Dark Angel

di Joseph J
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** - I'm Niall ***
Capitolo 2: *** Hello brother! ***
Capitolo 3: *** Angels aren't like Vampires ***
Capitolo 4: *** Great idea ***
Capitolo 5: *** Scommettiamo? ***



Capitolo 1
*** - I'm Niall ***


Niall è sdraiato sul letto di Gemma. La guarda mentre scrive qualcosa su un quadernino stropicciato. Lui sbadiglia incrociando le braccia dietro la testa. "Caro Diario. Domani incomincierà la scuola e finalmente conoscerò Niall" dice il ragazzo ad alta voce immaginandosi cosa stia scrivendo la ragazza. Quest'ultima continua a scrivere senza notare il biondino. 'quanto vorrei che mi sentissi' pensa il ragazzo. 'Domani mi farò vedere da te, finalmente' dice mettendosi più comodo sul letto e chiudendo gli occhi aspettando che lei lo raggiunga.

Gemma arrivò a scuola con dieci minuti di anticipo. Era il primo giorno di scuola e lei non vedeva l'ora di incominciare. Aveva sempre adorato imparare cose nuove ma soprattutto non vedeva l'ora di rivedere le sue migliori amiche. La ragazza era al terzo anno di liceo alla Jackson High School e finalmente poteva speciallizzarsi al corso di fotografia. 
Vide Jess e Kat che parlavano vicino all'entrata e decise di raggiungere. "Ehy ragazze! Quanto tempo" disse mentre le altre due si girarono per correrle incontro e abbracciarla. "Oh Gemma! Ci sei mancata tanto." risposero all'amica. "Anche a me sei mancata, amore.." un ragazzo alto e palestrato apparve da dietro un albero. "Ben!" esclamò Gemma andando incontro al suo fidanzato. Lui la prese in braccio baciandola dolcemente, mentre lei ricambiava ma senza allungare il bacio. Ben leggermente deluso ma continuando a sorridere, la rimise a terra. "Ci vediamo dopo, devo andare" disse il ragazzo sentendosi chiamare dalla squadra di football. Baciò Gemma e se ne andò. 
Quando fu abbastanza lontano, Jess e Kat, che avevano osservato la scena piuttosto imbarazzate, iniziarono a parlare contemporaneamente. "Cosa succede con Ben?" disse una. "Perchè eri così rigida mentre lo baciavi?" disse l'altra. Gemma sapeva che non poteva nascondere tutto alle amiche.  "È cambiato qualcosa tra me e Ben, lui pensa già al futuro, a quello che vuole, senza pensare a quello che voglio io. Non siamo più in sintonia." le ragazze si guardarono per qualche istante. "Forse avete bisogno di una pausa" azzardò Kat. Gemma scosse la testa. "Ci abbiamo già provato ma non ha funzionato. Forse è meglio se lo lascio andare invece di continuare a illuderlo." Gemma girò lo sguardo per notare Ben che rideva e scherzava con la sua squadra. "Intendi lasciarlo?" fece Jess. "Sì" rispose decisa la ragazza per poi dirigersi verso il ragazzo moro. "Ci vediamo dopo e vi dico com'è andata."  le due ragazze annuirono poco convinte. 
"Non finirà bene.." disse  Kat ma Jess non la stava ascoltando. La sua attenzione ora era su un ragazzo biondo. Indossava un paio di Ray Ban neri, un cappellino con la visiera all'indietro, una canottiera larga bianca, dei jeans blu e delle Vans nere. In spalle portava uno zaino e si dirigeva veloce verso l'entrata della scuola. "Chi è quello?" chiese Jess a bocca aperta. Kat si girò a fissare l'amica per poi portare anche lei l'attenzione sul ragazzo e spalancare la bocca. "Non ne ho idea.. forse è nuovo." rispose e Jess annuì. "Seguiamolo." disse poi avviandosi verso l'entrata della scuola.
"Ben ti devo parlare." il ragazzo si girò guardando Gemma senza capire. "Dimmi tutto.." rispose non sicuro di volere realmente sapere. "Non qui." disse accennando i suoi amici. "Va bene.. entriamo" Ben salutò i giocatori e insieme a Gemma entrarono nella Jackson. "Cosa c'è Gemma?" chiese quando furono davanti all'armadietto di lei. "Volevo solo dirti che.. questa storia è troppo assurda.." iniziò a dire lei. Lui corrugò la fronte. "Assurda? Che significa Gemma?" chiese ancora. "Ti sto dicendo che non può andare avanti.. non vogliamo le stesse cose e che io non ti amo più, Ben.." il ragazzo tirò un pugno all'armadietto e lei rabbrividì. "Mi stai lasciando Gemma?" disse alzando la voce e prendendola per le spalle. "mi fai male, Ben." ribattè lei mentre il dolore alle spalle si faceva più intenso. "Rispondi Gemma! Mi stai forse lasciando?" chiese di nuovo Ben. 

