Yuki

Yuki aprendo la portiera e facendo entrare le ragazze disse ...

Yuki: Buona sera signorine, stasera siete splendide

Ino: Grazie! Yuki ...

 

******

 

Erano ormai ore che Sasuke continuava a stringere mani e brindare con persone che neanche conosceva, odiava stare al centro dell’attenzione aveva avuto la conferma alle proprie supposizioni che quell’ambiente non facceva per lui. Tirò una gomitata ad Itachi guardandolo in maniera supplichevole ...

Itachi: (Sussurandogli all’orecchio) abituatici ...

Finalmente quel tormento giunse alla sua fine così Sasuke uscì all’esterno per prendere una boccata d’aria, Il fratello aveva ragione doveva farci l’abitudine in quanto aveva scelto la sua strada da solo come AD dell’azienda e quindi basta capricci ... Itachi lo raggiunse con due calici di champagne in mano gliene porse uno e disse ...

Itachi: Se stato bravo, hai resistito fino alla fine ...  (Concluse sorridendogli e cominciando a bere)

Sasuke: (Sbuffò) Io proprio non capisco tu come faccia a resistere invece, sono tutte persone che conosciamo a malapena e che dicono di conoscerci solamente per trarne qualcosa in cambio oppure notorietà ...

Itachi: Benvenuto nel mio mondo ...

Disse continuando a bere...

 

******

 

Sakura da quando era salita in auto non faceva altro che tormentarsi le mani, e se non la volesse lì e se non provasse più nulla per lei, non avrebbe potuto sopportare un’altra cosa del genere no! … decisamente no!….

L’auto si fermò di fronte un enorme cancello in ferro battuto che si aprì lasciandoli passare, percorsero ancora qualche metro di vialetto con tutt’intorno un immenso giardino pieno di rose e fiori di lillà.

La villa in stile coloniale completamente color bianco, dova un impressione di eleganza e sobrietà nonostante la propria, immensa grandezza ...

Ino: ragazze ci pensate che sto per mettere piede in casa Uchiah (Disse con occhi sognanti)

Yuki: (scese dall’auto per aprire la portiera alle tre amiche) Prego signorine da questa parte! E buona serata

Tenten: questa è una casa, pensavo fosse un parco nazionale (Disse rimanendo a  bocca aperta)

Sakura: perché all’improvviso mi sento una pezzente?

Ino: dai andiamo (disse trascinando le amiche all’interno)

Una volta dentro si guardorono intorno e videro che nella grande sala c’erano persone che facevano parte dell’alta società, ed anche volti noti nel mondo della musica e del cinema. I camerieri erano sempre pronti a servire in caso di bisogno e con i vassoi ricolmi puntualmente di bevande o stuzzicchini vari.

Ino: WAUUU!!! E’ una cosa incredibile ...

Tenten: Anche troppo ...

Sakura: ....

Sakura vagava nella sala ancora stupefatta dalla grandezza e bellezza del posto, ma quando si voltò non vide più le sue amiche e cominciò a sentirsi fuori luogo, non conosceva praticamente nessuno lì ma era sicura che molti conoscessero lei dopo quello che era accaduto.Prese un bicchiere di champagne ne avrebbe avuto bisogno per darsi coraggio, e cominciò a percorrere quei lunghi corridoi e grandi saloni guardandosi intorno in cerca solo di una persona. Nulla, nessun viso le risultava familiare, d’improvviso si scontrò con qualcuno ... ricomponendosi disse ...

Sakura: OH! .. mi scusi … ero distratta non volevo ... ( quando alzò lo sguardo per vedere con chi si fosse scontrata vide un volto familiare), lo riconobbe si trattava di Itachi Uchiah il fratello maggiore di Sasuke “una somiglianza impressionante” pensò poi ..

Itachi: non si preoccupi può capitare (disse semplicemente Itachi) cercava qualcuno? ( L’aveva perfettamente riconosciuta, in quei giorni non si era fatto altro che parlare di lei)

Sakura arrosì leggermente “come ha fatto a capirlo, è così palese” poi disse ...

Sakura: veramente io …

Itachi: perché non prova all’esterno? forse sarà più fortunata (Disse con un lieve sorriso)

Sakura lo vide andare via sparendo tra la folla, poi si voltò verso la portafinestra che dava sul giardino “proviamo” pensò mentre usciva.

 

******

 

Sasuke dopo tutto quel da farsi con gli ospiti e quell’eccessivo parlare di affari per il futuro decise che era arrivato il momento di prendersi una pausa. I piedi erano andati a farsi benedire ed il papillon gli dava anche troppo fastidio così l’allentò, cercando di mantenere un atteggiamento composto nel caso in cui la madre passasse di lì.

Poi fu un attimo, tra la folla intravide una figura familiare una testolina rosa spiccava tra le altre, non poteva essere lei, eppure voleva che lo fosse con tutte le sue forze, così si alzò e di corsa le andò incontro con il cuore in subbuglio e pieno di emozioni. Quando la raggiunse la tirò per il braccio facendola girare verso di sè ...

Sasuke: Sakura?!

A Sakura mancò un battito, da quanto non sentiva la sua voce ore?... giorni?.... settimane? ... Non importava quel suono gli faceva sempre lo stesso effetto, quante volte aveva immaginato la scena di quando si sarebbero rivisti ed ora eccola lì a perdersi ancora una volta nel buio più totale dei suoi occhi

Sakura: Sasu…ke … (Disse con gli occhi pieni di lacrime)

Sasuke aveva la testa piena di domande da farle, ma non lì non con tutte quelle persone e giornalisti che ficcavano il naso, la perse per il polso e la portò in un posto appartato. Sakura ancora una volta si ritrovò a contatto con la presa forte e decisa di Sasuke, in quel momentò realizzò quanto aveva desiderato avere la possibilità di sentirlo ancora ... e ... ancora ...

La portò in un gazebo posto al centro del giardino con parte degli archi coperti di rose rosse fuoco poi le disse ...

Sasuke: Perché sei scomparsa?(Disse con un tono imperativo)

Sakura: bhe … io dopo la nostra ultima discussione pensavo che avessi bisogno di spazio (gli disse abbassando lo sguardo)

Sasuke: e poi?

Sakura: E poi, ho deciso di andare un pò dai miei vista la situazione che si era venuta a creare!

Sasuke: e poi? (continuò avvicinandosi)

Sakura d’istinto cominciò ad indietreggiare, non sapeva perché ma aveva una sensazione di déjà-vu ...

Sakura:E poi, avevo intenzione di tornare ma ho visto la conferenza e non volevo che i nostri problemi ti recassero altri fastidi vista la tua situazione oggi

Sasuke: (continuò ad avanzare bloccandola ad uno dei pilastri del gazebo e disse) E poi?

Sakura: ….

Sasuke: E poi, ... tu mi ami ancora o NO? Questo devi dirmi ...

Sakura: questa è una domanda stupida.

Sasuke fece un sorriso, poi le si avvicinò quello che bastava per premere le proprie labbra sulle sue, era un bacio avido e passionale una scarica elettrica pervase il corpo di Sakura. Da quanto desiderava che i loro corpi, le loro labbra si unissero nuovamente in un turbinio di emozioni, ora riusciva a sentire che per lui era stato lo stesso inferno, passato tra lacrime e paure ed il desidderio di riaverla tra le sue braccia.

Sakura: ( Tra i respiri affannosi) Sasuke qui ... potrebbe ...

Sasuke la zittì nuovamente con le sue labbra non le voleva lasciare neanche il tempo di respirare ...

Sasuke: Non m’importa, ti ho aspettata così tanto da non riuscire più a trattenermi, è stato tutto così difficile senza vederti non voglio chiederti scusa per quello che ho fatto ma sappi che ero fuori di me. Quando poi sei sparita mi sono sentito sprofondare sentivo che stavo sbagliando tutto ...

Sakura lo ascoltava ma la sua testa era piena di lui piena di domande o di spiegazioni che avrebbe voluto dargli o fargli, ma in quel momento tutto si era annullato. Sentiva che il corpo di Sasuke continuava a premerla contro la colonna non lasciandole scampo, le sue mani si muovevano sul suo vestito fino ad arrivare al corpetto dove Sasuke si fermò sull’elbo di quest’ultimo guardandola intensamente negli occhi le disse ...

Sasuke: Non azzardarti mai più a farti sfiorare da qualcun’altro... sei mia Sakura ... sei mia! ...(Disse con un moto di possesso esclusivo)

Sakura non capiva più nulla, le sue parole la sua voce la mandavano in estasi.Fu in quel momento che Sasuke preso il lembo del corpetto lo tirò verso il basso lasciando scoperta parte del suo seno, scendendo con la bocca dalle labbra all’orecchio, dall’ orecchio al collo arrivando fino a quella parte rosea scoperta così prepotentemente. Sakura si sentiva così indecente ed oscena che il suo corpo a quel pensiero non faceva altro che eccitarsi di più e Sasuke lo sentiva così continuava a torturarla in tutti i modi che poteva ... Risalì in modo più delicato sulla scia che aveva lasciato al principio dove quindi la pelle era più sensibile ...

Sakura: Mhhhmmmh (Disse coprendosi la bocca con la mano)

Un lieve gemito uscì finalmente dalle labbra di Sakura ...

Sasuke la teneva ancora bloccata al pilastro non dandole modo di via d’uscita

Sasuke: Dimmelo che non sei riuscita a stare senza di me, il tuo corpo non mente ... (Disse con un sorriso beffardo)

Sakura di rimandò arrossì più di quanto già era ...

Sakura: Io ... beh ... ecco ...

Sasuke: Dillo ... O ricomincio e sarai così indecente da non poterti più presentare alla festa ... DIMMELO!(Disse spingendola ancora)

Sakura: Non sono riuscita a vivere senza di te ... (Disse tutto d’un fiato)

Poi abbassò lo sguardo per la vergogna di essersi mostrata così vulnerabile al suo fascino ed aver pronunciato quelle parole. Sasuke le alzò il mento e la guardò fissa negli occhi ...

Sasuke: Non sentirti in imbarazzo, perchè anche io sono stato nella tua stessa condizione ...

Questa volta fu Sakura ad aggrapparsi a lui e baciarlo intensamente passandogli una mano tra i suoi capelli morbidissimi era estasiante stare tra le sue braccia, così le sue ansie quella sera svanirono nella maniera più passionale e seducente possibile.

 

******

 

Tenten si sentiva spaesata, non conosceva nessuno che fosse in quella sala.Prese l’ennesimo bicchiere di champagne della serata che gli aveva porto il cameriere e cominciò a bere, uscì all’esterno cominciando ad osservare il riflesso della luna sull’acqua della piscina “è bellissimo” pensò… se solo avesse avuto la sua macchina fotografica, un a voce la ridestò dai suoi pensieri.

….: Yacamoz

Tenten si voltò e vide  Shisui ...

Tenten: Come? ...

Shisui: il riflesso della luna sull’acqua, in indiano si dice Yacamoz. E’ strano vero ci sono così tante parole per dire soldi come quattrini, bigliettoni ma per indicare una cosa così bella neanche una (Disse mentre ammirava anche lui il riflesso)

Tenten: E’ bellissimo ma tu non dovresti essere dentro?

Shisui: Mi annoiano queste feste (la guardò) sei carina vestita da donna

Tenten: grazie signor stilista (gli sorrise)

Shisui gli prese la mano facendo un piccolo inchino ...

Shisui: Posso invitarti a ballare?

Tenten: se me lo chiedi in una maniera così galante, come posso dirti di no! (Disse con un lieve sorriso)

Tenten mentre danzava si scoprì ad osservare in giro alla ricerca di qualcuno che in quel momento non era presente. Perchè continuava a cercarlo le cose erano fin troppo chiare, e anche lui lo era stato quindi perchè continuava a cercare?! Per non parlare del nodo allo stomaco che l’era venuto quella mattina quando lo aveva visto appiccicato con quella modella “Tenten devi smettere di pensarlo, io te lo proibisco” Doveva smetterla ... Poi la voce di Shisui la ridestò ...

Shisui: Non penso che lo troverai qui in giro.

Tenten: Di cosa parli?

Shisui: Fai finta di non capire?

Tenten: No! Non so a chi ti riferisci

Shisui sorrise sarcastico: vabè fa nulla, sei una testarda e questo l’abbiamo imparato tutti (Disse sorridendo)

La musica si fermò e si fermarono anche loro, poi Shisui fu trascinato via per una breve intervista sulla nuova collezione e lei rimase ancora una volta sola.

Shisui prendendole e baciandole la mano le disse ...

Shisui: Scusami Maledy ...

Tenten “ho no … devo andare in bagno e ora come faccio?” si guardò in torno ma, non vide nessuno che conosceva provò anche a fermare un paio di camerieri ma nessuno gli diede retta, quindi decise di trovarlo da sola.Così si addentrò in quella casa che sembrava un labirinto per cercare la stanza che le serviva. Tra le miriadi di porte che aprì una conteneva una sauna finlandese “bellissima” pensò, ma nulla in confronto a quello che per più di un metro vide di fianco a lei. C’era una parete completamente in vetrocristallo trasparente che camminava a pari passo con lei, al suo interno c’erano una piscina in muratura grande quasi come quelle olimpionice al suo termine si allargava per dare spazio ad un’ idromassaggio, in seguito c’erano disposti attrezzi da palestra di ogni tipo.

Tenten: Incredibile, il nostro appartamento non arriva neanche a metà di questo spazio ... ( Disse ammirando a bocca aperta)

Finalmente dopo un’ora persa in un meraviglioso groviglio di stanze che per quanto bellissime lei aveva urgenza di un bagno, ecco la porta dei suoi sogni, l’aprì ed al suo interno un bagno in stile inglese di un verde acqua l’ incantò ...

Tenten: Cosa potevo aspettarmi, solamente una stanza grande quanto il nostro appartamento intero. (disse con un lieve sorriso)

Tenten: Avrò tempo per ammirarlo, ora devo proprio andare ...

 

******

 

Ino era nel salone principale aveva appena terminato di ballare con François di Bekerville. Un uomo alto dai capelli castani che a detta sua (era rimasto abbagliato dalla sua bellezza)

Ino: Quindi cosa ti ha portato a questa festa?... (Gli disse con un sorriso)

François: Un’invito ... ahahahahahaah

Era anche un bel ragazzo, ma aveva strane manie una di queste era ridere alle sue stesse battute, o quella che Ino non riusciva proprio a mandare giù era che ogni volta che danzavano, la sua mano tendeva a scendere sempre più in giù, François si avvicinò improvvisamente a lei ...

François: E a te Ino, come mai sei qui sei sprecata per essere una semplice modella, bellissima per rimanere su di una passerella ... (disse accarezzandole il viso con parte dell’indice)

Da quello che Ino aveva capito François era un produttore di film del grande schermo e gli aveva proposto di diventare un’attrice perchè sprecata nell’ambiente della moda. Non le era piaciuto come lo aveva detto quasi in modo dispregiativo, eppure a lei sembrava invidioso dei successi della famiglia Uchiah. Si sentì strattonare su un fianco, François voleva portarla a prendere un pò d’ aria fresca all’esterno

Shisui: Ino! Ti ho cercata daperttutto, sai non si dovrebbe lasciare MAI il proprio accompagnatore

François: Ah! Eri in dolce compagnia ...

Ino: Ecco ... veramen ...

Per Ino Shisui era arrivato proprio al momento giusto, ma François ancora non l’aveva lasciata andare.”Ma cosa voleva?” pensò lei ...

François: Ma sappi che anche se sei il suo accompagnatore non siete mica sposati? ...

Shisui: E con questo, lei è libera di fare quel che vuole, ma non credo che voglia continuare ad essere trattenuta in quel modo, lo reputo poco galante (Disse senza battere ciglio)

François lasciò Ino in malomodo e disse ...

François: Mi stai dando del rozzo Uchiah? ... (Disse pronunciando il cognome con tono dispregiativo)

Shisui: Sei tu a dirlo ... (Lo guardò beffardo)

François si avvicinò a Shisui prepotentemente, che non si mosse di un millimetro, Ino lo trovava SEXY ai massimi livelli, come non si faceva a non rimanere attratte da loro e da tutti quelli che lavoravano in quell’azienda piena di bellezza ... Itachi si avvicinò vedendo che il cugino stava per cacciarsi nuovamente nei guai ...

Itachi: C’ è qualcosa che non và? (Disse guardando prima uno poi l’altro)

Shisui: Per me assolutamente no ... (Disse con aria diffidente)

Itachi: Allora François? ...

François si sentì maggiormente infervorato perchè in minoranza e c’ era da dire che l’alcool preso in precedenza gli stava giocando un brutto scherzo, riprese Ino per il fianco, che al tocco rimase riluttante e disse ...

François: Ahhh! Ecco il cuginetto. Beh anche per me non c’era nulla che non andava visto che ero tranquillo qui con la MIA donna ...

Ino cominciò a sentire la puzza d’alcool del suo alito e non le piaceva il tono che stava usando e la possessività delle sue parle, così cercò di liberarsi dalla sua forte presa ...

Ino di tutta risposta disse ...

Ino: Io non sono la TUA donna ...

Shisui: Credo che siamo in due più l’interessata a convenire che il tuo comportamento nei suoi confronti sia del tutto inappropriato ...

François: Questo lo dici ora, ma prima che tu arrivassi dovevi vedere come i miei modi alla signorina piacevano eccome (Disse con una punta d’orgoglio e presunzione)

Ino rimase scioccata dalla poca delicatezza delle parole, di quell’uomo tanto galante prima non era rimasto nulla, così con l’altra mano gli tirò un ceffone, facendo anche in modo di essere lasciata

Shisui sorridendogli gli rispose ...

Shisui: Beh ... Credo che anche lei si sia pronunciata (Disse con un sorriso beffardo)

François: Tu! Maledetto ....

Stava per scagliarsi contro Shisui ma Itachi lo fermò ...

Itachi: Credo che tu ti stia mettendo in ridicolo, non costringermi a chiamare la sicurezza ci rimetteresti solamente tu lascia che ti faccia riaccompagnare in hotel, o puoi usufruire di una delle nostre stanze così ti riposi un pò!

François svincolandosi dalla presa di Itachi disse ...

François: Meglio che me ne vada, sono ubriaco e stanco di essere circondato da ragazze che ci provano solo per avere una parte in un film ... (Disse guardando Ino)

Ino sentendosi offesa ancora una volta stava per rispondergli per le rime, ma Shisui la bloccò facendole segno di NO con la testa per farle capire di lasciar correre ...

Itachi una volta che il produttore ubriaco se ne fu andato disse ...

Itachi: Perchè ti trovo sempre nei guai con quel tizio?! (Disse rivolgendosi a Shisui)

Shisui: Io non ho problemi con lui è lui che ha sempre avuto problemi con NOI anzi direi COMPLESSI ...

Ino: L’ho pensato anche io ...

Shisui ed Itachi la guardarono ...

Itachi: E tu cosa facevi in sua compagnia?

Ino: Mi aveva invitata a ballare, ed era normale quando lo ha fatto poi però ha cominciato a bere ed è diventato strano ...

Shisui: Per questo sono intervenuto ...

Itachi: Beh ... l’importante è che non sia successo nulla, se Shisui gli avesse messo anche solamente un dito addosso non saprei come ne saremmo usciti, hanno un equipe di avvocati che fanno venire anche dall’America, non ce la saremmo cavata con poco ...

Deidara che passava di lì disse ...

Deidara: Lo trovo discriminatorio!

Itachi: Deidara non ti ci mettere anche tu

Deidara: Ce la saremo cavata, un pò acciaccati ma ne saremo usciti ...

Itachi: Ho bisogno di bere (Disse allontanandosi)

Deidara: Vengo con te ...

Shisui: Stai bene, hai avuto paura?

Ino: Non sono il tipo che fa la dura, ma sì ho avuto paura specialmente quando ho sentito che era ubrico fradicio .

Shisui: Beh ... Sì! E’ una delle sue prerogative inrretire le belle ragazze presenti alla festa, ubriacarsi e cercare di trarne qualcosa facendole promesse che poi non manterrebbe ...

Ino: Davvero? .. (Rimase sbigottita, anche se non più di tanto)

Shisui: Sì! Ma tu sembravi abbastanza convinta a restare con noi che lo hai fatto andare su tutte le furie, infatti stava per usare la forza con te. Non ci ha mai sopportato, viene per poter fare in modo di metterci in imbarazzo e farci andare a finire in prima pagina, il primo a cedere alle sue provocazioni sono sempre io per questo Itachi mi riprende sempre ...

Ino: Non dovresti lasciare che ti provochi così da farti cadere nella sua trappola ...

Shisui: Dovevo! Una persona a me cara era in difficoltà (Disse sorridendole)

Ino abbassò la testa si snentì avvampare, poi Shisui con delicatezza le prese la mano la baciò e l’ invitò a ballare ... Ino quella sera si sentiva in assoluto Cenerentola

 

******

 

Tenten finalmene ci era riuscita. Ah!!! Si sentiva molto meglio aveva preso tutte le precauzioni per non sporcare il vestito ...

Tenten: Ma vedete se devo avere paura di andare in bagno per un vestito? Mi ha fatto passare le pene dell’ inferno (Disse parlando tra sè e sè)

Poi sentì dei rumori provenire in una delle stanze del corridoio, non riuscì a resistere alla sua curiosità, più si avvicinava più distingueva i rumori ... Poi arrossì “Ma questi sono gemiti di piacere?” pensò ...

Tenten: chi può mai essere così spudorato da fare sesso in casa d’altri ... (Si domandò)

Poi come se non le bastasse, aprì lievemente quella porta la stanza era illuminata solo dalla luce della luna questo rendeva il tutto più romantico, chiunque fosse ci sapeva proprio fare.

Tenten lo riconobbe subito i suoi capelli erano indistiguibili quel rosso fuoco, anche se il suo viso era nascosto nell’incavo del collo della ragazza che sinuosamente si muoveva su di lui lei lo vedeva come se quella donna non ci fosse. Era ferma non riusciva a staccare gli occhi da quell’atto che stava avvenendo avanti i suoi occhi, avrebbe anche pensato di andare via e che tutto questo fosse inopportuno, ma il cervello non riusciva a dare il comando ai suoi arti, così rimase immobile. Eppure era attratta dai quei movimenti da quei desideri che invadevano quella stanza che era impregnata dell’odore del SESSO e tutto rendeva la cosa così eccitante. Tenten senza rendersene conto si poggiò con il seno sulla maniglia della porta e cominciò a provare delle piccole scariche di piacere che quel tocco fisico mischiato ai suoi desideri reconditi verso quell’uomo.Il piacere le stava facendo girare la testa ma cosa stava facendo neanche stesse guardando un film porno in diretta. Improvvisamente Sasori aprì gli occhi e la vide, ma non ne rimase sconvolto anzi Tenten intravise un lampo di malizia in quello sguardo che gli aveva rivolto e ancora continuava a guardarla intensamente, Tenten non riusciva a distogliere lo sguardo e vide che Sasori cominciò a seguire i movimenti della ragazza con più fervore di prima, ma rivolgendo il suo sguardo sempre a lei. Tenten si sentiva calda giù in mezzo alle gambe tanto da indurla ad accarezzarsi era in preda ad un’eccitazione immensa sentiva che il piacere la stava portando alla pazzia, ma come faceva? La stava solamente guardando eppure la induceva a fare quelle cose senza nessun pudore aventi i suoi occhi desiderosi. Lei lo intravide ed i suoi occhi neanche per un’attimo avevano lasciato la sua persona la squadrava tutta e questo faceva impazzire Tenten, ma allora in quel momento anche se era con quella donna a lei non interessava, continuava a sollecitarsi da sopra i vestiti alzando di poco la gonna era oscena in quel momento ma non importava perchè anche se non poteva averlo dal vivo le andava bene anche solamente immagginare che in quel momento ci fosse lei al posto di quella ragazza. Sentì come un brivido di liberazione improvvisamente per tutto il suo corpo, era indecente e rossa in viso non riusciva a crederci aveva raggiunto l’orgasmo guardando semplicemente quegli occhi color nocciola che la fissavano intensamente, lo sguardo di Sasori si assottigliò fino a quando anche lui non raggiunse l’apice Tenten voltò lo sguardo, ma prima di chiudere definitivamente la porta sentì ...

Sasori: Tenten ...

fu un sospiro un’attimo ma lo sentì ... chiuse così la porta

“Ma allora anche lui ...” Andò via con mille pensieri per la testa

Tenten: SONO UNA PERVERSA, SONO UNA PERVERTITA

Continuava a ripetersi ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 24
*** La Realizzazione ***


Capitolo 24

 

La Realizzazione

 

 

 

DRIIIINN DRIIIINN DRIIIIIINN, quell’incessante, fastidioso, irritante, squillo di telefono lo costrinse a svegliarsi e a tirarsi sù si mise seduto voltandosi alla sua sinistra vide Sakura che dormiva ancora, ora che ci pensava nonostante tutto quella serata non era stata poi così male sorrise al ricordo … DRIIIIINN DRIIIIINN DRIIIIIINN … “giusto il telefono” allungò il braccio per prendere il suo cellulare da comodino e rispondere.

Sasuke: Pronto! (rispose con la voce ancora impastata dal sonno)

Itachi: Buongiorno Nee-chan.

Sasuke: Era buono,prima che mi chiamassi tu  (sentì la rosa rigirarsi e si voltò per controllare che non si fosse svegliata a causa sua)

Itachi: Bhe immaggino! (sorrise) ma il lavoro chiama ed infatti ti ho chiamato solo per dirti che oggi non andremo subito in azienda ma, prima a Kyoto per un sopralluogo allo stabilimento che acquisteremo per la nuova apertura della succursale, ci vediamo li alle 08:00

Sasuke: Ok a fra poco.

Sasuke staccò, poi si voltò verso Sakura e la baciò delicatamente su una guancia, lei a quel tocco aprì gli occhi sorridendogli.

Sakura: buongiorno (si stiracchiò mettendosi seduta e coprendosi col lenzuolo)

Sasuke: buongiorno, come hai dormito?

Sakura: bene anche se quello che abbiamo fatto la notte scorsa non lo definirei dormire (disse con aria divertita)

Sasuke: (Sasuke rise di rimando) hai ragione, comunque io tra qualche ora devo incontrarmi con Itachi a Kyoto se vuoi facciamo colazione e ti accompagno a casa

Sakura: (riflettendo un attimo disse) forse è meglio di no

Sasuke: (guardandola stranito) perché devi forse incontrarti con quello che tutti i giornali definiscono il tuo amante segreto? ( Disse avvicinandosi pericolosamente a lei)

Sakura: non ho nessun amente segreto (Disse con tono serio)

Sasuke: (facendola stendere e mettendosi sopra di lei) meglio così odio condividere le mie cose (disse mentre chi accarezzava la gamba e gli baciava il collo)

Sakura: ma non avevi un appuntamento con tuo fratello?

Sasuke: aspetterà

Sakura: (alzandosi di scatto e spingendolo giù dal letto) Sasuke Uchiah ora tu vai subito a preparati e la smetti di fare il lavativo! (disse con tono imperativo di chi non accetta un no come risposta)

Sasuke : sei una despota! (disse in modo divertito ed andando verso il bagno per cominciare a prepararsi)

 

******

 

Tenten entrò nell’ospedale come tutti i terzi giovedì del mese andava a trovare i suoi piccoli amici, salutò con un sorriso tutti gli infermieri che ormai la conoscevano e si diresse verso il reparto oncologico pediatrico.Tutti bambini le corsero incontro per abbracciarla e salutarla...

Bambini: (con voce gioiosa) Ten-chaaan sei tornata che bellooo!!!! (urlarono gioiosi)

Infermiera: ormai aspettano con ansia solo una tua visita

Tenten: come state oggi piccole pesti?

Bambini: bene ma oggi che ci hai portato di bello? (dissero guardando le grandi buste che portava)

Tenten: non so proprio di cosa stiate parlando? (disse fingendo di non sapere a cosa si riferissero)

I bambini risero, poi lei gli diede le buste e loro cominciarono a tirare fuori vari giochi tutti felici, rimase a giocare ancora un paio di minuti lì con loro, quando un infermiere venne per chiamare una delle bambine.

Infermiere: Piccola Kiko è ora

Kiko: NOOO!!!! NON VOGLIO, TI PREGO TEN DIGLIELO PURE TU

Tenten la guardò, sapeva che era il turno per la dialisi e sapeva pure quanto fosse orribile e pietoso ma non poteva non farla, quindi disse abbassandosi verso di lei ...

Tenten: dai non fare così passerà in un attimo e poi tornerai a giocare con i tuoi amichetti (l’abbracciò forte per dargli coraggio)

Kiko: ok vado ma… solo se vieni con me ...

Tenten guardò l’ora “merda” ma, poi vide i grandi occhi di Kiko pieni di lacrime che la supplicavano speranzosi, gli si strinse il cuore

Tenten: ok verrò con te ma tu promettimi di stare buona buona ok? ( le disse porgendogli il mignolo in segno di promessa)

La bimba gli fece un gran sorriso e intrecciò il suo mignolo ...

Kiko: Ok! sarò bravissima

Tenten: Prefetto! ( le prese la manina e scortate dall’infermiere si avviarono verso la sala dialisi)

 

******

 

Ino scese e come sempre vide il fedele Yuky che come tutte le mattine le aspettava per accompagnarle a lavoro.

Ino: buongiorno Yuky

Yuky: buongiorno, oggi la signorina Tenten non viene? (chiese vedendo che Ino era sola)

Ino: Si! Ma lei verrà tra un pò, aveva un impegno importate e ci raggiungerà in seguito

Yuky: va bene allora andiamo (disse aprendo la portiera ad Ino)

Una volta arrivata in azienda, si ritrovò circondata da tanti sguardi curiosi, la prima a parlare fu Charlie che le chiese ...

Charlie: Buongiorno signorina Ino ma, come mai oggi è sola?

Ino: bhe Tenten oggi ha preferito venire a piedi aveva un impegno importante ma, tra un oretta vedrete che arriverà

Charlie: bhe ok , spero che non faccia tanto tardi Sasori odia che si faccia tardi (disse con aria circospetta per evitare che fosse sentita dal rosso)

Shisui: hey! ma… dov’è la piccola novellina? (guardandosi intorno deluso, ormai era talmente abituato al loro scambio di battute mattutine)

Ino: mi dispiace deluderti ma stamattina dovrai accontentarti

Shisui: (Avvicinandosi pericolosamente) Non ho mai detto che non mi faccia piacere vederti, solo che si sente la sua mancanza

Ino: effettivamente con tutto il casino che fa è difficile non notarla ...

Così risero entrambi ...

Proprio in quel momento entrò Sasori si diresse verso la scrivania di Charlie che come sempre lo sorrise salutandolo dolcemente come tutte le mattine poi la segretaria aggiunse ...

Charlie: Buongirono signor No Akasuna, la volevo informare che la signorina Tenten oggi … (non finì la frase perché il fotografo terminò al suo posto)

Sasori: Oggi verrà 40 minuti in ritardo? Si lo so ieri sera mi ha inviato un messaggio.

 

******

 

Tenten correva a perdifiato verso la fermata, certo lo aveva avvertito che avrebbe fatto tardi ma… dovevano essere solo 40 minuti purtroppo per lei col fatto che aveva voluto accompagnare la piccola Kiko a fare la sua seduta di dialisi  quei 40 minuti si erano straformati in 2 ore piene.

Tenten “mi ammazzerà già lo so” con questi pensieri raggiunse la fermata e si mise seduta ad aspettare, passarono buoni 6 o 7 minuti ma del bus neanche l’ombra quando una voce da un alto parlante annunciò.

Voce: a causa di lavori in corso sulla strada, il bus numero 680 è stato soppresso, ci scusiamo per il disaggio!

Tenten sgranò gli occhi e guardò l’ora …. poi aggiunse con un tono disperato

Tenten: CHE COSA NON PiO’ ESSERE, PERCHE’ IL KARMA CEL’ HA CON MEEEEE!!!!

Provò ad aspettare ancora un paio di minuti guardando costantemente l’ora, il ritardo aumentava alla fine cominciò a correre il più velocemente possibile.Visto che la strada era in disuso anche i taxy non si facevano vedere.

Tenten: morirò me lo sento, mi ammazzerà e non andrà neanche in prigione perché ha amici molto potenti e di me non si saprà mai nulla, perché nasconderà il mio cadavere in un pilastro di cemento, anzi scommetto che tutto il palazzo dell’azienda è fondato sui cadaveri dei poveri stagisti che arrivavano tardi ...

E mentre faceva le sue supposizioni continuava a correre senza sosta, pregando ogni sorta di Dio o Kami che non si fosse accorto del lievissimo ritardo...

 

******

 

Sasori interrogando ancora una volta Charlie che notò una lieve vena pulsante sulla tempia del ragazzo, le chiese ...

Sasori: Quindi ripetimi ancora una volta con molta calma e precisione cosa esattamente la signorina Higurashi ti ha detto , dopo averla ricontattata per l’ennesima volta ...

Disse con uno sguardo impaziente di chi non tollerava la situazione che si era venuta a creare...

Erano passate ormai tre ore da quando il lavoro era cominciato lì in azienda, e di Tenten non si era vista l’ombra Charlie l’aveva contattata per ben dieci volte ma le prime quattro erano andate a vuoto poi quest’ultima aveva mandato un messaggio a Sasori che diceva del suo ritardo in quanto era stata trattenuta da un’imprevisto. Poi sono continuate a passare altre due ore così Charlie ha continuato a contattare Tenten che puntualmente non ha risposto, solamente ora si era fatta sentire lei chiamando alla segretaria dicendole di scongiurare Sasori a darle un altra oretta di margine ...

Ino: Stavolta l’ammazza e la mette in un pilastro di cemento, non finirà neanche in carcere visto che ha amici importanti come voi Uchiah. (Disse parlando con Shisui)

Shisui: E’ fortunata che non ci sia Itachi oggi. Ma comunque Sasori è peggio forse era meglio Itachi (Disse mettendosi una mano sotto il mento)

Charlie odiava essere messa in mezzo alle situazioni in particolare queste scomode, però ripetè quello che Tenten le aveva detto per telefono ...

Charlie: La signorina Higurashi mi ha chiesto con voce implorante il favore di chiederle almeno un’ ulteriore ora di tempo.

Sasori: CHE COSA NE STA DAVVERO APPROFITTANDO!!!

Ino: Beh ... C’ è da dire che ormai le due ore di lavoro sono passate quindi ora siamo in pausa, è inutile conrinuare a rimuginarci ...

Ino vedendo la povera Charlie in difficoltà le andò incontro esponendo il proprio pensiero ...

Sasori: (Guardandola di sbiego) Il punto è proprio questo le sue due ore di lavoro mancate, ma come hai detto tu siccome siamo ormai in pausa è inutile infierire, in particolare mi spiace averti ripreso Charlie ...

Charlie arrossì e abbassò lo sguardo ma non disse nulla solamente un flebile (Grazie)

E così dopo mezz’ora grodante di sudore e con il fiatone fece il suo ingresso Tenten, all’entrata in quel momento c’era solamente Charlie che da dietro la propria scrivania scriveva dell’e-mail per Itachi e sistemava i documenti che i signori Uchiah avrebbero in seguito dovuto firmare.

Charlie alzò lo sguardo e quando vide Tenten le corse incontro informandola su tutto e le disse ...

Charlie: Signorina Higurashi mi ha messa in una situazione davvero spiacevole, odio questo genere di cose, ma soprattutto ...

Tenten: Odi far arrabbiare Sasori ... (Le disse con un sorriso)

Charlie: (Arrossendo) Gi... Già! Vedo che comprende la situazione che non è delle migliori il signor No Akasuna non si è più pronunciato dopo l’ultima telefonata che lei mi ha fatto e la signorina Yamanaka è venuta in mio soccorso, è riuscita a giocare la carta della pausa fatta dopo le due ore lavorative, ma non credo che Sasori abbia accetto il fatto che lei ha saltato due ore di lavoro, quindi le consiglio di sbrigarsi e di evitare scuse per il momento.

Charlie finì tutto d’un fiato “Ho detto che mi avrebbe ammazzato, ma cosa non farei per quella piccola peste” pensò Tenten quindi non mi pento, ma ci mancava solamente lui arrabbiato mischiato a quello che è successo ieri, avvampò a quel pensiero ... “MALEDIZIONE” ...

Entrò nella stanza e vide Sasori concentrato sugli scatti fatti precedentemente. Lei sapeva che lui sapeva che era entrata in quella stanza, ma non l’aveva degnata neanche di uno sguardo, la cosa si prospettava più grave di quello che pensasse. Scosse quei pensieri negativi e la prima cosa che fece fu andare in bagno per darsi una sciacquata al viso sudato ed una rinfrescata, poi ritornò alla propria postazione per sistemare le sue cose per finire il lavoro degli scatti fotografici...

Ma Sasori le disse ...

Sasori: NO! Per oggi va bene così finisco io... ma avrò comunque bisogno di te (Disse con un sorriso beffardo) ...

Tenten: “lo sapevo morirò in un pilastro di cemento” ... (pensò disperata) ...

 

******

 

Sasuke era sceso per la colazione e Sakura non sapeva come fare insomma ieri aveva solamente il vestito per la festa con sè non sapeva che avrebbe in seguito fatto colazione con lui e la sua famiglia, cosa avrebbe dovuto indossare?! Si alzò dal letto e andò a farsi una doccia si sentiva che qualcuno aveva fatto ... SESSO ... in quella stanza, quando uscì una cameriera le portò un cambio della sua misura, “incredibile, che efficenza” pensò Sakura ...

Sakura: Grazie ( Le disse prendendo il completo)

Susan abbassò la testa per poi dire ...

Susan: Non si preoccupi di nulla se avrà bisogno di altro la Signora si è raccomandata di seguirla per qualsiasi bisogno ...

Susan fece un’inchino e uscì dalla stanza

Sakura indossò i Jeans e la camicetta che era stata preparata appositamente per lei, “incredibile” calzava a pennello “ma come facevano a sapere la sua taglia?” poi pensò “ Beh Shisui ... ovvio” Finito di prepararsi si diede un ultima occhiata allo specchio, vide che tutto era in ordine così scese.

Appena arrivò nel salone il maggiordomo “Alfred se non erro” tirò la sedia per farla accomodare, Sasuke l’osservò con uno sguardo seducente, forse dovuto alla camicetta avvitata e la Signora Mikoto l’accolse con un bellissimo sorriso “è davvero bellissima” pensò Sakura. Il Signor Fugaku probabilmente già si era avviato sul cantiere per la costruzione della succursale dell’ azienda, infatti dopo un pò Sasuke che aveva già terminato la propria colazionre diede uno sguardo veloce all’orologio poi si alzò diede un bacio alla madre dicendole ...

Sasuke: E’ tempo per me di andare, altrimenti chi sente papà ed Itachi, mamma mi raccomando con Sakura (Finì bisbigliano al suo orecchio)

Mikoto: Tu pensa ad andare al lavoro, e fa attenzione sai che la tua moto non mi è mai piaciuta ... (Disse con uno sguardo di rimprovero)

Sasuke: Beh ... abituatici, anche perchè al momento Yuki è impegnato ora vado

Si avvicinò a Sakura ...la guardava intensamente prima negli occhi poi le sue labbra ed infine il seno che la camicetta metteva in risalto ...Poi le sussurrò ...

Sasuke: Sei fortunata che ora ho da fare e c’ è mia madre presente altrimenti già ti troveresti sul tavolo ...

Sakura arrossì abbassando il viso Sasuke sorrise poi le diede un casto bacio sulla guangia ...

Sasuke: A stasera! (E aggiunse) Mi spiace non poterti riaccompagnare ma i tempi me lo impediscono e andò via ...

Mikoto: (Con il suo immancabile sorriso) Avanti Sakura accomodati pure, sei rimasta solamente tu a tenermi compagnia

Sakura: Grazie Signora Mikoto! E la ringrazio anche per avermi procurato i vesti per la colazione...

Mikoto le sorrise ancora, era una donna bellissima ora che ci pensava lo erano tutti in quella famiglia risplendevano di una luce propria, ma anche chi lavorava con loro si distingueva. Ora che ci pensava meglio stava facendo colazione con la madre del suo (fidanzato?!) ormai, dopo che aveva passato una nottata di fuoco insieme a lui “oh mio dio” pensò, poi d’ istinto s’imbarazzò .. Cosa sarebbe accaduto ...

 

******

 

Arrivato sul posto Sasuke poteva dire che la succursale era parsa un’ ottimo spazio per alzare le mura della loro azienda anche Itachi ne era rimasto soddisfatto, come sempre era il padre che li metteva di mal’umore reputando il luogo inadatto per un azienda con il marchio Uchiah, ma Itachi aveva insistito tanto proprio perchè essendo una succursale serviva come magazzino per tutti i modelli delle stagioni precedenti e per un negozio di vendita al dettaglio, uno spazio per il rifornimento dei vari tessuti (Dai costi esorbitanti e dai colori assurdi ed introvabili secondo il suo punto di vista), e affiancando un’Ateliere per proporre abiti fatti su misura, non doveva offrire altri servizi, quidi lo spazio era più che sufficente anzi ne avanzava pure. Ma perchè tutto diventava complicato quando  loro padre c’era per mezzo? ...

Fugaku: Itachi sai perfettamente che aprire un negozio di abiti al dettaglio con dei capi di prim’ordine può essere un grosso rischio, non facciamo beneficenza ma affari.

Itachi: Sì! Capisco e so che può essere un  rischio, ma rivendere i capi di stagioni passate al marchio Uchiah attirerebbe anche la clientela di secon’ordine, possiamo aprire di più i nostri orizzonti, lanciare i capi di alta moda anche come abiti per semplici cerimonie, dando spazio ad uno spettro più ampio di clienti

Fugaku: E tu Sasuke cosa ne pensi? ...

Sasuke: Io credo che Itachi abbia studiato tutti i particolari e quando mi ha presentato il progetto ne sono rimasto entusiasta anche io.

Vedi il negozio al dettaglio con i capi di stagioni passate attirerebbero nuovi clienti che attratti dal nome Uchiah sapranno che a prezzo di costo leggermente elevato potranno accedere ad un capo d’elite, poi c’è da dire che il nome Uchiah già parla da solo ed in più un negozio del genere ci darebbe la possibilità di ridurre gli sprechi. Ogni casa di moda da quello che ho potuto studiare possiede almeno un negozio al dettaglio, se non lo facessimo dove andrebbe il vestiario creato in eccesso. E ovviamente avere un magazzino per le stoffe ci dà la possibilità di mettere su un piccolo ateliere per creare abiti su misura dove le clienti potrebbero essere le stesse che hanno acquistato nel negozio al dettaglio, magari per qualche cermonia, e poi da lì potremmo  rifornirci per la realizzazione dei nuovi modelli.

Itachi era orgoglioso e felice di poter finalmente lavorare alla pari con il fratello, che in poco tempo aveva capito come funzionava la loro attività ed il mondo degli affari e questo lo rendeva fiero, poi aggiunse ...

Itachi: Il progetto è chiaro e per quanto riguarda gli svantaggi sono minimali, parlando con gli statisti i grafici mostrano un deficit che rientra nei margini ed anche meno, perchè per quanto sia vero che inizialmente le persone potrebbero aspettare che arrivi una nuova linea per accedere alla precedente, ma è anche vero che allo stesso modo il nome Uchiah acquisirebbe nuova visibilità e mano d’opera, anche perchè per il negozio al dettaglio si sta parlando solamente di una fetta di persone interessate alle nostre linee. Per questo credo che il rischio che corriamo sia giustificato dal maggior prestigio che ne guadagneremo.

Fugaku: ( Disse con tono ancora pensieroso) Bene! Vedo che entrambi ne siete convinti, ma per quanto riguarda il luogo..

Sasuke: In città il nome Uchiah risalterebbe subito all’occhio non concentriamoci solamente sugli spazi tanto lì ci potrà essere tutto di quello che abbiamo elencato.

Fugaku: Itachi?

Itachi: Sono d’accordo con Sasuke. Possiamo gia cominciare i lavori.

Fugaku: Allora non ci resta che firmare il contratto domani e tagliare il nastro, mi raccomando figli miei abbiamo protetto quest’azienda con i denti e le unghia, fate buoni affari, contattate Deidara che si occupi di controllare il contratto di vendita del terreno e quello con le ditte di costruzione e chi ci andrà a lavorare, bene io rientro Sasuke tu vieni con noi?

Sasuke: No! Ho la moto, ci vediamo in azienda Itachi

Itachi gli fece un cenno con la mano di saluto

Itachi: Ok!

 

******

 

Gli scatti di oggi ormai erano finiti e Sasori non le aveva rivolto parola, nè tantomeno fatto fare neanche metà del lavoro, in compenso Ino l’aveva guardata come a volerla avvertire della furia omicida che era scaturita dal fotografo nella tre ore che lei non si era fatta vedere. Poi fu la stessa voce di quest’ultimo che la ridestò dai suoi pensieri, mantre riguardava gli ultimi scatti fatti ...

Sasori: Tenten.

Tenten: (Avvicinandosi con cautela) Dimmi! (Disse pronta a lavorare)

Sasori: Comincia a spegnere le luci e smontare l’attrezzatura dal  palco, grazie (Disse marcando la parola)

Tenten: Cosa?! (Disse sbigottita)

Sasori: Mi hai sentito. Ho detto di cominciare a sgomberare tutto! (La guardò con aria di sufficenza)

Tenten era sbigottita, la stava punendo, umiliando o semplicemente ignorando non era giusto che facesse così insomma aveva sbagliato, ma perchè trattarla così.

Tenten: Perchè hai mandato via prima i tecnici, questo è un lavoro che spetta a loro ... (Disse scocciata)

Sasori: E’ un lavoro che spetta a chi non è ha altri da fare e tu mi sei sembrata abbastanza libera oggi (Disse guardandola con occhi taglienti)

Continuava a lavorare sulla scelta delle foto che ne era convinta erano stupende come sempre.

Tenten: (Mentre smontava un faretto) Ti ho fatto davvero arrabiare, se sono qui ...

Sasori non rispose, ma alzò lo sguardo e per la prima volta finalmente era riuscita ad avere la sua attenzione ...

Tenten: Non voglio accampare scuse, ma sappi che c’ era una persona che aveva bisogno di me

Sasori la guardò con circospezione ...

Sasori: (Mettendosi avanti la scrivania e guardandola dritto negli occhi) Anche io avevo bisogno di te ...

Tenten non potè che far riaffiorare i ricordi dell’altra sera prepotenti nella sua testa si facevano spazio e cominciò a sentirsi accaldata ...

Sasori: So che ogni terzo giovedì del mese vai a fare visita a quei bambini, ma il tuo lavoro richiede dedizione. Sappi che in America non ci sarò io o Itachi a coprirti le spalle o una Charlie e le tue amiche a sorreggerti, ma solamente una massa di persone presenti lì con il tuo stesso obiettivo e loro sanno quello che vogliono e che non ci sarà tempo per fare tardi e dedicarlo ad altro per quanto i propositi siano nobili e generosi, loro sono delle iene pronte a sbranarti e renderti una nullità, anche a rubare le idee altrui anche facendoti passare per la perdente ritardataria, perchè ogni minuto che perdi non è un rimprovero ma un parte di lavoro che qualcun’altro ti prende, un progetto che poteva esserti affidato e così non è stato (La guardò malinconico)

Le sue parole l’avevano colpita nel vivo stava male perchè sapeva che aveva ragione, lei faceva parte di quella categoria che per quanto ambiziosa era fin troppo buona improvvisamente notò che Sasori si stava avvicinando a lei ...

Sasori: Non sono arrabiato , almeno non più, ma credo che la tua frustrazione non sia dettata da quello che IO possa aver pensato di te oggi, ma quello che TU hai pensato di te su quello che è successo oggi.

Sasori si fermò d’avanti a lei e senza sapere neanche lui il perchè le ascigò una lacrima che stava versando  e continuò ad accarezzarla d’ improvviso le poggiò l’intera mano sul viso e la guardò intensamente ...

Sasori: Sarà per questo che mi piaci ...(Disse con un fil di voce)

Tenten spalancò gli occhi e si ritrovò la bocca del rosso che premeva contro la sua, assaporò quel momento” maledizione ci stava ricadendo” pensò, provò a scostarsi ma proprio non ci riusciva così Sasori le mise una mano dietro la schiena per avvicinarla di più a lui ed una dietro la nuca, così da farle inclinare un pò la testa e mentre le leccava le labbra per chiederle l’accesso all’interno della sua bocca la strinse più forte, lei lo lasciò fare lasciandosi trasportare in un bacio passionale e voluto da entrambi intensamente, poi Sasori si scansò restandole vicino con la fronte poggiata sulla sua... Gli sussurrò con una voce leggermente rauca ...

Sasori: Cosa sto facendo? ... Io che ti ho respinto mi sto lasciando trascinare da strane sensazioni ... mi sono reso così patetico anche ai tuoi occhi, mi hai visto ieri sapevi ... tu lo hai visto e sentinto che se anche c’ era quella ragazza nella mia testa c’ eri solamente tu ...  Tutto questo non è giusto io sono il tuo professore e tutore, noi abbiamo un rapporto professionale non posso lasciare che queste cose accadano ...

Sasori stava per staccarsi repetinamente da lei, ma Tenten lo fermò era la prima volta che lo sentiva così fragile, sentiva che se l’avesse lasciato andare il loro rapporto si sarebbe spezzato...

Tenten: Ti prego perdonami ...

Sasori rimase colpito ...Tenten continuò ...

Tenten: Perdona i miei gesti impulsivi ed inopportuni, ma io... ecco tu ... o cavolo Sasori sai benissimo di essere bellissimo e di creare sempre un atmosfera seducente, io sarò stupida ma mi attrai ormai non posso negarlo ma hai ragione io e te abbiamo un rapporto professionale e me lo ripeto tutti i giorni, ma da quando ti ho baciato credo di aver ormai superato quel limite che ci eravamo imposti sin dal principio

Tenten inconsapevolmente incominciò a spingere Sasori dietro fino ad arrivare alla scrivania

Tenten: E poi se non l’avessi capito sì io ho visto il tuo sguardo carico di desiderio ieri, ma quello ha eccitato anche me dimmi Professore come fai a farle arrivare solamente guardandole ...

Sasori rimase sbalordito ..

Sasori: Tu sei ...!

Tenten: (Mettendogli una mano sul petto ed avvicinandosi all’orecchio) SI’!

 

******

 

In quel momento Sakura si rese conto che in quella sala si creò un silenzio per lei assordante, insomma era già abbastanza in imbarazzo per quello che era successo la sera precedente al piano di sopra con il figlio della qui presente Signora che stava facendo colazione insieme a lei, ma per di più non sapeva minimamente cosa dirle e se doveva dire qualcosa, ma fortunatamente fu proprio quest’ultima ad interrompere quest’ imbarazzante silenzio. Mikoto si ascigò le labbra con la salvietta posta alla destra della propria postazione e poi l’osservò con gentilezza dicendole ...

Mikoto: Non essere tesa, non voglio mica mangiarti (disse con un lieve sorriso)

Sakura: ...

Non riusciva a proferire parola ... ma che le prendeva era l’effetto che gli Uchiah avevano sulle persone comuni??? ...

Sakura: Ecco io ... davvero ...

Mikoto: Credi davvero che sia una di quelle madri che si scandalizzano al fatto che i propri figli dormano con una ragazza in casa?

Sakura era sempre più in imbarazzo, come faceva quella donna ad essere e parlare con tanta tranquillità di queste cose ... Insomma lei non sapeva neanche se ritenersi la donna di Sasuke Uchiah o se era una semplice scappatella ed in più era successa una bufera intorno alla loro storia e la colpevole era proprio lei, poi come se non bastasse era stata anche l’avvocato dei loro nemici giurati era profondamente in imbarazzo ...

Sakura: Io non penso questo, altrimenti non l’avrebbe neanche detto, ma non posso non essere imbarazzata lei sa oltre quello che è successo l’altra sera che il rapporto mio e di Sasuke è stato messo sotto giudizio da tutti, poi al momento non saprei neanche come definirmi ...

Detto questo Mikoto la interruppe con un semplice gesto della mano ...

Mikoto: Certo per quanto io sia una madre alla mano che lascia le scelte dei figli libere, questo non vuol dire non prendersi le responsabilità che questa famiglia comporta ...

Sakura rimase in silenzio, sentiva che stava per dirle qualcosa di molto importante e poi era vero c’era da dire che la famiglia Uchiah era una tra le tre famiglie più importanti del Giappone ed ora stavano in pieno ampliamento anche nel campo del bussinesse, così restò in silenzio.

Mikoto continuò ...

Mikoto: ( osservandola attentamente disse) Sai io sono stata comunque presente per i miei figli, nonostante le bambinaie che abbiamo avuto io ho sempre avuto la convinzione che i figli devono crescerli le madri, quindi qualsiasi cosa accadesse anche un semplice cambio del pannolino  veniva riportata sempre prima a me, non c’erano delle direttive prestabilite come molte madri di altà società fanno lasciando i loro figli in pieno controllo delle balie dopo aver detto loro cosa fare e non fare. (Fece un breve respiro poi aggiunse) Anche perchè proprio come ora che sono adulti sia Itachi e sia Sas’ ke hanno dato sempre un gran da fare. Questo mi porta a dirti che sì so cosa sia accaduto tra di voi la sera scorsa, anzi essendo madre di mio figlio sapevo già che sarebbe successo...

Prese un ulteriore sorso d’acqua e continuò ...

Mikoto: Il fatto che io ti abbia lasciata rimanere a tenermi compagnia nel fare colazione dimostra semplicemente che io so che Sas’ ke tiene a te più di quello che tu pensi ...

Sakura sbarrò gli occhi, insomma sentiva che Sasuke aveva intenzioni serie nei suoi confronti, ma ancora doveva realizzare che ne stava parlando con sua madre, visto che stesso lei ancora non aveva realizzato le vere intenzioni di Sasuke ... continuò ad ascoltarla era ... ipnotica quando si pronunciava ...

Mikoto: Questo è quello che avevo intenzione di dirti questa mattina. Ho letto negli occhi di Sasuke quel luccichio che so riconoscere come desiderio ed attenzione speciale verso qualcosa o nel nostro caso qualcuno. Immaginavo che avresti fatto quella faccia sicuramente ti starai tormentando, ma vedi è normale che inizialmente non si mostrino determinati sentimenti anche perchè si deve prima di tutto esserne sicuri e Sasuke è un tipo anche schivo di suo, ma una madre lo capisce sempre in primis in quanto tale ed in qunto donna.

Sakura: ...

Mikoto: Tu non potresti comunque accorgertene in quanto anche tu sei accecata dal desiderio e dal sentimento che vi unisce, che al momento non posso ancora definire Amore in quanto dovrete farlo voi, ma sappi che anche se non sei ancora la fidanzata ufficiale di Sasuke, hai comunque parte di responsabilità che il nome di questa famiglia si fa carico. Per il momento posso dirti che sono felice che ci sia tu accanto a mio figlio, ti reputo una ragazza piena di passione ed indipendenza, e anche tu hai quel luccichio negli occhi che esprimono i tuoi sentimenti nei confronti di mio figlio ed hai saputo affrontare la difficile situazione che si è venuta a creare, sei educata e posata, ed anche una buona ascoltatrice. E dopo questo dimmi sei disposta ad incontrarci per un Thé pomeridiano così avremo modo di continuare a parlare e mi farebbe piacere conoscerti meglio.

Sakura: (Disse cercando di dare un giusto tono alla propria voce) Mi ha fatto molti complimenti e le sono grata per avermi accettata. Certo per me è ancora da realizzarere il tutto, ma prendere un Thé in sua compagnia sarebbe un piacere per me.

Mikoto aggiunse bevendo un’altro pò d’acqua ...

Mikoto: Come immaginavo altre ad ascoltare sei anche un’ottima oratrice, allora ci vediamo oggi per il Thé delle 17.00, adoro seguire le tradizioni inglesi. Ora se hai bisogno di essere accompagnata Yuki è rientrato ed è a tua disposizione.

Sakura: La ringrazio per l’attenzione ma il mio posto di lavoro è vicino e poi mi piace camminare un pò a piedi per prendere un pò d’aria fresca

Mikoto: Allora va bene! Ci vedremo oggi. Alfred accompagna la signorina Haruno

Così Alfred l’accompagnò alla porta e lei uscì avviandosi nuovamente da Tsunade il suo periodo di sospensione era terminato.

 

******

 

Sasori e Tenten erano ancora legati nel loro abbraccio, per la prima volta nella sua vita Sasori non sapeva come comportarsi ... poi disse ...

Sasori: Tenten credo che neanche io possa nascondere più che per te provo una certa attrazione e non saprei cos’altro non mi sono mai legato a nessuno

Continuava ad osservarle le labbra ...

Tenten: Allora perchè non cerchiamo di capirlo insieme, perchè prima mi attrai poi mi respingi ... (Disse in preda alla disperazione)

Sasori: Perchè il nostro rapporto non deve fermare le tue aspirazioni. Io ci sono passato sono un EX marito e porto su di me già il peso traumatico di un divorzio, non voglio in alcun modo che tu rimanga intrappolata in una delle mie ragnatele (Le mise dietro l’orecchio una ciocca di capelli ricaduta avanti i suoi occhi) guardati risplendi di una luce tutta tua, sei una ragazza speciale e bellissima, ed hai tutto il tempo per queste cose magari incontrerai in America la persona giusta e sarà dopo che avrai raggiunto il tuo scopo non lasciarti sedurre dai miei sguardi o la mia voce, io non posso, non voglio distrarti, solamente ora se ti penso mi eccito come non mai, a quanto pare non solamente io possiedo determinati poteri, non ti rendi conto della tua bellezza...

