Non è tutto come sembra.

di Stepsister
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come una maschera. ***
Capitolo 2: *** Samantha Jade Horan ***
Capitolo 3: *** La famiglia al completo. ***
Capitolo 4: *** Il Circolo ***
Capitolo 5: *** Non sono come mi vedi ***



Capitolo 1
*** Come una maschera. ***


EPILOGO                                                       "COME UNA MASCHERA!"



Non è tutto come sembra, non è tutto come appare,a volte le persone adottano una maschera.                                      
Si nascondono dalla vita, dalla realtà, si rifugiano in un mondo parallelo e tu, che le guardi da fuori, cosa vedi?
Una persona fredda come l’inverno, un cuore ghiacciato, un corpo senza anima che cammina, un po’ come un’armatura vuota..

Ti sei mai fermato a pensare perché? Il motivo per cui una persona è così fredda? Perché il suo cuore è così freddo? Perché è così vuota? Non penserai mica che sia nata così, perché le persone non nascono vuote, sono i fatti che le fanno diventare quello che non vogliono essere.

Infondo cosa ne sai tu? Cosa ne sai della sua vita? Cosa ne sai di quella persona? Cosa ne sai delle sue sofferenze? Cosa ti importa di lei? Ma forse dovresti fermarti e pensare che quella persona, quella che vedi vagare per il mondo così sicura di sé, così piena di forza e coraggio, forse non sa nemmeno dove andare, forse ha paura. Paura di cosa? Forse di vivere? Forse di come la sua vita sia triste, vuota? Forse di come non riesce a provare sentimenti, di come sia chiusa in se stessa?
E tu? E tu caro spettatore che cosa puoi fare? “Niente” sembra la risposta più ovvia, ma in realtà potresti fare molto. Potresti portare serenità nella vita di questa persona, potresti renderla felice, spensierata, buona, con un’anima e con dei sentimenti.
Ma cosa più importante potresti cancellare quel sottile velo che la separa dal mondo, quel sottile velo che è come una maschera.




SPAZIO AUTRICE *-* 

Tao +-+ , come state? Spero bene. Io sono un po' in ansia per il concerto. Non so ancora niente! Ma vabbè. 
Spero che l'introduzione vi sia piaciuta. E' corta lo so, ma è ciò che rappresenterà la storia. E' molto importante comprendere il concetto di "vuoto", è molto importante comprendere che la nostra protagonista sarà "senza sentimenti". 

Aggiornerò il prima possibile. Ci sentiamo ragazze *-* Tao +-+ 

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Capitolo 2
*** Samantha Jade Horan ***


CAPITOLO 1                                                “SAMANTHA JADE HORAN”
 
 
“Voi mi odiate, e io per dispetto vi amo tutti”
Cit. Kurt Cobain (NIRVANA)

 
La gente dice sempre che i miei occhi sono azzurri come l’oceano, ma io preferisco definirli ghiacciati. Il motivo?         Se guardi attraverso i miei occhi non vedi niente, certo sono belli all’apparenza, ma vuoti dentro. Ed è così che mi sento, vuota dentro. Diciamo che i miei occhi non sono gli unici a essere ghiacciati, anche il mio cuore lo è, ma non è sempre stato così.

I miei capelli sono biondi e ricci, mi piacciono perché il riccio dà quel senso di ribellione, e io amo disubbidire alle regole. La gente dice che sono bellissimi, ma io li vedo solo come una mandria di ricci inutili.

Non sono grassa, anzi ho un bel fisico, il mio segreto? BOXE! Facendo Boxe ho sviluppato un fisico da paura, ma non è per quello che la pratico. Per una 16enne è importante essere in forma, soprattutto nella mia scuola. Cosa studio? MUSICA! Già, musica.

Nella mia famiglia siamo in tanti, ho due mamme e due papà! Cioè, ho una matrigna e un patrigno per via del divorzio dei miei circa 2 anni fa.

Ho una sorella maggiore, Tay, meglio conosciuta come Taylor Momsen. Lei canta in un gruppo chiamato “The pretty reckless”. E’ alta, molto alta per avere 24 anni. Ha i capelli lisci ed è anche lei bionda, occhi color cielo. Timida, riservata, dolce e tenera. L’incontrario di me! Ma nonostante ciò andiamo molto d’accordo!

