I ragazzi la ascoltavano
attentamente
mentre lei raccontava della sua vita difficile e solitaria.
Harry stringeva un cuscino
tra le
braccia e la scrutava seriamente senza battere ciglio, Niall invece
la fissava a bocca aperta con una fetta di torta che era rimasta
bloccata a mezz'aria e che si stava sbriciolando sul pavimento ma
nessuno pareva notarla.
Tallulah
raccontò a quei cinque semi
sconosciuti tutto quello che si era tenuta dentro per mesi e alla
fine si sentì molto più leggera e tranquilla.
-Quindi il problema
è che i tuoi zii
vorrebbero tenerti segregata alla 'Harry Potter' e non ti
permetterebbero mai e poi mai di cantare con noi?- borbottò
Louis
scioccato.
Tallulah sorrise sentendo
il paragone:
molte volte si era sentita simile a quel mago occhialuto, peccato che
quella fosse solo una fiaba e non la dura realtà.
-Esatto...vogliono
impedirmi di essere
felice..io non so perchè ma mi detestano..-
Harry la fissava con gli
angoli della
bocca curvati all'ingiù, ogni traccia di allegria era
sparita dal
suo volto.
-Anche per noi l'inizio
è stato
difficile, X-Factor, la carriera da solisti che non decollava ma
poi..beh, se non ci fosse stato Simon noi non saremmo qui
probabilmente, perciò direi che l'unione fa la forza-
Era stato Zayn a parlare.
-Grazie ragazzi, non avrei
mai
immaginato che poteste capirmi così bene-
Tallulah tentò
un sorriso e i ragazzi
la imitarono.
-Fffieni quiff- disse
Niall, la bocca
piena del dolce, allargando le braccia.
La ragazza vi si
tuffò e poi passò
nelle braccia di tutti gli altri: quelle tatuate di Zayn, quelle
muscolose di Louis, quelle accoglienti di Liam e per finire le
braccia di Harry che la strinsero con vigore ma senza farle male.
Quei ragazzi erano
speciali, ogni
minuto che passava lo confermava sempre più a Tallulah che,
nonostante fosse sempre diffidente con le altre persone, si era
già
affezionata a loro.
-Adesso devo proprio
andare, grazie
dell'ospitalità e della torta..- disse Tallulah
sciogliendosi
dall'abbraccio del riccio.
L'accompagnarono alla porta
e prima che
uscisse Harry la fermò e le disse:
-Tranquilla Tallulah,
vedrai che tutto
si sistemerà..-
-Lo spero Harry, lo spero
tanto!-
Camminando verso casa, se
casa poteva
ancora definirla, Tallulah si infilò le cuffiette nelle
orecchie e
scorse la lista dei titoli in cerca della canzone che andasse
più
d'accordo con il suo stato d'animo.
Il dito si fermò
automaticamente su
'Change your life' delle Little Mix.
Adorava quella canzone,
aveva passato
notti intere ascoltandola fino ad impararla a memoria.
Anche ora mentre camminava
verso il
luogo che più detestava al mondo, la canzone
riuscì a farle
trattenere le lacrime di frustrazione che bruciavano gli occhi..
'Are
you scared of the things that they might put you through?
Does
it make you wanna hide the inner you?
You're
not the only one so let them criticize..
You're
untouchable when you realize..'
Sì,
aveva paura.
Sì,
voleva nascondersi dietro una corazza che non le apparteneva.
Tallulah
aveva imparato ad aggrapparsi ai pensieri positivi che l'aiutavano ad
uscire dal suo buio meglio di come l'aveva fatto per alcuni tempi la
lametta che ormai giaceva dimenticata in un cassetto.
Anche
le cicatrici sottili erano quasi del tutto scomparse e finalmente
poteva tornare a indossare
t-shirt
senza l'ansia di nascondere i polsi.
Quella
mattinata l'aveva fatta sorridere, era grata ai ragazzi.
Ripensò
alle facce buffe di Niall, alla goffaggine che avevano in cucina, al
modo in cui Harry le aveva strofinato delicatamente il viso per
pulirla dallo zucchero.