La continuava ad accarezzare ma Tenten lo desiderava, desiderava tutto di lui ...

Tenten: Hai paura per me, hai paura che io rimanga ferita perchè non sarò l’ unica??? ...

Sasori: ...

Tenten: Beh se è come dici condivido il fatto che tutto potrebbe diventare una grande distrazione per me quindi finiamola qui ... (Disse con uno sguardo turbato)

Gli  rubò un’ultimo bacio passionale, bacio al quale lui non si ritrasse anzi l’abbraccio forte a sè e lei passò le mani tra i suoi morbidissimi capelli era fantastico ogni volta una nuova sensazione, voleva di più, così spinse le proprie labbra tanto da sentire la sua lingua fino in fondo daltronde era l’ultimo bacio dopodichè solamente un rapporto lavorativo. Sasori cominciò ad accarezzarle la schiena e fu davvero difficile staccarsi da lei, ma doveva così quando si allontanaronò entrambi con il fiatone Sasori poggò nuovamente la fronte sulla sua e disse ....

Sasori: Mi ripeto sei fantastica ... Ora però devo andare un attimo in bagno se non mi do una scicquata e riamango qui non finirà come ci siamo imposti poco fa ... (le sorrise)

Tenten: In questo momento sono davvero d’accordo con te ...

Così si staccarono riluttanti poi si guardarono e si strinsero la mano

Sasori: Sarà un piacere collaborare con te Higurashi ...

Tenten: Lo stesso vale per me No Akasuna ...

Così si strinsero la mano e Sasori si avviò fuori ... “dio quanto le piaceva” pensò Tenten, ma ora doveva concentrarsi sul lavoro lo aveva promesso anche a se stessa questo stage sarebbe finito prima o poi, “e chissà...” mentre finiva di mettere in ordine tutto, nella stanza entrò Neji che la fissava con occhi truci “e adesso cosa voleva?” pensò, dopo tutti i fiori messaggini vari e discussioni che avevano avuto non smetteva mai di ripresentarsi puntualmente e quasi sempre in situazioni dove lei era in compagnia di altri ragazzi, ma cosa era uno stalker?

Tenten: Cosa vuoi??? (Disse con una voce scocciata)

Neji aveva i pugni chiusi e gli occhi pieni di rabbia, ancora, ancora e ancora una volta Tenten lasciava che la toccassero con tanta facilità, così decise di avvicinarsi a lei con la stessa intenzione in fondo anche lui la desiderava e visto che era più che facile toccarla sarebbe stato semplice anche per lui ...

Neji: (Avvicinandosi) Oh! Nulla in particolare sei stata più che chiara nel non voler avere più contatti con me.

Tenten: Neji! I miei rapporti con te si sono conclusi perchè mi hai ferito con il tuo comportamento menefreghista, hai colpito persone a me care, ed il nostro rapporto non avrebbe mai funzionato

Tenten mettendo in ordine non si accorse che Neji l’aveva bloccata contro la scrivania, così cominciò ad insospettirsi cosa gli prendeva? ...

Neji: E quando lo hai deciso o capito che il nostro rapporto non avrebbe funzionato?

Tenten: (guardandolo con circospezione) Ehmmm.... Fammi pensare, dal fatto che non ci vedessimo praticamente mai, che non avessimo nulla in comune, che mi mentivi riguardo il caso contro gli Uchiah ferendo la MIA AMICA SAKURA o che non chiedessi mai un mio parere al riguardo di tutto, per poi presentarti con un’ anello e chiedermi in sposa, ma non ho mai capito sulle basi di cosa noi stessimo insieme...

Neji sentendo quelle parole finalmente capiva di averla davvero allontanata e la colpa era solamente sua in quanto l’aveva del tutto lasciata dietro non rendendola partecipe alla sua vita, si rabbuì capendo questo, ma la rabbia ebbe la meglio per averla vista ancora una volta tra le braccia di quel fotografo da strapazzo così l’afferrò per le braccia con forza ...

Tenten cercando di liberarsi dalla presa ma senza riuscirci disse ...

Tenten: Ma cosa stati facendo? ti avverto che qui ci sono telecamere dapperttutto ... LASCIAMI!!!

Disse dimenandosi, ma lui la trattenne in modo ancora più forte,”proprio come quella volta mi lascerà dei lividi” perchè si comporta così, non ebbe il tempo di pensarlo che Neji con rabbia e forza poggiò le sue labbra sulle proprie, lei impaurita adesso continuava a dimenarsi ma lui non l’ascoltava voleva solamente dare sfogo ai suoi desideri. Così spinse la sua lingua con forza all’interno della sua bocca e Tenten sentendo che continuava a spingerla all’interno e che la prese da sotto le gambe facendola stendere sulla scrivania la paura era crescente. Perchè le faceva questo? Così cominciò a piangere calde lacrime le solcavano il viso, lei non voleva, e pensare che solamente pochi minuti prima poggiati a quella scrivania c’erano stati lei e Sasori “NO!” pensò Tenten. Neji cominciò a strusciarsi su di lei mentre la sua lingua ancora vorticava nella sua bocca, la teneva bloccata per le braccia e le aveva aperto le gambe con la forza posizionandosi al centro in maniera tale che lei non avrebbe potuto tirargli qualche brutto scherzo “NO!” continuò a ripetersi Tenten, non così, continuava a dimenarsi, improvvisamente Neji le alzo le braccia bloccandole i polsi con una sola mano mentre con l’altra le coprì la bocca una volta che si era staccato dalle sue labbra e le disse ...

Neji: Cosa c’è ti ho vista quando hai baciato quello spocchioso del fotografo e ti ho vista ancora fare la smorfiosa con lui, vedo che sai aprirti volentieri aglli altri. Beh io credo di desiderarti molto più di lui che ti ha respinta, non lo vuoi? Allora dimmi vuoi che ti paghi e quanto 100yen 200yen tanto vali

Comincio a baciarle il collo con forza, mordendola e lasciandogli succhiotti e segni daperttutto, Tenten presa dall’offesa gli diede un forte morso sulla mano e disse ...

Tenten: Io ti avrò anche sottovalutato ma tu ti sta smascherando da solo mi fai schifo e gli sputò in faccia (Guardandolo con rabbia) Anche se dovessi avermi non cocluderesti nulla...

Neji: (Continuando ad abusare di lei disse) Bene allora sappi che sono sprovvisto di profilattico, e non ho intenzione di tirarmi indietro o di riconoscere un eventuale BASTRDO

Tenten sgranò gli occhi era disposto a tanto, non era rimasto nulla della persona che lei conobbe all’ospedale quel giorno ... Lui le aprì i pantaloni infilandole la mano nelle mutandine con prepotenza e le dita all’interno con forza, provò un forte dolore così urlò d’istinto ...

Tenten: AHHHHHHHH!!!!!

Sasori appena uscito dal bagno sentì quell’urlo così forte cosa stava succedendo in sala ... Quando aprì la porta la scena che gli si parò d’avanti era a dir poco raccapricciante. Neji era sopra Tenten la tratteneva per i polsi ed era intendo ad abusare di lei che si dimenava e piangeva riluttante. Sasori prese lo Hyuga per il colletto con tutta la forza che poteva liberando Tenten che si rannicchiò sulla scrivania quando Sasori la vide diede un pugno talmente forte su viso di Neji da rompergli il setto nasale ed un secondo sotto l’occhio, poi lo prese per capelli e gli mostrò Tenten rannicchiata per la paura che continuava a piangere ...

Sasori: Questo è tutto l’amore  che provavi per lei, allora sappi che meriteresti lo stesso trattamento, tu non sei capace di amare...

Neji: (Con un sorriso beffardo e gli occhi da pazzo) Tu invece sì! Vero No Akasuna, l’hai sentita anche tu l’eccitazione in mezzo alle gambe mentra la stringevi o la baciavi avidamente, volevi possederla ma non ne hai avuto il coraggio, beh non preoccuparti io ne avrei avuto per entrambi....

Disse sferrandogli un pogno potente su di una costola, che fece piegare in due sasori, ma questo non gli impedì di continuare a trattenerlo ...

Sasori: Tu non sai nulla di me o di lei, e non meriti di saperlo sei solamente un’animale che da più credito ai propri istinti che sentimenti, (Guardandolo con pena) pensare che ti ha amato e portato rispetto seriamente ...

Con rabbia Sasori diede un’ulteriore pugno allo stomaco al giovane Hyuga che sputò sangue ed un altro sotto le costole, facendolo cadere a terra a contorcersi dal dolore.

Itachi e Sasuke arrivati in azienda avevando sentito strani rumori provenire dalla sala di fotografia andarono a controllare. Appena entrarono anche loro nella stanza, trovarono una Tenten impaurita che veniva aiutata da Sasori a rialzarsi dalla scrivania, quest’ ultimo aveva lividi e sangue sulle mani  e Neji Hyuga a terra con il naso e forse una costola rotta che si contorceva dal dolore ...

Sasuke: Merda!

Itachi: Che cazzo sta succedendo qui?

Charlie che incuriosita entrò anche lei, la prima cosa che fece fu correre verso Tenten che Sasori le stava affidando, dopodichè quest’ultimo si accasciò poggiandosi alla scrivania Sasuke si avvicinò a Sasori per controllare come stesse ed Itachi andò da Neji

Itachi: E’ messo male il naso è rotto non saprei il resto,( poi guardando Sasuke) lì che si dice?

Sasuke: Sasori sembra che abbia una costola rotta e Tenten...

Ora che la guardavano aveva i pantaloni aperti e semi abbassati, era piena di lividi e succhiotti...

Sasuke: Credo che quello che sia accaduto in questa stanza potremmo solamente scoprirlo dalle telecamere, e non penso ci piacerà

Itachi: Lo credo anche io!

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

               

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Capitolo 25
*** Argento Vivo ***


Capitolo 25

 

Argento Vivo

 

Sasuke e Itachi erano seduti su due poltroncine nella sala d’attesa, appena arrivati in ospedale un infermiere gli aveva detto di attendere.

Sasori e Neji erano astati portati a fare una radiografia in quanto entrambi accusavano dolori allo sterno e Tenten in ambulatorio per una visita generale visto che era visibilmente in stato di shock e presentava tutti i segni di una violenza.

In quel momento arrivò Sakura, si avvicinò ai due fratelli preoccupata.

Sakura: Che cos’è successo? (Disse allarmata) ho fatto appena ho potuto ...

Sasuke la strinsse forte tra le proprie braccia sapeva che sarebbe stato per lei un duro colpo, sapere che l’ amica era stata .... Non voleva neanche pensarci, che brutta scena, ricordava ancora gli occhi di Tenten erano... SPENTI ... Non era ancora pronto per parlargli di tutto quello che aveva visto ...

Itachi si avvicinò ai due e disse ...

Itachi: Quello che è successo è molto grave, Tenten ha subito un forte shock ha riportato lesioni esterne, e non sappiamo ancora la diagnosi completa del medico, nè per quanto riguarda lei, nè per Sasori e ...

Sakura: E chi? .... E’ rimasto coinvolto qualcun’ altro, ma poi perchè Sasori, non avrà fatto qualcosa? ... (Disse cominciando a chiudere gli occhi)

Ino che arrivò in ospedale seguita dai due cugini Obito e Shisui Uchiah ....

Ino: Non sono sicura di quello che sia successo e prego che non sia così, ma sappi (Disse rivolgendosi a Sakura) che Sasori non avrebbe torto un capello a Tenten ...

Entrando in ospedale aveva ascoltato i  pensieri di Sasuka, ma lei sapeva che neanche l’amica non avrebbe mai potuto credere una cosa del genere.

Sasori si era sempre comportato in una maniera impeccabile con Tenten quasi come un tutore, era come se con  lei il suo modo di cascamorto dovuti alla sua reputazione svaniva e il suo sguardo si addolcisse.

Sakura semplicemente annuì, ma impallidì quando Ino le disse che ...

Ino: Itachi non aver paura di ferirci, il responsabile è solamente lui ...

Sakura: (Con gli occhi sbarrati ed increduli) Neji!

Ino: Sì!!!

Aspettarono ore seduti in silenzio carichi di paura ed ansie.

Shisui ed Obito erano andati a prendere qualcosa da bere, Ino e Sakura erano entrambe sedute sulle poltroncine con le mani congiunte aspettando e chiedendosi come Neji  abbia potuto fare una cosa del genere, Sasuke in piedi con il fratello poggiando una mano sulla spalla di Sakura e lei che intrecciava le dita del sua mano di quest’ultimo.

Shisui diede un pugno alla macchinetta delle bevande.

Obito: Non servirà a nulla continuare a rimuginarci sopra. (Disse bevendo un sorso di cappuccino)

Era sempre così impegnato con il lavoro che si era reso conto solamente ora quanto in quella azienda erano tutti come un unica grande famiglia.

Insomma a parte lui e i cugini che erano consagunei,  chiunque lavorasse con loro ci si legava indissolubilmente, la stessa Charlie che ormai erano anni che lavorava con loro non si era mai allontanata e qualsiasi cosa succedesse ad ognuno di loro o all’azienda la prima cosa che faceva era scoppiare a piangere nei suoi silenzi. Anche quando Sasori come al solito aveva fatto i suoi comodi lei non si era mai scomposta e lo continuava a tratare tutt’oggi con garbo e gentilezza neanche fosse un fratello maggiore. Ino appena entrata li amava e adorava come DEI conosceva tutto di loro vita, morte e miracoli e quando incominiò a lavorare in azienda stentava a crederci a tal punto da piangere dalla felicità, era una forza della natura incredibilmente bella e affabile coscente del proprio modo di fare seducente non poteva che diventare il prossimo volto della catena di moda della loro casa di moda, ma nonostante le sue ostentazioni  rimaneva costante con la propria semplicità. La dolce Sakura che aveva fatto perdere la testa al suo adorato cuginetto Sasuke, incredibile era riuscita a far diventare un tormentone quel loro sentimento nato dal nulla e per puro caso ... quando si dice il destino!

E la piccola Tenten amante della fotografia fino al midollo. Chi avrebbe mai detto che il suo futuro maestro fosse proprio il loro fotografo lei con il proprio modo di fare solare, allegro, spensierato e spregiudicato, era un vero e proprio terremoto aveva saputo smorzare addirittura l’atmosfera seria di Itachi lo stesso Shisui ne era rimasto colpito a tal punto da proteggerla come se fosse una sorella appena riscoperta, con le loro battutine mattutine e l’irritazione da parte di Sasori ogni volta che Tenten facesse ritardo. Insomma quelle tre ragazze così sconosciute alla loro famiglia, erano chi per un motivo chi per un’altro ad entrare nelle loro vite, come l’acqua che pian piano scava solchi e passaggi all’interno di una montagna.

Così con questi pensieri Obito abassò lo sguardo e disse ...

Obito: Sò che Tenten per te è come una sorella, ma lo è un pò per tutti, quindi non ritenerti responsabile per quello che è successo. Neji già lo fece capire chiaramente quali fossero le proprie intenzioni, quella volta quando le lasciò i lividi sul braccio ...

Shisui: (Con uno sguardo duro) E’ proprio per questo che non riesco a concepirlo, insomma cosa gli ha fatto Tenten?! Forse lei non doveva lasciarlo o era meglio che non lavorasse accanto a Sasori e quindi da noi ...

Obito: Ma cosa dici !!!(Disse con aria sbalordita)

Shisui: Insomma le sue ferite per la loro separazione Neji le sta buttando su di noi o Sasori o non lo so quello è uno psicopatico, ha sempre avuto un senso      d’ iferiorità verso di noi e chiunque lavorasse con noi.

Obito: (Con aria di sufficenza) Neji ha dei complessi verso il mondo

Shisui: Beh allora che si faccia curare!

Obito fece un lievissimo sorriso a quella battuta infelice buttata lì per smorzare l’aria pesante che si era venuta a creare

Shisui: Obito credo che se lo rivedessi potrei fare una pazzia... (Disse volgendo lo sguardo al pavimento)

Obito: (Mettendogli una mano sulla spalla) Beh ... Credo che la pensiamo tutti in egual maniera su questo...

Poi aggiunse ...

Obito: Ora però preoccupiamoci di come stanno le persone veramente impotanti per noi, e portiamo questi caffè prima che si freddino

Shisui annuì sapendo che era giusto come diceva il cugino  tutti la pensavano nella stessa maniera, ma ci avrebbe scommesso che Sasori avrebbe reagito così sapeva che ci teneva troppo a quella piccoletta, che faceva tanto la dura ma dentro era di una fragilità quasi come a spezzarsi. Si avviarono così verso il corridoio del secondo piano.

Avvicinandosi agli altri Obito disse ...

Obito: (Porgendo i caffè ad Ino e Sakura) Allora notizie?!

Itachi:Ancora niente ...

Mentre Shisui finiva di dare gli altri due caffè ad Itachi e Sas’ke, il medico fece il suo ingresso ed insieme a lui arrivò Hizashi Hyuga, tutti non avrebbero voluto che fosse lì, ma era pur sempre il padre di quel farabutto ...

Dottore: Allora per quanto riguarda il Sigor No Akasuna dalla radiografia sono emerse due costole incrinate.  Nello stato in cui si trova ha bisogno di riposo assoluto per un periodo di due mesi e vista la situazione è stato fortunato in quanto una di quest’ultime ha riportato una microfrattura e conseguente contusione dei muscoli . Mentre per quanto riguarda suo figlio (rivolgendosi a Hizashi) Neji Hyuga il danno è stato quello della rottura del setto nasale e varie contusioni di lieve entità, ovviamente ci stiamo già organizzando per l’operazione di chirurgica plastica.

Il dottore notò le due ragazze venute sicuramente per la giovane signorina portata in ospedale in uno stato completamente assente.

Dottore: (Rivolgendosi alle due ragazze) La Signorina Higurashi ha riportato varie lesioni esterne sul corpo dovute sicuramente ad un stato di difesa contro una ... violenza ...

Sakura ed Ino si strinsero tra di loro mentre la rosa poggiava la testa sulla spalla della sua amica come a non voler sentire , Ino cercava invece di incitarlo a proseguire per sapere se le sue paure e quelle di Sakura divenivano realtà o meno...

Ino: Dottore allora ci dica la verità. E’ stata violentata? ...

Disse tutto d’un fiato ...

Dottore: Ancora non possiamo stabilirlo, gli esami da effettuare per valutare la pesenza o meno di una violenza sono un pò più lunghi e poco piacevoli visto lo stato di shock della vittima. Quindi al momento non possiamo pronunciarci.

Sakura: (Guardandolo con occhi lucidi) Possiamo almeno vederla?

Anche Ino sperava in questo ...

Dottore: Beh ... Purtroppo ed a malincuore devo dirvi che la signorina Higurashi ha chiesto in maniera categorica di non voler vedere nessuno al momento.

Obito: (Con i pugni serrati) Più che comprensibile direi ...

Tutti si limitarono ad accettare questa richiesta con un semplice segno di assenso.

Hizashi: Itachi, sapevo che ci sarebbero stati dei problemi con voi al comando, ma non immaginavo che avvenisse così presto ...

Itachi: Io invece credo che invece che suo figlio stia dando anche troppi problemi a tutti direi ...

Hizashi: Sicuramente quello che è successo alla signorina Higurashi è a dir poco scabroso, ma non dimentichi che il suo fotografo per quanto mi riguarda si è comportato per quello che è ... un violento ... e per quanto riguarda mio figlio, le ricordo che i dottori ancora devono stabilire se ci sono segni evidenti di una violenza quindi ...

Shisui strinse forte i pugni talmente tanto da far diventare le nocche bianche, stava per agire in modo sconsiderato quando Itachi gli afferrò il braccio e lo guardò negli occhi facendogli un lieve cenno di diniego con la testa ... Hizashi si avvicina di poco alle ragazze sotto lo sguardo accusatorio di tutti i presenti abbassando la testa espresse il proprio dispiacere per l’accaduto alla loro amica ...

Hizashi. Mi spiace per quello che è successo ...

Ma Ino non accolse di buon grado il suo comportamento ignobile e falso.

Ino: VAFFANCULO, BRUTTO STRONZO, BASTARDO DI MERDA. SIETE FOGNA E TALI RIMARRETE, se avesse avuto un pò di dignità e meno presunzione, non si sarebbe proprio presentato qui da noi ...

Ino con uno scatto si alzò dalla sedia lasciando tutti di stucco ... si avvicinò a quel vecchio schifoso ...

Ino: (Con gli occhi pieni di lacrime) Dì a tuo figlio BASTARDO che Tenten non si fermerà certamente per una sciocchezza del genere, LEI E’ UNA DONNA FORTE ed INDIPENDENTE, se credete di aver risolto il problema credendo che non sporga denuncia per paura di un DEFICENTE del genere siete solamente degli ILLUSI ED IMPOTENTI ....

Ino lo guardò dal basso verso l’alto

Hizashi la guardò con ammirazione ma con un pizzico d’ ironia le disse ...

Hizashi: Sei sicura che la tua amica si riprenderà MAI! ...

Ino non lo fece finire di parlare che un forte schiaffo riecheggiò per tutto il corridoio poi spingendolo contro il muro ...

Ino: Io ne sono SICURA. Tu piuttosto sei sicuro di riuscire a sopravvire alla vostra DISFATTA?

Itachi poggiò una mano sulla spalla di Ino per calmare la sua ira ...

Itachi: Ok basta così Ino ...

Così non volendo dare ulteriori problemi agli Uchiah, si allontanò da qull’essere ignobile e smise di parlare. Hizashi si diede una sistemata e anche lui senza dire più nulla si avviò nella stanza del figlio.          

Itachi: Sicuramente Hizashi prenderà la palla al balzo per una denuncia per percosse.

Sasuke: Ma scusa una volta visionati i video, possiamo batterlo sul tempo con una denuncia per molestie!

Sakura: (scuotendo la tesata) Purtroppo non funziona così, quei video potrete usarli come prova nel caso in cui Neji si difendesse dicendo che Tenten era consenziente ma solamente se lei sporgerà una denuncia.

Sasuke: ma non possiamo farla noi al suo posto?

Sakura: No! La denuncia per terzi vale solo in caso di minori molestati ma, in caso di persone maggiorenni deve partire da loro.

Itachi: (poggiando i gomiti sulle ginocchia e mettendo il viso tra le mani) siamo fottuti!

In quel momento entrarono Deidara che aveva ora finito di visiona i video di sicurezza.

Itachi: Deidara parla cosa hai visto?

Deidara: effettivamente i video dimostrano quello che tutti qui abbiamo già capito.

Guardando Sakura ed Ino, non potè non essere in imbarazzo ...

Deidara: (Con quanta più delicatezza poteva disse)Sì! Neji ha effettivamente abusato di Tenten e Sasori la difesa ma, il problema non è questo è che se Tenten non sporge  denuncia sull’accaduto quei video non serviranno.

Itachi: si questo lo sappiamo! Grazie per la conferma.

 

******

 

Tenten era stata accompagnata  a fare diverse visite compresa quella ginecologica, questa ovviamente non aveva riportato segni di liquindi di sperma quindi la violenza non poteva essere data per consumata. In ambito legale si sarebbe potuta definire una presunta violenza con le adeguate prove che ovviamente e “fortunatamente loro avevano”, ma come ogni viloenza che una persona subisce tali prove potevano essere prese in considerazione solamente facendo partire una denuncia da parte della vittima, cosa che per lei al momento era impossibile anche solamente pensare ad una tale evenienza.

Dopo questo un’infermiera l’aveva portata in una stanza libera, l’aveva fatta accomodare su di una poltroncina accanto alla porta finestra che dava sul terrazzino prima che l’infermiera uscisse la castana gli aveva chiesto di non far entrare nessuno in camera … Non voleva vedere o parlare con nessuno o meglio non voleva che nessuno la guardasse.

Continuava ad osservare il suo riflesso nel vetro della finestra ... Perché non si riconosceva? Cosa c’era di diverso? ...

Prese il cellulare dal comodino lì accanto e si scattò un selfie ma … niente anche con quello la sua immagine sembrava poco nitida e sporca, corse in bagno si spogliò e comincio a lavarsi a strofinare forte tutti i punti dove gli aveva lascito i segni, non riusciva a capire perché nonostante strofinasse più forte che poteva  lasciando quasi che la pelle arrossata o addirittura in alcuni punti lasciava che si lacerasse con dei graffi , continuava a sentire le sue mani che la toccavano e nella sua testa continuavano a passare prepotenti tutti i flash di quel momento e lei continuava a sentirsi sporca …

Con un gran senso di colpa che attimo per attimo continuava a crescere, giù nel profondo della sua anima ormai era rimasto solo un enorme vuoto come se gli avessero portato via qualcosa d’importante e ora non sapeva come recuperarlo. Si accasciò sul piatto doccia facendo continuare ascendere l’acqua sul suo corpo, si guadava le mani e poi i polsi con due nuovi lividi per ogni braccio ... E disse a se stessa ...

Tenten: E’ tutta colpa mia! Ancora una volta metto in difficolta tutti quelli che sono accanto a me, sono proprio una frana… eppure io ci provo a fare le cose come si deve ma poi l’unica cosa che mi riesce bene è combinare casini … metto sempre tutti in una posizione difficile, avevo promesso a Itachi di non combinare più casini, e poi mi ero ripromessa di non dare problemi a Sasori e ora l’ ho messo nuovamente in condizione di non poter lavorare … è tutta colpa mia ... è tutta colpa mia … Sasori, Itachi, Sasuke amici miei mi dispiace così tanto non riesco a proteggere me stessa figuriamoci chi mi è attorno...

E poi ancora un pensiero andò a lui “Sasori come stai...?”

 

 

******

 

Sasori provò a mettersi in piedi ma una fitta improvvisa e dolorosa dove quello stronzo di Neji lo aveva colpito lo fece accasciare sul letto.

Sasori: (col fiato rotto dal dolore) … merda …. (sibilò, toccandosi il punto dolorante)

Itachi che era appena entrato nella stanza ...

Itachi: Dove cazzo credi di andare? (Disse con aria di rimprovero)

Sasori: …. (avrebbe voluto chiedere come stesse Tenten ma, forse lei sicuramente non aveva voglia di vedere nessuno) …. Avevo solo voglia di sgranchirmi le gambe (Disse in modo ironico)

Itachi: (guardò l’amico con circospezione, sapeva che in realtà voleva andare da lei ma, non osava chiedere perché aveva capito che in questo momento Tenten non voleva persone intorno, quindi si limitò a dirgli) Come spiegartelo  per farlo capire anche a te! (Disse picchiettando col l’indice sul mento in segno di riflessione) Il medico ha espressamente proibito sforzi eccessivi ed inutili, anche se la tua costola non è rotta, incrinandosi si è indebolita quindi per il momento devi restare a riposo assoluto, per questo credo che lo sgranchirsi le gambe non sia tra le attività che puoi svolgere in questo momento.

Sasori strinse il lenzuolo con rabbia, odiava questo senso d’impotenza e di stasi e poi un terribile peso gravava sul petto in quel momento, non era il dolore per il pugno ricevuto ma il senso di colpa che cresceva in lui “se solo non l’avessi lasciata sola … se solo non fossi stato così egoista nel volerla baciare …  forse non … se solo…” pensò. Quando era entrato di corsa nello studio e aveva visto i suoi occhi se ne era accorto, qualcosa in lei era andato perduto, spento …sì! Spento … gli aveva spento la sua luce quella che tutte le mattine vedeva nei suoi occhi quando lo salutava e lavorava con lei. Lui se ne era accorto dal loro primo incontro … o meglio dire scontro l’aveva vista chiaramente bruciare di ardore e passione, illuminare di vita tutto quello che fotografava ed era proprio per questo che lui l’aveva scelta e ora le era stata tolta.

Sasori provò a fare un rispiro profondo per scrollarsi di dosso quei pensieri ma, subito un bruciore forte gli pervase il petto.

Itachi: (Avvicinandosi preoccupato) Fà respiri brevi, il medico ha detto che è normale che ti faccia male, se provi a respirare profondamente perché i muscoli hanno subito una contusione

Sasori con la voce rotta da dolore: … scusami …

Itachi: non ti scusare avrei fatto la stessa cosa ...

Sasori lo guardò con un sorriso appena accennato ..

Sasori: Lo so! ...

Si guardarono pieni d’intesa ...

******

 

 

 

Sasuke porse una tazza di caffè a Sakura ed una ad Ino che erano sedute fuori la stanza del rosso, avevano provato a vedere e parlare con Tenten ma lei non aveva voluto quindi avevano optato per vedere come stesse Sasori.

Sasuke: cazzo la smetti di andare avanti ed in dietro mi fai girare la testa

Shisui: non ci riesco, ma tu come fai a stare così tranquillo?

Sasuke: certo che sono preoccupato ma consumare il pavimento non farà cambiare idea a Tenten.

Ino: (continuando ad osservare il liquido scuro nella sua tazza) Effettivamente anche io sono preoccupata, l’unica volta che ho visto Tenten così turbata e sconvolta è stato quando è morta sua madre, tredici anni fa.

In quel momento le due amiche si guardarono con aria preoccupata, loro sapevano che Tenten faceva tanto la dura ma in realtà era molto più fragile di quanto voleva far vedere.

Entrarono nella camera  di Sasori per quei pochi minuti di visita rimasti, ed anche per il benessere mentale di Shisui e con il ringraziamento del pavimento usurato per l’andirivieni da parte dello stilista.

Obito: Allora No Akasuna come stai? ...

Si pronunciò per primo  lui, visto che gli altri erano presi ancora da tutto lo stato di stress che la situazione comportava ... Sasori accettò di bun grado la domanda che aveva rotto quell’incessante silenzio e disse ...

Sasori: Uno schifo... non riesco a muovermi in nessun modo, e stare fermo in un unica posizione non è la cosa più comada del mondo.

Disse mentre provava ad alzarsi e stimersi meglio sul letto cosa che non gli riuscì con molto successo, così gli si avvicinò a lui Ino. In quel momento lei a tutti i presenti nella stanza tra le due era sembrata la più forte di entrambe. D’altronde tutti sapevano che almeno una delle due doveva esserlo altrimenti come avrebbero fatto a sostenersi. Quelle tre ragazze erano imprevedibili, così forti ed indipendenti, libere ed intelligenti poche erano così tutti sapevano che stavono pensando la medesima cosa.

Ino aiutò Sasori, con il sostegno di  Shisui ...

Ino: Aspetta! Sei testardo cone un mulo, se hai bisogno di aiuto basta chiedere... (Disse con aria scocciata) se proprio come lei ... ( proseguì abbassando lo sguardo)

Sakura: Ino!!!

Sakura la rimproverò credendo che Sasori magari non voleva parlarne ma invece Sasori fece un un lieve sorriso e disse ...

Sasori: So che inutile chiederlo, ma non posso non farlo ...

Ino: No! Sasori non sappiamo come sta.

Ino l’aveva preceduto e lui d’ istinto si girò verso la finestra si aspettava questa risposta ma il suo cuore aveva bisogno di sentirlo a parole, avrebbe voluto andare da lei, ma niente ora era bloccato oltra che a livello fisico anche per le giuste condizioni espresse da Tenten ...

Ino non sapeva come ma in quel momento, quella giornata sapeva che doveva essere forte per tutte e tre...

Ino: Sasori ...

Lui si girò verso di lei ...

Ino: So che come tutti qui sei preoccupato, ma alzarti, sforzarti o arrovellarti il cervello non porterà a molto. Affrontiamo la realtà insieme credimi sono sicura che Tenten lo sta facendo, certo avrà molto da metabolizzare, ma per quanto forte esternamente e poi fragile dentro di lei, non dovete averne paura nè tu nè tutti voi disse rivolgendosi a tutti nella stanza. E’ questa fragilità che rende Tenten ancora più forte, credimi sicuramente saprà stupirti aspettati di tutto ... finì facendogli un dolce sorriso

Sasori: E’ proprio questo farsi carico delle preoccupazioni nostre che mi tormenta, per un suo crollo.

Ino seguita da Sakura ...

Ino: Noi tre non crolliamo mai, possiamo piegarci ma non spezzarci ... MAI

Shisui: Quanta presunzione signorina... (Disse con un tono ironico)

Ino: Sarà presunzione, signor stilista (rispose con il medesimo tono), ma noi siamo cresciute creando una nostra personalità e legame, se una cade l’altra la rialza. Prendi Sakura quando è successo il casino con Sasuke è stata Tenten la prima a prenderla e stostenrla dandole la forza direggere la situazione, e proteggendola mandandola al dicuro dai sui genitori ...

Tutti sentirono che la rabbia, rancore e preoccupazioni tensioni man mano con le parole di Ino stavano sciamando, erano stupende quelle ragazze così determinate ...

Sakura: Ino ha ragione Tenten è sempre Tenten, ora lasciamole spazio, con i suoi tempi si rialzerà più forte di prima.

Ino poggiò un braccio sulla spalla di Sakura ...

Ino: (Sorridendo) Amiche per sempre ...

Sakura di rimando ... abbracciandola ...

Sakura: Amiche per sempre ...

Shisui rise dopo tutta la giornata a crogiolarsi nella rabbia, e gli altri condivisero chi più chi meno quel benessere e speranza che stava riemergendo, Sasori ancora una volta volse il suo sguardo alla finestra ...

Sasori: Forza Tenten, io credo in te ...

Un infermiere entrando nella stanza disse ...

Infermiere: Mi dispiace interrompervi ma l’orario per le visite è finito.

 

******

 

Hizashi entrato nella stanza del figlio lo vide fasciato e pieno di livi sul viso e braccia, sapeva che era frustato in quel periodo da quando quella ragazzina l’aveva lasciato, ma la sua reazione questa volta potevano davvero rovinarli, quindi c’era solamente da sperare che la Higurashi se ne stesse buona ...

Hizashi: Te le ha date di santa ragione vedo!

Neji: (stringendo i pugni) Se non fosse arrivato non me ne sarei pentito come non lo faccio ora, il mio unico rimpianto è non essere riuscito a farla mia e basta!

Hazashi: Certo ti ha fatto proprio perdere la testa per arrivare a tanto (Gli disse mettendo sulla finestra in un vaso dei fiori che la madre gli aveva chiesto di portare al figlio) Da parte di tua madre disse, ha detto che non ha la forza di vederti ora, ma soprattutto non riesce ad accettare le tue azioni.

Neji: Una moralista ... Cosa potrebbe mai capire ...

Hizashi: SMETTILA DI FARE IL RAGAZZINO! TUA MADRE LA PENSA COSI’ PERCHE’ E’ VERO HAI AGITO IN MANIERA SCONSIDERATA E COME UN’ ANIMALE NON DA UOMO CHE DOVRESTI ESSERE ...

Hizashi cercò di darsi un contegno e in maniera più calma continuò ...

Hizashi: Neji hai sbagliato!

Neji: Io ...

Hizashi lo bloccò con un gesto della mano ...

Hizashi: Non è da uomo fare ciò che hai fatto, ci hai deluso e soprattutto questo tuo ... bisogno ... di sfogare la tua frustazione per quella ragazzina, potrebbe riportare gravi conseguenze sul nostro nome ... E la NOSTRA credibilità

Neji: (digrignando i denti) Lei non è una RAGAZZINA doveva essere MIA solo MIA

Hizashi: Allora perchè lo hai fatto? ...

Neji: So di aver fatto una cosa ignobile, ma non ho sopportato il dolore per il suo rifiuto nei miei confronti e vederla tra le braccia di qulcun’altro chiunque fosse amico amante o chichessia mi faceva impazzire. Nessuno capirà mai quanta sofferenza ci fosse dietro un gesto tanto schifoso ...

Hizashi: Infatti, è un modo di comportarsi da animali... ma forse non tutto è perduto

Neji: ...

Hizashi: Ho seguito il dottore per avere i vari responsi, per quanto il No Akasuna ti abbia ridotto male tu gli hai fatto di peggio, Ha due costole incrinate muscoli con contusioni e altro .

Neji non sapendo il perchè o forse sì, sentiva un senso di soddisfazione per questo, ma sapeva anche che questo lo rendeva davvero una persona orribile ...

Hizashi: Ma quello che interessa a noi è che La Signorina Higurashi è in stato di shock, speriamo che non prenda nessun tipo d’iniziativa, se non lo farà possiamo forse fare qualcosa per colpiere ancora una volta gli Uchiah.

Neji non rispose lasciò semplicemente che se ne occupasse il padre, il suo sguardo si rivolse alla finestra... Tenten era in stato di shock tutto per colpa sua, “aveva ragione il No Akasuna, lui non era capace di amare men che meno una ragazza speciale come Tenten”. Era tutto così poco chiaro in qull’ultimo periodo, era diventato così contraddittorio con se stesso ed il mondo l’unica cosa che sapeva era di volere Tenten al proprio fianco, anche se doveva dimostrarlo in una maniera schifosa e brutale

Un Infermierre entrò nella camera per annunciare che l’ orario delle visite era finito, così suo padre uscì salutandolo

Hizashi uscendo dall’ospedale, dopo aver fatto visita al figlio la situazione non era delle più piacevoli ma, per girare tutta quella storia a loro favore era ch. Entrò nell’auto pensando e facendo un sorriso beffardo questa era giusto l’opportunità che stavae la Higurashi non prendesse iniziative , “non avrei mai pensato che quella ragazzina insulsa di qui mio figlio si era infatuato potesse un giorno rendersi utile”  Sperò in questo per mandare in miseria quegli stramaledetti Uchiah, per come la vedeva lui erano anche fin troppo fortunati. Sì! La prima battagli l’avevano vinta loro ma, la guerra non era ancora finita e questo era proprio il tipo d’occasione da sfruttare tutta a suo vantaggio pensò mentre un sorriso gli si espanse in volto “perfetto!”

 

******

 

Tenten era tutta la notte che non faceva che girarsi e rigirarsi nel letto così ben presto si fecero le 6.00 del mattino. Non aveva praticamente chiuso occhio si alzò ferma e sicura, ripensando alla giornata di ieri ... Si specchiò non riuscendo ancora a riconoscere la ragazza riflessa all’interno di esso ...

“Tenten, cosa ti è successo dove sei...?” si chiese malinconica poi un ricordo ...

 

Inizio Flash Back

 

Tenten: mamma sono qui ... (Disse mentre correva)

Madre di Tenten: (serridendogli) Tenten Smettila di inseguirla, una farfalla non si può  acchiappare ...

Tenten delusa dalle parole della madre, ma con uno splendido sorriso le si avvicinò smettendo di tormentare quel piccolo esserino ...

Tenten: E’ vero quello che dici, ma non smetterò mai di farlo le occasioni non vanno sprecate, i sogni bisogna inseguirli per prenderli

Le fece un sorriso a 32 denti ...

Madre di Tenten: (Spostandole i capelli dagli occhi) Hai ragione tu figlia mia. Dovrai sempre essere forte anche nella situazioni più scabrose e non pensare mai di non mostrare le tue debolezze, perchè tutti le hanno quindi non c’è nulla di male, ma sappi che doppo ogni caduta c’ è sempre il momento di rialzarsi e che questa ti porterà a crescere rendendoti sempre più forte. Quindi và ed insegui i tuoi sogni, anzi ti dirò di più invece di acchiappare una farfalla si tu stessa una di queste, diventa il tuo sogno ed esprimi le tue emozione, ma senza farti prendere mai neanche dalle paure più estenuanti...

Tenten: Lo farò te lo prometto! (le disse abbracciandola) ...

 

Fine Flash Back

 

Una lacrima le scese, soltando una ... Aveva undici anni quando promise alla mamma di essere forte, di diventare una farfalla e non lasciare mai di essere acchippata, quella fu anche l’ultima che le fece prchè un mese dopo quest’ultima morì.

Tenten: (Battendo le mani sul tavolo e riguardandosi allo specchio, vide un luccicchio nei suo occhi) Io ho ancora speranza non lascerò acchiapparmi, te lo prometto mamma ...

Detto questo si diresse al bagno e si fece una doccia, rispetto a ieri rilassò i nervi e pensò e ringraziò ancora quell’uomo entrato nella sua vita così scomoda inizialmente, ma così intensamente in seguito, aveva fatto sì che non accadesse il paggio, “ancora una vola si disse ...”

Tenten: Sasori come stai? ... si domandò

 

******

 

Dottore: Allora signor No Akasuna come sta oggi ...

Sasori: Male! (Disse inespressivo)

Dottori: Beh .. Inutile che le dica che questo è logico, ma la mia domanda si riferiva a probabili ulteriori fastidi che può avere durante questa convalescenza...

Sasori: Credo di non riuscire ancora a digerire bene in quanto provo un senso di oppressione forte all’altezza dello stomaco, infatti più volte non ho mangiato o se l’ ho fatto poi ho avuto un forte senso di nausea.

Dottore: Sì! Credo che questo le durerà se non per tutta, quasi tutta la convalescenza. Visto che il danno è all’altezza dello stomaco e non solo sono anche i medicinali che potrebbero bloccare il giusto andamento delll’assimilazione dei cibi, vedrò di farle dare un antidolorifico un pò più leggero. Ora passiamo al cambio della medicazione.

Entrarono due infermiere che in quei due giorni si erano occupate di lui e aveva notato che la cosa non dispiaceva ad entrambe. A volte questo suo piacere alle donne gli dava quasi fastidio, possibile che erano tutte così facili d’ attrarre forse era lui che emanava qualche strano profumo a fermoni?... Cominciò a preoccuparsi, in questi momenti era lui a sentirsi in imbarazzo per loro comunque era abituato a queste attenzioni, quindi la situazione gli scivola addosso come l’acqua che in quel momento stavano utilizzando per lavarlo la parte del busto completamente fasciata ed indolenzita.

La medicazione era un toccasana, anche se comunque il dolore si faceva sentire. Continuarono con le varie medicazioni fino a rifasciarlo con una nuova benda pulita.

Dottore: Stasera le farò avere un nuovo farmaco, cerchi di bere l’acqua a piccoli sorsi ora che le abbiamo tolto anche l’aflebo, mi raccomando lo stesso vale per i vari pasti, non mi costringa a darle cibi liquidi. (Lo guardò con aria di rimprovero) ...

Sasori: Ho scelta?!

Dottore:No! Ma è mio dovere informarla, mi raccomando

Sasori fermò il dottore sulla porta con la domanda ...

Sasori : (Guardandolo negli occhi) la signorina Higurashi?...

Dottore: Le infermiere hanno detto che stamattina si è alzata dal letto e fatto la doccia dopodichè ha rivolto ad entrambe un bel sorriso

Sasori rimase colpito “Ino: E’ questa fragilità che rende Tenten ancora più forte, credimi sicuramente saprà stupirti aspettati di tutto ...” era proprio così allora. Guardò il dottore con gratitudine che poi uscì

Sasori: Tenten ... (Sorrise)

 

******

 

Sakura stava preparando una borsa per Tenten con tutto quello che poteva servigli per la sua degenza in ospedale “speriamo che oggi possa vederla”.

Ino: passi in ospedale prima di andare in ufficio?

Sakura: Sì voglio portare un po' di cose per Tenten non so quanto tempo debba rimanere lì, quindi gli porto un po' di tutto (disse continuando a preparare la borsa)

Ino: speriamo che oggi voglia parlare con qualcuno di noi (sospirò mentre osservava la camera della castana vuota, come era vuoto il silenzio che c’era quando mancava, aveva proprio ragione Shisui si sentiva la sua mancanza)

Le ragazze una volta finito di preparassi scesero e come sempre eccolo lì impeccabile che le aspettava Yuky, che con aria preoccupata chiese ad entrambe.

Yuky: come sta la signorina Tenten?

Ino: Il medico ci ha informato che per quanto riguarda la salute fisica sta bene a parte qualche livido e una piccola lesione interna … ma ancora non sappiamo nulla con certezza anche perchè ieri Tenten è arrivata in uno stato di shock in ospedale e non ha voluto vedere nessuno (Disse un pò sconfortata)

Yuki: (facendo un piccolo cenno con la testa per far capire che aveva compreso disse) Mi dispiace molto, spero che si rimetta presto!

Sakura: Yuki a me puoi accompagnarmi anche in ospedale? Da lì procederò da sola, l’ufficio dista poco da lì

Yuky: certamente signorina

 

******

 

Tenten ancora era inorridita dal comportamento di Neji, che come aveva saputo era appena uscito dalla sala operatoria. Rise! Sasori doveva avergli lasciato segni non indifferenti, sperava che Neji non avesse fatto di peggio lo aveva letto nei suoi occhi non era più se stesso era diventato qualcuno di non umano agendo come un animale con lei e con Sasori. Aveva paura, ma lo doveva a Sasori e a se stessa aveva preso una decisione non avrebbe lasciato che la paura la prendesse questa storia non sarebbe finita come immaginava lui, le sue gesta non dovevano ricadere su di lei o sulle persone che lei voleva bene, così di alzò da quello stramaledetto letto prese il pulsante per chiamare un infermiere ed entrò in camera un bella ragazza in uniforme bianca ...

Infermiera: Signorina Higurashi, mi dica ha bisogno di aiuto?

Tenten: (sorridendondole) Sì! Vorrei sapere in quale camera alloggia il signor Neji Hyuga, e se possibile fargli visita?

Infermiera: Ah ! Sì certamente si trova al terzo piano stanza 1114. Vuole che l’accompagni?

Tenten: No! Grazie ce la faccio da sola. Solo una cosa a chi dovesse venire a trovarmi puoi dire che sto dormendo e non ho voglia di incontrare nessuno, vorrei che non sapessero di questo

Infermiera: Non si preoccupi ci penserò io personalmente

Tenten: Grazie!

Sorridendole l’infermiera la lasciò sola ...

“forza Tenten” con questo pensiero si alzò uscì dalla stanza dirigendosi al terzo piano stanza 1114 ...

Era arrivata. Certo trovarsi d’avanti quella porta non la rendeva felice, ma la sua promessa valeva più di tutto, deglutì con forza ed entrò delicatamente.

Vide Neji bendato al viso sorrise “rottura del setto nasale, Sasori ...” pensò divertita, era sdraiato immobile ma aveva gli occhi aperti con la forza appena di girarsi per vedere chi fosse entrato nella stanza, doveva essere ancora intorpidito per via dell’anestesia ma quando la vide sbarrò gli occhi e lei sorrise ...

Gli si avvicinò ...

Tenten: Ti trovo bene ... (si pronunciò)

Neji sentendo quell’ironia e ancora preso dalle emozioni di ieri e tutti i giorni passati con le proprie ferite del cuore le rispose ...

Neji: Aahahahah ... (Una lieve risatina ironica uscì dalla bocca) Questo non è nulla ... credimi se ti dico che il tuo AMANTE è messo peggio di me

Disse soffermandosi sulla parola peggio, non era possibile che Sasori si fosse fatto prendere alla soppravvista e la colpa era sua (come al solito), chi gli era accanto soffriva solamente, odiava quell’ uomo che d’avanti a lei era nonostante sofferente, era cattiva ma avrebbe desierato vederlo in quel modo sempre per tutti i giorni della sua vita. Mio dio Il suo professore era davvero messo così male ... Aveva gli occhi lucidi quando gli disse ...

Tenten:Tu menti! Non sarebbe la prima volta. Ah no ... aspetta, prima le cose non me le dicevi per niente, dimmi perchè lo hai fatto?

Neji: Per quanto riguarda lo stato del tuo AMANTE ...

Tenten: SMETTILA DI DIRE QUESTE SCIOCCHEZZE ...

Rise ancora Neji dal suo letto ...

Neji: Cosa c’è te la prendi perchè non ti ha voluta, solo te non ha voluto. Cosa aspettarsi da un umo del genere ...

Tenten: ZITTO ...! Tu non ne vali la metà, ma tu lo sai per questo hai agito con violenza e superbia, cosa c’ è soffri di complessi d’inferiorità’? (Fece un lieve sorriso)

Neji: E’ Immobilizzato al letto e non può più muoversi. Lo so per certo mio padre ha sentito la diagnosi del medico, a quanto pare sono riuscito a dargli quello che meritava

Tenten: Cosa vuol dire questo?

Neji: Ha preso qualcosa che mi apparteneva, mi hai dimenticato in fretta ... SEI UNA SGUALDRINA mi sembra di avertelo detto in quel momento così intimo ...

Tenten era al limite delle sue pene, i suoi occhi stavano strabordando di lacrime, come aveva potuto innamorarsi o provare un qualsiasi tipo di sentimento per un uomo così schifoso, non gli avrebbe permesso di offendere ancora la reputazione di chi la rispettava al punto di proteggerla da se stesso, e non gli avrebe permesso di spezzarla e sottomettere il suo orgoglio e la propria dignità come donna, rispose avvicinandosi e guardandolo dritta negli occhi ...

Neji quando la vide così vicina rimase sorpreso dalla sua forza di volontà, la sua anima era scalfita dal dolore lo sapeva, ma lei si continuava a rialzare, sapeva che quello sguardo e quel volto li avrebbe visti per l’ultima volta e li avrebbe lasciati nel peggiore dei modi, non avrebbe mai raggiunto il suo cuore lui ne era stato davvero innamorato ma in che modo la vedeva?... Voleva il suore, il suo corpo o la sua sottomissione, che egoista, ma avrebbe tanto voluto imprigionare quella (meravigliosa farfalla) ...

Tenten: (continuando a guardarlo, lo prese il viso tra le mani e disse) Io ti perdono! Questo dolore per me sarà una cicatrice che mi hai lasciato ma la ferita è in superfice, io sono in pace perchè quello che tu hai desiderato e preso da me non è nulla in confronto a quello che davvero desideravi. Pittosto penso tu riuscirai a vivere questa situazione ti tormenterà per sempre, vedi io lo so che mi amavi e mi avresti voluta possedere e sottomettere sempre e sempre, ma così non è stato e non lo sarebbe mai stato, perchè vedi Neji io (Non .. Ti ... Ho ... Mai ... A m a t o) Ora lo so!

Continuò a guardarlo dritto negli occhi imprimendo quello sguardo privo di odio, amore o compassione nei suoi occhi. Neji ne rimase pietrificato, allora girò la testa dal lato opposto non riusciva più a reggere quello sguardo carico solamente di Pena nei suoi confronti ...

Tenten non era il tipo da odiare a tal punto le persone, ma davvero sentiva ciò che aveva detto, d’altronde loro non si erano mai avvicinati e il suo cuore lo aveva capito prima di lei, non aveva mai amato davvero Neji e ora non lo odiava ma provava solamente un senso di rimorso per non averlo lasciato prima facendolo cadere in un sprofondare continuo vedendola lavorare accanto a tutti quei ragazzi a cui in maniera diversa lei era affezionata. Però dicendogli quelle ultime parole mentre si avvicinava alla porta per uscire dalla camera lo aveva letto nei suoi occhi ... mise la mano sulla maniglia e l’aprì appena ...

Neji: Io ti ho amata davvero ...

Tenten uscì e si chiuse la porta alle spalle, si poggiò ad essa per qualche istante, era stata davvero così spietata ed egoista da incolpare solamente lui, i suoi comportamenti sono stati ingiustificabili, ma lei cosa aveva fatto? ... Eppure Ino e Sakura l’avevano sempre messa in guardia sui propri sentimenti, versò per lui e il suo stramaledetto (amore) solamente una lacrima come aveva pensato prima fatto solo di rimpianti ... Prese l’ascensore e scese al secondo piano ...

Tenten: Addio Neji! ...

 

******

 

Sakura: Grazie Yuki! (Guardando Ino allora io vado, buon lavoro cara)

Ino: Bene fammi sapere appena la vedi ok?

Sakura le fece un cenno con la testa e poi salutò entrambi. Si diresse alla reception dell’ospedale e chiese ...

Sakura: La stanza della signorina Higurashi Tenten grazie ....

L’infermiera che prima si era presa carico delle precauzioni di accortenza detegli dalla sua paziente rispose

Infermiera: Sì! solamente un attimo ...

Sakura era nervosa appena il giorno prima non aveva voluto vedere nessuno, chissà ora cosa avrebbe detto ... ma non doveva lasciarsi perdere d’ animo almeno fino a quando l’ifermiere non la informò che la signorina Higurashi aveva detto che stava riposando e non voleva vedere nessuno. Sakura fece un’ espressione delusa, ma non si lasciò andare così disse ...

Sakura: Allora le riferisca solamente che la signorina Sakura Haruno è in attesa fino a quando non sarà pronta in sala d’attesa grazie!

L’infermiera gli sorrise comunque per sapendo della piccola bugia che aveva ddetto, ma la sua paziente era stata categorica, ed era convinta che appena finito le sue faccende avrebbe voluto rincontrare i propri amici.

Tenten si diresse nuovamente in camera ...

Tenten: Che palle!!! Sono stanca di essere qui!

Prese il cellulare e lesse tra le e mail, ce n’ era una da parte di Itachi cioè il suo capo, sicuramente scritta dalla dolce Charlie ...

Signorina Tenten vista la sua situazione attuale di salute, la informiamo che lavorativamente può ritenersi esonerata per un periodo di almeno quindici giorni, le auguro una pronta guarigione Uchiah Itachi  la Direzione della FashionStyleDirection Uchiha .

Tenten: MA STIAMO SCHERZANDO!

Si alzò preparando quelle poche cose che aveva con sè e avviarsi verso la sala d’attesa, ma doveva prima vestirsi. Tenten aprì la porta portando con sè il proprio zaino e si diresse al bancone per il pagamento del Ticket Sanitario, quando sentì una voce chiamarla. Si voltò e vide la sua amica Sakura ferma in piedi e con le lacrime agli occhi ...

Sakura: TENTEEEEEN

Si precipitò tra le sue braccia sfogando quelle lacrime trattenute fino a quel momento, Tenten l’abbracciò teneramente e le sorrise.

Tenten: Dolce amica mia ... (Perplessa le disse) Cosa ci fai qui?

Sakura ripresasi da quell’ attimo la guardò stranita ...

Sakura: Ma che domanda è? .... Sono venuta a portarti un pò di cose, non sapendo quanto ancora rimarrai qui ho pensato di portarti un pò di tutto ...

Tenten: (Guardandola dolcemente) ... Ma no! Io sto pagando il Ticket per tornare a casa (finì sorridendole)

Sakura: COSA! Ma sei sicura di non avere la febbre?

Tenten: Sicura (Fece stranita)

Sakura: Ten non per riportarti a ieri ...

Tenten: Sakura non ho perso la memoria, non ho la febbre e non sono malata. Voglio solamente ritornare a casa e chiarire alcune cosette con il mio capo

Sakura: Itachi?! (Disse srtranita)

Tenten: Sì chi altri?!

Sakura: Da quando lo chiami capo? ...

Tenten fece una piccola risatina ...

Tenten: Da quando ho soperto che lo infastidisce ...

A quell’affermazione rise anche Sakura ora sicura della (guarigione) dell’amica...

Sakura: ok!ok! ... Sei tu, allora andiamo ..

Tenten: Sì! Solo se puoi aspettarmi all’uscita pago e sono presto da te ...

Sakura le fece un cenno di assenzo con la testa e si avviò all’uscita, qualche lacrima le solcò il viso, ma questa volta erano di felicità, sperava davvero che superasse il tutto in maniera delicata e serena.

Infermiera: Signorina Higurashi?

Tenten: Sì! Sono qui!

Infermiera: Il suo Ticket sanitario è stato già pagato ...

Tenten rimase incredula poi pensò “Itachi” non poteva proprio farne a meno, sorrise le era grata non si smentiva mai, poi rivolgendosi nuovamente all’infermiera disse

Tenten: Posso un’ altra domanda?

Infermiera: Ma certo, dica ...

Tenten: Se siamo ancora in orario di visite,  potrei sapere dove alloggia il signor Sasori No Akasuna?

Infermiera: Certamente stanza 243 secondo piano

Tenten: Grazie!

L’ifermiera le rivolse il suo solito sorriso... Si avviò piena di preoccupazione, non ci credeva se non lo vedeva. Sasori non era così debole da essere ridotto uno straccio non per lei “Ti prego fa che non sia così Ti prego!” continuava a ripertersi nella testa. Quando abbassò la maniglia della porta, lo rivide finalmente dopo quell’incubo e un lieve sussulto le sfuggì dalle labbra. Era steso supino, con il busto e la spalla destra completamente fasciati aveva lividi sulle braccia e dul viso, il suo petto si alzava e abbassava leggermente, gli si avvicinò piano stava dormendo profondamente. Era bellissimo, gli posò una mano sul braccio facendo attenzione a non svegliarlo, si erano promessi quel giorno un rapporto puramente lavorativo, ma lei sapeva di provare di più. Un lieve sfiorarsi di labbra ed un ...

Tenten: Grazie ...