Niall entrò in segreteria. "Buongiorno. Mi chiamo Niall. Sono nuovo qui." disse cortesemente alla segretaria. "Compili questi moduli, signorino e poi potrà far parte di questa scuola." rispose la donna dandogli dei fogli. Niall compilò tutto e poi glieli restituì. "Bene Niall.. Horan." disse leggendo il foglio. "Ora mi serve solo la tua carta d'identità." Niall si tolse gli occhiali da sole fissando la donna. "Non è vero che le serve.. controlli meglio" rispose il biondino per poi rimettersi gli occhiali. Lei lo fissò ancora qualche secondo e poi riguardò il foglio. "È vero. È tutto a posto. Puoi andare. Il tuo armadietto è il 150" Niall sorrise. 'Proprio affianco a quello di lei' pensò dirigendosi verso l'armadietto.  Mentre andava vide Jess e Kat che lo mangiavano con gli occhi. Lui le sorrise e queste arrossirono. 
Sapeva benissimo dove si trovava, era da tre anni che girava per quella scuola senza mai essere notato da nessuno. All'improvviso le mani cominciarono a riscaldarsi e dei piccoli puntini blu si formarono sui polsi. "Non adesso" imprecò tirando fuori dalla cartella dei guanti ed infilandoseli in  modo che non si notasse. Iniziò a correre per il corridoio alla ricerca dell'armadietto 151. "Non posso lasciarti neanche un secondo da sola, che già sei in pericolo." Si disse Niall continuando a correre. "Mi stai forse lasciando?" Il biondo sentì Ben che urlava. Non gli era mai piaciuto quel tipo e ora, molto probabilmente le stava facendo del male. "Lasciala stare!" Niall vide Ben che teneva per le spalle la sua Gemma e quest'ultima piangeva silenziosamente per il dolore dicendo di lasciarla. Una piccola folla si era accerchiata in torno ai due ma nessuno voleva intromettersi. Ben si girò di scatto infastidito dall'intrusione del biondo. "E tu chi saresti?" sbuffò il giocatore senza lasciare la presa da Gemma. "Mi chiamo Niall. E ora lasciala andare." rispose mentre il suo corpo cominciava a farsi più caldo. 'Non posso resistere ancora molto. Non posso farmi scoprire il primo giorno.' pensò avvicinandosi. "Torna a giocare con le macchinine bambino. Ora torniamo a noi" rispose Ben rivolgendosi infine a Gemma per poi spingerla più forte contro gli armadietti e iniziando a baciarla. Niall si avventò su Ben staccandolo dalla ragazza. "Ti ho detto di lasciarla stare." ripetè lui lanciando Ben contrò il muro e il ragazzo tirò un urlo di dolore. Niall cercò di calmarsi, facendo dei profondi respiri la sua temperatura corporea tornò normale e pensò che anche il blu dalle sue mani fosse sparito. Quando fu, finalmente calmo si diresse verso Gemma. "Stai bene?" chiese prendendola in braccio. "Ora sto meglio.." rispose lei guardando meglio il suo salvatore. 'finalmente puoi vedermi' pensò il biondino. "Sono contento. Io sono Niall" disse sorridendo. Lei ricambiò il sorriso. "Mi chiamo Gemma.. Grazie per avermi salvato." Niall iniziò a dirigersi verso l'infermeria sempre con Gemma tra le braccia. "Sei nuovo?" chiese la ragazza osservando il viso del ragazzo. "Si, più o meno.. ecco siamo arrivati" disse entrando in infermeria. "Come facevi a sapere che era qui?" chiese la ragazza mentre veniva posata sul lettino. Niall la fissò un attimo. "Sesto senso" rispose sorridendo e togliendosi gli occhiali. 

Gemma si perse in quegli occhi azzurri come il ghiaccio e rimase a fissarli per dieci minuti, o solo per pochi secondi. "Cos'è successo?" chiese l'infermiera senza ricevere risposta. I due erano ancora intenti a guardarsi per prestare attenzione a lei. "Cos'è successo?" provò a richiedere e stavolta Gemma ritornò alla realtà. "Sono caduta dalle scale e ho sbattuto una spalla contro il pavimento." mentì lei. "L'ho trovata e l'ho portata qui" le tenne il gioco Niall. "Ok ok.. tu vai a lezione.." disse a Niall "Tu Gemma resta qua a riposarti. Adesso ti faccio una fasciatura" Niall accarrezzò la mano di lei per pochi attimi. "Rimettiti in forma" disse sorridendo. "Ci vediamo." disse poi lasciando la mano e dirigendosi fuori dalla stanza guardandola un'ultima volta. "C-ciao" balbettò lei guardandolo uscire. 
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SPAZIO AUTORE
Salve a tutti gente! 
Sono tornato con una nuova storia come promesso ;)
Non so se a tutti piacerà anche perchè è completamente diversa da "Aiutami a essere migliore".
Comunque spero che la leggerete e recensirete in tanti perchè secondo me non è proprio uno schifo.
Allora.. qualche precisazione sul primo capitolo: all'inizio quando Gemma scrive sul diario e non vede e sente Niall non è perchè è sordomuta ;) ma perchè Niall può decidere se essere invisibile o no.
La luce blu che gli esce dalle mani è tipo un' aura che secondo me gli angeli hanno (?)
Per farvi un idea assomiglia a quelle di Dragonball quando diventano supersayan ahahahah .-.
Beh dai, fatemi sapere cosa ne pensate e se devo andare avanti a scrivere oppure se è meglio che la tolga.
Un bacio,
Joe.

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Capitolo 2
*** Hello brother! ***


"Ehy infortunata" dissero Jess e Kat entrando in infermeria. "Ciao ragazze." disse mettendosi seduta sul lettino. "Cos'è successo?" chiese Kat preoccupata. Gemma alzò le spalle pentendosene subito appena sentì una fitta di dolore. "Ben non l'ha presa bene.." indicò con la testa le spalle fasciate. "Te l'avevo detto che sarebbe finata male." Kat si rivolse a Jess e lei annuì. "Se ne farà una ragione" disse Gemma fissando il lettino. "Lo sai chi abbiamo visto appena te ne sai andata?" chiese Jess cambiando discorso. La ragazza scosse la testa. "Come faccio a saperlo se non c'ero?" disse sorridendo. "Oh giusto.." Jess si diede una pacca sulla testa dandosi della stupida. "Beh.. abbiamo visto un ragazzo stupendo. É nuovo, si chiama Niall Horan, ha 17 anni e viene dall'Irlanda." disse entusiasta. Gemma spalancò la bocca. "Come fai a sapere tutte queste cose?" Kat si mise a ridere. "Ha studiato" disse mentre anche Gemma rideva e Jess fece la finta arrabbiata per la presa in giro. "È lui che mi ha salvato da Ben prima" disse la ragazza tornarndo seria. "Wow!" dissero in coro Jess e Kat. "Già" rispose la ragazza.

