Important like my heart

di Louismyhero
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** First Chapter ***
Capitolo 3: *** Second Chapter ***
Capitolo 4: *** Third Chapter ***
Capitolo 5: *** Fourth Chapter ***
Capitolo 6: *** Fifth Chapter ***
Capitolo 7: *** Sixth Chapter ***
Capitolo 8: *** Seventh Chapter ***
Capitolo 9: *** Eighth Chapter ***
Capitolo 10: *** Nineth Chapter ***
Capitolo 11: *** Tenth Chapter ***
Capitolo 12: *** Eleventh Chapter ***
Capitolo 13: *** Twelveth chapter ***
Capitolo 14: *** Thirteenth chapter ***
Capitolo 15: *** Fourteenth Chapter ***
Capitolo 16: *** Fifteenth Chapter ***
Capitolo 17: *** Sixteenth Chapter ***
Capitolo 18: *** Seventeenth Chapter ***
Capitolo 19: *** Eighteenth Chapter ***
Capitolo 20: *** Nineteenth chapter ***
Capitolo 21: *** Twentieth Chapter ***
Capitolo 22: *** Twenty-first Chapter ***
Capitolo 23: *** Twenty-second Chapter ***
Capitolo 24: *** Twenty-third Chapter ***
Capitolo 25: *** Twenty-fourth Chapter ***
Capitolo 26: *** Twenty-fifth Chapter ***
Capitolo 27: *** Twenty-sixth Chapter ***
Capitolo 28: *** Twenty-seventh Chapter ***
Capitolo 29: *** Twenty-eighth Chapter ***
Capitolo 30: *** Twenty-nineth Chapter ***
Capitolo 31: *** Thirtieth Chapter ***
Capitolo 32: *** Thirty-first Chapter ***
Capitolo 33: *** Thirty-second Chapter ***
Capitolo 34: *** Thirty-third Chapter ***
Capitolo 35: *** Thirty-fourth Chapter ***
Capitolo 36: *** Thirty-fifth Chapter ***
Capitolo 37: *** Thirty-sixth Chapter ***
Capitolo 38: *** Thirty-seventh Chapter ***
Capitolo 39: *** Thirty-eight Chapter ***
Capitolo 40: *** Thirty-nineth Chapter ***
Capitolo 41: *** Fortieth Chapter ***
Capitolo 42: *** Forty-first Chapter ***
Capitolo 43: *** Forty-second Chapter ***
Capitolo 44: *** Forty-third Chapter ***
Capitolo 45: *** Forty-forth Chapter ***
Capitolo 46: *** Forty-fifth Chapter ***
Capitolo 47: *** Forty-sixth Chapter ***
Capitolo 48: *** Forty-seventh Chapter ***
Capitolo 49: *** Forty-eighth Chapter ***
Capitolo 50: *** Forty-nineth Chapter ***
Capitolo 51: *** Fiftieth Chapter ***
Capitolo 52: *** Avviso. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



Ciao a tutti,mi presento mi chiamo Maya, ho 15 anni ma tra poche settimane ne compirò 16.. Mio fratello si chiama Louis e la nostra vita è stata un po' strana fin da quando eravamo piccoli. Abito a Londra in una villetta a schiera come tante altre, la tipica casa stile inglese e frequento il terzo anno dello stesso liceo di mio fratello che invece sta al quinto.  Sono impulsiva, arrogante con chi mi sta antipatico, sensibile e abbastanza studiosa.. Ho un enorme problema: mi affeziono troppo facilmente alle persone, che finiscono sempre con il deludermi.  Tutti dicono che sono bella ma a me non sembra, quando mi specchiò vedo solo una cicciona nonostante le mie amiche mi dicano che sono molto magra. Io e Louis siamo 'i ragazzi occhi cielo', così ci chiamava sempre nostra madre per via dei nostri occhi azzurri come il cielo.
Si.. Ci chiamava, perché adesso lei non c'è più, è tornata insieme agli angeli in Paradiso.
Eccomi, sono io. Una normale ragazza. Autolesionista.

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Capitolo 2
*** First Chapter ***




First chapter
 
La sveglia stava suonando, erano le 7:00 e come tutte le mattine dove svegliarmi per andare a scuola. Mi alzai dal letto, mi lavai la faccia e mi resi conto che forse la sera prima avevo un po' esagerato con i tagli sui polsi.. Allora presi una manciata di braccialetti a caso e riuscii a coprirmi i polsi.
Aprii l'armadio e mi infilai le prime cose che trovai. Poi scesi giù ad aspettare mio fratello. 
 
Louis:« Già pronta sta mattina?» disse in tono ironico.
Io :« Mmh.. Già » dissi ancora assonnata.
 
Si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla fronte, noi due avevamo un rapporto bellissimo e gli sconosciuti per strada ogni tanto ci scambiavamo per due fidanzati..
Poi mi guardò negli occhi e mi invitò ad andare. 
Arrivammo a scuola quasi in ritardo, ma intanto era sempre così.. Per fortuna il prof di matematica non era ancora arrivato e riuscii ad intruffolarmi in classe e a sedermi senza che mi vedesse. Occupai il banco libero di fianco a quello della mia migliore amica, Waliyha. E di fianco a me rimaneva un banco vuoto. 
Il prof arrivò, purtroppo e iniziò a scrivere sulla lavagna una serie infinita di esercizi da fare.. Poi qualcuno bussò alla porta:
 
Emilia(bidella) « Scusi prof devo dividere una classe perché da loro manca la professoressa»
Prof :« Ehh va bene.. Ci sono due banchi vuoti» disse scocciato.
Emilia :« ALLORAA! QUI 2!» disse rivolta a quelli che stavano aspettando
 
Si sentì un brusio di gente che probabilmente stava scappando perché non voleva entrare nella classe.. Dal mio banco non riuscivo a vedere che classe ci fosse, ma sembrava una quinta a giudicare dal rumore.
 
Emilia: « ALLORA TU RICCIO COME TI CHIAMI?»
x : «HARRYY!»
 
Ok, avevo capito era la classe di mio fratello e quello che aveva risposto era il suo migliore amico.
 
Emilia: «FORZA DENTRO! E ANCHE TU VISTO CHE TE LA RIDI TANTO!»
 
Entrarono così Harry e un altro ragazzo che non conoscevo e Harry si sedette difianco a me. 
 
Harry:«Hey! Ciao!»
Io:« Ciao! Sta zitto e siediti che già mi odia quello li»
Harry:« Chi? Il prof ti odia?» disse urlando in modo da farsi sentire dal prof e poi sfoderò uno dei suoi sorrisi beffardi
 
Io e Harry ci conoscevamo da tantissimo tempo perché era il migliore amico di mio fratello e praticamente eravamo cresciuti insieme.. Anche se ultimamente ci eravamo allontanati un po'..
Lui si sedette e poi mi accorsi che mi stava fissando il polso.. Immediatamente capii che cosa stava guardando
 
Harry: « Che cosa sono quelli? »
 
Non seppi dargli risposta, abbassai lo sguardo e continuai a seguire la lezione sperando che anche lui facesse finta di niente.
 
Harry: « Allora?! Mi rispondi?!»



HOLAAAA!
Spero vi piaccia la mia storia anche se non è niente di che... però ammettiamolo ad chi non piacerebbe avere un Harry Styles come vicino di banco? 
Anyway se vi va recensite mi piacrebbe sapere cosa ne pensate:)

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Capitolo 3
*** Second Chapter ***



Second chapter
 
Harry: « Allora?! Mi rispondi?!»
 
Non avevo intenzioni di spigargli nulla, tantomeno dato che eravamo in classe, così tirai giù la manica della felpa, ritrassi il braccio e feci finta di niente.
La lezione era finita e le due ore dopo erano volate, per fortuna. Suonò la campanella e quindi uscimmo in corridoio per l'intervallo.
Improvvisamente sentii una mano prendermi per il polso, nonostante il dolore fosse lancinante, riuscii a sopportare. Era Harry. Ma che cosa voleva adesso?
Mi trascinò in un angolo, dove non ci vedeva nessuno, poi mi prese per le spalle e mi sbattè contro il muro. Mi cinse i fianchi con le sue enormi mani e iniziò a parlare.
 
Harry: «Ma che cavolo combini?!»
Io: «Sono in un periodo di merda e..» 
Harry: «e cosa? E allora vuoi ucciderti?»
Io: «Non saranno dei tagli ad uccidermi»
 
In quel momento non credevo nemmeno io a quello che stavo dicendo, ma non avevo scusanti.
Eravamo sempre nella solita posizione: io avevo le spalle al muro, lui mi teneva ferma per i fianchi e orami eravamo così vicini che anche se sussurravamo riuscivamo a sentirci. 
 
Harry: «...tu sei pazza»
Io: «i-io.. Devo andare» sussurai ormai persa nei suoi occhi verdi come smeraldi.
Harry: «hey.. No!» 
 
Mi afferrò per un polso, normalmente riuscivo a sopportare il dolore ma la sua stretta così forte mi fece sobbalzare.
 
Io: «Ahia! Mi fai male!»
 
Non avevo la forza di guardarlo negli occhi mentre pronunciavo quelle parole, poi lui, con la mano che gli rimaneva libera, mi afferrò per il mento... Ci guardammo negli occhi e sentivo che di li a poco avrei iniziato a piangere se non me ne fossi andata. Harry strinse ancora di più la presa, ma mi voleva male?
 
Harry: «Ecco, vedi cosa ti stai facendo?»
Io: «Ti prego lasciami..»
 
A quelle parole capì che mi stava facendo davvero male e mollò la presa. Finalmente stava suonando la campanella. Harry sbuffò mentre io invece saltavo di gioia perché sapevo che così mi sarei tirata fuori da tutto questo discorso.
 
Harry:«Non finisce qui.. Dopo la scuola dobbiamo parlare ok?»
 
Quelle parole mi sembrarono molto rassicuranti, come se avessi trovato finalmente qualcuno che mi capisse, così accennai un segno con il capo, riuscì a sfuggire dalla sua 'trappola' e tornai in classe. Intervallo rovinato. 
Avevo paura di quello che avrebbe potuto dirmi e sopratutto non sapevo cosa rispondergli.
Era finita la giornata, uscii da scuola e come sempre mi avvicinai alla macchina di mio fratello Louis perché andavamo a casa insieme..  Poi Harry mi si avvicinò correndo per raggiungermi..
 
Harry:«Hey.. Dove vuoi andare? Noi due dobbiamo parlare no?»



HEYYY!
A richiesta il secondo capitolo...spero che vi piaccia anche questo!:) 
Beh ho deciso di scrivere questa storia partendo da una ragazza alle prese con i problemi adolescienziali; una ragazza autolesionista. Ho deciso questo perchè...beh anch'io sono come lei... non chidetemene il perchè poichè non vi saprei rispondere. Forse succede solo che l'insieme di tutto mi abbia stancata, non potete immaginare cosa si possa provare ad arrivare a scuola e vedere che sul mio banco sono stati fatti altri disegni. Disegni di me. Impiccata. Con scritte cose tipo:-perchè non ti sei ancora uccisa?-  oppure tipo:-dovresti impiccarti-. E loro non sanno che io ci ho provato, ci ho provato un sacco di volte... non gli importa, non importa niente a nessuno... ora non voglio annoiarvi con la mia storia che probabilmente non interessa a nessuno. 
Se il capitolo vi è piaciuto recensite pleseee!:) 

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Capitolo 4
*** Third Chapter ***





Third chapter
 
Harry:«Hey.. Dove vuoi andare? Noi due dobbiamo parlare no?»
Io:«Ahh si! Ok»
 
Feci finta di non capire ma poi non ebbi scelta. Decidemmo di sederci su una panchina nei giardini vicino alla scuola.
 
Harry:«Allora? Cos'è sta storia?»
Io:«è così..»
Harry:«così come?»
*sbuffai*
Io:«Te l'ho detto è un periodo di merda, tra la scuola e tutto il resto..»
Harry:« e tutto il resto cosa? Hai una vita stupenda e non hai nulla di cui lamentarti»
Io:«tu chiami nulla il fatto che io non veda mia madre da quasi 10 anni?»
Harry:«Non puoi continuare a ripensare al passato!»
Io:«infatti non è il passato.. È solo il mio presente»
Harry:«Ma questo è il tuo futuro..» disse mostrandomi i tagli sui miei polsi
 
Non sapevo più che dire. Sentivo che da un momento all'altro avrei cominciato a piangere e così fu. Mi gettai tra le sue braccia appoggiando il viso sul suo petto, lui mi strinse a se ancora più forte poi appoggiò il suo mento sulla mia testa. Sentivo il suo profumo invadermi tutto il corpo, i nostri respiri incrociandosi lentamente. Mi sentivo al sicuro insieme a lui, eravamo solo amici nulla di più, ma mi sentivo completa insieme a lui.
 
Harry:«Dai.. Adesso andiamo..»
Io:«Ok..»
 
Mi staccai da lui poi lui si alzò, mi guardò intensamente negli occhi e tese una mano verso di me.
 
Harry:«Forza andiamo! Dai non ci pensare..»
 
Mi alzai prendendo la sua mano poi lui mi tirò a sè e mi abbracciò ancora. Poi tornammo a casa insieme, in macchina regnò un silenzio tombale forse perché nessuno dei due sapeva che cosa dire. Appena entrammo..
 
Louis:«Allora? Cosa stavate facendo? È porcellinii!»
Io:«Ah-ah! Molto divertente.. Io vado su a studiare»
Louis:«Okkey.. Ahh! Ha chiamato Wali ha detto che tra poco arriva qui»
Io:«Perfetto i compiti possono aspettare»
Louis:«Tu resti qui vero?» disse rivolgendosi a Harry
Harry:«Veramente io dovr..»
Louis:«NO! Tu rimani qui...non mi puoi abbandonare con 2 donne»
Harry:«Eh.. Okkey!»
 
Poco dopo arrivò Wali e si erano già fatte le 7...
 
Louis:«Non so voi.. Ma io ho una gran fame!»
Tutti:«Sii!»
Harry:«Pizze?»
Io:«Ok chi va a prenderle?»
Harry:«IO NO!»
Waliyha:«IO NO!»
Io:«IO NO!»
Louis:«eh va bene.. Non chiedete troppe volte per favore eh..»
 
Segnammo gli ordini e Louis uscì a comprare le pizze. Decidemmo poi di cercare un film da guardare dopo cena e iniziai a cercare nel mobile dove tenevamo tutti i DVD che avevamo...
 
Harry:«Allora che si guarda?» e mentre lo disse attorcigliò le braccia attorno alla mia vita, appoggiando il mento sulla mia spalla.. Provavo una sensazione strana.. Ma che mi stava succedendo? No, Harry no.. Non posso innamorarmi di lui. 
Io:«Non so..»
Harry:«Che ne dici di questo?» disse indicando il DVD di 'Saw'
Io:«Horror?!»
Harry:«che c'è?! Hai paura?!»
Io:« Io?! Stai scherzando spero.. Io non ho paura di niente»
Harry:«Vedremo..»
Io:«Suona come una sfida..»
Harry:«...e lo è!»
Io:«Ahah! Perderaaai!"»
 
A quelle parole mi saltò addosso ed iniziò a farmi il solletico. In un secondo ci trovammo per terra. Lui sopra di me. Io sotto di lui. Eravamo vicinissimi e da li potevo osservarlo in tutti i suoi magnifici particolari. Nono, calma.. MAGNIFICI? Che mi sta succedendo? 
No, Harry no.. Continuavo a ripetermi.. Poi arrivò Wali
 
Waliyha:«Che state combinando voi due?!»



HOLAAAAA! 
Bene, spero che la stroia vi piaccia come sempre... e voi siete pro alla coppia Harry e Maya? Oppure no? ;)
Non vi annoierò con tutti i miei drammi esistenziali; vi dico solo che ho iniziato a scrivere questa storia pensando ad una ragazza qualunque (che poi sarebbe Maya) che viene salvata da se stessa, forse perchè anch'io avrei voluto essere stata salvata da qualcuno.  Domani dovrei riuscire a pubblicare il prossimo capitolo, sempre se qualcuno lo vorrà leggere!
BYE GUYS!:)
Per favore recensite!:) vorrei tanto sapere cosa vi sembra della mia storia!;)

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Capitolo 5
*** Fourth Chapter ***




Fourth chapter
 
Waliyha:«Che state combinando voi due?!»
 
Io e Harry ci staccammo immediatamente e ci alzammo subito in piedi.. Sembrava una di quelle situazioni dove due ragazzi stanno insieme e lo devono nascondere agli altri... Ma noi non avevamo nulla da nascondere, eravamo due normalissimi amici...
 
Harry:« Scusi generale! Non accadrà mai più!»
Io:«No, mai più..»
 
A quelle parole scoppiammo a ridere tutti e tre
 
Waliyha:« Soldati tornate pure a fare quello che facevate!»
Harry:«Sissignora! Signora!»
 
Ahahahah! 
In quel momento entrò Louis con le pizze, le posò sul bancone della cucina vicino alla foto della mamma, si levò la giacca e si sedette al mio posto. Dato che c'erano solo 3 sedie mi sedetti sulle ginocchia di mio fratello, farlo mi faceva sentire al sicuro e mi ricordava i momenti di quando eravamo ancora due bambini e iniziammo a mangiare.
 
Harry:« Lou hai studiato scienze?!»
Louis:« Perché avrei dovuto farlo?»
Harry:« Per la verifica...»
Louis:«.. C'è una verifica?!»
 
In quel momento scoppiamo tutti a ridere. :')
 
Harry:«Vabbe dai...ti aiuto io..»
Louis:« sai che tu voglio bene Harry?»
Harry:«Sisi, ok guardiamo il film?»
Tutti:« okkey!»
 
Io e Wali ci sedemmo su i due divani mentre Louis prendeva i pop-corn e Harry metteva il DVD. Louis si sedette di fianco a Wali e Harry di fianco a me, sinceramente avrei sperato il contrario, ma non mi importava più di tanto. 
 
Waliyha:«Che guardiamo?»
Harry:« SAW!»
Louis:« uh-uh!»
Io:«Nono calma, Saw?!»
Harry:«Eh si... MAYA HA PAURA!MAYA HA PAURA!MAYA HA PAURA!»
Io:«IO NON HO PAURA...»
Harry:«Allora guardiamo Saw!!»
Io:« Eh allora va bene!»
 
Non mi erano mai piaciuti i film horror, sopratutto perché mi facevano molta paura... È sempre stato così ma non volevo darlo a vedere...
Il film iniziò e Louis si mangiò tutti i pop-corn senza lasciarcene neanche uno. Ormai mi ero dimenticata di avere di fianco a me Harry e mi rannicchiai su di lui... Lui mi strinse a se con il braccio e... Ecco stava succedendo di nuovo. NO, HARRY NO. Poi Harry mi si avvicinò all'orecchio, sentivo il suo respiro leggero sulla mia pelle e i suoi ricci stavano sfiorando il mio collo facendomi venire i brividi
 
Harry:«Hai paura?»
Io:«No..»
 
Attorcigliai il mio braccio attorno alla sua vita e lui sospirò.. Temevo che gli desse fastidio così feci per alzarmi ma lui mi trattenne a se.. A quanto pare mi sbagliavo. Il film stava per finire e nn avevo poi così tanta paura perché non facevi altro che pensare ad Harry, così mi addormentai tra le sue braccia.
*Il mattino dopo*
Aprii gli occhi lentamente... Avevo la testa appoggiata sulle sue gambe e lui mi stava accarezzando la testa, non volevo che finisse tutto quello così feci finta di dormire ancora. Non volevo innamorarmi di lui, perché non aveva mai avuto una buona reputazione parlando di ragazze, ma purtroppo era quello che stava succedendo... L'unico modo per evitarlo era quello di allontanarmi da lui... Ma io non volevo farlo. Decisi di alzarmi e mi girai per poterlo vedere. 
 
Harry:«Già sveglia?»
Io:«Ehmm.. Si! Scusa..» dissi alzandomi dalle sue gambe 
Harry:«Di cosa?»
Io:« perché mi sono addormentata su di te...»
Harry:« ahh.. Ma sta tranquilla...»
 
Mi accarezzò una guancia, sapevo che lui voleva la stessa cosa che volevo io... Ma mi ero ripromessa che non sarebbe successo niente quindi distolsi lo sguardo dai suoi occhi. Poi mi prese il polso per guardare i tagli...
 
Harry:«Ti sei tagliata ancora?!»

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Capitolo 6
*** Fifth Chapter ***




Fifth chapter
 
Harry:«Ti sei tagliata ancora?!»
Io:«No, non è vero...»
Harry:«e come mai i tagli si sono moltiplicati?»
Io:« sono sempre gli stessi di ieri...»
 
In quel momento mi strinse il polso, sapeva che mi faceva malissimo e probabilmente era per quello che lo stava facendo. Mentre lo faceva mi fissava e io guadavo la sua mano stringermi il braccio. Se avesse stretto ancora di più sarei potuta morire...
 
Io:«Perché lo fai?»
Harry:«Perché almeno capisci quello che ti stai facendo...»
Io:«Ti prego lasciami..»
 
Tentai di ritrarre il braccio ma lui mi bloccò...
Mi faceva malissimo e iniziai a piangere...
 
Harry:«Non mi fai pena se piangi..»
Io:«Non sto piangendo per farti pena.. Ti prego lasciami non ce la faccio...»
 
Mi mancava il respiro, e continuavo a non capire perché lo facesse.. Forse l'unica cosa che voleva era potermi fare del male...
 
Harry:«Guardami negli occhi e giurami che non lo farai più...»
Io:«Non posso farlo..» dissi guardando per terra...
 
Si alzò immediatamente. Mi lasciò il polso e se ne andò in cucina senza nemmeno guardarmi negli occhi. Non avvertii nemmeno il sollievo per il polso libero e iniziai a piangere, non volevo perderlo... 
Non badai nemmeno al polso e seguii Harry in cucina.. Stava cercando qualcosa negli armadietti 
 
Harry:«Forse è ora che Lou sappia tutta questa storia...»
 
Era distaccato molto più del solito perché era arrabbiato con me, non si era nemmeno girato per dirmelo, continuava a cercare nell'armadietto e io ero ferma in piedi davanti alla porta, immobile.
 
Io:«Quale storia?»
Harry:«...dei tagli»
Io:«Perchè?»
 
Si girò immediatamente, mi fissò negli occhi e si avvicinò violentemente...
 
Harry:«Perchè?! Hai anche il coraggio di chiedere perché?!»
 
Avevo le spalle al muro, come la prima volta che avevamo parlato di questa cosa, lui era vicinissimo a me e a dirla tutta avevo un po' paura di lui... Si vedeva che era arrabbiato, mi parlava come se gli facessi schifo
 
Io:«Ti prego non dirglielo..»
 
In quel momento entrarono in cucina Louis e Wali che ci sorpresero in quella posizione...
Harry si allontanò da me, mi guardò..
 
Harry:«Allora glielo dici tu, o glielo dico io?»
Louis:«Dirci cosa?!»
Io:«Ecco... I-io..»
Harry:«Diglielo.»
 
Louis si avvicinò a me, mi cinse i fianchi con le mani
 
Louis:«A me puoi dire tutto... Te lo giuro»
Io:«Non so come dirtelo...»
Harry:«Guardale i polsi!»
 
Louis mi alzò la manica della felpa, vide i tagli e...


Se la storia vi piace recensite pleaseeee! c:
 
 

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Capitolo 7
*** Sixth Chapter ***




Sixth chapter
 
Louis mi alzò la manica della felpa, vide i tagli e immediatamente mi abbracciò, in quel momento avevo capito finalmente che tipo di persona era mio fratello. Mi strinse a se così forte che mi sentii per un attimo sollevata, poi ci staccammo. I nostri occhi cielo si incrociarono solo che i suoi erano circondati da lacrime. Lo guardai sconcertata non sapendo cosa dire. Un ragazzone alto e  muscoloso come lui che piangeva? Harry e Waliyha se ne andarono dalla cucina e noi due restammo a parlare...
 
Louis:«Perchè non me lo hai detto prima?»
Io:«Non sapevo come fare... E...»
*sospirai*
Louis:«Vabbe non importa... Promettimi solo una cosa»
 
Temevo che mi chiedesse la stessa cosa che mi aveva chiesto Harry alla quale non potevo acconsentire, invece...
 
Io:«Cosa?»
Louis:«niente più segreti fra noi... Solo la verità ok?»
Io:«Certo!»
 
Mi prese la mano delicatamente e incrociò il suo mignolo con il mio... Così come facevamo sempre da piccoli
 
Louis:«Promesso?»
Io:«Promesso!»
 
Ci abbracciammo ancora, poi sentii le sue mani percorrermi le gambe e poi prendermi in braccio. Ero aggrappata su di lui come una scimmia e insieme tornammo dagli altri...
Harry ci squadrò, probabilmente sperava che noi due litigassimo, ma a quanto pare non ci conosceva abbastanza...
 
Waliyha:«Tutto a posto?»
Louis:«Si.»
 
La giornata passò molto velocemente in compagnia di mio fratello, della mia migliore amica e di Harry e si era già fatta sera quando Harry e Waliyha se ne andarono. 
Io e Louis rimanemmo a casa da soli poiché Papà arrivava sempre a casa a notte fonda. Ci preparammo una pasta e mangiammo.
 
Louis:«Ma che è successo con Harry?»
Io:«Niente..» -finsi-
Louis:«E come mai nn vi siete parlati tutto il giorno?»
Io:«Niente di che..»
Louis:« Niente più segreti ricordi?»
Io:«Niente, si é arrabbiato perché non gli ho promesso una cosa..»
Louis:«che cosa?»
*Esitai a rispondere*
Io:«..che non mi sarei più tagliata»
Louis:«Ho capito già.. Cambiamo discorso»
 
Adoravo mio fratello quando evitava di farmi stare male, finimmo di mangiare e poi andammo a dormire perché il giorno dopo avevamo scuola.
Alle 7:00 suonò la sveglia, indossai le prime cose come sempre... Una manciata di braccialetti per coprire i polsi e via... Di sotto Louis già mi aspettava e, miracolo, arrivammo a scuola in orario.
In classe...
 
Prof:«Oggi ragazzi inizia quel corso di cui vi avevo parlato... Quindi verrà una psicologa. Non ci sarà solo la vostra classe quindi comportatevi bene»
 
Annuii e scendemmo in aula magna per questo corso... Occupammo alcune sedie sul fondo poi si sentì un boato provenire dal corridoio: stava arrivando la classe di mio fratello. Ovviamente lui e Harry erano gli ultimi della fila che si prendevano a spintoni e parolacce, come due bambini un po' cresciuti... Poi entrò una donna...
 
x:«Salve a tutti! Io sono la psicologa di cui vi avevano parlato... Ci saranno 3 incontri di un'ora e mezza l'uno dove parleremo di tre problemi diversi tra gli adolescenti: bullismo, autolesionismo e la perdita di qualcuno a voi caro...»
 
Perfetto c'entravo con 2 dei 3 argomenti e sicuramente ascoltare quei discorsi non avrebbe fatto bene alla mia autostima...
 
x:«Oggi parleremo della perdita di qualcuno di importante, allora chi è che se la sente di raccontarci la propria esperienza? Ovviamente nn siete obbligati...»
 
Io non avevo intenzione di raccontare niente a nessuno ma ci pensò qualcun altro... Louis alzò la mano. 
 
x:«Perfetto vieni qui...»
Louis:«Deve venire anche mia sorella..» disse tendendomi la mano.
 
Mi alzai e sotto lo sguardo di tutti raggiungemmo la cattedra mano nella mano. In quel momento stavo maledicendo mio fratello perché lui sapeva che a me non piaceva parlare di questo argomento.
 
x:«allora cosa ci raccontate?»


HOLAAAA! c:
Allora, parto col dire che i capitoli saranno tutti piuttosto corti (come mi avete già detto nelle recensioni c:) e mi scuso per questo. Si la storia per adesso è piuttosto noiosa ma vi assicuro che più avanti sarà mooolto più interessante c: 
Mi piacerebbe sapere come vi pare la mia storia anche commenti tipo:'è una merda'. Accetto tutto c:
Anywaaay aggionerò domani se ci sarà qualcuno a chiedermelo c: (non prendetela come una minaccia)

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Capitolo 8
*** Seventh Chapter ***




Seventh chapter
 
x:«allora cosa ci raccontate?»
 
Ci sedemmo sulla cattedra, avevo ancora la sua mano dentro la mia e lui continuava a sussurrarmi:-andrá tutto bene-, mentre io sapevo che non sarebbe stato così.
 
Louis:«Allora, lei è mia sorella e nostra madre... È.. Morta» a quelle parole sussultai.
Louis:«...quando io avevo 8 anni e lei ne aveva 6...»
x:«Scusa se ti interrompo ma... Come ha fatto.. Ecco beh.. A morire..?»
Louis:«Era il compleanno di mio sorella, che voleva a tutti i costi un vestito che aveva visto e nostra madre.. Beh non voleva deluderla e così si affrettò per riuscire a portarglielo prima che lei si svegliasse...»
*Louis sospirò*
Louis:«... Al ritorno però qualcosa la fermò, era un camion che travolse la sua macchina... Non ci fu più niente da fare: morì sul colpo...»
Io:«Fu il compleanno più brutto della mia vita... Quando papà tornò a casa con il mio vestito in mano ancora sporco del sangue della mamma...»
Louis:«E basta non c'è più nulla da dire...»
x:«qualcuno ha delle domande?»
 
Tutti iniziarono a borbottare tra di loro e poi una ad una si alzarono moltissime mani...
 
x:«Bene.. Scegliete voi quali domande volete sentire..»
Louis:«..tu!» disse indicando un ragazzo
a:«Ma nel vostro rapporto è cambiato qualcosa da allora?»
Louis:«S-»
Io:«SI! Non mi ha parlato per 2 anni»
Louis:«Perché pensavo che fossi stata tu ad ucciderla, con il tuo vestito del cavolo..»
Io:«Si, ma non era così..»
Louis:«...ma io l'ho capito 2 anni dopo..»
Io:«Ehmm.. Vediamo.. Tu!» indicai una ragazza
b:«Ma non vi manca.. Ogni tanto?»
Louis:«Sotto un certo aspetto.. No, perché lei è sempre con noi comunque vadano le cose..»
Io:«..abbiamo appeso in cucina una sua foto e tutti i giorni le diamo il buongiorno e la buonanotte e.. Potrà sembrare una cosa stupida ma.. Le raccontiamo anche i nostri segreti perché lei è sempre li comunque ad ascoltarci..»
 
A quelle parole le lacrime iniziarono a rigarmi il viso mentre Louis avevo solo gli occhi un po' lucidi...
 
Louis:«Ci chiamava i suoi ragazzi occhi cielo, perché avevamo i suoi stessi occhi..»
 
A quel punto anche Louis iniziò a piangere ma entrambi avevamo ancora il sorriso sulle labbra..
 
x:«un ultima domanda.. La fa.. Tu!» indicando un ragazzo...
c:«Perchè piangete ma allo stesso tempo sorridete?»
Io:«Le lacrime sono perché lei ci manca, mentre il sorriso è per i ricordi che ci ha lasciato..»
 
Tutti iniziarono ad applaudire e io mi sentii liberata di un peso.. Poi Louis mi si avvicinò ad un orecchio...
 
Louis:«Visto? È stato facile..»
 
Annuii alla sua frase mentre continuavo a guardare Harry che era ancora incredulo come tutti gli altri, anche se conosceva la storia già da un po'...
 
Tornammo ai nostri posti.. E dopo di noi anche altri raccontarono le loro storie... La giornata finì in fretta e io, Louis e Harry tornammo a casa insieme... Louis uscì a comprare dell'acqua perché era finita e Harry non sembrava tanto arrabbiato con me come il giorno prima quindi decisi di parlargli
 
Io:«Sta sera ti fermi da noi?»
Harry:«ehmm.. Penso di si. Ma tra noi è tutto a posto?»
Io:«Non lo so, devi dirmelo tu..»
 
Mi prese il polso, questa volta però delicatamente, lo guardò..
 
Harry:«...


HEYY!
Ok per oggi questo è l'ultimo capitolo almeno vi lascio un po' sulle spine. Ahaha ok basta c:
Vi prego recensite! E' importante vorrei sapere se vi piace la storia!xx
 

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Capitolo 9
*** Eighth Chapter ***




Eighth chapter
 
Mi prese il polso, questa volta però delicatamente, lo guardò..
 
Harry:«Tutto a posto..»
 
Poi mi abbracciò, uno di quegli abbracci calorosi che non si possono dimenticare... I tagli stavano guarendo e tutto solo grazie a lui.
Louis era tornato, mangiammo qualcosa che avevamo trovato nel frigo e poi andammo subito a dormire perché il giorno dopo saremmo dovuti partire per la gita in Scozia.
Mi misi nel letto e lasciai la porta aperta... Poi entrò Harry. Sentivo i suoi passi avvicinarsi sempre di più al mio letto e poi si infilò sotto le coperte insieme a me. Io gli stavo dando le spalle ma iniziammo a parlarci comunque, sussurrando...
 
Io:«Non dormi?»
Harry:«Non riesco...»
 
Sentii la sua mano infilarsi sotto la mia maglietta e accarezzarmi lentamente la pancia. Okkey.. Forse stavamo andando un po' troppo oltre...
 
Io:«Perchè?»
Harry:«Continuo a pensare..»
Io:«a che?»
Harry:«in generale...»
 
Non sapevo che dire e ci fu un attimo di silenzio.. Poi lui lo interruppe 
 
Harry:«Hey, ascolta devo dirti una cosa...»
Io:«..dimmi»
Harry:«Ti voglio bene!»
Io:«anch'io!»
 
Dicendolo appoggiai la mia mano sulla sua che ancora mi stava accarezzando la pancia.
 
Io:«Dai adesso dormiamo...»
Harry:«Posso restare qui?»
Io:«Ovvio...»
 
Mi girai a pancia in su, lui si spinse ancora di più sotto le coperte e appoggiò la testa sul mio addome. Iniziai a frugare tra i suoi ricci, poi mi accorsi che farlo gli faceva venire i brividi, quindi appoggiai soltanto la mia mano sul suo collo. Mi addormentai guardando il soffitto e pensando all'indomani.
 
*il giorno dopo*
 
Suonò la sveglia alle 5:30. Harry fece un verso strano, si stiracchiò e poi si risdraiò su di me... Iniziò ad abbracciarmi come si fa con un peluches...
 
Io:«Ehmm.. Harry?»
Harry:«Sii?»
Io:«Non sono il tuo peluches..»
Harry:«E invece si!»
Io:«HARRY SONO GIÀ LE 6!»
 
A quelle parole si catapultò giù dal letto, poi alzò velocemente la testa prese il telefono e una volta visto che erano le 5:30 se ne andò in bagno gattonando farfugliando qualcosa tipo un 'vaffanculo'. A malavoglia lo raggiunsi in bagno.. 
Stava per farsi la doccia ed era a torso nudo coperto solo da un asciugamano... Appena entrai lo vidi scuotersi i ricci e mi si fermò il cuore...
 
Harry:«Perchè stai lì impalata?»


HALOAAAA!
Bene questo è l'ottavo capitolo, penso di pubblicare il nono in serata (se a qualcuno interessa :3). 
Quindi a dopo! c: E per favore recensite pleaseee! xx

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Capitolo 10
*** Nineth Chapter ***




Nineth chapter
 
Harry:«Perchè stai lì impalata?»
Io:«A-ah... Scusa..»
 
Misi un piede fuori dalla porta del bagno per andarmene ma poi sentii la sua mano tenermi il braccio
 
Harry:«No, resta pure...»
Io:«No vabbe dai...»
Harry:«Non mi da fastidio ok?»
Io:«Okkey...»
 
Non sapevo rispondergli altro perché non capivo più nemmeno da che parte ero girata con lui a torso nudo anche se avrei preferito evitare...
(Non fatevi già strane idee, la doccia aveva la tendina)
Harry entrò dentro la doccia
 
Harry:«mi puoi appoggiare questo da qualche parte?» disse passandomi l'asciugamano
Io:«Arrivo...»
 
Presi l'asciugamano e lui iniziò a lavarsi e io nel frattempo mi presi una pausa per uscire dal coma del risveglio. Poi decisi di lavarmi la faccia aprii il rubinetto e...
 
Harry:«AAAHH! È FREDDAA!»
 
Io scoppiai a ridere, chiusi il rubinetto e iniziai a spazzolarmi i capelli...
 
Harry:«♫♪Let the sky fall, when it crumbles, we will stand tall, face it all together♫♪»
Io:«Da quando tu canti?»
Harry:«Sotto la doccia da sempre»
 
Dopo poco Harry finì la doccia si fece passare l'asciugamano e uscì... 
Io ero di nuovo immobile, era bellissimo. No ok, Harry no. 
Mi stavo pettinando ancora e lui mi si avvicinò da dietro, avevo i pantaloncini corti e sentii le sue gambe bagnate appoggiarsi alle mie, mi cinse i fianchi con le mani e poi iniziò ad osservare il mio riflesso nello specchio...
 
Io:«Beh... Che hai da guardare?»
Harry:«No niente, niente.» disse distogliendo lo sguardo
 
Poi si spostò di fianco al lavandino e continuò a guardarmi...
 
Io:«Vai a vestirti...»
Harry:«Mi devo asciugare i capelli...»
Io:«Sei una palla al piede...» dissi picchiandogli sugli addominali e uscendo dal bagno
Harry:«Grazie anch'io ti voglio bene!»
 
Uscii dal bagno e mi iniziai a vestire... Mi tolsi il pigiama e con tutta calma mi infilai i jeans... E poi una maglietta con una felpa. Dopo poco Harry uscì dal bagno andammo di sotto dove c'era Louis che ci aspettava, prendemmo le valigie, e raggiungemmo il pullman. Io e Waliyha ci sedemmo vicine e dopo 4 ore di pullman, finalmente eravamo arrivati...
 
Prof:«Scegliete le camere che preferite anche se sono tutte uguali... Non dimenticate le regole di convivenza e.. *bla bla bla* bene adesso potete andare, la chiave della stanza è all'interno...»
 
Immediatamente tutti ci gettammo alla ricerca delle camere abbandonando i bagagli dove ci capitava... Io, Wali, tutte le mie amiche e il gruppo di mio fratello ci gettammo all'ultimo piano perché sapevamo che era quello più lontano dal prof...
Il piano era diviso in due corridoi, noi decidemmo di occupare quello di sinistra perché dall'altro lato ormai c'erano tutti i maschi di quinta. Con la mia solita fortuna riuscì a occupare la camera migliore, quella al centro del corridoio ma vicina alla cucina.
Eravamo in un college come tanti, nella parte riservata ai turisti... Il nostro edificio era divieto in 4 piani ognuno con una cucina....
Una volta occupate le camere tornammo nella hall per recuperare le valigie anche se non saremo rimasti per tanto (1 settimana) la valigia era pesantissima e iniziai a trascinarmela per le scale. Avevo appena fatto la prima rampa e mi fermai sul pianerottolo già esausta, guardai su tutte le scale che ancora mi aspettavano e sbuffai, poi ripresi a salire... Feci i primi scalini quando avvertii un improvviso sollievo e la valigia divenne immediatamente più leggera... Allora mi girai per vedere chi fosse così premuroso da aiutarmi e vidi che era...


CIAO!
Per oggi sarà l'ultimo capitolo, come sempre spero che vi piaccia. Come forse avrete notato i capitoli sono molto corti, ma sto cercando di pubblicarne due per volta almeno da lasciarvi un po' di più da leggere c:  
Vi chiedo solo di recensire per aiutarmi a migliorare la storia! Byee!xx

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Capitolo 11
*** Tenth Chapter ***




Tenth chapter
 
Feci i primi scalini quando avvertii un improvviso sollievo e la valigia divenne immediatamente più leggera... Allora mi girai per vedere chi fosse così premuroso da aiutarmi e vidi che era Zayn, il fratello di Waliyha.
 
Io:«Grazie..»
Zayn:«Figurati...»
 
Poi prese con entrambi le mani la mia valigia, la sollevò come un biscottino e me la portò fin davanti alla porta della mia camera...
 
Io:«Grazie mille»
Zayn:«di niente»
 
Poi se ne andò. Era un tipo molto taciturno, ma io sapevo che era un bravo ragazzo, quel tipo di ragazzo che se si affeziona ad una persona per lei potrebbe anche dare l'anima. Io e Wali ci conoscevamo fin dai tempi dell'asilo e così era la stessa cosa con Harry e Zayn... Zayn però non era mai stato molto partecipe nella mia vita... Preferiva uscire con altri anche se i suoi migliori amici rimanevano sempre Harry e Louis. Poi scesi giù e cenammo.
Entrai in camera e sistemai le mie cose, poi irruppero nella mia stanza Wali e tutte le altre... Comodamente si sedettero sul mio letto tutte euforiche e io ancora non ne capivo il motivo.
 
Waliyha:«allora che ti metti sta sera?»
Io:«Boh... Jeans e maglietta?»
*tutte mi guardarono incredule»
Waliyha:«Scherzi?!»
Io:«No, perché dovrei?»
x:«Non hai visto l'avviso appeso in bacheca di sotto?!»
Io:«mmm.. No!»
y:«STA SERA C'È LA DISCOO!»
 
Tutte iniziarono a saltare sul letto urlando... A me non piacevano le feste, non perché non amavo divertirmi ma perché mi sento a disagio di solito...
 
Waliyha:«allora che ti metti?»
Io:«...jeans e maglietta?»
Waliyha:«vuoi dirmi che non hai neanche un vestitino?»
 
A dire il vero ne avevo presi tantissimi... Tutte cose costosissime che mi portava mio papà ma che mi vergognavo di indossare.
Wali aprì la mia valigia e iniziò a tirare fuori tutti i vestiti costosi che avevo...
 
Waliyha:«Oddio... Guarda quanti vestiti!»
 
Tutte si avvicinarono immediatamente e iniziarono a mettere le mani nella mia valigia...
 
Io:«OKKEEEY! BASTAA! TUTTI FUORI DI QUI TRANNE WALI!»
 
Le mie amiche se ne andarono...
 
Waliyha:«allora sta sera c'è la serata Black&Withe quindi ci vuole qualcosa di bianco...»
Io:«Nono, calma... Io non vado da nessuna parte e sta sera me ne sto nel mio letto a dormire!»
Waliyha:«Ma puoi scordartelo... E poi come credi di fare colpo su Harry?»
Io:«Io non voglio fare colpo su Har-»
Waliyha:«Andiamo, si vede lontano un miglio che ti piace...»
#notadolente
Io:«No non è vero... Siamo solo amici! A-M-I-C-I!»
Waliyha:«...non mi prendi in giro...»
Io:«NO! Sul serio non mi piace. Siamo amici niente di più. Te lo direi se non fosse così...»
Waliyha:«Okkey, okkey... Ti credo!»
 
In realtà lui mi piaceva, e non poco ma non volevo dirlo a nessuno perché sapevo che molto presto lui si sarebbe messo con qualcuna (come sempre) e io avrei sofferto soltanto...
 
Waliyha:«Allora però per dimostrarmi che non ti piace Harry, sta sera tu vieni in disco!»
Io:«Eh va bene...»
Waliyha:«Allora.. Tu ti metti... QUESTO!»
 
Tirò fuori questo vestito:  http://it-eu.abercrombie.com/webapp/wcs/stores/servlet/ProductDisplay?parentCategoryId=84562&catalogId=11556&categoryId=84562&langId=-1&productId=1153901&storeId=19159&seq=01
 
Io:«NONO! Ma tu sei fuori... Cosa sono una cubista?!»
Waliyha:«TU TE LO METTI.»
Io:«NO! Sembro una balena con quella roba addosso...»
 
Sapevo che non era vero perché ero magrissima ma non volevo metterlo lo stesso...
 
Waliyha:«TU LO METTI! NOW!»
Io:«Okkey... Però poi lo tolgo.. IO NON CI ESCO CON QUELLA ROBA SEMBRO UNA BALEN-»
Waliyha:«STA ZITTA, STA ZITTA E INFILATELO!»
 
Presi il vestito me lo misi... E mi feci vedere da Waliyha...
 
Waliyha:«Okkey.. Vieni qui..»
 
Mi sciolse i capelli e gli diede una spettinata. Mi mise la matita e il mascara e mi infilò delle scarpe con il tacco vertiginose nere, tipo che camminavo come un tirannosauro. Una borsetta nera piccola e via...
Mi alzai in piedi...
 
Waliyha:« No ok... Sei perfetta! Tu vieni così sta sera!»
Io:«MA NON RIESCO A CAMMINARE!»
 
Wali mi rubò il cellulare e iniziò a correre per il corridoio... Non so come ma riuscii perfettamente a correre con quelle 'cose' nei piedi..
 
Waliyha:«Visto che riesci a camminare?»
Io:«Vabbe...»
 
Anche le altre si prepararono... Io e Wali eravamo in camera mia quando sentii bussare... Aprii..
 
Harry:«*trattenne il fiato,squadrandomi da capo a piedi*.. WOW!»

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Capitolo 12
*** Eleventh Chapter ***




Eleventh chapter
 
Anche le altre si prepararono... Io e Wali eravamo in camera mia quando sentii bussare... Aprii..
 
Harry:«*trattenne il fiato*.. WOW!»
Io:«Eh.. Adesso mi cambio, un attimo....»
Harry:«...perché?»
Io:«Perché si.»
 
Feci per rientrare ma Waliyha mi chiuse la porta alle spalle...
 
Waliyha:«questa la tengo io...» disse indicando la chiave della mia stanza...
Io:«ti odio lo sai?»
Waliyha:«Si, anch'io ti voglio bene!»
 
Poi arrivarono anche mio fratello, Zayn e gli altri loro amici tutti rigorosamente vestiti di Black&White...
 
Louis:«Ma che sorella sexy che ho...»
Io:«Sta zitto!»
Louis:«Ahahah!»
 
Mi si avvicinò e mi stampo in bacio sulla guancia ed era proprio in quei momenti che ringraziavo Dio di avermi dato un fratello come Louis.
Io, il mio gruppo e quello di Harry scendemmo di sotto e ci avviammo per la discoteca che era un po' distante dalle camere. Io e Harry eravamo vicini ma non ci degnavamo a vicenda forse perché io ero troppo imbarazzata a parlare con lui vestita in quel modo...
Poi finalmente si decise a parlarmi...
 
Harry:«Ehi, guarda sei quasi alta come me con i tacchi... QUASI!»
Io:«Si, mi mancano solo 30 centimentri...»
 
Adoravo il fatto che lui fosse molto più alto di me e forse anche lui, continuammo a parlare di cavolate e poi finalmente arrivammo alla discoteca.
Mi sedetti sulla gradinata fuori dal pub perché non avevo nessuna voglia di entrare...
 
Harry:«Che fai non entri?»
Io:«Neanche per sogno...»
Harry:«Dai solo un ballo...»
Io:«No sul serio...»
Harry:«Vabbe...»
 
Si sedette alla mia destra, eravamo vicinissimi...
 
Io:«Non c'è bisogno che rimani con me»
Harry:«Ma io voglio rimanere»
Io:«Ma fino ad un momento fa volevi entrare»
Harry:«Il mio posto è dove sei tu»
 
Mi venne d'istinto avvicinarmi a lui... Con la mano destra gli tenni fermo il viso e poi gli diedi un bacio sulla guancia. In quel momento avevo capito sul serio che lui per me era solo un amico. Amici e basta. Mi alzai e lo presi per mano...
 
Io:«Dai andiamo?»
Harry:«*sorrise* okkey!»
 
Entrammo, e proprio mentre stavamo entrando era finita una canzone. Un uomo poi ci invitò tutti quanti ad uscire in giardino, era un giardino stupendo, proprio sul lago, illuminato solo dal riflesso della luna piena sull'acqua. Misero 'Sexy and know it' di LMFAO e io non ballai, mi sedetti insieme a Wali che si stava prendendo una pausa mentre Harry andò a ballare insieme a Louis, Zayn e gli altri... da li seduta lo potevo osservare per bene... giocava a fare il cretino con mio fratello e ogni tanto scoppiavano a ridere. Mamma quella risata, mi faceva perdere la testa. Un momento. Cosa?! NO LUI NO. Mi incantai su di lui. Poi Wali mi passò una mano davanti agli occhi...
 
Waliyha:«Ehii, terra chiama Maya!»
Io:«E-eh.. Sono qui!»
Waliyha:«Menomale che non ti piaceva...»
Io:«Infatti non mi piace»
Waliyha:«Se, inventa di meno... FORZA VIENI!»
 
Mi trascinò in pista e in poco mi feci prendere dalla musica. Non era così male ballare... Poi mi girai e vidi Harry seduto fissarmi #figuradimerda. Vabbe fa lo stesso ormai non potevo più farci niente... La canzone finì e mi sedetti su un tavolo per riposarmi...
Poco dopo iniziò 'Someone like you' di Adele e tutte le coppiette iniziarono a ballare...
 
Harry:«Signorina, mi concede questo ballo?»


Bene siamo arrivati a uno dei primi punti salienti della storia. Spero che vi piaccia, se avete qualsiasi commento, critica o consiglio da darmi: recensite! Accetto tutto c: Per quanto riguarda la lunghezza dei capitoli...si lo so, sono corti ma ne sto pubblicando due per volta, come ho gia detto dal 40esimo capitolo saranno mooolto più lunghi ed interessanti c:
Siamo a 230 visite! Grazie veramente, non avrei mai pensato che la mia storia potesse interessare a qualcuno c:
Beh che dire, nient'altro.
Byee! c:

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Capitolo 13
*** Twelveth chapter ***




Twelveth chapter
 
Harry:«Signorina, mi concede questo ballo?»
 
Esitai a rispondere... Ma poi...
 
Io:«S-si...»
 
Mi prese per mano e mi trascinò a se... Nel frattempo dei tizi stavano facendo rientrare tutti quelli che non stavano ballando e rimanemmo li tra le coppiette...
Allungò le mani dietro la mia schiena e io al suo collo...
 
Harry:«Visto che non è così male?»
Io:«Già...»
 
Sentivo di poter fare qualsiasi cosa così abbassai le braccia attorno alla sua vita e lo abbracciai appoggiando la testa sul suo petto... Lui mi attorcigliò con le sue braccia e poi mi sussurrò all'orecchio:«♫♪Don't forget me, I beg, I remember you said, "Sometimes it lasts in love, But sometimes it hurts instead"♫♪»
 
Lo strinsi ancora di più a me, non stavamo facendo 'cose da amici' ma forse non eravamo più solo quello... La canzone finì, ci staccammo...
 
Harry:«Levati le scarpe...»
Io:«Perchè?»
Harry:«Dobbiamo scappare...»
Io:«Da che?»
Harry:«Fallo e basta...»
 
Mi levai le scarpe, come aveva detto lui, e le lasciai in un angolo. Harry mi prese per mano ed iniziammo a correre nel boschetto che portava al lago...
 
Io:«Ci hanno detto che non possiamo andare di qui...»
Harry:«Lo so, è per questo che scappiamo»
 
Arrivammo alla riva del lago..
 
Io:«Wow... Che bello...»
 
Rimasi estasiata dal paesaggio era davvero stupendo...
Ci sedemmo sulla riva del lago con i piedi dentro l'acqua...
 
Harry:«Se ci beccano ci rispediscono a casa...»
Io:«Non importa...»
Harry:«So che te l'ho già detto però: ti voglio bene!»
Io:«Grazie, Harry»
Harry:«Di cosa?»
Io:«Di esserci. Sempre.»
 
Appoggiai la testa sulla sua spalla destra e la mano sui suoi addominali. Lui mi strinse a se con un braccio avvolgendomi la schiena.
 
Harry:«Ehi, guarda sono guariti» disse indicandomi il polso
Io:«Si..»
Harry:«Finalmente...»
Io:«Avevo delle ragioni per farmeli...»
Harry:«E adesso cos'hai in più?»
Io:«Tu.»
 
Sorrise e poi rimanemmo in silenzio.
L'acqua era molto fredda, io avevo solo quel vestito leggero e mi stavano venendo i brividi. Probabilmente Harry se ne accorse...
 
Harry:« Vieni andiamo a sederci la... Ci deve essere una panchina...»
 
Ci allontanammo un po' dall'acqua e ci sedemmo sulla panchina. Poi lui sbadigliò, si vedeva che aveva sonno... Orami non stavo più nemmeno ragionando mi bastava avere lui al mio fianco...
 
Io:«Vuoi sdraiarti qua..?» dissi battendomi le mani sulle cosce...
 
Si accostò dolcemente sulle mie gambe con lo sguardo rivolto all'insù...
 
Harry:«Ma domani dobbiamo andare a scuola?»
Io:«Purtroppo si...»
 
Sbuffò. Si girò su un fianco e si raggomitolò su di me... Non immaginavo nemmeno che ore fossero... L'importante era stare insieme a lui. Forse non eravamo più solo amici, forse mi sbagliavo a dire che lui non mi piaceva. Continuai a fissare il riflesso della luna sull'acqua e inizia a pettinargli i ricci con le mani...
 
Harry:«Ti piacciono i miei capelli, vero?»
Io:«Già.. Ehmm.. Forse è ora di andare...»
Harry:«Ancora 5 minuti ti prego..»

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Capitolo 14
*** Thirteenth chapter ***




Thirteenth chapter
 
Harry:«Ancora 5 minuti ti prego..»
Io:«Okkey...»
 
Passammo i 5 minuti abbracciati, così come eravamo prima. Lui era dolcissimo ma purtroppo fui costretta ad interromperlo...
 
Io:«Harry, i 5 minuti sono passati...»
Harry:«Ok, dai andiamo...»
 
Ci alzammo e lentamente, mano nella mano, percorremmo il boschetto di soppiatto e tornammo al giardino dove ci avevano fatto uscire per ballare. Ormai era l'una e mezza e in giro per il collage non c'era più nessuno perché il copri fuco era alle 23:30... Recuperai le mie scarpe e corremmo fino ad arrivare all'edificio delle nostre stanze.. Non appena entrammo, tentando di non fare rumore per non farci scoprire e facendo versi come due idioti, ci mettemmo a ridere... Tipo che piangevamo dal ridere... Finalmente (dopo tanta fatica) arrivammo alle nostre camere...
 
Harry:«Buona notte!»
Io:«Notte!»
 
Mi si avvicinò e appoggiò le labbra sulla mia guancia. Poi entrammo nelle nostre camere... Non appena entrai vidi il pavimento cosparso di materassi e tutte le mie amiche buttate sopra..
 
Waliyha:«FINALMENTE! Ehh cosa avete fatto piccioncini?!»
Io:«Niente...»
x:«Non ci credo neanche se lo vedo...»
Io:«Okkey... Se mi fate cambiare poi vi racconto..»
 
Sfilai il telefono dalla tasca del vestito e lo appoggiai sulla scivania, poi mi levai il vestito, mi lavai la faccia e mi infilai il pigiama...
 
Waliyha:«Ehmm.. Maya?»
Io:«Si?!»
Waliyha:«Da quando il tuo iPhone é nero?»
Io:«Da mai.. Infatti è bian-»
 
Presi in mano il telefono e capii di averlo scambiato con quello di Harry...
 
Io:«Devo averlo scambiato con quello di Harry...»
y:«Dai, spiamo tutte le sue cose!»
Io:«NEANCHE PER SOGNO!»
x:«SISI! CHISSÀ QUALI OSCURI SEGRETI CI SARANNO...»
Io:«Intanto di sicuro avrà il codice..»
Waliyha:«Dai vediamo...»
 
Prese il cellulare di Harry e... Merda.. Non aveva il codice.. Ma comunque non avevo nessuna intenzione di spiarlo... Dato che sapevo lui non l'avrebbe fatto con me.. Dato che sul mio cellulare avevo il codice...
 
Waliyha:«Dai adesso guardiamo tutto...»
Io:«NO!»
 
Presi il telefono e lo chiusi in un cassetto a chiave...
Dopo raccontai alle mie amiche quello che era successo e ci mettemmo a dormire. Continuai a girarmi e rigirarmi nel letto e non facevo altro che pensare al cellulare di Harry, sembrava mi chiamasse dal cassetto. Non resistetti. Lo presi e mi chiusi in bagno. Chissà che cosa speravo di trovare... Non trovai nulla poi, proprio mentre stavo per riporlo nel cassetto, arrivò un messaggio. 
« Da: Taylor
Ti amo tanto!<3»
COSA?!?Tutti d'un tratto sentii le lacrime rigarmi il viso. Mi aveva mentito... Chissà da quanto tempo... E io che mi ero illusa, mi aveva soltanto illusa con quel ballo e tutto il resto... Solo prese in giro.
Ma poi se il problema fosse solo quello, voglio dire Harry può farsi la sua vita la mia è solo(spero) una cottarella da poco... Ma TAYLOR? La stessa ragazza che l'anno scorso aveva fatto soffrire mio fratello facendogli credere di amarlo e poi tradendolo con il primo che trovava. Per non parlare del fatto che io e lei avevamo pure fatto rissa (per mio fratello), si... avete capito bene: ho fatto rissa con lei. Di norma non sono una che fa queste cose però non toccatemi mio fratello...Avevo già visto troppo e me ne tornai a letto addormentandomi tra le lacrime.
*il giorno dopo*
Ci svegliammo alle 7:00 con la sveglia.. A fatica riportammo i materassi nelle rispettive camere e ci vestimmo. Alle 8:00 ci trovammo tutte quante giù per andare a fare colazione. Arrivammo alla mensa e ci sedemmo nel tavolo del gruppo di mio fratello... Non volevo farlo, perché ero intenzionata a non rivolgere più la parola ad Harry...
Sentii abbracciarmi da dietro qualcuno... 
 
Harry:«Buongiorno!»
 
Gli tolsi sbrigativamente le braccia dalla mia vita
 
Io:«L'ho preso per sbaglio» dissi porgendogli il suo cellulare
Harry:«Ah.. Già.. Tieni» disse ridandomi il mio
 
Me ne andai e mi presi qualcosa da mangiare. Iniziammo a mangiare e poi entrò una signora, vecchia e brutta...
 
x:«Styles e Tomlinson sono pregati di recarsi in presidenza...» #cacca
 
Louis:«Cos'ho fatto?»
Io:«No, non sei tu sono io..» ci urlammo dall'altro capo della mensa.
 
Harry mi prese per mano e uscimmo dalla mensa. Gli levai la mano e accelerai il passo. Mentre camminavamo verso la presidenza...
 
Harry:«Ehi ma che hai?»
Io:«Niente.»
Harry:«Se ok, e io sono Babbo Natale... Dai dimmi che hai...»
Io:«Niente.»
 
Mi prese per il polso e velocemente mi rigirai verso di lui
 
Io:«Lasciami.»
Harry:«Se non mi dici che cos'hai: no!»
Io:«Lo sapevo che ci avrebbero rispediti a casa...»
Harry:«Tu non preoccuparti...»
 
Mi liberai dalla sua presa e in breve arrivammo davanti alla porta con sopra un cartellino: “PRESIDENZA„
Entrammo...
 
Preside:«Bene, bene... La scorsa sera vi abbiamo sorpresi a non essere in camera dopo il coprifuoco... Quindi, per questo...