Ho anche una sorella minore, nata prima della separazione dei miei, ha 3anni e si chiama Amy. E’ una piccola peste, una piccola me solo che lei sa essere dolce e tenera mentre io non ci riesco.  E’ anche lei bionda, solo che ha dei splendidi boccoli e gli occhi azzurri, come tutti.

Sfortunatamente ho anche un fratello maggiore. Per fortuna è sempre in tour con la sua band “One Direction” , inutile dire che è un nome stupido, anche se a volte spedisco Niall veramente in una direzione: A FANCULO! E’ moro, ma come un’idiota si tinge di biondo, occhi color oceano, identici ai miei, solo pieni di amore, fissare le sue due iridi è come guardare l’oceano e a volte mi sembra di sprofondarci. E’ l’unica cosa che mio fratello ha di bello. Come avete potuto costatare detesto Niall, solo che lui non mi detesta anzi mi vuole bene, ci tiene a me e fa anche il geloso! Lo detesto!!

Ho un migliore amico, Louis, e un amico idiota Alessio. Delle migliori amiche Sonya, Julia e Sarah.                                    
 Non sono innamorata di nessuno, l’amore non fa per me. Non ho mai detto “Ti amo”  e se lo dirò sarà solo al mio futuro marito.
Cos’altro potrei dirvi su di me? Penso più nulla. Sono un’anormale sedicenne, ribelle e con una vita stravagante.

Non so veramente cosa dire, potrei descrivere le mie amiche?

Ehm, Sonya ha i capelli rossi, i suoi occhi sono verdi, è timida, dolce e stronza.

Julia è riccia, mora, occhi marroni, ribelle come me.

Sarah è quella che veniva chiamata “La sfigata”, mora, occhi verdi, veniva presa in giro da tutta la scuola. Si tagliava, si vestiva XXL, ma ora, adesso è perfetta. Ha trovato il suo equilibro. Quello che io sto ancora cercando.                                                                                                                                                             

Alessio è idiota. Non c’è altro da dire su di lui.                                                                                                                          


Cosa manca adesso?? Ah si non vi ho ancora detto il mio nome: SAMANTHA JADE HORAN.



SAMANTHA
SAMANTHA 


 SONYA




JULIA


SARAH


TAY


AMY


  SPAZIO AUTRICE*-* ECCO IL 1° CAPITOLO, SO CHE NON AVETE MOLTO CAPITO, MA QUESTA E' SOLO LA PRESENTAZIONE. Ora, vi ho messo delle foto, così potete capire come sono i personaggi. Per quanto riguarda Taylor Momsen, lei è veramente una cantante, e suono nei "THE PRETTY RECKLESS" ... ascoltatela!! I OneD, sapete che sono quindi niente foto xD Ehm...dal prossimo capitolo inizia la storia, quella vera. Ehm... spero vi piaccia... ciao :)

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Capitolo 3
*** La famiglia al completo. ***


CAPITOLO 2                                                    “LA FAMIGLIA AL COMPLETO”

“Solo io vorrei già la fine della scuola? “ Cit. Anonimo. (FB)

< HORAN > Urlò una delle tante professoresse della mia scuola. Il suo nome? Non chiedetemelo, non lo so e non lo voglio sapere, ma una cosa è certa: Loro conoscevano il mio! Non solo perché quest’ultimo era nel registro, ma perché era quello che urlavano maggiormente. Sono sicura che tutti i docenti in quella scuola mi odiano e infondo non hanno tutti i torti. Amo prenderli in giro, risponderli male, finire dal preside. Ah,finire dal preside, ci sono finita così tante volte che siamo diventati amici, ormai non mi punisce nemmeno più, sa che sono un caso perso. < Che vuole prof? > chiesi il più strafottente possibile < Se non la smette di usare quel cellulare e di dare fastidio ai suoi compagni la sbatto fuori > Ecco cosa odio io della scuola: I PROFESSORI.  Quel tono autoritario che non ammette repliche, quella circostanza di superiorità mi da fastidio! Sono libera di fare quello che voglio, sono una persona libera, ma loro questo non lo capiscono, pensano di comandarmi a bacchetta come se fossi un cagnolino < Mi stia bene a sentire prof. Io faccio quello che mi pare, i miei compagni non sono costretti a farsi distrarre da me e sono liberi di seguire questa pallosa lezione! Per quanto mi riguarda, me ne vado a fare un giro > uscì dall’aula sbattendo la porta e dirigendomi verso l’uscita.                    
Questo significava bigiare? Probabile                                                                                                                      
 Mi importava veramente? NO!
Non è la prima volta che me la svigno da scuola, sono brava a bigiare di sicuro più di Niall. Quell’idiota si era fatto beccare, come non lo so, ha bigiato una volta sola in vita sua e non è andata bene. A proposito di Niall, se non sbaglio il suo volo atterra fra poco, ora che scusa mi invento? Mia madre deve venirmi a prendere a scuola esattamente … ADESSO! Riesco a vederla, sta parcheggiando l’auto, mi avvio verso essa < Ciao Mamma > esclamo < Che ci fai già qui? > chiede < Il preside ha detto che potevo aspettarti fuori > risposi  < Ok, Sali in macchina che andiamo a prendere Tay e Niall >
 