Sussurato e lasciò la stanza raggiungendo Sakura per tornare a casa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 26
*** RICORDI DA LASCIARSI ALLE SPALLE PER RICOMINCIARE ***


Capitolo 26

 

RICORDI DA Lasciarsi alla spalle per ricominciare

 

Tenten appena salì in macchina sentiva ancora dentro di sé come un senso di nausea e paura di essere vista come se fosse nuda agli occhi di tutti. Sakura le chiese più volte se era sicura o se si sentisse bene e pronta per uscire così presto, ma lei non faceva che risponderle che era tutto ok. Continuava nonostante tutto ad avere lo sguardo perso nel vuoto e il pensiero a quel giorno, dentro di sé stava prendendo coscienza di quello che era successo un senso d’impotenza cominciò a pervaderla e un nuovo timore cominciava a farsi spazio dentro di lei, non faceva che ripetersi le parole di Neji  io ti ho amata davvero”, e  lei?... Lei lo aveva amato o era semplicemente quel suo modo di fare così puro ed ingenuo che l’aveva infatuata? …

Da quando decisero di stare insieme le aveva fatto provare cosa voleva dire essere trattata come una principessa. Sin dal principio l’ aveva portata in giro per il paese e fuori da esso presentandola da sempre come sua fidanzata anche se non ufficiale a quei tempi, aveva avuto una miriade di attenzioni in particolare  quando non potevano vedersi ed era fuori per lavoro ma da quando era cominciata la causa contro gli Uchiah aveva cominciato a cambiare ad essere sempre più assente e distante da lei, dando il via a quei dubbi che la separazione comporta, anche perché se per lui era il vero “Amore”  l’aveva lasciata sempre un passo dietro facendosi lui carico di tutti i malesseri sia lavorativi e sia quelli della sua vita quotidiana, perché non la aveva mai compresa come parte del suo essere della propria vita, era forse per questo che il suo cuore non era stato incoraggiato a lasciarsi andare a quel sentimento che tante ricercano ma che lei aveva semplicemente conosciuto per caso con discorsi che l’accomunavano a quella persona, probabilmente condividere interessi e grandi ambizioni non vuol dire avere sentimenti profondi nei confronti di quest’ultima ...

Anche la sera che i loro corpi si sono incontrati e da lì tutte le altre non era mai riuscita a provare quella sensazione di trasporto e desiderio totale, come già aveva confessato alle amiche non era mai riuscita ad arrivare neanche all’apice del piacere che quell’atto dovrebbe provocare e quella proposta di matrimonio così imprevista l’aveva lasciata senza parole, ma mai si era sentita così in trappola come in quel momento.

E poi eccolo … Sasori … prepotente e cosciente della propria bellezza dai modi suadenti e persuasivi dal momento in cui l’aveva visto un brivido lungo la schiena l’aveva percossa, ecco perché repentinamente aveva cercato in tutti i modi di allontanarlo da lei e poi nuovamente lì presente nella sua vita, ma in una nuova veste quella di professore e datore di lavoro ad aiutarla nella realizzazione del suo sogno senza metterle grilli per la testa o lasciandosi trasportare dall’egoismo di sentimenti inopportuni. Quegli occhi … quello sguardo... non l’avrebbe mai dimenticato … “maledizione Tenten perché ti sei lasciata trasportare in quel modo, sei stata sempre razionale e dedita ai tuoi propositi” … Pensava questo ma sapeva fin troppo bene che aveva valicato più di una volta quel limite che lui si era e le aveva imposto, aveva continuato a proteggerla anche da se stesso ed ancora con “Neji”.

Tenten: Sasori …!

Sakura: Cosa hai detto? …

Tenten: (leggermente imbarazzata per essersi fatta sfuggire il suo nome) … No! Nulla, pensavo tra me e me …

Così arrivarono finalmente a casa senza che l’amica potesse farle altre domande …

 

 

******

 

 

Sasori era indebolito e il dolore si faceva ancora sentire quello scontro gli aveva provocato non pochi fastidi, non si aspettava che lo Hyuga potesse arrivare a questi livelli ma ci avrebbe scommesso di tutto che il suo gesto l’aveva colpito molto di più dei pugni che lui gli aveva inflitto.

Avrebbe tanto voluto ritornare a casa, era stanco di quel luogo così angusto e pieno dell’odore di disinfettante l’unico momento che riusciva a tollerare era quello di quando le due infermiere venivano per lavarlo la schiena ed il petto per poi cambiargli la fasciatura … “Sì! Questo poteva accettarlo” pensò facendo un lieve sorriso.

Aveva saputo che Tenten era stata dimessa ne era felice, ma anche leggermente preoccupato sicuramente non lo dava e vedere ma la situazione era alquanto critica per il suo stato d’animo. Oltre la quasi violenza subita aveva saputo che si era fatta coraggio andando a chiedere spiegazioni a Neji stesso dell’accaduto…

Sasori: Chissà quel vigliacco cosa le avrà detto! (disse stringendo i pugni)

Si continuava a ripetere, non riusciva ad accettarlo! Insomma era pur sempre la sua allieva, tirocinante ed assistente gli aveva fatto perdere il controllo della situazione. Stava per ricascarci ma questa volta non l’avrebbe fatto, Tenten era non solo bella … ma anche piena di vita e sogni nonché …   Sasori diamine ritorna in te, cosa ti era passato per la testa?”. Si era lasciato davvero andare con quella ragazzina, era davvero bellissima e aveva sentito che c’era alchimia tra di loro, scoprire che anche lei aveva avvertito quelle stesse sensazioni lo disorientava nuovamente dopo tanti anni. Era reduce di un legame ormai sepolto e aveva sofferto per questo e tanto, quella donna la sua quasi EX sig.ra No Akasuna lo aveva lasciato senza nessuna speranza o qualsiasi voglia di trovare un legame, rifugiandosi in semplici notti di passaggio con chi gli andava ma senza lasciare traccia di sé o sentimenti profondi. Aveva saputo che Itachi aveva fatto inviare a Tenten un e- mail dove la esonerava dallo svolgimento della propria attività lavorativa per quindici giorni e anche più, ovviamente sapeva già che Tenten non l’avrebbe mai accettata come opzione, probabilmente per questo si era fatta dimettere …

Sasori: Che stupida!               

Poi ricordandosi nuovamente le parole dette da Ino disse …

Sasori: Mi fido di te …

Chiuse per un po’ gli occhi, ripensando a quel dolce bacio così desiderato da entrambi e poi la sua dichiarazione … “Piccola sfacciata”   sorrise ancora poi la porta si aprì.

Era Deidara in compagnia di Itachi avevano un’ espressione tutt’ altro che spensierata, inclinò la testa all’indietro poggiandosi alla spalliera del letto “mai un attimo di pace” sospirò per poi salutarli e facendo segno di entrare.

Deidara aveva uno sguardo cupo o forse perplesso o ancora impaurito o indecifrabile, insomma Sasori in quel momento non sapeva come interpretarlo.

Sasori: Deidara! Stai bene?

Deidara: …

Sasori non sapendo cosa avesse passato Deidara per renderlo così silenzioso e strano rivolse il proprio sguardo ad Itachi

Itachi: Bhe … Non siamo soli qui. E… Siamo stati obbligati a portarli con noi …  ( Disse con aria contrariata)

Sasori   sempre più perplesso non sapeva come rispondere o cosa chiedere. Non poteva essere che questo loro modo di comportarsi   fosse per la presenza anche di Obito o Shisui o forse stavano a prenderlo in giro? Così lasciò semplicemente che continuassero la loro commedia drammatica a quanto pareva dai loro comportamenti.

In quel momento entrò nella camera una figura femminile a lui molto conosciuta, ma soprattutto indesiderata guardò sia Itachi che Deidara con aria furiosa, ma poi comprese che se quella persona che ormai non vedeva da anni e non sentiva fosse lì per un motivo ben preciso …

 : Sasori da quanto tempo, sono dovuta venire di persona per sentirti finalmente … (Disse con il suo solito sorriso ipocrita)

Sasori la guardò con sufficienza e senza ombra di emozioni …

Sasori: Karen! Quali delle parole parla con il mio avvocato non ti è chiara? …

Karen guardando prima Itachi e poi Deidara … Sorrise ancora a quella reazione

Karen: Che domande? Perché il tuo caro avvocato non fa che rispondermi sempre la stessa cosa! O che non vuoi parlarmi o che comunque quello che hai da dirmi è sempre la stessa cosa e cioè che vuoi solo che sparisca dalla tua vita.

Deidara: Ok! Noi vi lasciamo soli … ( disse con un tono insicuro)

Karen: No! Potete rimanere, perché quello che ho da dire sarà breve e coinciso e mai come ora Deidara ci sarà bisogno della tua presenza comunque … (Disse voltandosi verso Itachi e Deidara e facendo così ondeggiare i propri capelli)

Sasori l’osservò con sospetto, Itachi e Deidara si guardarono tra loro, sperando che avrebbe portato notizie su finalmente questo divorzio che si era protratto anche per troppo tempo …

Karen: Beh … in primis non posso negarti che appena ho saputo che hai subito un’incidente mi sono preo

Sasori la bloccò repentinamente con un gesto della mano

Sasori: Vieni al dunque … Ti ricordo che per un lungo periodo di tempo non hai fatto altro che assillarmi per avere una riconciliazione, facendomi tartassare di telefonate dal tuo avvocato e proprio come allora la mia risposta rimane la medesima, No!

Karen guardava fuori dalla finestra. In quel momento cercò di ricordarsi quello che si era ripromessa prima di rivedrlo … per l’ultima volta, ma non facevano altro che riemergere nella sua memoria i primi periodi di quando Sasori scoprì del suo aborto e la sua reazione a quella scoperta. Quella volta non fece altro che andarsene di casa e chiedendo il divorzio immediato, cosa che lei non lo aveva mai voluto accettare eppure erano stati felici insieme. Sapeva di essere stata l’ unica per lui in quei momenti cosa che per un tipo come lui aveva quasi dell’ incredibile eppure era stata proprio lei a ferirlo così profondamente da non rendersene neanche conto.

Si erano sposati con tutta la forza di volerlo entrambi, ma concepire un figlio così presto non era nei suoi piani per quanto lo amasse non poteva buttare al vento il lavoro e propri progetti, se solo non avesse dimenticato di prendere la pillola quel giorno forse le cose non sarebbero andate così. Mentre continuava a pensare… Aveva sperato fino all’ ultimo che ci fosse la possibilità di ritornare sui propri passi ma da allora Sasori era diventato completamente inaccessibile, lei lo aveva aspettato e aspettato, ma alla fine capì che l’unica cosa che poteva fare per allungare i tempi di attesa era quella di non firmare l’atto di divorzio una carta che lei fino a quel momento non lo aveva fatto, ma ora le cose erano cambiate i suoi sentimenti erano cambiati e… anche il suo conto in banca lo era, quindi tutto cambiava prospettiva.

Sasori: Beh allora, tra un po’ scadrà il tempo di visita ed io vorrei riposare un po’ (disse continuando a guardarla con aria d’ indifferenza) …

Karen: (Si voltò verso di lui con aria decisa e disse) Ho deciso di firmare l’atto di divorzio!

Disse forzando quell’ultima parola a lei ancora oggi tanto ostile.

 

 

******

 

Appena Tenten mise piede in casa respirò l’aria fresca della libertà …

Sakura: Bentornata amica mia!

Sakura l’abbracciò ed un lacrima le solcò il viso era incredibile che fosse lì con loro così presto poi, sapeva che aveva ancora bisogno di tempo e spazio quindi lascò che si guardasse un po’ attorno per farla ritornare alla normalità.

Tenten: Grazie Saku-chan! So che vi ho fatto penare tutti e me ne dispiaccio …

Sakura: Ten di cosa ti scusi (Disse con aria di rimprovero) 

Tenten le fece uno dei suoi soliti sorrisi, ancora turbata andò in camera per sdraiarsi qualche minuto sul proprio letto.

Tenten: Sasori! (Disse poggiando un braccio sui propri occhi)

Sakura al piano di sotto era intenta a preparare un po' di cioccolata calda per la sua dolce amica pensò che la mancanza di Tenten si sarebbe sentita ancora per un po', certo la sua presenza era già di sollievo ma sapeva che la mente di Ten vagava ancora in pensieri orribili e comunque a lei ancora sconosciuti, le avrebbe lasciato il tempo di cui aveva bisogno, intanto avrebbe cercato di godersi quella normalità e spensieratezza che in casa Yamanaka, Higurashi e Haruno fino a quel momento era mancata quindi quel giorno tutto risplendeva per il gran ritorno a casa di Tenten, Ino era appena rientrata dal lavoro e quando vide che ad aprire la porta fu la stessa Tenten fu un colpo al cuore per lei …

Ino: Tenten!!!!! (Esclamò con gli occhi pieni di lacrime)

Le saltò praticamente addosso, non lasciandola andare più … Perché avrebbe dovuto?! …

Ino: Dimmi come mai sei già qui! Credevo voless

Tenten non le diede modo di finire …

Tenten: Era troppo oppressiva tutta quella situazione in ospedale così ho deciso di ritornare quanto prima, e poi quando arriverà domani …

Parlò digrignando i denti e tenendo i pugni stretti … Ino la guardò con circospezione, poi rivolse il suo sguardo preoccupato a Sakura che era dietro Tenten le fece spallucce con aria afflitta …

Ino: Non vorrai dire che … Ok! Ok! Non dirlo … non voglio saperlo anche perché mi arrabbierei solamente, ho un’idea …

Ino invitò Yuki ad entrare d’atronde era rimato fino a quel momento giusto per rivedere il volto della dolce signorina Higurashi, quando Ino lo chiamò stava per rimettersi in macchina e ritornare in azienda, ma la Yamanaka continuava a chiamarlo invitandolo ad entrare …

Ino: FORZA YUKI! FESTEGGIAMO IL RIENTRO DI TENTEN ENTRA PUREEEEEEEE!!!!!!!!!!

Così Yuki sorridendo entrò di buon grado …

 

 

******

 

 

Deidara, Itachi e Sasori rimasero in silenzio per un po’ dopo che Karen aveva informato Sasori della propria decisione. Si presentò in seguito il proprio avvocato discutendo degli obblighi da parte di Sasori in ambito legale a rispettare i propri doveri nel sostentamento dell’ormai ex signora No Akasuna vista la situazione di assenza lavorativa e di mantenimento da parte di quest’ultima, che legittimamente richiedeva il tenore di vita mantenuto fino a quel momento come da legge letta. Andati via entrambi, Deidara esclamò …

Deidara: CHE STRONZA! Sapevo che alla fine poteva solamente accettare la realtà, ma approfittare della situazione mi sembra una pretesa presuntuosa ed offensiva per le motivazioni che ponesti all’ epoca per ottenere il divorzio.

Itachi non disse nulla e alzò gli occhi al cielo. Quando Deidara cominciava a dare le sue opinioni d’avvocato era capace di non smetterla più. Sapeva che Sasori non era per nulla sorpreso dalle richieste più che giuste a livello legale della moglie cioè quasi EX moglie.

Sasori: Lascia perdere Dey! Sapevo che sarebbe finita così era solamente questione di tempo e poi sarebbe ritornata per venire a riscuotere tramite il divorzio il tenore di vita che aveva …

Deidara: (Con il viso scioccato disse) … COSA! Lo sapevi, allora perché mi martoriavi a livelli astronomici … (Disse mettendo il broncio)

Sasori non rispose subito alle imprecazioni dell’amico in fondo sapeva benissimo che quest’ultimo aveva ragione, ma d’ altronde lui non voleva aspettare, era consapevole che lei avrebbe richiesto tempo e ancora tempo fino a quando i viveri le sarebbero finiti e lì avrebbe poi come previsto preso coscienza della situazione, cioè quella che lui non sarebbe ritornato sui propri passi. Un senso di nausea lo pervase quando vecchi ricordi si ripresentarono …

 

Inizio Flash Back

 

Karen lo guardava con aria stupita come se quella notizia per lei non fosse una novità e con quell’ aria di chi si aspettasse che la decisione da lei presa sarebbe stata condivisa senza nessun problema.

Sasori non era per nulla dello stesso parere …

Sasori: tu cosa hai fatto? (Disse stringendo forte i pugni …)

Karen: Io… Sasori credevo che anche per te e la tua carriera non fosse ancora il momento per un figlio, e detto sinceramente non mi sento per nulla pronta ad essere un mamma, insomma …

Sasori la interruppe bruscamente …

Sasori: TU! Non hai pensato neanche vagamente a ME e cosa avrei potuto pensarne non hai neanche messo in conto d’informarmi che eri incinta. HAI PENSATO SOLAMENTE A TE STESSA  Era sconvolto!

Quando si erano sposati lui immaginava la sua vita piena di ambizione, ma anche di amore quelli che ti fanno vedere sempre tutto in positivo e che quando torni da lavoro hai sempre qualcuno che ti fa sorridere e capire che i tuoi sacrifici non sono solamente per il TUO prestigio o le TUE ambizioni, ma per costruire un mondo che ti appartenesse e al quale tu appartenessi. Evidentemente aveva sottovalutato il modo di pensare e vedere la vita matrimoniale da parte di Karen. Non era mai stato il tipo da lasciarsi andare con le ragazze, ma Karen riuscì ad incuriosirlo con la sua disinvoltura il suo modo di parlargli di se stessa e voler sapere di lui nel privato, cosa per lui molto rara e azzardata da pretendere, eppure lei sapeva come farlo parlare senza essere prepotente oppressiva o ansiosa di avere delle risposte, ma per pura e semplice curiosità.

Dopo il loro primo (incontro) ne seguirono altri sempre per caso sempre presi come un appuntamento e più passava il tempo più lui provava una sensazione che fino a quel momento non aveva mai provato. Poi la grande decisione, ricorda ancora che fu Itachi a metterlo in guardia a cercare di levargli le nuvole che l’avevano accolto in quella sensazione di benessere quotidiano, così lasciò passare le parole di Itachi non come un monito ma semplicemente come un punto di vista personale visto che il suo migliore amico lo conosceva come uno spirito libero, dove il matrimonio non era mai stato contemplato.

Invece sarebbe stato meglio se avesse dato ascolto a quelle parole, perchè dopo solamente un anno di felicità insieme scoprì della decisione presa ed effettuata da Karen. Il mondo fatto di quelle stupide nuvolette e della felicità che credeva stesse finalmente costruendo scomparve tutto ed il proprio cuore da subito si chiuse ed irrigidì per essere stato tradito preso in giro in quel modo.

Sasori: Adesso è finita!

Karen: (Con una lieve risata disse …) E’ finta??? Dai non scherzare Sasori

Sasori la fulminò con lo sguardo …

Sasori: Non parlarmi, e non sto scherzando …

Karen: (confusa continuò) Voi dirmi che davvero dopo un’ anno è finito tutto non puoi dire sul serio, noi ci siamo sposati perché ci amiamo. (Disse cosciente delle lacrime che le si paravano avanti gli occhi)

Sasori: Infatti! Ma evidentemente abbiamo due visuali differenti della definizione di “amore”.

Karen: Io non sapevo che tu desiderassi già un bambino?  (Disse stupita)

Sasori: Non si tratta di questo… Tu hai deciso da sola, mi hai completamente messo da parte io sono tuo marito (Disse continuando a fissarla in modo glaciale …)

Karen in tutta risposta …

Karen: Proprio perché sei mio marito, te ne parlo e sto cercando di scusarmi …

Ancora una volta Sasori strinse i pugni …

Sasori: Scuse … Scuse … Le scuse si fanno quando si rompe o perde qualcosa che per l’altro è molto importante o quando bruci la cena, stiamo parlando di un bambino, una vita un qualcosa che era NOSTRA, quindi indipendentemente da quello che avrei potuto pensarne se rimanerne sconvolto o accettare la tua gravidanza, spettava ad ENTRAMBI decidere. E poi tu non avevi intenzione di dirmelo per questo mi sento tradito, perché l’ho scoperto quindi sei stata obbligata a spiegarmi tutto …

Karen: Ma io …

Sasori: Tu cosa? Senti, io ti ho sposata davvero perché eri importante per me e sono stato sempre fedele a questo proposito non ho mai avuto un rimpianto sulla mia decisione, nonostante i miei amici non riuscissero a crederci ed alcuni di loro non riuscivano ad accettarti.

Karen: Cioè Itachi? .. (Disse con sufficienza)

Sasori arrabiato da quel comportamento disse …

Sasori: Sì Itachi e non solo. Tutti ti vedevano come una palla al piede e solamene come una bella scopata, ma io ti amavo e le loro parole erano come vento sulla pelle che passa e via. Ma adesso non posso che condividere il loro pensiero, mi sono lasciato trascinare da te che con i tuoi modi di fare mi hai sedotto fino al punto di sposarti.

Karen: Non volevo questo,ti ho sposato perché ti amavo.

Continuava a parlare con le lacrime che ormi le solcavano il viso …

Sasor: Non lo metto in dubbio anche io l’ho fatto per questo. Ma non ho mai messo la mia ambizione prima di te ed il nostro amore. Quindi vuoi sapere la mia decisione ormai vana, io non ti avrei mai permesso e non avrei mai voluto che tu abortissi …

Continuò a parlare facendo un sorriso amaro  ...

Sasori: E sono convinto che tu non abbia voluto farmi sapere nulla perché sapevi che non l’avrei accettato. Ma forse … chissà avrei potuto comprendere il tuo punto di vista, ma soprattutto non subire il trauma ed il senso di colpa per aver ucciso una creatura del tutto indifesa.

Karen: Sasori io …

Sasori: Basta! Sono stanco, ma soprattutto non c’ è più nulla d’ aggiungere la mia decisione non cambierà, (inarcando lievemente le labbra), certo che la vita a volte sa avere un terribile senso dell’umorismo ti dona l’amore e sa togliertelo improvvisamente ma suppongo che soffrire faccia parte di quest’ultima.

Sul suo volto si  leggeva chiaramente non la rabbia, ma la pura e sola tristezza di quel gesto, ma soprattutto la pena che in quel momento sentiva per la sua EX amata Karen.

Karen: (Con gli occhi ancora pieni di lacrime) Davvero vuoi chiudere il nostro rapporto per sempre? SASORI TI PREGO!... (Dissa urlando quell’ultima frase)

Sasori non diede conto alla domanda che Karen gli fece … e cominciò a prendere alcune delle sue cose che potessero servirgli a casa di itachi

Sasori: (Con aria indifferente) Io vado da Itachi, tu puoi rimanere qui finchè vuoi …

Karen: Quan … Quando rientrerai …

Sasori prese la borsa e i propri attrezzi di lavoro e un piccolo sorriso sbilenco apparve sul suo volto, poi si girò aprì la porta ed uscì senza dare alcuna risposta

 

Fine Flash Back

 

Lì finì un capitolo della sua vita proprio quando si sposò non si era pentito della propria scelta, probabilmente Karen per tutto questo tempo l’aveva anche aspettato sperando che ritornasse sui propri passi, ma lui non lo fece e poi il tempo che era passato le ha fatto realizzare il suo rifiuto nel non voler tornare, nel non volerla sentire o vedere, così anche lei ha poi pensato ai propri interessi.

“ furba la ragazza” pensò. Sapeva fin troppo bene che all’epoca aveva ancora qualche lavoretto e un bel gruzzoletto per mantenersi quindi che con il divorzio non le sarebbe spettato nulla, poi il tracollo delle sue finanze l’avranno buttata nel panico decidendo quindi per il divorzio.

Deidara: Ok dai basta che finalmente esce dalla tua vita!

Itachi rivolse semplicemente il proprio sguardo nuovamente a Sasori e fino a quel momento aveva fissato la finestra come se fosse una porta sul suo passato, Forse ancora una volta e per l’ultima volta stava metabolizzando la decisione presa.

Sasori rispodendo a Deidara

Sasori: Infatti Dey. Non importa della sua richiesta si prenda pure ciò che vuole, basta che non si faccia più vedere, ho chiuso con questa storia tanto e tanto tempo fa.

 

 

 

 

 

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Capitolo 27
*** SOTTO ESAME ***


Capitolo 27

 

SOTTO ESAME

 

 

Era la quarta volta che si cambiava d’ abito, Sakura non era mai stata il tipo di persona indecisa neanche per quanto riguardava i vestiti da indossare non aveva mai avuto dubbi so cosa preferiva e cosa no, anche tutte le volte che le capitava di andare a fare compere con le sue amiche sapeva sempre perfettamente cosa voleva acquistare ancor prima di entrare in un negozio ed era proprio per questo suo carattere che Ino non voleva mai che l’accompagnasse in giro per fare shopping ma … oggi era diverso, oggi si sentiva agitata, oggi si sentiva inadatta, oggi si sentiva goffa, oggi si sentiva come una quindicenne al su primo appuntamento oggi … oggiii !!!!!

Sakura: BASTA NON CI VADO, NON HO NIENTE DA METTERE!!!

Le amiche che avevano sentito le sue urla di disperazione accorsero nella sua stanza tentando di evitare come meglio potevano i vestiti volanti che la rosa lanciava disperatamente alla ricerca di qualcosa da indossare.

Ino: ma cos’è successo è esplosa una bomba? (disse con aria sconvolta)

Tenten: neanche camera mia è conciata in questo stato e io non metto mai i vestiti nell’armadio, si può sapere cosa ti è successo?

Sakura: oggi … alle 17:00 … thé … mamma di Sasuke… (farfugliò con aria agitata)

Tenten: Sakura calmati e prova a parlare come un essere umano normale.

Ino: io penso di aver capito … più o meno

Tenten: ah … sì? E come hai fatto?

Ino: sono portata per le lingue, comunque traducendo penso che lei questo pomeriggio abbia un thé con la signora Mikoto Uchiah e non sa cosa mettere.

Tenten: wuhuuhuu le cose si fanno serie, un thé con la suocera. (disse poggiandosi allo stipite della porta e incrociando le braccia)

Sakura: non scherzare, è importate io non sono brava con queste cose non so cosa mettere e se non gli piaccio e se pensasse che non sono fatta per stare con il figlio e se non le sono simpatica e se …

Ino: Sakura ora basta, fai un respiro profondo! (dice scuotendo l’amica per le spalle per farla riprendere)

Sakura bloccò la sua parlantina e fece un respiro profondo come le aveva detto l’amica

Sakura: Ho bisogno di una mano sono in tilt e non so come fare.

Ino: bhe e allora noi cosa ci siamo a fare. (Disse sorridendole)

Tenten: bhe forse Ino è più brava di me in queste cose lo sapete io non me ne intendo di vestiti e mode, ma posso dare una mano come opinionista.

Ino: Ok allora, hmmm … visto che è un semplice thé pomeridiano direi un qualcosa di semplice e curato, non troppo pretenzioso e sui toni chiari non si devono indossare accessori troppo vistosi … io direi che (Ino mentre rifletteva passava in rassegna tutti i vestiti che l’amica aveva sparpagliato per la stanza alla fine optò per uno solo … *questo andrà più che bene* pensò soddisfatta.

Ino aveva fatto indossare all’amica un vestito color lilla, tutto ricamato con dei piccoli fiorellini lo scollo a  barca e mezze maniche trasparenti, si fermava sotto a seno con un cinturino nero e scendeva a campana fino a ginocchio. Sotto aveva abbinato delle scarpe a bambolina che richiamavano il colore della cintura dell’abito con tacco 5 cm, una piccola pochettina e al collo un semplice punto luce stessa cosa per gli orecchini.

Ino: fatto! sei perfetta non era poi così difficile. (Disse ammirandola)

Sakura: facile dirlo per te, non sei tu che deve andare ad un thé party con la forse futura suocera.

Tenten: io leverei il forse, comunque Ino per noi è ora di andare. (finì di dire prendendo le sue cose e avviandosi all’uscita).

Tenten era ormai decisa a dirgliene quattro al capo.Le aveva fatto inviare l’e-mail di sospensione dal lavoro per la propria situazione psicologica Tenten d’altronde in questi giorni di permanenza in casa tra le descrizioni dei nuovi modelli di Shisui ed Obito da parte di Ino e l’ansia per il pomeriggio da trascorrere in compagnia della propria “suocera o futura suocera” da parte di Saku-chan aveva avuto modo di pensare che in fondo Itachi la stava semplicemente proteggendo per darle il tempo giusto di riprendersi da quel forte shock… Ma forse non sapeva che il suo carattere aveva bisogno di non pensare, aveva bisogno del proprio lavoro per gettarsi alle spalle quello che era successo, certo era consapevole che il posto in cui lavorava era il medesimo di quello di Neji, ma ora che aveva parlato con lui per dei chiarimenti non poteva che continuare a chiedersi se la parte della “cattiva” non era stata sua visto come si era comportata.  Lei ora lo aveva capito, non amava Neji forse quello che provava all’inizio della loro storia era una mera infatuazione che col passare del tempo si era trasformata in routine … E poi? Dopo come ci era finita in quella situazione? Forse lei per tutto questo tempo si era nascosta dietro a quel fidanzamento perchè le faceva comodo aveva fatto trascorrere il tempo immersa nella quotidianità del loro rapporto senza accorgersi che la bilancia del proprio interesse pendeva di più dalla parte della sua indipendenza e del suo sogno, diventare una fotografa professionista e affermata.

Ino: Ten … sei davvero sicura di voler tornare così presto? Sai lì …

Tenten: Ino lo puoi dire il suo nome, lo so lì c’è pure Neji, bhe questo non può fermarmi o fermare il mio lavoro, qualcuno dovrà pur sostituire Sasori.

Ino: sì lo so, spero solo che tu abbia fatto la scelta giusta e che non abbia affrettato le cose come al solito. Nessuno ti rinfaccerà il fatto che hai bisogno dei tuoi tempi.

Tenten: Lo so … lo so siete tutti preoccupati ma, mi conosci non posso restare ferma…

Una volta arrivati in azienda e Tenten ed Ino misero piede all’ingresso Charlie fu la prima a correre verso Tenten per abbracciarla e stringerla forte, in quei giorni era stata così in pena sia per lei che per Sasori rivedere lì … almeno uno di loro le dava un di sollievo.

Charlie: signorina Higurashi che sollievo rivederla come si sente? … e poi non doveva essere in un periodo di riposo, ho inviato io stessa l’ e- mail che ….

Tenten: (fermandola disse) Charlie calmati! Sto bene e tranquilla ho letto quella e -mail ma io non ho proprio voglia di restare a casa proprio ora che Sasori non c’è, ora vado dal capo. (finì di dire per dirigersi al piano di sopra, verso l’ufficio di Itachi)

Charlie: …

Tenten stava ormai salendo quando incrociò i due stilisti che erano impegnati in una discussione che alla castana parve riguardare la settimana della moda di Parigi.

Obito: guarda secondo me mi sembra che questo modello debba uscire subito dopo questo.

Tenten: ciao Obito, Ciao Shisui

Shisui: sì anche io penso che …. Oh ciao novellina …

Lo stilista stava continuando a scendere le scale col cugino quando si rese conto effettivamente che Tenten era lì ma cosa ci faceva già al lavoro?

Shisui: Che cavolo ci fai tu qui?! Tu dovresti essere a casa a riposarti…

Disse raggiungendola …

Tenten: perché?

Shisui: ma fai sul serio?

Obito: io penso che lei sia seria sai.

Tenten: certo che sono seria. Comunque adesso non posso continuare a parlare con voi devo andare dal capo. Ci vediamo dopo ciao

Shisui ed Obito si guardarono perplessi ma non sorpresi nel vederla già a lavoro … Ormai di Tenten non li stupiva più nulla.

 

*****

 

Itachi di ritorno dall’ ospedale, felice in parte che finalmente il proprio amico fosse libero da quella tortura di divorzio che durava ormai da quasi un anno. Si sentiva già esausto sarà per l’organizzazione della settimana della moda a Parigi che si sarebbe tenuta da lì a tre mesi, sapeva che con l’entrata in azienda finalmente anche da parte del fratello il lavoro si era alleggerito ma, in ogni caso non poteva che essere ancora preoccupato Sas’ ke era appena agli inizi della propria carriera in azienda, Sasori sarebbe ritornato giusto in tempo per l’evento e Tenten

Segretaria: Signor Uchiah mi scusi ho provato a fermarla ma…

Ecco comparire la propria segretaria sull’uscio della porta agitata come non mai, cosa doveva fare per avere un po' di pace … pensò buttando la testa all’indietro e vedendo la figura che comparve dietro di lei

Itachi: (Con tono già rassegnato disse) bene ora spero che mi spiegherai cosa ci fai qui? (Disse congedando la segretaria)

Tenten: perché tutti continuate a farmi la stesa domanda? (Disse adirata e stringendo i pugni)

Itachi: forse perché qualche giorno fa hai subito un trauma non indifferente e siamo tutti preoccupati per te? Se ti ho mandato quella e-mail non era per punirti o altro era solo per darti il tempo di riprenderti. – Oh grazie capo per la sua accortezza al mio benessere psicologico e fisico-  -Oh non c’è di che signorina Higurashi non si preoccupi- .

Disse Itachi a di presa in giro più a se stesso che altro, per alleggerire la tensione che la sua dipendente provava in quel momento

Itachi: Dovresti prenderti più cura di te stessa, mi sembra che anche agli inizi del tuo lavoro in questa azienda facevi la dura, sempre pronta a mostrarti forte. Non c’ è nulla di male nel sentirsi fragili e lasciare che altri lo notino, non vergognarti per questo.

Tenten inizialmente rimase zittita dalle parole di Itachi come sempre era un tipo che capiva al volo le persone e trovava sempre le parole giuste nelle situazioni o argomentazioni che gli si presentavano d’ avanti. Cosa l’aveva portata a reagire in una maniera così forte? … Ancora non riusciva a darsi una risposta ma, in ogni caso non si lasciò andare a quelle parole per quanto giuste e premurose potessero essere.

Tenten: lo so e ti ringrazio (disse con un pizzico d’imbarazzo) Ma… io non riesco a rimanere a casa preferisco di gran lunga lavorare e tenermi occupata tutto qui… ( Abbassò poi la testa alla fine di questa affermazione)

Itachi in segno di resa le disse …

Itachi: Bene! …

Tenten non rimase sorpresa per quella risposta così breve e coincisa. Quello che la colpì oltre il tono della resa nei confronti della propria testardaggine, cosa che dopo quasi un anno di lavoro in azienda tutti avevano imparato a sopportare, fu la preoccupazione che si celata dietro quest’ultima …

Tenten: Tutto qui?! … (Disse con aria stupita)

Itachi: Certo!

Tenten ancora incredula …

Tenten: C’ è qualcosa che non

Itachi: Cosa? Io ti ho inviato un e -mail dove ti davo giorni di riposo per te stessa e tu hai deciso di ritornare al lavoro, bene non posso obbligarti anzi mi risparmi la fatica di trovare qualcuno che avrebbe dovuto sostituire te e Sasori, che in questo momento si trova in ospedale tra costole incrinate e braccia spezzate.

Terminò la propria frase con un pizzico di frustrazione.

Tenten forse con quella descrizione così cruda e sbattuta in faccia la realtà dei fatti non potè che cominciare a realizzare che Sasori

Itachi passandosi una mano sul viso le disse

Itachi: Scusami per la brutalità delle mie parole ma, sappi che non sei sola e non devi per forza affrontare tutto questo da sola … In più non sei l’unica ad aver sofferto ci sono tanti che sono stati e sono disposti a starti vicino, anche loro come te sono persone che soffrono per quello che ti succede attorno, non essere sempre così orgogliosa. Sei una ragazza brillante credimi e avanti a te sicuramente ci sarà un avvenire importante e non sono l’unico a pensarlo ma, lascia che qualche volta siano gli altri a prendersi cura di te. Ci sono persone pronte a rialzarti se dovessi cadere proprio come fai tu con gli altri e altre ancora a rischiare anche di più …

Tenten non poteva che pensare che il suo comportamento era solamente egoistico e l’aveva nascosto dietro una rabbia ingiustificata nei confronti di Itachi, con tutte le sue forze non fece cadere neanche una lacrima di quelle che ormai le stavano riempendo gli occhi …

Tenten: Sasori

Da quando era uscita da quel maledetto ospedale era riuscita solamente a pronunciare il suo nome, senza dire altro …

Itachi: (La guardò con comprensione) E’ ancora fermo in ospedale, per quanto anche lui voglia uscire i medici proprio non vogliono lasciarlo andare è ancora parecchio instabile con le ferite. (poi con un lieve sorriso aggiunse) Non preoccuparti si riprenderà prima di quanto tu creda, un altro testardo da sopportare … (disse scuotendo la testa)

Tenten non riuscì a trattenere una risatina a quell’affermazione …

Itachi: Sappi che se tu ti senti davvero pronta a ritornare per me non ci sono problemi per quanto io non approvi e non l’approverebbe neanche lui, ti ha protetta se ritornassi solamente perché è il tuo orgoglio e forza da voler dimostrare a farti compiere questo passo forzato, saresti davvero crudele non credi?

Fu lì che Tenten capì che davvero era stata così ceca da non riuscire a vedere più in là del proprio naso. Tutti erano stati in pena per lei, tutti avevano sofferto con lei e c’era chi era ancora fermo per lei. Ora un altro pensiero cominciò a farsi strada nella sua testolina, come avrebbe dovuto comportarsi con lui dopo quello che era successo e quella dichiarazione? E quel bacio? … Proprio in quel momento quelle lacrime tanto trattenute si fecero spazio sulle proprie guance e disse …

Tenten: Ah … (disse tentando di asciugare le lacrime, senza riuscirci) Sono stata davvero una stupida mi sa proprio che non posso darti torto sig. Uchiah, forse è meglio se questa volta mi faccia da parte e lasciare che il tempo guarisca le ferite e le acque si calmino un po' per tutti …

Itachi si alzò dalla sedia e con calma si avvicinò a lei poggiandogli una mano sulla testa le scompigliò i capelli e disse con un lieve sorriso …

Itachi: Niente sign. Uchiah è interessante quando mi chiami capo

Un altro piccolo sorriso sfuggì dalle labbra di Tenten per poi dire …

Tenten: Sono proprio una testarda continuo a soffrire e non voglio ammetterlo …

Itachi: Credimi non sei l’unica. Ma capire che è così ed accettare il proprio sbaglio è un buon punto per cominciare non credi …

Tenten: Dimmi … quando passerà? …

Itachi: Questo puoi saperlo solamente tu, ma non metterti fretta e prenditi pure quanto tempo ti serve

Tenten:  Grazie … Capo!

Itachi le sorrise dolcemente.

 

******

 

Sakura era tremendamente in ansia continuava a camminare lungo la strada che l’avrebbe portata a casa di Sasuke ma, dove lui non c’era in quanto al lavoro e sarebbe stata sola con la madre del suo ragazzo. Insomma era un semplicissimo invito per un thé a casa Uchiah non un patibolo per essere giustiziata...No?!

Tutta colpa di Tenten ed Ino, non avevano fatto altro che tormentarla con i loro discorsi su future suocere o progetti in atto con una famiglia importante. Insomma non le andava giù il fatto che in così poco tempo la cosa potesse diventare più seria del previsto, nonché il giovane Uchiah non potesse interessarle dal punto di vista di fidanzato ufficiale, ma per il momento era appagata dal loro rapporto libero da questioni e sentimentalismi troppo complessi e futuristici, certo voleva che le cose tra loro funzionassero ma senza troppe restrizioni.

*maledette, stron…* pensava tra sé e sé perché le parole delle sue amiche non facevano altro che farle pensare che probabilmente la signora Mikoto quel giorno era stata così categorica da portarla a credere che questo suo invito l’avrebbe voluto per farla entrare a far parte della loro famiglia? … Doveva smetterla di trascinarsi queste fantasticherie appresso in quanto non conosceva affatto la natura di quest’invito e come sarebbe finito il tutto. Ma se anche fosse che le sue amiche avessero avuto ragione, comunque la decisione  della natura del rapporto che c’era tra lei e Sasuke potevano deciderlo solamente loro due. Anche perché lei come le sue amiche erano sempre state tre spiriti liberi ed indipendenti ed era difficile che qualcuno le potesse rinchiudere in una gabbia, Neji ci aveva provato con Tenten e non era andata a finire bene, poi c’era la situazione con la signorina Tsunade ora che si era risolta tutta la baraonda che aveva scatenato la sua relazione con Sasuke le aveva proposto di diventare finalmente socia dello studio e lei aveva tutta l’intensione di accettare.

 

Ancora presa dai pensieri e sentimenti contrastanti arrivò alla villa, tirò un respiro profondo e bussò alla porta, fu il fedele Alfred che le venne ad aprirle.

Alfred: (disse accogliendola con un lieve sorriso) signorina Haruno, prego da questa parte la signora Uchiah l’attende (una volta entrata in casa Alfred le fece segno di seguirlo)

Sakura per tutto il tragitto non faceva che guardarsi attorno, anche se c’era già stata una volta la grandezza e bellezza di quella casa la stupivano ancora e poi non si era abituata all’idea che lei fosse fidanzata con un membro di una delle famiglie più importanti di tutta Tokio, eppure quando lo conobbe le era parso un normalissimo ragazzo nonché semplice lavoratore in un locale notturno come barista.

Continuando a camminare per quei lunghi corridoi non potè che notare le diverse opere d’arte che adornavano le pareti di quei muri, si passava dal semplice espressionismo, ad arrivare alla visuale del realismo, infine riconobbe una delle opere più famose e discusse dalla sua amica Tenten la foto del celebre fotografo Sasori No Akasuna, effettivamente aveva intuito ed un punto di vista d’avvero interessante * chissà quanto valeva quell’ opera d’arte* ora capiva perché Tenten non faceva altro che parlarne e rimanere continuamente incantata da tale bellezza.

In seguito arrivarono in una grande veranda fatta interamente in legno bianco con grandi vetrate che davano sull’enorme e splendido giardino, arredata da delle piccole poltroncine in vimini e alcuni divanetti del medesimo materiale sistemati in semi cerchino per non scoraggiare la conversazione, al suo centro vi era posto un piccolo tavolino con la base in legno e poggiata su di essa un lastra in vetro temperato, sopra veniva sfoggiato un servizio completo per il thé di finissima porcellana e rifiniture in oro. Nell’intero perimetro della veranda erano presenti  semplici poggia piante fatti in ferro battuto bianco che esponevano piante e fiori di ogni genere e alla fine di questo splendido ambiente c’era una grande porta finestra che dava dritta sul giardino. La signora Mikoto era comodamente seduta su di una delle tante poltroncine e appena li vide arrivare subito le andò incontro per accoglierla da brava padrona di casa qual’ era.

Mikoto: Sakura benvenuta, prego accomodati pure (disse facendole cenno di sedersi, poi rivolta al maggiordomo) Alfred puoi cominciare a servire il thé.

Alfred: che tipo di infuso gradiscono? (rivolto ad entrambe)

Mikoto: Sakura hai delle preferenze?

Sakura (pensandoci un po' su): bhe io direi che un classico thè verde giapponese andrà più che bene grazie!

Mikoto: bhe allora un thè verde giapponese.

Una volta che il maggiordomo fu andato via, Mikoto si accomodò sulla poltroncina facendo cenno a Sakura di sedersi su quella posta di fronte a lei.

Sakua: la ringrazio per questo invito e mi scuso se non sono riuscita a vanire prima ma … sono successe tante di quelle cose. (Disse ancora un po' scossa)

Mikoto: lo so tranquilla Itachi e Sas’ke mi hanno detto tutto, spero che la tua amica stia bene.

Sakura: sì sta meglio sa lei è così non si fa mai abbattere dai problemi.

Mikoto: ne sono felice e so che con l’aiuto tuo e della signorina Yamanaka saprà rassicurarsi e appoggiarsi alle vostre premure.

Sakura le sorrise, era davvero una donna portata per quel tipo d’ambiente, certo gestire una villa del genere con tutto il personale che ne faceva parte non poteva che lasciarla sbalordita ancora di più ma,  quello che l’affascinava erano in particolare i suoi modi dolci e comprensivi ma, allo stesso tempo diretti e coincisi.

Mikoto: (sorridendole) Sicuramente ti starai ponendo domande di tutti i tipi sul perché io ti abbia invitato qui a fare due chiacchiere ne sarai terrorizzata.

Sakura leggermente in imbarazzo le rispose …

Sakura: Beh … Io credo che sia anche legittimo, in questo momento non posso negare di sentirmi leggermente smarrita.

Mikoto accennò un breve sorriso a quelle parole più che giuste pronunciate dal Haruno

Mikoto: Ovviamente non capita tutti i giorni che una madre del ragazzo che si frequenti da così poco tempo voglia approfondire meglio la natura di questo rapporto così tanto coinvolgente.

Sakura non sapeva cosa risponderle. Insomma la madre del suo ragazzo le stava appena dicendo che il loro rapporto era così coinvolgente da lasciarla un segno d’ interesse nei confronti di quest’ultimo, era davvero senza parole …

Sakura: …

In quel momento entrò Alfred a salvarla da quel silenzio imbarazzante con i loro thé e pasticcini di ogni tipo su di un’alzatina completamente fatta di cristallo, mio dio ma chi erano davvero gli Uchiah, con un patrimonio del genere un’alzatina completamente fatta di cristallo e un’intero servizio da thé in porcellana purissima e rifiniture in oro  non era che come un pacchetto di gomme comprato in un minimarket. Alfred finito di servire il Thé uscì dalla stanza lasciandola nuovamente sola con la signora Uchiah.

Quest’ ultima prese la tazzina del proprio thè con una tale delicatezza da far rimanere incantata anche la tazzina stessa che stava per portarsi alle labbra per bere il primo sorso della loro bevanda.

Mikoto: Sai quando fui invitata a prendere del thè in questa villa non potevo che aspettarmi che un piccolo esame prima della proposta di matrimonio da parte di mio marito e quindi una conoscenza approfondita delle buone maniere ed il contegno da mantenere entrando in una del più grandi famiglie di Tokyo.

Disse sorseggiando con naturalezza il suo thé. Per quanto riguardasse Sakura non potè che strozzarsi quasi a quelle parole già con il suo primo sorso.

Mikoto: Non essere agitata dolce Sakura- chan

Si fermò per poi riflettere sulla propria affermazione…

Mikoto: Che maleducata posso darti del tu?

Sakura: Beh non vedo motivo del perché non dovrebbe, anzi devo ammettere che tante formalità non fanno parte del mio essere, quindi anche l’appellativo chan direi che detto da una persona più adulta e matura di me non possa che farmi sentire più vicina a quella persona.

Mikoto: Sei una ragazza ben educata ed intelligente, sono felice che tu riconosca la forma del parlare tra chi è più adulto di se stessi vuol dire essere rispettosi nei confronti di questi ultimi, ma nel contempo io personalmente non posso che fare a meno di chiederti se posso prendermi tali libertà.

Sakura: Si figuri signora Uchiah, per quanto riguarda la forma non posso che ricordare gli insegnamenti continui che mia nonna mi impartiva. Così il suo gesto di chiedere a me il permesso di potermi da del tu mi ha sorpresa.

Mikoto sorrise ancora posando con la stessa delicatezza di quando l’aveva presa la tazzina sul tavolo una volta finito il proprio thé

Mikoto: Presumo allora che gli insegnamenti siano i medesimi perchè anche mia nonna voleva che anche se incontrassi qualcuno più giovane di me le confidenze venivano prese solamente se la persona accetta di darle, insomma per quanto mi riguarda la forma è tutto ma, il rispetto va sempre prima maritato non credi?!

Sakura sorridendo di rimando e riponendo anche la propria tazzina …

Sakura: Direi di sì! Che è un’ottimo punto di vista

Mikoto guardava intensamente la Haruno, non poteva che ritenerla una ragazza arguta, intelligente ed umile. Era sicura che proprio questa sua semplicità aveva attirato l’attenzione del proprio secondogenito, sorrise semplicemente aveva visto con i propri occhi quello che già precedentemente aveva intuito. Persa nei propri pensieri venne riscossa dalla voce di Sakura che timidamente ed esitante cercava di dare una motivazione valida all’invito fatto da lei medesima.

Sakura: Sig.ra Uchiah! Io non posso che essere compiaciuta del suo invito per il thé qui da lei. Ma non posso negare di esserne rimasta parecchio scossa, proprio per le motivazioni da lei stessa descritte prima, insomma io e Sasuke ci stiamo semplicemente frequentando ed anche da poco tempo quindi …

Mikoto la fermò subito, capendo il disagio che la ragazza stava provando cercando di arrivare al perché di questo invito, così cercò di essere quanto più chiara possibile ed esprimerle la propria sincerità nel piacere di aver avuto quella possibilità di conoscerla …

Mikoto: (Sorridendole cominciò) Mia cara non crucciarti, probabilmente potrei averti turbata con i miei discorsi e se l’ho fatto ti chiedo scusa i miei sono stati semplici discorsi di molto tempo fa quando i matrimoni venivano organizzati o comunque ricercati., quindi non essere tesa o impaurita oggi le cose non sono come allora e credimi non sono certo quel tipo di madre che impartisce decisioni così intime e personali, sono convinta che tutto arriverà a suo tempo se dovrà succedere certamente sarà così.

Sakura rimase in silenzio ascoltando le parole di quella donna così sincera e praticamente perfetta nel suo essere moglie, madre e Donna.

Mikoto: Io ti ho invitata semplicemente per ringraziarti. Sai (sorrise per un attimo) Sas’ke ha sempre avuto un temperamento molto forte e sfuggevole, questo suo modo di essere lo rendeva quasi sempre inavvicinabile. Qui in famiglia soffriva molto in quanto c’ era come un senso di rigetto nei confronti della sua posizione. Avrai capito che il ruolo che gli compete non è quello di un semplice barista ovviamente, non che sia un lavoro denigrante e per quanto mi riguarda poteva provare tutte le strade che voleva. Entrambi i miei figli hanno avuto la possibilità di scelta, la vita di un Uchiah è ardua ed insidiosa come hai potuto provare tu stessa.

Sakura: Allora perché scappare via? Scusi l’arroganza ma io ho incontrato Sasuke che era un normalissimo barista lo ritrovo come un’icona di una famiglia prestigiosa come la vostra non posso che farmi qualche domanda, se tali obblighi nei confronti della famiglia non sono stati impartiti, perché mai lui avrebbe scelto di allontanarsi?! …

Mikoto cominciò a guardare fuori dalla finestra, al di là del giardino immersa in chissà quali pensieri …

Mikoto: Beh è inutile negare che in tutte le famiglie ci sono discordie ed incomprensioni, non tutti la pensano in questo modo ai tempi in cui Sas’ke decise di non mettere più piede in questa casa era tremendamente arrabbiato, proprio per questa aria di tensione che in questa casa e famiglia si tende a provare, (poi aggiunse guardando Sakura) proprio come te che oggi sei venuta qui tutta impaurita e frustrata come se ti sentissi sotto esame, ecco Sasuke si sentiva continuamente con questi sentimenti contrastanti lui ha sempre rinnegato il proprio status, la propria famiglia, il patrimonio e qualsiasi agio gli fosse concesso, voleva semplicemente vivere la propria vita lontano dai formalismi e riflettori.

Sakura continuava a seguire il discorso della signora Mikoto rapita dalla descrizione della sofferenza che aveva provato Sasuke per tutto quel tempo che traspariva perfettamente dalle parole e il tono di voce della sig.ra Uchiah

Mikoto: Era sempre in contrasto con i suoi sentimenti, tra le responsabilità e quella voglia di essere libero poi quel giorno arrivò, la discussione con Fugaku mio marito lo portò all’esasperazione, lui molto più conservatore pretendeva che Sasuke prendesse il proprio posto nella società e nella famiglia posto che gli spettava, ma impartendoglielo non  fece altro che irritarlo ancora di più così quel giorno persi una parte del mio cuore, persi mio figlio …

Ci fu un lungo momento di silenzio dove Sakura avvertiva tutto quel dolore che la madre di Sasuke aveva potuto provare in tutto quel tempo lontana dal figlio … poi fu la stessa Mikoto a rompere il ghiaccio …

Mikoto: A volte mi chiedo se sono stata io a lasciare che diventasse così schivo e chiuso in se stesso, insomma non dava confidenza a nessuno e si rintanava continuamente nei suoi silenzi, molto probabilmente l’unico che sapeva far sciogliere quella calotta di ghiaccio era sempre stato il fratello Itachi probabilmente perché riusciva a fare quello che io o in particolare il padre non riuscivamo a fare, prenderlo di petto.

Sakura forse non riusciva neanche lontanamente a comprendere i sentimenti mortificanti che una madre come Mikoto poteva provare in quel momento, così disse per far riemergere quello che di buono era stato lasciato in Sasuke

Sakura: Sa Sasuke potrà essere anche brusco ed indecifrabile in alcuni momenti, ma la dolcezza del suo essere e la sua sensibilità posso dirgli che ha saputo fargliela ereditare completamente …

Mikoto le sorrise

Mikoto: Ecco perché ti ringrazio, con i tuoi modi di fare e la tua semplicità Sasuke a riscoperto un se stesso che probabilmente neanche conosceva, ha preso il posto in azienda ed è ritornato in famiglia di sua spontanea volontà, forse il rapporto che sta comunque crescendo tra di voi nonostante lo scandalo l’ha fatto capire di poter essere se stesso ovunque si trovi e che nascere in una famiglia agiata o comunque importante per quante responsabilità possa portare non deve essere segno di vergogna, come non deve esserlo chi nasce per essere un barista, ognuno di noi nel suo piccolo porta avanti la propria vita ed ognuno di noi porta un fardello sulle proprie spalle e credo che questo lui lo abbia capito solamente quando si è reso conto che nasconderti chi davvero fosse avrebbe rischiato di fargli perdere tutto … e cioè TE …

Disse in ultimo con un sorriso delicato e dolce … Arrossì a quell’affermazione così diretta …

Sakura: Io … io non so che dirle sono una semplice laureata che ora sta intraprendendo la propria carriera come avvocato e il fatto che io e Sasuke ci frequentiamo non può certo essere fonte di un tale cambiamento …

La verità è che Sakura non voleva ammetterlo neanche a se stessa che il legame tra lei ed il proprio amato era molto di più che un semplice flirt, o comunque lo stava diventando …

Mikoto: Cara mia tu vivi quei momenti in cui ti trovi con lui, ma credimi se ti dico che non ho mai visto gli occhi di Sasuke così intensi e seri come quando ti guarda, ricorda che sono sua madre e poi quel modo possessivo fa parte esclusivamente dei modi di fare Uchiah sulle cose o persone che gli appartengono.

Sakura arrossì più di quanto non fosse già * ma quindi ci ha visti …quella sera alla festa * rimase sconvolta, ma Mikoto si limitò a mangiare una semplice crostatina senza aggiungere null’altro, finito di mangiare poi aggiunse … alzandosi e andandole vicino …

Mikoto: Non essere turbata! Sei una ragazza speciale e il mio invito era puramente per dirti grazie.

Disse poggiandole una mano sulle spalle ed invitandola ad alzarsi.

Mikoto: (Con un lieve imbarazzo aggiunse) Lo so che già l’hai visto una volta, ma mi chiedevo se ti andasse di fare una passeggiata in giardino, ora che sai le mie intenzioni il ghiaccio tra di noi spero si sia leggermente sciolto, (Finì con un lieve sorriso)

Sakura anche se imbarazzata anche lei, le rispose semplicemente …

Sakura: Sì!

 

******

 

Sasuke non vedeva l’ora di ritornare a casa, oggi a lavoro sembravano tutti impazziti tra sarte che si lamentavano, parrucchieri che urlavano istericamente e per non parlare delle due truccatrici che erano scappate via piangendo, tutto questo perché i cari cugini avevano deciso di essere odiosi con tutti e non farsi star bene nulla. Certo poteva capirli il viaggio a Parigi si avvicinava e ovviamente loro pretendevano ed esigevano la perfezione fin nei minimi dettagli ma, c’era modo e modo per dire le cose al personale ed era proprio per quella motivazione che Sasuke era stato obbligato ad andare a recuperare ogni dipendente che aveva deciso di andare via per colpa loro, ora riusciva a capire il fratello.

Parcheggiò la moto nel cortile d’entrata, varcò la soglia d’ingresso mentre si allentava il nodo della cravatta che gli dava fastidio.

Alfred: bentornato signorino. (disse facendo un lieve inchino)

Sasuke: dove è mia madre? (chiese mentre gli porgeva il casco della moto e la giacca)   

Alfred: (recuperando le cose che gli erano state date disse) la signora è nel giardino con la signorina Haruno.

Sasuke: bene!

Disse mentre si avviava verso il giardino, non si aspettava che Sakura fosse ancora lì si ricordava che la mamma l’aveva invitata per un thè ma non credeva che si trattenesse fino all’ora di cena.

Sorrise con aria ferina a quel pensiero …

Appena entrato nel salone vide la mamma e la sua ragazza rientrare della porta finestra chiacchierando piacevolmente.

Sakura: (facendo una piccola risata) ahaha … non posso credere che lo abbia fatto davvero.

Mikoto: ti dico di si è sempre sato un bambino impossibile, non so quante bambinaie abbiamo dovuto cambiare.

Sasuke: buona sera! (disse per far notare la sua presenza)

Finalmente entrambe sentendo quel saluto si accorsero della sua presenza, entrambe vedendo che era tornato gli sorrisero dolcemente.

Mikoto: oh … Sas’ke bentornato tesoro.

Sakura: ciao, com’è andata a lavoro?

Sasuke: poteva andare meglio, è stato un delirio.

Mikoto: i tuoi cugini quando si avvicina la settimana della moda fanno sempre i pazzi, perché non vai a fare una doccia mentre faccio preparare la cena.

Sasuke: sì ci vuole proprio.

Mikoto: Sakura-chan resti con noi?

Sakura: ma io … non vorrei disturbare.

Mikoto: non disturbi affatto e poi si è fatto tardi, resta pure per cena e poi Sas’ke ti riaccompagna, ora vado a dare disposizioni per la cena.

Una volta che Mikoto fu andata via, Sasuke si avvicinò a Sakura prendendola per un polso l’attirò a sé dolcemente.

Sasuke: ciao, allora com’è andata oggi? (gli disse con uno sguardo raggiante)

Sakura: (stringendosi a sua volta a lui) bene, pensavo peggio.

Sasuke: (sorridendo all’affermazione) guarda che mia madre è la meno pericolosa. (concluse cominciando a baciargli il collo)

Sakura: immagino che tu sia tra quelli pericolosi? (disse scherzosamente)

Sasuke: (continuando a baciarla e facendo scivolare la sua mano lungo la sua schiena fino alla sua coscia, infilandola sotto la gonna) non immagini quanto, cosa ne dici di venire a fare la noccia con me?