 

Il resto della giornata passò tranquilla. Niall aveva osservato tutto il giorno Ben ma questo si era comportato normalmente per tutto il resto della giornata, come se niente fosse accaduto. Vide uscire Gemma accompagnata da Jess e da Kat che gli portavano lo zaino. Niall le raggiunse. "Dai adesso la porto io la cartella. Non sono così invalida" disse ridendo Gemma. "Si che lo sei." rispose Kat. "Posso portargliela io?" fece la sua entrata in scena Niall. Subito Kat gliela porse. "Certo!" rispose. Poi guardando Jess per decidere cosa fare, strizzarono l'occhio a Gemma e se ne andarono. "Ciao" disse Gemma a Niall. "Ciao Gemma. Stai meglio?" aveva un bisogno tremendo di sapere che stava bene. "Si" rispose lei e il biondino tirò un sospiro di sollievo. "Sono stato tutto il giorno in pensiero per te." ammise mentre si dirigevano verso casa di lei. "Non dovevi.. in fondo non mi conosci neanche." rispose Gemma anche se dentro di sè si sentiva davvero felice che lui si preoccupasse di lei. 'io ti conosco.. eccome se ti conosco. Ma per ora è meglio fingere' si disse fra sè e sè Niall. "Hai ragione. Ma io vorrei conoscerti.." le sorrise e lei arrosì. "Siamo arrivati" disse lei accennando a una villetta a schiera bianca con un grande giardino. 'lo so' "Allora a domani" disse Niall porgendole lo zaino. Lei lo prese ma sentendo una fitta alla spalla gli cadde. "Te lo porto fino dentro?" disse riprendendolo. Lei provò a dire di no ma Niall non volle sapere scuse. Gemma prese le chiavi di casa e aprì la porta. Entrarono dentro e lui ammirò la stanza che gli era così familiare. Aveva quasi sempre abitato da lei anche se Gemma non lo sapeva. "Bella casa" disse lui. "Grazie.. non solo per la casa, per tutto. Davvero." gli disse sorridendo. "Non c'è di che." 'è il mio lavoro' "Ora vado.." mise atterra lo zaino e poi si diresse verso l'uscita. "Niall..?" lo fermò Gemma. "Si?" rispose lui. "Potresti portarmi lo zaino in camera?" chiese lei arrossendo. "Ma certo" rispose lui sorridendole.

 

Niall accese l'ipod mentre si dirigeva verso casa. Si mise a cantare qualche strofa mentre pensava agli avvenimenti di quella mattina. Era stata una bella giornata dopotutto. Doveva solamente stare più attento alla luce blu, non poteva permettere di farsi scoprire, non ora che stava iniziando a conoscere meglio Gemma. Non che non la conoscesse già. Era stato con lei fin da quando aveva un giorno di vita. L'aveva vista nascere, fare i suoi primi passi, dire le prime parole, vederla crescere, i suoi primi amori (dove lui ha sofferto in silenzio), il suo primo bacio, la prima sbronza e ogni sera si sdraiava nel letto affianco a lei osservandola dormire. Com'era bella quando dormiva, così innocente e innoqua. Se solo avesse potuto apparire prima, se solo per tutto quel tempo avrebbe potuto farsi vedere da lei. Se solo lei potesse sapere cos' è lui in realtà. Il suo angelo, il suo protettore. Ma non poteva dirglielo, non adesso che si erano appena conosciuti. Più avanti magari.. o forse no, in fondo non era importante.

Il ragazzo svoltò a destra, fermandosi davanti a una villa bianca. Un grande giardino con una fontana la circondava. Niall sorrise. Era da tanto tempo che non tornava in quella casa. Ormai era così abituato a vivere da Gemma che non si ricordava come fosse l'interno di quella magnifica struttura. Non avendo le chiavi di casa, sforzò la porta con un calcio e senza rompersi quella si aprì. Appena mise piede dentro un odore di vecchio e chiuso lo invase. Non era un cattivo odore, solo un po' troppo intenso. Accese la luce del salotto aprendo la finestra per far cambiare aria. Salì al piano superiore raggiungendo la sua camera da letto. Era ancora come la ricordava. Il letto matrimoniale al centro, una scrivania con testi e spartiti di canzoni sparsi ovunque, una chitarra acustica in un angolo della stanza e sui muri e sul comodino diverse foto. Si mise ad osservarne un paio. Una ritraeva Gemma a 14 anni. Era il suo primo giorno di superiori. Era agitata, lo si notava dall'espressione degli occhi ma sorrideva felice all'obbiettivo della macchinetta. Lui era con lei quel giorno, le era proprio affianco mentre veniva scattata la foto ma ovviamente non era uscito fuori, era ancora invisibile agli occhi degli esseri umani.

L'altra foto raffigurava lui con un ragazzo moro e la pelle olivastra. Portava i capelli spettinati in un ciuffo alto con una ciocca bionda e dei profondi occhi neri gli davano un aria da duro. Si guardavano mentre sorridevano. Sembravano quasi felici. Poi qualcosa era cambiato, ricordò Niall, i due si erano alluntanati ed era da più di cinquant'anni che non lo vedeva. Mentre si perdeva nei ricordi non si accorse che qualcuno era entrato nella stanza e ora si trovava dietro il biondino. "Ciao fratellino. Ti sono mancato?" Niall si girò di scatto facendo cadere la fotografia. "Zayn!" disse irrigidendosi di colpo. Era identico al ragazzo della foto. Non era cambiato di una virgola, apparte per il fatto che ora aveva fatto crescere la barba con un ciuffo più corto. "Allora, Niall, come va?" chiese il moro raccogliendo la foto da terra e osservandola. "Che ci fai qui?" rispose Niall con un altra domanda. "Mi sei mancato" Zayn fece spallucce. "Non prendermi per il culo Zayn" il biondo cominciò a sentire caldo e piccole luci blu si formarono sulle mani. Zayn scoppiò a ridere. "Sembri un albero di Natale fratellino! Non hai neanch' ora imparato a gestire i tuoi stati d'animo?" Niall preso dall'ira si scaraventò sul fratello, ma questo molto più forte di lui lo stese a terra in poche mosse. Il più grande teneva per il collo Niall che si dimenava sotto di lui. "Perchè sei qui?" chiese ancora il biondo mentre quelle che prima erano solo dei puntini blu ora erano diventati una aura intorno al ragazzo. "Te l'ho detto fratellino: mi sei mancato" 

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SPAZIO AUTORE
Buonasera.
Eccoci qua con il capitolo 2.
Non succede niente di speciale apparte il fatto che appare Zayn OuO che si fa già notare stendendo al suolo Niall.
Il fatto che Niall diventi "blu" non è perchè è un puffo ma quella è solo la sua aura ;)
L'aura di Zayn è rossa ma per ora riesce a nasconderla quindi per ora è 'normale' (?)
Sono in crisi per una piccola cosina: Che cognome metto? Horan o Malik?
Ci vediamo lunedì prossimo.
A presto,
Joe <3

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Capitolo 3
*** Angels aren't like Vampires ***


"Dove vai Ni.? Posso venire?" chiese Zayn a Niall, intento ad uscire il prima possibile da casa. "A fare il mio lavoro. No, non puoi venire." rispose brusco il ragazzo.