Improvvisamente
qualcosa si mise a vibrare nella tasca dei pantaloni.
Quel
qualcosa era il cellulare che riportava sullo schermo luminoso la
scritta 'Hannah'
-Sì?-
-Tallulah?
Ciao, sono Hannah, tutto bene?-
-Hannah!
Sì, insomma per quanto riguarda il provino è
andato bene, come ti
avevo accennato ma..-
Improvvisamente
la ragazza si sentì in colpa per come aveva lasciato
maleducatamente
la donna il giorno prima...era così felice che non si era
preoccupata di condividere il momento con una delle persone
più
importanti!
-Oddio,
Hannah, scusami per ieri..non avrei dovuto abbandonarti lì
allo
studio, mi sento davvero in colpa, sc...-
-Ma
figurati, ti capisco perfettamente, ragazza mia, ma piuttosto ti
sento strana: c'è qualcosa che non va?-
Il
lungo silenzio dall'altra parte del telefono fece capire alla anziana
signora che sì, c'era qualcosa che non andava.
-Tallulah,
dobbiamo parlare..io, ti devo dire una cosa molto importante...penso
sia giunto il momento di parlartene-
-Hannah,
così mi preoccupo..stai male? E' successo qualcosa di
brutto?-
-No,
piccola mia, vieni da me appena riesci..ti aspetto!-
-Arrivo
subito-
Il
cuore le martellava in petto mentre camminava veloce sul marciapiede.
Cosa
volevano dire le parole di Hannah?
Era
giunto il momento di parlare di cosa?
Si
catapultò nella villetta e quando la donna le
aprì si trovò
davanti una Tallulah col fiatone che fece accomodare su una
poltroncina.
Offrì
a Tallulah una tazza di tè ma lei rifiutò con un
cenno della mano.
-Dimmi
tutto!- soffiò la ragazza.
-Prima
raccontami del provino di ieri- propose invece la donna con una calma
che Tallulah trovò fastidiosa.
La
ragazza le raccontò brevemente di come il provino fosse
andato bene,
della proposta di Simon e del fatto che gli zii non le avrebbero mai
firmato il permesso per svolgere il tour.
Mentre
Tallulah parlava di quest'ultimo argomento, Hannah continuò
ad
annuire quasi volesse sottolineare la verità delle parole
della
giovane.
-E
adesso dimmi perchè mi hai voluta vedere-
Tallulah
sapeva di risultare un po' sgarbata ma non stava più in
sé dalla
curiosità: la pazienza non era mai stata una sua dote.
-E'
una cosa molto delicata quindi vorrei che tu fossi tranquilla mentre
ti parlo..bevi un po' di te-
La
ragazza bevve dalla tazza e poi si lasciò andare sullo
schienale
della poltrona.
-Sono
calma, dimmi-
Mentre
la donna stava per iniziare a parlare, un bellissimo gatto tigrato
grigio saltò sul tavolino facendo tintinnare il servizio di
porcellana.
-Buono
Harry!- ordinò Hannah spingendo il gatto giù dal
mobile.
-Harry?-
-Non
ti ho mai raccontato di essere una accanita lettrice di Harry
Potter?-
-Sì,
me l'hai detto molte volte ma non sapevo che avessi un gatto che
portava il suo nome- disse Tallulah dimenticando per un istante il
discorso che stavano facendo.
-L'ho
chiamato Harry per via di questa macchia che ha sopra gli
occhi..-disse mostrando alla ragazza una macchia grigia che ricordava
la cicatrice di Harry Potter.
Ora
Harry era salito agilmente sulla poltrona e si era acciambellato sulle
gambe di Tallulah che l'aveva lasciato fare per nulla
infastidita.
-Ma
torniamo a noi..ti ho fatta venire qui per rivelarti una cosa che ti
ho sempre tenuto segreta, e non per cattiveria, ma perchè
così mi
era stato ordinato da una persona molti anni fa..-
Lo
sguardò di Tallulah la incitò a continuare.
