Just Smile - Un anno per seguire: un amore, un sogno, una direzione

di Rebecca_Daniels
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Another World ***
Capitolo 2: *** Live While We're Young ***
Capitolo 3: *** Heart Attack ***
Capitolo 4: *** Gotta Be You ***
Capitolo 5: *** Last First Kiss ***
Capitolo 6: *** Summer Love ***
Capitolo 7: *** Truly Madly Deeply ***
Capitolo 8: *** Kiss You ***
Capitolo 9: *** Magic ***
Capitolo 10: *** She's Not Afraid ***
Capitolo 11: *** I Would ***
Capitolo 12: *** Little Things ***
Capitolo 13: *** Same Mistakes ***
Capitolo 14: *** C'mon C'mon ***
Capitolo 15: *** They Don't Know About Us ***
Capitolo 16: *** Stole My Heart ***
Capitolo 17: *** I Wish ***
Capitolo 18: *** One Way Or Another ***
Capitolo 19: *** Moments ***
Capitolo 20: *** One Thing ***
Capitolo 21: *** Back For You ***
Capitolo 22: *** Rock Me ***
Capitolo 23: *** Forever Young ***
Capitolo 24: *** Irresistible ***
Capitolo 25: *** Up All Night (part 1) ***
Capitolo 26: *** Up All Night (part 2) ***
Capitolo 27: *** Everything About You ***
Capitolo 28: *** Best Song Ever ***
Capitolo 29: *** What Makes You Beautiful ***



Capitolo 1
*** Another World ***


Chapter 1

Another World


-Sul serio Kaylie, le accompagneresti tu??

-Caspita, sì!...Stai scherzando?! Cioè, volevo dire che.... Insomma, piuttosto che tu vada a sentire un gruppo di cui non te ne frega nulla, in mezzo a ragazzine urlanti e piangenti, col rischio pure di sentirti le loro occhiatacce perché non stai cantando le canzoni a squarciagola... Dico, le accompagno io le tue sorelle... Ma è solo perché posso sopportare una situazione del genere...

-Non perché ti piacciono vero?!

-Assolutamente no!! Cioè, magari conosco qualche canzone ma solo per tenersi aggiornati... Non potrei mai diventare una fan degli One Direction!! Sono troppo vecchia, purtroppo...

-Cos'è che hai detto??

-Niente! Solo che puoi unicamente ringraziarmi, dirmi che mi vuoi tanto bene e che sono la migliore amica sulla faccia della terra presente, passata e futura.

-Tu sei veramente scema! Comunque grazie...Veramente. Se tu le accompagni al concerto io potrò uscire con Max perché tutta questa situazione con lui sta veramente diventando impossibile. Pensa che ieri...

Ma mentre Marta le raccontava tutto quello che era successo dall'ultima volta che si erano viste (poco più di dodici ore prima), la mente di Kaylie aveva cominciato a viaggiare in cerca di risposte. Doveva assolutamente trovare una giustificazione per tutti quelli che avrebbero scoperto che sarebbe andata al concerto degli One Direction, perché lo sapeva bene: non sarebbe riuscita a restare in silenzio e prima o poi la cosa sarebbe sgusciata fuori dalla sua bocca (giusto per citare una loro canzone...Va bene, le cose le stavano già sfuggendo di mano...). In fin dei conti avrebbero avuto ragione a prenderla in giro e a dirle che era infantile: aveva diciannove anni e aveva passato gli ultimi cinque mesi di vita a nascondere il suo I-pod a chiunque le si avvicinasse, che fosse in treno, in autobus o in attesa di attraversare un incrocio a piedi. E il motivo era piuttosto semplice: ascoltava praticamente tutto il giorno le canzoni di quel gruppo inglese.

Tutto era cominciato assolutamente per caso. L'estate precedente aveva lavorato come animatrice in un villaggio turistico ed alcune ragazzine le avevano chiesto se poteva dar loro una mano per creare una coreografia per il talent show che si teneva alla fine di ogni settimana. Avevano già scelto la canzone da ballare ma non avevano la più pallida idea di che cosa inventarci sopra, così Kaylie pensò che non le sarebbe stato più di tanto gravoso dare loro una mano e magari, le ore che avrebbe impiegato per aiutarle, le sarebbero state contate come straordinari. La canzone era esattamente ciò che lei non si aspettava: What Makes You Beautiful, logicamente degli “straordinari, fighissimi e bravissimi” (almeno secondo la descrizione urlata che ricevette dalle ragazzine dopo che ebbero visto la sua faccia perplessa) One Direction. Kaylie aveva già sentito parlare di loro, ma aveva sempre pensato che fossero una di quelle boy band che a turno fanno impazzire qualche milione di ragazzine in giro per mondo, giusto per il tempo di un album e di un tour, per poi smaterializzarsi nel vuoto più assoluto, lasciando solo qualche traccia del loro passaggio con pallidi video su YouTube.

-Quindi potete ritenervi fortunate se ne ho anche solo sentito parlare... Figurarsi se ho mai visto un loro video...

Fu quello che disse a quel gruppo di preadolescenti che volevano a tutti i costi essere chiamate Directioners e che non riuscivano assolutamente a capacitarsi di come Kaylie potesse vivere serenamente la sua esistenza senza conoscere chi fossero quei cinque ragazzi in maglietta a righe, pantaloni rosso fuoco e fluenti ciuffi davanti agli occhi. Ma l'impegno era stato preso e per di più a Kaylie quei soldi servivano assolutamente: doveva a tutti i costi riuscire a mettere da parte abbastanza denaro per poter andare a vedere in concerto, a Londra, i Lawson, una delle sue band preferite. “Così non dovrò preoccuparmi che mia madre mi dica di no utilizzando la scusa dei soldi. Questi me li sono guadagnati e posso spenderli come meglio credo io...Ovvero prendendo un aereo per Londra per sentire dal vivo quelle meraviglie di Andy, Ryan, Joel e Adam!!!” e mentre pensava a questo, Kaylie stava digitando su YouTube il nome “One Direction”, ma non fece nemmeno a tempo a scrivere la seconda lettera del nome che già era comparso un suggerimento. “Va bene, forse sono un pochino più famosi di quanto mi immaginassi ma ciò non implica che siano un fenomeno internazionale...” disse tra sé e sé. Ma appena vide comparire la pagina con qualcosa come due milioni di video trovati in 0,27 secondi, capì che qualcosa le era sfuggito. Cliccò sopra il video della canzone che le ragazze le avevano detto di voler ballare e

-Ma che diavolo...!!!

Stava per guardare un video che era stato visualizzato più di 290 milioni di volte. Le ci volle qualche secondo per riuscire a leggere quel numero e circa un minuto per rendersi conto che il video era già cominciato e lei non ci aveva nemmeno fatto caso, tanto era ipnotizzata da quella cifra gigantesca. Così fu costretta a far ripartire il video da capo.

Minuto 0,27:

-Va bene sono carini...Cioè sono parecchio carini...

Minuto 1,12

-Lo ammetto le voci non sono affatto male e la canzone ti prende...

Minuto 2,15

Stava tenendo il tempo con la mano e il suo piede sembrava non volersi fermare.

Minuto 3,27

Kaylie si guardò attorno e si rese conto che era nel bel mezzo della sua stanza, che stava ballando come una pazza e che la canzone era finita.

-Oh mamma mia...Non posso averlo fatto veramente...Caspita Kaylie hai diciannove anni e ti metti a ballare per una canzone del genere?! Perfetto, ora mi ricompongo, scarico questa benedettissima canzone e faccio il più in fretta possibile per creare una coreografia.

Kaylie fece come si era detta: si risedette tranquilla alla sua scrivania, scaricò la canzone e la mise nel suo I-pod “Ma solo per poterci pensare anche quando ho un po' di tempo libero..” si disse. Dopo di ché, dato che prima cominciava a lavorarci, prima si sarebbe tolta quella boy band dalla testa, schiacciò play sulla playlist dei brani aggiunti di recente e sentì diffondersi per tutta la camera quel riff di chitarra così accattivante e accompagnato dalla voce di uno dei cinque ragazzi. Cominciò a percepire che il suo corpo stava prendendo confidenza con il ritmo della canzone ma subito si bloccò:

-Come faccio a creare qualcosa su questo pezzo, se non so nemmeno chi è che lo canta e che genere musicale fa... Mi sa proprio che dovrò prima fare qualche ricerca...

Kaylie sapeva perfettamente che quella era solo una scusa per non sentirsi stupida nel riprendere in mano il pc e cercare altri video ed informazioni su quei ragazzi da più di 290 milioni di visualizzazioni. Così passo l'intero pomeriggio del suo giorno di riposo scorrazzando da un video ad un altro: da One Thing, fino a Gotta Be You (che si accorse di aver già sentito in una pubblicità e di aver pensato che fosse veramente una canzone stupenda), per passare poi a tutte le versioni acustiche che avessero fatto delle loro canzoni, alle esibizioni live fino alle loro audizioni a X Factor UK. Poi da lì il passaggio era obbligatorio: Wikipedia, il sito ufficiale, qualche fan page ed infine Google Images.

Quello che Kaylie scoprì fu assolutamente sconcertante: quei cinque ragazzi, o meglio, Liam, Zayn, Louis, Harry e Niall non si erano mai visti prima delle loro audizioni per X Factor, mai parlati prima del momento in cui, terminati i bootcamp si sentirono dire che non avrebbero partecipato al programma come cantanti solisti ma come un gruppo. Da lì in poi era stato tutto un crescendo di popolarità che, da quanto aveva capito, era dovuta soprattutto ai social network e alle loro Directioners (di cui evidentemente facevano parte anche le ragazzine del campeggio), che li sostenevano in ogni singolo e remoto angolo delle terre emerse. Avevano appena pubblicato il loro primo album di inediti Up All Night che era schizzato in vetta alle classifiche inglesi in meno di una settimana e li aveva fatti diventare il primo gruppo inglese ad avere un album d'esordio al primo posto nella Billboard Top 100. Come se non bastasse avevano fatto un tour mondiale che aveva toccato i continenti più disparati: dall'Europa, all'Asia, dall'America settentrionale, all'Oceania per poi pubblicare un libro Dare to Dream: Life as One Direction che era diventato best seller nella classifica del New York Times. Ma ciò che lasciò più sbalordita Kaylie fu il fatto che tutto questo era successo in un unico anno... “Tutto in dodici mesi...” era l'unico dato che riuscisse a passarle per la testa. Decise che doveva capirne di più, perché non poteva credere che avessero avuto tutto quel successo unicamente perché erano dei ragazzi carini che avevano alle spalle dei manager geniali che sapevano farci con il marketing. Per di più c'erano quelle tre canzoni che avevano presentato il gruppo al mondo intero che non la smettevano di frullarle per la testa, come se avessero deciso di diventare il suo mantra personale. Così si ritrovò di nuovo seduta davanti al computer a scaricare le canzoni dell'album, vergognandosi tantissimo per il fatto di mettersi allo stesso livello di quelle ragazzine urlanti che l'avevano insultata perché non conosceva quei cinque ragazzi normali trasformati in superstar in meno di un anno.

-Maledette ragazzine... Se non mi avessero chiesto di fare questa cavolo di coreografia ora starei bella tranquilla a letto ad ascoltarmi i miei Lawson, invece di sentirmi un'idiota per ascoltare un gruppo osannato da adolescenti...

Intanto però doveva seriamente mettersi a lavoro e creare qualcosa per quelle Directioners (sì, stava cominciando a divertirsi a chiamarle così). In una sola serata finì tutta la coreografia, cosa che le parve alquanto strana dato che di solito almeno un paio di sere le impiegava, ma sembrava che quella canzone fosse fatta apposta per soddisfare le sue esigenze di coreografa. Quando andò a letto sognò per tutta la notte gli One Direction che cantavano, facevano interviste e autografi, ma soprattutto sognò che uno di loro (non riusciva a ricordarsi proprio chi fosse...) durante un'esibizione, si fermava giusto davanti a lei per cantare e che i loro occhi si incrociavano e sembravano non volersi sciogliere più l'uno dall'altra, come fossero legati da quel momento fino all'eternità...

Tastando a vuoto con la mano per cercare di spegnere la sveglia, Kaylie si sentì estremamente sciocca per quel sogno e decise che fosse il caso di non raccontarlo a nessuno. Arrivata a lavoro fece vedere il balletto alle ragazzine, che letteralmente impazzirono per quei passi tanto da cominciare a pensare di farsi riprendere durante le prove e l'esibizione per poi postare il tutto su YouTube... Sembrava che il loro unico problema fosse quello di decidere su quale dei loro canali sarebbe stato postato e con che titolo, senza minimamente preoccuparsi se per Kaylie questa cosa andasse bene. “E a me non va bene per niente!!! Piantatela di pensare che si renderanno mai conto della vostra esistenza... Siete milioni, non verranno mai a scovare proprio voi!!!” Era questo quello che Kaylie pensava e che avrebbe voluto dire, ma si limitò (sempre tenendo presente che quei soldi le servivano per comprare i biglietti per i Lawson) a dire:

-Ragazze, pensate veramente che possa interessare a qualcuno un coreografia del genere? Come potrebbero mai vedere proprio il vostro video in mezzo ai milioni che vengono postati ogni giorno?? Non per scoraggiarvi, ma la vedo un po' ardua...

Si pentì subito del termine che aveva usato: era sicuramente troppo difficile per loro.

-Ma svegliati!!! C'è Twitter!!! Ognuno dei 1D ha il suo account personale, così tutte le Directioners possono essere in contatto diretto con loro!!! Noi postiamo il video su YouTube e poi lo tweetiamo ad uno di loro...Oppure a tutti, cosa ne dite ragazze??!!!

Kaylie si stava ancora chiedendo: primo, che diavolo volesse dire 1D ; secondo, come facessero delle tredicenni a sapere cosa fosse Twitter (lei l'aveva scoperto solo un mese prima e le sembrava ancora uno strumento oscuro); terzo, come fosse possibile che ogni loro frase fosse emessa alla stessa frequenza d'onda dei versi dei pipistrelli, talmente urlavano ogni volta che parlavano di loro.

Dovette cedere alla richiesta/ordine di farsi riprendere mentre insegnava loro il balletto con anche la clausola di dover parlare in inglese, di modo che tutte le Directioners del mondo potessero guardarlo ed imparare i passi. “Questo è veramente inquietante... Sono peggio di una setta queste qui....” . Ci vollero tre giorni di prove e conseguenti riprese intensive per riuscire a vedere qualche miglioramento, che fecero sentire Kaylie sempre più in colpa e sempre più sciocca: quando non era con le ragazzine diceva che tutta quella storia del balletto e degli One Direction era veramente ridicola; quando invece era con loro parlava del gruppo e chiedeva notizie, si informava su come andavano le visualizzazioni dei video e ballava, divertendosi, sulle note di What Makes You Beautiful. Quando poi era da sola ascoltava il suo I-pod (sempre che non ci fosse qualcuno nei paraggi), dove aveva messo dentro tutti i brani di Up All Night. Ormai li aveva imparati praticamente tutti a memoria perché alla fine aveva capito: gli One Direction erano diventati una delle boy band più famose al mondo perché sapevano cantare e perché le loro canzoni parlavano direttamente, in maniera semplice, di ciò che succedeva nella vita di qualsiasi ragazzo/ragazza che abitasse sulla faccia della terra.

Quelle pazze di Directioners fecero una gran bella figura la sera del talent show, ricevendo anche una meritatissima standing ovation che fece sentire Kaylie, al tempo stesso, segretamente orgogliosa di quanto aveva creato e sollevata del fatto di non dover più sentir parlare di boy band inglesi con orde di fan impazzite pronte a immolarsi per qualsiasi causa li riguardasse.

Ci fu qualcosa che, però, la lasciò un attimo spiazzata: uno degli ospiti del villaggio, un signore inglese sulla quarantina,di bell'aspetto, con moglie e figlio adolescente a carico, la fermò al termine della serata e le disse che la performance gli era piaciuta tantissimo e che sarebbe stato interessato ad avere una registrazione dello spettacolo e il suo nominativo. Dopo un primo momento di incertezza in cui si stava chiedendo se fosse una mossa saggia dare le sue referenze ad uno sconosciuto (sua mamma le aveva insegnato sin da piccola che agli sconosciuti non si dava confidenza), vide lo sguardo di ghiaccio con cui il suo capo la stava guardando (lui le aveva insegnato, o meglio, urlato contro che il cliente doveva essere sempre accontentato in tutto e per tutto) così disse all'uomo che c'erano già su YouTube tutti i video con il balletto e gli consegnò anche un bigliettino con il suo nome e cognome e data di nascita. Ne portava sempre uno con sé (“Non si sa mai che cosa la vita possa riservarti...Magari mi investono, mi viene un trauma cranico che mi fa dimenticare tutto, così almeno, cercando nelle tasche, scoprirò subito come mi chiamo...” si era detta quando aveva preparato il primo), eppure si stava ancora chiedendo: primo, perché avesse aggiunto anche la data di nascita (“Ma certo!Per escludere casi di omonimia! Alle volte sono veramente intelligente...Mi stupisco di me stessa...”); secondo, perché quell'uomo le avesse chiesto il video e il nome.... Forse era un insegnante di arte e spettacolo in una scuola dell'Inghilterra più rurale e voleva che il suo piccolo gruppo di outsider/amanti dell'arte imparasse la coreografia per tentare di farli diventare più popolari o magari solo per farli accettare dal resto della scuola... Oppure era un giornalista che scriveva nella sezione “Cultura&Spettacolo” di un piccolo giornale inglese che voleva fare un articolo sul successo del gruppo, sottolineando come se li fosse trovati anche durante la sua dimessa vacanza italiana... O magari “Dovrei smetterla di fantasticarci ancora su, dato che sono passate ormai tre settimane...”.

Quella mattina Kaylie si era svegliata male: aveva finito di lavorare tre giorni prima, ma la sua sveglia biologica sembrava non volersi adattare al nuovo ritmo e lasciarla quindi dormire più di sette ore. Per di più l'uscita della sera prima non era andata esattamente come aveva sperato... Mentre erano sulla spiaggia a parlare del più e del meno, l'argomento era caduto sui gusti musicali dei presenti e da lì si era spostato, quasi meccanicamente, su un'accanita denigrazione dei teen idol del momento. Kaylie non sapeva che fare: era sempre stata una ragazza che aveva difeso i suoi gusti personali e non li aveva mai nascosti a nessuno, ma ammettere davanti ai suoi amici che ascoltava gli One Direction era come ammettere di non essere mai cresciuta e di essere al pari di tutte quelle adolescenti urlanti che loro stavano tanto criticando. “La mia reputazione sarebbe gettata alle ortiche nel giro di due secondi, senza contare che non parto già di mio con un alto livello di considerazione...” pensò Kaylie, quindi decise di stare in silenzio. Ma a quanto pareva, quello che doveva essere il suo migliore amico e la persona di cui più temeva il giudizio, aveva deciso di voler sapere a tutti i costi che cosa ne pensasse . L'unica cosa che si era imposta sin dall'inizio di tutta quella storia era di non dire assolutamente mai a nessuno di quella sua nuova passione (perché ormai doveva smettere per lo meno di negarlo a se stessa: quel gruppo le piaceva e parecchio anche). Così stava pensando che cosa rispondere a Daniel, quando si accorse che la sua bocca si stava muovendo da sola e che le stavano uscendo tutte quelle parole che aveva deciso di non dire per nessun motivo al mondo.

-Seriamente pensate che abbiano fatto successo solo perché sono dei “fighetti” e perché gli hanno fatto attorno una grande campagna promozionale?? Ma avete mai provato ad ascoltare qualche loro canzone, specialmente quelle in versione acustica??

Daniel- Kay, sei seria?? Stai veramente dicendo che ti piacciono quei cinque bambinetti degli One Direction??!!

Disse Daniel guardandola come se fosse un'estranea o, peggio ancora, come aveva guardato lei, ormai un mese e mezzo prima, le ragazzine del campeggio.

-No...Cioè, non sto dicendo che mi piacciano, che cos'hai capito!!! Semplicemente dico che prima di criticare dovresti almeno aver ascoltato qualche loro canzone... Insomma, io l'ho fatto solo per tutta quella storia del balletto, ma per lo meno gli ho dato un'opportunità...Tu invece critichi sempre tutto senza aver neanche preso in considerazione la possibilità di conoscere meglio ciò che giudichi!!!

Kaylie non si rese nemmeno conto di star letteralmente urlando e che delle lacrime si stavano ammassando agli angoli dei suoi occhi...

Daniel- Senti, non scaldarti così tanto... La mia era una semplice considerazione, non serve che mi azzanni!!

Daniel aveva ragione: Kaylie aveva veramente dato di matto, si era comportata come una vera Directioner, con lacrime incorporate... Ma lei sapeva bene che non era per quello che le veniva da piangere: voleva urlare al mondo intero che era stanca di nascondersi e di essere giudicata per quelle che non erano altro che delle piccole sfaccettature del suo carattere e che non la descrivevano completamente. Voleva che tutti sapessero che aveva delle enormi potenzialità che per paura di ciò che gli altri potevano dire su di lei, non aveva mai mostrato a nessuno. Ma le uniche parole che riuscì a trovare furono:

-Hai ragione, scusami... Non so nemmeno perché l'ho detto... In fin dei conti neanche mi piacciono...

Così, quella mattina, quando si era svegliata era ancora arrabbiata con sé stessa e con il passare della giornata le cose non sembrarono evolversi per il meglio. Non riusciva a capacitarsi di come il solo fatto di non voler ammettere con i suoi amici che le piaceva una boy band la potesse far sentire così vile.

-Ma io lo so benissimo che non è per questo, altrimenti ci sarebbe seriamente di che preoccuparsi... Potrei semplicemente smettere di farmi così tanti problemi e vivere la mia vita da giovane donna, quale sono...Ma forse questa mia passione per gli One Direction è un chiaro segnale che non sono ancora, o non voglio essere ancora, una giovane donna... Va bene, vediamo di piantarla qui perché le cose stanno peggiorando enormemente... Distraiamoci un pochino...

E mentre tentava di auto convincersi che tutto quel marasma di pensieri che le girava per la testa fosse assolutamente di routine, se non quasi, normale, incappò in un video che avrebbe cambiato l'andazzo deprimente che la sua giornata aveva preso. A quanto pareva YouTube conosceva meglio di lei quello di cui aveva bisogno e le fece comparire tra i video suggeriti l'ultimo video dgli One Direction... “Live While We're Young: sembra fatto apposta per me...” pensò Kaylie e vi cliccò sopra. Dopo meno di trenta secondi aveva già un sorriso stampato sulla faccia, e per la fine della canzone si sentiva stranamente più leggera, come se quei 3 minuti e 18 secondi avessero cancellato quella serata terribile e quella giornata ancora peggio.

Era settembre ed ormai non c'era più nulla da fare: era diventata una fan degli One Direction e loro l'avevano portata in un altro mondo.

Con questa consapevolezza cominciò a cercare sul web tutte le informazioni che poteva trovare (e che non aveva già letto) finché non scoprì che: a breve sarebbe uscito il nuovo album e che tutti i ragazzi avevano un account twitter personale, come le avevano detto le ragazzine del campeggio. Il passo successivo era più che logico: diventare una follower di tutti e cinque.

Scoprì quindi anche come si sarebbe intitolato il successivo album :Take Me Home.

Nel giro di un mese aveva già imparato a memoria il secondo singolo, Little Things, e aveva ascoltato tutto il nuovo CD qualcosa come una quarantina di volte.

Questo è quello che accadde nella vita di Kaylie da quel pomeriggio in campeggio in cui sentì parlare per la prima volta degli One Direction fino alla richiesta di Marta di accompagnare le sue sorelle al loro concerto. Ma mai lontanamente si sarebbe potuta immaginare che cosa sarebbe successo della sua vita nell'arco di dodici mesi.

Hi Darling!!

Ebbene sì, sono di nuovo qui, questa volta con una long... Che è proprio long ^^ Nel senso che doveva essere un semplice racconto, ma poi ci ho lavorato per gli ultimi undici mesi e beh, si è trasformato in un libro... Ci tengo parecchio e quindi vorrei veramente sapere che cosa ne pensiate.... *fa la faccia da cucciolo di pinguino * Quindi, se siete arrivate fino a qui, usate lo spazio che c'è qui sotto e lasciatemi un pensierino =) 

Passiamo un attimo a piccole informazioni di servizio: 1)I titoli dei capitoli sono i titoli di alcune canzoni dei ragazzi 2) Ci saranno dei dialoghi in inglese, soprattutto quando compariranno proprio i cinque idioti e il resto della loro troupe (e non manca molto *.*) 3) Aggiornerò forse anche due volte a settimana dato che la storia è già tutta scritta =) *si batte le mani da sola... Scusate* 4)Sappiate che se trovate riscontri con quanto è successo nella realtà -ho cercato di essere il più verosimile possibile- è stato tutto frutto del mio sesto senso che mi faceva scrivere gli eventi e poi questi si avveravano (vi giuro che io stessa ho preso paura -.-")

Basta, mi eclisso che vi ho già gratugiato troppo le scatole... 

Lots Of love 

Rebecca_Daniels

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Capitolo 2
*** Live While We're Young ***


Live While We're Young


Se le avessero detto che cosa si era persa nel non aver seguito una band quando era un'adolescente, non ci avrebbe mai creduto... Almeno non fino a quel momento. Da quando aveva cominciato a seguire i ragazzi su Twitter ogni volta che accendeva il computer i primi dieci minuti erano dedicati a controllare che cosa avessero twittato durante la giornata (logicamente lasciando sempre un po' di tempo per i Lawson) per poi convincersi che guardare un video che li riguardasse non avrebbe portato via poi così tanto tempo e finire per perdere intere ore su YouTube. Sinceramente, Kaylie stava cominciando a preoccuparsi: stava su serio seguendo una band di poco più che adolescenti, che facevano musica pop, rischiando pure di passare per ridicola appena tutti l'avrebbero scoperto?? Questa era l'unica cosa che le ronzava per la testa, soprattutto da quando aveva detto a Marta che avrebbe accompagnato le sue sorelle al concerto. Mancavano “solo” cinque mesi esatti al concerto e non era molto sicura di riuscire a resistere: se avesse continuato a comportarsi in quel modo, ascoltando tutti i giorni le loro canzoni e guardando video a raffica (senza considerare che prima o poi sarebbero finiti e che avrebbe ricevuto una mail da YouTube che la ringraziava per essere una così fedele ed assidua frequentatrice), avrebbe cominciato a sperare, ma soprattutto, avrebbe cominciato a sognare.

E Kaylie sapeva bene che cosa implicasse per lei “sognare”: voleva dire cominciare a credere che quello che era successo a loro potesse accadere anche a lei, che non ci fossero motivazioni plausibili per cui non potesse anche lei realizzare i propri sogni (aveva smesso di sperarci ancora qualche anno prima)... Ma sapeva altrettanto bene che prima o poi avrebbe fantasticato (lo ammetteva:come una piccola adolescente) sulla possibilità di conoscere proprio loro, i tanto sospirati (ed odiati) One Direction, e poi chissà... Liam sembrava così simile a lei, escludendo logicamente il fatto che lui fosse uno dei diciannovenni inglesi più famosi del pianeta, viaggiasse normalmente per almeno tre continenti a settimana, si esibisse di fronte a folle urlanti di anche 20000 Directioners e, non meno importante, potesse avere tutte le ragazze che desiderava... Era esattamente per queste ragioni oltre alle altre mille che l'avevano assillata negli ultimi mesi, che Kaylie non era molto sicura di star a fare la cosa più giusta per sé stessa. Ma ormai il danno era fatto: aveva dato la sua parola che avrebbe sopportato la “fatica” di fare da babysitter al concerto e per di più i biglietti (per altro praticamente introvabili) erano stati comprati. Questo era quello che comunemente veniva definito punto di non ritorno: o la va o la spacca... O sarebbe sopravvissuta a tutta questa storia rendendosi conto che era già troppo cresciuta per vivere quel tipo di favola oppure sarebbe diventata l'ennesima Cenerentola dalle speranze infrante che non è destinata a incrociare la propria strada con quella della realizzazione dei propri sogni e del suo Principe Azzurro.

Mentre vedeva scorrere i giorni ed avvicinarsi il giorno del concerto, la vita di Kaylie proseguiva come se fosse in attesa di un grande evento che gliene avrebbe sconvolto per sempre i connotati ed ogni volta che la sua fantasia cominciava a galoppare troppo, le rimetteva le briglie con la razionalità. Più di qualche volta le capitò di sognare di essere al concerto, in primissima fila, e che ad un certo punto, mentre si sentivano le prime note di Last First Kiss che si diffondevano nell'aria, Liam si bloccava giusto di fronte a lei e i loro sguardi si incrociavano per un solo singolo istante...

-Oh, ti prego... Basta, mi stanno venendo le carie!!!

Disse Denise, la sua fidatissima psicologa in itinere nonché migliore amica (oltre a Marta logicamente), mentre stavano bevendo un milk shake in un noiosissimo pomeriggio di novembre.

-Lo so, lo so... E' piuttosto sdolcinato ma non posso mica bloccare i miei sogni!!! Sei tu che studi psicologia e che dovresti dirmi per quale diamine di motivazione continuo a ritrovarmi quei cinque che mi vagano per la testa con un potenziale glicemico da bollino rosso...

Denise- Beh, se è una spiegazione logica che vuoi, te la posso dare immediatamente: sei talmente fissata con 'sti tizi che ci pensi costantemente e la tua mente, pure di notte, continua a lavorare su ciò che l'ha impegnata di più durante il giorno...

-Già...

Denise- Ma non è questo quello che tu vuoi... Si può sapere perché hai quella faccia?? E' solo un sogno Kaylie...

-Lo so che è solo uno stupido sogno, ma è uno stupido sogno che si ripete ogni settimana... Non sto scherzando, Denise... Sembra tutto così reale, il suo sguardo è semplicemente... Cioè... Mannaggia, dimmi tu se la sottoscritta, una delle persone più loquaci e dotata di capacità di linguaggio dell'intero stato, non trova le parole per descrivere un semplice incrociarsi di sguardi...

Denise- Va bene Kay, stai cominciando a preoccuparmi seriamente... Sentiamo, cosa pensi che siano questi sogni? Che cosa vogliono dire per te??

-Non ne ho la più pallida idea, altrimenti non mi sarei nemmeno costretta a raccontarteli... Eppure ho come la sensazione che siano, come dire, dei sogni premonitori... Va bene, va bene... Fai finta che non abbia detto nulla....

Denise- Sai Kay, credo veramente che tu ci pensi un po' troppo... Magari è proprio così e tu sei una giovane strega dotata di straordinari poteri che ti fanno vedere il futuro...

-Mamma mia, quando sei così mi viene voglia di non pagarti per la seduta...Poi mi ricordo che non ti pago mai e che tu non sei ancora una psicologa e mi viene voglia di farmi offrire un altro milk shake, quindi cara alza il sederino e vai a prendermene uno all'ananas...

Denise- Per...

-Per l'immediato, grazie...

Disse Kaylie sorridendo, mentre Denise si alzava per andare a prenderle un altro milk shake... Sentiva già che le si creava un altro buco di cellulite sulla coscia destra, ma quel giorno tutto era concesso. Quando, infatti, si ritrovò da sola si rese conto che stava peggio di quanto pensasse: quei sogni erano troppo vividi e reali per rimanere tali ma, soprattutto, sentiva che una leggera, ma neanche troppo, ansia stava crescendo dentro di lei. Ma questo non l'avrebbe mai confessato a nessuno, nemmeno a Denise o a Marta.

A che cosa fosse dovuta quell'ansia era presto detto: sentiva seriamente che quella sera, quella del concerto, sarebbe stata una serata importante. Era una sensazione, una semplice sensazione ma quando Kaylie aveva una sensazione questa immancabilmente si avverava. Le era capitato parecchie volte che avesse avuto il sentore che qualcosa dovesse accadere e che poi fosse successa: una volta aveva previsto che andando a scuola sarebbe successo qualcosa di importante e dopo appena due ore che aveva varcato la soglia dell'edificio aveva avuto uno scontro frontale con cotanto di scuse e sorriso imbarazzato con uno dei ragazzi più belli della scuola. Oppure la volta che uscendo da un locale sentiva di dover rientrare perché era come se qualcosa fosse rimasto lì dentro e quando era tornata indietro si era accorta di aver perso il cellulare e che questo era ancora lì, al tavolo dove erano sedute. O magari anche quella volta in cui aveva assolutamente percepito che non doveva uscire di casa con quella brutta giornata di pioggia e nel giro di dieci minuti era bagnata fradicia perché una macchina le era passata affianco a tutta velocità prendendo in pieno una pozzanghera grande come un lago. “Quindi sì, ogni mia premonizione si realizza e sì, ogni volta non sono cose positive...” stava pensando Kaylie mentre vedeva tornare Denise con il suo milk shake e decise che per quel giorno avrebbe smesso di pensare a tutta quella faccenda.

Una settima dopo le arrivò un messaggio di Marta che le diceva che erano appena arrivati per posta i biglietti per il concerto e che le sue sorelle stavano saltando per la stanza urlando come digli ossessi.

-Cosa?!?! Hai in mano i biglietti??

Marta- A dir la verità non li ho proprio in mano dato che al momento ce li hanno le mie sorelle che li stanno mostrando a qualunque persona conoscano su Skype, comunque sì... Ho avuto modo di vederli e toccarli... Sei felice?

-Beh, felice... Paroloni... Sono contenta che andando io al concerto si possa realizzare un grande sogno delle tue sorelle...

Marta- Kaylie, falla finita! Lo so che ti piacciono 'sti cinque tipetti... E probabilmente, anzi, proprio senza il “probabilmente”, piacciono più a te che alle mie sorelle...

-Marta, io....

Marta- Stai tranquilla: non lo dirò a nessuno...

-Oh...Grazie mille... Sei veramen...

Marta- Però potrei sempre scriverlo su Facebook... Chissà quanti “mi piace” prenderei...

-Ti prego no!!!! Sarei una donna morta.... Già la mia vita sociale è ridotta praticamente a zero, se trapela anche questa cosa farò prima a chiudermi in un convento di clausura, gettando alle ortiche qualsiasi possibilità di rivalsa sul mondo intero...

Marta- Mamma mia, come sei tragica... Dovresti cominciare a pensare di meno per davvero... Prima o poi mi farai scoppiare la testa con tutte 'ste paranoie!!!

-Lo so, lo so... Comunque, hai deciso cosa farai tu mentre io, con molta fatica, farò da babysitter alle tue carinissime consanguinee??

Marta- Sì...Cioè, c'ho pensato... O meglio ho preso in considerazione alcune opzioni, però non so...

-Marta... Non per essere puntigliosa, ma hai appena detto a me che penso troppo!!! Da quando in qua tu predichi bene e razzoli male??? Avanti: sputa fuori le possibilità...

Marta- Potrei andare fuori con Max e vedere se, stando assieme magari una serata, qualcosa possa cambiare... Oppure portarmi dietro lui, ma andare semplicemente a trovare i suoi amici... Ma non so proprio cosa decidere...

-Ed ecco che entra in gioco colei che risolve tutte le situazioni difficili, purché riguardino gli altri, ovvero la sottoscritta... Secondo il mio modesto parere, dovresti uscire con lui e vedere che ti dice: se ti chiede di andare a trovare i suoi amici, vuol dire che non vuole stare da solo con te... Se invece, dopo che gli hai chiesto se ha voglia di bere qualcosa con te, lui non fa il minimo accenno a possibili fermate che includano altre persone, beh, è fatta!!

Marta- Perché detta da te sembra sempre così semplice??

-Perché io sono io... Lo sai che ti voglio bene, vero??

Marta- Sì, lo so... Te ne voglio anch'io, non sai quanto... Ora ti lascio che devo cercare di sedare le altre due, prima che a mia mamma venga un attacco isterico... Ci vediamo dopo domani che ti porto il biglietto... Un bacio...

-Ciao, un bacio...

Non si rese nemmeno conto di aver praticamente lanciato il cellulare sul letto, rischiando di frantumarlo in mille e più pezzi, per cominciare a saltare per tutta la stanza... Andò da sua mamma che stava tranquillamente correggendo dei compiti in salotto e le saltò addosso per darle un enorme bacio sulla guancia.

Liliana- Scusa, ma stai bene???

Le chiese sua madre, completamente sconvolta, pensando che sua figlia avesse perso il senno della ragione per sempre.

-Ho i biglietti!! Ho i biglietti!! Ho i B-I-G-L-I-E-T-T-I!!!!! Capisci?!?

Liliana- Si, si... Ho capito... E la tua reazione mi preoccupa parecchio... Ma, scusa, tu non dovevi solo “fare la babysitter per far felici due giovani adolescenti con un sogno”?

-Ma ti ricordi sempre tutto quello che dico??

Liliana- No, solo le idiozie che mi racconti e le bugie che ti somministri.

Sapeva perfettamente di aver appena toccato un tasto dolente, ma Kaylie non volle darle quella soddisfazione...

-Bene, potrebbe essere che pure io sia un po' felice di andare a questo concerto, ma ciò non implica che sia una cosa negativa...

Liliana- Se lo dici tu...

-Grazie mamma, è sempre bello avere a che fare con te...

Liliana- Dai, non essere così permalosa. Sono felice che tu vada al concerto di questi... Aspetta, com'è che si chiamano? “On Diretion”...

-Sì, certo... Ed io sono la Regina Elisabetta II... One Direction, mamma, One Direction... Mi sa tanto che dovrò farti un mini corso d'inglese, perché qui non ne veniamo fuori. Pensa se mi trovo un ragazzo inglese e capita l'occasione che tu debba parlarci assieme: rischieresti di dirgli pan per polenta...

Liliana- Senti carina, se mai ti dovessi trovare un moroso inglese sarà lui ad imparare l'italiano per parlare con me. Fino a prova contraria sarei io ad avere il coltello dalla parte del manico, quindi...

-Questo si chiama ricatto linguistico!! Poi, se permetti, per quanto lui non sarebbe nella posizione di dettare condizioni, tu l'inglese dovresti saperlo comunque: è la lingua più conosciuta al mondo... Almeno qualche rudimento dovresti conoscerlo.

Liliana- Rimane sempre il fatto che ci saresti tu a far da interprete, giusto? Il moroso è tuo e te lo traduci tu...

-Bene, direi che è il momento di terminare questa conversazione assolutamente assurda... Prima che io mi trovi un ragazzo inglese, ma direi anche, prima che io trovi un ragazzo capace di avere a che fare con me, credo debba passare almeno un'altra era geologica...

Liliana- Sempre positiva tu, mi raccomando? Dov'è finito tutto il tuo entusiasmo da “ho i B-I-G-L-I-E-T-T-I!”?

-L'hai fatto sparire con tutta questa storia sulla mia possibilità di avere un fidanzato inglese, ma non ti preoccupare che ora torna... Aspetta... Ancora un attimo.... Ho i biglietti!!! Ho i biglietti!!! Ho i B-I-G-L-I-E-T-T-I!!!

-Esci da questa stanza immediatamente, altrimenti giuro che ti riempio di botte!

Questa era Alex, contro corrente per natura ed ipercritica con chiunque non fosse lei per indole innata, conosciuta anche come la sorella maggiore di Kaylie. Nove anni di differenza che sembravano secoli.

-Mi dispiace, ma non riuscirai nemmeno te a farmi passare l'euforia da biglietti...

Alex- E sentiamo: per il concerto di chi sarebbero 'sti biglietti?

-Non ti interessa...

Alex- Kay, chi diamine vai a vedere? Voglio sapere se puoi ancora essere degna dell'appellativo di “sorella di Alex”... Avanti, sputa il nome!

-Non sono affari che ti riguardano!! Al concerto ci vado io, non tu...

Alex- Kaylie, ti prego, dimmi che non sono per quei cinque sfigati... Seriamente...

-Senti, vado solo a fare da babysitter!

Alex- Oh, per favore!!! Ma stai scherzando?! Hai speso soldi per andare a sentire quei... Non mi viene nemmeno un aggettivo per descriverli...

-Smettila! Ti ho detto che vado solo per accompagnare le sorelle di Marta!!

Alex- E allora perché sono dieci minuti che vai avanti ad urlare e saltare per tutta la casa irritandomi altamente??

-Alex, ma vai a quel paese!!!

Alex- Ma vacci tu, piccola bimbetta che ascolta ancora le band di sfigati, che fanno musica per bambini idioti come lei...

Liliana- Alex, ora basta! Lascia in pace tua sorella che tu non eri tanto meglio alla sua età...

Alex- Ma che cavolo dici! Ho smesso di ascoltare quella roba quando ero in terza media!

-Oh beh, questa è bella... Sei stata tu a farmi ascoltare i Take That quando ero alle elementari e tu, carina, eri in quarta superiore!!! Quindi puoi solo stare zitta...

Alex- Senti, se pensi di mettere a paragone...

-Alex, lascia perdere: ho vinto io... E' stato come sempre un piacere litigare con te, ma ora ho altro da fare... Bye...

Come succedeva sempre, da due anni a quella parte, Kaylie aveva “vinto” l'ennesimo litigio con Alex. Qualsiasi cosa facesse non era mai stata all'altezza di essere la “sorella di Alex” così, dopo aver passato i primi diciassette anni della sua vita a tentar di guadagnarsi quel titolo, aveva deciso di preoccuparsi unicamente di essere se stessa, indipendentemente da quanto Alex le dicesse. Ma c'erano ancora delle volte in cui le affermazioni di sua sorella la ferivano parecchio. Così non si stupì più di tanto quando, chiusasi la porta della camera alle spalle, sentì scenderle lungo le guance calde lacrime nere... “Ora capisco perché dicono di mettersi sempre il mascara water-proof...” pensò Kaylie mentre cercava disperatamente di trovare l'I-pod in mezzo al caos della scrivania... Quando lo ebbe trovato, si distese sul letto e decise che fosse lui a scegliere il brano giusto per lei. Appena ebbe schiacciato sull'opzione “riproduzione casuale”, sentì le note di Over Again e la voce di Liam che si diffondevano dagli auricolari fino a quel punto dentro di lei che stava letteralmente per scoppiare... Non ne poteva più di sentirsi dire che non era mai giusta, che tutto quello che faceva non aveva alcuna possibilità di essere positivo, che soprattutto ciò che la interessava non poteva diventare realtà... Fin da quando era piccola aveva sempre ballato e cantato in camera sua, sognando un giorno di poterlo fare come lavoro. Ma non sempre, come invece accadeva nelle serie tv della Disney che guardava da piccola, i genitori ti supportano nel realizzare i tuoi sogni, quindi, eccetto qualche saggio di danza e la partecipazione al coro della chiesa, non aveva avuto molte opportunità. Tutte quelle lacrime che ancora continuavano a scenderle sulle guance per poi scivolare sul cuscino ormai imbrattato di nero erano dovute a questo: al fatto che fosse stanca di non poter vivere per quello che era.

Era passata ormai mezzora quando si rese conto che forse doveva alzarsi da lì e smetterla di piangersi addosso. Prese il suo quaderno degli appunti e buttò giù l'ennesima canzone su come si sentiva e su quello che le stava accadendo. Guardò il numero: era la ventesima canzone che scriveva. Non si era mai resa conto di quanto avesse scritto, specialmente nell'ultimo anno. “Magari un giorno ne verrà fuori qualcosa di buono...” pensò mentre riaccendeva il computer per vedere le ultime notizie sui Lawson (e sì, anche sugli One Direction).

Le arrivò in quel momento un messaggio di Marta che le diceva di aprirle il portone perché era sotto casa sua, nonostante le avesse detto che sarebbe passata dopo due giorni. “I biglietti!!!” fu l'unico pensiero che passò per la testa di Kaylie mentre si scaraventava giù per le scale.

Tenta di controllarti un po', per favore... Hai pur sempre un'apparente età di diciannove anni da mantenere...”

Marta- Ti prego, dimmi che non ti metterai ad urlare pure tu appena te l'avrò dato in mano, perché ho già mal di testa...

Disse Marta dandole due baci sulla guancia per salutarla.

-Perché mai doveri urlare?? Alla mia età certe cose non si possono più fare...

Marta- Kay tu hai una “certa età” solo sulla carta d'identità, perché per il resto sei peggio delle mie sorelle...

-Così almeno io mi mantengo giovane...

Marta- Ma senti questa!! Guarda che mi riprendo il biglietto...

-Mamma mia! Cos'è, tu puoi fare del sarcasmo ed io no? Non è corretto.

Marta- Senti un po', Miss Sarcasmo, le mie sorelle si sono lamentate perché i posti non sono meravigliosi ed io gli ho risposto che dovrebbero già ringraziare il cielo di andarci a 'sto concerto... Comunque non hanno tutti i torti: i posti sono veramente orribili. Tipo che siete sull'ultimo anello in fondo, dove penso che non li vedrete nemmeno con il binocolo, ma questo è stato tutto quello che mio zio è riuscito a trovare...

-Beh, direi che a me non cambia la vita. In fin dei conti sono loro le Directioners...

Sguardo sconcertato di Marta.

-Senti, dovrò pure sapere qualcosa di 'sti tipi che vado a sentire per due ore in piccionaia, in mezzo a ragazzine urlanti!!!

Marta- Va bene, va bene... Facciamo finta che ti creda, comunque ti passerò a prendere verso le quattro, così possiamo fare tutto con calma e le altre due si calmeranno un po' durante il tragitto, perché ti giuro che stanno diventando insopportabili.

-Dai, Marta... Non ti ricordi? Lo eravamo anche noi con Jesse McCartney. Hai presente quando siamo andate al concerto? Penso che mia madre non sia mai stata così vicina dal soffocarmi tanto parlavo di quel concerto.

Marta- Mamma mia, mi sembrano passati secoli da quell'estate... Come eravamo piccole!

-Abbiamo fatto di tutto per andarci e poi l'abbiamo visto in mezzo ai capelli crespi ed infiniti della tipa che avevamo davanti... Ti ricordi?? Penso sia fisiologico che le tue sorelle siano emozionate... Pensa che loro li vedranno, se tutto va bene, grazie ai maxi schermi...

Marta- Già, un po' dispiace anche a me, ma i miracoli non sono ancora attrezzata per farli... Di conseguenza devo scappare via, perché sono già in ritardo per andare a recuperarle a nuoto... Ci sentiamo... Un bacio...

-Marta, non ti stai dimenticando qualcosa??

Marta- Oh, sì... Scusa... Tieni il biglietto... A domani...

-Bye-bye!

Bene, è ufficiale: fra tre mesi sarò seduta in piccionaia, nel bel mezzo di migliaia di Directioners scatenate, a vedere con un binocolo Liam...”. Non sarebbe sopravvissuta, Kaylie lo sapeva: doveva smetterla di farsi paranoie (e soprattutto sogni assurdi), specialmente dal momento che sarebbe stata seduta a qualcosa come sette Km in linea d'aria da loro.

Intanto i giorni passavano ed arrivò anche l'inizio del Tour mondiale dei ragazzi. Su Twitter le immagini ed i commenti euforici di fan e dei diretti interessati si moltiplicavano a vista d'occhio, per non parlare dei video di tutte le canzoni che facevano durante le serate. Ormai le sembrava di conoscere a memoria ogni performance che facevano, le mancava solamente di conoscerne l'ordine, ma aveva la netta impressione che se si fosse messa solo un pochino più d'impegno l'avrebbe scoperto. I sogni, per fortuna, erano terminati e tutto sommato la vita di Kaylie era tornata ed essere abbastanza normale. Niente più ore perse su YouTube, per la gioia di sua madre, e niente più discorsi pubblici circa i ragazzi, per la gioia di Denise e Marta. Eppure, una sola cosa non era tornata al suo posto: quella sensazione che veniva dal profondo dello stomaco che la sera del concerto sarebbe successo qualcosa d'importante. Era sempre lì, latente, come se stesse solo aspettando il momento giusto per sbucare fuori e dirle “Te l'avevo detto!”.

Hi sweethearts!!

Scusate se non ho postato, ma ci sono stati alcuni problemi con la storia... Comunque, ora sarò molto più regolare nel postare *fa giurin giurello * Spero che cominciate a capire un po' chi sia la nostra Kaylie e le persone che le stanno accanto... Io posso solo dirvi che beh, quella sensazione, la tormenterà ancora per un po'... Spero vogliate lasciarmi un parere, anche piccolo, piccolo... Giusto per capire se continuare o meno... Grazie mille per aver letto <3

Lots of Love <3

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Capitolo 3
*** Heart Attack ***


Heart Attack

Tre mesi erano volati. Non nel senso che erano passati talmente velocemente da non rendersene nemmeno conto. No: erano proprio volati. Aveva preparato tre esami per l'università, fatto uno spettacolo di danza, festeggiato Natale e Capodanno, Carnevale e compleanni vari ed eventuali; tentato di soddisfare tutte le possibili ed immagini aspettative; si era tenuta aggiornata sui Lawson e sugli One Direction. Kaylie non aveva avuto nemmeno il tempo di respirare, figurarsi di rendersi conto che tre mesi erano passati.

Così il giorno era arrivato. Era sabato mattina. Il concerto sarebbe stato la domenica seguente alle ore 21:00.

Era sabato mattina e Kaylie era a letto con lo stomaco sottosopra. Non aveva chiuso occhio tutta la notte grazie a quel maledetto mal di stomaco che la stava tormentando ormai da una settimana. Le aveva provate tutte: niente cibi conditi, niente cioccolata, niente cibi rossi, dieta in bianco... Qualsiasi cosa, ma il risultato non cambiava: si sentiva uno zombie. Ecco a cosa portavano le sue sensazioni “Fortuna che doveva succedere qualcosa d'importante... Ecco qual'è la cosa importante: non andrò al concerto perché sono talmente tanto ossessionata da questa storia che persino il mio stomaco mi chiede pietà!”.

Kaylie sapeva benissimo perché si sentiva ridotta come uno straccio: ogni volta che doveva fare qualcosa di considerevole le si stringeva lo stomaco in una morsa di nervosismo che non si scioglieva fino a pochi secondi prima del momento fatidico. Fu per quello che decise di alzarsi comunque dal letto e fare come aveva fatto negli ultimi sette giorni: fingere che tutto andasse perfettamente. Fece colazione, si lavò, indossò il suo paio di jeans preferiti e la sua felpa delle “giornate no” (benché fosse metà maggio di mattina c'era ancora una leggera brezza). Doveva chiamare Marta per organizzarsi per la giornata successiva, ma decise che un po' d'aria le avrebbe fatto bene. Sarebbe andata a piedi, magari così il suo cervello avrebbe ripreso il controllo sul suo corpo, bloccando qui tremendi crampi di nervosismo allo stomaco. Prese l'inseparabile I-pod e optò per la sempre fidata playlist “I love UK”. L'aveva creata circa nel periodo in cui aveva scaricato il secondo album degli One Direction e conteneva, oltre alle loro canzoni, anche quelle dei Lawson, di Ed Sheeran, di Conor Maynard e quelle dei The Script. Ogni giorno, mentre andava all'università, l'ascoltava e si stupiva di come non si stancasse mai. Le prime note di Over Again o di The A Team le facevano venire ancora le lacrime agli occhi ed ogni volta che Learn To Love Again cominciava i suoi piedi sembravano non riuscire a star fermi. Ed anche quella mattina, anzi, soprattutto quella mattina, quelle canzoni la colpirono particolarmente, come se fosse stata l'ultima volta che le avrebbe sentite. “Mamma mia, qui le cose vanno peggiorando, altroché....” pensò Kaylie mentre attendeva che Marta le aprisse la porta.

Marta- Oh mio dio!!! Ma che hai fatto?! Stai malissimo!! Ma che ti sei presa, la peste bubbonica??

-Ciao anche a te Marta. E' sempre un piacere vederti, soprattutto perché mi alzi ogni volta l'autostima... Diciamo che non sono proprio al massimo delle mie forze, ecco...

Marta- A dir la verità sembrerebbe più che un dissennatore te le abbia risucchiate le forze, comunque... Entra dai.

Quando si furono sedute, Marta fece l'unica domanda plausibile ed anche l'ultima che Kaylie voleva che le facesse.

Marta- Ce la fai ad andare domani? Perché altrimenti le accompagno io...

-Marta per domani sarò come una rosellina appena sbocciata, non ti preoccupare...

Marta- No, no...Io mi preoccupo eccome. Ma dico, ti sei vista??

-Si, Marta. Mi sono vista. So di sembrare la sorella illegittima di Casper, ma è solo perché sta notte non ho chiuso occhio per le fitte allo stomaco... Sta notte e le sei notti precedenti...

Marta- Senti, facciamo così: domani mattina ti chiamo e mi dici come stai e poi decidiamo. Va bene? Non sarò di certo io ad impedirti di andare a vedere i tuoi idoli...

Sorrisetto beffardo.

-Marta, sei veramente insensibile! Mi hai appena detto che potrebbero raccogliermi con un cucchiaino tanto sono presa male, e poi ti azzardi pure a fare del sarcasmo... Che gran bella amica che sei... Grazie, grazie... Se i miei fragili sogni saranno infranti definitivamente, sarà stata tutta colpa tua... Sappilo!

Si guardarono negli occhi e dopo due secondi scoppiarono a ridere come due matte.

Sì, mi serviva proprio uscire per un po' da casa...” si disse Kaylie mentre si incamminava sulla sua strada di ritorno. Aveva deciso di sviluppare un piano di lavoro della giornata di modo da non avere nemmeno un secondo libero per poter pensare al concerto o anche solo a Liam... Avrebbe pulito la casa da cima a fondo, pure i vetri se ne avesse avuto il tempo, avrebbe aiutato la madre a preparare da mangiare, avrebbe studiato tutto il pomeriggio e, dopo cena, si sarebbe fatta una doccia veloce, una controllatina ai social network, e poi subito a letto. Quella notte doveva dormire a tutti i costi altrimenti le occhiaie che normalmente soggiornavano sotto i suoi occhi sarebbero diventate due fosse di un terrificante color melanzana. Stranamente, per la prima volta in vita sua, riuscì a rispettare il piano che si era imposta.

Quando la domenica mattina si alzò era decisamente più riposata ma appena il suo sguardo si posò sul cerchietto rosso che circondava il numero 19, il suo stomaco si ribellò e si strinse come una morsa tanto da farla ricadere a letto. Quando trovò la forza di rialzarsi, prese il calendario e lo girò dall'altra parte. Digitò il numero di Marta:

Marta- Ehi donna!! Come va sta mattina?? Sei tornata dal regno dei morti??

-Ah ah ah.... Buongiorno anche a te e sì, sono tornata dal regno dei morti!!

Marta- Perfetto!! Allora oggi pomeriggio si parte alle quattro, ti passo a prendere io e ti dico solo di prepararti psicologicamente perché le altre due sono fuori da testa...

-A proposito: Noi-Sappiamo-Chi viene via con noi?

Marta- Sì, ma circa il fatto non ho alcuna intenzione di starci a pensare troppo quindi cambiamo discorso... Grazie...

-Aspetta, aspetta... Colgo una certa nota di nervosismo nella tua voce... Ammettilo: senti pure tu che sta sera succederà qualcosa d'importante, anzi, di epocale!

Marta- Quasi, quasi ti preferivo quando eri la sorella illegittima di Casper... Comunque lo sai che l'unica cosa che potrebbe accadere sarà un rifiuto da parte di Noi-Sappiamo-Chi...

-Sempre positiva, eh? Guarda, se ti può consolare il mio stomaco dice l'esatto opposto: questa sera accadrà qualcosa che rivoluzionerà le nostre vite!

Marta- Ti sarà passato pure il mal di stomaco ma mi sa che ti si è fulminato il cervello... Va beh. Ci vediamo dopo allora... Un bacio.

-A dopo.

Bene. Ora doveva semplicemente trovare un'espressione facciale che non facesse trapelare che cosa stasse accadendo dentro di lei: un'enorme accozzaglia di emozioni che andavano dall'ansia, all'agitazione, alla felicità, al nervosismo, alla voglia di gridare. Optò per un sorriso neutro e uno sguardo un po' schivo. Quando sua mamma la vide in faccia si mise a ridere: aveva capito perfettamente che cosa stasse tentando di fare.

Liliana- Amore di mamma, lo sai vero che quella faccia indifferente funziona solo con il resto del mondo e non con me. Quanto sei emozionata?

-Oh mamma, ma dai!! Non sono mica una bambina di dodici anni che deve andare al concerto dei suoi idoli...

Liliana- No, infatti... Ne hai diciannove!

-Piantala!! Ve bene. Sì,sono un po' emozionata, ma è una sana e controllabile emozione pre-concerto. Nulla di che...

Liliana- Ho capito: non vuoi dirmi la verità. Pazienza. A che ora partite?

-Alle quattro passa Marta a prendermi.

Liliana- Sai già che cosa ti metterai?

-Mamma!!! Smettila... Sembra che debba andare ad un appuntamento!

Liliana- D'altra parte, se non vai a nessun appuntamento riservo questo domande per altre occasioni...

-Devi per forza ricordarmi che la mia vita sentimentale ha l'attività di un'ameba? Ne sono abbastanza consapevole, non ti preoccupare. Comunque pensavo la camicetta verde senza maniche ed una paio di jeans.

Liliana- Capelli sciolti e un po' di trucco...

-Che??

Liliana- Ho detto che ti devi lasciare i capelli sciolti e metterti un po' di trucco! Non si sa mai a questo mondo...

-Non ci credo che stiamo seriamente facendo questa conversazione...

Liliana- Senti. Mi preoccupo solamente per te. Ci tengo che tu ti prenda cura di te stessa anche se non c'è alcun ragazzo nella tua vita. Bisogna volersi bene in ogni momento.

-Ok, questo è troppo... Vado a svuotare la macchinetta fotografica perché Marta mi ha chiesto se le sue sorelle possono usare la mia...

Liliana- Faresti di tutto per non ascoltare i consigli di tua mamma!!

La sentì urlare Kaylie dalla cucina, mentre chiudeva la porta della camera. Voltandosi vide che il calendario era ancora appeso al contrario. Lo voltò e si sedette davanti al computer per svuotare la macchinetta. “Caspita, queste foto sono vecchissime!!” si disse Kaylie mentre una cinquantina di esse si caricavano davanti ai suoi occhi. Erano di qualcosa come cinque anni prima. Era veramente così sorridente in prima superiore? Non si era mai fermata a pensare seriamente a quante cose fossero cambiate negli ultimi anni e quanto lei fosse cambiata, sia fisicamente che caratterialmente. Rimase incantata da quella rappresentazione tramite istantanee della sua vita, tanto che sua madre dovette ricordarle che tra meno di un'ora sarebbe dovuta andare via. Si cambiò e si sistemò i capelli. Quel giorno le stavano stranamente bene, erano quasi delle onde definite il che era considerabile come un miracolo data l'umidità che c'era. Si truccò poco, giusto un velo di ombretto e di mascara, con un po' di gloss. Si chiese anche per quale motivazione lo stesse facendo, ma tra i consigli di sua mamma e un'altra ineluttabile fitta allo stomaco, optò per non farsi molte domande. Marta arrivò con dieci minuti di ritardo, “Giusto perché i miei nervi non sono già abbastanza a fior di pelle...”. Sua mamma, salutandola, le disse soltanto:

-Mi raccomando... Sorridi!

-Seriamente: sto cominciando a preoccuparmi per mia mamma...

Salendo in macchina, Kaylie non poté fare a meno di commentare ad alta voce il comportamento di Liliana degli ultimi giorni.

Marta- Sul serio? Che è successo?

-Per salutarmi mi ha detto “Mi raccomando... Sorridi!!”... Io comincio a preoccuparmi...

Risatina dal retro della macchina: le sorelle di Marta, Carlotta ed Isabella, stavano ridendo sotto i baffi. Quando Kaylie si voltò per salutarle meglio si rese conto che erano già in uniforme per il concerto: maglietta con un'enorme stampa degli One Direction con tanti cuoricini attorno e scritte fatte con la matita per gli occhi sulle guance. In quel momento si rese effettivamente conto di come sarebbe stata la serata: avrebbe perso la testa e la calma per far da babysitter a due Directioners sfegatate. Più o meno un suicidio per i suoi nervi già a fior di pelle. Ma decise che non era proprio il caso di farne un dramma e che vivere quella serata nella maniera meno traumatica possibile sarebbe stato il suo obbiettivo.

Passarono a prendere Max (o Noi-Sappiamo-Chi, come lo chiamavano loro), così Kaylie fu costretta a sedersi dietro con Carlotta ed Isabella. Appena partirono la logica richiesta venne fatta:

-Mettiamo su il cd dei 1D!!!

A dire il vero, non era nemmeno una richiesta: era un ordine. Benché né Marta né Max volessero sentire per le due ore di strada quei cinque ragazzi cantare, furono schiacciati dalle urla delle due Directioners che ebbero le loro canzoni a ripetizione. Kaylie si svegliò di colpo: aveva dormito per una ventina di minuti e aveva sognato Liam. Di nuovo.

Dopo aver parcheggiato dall'altro capo della città ed aver camminato per mezzora arrivarono davanti all'Arena... A Kaylie mancò letteralmente il fiato e poco ci mancò che le venisse un attacco di panico. Orde di ragazzine urlanti (e già piangenti) erano assiepate davanti ai cancelli.

Marta- Bene, carissima: divertiti! Sono tutte tue!!

-Ehi!! Aspetta un attimo!! Dove vi ritroviamo alla fine del concerto?

Marta- Sei sicura di arrivarci alla fine del concerto, Kay? Comunque, ti aspettiamo dal parcheggio. Riportamele intere, sane e salve. Divertitevi. E voi due non fatela impazzire: comportatevi bene. Baci!!

-Bene ragazze: avete i biglietti??

Carlotta e Isabella- Si!!!!!

-Allora... Andiamo!

Si misero in coda e dopo nemmeno dieci minuti Carlotta ed Isabella stavano ridendo e urlando con altre venti ragazzine appena incontrate. Kaylie si chiese che cosa ci facesse lì finché una ragazza non le si avvicinò, dicendole:

-Ehi! Anche te ti senti un po' “vecchia” qui in mezzo?

-A dire il vero, mi sento proprio una cariatide in mezzo a tutte loro... Sto facendo da babysitter alle sorelle di un'amica, ma non nego di sapere a memoria tutte le loro canzoni....

-Pensa che io non ho nemmeno la scusa di fare da babysitter a qualcuno!

Disse la ragazza, ridendo.

-Comunque mi chiamo Tessa. E ho vent'anni.

-Piacere Tessa. Io sono Kaylie e ho diciannove anni...

Tessa- Noto che non sono l'unica ad avere un nome assurdo! Il mio è dovuto all'amore spassionato di mia mamma per Hardy e la sua “Tess Of The D'Ubervilles”... Il tuo invece?

-Mamma aveva una grandissima passione per i nomi strani e le telenovelas americane degli anni Novanta... Diciamo che c'è mancato veramente poco che non mi chiamassi Brooke.

Tessa- Non sai quanto sono felice di aver trovato qualcuno della mia età... In tutto il resto del mondo le loro fan sono anche più vecchie di noi, mentre qui in Italia sono tutte adolescenti...

-L'hai notato anche tu?! Qui nessuno mi credeva quando lo dicevo!!!

Tessa- Ma Kaylie, tu dove sei seduta?

-Sono in piccionaia praticamente... Tu?

Tessa- Sono sulle gradinate laterali... Aspetta, stanno chiamando il mio settore... Vado, è stato bello conoscerti...Come facciamo a tenerci in contatto??

-Cercami sia su Facebook che su Twitter... Tanto il mio nome non è così comune... Buon concerto!!

Tessa- Anche a te!!! Ti manderò le foto!! Ciao!

Mentre aspettavano, Kaylie si rese conto che c'erano delle telecamere e dei fotografi che si muovevano tra le orde di ragazzine. “Staranno facendo le riprese per il film in 3D della band... Basta che non si avvicinino troppo, perché mi mancherebbe solamente di finire su un film, che qualcosa come mezzo mondo vedrà, in queste condizioni e poi posso pure scavarmi la fossa e nascondermici dentreo a vita...”. Doveva confessarlo: una sera, mentre sua sorella era fuori con degli amici ed i suoi genitori erano ad un concerto, Kaylie aveva guardato l'Up All Night Live Tour … Un'ora e sette minuti di canzoni degli One Direction. Aveva pensato che il concept del concerto non fosse affatto male(loro che si cambiavano in base alle stagioni dell'anno che passavano... Innovativo), ma secondo lei mancava qualcosa: i ragazzi, per loro stessa ammissione, non sapevano ballare e, benché la loro carica sul palco fosse coinvolgente, avevano bisogno di almeno qualche effetto scenografico in più. Magari non per tutte le canzoni, ma su alcune avrebbe completato la scena. Mentre pensava a tutto questo vide la telecamera passarle affianco e fermarsi davanti a Carlotta ed Isabella. Il cameraman gli fece qualche domanda in inglese che loro non capirono, così Kaylie intervenne per tradurre. Appena vide lo sguardo del cameraman si pentì di averlo fatto.

Cominciò a chiederle come si chiamava, da dove veniva e quanti anni aveva. Kaylie rispose, maledicendo per la prima volta in vita sua il suo inglese fluente. L'uomo le fece qualche altra domanda circa se fosse emozionata per il concerto e sul perché le piacessero i ragazzi, tutto mentre riprendeva diligentemente. Non poteva far altro che dire la verità, quella che non aveva mai detto a nessuno di quelli che conosceva, e diede tutte le risposte che una vera Directioner avrebbe potuto dare, aggiungendoci quelle due frasi in più che non la facessero sembrare un'adolescente invasata. Quando il cameraman la ringraziò e la salutò con una sguardo grato negli occhi, felice forse di aver trovato qualcuno che parlasse decentemente in inglese, Kaylie si sentì piuttosto fiera di sé stessa.

Con ogni probabilità la sua reputazione era appena stata demolita per sempre, ma non le importava gran ché: stava per sentire gli One Direction in concerto.

Dovettero aspettare altri venti minuti prima di entrare, e quando Kaylie vide strappare il suo biglietto, una piccola scarica di adrenalina si diffuse su tutto il suo corpo. Solo quando mise piede nell'Arena e raggiunse il suo posto si rese conto che stava letteralmente tremando.

Ventimila ragazze stavano aspettando in trepidante attesa di vedere i loro idoli. Ventimila ragazze stavano realizzando il loro sogno. Ventimila paia di occhi si sarebbero puntati tutti su quei cinque ragazzi nel giro di tre quarti d'ora. Se fosse stata al loro posto, Kaylie sarebbe sicuramente svenuta. Eppure avrebbe fatto carte false per essere al loro posto, per essere quella che doveva esibirsi davanti a quell'enorme platea.

Erano passati circa dieci minuti, quando le luci si spensero... Tutti gli occhi si concentrarono sul maxi schermo al centro del palco e tutte le bocche cominciarono ad urlare.

Harry- Welcome everybody to our Take Me Home World Tour!!!

Louis- We have a present for some of you, standing in the crowd!!!

Liam- Five of you, sitting in the back sites, will be picked up in order to attend the gig right in front of the stage!!!

Niall- So when the camera arrives in front of you scream as louder as you can!!

Zayn- We'll choose the winners!!!

Tutti- Three...Two...One... Scream!!!!

Kaylie non ebbe nemmeno il tempo di metabolizzare il fatto di stare a vedere le loro facce sul gigantesco schermo, che tutte le ventimila persone presenti all'interno dell'Arena di Verona cominciarono ad urlare. La telecamera cominciò a fare il giro delle gradinate, non restava sopra i volti per più di un secondo, se non quando si avvicinò a lei... Sembrò rallentare e soffermarsi sul suo viso quei tre secondi in più, come se indugiasse... L'unica cosa che le venne in mente, stranamente, fu il consiglio di sua mamma: “Mi raccomando... Sorridi!”.

E Kaylie sorrise... Forse, fu quello che cambiò tutto....

In quel momento si rese conto che qualcosa era successo, che i giochi erano fatti, che d'ora in poi niente sarebbe più stato lo stesso... “Come al solito sto fantasticando troppo....” fu il successivo pensiero di Kaylie, ma a quanto sembrava le sorelle di Marta non la pensavano allo stesso modo.

Carlotta- Ma Kay, ti sei resa conto di quanto fortunata sei??? Ti hanno intervistato, ti hanno ripresa sui maxi schermi e sei sicura che LORO ti hanno vista!!!

-Carlotta sinceramente non credo che mi abbiano notata in mezzo a tutte voi, che state perdendo l'utilizzo delle corde vocali a son di urlare per loro...

Isabella- Credimi che averi pagato per essere al tuo posto!!! Sarai uno dei ricordi che loro avranno dei concerti in Italia!!

-Va bene, Isabella... Questo è seriamente inquietante. Avete presente quante ragazze vedono tutti i santissimi giorni?? Non si ricorderanno certo di me...

Carlotta- Tu non capisci!!! Loro si ricordano tutte le loro Directioners … Noi ne abbiamo le...

La voce di Carlotta fu superata da un boato di urla: sul maxi schermo erano comparsi Liam e Louis (questa volta in diretta, dal backstage, vestiti con gli abiti del concerto) e stavano sorridendo per il frastuono che potevano solo intuire da dov'erano.

Louis- What's up girls?? We've just picked up the five lucky Directioners which will see us very very close!!

Liam- But tonight we feel so big-hearted... So, we decided that these five lucky girls will also have a meet&greet after the gig with us!!!

Louis- And the winners are...

Una luce accecante cominciò a percorrere le gradinate... Ogni volta che qualche settore veniva illuminato si scatenava un boato assordante di urla... Facce estatiche di fan comparivano sugli schermi, riprese da telecamere fissate chissà dove... I ragazzi non si vedevano più, al loro posto era comparso un enorme countdown palpitante...

Dieci... Nove... Otto... Sette... Lo stomaco di Kaylie si contorse...

Sei... Cinque... Quattro... Smise di sentire il frastuono che le girava attorno...

Tre... Sentì la testa cominciare a girarle...

Due... “Forse mi sta vendendo un infarto?” ... Uno!!!

La luce era puntata esattamente su di lei... Ogni singolo poro della sua pelle sentiva il brivido di avere vetimila paia di occhi puntati su di lei... A quanto sembrava sua mamma aveva avuto ragione ancora una volta: sorridere è l'unica cosa che conta.

Kaylie vide due uomini con una t-shirt nera con la scritta “staff” avvicinarsi e dirle che doveva seguirli... Fu allora che si rese conto che erano state scelte lei e le quattro ragazzine urlanti sedute prima di lei e questo voleva dire solo una cosa: che Carlotta e Isabella non erano state scelte. Questo, a sua volta, voleva dire che il destino le era completamente avverso e che lei avrebbe dovuto rinunciare al posto in prima fila e al meet&greet per restare con le sorelle di Marta, a meno che...

-Sorry...

-Yes, miss??

-Can I ask you something?

-Yes, sure... But quickly, please.

-I'm here with two little girls. They are the twin sisters of a friend of mine, and I'm their babysitter for tonight... So, I was wondering if...

-Faster, please...

-Could they come with me?! Please!!!

-Well... I don't know... Oh, Gosh! C'mon... Come with them!!

-Thank you!! Thank you so much!! You're a miracle worker!!!

Kaylie stava scendendo dalla piccionaia con sei ragazzine urlanti, mentre parlava con l'omone dello staff che aveva dato il via libera alla realizzazione del suo sogno. Si ritrovò in pochi istanti sotto l'arcata che l'avrebbe condotta direttamente davanti al palco...Vide le luci, le facce che si voltavano, le transenne che si aprivano... Era giusta di fronte al palco, con il suo volto proiettato su tutti gli schermi dell'Arena di Verona... Pensò che quando si sarebbe svegliata avrebbe chiesto a Denise che cosa potesse significare fare sogni del genere...


Hi sweethearts!!

Come promesso sono già qui con un altro capitolo =) Ebbene è arrivato il grande giorno e Kaylie va al concerto, benché abbia rischiato di non riuscirci per quel presentimento che ormai la sta divorando... E poi: boom!! Qualcosa scatta e beh... Le parole di Liliana sembrano diventare più importanti di quanto potessero sembrare... *-* Che cosa accadrà durante il tanto agoniato concerto??? Spero che vogliate lasciarmi qualche parere, per sapere se Kaylie comincia almeno a starvi un po' simpatica... *incrocia le dita delle mani, dei piedi e anche quelle di Pascal, il mio micio*

P.S. Ditemi se i dialoghi sono comprensibili anche se in inglese ^^

Mi eclisso e vi ringrazio tantissimo per leggere e seguire la storia =)

Lots of Love <3

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Capitolo 4
*** Gotta Be You ***


Gotta Be You

Percepiva il calore dei rifelttori che erano puntati sul palco vuoto. “Già, palco vuoto che tra meno di dieci minuti sarà riempito dagli One Direction... Beh, prima ci sarà il gruppo di supporto... Non ho nemmeno controllato chi fossero...”. Non ebbe tempo di pensarci più di tanto perché in quel preciso istante salì sul palco Camryn. Cantò per un venti minuti, ma la mente di Kaylie era concentrata su altro: “Che magari tutto questo nervosismo, tutta questa sensazione che qualcosa d'importante dovesse accadere, fosse causato dal fatto di essere scelta per seguire il concerto in prima fila e per poi riuscire anche ad incontrarli? Giuro che se è veramente così da domani metto annunci su Intrenet come sensitiva... Chissà quanti soldi potrei guadagnarci...”. Si rese che conto che le ragazze attorno a lei stavano urlando un po' troppo per una cantante di supporto e allora capì: stavano per calcare il palcoscenico prorpio loro: gli One Direction.

Kaylie risentì la stessa fitta allo stomano, lo stesso giramento di testa di un'ora prima, sotto quell'accecante riflettore... Poi vide il countdown... Le immagini del video d'apertura erano cominciate: loro che facevano festa e brillavano per la consapevolezza di star a vivere il loro sogno... La band che si preparava sul palco, nella penombra... I primi accordi di Up All Night cominciavano a risuanare nell'aria... Le luci che si facevano sempre più accecanti... Ed ecco la sua voce... Erano suoi i primi versi della canzoni... E poi li vide.

Entrarono correndo, come se stessero facendo irruzione in una stanza dove si stava svolgendo una festa parecchio noiosa, perché appena comparirono sul palco la folla sembrò essere stata in silenzio fino a quel momento tanta era l'energia e il frastuono che emanava. Erano solo in cinque ma riempivano l'enorme palco dell'arena con una carica semplicemente travolgente. Stando in prima fila, Kaylie poteva percepire quello che i cinque ragazzi provavano: benché fosse la chissa quale milionesima volta che cantavano quella canzone, si divertivano come se fosse stata la prima e ci mettevano lo stesso impegno.

Erano giusti davanti a lei: Harry continuava a salutarla. Louis le sorrideva. Zayn faceva dei piccoli cenni con la testa. Niall le faceva l'occhiolino. Kaylie era certa di non sbagliarsi. Quei gesti erano rivolti proprio a lei, perché più si guardava attorno più si accorgeva che le ragazzine la stavano guardando in maniera quasi inquetante. Ma ciò che realmente le fece uno strano effetto furono le occhiate che Liam le lanciava furtivamente. Le canzoni si susseguivano l'una all'altra, accompagnate dai cambi d'abito e dai ringraziamenti dei ragazzi.

Poi arrivò il turno di Last First Kiss... Come ormai si era abituata a sentire negli ultimi cinque mesi, lo stomaco di Kaylie si contorse in una morsa senza via d'uscita...

Quella sensazione... Quel sogno che continuavo a fare...”. Non ebbe il tempo di finire il pensiero perché la canzone era comincita... Liam era seduto davanti a lei, sul bordo del palco, e la stava guardando.

No, non la stava solo guardando... I loro occhi erano incatenati in una sorta di vortice senza fine che sembrava inghiottirli e trascinarli sempre più a fondo man mano che quei primi versi di canzone scivolavano fuori dalle sue labbra... “Baby I, I wanna know what you think when you're alone... Is it me, yeah? Are you thinking of me yeah?... We've been friends now for a while... Wanna know that when you smile... Is it me yeah? Are you thinking of me yeah?”... Kaylie sentiva il suo cuore batterle all'impazzata come mai le era capitato prima, stava letteralmente correndo. Lei sapeva per che cosa scalpitava: per ricercare un altro sguardo di quegli occhi dolci ma decisi... Era come se ne avesse bisogno per continuare a muoversi dentro il suo petto ed allo stesso modo sembrava che lui percepisse questa sua esigenza poiché anche i suoi occhi la cercavano continuamente. Quando arrivò il momento del cosidetto “bridge”, non ci furono più dubbi: Liam si sporse verso di lei, ritrovandosi ad una decina di centimetri di distanza dal suo cuore scalpitante e le porse una mano... Kaylie guardò quel ragazzo che davanti a ventimila persone, senza averle mai parlato prima, senza averla nemmeno mai vista prima di quel momento, le stesse facendo provare delle emozioni che la facevano sentire viva per la prima volta in vita sua e che mai, lo sapeva, avrebbe dimenticato. Tese la mano verso quella di lui e quando avvenne il contatto tra i due palmi entrambi sentirono che era semplicemente giusto.

Girl what would you do? Would you wanna stay if I were to say your last first kiss...” Quello sguardo voleva dirle qualcosa e Kaylie percepì che sì, stava finalmente capitando qualcosa di speciale nella sua monotona esistenza: “Queste parole sono per me...”. Le lasciò la mano e si diresse verso il lato opposto del palco.

La canzone finì, ma Kaylie sentiva che non si era immaginata tutto: Liam la stava ancora guardando e le sorrideva. Ancora una volta il consiglio di sua mamma si stava rivelando corretto “Mi raccomando... Sorridi!”. E Kaylie sorrise come mai aveva fatto prima.

I pezzi si susseguivano l'uno all'altro ma le iridi brillanti per l'emozione di Liam sebravano ipnotizzati verso il punto in cui si trovava lei. Persino quando giunse il momento di rispondere alle domande che le fan gli avevano tweettato, lui continuava a guardare verso di lei, tanto che ad un certo punto Louis si avvicinò a Kaylie (suscitando le grida isteriche di tutte le Directioners che erano nei dintorni e le maledizioni degli adetti alla sicurezza) e le disse:

-What do you think? Who is the “hottest guy” here?

Era la domanda che era appena comparsa sullo shermo e a cui avrebbero dovuto rispondere loro... Le adolescenti impazzite che la circondavano e pure quelle in piccionaia cominciarono a urlare il nome del componente che per loro meritava quel titolo... Kaylie sentì tutto il sangue che le circolava in corpo conflueirle sulle guance e si chiese se non stesse per lampeggiare come un semaforo.

Ma se non sono mai arrossita in vita mia!! Che diavolo succede?!”.

Trovando un coraggio e una prontezza d'animo che non pensava assolutamente di possedere, rispose:

-I think that everyone of you has his “hot factor”, but someone shows it much more than the other...

-I guess is Harry... So, sorry Liam but the girl fancies the “hot guy”!!

Ripsose Louis voltandosi verso Kaylie per farle l'occhiolino dopo che Liam l'aveva mandato amichevolmente a quel paese con una pacca sulla spalla.

Si voltò verso Liam e lo vide sorriderle, di nuovo... Forse era veramente una serata speciale. “Forse non tutto va sempre per il verso storto... Forse alle volte basta crederci anche solo un pochino...”. Era come se la mente di Kaylie fosse leggera come l'aria che si respira nei tramonti d'inizio estate. Le sembrava che non ci fosse alcunchè di cui si dovesse preoccupare, che in qualunque modo quella serata si sarebbe conclusa, le sarebbe sembrata perfetta. Cantarono Little Things a poco più di due metri da lei, ma era come se non ci fosse alcun tipo di spazio a separarla da loro, o meglio, da lui. Era per lei che stava cantando quella canzone. “Ma se nemmeno mi conosce... Mi ha appena vista, come diamine potrebbe anche solo pensare che...”. Non c'era niente da fare: sembrava che la mente di Kaylie si rifiutasse di essere razionale, di creare argomentazioni valide per farle capire che tutto ciò che lei stava vedendo era materialmente impossibile, ma forse quello era un sogno... Niall, Louis e Zayn si commossero più di qualche volta durante le canzoni, come se non potessero credere a tutto l'affetto che stavano ricevendo da quelle ventimila ragazze assolutamente innamorate di loro... Gli occhi di tutti e cinque brillarono di una luce di orgoglio e di felicità pura data dalla voce delle fan che alle volte riusciva a coprire le loro stesse voci amplificate dai microfoni... Ogni singolo “grazie” che dissero sembrava espresso non solo con le corde vocali, ma con le corde del cuore... Non si sarebbero più dimenticati di quell'incrdibile serata... E nemmeno Kaylie...

Quando il concerto finì ci fu un vero e proprio boato di approvazione da parte delle Directioners presenti. Kaylie sentì che un aparte di lei avrebbe fatto qualsiasi cosa in suo potere per poter sperimentare in prima persona quella sensazione: stare di fronte a ventimila persone che ti applaudono perchè hai appena realizzato un loro sogno facendo quello che per te è essenziale quanto respirare. Non si era mai resa conto, fino a quel momento, di quanto quel desiderio fosse radicato in lei, di quanto le sembrasse importante da realizzare. “Ma come?”.

Mentre si faceva questa domanda, lo stesso omone vestito con la maglietta nera con la scritta staff, che aveva dato via libera al suo sogno e con cui aveva parlato prima del concerto, le fece cenno di seguirlo. Kaylie recuperò Carlotta ed Isabella, che stavano saltando in una sorta di estasi euforica, e seguì l'uomo dello staff di nuovo sotto i tunnel arcuati della'Arena, questa volta però, innoltrandosi sempre più nei meandri dell'antico edificio. L'uomo l'aspettò e le chiese come fosse andato il concerto:

-Really well! The guys are just amazing. Their live performances haven't anything less than the recorded ones.

-Yes, they're great. And they love their fans so much...

-Oh, wait: their Directioners . Although they can go mad...

L'uomo dello staff rise talmente fragorosamente che le sei ragazzine che li seguivano e i suoi due colleghi si voltarono a guardarli. Kaylie sorrise tra sé: le faceva sempre piacere riuscire a far ridere qualcuno.

-Can I ask you something?

-Of course Miss.

-What's your name? Because I really want to know the name of the man who has made my dream become a little bit closer...

-Oh, Miss... My name's Mark. You know... You belong to a very selected and rare kind of person...

-And which, if I may know...

Mark- The pure one... You're smile is so contagious!

-Oh, thanks Sir!

Erano arrivati davanti ad una porta taglia fuoco con un cartello sopra con suscritto “Dressing Room”. Quando Mark aprì la pesante porta, un corridoio illuminato a giorno si presentò davanti ai loro occhi: l'aria climatizzata era azionata al massimo, tanto che Kaylie si stupì di non veder comparire qualche pinguino. Guardando alla sua sinistra, Kaylie vide una serie di relle con vetsiti ammucchiati sopra, scarpe in ogni dove e bottigliette d'acqua lasciate mezze piene sul pavimento: erano esattamente dietro al palco e quelli erano i vestiti di scena dei ragazzi.

Kaylie riconobbe la giacca di jeans che Liam aveva indossato durante il primo brano che aveva cantato quella sera. Le mancò per un secondo il respiro, quando rivide nei suoi occhi quelli di Liam che la guardavano fissi e le sorridevano. Parlando con Mark, si era quasi dimenticata di quanto fosse successo durante il concerto, ma ora quelle sensazioni si fecero sempre più presenti nella mente di Kaylie, stranamente sciolta da qualsivoglia paura. Seguirono quel corridoio per altri due minuti, passando affianco a un'infinità di porte aperte in cui decine di persone stavano lavorando instancabilmente: trasportavano immagini del gruppo, urlavano nei loro cellulari, scrivevano mail mentre lanciavano comandi a qualche malcapitato nuovo arrivato che il caso gli messo in parte in quel momento. Kaylie rimase strabiliata da quanto lavoro ci fosse dietro ad un tour mondiale: certo, era cosciente del fatto che organizzare un evento del genere non fosse facile (quando lei aveva dovuto organizzare gli spostamenti suoi e di Denise per andare a Milano al concerto dei The Script, per poco non era impazzita), ma quella era veramente una macchina infernale che non smetteva mai di lavorare da tre mesi prima l'inizio del tour fino all'arrivo a casa della boy-band finito il giro del mondo. E pensare che l'anno seguente avrebbero fatto un tour nei maggiori stadi del mondo: era semplicemente inconcepibile.

Poi la vide: una porta sulla destra, appena socchiusa, da cui era appena uscita molto agilmente una donna. Era alta più o meno come Kaylie (quindi non più di uno e settanta... Scarsi), con i capelli castani lisci tenuti dietro le orecchie, un enorme pass che le pendeva dal collo e che continuava ad incastrarsi sulla giacca blu tenuta aperta. Aveva una cartellina in mano ed una penna e sembrava altamente trafelata.

-Wait: why there are seven girls here?!

Mark- Because one of the girl that has been chosen is attending to the twin sister of a friend of her, so...

-That's enough Mark, I get it... So, here we have seven fans, that means less time for any of you...

-Sorry Mark... If I'd know that you could be in trouble I wouldn't ever ask you...

Disse Kaylie, capendo che forse, assecondando la sua richiesta, il suo fautore di miracoli era incappato in qualche problema.

Mark- Don't worry sweetie! She's just a little bit nervous. Louise is a nice person, but when she's working everything has to be under her control. But this is also the reason why she's the best.

Louise- Alright girls, now I need your nominatives and then you will see the guys...

Ecslamazioni di eccitazione si diffusero per il corridoio. Kaylie si guardò attorno e si rese conto di essere l'unica (ad eccenzion fatta per Mark, gli altri due uomini dello staff e la super efficiente Louise) ad avere un'età superiore ai quindici anni: si sentì letteralmente morire. Evidentemente Mark si era accorto della sua espressione e le chiese se andasse tutto bene. Kaylie rispose che sì, andava tutto bene, solo che:

-I feel a little bit old here...

Mark- Oh, c'mon!! You have the same right to be here of these younger ladies. Well, maybe you could have more possibilities to catch the attentions of these young he-men!!

Kaylie non potè fare a meno di ridere a quella frase: sembrava che Mark l'avesse seriamente presa in simpatia. Probabilmente se ne accorse anche Louise che, dopo aver preso i nominativi di tutte le ragazzine (comprese Carlotta e Isabella che ora sembravano un mash-up tra il terrorizzato e l'emozionato), si stava dirigendo verso di lei.

Louise- Mark, I think that you have found someone that understands your sense of humour...

Disse facendo un ampio sorriso in direzione dell'omone che stava affianco a Kaylie. A quanto pareva, i due si conoscevano da parecchio.

Louise- So, this is THE girl...

Ci fu qualcosa in quel “the”, che fece sentire a Kaylie una nuova stretta allo stomaco. “Forse è tutta colpa dell'accento...”.

Louise- Well, can you tell me what's your name and how old are you, please?

-My name's Kaylie Bella and I'm 19 years old.

Louise- Oh Gosh! That's perfect! So girls, come in. Remember: you will have a photo, an autograph and an hug. Just two minutes per person.

-Wow, that's much worse than what I could ever imagine... I guess that in a jail the guards are more permissive!!

Kaylie si accorse troppo tardi di aver parlato a voce decisamente alta.

Mark- Well, sometimes it can seam but it's not always like that.

Louise- Miss Kay, would you come in?

Mark- I will wait for you right here. Enjoy yourself!!

Non riusciva a capire per quale motivazione ma a Kaylie sembrava sempre che quando Louise le rivolgeva la parola lo facesse con una gentilezza insolita. “Ma dimmi te se devo fare questo tipo di congetture proprio ora che sto per incontrare gli One Direction, esperienza che racconterò ai miei nipotini quando verranno a trovarmi per festeggiare il mio centesimo compleanno... Ma forse nemmeno pensare a questo è totalmente normale...”.

Poi il suo cervello si spense. Nel senso che tutto quello che accadde dopo fu dettato unicamente dall'istinto.

Quell'istinto che per tutta una vita Kaylie aveva sempre fatto sottostare alla razionalità; quell'istinto che mai si era concessa di seguire di modo da poter vivere emozioni vere e forti; quell'istinto che in quel momento le avrebbe cambiato la vita.

Hi sweethearts!!

Lo so, sarebbe un po' presto per pubblicare ma questo è un capitolo di passaggio (più o meno, insomma, non sono capace di scrivere capitoli in cui non succede nulla ^^) quindi ho pensato di farvi il "regalino della domenica sera".... Spero apprezzerete =)

Fatemi sapere che cosa ne pensate della storia, ci terrei veramente tanto, anche solo per dirmi di essere risucita a regalarvi un quarto d'ora di tranquillità nelle vostre vite...*-*

Grazie mille per aver letto *sta ballando la conga perché siete arrivate fino a qui*

Lots of Love <3

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Capitolo 5
*** Last First Kiss ***


(quando troverete Kiss Me di Ed Sheeran, ascoltatela, vi prego...)

Last First Kiss 

Se mai qualcuno le avesse chiesto che cosa avesse provato quando aveva varcato la soglia di quel camerino e si era trovata di fronte gli One Direction, sapeva già che cosa averbbe risposto: si era sentita a casa. Non è forse la risposta meno ovvia che ci si potesse aspettare?

Eppure quando Kaylie mise il primo piede oltre quella porta e vide Niall che firmava autografi assieme a Zayn, Harry che abbracciava Carlotta, Louis che faceva una foto con Isabella e Liam che cercava di parlare con le altre Directioners, si sentì a casa. Quella strana sensazione di appartenere non tanto ad un luogo, quanto ad un gruppo di persone che quando ti sono vicine ti fanno sentire sicura, apprezzata e serena.

Aveva ragione mia mamma a preoccuparsi. Ormai sono un caso disperato!” pensò Kaylie mentre si avvicinava ai ragazzi. Erano oggettivamente carini come li aveva sempre visti nei servizi fotografici, il chè non era affatto scontato. Ma soprattutto erano vestiti normalmente. Ciòè, non nel senso che di solito non fossero vestiti in maniera normale, solo che in quel momento Kaylie potè vedere bene chi fossero singolarmente gli One Direction: Zayn indossava una maglietta bianca con sopra una camicia azzurra, con le maniche arrotolate, lasciata aperta a mostrare un ciondolo, e dei jeans chiari; Niall aveva una maglia bianca, con le maniche a tre quarti blu, un paio di pantaloni della tuta grigi, che gli arrivavano dal ginocchio, le immancabili scarpe bianche alte e quell'orribile cappellino che aveva comprato a Parigi qualche settimana prima; Harry sfoggiava il suo solito look hipster con jeans stretto nero, stivali logori, maglietta maniche corte bianca con stampa dei Kiss e cappello panna stile “panama” calato sui ricci; Louis, invece, portava una maglietta blu abbastanza stretta che metteva in risalto dei pettorali ben definiti, un paio di pantaloni della tuta grigi e le solite Converse bianche.

Poi c'era Liam: indossava una camicia a quadri che non aveva ancora finito di abbottonare, una maglietta bianca che si vedeva appenna,un paio di jeans scuri che gli fasciavano appena le gambe muscolose ed un paio di scarpe candidissime. Le maniche arrotolate della camicia facevano intravvedere i quattro tatuaggi che aveva sugli avambracci... Era stato uno di quei quattro tatuaggi a farle avere una spiccata simpatia per lui: “Everything I Wanted But Nothing I'll Ever Need”. Si era chiesta se fosse convinto seriamente del significato di quella frase poichè era molto inteso: voleva dire avere la consapevolezza di aver raggiunto tutto quello che si era sempre sognato ma al tempo stesso sentire che con o senza tutto ciò la vita valesse lo stesso la pena di essere vissuta. A Kaylie questo sembrava pazzesco.

Alzò gli occhi dal tatuaggio e si rese conto che Liam la stava osservando ed aveva colto dove fosse rivolto il suo sguardo. Le sorrise. Le mancò il fiato. Dolcezza, curiosità, sicurezza: tutto in un solo strepitoso sorriso.

Intanto gli altri quattro si erano “liberati” delle Directioners ed ora, dato che era stata l'ultima ad entrare, si stavano avvicinando a lei per autografi e foto di rito. Questo almeno era quello che Kaylie pensava, ma non era certo quello che gli One Direction avevano in mente di fare.

Niall- Hey!! Nice to meet you!!

Abbraccio e due baci sulla guancia.

Harry- Hi! Nice to meet you!

Abbraccio e due baci sulla guancia.

Zayn- Hi! Nice to meet you.

Abbraccio e due baci sulla guancia.

Louis- Hey!! Good to see you!! It's a pleasure to meet THE girl! Am I right, Liam?

Di nuovo troppa enfasi in quel “the” e questa volta non poteva essere colpa dell'accento. Kaylie si voltò verso di lui e vide comparire sul volto di Liam un sorriso tra l'imbarazzato e il “ti-prego-non-ascoltare-questo-idiota” che le fece provarte l'irresistibile tentazione di abbracciarlo, tanto che per non farlo dovette fare un grande sfoggio di autocontrollo.

-Anyway, I'm Liam, nice to meet you... And please don't believe to anything Louis is gonna say...

-Ok, I'm gonna act as if he wasn't here...