P.O.V. NIALL
 
 “Si avvisano i signori passeggeri che l’aereo sta per atterrare, allacciare le cinture di sicurezza” annunciò l’hostess “Uffa! Stavo dormendo così bene” esordì Zayn stiracchiandosi mentre Louis non riesce ad allacciarsi la cintura ed Harry cerva invano di aiutarlo lanciando gomitate a quel povero Liam che per poco non si alza a menarli!
                                                                                              […]
Una volta presi i bagagli io e i ragazzi ci incamminiamo verso l’uscita. L’aeroporto è quasi deserto, le fan sono all’oscuro di tutto e alle 10.00 AM di giovedì non ci sono molte persone.
Stiamo per uscire quando qualcosa o forse qualcuno si attaccò alla mia gamba a mo di koala, abbassai lo sguardo notando Amy con un sorriso stampato sul volto, la presi in braccio abbracciandola < Ciao piccola peste! > < Ciao fratellone, mi sei mancato tanto > < Tu di più > Gli stampai un bacio sulla fronte. Notai poco dopo mia madre, il mio patrigno e Sam, posai Amy e abbracciai mia madre < Come sei cresciuto, mi sei mancato così tanto!Come stai? > < Sto bene Mamma, anche tu mi sei mancata molto” dissi sciogliendo l’abbraccio. Salutai poi il mio patrigno e mio padre. Sam mi passò davanti indifferente e poi saltò addosso a Louis, un < Mi sei mancato > uscì dalla sua bocca, quelle parole che andavano rivolte prima a me erano rivolte invece a quello che 3 anni fa era un perfetto sconosciuto! Salutò tutti gli altri, poi si avvicinò a me  < Ciao Niall >  mi disse < Ciao Sam, come stai? > gli chiesi  < Bene grazie > rispose fredda, la guardai un attimo negli occhi, vuoti, azzurri come il ghiaccio, freddi come le sere d’inverno quando nevica. Samantha mi odia, lo so, lo vedo, ne sono certo. Sono suo fratello solo di sangue per lei, non mi vuole, non mi ha mai voluto e questo fa male. Vederla abbracciata a Louis, vedere come lo tratta, vedere che è come un fratello per lei, quel fratello che ha sempre desiderato, fa male. Cos’ho sbagliato io? Cos’ho di sbagliato? Cosa non va in me? Cos’ho meno di Louis? L’ho sempre trattata bene, ma poi all’età di 3-4 anni ha iniziato ad allontanarsi da me, ha iniziato ad odiarmi senza motivo.
 Non l’ho mai capito e mai lo capirò. So solo una cosa, io non riesco a detestarla come lei detesta me, ad evitarla come lei evita me, ad essere acido come lei lo è con me perché nonostante tutto io tengo tantissimo a lei e le voglio un gran bene. Ma questo lei lo sa eppure sembra fregarsene, a lei non importa di me, a lei non importa dei miei sentimenti.
Perché? Quel’è il motivo? Beh, non lo so. “Chiedilo a lei” direte voi! Ma come? Come posso andare da lei e dirle “Perché mi odi? Cosa ti ho fatto? “ ?? Mi manca il coraggio. Mi è sempre mancato. Ho paura, paura che così si possa allontanare ancora di più da me fino a considerarmi un estraneo.
          