Sakura: (arrossendo e cercando di allontanarsi) Sasuke … smettila se viene qualcuno …

Sasuke : Ha importanza (disse prendendola tra le braccia e portandola al piano di sopra) …

Sakura gli mise le sue mani dietro al collo per potersi reggere meglio e riuscire così a baciarlo sul collo scendendo alla clavicola, poggiandogli una mano sul petto.

Salite le scale entrarono così nel bagno. Sasuke fece per metterla a terra ma, non la lasciò allontanare da lui neanche per un attimo, sapeva che erano entrambi senza fiato ma non ci diede peso la desiderava, la voleva ora e lei riusciva sempre ad accenderlo qualsiasi fosse la situazione. Fece indietreggiare Sakura fino alla porta intrappolandola tra quest’ultima e le proprie braccia per chiudere la porta a chiave, cominciò poi lentamente ad avvicinarsi all’orecchio di quest’ultima per sussurrargli …

Sasuke: Oggi ti sei messa tutta carina per quest’ incontro?! Scommetto che sei rimasta perché mi aspettavi

Sakura fece un piccolo respiro profondo per quel brivido che sentiva pervadergli la schiena *perché le faceva sempre quell’effetto* Pensò in quell’istante, quell’approccio così aggressivo così possessivo le piaceva essere pervasa da sensazioni così forti e dal suo profumo così intenso su quel corpo così scolpito che la cercava con tutto se stesso, non riusciva a resistergli neanche per più di due secondi a questo suo lato seduttivo e primitivo sotto alcuni aspetti. Sasuke continuava a baciarla arrivando fino alla sua bocca e con la propria lingua le accarezzò le labbra cercando quel permesso che gli avrebbe permesso di … Lei non lo lasciò aspettare un minuto di più aprì esitante la propria bocca venendo baciata in maniera molta più passionale senza nessun attimo di tregua, continuarono a baciarsi ancora per un po' fino a che Sasuke non si staccò da lei che subito sentì la mancanza di quelle labbra morbide e calde … La guardò intensamente per poi dirle …

Sasuke: Allora dimmi mi aspettavi o sei venuta qui per un semplice thé?

Sakura arrossì ma, non riuscì a dargli una risposta in quanto sentì che Sasuke scese giù strisciando sul suo vestito lasciando scivolare le proprie mani sotto la gonna e tirandole giù le mutandine, non poteva che essere distratta da quelle attenzioni cominciò a toccarla dove più poteva essere sensibile, in seguito cominciò ad esitare a salire per continuare quello che aveva cominciato con le dita finirlo con la lingua. Sakura non potè che lasciarsi sfuggire un forte gemito di piacere talmente forte che potè solamente tapparsi la bocca ed evitare di farsi sentire ma, quel vortice di piacere continuava a torturarla così cominciò a mordersi le dita della mano non sapendo più come trattenersi, poi sentì che Sasuke stava ritornando all’altezza del suo viso e laccandosi le labbra l’attirò nuovamente a  e baciandola sul collo poi su quella piccola parte di pelle scoperta dallo scollo a barca che offriva il proprio vestito, sentì le sue mani scorrerle dietro la schiena e abbassargli la cerniera di quest’ultimo. Sakura non resistendo più a quella forte attrazione lo guardo negli occhi e lo baciò intensamente attirandolo a sé attraverso i bordi della camicia, baciandolo ancora e ancora sul collo, poi guardandolo intensamente finalmente rispose alla domanda di cui Sasuke sapeva già la risposta…

Sakura: (Prendendogli il viso tra le mani disse) Sì! Ti aspettavo ed impazientemente ...

Sasuke: (Baciandola ancora sulle labbra e sorridendo su di esse disse) Lo sapevo!

La fece avvicinare a sé ancora di più per poi abbassarsi e prenderla in braccio lei per tutta risposta avvolse le proprie gambe sulla vita di Sasuke ed insieme entrarono nella doccia dove lo stesso Sas’ke l’appoggiò contro il muro e cominciò a far scendere l’acqua sui propri corpi che ormai non lasciavano trasparire più nulla. Sakura era bellissima e vederla senza quei fastidiosi vestiti e coperta solamente da quel reggiseno nero di una trasparenza inaudita con quel viso arrossato lo portava in estasi solamente a guardarla. Le prese i polsi e le alzò le braccia fin sopra la testa bloccandole con una mano, mentre l’altra percorreva il suo intero corpo.

Sakura non riusciva a guardarlo ma, con un coraggio a lei sconosciuto o forse per la vista offuscata per via delle goccioline della doccia che incessanti li bagnavano vide quello sguardo indagatore del suo lui, i suoi occhi non tralasciavano nessuna parte del suo corpo e anche lei non potè che cominciare ad ammirare quello di Sasuke era estremamente sexy, lo tirò nuovamente a sé tirandolo per i bordi di quella camicia che ormai era fradicia e cominciarono a far vorticare le loro lingue in una passione tale che i respiri cominciarono ad essere molto più affannosi e i battiti cardiaci non facevano che aumentare, Sasuke riprese così Sakura in braccio e lei riallacciò le proprie gambe attorno al corpo di quest’ultimo, Sasuke con forza afferrò il bordo del reggiseno e lo abbassò lasciando le labbra di lei scese fino al suo seno baciandolo e lasciando dei piccoli segni su di esso continuò a far girare la propria lingua intorno al capezzolo e lasciandola con una scia di piccoli morsi su di esso continuò poi a baciarla, così finalmente i loro corpi si unirono in uno solo ed entrambi sapevano che la cosa li avrebbe trattenuti per un po' prima di uscire da quella stanza che non faceva altro che diventare sempre più calda e che veniva avvolta dal vapore della condensa della doccia, lasciandoli nascosti dentro quella tenue nebbia biancastra carica di passioni fuori controllo ormai.

 

******

Ino era immersa completamente tra truccatori, parrucchieri e sarte e chi più ne ha più ne metta, come se non bastasse Shisui ed Obito avevano fatto la loro scelta per il nuovo volto della casa di moda e la scelta ricadeva su di lei ed altre 5 colleghe, che l’odiavano dalla sua entrata in quell’azienda. *Speriamo bene* Pensò mentre il parrucchiere finiva di sistemargli i capelli come Shisui glia aveva detto anche se comunque quel giorno non avrebbe fatto foto visto che Itachi ancora doveva scegliere il sostituto e sì alla fine Tenten aveva ceduto ma, era meglio così la sua amica tendeva a strafare a volte.

Una volta finito di sistemare i capelli Ino uscì in sala per far vedere agli stilisti come appariva l’insieme.

Shisui: (guardandola con aria critica) direi che può funzionare anche se io lascerei capelli più morbidi sul lato. (finì di dire avvicinandosi e sciogliendo un po' l’acconciatura per far scivolare i capelli sulla spalla sinistra) sì molto meglio, ok va pure a cambiarti per oggi abbiamo finito.

Ino: ok! (disse rientrando nello spogliatoio e cominciandosi a cambiare)

Aveva appeno finito di spogliarsi e dato il vestito alla sarta, in questa giornata ne aveva provati più di una dozzina. Ecco che nei camerini entrò una delle sue colleghe che erano state scelte insieme a lei. Aiko era una ragazza alta, con lunghi capelli biondi portati con un taglio scalato e grandi occhi verdi, certo era una bellissima ragazza e si meritava la nomina per il volto che avrebbe rappresentato l’azienda in quella stagione ma, era terribilmente acida e antipatica quasi nessuna delle ragazze la sopportava e soprattutto era disposta a tutto per fare fuori la concorrenza.

Aiko: Ino, come va?

Ino: bene, non posso lamentarmi (disse continuando a vestirsi)

Aiko: hai visto! Purtroppo ci hanno messo una contro l’altra. (disse facendo un’aria triste o provandoci almeno)

Ino: peccato siamo sempre state amiche … (fingendo dispiacere)

Aiko: ma devo ammettere che te lo sei meritato, anche se sei sempre stata un po' sempliciotta!

Ino: già hai proprio ragione ma, gli abiti di Shisui e Obito sono talmente perfetti che parlano da soli e hanno bisogno solo di semplicità.

Aiko: …

Ino una volta finito di cambiarsi prese le sue cose e uscì dalla sala.

 

 

 

 

 

    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 28
*** L' oblio dei desideri PERDUTI ***


Capitolo 28

 

L’ oblio dei Desideri PERDUTI

 

Erano passati due mesi e mezzo e ormai era stato dimesso dall’ospedale e aveva ripreso la solita rutine quotidiana, casa lavoro, lavoro casa. Dopo la sua discussione in ospedale con Tenten praticamente non l’aveva più rivista ma, non era quello che lo tormentava in fondo quando aveva preso l’orribile decisione di possederla anche contro la sua volontà cosa che come aveva detto anche al padre a tutt’oggi non si pentiva di aver fatto, tuttavia quello che più di tutto pesava sul cuore in quei giorni era l’affermazione che la sua EX gli aveva detto in ospedale …

Inizio Flash Back

Tenten (continuando a guardarlo, gli prese il viso tra le mani e disse) Io ti perdono!

Questo dolore per me sarà una cicatrice che mi hai lasciato ma, sarà una ferita superficiale. Io sono in pace perché quello che tu hai desiderato e preso da me non è nulla in confronto a quello che davvero desideravi. Piùttosto tu riuscirai a vivere con questo tormento per sempre? Vedi io lo so che mi amavi e mi avresti voluta possedere e sottomettere ma, così non è stato e non lo sarebbe mai stato perché vedi Neji io … NON … TI … MAI … AMATO! Ora lo so.”

Fine Flash Back

Così uscì dalla sua stanza e dalla sua vita definitamente …

Aveva perfettamente ragione, fin dal primo momento che l’aveva vista il suo unico desiderio era quello di chiudere lei e quel loro sentimento così fragile appena sbocciato in una teca, ed era proprio per questo che quando gli parlava dei suoi progetti del voler studiare con il No Akasuna e del voler andare in America gli aveva proposto di sposarlo, proprio per non farla volare via da lui ma, come volevasi dimostrare lei non aveva accettato, la risposta che gli diede non era mai arrivata in realtà sì aveva accetta il suo anello ma, in cuor suo Neji già sapeva che la stava perdendo  ed infatti tutto è precipitato dopo che lei aveva saputo del piano architettato dal padre per screditare gli Uchiah, stava scoprendo sempre di più come funzionava da lui e come era davvero lui stesso ... Un amaro sorriso si dipinse sul suo volto.

Neji : a che serve rimuginare? … ormai lei è volata via (si riscosse dai suoi pensieri quando sentì bussare alla porta della sua stanza)

Philip: Signorino Neji suo padre lo desidera nel suo studio.

Neji: vado subito Philip grazie va pure (disse uscendo dalla stanza e avviandosi nello studio del padre)

Hizashi stava ascoltando attentamente le parole del suo avvocato, gli stava spiegando per filo e per segno come si dovevano muovere se volevano fare una denuncia contro il No Akasuna, cosa che ormai Hizashi aveva già deciso e che avrebbe sicuramente fatto, sentì bussare alla porta del suo ufficio.

Hizashi: Avanti!

Neji: Volevi vedermi papà?

Hizashi: Sì figliolo, questo è l’avvocato Enosuke Tanaka

Enosuke: ( girandosi verso Neji e facendo un piccolo inchino)sarà un piacere fornirvi i miei servigi.

Hizashi: L’ ho convocato qui per procedere con la denuncia contro Sasori No Akasuna, per percosse …

Neji inizialmente rimase perplesso, sapeva che il padre voleva riprovare a sollevare un’ ulteriore scandalo nei riguardi degli Uchiah utilizzando il più subdolo degli stratagemmi, cioè  il suo scontro contro il No Akasuna per lo sbaglio fatto da lui stesso sperando che la Higurashi non avrebbe smosso le acque supportando quindi la tesi dello shock subito. Solamente ora stava cominciando a percepire fin dove potesse spingersi un’ uommo come il padre ma, non aveva fatto i conti con la personalità di Tenten. Sicuramente non l’ avrebbe mai accettato senza far nulla … Lui non voleva far rivivere quei ricordi alla persona che aveva “amato” almeno questo glielo doveva così deciso rispose.

Neji: Avvocato Tanaka, la ringrazio per essere venuto ma non credo che ci sia bisogno che rimanga oltr. Ho deciso non sporgere nessuna denuncia quindi questa discussione è del tutto inutile.

Hizashi: Neji cosa stai dicendo, non capisci che questa è un’opportunità?

Neji: No papà sei tu che non capisci, ancora una volta stai sottovalutando la questione e poi io non ho alcuna intenzione di sporgere denuncia contro il No Aksuna e in secondo luogo non credo che Tenten lasci correre questa cosa, ti ricordo che si lui mi ha picchiato ma … io ho fatto una cosa molto più deplorevole e se la cosa venisse fuori non penso che ne usciremo vittoriosi.

Hizashi di primo impatto rimase dubbioso delle parole del figlio ma, riflettendoci su capì che aveva perfettamente ragione sapeva che gli Uchiah avevano le registrazioni delle telecamere di sorveglianza che sì loro in completa autonomia non potevano utilizzare ma, se la signorina Higurashi avesse voluto sporgere denuncia e testimoniare contro il figlio di certo non se la sarebbero passata bene ma anzi, non solo il figlio sarebbe stato condannato ad anni di carcere ma, la reputazione della famiglia Hiuga sarebbe rimasta macchiata per sempre e questo lui non poteva assolutamente permetterlo solo perché il figlio voleva vendicarsi di una stupida scaramuccia romantica, quindi dopo un paio di minuti si alzò e disse.

Hizashi rimase impressionato dalla risolutezza del figlio nel non voler procedere con la denuncia. E’ vero la Higurashi aveva una forte personalità che lui probabilmente stava sottovalutando ma, nei suoi occhi aveva letto anche quel pizzico di vergogna e responsabilità che Naji sentiva pesare sul proprio cuore, così disse …

Hizashi: Penso che tu abbia ragione, avvocato mi rincresce avervi fatto perdere tempo però come avete potuto sentire mio figlio non ha intenzione di sporgere denuncia.

Enosuke: (alzandosi dalla poltrona sulla quale era seduto fece un piccolo inchino e poi disse): non si preoccupi signor Hizashi capisco perfettamente, se avesse ancora bisogno di me non esiti a contattarmi, buona giornata. (concluse uscendo dallo studio)

Una volta che l’avvocato andatò via, Hizashi guardò il figlio con delusione gli disse: va a prepararti per tornare in ufficio!

 

******

 

Uscì dalla doccia e con la mano cancellò la condensa che si era creata vicino al vetro riuscendo finalmente a vedere il riflesso del suo viso … OH MAMMA … ERA UN MOSTRO !!! non era riuscita a dormire tutta la notte, oggi Obito e Shisui avrebbero scelto il nuovo volto della casa di moda e lei era tra la rosa delle 5 prescelte, questi ultimi due mesi e mezzo erano stati un vero delirio tra foto, prova abiti, truccatori, parrucchieri si sentiva costantemente sotto esame ogni suo movimento comportamento era osservato soppesato per vedere se era lei quella giusta.

Ino sospirò profondamente, non era il tipo da abbattersi o lasciarsi prendere dallo sconforto e poi praticamente sognava questa cosa da una vita ma, ora che era quasi arrivata al traguardo aveva paura … paura di sbagliare … di rendersi ridicola … di non essere lei quella giusta.

Ino  se sollo fosse più semplice” (pensò quest’ultima cosa, fece un secondo respiro profondo poi si disse)

Ino: OH PER L’AMOR DEL CELO INO CHE TI PRENDE …

Uscendo dal bagno incontrò le due coinquiline che con calma facevano colazione e guardandola le chiesero con aria stranita.

Tenten: che faccia, sembri il capo con quelle occhiaie ahahahahaha, non penso che Shisui ti accetterà in queste condizioni.

Sakura: effettivamente non ti ho mai vista così trasandata, solitamente è lei il camionista della cricca (concluse indicando la castana alla sua destra)

Tenten: (mettendo il broncio) senti non ti permetto di lanciare sentenze, anche perché non tutte siamo fortunate come te ad avere un fidanzato che soddisfi tutti i nostri desideri sessuali.

Ino: infatti! E poi sto così perché sono agitata per oggi.

Tenten: già vero oggi c’è la grande decisione, bhe devi calmarti sei appena all’inizio della tua carriera, se non sarà questa stagione c’è ne saranno altre no.

Sakura: infatti e poi tu sei già un bel pezzo avanti, in fondo nonostante sei lì da appena un anno già stai tra le selezionate per essere il nuovo volto della casa di moda.

Ino: sì tutto questo lo so già da me ma, voi non capite proprio perché ho appena cominciato sarebbe una fortuna che scelgano proprio me, questo sarebbe davvero un sogno che si realizza.

Tenten: non ci resta che sperare, in ogni caso non rimuginarci troppo e copri quelle occhiaie perché non ti si può vedere, muoviti che tra un po' arriva Yuki basto io a fare tardi ed a essere complessata.

Sakura: a proposito di complessi … (disse guardando l’amica con aria indagatrice) … hai pensato a cosa dire a Sasori una volta che lo vedrai?

Tenten: non c’è nulla da dire … (concluse arrossendo)

Ino: Sì Sì PROPRIO NULLA, IN BASE A QUELLO CHE CI HAI DETTO NON MI SEMBRA NULLA (gridò dalla stanza adiacente)

Sakura: infatti … quel bacio e poi la sua confessione …  la TUA confessione, comunque Ten non ti facevo una a quai piace guardare ahahah … (concluse facendo una risatina)

Tenten: (rossa fino alla punta dei capelli) ma …. ma … che diciiii …. Io non volevo stare lì a guardare ma … la porta era aperta c’erano rumori strani … mi ci sono ritrovata per caso lì …. Comunque ora devo andare (prendendo le sue cose e correndo fuori concluse dicendo) INO TI ASPETTO Giù!!!

Sakura: BRAVA CORRI, CORRI, GUARDA CHE NON POTRAI SCAPPARE ANCHE DA LUI!

 

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Mancavano poco più di due settimane per Parigi quei mesi erano stati un delirio per tutti loro, di certo lui non si sarebbe fatto sfuggire nessun particolare tutto doveva essere studiato nei minimi dettagli, dei materiali per i modelli, il trucco, le acconciature, accessori  per concludere con le ragazze che avrebbero sfilato e poi lo sapevano tutti loro erano i migliori e pretendevano solo il meglio, tanto più che quest’ anno la settimana della moda a Parigi coincideva con la decisione del nuovo volto che avrebbe rappresentato l’azienda. Quest’anno la scelta era ardua le 5 candidate scelte da lui e il cugino erano tutte molto brave e promettenti.

Shisui era seduto nel suo ufficio, guardava e riguardava le foto delle ragazze ma, proprio non si decideva a sceglierne una.

C’era Ino che nonostante fosse entrata lì da poco tempo era stata una grande rivelazione, con  la sua semplicità riusciva  a portare freschezza e genuinità e riusciva a mantenere anche quel suo modo di fare seducente. Poi c’era Aiko bhe lei non era sconosciuta nell’ ambiente della moda aveva già lavoratoin quest’ ambiente  fin dalla prima infanzia di certo scegliere lei sarebbe stato come puntare sul cavallo vincente visto che era una professionista e poi anche lei moto bella. Per             unto riguardava Sayuri mmmh… no lei negli ultimi giorni aveva fatto parecchi errori e poi non capiva perché ma, ogni volta che posava per le foto faceva sempre un’espressione spaurita, Airin sempre in ritardo di certo non si poteva fidare di lei, Mery carina ma, ultimamente aveva messo su peso e di certo non sarebbe riuscita a perderli prima di arrivare a Parigi. Ok in base a questo erano rimaste Ino e Aiko!

Obito: Allora?

Shisui: ci ho pensato parecchio e Ino e Aiko sono le uniche due che mi ispirano di più.

Obito: Anche a me ma, a noi ne serve solo una.

Shisui: lo so è per questo che oggi faremo un’ultima sessione di fotografia e poi decideremo, tu dici alle altre che sono state scartate. (concluse uscendo fuori)

Obito: perché devo dirglielo io? (Disse con aria di sconforto)

I due stilisti scesero all’ingresso dove trovarono lì le due amiche appena arrivate, Shisui fu felice di vederle e che anche Tenten era finalmente rientrata al lavoro …

Shisui: (scompigliandogli i capelli) novellina, ben tornata sai senza di te qui era un mortorio.

Tenten: signor stilista buongiorno e come avete fatto tutto questo tempo? (Disse mettendosi una mano su di un fianco)

Shisui: è stata dura!

Obito: la pianti di fare il cretino. (Disse dandogli uno schiaffo dietro la schiena)

Shisui: sei freddo e insensibile come Itachi.

Itachi: chi sarebbe freddo e insensibile? … (Disse con uno sguardo torvo verso il cugino) Ben tornata signorina Higurashi.

Tenten: grazie capo.

D’ un tratto si sentirono delle voci dietro di loro una di questo era alquanto adirata …

Sasori: mi hai fatto fare tardi imbecille. (disse con tono nervoso, rivolto al biondo coinquilino)

Deidara: quante storie, sono appena le 08:15.

Sasori: spiegami perché sono costretto a sopportarti.

Tenten appena sentì la sua voce percepì che il suo cuore perse un paio di battiti e le sue mani cominciarono a sudare, “diamine Tenten, neanche fossi una stupida quindicenne innamorata del suo Senpai” avrebbe voluto girarsi per dirgli buongiorno chiedergli come stesse, anche perché non si vedevano da quando erano finiti in ospedale ma, le sue gambe non volevano saperne di muoversi e la sua voce non voleva emettere neanche un suono. Sentiva i suoi passi avvicinarsi sempre di più alla scrivania di Charlie e più lui si avvicinava più il cuore di Tenten accelerava fino a quando.

Sasori: buongiorno!

Fu in quel preciso momento che le gambe della castana decisero di ricominciare a muoversi ma solamente per andare il più lontano possibile da lì o comunque da lui, fino a quando non avesse capito come comportarsi e cosa dirgli.

Tente:. Io vado (disse per poi correre verso lo studio fotografico)

Shisui: … aveva fretta!? Disse con uno sguardo perplesso)

Ino: … già (disse scuotendo la testa con rassegnazione)

Shisui: comunque, ben tornato ti vedo bene.

Sasori: grazie io in vece ti trovo peggiorato se è possibile (disse con tono sarcastico)

Shisui: oggi avete deciso di stare tutti contro di me.

Obito: non è colpa nostra se sei un cretino.

Charlie: Sasori, ben tornato sono felice che stai meglio, comunque questa è tutta la posta che è arrivata in questi mesi e qui c’è il resoconto del lavoro svolto dal sostituto. (concluse porgendogli due cartelline)

Sasori: grazie Charlie!

 

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Ino era in sala trucco, si stava preparando per l’ennesima prova abito e per i successivi scatti per il book “chissà Ten come se la sta cavando con Sasori” pensò facendo una risatina divertita ripensando a come era scappata via appena quella mattina l’ aveva visto arrivare. Proprio in quel momento vide entrare Charlie.

Charlie: Ino e Aiko, Obito e Shisui vi vogliono nel loro studio, adesso!

Ino: vado subito. (disse avviandosi fuori)

Aiko: anche io (concluse seguendola a ruota)

Charlie: bene ragazze per tutte le altre che non sono state convocate. Mi dispiace molto ma, sarà per la prossima stagione. (si congedò uscendo dalla sala trucco e tornando al proprio lavoro)

Ino stava aspettando l’ascensore per salire al piano superiore quando la raggiunse Aiko “ci mancava solo lei” pensò la bionda alzando gli occhi al cielo, Aiko guardò Ino con aria di sfida poi disse.

Aiko: sai non credevo che riuscissi ad arrivare fino a questo punto.

Ino: sai com’è non sempre si può vincere facile! (disse entrando in ascensore seguita dalla collega)

Non dissero nulla per tutto il tragitto anche se Ino sapeva benissimo di non potersi fidare di lei, infatti aveva sperato fino alla fine di non capitare con lei per la decisione finale doveva stare attenta e guardarsi le spalle.

Una volta arrivate allo studio dei due stilisti Ino bussò.

Shisui: avanti!

Una volta avuto il permesso d’entrare le due ragazze varcarono sa soglia della stanza.

Obito: Immagino che sappiate il significato del perché vi abbiamo fatto venire qui?

Le due modelle annuirono.

Obito: perfetto, vedete entrambe siete ingamba e rispecchiate appieno l’immagine che vogliamo dare sia della nostra azienda che della nostra linea di moda ma, come potete ben immaginare a noi serve solo una di voi due…

Aiko: e quindi? (chiese leggermente spazientita)

Obito: (guardandola con espressione di rimprovero) mi hai interrotto, ci stavo arrivando. Dicevo siccome a noi serve solo una di voi due vi sottoporremo ad un ulteriore sessione di fotografie con un modello della linea d’ intimo e con uno della linea haute couture, quella di voi due che rispecchierà a pieno tutti i requisiti che cerchiamo sarà il prossimo volto che ci rappresenterà e sfilerà sul tappeto rosso. Ora andate vi aspettiamo tra trenta minuti nello studio fotografico. (concluse congedando le due ragazze) 

Ino mentre camminava per ritornare nella sala del trucco “mi sembra un sogno! Non riesco ancora a credere che tutto questo stia capitando veramente” effettivamente la bionda non riusciva a credere a tutto quello che in quell’anno assurdo era successo a lei e alle sue amiche, insomma quando aveva visto che l’azienda Uchiah stava cercando nuovi volti come indossatrici aveva voluto ad ogni costo partecipare ma, di certo non si aspettava tutto questo  essere scelta come semplice modella era un conto ma, addirittura riuscire a diventare il nuovo volto della prossima stagione era sconvolgente, c’erano tante altre ragazze molto più brave e talentuose di lei tra queste una le camminava accanto. Aiko era conosciutissima in quest’ambito ed anche in quello della TV, quindi partiva ridicolmente svantaggiata contro una talentuosa indossatrice professionista ma, questo non doveva demotivarla anche perché erano tante le ragazze che lavoravano per loro da anni di certo fino a quel momento Ino non si era mai fatta grandi illusioni certo in cuor suo aveva sempre quel pizzico di speranza ma, comunque non doveva cantare ancora vittoria infatti Obito era stato chiaro c’era un’ulteriore prova d’affrontare ed Aiko non era il tipo di persona che si faceva scrupoli per sbarazzarsi dei suoi avversari.

Ino una volta ritornata in sala trucco vide che la sarta, il parrucchiere e il truccatore erano pronti per terminare il lavoro che avevano lasciato a metà quando era stata convocata dai due stilisti.

A quello che poteva vedere avrebbe cominciato la sessione di foto con un completino intimo, la sarta gli fece indossare un completino formato da tre pezzi il reggiseno, tanga e reggicalze, tutto era di un colore azzurro completamente ricamato su tessuto velato. Dei piccoli diamanti erano stati scelti come pendenti cuciti al centro del reggiseno e sul reggicalze. Le calze indossate erano liscissime solamente in seguito Ino si rese conto che non si trattava del solito tessuto di filanca finissima ma, di seta un tenue color nude le faceva sembrare inesistenti se non fosse stato per quella cucitura sul retro stile anni 50 che donavano quel pizzico di eleganza. Il truccatore aveva deciso di fare un trucco naturale e poco marcato sugli occhi mentre per le labbra aveva optato per un rossetto matto del medesimo colore delle calze ma mettendolo in risalto con un lucido trasparente che delineava le sue labbra nei minimi dettagli, per i capelli erano lasciati morbidi che ricadevano sulla propria schiena e sul proprio decoltè ad onda danandogli movimento e lucentezza.

 

Ino stava finendo di preparassi quando Aiko le si avvicinò lentamente

Indossava anche lei una lingerie composta da tre pezzi. Il reggiseno in completo con la coulotte era ricamata di color nero e foderata internamente da un tessuto roseo pallido le calze autoreggenti erano in seta anche per lei ma nessuna cucitura era posta sul retro di quest’ ultime, la fascia che le reggeva era sottile ed in contrasto con il ricamo nero della lingerie il ricamo era rosa come le stesse calze e la fodera del completino. “impeccabile come sempre Obito” pensò Ino. Era davvero perfetta come indossatrice, Continuava a torturarsi con i suoi pensieri, mentre Aiko cominciò a parlarle …

Aiko: bhe cara Ino questo per te deve essere proprio un sogno che diventa realtà, comunque ti volevo augurare buona fortuna … (Disse con tono di superiorità)

Cosa che ad Ino non sfuggì …

Ino: grazie! Buona fortuna anche a te… (disse, poi concludendo prima di uscire e andare nello studio A) … “comunque Aiko non è detta l’ultima parola!” quel suo tono le diede nuovamente speranza e quella fiducia in se stessa che stava per perdere in quei giorni ..

Ino: io ci metterò tutta me stessa perché amo il mio lavoro

 

******

 

Una volta che la castana fu entrata nello studio fotografico cominciò subito a trafficare tra faretti, flash e macchine fotografiche, tutto pur di evitare e pensare al fatto che il suo professore era giusto a pochi metri di distanza da lei intento a chiacchierare con gli altri ma, in ogni caso più il tempo passava più il pensiero che da lì a poco lui avrebbe varcato quella soglia che avrebbe azzerato quella distanza che lei cercava di mantenere tra di loro si sarebbe poi azzerata …. TIC TAC … TIC TAC … TIC TAC … l’orologio appeso al muro scandiva i minuti e più quelle lancette correvano più le mani di Tenten sudavano … quando ecco sentì la porta che si apriva “ok …ok calmati Tenten che vuoi che siano otto ore … passano in fretta”

Shisui: allora Sasori hai capito?

Sasori: Shisui non sono stupido, ho capito non c’è bisogno che me lo ripeti ancora.

Obito: sai che diventa paranoico quando si avvicinano le scadenze.

Shisui: senti chi ha parlato.

Obito: perlomeno io non mi riduco all’ultimo minuto.

Tenten si stupì nel vedere entrare con Sasori anche Obito e Shisui, anche se questo le faceva tirare un sospiro di sollievo, perché questo voleva dire che non sarebbe stata completamente sola con lui.

Tenten: questa sì che è una fortuna (Disse a voce bassa tra sé e sé)

Shisui: Ehi novellina che hai? Sembra che tu abbai visto un fantasma?

Tenten: tutto bene. (rispose frettolosamente) e che … sono un’attimo impegnata qui …

Disse cercando di sembrare il più convincente possibile e poi mentre lo fece si rese conto che per la prima volta dopo tanto i loro occhi si incrociarono ma, lei proprio non riusciva a reggere il suo sguardo, fu così che subito si voltò per andare a prendere la sua macchina fotografica e incominciare il lavoro.

La prima ad entrare per le foto fu Aiko, il completino che indossava come sempre non lasciava modo all’immaginazione di vagare, l’unica cosa che la stupì era che questa volta il capo di lingerie disegnato da Obito era foderato “una novità da parte sua” pensò Tenten internamente rise per quello sforzo fatto dallo stilista. I capelli di Aiko cadevano morbidi sulle spalle e un trucco leggero, Tenten pensò che era davvero molto bella se solo non fosse sta una stronza incommensurabile e che se solo avesse potuto l’avrebbe sicuramente boicottata ma, già sapeva che se sollo si fosse azzardata Sasori ed Itachi le avrebbero fatto una lavata di capo che se la sarebbe ricordata per tutto il resto della sua vita. Quindi fece un gran sospiro e si limitò a fare il suo lavoro, assorta com’era nei suoi pensieri non si rese minimamente conto che Sasori era lì accanto a lei che scattava fotografie lo realizzo nel preciso istante in qui sentì il suo braccio che la sfiorava, quel leggero contatto la fece sussultare e repentinamente si spostò quanto e più lontano possibile … “CALMA … CALMA …CALMA NON BISOGNA PERDERE LA CALMAAAAA!!!” … perché ogni volta che le si avvicinava il suo cervello andava completamente in pappa. Una volta finite le foto ad Aiko i due cugini le dissero di cambiarsi.

Shisui: ok Aiko puoi andare ad indossare il secondo abito!

Aiko: va bene. (disse per poi uscire)

 Fu così il turno di Ino, un grosso respiro profondo quanto l’universo e mise piede sul set fotografico “forza Ino sei una grande indossatrice e potresti affermarlo mettici tutta te stessa e ce la farai” motivò se stessa per poi cominciare. Quando entrò elegantemente a passo lento e seducente, gli occhi di tutti, stilisti e i due fotografi rimasero sorpresi da tanta naturalezza le due amiche si scambiarono uno sguardo d’intesa come a volersi dare coraggio l’un l’altra, ma poi Tenten vedendola le sorrise  l’aveva sempre saputo che la sua amica aveva una dote naturale. La sua lingerie era audace ma sapeva indossarla come se fosse un vestito di tutti i giorni era bellissima e risplendeva di una luce propria “forza amica mia” pensò Tenten cominciando a scattare le prime foto. Ino cominciò a muoversi con lenti passaggi di pose, incuriositi tutti capirono che il suo modo di fare non erano semplici pose, ma le sue mosse erano ispirate ai movimenti di quando si indossa il capo, lei stava indossando quel completino come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. L’ultima foto impressionò molto in quanto Ino per un’istante rimase ferma con lo sguardo rivolto leggermente di lato esponendo il suo volto alla luce dei flash di Sasori e Tenten poi allo sgabello che era d’avanti a lei in seguito comincio a muoversi delicatamente verso di esso lasciando che i capelli l’ accompagnassero nei movimenti, poi alzo una gamba poggiando la punta del piede su di esso fece ricadere i capelli su di un lato e mettendo le mani sulla gamba cominciò a farla salire fino alla coscia girandosi guardò ancora una volta nella macchina fotografica poi in avanti come se stesse guardando il proprio riflesso in uno specchio immaginario. Tenten pensò che era un’ esibizione fantastica, i suoi movimenti così fluidi era stato tutto come una danza, se non fosse stato per il lavoro sarebbe rimasta ammaliata da quegli attimi, era stata semplicemente perfetta.

Una volta che pure Ino ebbe terminato le foto uscì per il cambio abito e i tre ragazzi si diressero al PC per controllare queste prime fotografie, Sasori non disse niente semplicemente si limitò ad accomodarsi sulla sedia della scrivania, si aspettava che Tenten andasse a sedersi di fianco a lui come aveva sempre fatto da quando aveva cominciato a lavorare lì ma, così non fu e neanche lui capiva il perché quella cosa lo infastidiva alquanto, allora senza dire nulla si limitò a lanciare un breve sguardo alla sua allieva per farle capire che la voleva lì ma, l’unica cosa che ottenne fu che come da quando era arrivato in azienda non era stato ricambiato “che cavolo le prende” pensò infastidito da quella situazione, comunque in compenso vicino a lui si ritrovò i due cugini Uchiah.

Shisui: Sasori stai sentendo o no?

Obito: stamattina sei strano.

Sasori: non sono strano siete voi che rompete, comunque ho sentito e se volete la mia opinione io sceglierei Ino.

Obito: perché?

Sasori: Aiko è molto brava e lavora con noi già da un paio di anni ma, a volte è troppo tecnica nelle pose fotografiche ed è una cosa che non mi piace, poi l’ avete notata anche voi l’ esibizione di Ino era fantastica, sono anni che faccio questo lavoro con voi e non ho mai visto nulla del genere, insomma sembrava quasi che si stesse vestendo questo ha reso tutto più intimo.

Shisui: effettivamente non ha tutti i torti, l’ esibizione di ino è stata davvero grandiosa mentre Aiko per esempio in questa foto sembra che stia posando per un quadro plastico.  Ten-chan tu cosa ne pensi?

Tenten (riscossa dai suoi pensieri): … eh … chi io?

Shisui: si tu, chi altri se no?

Tenten: bhe io non mi espiro sarei troppo di parte. Ma obiettivamente posso solamente confermare quello che avete già detto voi, io che le sono amica sono rimasta impressionata

 

******

 

Quando Ino rientrò nella sala trucco per cambiarsi trovò la “collega” già pronta per il prossimo scatto che chiacchierava con la truccatrice e non volendo ascoltò la conversazione mentre la sarta l’aiutava ad indossare l’abito.

Aiko: Sai Maya che domani sera ho un incontro con uno dei produttori della serie CSI, penso di avere buone possibilità di avere una parte come comparsa.

Maya: bhe non mi stupisce, tu hai molto talento.

Aiko: sì effettivamente ho incominciato questo lavoro a soli 5 anni, mica come altre che una mattina si svegliano e vogliono diventare modelle e si montano la testa solo perché hanno superato uno stupido provino. (disse queste ultime parole facendo attenzione che Ino la sentisse)

Maya: io ho finito qui Aiko puoi andare.

Aiko: bene. (concluse uscendo e dirigendosi allo studio fotografico)

Ino uscì dal camerino con l’abito che era stato scelto per lei, era un abito lungo di colore rosso la parte di seta e lo scollo era a cuore ma dal corpetto in su era adornato dal tessuto di velo francese ricamato e chiudeva con uno scollo egizio dietro la nuca il resto scendeva risaltando le forme e morbido  con uno spacco inguinale, le scarpe erano a sandalo con tacco dodici e il cinturino si chiudeva alla caviglia completamente in diamanti.

Maya: Ino non ci badare è una stronza.

La sarta sapeva che Aiko tutto questo l’aveva fatto per indispettire Ino che aveva posato in maniera impeccabile a quanto le avevano detto, quella ragazzina comparsa dal nulla aveva sbalordito tutti, era bellissima e dotata e molto dolce anche …

Ino: lo so tranquilla Maya. (disse sorridendole)

Ania: ahahahah una parte in CSI … puttana morta in TV … puttana viva nella realtà, come se non si fosse capito come otterrà quella parte nella serie. (disse mentre riordinava i completini che le due ragazze avevano indossato per la prima prova fotografica)

Ino: ahahaha dai ragazze non siate odiose, lei è molto portata per questo lavoro.

Una volta che la bionda fu pronta con trucco e capelli sistemati si avviò fuori per andare a fare le foto, si stava dirigendo verso lo studio A e proprio in quel momento incontrò Aiko che ritornava per cambiarsi visto che lei aveva finito.

Aiko: Ino, sai prima non avevo visto che vestito avevi indossato ma, devo dire che questo ti dona molto (disse sfiorando la gonna) e poi questo rosso, non so fa risaltare la tua carnagione (fermò la mano sulla base dove lo spacco cominciava ad aprissi) bhe ora devo andare.

Mentre andava via tirò con forza la stoffa che si strappò. Ino non poteva credere ai suoi occhi nel suo vestito dove prima c’era il principio dello spacco la fine del corpetto ora c’era un enorme strappo ed un pezzo di stoffa che penzolava.

Aiko: (mettendosi le mani alle labbra) Mio dio Ino! No ti prego, non dirmi che sono sta io, deve essersi impigliato il braccialetto nella gonna, vieni dai ti aiuto a cambiarti (Disse con falso interesse)

Ino era ancora immersa nei suoi pensieri, lei non voleva, non voleva che accadesse, era stato troppo chiedere anche solamente di posare per un occasione simile, non credeva di aver abbassato la guardia fino a quel punto, le lacrime cominciarono a riempirgli gli occhi …

Maya: Ino tutto ok? Forse riusciamo a rimediare con un altro abito Ania hai qualcos’altro lì?

Ania si mise a rovistare per qualcosa che rassomigliasse all’abito precedente e mentre lo faceva …

Aiko: Sì Ania avrà sicuramente qualcos’ altro

Ino non poteva permettersi di posare con un abito diverso, accantonando che gli abiti erano stati decisi da Obito e Shisui stessi, non c’ era tempo tra vestiti poi ripetere un nuovo trucco e acconciatura, poi lei era stata la causa di un disastro terribile non riusciva a muoversi disse solamente…

Ino: Lasciamo perdere, va bene … (Disse ricomponendosi) Io non posso presentarmi all’ultima sessione di foto e in azienda sono molto esigenti, Aiko compimenti

Strinse la mano ad Aiko … Poi si rivolse ad Ania

Ino : Ania Puoi dire tu che non ci sarò credo di non sentirmi molto bene.

Ania: Ino …

Ma prima che potesse finire, Ino uscì dallo stand per recarsi nei camerini e cambiarsi ed in seguito andare in bagno…dove pianse a cade lacrime, ma poi si guardò allo specchio …

Ino: Cosa ti sta succedendo e la tua risolutezza, stai scappando? Brutta stronza, (Disse ripensando ad Aiko) ma non ti lascerò vincere così facilmente. Prese il vestito dopo essersi risistemata meglio e si diresse allo studio A

Stavano aspettando, quando videro Ania

Obito: Tutto questo tempo per preparare un’indossatrice? …

Ania: (Guardando in basso) Beh … Ecco

Fu interrotta dall’entrata di Ino in jeans e maglietta e con l’abito di Shisui in mano si avvicinava sprezzante.

Shisui: Finalmente …

Obito: Cosa sta succedendo ?

Sasori e Tenten rimasero in silenzio ad ascoltare anche se ognuno di loro aveva i propri pensieri.

Ino mentre porgeva il vestito a Shisui, mostrandogli l’enorme straccio che aveva disse …

Ino: Posso solamente scusarmi, so di aver fatto un danno infinito e rovinato un’ opera d’ arte, ma oggi sono stata molto sbadata e presa dall’agitazione così sono inciampata e qualcosa ha rovinato tutto… (Disse con aria mortificata)

“O dovrei dire qualcuno” pensò Ino …

Shidui inizialmente rimase spiazzato, per lui i suoi modelli erano sacri e capi unici, ma Ino non si era tirata indietro a presentargli le sue scuse, ma questo cosa c’ entrava con la sessione di foto …

Shisui: Apprezzo che ti renda conto della gravità dell’accaduto, ma perché sei in jeans e maglietta puoi comunque indossare qualcos’ altro (Disse con aria interrogativa)

Obito, Sasori e Tenten la continuavano a guardare come spiegare il suo disagio non lo sapeva.

Ino: Ragazzi io …( Alzò il suo sguardo), vi ringrazio di avermi dato quest’ opportunità ma non me la sento ancora di mostrarmi o comunque meritare questo ruolo così importante …

Shisui ed Obito la guardarono con ammirazione per quanto valore riusciva a dare al suo lavoro, ma comunque erano ancora circospetti sulle motivazioni che Ino aveva dato … Obito ruppe il silenzio

Obito: Ino è successo qualcosa? … Mi sembri diversa, hai fatto una prima esibizione dove ti sei mostrata in tutto quello che sei perché ora ti tiri indietro? …

Maledetti Uchiah che sapevano leggere nel pensiero …

Ino: Nulla … nulla è solamente una questione psicologica, la tensione di questi giorni, le ultime foto e poi questo (Disse mostrando il vestito) sapete che per me i vostri modelli sono come delle reliquie quindi mi sono bloccata, per questa volta sento di dover fare un passo indietro (Disse cercando di sembrare il più credibile possibile)

Shisui ed Obito si guardarono …

Shisui: Va bene, va bene se questa è la tua decisione non possiamo che accettarla, ma viste le tue qualità non mancherà l’occasione per rifarti, te la senti però di partecipare alla sfilata di Parigi vero? …

Ino: Ovvio non potrei mai perderla (Disse con un grosso sorriso)

Shisui: Ok ora a scaricare tutta questa tensione con un po' di camomilla … (Disse sarcastico)

Ino semplicemente gli sorrise e poi si congedò laciando uno sguardo d’ intesa ad Ania.

Tutti si guardarono …

Obito: Non credo neanche ad una parola di quello che ha detto …

Tutti annuirono e guardarono Ania

Shisui: Credo che tu non ne sappia nulla vero, Ania ? (Disse sospettoso)

Ania semplicemente scosse il capo per poi congedarsi anche lei.

Obito: Beh non ci resta che dare la bella notizia ad Aiko (Disse con tono piatto)

Tutti alzarono gli occhi al cielo …

 

******

 

Orami la sessione di foto era terminata sicuramente Ino in quel momento stava malissimo sapeva che le sue parole erano tutte stronzate loro non erano tipi che si tirava indietro, lo sapeva fin troppo bene che Ino non si permetteva errori di questo genere specie se si trattava dei modelli di Obito e Shisui… lei era fermamente convinta che fosse successo qualcosa ma, conosceva anche la testardaggine di Ino (E non solo), ne avrebbe comunque riparlato con calma a casa

Obito: bene noi andiamo (disse una volta finito di visionare le ultime foto di Aiko)

Tenten appena sentì quelle parole si irrigidì, ora che ci pensava chi avrebbe calmato lei dal fatto che stava per restare completamente sola con Sasori, appena i due cugini uscirono ecco che l’ansia cominciava a salire quando evidentemente un qualche Dio ebbe pietà della castana perché le dette una finestra per poter scappare via.

DriiiDriiiii

Sasori: pronto!

Itachi: puoi salire con Tenten devo parlagli?

Sasori: sì arriviamo subito!

Il rosso non ebbe neanche il tempo di posare la cornetta del telefono e voltarsi verso la sua assistente per dirgli di salire da Itachi che …

Sasori: Itachi ci … dove diavolo è finita?

Bhe non che lui non provò a cercarla ovunque chiedendo se avessero per caso visto Tenten da qualche parte ma nulla, quella situazione stava davvero cominciando a farlo innervosire, anche perché non riusciva a capirna la motivazione di quel comportamento del tutto inopportuno specialmente durante l’orario di lavoro e dire che lei sapeva perfettamente che queste cose non le sopportava ma, anzi lo facevano incazzare “allora perché cavolo si comporta così? “ una volta arrivato allo studio d’Itachi attese che la segretaria lo annunciasse.

Itachi: avanti

Segretaria: Signor Uchiah il signor No Akasuna è qui

Itachi: fallo entrare

Sasori entrò nello studio del suo amico e si sedette sulla sedia di fronte a lui

Itachi: dov’è Tenten?

Sasori: speravo che me lo dicessi tu (Disse con aria indispettita)

Itachi: cos’è successo?

Sasori: perché lo chiedi a me?

Itachi: a chi dovrei chiederlo lavorate insieme (chiese con tono estenuato)

Sasori: non ne sarei così sicuro visto che ha deciso deliberatamente di ignorarmi

Itachi: eviterò di entrare nei dettagli di questa storia, perché ho una mezza idea ma, se dovessi rincontrala o incrociarla per caso potresti dirle di venire qui.

Sasori: ci provo ma non ti prometto nulla

Uscito dallo studio di Itachi, Sasori stava per tornare nel suo studio sperando che fosse tornata lì per dirgli che Itachi la cercava e sopratutto per farsi spiegare la ragione del suo strano comportamento,  quando vide che effettivamente anche lei stava ritornando proprio nello studio A e fu in quel preciso momento che Sasori decise che quella situazione era durata fin troppo e che quindi doveva finire, così con passo svelto e deciso la seguì a ruota  ma, quando varcò la soglia lei si era già nascosta nell’ archivio.

Sasori: Tenten apri. (disse provando ad entrare)

Tenten: … “ti prego va via” (pensò facendo resistenza per non farlo entrare

Sasori: TEN KAZZO APRI QUESTA PORTA E’ UNA SITUAZIONE RIDSICOLA QUESTA (disse nervoso e mettendoci più forza per poi riuscire ad aprire la porta)

Finalmente riuscì ad entrare ma, comunque Tenten non riusciva a guardarlo o parlargli era rimasta di spalle coprendosi il viso con le mai sapeva che quel suo comportamento lo aveva fatto innervosire però, proprio non riusciva a farne a meno era più forte di lei da dopo tutto il casino che era accaduto stare anche solamente soli nella stessa stanza le creava agitazione ed ansia, se solo avesse potuto sarebbe scappata via anche in quel momento.

Sasori: si può sapere che ti prende? Non mi parli, sei sfuggente, mi costringi a cercarti per tutta l’azienda sai quanto odio la negligenza sul posto lavorativo se hai intenzione di continuare così aanche domani ti dico già da ora che per me puoi restare a casa.

Tenten: … “cavolo Ten dici qualcosa!”

Sasori: non hai proprio nulla da dire, nessuna scusa assurda? … CAZZO GUARDAMI MENTRE TI PARLO! (urlando l’ultima frase la costrinse a girarsi verso di lui)

Tenten: E’ TUTTA COLPA MIA VA BENE!!! VUOI PROPRIO SAPERLO PERCHE’ NON RIESCO A RESTARE SOLA CON TE … PERCHE’ MI SENTO IN COLPA. OK SEI FELICE ORA!!!! (urlò riuscendo finalmente a dire qualcosa)

Sasori: per cosa dovresti sentirti in colpa? (Disse stupito)

Tenten: per tutto, tutto quello che è successo è colpa mia … riesco sempre a combinare casini.

Mentre diceva queste parole cominciava a sentire le lacrime che prepotenti le riempivano gli occhi

Sasori: (inizialmente rimase interdetto per quella reazione, poi fece un sospiro di comprensione) Senti…so che per te non deve essere facile, ma di certo non devi darti nessuna colpa, tutto quello che è successo non è assolutamente colpa tua non dovresti neanche pensarlo.(disse tentando di asciugargli le lacrime che scendevano copiose dai suoi occhi)

Sasori spostò piano la mano che ancora era sulla sua guancia verso il suo polso e piano la strinse a lui

Sasori: non avrei mai potuto sopportare che ti succedesse una cosa così orribile.

Tenten si strinse a sua volta a lui seppellendo la sua testa nelle sue spalle, le lacrime continuavano a scendere copiose dai suoi occhi, si stringe più forte a lui e nascondendo il suo volto nell’incavo del collo continua a piangere più forte

Sasori: (Stringendola di rimando) ora smettila di piangere

Il suo tono era calmo e Tenten si rese conto che probabilmente aveva ragione avrebbe dovuto smetterla ma, proprio le lacrime non volevano darle retta più lei tentava di fermarsi più loro continuavano a uscire prepotenti e senza freni.

Tenten: sto piangendo per colpa tua! Una volta che inizio, non riesco a smettere nemmeno volendo! (disse fra i singhiozzi del pianto)

Sasori: eh già …

Tenten tentando di calmarsi fece un respiro profondo “profuma di acqua di mare e menta, è confortante e pulito” inspirò ancora una volta quel dolce profumo Tenten si spostò dalla sua posizione per poterlo guardare negli occhi …

Tenten: mi sei mancato!

Sasori non disse nulla ma le posò un dolce bacio sulle labbra delicato come il battito d’ali di una farfalla, era dolce il suo tocco spostando le sue attenzioni dalle labbra alle gote, la fronte, il naso, il mento scendendo sempre più giù baciandole ogni lembo di pelle scoperto.

Tenten sospiro leggermente nel preciso istante che le labbra del suo professore sfiorarono ancora una volta le sue in un bacio molto più intenso che travolse entrambi, un brivido percorse la schiena della ragazza quando senti la lingua di lui sfiorargli le labbra per chiederle l’accesso per congiungersi alla gemella in una danza senza fine.

Tenten: (scostandosi da quel dolce contatto disse) E’… contro le regole.

Sasori: lascio a te deciderlo (Disse guardandola intensamente)

Tenten: … io penso di no.

Tenten sentì il proprio pensiero e la propria determinazione vacillare sotto quello sguardo. Sasori la spinse delicatamente all’indietro bloccandola completamente fra il suo corpo e quegli scaffali mettendo una sua gamba fra quelle di lei.

Sasori: anche io penso di no (concluse di dire baciandola nuovamente)

 Le sue mani scivolarono lungo i sui fianchi e le sue labbra dalla sua bocca cominciarono a scendere verso la mandibola e poi lasciano una lunga scia di baci giù fino al collo, lui la desiderava in quel momento anche se una parte della sua coscienza ancora lucida gli continuava ad urlare che era sbagliato che quello non doveva accadere, la mano di Tenten si mosse anche se la sua mente non aveva mai dato l’ordine di farlo accadde tutto senza un perché, gli sfiorò un fianco sentendo le cuciture della sua maglietta sotto il tocco leggero delle sue dita ma, il suo percorso non si fermò li lei voleva sentire di più quindi la infilò sotto quello strato di stoffa sentendo sotto al suo tocco la perfezione di quel corpo e quei muscoli definiti.  La mente di Tenten si stava completamente annebbiando, le uniche cose che riusciva a percepire in quel momento erano le mani di Sasori che si erano infilate sotto la sua maglietta e che raggiungendo la base del suo reggiseno lo alzarono e si infilarono per toccargli meglio il seno era ormai tutta un fuoco ...

 

DRIIII … DRIIII … DRIIII …

Sasori avrebbe potuto ignorare il telefono ma, sapeva perfettamente chi fosse e cosa volava così con riluttanza si staccò da Tenten e schiarendosi la voce disse.

Sasori: devo rispondere.

Tenten: già

Fu così che il fotografo risistemandoci andò a rispondere al telefono del suo ufficio

Saori: pronto!

Itachi: allora l’hai trovata?

Sasori : (voltandosi verso Tenten che mentre usciva dall’archivio e si sistemava pure lei disse) Sì è qui con me

Itachi: bene allor falla salire devo dirgli una cosa.

Sasori: ok! (mettendo giù, si rivolse alla castana): Itachi vuole parlarti sali.

Tenten: ok

Tenten uscì dirigendosi verso l’ufficio di Itachi, ripensando a quello che stava pe accadere “cavolo Ten come riesci a ficcarti sempre nelle situazioni più assurde”, chissà cosa sarebbe potuto succede se non fosse squillato il telefono, scosse la testa di certo non poteva perdersi in quei pensieri … almeno non ora ….

Segretaria: signor Uchiah c’è la signorina Higurasci

Tenten: volevi vedermi capo?

Itachi: punto primo, va tutto bene?

Tenten: sì, perché?

Itachi: non so prima Sasori mi sembra abbastanza nervoso, ha detto che lo stai evitando.

Tenten a quelle parole ripensò alla discussione che avevano avuto qualche minuto prima e a quello che effettivamente stava per succedere se la telefonata di Itachi non li avesse interrotti e a quel pensiero sentì le sue guance andare letteralmente in fiamme.

Tenten: … oh…sì in effetti oggi … sono stata un bel po' schiva … però ora è tutto ok (disse sperando in cuor suo che non volesse indagare ulteriormente)

Itachi: bene! (concluse in quel modo, tanto come aveva già detto a Sasori preferiva non indagare in quella storia, aveva già abbastanza problemi così) comunque, ti ho fatta chiamare per un'altra motivazione, tu sai che tra qualche settimana partiremo per Parigi?

Tenten: sì!

Itachi: bene, sai anche che abbiamo scelto il nuovo volto della linea di moda?

Tenten: capo perché non taglia corto è va dritto al punto.

Itachi: ok, come preferisci, avrei deciso di farti fare le foto per i nuovi manifesti pubblicitari con il nuovo volto della stagione, te la sentiresti?   (Disse mentre continuava a leggere resoconti e firmare documenti)

Tenten (in preda ad una gioia assoluta): ASSOLUTAMNETE Sì!!!

Itachi: sono felice del tuo entusiasmo ma, già sai mi aspetto solo l’eccellenza da questo lavoro, ora puoi andare. (concluse congedandola)

Itachi (una volta che fu uscita Tenten, prese il telefono): Marinet, chiama Obito e Shisui digli che li voglio vedere.

******

 

Tenten non poteva crederci era al settimo celo, “sta capitando davvero a me? “ era l’unica frase che continuava a ripetersi nella mente, stava scendendo le scale di corsa non facendo neanche attenzione a dove mettesse i piedi, in quel momento un unico desiderio le animava il cuore dire quella grande notizia ad un’unica persona … il perché volesse dirlo prima a lui e non alle sue amiche ancora non se lo spiegava ma, per il momento quello non le importava sapeva solo che voleva dirglielo. Appena arriva allo studio entrò di corsa non voleva aspettare neanche un minuto.

Tenten: DEVO DIRTI UNA COSA STUPENDA!!! (disse con tono più entusiasta che aveva)

Sasori: bene me la dirai domani, ora puoi andare a casa.

Tenten rimase di stucco, non si aspettava una risposta così fredda e distaccata almeno non dopo quello che stava per accadere tra loro ma, soprattutto non si aspettava che la mandasse a casa sì effettivamente oggi non aveva dato il cento per cento ma, non aveva fatto nessun tipo di errore così grave da farlo innervosire tanto.

Tenten (guardandolo con aria interrogativa): perché dovrei tornare a casa? L’orario di lavoro non è finito? Ho fatto qualcosa di sbagliato?

Sasori: non hai fatto nulla, semplicemente da qui in poi posso continuare da solo, ora vai!

Tenten: (avvicinandosi alla scrivania e sbattendo le mani su quest’ultima con rabbia) SE NON MI SPIEGHI PERCHE’ DOVREI ANDARE VIA, IO DA QUI NON ESCO!!!

Sasori: (guardandola con aria innervosita) perché non riesci mai affare quello che una persona ti dice.

Tenten: lo farei se solo ci fosse una buona motivazione.

Sasori: (si avvicino a lei guadandola intensamente negli occhi, poi le labbra se solo avesse potuto l’avrebbe baciata li in quel momento) Ten vattene … non sto scherzando se resti qui potrei non rispondere di me stesso.

Tenten: è per quello che stava per accadere prima?

Sasori: sì, ne abbiamo già parlato, sai come la penso quello… è stato un errore non sarebbe dovuto succedere.

Tenten: tu mi hai detto che non sai bene cosa provi per me, ora lo hai capito?

Sasori: cosa cambierebbe se te lo dicessi? Non so se io ti dicessi che ti amo tu cosa faresti?