Risate generali. Kaylie si era accorta che Liam era stato l'unico a non salutarla dandole due baci sulle guance, solo una stretta di mano, ma pensò che fosse ancora a disagio per l'allusione non troppo velata fatta da Louis. Si sorprese di come potesse pensare a loro come se li conoscesse da tantissimo tempo, ma le sembrava così naturale farlo.

Louis- Oh, c'mon! She shouldn't listen to all those smart things you always try to say instead of listening to the great truths that I say!

-Well, I can always listen to both of you and then choose: the smartest or the truths-teller!

Harry- Guys: the girl is too smart. I think that she can handle you two, together, better than what we have learnt in the last couple of years!

-Thanks Harry... You make me blush...

Risate generali. Di nuovo. A quanto pareva Kaylie stava dando il meglio di sé ed il suo senso dell'umorismo era parecchio apprezzato dai ragazzi.

Louis- Wait! We haven't still asked her named!

-My name is Kaylie, but I think that it will be easier for you to call me Kay.

Louis- I like this girl more and more. Good choice man! So: nice to meet you Kay!

-It's a honour to have the chance to know you Mr. Louis...

Kaylie fece un piccolo inchino e subito sentì uno scroscio di risate attorno a lei: sì, si era conquistata la simpatia dei ragazzi. Ma la cosa straordinaria era che ci era riuscita essendo solo ed unicamente sé stessa. Le sembrava un miracolo.

Zayn- She's already got how it works here. Mr. Louis!

Niall- We should start call him like this everyday!

Louis- So it goes like this: you come here, say your jocks and try to steal my fool-crown?! Oh no, Mrs. Kay, you won't win so fast!

C'era qualcosa di assolutamente surreale in quello che stava accadendo e Kaylie lo poteva leggere sui volti increduli delle Directioners presenti nella stanza, soprattutto in quello di Carlotta e Isabella. Come poteva succedere nella vita vera che una persona qualunque incontrasse coloro che accompagnavano la sua giornata grazie alle loro canzoni e vi si ritrovasse a parlarci come se si conoscessero da anni? “Forse è tutto un sogno e quando mi sveglierò mi accorgerò di essere un'emerita cretina...” pensò Kaylie, ma la sua attenzione fu catturata da quanto stava succedendo nella stanza. Dopo la battuta di Louis, Louise(la ferrea manager) si era intrufolata nel discorso e stava dicendo che il tempo era scaduto già da un bel po' e che quindi dovevano fare la foto e poi salutarsi. Kaylie vide i ragazzi stringersi accanto a lei, Louis che faceva facce strane appositamente per disturbare tutti assieme a Harry e Niall, mentre Zayn e Liam tentavano di trovare una posizione che non li implicasse nel caos che gli altri tre stavano combinando. Scattata la foto, Kaylie vide Loius farsi vicino a Liam e cominciare a parlagli, come se dovesse convincerlo a fare qualcosa, poi tornarono entrambi verso le ragazzine e cominciarono a salutarle a turno, lasciando lei per ultima. Ogni volta che uno dei ragazzi si avvicinava a Liam, gli sussurrava qualcosa all'orecchio e lui asseriva mestamente con la testa.

Quando arrivò il suo turno per salutare i ragazzi le sembrò che un sogno stesse per finire, che qualcosa di bellissimo che le era capitato stesse per sfuggirle dalle mani decisamente troppo presto. Vide sfilarle davanti Niall, Zayn, Harry, Louis... Ognuno che la salutava dicendole quanto fosse stato un piacere conoscerla, che era molto simpatica, tanto che Louis la prese di nuovo in giro per il suo tentativo di rubargli la corona di buffone e le gli rispose che la partita era appena cominciata e che prima o poi ce l'avrebbe fatta, -Mr. Louis!

Si, non le sembrava vero di aver conosciuto quei ragazzi non più di venti minuti prima. Quella sensazione di sentirsi a casa non accennava ad abbandonarla, era lì pronta a farla piangere non appena avesse messo piede fuori da quella stanza. Ma forse quelle lacrime avrebbero presto assunto tutt'altro significato.

Liam- Would you come with me?

Aspettate. Fermate tutto un attimo! Questo è seriamente Liam a parlarmi? Cioè: ho veramente davanti a me Liam James Payne, membro della boy-band più famosa al momento, diciannovenne tra i più sognati sulla faccia del pianeta, che mi sta chiedendo se lo seguo? E poi: dove dovrei seguirlo? Al diavolo, è davvero così importante il dove?!?! E seguiamolo!”.

-Oh... Sure, I follow you...

Allora è così che ci si sente quando si segue l'istinto: estremamente liberi.”.

Era l'unico pensiero che occupava la mente di Kaylie mentre Liam le prendeva la mano e la conduceva fuori dalla stanza, attraverso una porta opposta a quella da cui era entrata, mentre gli altri ragazzi facevano finta di non vedere e Mark le faceva segno che si sarebbe occupato di Carlotta ed Isabella.

Quella mano. Solo ora si rendeva conto di quanto delicata fosse, ma soprattutto di come la conducesse con sicurezza, senza forzare la sua e nemmeno senza lasciarla cadere. Era lì, calda, come se fosse sempre stata in attesa di raccogliere e riscaldare la mano congelata dall'emozione di Kaylie. Tutto il mondo sembrava concentrarsi in quell'incrocio di palmi e dita, in quelle scariche elettriche che, Kaylie ne era sicura, non era l'unica a percepire.

Erano giunti in un corridoio deserto. Liam si voltò finalmente verso Kaylie ed i loro occhi si incrociarono. Non era la prima volta che i loro sguardi incappavano l'uno nell'altro, ma in quel momento smisero di respirare entrambi: era qualcosa di più profondo ed arcano che era entrato in contatto. Era il loro cuore che cominciava ad abituarsi al battito dell'altro. Era quel sentimento che cominciava a dischiudersi come una rosa del deserto nell'esatto istante in cui viene sfiorata dall'acqua.

Kaylie era appoggiata al muro di piastrelle fredde, ma nonostante questo le sembrava che la sua pelle stesse andando a fuoco. Liam prese l'I-phone dalla tasca dei pantaloni ed attaccò le cuffiette. Ne diede una a Kaylie e, quando le loro mani si sfiorarono ancora per un secondo, sentirono entrambi un piccolo brivido correre lungo le loro schiene: sorrisero.

Normalmente Kaylie si sarebbe sentita a disagio standosene lì, in piedi, davanti un ragazzo, nel silenzio più completo, ma non con lui: era come se non ci fosse alcun bisogno di parole. Era tutto ancora da dire, ma non con le parole. Kaylie sentì le prime note di Kiss Me, di Ed Sheeran... E Liam alzò la testa, lasciando che entrambi potessero perdersi negli occhi dell'altro. Le prese una mano, sempre guardandola intensamente, profondamente. Quelle parole erano per lei... Lui era così terribilmente vicino. Nessun pensiero, nessuna congettura. Nemmeno un briciolo di coscienza di sé stessa era rimasta in Kaylie: solo quegli occhi, quelle dita intrecciate alle sue, quella canzone come sottofondo, quel respiro sul suo volto... E l'irrefrenabile desiderio di baciare quelle labbra che erano a pochi centimetri dalle sue. Poi avvenne. La mano che stava stringendo la sua si liberò dalla presa, salì lentamente verso il viso di Kaylie e le prese delicatamente il mento. Bastò una leggera spinta verso di lui perché le loro labbra si toccassero. Rimasero così, ad assaporare quel primo contatto per qualche secondo che sembrò durare un'eternità... Poi Kaylie si mise in punta di piedi ed il suo peso fece sì che le loro bocche fossero sempre più schiacciate l'una all'altra... Liam le sorresse la schiena con la mano che reggeva l'I-phone e la sollevò un poco da terra... Le mani di Kaylie cercarono il volto di Liam e lo trovarono per affondare le dita nei capelli appena diventati un po' più lunghi... Kiss me like you wanna be loved... Wanna be loved... Wanna be loved...

La canzone era finita. Kaylie lasciò cadere lentamente le mani dalla sua nuca e con esse cadde anche il suo sguardo.

Che diamine ho fatto? Questo non è da me, non è da persone responsabili... Eppure sembra così giusto...”. Liam non le diede nemmeno il tempo di finire il pensiero, perché aveva intercettato le sue mani ed ora stava di nuovo alzandole il volto. Kaylie seguì il movimento che quelle dita le indicavano, senza opporsi, perché erano così sicure... Sorrideva. Liam le stava sorridendo con quel suo sorriso, quello che ti mozzava il fiato anche se sapevi che sarebbe arrivato. Ora era il momento delle parole.

Liam- I know that we have just met, but believe me when I say that you're the one... I mean: when I saw there, standing in the crowd, and the camera arrived in front of you and you just smiled... I don't know, something inside me has gone right... Now you should think that I'm completely crazy... And you could maybe be right...

-I felt the same...

Liam- What??

-When I saw you on stage, looking at me, it just felt right...

Liam- Kay, I don't know how to say this, but here, with you, it feels so perfect... And I don't want to miss this...

-Liam... I'll rather prefer that the whole world knows about my secret passion for you, than to loose how I'm feeling here, with you... But you are...

Liam- One of the One Direction...

-Yes, you are... And I'm just a girl that has found her charming prince in the wrong person...

Ci fu un attimo di silenzio, in cui nessuno dei due poteva sopportare nemmeno l'idea di respirare la stessa aria dell'altro se tanto, in meno di pochi minuti, si sarebbero dovuti separare per sempre.

Liam- That's not right... Maybe, we can make this thing work out...

-Liam..

Kaylie lo vide fare una smorfia quando pronunciò il suo nome. Stava male tanto quanto lei... Forse anche di più..

-Liam it will never work out... You know that... I'm an anonymous Italian girl with big dreams and no chance to realize them... We belong to two different worlds, even if we belong to each other as individual...

Non ci riuscì... Una lacrima le scese lungo la guancia e si andò a posare sul palmo di Liam. Non ce la fece più... Doveva andarsene da lì o sarebbe scoppiata a piangere, senza riuscire a fermarsi...

-Just remember: I will hope forever that this hasn't be our last first kiss...

Gli diede un ultimo bacio sulle labbra, quelle labbra che pochi minuti prima le avevano mostrato che cosa volesse dire vivere e amare veramente e completamente. Si divincolò dalle sue mani che non rinunciavano a smetter di accarezzarla e tenerla vicino a lui e si diresse correndo verso il camerino da cui erano usciti. Kaylie si ricordò che probabilmente i ragazzi erano ancora dentro, così decise di cercare un'altra strada per tornare da Mark e farsi accompagnare a casa. Ormai le lacrime scorrevano ininterrotte lungo le sue guance, e quando scorse in lontananza la figura massiccia dell'addetto alla sicurezza, si fermò qualche secondo per cercare di ricomporsi. Optò di nuovo per l'espressione del “sorriso neutro e sguardo schivo”, che se ci fosse stata lì sua madre non avrebbe mai funzionato. “Devo anche pensare a che cosa dire per giustificare la mia assenza...”.

Mark- Hey, dear!! How are you?

-Fine, thanks Mark. But now, let's take these little girls back home...

Carlotta-Allora?? Che cos'è successo?? Cosa volevano da te i ragazzi?!?!

Isabella-Infatti: perché ti hanno tenuto dentro dieci minuti in più??!!

Sono stati solo dieci minuti? A me sono sembrati un'eternità... Un'eternità che mi porterò dentro per tutta la vita...”

-Ma cos'è, m'avete pure cronometrata?! Comunque volevano solo dirmi che avevano visto il video della coreografia di What Makes You Beautiful e che gli era piaciuto... Tutto qui...

Isabella:-E ci hanno messo tutto questo tempo?!

-Sì, ci hanno messo tutto questo tempo perché poi l'abbiamo anche guardato assieme... Ora possiamo porre fine all'interrogatorio? Grazie... Dai, ditemi che vi è sembrato del concerto!

Non aveva nessuna voglia di pensare a quanto era appena successo in quel corridoio da cui si stava allontanando sempre più, perché così si stava allontanando sempre di più anche da lui...

Erano arrivate nel parcheggio dell'Arena e Kaylie vide che Marta era già lì ad aspettarle con un sorriso stampato in faccia: evidentemente la sua serata si era conclusa in maniera alquanto positiva. Mark la salutò con un grande abbraccio che Kaylie fu felice di ricambiare e le disse qualcosa che, come molti eventi di quella serata, non avrebbe più dimenticato per il resto della sua vita:- Remember: you have something special inside you... Just let it shine! Good luck, darling!


Hi sweethearts!

Lo so: è presto per aggiornare... Il capitolo è corto... Ma io dovevo pubblicarlo. Perchè tutto è nato da questa scena che ho sognato mentre tornavo dall'università, dopo essermi addormentata in autobus, ormai quasi un anno fa, mentre "Last First Kiss" si diffondeva dalle cuffiette... Non avrei mai immaginato di arrivare a scivere tutto quello che poi ho buttato giù ed ogni volta che la rileggo, mi vengo sempre i brividi come se fosse la prima volta... *si chiede che cosa ve ne possa fregare*... L'unica cosa che spero è di aver fatto venire anche a voi i brividi... Ci spero veramente... Grazie per aver letto =) Ed ora vorrei tantissimo sapere se vi è piaciuta almeno un pochino, se vi siete sentite un po' Kaylie, se c'è qualcosa che cambiereste... *vi vuole un mondo di bene anche se rimarrete silenziose*

Lots of Love <3

P.S. Se avete qualche domanda, curiosità, dubbio o perplessità, mi trovate su Twitter: @93ONED *-* Mi eclisso.... ^^

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Capitolo 6
*** Summer Love ***


Summer Love

Quando salirono in macchina non ci fu nemmeno il tempo di partire, che già Carlotta e Isabella avevano cominciato a raccontare come fosse andato il concerto, di come Kaylie avesse risposto alle domande dell'intervistatore, di come fosse stata scelta per vedere i ragazzi da davanti il palco, di come le avesse portate con lei facendo amicizia con Mark e di come fosse andato il meet&greet... Urlarono talmente tanto quando raccontarono dell'incontro che Marta dovette minacciarle di farle scendere dalla macchina se non si fossero calmate. Raccontarono anche di come gli One Direction avessero tenuto dentro Kaylie dieci minuti in più di tutte le altre fan e fu in quel momento che Kaylie vide la faccia sconcertata di Marta voltarsi verso di lei, rischiando quasi di andare addosso ad un tir che correva a pochi metri da loro in autostrada. Kaylie ebbe solo la forza di fare un mezzo sorriso e di dire:

-Ti spiegherò con calma...

Lo sapeva che Marta aveva lasciato cadere il discorso solo perché era in macchina con le sue sorelle e Max e perché stava guidando, ma che appena si sarebbe svegliata il giorno dopo l'avrebbe subito chiamata per avere delle spiegazioni. Eppure Kaylie non aveva alcuna voglia di dare spiegazioni. Si appoggiò al finestrino e si mise l'I-pod sulle orecchie, scegliendo la playlist che sapeva contenere meno brani cantati da “loro” e la sua canzone preferita: Pyro, dei Kings Of Leon. Guardando le luci dei lampioni scorrerle accanto, Kaylie non poté far altro che lasciare la sua mente libera di tornare a quanto era appena successo. Ma cos'era successo veramente poco più di un'ora prima? Non lo sapeva, o meglio, non poteva credere che significasse proprio quello: aveva lasciato che dalle sue mani scivolasse via forse la sua unica possibilità di essere realmente amata. Non voleva nemmeno considerare che fosse accaduto questo, perché al sol pensiero il suo stomaco si contorceva, le lacrime si raggruppavano agli angoli degli occhi, ma soprattutto, il suo cuore sembrava morire un poco ogni volta. Era come se con quelle luci sfocate dei lampioni corresse via anche quella piccola speranza di felicità che le sembrava di aver raggiunto. Quanto succedeva nella macchina era così distante da lei: Carlotta e Isabella che continuavano a raccontarsi le loro impressioni sul concerto e a fare a gara a chi avesse gli autografi migliori, Marta e Max che si scambiavano occhiate complici cercando di non farsi vedere, celando un segreto che probabilmente altro non era che un bacio. Tutto era lontano anni luci da Kaylie e da quanto stava succedendo dentro di lei... Era cominciata Over Again e pensò di cambiare canzone, ma non ce la fece... Non trovava la forza nemmeno per premere il tasto dell'I-pod, era come se tutto in lei fosse bloccato, paralizzato dalla consapevolezza di quello che aveva perso e che, ne era certa, mai avrebbe avuto indietro. Avrebbe voluto tanto poter ricominciare tutto da capo, non essere mai scappata da lui, ma cosa sarebbe successo se non l'avesse fatto? Lui probabilmente il giorno dopo si sarebbe accorto di aver fatto un'enorme sciocchezza e l'avrebbe fatta sentire una stupida per averci creduto; oppure avrebbe provato a far funzionare la cosa, ma appena qualche paparazzo l'avrebbe scoperto o fosse venuta fuori una presunta sua relazione con qualche starlette tutto sarebbe crollato.

Lei non poteva essere la ragazza di Liam Payne ed essere andata via da lì era stata la scelta più giusta. “Ma allora, perché mi sento così male?”.

Arrivate di fronte casa di Kaylie, Marta scese un attimo dalla macchina e le disse:

Marta- Kay, va tutto bene? Sei... Strana...

-Sì, sì... Va tutto bene. Solo che il fatto che abbiano apprezzato il mio video mi ha un pochino destabilizzata. Mi sono sorte un po' di domande per la testa... Niente di ché!

Marta- Va bene. Domani magari ti chiamo che mi racconti meglio. Grazie ancora per esserti portata via le due bestioline! Sei veramente speciale! Buonanotte... Un bacio!

Era la seconda volta quella sera che le dicevano che aveva qualcosa di speciale. “Ma non abbastanza per realizzare i miei sogni e poter stare assieme a Liam...”. Quando sua madre vide la tristezza che aleggiava sul volto di Kaylie e che aveva tentato inutilmente di dissimulare, la chiese che cosa fosse successo. Kaylie cercò di dare una veloce spiegazione di come fosse andata la serata, eliminando la parte del bacio e dicendo fosse tutta colpa di quei dubbi sul suo futuro che quei complimenti le avevano suscitato. Si sentiva un po' in colpa a mentire a sua mamma, ma non riusciva nemmeno a concepire l'idea di dover rivere tutto quello che era successo da capo, rischiando di rovinarlo con le parole. Perché, benché non avesse mai sofferto così tanto quanto in quel momento, era stato un momento perfetto ed ogni singola parola sull'accaduto l'avrebbe reso solo banale e squallido.

Si infilò sotto le coperte senza nemmeno struccarsi, abbracciando il suo inseparabile pupazzo. Quando le prime lacrime cominciarono a cadere come macigni sul cuscino, macchiandolo, Kaylie non si sorprese: le stava aspettando, come stava aspettando anche quel freddo che la coprì pochi istanti dopo. Niente sarebbe più stato lo stesso. Non per pedanteria o perché le piacesse crogiolarsi nel suo dolore, ma quanto era accaduto l'aveva cambiata dentro.

Le avevano sempre detto che non si poteva capire che cosa fosse l'amore, finché non lo si avesse sperimentato ma Kaylie aveva sempre pensato che anche le delusioni d'amore potessero essere considerate come una valida esperienza per farti capire che cosa fosse l'amore, solo negli aspetti più negativi. Ora, invece, capiva: quello che aveva sempre sentito lei non era altro che un pallido riflesso di quello che l'amore vero potesse essere.

Sarebbe normale pensare che sia impossibile provare qualcosa del genere per un singolo bacio, per quanto dato al proprio idolo, eppure Kaylie era certa di quella sensazione di vuoto che ora provava e che era germogliata solo dopo che aveva fatto il primo passo per allontanarsi da lui.

Ma cosa poteva fare lei, ora? L'unica possibilità che le si profilava davanti era quella di cercare di viverla come se fosse stata un'avventura estiva che ora, al termine delle vacanze, doveva volgere al termine. “Anche se so perfettamente che questa non è stata una storiella estiva, ma la notte più bella della mia vita...”.

Si addormentò solo alle quattro di mattina, unicamente perché i suoi occhi erano stremati dall'incessante e silenzioso pianto che l'aveva accompagnata nelle ore precedenti. Fu svegliata da Red Sky dei Lawson che urlava dal suo cellulare: era Marta che la chiamava.

-Pronto...

Marta- Ehi, donna!! Ma che è, stavi ancora dormendo??

-No, no...Stavo solo tenendo gli occhi chiusi, distesa sul letto, così... Per divertimento...

Marta- Senti Miss Sarcasmo-di-prima-mattina, dopo andiamo a fare un giro così ci raccontiamo della serata di ieri??

Al solo ricordare gli avvenimenti della notte precedente a Kaylie venne voglia di tornare a nascondersi sotto le coperte e di sperare che il mondo sparisse per sempre, finché non avesse cominciato a girare al contrario permettendole di stare assieme a lui.

-Sì... Penso si possa fare...

Marta- Bene, alle tre sono da te! A dopo!! Non sai che ti devo raccontare!! Un bacio.

Mise giù senza nemmeno salutare Marta: la sua felicità la irritava. Sapeva perfettamente che non era colpa della sua migliore amica se la sua vita funzionava, mentre quella di Kaylie sembrava sprofondare sempre di più, ma non riuscì a trattenere quell'invidia e quell'irritazione crescenti dentro di lei. Si alzò dal letto e decise che niente e nessuno l'avrebbe distolta dal suo proposito di rimane in tuta e struccata tutto il giorno. Quel giorno sarebbe stato come se non l'avesse mai vissuto, perché dire di aver vissuto qualcosa dopo quanto le era accaduto era assolutamente impossibile. Appena sua madre la vide, esclamò:

Liliana- Oh mio dio!! Ma che ti è successo?! Ti prego: almeno vestiti decentemente e truccati un po'... E magari pettinati pure un attimo che abbiamo tua zia che viene a pranzo.

Fantastico, mi mancava proprio un interrogatorio su quanto la mia esistenza faccia schifo e una conseguente predica sul fatto che bisogna aver più coraggio nella vita e viverla fino in fondo come fa lei...” pensò Kaylie mentre prendeva i jeans e la felpa che più si avvicinavano ad una tuta. Quando arrivò davanti lo specchio, per poco non si mise ad urlare per lo spavento. Era di fronte a quella che doveva essere la figura di una ragazza di diciannove anni, ma c'era qualcosa che non quadrava: gli occhi erano gonfi come due patate (colpa delle lacrime), quel poco di mascara che le era rimasto addosso dopo il primo pianto all'Arena (e il secondo in macchina) si era spiaccicato per tutte le guance, i capelli erano completamente arruffati (a riprova del fatto che aveva dormito quattro ore)... Ma quello che le fece più orrore fu lo sguardo di quegli occhi che ora la stavano fissando dallo specchio: era triste, rancoroso, cupo, senza alcun accenno di speranza. “Allora è questo il prezzo da pagare per aver sperimentato una sola volta l'Amore...Va bene, ora basta! Mi sembra di essere la brutta copia di un libro di Virginia Woolf...”. Fece il meglio che poté per nascondere gonfiore ed occhiaie e anche per sistemare i capelli, ma quello sguardo non accennava ad abbandonarla.

Tornata in cucina, sua mamma fece un cenno di approvazione e le disse l'elenco completo delle faccende domestiche che doveva svolgere. “Almeno così non penserò a niente...”. Voleva fare i lavori con la musica sulle orecchie, ma si ricordò che il suo I-pod era pieno zeppo di canzoni dei ragazzi., così optò per accendere la radio. Le canzoni che passavano erano veramente terribili, ma almeno non le dicevano niente e non le ricordavano niente. “Forse è per questo che la gente ascolta la musica house: per non sentire niente...”.

Quando arrivò sua zia aveva già cambiato stazione radio almeno un milione di volte, senza mai trovare qualcosa che le piacesse.

Anita- Allora: come sta la mia nipotina paurosa?

Kaylie se lo sentiva: non avrebbe resistito tutto il pranzo con lei, le avrebbe risposto male molto prima di arrivare al secondo.

-Bene,zia. Tutto perfettamente.

Anita- Beh, non si direbbe: sembra che ti abbiano strizzato come uno straccio bagnato!

-Grazie zia. Purtroppo no, non sono uno straccio... Anche se al momento vorrei tanto esserlo...

Anita- Su con la vita nipotina. Ricorda: l'importante è avere più coraggio della vita stessa e viverla più di quanto ti permetta!

-Questo è nuovo?

Anita- No, è solo la versione migliore del vecchio “vivi la vita con coraggio e fino in fondo!”. Questa suona meglio vero?

-Eh già, molto meglio...

Anita- Allora: dov'è la tua sorellina alternativa?

Kaylie si era sempre chiesta per quale astrusa motivazione lei dovesse essere la “nipotina paurosa” mentre Alex la “sorellina alternativa”, non le sembrava corretto. Tutto era dovuto ad un enorme malinteso che l'aveva segnata a vita. Un giorno, quando Kaylie aveva dieci anni, aveva chiesto ad Alex di accompagnarla in cantina a prendere la torta di compleanno per la loro mamma, quando, facendo il percorso inverso per tornare in casa, saltò la luce. La torta era nelle mani di Alex che la fece cadere e disintegrare sui piedi di Kaylie. Quando la luce si riaccese, videro le facce preoccupate della madre e di zia Anita, attonite, davanti a loro. Kaylie non ebbe nemmeno il tempo di respirare che Alex stava già dicendo:

-E' stata tutta colpa di Kay!! Appena la luce è andata via si è messa ad urlare ed ha fatto cadere la torta... Guardate: è tutta sui suoi piedi.

Kaylie poté solo guardarsi i piedi pieni di panna e glassa e chiedersi se quello avrebbe avuto conseguenze sulla sua vita. Purtroppo le ebbe: le fece affibbiare quel terribile appellativo di “nipotina paurosa” che dopo quasi dieci anni ancora si portava dietro.

Tentò per tutta la durata del pranzo di non ascoltare i commenti che sua zia si ostinava a fare a voce troppo alta sui suoi capelli, lo “stato in cui era ridotta” e i suoi vacui progetti per il futuro. “Probabilmente sarò ricompensata in un'altra vita per tutto questo strazio...” stava pensando Kaylie quando una frase le arrivò alle orecchie e la colpì come un pugno nello stomaco:

Anita- Allora: com'è andato il concerto di ieri?? Perché prima ero su Internet e c'era un intero articolo su una presunta fidanzatina italiana di uno dei tipi che sei andata a sentire...

Sua zia la stava fissando, in attesa di una risposta, ma Kaylie non riusciva a respirare: non poteva essere, non l'aveva vista nessuno andare con lui in quel corridoio e men che meno qualcuno li aveva visti baciarsi. Quindi, in teoria, poteva stare tranquilla... Ma se non fosse stato così? Se ci fosse stato qualcuno? Ritrovando il dono della parola, Kaylie chiese alla purtroppo tecnologica zia:

-Ma ci sono anche delle foto?

Alex:-Ma che te ne frega a te?! Cos'è, ti scateneresti su Twitter con tutte le altre bambinette per piangervi addosso perché il vostro grande amore va a letto con una??

-Non c'è andato a letto!!

Cinque teste si voltarono di scatto verso Kaylie, comprese quelle di suo padre e dalla gatta che stava mangiando tranquillamente dalla sua ciotola vicino al tavolo... Forse aveva urlato un po' troppo. Kaylie si alzò repentinamente da tavola, facendo quasi cadere la sedia. Corse in camera e, benché il suo primo istinto fosse stato quello di gettarsi sul letto per piangere, prese il portatile e lo accese: doveva a tutti i costi sapere che cosa il mondo(e questa volta non stava usando un'iperbole, trattandosi di una news riguardante i ragazzi) sapesse di quanto era successo la sera prima, ma soprattutto, che cosa sapesse di lei.

Appena aprì la pagina del sito di news che di solito consultava per avere le ultime notizie sui Lawson, vide comparire un' enorme foto di Liam a mano con quella che un tempo doveva essere stata la sua ex-ragazza ma che ora era un corpo pazzesco con un cerchio bianco al posto del volto, decorato da un gigantesco punto di domanda oro glitterato e pulsante, addirittura. Il titolo la lasciò sconcertata: “The unknown keeper of Liam's heart!!”... Per non parlare dell'articoletto che si sviluppava per le seguenti venti righe, da cui saltavano agli occhi parole scritte in grassetto che

levavano sempre di più la capacità di respirare a Kaylie: Italian love; new girlfriend; spent the night together; first kiss; Who Is She??!!...

Lasciò li pc sulla trapunta del letto, mentre si sentiva cadere sulle ginocchia e toccare le piastrelle fredde del pavimento. Quel freddo era uguale a ciò che si stava diffondendo dentro di lei... “Va bene.. Respira... Loro non sanno niente, hanno solo qualche supposizione... Non hanno la più pallida idea di chi tu sia... Si sgonfierà tutto già entro sera...”. Eppure, benché continuasse a ripetersi queste frasi, le sembravano assolutamente vuote e prive di significato: poteva solo sperare che non arrivassero mai a lei. Sentì dei passi entrare in camera e, alzando la testa, vide la faccia preoccupata di sua mamma che la stava fissando.

Liliana- Tutto bene, amore?

Kaylie la guardò negli occhi e non riuscì a trattenere le lacrime. Sua mamma si accovacciò accanto a lei e la racchiuse in un abbraccio che la fece sentire ancora più in colpa per non averle raccontato tutto subito.

Liliana- Cos'è successo ieri sera?

-Mi dispiace... Volevo raccontarti tutto, ma poi ho pensato che era così infantile e stupido come mi sentivo, che non volevo sembrarti per l'ennesima volta una bambinetta immatura...

Liliana- Kay, tu non sarai mai una bambinetta immatura... Non lo eri nemmeno quando avevi il diritto di esserlo! E poi, vorrei ricordarti, che stai parlando con quella che ha chiamato le sue figlie come due personaggi della sua telenovela preferita degli anni Novanta, quindi...

Sua madre sapeva sempre come strapparle un sorriso, questo era innegabile. “E' giunto il momento di raccontare tutto... Magari dopo, potrei sentirmi un po' meno male...”.

Raccontò a sua madre tutto quello che le era successo la sera prima, ogni minima sensazione, da quel sentimento che tutto fosse “così giusto” all'impressione di star a cadere in una voragine buia senza via d'uscita. Quando ebbe terminato il racconto, si asciugò anche le ultime lacrime ed attese l'opinione della donna seduta accanto a lei, su quel pavimento freddo.

Liliana- Tornerà...

-Cosa?

Liliana- Tornerà. Ti cercherà in qualche maniera... Quando un uomo, o un ragazzo, ti dicono cose come quelle vuol dire che pure in loro è successo qualcosa d'importante...

-E che cosa sarebbe questo “qualcosa d'importante”?

Liliana- Si sono innamorati, Kay. Esattamente come tu ti sei innamorata di lui.

-Ma dai... Come faccio ad essermi innamorata di un ragazzo che ho conosciuto per nemmeno un quarto d'ora, appartenete ad un gruppo da milioni di fan in giro per tutto il globo, che però ha il più bel sorriso che abbia mai visto e le mani più sicure che abbiano mai preso le mie?...

Sguardo più che eloquente di sua madre.

-Va bene... Mi sono innamorata di Liam Payne... Ed ora che si fa? Rimango qui, di nuovo, come le ultime due volte, a piangermi addosso per altri due anni? Non penso di potercela fare...

Liliana- Non hai proprio modo di rintracciarlo? Con tutti questi social, o come diamine si chiamano, non riesci a metterti in contatto con lui?

-Lui non ha una pagina Facebook personale, e non ha nemmeno Instagram, quindi... Aspetta, c'è Twitter, ma se lui non controlla le interazioni, non lo vedrà mai...

Liliana- Beh, su questo tua zia ha ragione, tentar non nuoce...

Kaylie si alzò e prese il pc tra le mani, sedendosi sul letto.

Liliana- Penso che tu abbia bisogno di star sola e pensare a che cosa scrivergli...

Sua madre uscì dalla stanza con un sorriso sulle labbra, chiudendosi la porta alle spalle. Kaylie la sentì dire ad Alex di non entrare in stanza per nessun motivo, e la ringraziò mentalmente: aveva bisogno di concentrarsi per decidere come avrebbe utilizzato quei 140 caratteri.

Le ci volle un'eternità per capire cosa fosse più opportuno dirgli, quello che voleva fargli capire... Dopo il ventesimo tweet che scriveva e cancellava, decise di fermarsi un attimo. Chiuse gli occhi e ripensò alla serata precedente, a quelle sensazioni che l'avevano pervasa mentre lo seguiva nel corridoio vuoto, mentre lui le prendeva la mano e la guardava, lasciando che fosse la canzone a parlare per loro... A quel bacio “così giusto”... A quanto avesse desiderato che quello non fosse l'ultimo... Riaprì gli occhi e scrisse: “ Just remember: I will hope forever that this hasn't be our last first kiss...”. Sessantaquattro caratteri che, sperava, le avrebbero fatto riavere quel barlume di speranza che aveva stupidamente gettato via.


Hi sweethearts....

Non dovrei essere qui ad aggiornare, perché è troppo presto e perché non riesco a capire se la storia vi piaccia o meno, ma questo capitolo rispecchia particolarmente il mio umore attuale: nero come la pece... Quindi ho pensato di condividerlo con voi *che personcina gentile, vero??^^*

Detto questo, mi dileguo e spero che qualcuno di voi voglia dirmi un suo pensiero o una sua critica sulla storia, anche in dieci parole... *-* P.S. Grazie per leggere =)

Lots Of Love <3

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Capitolo 7
*** Truly Madly Deeply ***


Truly Madly Deeply

Marta arrivò stranamente puntuale, nel momento esatto in cui Kaylie schiacciò il tasto “Invio” sulla tastiera. Uscì di casa senza praticamente salutare: doveva allontanarsi il più possibile da quel computer, altrimenti sapeva che sarebbe impazzita nell'attesa di una quasi impossibile risposta.

Marta- Ehi!! Come va oggi?? Meglio?

-Diciamo che ora va un pochino meglio di sta mattina... Te, invece? Che è successo ieri sera?

Marta- No, dai... Racconta prima tu Kay... Per una volta te lo concedo...

-Marta, meglio di no... Non subito per lo meno, perché devo ancora riprendermi dopo averlo raccontato a mia mamma. Avanti: sputa il rospo? Vi siete baciati?

Kaylie stava tentando di raschiare le sue riserve di buon umore per rendere giustizia al racconto dettagliato della serata, che Marta si stava prodigando a farle. Dopo aver lasciato Kaylie e le sue sorelle davanti l'arena, Marta non aveva avuto nemmeno il tempo di chiedere a Max che cosa volesse fare, che lui le aveva chiesto se le andasse di bere qualcosa in un locale che lui conosceva... Solo loro due. La serata quindi era andata avanti tranquillamente, con Max che si comportava in “maniera strana” (secondo Marta, in realtà ci stava solo provando e, sotto consiglio di Kaylie, si era comportato da vero galantuomo) e Marta che non poteva credere ai propri occhi. Quando poi erano usciti dal locale, Max aveva proposto di fare una passeggiata per le vie della città e, nelle vicinanze di un balcone di Romeo e Giulietta romanticamente illuminato, si erano baciati. Marta aveva letteralmente gli occhi che le brillavano mentre le raccontava quello che aveva provato e come fosse stato molto meglio di come avesse mai potuto immaginare.

-Sono veramente felice per te... Era ora che un ragazzo si accorgesse di che meraviglia di persona sei e che ti trattasse come si deve.

Marta- Guarda che mi ha confessato che sei stata tu a suggerirgli il locale, la passeggiata e il balcone...

-Va bene, un passo per volta... Non potevo pretendere che diventasse galante ed intelligente tutto in una volta.

Marta- Scema... Ti devo ringraziare, invece, perché è stata una serata veramente speciale... Forse una delle più belle di tutta la mia vita!

-Caspita!! Vorrà dire che aprirò un'agenzia che organizza appuntamenti.

Marta- Beh, sarebbe un'attività piuttosto redditizia!!

Marta si mise a ridere, ma si accorse che Kaylie non le prestava praticamente attenzione e che, anzi, si era incantata a guardare l'acqua del fiume lungo cui stavano camminando. Aveva un'espressione tra il malinconico e l'assente, tanto che Marta prese quasi paura.

Marta- Kay, va tutto bene??

-Come??... Ah, sì, sì... Va tutto bene.

Marta- Kay, per favore, vorresti essere così gentile da dirmi che cosa diavolo è successo ieri sera? Perché non pensare che mi sia bevuta la storia dei complimenti al video e delle domande esistenziali... Avanti: parla!

Si sedettero su una panchina, in une delle anse più belle del fiume, con i salici piangenti a far lor ombra dai raggi ormai sempre più caldi di quel sole di metà maggio. Kaylie fece un respiro profondo e cominciò...

-E' stata la notte più bella della mia vita... A dire il vero, mi sono sentita viva, per la prima volta nella mia vita...

Le ci vollero più di quaranta minuti per raccontarle tutto quello che aveva vissuto, sperimentato, provato la sera precedente. Sembrava che tutto fosse già diventato un racconto, una sorta di leggenda che si racconta alle bambine piccole per far loro credere che il Principe Azzurro esista veramente, ma Kaylie sapeva che non era solo un storia, sapeva che a casa c'era un computer da cui sarebbe subito corsa per vedere se poteva ancora essere realtà quel bel sogno.

Marta era senza parole, la guardava e non riusciva a formulare una frase che avesse senso, Kaylie poteva leggere lo sgomento sulla faccia dell'amica: non riusciva a crederci. Quando ebbe finito di parlare ci fu un silenzio innaturale che durò per quella che a Kaylie sembrò un'eternità: era veramente così surreale la sua storia? Anche lei sapeva che quanto le era accaduto fosse piuttosto surreale, ma da causare anche mutismo in una persona come Marta, che aveva qualcosa da dire su tutto, la preoccupò non poco.

-Marta, pensi di dire qualcosa prima che mi preoccupi seriamente per te e chiami qualcuno?

Marta- Scusa è che...

-E' che, cosa?

Marta- E' che a confronto la mia storia sembra un film dell'orrore. Cioè: tu hai vissuto una vera e propria favola!! Kay è pazzesco!! Veramente, ti è successo quello che ogni ragazza sulla faccia della terra vorrebbe che le accadesse!! Straordinario!! Ma ora veniamo ai rimproveri: per quale dannata ragione te ne sei andata da lì, lasciando l'uomo dei tuoi sogni al suo destino?!?! Sei pazza?!

Forse la preferiva nella fase mutismo.

-Marta, non è così semplice...

Marta- Allora spiegamelo tu, perché a me sembra estremamente semplice.

-Tu hai vagamente presente quello che succede su Twitter (e faccio solo un esempio) ogni giorno?

Marta- No, illuminami.

-Ci sono milioni di fan che scrivono qualsiasi cosa sugli One Direction: commenti, pensieri, cattiverie, insinuazioni, preferenze, giudizi... Di tutto, veramente...

Marta- E quindi?

-E quindi, avere a che fare, anche solo lontanamente, con uno di loro vuol dire avere gli occhi, non dico del mondo, ma di un quarto di esso, puntati addosso.

Marta- Beh, questo potrebbe far bene anche ai tuoi progetti di poter lavorare nel mondo dello spettacolo...

-Ma è proprio questo che non voglio... Le mie capacità sono quelle che devono farmi arrivare dove voglio io, non la mia relazione con Liam!

Kaylie si bloccò di colpo: l'aveva chiamato per nome per la prima volta da quando aveva sentito le sue mani abbandonare le sue, la sera prima. Lo notò anche Marta.

Marta- L'hai chiamato per nome... Oddio, Kay! Ti si sono illuminati gli occhi quando hai detto Liam!! Sei veramente innamorata di lui! Comunque, se proprio non volessi che la vostra relazione intralciasse i tuoi progetti, potreste tenere la cosa nascosta. Penso sia possibile...Lo fanno tante star...

-Marta, non hai visto l'articolo che apriva tutti i siti Internet del giorno?

Marta- No, perché?

-Dammi il tuo cellulare, per favore...

Kaylie le fece vedere quanto c'era scritto e notò che le indiscrezioni al posto di diminuire, aumentavano... Non volle nemmeno pensare a che cosa si fosse scatenato sulle tendente mondiali di Twitter.

Marta- Va bene, ho capito, forse non riuscireste a tenerla nascosta per molto, ma scusa, se lui fosse veramente il ragazzo giusto, ti faresti fermare da un po' di fan starnazzanti?

-No... Cioè, non lo so... So solo che prima non riuscivo più a resistere e gli ho scritto su Twitter...

Marta- Tu hai fatto cosa?!?!

Sì, Marta stava letteralmente urlando, tanto che due signore anziane che stavano passeggiando vicino a loro si voltarono per guardarle, incuriosite.

-Se magari non urli, la gente non penserà che abbia ucciso qualcuno! Comunque gli ho scritto l'ultima frase che gli ho detto prima di fare la più grande cavolata della mia vita, andandomene...

Marta scattò in piedi e prese per un braccio Kaylie, cominciando a saltare e a strattonarla come una bambina piccola che fa i capricci.

Marta- Ma allora si può sapere che cavolo ci fai qui, seduta con me, invece di essere davanti al computer a controllare se ti ha risposto?!?! Avanti: alzati!! Dobbiamo controllare!!

Kaylie non ebbe il tempo di ribattere, che già lei e Marta stavano quasi correndo per tornare verso casa. Durante il tragitto la sua migliore amica (mai come in quel momento era stata così consapevole di quanto Marta fosse importante per lei) continuò a bombardarla di domande circa il bacio, l'atmosfera, gli sguardi, il contatto con lui... A Kaylie sembrò addirittura possibile sorridere ancora.

Arrivate a casa, non salutarono neanche Liliana, ma si diressero correndo verso la camera: il computer era in standby quindi ci mise pochissimo a collegarsi. Quando cliccò sopra l'icona di Twitter, Kaylie sentì il suo stomaco contorcersi nella familiare morsa di nervosismo... La pagina si aprì e non dovette nemmeno andare nel suo profilo per vedere se le avesse risposto... Era lì, nella home, davanti agli occhi dei suoi undici milioni di follower...

@KaysDream Kiss me like you wanna be loved.. This feels like I've fallen in love...Reeemember!”. Marta lanciò un urlo, tanto che dopo dieci secondi la madre di Kaylie fece irruzione nella stanza, neanche fosse partito l'antifurto di una macchina di lusso.

Liliana- Che cos'è successo?!

Marta- Le ha risposto!! Le ha risposto!!!!

Marta stava saltando per la camera, sua madre stava tentando di farsi spiegare che cosa ci fosse scritto (dato che non capiva l'inglese) e Kaylie... Beh, Kaylie era paralizzata davanti allo schermo. Nel senso che persino il computer le stava cadendo dalle ginocchia dato che pure le sue mani erano bloccate e non rispondevano ai comandi.

Mi ha risposto... Non mi sono sognata tutto quello che è successo... Lui...Lui mi ama!!” la mente di Kaylie era attraversata da questo unico pensiero.

Liliana- Kaylie, amore mio, vuoi tradurmi che cosa ti ha risposto?!

Marta- Le ha risposto che deve baciarlo come se volesse essere amata e che la sensazione è quella di essere innamorato e che deve ricordare!!!

Liliana- Oddio, va dritto al punto il ragazzo!! Ma cos'è che deve ricordare?

Marta- Penso quello che è successo tra di loro!!!

-Va bene, ora basta!

Kaylie si era risvegliata dal torpore romantico che l'aveva conquistata e si era resa conto di dover bloccare le valanghe di sciocchezze che sua madre e Marta stavano dicendo.

-Le prime due frasi sono due versi della canzone che mi ha fatto ascoltare... E quel ricorda è per la frase che io gli avevo detto prima di mollarlo là, in piedi, come un salame...

Marta- Kay, guarda quanti retweet e quanti preferiti ha ricevuto.

Erano passati dieci minuti da quando Liam aveva postato quel tweet: 92'725 retweet e 72'863 aggiunti ai preferiti.

Liliana- Ma quelle sono persone?!

-Sì, mamma: quelle sono persone che hanno letto quello che ha scritto e che l'hanno ri-postato sulla loro bacheca o che l'hanno aggiunto alle cose che gli piacciono.

Kaylie spostò lo sguardo sulla parte sinistra della schermata...

-Oh porca vacca!!!

-Che succede?!

Chiesero in coro sua mamma e Marta. “Cos'è successo?! Fino a ieri i miei follower erano 44 ed ora sono 15'682!!!!” e come se non bastasse continuavano ad aumentare a vista d'occhio.

-Guarda i miei follower...

Marta- Oh mamma mia!!! Ma questo è pazzesco!!! Sei diventata... Famosa!!

Liliana- Io vado a farmi, anzi, a farci una camomilla... Perché mi sta venendo un attimo di tachicardia...

Mentre sua mamma si allontanava, per la sua salute, dal computer, Kaylie digitò sopra la prima tendenza mondiale che troneggiava in alto, sulla sinistra: #LiamItalianlove.

Ogni secondo altri duecento tweet si aggiungevano alle migliaia già scritti e Kaylie cercò di leggere solo quelli che catturavano la sua attenzione.

Arrivata al terzo non ce la faceva già più, ma si disse che doveva sapere. Voleva sapere quello che il mondo pensava di lei, ma forse non era la mossa più intelligente da fare: se si parte con un'autostima di base di per sé bassa, o addirittura tendente a meno infinito, allora non è per niente indicato leggere ciò che migliaia di fan scatenate scrivono sul tuo conto, senza nemmeno aver mai visto la tua faccia. Sentì, per l'ennesima volta nell'arco di due giorni, caderle pesanti lacrime sulla mano che era appoggiata alla tastiera del computer. Marta si sedette accanto a lei e le passò una mano attorno le spalle.

Marta- Kay non dovresti nemmeno leggerle quelle cose... Sono tutte stupidate!!! Guarda quella: ha scritto che sicuramente la nuova ragazza di Liam sarà un'altra sgualdrina cagata da lui solo perché con un fisico da modella... Ma dico: non ti ha nemmeno mai vista in foto!

-Grazie Marta, questo è molto d'aiuto...

Marta- Cosa? Oh, no, no!!! Non intendevo dire che tu fossi grassa... Dai, Kay, hai capito!!!

-Sì, sì... Ho capito che ora sono ufficialmente lo zimbello del web... E comunque hanno visto le foto che ho caricato sul mio profilo... Quindi ora, ho anche una faccia: la mia brutta faccia!

Marta- La vuoi piantare?! Sei una bella ragazza: sei castana, con i capelli lunghi e mossi, hai degli occhi marroni con una meravigliosa forma leggermente a mandorla e una bocca da far impazzire chiunque. Per quanto riguarda il fisico, sei una normalissima taglia 42... E poi nessuno di loro ti ha mai vista ballare!!

-Marta: tutto questo è altamente inquietante, ma grazie, apprezzo lo sforzo... Solo che non avrei mai dovuto scrivergli su Twitter...

Marta- Posso farti notare che è stato lui a risponderti lì? Era pienamente consapevole che tutte le fan l'avrebbero visto...

-Aspetta un attimo... Magari mi ha anche mandato un messaggio diretto e io non l'ho letto!!

Marta- Esistono anche i messaggi diretti?!

-Marta, ma tu l'hai mai usato seriamente Twitter?

Kaylie era appena entrata nella sua mail che lo vide: era un messaggio del social network che le segnalava che @Real_Liam_Payne le aveva scritto.

- Vuoi che aspettiamo un altro po' prima di leggerlo?!

Disse Marta vedendo che Kaylie si era nuovamente bloccata davanti lo schermo, come fosse paralizzata. Aprì la piccola bustina gialla a lato e lesse:

Hi Kay...Need to hear you...Send me your e-mail or you Skype account...Miss you sooo much!! With love xo xo...”

Era tutto vero: quel ragazzo voleva lei... Kaylie non sapeva se per conoscerla meglio, perché si era innamorato di lei al primo sguardo o per puro sfizio, ma non le importava: le favole andavano vissute, correndo anche dei rischi. Cenerentola aveva rischiato l'ira della matrigna e settimane di lavori intensivi, pur di andare al ballo.

Hi Liam... This is my e-mail: kayb@hotmail.com and this is my Skype account: kayb@skype.it... Miss u!”

Non rilesse nemmeno quello che aveva scritto: voleva solamente sentirlo, vederlo in viso e sentirlo parlare per decidere di abbandonarsi a vivere con tutta se stessa, senza riserve, quell'avventura. Anche se si fosse scottata, o addirittura, bruciata, non le importava: voleva vivere quella favola fino in fondo, senza remore o lacci che la potessero trattenere... Truly, madly, deeply come avrebbero cantato i ragazzi.

Kaylie accese l'accesso a Skype e collegò la web cam. Marta la guardava aggirarsi per la stanza, come se stesse osservando un animale leggendario.

Marta- Sei diversa...

-Cosa?

Marta- Sei diversa Kay. Sei... Non so come dire... Più bella. E' come se avessi dentro di te una forza che ti fa fare tutto in maniera differente. Come se ogni tuo gesto avesse un suo preciso motivo d'essere.

Kaylie poté solamente sorridere, perché effettivamente si sentiva così: come se tutta la sua vita avesse improvvisamente assunto un significato, una direzione precisa...

Marta- Kay, è lui! Ti sta chiamando!

Kaylie si precipitò al computer, chiese a gesti se fosse apposto e Marta le fece un “ok” con la mano.

Accettò la chiamata. Poi lo vide.

Il cuore di Kaylie si fermò di nuovo, ma questa volta come se non avesse più bisogno di battere per permettere a tutto il corpo di Kaylie di concentrarsi sul volto del ragazzo che le stava sorridendo, seduto in una stanza d'albergo. C'era un sacco di gente che camminava e parlava alle sue spalle, ma sembrava che lui non se ne curasse minimamente. Stava lì e la guardava come aveva fatto la sera precedente. Kaylie sì sentì di nuovo a casa.

Fu lui a rompere il silenzio di quello sguardo.

Liam- Hi Kay! It's so good to see you! I've been going crazy till you left me standing there last night...

-Guys, there's Kay on!!

Era la voce di Louis che proveniva dalle spalle di Liam. Dopo meno di cinque secondi comparvero gli One Direction al completo sullo schermo davanti a Kaylie. La salutarono in coro. Marta non riuscì a trattenersi e lanciò un piccolo grido.

Dovevo immaginarlo che non sarebbe stata pronta a questo...” pensò Kaylie. Spostò di un poco lo schermo di modo che anche i ragazzi potessero vedere Marta.

-Guys: this is Marta, my best friend. Marta these are: Niall, Zayn, Harry, Mr Louis and Liam...

Mano a mano che li presentava, i ragazzi sorridevano e salutavano tentando di dire “ciao” nell'italiano più corretto che gli riuscisse.

-Time to rehearsal, guys!!

Era una voce profonda e perentoria proveniente dalle spalle dei ragazzi: era Mark che gli ricordava i loro doveri da super star internazionali.

Louis- We have to go. Good to see you Mrs Kay. Keep your eyes open with this little man!

Risate generali dei ragazzi che, salutando, si avviarono verso la porta. Marta, come se avesse attivato la telepatia, si alzò dal letto e uscì dalla camera, senza nemmeno fiatare. Erano di nuovo solo loro. Kay e Liam.

-The One Direction needs you... Go and smash that stage!

Liam- We're going to finish in three hours. Time that I'll get to the hotel, and then I'll call you, okay? I really want to talk a little bit with you.

-That's perfect... In the mid time I think I should explain something more to Marta. She's so upset with all this thing of the concert, the kiss, my race away from you, your tweet, your fans' tweet...

Liam- It's all right, Kay? I know that all this mess is not so easy to manage, but I think that we can make it work out... Will you answer to my call tonight, won't you?

-Yes, of course I will. I make a mistake once, I won't repeat it again...

Liam- I have to go... See you later... Love you!

-Rock that stage! Love you too!

Non ebbe il tempo di chiudere il portatile che Marta era già rientrata in camera e aveva cominciato a sparare a raffica domande, commenti, considerazioni ed esclamazioni d'incredulità. Dopo un intero minuto in cui parlò talmente tanto velocemente che Kaylie non capì una sola parola, si decise a formulare una frase comprensibile:

Marta- Ti prego, dammi un pizzicotto e dimmi che è tutto vero e che non mi sono sognata nulla.

-No, non ti sei sognata nulla e sì, è tutto vero. Ma se vuoi posso darti lo stesso un pizzicotto.

Marta- No, non serve. Penso di poterti credere lo stesso. Ma quindi tu li conosci tutti... Dico: sei pappa e ciccia con tutti e cinque.

-Macché pappa e ciccia! Ho parlato e scherzato un po' con tutti e penso di stargli abbastanza simpatica...

Marta- Simpatica?! Louis ti ha chiamato Mrs Kay!! Mi ci vorranno secoli per riprendermi!!

-Aspetta un momento: hai appena chiamato uno di loro per nome? Oh mamma mia, questo è un miracolo!!

Marta- Io piuttosto direi che tutto quello che ti è successo sia un miracolo... Caspita Kay, è surreale, veramente. Tra la serata di ieri, il marasma che si è scatenato su Twitter ed ora la web cam con tutti gli One Direction, ti assicuro che mi hai sconvolta!!!

-Alle volte capitano anche a me cose straordinarie... Cioè, una sola volta a dir la verità, ma mi sembra abbastanza straordinaria.

Marta- Senti, mi dispiace dirtelo, ma io devo comunicarlo alle mie sorelle...

-Cosa?! Ma sei pazza?! Non lo deve sapere nessuno!!

Kaylie ebbe in risposta lo sguardo più scettico che un volto umano potesse formulare. Le venne pure un mezzo sorriso, finché non le balenò in mente un presagio tutt'altro che positivo.

-Perez!!

Marta- Che?? Kay, ti senti bene?

-Perez Hilton e il suo blog!! Se ha scritto qualcosa sul suo sito con una mia foto sono letteralmente fregata... Da lì tutto il mondo lo saprà, arriverà su Facebook e tutti, pure qui in questo paesello abbandonato dalla vita sociale, sapranno... Devo controllare.

Marta- Dimmi Kay: per caso Liam ti ha fatto un incantesimo per farti passare tutto il senno che ti era stato donato?

Kaylie riprese in mano in computer, tornò dentro al suo account di Twitter ed ebbe la conferma che ogni suo più torbido presagio fosse diventato realtà: Perez aveva fatto almeno dieci tweet su Liam e lei, tanto che alcuni erano indirizzati direttamente a lei. (P.S. I suoi follower erano saliti a più di 50'000). Aprì un altra pagina ed entrò sul suo profilo Facebook...

Marta- Kay, respira per favore...

Non ci riusciva. I suoi polmoni non rispondevano più al naturale istinto di inspirare ed espirare. Il suo profilo era invaso da domande, richieste, curiosità, link con Liam, prese in giro, esternazioni di incredulità. Per non parlare dei messaggi privati e delle infinite richieste d'amicizia che lampeggiavano sulla barra in alto alla schermata. Chiuse di scatto il computer e guardò Marta:

-Come farò a sopportare tutto questo?

Marta- Non te ne curerai, finché non ti ci sarai abituata. Poi vi siete appena conosciuti, magari -non per portarvi sfortuna- ma non funziona nemmeno. Anche se, sinceramente, penso stiate benissimo assieme. Sembrate così persi nel vostro mondo quando vi guardate.

Già, quello sguardo. Appena le tornò in mente il viso di Liam, che le sorrideva mentre la salutava per andare a provare con i ragazzi, si sentì meglio. Ne avrebbe parlato con lui quella sera stessa.

Marta- Senti, ora io devo andare, ma appena avrai schiacciato il tasto “chiudi” su Skype, voglio che mi chiami per raccontarmi tutto!!!

-Va bene, te lo prometto... Ci sentiamo. Grazie per tutto.

Marta- Se ci ripenso, ancora non ci credo... Pazzesco...

Kaylie la sentì uscire di casa continuando a dire “pazzesco”.

Forse l'ho veramente sconvolta... E forse è giunto il momento che pure io mi fermi a pensare a che cosa diavolo mi sta succedendo...”.

Erano le sei di pomeriggio ed esattamente un giorno prima era in macchina con Marta, Max e due Directioners, ascoltando le canzoni degli One Direction a un volume stratosferico, e pensando alla serata che l'avrebbe attesa. Negli ultimi sei mesi aveva avuto sempre costante l'impressione che qualcosa d'importante sarebbe successo la sera del concerto, ma mai, mai avrebbe potuto anche solo immaginare quello che aveva vissuto. Perché ora che era sola con sé stessa, poteva confessarlo: si era innamorata di quel ragazzo dal primo istante in cui aveva sentito la sua voce. Ma sapeva che ogni singola fan di un qualsiasi gruppo o solista che mai abbia calcato un palco, aveva provato e sperato esattamente quello che aveva sentito lei, la prima volta. L'aveva fatto lei stessa anche con il bassista del Lawson. Ma dal sognare nella propria camera, come una piccola adolescente, che il proprio idolo si accorga della tua esistenza, a vederlo scrivere su un solcial network davanti a tutto il mondo che l'aveva baciata, beh... C'era decisamente una bella differenza...

Hi Sweethearts!!
Ebbene, dopo una settimana da dimenticare, il minimo che potesse fare era pubblicare un capitolo che facesse tirare a tutti un respiro di sollievo... Ed eccolo qui *.* Ora: parliamone un attimo...  Liam le ha risposto!!!! No, non le ha solo risposto, le ha tweettato di modo che tutti sapessero... Ma Kaylie sarà pronta per quelle che saranno le conseguenze?? Lo scoprirete nelle prossime puntate...  Cioè, capitoli =P
Per questo ci terrei un mondo a sapere che cosa ne pensiate e vorreiringraziare chiunque abbia recensito finora, perché non sapete quanto le vostre opinioni mi rendano felice... *-*  *vi manda un abbraccio enorme*
Mi eclisso... E grazie ancora <3

Lots Of Love <3

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Capitolo 8
*** Kiss You ***


Kiss You

Liam- I want you here with me... (Ti voglio qui con me...)

-Liam, are you serious? I mean, we met just two weeks ago... And everybody is still talking about us. Have you noticed how #Kiam is always trending worldwide? (Liam, sei serio? Voglio dire, ci siamo incontrati solo due settimane fa... E tutti stanno ancora parlando di noi. Hai notato come #Kiam sia sempre tra i trend mondiali?)

Liam- Yes, I have... And I think that “Kiam” is pretty cool... Wait: Kay, what the hell are you doing?! (Sì, l'ho visto... E credo che #Kiam sia piuttosto figo... Aspetta: Kay, che cavolo stai facendo?!)

-What? Oh, sorry... Is that I'm trying to fix my account's image... But in anyone of them I look like an idiot... Or an ugly idiot... (Cosa? Oh, scusa... E' che sto tentando di sistimare l'immagine del mio account... Ma in ognuna sembro un'idiota... O una brutta idiota...)

Liam- Oh,Kay... Shut up! You are amazing! And beautiful... In every single photo that I've seen till now. (Oh, Kay.... Piantala!! Sei fantastica! E bellissima... In ogni foto che ho visto finora.)

-Oh...Sweetheart... (Oh... Che amore...)

Liam- Don't make funny of me! (Non prendermi in giro!)

-Sorry... It's my sarcastic spirit that takes its part... (Scusa... E' il mio spirito sarcastico che si prende la sua parte...)

Liam- Well: dear sarcastic spirit inside my girlfriend I want you to know that I love you too. (Allora: caro spirito sarcastico dentro la mia ragazza, vorrei farti sapere che amo anche te.)

-It loves you too... But not as much as I do. (Ti ama anche lui... Ma non tanto quanto me.)

Sorriso di Liam, proprio quello sghembo, quello da mozzare il fiato tanto bello e puro era. Kaylie sapeva che sarebbe comparso ogni volta che lei gli avrebbe detto che lo amava, quindi tentava di dirlo il più spesso possibile, sentendosi anche un po' stupida alle volte.

Liam- And that's for this reason that I want you to come to the London Charity Gala... (Ed è per questo che voglio che tu venga al London Charity Gala...)

-But everyone in this crazy world will see us together... (Ma tutti, in questo mondo pazzo, ci vedranno assieme...)

Kaylie non riusciva a trovare le parole per spiegare a Liam la motivazione per cui negli ultimi cinque giorni aveva sempre rifiutato quell'invito. Aveva una terribile voglia di vederlo e, perché no, anche di baciarlo.

Erano passate solo due settimane, quattordici giorni in cui si erano sentiti in ogni secondo che Liam aveva avuto libero. Era capitato che si sentissero anche di notte, mentre gli altri ragazzi dormivano in aereo, parlando sottovoce per non disturbare. Eppure gli mancava terribilmente il contatto fisico, le sue mani sicure che le sfioravano il mento e la schiena. Ogni volta che ci pensava un brivido la percorreva dalla testa fino alla punta delle dita. Purtroppo c'era un “ma”. No, non era un “ma” qualunque: aveva a che fare con la sua autostima. Non era mai stata il suo forte e, diversamente da quanto ci si potrebbe aspettare, da quando aveva cominciato quel viaggio (come lo chiamavano loro, con un velo d'ironia, dato che lei era sempre a casa e lui in giro per il mondo), la sua considerazione di sé stessa era alquanto diminuita. Tutti i commenti delle fan che Liam in primis, e poi anche Marta e sua mamma le dicevano di non leggere, la facevano sentire sempre più inadeguata, benché ci fossero schiere di Directioners che la difendevano e la sostenevano strenuamente. A loro, Kaylie era profondamente grata ed era per loro che aveva speso il suo primo tweet dopo tutto il trambusto dei primi giorni. Semplicemente Kaylie non si sentiva abbastanza per Liam, il famoso diciannovenne inglese, desiderato da ragazze e bambine in tutto il mondo. Non poteva dirlo però a lui, anche per il solo fatto di sentirsi un'emerita stupida.

Liam- Kay, that's exactly what I want! I want the world to see us together as a couple! More over, there will also be Eleanor, Perrie and Taylor... (Kay, è esattamente quello che volgio! Voglio che il mondo ci veda assieme come una coppia! Per di più, ci saranno anche Eleanor., Perrie and Taylor...)

-Wait: you mean Taylor Swift, Perrie “Little Mix” and Eleanor “the Hollistar model”?! (Aspetta: intendi Taylor Swift, Perrie "Little Mix" e Eleanor "the Hollistar model"?!)

-Yes, Kay... The girlfriends of the guys... (Sì, Kay.... Le fidanzate dei ragazzi...)

Non ci vado nemmeno se entro sta notte, per miracolo, mi reincarno in una fotomodella newyorkese... Escluso a priori che mi metta a confronto con loro...”

Liam- Darling, are you ok? You're so pale... It's just a charity gala, nothing special... (Tesoro, stai bene? Sei così pallida... E' solo un galà di beneficenza, nulla di speciale...)

Già, non era niente di speciale... Forse per lui non era niente di speciale, per un ragazzo che faceva concerti davanti a migliaia di fan, che ogni volta che usciva di casa era assalito da ragazze urlanti, che stava girando sei continenti nel giro di sei mesi... “Non è colpa sua se ha realizzato il suo sogno... E devo a lui tutto quello che ho provato nelle ultime due settimane... Tutti quei brividi, quella sensazione di star a fare la cosa giusta per la prima volta nella mia vita...”. Liam sembrò leggerle nella mente, perché le disse:

Liam- Kay, I didn't mean to say that this isn't important, especially for you... This Charity Gala will be the last time to see each other for the next two months and I really need to spend a little time with you... So, please, speak plainly and tell me what's the matter. (Kay, non volevo dire che non è importante, soprattutto per te... Questo Galà di Beneficenza sarà l'ultima volta in cui ci vedremo per i prossimi due mesi ed io ho seriamente bisogno di passare un po' di tempo con te... Per cui, per favore, parla apertamente e dimmi qual'è il problema.)

Kaylie fece un respiro profondo a cui Liam sorrise (di nuovo quel sorriso, prima o poi, lo sapeva, il suo cuore avrebbe chiesto pietà...), raccolse tutto il coraggio che aveva in corpo, partendo dalle punte dei piedi ( diciamocelo: non era mai stata una tipa molto coraggiosa) e gli disse che cosa continuava a frullarle per la testa da cinque giorni a quella parte:

-Liam... I have the lowest self esteem a girl could ever had. And I'm pretty sure that I will feel so uncomfortable behind your friends' girlfriends... I mean they are: a top model, an amazing singer and a Grammy awarded singer slash songwriter... And I? What am I? Just... (Liam... I ho la più bassa autostima che una ragazza potrebbe mai avere. E sono abbastanza sicura che mi sentirei tantissimo a disagio vicino alle morose dei tuoi amici... Voglio dire sono: una top model, una cantante fantastica e una cantante trattino autrice premiata con più di un Grammy... Ed io? Io cosa sono? Solo...)

Liam- Just a marvellous, smart and crazy girl that I love as no other girl in the world... (Solo una meravigliosa, intelligente e pazza ragazza che io amo come nessun'altra al mondo...)

-Oh... You're going to make me blush... (Oh... Mi farai arrossire...)

Liam- Kay, put behind your sarcastic spirit and talk with me. (Kay, metti da parte il tuo spirito sarcastico e parla con me.)

-... In my life I've never had the feeling to belong to a place or to a group of people... I've always been an outsider and I don't know anything about that sparkling world you perfectly fit in... More over, I will look foolish near them, just because I'm not beautiful enough... (... Nella mia vita non ho mai sentito di appartenere ad un posto o ad un gruppo di persone... Mi sono sempre sentita un'aoutsider e non so nulla del mondo sbrilluccicoso in cui tu ti adatti perfettamente... Per di più, sembrerei una stupida vicino a loro, perché non sono abbastanza bella...)

L'ultima parte l'aveva detta sottovoce, quasi in un sussurro, tanto si sentiva sciocca anche solo a pensarlo. Eppure, nemmeno la consapevolezza di essere stata scelta da Liam, di essere amata da Liam, riusciva a lenire quel senso di inadeguatezza che continuava a tormentarla da tutta una vita.

Liam- Well, can I say something? (Beh, posso dire una cosa?)

-Yes, of course.... (Sì, certo...)

Liam- Swear that you're not going get mad at me... (Giura che non ti arrabbierai con me...)

-You're scaring me, but I swear... (Mi stai spaventando, ma lo giuro...)

Liam- First of all: I've never fit in this “sparkling world”, as you called it. I just get the funny side of all these things because it's part of my job... Second: you will never look foolish even if you were standing near Miss Universe... You're one of the most beautiful girl I've ever seen in my life, not only for your body, but also for that light inside your eyes... It's amazing... No, better, it's stunning!! More over (lo disse imitando la voce di Kaylie, cosa che le strappò un sorriso) the girls are really kind and I think that you're gonna get well with them! Sooo... Pleaseee: would you come to the London Charity Gala with me, the humble Liam Payne? ( Prima di tutto: io non mi sono mai adattato perfettamente in questo "mondo sbrilluccicoso", come l'hai chiamato te. I prendo solo il lato divertente di tutte queste cose perché fanno parte del mio lavoro... Secondo: tu non sembrerai mai una stupida, nemmeno se fossi vicino a Miss Universo... Tu sei ona delle ragazze più belle che io abbia mai visto in vita mia, non solo per il tuo copro, ma anche per quella luce nei tuoi occhi... E' fantastica... No, meglio, è stupenda!! Per di più [lo disse imitando la voce di Kaylie, cosa che le strappò un sorriso] le ragazze sono veramente gentili e credo che ti troverai bene con loro! Quindiiiii... Per favoreeee: verresti al London Charity Gala con me, l'umile Liam Payne?

-Well... Given the situation, I think that I have to come... Are you happy humble Mr Payne? (Beh... Vista la situazione, credo che dovrò venire... Sei contento umile Mr Payne?)

Liam- I'm the happiest person in the world right now! Thank you, Kay... I can't wait to keep you in my arms! Now I have to go, because tomorrow we'll have two interviews and the gig... I love you. Goodnight! (Sono la persona più felice al mondo in questo momento! Grazie, Kay... Non vedo l'ora di tenerti tra le mie braccia! Ora devo andare, perché domani abbiamo due interviste e il concerto... Ti amo. Buonanotte!)

-Love you too... Goodnight! (Ti amo anch'io... Buonanotte)

A quanto sembrava: sarebbe andata a Londra nel giro di due settimane, avrebbe partecipato ad una serata di gala, avrebbe rivisto esibirsi i ragazzi, avrebbe incontrato le ragazze degli One Direction e con loro sarebbe stata fotografata ed intervistata... Ma, soprattutto, avrebbe riabbracciato Liam. Forse non sarebbe andata così male.

Quando il giorno dopo dovette parlarne con sua madre, cercò di prendere il discorso più alla larga che poté: non le aveva dato il permesso di andare a Londra per veder i Lawson poco più di un anno prima e sinceramente non pensava che le cose fossero cambiate più di tanto. Ma questa volta non avrebbe desistito: voleva e doveva andare nella capitale inglese non solo per Liam, ma anche per sé stessa, dato che era giunto il momento di fronteggiare il mondo.

Sì, mi sento abbastanza un'eroina di un romanzo di Virginia Woolf... Non male come sensazione...” pensò Kaylie mentre si dirigeva verso il salotto dove sua mamma stava correggendo dei compiti.

-Mammina...

Liliana- Cosa devi chiedermi Kay?

-Perché pensi sempre male? Che cosa ti fa pensare che debba chiederti per forza qualcosa?

Liliana- Forse il fatto che è da quando avevi due anni, ovvero da quando hai cominciato a formulare frasi articolate, che usi quel tono e quell'appellativo solo se devi chiedermi qualcosa per cui sai già che ti dirò di no. Ti conosco, cara la mia pollastrella.

-Ecco, appunto... Allora, dato che mi conosci e che sai che ti voglio un mondo di bene, che ti considero la mamma migliore del mondo, che se tu avessi bisogno io ci sarò sempre e...

Liliana- Aggiungi ancora qualcos'altro e giuro che ti dico di no a priori!

-Va bene, va bene... Allora vado dritta al punto... Respiro profondo, perché so che quello che voglio chiederti è abbastanza insolito e...

Liliana- Kay, ultima possibilità...

-Okay, messaggio recepito... Liam mi ha chiesto se lo accompagno al London Charity Gala che, come avrai intuito, si svolge a Londra...

L'aveva detto tutto d'un fiato, tanto che non era nemmeno sicura sua mamma avesse capito.

Liliana- Quando?

-Tra due settimane.

Liliana- Quanto tempo?

-Due giorni e una notte.

Silenzio da parte di sua madre.

-Quindi posso?

Liliana- Beh... La scorsa estate non hai lavorato per metterti via i soldi per andare a Londra? Non vedo dove sia il problema...

-Stai scherzando?!?! O mamma mia: grazie!!! Veramente: grazie mille!!!!

Kaylie era saltata addosso a sua mamma per sommergerla di baci e farla annegare in un abbraccio senza precedenti.

-Ma sul serio? Dico, mi lasci andare senza resistenze? Cioè, non che non vada bene, anzi... Ma mi sembra strano... E poi chi ci parla con papà?

Liliana- Con papà ci parlo io, tu non ti preoccupare... E, se proprio vuoi saperlo, ti lascio andare perché dopo due anni ti ho rivista sorridere e ricominciare a vivere e non voglio di certo essere io la motivazione per cui tu possa perdere tutto questo.

-Mamma è...

Kaylie non riuscì a finire la frase perché le lacrime cominciarono a scendere molto prima che potesse rendersene conto. Eppure, per una volta, era felice che scendessero così copiose poiché erano lacrime di gioia. Ebbene sì: era felice, come mai lo era stata prima e come mai, negli ultimi due anni, si sarebbe aspettata di poter essere. Ora voleva solo prendere quell'aereo per andare a Londra e baciare Liam più che poteva.

Mancavano due giorni alla partenza e Liam si ostinava a non rispondere ad un sacco di domande, continuando a dire che sarebbe stata tutta una sorpresa.

-Liam, please, have pity on me and tell me if I have to buy a dress for the Gala and how it should be! Please!! (Liam, per favore, abbi pietà di me e dimmi se devo comprarmi il vestito per il Galà e come dovrebbe essere! Per favore!!)

Liam- Kay, trust me: you don't have to worry about anything... Louise has planed everything, you just have to arrive at the airport, with your suitcase, and put you trust in me! (Kay, fidati di me: non ti devi preoccupare di niente... Louise ha pianificato tutto, tu devi solo arrivare all'aeroporto, con la tua valigia, e riporre la tua fiducia in me!)

-This unawareness is killing me!! Seriously! (Questa ignoranza mi sta uccidendo!! Sul serio!) 

Liam- Sooo... You're one of those girls who have always to have everything under their control... (Quindiii... Tu sei una di quelle ragazze che deve avere sempre tutto sotto controllo...)

-No, I'm not! But, if you let me say, not knowing what I'm going to wear on a special event as the one we have to attend, can make every type of girl freaking out!! (No, non lo sono! Ma, se me lo lasci dire, non sapere che cosa mi dovrò mettere per un'occasione speciale come quella a cui dobbiamo andare, può far impazzire qualsiasi tipo di ragazza!!)

Liam- You know that I love you? (Lo sai che ti amo?)

-Yes, but this doesn't make my nerves stress down... (Sì, ma questo non fa calmare i miei nervi...)

Liam- Just trust me: I will never let the girl I want to kiss so badly look like a fool... Promise. (Solo, fidati di me: non lascerei mai che la ragazza che voglio baciare così tanto sembri una sciocca...)

-I hope so... Anyway, I've read about... (Lo spero... Comunque, ho letto di...)

Liam- About Harry and Taylor, aren't you? She won't be here... (Di Harry e Taylor, vero? Lei non ci sarà...)

-But, how is Harry? Yesterday, while you were talking with Louise, he took the web cam just for saying hi, but he looked so gloom... I didn't ask anything, but... ( Ma, come sta Harry? Ieri, mentretu stavi parlando con Louise, lui ha preso la web cam solo per salutarmi, ma sembrava così giù... Non gli ho schiesto niente, però...)

Liam- Well, I think that we can say he's not so good, but not even too sad... He's really into the gigs right now, so... (Beh, credo che potremmo dire che non stia benissimo, ma nemmeno malissimo... Adesso è vermente preso dai concerti, quindi...)

-Sorry, dear, but I have to go... There's a meeting for the summer camp... I'll be surrounded by questions about you, you and me, me for the next three hours... I really can't wait... (Scusa, amore, ma devo andare... C'è un incontro per il campo estivo... Sarò sommersa da domande su di te, su te e me, su me per le prossime tre ore... Non vedo proprio l'ora...)

Liam- Come on... You can take it, I'm sure... I love you, Kay... Can't see forward to have you here... I want to kiss you so bad! (Avanti... Ce la farai, ne sono sicuro... Ti amo, Kay... Non vedo l'ora di averti qui... Ti voglio baciare così tanto!)

-Me too... Love you... Kisses! (Anche io... Ti amo... Baci!)

Da quando aveva comprato il biglietto aereo (con i soldi che si era guadagnata lavorando l'estate precedente e che le sarebbero dovuti servire per andare al concerto del Lawson.... Ma poco importava, dato che al Gala ci sarebbero stati anche loro e si darebbero pure esibiti, poco prima dei ragazzi e di Ed Sheeran)... Beh, da quando aveva comprato quel biglietto Liam aveva fatto il misterioso su tutto, dicendole che lui, o meglio, quella santa donna di Louise, si sarebbe occupata di tutto: dall'hotel, ai trasporti, al vestito, al trucco e all'acconciatura. Le era sfuggito il fatto se anche le altre ragazze avrebbero subito lo stesso trattamento, poiché anche su questo aspetto Liam era stato abbastanza evasivo. Kaylie aveva tentato di non preoccuparsi, ma la solita stretta allo stomaco aveva cominciato a farsi sentire proprio dal momento in cui aveva stampato il biglietto.

Ed ora mancava un solo giorno e poi sarebbe partita, il che implicava che fosse giunto il momento di fermarsi (per l'ennesima volta da quando era cominciata quella giostra) a pensare. Sarebbe stata seduta al tavolo con i ragazzi, a fianco di Eleanor e Perrie, con cui avrebbe assistito alle performance (per scoprire questo aveva dovuto bloccare Louis che stava passando, cinque giorni prima, davanti alla web cam per caso e supplicarlo di dirle qualcosa). Non ci si vedeva a stare seduta vicino a loro due e sentirsi pure a proprio agio, solo per il fatto che la sua autostima sotto terra glielo proibiva. E se l'avessero presa in antipatia? In fondo era l'ultima arrivata, anzi, a dir la verità, non era nemmeno arrivata: era una semplice sconosciuta di cui Liam si era innamorato. “Mamma mia, mi fa ancora strano pensarlo... Non mi ci abituerò mai...”. Inoltre, bisognava aggiungere il fattore “gossip&paparazzi”. Lo poteva pure ammettere: aveva passato tutta la sua adolescenza a provare pose per eventuali foto davanti ai fotografi (sono cose che si fanno nei momenti più bui della propria vita o, anche, in quelli in cui si crede seriamente di poter realizzare i propri sogni). Ma da questo a rispondere a domande circa la sua vita privata e far foto con un abito di cui non sapeva ancora nulla, passava una bella differenza. Differenza che era misurabile con lo stato d'ansia che andava aumentando nell'animo di Kaylie, tanto che le due notti precedenti la partenza furono completamente insonni.

-Questo è uno di quei momenti in cui l'eroina, che ha deciso di rischiare il tutto per tutto pur di vivere la sua favola d'amore, si rende conto di aver commesso un'enorme sciocchezza e prende seriamente in considerazione l'idea di scappare in un'isola deserta... Sì, è decisamente uno di quei momenti...

Marta- Kay, per favore, piantala di agitarti così tanto! Devi prendere un aereo, arrivare a Londra, farti truccare e pettinare, sorridere a tutti, che siano giornalisti, fotografi o fan e tentare di non farti scappare la meraviglia di ragazzo che ti sei trovata!!

Aveva il volo a mezzogiorno e stare al telefono con Marta era una buona metodologia per perdere tempo, dato che era sveglia da almeno cinque ore.

-Marta, se vedessi la mia faccia, ti giuro che prenderesti paura... Hai presente com'ero presa il giorno prima del concerto? Ecco: moltiplica quello schifo di aspetto per centomila ed otterrai le mie condizioni attuali...

Marta- Quindi pure ora hai “una sensazione”?

-Sì: che morirò entro breve se non mi calmo un po'... Marta, non ce la posso fare... Veramente...

Marta- La vuoi smettere!! Ti ha chiesto lui di andare, quindi significa che vuole che il mondo vi veda assieme! Per di più sarai sicuramente splendida, quindi non potrai mai sfigurare vicino alle altre ragazze... Credimi per una volta...

Sapeva che ormai nemmeno Marta riusciva più a sopportare il suo stress circa questo viaggio, quindi cambiò discorso:

-Te, invece? Com'è andata l'uscita con Max? Lo sai vero che voglio tutti i dettagli!

Marta- Kay, ma sei seria?! Sono le sette e mezza di mattina e sono al telefono con te solo perché stai per essere fotografata su un red carpet ad una serata di gala... Secondo te, ho voglia di parlare del mio appuntamento con Max?!

-Sì, hai voglia perché te lo impongo io! Voglio che mi racconti tutto per filo e per segno... Soprattutto perché voglio sapere se senza i miei consigli se l'è cavata lo stesso.

Così cominciò un racconto dettagliato di quanto fosse accaduto la sera precedente che fece distrarre Kaylie per un'ora e mezza, ma il tempo scorreva ed alle dieci arrivò in aeroporto con una valigia e quattro certezze: era agitata come mai prima in vita sua; aveva l'incarico di fare più foto che poteva a qualsiasi cosa vedesse (fasi del trucco comprese e vestiti delle altre invitate) per ordire di Marta; aveva l'obbligo tassativo di chiamare sua mamma appena scesa dall'aereo, appena arrivata in albergo, appena salita in macchina per andare alla cena, appena finita la cena ed altri centomila “appena” che già non si ricordava più. Ma, soprattutto, aveva la certezza che una voglia matta di baciare Liam la stava letteralmente facendo impazzire.



Hi sweethearts!!!
Ebbene sì: stiamo piano, piano entrando nelle dinamiche di coppia di Kay e Liam... Che ne pensate?? Come vi sembrano come coppia?? Voi vi sareste fatte tutte quelle paranoie all'idea di dover essere messe a confronto con quelle bellezze indiscusse?? *si chiede perché vi stia tartassando di domande*  Mi piacerebbe un sacco sapere che cosa ne pensate voi di questa coppia e, soprattutto, di Kaylie... Qui si cominciano a vedere le sue insicurezze e vi assicuro che è solo l'inizio... Volevo ringraziare tantissimo le 6 persone che hanno aggiunto la storia alle preferite e le tre che l'hanno messa tra le seguite... GRAZIE!! *vi manda un abbraccio virtuale*
Mi eclisso donzelle... e donzelli, non si sà mai... =)
P.S. Scusate per l'orario ^^

Lots Of Love <3

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Capitolo 9
*** Magic ***


Magic

Appena ebbe preso posto in aereo (fortunatamente era seduta vicino al finestrino), prese l'I-pod dalla borsa e lo accese a volume minimo (non voleva rischiare di perdere le indicazioni delle hostess... Aveva decisamente un po' di paura a volare da sola). Scelse di ascoltare quella play-list che l'aveva accompagnata in tutta quella storia, che le aveva dato forza nei momenti più difficili e che l'aveva incoraggiata a credere che i sogni ogni tanto si realizzavano anche per quelle come lei: “I love UK”. Ed il primo brano non poteva essere che Magic. Proprio mentre sentiva l'ormai familiare voce di Liam diffondersi dagli auricolari, si rese conto che erano arrivati i i suoi vicini di viaggio. Per poco la mascella della giovane Directioner non si stacco dalla sua sede usuale tanto grande fu lo stupore che la colse quando vide Kaylie che le sorrideva spostando la borsa che aveva temporaneamente appoggiato sul sedile affianco a lei. Sua madre dovette darle uno spintone per farla sedere, ma prima che potesse aggiungere altro, la ragazzina le stava già parlando concitatamente all'orecchio chiarendole la situazione incredibile che si era appena creata. La donna lanciò un occhiata a Kaylie e poi si rivolse di nuovo alla figlia dicendole a sua volta qualcosa all'orecchio. Kaylie faceva finta di nulla, ma sapeva perfettamente che stavano parlando di lei. Si chiese che cosa avrebbe dovuto fare “Forse parlarle o magari solo salutarla? Meglio che non faccia nulla altrimenti Louise potrebbe uccidermi...”, così continuò ad ascoltare la musica, dopo aver rivolto un breve sorriso a madre e figlia che continuavano a bisbigliare. A quanto riusciva a capire la donna stava tentando di convincere la figlia a fare qualcosa, ma Kaylie non riusciva a capire che cosa. Le hostess cominciarono a fare le loro dimostrazioni e Kaylie si tolse le cuffiette e fermò la canzone, cosa che fece illuminare lo schermo che subito attirò l'attenzione della Directioner che era seduta al suo fianco. La sua faccia si tramutò in una maschera di stupore che fece parecchio sorridere Kaylie.

Almeno Louise non si potrà lamentare: ho fatto un po' di sana pubblicità ai ragazzi...”.

Quando le assistenti di volo ebbero finito di parlare, la ragazzina trovò il coraggio di rivolgere la parola a Kaylie, dopo un'ennesima gomitata sul fianco da parte della madre:

-Scusami: posso farti una domanda? Ma tu sei Kaylie, la ragazza di Liam degli One Direction?!

Kaylie sentiva che la ragazzina stava trattenendo a stento l'emozione e quando si accorse che le stavano brillando gli occhi, non poté che sentirsi fortunata. “Al diavolo anche l'ansia! Voglio viverla fino in fondo questa favola!”.

-Sì, sono Kaylie...Piacere... E tu sei?

Le diede la mano per presentarsi, ma dovettero passare almeno trenta secondi prima che la ragazzina si riprendesse dallo shock e gliela stringesse in risposta.

-Io sono Benedetta! Oddio! Non ci posso credere!! Tu sei la fidanzata di Liam!! Devo dire a tutte le mie amiche che ti ho incontrato!!! Faresti una foto con me e un autografo?!

Escludendo il fatto che Benedetta stesse letteralmente urlando, tanto che sua madre dovette dirle di abbassare il tono di voce almeno tre volte, Kaylie era sconvolta: le stava seriamente chiedendo di fare una foto con lei e di avere un suo autografo?

Ma che cosa se ne farà?! In fondo io non sono nessuno...Questo è assurdo!”. Ma a quanto sembrava per Kaylie era finito il tempo “dell'essere nessuno”: ora era il momento di essere qualcuno.

-Certo. Nessun problema.

La madre della ragazzina le fece la foto con quella piccola Directioner estasiata per quella nuova ed elettrizzante storia che aveva da raccontare alle sue amiche.

Benedetta- Potresti scrivere “Con affetto a Benedetta”, per favore?!

-Certamente... Anzi, posso anche scrivere così...

Kaylie guardò quanto aveva appena scritto su quella pagina di Smemoranda che le era stata offerta: ”Con affetto a Benedetta, mia vicina di volo... Un bacio Kaylie B.”. Un sorriso enorme si stampò sul volto di Benedetta. Forse era così che ci si sentiva ad avere qualcuno che ti supportava anche se non ti aveva mai parlato in vita sua: soddisfatti di aver potuto realizzare il sogno di un altro essere umano.

Il volo trascorse tranquillo, con la musica sulle orecchie e le occhiate semi- nascoste di Benedetta.

Quando l'aereo atterrò, Kaylie vide che Benedetta era lì, lì per chiederle qualcosa, ma che non sembrava risolversi a farlo, così ruppe lei l'imbarazzo:

-Beh, è stato un piacere conoscerti. Divertiti a Londra. Buona giornata.

Benedetta- Ma viene Liam a prenderti?!

Evidentemente aveva passato tutto il viaggio a fare congetture sul perché lei stesse andando a Londra ed, effettivamente, non era andata molto lontano dalla verità.

-No, viene qualcuno dello staff a prendermi. Ma posso salutarlo da parte tua, se vuoi...

Benedetta- Sul serio lo faresti? Oddio!!!! Grazie!!! E potresti dire a Harry che è il mio preferito... No, dì a tutti che sono fantastici e che io li adoro tutti allo stesso modo!!!! E magari...

-Benedetta, penso che la signorina abbia capito... Forza, andiamo...

-Ciao Benedetta... Riferirò tutto!

Mentre la guardava allontanarsi lungo il tunnel che le faceva accedere all'aeroporto, Kaylie sorrise: tutto quello che le stava succedendo era semplicemente fantastico.

Fortunatamente riuscì a trovare la valigia quasi subito ed anche rintracciare l'uscita del gate non fu difficile (alla faccia di sua mamma che le aveva detto di chiedere sempre e comunque informazioni “Così non ti perdi!”, le aveva urlato mentre andava a fare il check in). Con la valigia in una mano e la tracolla nell'altra, oltrepassò la folla che si stava assiepando appena fuori dall'uscita del tunnel, e cominciò a cercare Louise. Ma prima ancora di aver la possibilità di accorgersi dell'esile figura che le stava venendo incontro, fu intercettata da due robuste braccia che la stritolarono in un soffocante e benevolo abbraccio: era Mark.

Louise- Oh my gosh, Mark!! She has to arrive safe at the party!!! (Om mio dio, Mark!! Deve arrivare viva alla festa!!!)

Mark- Sorry, Louise, but I'm so happy to see my girl!!! (Scusa, Louise, ma sono così felice di vedere la mia ragazza!!!)

-I'm happy too, Mark! Good morning Louise. (Sono felice anch'io, Mark! Buongiorno Louise.)

Louise- Oh, please Kay! Do you also want to call me Mrs?! You're one of us now, so... (Oh, per favore Kay! Vuoi anche chiamarmi Signora?! Sei una di noi ora, quindi...)

-Sooo: Hi Louise! (Quindiii: ciao Louise!)

Louise- Much better. Anyway, we have to go... Let me see... Right now! Take the luggage, Mark. (Molto meglio. Comunque, dobbiamo andare... Fammi vedere... Proprio ora! Prendi la valigia, Mark.)

-Oh no! I can bring it! (Oh no! Riesco a portarla!)

Mark- Don't worry, darling! It's a pleasure! (Non ti preoccupare, cara! E' un piacere!) 

Uscirono dall'aeroporto e Kaylie vide che ad attenderli c'era una macchina blu scuro. “Nemmeno fossi una super star internazionale...”. Poi le venne in mente Benedetta.

-Louise...

Louise- Yes, Kay... (Sì, Kay...)

Erano nel bel mezzo del traffico londinese e, benché fosse completamente frastornata da tutto quel pullulare di vita che le girava attorno, Kaylie sapeva che doveva raccontare a Louise quanto era accaduto sull'aereo.

-I'm not sure that this little thing could ever catch your attention, but during my flight... (Non sono sicura che questa cosuccia possa mai catturare la tua attenzione, ma durante il volo...)

Louise- Yes, Kay... (Sì, Kay...)

-Well, during my flight, a little Directioner asked me if I could make her an autograph and take a picture with me because I was Liam's girlfriend... (Beh, durante il viaggio, una piccola Directioner mi ha chiesto se potessi farle un autografo e scattare una foto con me perché ero la ragazza di Liam...)

Louise- And you told her that she was right?! (E le hai detto che aveva ragione?!)

-Well... I didn't tell her that I was his girlfriend... I just gave her what she wanted... I've never mentioned Liam or where I was going... More over, she caught me listening to Take Me Home and maybe this would help the guys... (Beh... Non le ho detto che ero la sua ragazza... Le ho solo dato quello che voleva... Non ho mai nominato Liam o dove stavo andando... Inoltre, lei mi ha beccato mentre ascoltavo Take Me Home e forse questo potrebbe aiutare i ragazzi...)

Louise- You were really listening to the album and she saw you??!! (Stavi veramente ascoltando l'album e lei ti ha visto??!!)

-Yes, I were... Is that so bad? (Sì... E' così negativa la cosa?)

Louise- No, it's not!! Girl: you are much smarter than what I've already thought you were... And, just because you get into this kind of matter... You know that tonight there will be loads of photographers, journalists and magazine writers... Well you just have to stay calm and smile! (No, non lo è!! Ragazza: tu sei molto più intelligente di quanto già pensavo fossi... E, giusto perché ti sei inoltrata in questo tipo di questioni... Lo sai che stasera ci saranno frotte di fotografi, giornalisti di quotidiani e riviste... Allora, tu devi sono stare calma e sorridere!) 

-Louise, are you serious?! You won't tell me what I have to say or something like that? (Louise, sei seria?! Tu non mi dirai che cosa devo dire o cose del genere?)

Louise- Dear girl, I don't think you need that kind of advices... (Cara ragazza, non credo che tu abbia bisogno di questo tipo di consigli...)

-So, I think that the only thing I can say is: thanks for the trust... (Quindi, credo che l'unica cosa che posso dire sia: grazie per la fiducia....)

No, non era per niente sicura di non aver bisogno di quel tipo di consigli... In fin dei conti non aveva mai avuto a che fare con persone che fossero interessate alla sua vita, eccetto Marta e Denise e sua madre. E di solito non lo facevano nemmeno tutte e tre contemporaneamente. Kaylie avrebbe veramente voluto chiedere a Louise se poteva spiegarle almeno un po' meglio che cosa l'avrebbe aspettata quella sera, ma sembrava che Liam avesse costretto anche la sua manager a continuare quell'irritante gioco del “fidati-di-me-è-tutto-una-sorpresa”.

Ma forse c'è qualcuno che mi risponderà comunque...” pensò Kaylie, e si sporse verso il sedile del guidatore, dov'era seduto Mark.

-Mark, please: can you tell me something more?! No one wants to tell me what is going to happen tonight and I'm really freaking out! (Mark, per favore: puoi dirmi qualcosa in più?! Nessuno vuole dirmi che cosa succerà sta sera e io sto veramente impazzendo!)

Mark- Sorry, darling, but Liam made me swear that I wouldn't tell you anything about tonight! (Scusa, cara, ma Liam mi ha fatto promettere che non ti avrei detto nulla circa stasera!)

-Oh, c'mon!! That's so mean!! (Oh, avanti!! Questo è così meschino!!)

Kaylie voleva a tutti i costi sapere qualcosa in più, tanto che era decisissima a tormentare Mark finché non avesse parlato, ma venne distratta da qualcosa oltre il finestrino: stavano attraversando il Tamigi. Poteva vedere in tutto il suo fulgente splendore Buckingham Palace e la Torre dell'orologio. Era semplicemente sbalordita.