HOLAAAAA!
 Ok, si sono sadica, vi lascio sempre sulle spine. Probabilmente aggionerò nel pomeriggio (se a qualcuno può intetessare :3)
Come sempre mi interessano i vostri pareri o consigli quindi vi chedo di recensire c:
BYE GUYS! xx

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Capitolo 15
*** Fourteenth Chapter ***




Fourteenth chapter
 
Preside:«Bene, bene... La scorsa sera vi abbiamo sorpresi a non essere in camera dopo il coprifuoco... Quindi, per questo, in caso eccezionale solo perché sappiamo del vostro ottimo rendimento scolastico, chiuderemo un occhio... Ma che non ricapiti mai più. Ci siamo intesi?»
 
Io&Harry:«Si.»
 
Tirammo entrambi un sospiro di sollievo e uscimmo dalla presidenza. Tornammo in mensa e io accelerai il passo per poter stare il più lontano possibile da lui... Mi mancavano orami solo pochi centimetri alla porta della mensa... Quando mi sentii bloccata per i fianchi.. Mi voltai e Harry mi spinse contro il muro...
 
Harry:«Hai guardato il mio cellulare vero?»
Io:«Stai insieme a lei?»
Harry:«Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda: hai guardato il mio cellulare?»
Io:«Si, l'ho guardato e ho visto fin troppo...»
Harry:«Pensavo di potermi fidare di te. Mi fai schifo.»
 
A quelle parole mi arrabbiai sul serio... Fece per andarsene ma io lo bloccai prendendolo per un polso...
 
Io:«Ah e sarei io quella che fa schifo, mi hai mentito per chissà quanto tempo e avresti continuato a farlo, e sono io quella che fa schifo?»
Harry:«Io faccio quello che voglio della mia vita...»
Io:«E quello che vuoi lo devi fare per forza con lei? Spero che tu ti ricordi cosa ha fatto a mio fratello»
Harry:«È una questione fra me e Lou, tu non c'entri»
Io:«Quando avevi intenzione di dirmelo?»
Harry:«Aspetta..»
 
Entrò velocemente in mensa e corse di fianco a Taylor... Poi urlò:
 
Harry:«Scusateci un attimo di attenzione!»
 
Tutti si voltarono a guardarlo, rimanendo in silenzio, attenti su di lui...
Poi Harry si avventò sulla bocca di quella finta bionda, e iniziarono a baciarsi in una maniera assurda...
Quando finalmente finirono, Harry si voltò verso di me con uno sguardo da vero stronzo... Ma me ne fregai.. Si, ero troppo occupata a rincorrere mio fratello per le scale e poi per il cortile. 
 
Io:«LOU TI PREGO FERMATI!» *si fermò senza voltarsi*
Louis:«Che ci fai qui? Vattene...»
Io:«No»
Louis:«Non era una domanda ma un ordine.»
Io:«Io non ti lascio.»
 
Iniziò di nuovo a correre e feci finta di non seguirlo... Sapevo che sarebbe andato al lago perché Harry ci aveva portato anche lui una volta... Con calma lo raggiunsi e lo trovai seduto in un angolo, rannicchiato, appoggiato ad un albero che stava piangendo.
 
Io:«Non ci credo, mio fratello che piange...»
 
Non ebbi risposta e mi sedetti di fianco a lui...
 
Io:«Lou non ne vale la pena per una così...»
Louis:«Non è per lei»
Io:«Beh... Nemmeno per lui ne vale la pena»
Louis:«Tu lo sapevi?»
Io:«L'ho scoperto stanotte»
 
Louis sospirò, poi lo abbracciai e lui appoggiò la testa sul mio petto. Lo strinsi ancora di più, volevo fargli sentire che per lui io c'ero. Questa volta dovevo essere io abbastanza forte per entrambi, ma in realtà non sapevo se sarei riuscita ad esserlo.
Le sue lacrime si riversavano su il mio addome, mentre io tentavo invano di asciugargli gli occhi. Erano quasi le nove e dovevamo avviarci alla scuola perché alle 9:15 c'erano i test d'ingresso... Riuscii a calmare mio fratello, percorremmo il boschetto lentamente in silenzio, mancavano pochi metri alla scuola e avevamo già incontrato tutti i nostri amici che si erano uniti a noi... Ovviamente tutti tranne Harry. 
Entrammo nell'edificio e ci fecero sistemare in una stanza enorme dove eravamo stati riuniti tutti. Eravamo in un largo tavolo circolare... Ma molto largo perché ci  stavamo in 50... Eravamo sistemati in ordine alfabetico quindi io e Louis eravamo seduti di fianco.
Ci consegnarono i fogli e ci spiegarono che era un semplice test d'ingresso per capire in quali corsi inserirci. C'erano delle semplici domande sulla storia della Scozia, io ero molto preparata perché li in Scozia avevo già fatto dei corsi del genere... Quando ero piccola insieme a mia mamma. Tutti gli altri erano in crisi per completare le domande mentre io in 10 minuti avevo già finito tutto. Louis fece la stessa cosa limitandosi a chiedermi solo un paio di risposte. Vidi Harry (che era seduto difianco a Taylor-.-) che mi guardava cercando qualche risposta ma io voltavo sempre la testa dall'altra parte. Passò l'ora che avevamo a disposizione per finire i test e passarono a ritiraceli. Poi iniziarono gli orali. Ci vollero un paio di orette per farci tutti... La mia interrogazione andò benissimo e chiacchierai liberamente con il professore. A mezzogiorno finimmo e uscimmo per tornare in mensa per il pranzo.
 
Io:«Ragazze io non ho fame, vado in camera a riposarmi ci troviamo poi alle 14:00 al pullman.»
Le altre:«Okkey!»
 
Corsi talmente veloce che arrivai immediatamente alle camere. Mentre salivo le scale sentivo le braccia farsi sempre più pesanti... Il pensiero era fisso solo su una cosa: i miei polsi. Non potevo sopportare una situazione del genere. Andai sbrigativamente in cucina presi uno dei coltelli e poi mi fermai... Ripensai a Harry a tutto quello che mi aveva detto, a tutte quelle volte che avevamo litigato per i tagli. 
 
Io(fra me e me):«TUTTE CAZZATE!»
 
Mi sferrai il primo taglio, non ricordavo fosse così doloroso... Ma resistetti. Mentre il coltello mi percorreva il polso ripetevo quei nomi per cui stavo facendo tutto questo. Harry.Taylor.Louis. Illusa. Stupida. Coglione. Falso. Puttana.
Dopo un po' caddi a terra sfinita... Il sangue era colato sul pavimento c'è ne era moltissimo... Lavai il coltello e poi il pavimento. Mi sciacquai il polso e andai a cambiarmi i vestiti che si erano macchiati. Mancavano 20 minuti alle due... Scesi giù e ad aspettarmi li trovai l'ultima persona che volessi incontrare: Harry. Era seduto per terra dietro l'angolo. Feci finta di non vederlo. Poi lo sentii singhiozzare sempre più forte, probabilmente era un'altra delle sue tattiche... E io ci stavo cascando in pieno.
 
Io:«Perchè piangi?»

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Capitolo 16
*** Fifteenth Chapter ***




Fiftheenth chapter
 
Io:«Perchè piangi?»
 
Si alzò velocemente da terra, non l'avevo mai visto in quello stato, per me era sempre stato il ragazzo a cui non si può cancellare il sorriso, una sottospecie di Superman che invidiavo. Ma adesso mi appariva così fragile e debole... Non aveva il coraggio di guardarmi in faccia e continua a fissarsi le punte dei piedi. Poi entrambi, quasi ci fossimo messi d'accordo, ci avventammo l'uno sull'altro e ci abbracciamo. Non riuscivo a sopportare tutta quella distanza. Era troppo. Mi strinse fortissimo e sentii le sue lacrime riversarsi sulla mia spalla. 
 
Io:«Non preoccuparti... Io sono qui, non me ne andrò. Mai.»
 
Si staccò da me, non aveva ancora la forza di guardarmi negli occhi così lo afferrai per una mano. Girammo l'angolo e ci infilammo in un giardinetto minuscolo che non visitava mai nessuno. Mi sedetti sul muretto che c'era, per poter essere un pochino più alta, lui si sistemò davanti a me in piedi. I capelli gli coprivano ancora la faccia e lui sembrava ostinato a non voler alzare il capo
 
Io:«Non mi sembra che tu sia uno che ha paura di guardare in faccia la gente...»
Harry:«Non è paura, è vergogna»
Gli alzai il viso premendolo sul mento con due dita.
Io:«Vergogna di cosa? Di essere umano?»
Non mi rispose.
Io:«Ascolta, nessuno è perfetto a questo mondo, e tu non sarai il primo a esserlo. Tutti possono sbagliare nella vita, magari poi per te lei non sarà neanche uno sbaglio. Devi solo capirlo. NESSUNO È PERFETTO. Ok?»
Harry:«Ok... Scusa non volevo dirti quello che ti ho detto, e non dovevo reagire in quel modo. Scusa davvero.»
Aveva rivolto di nuovo lo sguardo verso il basso, mentre pronunciò quelle parole gli scese una lacrima che andò posandosi sul pavimento.
Gli alzai di nuovo il capo e poi gli diedi un bacio sulla guancia.
Io:«Però ascolta, perché lei? Non potevi cercarne un altra?»
Harry:«Ecco... Beh.. Perché lei.. Si, mi.. Diciamo.. Da.. Quello che voglio.»
Io:«Sarebbe a dire che te la puoi portare a letto?»
 
Non mi rispose e capii che era esattamente quello che intendeva.
 
Harry:«Beh... Ma lei mi piace...»
Io:«Sul serio?»
Harry:«Ehmm... S-»
Io:«Vabbe, basta che la tieni il più lontano possibile da me»
Harry:«Ehm ok. Dobbiamo andare.»
 
Andammo alla fermata dei pullman dove ormai si erano riuniti tutti... Non appena arrivammo Taylor si avvicinò ad Harry. Sbuffai e me ne andai da mio fratello. Harry e Taylor continuavano a parlare e più li guardavo più mi rendevo conto che Taylor era stupenda, ancora di più se messa in confronto a me. Cosa speravo? Non potevo essere allo stesso livello suo.
Louis stava con il gruppo ma non distoglieva lo sguardo da quei due cha parlavano.
 
Io:«Lou non perderci tempo»
Louis:«Non me lo aspettavo da uno come lui, veramente non credevo che potesse farmi questo...»
Io:«Tu al posto suo non lo avresti fatto?»
Louis:«Ovviamente no...»
Io:«È arrivato il pullman, dobbiamo andare...»
 
Salimmo sul pullman e Harry ci raggiunse. Harry mi tirò per un braccio e ci sedemmo in due posti verso il fondo
 
Harry:«Oggi rimango con te ok?»
Io:«Non sei obbligato»
Harry:«No, infatti...»
Io:«Ok»
Harry:«Cos'hai?»
Io:«Niente mi da solo fastidio vedere quella...»
Harry:«Hai intenzione di rinfacciarmelo per tutta la vita?»
Io:«No, ok discorso chiuso.»
Harry:«Bene. Dove stiamo andando?»
Io:«A... Helensburgh, mi sembra»
Harry:«Ci sei già stata?»
Io:«Ehmm.. Si da piccola non mi ricordo tanto.»
Harry:«Okkey»
 
Lui era seduto dalla parte del finestrino e io verso il 'corridoio'. Eravamo entrambi stravaccati, lui era con le gambe aperte allora prese le mie e le appoggiò sul suo ginocchio. 
 
*sospirai*
Harry:«Ti scoccia?»
Io:«Ah.. NO.»
 
In poco arrivammo a destinazione e scendemmo dal pullman.
 
Prof:«Bene sono le.. 14:45, potete fare quello che volete ci ritroviamo qui alle 16:15»
 
Stavo andando da Wali ma Harry mi bloccò 
 
Harry:«Non dovevamo stare insieme?»
Io:«Vabbeh puoi venire con noi»
Harry:«Ma loro non mi vogliono...»
 
Mi diede parecchio fastidio il fatto di non poter andare con le mie amiche solo perché dovevo stare con lui, ma per un pomeriggio non sarebbe morto nessuno.
 
Io:«Dai andiamo...»
 
Iniziammo a percorrere la via principale ridendo e scherzando, insieme a lui mi sentivo me stessa, la vera me. Poi arrivammo a Starbucks e decidemmo di svoltare in una via più piccola... C'erano solo case ed era una via molto tranquilla. Continuammo a percorrerla sperando che sboccasse in un'altra via principale. Ma davanti ci trovammo un'altro muro.
 
Harry:«Ops... Vicolo cieco»
Io:«Torniamo indietro...»
 
Ci girammo e davanti a noi trovammo un ragazzo... Anche lui sui 18 anni. Indossava una canotta nera che gli scopriva le braccia muscolose ricoperte di tatuaggi. Sembrava un ragazzo normale fino a quando non estrasse una pistola dalla tasca...



BAM!
Eccovi un altro capitolo. c: Stiamo per entrare nella vera parte della storia, nel frattempo ne approfitto per scusarmi, so che la storia per adesso non è un granchè ma più avanti sarà più interessante c:
Anyway grazie per le visite e le recensioni!  Per il momento non so quando aggiornerò, ma penso presto!xx

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Capitolo 17
*** Sixteenth Chapter ***




Sixteenth chapter
 
Ci girammo e davanti a noi trovammo un ragazzo... Anche lui sui 18 anni. Indossava una canotta nera che gli scopriva le braccia muscolose ricoperte di tatuaggi. Sembrava un ragazzo normale fino a quando non estrasse una pistola dalla tasca.
Ero nel panico.
 
x:«Avete dei soldi?»
 
Harry fece un passo davanti a me. Attorcigliò un braccio intorno alla mia vita. Anche lui era agitato, lo capivo dalla forza che mise nello stringermi i fianchi. Fissava negli occhi quel tizio, anche se sapevo che pure lui aveva paura. 
 
Harry:«Non abbiamo niente»
 
Lo sconosciuto strinse ancora di più la pistola. Poi Harry tossì. Ovviamente lo fece solo per girarsi verso di me. E molto sbrigativamente mi sussurò:
 
Harry:«chiama Louis e metti il vivavoce»
 
Feci come mi aveva detto lui, senza distogliere lo sguardo da quel malvivente per non fargli intuire nulla... Abbassai al minimo il volume del cellulare in modo tale che solo Harry capisse quando Louis avrebbe risposto. Mio fratello rispose.
 
Harry:«Ma ti sembra il caso... Di farlo proprio qui? Vicino a Starbucks, dove passa tutta la gente? E addirittura a pochi metri dal centro?»
x:«Faccio quello che voglio... Datemi i soldi.»
 
Rimanemmo in silenzio. Mio fratello mise giù: probabilmente aveva capito. Mi tremavano le gambe, quasi facevo fatica a reggermi in piedi. Temevo il peggio. Harry continuava a stringermi, il che non mi faceva sentire per niente al sicuro perchè da quella stretta percepivo tutto il suo nervosismo. Harry continuò ad intrattenerlo con domande di vario genere... 
Poi finalmente vidi sbucare mio fratello. Camminava lentamente per non farsi sentire e non appena fu a pochi centimetri da quel tipo gli sferrò una gomitata che lo fece cadere a terra mezzo stordito. 
Harry mi prese per mano e iniziammo a correre velocissimi. Così veloci che a fatica riuscivo a stargli dietro. Corremmo tantissimo fino a trovarci in pieno mercato: lì nessuno ci avrebbe potuto torcere un capello. Non appena ci fermammo, le mie gambe non resistettero più, quindi mi accasciai sulla panchina. D'un tratto sentii le braccia di Harry circondarmi, mi alzai in piedi e lo strinsi fortissimo. Nonostante tutto ero riuscita a trattenere le lacrime: non volevo mostrarmi debole davanti a lui.
 
Louis:«Dove cazzo siete andati?»
Io:«Abbiamo girato in una via e...»
Louis:«Basta, tu non andrai più in giro con certa gente»
 
Mi afferrò per un polso e mi tirò a se, il tutto sotto gli occhi della "certa gente" cioè di Harry. Volevo che Louis e Harry facessero pace, non che si odiassero ancora di più...
 
Io:«Ho 16 anni, sono in grado di capire da sola con chi posso uscire e con chi no...»
Louis:«BEH A QUANTO PARE NO.» 
 
Praticamente mi urlò in faccia, era davvero arrabbiato ma non volevo comunque dargli retta. Sapevi che non era colpa di Harry anzi, se lui non ci fosse stato sarei finita male.
 
Io:«Faccio quello che voglio, tu non sei nessuno per decidere quello che devo fare»
Louis:«AH IO NON SONO NESSUNO?»
Io:«H-O-S-E-D-I-C-I-A-N-N-I CAZZO, STO CON CHI MI PARE»
Louis:«Ah si? Bene allora la prossima volta vi lascio li... A farvi ammazzare va bene?»
Io:«FAI QUEL CHE VUOI»
Louis:«DIO DOVEVA PRENDERSI TE, NON LA MAMMA»
 
Non pensavo che mio fratello potesse essere crudele fino a quel punto... Non riuscii a pronunciare parola, ero impietrita. Harry fece un passo avanti: voleva difendermi. Ma lo fermai. Avevo le lacrime agli occhi e mio fratello si girò di spalle per andarsene. Non mi ero mai fatta mettere i piedi in testa da nessuno quindi decisi che il discorso non era finito... Lo ripagai con la sua stessa moneta
 
Io:«La gente come te non merita nemmeno di esistere»
Louis:«*si voltò di scatto* LA GENTE COME ME? La gente che ti ha difesa davanti a tutti? La gente che ti ha cresciuta?»
Io:«NO: la gente che per due anni non mi ha parlato accusandomi di aver ucciso mia madre. La gente che mi ha sempre trattato come una ruota di scorta. La gente che mi ha augurato la morte. Beh sai che ti dico?»
 
Ci fu una pausa. Io e Louis eravamo vicinissimi e i nostri nasi quasi su sfioravano
 
Io:«Ti dico che mi fai schif-»
 
Non feci in tempo a terminare la frase. Qualcosa mi travolse il viso facendomi decollare verso il suolo. Quel qualcosa stretto in un pugno era la mano di Louis.

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Capitolo 18
*** Seventeenth Chapter ***




Seventeenth chapter 
 
Non feci in tempo a terminare la frase. Qualcosa mi travolse il viso facendomi decollare verso il suolo. Quel qualcosa stretto in un pugno era la mano di Louis.
Non ebbi nemmeno il tempo di capire quello che era successo, non appena aprii gli occhi mio fratello se ne stava già andando con passi lunghi e svelti. Harry si precipitò verso di me che giacevo sdraiata sulle piastrelle di una delle vie del centro. Non riuscii a trattenermi e le lacrime iniziarono a sgorgare sempre più rapidamente
 
Harry:«Sta calma, adesso ci sono io qui.»
 
Mi sedetti e lui si sedette di fianco a me. Poi lo abbracciai: avevo bisogno di qualcuno con cui potermi sfogare. Il respiro si faceva sempre più affannoso e iniziavo a sentire il male sullo zigomo sinistro. Mi staccai da lui ancora in lacrime
 
Harry:«Vieni andiamo a comprare qualcosa da metterci... Lì» disse indicando il mio viso dove Louis mi aveva colpito.
Io:«No.. Ehm, sul serio lascia perdere»
Harry:«Guarda li c'è una farmacia aspettami qui, arrivo subito»
 
Mi fece sedere su una panchina poi entrò dentro la farmacia. Le lacrime si erano asciugate, finalmente. Rimasi li a fissare il cielo fino a quando Harry non uscì dalla farmacia. Mi sentivo sempre più attratta da lui, era come una calamita. Non potevo stargli lontano, non riuscivo a stargli lontano. Si avvicinò a me
 
Harry:«Mi hanno dato sta crema per gli urti, vuoi che te la metto?»
 
Io non riuscii a rispondergli ero ancora sotto shock, mi limitai ad annuire. Aprì il tubetto, si alzò in piedi e tenendomi il viso fermo con una mano, con l'altra mi stese un po' di crema sulla guancia. I nostri sguardi si incrociarono, i respiri si confusero in un unico solo. Era perfetto. Avrei potuto vivere così anche tutta la vita, mi bastava solo poterlo guardare da vicino. Dai suoi occhi verdi come smeraldi che risplendevano al sole alla sua bocca rosea come un fiore. 
 
Si erano già fatte le 16 ed era ora di tornare al pullman. Io e Harry quindi ci incamminammo. Non appena arrivammo tutti ci circondarono, sembrava fosse tornato tutto a posto con la faccenda di Harry e Taylor, e fui sicura di ciò quando 
 
Zayn:«Ehi ascolta Harry, a nome di tutti, non importa cosa succederà, la vera amicizia dura per sempre. E nessuno potrà mai separarci.»
 
Tutti ci stringemmo attorno ad Harry, ero contenta di quello che era successo anche se non smettevo di pensare a Louis. Prima quello tagliato fuori dal gruppo era stato Harry, adesso invece era Louis che se ne stava in disparte.
 
Harry:«Perchè non vai a parlargli?» riferito a Louis 
Io:«Ho paura...»
Harry:«Se vuoi vengo con te»
Io:«Nono, non preoccuparti non fa niente»
 
Il pullman arrivò, questa volta io, Harry, Waliyha e tutti gli altri ci sistemammo sul fondo del pullman, occupando i 5 posti alla fine e le due coppie di sedili sul fondo. Io ero seduta nel posto centrale, da una parte c'era Harry e dall'altra Zayn. Notai che Zayn mi stava fissando da un po' la guancia. Capii il perché ma feci finta di non sapere
 
Io:«Che c'è?»
Zayn:«Cos'hai qui?» disse sfiorandomi il livido
Io:«Eh, beh.. Ecco, ho litigato con Louis»
Zayn:«LOUIS TI HA FATTO QUESTO?»
Io:«ehm..»
Zayn:«È totalmente fuori di testa»
Io:«Abbastanza»
 
Zayn tentò di farmi divertire, giocammo come due bambini per tutto il viaggio, disegniamo i baffi sulla faccia di Harry che dormiva e poi iniziammo a vagare per il pullman sdraiati per terra... Come due Marines in spedizione. Mi divertii moltissimo e quasi mi dimenticai di tutti i miei problemi.
Poi finalmente arrivammo al college, le mie amiche sapevamo quello che era successo e mi stettero molto vicine: salimmo nella camere e subito tutte si riunirono in camera mia. A turno ci facemmo la doccia nel mio bagno e ci vestimmo sempre in camera mia per la cena. 
 
Io:«Voi che siete sempre informate: cos'è che si fa sta sera?»
y:«C'è il BOWLING!»
Io:«Yeaah!»
 
Scendemmo giù in mensa e mangiammo. Di mio fratello nemmeno l'ombra. Dopo andammo al bowling così come da programma.
 
Waliyha:«Questa sera ti straccio!» disse a suo fratello
Zayn:«Ah-ah! Non credo proprio!»
Waliyha:«Vedremo...»
 
Entrammo e io mi sedetti. Non perché volevo fare l'asociale ma perché non sapevo giocare.
 
Harry:«Dai vieni a giocare...» mi prese per mano
Io:«Eh, ecco io non so giocare...»
Harry:«Tu non preoccuparti ti insegno io...»
 
Prese una palla da bowling e me la diede
 
Io:«Non so nemmeno da che parte devo prenderla»
Harry:«Ahahah! Dai vieni... È semplice basta chinarsi un po', prendere la mira e poi lasciare andare la palla.»
Io:«Facile a dirsi...»
 
Harry mi si avvicinò, mi attorcigliò un braccio attorno alla vita, appoggiando la mano sulla mia pancia. Mi prese il polso e mi accompagnò la mano per lanciare la palla. STRIKE. Ci girammo l'uno verso l'altro e esultammo. Poi arrivò la solita battutina sarcastica
 
Liam(amico di Harry):«Styles è vecchia questa scusa per abbordare una ragazza»


 HOLA!
Eccovi un'altro capitolo, come sempre spero che vi piaccia e per favore recensite!xx
P.s. scusate sono un po' di fretta. c:
 

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Capitolo 19
*** Eighteenth Chapter ***




Eighteenth chapter
 
Liam(amico di Harry):«Styles è vecchia questa scusa per abbordare una ragazza»
Harry:«ah-ah»
 
Sentivo la sua voce rimbombare dentro la mia testa a causa di tutta quella vicinanza, era bellissimo guardarlo da lì, mi sentivo come un agnellino protetto da un leone. Mai più che in quel momento desiderai di averlo, che fosse mio.
 
Liam:«Stai attento che poi Taylor si ingelosisce»
Harry:«Cazzi suoi»
 
Poi mi guardò e sorrise ancora. 
 
Harry:«dai proviamo ancora una volta...»
Mi prese una palla e me la consegnò. Mi avvolse di nuovo con tutto il suo corpo. Non riuscivo a concentrarmi su quello che stavamo facendo e anziché guardare i birilli il mio sguardo era fisso sul volto di Harry. Non volevo innamorarmi di lui, però era quello che stava succedendo, inevitabilmente. 
Si girò verso di me che ormai mi ero persa nella profondità dei sui occhi.
 
Harry:«Pronta?»
Io:«Posso dire no?»
Harry:«no»
 
Mi strinse ancora di più a se. Percepivo i suoi addominali contro la mia schiena, era una sensazione che non avevo mai provato prima ma dovevo solo smetterà di illudermi. Uno come lui non si sarebbe mai messo con una come me. Dovevo semplicemente imparare a farmi meno illusioni. Tirammo la palla e buttammo giù alcuni birilli, non so nemmeno quanti. 
 
Harry:«è facile no?»
Io:«più o meno...»
Harry:«Allora ti sfido, chi perde fa un obbligo a scelta»
Io:«Sai che non stai giocando ad armi pari?»
Harry:«Per questo so che vincerò»
Io:«Stronzo..» e dicendolo gli pizzicai gli addominali, sapevo che odiava che lo facessi
Harry:«Bene dai, giochiamo..»
 
Fui costretta a giocare e ovviamente a perdere contro di lui. Qualche punto riuscii a farli, ma molti pochi. E fui anche costretta a sorbirmi tutte le sue danze della vittoria eccetera eccetera.
 
Harry:«HAAI PERSOO! HAI PERSO! HAI PERSO! HAI PERSO! HAI PERSO»
Io:«L'abbiamo capito!»
Harry:«HAI PERSO! HAI PERSO...» e continuò fino all'infinito 
 
La cosa peggiore era che dovevo fare un obbligo a sua scelta, probabilmente annusare i piedi di qualcuno, o le calze di qualcuno. O magari toccare il sedere a una mia amica... Tutte cose di routine a cui ero abituata. Comunque sembrava non essersene minimamente ricordato dell'obbligo... Dopo strenuanti minuti di Harry che mi urlava che avevo perso ci prendemmo qualcosa da bere. Mi sedetti su un divanetto di fianco a Wali e Harry si sedette di fianco a me e mise una mano sulla mia spalla. Abbracciati tipo fidanzati. Non potevo sopportare una situazione del genere anche perché in quel momento stava entrando dalla porta Taylor. Mi avvicinai all'orecchio di Harry
 
Io:«Ti ricordo che hai una fidanzata» dissi levandogli il braccio
Harry:«Potrò abbracciare la mia migliore amica o no?»
 
Abbozzai un finto sorriso, finto come quello delle barbie e mi alzai. 
 
Harry:«Ehi dove vai?» mi voltai per rispondergli
Io:«Lascio il posto alla tua ragazza...»
 
Immediatamente Taylor si sedette al mio posto stampando un grosso bacio sulle labbra di Harry che inerme era rimasto a fissare le mie azioni. Io mi sedetti sul bracciolo di uno dei due divani centrali, da una parte avevo Zayn e dall'altra una mia amica. Nel frattempo Taylor continuava a sbaciucchiare Harry, che controvoglia rimaneva fermo come una statua, perché era troppo impegnato a fissarmi. Mi dava sui nervi quando faceva così, sul serio. 
 
Zayn:«Ehi se vuoi puoi sederti qui...» disse toccandosi le ginocchia
Io:«Ma no lascia...»
Zayn:«Dai vieni»
Io:«Ti giuro sono comoda qui»
 
Iniziò a farmi il solletico, Zayn era davvero un bravo amico, AMICO NIENTE DI PIÙ, so che l'ho già detto all'inizio rispetto ad Harry , ma noi 2 siamo solo amici sul serio. 
Zayn continuava a farmi il solletico e non riuscii a resistere
 
Io:«Okkey, okkey... Va bene»
 
Mi sedetti sulle sue ginocchia con la schiena semi-appoggiata al bracciolo del divano.
 
Io:«Adesso sei contento che hai ottenuto quello che volevi?»
Zayn:«Certo...»
Io:«Bene»
 
Ordinammo da bere e iniziammo a chiacchierare del più e del meno.
 
Zayn:«Ragazzi scusate io vado a fumarmi una sigaretta»
Io:«No, te non vai da nessuna parte.»
Zayn:«e chi me lo impedirà?»
 
Percorsi velocemente con la mano la sua gamba, gli infilai una mano dentro la sua tasca e ne estrassi il pacchetto di sigarette. Mi alzai e me lo infilai nella tasca posteriore dei jeans. Zayn allungò una mano per riprendersi il pacchetto di sigarette ma io gli picchiai via la mano.
 
Liam:«Eheh Zayn non si tocca il sedere di una signorina»
 
Tutti scoppiarono a ridere, ovviamente tutti tranne Harry cose che mi lasciava al quanto perplessa.
 
Io:«Io esco a prendere una boccata d'aria»
Taylor:«Si brava ciao!» disse con il suo tono da ochetta
 
Uscii e mi sedetti su una panchina, poi la porta di riaprì e ne uscì Harry.
 
Io:«Che ci fai qui?»
Harry:«La stessa cosa che ci fai tu...»
Annuii e Harry si sedette di fianco a me
Harry:«Dimmi la verità: ti piace Zayn?»
Io:«E anche se fosse?»
Harry:«Rispondimi si o no?»
Io:«Si» volevo semplicemente vedere la sua reazione. 
Harry:«*chinò la testa* ah okkey»
Io:«Scemo ci stai credendo?»
Harry:«Quindi non ti piace?»
Io:«Ma anche no»
Harry:«Ookkey... Molto meglio così»
Io:«Perchè?»
Harry:«Eh.. Beh.. Ehmm.. Perché.. Perché!.. Perché? Ah si.. Perché non mi piacerebbe che ti innamorassi di un mio amico»
Io:«Okk»
Harry:«Non ti ho detto qual è l'obbligo...»
Io:«Oh Gesù.. Dai dimmi»
Harry:«Baciami»
Io:«sulla guancia?»
Harry:«No, sulla bocca»
Io:«Perchè?»


HOLAAA!
Bene, vi lascio sulle spine con questo capitolo! c: aggiornerò presto e per favore continuate con le visite e a recensire!xx

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Capitolo 20
*** Nineteenth chapter ***



Nineteenth chapter 
 
Harry:«Baciami»
Io:«sulla guancia?»
Harry:«No, sulla bocca»
Io:«Perchè?»
Harry:«Perchè è il tuo obbligo»
Io:«E perchè vuoi che faccia questa cosa?»
Harry:«Fallo e basta ok?»
 
Mi avvicinai a lui e gli diedi un normalissimo bacio a stampo. Non provai niente perché non era mia volontà dargli quel bacio.
 
Io:«E adesso?»
Harry:«e adesso niente»
 
Si alzò e se ne andò sbrigativamente. La serata passò in fretta e in pace. Poi tornammo nelle stanze. Tutte le mie amiche trascinarono alcuni materassi nella mia camera e dormimmo tutte insieme. Tutte ormai dormivano mentre io non ci riuscivo. In quella notte non chiusi occhio. Rimasi a pensare a quel bacio, al perché di tutto questo, al perché per cui Harry non mi aveva più parlato quella sera.
Il giorno dopo trascorse veloce come la sera prima e di fare pace con Louis non se ne parlava. Harry si decise a non parlarmi. Che avevi fatto di male? Avevo semplicemente accontentato la sua richiesta, o no? Tutto il giorno lo ignorai ma alla sera, in mensa non riuscivo a stargli lontano... Volevo sapere il perché di tutto. Non si accorse di me perché era troppo impegnato a baciare la sua ragazza. Lo sorpresi alle spalle...
 
Io:«Eh, Harry?»
Harry:«*si voltò* dimmi?»
Io:«Dobbiamo parlare. Da soli.» dissi guardando Taylor. Poi lei se ne andò.
Harry:«Che c'è?»
Io:«C'è che non mi hai più rivolto la parola da ieri sera...»
Harry:«Ah davvero?»
Io:«Si davvero»
Harry:«Ah..»
Io:«Perchè?»
Diventò improvvisamente serio, ma insicuro.
Harry:«Dopo quel bacio...»
Io:«Vai avanti...»
Harry:«NO. Niente, boh non so perché...»
Io:«Mah!»
Harry:«Ti va se andiamo al lago sta sera?»
Io:«Perchè non ci porti la tua ragazza?»
Harry:«Perchè la sto per mollare»
Io:«Che? Dopo 2 giorni?»
Harry:«Già.. Stai a vedere»
 
Harry si avvicinò a lei, la prese per un polso e la tirò in disparte. Poi gli disse solo poche parole e lei immediatamente scappò via. Lo guardai con sguardo interrogativo perché non capivo perché l'avesse fatto... Poi lui tornò di nuovo da me...
 
Harry:«Allora ci vieni al lago sta sera? O ti dovrò trascinare?»
Io:«Preferisco la prima opzione»
 
Tornai nella mia camera poi irruppe Waliyha...
 
Waliyha:«Allora sta sera dobbiamo fare colpo, cioè... DEVI fare colpo»
Io:«Su chi scusa?»
Waliyha:«SU HARRY»
Io:«Ancora con sta storia? NON MI PIACE,SIAMO SOLO AMICI.»
Waliyha:«Se, vabbe ok. Che cosa ti metti?»
Io:«Boh»
Waliyha:«Possibile che debba sempre fare tutto io?»
 
Aprì l'armadio e tirò fuori questa roba: http://it-eu.abercrombie.com/webapp/wcs/stores/servlet/CategoryDisplay?parentCategoryId=89666&catalogId=11556&categoryId=120766&langId=-1&storeId=19159&topCategoryId=84593
Tutto sommato mi andava anche bene quella roba, di sicuro meglio del vestito da cubista. Me la infilai, mi legai i capelli in una coda alta, un paio di converse e rimasi ad aspettare Harry, mentre Waliyha continuava a dirmi cosa dovevo fare per fare colpo, anche se non aveva ancora capito che fare colpo era l'ultima cosa che volevo. 
Finalmente Harry arrivò e ci dirigemmo verso il lago. Durante il tragitto rimanemmo in silenzio. Ma poi quando arrivammo sulla riva
 
Harry:«Perchè sei così silenziosa sta sera?»
Io:«Dato che tu non mi parli, nemmeno io ti parlo»
Harry:«Ahh ho capito: ti vuoi fare desiderare»
Io:«Non hai capito un cazzo allora...»
Harry:«Come faccio a farmi perdonare?»
Io:«Rispondi alla mia domanda»
 
Ci sedemmo sulla solita panchina e io accavallai le gambe sulle sue...
 
Harry:«Dai spara.»
Io:«Perchè quel bacio?»


 Holaaa!
Bene, eccovi un altro capitolo, se vi interessa il seguito recensite e io lo pubblicherò!xx

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Capitolo 21
*** Twentieth Chapter ***




Twentieth chapter 
 
Harry:«Dai spara.»
Io:«Perchè quel bacio?»
Harry sospirò. Appoggiai la mia testa sulle sue ginocchia con lo sguardo rivolto al lago. E lui appoggiò la mano sul mio collo ed iniziò ad accarezzarmelo dolcemente. 
Harry:«Volevo solo essere sicuro che... Che tra noi due ci fosse solo amicizia.»
Sospirai. Finalmente avevo capito quello che lui CREDEVA di provare per me. 
 
Io:«Amici e basta?»
Harry:«Amici e basta.»
 
Le parole che più mi fecero soffrire. Rimanemmo in silenzio per un po', poi mi alzai dalle sue ginocchia. Nella mia mente mi ero ripromessa che da quel momento sarei stata più distaccata. Quindi mi accartocciai su me stessa sospirando. 
 
Harry:«Che hai?»
Io:«Mi manca mio fratello...»
Harry:«Allora parlagli»
Io:«Non è facile»
 
Harry mi si avvicinò e mi abbracciò. Dato che me lo ero ripromessa lo spinsi via da me, anche se era l'ultima cosa che volevo.
 
Harry:«Qual è il problema adesso?»
Io:«Ehmm... Amici e basta ricordi?»
Harry:«Era un abbraccio da amico...»
 
Non gli risposi, mi alzai
 
Io:«Andiamo?»
Harry:«Di già?»
Io:«Voglio parlare con mio fratello»
Harry:«Allora andiamo...»
 
Tornammo alle stanze, arrivai davanti alla porta della stanza di Louis..
 
Harry:«Ti aspetto in camera mia, dopo vieni e mi racconti ok?»
Io:«Okk»
Bussai.
Louis:«Chi è?»
Io:«Sono Maya»
Louis:«...entra»
 
Entrai era sdraiato nel letto ricoperto di fazzoletti, gli occhi ancora rossi, immerso nel buio... Mi avvicinai alla lampada e la accesi, poi mi sdraiai nel letto di fianco a lui. Rimanemmo per 10 secondi in silenzio a fissare il soffitto. Poi...
 
Io&Louis(in coro):«SCUSA!»
Louis:«Ti giuro non volevo farlo, ma ero troppo arrabbiato e non mi sono trattenuto... Ti prego perdonami...»
 
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai, finalmente avevo ritrovato mio fratello, il mio vero fratello. 
 
Louis:«Ti fa ancora male?» riferito alla guancia
Io:«Eh, no... Non così tanto»
 
Ci sedemmo e Louis iniziò ad esaminare le mie gote.
 
Louis«Sono uno stupido. Guarda cosa ti ho fatto.» dalla sua guancia cadde una lacrima...
Io:«Nono ti prego non piangere... Mi fai stare peggio» gli asciugai con le dita le lacrime
Louis:«ok va bene, la smetto»
 
Ci abbracciammo ancora e rimanemmo li per alcuni minuti. Mi sentivo come in paradiso. Si erano già fatte le undici e dovevo ancora parlare con Harry quindi salutai Louis e bussai alla porta della stanza di Harry.
 
Harry:«Si?»
Io:«Sono io»
Harry:«Veni vieni»
 
Aprii la porta e lo trovai seduto sul letto con solo i pantaloni. Era la cosa più bella che avessi mai visto, perfetto. Mi fece segno di sedermi a fianco a lui. E io mi sedetti.
 
Harry:«Allora?»
Io:«È tutto a posto»
Harry:«Te lo avevo detto io»
Io:«Ma mi avevi detto cosa? Che non hai detto niente»
Harry:«Vabbe per una volta volevo fare il saggio»
Io:«Ahahah!»
 
Iniziai a fargli il solletico, cosa che detestava. Alla fine delle risate ci trovammo l'uno sull'altro. Stava succedendo di nuovo, mi stavo perdendo nei suoi occhi. Io ero sopra di lui, avevo le mani appoggiate sui suoi pettorali e lui le aveva attorcigliate dietro alla mia schiena... I nostri nasi erano vicinissimi e quasi si toccavano. I suoi occhi erano più verdi del solito, forse perché li stavo vedendo da così vicino. Non volevo succedesse niente, anche perché sapevo che lui non lo voleva. Amici e basta. Provai ad alzarmi da lui ma mi trattenne...
 
Harry:«Non andartene, ti prego»
 
Mi risdraiai su di lui, questa volta però appoggiano la guancia sul suo collo. Non avevo nemmeno la forza di guardarlo negli occhi. Temevo che accadesse quello che non doveva succedere. 
 
Io:«Io non me ne andrò mai, hai capito?»
 
Mi strinse a se sempre di più, non riuscivo più a sopportare quella situazione, quindi mi sedetti sui suoi addominali attorcigliando le gambe intorno alla sua vita. 
Iniziai a percorrere con le dita gli spazi segnati sulla sua pelle dagli addominali, era divertente, e nel frattempo ammiravo i suoi numerosi tatuaggi.
 
Io:«Perchè due uccelli?»
Harry:«Perchè mi fanno sentire libero...»
Io:«Libero da che?»
Harry:«Dal non poter fare tutto quello che voglio...»
Io:«E cosa sarebbero tutte queste cose che vuoi fare?»
Harry:«Non lo so... Cose tipo.. Cambiare ragazza ogni due giorn-»
Io:«Fai solo la figura del puttaniere così..»
Harry:«Non mi importa... Io sono libero»
Io:«Non ti facevo così poeta...»
Harry:«E infatti non lo sono»
Io:«ehmm...Ora devo andare...»
 
Mi alzai da lui e mi diressi verso la porta. Lui mi seguì. Presi la maniglia e aprii di pochi centimetri la porta. Poi la mano di Harry si accostò alla mia e richiuse la porta, per poi dare due giri di chiave. Mi girai verso di lui che ormai mi aveva circondata con le braccia, ci guardammo alcuni secondi e poi la sua mano sbrigativamente premette l'interruttore e spense la luce.


Hii!
Ho pubblicato il capitolo almeno vi lascio un po' sulle spine. Ahah ok non aspettatevi un gran che eh c: Come sempre spero che vi piaccia, recensite! e solite cose *bla bla bla*. c: Come probabilmente avrte già letto Maya è un autolesionista, beh anch'io lo sono (ma sto cercando di smettere) quindi beh... se volete parlarne, o parlare anche di qualsiasi altro problema scrivetmi nei messaggi privati. I'm here for you.xx
Anyway dato che ho un po' di tempo vi do anche un po' di NEWS:
-Ieri per Zayn è iniziato il ramadan. Voi che ne pensate? Sicuramente dimagrirà un bel po'. 
p.s. tanto di cappello a Zayn.
-Sta notte gli account Twitter dei ragazzi sono stati hackerati e per esempio hanno usato quello di Niall per unfolloware delle fans. 
-Si dice che una fan abbia uscciso il suo gatto per aver perso il follow di Niall. -.-
-Tra i vari trend (sta notte) c'erano: #Obamahelpsdirectioner e altri del genere. Nottata tranquilla insomma ahah c:

#finenews 
p.s. Recensite pleasee!xx


 

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Capitolo 22
*** Twenty-first Chapter ***




Twenty-first chapter
 
Mi girai verso di lui che ormai mi aveva circondata con le braccia, ci guardammo alcuni secondi e poi la sua mano sbrigativamente premette l'interruttore... E spense la luce. Non avevo idea di quello che voleva fare. Vedevo solo la sua ombra, i suoi ricci avvicinarsi sempre più a me. La sua mano si staccò dall'interruttore e la sentii percorrermi il collo. Era soffice e calda, sentivo il suo pollice che mi accarezzava la guancia.
 
Io:«Che vuoi fare?»
Harry:«Stai a vedere...»
 
Sentii la sua mano che avevo dietro al collo tirarmi verso di lui, poi le nostre labbra si incrociarono in un bacio sempre più appassionato. Tentai di sfuggire ma ormai mi aveva spinto attaccato alla porta e non avevo via di scampo. Continuavamo a baciarci, ma non era quello che volevo. Mi ero ripromessa di non cadere nella sua trappola. Cercai di respingerlo ma niente...
 
Harry:«Lasciati andare, ti prego.»
 
Iniziò a baciarmi sul collo, non riuscì a resistergli. Le sue mani iniziarono a percorrermi la schiena e il suo corpo si faceva sempre più pesante sul mio. Gli infilai lentamente una mano nei capelli. Stava succedendo l'inevitabile. Riprendemmo a baciarci ma questa volta ci misi anche del mio, le sue mani si muovevamo a ritmo intorno alla mia vita e lo stesso le mie nei suoi capelli. Poi mi prese in braccio e in un attimo mi appoggiò sul letto. Lui era sopra di me. Mai più di quella volta l'avevo sentito mio, avevo tutto quello che potessi desiderare e forse di più. Infilò entrambi le mani sotto la mia canotta e io continuavo a tenerle sui suoi pettorali... Poi ci staccammo...
 
Harry:«Ti voglio.»
Io:«Sono qui. Prendimi.»
Harry:«Ti prendo in parola»
 
Entrambi volevamo la stessa cosa. È capibile cosa no?
Ricominciammo a baciarci, come se fosse stata la cosa più naturale del mondo. Lentamente mi sfilò la canotta senza neanche che me ne accorgessi. Forse non ero ancora pronta... O forse si. Nella mia mente vagava un silenzio assoluto. Gettai le mani sulla sua cintura e gliela slacciai. Avevo paura ad andare avanti ma lo feci lo stesso. Poi anche lui iniziò a slacciarmi i pantaloncini. Lo fermai appoggiando le mie mani sulle sue.
 
Io:«Aspetta, devo dirti una cosa.»
Harry:«Dimmi....»
Io:«È la mia prima volta, è un problema?»
Harry:«Se non lo è per te, no.»
 
Ripresi a baciarlo e lui riprese a fare quello che stava facendo, ormai mancava solo ancora un piccolo passo e sarebbe successo quello che doveva succedere. Ci infilammo sotto il lenzuolo e ci ribaltammo. Lui sotto di me e io sopra.... Cominciò di nuovo a baciarmi sul collo. Quei baci che mi facevamo svenire. Ci svestimmo del tutto...
 
Harry:«Sei pronta?»
Io:«Mai stata più di così.»
 
Il resto è intuibile.
*il mattino dopo*
Mi svegliai abbracciata ad Harry, la camera era un disastro:c'erano vestiti buttati ovunque. Lui dormiva, sembrava un angelo senza ali. Forse avevo sognato e non era successo niente. O forse no. Mi alzai senza svegliarlo, mi rivestii sbrigativamente e me ne tornai in camera mia. In quel momento capii che ero stata una stupida, avevo appena fatto l'errore più grande della mia vita. Stupida, stupida e stupida. Cercai di dimenticarmene e non aprii bocca con nessuno su quello che era successo la notte precedente. Per tutta la mattinata riuscii a evitare Harry senza farmi vedere ma a pranzo purtroppo mi vide. Uscii dalla mensa per cercare di scappare ma lui mi seguì...
 
Harry:«Qual è adesso il problema?»
Io:«Non c'è un problema.»
Harry:«Non fingere di non capire»
Io:«Ok, è stato tutto un errore, un gigantesco errore.»
Harry:«Sei fuori?»
Io:«Dimenticati di questa notte okkey?»
Harry:«Non posso dimenticarti.»
Io:«Beh, devi farlo.»
 
Tentai di correre via ma mi raggiunse. Da un momento all'altro sarei scoppiata a piangere, di sicuro.
 
Harry:«Ma p-perché?»
Io:«Forse è meglio che non ci parliamo più»
Harry:«No aspetta, ho bisogno di una spiegazione»
Io:«Non sono la puttana di nessuno, tantomeno la tua. Ricordatelo.»
 
Iniziai a correre e le lacrime ormai stavano scendendo a go-go.
Corsi al lago e mi sedetti sulla panchina. Avevo rovinato tutto. Ogni cosa. Avevo rovinato la mia vita. L'avevo perso per sempre, avevo perso la persona più importante della mia vita. Poi sentii dei passi dietro di me. Si sedette dietro alla panchina.
 
Harry:«Perchè piangi adesso?»
Io:«Abbiamo rovinato tutto»
Harry:«Perchè? Spiegamelo perché io proprio non lo capisco»
Io:«Ecco... Io... N-non lo so»
Harry:«*si alzò in piedi e si allontanò un po'* Comunque vada sappi che per me è stata la notte più bella di tutta la mia vita, quando mi hai detto che non te ne saresti mai andata io ti credevo davvero.»
 
Harry se ne andò. Rimasi a pensare. Pensare a come andare avanti senza di lui. Poi capii che non ci sarei mai riuscita. Iniziai a correre, sapevo dove trovarlo. Arrivai davanti alla sua stanza. C'erano tutti i suoi amici davanti alla porta...
 
Io:«Dov'è lui?»
Liam:«È dentro insieme a Louis; sta piangendo»
Io:«Perchè?!»
Liam:«Non lo sappiamo»
Io:«Fatemi entrare...»
Liam:«Ma Lou ha detto di rimanere fuor-» 
 
Troppo tardi ero già entrata. Vidi Harry seduto sul letto con la testa in mezzo alle mani. Seduto per terra davanti a lui c'era Louis. Non appena richiusi la porta dietro di me Harry si girò di scatto. Stava piangendo, per la seconda volta per colpa mia. Solo per colpa mia. Si rigirò verso Louis velocemente
 
Harry:«Dille di andarsene»
Louis:«Maya non è il momento, vattene!»
Io:«No aspetta devo parlargli»


 Fa cagare lo so. Scusate è orribile, non ho scusanti. Scusate davvero.

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Capitolo 23
*** Twenty-second Chapter ***




Twenty-second chapter 
 
Louis:«Maya non è il momento, vattene!»
Io:«No aspetta devo parlargli»
Harry:«DILLE DI ANDARSENE!» questa volta lo disse quasi urlando.
Louis mi si avvicinò, Louis:«Sul serio è meglio che vai via»
Io:«Aspetta, sai perché piange?»
Louis:«No»
Io:«Io si, ti prego lasciami parlare con lui.»
 
Non pensavo che Harry potesse soffrire così tanto solo per una come me. Allora forse gli piacevo davvero. Louis uscì dalla camera e io rimasi da sola con lui. Mi inginocchiai sul pavimento davanti a lui, dove prima c'era Lou e gli presi con le mani i polsi perché mi guardasse negli occhi 
 
Io:«Ti prego ascoltami»
Harry:«NO.»
Io:«Vabbe io parlo lo stesso: questa notte è stata la più incredibile di tutta la mia vita, quello che ho fatto, te lo giuro, l'ho fatto perché ti amo. Mi sei sempre piaciuto fin dal primo momento, ma c'era sempre qualcuno migliore di me, tipo Taylor. Io voglio stare con te, lo voglio più di ogni altra cosa.»
Harry:«So che arriverai ad un 'ma'»
Io:«...ma...»
 
Si scostò i capelli e finalmente mi guardò in faccia.
 
Io:«Ma non voglio essere conosciuta come "una delle puttane di Harry Styles"»
Harry:«Lo sai che non ti tratterei così, ne abbiamo già parlato»
Io:«Si ma gli altri non lo saprebbero, gli altri vedrebbero solo le cose superficiali»
Harry:«Quindi a te interessa solo quello che pensano gli altri?»
 
Finalmente si era calmato, mi sedetti a cavallo delle sue cosce, per poterlo vedere bene
 
Io:«A me interessi tu. E nessun altro.»
Harry:«Quindi? Arriva al dunque perché, giuro, sto per scoppiare»
Io:«Io sono tua. Tu sei mio. E gli altri non sapranno niente.»
 
Mi alzai sulle ginocchia che sprofondarono nel letto. Adesso ero più alta di lui, gli attorcigliai il viso con le mani e ci baciammo. Le sue mani mi percorsero la schiena sotto la felpa. Si sentiva solo il rumore delle nostre labbra che si incrociavano. Avvertivo il suo respiro sulla mia guancia e i suoi ricci sfiorarmi la pelle. Poi finimmo. Lo guardai negli occhi e entrambi sorridemmo. 
 
Io:«Allora è tutto a posto?»
Harry:«Se tu sei mia, si.»
 
Mi avvicinai al suo orecchio e sussurai:
Io:«Tua per sempre.»
 
Mi alzai da lui che si alzò in piedi. Poi mi girai verso di lui
 
Io:«Se mi chiedono perché piangevi?»
Harry:«Ehm.. Digli che erano problemi miei e che adesso è tutto a posto.»
 
Mi prese per mano e uscimmo dalla stanza. C'erano tutti i suoi amici, compreso Louis
Liam:«Tutto a posto?»
Harry:«Sisi»
Louis:«Sicuro?»
Harry:«S-I»
Liam:«Ok, oggi che sport fate?»
Io:«Io e le mie amiche andiamo in piscina»
Louis:«Aaahh, noi abbiamo capito dove andare...»
 
Tutti si guardarono con sguardo d'intesa, e io non capivo che cosa intendessero...
 
Io:«Cioè?»
Harry:«Facciamo uno sport... Nuovo... in piscina.» sorrise imbarazzato
Io:«E sarebbe?»
Louis:«Veniamo in piscina a guardare le ragazze in costume.»
 
Sorrisi imbarazzata perché tra quelle ragazze ci sarei stata pure io.
Scendemmo e li incontrai le mie amiche
 
Waliyha:«Dov'eri?»
Io:«Eh, con loro» dissi indicando i ragazzi 
y:«Ah, ok.. Dobbiamo andare a prepararci»
Zayn:«Si anche noi»
 
Salimmo ci preparammo e andammo in piscina. Ovviamente non per nuotare, ma per sederci sul bordo e spettegolare, e magari anche farci un tuffetto. Tutte avevano messo il costume a due pezzi, e così feci pure io.
Appena entrammo c'erano già i ragazzi seduti sul bordo che ammiravano qualche bella ragazza. Io e le mie amiche ci sedemmo sul bordo opposto. Harry non mi staccava gli occhi di dosso, parlava con i suoi amici ma non mi distoglieva lo sguardo, mai. Avrei voluto correre li e baciarlo,ma non potevo. Io e le mie amiche decidemmo di farci un giro dentro l'acqua e entrammo, camminammo fino a arrivare ai ragazzi.
 
Y:«Avete intenzione di stare qui per due ore?»
Liam:«Probabile.»
 
Io mi misi davanti ad Harry, ma avevo quasi paura a guardarlo, non so perché. Poi lui mi si avvicinò all'orecchio in modo tale che nessuno sentisse.
 
Harry:«Sei bellissima.»
 
Sorrisi ma non risposi. Io e le altre ci allontanammo dai ragazzi e iniziammo a schizzarci l'acqua, ogni tanto mi voltavo a guardare Harry e lo vedevo fissarmi, la maggior parte delle volte percorrendosi le labbra con la lingua. Poi ci incantammo l'uno sull'altro fino a quando Louis non urlò dall'altra parte della vasca ad Harry:
 
Louis:«Ehi amico stai attento a non sbavare!»
 
Adoravo tutte quelle attenzioni, erano il mio sogno.
Louis poi colpì da dietro Harry, che cadde nell'acqua, e dopo anche gli altri si tuffarono. Harry mi prese sulle spalle e mi fece fare un giro e poi mi buttò all'indietro.
 
Io:«Questa me la paghi!»
Harry:«Uuu che paura!»
Io:«Inizia a scappare.»
 
Ci rincorremmo per un po' poi riuscii ad affondargli la testa nell'acqua ma lui mi tirò sotto insieme a lui. Sotto l'acqua ci scambiammo un bacio molto velocemente e poi tornammo dagli altri. I ragazzi andarono da una parte e noi dall'altra, ma comunque vicini a loro. Harry mi fissava ancora, poi Louis si avvicinò a lui
 
Louis:«Non è che per caso ti piace mia sorella?»


 Spero di essermi fatta perdonare per l'orribile capitolo precedente :c
Please recensite!

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Capitolo 24
*** Twenty-third Chapter ***




Twenty-third chapter
 
Louis:«Non è che per caso ti piace mia sorella?»
Harry:«A me?»
Louis:«eh, no guarda a quella signora la in fondo»
Harry:«Ahh! Si... Cè NO, non mi piace tua sorella»
Louis:«Perchè continui a fissarla allora?»
Harry:«Non la sto fissando...» disse distogliendomi lo sguardo
Louis:«Vabbe» disse dando due o tre pacche sulla schiena di Harry
 
Finimmo di fare il bagno e iniziammo a tornare negli spogliatoi per farci la doccia e anche i ragazzi ci seguirono. Scelsi la doccia centrale e le mie amiche si misero ai miei lati mentre i ragazzi si messo sul lato opposto... Harry era davanti a me. Mamma quanto era bello. Stupendo. Più lo guardavo e più non riuscivo a credere che fosse solo mio. Più non riuscivo a smettere di pensare a quello che era successo la notte scorsa. Finimmo la doccia e ci rivestimmo. Erano solo le 16,30 e la cena non ci veniva data fino alle 19,00 quindi decidemmo di andare a comprare qualcosa al supermercato. Harry era appiccicosissimo, non mi mollava un attimo, sempre dietro come un ombra. Beh.. Ma a me piacevano quelle attenzioni.. Entrammo nel supermercato che c'era nel college io e le mie amiche riempimmo due cestini solo di cioccolato, patatine e schifezze del genere. I ragazzi, dato che erano maggiorenni, presero qualche alcolico e anche loro qualche schifezza. Stavamo pagando quando mi ricordai di non aver preso la sacro-santa nutella così tornai indietro a cercarla, sentii tirarmi per un polso verso il magazzino.
 
Harry:«Scusa, ma non ce la faccio»
 
Mi spinse i fianchi contro il muro e iniziammo a baciarci come la sera prima. Tra un bacio e l'altro tentavo di dirgli 'basta' ma non facevo mai in tempo a finire la parola. Poi gli coprii la bocca con 3 dita
 
Io:«Ehi BASTA! Dobbiamo andare»
Harry:«che cattiva»disse sfoderando quella vocina da bambino che adoravo così tanto.
 
Tornammo insieme alla cassa e pagammo tutti quanti, poi tornammo nelle camere. Mi feci una doccia molto velocemente e poi come al solito arrivarono le mie amiche.
 
Y:«Maya, sta sera abbiamo organizzato un obbligo o verità con i ragazzi vieni?»
Io:«Ovvio.. Dove?»
Waliyha:«In camera di mio fratello»
Io:«Okk, in pigiama?»
x:«Oh yess... Dobbiamo andare a mangiare»
Io:«Andate voi io non ho fame ci vediamo poi più tardi»
 
Rimasi in camera ad ascoltare la musica nelle mie cuffiette. Quelle canzoni che mi rendevano così triste adesso invece mi colmavano ancora di più il cuore di felicità. In breve trascorsi un'ora persa tra i miei album e le mie amiche tornarono dalla mensa.
 
Waliyha:«Ancora non ti sei messa il pigiama?»
Io:«Eh un attimo...»
 
Sbrigativamente mi infilai il pigiama, quello con i pantaloncini corti perché faceva abbastanza caldo. E andammo in camera di Zayn, appena entrammo trovammo già tutti i cuscini sparpagliati per terra e i ragazzi sistemati, chi per terra e chi invece sul letto o sulla scrivania a formare un cerchio e così ci sedemmo anche noi. Harry era seduto per terra con la schiena appoggiata al muro e le gambe aperte e, dato che non c'era più posto, mi sedetti fra le sue gambe appoggiandomi a lui. 
 
Louis:«Dai cominciamo?»
Harry:«Aspetta prendi le bottiglie...»
Louis:«Ahh già!»
 
Louis tirò fuori le bottiglie da un sacchetto del supermercato e ne diede una ad ognuno dei ragazzi.
 