Tenten: ….

Sasori: Ecco questa è la risposta che mi aspettavo e della quale o paura (Continuò passandosi una mano tra i capelli) … probabilmente non partiresti più e noi ci metteremmo insieme questo quanto può durare 3 o 5 anni e poi? Ti dico cosa succederebbe, tu comincerai a pentiti della tua scelta e io non voglio essere il tuo rimpianto più grande.

Tenten: … SAI CHE TI DICO ALLORA … CHE DOVEVI PENSARCI PRIMA…PERCHÉ MI HAI DATO IL TEMPO DI SPERARE, PROBBABILMETE TI PREFERIVO QUANDO TI CREDEVO UNO STRONZO CONOSCIUTO PER CASO IN UN BAR … PROBABILMENTE TI AVREI PUTUTO PERDONARE …. TI ODIO RIESCI SEMPRE A ROVONARE TUTTO!!!  ( disse uscendo di corsa e sbattendo la porta)

Sasori: ( guardandola andare via) Lo so! E’ la cosa che mi riesce meglio

 

 

 

 

 

 

                                                                     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

               

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 29
*** Una Giornata ... Interrotta ***


 

 

Capitolo 29

 

Una Giornata … Interotta

 

 

 

 

Quella mattina Sakura si risvegliò e sorrise quando vide accanto a lei l’uomo che amava sapeva di essere inopportuna ma, non poteva fare a meno di fissarlo, quei capelli nero corvino liscissimi che gli incorniciavano il viso erano così in contrasto con la sua carnagione chiara, lineamenti definiti  ma, non troppo marcati lo facevano sembrare ancora un ragazzino invece di un uomo di 25 anni se non fosse stato per quel filo di barba che stava cominciando a crescere. Sakura scese con lo sguardo più giù guardando il suo fisico; aveva le spalle larghe e i fianchi stretti , addominali scolpiti e poi aveva la pelle liscissima come un’ alabastro, nessun tipo di imperfezione … cavolo ne era quasi gelosa… se non fosse stato per tre piccoli nei proprio sotto l’ombelico, in ogni caso lei adorava guardarlo dormire sembrava cos’ innocente  …. “dio mio come era bello!”

Sasuke: mmmh…sei senza pudore! La solita porcellina ti piace guardare? (disse con un piccolo sorriso)

Sakura di tutta risposta arrossì vistosamente fino alla punta delle orecchie, si nascose sotto le coperte per la vergogna, Sasuke si voltò su di un lato poggiandosi su un gomito, guardando quella testolina che sporgeva da sotto le coperte.

Sasuke: come siamo pudiche stamattina … ho l’impressione che la notte faccia sesso con un’altra donna.

Sakura: non è questo … è che … ammirarti mente dormi è un attimo tutto mio non è come lo intendi tu

Sasuke: oooh e come lo intendo io? (disse maliziosamente)

Sakura: lo sai benissimo non sono una perversa

Sasuke cominciò a scendere sotto le coperte anche lui ritrovando lì la sua amata …

Sasuke: che peccato! (disse baciandola voracemente)

Cominciò a stringerla forte a sé continuando a baciarla non era mai sazio la desiderava ogni giorno e ogni giorno di più.

Sakura non riusciva mai a resistergli era così conturbante ma, non era proprio il momento quello … no non era il momento. Il suo corpo non rispondeva ai comandi del suo cervello le sue mani continuavano a scorrere sul suo corpo risalendo poi fino alla schiena intrecciandosi al collo e riuscendo così ad aggrapparsi al suo lui, mentre quelle di Sasuke percorrevano il tragitto delle sue cosce arrivando al centro di queste ultime fin quando …

TOC TOC

Sasuke mise una mano sulla bocca di Sakura per evitare che il suo gemito si sentisse provò a non rispondere sperando che Alfred andasse via ma, ancora una volta si sentì

TOC … TOC

Sasuke: (con voce spazientita) cosa c’è Alfred? (rispose continuando a stuzzicare Sakura)

Una voce femminile rispose da dietro la porta

Mikoto: Sas’ke sono io! Alfred è già venuto quattro volte a chiamarvi, per quanto sia piacevole poltrire e “non solo” sotto le coperte tuo fratello ha detto che questa mattina devi recarti quanto prima direttamente alla sede centrale.

Sasuke sbuffò, non solo il sarcasmo di sua madre era del tutto fuori luogo ma, gli scocciava pensare al lavoro in situazioni del genere comunque rispose

Sasuke: va bene mamma, ho capito.

Per quanto riguardava Sakura, quello era il momento migliore per sgattaiolare fuori dal letto e da quella situazione di tortura psicologica e fisica, sapeva fin troppo bene che se fosse rimasta un minuto di più altro che sede centrale e lavoro … così si alzò

Sasuke: (guardandola male) chi ti ha detto che potevi alzarti

Sakura cominciò a vestirsi tirando addosso a Sasuke i suoi di abiti

Sakura: abbiamo delle faccende da sbrigare

Sasuke: e se io avessi deciso di non farle, quello che stavo facendo mi piaceva di più (disse alzandosi dal letto completamente nudo)

Sakura tante volte lo aveva visto eppure riusciva ancora a provocarle le farfalle allo stomaco

Sasuke: (avvicinandosi a Sakura) e stava piacendo achea te (le sussurrò all’orecchio)

Sakura con ancora i brividi che le correvano lungo la schiena, lo allontanò di mala voglia

Sakura: non ora Sas’ke! Sono letteralmente in ritardo ed anche tu quindi smetti di fare quello che stai facendo

Sasuke: (ricominciando a torturare il suo collo) dai non lasciarmi così

Sakura: Sasuke! (con tono di rimprovero)

Sasuke: (mettendosi un asciugamano in vita) va bene, va bene, vado a fare la doccia

Sakura lo guardò avviarsi verso il bagno per poi concentrarsi sull’orario

Sakuira: MERDA!

 

******

 

Ino e Tenten erano sedute nella loro creperia preferita, il loro luogo d’incontro del sabato mattina che col ritardo di Sakura stava per diventare del sabato pomeriggio

Tenten: certo che il capo due ci dà proprio dentro…

Ino: almeno qualcuno scopa

Tenten: già!!!

Ino: vabbè, vabbè ho capito

Tenten: meno male almeno una di noi ha capito ( Disse scocciata)

Ino fece finta di non aver sentito le parole dell’amica e per rompere il ghiaccio cominciò ad ordinare per tutte tre, ormai erano anni che andavano lì e le loro ordinazioni le conoscevano pure i camerieri improvvisamente videro arrivare Sakura tutta trafilata

Sakura: (col fiatone) raga vi chiedo umilmente perdono (disse inchinandosi)

Ino e Tenten si guardarono negli occhi facendo un ghigno malefico.

Tenten: ooohhh ma il nostro perdono ha un prezzo

Sakura: (con aria rassegnata disse) cosa volete che faccia?

Ino: sei disposta davvero a fare tutto?

Sakura: sì!

Tenten: tutto, tutto?

Sakura: (guardandole con circospezione) s…sì (disse mentre si pentiva di aver accettato)

Ino: fai sesso con un altro uomo

Sakura: COSA? SIETE IMPAZZITE?

Ino e Tenten scoppiarono a ridere

Tenten: ahahhaah … io glielo farei fare solo per vedere la faccia di Sasuke

Ino: bhe non è difficile immaginare la reazione che potrebbe avere, è un Uchiah d’altronde

Tenten e Sakura: confermo!

In seguito tutte e tre le amiche scoppiarono a ridere, poi finalmente le loro crepes arrivarono

Tenten: comunque ho da darvi una notizia eccezionale (disse tutta entusiasta facendo un primo boccone)

Ino: cosa?

Tenten: il capo … (cominciò a dire facendo una piccola pausa ad effetto per creare suspence)

Sakura e Ino: cosa?

Tenten: indovinate?

Sakura: eccola lì è arrivato l’ufficio complicazioni affari semplici … vuoi parlare sì o no? …

Tenten: ok, ok ve lo dico ha deciso di affidare a me le foto della nuova compagnia pubblicitaria

Ino: AAAAAAA!!!! NON POSSO CREDERCIIIIII!!!!

Sakura: TEN QUESTA SI CHE E’ UNA NOTIZIAAAA!!!!

Tenten: Sì! Non posso ancora crederci, anche se detto molto sinceramente il tutto sarebbe stato meglio se il nuovo volto di casa Uchiah fosse stata la mia amica di quella Aiko, non capisco perché non hai detto che è stata lei a rompere il vestito?

Sakura: che stronza! (disse prendendo un altro boccone)

Ino: raga cambiamo argomento ok? Non mi va di parlarne (continuando a giocherellare con una ciliegia che era nel suo piattino)

Sakura: ok (spostando la sua attenzione verso la castana che tutta soddisfatta addentava l’ultimo pezzo del suo dolce) eeee quindiii … che hai fatto alla fine con Sasori?

Tenten: a cosa ti riferisci? (Disse con una parvenza di menefreghismo)

Ino: già a quale parte ti riferisci? A quando è scappata in preda al panico appena lo ha visto arrivare o quando si è fatta cercare per tutta l’azienda? (disse con aria divertita)

Sakura: … in pratica lo hai evitato per tutto il tempo?

Tenten: … no! Non per tutto il tempo ….

Sakura: Ten parla cosa hai fatto?

Tenten: io devo andare in bagno (disse andando verso il bagno per evitare quell’argomento)

Ino e Sakura la bloccarono con uno sguardo di rimprovero.

Ino: Ten devi smetterla di essere così presa da questa situazione, la colpa non è sua ….

Tenten: Ah tu che mi sei amica vuoi dire che la colpa di tutto questo è mia? …

Ino: Perché non lasci mai finire di parlare le persone( Disse esasperata )

Tenten fece un piccolo sbuffo lasciandosi andare nuovamente sul divanetto.

Ino: La colpa non è sua, come non è tua. Doveva accadere forse è il Karma che ti sta dicendo che devi continuare per questa strada nonostante le difficoltà che si presentano avanti a voi.

Sakura non poté che fare una piccola risatina a quella affermazione fatta dall’amica.

Sakura: (Continuando a bere il cappuccino che aveva preso in seguito) Ino il Karma … ma davvero?! …

Ino non si espresse ma, la guardò come a confermare le sue parole, anche la stessa Tenten in ogni caso era abbastanza perplessa sul discorso di Ino.

Sakura: Per quanto il pensiero di Ino sia discutibile anche io credo che tu ti stia facendo prendere la mano su questo gettare colpe su di te o su di lui ...

Tenten: (Con aria seria rispose) Io credo che le cose ci stiano sfuggendo di mano, avevamo un’accordo ed invece ci sono caduta dentro con tutte le scarpe, perché deve essere così maledettamente difficile …

Sakura: E sexy …

Ino e Tenten si guardarono sbattendo le palpebre …

Tenten: Se ti sentisse il Capo2 …

Ino si mise a ridere, da dove era uscita questa questione del capo non lo sapeva ma, Itachi e a quanto pare anche Sasuke tolleravano questo suo comportamento e nomignolo assurdo …

Tenten: Allora ditemi voi come devo comportarmi?

Ino: Sii te stessa

Sakura: Non badare ad ogni suo movimento

Ino: Se si avvicina non allontanarti

Sakura: Se ti chiama mostrati sempre disponibile

Ino: Non perderti in pensieri sconci o assurdi su un futuro insieme

Sakura: Concentrati sulla tua carriera

Ino: E’ quello che vorrebbe anche lui in entrambi i sensi siete sulla stessa barca

Sakura: Infatti i tuoi timori sono anche i suoi, sono convinta che se ti scaccia e per proteggerti.

Ino: E se ti avvicina ti desidera almeno quanto tu desideri lui, ma non pretendere troppo da tutto questo se sai che era una cosa che non doveva succedere lo avresti già dovuto capire.

Sakura: Questo è quello che possiamo dirti

Solamente in quel momento Tenten riuscì ad essere più rilassata e sentì la sua frustrazione e rabbia scivolare via, in fondo perché pretendeva sempre qualcosa in più era uscita da una storia finalmente e ora solamente perché il suo prof flirtava con lei si metteva in cima a tutte le donne che aveva avuto come a voler essere l’unica che l’avrebbe cambiato, erano così simili sotto alcuni punti di vista testardi fino all’ inverosimile. Lui l’aveva sempre protetta da sé stesso e lei questo lo sapeva già da prima che accadesse l’episodio con Naji, quindi cosa voleva davvero lei, cosa si aspettava? … Sasori aveva maledettamente ragione lei si sarebbe pentita se avesse gettato tutto al vento per lui, le aveva lasciato una finestra aperta nonostante provasse anche lui sentimenti contrastanti.

Tenten: Sapete cosa vi dico, che avete ragione. Ho un ’obbiettivo da raggiungere e lo farò costi quel che costi

Ino e Sakura si guardarono soddisfatte del loro lavoro, finalmente la loro amica aveva ripreso in mano la propria vita.

 

******

 

Shisui , Obito e Sasori erano seduti d’avanti al PC di quest’ultimo per visionare le prime bozze del manifesto che gli aveva appena mandato Tenten anche se i due cugini stavano ridendo da ormai quindici minuti non tanto per le foto ma per il messaggio del mail.

(P.S. ma a te piacciono? Io non ne sono convinta …)

Sasori: dice sul serio?

Era rimasto perplesso da quel messaggio anche se doveva ammettere quelle foto non piacevano neanche a lui, lo aveva detto ai due cugini non gli piaceva come posava Aiko, l’unico problema era che Ino aveva rinunciato e ora si ritrovavano con quello.

Modella a parte lo sfondo era orribile e la decisione dei colori era totalmente inappropriata, probabilmente la sua allieva era moto affabile con la macchina fotografica ma di meno con un montaggio fotografico in quel momento fecero il loro ingresso Itachi e Sasuke, il maggiore dei due fratelli si sporse per avere una visuale su quello che stava attirando l’attenzione dei suoi amici lo stesso Sasuke si fece prendere dalla curiosità.

Sasuke: sono orribili! ( Disse storcendo il naso )

Itachi: non avrei saputo trovare parole più appropriate

Sasori esitando un momento prima di rispondere

Sasori: … sono le prime bozze del lavoro di Tenten con la modella scelta da Shisui e Obito (Disse facendo loro un’occhiataccia)

Itachi: (guardando perplesso i cugini) davvero avete scelto Aiko?

Shisui: bhe visto che Ino si è ritirata e Aiko era l’unica rimasta e lavora con noi da anni la scelta era ovvia

Sasuke: (perplesso anche lui) ma perché questa ragazza lavora con noi? Anche Ania farebbe di meglio

Itachi dopo che si era soffermato un momento con lo sguardo sul fratello come a voler convenire con i suoi pensieri   Disse …

Itachi: ditemi come mai Ino ha rinunciato?

Obito: oh bhe sai tutte quelle cose da donne che prima ti dicono che hai fatto una performance perfetta e poi ti dicono che non sei l’umo adatto a lei? Bhe più o meno la stessa cosa.

Itachi stava continuando a guardare quelle foto, ed erano davvero orrende insomma non poteva neanche definirlo un lavoro da dilettanti che cavolo erano quei colori … e quello sfondo? Perfino un’ anziano ceco avrebbe saputo scegliere meglio, anche se lui era convinto che quel … non sapeva come definirlo comunque era convinto che Tenten avesse sbagliato di proposito per la scelta della modella.

Sasori: stai pensando quello che penso io?

Itachi: mi sa di sì (Disse convinto)

Shisui: perché a cosa state pensando?

Sasuke si mise una mano sulla fronte

Itachi: (ignorando la domanda del cugino ma, semplicemente disse) fatemi vedere la sessione fotografica di Ino e ditemi cos’è successo dopo

Così Sasori tirò fuori le foto fatte ad Ino, nella prima sessione non sorprendendosi della reazione ammaliata da parte dei due fratelli proprio come tutti loro.

Itachi: quindi se è stata capace di fare questo ditemi cos’è successo dopo?

Obito: bhe sai quando una donna ti dice che hai fatto la miglior performa …

Itachi lo bloccò mettendogli una mano sulla bocca

Itachi: basta con queste cretinate ….

Shisui: (prese l’abito che Ino aveva indossato e lo mostrò al cugino) ci ha mostrato questo, facendo tutto uno sproloquio su come non sarebbe mai riuscita ad accettare questo ruolo dopo aver combinato un simile disastro e che al momento non se la sentiva di rappresentare il volto dell’azienda.

Itachi era più che irritato era incavolato nero …

Itachi: voi … mi state dicendo che avete scelto Aiko solamente perché Ino si era sentita in colpa per uno stupido vestito che tu avresti potuto rifare tranquillamente

Shisui accantonando il fatto di rifare un vestito tranquillamente …

Shisui: bhe direi di sì

Sasuke fece una piccola risatina vedendo il fratello che stava per scoppiare e anche Sasori non poté non notare quella scena

Itachi: (massaggiandosi le tempie) non mi interessa come lo farete, non mi interessa quanto tempo ci metterete ma, voi convincerete Ino a prendere il posto di Aiko, non c’era neanche bisogno di farle fare una seconda sessione avendo visto la prima.

Shisui e Obito si guardarono tra di loro e sospirarono sarebbe stata davvero ardua quella giornata

 

******

 

Le ragazze dopo aver fatto la loro colazione usuale della loro (Giornata Amiche), se ne stavano tranquillamente sdraiate sull’ erba del parco centrale di Tokio. Erano rientrate a casa per cambiarsi e mettersi la loro tenuta per la sessione di yoga. Erano completamente immerse nella quiete che quel luogo leggermente appartato ed idoneo per fare qualsiasi attività sportiva. Immerse nel loro silenzio spirituale e impegnandosi per mantenere le posizioni che gli esercizi gli indicavano per il maggior tempo possibile, sentivano solamente il rumore del fruscio degli alberi e il loro battito cardiaco sul quale erano concentrate.

Passata la loro ora di esercizio di allenamento del corpo e dell’anima, le ragazze rientrano a casa con una bella corsetta per ridestarsi dall’intensità degli esercizi fatti precedentemente.

Tenten: Ah! Una doccia per cortesia poi riprendiamo (disse esausta)

Ino: (Saltellando e canticchiando disse) Sìììììììììììììììììììì!!! Questa è la parte dell’uscita che preferisco

Ino ormai era già con gli occhi che sbrilluccicavano a forma di cuore …

Sakura e Tenten si misero una mano sulla faccia

Sakura: Non è possibile che quando si tratta di shopping non riesci a trattenerti

Ino: Assolutamente no! Per me sentirsi stanche quando poi sai che devi uscire per fare shopping e come bestemmiare. Ora presto presto a fare le docce.

 Tenten fu la prima ad uscire e quando era entrata in camera asciugandosi i capelli lo sguardo cadde sul proprio cellulare, non l’aveva acceso da quando avevano cominciato la loro sessione di yoga regola sacra per questo tipo di attività, così lo accese e gli diede una rapida occhiata …. (COSA!) C’ erano più di dieci chiamate da parte di Sasori, Shisui ed Obito …

Tenten: Cosa sta succedendo?  ...

Ino e Sakura appena uscite dal bagno andarono da Tenten

Ino: Cosa succede? … Mi sento rinvigorita (Disse continuando a massaggiarsi la testa) …

Tenten: In memoria ho tantissime telefonate fatte da Sasori, Obito e Shisui …!

Ino: E allora? Oggi non ci siamo per nessuno, regola numero tre della nostra (Giornata delle Amiche) ricordi?

Tenten: Certo! È solamente che mi sembrano davvero tante. Sicure che sia tutto ok secondo voi?

Sakura ed Ino si guardarono perplesse così giusto per tranquillizzarsi accesero anche i loro cellulari e videro in sequenza, Ino la stessa cosa di Tenten svariate telefonate da parte dei due stilisti e Sasori mentre Sakura notò che Sasuke oggi l’aveva cercata parecchie volte.

Sakura:Beh ... Effettivamente Sasuke mi ha telefonata parecchie volte ed immagino in contemporanea alle vostre chiamate

Tenten: Ci stanno cercando? …

Ino con una mano sotto il mento ...

Ino: Credo proprio di sì! (poi aggiunse seria) ma, questo non conta questo è giorno libero ed è il nostro giorno per di più è il momento dello shopping, nessuno può privarmene (Disse mettendo il broncio)

Sakura: Ma Ino può essere qualcosa di veramente importante per cercarmi anche Sas’ ke, direi che le cose stanno così …

Tenten guardò Sakura concordando con lei …

Ino: Sempre gli Uchiah sanno come rovinare tutto, ma ora mi sentono.

Ino prese il cellulare ed inviò un messaggio a Shisui

 

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Capitolo 30
*** Solo Belle Notizie ***


 

Capitolo 30

 

Solo Belle Notizie!!!

 

 

 

I ragazzi erano ormai ore che ripetevano uno per volta il numero di tutte e tre le ragazze ma, non faceva altro che rispondere la segreteria telefonica.

Shisui: Sto iniziando ad odiare i cellulari! (Disse con aria afflitta) questa stupida donna che è nel cellulare non fa che dirmi che il numero è irraggiungibile. Ho i nervi a fior di pelle. E tu sai il perché! (Disse rivolto al proprio cellulare)

Sasori, Obito e Sasuke non poterono che osservalo compatendolo …

Obito: Effettivamente sono ore che telefoniamo …

Itachi: Non me ne importa niente! (affermò con tono nervoso)

Shisui: Itachi ma …

Itachi: Ma non m’ interessa! Avete combinato un guaio e riparerete, avete idea quanto tempo abbiamo sprecato per avere solamente la bozza del manifesto e sapete quanti soldi andranno spesi per stamparlo e pubblicizzarlo. La nostra è un’azienda che vive da anni ormai ma, solamente ora ci stiamo muovendo con le nostre gambe. Quindi niente storie! (concluse con tono imperativo)

Shisui: Ho già detto che sto cominciando ad odiare i cellulari? …

Poi improvvisamente proprio dal suo apparecchio si sentì un breve allarme che segnava l’arrivo di un messaggio, tutti scattarono avvicinandosi a Shisui

Shisui: (allarmato) che cos’ è???

Disse talmente era preso dal suo impeto di buttare a terra quel coso …

Sasori: Beh… controlla deve essere un messaggio …

Shisui: Ah già!

Guardò lo schermo ed esclamò …

Shisui: È INO!

Così tutti sull’ attenti si misero in ascolto … Shisui fece partire il messaggio …

Messaggio (Ino): MALEDETTI! SOLAMENTE VOI POTETE ROMPERE IL CAZZO ALLE DONNE, NOI POVERE DONZELLE. VI ODIO VI … ODIO … SASUKE TI SEI AGGIUNTO ANCHE TU ALLA CRICCA MA IL SESSO NON MANIPOLERA’ IL CERVELLO DELLA NOSTRA AMICA …

In sottofondo si sentì la voce di Sakura

Messaggio (Sakura): INOOOO!

Ino poi riprese …

Messaggio (Ino): È COSI’ E BASTA! ORA STATEMI BENE A SENTIRE GIURO CHE SE QUALCUNO DI VOI NON È MORTO O IN FIN DI VITA O SE L’AZIENDA NON È CROLLATA E VOI SIETE RIMASTI SOTTO LE MACERIE CON UN TRAM CHE CI È PASSATO SOPRA …

Poi ancora la voce di Tenten si sentì …

Messaggio (Tenten): DACCI UN TAGLIO INO, ANCHE PERCHE’ SE A QUEST’ ORA ERANO SPIACCICATI AL SUOLO NON CREDO CHE POTEVANO TELEFONARE …

Ino riprese il controllo del messaggio ...

Messaggio (Ino): GIUSTO GIUSTO, ANCHE SE GLI UCHIAH SONO DURI A MORIRE E SAKURA LO SA’. COMUNQUE AVETE ROTTO I COGLIONI STIAMO ARRIVANDO, SHISUI SO CHE PUOI SENTIRMI LA PAGHERAI MOLTO CARA PER IL MIO SHOPPING …

Così il messaggio terminò …

Obito: Al quanto nervosetta … hai capito Sasuke il sesso … non si fa … ohhhh

Sasuke: Infatti oggi non l’ho fatto … ancora …

Itachi: E non credo che lo farai a breve … Comunque mettetevi all’opera date la buona notizia ad Ino la cattiva ad Aiko

Shisui: La cattiva la dà lui (Disse indicando il cugino)

Obito: Basta telefonate quando sarà domani Aiko scoprirà la dura verità

Sasori cominciò a preparare il set, dovevano finire in fretta almeno con le foto in quanto stasera ci sarebbe stato anche il ricevimento in casa Uchiah per l’apertura della filiale.

 

******

 

Ino: Il mio shopping …

Continuava a ripetere con aria afflitta da quando ormai erano partite

Ino: ME LA PAGHERA CARAAAAAAA!

Tenten e Saklura finalmente scesero dall’auto di Yuki, dopo essersi sorbite Ino tutto il tempo i loro timpani erano allo stremo della loro sopportazione.

Ino: LI ODIOOO!

Tenten: Ti prego piantala. (disse con aria afflitta)

Sakura: Già dai ora basta siamo qui vediamo cosa vogliono e andiamo via

La castana concordò con Sakura.

Entrarono ed il sorriso della dolce Charlie le rilassò nonostante il loro malumore …

Charlie: Salve ragazze …

Ino: Dove sono i disgraziati? (chiese con aria omicida)

Charlie non poté che farsi sfuggire una risatina …

Charlie: Sono tutti allo studio A. Compresi i signori Sasuke ed Itachi Uchiah. Comunque signorina Yamanaka complimenti per il messaggio, bella voce … (Le fece l’occhiolino)

Ino rimase perplessa forse solo in quel momento si rese conto di aver leggermente esagerato, in più erano presenti anche Sasuke ed Itachi “Oh Cavolo”

Tenten le mise una mano sulla spalla … per confortarla

Tenten: Andrà bene vedrai …

Sakura: (A voce bassa) Speriamo

Entrarono nello studio A e videro che il set fotografico era tutto agghindato

Tenten: (chiese rivolta a Sasori) Non sapevo che oggi avessimo una sessione fotografica

Itachi rispose al suo posto …

Itachi: Dopo l’orrendo lavoro che hai fatto proponendo quest’obbrobrio come manifesto direi che è il minimo …

Tenten fiera che il proprio piano stesse funzionando ...

Tenten: Ah! L’ha notato anche lei capo che non è per nulla convincente …

Itachi scrutò Tenten per farle capire che lui sapeva del suo sabotaggio nei confronti dell’indossatrice … Poi con un sorriso lieve le disse

Itachi: Allora spero che con la nuova scelta tu riesca a ritrovare l’ispirazione, Yamanaka

Ino: Signor Uchiah mi perdoni forse ho esagerato il messaggio è stato uno sfogo personale di un attimo e …

Itachi la bloccò …

Itachi: Non giustificarti era il vostro giorno libero d’altronde ma, qui c’ è in ballo il futuro vostro e di quest’ azienda quindi Higurashi, fa la tua sessione di foto con la nuova indossatrice nonché nuovo volto della casa di moda Uchiah.

Ino ancora sotto shock, si riscosse solamente quando Shisui accompagnato da Obito poggiarono le loro mani sulle sue spalle, per complimentarsi e dire

Shisui: L’ umiltà è sempre ripagata

Ad Ino scese qualche lacrima e li abbraccio entrambi, stupiti di questo gesto Obito disse rivolto al cugino Itachi

Obito: Con questo credo che non ci voglia più morti

Itachi: Già! Ma credo che comunque voglia essere ripagata per averla distolta dai suoi impegni, quindi ne approfitteremo per la festa di stasera dove ovviamente voi ci sarete.

Tenten: Festa?!

Ino: Sì quale festa?

Sakura: Beh avevo dimenticato di dirvelo ma, stasera a casa Uchiah ci sarò un ricevimento per l’apertura della loro filiale

Ino e Tenten si guardarono e dissero: STASERA!

Ino: E quando avevi intenzione di dircelo? Lo vedi che lo shopping è importante ...

Itachi: È qui che volevo arrivare per stasera avrete credito illimitato in una delle nostre boutique maggiori, quindi comprate quello che più vi aggrada per stasera e qualche altra occasione, questo per farci perdonare

Ino alzando le braccia e saltando disse …

Ino: Yuuuu! Credito illimitato in un negozio d’ élite Uchiah è come un sogno che diventa realtà

Itachi notando la reazione alquanto eccessiva della propria indossatrice aggiunse

Itachi: Ma senza tirare la corda …

Tenten: Non si preoccupi capo la terremo sott’ occhio noi

Sakura si limitò ad annuire …

Shisui: (Avvicinandosi) Visto ragazze solo belle notizie

Ino: Zitto tu che il tutto dovrebbe essere accreditato sul tuo conto …

Shisui: E ti pareva, comunque Ania e Maya sono pronte quindi vai a cambiarti

Sasori: Tenten sei pronta …

Il cuore di Tenten ancora una volta saltò un battito, doveva farci l’abitudine ormai era assolutamente cotta di lui ma, il suo obiettivo al momento la portava nella direzione opposta

Teten: Certamente (Disse con un sorriso)

Sasori era contento di rivederla nonostante la discussione di ieri finita male era riuscita comunque a riprendere il controllo di tutto ed era felice per lei, sperava che avesse capito quanto anche per lui era difficile staccarle gli occhi di dosso in particolare in quel momento. Indossava dei jeans a vita bassa a corpo con un girovita che le esaltava i fianchi ed un toppino nero a fascia che finiva di poco sull’ombelico, “wau” dire che lo faceva impazzire era poco, mentre si muoveva per gli scatti ad Ino appena entrata con il vestito scelto per il manifesto nonché pezzo forte della sfilata a Parigi ,i capelli della castana si muovevano sinuosi come una danza. Ma ora non poteva pensarci lo doveva a lei ed al duro lavoro che tutti stavano compiendo per l’azienda e l’evento che da lì a due mesi ci sarebbe stato, poi il suo amico Itachi non avrebbe accettato fallimenti così si rimise all’opera sperando che Tenten sapesse l’effetto che dava sugli uomini e in particolare su di lui in particolare.

 

*******

 

Appena entrarono le ragazze notarono che quello non era un semplice negozio ma, se non un centro commerciale ci era vicino era … enorme a due piani il primo era completamente dedicato alle scarpe e gli accessori, Sakura per curiosità vide l’etichetta del prezzo di un semplice fermaglio per capelli.

Sakura: questo cosata quanto l’affitto di casa nostra (disse con aria sbigottita)

Tenten: Sakura di cosa ti stupisci se non avessimo il capo che paga per noi non penso che ci potremmo mai permettere di fare compre qui

Ino dal canto suo appena entro fece un giro su sé stessa, ammirando l’ambiente per intero era completamente immersa nel suo mondo, infatti senza neanche aspettare le sue amiche aveva deciso di fiondarsi al secondo piano dove cerano i vestiti ed i completini intimi di tutte le stagioni ed anche alcune one of kind ma, anche qualche out of stock che i due cugini avevano fatto uscire qualche mese fa.

Ino era completamente estasiata e gli occhi le sbrilluccicavano dalla gioia, quando una commessa si avvicinò alle ragazze e con gentilezza le chiese.

Commessa: buonasera ragazze io sono Keity e sarò a vostra disposizione per tutto quello di qui avrete bisogno ed in oltre i signori Uchiah si sono caldamente raccomandati di mettervi a vostro agio (disse facendo un piccolo inchino)

In fine Keity battendo le mani chiamò in rassegna altre 4 commesse dicendo…

Keity: Jacqueline, Francine, Josefina su forza aiutate le signorine in tutto quello di qui hanno bisogno.

Ino, Sakura e Tenten rimasero sempre più stupite di tutto quel riguardo, non potevano crederci …

Ino: ragazze mi ci potrei pure abituare … (disse in estasi)

Ino era comodamente sdraiata sulla sceslong che si trovava nella fitting room, sorseggiando il cocktail analcolico alla frutta che Keity le aveva servito aspettando la sua amica che si decidesse ad uscire dal camerino.

Ino: Saku-chan ti vuoi muovere da uscire da lì? Sono ore che sei chiusa in quel camerino.

Sakura: (con tono titubante) Ino in non sono sicura che questo vestito faccia per me.

Ino: bhe esci così vediamo (concluse dicendo facendo un altro sorso)

Sakura finalmente si decise ad uscire facendosi vedere dall’amica, indossava un vestito rosso laminato con scollo all’americana, scendeva aderente al corpo mettendo in risalto le sue forme sinuose, era corto si fermava a metà coscia con uno spacco alto i due lembi divisi vi erano applicate cinque fascette fatte da tanti diamantini swarovski e la schiena era totalmente scoperta.

Tenten che era appena arrivata dopo aver scelto il suo vestito disse

Tenten: wuuu Sakuuuu hai deciso di farlo infartare hahahahaha

Ino: secondo me le sta benissimo

Sakura: non è troppo esagerato?

Ino: non credo

Tenten: sì Ino non è esagerato per i tuoi standard, dobbiamo sempre vedere cosa ne pensa il capo due, chiediamoglielo (concluse prendendo il cellulare di Sakura scattandogli una foto ed inviandola a Sasuke col messaggio che diceva “come mi sta secondo te?)

Sakura che non ebbe nemmeno il tempo di pronunciarsi disse

Sakura: LO HAI FATTO DAVVEROOOO (con tono allarmato)

Tenten: certo

Ino: questa volta infarta davvero ahahaahahah

Dopo qualche istante le ragazze sentirono il cellulare di Sakura vibrare e Tenten che aveva ancora l’oggetto in mano vide sul display il nome di Sasuke.

Tenten: allora siete curiose di sapere cosa ne pensa il capo due? (chiese divertita)

Ino: SIIIIII!!!!

Allora Tenten lesse cosa c’era scritto.

Tenten: ma cosa fai, non puoi provocarmi in questa maniera mentre sono a lavoro, specie dopo che stamattina mi hai lasciato insoddisfatto, in ogni caso cambiati nessuno a parte me può vederti così!

Ino: fammi capire stamattina dopo aver fatto tardi lo hai lasciato pure insoddisfatto?

Tenten: aahhahahaaha povero capo due mi sarebbe piaciuto vedere la sua faccia, gli posso chiedere di mandarti una sua foto?

Sakura recuperando il suo cellulare disse

Sakura: piantala di giocare e aiutatemi a trovare un latro vestito.

Così mentre Sakura cercava ancora il vestito adatto per la serata, Ino chiese a Tenten

Ino: E … Ten tu invece hai scelto …(chiese con aria incuriosita)

Sakura: Già …

Tenten: Sì! Da ore ormai.

Ino e Sakura: (in contemporanea …) COSA! Allora facci vedere

Tenten: (Con sguardo malizioso disse) Solamente stasera

 

******

 

 Era orami dal quel pomeriggio che un battaglione di figli (maschi) solo e sempre maschi… Erano piombati in casa di Mikoto. Era il centesimo sospiro che faceva, quei due nipoti disgraziati facevano un baccano tremendo le stava venendo un mal di testa incessante.

Mikoto: Alfred per cortesia mi porteresti un’aspirina te ne sarei grata (ciese con aria sofferente)

Alfred: Non si preoccupi signora Uchiah … (Disse facendo un piccolo inchino)

Shisui intravedendo la scena …

Shisui: Zia ma tra te ed Alfred … (chiese con tono allusorio)

Mikoto gli lanciò un’occhiataccia che diceva tutto, Sasuke d’altro canto gli calpestò un piede …

Shisui: AHIAAA

Mikoto: Shisui non si urla a tavola

Shisui: Scusami zia ma è il bast… Sas’ ke che è orribile nei suoi modi di fare

Mikoto: Se mio figlio reagisce così avrà i suoi buoni motivi. Allora Itachi-kun spiegate ancora una volta perché siete tutti qui

Itachi pulendosi la bocca con il tovagliolo e poggiandolo nuovamente sul grembo gli rispose

Itachi: Beh è una scelta di comodità, d’ altronde la festa si terrà qui e siccome eravamo tutti al lavoro siamo passati a prendere gli abiti e abbiamo deciso di riunirci direttamente qui.

Mikoto: (Finendo di bere la propria aspirina disse) Capisco. Anche se ammetto che la cosa è alquanto d’ impiccio sai quanto ci tenga a tenere tutto sotto controllo per l’organizzazione e per questo che a vostra intera disposizione avrete l’area est della casa.

Sasuke: Mamma … Sono la camera mia e di Itachi

Mikoto: Infatti! Ma non riduciamole a due semplici stanzette

Obito: Infatti!

Sasori: Concordo!

Deidara: Io ho paura dell’ala est

Concluse finendo di mangiare il proprio pasti …

MIkoto: In che senso Deidara-kun? (Disse con aria interrogativa)

Deidara: Beh è comunque molto grande come spazio credo di soffrire di qualche fobia

Sasori: Agorafobia …

Deidara: Cosa? …

Sasori: (Continuando a mangiare) Agorafobia è la parola che stai cercando per la tua eventuale paura

Obito: Ma quale fobia. Deidara sicuramente avrà visto qualche film horror, con manicomi abbandonati e case insulse e deserte con centomila camere (disse sorridendo)

Deidara: E anche se fosse che male c’è. Sono film orribili

Mikoto: Sì giusto non permetterti di giudicarlo Obito. Però caro Deidara-kun casa mia non è né un manicomio abbandonato, né una casa insulsa o abbandonata

Sasuke: Non potrebbe mai esserlo con tutti i domestici e feste che si danno, forse un manicomio …. (Disse con un dito sotto il mento)

Mikoto lo ammonì subito dicendo …

Mikoto: Non osare Sas’ke- kun

Così Sasuke non continuò. Finito di mangiare tutti tranne Mikoto si diressero (nell’ ala est) per prepararsi alla festa, i ragazzi decisero di prendersi i loro tempi in fondo era ancora presto, quindi con molta calma fecero un salto nella jacuzzi così per rilassarsi un po' prima della lunga e usuale serata

Shisui: Ci manca qualche ragazza qui, vedo troppi busti piatti e muscolosi e poche forme sinuose tondeggianti e morbide. (Disse con un sorriso malizioso)

Obito: A sì! E chi se ne frega

Shisui: Tu sei gay

Obito lo guardò male …

Itachi: Siamo qui per rilassarci e non per altro

Sasori: Già

Deidara: Sì! Ma quando mai siamo stati qui per altro? Io è la prima volta che ci vengo

Tutti lo guardarono con aria afflitta …

Shisui: Chissà le ragazze cosa staranno facendo

Itachi: (poggiando la propria testa sul poggiatesta alle sue spalle) Non immaginare certe cose che fa male in acqua calda (Gli disse con un sorriso)

Shisui: Ehi! Io so gestire certe situazioni… (Gli rispose poggiando anche lui la testa al cuscinetto e chiudendo gli occhi)

Itachi: Speriamo (Disse scettico)

Poi rimasero in silenzio fin quando una voce femminile dolce e ed esitante non li fece ridestare dal loro torpore non rendendosi conto del tempo che passava

…: Signori

…: Signori

Così riaprirono gli occhi ed una figura familiare se ne stava al centro della stanza con in mano una pila di asciugamani

Itachi: Susan?! …

Susan: Signori sono venuta a dirvi che è passata ormai un’ora, da quando siete entrati in vasca e la signora mi ha detto di farvelo presente, visto che è arrivato il momento di prepararvi

I Ragazzi si resero conto solamente in quel momento del tempo che erano rimasti in quella vasca, così senza farselo ripetere si alzarono in contemporanea, per cominciare ad uscire da lì e farsi delle belle docce per poi vestirsi.

Da parte sua Susan sarebbe rimasta lì tutto il tempo, se non fosse che la sua timidezza divampava avanti a tutto quel testosterone che era presente in quella stanza così fece un passo indietro, quando il signorino Obito le andò incontro per prendere un asciugamano e metterlo intorno alla vita. “Wau che corpo sembrava scolpito nel marmo” lei sapeva perfettamente di essere inopportuna ed indiscreta nel osservare uno dei suo datori di lavoro ma, insomma cose si faceva a resistere ad uno spettacolo simile, Obito aveva i capelli di un castano scuro a differenza dei suo cugini, anche se ora che erano bagnati sembravano molto più scuri piccole goccioline cadevano dalla sua frangia e in particolare Susan cominciò a seguire una di queste che scendeva dal suo collo fino ai pettorali ampi e scolpiti fino a finire la sua corsa all’altezza del ombelico, Susan pensò che non poteva resistere se erano tutte riproduzioni in serie ora che li osservava si rese conto che non poteva rimanere un secondo in più lì ad aspettare che tutti prendessero le loro asciugamani, così decise di poggiarle sul mobile per lasciarli nuovamente soli. Susan si congedò con un inchino ed uscì fuori dalla stanza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 31
*** tutto cambia ***


 

Capitolo 31

Tutto Cambia

 

Itachi: cos’hai intensione di fare (chiese all’amico mentre finiva di sistemarsi il papillon)

Sasori: a che ti riferisci? (chiese finendo di abbottonarsi i bottoni dei polsini)

Itachi: (guardandolo di sbieco) Sasori … da quanto tempo ci conosciamo?

Sasori: da quando avevamo 10 anni? Perché?

Itachi: perché mi sorprende sempre come tu cerchi di nascondermi le cose, tutto qui

Sasori: non mi avevi detto che preferivi non approfondire l’argomento giusto ieri.

Itachi a questo punto si voltò completamente verso di lui e guardando negli occhi disse …

Itachi: sì lo avevo detto, ma vi vedo fin troppo coinvolti in questa faccenda, Sasori … ti dico solo una cosa (disse con aria seria) è una brava ragazza

Sasori: lo so! (disse finendosi di sistemare e infilando la giacca del suo smocking)

Sasori stava per uscire dalla stanza, quando Itachi lo fermò chiedendogli

Itachi: tu le vuoi bene?

Sasori esitò un minuto fissando il pavimento, non sapeva bene neanche lui cosa rispondere si limitò a restare in silenzio e lasciare quella domanda inevasa, uscendo poi dalla stanza...

 

*****

 

Ino e Sakura erano pronte ormai da un paio di minuti per uscire ed erano sedute sul divano del salone l’unica cosa che le bloccava era come sempre la loro amica Tenten.

Ino ancora non ci credeva che per la seconda volta indossava un abito firmato Uchiah per partecipare ad un loro stessa festa, continuava a pregare di non aprire mai più gli occhi per non svegliarsi neanche se si trattasse di essere in coma non le interessava. Quello che aveva indossato era un abito stupendo ovviamente, una linea dedicata completamente all’alta moda degli anni 60 la hot coutere in versione mini sì gli abiti si indossavano almeno un 25cm sopra le ginocchia questo voleva dire che la gamba era quasi o del tutto lasciata scoperta ma con tagli e definizioni degni sempre di nota. Lei e Sakura indossavano entrambe due indumenti della medesima lunghezza e tessuti scendevano morbidi sulle loro curve e lasciavano che gli orli delle gonne venissero smossi da vento, quello che li distingueva erano i colori ed i corpetti. Lei indossava un abito total black completamente in seta la scollatura che proponeva scendeva con un taglio bichini in quanto due coppette triangolari racchiudevano i suoi seni distintamente separati e leggermente visibili per l’ ampia apertura , l’addome era poi fasciato a doppio strato dal tessuto stesso che scendeva poi morbido sulle curve dei fianchi ed arrivando più sopra della metà della propria gamba lasciando sulla propria schiena solamente due bretelline in tessuto che si riconducevano alla fascia proposta sull’addome. Le scarpe erano divine, un decolleté (Open Toe) cioè aperte in punta tacco 12cm come sempre, per gli Uchiah era un marchio di fabbrica non potevano farne a meno, il corpo della scarpa era completamente color oro ma, ricamato al di sopra con tessuto nero un tocco da maestri.

Sakura invece aveva una abito dal colore delicato che s’ intonava con la sua carnagione ed il colore dei suoi occhi. Color champagne con corpetto completamente ricoperto da piccoli punti luce di swaroski senza spalline ed a forma di cuore, mentre leggera la gonna scendeva prima al di sotto con tessuto coprente in seta e poi due dolci e suadenti trame di chiffon che rendevano le sue forme ancora più evidenti e sinuose, la lunghezza di tale bellezza di vestito era uguale alla sua la quale però era accompagnata da qualche altro intreccio dei medesimi punti luce del corpetto. Ovviamente a chiudere quell’ opera d’ arte erano pur sempre le scarpe a partire dal sempre elegante tacco 12cm erano le (Sling Back Shose) dette anche CHANEL in quanto la prima realizzazione di questo tipo di calzature fu proposta proprio da Coco Chanel, si presentavano come le decolleté chiuse in punta ma aperte sul tallone in questo caso il colore era il medesimo dell’abito che lei indossava , le stava davvero divinamente. Ino sorrise al pensiero che loro tre così amiche da sempre avevano vissuto tutte le vite l’una dell’ altra  insieme o anche solamente attraverso i loro discorsi di vita quotidiana, erano indissolubilmente legate in quel momento lo erano più che mai in una nuova vita che chissà il futuro dove le avrebbe portate, quello che sapeva era che in quell’ istante si sentiva come una principessa accompagnata da altre due che vivevano in una realtà che sembrava un sogno. Ma ora basta perdersi in quei discorsi assurdi si specchiò nuovamente per dare un ultima occhiata alla propria acconciatura, aveva optato per una semplice treccia laterale che girava intorno ai raggruppandoli in una coda laterale poggiata morbida sulla spalla chiudendo il tutto con un fermaglio con un fiore rosso che risaltava sul colore dell’ abito, mentre la piccola Sakura-chan aveva alzato i capelli su con una morbida acconciatura che lasciava libera qualche ciocca di capelli, ma in quel momento pensò bene di dire …

Ino: TENTENNNNN DEVI MUOVERTI AD USCIRE DA QUEL BAGNOOOOO!!! (poi aggiunse guardando l’amica seduta accanto a lei) che dici mi avrà sentito?

Sakura: (con sguardo perplesso) Ino … io penso che ti abbiano sentito anche su Marte!

In fine si voltarono entrambe verso la porta del bagno che si aprì rivelando finalmente la loro coinquilina pronta per la serata.

Tenten: non c’era bisogno di urlare tanto, stavo finendo si sistemarmi i capelli.

Ino e Sakura: (con aria stupita) WUAUUUU!!!

Indossava una abito alto di 25cm sulla coscia color argento vivo in tessuto completamente laminato, in quel momento Ino pensò che Tenten dopo essersi finalmente liberata di Naji era chiaramente ritornata la sua amata amica ed era convinta che anche Sakura lo stesse pensando. L’ abito si mostrava senza inibizioni lasciava la schiena completamente scoperta cadendo morbido di poco sopra il sedere e la parte d’avanti era la copia della parte posteriore la scollatura era completamente morbida e scendeva leggera sui suoi seni coperti solamente dal vestito senza nessun intimo a sostenerli, l’ unica cosa che teneva in piedi quel tessuto era un cinturino in argento che partiva agganciandosi a due lembi laterali al seno avvolgeva il collo più volte chiudendosi dietro la nuca ed ancora auna volta cadeva giù sotto il vestito percorrendo la linea del suo decolté mettendolo così in risalto, il cinturino si riproponeva agganciato anche sulla schiena ai lati della stoffa leggermente più in alto della fine della scollatura. Le calzature erano un modello a sandalo completamente in swaroski la struttura lasciava il tallone come unica parte coperta da quest’ ultima alla punta un laccetto racchiudeva tutte le dita del piede la chiusura era alla caviglia  

Tenten: allora? …

Ino e Sakura ancora la guardavano con la bocca aperta incredibilmente audace stasera, in più aveva i capelli legati in una coda molto alta stratta in un fermaglio allungato usato appositamente per questo tipo di acconciatura ovviamente in argento.

Sakura: ad essere bello è bello ma… da quando sei così audace?

Tenten: da quando sono una donna libera! (disse con tono soddisfatto)

Ino: Ok, Ok andiamo donna libera che già siamo in ampio ritardo.

Tenten: io aggiungerei elegantemente … (sorrise avviandosi alla porta)

 

 

******

 

Come ad ogni festa Sasuke pensava che la cosa che odiava di più di quei ricevimenti erano … i convenevoli, ore ed ore a parlare di lavoro politica e discorsi inutili salutare parenti di cui non ricordava neanche i volti per non parlare del fatto che doveva stare lì in piedi con scarpe scomode e Dio solo sapeva come riusciva a resiste a stringere mani di persone di cui avrebbe sicuramente scordato l’esistenza il giorno dopo, non riusciva a capirne il senso di tutta quella fatica inutile. Il padre ed il fratello continuavano a ripetergli che erano cose che andavano fatte per mantenere buoni rapporti sia con gli sponsor che con i loro investitori.

Ed era proprio per quel motivo che lui era da più di un ora bloccato con un ciccione che si chiamava … lo aveva anche dimenticato (appunto), evidentemente gli stava talmente sopra i coglioni che aveva rimosso il suo nome nel preciso istante in cui gli si era presentato, stavano fermi lì con un calice di champagne a parlare di politica interna. Sasuke sfoggiava la sua faccia di circostanza annuendo di tanto in tanto e dando risposte per far vedere che era mediamente interessato, mentre in realtà si stava guardando intorno per vedere se la sua lei si decideva ad arrivare a salvarlo da quella tortura, ed infatti …

Sakura: (avvicinandosi a Sasuke e stringendosi al suo braccio) Sas’ke ti stavo cercando, che fine avevi fatto? (poi voltandosi verso l’uomo che stava parlando col suo ragazzo disse) oh ma, mi scusi non mi sono presentata io mi chiamo Sakura Haruno piacere. (disse facendo un piccolo inchino)

Invitato: non si preoccupi signorina io sono Joseph Brown. (disse sorridendo amabilmente a Sakura)

Sasuke “ecco come si chiamava, che cavolo ha da sorridere come un ebete?” pensò mentre lo guardava torvo

Joseph: bhe … non vi voglio tediare ancora con i miei discorsi sarei scortese anche nei confronti della signorina (disse continuando a sorridere)

Sasuke: Si figuri la ringrazio ancora per la sua presenza alla nostra inaugurazione è stato un piacere discutere con lei (ancora un po' e ci avrebbe messo le radici lì, sospirò poi)

Joseph: (sorridendo ancora e baciando la mano di Sakura disse) E’ stato un piacere conoscerla miss Haruno

Quando poi si allontanò abbastanza da non sentirli … Sasuke disse …

Sasuke: grazie per avermi salvato (disse, attirandola a sé per i fianchi e cercando di baciarla)

Sakura: (frapponendo una mano fra lei e Sasuke) non qui!

Sasuke: stai tentando di fami impazzire per caso? (disse infastidito e tentando ancora di baciarla ma, con scarsi risultati)

Sakura: certo che no, solo che c’è gente (disse con imbarazzo)

Sasuke: e che mi importa (finì di dire tenendola ferma e riuscendo finalmente a baciarla)

Sakura: (Si staccò e disse) Comportati bene almeno per metà serata

Sasuke: Non credo ci arriverò

Concluse sorridendo e prendendola a braccetto le fece fare un giro della stanza per mostrare che ora lui era impegnato con la donna che amava. Itachi sorrise vedendo il fratello finalmente felice e completamente preso da una ragazza dolcissima e rassicurante come Sakura Haruno, chissà forse un giorno finalmente l’avrebbe presentata come sua fidanzata ufficiale era già sicuro che non mancava molto a questo evento.

 

******

 

Ino non aveva fatto neanche avuto il tempo a mettere piede nella sala della cerimonia che era stata presa a braccetto dai due cugini Uchiha e presentata ad ogni singolo ospite come nuovo volto dell’azienda, nonostante il nuovo manifesto venisse affisso solo tra qualche giorno.

Shisui: ottima scelta! (disse riferendosi al vestito che indossava) a proposito, perché siete così in ritardo?

Ino: colpa di Tenten ci ha messo ore a prepararsi

Obito: giusto, non l’ho vista!

Ino: (con sguardo divertito) c’è, c’è siete voi che non l’avete vista

A quel punto Shisui incuriosito cominciò a guardarsi intorno alla ricerca della castana ma, con poco successo.

Shisui: tu sei proprio sicura che sia qui?

Ino: certo che sono sicura siamo venute insieme

Ed in effetti Ino aveva ragione la sua amica era proprio lì, erano loro che non si erano resi conto della sua presenza dato che quella sera la castana aveva indossato un abito insolito per lei e poi aveva messo le exstension ai capelli e quindi risultavano più lunghi del dovuto e poi in ogni caso i due stilisti non riuscivano a intravederla perché la piccola fotografa non era in quella stanza. Già la povera Tenten era presa dover cercare di scappare da un corteggiatore anche fin troppo molesto per i suoi gusti ed in questo momento si era nascosta nella sala da biliardo o stanza ricreativa Tenten non sapeva come definirla.

Tenten (guardandosi intorno) “ma chi diavolo era quel Fraçois, mentre ballavamo non faceva altro che mettere le mani dove non doveva … PORCO!”

Fu riscossa dai suoi pensieri da una voce familiare …

…: sai vero che la festa è di là ma, che soprattutto ti cercano tutti con una certa insistenza?

Tenten: sì che lo so mi sto nascondendo.

Sasori: l’ ho notato, lui ci prova con tutte (disse avvicinandosi)

Tenten: … lui eh … (disse con tono allusorio)

Sasori: (facendo una risata divertita) … touché!!!

Tenten si avvicinò a lui, Sasori proprio come quella mattina non riusciva a toglierle gli occhi di dosso DIO quel vestito le stava anche fin troppo bene e i capelli le carezzavano la schiena scoperta.

Tenten: ti va di giocare?

Sasori: (riscosso dai suoi pensieri) come?

Tenten: ti va di giocare? (ripeté indicando il tavolo da bigliardo)

Sasori: perché tu ci sai giocare?

Tenten: ci sono tante cose che so fare che tu non sai … (disse passando le sue dita su e giù sul suo petto in maniera lenta e seducente guardandolo con malizia)

Sasori: tipo cosa? (disse ricambiando il suo sguardo e sorridendo)

Tenten: (avvicinandosi al suo orecchio sussurrò) posso mostratelo… solo se mi batti! 

Sasori aveva deciso di assecondare quel gioco assurdo che aveva intrapreso Tenten, cosa sarebbe mai potuto succedere? Quindi notando che le stecche per il biliardo si trovavano appese al muro alle spalle della castana decise di avvicinarsi ancora di più a lei ed alle sue labbra, Tenten trattenne il respiro in quel momento erano vicinissimi e mancava un soffio per un bacio ma, lui allungò il proprio braccio per poi prendere una delle stecche e dire… allontanandosi

Sasori: ok allora prego puoi incominciare tu. (disse facendosi da parte e lasciare lo spazio a Tenten per fare il primo colpo)

A quel punto Tenten prese una stecca anche lei e si posizionò sul lato del tavolo per fare il primo tiro, si abbassò completamente poggiando la mano sinistra sul tavolo e con la destra reggendo la stecca stava tentando di concertarsi il più possibile su quello che doveva fare ma, sentiva di non riuscirci al meglio con gli occhi di Sasori puntati su di lei, anche se era stata proprio lei a proporgli quella cosa e a stuzzicarlo.

Sasori le si avvicinò. Caspita lo stava mandando decisamente al manicomio quel giochino psicologico, quando si era abbassata per colpire la palla quel vestito decisamente non era adatto per quel tipo di gioco e poi il fatto che lasciasse la schiena scoperta ...  non aveva potuto fare ameno di guardare. Beh era stata lei a voler cominciare ma, ancora non l’aveva capito che non doveva provocarlo così lui l’assecondò ancora, cominciò ad accarezzargli la base del collo scendendo poi con due dita delicatamente giù seguendo la spina dorsale infine si abbassò vicino al suo orecchio e disse…

Sasori: dovresti concentrarti su quello che stai facendo!

Tenten a quel lieve tocco sentì tanti brividi che le percorrevano il corpo ed in fatti tutto quello le fece perdere la concentrazione, sbagliando il colpo.

Sasori: peccato, te l’ avevo detto di restare concentrata! (le sorrise malizioso)

Tenten: E credimi l’ho fatto ed è andata proprio come volevo (lei ricambiò il suo sguardo e sorriso)

In quel momento Sasori capì che quello stuzzicarsi a vicenda non gli dispiaceva, alla fine sapeva che sarebbe finita in questo modo. Si apprestò a fare il suo tiro riuscendo ad imbucare duo biglie uno dietro l’ altra e la partita si susseguì in questa maniera ma, alla fine non ci fu nulla da fare vinse Sasori con l’ultimo tiro facendo colpire alla palla battente cioè quella tutta bianca su di una sponda laterale e fu la palla numero 8 a colpire la numero 7 entrando così entrambe in buca. Vinse lui per 8 punti in più

Tenten: bravo!

Sasori: anche tu non te la cavi niente male.

Tenten sorrise a quel complimento non inaspettato in fondo era stato suo padre ad insegnargli quelle strategie ma comunque aveva perso e adesso cosa sarebbe successo? … Insomma lei giocava a fare la seducente ma, dentro si sentiva come il gatto ed il topo e tra i due di certo lei non era la prima figura. Dannazione! Non poteva lasciar perdere se non poteva averlo così l’unica cosa che le rimaneva era stuzzicarlo un po' non era l’unico a saper usare la psicologia come una arma …

Tenten: Grazie ma comunque ho perso (Disse avviandosi a rimettere al suo posto la stacca)

Sasori: Hai imparato da sola? (Lo disse più per curiosità ed allentare la tensione)

Tenten: No! (Si fermò un’attimo) … Mio padre …

Sasori non commentò non conosceva molto bene la sua vita privata ma, dal suo tono lasciava pensare che l’argomento non era uno di quelli d’ approfondire quindi rimase in silenzio.