"Come sei cattivo fratellino volevo solo divertirmi un po' con te.." Zayn si avvicinò al biondino fissandolo negli occhi. "Non puoi soggiogarmi, stupido." disse spingendolo via. "Io non ti stavo.. lasciamo perdere. Vai dalla tua amica? Aspetta come si chiamava.. Gemma! È proprio una bella ragazza, sai?" il moro si leccò le labbra provocando un senso di disgusto al fratello. "Lasciala stare, Zayn! Oppure io.." Il maggiore lo bloccò. "Oppure tu? Lo sappiamo entrambi che io sono il più forte. Non ti nutri abbastanza." Niall scosse la testa.

"Gli angeli non dovrebbero nutrirsi di sangue umano. Quello è compito dei vampiri, non nostro." Zayn rise. "Sei il primo angelo che mi dice questo. Nessuno ascolta le regole. Gli angeli non sono più come vengono raccontati nelle storie o nella Bibbia. Non sono più così e lo sai benissimo anche tu. Sei uno dei pochissimi angeli che tiene ancora al suo lavoro di custode.. la tua protetta è fortunata ad avere un angelo al suo fianco ma se esso dovesse morire.." Zayn si avvicinò pericolosamente a Niall tenendo in mano un paletto d' argento e conficcandoglielo nell'addome sfiorando di poco il cuore. Niall gemette accasciandosi a terra con le mani intorno al paletto per evitare che andasse più affondo perforandogli il cuore. "..anche lei morirebbe." finì la frase il moro.

"Fanculo Zayn" disse il fratello riuscendo ad estrarre il paletto.

"Devi nutrirti come si deve. Ti ricordi di Daniel? Era morta per colpa tua. Perchè eri troppo debole." Alzò la maglia osservandosi l'addome. La ferita si stava già emarginando. Per fortuna che non era umano, debole e fragile come un tempo. Era sempre suo fratello a salvarlo dai casini. Senza di lui non ce l'avrebbe mai fatta a superare le guerre. Erano umani. Amici e fratelli. Sarebbero morti l'uno per l'altro. In fondo Niall sapeva che Zayn aveva ragione. Era sempre stato troppo debole e ora che era un angelo la storia non era cambiata più di tanto. Come poteva proteggere Gemma se non era abbastanza forte? Ma sacrificare vite innocenti per lei ne valeva la pena? "Non sei costretto a uccidere. Basta prenderne un po'." rispose Zayn come se gli avesse letto nella mente.

Niall lo fissò senza rispondere. Lui non sarebbe riuscito a fermarsi. Aveva già ucciso troppe persone. "Gli angeli sono troppo simili ai vampiri, non trovi?" chiese Niall al fratello. "Noi abbiamo più vantaggi: possiamo essere invisibili e se ci nutriamo di sangue umano la colpa va a quei succhiacriceti! Cos'è che ancora non ti convince?" Zayn si sedette su un tavolo aspettando la risposta del fratello. Non capiva davvero il modo di pensare del biondo. Perchè fare da custode tutta la vita a una ragazza quando poteva benissimo spassarsela con dieci, venti, cento ragazze senza che nessuno gli dicesse niente? "Quando un angelo si innamora, si innamora per sempre. Questo è il nostro difetto." rispose Niall.

Zayn scosse la testa incominciando a ridere di gusto. "Ti sei innamorato di un inutile umana?" cosa c'era di così divertente? "Qual'è il tuo problema, Zayn?!" glii chiese Niall corrugando la fronte. "Qual'è il tuo di problema, fratellino! È un umana, Niall, un'inutile e stupida umana." rispose puntandogli un dito contro. "Anche noi eravamo umani, una volta." ribattè Niall. "Ed eravamo inutili e stupidi! Guarda che fine che abbiamo fatto." disse Zayn alzando la maglietta e indicando il tatuaggio di due grandi ali che occupava tutta la schiena. "Abbiamo settecento anni! Ovvio che abbiamo fatto questa fine.." ribattè Niall. "Ma all'epoca ne avevamo 16 e 18. E ci siamo uccisi a vicenda. Per amore." Disse le ultime due parole rabbrividendo.

"Ok eravamo stupidi. Ma lei è diversa e io la amo" Niall fissò suo fratello. "Din, din, din! Ti farai ammazzare continuando ad amare." Niall scrollò le spalle. "Che senso ha l'eternità senza sentimenti?" Il moro rise. "Ma ti senti quando parli? Puoi spassartela. Smettila di combattere la fame! Mi sembri Stefan di The Vampire Diaries. Molto meglio suo fratello, no? Non gli assomigliamo un po' noi due?" chiese Zayn facendo l'occhiolino. "Non l'ho mai visto.." rispose Niall senza prestare molta attenzione alla domanda.

Erano altre le domande che si insediavano nella sua mente. Se si fosse nutrito sarebbe riuscito a fermarsi prima di uccidere una vita? Poteva stare vicino a Gemma senza procurargli dolore? Quanto sarebbe resistito ancora cibandosi solo di animali e germogli di pesco? "Potremmo vederlo insieme qualche giorno, no?" chiese ancora Zayn. "No." rispose Niall. "Ora devo andare" aggiunse uscendo finalmente di casa.