< Allora mamma, andiamo? > chiesi impaziente di ritornare a casa < Niall, dobbiamo aspettare Tay > < Ok > risposi senza mettere in luce le parole. Poco dopo mi accorsi di quello che mia madre mi aveva appena detto, Tay, la mia adorata sorellona sarebbe tornata. Taylor, da quanto tempo non la vedevo? Un anno? Dieci mesi? Ah bho. Una cosa è certa, mi manca, mi manca tantissimo.
Ad interrompere i miei pensieri fu una testa bionda e una voce così tenera che esclamava < Ciao fratellino >.  ERA TORNATA! Era lì davanti a me, i suoi occhi di un azzurro intenso scrutavano i miei, non dissi niente, mi limitai ad abbracciarla. Il suo profumo mi invase le narici, qual profumo tanto odiato quanto amato “Ciao Tay” sussurrai per farmi sentire solo da lei infine sciolsi l’abbraccio lasciando che salutasse tutti gli altri.
< Siete cresciuti! > disse Taylor < Eh già, ti piace il mio nuovo look? > chiese Liam e lei annui < Più crescente più diventate belli, non invecchiate mai ragazzi! > scoppiò una risata generale < Anche tu sembri non invecchiare mai, ti trovo molto più bella dell’altra volta, cioè tu sei sempre stata bella > disse arrossendo Zayn < Non per dire, ma vi ricordo che questa è mia sorella e fino a prova contraria scelgo io chi può farle i complimenti > risposi infastidito < Dai non fare il geloso Niall, pensa quando si fidanzerà, che farai finirai in prigione per tentato omicidio? > < Bella battuta Louis, ma lei non si fidanzerà mai! Vero? > Chiesi girandomi verso di lei con uno sguardo ovvio < Beh, a proposito di questo, ecco, vedi Niall, io … Mi sono fidanzata! > Sbarrai gli occhi per lo stupore < Tay chi è questo tale? > < Tom Kaulitz, il chitarrista dei Tokio Hotel > rispose con un sorriso che nemmeno io ho quando mangio < Io non capisco il problema, si è solo fidanzata! > si intromise Sam < Tu sei troppo piccola, ne riparleremo quando avrai un ragazzo > risposi semplicemente < Niall, io sono fidanzata con un tipo da almeno 2 settimane e ne ho mollato uno 4 settimane fa! > Sbarrai per la seconda volta gli occhi < COSA? > urlai < Hai capito bene Niall! > < Ne riparliamo a casa! Amy, almeno tu dimmi che non sei fidanzata! > chiesi alla piccola di casa abbassandomi al suo livello < Certo che lo sono, con te fratellone > strinse le sue piccolissime braccia al mio collo. Sorrisi. Mi voleva bene. La presi in braccio guardando tutti i presenti. La mia famiglia. Le persone più importanti della mia vita erano lì.
LA FAMIGLIA AL COMPLETO!

SPAZIO AUTRICE *-* 

Ciao ragazze, spero che il capitolo vi piaccia. A dirla tutta a me non emoziona, tranne la parte dei pensieri di Niall! Ma vabbè! Ditemi poi cosa ne pensate! Ci sentiamo alla prossima! Tao +-+
 

ABBRACCI, COME SONO TENERI :) 

 

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Capitolo 4
*** Il Circolo ***


Capitolo 3                                                              “Il circolo”
“Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l’anima in fiamme.”
- Charles Bukowski

 
 
Cammino verso “Il circolo”, che poi in realtà è una via. Lungo essa alcolizzati, drogati, autolesionisti, narcotrafficanti, spacciatori, pazzi, assassini e molti altri si sfogano mettendosi seduti in cerchio e esponendo i propri problemi. Io ci vado spesso, è rilassante e altruista poter aiutare persone in difficoltà inoltre loro aiutano te. Sono complicati, solitari,  diversi un po’ come me.
< Hey Sam > mi sentì chiamare < Alana > esclamai vedendo la mora corrermi incontro, subito ci abbracciammo. Possiamo dire che la sua situazione famigliare non è delle migliori e così lei per sopravvivere fa l’escort. Non è un bel lavoro, ma almeno gli permette di vivere. < Allora? Raccontami, come vanno le cose? > chiesi curiosa < Mah, non posso più andare avanti, non ci riesco, penso che non riuscirò mai a realizzare il mio sogno > rispose sconsolata < Non mi hai mai parlato del tuo sogno … > sospirò < Io vorrei lavorare – si appoggia al muro – come attrice e invece? Faccio la escort! > si lasciò cadere lungo il muro < Lo so, è difficile, ma con impegno e volontà riuscirai nei tuoi intenti! > dissi sorridendo dolcemente < ora devo andare, mio fratello mi starà cercando! > < E’ tornato? > mi chiese con tono quasi malizioso < Si, è tornato > risposi un poco afflitta < E con lui c’è anche Harry? > sorrisi al solo pronunciare di quel nome < Si, ma ti ripeto che non mi piace! Ora devo andare. Ciao > la salutai percorrendo la via per uscirne. Harry, penso a lui mentre cammino, occhi verdi come quelli di … Insomma due smeraldi, capelli ricci, morbidi, dolce, tenero, l’opposto di me, idiota, con un sorriso mozzafiato. Tutti dicono che sia giusto per me, ma in realtà non sono mai riuscita a comprendere il motivo, io e lui siamo solo amici, non c’era modo di scambiarci come coppia. La gente è strana!
 