Abbassò il finestrino e respirò l'aria fresca che le stava scompigliando i capelli: quell'aria era così diversa da quella che c'era nel suo piccolo paesino d'origine, era così frizzante e piena di vita. Kaylie aveva sempre considerato Londra una città perfetta dove vivere e sviluppare la propria arte, ma non si sarebbe mai aspettata che un'energia tale potesse percepirsi dalle sole molecole di ossigeno ed anidride carbonica che le stavano accarezzando il viso. “E' così perfetto...” pensò Kaylie, ma ne ebbe la piena consapevolezza quando Mark fece fermare la macchina davanti ad un edificio splendido che capì essere il suo albergo. Aveva un'entrata maestosa che la fece sentire veramente come una principessa e, come se le avesse letto nel pensiero, Mark disse, ridendo:

-This is your castle, my little princess! (Questo è il tuo castello, mia piccola principessa!)

Quando entrarono nella hall dell'hotel Kaylie rimase senza fiato: era decisamente uno dei posti più spettacolari che avesse mai visto in vita sua. Un'enorme scalinata si apriva nel centro della hall, con corrimano scintillanti ed un tappeto rosso che correva lungo tutta la loro lunghezza fino alla maestosa vetrata che dava sulla strada. Tutto era in legno di mogano e c'erano vetri Swarovsky dovunque: dai candelabri, ai lampadari, al portapenne. Kaylie fece due volte il giro su sé stessa (“Questo è veramente un sogno, ma io non ho alcuna intenzione di svegliarmi!”), finché una voce familiare la richiamò alla realtà.

-Kay, we need you to sing the check in card... (Kay, abbiamo bisogno che tu firmi la carta del check in...)

Kaylie si diresse verso Louise che la stava aspettando al lucidissimo bancone della reception con una meravigliosa assistente che le stava dicendo qualcosa all'orecchio. Firmò il foglio che Louise le porse e si accorse che davanti al suo nome e cognome c'era l'appellativo “Mrs”. Sorrise. Quello era decisamente un sogno. Louise le stava bisbigliando qualcosa all'orecchio.

Louise- Kay, your room will be next to Liam's one and... (Kay, la tua stanza sarà vicino a quella di Liam e...)

-Wait!! Liam is here?! (Aspetta!! Liam è qui?!)

Louise- Sssshhh!!! Don't scream!! (Ssssshhh!!! Non urlare!!)

-Oh, sorry... I'll be more careful... (Oh, scusa... Starò più attenta...)

Louise- Yes, he's here with the other guys, Eleanor and Perrie... You're all in the same floor. (Sì, è qui con gli altri ragazzi, Eleanor e Perrie... Siete tutti sullo stesso piano.)

-Get it... And, when can I.. (Capito... E quand'è che potrei...).

Louise- When you can see him? In a few minutes... (Quando potrai vederlo? Tra pochi minuti...)

Kaylie sentì di nuovo quella familiare stretta allo stomaco. Erano quattro settimane che aspettava di poterlo rivedere, di poter sentire il suo profumo e, soprattutto, di sentire quelle mani sicure prendere le sue e guidarla in un mondo di cui lei non conosceva nulla. Presero l'ascensore e dieci piani non le erano mai sembrati così lunghi. Mark la guardava sorridendo e Kaylie poteva intuirne la motivazione: quasi sicuramente aveva stampato in faccia un sorriso che più ebete non si poteva. Eppure non riusciva a farne a meno: tutto le sembrava così assolutamente giusto. Percorsero il corridoio dalle accoglienti pareti panna e dalla calda moquette rosso carminio con intarsi oro ed arrivarono alla sua camera: la numero 232. “Se questo non è un segno del destino io potrei benissimo essere un plumcake alla fragola...”.

Louise- So, this is your room and this is your magnetic key... If you need something just call me, here's the number... I'll be here in an hour... Bye!!! (Quindi, questa è la tua stanza e questa è la tua chiave magnetica... Se avessi bisogno di qualcosa, basta che mi chiami, questo è il numero.... Sarò qui tra un'ora... Ciao!!!)

Mark- See you later, darling!! (Ci vediamo dopo, cara!!)

Louise e Mark la lasciarono da sola davanti alla camera. Kaylie prese la tessera e la passò nel lettore ottico. La serratura scattò. Prese la valigia ed aprì la porta con il piede. Fece un passo dentro la stanza e... Lui era lì.

Liam era in piedi, in mezzo alla stanza, con un enorme mazzo di rose arancioni in mano e quel sorriso mozzafiato stampato su quelle labbra da baciare. Kaylie lasciò cadere la valigia e gli corse letteralmente incontro. Liam la prese in braccio al volo, lasciando cadere, a sua volta, le rose a terra. Si guardarono per un istante: erano loro, solo Liam e Kay, come in quel corridoio dell'arena, quattro settimane prima. Poi le loro labbra si toccarono, si studiarono in ogni loro aspetto, come se non avessero mai assaporato un momento come quello. E quel bacio lunghissimo, dolcissimo ma al tempo stesso carico di passione, una passione scaturita da settimane di attese e di speranze... Quel bacio scoppiò come il primo fuoco d'artificio che invade il cielo allo scoccare della mezzanotte la notte di Capodanno, così inaspettato e spettacolare, carico di meraviglia e di paura... Paura che tutto finisca troppo presto, ma non per loro... Liam e Kay avevano il tempo ai loro piedi, o almeno così speravano.

Liam- I missed you so much!!! (Mi sei mancata così tanto!!!)

Liam la stava ancora tenendo in braccio e la stava guardando dritto negli occhi, come se le parole non gli bastassero, come se avesse la necessità di dirle più di quanto potesse esprimere a voce. Kaylie sentì che qualcosa non andava, che lui si stava trattenendo dal dirle qualcosa... “Sì è pentito, me lo sento... Non ha sentito più quello che ha provato la prima volta... Non gli piaccio più...”. Kaylie stava impallidendo e cominciava a sentirsi a disagio e probabilmente Liam se ne rese conto, perché abbassò lo sguardo. Tornata con i piedi a terra, gli prese le mani e decise che, come si era ripromessa di vivere fino in fondo quell'avventura, doveva anche parlare apertamente con lui:

-Liam, do you feel okay? (Liam, ti senti bene?)

Lui si ostinava a tenere lo sguardo puntato sulle rose che poco prima aveva fatto cadere a terra. Kaylie gli prese il mento tra le mani, esattamente come lui aveva fatto quella prima volta all'arena, in quel gesto così sicuro e così carico di attenzione e di desiderio. I loro sguardi si incrociarono nuovamente e solo allora Kaylie capì che cosa quel ragazzo in piedi davanti a lei avesse: era spaventato.

-Why are you so scared, Liam? (Perché sei così spaventato, Liam?)

Quando pronunciò il suo nome, Liam ebbe un sussulto e qualcosa dentro di lui sembrò risvegliarsi: prese la mano con cui Kaylie stava sorreggendo il suo mento e la portò sulla sua nuca, mentre con l'altra le avvicinava la schiena... Erano talmente vicini che Kaylie poteva sentire l'Iphone nella sua tasca, schiacciarsi sulla sua coscia. Ma, soprattutto, erano talmente vicini che potevano entrambi sentire l'alzarsi e l'abbassarsi del petto dell'altro, nell'incessante tentativo che i loro corpi stavano facendo per trovare un po' d'aria in quella situazione che mozzava il fiato. Il baciò che seguì fu semplicemente travolgente. C'era un'urgenza che entrambi sentivano che li riportava a seguire unicamente il loro istinto, a lasciarsi trasportare in quello che era un tornado di sensazioni confuse, dove si potevano percepire chiaramente solo lampi di energia, come quando un temporale estivo sopraggiunge improvviso ed illumina a giorno con le sue folgori un cielo diventato plumbeo. C'era qualcosa di terribile e attraente in quell'esigenza che lasciò Kaylie senza parole. Liam, invece, sembrava aver trovato la forza per dire quello che l'aveva spaventato dopo il loro primo bacio:

Liam- I love you... (Ti amo...)

Lo disse quasi sussurrando, con la fronte appoggiata a quella di lei. Kaylie si chiese se tutto quel trambusto di emozioni che le stava turbinando dentro si potesse anche solo vagamente intuire dall'esterno.

Liam- I mean: I really love you... I've never told this to any other girl... You're the first: my last first kiss... (Voglio dire: ti amo veramente.... Non l'ho mai detto a nessun'altra ragazza... Tu sei la prima: il mio ultimo primo bacio...)

Le sorrise: dolcemente, teneramente ma con un piccolo accenno di nervosismo. Stava aspettando la sua risposta. Cosa si poteva rispondere al ragazzo dei propri sogni che dichiarava di amarti? Evidentemente una cosa sola, anche se poteva sembrare sempre la più banale:

-I love you too... As no one before, as my last first kiss... (Ti amo anch'io.... Come nessuno prima, come il mio ultimo primo bacio....)

Risero entrambi. Tutto era esattamente come doveva essere.

-Now that we have discuss of the less important things, can we go to the important ones? For example: how is my dress?? (Ora che abbiamo parlato delle cose meno importanti, possiamo passare a quelle rilevanti? Per esempio: com'è il mio vestito??)

Liam scoppiò in una risata incontenibile, tanto che finì disteso sul letto. Kaylie si distese vicino a lui e, dopo che si furono messi comodi, con Liam appoggiato alla testiera del sontuosissimo letto e Kaylie accovacciata vicino a lui, con la testa su suo petto ed il suo braccio a coccolarla, cominciarono a chiacchierare di tutto quello che gli era successo nelle ultime quattro settimane, di come le loro vite fossero state stravolte da quel concerto...

Liam volle sapere come stava andando con tutta la storia delle fan e dei continui articoli che la riguardavano. Kaylie pensò di far finta che tutto andasse alla meraviglia, ma non volle mentire, non aveva senso farlo. Gli disse quindi come si fosse sentita a disagio i primi giorni, di come tuttora le fosse difficile non prestare attenzione ai commenti che leggeva e gli raccontò anche di come Marta le fosse stata tremendamente d'aiuto.

Liam, allora, le raccontò di come avesse affrontato i primi periodi di popolarità, di come ancora, ogni tanto, benché avesse girato mezzo mondo facendo concerti davanti a migliaia di fan, si sentisse lo stesso un po' sopraffatto, ma che poi pensasse a tutto ciò che quella popolarità gli aveva permesso di vivere e si sentisse meglio. Per di più le confessò che avere i ragazzi attorno lo aiutava parecchio...

Liam- You can't ever feel alone... ( Non ti puoi mai sentire solo...)

Ecco: ora è tutto perfetto...” pensò Kaylie mentre Liam le dava un dolce bacio sulla testa. Quel stare lì, abbracciati, parlando di loro, del mondo, di quello che gli stava succedendo era esattamente quello che Kaylie aveva sempre immaginato dovesse essere l'amore. Ma in che modo strano l'aveva incontrato quel tanto agognato sentimento?

Liam- Sooo...Are you ready for tonight? (Quindiiii... Sei pronta per stasera?) 

-Absolutely not!! And you know why I'm not ready? Because someone, guess who, doesn't want to tell me what it's going to happen!!! (Assolutamente no!! E tu sai perché non sono pronta? Perchè qualcuno, indovina chi, non mi vuole dire che cosa succederà!!!)

Liam- Well, maybe because this someone wants his girlfriend to put her trust in him and don't always be so scared of the unexpected... (Beh, forse perché questo qualcuno vuole che la sua ragazza riponga le sua fiducia in lui e non sia sempre così spaventata dell'inaspettato....)

-Oh, gosh!! What a great philosopher! Have you written any issue? (Oh dio!! Che grande filosofo! Hai già scritto un saggio?)

Liam- No, but now that you let me think, it could be the next step... (No, ma ora che mi ci fai pensare, potrebbe essere il prossimo passo....)

-It could be entitled “Liam: the rules that can make you brave!”... It sounds good! (Potrebbe intitolarsi "Liam: le regole che ti rendono coraggioso!"... Suona bene!)

Liam- You're unbelievable!! (Sei incredibile!!)

-I know... I'm pretty special... (Lo so... Sono abbastanza speciale...)

Liam cominciò a farle il solletico sui fianchi, facendola quasi cadere dal letto, quando bussarono alla porta. Senza smettere di farla ridere come una pazza, Liam chiese chi fosse:

-Guess who??? (Indovina chi???)

Louis stava imitando la voce di una bambina piccola, ma si sentivano un sacco di altre voci che stavano parlando sottovoce, al di là della porta. A quanto sembrava l'intera truppa era pronta e in attesa di conoscere Kaylie... Ma Kaylie era pronta per conoscere loro?

Liam andò ad aprire la porta, mentre lei cercava di sistemarsi i capelli che si erano tutti arruffati a causa del solletico. Un'ondata di otto persone fece letteralmente irruzione nella stanza, tra chiacchiere, esclamazioni e pacche sulle spalle. Kaylie non si rese nemmeno conto di quanto accadde nei dieci minuti successivi.

Louise- Okay, guys you had an hour to spend together, now it's time to get ready... (Okay, ragazzi avete avuto un'ora da passare assieme, ora è tempo per prepararsi...)

Louis- Oh, wait Lou!! We haven't already welcomed Kay in our special 1D way!! (Oh, aspetta Lou!! Non abbiamo ancora accolto Kay nella nostra maniera speciale alla 1D!!)

Harry- Ready, set, go!! (Pronti, partenza, via!!)

Kaylie fu soffocata da un enorme abbraccio formato da otto braccia appartenenti ai quattro quinti degli One Direction. Si sentì stritolare dall'affetto, da quell'affetto che mai si era nemmeno sognata di poter avere in vita sua, così genuino ed irruente. Non che Marta e Denise non le volessero bene, era solo che quello che le sue amiche potevano darle era affetto basato su un'amicizia strutturata, mentre questo era... “Non lo so che cosa sia, ma mi piace...” pensò Kaylie mentre i ragazzi la lasciavano respirare.

Zayn- What's up girl? (Come va ragazza?)

Niall- How was the journey? (Com'è stato il viaggio?)

Harry- Have you already seen the orange roses? Do you really like orange?! (Le hai già viste le rose arancioni? Ti piace sul serio l'arancione?!)

Louis- Remember that we have a loose end about... (Ricordati che abbiamo un conto in sospeso noi....)

Liam- Guys: wait!! Let her take a breath! (Ragazzi: apsettate!! Lasciatela respirare!)

Eleanor- Sorry if I barge in... But Perrie and I would have the chance to meet “The” girl, so... Hi! I'm Eleanor... Nice to meet you! (Scusate se mi intrometto... Ma Perrie ed io vorremmo avere la possibilità di conoscere "La" ragazza, quindi... Ciao! Io sono Eleanor.... Piacere di conoscerti!)

Perrie- And I'm Perrie! Nice to meet you! (Ed io sono Perrie! Piacere di conoscerti!)

Due mani tese stavano aspettando di essere strette. Kaylie dovette concentrarsi parecchio per ricordarsi come si facesse a dare la mano a qualcuno. Era assolutamente scioccata. Quelle due ragazze erano meravigliose, non solo per la bellezza esteriore (che era innegabile sotto ogni punto di vista) ma anche per un'aurea di sicurezza che emanavano in maniera spontanea e naturale.

-Hi!! Nice to meet both of you! Oh gush... That necklace! I got it! (Ciao!! Piacere mio di conoscere tutte e due! Oddio... Quella collana! Ce l'ho anch'io!)

Eleanor- Really?! It's one my favourite! H&M is a holy ground... (Sul serio?! E' una delle mie preferite! H&M è la mia terra santa...)

-I absolutely agree! (Assolutamente d'accordo!)

Louis- I guess that we have lost them... Sorry Liam... (Credo che le abbiamo perse... Scusa Liam...)

Louise- Well, if Mr Louis agree, we can start to get ready! Guys immediately with Mark and Lou! Ladies come with me! (Allora, se Mr Louis è d'accordo, possiamo cominciare a prepararci! Ragazzi immediatamente con Mark e Lou! Ragazze venite con me!)

Ogni frase che usciva dalla bocca di Louise suonava come un ordine, a cui nessuno sembrava avere il coraggio di disobbedire.

Liam- See you later... Good luck and enjoy yourself!! (Ci vediamo dopo... Buona fortuna e divertiti!!)

Le diede un veloce bacio a stampo e seguì gli altri ragazzi che si stavano dirigendo verso una stanza in fondo al corridoio, mentre Kaylie, Eleanor e Perrie seguivano Louise verso l'ascensore. Lungo il tragitto, con immensa sorpresa di Kaylie, le ragazze le parlavano in maniera molto amichevole e le chiedevano come fosse andata tutta la storia tra lei e Liam, poiché come disse Eleanor:

-The gossip is not good as the true story, and we know something about that... How do you feel? Have you found a way to handle with this mess?? (Il gossip non è buono come la storia vera, e non ne sappiamo qualcosa a riguardi.... Come ti sneti? Hai trovato una maniera per maneggiare tutto questo caos??)

Kaylie si sentiva stranamente a suo agio: aveva pensato che quelle ragazze non avrebbero mai trovato niente d'interessante in una semplice ragazza italiana, ed invece erano così in sintonia che cominciò a raccontare tutto quello che aveva provato dalla comparsa del primo tweet di Liam.

Loro potevano capire perfettamente quello di cui stava parlando, poiché avevano provato lo stesso sulla loro pelle: in meno di cinque minuti di viaggio in ascensore le quattro donne (avevano incluso nel discorso anche la ferrea manager) stavano ridendo e scherzando sulle loro esperienze. Louise le condusse al primo piano, davanti ad una porta panna con le maniglie dorate. Appena la aprì, Kaylie rimase senza parole: dentro si stavano agitando nove persone attorno a tre postazioni dotate di specchio, tavolino pieno zeppo di oggetti per il trucco e l'acconciatura, sedie rosse imbottite. In fondo, appesi a tre specchi a tutta figura, tre involucri contenenti i vestiti per il Gala. “No, non è un sogno. Questo è il paradiso...”. Kaylie sentì la mano di Louise spingerla avanti, verso la sedia al centro della stanza, dove si sedette per non lasciare che le sue ginocchia tremanti potessero farla cadere a terra.

Alzando la testa si accorse che Eleanor la stava guardando, sorridendo, e Kaylie non poté far altro che sfoderare il suo miglior sorriso ebete.

Eleanor- It all seams so amazing, right? Every time I feel always like a princess... And I just can't get used to! (Sembra sempre così fantastico, vero? Ogni volta mi sento come una principessa... E non riesco ad abituarmici!)

-Yes... Everything is... Gush, I can't even find the words!! (Sì... Tutto è... Oddio, non riesco nemmeno a trovare le parole!!)

Kaylie si specchiò nella superficie riflettente che aveva davanti a sé, tutta illuminata da brillanti lampadine che le ricordavano, come in un sogno fatto tante volte nella sua adolescenza, le toilette dei teatri d'epoca, della Hollywood degli anni Venti. Si guardò e rimase sorpresa: quella ragazza che la stava guardando dallo specchio era esattamente il contrario di quella che le era comparsa davanti poco più di quattro settimane prima, in una mattina di maggio, all'indomani di un concerto che le aveva cambiato la vita. Si ricordava perfettamente come la sua faccia sembrasse essere appena uscita da una centrifuga, di come i suoi occhi sembrassero delle patate a causa delle lacrime e i suoi capelli assomigliassero ad un intrico di rovi. Ma, soprattutto, aveva impresso in mente lo sguardo che quella ragazza aveva: rancoroso, amareggiato, triste, praticamente senza speranza. Ed ora? Ora, Kaylie vedeva una giovane donna di diciannove anni che le sorrideva in risposta, non solo con la bocca, ma anche con gli occhi. In quello sguardo erano contenute tutte le speranze che aveva cominciato a coltivare dopo quel primo tweet, quelle emozioni inaspettate e travolgenti che aveva imparato a vivere fino in fondo, senza riserve, quell'amore che non pensava avrebbe mai avuto l'occasione di provare. Sorrise di nuovo tra sé e Perrie le chiese che cosa la facesse ridere. L'unica cosa che le venne in mente fu la verità:

-I just think too much... (Niente: penso troppo....)

Louise, dopo avere parlato con Perrie ed Eleanor, si avvicinò a lei con tre angeli custodi dall'espressione più determinata che Kaylie avesse mai visto, che la seguivano come un'ombra: un hairstylist, una make-up artist e una beautician. “Ho la netta impressione che se sopravvivo a loro tre, l'avere a che fare con intervistatori e fotografi sarà una passeggiata...”.

Non le chiesero nulla: seguirono attentamente le indicazioni che Louise stava dando loro, toccandole di volta in volta, capelli, viso, mani e piedi. Nel giro tre minuti aveva addosso una mantellina arancione di plastica trasparente, i piedi in una bacinella piena d'acqua calda che profumava di rosa ed i capelli impacchettati in una maschera verdastra alle alghe di un qualche mare disperso per il mondo. Guardando le ragazze, si accorse che anche loro erano nelle sue stesse condizioni: insacchettate come caramelle in mantelline colorate, messe a bagno come piante d'estate e impiastricciate con sostanze sconosciute. “Diamine: dovevo fare foto di qualsiasi cosa vedessi per Marta!! Starà già pensando a come farmi fuori dato che devo ancora mandarle qualcosa!!”. Prese il cellulare dalla tasca e, proprio mentre stava tentando di scattare una foto al suo riflesso nello specchio, senza che i presenti nella stanza se ne accorgessero, fu platealmente scoperta da Eleanor.

Eleanor- Kay, c'mon!! (Kay, avanti!!)

-Oh, I know... It sounds so nerd, but... (Oh, lo so... E' così da nerd, ma...)

Eleanor- It's not “so nerd”!! I always take pictures when I take part to big event and they make me up like this!!! I just want to say that you shouldn't take that picture all alone!! Wait! Perrie, do you? (Non è "così da nerd"!! Io faccio sempre foto quanto prendo parte a eventi così importanti e loro mi conciano così!!! Volevo solo dire che non dovresti farti quella foto da sola!! Aspetta! Perrie, vieni?)

Perrie- Yes, of course! (Certo che sì!)

Le ragazze tolsero i piedi dalla bacinella alle rose e si avvicinarono, gocciolando dappertutto, a Kaylie per sistemarsi vicino a lei, di modo da poter entrare tutte nel riflesso dello specchio. Con tutti i capelli impiastricciati si appiccicarono l'una all'altra, tanto che si ritrovarono con maschera per capelli sparsa per tutta la faccia. Kaylie scattò la foto e nel momento esatto in cui si sentì il “click” dello scatto, fecero tutte e tre una faccia buffa. Scoppiarono a ridere come matte. Perrie prese il suo cellulare e cominciò a scattare a random, suggerendo pose ed espressioni sempre diverse e sempre più ilari. Ad un certo punto Eleanor disse:

-Which of these amazing and super cool pictures we want to send to the guys? (Quale di queste fantastiche e super fighe foto vogliamo mandare ai ragazzi?)

Riguardarono tutte le foto e ricominciarono a ridere a crepapelle, per poi decidere di mandare quella dove facevano finta di assaggiare la maschera per capelli delle altre. Era decisamente la più divertente. Kaylie la mandò a sua volta a Marta che le rispose con un messaggio semplicemente sconvolto: “Tu stai scherzando??!! Sono così felice che ti stia divertendo! Quello è il tuo mondo!!”.

Era veramente quello il suo mondo?

Forse potrebbe non esserlo, ma al momento mi piace tantissimo...” pensò Kaylie mentre una delle beautician le richiamava all'ordine per finire la pedicure. Eleanor chiese se poteva mettere un po' di musica per fare atmosfera e Kaylie le disse che quando c'era musica lei era contenta, quindi sentì partire “Call me maybe” a tutto volume.

Perrie- Girls look at this!! (Ragazze, guardate qui!!)

Era appena arrivata la risposta dei ragazzi. Avevano mandato a loro volta una foto, solo che il tenore della stessa non era proprio uguale a quella spedita dalle ragazze: erano tutti e cinque davanti allo specchio della stanza dove si stavano preparando, solo che erano in boxer e stavano imitando le pose di Mister Universo. Quando la videro, cercarono in vano di trattenersi dal ridere, ma Kaylie non resistette che per qualche secondo. Dato il via libera le ragazze si stavano letteralmente rotolando dalle risate. Ma era arrivato il momento del trucco e dell'acconciatura. Kaylie non aveva la più pallida idea di che cosa avessero in mente per lei Louise (che era sparita ormai da mezzora) e i suoi fidatissimi angeli della bellezza. Provò a chiederlo all' hairstylist che si occupava di lei, ma le rispose che non le poteva rivelare niente poiché doveva essere una sorpresa. L'unica informazione che riuscì ad ottenere fu quella che non avevano alcuna intenzione di tagliarle o colorarle i capelli, cosa che per altro era alquanto scontata. Ci volle un'ora e quaranta minuti per pettinarla e truccarla. Un'ora e quaranta minuti in cui Kaylie sentì più mani toccarle ogni singola parte del viso che in tutta la sua vita (compresi i periodi in cui sua madre si era divertita a strizzarle le guance, fase che era andata dai due ai dieci anni), in cui i suoi capelli cambiarono più forme che se fosse stata in un negozio di parrucche e in cui chiacchierò senza interruzione con le ragazze. Scoprì così che Eleanor era veramente una ragazza normale (escludendo il coefficiente di bellezza straordinariamente elevato che la caratterizzava): frequentava il college come Kaylie e sì, aveva fatto la modella, ma per lavorare come commessa da Hollistar. Insomma: era una ragazza come Kaylie e la cosa non le fece mai così tanto piacere: era tornata, infatti, quella sensazione di sentirsi finalmente a casa che aveva provato la prima volta che aveva messo piede dentro il camerino dei ragazzi. “Forse è questo mondo, fatto di queste persone, che mi fa sentire a casa... Che mi fa sentire accettata...”.

Perrie, invece, era realmente famosa, facendo parte di un gruppo tutto al femminile, ma ciò non implicava che non potesse essere una ragazza molto alla mano e socievole. Intrattenne Kaylie ed Eleanor raccontando qualche aneddoto divertente che le era successo mentre era in tour con il suo gruppo, senza contare tutti gli imprevisti dovuti al suo continuo cambiare colore di capelli, facendole ridere tantissimo e suscitando l'ira (assolutamente scherzosa) delle make-up artist che stavano tentando di truccarle. Sembrava che le tre ragazze avessero molte più cose in comune di quanto potessero mai immaginare e la cosa sorprese non poco Kaylie. Ma ciò che la sconvolse di più fu quando i tre angeli di Louise voltarono la sua sedia, permettendole di specchiarsi nella superficie tutta illuminata. I suoi occhi si stavano per riempire di lacrime, ma i tre angeli della bellezza glielo proibirono. Non poteva credere ai propri occhi.

Eleanor e Perrie la stavano guardando, anche loro con una luce di stupore negli occhi. Era bellissima. Non banalmente carina come si era sentita qualche volta nella sua vita, era proprio bella: il trucco degli occhi, tutto basato sui colori del blu scuro e dell'argento, non troppo calcato, faceva risaltare la loro forma leggermente a mandorla; il blush le dava una nota di freschezza sulle guance; il gloss trasparente faceva sembrare le sue labbra ancora più carnose; ma soprattutto sembrava che tutte le imperfezioni del suo viso, (“Diciamocelo tutti i miei fidatissimi brufoli...”) fossero spariti. “Oh mamma: guarda che capelli... Sembrano quelli dei cataloghi che ti fanno vedere dal parrucchiere!!”. Si erano trasformati in boccoli perfetti, lucenti e setosi ed erano raccolti in un morbido chignon laterale che le lasciava cadere qualche ciocca di capelli per bilanciare il fluente ciuffo che le incorniciava il lato destro del volto. Se mai le avessero detto, prima di quel momento, che il suo viso sarebbe potuto essere così vicino alla perfezione, non ci avrebbe mai creduto.

-Thank you so much!!! It's perfect!! You are three miracle workers!! (Grazie mille!!! E' perfetto!! Siete tre fautori di miracoli!!)

-No, we're not... You are beautiful on your own! (No, non lo siamo... Sei tu che sei bella di tuo!)

-Well: I think it's time for taking a picture!! (Beh: credo che sia il momento di fare una foto!!)

Era Eleanor a parlare, mentre si avvicinava per scattare. Questa volta, riguardando le foto, concordarono tutte e tre sul fatto che fossero proprio belle. L'autostima di Kaylie si sentiva stranamente solleticata: forse era giunto anche il suo momento per rialzarsi dal fondo del pozzo in cui si era cacciata, chissà quanti anni prima.

-Girls: it's time for dressing up!!! Come with me!! Oh, Kay: you look stunning! Eleanor, Perrie: marvellous as usually! (Ragazze: è tempo di vestirsi!!! Venite cone me!! Oh, Kay: sei spettacolare! Eleanor, Perrie: meravigliose come sempre!)

Louise era comparsa da un punto non ben precisato della lussuosa stanza ed ora stava scorrazzando da una parte all'altra per sistemare tutto ciò che riteneva essenziale per la “vestizione” delle ragazze. Infine le condusse davanti ai tre specchi, sul fondo della sala, dove erano appesi gli involucri con i vestiti per la serata.

Per primo, aprì l'abito di Perrie: era nero, lungo, con uno scollo a barchetta e delle maniche sopra il gomito, impreziosito nella parte del corpetto da pietre e ricami coloro oro. Aveva uno spacco impressionante lungo tutta la gamba sinistra. “Se il mio ha uno spacco così dovrò trovare un modo per cucirlo...”. L'ansia di Kaylie cresceva sempre di più e, a quanto pareva, Louise voleva torturarla fino in fondo, poiché passo a mostrare a Eleanor il suo vestito. Era rosso fuoco, di un tessuto leggero, stile impero: la parte superiore era tenuta ferma sulle spalle da due piccole spille oro, mentre una sottile cintura sottolineava l'arricciatura del vestito che cadeva morbido fino a metà busto.

Era il suo turno. Toccava a lei.

Louise la guadò con uno sguardo tra il soddisfatto, il misterioso e il “adesso-vedrai -se-non-mi-cadi-come-una-patata-lessa-sul-pavimento”. Kaylie avrebbe giurato sul suo cd dei Lawson che volesse dire tutte quelle cose con un'occhiata: d'altra parte era la super manager degli One Direction.

Mentre apriva lentamente la zip dell'involucro che conteneva il vestito, Kaylie cominciò a sentire il panico crescerle in ogni singolo meandro del suo corpo: “E se non mi si chiude e mi fa sembrare un insaccato? O se, peggio ancora, mi sta troppo largo perché ho una retromarcia al posto di una taglia di reggiseno??”. Sì, Kaylie era terrorizzata all'idea che quell'abito non facesse per lei, non perché fosse una di quelle che si preoccupassero soltanto dell'apparenza e di essere sempre all'ultima moda (portava ancora le stesse felpe che indossava in prima superiore... era abbastanza sentimentale sui capi d'abbigliamento). No, non era quello: aveva il terrore di non essere “abbastanza” vicino a Liam. Di non renderlo sufficientemente orgoglioso di aver scelto lei. Allo stesso modo sapeva anche perfettamente che lui la riteneva adattissima per lui.

Ed ora eccolo lì, appeso allo specchio. Era blu notte, come il cielo di una mezzanotte a metà estate, con una leggera striscia di tessuto che le faceva da spallina tenuta ferma da una preziosa spilla in Swarowsky. L'abito, in chiffon, si arricciava sul seno che veniva evidenziato da una scintillante e sottile cintura, sempre in pietre preziose, per poi cadere lungo fino a terra. Era uno degli abiti più belli ed eleganti che Kaylie avesse mai visto, persino tra tutti quelli che aveva studiato per anni sul web e sulle riviste, sognando un giorno di poterli indossare.

Louise- Are you ready? (Sei pronta?)

Louise le stava venendo incontro con l'abito in mano. Kaylie non riuscì a trovare la voce per rispondere e quindi fece un semplice cenno con la testa. Si tolse il vestito e la giacca maniche corte di jeans che aveva addosso, sentendosi più impacciata del solito.

Lo indossò. Mise ai piedi i meravigliosi sandali argentati decorati di pietre dello stesso blu dell'abito che uno degli assistenti le stava porgendo.

Alzò la testa e osservò la sua immagine riflessa nello specchio. La spallina si adagiava con estrema leggerezza sulla sua spalla, mentre l'abito scivolava delicatamente sui suoi fianchi che, benché non fossero mai stati filiformi, in quel momento sembravano perfetti. La piccola cintura di pietre preziose sottolineava, assieme all'arricciatura dell'abito, il suo misurato seno, facendolo apparire più florido.

Sono bellissima...”.

Per la prima volta in vita sua Kaylie Bella si vedeva ma, soprattutto, si sentiva bella. Era una sensazione così nuova ed inaspettata che sentì sorgere di nuovo delle lacrime di gioia agli angoli degli occhi, ma le bloccò subito: quel momento non l'avrebbe più dimenticato. Quel momento, in cui stava finalmente capendo e prendendo coscienza di come anche lei potesse sentirsi bene con sé stessa, l'avrebbe tenuto come un ricordo indelebile di quel viaggio , che fin dal principio, si era rivelato incredibile. Allo specchio c'era una giovane donna di diciannove anni che guardava con molta fiducia al futuro: “O per lo meno a questa serata... Non vedo l'ora di sapere che cosa ne pensa Liam di questa trasformazione...”.

Eleanor- You look amazing, Kay!! This colour is perfect on you!! (Sei bellissima, Kay!! Questo colore è perfetto su di te!!)

-Thanks Eleanor... You're also look stunning!! (Grazie Eleanor... Anche te sei spettacolare!!)

Perrie- Girls, what do you think of taking a picture?? Cause we are: marvellous! (Ragazze, che ne dite di fare una foto?? Perché siamo: meravigliose!)

Dopo aver indossato un paio di orecchini con una pietra blu pendente, si misero in posa per fare la foto: erano tutte e tre meravigliose, come aveva detto Perrie. E Kaylie si sentiva a suo agio. Mandò la foto a Marta che le rispose con una foto della sua faccia sconvolta. Ne mandò una anche a sua mamma. Voleva che la vedesse prima di tutto il resto del mondo, che vedesse che cosa le aveva dato l'opportunità di vivere dandole uno dei suoi preziosi consigli. “Mi raccomando... Sorridi!”.

Hi sweethearts!!!
Allora diciamolo subito: QUANTO PERFETTO E' IL VIDEO DI STORY OF MY LIFE?!?! <3 Scusate, ma ormai ho perso il conto di quante volte l'ho guardato... Quelli del video sono cinque giovani uomini che hanno raggiunto i loro sogni, ma che sanno perfettamente da dove vengono e chi li ha resi ciò che sono.... Inutile dire che ho pianto un sacco... Come quando ho scritto questo capitolo, estremamente lungo, ma anche decisamente importante... Kay e Liam si sono riuniti!!! *batte le mani felice* Io vi dico solo che le lacrime sono scese quando ho scritto la parte di Kay davanti allo specchio... Chissà se anche per voi sarà lo stesso??? Bene, mi eclisso e vado a vedere il video quelle altre duecento volte... Grazie mille per aver letto e, se volete, io non vedrei l'ora di leggere qualche vostro pensiero... *-*
Lots Of Love <3
P.s. Andate a vedere Story Of My Life, che c'è un record da battere!!!!!

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Capitolo 10
*** She's Not Afraid ***


She's not afraid

Louise- Perrie, Eleanor, Kay: ready to go? (Perrie, Eleanor, Kay: pronte per andare?)

Perrie- Of course! (Certo!)

Eleanor- Sure! (Assolutamente!)

-I think yes... (Credo di sì...)

Perrie- C'mon, Kay!!! Are you still nervous? Everything is gonna be alright... We're about to have one of the funniest and craziest night of our life! And we'll do it together!! Okay? (Avanti, Kay!!! Sei ancora nervosa? Andrà tutto bene... Stiamo per passare una delle serate più divertenti e pazze della nostra vita! E lo faremo assieme! Okay?)

-Oh, damn!! Let's do this!! (Oh, al diavolo!! Facciamolo!!)

Le ragazze uscirono dalla stanza per entrare immediatamente in ascensore, sollecitate dalle parole di Louise che continuava a dire loro di sbrigarsi. Kaylie non riusciva a capire perché avesse così tanta fretta di far loro attraversare la hall dell'albergo, quando poi li vide, proprio mentre le porte dell'ascensore si chiudevano alle loro spalle: una schiera di fotografi era appostata fuori dalle vetrate dell'hotel. “Respira, stai calma... Andrà tutto bene... Sei bella come mai in vita tua, devi solo respirare e sorridere... Voglio vedere Liam...”. Kaylie sentiva sempre più il bisogno di vederlo, di sapere che, benché dovesse esibirsi quella sera, sarebbe stato al suo fianco almeno quando avrebbe fatto il primo passo in quel mondo nuovo e completamente sconosciuto.

Arrivarono al decimo piano, le porte si aprirono e le ragazze, precedute da Louise e seguite dagli angeli custodi della bellezza percorsero tutto il corridoio come fossero sul set di “Sex & the City”. Ma a quanto pareva, non era l'unica ad avere quella sensazione da super diva.

Eleanor- Girls: we look like Carrie and friends by walking in this confident way, wearing these incredible dresses!! (Ragazze: sembriamo Carrie e compagne camminando in questa maniera così sicura, indossando questi abiti incredibili!!)

-El: I was thinking the same!!! (El: stavo pensando lo stesso!!!)

E mentre le tre giovani e sicure donne scoppiavano in una fresca e brillante risata, videro avanzare verso di loro cinque splendidi ragazzi in smoking nero e papion. Kaylie non aveva mai pensato che potessero essere così belli tutti assieme, uno vicino all'altro, mentre incedevano sicuri sistemandosi chi la giacca, chi i polsini della camicia, chi i capelli.

Niall sembrava il perfetto principe azzurro, quello che ogni bambina di cinque anni (e ogni ragazza dai dodici ai venticinque) sognava di veder arrivare sul cavallo bianco; Harry aveva quel fascino un po' sbarazzino ed impacciato che, accentuato dal braccialetto che spuntava dalla camicia, lo faceva apparire ancor più desiderabile; Zayn sembrava uno di quei bad-boy che si vestivano bene per far colpo sui genitori della ragazza di buona famiglia di cui si erano innamorati, mantenendo, però, quell'aria un po' maledetta; Louis era esattamente l'incarnazione dell'uomo pieno di sorprese che, dietro quello sguardo furbo e ammaliante, poteva celare allo stesso tempo un'identità da agente segreto della CIA o da insegnante dell'asilo.

Poi c'era lui. Liam.

Quando Kaylie lo vide avanzare verso di lei, sistemandosi i gemelli della camicia con fare disinvolto, sentì forte il desiderio che quelle mani fossero attorno ai suoi fianchi, per stringerla a sé. Era semplicemente quanto ogni donna potesse mai volere: era sicuro, determinato, attento alle esigenze dalla persona che aveva scelto come compagna e, perché no, terribilmente dolce. Ma al tempo stesso era intelligente, maturo, poco permaloso nonostante tutte le battute sarcastiche che lei gli faceva continuamente. “Se questo non è l'uomo che più si avvicina alla perfezione vuol dire solo che la perfezione non esiste...”. Louise, però, le stava spingendo dentro la stanza di Kaylie, senza lasciar loro il tempo di avvicinarsi ai ragazzi.

-But Louise!! We want to see them before the show!! (Ma Louise!! Vogliamo vederli prima dello show!!)

Louise- And you're going to see them... In ten minutes! (E li vedrete... Tra dieci minuti!)

-What!? (Cosa?!)

Le ragazze fecero la stessa domanda contemporaneamente: volevano vedere i loro fidanzati prima di entrare nella gabbia dei leoni, o meglio, prima di camminare in mezzo alle fauci affamate di quei fotografi appostati fuori dall'hotel. Soprattutto Kaylie aveva bisogno di parlare con lui dato che il panico si stava per impossessare di lei.

Louise- Girls: they are one of the most famous boy band in the world at the moment. This means that everything they do is under the worldwide spotlights! So we thought that you might come down the stairs, spreading around you beauty, just few minutes after the boys' appearance. In this way all the flashes will be put on their shocked faces caused by your great entrance!! (Ragazze: loro sono una delle boy band più famose al mondo al momento. Questo significa che tutto quello che fanno è sotto i riflettori mondiali! Quindi, abbiamo pensato che voi potreste scendere le scale, diffondendo la vostra bellezza, giusto alcuni minuti dopo l'apparizione dei ragazzi. In questo modo, tutti i flash saranno puntati sulle loro facce scioccate a cuasa della vostra entrata tronfale!!) 

Doveva ammetterlo: era geniale. Kaylie non poteva far altro che pensare che almeno un quarto del successo degli One Direction derivasse dall'intelligenza e dall'astuzia di quella minuta donna in piedi davanti a lei. Ma ora c'era un altro problema: chi le avrebbe assicurato che non sarebbe caduta, ruzzolando giù per le scale come una palla da bowling, dopo il primo scalino? Ed eccola lì, di nuovo, quella stretta allo stomaco: fedele compagna di ogni momento critico, avvertimento di catastrofi imminenti... O di cambi radicali di vita. In preda al panico, Kaylie prese la sua borsa dal letto, dove l'aveva appoggiata appena arrivata, catturò l'I-pod dal fondo e si mise le cuffiette addosso. Era una cosa assolutamente irrazionale, tanto che chiunque nella stanza la stava guardando con una faccia altamente stupita, eppure doveva affidarsi anche quella volta al suo infallibile metodo di previsione. Premette il tasto “riproduzione casuale” ed attese che il fidato compagno di viaggio scegliesse la canzone per lei, dicendole come sarebbe andata la serata.

She's Not Afraid. Era deciso dunque: quella era la sua serata e non avrebbe avuto paura di niente. Eleanor le si avvicinò e le chiese che cosa stesse facendo.

-Every time I feel a little bit under pressure and I want to know what is going to happen, I take my I-pod and put it oh shuffle. The first song he picks is the one that can describe my future. I know, it's weird and not mature, but till now it has always worked.... (Ogni volta che mi sento un po' sotto pressione e voglio sapere che cosa succederà, prendo il mio I-pod e lo metto in riproduzione casuale. La prima canzone che sceglie è quella che può descrivere il mio futuro. Lo so, è strano e non tanto maturo, ma finora ha sempre funzionato...) 

Eleanor- I want to try!! (Voglio provare!!)

Eleanor prese lo strumento della preveggenza e schiacciò play: per lei scelse Girls Just Wanna Have Fun di Cyndi Lauper. Dopo due secondi anche Perrie si avvicinò per provare ed il responso fu: We are Young dei Fun.

Eleanor- Tonight is gonna be an amazing night!! (Stasera sarà una nottata fantastica!!)

Kaylie, nonostante fosse ancora terrorizzata dalla possibilità di fare il pupazzo di neve che crolla dalle scale, concordò pienamente con Eleanor : quella notte sarebbe stata fantastica.

Ed ora era tempo di andare, affrontare il mondo a testa alta, senza alcun timore e... “Va bene, questo è seriamente inquietante: nemmeno negli appunti mai conclusi di un libro mai trovato di Jane Austen qualcuno penserebbe una cosa del genere...”.

Louise aprì la porta della camera e le ragazze uscirono, Kaylie in mezzo alle già note fidanzate degli One Direction. Probabilmente, stava ragionando mentre scendeva fino al secondo piano con l'ascensore, non sarebbe mai stata realmente pronta per affrontare quanto l'aspettava fuori, quindi doveva seguire quell'istinto che nell'ultimo anno era diventato la sua guida.

Arrivate al primo piano, si aprirono davanti a loro dieci metri di corridoio illuminato a giorno alla cui metà, Kaylie lo sapeva bene, si sarebbero sviluppate le tanto scintillanti, quanto temute, scale.

Louise- Ladies, it's show time!!! (Signore, è tempo di andare in scena!!!)

Kaylie sentì le sue mani diventare sempre più sudate, la testa cominciare a girarle e le gambe iniziare a tremarle.

Come sarebbe apparsa al mondo che era lì fuori ad attenderla? Nemmeno in quel momento, con quello splendido abito addosso, i capelli impeccabili ed un trucco strabiliante riusciva a sentirsi sicura. Forse non era proprio nata per essere sicura di sé stessa. Forse non era fatta per stare sotto l'attenzione di qualcuno che non fossero le persone a lei più care. Ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro: stava scendendo il primo scalino dell'infinita scalinata con Eleanor alla sua destra e Perrie alla sua sinistra. Le luci dorate della hall creavano un'atmosfera da castello principesco pronto per l'arrivo della principessa promessa al principe in attesa di accoglierla fra le sue braccia al termine di quella discesa. Tutte le teste dei presenti si voltarono verso le tre giovani donne che incedevano con passo sicuro lungo quella sfarzosa scalinata. Kaylie sentiva il loro sguardo misurarla in ogni particolare della sua persona, quasi riusciva a percepirne il calore. Era come se l'intero universo fosse lì per giudicarla, per dire se sarebbe stata idonea o meno a scendere quelle scale e, soprattutto, a vivere quel meraviglioso sogno iniziato quattro settimane prima.

Sapeva perfettamente, nel profondo del suo cuore, che non era così, che non spettava a loro decidere che cosa meritasse di vivere o meno, ma fu l'unico pensiero che le riempì la testa nel momento esatto in cui una scarica di flash le colpì.

Erano arrivate a metà scala, dove c'era un piccolo pianerottolo. Si fermarono ed i flash divennero più intensi. Kaylie guardò le due ragazze al suo fianco e le vide sorridere con una sicurezza così naturale, che si chiese, per l'ennesima volta, che cosa ci facesse lei lì.

Poi li vide. Erano quegli occhi che infondevano sicurezza al primo sguardo che erano incollati ai suoi. Era quella mano tesa nel gesto di afferrarla qualsiasi cosa fosse successa. Era Liam, nel suo smoking impeccabile, che le diceva mutamente di fidarsi di lui, ma soprattutto di fidarsi di sé stessa, perché lui sapeva che ce l'avrebbe fatta, perché lui l'amava esattamente per quello. Sentì un sorriso spuntarle sulle labbra brillanti di gloss ed assunse una posa che più volte aveva provato da sola, davanti lo specchio di camera sua, immaginando di poter vivere, un giorno, quello che stava vivendo in quel preciso istante. Scesero l'ultima rampa della fiabesca scalinata e raggiunsero i ragazzi. Kaylie accettò la mano che Liam le stava offrendo e si disposero con gli altri per le foto di rito. Harry, Eleanor, Louis, Kaylie, Liam, Perrie, Zayn, Niall.

Eccoli lì, tutti in posa per essere sopraffatti dall'ondata di scatti, flash e domande che si scatenò nell'esatto momento in cui si furono stretti l'uno all'altra. Guardandosi attorno, Kaylie pensò che fosse tutto così surreale, ma c'era la mano di Liam stretta alla sua, dietro la schiena di lei, a ricordarle che tutto quello era assolutamente vero. Rimasero a sorridere ai fotografi per qualcosa come cinque minuti, con Louis che continuava a fare battute idiote a Liam circa Niall che sembrava impallidire sempre di più a causa dell'enorme folla che si stava ammassando nella hall, mentre lei ed Eleanor si guardavano con sguardi complici. Poi arrivò Louise a dir loro che era giunto il momento di andare alle macchine per raggiungere la location della serata di Gala. L'attraversare la porta fu una vera e propria impresa, tanto che Kaylie temette per l'incolumità del suo vestito, ma per fortuna c'era Mark a liberare loro il passaggio, dopo averle urlato, sopra tutto quel frastuono, che era bellissima. Cercò di rispondergli con un sorriso, ma non era sicura che l'avesse visto in mezzo a quella folle situazione. Sentiva la mano sicura di Liam sulla sua schiena, spingerla delicatamente avanti. Ad aspettarli c'era una limousine nera con le portiere già aperte. Salirono tutti e si sistemarono sui comodi sedili di pelle nera. Il tragitto sarebbe durato circa un quarto d'ora quindi i ragazzi si misero comodi, estraendo dal mini bar qualcosa da bere. Liam avvicinò il viso all'orecchio di Kaylie. Poteva sentire il suo respiro sul collo, così leggero da farle venire i brividi lungo tutta la schiena. Aveva la mano sulla sua gamba e le stava accarezzando il ginocchio. “Se non si ferma subito smetterò di respirare per sempre....”.

Liam- You're so sexy... You looked stunning out there... Wish we could be just me and you... (Sei così sexy... Eri straordinaria lì fuori... Vorrei tanto che fossimo solo io e te...)

Quei sussurri così vicini e così pieni di desiderio fecero provare a Kaylie una sensazione che mai aveva sperimentato in vita sua: era un desiderio che partiva dal profondo del suo essere e si estendeva in ogni singola particella del suo corpo. Era un desiderio intollerabile di lui.

-I love you... (Ti amo...)

Riuscì a dire con un filo di voce, per non far trapelare quell'uragano di emozioni che la stava sconvolgendo. Lui alzò la mano dal suo ginocchio e le prese delicatamente il viso, facendola voltare leggermente, di modo che le loro fronti si toccassero, che i loro nasi potessero incrociarsi e che le loro labbra fossero ad un soffio di distanza.

Liam- I love you too... (Ti amo anch'io...)

E poi arrivò: quel bacio così desiderato. Così semplicemente perfetto.

-Ohhh!!!!! C'mon guys!! Take a room!!! (Ohhh!!!!! Avanti, ragazzi!! Prendetevi una camera!!!!)

Urlò Harry dal sedile di fianco a quello di Liam.

Liam- And you will be there to watch us?? Don't be jealous mate!! (E tu starai lì a guardarci?? Non essere geloso, amico!!)

Harry- Oh: that's fun!! Remember that I will always be the cutest one! (Oh: questo è divertente!! Ricordati che io sarò sempre il più carino!)

-Sorry, but I think that you all should be grateful for being in front of the hottest girls around here!! (Scusatemi, ma credo che voi tutti dovreste essere grati di essere di fronte alle ragazze più fighe del circondario!!)

Kaylie lo disse senza pensarci troppo. Scoppiarono tutti a ridere.

Eleanor- Kay is right!! We are the real attraction of the One Direction!! (Kay ha ragione!! Noi siamo la vera attrazione degli One Direction!!)

Ormai lei ed Eleanor erano sulla stessa lunghezza d'onda: avevano troppe cose in comune per non andare d'accordo.

Louis-Tonight, guys, we haven't a chance to win the game. They're too strong... (Stanotte, ragazzi, non abbiamo possibilità di vittoria. Sono troppo forti...)

-No, we're too wit and cleaver... (No, siamo troppo astute ed intelligenti...)

Louis- Okay. I'm done: the crown is yours. I resign!! (Okay. Mi arrendo: la corona è tua. Io rassegno le dimissioni!!)

-I've been waiting for this moment till the first time we met! (Ho aspettato questo momento dalla prima volta in cui ci siamo visti!)

Niall- Are you kidding me? C'mon Louis!!! You can't quit!!! (Stai scherzando? Avanti Louis!!! Non puoi abbandonare ora!!!)

Louis- Have you heard her?? I can't compete!! (Ma l'hai sentita?? Non posso competere!!)

Harry- I guess that the Kay-Eleanor combo is the worst thing could ever happen to us! (Credo che la combo Kay-Eleanor sia la peggior cosa che potesse capitarci!)

Le due ragazze si diedero un cinque alto, completato da una sventolata di capelli: non l'avevano mai provato quel saluto ma venne naturale a tutte e due. Di nuovo ci furono risate generali. Il vetro che li separava dal conducente si abbassò e l'autista elegantemente vestito gli avvisò che erano arrivati al luogo di destinazione.

-Guys let's get ready for the hurly burly! (Ragazzi, prepariamoci per il caos!) 

E Zayn non aveva tutti i torti: appena la portiera della limousine si aprì un'ondata di urla frastornanti si diffuse nell'abitacolo accompagnata da una luce accecante causata dalla scarica di flash che si era appena scatenata. Le indicazioni di Louise erano state precisissime: i ragazzi sarebbero scesi per primi e poi gli avrebbero raggiunti le ragazze, con cui avrebbero fatto tutta la passerella sul tappeto rosso, immergendosi nei bagliori delle macchine fotografiche e nel roboante rumore delle domande dei giornalisti. Appena Harry mise il primo piede fuori dall'automobile si scatenò il finimondo. A ruota, sfoderando il loro sorriso migliore, scesero anche gli altri: Niall, Louis, Liam e Zayn. Lo sportello si richiuse per un secondo, un attimo che permise a Kaylie di rendersi conto che il momento era arrivato e che non poteva più tirarsi indietro. Eleanor la guardò, le strinse la mano e le disse.

Eleanor- It's gonna be alright... Don't worry: you're so special!! (Andrà bene... Non ti preoccupare: sei così speciale!!)

Quelle parole: per la terza volta, nella sua vita, qualcuno le diceva che era speciale. “Forse lo sono veramente... Sicuramente lo sono per loro e questo è abbastanza...”.

Aprirono lo sportello e dopo che Perrie ed Eleanor furono scese, Kaylie appoggiò il primo piede sul tappeto rosso. Tutto ciò che successe dopo fu come un sogno che rimane nella mente del dormiente per tutta la vita: certe emozioni sono destinate a diventare storie da raccontare e quanto accadde quella sera era destinato proprio a quello.

Appena tutto il suo corpo fu fuori dall'abitacolo, sentì chiudersi lo sportello alle sue spalle e la limousine partire... Ora non c'erano più vie di fuga se non una corsa disperata su dodici centimetri di tacco cosparso di pietre preziose: decisamente non una possibilità da prendere in considerazione. Ma non sarebbe potuta scappare comunque: Liam l'aveva già agguantata, cingendo con il braccio sinistro la sua schiena, come se la volesse tenere stretta a sé per far capire che era sua. Kaylie sorrise a quel gesto così istintivo. Senza che se ne rendesse conto si stavano tutti sistemando per fare delle foto di gruppo in cui lei cercò di sorridere il più naturalmente possibile (“Mi raccomando... Sorridi!!!” più passava il tempo più quel consiglio di sua madre diventava sempre più importante...), ma era veramente difficile farlo dato che era praticamente accecata dalla luce dei flash. Poi vide Niall avanzare, sotto indicazione di Louise (comparsa di nuovo miracolosamente da non si capiva bene dove), lungo quello che a Kaylie sembrò un vero e proprio tracciato di marcia ad ostacoli. Davanti a lei si stendeva per una lunghezza indefinita (“Decisamente troppo lungo per i miei gusti”) un enorme tappeto rosso, circondato ai lati da fotografi impazziti, e disseminato di postazioni in cui gruppi di due o tre persone (dipendeva tutto dal fatto che ci fosse o meno il microfonista) attendevano al varco le star. O le malcapitate che accompagnavano le celebrità, come si sentiva Kaylie in quel momento. Oltre a tutto quel trambusto si aprivano le fastose porte dell'Hilton Hotel di Londra, più o meno la terra promessa che Kaylie sperava di ottenere senza troppe conseguenze negative.

- Are you ready? (Sei pronta?)

Era Liam che le sussurrava all'orecchio, continuando a mantenere il braccio dietro la schiena di Kaylie. Annuì: qualsiasi cosa sarebbe successa, l'avrebbe affrontata con la sicurezza che una giovane donna poteva possedere.

Cominciarono a camminare lungo quella passerella rossa, tra le urla dei fotografi che chiedevano una sosta per poterli fotografare meglio. Ad un cenno di Louise i due si fermavano e si mettevano in posa: quella mano che le infondeva sicurezza rimaneva agganciata al suo fianco, senza un minimo d'incertezza. Kaylie si chiese se lo facesse perché avesse paura che potesse magari sbagliare qualcosa, ma ebbe la certezza che non fosse così quando furono raggiunti dalla prima giornalista. Sì presentò come un'inviata di “Seventeen Magazine”, e cominciò con la domanda più scontata che si potesse fare in quell'occasione, ma d'altra parte anche la più probabile:

-Liam: is she your new girlfriend?! (Liam: è la tua nuova ragazza?!)

Liam- Yes, of course she is! (Sì, certo che lo è!)

-Is it right that you have met her during your concert in Italy? ( E' vero che l'hai incontrata durante uno dei vostri concerti in Italia?)

Liam- Well, I guess we can say yes... I saw her and I understood that she was the one... (Beh, credo che si possa dire di sì... L'ho vista e ho capito subito che lei fosse quella giusta...)

Liam si girò a guardarla: i loro occhi si persero gli uni negli altri, come se tutto quello che stesse accadendo al di fuori della traiettoria di quello sguardo non importasse, come se non ci fosse una giornalista a pochi centimetri da loro, con un microfono puntato nella loro direzione ad attendere una risposta... Ed in fatti tutti quelli che erano presenti sul red carpet si voltarono per guardarli. Tutte le telecamere e gli obbiettivi delle macchine fotografiche si concentrarono in un unico istante su di loro. Liam prese le mani di Kaylie tra le sue, mantenendo quel legame visivo in cui niente sembrava potersi intromettere, e , senza ormai più rispondere alla giornalista, ma rivolgendosi proprio a lei, disse:

Liam- The first time I saw her I've thought that she was the most amazing girl I've ever seen in my life... I needed to know everything about her and her life, because I just knew that she was the one who could make my life turn completely right... Because till the moment I've seen your smile I knew that I loved you like no one before... (La prima volta che l'ho vista, ho pensato che fosse la ragazza più stupenda che avessi mai visto in vita mia... Avevo bisogno di sapere tutto di lei e della sua vita, perché sapevo che lei potesse essere quella che avrebbe reso la mia vita del tutto giusta... Perché dal momento esatto in cui ho visto il tuo sorriso, ero già consapevole di amarti come mai nessuno prima...) 

Kaylie era semplicemente sconvolta: come sarebbe possibile mantenere la facoltà di respirare e parlare dopo che il ragazzo che ti ha fatto conoscere che cosa sia l'amore, che cosa significhi sentirsi pronti ad abbandonare qualsiasi sicurezza pur di poter provare ancora quel brivido, ha dichiarato davanti al mondo intero che tu sei l'unica ragazza che abbia mai amato?? No, non era decisamente possibile.

Liam- And remember that you will always be my last first kiss... (E ricordati che tu sarai sempre il mio ultimo primo bacio...)

Le prese il volto tra le mani ed illuminati da un fascio di luce dorata, su un tappetto rosso, con gli occhi forse del mondo puntati addosso, la baciò.

La principessa, nel suo favoloso abito blu notte, dopo una prima sorpresa per l'arrivo così tanto atteso e altresì così inaspettato di quel principe perfetto, portò le sue mani sulla nuca di lui e ricambiò quel bacio che le stava dicendo finalmente come, nonostante non abitasse in un castello, non vivesse segregata da un perfido drago e solitamente indossasse jeans e magliette scolorite, i suoi sogni potessero diventare realtà.

-How it feels like to be the girlfriend of one of the guys?! ( Come ci si sente ad essere la fidanzata di uno dei ragazzi?!)

Era la voce della giornalista che si stagliava chiara sopra le urla di Harry e Louis, gli applausi scroscianti della folla di fan che circondava il red carpet e i “click” delle macchine fotografiche.

-It feels amazing... It's like living a dream, but even if he wasn't one of the guys it would be the same... (E' fantatsico... E' come vivere un sogno, ma anche se lui non fosse uno dei ragazzi, per me sarebbe lo stesso...)

Kaylie rispose con naturalezza a quella domanda, sorridendo cordialmente alla giornalista che continuava a guardarli come se avesse davanti un'araba fenice nella fase di combustione: forse apparivano profondamente e irreparabilmente innamorati l'uno dell'altra.

Ogni giornalista che si avvicinò a loro in seguito a quel primo bacio cominciò a fare domande su qualsiasi ambito della loro vita, ma soprattutto iniziarono a fare un'infinità di domande a Kaylie: chi fosse, da dove venisse, se fosse una fan degli One Direction, che cosa facesse nella vita, di chi fosse l'abito che indossava (Louise intervenne in suo aiuto suggerendoglielo senza essere vista), che cosa pensasse degli altri artisti presenti al Gala (fortuna che era una fan sfegatata dei Lawson e di Ed Sheeran), come gestisse quella sua nuova popolarità, come si trovasse con le altre ragazze, se aveva intenzione di seguire in tour i ragazzi o di trasferirsi a Londra... Qualsiasi cosa possa mai passare per la mente di un essere umano le fu posta come domanda ( qualcuno le chiese addirittura se in Italia si mangiasse veramente solo pasta e pizza... Non aveva mai sopportato i luoghi comuni...). Kaylie rispose educatamente a tutto, lanciando sorrisi dolci ed intriganti al tempo stesso in qualsiasi momento ce ne fosse bisogno, lasciando Liam quasi frastornato ed orgoglioso di tutta quell'abilità comunicativa che dimostrava. Arrivati all'ultimo intervistatore pensò che il peggio fosse passato, ma a quanto pareva il bello doveva ancora arrivare:

-Sorry Kay, I'm Nick for Hot English Magazine... I was wondering: would you ever like to have a career in the showbiz?! 'Cause, now that you're the new Liam's girlfriend there will be a lot of opportunities to knock at your door, am I right?! (Scusami Kay, sono Nick di Hot English Magazine... Mi stavo chiedendo: per caso ti piacerebbe avere una carriera nello showbiz?! Perché, adesso che sei la nuova ragazza di Liam ci saranno un sacco di opportunità che verranno a bussare alla tua porta, ho ragione?!)

Non avevano mai parlato di quello: Kaylie gli aveva sempre detto che studiava cinema e spettacolo all'università, ma non aveva mai nemmeno menzionato il fatto di aver postato coreografie su YouTube o di amare la recitazione ed i musical più di qualsiasi altra cosa o anche di scrivere libri e racconti, sperando un giorno di pubblicarli. Stava accadendo esattamente quello che aveva voluto evitare dall'inizio di tutta quella storia. Si stava realizzando il motivo per cui era scappata da quel corridoio, dopo il loro primo meraviglioso bacio. Non avrebbe mai potuto lavorare nel mondo dello spettacolo senza che si pensasse che potesse farlo solo perché era “la-ragazza-di” e non perché ne avesse le capacità...

Liam- Well, why not?! Have you seen her choreography on YouTube? No?? Well you should!! And she's also an incredible writer and actress... I'm serious: she's so talented!!  (Beh, perché no?! Hai visto le sue coreografie su YouTube? No? Beh, dovresti!! Ed è anche un'incredibile scrittrice e attrice... Sono serio: è veramente talentuosa!!)

Aspettate un attimo: come diamine fa a sapere tutte queste cose?!”. Kaylie stava guardando con uno sguardo praticamente allibito Liam, quando si accorse che il giornalista stava puntando il microfono e tutta la sua attenzione su di lei e che Liam le stava facendo facce strane per farle capire che doveva dire qualcosa.

-Oh well, as he said, you should check them out and than tell me what you think! Since I was three years old I always dance... And sing... And act, obviously in my room... But by growing up, I started to perform and I hope that in the future it could be my job... In the meantime I write a lot, it's something that I just can't get enough of... (Oh beh, come ha detto, dovresti dargli un'occhiata e poi dirmi che ne pensi! E' da quando ho tre anni che ballo... E canto... E recito, ovviamente nella mia camera... Ma crescendo, ho cominciato ad esibirmi e a sperare che, in futuro, quello potesse essere il mio lavoro... Ma, allo stesso tempo, scrivo molto ed è una cosa di cui non riesco mai ad averne abbastanza...)

Liam le sorrise e, prendendola per mano, dopo aver salutato il giornalista, si diressero verso l'entrata, dove gli altri ragazzi li stavano aspettando per fare le interviste di gruppo e le ultime foto. Kaylie si avvicinò a Perrie ed Eleanor, che avevano la sua stessa faccia stravolta, continuando a chiedersi come facesse Liam a sapere tutte quelle cose su di lei e le sue aspirazioni.

Eleanor- That was crazy!!! I think that I've never answered at such a huge number of strange questions!! (Eì stato pazzesco!!! Credo di non aver mai risposto a un così grande numero di domande strampalate!!)

Kaylie- They asked me if in Italy we eat just pasta and pizza!!! (Mi hanno chiesto se in Italia mangiamo solo pasta e pizza!!!)

Eleanor- How are you? I heard the last question... A rude one... (E te come stai? Ho sentito l'ultima domanda... Piuttosto scortese...)

Kaylie- Yes, a little bit... And I'm still wondering how Liam knows all those stuff... (Sì, un pochino... E ancora mi chiedo come facesse Liam a sapere tutte quelle cose...)

Eleanor- Oh, don't care about that... Because, I think that the most important thing now is: Kay you have just received a worldwide love declaration!!! (Oh, non ti preoccupare per quello... Perché, credo che la cosa più importante ora sia: Kay hai appena ricevuto una dichiarazione d'amore mondiale!!!)

Kaylie- Oh my gush... It was unbelievable!! I'm still shaking!!! (Oh mio dio... E' stato incredibile!! Sto ancora tremando!!!)

-Girls: a picture please!! (Ragazze: una foto, per favore!!)

Le tre ragazze si misero in posa: Eleanor, Kaylie e Perrie. Un terzetto assolutamente ben assortito e a quanto sembrava non erano le uniche a pensarlo.

-You look amazing!! (Siete fantastiche!!)

-Out there, girls!!! (Di qua, ragazze!!!)

-Here!! Here!! (Qui!! Qui!!)

Louise venne a recuperarle per farle finalmente entrare nel sontuosissimo hotel. Kaylie si voltò verso quel tappetto rosso che le era sembrato assolutamente invalicabile e che ora la faceva solo sorridere. Prese il cellulare dalla pochette e scattò una foto al red carpet tutto flash e domande, che ora era tutto concentrato sui Lawson, appena scesi dalla limousine. Mandò la foto a Marta ed entrò in quello che le sembrò il Paese delle Meraviglie.

L'entrata dell'albergo era semplicemente meravigliosa decorata tutta sui toni del celeste e del viola, con delle splendide fioriere cariche di iris e violette ad indicare il percorso da seguire. Liam la sorprese, raggiungendola da dietro e dandole un bacio sull'incavo del collo.

Liam- There's a special atmosphere here... (C'è un'atmosfera speciale qui...)

-Yes, all these spectacular flowers and lights effect... (Sì, tutti questi fiori spettacolari e gli effetti di luce....)

Liam- No: I mean that there's a special atmosphere because of you... (No: voglio dire che c'è un'atmosfera speciale grazie a te...)

-Oh, thanks... I've always known that me and the iris have a special connection... (Oh, grazie... Ho sempre saputo che io e gli iris avvessimo una connessione speciale...)

Liam- Here it is finally: I was worried 'cause I haven't been hearing you saying something sarcastic since we left the hotel!! (Ed eccolo qui finalmente: ero preoccupato perché non ti ho sentita dire niente di sarcastico da quando abbiamo lasciato l'hotel!!)

-Don't worry: my sarcastic spirit is always near me... So, about our last experience, I mean all those interviews... How could you know all these things about me?! The videos, the stories I wrote... (Non ti preoccupare: il mio spirito sarcastico è sempre vicino a me... Quindi, a proposito della nostra ultima esperienza, intendo, tutte quelle interviste... Come facevi a sapere tutte quelle cose su di me?! I video, le storie che ho scritto...)

Liam- Kay, did you really think that, before sending that tweet, I didn't do my research?? (Kay, pensavi veramente che, prima di mandarti quel tweet, non abbia fatto le mie ricerche??)

-So, you're telling me that you search me on the net?? (Quindi, mi stai didendo che ha fatto ricerche su di me in rete??)

Liam- Yes... You know, I had to discover if you were one of those girls which try to hang out with a celebrity just to exploit him... I'm one of the One Direction, I have to do that... For me and for the boys... (Sì... Lo sai, dovevo scoprire se eri una di quelle ragazze che tentano di uscire con una celebrità solo per sfruttarla... Io sono uno degli One Direction, dovevo farlo... Per me e per i ragazzi...)

Kaylie era concentrata a guardare le lampade di finto cristallo (come sperava fossero) davanti all'entrata della sala dove si sarebbe tenuta la serata. Il suo cervello stava pensando ad un milione di cose diverse, tanto che nessun pensiero sembrava poter uscire vincente da quel gorgo che la stava trascinando sempre più in confusione. Si ridestò da quel torpore causato dalle parole di Liam e si voltò a guardarlo: era lì, in piedi davanti a lei, con una mano appoggiata sul suo braccio, cercando disperatamente di carpire che cosa stesse provando guardandola dritta negli occhi. Era agitato, era a disagio e, per la seconda volta in quella giornata, era spaventato questa volta non dei suoi sentimenti per lei, ma per la seppur minima possibilità di perderla che quel silenzio di Kaylie gli faceva percepire.

-I should tell you who I was from the start... I'm a nineteen years old girl, born in a small town near the see, in the north-east of the Italian shores... I always dream, till I was a little three years old kid, to dance, act and sing in front of someone... Doesn't matter who he or she was: I wanted to express myself through the performing arts... Then I began to write stories and to believe that someday they could be published by someone... And yes, without the chance to dance, act or sing I would probably die... Well, maybe just metaphorically, but I'm not so sure neither of that... Do you like who I am?? (Avrei dovuto dirti chi ero sin dall'inizio...  Sono una ragazza di diciannove anni, nata in un piccolo paese vicino al mare, nel nord-est delle coste italiane... Ho sempre sogntao, sin da quando ero una piccola bimba di tre anni, di ballare, recitare e ballare di fronte a qualcuno... Non importava chi fosse lui o lei: io volevo solo esprimere me stessa attraverso le arti performative... Poi ho cominciato a scrivere storie e a sperare che, un giorno, potessero essere pubblicate da qualcuno... E sì, senza la possibilità di ballare, recitare o cantare probabilmente morirei... Beh, forse solo metaforicamente, ma non sono molto sicura nemmeno di questo... Ti piace chi sono??) 

Non aveva ragione di prendersela con lui, poiché aveva fatto ciò che un qualunque ragazzo responsabile avrebbe fatto nella sua situazione. Certo, non era entusiasta del fatto che, pur dopo i sentimenti che avevano provato entrambi in quel corridoio dell'arena, lui non si fosse fidato delle sue percezioni e fosse andato a scavare nel suo passato senza darle la possibilità di raccontarglielo di persona, però lo capiva. D'altra parte tutta la loro relazione non era mai stata caratterizzata da un percorso lineare, simile a quello di tutte le relazioni normali, ma era anche vero che Liam non fosse un ragazzo normale ( dicono qualcosa le 290 milioni di visualizzazioni dei loro video musicali?) e nemmeno lei era mai stata “normale”. Aveva sempre avuto sogni troppo grandi per la realtà in cui era nata e un'autostima troppo debole per cercare di realizzarli.

Liam- Oh gush, Kay!!! You scare me!! Of course I like who you are: that's exactly why I love you! (Oddio, Kay!!! Mi ha spaventato!!! Certo che mi piace chi sei: è esattamente per questo che ti amo!)

Sembrava che Liam avesse appena ricominciato a respirare dopo secoli di apnea e questo la fece sentire importante: in fin dei conti, quel ragazzo aveva appena avuto seriamente paura di poterla perdere e, benché sapesse che non bisognasse giocare con i sentimenti di nessuno (troppe volte avevano giocato brutalmente con i suoi), quel lampo di panico nei suoi occhi aveva incrementato di un poco la sua sicurezza.

Entrarono nell'enorme salone tutto decorato con panneggi bianchi che con uno strabiliante gioco di luci, sembravano viola, blu, rosa e argento. In fondo alla sala c'era un palco già pronto per le performance in programma per la serata e per l'asta di beneficenza. Lungo le pareti erano disposti un numero impressionante di tavoli per il catering, con un open bar giusto affianco alla porta, mentre il centro della sala era occupato da sontuosi tavoli rotondi con centrotavola floreali, sempre sulle tinte del blu e del viola. Raggiunsero gli altri al tavolo che Louise gli stava indicando: prendendo posto, Kaylie vide che gli altri ragazzi si stavano complimentando con Liam, dandogli pacche sulle spalle ed abbracci fraterni, probabilmente per la dichiarazione che le aveva fatto davanti i giornalisti. Eleanor e Kaylie si sedettero vivine, cosicché Liam fu costretto a sedersi alla sinistra della sua appena annunciata ragazza, Louis alla destra di Eleanor e vicino ad Harry (quei due erano veramente inseparabili) che volle avere Niall al suo fianco per poterlo prendere in giro mentre avrebbe mangiato ogni cosa gli si presentasse davanti, mentre Perrie fu felice di potersi posizionare vicino a Liam, che sembrava fosse uno dei ragazzi con cui si trovava meglio a parlare. Zayn dovette accontentarsi del posto rimasto in mezzo a Perrie e a Niall, cosa che non gli dispiacque per niente.

Louis- Kay c'mon!! It's impossible that you never heard about what's happened in Japan!! We tell the story something like a million times!! (Kay, forza!! E' impossibile che tu non abbia mai sentito che cosa è successo in Giappone!! Abbiamo raccontato la storia qualcosa come un milione di volte!!)

-Sorry, Mr Louis but in that period of my life I was a little bit into my struggles caused by my brand new passion for an English boy-band!! So, I didn't spend all my time watching your interviews! (Scusa, Mr Louis ma in quel periodo della mia vita ero un po' concentrata sulla mia lotta personale causata dalla mia nuova passione per una boy-band inglese!! Quindi, non passavo tutto il mio tempo guardando le vostre interviste!) 

Louis- But you must!! It was epic!! (Ma ti devi!!! E' stato epico!!)

-Please El: help me!!! (Per favore, El: aiutami!!!)

Eleanor- Louis, dear, I nether know what you're talking about... (Louis, amore, nemmeno io so di che cosa tu stia parlando...)

Louis- What?! It can't be!! Are you kidding me?! (Cosa?! Non può essere!! Mi stai prendendo in giro?!)

-No, we're not. Maybe it's just because me and El aren't two crazy Directioners!! (No, non lo stiamo facendo. Forse è solo perché io ed El non siamo due pazze Directioners!!)

Louis- But you were at our gig!! How couldn't you be a Directioner?! (Ma eri al nostro concerto!! Come potresti non essere una Directioner?!)

-Should we tell him the truth?? (Dovremmo dirgli la verità??)

El- Already? I was having fun... Oh, if you fell so big-hearted... (Di già? Io mi stavo divertendo... Oh, se ti senti così generosa...)

-Louis we're kidding you!!! You tell us the “epic-story-happened-in-Japan” a trillion times!! And we were good at the second one... (Louis stiamo scherzando!! Tu ci hai detto "l'epica-storia-successa-in-Giappone" un trilione di volte!! E stavamo bene già alla seconda...)

E proprio mentre Louis cercava le parole per arrabbiarsi con la sua ragazza e Kaylie, che a quanto pareva si divertivano da pazzi a prenderlo in giro, con l'aiuto di Harry e Liam a cui non sembrava vero di potersi vendicare, entrarono loro. I Lawson in persona stavano varcando la soglia di quella favolosa sala, fasciati in eleganti completi da sera. Per poco Kaylie non sentì la sua mascella staccarsi dalla sua sede usuale, tanto fu il suo stupore davanti a quella visione.

Liam- Kay, are you ok?? (Kay, stai bene??)

Se sto bene?! Devo solo un attimo controllare se il mio cuore batte ancora, poi potremmo pure riparlarne...” pensò Kaylie senza trovare le parole per rispondergli. Insomma: aveva davanti la sua band preferita (non che non le piacessero le canzoni dei ragazzi, anzi, le adorava ma questa era tutta un'altra cosa...), in carne ed ossa che si dirigeva a due tavoli di distanza da quello dove era seduta lei. In fin dei conti era solo perché voleva a tutti i costi andare ad un loro concerto che aveva accettato di fare quella coreografia per le Directioners del campeggio l'estate precedente, e di conseguenza, era solo per merito loro se era venuta a conoscenza dell'esistenza degli One Direction e tutta quell'incredibile storia era cominciata.

-Sorry?? There's someone inside?! (Scusa?? C'è qualcuno dentro?!)

Liam le stava rivolgendo la parola ma Kaylie fu ridestata da quel torpore idilliaco solo dalle risate di Harry, Niall e Louis che si stavano letteralmente piegando dalle risate.

-What??... Oh sorry... I was just... (Cosa??... Oh scusa... Stavo solo...)

Harry- You were completely starring at them with sparkles in your eyes!!! (Li stavi letteralmente fissando con gli occhi luccicanti!!!)

-No, I wasn't!!! (No, non è vero!!!)

Niall- Yes, you were... Sorry Kay, but it was obvious!! (Sì, è vero... Scusa Kay, ma era evidente!!)

-C'mon guys... I wasn't starring at them!! I was just looking at those amazing guys.... (Avanti ragazzi... Non li stavo fissando!! Stavo solo guardando quei meravigliosi quattro ragazzi...)

Louis- You are incredible!! Did you notice with who are you spending your time?! (Tu sei incredibile!! Hai notato con chi stai trascorrendo il tuo tempo?!)

-I was joking!! They are awesome... (Stavo scherzando! Sono straordinari...)

I ragazzi scoppiarono in affermazioni di sconcerto e “buu” che fecero ridere le tre ragazze sedute al tavolo. Tutti tranne Liam. Quando Kaylie se ne accorse gli chiese se andasse tutto bene, ma la risposta che ricevette la lasciò un poco sconcertata:

Liam- Do you really like them? (Ti piacciono davvero?)

-Yes, I do... They're one of my favourite band, their songs are amazing... But, Liam, why are you looking at me in this way?? (Sì, certo... Sono una delle mie band preferite, le loro canzoni sono grandiose... Ma, Liam, perché mi stai guardando così??)

Liam- Nothing... (Niente...)

-Liam... Please... (Liam... Per favore...)

Liam- It's just that... Oh, gosh!! It's just that you stared at him as if you really fancy him and... (E' solo che.... Oddio!! E' solo che lo fissavi come se ti piacesse sul serio e...)

-Wait, wait, wait!! Are you talking about Ryan?! Are you jealous of a guy, whom I've never had the chance to talk with?? (Aspetta, aspetta, aspetta!! Stai parlando di Ryan?! Sei geloso di un ragazzo, con cui non ho mai avuto la possibilità di parlare??)

Liam- Well... Told in this way, it sounds weird... But, I guess that: yes, I'm jealous... (Beh... Detta così, suona male... Ma, credo che: sì, sono geloso...)

Un sorriso spuntò sul volto di Kaylie che ormai non poteva più credere ad una parola di quello che le sue orecchie sentivano. Quel ragazzo seduto affianco a lei, in una sontuosissima sala di un hotel di Londra, preparata per un Gala di beneficenza, con un'esibizione tra meno di un'ora ed un tour mondiale ad aspettarlo l'indomani, era geloso di lei.

-Liam: you always told me, from the first time we met, that I had to put my trust in you... Now, I want to ask you to do me a favour: put your trust in me. I will never cheat on you, it's something I could never stand... (Liam: me l'hai sempre detto, dal primo momento in cui ci siamo incontrati, che devo riporre la mia fiducia in te... Ora, voglio chiederti di farmi un favore: fidati di me. Io non ti tradirei mai, è qualcosa che non potrei mai sopportare...)

Liam- More I get to know, more I love you... (Più ti conosco, più ti amo...)

Hi sweethearts!!
Scusate l'orario, ma qui diventa sempre più difficile trovare il tempo per tradurre e questo capitolo è infinito!!! *incrocia le cita che non vi sia pesato troppo leggerlo tutto* Ma soprattutto: come vi è sembrata la scena della discesa delle scale?! Per me è fondamentale, perché questa è stata la seconda immagine che mi ha spinto a scrivere questa storia... E poi: il red carpet??? Verosimile per voi?? Io vorrei solo riuscire a farvi sognare un pochino con questo racconto e mi piacerebbe sapere se ci riesco o meno... ^^ Quindi, che dire. vi andrebbe di dirmi un parere, anche minuscolo, sulla storia?? 
P.S. Si reiscono a cogliere i titoli della canzoni dentro i capitoli (in questo è piuttosto semplice =P) 
P.P.S. Che ve ne pare di Kaylie e Liam?? E di quella domanda circa i suoi sogni???
P.P.P.S. Grazie per tutte coloro che seguono la storia e che recensiscono (MRS HORAN PAYNE e I_Love_This_Is_Us vi adoro *-*)
Mi eclisso, che ho rotto anche troppo... Notte donzelle <3
Lots of Love <3

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Capitolo 11
*** I Would ***


NOTA DELL'AUTRICE: anzi, della stupidissima autrice che quando ha pubblicato il capitolo scorso si è dimenticata di postare anche l'ultima pagina del suddetto... -.-"  Indi per cui, prima del capitolo 11 troverete la fine del 10... Insultatemi quanto volete: ne avete pieno diritto... Mi eclisso e ci vediamo a fine capitolo (completo questa volta ^^)... P.S. SCUSATEMI!!!! *chiede umilmemente perdono inginocchiata su sassi appuntiti*

Kaylie si avvicinò al viso di Liam e gli diede un veloce bacio stampo, per non suscitare di nuovo qualche battutina spinta di Harry, il quale, però, sembrava non aspettare altro:

Harry- Ehm... Sorry, this is a public space so... (Ehm... Scusate, questo è uno spazio pubblico quindi...)

-Shut up, Harry!!! I can always ask to that aged waitress, who's starring at you since the very first time you walked in, if she wants your phone number... I guess the answer will be a passionate “yes!!” (Taci Harry!!! Posso sempre chiedere a quella cameriera anziana, che ha cominciato a fissarti dall'esatto istante in cui sei entrato, se vuole il tuo numero di cellulare... Credo che la risposta sarebbe un appassionato "sì!!") 

Harry- You're so mean... (Sei così cattiva...)

Liam, Louis, Niall, Eleanor e Perrie scoppiarono a ridere fragorosamente.

Zayn- What's happening??!! (Che succede??!!)

Questo fece sì che tutti e tre i tavoli posizionati nelle vicinanze dei ragazzi si voltassero per individuare la motivazione di così tanta ilarità e, non riuscendo a coglierne alcuna motivazione apparente, sfoggiarono degli sguardi piuttosto confusi. Kaylie si accorse che pure i Lawson li stavano guardando, ma soprattutto notò lo sguardo di Ryan, il bassista, nei suoi confronti. “Va bene, questi sono veramente delle mie allucinazioni... Ora basta pensare a lui e concentrati su quello che sta succedendo al tuo tavolo...”. Era infatti arrivata Louise per richiamare all'ordine, o meglio, ai loro doveri, i ragazzi: era tempo che andassero a prepararsi per l'esibizione. Avrebbero cantato due canzoni, entrambe in versione acustica, ma Liam non le aveva voluto rivelare di quali canzoni si trattasse, sempre per aumentare la frustrazione di Kaylie ed accrescere l'effetto sorpresa. Si alzarono dal tavolo (Liam le diede un leggero bacio sulla testa) e si diressero verso il fondo della sala, lasciando le tre ragazze sedute sole. Per passare il tempo, Eleanor propose di fare qualche foto che poi Kaylie avrebbe mandato a Marta, e poi cominciarono a parlare dei presenti alla festa: erano infatti all'interno di una stanza piena zeppa di giovani e meno giovani star della musica e dello spettacolo, da artisti emergenti a personalità già affermate. Kaylie riuscì a riconoscere, oltre a Ed Sheeran, anche Conor Maynard, gli Union J, Matt Cardle, Nick Grimshaw, Rita Ora, i McFly per non parlare di Robert Pattinson che parlava affabilmente con un'incantevole Emma Watson... E poi c'erano loro: i Lawson. Non era che cercasse di rintracciare la loro presenza a tutti costi, ma sembrava facessero di tutto per entrare nel suo radar, o meglio, Ryan faceva di tutto affinché i loro sguardi si incrociassero. Fortunatamente non erano solo sue paranoie, poiché anche Eleanor glielo fece notare. Il problema si presentò esattamente quando il presentatore della serata stava cominciando ad introdurre l'esibizione dei ragazzi, dicendo che sarebbe cominciata in dieci minuti, e Ryan si avvicinò al tavolo dove Kaylie e le altre ragazze erano sedute per parlarle. “Questo sì che è un problema...Ed ora cosa faccio?!”. Mai, nella sua intera esistenza, avrebbe pensato di fare quello che fece pochi minuti dopo.



I Would

-What's up ladies?? I'm Ryan, nice to meet you... (Come va signore?? Io sono Ryan, piacere di conoscervi...)

Eleanor- Hi, Ryan... I'm Eleanor... ( Ciao Ryan... Io sono Eleanor...)

Perrie- And I'm Perrie... Nice to meet you... (Ed io sono Perrie... Piacere di conoscerti...)

Ryan- And you are?? (E tu sei??)

-I'm Kaylie... Nice to meet you... (Sono Kaylie... Piacere di conoscerti...)

Ryan- So, I've already seen these wonderful girls before, but it's the first time that I have the pleasure to meet you... (Dunque... Ho già incontrato queste meravigliose ragazze prima, ma è la prima volta che ho il piacere di incontrarti...)

-Well, it's the first time that I get here, in London... Instead, I know who you are... (Beh, è la rima volta che vengo qui, a Londra... Invece, io so chi sei tu...)

Era stra-maledettamente bello in quel completo bordeaux traslucido, doveva ammetterlo, ma poteva benissimo vedere la faccia di Liam che spuntava da dietro le quinte del palco, in fondo la sala, diventare prima una maschera di sconcerto per la mano che Ryan continuava a tenerle sulla spalla per poi trasformarsi in un concentrato di rabbia fumante per il fatto che la guardasse con “quello” sguardo. Come diavolo aveva fatto a ritrovarsi in una situazione del genere? Da quando in qua era passata dall'essere un'anonima ragazza italiana di provincia, con all'attivo un solo ragazzo in seconda superiore e tante cocenti delusioni, alla giovane donna intrigante e cosmopolita che stava tentando di trovare una scappatoia da una situazione surreale come quella di avere un ragazzo appartenente alla boy band più famosa del momento e dover tenere a bada le avance di uno tra i bassisti più sexy che avesse mai visto?? “Evidentemente mi è sfuggito qualche passaggio...”. Ryan continuava a parlarle e con ogni probabilità stava anche giocando le sue carte migliori per attirare la sua attenzione e poterla interessare, ma a Kaylie passò per la testa un'unica domanda a cui voleva ottenere risposta. Tra gli sguardi sconcertati di Eleanor e Perrie, disse:

-Can I ask you something? (Posso chiederti una cosa?)

Ryan- Sure!! You can do everything you want with me.... (Certo!! Puoi fare tutto quello che vuoi con me...)

-Yes... Why me?? Seriously, why do you pick me? There's a crowded room, with the highest level of beauties I've ever had the chance to see in my entire life... So, why me? (Sì... Perché me?? Seriamente, perché hai scelto me? C'è una stanza affollata, con il più alto livello di bellezze che io abbia mai avuto l'occasione di vedere in tutta la mia vita... Quindi: perché me?)

Mentre formulava la domanda, lo sguardo di Kaylie era rivolto in direzione di Liam: la stava fissando con degli occhi indecifrabili per il quantitativo di emozioni che vi si potevano scorgere dentro. Cos'erano quelle? Rabbia, delusione, gelosia, voglia di ammazzare il ragazzo con cui stava parlando? Forse un misto di tutto quello o forse semplicemente incredulità: gli aveva appena detto che non l'avrebbe mai tradito ed ora stava chiacchierando amabilmente con il bassista della sua band preferita, lasciando che lui le continuasse a sfiorare la spalla non coperta dal vestito con il dorso della mano?

Ryan- Because you're one of the most beautiful women in this room... Well, certainly you're the one who got my attention, and it doesn't happen so often... (Perché sei una delle donne più belle presenti in questa stanza... Beh, certamente sei quella che ha catturato la mia attenzione e non succede molto spesso...)

Il presentatore stava facendo salire sul palco i ragazzi: era il momento dell'esibizione, ma con loro vennero presentati anche i McFly, tanto che sul palco erano già preparati gli strumenti per la band. La faccia di Liam era una maschera indecifrabile che mai come in quel momento fece sentire forte il desiderio a Kaylie di poter salire su quel palco per abbracciarlo e dirgli che non gli avrebbe mai fatto una cosa del genere, che lui era l'unico ragazzo di cui poteva sostenere il contatto fisico. Quella mano che continuava a toccarle la spalla la faceva sentire tremendamente a disagio, come se non solo non fosse giusto, ma fosse anche una forzatura nei suoi confronti. Il batterista diede il tempo e Kaylie sentì cominciare il riff di chitarra di I Would. Era la canzone che Danny Jones, Dougie Poynter e Tom Fletcher (ovvero i McFly) avevano scritto per l'ultimo album dei ragazzi. Sembrava che fosse caduta a pennello per quella situazione: la furia con cui Liam cantò i primi versi della canzone lasciò spiazzata per qualche secondo non solo Kaylie, ma anche i ragazzi che erano sul palco con lui. La guardava senza toglierle gli occhi di dosso.

-Well, thank you so much for the appreciations, but, you know,I have to do some fangirling for my boyfriend... You see the guy in the middle of the stage? Yes, he's my guy... So, it's been a pleasure to meet you, but now we have to go... Girls... (Bene, grazie molte per i complimenti, ma sai, devo fare un po' di tifo per il mio fidanzato... Lo vedi il ragazzo nel mezzo del palco? Sì, luii è il mio ragazzo... Quindi, è stato un piacere conoscerti, ma ora dobbiamo andare... Ragazze...)

Kaylie, Perrie ed Eleanor (le ultime due ancora sconcertate dalle parole appena pronunciate da quella ragazza italiana comparsa dal nulla, ma con un caratterino non da poco) si alzarono dal tavolo e raggiunsero lo spiazzo che si era creato davanti al palco, dopo che alcuni tavoli erano stati spostati. Si misero giusto in mezzo alla pista e cominciarono a ballare e saltare, proprio come se fossero ad un vero concerto degli One Direction. Kaylie riuscì a rintracciare uno sguardo interrogativo lanciatole da Liam e gli rispose con un sorriso sincero: non avrebbe permesso a niente e nessuno di mettersi in mezzo a quel loro “viaggio” cominciato ormai più di quattro settimane prima. E con questa consapevolezza nel cuore, vide affollarsi sempre di più la pista di gente che ballava e si divertiva sulle note di I Would, come solo gli One Direction sapevano far fare.

La mente di Kaylie continuava a girare frenetica da un pensiero all'altro, mentre il suo corpo si muoveva a tempo di musica. Stava ballando con due ragazze simpaticissime, in mezzo ad una sala gremita di personalità dello showbiz, fasciata in un abito che sembrava esser stato tagliato addosso a lei e che la faceva sentire stupenda, mentre il suo ragazzo (“Mi vengono ancora i brividi al suolo pensiero...”), le sorrideva dal palco, durante una splendida nottata londinese. Quello che il destino o forse Dio le stava riservando era assolutamente meraviglioso e lei non poteva che ringraziare mentalmente e con tutto il cuore chiunque le avesse permesso di vivere quel sogno. La sua vita non era mai stata caratterizzata da eventi particolarmente drammatici, se non per la morte della gatta che era cresciuta con lei, qualche anno prima, e per il fatto di non aver mai conosciuto i suoi nonni, scomparsi tutti prima che lei nascesse. Eppure, spesso, le era risultato difficile sorridere a quella vita che le era stata affidata, alle volte le era addirittura sembrato impossibile poter aprire gli occhi ed affrontare un'altra giornata di quell'esistenza. Il problema era sempre stato dentro di lei: quel sentirsi sempre inadeguata, quel non riuscire mai a trovare un luogo da chiamare veramente “casa”, quel continuo pensare che mai quello che sognava potesse diventare realtà per lei. Era stata l'idea di arrivare sempre in ritardo rispetto al mondo, di non riuscire a cogliere l'attimo, a farle perdere ogni sogno, o meglio, a farle perdere la voglia di crederci ancora... Perché quei sogni erano sempre lì, pronti per essere tirati fuori dal cassetto, spolverati ed esposti alla luce del sole. Ma se fossero stati mostrati alla luce del sole, Kaylie lo sapeva, l'aveva provato, tutti avrebbero avuto la possibilità di giudicarli e di giudicarla e lei non era mai stata brava ad incassare le critiche, perché non era mai stata lei, la prima, a ritenersi abbastanza per quei grandi progetti.

La canzone era finita ed ora tutta l'attenzione dei presenti era concentrata sul palcoscenico: i McFly stavano salutando i ragazzi, complimentandosi per quell'incredibile performance, mentre si stava affacciando, dalle scalette che conducevano sul palco, un volto un po' teso ma al tempo stesso determinato, contornato da un ammasso di capelli rossicci: era Ed Sheeran con la sua inseparabile chitarra in mano. La sala si fece improvvisamente silenziosa. Tutti gli occhi erano puntati su quei sei ragazzi inglesi che si stavano accomodando su altrettanti sgabelli per incantare ed emozionare quegli spettatori per i seguenti quattro minuti... Ed, Louis, Harry, Liam, Niall e Zayn i microfoni in mano, le chitarre accordate, erano pronti per far vibrare quella sala ed i cuori dei presenti di emozioni assolutamente indimenticabili. Eleanor e Perrie si strinsero vicino a Kaylie. Ecco i primi accordi... Niente in quello spazio così vasto sembrava riuscire a togliere l'attenzione che si era catalizzata su quel palco. Tutto vibrava sulle stesse frequenze di quella canzone. Over Again..