Sasori: Beh io mi sono divertito … E’ stato un’ottimo diversivo

Ancora quello sguardo ancora quei suoi movimenti lenti mentre anche lui riponeva la stecca da gioco lei si sentiva così vulnerabile ma, questo non le impedì di essere se stessa. Cominciò ad attraversare le sponde del biliardo con i polpastrelli delle mani lentamente le sue dita si muovevano sinuose proprio come se stesse toccando nuovamente lui. Sasori d’altro canto notò quei suoi gesti mentre lei cominciò a girare intorno al tavolo quei movimenti potevano essere impacciati per alcuni versi ma, altamente seducenti Tenten si avvicinò nuovamente a lui.

Tenten: Ho perso!

Ribadì ancora una volta guardandolo dritto negli occhi e continuando ad avvicinarsi …

Sasori: Lo so! (rispose con lo stesso sguardo)

I suoi occhi non sapevano più dove guardare, da quando era entrato in quella spirale di una voglia maledetta di possederla anche lì su quel tavolo o nello studio lavorativo o nell’archivio, il suo rifiuto per ribadire i loro ruoli gli si stava rivoltando contro, maledizione quel corpo era ardente e desideroso almeno quanto il suo e quel vestito bastava sfiorarlo per lasciarlo cadere, lo sapeva era eccitato e l’adrenalina cominciava a salire…

Tenten: Ci sono momenti in cui vorrei scomparire per la vergogna ed altri dove non vorrei muovermi per continuare questa piacevole tortura …

I loro visi erano vicini ad una distanza che un semplice movimento li avrebbe uniti …

Sasori: Sei bellissima stasera ma, ho il dovere di avvertirti che se vuoi giocare a questo gioco con me non ci saranno vincitori perché il nostro …

Tenten per la prima volta sfiorò le sue labbra con un dito e sentì quanto fossero morbide e lisce così disse …

Tenten: E’ un qualcosa di così effimera la felicità! Capisco la tua posizione e conosco la tua indole a parte la tua ex moglie nessuna è entrata più nel tuo cuore non saprei se è un bene o un male ma anche io ho qualcosa da dirti … Ti desidero

Diretta e sincera annullò la poca distanza che li separava, le sue mani ripresero quel dolce movimento sul suo petto e quell’attimo per entrambi durò un’eternità poi seducente come aveva cominciato così terminò, Tenten lasciò sul suo labbro inferiore un lieve strascico con i denti Sasori sorrise era eccitata quanto lui … voleva che continuasse, quel gioco cominciava a piacergli seriamente

Sasori: Prendo questo tuo gesto come un sì … (la osservò ancora desideroso di lei) allora giochiamo!

Sorrise prendendola per i fianchi voleva farle sentire cosa era capace di provocargli, senza far nulla nessun bacio o carezza voleva solamente che lo sentisse, vide che lei sorrise ed arrossì in contemporanea poi le si avvicino all’orecchio

Sasori: Hai sentino l’effetto che riesci a darmi, adesso verifichiamo il desiderio che tu hai nei miei confronti (finì con un piccolo morso sull’obo)

Tenten inizialmente s’ irrigidì sentendo una delle mani di Sasori scendere e farsi strada tra le sue gambe era fredda in confronto all’ incendio che divampava in lei e fuori di lei, poi eccola superate le mini mutandine le dita s’ infilarono dentro di lei stuzzicandola quel tanto che bastava anche se era già abbondantemente lubrificata, non poteva crederci neanche lei era così dannatamente eccitata eppure si erano solamente guardati ed avvicinati, il tutto faceva pensare che ci fosse stato chissà quale amplesso ma, se un gioco fatto di sguardi e scie di piacere provocava quegli effetti chissà il poi come poteva essere; di certo c’era che questa situazione per lei era nuova cose che mai aveva provato con Naji.

Sasori: wau! Sei proprio una coniglietta in calore, ti sei vestita così per me? (Disse in modo provocante)

Tenten: No! (disse abbassando la testa)

Tenten pensava che per una parte era una bugia quel vestito le piaceva ma, era anche per farsi notare e lei lo sapeva …Sasori cominciò a baciarle una spalla baci casti lasciati sulla suddetta zona ma comunque seducenti, poi continuò …

Sasori: Ti sei vestita così per me?

E di tutta risposta Tenten ancora disse …

Tenten: No!

Sasori di slancio la prese e la poggiò sul tavolo da biliardo …

Sasori: Ti voglio ma non mentirmi sono pronto a prenderti qui e adesso se fossi stata qualcun'altra ma tu sei tu. Sei buona, bella altruista, lavoratrice e devo dire (sorrise) anche molto eccitante (la guardava desideroso) Dimmelo Tenten dimmelo ti sei vestita così per me? ….

Tenten: No! Ma ammetto di non poter negare che dentro di me volevo che tu mi notassi e che la tua reazione mi è piaciuta , non c’è bisogno di scegliere un vestito per farti capire che ti desidero, lo hai sentito anche tu…

Lo guardava intensamente voleva di più. Sasori l’attirò a sé mettendole una mano sulla nuca e la baciò piano ma, poi subito si fece spazio nella sua bocca violento e desideroso le aprì le gambe e cominciò a toccarle ogni centimetro della sua intimità esterno ed interno un gemito e poi un altro ancora ed un altro, le fecero infilare le mani nei suoi capelli mentre lui continuava a tormentarla e a baciarla si sentiva decisamente indecente ma, il bello è che gli piaceva ardentemente lo desiderava. Improvvisamente Sasori si abbassò alzandole le gambe e continuo la sua tortura con la propria lingua …

Tenten: Ah! Ahhh .. ah ahSasori (urlò stupendosi di se stessa)

Senzazioni ed emozioni nuove Tenten” Pensò poi …

Sasori sorrise il suo nome detto in quel momento con quella voce non facevano altro che spingerlo a continuare, ingenua e seducente ancora non si rendeva conto dell’ effetto che gli provocava … i suoi gemiti e il suo respiro affannoso non gli davano pace

Tenten: Ah Ah! Sasori non farmi … non farmi arrivare …

Sasori si rialzò e l’osservò. Lei aveva il viso completamente arrossato come il suo, le labbra rosse e focose come le sue ma, il suo vestito lasciava intravedere i capezzoli oramai completamente fuori usciti per l’eccitazione …

Sasori: Perché dici questo? Perché non vuoi? …

Tenten: Non ho detto che non lo desidero, ma voglio lasciare che il gioco continui la mia parte al momento l’ ho fatta ti ho mostrato di cosa potrei fare ma, non c’ è solamente questo e non c’ è fretta

“Provocatrice” pensò Sasori

Sasori: Stasera sei tremenda, senza freni inibitori sto scoprendo una nuova eccitazione … (Disse passandogli un dito sulle labbra) …

Tenten completamente ipnotizzata disse …

Tenten: quale?

Sasori: (Sorridendo ancora disse) Continuiamo il gioco e lo scoprirai, ora diamoci una sistemata che ci staranno cercando ovunque

La baciò ancora una volta ed uscì dalla camerra, lei continuava a guardare la porta da dove era uscito per lasciarle un po' d’intimità e si toccò le labbra poi disse …

Tenten: WAU! …

Sasori arrivò in sala risistemandosi il papillon e la giacca … sapeva che era impossibile nasconderlo prima era passato per il bagno per darsi un contegno ma, lì ci sarebbe voluta solamente una doccia fredda, meno male che era riuscito a riprendere il controllo del proprio corpo, aveva lasciato Tenten in quella stanza praticamente disfatta, quel vestito e le sue mutandine abbassate arrossì lievemente a quel pensiero e cercò di metterlo in un angolo lontano mooolto lontano del proprio cervello, cavoli lei sarebbe riuscita a mascherare quel che era successo in quella stanza quell’abito a stento copriva il suo corpo, “ok basta pensarci” si continuava a ripetere nella propria testa “cavoli”. Si avvicinò poi ai ragazzi che erano al tavolo del bouffet Ino lo vide e disse …

Ino: Ma dov’ eri finito signor fotografo (disse con tono curioso)

Sasori: (Prendendo un calice di champagne rispose) Ero fuori!

Ino annuì a quella risposta mentre Itachi lo guardava decifrandolo e lui lo sapeva, poi Itachi cominciò a guardarsi  intorno sapeva bene che da lì a poco avrebbe visto entrare … Proprio in quel momento entrò una ragazza da capelli lunghi castani raccolti in una coda alta con tacco 12cm e un vestito argenteo laminato i ragazzi oltre Obito e Shisui e Sasori, lo stesso Itachi rimasero di sasso. Non poteva non notarsi che le sue labbra erano ancora arrossate e vogliose, così Sasori distolse lo sguardo. Un passo lento e sinuoso i capelli ondeggiavano al ritmo del suo cammino un cameriere le si avvicinò e le porse il vassoio con i calici di champagne che portava e le sorrise, lei di rimando gli sorrise e disse grazie prendendone uno poi si avvicinò anche lei al tavolo.

Shisui: Wau!!!!

Obito: Abbiamo capito perché non ti trovavamo!

Tenten sorrise lievemente mentre avvicinava il bicchiere alla bocca piano e lentamente guardò poi Sasori di sottecchi e disse …

Tenten: Non credo … comunque ora sono qui, come procede la serata?

Itachi la guardò poi guardò ancora Sasori … Sorrise lievemente e anche lui dopo un altro sorso dal proprio bicchiere disse …

Itachi: Una noia!

Sasuke rientrato con Sakura dopo che per un po' era sparito anche lui disse …

Sasuke: Come sempre!

Tenten sorrise vedendo come Sakura era presa ancora dal sistemare il suo corpetto nascondendo il viso leggermente arrossato, ma lei non aveva nulla da rimproverarle anche perché non era stata da meno, forse aveva un po' esagerato nella scelta e forse .. aveva ragione Sasori quel vestito lo aveva scelto per lui … Ancora l’osservò e continuò poi a bere

Ino: Cioè praticamente mi avete abbandonata in balia di presentazioni e gente varia?

Sakura: No! Non preoccuparti in parte anche io ho subito sotto questo punto di vista, forse Tenten potrebbe raccontare che fine ha fatto …

Tenten per poco non si strozzava, Sasori non potè che sorridere di sottecchi voleva proprio vedere cosa avrebbe risposto, lei lo guardò ma non si lasciò intimorire quella sera non voleva pensare …

Tenten: Beh certamente non sono stata con le mani in mano (disse maliziosa … poi seria aggiunse), sono scappata da un depravato che non faceva altro che perseguitarmi …

Itachi e Sasuke: Francòis

Dissero insieme estenuati …

Itachi: Sto prendendo in seria considerazione di non invitarlo più

Sasuke: Già! Peccato che non possiamo è uno dei nostri sponsor

Itachi: (Rassegnato e finendo in un sorso il proprio champagne disse) Già! Purtroppo.

A Quel punto Tenten si avviò verso il giardino, quelle luci in piscina l’affascinavano era davvero una casa bellissima, così si allontanò dal gruppo, mentre sia Shisui e sia Obito venivano chiamati da due amiche venute per salutarli, Itachi e Sasuke avevano ancora un bel di tempo da (perdere) con gli sponsor ed alcuni organizzatori per il viaggio e sistemazione a Parigi. Ino e Sakura capita l’antifona dell’amica dissero …

Ino: Vuoi un po' di compagnia?

Sakura: Sì!

Si avviarono così un po' per la sala andando verso la terrazza tra risolini e primi pettegolezzi … Sasori le vide andar via sapeva come sarebbe andata, voleva provare ancora quelle sensazioni quella ragazza era incredibile ma, cosa diavolo gli prendeva “Dannazione” pensò, poi si voltò e vide che non era più vicino alla piscina ma, al gazebo posto al centro dell’ampio giardino come sempre ricoperto di rose, non sapeva se l’aveva fatto apposta o meno immaginava più la prima vista la situazione avvenuta nella stanza del biliardo ma a quel punto non importava cominciò ad avvicinarsi d’ istinto.

Tenten sapeva perché si era allontanata e non era per le luci nella piscina certo che no ma, lui l’avrebbe capito e … l’avrebbe seguita o respinta, quando poi sentì …

…: Ti senti ancora sola, non basta mai vero?

Tenten sentì il proprio corpo ricominciare a prendere fuoco, possibile che quelle dannate farfalle che le provocava solamente con la sua voce la tormentavano da un’ anno ormai. Tenten si votò piano verso di lui …

Tenten: Questo vestito …

Sasori si avvicinò mettendole un dito sulle labbra e cominciò ad accarezzarle la schiena arrivando fin giù scendendo sempre ed ancora più giù fino alla coscia, poi le tolse il dito dalle labbra e le accarezzò delicatamente il seno e disse …

Sasori: Ora dimmelo …

Tenten: (si fece sfuggire un lieve gemito e disse) Questo vestito lo messo per te …

Sasori sorrise poi l’avvicino, accarezzandola sotto il collo poi la nuca e la baciò piano molto piano, delicato mordendole dolce le labbra di seguito la spinse indietro facendole toccare la staccionata in legno la bloccò con tutto il suo corpo alzandole entrambe le braccia le fermò sopra la sua testa con una sola mano poggiata sui suoi polsi poi disse …

Sasori: Lo sapevo è la cosa non mi piace, (Continuava a parlargli all’orecchio) non hai attirato solo la mia attenzione non credere che sia geloso stiamo giocando ed io con i miei giochi sono più he geloso .. continuava a spingere il suo corpo su quello di Tenten lo sapevi che mi avresti fatto impazzire e questo mi fa arrabbiare perché se perdessi il controllo non so come potrebbe finire …

Tenten: Chi ha detto che deve finire (rispose silenziosamente Tenten)

Sasori a quell’affermazione cominciò a baciarle le braccia che teneva ancora ferme scendendo poi sulla clavicola in decolté e senza bisogno di spostarlo comincio a tormentargli i capezzoli. Tenten lanciò un forte gemito meno male che il giardino era enorme e quel gazebo non lasciava spazio a sguardi indiscreti, ma lei non poteva solamente subire, così cominciò a ricambiare i baci passionali che lui le lasciava continuò dall’orecchio fino al collo, Sasori allentò la presa sui polsi così lei si liberò e lasciò che proprie mani vagassero sul suo petto sotto la giacca e passando poi alla schiena. Sasori si rese conto solamente in quel momento che le sue braccia automaticamente la stavano abbracciando sui fianchi lasciando che le mani di Tenten continuassero a vagare sul suo corpo. Continuando a baciarsi Tenten si rese conto di essere arriva fino alla cintura dei pantaloni dei pantaloni di Sasori così istintivamente si irrigidì, furono le mani di Sasori a fermarla …

Sasori: Se non vui non fa nulla …

Tenten: Non posso ora non riuscirei a fermarmi

Sasori rimase stupito sentendo che mentre lei parlava le sue mani contemporaneamente gli avevano slacciato i pantaloni infilandosi all’interno dei suo intimo, Tenten sentì la sua erezione fortemente avanzata tra le proprie mani era leggermente imbarazzata “cose nuove” così continuò a baciarlo, l’istinto la guidò cominciò a muovere la sua mano su e giù mentre piccoli gemiti da parte di Sasori l’accendevano sempre di più …

Sasori: Nhhn … Ah! Tenten non sono nelle condizioni di ricevere molte attenzioni è vero siamo lontani ma … ah!

Così per liberarsi da quella tortura di goduria la spinse di lato facendola stendere sulla panchina, si sistemò su di lei e le disse

Sasori: Dimmi cosa stai cercando di fare Tenten

Tenten: In questo momento non saprei risponderti è tutto così nuovo e sento solamente il mio corpo rispondere agli istinti, ti voglio

Lo disse ancora con quella sua voce eccitata, così Sasori chiuse gli occhi e poi li riaprì lentamente. Fece scendere una mano tra le gambe di Tenten rimase ancora una volta stupito ..

Sasori: Le hai tolte?

Tenten: Sono indecente lo so ma, non ne avevo bisogno …

La baciò con forza continuando a premerla tra il proprio corpo e la panchina, entrambe le proprie dita s’ infilarono contemporaneamente e poi alternandosi nella intimità di lei, continuava a spingere ed ad accarezzarle la parte superiore con il pollice …

Tenten: Ahh! … Ah! … nhhh

Sospiri affannosi lui continuava a tormentarla così Tenten continuò anche lei a toccarlo tra le gambe, non lasciandogli un attimo di pace, era in un limbo fatto di estasi e piaceri che neanche conosceva del proprio corpo. Sasori continuava a sospirare pesantemente e a muoversi sinuoso su di lei, ma erano ancora lontani dal desiderare di voler arrivare alla fine di quel gioco.

Tenten: Alzati

Sasori : Tenten ti prego …

Sasori si scostò di poco e tenten gli chiuse la bocca con un bacio fece sedere Sasori e si posizionò su di lui, lasciò così che le loro intimità si sfiorassero. Sasori aveva i pantaloni completamente aperti e leggermente abbassati, Tenten non aveva più rimesso le mutandine ed il vestito le dava modo di poter fare quello che voleva, sopra di lui cominciò a muoversi lenta lui non era entrato ma le loro intimità continuavano a sfiorarsi e le gambe aperte di Tenten davano modo fisicamente di simulare una penetrazione dando poi sfogo ai pensieri più disinibiti e bassi di entrambi. Sasori strinse le mani in un pugno mentre lei continuava a muoversi su di lui sempre più velocemente così poi la strinse per i fianchi a lui e la baciò appassionatamente giusto il tempo di riprendere fiato che si baciarono nuovamente. Cominciò a piovere così chi era fuori o sulla terrazza rientrò in casa per finire i festeggiamenti. C’ erano ormai solamente loro due così Sasori la prese e l’adagio a terra, mentre le gambe della sua lei erano intrecciate alle sue lui abbassò la parte superiore del vestito baciando voracemente ogni singola parte del suo seno …

Tenten: Ahh… Sì! Continua ti prego …

Sasori le alzò poi la parte inferiore lasciandola del tutto scoperta l’ammirò per un attimo, era bellissima ora se ne rendeva conto era fantastica, poi baciandola nuovamente scese prima con le mani toccandola in mezzo alle gambe ancora una volta e nuovamente la sua lingua ricominciò a tormentarla, quel continuo girare e leccare, fin quando anche quest’ ultima non s’ insinuò all’interno di lei. Tenten in quel momento non capì cosa le stava succedendo ma, questa forte sensazione di piacere che spazzava via la timidezza la faceva sentire leggera così senza pudore lo fece risalire …

Tenten: (Baciandolo tra gli affanni disse) Non lasciarmi sola

Sasori: (Sorridendo disse) Non posso non li ho con me …

Tenten: (Sorridendo aggiunse) Non ce n’è bisogno

Sasori la guardò incuriosito fin quando non si ritrovò disteso e una forte sensazione di tremore gli pervase il corpo, “o cavolo” non la credeva capace di fare questo, la sua lingua non faceva che provocargli un forte piacere salendo e poi scendendo in contemporanea con la bocca, lasciò salire quel piacere che lo avvolgeva, poi mise una mano sulla testa di Tenten per farla risalire …

Sasori: Sono al limite credimi …

Tenten: Anche io …

Sasori: Allora finiamola qui non voglio trattarti come le altre, non voglio che tu lo faccia mi hai dimostrato cose che davvero credimi non pensavo avresti mai fatto …

Tenten: (Sorrise) Neanche io …

Sorrisero entrambi poi Sasori poggiò la sua fronte su quella di Tenten e disse …

Sasori: cosa mi sta accadendo signorina tirocinante? … A che gioco stiamo giocando cosa stai facendo?

Tenten: Io … io non lo so ma, sappi che non ho nessuna intenzione di fermarmi professore

Sasori sospirò cominciando a rilassare il proprio corpo … poi si stese nuovamente con un braccio che copriva i propri occhi, Tenten si poggiò per un’attimo sulla sua spalla … Sasori sorrise e disse

Sasori: Sai se in questo momento non ti allontani preservativi o meno potrebbe finire il gioco

Tenten sorrise così si rialzò sistemandosi e rimettendo soprattutto le mutandine al loro posto … Sasori si rialzò anche lui e si sistemò Tenten si sentì chiamare ed in seguito anche Sasori la festa stava terminando ma, per lei era appena cominciato tutto prima di allontanarsi disse …

Tenten: (avvicinandosi disse) Sei sicuro di arrivare fino alla fine del gioco? …

Poi si allontanò per ricongiungersi con le amiche e ritornare a casa. Sasori s’ incamminò anche lui verso i suoi amici ancora turbato dalla domanda di Tenten

Itachi: Stasera non porti troppe domande è stata una serata fin troppo calda

Sasori lo guardò, sapeva sempre cosa dire così gli sorrise e disse …

Sasori: Andiamo a bere qualcosa …

Itachi e gli altri annuirono e rientrarono nella casa ormai deserta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 32
*** Per Amore o Per Ripicca? ***


Capitolo 32 

 

Per Amore o Per Ripicca?

 

Aprì il getto della doccia e il soffione cominciò a far scorrere l’acqua, si era appena svegliato e una doccia era quello che ci voleva anche perché non riusciva a smettere di pensare alla sera precedente … “cazzo ma che mi prende” … eppure non era la prima volta che una ragazza gli faceva delle avance, non riusciva a spiegarsi cosa c’era di diverso in lei che lo attraeva inesorabilmente.

I suo i pensieri continuavano a vagare alla serra precedente, non si aspettava che Tenten fosse capace di fare certe cose, certo non la credeva del tutto inesperta ma … neanche così audace.

 

Inizio Flash Bake

 

Tenten in quel momento non capì cosa le stava succedendo ma, questa forte sensazione di piacere che spazzava via la timidezza la faceva sentire leggera così senza pudore lo fece risalire …

Tenten: (Baciandolo tra gli affanni disse) Non lasciarmi sola

Sasori: (Sorridendo disse) Non posso non li ho con me …

Tenten: (Sorridendo aggiunse) Non ce n’è bisogno

Sasori la guardò incuriosito fin quando non si ritrovò disteso e d’improvviso si senti avvolto dal calore della sua bocca questo gli provocò una forte sensazione di tremore che gli pervase il corpo, “o cavolo” non la credeva capace di fare questo, la sua lingua percorse tutta la lunghezza della sua erezione partendo dalla punta fin giù alla base e viceversa, poi si sentii di nuovo inglobare dal calore della sua bocca tutto questo non faceva che provocargli un forte, lasciò salire quel piacere che lo avvolgeva.

 

Fine Flash Bake

 

 

 

Ripensando a quei momenti non poté evitare di sentirsi di nuovo eccitato e senza neanche rendersene cono una sua mano scese verso la sua erezione e cominciò a toccarsi, ora che ci pensava da quanto tempo era che non faceva sesso… forse sei mesi ma, in quel momento l’oggetto dei suoi desideri non era lì, riusciva a ricordare bene le sensazioni che quella sera aveva provato, aveva ancora l’immagine vivida di Tenten sul quel tavolo da biliardo completamente sfatta, le guancia arrossate per l’eccitazione e le labbra gonfie per i baci, con il vestito completamente alzato e le mutandine abbassate.

Sasori cominciò ad ansimare piano, sentiva che la sua eccitazione stava crescendo e quindi la sua mano cominciò a muoversi più velocemente, non poteva credere chi gli bastava ripensare semplicemente al suo viso per farlo accendere di piacere

Sasori: mmhhaahhTenten… (ansimò piano)

Si poggiò al muro della doccia, immaginò che fosse proprio lei a toccarlo, continuando a darsi piacere sentendo il suo corpo in fiamme, in fine venne.

Aspettò ancora qualche minuto poggiato al muro della doccia lasciando che l’acqua gli scorresse sul corpo restando in mobile ancora pervaso da qualche spasmo di piacere per riprendersi e far tornare il ritmo cardiaco regolare.

 Uscì dalla doccia, con una mano cancellò la condensa dal vetro e poggiando entrambe le mani sul lavandino cominciò a fissarsi.

Sasori: sei diventato patetico sai, che cazzo ti prende un tempo non avresti fatto tante storie per una ragazzina… (si fisò allo specchia ancora qualche minuto poi esclamò) …splendido ora parlo anche da solo!!!

Si finì di preparare e si recò in cucina per un caffè prima di andare a lavoro, una volta entrato nella sala trovò lì i suoi coinquilini.

Deidara: … (lo guardò per un po' ti tempo poi disse) … che faccia … sicuro di stare bene?

Sasori (lo guardò di sbieco): … perché non dovrei stare bene?

Deidara: se non lo sai tu?

Sasori: in vece sto bene, sto benissimo, non c’è nulla che non vada (posò la tazza nel lavandino e poi avviandosi verso la porta aggiunse) io vado, ci vediamo stasera!

Deidara: non vuoi un passaggio?

Sasori (voltandosi verso di lui e guardandolo storto): mi farsetti fare solo tardi! (infine uscì sbattendo la porta)

Deidara (rivolto ad Itachi che era seduto al suo fianco): secondo me ha bisogno di una vacanza!

Itachi: …

 

*******  

 

Shisui: heihei … piano stai portando dei vestiti lì dentro mica patate. (Disse con tono di rimprovero al ragazzo che stava spostano gli stand)

Ragazzo1: mi scusai signor Uchiha (disse con tono desolato facendo un piccolo inchino)

Shisui: cerca di fare più attenzione!

Si poteva dire di tutto su Shisui Uchiha, che era un farfallone, un piantagrane, che spesso e volentieri non faceva che procrastinare anzi quello era la cosa che gli riusciva meglio ma, su di una cosa erano tutti d’accordo e cioè che per lui i suoi abiti erano sacri, guai se qualcuno osava anche solo sgualcirli di sicuri ti saresti fatto un nemico a vita.

Ed era proprio per questa motivazione che quando si doveva fare l’inventario di tutti i capi che sarebbero stati utilizzati per Parigi lui pretendeva di esse presente in ogni fase.

Obito: a che punto sei?

Shisui: credo che ci siano tutti manca solo l’ultimo pezzo della collezione, penso che sia ancora in sartoria stavano dando l’ultimo tocco finale.

Obito: bene, anche io penso di aver finito, devo solo compilare l’inventari da dare ad Itachi.

Shisui: che noia le scartoffie …uuuffff

Obito scosse la teta alla negligenza del cugino, avvolte sembrava possedere una doppia personalità, non riusciva a capire come facesse, in somma tre secondi fa sembrava serio e impartiva ordini a destra e manca ed ora faceva i capricci come un bambino che non vuole fare i compiti.

Obito: buon giorno, hei che faccia, tutto ok?

Sasori (guardandolo nervoso): si può sapere perché tutti oggi siete interessati alla mia faccia, sto bene, S T O B E N E!!! (concluse entrando nello studio e sbattendo la porta)

Shisui: secondo me non sta bene

Obito: anche secondo me

Tenten: buon giorno a tutti (disse col suo solito sorriso e tono allegro)

Shisui: finalmente qualcuno che porta un po' di allegri qui dentro

Obito: hey Ten-chan allora come ti senti agitata per domani?

Tenten: sì, effettivamente sono agitata!

Shisui: sono sicuro che andrai alla grande e poi io devo stare lì in prima fila per fare il tifo per te!

Tenten (guardandolo con aria di rimprovero): non ci provare non voglio nessuno alla discussione e non sto scherzando già è tanto se vengono Sakura e Ino.

Obito: ma dai non puoi dire sul serio.

Tenten stava per rispondere, quando delle urla provenienti dallo studio di fotografia attirarono l’attenzione di tutti e tre.

Sasori: SE NON SEI CAPACE DI ESEGURIRE UN SEMPLICE COMPITO ALLORA EVITA DI VENIRE A LAVORARE, SPARISCI!

Un ragazzo uscì di corsa biascicando una frase che alla castana parvero delle scuse, poi si voltò verso i due cugini con aria interrogativa.

Obito: stamattina ti aspetta una lunga giornata.

Tenten: ma che ha?

Shisui: e chi lo capisce, stamattina si è svegliato storto!

Tenten guardò verso la porta dello studio A dove il ragazzo cacciato era appena uscito, poi fece un sospiro ed entrò, le aspettava una lunga giornata.

Tenten: Buon giorno, siamo alquanto nervosi stamattina?

Sasori era impegnato a inscatolare alcuni pannelli riflettenti quando la voce della sua stagista gli fece distogliere l’attenzione da quello che stava facendo.

Sasori: non ti ci mettere pure tu, non sono nervoso. (Disse secco)

Tenten (poggiando la sua borsa): Sasori hai appena fatto scappare via uno dei tecnici. (Concluse incrociando le braccia al petto)

Sasori: solo perché è un incompetente, ora in vece di parlare perché non ti metti a lavoro.

Tenten: ok che si deve fare?

Sasori: finisci di inscatolare queste cose, poi le porti in magazzino, io in tanto finisco di compilare l’inventari di tutto il materiale che ci servirà li.

Tenten: ok!

Detto questo la castana levò il giacchettino che indossava, quella mattina aveva messo un crop top bianco che si fermava di poco sopra l’ombelico e degli shorts a vita bassa, aveva lasciato i capelli sciolti ma, ora siccome doveva lavorare aveva preso dalla sua borsa un kanzashi per raccogliere i capelli in uno chignon veloce, nonostante alcune ciocche erano sfuggite al suo controllo.

Sasori si era seduto per finire l’inventario ma, di certo non poteva fare ameno di osservarla di sottecchi, se lei si vestiva in quel modo non gli rendeva la vita facile “calma Sasori, come se non avessi mai visto una ragazza”. Fu con quel ultimo pensiero che riprese ciò che stava facendo e continuarono a lavorare in silenzio per un altro paio di minuti fin quando.

Tenten: aio! (esclamò stringendosi la mano sinistra)

Sasori(voltandosi verso di lei): tutto ok?

Tenten: no! Non riesco a svitare questo! (Disse in fine indicando uno dei faretti)

Sasori le si avvicinò e prendendo la chiave inglese dalle mani sue, fini di smontare lui …

Sasori: fatto (disse porgendogli il faretto per farglielo riporre)

Tenten: grazie!

Sasori: non ringraziarmi, cerca solo di fare il tuo lavoro senza troppi errori, se non vuoi essere cacciata pure tu. (concluse con tono nervoso)

Detto questo stava per uscire, per consegnare i documenti ad Itachi, quando Tenten lo fermò per un braccio e disse …

Tenten: si può sapere che hai? Oggi sei intrattabile!

Sasori (si voltò verso di lei, guardandola fissa negli occhi, poi le labbra, il collo e il suo sguardo scendeva sempre più giù su tutto il suo corpo, lui la desiderava molto più di quanto non avesse desiderato ogni altra donna con qui era stato): sono arrabbiato!

Tenten: con me?

Sasori: sì!

Tenten: perché?

Sasori (cominciò ad avvicinarsi a lei): perché non capisco cosa mi sta succedendo …

Tenten (indietreggiando): …

Sasosri (continuando and avvicinarsi): perché quando ci sei tu in giro tendo sempre a perdere il controllo …

Tenten (continuando ad indietreggiare): …

Sasori: e perdere il controllo è una cosa che odio …

Tenten alla fine si ritrovò poggiata contro il muro, con Sasori che la costringeva tra la parete e il suo corpo, Sasori cominciò ad accarezzargli il braccio salendo lentamente fermandosi la mano sul suo viso e sfiorandogli la guancia col pollice e questo provocò in lei tanti brividi di freddo, per la castana era sempre così quando era lui a guardarla, sfiorarla o semplicemente parlarle semplicemente il suo corpo rispondeva.I loro visi erano così vicini, talmente vicini che i loro nasi potevano sfiorarsi, Tenten  passò dal guardare i suoi occhi ad osservare le sue labbra rosee e carnose e si ritrovò a pensare quanto volesse assaporare ancora i suo baci caldi e passionali, così più per istinto che per altro si protrasse verso di lui socchiudendo le sue labbra.

Sasori osservò il suo viso, desideroso almeno quanto lui di riassaporare quel piacere proibito che tanto lo stavo tormentando, le sfiorò le labbra col pollice …

Sasori (sussurrandole quasi sulle labbra quell’ultima frase): tu non sai cosa ti farei … se perdessi il controllo

In fine il rosso stava per uscire, quando si sentì afferrare per il bordo dei suoi magli da Tenten che gli disse …

Tenten: fallo!

Sasori (bloccandosi disse): smetti di provocarmi!

Tenten: perché? (avvicinandosi a lui)

Tente non ebbe neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo che in un attimo si ritrovò nuovamente contro quella stessa parete travolta in un bacio, in un vortice di passione, aspettativa, desiderio; Sasori scese a baciargli il collo, poi la clavicola  lasciando una scia di piccoli segni rossi nel contempo aveva iniziato ad abbassarle il toppo e alzandogli il reggiseno e cominciando a toccarle il seno e stuzzicandole un capezzolo, Tenten a quel tocco si mosse inquieta sotto di lui e Sasori notò questo, quindi continuò la sua dolce tortura con la lingua, la sua man sinistra scese verso l’apertura dei suoi shorts e slacciandolo cominciò a stuzzicarla da sopra gli slip.

Tente pensava di stare per impazzire… la stava provocando, si morse le labbra per evitare di ansimare ma, notò che lui non era soddisfatto di quella sua reazione, cosa voleva che facesse urlare dal piacere li … dove chiunque poteva sentirli ed entrare da un moneto o l’altro.

Sasori vide che lei faceva di tutto per trattenere i suoi gemiti ma, lui voleva…anzi pretendeva di sentirla ansimare il suo nome tra i gemiti di piacere, quindi continuava a tormentare i suoi capezzoli leccando, succhiando mordendo, ora la sua mano si era introdotta nei suoi slip cominciando a violarla con due dita.

Tenten: mmhhaahh

Solo ora un lieve gemito uscì dalle labbra di Tente, allora Sasori risalì verso il suo orecchio e gli sussurrò …

Sasori (continuando a toccarla): non è quello che volevi?

Tenten guardandolo con occhi pieni di desiderio annuì …

Sasori: allora dimostramelo, fammelo sentire con quella tua vocina ansimante (concluse baciandola)

Sasori cominciò a scendere, gli abbassò completamente i suoi pantaloncini e gli slip e continuò a torturarla con la lingua.

Tenten a quel punto non riuscì più a resistergli: aaahh...Sa…soriiiaaahh

Sasori sorrise soddisfatto risalendo ma, non aveva fatto i conti con una cosa…la castana capovolse la situazione lo spinse verso il muro baciandolo, afferrò il bordo della sua maglietta levandolo e scagliandola chi sa dove poi scese sul collo lasciò prima un piccolo bacio poi un morso …

Sasori: aaahhh (ansimò tra il dolore e la scarica di piacere che gli aveva lasciato)

Tenten fece una piccola smorfia di soddisfazione, poi continuò a scendere, passando piano la lingua seguendo la linea degli addominali, si fermò vicino all’ombelico lo violò con la lingua, mentre con la mano destra cominciò a toccarlo da sopra i pantaloni in fine lo abbassò e cominciò a tormentato con la lingua e continuando a toccarlo pure con la mano, Sasori si trovò completamente in balia di scariche di piacere e non riusciva a smettere di guardarla lei ricambia a il suo sguardo in maniera maliziosa mentre continuava a dargli piacere.

Sasori: aaahhmhh

Fu proprio in quel momento si sentì bussare alla porta,  Tenten tornò su e dopo la seconda bussata, continuando a toccare gli sussurrò all’ orecchio.

Tenten: che fai non rispondi?

 Sasori la guardò “si sta vendica do, che piccola stronzetta” dopo la terza bussata si sentì la voce di Charlie che disse…

 

Charlie: Sasori sei lì?

Sasori (tentando di dare un certo controllo alla sua voce nonostante la stimolazione di Tenten): che c’è

Charlie?

Charlie: il signor Uchiha voleva vederti!

Sasori: ok… digli che sto venendo!

Sasori si ritrasse dalla piacevole tortura, risistemandosi e tentando di darsi un contegno anche perché quello che aveva appena detto a Charlie non era del tutto falso, poi si voltò verso la castana che pure lei si stava rivestendo e gli disse…

Sasori: sai che sei una piccola strega? (disse facendo un lieve sorriso sarcastico)

Tenten: hai cominciato tu, provocando!

Sasori uscì dallo studio, sorridendo e scuotendo la testa divertito.

 

******

 

Erano appena le 16:00 del pomeriggio e le ragazze avevano deciso di andare in centro per fare un giro al centro commerciale, Tenten ne approfittò per comprare un tailleur per la laurea, per quanto riguardava Ino per lei ogni scusa era buona per fare shopping e Sakura lei … lei … le amiche non avevano ben capito cosa avesse, non aveva parlato per tutto il giorno quando la castana si decise a domandargli.

Tenten: si può sapere che hai? Sembra che ti è morto il gatto.

Ino: già sei li silenziosa, problemi a lavoro?

Sakura: no a lavoro tutto ok, ieri ho litigato con Sasuke (disse con tono arrabbiato)

Ino: ma se alla festa eravate appiccicati col vinavil, si può sapere come avete fatto a litigare in meno di 24 ore?

Sakura: tu vuoi sapere come abbiamo fatto? (disse stizzita)

Tente: bhe se ti degni di spiegarci, ci farebbe piacere capire.

Sakura: ok allora velo dico, sapete che dopo la festa sono rimasta a casa sua?

Ino: come stai facendo da 3 settimane a questa parte in pratica.

Sakura: bene, avevamo appena finito diii…(disse arrossendo)…quando d’improvviso mi chiede…

 

Inizio flash Bake

 

Sakura era accoccolata sul petto di Sasuke, tracciando forme immaginarie con suo indice sul suo pettorale beandosi di quel momento di relax post sesso, quando fu riscossa dalla voce del moro che gli chiese…

Sasuke: sai stavo pensando ad una cosa, ovviamente sentiti libera pure di dirmi di no. (disse mente le passava le dita tra i capelli)

Sakura: Sasuke ne abbia già parlato, non la faccio quella cosa. (disse sollevandosi leggermente pere guardarlo meglio)

Sasuke: veramente non mi riferivo a quello …

Sakura: e allora di cosa si tratta! (si mise seduta guardandolo incuriosita)

Sasuke: ti andrebbe di venire con me a Parigi?

Sakura (guardandolo tra l’interdetta e lo stupore, l’unica cosa che riuscì a dire fu): OH …

Sasuke: bhe … non è la reazione che mi sarei aspettato.

Sakura: perché?

Sasuke: come perché, non mi aspettavo i salti di gioia ma, perlomeno una risposta di senso compiuto sì! (disse mettendosi seduto anche lui)

Sakura: non ho detto che non mi fa piacere ma … ci voglio pensare tutto qui.

Sauke: ma che c’è da pensare?

Sakura: PER ME C’è DA PENSARE IN VECE OK!

Sasuke: IO NON CAPISCO, CERTE COSE ALLE RAGEZZE PIACCIONO.

Sakura: FORSE ALLE ALTRE IO HO BISOGNO DEI MIEI TEMPI OK?

Sasuke: OK VA BENE ALLORA, TI LASCIO TUTTO IL TEMPO PER PENSARE. (disse andando via)

Sakura: SASUKE … DOVE VAI NON ABIAMO FINITO DI PARALRE …

 

Fine flash Bake

 

Sakura: vi rendente conto, se n’è andato via lasciandomi lì come una stupida.

Ino: fammi capire, il tuo ragazzo super sex e ricco, ti chiede di passare una settimana nella città più romanica del modo e tu che fai rispondi “OH”?

Sakura: sentite sta andando tutto troppo in fretta per me, insomma non stiamo insieme neanche da un anno è ho dovuto metabolizzare un mucchio di cose, c’è prima sei un barista, poi un miliardario, ora vuoi portarmi a Paraggi… posso avere qualche titubanza pure io?

Ino: NOOO… o almeno non con un’Uchiha

Tenten: Ino piantala lo sappiamo che tu sei di parte, Saku non le dar retta se tu ti vuoi prendere del tempo per pensare hai tutto il diritto di farlo.

Sakura: che poi, non è che io non voglia venire è solo che … voglio solo un po' di tempo è chiedere troppo?

 

*****

I ragazzi erano tutti riuniti a casa di Obito e Shisui, loro vivevano in un attico al centro Shinjuku il quartiere più in di tutta Tokyo secondo solo al quartiere di Shibuia, loro vivevano al diciannovesimo piano di uno dei tanti grattaceli che si trovavano li, ovviamente loro avevano a disposizione l’intero piano come ogni appartamento di quel palazzo sopra il loro appartamento c’era il terrazzo che ovviamente era di loro proprietà con ingesso privato dal l’oro appartamento. In ogni caso erano tutti riuniti lì ad aspettare Ino e Sakura per preparare la festa a sorpresa per Tenten che proprio in quel momento stava discutendo la sua tesi di laurea.

Shisui: io una cosa non ho capito?

Obito: dovresti ritenerti fortunato se non hai capito solo una cosa! (disse con tono sarcastico mentre finiva di appendere dei palloncini)

Shisui: ah …ah … ho il cugino comico, comunque dicevo, una cosa non ho capito, cos’ha Sasuke?

Itachi: perché non si vede? È nervoso, da ieri è nervoso! (disse mentre gonfiava l’ultimo palloncino ad elio)

Shisui: sì! Questo l’ho visto ma, quello che mi sfugge è perché?

Itachi: bhe … questo non c’è dato saperlo ameno che lui non voglia dircelo! (concluse guardando il fratello)

Sasuke ricambiò lo sguardo ma, non disse nulla semplicemente continuò a fare quello che stava facendo, cioè nulla. Poi d’improvviso disse …

Sasuke: Cosa vuol dire OH! Quando il tuo ragazzo ti chiede di venire a Parigi con lui per la settimana della moda?

Itachi: Non poteva che essere la dolce Haruno

Shisui: Va beh questo era chiaro anche a noi, è il motivo che manca insomma dopo 24ore di sesso dovresti essere felice come una pasqua …

Obito: E fresco come una rosa

Itachi: Non è andata bene la prestazione (disse sarcastico)

Poi risero tutti e tre di rimando

Sasori: O forse non è durata abbastanza!

Continuarono a ridere poi Sasuke indispettito disse …

Sasuke: La mia domanda era rivola verso altro e le cose sono andate più che bene …

Deidara: Uhhh! Ostentazione Uchiha … Comunque un OH! Sta a simboleggiare stupore, sorpresa, senso di paura o piacere dipende dalle situazioni nel dover compiere qualcosa … oppure …

Sasuke: Grazie per aver citato una pagina del dizionario ma, intendevo che … insomma non era quella la reazione che mi aspettavo (disse rosso in viso) …

Itachi: (scettico) Ti ha risposto così per Parigi!

Sasuke: …

Itachi: Ok ora capiamo il tuo mal umore …

Sasuke ancora non capiva cosa c’era da pensare, allora cosa aveva in mente lei, lui voleva solamente averla accanto in ogni momento e non solo per quello... cioè anche ovviamente ma, questo non metteva comunque in dubbio la serietà dei sentimenti che non facevano che diventare sempre più profondi ed importanti per lui, ma era la stessa cosa per lei? Per questo quel OH! Gl’aveva lasciato un senso di amaro in bocca …

Sasori: Credo che con tutto quello che è successo abbia bisogno solamente di un po' di tempo per pensarci su, le donne sono esseri indecifrabili ….

Deidara: E lui ne sa più di tutti qui

Shisui: In particolare in questo periodo

Sasori non poté che lanciargli un occhiataccia omicida, sapeva che l’idiota aveva ragione il punto è che non sapeva quanto fosse difficile ora quindi sentirsi preso di mira in questo momento era l’ultima cosa che voleva. Improvvisamente la camera era piena di palloncini e festoni parlando, parlando non avevano fatto altro che gonfiare palloncini ed aprire festoni senza sistemarli …

Itachi: E ora cosa dobbiamo fare con tutta questa roba? (Disse perplesso)

 

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Capitolo 33
*** Io Ti Amo!!! ***


Capitolo 33

 

Io Ti Amo!!!

 

 

 

Sakura: ma si può sapere perché non possiamo venire?

Tente (mentre continuava a vestirsi): perché mi fareste solo distrare, lo avete sempre saputo che non volevo nessuno qual è il problema ora?

Ino: come fai a non capirlo, praticamente sitiamo aspettando tutti solo questo momento e tu ce ne privi!

Tenten: bhe ve ne farete una ragione. (Concluse finendo di pettinarsi)

Tenten indossava un tailleur con una camicetta bianca e una gonna blu a vita alta con quattro bottoni sul davanti, uno spacco alto, le scarpe tacco dodici a décolleté giusto perché Shisui ormi l’aveva convertita anche se li avrebbe continuati ad odiare, in fine aveva raccolto i capelli in una treccia alla francese.

Una volta che tutte e tre le ragazze erano pronte, scesero trovando il fedele Yuki che come sempre le aspettava, una volta entrate in macchina Tenten non poté fare ameno di pensare che quello era la fine di un ciclo e il principio di un nuovo inizio, chi sa cosa le avrebbe riservato questo nuovo cammino.

Prima di scendere dall’auto, si raccomandò ancora una volta con le sue amiche di non provare a mettere piede nell’aula e poi si voltò verso l’università, facendo un gran sospiro, mentre si avviò verso quest’ultima.

Ino e Sakura: INBOCCA AL LUPO!!! (dissero urlando all’amica che ormai era già entrata nella struttura)

Tenten era seduta ad aspettare il proprio turno, mentre altri ragazzi discutevano la loro tesi, era  in ansia aveva la salivazione azzerata, le mani che gli sudavano e il cuore a mille … cavolo si doveva calmare… “fa pensieri felici … pensieri felici” … proprio mentre si ripeteva quella frase nella sua mente, ecco che la prima cosa che gli venne da pensare fu la mattina che aveva  passato con Sasori ma, cosa andava a pensare di certo quello non era né il luogo, né tanto meno il momento di fare quel genere di pensieri “SONO UNA PERVERTITA!!!”

Professore: Tenten Higurashy!!!

Tenten era talmente presa da i suoi pensieri, che non sera minimamente accorta del professore che la stava chiamando.

Professore: Tenten Higurashi

Professore: (rivolto al commissario esaminatore che l’assisteva) Sembra che la signorina non ci sia.

Ragazzo: guarda che penso che stiano chiamando te, se non ti muovi a rispondere ti mettono assente. (disse scuotendo leggermente Tenten da una spalla) 

Finalmente la castana si riscosse dai suoi pensieri, giusto in tempo per sentire il professore che la stava facendo segnare come assente.

Tenten: NO! Professore sono qui, sono presente. (disse avvicinandosi trafelata alla scrivana dove era seduta la commissione)

Professore: finalmente signoria, si è degnata di rispondere, le ricordo che questa è la discussione della tesi di laurea!

Tenten (facendo un piccolo inchino in segno di scuse disse): mi scusi professore!

 

*****

Nel frattempo all’esterno dell’università le ragazze tramavano in gran segreto …

Ino prese il cellulare per chiamare Shisui: pronto, pronto

Shisui: ma chi è?

Ino: come chi sono io è tutto pronto?

Shisui: ma io chi?

Ino: certe volte dubito che tu sia un Uchiha! Comunque è tutto pronto?

Shisui si guardò introno, vedendo che Itachi stava ancora tentando di capire dove mettere i festoni e Sasori attaccava i palloncini, Deidara continuava a gonfiare palloncini in sottofondo si sentiva Obito dire.

Obito: la vuoi smettere

Deidara: i palloncini non bastano mai.

Obito: smettila… e vedi d mettere a posto il tavolo del buffet

Deidara: perché il malato d’amore non fa niente? … (disse rivolto a Sasuke)

Shisui: si diciamo che siamo quasi pronti.

Ino: a me non sembra, l’importante è che quando arriviamo siete pronti, perché se non siete pronti, noi non possiamo essere pronte

Shisui: Va bene faremo di tutto anche se non ho capito niente, ma la piccola novellina?

Ino: È entrata già da un’ora credo che tra un po' possa toccare a lei

Shisui: Ma come non siete dentro?

Ino: (arrabbiata) ci ha tassativamente vietato di entrare per vedere la discussione, comunque credo che tra un po' finisca …

Shisui: Ok! Allora vi aspettiamo. Vado Anche se ancora dobbiamo capire come farete a portala qui facendola passare per una sorpresa…

Ino: Lascia fare a noi!

Così chiuse la telefonata e facendo un lieve sorriso …

 

******

 

“WAU!” Tenten aveva le lacrime gli occhi ed era emozionatissima ma, questa volta di felicità. La sua discussione aveva riscosso un interesse talmente grande nella commissione da meritare l’applauso di tutti loro e come voto non poteva mancare un bel 100 con lode. Il loro interesse per la passione e descrizione dei particolari nel lavoro di fotografo e della sua esperienza durante il tirocinio in una delle case di moda più ambite al momento aveva lasciato il segno.

Ma la cosa che aveva più colpito il presidente e la commissione fu l’opera che aveva scelto, il primo scatto di un bambino che poi si rivelò un genio in quel campo. La passione con qui aveva discusso la sua tesi li aveva immedesimati nella storia di quell’attimo.

Così con una stretta di mano e la consegna del più che meritato a detta della commissione attestato di laurea per (Tenten Higurashi) Diploma Accademico di Secondo Livello nel corso di Fotografia indirizzo di Tecnico Professionista come Picture Designer

Così fiera e soddisfatta si allontanò dall’aula voltandosi per un’ultima volta e salutare così quel luogo che l’aveva accolta per 5anni. Uscita dall’ateneo Ino la prese per un braccio e Sakura per l’altro e la portarono verso l’auto di Yuki che l’attendeva con una composizione di girasoli e qualche rosa rossa per l’occasione e le due amiche le misero la ambita corona d’alloro ... Dopo di che la spinsero in auto facendo partire Yuki a tutto gas …

Tenten: Qualcosa è cambiato? (Disse pensierosa)

Ino: Ma cosa dici!

Effettivamente nell’attesa Ino e Sakura erano andate a cambiarsi, Tenten stava più che bene con il suo tailleur era perfetta e quel tacco 12cm ormai le donava moltissimo, poi comunque non avrebbero avuto modo di farla cambiare. Per arrivare al quartiere di Shinjuku, avevano detto a Yuki di fare il giro lungo che passasse per casa loro ed in più evitando di far capire a Tenten la variazione del percorso, lei e Sakura avevano deciso di comprare una bottiglia di champagne per brindare alla salute della loro Tecnica Professionista …

Ino: WUUUU!!! Evviva per la nostra amica Professionista!!!

Sakura: E per il suo duro lavoro complimenti dolce Ten

Tenten era felicissima e continua a brindare ma, da quella mattina i suoi pensieri non facevano altro che ritornare a quei momenti e non averlo visto neanche fuori l’università le aveva messo una tristezza addosso che non credeva potesse essere così forte. Ora che i pensava nessuno si era fatto vedere!!!! … Possibile che l’avevano dimenticato? …

Sakura: Ehi! Laureata come ti senti ..

 Tenten: (Sorridendo) Libera!!! …

Ino non perse tempo subito bendò l’amica senza dire nulla e Sakura la tirò fuori così seguite dallo stesso Yuki la spinsero nel grande androne di quell’enorme palazzo dal quale Sakura ed Ino non potevano che rimanere stupite …

Tenten: Ragazze… ora mi state facendo paura, per entrare in casa c’è bisogno di tutto questo, capisco la piccola festicciola ma non c’era bisogno di bendarmi!

Ino e Sakura con Yuki vicino non risposero, fin quando finalmente l’ascensore non si aprì le luci erano completamente spente così lasciarono Tenten in balia del buio e silenzio che la circondava … Tenten muovendosi a tentoni nel buio non sentì più le braccia delle sue amiche e neanche la loro vicinanza così, pano mettendo le mani avanti a sé continuò a muoversi ma, andò a sbattere contro un pilastro che era sicura in casa non avevano allora lì cominciava a chiedersi dove cavolo era …

Tenten: Ragazze… basta scherzi, non lasciatemi sola in balia di questo luogo oscuro, dove si celano ladri e stupratori!!!

Solamente allora pensò bene di levarsi l benda ma, comunque era ancora tutto buio il tempo di voltarsi verso una vetrata che dava sull’enorme quartiere di Shinjuku, tutto era pieno di luci e insegne e tutto cambiava da quella prospettiva, si rese conto che davvero quella non era casa loro. Poi improvvisamente una flebile luce emanate da lampadine messe tutte intorno ai vari perimetri della casa la fecero voltare vedendo che erano presenti proprio tutti, per il suo grande giorno, Ino e la dolce Sakura-chan avevano in mano una torta enorme con su scritto Sei Una grande Tenten ed in un angolo una piccola pergamena disegnata sopra e dentro scritto AUGURI!. Erano tutti lì che le sorridevano e applaudivano al suo grande successo e lei quando Itachi le si avvicinò con un enorme composizione di rose rosse contornata da gerbere del medesimo colore mise una mano avanti alla bocca e cominciò a piangere per le forti emozioni provate in quella giornata, così di slancio abbraccio il suo capo che le consegnò il cesto e le disse complimenti Tenten da tutti noi!!!

Poi le luci si accesero rivelando una stanza piena di palloncini festoni e luci tutte rosse per l’evenienza ed un tavolo pieno di leccornie di tutti i tipi dal dolce al salato, e fu lì che tutti le dissero …

…: AUGURI! TENTEN!!!

Si guardò intorno e notò che c’erano proprio tutti compreso lui … Sasori che le si avvicinò piano e seducente, mai possibile che tutto il giorno non aveva fatto che pensare a lui a credere che non l’avesse neanche preso in considerazione quella giornata così importante per lei ed invece nulla poteva essere di più falso, arrivato avanti le disse …

Sasori: Complimenti tirocinante, mi hanno detto che sei stata strepitosa ma, io ne ero già consapevole non potevo aspettarmi di meno dalla mia allieva …

Le diede un dolce bacio sulla guancia e una sola rosa blu, la fece rimanere sorpresa e semplicemente lui le disse …

Sasori: La dedico alla tua tesi, discussa su una fotografia che conosco molto bene …

Tenten gli sorrise annusandola per nascondere il viso leggermente rosso e disse abbracciandolo …

Tenten: Grazie! …

Poi voltandosi verso glia altri facendo scendere lacrime d’emozione

Tenten: grazie a tutti voi!

 

******

 

Dopo l’emozione iniziale si era creato uno strano imbarazzo … insomma che diavolo stava succedendo sembrava che in quella stanza stava cominciando a scendere un gelido, pesante e intenso silenzio e tra Sasuke e Sakura c’era una strana tensione, tutti e due si ostinavano a non rivolgersi neanche uno sguardo. Tenten osservò l’amica con uno sguardo di rassegnazione e poi fece un sospiro, Sakura quando ci si metteva sapeva essere più testarda di un mulo, anche se … la castana si voltò verso Sasuke anche lui non ne era da meno. Tenten diede una leggera gomitata ad Ino che era seduta accanto a lei, la bionda si voltò e si guardarono capendo la situazione e così Ino per smorzare quella situazione disse.

Ino: perché non facciamo un gioco, si chiama verità o bugia.

Shisui: ok mi piace, come si gioca?

Ino: Sakura-chan sa le regole.

Sakura (sbuffando, perché non le andava proprio di giocare disse): ognuno dice due storie, una è la verità, l’altra è una bugia, chi indovina quella vera il bugiardo paga pegno.

Sasuke (guardandola negli occhi disse): ok comincio io! Una sera ho chiesto alla mia ragazza di venire a Parigi con me ma, lei non mi ha risposto.

Sakura: ma per piacere! La seconda non è vera… io ti ho risposto!

Sasuke: Già è vero mi ha risposto “OH”!

Ino: forse è meglio cambiare gioco.

Sakura: ma no… Ino perché, fallo parlare, tanto scommetto che non è finito qui il suo discorso.

Sasuke: ora sei ridicola!

Sakura: secondo me sei tu quello ridicolo!

Sasuke (assottigliando gli occhi): come?

Sakura: hai capito bene!

Sakura alzandosi furiosa disse …

Sakura: La verità è che ti avevo chiesto del tempo per pensarci un po' su ma, tu come al solito poni subito delle conclusioni TUTTE TUE affrettate ed inconcludenti …

Sasuke: Scusami se volevo inviarti per avere la compagnia della ragazza che mi piace. Comunque hai detto che ai bisogni di tempo, ok d’accordo ti lascerò i tuoi spazi…

Sakura (allontanandosi e uscendo fuori al terrazzo): ARROGANTE … FIGLIO DI PUTTANA!!!

Sasuke (seguendola): NON VUOI STARE CON ME?!

Sakura: STARE CON TE … GUARDACI STIAMO INSIEME DA NEMMENO 3 TESTTIMANE E Già STIAMO LITIGANDO!

Sasuke: sì! Noi siamo così, noi litighiamo tu dici a me che sono un arrogante figlio di puttana e io dico a te che sei una rompi coglioni … e lo sei il 99% delle volte e non ho paura di offenderti, tanto ti bastano 2 minuti di recupero per passare alla rottura di coglioni successiva. (disse voltandosi e appoggiandosi al parapetto del terrazzo)

Sakura (con le lacrime agli occhi): e allora?

Sasuke (si voltò verso di lei): e allora non sarà facile, anzi sarà molto difficile e dovremo lavorarci ogni giorno ma, io voglio farlo perché voglio te! Io voglio tutto di te, per sempre ogni giorno della nostra vita! Vuoi fare una cosa per me, prova ad immaginare la tua vita tra 30, 40 anni come sarà? Se non ti vedi con me … vai te ne sei andata una volta, sopravviverò anche alla seconda ma, non scegliere la strada più facile.