 
Vado in cucina per prendere qualcosa da mangiare, ma il frigo è vuoto < NIALL JAMES HORAN > urlo mentre lui si precipita dalle scala insieme a Zayn < Tutto bene? > esclama quest’ultimo preoccupano < Niall ha finito tutto il cibo! Capisci Zayn? E ora – dico puntando il dito verso mio fratello -  lui lo va a ricomprare, e si muove! > < Calma sorellina, sta calma, adesso vado! > dice con nonchalance < Ok, mi voglio fidare > rispondo salendo di sopra per andare a farmi una doccia rilassante.

Ovviamente in questa casa è impossibile rilassarsi, non puoi nemmeno farti una doccia in pace, anzi non puoi nemmeno entrare in bagno perché potresti ritrovarti Harry Styles in boxer o un mini – koala chiamato Amy che insiste per farti andare al supermercato per comprare le barbie < No Amy, io non ci vado al supermercato con Niall! > esclamai per la centesima volta < Dai > mi chiede facendo gli occhi da cucciolo < Ok > rispondo solamente ormai arresa urlo per precipitarmi giù dalle scale e vedendo quest’ultimo sull’uscio di casa tutto tranquillo mentre io mi stavo quasi uccidendo!
 
 
La strada sembra non finire più, la pioggia picchietta contro il vetro insistendo e io continuo a guardare fuori cercando di liberare la mente < Come va la scuola? > mi chiede Niall cercando di aprire una discussione < Bene > rispondo secca, senza girarmi a guardarlo < Anche il francese? > aveva toccato un tasto dolente e lo sapeva < No, ma recupererò! > risposi tranquillamente, come una che la sa lunga.  Il “viaggio” continuò normalmente, Niall guidava e io guardavo fuori dal finestrino.

Dovevo interrompere il silenzio? Probabile
L’avrei fatto? Si, per la prima volta, si!

< Niall come va il tour? > domanda stupida Sam, ma pur sempre una domanda < Bene, mi diverto molto, le fan sono meravigliose però … mi manca la mia famiglia > mi risponde continuando a  guidare  < Certo, quella peste di Amy ti mancherà tantissimo, nessuno può nascondere il legame tra te e Tay e in fine ci sono mamma e papa che tu ami così tanto > sputai fuori queste parole con disprezzo, ma lui non ne sembra tanto sorpreso < Ti stai dimenticando una persona > esclama < E sentiamo chi sarebbe? > chiedo curiosa < Te – sospira – mi sei mancata più di quanto tu possa credere, mi è mancata la tua voce, mi sono mancate le tue frasi acide e a volte pensavo “con quale battutina se ne sarebbe uscita  fuori Sam”, mi è mancato il tuo profumo, mi sono mancati i tuoi occhi, mi sei semplicemente mancata te > per la prima volta da quando sono entrata in auto lo guardo, lo fisso mentre pronuncia quelle parole  guardando dritto davanti a se, mentre libera il suo cuore, mentre mi dice quella cosa che io non avrei mai il coraggio di dirli : LA VERITA’

< Niall, si può sapere perché ci mettiamo così tanto? > chiedo spazientita < Penso che ci siamo persi > Esclama preoccupato < Cioè manchi da casa per un po’ di tempo e quando torni non sai nemmeno arrivare al supermercato! Spiegami quali problemi ti affliggono Niall, perché io non riesco proprio a capirti! > quasi urlai < Potevi dirmelo che stavamo sbagliando strada non trovi? > mi chiede parcheggiando la macchina < Certo e adesso è colpa mia? Sei tu che guidi! Comunque dove stiamo andando di preciso? > domandai chiudendo la portiera < In quel bar per chiedere dove ci troviamo > risponde ovvio indicandomelo < In culo ai lupi ecco dove ci troviamo, è tutta colpa tua Niall > esclamo arrabbiata < Sai, mi sono mancate le nostre litigate > < A me no > concludo secca entrando nel Bar.