Liam alzò la testa che aveva tenuto reclinata fino al momento di dover cantare i primi versi della canzone, come se stesse tentando di raccogliere dentro di se un segreto difficile da rivelare ma che ora, si sentiva pronto a manifestare al mondo intero. Con un'infinita dolcezza. Con un'infinita sofferenza. I loro sguardi si intrecciarono come in quel concerto a metà maggio, come in quella magica notte che li aveva fatti incontrare, come mai avrebbero smesso di fare. Kaylie sentì quanto quelle parole avessero un significato profondo per lui: il sapere di avere perso una persona che solo tu potevi salvare, che solo tu potevi amare veramente e quel desiderio implacabile di farle capire che tu sei lì per aiutarla, per donarle tutto te stesso incondizionatamente, purché lei sia felice. Anche per Kaylie quella canzone aveva un'enorme importanza: era la prima canzone sua che avesse ascoltato durante quel terribile viaggio in macchina, mentre si allontanava da lui e la consapevolezza di aver appena gettato via la sua unica possibilità di essere realmente amata, si faceva spazio dentro il suo cuore. Era quella canzone che più e più volte l'aveva consolata, o anche solo accompagnata, durante i lunghi pianti fatti distesa sul suo letto, nel rifugio che era la sua camera, chiedendosi quando mai le cose sarebbero andate per il verso giusto anche per lei. Sentì una piccola lacrima affiorarle all'angolo dell'occhio. Cercò di fermarla, ma questa scese imperterrita lungo la sua guancia, disperdendosi, chissà dove, nell'incavo del collo. Liam le sorrise, con quel suo sorriso un po' sghembo, che ogni volta la faceva sentire immensamente fortunata ad esserne lei la causa. La gente presente nella stanza cominciò ad applaudire ed esplose in grida di approvazione. Le tre ragazze erano sicuramente le più rumorose. Forse, come avevano appena finito di cantare i ragazzi, alle volte bisognava lasciarsi accompagnare da qualcuno nell'avventura della propria vita e ricominciare tutto da capo quando si cadeva, che questo qualcuno fosse il tuo vicino di banco alle elementari, o un cantante di una boy band inglese dal successo mondiale.

I ragazzi le raggiunsero e dopo che si furono crogiolati a sufficienza nei loro complimenti, tornarono a sedersi.

Liam non la lasciava un attimo: appena sceso dal palco le era praticamente corso incontro e l'aveva quasi stritolata in un abbraccio, che poi si era concluso con un dolcissimo bacio sulle labbra ed uno sulla testa. Mentre ora continuava a tenerle la mano, come se non volesse farla scappare. “Non potrei mai farlo...” pensò Kylie, mentre sul palco si stavano preparando i Lawson per la loro esibizione. Si voltò per guardare l'espressione di Liam ma, al contrario di quanto si fosse aspettata, non c'era traccia di irritazione o nervosismo: stava semplicemente attendendo che cominciassero a suonare. Kaylie si chiese se stesse ripensando a come si fosse comportato poco prima, se si stesse domandando se avesse esagerato anche solo pensando che lei l'avrebbe potuto tradire con un ragazzo qualsiasi. Ma la sua faccia era così inespressiva che le sembrava impossibile comprendere che cosa diamine gli passasse per la testa.

-Liam, I was wondering if, for some unknown reasons, you could tell me what's going on in your mind... (Liam, mi stavo chiedendo se, per qualche ragione sconosciuta, tu mi postresti dire che cosa ti passa per la testa...) 

Liam- Well, maybe I can reveal something.... (Beh, forse potrei rivelarti qualcosa...)

-So... (Quindi...)

Liam- So, I'm fine... Here, with you by my side, I can almost say it's one of the most perfect night of my entire life... (Quindi, sto bene... Qui, con te al mio fianco, posso quasi dire che sia una della notti più perfette di tutta la mia vita...)

La band cominciò a suonare: era la versione acustica di Learn To Love Again. Adorava quella canzone poiché era uno dei brani più forti dell'album, ma soprattutto aveva un testo che, da quando era cominciata tutta quella favola, sembrava rispecchiare perfettamente quanto era accaduto nella sua vita dal primo bacio di Liam. In fin dei conti, era stato lui a insegnarle come si facesse ad amare qualcuno, come si potesse superare tutte (o quasi) le difficoltà, che fossero fan scatenate o scalinate troppo ripide, pur di poter stare con la persona amata. Kaylie stava per rispondergli, ma Liam le posò un dito sulla bocca e la prese per mano, alzandosi dalla sedia. Si alzò anche lei e lo seguì, fidandosi come quella prima sera del tocco sicuro della sua mano, mai troppo forte, ma deciso nel suo condurre. “Non mi sono mai fidata così di qualcuno, ed ora mi trovo a seguire questo ragazzo dovunque mi porti...”. Arrivati nel mezzo della sala, giusto davanti al palco, Liam le fece fare un giro su stessa, cosicché il suo fantastico vestito di chiffon, blu notte, potesse profondersi in una nuvola di tessuto fluttuante. Poi la recuperò mettendole il braccio dietro la schiena e spingendola verso di lui, di modo che i loro corpi aderissero l'uno all'altro. L'altro braccio portò la mano di Kaylie a raggomitolarsi sul petto di lui, coperta dalla sua mano sicura. Poteva sentire il battito del suo cuore farsi sempre più veloce, mentre lei appoggiava la testa al suo petto, giusto sull'incavo del collo. La guancia di Liam si appoggiò alla testa di Kaylie, dopo che l'ebbe baciata dolcemente sui capelli. La canzone scorreva lenta, come quell'attimo che entrambi non volevano finisse mai. Si accorsero a mala pena che anche Louis ed Eleanor, Zayn e Perrie ed anche Harry e Niall con qualche sconosciuta donzella, si erano unti a loro in quel momento speciale. Perché quello altro non era che l'ennesimo istante di tempo di quella giornata che sapeva sarebbe rimasto indelebile nella sua mente. Ogni singola cellula del corpo di Kaylie era concentrata a prendere quanto di meraviglioso ci fosse in quelle dita che delicatamente le accarezzavano il dorso della mano, in quel alzarsi e abbassarsi del suo petto che sembrava assecondare quello di lei, in quel braccio che la sorreggeva e la teneva stretta al suo corpo. Il suo cuore assaporava ed incamerava quanto più poteva di quel momento. Anche l'ultimo giro di accordi terminò di risuonare nell'aria, e mentre la sala applaudiva a quell'esibizione così emozionante, Kaylie alzò il volto dal petto di lui e gli disse semplicemente quello che sentiva:

-I love you... (Ti amo...)

-I love you too... (Ti amo anch'io...)

Si guardarono per un istante, carico di significati che solo loro potevano comprendere, e poi applaudirono assieme al resto degli invitati.

La serata continuava a trascorrere tranquilla, se per “tranquilla” si può intendere un continuo alternarsi di esibizioni da sogno, balli scatenati, sguardi dolci e risate incontenibili. Kaylie ebbe l'occasione di ballare un lento sia con Louis che con Harry, mentre con Niall si lanciò in una Macarena senza precedenti. Zayn non volle rischiare di mettere in pericolo l'incolumità dei piedi né di Kaylie né di Eleanor, rifiutando quindi i loro inviti, ma senza risparmiarsi dal fare battute sull'abilità di ballare dei compagni. Quei ragazzi erano veramente fantastici: ora riusciva a capire quanto Liam le avesse detto ormai cinque ore prima, in camera, circa cosa volesse dire avere il supporto e la compagnia di altre quattro persone in quell'incredibile esperienza. Erano come inseparabili, l'uno non poteva fare a meno dell'altro, come se riuscisse a trovare in ognuno dei restanti quattro quinti di One Direction un poco di sé stesso. Quella prima sensazione di sentirsi terribilmente a casa, che aveva percepito nell'esatto momento in cui aveva messo piede dentro il camerino dei ragazzi, si era rivelata più che corretta: era assolutamente impossibile sentirsi esclusi da tutto quell'affetto, anche se non vi si aveva alcun diritto di farne parte. Ma Kaylie, ormai, era diventata una di famiglia e non solo per quella sensazione che provava...

-I really hope that you and Liam will be like this for a long time... You're a lovely couple! (Spero veramente che tu e Liam rimaniate così per tanto, tanto tempo... Siete una coppia adorabile!)

Louis si era seduto affianco a lei per riprendere fiato dopo aver ballato quattro pezzi di fila. Erano stati seduti a guardare gli altri divertirsi in pista per qualche minuto, con Kaylie che sorrideva notando come anche uno dei suoi desideri più segreti si fosse realizzato: aveva sempre sperato che il suo futuro ragazzo fosse un ballerino, o che per lo meno se la cavasse a muoversi a tempo, e su questo non poteva di certo lamentarsi dato che Liam, non solo se la cavava parecchio bene, ma era

anche molto sexy quando ballava.

-Well, thank you, Mr Louis.... (Beh, grazie, Mr Louis...)

Louis- You never put down your sarcastic spirit, aren't you?? (Non lo metti mai da parte il tuo spirito sarcastico, vero??)

-Never... Unless I'm clearly asked to... (Mai... A meno che non mi sia aspressamente richiesto...)

Louis- So, Mrs Kaylie, I'm formally asking you to put down that sarcastic spirit and to talk with me heart to heart... (Quindi, Mrs Kaylie, le sto formalmente richiedendo se può mettere da parte il suo spirito sarcastico e parlare con me cuore a cuore...) 

-All right... Spit it out! (Va bene... Sputa il rospo!)

Louis- Do you love him? (Lo ami?)

-Wow... You don't ring around... Yes, I love him like no one before and I guess no one then... (Wow... Tu non ci giri attorno... Sì, lo amo come nessuno prima e credo come nessuno dopo...)

Louis- I'm asking you this, because although I can appear as a jerk, I really care about the guys... Especially Harry and Liam... ( Te lo sto chiedendo perché, benché possa apparire come un cretino, mi interesso veramente ai ragazzi... Specialmente Harry e Liam...)

-Harry and Liam... I've noticed this the first time we met.  (Harry e Liam... L'ho notato la prima volta che ci siamo incontrati.)

Louis- You're one of the smartest girl I've ever had the chance to meet... (Tu sei una delle ragazze più intelligenti che abbia mai avuto l'occasione di conoscere...)

-Thanks, Louis... I really appreciate what you do for Liam, and for the guys in general... It's obvious that you are truly good friends and it's marvellous what you have! (Grazie, Louis... Aprezzo sul serio quello che fai per Liam e per i ragazzi in generale... E' ovvio che tu sei  veramente un buon amico ed è meraviglioso che quello che avete!)

Louis- Yes, it is. And that's also the reason why I want you to know that we all already care about you. I were with him when the camera stopped in front of your beautiful smile. He looked... I don't even know how to explain his face: it was as if a bomb had just exploded in his breast. And when he told me that he had just found “The” one, I've really tried to make fun of him but his look shocked me: Liam was in love with a stranger. But then we got to meet you and you were...well you are... absolutely amazing...You're funny and smart and every time he talks with you, he becomes... I think, yes... He becomes happier and happier... Well, I just want you to know that you're welcomed in our 1D crazy family!! (Sì, lo è. Ed è anche il motivo per cui voglio che tu sappia che tutti noi ci teniamo già a te. Ero con lui quando la telecamera si è fermata davanti al tuo bellissimo sorriso. Lui sembrava... Non so nemmeno come spiegare la sua faccia: era come se una bomba fosse appena esplosa nel suo petto. E quando mi ha detto che aveva appena trovato "quella giusta", ho seriamente provato a prenderlo in giro ma il suo sguardo mi ha scioccato: Liam era innamorato di una sconosciuta. Ma poi ti abbiamo conosciuta e tu eri... Beh, sei... Assolutamente fantastica... Sei divertente e intelligente e ogni volta che parla di te, lui diventa... Sì, pernso di sì... Lui diventa sempre più felice... Insomma, volevo solo che sapessi che sei la benvenuta nella nostra pazza 1D family!!)

-Oh Gush... You make me blush!! Even if I realized that I was well received by the1D choking hug, thank you so much Louis. This means a lot to me... Before I met Liam ,you guys, Eleanor, Perrie and even Louise, well... I've never felt completely appreciated and well integrated in none of the places or groups of people I've ever known in my life. And that's one of the reasons why I will never hurt Liam... And I hope he will ever do the same!!  (Oddio... Tu vuoi farmi arrossire!! Anche se aveva capito di essere stata ben accolta dal quel soffocante abbraccio alla 1D, grazie mille Louis. Questo significa molto per me... Prima di incontrare Liam, voi ragazzi, Eleanor, Perrie e persino Louise, beh... Non mi ero mai sentita completamente apprezzata e ben integrata in nessuno dei posti o dei gruppi di persone che ho conosciuto nella mia vita. E questa è una delle ragioni per cui non farei mai del male a Liam... E spero che lui faccia sempre lo stesso!!) 

Louis- Oh, if he does, just call me, and I promise that I'll break his fancy legs! (Oh, se lo facesse, basta che mi chiami e ti prometto che gli romperò quelle belle gambette!)

Louis fece il gesto di rompere le gambe di un immaginario Liam con la sola forza bruta delle sue braccia, cosa che fece parecchio ridere Kaylie dato che non era assolutamente tipo da innescare una rissa, glielo si leggeva in faccia. L'essere lì a parlare tranquillamente con un ragazzo, scherzando del più e del meno, le fece venire in mente una scena simile risalente a circa due anni prima: era uscita a prendere una boccata d'aria fresca, era estate come ora, ma vicino a lei, a tenerle compagnia parlando di sentimenti e di speranze, non c'era Louis, bensì Daniel, il suo migliore amico. O almeno, quello che doveva essere il suo migliore amico: da quando era uscito allo scoperto il fatto che lei si frequentasse con Liam, o come il suo vecchio mondo lo definiva, “uno di quei bambinetti degli One Direction”, non si era più fatto sentire. Né una chiamata, né un messaggio... Nemmeno un piccione viaggiatore. Era stato veramente difficile mantenere i rapporti con i suoi vecchi amici: ad eccezione di Marta, tutti avevano cambiato atteggiamento nei suoi confronti. Solo con Denise, dopo un primo momento di imbarazzo causato dall'incertezza dell'amica circa il fatto che Kaylie potesse avere ancora bisogno di lei, tutto era tornato alla normalità. Soprattutto dopo uno dei tanti momenti in cui si era sentita sopraffare da quanto la gente scriveva su di lei sul web ed aveva pensato di aver fatto il più grande sbaglio della sua vita mandandogli quel tweet. Grazie a Denise aveva razionalizzato il tutto ed aveva superato la crisi ed ora era diventata (con molto piacere) una sorta di esperimento sociologico per l'amica: non doveva mandarle alcuna foto o notizia dal Gala, perché lei avrebbe raccolto prima tutte le impressioni sul web e poi le avrebbe confrontate con il racconto di Kaylie... Doveva servire per qualche teoria sull'influenza dei media, ma non ne era molto sicura... Per il resto tutti si erano allontanati o perché intimoriti da lei (“Il ché è più che assurdo, dato che non farei paura nemmeno ad una mosca e di certo non ho acquisito poteri speciali baciano Liam...” aveva pensato Kaylie) oppure avevano cominciato a parlare male di lei, forse per un'immotivata invidia, o perché “non la riconoscevano più”. Era vero: era cambiata. Ma era cambiata in meglio: stava finalmente comprendendo quali fossero le sue potenzialità e che era una cosa buona fidarsi del proprio istinto, senza essere ancorati al pensiero delle conseguenze. Di certo, però, non era diventata la ragazza superficiale e montata che loro descrivevano, altrimenti non avrebbe ringraziato mentalmente la sua buona stella per averle donato la possibilità di stare lì a parlare con Louis, come se fossero a amici di vecchia data. No, lei era sempre la stessa Kaylie, quella che si era ritrovata a ballare come una pazza in mezzo alla sua stanza la prima volta che aveva ascoltato una canzone dei ragazzi, solo con un po' più fiducia nel futuro.

Era tempo che cominciasse l'asta di beneficenza, quindi Kaylie e Louis furono interrotti dall'arrivo di tutti i loro compagni di tavolo. Liam, sedendosi al suo fianco, le chiese se andasse tutto bene e cosa ne pensasse delle sue mosse da ballerino provetto.

-I think that they make you look even sexier... (Penso che ti rendano ancora più sexy...)

Liam le diede un bacio a stampo, e poi si voltò a seguire quanto accadeva sul palco: il battitore dell'asta, l'affascinante Hugh Laurie, era pronto a dar inizio alla raccolta di beneficenza. I ragazzi si contesero con il resto degli invitati tutti i pezzi più strambi e colorati di design che potevano esistere sulla faccia della terra: Harry e Louis erano decisi a riarredare i loro appartamenti e Niall voleva a tutti i costi avere una lampada verde mela che avrebbe tenuto sveglio chiunque fosse entrato nella sua stanza da quel momento in poi, tanto aveva un colore acceso. Kaylie ed Eleanor continuavano a parlare senza interrompersi un attimo. Parlarono di qualsiasi argomento due ragazze di diciannove e vent'anni possano trovare interessante: ciò che rispettivamente studiavano al college, che cosa facessero nel tempo libero, le loro passioni, come fossero le loro amiche , qualche storia assurda che era capitata in una di quelle tipiche sere in cui ti sembra che tutto possa accadere e che il mondo sia ai tuoi piedi, senza contare che scoprirono di avere lo stesso gusto per trucchi e accessori, che però, ammise Kaylie, non aveva mai trovato il coraggio di indossare in Italia. Così approdarono anche a discorsi un poco più serie e personali, tanto che Eleanor le raccontò come fosse cominciata la sua storia con Louis e come, nemmeno per lei, all'inizio, fosse stato semplice; Kaylie sapeva che lui aveva lasciato la sua fidanzata storica proprio per stare assieme a lei, ma non aveva mai preso in considerazione quello che aveva dovuto sopportare la sua nuova fiamma: era stata attaccata da chiunque seguisse gli One Direction, con fan scatenate che già all'epoca si sentivano in diritto di poter esprimere sentenze e giudizi su chiunque avvicinasse i ragazzi. Le raccontò, anche, che nonostante tutto, non aveva mai pensato un solo istante di mandare all'aria quella nuova relazione appena sbocciata per qualche commento acido e qualche insulto su Twitter ed in quel momento Kaylie si sentì a disagio a dover confessare che invece, lei, quel pensiero di rinunciare a tutto, l'aveva avuto più di una volta.

Eleanor- Kay, we haven't the same reactions... It would be impossible to react at the same way, because it would also mean that we'd be all alike... I can't even imagine something like that... So boring!! But, can I say you something?? (Kay, non abbiamo tutti le stesse reazioni... Sarebbe impossibile reagire alla stessa maniera, anche perché significherebbe pure che saremmo tutti uguali... Non posso nemmeno immaginare qualcosa del genere... Così noioso!! Ma, posso dirti una cosa??)

-Of course you can... (Certo che puoi...)

Eleanor- I think that you're changed... I mean, the first time I met you, this afternoon, you were a pretty nineteen years old girl, without any kind of self-esteem... When I greeted, it took ages before you gave me your hand!! But now... Now I'm talking with a confident young woman, who looks stunning in this marvellous dress, and who isn't scared to shout out loud who she is... Don't give up on this relationship, whatever it would happen... You means so much to Liam, believe me... You're all the way too special! (Credo che tu sia cambiata...  Voglio dire, la prima volta che ti ho incontrata, questo pomeriggio, eri una diciannovenne carina, senza alcun tipo di autostima... Quando mi sono presentata, ci sono voluti anni prima che mi dessi la mano!! Ma ora... Ora sto parlando con una giovane donna sicura, che è strepitosa in questo meraviglioso vestito e che non è spaventata ad urlare forte chi sia... Non rinuniciare a questa relazione, qualsiasi cosa possa succedere... Tu significhi così tanto per Liam, credimi... Sei troppo speciale sotto ogni punto di vista!)

-Oh my gush!! You want to make me cry!! El, really, right from the bottom of my heart, thanks for these lovely words... I was scared that this change could be just a sensation of mine, but if you tell me this... It must be real!! El you also are all the way too special... This day has been one of the best days of my life, and it's also because of you.... (Oh mio dio!! Tu vuoi farmi piangere!! El, sul serio, dal pronfondo del mio cuore, grazie per queste porole dolcissime... Ero spaventata che questo cambiamento potesse essere solo una mia sensazione, ma se mi dice questo... Deve per forza essere vero!! El anche te sei speciale sotto ogni punto di vista... Questa giornata è stata uno dei migliori giorni della mia vita ed è anche grazie a te...)

Eleanor- Now, you want to see me cry!! (Ora se tu quella che vuole farmi piangere!!)

Liam- Girls, Niall gets his apple-green lamp... Look at him: he's on the seven heaven!! (Ragazze, Niall si è aggiudicato la sua lampada verde mela... Guardatelo: è al settimo cielo!!)

Liam le stava riportando alla realtà, dopo quella conversazione che con ogni probabilità aveva dato avvio ad un'amicizia che sarebbe andata ben oltre quella magica notte.

Ormai era giunto il momento di abbandonare quella sala incantata (solo dopo aver fatto qualche foto con Ed, i McFly, Conor ed anche i Lawson.... “Se Liam mi stringe un altro po' il fianco, va a finire che me lo spezza...”), con Louise che li scortava alla limousine. Kaylie diede un'ultima occhiata alla stanza fiabesca che si stava lasciando alle spalle e di nuovo si rese conto di star a vivere un sogno. Schiere di fotografi erano ancora appostati fuori l'Hilton per immortalare gli artisti all'uscita dal Gala, ma la strabiliante e super efficiente manager fece sì che non fossero di troppo disturbo per i ragazzi e le ragazze... “Anche se adesso non mi fanno poi più così tanta paura...” pensò Kaylie mentre calcava per la seconda volta quel tanto temuto tappeto rosso.

Salirono in macchina e al posto di perpetrare un normale silenzio dettato dalla stanchezza, i ragazzi erano più che svegli ed attivi ed averli affianco fece passare il sonno anche a Kaylie. Fu Harry a tirare fuori il discorso:

Harry- So, Kay... You have posted a video on YouTube of you dancing Kiss You??!! (So, Kay... Hai postato un video su YouTube di te che balli Kiss You??!!)

Louis e Niall – What?! (Cosa?!)

Zayn- Did you do a choreography of one of ours songs?? (Hai fatto una coreografia di una delle nostre canzoni??)

Liam- Yes, she did... And it's pretty amazing!!! (Si, l'ha fatta... Ed è anche molto bella!!!)

Harry- I want to learn it!!! (Voglio impararla!!!)

Eleanor- Me too!!! (Anche io!!!)

Louis- Wait: I'm the dancer here, so I have to learn it for first!! (Aspettate: io sono il ballerino qui, quindi devo impararla per primo!!)

-Guys c'mon... I don't think it's a good idea... I don't even know if I remember the steps! (Ragazzi, avanti... Non credo sia una buona idea... Non so nemmeno se mi ricordo i passi!)

Niall- Should we beg you?? (Dovremmo pregarti??)

-Even if it would be fun, no, you shouldn't... All right, I'll teach you the moves!! (Anche se sarebbe divertente, no, non dovete... Va bene, vi insegnerò i passi!!)

Erano arrivati all'albergo e, dopo avere attraversato tutta la hall e preso l'ascensore facendo una confusione pazzesca, tanto da suscitare l'ira (sempre troppo dolce) di Louise, decisero di piazzarsi in corridoio per imparare la coreografia. Erano ancora vestiti di tutto punto, ma subito i ragazzi cominciarono a mettersi a proprio agio: si tolsero i papion, posarono le giacche a terra e tirarono la camicia fuori dai pantaloni. Harry e Louis addirittura slacciarono i primi bottoni. Kayle, Eleanor e Perrie si tolsero le scarpe con i tacchi vertiginosi che avevano indossato per tutta la serata e misero nella pochette di Kaylie tutti i gioielli che avevano addosso. Erano pronti, in posizione, quando Louis bloccò tutti:

-Wait: we don't have the music!! (Aspettate: non abbiamo la musica!!)

-Newbie... Look at this!! (Novellino... Guarda qua!!)

Kaylie entrò nella sua stanza, prese le casse per l'I-pod che, assieme allo strumento della preveggenza, viaggiavano sempre con lei e le attaccò alla presa elettrica più vicina. Selezionò il brano e disse:

-I'll show you all the routine together and then we're going to pick every single step by its own... Ready?? (Vi farò vedere tutta la coreografia e poi prenderemo ogni singolo passo, un po' per volta... Pronti??) 

Sette facce annuirono all'unisono. La musica partì e... Beh, era da tanto che non si sentiva così, che non provava quel brivido di ballare davanti a qualcuno, se poi realizzava anche chi fosse quel qualcuno, il suo sangue sembrava circolare più veloce nelle sue vene e il ritmo sembrava impossessarsi di lei. Quando finì il balletto, spostò una ciocca di capelli da davanti gli occhi e vide uno spettacolo inaspettato presentarsi alla sua vista: c'erano otto facce (contando quella di Louise, che era appoggiata al muro del corridoio) assolutamente sconvolte, correlate da cotanto di bocche aperte ed occhi sgranati. “Faceva così tanto schifo?? A me non sembrava....” questo fu il primo pensiero che le passò per la testa, ma...

Louis- What the hell!!! It's impossible to learn!! (Che cavolo!!! E' impossibile da imparare!!)

Harry- Kay, this is amazing!! You' re so talented!!! (Kay, è fantastica!! Hai veramente talento!!!)

Niall- Girl, I'm speechless... Really, it's been unbelievable!!! (Ragazza, sono senza parole... Sul serio, è stato incredibile!!!)

Eleanor- Damn, Kay: why didn't you tell me you were so good at dancing?! (Cavolo, Kay: perché non mi ha detto che eri così brava a ballare?!)

Perrie- Really, Kay... That moves are pretty cool!!! (Davvero, Kay... Quelle mosse sono piuttosto fighe!!!)

Zayn- Maybe we can just learn the chorus, what do you think?? (Magari possiamo imparare solo il ritornello, che ne dici??)

Louise la stava osservando con una nuova luce negli occhi, come se fosse interessata a lei, ma più di tutti quei commenti increduli e quelle occhiate sconvolte, ciò che più colpì Kaylie fu lo sguardo di Liam: era forse orgoglio quello che poteva scorgere nei suoi occhi, con magari un accenno di desiderio? “Forse sto pensando troppo come al solito...”.

Seguendo il consiglio di Zayn, cercò di insegnargli solo i passi del ritornello, impresa che si rivelò essere molto più ardua del previsto: quei ragazzi erano assolutamente negati per il ballo. Per essere giusti nelle valutazioni bisognava dividerli in due categorie: da una parte c'erano Eleanor, Perrie, Louis e Liam che non se la cavavano per niente male, benché più di qualche volta Louis si ritrovò praticamente in braccio a Liam nel tentativo di fare una piroette; dall'altra parte c'erano i casi disperati: Harry, Niall e Zayn erano assolutamente scoordinati e, come se ciò non bastasse, Harry continuava a ridere come un ossesso per colpa di Louis che continuava a fare battutine circa quanto sarebbe stato bene in calzamaglia e con in capelli tirati indietro con il gel, mostrando il tutto sul corpo di Niall, utilizzato come manichino. Dopo poco più di dieci minuti stavano tutti ridendo a crepapelle, senza riuscire più nemmeno ad alzarsi dal pavimento del corridoio su cui erano collassati a son di risate e rovinose giravolte.

- This has been one of the most amazing and craziest night of my life!! ( Questa è stata una delle serate più fantastiche e pazze della mia vita!!)

Era stato Harry a parlare, ma sembrava che tutti i presenti fossero d'accordo: quella nottata rientrava sicuramente nella top five delle migliori esperienze che avessero fatto.

Louis- And it's all due to Kay! (Ed è tutto grazie a Kay!)

-Thanks Mr Louis!! And, because this moment feels so nostalgic, I want to thank everyone who's sitting here with me: you made this night, the best night of my life... I love you!! (Grazie Mr Louis!! E, dato che questo momento sa tanto da nostalgia, voglio ringraziare ognuno di voi che è seduto qui con me: avete reso questa notte la miglior norre di tutta la mia vita... Vi voglio bene!!)

Harry- Wait, Liam could become jealous!! (Aspetta, Liam potrebbe diventare geloso!!)

Harry vide volare una scarpa con tacco dodici a pochi centimetri dalla sua testa: non era stata Kaylie a lanciargliela, bensì Liam, che lo guardava con una faccia del tipo “vedi- che-ti-faccio-la-prossima-volta-che-ci-presenti-una”.

Ora, invece, era la voce di Louise a richiamare all'ordine i ragazzi ricordandogli che era giunto il tempo di andare nelle camere, poiché la mattina dopo si sarebbero dovuti alzare presto, ma soprattutto perché dal corridoio sottostante si erano lamentati per la confusione. I ragazzi si salutarono, augurandosi la buona notte ed Eleanor e Perrie si avvicinarono a Kaylie per poterla abbracciare e dare due baci sulle guance. Dopo di ché, mentre Harry e Niall si dirigevano in camera, le due ragazze furono intercettate dai rispettivi fidanzati per il “bacio della buonanotte”.

Kaylie sentì due mani scivolarle sui fianchi ed un respiro caldo sfiorarle il collo e l'orecchio...

-Do you want to come with me?? (Vuoi venire con me??)

Perché mi fa ancora questa domanda: non ha capito che lo seguirei dovunque?”. Fece un leggero cenno d'assenso con il capo e vide Liam passarle accanto, prendendole nel frattempo la mano. Di nuovo quel suo condurla con sicurezza verso qualcosa di assolutamente sconosciuto e nuovo per lei, verso l'inaspettato e l'imprevisto. Verso quello che aveva capito essere l'amore: farsi guidare per quel corridoio dalle pareti panna, dolcemente illuminate da piccoli lampadari dorati, senza aver paura di quello che sarebbe potuto accadere, solo con un'indicibile voglia di scoprire che cosa le avrebbe riservato il futuro. A questo stava pensando Kaylie, a quanto le sembrasse impossibile fidarsi così tanto di qualcuno, mentre Liam chiudeva delicatamente la porta della camera alle sue spalle.


Hi sweethearts!!!!
Rieccomi, in ritardo di un giorno, con un tentativo di rimedio al disastro che ho combinato l'altra volta e un capitolo un po' "movimentato" ^^ In caso non sapeste chi sia Ryan Fletcher vi consiglio di andarvelo a cercare (Twitter, Instagram, YouTube...) e visto che ci siete date un occhio -e un orecchio- anche ai miei cari ed adorati Lawson...Learn To Love Again è uno dei loro singoli... Sono una band inglese che merita veramente!! =) *PromoTime part 1* 
Ma arriviamo al capitolo: che ne dite della reazione di Liam?? Esagerata?? E le parole che El e Louis dicono a Kay?? A me sembrano molto dolci, ma è ancora l'inizio... La scena dell'albergo speo che un po' vi abbia fatto sorridere... *-* 
Che cosa succederà durante il resto di questa notte londinese?? Beh, io vi dico solo che le cose si fanno interessanti per il resto dovrete aspettare... <3 *incrocia le dita per evitare eventuali minacce*
Grazie a tutte per leggere le pazzie che scrivo: siete speciali e -lo so che rompo parecchio- ma pagherei per sapere che ne pensate della storia ^^
Detto questo, mi ri-eclisso fino alla prossima puntata... =)
P.S. Se volete, questo è il link per vedere la coreografia di Kiss You a cui faccio riferimento https://www.youtube.com/watch?v=G9psMO-W1vM  *PromoTime part 2*
Lots Of Love <3

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Capitolo 12
*** Little Things ***


Inutile dire che se volete ascoltare Little Things mentre leggete,

renderete tutto molto più speciale.... Buona lettura *-*

Little Things

Appena il suono della serratura giunse alle orecchie di Kaylie qualcosa dentro di lei si smosse: era un sentimento nascosto nei recessi più profondi del suo cuore, un sentimento che mai aveva provato a cercare la luce dal suo nascondiglio ma che ora sembrava impossibile contenere nella sua smania di poter occupare tutto il suo essere... Aveva un nome ben preciso quella sensazione: si chiamava desiderio. Non un semplice desiderio come quelli che si possono avere da bambini, quando si vuole a tutti i costi l'ultimo giocattolo uscito in commercio, era una vera e propria esigenza di lui. Era un'esigenza di Liam....

Kaylie era così frastornata da quel nuovo turbinio di emozioni che non si rese conto di quanto Liam si fosse avvicinato a lei, ma soprattutto che le stesse sfiorando il collo con le labbra. Lasciò cadere a terra i sandali di pietre preziose e la pochette che teneva in mano. Quel respiro caldo sulla sua pelle le fece quasi girare la testa: com'era possibile che tutto il suo universo fosse collassato in unico istante su quella piccolissima zona del suo corpo che quella bocca stava dolcemente baciando? Liam le mise un braccio attorno la vita, mentre con l'altro le spostava una ciocca di capelli dalla guancia: Kaylie voltò leggermente la testa e si ritrovò a meno di un centimetro da quegli occhi profondi e ad un soffio da quelle labbra...

-I love you Kay... (Ti amo Kay...)

Si chiese se ci fosse la necessità di dire con le parole quello che lei provava per lui, ma decise che quella notte le parole sarebbero state bandite: ci sono momenti in cui ci si rende conto che per vivere pienamente un istante bisogna lasciare che avvenga, senza tentare di raccontarlo.

Liam- And I want you so badly... Do you? (E ti voglio così tanto... E tu?)

Bastò un piccolo cenno del capo per dare il via a quello che, Kaylie lo sapeva bene, era uno dei momenti più importanti della sua vita, che avrebbe custodito gelosamente nella sua memoria e nel suo cuore per tutta la sua esistenza su quel mondo, che mai come in quell'ora, le sembrava perfetto.

Liam si mise di fronte a lei e delicatamente fece scivolare la spallina del vestito. Al contatto con quelle mani Kaylie sentì un brivido percorrerle la schiena. Le sue mani sicure ma premurose si spostarono verso la cerniera del vestito, lungo il fianco, per farla scorrere lentamente verso terra... Entro pochi secondi l'abito sarebbe scivolato lungo il suo corpo, per raccogliersi a terra, e lui l'avrebbe vista come nemmeno lei aveva mai avuto il coraggio di guardarsi... Aveva sempre pensato che se mai fosse arrivato un momento come quello si sarebbe sentita tremendamente a disagio, che il suo stesso corpo si sarebbe rifiutato di esibirsi in quella maniera così vulnerabile, poiché non si era mai sentita bene con quell'involucro che conteneva tutti i suoi sogni, le sue speranze e le sue delusioni. Anzi, ci aveva sempre combattuto, sottilmente, alle volte subdolamente, senza mai accanirvisi apertamente ma odiandolo pacificamente. Ed ora che era lì e sentiva la stoffa leggera del vestito scivolarle velocemente di dosso sembrava che niente fosse più giusto di quanto le stesse accadendo. Alzò lentamente il volto verso quello di Liam e quanto vi scorse fece nascere in lei il desiderio di poter ricambiare quel regalo che lui le stava facendo. Mai, in vita sua, si era sentita più accettata come in quell'istante guardando dentro i suoi occhi. Lui l'accettava e l'amava esattamente com'era, con tutti i suoi piccoli dettagli, per tutte quelle Little Things...

Liam la stava guardando... No, non la stava semplicemente guardando, la stava letteralmente contemplando, come se volesse catturare ogni minimo particolare di quella ragazza venuta fuori da chissà dove e che aveva irrimediabilmente sconvolto il suo mondo. Alzando lo sguardo su quel ragazzo in piedi di fronte a lei, Kaylie vide comparirgli un sorriso sghembo sulle labbra, e rimase completamente senza fiato... “Come ho fatto a vivere fino ad adesso senza questo sorriso a farmi compagnia?...”. Non aveva senso rimproverarsi per quei pensieri così sdolcinati, poiché in quella camera di un lussuoso albergo londinese, in una calda notte d'estate, niente le sembrava essere proibito, ma soprattutto nulla le pareva impossibile da raggiungere. Tutti quei sogni sull'arrivo del fantomatico Principe Azzurro, in sella ad un fiero destriero dalla bianca criniera e con piuma celeste sul cappello non le sembravano altro che sciocchezze in confronto a quello che aveva la fortuna di provare con Liam. Il suo Liam...

Kaylie sentì le sue mani muoversi autonomamente, dirigersi verso la camicia già mezza aperta e cominciare a sciogliere ogni bottone dalla sua asola, come se stesse facendo un passo dopo l'altro per arrivare alla realizzazione di una promessa che aveva atteso per secoli. Lentamente gli sfilò la camicia dalle braccia, facendo scorrere le mani su quei muscoli carichi di energia, pronti a stringerla, sorreggerla e accompagnarla; su quei tatuaggi carichi di significati che le avevano mostrato fin da subito come lui potesse essere molto più vicino a lei di qualunque altra persona nell'intero universo conosciuto; su quelle spalle che ora stavano portando il suo peso in braccio... Liam, infatti, l'aveva alzata da terra di modo che lei potesse agganciare le gambe alla sua vita ed intrecciare le braccia attorno al suo collo...

La condusse sul letto, dove la posò dolcemente come se stesse maneggiando un fiore rarissimo che sboccia una notte sola all'anno e solo se gli si aveva dedicato tutto l'amore e tutte le attenzioni di cui si era capaci. Kaylie si sentiva esattamente così: come quel fiore nella mani di un giardiniere che aveva perso ore di sonno e, forse, istanti di vita per dedicarsi a lei... “Sì, è lui... E questo è il momento...” pensò Kaylie mentre raggiungeva la consapevolezza che per diciannove anni di vita aveva aspetto, mentre capiva che quel ragazzo disteso sopra di lei doveva sapere quanto quell'amore, che le aveva dedicato, avesse voluto dire per lei. La guardò negli occhi con un desiderio di cui aveva potuto scorgere solo una piccola scintilla qualche ora prima nella limousine, come se avesse bisogno di lei più che dell'aria per respirare. Cominciò a baciarla con passione, con impeto quasi, ma aspettando sempre che lei seguisse i suoi movimenti, come se stessero ballando un passo a due, un tango... Due corpi... Due anime... Un unico amore...

Tutto quello che accadde quella notte fu semplicemente perfetto: i loro corpi sembravano essere forgiati per stare assieme, per incrociarsi e scontarsi come se non avessero atteso altro dal primo respiro di vita; quella pelle così calda che l'aveva condotta per quelle ore di vita, la faceva sentire protetta e desiderosa di perdervisi dentro ancora di più; quelle mani sicure che la toccavano, la sfioravano, l'accarezzavano senza farle provare un minimo di imbarazzo, parevano avere piena consapevolezza di ciò che il corpo, ma soprattutto, l'anima di Kaylie avesse bisogno. Le labbra di Liam sondarono ogni centimetro dell'essere di Kaylie, alla ricerca di un'imperfezione, di un particolare che solo loro potessero conoscere e tenere come tacito segreto nella loro memoria... Non si era mai sentita tanto bella come in quei momenti: niente in vita sua le aveva mai fatto provare quella sensazione di essere voluta, di essere desiderata in maniera così completa e travolgente. Allo stesso modo, con la stessa curiosità e voracità, Kaylie non volle tralasciare nulla di quel corpo: non poteva permettere ai suoi occhi, alle sue mani, alle sue labbra di dimenticare anche un singolo particolare di Liam. Imparò a memoria la forma dei muscoli delle sue braccia, l'inclinazione delle sue spalle, la curvatura dei suoi fianchi... Avrebbe potuto tracciare a memoria con le dita la piccola voglia che lui aveva sul collo...

Liam si era addormentato tenendola stretta tra le sue braccia. Il suo volto era così sereno, con un accenno di sorriso non solo sulle labbra ma anche negli occhi: poteva vedere oltre le sue palpebre scorrere le immagini della notte appena trascorsa insieme. Sembrava una statua del Canova, arrotolato nelle candide lenzuola che gli cingevano la vita come un drappeggio, con i muscoli rilassati in quell'abbraccio, ma attraversati da una forza vitale che lei riusciva a percepire grazie al contatto con la sua pelle. Delle piccole lamelle di luce, provenienti da un'alba di mezza estate a Londra, filtravano attraverso le tapparelle lasciate socchiuse ed illuminavano con un perfetto chiaroscuro le proporzioni di quel fisico che fino a pochi istanti prima era stato completamente e profondamente suo.

La mente di Kaylie, però, non riusciva a cedere il passo al sonno. Quanto era cambiata la sua vita nell'ultimo anno? Quanto era cambiata lei come persona da quando aveva sentito per la prima volta la voce di Liam? Eleanor, la sera prima, le aveva detto che era diventata un'altra persona addirittura nell'arco di poche ore, ma lei sapeva bene che quel cambiamento era cominciato molto, molto prima... “Forse tutto ha avuto inizio nel momento esatto in cui mi sono accorta che la persona che ero non rispecchiava per nulla la vera Kaylie...”. Tutti quegli anni passati a mentire alle sue amiche, a sua madre, ma più di tutti, a sé stessa, non sarebbero più tornati indietro: erano stati istanti in cui aveva sprecato occasioni importanti, in cui, con ogni probabilità, non aveva vissuto veramente la sua vita... “Poi tutto è cominciato a tremare e a barcollare per una semplice e banale canzone...”. Già, il suo castello di carte era caduto durante il primo ritornello di What Makes You Beautiful, Kaylie lo sapeva bene, come se fosse stato attaccato contemporaneamente da un terremoto e da un uragano. Dopo di quel momento niente era più stato lo stesso: aveva scoperto quanto fosse importante per lei riuscire a fare delle sue passioni un lavoro, come quella realtà dove era nata e cresciuta le stesse così tanto stretta da soffocarla, come avesse un disperato bisogno di scoprire che cosa fosse l'amore e, al contempo, di sentirsi amata. Ma più di ogni altra cosa aveva finalmente compreso quanto grande fosse la sua necessità di sentirsi accettata. Senza far troppo rumore e cercando di non svegliarlo, Kaylie si voltò per guardarlo di nuovo in viso. Si raggomitolò tra le sue braccia, con la testa appoggiata a quel petto caldo e rilassato e lasciò che la sua mente vagasse libera. “E poi è arrivato lui: Liam...”. Questo aveva segnato il così detto “punto di non ritorno”, dopo del primo sguardo che lui le aveva rivolto durante quella prima canzone durante il concerto, nulla era più stato lo stesso. Dal primo istante aveva avuto la sottile consapevolezza che lui fosse “quello giusto”. Una volta, durante un noiosissimo pomeriggio invernale, mentre stavano parlando del solito momento fatidico in cui anche per loro sarebbe arrivato l'uomo perfetto che le avrebbe fatte uscire dalla situazione di “zitellaggine” in cui erano cadute e che mai le avrebbe fatte soffrire, Marta le riportò una metafora che sua zia le aveva detto qualche giorno prima per tirarla su di morale. La metafora consisteva nel fatto che, come per trovare l'abito giusto e per capire che lo era, bisognava prima provarne altri, allo stesso modo per identificare l'uomo giusto c'era bisogno di provarne altri. Kaylie le aveva risposto che era una teoria valida, se nel mentre si avevano altri uomini “da provare”, ma che a loro mancavano anche quelli. Eppure, lì, accoccolata tra le braccia di quella diciannovenne pop star londinese, sentiva di aver trovato il suo “vestito” e che mai in vita sua avrebbe provato qualcosa del genere per qualcun altro... “Liam è il mio vestito perfetto...” pensò Kaylie sentendo spuntare un dolce sorriso sulle proprie labbra. Perché dolce? Per il semplice motivo che tutto le sembrava perfetto, benché le avessero sempre detto che la perfezione non esisteva, che spesso quello che sembrava giusto a prima vista poi si rivelava disastroso e che, dunque, prima di fare qualsiasi cosa bisognava per lo meno valutare tutti i pro e tutti i contro, razionalizzare il tutto... E per la prima volta lei non l'aveva fatto: non aveva razionalizzato nulla, non ci aveva pensato su due volte, si era semplicemente fidata completamente di lui e quella sensazione di libertà non poteva che farle sorgere un sorriso di dolce soddisfazione sulle labbra...

Poi arrivò. Quella consapevolezza. Era l'alba di una nuova giornata della sua vita, ma era anche il segnale che il tempo a loro disposizione stava per scadere, un po' come il canto dell'allodola che aveva annunciato a Romeo e Giulietta l'approssimarsi del momento dell'addio. Un addio costretto dalle aspre lotte tra le due famiglie per l'onore, per la vendetta, per degli sciocchi motivi assolutamente banali in confronto al loro amore. Kaylie condivideva lo stesso destino di quel giovane veronese: presto sarebbe stata costretta ad allontanarsi da Liam, non per lotte di famiglia, ma perché lui doveva tornare al suo mondo, quello stesso mondo che per una sola notte l'aveva accolta... Lui doveva tornare dalle sue fan, doveva mettere un intero oceano e chilometri di terre emerse tra di loro per poter fare ciò che amava di più, cantare ed esibirsi, per riprendere il suo ruolo di personaggio pubblico. Per quanto non l'avrebbe visto? Due mesi, tre? O magari non lo avrebbe più rivisto fino alla fine del tour, in fin dei conti non poteva sapere quanto lui potesse desiderare di averla vicino durante quei momenti così intensi, come immaginava dovessero i concerti. Si sarebbero sentiti via Skype, certo, ma che cosa potevano essere degli sguardi filtrati da uno schermo del computer in confronto a quelle braccia calde e rassicuranti che ora la stavano tenendo ancora più stretta, come se avesse sentito il rumore di quella lacrima che stava solcando il volto di Kaylie. “Qualsiasi cosa accada questi momenti saranno per sempre i più begli attimi di vita che io abbia mai vissuto....”.

-I love you, Liam... (Ti amo Liam...)

Gliel'aveva detto così, dando sfogo ancora una volta a quello che le passava per la testa, pensando che lui stesse dormendo, tanto che lo sussurrò contro il suo petto, raggomitolandosi ancora di più per catturare ogni istante di quel contatto. Ma Liam si era svegliato e le diede un bacio sulla testa prima di risponderle:

-Good morning to you too, Kay... (Buongiorno anche a te, Kay...)

Lei alzò la testa e lo vide sorridere: come poteva essere così dannatamente bello anche di prima mattina? Kaylie rimase senza fiato appena le venne in mente quanto, invece, l'aveva trovato sexy la notte precedente. Lui le spostò una ciocca di capelli dal viso, mettendola delicatamente dietro l'orecchio per poi carezzarle l'ovale del volto con le dita ed avvicinarla abbastanza per darle un lungo bacio sulle labbra.

-Good morning Mr Payne... (Buongiorno Mr Payne...)

Liam- How could you look stunning so early in the morning? (Come fai ad essere così bella anche di prima mattina?)

-That's funny: I was thinking the same thing... (Questo è divertente: stavo pensando la stessa identica cosa...)

Risero entrambi per quella connessione che sembrava legarli anche nel pensiero.

-Can I tell you something, Liam? (Posso dirti una cosa, Liam?)

Liam- Of course you can... (Certo che puoi...)

-Tonight... I mean... It has been... Well... (Stanotte... Voglio dire... E' stata... Beh...)

Liam- The best night ever... (La miglior notte di sempre...)

-What?? (Cosa??)

Liam- Kay, you were amazing... I've already knew you were the one, but tonight I had the proof... (Kaye, sei stata fantastica... Sapevo già che tu fossi quella giusta, ma stanotte ne ho avuto la prova...)

-Oh... I'm blown away by this confession, but I wanted to say you something else... But, thank you 'cause now I'm a little bit less nervous... (Oh... Sono scioccata da questa confessione, ma io volevo dirti un'altra cosa... Ma, grazie a te adesso sono un pochino meno nervosa...)

Liam- And you're not just stunning so early in the morning, but your sarcastic spirit is already at work... Anyway, tell me... (E tu non sei sono bellissima di prima mattina, ma il tuo spirito sarcastico è già al lavoro... Comunque, dimmi...)

-This night, for me, well... It was my first time... (Questa notte, per me, beh... E' stata la mia prima volta...)

Si era aspettata di veder comparire una sorta di maschera mista di sorpresa, terrore e preoccupazione sul volto di Liam, ma quello che vide la lasciò ancora più sconcertata: era assolutamente incredulo circa quello che le sue orecchie stavano sentendo. Istintivamente Kaylie volle ritrarsi da quel contatto, da quel corpo nudo che era vicino al suo, ma Liam la bloccò stringendola ancora di più, tanto che il corpo di lei non poteva compiere più alcun tipo di movimento. Non avrebbe dovuto dirlo, non avrebbe dovuto confessargli anche quel piccolo segreto. Ora non riusciva a guardalo in faccia, sentiva che il suo orgoglio era stato ferito nel profondo... “E rieccoci nel fantastico mondo di Jane Austen... Ma almeno lì le ragazze virtuose erano considerate come le più appetibili... Ma che cosa sto pensando: siamo nel ventunesimo secolo e penso di essere stata l'unica diciannovenne ancora vergine sulla faccia della terra... Beh, forse non proprio l'unica...”. Mentre lo sproloquio della mente di Kaylie continuava imperterrito, Liam stava cercando in tutti i modi di alzarle il volto per vedere che cosa le stesse passando per la testa ma soprattutto per dirle che cosa veramente pensasse. Finalmente Kaylie si decise ad alzare lo sguardo su quel volto che ora era sempre più preoccupato, cosicché lui ebbe la possibilità di parlarle:

Liam- Ehi, Kay! Look me in the eyes! Oh, please, this sad look is killing me... I didn't want to seam so shocked by what you've said, but, girl, you took me out of guard! If it really was your first time, can I ask you how it has been? (Ehi, Kay! Guardami negl'occhi! Oh, per favore, questo sguardo triste mi sta uccidendo... Non volevo sembrare così scioccato per quello che mi hai detto, ma ragazza, mi hai preso alla sprovvista! Se è stata veramente la tua prima volta, posso chiederti com'è stata?)

Kaylie lo guardò per qualche istante, lasciando che un silenzio pesante cadesse tra di loro. Benché avesse appena avuto la riprova che certe cose era meglio tenerle segrete, non riusciva a non pensare che lui fosse il ragazzo giusto e che avrebbe capito qualsiasi cosa lei gli avesse raccontato, e quasi sicuramente senza giudicarla.

-Perfect... (Perfetta...)

Liam- Wow, Kay... You've just made me the happiest man in the world... The fact that you've never lied with anyone, I think... I think it's marvellous... (Wow, Kay... Mi hai appena reso l'uomo più felice al mondo... Il fatto che tu non abbia mai dormito con qualcun'altro, penso... Penso sia meraviglioso....)

-I want you to know that I was just waiting the right guy... I mean, I know it can sound a little bit mushy, but... (Voglio che tu sappia che stavo solo aspettando il ragazzo giusto... Insomma, so che può suonare un pochino sdolcinato, ma....)

Liam- It's not mushy!! It's just another reason why I love you this much... (Non è sdolcinato!! E' solo un'altra motivazione per cui ti amo così tanto...)

La baciò di nuovo, con lo stesso lampo di passione che aveva visto la sera prima nella limousine, con la stessa passione che quella notte l'aveva fatta sentire desiderata. Il telefono della camera squillò e Liam si sporse dal letto per recuperare il ricevitore dal comodino, con un piccolo accenno di delusione negli occhi.

Liam- Hi, Louise!! Yes, I'm up... Okay, nine o'clock in the hallway... (Ciao, Louise!! Sì, sono sveglio... Okay, nove in punto in corridoio...)

Liam guardò Kaylie mentre si sistemava le lenzuola sul corpo per coprirsi meglio.

Liam- Ah, Louise... Kay is here... (Ah, Louise... Kay è qui...)

Kaylie sentendo pronunciare il suo nome si voltò verso di lui, rimanendo distesa sul letto, di modo da potergli fare un sorriso complice che Liam subito ricambiò. “Mamma mia quanto è bello! Sarà anche banale, ma non mi abituerò mai a quel sorriso...”. Appena ebbe riagganciato, Liam si lanciò letteralmente sul tetto, tanto che Kaylie si ritrovò a rimbalzare come se fosse stata su un tappetto elastico e farlo senza niente a coprirti se non un lenzuolo non era proprio il massimo... Ma Liam sembrava divertirsi talmente tanto a sentirla ridere che cominciò a farle il solletico ed in meno di trenta secondi erano abbracciati l'uno all'altra, intrecciati in un intrico di gambe e braccia che fece sentire a Kaylie un brivido di emozione correrle per tutta la schiena. Liam si bloccò di colpo e le accarezzò la testa, spostandole i capelli che le erano finiti sul viso durante quella tenera battaglia. Poi la sorprese dicendole qualcosa che mai avrebbe potuto cancellare dalla propria mente:

Liam- Tonight I learnt everything about you... (Stanotte ho imparato tutto di te...)

Le soggiunsero alla mente piccoli attimi di quella notte appena finita, le immagini di Liam che prendeva confidenza con il suo corpo con avidità, cercando di scoprirlo in tutto il suo essere...

Liam- And now I'm pretty sure that I love you and all your little things, because each of them makes you special like no one in this world... (E ora sono abbastanza sicuro di amare te e tutte le tue piccole particolarità, perché ognuna di esse ti rende speciale come nessun'altra in questo mondo...)

Eccole lì quelle parole: era di nuovo speciale per qualcuno. Com'era possibile che tutte quelle persone la considerassero una così bella persona e vedessero in lei così tante qualità e pregi che lei minimamente aveva mai nemmeno sospettato di avere?

Liam- I feel so blessed to have you here with me... I love you Kay... (Mi sento così fortunato ad averti qui con me... Ti amo Kay...)

-I'm the one who should thanks someone on the high levels for this chance to be loved by you... Liam, you are exactly what I was looking for and what I needed... I love you so much... (Sono io quella che dovrebbe ringraziare qualcuno ai piani alti per quest'occasione di essere amata da te... Liam, tu sei esattamente quello che stavo cercando e quello di cui avevo bisogno... Ti amo tantissimo...)

Si baciarono ancora una volta, finché Kaylie gli fece notare che il tempo stava passando e che dovevano entrambi farsi una doccia. Liam le disse che poteva andare lei per prima, mentre lui le sarebbe andato a prendere la valigia in camera con tutti i vestiti dentro. Così, mentre si stava ancora insaponando i capelli sentì una cerniera aprirsi e il rumore di due mani indagatrici che rovistavano nella sua valigia... Cercò di urlargli dalla doccia che doveva finirla di rovistare nei suoi effetti personali, ma non ebbe il tempo di dirlo due volte che la porta del bagno si aprì e Liam, con addosso solo i jeans, si fece avanti con ciò che di più privato avrebbe mai potuto scovare nella sua valigia: era Bradin. O meglio conosciuto come l'orsacchiotto di peluches che le aveva regalato Marta in terza media e che da quel momento non l'aveva più abbandonata in nessuna notte, che l'avesse passata nel suo familiare letto italiano o tra le lenzuola di un lussuoso albergo londinese. Anche il nome aveva una sua precisa motivazione: all'epoca era il nome del personaggio che Jesse McCartney interpretava in Summerland... E sì, Kaylie era stata una fan sfegatata di Jesse McCartney e non se ne era mai vergognata, soprattutto perché all'epoca dei fatti aveva tredici anni. Ma vederlo ora lì, tra le mani robuste di un Liam a petto nudo in un bagno pieno di vapore acqueo, lo faceva sembrare tanto infantile ed assolutamente fuori luogo.

Liam- What is this??!! (Cos'è questo??!!)

-Put it down!! Now!! Why did you sift through my luggage?! (Mettilo giù!! Ora!! Perché stai setacciando la mia valigia?!)

Liam- Kay, tell me who is he?? (Kay, dimmi chi è lui??)

Liam si stava letteralmente per piegare dalle risate, che a stento riusciva a contenere. “Va bene, vuole sapere tutto di me, allora che si prepari...”. Kaylie si avvicinò con fare minaccioso a Liam, benché risultasse evidente che era impossibile fargli alcun tipo di paura, non solo per i dieci centimetri che li separavano in altezza, ma anche perché lei indossava un succinto asciugamano che a stento le copriva il minimo indispensabile... Lui continuava a tenere Bradin per l'esile braccino di peluches, senza smettere di guardarla con aria di sfida. Kaylie gli si piantò a tre centimetri dalla faccia e puntò i suoi occhi a mandorla dentro quello specchio profondo che ormai conosceva bene.

-Listen up, Mr I can sift trough other people's luggage: this is my faithful mate Bradin, called in honour of my teenage idol Jesse McCarney!! Any kind of problem?? (Ascoltami bene, Mr io posso setacciare la valigia delle altre persone: questo è il mio fedele compagno Bradin, chiamato così in onore del mio idolo di quand'ero teenager Jesse McCartney!! Qualche problema??)

Liam- You're telling me that this is you teddy-bear?! (Mi stai dicendo che questo è il tuo orsacchiotto?!)

-Yes, he is... And if you care, he has been sleeping with me since I was thirteen!! (Sì, lo è... E se ti interessa, lui ha dormito con me da quando avevo tredici anni!!)

Liam- What the hell, he's the luckiest guy in the world!!! ( Che cavolo, è il ragazzo più fortunato sulla faccia della terra!!!)

Almeno a furia di stare vicino a me ha sviluppato uno spiccato senso dell'ironia...” pensò Kaylie mentre tentava invano di recuperare il pupazzo che Liam continuava a portare sempre più fuori dalla sua portata, alzando il braccio. Mentre si esibiva nell'ennesimo salto per tentare un recupero senza speranze, Liam la prese la volo con il braccio libero, cosicché lei si trovò ad dover appoggiare le mani sulle sue spalle per non cadere e ad osservare il suo volto dall'alto. L'asciugamano si stava spostando tutto ed i suoi capelli bagnati facevano cadere gocce profumate sul petto di Liam. Piano, piano la fece scendere, rendendo ogni istante di contatto tra i loro corpi una vera e propria tortura per Kaylie: come si poteva resistere ad un ragazzo del genere? Il vapore acqueo all'interno del bagno si faceva sempre più denso, tanto che i capelli ormai a spazzola di Liam si stavano bagnando completamente. Le prese il viso con la mano libera da Bradin e lo portò vicino alla sua bocca: Kaylie non riusciva a capire se fosse per la troppa umidità presente nella stanza o per quella vicinanza così forte a lui, che le mancasse il respiro. Ma lo ritrovò subito quando la baciò, come solo lui sapeva fare: sicuro e dolce al tempo stesso.

Liam- If you stand in front of me for more than two seconds, wearing only this towel, we won't go out of here in less than three hours!! Go!! (Se stai davanti a me per più di altri due secondi, indossando solo quest'asciugamano, non ce ne andremo fuori di qui in meno di tre ore!! Vai!!)

Soddisfatta per aver riottenuto indietro Bradin e per l'effetto che gli faceva, Kaylie andò a vestirsi e truccarsi in camera. Chiese a Liam se poteva prendere il suo Iphone per mettere un po' di musica ed ottenuto il permesso, lo prese dalla tasca dei pantaloni dello smoking. Scorse un po' la play-list e non si sorprese di vedere che i loro gusti musicali non differivano poi di molto. Scelse una canzone di Passenger Let Her Go.... L'aveva selezionata quasi senza farci caso e quando si accorse dell'ironia che la sorte sembrava riservarle continuamente, Liam era già comparso sulla soglia della porta del bagno, con un asciugamano legato in vita ed uno sguardo che le fece gelare il sangue nelle vene. La chitarra e la voce del cantante proseguivano imperterriti la loro descrizione di quella che presto sarebbe diventata l'immediata realtà: Kaylie sarebbe tornata in Italia tra meno di quattro ore e Liam sarebbe ripartito per il suo tour mondiale quel pomeriggio stesso. L'avrebbe lasciata andare, che lo volesse o no...

Una silenziosa e preziosissima lacrima stava scendendo lungo il volto di Liam, per disperdersi lungo quel collo che più volte aveva baciato quella notte. Kaylie gli si avvicinò ed appena fu a portata di braccio, lui la catturò e la strinse con un impeto che non era dettato solo dall'amore che provava per lei, ma soprattutto da quella che si sarebbe potuta chiamare disperazione per la loro separazione.

-I will always be there for you, even if we'll be miles apart... (Sarò sempre lì con te, anche se saremo a miglia di distanza...)

Liam- Come with me... (Vieni con me...)

-What?? (Cosa??)

Liam- Come with us on tour... I'll bear all the costs and... (Vieni con noi in tour... Mi farò carico io di tutti i costi e...)

-Liam, I have to come back to the University in two months and I will be a burden for you... (Liam, io devo tornare all'università tra due mesi e sarei un peso per te...)

Liam- Oh, c'mon!! Eleanor came last year, for a month, and she will be with us also in August!! You will spend some time together, you get on well!! And I won't go mad due to our distance... (Oh, avanti!! Eleanor è venuta l'anno scorso, per un mese, e sarà con noi anche ad Agosto!! Trascorrerete del tempo assieme, andare d'accordo!! Ed io non impazzirei a causa della nostra distanza...)

-Well... You take me out of guard, but I think that I can consider the option... (Beh... Mi hai preso alla sprovvista, ma credo che potrei considerare l'opzione...)

Liam la ribaciò e le fece fare due giri su sé stessa tanto era felice. In meno di dieci minuti erano entrambi pronti nel corridoio, parlando con Louise, e aspettando che arrivassero tutti i ragazzi: Zayn, come al solito, era in ritardo, benché Perrie fosse già lì. Sembrava che quei due fossero l'uno l'opposto dell'altra e vedendoli assieme era difficile capire come facessero a “prendersi”, ma Kaylie non ebbe il tempo di chiedere niente perché Eleanor la stava sovrastando con qualsiasi genere di domande su come fosse andata la nottata, non per essere indiscreta, ma perché era seriamente interessata a sapere che cosa, quella che lei già considerava una sua nuova migliore amica, avesse passato. Fu costretta a raccontare che cosa fosse successo, riuscendo a mantenersi però abbastanza sul vago, e poi venne messa al corrente di come fosse stata la prima volta delle altre due ragazze. Le fosse capitato di dover sostenere una conversazione di quel tipo tre-quattro settimane prima, probabilmente sarebbe morta al solo sentire nominare l'argomento, figurarsi a poterne parlare tranquillamente. Tutto ciò accadeva mentre scendevano in una stanza al primo piano dell'hotel adibita a sala colazioni solo per i ragazzi, le loro ospiti e il loro entourage. Louis aveva cominciato a tormentarla affinché gli rispiegasse un passo del balletto della sera precedente e non ci fu niente che riuscì a dissuaderlo dal suo intento, anche perché in breve arrivarono Niall e Harry a dargli manforte. Solo Louise riuscì a porre fine a quella tortura annunciando ai ragazzi e alle ragazze che avevano due ore libere, da passare come meglio credevano, in giro per la città, prima di trovarsi per un pranzo veloce ed infine dirigersi verso l'aeroporto.

All'udire quelle parole Kaylie sentì schiudersi un nuovo sentimento dentro il suo cuore. Che cosa fosse? Semplice: era la consapevolezza di doversi separare da Liam che cominciava a farsi largo e che le stava preannunciando come si sarebbe sentita appena messo piede in aereo... Vuota, mancante di qualcosa, forse addirittura, incapace di sentirsi più sé stessa senza di lui... “Ma ora devo solo concentrarmi sul presente e vivere al meglio queste due ore che mi rimangono da trascorrere a Londra...”. Si voltò verso Eleanor e le chiese che cosa avessero intenzione di fare lei e Louis.

Eleanor-We're going to spend some amazing time with you, Liam and everyone who wants to follow us, that's easy!!! (Trascorreremo del fantastico tempo con te, Liam e chiunque altro voglia seguirci, è semplice!!!)

Perrie- And girls, I just want you to remember that we might have five handsome guys which could carry our shopping bags!!! (E ragazze, io vorrei solo ricordarvi che potremmo avere cinque affascinanti giovani che potrebbero portare le nostre borse piene di compere!!!)

Quelle due ragazze erano pazzesche: avevano una carica di energia e di solarità che risultava contagiosa per chiunque, anche per chi, come Kaylie, aveva qualche difficoltà a vedere sempre il lato positivo di ogni situazione. Louise gli fece notare che andare in giro tutti e otto assieme sarebbe stato come scatenare un uragano in centro città, ma i ragazzi non vollero sentire ragioni: Kaylie se ne sarebbe andata in meno di tre ore e loro volevano farle conoscere Londra e farle capire (come se la sera precedente non le fosse bastata) come si divertivano gli One Direction. La cosa che la stupì di più fu l'irremovibilità di Niall e Harry nel volerle mostrare chi fossero veramente loro, al di là delle fan, dei concerti e della fama che costituivano gran parte della loro vita, ma non tutta. Nel giro di dieci minuti erano nel corridoio che conduceva alla porta sul retro dell'albergo, cercando di evitare i paparazzi che erano appostati dalla prime ore dell'alba, fuori dalla hall. Uscirono e si diressero verso la strada tutta dedicata allo shopping, nel centro di Londra. Il sole brillava in un cielo limpido e gli alberi erano mossi da una leggera e fresca brezza estiva: Louis le disse che la loro città adottiva si stava mostrando in tutto il suo splendore solo per loro. Appena la gente attorno a loro si accorse di avere la band al completo a portata di mano, si avverò quanto Louise gli aveva predetto (giustamente, nemmeno con una tuta da astronauti sarebbero stati irriconoscibili, quindi figurarsi con addosso solo degli occhiali da sole...). Orde di fan si materializzarono da qualsiasi angolo della strada, correndo come se se stessero cercando di ottenere dell'acqua dopo dieci giorni di arsura nel deserto, e urlando per tentare di cogliere l'attenzione dei ragazzi, instaurando invece delle conversazioni con i pipistrelli dei tetti di Londra , tanto alti erano i loro decibel. Le tre ragazze si guardarono attorno: i paparazzi (comparendo anche loro dal nulla), ancora agitati per le foto della sera prima, volevano rubare qualche altro scatto delle varie coppie e cominciarono a chiedere loro di mettersi in posa. Liam e Harry avevano già ceduto alle prime richieste di fare foto con le fan, mentre gli altri tre stavano firmando autografi. Stranamente però,dopo un primo momento di caos, le ragazze (dato che certe probabilmente avevano anche qualche anno in più di Kaylie) si erano messe in maniera ordinata ad attendere il loro turno, senza forzare o mettere fretta ai cinque cantanti.

-But the fans are always so quiet?! (Ma sono sempre così tranquille?!)

Eleanor- Yes, they are. It's something I really like about them... (Sì, lo sono. E' qualcosa che apprezzo veramente di loro...)

-Also with you, Perrie, and the other Little Mix? (Anche con te, Perrie e le altre Little Mix??)

Perrie- Yes, they are amazing, really!! (Sì, sono fantastiche sul serio!!)

E come se si stesse avverando una profezia, le fan si accorsero della presenza delle tre fidanzate degli One Direction. O meglio, si accorsero che avevano a pochi centimetri Perrie del gruppo tutto al femminile delle Little Mix, la leggendaria fashion icon Eleanor e la new entry Kaylie, ovvero la diciannovenne italiana che aveva conquistato Liam Payne ad un concerto e che...

-Oh my goddesses!! You're Kay!! I saw your videos: they're great!!! (Oh mio dio!! Tu sei Kay!! Ho visto i tuoi video: sono grandi!!!)

-I really love that choreography!!! We all love it!!! (Ho adorato quella coreografia!! Noi tutte l'adoriamo!!!)

Si stavano veramente complimentando con lei per i suoi video ed i suoi balletti? Delle ragazze londinesi, si stavano complimentando con lei?? Forse il mondo aveva seriamente cominciato a ruotare al contrario e per qualche inspiegabile motivazione, ora, era lei ad essere quella “giusta”...

-Oh, thank you so much!! It was so kind of you!! (Oh, grazie mille!! E' molto gentile da parte vostra!!)

-Can we take a picture with all of you, girls?? (Possiamo fare una foto con tutte voi, ragazze??)

Perrie- Of course, right Kay? Eleanor?? (Certo, giusto Kay? Eleanor??)

Eleanor- Sure!!

Le tre giovani donne si strinsero in un abbraccio spontaneo con le fan dei ragazzi (e forse anche loro?) per scattare la foto e poi le salutarono tutte con due baci sulle guance, “alla maniera italiana”, disse una di loro a Kaylie. Niall le raggiunse per dir loro che potevano andare e che forse era il caso di dirigersi direttamente al parco, evitando lo shopping. Arrivarono a Hyde Park dopo circa venti minuti di camminata attraverso le strade londinesi, con Kaylie che si trovava ad essere interpellata in ogni discorso, ogni battuta, ogni riferimento che i ragazzi facevano. Niall, in particolare, sembrava interessatissimo alla cucina italiana e quindi continuava a farle una serie infinita di domande, tanto da non lasciarle quasi il tempo di rispondergli.

Questo posto sembra appena uscito da un cartone animato della Disney...”. Kaylie era semplicemente sconvolta dalla bellezza così pura di quel posto, con gli alberi dalle rigogliose fronde, i prati ricoperti di un'erba soffice e di un verde quasi accecante, un sole che donava ad ogni cosa un aspetto al contempo più ieratico e più presente. Senza accorgersene si era bloccata in mezzo al sentiero, incantata da quella visione, tanto che Liam dovette sfiorarle il braccio e prenderla per mano per farla avanzare. I ragazzi stavano già giocando a pallone in mezzo al parco... “Da dove diamine era arrivato quel pallone??” ma senza nemmeno aver bisogno di formulare la domanda ad alta voce, ricevette la risposta sperata:

Louis- Harry borrowed the ball from those little girls out there!! C'mon, Liam: what are you waiting for?! (Harry ha preso in prestito la palla da quelle due bambine lì!! Avanti, Liam: cosa stai aspettando?!)

Kaylie lo vide allontanarsi ed andare a decidere le squadre con gli altri quattro quinti della band, mentre Eleanor e Perrie arrivarono alle sue spalle e la condussero alla panchina più vicina, sotto un'ombrosa quercia secolare.

-They're really playing football in a public park on a sunny London day?? The next time Liam will tell me that he hasn't got a normal life, I'll kill him... (Stanno seriamente giocando a calcio in un parco pubblico, in una soleggiata giornata londinese?? La prossima volta che Liam mi dirà che non ha una vita normale, lo ucciderò...)

Eleanor- You're right... They always complain about the lack of “chilling” moments... But, you've never seen them on tour: they just goof off, sleep, eat and sometimes sing! (Hai ragione... Si lamentano sempre per la mancanza di momenti di "cazzeggio"... Ma tu non li hai mai visti in tour: perdono tempo, dormono, mangiano e qualche volta cantano!) 

Perrie- Oh, gush! You're so right!! I was forgetting that you joined them for a month last year! ( Oddio! Hai così ragione!! Mi stavo diemnticando che tu l'anno scorso li hai raggiunti in tour per un mese!)

-Did you?? (Sul serio??)

Eleanor- Yes: the freakiest month of my entire life!! (Sì: il mese più pazzo di tutta la mia intera vita!!)

-And you're gonna join them also this year? (E andrai con loro anche quest'anno?)

Eleanor- Yes, I am... But this time I'll spend with them whole August... Wait: Liam asked you something?? (Sì... Ma quest'anno starò con loro tutto agosto... Aspetta: Liam ti ha chiesto qualcosa??)

-Defying “something”... (Definisci "qualcosa"...)

Eleanor- Does he ask you to join him on tour?!? Tell me yes, tell me yes!!!! (Ti ha chiesto di raggiungerlo in tour?!? Dimmi di sì, dimmi di sì!!!!)

-Yes, he does.... (Sì, l'ha fatto....)

Perrie- Oh, that's so sweet!! (Oh, è così dolce!!)

Eleanor- I knew it!! (Lo sapevo!!)

-What?? (Cosa??)

Eleanor- I said that I knew it! Yesterday, while you were dancing, I heard Liam talking to Louis and asking him if this could be a good idea... So I had the suspect that he was going to ask you to join them on tour... That's awesome, Kay!! We'll have a lot of fun together!! Wish Perrie could come with us.... (Ho detto che lo sapevo! Ieri, mentre tu stavi ballando, ho sentito Liam parlare con Louis e chiedergli se questa fosse una buona idea... Quindi avevo il sospetto che ti stesse per chiedere di raggiungerli in tour... E' fantastico, Kay!! Ci divertiremo un sacco assieme!! Vorrei che anche Perrie potesse venire con noi...)

Perrie- Sorry, girls... But tomorrow I have to come back to my “Little Mixers” and my other girls... (Scusate ragazze... Ma domani devo tornare alle mie piccole Mixers e alle mie altre ragazze...)

-Wait! I still don't know if I can come on tour... It's just a possibility, El... (Aspettate! Io non so ancora se posso venire in tour... E' solo una possibilità, El...)

Eleanor- So, it's your duty to make this possibility become reality... I want you on tour with me!! (Quindi, sarà tuo dovere far diventare questa possibilità una realtà... Voglio che tu venga in tour con me!!)

-We'll see... (Vedremo...)

Kaylie non ebbe modo di concludere la frase, che si vide piombare addosso a tutta velocità una palla da calcio... Era indirizzata giusta sulla sua faccia.... “Oddio, non sono mai stata un asso dello sport! Adesso mi si spiaccicherà addosso...”. Non seppe nemmeno come ebbe il tempo di produrre quel pensiero, dato che le sue mani stavano già schizzando in aria per afferrare il pallone al volo.

Louis- I want her in my team!! (La voglio nella mia squadra!!)

Urlò il vecchietto del gruppo puntandole l'indice contro.

Zayn- That's not fair!! We should draw lots, 'cause I didn't know how good she was as a goalie!!! (Non è giusto!! Dovremmo ritirare a sorte, perché non sapevo quanto brava fosse come portiere!!!) 

-Wait... Guys, I won't play football with you... Sorry... (Aspettate... Ragazzi, io non goicherò a calcio con voi... Scusate...)

Harry- Scared to loose?? (Paura di perdere??)

-What did you say, Mr Styles?? I won't play football with you just because I'd destroy you... (Cos'hai detto, Mr Styles?? I non giocherò a calcio con voi solo perché vi distruggerei....)

Niall- Wow... Hazza, sorry but the girl seams to be extremely serious... (Wow... Hazza, scusa ma la raagzza sembra estremamente seria...)

Louis- C'mon, Kay!! Show me how you play!! (Avanti, Kay!! Fammi vedere come giochi!!)

Kaylie si alzò dalla panchina e si diresse verso Liam, che la stava guardando con uno sguardo di sfida, dato che sarebbe stato nella squadra avversaria.

-Watch carefully how your girlfriend crushes your best mates... (Guarda attentamente come la tua ragazza distrugge i tuoi migliori amici...)

Forse il suo outfit non era proprio il più adatto per giocare a calcio, ma tentò di renderlo il più comodo possibile: si sfilò il gilet di jeans che aveva sopra la canottiera arancione fosforescente e si allacciò meglio che poté i sandali che aveva indosso. Fortunatamente quel giorno aveva optato per degli shorts di jeans al posto di indossare il vestito che era in programma secondo la tabella dei look che aveva fatto con Marta quattro giorni prima di partire (“Se Marta sapesse che ho invertito gli abbinamenti e sono andata in aereo con il vestito, probabilmente mi ucciderebbe... Aspetta: lo sa già, le ho mandato le foto dell'aereo...”). Entrò in campo e fu accolta da una stretta di mano amichevole dei suoi compagni di quadra: Louis e Niall. Gli altri tre la stavano guardando con sguardo truce. Ci fu il fischio d'inizio, dato da una Perrie sempre più calata nel personaggio dell'arbitro di gioco e subito fu chiaro quali fossero le sorti della partita. Eleanor, logicamente, tifava per la squadra di Louis, ma non tanto perché ci fosse lui a giocare, quanto perché c'era Kaylie a portare alto l'onore delle quote rosa. Riuscì a parare un tiro di Harry, che ci rimase malissimo, e quando Liam si avvicinò alla porta per tirare ebbe anche l'istinto di lasciare che segnasse, ma un doppio sguardo omicida da parte dei suoi compagni di squadra le fece capire che non doveva nemmeno provarci ad avere pietà per loro. La vittoria fu netta: 5 a 0 per il team Tomlinson. Non aveva la minima idea che i ragazzi fossero così competitivi tra di loro, ma ebbe modo di constatarlo quando Harry cominciò a dire che le squadre non erano equilibrate e che avevano barato al ché Niall sembrò far resuscitare il suo spirito da uomo delle caverne, innescando una disputa senza fine, che ben presto si tramuto in una baraonda formata da cinque ragazzi che si rincorrevano per un parco soleggiato, lanciandosi dietro scarpe e quanto gli capitasse sottomano. Kaylie era piegata in due dalle risate, tanto che solo quando i cinque bambini troppo cresciuti si furono dati una calmata, riuscì a chiedere a Eleanor se fossero sempre così.

Eleanor- Oh, no... They can be much worse... (Oh, no... Possono essere molto peggio...)

Con le lacrime ancora agli occhi per tutto quel ridere, vide Liam avvicinarlesi, andare dietro le sue spalle e allacciare le braccia sulla sua vita, come fosse un orsacchiotto da coccolare. Lui appoggiò il mento sulla sua spalla e Kaylie cominciò ad accarezzargli i capelli. Avrebbe fermato il tempo lì, a quell'attimo di perfezione che stavano vivendo: l'uno vicino all'altra, con la consapevolezza di aver tra le mani un amore come mai avrebbero avuto l'occasione di possedere ancora nella vita.

Louis andò a sedersi vicino a Eleanor sulla panchina, con Harry appoggiato alle sue gambe, seduto per terra, mentre Zayn andò ad abbracciare Perrie che era seduta all'altro capo della panca. Niall optò per prendere il pallone e sedervisi sopra, lasciando che la sua testa poggiasse tra le gambe di Eleanor e Perrie. Kaylie si incantò a guardare quello spettacolare e stravagante quadretto familiare che si era appena composto. “Questo è esattamente quello che io intendo per sentirsi parte di qualcosa... Questi ragazzi sono così legati tra loro che sembrano dei fratelli separati alla nascita... Sono convinta che darebbero la vita per qualunque altro componente della band... E' meraviglioso...”. Gli fece una foto: l'avrebbe mandata a Marta.

-Would you come with me?? (Verresti con me??)

Liam non aveva ancora capito che lei l'avrebbe seguito anche in capo al mondo, pure con una benda sugli occhi e nessuna possibilità di tornare indietro. Con lui niente le faceva più paura, che fossero imprevisti, contrattempi, risvolti negativi, niente la scalfiva più. O per lo meno, niente le faceva più pensare che non ce l'avrebbe fatta e che non era all'altezza.

Si allontanarono dal delizioso gruppetto, camminando sull'erba fresca, sotto un sole accecante, mano nella mano. Liam la fece fermare sul limitare di un laghetto al centro del parco, sotto le fronde rigogliose di un splendido faggio. Le prese entrambe le mani tra le sue e puntò quei suoi occhi così pregni di significati a lei ormai non più inaccessibili, senza lasciarle nemmeno la capacità di respirare. Era come se Kaylie si fosse risvegliata da un torpore durato diciannove anni in cui non aveva fatto altro che mandare in giro per il mondo una pallida ombra di quello che lei era veramente.

Liam- I can't even tell you how much I love you... It's just impossible... (Non posso nemmeno dirti quanto ti amo... E' semplicemente impossibile...)

Kaylie si alzò in punta di piedi (senza i tacchi era notevolmente più bassa di lui, almeno un dodici centimetri) e, facendo forza sulle loro mani intrecciate, lo baciò. Per la prima volta era lei ad avere l'esigenza di fargli capire quanto desiderasse averlo tutto per sé, come lo sentisse in un qualche modo già eternamente suo. Una leggera brezza fece svolazzare i capelli e la canottiera di Kaylie. Se qualcuno li avesse osservati dall'esterno avrebbe rivisto in quella scena una vignetta di quei manga giapponesi dove i due innamorati si scambiano il primo bacio immersi in una tempesta rosa di petali di pesco in fiore, con una soffusa aura attorno alle loro figure per far percepire la magia di quel momento... Se solo qualcuno avesse potuto sapere che cosa stava accadendo dentro all'anima di Kaylie, avrebbe forse assistito ad uno dei miracoli più belli che la natura potesse offrire: dei delicati boccioli di Speranza, Amore, Fiducia e Gioia stavano dolcemente sbocciando in un'infinità di colori e forme, alimentati da una calda luce estiva donata da quel bacio meraviglioso. Quando si staccarono, Liam aveva un sorriso che si stendeva su tutto il suo bellissimo volto, come se la vita gli avesse appena rivelato che potesse essere più felice di quanto non fosse già.

Poi arrivò quella consapevolezza accompagnata da un messaggio di Louise: “It's time to come back... xo”. Fra meno di due ore si sarebbero dovuti salutare per chissà quanto tempo, senza possibilità di fuga da quella situazione. Fu Liam a rompere quel silenzio così innaturale e carico di significati:

Liam- You must to come back to Italy, am I right? (Tu devi per forza tornare in Italia, giusto?)

-Yes, I have to... (Sì, devo...)

Lo sguardo di Kaylie si spostò a terra: come faceva ad affrontare quegli occhi da lei tanto amati, se la lacrime si ostinavano ad offuscarle la vista?

Liam passò leggermente due dita sulla guancia di Kaylie, cercando di catturare più lacrime possibili, ma quelle non accennavano a fermarsi, continuando a scendere imperterrite come un fiume in piena.

Liam- Kay, look at me: we're never been apart, okay? I will always be there for you, in every single little second of your life! And... (Kay, guardami: noi non saremo mai separati, okay? Io sarò sempre lì per te, in ogni singolo piccolo secondo della tua vita! E...)

Non riuscì a finirla quella farse perché delle pesanti lacrime avevano cominciato la loro incessante corsa lungo le pieghe di quel volto, ora, così triste. La prese d'impeto tra le sue braccia e la strinse più forte che poteva per non farla scivolare via, per non lasciarla volare via come le farfalle che stavano volteggiando attorno a loro, per farle capire che senza di lei, lui non respirava. Com'era possibile che quel viaggio cominciato solo quattro settimane prima fosse già diventato la fonte principale del loro sorridere, la loro ragione per vivere? Forse, ogni tanto, magari solo una singola volta su svariate miliardi, capita che l'amore diventi il fulcro della propria vita. Le persone che hanno questa fortuna hanno la possibilità di essere le più felici sulla superficie di questa terra alquanto imperfetta, ma hanno anche l'incombenza di dover vivere ogni singolo istante della propria esistenza come fosse l'ultimo e questo, spesso, può comportare la più profonda tristezza. Ogni addio deve suonare come definitivo, ogni incomprensione deve sembrare irreparabile, ogni perdita assolutamente insostituibile... Essere innamorati così profondamente di un altro essere umano voleva dire per Kaylie, e per quei pochi altri fortunati come lei, essere su un'altalena perenne di cui non si ha il controllo e da cui non si vuole e non si può scendere...

Rimasero legati in quell'abbraccio intenso finché Niall non li venne a chiamare. Vedendo la faccia sconvolta dell'amico, gli diede un'affettuosa pacca sulla spalla e gli disse che sarebbe andato tutto bene. “Almeno ho la certezza che è circondato dall'amore anche se io non sono con lui...” pensò Kaylie mentre si avviava con il cuore pesante a trascorrere gli ultimi minuti con i ragazzi.



Hi sweethearts!!!!
Allora: capitoletto intenso, eh?? Voglio ringraziare tutte coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate, perché anche solo così mi fate sapere che questo racconto ha una sua motivazione per esistere... E a chi recensisce un enorme abbraccio: siete preziosissime!!! <3 
Vorrei sul serio un parere sincero su questo capitolo, per almeno due motivazioni: 1)quando ho scritto questa parte ho seriamente pensato di madare tutto all'aria e che la mia ispirazione fosse andata a farsi benedire, tanto che c'ho messo due infinite settimane per completarlo... 2)direi che accade qualcosa di importante tra Liam e Kay... Pensiate sia stato troppo presto?? Che non sarebbe dovuto succedere?? Che le condizioni giustifichino la scelta di Kay?? Io mi sono fatta un mondo di paranoie -.-" Voi cosa ne dite?? Basta, me ne vado... Cosa ne pensate di Kay?? *non riesce a smettere di fare domande e si scisa per questo*
E' tempo di eclissarmi... P.S. -11 a Midnight Memories... *-*
Lots Of love <3

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Capitolo 13
*** Same Mistakes ***


Same Mistakes

Arrivati in albergo Louise li stava aspettando nella stanza dove il pomeriggio precedente Kaylie si era vista trasformare in una giovane affascinante donna e aveva cominciato a capire quanto potenziale ci fosse in lei. C'erano dei tavoli pieni zeppi di cibo al centro della stanza e non ebbero nemmeno il tempo di mettere il primo piede dentro, che Niall si era già fiondato sui piatti cercando di afferrare quante più cose possibili.

-Luckily there aren't the guys of the band, 'cause with Jon and Josh there's always a global war for the food!!! ( Fortunatamente non ci sono i ragazzi della band, altrimenti con Jon e Josh c'è sempre una guerra mondiale per il cibo!!!)

La voce possente e profonda di Mark risuonò alle spalle di Kaylie, avvisandola dell'enorme abbraccio che si sarebbe abbattuto su di lei nel giro di due secondi. La prese praticamente in braccio e le fece fare due giri su sé stessa, suscitando le risate di tutti i presenti.

Louis- Be careful Big Mark, although Liam's anger will strike you down!!! (Stai attento Big Mark, altrimenti la rabbia di Liam ti abbatterà!!!)

Mark- Oh, that's good!! Should I remember to Mr Payne that without me he wouldn't even met her??? (Oh, questa è buona!! Dovrei ricordare a Mr Payne che senza di me lui non l'avrebbe nemmeno conosciuta???)

Liam- Don't listen to Lou... You can hug her how much you want... I give you the permission... (Non ascoltare Lou... Tu puoi abbracciarla quanto vuoi... Ti do il permesso...)

Mark- Oh, thanks Liam! Now that I got your permission, I feel a lot better!! (Oh, grazie Liam! Ora che ho il tuo permesso, mi sento molto meglio!!)

-Sorry if I barge in but I'd like to make you notice that I'm here!!! (Scusate se mi intrometto ma vorrei farvi notare che sono qui!!!)

Si misero tutti a ridere, di nuovo, tutti eccetto Niall che era troppo impegnato a mangiare. Tra una chiacchiera e l'altra passò anche quella ultima ora da trascorrere assieme: Louise chiese a Kaylie che cosa le fosse sembrato della serata di Gala; Harry volle il suo cellulare per fare più foto possibili dato che la storia del reportage fotografico da mandare a Marta era diventata una sorta di leggenda; Eleanor e Perrie vollero sapere tutto quello che non aveva ancora raccontato loro circa la sua vita, come se le stessero facendo una vera e propria intervista... Quei momenti le sarebbero mancati terribilmente, quella sensazione a cui ormai si era affezionata di sentirsi sempre a casa, sempre accettata l'avevano accompagnata per due sole giornate, che però le erano sembrate un'intera vita. Una nuova vita a cui lei non era assolutamente pronta a rinunciare.

Louise- Guys it's time for packing up your luggages and land to the airport... (Ragazzi è tempo di preparare le vostre valige ed andare all'aeroporto...)

Era dunque arrivato il momento. Liam la prese per mano e, stretti nell'ascensore con gli altri, salirono al loro piano dove si diressero verso la camera di Kaylie. Qui Liam chiuse la porta alle sue spalle e quel rumore fece tornare alla mente di entrambi le sensazioni della notte precedente. No, non erano decisamente pronti a separarsi. Kaylie cercò di tenere impegnata la mente recuperando le poche cose che erano rimaste in quella che sarebbe dovuta essere la sua camera, per poi trasferirsi, senza dire neanche una parola, nella camera di Liam. Entrambi continuarono a preparare le valigie in un rigoroso silenzio che faceva percepire ad entrambi il rumore dei pensieri che stavano turbinando nelle loro menti. Kaylie decise di porre fine a quella tortura mettendo un po' di musica dall'I-phone di Liam, qualcosa che potesse anche solo vagamente tirarli su di morale e far sembrare quei momenti meno terribili. Quando uscì dal bagno, dopo aver recuperato il suo doccia-schiuma, Kaylie rimase come paralizzata davanti allo spettacolo che si apriva davanti ai suoi occhi. Liam era in piedi in mezzo alla stanza, una smorfia di nervosismo dipinta sul volto e una piccola scatolina tra le mani tremanti. “Se questo non è uno di quei momenti in cui è legittimo svenire, non saprei proprio quali potrebbero essere...” pensò Kaylie mentre lo vide avvicinarsi e prenderle una mano tra le sue. Stava sperando con tutte le sue forze che interrompesse quel silenzio al più presto, perché la stava letteralmente torturando.

Liam- Kay... Oh, I didn't think it could be so hard... (Kay... Oh, non pensavo sarebbe stato così difficile...)

Non ti preoccupare Liam, non è difficile solo per te... Se non ti spicci il mio cuore potrebbe uscirmi dal petto e picchiarti per questa tortura....”

Liam- I mean... We have a lot of memories together, but I want to give something that can always remind you how much I love you and that you're the only one for me...  (Voglio dire... Abbiamo un sacco di ricordi assieme, ma voglio darti qualcosa che possa ricordati sempre quanto ti amo e che sarai sempre la sola per me...)

Non l'aveva mai visto così tanto imbarazzato, emozionato e fragile. Sì, Liam Payne poteva essere fragile ma solo se quella che aveva appena definito come la donna della sua vita si trovava davanti a lui ed aveva una mano assolutamente tremante e sudaticcia tra le sue. Kaylie non aveva più molto controllo sul suo corpo, dato che le sue gambe stavano perdendo solidità e il suo respiro si stava facendo sempre più affrettato, ma il peggio doveva ancora venire...

Liam aprì con mani incerte il piccolo cofanetto e mostrò a Kaylie il suo contenuto: era una sottile catenina in oro bianco con al centro un pendente che diceva “L&K”.

-It stands for Liam&Kay but also for Last First Kiss... I thought it was good when I bought it, but now I'm not so sure... Maybe it's too much.. (Sta per Liam&Kay ma anche per Last First Kiss... Ho pensato che fosse carina quando l'ho comprata, ma ora non ne sono molto sicuro... Forse è un po' troppo...)

-Liam, Liam, wait!! This is the sweetest and most beautiful gift I've ever received in my life... Really, it's just perfect... It sounds like us... (Liam, Liam, aspetta!! Questo è il regalo più dolce e bello che io abbia mai recevuto in vita mia... Veramente, è semplicemente perfetto... Sa tanto da noi...)

Con fare ora un poco più sicuro, Liam estrasse la catenina dall'involucro e, dopo essersi messo alle sue spalle, le spostò delicatamente i capelli, le diede un bacio sulla nuca che le fece venire la pelle d'oca su tutto il corpo e le mise addosso la loro collanina. Prendendole le spalle, la condusse davanti lo specchio perché potesse ammirare come quel regalo fosse semplicemente perfetto su di lei. Kaylie non faceva altro che sfiorare quell'oggetto carico di significati e di sentimenti: era il simbolo di ciò che li legava, di ciò che li faceva sentire al settimo cielo ogni volta che i loro sguardi si incrociavano e i loro corpi si toccavano. Rimase a guardare il riflesso che lo specchio le rimandava di loro due, cercando di catturare ogni singolo particolare per poter avere sempre presente come ci si sentiva ad essere amati profondamente. Liam era più alto di una dozzina di centimetri, quindi quando l'abbracciava doveva sempre chinarsi un po' per potersi avvicinare alle testa di Kaylie, il che faceva sembrare quegli abbracci come dei tentativi di proteggerla da quanto di negativo ci fosse nel mondo; le sue braccia sembravano fatte apposta per circondare il suo fisico non proprio longilineo, con quei fianchi un po' a clessidra, che lui le aveva assicurato essere perfetti; i loro volti accostati sembravano completarsi a vicenda con quelle guance un po' paffute di lei e quegli zigomi alti di lui, quegli occhi sempre sorridenti a causa della presenza dell'altro; e poi l'energia che emanavano quando erano insieme... Gliel'aveva detto anche Louise, mentre stavano mangiando pochi minuti prima, che quando entravano assieme in una stanza sembrava che questa si illuminasse di una luce nuova, come se i loro sentimenti potessero far cambiare l'atmosfera che li circondava. “Sarà pure esagerato, ma è esattamente ciò che vedo...” pensò Kaylie mentre si voltava verso Liam per baciarlo.

-Thank you so much... I won't ever take this off... (Grazie mille... Non la leverò mai...)

Liam- I've already told you that I love you?? (Ti ho già detto che ti amo??)

-I guess something like a million times, but I can't get enough, so... (Credo qualcosa come un milione di volte, ma non riesco mai ad averne abbastanza, quindi...)

Liam- I love you, I love you, I love you, I love you... I'll keep saying this until you stop me.... I love you, I... (Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo... Posso continuare a dirlo finché non mi fermi... Ti amo, ti...)

-Okay, I get it!! I get it!! I love you too Mr “I love you” Payne... (Okay, ho capito!! Ho capito!! Ti amo anche io Mr "ti amo" Payne...)