Harry:«Okkey possiamo iniziare...»
*Zayn gira la bottiglia*
Zayn:«Louis... Fa la domanda a... Waliyha»
Louis:«Bene... Obbligo o verità?»
Waliyha:«Verità... Speriamo in bene»
Louis:«Chi è il ragazzo che preferisci in questa stanza, a parte Zayn»
Waliyha:«Ehmm, oddio... Boh penso Liam»
Louis:«Uuu Liam hai fatto colpo!»
Liam:«Ah-ah! Molto divertente»
y:«Vabbe dai giriamo...»
*Louis gira la bottiglia*
Louis:«x fa la domanda a... ZAYN»
x:«Verità?»
Zayn:«Si»
x:«chi ti faresti tra quelle che ci sono qui dentro?»
Zayn:«Ma faresti.. Proprio faresti?»
Harry:«Eh si non è che vi mettete a giocare a dama...»
Zayn:«Non lo so...»
x:«Non è una risposta..»
Zayn:«Ehm, non lo so... Fammi l'obbligo»
x:«Mmm okk, bacia o y oppure Maya, e poi dicci il perché della scelta...»
 
Harry mi circondò la vita con le braccia e mi strinse forte. 
 
*Zayn sospirò*
x:«Quindi chi scegli?»
Zayn:«Maya...»
 
Mi alzai e io e Zayn ci incontrammo. Io rimasi immobile e lui mi diede un semplice bacio a stampo. Obbligo finito... Beh non era stato così male...
Tornai a sedermi tra le braccia di Harry...
 
x:«Quindi, perché hai scelto Maya?»
Zayn:«Beh perché lei ci è abituata...»
Io:«Mi stai dando della puttana scusa?»
Zayn:«Te Ia fai con lui... Certe cose te le tiri proprio» disse facendo cenno con la testa ad Harry
Io:«Ma noi due non stiamo insieme»
Zayn:«A beh allora è ancora peggio...»
Io:«No fammi capire, tutte le sue amiche sono troie?»
Zayn:«Se si comportano come te, si...»
Louis:«Zayn smettila, se no mi incazzo»
Zayn:«Sto solo dicendo la verità...»
Harry:«Che cazzo di ragionamento stai facendo?»
Zayn:«Le puttane vanno con i puttanieri»
Harry:«Se non l'avessi ancora capito siamo A-M-I-C-I»
Zayn:«Però lei è puttana lo stesso...»
Liam:«VA BENE,VA BENE! BASTA!»
 
Avrei voluto iniziare ad urlare in faccia a quel presuntuoso di Zayn ma lasciai perdere...
 
*Liam gira la bottiglia*
Liam:«Louis.. Fa la domanda... A.. Harry»
Harry:«Oddio ho paura di te»
Louis:«Fai bene amico...»
Harry:«Dai, verità...»
Louis:«Quante ragazze hai portato a letto dall'inizio di maggio?»
P.S. Eravamo al 30 di Maggio
Harry:«Ehmm... 4 o 5»
 
Era normale, forse Zayn aveva ragione... Io ero una "delle 4 o 5", una della ricca collezione... Ecco perché non volevo che si sapesse niente in giro...
Non appena Harry pronunciò quelle parole Zayn sfoderò un sogghigno sazio e continuò a guardarmi. Missà che aveva intuito... 
Continuammo a giocare ancora per un altro po'...
 
Zayn:«Dai cambiamo gioco?»
y:«e che vuoi fare?»
Zayn:«Facciamo il gioco della bottiglia... Se si esce una volta bacio a stampo, due volte bacio con la lingua okk?»
Tutti:«Okkey»
 
La bottiglia girava ma io e Harry non prestavamo molta attenzione al gioco, eravamo troppo impegnati a chiacchierare...
 
Io:«Me ne dai un po'?»
Harry:«Non puoi fare la bambina cattiva, niente alcolici ai minorenni»
Io:« Ti prego, solo un sorso»
Harry:«Nooo!»
Io:«Nemmeno se ti faccio gli occhi dolci?»
Harry:«Solo UN sorso, mi hai capito?»
Io:«Sii!»
 
Mi avvicinò la bottiglia alla bocca e ne bevvi pochissimo.
 
Harry:«Ho detto un sorso non tutta la bottiglia»
Louis:«Ohi non farmi ubriacare mia sorella»
Io:«Non corriamo il rischio...»
x:«Ragazzi, io ho sonno dormiamo?»
Harry:«Dai prendiamo i materassi...»
 
Portammo 3 materassi in camera di Zayn più il suo letto erano 4.
 
Waliyha:«Ehmm, chi dorme con chi?»
Harry:«estraiamo i biglietti...»
 
Scrivemmo i nostri nomi sui bigliettini e pescammo.
Harry con Louis
Liam con x
Waliyha con y
E io con... Zayn-.-
L'unico lato positivo era che almeno dormivo in un letto e non per terra su un materasso.
 
Ci mettemmo nei letti e Zayn mi diede le spalle, poi si girò verso di me...
 
Zayn:«Ti sei mica arrabbiata?»

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Capitolo 25
*** Twenty-fourth Chapter ***




Twenty-fourth chapter
 
Zayn:«Ti sei mica arrabbiata?»
Io:«No mi ha solo dato della puttana, sai com'è...»
Zayn:«Sai che non lo penso sul serio»
Io:«Allora perché l'hai detto?»
Zayn:«Perchè non mi piace che stai con certa gente...»
Io:«Certa gente tipo Harry?»
Zayn:«Si»
 
Le avevo già sentite queste parole, erano uscite dalla bocca di mio fratello.
 
Io:«Che ha fatto di male?»
Zayn:«Harry è un buon amico, ma non per le ragazze. Penso che anche tu sappia cosa vuole da te...»
Io:«Cioè?»
Zayn:«Ehm, le solite cose... Ti dirà qualche frase sdolcinata e poi ti porterà a letto, semplice.»
Io:«Chi ti dice che glielo lascierò fare?»
Zayn:«Ci cascano tutte»
Io:«Io non sono tutte.»
 
In realtà ci ero già cascata e anche in pieno.
 
Zayn:«Allora promettimi che non ti metterai mai con lui»
Io:«Okkay» #piugrandebugiadelsecolo
 
Poi ci addormentammo. *il mattino dopo* mi svegliai e Harry era seduto nel letto a fianco a me che mi accarezzava la fronte
 
Harry:«Finalmente ti sei svegliata»
Io:«Ma che ore sono?»
Harry:«È presto non ti preoccupare»
Io:«E Zayn dov'è?»
Harry:«È andato a correre.»
 
Tutti gli altri ancora dormivano, c'eravamo solo noi due svegli.
 
Harry:«Non ti preoccupare, torna a dormire.»
Mi baciò la fronte e io appoggiai la testa sulle sue gambe mentre lui continuava ad accarezzarmi. Tentai di riaddormentarmi ma non ci riuscii, quindi dopo un po' mi sedetti a fianco a lui.
 
Io:«Ieri ho parlato con Zayn»
Harry:«e...»
Io:«Mi ha detto che tu fai così con tutte le ragazze»
Harry:«Così come?»
Io:«Come fai con me»
Harry:«Che vuol dire?»
Io:«Vuol dire che se mi tratti come hai fatto con tutte le altre-»
Harry:«NON LO FARÒ.»
Io:«E chi me lo assicura?»
Harry:«Ti fidi di me?»
Io:«La mia fiducia devi ancora conquistartela.»
Harry:«E come faccio?»
Io:«Devi saperlo tu.»
 
Detto questo mi alzai dal letto e me ne tornai in camera mia. Rimasi nel letto a pensare poi si fecero le 7, mi lavai e mi vestii. Poi andai in camera di Waliyha per aspettarla e poi insieme andammo a colazione. Raggiungemmo la scuola e li passammo la mattina, pranzammo e poi anche il pomeriggio a scuola. Alle 17 tornammo ognuno nelle proprie camere e dato che era così presto decisi di scrivere sul mio diario, si proprio così, so che non sembro un tipo da diario segreto però è così... Gli avevo già scritto di Harry e tutto il resto così scrissi di quello che mi aveva detto Zayn, non smettevo di pensarci. Magari aveva ragione, forse stavo sbagliando tutto. Scrissi molte pagine e si fecero già le 18, mi cambiai e io e le mie amiche andammo a cena. Prendemmo da mangiare sui vassoi e ci sedemmo allo stesso tavolo dei ragazzi, io ero di fianco ovviamente ad Harry e a Waliyha. Non avevo molta fame, o più che altro non volevo mangiare troppo perché rischiavo di diventare grassa come una balena, quindi lasciai quasi tutto nel piatto e iniziai a giocare con il telefono.
 
Harry:«Ehi, non mangi più?»
Io:«No.»
Harry:«Perchè?»
Io:«Perchè non ho fame.»
Waliyha:«Non è vero, non mangia perché "lei è grassa"»
Io:«Wali fatti i cazzi tuoi...»
Harry:«Se non mangi te lo faccio ingoiare a forza, mi hai capito?»
Io:«My body is ready.»
Harry:«Bene.»
 
Dopo poco finì di mangiare e spostò il mio piatto ancora pieno davanti a lui e poi mi levò il telefono mettendoselo in tasca. 
 
Harry:«Vieni qui...» disse toccandosi le ginocchia
Io:«My body is ready.» 
 
Come se fossi leggera come una piuma mi sollevò e mi fece sedere sulle sue gambe.
 
Harry:«Apri?»
Io:«No.» dissi serrando subito le labbra
Harry:«Ti ricordo che posso ricorrere al solletico»
Io:«Nono ok, la apro... Però non voglio quella roba lì.» dissi indicando la bistecca che stava per tagliare 
Harry:«Vuoi la pasta?»
Io:«Eh, si un po' meglio...»
 
Harry raccolse in una forchettata 5/6 farfalle, non avevo intenzione di mangiare quindi...
 
Io:«E secondo te quelle mi entrano tutte in bocca? Tutte insieme?»
Harry:«Ehm si?»
Io:«No, me le devi dare una per una.»
Harry:«Mi pigli per il culo?»
Io:«Posso farne benissimo a meno di mangiare sai?»
Harry:«Su, mangia...»
 
Non ci potevo credere, era pronto a darmele una per una... Praticamente un impresa dato che erano piccolissime e ce ne erano tante. Ne mangiai un po' ma poi non ne avevo più voglia...
 
Io:«No, basta...»
Harry:«Ancora 2»
Io:«No, mangiateli te :P»
Harry:«Non ne hai mangiato nemmeno metà piatto...»
Io:«Non è colpa mia se quella tizia me ne ha messa tantissima, mica sono un bue.»
Louis:«Harry ti prego basta, siamo rimasti praticamente solo noi in mensa»
Harry:«Questa me la paghi Maya, ricordatelo.»
Io:«Uuu che paura!»
 
Mi alzai da lui e anche lui si alzò, mi prese per mano e uscimmo. Lentamente tornammo tutti insieme nelle camere, quella sera non ci sarebbe stato niente da fare perché alla mattina dovevamo svegliarci presto per andare a Edimburgo. Mi chiusi in camera e mi stesi subito a letto... Avevo tanto mal di pancia perché al mattino mi ero trovata una bella sorpresina... Cose da donne, capitemi. Dopo poco Waliyha entrò in camera mia senza nemmeno bussare.
 
Io:«Ma non so...fai pure con comodo?»
Waliyha:«Hai..?»
Io:«SI»
Waliyha:«Bene, addio»
Io:«CIAO»
 
Rimasi per un bel po' sola, infilata sotto le coperte al buio a fissare il soffitto contorcendomi nel letto per il mal di pancia e nel frattempo fuori c'era un casino solenne. Tra tutte sentii spuntare la voce di Harry
 
Harry:«Ma.. Maya?»
Waliyha:«Lasciala perdere.»
Harry:«Perché?»
Waliyha:«Problemi da donne...»
 
Harry non rispose, evidentemente non gliene frega un cazzo di me. Quanto meno sarebbe potuto venire a chiedere come stavo.
Passai sola nel letto un'altra mezz'oretta, poi sentii bussare.
 
Io:«CHI È?»
x:«Sono Harry»

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Capitolo 26
*** Twenty-fifth Chapter ***




Twenty-fifth chapter 
 
Io:«CHI È?»
x:«Sono Harry»
 
Non gli risposi, emisi solo un verso simile a un grugnito e lui entrò.
 
Harry:«Come stai?»
Io:«Come vuoi che stia?» gli risposi nel tono più scorbutico che potessi avere e mi rigirai nel letto dando le spalle a lui che stava ancora in piedi
Harry:«Posso stare qui con te?»
Io:«Se non hai un barattolo di nutella, quella è la porta»
Harry:«Ahah, allora missà che ti conosco proprio bene...»
 
Mi girai verso di lui e vidi che in mano avevo un barattolo di nutella e un cucchiaio, ma quanto potevo amarlo? Mi sedetti nel letto e lui si sedette davanti a me.
 
Harry:«Adesso me lo dici che cos'hai?»
Io:«Ho mal di pancia.»
Harry:«La vuoi questa?» disse indicando la nutella
Io:«Ovvio.»
 
Harry aprì il barattolo e ne mise un po' sul cucchiaio
 
Harry:«Apri?»
 
Aprii la bocca e lui iniziò a imboccarmi come se fossi una bambina, tra una risatina e l'altra trascorse un po' di tempo e quasi mi ero dimenticata del mal di pancia. Poi Harry si alzò e posò la nutella sulla scrivania.
 
Io:«Aspetta mi puoi prendere il mio diario?»
Harry:«Dov'è?»
Io:«Boh, li dentro... Prova a guardare nei cassetti»
Harry:«È questo?» disse mostrandomelo
Io:«Sisi»
 
Me lo portò e si sedette ancora davanti a me.
 
Harry:«Che scrivi?»
Io:«Scrivo di te...»
Harry:«Di me?»
Io:«Eh, già...»
Harry:«E cosa scrivi su di me?»
Io:«Un po' di cose...»
Harry:«Daii, mi fai leggere? Solo una pagina»
Io:«Dipende da che pagina...»
Harry:«Quella che hai scritto dopo quella notte»
Io:«Ma anche no»
Harry:«Daai! Ti prreegoo!»
Io:«NO!»
 
Mi sfiló il diario di mano e si chiuse in bagno
 
Io:«Giuro che se leggi una sola pagina non ti rivolgo più la parola...»
Harry:«ALLORA... CARO DIARIO IO E HARRY ABBIAMO FATTO L'AMORE È STATO[...]»
 
Mi ero già rituffata nel letto sicura che non gli avrei più rivolto la parola. Lui usci dal bagno
 
Harry:«No,ok tieni. Scusa non dovevo leggerlo»
 
Feci finta di non sentirlo ero troppo arrabbiata.
 
Harry:«Ohh su, non ti sarai mica arrabbiata?»
 
Si avvicinò a me e si sedette al mio fianco ma io non lo degnai. Mi si avvicinò sempre più fino ad appoggiare il suo mento sulla mia spalla. Iniziò a sussurrarmi all'orecchio
 
Harry:«Scusami, puoi perdonarmi?»
Non gli risposi
Harry:«Non ho letto niente, te lo giuro»
Non risposi ancora 
Harry:«Daai ti prego.»
Non gli risposi un'altra volta
 
Mi si avvicinò ancora di più e iniziò a baciarmi sul collo, dei baci morbidi e lenti. Io continuavo a fare l'indifferente poi lo scansai con una mano. 
 
Harry:«Eddai.»
 
Mi si avvicinò ancora, proprio non voleva mollare. Iniziò a imitare il verso di un gatto.
 
Io:«Basta.»
Harry:«Hai visto che mi hai parlato?»
Io:«Smettila.»
 
Si sfilò il telefono dalla tasca della tuta e me lo piazzò in mano.
 
Harry:«Dai, puoi guardare tutto quello che vuoi.»
Io:«Tutto tutto?»
Harry:«Tutto tutto.»
 
Iniziai a guardare tra i suoi messaggi, non c'era niente di compromettente, tutte cose che avevo già visto, poi aprii le foto ma nemmeno lì trovai nulla. Tra le app ne trovai una dove si potevano inserire le foto e poi si poteva bloccare la libreria con un codice.
 
Io:«Codice?»
Harry:«02/06» (mia data di nascita :3)
 
C'era un album con più di 80 foto, tutte mie, e c'è ne erano anche alcune dove c'eravamo entrambi.
Lo guardai e gli strizzai una guancia con le dita
 
Harry:«Quindi sono perdonato?»
Io:«Se.»
Harry:«Hai voglia di andare a fare un giro tra le camere degli altri?»
Io:«No, voglio restare qui.»
Harry:«Okk.»
 
Ci sedemmo entrambi nel letto sotto le coperte, ero appoggiata al suo petto e sedevo tra le sue gambe, lui mi attorcigliò le braccia intorno alla vita. Rimanemmo qualche secondo in silenzio, poi
 
Harry:«Pensi ancora che ti potrei trattare come le altre?»
Io:«Non lo so, ma non mi importa»
Harry:«E allora che ti importa?»
Io:«L'importante è che tu sei qui, adesso. Domani si vedrà.»
Harry:«Io voglio che tu ti fidi di me»
Io:«Mi fido.»
Harry:«Sul serio?»
Io:«Sul serio.»
 
Non era totalmente vero quello che gli avevo detto, credevo ancora alle parole di Zayn.
 
Io:«Secondo te che direbbe mio fratello se sapesse di noi?»
Harry:«Mi ammazzerebbe di botte.»
Io:«Perchè?»
Harry:«Sei sua sorella, io sono un famosissimo puttaniere, abbiamo fatto quello che abbiamo fatto e...»
Io:«Sisi va bene, ho capito. Nessuno saprà niente.»
Harry:«A Waliyha puoi dirlo»
Io:«Sei matto?»
Harry:«Perché?»
Io:«Lo direbbe a suo fratello.»
Harry:«Zayn non è uno che fa la spia»
Io:«Ma il punto è un'altro...»
Harry:«E sarebbe?»
Io:«Ehmm, beh.. Ecco.. Io.. Io ho promesso a Zayn che non sarei caduta nella tua trappola...»
Harry:«In che senso?»
Io:«nel senso che non mi sarei mai messa con te.»
 
Qualcuno entrò dalla porta senza nemmeno bussare, feci appena in tempo ad alzarmi da Harry, ma rimanevano comunque nello stesso letto. 
 
...




HOLAAA!
Vi ho pubblicato 3 capitoli questa mattina. Spero che vi piacciano come sempre e, per favore, recensite!xx

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Capitolo 27
*** Twenty-sixth Chapter ***




Twenty-sixth chapter
 
Qualcuno entrò dalla porta senza nemmeno bussare, feci appena in tempo ad alzarmi da Harry, ma rimanevano comunque nello stesso letto. 
 
Louis:«Che ci fai tu qui?» disse riferendosi ad Harry
Harry:«Ehmm.. Io... Ero venuto... Ero venuto per...»
Io:«Eh si, lui se ne stava andando. Ciao Harry!»
 
Harry si alzò e se ne andò. 
 
Louis:«Mi hanno detto che non stai bene»
Io:«Ehh...»
Si sedette a fianco a me;
Louis:«Ehi sorellina, sai che ti voglio bene?»
Io:«Che hai combinato?»
Louis:«Niente! Volevo solo fartelo sapere.»
 
Ci abbracciammo poi io me ne andai in bagno e Louis se ne andò. Poco dopo mi risdraiai nel letto. La porta si aprì e sentii qualcuno infilarsi sotto le coperte. Sentivo il suo respiro freddo riversarsi sulla mia pelle, proprio dietro il collo.
 
Harry:«Stai meglio?»
Io:«Più o meno»
 
Harry mi abbracciò e ci addormentammo così. Il mattino seguente ci svegliammo presto, ci vestimmo e raggiungemmo il centro di Edimburgo. La giornata fu splendida, eravamo tutti felici e ci divertimmo un sacco. La sera tornammo nel collage e cenammo. Io e Harry eravamo insieme, a camminare tra i corridoi in cerca di chissà cosa, quando incontrammo Taylor che stava baciando un altro ragazzo dell'ultimo anno. Sul subito credetti che a Harry non importasse di quello che stavamo vedendo ma poi notai il suo sguardo impietrito su di lei
 
Io:«Ti piace ancora lei, vero?»
Harry:«EH..NO!»
Io:«Allora perché la fissi...»
Harry:«..e pensare che potevo avere lei»disse non distogliendole lo sguardo
Io:«già.. E adesso hai me.»
Harry:«Non volevo dire quell-»
Io:«NON RIVOLGERMI PIÙ LA PAROLA.»
 
Iniziai a correre e mentre correvo sentivo le lacrime percorrermi il viso. Arrivai davanti alla porta di camera mia, entrai e senza nemmeno accendere la luce mi sedetti appoggiandomi alla porta. Scoppiai in un pianto esasperato. Continuavo a ripetere: Zayn aveva ragione, Zayn aveva ragione, Zayn aveva ragione. Il mio pianto fu interrotto da qualcuno che picchiò sulla porta
 
Harry:«Maya apri!»
Non gli risposi, rimasi li ad ascoltare e anche ad osservare dall'occhiolino tutto quello che faceva o diceva.
22:30
Harry:«Ti prego Maya! Devo parlarti»
23:00
Si era accovacciato al muro e tremava per il freddo, avrei voluto uscire ma rimasi in camera 
00:00
Harry:«So che sei sveglia! Aprimi!»
01:00
Harry:«Non ce la faccio più! APRIII!»
02:00
Aveva iniziato a sbattere la testa contro la mia porta, ininterrottamente per 20 minuti
03:00
Aveva perso le speranze e si era seduto davanti alla mia porta
 
Era rimasto 4 ore e mezza li fuori.. Se non mi amasse sul serio probabilmente non lo avrebbe fatto, pensai. Decisi di uscire.
Era seduto in un angolo, rannicchiato, piccolo e indifeso. Mi avvicinai a lui è mi inginocchiai davanti ai suoi piedi e lui continuava a tenere lo sguardo basso.
 
Io:«Hai intenzione di guardarmi?»
Harry:«Non credo.»
 
Gli scostai i capelli, gli avvolsi con una mano la guancia destra e gli diedi un bacio, un semplice bacio. Poi si decise a guardarmi.
 
Harry:«Perchè sei tornata?»
Io:«sono le 3 della notte, sei seduto qua da più di 4 ore... Che motivo avrei per credere che tu non ci tieni a me?»
 
Lo presi per mano e rientrammo in camera mia.

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Capitolo 28
*** Twenty-seventh Chapter ***




Twenty-seventh chapter
 
Lo presi per mano e rientrammo in camera mia.
Non appena entrammo in camera, eravamo ancora al buio, Harry mi abbracciò posando la sua testa sul mio petto. Sentivo la mia pelle bagnarsi delle sue lacrime allora lo strinsi forte a me e gli accarezzai la schiena per rassicurarlo. Gli baciai la testa
 
Io:«perché piangi adesso?»
Harry:«Non voglio perderti.»
Io:«Sono qui.»
 
Lo trascinai sul letto, mi sdraiai e anche lui si accostò a me appoggiando la testa sulla mia pancia. Continuai ad accarezzargli i capelli mentre lui mi stringeva i fianchi. Ci addormentammo.
*il mattino dopo*
Mi svegliai con il rumore della sveglia, e lui era ancora appoggiato su di me. Non appena si svegliò si girò a pancia in su stiracchiandosi. Mi alzai e avvolgendogli il viso con le mani gli diedi qualche bacio, dolce e sensuale. 
 
Harry:«Il miglior risveglio di tutta la mia vita»
 
Poco dopo ci alzammo e lui se ne andò, preparai la valigia in mezz'oretta e finalmente ero pronta per ripartire. Fuori incontrai le mie amiche e insieme salimmo sul pullman per il ritorno. Durante tutto il viaggio rimasi seduta in braccio ad Harry scherzando con lui del più e del meno e, in breve raggiungemmo casa. Io e Louis rientrammo e papà ancora non c'era, come sempre. Me ne andai in camera e mi cambiai per andare a dormire. 
Quando stavo per coricarmi Louis entrò in camera mia;
 
Louis:«disturbo?»
Io:«Nono, vieni»
 
Entrò e si sedette sul letto di fronte a me.
 
Louis:«Devo parlarti.»
Io:«Che ho combinato?»
Louis:«No, niente. Devo parlarti di Harry.»
Il mio sorriso si trasformò in un'espressione impaurita.
Io:«Dimmi»
Louis:«So già cosa vuoi dirmi, che voi siete amici, amici e basta ecc., ma ascoltami... Ho bisogno che mi prometti una cosa...»
Io:«Quale?»
Louis:«Giurami che non ti metterai mai con lui, e quando dico MAI intendo proprio mai.» SI CERTO LOUIS;CONTACI.
Io:«L'ho già promesso ad un altra persona, quindi: SI OK.»
Louis:«Lo conosco, e so qual è la sua tattica... Ti dirà qualche frase carina e poi basta... Ti porta a letto e una settimana dopo ti ritrovi single e senza verginità»
Io:«Sisi, ok. Va bene. Buona notte»
Louis:«Mi stai cacciando?»
Io:«in pratica...»
Louis:«:) ok, buona notte allora»
 
Mi baciò sulla fronte e se ne uscì dalla camera. 
Quella notte rimasi nel letto a rigirarmi e a pensare a quello che Zayn e Louis dicevano, forse stavo sbagliando tutto. Non sapevo di chi fidarmi. Mi fidai di me stessa, per una volta volevo mettere me prima di tutti seguendo i miei desideri. Io volevo lui, lui e nessun altro. 
Il mattino dopo già c'era scuola, la giornata trascorse velocemente e fuori da scuola incontrai Harry e tutti gli altri. Parlammo un po', poi io e Louis tornammo a casa insieme e con noi venne anche Waliyha. Mangiammo qualche cosa volante e poi io e Waliyha salimmo in camera mia. Avevo deciso di dirlo. Infondo era la mia migliore amica, non avrebbe potuto mai tradirmi. 
 
Io:«Wali, devo dirti una cosa. Forse è meglio che ti siedi.»
Waliyha:«Mi fai preoccupare, spara...»
Io:«Non è facile da dire»
Waliyha:«Forza!»
Chiusi gli occhi e tutto d'un fiato:«IO E HARRY ABBIAMO FATTO L'AMORE.»
 
Aprii gli occhi e vidi che Waliyha era sconcertata con gli occhi spalancati.
 
Waliyha:«C-cosaaa?!»
Io:«L'abbiamo fatto... E poi abbiamo deciso di metterci insieme,ma di non dirlo a nessuno»
Waliyha:«Questa quando?»
Io:«2/3 giorni fa»
Waliyha:«Oddio, sono felicissima! Ma perché non me lo hai detto prima?»
Io:«Ehm, avevo paura»
Waliyha:« e di che?? Dai adesso devi raccontarmi tutto!»
Io:«aspetta vado a prenderti il mio diario così leggi tutto per bene...»
 
Scesi le scale in cerca del mio diario che la sera prima avevo lasciato sul bancone della cucina. Arrivai li, e il diario non c'era più.


HEYYY!
Per oggi è l'ultimo capitolo e probabilmente lo sarà per un bel po' di tempo. Domenica parto per la montagna e non torno fino a Settembre -.- e in montagna non c'è internet. -.-' 
Comunque dovrei riuscire a pubblicarne ancora un paio domani, ovviamente se a qualcuno interessano. c:
Please recensite! Mi interessano i vostri pareri.xx

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Capitolo 29
*** Twenty-eighth Chapter ***




Twenty-eighth chapter
 
Scesi le scale in cerca del mio diario che la sera prima avevo lasciato sul bancone della cucina. Arrivai li, e il diario non c'era più.
Cercai ovunque per la casa, ma continuai a non trovarlo. Era chiaro qualcuno lo aveva preso.. Ma chi? Forse qualche amico di mio fratello dato che se ne erano appena andati... Chiunque fosse comunque adesso sapeva ogni cosa, sapeva di Harry, sapeva di tutto. Tornai da Waliyha disperata, ma lei cercò di rassicurarmi, e ben presto mi dimenticai di quel diario. 
Era ormai sera e a casa eravamo rimasti solo io e Lou, mangiammo e poi io salii in camera mia. Appena entrai nella mia stanza mi squillò il telefono. Era Harry.
 
Io:«Pronto?»
Harry:«Ciao bellissima! Sei sola?»
Io:«Ehm, si. Perché?»
Harry:«Dobbiamo trovare un modo per vederci»
Io:«intendi solo noi due?"»
Harry:«Eh già!»
Io:«Si! So come fare!»
Harry:«lo dici anche a me o rimane un mistero?»
Io:«ecco, io l'ho detto a Wali»
Harry:«Detto, detto? Cè proprio detto tutto?»
Io:«S-si. Potrei dire a Louis che vado a casa di Wali due pomeriggi a settimana e invece vengo a casa tua. No?»
Harry:«Perfetto! A domani quindi?»
Io:«Okk!»
Harry:«Ti amo,bella! Ciao!»
Io:«C-ciao.»
 
Rimasi impietrita da quello che mi aveva detto. Ti amo?! Non gli credevo molto a dire il vero... Io ancora non sapevo quello che provavo per lui, non riuscivo ancora a capirlo. Ero soltanto contenta perché finalmente l'indomani sarei stata un po' da sola con lui. Andai a dormire e il mattino dopo andai a scuola e informai Waliyha del mio piano. Lei acconsentì, quindi appena usciti da scuola mi incamminai per strada con lei ma poi arrivò Harry che mi prese per mano e andammo a casa sua.
 
Io:«Harry, ho bisogno che mi rispieghi matematica che non ho capito niente...»
Harry:«Speravo di fare qualcosa di più interessante, ma va bene...»
 
Ci sdraiammo sul tappeto del salotto con il libro di matematica aperto davanti a noi, lui iniziò a parlare, ma io non lo degnavo minimamente. Continuavo a fissare le sue splendide labbra carnose muoversi mentre parlava.
 
Harry:«Maya mi stai ascoltando?»
Io:«A dire il vero no.»
 
Mi avvicinai a lui, gli misi una mano dietro il collo e lo tirai a me. Iniziammo a baciarci... Uno di quei baci da film che poi si trasformò in qualcosa di più. Lui si sdraiò sopra di me, mentre continuavamo a baciarci, gli intrecciai una mano tra i capelli e lui appoggiò i gomiti al lato della mia testa. La passione andò via via affievolendosi fino a quando ci staccammo e rimanemmo alcuni secondi a fissarci negli occhi.
 
Harry:«È questo che fai tu quando studi?»
Io:«Con te, si.»
Harry:«Sai Maya, dovremmo studiare più spesso insieme.» disse con tono ironico.
Io:«Calma le acque, riccio»
 
Sorrise mostrandomi le sue fossette. Continuò a fissarmi negli occhi per non farmi rendere conto di quello che stava facendo. Le sue mani scorsero lungo le mie gambe fino ad arrivare quasi alle ginocchia, poi mi tirò a se è mi prese in braccio. Mi fece sedere sul bancone della cucina così che io ero quasi più alta di lui. Non disse niente e cominciò a baciare il mio lato destro del collo, con baci sempre più intensi fino a quando non iniziò a succhiare la mia pelle proprio sotto l'orecchio. I suoi capelli sfioravano la mia guancia facendomi rabbrividire, dopo poco Harry si allontanò dal mio collo.
 
Io:«È tanto grande?»
Harry:«Cosa?»
Io:«il..!?» dissi indicando il rossore che avevo sul collo
Harry:«eh, abbastanza»
Io:«Vabbeh, fa lo stesso»
 
Mi avventai sulle sue labbra, con un bacio morbido e silenzioso. Sentivo il suo respiro sulla mia guancia sinistra farsi sempre più pesante e il rumore delle nostre bocche che si incrociavano. Abbandonai la sua bocca e scesi verso il collo continuando a baciargli la pelle. Mi concentrai in un punto, volendolo ripagare con la  sua stessa moneta. Nel frattempo le sue lunghe mani, calde e morbide si infiltrarono sotto la mia maglietta massaggiandomi la parte bassa della schiena. Sentii la sua testa appoggiarsi sulla mia spalla e il suo respiro accelerare su di essa. Quello mi metteva ancora di più in agitazione, iniziai anch'io a succhiargli una parte del collo abbastanza nascosta sotto i suoi capelli. Quando finii sentii i muscoli del collo di Harry rilassarsi. Rimase ancora li appoggiato a me per un po' fino a quando non di tranquillizzò del tutto.
 
Io:«Che avevi?»
Harry:«Non lo so» disse con uno sguardo a dir poco sconvolto 
Io:«Ehi, piccolo, vieni qui.»
 
Questa volta appoggiò la testa sul mio petto e io gliela circondai con le braccia e talvolta gli davo qualche bacio sulla testa inspirando il profumo dei suoi ricci che mi faceva uscire fuori di testa.
Poco dopo gli presi il viso fra le mani e lo osservai, non capii del tutto che effetto gli aveva fatto quel momento però era strano. Gli spostai i capelli dalla fronte e gli diedi un bacio sul naso che gli fece scappare un sorriso mozzafiato.
 
Io:«Stai bene?»
Harry:«Si.»
 
Scesi dal bancone e lo presi per mano. Ci sedemmo. Morivo dalla voglia di capire che cos'era successo ma evitai il discorso. 
 
Io:«Che facciamo?»
Harry:«se ci guardiamo un po' di tv?»
Io:«Weee»
 
Harry accese la tv sul primo canale che trovava e io mi accostai a lui. Non so perché ma da quel momento era cambiato, era strano ogni volta che lo toccavo si agitava, e non riuscivo a capire perché. Solo che avevo paura a chiederglielo. Sentii il suo respiro accelerarsi ancora di più quando mi appoggiò una mano sullo stomaco e io misi la mia mano sopra la sua.
 
Io:«Harry, che hai?»

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Capitolo 30
*** Twenty-nineth Chapter ***




Twenty-nineth chapter
 
Io:«Harry, che hai?»
Harry:«Non lo so.. I-io n-non lo s-»
Io:«Va bene, va bene.. Non importa.. L'importante è che stai bene»
Harry:«Ehm, si»
Io:«Bene.»
 
Rimanemmo ancora un po' a guardare la tv.
Più tardi..
 
Harry:«Ehi faccio un salto a prendere le pizze?»
Io:«Ah, si ok.»
Harry:«Tu rimani qui»
Io:«si»
 
Si vestì e uscì a bordo della sua Range Rover nera per recuperare la cena. Nel frattempo girai un po' per casa sua notando talvolta alcune foto di lui da piccolo insieme alla sua famiglia. Doveva essere proprio bello poter andare in vacanza con i propri genitori.. Ce l'avessi avuta la possibilità di divertirmi con mia mamma. E invece tutto quello che mi rimane sono i ricordi di quelle poche splendide giornate e delle insignificanti foto. Assorta nei miei pensieri non mi accorsi che il tempo stava passando e Harry tornò con le pizze ancora calde in mano. Si levò la giacca e le scarpe
 
Harry:«Mayaaa! Vieni a mangiare?»
Io:«Arrivo, arrivo»
 
Mi avvicinai a lui e, come se fosse la cosa più naturale del mondo ci baciammo, mi sedetti a tavola di fianco a lui, ma mangiare era l'ultima delle cose che desideravo. Iniziai a girare e rigirare quella pizza senza addentarne nemmeno un boccone...
 
Harry:«Un attimo e ti imbocco. Di nuovo.»
Io:«Ma perché devo mangiare se non ho voglia?»
Harry:«Perché non sei anoressica.»
Io:«Cosa vuol dire.. Mica non mangio sempre.»
Harry:«Sta zitta e mangia.»
 
Mi porse un pezzo della pizza ma io mi ostinai a non mangiarla. Lui mi guardava con sguardo interrogativo e continuava ad esortarmi a mangiare, fino a quando non mise giù la fetta. Sperando che si arrendesse mi rassicurai, ma poi lo sentii prendermi per i fianchi e poggiarmi delicatamente sulle sue ginocchia con la massima facilità.
 
Harry:«Avanti mangia!»
Io:«No!»
Harry:«Mettiamola così, ogni fetta che mangi ti do un bacio.»
Io:«I tuoi baci posso prendermeli quando voglio.»
Harry:«Finché io te lo lascio fare..»
Io:«Uff!»
 
Aprii la bocca e Harry ci ficcò dentro la pizza, dopo tre fette ero esausta. 
 
Io:«Basta!»
Harry:«Se non finisci la pizza niente premio.»
Io:«Vorrà dire che ne farò a meno..»
 
Mi alzai dal tavolo e me ne tornai in salotto sdraiandomi sul divano e nel frattempo sentivo lui che sparecchiava. Poco dopo tornò da me è si sedette di fianco a me.
 
Io:«Davvero hai intenzione di non baciarmi mai più?»
Harry:«Purtroppo non riesco a resisterti, quindi no.»
Io:«Bene...»
 
Mi sedetti a cavallo delle sue cosce alzandomi sulle ginocchia, intrecciai lentamente le mani dietro il suo collo e iniziai a baciarlo, sempre più lentamente. Quei baci che mi facevano sentire la persona più fortunata del mondo. Iniziai a morsicargli il labbro inferiore, sapevo che gli piaceva perché ogni volta che lo facevo le sue mani si stringevano sempre di più intorno alle mie gambe. Era perfetto, uno di quei momenti talmente belli che desidereresti potessero durare fino all'eternità, ma che poi finiscono. 
 
Harry:«Così provochi..»
 
Sorrisi con la bocca ancora vicina alla sua e gli diedi ancora un piccolo bacio. 
 
Harry:«Ma quindi tu sei mia?»
Io:«Si, e questo ne è la prova» dissi sfiorandomi con due dita il livido ormai violaceo che avevo sul collo
Harry:«Così tutti adesso sapranno che sei mia.»
Io:«No. Nessuno saprà che sono tua.»
Harry:«Non so quanto ancora potrò andare avanti così..»
Io:«Così come?»
Harry:«A non poterti abbracciare, a non poterti toccare..  A non poterti baciare. Rimango lì a guardare gli altri ragazzi che guardano te con l'intenzione di spaccargli la faccia, ma con la consapevolezza di non poterlo fare perché non ne avrei ragione.»
Io:«Dammi solo ancora un po' di tempo, solo al massimo un mese e poi, te lo giuro, sarò tua per sempre»
Harry:«Per sempre, sempre?»
Io:«Per sempre, sempre.»
Harry:«Non dire bugie, il per sempre esiste solo nelle favole»
Io:«E la nostra non è una favola?»
Harry:«Vero, tu sei la mia principessa..»
Io:«E tu il mio principe.»
Harry:«Ora, vostra maestà, sarebbe così gentile da farsi scortare alla nobile autovettura posteggiata qua fuori per poterla condurre alla sua umile dimora?»
Io:«Ne sarei onorata, Sir»
Harry:«Permetta che gli faccia indossare le sue scarpette.»
 
Raccolse le mie scarpe, si sedette avanti a me e me le infilò, poi mi porse la mano, mi fece alzare e indossare la giacca. Infine mi prese sotto braccetto e arrivammo alla sua 'carrozza'. Durante il viaggio rimanemmo abbastanza in silenzio forse perché concentrati ad ascoltare la musica. Arrivammo al vialetto dietro casa mia e la macchina si accostò sul ciglio della strada. 
 
Io:«Grazie, ci vediamo domani!» dissi mettendo la mano sulla maniglia della portiera
Harry:«Ah.Ah. Il bacio della buonanotte?»
 
Mi avvicinai a lui poggiando una mano sulla sua coscia per potermici appoggiare. Le nostre bocche si sfiorarono poi aprii gli occhi e vidi Harry fare una strana faccia. Solo allora mi resi conto che...

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Capitolo 31
*** Thirtieth Chapter ***




Thirtieth chapter
 
Mi avvicinai a lui poggiando una mano sulla sua coscia per potermici appoggiare. Le nostre bocche si sfiorarono poi aprii gli occhi e vidi Harry fare una strana faccia. Solo allora mi resi conto che avevo appoggiato la mano sul cavallo dei suoi pantaloni. 
 
Io:«Oh, scusami.»
Harry:«Perchè ti scusi?»
Io:«Eh, perché...»
Harry:«Puoi rifarlo tutte le volte che vuoi...» sorrise malizioso.
Io:«Che porco! Ahah»
Harry:«ahah. A domani, principessa!»
Io:«Ciao»
 
Uscii dalla macchina e rientrai in casa, Louis stava guardando un film...
 
Louis:«Tutto bene da Waliyha?»
Io:«Sisi, scusa vado a dormire. Notte»
Louis:«Notte!»
 
Me ne andai subito, non riuscivo a guardarlo negli occhi e continuare a mentirgli... Ma ormai era troppo tardi per tirarsi in dietro. Sapevo che se gli avessi detto la verità si sarebbe arrabbiato furiosamente, quindi decisi di continuare così, almeno per il momento. Tornai in camera e andai subito a dormire.
*il giorno dopo* 
Mi alzai, mi lavai e vestii come tutti i giorni dell'anno, poi mi arrivò un messaggio. Era lui.
 
Harry:“Ciao Principessa, tanti auguri!<3”
 
In quel momento realizzai che era il mio compleanno. Il giorno più brutto dell'anno... Perché era il decimo anniversario della morte della mamma. Decisi di non andare a scuola, non volevo ne vedere ne parlare con nessuno. Anche Lou rimase a letto, lo capii dalla sua macchina che rimase posteggiata nel vialetto. A metà mattina, ancora distesa nel letto, decisi di alzarmi, scesi e presi le nostre vecchie foto. Mi sedetti sul divano e iniziai a sfogliarle. C'erano le foto del mio battesimo, della comunione di Louis, delle vacanze in montagna con entrambi i nostri genitori quando io ero ancora troppo piccola per capire l'importanza di quello che avevo. Alla fine dell'album c'erano le foto dei nostri compleanni, il primo, il secondo, il terzo, il quarto, il quinto, il sesto, il settimo e l'ottavo di Louis. Il mio primo, il mio secondo, il mio terzo, il mio quarto e il mio quinto. Il sesto non c'era. Perché da quel giorno non avevamo più fatto nessuna foto di compleanno senza la mamma. Era come una vuoto scavato dentro, una voragine incolmabile.
Sentii i passi di Louis avvicinarsi sempre di più, allora immediatamente cambiai album e presi quello delle recite dell'asilo. 
 
Louis:«Che fai?»
Io:«Guardo un po' di foto...»
Louis:«Guarda Harry!»
 
Mi fece notare un punto della foto dove compariva un cespuglio di capelli vestito da albero, è vero.. Era Harry. 
 
Io:«Ahah! Guardati tu!» dissi indicando lui vestito come Harry
Louis:«...disse la tizia vestita da capra.»
Io:«Ahah! Non era colpa mia! Ahah!»
 
Girai pagina e comparve una foto di me, Louis, papà e mamma alla recita. Immediatamente i nostri sorrisi si spensero e Louis se ne andò. Mi girai per vedere cosa stesse facendo: stava cercando qualcosa nel frigorifero e intanto notavo che si stava asciugando gli occhi con una mano.
 
Louis:«Vuoi qualcosa?»
Io:«No, grazie»
Louis:«Harry mi ha detto che non mangi.» quindi loro parlano di me? -.-
Io:«Non ti ci mettere anche tu, non ho fame, quindi non mangio»
Louis:«Prima e ultima volta che ti vedo saltare un pasto. Ci siamo capiti?»
Io:«SE!»
 
Io e Lou passammo insieme la mattinata, guardando la tv. Non accennò minimamente a farmi gli auguri. Potevo capire la sua tristezza però ero comunque sua sorella ed era comunque il mio compleanno. La mattinata terminò, per pranzo mangiai qualcosa volante che trovai nel frigo e poco dopo arrivarono Harry,Zayn,Liam,Wali,x e y. Loro sapevano esattamente perché non eravamo venuti a scuola, ma fecero finta di niente. Tutti mi fecero gli auguri, le ragazze mi consegnarono il loro regalo e i ragazzi pure. Erano un paio di scarpe con le borchie bellissime (dalle ragazze) e il profumo di Bvlgari (dai ragazzi) *-*. Diedi un bacio a ciascuno di loro, prima alle ragazze e poi ai ragazzi. L'ultimo era Harry. Era un po' strano baciarlo sulla guancia mentre ero abituata a farlo sulle labbra. 
Louis non mi aveva ne fatto gli auguri, ne fatto un regalo. Non credevo potesse essere ancora arrabbiato e invece era così. Passammo il pomeriggio spensieratamente tutti insieme, alla sera preparammo una pasta veloce e mangiammo tutti insieme. Fino a quando...
 
Zayn:«Ehi amico, chi te l'ha fatto?» disse riferito ad Harry spostando i suoi ricci e scoprendo il succhiotto che gli avevo fatto io.
Harry:«Fatto cosa?»
Zayn:«Questo..»
Harry:«Ahhh, si.. Me lo ha fatto Taylor, quando stavamo insieme.»
Louis:«Un succhiotto dura meno di una settimana, e tu è Taylor vi siete lasciati più di una settimana fa..»
Harry:«Non lo so, allora..»
y:«Harry ci sta nascondendo qualcosa!»
Harry:«Nono, ve lo giuro me l'ha fatto Taylor»
x:«Mmh, lo scopriremo.»
Io:«Allora avete finito di mangiare?»
 
Cercai subito di cambiare discorso, sperando che tutti se ne dimenticassero. Il mio probabilmente non si vedeva perché ci avevo fatto sopra una treccia per nasconderlo. 
 
Sparecchiammo, poi Louis e Liam andarono a casa di Liam, x e y tornarono a casa loro e anche Waliyha e Zayn. Li salutammo e prima di andarsene Zayn mi si avvicinò ad un orecchio e mi sussurrò..
 
Zayn:«Stai attenta con lui..» riferendosi ad Harry
Io:«Ciao Zayn!»
 
Tutti se ne erano andati, rimanevamo solo noi due. Harry immediatamente mi si avvicinò, mi scostò dal viso i capelli che erano usciti dalla treccia e con l'altra mano mi avvolse il collo. Sorrise poi mi baciò. 
 
Harry:«Devo darti ancora il mio regalo...»
Io:«Che?»
 
Tirò fuori una scatoletta dalla tasca del suo giubbotto e prima che potessi dire qualcosa la aprì. Ne uscì una collana d'oro bianco con un ciondolo a forma di aeroplano di carta. 
 
Io:«Oddio è bellissima!»
Harry:«Vuoi che te la metta?» disse sorridendo 
Io:«Si!»
Mi girai, lui me la infilò e la agganciò dietro al collo. Mi rigirai verso di lui.
 
Io:«Grazie veramente, è stupenda!»
Harry:«Mai quanto te.»
Sorrisi arrossendo leggermente 
 
Mi abbracciò. Ero in paradiso. Avevo tutto quello che potevo desiderare, avevo lui è questo mi bastava. 
 
Harry:«Oggi ci è mancato poco..» disse riferendosi al fatto del succhiotto.
Io:«Beh, qualcuno di loro penso che già lo sappia.»
Harry:«Che vuoi dire?»
Io:«Voglio dire che qualcuno ha preso il mio diario»
Harry:«E avrà letto, tutto»
Io:«Già..»
Harry:«Cazzo, sei sicura di non averlo perso?»
Io:«Non lo so, non mi sembra»
Harry:«Come fai ad essere così tranquilla?»
Io:«Forse era questo quello che volevo, forse finalmente non dovremo più nasconderci»
Harry:«..se non l'ha letto Lou»
 
Non gli risposi, non sapevo che dire, anche perché se lo avesse letto Louis probabilmente la mia vita sarebbe diventata un inferno.
Tirai fuori l'album che io e Lou stavamo guardando questa mattina aprendo lo sulla foto dove c'eravamo io, Lou e Harry.
 
Io:«Li riconosci?»
Harry:«No, veramente io non li ho mai visti questi bambini.» disse ironico
Io:«Nemmeno io, ma chi sono questi sconosciuti?»
Harry:«C'è un ricciolino sulla destra che è un figo assurdo»
Io:«Eh già, qualcosa mi dice che anche adesso è figo.»
Harry:«Anche la bimba in mezzo non scherza eh!?»
Io:«Mah, mica tanto.»
 
Ci sedemmo sul divano e continuammo a sfogliare le foto ricordando i le occasioni in cui erano state scattate. Si fece tardi e Harry se ne andò. Poco dopo tornò Louis.
 
Io:«Lou, io vado a dormire. Buona notte!»
Louis:«Se,ok.»
 
Si, era arrabbiato ma non capivo perché. Andai a dormire. *il mattino dopo* 
Mi svegliai per andare a scuola, scesi per prendere qualcosa da mangiare. Louis era appoggiato al bancone che faceva non so cosa, forse leggeva. Appena mi sentì si voltò di scatto. Imponendo i suoi occhi blu nei miei. Era furioso.
 
Louis:«TI SEI FATTA SCOPARE DA LUI!» ringhiò.
...


BAM! BAM!
Ok, sarà l'ultimo capitolo per un po' di tempo, scusatemi davvero tanto ma putroppo nel paesino sperduto in montagna dove starò non prende internet -.- penso che continuerò a scrivere e non appena avrò nuovamente internet vi pubblicherò tutto il possibile. c:
Sono sadica, lo so, vi ho lasciato sulle spine ma lascio a voi l'immaginazione. Continuate a recensire! E che cosa ne pensate della coppia Harry&Maya? Secondo voi Louis ha fatto bene ad arrabbiarsi?
Ci sentiremo (al 90% delle possibilità) poi a Settembere :c scusate ancora.
 

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Capitolo 32
*** Thirty-first Chapter ***




Thirty-first chapter
 
Louis:«TI SEI FATTA SCOPARE DA LUI!» ringhiò.
Non riuscii a rispondergli.
Louis:«RISPONDIMI! TI SEI FATTA SCOPARE DA LUI?» prese tra le mani il mio diario e lo gettò a terra facendo un rumore fortissimo.
Io:«Hai letto il mio diario?!»
Louis:«SI,E MENOMALE CHE L'HO FATTO!»
Urlava talmente tanto da mettermi paura. 
Io:«Come hai potuto farlo?! Pensavo di potermi fidare di te»
Louis:«Poterti fidare di me?!»
Mi si avvicinò fino a trovare i nostri nasi incrociati.
Louis:«TU.TU ME LO AVEVI PROMESSO.MI AVEVI PROMESSO CHE NON TI SARESTI MESSA CON LUI QUANDO INVECE TI ERI GIÀ FATTA SVERGINARE.»
Io:«IO POSSO FARE QUELLO CHE VOGLIO.»
Mi spinse talmente forte da farmi cadere contro le sedie del tavolo. 
Louis:«NO TU NON FAI QUELLO CHE VUOI.»
Io:«Voglio vedere come mi fermerai»
Mi afferò un avambraccio stringendolo fortissimo.
Louis:«QUANTO È VERO CHE MI CHIAMO LOUIS TU NON PARLERAI MAI PIÙ CON HARRY. Ci siamo capiti?»
Io:«Potrai picchiarmi, o fare tutto quello che vuoi ma io non lascerò mai Harry. E sai perché? Perché io lo amo.» sapevo che quella frase lo avrebbe fatto incazzare di brutto ma non pensavo fino a quel punto. 
 
Io ero ancora seduta a terra con la schiena dolorante. Lui si avvicinò mi tirò su per le braccia e poi mi sferrò una calcio nello stomaco. Pensavo che non potesse essere così cattivo, mentre piangevo sia dalla rabbia che dal dolore, vedevo lo sguardo di mia madre rallentare e offuscare le immagini che mi scorrevano davanti agli occhi. Vedevo paura e rabbia rifletterai nelle sue pupille, forse perché anche lei da giovane era stata picchiata qualche volta da suo fratello. Fino a quando Louis se ne andò con la sua macchina.
Rimasi sdraiata a terra, dove il corso delle mie lacrime era bloccato dalle piastrelle fredde della cucina. Poi in un secondo, malgrado il dolore, mi alzai sulle braccia e  iniziai a vomitare del sangue. Tanto sangue. Ormai la cucina era piena di esso. E poi sentii una voce maschile provenire dalla porta. Era Zayn. Che era venuto a cercarmi perché Waliyha gli avevo chiesto di venire a prendere pure me. Non appena riuscii a rendermi conto di quello che stava succedendo intorno a me aprii gli occhi e vidi Zayn sorreggermi la testa. 
 
Zayn:«Maya, che è successo?! Maya?! Rispondimi;»
Io:«A-ah, n-no niente»
Zayn:«e questo sangue?»
Io:«L'ho vomitato, ma ora sto bene te lo giuro.»
 
Mi alzai in piedi, avevo male alla schiena, allo stomaco e al braccio.. Tutti e tre inviolati dai lividi. Comunque a parte il male,stavo bene sul serio.
 
Zayn:«Ma p-perché?»
Io:«Non lo so, ho bevuto forse troppo in fretta e...»
Zayn:«L'importante è che adesso stai bene.»
Io:«Sisi, mi cambio in un attimo e andiamo a scuola.»
Zayn:«Fai con calma.»
 
Salii, mi spogliai e mi guardai allo specchio. Nel centro del mio addome c'era un livido con la forma di un piede. Metà del mio avambraccio destro era color prugna e la schiena era anch'essa sul violaceo. Per il resto ero a posto. Mi vestii indossando una felpa a maniche lunghe abbastanza leggera in modo tale che potessi tenermela anche se faceva caldo senza mostrare il livido e una maglietta blu scura perché dalla maglietta chiara traspariva il livido dello stomaco. 
Scesi e Zayn mi accompagnò a scuola. Arrivammo davanti all'ingresso e la campanella suonò immediatamente ma prima di scendere dalla macchina
 
Zayn:«Sicura di stare bene?»
Io:«Sisi, è stato solo un attimo. Non preoccuparti.»
 
Passai la mattinata nascondendo il mio dolore e parlando tranquillamente. Ma all'intervallo quando Harry mi si avvicinò per parlare...
 
Harry:«Ehi ciaoo!»
Io:«Non possiamo più parlare...»
Harry:«Perché?»
 
Feci per andarmene ma lui mi afferrò per un braccio proprio dove c'era il livido fatto da Louis. Fu inevitabile urlare dal dolore con quasi le lacrime agli occhi. Dalla faccia sconcertata di Harry capii che aveva intuito. Mi trascinò nel ripostiglio dei bidelli.
 
Harry:«Che è successo?»
Chinai lo sguardo
Harry:«Maya dimmelo!»
Non gli risposi.
Allora prese il mio braccio e sollevò la manica della felpa scoprendo il livido.
Io:«Louis ha letto il mio diario»
Continuai a non guardarlo.
Harry:«Cos'altro ti ha fatto?»
Temevo di dirgli la verità 
Harry:«MAYA!»
Allora alzai la maglietta scoprendo anche l'enorme impronta violacea del piede di mio fratello.
Harry:«Allora è per quello che hai vomitato.»
Io:«Chi te lo ha detto?»
Harry:«Zayn»
Io:«Ti prego Harry, dimenticami. Io dimenticherò te e tutta questa storia.»
Harry:«Te l'ho già detto: io non posso dimenticarti.»
Io:«Devi farlo.»
Mi accorsi solo allora di star piangendo.
Harry:«Io lo uccido quel bastardo.»
 
Tentai invano di fermarlo ma quando lo vidi stava già tirando un pugno in faccia a Louis. Allora corsi in bagno e lì mi chiusi. Di fuori sentivo le voci delle mie amiche che tentavano di coprire gli urli provenienti dal corridoio mentre io piangevo. La campanella suonò allora corsi subito in classe mentre udivo le urla del preside dividere quelle di Harry e Louis. Non volevo nemmeno vederli. Ascoltai la lezione di matematica, poi finita la scuola, corsi al cimitero. Buttai la cartella a terra. Mi appoggiai con la schiena sulla lapide della mamma e iniziai a piangere. E a parlare..
 
Io:«Mamma, perché dev'essere tutto così difficile? Perché non posso stare con il ragazzo che amo? Non credo di farcela ad andare avanti così. A volte vorrei che tu fossi qui, di sicuro sapresti come aiutarmi, e invece io sono sola. Non ho nessuno...»
 
Il mio discorso fu interrotto dal rumore di alcuni passi. Non avevo nemmeno la forza di girarmi a vedere chi fosse. Si sedette a fianco a me.
 
Zayn:«Hai fatto l'amore con Harry?»
Io:«Come fai a saperlo?»
Zayn:«Tuo fratello che lo urlava all'intervallo...»
Io:«Ne ha prese tante?»
Zayn:«Chi? Louis?»
Io:«No, di Louis non me ne frega niente. Harry»
Zayn:«No,Harry no.»
Io:«Louis si?»
Zayn:«Già...»
Io:«Perchè è tutto così difficile?»
Zayn:«Se non fosse così non si chiamerebbe vita»
 
In qualche modo Zayn riusciva a confortarmi.
 
Io:«Io voglio stare con Harry»
Zayn:«Non sempre tutto é possibile...»
Io:«Secondo te?»
Zayn:«Forse lui non è il ragazzo adatto a te.»
Io:«Ma io mi sono innamorata di lui.»
Zayn:«Accettiamo l'amore che pensiamo di meritare»
 
Mi intrecciai una mano tra i capelli sconsolata. Purtroppo Zayn aveva ragione.


EHIIII!
Per fortuna riesco ad avere internet anche qui yeep! c:
Come sempre spero che vi piaccia il capitolo e per favore recensite!xx

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Capitolo 33
*** Thirty-second Chapter ***




Thirty-second chapter
 
Mi intrecciai una mano tra i capelli sconsolata. Purtroppo Zayn aveva ragione.
 
Io:«Zayn, secondo te cosa dovrei fare?»
Zayn:«Ascolta, non importa qualunque sarà la tua scelta, se continuerai a stare con lui oppure no, l'importante è che tu faccia quello che ti dice il tuo cuore.»
Io:«Anche se il mio cuore mi dice di fare la scelta sbagliata?»
Zayn:«Anche se il tuo cuore ti dice di fare la scelta sbagliata.»
Io:«Dai andiamo!»
 
Ci alzammo e tornammo nella sua macchina per andare verso casa mia. Arrivammo davanti alla porta, quando stavo per entrare Zayn mi fermò
 
Zayn:«Maya, guardami. Stai tranquilla ok?»
Io:«Okk.»
Zayn:«3..2..1, si va in scena.»
 
Entrammo. Louis era in cucina, appena aprimmo la porta spostò la testa per vedere chi fossimo. Aveva un occhio nero, gli faceva talmente male che non riusciva ad aprirlo. Aveva male anche ad un braccio, lo notai dal fatto che lo teneva rannicchiato contro il suo addome. Era ridotto davvero molto male, sussultai quando provai a pensare come fosse rimasto Harry dopo la rissa. 
 
Louis:«Ti sei fatta scortare dalla tua guardia del corpo?»
Zayn:«No, l'ho incontrata e l'ho portata a casa»
Louis:«Se..»
 