Mi dirigo verso il bagno mentre Niall chiede informazioni al cassiere. Busso, ma non ricevo nessuna risposta così entro. Una volta tornata al bancone mio fratello mi guarda quasi stupido < Ci hai messo tre ore, cosa dovevi fare dentro quel bagno? > chiede < Problemi femminili > esclamo sperando che lui capisca il significato delle mie parole < Cioè tu hai … > < Si! - lo interrompo -  ho il ciclo > sussurro per farmi sentire solo da lui. Niall sta per rispondermi quando qualcuno mi picchietta la spalla insistendo, mi giro e mi trovo davanti una ragazzino moro con due occhi castani che mi guarda come se fossi Dio sceso in terra < Che vuole? > chiedo cortesemente < Hey bellezza te la fai una scopata veloce con il sottoscritto > lo guarda dalla testa ai piedi, ha un ciuffo che gli copre gli occhi, ma riesco a intravedere il suo sguardo. E’ ubriaco, puzza d’alcool e ha una bottiglia in mano, è inutile litigarci o iniziare a picchiarlo, basta spingerlo per farlo cadere a terra. Sto per andarmene, ma il ragazzo mi prende per i polsi schiacciando il mio corpo contro il bancone, sto per liberarmi quando Niall interviene spingendolo contro il muro < Lasciala stare capito? > urla < E tu chi sei? Il suo fidanzatino? > chiede il ragazzo < No, sono suo fratello e sto per spaccarti la faccia > dice prendendolo per il colletto della maglia alzandolo e iniziando a dargli pugni verso lo stomaco. Sto ferma, quasi inerme, non ho mai visto in 16 anni della mia vita mio fratello così arrabbiato! In meno di due minuti la situazione cambia, dalla porta del Bar vedo entrare quattro ragazzi < Che stai facendo? > chiede uno di loro a Niall, lui non risponde continuando a imprecare contro il ragazzo lanciandoli calci e pugni. Chiudo gli occhi per due secondi o forse di più, quando gli riapro Niall è a terra, il ragazzo anche! Solo che il primo è sballottato da una parte all’altra in mezzo a quei quattro ragazzi che ho visto entrare prima e che lo stanno riempiendo di calci e pugni, mentre il secondo è comodamente seduto a terra con la schiena contro il muro e mezzo dolorante.            
Forse dovrei fare qualcosa per mio fratello, anzi molto probabilmente devo, ma non ci riesco. Il mio corpo non risponde ai comandi, è come bloccato da quella scena, è come se i pezzi sfuocati della mia memoria, del mio passato, quelli che ho cercato di dimenticare tornano più chiari che mai.
 
*INIZIO FLASHBACK*   
Mi rivedo ancora sotto il tavolo con quella telecamera tra le mie mani che sta ancora filmando tutto. Piango, piango per la prima volta in vita mia, certo vita corta perché avevo solo tre anni. Davanti a me una scena orribile si sta compiendo …  vedo solo dei capelli biondi, delle mani alzate e le urla di un bambino! Lo sta picchiando ed è tutta colpa mia, ne sono sicura, solo che non so che fare, il mio corpo è paralizzato, non riesco a muovere un muscolo, tremo, forse per la paura, forse per il freddo o forse per quello che sto vedendo. Piango, so fare solo quello ormai. Le lacrime scendono da sole, sono troppe, mi sembra di averle già versate tutte. Chiudo gli occhi, magari è solo un sogno, ma li riapro e la scena non cambia anzi le urla aumentano, vedo il suo corpicino per terra e quell’uomo cattivo continuare a percuoterlo. Piango. E’ colpa mia.
“Niall” sussurro.
*FINE FLASH BACK *
 
 

*Spazio autrice*
Ok, scusatemi per il ritardo, ma davvero non sapevo che scrivere, a dirla tutta anche questo capitolo mi sembra un po’ bruttino … ma siete voi a dover giudicare!
Ditemi che ne pensate! Thao xx 

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Capitolo 5
*** Non sono come mi vedi ***


Capitolo 4                                                                     “ Non sono come mi vedi ”            
 
Personalmente amo i temporali.
Mi fanno capire che perfino il cielo, qualche volta, urla.
Cit.
 