-Vedi,
io ti conoscevo ancor prima che ci incontrassimo casualmente quel
giorno...io so di te dal giorno della tua nascita! Io sono tua nonna
Tallulah!-
Tallulah
sgranò gli occhi e socchiuse la bocca:
-Stai..scherzando
vero?-
-Mai
stata più seria, tesoro-
-Ma
come è possibile, voglio dire io sapevo che i miei nonni
erano tutti
morti quando i miei genitori erano ragazzi!-
-Così
ti è stato detto, ed è vero tutti i tuoi nonni
sono morti tranne
io-
-E
come mai non ti sei mai fatta viva in tutti questi anni?!-
-E'
per il motivo di cui ti accennavo prima, una persona mi ha
severamente proibito di vederti. E quella persona è mia
figlia
Julia, tua madre...-
-Ho
sentito che mi hai cercato stamattina-
-Oh,
sì ero venuto per parlarti di un'idea che mi era venuta
riguardo al
tour ma mi hanno detto che non c'eri-
-E
in cosa consiste la tua idea?-
-No,
nulla di importante..piuttosto, anche Tallulah ti cercava stamattina
e direi che lei ha motivi più seri per parlarti..-
La
voce sincera del ragazzo lasciava capire che sapeva più di
quanto
lasciasse intendere e così Simon domandò:
-Mi
devi dire qualcosa?-
-No,
voglio che sia Tallulah a dirtelo..posso anticiparti che non sono
buone notizie..-
-Mmm,
capisco. Grazie per avermelo detto-
-Di
nulla, ciao Simon-
-Ciao
Harry-
Tallulah
era rimasta scioccata dalla rivelazione.
-Ma
Hannah, voglio dire, nonna, perchè mia madre voleva tenerci
lontane?-
-E'
complicato..vedi, lei rimase incinta di te quando aveva solo
diciassette anni e quando ce lo disse tuo padre la prese molto male.
Disse che non poteva tollerare una cosa simile e la cacciò
di casa.
Io avrei voluto sostenerla ma purtroppo mi toccò dar ragione
a tuo
padre e così la lasciai andare.
Poco
dopo tuo nonno morì e io rimasi sola, sola e incredibilmente
triste..ancora adesso mi pento di ciò che ho fatto!
Non
sai quante volte ho provato a contattare tua chiedendole di
perdonarmi, supplicandola di potervi venire a trovare, ma Julia non
ha mai dimenticato il mio gesto e ha sempre rifiutato-
Tallulah
era ancora sbalordita da quello che udiva.
-E..e
quindi è stato un caso che ci siamo incontrate?-
-Puro
caso- annuì lei, -Ho capito quasi subito che eri tu, il
nome, gli
stessi occhi azzurri di tua madre, la tua passione per i gatti, il
tuo carattere introverso..Poi quando mi hai raccontato che vivevi dai
tuoi zii ho avuto la conferma: tu eri e sei la mia adorata nipotina-
Tallulah
accarezzava con troppa forza il pelo del povero gatto che presto
prese a miagolare infastidito e si trasferì sul tappeto.
-Scusa
Harry!-
Hannah
sorrise:
-Tallulah,
so che sei abbastanza sconvolta ma ti prego di qualcosa. Non sarai
arrabbiata con me?-
-Oh
no Han..nonna, figurati..solo che non me l'aspettavo!-
Per
la sorpresa Tallulah si era scordata un particolare fondamentale.
-E
non sei contenta per la notizia?- continuò la donna.
-Certo
che lo son...OMMIODDIO! Tu sei mia nonna quindi...quindi..puoi
firmarmi il permesso!-
-Esatto!-
sorrise dolcemente sua nonna.
Tallulah
saltò in
piedi incapace di contenere la gioia che l'aveva invasa nel momento
in cui si era resa conto che era libera.
-Quindi
mi lascerai partire? Mi toglierai da questa vita che detesto? Mi
permetterai di realizzare il mio sogno?!-
-Se
è ciò che desideri!-
-Oddio
grazie, grazie, grazie non riesco a crederci!-
Le
due si abbracciarono con trasporto e Tallulah pianse.