Dopo essere scoppiati a ridere, entrambi ripresero a preparare le valigie. Nell'arco di venti minuti erano nella hall dell'albergo con tutti gli altri. Eleanor e il suo occhio clinico furono “stranamente” i primi ad accorgersi della catenina, che quindi diventò il centro dell'interesse di tutti i presenti.

Sinceramente ormai si era abituata ad essere al centro dell'attenzione dei ragazzi, era come se fosse in un gruppo di amici con cui era cresciuta e che conosceva dai tempi dell'asilo.

Eleanor- Liam, would you do me a favour?? Could you teach Louis how to court a girlfriend?? (Liam, mi faresti un favore?? Potresti insegnare a Louis come si corteggia una ragazza??)

Louis- Sorry, what should I learn from Mr golden-heart Payne?? (Scusa, cosa dovrei imparare io da Mr Cuore D'Oro Payne??)

Eleanor- To be more romantic, Louis!! (Ad essere più romantico, Louis!!)

-C'mon, El... Don't be so rude with Mr Louis... He's not a romantic type... You should know that he's a jerk one!! (Dai, El... Non essere così scortese con Mr louis... Non è un tipo romantico... Dovresti saperlo che è più il tipo rompiscatole!!)

Louis- Oh, that's great!! Thanks Mrs Kay!! But I'd like you to remember that there are thousands of girls just waiting for me outside... Just so you know... (Oh, fantastico!! Grazie Mrs Kay!! Ma io vorrei ricordatri che ci sono migliaia di ragazze che stanno solo aspettando me, là fuori... Giusto perché tu lo sappia...)

-El, is it me, or Mr Louis is just a little bit too much stuck up?? (El, sono io, o Mr Louis si sta gasando un po' troppo??)

Harry- Welcome into the “Mr Louis' one man show”!! (Benvenuta nel "Mr Louis' one man show"!!)

Niall- Man, that's the end... (Amico, questa è la fine...)

Niall diede una pacca sulla spalla ad un maltratto Louis, che non sapeva più che cosa rispondere: se anche Harry era passato dalla parte del nemico, la sua battaglia era finita.

Louise- Boys and girls: it's time to go to the airport and take your flights.... (Ragazzi e ragazze: è tempo di andare all'aeroporto e prendere i vostri voli...)

I fotografi erano appostati giusto fuori le porte dell'albergo, ma stranamente Kaylie non si era nemmeno resa conto della loro presenza, benché avessero cominciato a fotografarli nell'istante stesso in cui erano arrivati nella hall. Liam la prese per mano e, dopo aver indossato gli occhiali da sole come tutti gli altri ragazzi e ragazze, si avviarono attraverso la folla di persone che li stavano aspettando al varco. C'erano anche delle fan che speravano di poter fare delle foto con i ragazzi, purtroppo però erano già in ritardo, quindi non si poterono fermare. Ma ciò non bloccò Niall dal dire loro che non era per cattiveria che non si fermavano, ma solo perché avevano i tempi troppo stretti per poterle accontentare. “Sicuramente questa frase finirà su Twitter, seguita da un'infinità di commenti adoranti nei suoi confronti...”. Già, chissà che cosa aveva detto e stava dicendo il web di lei, di quanto era accaduto la sera precedente, della dichiarazione che Liam le aveva fatto, delle foto che aveva scattato con le loro fan, di quelle di cui probabilmente non si era nemmeno accorta l'avessero immortalata... Anzi, ad essere sinceri, si stupì addirittura di non averci pensato prima, tanto che quando uno dei fotografi le chiese se era stato Liam a regalarle la collana che aveva al collo, la prima reazione che ebbe fu quella di sorridere: sì, il mondo stava parlando di lei ma se lo faceva perché aveva la fortuna di stare assieme a Liam, allora le andava bene. Salirono nel furgoncino a dieci posti che Louise aveva prenotato per loro e , come al solito, cominciò la prevedibile lotta per i posti: alle volte le sembrava che avessero cinque anni e non venti, dato che dovevano sempre star vicino al loro compagno di giochi preferito, ma questo la divertiva da pazzi.

Quella Londra soleggiata, vista dal finestrino di un furgoncino, con il braccio di Liam attorno alle sue spalle e una mano a tenere la sua, fece sembrare quel tragitto un po' meno doloroso, come se la loro destinazione non fosse un aeroporto da cui avrebbero preso due aerei differenti che li avrebbero tenuti lontani per almeno due mesi.

L'aeroporto era circondato da paparazzi e fan, tanto che Mark e gli altri ragazzi della sicurezza dovettero faticare parecchio per farli arrivare al terminal di Kaylie, mentre Louise si occupava del check in suo e dei ragazzi.

Era quindi giunto il momento dei saluti. L'aereo sarebbe partito in meno di venti minuti. I primi a salutarla furono Mark (con un abbraccio soffocante che le fece venire la prima lacrima) e gli altri ragazzi della sicurezza, che poi si diressero verso le schiere di fan e fotografi che erano riusciti a seguirli anche lì. Seguirono poi i tre angeli della bellezza che si erano occupati di lei la sera precedente, facendole vedere quale potesse essere la versione migliore di sé stessa e che presto sarebbero tornati ad occuparsi dei ragazzi durante il tour. Kaylie li ringraziò mille e più volte per il miracolo che avevano compiuto su di lei, facendo ridere sia Eleanor che Perrie che ancora non capivano come lei avesse così poca autostima. Fu il turno per Louise di salutarla che, dopo averla abbracciata, le disse qualcosa di molto strano:

Louise- Kay, I want to give you this advice: don't stop believing... Try with all your heart to reach your dream, 'cause I see something in you, trust me... Anyway, it's been a pleasure to meet you, really... Hope to see you as soon as possible... This is my number, is case you might find some difficulties to call Liam...  (Kay, voglio darti un consiglio: non smettere di crederci... Provaci con tutto il cuore ad afferrare il tuo sogno, perché io vedo qualcosa in te, fidati... Comunque, è stato un piacere conoscerti, veramente... Spero di vederti il prima possibile... Questo è il mio numero, in casotrovassi qualche difficoltà a chiamare Liam...)

-Thank you, Louise... You have been so kind to me, really... I can't thank you enough for these two amazing days... (Grazie a te, Louise... Tu sei stata così gentile con me, sul serio... Non posso ringraziarti abbastanza per queste due fantastiche giornate...)

Ed ecco che arrivava la parte più difficile: se due giorni prima le avessero detto che avrebbe conosciuto delle persone così fantastiche e si sarebbe affezionata così tanto, non ci avrebbe mai creduto. Ma ora, vederli lì, uno vicino all'altro in attesa di salutarla, le fece sentire una sensazione di vuoto al cuore che, solo dopo avrebbe capito, non l'avrebbe mai abbandonata. Le lacrime cominciarono a scendere quando ricevette il primo abbraccio di Perrie.

Perrie- Kay... Oh my gush!! I'm gonna cry too if you don't stop!! It's been a pleasure to meet you... Write me sometimes, okay? I want to keep in touch.... Have a good journey... (Kay... Oh mio dio!! Piangerò anche io se non la smetti!! E' stato un piacere conoscerti... Scrivimi ogni tanto, okay? Voglio che ci teniamo in contatto... Fai buon viaggio...)

-Thank you so much, Perrie, for... Everything, really... I promise that I'm gonna write you... (Grazie mille Perrie, per... Per tutto, davvero... Prometto che ti scriverò...)

Quando Eleanor si avvicinò per salutarla, Kaylie scoppiò letteralmente a piangere senza ritegno: quella ragazza era stata semplicemente fantastica con lei, così come lo era stata Perrie.

Eleanor- Please, stop this torture!! We're about to flood the airport!! (Per favore, blocca questa tortura!! Stiamo per allagare l'aeroporto!!)

-Yes, you're right... And it wouldn't be okay even just because Zayn isn't able to swim... (Sì, hai ragione... E non sarebbe una cosa buona, dato che Zayn non sa nuotare...)

Zayn- I'm here, if you didn't notice... (Sono qui, se non l'avessi notato...)

Eleanor- Anyway, Kay I want you to write me as much as you can, okay?? You are amazing, really... I didn't even think that I could find a new friend, when Louis told me of the Gala... But it happened and I'm so happy of that!!! And I will use that secret method with the I-pod every time I want to foresee the future... (Comunque, Kay voglio che tu mi scriva più che puoi, okay?? Sei fantastica, veramente... Non avrei mai pensato di poter trovare una nuova amica, quando Louis mi ha parlato del Gala... Ma è successo e sono così felice di questo!!! E userò quel metodo segreto con l'I-pod ogni volta che vorrò prevedere come sarà il futuro...)

Louis- Wait, what is this?? (Aspetta, che cos'è questo??)

Eleanor- A little secret between Kay, Perrie and me... (Un piccolo segreto tra Kay, Perrie e me...)

Louis- Sometimes I really don't understand the women... (Alle volte veramente non le capisco le donne...)

-You can also take off the “sometimes”, Mr Louis... But, above all, El I really want to thank you for the support you gave me in my “critical” moments... You've been such a good friend to me and it's amazing the connection we created in such a short time... I promise that I will tell you all the reactions Marta will have... (Puoi anche levare quel "alle volte", Mr Louis... Ma, soprattutto, El voglio ringraziarti sul serio per il supporto che mi hai dato nei miei momenti "critici"... Sei stata una così brava amica ed è straordinaria la connessione che abbiamo creato in così poco tempo... Prometto che ti dirò tutte le reazioni che avrà Marta...)

Kaylie cercò di fare un sorriso per alleggerire quei saluti, ma il risultato fu alquanto deludente: le lacrime continuavano a scendere imperterrite, senza lasciarle alcuna possibilità di mantenere un pur minimo contegno. Ma tanto, con quei ragazzi, era impossibile fingere, sarebbe stato come mentire nuovamente a sé stessa e se c'era una cosa che aveva imparato in quei due giorni, era certamente che non valeva la pena nascondere ciò che si provava veramente per paura del mondo. Eleanor l'abbracciò un'altra volta e poi lasciò che avesse inizio la processione: uno alla volta, i ragazzi si avvicinarono a Kaylie per salutarla e per augurarle buon viaggio, ma ognuno a modo suo perché, benché fossero un gruppo di inseparabili amici, rimanevano comunque degli individui incredibili.

Il primo fu Zayn:

-What's happing, girl?? (Che succede, ragazza??)

Risate sommesse di tutti per quel suo modo stranissimo di dirlo, che ormai era diventato un tormentone. L'abbracciò forte e le disse che era felice che avesse trascorso quei due giorni con loro, anche perché era riuscita a far imparare una coreografia pure a lui. Kaylie si era sentita osservata tutto il tempo dai suoi occhi scrutatori, ma non le sembrava il momento per fare domande: sapeva perfettamente che avesse valutato se lei fosse la ragazza giusta per il suo migliore amico.

-You're much better than what they tell you... Just keep practising and you will be good enough for dancing in the next video! (Sei molto meglio di quello che ti dicono... Solo continua ad esercitarti e sarai bravo abbastanza per ballare nel prossimo video!9

Niall si avvicinò con passo indeciso e, prima di abbracciarla, le disse:

-Thanks for everything, girl... I had a lot of fun with you, also because you're the first person who keeps up with Louis, except for El... (Grazie per tutto, ragazza... Mi sono divertito tantissimo con te, anche perché sei la prima persona che tiene testa a Louis, eccetto ad El...)

Louis- What?! She can't keep up with... (Cosa?! Lei non mi tiene tes...)

Niall- Shut up, Lou!! Wait your turn!! Anyway, the next time we see I'd love to eat some real pasta, made by a true Italian girl... (Stai zitto, Lou!! Aspetta il tuo turno!! Comunque, la prossima volta che ci vediamo vorrei mangiare della vera pasta, fatta da una vera ragazza italiana...)

-Got it, Niall... Next time there will be pasta for everyone!! Thank you so much for everything... (Ho capito, Niall... La prossima volta ci sarà pasta per tutti!! Grazie mille per tutto...)

Abbraccio fraterno con Niall e poi ecco il momento di Harry: più la fila si accorciava, più diventava difficile anche solo ascoltare quello che le veniva detto.

Il bel capellone le diede un enorme abbraccio e, guardandola dritta negli occhi con quello sguardo da ragazzo conscio del suo potere sulle donne, le disse:

Harry- Kay, these two days have been amazing and, I won't ever stop to say this, it's all due to you... Thank you so much... And I swear that the next time I will beat you, best female goalie! (Kay, questi due giorni sono stati fantastici e, non smetterò mai di dirtelo, è tutto merito tuo... Grazie mille... E ti prometto che la prossima volta ti batterò, miglior portiere femmina!)

Prima ancora che avesse il tempo di rispondergli, Harry le schioccò un altro bacio sulla guancia e le fece un enorme sorriso, facendo comparire proprio quelle fossette che le sue fan tanto adoravano.

-Thank you, Harry... I'm glad you still believe that you can beat me... I can just say: we'll see... Thanks for every single moment.. (Grazie, Harry... Sono contenta che tu creda ancora di potermi battere... Ti posso solo dire: vedremo... Grazie per ogni singolo momento...).

Si abbracciarono di nuovo e poi fu il turno di...

Louis- I'm not so sure I want to say goodbye to this little... (Non so se voglio salutare questa piccola...)

Louis non ebbe modo di finire l'appellativo sarcastico che sicuramente le stava per affibbiare, che uno scappellotto sul collo gli arrivò direttamente dalla mano destra di Kaylie.

Louis- Liam!!! She hits me!! (Liam!!! Mi ha colpito!!)

El- She's right... (Ha ragione...)

Louis- What the hell?! It's a conspiracy!! ( Ma che cavolo?! E' una cospirazione!!)

-No, it's just that I've been holding back to do this for too long... But I still care about you... ( No, è solo che mi sono trattenuta dal farlo per troppo tempo... Ma ci tengo ancora a te...)

Louis- Kay... Gush!! I'm gonna miss you so much!! (Kay... Cavolo!! Mi mancherai così tanto!!)

Già: Louis le aveva appena detto che le sarebbe mancata ed ora la stava letteralmente stritolando in un abbraccio togli respiro, che fece piangere Kaylie ancora più forte. Prima di liberarla da quella stretta, le disse sottovoce:

Louis- I'll take care of him for you... Promise... (Mi prenderò cura di lui per te... Promesso...)

-Thank you for everything, Louis... You're a really good friend, not just for Liam... (Grazie di tutto Louis... Sei veramente un buon amico, non solo per Liam...)

Le lanciò un ultimo sorriso e poi si andò a posizionare vicino a Eleanor. Come se tutto fosse già stato deciso (e forse Liam gliel'aveva proprio chiesto...), i ragazzi, Eleanor, Perrie e Louise si allontanarono da quella ragazza con le lacrime agli occhi che si stava per imbarcare su un aereo che l'avrebbe condotta a miglia di distanza dal giovane uomo incapace di fare un singolo gesto, che si trovava vicino a lei. Se ne andarono continuando a salutarla con la mano e urlandole che la volevano vedere al più presto e che doveva farsi sentire ogni tanto (Eleanor e Perrie si erano veramente fissate).

Kaylie continuò a far ondeggiare il braccio, finché non sentì una mano posarsi sul suo fianco. Si bloccò immediatamente: sapeva benissimo che, se si fosse voltata verso di lui, sarebbe cominciato quel rituale di saluti che avrebbe reso definitiva la loro separazione e lei sentiva di non poterlo semplicemente sopportare. Così Liam fu costretto a girarla quasi di peso, ma appena si trovarono l'uno di fronte all'altra non resistettero un solo secondo in più... Kaylie si rifugiò tra le braccia voraci di Liam, che la cercavano per poterla incatenare per sempre a lui. Le carezzava la testa per calmare quei singhiozzi che ormai le toglievano il respiro ma al tempo stesso sentiva anche lui il bisogno di stringere quella mano di Kaylie attorno la sua maglietta, per riuscire a rimanere lì con lei e non perdersi in quel sentimento di vuoto che si stava già facendo strada nel suo cuore. La voce suonò come soffocata da un'indicibile malinconia quando parlò:

Liam- Kay, whatever will happen, whatever the world will say, just remember that I love you endlessly... (Kay, qualsiasi cosa succeda, qualsiasi cosa il mondo dirà, tu ricordati che io ti amo infinitamente...)

Kaylie alzò gli occhi arrossati e lasciò che tutta la sua anima si perdesse in quel pezzo di lei che se ne stava per volare a miglia e miglia di distanza. Asciugando una piccola goccia di tristezza scendergli lungo la guancia, sussurrò:

-Just remember: that you will always be... (Solo ricorda: sarai sempre...)

Liam e Kaylie- My last first kiss... (Il mio ultimo primo bacio...)

Poi arrivò. Di nuovo. Come fosse il primo, ma come se non dovesse mai essere l'ultimo. Quel bacio aveva un gusto salato: per le loro lacrime, per quel suo significato di arrivederci, ma non di addio, per quel suo essere suggello di una separazione che feriva entrambi, ma che era necessaria...

La voce all'altoparlante annunciò la seconda chiamata per il volo di Kaylie. Liam prese l'I-phone dalla tasca dei jeans e, dandole un dolce bacio sulle labbra ancora umide di lacrime, scattò una foto. Dopodiché la sciolse dalle sue braccia rassicuranti e le diede la sua valigia.

La voce annunciò l'ultima chiamata per il volo di Kaylie. Si voltò e si incamminò verso l'entrata del tunnel... Arrivata dagli assistenti di viaggio, consegnò loro i documenti ma, senza aspettare di averli indietro, lasciò lì il suo bagaglio e corse indietro saltando addosso a Liam e dandogli un ultimo bacio. Vide comparire quel sorriso sghembo che la faceva impazzire...

-I wanted to see you laughing for the last time... (Volevo vederti sorridere per l'ultima volta...)

Tornata con i piedi a terra, si incamminò verso gli assistenti di volo che la stavano guardando con un'espressione del tipo “capiamola-è-giovane-ed-innamorata”, ma non le importava granché: si voltò e saluto un'ultima volta Liam che ricambiò con un cenno della mano, per poi ficcarle entrambe nelle tasche davanti dei jeans come era solito fare quando era a disagio. Probabilmente fare quel corridoio fu una delle cose più difficili che Kaylie avesse mai dovuto fare in tutta la sua vita: il suo corpo, la sua mente, il suo cuore lottavano per tornare indietro, ma la realtà ed un biglietto aereo la spingevano avanti. L'aveva capito: lei e i corridoi non avevano un gran bel rapporto, né con quelli delle arene né con quelli degli aeroporti.

Preso posto in aereo, si sentì un po' sollevata vedendo che i suoi vicini di viaggio sarebbero stati un'amabile vecchietta e un manager in carriera, nessuno dei due a conoscenza della sua “situazione”.

Kaylie non aspettò nemmeno di sentire le indicazioni delle hostess, ma si mise subito addosso le cuffiette ed accese l'I-pod... Era ancora in riproduzione casuale dalla sera precedente, con Girls Just Wanna Have Fun a tutto volume, la canzone che aveva scelto per Perrie. Un sorriso le sorse spontaneo sulle labbra. Mise su la “sua” playlist, I love UK, e aspettò che la prima canzone di Ed si diffondesse... Prese il cellulare, volendo riguardare tutte le foto che aveva fatto in quei due giorni, ma non ne ebbe il tempo, poiché aveva un messaggio su What's up che lampeggiava sulla schermata. Lo aprì e sentì una stretta allo stomaco farsi sempre più forte, tanto da bloccarle il respiro, ed una lacrima caderle sulla mano che stava reggendo il cellulare: era di Liam. Era la foto di loro due che aveva appena scattato con sotto tre lettere: L&K. Kaylie si slacciò la catenina e, mettendola contro il finestrino inondato da un'accecante luce di un primo pomeriggio di metà estate, scattò una foto alla collana e al cielo azzurro a farle da sfondo. Gliela inviò e ricevette un “I LOVE U” scritto a lettere cubitali.

Il viaggio passò tranquillo tra qualche lacrima e qualche sorriso, con persino uno o due accenni di risata, causati dalle foto che aveva collezionato. Erano veramente meravigliose, non sapeva tanto se per il fatto che ad ogni immagine lei potesse ricollegare qualche fatto, qualche espressione o qualche gesto che aveva provato oppure se fossero proprio belle. Certo era che almeno la metà di quegli scatti, Kaylie non si ricordava di averli fatti, anche perché lei ne era la protagonista per la maggior parte delle volte. Non solo quelle del pranzo che aveva fatto Harry, ma evidentemente i ragazzi le avevano preso il telefono anche durante la serata di Gala, perché c'erano un sacco di foto di lei che si scatenava con Eleanor e Perrie, di lei che ballava un lento con Liam, della faccia sfiancata di Louis che tentava di imporsi in una discussione con lei, di Zayn che tenta di ficcare un intero muffin in bocca a Niall, rischiando di soffocarlo, di lei che dormiva coperta solo dalle lenzuola di un letto matrimoniale, con una luce soffusa a definire i contorni del suo corpo rilassato... “Aspetta: quando l'ha scattata questa?! Pensavo di non essermi mai addormentata...”. Sarebbe stata la prima cosa che gli avrebbe chiesto la sera stessa, via Skype. Sempre se ci fosse arrivata a fine giornata...

L'aereo era atterrato da quindici minuti ormai e, recuperata la propria valigia, Kaylie si stava dirigendo, ancora con la musica sulle orecchie, verso l'uscita del gate. Poi la vide: un'orda scalpitante di circa cinquanta paparazzi, cinque telecamere, almeno venti giornalisti e una trentina di ragazzine urlanti, la stava aspettando al varco. Fu letteralmente sovrastata da domande, flash, richieste di autografi e foto, confessioni in esclusiva, proposte di ospitate in televisione, curiosità su Liam, la loro relazione, cosa avessero fatto in quei due giorni, come si sentisse ad essere “la ragazza di”...

Sentì un'infinità di mani strattonarla da tutte le parti, non riusciva a trovare l'aria per respirare dato che tutti le si accalcavano addosso senza un minimo di attenzione... “Questa non è di certo Londra...” fu l'unico pensiero coerente che le riuscì di formulare, fin quando non sentì due mani morbide ma, soprattutto, familiari prendere le sue e cominciare a farle spazio attorno. Era sua mamma, accompagnata da altre quattro voci familiari: quella di Alex, di Marta, di Denise e di suo padre.

Per quanto tentassero di farle spazio, la ressa sembrava non voler desistere, così Kaylie decise di fare quello che Louise le aveva insegnato a fare: respirare, sorridere e tutto sarebbe andato per il meglio. Si bloccò, sotto lo sguardo attonito di sua mamma, e si rivolse all'intervistatrice più vicina, che oltre ad averle puntato un microfono praticamente in gola, la stava sommergendo di domande idiote.

-Non mi aspettavo di avere tutta questa accoglienza, vi ringrazio tutti... Ma ora, se mi lasciate il permesso, vorrei salutare quelle ragazzine che sono venute fin qui per potermi dire “ciao” e che voi state scaraventando da una parte all'altra e poi gradirei molto andare a riposarmi... Grazie ancora...

La mandria imbestialita si era ammutolita nell'esatto istante in cui aveva aperto bocca, ma ora che aveva terminato di parlare, aveva ricominciato a muggire come mai prima. Kaylie si diresse verso un gruppo di dodicenni che la stava salutando e fece una foto con loro, firmando anche un paio di autografi. Poi, raggiunta dalla sua famiglia e dalle sue migliori amiche, si diresse velocemente verso la macchina. Fortuna che era da sette posti.

Marta- Dimmi che non è sempre stato così!!!???

La faccia di Marta, seduta alla sua destra, e quella di Denise alla sua sinistra, le fecero capire quanto tutto quello le avesse sconvolte. Ma a quanto sembrava, non erano le uniche: sua mamma non la smetteva più di blaterare circa il fatto che “quella non era educazione!”, “che sua figlia non era un fenomeno da baraccone!” e che “solo perché lei è buona non dovevano approfittarsene!!”. La adorava ancora di più quando diventava mamma-chioccia: la faceva sentire ancora una bambina piccola e la cosa, al momento, non le dispiaceva per niente.

-No, state tranquille... Lì è tutto diverso... Ci sono anche lì dappertutto paparazzi e fan che cercano di farti qualche foto o di ottenere qualche autografo, ma sono molto più tranquilli... Per lo meno, non fanno tutta questa confusione.... Ma chi se ne frega di quei fotografi: ragazze mi siete mancate così tanto!!!

Kaylie cercò di abbracciarle tutte e due contemporaneamente, riuscendo solo ad incastrarsi quasi irrimediabilmente con le cinture e le borse.

-Allora: come state??

Marta- Come stiamo noi?!?! Ma dico: l'irlandese ti ha fatto ubriacare prima di farti salire in aereo?! Come stai tu?!!! Insomma: com'è stato? Ti sei divertita?! Hai conosciuto tanta gente famosa?! Le foto che mi hai mandato mi avranno fatto venire almeno dieci infarti!!! Vuoi parlare?!!!

Denise- Kay, sinceramente, penso ti convenga parlare, altrimenti a Marta parte un embolo e ce la giochiamo definitivamente....

Kaylie sorrise vedendo come tutta quella storia avesse fatto avvicinare molto le sue due migliori amiche. Aveva sempre sperato che andassero d'accordo ma vederle, ora, che davano chiari segni di essersi conosciute un po' meglio e di essersi pure trovate bene assieme, la riempiva d'orgoglio.

-Va bene, va bene!! Facciamo così: io vi racconto tutto se voi non mi interrompete e vi fermate a dormire da me sta notte... Altrimenti niente!

Marta- I nostri pigiami sono già sopra il tuo letto... Quanto al non fermarti mentre racconti, prometto di impegnarmi a non farlo...

Denise- Sottoscrivo...

Così Kaylie si trovò a ripercorrere con le parole quelle due giornate assolutamente indescrivibili: le sembrava sempre di non usare abbastanza aggettivi, di non rendere bene l'idea, di dimenticare qualche dettaglio essenziale. “Ci vorrà tutta la notte per raccontargli tutto quello che mi è capitato e tutto quello che ho provato...” pensò quando svoltarono nella stradina che conduceva a casa sua.

Ma subito la sua mente fu attirata da qualcosa al di fuori della macchina: almeno quattro fotografi ed un gruppo di venti ragazzine era appostato fuori dal portone, in attesa che lei scendesse. Sentiva già lo spirito protettivo di sua madre montare a neve, come si fa con le uova quando si preparano i dolci, così decise di dare alcune semplici indicazioni a tutti per rendere la discesa il meno rovinosa possibile:

-Ok... Facciamo così: Alex tu vai ad aprire la porta; papà tu prendi i bagagli; mamma cerca di separare le ragazze portandole vicino alla porta; Marta e Denise state vicino a me, perché probabilmente avrò bisogno di qualcuno che scatti le foto per quelle ragazze... Tutto chiaro?? Perfetto... E, beh... Grazie mille per tutta la pazienza che portate, non volevo foste costretti a sopportare tutto questo....

Denise le mise una mano sulla gamba e le fece mutamente capire che per loro non sarebbe mai stato un problema se questo era il prezzo da pagare per vederla felice: sì, quelle erano le migliori amiche che una qualsiasi ragazza potesse mai desiderare.

Tutto filò liscio come l'olio: i fotografi si limitarono a seguire i suoi movimenti e le ragazze (“Oddio, ma queste le ho viste mille e più volte in paese!!”... Forse a questo non si sarebbe mai abituata....) si ritennero soddisfatte con qualche foto.

Quando mise piede nella sua camera, Kaylie sentì una fitta allo stomaco, quella familiare, quella che l'aveva avvertita, ormai un anno prima, della rivoluzione che si stava per abbattere sulla sua vita. Come poteva sentirsi così diversa in quel luogo rispetto solo ad una notte prima? Denise, da brava futura psicologa qual'era, sembrò capire immediatamente che qualcosa non andava:

Denise- Kay, va tutto bene?? Hai una faccia strana....

-Sì... E' solo che....

Non riuscì a finire la frase, perché le lacrime avevano ricominciato a rigarle il viso, come poche ore prima, in aeroporto. Ce l'avrebbe fatta a portare la giovane donna sicura che aveva scoperto di poter essere in Inghilterra, anche dentro quelle quattro mura così piccole?? Oppure sarebbe tornata ad essere la ragazzina insicura che non rischiava nulla per poter diventare chi fosse veramente destinata ad essere??

Sentì le mani di Marta e Denise condurla su quel letto su cui aveva versato così tante lacrime, e vide le due amiche sedersi l'una di fianco a lei e l'altra per terra, ai suoi piedi.

Denise- Kay, va tutto bene... Respira a fondo: vedrai che qualunque cosa sia passerà... Quando vorrai noi saremo qui per ascoltarti... Ora pensa solo a respirare profondamente....

Marta- Forza... Inspiro... Espiro....Ancora: inspiro... Espiro....

-Guardate che sto piangendo, non sto per avere un bambino!!!

Marta guardò Denise negli occhi e poi disse:

-Sta pure tranquilla, che questa sta benissimo!! Finché trova il fiato di fare battute così sarcastiche, stai pur certa che non sta per morire....

Le tre ragazze si scambiarono delle occhiate complici che le fecero scoppiare a ridere a crepa pelle in meno di qualche secondo. Quando, finalmente, si furono riprese, Kaylie trovò la forza di spiegare loro che cosa le stesse succedendo:

-Allora... Quando sono scappata da quel corridoio la prima volta era perché non volevo che una possibile relazione con Liam potesse compromettere le mie, seppur minime, possibilità di diventare qualcuno nel mondo dello spettacolo... E quando sono andata lì e quell'intervistatore ha parlato delle occasioni che sicuramente mi sarebbero giunte tra le mani, mi sono sentita malissimo: eppure Liam sapeva già tutto ed, anzi, mi ha dato man forte e mi ha aiutato... Sta mattina delle fan dei ragazzi hanno voluto fare delle foto con me, Eleanor e Perrie, non tanto perché fossimo le “ragazze di”, ma perché gli erano piaciute le mie coreografie!! Poi arrivo qui e l'unico motivo per cui sono riconosciuta è perché sono “la ragazza di”... Non è giusto!!

Un'altra pesante lacrima era caduta sul lenzuolo di New York, aggiungendosi alle altre del passato.

-Sapete quante persone mi hanno detto che ho qualcosa di speciale lì?? Che ho talento?? Tutti... Non lo dico per vantarmi o cosa, non è da me... Ma lì mi sembrava finalmente di aver trovato il luogo giusto, il mio posto... Mentre quando sono entrata in questa camera mi è tornato in mente com'era vivere qui... Qui non mi sento nessuno e come faccio a sopportarlo dopo aver capito che posso essere quel qualcuno che ho sempre sognato?

Kaylie sapeva di averle lasciate senza parole, sapeva che quanto aveva appena confessato loro era molto forte, ma quella mattina, svegliandosi accanto a Liam, si era ripromessa di non mentire mai più a sé stessa e nemmeno alle persone che le volevano bene.

-E se proprio volete che mi rovino di confessioni: mi manca terribilmente Liam!!!!

Marta- Va bene, questo mi fa tirare un sospiro di sollievo... Sei ancora normale, perché dopo il discorso di prima mi stava venendo il dubbio di non avere più un'amica di vent'anni, ma una di ottanta con un'intera vita alle spalle!!!

-Beh, se ti può consolare, non mi sono mai sentita così tanto giovane come ora!!

Denise- Sai, Kay: sei maturata tantissimo... E' impressionante, sembra che tu abbia veramente vissuto un'altra vita in questi due giorni... Deve essere successo di tutto!!

-Beh... Diciamo che una cosa è successa...

Marta- Aspetta, aspetta... Che diavolo è.... Oddio!!! Oddio!!

Stava di nuovo saltellando per la stanza, come quando Liam aveva risposto al primo tweet di Kaylie: quella ragazza aveva qualche serio problema a contenere l'euforia, ma l'adorava esattamente per questo.

Denise- Quindi, tu e Liam...

-Sì, io e Liam abbiamo fatto l'amore... E non guardatemi con quelle due facce da pesce lesso!! Lo dico così apertamente per il semplice fatto che ho già dovuto raccontarlo a El e Perrie, quindi, la cosa non mi imbarazza più di tanto...

Marta- Oh porca di quella miseria!!!! E com'è stato?!

-Marta, mi hai seriamente fatto questa domanda??

Marta- Senti, sei stata tu a dire che non ti imbarazzavi a parlarne!! E poi, noi cosa siamo?? Amiche di scorta?! Sputa io rospo!!

-Denise: bloccala!!

Denise- Scusa, ma la ragazza ha ragione: ora devi raccontare tutto!!

Eccola quindi a raccontare, per la seconda volta in una giornata, quella notte trascorsa con Liam. “Prometto di non dire mai più che solo i ragazzi sono fissati con il sesso...” pensò Kaylie guardando le espressioni delle due amiche. Terminato anche quel racconto poco usuale, le venne in mente che doveva ancora scrivere alle ragazze ed ai ragazzi da quando era atterrata. Prese il computer in mano, per scrivere loro qualche tweet, ma si bloccò. Non aveva aperto volontariamente nessuno dei suoi social network per tutta la durata del viaggio ed aveva evitato anche di andare in Internet per non sapere che cosa la gente dicesse di lei. Per prepararsi psicologicamente decise che fosse meglio prima chiedere a Denise che cosa fosse successo in rete (le aveva lasciato tutte le sue password) mentre lei aveva bellamente fatto finta che quel diabolico strumento, che in passato l'aveva salvata dal non rivedere mai più il ragazzo che amava, non esistesse.

-Beh, diciamo che ne sono successe di cose... Ecco... Magari è meglio se ce la prendiamo un po' con calma, che ne dici??

Quando Denise suggeriva di “prendersela un po' con calma” era come se stesse dicendo “lì fuori c'è la fine del mondo, ma non ti preoccupare, andrà tutto bene”: una tragedia insomma.

-Denise Celeste Rotondi: dimmi immediatamente che cosa dicono di me sul web altrimenti potrei cominciare ad uscire di testa e ad urlare come una pazza!!! Ora!!!

Denise- Chiamami ancora con tutto il mio nome per esteso e giuro che non solo non ti dico nulla, ma ti sequestro pure il computer, così non saprai niente di niente!!

-Per favore, Denise, per favore: poni fine alla mia agonia e dimmi tutto quello che hai scoperto...

Marta- Dai, facciamola smettere di soffrire... Mi sembra un cagnolino abbandonato sul ciglio di un'autostrada....

-Grazie Marta... Non fossi così concentrata su altro, ti avrei già picchiata per il complimento che mi hai appena fatto....

Denise- Allora... Partiamo da Twitter...

Prese in mano il portatile di Kaylie ed entrò nel suo profilo. Quello che si presentò ai suoi occhi fu semplicemente sconvolgente: ormai aveva un milione di follower, la sua casella dei messaggi privati stava scoppiando, come anche la sua time-line di sue immagini con chiunque avesse visto in quei due giorni, postate da tutti gli account di news sui ragazzi. La sentì montare da un angolo remoto della sua anima: quella sensazione di inadeguatezza, di non riuscire ad affrontare tutte quelle opinioni che il mondo aveva su di lei, ma riuscì a tenerla temporaneamente a bada.

Passarono quindi a Facebook e poi ai siti di gossip. Lessero anche tutte le interviste che le avevano fatto quella sera sul red carpet, aggiungendoci pure quelle che aveva fatto Liam e tutta la band. Ormai erano le undici passate quando finirono di spulciare anche l'ultima più banale domanda su di lei o su cui lei aveva espresso un'opinione ed erano assolutamente esauste. Kaylie era decisamente stanca e quella sensazione che era riuscita a tenere a bada, ora stava divampando dentro di lei come un incendio e nessuna parola di consolazione delle due ragazze sedute vicino a lei, l'avrebbe fatta sentire meglio. “Dov'è finita la sicurezza che avevo scoperto dentro di me a Londra? Dov'è finita quella giovane donna fiduciosa e pronta ad affrontare il mondo??...” Erano le uniche due domande che la sua mente sembrava contemplare, come se si fosse trasformata in un disco rotto che continuava ad incepparsi. Ancora una volta stava tornando a fare sempre gli stessi errori, come se ci fossero degli schemi appesi alle pareti della sua testa che le impedivano di vedersi in maniera diversa, di rendersi conto, anche in quel luogo che avrebbe dovuto chiamare “casa”, la donna che aveva intravisto con Liam. Già: Liam. Rileggendo le parole che le aveva detto, riguardando la dichiarazione che le aveva fatto sul tappeto rosso, Kaylie si era sentita un po' sollevata, perché aveva ricordato come tutto quello che aveva provato non fosse stato solo un sogno, ma la più bella notte della sua vita. Eppure, quando aveva scovato l'intervista che aveva fatto ad entrambi il settimanale Hot English Magazine , si era sentita di nuovo persa perché le parole che il suo ragazzo aveva usato per descriverla, le sembrava si riferissero a qualcun altro che non fosse lei, ad una ragazza con cui non si sentiva di avere niente in comune. Per aggiungere ulteriori insicurezze, Kaylie aveva voluto a tutti i costi leggere che cosa le fan avessero scritto su di lei durante quel bombardamento di foto che le erano state fatte. Ogni singolo scatto era stato correlato in giro per il web da centinaia di commenti, la maggior parte dei quali la riteneva una ragazza stupenda e rinviava tutte gli altri giudici a guardare i suoi video su YouTube per capire quanto fosse anche talentuosa, mentre una minoranza non proprio esigua, la giudicava come una ragazza “normale e senza tante pretese”. Forse non era esattamente la tragedia che si era prefigurata nella sua testa, ma quel senso di inadeguatezza continuava a tormentarla ma, fortunatamente, la sua buona stella non aveva smesso di seguirla e dallo schermo del pc si diffuse per tutta la stanza il rumore della richiesta di chiamata di Skype: era Liam. Kaylie guardò le due amiche sedute sul letto con lei e fece loro segno di avvicinarsi, per poter entrare nell'inquadratura. Pochi secondo dopo cinque facce stanche e sorridenti comparvero sullo schermo.

-Hi guys!! (Ehi ragazzi!!)

Tutti- Hi Kay!!! (Ciao Kay!!!)

-Are you still on the plain?? (Siete ancora in aereo??)

Zayn- Yes... We have to come back to the US, so it's quite a long journey... (Sì... Dobbiamo tornare negli Stati Uniti, il viaggio è parecchio lungo...)

Niall- I think she knows it... How are you?? How was your journey home?? (Credo che lo sappia... Come stai tu?? Com'è andato il tuo viaggio di ritorno a casa??)

-Now I'm quite fine, but when I landed at the airport there was a complete chaos waiting for me!! Paparazzi, journalists, fans, manager... Luckily there were my two girls... Well, you've already known Marta... (Ora sto abbastanza bene, ma quando sono atterrata all'aeroporto c'era un vero e proprio caos che mi aspettava!! Paparazzi, giornalisti, fan, manager... Fortunatamente c'erano le mie due ragazze... Beh, conoscete già Marta...)

Tutti- Hi, Marta!! (Ciao, Marta!!)

Marta- Hi, everybody!! (Ciao a tutti!!)

-And now, let me introduce you Denise, the other Bff... (Ed ora lasciate che vi presenti Denise, la mia altra migliore amica...)

Denise- Hello, guys! (Ciao ragazzi!)

Tutti- Hi, Denise!! (Ciao Denise!!)

-Guys, you sound like a group of support, please!! (Ragazzi sembrate tanto un gruppo di supporto, per favore!!)

Louis- I was waiting for you to criticize us!! (Stavo aspettando che ci criticassi!!)

-Lou, shut up!! You're the one who needs a group of support: in order to learn how to take care of a girlfriend... (Lou, stai zitto!! Tu sei l'unico che ha bisogno di un gruppo di supporto: per imparare a prenderti cura della tua ragazza...)

Kaylie fece la linguaccia a Louis, che le rispose con dei versacci incomprensibili.

Harry- I was already missing all these little fights between both of you... Thanks Kay for remanding me why I don't have a girlfriend... (Mi stavano già mancando tutte queste piccole lotte tra voi due... Grazie Kay per ricordarmi perché non ho una ragazza...)

-You don't have a real girlfriend just because you're a playboy, Harry... (Tu non hai una vera ragazza solo perché sei un playboy, Harry...)

Harry- Yes, she's right... (Sì, ha ragione...)

Niall- And why I do not have a girlfriend?? I'm not a playboy... (Ed io perchè non ho una ragazza?? Io non sono un playboy...)

-But you're too much like the Charming Prince, Niall... And for the moment, women prefers the jerks... But then, they will all come to you... (Ma tu assomigli troppo al Principe Azzurro, Niall... E al momento, le donne preferiscono i cretini... Ma alla fine, verranno tutte da te...)

Niall- Thanks, Kay... Now, I feel much better... (Grazie Kay... Ora mi sento molto meglio...)

Louis- Why do you have kind words for everybody, except for me?? (Ma perché hai parole gentili per tutti, eccetto che per me??)

-Because I heard El and she told me that you didn't buy her a gift, before you left!! (Perché ho sentito El e mi ha detto che non le hai comprato nemmeno un regalo, prima di partire!!)

Louis- That's not true!! I give her all my love and.... (Questo non è vero!! Le ho dato tutto il mio amore e...)

-Lou!!! Giving her all your love and “something else” it's just not enough... Be more romantic!!! (Lou!!! Darle tutto il tuo amore e "qualcos'altro" non è abbastanza... Sii più romantico!!!)

Liam- Sorry if I barge in, but if you guys are good enough with all the love advices Kay gave you, I really like to talk with my girlfriend for a while... (Scusate se mi intrometto, ma se voi ragazzi siete soddisfatti con tutti i consigli di cuore che Kay vi ha dato, vorrei veramente parlare con la mia ragazza per un attimo...)

Niall- C'mon, she's not yours!!! (Avanti, non è tua!!!)

Un'occhiataccia di Liam li fece allontanare tutti, con la promessa di ritornare dopo. Essendo dotate di un intuito che molto si avvicinava alla telepatia, Marta e Denise dissero che sarebbero andate a preparare uno spuntino di mezzanotte, lasciando così Liam e Kaylie da soli, l'uno di fronte all'altra.

Liam- Kay, are you okay?? (Kay, stai bene??)

-What?! Oh, yes, I'm fine... And you?? (Cosa?! Oh, sì, sto bene... E tu??)

Liam- Kay... Don't even try to change the subject!! What's going on, babe?? (Kay... Non provarci nemmeno a cambiare argomento!! Che cosa succede, babe??)

-I'm not so sure that I'm ready to manage all these things... (Non son molto sicura di essere pronta a gestire tutte queste cose...)

Liam- Which “things”? (Quali "cose"?)

-The paparazzi, the interviews, the fans... Liam, I have some fans!!! That's ridiculous!! I shouldn't have fans just because I'm your girlfriend.... (I paparazzi, le interviste, le fan... Liam, ho delle fan!!!! Questo è ridicolo!! I non dovrei avere della fan solo perché sono la tua ragazza...)

Liam- You don't have them just because you're my girlfriend... I read some articles, during the travel, and also some tweets that fans sent me in these two days... They love you because you're an amazing dancer, a marvellous person and a beautiful woman... (Tu non le hai solo perchè sei la mia ragazza... Ho letto alcuni articoli, durante il viaggio, e anche qualche tweet che le fan mi hanno mandato in questi due giorni... Loro ti amano perché sei una fantastica ballerina, una persona meravigliosa e una bellissima donna...)

-Liam, when you will stop making me blush, tell me and I'll tell you which is the truth... (Liam, quando hai finito di farmi arrossire, dimmelo così ti dirò qual'è la verità...)

Liam- Light my mind.... (Illuminami la mente...)

-I'm so proud of myself: your irony keeps getting better!! Anyway, the matter is: when I was there with you and the guys, everything seamed to be so easy and right. I also thought to have understand what could be my project of life... But now that I'm here, on my own, with you miles away from me, I just feel like a stupid child who still believes in fairytale... (Sono così fiera di me stessa: la tua ironia continua a migliorare!! Comunque, il problema è: quando ero con te e i ragazzi, tutto sembrava essere così semplice e giusto. Ho anche pensato di aver capito quale potesse essere il mio progetto di vita.... Ma ora che sono qui, da sola, con te a miglia di distanza da me, mi sento solo una stupida bambina che crede ancora nelle favole....)

Liam- Kay, the girl I saw here, till this morning, is the same girl is standing in front of me right now!! You just have to wait that also the real world understands this... Time will tell us who you're destined to be... But, till that moment, believe me: you're incredible and I already miss you... (Kay, la ragazza che ho visto qui, questa mattina, è la stessa ragazza che è di fronte a me proprio ora!! Tu devi sono aspettare che anche il mondo reale lo capisca... Il tempo ci dirà cosa sei destinata ad essere... Ma, fino a quel momento, credimi: tu sei incredibile e mi manchi già...)

-I miss you too... Liam, I'm not so sure of how can I fall asleep tonight... (Mi manchi anche tu... Liam, non sono sicura di riuscire a dormire stanotte...)

Liam- Well, you have Marta and Denise with you... Wish I could be there too.... Sorry, babe, but I have to go now: Louise is going to explain our next three days timetable.... The Sergeant is calling... (Beh, hai Marta e Denise con te... Vorrei essere lì anche io... Scusa, babe, ma devo andare adesso: Louise: ci deve spiegare la nostra scaletta dei prossimi tre giorni... Il Sergente sta chiamando...)

Dall'altro lato del jet privato, si sentiva la voce della ferrea manager che disponeva tutto per una veloce riunione della squadra ma, sentendosi chiamata in causa, si avvicinò allo schermo del computer, facendo comparire il suo volto dall'espressione attenta:

Louise- Hi, dear!!! How are you? I'm gonna call you, maybe tomorrow, okay?? See you... Liam, c'mon!! Louis, please stop playing Fifa and come here!! (Ciao, cara!! Come stai?? Ti chiamerò, magari domani, okay?? Ci vediamo... Liam, forza!! Louis, per favore, smettila di giocare a Fifa e vieni qui!!)

-I think it's better if you go now... I love you... See you soon!! (Credo che sia meglio se tu vada ora... Ti amo... Ci vediamo presto!!)

Liam- Love you too... I'll call you!!! (Ti amo anch'io... Ti chiamo!!!)

Poi il rassicurante volto di Liam scomparve dallo schermo e Kaylie sentì una fitta allo stomaco: questa volta non era per quella familiare sensazione che qualcosa stesse per accadere, quanto perché sentiva che le mancava qualcosa, o meglio, qualcuno. Se solo avesse imparato a convivere con quel sentimento di costante assenza, l'avrebbe considerato come un traguardo enorme. Ma ce l'avrebbe fatta: era stanca di sentirsi sempre inadeguata, di dover mettere in discussione sempre sé stessa prima che tutti gli altri, di non credere che anche lei potesse un giorno guardarsi allo specchio e vedere riflessa l'immagine che aveva intravisto in quella magica notte londinese, che era ormai a ventiquattro ore di distanza da lei.

Raggiunse Marta e Denise in salotto e si mise a guardare una puntata vecchissima di “The O.C.”, che aveva visto almeno altre cinque volte: quella consapevolezza nel suo cuore era tornata a far capolino e quella normalità, per una volta tanto in vita sua, non le sembrò soffocarla, ma anzi, la fece sentire un poco più in pace con la sua voglia scalpitante di vivere.



Hi Sweetheart!!!
Cominciamo con un: AVETE SENTITO MIDNIGHT MEMORIES?!?! Lo so, non è molto carino il fatto che sia stato messo in circolazione prima della data prefissata, ma io l'ho già pre-ordinato, quindi ascoltarlo ora o tra una settimana non cambia molto, l'impotante è comprarlo!! E sinceramente credo di non aver mai fatto acquisto migliore, dato che senza ogni ombra di dubbio è uno dei migliori album di sempre... Ma non solo perché è loro (benché questo potrebbe essere suffciente *-*) ma anche per i testi più maturi, le sonorità più ricercate e le collaborazioni che hanno fatto.... Una parola: PERFETTO <3 (ho pianto come una cretina mentre ascoltavo le canzoni, con i birvidi su tutto il corpo... Assurdo O.o") 
Detto questo, che ne pensate del capitolo?? Io non ne ho la più pallida idea, eppure darei non so cosa per sapere che cosa passa per la vostra impegnatissima e interessantissima testolina quando leggete ^^ Eccetto il momento un  po' lacrimoso degli addii, qui si comincia a vedere come la vita di Kaylie stia cambiando, ma finiranno qui gli sconvolgimenti?? E lei riuscirà a portare quelle certezze londinesi anche in Italia?? Mah... Chi lo sà.. Voi che dite???
Grazie mille per leggere... Siete speciali anche solo per questo <3
Lots Of Love <3

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Capitolo 14
*** C'mon C'mon ***


C'mon, C'mon

Quando Louise le aveva detto che l'avrebbe richiamata il giorno dopo, Kaylie non aveva pensato stesse dicendo seriamente, fino a quando non vide comparire sullo schermo del suo cellulare il nome “Louise-the Sergeant” e una canzone, che non aveva impostato lei, partire come suoneria. Era la colonna sonora di Profondo Rosso e sicuramente era stata una delle tante aggiunte e regali che Harry le aveva lasciato disseminati nel cellulare, dopo averlo tenuto in mano per meno di un'ora.

Dovrò ricordarmelo per il futuro: mai dare il proprio telefono in mano ad uno dei ragazzi se non c'è nessuno a supervisionarli...”. Infatti si era trovata a scorrere fotografie di chiunque fosse passato per la stanza dove avevano pranzato il mezzogiorno precedente, di qualunque cosa avesse catturato la sua attenzione durante la serata di Gala ma, soprattutto, un book fotografico di facce da idioti di Harry, Louis e Niall. Senza contare il fatto che avesse cambiato tutte le suonerie di ogni componente della band, cosicché, se mai avesse ricevuto una chiamata di Harry, sarebbe partita a palla “I'm sexy and I know it”.

Kaylie si riscosse dai suoi pensieri e rispose alla chiamata, anche solo per far terminare quella melodia piuttosto inquietante.

Louise- What's up, lady??? (Come va, signorina???)

-Hi, Louise... I'm quite fine... I already miss the guys, but I'm fine... And you?? (Ciao, Louise... Sto abbastanza bene... Mi mancano già i ragazzi, ma sto bene... E tu??)

Louise- Oh, if you miss them so much I can always send them back to you by now... Louis, stop playing that stupid game and rehearse!!! (Oh, se ti mancano così tanto potrei sempre mandarteli indietro anche ora... Louis, smettila di giocare con quel stupido gioco e vai a provare!!!)

-He's still so into Fifa 13?? (E' ancora tutto preso da Fifa 13??)

Louise- Gosh, they're gonna make me mad!!... (Oddio, mi faranno impazzire!!...)

A quanto sembrava non era concepito nel vocabolario della ferrea manager la vaga possibilità di rispondere ad anche una sola delle domande che Kaylie le poneva, ma ormai aveva capito che non era per cattiveria, ma proprio perché la sua mente viaggiava ad una velocità così elevata che non percepiva le domande banali che si potrebbero fare per portare avanti una normalissima conversazione. D'altra parte, quelle con Louise non erano mai conversazioni normali e quella che stavano per avere avrebbe solo confermato i sospetti di Kaylie.

Louise- Anyway... Wait a second, so I can get out of the studio... Okay, Kay... Let's talk!! (Comunque... Aspetta un secondo, così posso uscire dallo studio... Okay, Kay... Parliamo un po'!!)

Ecco, quando Louise diceva che bisognava parlare era più o meno come quando Denise diceva che bisognasse prendere la situazione “con calma”: si potevano già vedersi profilare i contorni di una catastrofe imminente.

-Tell me everything, Louise... (Dimmi tutto, Louise...)

Louise- I was wondering if you have already received any kind of job offer... Because I have a friend of mine who will be very happy to become your manager and find you some interesting work as a professional dancer.... (Mi stavo chiedendo se avessi già ricevuto qualche tipo di offerta lavorativa... Perché ho un mio amico che sarebbe veramente felice di diventare il tuo manager e trovarti qualche interessante lavoro come ballerina professionista...)

-Wait... What?! (Aspetta... Cosa?!)

Louise- His name is Paul Higgins... He's one of the best, literally!! I think he's already got some ideas for you and... (Il suo nome è Paul Higgins... E' uno dei migliori, letteralmente!! Credi che abbia già alcune idee per te e...)

Quella donna doveva odiare seriamente anche il solo pensiero di dare risposta ad una domanda, così Kaylie fu costretta a cambiare strategia per sperare di veder risolto almeno un decimo dei dubbi amletici che si stavano dibattendo dentro di lei.

-So, you're telling me that there's someone interested in being my manager... And that should mean that I can finally try to realize my dreams... Wow... I think my heart has just stopped beating... (Quindi, tu mi stai dicendo che c'è qualcuno interessato ad essere il mio manager... E questo dovrebbe significare che i potrei finalmente cercare di realizzare i miei sogni... Wow... Credo che il mio cuore abbia appena smesso di battere...)

Louise- Kay, dear?? Are you okay? I don't hear very well... (Kay, cara?? Tutto apposto? Non ti sento molto bene...)

Forse dirle che stavo per avere un infarto ha funzionato...” pensò Kaylie, sentendo affiorare un sorriso sulle sue labbra: tutto quello che aveva sempre sognato di fare, poter esibirsi su un palco, davanti a migliaia di persone, facendo ciò che più amava al mondo, ovvero ballare, stava forse per diventare realtà... “Spero solo che nessuno mi venga a svegliare...”.

-Yes!! I'm fine... No, I'm not just fine... I'm on cloud nine!!! So what should I do now, Louise?? (Sì!! Sto bene... No, non sto solo bene... Sono al settimo cielo!!! Quindi cosa dovrei fare ora, Louise??)

Louise- Oh, I'm so happy that you accepted this huge opportunity... I was scared you would reject the offer just because it came from me, Liam's manager, but I also knew you were a wise girl!! So, now you just have to sign the contract and than have faith... But, first of all you have to see and talk with Paul!! I'll give you his number and... (Oh, sono così felice che tu abbia accettato questa enorme opportunità... Avevo paura che potessi rifiutare l'offera solo perché veniva da me, la manager di Liam, ma sapevo anche che tu fossi una ragazza intelligente!! Quindi, ora devi solo firmare il contratto e poi avere fede... Ma, prima di tutto, devi vedere e parlare con Paul!! Ti darò il suo numero e...)

Kaylie passò al telefono con Louise i seguenti trentacinque minuti, facendosi sommergere da numeri di telefono, indirizzi email, indicazioni di argomenti da trattare quando avrebbe chiamato, informazioni “essenziali” per entrare a far parte del duro mondo dello spettacolo ed un quantitativo indefinito di parole che si riversarono su di lei come una valanga di neve fresca. Come avrebbe fatto ora?? Quella mattina, quando si era svegliata ed aveva aperto i balconi della sua camera, si era trovata davanti uno spettacolo inquietante: tre paparazzi erano appostati davanti il portone di casa sua, già con le macchinette pronte a scattare nell'esatto momento in cui avrebbe messo piede oltre la soglia. Dalla sera precedente aveva ricevuto almeno sei telefonate di uffici stampa che le chiedevano un'intervista esclusiva ed almeno dieci email di giornali di gossip per avere la possibilità di fare qualche copertina con lei e, magari, con Liam. Quindi, quando era arrivata la chiamata di Louise, si era sentita vagamente sollevata in quanto era decisa a chiedere a lei come si sarebbe dovuta comportare e che avrebbe potuto risolvere tutto in men che non si dica. Ma ora che aveva scoperto la vera motivazione della chiamata della manager, non era più molto sicura che tutto sarebbe mai tornato alla normalità e non era nemmeno sicura di esserne così dispiaciuta. Non perché le piacesse essere inseguita dai paparazzi, ma perché sapeva che quello sarebbe stato il prezzo da pagare per inseguire i suoi sogni. Quando chiese alla manager cosa dovesse rispondere a tutte quelle richieste (sempre usando uno stratagemma come una battuta casuale sul fatto che un fotografo stesse cercando di arrampicarsi sul muro di casa sua...), si sentì rispondere che avrebbe risolto tutto Paul e che, proprio per questo, doveva chiamarlo il prima possibile, tanto che le fece giurare che si sarebbe fatta viva con lui entro sera. Dopo aver ottenuto un giuramento solenne da Kaylie, Louise le disse che doveva assolutamente tornare dai ragazzi, dato che stavano facendo tutto fuorché prepararsi per il concerto...

-Louise, can you say hi for me to the guys?? I miss them so much.... But what are they doing?? There's so much noise!! (Louise, potresti salutare i ragazzi da parte mia?? Mi mancano tantissimo... Ma cosa stanno facendo?? C'è una confusione terribile!!)

Louise- Liam is putting on Louis' head a pile of cups for tee, while Harry is reading an up-side-down newspaper and Niall and Zayn are playing football... I swear I'm gonna kill them all today!! (Liam sta mettendo una pila di tazze di thé sulla testa di Louis, mentre Harry legge un giornale al contrario e Niall e Zayn stanno giocando a calcio... I giuro che oggi li uccido tutti!!)

-Please, Louise, don't!! You know that they're like five years old boys... You have to feel with them... (Per favore Louise, non lo fare!! Lo sai che sono come dei bambini di cinque anni... Devi comprenderli...) 

Louise- Guys, stop!!! C'mon, this rehearsal is becoming a circus!!! (Ragazzi, basta!!! Avanti, queste prove stanno diventando un circo!!!)

-Louise, I'm still up... Put the phone away from your mouth.... (Louise, io sono ancora in linea.... Metti il telefono lontano dalla tua bocca...)

Liam- It's Kay on?! (C'è Kay?!)

Louise- Oh, sorry dear!! Yes, she is but now you have to go rehearsal, so you will talk with her later... See you soon, Kay... Kisses... (Oh, scusa cara!! Sì, è lei ma tu ora devi andare a provare, quindi parlerai con lei dopo... Ci vediamo presto, Kay... Baci...)

-Hi guys!! I miss you!! Good luck for the show!!! See you soon, Louise... Kisses... (Ciao ragazzi!! Mi mancate!! Buona fortuna per lo show!! Ci vediamo presto, Louise... Baci...)

Sì, l'ultima frase l'aveva urlata sperando che i ragazzi potessero sentirla e non rimase delusa: dopo un primo momento di dubbio se avessero capito bene, Kaylie sentì cinque voci squillanti che la salutavano di ramando, riuscendo, così, a conquistarsi una grido di frustrazione da far venire la pelle d'oca da parte della povera Louise. Dopo di che, la linea cadde.

Dirigendosi verso il salotto, si ritrovò a fronteggiare due facce sconcertate sulla soglia della porta, dato che Marta e Denise si erano piazzate in mezzo al suo cammino come due sfingi egizie.

Marta- Ora tu mi dici per filo e per segno che cosa ti ha detto Louise per tenerti al telefono quasi un'ora!!

Denise- E per la cronaca, non vogliamo omissioni di alcun tipo, dato che le ultime hanno fatto si che ci ritrovassimo a dover affrontare una folla imbufalita di fotografi e fan all'aeroporto, solo perché ci avevi detto che forse avevi ricevuto “un po'” più visibilità di quanta ti fossi immaginata!!

-Va bene, va bene... Prometto che non limiterò più le proporzioni di tutto questo caos, dato che ormai ne siete pienamente coinvolte.... Louise voleva dirmi che uno dei migliori manager di tutta la Gran Bretagna e dell'Irlanda vorrebbe farmi firmare un contratto con lui per potermi trasformare in una ballerina professionista!!!

Marta e Denise- Che cosa?!?!

Denise- Stai scherzando?! Ma è fantastico, Kay!!!

Marta- Oddio, diventerò veramente la tua portaborse!!! Questo è fantastico!!! Cosa ha detto Liam??

Doveva aspettarselo. Quando mai nella sua vita, Kaylie aveva visto un suo piano filare tutto liscio senza intoppi??

-Io, a dire il vero, non gliel'ho ancora detto... Cioè, non ne ho avuto l'occasione, ma sta sera sarà la prima cosa che gli dirò!! Lo giuro!!!

Non sapeva bene perché si sentisse così in colpa per quell'occasione che le era capitata tra le mani. La stessa Louise le aveva detto che aveva avuto paura rifiutasse per il fatto che quella possibilità le fosse fruttata perché ora era la ragazza di uno degli One Direction e questo l'aveva fatta sentire ancora peggio. In fin dei conti, era scappata da quel corridoio esattamente perché voleva farcela da sola, voleva che fosse solo il suo talento a condurla tra l'Olimpo delle stelle dello spettacolo... Eppure, anche rifiutare quel regalo che il destino o i piani alti le avevano fatto, le appariva come un errore grande tanto quanto quello che aveva commesso quella notte di ormai tre mesi prima. Ma l'opinione di Liam era tutt'altra cosa. La sua opinione contava più di qualsiasi altra, non perché ormai Kaylie avesse perso la sua identità in quella di lui e volesse a tutti i costi entrare a far parte del suo mondo, dimenticando quello da cui lei proveniva, ma perché era stato lui a farle capire cosa potesse fare della sua vita, quali potenzialità stava sprecando vivendo così, tanto per fare. No, Liam l'avrebbe supportata, ne era sicura, o per lo meno, lo sperava con tutto il suo cuore.

-Secondo voi si arrabbierà?

Erano sedute sul divano, davanti all'ennesima cantante che si presentava con l'ennesimo pezzo urlato davanti ai giudici di X Factor, mentre immergevano i cucchiai in abbondati porzioni di gelato alla stracciatella.

Denise- Sinceramente penso che ti supporterebbe anche se decidessi di conquistare il mondo rimbambendolo con dei video di te che balli la Macarena...

-Ma si può sapere da dove ti sbucano fuori certe idee?? Io sono sconvolta...

Denise- Solo perché non capisci il mio genio, non vuol dire che non sia valido... Comunque credo che non solo ti supporterà, ma ti dirà che ce la farai sicuramente... Cosa di cui sono convinta pure io....

Marta- Concordo con il genio incompreso... Farai faville ai provini!!

Tra l'annuncio alle ragazze e quella conversazione davanti a quintali di gelato, Kaylie aveva avuto il permesso di sua mamma per poter avere un agente e provare seriamente ad inseguire i suoi sogni. Così, aveva preso in mano il telefono e chiamato il fantomatico Paul Higgins, il super manager che l'avrebbe introdotta nello sfavillante e difficile mondo dello spettacolo. Quell'uomo era assolutamente pazzesco: alla chiamata aveva risposto con un entusiasmo smodato (evidentemente Louise gli aveva già dato il numero di Kyalie), che per poco non le fece cadere il cellulare dalle mani, e poi si era lanciato a presentarle un'infinita lista di progetti che aveva per lei... Il book fotografico non serviva che lo facesse perché avevano preso delle foto dalla serata di gala ed alcune dal suo profilo su Facebook... Aveva già trovato delle audizioni da farle fare, la prima sarebbe stata di lì a cinque giorni, a Londra, per ottenere un ingaggio come ballerina di supporto durante il tour di Olly Murs... Per il biglietto e l'albergo c'avrebbe pensato lui, lei sarebbe dovuta arrivare lì, un giorno prima, con tanta voglia di mettersi in gioco, ma soprattutto , con una forza di volontà inossidabile per poter portare a casa quel posto... Quando Kaylie aveva sentito il nome di Olly Murs per poco non si era messa a gridare contro il cellulare, benché non si fosse riuscita a trattenere dal fare una balletto idiota per esprimere tutta la sua euforia alle due ragazze sedute di fronte a lei. La telefonata con quel grand'uomo di Paul era durata più di un'ora (“Mia madre mi ucciderà per tutte le ricariche che sto facendo fuori a forza di chiamare numeri in Inghilterra...”) e per festeggiare, le ragazze si erano regalate quelle enormi coppe di gelato che, a forza di parlare del luminoso futuro di Kaylie e delle disastrose audizioni dei concorrenti di X Factor, si erano presto consumate. Le sue due meravigliose migliori amiche quella notte l'avrebbero passata nei rispettivi letti, lasciando sola Kaylie per la prima volta da quando era tornata. Aveva trascorso in casa tutto il giorno, chiacchierando e spettegolando con loro, per evitare di essere assalite dai paparazzi che le aspettavano al varco e che si erano finalmente allontanati grazie ad un fortuito temporale estivo. Paul le aveva detto di evitare qualsiasi tipo di intervista o ospitata televisiva finché non si fossero visti di persona per le sue audizioni, di modo da poter mettere appunto un accurato “piano d'azione”, terminologia che aveva inquietato parecchio Kaylie e le due ragazze che erano con lei, dato che si ritrovavano invischiate nella faccenda tanto quanto la neo fidanzata di un membro della boy-band più famosa del momento.

Finita la puntata Marta e Denise prepararono armi e bagagli per ritornare alle loro dimore, lasciando quindi a Kaylie l'ingrato compito di dire al suo super famoso ragazzo che stava per tentare la via del successo, nonostante questo avrebbe sconvolto ulteriormente le loro vite.

Marta- Andrà tutto bene... Semplicemente fagli capire quanto questo sia importante per te, ma sono certa che lo sappia già... La vuoi sapere una cosa??

-Dimmi tutto, donna....

Marta- Sono un po' invidiosa di quello che hai...

-Marta, non per fare la montata e vantarmi, ma penso che tu non sia l'unica ad invidiare quello che sto vivendo io adesso...

Marta- Cretina!!! Intendevo dire che sono invidiosa del fatto che tu abbia un ragazzo che ti ama così tanto e che sappia perfettamente quali siano le tue aspirazioni, tanto da far di tutto perché tu possa realizzarle...

-Mi stai per caso dicendo che le cose tra te e Max non vanno bene??

Denise- Ragazze, penso che voi abbiate bisogno di un momento solo per voi due... Io vado, che sento già bruciare dentro di me l'ispirazione per scrivere il mio saggio sulla relazione tra uomo e Internet... Ci sentiamo Kay, così mi racconti com'è andata la tua “pericolosa confessione” con Liam... Ti voglio bene....

L'ultima parte l'aveva aggiunta dandole un enorme abbraccio che Kaylie non poteva essere più felice di ricambiare.

-Ti voglio bene anch'io... Grazie per tutto quello che hai fatto per me!!! Ci sentiamo...

Marta e Kaylie si sedettero sulle scale che conducevano all'appartamento dove viveva, dato che l'afa che imperversava fuori, sembrava non avere alcun effetto su quella porzione di casa. Era da quando si conoscevano che ogni qual volta dovessero parlare di questioni di estrema importanza si rifugiavano sempre sullo stesso angolo di scale, come fosse una sorta di luogo sacro destinato alle confessioni importanti di quella coppia di inseparabili amiche.

-Allora, dov'è il problema?

Marta- Non penso che mi ami, Kay... Non dico che non ci tenga a me, ma non mi ama....

-Marta, magari per lui è una situazione nuova... Non ha mai avuto una ragazza per più di due settimane, mentre con te sta provando qualcosa di nuovo... Forse gli ci vuole più tempo per rendersi conto di quanto profondi siano i suoi sentimenti per te...

Marta- Kay, scusa, ma non penso sia così... Quando ho visto le foto che mi hai mandato di voi due assieme o quando vedo Liam che ti guarda attraverso lo schermo del computer... Beh, è semplicemente diverso... Diverso rispetto a quello che io ho con Max... Sembra sempre che Liam abbia bisogno di te per respirare, come se fosse dipendente dalla tua presenza!!!

-Ok, questo è inquietante!! E preoccupante, perché vorrebbe dire che adesso starebbe morendo agonizzante per mancanza d'aria, come un pesce fuor d'acqua... Che brutta immagine!!

Marta- Scema!! Hai capito cosa intendevo...

-Sì, l'ho capito... E purtroppo non penso che tu ti stia sbagliando più di tanto... Forse, Max, non è proprio capace di amare...

Marta- Ma è mai possibile che quelli complicati capitino tutti a me?! Sembra che c'abbia una calamita per i casi disperati....

-Secondo me, il problema è che ci stai pensando troppo... Intendo al fatto di dover trovare l'uomo giusto a tutti i costi... Se c'è una cosa che ho imparato da tutta questa storia è che il fantomatico principe azzurro non arriva mai in groppa ad un cavallo bianco, vestito in livrea... Più probabilmente arriverà in una macchina di seconda mano e indossando delle All Star ai piedi...

Marta- Sei pazzesca!!... Lo sai? Pensavo che con tutta questa faccenda di Liam , degli One Direction, del successo non avresti più avuto tempo per me... Non per cattiveria, ma perché il tuo mondo sarebbe completamente cambiato... Invece sei sempre tu, la mia Kay!!

-Non cambierò mai, Marta!! Non con voi... Te e Denise siete le due persone che mi conoscono di più sulla faccia dell'universo... Beh, eccetto mia mamma ed ora Liam... Ma rimane il fatto che per voi ci sarò sempre, anche fossi a chilometri di distanza, è una promessa solenne...

Kaylie fece “giurin-giurello” come ai tempi dell'asilo e Marta fece lo stesso. Benché potesse sembrare una gesto infantile, sapevano entrambe che aveva un significato più importante: qualsiasi cosa sarebbe successa da quel momento in avanti non avrebbe mai influito sulla loro amicizia, perché quello era uno dei pochi punti fermi della loro esistenza e per niente al mondo vi avrebbero rinunciato. Senza una parola si abbracciarono per circa cinque minuti, finché il cellulare di Kaylie non suonò avvertendola dell'arrivo di un messaggio: era Liam che le chiedeva di andare su Skype.

-E' l'ora della verità... Se non hai mie notizie entro domani a mezzogiorno, chiama mia mamma e dille che come colonna sonora al mio funerale voglio I Dreamed I Dream cantata da Anne Hathaway...

Marta- Tu sei pazza!! Oltre che un'emerita idiota!!! Ma è per questo che ti voglio un mondo di bene...

-Lo so... Sono fantastica! Scherzo... Ci sentiamo domani.... Se ci arrivo...

Fece una linguaccia ad una Marta, finalmente, sorridente ed entrò in casa. La richiesta di chiamata di Skype già lampeggiava sullo schermo, ormai sempre acceso, del computer. Si chiuse la porta della camera alle spalle e si diresse con il pc in mano verso il letto, dove si accomodò con un cuscino in grembo e Bradin a tenerle compagnia. Schiacciò “accetta”.

Liam- Finally!!!! I've been waiting for ages!!! (Finalmente!!!! Ti ho apettato per secoli!!!)

-Hi, Liam... Good to hear you, too... (Ciao Liam... E' bello sentire anche te....)

Liam- Sorry, Kay... But Louise has literally freaked out today... (Scusa, Kay... Ma Louise mi ha veramente fatto impazire oggi...)

-I know... She seamed to be so stressed out when she called me, this morning.... (Lo so... Sembrava essere veramente stressata quando mi ha chiamato, questa mattina...)

Liam- Exactly!! Let's talk about that call... No, wait... Who's there with you?? (Esattamente!! A proprosito, parliamo di quella chiamata... No, aspetta... Chi c'è lì con te??)

-Oh, at the end!! Say “hi” to Bradin.... Hi, Liam!! (Oh, alla fine!! Dì "ciao" a Bradin.. Ciao, Liam!!)

Kaylie fece muovere la zampina di peluches del pupazzo, imitando una vocina infantile, per salutare il ragazzo dall'altra parte dello schermo, che ricambiò il saluto con una finta espressione di insofferenza. Con lui non riusciva mai a sentirsi a disagio, nemmeno quando dava il meglio di sé regredendo all'età di cinque anni, facendo parlare Bradin con una vocina idiota, sfruttandolo come barriera tra lei e Liam pur di evitare il momento del fatidico “discorso”.

Liam- Hi, little hideous Bradin... (Ciao, piccolo odioso Bradin...) 

-Liam, please!! Don't hate me just because I can hug Kay as much as I want, while you're miles away.... (Liam, per favore!! Non odiarmi solo perché posso abbracciare Kay quanto voglio, mentre te sei a miglia di distanza...)

Liam- But you won't ever do with her what I did last night... (Ma tu non farai mai con lei quello che ho fatto io l'altra notte...)

-You don't know it... (Tu non lo sai...)

Liam- Oh, that's disgusting!!! Give me back my innocent girlfriend!! (Oh, è disgustoso!!! Ridammi la mia innocente fidanzata!!)

-Oh, I've never been innocent and pure in my whole life... (Oh, io non sono mai stata innocente e pura in tutta la mia vita...)

Kaylie aveva abbassato Bradin da davanti la sua faccia, avendo così modo di vedere la faccia di Liam mutare da un'espressione di “per-quanto-tempo-vuoi-ancora-giocare-con-me” ad una che sembrava urlare “ti-prego-dimmi-che-stai-scherzando-e- non-mi-hai-mentito-per- tutto-questo- tempo”.

Devo ancora capire come faccia a fare delle facce che vogliono dire così tante cose contemporaneamente... Nemmeno fra cent'anni di esercizio ce la farei...” pensò Kaylie, prima di accorgersi che forse era giunto il caso di fargli capire che stava assolutamente scherzando.

-Liam, c'mon!!! I was kidding!! (Liam, dai!!! Stavo scherzando!!)

Liam- Sometimes I have the impression that your biggest desire is to kill me... (Alle volte ho come l'impressione che il tuo più grande desiderio sia di uccidermi...)

-Never and ever... Also because I will probably die with you... That sounds sticky... (Mai e poi mai... Anche perché probabilmente morirei con te... Questo suona un po' smielato...)

Liam- No... It sounds sweet and it's not so bad to be sweet sometimes... Anyway... Let's go back to the start and talk about your call with Louise... (No... Suona dolce e non è male essere dolci ogni tanto... Comunque... Torniamo all'inizio e parliamo della tua chiamata con Louise...)

-Talking of going back to the start, I've just watched how many views my videos get in the last two days... Liam it's unbelievable!! They're about 2 millions views!!! (Parlando di tornare all'inizio, ho appena guardato quantevisualizzazioni hanno ricevuto i miei video negli ultimi due giorni... Liam è incredibile!! Sono circa due milioni di visite!!!)

Liam- Wow, Kay!!! I told you that you were amazing!!! But now, can we talk... (Wow, Kay!!! Te l'avevo detto che eri fantastica!!! Ma ora, possimao parlare...)

-But not just the Kiss You choreography, also What Makes You Beautiful and... (Ma non solo la coreografia di Kiss You, anche What Makes You Beautiful e...)

Liam- Kay, stop!!! Do you really believe that I don't get how you're trying to avoid the matter?! Why you don't want to talk about what Louise told you?? Is something so scandalous?? Because she seamed to be satisfied at the end of your chat, before started yelling at us... (Kay, smettila!!! Credi veramente che non abbia capito che stai tentando di evitare l'argomento?" Perché non vuoi parlare di quello che Louise ti ha detto?? E' qualcosa di così scandaloso?? Perché lei sembrava soddisfatta alla fine della vostra chiacchierata, prima di cominciare ad urlaci dietro....)

-Where are the other guys?? (Dove sono gli altri ragazzi??)

Liam- Kay!!!! (Kay!!!!)

Sì, il diciannovenne inglese appartenente alla boy band da disco al primo posto in classifica dopo una settimana, nonché suo fidanzato da qualcosa come ormai tre mesi, stava letteralmente urlando il suo nome pur di farla smettere. E sì, la diciannovenne italiana più insicura sulla faccia della terra ma con una stella fortunata che la guardava dall'alto, stava tentando in tutti i modi di evitare “quel” discorso.

Liam- What's the matter with you?! (Qual'è il tuo problema?!)

-Okay, you really want to know the subject of my call with Louise?! She told me that one of the most important manager of the UK wants me to sign a contract with him, in order to become a professional dancer. She also told me to call him immediately, so I did it and he said to me that everything will be amazing and that in five days I will have my first audition in London for the Olly Murs' tour of this year!! (Okay, vuoi veramente sapere l'oggetto della mia chiamata con Louise?! Mi ha detto che uno dei più importanto manager del Regno Unito vuole farmi firmare un contratto con lui, per farmi diventare una ballerian professionista. Mi ha anche detto di chiamarlo immediatamente, così io l'ho fatto e lui mi ha detto che tutto sarà fantastico e che in cinque giorni di tempo avrò la mia prima audizione a Londra per il tour di Olly Murs di quest'anno!!)

Lo disse tutto d'un fiato, tanto che si chiese come avesse fatto a non inciamparsi con l'inglese, lasciando Liam semplicemente senza parole... Erano lì, uno di fronte all'altra, lei nella sua fidata camera da letto, dove aveva cresciuto faticosamente i suoi sogni per tutti quegli anni e lui nell'ennesima stanza d'albergo, in qualche parte del mondo, dove soggiornava per non più di una notte per poter vivere il proprio di sogno.

Ora penserà che sto con lui solo per poter avere delle possibilità di fare successo... Vorrà rimangiarsi tutto quello che ha detto alla serata di Gala... Mi dirà che sono cambiata e che non sono più la stessa ragazza di cui si era innamorato e che...”.

Liam- Hold your mind back, Kay... I can feel it spinning around in order to find a million of reasons for blaming yourself.... (Trattieni la tua mente, Kay... Posso sentirla correre dovunque per trovare un milioni di ragioni per incolparti...)

Aveva parlato dopo tre interminabili minuti di completo ed assordante silenzio. Quel ragazzo comparso dal nulla la conosceva più di chiunque altro, forse più di sé stessa, e mai come in quel momento avrebbe voluto averlo vicino, per potersi perdere nelle sue braccia sicure e sapere che tutto sarebbe andato bene...

Liam- Kay, why you didn't tell me about this right away?? (Kay, perché non me l'hai detto subito??

Che cosa gli avrebbe detto? La verità. L'aveva deciso durante quel volo che l'aveva condotta a Londra due giorni prima: doveva e voleva essere assolutamente sincera con lui.

-Because I was scared of your reaction... Because I was scared you may think I was fake... Because I was scared you didn't like the idea of me in the showbiz... Because... (Perché avevo paura della tua reazione... Perché avevo paura che tu potessi pensare che fossi finta... Perché avevo paura che potesse non piacerti l'idea di me nello showbiz... Perché...)

Liam- I think I get it... And I also think that you're a massive idiot!! (Credo di aver capito... E credo anche che tu sia un'enorme cretina!!)

-Great... You're the second person who tells me that I'm an idiot today... I'm gonna start to believe it... (Grande... Tu sei la seconda persona che mi dice che sono un'idiota oggi... Sto cominciando a crederci...)

Liam- Seriously, Kay... Did you really think I might ever even put in doubt our love just because you get a deserved opportunity of a life?? (Seriamente Kay... Hai seriamente pensato che potessi mai anche solo mettere in discussione il nostro amore solo perché tu hai ottenuto una meritata opportunità di una vita??)

-Yes... I'm an idiot... (Sì... Sono un'idiota...)

Liam- Sorry, dear, but you are... (Scusa, amore, ma lo sei...)

-But what they 're gonna say?? I mean... Everyone in this world will think that I use you to reach my dream and... (Ma che cosa diranno?? Voglio dire... Tutti a questo mondo penseranno che ti ho usato per raggiungere il mio sogno e....)

Liam- Kay, let them talk... When I saw you dancing at the Gala, I was like...”What the hell: who's that girl?! She's so confident and.. Damn!!... So hot!! Please come a little closer, right now!!”... That's what was going on in my mind... (Kay, lasciami parlare... Quando ti ho vista ballare al Gala, ero come... "Che diavolo: chi è quella ragazza?" E' così sicura e... Diamine!!... Così figa!! Per favore vieni un poco più vicino, ora!!"... Questo è quello che mi girava per la testa...)

-So, you're not upset?? (Quindi, non sei arrabbiato??)

Liam- No!!! I'm the happiest person in the world!! It hurts a little bit that you will be in London without me, but it's gonna be great... You will smash it out!! (No!!! Sono la persona più felice di questo mondo!! Mi fa un po' male sapere che tu sarai a Londra senza di me, ma sarà fantastico... Farai fuori tutti!!)

-I love you, Liam... (Ti amo Liam...)

Liam- I love you too, my little dancer... (Ti amo anch'io, mia piccola ballerina...)

Erano passati quattro giorni dalla chiamata di Louise e dalla prima chiacchierata con Paul, il suo nuovo agente. Aveva evitato di uscire di casa il più possibile, così i suoi unici contatti con il mondo esterno si erano limitati al computer, a Marta e Denise che erano venute a trovarla di continuo, a Liam ( benché anche lui potesse rientrare nella categoria “computer”) e a quel sant'uomo che aveva deciso di invischiarsi in un pericoloso affare, offrendole un contratto con la sua agenzia. Come minimo l'aveva chiamato ventisette volte al giorno per domandargli qualsiasi cosa, anche la più banale, tanto che ad un certo punto, Paul le aveva chiesto se volesse che gli spiegasse anche come doveva respirare. “Per lo meno ha senso dell'umorismo... Se non passerò il provino ci rideremo su...” aveva pensato Kaylie, già in panico per il primo incontro con lui e per quell'occasione che un tempo le era sembrata fantastica, ma che ora la terrorizzava come non mai.

Dopo un faticoso tragitto fino all'aeroporto (avevano dovuto sorpassare alcune file di paparazzi e di giornalisti che le avevano chiesto se stesse raggiungendo Liam, i quali rimasero molto sorpresi dalla risposta, progettata a tavolino con Paul, che faceva riferimento ad “un viaggio di lavoro”), ora erano in attesa che Kaylie facesse il check in, cercando di limitare gli sguardi dei curiosi, con una barriera umana fatta da sua mamma, Marta e Denise. Che cosa avrebbe fatto senza quelle tre donne?

Liliana- Ricordati di mandarmi un messaggio appena atterri, poi uno quando...

-Quando sono in albergo, uno quando sto mangiando, uno quando vado a letto e uno quando riparto... Se poi voglio aggiungerne altri a piacere, ben venga... Ho dimenticato qualcosa, mamy?

Liliana- No... Hai detto tutto... Non ci posso ancora credere che tu vada a Londra per fare un'audizione come ballerina... Mi sembra pazzesco... Non perché non pensassi che tu potessi fare grandi cose, ma diamine... E' cambiato tutto così in fretta...

Eccole lì: erano lacrime di orgoglio quelle che si stavano formando agli angoli degli occhi della madre di Kaylie e niente o nessuno le avrebbe fermate.

-Mamma, per favore... Io capisco tutto, ma così al posto di passare inosservate, la gente comincerà a chiederci se ti stiamo girando una di quelle terribili telenovelas argentine... E direi che quelle hanno già fatto abbastanza danni...

Finalmente un sorriso comparve sul volto di Liliana Bella, il sorriso di una madre pienamente orgogliosa della giovane donna che aveva davanti a lei con le mani incrociate alle sue, come molte volte aveva fatto lei quando Kaylie non era altro che uno scricciolo pieno di energia e grandi sorrisi.

La coda al check in si era dissolta e Denise si offrì di occuparsi dell'incombenza. Kaylie si girò verso Marta per cominciare i saluti. Era ufficiale: lei odiava gli aeroporti e quegli strazianti saluti che si portavano dietro, che sembravano fatti apposta per far scioglierle il trucco.

-Sentimi bene tu: starò via quattro giorni, vedi di non fare disastri nel mentre e chiamami via Skype...

Marta- Ma ti sei portata via il computer?! Ecco perché pesava così tanto la borsa... Tu sei pazza!!

-Senti non riuscirei a stare quattro giorni senza vedere voi e Liam e a mia madre prenderebbe un attacco di panico... Per di più, così saprò subito che cosa il mondo pensa...

Marta- Di te... Senti, facciamo un patto: io cerco di non combinare disastri e tu cerchi di non farti troppe paranoie su qualsiasi cosa esca su Internet, che ti riguardi o no... Ci stai?

-Fatta!

Fecero di nuovo “giurin-giurello”: a quanto sembrava la fase regressione era in piena attività e non accennava ad arrestarsi. Intanto Denise era tornata trionfante dalla sua esperienza al check in e, dopo averle consegnato tutte le carte, l'avvolse in un abbraccio inaspettato che lasciò Kaylie senza parole. Quando si staccarono, Denise aveva deciso di recuperare tutto il tempo in cui non si erano parlate, subito dopo la storia del bacio, cominciando a sommergerla di parole:

Denise- Senti: io lo so che all'inizio non ti sono stata molto vicina e che tu hai seriamente pensato che ti avessi abbandonato per tutta la storia di Liam... E non finirò mai di ringraziarti per avermi dato un'altra possibilità di esserti amica, perché tu sei stata e sei una delle persone più importanti che io abbia e quella che probabilmente mi è stata più vicina in tutta la mia vita... Quindi, mi dispiace se alle volte sembra che non sia al tuo fianco, ma lo sai anche te quanto sono restia al mondo in generale, figurarsi allo star system, ma ciò non implica che non ti supporterò sempre e comunque e che se mai avrai bisogno io ci sarò e...

-Denise: respira!! Ti prego!! Se mi muori qui per asfissia a chi racconterò i miei sogni e le mie paturnie nei prossimi anni di vita?? Ti voglio un mondo di bene, Denise... E sapevo da subito che saresti tornata dopo il “caso Liam”...

Denise- E come lo sapevi??

-Perché mi vuoi troppo bene...

Si abbracciarono di nuovo e Kaylie sussurrò al suo orecchio:

-Prenditi cura di Marta, per favore...

Denise- Fidati di me...

Salutò di nuovo tutte e tre e, carica di armi e bagagli, si diresse verso il suo terminal. L'ansia cominciò a salire dalle punte dei suoi piedi nell'esatto momento in cui varcò il metal detector e sembrò radicarsi nel suo cuore in maniera indissolubile. Aspettò il volo e quando si fu seduta si rese conto di avere come compagni di viaggio due manager dall'aria alquanto stressata “Speriamo solo che non ci siano fan sull'aereo...”, ma non fece a tempo a terminare il pensiero che due ragazze, sui sedici anni, la stavano fotografando, mentre ridacchiavano tra di loro. Quando finalmente il volo era decollato e Kaylie aveva già sistemato il volume dell'I-pod, le due Directioner trovarono il coraggio di alzarsi dal loro posto e dirigersi verso di lei per quella che sperava fosse solo una semplice richiesta per una fotografia.

-Possiamo chiederti una cosa??

-Certo... Ditemi pure...

-Sei la ragazza di Liam?!

I due manager al suo fianco stavano cominciando a lanciarle occhiate omicide per aver condotto da loro quelli che dovevano sembrargli “due esseri urlanti”. Cercando di mantenere un sorriso neutro, Kaylie cercò di rispondere:

-Ehm... Sì, sono io... E voi siete??

-Oddio, siamo due grandissime fan dei ragazzi!!! Tu e Liam siete bellissimi assieme!! Comunque sono Giulia!!

-Ed io sono Greta!! Comunque sul serio... Cioè, forse siete anche più perfetti di Eleanor e Louis!!

Giulia- Possiamo avere un tuo autografo?? E potresti seguirci su Twitter e chiedere anche a Liam se potrebbe??

Greta- Ti prego!!! Vorrebbe dire tantissimo per noi!!!

-Ok... Allora, per l'autografo direi che possiamo risolvere subito... per quanto riguarda il following, lasciatemi i vostri account e vedrò cosa posso fare... Va bene??

Greta- Sei fantastica, Kay!! Sappi che noi siamo delle Kiam shipper!!

Giulia- Assolutamente!!! Faresti anche una foto?!

-Certamente... Venite qui...

Le ragazze si avvicinarono a Kaylie per scattare la fotografia (fortunatamente aveva il posto verso il corridoio, altrimenti i due ultra impegnati manager l'avrebbero seriamente soffocata con la sciarpa che aveva al collo) per poi ringraziarla altre mille volte e tornare al proprio posto, non prima di averle lasciato un bigliettino con i loro account di Twitter.

Atterrata a Londra, sperò di vedere una minuta figura venirle incontro con una camminata nervosa, accompagnata magari da una montagna d'uomo dal sorriso contagioso. Invece trovò qualcun altro ad aspettarla: un omone di qualche taglia più piccolo di Mark, con un enorme sorriso stampato in faccia ed un telefono, verso cui stava letteralmente urlando, in mano. Le stava facendo segno di dirigersi verso di lui: così quello era il famigerato Paul.

Sì, quest'uomo mi ispira simpatia e fiducia... Speriamo bene...” pensò Kaylie mentre una mano forte e amichevole stava stritolando la sua, per darle il benvenuto nella sua nuova vita londinese.

Paul- Hi, Kay!! It's such a pleasure to finally meet you!!! (Ciao Kay!! E' un tale piacere incontrarti finalmente!!!)

-Hi, Paul!! Nice to meet you, too... (Ciao, Paul!! Piacere mio...)

Paul- How was the journey?? (Com'è stato il viaggio??)

-Fine, thanks... But are they...? (Tranquillo, grazie... Ma loro sono...?)

Paul- Yes, they are... I really don't have any idea on how they come to know that you were landing today, right now!! (Sì, lo sono... Non ho minimamente idea di come abbiamo fatto a sapere che saresti arrivata oggi e a quest'ora!!)

C'erano tre fotografi appostati a pochi metri da loro e alcune fan stavano decidendo se arrischiarsi ad avvicinarsi oppure a limitarsi a delle foto a distanza.

-I guess it's due to the Italian magazines... Sorry, but they were uncontrollable... I tried to keep everything hidden, but... (Credo che sia colpa dei giornali italiani... Scusa, ma erano incontrollabili... Ho provato a tenere tutto nascosto, ma....)

Paul- Don't mind, Kay... Their just a bunch of fans... Do as you did till now... I saw your pictures with the fans, last week... You can handle this... (Non ti preoccupare Kay... Sono solo un gruppo di fan... Fai come hai fatto finora... Ho visto le tue foto con le fan, settimana scorsa... Puoi farcela...)

Le diede quella che doveva essere una pacca rassicurante sulla spalla e la spinse dolcemente verso l'uscita dell'aeroporto. Le ragazze avevano preso il coraggio a quattro mani e si stavano avvicinando a loro per chiedere autografi e foto, mentre i paparazzi continuavano a scattare senza fine. Paul l'accompagnava da dietro, stando al suo fianco, ma senza essere invadente: non sapeva come fosse possibile, ma avere quella presenza a coprirle le spalle, la faceva sentire molto più tranquilla. Sorrise, appose la sua firma e qualche dedica su foglietti svolazzanti, si mise in posa, scambiò qualche abbraccio. Tutto quello le sembrava assurdo, semplicemente assurdo. Paul sembrava essersene accorto, dato che, saliti nella macchina nera che li stava aspettando giusto fuori dall'aeroporto, le disse:

Paul- You're not used to this mess, aren't you?? (Non sei abituata a questo caos, vero??)

-Actually, no... I'm not used to and I think that I will never become... But I can manage it... I hope... (Obbiettivamente, no... Non ci sono abituata e non credo che mi ci abituerò mai... Ma posso gestirlo... Lo spero...)

Paul- Of course you can!! You didn't die at your first red carpet, this must means something!! (Cero che puoi!! Non sei morta al tuo primo red carpet, questo dovrà pur significare qualcosa!!

-Oh, thank you, Paul... Now I feel much better... (Oh, grazie Paul... Ora mi sento molto meglio...)

Paul- Irony, I like it!! But how can you be with Liam...?? You know, he's not exactly the type of guy who gets on well with irony and sarcasm... (Ironia, mi piace!! Ma come fai a stare con Liam...?? Insomma, non è proprio il tipo di ragazzo che va d'accordo con l'ironia e il sarcasmo...)

-Oh, you haven't known this yet, Paul, but I'm a miracle worker... Liam is getting better and better with his sarcastic skills every day... (Oh, forse non lo sai ancora,Paul, ma io faccio i miracoli... Liam sta migliorando con le sue abilità sarcastiche ogni giorno...)

Paul- But I know how you can keep up with Lou... (Ma so che sai tenere testa a Lou...)

-What the hell?! This thing is becoming a legend! How did you know that?? (Ma che cavolo?! Questa cosa sta diventando una leggenda! Come fai a saperlo??)

Paul- I had a little intensive chat with Louise... It's one of the reason why I decided to offer you a contract... I know pretty well the guys and Louise and I also have a great nose for talented people, so when I heard them talking about you, I've already known that you had all the credits to become a star... (Ho avuto una piccola chiacchierata intensiva con Louise... E' una delle ragioni per cui ho deciso di offrirti un contratto... Conosco bene i ragazzi e Louise e ho anche un grande fiuto per le persone con talento, quindi quando li ho sentiti parlare di te, sapevo già che tu avevi tutte le carte apposto per diventare una star...)

Doveva aspettarselo che quella non sarebbe stata una vacanza di piacere, ma che anzi, le avrebbe sconvolto la vita ancora più di quanto non lo fosse già. Eppure sentirsi dire da quello che praticamente non era che un estraneo che lei aveva tutte le carte in regola per diventare qualcuno e per realizzare i propri sogni la fece sentire euforica, come se fosse invincibile, e il primo istinto fu quello di prendere il cellulare e chiamare Liam per condividere con lui quel momento. Poi si ricordò che da lui, in America, con ogni probabilità, era notte inoltrata e quindi optò per mandargli un messaggio... “I have a good feeling...Paul is an amazing guy... This seams to be MY time!! I own everything to you... Love U!! L&K <3”.