Non dissi niente, me ne salii subito in camera. Mi cambiai e mi sedetti affianco alla porta ad origliare quello che dicevano Louis e Zayn
 
...
Louis:«Forse devo andare a farmi fare una lastra...»
Zayn:«Credi che sia rotto?»
Louis:«Penso proprio di si»
Zayn:«Hai intenzione di parlargli?»
Louis:«a chi? A quel figlio di puttana?»
Zayn:«No, a tua sorella...»
Louis:«Per il momento no...»
Zayn:«Ma mi spieghi che cosa ti ha fatto di così tanto tragico da doverla picchiare?»
Louis:«Mi prometteva che non si metteva con Harry e invece ci aveva già scopato..»
Zayn:«Anche a me lo aveva già promesso, ma è giusto che faccia quello che crede no?»
Louis:«Non con Harry. Tutti gli altri si, ma non Harry»
Zayn:«Perchè?»
Louis:«..perché è un puttaniere.»
 
Non volli più ascoltare nulla. Mi buttai sul letto con le cuffie nelle orecchie. Passarono alcune decine di minuti allora scesi per prendere qualcosa per cena dal frigo. A cercare nel frigo c'era già Louis, appena mi vide mi guardo male e poi tornò a fare quello che faceva. Allora iniziai a rovistare nella dispensa.
 
Louis:«Se speri di trovare qualcosa li dentro, buona fortuna.»
Non gli risposi.
Louis:«Ascolta Maya, dobbiamo parlare»
Io:«Io non ho proprio niente da dirti.»
Louis:«Mi puoi ascoltare?»
 
In quel momento misi in bocca delle patatine e nel giro di 20 secondi iniziai a vomitare. Non avevo ancora mangiato nulla dopo che avevo vomitato quella mattina. Forse Louis mi aveva fatto qualcosa di più grave. Mentre vomitavo Louis mi teneva i capelli. Appena finii
 
Louis:«Che succede?»
Non dissi niente, sollevai la felpa mostrando il livido che mi aveva fatto quella mattina.
Louis:«Cazzo.»
 
Non dissi niente di nuovo, avevo tanta fame ma non potevo mangiare nulla. Tentai ancora una volta con un pezzetto minuscolo di cioccolato ma subito vomitai anche dopo quello. Allora tornai in camera mia. Presi il telefono e chiamai Waliyha
 
Waliyha:«Pronto?»
Io:«Wali?!»
Waliyha:«Ciao Maya! Ti va se andiamo a prenderci una pizza?»
Io:«Non posso mangiare»
Waliyha:«Perché?»
Io:«Vomito tutto quello che mangio.»
Waliyha:«Per il..calcio?»
Io:«Si..»
Waliyha:«Non ti preoccupare sarà solo una cosa temporanea...»
Io:«Puoi venire qui a dormire?»
Waliyha:«Ovvio, ma che succede?»
Io:«Ho-o un po'... Ecco, un po' di paura qui da sola con Louis.»
Waliyha:«Arrivo subito.»
 
In pochissimo tempo era già arrivata, salimmo in camera e mi fece ridere così tanto che riuscii quasi a dimenticarmi di tutto quello che mi stava succedendo, poi andammo a dormire. *il mattino dopo* Waliyha se ne andò presto perché doveva andare fuori città con i suoi. Era sabato quindi niente scuola. Ma io DOVEVO fare qualcosa, qualcosa di molto importante... Mi vestii e scesi.
 
Louis:«Dove vai?»
Io:«Dal medico.»
 
Non stavo andando dal medico ma probabilmente ci avrei fatto un salto al ritorno. Uscii di casa e con passo svelto e deciso raggiunsi la mia meta. Bussai.
 
Anne(mamma di Harry):«Ahh ciao Maya!»
Io:«Ciao! Ehm, c'è Harry?»
Anne:«Si certo. Entra pure..»
Entrai
Anne:«Harry! Puoi venire un attimo?»
Harry(dalla sua stanza):«Ma‘ non mi rompere le palle.»
Anne:«È chiuso lì dentro da ieri pomeriggio, non so perché. Prova ad andare tu da lui.»
Io:«Ok, grazie»
 
Salii le scale, non bussai nemmeno alla sua porta e entrai. Era affacciato alla finestra, con dei pantaloncini addosso, con solo dei pantaloncini addosso.
 
Io:«Ehmm.. Ciao?»
Harry:«Perchè sei tornata?»
Io:«Non posso dimenticarti.» utilizzai le sue stesse parole
Harry:«A no?»
 
Si girò finalmente, mostrandomi il suo viso. Si avvicinò a me con due passi lunghi, mi scostò i capelli dal collo. Per scoprire la catena del ciondolo che lui mi aveva regalato.
 
Harry:«Ce l'hai ancora?»
Io:«Certo»
Avvicinò le sue labbra al mio collo.
Harry:«Ti prego non dimenticarmi.»
 
Non gli risposi. Lo abbracciai. Le sue enormi mani si stesero sulla mia schiena avvolgendola con un semplice gesto.
 
Harry:«Temevo che non saresti più tornata»
Io:«Non scherzavo quando ti ho detto che sarei stata tua per sempre»
Harry:«Quindi adesso non dobbiamo più nasconderci?»
Io:«No.»
Harry:«...ti è costato un po'»
Io:«No, ma... Non mi sono fatta niente. Più o meno.»
Harry:«Dimmi la verità...»
Io:«Ok, ma non ti arrabbi.»
Harry:«Okkay.»
Io:«Nella schiena non c'è più nulla, il braccio sta passando ma... nonpossopiùmangiare» pronunciai le ultime parole sottovoce.
Harry:«Che?»
Io:«Ehm, vomito tutto quello che mangio.»
Harry:«Vieni, andiamo giù, lo diciamo a mia madre e sentiamo cosa dice.»
P.S. Sua mamma era un medico generico.
Io:«N-no, sul serio..»
Harry:«Daai, vieni.»
Io:«No. E poi che gli dico se mi chiede cosa mi sono fatta?»
Harry:«Gli dici che ti hanno tirato una scarpa»
 
Mi prese per mano con la massima leggerezza, mi vedeva molto vulnerabile dopo quello che era successo con mio fratello.
Scendemmo per le scale poi Harry chiamò sua madre
 
Harry:«Mamma, gli puoi dare una controllata...»
Anne:«A cosa?»
Alzai la maglietta scoprendone il livido.
Anne:«Cosa ti è successo?»

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Capitolo 34
*** Thirty-third Chapter ***


 
Thirty-third chapter

Io:«Ehm, mi hanno tirato.. Una... Una scarpata e adesso vomito tutto quello che mangio»
Anne:«Non ti preoccupare, rimarrai 2 al massimo 3 giorni senza mangiare e poco per volta torna tutto a posto»
Harry:«Ok, grazie ma‘»
 
Tornammo di sopra. Appena entrai in camera sua mi buttai sul letto a fissare il soffitto. Lui poi si avvicinò, mise le mani al lato della mia testa appogiandosi sopra.
 
Harry:«Rimani sta sera?»
Io:«Ehm, c'è tua mamma...»
Harry:«Non ti preoccupare, parte sta sera insieme a mio padre per un viaggio di lavoro»
Io:«Ahh, allora...»
Harry:«Ti preeego!»
Io:«Sisi, va bene»
 
Rimanemmo un po' in camera sua  a parlare del più e del meno. Poi sua madre se ne andò e noi scendemmo in cucina.
 
Harry:«Io mi faccio qualcosa da mangiare ok?»
Io:«Ok, uffa ho una fame.»
Harry:«Dai resisti, solo 2 giorni.»
 
Mi si avvicinò e mi sollevò fino a farmi sedere sul bancone. Appoggiò la sua fronte contro la mia e ci guardammo alcuni secondi.
 
Io:«Che c'è?»
Harry:«Sei bellissima.»
Gli pizzicai gli addominali e sfoderai un risolino. 
Io:«Non si dicono le bugie»
Harry:«Zitta.»
Gli attorcigliai le braccia intorno al collo, gli diedi un bacio sulla guancia e poi gli morsicai la pelle morbida. 
Harry:«Non mi puoi mangiare, lo sai?»
Io:«Perchè no?»
Harry:«Ahah! Ascolta devo chiederti una cosa...»
Io:«Si»
Harry:«Promettimi che non te ne andrai mai.»
Io:«Promesso.»
Tese il mignolo verso di me, io gli intrecciai il mio.
Io:«Promesso, promesso.»
Harry:«Adesso posso morire felice! Mi aiuti a preparare qualcosa?»
Io:«Le mie doti culinarie arrivano fino a un piatto di pasta rossa..»
Si spostò da me e salì in piedi su una delle sedie.
Harry:«Un attimo di attenzione prego. Informiamo la gentile clientela che oggi verrà servita la specialità della casa: PASTA ROSSA»
Io:«AHAHAH.. Che stronzo»
Scese dalla sedia
Harry:«Cosa vorresti insinuare?»
Io:«Nono niente mi perdoni sua maestà.»
Mi inchinai davanti a lui ironicamente. Spinse in su il mio mento con due dita.
Harry:«Le principesse non si inchinano mai. Tu che principessa sei?»
Io:«Quella Made in china?»
Harry:«No, tu sei la MIA principessa, quindi non ti inchini, ok?»
Io:«Ook. :3»
 
Continuammo a cucinare insieme con giochetti maliziosi tra di noi. Poi lui si sedette a tavola e mangiò. Mi suonò il telefono. Era Louis, spostai di lato il cellulare
 
Harry:«Che fai non rispondi?»
Io:«No...»
Harry:«Hai paura di lui adesso?»
Io:«Non ho paura di lui.»
Harry:«Allora perché non rispondi?»
Io:«È una sfida? Bene. 
*al telefono*
Pronto?»
Louis:«Dove sei?»
Io:«Cazzi miei.»
Louis:«Sei da lui?»
Io:«No, non sono da lui.»
Sentii Harry sbattere un pugno contro il tavolo, capii esattamente le sue motivazioni.
Io:«Anzi no, SI sono da lui. E ci rimarrò tutto il tempo che voglio.»
Louis:«Vieni a casa, o ti vengo a prendere»
Io:«Vienimi a prendere allora.»
Louis:«Perchè non mi vuoi ascoltare?»
Io:«Non sei nessuno. Non mi dici quello che devo fare. Hai capito?»
Louis:«Bene, allora fatti scopare, usare e sputtanare da quel bastardo.»
Io:«Certo, anzi sai che ti dico quandò lo farà io ne sarò anche contenta.»
Louis:«Allora vai da lui, puttanella»
Io:«Ah e dici anche puttana a tua sorella? Va bene ciao.»
Louis:«Non sei nemmeno capace a ribattere»
Io:«No è diverso, dimostro solo di essere più intelligente perché non mi abbasso al tuo livello.»
Detto quello gli chiusi il telefono in faccia.
Sbuffai e mi sedetti sul divano, lontano da Harry in modo tale che non mi vedesse mentre piangevo per mio fratello. Ma lui mi seguì immediatamente, si accovacciò in ginocchio davanti a me appoggiando le mani sulle mie ginocchia allargate. Non riuscivo a guardarlo, continuavo a coprirmi gli occhi con una mano lasciandomi cadere i capelli sul viso. Anche lui non disse niente. Sospirò poi si sedette sul divano alzandosi sulle ginocchia.
Harry:«Vieni qui»
Strinse il mio capo verso il suo torace. Sentii il suo dorso alzarsi quandò sospirò. Mi accarezzò ancora per poco tempo, poi mi allontanò il viso, si sedette anche lui difianco a me.
Harry:«Fregatene. Maya, adesso ti tratta così solo perché non stai facendo quello che dice lui.»
Io:«Si ma mi ha dato della puttana, lo capisci vero?»
Harry:«Sono sicuro che non lo pensa»
Sospirai, poi mi alzai dal divano.
Io:«Basta.»
Anche lui si alzò.
Harry:«Bene»
Mi asciugò le lacrime con i pollici poi dolcemente posò le sue labbra sulla mia guancia sinistra.
Sparecchiammo e salimmo in camera sua.
 
Io:«Mi dai una maglietta?»
Harry:«Perchè?»
Io:«Per dormire»
Harry:«Puoi dormire anche senza vestiti, sai?»
Io:«Dammi la maglietta casanova.»
 
Rise illuminando il suo volto con un sorriso splendido, si voltò con la faccia nell'armadio e poi mi lanciò una maglietta. Mi girai di spalle sfilandomi la maglietta e infilandomi la sua, poi mi levai i leggins e mi rigirai, era seduta sulla poltrona ad osservarmi. Mah!
 
Io:«Piaciuto lo spettacolo?»
Harry:«Mmm, un po' noioso.»
Io:«Ma vai va..»
 
Si alzò,si levò la maglietta e andò in bagno. Poco dopo uscì e io già mi ero seduta nel suo letto. Appena mi vidi sorrise e si sedette di fronte a me.
Harry:«Hai sonno?»
Io:«Shi.»
Harry:«Dai allora dormiamo»
 
Ci infilammo sotto le coperte, ovviamente lui appoggiò il palmo della sua mano sul mio ombelico ormai scoperto dalla sua maglietta. Sentii i suoi ricci sfiorarmi la guancia destra e la sua bocca appoggiarsi dolcemente sul mio collo con 3 baci dolcissimi. La sua mano proseguì sul mio addome fino a circondarlo completamente e a tirarmi vicino al suo corpo. Feci cadere all'indietro la testa e lui continuò a solleticarmi il collo con dei piccoli baci. La sua lunga mano proseguì fino alla mia coscia sollevandomi, in modo tale che io mi trovavo su di lui. Le sue mani si allungarono ai lati della mia maglietta tentando di portarne i lembi verso le mie spalle per togliermela. Sapevo cosa voleva, ma io ero stanchissima quella sera.
 
Io:«Mmh, Harryy.»
Harry:«Fammi sentire che sei mia.»
Io:«Sai già che lo sono.»
Harry:«Dimostramelo.» mi sussurrò all'orecchio.



Bene per oggi è l'ultimo recensite ancora please! Mi interessano sempre i vostri parerei!xx

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Capitolo 35
*** Thirty-fourth Chapter ***




Thirty-fourth chapter
 
Io:«Mmh, Harryy.»
Harry:«Fammi sentire che sei mia.»
Io:«Sai già che lo sono.»
Harry:«Dimostramelo.» mi sussurrò all'orecchio.
 
Non riuscii a resistergli. Mise di nuovo le mani ai lati della mia maglietta ma questa volta non lo fermai. Le nostre labbra iniziarono a incrociarsi lentamente, poi più velocemente fino a non dargli quasi il tempo di chiudersi completamente. Ispiravo il profumo dei suoi ricci poggiarsi sul mio collo mentre mi mordicchiava la pelle del petto, le mie unghie sprofondarono nella sua scapola graffiandolo forse leggermente, mentre lui non mi mollava un attimo abbracciandomi la vita. 
Quella volta era stata forse ancora meglio della prima, indimenticabile. Indimenticabile come le parole che di tanto in tanto mi sussurrava all'orecchio.
*il mattino dopo*
Mi svegliai con il capo di Harry appoggiato sulla mia pancia con il viso rivolto verso di me. Era domenica ma dovevo comunque tornarmene a casa ed erano già le 9. Passai la mano tra i suoi capelli un po' di volte ma non aveva nessuna intenzione di aprire gli occhi. Sapevo benissimo che era sveglio
 
Io:«Bello fare finta di dormire?»
Harry:«Mmh, come hai fatto a scoprirmi?»
Io:«Le tue fossette non mentono»
Sorrise soddisfatto.
Io:«Hai intenzione di alzarti?»
Harry:«Penso di no»
Io:«Ok»
 
Iniziai a fargli il solletico sulla pancia nascosta sotto le coperte e solo allora mi resi conto che era ancora nudo, mentre io mi ero già rificcata la sua maglietta e l'intimo.
Lui si sedette, coprendosi con il lenzuolo e io scesi dal letto avviandomi verso il bagno. Mi lavai la faccia. E poi uscii, giusto per dargli il tempo di rimettersi qualcosa addosso. Tornai in camera sua e finalmente si era rivestito
 
Harry:«Vuoi mangiare qualcosa?»
Io:«No, ehm veramente io dovrei andare...»
Harry:«Di già?»
Io:«Si, sai c'è mio fratello...»
Harry:«Ahh ok, allora vestiti che ti riaccompagno»
Io:«Se trovassi i miei vestiti...»
 
Non si capiva più niente in quella stanza, c'erano vestiti gettatati ovunque, riuscii solo a ritrovare i leggins e le scarpe e la canotta, ma non potevo mica uscire in canotta, il giorno prima avevo sopra anche una maglietta a maniche lunghe bella pesante, ma adesso faceva comunque più caldo.
 
Harry:«Fa lo stesso, tieniti la mia maglietta e quando ritrovo la tua ti faccio un fischio»
Io:«Ok»
 
Mi levai la sua maglietta, sotto ci infilai la canotta e la lasciai cadere da una spalla facendo i un nodo di lato, quasi che sembrava una maglietta della mia taglia. Harry mi si avvicinò e mi cinse i fianchi con le sue lunghe mani
 
Harry:«Devi proprio andare?»
Io:«Missà di si..»
Harry:«E se rimani con me a cercare la tua maglietta?»
Io:«Bel tentativo, ma non funziona :P»
Harry:«Vaa bene»
Abbassò lo sguardo facendo la bocca come quella dei bambini imbronciati. Era così tenero. Gli presi il mento fra le dita e gli sollevai il capo, mi alzai sulle punte e gli diedi un bacio lento ma sfuggevole sulle labbra. 
Io:«Andiamo?»
Harry:«Se proprio dobbiamo»
 
Scendemmo le scale, uscimmo e salimmo in macchina. Durante il viaggio ridemmo come matti su tutte le cavolate del mondo e poi arrivammo a casa mia.
 
Io:«Ciao riccio..»
Harry:«Ci sentiamo oggi eh..»
Io:«Come farai senza di me fino a domani mattina?»
Harry:«Probabilmente non sopravviverò!»
Io:«Ahah, a domani»
Harry:«Ciao principessa, mi manchi già»
Io:«Ma se sono qui.. Ahah vabbe ciao eh»
 
Detto quello finalmente uscii dalla macchina e entrai in casa, subito gettai la faccia nel frigo, forse finalmente adesso avrei potuto mangiare qualcosa. Presi un residuo di pizza e me lo mangiai tranquillamente, non mi ero nemmeno accorta che mio fratello era seduto sul divano, in silenzio. Con la tv spenta. Non avevo intenzione di parlargli...
Louis:«Ciao eh»
..ne tantomeno di rispondirgli.
Per fortuna mi vibrò il telefono. Chi doveva essere? Lui ovvio, no?
Harry:«Ho trovato la maglietta»
Digitai:«Davvero?» INVIO.
 
Louis:«Ti sei divertita?»
Non ebbe risposta nemmeno questa volta. Ciò che regnava era un silenzio di tomba. Il telefono vibrò di nuovo.
Harry:«No, non è vero.. Solo che volevo scriverti»
Scrissi:«Idiota-.- ahah Love you!❤»
 
Louis:«Perché hai quella maglietta?»
Ce l'aveva dura la testa eh. Non gli risposi. Ancora.
Louis:«Ti prego parlami.» disse quelle parole singhiozzando per le lacrime, non potevo vedere mio fratello così. Sopratutto se la causa ero io. Mi avvicinai a lui e lo abbracciai. Appoggiò la testa sul mio petto e sentivo i suoi singhiozzi rimbombare per tutto il mio corpo. 
 
Io:«Io, sono qui.»
 
Mi strinse a se avvolgendomi la vita con le sue forti braccia, allora gli slegai le mani dalla mia vita e mi sedetti sulle sue ginocchia. Aveva gli occhi gonfi, non potevo credere di essere stata io a ridurlo così.
Io:«Lou, smettila. Hai capito?»
Louis:«I-io.. veramente non so come scusarmi, ti prego perdonami..»
Io:«L'ho già fatto...»
 
Mi abbracciò ancora e solo allora notai che aveva un polso fasciato, beh ma forse non era l'importante, da vicino al suo orecchio sussurrai 
Io:«Lou, non importa quello che è successo. Io ti voglio bene e questo non cambia»
Lui continuava a piangere, allora lo allontanai da me e gli asciugai le lacrime con le dita. 
Louis:«Ti prego non andartene. Sei la persona più importante della mia vita»
A quelle parole sussultai.
Io:«Non me ne andrò mai. Mai.. Come, MAI. Ok?»
Lou sospirò poi riprese a piangere, questa volta lo abbracciai io. Rimanemmo alcuni secondi abbracciati mentre continuavo a sussurrargli che andava tutto bene. Poi sentii il suo naso inspirare un po' del profumo nei miei capelli. Si allontanò.
 
Louis:«Ha-ai.. Il suo odore»
Io:«...e la sua maglietta» dissi mordendomi il labbro inferiore
Aveva la bocca aperta, stava per dire qualcosa di cattivo ma si trattenne
Louis:«No. ok. Non mi interessa.»
Io:«Bene.»
 
Mi alzai da lui e me ne andai in camera, mi tolsi le scarpe ma tenni i leggins e la maglietta di Harry. Non potevo abbandonare il suo profumo che in ogni momento mi rievocava tanti ricordi. E tornai giù da Lou. Ci sedemmo insieme a guardare un po' di tv. Studiammo un po'.. Pranzammo e poi, passato il pomeriggio, cenammo. Sempre insieme, come se fossimo tornati piccoli. Andammo a dormire presto perché il giorno dopo si tornava a scuola. Mi sdraiai nel letto e poco dopo sentii la porta aprirsi dietro di me.
 
Louis:«Maya, posso dormire con te?»
Io:«Vieni..» dissi scostando le coperte.
 
Si sdraiò affianco a me e tra noi due misi il mio telefono che di tanto in tanto si accendeva per i messaggi di Harry. Louis guardava indispettito tutti i messaggi che ci mandavamo, ignaro del fatto che parlassimo della notte scorsa.
Ben presto Lou si addormentò e così feci anch'io. 


HOLAAAA!
Come sempre spero vi piaccia, recensite! e solite cose bla bla bla.
Che ne pensate del comportamento di Louis?
Anche voi lo avreste perdonato come ha fatto Maya?

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Capitolo 36
*** Thirty-fifth Chapter ***




Thirty-fifth chapter
 
Ben presto Lou si addormentò e così feci anch'io.
 *il mattino dopo*
Aprii gli occhi e Louis non c'era già più, allora ancora insonnolita scesi le scale per mangiare qualcosa.
 
Louis:«Buongiorno!»
Io:«'giorno»
Louis:«Ti ho preso la cioccolata calda e la brioches da Starbucks»
Io:«Grazie, non dovevi»
Louis:«Invece si»
Mi venne vicino e mi strinse per la vita verso di lui.
Louis:«Mi sei mancata»
Io:«Anche tu, fratellone»
Sciolse l'abbraccio e io gli proposi un sorriso forzato. Nonostante avessimo fatto pace, il nostro rapporto non era più lo stesso. Non avrei più potuto fidarmi di lui dopo quello che aveva fatto, forse col tempo avrebbe potuto riacquistare la mia fiducia ma per il momento no.  
Mi sedetti su uno sgabello della cucina sorseggiando la cioccolata di Starbucks e poi presi la brioches...
Louis:«Ti sta suonando il telefono, proviene dalla sala»
Mi alzai e con la brioches ficcata in bocca recuperai il cellulare:
 
Io:«Pronto?»
Harry:«Buongiorno!»
Io:«Ahh buongiorno anche a te»
Me ne tornai in cucina sotto gli occhi di mio fratello.
Harry:«Mi hai riconosciuto vero?»
Io:«Scusa, ma la voce del riccio che mi ha fatto perdere la testa la riconosco» 
Louis continuava ad ascoltare insospettito
Harry:«Ahah eh beh. Stai bene?»
Io:«SI HARRY SI. Sto bene. Gli alieni non mi hanno rapito nella notte.»
Harry:«Dai lo sai che sono protettivo»
Io:«No sei ossessionante»
Harry:«ahah, ti vengo a prendere tra-»
Io:«No lascia, vengo con mio fratello»
Harry:«Sicura?»
Io:«Sisi poi ti spiego»
Harry:«Ok, ti amo splendida»
Io:«Si, anch'io ciao»
 
Fui molto sbrigativa perché Louis stava perdendo la pazienza, avrei voluto anch'io rispondere ad Harry con un 'ti amo' ma non potevo. Cosa che mi dava al quanto fastidio. Salii, mi vestii e andammo a scuola. Appena scesi dalla macchina Harry mi venne in contro e naturalmente ci baciammo, sotto gli occhi di tutti. Sopratutto di quelli di mio fratello che fece una smorfia disgustata. Era bello potermi comportare con Harry così come avevo sempre voluto fare, mi faceva sentire normale, forse per la prima volta dall'inizio di tutta questa storia. Di solito le mie amiche e gli amici di mio fratello si trovavano ad un muretto quindi noi 3 li raggiungemmo e ci sedemmo con loro. Mi sedetti su di un  ginocchio di Harry mettendo le gambe fra le sue e lui mi avvolse la vita con un braccio mentre continuava a muovere il pollice, accarezzandomi, per rassicurarmi. Louis non staccava lo sguardo dalla mano di Harry, beh ma non me ne importava. Se voleva vivere in pace con me doveva accettare qualsiasi cosa io volessi fare. Tutto sembrava essere tornato normale, parlavo con i miei amici, ero tranquilla e potevo anche vivere pacificamente con mio fratello. Poi c'era Harry, che era un caso a parte. Praticamente come l'aria che avevo nei polmoni. Insomma andava tutto abbastanza bene. Cosa che mi rendeva ancora più insicura del normale, è sempre così, quando tutto va finalmente bene arriva qualcosa che ti rovina la vita, ma perché? Comunque sia speravo che quel qualcosa arrivasse il più tardi possibile. 
La giornata a scuola trascorse velocemente e nel pomeriggio uscimmo. Decisi di andare a casa con Harry, non potevo stare senza di lui. Salimmo in macchina e arrivammo a casa sua. 
 
Harry:«Ehm, Maya, sai cos'è successo oggi?»
Io:«Prima dammi un bacio e poi me lo racconti»
 
Attorcigliai le mani dietro il suo collo vogliosa delle sue labbra. Appoggiò le mie sulle sue. Mi trascinò fino a farmi sedere sul bancone della cucina. Mi piaceva essere più alta di lui e a quanto pare anche a lui. Continuammo a baciarci e le sue mani non si staccarono dai miei fianchi neanche quando finimmo. 
 
Io:«Allora che è successo?»
Harry:«Mi hanno chiesto se la mia ragazza è un gatto..»
Io:«Che?!»
 
Si girò di spalle e sollevò la maglietta mostrando innumerevoli graffi, anche abbastanza profondi.
 
Io:«Oddio, Scusami...»
Harry:«No, io non me ne ero nemmeno accorto, solo che oggi a ginnastica quando mi sono levato la maglietta gli altri li hanno visti»
Io:«Anche mio fratello?»
Harry:«Si... E tralascerei i suoi commenti»
Io:«Ecco, bravo.. Perché non voglio nemmeno saperli»
Harry:«Bene»
Io:«Scusami ancora..»
Harry:«Mah smettila va»
 
Nel pomeriggio non facemmo nulla di interessante. Mangiammo una pizza che praticamente finì tutta sulla faccia dell'altro e poi, dato che si era fatto tardi decisi di tornare a casa. In macchina non parlammo, ad un certo punto vidi che Harry accostò la macchina tirando giù il finestrino. C'era una puttana, una puttana puttana, tutta scollata, truccatissima. Ma che cazzo voleva fare? 
 
Puttana:«Vuoi sapere i miei prezzi?»
Harry:«No, ascolta ti do 100€ se te ne torni a casa tua a dormire»
Puttana:«No scusa riccio ma guadagno di più qui..»
Harry:«Vabbe io ci ho provato..»
Puttana:«Se hai bisogno sai dove trovarmi»
 
Non disse più niente e accelerò con la macchina.
 
Io:«Perchè l'hai fatto?»
Harry:«Perchè non mi piacciono le tipe che stanno mezzenude per la strada»
Io:«Ah, ok»
Io:«Lo hai mai fatto con una puttana?»
Harry:«Perché?»
Io:«Così...»
Harry:«Si»
Io:«Quando?»
Harry:«Prima di Taylor..»
Io:«E perché?»
Ci fu una pausa.
Harry:«Avevo bisogno di sesso»
Un'altra pausa 
Io:«Quante volte l'hai fatto con Taylor?»
Harry:«ehm, 8»
Io:«In due settimane?»
Harry:«Si.... Ma lei era come una puttana»
Io:«In che senso?»
Harry:«Come una puttana, solo che non la pagavo... Non sarebbe come farlo con te, ad esempio»
Io:«Perchè?»
Harry:«Perchè quando ami una persona è diverso. L'importante allora non sono più le 'prestazioni', l'unica cosa che conta è la persona che è li con te e che lo sta facendo e che lo fa perché ti ama»
Io:«Io che avevo paura di essere la tua puttana..»
Harry:«Se voglio una puttana ce ne sono tutte le sere per le strade, vado e me la pago. Ma quello che noi abbiamo fatto non si compra. Bisogna guadagnarselo.»
Rimasi a riflettere sulle sue parole, sinceramente non le capivo. Forse perché non avevo 'esperienza'.
Harry:«Perchè questo discorso stasera?»
Io:«Non lo so, so solo che non ci capisco più niente.. Scusa ma.. Quando lo fai quello che conta è quello che fai fisicamente, in quel momento non conta la persona che c'è con te, no?»
Harry:«È li che ti sbagli, perché l'amore che ti può dare la ragazza che veramente ami, non te lo può dare nessun altro»
Io:«Cosa cambia?»
Harry:«Cambia che farlo con una puttana.. Ce si, è piacevole ma basta. È finita lì. Invece farlo con la persona che ami, anche se a livello di 'prestazioni' magari è meno, è credo la cosa più bella del mondo, perché quando sei lì con lei, ci siete solo voi due, allora capisci di amarla davvero.»
Io:«Allora visto che sei riuscito a capirlo.. Quante persone hai amato?»
Harry:«Una sola, tu»


TADAAAAAAA!
Ok, fa schifo insultatemi pure adesso c:
Anyway cambiando discorso l'avete visto il video di Best Song Ever? E' uasfcksabcbs, no? c:
 

 

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Capitolo 37
*** Thirty-sixth Chapter ***




Thirty-sixth chapter
 
Io:«Allora visto che sei riuscito a capirlo.. Quante persone hai amato?»
Harry:«Una sola, tu»
Non gli credevo. Chissà a quante altre ragazze l'aveva già detto. 
Harry:«Siamo quasi arrivati..»
Io:«Si..»
Harry:«Che hai?»
Io:«No, niente...»
Harry:«Non è vero.» accostò la macchina sul ciglio della strada
Io:«Non ho niente, andiamo..»
Harry:«No adesso mi dici cos'hai» disse trattenendomi circondandomi le spalle con le mani
Io:«Non ho niente. Niente.»
Harry:«Lo sai che non ti credo»
Mi girai più verso di lui 
Io:«Stavo solo pensando al numero delle ragazze a cui hai detto la stessa cosa che hai detto a me..»
Harry:«Pensi davvero che sia una persona così?»
Io:«Ancora non ti ho capito» dissi continuando a fissarlo negli occhi
Harry:«Quindi hai intenzione di continuare così il nostro rapporto?»
Io:«Così come?»
Harry:«Se non ti fidi di me non andiamo da nessuna parte.»
Io:«Non ho detto che non mi fido di te, ho detto che devo ancora capirti»
Harry:«E quando mi capirai?»
Io:«Non lo so... Possiamo andare o me ne devo tornare a casa a piedi?»
 
La macchina ripartì e in pochissimo arrivammo davanti a casa mia.
 
Io:«A domani» feci per uscire dall'auto ma Harry mi fermò tirandomi per il polso
Harry:«Non posso lasciarti andare se sei arrabbiata con me»
Io:«Non sono arrabbiata con te»
 
Uscii dalla macchina e sentii Harry fare la stessa cosa. Mi precedette prima che oltrepassassi la macchina per entrare in casa. Le sue mani si allungarono intorno ai miei fianchi fino a toccare il cofano della macchina e spingendomi contro di esso.
 
Harry:«Non voglio perderti, perderei la cosa migliore che mi sia mai capitata»
Nei suoi occhi vidi qualcosa che mai prima d'ora avevo intravisto, era un briciolo di sincerità nelle sue parole, allora forse mi amava davvero. Era difficile capire quel ragazzo e tutti quei sentimenti che teneva rinchiusi gelosamente nel suo cervello.
Io:«Cosa ti fa pensare che mi perderai..»
Mi spinse ancora di più contro il cofano fino a sollevarmi e a farmici sedere sopra.
Harry:«Perchè tutte le cose migliori, prima o poi, se ne vanno»
Gli attorcigliai le mani dietro il collo e mi avvicinai al suo orecchio sussurrando 
Io:«Io non me ne vado.»
Iniziò a strofinare la punta del suo naso contro il mio collo, riuscì a solleticarlo solo con un bacio sfuggevole.
Io:«Non adesso Harry»
Harry:«Perchè?»
Io:«Probabilmente c'è mio fratello che ci sta guardando»
Harry:«Allora facciamogli vedere che sei mia.»
 
Avvicinò le sue labbra carnose alle mie giocherellando con il mio labbro inferiore per poi iniziare dolcemente a baciarlo. Ci unimmo in un bacio sempre più appassionato fino a quando ci allontanammo. 
 
Io:«Adesso sono abbastanza 'tua'?»
Harry:«Per il momento si.»
 
Scesi dal cofano e tornai in casa.
Appena entrai in casa fui sorpresa dalla voce di mio fratello.
 
Louis:«Belli i baci di un puttaniere?»
Io:«Bellissimi.»
Louis:«Spero che tu ti stia rendendo conto di che tipo di persona è Harry»
Mi avvicinai di più a lui che era seduto a tavola a mangiare la pizza. 
Io:«La persona di cui stai parlando è quello che tu definisci 'migliore amico' ricordatelo bene»
Louis:«.. ex migliore amico.»
Io:«Non è un ragionamento... Quando avevi bisogno di qualcuno che ti facesse copiare i compiti? Qualcuno che ti ascoltasse? Qualcuno che ti aiutasse? Sempre Harry... E adesso?»
Louis:«Tu sei più importante di lui.»
Io:«e quindi? Mica mi ha uccisa.»
Louis:«Senti non ho voglia di parlarne, vattene in camera tua.»
Io:«Non hai voglia o non riesci? Non eri tu che dicevi 'la verità offende'?»
Si alzò in piedi, con l'intento di farmi paura, mentre in realtà io avevo qualcosa molto più forte di qualunque pugno: la mia lingua. E non avevo nessuna intenzione di metterla a freno proprio adesso.
Louis:«VAI IN CAMERA.»
Io:«Non mi dici quello che devo fare.» 
Mi afferrò un braccio stringendolo e portandolo vicino a se, cosicché i nostri visi erano a pochi centimetri.
Louis:«VAI IN CAMERA. ADESSO.»
Io:«Puoi non farmi vomitare sangue per due giorni?» dissi guardando la sua mano.
Improvvisamente sbiancò guardandola e a scatti convulsi la ritrasse.
Louis:«Scusami.» 
Io:«Bene. Adesso mi ascolti?»
Abbassò lo sguardo
Io:«Io non ti riconosco più. Che fine ha fatto mio fratello? Da quando non mi guardi più negli occhi quando ti parlo? Da quando mi picchi?... Da quando picchi il tuo migliore amico?... Da quando non mi parli più? Ho bisogno un po' di risposte.»
Non disse nulla. Mi abbracciò soltanto. In quel momento capii quelli che dicono che un abbraccio significa 1000 risposte. Questa ne valeva anche diecimila. 
Sussurrai al suo orecchio
Io:«Sono qui. Per te.»
Louis:«Non potrei sopravvivere senza di te.»
Lo allontanai da me
Io:«...solo che con me c'è anche Harry.»
Louis:«Proverò ad accettarlo, non significa che lo farò, ma che ci proverò.»
Io:«Allora perché non cominci a riparlargli?»
Louis:«Non mi risponderebbe nemmeno.»
Io:«Non ti immagini quanto tu gli manchi..»
Louis:«Davvero?»
Io:«Già.»
Era vero. Harry ogni tanto lo menzionava dicendo che gli mancava il suo 'vecchio amico'.
Louis:«Allora lo chiamo.»
Toccai il suo sedere alla ricerca della tasca dove teneva il cellulare, lo estrassi e glielo porsi.
Io:«Adesso.»
Louis:«Va bene.»
Io:«Io vado su. Notte.»
Louis:«Notte» disse poggiandosi il telefono all'orecchio. 
 
Salii in camera mia. Erano le 22, neanche così tardi ma mi misi nel letto a messaggiare. 
 
Io:«Dormi?»
Harry:«No, sto venendo a casa tua»
Io:«Davvero?»
Harry:«Mi ha chiamato tuo fratello...»
Io:«Si lo sapevo. Vieni a salutarmi?»
La porta principale si aprì, ne sentii il rumore.
Harry:«Sono giù..Dopo salgo»
 
Dalla mia camera sentivo le loro voci confuse. Rimasi nel letto: non volevo nemmeno sentire quello che si sarebbero detti, anche perché la causa di tutto questo ero io. Solo e soltanto io. Passarono solo pochi minuti e sentii dei passi avvicinarsi alla mia stanza, allora mi sedetti senza accendere la luce, fino a quando la porta si aprì lasciando entrare la luce dal corridoio. Ne comparve un'ombra, inconfondibile davanti ai miei occhi. Si avvicinò a me e senza aprir bocca mi scostò i capelli dalla fronte con sole due dita.
 
Harry:«Ciao angelo..»
Io:«Che ti ha detto?»
 
Si sedette di fronte a me e io ritrassi le gambe perché potesse essere il più vicino possibile.
 
Harry:«È tutto a posto»
Io:«È tutto a posto vuol dire che tutto è come prima?»
Harry:«S-si. Più o meno.»
Io:«È tutta colpa mia.» dissi guardando sconsolata il pavimento della mia stanza
Harry:«No, non è colpa tua»
Sospirai.
Harry si spostò accovacciandosi nel punto del pavimento che stavo guardando.
Harry:« Hai capito?»
Io:«no..»
Harry:«Prova per una sola volta a pensare con il cuore e non con il cervello... Cosa vedi adesso?»
Io:«Vedo te.» 
Harry:«Per quanto tu possa credermi io te lo dico lo stesso e non smetterò mai di ripeterlo: Ti amo Maya.»
Io:«Anch'io. Tanto.»
 
Mi alzai in piedi e anche lui fece lo stesso, gli avvolsi le guance con le mani e salii sulle punte dei piedi per arrivare alla sua bocca, mente lui mi stringeva attorcigliando le braccia dietro alla mia vita. Ci scambiammo un bacio, lento e semplice. Perfetto. Fino a quando fummo costretti ad interromperci per l'ombra di Louis che comparve sulla soglia della porta e che poi si dileguò. 
 
Harry:«Buona notte principessa»
Io:«Anche a te»
 
Se ne andò e io mi rimisi nel letto quando poi sentii le loro voci avvicinarsi alla mia stanza.
 
...
Louis:«Mi sei mancato, amico»
Harry:«Anche tu»
Louis:«Amici come prima?»
Harry:«Amici come prima. Adesso vado che si fa tardi»
...
Mi addormentai.


HEYYY! Scusate per il ritardo dopo vi pubblicherò anche altri capitoli. 
Anyway recensite please!

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Capitolo 38
*** Thirty-seventh Chapter ***


 
Thirty-seventh Chapter

Mi addormentai.
*il mattino dopo*
 Mi svegliai e vestii. Scesi e io e Louis andammo a scuola. Sembrava essere tornato tutto normale. Tutto normale. Scesi dalla macchina e insieme a mio fratello raggiungemmo il solito muretto dove si erano riuniti già tutti anche se era abbastanza presto. Non appena vidi Harry mi venne spontaneo dargli un bacio, in mezzo agli altri mi sembrava ancora più incredibile che Harry fosse mio. Solo mio. Al contrario di ogni mio prognostico Harry e Lou si salutarono, sembrava che veramente tutto fosse tornato alla normalità. 
 
Io:«Ragazze avete studiato per matematica?»
Waliyha:«Io non ho capito niente..»
x:«Io meno di te... Tu Maya?»
Io:«A cosa servirebbe un professore a domicilio se no?!»
Harry:«Da quando sono diventato professore?!»
E tutti scoppiarono a ridere, compreso mio fratello anche se vedevo che la sua era una risata sforzata. 
Zayn:«Parlando di matematica oggi interroga vero?»
Liam:«Ha detto che correggeva i compiti»
Louis:«C'erano dei compiti?»
 
Ridemmo tutti quanti e poi suonò la campanella. Harry mi prese per mano ed entrammo a scuola, fummo poi costretti a dividerci quando io arrivai davanti alla mia classe. Ci salutammo ed ognuno entrò nella rispettiva aula. Le prime tre ore trascorsero più lentamente del solito forse perché continuavo a pensare a quando lo avrei rivisto. Poi finalmente suonò la campanella. Io e le mie amiche occupammo il solito davanzale della finestra: io e y sedute sopra di esso e le altre sedute sul portaombrelli che c'era di fianco. Le mie amiche iniziarono a parlare mentre io ero troppo concentrata ad osservare le scale sperando che Harry venisse a salutarmi. L'intervallo stava finendo e orami avevo perso le speranze quando Harry mi sorprese sistemandosi davanti a me. 
 
Harry:«Come è andata matematica?»
Io:«Presumo bene»
Harry:«... E nel frattempo io e Lou ci siamo presi una nota»
Io:«Noo! Perchè?»
Harry:«Ridevamo troppo»
Io:«Mah!» sfoderai un sorriso
 
Poi appoggiai le mani sulle sue spalle per tirarlo verso di me mentre lui faceva scorrere le sue sulle mie ginocchia. Gli bisbigliai all'orecchio
Io:«Sta sera dormi da noi?»
Mi lasciò un bacio sulla guancia destra e si allontanò, fece alcuni passi indietro senza voltarsi 
Harry:«Ci vediamo sta sera.» sorrisi davanti alla sua affermazione.
Stava per tornarsene al suo piano ma prima si fermò a parlare con un suo amico, abbastanza lontano da noi cosicché potessimo spettegolare abbastanza. 
Waliyha:«Ehh cosa fate sta sera?»
Io:«Dormiamo Wali, dormiamo.»
x:«Immagino come dormirete...»
Io:«Ma taci vah»
y:«Però deve essere sexy Harry a letto...» disse non distogliendo lo sguardo da lui. Avrei voluto strappargli tutti i capelli ma mi trattenni
Io:«Che?»
Waliyha:«Non lo sapevi? A y piace Harry»
y:«Già..»
Io:«Oh vacci piano con il mio ragazzo.»
x:«Non te lo ruba nessuno non ti preoccupare»
Io:«E smettila di guardarlo.»
Y distolse lo sguardo da Harry che dopo pochi secondi tornò su per le scale dopo avermi rivolto un sorriso. 
 
Rientrammo in classe e, passate le due ore, uscimmo a pranzare. Poi tornammo a scuola e trascorse altre due ore finalmente uscimmo. 
 
Louis:«Maya vieni con me o vai con Harry?» probabilmente sapeva già che Harry sarebbe venuto a dormire a casa nostra e sembrava piuttosto entusiasta dell'idea. A quel punto y intervenne
y:«Maya, posso venire anch'io a dormire a casa vostra?»
Io:«No»
y:«Perchè?»
Io:«Perchè è casa mia e decido io.»
 
Harry mi guardò un po' contrariato da come avevo risposto a una delle mie migliori amiche, ma come poteva pretendere che fossi gentile con lei dopo che mi aveva detto che gli piaceva il mio ragazzo?
 
Io:«Lou vado con lui, ci vediamo tra 5 minuti»
Io e Harry ci avviammo verso la sua macchina.
Harry:«Perchè le hai risposto così male?»
Io:«In macchina ti spiego.»
Salimmo in macchina e tentai di evitare il discorso perché comunque non volevo tradire un'"amica". Ma Harry me lo impedì
Harry:«Che ti ha fatto y?»
Io:«Ecco... Beh, no niente di che»
Harry:«Ti conosco, non è vero...»
Io:«Ok. Ti viene dietro.»
Harry:«A me?»
Io:«Si, a te.»
Harry:«Sei gelosa?»
Io:«Ma no guarda d'altronde lei ha solo fantasticato di come tu fossi a letto, ma io non sono gelosa eh.» dissi in tono ironico 
Harry:«Ah. E quindi non siete più amiche?»
Io:«No, non ho detto questo, ho detto solo che non voglio che si finga mia amica e venga a casa mia solo per stare con te.»
Arrivammo davanti a casa mia e la macchina si fermò. Non avevo il coraggio di guardare Harry negli occhi perché non avrei mai voluto che sapesse della mia gelosia. Allora lui mi voltò il viso verso il suo con una mano
 
Harry:«Voglio che tu sappia una cosa: che comunque io non potrei amare nessuno al di fuori della mia principessa. Hai capito?»
Sorrisi e poi uscii dalla macchina. Louis era già a casa ma era appena arrivato.
Entrammo e subito ci sedemmo tutti e tre sul divano con i libri in mano a studiare. Poi ci trascinammo sul tappeto che era molto più spazioso. Al centro c'era una ciotola di pop-corn e intorno ad essa i nostri tre libri aperti con le nostre facce che ci leggevano sopra. Per alcuni secondi ci fu silenzio cosa che mi dava l'illusione che Louis stesse studiando. 
Louis:«Ma voi state studiando sul serio?»
Harry:«La secchiona qui presente, si.»
Io:«State zitti.» dissi senza alzare lo sguardo dal libro, ma con la coda dell'occhio vidi Louis farmi il verso allora poi Harry scoppiò in una risata fortissima e dinanzi a quella risata non mi trattenni più nemmeno io e nonostante tentassi di trattenermi ridetti un po' anch'io. Ma poi tornai a studiare e mi parve che anche loro due facessero la stessa cosa. Fino a quando non mi arrivò sul naso un pop-corn lanciato da Harry. 
Io:«Vuoi la guerra?»
A quel punto prese un'intera manciata di pop-corn e me la tirò in faccia. Mi alzai e anche loro fecero lo stesso, iniziammo a tirarci sia i pop-corn che altre cose che trovammo in dispensa, tentai di scappare ma ogni volta che lo facevo Louis mi teneva ferma e Harry mi infilava pop-corn dappertutto fino a quando non finirono definitivamente tutti nei miei capelli. Louis andò a cercare altre cose da tirarmi addosso mentre Harry rimase con me, mi cinse i fianchi e facendomi appoggiare a una colonna del muro mi baciò mente le mie mani si intrecciavamo nei suoi capelli cosparsi di pop-corn. Quando le nostre labbra si staccarono rimanemmo vicini e Harry appoggiò la sua fronte sulla mia.
Harry:«Sei unica al mondo.»


TADAAAAAAAAA!
Recensite pleaseeee!

 

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Capitolo 39
*** Thirty-eight Chapter ***


 
Thirty-eighth chapter
 
Harry:«Sei unica al mondo.»
Louis arrivò in un attimo. Di impulso mi venne di spingere lontano da me Harry, ma prima di farlo riuscii a fermarmi perché capii che in realtà non ce ne era alcun bisogno.
Louis:«Amico stai socializzando con il nemico.»
Harry:«Hai ragione»
Mi prese facendomi appoggiare sulla sua spalla, tentai di dimenarmi ma non ci fu nulla da fare.
Io:«Mettimi giùù!»
Harry:«E adesso tutti sotto la pioggiaa!» disse aprendo la porta, allora sentii Louis bisbigliare
Louis:«Io non mi bagno. Fate voi» rientrò in casa e chiuse la porta. 
 
Harry mi portò sul retro del giardino dove c'era un'enorme pozzanghera di fango, e ovviamente mi ci lasciò cadere dentro. Iniziammo entrambi a ridere. Forse era la prima volta che eravamo così spensierati e di sicuro non avevo intenzione di farmi scappare l'occasione. 
Io:«Inizia a scappare!»
Presi tra le mani un po' del fango in cui stavo seduta e glielo tirai addosso sporcando quella che doveva essere una maglietta bianca. Continuammo a tirarci fango tra una risata e l'altra fino a quando lui non si levò la maglietta. Era incredibilmente sexy. Non riuscii più a muovermi. Rimasi immobile a fissarlo mentre lui mi incitava a continuare. Riuscii a reagire tirandogli altro fango addosso poi mi raggiunse e mi prese le mani fra le sue, iniziammo a girare su noi stessi guardando il cielo che sembrava piangesse. Mentre giravamo strinsi fortissimo le sue mani e urlai al cielo, sperando che Dio mi sentisse. 
Io:«VORREI CHE QUESTI MOMENTI DURASSERO PER SEMPRE!»
Harry si fermò e mi tirò al suo petto. Avvicinò le sue labbra alle mie e prima di baciarmi enfatizzò le mie parole sussurrando
Harry:«...per sempre.»
Mi baciò poi velocemente si allontanò dalle mie labbra spalmandomi una manciata di fango sul viso.
Io:«Okok basta mi arrendo.»
Harry:«Ahahah.. Ho vintoo!»
 
Tornammo in casa tutti completamente fradici mentre mio fratello era tornato già a studiare,ci avviamo verso le scale per salire e darci una ripulita e nel frattempo
Harry:«Non sai cosa ti sei perso Lou!»
Louis:«Vedo, vedo ahahah»
Salimmo in camera mia e immediatamente aprii l'acqua della doccia. Non feci in tempo a uscire dal bagno che Harry chiuse la porta e noi rimanemmo chiusi lì dentro.
 
Harry:«Spogliati.»
Io:«Cos'è? Un ordine?»
Harry:«Si.»
Io:«Puoi scordartelo»
Harry:«Va bene. Vorrà dire che lo farò io.» 
Si avvicinò a me rinchiudendomi in un angolo, allungò la testa vicino al mio orecchio.
Harry:«Allora lo faccio io o lo fai tu?»
Io:«Ti avviso che accidentalmente il mio ginocchio potrebbe finire in mezzo alle tue gambe. Accidentalmente eh.»
Si allontanò dal mio orecchio
Harry:«Oseresti svegliare il can che dorme?»
Io:«Ehh si.»
Riuscii a liberarmi e ad avviarmi verso la porta del bagno, quando mi voltai e incontrai lo sguardo contrariato e deluso di Harry. Di colpo divenne serio.
Harry:«Perchè non vuoi?»
Io:«Ti aspettavi veramente che lo facessi?!... Vabbe, vabbe. Fatti la doccia e poi me la faccio io»
 
Chiusi la porta del bagno e mi sedetti appoggiandomi contro di essa. Gettai la testa tra le mani. Voleva davvero che lo facessi? Ma era pazzo?! Mica ero una puttana. O forse lo stavo diventando? 
Mi alzai e tirai fuori i vestiti che avrei messo dopo la doccia. In pochissimi minuti Harry finì e uscì dal bagno coperto da un solo asciugamano, entrai mentre lui stava uscendo senza ascoltarlo ne tantomeno fermarmi davanti alla sua richiesta di farlo.  Chiusi la porta del bagno. A chiave. E mi lavai. Quando finii mi avvolsi un asciugamano attorno al petto cosicché mi copriva tutta, lasciai i capelli sciolti e tornai in camera. Lui era ancora a torso nudo: si stava legando alla vita un paio di pantaloncini di mio fratello, non appena mi vide sollevò la testa. Tentò di dirmi qualcosa ma lo ignorai presi i vestiti e andai a vestirsi in bagno. Probabilmente non mi sarei fatta problemi a vestirmi davanti a lui, ma non dopo quello che era appena successo. Una volta vestita uscii dal bagno e scesi di sotto dove già Harry era sceso. Mi sedetti sul divano di fianco a mio fratello con il cellulare fra le mani, quando anche Harry prese il suo cellulare in mano. 
“Messaggio: 
-Harry
Scusami per prima”
Non gli risposi. Tornai su perché dopo la doccia mi ero dimenticata la collana. Quella splendida collana d'oro bianco che mi aveva regalato Harry e che non mi ero mai tolta. Dietro di me sentii dei passi. Era lui. E chi se no? Appena entrai in camera sentii la porta chiudersi dietro di me. Non mi girai neanche per guardarlo in faccia.
Harry:«Scusami. Non avrei mai preteso che lo facessi sul serio. Ti prego credimi»
Non sapevo se credergli o meno. Allora mi tornarono alla mente le sue parole: 
*Harry:«Prova per una sola volta a pensare con il cuore e non con il cervello... Cosa vedi adesso?»
Io:«Vedo te.»*
Gli risposi girandomi verso di lui.
Io:«Ti credo.»
Harry:«Te lo giuro non volev-... Aspetta cosa? Tu, mi credi?»
Io:«Si»
Rimase impietrito dalla mia affermazione, non se la aspettava per niente. Era immobile. Allora lo abbracciai per farlo rilassare. Inspirò profondamente stringendomi a se con la forza di entrambe le braccia. 
Presi la collana e tentai di agganciarmela da sola ma poi Harry mi aiutò.
Io:«Dai torniamo giù» 
 
Scendemmo da mio fratello che ci invitò ad aiutarlo a preparare la pasta. Lo aiutammo e poi ci sedemmo a tavola a mangiare. Mentre mangiavamo Louis iniziò a fissare la mia collana fino ad alzare lo sguardo ai miei occhi. Capii cosa voleva dirmi, ma non il motivo. Perché avrei dovuto non mettermi la collana che mi aveva regalato Harry? Finimmo di mangiare e mettemmo i piatti nel lavandino. Harry e Lou si stravaccarono sul divano...
Io:«Ah nono. Adesso mi aiutate a lavare.»
Louis:«Si aspetta eh.»
Si alzò prese un piatto e la spugna, gliela passò sopra una sola volta e mi mollò di nuovo il piatto in mano.
Louis:«Pulito!»
Louis:«Harry accendi la play!!»
Harry:«Subito»
Rimasi di stucco da come mi aveva trattato mio fratello, sopratutto dal fatto che Harry non gli aveva detto niente, rimasi comunque in silenzio e iniziai a lavare i piatti mentre loro si divertivano. Continuarono a giocare fino a quando vidi con la coda dell'occhio che Harry si voltò a guardarmi e bisbigliò qualcosa nell'orecchio di Lou. Poi si alzò dal divano lasciando Louis da solo e venne vicino a me, mi circondò la vita con le braccia e appoggiò la testa sulla mia spalla destra.
Harry:«Le principesse non lavano i piatti, giusto?»
 

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Capitolo 40
*** Thirty-nineth Chapter ***



Thirty-nineth chapter
 
Harry:«Le principesse non lavano i piatti, giusto?»
Io:«Si, peccato che io non sono una vera principessa...»
Harry:«Come no? Dai vieni... Ho bisogno la campionessa di Call of Duty per vincere»
 
Mi sfilò il piatto di mano e mi asciugò le mani con lo strofinaccio, mi prese per mano e mi portò davanti alla televisione. Si sedette a terra piegando le gambe e allargandole invitandomi a sedermici in mezzo. Mi sedetti e Harry mi diede il joystick.
 
Harry:«Lou sei spacciato.»
Louis:«Si ma così non vale...» 
Effettivamente ero abbastanza brava a Call of Duty. Iniziai a giocare e in breve vinsi contro mio fratello, d'altronde nessuno era riuscito mai a battermi. 
Louis:«Voglio la rivincita.»
Iniziammo una nuova partita mentre Harry ridacchiava perché Louis stava perdendo di nuovo. 
Harry:«Facciamo un livello più difficile...»
Iniziò a baciarmi la parte sinistra del collo facendomi ridere e distraendomi. 
Io:«Così non vale riccio»
Rise tra un bacio e l'altro
Harry:«Lou battila adesso.»
Diedi il colpo finale e vinsi ancora.
Io:«Hai perso ancora»
Louis:«Si ma tu hai barato.»
Io:«Prova tu a giocare con una sanguisuga attaccata al collo...»
Harry:«Grazie per avermi dato della sanguisuga»
Io:«Prego»
Louis:«Ahahah... Torno subito.» se ne andò.
 
Mi voltai verso Harry accavallando le gambe intorno al suo bacino e appoggiando le mani sui suoi pettorali mentre lui mi stringeva a se per i fianchi. Avvicinò il suo viso al mio molto più lentamente del solito e poi appoggiò le labbra sulle mie baciandomi lentamente, rimasi immobile senza fare niente e lui fece tutto da solo. Fu un bacio splendido ma fu interrotto dall'arrivo di mio fratello. Di scatto mi allontanai da Harry.
 
Louis:«Ragazzi andiamo a dormire?»
Io:«Si ho sonno»
Harry:«Il problema è: come dormiamo?»
Louis:«Boh...»
Io:«Se portiamo le coperte e i cuscini qui?»
Louis:«Sul tappeto?»
Io:«Si, almeno stiamo tutti e tre insieme...»
Louis:«Ok dai.»
 
Prendemmo il necessario e ci sistemammo. Io ero in mezzo tra loro due e per una volta decisi di stare attaccata a mio fratello e non a Harry. Appoggiai la testa sui pettorali di Louis circondandogli la vita con il braccio destro e anche lui mi circondò le spalle con un braccio. Harry rimase in disparte, forse aveva capito che tra noi due era meglio non intromettersi. Louis sparò un paio di battutine su Harry che mi fecero scoppiare a ridere.
 
Harry:«c'è qualcuno che sta cercando di dormire!»
Louis:«c'è qualcuno che sta cercando di ridere!»
Io:«Ahahaha!»
Harry:«State zittii.»
Gli diedi un pizzicotto sul sedere.
Io:«Eh Daai! Un po' di ironiaa»
Louis:«Cristo Santo!» disse imitando Harry che ripete di norma sempre quelle parole.
Non riuscii più a trattenermi dal ridere. 
Harry si alzò appoggiandosi sui gomiti, di lui vedevo solo l'ombra dei ricci scomposti. Sbattè una mano sul cuscino abbastanza incavolato 
Harry:«Ma basta!»
Anche Louis si alzò sui gomiti come Harry
Louis:«CRISTO SANTO!»
Io:«Ahahahahaha!»
Harry si alzò, prese il cuscino e se ne andò di sopra, probabilmente in camera mia.
Louis:«Si ritira per deliberare tara-taratatataa» imitò la sigla di Forum
Io:«Ahahahahah.. Basta dormiamo» 
Lo riabbracciai e mi appoggiai a lui. Tentai di dormire ma non ci riuscii. 
Louis:«Non dormi?» sussurrò
Io:«No..»
Louis:«Come mai?»
Io:«Sai è difficile dormire quando hai la testa piena di pensieri...»
Louis:«pensieri tipo?»
Io:«tipo al fatto che y va dietro a Harry, o al rapporto stesso tra me e Harry...»
Louis:«Su quello non posso dirti niente.. Sai già come la penso»
Io:«Sei ancora fermo sulla tua idea?»
Louis:«Si... Ma se lui piace a te... Io voglio solo che tu sia felice.»
Io:«Io, io penso di amarlo»
Mi strinse a se ancora di più. 
Louis:«Non è facile lasciare andare così la propria sorellina... Sai, noi siamo soli al mondo, senza di te non sono niente»
Io:«Io sono tua»
Louis:«A si?»
Io:«e anche un po' di Harry.»
Louis:«Mi prometti una cosa?»
Io:«Tutto quello che vuoi..»
Louis:«Ma questa volta una promessa VERA...»
Io:«Si..»
Louis:«Promettimi che non mi abbandonerai. Mai.»
Io:«Mai.»
Rimanemmo in silenzio fino a quando non ci addormentammo. 
 