Sakura: quale strada facile … non esiste una strada facile! (disse fra le lacrime) …e se fosse tutto qui, se ci fosse solo questo nella nostra storia?

Sasuke: perché quale altra storia vuoi … quale?

Sakura: non lo so io …

Sasuke(la fermò per le spalle e la guardò dritta negli occhi):CHE COSA VUOI SAKURA … COSA VUOI? Perché sono stanco di cercare di indovinarlo … CHE VUOI? … io lo so che cosa voglio perché lo sto stringendo fra le mie mani adesso … e tu? Tu lo sai quello che vuoi, perché e meglio che me lo dica ora se non sono io!

Sakura: …

Sasuke: Cavolo … perché non parli?

Sakura: … Ti amo! … Oh Mio Dio, mi è uscito dalla bocca di slancio come un bumerang, io … io … ti amo davvero io ti amo e ho cercato di non dirlo mi, sono sforzata tanto di reprimerlo e ignorarlo e non dirlo, perché le cose stanno andando così bene tra di noi e dirlo così ad alta voce avrebbe reso tutto così reale e avevo paura, perché solitamente io riesco sempre a rovinare tutto … e poi tu hai detto questa cosa di Parigi  e io sono entrata nel panico ma, ora lo dotte io… ti amo, tu sei dentro di me, tu sei come una malattia è come se fossi contagiata da Sasuke Uchiha e non riesco a pensare a niente e nessun altro, non riesco a dormire, respirare, non riesco a mangiare e ti amo, ti amo in ogni momento, di agni minuto, di ogni giorno e io… io amo te, Dio mi sento bene anche solo a dirlo ed è solo Ti Amo!

Sasuke la guardò stupito, cacchio se ne era reso conto solo ora effettivamente che loro non se lo erano mai detto così apertamente, ed era questa omissione che li aveva fatti entrare nel panico e dubitare ma, ora che se lo era sentito dire … gli piaceva…e sì gli piaceva, la tirò delicatamente per un polso e la strinse forte a lui.

Sasuke: sai che ora che mi hai detto questa cosa non ti farò andare più da nessuna parte!

 

 

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Capitolo 34
*** Bienvenue à Paris ***


 

 

Capitolo 34

 

Bienvenue à Paris

 

 

 

 

Inizio Flash Back

 

 Finalmente i due piccioncini avevano fatto pace, quindi tutti si erano più rilassati dopo la situazione d’imbarazzo iniziale , la festa aveva preso una piega più leggera, si parlava del più e del meno bevendo cocktail e mangiando i vari stuzzichini che erano stati preparati appositamente per la festa, quando Obito chiese…

 

Obito: allora Ten-chan ora che finalmente hai la laurea cosa intendi fare?

 

Tutti i presenti si voltarono verso la castana, che aveva appena dato un morso ad una tartina e non fece neanche in tempo a mandare il boccone giù che si ritrovò ben 8 paia di occhi puntati su di lei, si sentiva in imbarazzo e sotto pressione… non sapeva neanche perché in realtà stesse esitando così tanto a rispondere insomma sapeva perfettamente cosa fare, in tutti quegli anni non aveva parlato d’altro che di voler andare a fare il master in America, il suo sguardo in automatico si spostò sul rosso che era seduto vicino a Deidara “perché ora guardo lui?”, fu la voce di Shisui a riscuoterla.

 

Shisui: che domanda stupida cugino, lo sanno tutti che la nostra novellina vuole andare in America, giusto?

 

Tenten: (deglutendo) … mmhmmh… (dopo questo semplice cenno d’assenso chiese, alzandosi) Dov’è il bagno?

 

Shisui: prima porta a sinistra! (disse indicandole la direzione da seguire)

 

Si alzò e si diresse verso la porta indicata dal moro, più che avviarsi si teletrasporto in quella stanza che il quel momento vedeva come ancora di salvezza verso quella che riteneva una conversazione scomoda.

 

Tenten (chiudendosi la porta alle spalle e appoggiandosi a quest’ultima scivolando a sedere sul pavimento) “ma che mi prende insomma, io voglio ancora andare in America! È ancora quello il mio obbiettivo!”

 

Ma allora perché  il pensiero di andare via e allontanarsi da lui gli faceva stringere il cuore in una morsa, sentì bussare alla porta e …

 

…: tutto ok?

 

Tenten “che cavolo, perché sembra che abbia il radar”

 

Tenten (si sistemò velocemente e si decise ad uscire): si tutto ok!

 

Sasori la guardò dubbioso, poi la prese per un braccio e l’unica cosa che disse fu

 

Sasori: vieni con me!

 

Entrarono in una camera a caso, il rosso chiuse la porta poi…

 

Sasori: chiudiamola qui ok?

 

Tenten (lo guardò con aria perplessa): cosa?

 

Sasori: questo gioco assurdo!

 

Tenten: perché?

 

Sasori: …

 

Lui non disse nulla la baciò semplicemente, un bacio lungo passionale ma, lei si distaccò da quel piacevole contatto guardandolo con aria stupita da quel gesto.

 

Tenten: cos’era quello?

 

Sasori: non è quello che vuoi? (disse imprigionandola tra il proprio corpo e la porta della cabina armadio alle loro spalle)

 

Tenten si perse nel suo sguardo, e quel profumo …sì era decisamente menta… l’inebriava totalmente e ogni singola molecola del suo corpo gli continuava ad urlare che Sì! era decisamente quello che voleva ma, il suo cuore gli urlava che non era solo quello lei voleva di più, non una semplice notte dove il giorno dopo sia lui che lei non ricordavano assolutamente nulla di quello che era successo ma, tutto lei voleva tutto, quindi anche se di mala voglia lo spinse via e disse …

 

Tenten: no! Non è quello che voglio (concluse dicendo andando via e lasciandolo solo nella stanza)

 

 

Fine Flash Back

 

 Tenten guardava fuori dal finestrino, completamente persa nei suoi pensieri ascoltando la musica delle sue cuffiette, non si era accorta che Ino per tutto il tempo non aveva fatto altro che parlarle ma, lei non aveva ascoltato neanche una parola di quello che le stava dicendo.

 

Ino: Teeen… ma mi stai ascoltando o no? (disse con tono innervosito, scuotendo l’amica per farsi notare)

 

Tenten: eehh… (si tolse una cuffietta confusa, guardando l’amica con aria perplessa) … hai detto qualcosa?

 

Ino: qualcosa? Sto parlando da ore.

 

Tenten: scusa non ti ascoltavo

 

Entrambe furono riscosse dalla voce dell’hostess…

 

Hostess: Informiamo i gentili passeggeri che stiamo per cominciare la discesa, quindi siete pregati di riposizionare i sediolini in maniera corretta, chiudere i tavolini e allacciare le cinture, in oltre da questo momento non sarà più possibile utilizzare la toilette, grazie per la cortese attenzione!

 

Ino: finalmente non ne potevo più di stare seduta! (poi si volto verso la castana) ma si più sapere che hai, è da un po' che sei pensierosa e strana.

 

Tenten: niente è tutto ok!

 

Non sapeva perché ma, dopo aver detto quelle parole guardò verso Sasori che era seduto qualche fila più aventi di lei, da dopo la festa non avevano parlato più o meglio avevano parlato ma, solo ed esclusivamente di lavoro per tutto il resto del tempo non aveva fatto altro che cercare di non restare mai solo con lei, e dire che quando lo aveva fatto lei si era arrabbiato. Forse le cose dovevano andare così, meglio chiuderla lì in maniera tale da smettere di soffrire per entrambi sperava, ma Sasori soffriva di questa situazione??? … Non si diede mai una risposta perché erano arrivati … o forse non voleva scoprire cosa c’ era dietro quelle reazioni improvvise di Sasori e delle sue erano entrambi colpevoli per quelle situazioni che si creavano puntualmente quando erano soli …

 

*******

 

Shisui: finalmente siamo in albergo! (esclamò stiracchiandosi)

 

Erano tutti riuniti nella hall dell’albergo Itachi stava parlando con la ragazza alla reception per il check-in, e loro stavano aspettando, ovviamente non ci sarebbe voluto molto già parte dello staff era arrivato in questo stesso hotel qualche giorno prima loro.

 

Itachi: ok queste sono le chiavi delle vostre stanze, (disse distribuendo ad ognuno di loro la chiave) domattina vi voglio tutti pronti alle 08:00! Ci siamo capiti?! (disse guardando Tenten)

 

Tenten: perché guarda me capo?

 

Itachi: perché sei l’unica che fa sempre tardi, ora andate a sistemarvi, fino a domani mattina non vi voglio vedere! (disse avviandosi in camera sua)

 

Si stavano avviando tutti in camera loro, quando Sasuke prese Sakura per un polso portandola verso la usa stanza.

 

Sakura: veramente la mia camera è la 128. (disse guardandolo perplessa)

 

Sasuke: ci tieni tanto a dormire tutta sola? (chiese aprendo la porta e trascinandola in stanza con lui, richiudendo la porta alle loro spalle)

 

Il mattino successivo dopo colazione, si riunirono tutti, Itachi e Sasuke spiegarono come si sarebbero svolte quelle giornate.

 

Itachi: oggi ci sarà semplicemente la serata di gala di apertura alla nuova stagione, ovviamente durante il giorno Obito e Shisui terranno la conferenza stampa per parlare della collezione di questa stagione, Sasori e Tenten andranno nella location dove si terrà la sfilata dei giorni successivi, per accertarsi che tutta l’attrezzatura sia intatta ed in ordine per essere montata. Charlie voglio una lista dettagliata di tutti gli ospiti di stasera e dei giorni successivi.

 

Charlie: certamente signor Uchiha provvederò a fargliela avere al più presto.

 

Itachi: bene, credo che per il moneto sia tutto, ovviamente mi aspetto da ognuno di voi un lavoro impeccabile, sapete tutti quanto questa settimana sia importante e cruciale, bene potete andare! (concluse congedandoli)

 

 

*******

 

 La giornata era passata alquanto lentamente per la castana, sarà stato il fatto che in quei giorni i rapporti tra lei e il suo professore erano alquanto tesi e ritrovarsi sola con lui a dover controllare e montare l’attrezzatura sul palco per le sfilate che si sarebbero tenute solo il giorno dopo non era stato un gioco da ragazzi. Era faticoso sembrava che stesse camminando su delle uova, sentiva come se ogni suo singolo movimento venisse soppesato e giudicato … tirò un sospiro di rassegnazione, sentiva di aver incasinato tutto con quel suo cavolo di gioco…

 

Tenten (guardandosi allo specchio): … cosa stai combinando?

 

Sapeva perfettamente che lei era capace di combinare solo disastri, anzi erano la sua specialità ma, perché doveva farlo proprio con lui pensando a tutte queste cose si dette un’ultima controllata pe vedere se il vestito era in ordine e anche i capelli. La castana indossava un abito a due pezzi composto da un  top sheer nock color carne con applique di un’ azzurro celo il top si fermava di poco sotto il seno, la gonna era a vita bassa dove una cinta argentata le fasciava la vita esaltata da strass e perline, la gonna proseguiva poi morbida e larga dai tessuti di seta e tre strati superiori di chiffon sempre azzurro celo, le scarpe a sandalo alte di colore argento, infine Tenten aveva lasciato i capelli completamente sciolti, al polso indossava una fila di bracciali di varie dimensioni e fantasie e al lato sinistro aveva optato per un bracciale rigido che girava più volte sul braccio. Si riscosse quando sentì bussare alla porta della sua stanza.

 

Tenten: è aperto!

 

Sakura: Ten sei pronta?

 

Tenten: si! (disse raggiungendo l’amica)

 

Sakura: wauu stai benissimo! (disse facendole un piccolo sorriso)

 

Tenten: anche tu, anche se è strano per Shisui fare un vestito così coperto (concluse facendo una piccola risatina sarcastica ma, infondo capiva il perché lo stilista lo avesse fatto)

 

Sakura indossava un abito di colore rosa sceck, il corpetto ricamato florealmente con lo scollo a U, le maniche in ricamo trasparente finivano sui tre quarti del braccio, in vita portava un cinturino di raso rosa Noir, il ricamo continuava anche dopo il cinturino per poi dare spazio al morbido tulle francese che terminava quel capolavoro, probabilmente l’abito più coprente ed il primo che Shisui Uchiha avesse mai lavorato. La rosa aveva raccolto i capelli in uno chignon basso con due ciuffi che ricadevano morbidi sui lati del volto, aveva indossato solamente due semplici orecchini di perle, per concludere non potevano le scarpe erano semplici come l’abito un decolleté lineare che seguiva le forme del piede.

 

*******

 

 Giornalista: Ed eccoci solo per voi in diretta dal galà di inizio stagione, per la immancabile settimana della moda parigina, come potete vedere ci sono già moti nomi noti tra, sportivi, attori famosi, imprenditori e  famosi stilisti di grandi case di moda che calcano il tanto ambito tappeto rosso, la sala è un tripudio di glamour ed eleganza ma, tutti sono in attesa solo di loro, (giovani, famosi ma soprattutto mooolto SEXY).

Si sono fatti subito spazio nel mondo della moda con il loro stile audace ed elegante.

Eccoli arrivare Shisui ed Obito Uchiha seguiti subito dopo dal nuovo volto della loro casa di moda Ino Yamanaka che nonostante la sua giovane età si è fatta subito notare dai due stilisti per il suo aspetto genuino, la modella indossa uno degli splendidi abiti della collezione limitata dello stilista Shisui Uchiha. L’abito di Ino era corto fino a metà della coscia con un corpetto completamente in raso rosso-vinaccio e il suo scollo a forma di cuore e proseguiva con la gonna in tulle trasparente che sul bordo finale portava un ricamo francese a fiori.

 

Shisui (prendendo sotto braccio Ino, le sussurra all’orecchio): agitata?

 

Ino: neanche un po'!!! (disse sorridente)

 

I tre ragazzi Appena scesi dall’auto si erano ritrovati in un tripudio di flash, domande di giornalisti e fans urlanti e supplicanti di un autografo o una foto in loro compagnia, i due cugini avevano cercato di accontentare quante più ragazze possibili, fin quando non avevano raggiunto l’ingresso della sala.

 

Giornalisti: Shisui, Obito un’ultima foto!

 

I ragazzi si voltarono e fecero un’ultima foto con Ino tra loro due.

 

Giornalista 2: Ed ecco arrivare i due Fratelli Uchiha dirigenti dell’omonima azienda che in questo momento è più che mai sulla cresta dell’onda in quanto da anni legata al nome degli Hyuga è riuscita liberarsi da questo legame fatto di malesseri dai racconti spezzati arrivati fino a noi e quindi rinata a nuova vita. Ah! ecco … come non notare il minore dei fratelli Sasuke accompagnato dalla sua compagna Sakura Haruno che per un lungo periodo ha fatto parlare di se su tutti i giornali e questo ha solamente animato le fans più intrepide per il bel Sasuke non essendo più single ma, ha anche invitato il resto delle persone che li seguono ad incuriosirsi verso l’immagine della bella Sakura che intrepida ha rubato il cuore del minore degli Uchiha ma, ha anche fatto fantasticare sulla loro storia che ha superato difficoltà intense per poi ritrovarsi riuniti anche dopo il tanto sparlare i maggiori di loro tifano per questa coppia strepitosa, ora però non da meno l’interesse si volgerà ancor di più sul fratello maggiore che con il suo alone di mistero e sharm fa sognare e sperare in un legame con un approccio alla cenerentola come è accaduto tra la Haruno e Sasuke.

 

Sakura si sentiva agitata, insomma non era abituata a tutta quest’attenzione, d’improvviso senti la mano di Sasuke intrecciarsi con la propria.

 

Sasuke(si avvicinò all’orecchi di Sakura e gli sussurrò): Tranquilla!

 

Sakura non disse niente, strinse la sua mano facendo un piccolo sorriso, anche a loro come i cugini chiesero un’ultima foto prima di entrare nella sala.

 

*******

 

 Sasori si stava annoiando, la serata stava passando in maniera abbastanza monotona se fosse stato per lui non ci sarebbe neanche venuto ma, Itachi pretendeva che tutto lo staff fosse presente. Per non parlare del fatto che non era riuscito a toglierle gli occhi di dosso, quel vestito le stava benissimo ma, non era solo quello lei aveva sempre quella luce negli occhi (sorrise mentre la guardava chiacchierare allegra con le sue amiche); anche durante la giornata si era sempre ritrovato lì a  guardarla ma, da dopo la sua festa di laurea aveva deciso di ridurre i loro contatti al minimo indispensabile per fare un buon lavoro, sì era molto meglio così Itachi come sempre aveva ragione si stavano facendo coinvolgere da quella storia assurda.

 

Il rosso fu riscosso da una voce che lo chiamò…

 

Aiko: Sasori da quanto tempo…

 

Sasori: non penso che ne sia passato così tanto, dato che lavoriamo nello stesso posto. (disse facendo poi un sorso di champagne)

 

Aiko: sì è vero… (gli si avvicinò, carezzandogli un braccio continuò a dire) … ma prima passavamo molto più tempo insieme, ti piaceva tanto giocare con me.

 

Sasori: già…

 

Aiko: ti va di divertirti come ai vecchi tempi?

 

Sasori (guardando nuovamente verso Tenten) “forse è molto meglio così” (pensò, poi rispose): non ho niente di meglio da fare!

 

Fu così che si allontanarono insieme verso un luogo moto più appartato di quello.

 

Tenten stava chiacchierando con Ino e Sakura di quanto tutto quello fosse effettivamente incredibile e di quanto fine a qualche anno fa se lo avessero raccontato non ci avrebbero minimamente creduto che potesse accadere, quando Shisui la prese sotto braccio e disse.

 

Shisui: ragazze ve la rubo un momento vi dispiace?

 

Ino e Sakura: certo che no! È tutta tua.

 

Shisui: bene novellina, vieni con me ti voglio presentare una persona.

 

Tenten era alquanto interdetta, chi avrebbe mai potuto essere, in fondo lei era una semplice fotografa nessun personaggio dell’alta moda avrebbe potuto essere interessato a lei.

 

Shisui: Mr. Nathan Anderson come le avevo detto lei è Tenten Higurashi, letteralmente una vera scoperta nel mondo della fotografia, Tenten lui è Mr. Nathan Anderson il rettore del California Institute of Arts.

 

O MIO DIO … era il rettore dell’università dove aveva sempre desiderato andare non poteva crederci “Ok Ten… calma…calma e sangue freddo puoi farcela”

 

Tenten: piacere di conoscerla Mr. Nathan Aderson.

 

Nathan: il piacere è tutto mio miss Higurashi, Shisui mi ha parlato tanto di lei, non vedo l’ora di vederla all’opera nella sfilata di domani sera, già ho avuto il piacere di ammirare una delle vostre foto mi hanno detto che il manifesto della campagna pubblicitaria col nuovo volto della casa di moda è stato ideato da lei.

 

Tenten: Sì! Sono lieta che le piaccia così tanto! (Disse rossa in viso)

 

Nathan: sono impressionato che una ragazza così giovane abbia così tanta passione e talento e poi con delle referenze così, sarò certamente lieto di averla nella mia un’università. (le disse compiaciuto)

 

Una volta che il signor Nathan Anderson si fu congedato Tenten non poté fare ameno di abbracciare Shisui.

 

Tenten: grazie, grazie, grazie!!!

 

Shisui: anche se mi piacerebbe prendermi tutto il merito, non sono stato io ad organizzare il tutto.

 

Tenten separandosi dall’abbraccio lo guardò incuriosita.

 

Shisui: e già, è stato il tuo professore.

 

Tenten: … Sasori

 

Shisui: sì ci ha messo mesi per organizzare questo semplice incontro, Mr. Nathan non è un tipo semplice da convincere e poi non è avvezzo a partecipare a questi eventi, quindi forse è lui che devi ringraziare, perché non vai a cercarlo novellina? (finì sorridendole e facendole l’occhilino)

 

Tenten non se lo fece ripetere due volte, lui aveva fatto tutto questo per lei, nonostante lei non facesse che combinare casini e metterlo in situazioni scomode. Non poteva crederci perché dopo mesi che lavoravano insieme riusciva a stupirla sempre.

 

Tenten: Capo? (disse picchiettando sulla sua spalla per attirare la sua attenzione)

 

Itachi, stava discutendo con uno degli innumerevoli ospiti a quella serata, quando si sentì chiamare dalla castana, si voltò verso di lei e disse…

 

Itachi: Sì?!

 

Tenten: mi dispiace disturbarla mentre è così occupato… (disse facendo un piccolo inchino per scusarsi anche con le persone con qui Itachi stava parlando) …ma, per caso non è che ha visto Sasori in giro?

 

Itachi: No, non mi sembra! (Disse guardandosi intorno)

 

Tenten: grazie e scusate ancora (disse in fine andando via per continuare la sua ricerca)

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Capitolo 35
*** Bienvenue à Paris Seconda Parte ***


Capitolo 35

 

Bienvenue à Paris

Seconda Parte

 

Il luogo più appartato che erano riusciti a trovare era il bagno delle donne, Sasori si era assicurato di chiudere la porta per evitare intrusioni ed ora erano lì nel vortice della passione più totale.

Aiko: aahhhaahhsiii Sasori non ti fermare ti prego!!!

Sasori continuava a spingersi in lei senza fermarsi, con spinte sempre più forti e profonde, toccandole e baciandole il seno, e fu lì che all’apice del piacere disse ...

Sasori: aahhTenten!!!

Buttò indietro la testa per sentire tutto quel piacere che fuoriusciva pensando a lei, praticamente era stato puro sesso virtuale non ricordava quando ma, aveva già vissuto quella situazione “maledizione, non posso credere dell’effetto che riesce a darmi il solo pensarti” Aveva ancora la sua immagine nella testa mentre sia lui e sia Aiko si vestivano e davano una sistemata. Una volta che ebbero finito la ragazza gli chiese…

Aiko: Sai … io non capisco proprio cos’abbia di tanto speciale quella lì.

Sasori: Se hai finito di rivestirti puoi anche tornare alla festa. (disse secco)

Tenten aveva cercato ovunque e chiesto a chiunque, possibile che fosse già andato via, quando in prossimità dei bagni vide uscire Aiko e Aiko vide lei così per puro divertimento quest’ultima si avvicino a Tenten e le disse sorridendo.

Aiko: Sai spero che tu e le tue amiche vi stiate divertendo almeno quanto mi sto divertendo io.

Disse solo quello per poi andare via, Tenten non capì a cosa si riferisse poi vide uscire dal bagno anche lui e… NO! Non poteva essere era … davvero successo quello che stava pensando? Cosa si poteva aspettare da uno come lui, lo aveva sempre fatto cosa gli dava il diritto di credere che non avrebbe potuto farlo ancora, solo perché avevano flirtato un po', d’altronde era stata lei ad oltrepassare quel limite che lui aveva masso, lei lo aveva accettato e poi superato quindi …

Sasori “Cazzo!” Pensò tra tutte le persone che poteva incontrare perché proprio lei e poi cos’era quel senso di colpa che gli attanagliava lo stomaco, non era la prima volta che si faceva una sveltina nel bagno delle donne ma, lui non disse nulla semplicemente le passo d’avanti per tornare in sala. Tenten “non piangere … non piangere ...non piangere” continuava a ripetersi stringendo i pugni ma, senza notare che nello stesso momento Sasori stava facendo la stessa cosa per il proprio senso di smarrimento e di colpa che aveva nei confronti di quella ragazza che continuava a sconvolgerlo.

 

******

 

La serata era stata fin troppo lunga, tutto quel parlare, quelle domande, quelle foto … una vera rottura di coglioni e poi i piedi gli facevano un male tremendo per non parlare del giorno successivo, lo avrebbe aspettato un’altra luuuungha giornata partendo dalla mattina col sistemare tutti gli abiti della sfilata farli rinfrescare alla lavanderia e farli stirare uno per uno, ovviamente lui sarebbe stato presente in ogni fase insomma chissà quegli animali come avrebbero trattato i suoi bambini, poi avrebbe proseguito con le prove ed infine la sfilata, ovviamente il tutto si sarebbe concluso non prima delle 03:00 di notte.

Era finalmente arrivato al piano della sua camera si stava avvicinando quando vide una figura rannicchiata vicino alla porta di quest’ultima.”Tenten? “ Pensò dubbioso …

Shisui: hey che cavolo ci fai seduta qui novellina?

Tenten (alzando la testa verso il moro): mi daresti asilo politico?

Shisui: ma che ti è successo? (chiese vedendola effettivamente che era alquanto sconvolta)

Tenten: oh nulla di che ho dimenticato le chiavi in camera e non c’è più nessuno giù alla reception e non so come fare.

Shisui capì che effettivamente la ragazza non aveva mota voglia di parlare quindi disse semplicemente ...

Shisui: ok dai entra!

Appena entrati incamera Shisui era andato in bagno per cambiarsi eTenten si era stesa sul letto.

Shiusi: alla fine hai ringraziato Sasori?

Tenten: …si può dire di sì …

Non le andava di parlare si sentiva una stupida, solo per aver provato della stupida gelosia tanto loro non erano niente e non lo sarebbero mai stati perché pensare di avere qualche specie di diritto.

Quando il ragazzo uscì finalmente con pigiama Tenten non poté fare ameno di ridere.

Tenten: ahahahahaah ma dai tu davvero indossi quel coso tutte le notti?

Shisui: come osi ridere del mio pigiama guarda che è di gran classe e poi a me piace sentirmi in ordine pure quando dormo, in ogni caso anche se lo hai offeso con le tue risate … del tutto in opportune tieni indossa questo (disse porgendola una camicia di uno dei suoi pigiami) … di certo non puoi dormire con uno dei miei abiti, punto primo lo sgualciresti tutto, punto secondo per quanto siano assolutamente perfetti non sono fatti per dormire e staresti scomoda.

Tenten (prendendo l’indumento dalle mani di Shisui): grazie!

Finalmente erano entrambi a letto ma, Tenten non ne voleva sapere di prendere sonno insomma erano successe troppe cose e poi era staro dormire con una persona accanto c’è insomma lei in vita sua aveva dormito solo con Neji oppure con le sue amiche e ora si ritrovava con lui…

Tenten: Shisui

Shisui:…

Tenten: Shiusi

Shisui: …

Tenten: Shisui stai dormendo …

Shiusi: secondo te una persona con gli occhi chiusi che non ti risponde quando lo chiami cosa piò mai fare?

Tenten: meditazione?

Shisui: scricciolo sai quanto io adori il fatto che … (sbadigliando) … tu sia piena di vitalità ma, detto moto sinceramente sono stanco, sono le 03:30 e domani ci spetta una lunga giornata quindi dormi (concluse voltandosi dal lato opposto e tentando di riaddormentarsi)

 

*****

 

Itachi: dove sono Shisui e Tenten??? (chiese a Charlie che era seduta accanto a lui)

Charlie: non saprei signor Uchiha, ho chiesto più volte alla receptionista di chiamarli ma, nulla nessuno dei due risponde.

Itachi si massaggio il dorso del naso facendo un sospiro pensante non era neanche il secondo giorno e già c’era qualcuno che dava problemi, in fine si rivolse ha cugino e Sasori.

Itachi: cortesemente, potreste andare a cercarli e dirgli di muoversi. (chiese con tono perentorio)

Obito: ora gli devo fare anche da badante a quel demente. (concluse alzandosi e andando via)

Intanto nella camera di Shisui

Shisui: sapevo che mi avresti fatto fare tardi …. (continuava a ripetere mentre si lavava i denti e pettinava contemporaneamente)

Tenten: Io?! Ma se tu russavi fino a cinque secondi fa!

Shisui: Allora se io russavo perché non mi hai svegliato?

Tenten: non sono una sveglia, e devo pure ancora andare a chiedere la mia chiave per andare vestirmi, il capo mi ammazzerà! (Disse in preda al panico)

Intanto Sasori e Obito stavano tentando di capire dove potevano essere finiti quei due imbranati a detta loro, avevano provato a cercare un po' in giro ma, senza risultati quindi decisero di provare ancora una volta di vedere nelle loro stanze avevano già provato nella stanza di Tenten nulla quindi ora stavano andando verso la camera di Shisui.

Stavano per bussare quando al porta si aprì avanti a loro rivelando una Tenten con i capelli sfatti ed indosso solo una camicia di pigiama decisamente troppo grande per lei…

Tenten stava uscendo per recarsi alla reception a chiedere la chiave della propria camera ma, una volta aperta la porta si ritrovò d’avanti un Obito e Sasori tremendamente perplessi e sorpresi di trovarla lì ed in quelle condizioni poi, si fissarono ancora per alcuni minuti quando la voce di Shisui li riscosse.

Shisui: novellina siamo in ritardo che ci fai ancora …. OH!!!

Tenten non riusciva a dire assolutamente nulla si sentiva lo sguardo di lui addosso sicuramente in quel momento si stava domandando cosa ci facesse lì scalza e con addoso solo una camicia poi finalmente si decise a dire…

Tenten: …io…

Shisui: raga è una storia buffissima se ve la raccont

Non riuscì a finire perché vide la piccola e dolce novellina con gli occhi lucidi e da questi ultimi far fuori uscire calde lacrime, era ferma immobile con i pugni chiusi ed il volto rosso fino al midollo, aveva rilasciato tutto lo stress di cuoi giorni proprio in quel momento e poi ecco chi lei riteneva più importante che li aveva trovati in una situazione sconveniente ma , del tutto innocente Shisui pensava che forse si stava rendendo conto di essere vista per quella che non era e se fosse davvero così allora Sasori era davvero un’imbecille, così si fece avanti e disse …

Shisui: Siamo in ritardo lo sappiamo ma abbiamo fatto tardi ieri per mezzo della festa!

Obito: … anche noi eravamo alla festa e in tanti anni non ti ho mai visto arrivare in ritardo in particolare per questi eventi (disse guardandolo scettico)

Shisui non aveva altre risorse le loro motivazioni potevano sembrare tutte scusanti in quello stato non erano per nulla credibili quando però Sasori continuò …

Sasori: I vostri retroscena in questo momento non ci interessano (disse con tono stoico) … Ma c’è Itachi che sta dando di matto …

Tenten sentì che di peggio non potesse esserci eppure una parte di lei sarebbe dovuta essere contenta visto come l’aveva trattata il giorno prima dopo la sua piccola “ricreazione” con Aiko, invece quel tono distaccato e completamente vuoto di emozioni le attanagliava il cuore, non voleva lasciare che Shisui venisse tirato in mezzo ad una storia non esistente ma, avrebbe tanto voluto uscire da quella situazione assurda …

 

******

 

Shisui guardando prima con preoccupazione Tenten e poi con aria offesa Sasori disse … guardandolo negli occhi …

Shisui: Tenten a recuperare la chiave che non sei riuscita ad avere ieri e dì a mio cugino che saremmo subito lì

Così con una mano sulla spalla Tenten sentì come un senso di protezione e liberazione da parte dello stilista che ringraziò con tutto il cuore silenziosamente, così passando in mezzo ad Obito e Sasori che continuava a guardare fisso Shisui andò via alla reception, rimasti soli Shisui continuò …

Shisui: Devi dirmi qualcosa? … (chiese rivolto a Sasori)

Quest’ultimo strinse i pugni non voleva essere così presuntuoso da ritenersi in diritto di fare giudizi in particolare dopo la sera precedente e come lui e Tenten avessero chiuso il loro rapporto “platonico” ma, proprio non riusciva ad accettare la vista di lei con solo una camicia del pigiama di Shisui a coprirla e insieme in quella stanza … Sapeva e sentiva perfettamente che quella situazione non era come la vedeva lui ma non poteva riuscire a non essere comunque geloso???? “NO” si rifiutava di accettare quel sentimento

Sasori: …

Shisui: Ora capisco perché ieri Tenten non è rientrata in camera… Era a pezzi tanto da non riuscire a prendere sonno …

Sasori: …

Obito: Shisui

Obito avrebbe voluto fermare la parlantina del cugino perché sapeva benissimo come sarebbe potuta finire quella situazione …

Shisui: Sai Sasori … Non credevo che saresti arrivato a tanto pur di possedere una donna (continuava a guardalo con aria di sfida)

Sasori assottigliò i suoi occhi per comprendere meglio l’ allusione che stava facendo il suo compagno di lavoro

Shisui: Sai Tenten è davvero bellissima ma, c’è molto di più …

Sasori: Tu vuoi farmi una morale su come debba comportarmi con le donne …

Shisui: Io potrei farti una morale su te stesso …

Shisui era furioso conosceva la natura dei sentimenti e delle varie situazioni che si erano venute a creare tra i due ma, Sasori non era ancora pronto ad affrontare tutto questo si continuava a convincere di non provare nulla per quella (dolcezza) ma, sapeva benissimo che non era così questo lo faceva incazzare così continuò …

 Shisui: Se fai piangere una donna come Tenten allora vuol dire che non hai sentimenti che non sai provarne o non vuoi provarli (disse provocatorio), certo quel matrimonio ti può aver segnato ma, Tenten è pura è una ragazza genuina, innamorata (aggiunse con impeto maggiore)

Sasori: Innamorata? … ( Sasori guardò per un attimo fuori dalla finestra) … anche se fosse così non l’ho chiesto io …

Shisui strinse i pugni per non colpirlo in viso ma chi si credeva di essere un Dio in terra, per quante ne avesse avute continuava per la sua strada. Tenten era diversa dalle altre non meritava tanta sofferenza ma, se lei era troppo accecata dall’amore e l’amico credeva di essere sopra le righe allora ci avrebbe pensato lui a fargli aprire gli occhi

Shisui: Tu no capisci nulla delle donne …

Sasori: (guardandolo con astio) Già! Sembra però che tu sia pronto a consolarle …

Obito guardò quella scena atterrito … La situazione stava degenerando così Shisui spintonò indietro Sasori che non reagì prendendolo in seguito per il colletto della camicia, lo guardò con rabbia

Shisui: NON SIAMO TUTTI COME TE! COSA HAI CHE NON VA’? HAI PAURA DI SCOPRIRE COSA C’ E’ DIETRO QUELL’ARIA SPAVALDA. PRIMA LA FAI INNAMORARE E POI TI SCANSI, SEI SUBDOLO E CATTIVO

Stava per tirargli un pugno in pieno viso mantre Sasori continuava a non muoversi. Entrambi i cugini notarono lo sguardo perso del rosso che la piccola stagista l’avesse mandato completamente in confusione in quel momento era solamente una conferma, d’altronde per quante provocazioni (da parte di entrambi) e situazioni intime Sasori non riusciva a farla passare come una semplice scopata, insomma ci teneva anche a  Charlie ma questo non gli aveva impedito di possederla anche se oggi un po' sene stava pentendo, per quella piccoletta però i suoi modi cambiavano era completamente preso da lei, poi improvvisamente tutto si fermò, Itachi, Sasuke, Ino, Sasuka e Tenten ritornata con i suoi vestiti sentendo le urla dalla stanza entrarono

Itachi: Che cosa sta succedendo ( Disse con tono secco e deciso)

Shisui lasciò andare Sasori che compostamente si riaggiustò la camicia aveva uno sguardo vuoto e non fece neanche caso agli altri …

Sasori: E’ colpa mia! Ho azzardato ipotesi sbagliate e abbiamo avuto una discussione

Disse guardando unicamente verso Itachi, Shisui non ne rimase sorpreso Sasori poteva essere davvero uno STRONZO con i sentimenti anche i suoi stessi sentimenti ma, aveva anche una forte stima per i due cugini e sapeva essere altrettanto autocritico ovviamente questo al cugino maggiore non poteva fregargliene di meno.

Itachi: Non è questo il punto. Tenten chiudi la porta!

Tenten non se lo fece ripetere due volte aveva combinato come sempre un bel casino “maledizione”

Itachi: Bene! Sono le 8.45 io non ho nessuna intenzione di sapere perché tu e la signorina Higurashi non vi siate presentati in orario stamattina né tantomeno perché ho ritrovato la stessa giù in reception con indosso solamente la camicia del tuo pigiama, ancora di meno quello che poteva succedere in questa stanza. Non ho intenzione di giustificare il vostro poco rispetto nei confronti del vostro stesso lavoro e ancora di più quello per gli altri, le questioni personali devono rimanere tra queste mura o quelle di casa siamo qui per lavoro non è una gita scolastica, quello che avviene al di fuori dell’orario lavorativo non m’importa ma sappiate che TUTTI siete delle figure pubbliche e se non riuscite a sopportare certe situazioni o la pressione lavorativa allora siete liberi di tornarvene a casa nessuno vi obbliga a rimanere. Oggi mi avete davvero per la prima volta deluso … tutti … Ora finitela con le stronzate e andiamo che abbiamo solamente due ore per sistemare gli ultimi preparativi per stasera.

Così uscendo dalla camera Itachi finì la discussione già di per sé era snervante quella situazione in più ci si metteva di mezzo la non collaborazione da parte del team, sbuffò a quel pensiero allentandosi di poco il nodo della cravatta, a volte si chiedeva se fosse un buon capo se, meritava dei riconoscimenti se, il suo essere così accondiscendente con i capricci dei cugini o i loro litigi e le scappatelle dell’amico con i tre quarti delle modelle dell’azienda gli desse modo di capire se stesse riuscendo a rendere il loro lavoro omogeneo, insomma bastava guardare il suo fratellino che aveva tanto rinnegato non solo quel lavoro ma, persino il proprio cognome per poi trovarselo lì a lavorare con lui per avere paura di svegliarsi e magari ritrovarsi con solamente della sabbia in mano . Mah … “al diavolo” pensò, in quel momento doveva concentrarsi solamente a quella settimana il resto si sarebbe visto poi …

 

******

 

Sakura si stava godendo un po' di riposo mentre Ino era in sartoria per gli ultimi ritocchi all’abito di spicco della serata e Tenten era presa con il montaggio di tutti gli attrezzi da lavoro, così lei aspettava che Sasuke potesse avere anche solamente un minuto di stacco dai fotografi o intervistatori ma, fino a quel momento nessun messaggio e quando era così era inutile anche solamente chiamarlo perché comunque aveva il cellulare spento.

Ed era proprio in questi momenti che si sentiva un po' fuori luogo quando Sas’ke non era accanto a lei, anche se ogni tanto doveva sfuggire a qualche paparazzo o giornalista che tentava di fargli domande alle quali rispondeva ovviamente no comment insomma tutti avevano un gran da fare ma lei cosa poteva fare? Così presa da un po' di solitudine decise di prendere una bella creaps con miele panna e abbinato un frappè alla fragola. Mentre aspettava la sua ordinazione pensava che era la prima volta che faceva un viaggio con un uomo che frequentava, le sue storie duravano sempre poco solamente Sai l’aveva intrappolata in un amore che poi si rivelò a senso unico per un bel tradita in seguito con una troietta qualsiasi che si riteneva anche sua amica quando poi avevano semplicemente frequentato le medie insieme chiacchierando di tanto in tanto, le era sempre passato per la testa che probabilmente Sai le avesse prese in giro entrambe, insomma i modi di fare di Sai erano sempre stati quelli di un dongiovanni passato per bravo ragazzo … “che tipo” pensò. Quando finì l’università e cominciò a fare spazio in casa per convivere con quella che riteneva la persona unica nella sua vita, lasciò che il proprio cuore gli aprisse le porte  senza pensarci due volte, persino Tenten ed Ino le sue “vere amiche” le dissero di aspettare ancora un po' ma come si dice al cuore non si comanda ed infatti la delusione è stata devastante, pensare oggi di ringraziare quel disgraziato è la cosa più assurda che poteva ritrovarsi a fare eppure, non poteva che farlo. Arrivarono le sue ordinazioni così cominciò a gustarsi il suo spuntino nell’attesa di qualche messaggio da parte di qualcuno che non faceva altro che farsi aspettare.

Sakura: ufffSas’ke sei sempre così irraggiungibile, che per avere un attimo con te c’è bisogno di un appuntamento chiamando Charlie preso un mese prima … Maledizione, è assurdo …

Sakura non poteva non chiedersi se prendere un impegno con uno dei componenti della famiglia Uchiha una tra le più prestigiose del Giappone non fosse un qualcosa di troppo grande per lei, si fermò per un momento ora che ci rifletteva attentamente cosa poteva accadere se davvero avesse intrapreso una storia seria insieme a Sasuke Uchiha? Il suo nome già era tutto, sicuramente non sarebbe stato un rapporto semplice a volte si dice che quando c’è l’amore c’è tutto ma, non sanno cosa vuol dire essere insieme ad un tipo del genere …

Sakura: … Cosa mi passa per la testa sono un semplice avvocato, la mia vita potrebbe cambiare essere completamente manovrata dal nome degli Uchiha e perseguitata continuamente da fotografi spiate e ricevimenti che potrebbero portare via del tempo al mio lavoro, che non voglio assolutamente lasciare …

Solo in quel momento un pensiero le passò per la testa “Mio Dio Sas’ke stiamo davvero facendo la cosa giusta?”, insomma la loro storia è nata dal semplice incontro tra un avvocato ed un barista, scoprire di un ribaltone del genere non poteva che metterla sull’attenti solamente per essere venuta a presenziare alla sfilata a Parigi era stata presa di mira per quasi tutto il giorno “Sakura è davvero questo che vuoi?”.

Mentre era presa dai suoi pensieri aveva finito il suo piccolo angolo di paradiso e pagato ciò che doveva uscì dal bar, l’unica cosa che le restava di fare era un bel bagno caldo tanto ormai la giornata era passata …

Sakura: Pazienza! …

Fece spallucce ed andò a rintanarsi in camera godendosi il suo bagno caldo ed aspettando che finalmente il suo lui rientrasse da quel lavoro così petulante ma, almeno quel momento di relax non la fecero pensare a nulla.

 

******

 

Tutto era pronto e dietro le quinte tutto si muoveva sincronicamente e molto velocemente, Sasori e Tenten ancora una volta ricontrollarono le varie posizioni delle luci e che le loro macchine fotografiche fossero perfettamente in ordine per l’evento.

Tenten stava ancora sistemando la sua macchina fotografica ma, nella sua mente vorticavano ancora i ricordi di quella mattina e della sera precedente, insomma loro avevano un accordo ma … No! Lei doveva essere cocciuta e insistere e ora ecco che era successo un bel casino e non solo, tutti c’erano finiti di mezzo. Fece un respiro profondo e gli si avvicino…

TentenSasori, io ti… (cominciò titubante)

Sasori (non si voltò semplicemente si limitò a dirgli): Tenten ora non è il momento, abbiamo molto lavoro da fare … ancora! (disse sospirando)

Tenten: Sì lo so ma, sarò breve ti volevo dire che ieri sera non è successo nulla.

Sasori: (voltandosi verso di lei) Tranquilla non mi devi nessuna spiegazione. (disse cercando di apparire tranquillo)

Tenten: sì ma, io… ieri ti stavo cercando per una motivazione ben precisa, ti volevo ringraziare … è stato un bel gesto quello che hai fatto.

Sasori solo in quel momento si ricordò, cosa aveva organizzato per lei la sera precedente. Ancora ricordava la telefonata passata con   Nathan Anderson  come sempre aveva dovuto usare un paio di trucchetti non amava mostrarsi in pubblico quest’ultimo ma, sapeva benissimo che lo stava facendo solo ed esclusivamente per lei. Poi però visto come si era conclusa la feta di laurea di Tenten tutto andò a puttane ma, in quel momento non poteva che accettare la gratitudine di quest’ultima.

Sasori: Non devi ringraziarmi di nulla, devi essere fiera solamente di te stessa in quest’anno hai dato dimostrazione della tua passione per questo lavoro, hai accantonato tutto intraprendendo un cammino a te del tutto sconosciuto quello che io sono stato ho o fatto è stato solamente un mezzo. (Disse convinto delle sue parole)

Tenten lo sentiva sempre più distante ormai le loro strade stavano per separarsi è mai possibile che solamente per lei potesse essere così difficile questa situazione?!

Tenten: sì è vero io ci ho messo tutta me stessa ma, tu mi hai saputa guidare nel lavoro da me tanto amato e poi Sasori

Tenten voleva azzardare non poteva finire così insomma quel gioco lo aveva cominciato lei e voleva anche …

Sasori: Tenten tu sai benissimo che il nostro rapporto alla fine ci sta mettendo a dura prova credimi se ti dico che io non vorrei che finisse questo vale anche per i momenti che ho passato con te … sono stati davvero intensi ma io …

Tenten: MA TU COSA SASORI mi lasci sempre così in balia di discorsi non conclusi di momenti lasciati in sospeso, un minuto prima mi trovo in paradiso e subito dopo su una rapida discesa verso l’oblio PERCHE’ MI FAI QUESTO?

Sasori: COSA VUOI CHE TI DICA TENTEN? Che sono innamorato? Che sei l’unica per me? O peggio resta con me Tenten non andare via?

Tenten lo guardo con occhi lucidi a conferma che tutte le cose che aveva detto in quel momento le avrebbe davvero volute sentire .

Sasori: ecco basta così non c’è bisogno che mi rispondi il tuo sgurdo dice tutto… mi dispiace ma non sono quel tipo di uomo

Tenten: … sì è vero ma, allora mi continuo ad illudere, perché continuo a sperare

Sasori: ti sei innamorata del ragazzo sbagliato (disse distogliendo lo sguardo)

Tenten: …e tu?

Sasori :

Tenten ancora una volta vagò con i pensieri su quella risposta non data su quei silenzi che la lasciavano sempre spazio alla sua fantasia

Tenten: Sasori

Sasori: ora basta sono le 19:45 (disse girandosi nuovamente verso di lei) abbiamo un quarto dora per terminare tutto (continuò con un piccolo sorriso) sai che odio essere in ritardo

Tenten sorrise anche lei sapeva che quel discorso inconcluso come sempre anche se non le aveva portato risposte quel suo modo di parlare le fece comunque capire che lui si era nuovamente riavvicinato a lei.

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Capitolo 36
*** Un Gelato per i Tuoi Sentimenti ***


Capitolo 36

 

 

Un Gelato Per i Tuoi Sentimenti

 

 

La sfilata diede consensi mai visti nell’arco di tutte le settimane della moda parigina. Gli abiti ed indumenti intimi da donna di Obito e Shisui avevano fatto la storia, Tenten aveva perso il conto delle foto scattate per tutti i capi dei due stilisti, ma di sfuggita non poteva mancare una foto alla coppia del momento Dio se stavano bene insieme quei due sembravano fatti l’una per l’altro Sasuke e Sakura, chissà forse un giorno … sorrideva a quei pensieri poi le giornate erano continuate in un turbinio di flash per le sfilate e quelli ufficiali per l’azienda stessa, dopo aver parlato chiaramente con il suo prof. Tenten ammetteva a se stessa che era incredibile quanto fossero cresciuti i suoi sentimenti per lui che continuava a respingerla  contrastando se stesso, era così complicato lei cercava di essere unica e lui cercava se stesso dopo un matrimonio sbagliato il suo essere single per molto tempo l’aveva aiutato ad erigere un muro tra lui ed il genere femminile. Tenten non voleva montarsi la testa, ma da quando si erano conosciuti ad oggi lo vedeva con una luce diversa nei suoi occhi.

Ino: Ragazze avete visto gli articoli sono stratosferici e stracolmi di adorazioni verso Shisui e Obito, WAU … non credevo di venire così bene in foto! (disse compiaciuta)

Tenten: Photoshop fa miracoli! (Disse prendendola in giro)

Ino le lanciò un cuscino dietro la testa …

Ino: Comunque anche Saku-chan e Sasuke-kun hanno saputo catturare l’attenzione con il loro “amore unico

Sakura: (Saria in viso) Non c’è nulla di esplicito ancora ci stiamo solamente frequentando non capisco perché scrivono su di noi, cosa c’entra la vita privata di Sas’ke!

Ino e Tenten rimasero perplesse dal tono nervoso che l’amica stava utilizzando su un qualcosa che avrebbe dovuto renderla felice.

Tenten: (preoccupata le disse) Saku-chan! Hai litigato nuovamente con Sasuke?

Sakura sospirando rassegnata …

Sakura: No! Sono solamente innervosita da questa pressione …

Ino: Cara è l’effetto Uchiha

Sakura: QUALE EFFETTO, IO NON VOGLIO ENTRARCI QUALSIASI SIA!

Era arrabbiata, indispettita, non sapeva neanche lei come si sentiva ma non era così che voleva sentirsi, sentimenti contrastanti stavano incominciando a farsi spazio in lei aveva davvero fatto bene a scegliere questa strada?!

Ino: Sakura! … (Disse incredula) Ma …

Sakura: Scusatemi se ho urlato sono un po' tesa questi articoli le foto non ci sono abituata … (Finì con un lieve sorriso)

Tenten: Ok! Sai cosa facciamo siccome alla serata di chiusura di stasera abbiamo tempo, oggi faremo la nostra uscita parigina, direi che la meritiamo dopo tutto questo lavoro e pressione psicologica (Disse guardando Sakura)

Ino: Ok! Io ci sto

Sakura: Bhe … Mi aiuterebbe molto

Tenten: Allora amiche mie fatevi belle, oggi si in giro …

Ino: (sospirando) Speriamo bene, ogni volta che lo dici tu ci sono sempre casini …

Questa volta fu la castana a tirargli il cuscino dietro la testa poi ognuna nella propria camera fecero un bella doccia e si prepararono per la loro giornata …

 

******

 

I ragazzi erano al bar dell’albergo compiacendosi del lavoro svolto e delle recensioni su tutti i giornali internet compreso. Poi Obito disse…

Obito: (guardando Sasuke) Beh anche tu e Sakura state facendo scalpore, siete descritti come la coppia del momento appassionata e vincente, per molti …

Sasuke: Sì! Ma c’ è anche chi dice che Sakura si è fatta strada tramite me o che ha fatto bingo o ancora che mi stia utilizzando …

Obito: Ma i deficienti ci sono sempre, ad esempio questo dice che Shisui ha una visuale sui vestiti per donne singolare e proposta ad un pubblico limitato, in quanto donne con forme differenti anche con una taglia in più di seno non potrebbe mai indossare uno di quei vestiti così succinti e discriminatori …

Shisui con nonchalance continuava a bere il proprio thé, poi posando la tazza disse …

Shisui: L’ignoranza è di tutti, ma chi non capisce cosa è hot couture allora c’ è poco da dire semplicemente non dovrebbe lavorare per una rivista di alta moda. Poi mio cugino non dovrebbe neanche esserci su questi giornali …

Sasuke: Grazie eh …

Itachi: Beh … In parte il cretino ha ragione la tua vita privata è ancora troppo acerba e poi questi non sono giornaletti scandalistici quindi le tue apparizioni sono del tutto inappropriate …

Shisui: Anche se mi hai chiamato “cretino” non posso che concordare sulla inadeguatezza di questo articolo …

Sasori che fino a quel momento era rimasto in disparte osservando come quelle foto fossero state scattate in maniera perfetta non poteva che essere fiero della sua stagista … Un lieve sorriso sul suo volto catturò l’attenzione degli altri ..

Itachi: Ammiri il risultato lavorativo di entrambi …

Shisui: O quello della tua pupilla …

Sasori: (guardando serio Shisui) Non è la mia pupilla è la mia stagista in quanto unica …

Obito: (sorseggiando il proprio thé) Mhhh. Unica … che bella parola …

Tutti convennero alla allusione mandata da Obito mentre Sasori solamente dopo averlo detto si accorse di cosa aveva detto così per sfuggire a quell’imbarazzante processo di sguardi rivolse la sua attenzione a Sasuke

Sasori: (schiarendosi la voce) Beh … Questi articoli non sono tutti dei migliori, ma il punto è come si sente Sakura al riguardo?

Così l’attenzione si spostò nuovamente su Sasuke … che si mise le mani sul volto non sapendo minimante la sua Sakura come si stava sentendo …

Sasuke: Già! Ne parlerò con lei …

Improvvisamente nella sala si intravide una Tenten con una mise casual short di jeans con una canotta rossa ed un foulard indossato più come ornamento e un basco probabilmente per immedesimarsi al luogo dove erano …  delle converse rosse come la canotta , la voce di Shisui la ridestò dalla sua attesa.

Shisui: Novellina!

Si avvicinò al tavolo c’era anche Sasori in quei giorni quando lo vedeva non faceva che sorridere si sentiva un’ebete e lui le sorrideva di rimando …

Shisui: Cosa fai lì impalata?

Tenten: Aspetto!

I ragazzi la guardarono interdetti …

Shisui: Questo l’abbiamo notato

Tenten: Aspetto Sakura ed Ino

Shisui: Anche questo era ovvio

Tenten: Allora se le risposte le sapete perché mi hai chiamata …

I ragazzi non poterono che ridere Tenten era unica, far girare intorno ad un discorso che sapeva come doveva andare ma che lei (innocentemente) faceva sudare sette camicie per arrivare al punto della situazione … Tenten estenuata disse …

Tenten: Va bene! Va bene! … Stiamo facendo un uscita che ci eravamo promesse prima di andare via …

Itachi tossì leggermente a quella risposta …. Guardando il fratello e anche gli altri erano leggermente perplessi …

Sasori: Non vi sembra un po' avventato’

Tenten: …

Shisui: Beh ora siamo tutti sui giornali e basta poco per formare un fermento infinito intorno alle storie che potrebbero aprire paparazzi di passaggio o appostati …

Tenten non stupita dalle parole e i discorsi dei ragazzi pensò bene a cosa dire poi rivolgendo per la maggiore la sua attenzione a Sasuke disse …

Tenten: Shhh …. Sakura … (si schiarì la voce) Sakura ha letto i giornali e … la reazione non è stata delle migliori …

Sasuke: E uscire e magari far passare anche un informazione chiesta da un passante come uno scandalo l’aiuterebbe …

Tenten: (mettendosi le mani sul mento) Credo di no!

Sasuke: Allora?

Tenten: Ma se fare sesso con te al momento non è possibile perché è troppo tesa, dobbiamo inventarci qualcosa …

Tutti risero per un po' …

Tenten: Sasuke sul serio, non dimenticare che siamo nuove per quest’ambiente e ora più di tutte Sakura è nell’occhio del ciclone noi siamo ragazze di campagna, abbiamo bisogno dei nostri spazi non possiamo attenerci rigorosamente a queste cose, insomma voi ci siete cresciuti mentre lei ha bisogno di tempo deve prendere tutto questo e farlo diventare normalità, quindi meglio se si abitua ad essere fotografata no?!

Itachi: Hai ragione ma, fate in modo che la vostra normalità sia discreta e senza interferenze …

Tenten:Capo … tipo ?

Itachi: Niente informazioni a sconosciuti ad esempio, non mettetevi nei pasticci o in ridicolo o peggio in uno scandalo …

Tenten: Non si preoccupi capo …

Itachi: Il solo fatto che tu lo dica mi preoccupa …

Tenten fece una faccina triste e demoralizzata e tutti risero, poi la raggiunsero finalmente Ino e la rosa vestite sobrie e piene di fantasie a fiori e colori, “Parigi fa quest’effetto” pensò Shisui

Itachi: Tornate in tempo per stasera e mi raccomando…

Così le ragazze si allontanarono …

 

******

 

 

 

 

Erano questi momenti con le sue amiche quelli dove Sakura-chan si sentiva libera e spensierata non ricordava neanche più perché quel giorno si fosse agitata, insomma aveva due amiche UNICHE sempre presenti e pronte a sostenerla, un lavoro che adorava di cui stava per diventare amministratrice e socia ed un ragazzo che era … WAU … non aveva parole per descriverlo, certo c’era un abisso di differenza tra loro ma ora non voleva pensarci.

Dopo una bella scorpacciata di croissant e baghette per pranzo si erano fatte ormai le 19.00 ed ora di andare per prepararsi alla serata, ma Tenten aveva preteso di andare sul Ponte più famoso di tutta Parigi il ponte (Alessandro III) per la precisione  uno dei più famosi in quanto collega il Grand Palais con Les  Invalides, fatto da una sola arcata a tre parti con decorazioni in marmo e rame fatte dagli artisti dell’epoca … Sakura credeva nei pressi del 900 ovviamente attraversato dall’immancabile Senna aveva una visuale bellissima di sera ed era molto romantico. Questo a Tenten non poteva fregargliene di meno , perché il vero scopo di aver scelto proprio quel ponte non era certo per la sua bellezza notturna semplicemente perché dopo che lei ed Ino avevano colto le sue perplessità voleva dimostrarle che era stato il destino a mettere lei e Sasuke insieme. Sul Ponte Alessandro III le aveva spiegato l’amica si trovava il gelataio più famoso di tutta quella romantica città,  Sakura sapeva benissimo che non era farina del sacco di Tenten infatti lei stessa aveva ammesso che l’ ho aveva letto per caso su internet, comunque questo tizio dal nome di Andrè dicevano che i suoi gelati erano i più buoni del mondo ed in più chi lo assaggiava avrebbe trovato la sua anima gemella e sarebbe rimasta con lei per sempre i suoi gelati erano chiamati proprio come il suo chiosco e le sue predizioni DESTINO. Non ci credeva minimamente, ma Tenten le aveva rotto i coglioni quindi prima di chiudere la serata avevano deciso di passarci …

Sakura: Ah! Finalmente …

Tenten: Già! Non credevo fosse così distante, ma sono sicura che ne varrà la pena. Oh! Eccolo dai Sakura andiamo …

Così Tenten prese la rosa per la mano e si avvicinarono al chiosco.

Ino: Visto da fuori sembra di più un venditore di pane ambulante … (Disse mettendo la testa di sbieco)

Tenten: Beh … Semplice e discreto no?