Per
la prima volta di gioia.
Louis
si alzò vedendo Harry entrare nel bar.
-Come
mai mi hai convocato qui in privato?- scherzò Louis dando
una pacca
sulle spalle dell'amico.
-Volevo
parlarti da amico ad amico- rispose il riccio sedendosi.
-Dimmi
tutto-
Una
giovane cameriera li interruppe per prendere le ordinazioni, entrambi
ordinarono una Coca Cola fredda.
-Volevo
parlarti del tour e di Tal..è tutto il giorno che ci penso..-
-Ti
ha colpito quella ragazza! Devo esser geloso?-
-Ma
no stupido, tu rimani sempre il migliore; solo che Tal è
così dolce
e indifesa che..non so, sento di doverla proteggere..-
-Hai
ragione, sembra un cucciolo spaventato..- confermò Louis,
poi
continuò -Ma dimmi della tua idea per il tour..-
Tallulah
trovò due chiamate perse da un numero sconosciuto.
Lo
richiamò e le rispose una voce da uomo.
-Simon?-
-Tallulah?-
-Devo
parlarti-
-Anch'io..ho
saputo che hai dei problemi e che eri venuta a cercarmi..cosa
succede?-
-Devo
correggerti..non c'è nessun problema: è tutto
apposto posso cantare
con i ragazzi!-
-Ma
questo è fantastico! Hai convinto i tuoi zii?-
-No
ma ho scoperto di avere una nonna!-
Simon
ridacchiò confuso:
-Tal,
stai bene?-
-Mai
stata meglio! Che ne dici di vederci stasera per firmare i documenti?-
-Perfetto,
vieni da me in ufficio?-
-No,
meglio che tu venga da mia nonna- gli dettò l'indirizzo e
poi
aggiunse -Porta anche i ragazzi se vogliono-
Quella
sera dopo cena qualcuno suonò alla porta della piccola
villetta e
Hannah andò ad aprire mentre la nipote preparava dei
biscotti in un
piattino insieme a del tè verde.
-Ma
quanti bei giovanotti!- la sentì esclamare Tallulah quando
gli One
Direction al completo sgattaiolarono in casa completamente coperti
dai cappucci delle felpe e dagli occhiali scuri.
-Non
date assolutamente nell'occhio vestiti così!-
esclamò Tallulah
andando loro incontro.
I
ragazzi si spogliarono e si accomodarono nel salotto.
Hannah
quasi ebbe un infarto nel vedere i tatuaggi di Zayn:
-Oh,
ragazzo mio ma questi 'cosi' sono così inquietanti!-
tentò di
scusarsi.
Harry
si affrettò a coprire i suoi, subito imitato da Liam e
Louis, prima
che la vecchietta potesse vederli.
Nel
frattempo arrivò anche Simon accompagnato da un altro uomo
con un
fascicolo di documenti sotto braccio e dopo le presentazioni e le
spiegazioni necessarie i due uomini sperirono in cucina insieme ad
Hannah.
-Chi
è quell'uomo?- chiese Tallulah sedendosi sulla solita
poltrona.
-Dovrebbe
essere una specie di notaio o qualcosa di simile- le spiegò
Liam
-Serve per legalizzare i contratti-
-Un
gatto!- gridò Harry nel vedere il gatto tigrato con la
macchia a
forma di saetta, -Amo i gatti!- aggiunse prendendolo in braccio.
Tutti
risero.
Zayn
prese l'ultimo biscotto dal piattino e Niall gridò:
-NOO!
Zayn sei cattivo quello era mio!-
Il
micio si spaventò e tentò la fuga graffiando le
braccia del riccio.
-Buono
Harry, calmati!- intervenne Tallulah.
Al
che il riccio la guardò confuso:
-Cosa
ho fatto?!-
-Oh,
non tu..il gatto- rise Tal.
-Hai
chiamato un gatto come me?!- esclamò Harry con un tono di
voce tra
l'indignato e il divertito.