Qualche minuto dopo si trovava su un albero davanti alla finestra della camera di Gemma. Adorava sedersi di sera su quel ramo, con le gambe a penzoloni e un quadernino in mano disegnando la sua amata, immortalando le sue azioni su un pezzo di carta. La sua immagine preferita era quella di lei mentre dormiva. Gli era venuta particolarmente bene con i minimi dettagli perfetti. Andava fiero di quel disegno. Il biondino vide Gemma uscire dal bagno con solo un asciugamano intorno alla vita. I lunghi capelli ricci e scuri erano ancora bagnati e piccole goccioline d'acqua le scendevano sul viso. Niall pensò che quello sarebbe diventato un bellissimo disegno.    

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Capitolo 4
*** Great idea ***


"Ehy Gemma" la ragazza si girò trovando Ben davanti a lei. "Cosa vuoi Benjamin?" rispose brusca lei. Non le era neanch'ora passata la faccenda di ieri. Le spalle ancora le dolevano. "Volevo dirti che mi dispiace un sacco per ieri.. non so proprio che mi è preso.." sembrava sincero eppure, Gemma non riusciva a perdonarlo. Ma in fondo era colpa sua se lui si era comportato così. "Va bene.." disse infine. Ben la guardò sorridendo poi la abbracciò baciandole la testa. Lei lo lasciò fare. "Amici?" chiese lui. "Amici.." disse lei. "Ci vediamo a chimica." la salutò lui per poi andare dai suoi amici.

Niall osservò tutta la scena da lontano e non potè fare a meno che provare una fitta di gelosia. Quanto vorrebbe abbracciarla e baciarle il viso. Aspettò che Ben se ne andasse per poi dirigersi da lei. Gemma lo vide e gli andò incontro. "Ciao Gemma." disse il biondino sorridendole. "Ehy Niall" disse lei ricambiando il sorriso. "Come vanno le spalle?" chiese lui cercando di fare conversazione. "Oh, molto meglio grazie. Ieri sei stato gentilissimo." Niall arrossì. "L'ho fatto con piacere" disse strizzandole l'occhio. Si guardarono per qualche secondo senza parlare. Gli occhi di lui in quelli di lei. "Ehyla!" Niall distolse lo sguardò da Gemma cercando di capire chi li avesse interrotti. "Ciao Jess" disse ridendo Gemma. Niall guardò Jess e poi Kat che apparse subito dietro l'amica. "Ciao" disse Niall a loro e subito arrossirono. Si limitarono a sorridergli per poi guardare a terra. "Ci troviamo in classe, ok?" dissero poi a Gemma e se ne andarono quando videro la riccia annuire. "Poco imbarazzate le tue amiche" Niall alzò un lato della bocca in un sorriso che fece rabbrividire di piacere la ragazza. "Eh già" rispose cercando di darsi un contegno. "Dai sono simpatiche dopotutto" disse lui continuando a sorridere. Se il biondino avrebbe continuato così Gemma sarebbe morta felice. "È da ieri che ti sbavano dietro ma si sono simpatiche" la ragazza cominciò a ridere. Se solo Jess e Kat scoprissero cosa stava dicendo di loro a Niall. "Si ho notato" disse facendole l'occhiolino e lei arrossì. "Ma preferirei che un'altra ragazza fosse innamorata di me.." Niall lasciò la frase a metà. "È di questa scuola?" chiese Gemma sentendosi sprofondare. Niall annuì. "La conosco?" chiese ancora la ragazza. "Forse.." Niall scrollò le spalle. 'è te che voglio.. bisogna solo essere pazienti' pensò Niall mentre vedeva la ragazza abbassare lo sguardo. "Ehy, quando sarà ora ti dirò chi è" disse sorridendole. Lei alzò lo sguardo ricambiando.

"Il ragazzo nuovo ti sta rubando la ragazza e tu non fai niente?" chiese Harry al ragazzo di fronte a lui. "Cosa dovrei fare? Ti sei già dimenticato di cosa ho fatto ieri a tua sorella?" rispose con un'altra domanda Ben. "Non l'ho dimenticato. Sei stato uno stronzo ma non posso vederti così, amico." disse mettendogli una mano sulla spalla. "Starà meglio senza di me.." Ben cercò di convincere più lui che Harry. "Probabilmente si.. ma vedere Gemma che ci prova con un altro un giorno dopo dalla vostra rottura mi sembra stupido." Harry posò lo sguardo verso sua sorella che rideva insieme al ragazzo biondo. Poi fissò la palla da rugby che teneva in mano. "Tieni." disse porgendola a Ben. "Quali sono le tue intenzioni?" chiese confuso. "Vediamo quanto è bravo il ragazzo nuovo col rugby." disse Harry e Ben gli sorrise. Prese la mira e poi tiro perfettamente nella traiettoria di Niall. "Bel tiro! Farà sicuramente male." disse Harry ridendo.

Niall sentì qualcosa avvicinarsi in modo pericolosamente veloce dietro di lui. Si girò velocemente, molto più veloce di un normale essere umano, prima ancora che Gemma potesse urlargli 'Attento' e afferrò al volo la palla da rugby. Vide da lontano quel coglione di Ben e il suo amico che spensero subito la risata iniziando a guardarsi confusi. "Questa è vostra, giusto?" gli urlò Niall e i ragazzi annuirono senza proferire parola. Niall li guardò qualche istante per poi lanciargli la palla un po' troppo forte. Ben che provò a prenderla a volo cadde a terra con le mani sulla pancia. Harry lo aiutò a alzarsi continuando a guardare il biondino e a chiedersi come potesse essere così forte. "Potresti giocare a rugby.." parlò Gemma che aveva osservato tutta la scena. "Nah, non fa per me.." disse. "Non hai mai giocato?" chiese la ragazza. "Sembrano passati quattrocento anni dall'ultima volta che ci ho giocato.." e in effetti era così. "Non sei un po' esagerato?" chiese curiosa Gemma. Niall scosse la testa fingendo un sorriso. "No, per niente." la ragazza gli sorrise non del tutto sicura della risposta ricevuta.