Ino: Mah! Continuo a pensare che sia una cazzata … e che sia un panettiere …

Tenten e Sakura risero a quell’affermazione così diretta, poi anche Ino si mise a ridere. Non potevano essere più felici si sentivano così unite dove anche piccole sciocchezze come quella diventava un ricordo unico …

Tenten: Ok!Ok! Potrebbe anche essere ma provare per la dolce rosetta nostra non ci costa nulla

Ino rise ancora in quanto la sua amica aveva chiamato Sakura (rosetta) sia per i capelli ma, anche per abbinarla agli omonimi panini cosa invece che Sakura non colse e ne rimase semplicemente sorpresa …

Sakura: Rosetta ….?!

Allora in quel momento furono in due a ridere … finché la dolce Saku-chan non si rese conto anche lei del messaggio

Sakuura: Smettetela di prendervi gioco di me e prendiamo sto coso che sono stanca

Tenten: Va bene, ok chiedigli un gelato semplicemente …

Sakura guardando un ultima volta la scritta si avvicinò piano al gelataio e disse …

Sakura: excuse moi! André … * Scusami André*

Aspettò che il gelataio ebbe la sua attenzione così quando lui si voltò gentilmente verso di lei le disse …

Andrè: dis-moi! *Dimmi*

Sakura: puis-je avoir une glace? * potrei avere un gelato*

Andrè la guardò intensamente e le disse … con occhi sognanti

Andrè: Ohhh! l'amour est dans tes yeux. *Oh! L’amore è nei tuoi occhi*

Sakura rimase incantata dal suo parlare poi si riscosse e disse alle amiche …

Sakura: Oh ma andiamo ragazze è assurdo. Questa cosa la dirà a tutti quelli che prendono un suo gelato …

Ino: Va bene! E che fa alla fine mangerai un semplice gelato …

Andrè: La glace d'André ne se trompe jamais. Avez-vous peur de vos sentiments? *I gelati di André non sbagliano mai, hai forse paura dei tuoi sentimenti*

Sakura ancora una volta lo guardò incantata e rispose semplicemente di No! O forse Sì! …

Ino: Ok se vuoi lo mettiamo alla prova … con me

Tenten: Già! Almeno che una piccola parte del tuo cuoricino non è stata dedicata al dolce Shisui Uchiha

Ino: Ahahahah … Ma dai lo adoro ma chissà forse … un giorno per il momento non ho distrazioni anche se devo ammettere che sia davvero SEXY … (aggiunse pensosa) Come tutti in quell’azienda …

Tenten: Si lo credo anche io, comunque Sakura muoviti che ti costa …

Ino: Sì dai che rientriamo abbiamo un festa alla quale partecipare se tardiamo Itachi uccide Tenten

Tenten: Ehy! Perché devo pagare solamente io?

Ino: Perché Itachi sa che la ritardataria sei tu …

Risero per poi incitare nuovamente l’amica a prendere quel cavolo di gelato …

Sakura: Ok!ok! …

Andrè la guardò nuovamente …

Andrè: un amour fort même s'il est encore immature. mais la peur ne l'arrêtera pas car ce sera un lien durable et durable avec les difficultés … * Un amore forte, anche se ancora acerbo. Ma la paura non lo fermerà perché sarà un legame duraturo nonostante le difficoltà*

Ora anche Tenten ed Ino rimasero ad ascoltare in silenzio …

Andrè: Réglisse la couleur de ses cheveux et de ses yeux la couleur de la nuit lèvres rouges fraise et peau laiteuse contrastent avec tout le reste… * Liquirizia il colore dei suoi occhi e capelli il colore della notte, labbra rosse fragola e latte la pelle in contrasto con il resto*

Le ragazze erano rimaste a bocca aperta per lo stupore … anche se il francese non era il loro forte Ino aveva tradotto qualcosa e tutto combaciava

Sakura: Va bene una piccolissima descrizione del ragazzo con cui sto niente di che …

Andrè: le vrai amour est dans tes yeux pas dans la glace … *Il tuo amore è nei tuoi occhi non nel gelato*

Finì facendogli un piccolo sorriso. Sakura si allontanò era alquanto inquietante sapere che un estraneo avesse fatto alla perfezione la descrizione di Sasuke figuriamoci il resto …Poi Ino come promesso si fece fare un gelato per lei …

Andrè: Oh! ici je vois une toile vierge encore à colorier (le disse sorridendo) * Oh! Qui vedo una tela bianca ancora da colorare*

Ino si voltò verso le amiche e disse …

Ina: Ma come cavolo fa …

Sakura e Tenten sorridendo le risposero che assolutamente non lo sapevano facendo spallucce …

Andrè: lait. votre monde n'a pas encore été capturé. Crème. pour vous adoucir et une fraise. ton coeur est prêt à être aimé * Latte il tuo mondo ancora da catturare. Panna per addolcirti e una fragola per il tuo cuore ora aperto all’amore*

Le ragazze sbalordite da tanta sicurezza nelle sue parole, stavano ancora lì a chiedersi come facesse a descrivere cose che non poteva sapere, così ancora ridacchiando e chiacchierando si misero in marcia per andare via fin quando non sentirono la voce di Andrè

Andrè: pardon! …

Poi indicò Tenten e le fece segno di avvicinarsi …

Andrè: Vous êtes laissé seul, mais ce n'est pas le cas. voulez-vous une crème glacée?

Tenten lo guardava ma non conosceva il francese le uniche parole che aveva capito erano scusami e gelato “andiamo bene” pensò … Poi si girò verso le ragazze e a tradurla fu Sakura la più esperta?

Sakura: (sorridendo disse) Ha detto, sei rimasta sola ma non è così. Vuoi un gelato?

ahhh ecco” poi pensò che detta così sembrava inquietante come un pagliaccio che vuole darti un palloncino “cavolo proprio ora il film horror” a distanza si sentivano Ino e Sakura che commentavano i loro gelati buonissimi in ogni caso. Sakura rispose per lei

Sakura: Mon amie ne parle pas français, mais elle a dit oui * La mia amica non parla francese, ma ha detto sì*

Tenten: Io non ho detto sì

Ino guardandola incuriosita … e poi vedendo anche Sakura …

Ino: Cosa c’è hai paura anche tu dei tuoi sentimenti? (Rise poi)

Tenten: (stringendo i pugni disse) Ok!

Sakura: Bene!

Andrè: fruit de la passion. Insaisissable et séduisant mais toujours inaccessible comme le vent. Noisette ses yeux doux et déterminés

Tenten: Cosa … cosa ha detto? (disse continuando a guardare Andrè)

Sakura: Wau! Sicura di volerlo sapere?

Tenten: Tel’ ho chiesto (disse spazientita)

Sakura: Ti ha dato il frutto della passione per un sentimento insaziabile e seducente ma, ancora sfuggente come il vento e nocciola come i suoi occhi determinati e desiderosi

Tenten rimase sbigottita …

Tenten: (al quanto impressionata e imbarazzata disse) Andiamocene altrimenti impazziremo, ma poi dico io un chiosco su un ponte, dove uno ti guarda in quel modo e ti chiede se vuoi un gelato… Inquietante assolutamente inquietante, un film horror, io non ho idea …

Continuava a parlare e a pentirsi di essere voluta venire lasciando Sakura ed Ino indietro che passeggiando non facevano che ridere della reazione della loro amica …

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Capitolo 37
*** Una Parolina Di Troppo ***


Capitolo 37

 

 

 

Una parolina Di Troppo

 

 

 

Rientrarono giusto in tempo per prepararsi quando incontrarono nella hall proprio la stronza delle stronze …

Tenten: Merda … (disse sottovoce)

Sottolineando la stessa parola che pensarono anche Ino e Sakura

Aiko: Ah eccovi le pupille dell’intera azienda, l’intero staff non viene trattato con i guanti come voi tre … (disse con tono derisorio e ondeggiando i lunghi capelli)

Tenten già si stava scaldando … “calma Tenten calma”

Aiko: Ino ancora complimenti per la tua comparsata come volto dell’azienda, strano che poi non sia stata scelta io. Mi hanno detto che sei ritornata sui tuoi passi …

Ino: Pura fortuna essere scelta tra tante, così mi sono detta perché rinunciare solamente per un (errore) di distrazione …

Aiko: Ahahahahah … Sì davvero stupido anche perché gli abiti di Shisui saranno anche belli ma, facilmente ricopiabili e soprattutto tante lamentele per un vestito stracciato mi sembra esagerato

Ino strinse i pugni come si permetteva, quegli abiti erano divini .. Tenten non ce la fece più

Tenten: Infatti non ci hai messo nulla a levarti lo sfizio di romperlo vero …

In quel momento arrivò l’ascensore che fu chiamata subito dopo all’ultimo piano … Aiko smosse i suoi capelli e disse

Aiko: Ma cosa stai dicendo … non ricordo come ti chiami (disse con sufficienza)

Tenten: Non c’è bisogno che tu lo sappia potresti infettarmi con la tua STRONZAGGINE (disse incazzata ormai)

Aiko: Ahahahahah … (assottigliando gli occhi disse) Già io sarei la stronza, sarei quella che ha boicottato la tua amichetta …

Aiko spinse così forte Tenten che cadde all’indietro sbattendo contro il muro dell’ascensore e la spintonò ancora e ancora …

Aiko: Cosa credi che non si sappia in giro che tu mi hai incastrata facendo probabilmente un lavoro di merda con le mie foto, per far ritornare la tua amichetta …

Ino: Aiko smettila… (disse cercando di dividere le due)

Tenten rispose di tutta forza tirandole i capelli …

Tenten: E tu cosa credi che non sappiamo che hai stracciato TU il vestito sapendo che Ino si sarebbe sentita in colpa, la sua perfomance è stata fantastica e lo sai anche tu per questo ti sei imbestialita …

Aiko la spinse nuovamente tirandole anche lei i capelli …

Tenten: AHHHH!

Ma Tenten non si fece intimorire …

Tenten: BRUTTA STRONZA!

 

 

******

 

I ragazzi stavano aspettando l’ascensore per passare quell’ultima oretta giù al bar bevendo qualcosa, quando improvvisamente sentirono provenire strani rumori dall’interno dell’ascensore.

Shisui: (guardando gli altri pensieroso) Ehm! Tutto ok vero?

Itachi: Lo spero visto che dobbiamo prenderlo anche noi

Ancora forti rumori e poi …

…: COSA CREDI CHE SIA STUPIDA, SAPEVO DI ESSERE STATA BOICOTTATA DA UN APPRENDISTA DI PRIM’ORDINE. DILLO TI SEI PORTATA A LETTO SASORI PER FARE IL MANIFESTO O ITACHI STESSO …

Shisui: mhhhh

Obito: Abbiamo capito che non è un problema dell’ascensore …

Sasori: Già!

Anche Itachi e Sasuke convennero con gli amici e si unirono a loro nel limbo dell’esasperazione

Shisui: Tenten?! (Disse speranzoso per un no)

Sasuke/Itachi/Obito/Sasori: Sì!!!

Caddero le sue preghiere …

Tenten:BRUTTA STRONZA, CHE CAZZO NE PUOI SAPERE TU, MI GIUDICHI PROPRIO TU CHE TE LA SEI SPASSATA CON SASORI LA PRIMA SERA CHE ERAVAMO QUI …

Disse guardandola con ferocia …

Itachi: Speriamo che nessun altro abbia chiamato l’ascensore …

Convennero tutti con lui … quando più l’ascensore saliva più si distinguevano le voci

Sakura: TENTEN ORA BASTA!!!

Aiko: Ah! L’ALTRA AMMALIATRICE CHI CREDETE DI ESSERE IO LAVORO IN QUESTA AZIENDA DA PIU’ ANNI DI VOI

Shisui: E ci ha provato con tutti da più tempo …

Sasuke sorrise a quell’affermazione … Itachi alzò gli occhi al celo perché il cugino aveva ragione …

Itachi: Ok ti sembra il momento …

Ino: E facciamo chi si è portato chi, più volte a letto … (disse esasperata)

Aiko concentrandosi ancora su Tenten

Aiko: Ah e ieri notte come è stato con Shisui!

Era una provocatrice professionista ci sapeva fare davvero, tanto che …

Tenten: COME OSI! VIENI QUI CHE ORA TI FACCIO VEDERE COME SI FA A GODERE … (si lanciò letteralmente su di lei)

I ragazzi non poterono non ridere …

Shisui: Va bene questa è interessante c’è qualcun altro che sa far godere oltre te Sasori

Sasori rise alle parole dette da Tenten

Intanto in ascensore Tenten  prese i capelli di Aiko con entrambe le mani per poi aggrapparsi alla sua schiena e continuando a tirarli con tutta le forza che aveva “gliela faccio vedere io la sgualdrinella che è”. Ino e Sakura provarono in tutti i modi a separarle ma non ci fu verso tanto e quando l’ascensore si fermò all’ultimo piano, quello prenotato dai ragazzi, “fortunatamente” pensò Itachi le porte finalmente si aprirono Sakura ed Ino vennero completamente buttate fuori … Ino cadde tra le braccia dello stesso Shisui imbarazzatissima dopo aver capito che l’ascensore era stata chiamata da loro al completo “cavolo” pensò …

Shisui: (Aiutandola ad alzarsi) Bentornate! (disse sorridendole)

Ino si rialzò e fece segno con la testa come a dire grazie …

Sakura stava per finire in faccia al muro ma, Sasuke l’afferrò con fermezza …

Sakura: Ah!

Sasuke: Tutto ok? (la guardò preoccupato)

Sakura lo guardò poi guardò Aiko e Tenten

Sakura: Se per voi questo è bene direi di sì

Tenten ed Aiko in preda alla loro rabbia continuarono la loro lite. Aiko sotto il peso di Tenten cadde a terra e Tenten non fece altro che continuare a tirarle i capelli e spintonarla, cosa che fece anche Aiko una volta rigiratasi su se stessa…

Shisui ed Obito risero a più non posso … non volevano fermarle un combattimento tra donne quando gli ricapitava più ci mancava solamente il fango, fin quando Itachi non disse …

Itachi: Smettetela e dividiamole (disse estenuato)

Tenten venne presa da Shisui e Itachi e Aiko da Obito e Sasori che videro qualche capello nella mano di Tenten e lei ancora scalpitante, Aiko intanto si accorse di loro finalmente cominciò a calmarsi ma, continuava a fare forza e guardare Tenten con aria omicida intanto Tenten le urlava contro con le ciocche che le erano rimaste in mano ..

Tenten: COSA TI PETTINI ORA EH! COSA!

Sakura e Ino come gli altri stavano ridendo a crepapelle internamente, lo stesso Itachi quasi non riusciva più a trattenersi … Poi andarono tutti nella camera di Itachi

Ino: (vicino a Sakura) Prima o poi ci arrestano o denunciano

Sakura: (ridendo disse) Ma vuoi mettere la soddisfazione

Ino rise …

Itachi aprì la porta e fece entrare tutti, fecero sedere Aiko su di una poltroncina e Tenten a debita distanza … Itachi sospirò …

Itachi: (rivolto a Tenten) Bentornate!

Tenten: Grazie! (disse senza rimpianti)

Tutti volevano ridere ma la situazione non lo permetteva …

Itachi: Aiko cosa è successo?

Tenten: (indispettita disse) Perché lo chiedi prima a lei, solo perché una STRONZA veterana di MER…

Shisui le coprì la bocca con un mano per zittirla

Itachi: No! Perché tu al momento non sei in grado di intendere e volere.

Tenten: …

Girò la faccia offesa e scocciata

Itachi: Aiko!

Aiko: Io non ho fatto nulla ho solamente detto la verità, quando Obito mi ha contattata per dirmi che non sarei stata più io il volto della azienda mi sono insospettita e ho un po' rovistato nell’ufficio fotografico

Sasori: Sei entrata nel mio ufficio? Lo lascio sempre chiuso quando non lavoro quella è zona off limits (disse adirato)

Itachi incrociò le braccia … Aiko si era fatta scoprire da sola

Itachi: Hai rubato le chiavi di riserva dall’ufficio di Charlie?

Aiko non si fece intimidire …

Aiko: Era l’unico modo, non aveva senso quello che mi aveva detto Obito, un minuto prima ero il volto dell’azienda e l’altro no non è una spiegazione … (disse con le lacrime agli occhi), io ho lavorato tanto per questa azienda e vengo trattata come la cattiva ladra e messa da parte da quando la Yamanaka ha passato un semplice provino

Itachi: Non è una motivazione per fare ciò che ti pare. Qui quando vengono prese delle decisioni c’è sempre un motivo … e nessuno ti mette da parte tu come tutte le modelle che fanno parte dell’azienda siete alle nostre dipendenze, c’è una gerarchia in ogni azienda ma pare che nella nostra ci siano un po' troppi malintesi. Per quanto riguarda il provino passato da Ino Yamanaka è lo stesso che passati tu all’epoca e venisti scelta per le stesse motivazioni di tutte e lo stesso metodo

Aiko: Sarà come dice lei signor Uchiha ma io non posso che vedere una certa disparità tra lo staff e le nuove arrivate, per quanto riguarda l’abito è vero sono stata io ma, lei ha rinunciato da sola, lo stesso Shisui ha detto che poteva cambiare abito se voleva …

Itachi: Tralasciando il fatto di aver avuto un comportamento non idoneo per una dipendente della casa di moda Uchiha, che hai violato un luogo di lavoro e rubato una chiave per farlo …

Aiko: L’ho rimessa apposto poi …

Shisui: E ci sarebbe mancato

Itachi alzò ancora una volta gli occhi al celo sentendo il cugino ….

Itachi: Hai in più provocato anche un danno non di poco ai beni aziendali, l’abito di Shisui … Senza quantificarne il prezzo e il tempo di un lavoro inestimabile, hai sempre fatto un danno, per cosa?

Aiko: …

Itachi: Voglio solamente dirti che sapevamo già che quell’abito era stato manomesso e non da Ino … (la guardò con rimprovero) Abbiamo visto la prova del tuo manifesto ed era molto discutibile probabilmente la signorina Higurashi l’avrà fatto per un qualche vantaggio …

Aiko: SI’ QUELLO DI AVVANTAGGIARE E FAR RITORNARE L’AMICA!!!

Itachi: (guardando Tenten e sorridendogli ritornando poi serio verso Aiko) Potrebbe essere ma, io e mio fratello abbiamo visto gli scatti fotografici fatti da entrambe e abbiamo convenuto che seconda sessione fotografica o meno, Ino Yamanaka ha fatto una performance migliore della tua. Quindi boicottata o meno cosa che non (possiamo) provare, non è questo che ti ha squalificata ma semplicemente abbiamo scelto …

Aiko si alzò in piedi stringendo i pugni non le fregava nulla del boicottaggio o meno avrebbe odiato quelle tre sgualdrine per sempre … tutte in tiro ora ma erano solamente tre campagnole e basta …

Aiko: Lavoro qui ormai da anni e non mi tiro indietro se mi avete scartata mi avete spiegato il perché, ma resta il fatto che quella foto è stata un puro sfregio (si girò verso Tenten) HAI CAPITO STRONZETTA!

Tenten stava per rialzarsi ma Shisui ancora una volta la fermò, così Aiko uscì dalla stanza ed in quel momento Itachi cominciò a massaggiarsi le tempie non era ancora cominciata la serata e già aveva mal di testa come sempre d’altronde… Tenten si sentiva leggermente osservata così Shisui le disse voce bassa …

Shisui: Ora tocca a te!

Itachi: Lo vedi!

Tenten: Cosa?

I ragazzi erano quasi al limite Sasori la guardava con un senso di soddisfazione. Che tipa stava per essere ripresa ma riusciva sempre a cavarsela faceva sciogliere un aciberg come Itachi ah quella ragazzina … “Tenten” …

Itachi: Mi hai detto non si preoccupi capo!( disse scimmiottandola) E poi ti ritrovo in una baruffa in ascensore con Aiko. (continuò a voce bassa) Sei fortunata che non ti abbia denunciato … In più devo sentirmi rimproverato per trattarvi con più riguardo rispetto agli altri

Guardò tutte e tre le ragazze …

Tenten: Non me ne frega niente!

Lì non ne potevano più tutti risero senza alcun pudore …

Shisui: (poggiandosi alla sedia) Incredibile ci avrei scommesso … Ahhahaahahaah

Itachi: Ah! Non te ne frega niente e si fosse fatta male e ti avesse denunciato il tuo curriculum avrebbe subito gravi conseguenze …

Tenten: Ci pensava Deidara o SAku-chan, e poi a cosa serve avere amicizie con gli Uchiha

I ragazzi continuarono a ridere, lo stesso Itachi non poteva credere a quanto quella ragazza fosse spudorata

Tenten: E poi ha cominciato lei con le sue frecciatine assurde! Capo qui siamo in una giungla dobbiamo difenderci con le unghia e con i denti …

Itachi: Questo ho notato che ti riesce molto bene …

Tenten: Poi dovevo difendere l’onore mio e delle mie amiche in particolare di Saku-chan. Spocchiosa di merda, ma perché non la licenzia! (disse risoluta)

Erano tutti piegati in due, Tenten era serissima non capiva tanta ilarità la sua genuinità e ingenuità era piena di vigore a farsi valere … Itachi vedendo l’ora …

Itachi: Io davvero non so cosa altro dire va bene così fintanto rimane tra di noi ed è una cosa da nulla ma ora siamo esposti e Aiko è off limits, puoi odiarla quanto vuoi ma qualsiasi cosa tu faccia ricorda che si ripercuoterà su il tuo curriculum l’azienda e quindi anche Ino, io ti ho avvertita poi sei adulta e libera di fare ciò che vuoi ti dico solamente di contare fino a …. dieci …. Nel tuo caso venti prima di agire, anche se devo ammettere che se le cercata e l hai stracciata in tutti i sensi (le fece un lieve sorriso)

Tenten: Mi spiace (disse a testa bassa)

Tutti rimasero di stucco Tenten che si rendeva conto di un errore e lo ammetteva, vista la sua testardaggine nessuno se lo aspettava …

Tenten: (Rivolta ad Itachi) Mi spiace di aver messo lei e tutti in imbarazzo anche se quella rimane comunque una stronza di prima categoria un memorabile di quelle indimenticabili che poi non sarà neanche questo granchè al letto …

E così come sempre tutti risero …

Itacho: Ok grazie per aver reso il tuo parere nei confronti di Aiko ancora più chiaro

Tenten: (disse ancora) Grazie per le lusinghe comunque … Capo?!

Itachi ancora la guardava attendendo quello che doveva dirgli

Tenten: Non è che davvero con noi tre si ammorbidisce dica la verità ci adora vero?

Disse Tenten scherzosa. Itachi immediato aprì la porta e le spedì tutte tre fuori

Itachi: Adesso fuori! E andatevi a cambiare che siamo in ritardo via!

Risero tutti di gusto che serata e cominciata splendidamente pensava Itachi che si versò un drink in camera con i ragazzi che si unirono a lui

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Capitolo 38
*** L'intreccio del Filo Rosso ***


 

Capitolo 38

 

 

L’intreccio del Filo Rosso

 

 

Le ragazze erano in camera di Sakura insieme come sempre, dove Tenten era sotto la doccia .. ancora … come sempre. Ino e Saku-chan si stavano sistemando i capelli o meglio era Ino che sapeva come fare così Sakura si lasciò andare al suo tocco leggero ,erano lì a parlare della serata ma in particolare a continuare a ridere per quello che era successo… Erano con in dosso solamente gli indumenti intimi che presero il giorno delle compere pazze alla boutique Uchiha

Ino: ahahahaha… Ma perché quando le è saltata addosso continuando ad urlare come un ossesso …

Sakura: Ahahahahahaahah … E quando le ha tirato un ciocca di capelli gridandole COSA TI PETTINI ORA EH… ( Disse imitando la voce di Tenten)

Proprio in quel momento Tenten si aggiunse a loro aveva asciugato i capelli ed indossato l’abito la mattina aveva deciso di fare per la prima volta un semipermanente alle unghie e ora a vederlo era davvero molto bello perfetto il colore con il vestito che indossava

Tenten: Ha avuto quello che si meritava , quella STRONZA BUGIARDA

 

Ino/Sakura: Shhh

Sakura: Vuoi che ti sentano, se passasse di lì Aiko o peggio se passasse il capo (fecee una piccola smorfia) cioè Itachi

Ino: ahahahaahahahaahaaha … Ti stai facendo influenzare …

Ino si alzò orami lo smalto era completamente asciutto anche lei aveva optato per un colore uguale a quello del suo abito mentre, Sakura aveva scelto un bel grigio argenteo delicato che si abbinava perfettamente con l’intero sistema di punti luce che aveva il suo vestito, ancora una volta Ino ammirò i capolavori che Shisui aveva fatto recapitare alle tre ragazze … Beh era semplicemente … era stanca di dire sempre la stessa parola improvvisamente Tenten disse …

Tenten: E ora cosa devo fare???

Le ragazze si voltarono verso Tenten indossava un abito bianco gesso entrambe pensarono che era strano da parte dello stilista visto che era solito osare con le varie tinte a disposizione sulla propria tavolozza ed il bianco solitamente non lo prendeva neanche in considerazione non lo reputava neanche un non colore non gli piaceva proprio ma, anche se era un colore inusuale per lui con quello stile poteva solamente esaltare tutto del corpo di una donna in quel momento di Tenten quindi Ino e Sakura, rimasero ancora sorprese per la bravura del ragazzo e incantate per come era bella la loro amica, il vestito era un pezzo unico che aderiva completamente al suo corpo mettendo in risalto tutte le sue forme, nel gergo dell’alta moda il tessuto prendeva il nome di Crêpe de Chine Stretch la sua caratteristica è nella preziosa trama soyeline, crespo di seta, composta da un elastomero che rende il vestito appunto elastico e aderente nei punti giusti in questo caso da sopra l’addome accarezzava le curvatura del bacino arrivando a metà della coscia, poi cominciava ad aprirsi con un ampio spacco centrale a scendere sul retro in uno strascico … “magnifico” … pensò Ino …

Tenten: Ehy Ino …

Sakura: Ino dai neanche io ho capito come si fa …

Tenten: Si è imballata nuovamente ad ammirare le opere d’ arte INOOO!!!

Ino riscossa dai suoi pensieri disse …

Ino: Sì eccomi … allora …

La parte superiore non aveva un corpetto ma un sistema d’intreccio abbastanza complesso e ardito semplicemente detta bikini in quanto due coppette in taglio triangolare separate coprivano i seni e due lacci che le tenevano su incrociandosi dietro la schiena e la loro lunghezza era appositamente eccessiva per dare modo da fasciare più volte la parte superiore dall’addome ma, questo ovviamente mandava in tilt il cervello dell’ amica così Ino si fece spazio dicendo …

Ino: Certo che non lascia spazio all’immaginazione …

Sakura annuì convenendo e finendo di indossare il proprio abito …

Tenten: Sì come al solito la parola semplice per Shisui equivale a questo, (disse scocciata e non stupita) comunque com’è il fatto qua … (disse ten sempre più avvilita)

Ino rise …

Ino: Allora questi creano un semplice incrocio dietro la schiena poi il resto si avvolge prima stretto per sostenere il seno un tre giri basteranno e fai un primo nodo che verrà poi nascosto con il restante dei giri che saranno leggermente più morbidi proprio come una cintura a più strati…

Parlava di quell’abito come se fosse una bambina con il suo giocattolo preferito di cui sapeva tutto Improvvisamente Ino si sentì osservata …

Ino: Cosa c’è?!

Tenten: Nulla nulla è solamente che è bello vedere con quanta passione descrivi questi abiti …

Ino arrossì …

Ino: Beh … Ad ognuno la sua, tu hai la fotografia

Sakura: (sorridendo disse) E il fotografo!

Tenten arrossì ed Ino e Sakura risero …

Tenten: Ragazze … (disse alzando la voce e stringendo i pugni) …

Era intimidita e indispettita perché continuava a sperare in fondo ma, sapeva che non era così

Ino: Comunque stai benissimo anche tu Saku-chan

Tenten convenne mentre indossava le scarpe color oro in stile schiava …

Tenten: Questa volta con i giri ci ha dato dentro …

Ino finito di vestirsi si avvicinò alla piastra …

Ino: Tenten vieni qui dai che ti faccio l’acconciatura …

Tenten: Sì ma fa attenzione con quella piastra non vorrei che Shisui ci mandasse il resoconto dei danni fatti ai capolavori qui …

Ino: Non preoccuparti da siediti …

Così Ino le pettinò i capelli passando la piastra facendo in modo da creare un andatura smossa e morbida, poi prese tra le mani i lunghi capelli castani e li arrotolò su se stessi per avvolgerli in un morbido chighnon che chiuse con svariate pinzette nascoste al suo interno lasciando solamente le due ciocche avanti libere. Sakura stava indossando le proprie scarpe argentee che erano chiuse sulle dita con un strato doppio e luccicante continuava poi sul piede fino alla caviglia dove si chiudevano con un cinturino. Il vestito di Sakura era composto da due tessuti uno era Mikado un tessuto prezioso realizzato secondo un’antica tecnica giapponese di lavorazione della seta, che rende il tessuto leggermente granuloso in superficie ma al tempo stesso brillante e straordinariamente luminoso mentre l’altro lato era in organza. Il corpetto aveva una forma a cuore dove l’organza copriva e fasciava il corpo per la prima metà, il tessuto era stato coperto completamente da punti luce di media e piccola grandezza fino a metà coscia per poi lasciare qualche traccia dispersa della propria presenza e risaltando così la trasparenza dell’organza. La metà fasciata dalla trama del Mikado le copriva l'altro seno e si chiudeva sull’organza a fine corpetto lasciando che uno spacco laterale facesse spazio al tessuto sottostante i capelli ricadevano liberi a boccolo.

Ino: Siamo come al solito in netto ritardo …

Tenten: Va beh tanto ormai ‘è poco da fare …

Disse Tenten mettendosi i suoi orecchini pendenti in swarosky e il lucido color ciliegia sulle labbra …

Ino: Ma dai il volto della casa di moda che fa tardi …

Tenten. Sempre elegantemente …

Sakura: Sasuke sarà esasperato

Ino intanto finì di indossare le sue scarpe erano un decolleté argentato sotto un’ abito composto da due tessuti la seta di Mikado che copriva e componeva il corpetto e lo chiffon parigino il colore era il rosa chick con stampe digitali di forme irregolari color argento mono spalla, lo chiffon chiudeva sulla spalla proseguendo morbido per tutta la lunghezza del braccio e leggero seguiva la scollatura del corpetto arrivando alla spalla scoperta ricadendo su quest’ultima. L’abito proseguiva morbido e svasato dove la parte posteriore e anteriore si sovrapponevano tra di loro lasciando un ampio spacco laterale fino a metà coscia, infine in vita si presentava una cintura con applicazioni di varie grandezze in diamanti. I capelli Ino li aveva raccolti in uno chignon alto e stretto mettendo in risalto un nastrino dello stesso colore del vestito.

Ino: Beh .. Andiamo ora solo una cosa?

Tenten/Sakura: Cosa???

Ino: Questi vestiti sono divini (disse sorridendo)

Sakura e Tenten alzarono gli occhi al celo, la loro amica era … lasciamo perdere amava troppo quel mondo fatto di sbrilluccichii e vestiti che costavano quanto un intero grattacelo con l’intero quartiere e vicinato in una zona lussuosa … Non sapeva il perché ma a Tenten le venne in mente la casa dei due stilisti “chissà quanto costava” poi scosse la testa e si avviarono

 

******

 

Arrivò a prenderle una limousine

Ino: OH … MIO … DIO … Una limousine, (stupefatta continuò indicando l’auto) UNA LIMOUSINE

Sakura: …

Non aveva parole, come poteva mai presentarsi come fidanzata di Sasuke, un super milionario. Tenten non si stupì della reazione delle amiche ma per quanto fosse stupefacente lei aveva altro per la testa … Ancora una volta sorrise … Sì aveva altro da pesare … Entrarono accompagnate dall’autista che le reggeva la portiera e le aiutava ad entrare, l’interno era enorme bianca completamente bianco dentro e al centro una bottiglia di champagne …

Tenten: Ragazze volevo dirvi da tanto che, ne abbiamo passate di tutti i colori …

Ino e Sakura convennero così Tenten continuò …

Tenten: Momenti difficili, forti, belli e brutti ma, come sempre ci siamo sapute sostenere (così  alzò il bicchiere) Alla nostra ragazze …

Ino poi disse …

Ino: Una volta passai per un negozio di scarpe e vestiti usati c’erano le imitazioni di tutte le marche fin quando mi innamorai di un paio di scarpe (rise) Vecchie usate e rotte le comprai e mi promisi che un giorno avrei indossato di meglio. Quello che voglio dire è che noi non ostante i cambiamenti dentro siamo sempre le stesse. Ma anche i soldi fanno la differenza …

Tenten/Sakura: INO!

Tenten: Devi sempre rovinare il momento …

Ino ancora rideva così disse …

Ino: Ok!Ok! … Ai cambiamenti quelli che ti mostrano quella strada in più, ai sogni raggiunti o da raggiungere. Alla vita quella che ti fa crescere e maturare senza perdere te stessa (finì alzando il calice)

Poi Ino e Tenten si voltarono e guardarono Sakura attendo il suo discorso, Sakura un po' pensierosa disse …

Sakura: Non so cosa mi riservi il futuro se sono pronta al cambiamento se davvero è giusto scegliere questa strada (così con le lacrime agli occhi) …

Tenten: Sakura … (Disse con tono triste)

Anche Ino un po' si rabbuiò poi le disse

Ino: Non importa il poi, importa adesso … e sono sicura che non vuoi farti distruggere questi attimi …

Tenten la guardò anche lei convinta delle parole di Ino …

Sakura: (Asciugandosi le lacrime) Avete ragione … Allora a quest’attimo, ai sussurri di frasi non dette alla paura superata o quella da superare … All’amore quello che ti riempie la vita e che nonostante ti faccia sentire smarrita non puoi distaccartene perché unico (finì alzando il suo bicchiere)

Così tutte e tre brindarono prima di arrivare alla festa alla vita, ai sogni, all’amore. Ino, Sakura e Tenten inseparabili e forti insieme …

Ino: Tre principesse …

Fece l’occhiolino a Sakura e Tenten così la portiera della famigerata limousine si aprì lasciando che due mani facessero il loro ingresso per aiutare Ino a scendere erano Obito e Shisui ed eccoli i flash che cominciarono a far lampeggiare tutto il viale che le avrebbe accompagnate fino all’interno. Poi quella di Sasuke che aiutò una bellissima Sakura ancora insicura ad andare incontro a quello che per lei al momento era solamente un sogno fatto di amore e paure ma, la strada da prendere l’avrebbe decisa poi stasera voleva solamente sentire la mano del suo amato che l’attirava verso lei. Tenten stava per scendere ma, la portiera venne chiusa e lei ricordò che il tappeto rosso era riservato alle star del momento e lei era il dietro le quinte, così l’auto parcheggiò all’entrata adiacente e l’autista aiutò anche lei a scendere ma quando uscì vide che la mano che l’aveva aiutata era quella di Sasori … “WAU” … Abbassò lo sguardò rossa in viso più che mai, poi Sasori prontamente glielo fece rialzare e guardandola negli occhi le disse …

Sasori: Mi sembra di avertelo già detto … (disse pensoso) Mai abbassare lo sguardo (finì sorridendole)

Tenten lo guardò estasiata di rimando … e sorridendo anche lei disse

Tenten: Sì! Mi sembra di ricordare qualcosa del genere … Ma non era insicurezza ero stupita …

Sasori: Di cosa … Credi che perché sono il tuo professore non sappia essere un gentiluomo (disse porgendole il braccio)

Tenten lo accolse, mio dio era sicura (non era semplice attrazione) si avviarono insieme all’entrata. Nonostante fosse enorme era sicura che casa Uchiha fosse molto più grande aveva sicuramente qualche altro angolo nascosto “Forse sarà per il giardino o la disposizione delle camere, ma chissene” era enorme enormemente enorme così visto da sopra le scale questo pensò Tenten fino a quando entrambi non cominciarono a scendere l’ampia scalinata che portava verso la grande sala … Sasori le si avvicinò all’orecchio e disse …

Sasori: Anche se so già che non lo immaginavi che saresti riuscita ad arrivare a questo, sappi ce io sono stato sempre sicuro del contrario e puoi osare e pretendere ancora di più mia dolce stagista (finì guardandola negli occhi)

Tenten era più che grata e felice della approvazione del suo amato (in tutti i sensi ora) fotografo la sua stima valeva molto per lei e la fiducia che tutta quell’azienda le aveva dato così disse

Tenten: Grazie per esserci stato, grazie per i complimenti, grazie per aver creduto e credere ancora in me …

Si guardarono per un po' negli occhi i giochi erano quasi del tutto chiusi e le carte erano sul tavolo oramai da entrambe le parti.

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Capitolo 39
*** L'intreccio del Filo Rosso seconda parte ***


 

 

Capitolo 39

 

 

L’intreccio del Filo Rosso

Seconda parte

 

 

Sasori non staccò il contatto visivo e lei non era da meno poi lui stesso disse …

Sasori: Stasera come le altre sei bellissima e … Tenten

Tenten era ormai paralizzata sembrava strano ma stasera le sembrava come le altre di essere era in una favola… poi improvvisamente fu Shisui ad interromperli … Tenten avrebbe tanto voluto sentire cosa stava per dirle Sasori ma, sapeva anche che in quel momento non poteva essere di grande aiuto, così entrambi convennero che ancora una vola potevano rimandare il discorso.

Shisui: Ahhh! C’è poco da fare questi abiti sono splendidi. Mia cara raggio di sole

Lo disse facendo l’occhiolino a Sasori, che lo evitò scocciato. Entrati nel salone si unirono agli altri e un Obito sempre più compiaciuto, rimase di stucco vedendola

Obito: WAU! (disse applaudendo) Peccato che non sei potuta entrare dalla porta principale

Tenten: Nooo! Cosa mi dici, non posso rubare la scena ai protagonisti (disse sicura di sé e facendo una piccola piroetta su se stessa)

Shisui: AHAHAHAh! Quanta sfrontatezza …

Shisui passò una bicchiere di champagne sia lei e sia a Sasori, al loro parlare si aggiunsero anche Ino ed Itachi

Itachi: La sua sfrontatezza ormai è cosa risaputa (disse facendo un primo sorso dal proprio bicchiere) e sfacciataggine e testardaggine e …

Tenten: (Finendo di bere disse) Va beh … Sempre e solo critiche …

Itachi: (pensoso disse) Mettendo da parte il fatto che la testardaggine è vista anche come un cosa positiva stavo per dire professionalità e bravura …

Shisui: Vedi, non fai mai finire di parlare

Sasori/Obito: Già!

Tenten arrossì, nuovamente stava per riabbassare la testa poi sentì …

Sasori: Non farlo …

Così rossa in viso cercò di sviare l’attenzione di tutti e volse la sua attenzione a Sakura e Sasuke che stavano posando per qualche foto e lasciando brevissime interviste, “Maledizione Sakura, hai l’amore tra le mani e non vuoi afferrarlo, per paura! Beh sarete anche due mondi opposti ma non può non esserci un rimedio” questo stava pensando dimenticandosi completamente che ora l’attenzione era ancora su di lei …

Shisui: Novellina! A cosa pensi?

Tenten: (ridestatasi disse) No è che Sakura stasera è raggiante …

Lo disse con semplicità ma, la sua faccia faceva trasparire i suoi veri pensieri e le sue perplessità per quello che Sakura aveva detto, quando erano in macchina … Ino comprese il perché di quella espressione e per un attimo anche lei lasciò che quel sentimento di insicurezza si intravedesse …

Obito: Ehm … Ci siamo persi qualcosa? …

Shisui: Giusto, che vi succede?

Tenten: Niente niente (si riprese scuotendo le mani) E’ solamente che a volte le cose così belle sono talmente effimere che hai continuamente paura di perderle (disse continuando a guardare Sakura e Sasuke)

Itachi capì la perplessità delle amiche …

Itachi. Stanno davvero bene insieme vero? ..

Tenten/Ino: Già!

Itachi: Non possiamo prevedere il futuro ma, lasciarsi perdere il presente, per un qualcosa che non conosciamo è da stupidi non credete …

Tenten rimase sorpresa dalle parole del suo “capo”, insomma era vero il loro punto debole era il pensare continuamente al “e poi…”, anche lei ora più che mai era accanto a quella persona che in quell’arco di tempo le aveva mandato il cervello in tilt e solamente quella sera le aveva detto quello che più lei desiderava eppure, aveva provato paura ed insicurezza. Chi può prevedere il futuro, guardò Sasori, in quel momento preso a parlare con Shisui ed Obito …

Itachi: Sasuke è cambiato dopo l’incontro con la dolce Sakura ma, (continuò prendendo altri due bicchieri di Chempagne, porgendone uno a Tenten) vedi appartenere ad una famiglia prestigiosa può farti sentire in paradiso e altrettanto farti vivere un’ inferno, mio fratello lo sa e come lei teme che potrebbe finire tutto per via delle loro differenze … sociali …

Tenten: Cosa si può fare in questi casi?

Tenten lo disse così ingenuamente, come una bambina che chiede ai propri genitori cosa sia un bacio e Itachi non potè che sorridere questa cosa

Itchi: (sospirando e scuotendo la testa disse) Nulla! Purtroppo …

Rivolse poi la sua attenzione alla dolce coppia acerba, ancora e continuò …

Itachi: L’amore non cambia e non si spezza quando è puro ma, le decisioni che prendiamo a volte prendono sentieri tortuosi e diversi, che potrebbero essere difficili da accettare per che ci sta accanto. Sasuke è nuovo per questa cosa …

Tenten: ma lui è cresciuto nella ricchezza e prestigio …

Itachi: (ridendo ancora) E’ vero ma, Sakura è la prima donna che porta in casa e se fin ora è vissuto nell’agio l’ha fatto da solo, non sa come farlo con una donna al suo fianco. Dicono tutti che vorrebbero essere noi ma senza sapere che anche per chi è nato con dei privilegi ha responsabilità, limiti e paure infinite. Le decisioni sono ardue e l’amore è una prova costante … da entrambe le parti

Tenten osservava Itachi e vide che il suo sguardo alle ultime parole, stava guardando al contenuto del  bicchiere di champagne che aveva in mano perso nei propri pensieri, anche lui aveva qualcuno di importate … forse …

Itachi: (ridestatosi disse) bhe in questi casi non possiamo che vedere la vita dove ci porta

Tenten ed Ino che aveva ascoltato il loro discorso ammaliata dal parlare di Itachi Uchiha, solitamente così taciturno e serioso che quell’attimo l’aveva voluto godere fino in fondo, poi Tenten alzò il bicchiere prima che Itachi ed Ino facessero l’ultimo sorso

Tenten: Alla vita …

Itachi ed Ino la imitarono …

Ino/Itachi: Alla vita

Shisui: Che fate brindate senza di noi …

Tenten: Un’attimo tra le varie osservazioni …

Shisui: Sì! Ho notato avete finito di sparlare dell’amabile coppietta

In quel momento Sasuke stanco di interviste e foto invitò Sakura a ballare, lei prese la sua mano e la danza cominciò … Ino aveva ancora l’immancabile François alle calcagna che si stava avvicinando per invitarla, così Obito lo prese con e gli disse di prendere qualcosa insieme intanto Itachi fu chiamato da Suigetsu per parlare della prossima apertura dell’azienda

Itachi: Scusate il lavoro chiama … ancora purtroppo … (Disse allontanandosi)

Così rimasti in tre Shisui prese il volto della casa di moda le fece fare un piroetta e la portò alla pista da ballo, rubandola ad Obito e la sua scusante per allontanarla da Fraçois, così al cugino gli tocco bere da solo in quanto  Sasori e Tenten ancora una volta scomparvero.

Tenten aveva preso d’istinto la mano di Sasori senza pensarci, si stavano allontanando dalla festa, cercando un luogo appartato e magari intimo in quell’enorme hotel adibito per la festa

 

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Erano in camera Tenten e Sasori che in quel momento era ancora spaesato, quell’improvviso cambio di rotta passando da una festa  in una camera da letto l’aveva reso un po' vulnerabile, per la prima volta nella sua vita Sasori si trovava in una camera da letto, con una ragazza ma, non sapeva cosa fare e anche leggermente imbarazzato, strane e nuove sensazioni si stavano facendo strada in lui

Poi guardandosi intorno cominciò a parlare, Tenten gli dava ancora le spalle

Sasori: Allora …

Fece per rompere il silenzio ma poi Tenten disse …

Tenten: Io non devo spiegarti perché siamo qui …

Non ce la faceva proprio a voltarsi ancora no. Se il futuro non era prevedibile lei non voleva perdere il presente, anche solo per un attimo, anche un solo giorno, una notte ma soprattutto non voleva che i suoi sentimenti fossero repressi per poi pentirsene per tutta la vita, sentiva il fuoco dentro di lei che la stava soffocando,  non aveva mai provato nulla del genere e già questo era un’ enorme passo per farle capire quanto desiderasse quell’uomo, poi improvvisamente, sentì le mani di lui che si poggiarono sulle sue spalle scoperte e dolci baci lasciati su di essa la cominciarono a farla sciogliere, le cinse la vita con le braccia continuando la sua tortura fece scivolare le mani leggere all’interno dell’’abito seguendo l’andatura delle bretelline al filo che le reggevano il seno, tutti i punti che stava toccando, Sasori li sentiva sotto le proprie mani come bollenti e pieni di desiderio, i capezzoli di Tenten erano estremamente sensibili e già accentuati, possibile che stesse già così avanti, non voleva darle tregua e non voleva averla come le altre così si fermò,sentendo il primo di quei tanti gemiti che avrebbe voluto sentire da quell’amabile bocca.

Tenten: Sasori … (disse con occhi lucidi)

Sasori: Sei riuscita a prendermi anima e corpo, non volevo ammetterlo a me stesso solamente per non dirtelo, non sono molto esperto in queste cose, l’ultima donna che è entrata nella mia vita mi ha divorato l’anima ma, non voglio che tu pensi che sto proteggendo me stesso, io sto solamente proteggendo te da me stesso. Ancora non so come definire le sensazioni che mi fai provare…

Fece girare Tenten verso di lui aveva lo sguardo lucido, rossa in viso e piena di desiderio poi …

Tenten: (guardandolo negli occhi) Dimmelo, smettila di proteggermi, perché forse tu puoi proteggermi da te stesso ma, non da me stessa … io mi sono innamorata di te …

Stringeva i pugni in quel momento, impaurita da quella parola che molto probabilmente non avrebbe potuto più dire, stava per voltare il viso dal lato opposto interrompendo il loro contatto visivo

Sasori le prese il viso tra le mani e la baciò, un bacio forte e prepotente, spinse le sue labbra su quelle di Tenten e quando stava per allontanarsi, lei prese lo attiro nuovamente per continuare quello che era stato iniziato, dopo quell’attimo intenso e carico di tutta l’adrenalina che entrambi avevano dentro, Sasori la guardò ancora …

Sasori: Mi sono innamorato di una ragazzina, ingenua e sfacciata che non mi ha dato tregua in nessun modo, sei riuscita ad intrappolarmi Tenten, sei riuscita a rubarmi anima e corpo e ora non posso tirarmi indietro …

Le accarezzò il viso, poi la sua mano scese seguendo nuovamente la forma dell’abito sulla parte superiore …

Tenten: Non durerà … (disse con rammarico ma senza ombra di paura o rimpianti)

Sasori sorrise …

Sasori: Sei cresciuta da allora

Tenten: Tra forti sofferenze aggiungerei (disse incrociando le braccia)

Sasori: (con aria dispiaciuta disse) Mi dispiace non volevo farti del male, forse ero solo concentrato su quello che per me era meglio per te

Tenten gli si avvicinò …

Tenten: Già! … Lieta che te ne sia resa conto ma, devo ammettere che avevi ragione il mio amore è cresciuto talmente tanto da mandare davvero tutto a puttane pur di stare con te e intrappolarti per sempre insieme a me …

Continuò ad avvicinarsi … allungando la mano cominciò a togliere la giacca dalle spalle di Sasori, osservando nel dettaglio i suoi muscoli come erano contratti, intravedendosi attraverso la camicia bianca …

Tenten: Quando ho poi capito le tue vere intenzioni, inizialmente ho creduto che fosse giusto così, che non dovevamo farci coinvolgere che se mi fossi innamorata avrei perso anni di lavoro ma, solamente adesso che finalmente le carte sono in tavola voglio che tu sappia che mi pentirei anche se adesso ti lasciassi andare, su tu aprissi quella porta e mi dicessi (è meglio che non ci lasciamo coinvolgere) e chiuderla così. No! Per me non è meglio, per le stesse motivazioni per cui mi hai protetta, io non voglio rimpianti anche se devo amarti per poco, anche solamente per una notte, io voglio farlo …

Sasori: Mi lusinghi, per tutte le tue attenzioni ma, sai …

Anche le sue mani cominciarono a muoversi sul corpo di Tenten arrivando fino a quei lacci che le reggevano tutta la parte superiore del vestito, slacciò quel nodo e il vestito scese giù e lentamente, lasciando il tempo a Sasori di ammirarla e dare spazio alla sua immaginazione

Sasori: Come è possibile che tu sia così bella … (guardò Tenten, ancora ammaliato, era rossa in viso e questo lo eccito ancora di più in quel momento) io non merito quest’amore così grande ma, anche io sento di non volerti lasciare spazio per uscire da questa stanza, sta attenta Tenten sei sicura di volermi? Anche se sarà per poco?

Tenten: Non lasciarmi scampo (disse guardandolo intensamente)

Sasori le accarezzò il viso facendo un po' di forza dietro la nuca per avvicinarla, guardò le labbra di Tenten erano vogliose e in attesa, così la baciò, un bacio dolce e leggero ma approfondendo subito il contatto. Tenten lo lasciò fare, ora voleva che le facesse tutto quello che lui voleva, desiderava sentirlo.

Sasori passò le sue dita leggere fino ad arrivare alla sottile cerniera che chiudeva il vestito di Tenten facendolo cadere sul pavimento …

Sasori: Ancora … mi stupisci

La indisciplinata, sua, allieva ancora una volta non portava l’intimo sotto il vestito …

Tenten era rossa in viso ma, non si lasciò intimorire …

Tenten: Beh, sono del tutto inutili le mutandine sotto questi vestiti, per i modelli di Obito

Sasori sorrise perché effettivamente era vero poi disse …

Sasori: Hai ragione ma, anche la situazione non ne richiede la presenza … mi rendi le cose sempre troppo semplici … (disse sorridendo)

Tenten arrossì ancora, poi Sasori riprese il comando prendendola in braccio la distese su quel letto ancora immacolato, poi comincio ad accarezzare ogni centimetro della sua pelle non lasciando nulla trascurato, le sue dita si infilarono lentamente tra le sue gambe era completamente umida, era avanti a lui di tanto, la guardò stupito

Sasori: E’ questo l’effetto che ho su di te?

Tenten era enormemente in imbarazzo, insomma in quel momento era come se fosse la sua prima volta, perché con Naji non le succedeva così? Non sapeva se questa fosse una cosa positiva o meno, sapeva solamente che dentro si sentiva morire, ed era in balia di tremori e spasmi e sentiva quella umidità tra le gambe, però non sapeva come rispondere a Sasori

Tenten: Io non so cosa mi stia succedendo ma, sappi che sì queste sensazioni le provo quando sono con te non, non le ho mai provate prima

Sasori la guardò, quel viso rosso, quella bocca così vogliosa e quegli occhi lucidi, era talmente indifesa che non faceva altro che torturarlo senza che sene rendesse conto, Sasori sorrise sapeva di avere una certa influenza sulle donne e aveva capito perchè Tenten era così avanti rispetto a lui …

Sasori: (sorridendole) Sei molto avanti rispetto a me e per come ti desidero io non mi basteranno questi tempi così veloci vieni ..

Le porse la mano … Tenten stupita, non sapeva perché Sasori avesse smesso, le piaceva quello che stava facendo, quindi perché interromperla

Tenten: Dove … dove andiamo?

Sasori: Che domande, a fare un bagno, per rilassarci un po' …

Tenten: Un bagno?, ma io sono pulita

Sasori, non potè non ridere a quell’affermazione

Sasori: Mica dobbiamo lavarci …

Così la prese tra le braccia e la portò in bagno, l’adagiò nell’acqua lasciando che si rilassasse e lui cominciò a slacciarsi i pantaloni spogliandosi completamente, Tenten stava per sciogliersi … Insomma era palesemente e completamente nudo avanti a lei e… anche … arrossì vedendo quello che le si parava d’avanti così disse …

Tenten: (con lo sguardo spaesato) E ora cosa si fa?

Sasori: Non avere fretta avvicinati …

Tenten: (avvicinandosi lentamente) Non so se un bagno tiepido funzioni sui miei ormoni

Sasori: I miei sono in subbuglio quanto i tuoi ma, non affrettiamo le cose, o l’incantesimo potrebbe svanire (disse sorridendole)

Lasciò che si sistemasse tra le sue gambe e cominciò a strofinare delicatamente la spugna sulle sue spalle giocarono con la schiuma che non faceva che crescere, almeno fin quando Sasori non si decise a chiudere l’acqua …

Sasori stese la propria testa sull’asciugamano posta dietro la nuca e Tenten si poggiò con le braccia sul bordo della vasca …

Tenten: Sasori

Sasori: Dimmi

Aveva gli occhi chiusi, per rilassarsi, se li avesse aperti avrebbe perso il controllo del proprio corpo e poi voleva far rilassare anche Tenten

Tenten: Posso farti una domanda personale?

Sasori: Certamente … (poi pensoso disse) quanto personale?

Tenten: Credo intima quindi molto

Sasori impaurito gli rispose comunque di sì, ormai era curioso

Tenten: L’amavi davvero?

Sasori sapeva di chi parlava ma lo stesso rispose …

Sasori: Hai proprio deciso di attentare al mio buonumore (sorrise sbilenco)

Tenten: Mi dispiace se non vuoi fa nulla

Sasori si decise ad aprire i suoi occhi e le disse

Sasori: Sì!

Tenten: (leggermente rabbuiata) Capisco …

Sasori guardando il cambiamento di espressione di Tenten disse …

Sasori: Come ti viene in mente di farmi queste domande in un momento come questo, guarda ora ti sei lasciata prendere dalla mia risposta, volevi che rispondessi di no? (disse serio ma con un tono scherzoso)

Tenten: AH! No no forse è vero sono stata inopportuna, non avrei dovuto chiedertelo

Sasori: Beh, sappi che ora mi sono reso conto che anche se non sono pentito della mia decisione mi sono riuscito a chiudere quella porta alle spalle finalmente

Tenten: Cosa intendi dire?

Sasori: (avvicinando a lei disse) Quando ero in ospedale venne a trovarmi volendo finalmente firmare le carte del divorzio

Tenten ascoltò con attenzione, non sapeva che fosse riuscito a divorziare, Sasori aveva un sorriso triste sul viso

Sasori: E’ stata una storia d’amore unica per me, le voci che girano sul mio conto quelle del libertino non sono dovute al divorzio ma ha fondamenta profonde

Tenten: Perché (chiese incuriosita)

Sasori: Perché cosa?

Tenten: Perché hai scelto la vita de libertino dongiovanni

Sasori: (sorridendo disse) Quando si è giovani non si pensa di ferire qualcuno con i propri comportamenti in particolare se quel qualcuno conosce la tua reputazione

Tenten: …

Sasori: Ad ogni modo è vero non è un modo giusto di comportarsi ma per quanto possa sembrarti sbagliata ed ingiusta è stata la mia scelta e poi è arrivata lei … Karen

Tenten: Karen?!

Sasori: Sì! E’ nata in Giappone ma dai dieci anni in su è vissuta in America per poi ritornare qui, dove ci siamo incontrati e la storia va da sé, in ogni caso non voglio assillarti

Attirandola a sé, la baciò dolcemente, lasciando che le loro labbra si lasciassero scie di morsi e sensazioni

Sasori: Quella volta tirai un sospiro di sollievo e vidi i miei ricordi con lei allontanarsi da me senza che io soffrissi, perché …

Tenten gli diede o meglio pretese un nuovo bacio …

Sasori: (Guardandola negli occhi disse) Perché avevo te che affollavi i miei pensieri e mi sono reso conto che avrei tanto voluto che tu fossi stata quell’ unica donna che Karen è stata per me, ma non fa nulla perché il presente è adesso

Tenten prese il suo viso tra le mani ancora una volta e piano ricominciò a baciarlo, cominciando dal labbro inferiore risalendo a quello superiore, questo dolce strusciare riaccese i desideri di Sasori., la fece girare verso di lui e strinse tra le sue braccia, lasciando che i suoi seni e le loro parti intime stessero a stretto contatto, continuando a baciarla lasciando che la bocca di Tenten desse libero accesso alla sua lingua dopo un lungo bacio intenso e desideroso di lei, per entrare e approfondire il rapporto. Tenten sentì quella lingua così dolce all’inizio ma che prepotente entrando dentro la propria bocca la stava soffocando “che bacio impetuoso” pensò, sentiva nuovamente un formicolio allo stomaco e una strana sensazione al basso ventre “cosa sta succedendo”, l’aria era corica di denso calore per via del bagno e non solo anche di adrenalina che continuava a salire. Sasori risalì con le mani fino ai seni di Tenten e la spinse al bordo della vasca premendo le sue mani su quest’ultimi poi cominciò a stimolarle i capezzoli con i palmi delle mani, scendendo con la bocca al suo collo e poi la clavicola …Tenten mise una mano sulla bocca per non fare rumore ma, non ci riuscì così cominciarono lievi sospiri affannosi e piccoli gemiti di piacere.

 

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