 
No, non posso lasciarlo lì, non posso rifare lo stesso errore un’altra volta!
Mi  avvicino con cautela al ragazzo steso a terra, lo prendo per il colletto come ha fatto Niall precedentemente e lo alzo < Tu, tu hai dato inizio a tutto questo e ora tu lo finirai! > la mia voce è ferma, mi avvicino al suo orecchio < Di hai tuoi amici di smetterla ora! > sussurro, lui mi guarda divertito, forse non ha capito con chi ha a che fare! Mi riavvicino al suo orecchio < Io non sono mio fratello, faccio boxe da quando ho tre anni, un colpo e sei a terra sfinito, due colpi e ti ritrovi in una barella, tre colpi e ti ritrovi in un bara, verrò a portarti i fiori al cimitero > sorrido sarcasticamente.
Il ragazzino in un primo momento mi guarda, leggo la paura nei suo occhi, poi con un cenno della mano intima i suoi amici a smetterla. Lo lascio andare e mi avvicino a Niall. Non parlo, preferisco stare in silenzio. Lo aiuto ad alzarsi e insieme usciamo fuori dal bar, lo faccio distendere in auto facendo finta di non sentire i suoi piccoli gridi di dolore, poi prendo il telefono per chiamare Louis.
Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
Quattro squilli.
Cinque squilli.
“Segreteria telefonica di Louis Tomlinson si prega di las …” riattacco.
Quel ragazzo non è mai raggiungibile quando lo cerco!
Prendo il telefono di Niall, il mio è quasi morto, sto per sbloccarlo quando mi accorgo di non sapere il codice < Niall il codice di sblocco > dico girandomi verso di lui < 2202 > sussurra. Lo digito senza nemmeno pensarci, ma poi mi blocco, 2202, 22 febbraio, la mia data di nascita! Sorrido, poi cerco nei preferiti “Mum”, “Dad” “Tay”, “Sam” “Louis”, “Harry”, schiaccio sull’ultimo nome e lo chiamo.
Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
< Pronto Niall che vuoi?- mi risponde una voce rauca – stavo dormendo maledizione > ridacchio < Non sono Niall, sono Sam, c’è stato un problema durante il tragitto Casa – Supermercato >
< Che tipo di problema? > mi chiede preoccupato < Niente di grave, c’è solo Niall straiato in auto in fin di vita > rispondo come se è una cosa che accade tutti i giorni < COSA? > urla dall’altro capo del telefono  < Harry vuoi per caso rompermi un timpano? Ho detto che dei tipi hanno picchiato Niall e ora è straiato in macchina, ci serve un passaggio e magari qualcuno che vada al supermercato al posto nostro > < Ma a te non interessa della salute di Niall? Comunque, dove siete? Vengo a prendervi con Louis > < Dove siamo? Bella domanda, non ne ho la minima idea, aspetta chiedo a Niall > allontano il telefono all’orecchio per girarmi verso il biondino steso sui sedili posteriori dell’auto < Dove siamo? > domando, Niall mi guarda per poi sussurrare < Siamo a 10 Km dal supermercato >. Questo è uno dei tanti momenti in cui vorrei uccidere mio fratello! Riavvicino il telefono all’orecchio < Harry siamo a 10Km dal supermercato, muoviti ad arrivare! > dico riattaccando.
Mi giro verso Niall solo per guardarlo, ma mi accorgo che tiene una mano sul fianco < Cos’hai lì? > chiedo curiosa < Lì dove? > < Lì, sul fianco Niall > dico avvicinandomi < Niente, davvero niente! > risponde un poco impaurito. Ovviamente credergli sarebbe davvero molto stupido così mi avvicino lentamente al suo corpo < Davvero niente > ripete < Ora lo vediamo Niall > e così dicendo sposto la sua mano dal fianco per poi vederne del sangue. Lo guardo, poi alzo la maglia < Per fortuna non avevi niente - dico con tono sarcastico - come hai fatto a tagliarti? > < Quei ra-rag-ragazzi a-av-avevano u-un co-cor-cortello > balbetta. Lo guardo ancora negli occhi, così simili ai miei solo pieni di amore, di calore e anche di paura. Paura? Già, non so di cosa può avere paura, ma è terrorizzato! < Nì ora – dico togliendomi la sciarpa di dosso – stringo la ferita con questa, magari fermerà l’afflusso di sangue, quando arriveremo a casa ti medicherò per bene > Così inizio a avvolgere la sciarpa intorno al suo bacino in modo da stringere la ferita un po’ come una benda, dicono che serva.
                                     