*il mattino dopo*
Mi svegliai ancora abbracciata a Louis. Lui era già sveglio e mi stava accarezzando il collo scostandone i capelli, Louis era la madre che non ho mai avuto e il padre che non vedevo quasi mai. 
Feci tamburellare le mie dita sul suo addome aprendo lentamente gli occhi. 
Louis:«'giorno»
Girai la testa verso di lui riappoggiandola sul suo torace.
Io:«Ehii. Buongiorno»
Louis:« È ancora presto per andare a scuola...»
Io:«Harry?»
Louis:«Penso sia ancora di sopra...»
Io:«Mmh... Io vado da lui va...»
Louis:«Vai dal maschio dominante va...»
Io:«Ma taci...»
 
Salii le scale e andai in camera mia dove trovai Harry sdraiato nel mio letto che ancora dormiva. Mi sedetti di fianco a lui, gli scostai i capelli dal collo e iniziai a solleticarglielo con dei semplici baci. Aprì leggermente gli occhi quando gli tirai un po' i capelli. Dal suo collo mi spostai al suo orecchio bisbigliando
Io:«Ehii.. Sei ancora arrabbiato?»
Harry:«Si»
Io:«Eddai... Puoi perdonarmi?»
Harry:«Paga il debito.» disse toccandosi la guancia
Mi avvicinai a lui e lo baciai su di essa.
Harry:«Adesso sei perdonata.»
Io:«Dai vieni?!»
Harry:«Ma è presto..»
Io:«Vabbe..»
Harry:«Paga un altro debito.» questa volta si toccò le labbra
Lo baciai come mi aveva chiesto
Harry:«Adesso mi alzo...»
Si stiracchiò e si sedette guardandomi
Io:«Sai, volevo dirti una cosa..»
Harry:«Spara.»
Io:«Io.. Io penso di essermi veramente innamorata di te.»
Mi circondò la vita con le mani e mi abbracciò.
Harry:«Io invece sono sicuro di amarti.»
Sciolsi l'abbraccio, lo presi per mano e scendemmo.
Louis:«Ragazzi vado a prendere la colazione da Starbucks, cosa volete?»
Harry:«muffin e caffè»
Io:«Non so.. Fai te Lou»
Louis:«Ok, vado e torno»
Non dissi niente e assonnata salii in camera mia, mi lavai e mi vestii poi tornai giù e nel frattempo Harry si stava allacciando i jeans mentre era ancora a torso nudo. In un attimo si infilò la camicia e prima che potesse allacciarsela mi trovai di fronte a lui è iniziai ad allacciargliela. 
Harry:«Sai che sono capace a vestirmi da solo?»
Io:«Si ma non vuol dire che io non posso farlo...»
Harry:«Che cos'hai oggi a scuola?»
Io:«Storia, matematica e... Ginnastica no. Non la voglio fare»
Harry:«Fatti fare la giustifica...»
Io:«Da chi?»
Harry:«Da Louis»
Io:«Davvero può?»
Harry:«Eh si.. È maggiorenne»
Io:«Bene»
Abbassai lo sguardo osservandomi le punte dei piedi, ma riuscii a tenere la testa bassa per poco perché Harry me la risollevò con un pugno, mi infilò una mano nei capelli mordendosi il labbro inferiore, poi le nostre labbra si unirono. Quei baci erano sempre belli come lo era stato il primo, non mi stancavano mai. 
Harry:«Ascolta mi scrivi qui qualcosa?» disse porgendomi un pennarello e indicandosi l'avambraccio
Io:«Perché?»
Harry:«Così...»
Io:«Okk» 
Presi il pennarello e il suo braccio tra le mani e scrissi la parola 'MINE (mio)' con la mia scrittura senza fare troppi ghirigori che non servivano a niente.
Io:«Va bene?»
Harry:«Perfetto»
Mio fratello tornò mi firmò la giustifica, mangiammo e andammo a scuola, arrivammo che tutti erano già entrati anche se c'era ancora qualcuno sulla soglia della porta ad aspettare il prof. Io e Harry arrivammo insieme poi lui salì le scale e io proseguii ancora un pezzo per arrivare alla mia classe, passai davanti a un gruppetto di ragazze di quarta che mi squadrarono da capo a piedi. Poi una di loro parlò con tono abbastanza forte cosicché sentissi anche io
Tizia:«È quella la nuova puttanella di Styles...»
Non dissi niente e proseguii fino alla mia classe.

Spero di essermi fatta perdonare con questi 4 capitoli! Continuate a recensire please! xx

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Capitolo 41
*** Fortieth Chapter ***




Fortieth chapter
 
Tizia:«È quella la nuova puttanella di Styles...»
Non dissi niente e proseguii fino alla mia classe.
La mattinata volò forse perché ero immersa nei miei pensieri sul perché quelle tizie avessero dovuto dire quelle cose. All'uscita da scuola tornai a casa con Louis. Mangiammo insieme in un bar e poi raggiungemmo casa nostra dove facemmo un po' di compiti. Verso le 4 decisi di andare un po' a correre, correre mi faceva sempre riflettere e sfogare. Misi un paio di pantaloncini corti, una maglietta a cavolo e le cuffie. Iniziai a correre lungo il nostro quartiere, corsi un bel po' fino a quando arrivai in una vietta tranquilla vicino a casa di Harry e notai un ragazzo seduto nell'erba di fianco alla strada. Era lui... Ma come faceva a sapere che sarei andata a correre lì?
 
Io:«Ehi ciao»
Harry:«Sapevo che saresti venuta»
Io:«Come facevi a saperlo?»
Harry:«A dire il vero non lo sapevo.»
Io:«ahah... Che hai fatto al braccio?» dissi notando che aveva un avambraccio fasciato
Harry:«Ehm no, niente mi sono tagliato...»
Io:«Come hai fatto?»
Harry:«Ehm.. Con.. Con la portiera della macchina»
Io:«Ah okk... Io vado ci vediamo domani»
Harry:«Ciao»
Corsi ancora un po'. Poi di colpo mi voltai e Harry era ancora seduto nell'erba con la testa rivolta dall'altro lato. Tornai indietro da lui
Harry:«Che c'è?»
Io:«Non mi hai dato neanche un bacio»
Harry:«Rimediamo subito»
Si alzò e mi baciò.
Io:«Ora posso andare..»
 
Corsi ancora un bel po' poi tornai a casa, cenai e andai a dormire.
*il giorno dopo*
Mi svegliai. Subito mi vestii e insieme a Lou andammo a scuola. Harry non c'era. Era strano in quei giorni... Prima se ne va senza dire niente e poi lo incontro per la strada, poi non viene a scuola... Boh. La giornata trascorse e al mio rientro a casa notai la macchina di Harry parcheggiata davanti al nostro vialetto. Io e Lou ci avvicinammo alla porta e Harry ci raggiunse. 
Louis:«Styles non si fa taglia eh»
Harry:«Ahah! No veramente sono andato a fare un'altra cosa»
Io:«Cioè?»
Non mi rispose. Era evidente che ci stava nascondendo qualcosa. Rimasi piuttosto indifferente e salii in camera. Appoggiai lo zaino e pochi secondi dopo Harry entrò in camera mia. Non mi voltai a guardarlo.
Harry:«Che succede?»
Mi girai e mi avvicinai a lui, a pochi centimetri dal suo viso
Io:«Succede che tu mi stai nascondendo qualcosa»
Harry:«No..»
Io:«Allora dove sei stato oggi?»
Harry:«I-io non posso dirtelo...»
Io:«Sapevo di non potermi fidare di te»
Aprii la porta e misi un piede fuori di essa ma Harry mi prese un braccio e mi fece ritornare dentro chiudendo la porta.
Harry:«E va bene.. Doveva essere una sorpresa ma a quanto pare...»
Non capii cosa intendesse nemmeno quando iniziò a lavarsi la fasciatura dal braccio, solo quando la tolse completamente mi resi conto... La scritta che gli avevo fatto. L'aveva fatta ripassare dal tatuatore, adesso era indelebile sulla sua pelle.
Io:«Harry ma sei pazzo?»
Harry:«Sono pazzo di te»
Io:«Dimmi che non è un tatuaggio permanente»
Harry:«Rimarrà per sempre.»
Io:«Sei pazzo»
Harry:«...di te»
Mi spinse contro la porta e mi baciò. Era mio. Come era scritto sul suo braccio. Mio.
Dopo tornammo di sotto era l'una e mangiammo qualcosa, poi Louis se ne andò per uscire con la sua ragazza e io e Harry decidemmo di andare ai giardini. Arrivammo e subito mi sedetti a terra, Harry si sdraiò di fianco  a me e appoggiò la testa sulle mie cosce. Gli accarezzai la fronte avvolgendo i suoi ricci intorno alle mie dita.
Harry:«I tuoi occhi hanno il colore del cielo»
Io:«Smettila..»
Harry:«Perchè?»
Io:«Perchè lo sai che io non sono brava con le parole»
Harry:«Beh, ma a me tu piaci così come sei»
Io:«Basta.»
Harry:«Ok.»
Iniziò a giocherellare con le punte delle mie dita che erano appoggiate sul suo addome.
Harry:«Alla fine ce l'abbiamo fatta...»
Io:«A fare cosa?»
Harry:«A fare noi.»
Io:«Già... È stato difficile ma...»
Harry:«Ce l'abbiamo fatta.»
Mi avvicinai al suo orecchio 
Io:«Potrei fare qualsiasi cosa con te al mio fianco»
Harry:«Facciamola questa 'qualsiasi cosa' allora»
Io:«Cosa vuoi fare?»
Harry:«Non c'è più nessuno qui, però c'è una-»
Mi alzai di scatto spostandogli la testa e mentre correvo verso di essa urlai
Io:«FONTANAAA!»
Harry mi seguì, mi tolsi le scarpe ed entrai nella fontana gettandomi subito sotto una delle docce, la stessa cosa fece Harry. Ridemmo moltissimo schizzandoci l'acqua e cadendo di volta in volta. 
Io:«AHAHA Harry basta! Ho i brividi»
Si avvicinò a me e mi prese in braccio a mo' di sposa per portarmi fuori dalla fontana, dove faceva ancora più freddo che dentro. Ci sedemmo al sole, per quel poco che ne restava: erano già le 6,30 e il sole stava tramontando. Nonostante fossi al sole continuavo a tremare fu allora che Harry mi circondò il corpo con le gambe abbracciandomi da dietro e riscaldandomi con il calore del suo corpo umido. Ma non smisi lo stesso di tremare.
Harry:«Forse è meglio che torniamo a casa eh»
Io:«Si...»
Ci alzammo e fradici tornammo a casa mia a piedi. Appena entrai mi cambiai e asciugai i capelli e mi sdraiai sul divano con la coperta perché ancora tremavo, anche Harry si asciugò e poi mi raggiunse sedendosi difianco a me.
Harry:«Tutto bene?»
Io:«s-s-si»
Mi toccò la fronte.
Harry:«Cazzo hai la febbre.»


Eccovi un'altro capitolo! cc:
Ora vi pubblico acnhe il 41esimo per lasciarvi qualcosa da leggere dato che questo è molto corto!
Continuate a recensire plese!xx

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Capitolo 42
*** Forty-first Chapter ***




Forty-first chapter
 
Harry:«Cazzo hai la febbre!»
Io:«Ma no... Sto bene»
Mentre in realtà stavo tutto, tranne che bene. D'un tratto il cellulare di Harry suonò e, allontanandosi da me, rispose. Lo sentii borbottare qualcosa a mio fratello e poi senza nemmeno salutarmi se ne andò. Louis allora prese il suo posto di fianco a me
Louis:«Harry è dovuto andare via perché si era dimenticato di una cena con i suoi.. Ma ci sono io.»
Mi risistemai sotto le coperte e in men che non si dica, grazie anche alle carezze di mio fratello, mi addormentai. 
*il mattino dopo* 
Mi svegliai nel mio letto, probabilmente mi ci aveva portato mio fratello. Stavo malissimo: oltre ad avere freddissimo non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi e fui costretta a farmi aiutare da Louis per scendere di sotto. Lui poi se ne andò a scuola e io rimasi a casa da sola. Presi qualche medicina per cercare di stare meglio e trascorsi la mattinata guardando la tv. Mi misurai la febbre un paio di volte e i gradi rimanevano sempre gli stessi: 40 e qualcosa. 
Nonostante fosse già l'una passata mio fratello non era ancora rientrato e mi sdraiai cercando di riposarmi aspettando il suo arrivo. 
...
Il mio sonno fu interrotto da una mano, che sulla mia fronte calda sembrava gelata, che mi spostò i capelli di lato. Aprii gli occhi con fatica e rimasi sorpresa dal volto che vidi: Zayn.
Zayn:«Ehi, ciao. Tuo fratello è dovuto restare a scuola... E così sono venuto io»
Io:«Grazie, ma non dovevi»
Zayn:«Si che dovevo.»
Io:«Vabbe grazie. Ora hai visto che sono ancora viva: puoi andare»
Zayn:«Nono andare dove? Io resto qui fino a quando non torna Louis...»
Io:«Ma sto bene...»
Zayn:«Eh si vede, infatti non stai in piedi. Dai adesso prendi la medicina e ti preparo qualcosa da mangiare... Non ribattere.»
Io:«Va bene..»
Presi la medicina mentre lui era intento a lavorare in cucina e in poco mi si presentò davanti con un piatto pieno di pollo e purè. Era abbastanza invitante, ma io non avevo per niente fame. 
Zayn:«Ti devo imboccare?»
Io:«Intanto non mangio...»
Zayn:«Posso stare qui anche tutta la giornata.. Finché non mangi»
Zayn:«Dai apri..»
Di malavoglia aprii la bocca e mangiai, poco. 
Passammo il pomeriggio insieme e quasi mi fece dimenticare della febbre nonostante il termometro segnasse sempre 40°. 
Ormai era sera, anche Louis era tornato a casa e solo allora i ragazzi mi informarono che quella sera sarebbero venuti tutti (amici e amiche) a casa per non farmi sentire sola. Dopo alcuni minuti arrivarono tutti quanti. C'era anche Harry. Ma perché non era venuto a trovarmi nemmeno una volta? Sapeva che stavo male, o no? Come se non bastasse si sedette vicino a y. Cosa gli avevo fatto di male? 
D'istinto ci riunimmo in cerchio e giocammo a obbligo o verità. I primi che uscirono dissero tutti quanti 'verità', fino a quando uscirono Zayn e Harry e Zayn scelse 'obbligo'
Harry:«Obbligo o verità?»
Zayn:«mah si.. Obbligo»
Harry lo guardò in cagnesco e poi parlò
Harry:«Togli il braccio dalla spalla della mia ragazza»
Non mi ero neanche accorta di essermi appoggiata a Zayn e che lui mi avesse circondata con un braccio, ma era soltanto perché avevo freddo
Zayn:«Era solo perché aveva freddo.»
Harry:«Se ha freddo si copre»
Mi allontanai da Zayn e mi coprii con la coperta, come aveva detto Harry, osservando lo sguardo piuttosto contrariato di mio fratello. Harry allora si alzò e salì di sopra. Dovevo parlargli allora anch'io lo seguii mentre gli altri continuarono a giocare. Chiusi la porta della stanza di mio fratello, lì dove Harry era entrato.
Io:«Ma che ti è preso?»
Harry:«Se preferisci lui a me, allora vai da lui»
Io:«Non preferisco lui.»
Harry:«Allora cosa ci facevi abbarbicata a lui?»
Io:«Avevo freddo»
Harry:«Hanno creato le coperte»
Mi avvicinai ancora di più a lui guardandolo dal basso verso l'alto
Io:«Sai cosa c'è? C'è che io mi sono stufata di tutte queste cose perché a te importa solo di te stesso, sei troppo accecato dal tuo io per renderti conto che magari non tutto è come sembra. Io oggi avevo la febbre, e lo sapevi. E non te ne è fregato assolutamente nulla. Se non ci fosse stato Zayn non avrei nemmeno pranzato. Ma tu sei troppo occupato a stare in giro, a drogarti, a fare quel cazzo che ti pare, per ricordarti di me.»
Harry:«Non sai nemmeno quello che stai dicendo»
Io:«E invece si che lo so, tesoro. Ma infondo chi sono io per dirti quello che devi fare? Sai... Pensavo che fossi davvero diverso, e invece sei proprio come tutti gli altri...»
Si avvicinò ancora di più incrociando la punta del suo naso con la punta del mio.
Harry:«Beh allora che ci fai ancora qui?»
Io:«Hai ragione. Non ci faccio proprio niente»
Harry:«Infatti io penso troppo a me stesso ma tu invece?»
Io:«Io ho fatto fin troppo per gente che non meritava niente»
Mi allontanai da lui aprendo la porta per uscire, mentre lui rimase girato di schiena. 
Harry:«È finita?»
Mi sentii cedere la gambe a quelle parole
Io:«Si è finita.»
Sbattei la porta e mi chiusi nel bagno con il viso già bagnato dalle lacrime. In preda al panico aprii l'armadietto in cerca del compasso nascosto che usavo di solito per tagliarmi. Iniziai ad affondare la punta di esso nella pelle del mio braccio, sempre più forte, tralasciando talvolta qualche gemito di dolore. Mi sfogai talmente tanto che in pochi secondi il mio braccio fu totalmente ricoperto di sangue, quando la forza stava diminuendo sentii la voce di Waliyha chiamarmi da fuori. Non gli risposi ma avevo capito che sapeva quello che stavo facendo. Continuai con quello che stavo facendo riversando tutto il mio dolore e la mia tristezza su quei tagli mentre piangevo senza interruzione, di colpo la porta si spalancò. Zayn con il viso preoccupato mi abbracciò costringendomi il capo contro il suo petto e mi levò di mano il compasso gettandolo a terra, sopra la macchia di sangue. Abbracciata a lui mi sentivo ancora peggio, così piansi ancora più forte sfogandomi contro il suo petto. 
Zayn:«Shhh, calma. È tutto finito» sapevo che con quella affermazione non si riferiva a quello che era successo, anche perché non poteva saperlo. Ma ciò mi fece lo stesso disperare ancora di più. 
Zayn:«Basta»
Mi lasciò, prese dall'armadietto una garza e mi asciugò il sangue sul braccio. Mi mise una pomata cicatrizzante che fece bloccare il flusso di sangue. 
Zayn:«Non so perché lo hai fatto, ne voglio saperlo. So solo che è una cosa stupida. Non penso che tu sia una persona stupida, o lo sei?»
Io:«A quanto pare, si»
Zayn:«No. Te lo dico io. Tu non sei stupida, quindi devi smetterla di comportarti come se lo fossi.»
Abbassai lo sguardo verso il basso lasciando cadere qualche lacrima dai miei occhi.
Zayn:«Ne usciremo insieme da questo problema ok?»
Feci un cenno con la testa, presi per mano Zayn e tornammo di sotto. Avrei voluto che nessuno sapesse di quello che era successo ma anche Waliyha mi aveva sentito. Infatti non appena scesi di sotto, Wali mi prese per mano e tornammo di nuovo di sopra questa volta in camera mia.
Una volta chiusa la porta alle nostre spalle
Waliyha:«Che è successo?»
Non mi voltai a guardarla, mi limitai a rispondergli girata di spalle
Io:«Ci siamo lasciati»
Waliyha:«Come?!»
Io:«Si. Ci siamo lasciati, basta non voglio parlarne...»
Solo allora notai il cellulare di Harry sul mio comodino. Lo presi scesi le scale per portarglielo, più che altro per tirarmi fuori da quel discorso con Waliyha. Appena scese le scale me lo ritrovai davanti ponto per andarsene. Gli diedi il telefono
Io:«Tieni.»
Mi rigirai subito per tornare su dalle scale ma Harry mi fermò circondandomi il polso con una mano e obbligandomi a rigirarmi.
Io:«Lasciami.»
Harry:«Non può finire così...»
Io:«A quanto pare si...»
Harry:«So che non è quello che vuoi...» 
Io:«Non posso stare con una persona che pensa solo a se stessa»
Harry:«Posso cambiare.»
Io:«Non voglio che cambi.»
Harry:«Allora cosa vuoi?»
Io:«Mi sono innamorata di te com'eri, non di te come sei diventato»
Harry:«Cioè?»
Io:«Devi solo tornare a essere quello che eri»
Tornai di sopra.


Eccovi l'ultimo capitolo di oggi, dal prossimo saranno tutti moolto più lunghi.
Come avrete letto la storia tra Harry e Maya è giunta al termine, voi cosa ne pensate? Torneranno insieme? c:
Recensite please! Mi interessa sapere come posso migliorare la mia storia! c:
Aah, ultima cosa: se vi va seguitemi su twitter sono @hiyaharryxx
 

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Capitolo 43
*** Forty-second Chapter ***




Forty-second chapter
 
Io:«Devi solo tornare a essere quello che eri.»
Tornai di sopra.
Cacciai Waliyha dalla mia camera e, nonostante fosse presto, mi misi a dormire. L'indomani mi svegliai pronta per andare a scuola. Nonostante fosse sabato dovevamo andarci lo stesso, non dissi niente a mio fratello di quello che era successo, infondo l'unica cosa che avrei preferito non sentirmi dire sarebbe stata: 'te l'avevo detto'. Andammo a scuola e raggiungemmo il nostro gruppo al solito muretto. Harry sembrava piuttosto felice, non meno degli altri giorni. A dire il vero anch'io lo sembravo ma solo perché cercavo di mascherare il mio dolore con qualche finto sorriso. E sperai con tutto il mio cuore che anche Harry fosse felice per la mia stessa ragione. Appena arrivammo subito mi misi di fianco a Zayn che mi salutò e anch'io lo feci stampandogli un bacio sulla guancia. Non l'avevo mai fatto prima d'ora, ma adesso eravamo molto amici. Si, ok lo ammetto, l'ho feci solo per far ingelosire Harry, ma mi ripromisi di non usare mai più Zayn; lui era un bravo ragazzo, gli volevo bene e non avevo nessuna intenzione di farlo soffrire. Entrammo a scuola e finita la mattinata ne uscimmo.
 
Louis:«Ehi Maya, oggi viene anche Zayn con noi, va bene?»
Io:«Sisi certo. Wali vieni anche tu?»
Waliyha:«Okk.»
Sembrava che Zayn avesse preso il posto di Harry, di solito era lui quello che veniva a casa con noi. 
 
Ci rincontrammo tutti e 4 a casa e mangiammo qualcosa a caso. 
Dopo ci sdraiammo sul solito tappeto a fare i compiti ma più che altro ridemmo come 4 deficienti. Era incredibilmente bello riuscire a divertirsi così senza preoccupazioni. Alla sera Zayn e Waliyha se ne andarono e rimanemmo soli, io e Lou a cucinarci da mangiare. 
Louis:«Ti ha lasciata?»
Io:«No..»
Louis:«L'hai lasciato?»
Io:«Si»
Louis:«Come mai?»
Io:«Possiamo cambiare discorso?»
Louis:«Vaa bene»
Mangiammo in silenzio e poi ci sdraiammo sul tappeto a guardare la tv. Appoggiai la testa sul suo addome e lui iniziò ad accarezzarmi i capelli.
Louis:«Ti manca, vero?»
Io:«Harry?»
Louis:«Si»
Io:«Si... Si mi manca...»
Louis:«E allora parlagli»
Io:«E cosa gli dico? -ehi scusa, so che ti ho lasciato e ti ho spezzato il cuore ma se vuoi possiamo essere amici-??»
Louis:«È una possibilità..»
Io:«Mah...»
Louis:«Adesso mi spieghi perché vi siete lasciati?»
Io:«Perchè lui pensa solo a se stesso»
Louis:«Ancora non ho capito, ma ok... Oh sono solo le 20,30 e se lo chiamiamo e gli chiediamo di dormire qui?»
Io:«Va bene...»
Louis chiamò Harry e nel giro di 10 min il campanello già suonava. Louis andò ad aprire e io rimasi sul tappeto ad aspettare che arrivassero. 
Harry:«Ciao»
Io:«Ciao»
Si sedette difianco a me
Louis:«Io torno subito...» salì di sopra.
Io e Harry rimanemmo in silenzio fissando lo schermo della tv spenta.
Harry:«Come va?»
Io:«Bene. Tu?»
Harry:«Bene.»
Rimanemmo ancora in silenzio fino a quando Harry si girò verso di me
Harry:«Hai intenzione di continuare così?»
Io:«Così come?»
Harry:«Ignorandomi»
Io:«No, ascolta.. So che magari tu adesso mi odi, ma se vuoi.. Ecco.. Noi.. Noi potremo restare amici..»
Harry:«Sarebbe la cosa migliore»
Gli porsi la mano
Io:«Amici?»
Harry:«Amici.»
Poco dopo mio fratello tornò interrompendo quell'orribile silenzio che si era creato tra noi. 
Louis:«Allora, ragazzi... Horror?»
Io+Harry:«NO/SIII!» 
Harry:«Non avrai ancora paura»
Io:«Io non ho paura.»
Louis:«Bene allora si guarda l'horror»
A malincuore fui costretta a sedermi sul divano in mezzo a loro due. Non appena il film iniziò mi raggomitolai su me stessa stringendomi le ginocchia al petto e solo dopo alcuni minuti in cui giacevo in quella posizione tentando in qualsiasi modo di coprirmi gli occhi Harry mi si avvicinò all'orecchio sussurrando
Harry:«Anche se non stiamo più insieme puoi ancora abbracciarmi se hai paura»
Gli scostai i capelli con il naso avvicinandomi al suo orecchio.
Io:«Non aspettavo altro.»
Mi appoggiai al suo petto e lui mi avvolse con il braccio destro accarezzandomi la schiena. Nonostante che quando fossi tra le sue braccia niente mi faceva più paura, decisi di chiudere gli occhi. Probabilmente pensò che stessi dormendo e se ne approfittò iniziando ad accarezzarmi la guancia destra e a scostarmi i capelli. Non feci nulla per fermarlo perché forse quello che desideravo era esattamente quello che lui stava facendo. Mi addormentai tra le sue braccia. *il mattino dopo*
Mi svegliai presto, Harry e Lou ancora dormivano. Mi alzai dal corpo del riccio e mi sedetti a guardarlo. Era bellissimo, bello come il sole. Non mi ero mai accorta di quanto fosse perfetto forse perché lo vedevo con occhi diversi, sapevo che era mio. E adesso che invece non è più mio? Decisi di non torturarmi con i miei dubbi esistenziali. Salii di sopra e trovai il mio cellulare che avevo dimenticato la sera prima; c'era un messaggio di Zayn
Zayn:«Grazie del bellissimo pomeriggio! Ti voglio bene Maya❤»
Gil risposi
Io:«Grazie a te, di tutto. Anch'io ti voglio bene!xx»
Lasciai il cellulare aperto sui messaggi sul letto e andai in bagno, mi lavai la faccia ed i denti e nel frattempo udii il suono di un altro messaggio probabilmente di Zayn. Mi sbrigai per poter leggere immediatamente il suo messaggio. Appena aprii la porta del bagno mi trovai di fronte Harry, reggeva in mano il mio telefono e aveva un'aria piuttosto schifata.
Harry:« Ah beh brava... "Ti voglio bene"... Hai fatto in fretta a dimenticarmi.»
Io:«Dammelo!» dissi tentando di recuperare il mio telefono, Harry non me lo permise.
Harry:«Ma guarda quanti messaggi negli ultimi giorni.» disse facendo scorrere le dita sullo schermo. Effettivamente io e Zayn avevamo massaggiato molto negli ultimi giorni. Lui era un ottimo amico e, al contrario di Harry, si interessava a me. Mi capiva e ascoltava e con lui non avevo paura a rispondere "male" davanti alla domanda "come stai?" perché sapevo che lui non mi avrebbe giudicata.
Tentai ancora di recuperare il mio telefono ma non ci riuscii.
Harry:«Hai intenzione di farti scopare anche da lui? Troia.»
Non riuscii a starmene zitta. Di me poteva dire tante cose, e lo aveva fatto. Ma non che ero una troia. Mi avvicinai a lui guardandolo dal basso all'alto.
Io:«Ah troia? A me?»
Harry:«Si. Ma Zayn non ti vorrebbe comunque..»
Io:«Eh sentiamo, illuminaci sul perché!»
Divenne ancora più scuro in volto. Mi si avvicinò ancora di più continuando a guardarmi negli occhi.
Harry:« Chi vorrebbe mai una bambinetta che si taglia per farsi vedere? Un'orfanella del cazzo che la da a cani e porci.»
Io:«Beh tu l'hai voluta.»
Harry:«Sei stata solo un'enorme errore che non dovrà più ricapitarmi.»
Avrei voluto ucciderlo. Lanciai le mani contro i suoi capelli per portarglieli tirare ma lui mi bloccò i polsi con la sua stretta. Mi spinse con le spalle al muro.
Io:«Lasciami.»
Harry:«E se non lo faccio? Chiamerai il tuo fratellone che risolverà i problemi al posto tuo?»
Il dolore della sua stretta sui miei polsi ancora coperti di tagli si faceva sempre più lancinante.
Io:«LASCIAMI. MI FAI MALE.»
Harry:«Non me ne fotte un cazzo, non me ne fotte un cazzo di te.»
Io:«Allora che ci fai ancora qui?»
Harry:«Hai ragione. Vaffanculo Maya.»
Mi mollò le braccia e se ne andò sbattendo la porta.


HOLAAAA!
Scusate il ritardo ma sono stata a Londra e purtroppo ero senza Internet :c 
So che è corto, quindi se volete il seuito recensite, recensite e recensite!
Cosa ne pensate della storia? Avete dei consigli per me?
Come giudicate il comportamento di Harry? e quello di Maya?
Aspetto le vostre risposte!
Anyway buon ferragosto a tutti!xx

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Capitolo 44
*** Forty-third Chapter ***




Forty-third chapter
 
Mi mollò le braccia e se ne andò sbattendo la porta.
Lo seguii giù dalle scale e feci appena in tempo ad urlargli un "bravo vattene!" Prima che sbattesse la porta di casa e ne uscisse. 
Subito dopo, sotto lo sguardo sconcertato di mio fratello, mi lasciai scivolare a terra percorrendo con la schiena una colonna del muro. Mi sedetti sul pavimento e gettando la testa fra le mani il mio viso iniziò a rigarsi di lacrime. Louis tentò di chiedermi cosa fosse successo ma non riuscii a dire nulla. Poi mi abbracciò. Non sapeva perché stessi così male ma lui era pronto, incondizionatamente, a consolarmi. Mi accarezzò la schiena sussurrandomi all'orecchio.
Louis:«Andrà tutto bene.»
Continuai a piangere riversando il mio dolore sulla sua spalla. Poco dopo essermi ripresa raccontai tutto quello che era successo a Lou. Nei suoi occhi vedevo un'ombra di rabbia contro Harry ma per fortuna lui non c'era. 
Ormai erano quasi le sette. Salii in camera mia e mi vestii. Andai in bagno, mi guardai allo specchio. Era una droga, non avrei potuto resistergli. Aprii l'armadietto, presi la forbice e iniziai a fare l'unica cosa che mi faceva sentire ancora viva. Iniziai a piangere silenziosamente. Furono solo 3 tagli, niente di più. Tuttavia erano così profondi da sapere sicuramente che non sarebbero guariti in poco tempo. Harry mi aveva convinta che il modo in cui mi aveva descritta era il modo in cui realmente ero: un'orfanella del cazzo che la da a cani e porci. Solo dopo essermi ricordata delle sue parole decisi che 3 tagli non bastavano per ripagarmi di tutto quello che ero diventata. Tornai in bagno presi di nuovo la forbice. Essa fece appena in tempo a sfiorare la mia pelle che una mano calda e morbida bloccò la mia che stava per spingere il ferro dentro la pelle. Mi voltai a guardarlo. Era Zayn. Ancora una volta mi stava salvando da me stessa. 
Zayn:«Dammi la forbice Maya.»
Gliela diedi e lui la lanciò il più lontano possibile da noi. Poi mi avvolse con le sue forti braccia, era molto più alto di me e la mia testa ricadeva proprio sul suo torace. Lo sentii sospirare per poi baciarmi la testa. Non disse niente. Forse in quei momenti le azioni erano molto più rumorose delle parole. Prese la garza e mi asciugò il sangue dal polso notando che ce ne era molto più del solito. Mi attorcigliò intorno al braccio il solito laccio verde che usavo come armatura per difendere i miei tagli e poi mi prese per mano. Ci sedemmo sul mio letto.
Zayn:«Perchè Maya? Perché?»
Abbassai lo sguardo verso il mio polso ormai coperto. Iniziai di nuovo a piangere lasciando ricadere le gocce di acqua salata sulle mie mani.
Io:«M-mi ha chiamata... T-troia. Ha detto che sono un'orfanella del cazzo che la da a cani e porci.»
Zayn alzò lo sguardo al cielo.
Zayn:«Se lo prendo, giuro, non so cosa gli faccio.»
Io:«No, non fare niente ti prego.» 
Zayn:«Nono, va bene ok. Maya ti prego promettimi una cosa. Non farlo più, per favore. Quando lo vuoi fare per favore chiamami, corri, urla, sputa, ubriacati, fai quel che vuoi, ma non questo. Ti prego.»
Presi tra le mie gracili mani la sua, gli osservai il polso che era intonso, senza segni, tagli o cicatrici.
Io:«I-io non posso promettertelo...però posso provarci.»
Mi abbracciò così forte che sentii il battito del suo cuore battere contro il mio. 
Zayn:«Forza andiamo.»
Ci alzammo dal letto e poco prima che uscissimo dalla mia stanza Zayn si voltò verso di me.
Zayn:«Ascoltami bene, ora voglio che tu esca da questa porta sorridendo. Voglio che tu gli faccia vedere che non ti importa nulla, che sei (e sarai) felice anche senza di lui. Quindi tira fuori la Maya che conosco io. Sorridi e vai avanti. Ok?»
Mi asciugai le lacrime con le dita. Sorrisi.
Io:«Ok. Andiamo.»
Uscimmo dalla mia stanza e insieme a Louis andammo a scuola. Lo ignorai per tutto il giorno come d'altronde fece anche lui con me. 
Nel pomeriggio e Lou rimanemmo a casa mentre lui iniziò a studiare per l'esame che sarebbe stato tra un paio di settimane. Alla sera invitammo tutti i nostri amici a dormire da noi, ovviamente a parte Harry. Anche y non venne perché decise di non poter abbandonare Harry-.-
La serata stava trascorrendo tranquillamente fino a quando qualcuno non pose la fatidica domanda
x:«Ehm ragazzi? Ma dove sono Harry e y?»
Mi venne spontanea la risposta
Io:«Saranno a sbaciucchiarsi in qualche vicolo.»
Mi alzai dal divano dove eravamo seduti mangiando la pizza e salii in fretta le scale per sbollire la rabbia. Zayn mi seguì e non mi permise di entrare nella mia stanza. 
Zayn:«Ehi guardami. *mi voltai* Sta mattina che ti ho detto?»
Io:«Di sorridere.»
Zayn:«Non lo stai facendo.»
Sorrisi. #sorrisofalsoovviamente
Io:«Meglio adesso?»
Zayn:«Si. Dai vieni.»
Mi prese per mano. Suonò il campanello e scendemmo a vedere chi fosse. Non appena scesi l'ultimo scalino rimasi impietrita. Harry. Con y. 
y:«Siamo passati solo per salutarvi poi abbiamo altro da fare.»
Louis:«Bene ciao allora.»
Strinsi forte la mano di Zayn e solo allora mi accorsi che Harry ci stava fissando le mani e che anche lui si teneva per mano con quella zoccola.
Io:«Bene visto che non vi abbiamo invitati, quella è la porta.»
Harry allora tirò vicino a se y la baciò così. Davanti a tutti, davanti a me. Poi se ne andarono. Mi voltai verso Zayn tendendomi vero il suo orecchio. Mi circondò la vita con le braccia lasciandomi carezze rassicuranti. Anch'io lo abbracciai. Mi sussurò all'orecchio
Zayn:«Lasciali perdere.»
Mi avvicinai ancora di più a lui perché nessuno sentisse.
Io:«Possiamo andare di sopra? Non voglio piangere davanti agli altri.»
Le mani di Zayn scorsero lungo le mie gambe fino a farle sollevare da terra e a portare intorno al suo bacino, lentamente iniziò a salire le scale con me avvinghiata addosso. Iniziai a piangere. Per l'ennesima volta da quella mattina. Zayn mi portò in camera mia, mi appoggiò sul letto e tentò di liberarsi dalla mia presa ma non glielo permisi tirandolo di nuovo verso di me e abbracciandolo ancora. Dopo si sedette difianco a me mettendo le mie gambe sulle sue. I miei occhi ancora lacrimavano ma quando c'eravamo solo noi due era tutto diverso. 
Zayn:«Lascialo perdere. Non ti merita, veramente.»
Prese una delle mie mani accarezzandola mentre parlava.
Io:«Non ci riesco. Io... Io credo di amarlo ancora.»
Zayn:«Ma lui no, a quanto pare. Fottitene.»
Io:«Hai ragione. Ma non é così facile.»
Sorrisi, questa volta era un sorriso vero. 
Zayn:«Scendiamo?»
Io:«Tu vai, preferisco starmene da sola ancora 10 min poi arrivo.»
Zayn:«Sicura?»
Io:«Sisi.»
Zayn se ne andò allora presi il pc e andai su Twitter, era da più o meno un mese che non ci andavo e, dopo aver dato un occhiata ai trend, guardai il suo profilo. C'erano un sacco di tweet dedicati a me: 
“Era solo un 'amici e basta' e invece ora penso di amarti xx”
“Vorrei tornare in Scozia solo per rivivere quella notte.”
“E poi cos'è amare? Amare è sentirsi 3 metri sopra il cielo e 3 metri sottoterra contemporaneamente, basta avere quella persona accanto.
-M”
“Sai forse non te l'ho mai detto ma mi sono innamorato di te. Mi sono innamorata dei tuoi sospiri di gelosia, del colore che prendono le tue guance quando ti dico che sei bellissima, del tuo modo di sussurrare il mio nome quando lo stiamo facendo, delle tue insicurezze, dei tuoi difetti. Mi sono innamorato di te.”
E poi questi:
“Io penso solo a me stesso, ma tu invece?”
“Pensavo fosse amore e invece eri solo una escort”
“Ti credevo diversa, invece sei come tutte le altre: troia.”
La mia lettura fu interrotta dalla voce di mio fratello che si trovava in giardino. Era al telefono:
Louis:«Si ciao, puoi venire qui?»
Louis:«No, non mi interessa della tua troietta. Sono serio.»
Louis:«Eh va bene..»
Louis:«Ok a dopo.»
Riattaccò. Era con Harry. Chi se no? Dopo 10 min sentii il rumore di un auto, mi affacciai alla finestra e vidi la Range Rover nera di Harry parcheggiata sul nostro vialetto. Mi risedetti sul letto, non volevo nemmeno vederlo. Sentii il rumore della portiera e poi quello dei suoi lunghi passi sulla ghiaia. 
Harry:«Ehi, ciao Lou...che mi devi dire?»
Louis:«Ciao, ascolta parto dal fatto che siamo amici e così dobbiamo rimanere...»
Harry:«Si»
Louis:«Cosa ti ho detto quando ti sei messo con mia sorella?»
Harry:«Non mi ricordo...»
Louis:«Ah non ti ricordi? Beh allora ti rinfrescherò un po' le idee: ti avevo detto di non farla soffrire. E tu cosa fai? La fai soffrire.»
Non resistetti alla curiosità, mi sedetti sul davanzale della finestra per poterli vedere. Harry era strano, non ci sono altri aggettivi per poterlo descrivere. Lou invece sembrava piuttosto arrabbiato.
Harry:«Ah perché lei invece non fa soffrire me? Mi ha lasciato.»
Louis:« E sappiamo che per farlo aveva le sue buone ragioni.»
Harry:«Se per te il fatto che io pensi troppo a me stesso sia una buona ragione...»
Louis:«Non stavamo parlando di questo. Adesso ascoltami. Maya si taglia...»
Quelle parole mi colpirono nel profondo.
Louis:«... E tu sai perché lo fa, lo sai meglio di chiunque altro e per questo sai anche di esserne una delle cause. E tu cosa fai? Le dici che lo fa per farsi vedere. Noi siamo soli al mondo, e lei (lo sai benissimo) è una ragazza fragile. Perché gli hai detto una cosa del genere? Punto secondo. "Orfanella del cazzo"? Ma ti rendi conto di quello che lei ha detto? Sei andato a toccarla sulle ferite scoperte. Ma non ti fai schifo da solo?»
A quelle parole Harry abbassò lo sguardo verso terra sospirando così forte che riuscii perfino a sentirlo io dalla finestra.
Louis:«Punto terzo. Poi ho finito, non ti permettere mai più, e quando dico non ti permettere significa che se lo fai ancora ti mando all'ospedale, di dare della troia a mia sorella, perché lei sarà tante cose, ma non troia. Troia sarà la tua amichetta.»
Harry continuava a guardarsi le punte dei piedi, mentre si toccava gli occhi. Quando alzò il viso mi resi conto che stava piangendo. 
Louis:«Che fai adesso? Non dici niente?»
Harry:«Non ho scusanti. Sono una persona orribile.»
Louis:«Puoi dirlo forte.»
Louis continuava a guardarlo intensamente mentre Harry non aveva nemmeno il coraggio di guardare mio fratello in faccia mentre continuava a piangere.
Louis:«Un vero uomo non piange, dai vieni qui...»
Lo abbracciò mentre Harry rimase inerme con il volto appoggiato sulla spalla di mio fratello. Louis gli diede qualche pacca sulla schiena.
Louis:«Forza, vai a parlarle.»
Harry:«Non penso che mi rivolgerebbe la parola..»
Louis:«Tentar non nuoce.»
Harry:«Hai ragione, vado allora.»
Iniziò a correre verso l'entrata. Solo allora realizzai che sarebbe venuto da me, il che non era positivo perché mi ero ripromessa di non parlargli più per tutta l'estate dato che l'indomani sarebbe stato l'ultimo giorno di scuola. Erano solo le 21 ma noi avevamo già mangiato da un po'. Mi risedetti sul letto, presi il pc e poco dopo entrò dalla porta Harry. Non lo degnai nemmeno di uno sguardo.
Io:«Vattene.»
Harry:«Non posso andarmene.»
Non gli risposi, lui si sedette sul letto di fianco a me cercando di guardare cosa stessi facendo al pc.
Harry:«È Twitter?»
Non gli risposi ancora. 
Harry:«Ascolta devo parlarti.»
Mi attorcigliò il polso con una mano per farmi smettere di digitare sulla tastiera ma io glielo sfilai velocemente nonostante che il suo tocco mi faceva ancora lo stesso effetto di sempre. 
Harry:«Ti prego Maya, perdonami.» questa volta mi voltai a guardarlo. Piangeva, ancora. Avrei voluto dirgli che lo amavo ancora e che non me ne importava nulla di quello che era successo ma mi ricordai le sue parole:"non me me fotte un cazzo di te", bene allora anche a me non sarebbe dovuto fottere un cazzo di lui.
Io:«Non ti perdonerò mai. Mai.»
Harry:«Ti prego, non volevo dirti quelle cose. Perdonami ti prego.»
Spostai il pc di fianco a me, mi sedetti sulle mie ginocchia girata verso di lui.
Io:«Credi che quello che mi hai detto si possa rimediare con questa scenata? Tornatene dalla tua troietta.»
Harry:«Ti prego Maya.»
Mi faceva così schifo. Volli fargli vedere che cosa mi aveva fatto con quelle parole. Sbrigativamente mi levai il laccio dal polso. Scoprendo i miei tagli.
Io:«Guardali.»
Fece quello che gli avevo detto. C'erano tre tagli, erano ancora aperti perché erano così profondi che non si erano nemmeno rimarginati. Di colpo Harry si alzò e si girò di spalle portandosi una mano davanti agli occhi. Poi si rigirò inginocchiandosi davanti al letto. 
Harry:«Ferirti era l'ultima cosa che avrei voluto fare.»
Io:«Beh hai fatto centro invece. Non ti perdonerò mai.»
Iniziai a pingere di rabbia, poi me ne andai mentre Harry rimase in camera mia con la fronte appoggiata al letto. Uscii di casa senza fregarmene di nessuno. Iniziai a correre, corsi moltissimo. Volevo sfogarmi e lo feci correndo. Dopo un po' decisi di fermarmi, c'era un tabacchino e io avevo in tasca 10 sterline, decisi di provarci infondo anche Zayn lo faceva, non mi avrebbe potuto fare così male. Comprai un pacchetto di sigarette e un accendino, mi sedetti sotto una quercia e iniziai a fumare. Ne fumai una, poi una seconda ed infine una terza. Decisi di fermarmi e poi tornai a casa molto lentamente. Arrivai alle 23.30. Appena entrai Zayn mi volò a collo.
Zayn:«Maya ma dov'eri? Mi hai fatto prendere un colpo.»
Io:«Ehm ero.. Ero in giro.»
Louis:«Da sola? Di notte?»
Io:«Si, ok sono viva. Ora posso andare a dormire.»
Salii di sopra, mi svestii e rimasi solo in intimo. Mi infilai direttamente sotto il lenzuolo e in pochi secondi iniziai a piangere silenziosamente. Dopo alcuni minuti sentii la porta aprirsi. Era Zayn, potevo percepire il suo profumo fin dalla porta. Lo sentii sgusciare sotto il lenzuolo al mio fianco, indossava solo i boxer e sentivo i suoi addominali scontrarsi con la mia schiena. Attorcigliò un braccio intorno alla mia vita ed iniziò a disegnare forme astratte intorno al mio ombelico. Mi strinse ancora di più a se, poi sussurrò
Zayn:«Andrà tutto bene, te lo prometto.»
Io:«Come fai a dirlo?»
Zayn:«Finché ci sarò io con te, non ti succederà niente di male, te lo giuro.»
Appoggiai la mia mano sulla sua che continuava ad accarezzarmi gli addominali. Poi  mi girai verso di lui per poterlo guardare in viso, i suoi capelli corvini ed i suoi occhi erano illuminati dalla luce della luna. Continuò ad accarezzarmi questa volta la schiena e io gli avvolsi la vita con il mio braccio. Poi si fermò, prese tra le sue grandi mani il mio polso sinistro e mi accarezzò con il pollice i tagli, poi si portò il polso alla bocca e mi lasciò 3 baci, uno per ogni taglio. Non mi ero mai resa conto di quanto fosse dolce quel ragazzo. Appoggiò di nuovo il mio braccio sulla sua vita e io mi avvicinai ancora di più a lui, permettendo che mi abbracciasse.


HEY HEY HEY!
Eccovi il capitolo dato che alcuni di voi me lo hanno chiesto. Beh, tra Harry e Maya è finita, come si può ben intuire, voi cosa pensate che accadrà? Pro Maya&Harry o Maya&Zayn?
Aggiornerò presto ovviamente solo se vi interesserà sapere il seguito!xx

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Capitolo 45
*** Forty-forth Chapter ***




Forty-fourth chapter
 
Appoggiò di nuovo il mio braccio sulla sua vita e io mi avvicinai ancora di più a lui, permettendo che mi abbracciasse.
Io:«Perchè la gente è così cattiva?»
Zayn:«Non lo so Maya, non lo so.»
Io:«Io vorrei solo poter essere felice...»
Lasciai cadere una lacrima sul suo torace.
Zayn:«Andrà tutto bene, ora non piangere però.»
Rimasi tra le sue braccia e solo allora mi resi conto della situazione equivoca in cui ci trovavamo: eravamo quasi nudi, abbracciati, in un letto. Eravamo comunque solo amici, o almeno speravo. Sentii poi le labbra di Zayn posarsi sulla mia spalla lasciandoci un piccolo bacio. Poi si allontanò dalla mia pelle.
Zayn:«So che hai fumato.»
Io:«Come fai a saperlo?»
Zayn:«La tua pelle non ha il solito profumo.»
Io:«Ne ho fumate solo 3.»
Zayn:«Non farlo più.»
Io:«Ma anche tu lo fai...»
Zayn:«Si, lo so ma solo perché ne sono dipendente. Non diventare come me.»
Io:«Non lo farò più.»
Zayn:«Brava.»
Mi addormentai. *il giorno dopo*
Fui svegliata dalla luce del sole che attraversava le tende, Zayn non c'era più. Chissà dov'era? Mi sedetti sul letto dandomi una leggera pettinata ai capelli con le mani, solo allora mi accorsi che finalmente i tagli si erano asciugati. Erano scuri, molto più scuri del solito forse perché erano anche molto più profondi. Dopo alcuni secondi la porta si aprì molto lentamente. Una voce calda mi conquistò.
Zayn:«Ahh ma sei già sveglia!»
Mi si avvicinò e mi accarezzò la testa.
Zayn:«Ben svegliata!»
Io:«Buongiorno!»
Tirai le gambe verso di me e Zayn si sedette davanti a me. Mi porse un vassoio con sopra un muffin e il caffè di starbucks.
Io:«Ma graziee! Non dovevi»
Zayn:«Questo ed altro...»
Mi avvolse il collo con la sua grande mano accarezzandomi la guancia sinistra con il pollice. Era così dolce con me. Mangiai tutto quello che mi aveva portato poi uscii dalle coperte. Ero solo in mutande e reggiseno ma non mi vergognavo davanti a lui infondo avevamo dormito abbracciati quella notte. Andai in bagno, mi lavai e poi tornai in camera e mi vestii. Zayn rimase seduto sul letto a guardarmi. Presi lo zaino su di una spalla
Io:«Andiamo?»
Zayn:«Ahh si. Aspetta dimentichi questo.»
Si avvicinò a me con in mano il laccio verde e me lo avvolse al polso fermandolo con un nodo. Andammo a scuola: ultimo giorno di scuola. Harry non c'era ma sinceramente non sentii per nulla la sua mancanza. Al pomeriggio tornammo a casa e mangiammo un piatto di pasta. Louis studiò per l'esame mentre io uscii con Waliyha dopo un sacco di tempo che non lo facevamo. Alla sera saremmo andate ad una festa per la fine della scuola e avevamo bisogno di un vestito. Dopo alcune ricerche trovammo entrambe un vestito e delle scarpe. Il mio era nero e corto, molto corto. Sulla schiena era in pizzo mentre davanti tinta unita. Le scarpe invece erano delle decoltè rosse molto belle. Dopo lo shopping andai a casa di Waliyha dove poi avrei trascorso anche la notte. Quando tornammo, con mio disappunto, mi accorsi che insieme a Zayn c'erano anche Liam e...Harry-.-'
Vabbe sicuramente io non ero nessuno per dire a Zayn cosa fare, ne con chi passare il suo tempo, ma mi accorsi che rimaneva comunque piuttosto distaccato nei confronti di Harry. Per prima cosa salii di sopra con Wali, appoggiai i vestiti e dopo scendemmo dai ragazzi perché erano solo le 18.
Quando arrivammo da loro mi sedetti tra le gambe di Zayn, mentre Waliyha si sedette di fronte a noi. 
Io:«Cosa studiate?»
Zayn:«Chimica...»
Io:«Ma cheppalle»
Presi il quaderno di Zayn e lo nascosi dietro di me. Mi girai verso di lui trovandomi a pochi centimetri dalla sua bocca. 
Io:«Se facciamo qualcosa di più interessante?»
Zayn:«Tipo?»
Io:«Tipo spettegolare su Twitter? :3»
Zayn:«Dai, mi hai convinto»
Chiusero i libri ed ognuno chi un iPad chi un pc o un telefono, io e Zayn condividevamo l'iPad. Era bellissimo trascorre il tempo con lui, e non lo facevo solo per far ingelosire Harry perché non mi sarei mai abbassata ai suoi livelli. Lo facevo perché stare insieme a Zayn mi faceva stare bene. Presi l'iPad tra le mani e andai sul profilo di Harry. Mostrai a Zayn la foto che Harry aveva pubblicato, c'erano lui ed y che si stavano baciando.
Zayn:«Che stronzo!»
Io:«Già...»
A quelle parole Harry sollevò lo sguardo dal pc che stava condividendo con Liam e ci guardò per capire di cosa stessimo parlando. Guardammo ancora un po' di cose su Twitter e poi Zayn andò e prendere le pizze per la cena. Harry e Liam si misero nella camera di Zayn a parlare mentre io e Wali rimanemmo in cucina. Poco prima che Zayn tornasse salii in camera di Waliyha per recuperare il mio cellulare. La camera di Wali era difianco a quella di suo fratello e passando per di lì sentii una parte del discorso tra Liam ed Harry e mi fermai ad ascoltare.
Harry:«Si ci siamo lasciati.»
Liam:«E perché l'altra sera quando eravamo a casa di Lou sei andato a parlarle?»
Harry:«Per chiedergli scusa per gli insulti...ma sinceramente se li meritava proprio quella cicciona.»
Liam:«Eh? Maya cicciona? Scherzi?»
Harry:«No. Credimi sotto quei vestiti non è come sembra, è grassa minchia.»
Liam:«Beh se lo dici tu, a me non sembra comunque... Ma perché l'hai insultata?»
Harry:«Perchè adesso sta con Zayn, bah.»
Liam:«Non stanno insieme eh, e comunque anche tu stai con y, o sbaglio?»
Harry:«Beh ma io posso...»
Liam:«Perchè tu si e lei no?»
Harry:«È così...»
Mi allontanai, non volevo più sentire niente. Dopo tutte quelle volte che mi aveva obbligato a mangiare ora mi diceva che ero grassa? Ma perché tutte quelle bugie? Che bisogno c'era? Rigettai dentro le lacrime, non avrei mai più voluto piangere per colpa sua. Se solo avesse saputo quanto mi facevano stare male quelle parole...
Scesi di sotto e dopo Zayn arrivò con le pizze. Ci sedemmo a tavola e, nonostante avessi fame non mangiai, avevo chiuso con il cibo per sempre. O almeno finché non sarei diventata magra. 
Zayn:«Maya non mangi?»
Io:«Ehm, no non ho fame»
Zayn mi guardò storto.
Io:«No sul serio non ho fame.»
I ragazzi si divisero allora la mia pizza mentre io rimasi seduta sulla sedia giocando con il telefono. Dopo io e Waliyha salimmo a prepararci. Mi infilai il vestito e le scarpe, sciolsi i capelli e misi un po' di eye-liner e di mascara. Mi tolsi il nastro verde che portavo al polso. Misi il telefono nella tasca posteriore del vestito e scesi ad aspettare Waliyha. In cucina pronto c'era solo Harry. Mi appoggiai al bancone e iniziai a giocare di nuovo con il telefono come anche lui stava facendo.
Harry:«Avrai freddo senza una giacca.»
Io:«Non importa.»
Harry:«Se non importa a te...»
Scese anche Zayn e si fermò davanti a me, appoggiò le mani sui miei fianchi e guardandomi sorrise.
Zayn:«Sei bellissima.»
Sorrisi anch'io, presi le sue mani e le misi dietro alla mia schiena, portai le mie dietro al suo collo e lo abbracciai.
Io:«Smettila:3»
Io e Zayn rimanemmo abbracciati e continuammo a parlare sotto lo sguardo ingelosito di Harry. 
Zayn:«Bevi sta sera?»
Io:«Se baby-sitter Malik me lo permette»
Zayn:«Solo uno eh!»
Io:«Ahah bene! Meglio di niente.»
Gli altri ancora non arrivavano così io e Zayn sciogliemmo l'abbraccio e continuammo a parlare. Ero ancora appoggiata al bancone e Zayn era attaccato a me, fece scorrere la mano sul mio braccio sinistro fino ad arrivare al polso, lo girò e guardò le mie cicatrici. 
Zayn:«Si sono chiuse...»
Io:«Già...»
Le accarezzò lievemente con l'indice e poi gli diede un leggero bacio. Solo allora mi resi conto che ad osservarci c'era Harry, alzai lo sguardo per guardarlo e lui sbrigativamente spostò gli occhi nuovamente sul telefono. Dopo pochi secondi scesero anche Liam e Waliyha, salimmo sulla macchina di Liam e ci avviammo alla festa. Liam guidava, Zayn era seduto difianco a lui e io ero dietro nel posto centrale tra Waliyha ed Harry. Durante il tragitto io e Wali spettegolammo un po' guardando alcune foto su instagram, Zayn e Liam parlarono tra di loro mentre Harry passò il tempo messaggiando con y. Odioso. Finalmente arrivammo in discoteca, Liam parcheggiò e aprimmo le portiere, Waliyha fu costretta a togliersi le scarpe per poter oltrepassare la pozza d'acqua sulla quale Liam aveva parcheggiato
Waliyha:«Maya, ti conviene scendere dall'altra parte...»
Non che dalla parte di Harry. Lui era già sceso e stava ad aspettare che scendessi pure io. La Jeep di Liam era piuttosto alta e scenderci con in tacchi era veramente un'impresa. Così Harry mi porse una mano e la accettai. Mi aiutò a scendere cogliendo l'occasione per dare un occhiata alle mie gambe scoperte. Una volta scesa alzai lo sguardo verso di lui e i suoi occhi smeraldo si scontrarono con i miei. Non c'era niente da fare, il suo sguardo mi faceva ancora perdere la testa, purtroppo. Anche lui sembrò catturato dai miei occhi fino a quando non tolsi velocemente la mia mano dalla sua. Andai in contro a Louis che stava scendendo dalla sua macchina con la quale aveva accompagnato anche x, Eleonor (la sua ragazza) ed y. Lo presi per mano e lo trascinai all'entrata. y ed x però arrivarono prima di noi. 
y:«Ma come noi dovremmo pagare?»
Tipo:«Si. Non facciamo entrare gratis tutte le ragazze.»
Mi pettinai i capelli con la mano e mi feci spazio fino ad arrivare davanti al tizio.
Io:«Io posso entrare?»
Mi squadrò da capo a piedi.
Tipo:«Si, tu si. Per voi 23£ a testa.»
Io:«Ehm, alcuni sono con me... Lui, lui, lui e loro due.»
Dissi indicando Zayn, Liam, Louis e poi Waliyha ed Eleonor.
Tipo:«Bene, buon divertimento allora»
Ero stata abbastanza stronza con Harry e y, ma se lo meritavano. Appena entrammo presi Zayn per le mani e lo trascinai in pista. Iniziò 'One more night' e io è Zayn iniziammo a ballare. Io ero davanti a lui, i nostri bacini combaciavamo e si muovevano insieme. Con la mano destra mi avvolse la vita e io appoggiai la mia sinistra dietro al suo collo.
Continuammo a ballare così fino alla fine della canzone, sotto lo sguardo di Harry che, nonostante stesse ballando con y, non ci staccava gli occhi di dosso. Alla fine della canzone chiesi a Zayn se voleva venire con me a prendere qualcosa da bere e lui acconsentì. Mi avvicinai al bancone passando davanti ad Harry e y. Lui continuava a fissarmi come se lo avessi stregato e lei invece era attaccata alle sue labbra e poi lo richiamò stizzita. Mi avvicinai al ragazzo che c'era al bancone Zayn prese una cosa abbastanza pesante, pagò e poi andò a sedersi al tavolino dove c'erano anche Louis, x ed Eleonor. Il barman avrà avuto 18 anni.
Io:«Ehii mi fai una piña colada?»
Si appoggiò al bancone avvicinandosi al mio viso, era un bel ragazzo muscoloso, biondo con gli occhi azzurri. 
Lui:«Niente alcol ai minorenni o sbaglio?»
Io:«E cosa ti dice che io lo sia?»
Lui:«Quanti anni hai?»
Feci un po' la troietta con lui per farmi dare quello che volevo.
Io:«Eddai solo uno...»
Lui:«Se mi dai il tuo numero si.»
Io:«Vedremo.»
Lui:«Ahah ok.»
Iniziò a farmi il drink che gli avevo chiesto e nel frattempo parlammo. 
Io:«Come ti chiami?»
Lui:«Niall, tu?»
Io:«Maya c:»
Niall:«Anche il mio gatto si chiama così...ahah»
Io:«Eeehi cosa vorresti insinuare? Ahaha»
Appoggiò il drink sul bancone. Tesi la mano verso il bicchiere ma non mi permise di prenderlo.
Niall:«Io ti do una cosa e tu me ne dai un'altra.»
Io:«Il numero intendi?» sorrisi maliziosa
Niall:«Ma che troia ahah, si comunque.»
Mi diede il suo cellulare e io gli diedi il mio. Registrai il mio numero e mi salvai come:“Quella che si chiama come il tuo gatto c:” Gli riconsegnai il cellulare e lui fece lo stesso con me. 
Io:«Grazie per il drink, ci si vede. c:»
Niall:«Ciao scroccona c:»
Andai al tavolino e mi sedetti sulle ginocchia di Zayn. Mentre nel frattempo si erano seduti anche y ed Harry. 
y:«Ma come hai fatto a farti dare da bere? Quello stronzo non da niente ai minorenni.»
Io:«Gli ho dato il mio numero.»
Zayn:«Ahh! Stronzetta! Ahah»
Liam passò vicino a noi, diretto verso il bancone e si fermò 
Liam:«Ehi Maya quanto l'hai pagato?»
Io:«L'ho preso gratis ahah»
Zayn:«Eeh ancora più stronza ahah»
Liam:«Mai una volta che ci sia una barista femmina»
Io:«Ahahah vai sfigghy!»
Iniziai a bere il mio drink ed Harry si alzò.
Harry:«y vuoi qualcosa da bere?»
y:«Si, fai te.»
Andò a prendere qualcosa, pagò e tornò. Nel frattempo io mi ero bevuta quasi tutto il bicchiere e l'alcol si faceva sentire. Mi alzai da Zayn e trascinai Waliyha in pista, anche lei aveva bevuto. Iniziammo a scatenarci ballando e urlando. Ballammo abbarbicate come due lesbiche. Eravamo ubriache, ma ubriache perse proprio. Continuai un po' con Waliyha, poi lei si sedette e rimasi a ballare da sola vicino a x e a Liam. Ormai l'alcol aveva preso il comando, non capivo più niente vedevo solo tante luci. D'un tratto poi sentii un paio di forti braccia avvolgermi la vita. Appoggiò la testa sulla mia spalla ed i suoi capelli mi solleticarono il collo. Non ebbi modo di respingerlo.
I nostri bacini combaciarono e iniziarono a muoversi contemporaneamente. Mi voltai verso di lui e vidi i suoi occhi verdi di profilo, i suoi ricci sudati appiccicati alla sua guancia. I suoi occhi si spostarono sui miei. Solo allora riuscii ad emergere dal potere dell'alcol. 
Presi le sue mani e le slegai dalla mia vita. 
Mi girai verso di lui.
Io:«Sei uno stronzo, torna dalla tua troia.»
Mi afferrò per il braccio.
Harry:«Sei tu che ci sei stata.»
Io:«No tu ti sei approfittato di me, solo perché hai visto che sono ubriaca.»
Raggiunsi Zayn che si trovava di fuori a fumare.
Io:«Possiamo andare a casa Zayn?»
Zayn:«Si, ma prima mi dici che è successo.»
Io:«Niente.»
Zayn:«Ti conosco. Dimmelo...»
Io:«I-io... Ha-arry... Abbiamo ballato... Mi ha abbracciata. Se ne è approfittato perché non capivo più niente per il drink»
Zayn:«Non ti preoccupare, sono qui.»
Mi prese per mano ed iniziai a piangere. Ancora. Mi fece salire in macchina nel posto a fianco a quello del guidatore perché lui aveva le chiavi.
Zayn:«Vado a chiamare gli altri, arrivo.»
Tornò dentro. Solo allora guardai il cellulare e mi resi conto che erano già le 02:30. Mi tolsi le scarpe e tirai le gambe verso di me, mi immersi con il viso nelle ginocchia e mi tranquillizzai prima che arrivassero gli altri. Poi sentii una mano toccarmi i capelli. Mi alzai ed incontrai gli occhi rassicuranti di Zayn. Gli altri stavano salendo e sembravano tutti abbastanza sobri. Zayn mise la retro e si inserì in strada. Durante il viaggio Zayn, nonostante stesse guidando, mi prese per mano. Quando arrivammo finalmente mi ero tranquillizzata e l'effetto dell'alcol se ne stava andando. Zayn parcheggiò. E a piedi scalzi raggiunsi la porta. Entrammo e subito salii di sopra con Waliyha. Ci togliemmo il vestito e indossammo il pigiama che poi erano un paio di shorts e una canotta corta che lasciava scoprire l'ombelico. Scendemmo di sotto e tirammo fuori del latte da bere. Anche i ragazzi ci raggiunsero, tutti e tre rigorosamente a torso nudo. Mangiammo qualcosa e parlammo un po' in cucina. Io e Waliyha eravamo sedute sul bancone e i ragazzi erano seduti invece sugli sgabelli di fronte a noi. 
Liam:«Maya sta sera ci hai dato dentro!»
Io:«Si, e tra un po' ci di fuori anche, ho una nausea...»
Waliyha:«Te lo avevo detto io di non ubriacarti.»
Io:«Ahah vabbe.. A proposito quant'era carino il ragazzo dei drink?»
Zayn:«Poco! Mi ha fatto pagare un occhio della testa!»
Harry:«Si, mi ha chiesto 50£ per 2 drink»
Gli altri continuarono a parlare e io presi il cellulare. Trovai il contatto del barista, beh qualche volta saremmo potuti uscire. Ma da amici eh, sia chiaro. Dato che eravamo stanchissimi decidemmo di andare a dormire, io e Wali nella sua camera e i ragazzi nella camera di Zayn. Ci addormentammo subito. Tuttavia più tardi mi svegliai, sempre per la nausea. Scesi di sotto e accesi solo una luce piccola, tirai fuori un bicchiere d'acqua e lo bevvi con calma. Dopo poco sentii dei passi provenire dalle scale.
Liam:«Anche tu sveglia?»
Io:«Si, sto per 'darci fuori'»
Liam:«Ahah anch'io.»
Si avvicinò al frigorifero e ne estrasse la bottiglia d'acqua solo allora notai il suo polso che era sempre coperto da un polsino.
Io:«Liam, cosa sono quelli?»