Forse le avrebbe risposto solo in tarda serata, ma in quel momento le bastava sapere che lui era a conoscenza di quanto gli fosse grata per tutto quello e di come fosse elettrizzata all'idea che stesse capitando tutto a lei. Paul la fece scendere davanti ad un albergo molto carino, vicino a Piccadilly Circus, e le disse che in serata sarebbe andato a recuperarla per farle fare un giro turistico di un'incantevole Londra notturna. Kaylie si sistemò nella sua stanza, pensando a come le sembrasse tutto pazzesco (il ragazzo che l'aveva aiutata a portare la valigia, l'aveva riconosciuta e le aveva chiesto un autografo per la sua fidanzata!!) e a come avrebbe pagato oro per poter condividere tutte quelle emozioni con Denise e Marta. Così prese il pc e si collegò a Skype. Dopo un'ora di chiacchiere e mezz'ora di doccia, Kaylie indossò una canottiera bianca ed una gonna corta e colorata, pronta per un tour da tipica turista per le strade di una calda Londra. Quando Paul la vide, fece una faccia strana che la fece preoccupare parecchio:

-There's something wrong with me? (C'è qualcosa che non va con me?)

Paul- No, no!! It's just that you're beautiful and so “typical”... Everybody will recognize you... But it won't be so bad... So, let's go!! (No, no!! E' solo che sei carina e così "tipica"... Tutti ti riconosceranno... Ma non sarà così male... Dai, andiamo!!)

Paul aveva ragione: era veramente riconoscibile, perché furono costretti ad interrompere il loro itinerario più e più volte per permettere alle fan di abbracciarla o di parlarle, ma ciò non fermò il suo infallibile manager dal farle provare il tanto amato (soprattutto da Niall) “Nandos” e di farle fare qualche foto idiota con le guardie della regina. La vista sul Tamigi era semplicemente mozzafiato, con quel bianco perla della luna ad illuminare ogni cosa e quell'acqua che scorreva serena ed indisturbata. Kaylie controllò per la decima volta il cellulare: erano passate più di cinque ore da quando aveva mandato il messaggio a Liam, ma non aveva ancora ricevuto alcun tipo di risposta... “Forse è semplicemente troppo impegnato con le prove...”, ma più Kaylie continuava a ripetersi questa frase, più le suonava tanto come una banale scusa che non poteva stare in piedi... E poi eccola lì, era tornata: quella stretta allo stomaco, quella sensazione che qualcosa non andasse... Alle volte, un messaggio, poteva significare più di quanto potesse sembrare, soprattutto se era l'unico mezzo per tenere in piedi una relazione come la loro.

Kaylie diede un'ultima occhiata a quel meraviglioso panorama notturno, rimise il cellulare nella borsa, e disse a Paul che forse era il caso di rientrare in albergo, di modo che potesse riposarsi per la giornata seguente... “La più importante della mia vita...” pensò, mentre si infilava sotto le coperte, appoggiando il cellulare sul cuscino accanto al suo e stringendo con una mano la catenina che aveva al collo.

Hi sweethearts!!!
Manca meno di mezz'ora al 1Dday ed io... Beh, io non ci sto più capendo nulla... Ma seriamente.... *-* Si preannuncia una lunga nottata... ^^ Comunque: tadaaaan!!! Capitoletto lungo e a dir poco importante... Ebbene sì, Kaylie riceve la sua proposta?? Che cosa ne pensate?? Ha fatto bene ad accettare?? Ce la farà??? Io non so come ringraziarvi per continuare a leggere questa storia: siete speciali <3  Mi piacerebbe un mondo sapere qualche vostra opinione sulla storia o sui personaggi... *sì, è un modo carino per chiedervi di lasciare una recensioncina... Un parere piccolo, piccolo... Due parole... Pleeeese...* 
Basta, me ne vado perché non so nemmeno io quello che sto scrivendo... Mi sa che non reggerò tutta la notte -.-"
Lots Of Love <3

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Capitolo 15
*** They Don't Know About Us ***


They Don't Know About Us

Quando Taking Over Me partì a tutto volume dal suo cellulare, per informarla che era tempo di cominciare quella giornata che poteva trasformarsi nella più memorabile di tutta la sua vita, Kaylie era già sveglia da qualcosa come due ore. A dire il vero, non aveva praticamente chiuso occhio, continuando a rigirarsi nel letto ed alzandosi periodicamente per guardare fuori dalla finestra. Alle quattro di mattina si era trovata addirittura ad aprire la porta finestra di fronte al suo letto e a sedersi in terrazza, guardando quella Londra in una notte di mezza estate, che sembrava non avere alcuna intenzione di abbandonarsi alle braccia di Morfeo. Liam non le aveva ancora risposto, non le aveva nemmeno mandato un messaggio per augurarle la buona notte e questo non aveva aiutato per nulla a calmare i suoi nervi, già, abbastanza iperattivi. Così, quando si diresse verso lo specchio del bagno, sapeva già perfettamente cosa aspettarsi: due occhiaie catastrofiche, stile “piccoli-panda-crescono” , che nemmeno con una passata di malta sarebbe riuscita a nascondere, quindi figurarsi con un banale fondotinta. Cercò di fare il meglio che le riuscì, impegnandosi anche più del normale, dato che sapeva quanto importante fosse quella giornata e proprio per questo motivo si fermò, un attimo, in piedi nel mezzo della stanza, benché Paul la stesse aspettando nella hall. Si voltò verso lo specchio a tutta figura che c'era affianco alla porta, sorretto da un'imponente cornice dorata finemente intarsiata, e guardò la figura che le si presentava davanti.

Va bene, Kay: questo è il momento... Questo è il tuo momento! Non ci sono scusanti, non ci sono motivazioni per tirarsi indietro e per non dare il massimo... E' ora o mai più!! Non importa se Liam non si fa sentire da ormai dodici ore, qui ci sei tu e tutto quello che hai sognato per un'intera vita... Ok... Magari basta parlare in terza persona, ma veramente: devo dare il massimo, come mai prima d'ora... Forse potrei vedere ripagate tutte le lacrime che ho visto cadere negli ultimi sei anni... Vai e sii quello che sei destinata ad essere!!”. Forse era l'aria di Londra, ma uscendo dall'albergo con Paul, Kaylie sentì che poteva seriamente farcela, che quell'occasione non l'avrebbe sprecata come tutte le altre volte e a sostegno di questa sua teoria sentì la familiare stretta allo stomaco farsi sempre più presente... Quello era decisamente un momento da “sta- per-succedere-qualcosa-di-importante”.

Arrivarono allo studio, nell' East London, dove si sarebbero tenute le audizioni: fuori dalla porta c'erano almeno altre cento cinquanta persone, tra ballerini, ballerine e qualche manager. Solo in quel momento Kaylie si rese conto che probabilmente lei sarebbe stata l'unica ad avere un manager, famoso come Paul, al suo fianco: questo non l'avrebbe di certo aiutata a sentirsi una delle tante.

Paul- Kay, don't worry... I won't be there, so it will be all up to you, okay?? And, just so you know, if this thing shouldn't work out, I have a lot of other offers for you.... But, I'm pretty sure that it's gonna be all right!!! Did you hear Liam?? (Kay, non ti preoccupare... Io non sarò lì, quindi dipenderà tutto da te, okay?? E, solo perché tu lo sappia, se questa cosa non dovesse funzionare, ho già un sacco di altre offerte per te... Ma, sono abbastanza sicuro che andrà tutto bene!!! Hai sentito Liam??)

-No... He didn't write me... (No... Non mi ha scritto...)

Paul- Oh, he might be too much busy... Don't think about that, now... It's your time! (Oh, magari sarà solo tanto impegnato... Non pensarci adesso.... E' il tuo momento!)

Forse Paul si era accorto di non aver toccato un tasto felice, perché finito di dirle questo le diede un abbraccio enorme che la fece sentire un pochino più tranquilla.

Mentre il suo manager consegnava il book e tutto quello che serviva per iscriversi alle audizioni, Kaylie si mise in fila con tutti gli altri ed in men che non si dica una ragazza le si avvicinò per parlarle. Era veramente una delle ragazze più belle che avesse mai visto: fluenti capelli biondi, che le ricadevano in boccoli definitissimi ad incorniciare due occhi celesti, evidenziati da una spessa linea di eye-liner, e una bocca a cuore rosso fuoco, aperta in un sorriso da mozzare il fiato. “Se questa non è la ragazza più bella che io abbia mai visto, potrei benissimo trasformarmi in una nacchera in questo preciso istante!” pensò Kaylie, mentre la ragazza le porgeva la mano per presentarsi.

-Hi!! I'm Amelia!! You should be Kay, Liam's member of the One Direction, Italian girlfriend!! (Ciao!! Sono Amelia!! Tu dovresti essere Kay, la fidanzata italiana di Liam, membro degli One Direction!!)

No, non ce l'avrebbe fatta... Non poteva pensare di dover sopportare che tutti le ricordassero che era lì solo perché era “la ragazza di”... Si costrinse a sfoderare comunque uno dei suoi sorrisi migliori e a stringerle amichevolmente la mano, dato che ormai si era formato attorno a loro un nutrito gruppo di persone.

-Yes, I am... Nice to meet you, Amelia! (Sì, lo sono... Piacere di conoscerti, Amelia!)

-Is she the Italian girl?? (E' lei la ragazza italiana??)

Era stato un ragazzo piuttosto attraente a parlare, sbucando da dietro le spalle della perfetta Amelia. Se mai Kaylie avesse avuto qualche dubbio su come un hypster dovesse sembrare, sarebbe sparito immediatamente dando un'occhiata alla gente che aveva attorno: se stavano cercando di dirle che lei, lì, non centrava niente, beh il messaggio era arrivato forte e chiaro.

Amelia- Yes, she is... Ah, what a rude person I am, let me introduce you my best friend... He's Ethan... (Sì, è lei... Ah, che persona maleducata che sono, lascia che ti introduca al mio migliore amico... Lui è Ethan...)

-Nice to meet you.... (Piacere di conoscerti...)

A quanto sembrava, Ethan non era dotato di comuni occhi umani, ma di due raggi laser, dato che prima di stringerle la mano, le fece una radiografia da testa a piedi. “Non ce la farò mai...” e quando Kaylie giunse a questa consapevolezza, Amelia sembrò voler intavolare a tutti i costi una conversazione con lei.

Amelia- So... Are you going to do the audition, Kay?? (Quindi... Farai anche te l'audizione, Kay??)

-Yes, I am... And I guess that you two are here for the same reason... (Sì... E credo che anche voi due siate qui per la stessa ragione...)

Ethan- Of course, we are... (Certo che lo siamo...)

Quel ragazzo sarà stato pure uno dei ragazzi più belli che lei avesse mai visto (sembrava un mash-up dei ragazzi: aveva gli occhi di Louis, i capelli di Niall, i tatuaggi di Zayn e il sorriso di Harry... una cosa pazzesca!!), ma era anche uno dei più perfidi che avesse mai avuto l'occasione di conoscere, lo si capiva anche solo dal tono di voce.

Ethan- But are you a professional dancer?? Because I've never seen you before... You know, in this milieu everyone knows everybody... (Ma tu sei una ballerina professionista?? Perché non ti ho mai vista prima... Sai com'è, in questo ambiente tutti conoscono tutti...)

-No... You're right: it's the first time I attempt an audition, but, you know, nobody can tell... (No... Hai ragione: è la prima volta che prova a fare un'audizione, ma, sai com'è, non si può mai dire....)

Se c'era una cosa che aveva imparato in tutti quegli anni che aveva passato a difendere le sue “stravaganti idee” sul suo futuro dalle malelingue del suo piccolo paesino natio era proprio quella: per sopravvivere bisognava rispondere a tono, ma con il tono dell'ironia e dell'intelligenza, non di certo abbassandosi al loro livello.

Amelia- Kay is right... Maybe she's the best dancer we've ever seen in our lives and she's gonna kick our ass... Or maybe not... We'll see... (Kay ha ragione... Forse lei è la migliore ballerina che potremmo aver mai visto nella nostra vita e ci farà il sedere.... O forse no... Vedremo...)

Fantastico!... Come se l'ansia per il provino non fosse già abbastanza... Mi serviva proprio un po' di sana competizione con la reginetta della danza, stile bambine dell'asilo, ne sentivo la mancanza....” si ritrovò a pensare Kaylie, mentre prendevano posto all'interno dello spogliatoio. Cercò di tenersi il più lontano possibile da Amelia, ma non voleva nemmeno fare la figura dell'associale, quindi, appena le fu possibile, instaurò una conversazione di circostanza con la ragazza che le era seduta a fianco... Il problema era che questa sembrava voler evitare a tutti i costi di parlare con lei, così come anche le altre tre ragazze con cui cercò d'instaurare un contatto. Quando ormai aveva perso le speranze, una figura magra e aggraziata, dagli occhi da cerbiatta, si avvicinò a lei mentre stava tentando di sistemarsi i capelli, chiedendole se per caso avesse una forcina...

-By the way, I'm Kate... (Comunque, sono Kate...)

-And I'm Kay, nice to meet you... Why you're not scared to talk to me, as the other girls?? Have I something wrong? (Ed io sono Kay, piacere di conoscerti... Perché tu non sei spaventata di parlare con me, come le altre ragazze?? Ho qualcosa di sbagliato?)

Kate- It's not you... It's her... Everybody in this room is just waiting for Amelia's judgement about you... If she likes you, it will be okay to talk to you... But if she doesn't... Well, you could always talk to the mirror... (Non sei tu... E' lei... Tutti in quetsa stanza stanno solo aspettando il giudizio di Amelia su di te... Se le paicerai, sandrà bene venirti a parlare... Ma se non le piacerai... Beh, potrai sempre parlare con lo specchio...) 

-Wow... It sounds like a nursery school's law... Is she the “queen”? (Wow... Suona tanto come una legge dell'asilo... Lei è la "regina"?)

Kate- More or less... She's not a mean girl, but she's one of the most talented and popular dancer in the entire UK, so... She has the power... (Più o meno... Lei non è una cattiva ragazza, ma è una delle  ballerine più talentuose e popolari nell'intero Regno Unito, quindi... Lei ha il potere...)

-Well, I will keep my fingers crossed and beg for mercy... (Bene, terrò le dita incrociate e implorerò pietà...)  

Kate- You know, Kay... You're fun! Just hope that the queen will like you... C'mon, let's go!! (Lo sai Kay? Sei divertente! Spero solo che tu piaccia alla regina... Avanti, andiamo!!)

Entrarono nella sala dove si sarebbero tenute le audizioni. Kaylie non aveva mai visto una sala così ampia dove poter ballare e nemmeno così tanti ballerini tutti assieme (considerando che il programma che facevano su MTV quando era piccola su Jennipher Lopez che cercava ballerini per il suo tour, non faceva testo...). Ci saranno state almeno duecento persone nella stanza, chi faceva riscaldamento, chi salutava colleghi trovati a chissà quanti altri provini, chi cercava di trovare la posizione perfetta per farsi notare dal coreografo, chi semplicemente risplendeva per la sicurezza che sprigionava da ogni poro della pelle... E, senza tanto stupirsi del fatto, tra questi fortunati, la più splendente era lei: Amelia. “Diamine, mi sembra seriamente di essere tornata alle medie, quando quelle come me cercavano a tutti i costi di assomigliare alla tipa cool della scuola, risultando invece solo una sua brutta copia vista tra la nebbia...”. Kaylie vide ricomparire Kate al fianco di Amelia e cominciare a parlarci tranquillamente, fatto che implicava solo una cosa: era pure caduta nel primo tranello della regina, senza nemmeno averne il più piccolo sospetto. Amelia aveva mandato la più apparentemente innocua delle sue amiche per sondare il terreno e cogliere notizie su di lei: quella a Kaylie suonava tanto come una sfida. In quel momento, sotto un sorriso agghiacciante di Amelia, Kaylie si accorse che Olly Murs era entrato nella sala prove accompagnato da un team di circa sette persone ed aveva preso posto davanti alla mandria di ballerini in attesa. Kaylie se ne era accorta unicamente perché aveva sentito l'intera stanza ammutolirsi, non perché fosse riuscita a vederlo fisicamente: come sempre aveva fatto nella sua vita era in fondo, in penultima fila, ovvero praticamente invisibile a qualunque occhio umano.

-Hi everybody!! (Ciao a tutti!!)

Tutti- Hi!!! (Ciao!!!)

-I'm Kevin, your choreographer for today and, for those who's gonna have the fortune to be chosen, for the next months!!... And here we have the only and incredible man who will be the main attraction for the next three months: Mr Olly Murs!! (Io sono Kevin, il vostro coreografo per oggi e, per quelli che avranno la fortuna di essere scelti, per i prossimi quattro mesi!!... E qui abbiamo l'unico e incredibile uomo che sarà l'attrazione principale dei prossimi tre mesi: Mr Olly Murs!!)

Applausi scroscianti da ogni dove. Kaylie sentì una scarica di adrenalina percorrerle tutto il corpo.

Olly- Thank you so much to everyone of you which has come here today maybe wondering if he or she could join me in this incredible journey!! I want to say that, if it was up to me, I'll pick all of you, but maybe Kevin wouldn't be very happy... (Grazie mille a tutti quelli che sono venuti qui oggi, magari chiedendosi se lui o lei potrebbero seguirmi in questo incredibile viaggio!! Voglio dirvi che, se fosse per me, vi sceglierei tutti, ma forse Kevin non ne sarebbe molto contento...)

Risate generali. Altra scarica di adrenalina che risvegliò ogni cellula di Kaylie da capo a piedi.

Olly- So... Good luck to everybody and show me what you got!!! (Quindi... Buona fortuna a tutti e fatemi vedere che sapete fare!!!)

Kevin passò ad elencare la scaletta della giornata: avrebbero fatto tutti una prima prova assieme, imparando cinque otto di una coreografia, di modo da poter fare la prima scrematura; successivamente, quando sarebbero rimasti solo in cinquanta, avrebbero fatto un'ulteriore selezione, dividendoli a gruppi e facendoli fare dell'improvvisazione su alcune canzoni di Olly; arrivati a quindici candidati, li avrebbero visti ballare i loro “cavalli di battaglia”, per scegliere i sei ballerini che avrebbero affrontato il tour, tre maschi e tre femmine. “Se sopravvivo a questa giornata giuro che non dubiterò mai più della mia resistenza fisica...”.

Riuscire a vedere i passi della coreografia era praticamente impossibile, ma Kaylie non si diede per vinta e sfruttò quelle capacità che aveva affinato per tutta una vita: copiare chi sembrava avere capito come funzionasse il mondo. Ovvero Amelia.

Gli assistenti continuavano ad aggirarsi per le file, osservando ogni passo, ogni respiro, ogni dito in estensione o meno, ma soprattutto toccando sulla spalla chi, secondo loro, non andava bene.

Era passata un'ora e mezza in cui Kaylie non si era mai fermata, ma soprattutto, non aveva sentito alcuna mano toccarle la spalla. Le sembrava tutto così pazzesco. Kevin decise che per determinare gli ultimi cinquanta, fosse bene fare un po' di cambio file, tanto che Kaylie si trovò esattamente davanti ad un sorridente Olly Murs che la guardava interessato: non era proprio un bel vedere, considerate le gocce di sudore che sicuramente le imperlavano il volto e il colorito rossastro che con ogni probabilità le decorava le guance. Eppure lui le fece un cenno del tipo “vai-avanti-così-che-hai-delle-possibilità”. No, non se l'era immaginato, sapeva seriamente leggere le espressioni della gente, riusciva a farlo da sempre e raramente si sbagliava.

Ripeterono la coreografia più e più volte, e dopo un'altra mezz'ora buona, Kaylie era tra i cinquanta ballerini rimasti.

Questo è fantastico....” stava pensando, mentre si metteva in fila per essere smistata nei vari gruppi d'improvvisazione, quando si accorse che con lei c'erano anche Amelia, Kate e Ethan. “Già, fantastico... perché non tengo mai la bocca e la mente fermi ogni tanto?!”.

Il loro era il quarto gruppo: dei tre prima, rimasero solo due ballerini per gruppo. Arrivò il loro turno. Kaylie vide la sua personale giuria sistemarsi ai suoi lati, Amelia e Kate a destra, Ethan a sinistra. Olly, il suo team e Kevin, il coreografo, seduti davanti a lei.

Sentì quello che sapeva già essere un attacco di panico impossessarsi di lei, sentì le gambe non rispondere ai suoi comandi, la testa girarle troppo velocemente, il cuore galoppare come un cavallo imbizzarrito... Poi un lampo: vide sé stessa, riflessa nello specchio della camera d'albergo che l'aveva ospitata una settimana prima, circondata dalle braccia sicure di Liam che la stava abbracciando dopo averle agganciato la loro collanina al collo... Sentì la sicurezza che aveva provato in quel momento tornare a scorrere nel suo corpo bloccato dal terrore... Sfiorò la catenina e lasciò che la musica prendesse il sopravvento sulla sua mente, sul suo cuore e su ogni particella del suo essere.

Non aveva percezione di niente se non delle note che si diffondevano nell'aria e dei suoi movimenti. Ballò per quindici minuti senza mai voltarsi verso i suoi giudici, verso Amelia, Kate o Ethan. Nulla importava se non ballare con tutta la sua anima.

Non sentì nemmeno gli applausi e quando Kevin fermò la musica si rese conto che erano tutti concentrati a fissare loro quattro: lei e la regina con seguito. “So che non dovrei nemmeno pensare qualcosa, ma... Porca vacca, sono arrivata alle selezioni finali!!!”.

Ora serviva un ultimo sforzo per poter vedere il proprio sogno realizzarsi, sforzo che avrebbero affrontato dopo pranzo. Paul l'aveva raggiunta e l'aveva portata a mangiare in un bar vicino allo studio. Aveva una voglia matta di scrivere a Liam e raccontargli quanto fosse appena successo e di come, grazie a lui, fosse riuscita a riprendersi da quel momento di puro terrore, ma lui non le aveva ancora risposto e la cosa la irritava parecchio, dato che non c'era alcun tipo di problema che glielo impedisse. Infatti aveva twettato tutta la mattina (fino a notte fonda da lui) ed aveva pure seguito qualche fan. Non riusciva a capire perché mai non le rispondesse, perché non si facesse sentire benché fosse cosciente di quanto quel provino fosse importante per lei. Era vero che doveva essere lei ad essere grata per avere Liam Payne come fidanzato, ma, insomma, era pur sempre una ragazza e di fare lo zerbino di qualcuno non ne aveva alcuna voglia. Magari era solo lo stress per l'audizione che le faceva fare certi pensieri, ma sperava seriamente di trovare un suo segno di vita al termine della giornata, comunque essa si sarebbe conclusa.

Tornati in sala (dopo che Paul le disse che era già orgoglioso di lei e che sì, sapeva che lei fosse brava, ma non si sarebbe mai aspettato “così” brava... Kaylie arrossì talmente tanto che dovette nascondere la faccia con le mani...), Kevin decise che era giunto il momento di conoscere un po' meglio i candidati:

Kevin- Guys... I want to congratulate with all of you, cause you arrived at the last phase of selections... (Ragazzi... Volevo congratularmi con tutti voi, perché siete arrivati alla fase finale delle selezioni...)

Applauso dei presenti. Sguardo di Amelia, accompagnato da sorriso, in direzione di Kaylie, solo che questa volta il sorriso sembrava sincero.

Kevin- Now, each of you will come forward and introduce himself to us and to the other dancers, then you will perform... That's okay??... Anyone who wants to take the lead and start... We're ready!! (Ora, ognuno di voi farà un paso avanti e si presenterà a noi e agli atri ballerini, poi vi esibirete... Va bene??... Qualcuno che vuole prendere il comando ed inizire... Noi siamo pronti!!)

Neanche a farlo apposta, la prima che si alzò da terra per affrontare la fossa dei leoni fu Amelia. Quella ragazza non solo era estremamente bella, ma aveva un'autostima da fare invidia, supportata logicamente di capacità da ballerina assolutamente straordinarie. Non poteva credere a ciò che stava vedendo: la sua sola presenza al centro della sala era riuscita a catturare l'attenzione di tutti i presenti, come se avesse una calamita attira sguardi, ed era semplicemente ferma, aspettando che la musica partisse. I successivi due minuti lasciarono Kaylie senza parole dato che quanto i suoi occhi videro fu una delle cose più belle su cui avessero mai avuto occasione di posarsi: ne aveva viste, in vita sua, di ballerine talentuose, ma lei apparteneva ad un'altra specie, non era umana. Quando terminò uno scroscio di applausi la riscosse dal torpore incantato in cui era caduta “Quanto vorrei essere lei...”.

Non c'era niente da fare: l'autostima di Kaylie era sempre pronta a nascondersi in qualche recondito meandro del suo essere, giusto per complicare un poco le cose. Ma i problemi arrivarono quando Kevin chiese chi volesse “arrischiarsi” ad andare dopo Amelia e tutti gli sguardi si riversarono su di lei. A quanto sembrava il mondo della danza o per lo meno la sua rappresentanza presente nella sala delle audizioni, voleva vedere se Kaylie Bella sarebbe stata capace di tenere anche solo il passo con la regina dell'autostima.

E va bene... La vogliamo mettere così?? Al diavolo l'insicurezza!! E' tempo di rischiare qualcosa... Fosse anche il mio possibile posto nel tour e quel poco di autostima che mi è rimasta...”.

Mentre Kaylie si alzava dal suo posto, in fondo la stanza, sentendo tutti gli sguardi puntati su di lei, come a volerla trapassare da una parte all'altra, sapeva perfettamente che se quella prova fosse stata un completo disastro non avrebbe più avuto la forza di riprovarci. Avrebbe detto addio a tutta quella storia della ballerina professionista e sarebbe tornata alla sua vita da universitaria senza futuro lavorativo.

-Hi everybody! I'm Kaylie Bella, I'm an Italian nineteen years old student and I just hope to make you understand who I really am through my dance... (Ciao a tutti! Sono Kaylie Bella, sono una studentessa italiana di diciannove anni e spero che possiate capire chi sono veramente tramite la mia danza...)

Si mise al centro della sala e fece segno di far partire la musica : era Use Somebody dei Kings of Lion, ovvero la prima canzone di cui si fosse mai innamorata. L'aveva scelta perché significava più di qualcosa per lei, rappresentava il suo amore per la musica e per la danza... Non era mai stata capace di “sfruttare” nessuno in vita sua se non la musica e la danza: le aveva maltrattate, le aveva amate, le aveva usate per esprimersi, le aveva fatte diventare parte integrante della propria vita... Le note si diffusero nell'aria polverosa resa visibile dai raggi di un caldo sole londinese di metà pomeriggio, proveniente dalle ampie finestre. Non vide più le facce attente degli altri ballerini, lo sguardo interessato di Amelia, il sorriso che Olly Murs le stava rivolgendo... Vedeva solo le note farsi materia davanti a lei e il suo corpo cercare di coglierle attraverso un movimento fluido, potente, sicuro... Non aveva mai pensato che la sua anima e il suo corpo potessero sentirsi così in sintonia come in quel momento: si sentiva a proprio agio...

Quando la musica finì, Kaylie aveva nel cuore una nuova consapevolezza: qualsiasi cosa sarebbe successa dopo, quella era la sua strada, la danza.

Una serie di applausi e urla di approvazione la riportarono sulla terra ferma e le ricordarono dove fosse. A quanto sembrava era andata bene, o forse, più che bene dato che, tornata a sedersi al suo posto, dopo aver ringraziato tutti un poco imbarazzata, vide Amelia avvicinarsi a lei.

Amelia- I was wrong... You're not Liam's, member of the One Direction, girlfriend... You're a great dancer... Can we start all over again? (Mi sono sbagliata... Tu non sei la ragazza di Liam, membro degli One Direction... Tu sei una grande ballerina... Possiamo cominciare da capo?)

-I think yes... (Penso di sì...)

Amelia- Hi! You should be Kay, the new Italian dancer, the one who has got two million views on YouTube... I'm Amelia... (Ciao! Tu devi essere Kay, la nuova ballerina italiana, che ha due milioni di visualizzazioni su YouTube.... Io sono Amelia...)

Amelia le sorrise, questa volta con un sorriso spontaneo e sincero, e le porse nuovamente la mano. Kaylie la strinse decisa e le disse:

-Yes, I am... But I'm also Liam's, member of the One Direction, girlfriend... Nice to meet you, Amelia... (Sì, sono io... Ma sono anche la fidanzata di Liam, membro degli One Direction.... Piacere di conoscerti Amelia...)

Entrambe scoppiarono a ridere, tanto che alcuni ragazzi attorno a loro si voltarono a guardarle un po' sconcertati. Guardarono gli assoli degli atri candidati assieme, commentando quanto bravi fossero tutti (soprattutto Ethan e Kate... “Ora capisco perché li chiamano la triade... Sono tutti e tre pazzeschi!!”), ma non trattenendosi dal fare qualche critica costruttiva. Quando tutti si furono esibiti, Kevin li fece uscire dalla sala, per lasciare il tempo a Olly e al suo team di scegliere i sei fortunati che avrebbero preso parte al tour. Mentre stava lasciando la stanza con Amelia al suo fianco, furono raggiunte da uno spumeggiante Ethan e da una sorridente Kate.

Ethan- I have a great feeling for this audition... And, Kay... You sparkled out there... Good job!! (Ho una fantastica sensazione per quest'audizione.... E Kay... Hai brillato là fuori... Bel lavoro!!)

Kate- Yes!! You were incredible!! (Sì!! Sei stata incredibile!!)

-Thanks, guys... This means so much to me... Thanks! (Grazie, ragazzi... Questo significa tantissimo per me... Grazie!)

Amelia- We will all be picked up.... All four... (Saremo scelti tutti... Tutti e quattro...) 

Forse era solo perché l'aveva detto con quel tono così sicuro e perché, in fin dei conti, era la regina della danza, ma Kaylie le credette: sentiva anche lei che con ogni probabilità quell'avventura l'avrebbero intrapresa tutti e quattro assieme, e il suo stomaco sembrava confermare, tanto le faceva male.

Ethan- Well, if you're so sure, we should already choose where we're gonna celebrate tonight!! (Beh, se ne sei così sicura, dovremmo già scegliere dove andremo a festeggiare stanotte!!)

Amelia- There's a party at the Goucho Club... We could go there... (C'è una festa al Goucho Club... Potremmo andare lì...)

Kate- Isn't the club where Harry Styles had his nineteenth birthday party?? (Ma non è il club sove Harry Styles ha festeggiato i suo diciannove anni??)

Amelia- Yes, it is... It's the perfect place for having some fun! Would you come with us, Kay?? (Sì, è quello.... E' il posto perfetto per divertirsi un po'! Verrai con noi, Kay??

-Yes, of course!! It will be cool seeing this lovely city by night... (Certo che sì! Sarà forte vedere quest'adorabile città di notte...)

Era appena passata da “non conosco nessuno in questa città e, per giunta, mi sono già messa contro la regina della gerarchia dei ballerini di Londra” a “sta sera uscirò con tre ragazzi che hanno la mia stessa passione in uno dei locali più alla moda di Londra”. Se questo non era vedere la propria vita sconvolta, Kaylie doveva aspettare solo qualche secondo in più per averne la certezza.

Kevin li richiamò tutti in sala e li fece disporre in fila: Amelia, Kaylie, Ethan e Kate al centro.

Kevin- It's been one of the hardest decision of my whole life... Maybe, more difficult than the moment when I had to choose the “Dancing with star” finalists.... (E' stata una delle decisioni più difficili di tutta la mia vita... Forse, più difficile del momento in cui ho dovuto decidere i finalisti di "Ballando con le stelle"...)

Risate generali: tutti sapevano che aveva quasi tentato di far valere un pari-merito per il primo posto.

Kevin- I want to thank everyone of you, who comes here today and gives his or her best... But now, Olly... It's time to reveal the lucky six... (Voglio ringraziare tutti voi, per essere venuti qui oggi e aver dato il proprio meglio... Ma ora, Olly... E' giunto il momento di rivelare i sei fortunati...)

Olly- The names that I'm gonna call are the ones who will be with me on tour... I ask you to do a step forward... Thomas... (I nomi che chiamerò sono quelli che verranno con me in tour... Vi chiedo di fare un passo avanti... Thomas...)

Applausi...

Olly- Amelia...

Applausi ed abbracci...

Olly- Ethan...

Abbracci ed applausi...

Olly- Kate...

Applausi ed abbracci...

Olly- Andy... Thanks to all the male dancers... Now there's just one place left... (Andy... Grazie a tutti i ballerini maschi... Ora c'è solo un posto rimasto....)

Applausi... Mancava un solo posto ed era per una ballerina... Kaylie incrociò tutte e venti le dita che possedeva, sperando con tutta sé stessa di sentire pronunciare il suo nome... “Fai che sia io... Fai che sia io... Fai che sia io...”.

Olly- The last female dancer is... (L'ultima ballerina donna è...)

Era la stessa sensazione che aveva provato tre mesi prima al concerto dei ragazzi: il conto alla rovescia, il riflettore che scorreva sulle gradinate, la luce puntata su di lei e migliaia di occhi a fissarla... Ora c'erano solo quelli di Olly Murs a guardarla, sorridendole...

Olly- Kaylie!

Ce l'aveva fatta... Era sulla strada per realizzare il suo sogno... In poco più di un mese sarebbe stata su un palco, davanti a migliaia di persone, a fare quello che per cui era nata: ballare.

Sentì le braccia di Amelia, Ethan e Kate ricoprirla per abbracciarla e una piccola lacrima di gioia le scese lungo la guancia.

Ce l'ho fatta!!!” solo questo riusciva a pensare mentre Olly, Kevin e lo staff si complimentavano con loro.

Nemmeno quando salutò i ragazzi e fu investita dalle congratulazioni di Paul riuscì a riportare la sua mente sulla terra. Era come se finalmente la sua vita avesse cominciato a girare per il verso giusto, come se ogni lacrima che aveva versato da sola, nella sua piccola camera, fosse stata ripagata nel esatto momento in cui Olly aveva pronunciato il suo nome... Doveva mandare subito un messaggio a Liam, che sicuramente le aveva risposto... Già, sicuramente...

Paul- Is everything alright, Kay?? Why you're not jumping all around the street?! (Va tutto bene, Kay?? Perché non stai saltellando in giro per la strada?!)

-Yes!! I'm fine... Paul... Did you hear one of the guys today?? Or maybe Louise? (Sì!! Sto bene... Paul... Hai sentito uno dei ragazzi oggi?? O magari Louise?)

Paul- Yes, I did... Harry wrote me twice, because he wanted to show me what I was missing for not being their manager... So annoying: I love them, but I'd probably kill them if I was their manager!! Why are you asking me this?? (Sì... Harry mi ha scritto due volte, perché voleva farmi vedere che cosa mi sto perdendo a non essere il loro manager... Così pesante: io voglio bene a loro, ma probabilmente li ucciderei se fossi il loro manager!! Perché me lo stai chiedendo??)

-Nothing special... Anyway, tonight the guys asked me if I join them to a party... In order to celebrate, you know... Can I?? (Nulla di speciale... Comunque, i ragazzi mi hanno chiesto se stasera li raggiungo ad una festa... Per festeggiare, sai com'è... Posso??)

Paul- Well... I don't know... There will be loads of paparazzi out there and... (Beh... Non saprei... Ci saranno un sacco di paparazzi là fuori e...)

-Pauly... Please... I'll be careful and I won't do anything that you wouldn't do!! (Pauly... Per favore... Starò attenta e non farò niente che tu non faresti!!)

Paul- Oh gush, this doesn't make me much more relaxed... (Oddio, questo non mi fa stare molto tranquillo...)

-C'mon... I'm a good girl... And I really need to stressed myself out!!! So... (Avanti... Sono una brava ragazza... E ho veramente bisogno di rilassarmi!!! Quindi...)

Paul- Okay... Go and have fun!!! (Okay... Vai e divertiti!!!)

La faceva stare male sapere che Liam non si fosse minimamente interessato a sapere come fosse andata l'audizione più importante della vita di quella che doveva essere la sua ragazza, ma non aveva alcuna intenzione di non godersi quei due giorni che le rimanevano da trascorrere a Londra, e soprattutto, quella serata. In fin dei conti sarebbe stato lui a doversi preoccupare di sapere se Kaylie stesse bene: e se il provino fosse andato male e lei ora fosse stata in lacrime, distesa sul letto di un albergo lontano da casa, assalita da un'inconsolabile tristezza?? Lui dove sarebbe stato?? Non riusciva a trovare una spiegazione anche lontanamente plausibile per quello che stava succedendo tra di loro, dato che fino alla sera prima della sua partenza tutto sembrava essere assolutamente perfetto...

La sua mente girava incessantemente in tondo, mentre cercava non solo di darsi delle risposte, ma anche di prepararsi per la serata che l'aspettava. Aveva svuotato l'intera valigia sopra il letto e, dopo un quarto d'ora di attenta contemplazione, non aveva ancora intravisto alcun abbinamento che la soddisfacesse o le desse almeno l'apparenza di essere decente. Benedisse mentalmente il momento in cui aveva deciso di portarsi via il computer e, sapendo benissimo che le due migliori donne sulla faccia della terra, sarebbero state online, accese Skype per chiedere loro il consiglio che l'avrebbe portata fuori da quel tunnel formato di dubbi su Liam e su che cosa si sarebbe messa.

Marta- Era ora!!! Sei passata?!?!

Denise- Ciao!!! Allora, com'è andata?!

Con tutte quelle paranoie sul suo ultra conosciuto ragazzo e l'eccitazione per la serata aveva a mala pena mandato un messaggio a sua mamma, quindi figurarsi se aveva detto loro cosa fosse successo...

-Sono orgogliosa di annunciarvi che avete di fronte a voi una delle ballerine che accompagneranno Olly Murs nel suo tour nel Regno Unito e in Irlanda!!!

Se l'audio del computer non avesse avuto un limite di sopportazione così alto, sarebbe esploso in meno di due secondi tanto urlarono le due ragazze dall'altra parte dello schermo.

Denise- Oddio!!! Sono troppo felice per te!!!

Marta- Porca miseria... porca miseria... Porca miseria!!! Kay sono sconvolta!!! Complimenti!!!

Denise- Ehi, ehi... Fermi tutti: perché stai indossando la tua faccia da “ho-la-testa-piena-di-pensieri”??

-Diciamo che sono successe alcune cose...

Le ci vollero dieci minuti buoni (che si sottrassero al già poco tempo a disposizione per prepararsi) per fare un piccolo bignami alle due ragazze che, terminato il racconto, le dissero:

Marta- Si sarà addormentato... Oppure Louis l'avrà fatto fuori con una delle sue mosse di danza...

-E tu come fai a saperle tutte queste cose?!

Marta- Ti ricordo che ho due Directioners per casa e che tu sei la fidanzata di uno di loro... Mi sembra il minimo che sia informata!!

Denise- Comunque, sinceramente, lo dico per te... Vai fuori e divertiti!! Preoccupati domani mattina di tutte le possibili ragioni per cui Liam non ti abbia scritto e scatenati come non mai perché... Stai per ballare di fronte a migliaia di persone in meno di un mese!!!

-Forse hai ragione... Quindi, giungiamo al motivo della mia chiamata... Cosa mi metto?!?!

Marta- Tu ci hai chiamato per questo?!?! Tu sei pazza.... Anzi, sei un'idiota!!!

-Sempre molto gentile...

Marta- Un'idiota a cui vogliamo bene e che ora ci mostrerà tutto quello che ha in valigia per fare la grande scelta...

Dopo venti minuti era pronta, in piedi davanti le facce piene di approvazione di Marta e Denise. Aveva addosso: una canottiera bianca a spalle larghe, una morbida gonna blu con dei fiori verde chiaro a vita alta, un po' svolazzante, un paio di scarpe in camoscio arancione con tacco 14cm e plateau, in coordinato con qualche bracciale ed una una collana lunga. I capelli erano spostati tutti verso destra e sembravano un mare in tempesta, tanto erano spumeggianti. Un velo di matita a sottolineare la forma a mandorla dei suoi occhi, con un'abbondante dose di mascara e un tocco di rossetto rosso, per definire le sue labbra a cuore.

Marta- Sei fantastica!!!

Denise- Assolutamente approvato!!

-Bene ragazze, ci sentiamo domani... Vado a fare un po' di sana vita notturna londinese per festeggiare il mio primo contratto come ballerina professionista... Scusate, ma mi piace troppo dirlo!!

Marta- Vai e divertiti come non mai!!!

Denise- Ma non fare cavolate!!!

Forse non le avrebbe fatte volontariamente le “cavolate”, ma qualcosa le diceva che doveva aspettarsi una seratina tutt'altro che tranquilla.

La stavano aspettando fuori dall'albergo, già seduti in taxi. Quando la videro salire a bordo, Ethan sembrò impazzire:

Ethan- This outfit is just amazing!! You're gorgeous!! (Questo abbinamento è fantastico!! Sei bellissima!!)

Kate- I love that skirt!! (Mi piace la gonna!!)

Amelia- And I love the shoes!! And the necklace... I love everything!! (Ed io adoro le scarpe!! E la collana... Amo tutto!!)

-Oh thanks!! Girls you're both amazing, as usual... Ethan you're one of the hottest guy I've ever met! (Oh grazie!! Ragazze siete entrambe fantastiche, come al solito... Ethan tu sei uno dei ragazzi più fighi che abbia mai incontrato!)

Ethan- Don't lie sweetie... You hang out with the One Direction... There's no challenge... (Non mentire dolcezza... Tu esci con gli One Direction... Non c'è sfida...)

-I swear that you can compete with the four-fifths of them... (Giuro che tu puoi competere con quattro quinti di loro...)

Amelia- Who knows why just the four-fifths and not the whole guys... (Chissà perché solo i quattro quinti e non tutti i ragazzi...)

Scoppiarono a ridere tutti e quattro, proprio mentre arrivavano davanti al club. C'erano fotografi dovunque e celebrities in ogni angolo di strada...

No, non sarebbe decisamente stata una serata tranquilla.

Ethan- Girls: let's get the party started!!! (Ragazze: facciamo cominciare la festa!!!)

Uscirono dal taxi e furono investiti da una scarica di flash, tanto che a Kaylie sembrò di essere tornata sul red carpet, solo che al suo fianco non c'era Liam, ma tre ragazzi londinesi assolutamente fantastici. Kaylie non riuscì a sentire bene che cosa quei fotografi le stessero urlando, dato che Ethan la stava spingendo verso l'ingresso assieme a Kate, ma captò qualcosa come “audition” e “Does Liam know about...?”. “Forse avranno saputo del provino... Va bé... Non c'è niente di male in questo...” pensò Kaylie mentre Amelia le faceva segno di entrare dietro di lei, dato che il buttafuori all'entrata, avendola riconosciuta, stava facendo saltare loro tutta la coda.

-How did you do that?? (Come hai fatto??)

Amelia- Oh, the boss of this club is one of my father's best mate!! (Oh, il proprietario di questo club è uno dei migliori amici di mio padre!!)

Più passavano i minuti, più Kaylie capiva perché tutti la chiamassero “the queen”: quella ragazza era la regina non solo della danza, ma anche della vita sociale londinese...

Amelia- Kay, come here!! I want to introduce you to some friends of mine!!! (Kay, vieni qui!! Voglio presentarti alcuni miei amici!!!)

E a quanto sembrava aveva decretato lei come sua futura legittima erede.

In men che non si dica, Kaylie si ritrovò a parlare con alcune delle personalità più in vista della parte che contava di Londra, almeno per quanto riguardava la vita notturna: Nick Grimshaw le disse che era felicissimo di avere la possibilità di incontrare finalmente il nuovo membro della famiglia 1D, anche perché Harry gli aveva parlato tantissimo di lei; Rita Ora la salutò con molta curiosità e le disse che era felice di conoscere qualcuno che non avesse “quell'irritante accento inglese”, facendo ridere tutti; c'era persino Alexa Chang a cui Kaylie non poté fare a meno di chiedere di fare una foto assieme (ci sono occasioni che non si possono sprecare solo per non fare la figura della fan sfegatata); Cara Delavigne non solo le strinse la mano, ma le diede anche due baci sulle guance per dirle che adorava la sua gonna e le sue scarpe... Nel giro di cinque minuti stava ballando come una pazza in pista con Ethan, Amelia e Kate, con in mano un cocktail mai assaggiato prima e dal contenuto sconosciuto, che Nick le aveva offerto, sorridendo a chiunque le chiedesse di fare una foto assieme. L'alcool stava cominciando a fare effetto dato che a Kaylie non sfiorò nemmeno lontanamente l'idea che tutte quelle foto sarebbero presto finite in Internet: ma, d'altra parte, che cosa stava facendo di male? Era maggiorenne già da un pezzo e si stava semplicemente godendo una serata fuori con i suoi nuovi amici... Forse la sua concezione di “serata con gli amici” era sempre stata un poco diversa dalla situazione in cui si trovava in quel momento, ma ciò non implicava che fosse una cosa cattiva. Per di più, fortunatamente, riusciva a reggere l'alcool piuttosto bene (constatazione che aveva fatto nelle due volte che aveva bevuto in vita sua), cosa che l'aiutò parecchio con Grimmy, come le aveva detto di chiamarlo Nick, dato che continuava ad offrire da bere a tutti e quattro. Ethan era abbastanza brillo per trovare il coraggio di andare a invitare un ragazzo che lo stava fissando dall'inizio della serata a ballare con loro... Kate non riusciva più a smettere di ridere per ogni sciocchezza, cosa che la faceva sembrare ancora più adorabile agli occhi degli innumerevoli uomini single all'interno del locale... Mentre Kaylie ed Amelia (molto lucide, ma alquanto divertite e rilassate) cercarono di tenere Grimmy e Ethan nei dintorni, di modo che gli stessi famelici adulatori di Kate stessero alla larga da loro due, dato che erano entrambe impegnate.

Kaylie non si era mai divertita così tanto quanto stava facendo quella sera, non solo perché aveva l'euforia dell'audizione ancora in corpo, quanto perché quelle persone erano assolutamente fantastiche! Più trascorreva del tempo a Londra, più si rendeva conto che l'amava alla follia e che la sentiva sempre più come “casa sua”... Era un sentimento che non aveva mai provato in Italia e sapeva che era dovuto anche al fatto che quella era la patria di Liam... Chissà se finalmente le aveva risposto... Controllò il cellulare, Twitter, addirittura la sua email, ma niente: di Liam non c'era traccia....

Uscirono dal Goucho Club alle tre e mezza di notte e, dopo un'altra scarica di flash e un tassista molto loquace, Ethan, Amelia e Kate lasciarono una Kaylie stanchissima ma felicissima davanti le porte dell'albergo. Accortasi di due fotografi al lato della strada, sorrise nella loro direzione, conquistandosi anche dei cenni di approvazione, per poi fiondarsi in camera, direzione letto.

Questa è la vita che voglio vivere... Questa dev'essere quella che tutti chiamano: felicità...” e con questo pensiero in testa e un sorriso sulle labbra si addormentò.

Quando la mattina dopo sentì la sveglia suonare, ebbe l'irresistibile sensazione di spegnerla e girarsi dall'altra parte, per tentare di far passare quel mal di testa che sapeva non le avrebbe dato tregua per tutta la giornata, ma si ricordò di aver promesso ai suoi tre nuovi amici che si sarebbe trovata con loro per una sessione di shopping londinese. Quindi si alzò a sedere sul letto e, spenta la sveglia, riuscì anche a mettere a fuoco quanto lampeggiava sullo schermo: c'erano tre messaggi e cinque chiamate perse... “Ma che diavolo...??”.

Un messaggio era di Paul che le diceva di controllare immediatamente il suo account Twitter.

Gli altri due erano di Liam, come anche le chiamate...

Uno diceva: “Thanks for let me know the big news through an interviewer... He took me out of guard...Oh, and the pictures of the last night party were amazing... Can't believe it...”. ("Grazie per avermi fatto sapere la grande notizia attraverso un'intervistatore... Mi ha preso alla sprovvista... Oh, e le fotografie della festa dell'altra notte sono fantastiche... Non ci posso credere...") 

Il secondo diceva: “Look at this when you will finally wake up...” ("Guarda quando ti sarai finalmente svegliata...") a cui seguiva un link di YouTube. Le ci vollero dieci secondi per capire bene quello che avesse letto e quando finalmente quelle parole si impressero a fuoco nella sua mente sentì un peso enorme cadere sul suo cuore: com'era possibile che Liam le scrivesse una cosa del genere?? Che diamine era successo mentre lei dormiva??.

Si alzò dal letto per accendere il computer, e mentre questo si avviava, rilesse altre dieci volte i messaggi che aveva ricevuto. Quando finalmente si accese, andò a cercare il link che Liam le aveva mandato e si ritrovò davanti ad un'intervista dei ragazzi ad un programma sconosciuto della televisione americana. Perché mai doveva guardare una loro intervista?? Schiacciò play e quello che sentì e vide per i successivi cinque minuti fu ciò che di più straziante e doloroso avrebbe mai potuto sperimentare nella sua vita.

Intervistatore- So guys, let's talk about some spice news... (Quindi ragazzi, parliamo di qualche news piccante....)

I ragazzi sfoderarono i loro tipici sorrisi da “forza, fai l'ennesima domanda privata a cui non risponderemo” che Louise li aveva addestrati a fare ed il termine addestrati non era per nulla esagerato (Liam le aveva raccontato che gliel'aveva fatti provare per un'ora intera davanti lo specchio... Assurdo!!).

Intervistatore- Let's talk about you, Liam... Because everyone already knows that you have a brand new Italian girlfriend, who seams to be such a lovely girl... (Parliamo di te, Liam... Perchè tutti già sanno che hai una nuova fidanzata italiana, che sembra essere una ragazza molto dolce...)

Liam- Yes, she is... (Sì, lo è...)

Com'è bello quando ha quel sorriso orgoglioso ed imbarazzato sulle labbra...” pensò Kaylie, sentendosi fortunata come poche ragazze al mondo, in quel momento...

Intervistatore- And we just get to know that she's just signed her first contract in order to attend Olly Murs' English tour as a supporting dancer!!! The girl is already making her own way!!! (E abbiamo appena scoperto che ha firmato il suo primo contratto per diventare una ballerina di supporto nel tuor inglese di olly Murs!!! La ragazza si sta già facendo la sua strada!!!)

L'espressione che si fece largo sulla faccia di Liam fu qualcosa che Kaylie non avrebbe mai dimenticato: c'era sorpresa, rabbia, gioia ma, soprattutto, delusione... Quegli occhi che fino a poco prima si erano illuminati a solo sentir nominare il suo nome, ora erano colmi di un'ombra che sembrava oscurarli completamente...

Dimmi che cosa stai pensando... Dimmi che cosa ti passa per la testa!!” Kaylie voleva urlarlo allo schermo che aveva davanti, attraverso le lacrime che si stavano facendo largo sui residui del trucco del giorno prima... Ma il peggio doveva ancora arrivare...

Intervistatore- Is everything alright, Liam? Didn't she tell you about this big news?? (Va tutto bene, Liam? Non ti aveva detto della grande notizia??)

Perché glielo chiede?! Perché vuole metterlo in difficoltà?! Dì qualcosa, Liam... Dì qualcosa!!!”.

Kaylie sembrava essersi completamente dimenticata che quello era un video, che tutto ciò che le stava bombardando l'anima era già successo e che non c'era modo di tornare indietro...

Louis- Yes, he's fine! We didn't know about the big news because we've been so busy in the last two days, so they didn't have even time to text each other... But we're so happy for Kay... She deserves it! (Sì, sta bene! Non abbiamo avuto la grande notizia perché siamo stati molto impegnati negli ultimi due giorni, quindi loro due non hanno avuto nemmeno il tempo di scriversi... Ma siamo molto felici per Kay... Se lo merita!)

Louis diede una pacca sulla spalla dell'amico che il mondo poteva anche scambiare per un gesto amichevole, ma che voleva dire tutt'altro: reagisci-immediatamente-o-siamo-fregati.

Grazie, Louis...”.

Intervistatore- Oh... Yes, it could be... So you might want to know Liam where did your girlfriend spend her celebration night out and with who?? Here we have some new pictures straight from Twitter... (Oh... Sì, può essere... Quindi, Liam, potresti voler sapere dove la tua fidanzata ha trascorso la sua nottata di festeggiamenti e con chi?? Qui abbiamo alcune nuove foto direttamente da Twitter...)

Il seguente minuto fu un susseguirsi di inquadrature alternate dei volti dei ragazzi, delle espressioni di Liam e delle foto della notte appena trascorsa, che a quanto pareva stavano invadendo la rete....

C'era lei con Amelia, Ethan e Kate che entravano nel locale; lei che salutava tutte quelle persone famose; lei che accettava da bere da Nick; lei che ballava senza alcun pensiero ad offuscarle il sorriso, circondata da ragazzi; lei che salutava i fotografi di ritorno dal locale, alle tre e mezza della mattina... Perché su tutte quelle foto sembrava così disinibita e superficiale??

Ma al contempo c'erano Harry che sembrava chiedersi che diamine ci facesse Nick lì e perché fosse in tutte le foto dove era presente la ragazza del suo migliore amico; Niall che aveva la faccia di uno che non sapeva assolutamente che cosa pensare; Zayn, invece, che sembrava non solo sapere fin troppo bene che cosa avrebbero implicato quelle foto, ma anche avere una voglia matta di prendere a calci quell'intervistatore; Louis che era la rappresentazione della preoccupazione, per Liam, per Kayile, per tutto ciò che di bello c'era tra di loro e che quelle foto stavano mettendo in pericolo... E poi c'era lui...

Non stava più ascoltando nessuna delle insinuazioni che l'intervistatore continuava a rivolgergli, era tutto concentrato ad osservare quelle maledettissime foto...

Poi Kaylie lo riconobbe: era quello sguardo che le aveva lanciato la sera del Gala, quando Rayn ci aveva provato con lei... Era lo sguardo che le aveva fatto temere di perderlo e che ora glielo mostrava così lontano da lei, come se a dividerli non ci fossero solo un oceano ed un schermo, ma una distanza incommensurabile che nemmeno l'amore più solido e sincero avrebbe potuto colmare...

Kaylie seppe solamente che una voragine si stava aprendo nel suo petto, che non riusciva più a respirare e che Liam stava dicendo:

-She just had fun... That's cool... (Si stava solo divertendo... Va bene...)

L'ho tradito... Ho tradito la sua fiducia... Dovevo dirglielo subito, anche se lui non mi aveva risposto... Perché l'ho dato per scontato??... Chi sono diventata per permettermi di dare per scontato l'amore di una persona, l'amore di Liam?!?!...”.

Il suo mondo non si reggeva più in piedi, non per esagerazione, ma perché la sua forza di reggersi in piedi era volata via dalle sue gambe, che ora stavano cedendo sotto il peso di quel corpo morto...

Il video terminò sulla faccia sconvolta di Liam...

Vedeva solo i cassetti del mobile che aveva davanti... No, non li vedeva... Sapeva che c'erano, ma le lacrime coprivano qualsiasi immagine, qualsiasi rumore, qualsiasi sentimento... Non c'era più niente dentro di lei: alcuna esigenza vitale, alcuna sensazione di dolore o di rabbia, alcuna volontà... Solo un enorme nulla che stava rapidamente divorando tutto quello che trovava sulla sua strada...

L'ho perso... L'ho perso... L'ho perso...”.

Scivolò lentamente sul morbido tappeto della stanza di quell'albergo che fino a pochi istanti prima le era sembrato familiare come casa sua. Rimase così, raggomitolata su sé stessa, con la testa attaccata alle ginocchia, un braccio a coprirle il volto e una mano a stringere la catenina che aveva al collo... La stringeva con così tanta forza da sentire il metallo che penetrava nella carne della mano... Le lacrime cadevano senza sosta, calde, in singhiozzi sempre più forti, che le toglievano il respiro fino a farle male ai polmoni... Ma Kaylie non sentiva nulla se non che stesse lentamente perdendo sé stessa, questa volta per sempre...

Sentì il cellulare suonare più e più volte... Era Paul, era Marta, era Denise, era sua mamma... Era di nuovo Paul, di nuovo Marta, di nuovo Denise, di nuovo sua mamma.... Li riconosceva dalle suonerie che sentiva arrivare attutite alle sue orecchie, ovattate dal morbido nulla in cui era caduta...

Poi le prime note di Last First Kiss risuonarono nell'aria calda della stanza.

Era lui, era la sua suoneria... Ma allora perché non riusciva ad alzarsi? Perché il suo corpo non rispondeva ai comandi? Perché non aveva la volontà di alzarsi da quel pavimento??.

La porta della camera si aprì di scatto e Paul fece irruzione nella stanza, fiondandosi sul corpo ancora scosso da violenti singhiozzi di Kaylie. Cercò di alzarla, la chiamò per nome, cercò di guardarla negli occhi, ma lei sembrava non volere o non riuscire a reagire. Sì alzò, lasciandola ancora distesa a terra, a coprirsi il volto con le braccia, per rispondere a quel maledetto cellulare che continuava a squillare...

Paul- Liam!!! Yes, I've just found her!! She's lying on the floor of her bedroom... She's sobbing so hard!! She's... I don't know... She's absent... I don't know what to do!!! (Liam!!! Sì, l'ho appena trovata!! E' distesa sul pavimento della sua stanza.. Sta piangendo così forte!! Lei è... Non lo so... E' assente... Non so che fare!!!)

Lo spaventatissimo manager si avvicinò a Kaylie e, dopo aver messo il telefono in vivavoce, come probabilmente Liam gli aveva detto di fare, lo appoggiò vicino alla testa di Kaylie, per poi dirigersi verso la porta e accostarla alle sue spalle.

Ci furono due minuti di interminabile silenzio, in cui gli unici rumori erano quel singhiozzare scomposto e doloroso di Kaylie e il respiro pesante di Liam dall'altra parte del mondo. Poi la sua voce dolce, calda, lenitiva si diffuse dall'apparecchio, dritta fino al cuore svuotato della ragazza distesa sul pavimento.

Liam- Kay...

Cos'era quella? Speranza, forse? Un barlume di vita che si riaccendeva in lei?? Non era certa, ma sentiva la mano attorno la catenina farsi sempre più presente, come se l'oggetto stesse bruciando dentro quella stretta.

Liam- Kay, please... Answer... Let me hear you voice... (Kay, per favore... Rispondimi... Fammi sentire la tua voce...)

La sua voce? Dov'era finita la sua voce? L'aveva persa dopo i primi dieci secondi di quella tremenda intervista.

Liam- Dear... Let me know you're fine... You're scaring me! Don't mind about that interview... I shouldn't send you that massages, they were too much!! Please, give me an answer!! (Amore... Dimmi che stai bene... Mi stai spaventando! Non pensare a quell'intervista... Non avrei dovuto mandarti  quei messaggi, erano veramente troppo!! Per favore, dammi una risposta!!)

Mi sta seriamente dicendo che non devo preoccuparmi per l'intervista?? Perché non mi sta dicendo che è tutto finito??”. Allora riusciva ancora a pensare...

Liam- Kay, I'm begging you!! I'm not angry for those stupid pictures and neither because you didn't tell me that you got the job... They don't know about us!!! But please, give me an answer!!! I'm freaking out!! (Kay, ti sto scongiurando!! Non sono arrabbiato per quelle stupide foto e nemmeno perché non mi avevi detto che hai ottenuto il lavoro... Loro non sanno niente di noi!! Ma per favore, dammi una risposta!!! Sto impazzendo!!)

-You're still here... (Sei ancora qui...)

Liam- Oh, thanks God!! Of course I'm here, Kay... Where should I be??!! (Oh, grazie a Dio!! Certo che sono qui, Kay... Dove dovrei essere??!!)

-Far away from me... (Lontano da me...)

Liam- Babe, please... Don't even say these craps!! I promised that I would always be here for you and I want to keep the promise!! ( Babe, per favore... Non dirle nemmeno ste stupidate!! Ho promesso che sarei sempre stato qui per te e voglio mantenere la promessa!!)

Sentire la sua voce aveva fatto sì che Kaylie riprendesse coscienza di sé stessa: lui non se ne era andato... Lui era lì. Ma sentirlo dire che lui voleva mantenere la promessa di essere sempre presente per lei, le fece tornare in mente che lui non c'era stato per le ultime ventiquattro ore, lasciandola da sola in uno dei momenti più importanti della sua vita...

-You've already broken that promise, Liam... (L'hai già infranta quella promessa, Liam...)

Liam- What?? What do you mean, Kay? (Cosa?? Cosa intendi, Kay?)

Kaylie trovò finalmente la forza di prendere il telefono in mano, togliere il vivavoce e sedersi con la schiena appoggiata al letto. Dalla finestra poteva scorgere una Londra uggiosa farsi largo verso l'orizzonte.

-You weren't here when I needed you.. Where have you been for the last forty hours?? (Non eri qui quando ho avuto bisogno di te... Dove sei stato nelle ultime quaranta ore??)

Liam- Gush... Kay... I'm not gonna lie... I wasn't there for you... And I feel incredibly guilty!! But I was mad at you, 'cause you were in London, living your dream, sending me that massage and I was stuck here, doing some stupid rehearsal!! I can't even say how much sorry I am now, but... I don't know... I thought you were forgetting me just because your dreams were becoming true... (Oddio... Kay... Non mentirò... Non ero lì per te... E mi sento incredibilmente in colpa!! Ma era così arrabbiato con te, perché eri a Londra, che vivevi il tuo sogno, mandandomi quei messaggi ed io ero bloccato qui, a fare delle stupide prove!! Non posso nemmeno dirti quanto dispiaciuto sia ora, ma... Non lo so... Ho pensato che ti stessi dimenticando di me solo perché i tuoi sogni stavano diventando realtà....)

-You're a jerk, Liam... (Sei un'idiota, Liam...)

Liam- But Kay!!! (Ma Kay!!!)

-No, you're a jerk!! How could you even take into something like that?! What kind of person do you think I am?! The one those magazines keep going on to describe?! (No, sei un'idiota!! Come hai anche solo potuto pensare una cosa del genere?! Che persona credi che io sia?! Quella che i giornali continuano a descrivere?!)

Liam- You're right: I'm a jerk!! I'm so sorry, Kay... You're one of the best thing has ever happened in my life... So, would you ever consider to forgive this complete jerk, who's begging you, standing on his knees?? (Hai ragione: sono un'idiota!! Mi dispiace così tanto Kay... Tu sei una delle cose migliori che mi siano mai capitate nella vita... Quindi, potresti prendere in considerazione l'idea di perdonare questo completo cretino, che ti ta pregando, stando dulle sue ginicchia??)

Cos'è questa? Ironia?? Oh mamma mia, come diavolo faccio a resistergli? Non riesco ancora a capire come riesca a farmi tutto questo... Mi sta distruggendo...”.

Liam- Before you answer... Kay, I want you to know that they don't know anything about us, okay?? When I saw those pictures I knew you weren't doing anything wrong, cause I trust you... But I want you to do the same, because they're gonna write and say a lot of bullshit about us, even if we would be the perfect couple!! So... Can you trust me, Kay?? (Prima che tu risponda... Kay, voglio che tu sappia che loro non sanno nulla di noi, okay?? Quando ho visto quelle foto, sapevo che tu non stavi facendo niente di male, perché mi fido di te... Ma voglio che tu faccia lo stesso, perché loro scriveranno e diranno un sacco di balle su di noi, anche se fossimo la coppia perfetta!! Allora... puoi fidarti di me, Kay??)

Si poteva fidare di lui? In fin dei conti non era sparito dopo il primo ostacolo che aveva incontrato, forse l'aveva delusa un poco per quella storia del non farsi sentire per più di un giorno, ma era grazie a lui se aveva superato l'attacco di panico ed aveva ottenuto il contratto, quindi, magari, era giunto il momento di fidarsi completamente di qualcuno. Il mondo avrebbe comunque parlato di loro, ma che cosa potevano sapere tutte quelle persone là fuori di ciò che loro erano veramente, nel profondo delle loro anime?

-Yes, I trust you... (Sì, mi fido...)

Liam- I love you, Kay... (Ti amo Kay...)

-These are the most wonderful words I've heard till I woke up this morning... (Queste sono le più belle parole che ho sentito da quando mi sono svegliata sta mattina...)

Liam- So, maybe you could also say it back... Or not?? (Quindi, potresti forse dirmelo anche tu... O no??)

-I might... (Potrei...)

Liam- Kay!!! 

-I love you, Liam and you'll always be... (Ti amo Liam e sarai sempre...)

Tutti e due- My last first kiss... (Il mio ultimo primo bacio...)

Risero entrambi e cominciarono a raccontarsi quanto si erano persi vicendevolmente della vita dell'altro. Le audizioni, la serata fuori con i ragazzi (che Kaylie aveva scoperto, Liam conosceva benissimo), l'intervista, le reazione dei ragazzi (che Liam le disse stavano sicuramente origliando la loro conversazione attraverso la porta), le infinite chiamate a Paul perché lei non rispondeva alle telefonate di nessuno... Kaylie scoprì che Liam aveva addirittura chiamato Marta e Denise per sapere se avessero sue notizie.

Oh mio dio... Gli sarà venuto un infarto a quelle due...” pensò lei mentre Liam le raccontava quelle conversazioni senza capo ne coda. Stettero al telefono per più di un'ora, fino a quando, guardando distrattamente l'orologio, Kaylie non si rese conto che in meno di dieci minuti si sarebbe dovuta trovare con i ragazzi.

-Liam, I have to go now, cause I'm late and the girls and Ethan are probably waiting for me... I'll call you later, okay?? (Liam, devo andare adesso perchè sono in ritardo e le ragazze e Ethan mi staranno probabilmente aspettando... Ti chiamo dopo, okay??)

Liam- Sure... And don't worry about anything you're gonna read, okay?? (Certo... E non ti preoccupare di nulla di quello che leggerai, okay??)

Stavano parlando esattamente di quello, quando Kaylie si era accorta di essere estremamente in ritardo.

-I will fix it... Promise... I love Liam!! (Sistemerò tutto.... Promesso.... Ti amo Liam!!)

Liam- I love you too... And I miss you... Enjoy your London shopping!! (Ti amo anch'io... E mi manchi... Godito il tuo shopping londinese!!)

Lanciò il telefono sul letto: non era mai stata così piena di energia come in quel momento. Ora aveva capito che cosa poteva fare l'amore e, sinceramente, ne aveva parecchia paura eppure non vedeva l'ora di abbandonarsi completamente a quella nuova avventura. Andò verso il computer e entrò su Twitter: l'account era pieno zeppo di foto in cui era stata menzionata, la maggior parte erano di Nick. La prossima volta che l'avrebbe visto, l'avrebbe con ogni probabilità ucciso, ma per il momento si limitò a rispondere con qualche battuta e ringraziando tutti per la serata fantastica. Poi scrisse un tweet, che voleva vedessero tutti suoi oltre due milioni di followers (“Come diavolo è possibile tutto questo?!”).

@Real_Liam_Payne calling: as if we haven't been talking for ages!!My ears ask for pity... #TheyDontKnowAboutUs” ("@Real_Liam_Payne chiamata: come se non ci fossimo parlati per secoli!! Il mio orecchio chiede pietà... #TheyDontKnowAboutUs"). Forse quello non avrebbe fermato tutte le supposizioni e le bugie che stavano girando in rete, ma voleva che le sue fan (perché doveva ammetterlo, quelle ragazze supportavano lei tanto quanto sostenevano i ragazzi) sapessero come stessero realmente le cose.

Dopo di ché, si preparò in fretta e, salutando Paul con un veloce bacio sulla guancia, si diresse con il cuore sereno verso un eccitante pomeriggio di shopping con tre amici e ballerini fantastici. Varcata la porta dell'albergo, fu investita da un caldo raggio di sole: Londra la stava richiamando alla vita.


Hi sweethearts!!!
Capitolo lungo... No, lunghissimissimo ma doveva rimanere così com'era nato... Volevo spezzarlo, ma non avrebbe avuto la stessa resa, perchè così spero si capisca come la vita di Kay si sia trasformata in una vera e propria giostra in pochissimo tempo... Non so voi, ma io, rileggendolo anche a mesi e mesi di distanza, ho pianto ancora... Forse perché è un capitolo a cui sono particolarmente legata, quindi ve lo affido e spero che ne abbiate cura... Che possiate rivedere in quel momento di buio di Kay ogni vostro momento di difficoltà... E spero che anche voi abbiate trovato quel qualcuno o quel qualcosa che vi abbia aiutato ad uscirne... Fosse anche solo per un giorno... In fondo, ognuno di noi ha un suo lato debole che spesso prende il sopravvento... L'importante è che non lo si lasci vincere...
Vorrei veramente sapere che cosa ne pensate della storia, perché non sono molto sicura che vi piaccia... Anzi, proprio per nulla -.-" 
Basta: mi eclisso che credo abbiate già letto troppo!! Un grazie infinito per essere arrivate fino a qui *-*
Lots Of Love <3

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Capitolo 16
*** Stole My Heart ***


Stole My Heart

Era appena tornata in albergo dopo un'estenuante pomeriggio di spese pazze con Amelia, Ethan e Kate e sentiva le sue gambe urlarle pietà mentre si dirigeva verso l'ascensore, dato che avevano percorso qualsiasi strada di Londra presentasse qualche vetrina, ovvero tutte!! Aveva una voglia matta di farsi una doccia, mettersi una tuta ed aspettare, stravaccata sul letto, che Liam la chiamasse o che Paul le facesse qualche proposta per la serata, poiché i ragazzi (“Fortunatamente...”) erano già impegnati. Non che non amasse la loro compagnia, ma aveva la netta sensazione che una serata senza alcool e paparazzi nei dintorni avrebbe fatto solo che bene .

Ma appena mise piede in camera, sentì il suo cellulare vibrare e avvisarla che le era arrivato un messaggio su WhatsApp. “Forse Liam ha già finito...” pensò speranzosa Kaylie, fino a che non vide chi le aveva scritto...

Benché non fosse il suo meraviglioso ragazzo impegnato in un tour mondiale, Kaylie non fu più felice di vedere che a scriverle era stata Eleanor. Il messaggio diceva qualcosa come “se non mi raggiungi immediatamente per una serata solo donne giuro che ti faccio fuori!!”, correlato da una serie di altre minacce e di richieste di spiegazione circa il perché non le avesse detto che era a Londra. In compenso si concludeva con un cuoricino e un “See U at Starbucks 129-133 Charing Cross!”. “A quanto pare i miei piani di una serata tutta pigiama e film strappalacrime in lingua originale è appena andata in frantumi...” pensò Kaylie mentre si metteva un leggero vestito a fiori ed un paio di sandali bassi, ovvero le cose più comode che aveva in valigia.

Mandò un messaggio a Paul per renderlo partecipe dei suoi piani per l'imminente futuro: il manager si allarmò parecchio quando gli disse che voleva uscire, ma si rasserenò immediatamente appena seppe con chi usciva e dove andava... Sua mamma poteva stare tranquilla: quell'uomo era peggio di una guardia carceraria. Poi prese la metro e si diresse verso il luogo dell'incontro. Appena sbucò fuori dal tunnel vide una figura slanciata e sorridente venirle incontro e sopraffarla con un abbraccio.

-Hi, El!! Good to see you!!! (Ciao El!! Che bello vederti!!!)

Eleanor- Oh, Kay!! Sorry, but I'm so happy to see you!!! So, let's get in and start to talk!! (Oh, Kay!! Scusa, ma sono così felice di vederti!!! Quindi, andiamo dentro e parliamo!!)

Era semplicemente bellissima: più la guardava e più se ne rendeva conto. Kaylie sentì il rumore di alcuni scatti alle sue spalle e quando si voltò vide delle ragazzine con l'Iphone in mano che le stavano fotografando. Entrambe salutarono e, sorridendo complici, entrarono nel locale.

Qualche ragazza le riconobbe, così dovettero fare alcune foto, ma il fatto non pesava a nessuna delle due, tanto che cominciarono subito a decidere quante calorie avevano intenzione di ingurgitare il quel tramonto aranciato che si vedeva oltre le vetrate. Il quesito di vitale importanza era: panna o non panna??

Eleanor- Absolutely with it!!! We have to celebrate!!! (Assolutamente con!!! Dobbiamo festeggiare!!!)

-Girl: you've never been so right!! (Ragazza: non hai mai avuto così tanto ragione!!)

Presero un frappuccino con doppia dose di panna e si sedettero al tavolino più lontano dalle vetrate e dalla calca dell'entrata. Sapevano entrambe che erano lì non solo per festeggiare il contratto di Kaylie, ma per parlare anche di qualcosa un pochino più personale: tutto quello che era successo nelle ultime quarantotto ore tra lei e Liam. E sinceramente, Kaylie aveva proprio bisogno di parlare con qualcuno che potesse capirla: non perché Marta e Denise non la comprendessero, ma Eleanor era nella sua stessa situazione e, forse, era capitato anche a lei qualcosa di simile a quanto aveva vissuto lei negli ultimi due giorni.

Eleanor- Kay... I called you because, first of all, I want you to know that I'm so proud of you!! You really deserve that chance and you got it!! It's amazing!! (Kay... Ti ho chiamato perché, prima di tutto, volevo che sapessi che sono così orgogliosa di te!! Ti sei veramente meritata questa opportunitàe ce l'hai fatta!! E' fantastico!!) 

-Thank you so much, El!! I haven't realized what's happened yet... But I think it's quite unreal!! (Grazie mille, El!! Non mi sono ancora resa conto di quello che è successo... Ma credo che sua abbasta surreale!!)

Eleanor- Of course it is!! And that's why we're gonna make a toast with this two amazing frappucino!! (Certo che lo è!! Ed è per questo che faremo un brindisi con i nostri due fantastici frappuccini!!)

Ridendo alla bellezza della vita, fecero scontrare i loro due bicchieri di cartone e bevvero il primo sorso, rischiando entrambe di bruciarsi la lingua.

Eleanor- So... Let's talk about the second reason why I called you here, tonight... What's happening, Kay?! Last night I got a call by a furious and worried Liam, asking me if I knew where you were... Then, this morning I saw all those pictures on Twitter and the interview's link, that Louis texted me... I don't want you to excuse yourself with me, cause I'm not your judge, but I thought it would help you, maybe, talking with someone who has been through the same thing.... (Quindi... Parliamo della seconda motivazione per cui ti ho chiamato qui, stasera... Che sta succedendo, Kay?! L'altra notte ho ricevuto una chiamata da un Liam furioso e preoccupato, chiedendomi se sapessi dove tu fossi... Poi, questa mattina, ho visto tutte quelle foto su Twitter e il link dell'intervista, che Louis mi ha mandato per messaggio... Non voglio che tu ti giustifichi con me, perché non sono il tuo giudice, ma ho pensato che potesse aiutarti, magari, parlare con qualcuno che è passato per la stassa identica situazione...)

-Do you want to know what's happened in the last two days?? I really don't know, El... I'm serious... The moment before I was just having fun with some friends in a club and the second after I was the selfish and superficial Italian girl who was manipulating her famous boyfriend in front of the entire world... (Vuoi sapere che cos'è successo negli ultimi due giorni?? Io, davvero, non lo so El... Sono seria... Un momento prima mi stavo solo divertendo con alcuni amici in un club e il secondo dopo ero l'egoista e superficiale ragazza italiana che stava manipolando il suo fidanzato famoso davanti al mondo intero...)  

Kaylie sentì che le lacrime si stavano facendo largo agli angoli dei suoi occhi, ma era consapevole di non potersi permettere il lusso di piangere in quel momento, così fece finta di soffiarsi il naso per asciugarle, di nascosto.

Eleanor- Kay, I've already told you about all the critics and the bullshits the world threw against me when I began dating Louis... You just have to be sure of what you got with him... Don't care about the rest! (Kay, ti ho già parlato di tutte le critiche e le menzogne che il mondo mi ha gettato addosso quando ho cominciato a frequentare Louis... Devi solo essere sicura di quello che hai con lui... Non ti preoccupare del resto!) 

-Yes, I know that... But this is not the point... This time the one who put everything in doubt was Liam... He told me that he was jealous of me, because I was living my dream without him, and that he was scared of the possibility I could forget him... He didn't send me a message for something like forty hours!!! Neither to give me the good luck for the audition or to ask me how it had been... (Sì, lo so... Ma non è questo il punto... Questa volta, quello che ha messo tutto in discussione, è stato Liam... Mi ha detto che era geloso di me, perché io stavo vivendo il mio sogno senza di lui e che aveva paura dell'eventualità che io mi potessi dimenticare di lui... Non mi ha mandato un messaggio per qualcosa come quaranta ore!!!)

Lo sguardo di Kaylie fece capire alla bella ragazza londinese che quella situazione le aveva provocato una ferita molto più profonda di quanto desse a vedere, dal momento che i suoi occhi si erano oscurati di un'ombra che non vi aveva mai scorto prima.

Eleanor- Kay, now I'm gonna tell you something that no one knows, okay?? I know I can completely trust you, but promise me that you'll never tell anyone about this... Please... (Kay, adesso ti racconterò qualcosa che nessuno sa, okay?? So che posso fidarmi di te completamente, ma promettimi che non parlerai a nessuno di questo... Per favore...)

-I'll be dumb... Promise.... (Sarei una stupida... Lo prometto...)

Eleanor- Just three weeks after me and Louis started to seeing each other, people get to know about us... That was the start of the craziest period of my life: everyone in the whole world wanted to know who I was and every single details of my private life with Louis... The fans began giving me a lot of attentions and so did magazines and photographs... Each person on this earth pretended to know who I was and what I thought... My followers, from 257 they were, increased to 1 million in less than two days... Everything was so crazy and amazing... Cause, of course, it was also amazing!! But one night, we were having a romantic dinner out, when two fans stopped at our table and asked if they might take a picture with “me and Louis”... You should have seen his face... When we left the restaurant, he just brought me home and then, without even giving me a goodnight kiss, he went away... He didn't call me, text me or even answer to my call for a week... Seven long days, during which I really thought that everything was over... I had to go straight to their studio, where they were rehearsing, and literally bumped into him!! We talked for three hours and, only after that talk, I understood which was the problem... (Appena tre settimane dopo che io e Louis avevamo cominciato a vederci, le persone vennero a sapere di noi... Quello è stato l'inizio del periodo più pazzo della mia vita: chiunque in tutto il mondo voleva sapere chi fossi io e ogni singolo dettaglio della mia vita privata con Louis... Le fan cominciarono a darmi un sacco di attenzioni e anche i giornali ed i fotografi... Ogni singola persona su questa terra pretendeva di sapere chi fossi io e che cosa pensassi... I miei follower, da 257 che erano, aumentaro fino a 1 milione in meno di due giorni... Tutto era così pazzesco e fantastico... Perché, certo, era anche fantastico!! Ma una sera, eravamo fuori per una cenetta romantica, quando due fa si sono fermate al nostro tavolo e ci hanno chiesto se potessero fare una foto con "me e Louis"... Avresti dovuto vedere la sua faccia... Quando abbiamo lasciato il ristorante, mi ha semplicemente portata a casa e dopo, senza nemmeno darmi il bacio della buonanotte, se ne è andato... Non mi ha chiamato, mandato messaggi o anche solo risposto ad una mia chiamata per una settimana... Sette lunghi giorni, durante i quali, ho seriamente pensato che fosse finita... Sono divuta andare dritta al loro studio, dove stavano provando, e letteralmente andargli addosso!! Abbiamo parlato per tre ore e, solo dopo quella conversazione, ho capito quale fosse il problema...)

Kaylie aveva un'espressione sconvolta dipinta sul volto: che cosa avrebbe fatto lei, se fosse stato Liam a non farsi sentire per un'intera settimana?! Dopo meno di due giorni lei era praticamente arrivata molto vicina al baratro, non poteva, e non voleva, nemmeno immaginare quello che Eleanor dovesse aver provato.

Eleanor- C'mon, Kay!! It's all right now!! It has been tough, but we fixed it... The real problem is that for the guys we are one of the last things they can consider “normal” or “usual”... It's not easy for them to remember that they can still have a normal life and the fact that we also become “famous” makes them really insecure... It's like if the world is trying to take away from them their only connection with their normality... They just want to protect us and take care of us, nothing else... Do you understand?? (Forza, Kay!! Va tutto bene ora!! E' stata dura, ma abbiamo sistemato tutto... Il vero problema è che per il ragazzi noi siamo una delle ultime cose che possono considerare "normale" o "usuale"... Non è facile per loro ricordarsi che possono ancora avere una vita normale e il fatto che anche noi diventiamo "famose" li fa diventare molto insicuri... E' come se il mondo stesse tentando di portargli via l'unica connessione con la loro normalità... Vogliono solo proteggerci e prendersi cura di noi, niente di più... Hai capito??)

-Yes... Now, everything is so clear... So, should I guess that a magic advice came to Liam through Louis?? (Sì... Ora tutto è più chiaro... Quindi, dovrei presupporre che il magico consiglio sia arrivato a Liam attraverso Louis??)

Eleanor- Well... Maybe... Someone... Probably... Called Louis and asked him to talk with his best mate... But: maybe... (Beh... Forse... Qualcuno... Probabilmente... Ha chiamato Louis e gli ha chiesto di parlare con il suo migliore amico... Ma: forse...)

Le ragazze, con sguardo complice, bevvero un altro sorso della bevanda bollente e si scambiarono un sorriso consapevole: aver condiviso quei loro personali momenti di vita, in cui erano state vulnerabili, in cui avevano sofferto, ma che ora sapevano, non essere state le uniche ad averli affrontati. Questo, era innegabile, non solo le faceva sentire meglio ma le legava ancora di più...

-I don't want to get emotional, more than what we already are, but I really want to thank you El for... Well, I guess for everything... You're one of the most beautiful person I've ever met in my life and you've been an amazing good friend to me... But maybe, I'm going to much further... (Non voglio diventare sentimentale, più di quello che siamo già, ma voglio veramente ringraziarti El per... Beh, immagino per tutto... Tu sei una delle più belle persone che io abbia mai incontrato nella mia vita e sei stata un'amica fantastica per me... Ma, forse, sto andando troppo oltre...)

Eleanor- Kay: I've just told you something that no one knows so I think that you can be considered as one of my closest friends... Without any doubt!! (Kay: ti ho appena detto qualcosa che nessuno sa, per cui credo che tu possa essere considerata come una delle mie amiche più vicine... Senza alcun dubbio!!) 

-Cheers to us: two new best friends!!! (A noi: due nuove migliori amiche!!!)

Brindarono nuovamente a quella fantastica e sincera amicizia e poi mandarono una foto di loro due assieme ai ragazzi, che subito risposero con un'immagine di Louis che faceva finta di decorare la testa di Liam come una torta di matrimonio con zuccherini e decorazioni che aveva trovato chissà dove. Sullo sfondo si vedevano Niall e Harry che stavano probabilmente giocando a Fifa13.

A quanto sembrava, però, le sorprese di quel viaggio londinese non erano ancora finite ed, anzi, sembrava fosse proprio Eleanor a riservarle un colpo di scena di tutto rispetto...

Eleanor- Well, Kay... Now that you're here... This morning I had an idea and... (Bene, Kay... Dato che sei qui... Questa mattina mi è venuta un'idea e...)

-El, you are the worst liar in the entire world... (El, sei la peggior bugiarda sulla faccia della terra...)

Eleanor- Oh gush!! Liam will kill me... That's the truth: he called me this afternoon and asked me if I could arrange a meeting between you and... (Oddio!! Liam mi ucciderà... Questa è la verità: mi ha chiamato oggi pomeriggio e mi ha chiesto se potevo organizzare un incontro tra te e...)

-Us!!! (Noi!!!)

Kaylie girò la testa di scatto verso la fonte di quel “us”, tanto che per poco non si rovesciò quel che era rimasto del caffè sul vestito, e rimase paralizzata di fronte alla visione che le si presentò davanti: c'erano due ragazze bionde e sorridenti in piedi e un ragazzo estremamente alto, dietro la sua sedia, che aspettavano di abbracciarla. Ci mancava solamente Raffaella Carrà che dicesse “Carramba che sorpresa!!” e il quadretto sarebbe stato assolutamente perfetto: lo shock c'era, il pubblico c'era e le sorelle e il migliore amico del fidanzato erano presenti...

Ora svengo...” pensò Kaylie, ma non ebbe il tempo materiale per farlo, dato che Eleanor, che ora aveva capito essere la più grande bugiarda al mondo, tentò di salvarla da quella situazione di paralisi alzandosi dalla sedia e avvicinandosi a lei per presentarle le sue... No, non ce la faceva a pensare a quel termine... “Cognate”, proprio no... Meglio “sorelle di Liam”.

Eleanor- Kay, I have the pleasure to introduce you Nicola and Ruth... Girls she's... (Kay ho l'onore di presentarti Nicola e Ruth... Ragazze lei è...)

-Kay!! Nice to meet you!!! I'm Nicola!! (Kay!! Piacere di conoscerti!!! Io sono Nicola!!)

-And I'm Ruth!! Good to see you!! (Ed io sono Ruth!! Che piacere vederti!!)

Kaylie era paralizzata in piedi tra le due ragazze che la guardavano sorridenti, aspettando che lei ricambiasse il saluto ed un ragazzo che aspettava ancora di essere presentato... Ma come diamine faceva a riprendersi? “Dico... Capisco conoscere i ragazzi... Capisco incontrare e fare amicizia con le loro ragazze ed i loro amici... Ma le sorelle e il migliore amico?!?! Io... Io non ero pronta...”.

Eleanor- Kay?? Are you okay?? (Kay?? Stai bene??)

Kaylie: questo è il momento di riprendersi...Ora!!!”.

-Yes... Yes, I'm fine!! Hi, nice to meet you Nicola... Ruth, it's a pleasure get to know you!! (Sì... Sì, sto bene!! Ciao, piacere di conoscerti Nicola... Ruth, è un onore conoscerti!!)

Ricambiò l'abbraccio che le ragazze erano impazienti di darle e poi si accorse che Andy era rimasto in piedi come una patata lessa vicino al tavolo, un po' in imbarazzo, forse perché non abituato a quelle scene di isterismo femminile (e si che era solito uscire con gli One Direction), così fu lei a prendere l'iniziativa per una volta.

-And you should be Andy, right?? (E tu dovresti essere Andy, giusto??)

Andy- Yes, I am!! Finally I know you!! Gosh: Liam was right... You're beautiful!! (Sì, lo sono!! Finalmente ti conosco!! Oddio: Liam aveva ragione... Sei bellissima!!)

-You're gonna make me blush... So, do you want to sit down with us?? (Mi farai arrossire... Allora, volete sedervi con noi??)

Ruth- Of course!! (Certo!!)

-Sorry if it took me ages to come back to reality, but someone didn't tell me the real pursue of the her call... You took me out of guard! (Scusate se mi ci sono voluti anni prima di tornare alla realtà, ma qualcuno non mi aveva detto il vero scopo della sua chiamata... Mi avete preso alla sprovvista!)

Eleanor- Sorry, but Liam made me promised that it would be a surprise.... (Scusa, ma Liam mi ha fatto promettere che sarebbe stata una sorpresa...)

-Well... It has been a big one... But I'm really happy to get along with someone who knows Liam from his childhood... So... First of all, tell me something about you!! (Beh... E' stata una grande sorpresa... Ma sono così felice di avere a che fare con qualcuno che conosce Liam dalla sua infanzia... Quindi... Prima di tutto, ditemi qualcosa di voi!!)

Nicola- I'm the eldest sister, I'm 23 and I'm the one who taught him how to court a woman... (Io sono la sorella più vecchia, ho 23 anni e sono quella che gli ha insegnato come corteggiare una donna...)

-This means that he owns all to you... You made him the amazing gentleman he is with me... Well: thank you, Nicola... (Questo vuol dire che ti deve tutto... L'hai trasformato nel meraviglioso gentleman che è con me... Beh: grazie Nicola...)

Ha lo stesso sorriso spettacolare e spontaneo di Liam...” pensò Kaylie, cominciando a ridere entrambe.

Ruth- Okay... Now, it's my turn... I'm the middle one and I'm 21... And I was the first person Liam called when he first met you... (Okay... Ora, è il mio turno... Io sono quella di mezzo e ho 21 anni... E sono la prima persona che Liam ha chiamato quando ti ha incontrato per la prima volta...)

Andy- Really?! I thought it was me!!! Oh, he's gonna see the next time he will ask me a favour... (Sul serio?! Pensavo fossi io!!! Oh, vedrà la prossima volta che mi chiede un favore...)

Kaylie non ci aveva mai pensato, ma anche per Liam tutta quella storia del concerto doveva essere stata tutto fuorché normale. Aveva sempre osservato la faccenda dal suo punto di vista, senza mai porsi il problema di come dovesse essere stato per lui rendersi conto di sentire un legame potentissimo per una delle milioni di fan che avevano in giro per il mondo... Per una sconosciuta, praticamente... Le venne una voglia pazzesca di sapere tutto di quella notte, tutto quello che lei non avrebbe mai potuto sapere se non da lui o da chi gli era stato vicino.

-Ruth... I was wondering if you could ever tell me what he said to you during that call... If it's not a “sibling-secret”, obviously... (Ruth... Mi stavo chiedendo se tu magari potessi dirmi che cosa ti ha detto durante quella chiamata... Se non un "segreto-tra-fratelli", ovviamente....)

Ruth- You know... Probably he would kill me if he gets to know that I told you everything, but if no one is gonna open his mouth.. (Lo sai... Probabilmente mi potrebbe uccidere se venisse a sapere che ti ho detto tutto, ma se nessuno aprirà la sua bocca...).

Inutile dire che quattro visi più che eloquenti si voltarono in direzione del povero Andy, che fu costretto alla resa, ma non senza condizioni.

Andy- Okay.. That's fine, but only if then I can explain my version... (Okay... Va bene, ma solo che poi posso dire la mia versione...)

-I grant you will have your chance to speak... (Ti garantisco che avrai la possibilità di parlare...)

Andy- Thanks, Kay... (Grazie, Kay...)

Kaylie gli lanciò un sorriso accondiscendente che fece ridere le tre ragazze, per poi rivolgere tutta la sua attenzione su Ruth: era il momento della verità. O almeno della verità di Liam.

-I'm all for you, Ruth... Tell me everything!! (Sono tutta per te, Ruth... Dimmi tutto!!)

Quello che le sue orecchie ebbero modo di ascoltare fu uno dei racconti più dolci che avesse mai sentito, più o meno come in uno di quei film americani dove il ragazzo si accorgeva di come lei fosse quella giusta, ma ci fossero sempre degli impedimenti di mezzo, che non li facevano mai avvicinare abbastanza, fino a quando lui non riceveva il consiglio giusto e tutto si risolveva... Ecco: le sarebbe sembrato un soggetto perfetto per un film, se non per il fatto che quella era la sua storia. Era la storia dei suoi ultimi quattro mesi di vita, vista con gli occhi di Liam.

Scoprì così che la sera del concerto, i ragazzi si trovavano per caso vicino ai monitor delle telecamere che facevano le riprese del concerto da inserire nel film, e che Liam si era letteralmente bloccato a fissare lo schermo quando vi era apparso per tre secondi di numero il volto di Kaylie. Louis, vedendolo imbambolato lì davanti, gli aveva chiesto se andasse tutto bene e l'unica risposta che aveva ricevuto era stata “she's the one” (mentre Ruth glielo raccontava imitando la voce del fratello più piccolo, aveva ancora gli occhi che le brillavano per l'incredulità, come quando gliel'aveva detto al telefono quella notte stessa). Era stato, quindi, Louis a prendere in mano la situazione e a convincere Louise, non solo a scegliere lei, ma anche ad ottenere la possibilità di un Meet&Greet, di modo che potessero conoscersi. Quando poi l'aveva vista in prima fila ed i loro occhi si erano incrociati tutto era diventato più sensato per Liam, tanto da decidere proprio in quel momento tutta la sorpresa della canzone romantica e del bacio rubato. Ruth tentò di spiegarle quello che il fratello le aveva raccontato di aver provato quando si erano baciati (cosa che la fece sentire un poco in imbarazzo), ma a Kaylie non servivano quelle parole: era pienamente consapevole del fatto che lui avesse sentito esattamente le stesse travolgenti emozioni che avevano sconvolto il corpo e l'anima di Kaylie. Fino a quel punto, il racconto si era rivelato piuttosto vicino a quanto la ragazza avesse immaginato in quei cinque mesi di “viaggio”, ma ciò che non era mai riuscita ad ipotizzare era quanto fosse accaduto dopo il concerto, dopo che lei l'aveva abbandonato da solo lungo quel corridoio.

In quel momento prese la parola Andy che, con molta meno eleganza, ma forse più semplicità e sincerità, le raccontò quanto accadde. Gli c'erano voluti cinque “fottutissimi” minuti per riprendersi dall'immagine di lei che correva via lungo quel corridoio e dal sentimento di vuoto che aveva provato nell'esatto istante in cui si erano separati.