< Harry > esclamo quando lo vedo arrivare insieme ai ragazzi < Hey, come sta Niall? > chiede Louis            < Questo non è il momento di fare domande, dobbiamo portarlo subito a casa, quindi Harry e Liam vengono con me mentre te e Zayn andate al supermercato! > i ragazzi annuiscono senza proferire domanda. Louis e Zayn prendono l’auto e si recano verso il supermercato mentre Liam si siede al posto del guidatore ed Harry affianco. Io, semplicemente, mi reco nei sedili posteriori facendo appoggiare la testa sulle mie gambe a Niall. < Allora qualcuno mi spiega che cos’è successo? > chiede Liam < Niall mi ha difesa, un ragazzo ubriaco si è avvicinato dicendo parole poco carine così lui ha iniziato a picchiarlo, ma poi sono arrivati gli amici del ragazzo e hanno iniziato a picchiare Niall e poi … > < E tu dov’eri? Perché non l’hai difeso subito? > mi interrompe Harry. Abbasso il capo, incapace di rispondere alla domanda che mi è stata appena proferita. Cosa dovrei dire? Dovrei rivelare a Harry che ero del tutto bloccata, che non riuscivo a muovermi? No, non posso farlo < Era in bagno > dice Niall guardandomi negli occhi. Forse a capito che ero in difficoltà? Probabile.
 
< Il tempo si sta guastando, portiamo dentro Niall prima che scoppi il diluvio universale > afferma Liam.
Niall mette le sue braccia attorno ai colli dei due ragazzi mentre io apro la porta.
< O mio dio Niall, che ti è successo? > esclama mia madre, preoccupata, andandoli incontro < Non c’è tempo per le spiegazioni, dopo parlerete con lui, ora lo porto in bagno per medicarlo, non può certo restare così! > affermo seria.
Harry e Liam lo aiutano a salire le scale ed infine lo fanno sedere sopra la lavatrice per poi andarsene lasciando me e Niall di nuovo soli. Nessuno osa parlare, si sente solo il rumore dei tuoni e dei cassetti aperti da me per cercare Alcool e bende < Tu hai paura del temporale! > afferma Niall < Certo, magari quando avevo tre anni, adesso l’adoro perché mi fa capire che a volte anche il cielo a bisogno di urlare il suo dolore > sorrido < Quando eri piccola, ogni volta che c’era il temporale o facevi un brutto sogno, venivi a svegliarmi per intrufolarti tra le mie coperte insieme a Nell, il tuo fidato orsacchiotto, chissà dov’è ora! Poi, verso i tre anni, non sei venuta più, così venivo io, alla fine però ho capito che non mi volevi > racconta con un velo di malinconia < Brucerà un po’ > affermo iniziando a disinfettare e bendare tutte le ferite < Beh, sai Niall, quando inizi a fare boxe, anche se hai solo tre anni, inizi a pensare che nessuno è più forte di te, sai che puoi difenderti e non hai paura > mento.
 
*Inizio flashback*
< Niall, Niall ho paura - sussurrai scuotendolo – Io e Nell abbiamo paura, ci sono i tuoni e i lampi e poi ho fatto un brutto sogno. Niall svegliati >
< Hey piccola, stai tranquilla, vieni qui > disse facendomi spazio nel letto per poi abbracciarmi forte. Tra le sue braccia mi sentivo al sicuro, protetta, nessuno poteva toccarmi.
Sono proprio quelle braccia che mi mancano adesso. I tuoni risuonano nella stanza e io stringo forte a me Nell, il pupazzetto che mi aveva regalato Niall.
Spero sempre che entri dalla porta e venga accanto a me, ma non lo fa. Non so come, non so quando, ma riesco ad addormentarmi senza di lui.
*Fine Flashback*

 
< Chissà dov’è ora quel pupazzo! > esclama < Non lo so, ma adesso stai fermo che finisco di medicarti > mento. Nell, quel pupazzo, il mio pupazzo, è custodito in una scatola come fosse un tesoro.  
 


* Spzio autrice*

SCUSATEMI PER IL RITARDO, SO CHE IL CAPITOLO NON E' UN GRAN CHE!
ORA DEVO SCAPPARE. NOTTE!

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