 

1542
"Dai Niall passa quella palla!" continuava a ripetergli Zayn. "Ma non so giocare.." si lamentava il biondino. "Cosa ci vuole? Prendi la mira e tiri. É semplice fratellino" Niall gli sorrise. Prese la mira, come gli aveva detto di fare e tirò. Un lancio più o meno preciso che deviò di qualche metro Zayn. "C'eri quasi! Visto che ce la stai facendo?!" disse entusiasta il moro andando a raccogliere la palla. "Solo più precisione. Non distrarti.. pensa all'obbiettivo. Guardalo e.." disse tirando la palla perfettamente nelle braccia di Niall. "..il gioco è fatto" Il biondino battè le mani. "Come fai a essere così bravo?" Zayn scosse la testa. "Ah ah niente domande. Ora gioca." Niall annuì tirando e ritirando la palla mirando sempre più vicino a Zayn.                                                                                                                     Era tutto così semplice una volta.. Fin troppo semplice.

 

"Niall?" Gemma lo risvegliò dai ricordi. "Si scusa.. stavo pensando." disse sorridendole. "Sai, forse sarebbe meglio andare in classe." Gemma indicò l'entrata della scuola. "Già penso anch'io." rispose e insieme si diressero nell'aula di storia.

Gemma osservava annoiata la lavagna, dove il prof. stava scrivendo date e nomi di città che probabilmente la ragazza non si sarebbe ricordata.

Si stava per addormentare quando sentì vibrare la tasca dei pantaloni.

*Il biondo ti fissa*

Era di Kat. Gemma si girò a guardare Niall e lui le sorrise.

*C'è una festa sabato. Invitalo ;)*

Un'altro messaggio sempre di Kat.

*Ci conosciamo da due giorni..*

Gemma si girò indietro verso l'amica. Kathrine le mostrò il fogliettino con l'indirizzo di dove si sarebbe tenuta la festa sorridendole. Gemma scosse la testa divertita e tornò a guardare Niall. Ora lui stava fissando la lavagna con apparente interesse.

*Ci penserò*

Rispose all'amica e tornò anche lei a guardare la lavagna.

Gemma uscì da scuola dirigendosi verso casa. Stava ancora pensando alla proposta di Kat e l'idea di andarci con Niall era allo stesso tempo fantastico ma strano. C'era qualcosa che la preoccupava in lui ma forse erano solo stupide fantasie. "Ciao" disse una voce. La ragazza sobbalzò. Il biondino stava camminando affianco a lei. "Scusa. Ti ho spaventato?" chiede lui divertito. "Mi hai fatto prendere un colpo!" disse Gemma ridendo mentre gli tirava un pugno scherzoso sul braccio. "Non l'ho fatto apposta. Sei tu che stai sognando a occhi aperti" rispose il ragazzo facendole l'occhiolino. Era quasi sicuro che stesse sognando lui. Gemma sorrise. "Io non stavo.." Niall la interruppe. "Si, si dicono tutte così" le strizzò l'occhio. "Stupido. Senti volevo chiederti una cosa.." disse la ragazza tornando seria. "Dimmi tutto.." rispose l'altro. "Sabato c'è una festa a scuola.. Che ne dici se.. ci andiamo insieme?" Niall scoppiò a ridere. Aveva già pensato al peggio. "Che ho detto di male?" Niall la guardò sorridendo. Era adorabile con quell'espressione arrabbiata sul volto. "Oh no, no niente. Io penso che sia un ottima idea."  

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SPAZIO AUTORE
Ciao a tutti.
Volevo scusarmi con tutti quelli che seguono la storia per il ritardo di quasi due mesi..
Sinceramente non pensavo di continuare questa storia ma una ragazza mi ha fatto cambiare idea,
quindi grazie Laura <3
Passando al capitolo..
in questo non succede niente di speciale è solo di passaggio.
Nel prossimo ci sarà la festa scolastica dove anticipo ci sarà anche Zayn.
A presto, Joe  

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Capitolo 5
*** Scommettiamo? ***


 "Sei stupenda!" disse Harry entrando in camera della sorella. "Grazie Harry. Anche tu non sei male." rispose lei sorridendo. "Come vorrebbe dire 'niente male'? Sono fantastico" le fece l'occhiolino. "Con chi vai al ballo Har.?" chiese. Non aveva mai visto suo fratello con una ragazza e di solito non andava ai balli, non li aveva mai amati. "Ci andrò con Ben e un altro amico. Si chiama Louis. Teniamo compagnia a Ben visto che non ha più un accompagnatore.." rispose lasciando la frase a metà. "Quindi è colpa mia se ci siamo lasciati? Ti sei già dimenticato cosa mi ha fatto?" indicò la spalla. "E poi chi è Louis?" continuò. "Non avrebbe alzato le mani se non gli avessi detto che non volevi costruire un futuro con lui! E Louis non è affar tuo.." Gemma scosse la testa. "Avrei dovuto mentire a lui e a me stessa? Continuare una storia che sapevamo entrambi che non sarebbe funzionata?" chiese Gemma alzando la voce. "Almeno potevi non provarci subito col nuovo arrivato!" sbraitò il più grande. Il suono del campanello li interruppe. "Niall è arrivato, mi sta aspettando."

Uscì dalla camera sbattendo la porta e scendendo le scale facendo dei respiri più profondi possibili andò ad aprire la porta di ingresso. Fece uno dei suoi sorrisi migliori ma tornò seria appena capì di non avere davanti il biondino. "E tu saresti?" chiese al ragazzo davanti a lei. Aveva ciuffo strano di capelli castani e due occhi azzurri come il cielo. Portava uno smoking elegante con un fiorellino bianco nel taschino. In mano un mazzo di rose rosse. "Louis. Louis Tomlinson. E tu?" rispose tendendole la mano. "Gemma. La sorella di Harry." non ricambiò la stretta ma lo invitò a entrare. "Louis. Sei venuto!" Harry corse velocemente giù dalle scale raggiungendo il ragazzo e abbracciandolo. "Non potevo mancare. Queste sono per te." disse porgendogli le rose. "Cosa sta succedendo qui?" chiese imbarazzata Gemma. Il suono del campanello li interruppe nuovamente. "Questa storia non finisce qui, Harry." disse la ragazza andando ad aprire. Questa volta trovò davanti proprio Niall in tutto il suo splendore. I capelli biondi portati perfettamente in un ciuffo di lato, la camicia azzurrina che si intonava con gli occhi blu. Sopra una giacca nera. In mano un mazzo di rose blu. "Sei bellissima Gemma" rispose lui porgendole i fiori e baciandole la mano. Portava un vestito azzurro senza spalline che arrivava fino al ginocchio. I capelli ricci portati su una spalla di lato. Ai piedi delle semplici ballerine dello stesso colore del vestito. "Grazie Niall. Anche tu sei fantastico." rispose al complimento prendendo i fiori. "E queste dove le hai trovate?" continuò ammirando le magnifiche rose con sfumature dall'azzurro al blu scuro. "Rose angeliche. Mio zio le coltiva da tanto tempo.." Gemma le annusò. Avevano un profumo delizioso. "Le metto in un vaso e poi andiamo, ok?" Niall annuì e la ragazza si avviò in cucina.