Dopo di ché era tornato dai ragazzi i quali, vedendo la sua faccia, non ebbero il coraggio di chiedergli nulla... Aveva subito preso il telefono e chiamato Andy... Questo secondo l'amico, perché secondo Ruth, la prima persona che aveva chiamato, era stata lei... I due cominciarono a battibeccare... “Qui c'è qualcosa che non mi quadra... Mi sa che c'è un certo interesse tra i due...” pensò divertita Kaylie, mentre una ormai curiosissima Eleanor diceva:

-Just stop it!! I want to know the end of the story... Now!!! (Smettila!! Voglio sapere la fine della storia... Ora!!!)

Quella ragazza era semplicemente una meraviglia, un portento della natura.

Il miglior amico del suo attuale super-famoso e super-fantastico ragazzo, continuò il suo resoconto su quella notte di quattro mesi prima, lasciando Kaylie sempre più senza parole. Liam gli aveva detto che non sapeva più cosa fare, che non gli era mai capitato di sentirsi così “confuso e sconvolto”, ma che di una cosa era assolutamente certo: quella ragazza era “la” ragazza, quella giusta. Aveva tenuto svegli amico e sorella fino allo sfinimento, per poi cadere tra le braccia consolatorie di Louis e di Zayn. Ora era Elaenor a raccontarle quanto Louis le avesse detto di quella notte in bus. Per tutto il tragitto fino a Milano, Liam aveva parlato con il suo inseparabile amico e il suo compagno di band, di Kaylie, di come non riuscisse a dimenticarsi le parole che lei gli aveva detto, le sensazioni che aveva provato baciandola, la voglia irrefrenabile di tenerla stretta fra le braccia per vederla sorridere ancora una volta...

Solo in quel momento Kaylie capì perché era lì a sentirsi raccontare da persone molto vicine a Liam, tutte quelle cose: lui voleva che capisse quanto importante fosse per la sua vita, per la sua stessa esistenza e che niente e nessuno li avrebbe separati.

Nicola- If I can say something... Oh gush, it's impossible to talk if they are both around... Anyway, I understood how much big this thing was when Liam said to me, after your tweet, that you stole his heart... His eyes were just sparkling... (Se posso dire qualcosa... Oddio, è impossibile parlare se sono entrambi nei dintorni... Comunque, io ho capito quanto grande fosse questa cosa quando Liam mi ha detto, dopo il tuo tweet, che gli avevi rubato il cuore... I suoi occhi stavano semplicemente brillando...)

-Oh... Guys, you can't even imagine how much this means to me... I think that Liam told you something about what happened last night and this morning, so I really appreciate the fact that you're here... (Oh... Ragazzi, voi non potete neanche immaginare quanto questo significhi per me... Credo che Liam vi abbia detto qualcosa su che cosa sia successo l'altra notte e questa mattina, quindi apprezzo veramente il fatto che siate qui...)

Ruth- When we saw the interview, we just thought about how he was... And then we realized that you also wouldn't be okay with all that mess... It took us a lot of time to learn how this world goes around, but when you finally get it, everything becomes easier... (Quando abbiamo visto l'intervista, abbiamo solo pensato a come stesse lui... E poi abbiamo realizzato che anche te non saresti stata bene per tutto quel casino... Ci è servito un sacco di tempo per imparare come girasse questo mondo, ma quando finalmente lo capisci, tutto diventa più semplice...)

Nicola- And, above all, we want to meet you so badly that Liam finally gave us the “permission”... (E, soprattutto, volevamo conoscerti così tanto che Liam finalmente ci ha dato il "permesso"...)

Andy- So, this means I'm the only one here who had to pray for his permission?! That's sucks!! Quindi, questo significa che io sono l'unico, qui, che ha dovuto pregare per avere il suo permesso?! Che schifo!!) 

Eleanor- Maybe because you're a playboy, Andy... But I didn't say anything... (Forse perché sei un playboy, Andy... Ma io non ho detto nulla....)

Le ragazze scoppiarono a ridere solo per la faccia che il ventunenne fece: era un misto tra l'indignato, lo sconvolto e il risentito...

-She's making fun of you, Andy!! C'mon!! Liam trust you like no one else... (Ti sta prendendo in giro, Andy!! Avanti!! Liam si fida di te come di nessun altro...)

Andy- Oh, gush!! Girls, I'm done... You made me doubting about my best mate... That's not kind!! (Offio!! Ragazze, io chiudo... Mi avete fatto dubitare del mio migliore amico... Questo non è gentile!!)

Nicola- At what time is your flight tomorrow?? (A che ora è il tuo volo domani??)

-Midday... That means I should be at the airport around ten am... (Mezzogiorno... Questo significa che devo assere all'aeroporto per le dieci di mattina...)

Ruth- Oh... We can't make it... We have to come back to Wolverhampton at eight in the morning, so we need to go to sleep, right now!! (Oh... Non ce la facciamo... Dobbiamo tornare a Wolverhampton alle otto della mattina, quindi dobbiamo andare a dormire, proprio ora!!)

Senza accorgersene era arrivata la mezzanotte e Kaylie era veramente sfinita dopo quella giornata distruttiva. Salutò le sorelle del suo ragazzo con due baci e un abbraccio che mai si sarebbe aspettata di ricevere: era come se facesse già parte della famiglia, anzi, si sentiva parte anche di quella famiglia. Ruth le disse che se avessero potuto sarebbero venuti anche i loro genitori, perché non vedevano l'ora di conoscerla, entrambi per motivazioni differenti: il padre per sapere come fosse questa famosa ragazza che aveva incantato il figlio con un solo sorriso; la madre perché voleva a tutti i costi poter abbracciare quella donna che, non solo aveva fatto ricomparire “un sorriso vero e sincero” sulle labbra del figlio prediletto, ma che anche ballava così bene.

Ruth- Liam sent us the link of your videos.... You're amazing, really!! I'm so happy that you got the contract!! (Liam ci ha mandato il link per i tuoi video... Sono fantastici, sul serio!! Sono così felice che tu abbia ottenuto il contratto!!)

Kaylie le ringraziò ancora per la bellissima sorpresa, chiedendo di salutare i loro genitori da parte sua e dicendo che anche lei non vedeva l'ora di conoscerli. Poi fu il turno di salutare Andy. Un abbraccio le sembrava adatto, visti i due fotografi appostati fuori dalle vetrine del locale... Ma l'affascinante ragazzo volle a tutti i costi avere una foto con lei, di modo che le sue follower potessero aumentare ancora vedendo che conosceva la ragazza di Liam. Ci pensò un po' prima di accettare, considerando se dopo tutto il caos che era successo con le ultime foto che aveva scattato fosse il caso di dare al web altro di cui sparlare, ma uno sguardo rassicurante di Eleanor la convinse.

Andy- Thank you so much, Kay.... I'll reach 60'000 with this one!!! (Grazie mille Kay... Raggiungerò i 60'000 con questa!!!)

Quando furono rimaste sole, nel bel mezzo di un affollatissima strada londinese (quella città sembrava non aver mai voglia di smettere di sprigionare tutta quell'energia vitale... Era per questo che Kaylie l'amava sempre di più...), decisero di dirigersi assieme verso l'hotel di Kaylie. Eleanor la seguì in camera, con l'idea di trascorrere una notte “solo ragazze”, guardando film che aveva già noleggiato e tirando fuori il pigiama che si era già portata dietro... Qui c'era veramente qualcosa che non quadrava...

-El, I'm the happiest person on earth to spend the night watching movies and eating filthy food with you, but it sounds a little bit premeditated... (El, io sono la persona più felice sulla terra di passare la notte guardando film e mangiando cibo poco salutare con te, ma sa tanto da cosa un po' premeditata....)

Lanciò ad Eleanor uno sguardo eloquente che la fece bloccare a metà nell'impresa di aprire un sacchetto di M&M's senza farle schizzare in giro per tutta la stanza.

Eleanor- Damn!... It's the second time you discover my secret plans!!! I told him I'm not a good liar... Well, he asked me if I could spend as much time as I can with you, till you were in London... Because your best friends are not here... But, I want to underline that it was my idea to spend the night together, by watching romantic commedies and by eating filthy, but, delicious food.... So... (Dannazione!... E' la seconda volta che scopri i miei piani segreti!!! Gli avevo detto che non sono una gran bugiarda... Allora: mi ha chiesto se potevo passare con te più tempo che potevo, dal momento che tu eri a Londra... Perché le tue migliori amiche non sono qui... Ma, volgio sottolineare che è stata una mia idea quella di passare la notte assieme, guardando commedie romantiche e mangiando cibo poco salutare, ma delizioso... Quindi...)

-So let's open that M&M's and push play on the DVD!!! (Quindi apri quegli M&M's e schiaccia play sul lettore DVD!!!)

Eleanor apparve evidentemente sollevata da come Kaylie avesse preso la notizia che il suo ragazzo era a tal punto preoccupato per lei da, non solo farle incontrare le sue sorelle ed il suo migliore amico, ma anche da chiedere alla morosa del suo compagno di band di starle più vicino possibile.

Mentre Eleanor era tutta indaffarata a cercare, con scarsi risultati, di aprire quella confezione di cioccolatini, la mente di Kaylie si perse per alcuni secondi a girovagare per le strade della Regina, che intravvedeva dal balcone semi-aperto. Il fatto che Liam avesse pensato a tutte quelle cose per lei, le faceva provare una sensazione mai avuta prima in quasi vent'anni di esistenza su quella terra. Che fosse sicurezza? Non riusciva a descrivere quel calore che poteva percepire diffondersi dal proprio cuore in ogni nervo del suo corpo, in ogni angolo della sua anima... Era come se il solo pensare a Liam la facesse sentire protetta, al sicuro da qualsiasi cosa, addirittura al sicuro da sé stessa. Quando quella mattina aveva riprovato, dopo ormai più di sei mesi, quello che per anni aveva caratterizzato intere notti della sua vita, la sensazione di non poterne più uscire era stata assolutamente chiara... Quel sentimento di non essere più capace di riprendere fiato, di non avere più la possibilità di alzarsi in piedi e cercare di uscire da quel pozzo senza fine, in cui era caduta. Poi però la sua voce l'aveva svegliata.... Era come se avesse acceso una luce in mezzo a quel buio che l'aveva circondata e che la stava facendo sparire, per condurla lontano da tutto quel dolore, da tutto quel nulla assordante che l'aveva inghiottita. Era stata la voce di Liam a farla respirare di nuovo... Era stato l'amore di Liam a mostrarle come ci si potesse sempre riprendere da qualsiasi caduta, che nulla se non lei stessa, poteva gettare definitivamente tutto all'aria... Ma ora, guardando le luci che facevano brillare la sua nuova casa, si rendeva conto che non doveva temere nemmeno più sé stessa, perché Liam sarebbe stato sempre al suo fianco (fisicamente, mentalmente, attraverso altre persone, non aveva importanza) a proteggerla da quella parte di lei che voleva distruggerla e farla cadere nel nulla.... Kaylie aveva finalmente capito che quel nulla non avrebbe più fatto parte della sua vita... La sua vita era tutto...

Eleanor- Kay!!! Come back to reality and help me with the movie!!! Which of these: When Harry Met Sally... Breakfast At Tiffany's... Or, last but not least... Pretty Woman?? (Kay!!! Torna alla realtà e aiutami con il film!! Quale di questi: Harry Ti Presento Sally... Colazione Da Tiffany... O, ultimo ma non meno importante, Pretty Woman??

La voce di Eleanor la riportò con i piedi per terra ed illuminata da un sorriso di pura felicità, fece la sua scelta:

-All of them!! We have a whole night to fill up!!! (Tutti assieme!! Abbiamo una lunga notte da riempire!!!)

Schiacciarono “play” e diedero inizio a quella serata di “sole donne/fidanzate di componenti degli One Direction”, sentendo anche la mancanza di Perrie...

Prima di cadere addormentata alle cinque di mattina, mentre i titoli di coda di Pretty Woman scorrevano silenziosamente sullo schermo del televisore, Kaylie spostò il braccio di una Eleanor addormentata verso la sua parte di letto e, prendendo il cellulare, mandò un messaggio a Liam.

Voleva dirgli quanto avesse apprezzato tutto ciò che lui aveva fatto per lei non solo quel giorno, ma negli ultimi quattro mesi. Cercò di concentrarsi per trovare le parole che potessero esprimere al meglio quello che provava, ma il sonno non le permetteva di concentrarsi a tal punto, quindi optò per un semplice “I love you so much... Thanks for everything... Your sisters are amazing, and also Andy... Eleanor and I spent the night together... You stole my heart... L&K <3”. ("Ti amo tanto... Grazie di tutto.... Le tue sorelle sono fantastiche e anche Andy... Eleanor ed io passiamo la nottata assieme... Mi hai rubato il cuore... L&K <3").

Appena ebbe schiacciato “invio” sentì il cellulare caderle di mano e la sua testa abbandonarsi al mondo dei sogni.



Hi Sweethearts!!
Eccomi qui, una settimana dopo, con un nuovo capitolo un pochino, anzi, molto più leggero... Ecco a voi: le sorelle Payne e il mitico Andy (oggettivamente: quanto bellino è pure lui?? *-*)... Comunque, ho pensato che fosse carino che Kay scoprisse anche come fosse la versione del loro primo incontro, vista con gli occhi di Liam, ma farla raccontare da lui sarebbe stato troppo semplice... *si sfrega le mani per la sua mente contorta*
Che ne pensate di questa Eleanor ner panni della migliore amica?? Per me è un valido supporto di cui Kay ha seriamente bisogno in questo momento... E le motivazioni che ha portato come scusanti del comportamento di Liam?? Sono valide?? Io pagherei oro per sapere che cosa pensiate di questa storia, perchè io, veramente, non riesco a capire se vi intrighi, appassioni o anche solo interessi o se proprio non vi piace ^^ Quindi magari, anche un pensierino veloce, potreste lasciarmelo *fa gli occhioni da cucciolo di pinguino*...
Detto questo mi eclisso, dopo aver urlato al mondo che quando ho visto la performance live di Through The Dark al SNL pensavo di mettermi a piangere... Adoro quella canzone... *si scusa per gli schizzi di pazzia*
P.S. Se sei arrivata/o  a leggere fino a qui: GRAZIE!! Già questo, per me, è straordinario...
Lots Of Love <3










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Capitolo 17
*** I Wish ***


I Wish

Quando il giorno dopo si svegliò, trovò il televisore ancora acceso ed un quantitativo indefinito di M&M's sparsi per tutto il letto: sembrava che ci fosse stata una festa folle in quella stanza, mentre l'unica cosa che era avvenuta era stato l'incontro di due ventenni assolutamente fuori di testa.

Eleanor stava ancora dormendo accanto a lei e Kaylie si rese conto che se non voleva farsi maledire dalla bella inglesina, le sarebbe convenuto spegnere la sveglia del telefono che continuava a strillare. “Fortuna che sono i Lawson...” pensò mentre leggeva il messaggio che Liam le aveva mandato in risposta. Quel ragazzo era una delle persone più dolci che lei avesse mai avuto la possibilità di conoscere e, benché non fosse mai stata una grande fan delle smancerie, le parole che lui le diceva suonavano sempre più vere e sentite, nonostante sembrassero appena tirare fuori da un Bacio Perugina. Le aveva scritto che, dopo aver sentito come stava la mattina, aveva pensato di farle capire quanto lui le fosse comunque vicino: con la sua famiglia, i suoi amici, anche con il solo pensiero; voleva che lei si sentisse sicura sempre e comunque, anche se le sue braccia non potevano essere lì a circondarla dolcemente, come avrebbe voluto fare “in ogni momento in cui respiro”... Come si faceva a dire che era troppo?? Kaylie non ne avrebbe mai avuto abbastanza di quelle parole ma, soprattutto, di quelle rassicurazioni.

Sentì le lenzuola vicino a lei muoversi e vide comparire la faccia assonnata di un'Eleanor piuttosto spettinata che la salutò con il suo sorriso contagioso.

Eleanor- Good morning, Kay!! We should get up, right? (Buongiorno Kay!! Dovremmo alzarci, giusto?)

-Good morning, El! Yes, we have... Also because I must find Bradin in the middle of this chocolate mess... (Buongiorno El! Sì, dobbiamo... Anche perché devo trovare Bradin in mezzo a tutto questo caos di cioccolato...)

Eleanor- Oh gush!! What the hell happened here?! (Oddio!! Ma che cavolo è successo qui?!)

-No idea... (Non ne ho idea...)

Le ragazze si scambiarono uno sguardo complice che, ben presto, proruppe in una risata incontrollabile: sapevano entrambe perfettamente che cosa fosse successo, dato che erano state loro due a lanciarsi contro le caramelle mentre litigavano su chi avesse il ballerino migliore come fidanzato. Erano velocemente giunte alla conclusione che nessuno dei due potesse anche solo definirsi un “ballerino”, figurarsi a trovare chi fosse il migliore.

Si alzarono dal letto e cominciarono a prepararsi: Eleanor andò in bagno, mentre Kaylie cercava in vano di preparare la valigia. Solo allora si ricordò che aveva promesso di salutare Amelia, Ethan e Kate prima di partire per l'aeroporto. Ci mise ancora meno a prepararsi, mettendo fretta anche alla povera ragazza che le aveva fatto compagnia in quella nottata che altrimenti sarebbe stata quasi sicuramente difficile. Scesero nella hall dell'albergo, dove Paul le stava aspettando con un sorriso enorme stampato in faccia: quell'uomo era uno degli esseri più genuini che Kaylie avesse mai incontrato in vita sua.

Paul- Dear ladies, good morning!!! (Care donzelle, buongiorno!!!)

Eleanor- Hi Paul... Good to see you!! (Ciao Paul... Che bello vederti!!)

-Wait a second: do you know each other?? (Aspettate un secondo: voi vi conoscete??)

Paul- I've been working with Louise and the guys for a little time last year... And also, now, if she needs some help... Didn't I tell you this?? (Ho lavorato con Louise e i ragazzi per un po' l'anno scorso.... Ed anche ora, se ha bisogno di un po' di aiuto... Non te l'avevo detto??)

-No, you didn't!! Anyway, I have to ask you a favour... Shall we say goodbye to the guys, before I leave?? (Non, non l'hai fatto!! Comunque, devo chiederti un favore... Potremmo salutare i ragazzi, prima che me ne vada??)

Paul- Yes, of course... We have some spare time before going to the airport... Ladies, if you'd like to follow me... (Sì, certo... Abbiamo un po' di tempo libero prima di andare all'aeroporto... Donzelle, se volete seguirmi...)

Aprì loro la porta e, dopo aver controllato che non ci fossero paparazzi nelle immediate vicinanze, la fece uscire e dirigere verso la macchina. Quando furono a bordo, Paul le portò davanti a Topshop, dove Kaylie aveva l'appuntamento con le ragazze e Ethan, bombardandole di chiacchiere sulla sua famiglia, i suoi bambini e la sua splendida moglie. Quell'uomo si riteneva l'essere umano più fortunato sulla faccia della terra e probabilmente, guardandolo in viso, non si poteva far altro che concordare con lui: continuava imperterrito a sfoderare quel suo sorriso contagioso mentre le aspettava fuori dal negozio. Entrando, sia Kaylie che Eleanor ebbero la sensazione di essere fissate da tutti coloro che si trovavano all'interno del negozio, commesse comprese, ma fecero finta di niente e si diressero verso l'unico ragazzo che poteva lamentarsi per come un paio di jeans attillatissimi non gli mettessero abbastanza in risalto il sedere.

Ethan- I really don't understand how they can call this “skinny”... They're more like “baggy” one!! (I non riesco veramente a capire come possano chiamare questi "skinny"... Sono più del tipo "baggy"!!) 

Kate- Oh, please!!! If you keep going on like this, the costumer will bring you some leggins to try on!!! (Oh, per favore!!! Se vai avanti così, la commessa ti porterà un paio di leggins da provare!!!)

-Your booty looks amazing, Ethan... I swear!! (Il tuo sedere sembra meraviglioso, Ethan... Lo giuro!!)

Ethan- The Italian lady is here!! Hi, dear: how are you?! I saw the interview... (La ragazza italiana è qui!! Ciao, cara: come stai?! Ho visto l'intervista...)

-I'm fine, thanks... And you?? What's going on?? (Sto bene, grazie... E voi?? Che succede??)

Amelia- We're on a typical Ethan crisis, when he doesn't find the right jeans... Every single time... And you??? Hi Eleanor!! It's been ages since the last time I saw you!! (Siamo dentro ad una delle tipiche crisi di Ethan, quando non trova i jeans adatti... Ogni singola volta... E voi??? Ciao Eleanor!!  Sono passati anni dall'ultima volta che ti ho vista!!)

Kaylie si chiese per la seconda volta da quando si era svegliata quella mattina perché, dopo tutto quel tempo, ancora si stupisse che tutti conoscessero tutti, ma, più di tutto, che chiunque conoscesse Eleanor. Doveva averlo capito ormai che lei era come la sesta colonna della band, un po' come Perrie, Louise, Mark e chiunque stesse nei dintorni dei ragazzi: quella non era una band, era una famiglia.

Eleanor- Hi, Amelia!! He still hasn't understand that every kind of jeans he puts on will always fit him perfectly?? (Ciao, Amelia!! Non ha ancora capito che ogni singolo tipo di jeans che si metta gli starà perfettamente??)

Kate- No, he hasn't! And I'm freaking out! Hi, Eleanor, by the way... (No, non l'ha capito! E sto impazzendo! Comunque, ciao Eleanor..) 

Ethan- You always so sweet, Eleanor... I love you girl.... (Sei sempre così dolce, Eleanor... Ti voglio bene ragazza...)

Eleanor- I love you too, but buy that jeans and end the suffers of this lovable girl... (Ti voglio bene anch'io, ma compra quei jeans e poni fine alle sofferenze di questa dolcissima ragazza...)

Ethan- Just for you... You should thank Eleanor, Kate... (Solo per te... Dovresti ringraziare Eleanor, Kate...)

-Guys, sorry If I interrupt your lovely conversations, but I have to go to the airport, well, right now... So... (Ragazzi, scusate se interrompo le vostre amorevoli conversazioni, ma io devo andare all'aeroporto, beh, proprio ora... Quindi...)

Amelia- We're gonna keep in touch okay?? And rehearsal starts in less than a month, so... It's gonna be great!! (Ci terremo in contatto okay?? E le prove cominciano tra meno di un mese, quindi... Sarà fantastico!!)

Ethan- Not just great: it's gonna be epic!! (Non solo fantastico: sarà epico!!)

Kate- Absolutely!! (Assolutamente!!)

Diede due baci a tutti e, dopo aver rassicurato ancora Ethan circa il fatto che quei pantaloni fossero fatti apposta per lui, uscì con Eleanor dal negozio. “Sì, quelle commesse ci stavano decisamente fissando....”, non aveva potuto fare a meno di pensarlo, dato che si era sentita squadrata, soppesata, analizzata in ogni minimo particolare da due paia di occhi scrutatori. Eleanor sembrò leggerle il pensiero, perché disse:

-They were just trying to catch your style in order to create some outfits inspired to the way you dress... It's something they do all the time a new girl come in one of their shops... They're trained to do that!! (Stavano solo cercando di cogliere il tuo stile per creare alcuni outfit ispirati al modo in cui ti vesti... E' qualcosa che fanno tutte le volte che una nuova ragazza entra nei loro negozi... Sono allenati per farlo!!)

Con un sorriso sulle labbra dovuto alla battuta di Eleanor, Kaylie salì nella macchina con lo sportello aperto, che le stava aspettando. Quella era la situazione giusta per pensare a che cosa sarebbe stato di lei da quel momento in avanti, come si sarebbe dovuta comportare una volta tornata in Italia, perché, indubbiamente, lì le cose sarebbero state alquanto diverse. Più complicate.

-Paul, can I ask you something?? (Paul, posso chiederti una cosa??)

Paul- Sure, darling... Tell me... (Certo, dolcezza... Dimmi...)

-What shall I do if someone will ask for an interview or something like that?? Or if someone will ask me about my new job, Liam or the guys in general?? (Cosa dovrei fare se qualcuno mi chiede un'intervista o qualcosa del genere?? O se qualcuno mi farà delle domande sul mio nuovo lavoro, su Liam o sui ragazzi in generale??)

Paul- Oh, that's a good question... Well: usually, the girlfriends of the guys shouldn't release interviews, but you live in Italy and, out there, the situation is a little bit more complicated... They'll probably want to know everything and if they don't get something, they'll make up some bullshits, for sure... Maybe, just one interview, okay?? We'll decide with whom... And, of course, you can talk about your job!!! (Oh, questa è una buona domanda... Beh: di solito, le fidanzate dei ragazzi non dovrebbero rilasciare interviste, ma tu vivi in Italia e, laggiù, la situazione è un pochino più complicata... Probabilmente vorranno sapere tutto e se non ottengono qualcosa, inventeranno delle balle, di sicuro... Magari solo un'intervista, okay?? Decideremo con chi... E, certo che puoi parlare del tuo lavoro!!!)

Un'intervista. Va bene, forse quello poteva affrontarlo. Forse non sarebbe stato così male come si stava immaginando ormai da quando tutto quel trambusto era cominciato. Finché non c'era stata nessuna uscita ufficiale le cose erano andate avanti piuttosto tranquillamente, dato che solo le fan dei ragazzi sapevano chi lei fosse. Ma dopo i primi incontri con i giornalisti sul red carpet del Gala, anche i media italiani si erano accorti della sua esistenza e già solo quello che era successo in aeroporto, al suo ritorno, bastava per far capire come tutto fosse diventato più “grande”. Inoltre sicuramente la situazione era peggiorata dopo le foto della festa e l'intervista di Liam: tutti stavano parlando di lei e Kaylie non aveva alcuna voglia di parlare con loro, eppure doveva farlo non solo per cercare di chiarire la situazione, per le fan e per Liam... Doveva farlo soprattutto per sé stessa.

Arrivarono in aeroporto con solo dieci minuti di anticipo rispetto l'apertura del check in, che Paul si offrì gentilmente di andare a fare al posto suo, di modo che le ragazze avessero tempo per salutarsi.

Eleanor- I don't want to cry anymore, okay?? We're gonna see each other sooner than what we can even expect... Am I right?? (Non voglio piangere ancora, okay?? Ci vedremo prima di quanto potremmo mai aspettarci... Giusto??)

Benché si fosse appena ripromessa di non piangere, Kaylie vide comparire agli angoli degli occhi della ragazza delle piccole lacrime, che minacciavano di scendere da un minuto all'altro: era veramente stressante non sapere mai quando si sarebbero riviste ancora. Kaylie circondò Eleanor con un abbraccio soffocante che fece piangere pire lei. Mai si sarebbe aspettata, in vita sua, di poter avere la fortuna di trovare una terza migliore amica, figurarsi di scovarla nella meravigliosa capitale inglese e fidanzata ad uno dei migliori amici del suo ragazzo super famoso. Quella stella che da sopra la sua testa le stava facendo capitare tutto quello doveva essere veramente splendente, perché a Kaylie sembrava di vivere in un sogno.

Prima di staccarsi da quell'abbraccio carico di affetto reciproco, Kaylie disse:

-Thanks for everything, El... I mean: without you, I'd probably be still lying on that floor, thinking about what I did wrong... (Grazie di tutto, El... Voglio dire: senza di te, probabilmente sarei ancora distesa su quel pavimento, pensando a che cosa avevo fatto di sbaglaito....)

Eleanor- No... I'd probably be there, with you, lying on that floor and thinking about how much we love our boyfriends... You're a special person, Kay...And the only one who knows that secret... I trust you... Take care of yourself and remember that no one, except for you and Liam, knows what is going on... I'll call you, okay?? (No.... Probabilmente sare lì, con te, distesa su quel pavimento e pensando a quanto amiamo i nostri fidanzati... Sei una persona speciale, Kay... E l'unica a sapere quel segreto... Mi fido di te... Prenditi cura di te stessa e ricordati che nessuno, eccetto tu e Liam, sa che cosa sta succedendo... Ti chiamo, okay??)

-Yes... I love you... And thanks again!! (Sì... Ti voglio bene... E grazie ancora!!)

Eleanor- I love you too... (Ti voglio bene anch'io...)

Paul- Kay, it's your call... I'll text you all the news about the tour in the next few days... See you soon, darling... Take care of yourself!! (Kay, è la tua chiamata... Ti manderò un messaggio con tutte le novità sul tour nei prossimi giorni... Ci vediamo presto, dolcezza... Prenditi cura di te!!)

Adorava gli abbracci poderosi e frastornanti di quell'uomo. Si voltò un'ultima volta per salutarli e per individuare un paparazzo che stava fotografando la scena: no, non si sarebbe mai abituata al fatto che a qualcuno potesse interessare la sua vita, ma d'altra parte, non aveva mai nemmeno preso in considerazione l'idea che una popstar internazionale potesse innamorarsi di lei.

Il viaggio fu tranquillo e l'arrivo in aeroporto molto meno travagliato del precedente, solo qualche paparazzo e qualche fan con cui si fermò volentieri a fare qualche foto, e alla domanda se avesse intenzione di rilasciare interviste, rispose che prima o poi l'avrebbe fatto. Ad accoglierla c'era il solito comitato: mamma Liliana, Marta e Denise. Vedendole pensò che probabilmente sapessero tutto di quanto fosse accaduto, ma non sapevano di certo la sua versione, dato che nell'ultimo giorno e mezzo, non si era fatta viva con loro. Si sentì tremendamente in colpa: che stesse dimenticando le cose importanti? Che stesse cambiando in peggio??

-Mi dispiace non avervi detto niente e non aver risposto alle vostre chiamate, mi sento una schifezza... Anzi: lo sono!! Ma è stato tutto un delirio... Le foto, l'intervista, la mia crisi, Laim che mi chiama, Eleanor che mi presenta le sorelle di Liam e Andy... Io, io...

Non sapeva perché, ma le lacrime stavano cominciando a rigarle il volto già abbastanza provato dalle poche ore di sonno delle tre notti precedenti, e non riusciva a fermarle in alcuna maniera. Sentì tre paia di braccia avvolgerla affettuosamente, cercando di infonderle tutto il loro amore nei suoi confronti, come a farle capire che tutto andasse bene, che non c'era niente di cui dovesse preoccuparsi. La stavano proteggendo dal mondo e solo allora Kaylie capì il perché di quelle lacrime: era tutta la tensione che aveva accumulato durante le quattro interminabili giornate che aveva trascorso a Londra, tutta la pressione che l'aveva sopraffatta... Perché il mondo voleva sapere, perché il mondo voleva essere al suo posto e sembrava essere assolutamente sicuro che lei non fosse quella giusta per Liam, per avere quel contratto, per poter anche solo sognare di diventare quello che sentiva di poter essere. Le vennero in mente le parole di I Wish... Loro volevano essere lei, perché al suo posto avrebbero fatto meglio...

Liliana- Va tutto bene... Liam ha chiamato Marta e le ha spiegato tutto... Nessuno sa chi sei veramente Kaylie, ma noi sì e lui pure... E' l'unica cosa che conta per davvero...

Era per quello che sapeva che senza sua mamma non sarebbe riuscita a vivere: quella donna meravigliosa sapeva sempre perfettamente che cosa stesse succedendo e come risolvere tutto, di qualsiasi cosa si trattasse.

Strinse a sé più forte quelle tre donne spettacolari e ringraziò di nuovo per la fortuna che le era capitata. Poi prese una decisione: quella sera avrebbe fatto conoscere sua mamma a Liam.

Mentre si stava facendo una doccia fredda per poter smaltire tutto quell'ammasso di emozioni, sentì un messaggio arrivarle sul cellulare. Chiuse l'acqua e, asciugatasi, una mano, lesse il messaggio che Paul le aveva mandato: dopo due giorni sarebbe andata a Milano per fare l'intervista di cui avevano parlato in macchina durante uno dei programmi più seguiti del pomeriggio della televisione italiana e poi, a metà agosto si sarebbe dovuta stabilire in maniera definitiva a Londra per cominciare le prove del tour. Il primo concerto sarebbe stato agli inizi di settembre.

Ancora tre settimane e cominceremo le prove... Oddio... Allora è tutto vero... Mi trasferirò a Londra... Oh mamma!!”. Uscì dalla doccia, con solo un asciugamano in dosso, ed ancora gocciolante raggiunse la madre in terrazza mentre stendeva la biancheria: fortuna che era fine luglio, altrimenti si sarebbe presa una bronco-polmonite.

Liliana- Ma sei pazza?! Che ci fai qui fuori?!

-Mamma è tutto vero!!! Vado a Londra!! Vado a Londra tra tre settimane per le prove del tour!!! Vado a Londra!!! Vado a L-O-N-D-R-A per il T-O-U-R!!!

Liliana- Oh santa pazienza, mi sembra di essere tornata indietro di qualche mese, quando ti sono arrivati i biglietti per il concerto... Avevi lo stesso sorriso...

Non ci aveva quasi fatto caso, ma ormai era passato quasi un anno da quando Marta le aveva detto che sarebbe andata al concerto, eppure a lei sembrava passata un'intera vita. Disse alla madre dell'intervista e questa le chiese se volesse un'accompagnatrice, qualcuno che le dicesse se stava sorridendo troppo alla telecamera.

-Ma c'era bisogno di chiederlo?! Ho già detto a Paul che tu saresti stata la mia “bodyguard” personale... Le ragazze capiranno: voglio avere te vicino in questa nuova avventura che mi terrorizza, non sai quanto... E poi, così, sarà la volta buona che ti porto a vedere Milano!!!

Liliana- L'hai detto a Liam??

-Non ancora... Adesso gli mando un messaggio.... A proposito: sta sera vedi di sistemarti un pochino perché ho intenzione di fartelo conoscere...

Liliana- Mi stai dicendo che in tuta e con i capelli scompigliati, stile casalinga disperata, non andrei bene?! Ti vergogni di tua madre, ecco cosa... Brava, brava... Una fatica una vita intera per tirare su una figlia e questo è il trattamento che riceve...”Vedi di sistemarti un pochino”... Ma che roba!!

-Mamma, piantala!!! Sei bellissima anche così, ma siccome ti conosco abbastanza, so che se non ti avessi avvertita mi avresti fatto una testa tanta sul fatto che non eri preparata e su chissà quale impressione Liam si sarebbe fatto di te...

Liliana- Ma da quando in qua mi conosci più di quanto io conosca me stessa?? Sei cresciuta così tanto, Kay... Non sto scherzando: stai diventando una donna favolosa... E penso che i vicini se ne stiano accorgendo dato che non ti levano gli occhi di dosso da dieci minuti... Meglio che entriamo, va'...

Aveva appena detto a Liam dell'intervista, quando sua mamma passò “per caso” in camera sua dove stava parlando via Skype con lui e con i ragazzi, che l'avevano assalita con un quantitativo indefinito di domande per poi sparire nel nulla dopo un'occhiataccia eloquente di Liam.

-Liam... There's someone I want to introduce you...

Fece un cenno a Liliana di avvicinarsi allo schermo del computer che era appoggiato alla scrivania. La faccia di Liam quando riconobbe la madre di Kaylie fu una di quelle cose che non si sarebbe dimenticata per nulla al mondo: un mix perfetto di sorpresa, nervosismo, impreparazione e puro terrore. Kaylie gli avrebbe volentieri fatto una foto per mandarla ai ragazzi, ma seppe subito che loro erano ancora nei dintorni, quando, non sentendolo parlare e vedendolo diventare bianco come un cencio, si avvicinarono anche loro alla webcam.

Sua mamma fu assalita da un'ondata di urla e di schiamazzi che le fecero spuntare un meraviglioso sorriso sul volto: era da lei che aveva ereditato quel sorriso spontaneo e contagioso... Era una delle tante cose per cui le era grata.

-Guys: she's my lovely mum, Liliana!! (Ragazzi: lei è la mia dolcissima mamma, Liliana!!)

-Good evening, Mrs Bella!! (Buona sera, Signora Bella!!)

Niall- Wait: what time is it, out there?! (Aspetta: che ore sono, lì?!)

Harry- It's evening, idiot!!! They are seven hours forward!! (E' sera, idiota!!! Sono sei ore avanti!!)

Louis- What the hell: how do you know that?! (Ma che cavolo: come fai a saperlo?!)

Harry- Have you ever used your I-phone for doing something else than playing?! (Hai mai usato il tuo Iphone per qualcos'altro che non sia giocare?!)

Louis- Just because you're able to use your time zone app, doesn't mean you're smart, cupcake!! (Solo perché tu sei capace di usare la tua app con i fusi orari, non significa che tu sia intelligente, cupcake!!)

Zayn- Oh, no!! He's also able to use the Ruzzle one!! (Oh, no!! Sa usare anche quella di Ruzzle!!)

Liam- Guys! Guys!! Shut up!! Excuse them, Mrs Bella... They're about to leave... (Ragazzi! Ragazzi!! Piantatela!! Li scusi, Signora Bella... Se ne stavano per andare...)

Il meraviglioso ragazzo dagli occhi nocciola, lanciò un'occhiataccia ai compagni di band che compresero subito il messaggio e, salutata nuovamente la madre di Kaylie, si dileguarono nella stanza adiacente.

Erano ancora in albergo, ma a breve se ne sarebbero dovuti andare nell'arena di turno per fare il sound-check e poi il concerto. Avevano poco tempo per parlare ma Kaylie voleva a tutti i costi che le due persone più importanti della sua vita si conoscessero.

Liam- It's a pleasure to meet you, Mrs Bella... Now I understand from whom Kaylie has taken all her beauty... And her wonderful smile... (E' un piacere conoscerla, Signora Bella... Ora capisco da chi abbia preso tutta la sua bellezza Kaylie... E il suo meraviglioso sorriso...)

Io glielo avevo detto di frequentare un corso base d'inglese!!”. Sua madre stava guardando lo schermo un po' confusa, non capendo assolutamente nulla di quello che Liam le stesse dicendo, il che voleva dire soltanto una cosa: Kaylie avrebbe dovuto fare da interprete per tutta la conversazione.

-Ti ha detto che è felice di conoscerti e che ora ha capito da dove ho preso tutta la mia bellezza ed il mio sorriso meraviglioso... Could please stop saying these kinda of things, cause it's a little bit embarrassing to translate!!

Liliana- Ed ora che gli hai detto??

-Niente!! Allora, facciamo così: parlate voi due ed io farò finta di non esserci, va bene?? I'm gonna translate everything you will say, and I promise that I won't omit anything... (Tradurrò tutto quello che dirai e prometto che non ometterò nulla....)

Liam- Great!! So tell her that I promise to take care of you in every single moment of your life and that I'm so proud of your new job... Translate it now!! (Fantastico!! Allora dille che prometto di prendermi cura di te in ogni singolo momento della tua vita e che sono così orgoglioso del tuo nuovo lavoro.... Traducilo ora!!)

-Okay, okay... You're so mean.... (Okay, okay... Sei così meschino...)

Liliana- Ehm... Allora?? comunque dopo digli che sono veramente felice che stiate assieme, perché mi sembra un ragazzo speciale e che ti vuole un gran bene...

Kaylie stava seriamente pensando di essere molto prossima all'esaurimento nervoso dato che non solo doveva riportare ogni singola parola che sua madre ed il suo ragazzo si stavano scambiando, ma anche tutti i commenti, le considerazioni sdolcinate e i complimenti che la riguardassero. Pensava di scoppiare da un momento all'altro per l'imbarazzo. Boom!! Poi, finalmente, Liam dovette andare via, ponendo fine a quella scioccante disquisizione: erano finiti a parlare di quanto fosse carino il fatto che Kaylie arricciasse il naso ogni volta che rideva. “Maledetta me!! Che cosa mi ha fatto venire in mente di farli conoscere questi due?!” e mentre pensava questo sentì ciò che le sue orecchie non avrebbero mai neanche immaginato di sentire:

Liam- I just want you to know that I love your daughter much more then my life... (Voglio solo che sappia che amo sua figlia più della mia stessa vita...)

Liliana- Thank you, Liam... (Grazie Liam...)

Kaylie era bloccata dalla sensazione che stava provando in quel momento: le due persone che più amava al mondo erano lì, davanti a lei, e stavano parlando di come lei stessa fosse la cosa più preziosa che possedevano nella loro vita. E quella che Kaylie provò era pura e semplice felicità.

I due giorni seguenti passarono in un soffio di vita e Kaylie era arrivata a Milano giusto quella mattina, accompagnata da una madre sempre più eccitata: le avevano fermate alcune ragazze per chiedere autografi e fotografie e, vedendo la faccia della madre, Kaylie non poteva far altro che sorridere. Tutto sembrava assolutamente perfetto, eppure una persistente stretta allo stomaco continuava ad avvertirla che qualcosa sarebbe successo. In fin dei conti non riusciva ancora a capacitarsi del fatto che stesse per andare a fare un'intervista in un programma televisivo che milioni di casalinghe, donne in carriera, giovani sognatrici e figlie costrette dalle madri, avrebbero guardato il pomeriggio successivo... Ma soprattutto non riusciva ancora a comprendere come la gente potesse anche solo essere vagamente interessata a sapere qualcosa della sua vita.

Gli studi televisivi di Cologno Monzese erano enormi e l'ansia di Kaylie doveva cominciare a farsi evidente, dato che sua madre la prese per mano e le disse con uno sguardo che tutto sarebbe andato per il meglio.

Paul l'aveva chiamata la sera precedente per farle le ultime raccomandazioni: non farsi assolutamente truccare e vestire da loro, poiché avrebbero solo cercato di cambiarla; non rispondere ad alcuna domanda circa questioni di contratti o soldi che i ragazzi o lei avrebbero preso per concerti o tour (a dir la verità sarebbe stato impossibile rispondere ad una richiesta del genere: non ne aveva la più pallida idea!!); ma più di tutto doveva cercare di essere sé stessa al cento per cento, perché era quella la cosa che più interessava a lui e alle fan che l'avrebbero guardata... Già: le fan che l'avrebbero guardata. Aveva delle fan e già questo le sembrava assurdo, ma il fatto che in migliaia le avessero twittato per farle sapere che l'avrebbero guardata e che non vedevano l'ora di sapere qualcosa in più di lei, l'aveva fatta sentire su un altro pianeta: quello in cui i tuoi sogni diventano realtà.

-Benvenuti negli studio di Pomeriggio con Barbara... Tu devi essere Kaylie?? E lei deve essere la madre, giusto?? E' un piacere avervi qui...

Una voce alle loro spalle aveva colto di sorpresa le due donne, tanto che si scambiarono uno sguardo sconcertato entrambe: sì, una responsabile di uno studio televisivo sapeva chi fossero e stava aspettando proprio loro.

-Io mi chiamo Deborah e mi occuperò di voi per oggi!! Posso chiederti un favore Kaylie?? Le mie due nipotine sono due grandi fan dei ragazzi e quando hanno saputo che saresti venuta qui mi hanno subito chiesto se potevi fargli un autografo...

Doveva ficcarselo in testa una volta per tutte: le manager super impegnate non aspettavano mai di ricevere risposta, le loro erano solo domande retoriche.

-Certamente! Come si chiamano??

Deborah- Michela e Alice... E se volete seguirmi, ti mostro il tuo camerino...

Appena entrarono nella stanza imbiancata di recente, con un grande specchio tutto illuminato sopra ad un reparto trucchi da fare invidia alla settimana della moda, Liliana si girò verso la figlia e la guardò sistemarsi tranquillamente i capelli.

Liliana- Mi dispiace che continuino a ricordarti sempre che sei qui solo perché sei la ragazza di Liam, perché sappiamo entrambe che non è per questo... Vero??

-Sì, mamma... Lo so... Infatti non mi preoccupa più il fatto... Ho avuto la mia occasione per mostrare quello che sono capace di fare ed è andata meravigliosamente: tra poco più di un mese sarò in tour per tutto il Regno Unito, come ballerina di supporto per uno dei cantanti emergenti più famosi al momento... In fin dei conti hanno ragione pure loro: sono la ragazza italiana di uno degli One Direction... Va bene così!!

Liliana- Sono così orgogliosa di te... Sei bellissima...

Liliana sapeva perfettamente che aveva detto alla figlia quanto orgogliosa fosse di lei almeno un milione di volte dal suo primo viaggio a Londra, ma non riusciva a smettere di ripeterglielo: aveva sempre paura che potesse perdere quella sicurezza in sé stessa che sembrava aver acquisito stando vicino a Liam e non voleva che ciò accadesse, per alcun motivo al mondo. Inoltre, guardarla muoversi sicura, in quel camerino di uno show televisivo, le stava mostrando quanto sua figlia fosse terribilmente cresciuta e quanto fosse diventata bella: aveva indosso una gonna in chiffon più corta davanti e lunga dietro, a vita alta e panna, a cui aveva abbinato una canottiera dello stesso materiale, nera, con una collana sottile e dei bracciali oro. Aveva dei sandali anch'essi dorati con un tacco moderato, che le slanciavano la figura. Kaylie si rese conto che sua mamma la stava osservando di nuovo, ma non le chiese nulla, sapendo già il perché di quell'attenzione: anche lei si sentiva diversa, come se finalmente ogni suo gesto avesse assunto un significato, un motivo per essere portato avanti. Gliel'aveva detto anche Marta il giorno dopo il concerto, il giorno in cui Liam era entrato nella sua vita...

Deborah- Kaylie è tempo di andare... Signora, se vuole venire con noi, può assistere da dietro le quinte...

Né lei né sua mamma si erano accorte che lo show fosse iniziato: Kaylie era semplicemente terrorizzata. Il suo stomaco stava praticamente ballando la samba, facendo salire ancora di più l'agitazione che la stava invadendo in ogni angolo del suo corpo... Non era così nervosa dalla discesa della terribile scalinata in albergo, due settimane prima, ma in quell'occasione aveva le parole premurose di Eleanor a confortarla e le mani sicure di Liam ad attenderla alla fine di quella tortura, pronte a raccoglierla qualsiasi cosa fosse successa... Invece lì c'erano solo delle luci accecanti che si stavano puntando tutte su di lei, una mano (forse quella di Deborah) che le dava una leggera spinta per farla avanzare lungo i quattro scalini che doveva fare per andare incontro alla conduttrice e una sigla assurda che avrebbe dovuto accompagnare la sua trionfale entrata...

Quello che scorreva nelle vene di Kaylie era puro panico... Poi le venne in mente quello che sua madre le aveva detto ormai più di quattro mesi prima “Mi raccomando... Sorridi!!”... Prese un profondo respiro ed entrò in quello studio televisivo.

Fortunatamente, da dov'era seduta poteva vedere Liliana e l'espressione tesa che aveva dipinta sul volto. Da quando la conduttrice, una donna molto giovanile sulla cinquantina di nome Barbara, aveva cominciato a farle domande, sembrava che il tempo in quel luogo si fosse fermato e che la via d'uscita da quel labirinto di insinuazioni, allusioni e tentativi di estorcerle qualche confessione, fosse ancora indicibilmente lontana. E fino ad allora si era limitata a chiederle di raccontare della sua vita prima “della grande rivoluzione”. Ma sapevano tutti benissimo che ben presto la conversazione avrebbe virato su altri argomenti, anzi, proprio sul quella “grande rivoluzione”.

Barbara- Allora, Kaylie: è arrivato il momento che tutte le ragazze e le fan sedute a casa che ci guardano, stavano aspettando... Raccontaci un po' del tuo primo incontro con Liam!!

-Beh.. E' stato quello che tutte le ragazze che sono fan di un gruppo o di un cantante possono sognare... Ero ad un loro concerto per accompagnare le sorelle di una mia amica e dovevano scegliere qualcuno che dalle file in fondo avesse la possibilità di andare giusto davanti al palco e poi ad incontrare i ragazzi in un meet&greet... Ed io fui scelta, proprio da Liam...

Ti prego: accontentati questo... Ti prego...” ma Kaylie non fece a tempo a creare questa vana speranza che...

Barbara- E com'è scattata l'attrazione tra di voi?? Cos'ha fatto Liam per farti capire il suo interesse e per conquistarti?? Sono sicura che tutte le fan stanno impazzendo per scoprire come la loro stella della musica pop corteggia la sua ragazza!!!

Respiro profondo... Andrà tutto bene... Te l'ha detto anche Liam...”.

-Finito l'incontro con tutti i ragazzi, mi ha chiesto se mi andava di seguirlo... Penso che nessuna ragazza sana di mente avrebbe detto di no, ma non tanto perché lui fosse Liam degli One Direction, quanto perché la sensazione di sicurezza che trasmetteva in quel momento, mi diceva che era la cosa giusta da fare...

Barbara- Eh... Cos'è successo dopo?!

-Mi ha portato in un corridoio deserto e mi ha fatto ascoltare una canzone che aveva per entrambi, straordinariamente, un significato importante... E poi mi ha baciata...

Kaylie sfiorò istintivamente la collana che aveva al collo, al sol pensiero di quella notte e di tutte le emozioni che aveva provato durante quel bacio, durante il contatto con le sue mani sicure e delicate... Purtroppo non era da sola in quello studio a rivivere quelle emozioni troppo forti per essere raccontate, con lei c'erano gli occhi di duecento persone del pubblico, quattro telecamere puntate su quel gesto istintivo e una donna pagata per scavare a fondo nella sua vita privata e scovarne qualche dettaglio inedito.

Barbara- Oh, ma che dolce!! E ti ha regalato lui quella collana??

-Esatto... Prima che ripartissi per l'Italia...

Barbara- Ed immagino che abbia un significato particolare... Ti va di dirci qual'è??

No che non mi va... Dovremmo saperlo solo io e Liam...” ma la faccia di sua mamma le ricordò che certe volte bisognava sacrificare qualcosa per ottenere ciò che più si desiderava: ma Kaylie era assolutamente decisa a non rinunciare a quel qualcosa che era solo “loro”. A tutto, ma non a quello.

-Sono le lettere dei nostri nomi... Legate per sempre da quel “and” al centro...

Sorrise in camera cercando di far capire a Liam che mai avrebbe permesso al mondo di scoprire il loro piccolo segreto. Nessuno avrebbe saputo del loro primo, ultimo bacio.

Non capiva perché fosse così gelosa di quel dettaglio della loro storia ma sentiva semplicemente che non fosse giusto rivelarlo al mondo intero.

Barbara- Questo ragazzo si rivela sempre più adorabile... Lo si legge nei tuoi occhi che sei innamorata... Eppure, proprio pochi giorni fa, le fan e l'intero web si sono scatenati sostenendo l'esatto opposto, dopo aver visto delle foto di te, a Londra, che ti divertivi con quelli che, presumo, fossero dei tuoi amici...

Kaylie avrebbe tanto voluto bloccare subito quella sequela di bugie che stava uscendo dalla bocca della maliziosa conduttrice, ma sapeva che era meglio farla finire, anche solo per capire dove volesse andare a parare con quel discorso, detto con faccia contrita e comprensiva: no, non l'aveva mai sopportata, nemmeno quando la guardava da casa.

Barbara- Si è subito detto che tu avessi usato la sua popolarità per ottenere un contratto di lavoro come ballerina... Migliaia di fan hanno twittato che loro non avrebbero mai fatto una cosa del genere e che tu non meriti di stare assieme ad un ragazzo così meraviglioso... Addirittura, qualcuno ha scritto che l'intera reputazione della band fosse stata messa a repentaglio, dato che le foto sono state mandate in diretta durante un'intervista in un programma televisivo americano, tanto che tutti hanno visto la faccia di Liam contrarsi per il dolore di vedere la sua ragazza così... Tu cosa vuoi rispondere a tutto questo?? Non deve essere facile sopportare tutte queste interferenze, senza poter mai ribattere... Dimmi pure Kaylie...

Allora era a questo che volevi arrivare?? Volevi vedermi piangere per tutte le cattiverie, i malintesi, le angosce che una normale ragazza deve sopportare se si innamora di una superstar?! Volevi in esclusiva le mie lacrime per far salire i tuoi stupidissimi ascolti?!”. Sì, a Kaylie veniva terribilmente da piangere, sentiva il suo stomaco contorcersi dall'ansia e i suoi occhi cercare il volto rassicurante della madre, che però era più agitata di lei. Ma non avrebbe mai dato quella soddisfazione a tutti coloro che erano convinti lei fosse solo la “ragazza-della-porta-accanto-assieme-alla- popstar -famosa-in-tutto-il-mondo”... Sapeva perfettamente di essere molto di più: di essere speciale. Gliel'aveva detto Liam; gliel'aveva detto Louise; gliel'aveva detto Mark; gliel'avevano detto Eleanor e Louis. Ma soprattutto, per una volta in quella strana esistenza che le era capitato di vivere, era il suo cuore a dirglielo: lei era speciale.

Non importava se gli altri desiderassero essere al suo posto e pensassero di essere più adatti di lei ad avere ciò che la sua buona stella le aveva finalmente concesso, non avrebbe permesso a nessuno di dirle che non se lo fosse guadagnato. Poteva contare sulle dita di una mano le persone che sapevano esattamente tutto quello che aveva passato per arrivare, anche solo, a pensare di potersi meritare un'occasione del genere...

Avrebbe voluto avere le mani forti e calde di Liam a stringere le sue, in quel momento, ma sorrise di nuovo alla telecamera e alla donna in attesa di risposta davanti a lei, cominciando a dare finalmente la sua versione dei fatti. Ora si cominciava a giocare secondo le sue regole.

-Ti ringrazio per darmi la possibilità di parlarne, perché tutto quello che è successo non è stato per niente semplice da affrontare... Quando quelle foto sono uscite e l'intervistatore le ha mostrate a Liam, ho pensato che non fosse giusto: chi era lui per sapere veramente che cosa fosse successo e per fare delle insinuazioni?? Un giornalista, mi sono risposta... Faceva solo il suo lavoro. Però ciò che ha fatto più male è stato leggere tutto quello che subito dopo è stato scritto sul web, senza che nessuno avesse la minima idea di quella che fosse la realtà. E' vero: ero fuori, in un locale di Londra, con dei miei amici... Ma stavamo festeggiando perché tutti e quattro avevamo ottenuto un contratto per fare da ballerini di supporto durante il tour inglese di Olly Murs, una vera e propria fortuna!! Specialmente per me, che alla mia prima audizione, ero riuscita ad ottenere un ingaggio!

Barbara- Appunto per questo tutti hanno insinuato che fosse stato merito solo del fatto che tu sia la ragazza di Liam....

-Lo so, ma vi posso assicurare che non è stato così... Louise, la manager dei ragazzi è stata contattata da uno dei più bravi del suo settore, che gli ha chiesto se poteva propormi di lavorare con lui, perché aveva visto le mie coreografie su YouTube e pensava avessi talento... Certo, se non avessi conosciuto Liam, non avrei conosciuto nemmeno la sua manager, ma sono stati quei video a dare avvio al tutto... Per di più, mi sono presentata alle audizioni come qualsiasi altra ballerina: saremmo stati più di duecento... Ho ballato, ho sudato, ho messo l'anima in ogni singolo passo per ore e, alla fine, ce l'ho fatta... E come me anche i tre ragazzi della foto!!

Barbara- Immagino quanto ti sia sentita ferita, quando le fan continuavano a scrivere che tu non eri quella giusta, che non dovevi accettare quel lavoro, che lo usavi e basta...

Di nuovo la faccia contrita e comprensiva per indurre Kaylie alle lacrime, ma la ragazza era decisissima a non lasciare cadere nemmeno una piccola perla di tristezza o amarezza sul suo viso.

-Vorrei dire una cosa, che sono convinta di non dire mai abbastanza: le fan dei ragazzi sono semplicemente meravigliose!! Non per fare le sviolinate a nessuno, anche perché il violino non lo so suonare...

Il pubblico rise... “Alla faccia delle lacrime, cara la mia Barbarella!!!”.

-Ma voglio che tutte e tutti loro sappiano che sono speciali e che per me, il loro sostegno, significa tantissimo... E' vero: c'è stato chi ha scritto delle cattiverie su di me o sulle mie scelte, ma è altrettanto vero che ho ricevuto migliaia di tweet di supporto ed affetto, che non mi sarei mai aspettata di avere... Per quanto riguarda il fatto che io non avrei dovuto accettare il lavoro eccetera, beh... Posso dirvi che io e Liam ne abbia parlato parecchio e, ad essere sincera, avevo qualche riserva nell'imbarcarmi in quest'avventura, ma è stato lui stesso a dirmi che dovevo a tutti i costi provarci... In fin dei conti era il sogno per cui avevo faticato una vita, sarei stata una stupida a rinunciare...

Scrosci di applausi. La gente aveva capito. “Mi dispiace Barbara, ma le lacrime le rimandiamo ad un'altra volta, ok??”. Ma, come Kaylie aveva imparato più volte sulla sua stessa pelle, non era bene gioire prima che tutto fosse finito, perché il pericolo era sempre dietro l'angolo.

Barbara- Assolutamente sì!! Quindi mi stai dicendo che tu e Liam avete parlato e valutato assieme questa proposta... Vi parlate proprio di tutto insomma...

Che cosa volevano dire quelle parole?? Perché Kaylie poteva scorgere un guizzo di malignità e di soddisfazione nello sguardo dell'esperta conduttrice??

-Sì... Beh, è una delle persone più importanti della mia vita...

Barbara- Oh... Se mi dici così, mi metti anche in difficoltà nel mostrati quello che sto per farti vedere... Forse non è il caso... Dimmi tu, Kaylie se vuoi sapere oppure no...

Che diamine sta dicendo questa qui?! Cos'è che dovrei sapere??!! Cosa diavolo deve mostrarmi?!?!”. La stretta allo stomaco si fece quasi insopportabile tanto che dovette concentrarsi per non fare alcun tipo di faccia sofferente.

-Ma certo... Se riguarda Liam è logico che voglia sapere...

Barbara- Proprio prima che tu entrassi in studio, sono comparse sul web queste immagini di Liam... Per favore, dalla regia, potete mandarmele??

Gli occhi di Kaylie si spostarono dal volto sottilmente trionfante della presentatrice all'enorme schermo che aveva davanti a lei: Liam che usciva da un albergo con una ragazza... Liam che ballava con questa ragazza... Liam che si metteva in posa per fare una foto con quella ragazza, cingendole i fianchi con un braccio...

Era semplicemente mozzafiato. La ragazza era una delle più belle donne che Kaylie avesse mai visto: alta, slanciata, con lunghi capelli castani che le ricadevano sulle spalle, fasciata in un vestito molto corto e molto aderente...

Il vuoto... Di nuovo il vuoto... Dentro di lei solo il vuoto...

Il suo Liam?? Era veramente lui?? Erano lacrime quelle che sentiva raggrupparsi agli angoli dei suoi occhi a mandorla??

They Don't Know About Us... Chissà perché le era venuta in mente proprio quella canzone... Poi si ricordò che era stato Liam stesso a dirle quelle parole per convincerla che niente li avrebbe mai separati e che tutta la storia delle foto era una sciocchezza. “Loro non sanno niente di noi...”. Si costrinse a guardare meglio le foto, mentre l'intero studio e probabilmente i milioni di spettatori davanti alla televisione stavano aspettando una sua reazione...

Nella prima foto vide un braccio protendersi verso la ragazza, appartenente a qualcuno che era ancora dentro l'albergo; nella seconda c'era una maglia bianca che ballava vicino a loro, ma che era stata tagliata; nella terza si scorgeva un ciuffo biondo appoggiato alla spalla della ragazza, ma senza testa, che era stata volontariamente omessa dalla foto. Quello era senza ombra di dubbio Niall. Solo allora venne in mente a Kaylie dove le sembrava di aver già visto quella ragazza: era Amy, la studentessa che il bell'irlandese aveva frequentato per un periodo l'inverno precedente. Aveva visto qualche foto di loro due su Google. Evidentemente le cose tra i due si erano sistemate e lei li aveva raggiunti in tour.

Probabilmente non si sarebbe sentita più leggera di come si sentiva in quel momento, nemmeno se fosse dimagrita di quattordici chili tutti in una volta. Il suo volto si aprì in un sorriso che spiazzò tutti, la mefistofelica conduttrice compresa.

Barbara- Tutto bene Kaylie?? Vuoi che ne parliamo magari dopo la pubblicità??

-No, no... Va tutto bene... Anzi, va benissimo, specialmente perché ho appena scoperto che il mio adorato Niall ha deciso di seguire i miei consigli...

Barbara- Che cosa vorresti dire?? Non vedi che le foto ritraggono il tuo ragazzo con una bella sconosciuta?!

-Lo vedo... Ma la bella sconosciuta, che è veramente bella e di questo dovrò parlarne con il diretto interessato, è la ragazza che interessa a uno degli altri componenti della band... Quello di cui si vedono il braccio, la maglietta e il ciuffo...

Il suo non era un tono venato di vittoria o di soddisfazione, ma solo di stanchezza: perché tutti dovevano sempre pensare che uno dei due tradisse l'altro??.

Si voltò verso sua mamma e vide comparire un'espressione di comprensione sul suo viso, come se volesse dirle di tener duro ancora per pochi minuti, dopo di ché, tutto quello strazio sarebbe finito.

Si rigirò verso Barbara e si accorse di averla messa in difficoltà: non sapeva più che dire, dato che la sua speranza di far piangere la fidanzatina italiana ed ottenere uno scoop in anteprima si era appena sgretolata tra le sue dita laccate di rosso. Kaylie sentì montare dentro di lei una specie di pena e di pietà che non la fecero per niente sentire migliore, ma che la costrinsero a cercare una soluzione a quella situazione in cui aveva cacciato la conduttrice.

-Sta di fatto che è difficile avere a che fare con tutto questo mondo: sembra sempre che l'universo sappia meglio di me e lui quello che accade tra di noi... Come se ogni persona pensasse di poter far meglio di quello che noi facciamo, l'uno per l'altra... Ti voglio confessare un piccolo segreto, Barbara...

Kaylie vide gli occhi della conduttrice riaccendersi d'interesse e diventare estremamente attenti... “Ricordati che lo stai facendo per una buona motivazione e che è il tuo spirito caritatevole a spingerti a farlo: salva lo share di questa donna...”, pensò, mentre continuava quel discorso troppo personale per i suoi gusti.

-Dopo quel primo bacio, che Liam mi rubò finito il concerto, io scappai via... Sì, sì... Corsi letteralmente via da lui e da tutte le conseguenze che l'avere, anche solo, a che fare con un cantante famoso come lui avrebbe implicato... Volevo a tutti i costi realizzare i miei sogni, poter far diventare la danza il mio lavoro, ma non volevo assolutamente che ciò avvenisse perché ero diventata “la ragazza di...”. Non riuscivo a sopportarlo... Poi, fortunatamente, ci sono state delle persone che mi hanno fatto capire come stessero le cose, che mi hanno aiutato a comprendere che un sentimento come quello che avevamo provato io e Liam era difficile, se non impossibile, da trovare in un'intera esistenza... Non potevo lasciarmelo sfuggire... Stare con lui era più importante anche del mio sogno... Potrà sembrare sdolcinato ma era come se, lasciandolo andare, avessi la certezza di non poter più essere felice come ero stata in quel corridoio...

Kaylie si guardò attorno: la donna, che fino a pochi istanti prima avrebbe preso volentieri a schiaffi, stava ora cercando di trattenere due lacrimoni carichi di mascara, che minacciavano di rigarle le guance; i cameraman avevano puntato tutte le telecamere su di lei e la stavano guardando al di fuori dell'obbiettivo, come per assicurarsi che quella ragazza seduta al centro dello studio televisivo fosse reale; il pubblico era raccolto in un silenzio assorto e carico di emozione che ogni tanto si esprimeva con qualche leggero singhiozzo soffocato; sua madre la stava guardando con uno sguardo carico di amore, orgoglio e dolcezza che si apriva in un meraviglioso sorriso... Sentiva il calore delle luci sulla sua pelle... Le mancava Liam... Le mancava il suo tocco sicuro e caldo, delicato e deciso al tempo stesso... Le mancava il suo profumo che le ricordava una candida spiaggia caraibica, lambita da un oceano limpido e profondo ed inondata da un sole caldo e luminoso, che tramonta... Le mancavano le sue labbra sulle sue, quella sensazione di perfezione che solo con quel contatto riusciva a credere possibile in un mondo così imperfetto... Voleva sentire le sue braccia stringerle la schiena e sorreggerla, per dirle tacitamente che loro sarebbero sempre state lì con lei, in qualunque momento...

Il pubblico stava applaudendo, Barbara si era alzata per avvicinarsi allo sgabello su cui Kaylie era seduta e le stava dicendo:

-Le parole che hai detto Kaylie sono state meravigliose... Era da tanto che non vedevo un amore così sincero e vero!! Grazie veramente per aver condiviso con me e con il mio pubblico questi tuoi bellissimi sentimenti... Grazie ancora!!! A presto Kaylie!!! Ed ora un po' di pubblicità... Ma rimanete con noi perché dopo parleremo di come perdere cinque chili in una sola settimana!!

Le telecamere si spensero, il pubblicò si alzò e la conduttrice fu circondata da truccatori ed acconciatori. Kaylie sentì delle mani afferrarla per fare delle foto e vide dei foglietti svolazzarle davanti per degli autografi. Fece tutto, ma senza rendersi realmente conto delle sue azioni: voleva solo uscire da quello studio, stare sola e piangere.

Quando non sentì più nessuno chiamarla, si diresse verso i camerini, togliendosi distrattamente il microfono, mentre il microfonista, Deborah e sua mamma la seguivano preoccupati, come dei cagnolini. Prese l'I-pod dalla borsa ed uscì, percorrendo quasi di corsa i corridoi che la separavano dal giardino soleggiato che si trovava al di fuori dello studio televisivo. Si diresse verso l'albero più lontano dall'ingresso dell'edificio e vi si appoggiò con la schiena. Era ruvido, duro ma non le importava: voleva solo piangere. Accese il fidato compagno di viaggio e sentì i primi accordi di chitarra farsi strada dagli auricolari dritti fino al suo cuore... Come Back... Be Here di Taylor Swift. (*ascoltatela se vi va.... )

Le gambe non la ressero più e le sentì cedere sotto il peso del suo corpo e di tutta quella stanchezza che l'aveva invasa. Si sedette a terra, con la schiena ancora sorretta dal possente tronco che aveva scelto come rifugio. Le lacrime cominciarono a bagnarle la gonna molto prima che avesse il tempo anche solo di coprirsi il volto con le mani: le mancava così tanto ed era così stanca di non poter sentire il suo respiro caldo sul suo volto quando le diceva che l'amava...

Tra le pesanti lacrime, intravide sua madre avvicinarsi a lei, ma decidere poi di tornare sui propri passi, intuendo come la figlia avesse seriamente bisogno di stare da sola.

Con ogni probabilità c'era qualche fotografo appostato da qualche parte, non tanto perché lei fosse paranoica, ma perché gliel'aveva detto Deborah, quando erano entrate nello studio televisivo, ma la cosa non la toccava minimamente: voleva solo restare un po' da sola.

Poteva sentire il suo cuore battere sempre più forte mentre il desiderio di rivedere Liam si faceva sempre più presente nella sua testa e nelle sue vene.

Da quando tutto quel viaggio era cominciato si erano visti solo per due giorni e due notti contando pure la sera del concerto, ed era assolutamente inconcepibile che un amore a tal punto potente e avvolgente, come il loro, potesse sopravvivere con così poco contatto fisico.

Forse, per la prima volta da quando aveva avuto la fortuna di poter godere del tocco di quelle mani sicure, di quel petto caldo e di quelle labbra delicate, sentiva la necessità vitale di riaverle per sé, come se senza di esse non riuscisse nemmeno a respirare, come se dovesse annegare da un momento all'altro, perdendo ogni possibilità di ritornare alla vita.

Sì, era decisamente stanca e desiderava con tutta sé stessa potersi riposare nell'abbraccio accogliente di Liam.

Sentì dei passi avvicinarsi a lei ed una mano porgerle il suo cellulare: Liliana le stava sorridendo, stando in piedi davanti a lei. Kaylie si tolse le cuffiette e prese il telefono che continuava a cantare Last First Kiss, vide allontanarsi la madre, e rispose.

Liam- You know that I love you as my own life?! (Lo sai che ti amo come la mia stessa vita?!)

-Yes, I know... And I love you too... (Sì, lo so... E ti amo anch'io...)

Liam- Why are you crying, Kay?? Is everything alright?? (Perché stai piangendo Kay?? Va tutto bene??)

-Yes, I'm fine... It's just that... I don't know... I'm a little bit tired... I miss you so much, Liam... (Sì, sto bene... E' solo che... Non lo so... Sono un pochino stanca... Mi manchi così tanto, Liam...)

Liam- I miss you too... I miss your hair on my face, your fingertips on my neck, your lips on mine... I wish I was there, next to you... (Mi manchi anche tu... Mi mancano i tuoi capelli sul mio viso, le punte delle tue dita sul mio collo, le tue labbra sulle mie... Vorrei essere lì, vicino a te...)

Kaylie non riuscì a trattenersi oltre e un singhiozzo più forte la scosse da capo a piedi, facendo diventare anche la voce di Liam meno ferma:

Liam- Kay... Babe... Please, don't cry... You kill me this way... (Kay... Babe... Per favore, non piangere.... Mi uccidi in questa maniera...)

-Sorry... It's that... Sorry... (Scusa... E' che... Scusa...)

Liam- Okay, let's talk about something else like how good have you been on that interview!!! (Okay, parliamo di qualcos'altro tipo quanto sei stata brava durante l'intervista!!!)

-Have you already seen it?? (L'hai già vista??)

Liam- Of course I have!!! I watched it in streaming with the guys and Alberto, one of the staff's guys, who can speak a little bit of Italian... You were amazing!! Stunning as usually but also you're ability with the answers was crazy!! And I hope that you didn't believe to those pictures for even a second... Right?? (Certo che sì!!! L'ho guardata in streaming con i ragazzi e Alberto, uno dei ragazzi dello staff, che parla un po' di italiano... Sei stata fantastica!! Splendida come sempre ma anche la tua abilità con le risposte era pazzesca!! E spero che tu non abbia creduto a quelle foto nemmeno per un secondo... Vero??)

-Oh... Well... They took me out of guard, but then I remembered what you said to me “that” day... They don't know about us... So I watched them better and I saw that she was Barbara and that Niall was been cut out... (Oh.... Beh... Mi hanno colto alla sprovvista, ma poi mi sono ricordata quello che mi ha detoo "quel" giorno... Loro non sanno di noi... Quindi ho guardato meglio e ho visto che lei era Barbara e che Niall era stato tagliato fuori...) 

Liam- Oh, thanks God, you're such a smart girl!! Sorry Kay, but Louise is calling me back to the studio... I have to go... I'll call you later!! The guys told me to say hi and also Louise, who also said that you've been amazing with that awful interviewer!! (Oh, grazie a Dio, tu si che sei una ragazza intelligente!! Scusa Kay, ma Louise mi sta chimamando in studio... Devo andare... Ti chiamo dopo!! I ragazzi mi hanno detto di salutarti e anche Louis, che mi ha anche detto che sei stata fantastica con quella tremenda intervistatrice!!)

-Hail them all, especially Louise!! I love you...!! ( Salutali tutti, soprattutto Louise!! Ti amo...!!)

Liam- I love you too!! (Ti amo anch'io!!)

Appena ebbe messo giù, il cuore (e non più le mani) di Kaylie cominciò a cercare in rubrica il numero di Elenaor... Doveva vederlo a tutti i costi... Voleva, per una volta, essere lei a sorprenderlo... “Hi sweetie!! I was wondering if you'd like to have some good company during your journey with the guys, on tour... Because if the answer is yes, I'm here waiting just to leave for America !! xo xo Kay”. ("Ehi dolcezza!! Mi stavo chiedendo se ti piacerebbe avere un po' di buona compagnia durante il tuo soggiorno con i ragazzi, in tour... Perché se la risposta è sì, io sto aspettando di partire per l'America!! xo xo Kay")

L'avrebbe riabbracciato... Avrebbe sentito di nuovo quel suo meraviglioso profumo... Avrebbe riprovato quei brividi che le percorrevano la schiena ogni volta che le loro labbra si scontravano.



Hi sweethearts!!
Lo so, è passato un po' di tempo ma volevo vedere se aggiornando un pochino più tardi, sarebbe arrivata qualche altra recensione... Ma purtroppo  non è stato così ed io, non avendo altro tempo per postare, mi sono ridotta a farlo a quest'ora tarda... Scusate... ^^ 
Detto questo: che ne pensate di questa mirabolante intervista, molto, molto italiana??? *ogni riferimento a Barbara D'Urso è puramente voluto e progettato =P* Che la nostra Kay si stia finalmente facendo le ossa?? E del crollo che ha avuto dopo??? Penso che sia normale non riuscire a sopportare una pressione del genere... *sì, adoro quella canzone di Taylor... Piango sostanzialemte ogni volta che la sento...-.-"*
E poi, altro fatto importante: presentazione di Liam con Liliana, la mamma... Che dolciosi, no?? 
Ormai sono arrivata a chiedermi perché continuo a postare, poi mi dico che un impegno è un impegno e quindi ogni tanto pubblico qualcosa... Solo che vorrei sapere sul serio se vi fa schifo o cosa... ^^ Le critiche sono bene accette... =)
P.S. La Barbara nominata nelle foto è proprio lei: Barbara Palvin... Che ne pensate di una sua fantomatica relazione con il nostro irlandesino?? Per me sarebbero carucci *-* *fine del momento gossip* 
P.P.S. In caso non riuscissi a postare prima di Natale... beh... BUON NATALE!!! <3
P.P.P.S. Ehi, tu... Sì, proprio tu... Lettrice silenziosa: grazie mille per essere arrivata fin qui <3 <3
Lots Of Love





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Capitolo 18
*** One Way Or Another ***


One Way Or Another

La risposta di Eleanor era arrivata pochi minuti dopo, dicendole che non vedeva l'ora di averla al suo fianco per due settimane di pura vacanza e divertimento. Ora doveva solo dirlo a sua mamma. Entrò in camerino, dove la donna stava premurosamente raccogliendo le cose della figlia, di modo che potessero lasciare quel posto il prima possibile, e le si avvicinò per lasciarle un bacio leggero sulla guancia e circondarle la schiena con le braccia.

Liliana- Cosa devi chiedermi, Kay??

-Ma si può sapere per quale motivazione ogni volta che mi avvicino per abbracciarti o anche solo per dimostrati il mio immenso affetto nei tuoi confronti, devi sempre sospettare che voglia chiederti qualcosa??!!

Liliana- Per esperienza comprovata da prove statistiche: ogni volta che sei giù di morale e poi ti chiama Liam, va sempre a finire che devi chiedermi qualche favore.... Sbaglio??

-Benché mi ritenga offesa per questa tua insinuazione che basti una chiamata di Liam per sistemare tutto...

Liliana- Vorresti dirmi che non è così?!

Sua madre si era sganciata dalla sua presa e la stava guardando con un'espressione tra lo scettico, il divertito e il “lo stai veramente dicendo?!”. Non ce la faceva: quella donna la conosceva troppo bene e sapeva a memoria tutte le sue tattiche per ottenere qualcosa. Fortunatamente erano scarse già di loro.

-Va bene... Mi arrendo!! Liam è capace di farmi cambiare umore come il vento con una banderuola, ma prometto che questa cosa prima o poi passerà... Spero, almeno... Passerà, vero?!

Liliana- Sinceramente?? A guardarvi sembrerebbe proprio una malattia incurabile, da cui nessuno dei due si riprenderà mai... Ma i miracoli possono sempre accadere...

-Grazie, madre... L'ho sempre saputo che tu ci volevi divisi, altro ché “non sarò di certo io ad impedirti di essere felice...”... Sì, sì... Grazie tante...

Liliana- Ma come fa a sopportarti quel ragazzo?? Deve essere un santo!!!

-Potrebbe essere.... Comunque, a proposito di santi... Tu non vorresti vedere la tua adorabile figliola, di cui sei estremamente orgogliosa e che mai...

Liliana- Di nuovo, Kay?! Vai al sodo...

-Ho capito: appendo la retorica e il mio affetto per te, al chiodo e te lo dico brutalmente... Voglio andare due settimane in tour con i ragazzi, in America.

La faccia di sua madre era la perfetta rappresentazione della sorpresa e dello sconcerto. Nemmeno un bambino di quattro anni mentre scarta i regali il giorno di Natale poteva avere anche solo lontanamente l'espressione che Liliana aveva stampata sul volto.

-Sei stata tu a volere la verità nuda e cruda, senza marshmallow attorno!!!

Liliana- In America... Per due settimane... Con gli One Direction...

Ha imparato a dirlo!!! Pazzesco... Quasi, quasi comincio a credere che potrebbe anche dirmi di sì...” pensò Kaylie, mentre vedeva sua mamma cominciare a ragionare su qualcosa che le sembrava essere una questione di vita o di morte. Ma, in fin dei conti, per lei lo era veramente: se non avesse visto Liam a breve sarebbe potuta impazzire.

Liliana- Ma dovresti fare tutto quel viaggio da sola??

-No, viene anche El... E' per questo che vado nelle prime due settimane di agosto: perché c'è pure lei e perché dopo comincerò le prove per il tour e non avrò più tempo...

Liliana- Ma agosto comincia tra cinque giorni... E quindi, tu, tornata dall'America, ripartiresti subito per l'Inghilterra...

Kaylie non ci aveva pensato; era stata così tanto concentrata sulla sua travolgente voglia di rivedere Liam e da tutta l'euforia di poter vivere la sua vita londinese di nuovo per preparare il tour, che non aveva minimamente preso in considerazione che nell'ultimo mese era stata a casa veramente poco e che, anche quando era presente con il corpo, la sua mente era comunque oltre Manica.

La faccia di Liliana e tutte quelle ritrosie a dirle di sì le fecero intuire quanto fosse mancata a sua mamma la sua presenza a casa, la sua instancabile parlantina e il suo affetto. Erano sempre state molto legate, eppure solo in quel momento Kaylie si rese conto di quanto potesse essere stata dura per sua mamma vederla crescere, maturare ed abbandonare il suo “nido” in un così breve arco di tempo.

-Mamy... Non me ne sto andando per sempre... Saranno circa due mesi tra viaggio in America, prove e tour... Poi ci vedremmo comunque tutti i giorni su Skype!! E potrei tornare per qualche giorno ogni tanto...

L'ultima parte non era molto sicura potesse realizzarsi seriamente, ma l'aveva detta per tranquillizzarla e per farle capire che non l'avrebbe mai lasciata da sola.

-Lo sai vero che se sono diventata quello che sono ora, lo devo anche a te??

Liliana si avvicinò a Kaylie e la strinse in uno di quegli abbracci che non hanno bisogno di spiegazioni, di parole per essere descritti: accadono perché c'è la necessità di far sentire all'altro tutto l'affetto che si prova, tutto l'orgoglio che si sente nei loro confronti.

Quando si lasciarono, Kaylie aveva gli occhi lucidi, mentre sua mamma con un sorriso le disse:

-Vai e divertiti... Lo so che non mi dimentichi... Anche perché ora so pure parlare un po' d'inglese, quindi posso sempre chiedere a Liam come ti comporti!!!

Questo è decisamente inquietante... Ma non importa: tra cinque giorni vedo Liam!!!”.

Quando finalmente arrivarono a casa, dopo le due ore di treno e un'ora di macchina per tornare da Milano, Kaylie cominciò a pianificare il viaggio e quanto le sarebbe servito per far sì che Liam non sapesse niente dei suoi propositi. C'era una sola persona che potesse aiutarla nella sua impresa: Louise.

Digitò il numero della manager e, come si aspettava, rispose al primo squillo: quella donna viveva con il cellulare appeso all'orecchio.

Louise- Hi Kay!! How... (Ciao Kay!! Come...)

Non la fece finire di parlare: non poteva rischiare che qualcuno sospettasse che stesse parlando con lei. “Mi sento molto un'agente segreto di sua maestà al momento... Mi piace!!”.

-Shhh!! Louise go out of the room you're in!! Now!!! Don't ask anything.... Are you alone?? (Shhh!! Louise vai fuori dalla stanza dove sei!! Ora!!! Non chiedere nulla... Sei da sola??)

Louise- Yes, I am.... Kay, what's going on?! (Sì, sì... Kay, che succede?!)

-I need your help!! (Ho bisogno del tuo aiuto!!)

Louise- Okay... I'm gonna help you de... (Okay... Ti aiuterò deci...)

-Louise!! Can you let me speak without being interrupted?? (Louise!! Puoi lasciarmi parlare senza interrompermi??)

Louise- Oh, sorry dear!!! I'm used to... C'mon, tell me!!! (Oh, scusami cara!!! E' un'abitudine... Forza, dimmi!!!)

-I'd like to come on tour with Eleanor next week... I'll be around just for two weeks, because then I have rehearsal... I can pay everything, I hope, but I need your help in order to book the hotels and the flights... Please, tell me that I can come... Please, please, please!!! (Vorrei venire in tour con Eleanor la prossima settimana... Starò lì solo per due settimane, perché poi ho le prove... Posso pagare ogni cosa, spero, ma ho bisogno del tuo aiuto per prenotare gli hotel e i voli... Per favore, dimmi che posso venire... Per favore, per favore, per favore!!!)

Perché non le rispondeva?? Perché non le diceva semplicemente “Certo Kay!! Puoi venire!!”?? Non le aveva chiesto la luna, voleva solo poter sentire ancora quel profumo inebriante che sapeva di straniero e di casa allo stesso tempo...

Louise- Gush, Kay!! I thought it was something really important!! (Oddio, Kay!! Pensavo fosse qualcosa di realmente importante!!)

-But this is important!! For me... (Ma questo è importante!! Per me...)

Louise- Sorry, girl... I keep forgetting that you don't see him every single day... Anyway: I'm the happiest person to hear you say this!!! (Scusami, ragazza... Continuo a dimenticarmi che tu non lo vedi ogni singolo giorno... Comunque: sono la persona più felice di sentirti dire questo!!!)

-This should sound like a yes??? (Dovrebbe suonare come un sì???)

Louise- Of course it is!!! I was the first one to tell you to come with us for a little while and enjoy this amazing crew of fools!!! (Certo che lo è!!! Sono stata la prima a dirti di venire con noi per un po' e goderti questa incredibile compagnia di pazzi!!!)

-They're driving you insane, aren't they?? (Ti stanno facendo impazzire, vero??)

Louise- Yes dear, but I'm still fine... But now the most important thing is that... (Si, cara, ma sto ancora bene... Ma ora la cosa più importante è che...)

-Louise, can you tell me where are my... (Louise, puoi dirmi dove sono i miei...)

Louise- Go away Tomlinson!!! Now!! (Vattene Tomlinson!!! Ora!!)

-Louis, right?? (Louis, vero??)

Louise- Yes... Girl around here is getting a little bit too crowded... I'll call you back... And, just so you know, I will organize everything for you... Don't think about that... See you soon... Bye!! (Sì... Ragazza, qui attorno si sta facendo un po' troppo affollato... Ti richiamo... E, giusto perché tu lo sappia, organizzerò tutti io per te... Non ti preoccupare di quello... A presto... Ciao!!)

-Thanks Louise: you're an angel... Bye!!! (Grazie Louise: sei un angelo... Ciao!!)

-Vedo Liam!!! Vedo Liam!!! VEDO LIAM!!!!

Lo stava urlando seriamente questa volta e non lo stava solo pensando, e questo era un chiaro segno di squilibrio mentale o di innamoramento folle. Kaylie non era molto sicura ci fosse una grande differenza tra le due cose.

Alex- Lo sai vero che sei una cretina?

Sua sorella era entrata in camera senza bussare come al solito e la stava guardando come si osservano dei pesci viscidi e purulenti all'acquario: disgustata.

-Cretina sarai tu!! La sottoscritta se ne va in tour, per due settimane, in America con la band più famosa del momento in tutto il mondo conosciuto e che contiene, guarda caso, anche il suo meraviglioso ragazzo!!

Alex- L'hai finita di tirartela??

-Sei gelosa per caso?? Ma loro non erano quei cinque bambinetti che avevano altrettante bambinette idiote che li ascoltavano? Cos'è: hai per caso cambiato idea Alex?

Alex- Ma vai a quel paese, Kay!!

-Siamo due a zero per me... Giusto per la cronaca!

Questa ultima risposta gliel'aveva praticamente urlata dietro, dato che Alex si era diretta verso il suo studio, sbattendo rumorosamente la porta. Non era che si divertisse più di tanto a litigare con sua sorella maggiore, ma alle volte le dava soddisfazione poterla aver vinta in qualche discussione, giusto per ricordarle che non era più la piccola adolescente insicura che cercava a tutti i costi di imitarla e di essere alla sua altezza.

Il cellulare si illuminò e un messaggio di Denise comparve sul desplay: doveva ancora dire alle ragazze che sarebbe partita. Una leggera sensazione di nostalgia le attanagliò lo stomaco. Infatti, benché fosse consapevole che nessuna di loro tre stesse per partire per la guerra e che la tecnologia, come aveva già dato loro dimostrazione, poteva collegarle in qualunque momento e a qualsiasi distanza, non riusciva a pensarsi due mesi senza di loro. Ma, d'altra parte, non poteva più nemmeno immaginarsi un singolo istante senza Liam, quindi... Disse loro di andare su Skype perché aveva un annuncio importante da fare.

Marta- Dicci tutto donna!!

Denise- Siamo tutt'orecchi...

-Parto...

Marta- Bene!!! E dove vai?! Di nuovo a Londra?? Ma non dovevi andarci a metà agosto?

-Parto prima di andare a Londra...

Marta- E quanto stai via?? Qualche giorno??

Denise- Penso ci voglia dire che raggiunge i ragazzi in tour in quelle due settimane prima delle prove a Londra e prima del suo tour... Ci ho preso?!

-Perfettamente, come al solito mia attenta psicologa!

Denise- Hai visto?? Le mie abilità di capire al volo le persone migliorano a vista d'occhio!! Ogni tanto mi viene il dubbio che tra un po' saprò pure leggere nel pensiero... Comunque sono felice che tu vada a passare un po' di tempo con Liam... Ti manca vero?

-Si vede così tanto?!

Denise- Diciamo che quando ho solo pronunciato il suo nome ti si sono illuminati gli occhi neanche contenessero dei fuochi d'artificio...

-Mi sto vergognando... Mi sto scavando la fossa... Mi sto ficcando nella fossa...

Denise- Scema, piantala!! E' normale... Per i primi due mesi, poi se continua, diventa patologia... Da quant'è che state assieme voi??

Scoppiarono entrambe a ridere e solo allora, non sentendo alcuna risata stridula provenire dalla parte destra dello schermo, Kaylie si rese conto che Marta era imbambolata davanti la telecamera, in silenzio da più di cinque minuti.

-Marta?? Tutto bene??

Marta- Sì, sì... Tutto apposto...

-Marta... Capisco che ho fuochi d'artificio negli occhi, ma non sono cieca! Che succede?? Perché quella faccia abbattuta?

Marta- Perché te ne vai... Di nuovo!! Se parti ora, vorrà dire che per due mesi, o forse più, noi non ci vedremo!!

-Ma mica vi abbandono!! Lo sai che potete chiamarmi in qualunque momento e per qualsiasi cosa, anche se hai comprato il colore di smalto perfetto per intonarsi con i tuoi occhi o se hai trovato l'uomo della tua vita...

Quando Kaylie pronunciò le parole “uomo della tua vita” vide la sua migliore amica scoppiare in singhiozzi incontrollabili e strazianti che lasciarono basita non solo lei, ma anche Denise.

-Marta!! Che succede?! Perché piangi?! Ehi!!! Calmati!! Dimmi che succede!!??

Marta- Mi ha lasciato... Max... Mi ha lasciata...

-Due minuti e sono da te!!

Denise comprese subito la gravità del fatto e si scollegò dal collegamento; Kaylie chiuse il computer e, presa la macchina (cosa che faceva solamente in caso di gravissime circostanze, dato che odiava guidare), in meno di due minuti stava già parcheggiando davanti casa della ragazza appena lasciata dall'idiota di turno.

Trascorse la serata e la notte a casa di Marta, tra vaschette di gelato, sedute dolorose e divertenti di segreti-consigli fra amiche e la registrazione della sua intervista, che aveva rilasciato quello stesso pomeriggio, questo solo quando la ragazza si era ripresa abbastanza per poter ridere alle facce che la conduttrice aveva fatto ascoltando le risposte di Kaylie.

La mattina dopo, a seguito di un'accurata scansione del caso clinico della sua paziente, che sembrava stare molto meglio, tornò a casa: doveva stilare una lista di tutto quello che le occorreva per il viaggio, doveva chiamare Eleanor per mettersi d'accordo su dove si sarebbero trovate e che cosa si sarebbero portate via, ma soprattutto, doveva fare un attimo di mente locale sulla sua vita. Varcata la soglia di casa, si diresse verso il suo fidato nascondiglio, si gettò a pancia all'aria sul letto ed accese l'Ipod: che cosa avrebbe fatto ora??

Erano passati quasi quattro mesi da quando Liam era entrato nella sua vita, sconvolgendola, circa dieci mesi da quando Marta le aveva detto che sarebbe andata al concerto degli One Direction e un anno giusto dalla prima volta che aveva ascoltato una loro canzone... All'epoca lavorava in un campeggio come animatrice ed era stato per aiutare delle ragazzine e per avere i soldi per il concerto dei Lawson, che aveva scoperto i ragazzi. A Londra c'era andata ed aveva pure visto una delle sue band preferite (uno di loro c'aveva persino provato con lei!!), ma non di certo come se lo fosse immaginato lei: era atterrata in suolo inglese come la ragazza di uno dei componenti della boy-band più famosa sulla faccia della terra e ci era ritornata per portarsi a casa un contratto come ballerina che l'avrebbe vista impegnata per tutto il mese di Settembre... Quello era periodo di esami nella sua Università... Già, la sua università. Non ci aveva praticamente più pensato da quando la relazione con Liam si era fatta più seria, ovvero dal preciso istante in cui avevano avuto la loro prima chiamata su Skype, ed ora era giunto il momento di chiedersi che cosa dovesse fare sul quel versante.

Era riuscita a dare solo un esame durante la sessione di Giugno e, di conseguenza, ora ne avrebbe avuti in programma altri tre nel giro di meno di un mese... Poi a Ottobre le lezioni sarebbero ricominciate e ci sarebbe stata la rata da pagare... Poteva ancora farcela a dare quei tre esami nella sessione straordinaria di Novembre, ma dove avrebbe trovato i soldi per pagare la rata, con la consapevolezza che forse non avrebbe nemmeno frequentato?? Aveva speso praticamente tutti i soldi guadagnati con il lavoro della stagione precedente per fare i due soggiorni a Londra, per il viaggio in treno fino a Milano e per il biglietto aereo con destinazione Stati Uniti. I suoi non avrebbero avuto alcuna obbiezione nell'aiutarla a pagare la retta, il problema era che lei non sapeva se voleva veramente continuare a frequentare. Il tour sarebbe finito quasi in coincidenza con l'inizio delle lezioni e, come le aveva confessato Eleanor qualche notte prima, non sarebbe stato facile all'inizio continuare a frequentare con tutti i paparazzi sulle sue tracce e le fan scatenate che avrebbero fatto di tutto pur di avere anche una sola possibilità di essere notate dai ragazzi, ma poi tutto si sarebbe normalizzato...

Il problema vero sono io!! Sono io che sin dall'inizio sono andata in quest'università solo per ripiego ed ora, che i miei sogni potrebbero finalmente realizzarsi, vorrei tanto mollare tutto... Ma se le cose andassero male?? Se finito il tour non ricevessi altre proposte di lavoro, cosa farei qui, in Italia, senza una laurea?... Forse dovrei continuare comunque, ma questo vorrebbe dire rinunciare alla danza o fare un percorso universitario a metà, con il tempo che mi rimarrebbe dagli altri impegni... Senza contare che non avrei più così tante occasioni per vedere Liam... Ed in tal caso diventerei una piccola ameba ambulante come ero prima di lui... Forse sono destinata a vegetare su questo piccolo lembo di terra che il destino mi ha affidato oppure dovrei staccare le mie radici da questo terreno arido e volare libera verso il “magico mondo” di cui il mio ragazzo fa parte... Oddio, perché non potrei semplicemente avere il coraggio di Eleanor o di Perrie e vivere la mia vita come viene, senza farmi tutte queste paranoie e senza avere una mente così iperattiva?!”. A salvare Kaylie da quel delirio di dubbi che le stava torturando il cervello ci pensò il suo computer: Liam la stava chiamando su Skype. Aveva cercato di evitarlo per tutto il giorno precedente ed aveva intenzione di farlo anche per i giorni che ancora la separavano dalla sua partenza: non era mai stata capace di dire delle bugie volontariamente, avrebbe capito tutto solo guardandola negli occhi.

Quando però accetto la richiesta di chiamata rimase sufficientemente sorpresa e sollevata nel vedere un fluente ciuffo biondo e due occhi celesti sorriderle dallo schermo. “Deve essere qualcosa d'importante se mi chiama a quest'ora della mattina: quel ragazzo non si schioda dal letto nemmeno con le cannonate!... Aspetta: ma lì è notte fonda... Odio i fusi orari!!”.

Niall- Hi dear!! How are you?! (Ciao bellezza!! Come stai?!)

-Hi, Nialler!! I'm quite fine, thanks... Just a lot of thoughts stuck in my mind... What about you?! Why are you still awake?? Is everybody okay?! (Ciao Nialler!! Sto abbastanza bene, grazie... Solo un bel po' di persieri bloccati in testa... Che mi dici di te?! Perché sei ancora sveglio?? Stanno tutti bene?!)