A grande richiesta vi propongo il nuovo capitolo sperando che vi piaccia come il precedente.
Ho letto molte recensioni dove tutti affermavate di preferire la coppia Zayn&Maya alla coppia Harry&Maya, siete ancora dell'idea? Personalmente non ho una coppia preferita forse perchè sono io a scrivere la storia e so già come andrà a finire cc:
Aspetto ancora le vostre recensioni per sapere cosa ne pensate!
Byee!

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Capitolo 46
*** Forty-fifth Chapter ***




Forty-fifth chapter
 
Io:«Liam, cosa sono quelli?»
Mi guardò spaventato per poi dirigerei velocemente verso le scale. Ma  lo afferrai per un avambraccio e lo feci girare verso di me.
Io:«Liam di me ti puoi fidare.»
Liam:«Non ne voglio parlare, scusa.»
Fece alcuni scalini diretto verso il primo piano.
Io:«Anch'io lo faccio.»
Si fermò di colpo e poi si girò verso di me.
Liam:«Perchè?»
Abbassai lo sguardo.
Io:«Ci sono tanti motivi.»
Tornò giù dalle scale e ci sedemmo in cucina sugli sgabelli. 
Liam:«Sto cercando di smettere.» sospirò.
Io:«Già,anch'io»
Mi prese la mano sinistra tra le sue e guardò il polso.
Liam:«A guardarli non si direbbe...»
Io:«Si, lo so solo che tra la storia di Harry e tutto il resto...»
Abbassò lo sguardo continuando a tenere la mia mano fra le sue.
Io:«Liam perché lo fai?»
Liam:«Ho iniziato quando avevo 14 anni, per i bulli.»
Una lacrima scese dal suo occhio sinistro.
Liam:«Poi ho smesso, ma un po' di tempo fa ho ripreso per i miei genitori.»
Io:«Che fanno?»
Liam:«Litigano, litigano sempre. Ora vogliono separarsi e non riesco più a parlare con mia madre, non ci riesco.»
Mi venne d'istinto rispondergli.
Io:«Non sai che cosa darei per poter parlare ancora almeno una volta con mia madre.»
Liam:«Mi dispiace...non volevo...»
Io:«Non importa.»
Sorrisi, mi alzai dallo sgabello e mi avvicinai a lui che era ancora seduto. Lo abbracciai e gli accarezzai la schiena per rassicurarlo.
Io:«Facciamo così: mi prometti che non lo farai più?»
Liam:«Se anche tu lo prometti a me.»
Gli allungai il mignolo e lui gli intrecciò il suo. 
Io:«Promesso.»
Liam:«Bene.»
Io:«Io torno di sopra, vieni?»
Liam:«No, no preferisco stare ancora un po' qui.»
Io:«Okay...»
Mi avviai verso le scale quando fui interrotta dalla sua voce.
Liam:«Ehmm... Maya?»
Mi voltai
Io:«Si?»
Liam:«Per favore non dirlo a nessuno.»
Io:«Il tuo segreto sarà al sicuro.»
Tornai da Waliyha e mi riaddormentai.
 *il mattino dopo* Waliyha mi svegliò ma io rimasi nel letto aspettando di uscire dal coma. Poco dopo fui sorpresa da una voce familiare 
Zayn:«Ciao bella addormentata! Vieni a fare colazione?»
Io:«Mmhh...no, non ho fame...»
Zayn:«Hai vomitato sta notte?»
Io:«No, ma stavo per farlo.»
Zayn:«Bene! Ti aspetto giù comunque...»
Io:«Ok, arrivo.»
Gli avevo mentito, avevo fame e anche molta fame. Ma ero grassa, e dovevo dimagrire. Mi alzai comunque dal letto, mi lavai i denti e la faccia, indossai il mio laccio al polso e andai di sotto ancora insonnolita. In cucina c'era lui. Inutile. Tutto inutile. Non riuscivo a dimenticarlo, proprio per nulla. Stava cercando qualcosa nel frigo, così mi avvicinai a lui.
Harry:«Cosa cerchi?»
Io:«Dell'acqua.»
Mi porse la bottiglia e io la presi sfiorando la sua mano. Versai un po' d'acqua nel bicchiere e poi riporsi la bottiglia nel frigo. Rimasi li in cucina a berla e anche Harry rimase li bevendo del caffè. Rimanemmo in silenzio fino a quando non posai il bicchiere nel lavandino e me ne andai in salotto. Mi sedetti sul divano affianco a Zayn e poco dopo arrivò anche Harry che, invece si sedette sul divano opposto.
Zayn:«Io devo fare una commissione, torno tra mezz'oretta ok?»
Io:«Aah ok. Ma cosa devi fare?»
Si alzò dal divano e mi rispose avviandosi verso la porta
Zayn:«Ehm...no niente.»
Mah, strano. Vabbe. Solo allora alzai lo sguardo dallo schermo del mio cellulare verso Harry e mi accorsi che si era fatto togliere il tatuaggio che si era fatto per me. Il suo braccio infatti era praticamente scorticato. Si accorse che gli stavo fissando il braccio così lo ritrasse e io abbassai lo sguardo. Waliyha si sedette di fianco a me e accese la tv su MTV. Inizialmente non feci caso alla tv ma quando mi resi conto che canzone stavano trasmettendo
Io:«Wali puoi cambiare programma?»
Waliyha:«Perchè? Non ti piace Adele?»
Io:«Si, mi piace ma non questa canzone.»
Era 'Someone like you' quella stessa canzone che avevo ballato con Harry che un tempo mi rendeva così felice che invece adesso mi faceva l'effetto opposto.
Harry:«Si, cambia.»
Waliyha:«Ok, ok state calmi, cambio.»
Cambiò canale mentre io ed Harry ci lanciavamo occhiate furtive. Iniziai a ripensare a tutti i nostri momenti, alla nostra prima notte, alle lacrime, ai sorrisi, alle risate e alle cazzate. Mi mancavano tutti quegli istanti e francamente speravo mancassero un po' anche a lui. Con lui li davanti sarei potuta scoppiare a piangere da un momento all'altro quindi mi alzai e me ne tornai in cucina. Anche lui si alzò ma diretto verso le scale, mi seguì e poco prima che le nostre strade si dividessero mi fermò prendendomi per un braccio, mi voltai verso di lui
Harry:«Non è stata una scelta mia...»
Io:«Che?»
Harry:«y ha voluto che me lo facessi togliere.» disse mostrandomi il suo braccio.
Io:«Sai che mi importa...» finsi.
Me ne andai verso la cucina ma lui continuò a parlare
Harry:«Mi sembra che ti importi invece.»
Io:«Beh ti sembra male allora.»
Mi seguì verso la cucina. 
Harry:«Se provassimo ad essere...tipo amici?»
Io:«Non mi serve la tua amicizia.»
Harry:«E cosa ti serve allora?»
Mi avvicinai un po' a lui.
Io:«Non mi servi tu. Posso sopravvivere anche senza di te.»
Gli diedi una spallata e me ne andai dalla cucina.
Harry:«Ma io no.»
Tornai da lui che era ancora girato di spalle.
Io:«Dovevi pensarci un po' prima allora.»
Salii in camera di Waliyha e poco dopo sentii la macchina di Harry lasciare il vialetto così tornai di sotto insieme e lei e a Zayn che era appena tornato.
Io:«Dove sei andato?»
Zayn:«A fare una commissione. Niente di importante.»
Non me lo voleva dire. -.-
Io:«Oggi io e Lou dovremmo andare a fare la spesa, quindi vado a casa scusate!»
Zayn:«Vengo anch'io!»
Io:«Che fai mi controlli? ahah»
Zayn:«Ahah più o meno...»
Io:«Ahah ok vieni.»
Lo presi per mano ed uscimmo da casa sua per incamminarci verso la mia che non era molto distante. Non appena fummo fuori dal vialetto mi fermai davanti a Zayn
Io:«Mi dici cosa sei andato a fare prima?»
Zayn:«Una commissione...»
Io:«Perchè non me lo vuoi dire? :3»
Sorrise, era bellissimo quando lo faceva. Ma d'altronde lo era in qualsiasi momento. Mi si avvicinò e mi prese in braccio appoggiandomi sulla sua spalla. 
Zayn:«Basta. Adesso andiamo.»
Iniziai a dimenarmi e a tirargli pugni sulla schiena ma non gli facevano ne caldo ne freddo.
Io:«Sono capace a camminare da sola eh.»
Zayn:«Mah, non si sa mai...»
Finalmente mi mise a terra e mi resi conto che eravamo già arrivati. Entrammo e Louis era già vestito. Miracolo! Si era pure ricordato che dovevamo andare a fare la spesa! 
Louis:«Andiamo?»
Io:«Sisi, viene anche Zayn.»
Louis:«Ah ok. Harry vieni anche tu?»
Per favore dì no, per favore dì no,per favore dì no,per favore dì no.
Harry:«Ehmm, ok.» 
Salimmo tutti quanti sulla macchina di Louis. Io e Zayn dietro e loro due davanti. Durante il viaggio ascoltammo un po' di musica e in breve arrivammo. Entrammo dentro al supermercato e io e Lou prendemmo un carrello a testa.
Louis:«Verdura non vogliamo niente vero?»
Io:«Ma anche no. Però frutta si.»
Zayn mi prese un sacchetto e me lo diede. Presi un po' di ciliegie, delle mele e delle arance. Harry veniva dietro a me e Louis come un ombra. Si vedeva che non era abituato a questo genere di cose. Intendo che lui non veniva mai a fare la spesa perché la faceva sempre sua madre al posto suo. 
Louis:«Maya io vado a prendere le patatine e robe varie, Zayn vieni?»
Zayn:«Ehm, Sisi.»
Si voltò verso di me e mi diede un bacio sulla guancia.
Zayn:«Torno subito.»
Gli sorrisi. Ritirai nel carrello la frutta e andai verso brioches e roba varia. Harry mi seguì come un'ombra mentre io rimasi in silenzio. Mi avvicinai così allo scaffale guardando cosa c'era ma con la consapevolezza che poi quelle cose non avrei potuto mangiarle. Harry si mise di fianco a me così lo osservai con la cosa dell'occhio. Si stava toccando l'angolo dell'occhio destro con il dito medio così come faceva ogni volta che era in imbarazzo. Presi quindi dallo scaffale un pacco di Fieste e delle altre brioches, le appoggiai nel carrello dandogli le spalle per farlo. 
Harry:«Maya, ti prego parlami.»
Continuai a non guardarlo sistemando il carrello.
Io:«Non ho niente da dirti.»
Mi toccò delicatamente il polso in cerca della mia mano ma io gli allontanai il braccio  girandomi verso di lui.
Io:«Harry, tu per la tua strada. Io per la mia.»
Zayn e Louis tornarono e insieme andammo verso il reparto cosmetici e roba varia, loro si fermarono nella parte degli uomini mentre io proseguii verso quella delle donne. Presi un po' di cose e iniziai a percorrere il corridoio che mi separava dai ragazzi fino a quando la mia attenzione non fu catturata da un pacchetto arancione. Era un pacchetto di lamette, non avrei dovuto più farlo ma per quell'involucro arancione sembrava chiamarmi, infondo non se ne sarebbe reso conto nessuno se le avessi comprate. Presi il pacchetto ma poi una mano fredda si accostò sulla mia e mi costrinse a metterle giù. 
Zayn:«Maya, non farlo.»
Sospirai alzando lo sguardo verso di lui.
Io:«Zayn, io-»
Mi bloccò prima che finissi la frase.
Zayn:«No. Maya, no. Hai capito?»
Io:«Si.» abbassai lo sguardo.
Zayn mi prese per mano e ci allontanammo da quello scaffale ma prima rivolsi ancora uno sguardo a quei pacchetti arancioni e sospirai, ancora. 
Prendemmo ancora un po' di cose e poi pagammo, caricammo la macchina e poi andammo a prendere qualcosa da bere in un bar li vicino. Ci sedemmo e ordinammo anche se io presi solo una bottiglietta d'acqua. 
Io:«Vado in bagno, arrivo subito.»
Louis:«Ok.»
Andai in bagno e mi accostai al lavandino guardando il mio riflesso nello specchio. Il bagno era piuttosto grosso e non c'era nessuno a parte me. Poi dal riflesso dello specchio notai un ragazzo che stava entrando. Mi girai verso di lui
Io:«È il bagno delle donne.»
Lui:«Quindi?»
Io:«Quindi vattene.»
Lui:«Non è il bagno ad interessarmi.»
Era un ragazzo piuttosto alto e muscoloso ma non più di Harry o Louis, si vedeva però che era ben più grande di me, avrà avuto più o meno 30 anni. Si avvicinò a me sempre di più mentre io camminavo all'indietro cercando di mantenere le adeguate distanze.
Io:«C-cosa vuoi?»
Lui:«Solo che me lo succhi.»
Il mio cuore batteva fortissimo e sembrava volesse uscirmi dal petto. Avevo paura, tanta paura. Continuò ad avanzare verso di me e io proseguii indietreggiando fino a quando non mi scontrai con il muro. I suoi occhi scuri erano piantati nei miei e a volte li abbandonavano per guardare il mio corpo. Sussultai quando mi scontrai con le piastrelle fredde del muro.
Lui:«Che c'è hai paura?»
Il mio respiro accelerò sempre di più. Poi si avvicinò a me del tutto, la sua mano destra scivolò sul mio sedere iniziando a toccarlo lievemente e poi sempre più forte. Attorcigliò poi l'altra mano intorno al mio collo accarezzandolo con i movimenti del pollice. 
Lui:«Non vuoi che ti succeda niente di male, vero?»
Diede una stretta più forte al mio sedere. Mentre urlò
Lui:«VERO?»
Io:«No.»
Allora mi mollò la gola proseguendo invece verso il basso. Di colpo la sua testa fu travolta da un pugno. Fu tutto così veloce che non mi resi nemmeno conto di chi si trattasse. Fino a quando non sentii la sua voce e lo riconobbi in un attimo.
Harry:«Brutto figlio puttana!»
Girai di scatto gli occhi e vidi Harry sdraiato su quel ragazzo dandogli pugni sulla faccia e facendogli sanguinare il naso. Il trentenne tentò di ribattere ma non ci riuscì fino a quando Harry non si spostò da lui ed egli si alzò. Harry allora lo afferrò per la maglietta e lo spinse contro il muro di fianco a me avvicinando il suo viso a quello del ragazzo. 
Harry:«Tu. Toccala solo ancora una volta e ti mando all'obitorio. Ci siamo capiti?»
Lui:«S-si.»
Non credevo che Harry potesse essere così.. FORTE. Lo aveva ridotto davvero male. Poi lo lasciò di colpo e lui immediatamente scappò dal bagno. D'istinto mi gettai tra le braccia di Harry e iniziai a piangere mentre lui mi tranquillizzava accarezzandomi la schiena. 
Harry:«È tutto a posto. Stai tranquilla.»
Continuai a pingere sfogandomi sul suo petto. Poi mi prese per le spalle e mi allontanò da lui.
Mi asciugò le lacrime con i pollici e mi accarezzò le gote ma lo fermai appoggiando le mani sui suoi polsi.
Io:«G-grazie Harry.»
Harry:«Non preoccuparti.»
Io:«Non dirlo a Louis, ti prego.»
Harry:«No, non preoccuparti.»
Continuava a ripeterlo mente io mi stavo preoccupando eccome. 
Abbassai lo sguardo e lui mi abbracciò di nuovo tenendomi stretta stretta a lui. 
Harry:«È tutto finito. Stai tranquilla.»
Abbracciata a lui sentivo il suo cuore battere contro il mio alla sua stessa velocità, probabilmente anche lui era abbastanza agitato. 
Mi allontanai da lui e mi sciacquai la faccia mentre lui rimase vicino a me aspettandomi.
Harry:«A Lou gliene parlo con calma io.»
Acconsentii con un sospiro profondo, mi asciugai e poi tornammo da gli altri che nel frattempo avevano pagato e ci aspettavano all'uscita. Insieme tornammo a casa e immediatamente io salii in camera mia. Avevo voglia di piangere, piangere e nient'altro. Dopo questa mi erano capitate tutte le disgrazie. Di sotto sentivo i ragazzi che parlavano, probabilmente Harry gli stava raccontando cos'era successo.


Ciao ragazze!
Eccovi il nuovo capitolo, continuate a recensire mi fa sempre piacere leggere le vostre opinioni.
So cosa starete pensando adesso:'ma in sta storia si tagliano tutti?' beh più o meno si. Scusatemi ma ero nel mio periodo depresso e quelle cose erano le uniche che mi passavano per la testa.
Vabbè in questo capitolo Harry è tipo Superman!
Anyway cambiando discorso avete visto il red carpet della premiere? Io si, mi sono sentita così fira vedendoli lì, mamma mia. Nota dolente: Sophia. Che ne pensate? non vi dico ancora la mia opinione, prima voglio sentire le vostre. xx

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Capitolo 47
*** Forty-sixth Chapter ***




Forty-sixth chapter 
 
Poco dopo che i ragazzi smisero di parlare sentii qualcuno bussare alla porta. Mi alzai per aprire dato che avevo chiuso a chiave. Aprii e mi trovai davanti Zayn, lo presi per un polso e lo tirai dentro con me. Immediatamente mi abbracciò e sentii le sue lacrime bagnarmi la spalla. 
Io:«Perchè piangi?»
Si allontanò da me.
Zayn:«Avrei dovuto esserci io. Lì.»
Io:«Cosa?»
Zayn:«Ti avevo promesso che finché saresti stata al mio fianco non ti sarebbe successo niente di male.»
Io:«E infatti non è successo.»
Zayn:«Ma stava per succedere. Io avrei dovuto essere lì con te e tutto questo non sarebbe successo.»
Io:«Zayn, non puoi starmi incollata per tutta la vita.»
Mi abbracciò ancora.
Io:«Ora smettila di piangere. I VERI UOMINI NON PIANGONO.»
Allora, si allontanò da me.
Zayn:«Si, hai ragione. Tu stai bene?»
Io:«Si, voglio solo dimenticarmi di tutta questa storia.»
Zayn:«Discorso chiuso quindi?»
Io:«Discorso chiuso.»
Zayn:«Quei due stanno preparando il pranzo, non so se sarà qualcosa di commestibile ma vieni a mangiare?»
Io:«Ehmm... Ok.» (poi lo vomiterò).
Scendemmo di sotto ed Harry e Louis erano lì ad aspettarci. Entrambi indossavano un grembiule da cucina e un cappello da cuoco.
Louis:«Zayn, vieni che ti prepariamo.»
Harry lo portò in salotto mentre Louis rimase con me.
Louis:«Bene tu adesso ti siedi qui e guardi il nostro teatrino.»
Mi sedetti su uno degli sgabelli e poi anche Zayn ed Harry tornarono. Zayn indossava in testa un moccio e anche lui aveva il grembiule.
Louis:«Bene, siamo tutti qui riuniti per preparare il piatto della casa: lasagne. Lui è l'aiuto cuoco, e lei è Barbara la...sguattera?»
Harry:«Sisi è la sguattera.»
Zayn:«Ciao, io esere Barbara.» disse imitando la voce di una donna.
Louis:«Bene, iniziamo. Aiutante prepara il ragù. Barbara apri le confezioni della pasta.»
Harry:«E tu cosa fai?»
Louis:«Io...Io! Io? IO VI DICO COSA DOVETE FARE.»
Harry prese una pentola e ci mise dentro il sugo e la carne, sembrava quello più normale lì dentro. Zayn prese le confezione e tentò di levargli la carta con le mani ma non ci riuscì.
Zayn:«Chef! Come si abrire queste cose.»
Louis:«Non lo so.»
Zayn iniziò a sbattere la confezione contro il bancone e io scoppiai a ridere.
Io:«Quelle cose dobbiamo mangiarle poi!»
Zayn alzò lo sguardo verso di me e si scostò i lembi del moccio da davanti alla fronte. 
Zayn:«Io no parlare tua lingua.»
Dopo molti tentativi Zayn riuscì ad aprire le scatole e nel frattempo Harry aveva anche preparato il ragù che sembrava addirittura commestibile.
Louis:«Aiuto cuoco ti congedo. Continuo io.»
Harry sostituì mio fratello sedendosi di fianco a me. Zayn continuò ad aprire le confezioni impiegandoci un sacco di tempo. Harry mi si avvicinò all'orecchio. 
Harry:«Noi siamo normali eh. Ahah»
Io:«Sisi ahah»
Louis diede una girata al ragù e poi ci mise il coperchio.
Louis:«BARBARA! Ma nemmeno aprire delle scatole!»
Zayn:«Scusi badrone!»
Louis prese le confezioni e continuò ad aprirle non andando più veloce di Zayn. Io e Harry poi sentimmo uno strano rumore provenire dalla pentola. Il riccio alzò la mano per richiamare l'attenzione di Louis
Harry:«Mi scusi chef... Chef la pent-»
Louis:«Shhh»
Harry:«Ma la pentol-»
Louis:«Sh-sh-shhhhh»
Harry:«Ah va bene.»
La pentola di colpo emise un botto e metà del ragù che c'era dentro uscì fuori sporcando tutta la cucina. Io e Harry scoppiammo a ridere e anche Zayn non riuscì a trattenersi.
Louis:«Harry! Perché non mi hai avvisato?»
Risi ancora più forte vedendo la faccia sconvolta di Harry. 
Louis:«Adesso pulisci.»
Harry:«Io?»
Louis:«Si tu.»
Io e Zayn continuammo a ridere mentre Harry si alzò sconsolato per pulire.
Io:«Dai, ti aiuto.» infondo gli dovevo un favore. Insieme pulimmo e poi facemmo la lasagna perché Louis e Zayn si erano già stravaccati sul divano. Dopo andammo anche noi con loro e quando fu pronto ci riunimmo a tavola. Mi ritrovai davanti un piatto pieno zeppo di pasta e ragù e probabilmente se l'avessi mangiato tutto sarei diventata ancora più grassa di quello che ero e non volevo che nessuno, tantomeno Harry, pensasse che sono un'obesa. Nonostante ciò fui costretta a mangiare sotto gli occhi degli altri ma a metà pasto ero esausta.
Io:«Io non ne voglio più.»
Harry:«Ancora con sta storia che non mangi?»
Ma proprio lui parlava? Lui che aveva detto a Liam che ero grassa? 
Io:«No, non mi sento tanto bene.»
Harry:«Mah.»
Io:«Scusate»
Mi alzai da tavola e salii di sopra in camera mia, mi sentivo così in colpa per aver mangiato solo che non avrei potuto fare altro. Andai in bagno e vomitai tutto quello che avevo mangiato e non appena finii sentii la porta del bagno aprirsi. 
Harry:«Tutto okkay?»
Io:«Ehmm... Te l'avevo detto che non stavo bene»
Harry:«Già... Scendi?»
Io:«Si, aspetta mi lavo i denti, ti raggiungo giù»
Harry:«No, ti aspetto.»
Mi lavai i denti e poi uscimmo dal bagno ma prima che scendessi le scale Harry mi fermò.
Harry:«Aspetta, posso parlarti?»
Io:«Ehm, si dimmi.»
Harry:«Noi... Siamo beh... Siamo amici?»
Io:«Si, si amici.»
Harry:«Quindi mi hai perdonato?»
Io:«Perdonare si...»
Harry:«Ma dimenticare no, vero?»
Io:«No.»
Lo superai e scesi di sotto dove nel frattempo gli altri avevano sparecchiato.
Louis:«Ragazzi, dormiamo tutti insieme sul tappeto?»
Io:«Massì dai...»
Zayn:«Okk»
Prendemmo una coperta e la stendemmo sul pavimento e poi prendemmo i cuscini, ci sedemmo lì ed iniziammo a parlare.
Louis:«Obbligo o verità?»
Harry:«Sisi dai...»
La bottiglia girò ed uscimmo io e Louis.
Louis:«Obbligo o verità?»
Io:«Verità.»
Louis:«Chi ti attrae di più in questa stanza?»
Io:«Obbligo.»
Louis:«Ahah preparati!»
Harry e Zayn si lanciarono sulle orecchie di Louis per suggerirgli l'obbligo da pormi.
Louis:«Si, ce l'ho. Cammina per il quartiere per 5 min con un asciugamano addosso, con solo un asciugamano addosso.»
Io:«Ma noo dai.»
Louis:«Allora rispondi alla domanda.»
Io:«Posso mettere almeno le scarpe?»
Louis:«Mmh si, le scarpe si.»
Salii di sopra mi levai i vestiti e trovi un asciugamano blu piuttosto grande, me lo avvolsi intorno al petto in modo tale che mi coprisse, tutto sommato non era niente di diverso dai vestiti che mettevo ogni tanto anche perché mi copriva fino a quasi metà coscia. Sciolsi i capelli ed infilai le scarpe. Scesi di sotto e già Louis mi stava riprendendo con il cellulare. 
Louis:«Hai tolto tutto?»
Io:«Si, ho tolto tutto.» dissi scocciata 
Louis:«Harry, vai a dare un'occhiatina.»
Harry salì un paio di scalini verso di me.
Io:«Fai un altro scalino e ti denuncio.»
Harry:«Ahah ok, calma.» disse alzando le mani. 
Io:«Allora, una cosa veloce eh.»
Scesi le scale e mi avviai verso la porta sentendo i ragazzi, in particolare Louis, ridacchiare alle mie spalle. Uscii dalla porta.
Louis:«Zayn, fai partire il timer.»
Raggiunsi il centro del vialetto e mi girai verso di loro
Io:«Louis, questa me la paghi.»
Camminai un po' per il quartiere con le persone che si affacciavano alle finestre a guardare mentre quei 3 idioti ridevano. 
La notte precedente aveva piovuto e nel nostri vialetto c'erano molte pozze, cercai di starci il più lontano possibile ma fu tutto inutile. Una macchina sfrecciò veloce su una di esse e mi schizzò tutta l'acqua addosso. I ragazzi risero ancora più forte e a dire il vero anch'io non riuscii a trattenermi. Ero fradicia. 
Io:«Zayn, quanto mi resta?»
Zayn:«2 minuti»
Sbuffai. Louis si avvicinò a me per riprendermi meglio.
Louis:«Dai Maya, saluta.»
Io:«Ciao» dissi scocciata
Mi spostai dal centro del viale sul marciapiede e rimasi lì ferma mente i ragazzi continuavano a prendermi in giro. Dopo davanti a noi si fermò una Mercedes nera.
Il finestrino era aperto e dentro alla macchina c'erano 5 ragazzi più o meno dell'età di mio fratello. 
Ragazzo che guidava:«Ehi quanto prendi per stanotte?»
Tutti risero, sia Zayn,Harry e Louis che i ragazzi dentro la macchina. La Mercedes ripartì immediatamente ed io rimasi a bocca aperta, mi girai verso Louis che piangeva dal ridere.
Io:«Li hai pagati per fare questo?»
Louis:«Ahahahah noo.»
Zayn:«Ehi Maya, dai quanto fai stanotte? A noi fai lo sconto vero?»
Non feci in tempo a rispondere che il telefono di Zayn suonò e corsi immediatamente dentro casa. Salii in camera e mi buttai sotto la doccia per lavarmi, feci in fretta e mi rivestii. Lasciai i capelli bagnati sciolti e tornai di sotto. I ragazzi stavano riguardando il video e ridevano come non so che cosa. Quando arrivai lo fecero vedere anche a me e anch'io non riuscii a trattenermi.
Io:«Lou, adesso mi dici di chi era l'idea?»
Louis:«Del riccio alla mia destra.»
Io:«Ma io ti ammazzo Harry.»
Harry:«Che paura cazzo ahah»
Ci rimettemmo in cerchio e Zayn girò la bottiglia. Io ed Harry.
Io:«Oh me vedi che Dio da la sopra mi ascolta!  Verità?»
Harry:«Si.»
Io:«A letto sono meglio io o è meglio y?»
Harry:«Stronza... Ahah obbligo.»
Io:«Vai dai vicini a chiedere se hanno un cazzo gonfiabile.»
Zayn:«Ahahah grande Maya!»
Harry si alzò e uscì in strada e nel frattempo Louis filmava anche lui, arrivò davanti al campanello dei vicini e suonò.
Harry:«Ma devo proprio?»
Io:«Sisi.»
Vicino:«Si?»
Harry:«Mi scusi, ma avrebbe un cazzo gonfiabile da prestarmi?»
Vicino:«Ma vaffanculo!»
Tutti ridemmo e poi tornammo in casa, nel frattempo si era fatto piuttosto tardi quindi decidemmo di spegnere la luce e cercare di dormire. Io era tra Zayn e Lou e come sempre abbracciai Zayn e anche lui fece lo stesso con me. Rimanemmo per un po' abbracciati e nel frattempo Louis si addormentò mentre Harry, invece si sedette guardando qualcosa sul cellulare. 
Io:«Zayn?»
Zayn:«Si?»
Io:«Ti voglio tanto bene.»
Zayn:«Anch'io Maya, tanto.»
Io:«Non riesco a dormire»
Zayn:«Non ti preoccupare.»
Mi appoggiai di nuovo con il viso sul suo petto scoperto e lui iniziò ad accarezzarmi la schiena. Rimasi lì a pensare. Forse Zayn stava diventando qualcosa di più che un semplice amico. Mentre per quanto riguarda Harry... Harry beh era un amico ed forse ero riuscita a dimenticarlo definitivamente. Ogni volta che lo vedevo non sentivo più quello che sentivo un tempo, ma forse era meglio così. Zayn era un caso a parte, era tutto quello che avevo sempre desiderato. Tra le sue braccia mi sentivo veramente protetta da tutto e da tutti. Riuscii ad addormentarmi ed il mattino dopo mi svegliai ancora tra le sue braccia. Gli altri dormivano mentre Zayn invece era sveglio e mi stava accarezzando i capelli.
Zayn:«Buongiorno...»
Io:«Ehii! Buongiorno anche a te!»
Mi alzai da lui e mi sedetti lì di fianco.
Io:«Ti ho dato fastidio stanotte?»
Zayn:«Ma figurati! Non mi dai mai fastidio.»
Io:«Bene. Aspetta qui, oggi te la faccio io la colazione.»
Zayn:«Ah ok, non mi oppongo.»
Mi alzai e andai in cucina presi un vassoio e ci misi sopra un piatto con i suoi biscotti preferiti, un bicchiere di succo e gli preparai il caffè. Mentre aspettavo che il caffè fosse pronto sentii qualcuno entrare in cucina.
Zayn:«Scusa, ma non ho resistito.»
Io:«Mah...» gli sorrisi.
Si avvicinò a me appoggiando il suo corpo contro il mio. Mi avvolse la guancia sinistra con una mano ma senza distogliere i suoi occhi dai miei. Poi lo vidi avvicinarsi sempre più lentamente alla mia bocca. Sapevo quello che stava per succedere ma infondo era proprio quello che desideravo. I nostri respiri si incrociarono e poi anche le nostre labbra. Furono due semplici baci molto lenti. I baci più belli di tutta la mia vita. Quando ci allontanammo continuai a guardarlo fisso negli occhi.
Io:«E questo che significa?»
Zayn:«Significa: vuoi stare con me?»
Mi avvicinai di nuovo alle sue labbra rosee e lo baciai un'altra volta.
Io:«Questo ti basta come risposta?»
Zayn:«Mah, non lo so... Dammene ancora uno non si sa mai.»
Le sue mani scivolarono sui miei fianchi e le mie dietro il suo collo. Ci baciammo ancora un'ultima volta poi qualcuno ci interruppe. Fui costretta a distogliere lo sguardo da Zayn per vedere chi fosse e mi accorsi che c'erano entrambi: Louis ed Harry.


Ciao ragazzi!
Questo capitolo è un po' noioso lo so continuate comunque a recensire per aiutarmi a migliorare la mia storia. c:
Per quanto riguarda Sophia a me non fa nè caldo nè freddo anche se, dopo aver visto le foto che appaiono su google immagini digitando il suo nome, sono rimasta sconvolta. Comunque se Liam è felice con lei allora anche noi dovremmo esserlo.
Altro argomento: Zerrie. Dio si sposeranno io li amo*-* voi cosa ne pensate?
Tornando alla storia: come avrete letto ci sarà una nuova coppia: Zayn e Maya. Vi piacciono insieme?xx

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Capitolo 48
*** Forty-seventh Chapter ***




Forty-seventh Chapter
 
Fui costretta a distogliere lo sguardo da Zayn per vedere chi fosse e mi accorsi che c'erano entrambi: Louis ed Harry.
Louis strabuzzò gli occhi poi tornò da dove era venuto, Harry invece oltrepassò la cucina ed uscì in giardino. 
Io:«E-ehm... Vado, vado a prendere una cosa di sopra.»
Zayn:«Ok, torna presto piccola.»
Salii in camera mia e mi affacciai alla finestra per cercare Harry. Lo vidi: era seduto a terra, al telefono e riuscivo a sentire appena quello che diceva.
[...]
Harry:«Si... Ma con Zayn!»
Harry:«Non avrei mai voluto vederla nelle braccia di un altro.»
Harry:«Si, hai ragione.»
Harry:«Ok. Ci sentiamo, ciao Liam!»
Riattaccò e tornò verso l'entrata. Corsi anch'io di sotto e raggiunsi Louis e Zayn in salotto. Poco dopo arrivò anche Harry che rimase impassibile ai nostri discorsi continuando a fissare un punto del muro. Anch'io fui sottratta dal discorso a causa del mio cellulare. 
Io:«Pronto?»
Waliyha:«Ciao Maya! Te la ricordi ancora la nostra giornata mensile?»
Io:«Ah si. Oggi?»
Waliyha:«Yes. Dove sei?»
Io:«A casa mia. Ci vediamo qui tra mezz'ora?»
Waliyha:«Ok!»
Ogni mese io e Waliyha facevamo una giornata solo per noi due, da passare insieme senza pensieri. Una volta che riattaccai mi resi conto che ancora non sapevo come dire a Waliyha che stavo con suo fratello anche perché sicuramente non avrebbe approvato pienamente. Io e Zayn eravamo seduti sullo stesso divano. Harry e Louis si facevano i cavoli propri così ne approfittai per parlare con lui. Accavallai una gamba intorno alle sue e mi sedetti sulle sue cosce voltata verso di lui. Non disse niente, mi sorrise e prese le mie mani fra le sue incrociandovi le dita.
Io:«Glielo dico io a Wali?»
Zayn:«Ehm, si. Meglio di si.»
Io:«Ok. Allora io vado a prepararmi che tra mezz'ora devo uscire»
Mi alzai da lui e feci pochi passi.
Zayn:«Ma... Dove vai?»
Io:«Eh sapessi! No ok, con Waliyha. Dove vuoi che vada.»
Zayn:«Ahah ok.»
Salii in camera mia, mi lavai e misi un paio di shorts neri a vita alta e una canotta di pizzo bianca corta, come sempre le converse e i capelli legati in una coda di cavallo. 
Scesi di sotto e presi un bicchiere d'acqua. Acqua e nient'altro. Era già da un po' che non mangiavo nulla e tutto sommato mi sentivo piuttosto fiera perché questo significa che sarei dimagrita. Andai dagli altri e li salutai
Io:«Esco. Torno penso domani mattina.»
Louis:«Waliyha?»
Io:«Sisi. Ciao!» 
Mi avvicinai a lui e gli lasciai un bacio sulla guancia, poi andai verso Zayn e gli lascia un leggero bacio sulle labbra. 
Uscii fuori e già Waliyha mi stava aspettando. 
Io:«Ehii!»
Waliyha:«Ma buongiorno!»
Mi diede il solito bacio sulla guancia e poi mi prese per mano. Camminammo quindi in direzione dei negozi.
Io:«Ehm, Wali devo dirti una cosa.»
Waliyha:«Si anch'io.»
Io:«Dai spara.»
Waliyha:«No, prima tu.»
Io:«Facciamo così al 3 lo diciamo. 1, 2 e... 3»
Io:«Sto con tuo fratello.»; Waliyha:«Ho un appuntamento con Liam.»
Io/lei:«Cosa?»
Io/lei:«Davvero?»
Io:«ODDIO! QUANDO?»
Waliyha:«Domani sera.»
Io/lei:«Aaaah!»
Waliyha:«Nono, aspetta. Devo ancora realizzare. Stai con mio fratello? Cooosa?»
Io:«Ehmm... Si.»
Waliyha:«Oh Gesù Cristo.»
Io:«Se non vuoi che stia con lui io pos-»
Waliyha:«NO. Nemmeno per sogno, sono contenta. Devo solo smaltire la cosa.»
Io:«Grazie.»
L'abbracciai 
Io:«Ma adesso mi spieghi bene. Come, quando, dove, perché.»
Waliyha:« Ieri mattina quando te ne sei andata ho ricevuto un suo messaggio. E mi chiedeva di vederci domani sera alla pizzeria di fianco a casa sua alle 20.30. Solo noi due.»
Io:«Nono. Aspetta. La pizzeria vicino a casa sua? Questo significa che se tutto va bene dopo...»
Waliyha:«Sii» disse in tono terrorizzato
Io:«Ma devi essere contenta no?»
Waliyha:«Si, ma ho paura.»
Io:«Naah, dopo ti spiego tutto.»
Waliyha:«E tu? Come, quando, dove, perché.»
Io:«Questa mattina. Ci siamo svegliati e per una volta volevo preparargli io la colazione-»
Waliyha:«Mah-.-»
Io:«- e poi lui è venuto in cucina e mi ha baciata.»
Waliyha:«E poi? Che ti ha detto?»
Io:«Io gli ho chiesto cosa significava e lui mi ha detto:'significa: vuoi stare con me?'»
Waliyha:«E poi? E poi?»
Io:« E poi l'ho baciato ancora e gli ho chiesto se gli bastava come risposta e lui ha detto che dovevo dargliene ancora uno per sicurezza. E poi mentre ci baciavamo è entrato Harry. Sinceramente mi è dispiaciuto un po' per lui... Ci è rimasto male.»
Waliyha:«E tu invece non ci sei rimasta male per quello che ti ha detto? Per quando si è presentato a casa tua con y?»
Io:«Già. Ma io sono diversa da lui.»
Mi si bloccò davanti fermandomi
Waliyha:«E quindi hai intenzione di farti trattare ancora così? Ti devo per caso ricordare cosa ti ha detto?»
Io:«No, non ce n'è bisogno.»
Waliyha:«Stai lontana da lui e tutto andrà bene.»
Io:«Si hai ragione.»
Riprendemmo a camminare e ci fu un interminabile attimo di silenzio.
Io:«Waliyha.»
Waliyha:«Si?»
Io:«E-ecco... Beh c'è un'altra cosa che devo dirti.»
Waliyha:«Mi devo preoccupare?»
Io:«No. Non più. Ma... Ieri dopo la spesa siamo andati in un bar e...»
Waliyha:«E cosa?»
Io:«E, nel bagno, un tipo ha provato a.. Ha provato a... Ecco beh..»
Waliyha:«A fare che? Maya.»
Io:«A violentarmi.»
Sentii un tuffo al cuore pronunciando quella parola.
Waliyha:«Come sarebbe dire a violentarti?»
Io:«Si, beh sarebbe stato molto peggio se Harry non ci fosse stato. Lui mi ha salvata.»
Waliyha:«Cosa ha fatto?»
Io:«Chi? Harry o il tizio?»
Waliyha:«Entrambi.»
Io:«Il tipo mi ha... Toccato il culo, mi ha detto cosa voleva e poi Harry l'ha picchiato e l'ha fatto scappare.»
Waliyha:«Una sorta di Superman quindi...»
Io:«Cosa?»
Waliyha:«Harry. Tipo Superman, no?»
Io:«Beh più o meno.»
Waliyha mi abbracciò e mi strinse forte a sè.
Waliyha:«Non riesco a pensare a cosa sarebbe potuto succedere se Harry non ci fosse stato.»
Io:«No. Non voglio nemmeno immaginarlo.»
Ci allontanammo e nel frattempo eravamo arrivate sulla Oxford Street dove c'erano tutti i migliori negozi. 
Io:«Bene, dobbiamo trovarti qualcosa di carino per domani sera no?»
Mi guardò sconvolta poi guardò verso il cielo con le mani giunte
Waliyha:«Alieni, riportatemi la vera Maya.»
Io:«Ahah no dai sul serio.»
Waliyha:«No scusa, ma da quando ti interessano così tanto i vestiti?»
Io:«Infatti non è a me che interessano. Dai andiamo!»
Entrammo nel primo negozio lì vicino e lo ispezionammo da capo a piedi ma non trovammo nulla, ne passammo altri e finalmente Waliyha trovò l'abito adatto. 
Io:«Possiamo tornare a casa ora no?»
Waliyha:«No. Prima dobbiamo guardare qui.»
Mi tirò dentro un negozio di intimo dove ce ne erano di tutti i tipi. Arrivammo quindi velocemente allo scaffale dell'intimo 'sexy' e io adocchiai un reggiseno e degli slip neri di pizzo con i bordi rosa fuscia. Li presi in mano e dondolandomi gli appendini sul dito li feci vedere a Waliyha
Io:«Ehii! Liam ne sarebbe contento sai?»
Waliyha:«Anche Zayn sai?»
La guardai, entrambe sorridemmo e ci girammo dando la schiena alla commessa che stava passando
Waliyha:«Pensi anche tu quello che sto pensando io?»
Io:«Si baby. Facciamo così. Se alla cassa c'è una femmina li prendiamo tutte e due, se c'è un maschio no. Ok?»
Waliyha:«Perfetto.»
Ci girammo tutte e due di scatto. Femmina. Esultammo e tirammo fuori due reggiseni e due slip della stessa taglia. Ci avviammo verso la cassa ma prima demmo un'occhiata al reparto uomini e ci soffermammo su alcuni boxer con le lucine.
Waliyha:«Mmh.. Starebbero bene a mio fratello...»
Io:«Già. Anche al mio.»
Ci guardammo e ne prendemmo un paio ciascuno, io rossi e lei neri, infondo non sarebbe dispiaciuto a mio fratello se gli avessi fatto un regalo. A parte il fatto che erano dei boxer rossi con una freccia luminosa che indicava verso il basso. Andammo quindi alla cassa e pagammo. Uscimmo ancora ridacchiando come due mongole e tra una battutina  e l'altra andammo a casa sua.
Rientrammo e Zayn non c'era ancora andammo quindi in camera sua e appoggiammo le buste.
Io:«Devi provarti il vestito»
Waliyha:«Perché?»
Io:«Per le scarpe, se no dobbiamo passare da casa mia nel pomeriggio per prendere le mie.»
Waliyha:«D'accordo lo metto.»
Si infilò il vestito, stava benissimo. Era un abito verde acqua morbido, lungo dietro e corto davanti con una cintura che lo fermava sulla vita, le scarpe che Waliyha voleva metterci erano nere aperte con il tacco piuttosto alto.
Io:«Le scarpe non mi convincono.»
Waliyha:«No nemmeno a me.» disse ispezionandosi allo specchio. 
Io:«Ti do le mie décolleté nude, no?»
Waliyha:«Si, sarebbero perfette! Grazie mille!»
Io:«Ma figurati!»
Dopo si tolse il vestito e mangiammo una pasta volante che io dopo vomitai in bagno, guardammo un po' di tv e verso le 17 ci incamminammo verso casa mia per prendere le scarpe e vedere se ci stavano bene. Arrivammo e prima di tutto andammo dai nostri fratelli con le nostre buste del negozio di intimo in mano. Tutti e due ed Harry erano seduti imbambolati davanti alla tv così ci piazzammo in mezzo.
Io:«Vi abbiamo portato un regalo.»
Louis:«Davvero?»
Waliyha:«Sisi, forza andate a provare.»
Gli demmo le buste e li spingemmo sopra le scale. Ci sedemmo al loro posto e poco dopo sentimmo le loro risate dal piano di sopra. Ridemmo anche noi anche se io non riuscivo a togliere lo sguardo da Harry, mi faceva così... Pena. La mia attenzione fu poi attirata da qualcosa di ben più interessante. Era a dir poco perfetto e non riuscivo a credere che fosse solo mio.
Waliyha:«Accendete le lucine!»
Le accesero ed io e Wali applaudimmo.
Zayn si accorse che lo stavo guardando e abbassò lo sguardo grattandosi dietro alla nuca. Guardai quindi mio fratello girandogli intorno.
Io:«Zayn, mi dispiace ma il culo di mio fratello non lo supera nessuno.»
Zayn:«Ahah Sisi.»
Tornammo davanti a loro ed io mi avvicinai a Zayn portando le mani dietro il suo collo. Mi avvicinai al suo orecchio 
Io:«Sei perfetto.»
Mi allontanai e lui abbassò lo sguardo.
Zayn:«Beh grazie.» mi sorrise e anch'io ricambiai. 
Waliyha:«Ok, potete cambiarvi. Noi eravamo qui per un paio di scarpe no?»
Io:«Ah si, vieni»
Salimmo di sopra e gli trovai le mie scarpe. Le prendemmo e ci incamminammo nuovamente verso casa sua. Tornammo e salimmo in camera sua.
Io:«Visto che non c'è nessuno ci proviamo il nostro completino?»
Waliyha:«Yes baby.»
Gli strizzai l'occhio e presi le buste, ce li mettemmo e poi ci esaminammo allo specchio.
Io:«Ok, sembriamo due zoccole.»
Waliyha:«Quindi?»
Io:«Quindi direi che vanno bene ahah»
Waliyha prese il telecomando dello stereo e fece partire una canzone a caso: 'One more night' dei Maroon5 iniziammo a ballare, appoggiandoci l'una sulla schiena dell'altra con le braccia sopra la testa muovendo il bacino a ritmo. Dopo pochi secondi la porta si aprì. Mi voltai di scatto e vidi Zayn sconvolto da quello che aveva appena visto. Dopo un paio di secondi richiuse la porta, io e Wali scoppiammo a ridere ma poi lei andò a richiamarlo. Tornò ma continuò a coprirsi gli occhi con una mano. 
Zayn:«Io sono in salotto, quindi non scendete conciate così.»
Waliyha:«Perchè non ti piacciamo?»
Zayn:«No, cè mi piacete.» risi
Waliyha:«Ahah ok, bene»
Zayn era completamente diverso da Harry. Harry quando mi cambiavo cercava sempre di sbirciare, lui si copre gli occhi con le mani. Harry quando gli facevo un complimento mi ringraziava con un bacio, lui arrossisce e china lo sguardo. Harry era invadente, lui rispettoso. Come il giorno e la notte.
Io e Waliyha ci ricambiammo e andammo di sotto. Convinsi Waliyha e Zayn che non mi sentivo molto bene e che non avrei mangiato quindi aspettai mentre loro mangiarono. Dopo, verso le 23 io e Waliyha salimmo in camera sua, mi sistemai sul materasso difianco a lei e mi infilai il pigiama. Ci sdraiammo e Waliyha si girò verso di me aspettando che gli dicessi chissà cosa.
Io:«Che devo dire?»
Waliyha:«CHE CAZZO FACCIO DOMANI CON LIAM?»
Io:«Cosa fai? Fai che vai a casa sua e bom.»
Walyha:«Devo chiederti delle cose...»
Io:«Non che io sia così esperta... Però dimmi...»
Waliyha:«Fa male?»
Io:«Già...»
Waliyha:«Male quanto?»
Io:«Io ho pianto. Beh ma Harry non è stato proprio gentile con me...»
Waliyha:«Eh beh.. Ovvio no?»
Io:«Ma che hai adesso contro Harry?»
Waliyha:«Ha trattato male la mia migliore amica, ti basta come motivazione? E comunque anche tu non dovresti sempre difenderlo...»
Io:«Beh mi ha comunque 'salvato' da quel tipo nel bagno.»
Waliyha:«Vabbè, ne riparliamo, non finisce qui. Torniamo al discorso di prima.»
Io:«Beh non c'è tanto da dire ancora»
Waliyha:«Ma cosa devo fare io? Cè tu cos'hai fatto?»
Io:«Niente di che, ha fatto quasi tutti lui. Mi ha portata sul letto, poi ci siamo svestiti a vicenda, ci siamo messi sotto le coperte e poi bom.»
Waliyha:«E poi?»
Io:«Beh poi... Si è messo il preservativo e prima mi ha toccata un po' per abituarmi...»
Waliyha:«Oddio!»
Io:«Ahah ma taci. E poi basta abbiamo iniziato e faceva un male cane quindi ho iniziato a piangere e poi bom ha dato ancora una spinta e fine.»
Waliyha:«E fine?»
Io:«Non finefine, ma fine del dolore poi è tutto in discesa.»
Waliyha:«Ho paura.»
Io:«Ma va! Stai tranquilla, Liam è un bravo ragazzo.»
La porta si aprì lentamente ed entrò Zayn
Zayn:«Vado a dormire. Notte!»
Io:«No aspetta vieni qui con noi!»
Zayn:«Ma non voglio dare fastidio...»
Io:«No non dai fastidio. Vero Wali?»
Waliyha:«Ehm, *la guardo male* nono.»
Zayn si sedette quindi di fianco a me.
Zayn:«Di cosa parlavate?»
Guardai Wali ed entrambe scoppiammo a ridere.
Zayn:«Che ho detto?»
Io:«Ahahah no niente.. Non stavamo parlando di niente... A parte che domani sera Wali...»
La guardai in senso di approvazione e lei acconsentì con un cenno del capo 
Io:«ha un appuntamento con Liam, vicino a casa sua...»
Waliyha:«Questo ultimo particolare potevi evitarlo.»
Zayn:«Dovrò fare un discorsetto a Liam allora...»
Io:«Si, non il 'discorsetto' che aveva fatto Louis con Harry eh.»
Zayn:«Nono.»
Waliyha:«Si, ma cazzo ho paura io.»
Zayn:«Paura?»
Io:«Si. Ma guarda che non sarà così tragica la cosa.»
Waliyha:« Per te lo è stata o no?»
Io:«Liam non è come Harry.»
Zayn:«Okok. Io vi lascio ai vostri discorsi, notte!»
Mi baciò sulle labbra ed uscì dalla stanza di Waliyha
Waliyha:«Che schifo!»
Io:«Cosa?»
Waliyha:«Se vi baciate ancora davanti a me vi sbatto fuori casa.»
Io:«Ahah si per carità! Ahah! Dai dormiamo?»
Waliyha:«Massì... Non voglio avere rughe domani.»
Io:«Ecco appunto. Vado un attimo da Zayn, arrivo.»
Waliyha:«Va che si starà facendo qualche sega...»
Io:«Ahah ok.» 
Uscii ed entrai nella camera di Zayn aprendo lentamente la porta.
Io:«Posso?»
Zayn:«Si certo.»
Era seduto sul letto con l'iPad in mano ed indossava gli occhiali. Mi sedetti difianco a lui senza dire nulla, poi dopo iniziai a parlare
Io:«Zayn, ma perchè ora sei così timido? Io non volevo che tu cambiassi.»
Zayn:«Diciamo che... Ecco non mi sento proprio all'altezza.»
Io:«All'altezza? Scherzi vero?»
Zayn:«Si, sai io non sono come Harry...»
Io:«No infatti, tu sei molto meglio.»
Zayn:«Non so.»
Io:«Ti prego, ti rivoglio come prima.»
Zayn:«Okkey.»
Lo abbracciai. 
Io:«Che stavi facendo?»
Zayn:«Ehm, stavo guardando dei video.»
Io:«Posso vederli con te?»
Zayn:«Certo.»
Mi fece un po' di spazio sul letto e io mi sedetti difianco a lui. Insieme guardammo qualche video e forse in quel poco tempo riuscii a ritrovare lo stesso Zayn di sempre, dopo 20 minuti decisi di tornare da Waliyha.
Io:«Torno di là, a domani. Notte!»
Non volli dargli nessun bacio forse perché stavamo insieme da poco ma lui mi fermò prendendomi per il polso, poi si alzò anche lui e mi baciò. Continuammo per circa 3 minuti che mi sembrarono invece 3 ore, poi ci fermammo. Entrambi sorridemmo e prima che me ne andassi Zayn mi esaminò il polso sinistro. 
Zayn:«Non l'hai più fatto vero?»
Io:«No.»
Zayn:«Bene.» disse passando il pollice sulle cicatrici.
Io:«Buona notte allora.»
Zayn:«Notte!» mi sorrise ancora. 
Tornai in camera da Waliyha e mi addormentai. *il mattino dopo* mi svegliai da sola, tutti dormivano ancora così decisi di tornarmene a casa. Mi vestii e lasciai un biglietto a Waliyha poi uscii e mi incamminai verso casa mia. Arrivai ed anche lì tutti dormivano anche se erano già le 9, portai di sopra la borsa e tornai di sotto dove incontrai Harry che si era fermato a dormire da noi.
Harry:«Sei già tornata?»
Io:«Si...»
Harry:«Hai litigato con qualcuno?»
Io:«No.»
Io:«E.. Con y come va?»
Harry:«Eh si, va...»
Io:«Bene.»
Harry:«Con Zayn?»
Io:«Si tutto bene.»
Harry:«Ok.»
Eravamo entrambi in evidente imbarazzo. Cambiai discorso
Io:«Grazie per ieri al bar.»
Harry:«Di niente.»
Abbassai lo sguardo e lo vidi muoversi verso di me, mi avvolse con le sue lunghe braccia sospirando quando anch'io feci lo stesso con lui.
Harry:«Tutta questa lontananza mi sta distruggendo.»
Io:«Lontananza?»
Harry:«Non è tutto come prima.»
Io:«Beh, no. Non lo è. Io sto con Zayn, tu con y...»
Ci allontanammo
Harry:«È bene che tu sappia che io non ho mai smesso di amarti.»
Io:«Questo non cambierà le cose.»
Harry:«Si, lo so. Non mi perdonerai vero?»
Io:«Ti avevo già perdonato ricordi?»
Girai la testa verso destra, poi verso il pavimento per non doverlo più guardare negli occhi mentre gli stavo mentendo spudoratamente. Ma mi obbligò a puntare lo sguardo verso di lui quando mi afferrò con un pugno il mento e mi fece rispostare la testa. Mi fissò per un interminabile secondo negli occhi ma poi mi allontanai da lui dandogli le spalle e camminando verso il salotto. 
Io:«Ci sono già cascata una volta, non ci cascherò una seconda.»
Mi prese per il braccio destro e mi costrinse a girarmi di nuovo verso di lui.
Harry:«Cascarci?! Pensi che ti abbia presa in giro?»
Mi liberai il braccio dalla sua presa.
Io:«Non negare l'evidenza, Harry.»
Harry:«Non potrei mai prendere in giro la ragazza che amo.»
Io:«A quante altre ragazze l'hai detto?» mi accorsi solo allora di star urlando.
Harry:«Pensa quel che vuoi, ti ho detto solo la verità.»
Zayn comparse dalla porta della cucina ed Harry si allontanò quando lui mi avvolse le spalle con un braccio. Poi quando Harry se ne fu andato mi cinse i fianchi con le mani ma io non distolsi lo sguardo dal punto in cui il riccio era scomparso. 
Zayn:«Tutto apos-»
Alzai una mano come per dire 'lasciami stare' e scivolai via dalle sue mani andando verso la mia stanza. Mi sedetti sul letto e dopo più o meno 5 minuti entrò Zayn
Zayn:«Devo parlarti.»
Io:«Si, dimmi...»
Si avvicinò a me e rimase in piedi guardandomi.
Zayn:«So che ti piace ancora Harry quindi forse è meglio che la finiamo qua.»
Io:«NO. MA CHE CAZZO DICI?»
Zayn:«Io dico quello che vedo.»
Mi alzai in piedi davanti a lui e lo abbracciai iniziando a piangere disperatamente tremando e respirando affannosamente.
Io:«NO. N-non d-di-dirmi m-mai p-pi-più una cosa d-del g-ge-nere.»
Anche lui mi abbracciò e io lo strinsi a me avvolgendogli le mani intorno al retro del suo collo.
Zayn:«Io voglio stare con te, ma non mi sembra che anche tu lo voglia.»
Io:«Zayn, voglio te. Lui è solo un ricordo, un brutto ricordo. Io voglio te.»
Mi allontanò dal suo corpo.
Zayn:«Io ti credo.»
Io:«Non dirmi mai più una cosa del genere»
Gli avvolsi la vita con le braccia appoggiandomi sul suo petto 
Io:«...mai più.»
Zayn:«No, mai più.»