-Non
è colpa mia, è stata mia nonna. E comunque
è in onore di Harry
Potter..-
-Pff-
sbuffò Harry seccato.
-E
comunque lui è più tenero!- lo provocò
Tallulah.
-Nah,
nessuno può competere con me!- ribattè Harry.
-Immagina..puoi!-
Tutti
assisterono in silenzio allo scambio di battute finchè Louis
sbottò:
-Voi
due vi siete bevuti il cervello, dite tanto a me ma voi non siete
tanto a posto!-
-Zitto
Lou, tu sei il peggiore- intervenne Niall.
Louis
lo fulminò con gli occhi:
-Attento
irlandese!-
-Tomlinson
non minacciare il mio biondino- disse allora Liam.
-Cercate
rissa?- disse Harry schierandosi dalla parte di Louis.
-Oh,
io non centro!- si affrettò a chiarire Zayn allontanandosi
leggermente dagli altri.
Subito
dopo un cuscino lo colpì alla testa facendo afflosciare il
ciuffo su
se stesso.
-Chi
è stato?!- ruggì Zayn.
-Scusaaa...-
mormorò Niall impaurito.
-Ve
la siete cercata!-
Iniziò
una tremenda lotta di cuscini mentre Tallulah non riusciva a
trattenere le risate dopo quel litigio esilarante:
-Voi
siete matti!- riusciva a sussurrare quando tornava seria per qualche
secondo.
Quando
Hannah, Simon e il presunto notaio tornarono in salotto lo trovarono
leggermente in disordine.
I
ragazzi tornarono seri e Tallulah chiese:
-Allora?-
Ci
fu un rapido scambio di sguardi tra gli adulti.
Louis
strinse una mano alla ragazza, Harry fece lo stesso dall'altra parte.
-Tallulah,
devo annunciarti che...parteciperai al tour degli One Direction e ti
farai conoscere in tutto il mondo!- disse Simon.
Scoppiò
il caos, Zayn e Louis si misero a ballare, Niall iniziò a
saltellare
in modo frenetico, Hannah abbracciò il notaio e
stampò due baci
sulle guance di Simon, Liam serio come solo lui poteva essere strinse
la mano a tutti congratulandosi, Tallulah rimase ferma in mezzo alla
stanza incapace di muoversi.
Harry
le fu accanto in un attimo:
-Batti
il cinque Tal! Complimenti!-
-Grazie
Harry!-
-Di
nulla-
-Dicevo
al gatto- scherzò lei e lui le fece la linguaccia.
*Una
settimana più tardi*
-Tutto
il mondo già
parla di te!- disse Louis in direzione di Tallulah.
La
ragazza camminava
dietro di lui, il viso nascosto da una cortina di capelli castano
mielato e nel sentire la frase alzò gli occhi sul ragazzo.
-In
che senso?-
-Guarda
qua!-
Louis
le porse una
rivista di gossip che teneva arrotolata nella tasca e la
aprì in una
delle prime pagine. Le indicò una rubrica intitolata 'News
delle
star' dove compariva una foto degli One Direction insieme al titolo
'Nuova collaborazione per la band anglo-irlandese?'.
Tallulah
scorse
velocemente l'articolo cogliendo alcune parti che la riguardavano.
“ Da qualche
giorno si vocifera di una possibile, anzi, probabile collaborazione
tra la nota band One Direction e una giovane cantante alle prime armi
con il canto. La fortunata ragazza, di cui a breve potremmo dire di
più, pare aver incontrato per caso il famoso produttore
Simon
Cowell, lo stesso dei cinque ragazzi sopra citati, che è
rimasto
colpito dal suo talento e le ha subito proposto un contratto e una
collaborazione con la band...”
-Come
fanno a
saperlo?-
-E'
quello che mi
chiedo anche io! Nessuno ha parlato, Simon ci ha ordinato di tener
segreta la notizia e così abbiamo fatto..- rispose Louis.
Passando
davanti
alle edicole Tallulah notò altri titoli: 'One Direction:
cambiamenti
in vista?', 'One Direction partecipano al lancio di una giovane
cantante' o ancora 'Solidarietà tra cantanti: gli One
Direction
aiutano giovani cantanti ad iniziare la loro carriera'.