"Sono Niall, non ci siamo presentati come si deve.." disse accennando alla storia del rugby e porgendo la mano al fratello della sua amata . "Harry. Mettiamo subito in chiaro una cosa.. Non mi piaci, ok? Se fai qualcosa a mia sorella ti renderò la vita impossibile." rispose il riccio. "Ah sì? Non mi pare che Ben stia soffrendo dove aver alzato le mani su Gemma. Sei sicuro di quello che dici?" lo guardò sfidandolo. "Possiamo andare Nia. I tuoi fiori sono sani e salvi." sorrise rientrando in salotto. Niall distolse lo sguardo da Harry per poi sorridere a Gemma. Le prese il soprabito posato sul divano e l'aiuto a metterlo. "Ci vediamo alla festa Harry." disse Niall. "Louis, piacere di averti conosciuto." aggiunse Gemma guardando il ragazzo che era stato in silenzio per tutto il tempo. Niall si girò verso il ragazzo che aveva appena menzionato la ragazza. Chissà perchè ma quel viso gli era familiare. "Ci conosciamo?" chiese mentre piccole scosse gli attraversavano tutto il corpo. "Non credo.." rispose il ragazzo. "Mi sarò sbagliato con un'altra persona.." eppure era sicuro di averlo già visto da qualche parte.

Dicembre 1633

"Ti serve una mano amico?" chiese Niall notando un ragazzino di più o meno sette anni inginocchiato a terra con gli occhi chiusi. "No signore. Sto pregando." Il biondo lo guardò divertito. "Preghi? Per cosa?" chiese inginocchiandosi vicino a lui. "Per la mia vita. Non voglio morire, signore." Niall annuì."Posso pregare insieme a te?" chiese ancora osservando il bambino che ora aveva aperto gli occhi. "Certo. Lei per cosa prega?" Niall gli sorrise. "Prego affinchè tu abbia una vita migliore. Prego perchè tu sia felice. Come ti chiami?" Il bambino lo guardò. "Louis. Louis Tomlinson." Niall si alzò in piedi porgendogli la mano. "Hai fame Louis?" il ragazzino annuì. "Andiamo a fare colazione, vuoi?" Louis annuì di nuovo prendendo la mano di Niall e dirigendosi insieme al bar. "Mi prenderò cura di te, Louis. Non sarai solo." Piccole scintille azzurre passarono dalla mano di Niall a quella del bambino. 'Sarò il tuo angelo. Non ti lascerò morire di freddo.' pensò Niall. 'Alcuni umani ti vengono affidati altri sei tu stesso a sceglierli. Ho scelto te, Louis'

 

Niall si girò ancora una volta a guardare quel ragazzo dagli occhi così simili ai suoi prima di uscire dalla stanza insieme a Gemma.

"Lo conosci?" chiese la ragazza riferendosi a Louis. "Pensavo.. forse mi sono sbagliato con qualcun'altro.." rispose Niall ancora assorto nei suoi pensieri. "Certo che sei proprio strano.." affermò Gemma. C'era qualcosa in quel ragazzo biondo che non capiva e forse non avrebbe mai capito.

 

Quando arrivarono alla festa vennero subito travolti da una forte musica proveniente all' interno dell'edificio. Dentro una ressa di ragazzi si muoveva a tempo di quel rumore e la maggior parte di loro erano già ubriachi. Gemma notò Kat e Jess a un tavolino e facendo un cenno con la mano a Niall le raggiunsero. "Ehy ragazze!" urlò Gemma per farsi sentire dalle due. "Gemma finalmente!" disse con lo stesso tono Jess. "Niall ci sei anche tu!" continuò Kat. Lui però non le stava ascoltando era immobile a fissare il ragazzo che stava arrivando nella loro direzione con in mano dei drink. "Voi con chi siete qui?" chiese Gemma visto l'improvviso 'silenzio' calatosi sul gruppetto. "Oh, siamo qui con il fratello di Nia. Lo sapevi che aveva un fratello?" chiese Kat. "Ed è molto sexy" replicò l'altra facendole l'occhiolino. Gemma guardò Niall. Perchè non gliene aveva parlato? Era una settimana che si conoscevano ma lui non aveva mai accennato alla sua famiglia. Lui per tutta risposta scrollò le spalle continuando a fissare Zayn.

"Eccomi ragazze!" urlò il moro posando sul tavolo i drink. "Oh ciao fratello. Piaciuta la sorpresa?" Zayn fece il suo miglior sorriso che fece arrossire Jess e Kat mentre Niall diventava sempre più rigido. "Piacere io sono Zayn." disse senza aspettare una risposta e rivolgendosi a Gemma porgendole la mano. "Io sono Gemma" rispose sorridendo e ricambiando la stretta. "Sono onorato di conoscerti. Sei magnifica." continuò Zayn notando la gelosia di Niall crescere sempre di più. "Vogliamo accomodarci?" chiese il biondo a quel punto. "Volentieri fratellino." Niall gli lanciò un'occhiata sedendosi tra Kat e Gemma.

"Mi prendi in giro?" urlò dopo un'ora Gemma notando da lontano suo fratello a un tavolo poco distante insieme a Ben e a Louis e la scena era alquanto bizzarra. I tre ridevano e scherzavano, probabilmente ubriachi marci, non aveva mai visto suo Harry in quelle condizioni. Poi Louis si avvicina a Harry dandogli un bacio a fior di labbra per poi allungarlo in un bacio appassionato. Ben divertito batte le mani.