BAM BAM BAM!
Ok, scusate sono stanchissima anche se sono solo le 7 di sera. Coome sempre spero che vi piaccia la storia... il rapporto tra Maya ed Harry sta cambiando e anche quello tra Maya e Zayn. Quale coppia preferite? Cosa ne pensate di Harry? e del suo comportamento? e di quello di Zayn?
Aspetto le vostre recensioni.xx
p.s. se volete potete seguirmi su twitter sono @hiyaharryxx, ricambio a tutti.

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Capitolo 49
*** Forty-eighth Chapter ***




Forty-eighth Chapter
 
Zayn:«No, mai più.»
Mi allontanai di nuovo da lui.
Zayn:«Io vado a casa a studiare, sta sera vieni a farmi compagnia?»
Io:«Si, certo.»
Zayn:«Vengo a prenderti alle 20 ok?»
Io:«Si.»
Mi baciò poi uscì dalla mia stanza. Dato che non avevo nulla da fare decisi di tagliarmi le unghie e poi di dargli una limata, andai in bagno in cerca della forbice e mi resi conto che non c'era più quindi scesi di sotto per chiedere a Louis
Io:«Lou hai mica visto la forbice?»
Louis:«A che ti serve?»
Io:«Per tagliarmi le unghie.»
Andò nel bagno di sotto e con la chiave che aveva in tasca aprì un armadietto e ne tirò fuori la forbice. Me la diede e mi rivolsi verso le scale per salire
Louis:«Nono stai qui.»
Io:«Che cazzo fai mi controlli?»
Louis:«Più o meno.»
Io:«Non ti fidi di me?»
Louis:«Si, mi fido ma non voglio mai più che ti succedano certe cose.»
Io:«Hai rinchiuso in quel armadietto qualsiasi cosa tagliente?»
Louis:«Si.»
Io:«E se dovessi aver bisogno di un coltello per mangiare e tu non ci sei?»
Aprì un cassetto della cucina e ne estrasse un coltello per bambini che non taglia
Louis:«Ti ho comprato questo.»
Io:«Non sono una bambina.»
Si avvicinò a me e mi levò velocemente il laccio verde che avevo al polso
Louis:«Ma certe volte ti comporti come se lo fossi.» disse mostrandomi le mie cicatrici.
Mi sedetti su uno degli scalini e mi tagliai le unghie sotto i suoi occhi, poi gli ridiedi la forbice.
Io:«Mi serve anche la lima.»
Andò a recuperarla dall'armadietto e me la diede, mi limai le unghie e gliela riconsegnai. Salii di nuovo di sopra e allora realizzai il perché di tutte queste stronzate. La 'commissione' di Zayn; era andato da mio fratello e gli aveva raccontato tutto. Passai la mattinata su Twitter, mangiai e vomitai. Anche il pomeriggio trascorse abbastanza velocemente fino alle 16 poi feci una video chat con Waliyha.
Waliyha:«Sta sera che mi metto?»
Io:«Come 'che ti metti'? Abbiamo comprato il vestito no?»
Waliyha:«Intendo sotto il vestito.»
Io:«Il nostro completino sexy?»
Waliyha:«Ma scherzi vero?»
Io:«No, perché dovrei.»
Waliyha:«Zayn mi ha detto che stanotte state insieme. Tu lo metti?»
Io:«Penso di si.»
Waliyha:«Dai, allora lo metto pure io. Sta sera puoi venire verso le 19 a casa nostra? Almeno mi aiuti...»
Io:«Uhm... Si ok. Ma stai tranquilla che ti vedo già tutta agitata.»
Waliyha:«Io? Io agitata? Ma vaa...»
Io:«Guarda che se ti agiti ti vengono le rughe!»
Waliyha:«NO. LE RUGHE NOO.»
Si alzò e si esaminò allo specchio di camera sua e poi tornò da me. Nel frattempo si aprì la porta di camera sua.
Zayn:«Vado a fare una commissione, torno tra un quarto d'ora.»
Waliyha:«Okkey, ciao.»
Se ne andò.
Waliyha:«Chissà cosa va a comprare uuuuh.»
Io:«Cosa vuoi che compri...»
Waliyha:«Ahah vedremo, quando torna andiamo a spiare.»
Io:«Ahah ok.»
Passammo ancora un po' di tempo discutendo su cosa lei dovesse o non dovesse fare durante la serata con Liam e nel frattempo Zayn tornò.
Waliyha:«Bene, ora è sotto la doccia. Andiamo a vedere cosa ha comprato.»
Io:«Ma lascialo vivere!»
Waliyha:«Shh, che ti sente.»
Wali portò il pc in camera di Zayn e lo appoggiò sul suo letto, trovò la bustina incriminata e scoppiò in una risata silenziosa. Poi mi mostrò il contenuto della busta: preservativi. Anch'io scoppiai a ridere e Waliyha fu costretta ad abbassare il volume del suo pc per non farci scoprire. Poi tornò in camera sua.
Waliyha:«Oh-oh! Stasera. Capisci Maya vero?»
Io:«Ma che ne sai tu? Ahah»
Waliyha:«Ehh già no! Si è comprato i preservativi per non fare rimanere incinte le bambole eh! Ahahah.»
Io:«Ahahahah dai basta... Quando stavo con Harry non facevamo queste battutine!»
Waliyha:«Si perché quello la non è mio fratello! Ahahah!»
Io:«Vabbe sono le 17,30, io vado che mi devo "preparare" per stasera ahah»
Waliyha:«Ecco brava preparati e se ce la fai vieni anche per le 18,30 che anch'io mi devo preparare eh.»
Io:«Ahahah ok a dopo allora! Ciaoo.»
Waliyha:«Ahah ciaoo»
Andai in bagno e mi feci una doccia, mi asciugai i capelli, mi misi una canotta e degli shorts, presi la borsa ed mi incamminai verso la casa di Waliyha.
Arrivai e la vidi piuttosto sconvolta, allora salimmo subito in camera sua.
Io:«Allora: doccia, depilazione e piastra.»
Si svestì velocemente e la buttai sotto la doccia mentre aspettai che finisse Zayn venne nella sua camera e mi salutò. 
Io:«Ehii ciao, scusa se non ti ho avvisato ma Wali mi ha chiesto di aiutarl-»
Zayn:«Non ti preoccupare, io sto di là a studiare e quando lei se ne va vieni tu ok?»
Io:«Okkey»
Zayn:«Vi lascio ai vostri preparativi quindi. A dopo!»
Io:«Grazie, a dopo.»
Dopo poco Waliyha uscì dalla doccia, le piastrai i capelli e poi si vestì. Gli misi un po' di eye-liner e basta. 
Io:«Vai, adesso sei pronta. Sono le 19,30 devi aspettare ancora una mezz'oretta prima di partire. Ti fai portare da Zayn?»
Waliyha:«Figurati se mi porta.»
Io:«Aah ci penso io.»
Mi avvicinai al moro che stava rovistando nelle ante della cucina e gli toccai appena la schiena per farlo voltare verso di me.
Io:«Ehi, Zayn vero che la accompagni tu Waliyha?»
Zayn:«Ma neanche mort-»
Io:«Dai, fallo per me.»
Mi avvicinai alla sua bocca e gli lasciai pochi baci sfuggevoli tralasciando qualche parola tra un bacio e l'altro.
Io:«Poi....staremo....solo io...e te.»
Zayn:«Uhm, ok.»
Waliyha:«Beh Zayn ci sei cascato.»
Zayn:«Mi basta stare con lei.»
Waliyha:«Beh, bene allora.»
Passammo la mezz'ora ripetendo quello che Waliyha doveva ricordarsi e poi Zayn la accompagnò, dopo pochi minuti tornò
Zayn:«Cosa vuoi da mangiare?»
Io:«Ehm, no niente ho già mangiato.»
Zayn:«Già mangiato?»
Io:«Ehm si, avevo fame alle sei»
Zayn:«Uhm ok, allora io mangio un attimo eh»
Io:«Okkey»
Tirò fuori dal frigo un piatto con una bistecca e dei pomodori, lo mise nel microonde e poi lo appoggiò sul tavolo ed iniziò a mangiare. Rimasi ad aspettare che finisse poi gli tolsi sbrigativamente il piatto e lo misi nel lavandino. Mi sedetti su di lui mettendo le gambe ai lati delle sue, gli avvolsi la parte sinistra del collo con una mano ed iniziai a baciarlo, non fece nulla per respingermi; attorcigliò le sue mani sui miei fianchi e anche lui mi baciò. Le sue mani, poi, scorsero lungo le mie gambe e mi tirarono ancora più vicino a lui. Mi prese in braccio alzandosi e facendo cadere la sedia indietro. Le mie gambe erano attorcigliate intorno alla sua vita e le sue mani mi reggevano appoggiandosi sul mio sedere. Ero più alta di lui, feci scivolare le mie mani nei suoi capelli e ci baciammo ancora, poi iniziò a salire le scale fino ad arrivare 
alla sua camera, appena oltrepassammo la porta mi lasciò scendere ma mi trattenne ancora vicino a sè.
Io:«Che c'è?»
Zayn:«Niente.» mi sorrise.
Allora realizzai tutto. Lo amavo, lo amavo più di ogni altra persona sicuramente più di Harry.
Mi avvicinai di nuovo alla sua bocca e lo baciai, gli tirai la maglietta per farlo avvicinare al letto fino a quando io non andai a sbatterci contro e ci caddi sopra tirando giù con me anche lui. Mi sdraiai sul copriletto e lui si mise su di me appoggiandosi sul gomito destro al lato della mia testa.
Zayn:«Vedo che sei esperta...»
Io:«Beh non ci vuole tanto a sapere che serve un letto.»
Zayn:«Beh potevamo farlo benissimo sul tavolo della cucina»
Io:«Sta zitto e baciami.»
Fece come gli avevo detto, le nostre lingue si incrociarono e divisero immediatamente quando lui si sdraiò completamente sul letto. Anch'io mi alzai appoggiando il collo sulla testiera del letto e lui mi seguì riprendendo a baciarmi. Lentamente mi sfilò i pantaloncini 
Io:«Ehi calma.»
Zayn:«Sta zitta e baciami.» ripeté le mie parole.
Ripresi a baciarlo e gli tolsi la maglietta e poi anche i pantaloni. Mi baciò sul collo e nel frattempo mi sfilò la canottiera. Poi si allontanò dalla mia pelle e spense la luce dell'abat-your. Rimanemmo solo illuminati dalla luce della luna quindi mi presi coraggio e feci scorrere le dita sull'elastico dei suoi boxer. Glieli levai lentamente facendo attenzione a non fare staccare mai le mie labbra dalle sue, si sfilò i boxer e poi iniziò a scendere dalle mie labbra lungo il mio petto continuando a baciarmi la pelle, scese fino all'ombelico tenendomi bloccata stringendo le sue mani intorno alla mia vita. Quando sfiorò con le labbra il confine del mio ombelico allontanò le labbra dalla mia pelle. Sollevai subito la schiena dal letto per poter raggiungere la sua bocca, nel frattempo le sue mani scivolarono sulla mia schiena raggiungendo il gancetto del mio reggiseno. Iniziò a toccarlo tentando di slacciarlo ma con scarsi risultati. Non riuscii a trattenermi dal ridere. Avevo davanti a me un diciottenne, nudo ed evidentemente eccitato che non riusciva a slacciarmi il reggiseno. Appoggiai la fronte sulla sua spalla alla destra e lui il suo collo sulla mia sinistra per vedere dove stava mettendo le mani. Continuai a ridere e anche lui fu preso dalle risate.
Zayn:«Ok, questo lo teniamo eh.»
Io:«Ahah handicappato.»
Raggiunsi il gancetto del reggiseno e lo slacciai  al posto suo, poi Zayn me lo levò e mi tolse anche le mutandine. Ci ribaltammo. Io sopra di lui e lui sotto di me. Fu tutto molto dolce, Zayn continuava a sussurrarmi all'orecchio che mi amava e anch'io feci lo stesso con lui ma solo un paio di volte. Fu molto diversa questa volta da quando l'avevo fatto con Harry. Diversa ma in meglio. Io e Zayn non avevamo fatto solo sesso, io e Zayn avevamo fatto l'amore. 
Mi risvegliai sdraiata sopra di lui. Alzai lo sguardo per poterlo guardare e solo allora mi resi conto di quanto fosse fottutamente perfetto. Era lui tutto ciò che volevo, era tutto quello che io avessi mai desiderato.
Non riuscii ad abbandonare il suo corpo quindi mi riappoggiai su di lui e chiusi gli occhi sperando di riaddormentarmi. Probabilmente ci riuscii ed ad interrompermi fu la mano di Zayn che incominciò ad accarezzare il mio braccio destro. Alzai la testa verso di lui e lui mi sorrise.
Zayn:«Ehi mi devo alzare...»
Scesi da lui sdraiandomi sul fianco sinistro nella parte del letto vicina alla parete, lui si sedette sul letto appoggiando i piedi a terra e lo sentii sospirare.
Io:«Tranquillo chiudo gli occhi.»
Mi misi una mano davanti agli occhi e lo sentii alzarsi e andare verso il bagno. Sbrigativamente anch'io mi alzai e mi rinfilai il reggiseno e le mutande e poi mi rinfilai sotto il lenzuolo. Dopo poco Zayn tornò coperto di nuovo da dei boxer, mi alzai anch'io dal letto e mi avvicinai allo specchio che c'era sull'anta dell'armadio di Zayn, mi sistemai un po' i capelli cogliendo l'occasione per vedere che faccia avevo.
Io:«Mamma che faccia!»
Zayn mi si avvicinò e guardò il mio riflesso nello specchio stortando la testa.
Zayn:«Che faccia?»
Io:«...ho 2 occhiaie...»
Zayn:«Sei perfetta.»
Mi girai verso di lui senza guardare più il mio riflesso nello specchio.
Io:«Shhh, parla per te.»
Si guardò allo specchio dandosi una leggera pettinata al ciuffo con una mano
Zayn:«Si io sono perfetto.»
Io:«Ehh tutta sta modestia?»
Gli pizzicai gli addominali con le dita. 
Zayn:«Vorresti ribattere?»
Io:«Ah no.»
Gli spettinai il ciuffo cosa che sapevo odiasse e poi gli baciai molto velocemente la guancia destra. Corsi giù dalle scale fino ad arrivare in cucina mentre lui mi seguì, non sapendo dove andare uscii in giardino e anche Zayn mi seguì, mi bloccò per i fianchi e mi fece lo sgambetto facendomi cadere sull'erba e sdraiandosi su di me. 
Zayn:«Dove vai nuda!»
Io:«Non sono nuda.»
Si morse il labbro
Zayn:«Non voglio che nessuno possa nemmeno vedere ciò che è mio.»
Io:«Ma smettila, romanticone.»
Le nostre labbra quasi si sfiorarono quando però fummo sorpresi da un rumore, voltai lo sguardo verso la strada e vidi Harry guardarci.
Zayn:«Amico, guardare ma non toccare»
Harry alzò le mani e poi se ne andò continuando a guardarci. Io spostai Zayn da me e rientrai seguita da lui. Rimase in cucina mentre invece io salii di sopra e mi lavai e rivestii. Tornai di sotto e appena arrivai vidi Waliyha tornare. Corsi fuori in giardino e la raggiunsi entrambe eravamo euforiche
Io:«È successo?»
Waliyha:«SI.»
Io/lei:«Aaaahhhhh!»
Io:«Adesso mi racconti.»
Waliyha:«Si anche tu.»
Salimmo correndo in camera sua e ci buttammo sul suo letto, mi raccontò tutto per filo e per segno quello che era successo e anch'io feci lo stesso ma senza scendere nei particolari. Poi dopo tornai a casa mia dove c'era Louis che studiava per l'esame. Salii in camera mia e mi pesai. Ero alta 1,68 e l'ultima volta che mi ero pesata ero 46,3 kg... Un'obesa in pratica. Ormai era da un po' di tempo che non mangiavo nulla, avevo fame ma quello che mi importava non era più quello. Salii sulla pesa e notai con mia grande sorpresa di essere 43kg giusti stavo dimagrendo e la cosa mi piaceva. Non volevo diventare anoressica o cose del genere, solo smettere di mangiare per un po' per dimagrire e bom. Poco dopo ricevetti una telefonata da mio padre, non ci parlavo da più o meno 2 settimane ma era sempre stato così, da quando era morta la mamma lavorava fino alle 2 di notte e poi andava via di casa alle 6. Ancora non capivo come facesse a vivere così, ma sinceramente non mi importava più di tanto, fino al mio sesto compleanno eravamo stati una famiglia molto unita poi però le cose sono cambiate, mio padre ha iniziato a stare fuori tutto il giorno per lavoro, mio fratello non mi aveva parlato per 2 anni ma poi eravamo tornati uniti e siamo rimasti soli al mondo, diciamo però che i soldi non ci sono mai mancati e nostro padre continuava a prendersi cura di noi nonostante non ci vedesse mai.
Io:«Pronto?»
Papà:«Ciao tesoro!»
Io:«Ciao papà! Come va?»
Papà:«Massì tutto bene, ascolta vado un po' di fretta...»
Io:«Dimmi.»
Papà:«Starò in Germania per una settimana, parto stasera, e non mi va che tu e Louis ve ne stiate a casa da soli... Ho chiamato Anne e ha detto che per lei non ci sono problemi se state a casa sua per una settimana ok?»
Io:«Ma proprio a casa di Harry?»
Papà:«Perchè non va bene?»
Io:«No... Solo che.. Che preferivo stare con Waliyha io.»
Papà:«La prossima volta ok?»
Io:«Ok :c»
Papà:«Anne vi aspetta per le 19 sta sera a casa sua, lo dici tu a tuo fratello?»
Io:«Ehm, ok.»
Papà:«A proposito sta studiando?»
Io:«Sisi, non l'ho mai visto studiare così tanto...»
Papà:«Bene. Aah ho visto la tua pagella, mi sono dimenticato di dirtelo, brava come sempre. A parte quel 7 di ginnastica.»
Io:«Vabbe, capiscimi. Sono impedita fisicamente.»
Papà:«Ahah vabbe, gli altri tutti 10,9 ed 8 mi vanno benissimo.»
Io:«Eh Menomale.»
Papà:«Va bene ora vado, fate i bravi a casa di Harry, sopratutto dillo a tuo fratello.»
Io:«Ok, ciao Papà!»
Papà:«Ciao tesoro, ti voglio bene.»
Io:«Si anch'io.»
Riattaccai e poi scesi giù a dire a Louis quello che mi aveva detto il papà, decidemmo di lasciare tutto a casa nostra a parte le cose da bagno tipo spazzolino ecc. E di venire poi di volta in volta a casa per prendere i vestiti. Ancora non avevo capito il perché di questa cosa dato che intanto io e Lou stavamo a casa da soli tutti i giorni. Fatto sta che alle 19 arrivammo a casa di Harry e ovviamente lui e mio fratello si misero a giocare alla play-.-" io invece aiutai sua madre a preparare la cena, d'altronde lei era sempre stata come la mamma che non ho avuto. Mentre cucinammo cogliemmo anche l'occasione di parlare un po' dei ragazzi e di altro.
Anne:«Non ti da fastidio stare in camera con Harry vero?»
Io:«Nono.»
Anne:«Intanto c'è anche Louis con voi.»
Io:«Ahh ok.»
Anne:«Ahh, a proposito il signorino la giù è da un po' di tempo che di notte ha degli incubi ed urla...»
Io:«Urla?»
Anne:«Si, dice parole senza senso tipo: 'amici e basta' o cose del genere, deve essere un po' esaurito.»
Io:«Ahh beene.»
Anne:«Se vi da fastidio basta che lo svegliate e smette di urlare.»
Io:«Ho sempre saputo che non era del tutto normale.»
Anne:«Aahh Sisi. RAGAZZI È ORAA!»
Ci sedemmo a tavola io di fianco ad Harry e dall'altro lato del tavolo Anne e Lou.
Harry:«Ma... Robin?» che era il compagno di sua mamma.
Anne:«Arriva tardi stasera.»
Harry:«Ah ok. Voi che siete abituati alle vostre schifezze preparatevi ad una settimana di queste cose.»  disse alzando il piatto con il pesce e gli spinaci che c'erano dentro.
Louis:«Ti assicuro che mangiare sempre pizza non è il massimo.»
Harry:«Aah beh.»
Iniziammo quindi a mangiare e non mi accorsi nemmeno di quello che stavo facendo fino a quando non voltai lo sguardo e vidi Harry difianco a me.
"Harry:«Per chiedergli scusa per gli insulti...ma sinceramente se li meritava proprio quella cicciona.»
Liam:«Eh? Maya cicciona? Scherzi?»
Harry:«No. Credimi sotto quei vestiti non è come sembra, è grassa minchia.»
Liam:«Beh se lo dici tu, a me non sembra comunque...»"
Finii di mangiare e poi aiutai Anne a sparecchiare, subito poi andai nel bagno di sopra. Vomitai. Fu molto più faticosa quella volta forse perché non avevo mangiato solo schifezze ma anche cose normali. Appena uscii dal bagno sentii le risate di Louis provenire dalla camera di Harry e quindi li raggiunsi, vidi Louis con l'iPhone di Harry in mano ed il riccio che tentava di recuperarlo.
Louis:«AHAHAHAH, ma questa è pazza. AHAHAH. Ora gli scrivo un messaggio: "Io... Ti.. ANO."» disse mente stava digitando.
Harry:«NO DAAI.»
Louis:«Inviato. AHAHAH.»
Io:«Chi sarebbe la pazza?»
Louis guardò Harry.
Harry:«Non dirglielo.»
Louis:«Certe cose si devono sapere no? Ahahahah.»
Harry:«Lou!»
Louis:«Y HA MANDATO AD HARRY UNA SUA FOTO NUDA.»
Mi portai una mano sulla fronte ed abbassai lo sguardo.
Io:«AHAHAHAHAH»
Louis:«CHE SFIGATA!»
Harry:«Ohoh, mi ha risposto. To' scrivigli te tanto domani la mollo.»
Io:«Posso fare io?»
Louis:«A te l'onore.»
Mi diedi il telefono di Harry. E io mi sdraiai sul letto del riccio messaggiando mentre loro mettevano i materassi per me e Lou.
y(ad Harry):«Anch'io ti amo.»
Io(da parte di Harry):«Nono, io ti ANO.»
Mentre aspettai la risposta di y guardai tra i contatti di Harry, volevo vedere come mi aveva salvata ma non feci in tempo che il cellulare suonò di nuovo.
Harry:«Cosa dice?»
Io:«Chiede cosa vuol dire anare.»
Louis:«Ahahahahah.»
Io:«Posso mollarla?»
Harry:«Si, dai.»
Io:«Aspettavo da tutta la vita questo momento.»
Scrissi ad y
Io(da parte di Harry):«Vuol dire che il tuo culo sfondato mi ha stufato.»
Subito mi rispose
y(ad Harry):«Cosa vuol dire questo? Vuoi tornartene con quella troia?»
Io(da parte di Harry):«Chi sarebbe scusa?»
y(ad Harry):«Maya.»
Louis:«Quindi?»
Io:«MA IO GLI SPACCO LA FACCIA, MA CHI CAZZO SI CREDE DI ESSERE.»
Harry mi prese il telefono dalle mani e mentre lesse i messaggi io scesi di sotto, presi il mio telefono e scrissi a lei
Io:«La troia qui sei tu, tesoro.»
Mi ripose dopo poco.
y:«Ma vaffanculo va.»
Iniziai a scriverle una serie di parolacce ma poi fui interrotta
Harry:«Vuoi ancora mollarla da parte mia?»
Presi il suo telefono e prima lessi quello che lui le aveva scritto:
Harry:«tu prova a dire ancora una volta sta cosa e poi vedi...»
y:«Allora vai da lei va...»
Harry:«Si, sai forse dovrei farlo.»
y:«Mi stai lasciando?»
Scrissi io al posto di Harry.
Io(da parte di Harry):«Wow l'hai già capito?»
y(ad Harry):«Bene ciao allora.»
Io(da parte di Harry):«Ciao zoccola.»
Mi alzai dal divano diretta verso il piano di sopra per portare il cellulare ad Harry e percorsi senza alzare lo sguardo dallo schermo alcuni metri, girai a destra verso l'inizio della prima rampa di scale ed andai a scontrarmi con Harry. Alzai lo sguardo e lo guardai.  I capelli scompigliati, la maglietta grigia sottile che lasciava intravedere i suoi bei pettorali ed i suoi tatuaggi. Mi ci volle poco a perdermi nei suoi occhi, ma poi riuscii ad uscirne.
Io:«Fatto.» gli ridiedi il suo cellulare.
Harry:«Brava.» mi sorrise.
Mi scansò e si diresse verso la cucina, che era alle mie spalle quindi decisi di aspettarlo, mi girai e mi appoggiai allo stipite della porta.
Harry:«Beh me ne cercherò un'altra.»
Io:«Si, intanto puoi avere tutte quelle che vuoi.» dissi senza usare un tono arrabbiato, perché forse con lui arrabbiata non ero più. Lui continuò a squadrare da capo a piedi l'anta del frigorifero.
Harry:«Beh non proprio tutte.»
Non gli risposi.
Harry:«...eppure l'avevo visto qui...»
Io:«Cosa cerchi?»
Harry:«Il cioccolato.»
Io:«Aspetta, l'ho visto prima.»
Mi avvicinai al frigo e appoggiai appena le dita della mano sui suoi addominali per farlo spostare, trovai il cioccolato imboscato tra varie cose e glielo diedi.
Harry:«Ahh grazie.»
Io:«Niente.»
Mi avviai di nuovo verso le scale e lui mi seguì.
Harry:«Ne vuoi un pezzo?»
Io:«Ehm, no.»
Harry:«Da quando rifiuti il cioccolato?»
Mi raggiunse e salimmo le scale uno affianco all'altro.
Io:«Ehm non ho voglia ora.»
Harry:«Non dirmi che sei a dieta.»
Io:«E se fosse?»
Harry:«Se fosse saresti pazza.»
Io:«Perchè?»
Harry:«Perchè tra un po' sei anoressica.» LO SONO GIÀ COGLIONE. MA ANORESSICA SUL SERIO
Scossi la testa.
Io:«Vabbe comunque non sono a dieta, ora non ne ho voglia ok?»
Harry:«Ok calma.»
Avevo quelle parole sulla punta della lingua, stavo per sputargliele in faccia e quando arrivammo al pianerottolo lo feci.
Io:«Se sapessi quanto mi fa incazzare che tu continui a mentirmi, così...»
Harry:«Mentirti? Io?»
Salimmo i primi scalini della seconda rampa.
Io:«Non far finta di non capire.»
Accelerai il passo e lo sorpassai di 2 o 3 scalini ma mi fermò prendendomi la mano sinistra.
Harry:«Non ti ho mai mentito.»
Lo guardai negli occhi per vedere quanta poca sincerità ci fosse in essi, ma probabilmente non si ricordava più nemmeno quello che aveva detto su di me. Per lui erano state solo parole come altre, ma quelle parole mi avevano ferita e lui non poteva immaginarsi quanto.
Io:«Ti ho sentito quella volta con Liam.»
Harry:«Quale volta?»
Io:«Dai, ora non fare il finto tonto, sai benissimo a cosa mi riferisco.»
Rimase impietrito e fisso un punto del muro mentre io raggiunsi Louis di sopra. Mi buttai sul materasso e presi il mio cellulare, rimasi comunque serena non avevo voglia di trascorrere una settimana a litigare con lui, ormai quello che dovevo dirgli gliel'avevo già detto. Anche lui tornò e si sedette sul letto levandosi la maglietta. 
Louis:«Io ho sonno. Dormiamo già?»
Io:«Per me è uguale.»
Harry:«Anche per me.»
Louis:«Allora mettetevi il pigiama.»
Tirai fuori dalla borsa la canotta e gli shorts che usavo come pigiama e gli appoggiai sul materasso. Allungai le mani a lati della mia maglietta e feci per tirarla su 
Louis:«Ohoh calma, non davanti a lui.»
Io:«Lou relaaax.»
Io:«Tu non ti scandalizzi vero?»
Harry:«Nono.»
Louis:«E TE CREDO CHE NON TI SCANDALIZZI.»
Io:«Ahah realaaax.»
Mi sfilai la maglietta e subito mi infilai la canottiera del pigiama. Mi tolsi gli shorts e rimasi in mutande sul letto. Louis mi guardò serio
Louis:«Maya da quando ti si contano le costole?»
Io:«Ehm... D-da sempre.»
Louis:«No, non è vero.»
Io:«Si, invece.» guai in vista.
Louis:«Da quando sei così magra?»
Io:«Da sempreee. Fratello assillante.»
Mi alzai e mi diressi verso il bagno mi lavai la faccia e i denti e mi feci una coda. Poi tornai da loro. Entrambi in mutande. Mi rimisi sul materasso e anche loro fecero lo stesso.
Harry:«Notte!»
Io/Louis:«Notte.»
Mi voltai verso Harry perché sapevo che se mi fossi voltata dall'altra parte lui mi avrebbe guardata. Chiusi gli occhi ma ogni tanto li aprii per guardare se lui stesse dormendo, forse anche lui fece lo stesso perché lo beccai qualche volta con gli occhi aperti. Dopo poco comunque mi addormentai ma il mio sonno fu interrotto.
Louis:«Ma che cazzo c'ha?»
Io:«Me lo aveva già detto Anne.»
Toccai la spalla di Harry per svegliarlo e non appena aprì gli occhi smise di urlare. 
Io:«Tutto a posto?»
Louis:«MA TUTTO A POSTO UN PAR DI COSI, IO DORMO.»
Harry:«Ehm, si. Scusatemi davvero.»
Io:«Non importa.»
Si alzò dal letto e andò in bagno senza fare rumore. Lo raggiunsi, aveva i gomiti appoggiati al bordo del lavandino, le mani gli sorreggevano la testa e le dita erano annodate tra i ricci, stava guardando il buco del lavandino. 
Io:«Sicuro che sia tutto a posto?»
Harry:«S-si, stai tranquilla.»
Io:«Cosa stavi sognando?»
Harry:«Non mi ricordo.» mentì, ancora.
Io:«Vabbe, fa lo stesso. Dai vieni?»
Gli presi una mano e lui si lasciò tirare lentamente verso il letto. Si sedette 
Io:«Vuoi che dormo con te?»
Harry:«Ma no, se no poi Zayn...»
Io:«Vuoi o no?»
Harry:«Si.»
Mi sdraiai di fianco a lui. I nostri volti erano molto vicini come quando stavamo insieme. 
Io:«Dai, adesso dormi, ci sono qua io.»
Chiuse gli occhi, mentre io rimasi a guardarlo ma dopo poco anch'io feci lo stesso. Lui si addormentò e subito mi circondò la vita con un braccio e mi strinse di più vicino al suo corpo. Non feci nulla per fermarlo, rimasi lì solo ed esclusivamente perché non facesse più brutti sogni, nonostante tutto, gli volevo ancora bene. Rimasi sveglia per l'intera nottata addormentandomi di volta in volta forse 5 o forse 10 minuti. Perché poi lui mi svegliava, la sua mano non mollò mai il mio fianco ed ad un certo punto della notte iniziò anche a parlare sottovoce ma non capii nulla se non per quel  'amici e basta' che mi aveva già pre-annunciato sua mamma. Al mattino si svegliò verso le 8,30 ed io ero già sveglia, aprì lentamente gli occhi e non appena si accorse che la sua mano era sul mio fianco la tolse con uno scatto.
Harry:«Ciao»
Io:«Ciao.» gli sorrisi
Harry:«Grazie per stanotte.»
Io:«Non ti preoccupare.»
Mi sedetti e mi appoggiai alla spalliera del letto. 
Harry:«Hai dormito?»
Io:«Sii»
Harry:«È detto in tono ironico?»
Io:«Già. Hai parlato un po'.»
Harry:«Oddio. Cosa ho detto?»
Io:«Non ho capito.»
Harry:«Bene.»
Io:«Ora me lo dici cosa sognavi?»
Harry:«Non mi ricordo, te lo giuro.»
Io:«Mmh va bene.» 
Mi alzai e mi misi i pantaloncini perché magari in giro per casa c'era anche il compagno di Anne e scesi di sotto, mi sedetti sul divano ed accesi la tv per vedere il telegiornale che era da un po' che non guardavo. Dopo poco salutai Anne che scese per farsi il caffè.
Anne:«Maya vuoi qualcosa?»
Io:«Nono niente grazie.»
Anne:«Sicura? Già ieri sera hai mangiato poco.»
Io:«Non sono il tipo che mangia molto..»
Anne:«Comunque qualunque cosa tu voglia prendila pure!»
Io:«Ok, grazie mille.»
Anne:«Harry ha urlato stanotte?»
Io:«Ehm, si.»
Anne:«Scusalo...»
Io:«Ahh ma non importa.»
Anne:«È strano che lo abbia fatto solo una volta, di solito lo faceva più o meno 4 o 5...»
Io:«Si poi mi sono messa un po' li con lui e si è addormentato.»
Anne:«Tu gli fai un certo effetto...»
Io:«Si, noi siamo amici...» aggiunsi per chiarire le cose
Poco dopo scesero anche Harry e Robin mentre Louis rimase ancora a dormire. Era strano vedere in giro per casa due adulti dato che io e Lou eravamo sempre soli. Mentre gli altri mangiavano io tornai di sopra e mi misi il vestito che mi ero portata di ricambio, poi, insieme a Lou, tornai di sotto.
Harry:«Che facciamo oggi?»
Louis:«Ahh io devo studiare.»
Io:«Io non devo fare niente, però...»
Harry:«Ma io ho voglia di fare un giro...»
Anne:«Nono signorino. Oggi studi. Poi esci.»
Io:«Ahah SFIGATO.»
Anne:«Dimmi se a 18 anni devo ancora dirgli che deve studiare.»
Mentre loro continuarono a parlare dell'esame ecc. Io risposi a Waliyha che mi aveva chiesto se volevo andare insieme a lei a fare un giro in centro alle 11 e poi avremmo mangiato fuori. 
Nel frattempo si erano già fatte le 10 quindi non avevo ancora tanto tempo prima di uscire, dissi a mio fratello che sarei uscita e, dopo essermi truccata e pettinata mi incamminai verso la casa di Waliyha. Suonai ed ad aprirmi venne Zayn che mi salutò con un bacio sulle labbra sotto lo sguardo di sua mamma e di Waliyha.
Waliyha:«Vi avevo detto che se lo aveste fatto ancora vi avrei sbattuto fuori, ve lo ricordate?»
Zayn:«Sisi bla bla.»
Riprese ancora a baciarmi.
Zayn:«Perchè vieni da di là?» disse riferendosi alla direzione da cui arrivavo che non era quella di casa mia.
Io:«Perchè mio padre non c'è e vuole che io e Lou dormiamo a casa di Harry per una settimana.»
Zayn:«Ah ok.»
Io:«Ehi, stai tranquillo.»
Zayn:«Si...»
Io:«No seriamente.»
Zayn:«Sisi. Che fai oggi?»
Io:«Esco con Wali.»
Zayn:«Ahh.»
Io:«NO. Tu non vieni, devi studiare.»
Zayn:«Si, lo so.»
Io:«Dai Wali, andiamo?»
Waliyha:«Ok, ciao mamma!»
Uscimmo e girammo un po' per il centro, mangiammo (mi concedetti un pasto) e poi guardammo un po' di negozi, tornammo a casa verso le 18 e prima passai da casa mia per prendere dei vestiti per il giorno dopo sia per me che per Lou e poi accompagnai a casa sua Waliyha e io tornai a casa di Harry. 
Anne:«I due tipi sono di sopra.»
Io:«Ahh grazie.»
Salii di sopra e li trovai seduti sul letto di Harry a studiare. 
Io:«FERMI LÌ. Devo farvi una foto.»
Gliela feci.
Io:«Questa va su Twitter, è un evento storico.»
Louis:«Ahah bene. Menzionami.»
Harry:«Si anche a me.»
La pubblicai e dopo loro commentarono. 
Io:«Dai basta. Adesso venire ad aiutare me e Anne a preparare da mangiare.»
Louis:«Ti ricordi cosa è successo l'ultima volte che lui ha toccato una pentola?»
Harry:«No sei tu che l'hai fatta esplodere!»
Louis:«Ahah si proprio.»
Mi avvicinai a loro e li presi entrambi per mano.
Io:«Poche balle! Venite.»
Li trascinai di sotto.
Io:«Ho reclutato due cuochi.»
Anne:«Ah andiamo bene eh ahah.»
Io:«L'ultima volta che hanno cucinato hanno fatto esplodere il ragù.»
Louis:«No, LUI ha fatto esplodere il ragù.»
Harry:«Ma non è vero... Io l'avevo preparato e poi è arrivato lui ci ha messo il coperchio ed è esploso.»
Anne:«L'avevi fatto tu?»
Harry:«Si, ed era anche buono.»
Anne:«Allora non è vero che non sei capace a cucinare.»
Io e Louis scoppiammo a ridere, si era messo nel sacco da solo.
Harry:«Ma veramente faceva schifo vero?»
Io:«Nono era buonissimo.»
Anne:«Forza, sta sera dovevamo proprio fare la pasta al ragù.»
Gli diede in mano il mestolo di legno
Anne:«Buon lavoro!»
Louis rise. 
Anne:«E anche tu lo aiuti pivello.»
Allora risi anche io. 
Anne:«Io e Maya ci godiamo lo spettacolo.»
Ci sedemmo sul tavolo ad osservarli e prima che iniziassero a preparare Harry si voltò verso di me indicandomi con il mestolo.
Harry:«Questa me la paghi eh»
Io:«Che paura!»
Iniziarono a cucinare ed Harry preparò il ragù come l'altra volta mentre Louis lo aiutò. 
Harry:«Tu. Stai lontano da quel ragù.»
Louis:«Agli ordini badrone.»
Harry:«Prendi una pentola e mettici l'acqua. Louis fece come gli aveva detto e la mise sul fornello. 
Louis:«Dici che basta l'acqua?»
Harry:«Massì speriamo.»
Anne alzò lo sguardo e vide che nella pentola c'era troppa acqua e che probabilmente sarebbe uscita quando ci avrebbero aggiunto la pasta.
Anne:«Avremo un'altra esplosione.» disse sottovoce.
Io:«Aaah bene.»
Harry:«Quanta pasta mettiamo?»
Louis:«Mah... Un kilo.»
Alla mamma di Harry scoppio un ridolino. 
Harry:«HA RISO. Vuol dire che ce ne vuole di più.»
Louis:«Facciamo un kilo e mezzo e bom.»
Harry mi guardò e io gli dissi no con la testa.
Harry:«No. Due kili.»
Louis:«Ok.»
Io ed Anne ci trattenemmo dal ridere davanti alla loro ignoranza, più o meno io avrei messo 500/550g loro ne avevano messo più del triplo. Anne mi si avvicinò all'orecchio 
Anne:«Poi gliela facciamo mangiare tutta.»
Io:«Ammesso che gli stia.»
Anne:«Gliela facciamo mangiare lo stesso.»
Harry e Louis continuarono a preparare da mangiare e dopo poco arrivò a casa anche Robin. Non appena misero la pasta dentro la pentola l'acqua uscì tutta di fuori e dovettero poi pulire ed asciugare. Dopo un po' finalmente la "pasta" fu pronta.
Anne:«Ora faccio io.»
Mise il sugo nella pasta e poi ne fece il mio piatto, il suo e quello di Robin, divise poi il restante kilo e mezzo tra il piatto di Harry e quello di Louis. Ci sedemmo a tavola ed Anne ci portò i piatti, i ragazzi avevano uno sguardo molto soddisfatto fino a quando non arrivarono anche i loro piatti con quasi un kilo di pasta l'uno.
Harry:«Cos'è successo alla nostra pasta?»
Anne:«Successo? Niente. Ma ne avete cucinato il triplo di quella che ci voleva. Quindi ora la mangiate.»
Harry:«Stiamo scherzando?»
Io:«Ehh no. Ahahah.»
Tutti ridemmo a parte Harry e Louis che iniziarono a mangiare. Io mangiai il mio piatto a malincuore e subito dopo, dato che già si erano alzai tutti tranne mio fratello ed Harry, salii di sopra e vomitai, tanto per cambiare. Feci molto in fretta e tornai di sotto.
Io:«Ma non avete ancora finito?»
Louis:«Mah fai te.»
Nel frattempo notai che Anne li stava filmando con il mio cellulare.
Io:«Forza, mangiare.»
Mi avvicinai a Louis e gli rubai la forchetta di mano ne presi una bella forchettata e gliela incastrai in bocca. Feci la stessa cosa con Harry ma lui non volle aprire la bocca quindi ricorsi al solletico toccando i suoi addominali che si contorsero sotto le mie dita e poi gli infilai la forchetta in bocca.
Dopo un po' finirono di mangiare, Anne e Robin andarono di sopra in camera loro e noi rimanemmo giù in salotto a guardare la tv ma poi ci venne un'idea: scherzi telefonici. 
Louis:«Il primo diciamo è un test...»
Io:«Test?»
Louis:«Per Zayn.»
Compose il suo numero e lui rispose, quindi Louis sfoderò una voce da zoccola che nemmeno lui sapeva da che pulpito aveva tirato fuori.
Louis:«Ehiii, ciao figonee. Mi hanno dato il tuo numero perché mi hanno detto che hai voglia di divertirti.»
Zayn:«Ma chi sei?»
Louis:«Sono bona non preoccuparti, allora ti va un'avventura?»
Zayn:«Sono fidanzato, e l'amo.» 
Riattaccò.
Sorrisi davanti alle sue parole.
Louis:«Bene, test superato.»
Harry:«Ma tu non sei tanto in quadro eh...»
Louis:«Si lo so.»
Io:«Il prossimo lo facciamo ad y.»
Harry:«Oh Yes.»
Io:«Allora innanzi tutto dobbiamo filmare perché farà ridere poi.»
Louis:«Noi che dobbiamo fare?»
Io:«Ve lo spiego poi...»
Chiamai y con il mio numero.
Io:«Y ti prego vieni a casa di Harry!»
y:«Cosa sta succedendo?»
Io:«Louis lo sta mettendo in culo ad Harry!»
feci segno con la mano a Louis di fare qualcosa e lui si mise dietro al sedere di Harry ed iniziò a fare su e giù e a fare versi e anche Harry fece la stessa cosa. 
 y:«ODDIO MIO ARRIVO!»
Riattaccò il telefono e noi  scoppiammo a ridere. 
Poi Harry e Louis salirono in camera di Harry mentre io aspettai y. Quando poi lei arrivò la feci entrare in camera e lei esordì urlando:
y:«NON PUOI METTERGLIELO IN CULO!»
Ma si zittì appena vide Harry e Lou giocare a scacchi. Tutti e tre ridemmo e ridemmo ancora di più quando arrivò (ciliegina sulla torta) la mamma di Harry.
Anne:«CHI È CHE LO METTE IN CULO A CHI?»
Io:«AHAHAH NESSUNO!»
y:«MA VAFFANCULO!»
Anne:«MA CHI È QUESTA CHE MI ARRIVA A CASA E MI URLA NEL BEL MEZZO DELLA NOTTE?»
Nel frattempo y  se ne andó.
Io:«È l'ex di Harry, una delle tante. Ahahah»
Anne:«Tu mi devi raccontare tante cose, sai Maya?»
Io:«Ahah ok.»
Anne:«Basta. Adesso dormite che avete fatto già abbastanza casino.»
Io:«Si, scusaci.»
Anne:«Nono, ma tu di casino non ne hai fatto, sono quei due rimbambiti là...»
Harry:«Ah certo, lei è santa.»
Io:«Eh certo.»
Ci sistemammo per la notte come già avevamo fatto la sera scorsa, dato che faceva caldo mi misi solo la maglietta del pigiama anche perché era piuttosto lunga mentre Louis ed Harry rimasero in mutande. Louis si mise subito a dormire mentre io ed Harry prima scendemmo di sotto. Io presi un bicchiere di acqua e lui un pezzo di cioccolato.
Harry:«Allora, sta sera lo vuoi il cioccolato?»
Io:«No...»
Harry:«Vabbe, fai come ti pare...»
Tornai di sopra e anche lui mi seguì e mi bloccò poco prima che mi mettessi nel mio letto.
Harry:«Non dormi più con me?»
Io:«Se tu vuoi...»
Harry:«Si che voglio. Anche perché se urlo ancora nella notte Lou potrebbe staccarmi la testa.»
Io:«Ah beh...»
Si sdraiò nel suo letto e anch'io feci lo stesso, mi voltai verso di lui perché sapevo che mi avrebbe detto qualcosa. 
Harry:«Posso chiederti una cosa?» disse sussurrando
Io:«Si»
Harry:«Credi nell'amore per sempre?»
Io:«No...»
Harry:«Perchè?»
Io:«Perchè le persone cambiano.»
Harry:«Quindi io sono cambiato?»
Io:«Già...»
Harry:«Ma se fossi com'ero tu mi ameresti ancora?»
Io:«Si...»
Harry:«Ma io sono com'ero... Cosa c'è di diverso?»
Io:«Da quando ti metti il cappello di lana a luglio? Da quando metti tutti questi anelli da emo? E poi le converse dove sono finite? Io mi sono innamorata del vecchio Harry, non di questo.»
Harry:«Bisognerebbe accettare anche i cambiamenti delle persone, no?»
Io:«Non se ti portano a trattare male le persone.»
Harry:«Ti ho trattata male?»
Io:«Per te magari saranno state solo parole come altre, ma ti assicuro che quello che mi hai detto mi ha fatto male...»
Harry:«Io non volevo che succedesse, o forse si.»
Io:«Cosa vuol dire "forse si"?»
Harry:«Tu eri così felice con Zayn mentre io, io ero distrutto... Volevo che anche tu stessi male, sono stato un coglione.»
Io:«Puoi dirlo forte.»
Dalla finestra provenne un tumulto e poi un lampo, io avevo la fobia dei temporali.
Io:«Oddio, aiuto.»
Harry:«Ehi calma, sono qui.»
Mi infilai ancora di più sotto le coperte ed appoggiai il viso sui suoi pettorali, lui mi abbracciò perché sapeva benissimo della mia paura. Mi rannicchiai vicino a lui e lui continuò a rassicurarmi.
Io:«Harry ho paura.»
Harry:«Sono qui.»
Il temporale si scatenò ancora di più quindi iniziai a tremare e lui mi strinse ancora di più vicino e se circondandomi con le braccia. Io appoggiai le miei mani suoi suoi addominali per mantenere comunque una buona distanza fra noi. 
 