-Perchè
siete così
dannatamente famosi che ogni cosa che fate finisce su un giornale?!-
domandò Tallulah tesa.
Era
sempre stata
molto timida e l'idea di essere la notizia di copertina di milioni di
giornali la rendeva molto nervosa.
Louis
fece
spallucce:
-Bisogna
abituarsi,
come ci si deve abituare a portare questi ovunque si vada..- fece
indicando i Ray-Ban neri che gli nascondevano gli occhi.
-Siamo
arrivati-
disse Tallulah.
Louis
osservò con
attenzione la casa che gli si stagliava davanti:
-E
così tu vivevi
qui?-
-Sì,
fino a qualche
giorno fa!-
-Devo
entrare
insieme a te?-
-Mmm,
no..meglio che
resti qui e intervieni se ce ne fosse bisogno-
-D'accordo-
acconsentì lui sedendosi su una panchina.
Tallulah
varcò da
sola la soglia di quella che era stata la sua casa e un brivido di
disagio le carezzò la pelle; si voltò verso Louis
che la stava
guardando e che incrociando il suo sguardo alzò il pollice
per
incoraggiarla.
Si
fece coraggio e
abbassò la maniglia.
Salendo
verso camera
sua vide sua zia e sua cugina sedute sul divano in salotto. Loro la
squadrarono da capo a piedi ma non dissero nulla.
Tallulah
provò una
sorta di paura, una strana ansia: tutto sembrava tranquillo, troppo
tranquillo.
Iniziò
a riempire
alcune borse con le cose indispensabili e quelle a cui era
più
legata.
Con
una stretta al
cuore posò in valigia anche la foto con i suoi genitori che
teneva
appoggiata sul comodino e che quasi ogni sera osservava prima di
addormentarsi.
Le
mancavano,
terribilmente.
Tornò
di sotto con
due borse tra le mani e uno zaino in spalla e di nuovo passò
davanti
al salotto e percepì la stessa strana sensazione che aveva
avuto
poco prima.
Sembrava
come quando
in un film c'è quella strana calma, esagerata e quasi
irreale, che
serve ad annunciare l'arrivo della catastrofe.
Uscì
velocemente e
si gettò tra le braccia di Louis che le parvero calde e
rassicuranti.
Flash.
Ciao
a tutte!
Finalmente
ho un po'
di tempo e posso scrivere un 'Angolo Autrice' decente, scusatemi per
gli altri capitoli ma ero sempre di fretta.
Allora,
voglio
ringraziare chi segue/ricorda/preferisce questa Fanfic <3
Chi
la recensisce <3
E
anche chi
semplicemente la legge <3
Grazie
a tutte voi
che mi rendete taaanto felice!
Spero
la storia vi
stia piacendo e volevo dirvi che questi primi capitoli sono stati
come un'introduzione un po' complessa che mi serviva prima di
cominciare con la storia vera e propria che inizia tra il prossimo
capitolo e quello dopo.
Purtroppo
la scuola
è ricominciata..sono già stanca, vi giuro..e non
so se riuscirò a
aggiornare molto presto..
Comunque
in un modo
o nell'altro lo farò state tranquille :)
Penso
di aver detto
tutto (minimo mi starò dimenticando 89189402 cose che mi
verranno in
mente non appena spegnerò il computer ma vabè ve
le dirò la
prossima volta)
Ora
il mio lettino
comodo mi chiama
Baci
a tutte
-B
<3
NB.
CERCASI
CREATRICE DI BANNER DISPOSTA A CREARNE UNO PER QUESTA FANFIC VISTO
CHE IO NON SONO CAPACE u.u
IN
CAMBIO POTREI
FARE PUBBLICITA' ALLE VOSTRE STORIE, FATEMI SAPERE SE QUALCUNO E'
DISPONIBILE O NELLE RECENSIONI O SCRIVENDOMI NELLA POSTA DI EFP
Ora
vado davvero
Bye
Bye
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