"Devo andare a portare a casa mio fratello.." dice poi alzandosi. "Anche tu sei ubriaca Gemma, forse dovresti lasciarli stare.." risponde Zayn puntando lo sguardo sul suo. "Si, hai ragione.." Gemma annuisce risedendosi come se non fosse successo niente. "Zayn! Ti devo parlare" dice Niall alzandosi e facendo al fratello cenno di seguirlo.

Appena sono abbastanza distanti dal tavolo il più piccolo si gira tirando un pugno a Zayn in pieno volto. "Che ti passa per la testa? Lascia stare Gemma! Lascia stare le sue amiche. Fare da cavaliere a loro? Pessima idea. Soggiogare Gemma? Pessima idea." dice alzando ancora di più il tono di voce preparandosi a tirare un altro pugno a Zayn. Quest'ultimo, più veloce, lo para girandogli il braccio dietro la schiena. Niall prova a liberarsi invano finendo a terra. Il maggiore si avvicina a lui sussurrandogli all'orecchio. "Tirarmi un pugno sul viso? Pessima idea fratello." dice rompendogli poi il braccio. Niall tira un urlo di dolore mentre una forte luce blu si sprigiona dalle mani. Nessuno pare notare la scena, troppo ubriachi o semplicemente impegnati a rimorchiare per vedere cosa sta succedendo. "Non ti permetterò di avvicinarti a Gemma." urla mentre cerca di mettersi a posto il braccio. "Scommettiamo?" e senza aspettare una risposta si allontana dirigendosi al tavolo.

 

I baci di Louis erano dolci e passionali, per Harry erano i migliori baci che avesse mai ricevuto. Non gli era sembrato strano baciare un ragazzo, anzi piuttosto eccitante, ma forse era solo colpa dell'alcool. "Sei fantastico Louis" disse mentre le loro mani percorrevano tutto il loro corpo. "Credo che tua sorella ci stia osservando" rispose Louis ridacchiando. "Posso uscire con chi voglio, non sono affari suoi. E poi tu mi piaci." Harry lo guardò negli occhi perdendosi in quel meraviglioso color ghiaccio per poi tornare a baciarlo. "Forse è meglio se vi prendete una camera ragazzi. LA situazione è piuttosto imbarazzante per me." Li bloccò Ben ridacchiando mentre teneva in mano il suo ottavo mojito. Louis e Harry lo guardarono per qualche istante per poi annuire. "Ben sei più utile da ubriaco che da sobrio." scherzò Harry prima di avviarsi tenendo per mano Louis in una delle stanze libere. Ben scosse la testa divertito prima di bere altro alcool.

 

"Eccomi qua!" sorrise Zayn ritornato al tavolo. "Niall?" chiese subito Gemma preoccupata. Erano stati via più di quindici minuti. "Oh, Niall.. Niall è andato a prendere da bere presumo. L'ho perso di vista." inventò una qualche scusa il moro. "Vado a cercarlo" rispose alzandosi e iniziando a dirigersi verso il banco dei drink. "Ti accompagno" disse Zayn continuando a sorridere. Kat e Jess si guardarono stupite senza capire cosa stesse succendendo.

"Ehy Gemma vieni l'ho trovato." disse indicando una stanza libera ed entrandoci dentro. Gemma lo seguì ma quando entrò di Niall non c'era neanche l'ombra. "Ma qui non c'è Ni.." non finì la frase che venne spinta contro il muro mentre Zayn la teneva ferma tenendola per i polsi. "In realtà tu non vuoi Niall..." disse iniziando a baciarle in collo. "Tu vuoi me" la stretta si faceva sempre più forte ma Gemma era troppo spaventata per urlare. "Lasciami Zayn.. mi fai male." ma Zayn non la ascoltava. "Il tuo sangue sembra così buono.." continuò il ragazzo avvicinando i denti alla gola per poi premere delicatamente su essa. Gemma sentì un forte dolore come se due grossi aghi gli avessero perforato il collo. "Che stai facendo?" Gemma si sentiva sempre più debole e confusa, era possibile che Zayn fosse.. poi improvvisamente Zayn si staccò ma non per sua volontà, era stato qualcun'altro. Gemma cadde a terra non avendo la forza per reggersi in piedi e notò Niall che stava picchiando a sangue il fratello. " Che cosa le hai fatto, brutto bastardo ", urlava il biondo. "Il suo sangue è buonissimo, fratello. Dovresti assaggiarlo." rispose tranquillamente, leccandosi divertito le labbra, come se non stesse ricevendo pugni ma carezze. "Non berrò mai il suo sangue a meno che non sia lei che voglia. Io non sono te!" gli tirò un ultimo pugno prima di dirigersi verso una spaventata Emma. "Ti porto a casa." disse mentre provava a prenderla in braccio. "Stammi lontana" urlò lei mentre le lacrime le rigavano il volto. "Ti devi fidare. Tra poco Zayn si riprenderà e non riuscirò a tenerlo di nuovo a bada." Gemma annuì ascoltando il biondo. La prese a mo' di sposa per poi dirigersi fuori dalla discoteca. "Appena saremo a casa mandiamo un messaggio a Kat e Jess dicendole che sei stata male, ok?" chiese Niall mentre prendeva le chiavi della macchina e mettendo Gemma sul sedile del passeggero. La ragazza tremante annuì piano continuando a fissare un punto indefinito nello spazio. 'Maledizione' pensò Niall prima di mettere in moto il veicolo.

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SPAZIO AUTORE
Buona domenica a tutti!
Eccomi qua con un nuovo capitolo appena fatto :)
Qua fa l'entrata in scena il nostro Louis che interpreterà un vecchio amico di Niall, che capiremo meglio più avanti, e futuro ragazzo di Harry.
Mi piacciono troppo insieme, che cosa ci posso fare? ;)
Per il resto Gemma a conosciuto, e non proprio benissimo, Zayn
e probabilmente anche che cosa sono o forse no (?)
Spero che vi piaccia e.. boh non ho più niente da dire.
Buona lettura.
Un bacio, Joe.

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