HEYYY! 
Vi propongo il nuovo capitolo..è un po' più lungo degli altri e spero come sempre che vi piaccia. 
Aspetto le vostre recensioni:3

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Capitolo 50
*** Forty-nineth Chapter ***




Forty-nineth Chapter
 
Rimasi tra le sue braccia dove mi sembrava di essere protette da tutto e da tutti e il temporale finì ma non mi allontanai da lui. 
Al mattino mi svegliai con il viso appoggiato suoi suoi pettorali e un suo braccio che mi avvolgeva e mi teneva vicino a lui. Riuscii ad allontanarmi da lui ma appena mi alzai dal letto lui si svegliò. E si sedette anche lui su letto.
Harry:«Che ore sono?»
Io:«Non so.»
Mi voltai verso di lui e mi stropicciai gli occhi.
Io:«Harry posso prendere una felpa?»
Harry:«Si certo... Ma hai freddo?»
Io:«Si, un po'...»
Aprii l'armadio e presi la prima felpa che trovai e me la misi.
Io:«Mi sta poco grande eh»
Harry:«Ahah eh beh...»
Mi squadrò da capo a piedi e rise quando vide che la felpa mi arrivava quasi alle ginocchia e le maniche mi arrivavano oltre la mano. Tirai su le maniche e mi sciolsi i capelli e poi scesi di sotto ed Harry mi seguì. Arrivai al frigo e presi solo il solito bicchiere d'acqua.
Harry:«Perchè non mangi più?»
Io:«Si che mangio...»
Harry:«No che non mangi.»
Io:«Harry mangio quando ho fame ok? Pranzo e cena, ok?»
Harry:«Mah...»
tornai di sopra e mi vestii. La giornata passò in fretta perché Harry, Louis e Zayn dovevano studiare e la stessa cosa successe per tutta la settimana che passai a casa di Harry e per la settimana seguente quando i ragazzi fecero gli scritti, poi iniziarono gli orali, prima passò Zayn, poi Harry e alla fine Louis e Liam. Terminati gli esami iniziò quindi la vera estate e la sera stessa del termine degli orali organizzammo una serata a casa di Zayn e Waliyha perché i suoi non c'erano. Ci trovammo dopo cena e ci divertimmo un sacco. Durante quelle due settimane continuai la mia dieta no-food e riuscii a dimagrire ancora un bel po'. 40kg (ancora troppo). E mi abituai anche a non mangiare tanto che ormai non sentivo più nemmeno la fame. E nel frattempo gli altri iniziarono a notare qualcosa di diverso in me. Al mattino seguente della serata tutti insieme io rimasi a casa con Zayn perché era da tantissimo che non stavamo un po' da soli. 
Zayn:«Mi sei mancata, piccola.»
Io:«Anche tu, tanto.»
Ci baciammo dopo 2 lunghe settimane che non lo facevamo. Mi era mancato così tanto. Ed ora era tutto per me.
Zayn:«Ascolta, ti devo parlare.»
Io:«Che c'è?»
Si appoggiò al bancone che c'era dietro di lui.
Zayn:«Pensavi davvero che io non me ne sarei mai accorto?»
Io:«Accorgerti di cosa?»
Zayn:«Maya, peserai si e no 40kg.»
Io:«Quindi?»
Zayn:«Quindi non va bene Maya, cazzo.»
Mi si avvicinò e mi avvolse le mani intorno alla vita. 
Zayn:«Da quant'è che non mangi?»
Io:«Ho mangiato ieri a pranzo.»
Zayn:«Che non mangi SENZA VOMITARE.»
Io:«3 settimane.»
Abbassò lo sguardo e si portò una mano davanti agli occhi.
Zayn:«Quindi...in pratica sei...anoressica?»
Io:«Zayn, io-»
Zayn:«No ok. Mi devi spiegare un po' di cose.»
Lo abbracciai ed iniziai a piangere, mi sentivo così in colpa per non averglielo detto.
Io:«Scusa Zayn.» dissi tra un singhiozzo e l'altro.
A quelle parole mi allontanò da se appoggiando le mani sulla mia pancia.
Zayn:«Mi chiedi scusa?»
Io:«Io non volevo dirtelo perché avrei voluto non dover far nulla per essere bella e magra-»
Zayn:«Bella e magra?! Maya, ora non sei più bella.»
Io:«C-come? M-ma ora sono magra.»
Zayn:«No. Prima eri magra. Adesso sei uno scheletro.»
Rigettai ancora più lacrime a quelle parole. Io avevo fatto così tanti sforzi per essere bella ed ora lui mi diceva che invece non lo ero.
Zayn:«Vieni con me.»
Mi prese in braccio con più facilità del solito e si sedette sul divano con me imbraccio. Appoggiai il sedere sulle sue ginocchia e ripiegai le gambe intorno alle sue mentre lui mi strinse le mani intorno alle ginocchia. 
Zayn:«Quindi?»
Io:«Quindi...» mi asciugai le lacrime e tirai su con il naso.
Io:«...mi hanno detto che ero grassa.»
Zayn:«E tu ci hai creduto?»
Io:«Beh...si.»
Zayn:«Chi è il coglione?»
Io:«È una persona.»
Le sue mani si strinsero contro le mie ginocchia e mi tirarono verso di lui facendomi scivolare sulle sue gambe fino a farmi trovare vicina a lui. 
Zayn:«Chi è?»
Io:«È-è Ha-harry.»
Zayn sospirò ribollendo dalla rabbia, lo capii dal suo sguardo.
Zayn:«E poi?»
Io:«E poi basta, ho iniziato a.. Mangiare di meno-»
Zayn:«A non mangiare.»
Io:«Si, a non mangiare.»
Zayn:«Io non pensavo che tu fossi così stupida da credere a lui, veramente.»
Io:«Non mi stai aiutando adesso.» mi asciugai altre lacrime 
Zayn:«Si, hai ragione. Scusami...»
Mi abbracciò e mi accarezzò la schiena.
Zayn:«Non ti lascerò in questo stato. Te lo giuro.»
Io:«In che stato?»
Zayn:«Ti rivoglio come prima. Bella e magra com'eri.»
Io:«Quindi non ero grassa?»
Zayn:«No. Non lo eri. Eri perfetta.»
Avevo bisogno solo di queste parole, le parole di qualcuno che amavo che mi facessero capire cos'ero sul serio. Ma ne avevo bisogno prima. 
Zayn:«Dai adesso facciamo colazione.»
Io:«Cosa?»
Zayn:«Si. Colazione.»
Mangiare era tutto il contrario di quello che volevo fare, avevo fatto così tanti sforzi per dimagrire e adesso mi rimettevo a mangiare. Io mi vedevo bella così com'ero, finalmente mi vedevo magra. Ma a quanto pare Zayn non la pensava come me. Mi alzai da lui e anche lui si alzò. Mi prese per mano e mi portò in cucina.
Zayn:«Ora ti siedi lì e io ti do cosa devi mangiare.»
Io:«Sai che sarà un guerra per te, farmi mangiare?»
Zayn:«Sono disposto a fare qualsiasi cosa.»
Mi baciò sulla fronte.
Zayn:«Ora siediti...»
Feci come mi aveva detto e aspettai che tirasse fuori quello che avevo rifiutato per 3 settimane: cibo. Mi appoggiò davanti prima un bicchiere di succo, poi 4 biscotti con le gocce di cioccolato e infine un muffin al cioccolato che mi avevano preso quella mattina presto e che io non avevo mangiato. 
Io:«e dovrei mangiare queste cose?»
Zayn:«Si.»
Io:«Tutte?»
Zayn:«Almeno provaci.»
Io:«Non ho motivo di farlo...»
Zayn:«Si invece che ce l'hai.»
Io:«E qual è allora?»
Zayn:«Se non vuoi farlo per te, fallo per me. Fallo perché io ritrovi la ragazza che avevo un mese fa.»
Io:«Allora lo faccio per te, e basta.»
Zayn:«Ok. Da cosa vuoi iniziare?»
 Presi un biscotto e lo addentai sotto lo sguardo di Zayn che non mi mollava un secondo, finii il biscotto e sospirai quando dovetti mangiarne un altro. Dopo due però ero già piena fino all'orlo quindi presi il muffin e lo spezzai in due parti, ne mangiai una metà e bevvi tutto il succo.
Io:«Zayn non ce la faccio più.»
Zayn:«Ma le hai sempre mangiate tutte queste cose.»
Io:«Si, ma ora è diverso. È come se il mio stomaco si fosse ristretto.»
Zayn:«Mi prendi in giro?»
Io:«No te lo giuro, guarda su internet. Non sarà facile come sembra. È come se io avessi appena mangiato un pacco intero di biscotti e 10 muffin.»
Zayn:«Te l'ho già detto. Farò qualsiasi cosa, qualsiasi.»
Io:«Solo che adesso non ce la faccio più.»
Zayn:«Va già bene così.»
Mi baciò sulle labbra e poi mi sorrise. 
Zayn:«Guardiamo un po' di tv?»
Io:«Si...»
Mi tolse da sotto gli occhi i biscotti e il muffin e anche il bicchiere vuoto e poi venne con me a sedersi sul divano. Guardammo un po' di programmi a caso e nel frattempo si fece mezzogiorno e gli altri tornarono, come da programma, per il pranzo, portando le pizze. Quindi ci sedemmo sul grande tappeto del salotto ed iniziammo a mangiare, io ero seduta tra Zayn e Waliyha e di fronte a me c'era Harry che coglieva ogni occasione di guardarmi quando sospiravo per mangiarne un'altra fetta. Riuscii a mangiarne metà, lo stavo facendo per Zayn. Ma quello era il mio limite. Quindi mi girai verso Zayn che aveva appena finito la sua pizza.
Io:«Zayn, non ce la faccio.» mi avvolse la vita con il braccio sinistro e prese una delle 2 fette rimanenti nel mio cartone.
Zayn:«Va bene così piccola.»
Io:«Grazie.»
Voltai lo sguardo verso Harry e lo vidi guardarci tentando di capire cosa stessimo dicendo ma distolse subito lo sguardo.
Io:«Vieni un attimo di là?»
Zayn:«Si, andiamo.»
Ci alzammo e senza dire niente a nessuno andammo in cucina. Gli presi entrambi le mani tra le mie.
Io:«Ascolta, non dire in giro che è stato Harry a dire quella cosa?»
Zayn:«Ma perché?»
Io:«Ha già ricevuto troppo odio, sopratutto da Louis.»
Zayn:«Se lo meriterebbe.»
Io:«No...»
Zayn:«Ok, va bene tu stai tranquilla.»
Io:«Comunque Liam lo sa già perché, quando l'ho sentito, Harry lo stava dicendo a lui.»
Zayn:«Ah ok, torniamo di là?»
Io:«Si ok.»
Tornammo dagli altri e ricevemmo un paio di battutine. Nel frattempo gli altri avevano finito di mangiare ed ora ci dividevamo, noi ragazze andavamo a fare shopping, i ragazzi invece rimanevano a casa, forse. Io, Waliyha, x ed Eleonor (la fidanzata di mio fratello) uscimmo e lasciammo i ragazzi da soli.
Io:«Oxford street?»
Eleonor:«Yees.»
Lei mi era sempre stata simpatica e stava simpatica anche alle altre, per questo l'avevamo invitata. 
Arrivammo quindi ai negozi e comprammo un po' di cose, mangiammo un gelato, e anch'io lo mangiai. E poi tornammo a casa, io ed Eleonor con Waliyha ed x a casa sua. 
Zayn:«Ciao ragazze!»
Noi:«Ciao!»
Mi si avvicinò e mi baciò.
Zayn:«Hai mangiato?»
Io:«Si.»
Zayn:«Brava.»
Mi abbracciò sbrigativamente.
Io:«Tu... Ne hai parlato anche con gli altri?»
Zayn:«Si, voglio che tutti ti aiutino.»
Io:«Non ha fatto il nome di Harry vero?»
Zayn:«No. Ma alla fine solo Lou non lo sa.»
Io:«Già è vero.»
Zayn:«OGGI LE RAGAZZE PREPARANO LA CENA EH.»
Waliyha:«Nono. I RAGAZZI preparano la cena.»
Louis:«Noi siamo in maggioranza!»
Io:«Eh appunto.»
Harry:«Nono, vi attaccate! Lo fate voi.»
Eleonor:«Se no?»
Liam:«Se no non mangiate.»
Zayn:«Forza preparare veloci!»
Fummo costrette a fare da mangiare per tutti e cucinammo le patatine fritte e gli hamburger. Poi servimmo nei piatti e li mettemmo sul tavolo.
Eleonor:«È PRONTOO!»
I ragazzi arrivarono e furono molto contenti nel vedere che cosa gli avevamo preparato. 
Waliyha:«Adesso però vogliamo il premio.»
Zayn si avvicinò a me, Liam a Waliyha e Louis ad Eleonor e ci baciarono. Mentre Harry rimase a guardare. Poi ci sedemmo tutti a tavola ed iniziammo a mangiare. Mi sentivo leggermente osservata perché tutti i ragazzi esaminavano ogni boccone che prendevo. Arrivata a metà piatto mi sentivo già scoppiare quindi guardai Zayn che era seduto di fianco a me. E lui mi sussurrò 
Zayn:«So che ce la puoi fare.»
Abbassai di nuovo lo sguardo sul piatto e ripresi a mangiare. Riuscii a finirlo e Zayn mi ripagò con un sorriso a 32 denti. 
Louis:«I vostri quando tornano?»
Waliyha:«Domani mattina.»
Louis:«Ahh ok.»
Sparecchiamo poi fui costretta a salutare Zayn e tornare a casa mia con Louis ed Harry che si sarebbe fermato a dormire da noi. Appena entrammo in casa Louis mi bloccò.
Louis:«Posso parlarti?»
Harry:«Si io vado di sopra.» salì. 
Mi gettai tra le braccia di Lou ed iniziai a piangere ancora, di nuovo uno di quegli abbracci che valgono più di mille parole. 
Louis:«Sono stato un coglione. Ero così preso per l'esame che non mi sono nemmeno reso conto di quello che ti stava succedendo...»
Io:«Non è colpa tua.»
Louis:«Non mi importa. Tornerai come prima, te lo giuro.»
Lo abbracciai ancora una volta e mi asciugai le lacrime. 
Louis:«Adesso andiamo a dormire ok?»
Io:«Va bene.» avanzai verso le scale ma lui mi fermò.
Louis:«Maya, ancora una cosa...»
Io:«Dimmi.»
Louis:«La storia dei... tagli... Prosegue ancora?»
Tornai vicino a lui e mi alzai la manica della felpa scoprendo i segni bianchi che erano rimasti per ricordarmi tutto quello che avevo passato, e sentendomi fiera del fatto che le miei fossero cicatrici e non più tagli.
Louis:«Sono così fiero di te.»
Io:«È grazie a Zayn, se non ci fosse stato lui in questo periodo, non so dove sarei adesso.»
Louis:«Non si trovano tanti ragazzi come Zayn, non fartelo scappare per niente al mondo.»
Io:«Non ho intenzione di farlo.»
Salimmo insieme di sopra in camera sua dove avremmo dormito.
Louis:«Rimani con noi?»
Io:«Si, se non disturbo.»
Harry:«Ma va...»
Io:«Arrivo un attimo.»
Andai in bagno, feci la pipì e mi lavai la faccia ed i denti. Poi tornai da loro e mi addormentai molto velocemente tra le braccia di Louis mentre le sue parole rimbombavano nella mia testa.
«Sono così fiero di te.»
«Sono così fiero di te.»
«Sono così fiero di te.»
«Sono così fiero di te.»
«Sono così fiero di te.»
«Sono così fiero di te.»
«Sono così fiero di te.»
«Sono così fiero di te.»
«Sono così fiero di te.»
«Sono così fiero di te.»
Furono le più belle parole che mio fratello mai mi disse. 
Il mattino seguente mi svegliò Harry chiamandomi per nome. Scesi di sotto e a forza feci colazione, cappuccino e brioches. Louis rimase seduto di fianco me mentre Harry dopo poco tempo che iniziai a mangiare se ne andò in salotto, sembrava piuttosto arrabbiato. Mangiai tutto e poi andai subito da Harry.
Io:«Cosa ti ho fatto?»
Harry:«Niente.» era arrabbiato ma non sembrava che lo fosse con me.
Io:«Perchè mi tratti ancora male?»
Harry:«Scusa, non volevo solo che... Mah...»
Se ne andò ma io lo seguì e non gli permisi di lasciare il salotto.
Io:«No, prima mi dici cosa ti ho fatto.»
Harry:«Niente. Non mi hai fatto niente.»
Se ne andò, salutò Louis ed uscì. Ma cosa gli avevo fatto adesso? Perché mi doveva far stare male ancora? Passai la giornata con Louis, mangiai sia a pranzo che a cena e Lou riuscì a farmi mangiare anche una merendina per merenda. Per tutta la giornata non feci altro che pensare ad Harry e a cosa gli avessi fatto perché mi trattasse così e quindi mi decisi, il giorno dopo, quando saremmo usciti tutti insieme, l'avrei affrontato e avrei capito cosa c'era che non andava. Ma il giorno dopo disse di stare male e non si presentò. E la stessa cosa successe il giorno seguente e quello dopo ancora. Ero più che convinta che la ragione fossi io, e che non fosse vero che stava male, quindi decisi di andare a trovarlo a casa sua, dove non sarebbe potuto scappare. Suonai al campanello.
Anne:«Ciao Maya, se qui per Harry?»
Io:«Si.»
Anne:«Mi aveva detto di non far salire nessuno ma non importa. Vieni pure!»
Io:«Grazie mille! È di sopra?»
Anne:«Si, vai pure.»
Io:«Ok, grazie.»
Arrivai fino alla sua porta chiusa, prendi un grande respiro e bussai.
Lui mi rispose con un filo di voce.
Harry:«Chi è?»
Io:«È importante saperlo?»
Harry:«Maya?»
Aprii la porta e misi un piede dentro la sua stanza.
Io:«Si, sono io. E tu non stavi male?»
Harry:«Si, infatti.»
Mi sedetti sul letto davanti a lui, mi sembrava che stesse piuttosto bene, invece.
Io:«Harry, ti prego, se hai qualche problema con me dimmelo.»
Harry:«Non ho nessun problema.»
Io:«Perchè non esci allora?»
Harry:«Perchè non ne ho voglia.»
Io:«Qual è il problema? DIMMELO.»
Harry:«QUAL È IL PROBLEMA? LO VUOI SAPERE?»
Io:«SI LO VOGLIO SAPERE!»
Harry:«È CHE NON RIESCO A GUARDARTI PIÙ IN FACCIA SENZA VERGOGNARMI.»
Io:«Cosa?»
Gli scesero due lacrime.
Harry:«Io, io te ne ho fatte di tutti i colori, ti ho fatta diventare...anoressica.»
Io:«Si, ma ora non lo sono più.»
Ero riuscita a riprendere 2 kili in soli 4 giorni grazie a Zayn e Lou, mi avevano aiutata e stavano continuando a farlo, anche se il problema non era ancora risolto perché per me era ancora una fatica mangiare.
Harry:«Io sono una persona orribile, non merito nemmeno di parlarti.»
Io:«Ma cosa dici?»
Gli avvolsi il capo con le braccia e lui appoggiò il volto sul mio petto e mi abbracciò forte circondandomi la vita.
Io:«Non devi più dire queste cose.»
Harry:«Io...io mi sento così in colpa.»
Io:«Harry, guardami...»
Lo spostai dal mio petto e gli presi il viso tra le mani.
Io:«...non devi sentirti in colpa, non voglio che tu ti senta in colpa.»
Harry:«Io...io mi faccio schifo da solo.»
Io:«No. No basta dire queste cose. Io sono qui e sto bene, non hai motivo di sentirti in colpa.»
Harry:«Ti ho trattata così male... E tu invece sei ancora qui.»
Io:«Si Harry, si... Ti avevo promesso che non me ne sarei mai andata. Ed adesso sono qui. Adesso basta, vestiti e lavati che usciamo.»
Mi alzai dal letto e lo presi per mano tirandolo in piedi
Harry:«No aspetta, chi altro sa che sono stato io a ridurti così?»
Io:«Zayn e basta. Adesso non ci pensare forza.»
Aprii l'armadio presi una delle sue magliette che preferivo, una bianca con la stampa dei Rolling Stones e un paio di jeans al ginocchio andai da lui e molto velocemente gli sfilai la maglietta che aveva addosso e gli misi quella che avevo in mano, poi mi inginocchiai e gli infilai anche i jeans.
Io:«Forza! In piedi!»
Svogliato si alzò ed io gli allacciai i pantaloni.
Io:«Ti devo mettere anche le scarpe?»
Mi sorrise mostrandomi le sue fossette e costrinse anche me a sorridere.
Harry:«No ok ce la posso fare anche da solo.»
Io:«Dai allora!»
Si infilò in un attimo le sue Air-Max verdi fosforescenti poi prese il suo cappello di paglia che adoravo e i ray-ban come i miei. 
Io:«Siamo quasi vestiti uguali ahah.»
Anch'io infatti avevo una maglietta bianca dei Rolling Stones e i jeans a vita alta corti ma io avevo le converse e lui no. 
Harry:«Si, ma a me stanno meglio.»
Lo spinsi e risi con lui mentre uscimmo.
Anne:«Wow sei riuscita a farlo uscire dalla tomba?»
Io:«Ahah si. Stasera non torna...»
Harry:«Stasera non torno?»
Io:«No. Non torni. Stai con me, Louis va da El.»
Anne:«Ah Sisi a me va benissimo!»
Harry:«Noi andiamo allora?»
Io:«Sisi, ciao!»
Anne:«Ciao ragazzi.»
Uscimmo di fuori.
Harry:«Quindi dove mi porti?»
Io:«Andiamo a fare shopping!»
Harry:«Non ho soldi dietro...»
Io:«Ahh a questo ci penso io.»
Harry:«Che vuol dire ci pensi tu?»
Nel frattempo tirai fuori il portafoglio e ne estrassi le due banconote da 500 che mi padre mi aveva dato il giorno precedente.
Io:«Ti bastano 1000?»
Harry:«Ma dove li hai trovati?»
Io:«Paghetta di mio padre.» gli sorrisi.
Harry:«Sti cazzi. Comunque io non compro niente con i tuoi soldi.»
Io:«Sisi come no. Forza andiamo!»
Lo presi per mano e lo tirai iniziando a correre, lui corse un po' ma poi mi fermò.
Mi si mise davanti e si abbassò.
Harry:«Dai salta!»
Gli salii sulle spalle e lui mi sollevò con la massima facilità, poi riprese a correre. Con il vento che mi scompigliava i capelli, il sole sulle spalle, aggrappata al ragazzo che amavo mi sentivo finalmente... L I B E R A.
Entrambi urlammo e ci prendemmo forse qualche 'vaffanculo' dalle persone che stavamo scansando. 
Io:«Ehi ehi aspetta! Fermati qui!»
Rallentò fino a fermarsi e poi scesi dalle sue spalle, lo presi per mano un'altra volta e lo trascinai dentro al negozio di intimo dove eravamo già state io è Waliyha un po' di tempo fa.
Harry:«Che vuoi fare qui dentro?»
Io:«Adesso facciamo un po' di spesa... Per te intendo.»
Harry:«Le miei mutande non vanno bene?»
Io:«Si, vanno bene... Ma qui ce ne sono di migliori. Vieni!»
Lo portai al reparto maschile e presi un po' di boxer carini che trovai, poi glieli piazzai in mano.
Io:«Vai a provare!»
Harry:«Scherzi?»
Io:«Ti sembro una che scherza? Dai!» 
Lo spinsi dentro il camerino e lui si lasciò spingere. Dopo un po' 
Io:«Sei pronto?»
Harry:«Si, un attimo...»
Poi aprì la tenda e si lasciò guardare.
Io:«Quindi?»
Harry:«Quindi sono boxer come tanti ce ne sono.»
Io:«Ma ti devo insegnare proprio tutto?»
Harry:«Missà di si.»
Io:«Tu fidati di me.»
Harry:«Se dopo tu ti fidi di me.»
Io:«Va bene, dai.»
Si provò le altre cose che gli avevo portato e alla fine tenemmo da parte 4 paia di boxer.
Harry:«Adesso tocca te, no?»
Io:«Se proprio devo.»
Harry:«Si, proprio devi.»
Passammo nel reparto donna ed Harry prese ovviamente i completi i più sexy che c'erano ma anche qualcosa di sobrio e, come avevo già fatto io con lui, me li piazzò in mano e mi spinse dentro al camerino. 
Il primo che mi provai erano un reggiseno e delle mutandine totalmente nere con il bordo azzurro cielo. Fui costretta anch'io a farmi vedere da lui e mentre mi esaminò provai moltissima vergogna in particolare a causa del fatto che ero ancora molto magra.
Io:«Bella scelta.»
Harry:«Già. E ti sta benissimo. Vai con il prossimo.»
Mi provai altri 2 completi sobri come il primo ma poi fui costretta a mettermi anche gli altri 2 diciamo un po' accattivanti che Harry aveva scelto per me. Il primo era nero di pizzo. Il reggiseno era a fascia, con uno scollo molto profondo trasparente fatta eccezione per le coppe lucide che trasparivano da sotto il pizzo. Le mutandine era delle brasiliane quasi totalmente trasparenti sempre in pizzo nero. 
Harry:«Ci sei?»
Io:«See.»
Aprì la tenda senza farselo dire due volte e mi squadrò da capo a piedi passandosi il pollice sul labbro inferiore.
Harry:«Ok, ora girati.»
Io:«Non ho intenzione di farlo.»
Harry:«Dai Maya.»
Mi girai e gli lasciai guardare il mio culo per bene e poi mi rivoltai. 
Io:«Guardato bene?»
Harry:«Mah... Girati ancora un po' almeno siamo sicuri» sospirai sorridendo e chiusi subito la tenda. Poi presi in mano l'ultimo che avrei dovuto mettermi. 
Io:«Questo te lo scordi.»
Harry:«Ahah dai fallo per Zayn, no? Diciamo che così siamo pari per la pasta di due settimane fa.»
Mi misi il perizoma rosso di pizzo e poi il reggiseno che era come quello nero di prima ma rosso. Aprii la tenda.
Harry:«Girati, girati!»
Io:«Poi siamo pari?»
Harry:«Si.»
Mi girai lasciando che mi guardasse per bene anche questa volta e vergognandomi moltissimo sopratutto quando gli scivolò via dalla bocca un commentino che tutti si sarebbero aspettati da un diciottenne come tanti
Harry:«Porca puttana che culo.»
Mi rigirai dopo poco
Io:«Questo no. E poi mi da un fastidio pazzesco.»
Harry:«Credimi, quando lo metterai, non lo terrai addosso tanto. Sono felice per Zayn.»
Io:«E va bene dai... Quindi prendo questi due mostrandogli il primo che avevo provato e uno total blue e... Questo?»
Dissi indicando quello che avevo addosso
Harry:«E quello nero di pizzo.»
Io:«...e quello nero di pizzo.»
Andammo insieme a pagare e pagammo con i miei soldi, infondo ero contenta di stare un po' con lui, mi era mancato così tanto. 
Io:«Andiamo da Nando's? Ho fame.»
Harry:«Hai fame?»
Io:«Già.»
Mi prese per mano come se fossi la sua bambina e a grandi passi arrivammo da Nando's, entrammo ed occupammo un tavolo per tre perché su una sedia appoggiammo le buste. La cameriera ci raggiunse.
Io:«Io prendo un Chicken Breast Fillet e una Coca.»
Harry:«Stessa cosa...»
Cameriere:«Ok, arrivano subito.»
Harry:«Questa è la tua merenda o la tua cena?»
Io:«La merenda ovvio.»
Mi sorrise.
Harry:«Dopo dove mi porti?»
Io:«Ma non so...»
Harry:«Aah! Hanno aperto un negozio enorme di cioccolatini infondo alla strada, andiamo?»
Io:«Okkey, ma da quando tu hai tutta questa passione per il cioccolato?»
Harry:«Da sempre, piccola.»
Io:«Se lo dici tu...»
Dopo poco arrivarono i nostri ordini e subito iniziammo a mangiare, non avrei mai creduto che avrei potuto dirlo, ma avevo molta fame.  Subito addentai una parte del mio panino e poi alzai lo sguardo verso Harry. Non riuscii a trattenermi e scoppiai a ridere mettendomi una mano davanti alla bocca.
Harry:«Che c'è?»
Risi ancora di più vedendo la sua faccia sconvolta così tanto da non riuscire più nemmeno a parlare.
Harry:«Sono sporco?»
Continuai a ridere ma riuscii a dirgli si con la testa.
Harry:«Dove?»
Io:«OVUNQUE AHAHAHAHAHAHAHA»
Prese un tovagliolo e se lo passò si tutta la faccia peggiorando di netto la situazione.
Io:«Ok. ahahah, faccio ahahah i-ahahah IO AHAHAHA»
Presi un altro tovagliolo e gli pulii gli angoli della bocca sorridendo quando i miei occhi incontrarono i suoi.
Harry:«Adesso hai finito di prendermi per il culo?»
Io:«Ma non saprei... Vediamo.. NO. Ahahahahahahah!»
Harry:«Allora io metto il broncio.»
Mise le gambe entrambe su un lato della sedia e girò la testa dall'altra parte. 
Io:«Harryy!» tentai di farlo girare.
Lui sollevò quindi una mano mettendola a forma di becco.
Harry:«Parla con la manina.»
Mi alzai quindi dalla mia sedia ed andai a sedermi su di lui che continuò però a guardare dall'altra parte facendo la faccia da bambino imbronciato. Presi una patatina e gliela appoggiai sulla bocca continuando a punzecchiarlo. 
Io:«Mangia una patatina! Dai mangia una patatina!»
Harry:«No.»
Io:«Sei cattivo.»
Harry:«No, sei tu cattiva.»
Finalmente si girò verso di me.
Io:«Mi perdoni?»
Harry:«Paga la cauzione.» disse toccandosi con l'indice la guancia alla mia destra. 
Gli diedi un bacio lì e poi, dopo che lui indicò anche l'altra guancia, feci la stessa cosa anche dall'altra parte.
Harry:«Perdonata.»
Io:«Bene.»
Presi una patatina dal suo piatto e la mangiai.
Harry:«Ok, ora puoi scendere.»
Io:«No. Io rimango qui. Sono pesante?»
Harry:«No, assolutamente.»
Presi il mio piatto e lo trascinai di fianco al suo. 
Io:«Allora rimango qui.»
Addentai il mio panino e nel frattempo lui mi avvolse la vita con un braccio per arrivare al suo panino e poi fece la stessa cosa.
Dal mio telefono poi arrivò il suonò quindi lo presi e lessi il messaggio che Zayn mi aveva inviato e anche Harry lo vide:
Zayn:“Perchè quello che lasci non va più via, per questo lo giuro ti sposerò.❤”
Sorrisi leggendo le parole della canzone che io e Zayn cantavamo sempre e quindi gli risposi proseguendo il testo:
Io:“E se la vita che fugge io non fuggirò, non lo farò.❤»
Lo inviai e poi mi rivoltai verso Harry e vedendo la sua aria un po' triste gli sorrisi. Allungò il braccio sinistro per prendere il suo panino e così vidi l'area di pelle arrossata che gli era rimasta dopo che si era fatto togliere il tatuaggio, quindi cercai di cambiare discorso e gli sfiorai con l'indice e il medio la pelle.
Io:«Fa male?»
Harry:«Si, e non solo quello.»
Io:«Pensi che per me sia facile?»
Harry:«Ah certo, infatti stai con Zayn.»
Io:«Pensavo fossi cambiato e invece sei rimasto proprio com'eri.»
Mi alzai da lui ma mi fermò e mi ritirò sopra di se.
Harry:«Scusami.»
Mi abbracciò e anch'io feci lo stesso con lui.
Mangiammo entrambi il nostro panino rimanendo in silenzio.
Io:«Ma sei ancora lì?»
Harry:«Lasciamelo gustare!»
Io:«Ma cosa gusti te? Sommelier dei miei stivali!»
Harry:«Ahah ha parlato lei!»
Io:«Si. Ho parlato io.»
Prese 4 o 5 patatine e me le infilò in bocca.
Harry:«Zitta e mangia. Ahahah!»
Io:«Oon i uoi ithie empeh.»
Harry:«È?»
Finii di masticare.
Io:«CHUPPAAA!»
Harry:«Melo.»
Io:«Telo.»
Harry:«Zitta e mangia.»
Io:«Non mi puoi zittire sempre! Ahahah.»
Harry:«Si che posso.»
Io:«Fallo.»
Mi guardò e sorrise.
Harry:«Zitta e mangia.»
Io:«NonmipuoizittirequandotipareioparloquantovoglioesedicolaparolaOMOSESSUALEtidafadtidio?alloraioladico OOOMOOOSESSUAAA-»
Mi tappò la bocca con una mano.
Harry:«Zitta.»
Gli morsicai l'indice.
Io:«-AAAAAALEEEEEE. Ora ho finito.»
Harry:«Cosa sei un cane?»
Io:«No.»
Harry:«E cosa sei allora?»
Io:«Sono un cane femmina.»
Harry:«Aaah una cagna quindi. Ahahahah»
Gli presi i capelli e glieli tirai costringendolo a spostare la testa verso il basso.
Io:«Prova a ripeterlo.»
Harry:«Nono. Ok, scusa.»
Io:«Non ho sentito bene.» gli tirai di più i capelli
Harry:«Scusa scusa.» e poi glieli mollai. 
Harry:«Aah che maale.» disse toccandosi il punto dove gli avevo quasi strappato i capelli e facendo di nuovo la faccina da bambino imbronciato. 
Quindi mi baciai la punta delle dita e gliela appoggiai nel punto dove gli avevo fatto male.
Io:«Passato?»
Harry:«Tshi.»
Gli baciai la guancia destra e poi mangiai le ultime patatine che mi rimanevano, e bevvi l'ultimo po' di coca che mi rimaneva. 
Io:«Vado a pagare arrivo.»
Harry:«Aspetta.....to' paga anche per me.»
Mi diede i soldi che si era tirato fuori dalla tasca.
Io:«Faccio io.»
Tentò di replicare ma io mi avviai subito verso la cassa e pagai, poi tornai da lui.
Io:«Hai finito?»
Harry:«Sisi.»
Io:«Andiamo allora?»
Harry:«Okok, riesci a farti entrare queste buste nella borsa.»
Io:«Si, dammele.»
Le infilai e poi uscimmo.
Harry:«Andiamo al negozio di cioccolatini?»
Io:«Ook.»
 
HOLAAAAA!
Beh che dire...come sempre spero che vi piaccia e per favore continuate a recensire. Mi fa sempre molto piacere leggere i vostri pareri:3
Passo a ringraziare:
Samanta_Bianca_1D
directionercarotina99
horan_01
_heihazza

per aver recensito il capitolo scorso c:
Ringrazio tantissimo le 58 persone che hanno aggiunto questa storia tra le preferite, grazie davvero.
Grazie alle 18 persone che l'hanno aggiunta tra le ricordate!
Ed un enorme grazie alle 51 che l'hanno aggiunta tra le seguite, vi adoro!


Anyway cambiando discorso: THIS IS US. Oddio ho pianto dall'inizio alla fine. E' stato come il video diary che tutte aspettavamo e come il concerto che molte di noi si sono perse.
Comunque non anticipo niente a chi deve ancora vederlo:3

Vi ricordo un'altra volta il mio nome di Twitter, sono @hiyaharryxx
Byee!

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Capitolo 51
*** Fiftieth Chapter ***




Fiftieth Chapter
 
Harry:«Andiamo al negozio di cioccolatini?»
Io:«Ook.»
Camminammo un po' per la via fino ad arrivare al negozio e poi entrammo. C'erano montagne di cioccolatini ovunque di ogni tipo, era come un paradiso terrestre.
Harry:«Dio che voglia di cioccolato.»
Io:«Aah non dirlo a me!»
Prendemmo entrambi un sacchetto e iniziammo a riempirlo di cioccolatini andando ognuno dove voleva, poi ci rincontrammo a fine giro.
Io:«Ho voglia di divertirmi Harry.»
Harry:«Divertirti come?»
Io:«Divertirmi come divertirmi, ho voglia di ridere.»
Harry:«Bene allora ci penso io.» sorrise 
Io:«Che vuoi fare?»
Si toccò la tasca posteriore dei jeans e tirò fuori un piccolo involucro argentato. 
Harry:«Assomiglia ad un cioccolatino no?»
Io:«Si, ma non lo è... E poi cosa ci fai tu con un preservativo nei jeans?»
Harry:«Mah non si sa mai, ne porto sempre uno dietro.»
Io:«E cosa vorresti farci?»
Mi si avvicinò all'orecchio.
Harry:«Guarda quel bambino alla tua sinistra...»
Girai la testa e vidi un bambino che avrà avuto più o meno 6/7 anni e che aveva in mano un sacchetto con dei cioccolatini nella carta argentata molto molto simili al preservativo che aveva Harry.
Io:«No, il bambino no dai...»
Harry:«Inizia a filmare.»
Sorrisi scuotendo la testa, presi il cellulare e feci partire il video. Lui si avvicinò al bambino continuando a sorridere, poi gli sbatté contro facendo cadere il preservativo nel sacchetto del bambino.
Harry:«Oh scusami.»
Il bambino lo guardò e poi se ne andò subito da sua mamma che lo accompagnò alla cassa.
Harry:«Missione riuscita.»
Io:«Dai andiamo. Dobbiamo seguirli.»
A grandi passi arrivammo alla cassa appena davanti al bambino e a sua madre, pagai i nostri due sacchetti e poi uscimmo e ci sedemmo su una panchina aspettando la nostra vittima. Dopo un paio di minuti anche il bambino uscì dal negozio e si sedette proprio sulla panchina di fronte a noi.
Harry:«Riprendi la scena...»
Io:«Sisi.»
Iniziai a registrare il bambino che dopo aver mangiato un cioccolatino prese il preservativo ed ignaro lo aprì. Lo srotolò e lo guardò strabuzzando gli occhi. Poi richiamò l'attenzione della madre su di esso e lei lo prese e urlando chissà cosa lo buttò nella spazzatura e con il suo bambino per mano si allontanò. Io ed Harry iniziammo a ridere e non riuscimmo a fermarmi per un bel po'. Poi riguardammo il video e ridemmo ancora di più. Non appena la panchina di fronte a noi fu libera venne immediatamente occupata di nuovo da due vecchietti. Harry mi avvolse appoggiandomi una mano intorno alle spalle.
Harry:«Hai ancora voglia di divertirti?»
Io:«Si.»
Harry:«Allora lasciami fare.» disse facendo un cenno con la testa ai due vecchietti di fronte a noi. Mi si avvicinò e mi baciò con molta foga ma dopo il secondo bacio lo fermai.
Io:«No, Harry.»
Harry:«È solo per divertirsi, voglio vedere che facce fanno.»
Io:«Ehm, ok ma non baciarmi.»
Harry:«Okkey scusa.»
Iniziò a baciarmi il collo e nel frattempo fece scorrere la mano destra su una delle mie cosce fino ad arrivare in mezzo alle gambe. 
Io:«Ti prego guardarli.»
Harry alzò la testa dal mio collo e vide le loro facce sconvolte. 
Io:«Ok, può bastare eh.»
Harry:«Si dai...»
Io:«Questo non è mai successo. Ci siamo capìti?»
Harry:«Successo cosa?»
Io:«Bravo. Dai andiamo.»
Harry:«Ok.»
Ci alzammo dalla panchina e mentre camminammo verso casa mia Harry mi prese per mano, diciamo che forse non aveva ancora ben chiara la differenza tra essere amici e stare insieme. Camminammo alcuni minuti in silenzio mano nella mano e poi mi squillò il telefono, colsi quindi l'occasione per togliere la mia mano dalla sua. 
Io:«Pronto?»
Zayn:«Ciao piccola.»
Io:«Ehi ciao.»
Zayn:«Sei a casa?»
Io:«N-no, non sono a casa.»
Zayn:«Uhm, dove sei?»
Io:«Sono in giro...»
Zayn:«Da sola?»
Io:«NO. No sono con... Con la..cugina di.. di Harry.»
Harry:«Non ho una cugina.» sussurrò e io lo zittii spingendogli via il viso con il palmo della mano.
Zayn:«Ehm ok. Sta sera?»
Io:«No nemmeno rimango con lei. Domani pomeriggio vengo io a trovarti. Promesso.»
Zayn:«Ook, ti sto già aspettando. Ci sentiamo ciao piccola.»
Io:«Ok ciao.»
Riattaccai e osservai Harry che non mi guardava e continuava  a fissare un punto davanti a noi, poi accelerò il passo e mi superò.
Io:«Aspettami!»
Accelerai anch'io il passo ma feci molta fatica per riuscire a restargli a fianco dato che anche lui accelerò ancora di più.
Harry:«Quindi io sarei come il tuo amante in pratica?»
Io:«No, sei un mio amico.»
Harry:«E perché non dici a Zayn che sei con me?»
Io:«Beh... Perché non voglio che sia geloso. Rallenti un po'? Non riesco a starti dietro.»
Harry:«Perchè dovrebbe essere geloso se siamo amici?»
Io:«Perchè anche tu lo eri quando io ero amica sua.»
Harry:«Proprio solo amica non eri.»
Io:«Cosa c'entra adesso?»
Finalmente rallentò. 
Harry:«C'entra che non possiamo essere amici se ogni volta che passiamo del tempo insieme dobbiamo nasconderci.»
Io:«Ok va bene, dalla prossima volta glielo dico. Va meglio così?»
Harry:«Sì, molto meglio.»
Camminammo un po' in silenzio uno affianco all'altro. Poi però il silenzio si ruppe
Harry:«Scusami, non volevo trattarti male. Solo che devo ancora abituarmi a tutta questa storia.»
Io:«No, ok fa niente.»
Arrivammo quindi a casa e salimmo di sopra in camera mia, io mi levai le scarpe e i pantaloncini. Tenni la maglietta dato che era piuttosto lunga e mi copriva tutta e mi spaparanzai sul letto. Anche lui si tolse le scarpe e poi rimase qualche secondo girato di schiena scompigliandosi i capelli e rimettendoseli a posto. Poi la sua voce roca rimbombò nella mia stanza.
Harry:«Ehm...io... Io dovrei chiederti una cosa... Ma.. Ma se non vuoi fa lo stesso.»
Io:«Dimmi tutto...»
Si girò lentamente verso di me e chinò il capo quando pronunciò quelle parole
Harry:«Ecco.. Io, io vorrei leggere il tuo diario.»
Non pensai nemmeno alle conseguenze, l'unica cosa importante in quel momento eravamo io e lui. Insieme. 
Frugai sotto il letto e, dopo aver spostato alcune scatole, lo trovai e glielo diedi. 
Io:«Tieni.»
Lo prese.
Harry:«M-ma se non vuoi, fa lo stesso.»
Mi alzai.
Io:«Tranquillo.»
Mi alzai sulle punte e gli diedi un bacio sulla guancia e poi mi avvicinai alla porta per oltrepassarla.
Io:«Solo...leggilo qui, non portarlo via ok?»
Harry:«Nono ok, non avevo intenzione di farlo.»
Io:«Io vado a preparare la cena ti chiamo quando è pronto ok?»
Harry:«Vuoi che ti aiuti?»
Io:«Nono rimani pure qui.»
Scesi di sotto preferendo lasciarlo solo a leggere il mio diario. Iniziai quindi a cucinare canticchiando e in circa 20 min misi in tavola due piatti di pasta con un sugo strano che avevo inventato sul momento e lasciai invece a riposare i cup cake che avevo fatto mentre aspettavo la cottura della pasta. Chiamai Harry e lui scese con il mio diario in mano lasciandolo aperto sul bancone e sedendosi a tavola.
Harry:«Cos'è?»
Io:«Prima assaggia.»
Mi sedetti nel mio posto di fronte a lui e osservai la faccia che fece quando assaggiò la mia creatura.
Harry:«È buonissimo!»
Io:«Davvero?»
Harry:«Si! Ma cosa ci hai messo?»
Io:«Boh un po' di cose!»
Harry:«La devi assolutamente rifare!»
Io:«Ehm ok..vedrò.»
Anch'io l'assaggiai e fui sorpresa nel sentire che era veramente buona, tuttavia avevo mangiato già tutta quella roba per 'merenda' e già era stato difficile riuscire a mangiarla tutta quindi iniziai a girare e rigirare quelle penne nel piatto mangiandone 4 o 5 e continuando ad osservarle dalla punta della mia forchetta.
Harry:«Non hai fame?»
Non volevo farlo sentire in colpa quindi mangiai le 2 penne che avevo sulla forchetta.
Io:«Nono, ho fame.»
Ne mangiai ancora un paio e poi cercai di cambiare discorso.
Io:«Perchè hai voluto leggere il mio diario?»
Alzò il viso dal piatto e mi guardò.
Harry:«Perchè...volevo sapere quanto male ti ho fatto.»
Io:«Se mi avessi detto il perché non te lo avrei mai fatto leggere.»
Harry:«Ed ecco perché non te l'ho detto.»
Io:«Non ne voglio più.» mi alzai per portare il piatto in cucina
Harry:«No, aspetta la mangio io.»
Io:«Uhm, ok.»
Gli lasciai il piatto sul tavolo e andai in cucina a posare il mio bicchiere e le mie posate, poi tornai da lui e mi sedetti sulle sue ginocchia.
Io:«Oggi ti imbocco io.» gli rubai la forchetta di mano
Harry:«Non mi oppongo.»
Presi tantissima pasta sulla forchetta e gliela misi tutta in bocca facendo rimanere a forchetta incastrata. Lui riuscì però a mangiarla tutta.
Harry:«Bel modo di imboccarmi!»
Io:«Ahahah, dai..facciamo le persone normali una volta tanto...»
Harry:«Ti sembriamo due persone normali?»
Io:«Ehm, no. Ahahahah! DAI MANGIA.»
Presi due penne e gliele misi in bocca e mentre masticò mi perdetti nei suoi occhi verde smeraldo. Nonostante tutto mi sentivo ancora attratta da lui, e mi sembrava che lui se ne fosse accorto. Continuai ad imboccarlo fino a quando non finì tutta la pasta.
Io:«Ma dove la metti tutta questa roba?»
Harry:«Nella pancia dove devo metterla? Ahah»
Io:«E non ingrassi mai?»
Harry:«Smaltisce tutto il mio amichetto là sotto.» cercò di metterla sul ridere perché sapeva che era un'argomento delicato da affrontare con me e anch'io decisi di non proseguire.
Io:«Ahaha sei sempre il solito.»
Gli diedi un pungo sulla pancia.
Harry:«Certo.»
Io:«Ti piacciono i cup cake?»
Harry:«Certo che mi piacciono, sopratutto se sono al cioccolato!»
Io:«Allora ti conosco proprio bene.»
Mi alzai e presi uno dei due cup cake che avevo preparato e glielo misi in tavola.
Harry:«Maya ti ho già detto che ti voglio bene?»
Io:«Sisi, tutti mi vogliono bene quando tiro fuori qualcosa da mangiare.»
Harry:«Solo che tutto non mi sta, tu mangi l'altra metà?»
Io:«Ehm, ok dai.»
Lo spezzò a metà e me ne diede una parte, probabilmente era una tattica per farmi mangiare e stava funzionando. Lo mangiai constatando che anche quello era molto buono e anche Harry lo disse.
Harry:«Uuu aspetta aspetta!»
Fece un rutto degno di un oscar.
Io:«Che schifooo! AHAHAH»
Harry:«Ora, se non ti spiace, voglio tornare alla mia lettura.»
Io:«Vaa bene.»
Si alzò, prese il mio diario e si sedette sul divano e io mi sedetti di fianco a lui osservandolo mentre leggeva e non distogliendo mai lo sguardo dai suoi occhi verde smeraldo che andavano da destra a sinistra sulle varie pagine, dopo circa 3 minuti finì di leggere.
Harry:«Finito.»
Io:«Aspetta...»
Girai un po' di pagine e arrivai alla pagina dove parlavo della nostra notte in Scozia.
Io:«Non ho mai voluto che la leggessi, beh adesso puoi farlo...»
Harry:«No, sinceramente non voglio.»
Io:«Perchè?»
Harry:«Perchè so che tu non vuoi...»
Io:«Si che voglio.»
Harry:«Non s-»
Io:«Leggila.»
Harry:«Okkay.»
La lesse e nel frattempo io andai su Twitter con il cellulare perché ero abbastanza in imbarazzo, dopo pochissimo finì di leggere e mi piazzò il diario in mano.
Io:«Finito sul serio?»
Harry:«Si, certo.»
Io:«Ok, lo riporto su.»
Salii e lo appoggiai sul comodino di camera mia e poco prima che tornassi di sotto sentii il suono del cellulare di Harry provenire dal comodino dove era appoggiato. Mi fu inevitabile leggere:
“Mamma (cioè Anne):
Hai trovato un lavoro? Mi hanno detto che cercano qualcuno che faccia le pulizie al bar sotto casa nostra, non pagano molto ma ci può comunque aiutare nella situazione in cui ci troviamo”
Situazione? Che situazione? Harry? Che pulisce? Può aiutare? 
Presi subito il suo telefono e glielo portai facendogli leggere il messaggio.
Io:«Cosa vuol dire?»
Harry:«E-eh no niente.»
Io:«No Harry, ti conosco. COSA VUOL DIRE?»
Lui si allontanò da me girandosi di spalle e aggiustandosi i capelli con la mano destra e poi mi rispose rimanendo sempre girato di schiena.
Harry:«Vuol dire che siamo nella merda.»
Io:«Nella merda in che senso?»
Harry:«Nel senso che Robin ha perso il lavoro e i soldi che porta a casa mia mamma non bastano per pagare il mutuo della casa, le assicurazioni, per-»
Io:«Perchè non me l'hai detto?»
Harry:«I-io beh..mi vergognavo.»
Io:«Ma vergognarti di che? Dai vieni qui.»
Mi alzai sulle punte dei piedi e lo abbracciai mentre lui sospirò.
Io:«Anch'io ho bisogno di un lavoro, quindi beh ci andremo insieme ok?»
Harry:«No. Ok un corno. Non voglio rovinarti l'estate ok?»
Io:«No, non mi rovini l'estate. Io ero già passata a chiedere. Te lo giuro.»
Harry:«Non ti credo ma sarà sicuramente meglio che pulire i bagni di un bar.»
Io:«Chi ti dice che non andremo a fare quello?»
Harry:«Beh anche se fosse avrei te con me, il che migliora tutto, no?»
Io:«Ahah eh beh. Comunque non andremo a pulire i bagni. Tu aspettami qui, torno tra un quarto d'ora.»
Harry:«NO. Vengo con te!»
Io:«Nono, stai qui ok?»
Harry:«Eh va bene.»
Uscii e in 5 minuti raggiunsi lo Starbucks che c'era vicino a casa mia, mio padre conosceva il proprietario da una vita e anch'io lo conoscevo quindi ero sicura che avrei trovato due posti per me ed Harry. Arrivai appena prima che chiudessero e per fortuna mi imbattei nel proprietario.
Mike(proprietario):«Ciao Maya! Che ci fa qui?»
Io:«Ciao, starei cercando due posti di lavoro...ti prego dimmi che li hai.»
Mike:«Un posto c'è di sicuro perché abbiamo perso una cameriera la settimana scorsa e per l'altro non penso...»
Io:«Mike ti prego ti prego ti prrrego.»
Mike:«E va bene dai!»
Io:«Grazie grazie grazie! Grazie mille davvero! La paga quant'è?»
Mike:«Sarebbe 800 al mese per 20 ore settimanali più le mance»
Io:«Perfetto, ascolta mi potresti fare un ultimo favore?»
Mike:«Certo dimmi!»
Io:«I miei soldi potresti metterli nella busta della paga dell'altro ragazzo che verrà con me? E non fargli sapere che in realtà li ci sono anche i miei soldi?»
Mike:«Lo ami vero?»
Io:«Siamo tanto amici, niente di più.»
Mike:«Ahh non mi intrometto. Comunque va bene, dirò agli altri dipendenti questa cosa e tutto andrà liscio, stai tranquilla!»
Io:«Grazie davvero! Non so come ringraziarti!»
Mike:«Figurati! Cominciate dopo domani alle 14 ok?»
Io:«Perfetto! Grazie ancora! Ciao Mike!»
Mike:«Ciao!»
tornai a casa e subito dissi ad Harry che avevo trovato il lavoro. Dopo ci sistemammo sul divano e guardammo un po' di tv mangiando i cioccolatini che avevamo comprato nel pomeriggio.
Io:«Preferisci il cioccolato fondente o quello al latte?»
Harry:«Ehm..al latte.»
Io:«Bene, allora tu prendi questo e io te ne frego uno fondente.»
Gli infilai nel sacchetto un cioccolatino al latte e ne presi uno al fondente.
Harry:«Ma fai con comodo eh.»
Io:«Zitto e mangia.»
Harry:«Ahah va bene...» rise e allungò la mano sinistra nel sacchetto.
Io:«Harry mi prendi per il culo?»
Harry:«Cosa?»
I suoi braccialetti si erano spostati, mi si gelò il sangue.
Io:«Come cosa?»
Presi il suo braccio sinistro e gli tolsi tutti i braccialetti scoprendo dei segni rossi che non erano ancora tagli.
Harry:«È una lunga storia.»
Io:«NO NO. Una lunga storia un par di cosi. Sei pazzo?»
Harry:«Anche tu lo fai quindi potrei dire lo stesso di te.»
Io:«Ora non lo faccio più. E per questo so che è una cosa per persone stupide.»
Harry:«I-io non so perché l'ho fatto.»
Gli scesero due lacrime e anche a me venne da piangere.
Harry:«Perchè piangi?»
Mi sedetti a cavallo delle sue cosce come quando stavamo insieme, ma in quel momento non mi importava. Lo abbracciai forte forte e piansi sulla sua spalla, anche lui mi strinse a sè e lo sentii singhiozzare sulla mia schiena. Poi mi allontanai da lui ma non troppo e gli presi il viso fra le mani spostandogli i ricci dalla fronte.
Io:«Ti prego promettimi che non lo farai più.»
Harry:«Sisi, va bene qualsiasi cosa basta che smetti di piangere.»
Lo riabbracciai appoggiando la guancia sinistra sulla sua spalla.
Io:«È solo che ti voglio troppo bene per lasciare che ti succedano queste cose.»
Harry:«È successo solo una volta.»
Mi accarezzò la schiena.
Io:«Ti prego non farlo mai più.»
Harry:«No ok. Mai più.»
Mi allontanai da lui ma rimasi seduta sulle sue gambe. Mi asciugai velocemente le lacrime ma continuai a singhiozzare vedendo i suoi bellissimi occhi ancora arrossati.
Io:«Mi devi spiegare un po' di cose...»
Harry:«Ok, però non piangere più ok?»
Io:«Ok... Ma p-perché l'hai fatto?»
Harry:«I-io mi odiavo per quello che ti avevo fatto.»
Io:«Quindi sarei io la causa?»
Harry:«No. No, non sei tu. È tutta colpa mia.»
Io:«Adesso voglio che mi prometti che non lo farai mai più.»
Gli porsi il mignolo.
Harry:«Se tu sarai con me io non avrò più motivo di farlo.»
Intrecciò il suo dito con il mio.
Io:«Io non me ne vado.»
Questa volta fu lui ad abbracciarmi e rimanemmo abbracciati per una buona decina di minuti, in silenzio. Pensai a così tante cose in quei minuti che mi sembrava fosse trascorsa un'intera giornata. Anche Harry rimase in silenzio, mi accarezzò la schiena per tutto il tempo. Probabilmente saremmo rimasti così per tutta la notte se non mi fosse squillato il cellulare e non avessi dovuto allontanarmi per rispondere. 
Io:«Pronto?»
Waliyha:«Ehi ehi ehi. LIAM MI HA INVITATA A CASA SUA! LIAM MI HA INVITATA A CASA SUA! LIAM MI HA INVITATA A CASA SUA!»
Io:«Minchia ma che è un malato di sesso?»
Waliyha:«AHAHAH no. Intanto stasera non posso io.»
Io:«Ma quanto ci dispiace AHAHAH»
Waliyha:«No seriamente non so come dirglielo.»
Io:«Ee come vuoi dirglielo? "Liam c'ho le mie cose."»
Harry rise quando sentì quelle parole.
Waliyha:«Ma no così è brutto da dire...»
Io:«Come 'così è brutto da dire'? Come glielo vuoi dire scusa?»
Waliyha:«Non lo so...spero che lo capisca.»
Harry sfoderò un ghigno sentendo quelle parole dall'altra parte del telefono.
Harry:«Non lo capirà mai.»
Io:«Harry dice che non lo capirà mai.»
Waliyha:«Ah siamo messi bene allora.»
Harry:«Se vuole lo posso chiamare io...»
Io:«Harry dice che se vuoi glielo può dire lui.»
Waliyha:«Sarebbe perfetto.»
Io:«Ha detto di si.»
Harry:«Ok, spostati che devo andare a prendere il cellulare.»
Waliyha:«Spostati?»
Io:«Si, poi ti racconto.»
Waliyha:«Ricordati di mio fratello.»
Io:«Stai tranquilla ok?»
Waliyha:«Ok, lo sta chiamando?»
Io:«Sisi. Ok, aspetta in linea.»
Raggiunsi Harry e mi alzai sulle punte per poter appoggiar l'orecchio sul cellulare di Harry e sentire la sua conversazione con Liam.
“Liam:«Pronto?»
Harry:«Liam?»
Liam:«Ciao Harry!»
Harry:«Ho saputo che sta sera hai invitato Waliyha a casa tua...»
Liam:«Ehm.. Si.»
Harry:«A proposito... L'ho sentita che parlava con Maya.»
Liam:«E...?»
Harry:«Per sta sera niente, amico.»
Liam:«Ah. Vabbe dai. Grazie dell'informazione.»
Harry:«Di niente di vediamo..domani?»
Liam:«Ook. Ciao ciao.»
Harry:«Si, ciao.»”
Harry:«Missione compiuta.»
Presi il telefono dove Waliyha mi stava aspettando.
Io:«Ok, tutto a posto, vai tranquilla...»
Waliyha:«Oddio grazie mille. Di ad Harry che lo amo.»
Io:«Ha detto che ti ama.»
Waliyha:«C'è non nel vero senso eh...»
Io:«Sisi, lo sa. Ok Wali adesso vado.»
Waliyha:«Ok, ciao. Ti chiamo domani mattina per raccontarti.»
Io:«Perfetto, ciao.»
Harry:«Io avrei sonno andiamo a dormire?»
Io:«Si, anch'io ho sonno.»
salimmo di sopra e come se fosse una cosa normale dopo che ci fummo 'svestiti' ci infilammo sotto il lenzuolo del mio letto. Io ero voltata verso di lui e lui verso di me. Ci osservammo per 2 secondi in silenzio fino a quando la sua voce roca lo interruppe echeggiando nella stanza.
Harry:«Mi sei mancata così tanto..» gli sorrisi
Io:«Si anche tu.»
Harry:«Mi sembra strano dirtelo ma forse ora ti vedo solo più come un'amica.»
Io:«Beh io sono felice così. Ma tu non avevi sonno?»
Harry:«Si, ma é difficile dormire senza qualcuno che ti faccia le coccole.»
gli sorrisi.
Io:«Sei troppo bravo a convincermi.»
Mi alzai di poco ed appoggiai la schiena sulla spalliera del divano mentre lui si avvicinò di più a me e appoggiò la sua testa sulle mie cosce rivolgendo lo sguardo verso i miei piedi. Io iniziai quindi ad accarezzargli lentamente i ricci e dopo poco lui si addormentò. Io non ci riuscii. Continuai per un bel pezzo a guardare fuori dalla finestra in direzione delle luna a pensare. Potevo percepire il calore del suo fiato sulle mie gambe e sentivo la sua testa pesare su di esse. Potevo vedere appena la punta del suo naso, ma continuai a guardarlo per chissà quanto tempo. Lui aveva detto che per lui ero un'amica ma forse era lui che per me invece era tutt'altro. Solo quando lo schermo del mio cellulare si illuminò capii realmente cosa stavo pensando.
Vidi il nome di Zayn comparire sullo schermo. Non volevo farlo soffrire in nessun modo, perché quando io avevo avuto bisogno di qualcuno sapevo che lui c'era. Ma non stavo con lui per ripagarlo. Stavo con lui perché lo amavo. Infondo che male c'era? Si possono benissimo amare due persone contemporaneamente. O sbaglio?
Zayn:«buonanotte❤ spero di incontrarti in un sogno.» gli risposi 
Io:«buonanotte anche a te. spero di incontrarti anch'io❤ xx»
Spensi il telefono non volendo ricevere altri suoi messaggi, mi sentivo così in colpa per essere lì con Harry mentre a Zayn avevo raccontato tutt'altro. Riuscii ad addormentarmi. *il mattino dopo* fu Harry a svegliarmi accarezzandomi lentamente le gambe. Non riuscii a rimanere lì ferma, stavo tradendo Zayn e farlo era l'ultima delle cose che avrei voluto.
Mi alzai velocemente dal letto spostando la testa di Harry dalle mie gambe.
Harry:«Che c'è adesso?»
Io:«Harry ti avevo detto che saremmo stati amici, non altro.»
Harry:«Non ti ho chiesto nient'altro.»
Io:«Allora d'ora in poi ognuno nel suo letto ok?»
Harry:«Va bene, bastava dirlo subito.»
Io:«Scusa è solo che...ci tengo troppo a Zayn per-»
Harry:«Non è successo niente Maya.»
Io:«Si, lo so...»
Scesi di sotto e anche lui mi raggiunse. Mi appoggiai al bancone e lo osservai scendere le scale. Era perfetto, lo era come sempre e più lo guardavo più non smettevo di pensare a Zayn, al fatto che forse non avevo ancora dimenticato Harry. 
Si avvicinò a me e si scompigliò i capelli.
Harry:«ok, scusa non volevo trattarti male...»
Io:«No, scusami tu.»
Harry:«Facciamo finta che non sia mai successo?»
Io:«Ok.»
Gli sorrisi,
Harry:«Vai a vestirti..»
Io:«Perchè?»
Harry:«Andiamo a fare colazione.»
Presi un grande respiro per cercare di non ribattere, fare colazione non mi era mai piaciuto, non la facevo sempre nemmeno prima dell'anoressia. Comunque non volevo farlo sentire in colpa più di quanto già si sentisse, quindi non dissi niente e salii di sopra. Mi infilai in bagno e mi lavai la faccia ed i denti. Poi mi misi un paio di pantaloncini neri e una top corto bianco e poi tornai di sotto. Nel frattempo anche Harry si era rivestito e stava uscendo dal bagno del piano di sotto. 
Io:«Ok andiamo?»
Harry:«Sisi.»
Uscimmo ed andammo a fare colazione in un bar lì vicino, ridemmo e scherzammo come due bambini un po' troppo cresciuti, criticammo chiunque ci passasse vicino e ci divertimmo tanto da farci venire il mal di pancia dalle risate. Poi lui tornò a casa sua mentre io mi avviai verso casa di Zayn. Arrivai davanti alla porta e bussai. Venne lui ad aprirmi e non appena aprì la porta mi gettai tra le sue braccia. Lui ricambiò il mio abbraccio e poi ci sedemmo insieme sul divano. Lui iniziò a parlarmi a dirmi chissà cosa, avrebbe potuto raccontarmi anche che sul cane era partito per la luna che non ci avrei nemmeno fatto caso. Mi immersi nei suoi pozzi color nocciola osservando prima il mio riflesso in essi e poi cercai di guardarci ancora più infondo, quel ragazzo era da sempre stato per me un oceano di segreti e, nonostante fosse il mio fidanzato, continuava ad esserlo anche in quel momento. Continuai ad osservarlo per una decina di secondi e continuai a sentirmi in colpa per altrettanti. Io mi stavo comportando davvero male con lui, Mi sembrava quasi di averlo tradito quella notte con Harry, non gli stavo raccontando la verità e questo mi faceva sentire una fottuta stronza. Quindi decisi di interrompere qualsiasi cosa mi stesse dicendo.
Io:«Ehm, Zayn.. devo dirti una cosa.»
Zayn:«Dimmi tutto.»
Io:«Io.. sono una stronza, ieri non ero con la cugina di Harry.»
Zayn:«Maya, mi tradisci?»
Rimasi sorpresa dal solo fatto che potesse pensare una cosa simile anche se in realtà era quello che avevo fatto. Non si poteva parlare di un tradimento vero e proprio, d'altronde tra me ed Harry non era successo niente, più o meno. 
Quando presi fiato per rispondergli mi resi conto che stavo piangendo e che lui sembrava sempre più arrabbiato con me.
Io:«NO, come puoi pensare questo?»
Zayn:«Quidni con chi eri?»
Io:«Ero con Harry-» prese fiato per rispondermi ma non gli diedi nemmeno il tempo di farlo.
Io:«-noi abbiamo fatto un giro in centro, da amici nient'altro.»
Zayn:«VUOI CHE TI FACCIA DIVENTARE ANORESSICA UN'ALTRA VOLTA? O PEGGIO CHE MAGARI QUESTA VOLTA TI FACCIA SUICIDARE?»
Io:«NON PUOI IMPEDIRMI DI USCIRE CON LE PERSONE A CUI TENGO, PERCHE' CHE TI PIACCIA O NO, IO TENGO AD HARRY ED ANCHE MOLTO.»
Zayn:«Certo, allora vai da lui. Che ci fai qui?»
Io:«Mi stai chiedendo di scegliere tra te e lui? Perché sceglierei lui.»
Avrei voluto rimangiarmi le ultime parole ma purtroppo gliele avevo già sputate in faccia.
Zayn:«No, ti sto chiedendo di scegliere tra l'essere felice e il soffrire.»
Io.«Beh allora preferisco soffrire.»
Zayn:«Non voglio perderti Maya.»
Io:«Nemmeno io voglio perderti, ma non voglio perdere nemmeno Harry.»
Zayn:«Io voglio che tu sia felice.»
Io:«Non potrò essere felice se non vi avrò entrambi.»
Zayn:«Io.. non lo so…»
Lo guardai molto più seria del solito.
Io:«Zayn, mi stai lasciando? Dimmelo perché, ti giuro, sto per scoppiare.»
Zayn:«No. Non posso sopportare l'idea di perderti.»
Mi alzai dal divano e anche lui fece lo stesso ci abbracciamo stringendoci forte l'uno all'altro.
Io:«Io non posso vivere senza di te.»
Zayn:«Neanche io. Sono stai così egoista, è solo che ho paur-»
Io:«No, ok. Sai che c'è? Non mi importa. Mi importa solo che tu sia qui e che tu ci rimanga per sempre.»
 
HEYYY!
Come alcuni avranno letto ho avuto una crisi di sfiducia(
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2157080) comunque sia ora sono qui e questo è il nuovo capitolo.
Fa schifo lo so, scuatemi. Spero che quei pochi che seguivano la storia lo apprezzino comunque.
Aspetto le vostre recensioni! E vi ricordo il mio nome twitter: @hiyaharryxx

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Capitolo 52
*** Avviso. ***


mi sono accorta che ormai della mia ff non importa più a nessuno. mi dispiace ma non continuerò più a scriverla, avrei voluto anch'io farlo ma solo se ci fosse stato qualcuno che se ne interessava. chiedo tante scuse a quei pochi che seguivano la storia. mi dispiace tanto, ci tenevo davvero a questa storia.

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