Niall- Wait, wait nanny!!! We're all good... Well almost all... (Aspetta, aspetta tata!!! Stiamo tutti bene... Beh, più o meno tutti...)

-Niall... What's the matter?? Tell to this amazing life and love consultant everything is going on in your Irish mind... (Niall... Qual'è il problema?? Dì a questa fantastica conculente di vita e amore tutto quello che sta girando per la tua testolina irlandese....)

Niall- How do you understand that I was the problem?! (Come hai fatto a capire che ero io il problema?!)

-Sixth sense, dear... I'm kidding... Last time we talked you were a little bit low and today you call me exactly one day after my interview with those pictures of you and Barbara... C'mon, tell me... (Sesto senso, caro... Sto scherzando.... L'ultima volta che abbiamo parlato eri un po' giù e oggi mi chiami esattamente un giorno dopo la mia intervista con quelle foto di te e Barbara... Avanti, dimmi...)

Niall- I don't know what's wrong with me... Really... I tried to be just me, but it seams that isn't always enough... (Non so che cosa ci sia di sbagliato in me... Sul serio... Ho provato as essere solo me stesso, ma sembra che non sia mai abbastanza...)

-Wait: are you saying that Barbara told you weren't good enough?? (Aspetta: stai dicendo che Barbara di ha detto che non sei abbastanza??)

Niall- Yes... Well no!! Oh, gush: I don't know!!!... (Sì... Cioè, no!! Oddio: non lo so!!!...)

Kaylie sentì dei rumori di sottofondo ed una voce femminile che, urlando, gli diceva di muoversi a scendere poiché il computer serviva a lei per organizzare l'intervista del giorno dopo. Louise e la sua proverbiale pazienza: non ne conosceva l'esistenza e non ne sentiva assolutamente la mancanza.

Niall- I have to go... Sorry if I overwhelmed you with my problems.... Just forget about it... Thanks, Kay... (Devo andare.... Scusa se ti ho sommersa con i miei problemi... Dimenticateli... Grazie Kay...)

-Wait a second my dear fake blond Irish!! I want to talk about this love affairs with you again, but face to face next time!! I'll tell you a secret, but you have to swear that Liam will never know about this!! Swear!! (Aspetta una attimo mio piccolo irlandese finto biondo!! Voglio parlare ancora di questi affari di cuore con te, ma faccia a faccia la prossima volta!! Ti dirò un segreto, ma devi giurare che Liam non ne saprà mai nulla!! Giura!!)

Niall- I promise, but just because I trust you and I know you won't ever cheat on him... Tell me!! (Lo prometto, ma solo perché mi fido di te e so che non lo tradiresti mai... Dimmi!!)

-I'll be in the USA in less than four days, with El!!! But don't say a word with Liam!! It's a surprise!! (Sarò negli Stati Uniti tra meno di quattro giorni, con El!!! Ma non dire una parola a Liam!! E' una sorpresa!!)

Niall- I won't say anything!! I'm so happy for you to come over here!! He's missing you so much... (Io non dirò nulla!! Sono così felice che tu venga qui!! Gli manchi così tanto...)

-But remember that we have a little chat waiting to be ended... See you Niall!! Have a nice day!! I mean: good night! (Ma ricordati che noi abbiamo una piccola conversazione che deve essere portata a termine... Ci vediamo Niall!! Buona giornata!! Voglio dire: buona notte!)

Niall- You're amazing Kay!! Can't wait to have you here!! Bye!! (Sei fantastica Kay!! Non vedo l'ora di averti qui!! Ciao!!)

Il suo desktop con Broadway ricomparve davanti ai suoi occhi al posto di quella faccia d'angelo che fino a qualche secondo prima le stava parlando di sé stesso e dei suoi problemi di cuore. In quel momento si rese conto che non le mancava terribilmente solo Liam ma anche tutti gli altri ragazzi: le risate di Harry, la gentilezza di Niall, i timidi sorrisi di Zayn e pure le stupide battute di Louis. Il ragazzo irlandese aveva deciso, tra tutte le persone che conosceva, di rivolgersi proprio a a lei, di chiedere consiglio a quella che fino a poco tempo prima non era che una comunissima ragazza italiana, ma che ora cominciava a capire come non fosse solo lei a sentirsi “a casa” qualora fosse con loro. Kaylie faceva parte di quella famiglia tanto quanto uno qualunque di loro.

Con il fatto che Niall fosse al corrente del suo imminente arrivo, Kaylie riuscì a sapere come Liam stesse prendendo quel suo improvviso distacco. Infatti, negli ultimi quattro giorni, aveva risposto a malapena a due sue chiamate e a qualche messaggio, giusto per non sparire del tutto, ma sempre sembrando distante e fredda e lui sembrava struggersi come un pazzo per riuscire a trovare anche un'insignificante motivazione che potesse spiegargli il comportamento “della sua Kaylie”. Inoltre era riuscita a coinvolgere addirittura Eleanor in tutta quella messa in scena, tanto che anche la ragazza inglese aveva fatto credere ad un impazientissimo Louis che forse non l'avrebbe potuto raggiungere per quei dieci giorni di tour a causa di qualche imprevisto con l'Università. Nelle ore che avevano trascorso su Skype, le due giovani donne avevano riso come matte pensando a Louis e Liam che si piangevano l'uno sulla spalla dell'altro, compatendosi per un “destino così ingiusto” (testuali parole riportate da Niall), finendo poi per giocare a Fifa 13. Ci avevano messo un'eternità per fare la valigia, ma alle dieci di sera, ora italiana, del trentuno di Agosto Kaylie era pronta per partire per gli Stati Uniti.

Era semplicemente un'intera vita che sognava di andarci e mai avrebbe pensato di poter vivere quel viaggio tanto desiderato in tour con dei ragazzi fantastici che riempivano arene con la loro voce e la ragazza di uno di loro, nonché sua nuova migliore amica. Quello doveva a tutti i costi essere un sogno, non solo quella notte insonne che stava passando sdraiata sul letto di camera sua con la musica sulle orecchie, ma tutta la sua vita.

Come era arrivata ad essere quella persona che stava per affrontare un intero oceano pur di rivedere il proprio ragazzo?? Come era possibile che lei, la ragazza più insicura sulla faccia del pianeta terra, fosse invece così sicura dell'amore di un ragazzo per lei?? No, non di un ragazzo qualsiasi ma di Liam Payne! Perché, se solo ci pensava un attimo, sarebbe stato pazzesco anche se lui non fosse stato una pop star internazionale, anche se non avesse avuto milioni di fan in giro per il mondo e non viaggiasse su un jet privato per spostarsi da un luogo all'altro... Lui sarebbe sempre stato “troppo” per lei: troppo dolce, troppo comprensivo, troppo attraente, troppo intelligente, alle volte troppo idiota, troppo affascinante... Insomma: troppo perfetto. Eppure, grazie a lui, in quei quattro mesi aveva imparato a non dubitare più dei suoi sentimenti per lei, non perché li desse per scontati, ma perché sapeva che se le cose fossero mai cambiate se lo sarebbero detti subito, senza fingere che tutto andasse bene comunque. Inoltre l'amore che Kaylie sentiva di provare per lui era un qualcosa che andava al di là delle parole, che non poteva definirsi come un semplice legame tra due persone, ma che a tutti i costi doveva entrare nella categoria delle forze fondamentali che tenevano in vita il mondo: perché il loro amore teneva in vita sia Kaylie che Liam, entrambi i loro mondi all'apparenza così distanti.

L'alba sorprese Kaylie ancora sveglia. “Dormirò in aereo...” pensò, mentre si vestiva per dirigersi di buonora all'aeroporto accompagnata da sua mamma e dalle due donne della sua vita. Un'ora di volo da sola fino a Londra e poi altre tredici ore di viaggio con Eleanor per atterrare a Las Vegas.

Il vestito lungo e molto gipsy che aveva addosso continuava a svolazzare nella leggera brezza che sfiorava il parcheggio dell'aeroporto: quella volta non voleva che l'accompagnassero dentro, altrimenti sarebbe stato ancora più difficile gestire i paparazzi che la stavano già aspettando alle porte dell'edificio.

Liliana- Mi raccomando, non mi interessa di che ore siano, se sia notte o giorno, ma chiamami più che puoi, chiaro??

Non aveva mai visto sua mamma così tanto preoccupata, forse era solo l'idea che sua figlia andasse ad un oceano e un continente di distanza che la terrorizzavano tanto, ma doveva farci l'abitudine: se tutto fosse andato come Kaylie sperava quella presto sarebbe diventata la sua vita quotidiana.

Marta- Voglio sapere che fai ancora prima che qualche account di update abbia il tempo di dirmelo, hai capito?! Niente scusanti!! Voglio sapere tutto e in tempo reale!!

Denise- E non dimenticarti di mandarmi più informazioni possibili su come si sviluppano le informazioni di gossip in America! Mi servono per il mio studio... Ci conto!!

-Bene... Ricapitolando dovrei chiamare mia mamma ogni due minuti, mandare a Marta tutte le news in tempo reale e occuparmi di tutto il gossip americano per Denise... In definitiva fai a meno di partire perché non farai altro che stare attaccata al telefono e al computer....

Marta- Esagerata come sempre... Diciamo che ti conviene tenerlo a portata di mano!!

-Me lo incollerò, va bene?? Forse Liam non sarà molto felice quando dovrò abbracciarlo, ma d'altra parte mica vado fino in America solo per lui...

Le quattro donne si liberarono della tensione di quel temporaneo addio con una leggera risata: era tempo di andare e Kaylie doveva riuscire a sorpassare indenne la barriera di fotografi in sua attesa.

-Donne vi voglio un mondo di bene... Prendetevi cura l'una dell'altra e non esitate a chiamarmi per qualsiasi cosa: un oceano per noi è nulla! Mamy vedi di non piangere troppo e magari ogni tanto vai a farti qualche passeggiata in spiaggia: hai bisogno di rilassarti pure te!! Vi voglio bene!!

Un ultimo abbraccio e poi via, verso quel terminal che l'avrebbe portata in poco più di un'ora un passo più vicina a Liam.

Arrivata all'aeroporto di Londra non ebbe difficoltà a trovare Eleanor: quella ragazza era veramente troppo bella per confondersi con il resto della gente, più o meno come la Venere di Botticelli che avanza sorvolando le acque a bordo di una conchiglia, lei stava procedendo regalmente verso di lei con un sorriso mozzafiato dipinto sul volto.

Eleanor- Hi sweetheart!! (Ciao dolcezza!!)

-Hi wonderful!! How can you be always so perfect?! (Ciao meraviglia!! Come fai ad essere sempre così perfetta?!)

Eleanor- It's a gift... (E' un dono...)

-El... 

Eleanor- Kidding!! I can honestly say that I have a tight relationship with my mirror... (Scherzo!! Posso dire onestamente che ho una stretta relazione con il mio specchio...)

-I guess it... So, I think that we have to go... Right now!!! (Lo immaginavo... Quindi, credo che dovremmo andare... Proprio ora!!!)

La solita voce metallica, che ormai Kaylie conosceva bene come quella delle sue migliori amiche (dato che negli ultimi tempi aveva trascorso più tempo in quell'aeroporto che altrove), stava chiamando il loro volo. Le due giovani donne si diressero verso il loro terminal e, dopo aver dato tutti i documenti, salirono a bordo per prendere posto.

Kaylie non ci aveva minimamente pensato, ma forse il fatto che due delle tre ragazze degli One Direction viaggiassero assieme su un aereo di linea poteva creare qualche problema di “quiete pubblica”. I suoi timori furono confermati dalle urla che provenivano da due sedili più avanti dei loro e che fecero sobbalzare, non solo le due ragazze, ma l'intera schiera di passeggeri che era appena salita a bordo.

-OH!! MY!! GOD!! There are El and Kay!!! (OH!! MIO!! DIO!! Sono El e Kay!!!)

Una delle due Directioner era praticamente in piedi sul sedile e continuava a saltellarci sopra come una piccola scimmietta impazzita, incitata da un'altra ragazzina, di poco più grande di lei, che continuava a cercare freneticamente il cellulare nella borsa che sua madre non voleva decidersi a lasciarle. Eleanor e Kaylie si guardarono negli occhi e, senza dirsi nulla, con un semplice cenno del capo, si alzarono contemporaneamente per dirigersi verso le due fan. Le facce stupite degli altri passeggeri fecero sentire Kaylie leggermente a disagio ma, d'altra parte, se volevano preservare il loro udito e la loro sanità mentale per le seguenti tredici ore di viaggio gli conveniva fidarsi di loro e, magari, ringraziarle anche.

-Oh!! That's amazing!!! You girls are so cool!!! And LUCKY!!! (Oh!! E' fantastico!!! Ragazze siete così forti!!! E FORTUNATE!!!)

Di una cosa sono assolutamente certa: i decibel che le Directioners sono capici di raggiungere quando riguarda la band sono gli stessi in tutti i paesi del mondo: sovrumani!! Se penso alle ragazzine del campeggio quando ho detto loro che non sapevo chi fossero gli One Direction, mi viene ancora male alla testa... Deve far parte dell'addestramento per diventare una vera fan....”. Benché si potesse definire pure lei una Directioner ( forse anche con qualche motivazione in più di tutte le altre ragazze in giro per il globo), le risultava ancora difficile abituarsi a tutte quelle scene di pazzia collettiva che seguivano i ragazzi dovunque andassero... O dovunque fossero anche solo nominati.

-Hi ladies!! What do you think if we take a picture all together?? And then you might give us your Twitter nickname so we, and maybe the guys, will follow you back?? (Ciao donzelle!! Che ne dite se facciamo una foto tutte assieme?? E poi potresti darci i vostri nickname di Twitter così noi, e magari i rgazzi, potremmo seguirvi??)

Se c'era una cosa che Eleanor sapeva gestire perfettamente era proprio quella di avere a che fare con le fan: le avrebbe chiesto ripetizioni.

-Yes!!!OH MY GOD!!! You're so kind!!! (Sì!!! OH MIO DIO!!! Siete così gentili!!!)

-What's your name, girls?? (Qual'è il vostro nome, ragazze??)

Kaylie, in compenso, aveva sempre in testa l'idea di conoscere il più possibile quelle ragazze così fedeli e dedicate che formavano il fanbase della band: in fin dei conti pure loro erano parte della grande famiglia 1D.

-I'm Brianna... (Io sono Brianna...)

-And I'm Ashley... These are our Twitter nickname!!! Thank you so much!!! (E io sono Ashley... Questi sono i nostri nickname su Twitter!!! Grazie mille!!!)

Ashley , la più grande delle due, tirò fuori un bigliettino dalla tasca dei jeans attillati che indossava, nonostante fosse piena estate, con scritti sopra in penna rosa i loro nickname. Kaylie non si stupì più di tanto nel vederle così organizzate, ma non si poteva dire lo stesso di Eleanor che, appena tornatesi a sedere al loro posto, disse:

Eleanor- Those girls are getting more and more organized!! That's pretty scared the fact that they had a paper with their Twitter nicknames written on!! (Quelle ragazze stanno diventando sempre più organizzate!! Fa abbastanza paura il fatto che abbiano un foglio con i loro nickname di Twitter scritti sopra!!)

-Oh, no... It's not... (Oh no... Non lo è...)

Eleanor- Really you don't find a little bit crazy the fact that they are always ready to meet the boys wherever they are?! (Veramente non trovi un po' pazzesco il fatto che siano sempre pronte per incontrare i ragazzi dovunque essi siano?!)

-I did the same.... (Io ho fatto lo stesso...)

La faccia di Eleanor era tra lo scioccato e il “sto per scoppiare a riderti in faccia quindi giustificati in maniera credibile il prima possibile”.

-I mean: when I was working in the summer camp, last summer, I used to go around with a piece of paper with my references written on... It's stupid, I know... But who knows?? Maybe I could be hit by a flying stone and don't remember who I was... (Voglio dire: quando stavo lavorando nel campeggio estivo, la scorsa estate, ero solita andare in giro con un pezzo di carta con le mie referenze scritte sopra... E' stupido, lo so... Ma chi lo sa?? Magari sarei potuta essere colpita da una roccia volante e non ricordarmi chi fossi...)

Eleanor- Yes... A flying stone... Sorry... (Sì.. Una roccia volante... Scusa...)

Eleanor le era sostanzialmente scoppiata a ridere in faccia, senza alcun ritegno, facendo così tanta confusione da svegliare lo stressatissimo signore in giacca e cravatta che era seduto dall'altra parte del corridoio. Non riusciva nemmeno a parlare tanto stava ridendo, senza considerare che doveva tenersi la pancia perché le facevano male gli addominali e che stava piangendo. Le ci vollero cinque interi minuti per tornare in sé e per dirle.

Eleanor- Sorry Kay... But you are too hilarious!!... A flying stone.... Oh gush... (Scusa Kay... Ma sei troppo divertente!!... Una roccia volante... Oddio...)

-Laugh, laugh till you won't be hit by a flying stone thrown by me!!! (Ridi, ridi finché non sarai colpita da una roccia volante lanciata da me!!!)

Lo sguardo che la ragazza inglese le lanciò era inequivocabile: le stava chiedendo se poteva ridere ancora. Questa volta scoppiarono entrambe a sogghignare in maniera scomposta, dato che altrimenti l'uomo stressatissimo le avrebbe fatte fuori lui, ma non con una pietre volante, bensì con qualsiasi oggetto contundente gli fosse capitato tra le mani.

Trascorsero quelle tredici (interminabili) ore parlando di loro, dei ragazzi, di Louise e di come fosse sempre super indaffarata ma non per questo meno attenta ai bisogni di tutti, di come Kaylie avrebbe dovuto conoscere un quantitativo enorme di gente che seguiva la band in tour, di come si sarebbero dedicate ad almeno un'ora di shopping al giorno in qualsiasi città si fossero trovate... Kaylie scoprì anche che, quasi al cento per cento, per due giorni le avrebbe raggiunte anche Perrie e che questa era una loro sorpresa per lei. Quella ragazza dai capelli mezzi fucsia (aveva cambiato ancora acconciatura e colore) le mancava veramente tanto: era un concentrato di energia che sembrava sempre pronto ad esplodere da un momento all'altro.

Si concedettero anche qualche ora di sonno che Kaylie doveva recuperare dalla nottata insonne che aveva passato. Quando si svegliò rimase a lungo a guardare le nuvole scorrere accanto a loro, lasciando la mente libera di volare, questa volta letteralmente. Aveva fatto lo stesso sogno che l'aveva accompagnata per quei cinque mesi di attesa in vista del concerto... C'era Liam sul palco.... C'erano le note di Last First Kiss che si diffondevano, mescolandosi con le particelle d'aria, di profumo e di elettricità che componevano l'atmosfera attorno a loro... Ma soprattutto c'erano quei due occhi nocciola, così profondi per la loro sicurezza, così chiari per la loro infinita dolcezza che le incatenavano il cuore... Poi, però, aveva sognato qualcosa di nuovo: Liam le porgeva una mano, quella mano che ispirava fiducia oltre ogni ragionevole dubbio, e la faceva salire sul palco. Tutto scompariva e rimanevano solo loro due, su un palco deserto, con un fascio di luce sfavillante ad illuminarli e tutto quell'amore che scorreva nelle loro vene a farli risplendere come due diamanti al chiaro di luna... Non riusciva a scrollarsi di dosso quella sensazione di benessere che quella visione le aveva dato e le soffici nuvole accanto a lei non facevano che ricordarle quanto poco ormai mancasse per potersi fiondare di nuovo tra le sue braccia.

Eleanor- We're almost arrived, Kay... Wake up, darling!! (Siamo quasi arrivate, Kay... Svegliati, cara!!)

Kaylie prese il cellulare e controllò che una delle ragazze non avesse cominciato già a scriverle per sapere come stesse andando: sarebbe stata costretta a fare dei video diary per tenerle aggiornate se avessero già cominciato a tartassarla di domande. A lampeggiare, però, c'era un messaggio di Niall.

-El: look at this... Niall wrote me... (El: guarda qui... Niall mi ha scritto...)

Eleanor- What did he say?? (Cosa ti ha detto??)

-That Liam and Louis are completely freaking out just because we didn't write or call them for the last two days... (Che Liam e Louis stanno completamente impazzendo solo perché non gli abbiamo scritto o non li abbiamo chiamati negli ultimi due giorni...) 

Eleanor- Kay... I have an idea... (Kay.... Ho un'idea...)

Ecco: quando Eleanor J Calder diceva di “avere un'idea” c'era seriamente di che preoccuparsi. Il piano era molto semplice e consisteva nel chiedere ai due ragazzi che avevano notato all'inizio del corridoio, appena salite in aereo, se acconsentivano a fare una foto con loro per poi mandarla a Niall, dicendogli di mostrarla ai ragazzi e di far finta di averla vista su Twitter... I due poveri sciagurati che avevano deciso di imbarcarsi in una relazione sentimentale con quelle due si sarebbero probabilmente arrabbiati come iene, ma mancavano solo due ore prima che Eleanor e Kaylie potessero riabbracciarli, quindi perché non divertirsi ancora un pochino??

Con due sorrisi della bella inglese e qualche battuta ammiccante in italiano di Kaylie (avevano avuto anche la fortuna di trovare gli unici due italiani su tutto l'aereo oltre a lei), riuscirono ad ottenere quello che vollero, il problema fu invece staccarseli di dosso. Ma la dichiarazione di essere le “ragazze di...” e gli sguardi omicidi delle due Directioners li fecero desistere quasi subito.

Niall rispose dicendo che il loro piano stava procedendo per il meglio e che, se Louise non li avesse costretti a consegnarle i telefoni con una scusa assolutamente non plausibile, si sarebbero già trovate sommerse di chiamate e messaggi.

Nel frattempo l'aereo stava atterrando al McCarran, ovvero all'aeroporto della fantastica e super patinata Las Vegas. Appena uscirono dal loro terminal furono sommerse da due enormi e forzute braccia che le inglobarono entrambe in un affettuosissimo abbraccio: tipico benarrivato di Mark.

Se c'era una cosa che quel titanico omone sapeva fare era suscitare un sorriso spontaneo sulle labbra di chiunque gli stesse accanto, persino su quelle di Louise di cui portava loro i saluti.

Mark- And she also told me that I should bring you to the boys as fast as I can, because she didn't stand them anymore... And neither I... So let's go ladies!!! (E mi ha anche detto che dovrei portarvi dai rigazzi il più velocemente possibile, perché lei non li sopporta più... E nemmeno io... Quindi andiamo donzelle!!!)

Fortunatamente c'era così tanta gente in quel luogo che nessuno si accorse della loro presenza e questo diede la possibilità a Kaylie di godersi quello che si aggirava attorno a lei, tutto quello che accadeva nelle sue vicinanze e la faceva sentire estremamente euforica. Gente che correva da ogni parte, taxi gialli che scorrazzavano in mezzo ad un traffico che più caotico non si poteva, insegne luminose che catturavano a turno lo sguardo dell'ignaro turista di turno, personaggi vestiti nelle più varie e strambe mise che invitavano i passanti a strabilianti spettacoli di magia o a tavoli fortunatissimi in cui ottenere la vincita di una vita... Tutto era così veloce che le ci volle qualche secondo per rendersi conto che erano arrivati all'albergo dove alloggiavano i ragazzi: una struttura a dir poco imponente e sfarzosa che aveva poco a che fare con l'elegante maestosità dei palazzi inglesi. L'afa era tremenda, tanto che, voltandosi verso Mark che stava scaricando le loro valigie, si rese conto che stava letteralmente annegando nel suo sudore. Entrambe si offrirono di aiutarlo ma l'unica risposta che ottennero fu quella di doversi sbrigare, invece, a raggiungere quelle due anime in pena che le stavano aspettando all'ultimo piano.

Finalmente, dopo più di tre settimane, un'audizione per un tour, una crisi di nervi, una sorpresa inaspettata come la conoscenza delle sue sorelle e del suo migliore amico, un'intervista alla televisione italiana e una serie infinita di peripezie, l'avrebbe rivisto. In un modo o nell'altro era riuscita a tornare da lui e dalle sue braccia rassicuranti. Era il pensiero di quell'abbraccio che l'avrebbe accolta in meno di qualche minuto a farla scalpitare mentre le porte dell'ascensore si aprivano nel vasto corridoio dell'ultimo piano.

Eleanor, al suo fianco, sembrava impaziente quanto lei e fu lei a bussare insistentemente sulla porta della stanza dove si stavano rilassando i ragazzi.

Sentirono la voce roca di Harry dire:

-Who's now?? (Chi è ora??)

-I'll go for it... Maybe it's the room service... (Vado io... Forse è il servizio in camera...)

Il suono dell'inconfondibile voce di Niall si faceva sempre più vicino alla porta e, dopo pochi secondi, la sua splendida testa bionda fece capolino sulla soglia. Si aprì in un sorriso sincero appena vide le due ragazze e con tono un po' più alto del normale, per farsi sentire da tutti i presenti, disse:

Niall- Even if it's not the room service, I can almost say that it's anyway a pleasant surprise!! (Anche se non è il servizio in camera, posso dire che è comunque una piacevole sorpresa!!)

Si spostò dallo stipite della porta, lasciando modo alle ragazze di entrare nella stanza: Harry e Zayn erano seduti sul divano a giocare con qualche videogioco e, dopo aver sentito urlare Naill, avevano messo in pausa la partita e stavano guardando a bocca aperta le sue giovani donne; Louis, che fino a pochi secondi prima stava tranquillamente palleggiando con una pallina di gomma, si bloccò nell'esatto istante in cui vide Eleanor e le corse in contro, colpendola con un bacio degno di un tornado che si abbatte su uno scoglio: aveva bisogno di lei e lo si poteva capire da una distanza di miglia e miglia.

Poi lo sguardo di Kaylie si posò su quel ragazzo di spalle, che guardava assorto fuori dall'enorme vetrata che illuminava l'intera stanza, verso quella città che si perdeva a vista d'occhio e che sembrava perdersi con i suoi pensieri...

Che dovesse chiamarlo?? Che dovesse attirare la sua attenzione?? Perché non si era voltato con tutto il frastuono che Louis aveva fatto per catapultarsi da Eleanor?? Che non sentisse la sua presenza nella stanza?? Kaylie, lo sapeva bene: anche se fosse stata bendata e con le orecchie tappate sarebbe comunque stata capace di percepire la sua presenza, sarebbe stata la sua aurea di sicurezza a rivelargliela. Cominciava a sentire un senso di preoccupazione farsi largo nel suo cuore... Perché non si voltava?

Incurante di quanto stesse succedendo all'interno di quella camera, Kaylie si diresse verso di lui e, arrivata a pochi centimetri da quelle spalle splendidamente fasciate dalla sua maglietta blu preferita, si fermò.

-Liam...

Lo vide socchiudere gli occhi, come se stesse assaporando il suono di quelle parole uscire dalla bocca di Kaylie, come se il suo nome, pronunciato da lei, potesse diventare il più bel nome del mondo.

Non ebbe modo di rendersene conto: Liam l'aveva racchiusa tra le sue braccia, aspirando a grandi boccate il profumo dei suoi capelli, accarezzandole delicatamente, ma con desiderio la schiena, come se da ogni istante di quel contatto dipendesse la sua sopravvivenza, come se fosse l'unica fonte di energia per poter anche solo continuare a respirare. Kaylie sentì delle lacrime calde salirle agli occhi e non provò nemmeno a fermarle perché sapeva bene che erano l'espressione di quel sentimento di agonia che aveva provato nell'esatto istante in cui aveva abbandonato quelle braccia per prendere un aereo che l'avrebbe riportata a casa e che non l'aveva abbandonata un singolo istante, nelle ultime tre settimane. Si rifugiò con il volto nel petto caldo di Liam, che si abbassava e si alzava in maniera irregolare, per l'emozione di averla lì con lui. Il battito del suo cuore le faceva sentire come nessuna di tutte quelle paure che continuavano a minacciarla da dentro, che continuavano a farle dubitare di sé stessa, avrebbero potuto fare nulla se con lei c'era lui... Lui era la sua roccia, il suo porto sicuro a cui far ritorno, il faro che l'avrebbe guidata oltre ogni tempesta...

Solo quando il respiro di Liam si fu regolarizzato e le lacrime di Kaylie si furono fermate, entrambi ebbero il coraggio di slacciarsi da quelle dolci catene per guardarsi negli occhi. Nessun sogno avrebbe potuto riprodurre anche solo una pallida copia di ciò che in quel momento i due ragazzi stavano provando... Erano lì, a pochi soffi di distanza: quelle labbra calde, che ormai quasi cinque mesi prima, le avevano fatto capire in un singolo istante che cosa fosse l'amore e quanto potesse essere forte... Kaylie cancellò quella brevissima distanza alzandosi leggermente sulle punte dei piedi ed appoggiando il suo peso sul petto di Liam.

Esattamente come le ricordavo...” pensò Kaylie mentre tutte le emozioni che aveva provato la prima volta tornavano ad invaderla, come se nulla fosse cambiato, come se fossero sempre e solo Liam&Kay.



Hi Sweethearts!!
Come avete passato il Natele?? Io sto rotolando per quanto ho mangiato, però ho ricevuto un regalo che aspettavo da un po'... E' in una boccetta sfacciatamente rosa, con un'imbarazzante coroncina sopra ma è semplicemente perfetto... Altrimenti detto: Our Moment!! Credo di aver intossicato l'intera famiglia con quel profumo =D
Domani parto per Roma, quindi non ci saranno aggiornamenti almeno fino al 3 di Gennaio...  *sente già la vostra mancanza*
Allora: prima di tutto volevo ringraziare le persone che negli ultimi capitoli mi hanno fatto sapere che cosa ne pesano della storia... Siete veramente importanti =) (Specialemente I_love_This_is_us  che recensisce ogni singolo capitolo <3)
Secondo: cosa ne pensate di questa Kay che comincia a -passatemi il termine- tirare fuori le palle?? Finalmente sono di nuovo una tra le braccia dell'altro... Chissà cosa gli riserveranno queste due settimane di tour... *-*
Grazie infinite per seguire questa storia... Siete speciali <3
P.S. BUON 2014!!! Spero che quest'anno sia meraviglioso per ognuna di voi...
P.P.S. Divento sempre più prolissa.... -.-"
Lots Of Love <3

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Capitolo 19
*** Moments ***


Capitolo lungo ma giustificato: siamo a più di metà storia... 
P.S. Spero ascoltiate la loro "Moments" quando ci sarà l'asterisco... 

Buona lettura

Moments

-I love you... (Ti amo...)

Aveva veramente importanza chi l'avesse detto a chi?? Non contava solo il fatto che entrambi si amassero e che finalmente fossero di nuovo assieme?? Ad ogni modo fu Liam a dirlo per primo a Kaylie, sfiorando dolcemente la collanina che lei aveva al collo. Un brivido le percorse la schiena: non si sarebbe mai abituata al suo tocco e questo, Liam, lo sapeva benissimo dato che la stava guardando con un sorriso malizioso sulle labbra perfette.

-That's not fair... Why I'm always the one who doesn't have the control of the situation?? (Questo non è giusto... Perchè devo essere sempre io quela che non ha il controllo della situazione??)

Liam- I wouldn't say this... When you said my name, before, I felt a shiver through my veins... (Io non direi così... Quando hai detto il mio nome, prima, ho sentito un brivido nelle mie vene...)

E' imbarazzato nel dirmelo... Diamine quanto mi è mancato il contatto fisico con lui...”. Non avrebbe mai pensato di poter sentire una così forte necessità di un tocco, un bacio, un braccio attorno alla schiena, ma con lui era semplicemente così: una richiesta incessante del suo corpo di poter stare il più vicino possibile a quello di Liam.

-Sorry, but I really think that it's time to share the girl, Liam!! (Scusa, ma credo sia veramente giunto il momento di condividere la ragazza, Liam!!)

La voce sempre più profonda di Harry aveva fortunatamente fatto esplodere quella bolla di sapone e amore che si era creata attorno a Kaylie e Liam, altrimenti sarebbero potuti rimanere così, a bearsi della vicinanza dell'altro per interi giorni o addirittura anni.

Liam- Remember that I have the boyfriend prerogative, okay?? (Ricordati che io ho la prerogativa del fidanzato, okay??)

Zayn-. Oh, oh!! Watch out mates: Liam James Payne is getting ready to defend her girl... Batman is back, guys!! (Oh, oh!! Attenzione ragazzi: Liam James Payne si sta preparando per difendere la sua ragazza... Batman è tronato, ragazzi!!)

Forse era solo una sua impressione, ma a Kaylie sembrava veramente che il ragazzo di Bradford fosse molto più felice dell'ultima volta che l'aveva visto di persona, come se stesse aspettando impaziente l'arrivo di qualcosa, o di qualcuno. Poi le venne in mente che Perrie li avrebbe raggiunti per un weekend entro qualche giorno e questo spiegò il sorriso contagioso e assolutamente affascinante che continuava a decorare quel viso ambrato. “Se c'è una cosa che di certo non manca in questa band è sicuramente l'amore... Potrei vedere coniglietti rosa saltellanti dovunque...”.

Niall- C'mon man!! Don't be so jealous!! She's one of us... Like Eleanor!! (Forza, amico!! Non essere geloso!! Lei è una di noi... Come Eleanor!!)

Louis- Wait a minute: when did she become a public property?! (Aspettate un minuto: lei quand'è diventata proprietà pubblica?!)

Harry- When she told me that I could kiss her every time I wanted.... (Quando mi ha detto che potevo baciarla ogni volta che volevo...)

Eleanor- Oh, c'mon Hazza!! I made you promise that you wouldn't tell to anyone!! (Oh, dai Hazza!! Ti avevo fatto promettere che non l'avresti detto a nessuno!!)

Harry- Sorry dear... But I couldn't keep this secret any more... It was too heavy for my little heart... (Scusa cara... Ma non potevo più tenere per me questo segreto... Era troppo pesante per il mio piccolo cuore...)

Probabilmente se non avesse aggiunto quel “era troppo pesante per il mio piccolo cuore” qualcuno, come Niall che credeva praticamente a tutto quello che gli si diceva, avrebbe puro potuto crederci, ma quella frase aveva rovinata tutto. Il primo a scoppiare a ridere fu Zayn ma subito, a ruota, seguirono tutti gli altri, in una sinfonia di risate che avrebbe potuto far pensare ad una visone del paradiso tanta felicità e serenità si poteva respirare in quella stanza.

Mentre stavano ancora tentando di riaversi dalla battuta di Harry, Kaylie venne strappata dalle braccia di Liam, per essere avvolta prima in quelle di Zayn, poi in quelle di Louis, che come al solito, la salutò con un “Hi, Mrs Kaylie!!” facendola sorridere per quel piccolo rito che si era creato tra di loro, per infine cadere in quelle grandi e affettuose di Harry. Se c'era una cosa che non poteva fare a meno di pensare ogni volta che vedeva quel ragazzo era che emanava una dolcezza ed una “coccolosità” oltre ogni limite umanamente comprensibile, tanto che nemmeno tutti i tatuaggi con cui si era ricoperto il corpo e la sua fama da playboy avrebbero mai potuto indebolire quelle sue adorabili caratteristiche.

Finalmente arrivò il turno per il biondino irlandese di salutarla come si addiceva a due persone che, in maniera quasi incomprensibile, stavano diventando molto amiche. Le si avvicinò con le braccia spalancate e la raccolse in un abbraccio che, visto forse dall'esterno, sarebbe potuto sembrare molto ambiguo, ma che tutti sapevano trattarsi solamente di amicizia. Mentre la teneva stretta al petto sempre più muscoloso, le disse ad un orecchio:

Niall- And remember that we have a pending chat waiting for us... (E ricorda che abbiamo una conversazione sospesa che ci aspetta...)

- I know it... Whenever you want, I'm here... (Lo so... Quando vorrai, io sono qui...)

Si staccarono l'uno dall'altra e Kaylie si accorse del sorriso sollevato che si stava aprendo sul volto del ragazzo. “Sì, ha decisamente bisogno di parlare con qualcuno... Spero solo che il mio terzo occhio specializzato in questioni d'amore possa essergli d'aiuto...”.

In quel preciso istante fece letteralmente irruzione nella stanza la minuta e scattante figura della super manager degli One Direction: Louise in persona stava sbraitando ordini a destra e a manca circa qualche intervista che i ragazzi avrebbero dovuto fare di dì a mezz'ora, su dei problemi da risolvere con gli abiti di Niall per il concerto di quella sera e sul fatto che Louis dovesse tagliarsi quei “quattro pelucchi che si ritrovava sul viso” ad ogni costo.

Kaylie non riuscì a trattenere un sorriso, perché ogni volta che la vedeva capiva quanto quel concentrato di energia di donna fosse affezionata ai ragazzi e ci tenesse in maniera particolare al loro bene, come se fosse una loro seconda mamma. E forse non lo era solo per loro.

Louise- Oh my gush!! They arrived and no one told me this?! I'm so happy to see you girls!! How are you?! El: tell me that you bring me what I asked! (Oh mio dio!! Sono arrivate e nessuno me l'ha detto?! Sono così felice di vedervi ragazze!! Come state?! El: dimmi che mi hai portato quello che ti ho chiesto!)

Eleanor- Of course... Here it is your favourite shampoo!! (Certo... Eccoti il tuo shampoo preferito!!)

Louise- Thank you, darling! And Kay... Wow!!! You look stunning!!! (Grazie mille, dolcezza! E Kay... Wow!!! Sei bellissima!!!)

-Thanks Louise!! You also look good... You hide really well the fact that they make you crazy!!! (Grazie Louise!! Anche tu stai bene... Nascondi perfettamente il fatto che ti facciano impazzire!!!)

Harry- Oh, that's funny!! We are five little sweet angels... (Oh, questo è divertente!! Noi siamo cinque piccoli dolci angioletti...)

-Mr Louis, it's just in my opinion, or Mr Harry little dimples Styles is trying to steal our crown?? (Mr louis, è solo una mia opinione o Mr Harry piccole fossette Styles sta tentando di rubarci la nostra corona??)

Louis- I think yes!! We have to make a deal and fight against him together... Are you in?? (Credo di sì!! Dobbiamo fare un patto e combattere assieme contro di lui... Ci stai??)

-Absolutely!! (Assolutamente!!)

Louise- Sorry guys, but we have to go... You're on in less than twenty minutes!! Then you will have all the time that you desire to project how to kill Harry... (Scusate ragazzi, ma dobbiamo andare... Siete in onda tra meno di venti minuti!! Poi avrete tutto il tempo che desiderate per progettare come uccidere Harry...)

Harry-What?! That's not fair!! Why when I try to be a nice guy everyone wants to attempt to my life?! (Cosa?! Questo non è giusto!! Perché quando provo io ad essere un ragazzo gentile tutto vogliono attentare alla mia vita?!)

Zayn- Cause you're everything except a nice guy... You are the dark, attractive and bastard one... (Perché tu sei tutto fuorché un ragazzo gentile... Tu sei quello oscuro, attraente e bastardo...)

-Exactly as in the fan-fictions!! (Esattamente come nelle fan-fictions!!)

Niall- Do you read them?? (Le leggi??)

Louis- Do you like them?! (Ti piacciono?!)

Eleanor- Do you?? Me too!!... Sometimes... (Lo fai?? Anche io!!... Qualche volta...)

Harry- Have you also read “Dark”?! (Hai anche letto "Dark"?!)

Ecco perché amava quella sua seconda famiglia: avevano l'adorabile vizio di parlare tutti assieme, si contraddicevano di continuo e non c'era un singolo istante in cui fossero tutti seri. Una sorta di circo ambulante... O una gabbia di matti, la differenza era veramente sottile.

-Of course I read them... I still read some of them because they're pretty good... And , El I'm gonna show you one that I found like four days ago... It's also about you! And yes, Harry: I actually read “Dark”... (Certo che le leggevo... Certe le leggo ancora adesso perché sono molto valide... Ed El, ti mostrerò una che ho trovato tipo quattro giorni fa... E' anche su di te! E sì, Harry: ho letto davvero "Dark"...)

-What?!?! (Cosa?!?!)

Questa volta era stato un più che sconcertato Liam a parlare, staccando il caldo abbraccio con cui l'aveva avvolta fino a quel momento, e mettendosi di fronte a lei. I suoi occhi erano incatenati a quelli di Kaylie, come se stesse tentando di scovare dentro al sua anima qualche segreto nascosto o qualche passione inconfessabile. Le sue mani strinsero leggermente la presa lungo i fianchi di Kaylie: aveva i palmi bollenti.

-C'mon, I'm a fan of yours... Everybody was talking about this story and I became curious!! (Avanti, sono una vostra fan... Tutti parlavano di quella stosria ed io mi sono incuriosita!!)

Harry- I know that it can sound a little bit strange by me, but I still feel uncomfortable when I think about that story... (So che suonerà un po' strano detto da me, ma mi sento ancora a disagio quando penso a quella storia...)

Liam- Did you really read that story?? And did you like it?? (L'ha letta seriamente quella storia?? E ti è piaciuta??)

Non c'era alcun dubbio circa il fatto che la voce di solito così dolce di Liam fosse stata percorsa da più di una nota di rabbia e gelosia nel pronunciare quelle parole, tanto che Louis, l'unico abbastanza vicino da sentire la loro conversazione, stava ora lanciando a Kaylie uno sguardo del tipo “perdonalo-non-lo-pensa-veramente”. Lo sapeva bene che quelle domande erano dettate più che altro dalla mancanza che probabilmente Liam aveva provato nei suoi confronti, soprattutto dopo la storia delle foto, eppure Kaylie era decisa a farglielo ammettere.

-Yes, I liked it... But just the part where the subject of the writing was the growth of their love... Is this a big deal?? (Sì, mi è piaciuta... Ma solo la prte dove il soggetto della scrittura era la crestita del loro amore.... E' un problema così grande??)

Liam- I mean... My girlfriend has just said that she read a kinky fan-fiction about one of my best mate and that she also liked it... Shouldn't this be a big deal?! (Insomma... La mia ragazza ha appena detto che ha letto una perversa fanfiction su uno dei miei migliori amici e che le è anche piaciuta... Non dovrebbe essere un grande problema?!)

-Just if you admit that you're jealous... (Solo se ammetti che sei geloso...)

Lo sguardo che Liam le lanciò cambiò rapidamente da un misto di stupore e imbarazzo ad una commistione di consapevolezza e di amore che fece perdere a Kaylie la percezione di tutto quello che non fossero le sue iridi nocciola. Ma ciò che realmente le fece capire come quel ragazzo potesse portarla in un mondo tutto loro, dove niente e nessuno poteva toccarli, fu quella presa solida sui suoi fianchi che, in un batter d'occhio, fece cozzare il suo petto contro quello muscoloso di lui, facendole sentire il suo cuore battere all'impazzata a quel contatto. Liam le alzò la testa delicatamente, ponendole una mano sotto il mento, per poi portare le sue dolci e calde labbra a pochi soffi di distanza dalle quelle di Kaylie.

Liam- I'm jealous of you... I'm crazy for you... And I want you... (Sono geloso di te... Sono pazzo di te... E ti voglio...)

Le aveva sussurrate quelle parole ma per Kaylie era come se le avesse urlate dalla cima di una montagna, facendo sì che l'eco potesse portarle ai massimi confini del mondo, di modo che tutti sapessero come lei fosse sua e di nessun altro. Quando la sua bocca toccò quella di lei, Kaylie ebbe la certezza che era lei stessa a voler essere solo sua, per potersi perdere in ogni singolo momento della sua vita in quel brivido che la stava scuotendo da capo a piedi, in quella sensazione che solo lui le poteva dare.

Quel turbine di beatitudine e di passione fu interrotto dalla voce acuta di Louise che li avvisava dell'imminente partenza, aggiungendo che, se volevano, le ragazze li avrebbero potute accompagnare.

Salirono tutti nel furgoncino nove posti con i vetri oscurati e, scorrazzando per le vie di Las Vegas, con un iper gioioso Mark al volante, si diressero verso gli studi di un programma locale, logicamente all'interno di un fastosissimo hotel. Era metà mattina, il sole brillava cocente sulla pelle abbronzata di Kaylie e Liam, mentre scendevano dal veicolo, e nemmeno la scarica di flash che li aspettava all'entrata dell'edificio e le fan assiepate lì fuori da chissà quanto avrebbero potuto intimorirli: in quel momento, con i ragazzi al loro fianco con cui ridere e scherzare, sembrava ad entrambi di avere il mondo ai loro piedi. Non per presunzione, ma perché tutto ciò di cui sentivano di avere veramente bisogno era lì con loro o fisicamente (le dita intrecciate le une alle altre, i sorrisi degli amici e delle fan) o nel loro cuore (gli affetti lasciati a casa, nel vecchio continente).

Furono accompagnati tutti in un camerino non abbastanza grande per far sì che la folla si disperdesse e che i ragazzi, da grandi bambinoni quali erano, non cominciassero a stuzzicarsi a vicenda, coinvolgendo anche Eleanor e Kaylie. Fu in quel momento che la ragazza ebbe modo di notare una figura che spiccava tra la confusione per la massa di capelli tendenti al lilla che le ricopriva meta volto: era Lou Teasdale, la truccatrice che rendeva sempre più perfetti (alle volte facendo miracoli, considerate le sbronze che quei cinque si prendevano di tanto in tanto) i ragazzi.

Si stava dirigendo verso Eleanor, che la salutò con un affettuoso abbraccio per poi voltarsi verso Kaylie.

-So, you should be Kay?! Can I call you like that?! Oh... Come here!! It's so nice to finally meet you!! (Quindi, tu dovresti essere Kay?! Posso chiamarti così?! Oh... Vieni qui!! E' un tale piacere conoscerti finalmente!!)

Quella giovane e bellissima donna la stava già racchiudendo in un abbraccio non meno caloroso di quello che aveva riservato alla sua nuova migliore amica, lasciandola quindi un po' stordita. Le ci vollero cinque secondi per riprendersi e per ricambiare la stretta, riuscendo quindi anche a formulare una frase di senso compiuto che le permettesse di presentarsi. Ma subito la truccatrice e parrucchiera fu afferrata da due braccia possenti che la racchiusero in un abbraccio genuino: Harry le era praticamente saltato addosso. Quella combriccola era decisamente la famiglia più strana che avesse mai visto in vita sua ma era proprio per quello che li adorava. Louise entrò per annunciare che dovevano dirigersi verso lo studio per registrare l'intervista.

Eleanor e Kaylie furono fatte accomodare poco dietro le telecamere, vicino ad una sorridente Lou ed una sempre più agitata Louise. Dopo le prime domande di circostanza, l'intervistatore non ci mise molto per arrivare alle notizie che a lui interessava veramente ottenere: era vero che le fidanzate di Liam e Louis erano con loro in tour??

Ma con tutte le cose che potrebbero domandargli, proprio questa??... Penso che alle fan interesserebbe molto di più sapere se alla mattina tengono lo spazzolino con la mano destra o con la sinistra...” pensò Kaylie, e si accorse solo grazie ad un pizzicotto sul fianco di Eleanor che la telecamera dietro cui si erano nascoste era ora girata verso di loro.

-Yes!! They're here... Exactly out there... (Sì!! Sono qui... Esattamente lì dietro...)

Se la macchina da presa avesse avuto la capacità di leggere i pensieri di Kaylie in quel preciso momento vi avrebbe scorto una sequela infinita di metodologie per eliminare Louis Tomlinson dalla faccia della terra senza sporcare troppo. Fortunatamente non ce l'aveva e tutto ciò che il pubblico vide, furono due bellissime ragazze che salutavano sorridendo. A quanto sembrava il presentatore non aveva ancora soddisfatto la sua sete di scoop e così chiese ai due ragazzi, ormai abituati a tutte quelle intrusioni nella loro vita personale, cosa significasse per loro averle affianco durante il tour. Questa volta a rispondere fu Liam, solo però dopo aver puntato i suoi meravigliosi occhi che ispiravano fiducia non verso la telecamera, ma verso Kaylie.

Liam -It makes you feel complete... (Ti fa sentire completo...)

Quelle parole caddero dolcemente sul cuore di Kaylie, cancellando le ultime insicurezze che potevano esserle rimaste circa il loro rapporto: lui si sentiva “completo” solo aveva lei vicino e per Kaylie non poteva che essere lo stesso, dato che aveva attraversato un oceano e mosso mari e monti pur di potersi fiondare di nuovo tra le sue braccia forti e passare con lui dieci miseri giorni.

-You must really have something special inside you, 'cause I've never seen him so in love with someone... (Devi avere veramente qualcosa di speciale dentro di te, perchè non l'ho mai visto così innamorato di qualcuna...)

Lou le stava parlando all'orecchio di modo che nessuno potesse sentirla mentre faceva quella confidenza che a Kaylie fece venire la pelle d'oca, dato che fu accompagnata da un sorriso pieno d'amore di Liam, a cui non poté far altro che rispondere.

-I'm a lucky girl... (Sono una ragazza fortunata...)

Sì: Kaylie in quel momento si sentiva estremamente fortunata.

Ci vollero altri quindici minuti perché l'intervista finisse e, dopo aver riaffrontato la folla di fan fuori dallo studio ed essere saliti in macchina, Liam si avvicinò pericolosamente all'orecchio di Kaylie, facendole provare quegli stessi brividi che l'avevano percorsa un mese prima, nella limousine che li aveva accompagnati alla serata di gala. L'aria calda di metà pomeriggio a Las Vegas non la aiutava per niente a mantenere la testa concentrata su quello che stesse accadendo e non su quei brividi.

Liam- Tonight you will just be mine, okay?? You, me and a romantic dinner... Dress up... (Stanotte sarai solo mia, okay?? Tu, io e una cenetta romantica... Vestiti elegante...)

-Yes, Sir!! (Agli ordini, Signore!!)

Liam soffocò una leggera risata sul suo collo, per poi lasciarle un leggero bacio proprio dove l'orecchio trovava la sua naturale continuazione nella mascella. Brividi, brividi e solo brividi. Kaylie non sentiva altro.

Quando arrivarono all'hotel, le ragazze si diressero verso le loro camere, che si trovavano l'una di fronte all'altra e, dopo essersi salutate, si chiusero dentro per cominciare i preparativi per la serata.

Kaylie aprì la valigia, felice per una volta che Liam le avesse detto di vestirsi elegante: aveva comprato un vestito a Londra apposta per un'occasione come quella. Voleva che Liam la vedesse bella come mai prima d'ora, dato che era più di un mese che non passavano del tempo assieme, potendosi tenere la mano e non solo osservandosi attraverso lo schermo di un computer. Ora che ci pensava quello era il suo primo vero appuntamento con Liam e questa consapevolezza non fece che aumentare la sua ansia. Non era mai stata brava con i primi appuntamenti, a dir la verità non era mai stata brava con il suo unico primo appuntamento, che si era rivelato un completo disastro: una mezza lite per chi avrebbe pagato il conto della cena; un regalo imbarazzante da parte di lui che Kaylie non era riuscita nemmeno a fingere che le piacesse; un bacio dato giusto per gentilezza sua di lei nei confronti del povero malcapitato che, altrimenti, non avrebbe avuto nulla da raccontare ai suoi amici il giorno dopo. Il tutto risaliva alla seconda superiore, ovvero a qualcosa come un'era geologica nell'ottica di Kaylie. Il fatto che il ragazzo in questione fosse Liam, che ormai si conoscessero da cinque mesi e che avessero anche fatto l'amore assieme, non aiutava per niente a far diminuire il terrore che le stava tormentando lo stomaco. L'umica cosa che permetteva ai suoi nervi di non scoppiare da un momento all'altro era la consapevolezza che lui l'amava e l'avrebbe amata qualsiasi casino avrebbe combinato quella sera. Uscita dalla doccia si asciugò i capelli che lasciò ricadere sulle spalle, tenendo fermi con due forcine solo i ciuffi che le ricadevano davanti agli occhi. Optò per un trucco molto sobrio: eye-liner, mascara, lucidalabbra e un pizzico di blush. Indossò il vestito che aveva appoggiato sul letto per non farlo stropicciare: era bianco panna, lungo fino ai piedi, con delle spalline fine che si incrociavano sulla schiena. Era praticamente diviso in due parti: una specie di top largo plissettato che arrivava fino a metà torace e la gonna, plissettata alla stessa maniera. Le cadeva perfettamente sul corpo non proprio filiforme , ma più tonico di un tempo facendola sembrare una dea greca, almeno secondo la commessa che gliel'aveva venduto. Si infilò i sandali dorati con il tacco che adorava ed aggiunse al tutto alcuni bracciali dorati. La collana di Liam risaltava sopra il candore del vestito a contrasto con l'abbronzatura che era riuscita a conquistarsi con qualche giorno di spiaggia. Sentì bussare alla porta e, spento l'Ipod che aveva precedentemente collegato per far passare più veloce il tempo, prese la pochette, pronta ad uscire dalla camera. Si fermò un attimo davanti lo specchio che c'era dietro la porta.

Respira a fondo... E' solo un appuntamento con Liam... Respira a fondo... Ti amerà lo stesso anche se gli macchierai la camicia nuova di vino non appena vi sarete seduti al tavolo...”. Forse doveva solo smetterla di pensare a cose negative ed uscire da quella stanza.

Appena aprì la porta si trovò davanti un Liam in giacca nera con risvolto in raso, camicia bianca a fasciargli i muscoli del petto, infilata dentro i pantaloni dal taglio aderente, anch'essi neri. Le maniche della giacca erano arrotolate fino al gomito, mettendo in mostra i suoi tatuaggi. Era appoggiato allo stipite della porta e Kaylie dovette concentrarsi a fondo per ricordarsi come si respirava: non aveva mai visto niente di più bello in vita sua. Quello non era un ragazzo, ma una divinità scesa su quella fredda terra per riscaldarle il cuore con in suoi affascinanti e mozzafiato sorrisi. Esattamente come stava facendo in quel momento. A quanto sembrava non era l'unica ad aver dimenticato come si inspirasse ed espirasse, dato che il ragazzo di fronte a lei rimase con la bocca spalancata per qualcosa come cinque secondi, prima di chiuderla e darle un bacio sul dorso della mano. “Ricordati solo di respirare...”.

-You are the most beautiful thing I've ever seen in my life... (Sei la cosa più bella che io abbia mai visto in vita mia...)

Mentre le sussurrava quelle parole, Liam si era fatto incredibilmente vicino, tanto da sovrastarla con la sua altezza, nonostante i dieci centimetri di tacco che Kaylie aveva sotto i piedi. La ragazza sentì le gambe sempre più molli e sapeva, che se si fosse avvicinato ancora di qualche centimetro, sarebbe letteralmente crollata tra le sue braccia, prospettiva che, a dirla tutta, non le sarebbe per nulla dispiaciuta.

In quel momento, però, furono interrotti da un colpo di tosse imbarazzato proveniente dalla porta di fronte a quella della camera di Kaylie: Louis era in piedi a pochi metri da loro ed aveva assistito a tutta la scena. Era vestito anche lui in maniera elegante e quando, dopo pochi secondi, la porta al suo fianco si aprì, rivelando una Eleanor fasciata in un lungo abito nero senza spalline, tutto divenne più chiaro: tutte e due le coppie avevano progettato una romantica serata a lume di candela. Si guardarono per un attimo tutti e quattro... I primi a scoppiare a ridere furono Louis e Kaylie a cui subito si unirono Liam e Eleanor: nemmeno se si fossero messi d'accordo, il tempismo sarebbe stato così perfetto.

Louis- Just tell me that we won't go to the same restaurant... Please!! (Ti prego dimmi solo che non andremo nello stesso ristorante... Per favore!!)

Liam- Which one?? (Quale??)

Louis- Bellagio... And you?? (Bellagio... E tu??)

Liam- Not yours... That's perfect!! (Non il tuo... E' perfetto!!)

Louis- Oh... It's a surprise... Well, wish you a fabulous night, guys... See you!! (Oh... E' una sorpresa... Beh, vi auguro una splendida serata, raagzzi... Ci vediamo!!)

Liam- Take care of him, El!! (Prendititi cura di lui, El!!)

Eleanor- I'll do... Promise... And you surprise that lovely girl!! (Lo farò... Promesso... E tu sorprendi quella dolcissima ragazza!!)

Liam- As always! (Come sempre!)

-El, you know what we're gonna do tomorrow, do you?? (El, lo sai che cosa faremo noi domani, vero??)

Eleanor- Of course.... Chat, chat and chat... See you!! (Certo... Parlare, parlare e parlare... Ci vediamo!!)

-See you, guys!! (Ci vediamo ragazzi!!)

Eleanor e Louis si diressero verso l'ascensore a destra del corridoio, mentre Liam, prendendo tra il suo sicuro tocco la mano congelata dall'emozione di Kaylie, la condusse verso la parte opposta. Quando furono dentro l'ascensore, Kaylie sentì tutto il nervosismo che fino a quel momento era riuscita a tenere a bada farsi strada dentro di lei, tanto che le sembrò che il suo stomaco si stesse contraendo in maniera irreversibile. Fortunatamente, però, aveva al suo fianco l'uomo di cui era follemente (niente le permetteva di dire il contrario) innamorata, che sembrò notare al volo la sua ansia crescente.

-Kay, just breath!! It's me, Liam... I promise that this will be the most wonderful night of your life... (Kay, respira!! Sono io, Liam... Ti prometto che questa sarà la serata più straordinaria della tua vita...)

I fianchi di Kaylie furono avvolti da due forti braccia, che delicatamente l'attirarono verso la figura che si stagliava imponente davanti di lei. Il contatto con il suo corpo caldo e rassicurante fece rilassare immediatamente il suo stomaco e quando le dolci labbra di Liam si posarono a darle un bacio sulla fronte, Kaylie pensò di potersi perdere in quel contatto per sempre.

-Thank you... (Grazie...)

Furono le uniche parole che la sua mente riuscì a trovare mentre si beava di quella sensazione ma ebbero l'effetto sperato, dato che sentì le labbra appoggiate sulla sua fronte aprirsi in quello che sapeva essere un meraviglioso sorriso.

Quando le porte dell'ascensore si aprirono, Liam, cingendole i fianchi con un braccio, la scortò verso l'uscita, facendola poi salire per prima sull'elegante macchina nera che li stava attendendo: era come se volesse proteggerla dagli sguardi indiscreti dei fotografi appostati fuori dalle porte dell'hotel, come se volesse nasconderla al mondo per tenerla solo per lui. Quando lo sportello si richiuse alle sue spalle, l'affascinante ragazzo si sedette vicino a lei, una mano poggiata su suo ginocchio e l'altra appoggiata sul sedile dietro la testa di Kaylie. I suoi occhi si incatenarono in quelli dalla sfumatura più profonda di lei, come se volesse farle capire quanto quel momento dovesse essere importante e quanto l'avesse atteso...

Non mi ha mai tenuta così tanto vicina a lui... E' come se avesse paura di perdermi...”, Kaylie non riusciva a togliersi quel pensiero mentre Liam le raccontava di come lui e Louis avessero rischiato di impazzire nell'ultima settimana a causa loro e della loro freddezza: lo faceva ridendo, ma nei suoi occhi vi si poteva scorgere un piccolo accenno di apprensione, come se pensasse veramente che lei lo avrebbe potuto lasciare da un momento all'altro. Kaylie non riuscì a tenere a freno la curiosità, così gli disse:

-Liam... Is just me, or you're a little bit more overprotective today?? Is everything all right? (Liam... Sono io, o sei un pochino più iperprotettivo oggi?? Va tutto bene?)

Era sicura di volerla sapere la risposta: e se le avesse detto che no, non andava tutto bene, che c'era no dei problemi tra di loro, che non era ancora riuscito a superare la storia delle foto... “Perché diamine quelle maledettissime foto devono sempre tornarmi in mente?! Forse perché quella è stata con ogni probabilità l'unica volta in cui ho seriamente pensato di averlo perso per sempre...”.

Ma come sempre era lei l'unico problema, o meglio, l'unico problema era che pensava esageratamente troppo e la risposta di Liam ne fu la prova.

Liam- Yes!! I've never felt better in my life!! It's just that I miss you so much that... I don't know... It's as if I can be complete only when you're in my arms... Your hands in mine... (Sì!! Non sono mai stato meglio in vita mia!! E' solo che mi sei mancata così tanto... Non lo so... E' come se potessi sentirmi completo solo quando sei tra le mie braccia... Le tue mani nelle mie...)

Liam prese una mano di Kaylie, facendo intrecciare le loro dita come le fibre di un cuore pulsante... Una scarica di calore si diffuse da quel tocco fino al cuore di Kaylie, troncandole quasi il respiro. Liam continuava a parlarle con voce bassa, avvicinandosi sempre di più alle labbra di lei...

Liam- They just make my heart skip a beat... And when our lips touch... (Fanno semplicemente saltare un battito al mio cuore... E quando le nostre labbra si toccano...)

L'unica cosa che non la faceva annegare dentro quello sguardo così profondo, ammaliante e rassicurante, era il suo pollice che delicatamente accarezzava il dorso della mano di Kaylie, tracciando dei piccoli cuori... La distanza tra le loro labbra non era che un soffio...

Liam- I won't ever let them stop.. (Non le lascerai fermarsi mai...).

Il bacio che seguì fu pieno di quell'esigenza che entrambi sentivano, di una passione che ormai non riuscivano più a nascondere e Kaylie non si vergognava più a provare.

Le sembrò di essere tornata a quel bacio che si erano scambiati, ormai un mese prima, nella sua stanza d'albergo... Le fece impressione constatare come, però, le sue sensazioni non fossero le stesse di quella mattina, ma fossero amplificate almeno del triplo: non poteva più fare a meno di quel ragazzo... Era tutto: la sua voce, la sua vita, la sua ragione di esistere. Quella consapevolezza la fece sorridere, ancora con la bocca incollata a quella di Liam, il quale in risposta le sussurrò a fior di labbra:

-I love you... (Ti amo...)

Non attese la risposta: forse perché la conosceva già o perché la macchina si era fermata davanti allo loro destinazione. Liam scese e le porse la mano per aiutarla. Quando Kaylie alzò gli occhi verso la loro meta, si rese conti che l'imponente e sfavillante edificio che si stagliava di fronte a loro altro non era che il lussuosissimo The Venetian. La sua espressione doveva somigliare molto a quella della bambina del video che mandavano durante i cambi d'abito dei ragazzi che, dopo aver dato un abbraccio ad un omaccione tutta ciccia e stranezze, si era trovata davanti un Louis Tomlinson a caso che la circondava con le sue braccia affettuose. Praticamente la rappresentazione della sorpresa. Liam dovette accorgersene, perché le fece una leggera pressione sulla schiena con una sua grande mano calda, affinché procedesse verso l'interno del favoloso edificio.

Dopo aver salutato con un cenno del capo l'uomo che si trovava alla reception, che gli rispose con un formale ma dal tono amichevole:

-Good evening Mr Payne... Mrs... (Buona sera Signor Payne... Signorina...)

Liam si diresse verso l'imponente ascensore di vetro che si trovava al centro della lussuosissima hall dell'hotel, facendo entrare per prima Kaylie, come un vero gentiluomo.

Sarà anche tutto fantastico, ma a me le altezze non hanno mai fatto impazzire... Oh, ma ti sembra il momento di fare la sofistica?! Guarda che in che meraviglia di posto ti ha portato, vedi di rovinare tutto per qualche metro di altezza in più... Oh mamma, sento già le gambe tremarmi... Maledetti tacchi dieci!!...”.

Mentre pensava a tutto questo, Kaylie sentiva già le mani cominciare a sudarle in maniera imbarazzante, come se avessero intenzione di trasformarsi in una cascata nell'arco di pochi secondi e le gambe cercare di arrotolarsi su sé stesse some fossero caramello fuso... Poi sentì due due braccia forti sorreggerla, posandosi sui suoi fianchi, circondandola tutta, tanto che il suo corpo si trovò del tutto appoggiato alla figura rassicurante che era in piedi di fronte a lei, illuminata dalle luci blu e bianche del fondo della cabina: sembrava un angelo. A Kaylie sembrò di poter scorgere anche delle ali uscire da quelle scapole così definite che un notte di qualche mese prima aveva studiato e accarezzato come fossero parte di una splendida scultura in marmo.

Liam- It's gonna be all right... I'm here with you... I'll never let you fall... (Andrà tutto bene... Sono qui con te... Non ti lascerò mai cadere...)

Quel respiro caldo sulla sua testa, quel cuore che batteva regolarmente contro il suo petto, quelle mani che disegnavano cerchi immaginari sulla sua schiena fecero sì che il corpo di Kaylie si liberasse da ogni tossina di agitazione e di ansia, che ogni singola particella di terrore lasciasse le sue vene... Ma furono quelle parole a far sì che la mente di Kaylie fosse abbandonata da qualsiasi tipo di timore: lui non l'avrebbe mai lasciata cadere. Ma non solo da qualche spaventosa altezza, ma anche dal baratro in cui molte, troppe, volte si era trovata a camminare. Lui sarebbe stato lì a salvarla, come aveva fatto con quel giornalista sul red carpet, come aveva fatto durante l'audizione, come aveva fatto con la sua ultima crisi sul pavimento di quella stanza d'albergo, quando il pensiero di averlo perso per sempre si era impossessato di lei... E lei aveva bisogno che lui ci fosse. Sempre.

Erano arrivati sulla sommità del mastodontico edificio: un'enorme terrazza si apriva davanti agli occhi lucidi dall'emozione di Kaylie. Tutto era decorato in stile palazzo veneziano del Trecento, sulle tinte dell'oro e del porpora: una piattaforma rialzata e coperta da un baldacchino di piante e drappi intrecciati si ergeva al centro dello spiazzo. A condurli sul tavolo elegantemente preparato sopra la piattaforma c'era una corsia di tappeto rosso, delimitata da delicate candele ai lati. Tutt'attorno c'erano fiaccole dorate che illuminavano dolcemente l'ambiente. L'aria profumava di essenza di sandalo, probabilmente sprigionata dalle piccole fonti luminose, e trasportata fino ai sensi di Kaylie dalla leggera brezza proveniente dal deserto che soffiava a quella straordinaria altezza. Kaylie sentì una scossa percorrerle tutto il corpo: quel luogo era semplicemente una piccola riproduzione del Paradiso.

Liam la condusse stringendo con sicurezza la sua mano lungo quel regale camminamento, sorpassando però il baldacchino e dirigendosi invece verso la balaustra che circondava la terrazza. Erano a più di 145m dal suolo ed una città magnificamente illuminata si apriva davanti ai loro occhi: come se fosse uno spettacolo creato solo per loro e a cui loro potevano dare il proprio personale tocco di magia.

Kaylie sentì il mento di Liam appoggiarsi sulla sua spalla e le sue braccia circondarle la vita. D'istinto le ricoprì con le sue, come se non volesse rischiare di perdere quel ragazzo stretto a lei, poiché più passavano i secondi più era sicura che fosse un angelo.

Liam- I know that you are afraid of heights, but I really want you to trust me and to look down here... Remember that I'm right here, with you...(Lo so che hai paura delle altezze, ma voglio veramente che tu ti fidi di me e che dia un'occhiata sotto... Ricordati che sono proprio qui, con te...)

Perché vuole che guardi giù se sa che soffro di vertigini?! Basta: mi ha chiesto di fidarmi di lui e lo farò... E' giunto il momento di buttare all'aria qualsiasi remora...”

Kaylie posò con riluttanza lo sguardo verso quanto si estendeva sotto i loro piedi e rimase assolutamente senza parole: una Venezia in scala quasi reale era stata ricreata a più di un oceano di distanza da quella originale e si sviluppava in una serie di canali, calli e monumenti tipici come la provincia della sua città natale faceva. Un campanile di San Marco simile in tutto e per tutto a quello che scoccava le ore a parecchi chilometri di distanza si innalzava al centro.

-Liam: this is unbelievable!!! I just... (Liam: è incredibile!!! Io...)

Liam- When I saw you this morning, walking towards the door, I thought that it was amazing and I really wished to do something good enough to surprise you even half much as you did... Then I realized that we never had a true date in four month of relationship so... I wanted our first official date to be, as much as possible, the most special and romantic... But also, all I wanted was to share it with you in your own city, because you always fly to me and I've never come to you....So, it came out, that this was the easier way to make it work... (Quando ti ho vista questa mattina, camminare attraverso la porta, ho pensato che fosse pazzesco e ho desiderato veramente di fare qualcosa bello abbastanza da sorprenderti anche solo la metà di quello che avevi fatto tu... Poi mi sono reso conto che non avevami mai avuto un vero appuntamento in quattro mesi di relazione quindi... Volevo che il nostro primo appuntamento ufficiale, fosse, per quanto possibile, il più speciale e romantico... Ma anche, tutto quello che volevo era condividerlo con te nella tua città, perché tu sei sempre volata fino da me ed io non sono mai venuto da te... Quindi, è saltato fuori che questo fosse il modo più semplice per far funzionare entrambe le cose...)

-Someone has ever told you that you are the most long-winded person living on this Earth?? But that's exactly why I love you... For this reason and because you brought me to the most beautiful place I've ever seen in my whole life.... That's just amazing... And I really appreciate the fact you thought about me and my roots... This city is not just one of the most magical place in the world, but it also means a lot to me... And experience it with with you will be absolutely unforgettable... (Qualcuno ti ha mai detto che sei la persona più prolissa vivente su questa Terra?? Ma è esattamente per questo che ti amo... Per questa ragione e perché mi hai portato nel posto più bello che abbia mai visto in tutta la mia vita... E' semplicemente fantastico... E apprezzo davvero il fatto che tu abbia pensato a me e alle mie radici... Questa città non è solo uno dei posti più magici al mondo, ma significa anche tanto per me... E sperimentarla con te sarà assolutamente indimenticabile...) 

Liam l'aveva voltata verso di lui, intrecciando le sue mani sulla schiena di Kaylie, di modo che i loro occhi potessero incrociarsi e scontrarsi come erano soliti fare, ed ora stava giocando con i loro nasi, facendoli collidere in maniera giocosa e sensuale allo stesso tempo. Il respiro di Kaylie divenne più corto.

Liam- I think we have the same problem, my dear long-winded girlfriend, but I guess we can fix it doing something like this... (Credo che abbiamo lo stesso problema mia prolissa fidanzata, ma credo si possa risolvere con qualcosa del genere...)

Quel bacio era semplicemente da togliere il fiato: l'odore da spiaggia deserta lambita da una leggera brezza oceanica di Liam riempì le narici di Kaylie, facendo andare in estasi ogni songolo neurone del suo cervello. Per la seconda volta quella giornata a Kaylie sembrò di avere il mondo ai loro piedi e, forse, in quel momento, non era mai stata così tanto vicina alla verità.

Quando si staccarono, Kaylie sentì un sorriso imbarazzato aprirsi sul suo viso, che velocemente si era voltato verso il pavimento: benché ormai dopo quattro mesi dovesse essersi abituata al contatto con quel meraviglioso ragazzo, percepiva comunque una piccola scossa di vergogna ogni volta che si separavano. Eppure sembrava che Liam la conoscesse talmente tanto in profondità che non si stupì minimamente di quel cambio di atteggiamento, ma anzi, le sollevò il mento con una mano, dandole un leggero bacio sul naso per poi aprirsi in uno di quei suoi adorabili sorrisi sghembi.

La condusse verso il tavolo imbandito e, dopo averle scostato la sedia per farla accomodare, si sedette di fronte a lei, raccogliendo una sua mano tra le sue.

Quest'uomo non è un uomo comune... E' il mio principe azzurro... “.

Trascorsero le due ore successive mangiando cibi prelibati e parlando di qualsiasi cosa passasse loro per la testa: Liam ancora la prendeva in giro per il suo accento italiano, benché non fosse poi più così evidente dopo tutti quei mesi passati a parlare prevalentemente in inglese. Kaylie si accorse che non avevano mai avuto la possibilità di parlare così tanto tempo solo loro due, di persona e non attraverso lo schermo di un computer, senza impegni a mettere loro fretta o interruzioni per autografi o foto. Le sembrava di vivere in una favola, scoprendo di avere molte più esperienze in comune di quante potessero mai immaginare, di avere delle famiglie strane ma adorabili allo stesso tempo, che le loro mamme sarebbero sicuramente andate d'accordo e anche le loro sorelle, arrivando persino a progettare un mirabolante piano per poter far incontrare quei pezzi così fondamentali delle loro vite. Discuterono anche di tutto quello che era successo ai loro amici negli ultimi tempi, dei ragazzi ma anche di Marta e Denise e pure di Amelia, Kate e Eathan... Lui le raccontò delle angherie che aveva subito da dei bulli, quando ancora andava a scuola e come li avesse “sconfitti”, mentre lei gli fece un rapido elenco di come più volte le persone avessero richiesto la sua amicizia solo per poter ottenere un po' di conforto e di come, dopo, erano sempre sparite... Si confrontarono poi su quelli che sarebbero stati i loro impegni futuri, su quello che avrebbe fatto Kaylie una volta tornata dall'America con loro....

-Well, I'll have two weeks and an half of rehearsal for the tour, in London and then I'll be up with the shows... (Beh, avrò due settimane e mezzo di prove per il tour, a Londra e poi sarò in giro con i concerti...)

Liam- About that Kay... I was wondering... (Riguardo a questo Kay... Mi stavo chiedendo...)

-Yes, Liam... (Sì Liam...)

Liam- Well... I was thinking that I'll be in London till the 22th of September... Yes, I'll be abroad for some times but, just for few days, in order to promote the movie... And you are going to stay there for rehearsal... And maybe you should also stay in a small flat or in a hotel room...So... (Beh... Stavo pensando che io sarò a Londra fino a 22 di Settembre... Sì, sarò all'estero per qualche tempo ma solo per pochi giorni, per promuovere il film... E tu starai lì per le prove... E forse dovresti stare in un piccolo appartamento o in una stanza d'albergo...)

-So... C'mon, Liam... Just tell me what's going on in your mind... (Quindi... Avanti Liam... Dimmi solo cosa ti sta passando per la testa...)

Liam- Would you like to move to my house and live together?? (Vorresti trasferirti a casa mia e vivere assieme??)

Lo disse tutto d'un fiato. Niente pause o incertezze. Sputò fuori quella proposta come Guglielmo Tell scagliò la freccia dritta alla mela posta sulla testa di quel povero disgraziato costretto a far da porta bersaglio.

Kaylie sentì nettamente il suo cuore perdere almeno due battiti, oltre quello che normalmente perdeva per il leggero soffio che aveva dalla nascita. Pregò con tutta sé stessa che il suo organo principale non decidesse di abbandonarla in quel momento, dato che Liam James Payne, membro della boyband più famosa al mondo, ragazzo da milioni di sterline di fatturato all'anno, osannato da altrettanti milioni di ragazzine urlanti in giro per ogni recondita parte dell'Universo conosciuto , nonché suo ragazzo da qualcosa come quattro mesi e di cui lei era perdutamente innamorata, le stava chiedendo di andare a vivere assieme.

Quello era uno dei quegli istanti che si impressionano nella memoria dell'uomo come una diapositiva, lasciando un segno indelebile sullo scorrere di quell'unica vita di cui è donato.

-Yes... I'd really like to live with you... (Sì... Mi piacerebbe tantissimo vivere con te...)

Liam si alzò di scatto dalla sedia, prendendo al volo la sua giacca, tanto che per poco i bicchieri sul tavolo non si rovesciarono a terra. Catturò la mano di Kaylie in un secondo e, correndo come un pazzo e cercando comunque di non far cadere lei dai sandali con il tacco, di diresse vero l'ascensore che prenotò impazientemente.

Per tutto il tragitto non disse niente, ma strinse in maniera sempre più bisognosa la mano di Kaylie, tanto che nemmeno le domande di lei su dove stessero andando riuscirono a farlo parlare.

Ma che diavolo gli prende?! Forse si è pentito della proposta che mi ha fatto?? Ma perché mai me l'avrebbe fatta se si fosse aspettato di ricevere un no come risposta??... Mamma mia che freddo...”

Liam si accorse del brivido che la percorse non appena furono usciti dalla hall dell'hotel, e si ritrovarono all'aria aperta; poggiò, finalmente in maniera delicata, la sua giacca sulle spalle di Kaylie, per poi dirigersi, in maniera più calma, verso la riproduzione del Ponte dei Sospiri che si sviluppava sopra un cristallino Canal Grande.

Stranamente, Kaylie notò che non c'era nessun altro visitatore a camminare tra quelle calli magicamente illuminate e si chiese se anche quello facesse parte della sorpresa, ma non ebbe il tempo di porsi altre domande perché Liam si era fermato al centro del ponte ed aveva tirato fuori dalle tasche dei pantaloni scuri il suo I-phone e le cuffiette.

Kayile sentì una familiare stretta allo stomaco farsi sempre più presente: quello era decisamente un momento speciale.

Liam appoggiò una cuffietta sull'orecchio di Kaylie e, dopo aver rimesso il cellulare in tasca, prese tra le sue mani quelle di lei, avvolgendole con le sue dita e cominciando a disegnare figure strane sui suoi dorsi. Era così perfetto mentre era concentrato ad osservare quell'intreccio pieno di amore ed energia.

Poi alzò lo sguardo, come se si fosse riavuto da un bellissimo sogno, e lo fissò in quello di una sempre più emozionata e frastornata Kaylie.

Liam- We've been trough so many hard times in the last two months... And the fact that I couldn't see you and hold you in my arms made me going crazy... Seriously, I thought you would leave me and you would have all your good reasons to do it... I was an asshole to get mad with you for the audition and not writing to you has been the worst thing I've ever done in my life... I thought so many times about which would be the best words to say how much I love you, but I didn't find the one that could really describe what I feel when I'm near you... When your arms are around my neck... When your fingers play with my hairs... When your lips crush on mine... When your mouth tell my names with that lovely accent and that sensual tone... When a little tear falls down your cheek just because you're too insecure... (Abbiamo affrontato un sacco di momenti difficili negli ultimi due mesi... E il fatto che non potessi vederti e stringerti tra le mie braccia mi ha fatto impazzire... Seriamente, ho pensato che mi avresti lasciato ed avresti avuto tutte le tue buone motivazioni per farlo... Sono stato un coglione ad arrabbiarmi con te per le audizioni e non scriverti è stato la peggior cosa che abbia mai fatto in vita mia... Ho pensato così tante volte a quali potessero essere le parole migliori per dirti quanto ti amo, ma non riuscivo mai a trovare quelle che descrivessero sul serio come mi sento quando sono vicino a te... Quando le tue braccia sono attorno al mio collo... Quando le tue dita giocano con i miei capelli... Quando le tue labbra si scontrano con le mie... Quando la tua bocca dice il mio nome con quell'adorabile accento e quel tono sensuale... Quando una piccola lacrima scende lungo la tua guancia solo perchè sei troppo insicura...)

Il pollice caldo di Liam raccolse quella piccola lacrima che stava scendendo lungo le gote di Kaylie, come a dimostrazione che tutto quello che lui aveva detto fino a quel momento fosse assolutamente vero....

Liam- So I thought that a song could explain all those things better than my words... (Quindi ho pensato che una canzone potesse spiegare tutte queste cose meglio delle mie parole...)

* Schiacciò play e lasciò che la canzone riempisse l'atmosfera elettrizzante che si poteva percepire, coprendo il rilassante mormorio dell'acqua sotto di loro.

Shut the door... Turn the lights off... I wanna be with you... I wanna feel your love... I wanna lay beside you...

Era la sua voce. Calda. Seducente. Sicura. Era una delle canzoni che ancora, dopo tutte quelle volte in cui l'aveva ascoltata, la faceva ancora piangere. Per quella necessità che si sprigionava da quelle parole, per quella preghiera formulata da un amore troppo grande per essere descritto che poteva dilaniare qualsiasi cuore, anche il più coriaceo e restio.

Hearts beat harder... Times escapes me... Trembling hands touch skin... Quel contatto tra di loro stava diventando sempre più bruciante, perché ad essere in fiamme erano le loro anime, che si erano incontrate per caso in una serata tra tante in due vite a chilometri di distanza l'una dall'altra, ma che da quel momento non avevano mai smesso di consumarsi l'una per l'altra.

You know I'll be.... Your life, your voice your reason to be... My love, my heart is breathing for this... Moment in time... I'll find the words to say... Before you leave me today....

La fronte di Liam si premette contro quella di Kaylie e le loro mani furono portate all'altezza delle loro bocche: cominciò a ricoprire di dolci e febbricitanti baci quell'intreccio di dita, senza, togliere un attimo gli occhi da quelli di lei, come a volerla tenere ferma lì, con lui.

Ha paura di perdermi... Liam ha paura di perdermi...”.

Kaylie l'aveva capitolo solo in quel momento ciò che il ragazzo dal dolce sorriso le stava tentando di dire: aveva paura di perderla non solo perché lei ora stava per realizzare il suo sogno, ma soprattutto perché aveva paura di non essere abbastanza per lei, di non poterle dare tutte quelle attenzioni che la sua parte più fragile richiedeva, di non poterla proteggere sempre e comunque da sé stessa. Liam non aveva capito come per Kaylie la sua sola presenza poteva far sparire qualsiasi insicurezza dal suo cuore, come il solo averlo vicino potesse farla sentire la donna più potente e sicura sulla faccia della terra. Era stato grazie a lui se aveva scoperto quanta forza ci fosse dentro di lei e come avesse tutte le carte in regola per poter affrontare il mondo.

La canzone terminò ed in quello stesso istante una luce accecante investì i due giovani amanti, cogliendoli di sorpresa: sfavillanti fuochi d'artificio stavano ora tingendo il cielo stellato di Las Vegas di miliardi di colori, riflettendosi ed ampliando la loro magnificenza sullo specchio d'acqua sotto i loro piedi. Figure in vestiti d'epoca invasero le calli, le piazze e i canali di quella Venezia in miniatura, creando un suggestivo ballo sulle note di un minuetto che si diffondeva nell'aria. Ma Kaylie era troppo concentrata a contemplare quella figura così vicina a lei da sincronizzare il suo battito cardiaco con il suo. Non aveva più dubbi: quello era un angelo che il cielo le aveva donato perché si prendesse cura di lei, ma che si era immischiato troppo, per la sua infinita dolcezza, negli affari umani ed ora rischiava di rimanerne soffocato. Aveva paura di perderla. L'avrebbe aiutato lei. Si sarebbe presa cura lei di quella meravigliosa creatura, come lui aveva fatto con lei. E la maniera migliore per cominciare a farlo era una sola...

-I love you, Liam... And I will never leave you, even if you want me to do... I'll take care of you... (Ti amo Liam... E non ti lascerò mai, anche se vorrai che io lo faccia... Mi prenderò cura di te...)

Una piccola lacrima scese sulla sua guancia angelica. Kaylie la fermò con un leggero bacio.

Liam le prese il volto tra le mani.

Liam- I love you Kay... My last first kiss... (Ti amo Kay... Il mio ultimo primo bacio...)

Il mondo scomparve. I fuochi d'artificio si fecero silenziosi. Le figure mascherate divennero eteree. Tutto quello che al mondo contava era il contatto tra quelle labbra, tra quelle anime, tra quei cuori ardenti.

Tutto ciò che realmente contava era l'amore che c'era tra quell'angelo così sicuro e la sua unica debolezza, quella ragazza che lui stesso aveva salvato e che ora stava salvando lui.


Hi Sweethearts!!

Non so voi, ma io ho i brividi... E sto tentando di raccogliere una lacrima che è sfuggita, nonostante mi fossi messa d'impegno per non piangere... Forse questo è uno dei pochissimi capitoli , tra tutte le pagine che ho scritto, che mi piaccia sul serio... Forse perchè una cosa del genere credo la sogni chiunque con un minimo di cuore... Forse per la canzone che rimarrà sempre tra le mie preferite... Forse sto scrivendo troppi forse... *è tutta colpa della mia emotività, perdonatemi*
Detto questo: BUON ANNO!! Spero che questo 2014 sia cominciato bene per ognuna di voi che è arrivata a leggere fino a qui... Lo so che il capitolo è abbastanza lungo, ma siamo a più di metà storia e Liam e Kay si meritavano un momento di puro romanticismo *il mio dentista ringrazia per le carie che mi sono venute scrivendolo*
Come sempre pagherei oro per sapere che cosa passa per la vostra testa quando leggete i miei vaneggiamenti (sarà anche arrivato l'anno nuovo, ma io sono sempre la stessa rompi balle ^^)... 
Ad ogni modo, se qualcuno non ve l'ha ancora detto oggi, ve lo dico io: siete speciali <3
Lots Of Love <3


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Capitolo 20
*** One Thing ***


One Thing

Quando si staccarono da quel bacio senza precedenti, le figure mascherate attorno a loro stavano ancora danzando quel soave minuetto e i fuochi d'artificio continuavano a risplendere nel cielo di Las Vegas. Un sorriso di assoluta felicità si fece largo sul volto ancora accaldato di Kaylie e subito un suo riflesso si dipinse sul quello del meraviglioso ragazzo che la stava tenendo stretta a sé.

Un guizzo divertito si fece largo tra le iridi colme d'amore di Liam e Kaylie si chiese che cosa avesse in mente.

Liam- Can I have this dance?? (Mi concede questo ballo??)

Liam fece un leggero inchino, porgendo alla ragazza in abito bianco la sua mano calda da afferrare, con quella che sembrava un'intenzione di divertirsi come mai prima di quel momento. Appena Kaylie accettò quell'invito, poggiando il palmo della sua mano sopra quello di Liam, si ritrovò a volteggiare per tutto il ponte, rischiando di investire tutte le comparse che, a differenza loro, sapevano perfettamente che passi fare. Ma non importava a nessuno dei due se visti da fuori potessero sembrare dei pazzi, le risate che si stavano liberando dalle loro gole erano espressione di una gioia pura, che nessuno gli avrebbe potuto levare. Kaylie stava ancora cercando di recuperare l'equilibrio per una piroetta che Liam le aveva appena fatto fare, quando sentì il bel ragazzo trascinarla giù dal ponte, avventurandosi lungo la stretta calle che si sviluppava vicino alla perfetta riproduzione del Canal Grande.

I figuranti continuavano a danzare, ridendo sornionamente per quella coppia di giovani innamorati. Liam l'attirò nuovamente a sé, stringendola al petto come si poteva fare con un tesoro prezioso che non si vuole perdere per nessuna ragione al mondo, facendole dare le spalle all'acqua trasparente che scorreva vicino a loro. Una luce speciale, che Kaylie non aveva mai visto, si stava facendo largo nel suo sguardo.

Liam- Do you know that this channel is less deep than the real one?? (Lo sai che questo canale è meno profondo di quello reale??)

-I don't know why but I could guess it... (Non so perché ma l'avevo immaginato...)

Liam- Can you swim?? (Sai nuotare??)

-Liam... Of course that I can...Wait... What?!... No... No, no, no... LIAM!!!! (Liam... Certo che so nuotare... Aspetta... Cosa?!... No... No, no, no... LIAM!!!!)

La domanda le era sembrata abbastanza strana. Perché mai le aveva chiesto se sapesse nuotare?? “Logico che so nuotare!! Casa mia è a cinque minuti dal mare... E poi che centra il fatto che questo canale è meno profondo di quello vero??... Non vorrà mica...” Kaylie era riuscita a pensare a tutte queste cosa solo per la velocità straordinaria a cui la sua mente era abituata a lavorare, dato che nell'esatto momento in cui aveva dato conferma a Liam di saper nuotare, lui l'aveva presa in braccio, sorreggendo con un braccio le sue gambe e con l'altro la sua schiena. Kaylie si era aggrappata al suo collo con entrambe le braccia ed aveva cominciato ad urlare e ridere come una pazza: Liam sia stava guardando fisso davanti a sé, dove una massa di acqua cristallina scorreva indisturbata.

Tre... Liam fece alcuni passi verso la pozza celeste... Due... Le rivolse un sorriso malizioso avvicinandosi ancora di più... Uno... Acqua. Kaylie sentiva solamente il brivido dell'acqua che le bagnava il vestito, i capelli, il corpo, mentre affondava verso il fondo di quel Canal Grande in miniatura. Poi due mani sicure l'afferrarono per i fianchi, fasciati nel vestito appiccicatolesi addosso, e la tirarono fuori dall'acqua, accompagnandola verso il corpo caldo del ragazzo che si era lanciato con lei. Avevano entrambi il fiato corto per il tuffo inaspettato, ma ciò che realmente fece perdere a Kaylie ogni possibilità di ripresa fu lo sguardo che Liam le dedicò: nulla di più profondo, sensuale ed attraente era mai entrato nella visuale della giovane ragazza in tutta la sua vita. I capelli della folta cresta che Lou continuava a tagliare in maniera impeccabile, erano ora schiacciati sulla fronte abbronzata e delle delicate goccioline si stavano facendo strada dalle sue tempie per scendere dolcemente lungo tutto il suo profilo, fino ad imperlare l'incavo del collo e quell'adorabile voglia che lo caratterizzava. Liam si doveva essere accorto di come Kaylie lo stesse guardando assorta, tanto da essersi completamente dimenticata di essere immersa in un metro e mezzo d'acqua. Il ragazzo sfruttò quel momento di debolezza di Kaylie per cominciare a schizzarla in faccia... Ben presto ricevette in risposta lo stesso trattamento, dando avvio ad uno di quei momenti di pura spensieratezza che erano terribilmente mancati ad entrambi. Proprio mentre Kaylie tentava di buttare sott'acqua il suo affascinante fidanzato, Liam le bloccò le braccia, con una salda presa sui suoi polsi, portandole così ad intrecciarsi dietro il suo collo. Appoggiò la fronte a quella di Kaylie e quando fu sicura che lei fosse agganciata a lui con il suo abbraccio, spostò una mano per poter afferrare una delle sue gambe e portarla ad agganciarsi, anch'esse al suo corpo muscoloso, all'altezza del bacino. Il vestito di Kaylie galleggiava svogliatamente sulla superficie dello specchio d'acqua che li racchiudeva, assieme ai suoi lunghi capelli, che si stavano spargendo dovunque seguendo le onde prodotte dall'alzarsi e dall'abbassarsi dei loro petti.

Liam teneva una mano ancorata sulla gamba sinistra di Kaylie, mentre con la destra andava a descrivere lentamente la curvatura del braccio della ragazza, dalla sua nuca, dove aveva intrecciato le dita con i capelli, fino alla spalla bagnata e lasciata scoperta dal vestito.

Il naso di Kaylie continuava a tracciare il profilo di quella mascella leggermente pronunciata, lasciando alle volte dei piccoli baci, come a voler porre delle pietre miliari in quel percorso che la conduceva verso la bellezza delle sue labbra rosee e calde.

Non riusciva ancora a spiegarsi come facesse ad essere così audace e a suo agio quando si trovava con Liam. Aveva sempre avuto parecchie difficoltà a lasciarsi andare a qualsiasi dimostrazione d'affetto, specialmente se si trattava di ragazzi, eppure con quella specie di angelo caduto dal cielo le risultava estremamente naturale abbracciarlo e baciarlo, e potersi perdere nella scoperta di ogni suo piccolo dettaglio. Nemmeno il fatto di essere bagnata da capo a piedi e con indosso un vestito bianco diventato altrettanto trasparente riusciva a farla sentire a disagio, se vicino a lei, a coprirla e contemplarla c'era Liam.

Solo lui riesce a farmi provare questi brividi...” pensò Kaylie mentre Liam si avvicinava al suo orecchio per sussurrarle qualcosa.

Liam- I can't stand this anymore.... I need you... (Non posso sopportarlo più... Ho bisogno di te...)

-Liam... Can we go?? (Liam.... Possiamo andare??)

Come il ragazzo incatenato a lei, anche Kaylie sentiva la necessità di poter unire completamente le loro anime ed i loro corpi, come ormai più di un mese prima avevano avuto l'opportunità di fare. Sempre tenendola protetta nel suo abbraccio, Liam fece uscire Kaylie dall'acqua, per poi dirigersi, completamente fradici, verso l'entrata dell'hotel. Dopo avere accettato due accappatoi che un gentilissimo cameriere offrì loro (Liam aveva seriamente pensato a qualsiasi evenienza...), si diressero verso la suite che il ragazzo aveva prenotato solo per loro...

Liam- I thought that it would be easier than to come back to the hotel where the paps will be waiting for us... (Ho pensato che sarebbe stato più semplice che tornare al nostro hotel dove i paparazzi ci staranno aspettando...)

-I always knew you were a smart guy... (L'ho sempre saputo che eri un ragazzo intelligente...)

Liam le lasciò un leggero pizzicotto sul fianco, facendola ridere, prima di intrappolare quel sorriso con un bacio. Ormai era un dato di fatto: Liam aveva capito che cosa fosse l'ironia ed aveva cominciato ad apprezzarla tanto da farne un'arma personale.

Quella che si diffondeva attorno ai due giovani era un'aurea di elettricità, che nemmeno milioni di turbine sollecitate dalle cascate del Niagara avrebbero potuto produrre. Era esattamente come se le particelle di aria attorno a loro cominciassero a far correre i loro elettroni in maniera forsennata per potersi adattare all'energia che i due corpi sempre più ardenti emettevano.

Arrivati alla porta, Liam la aprì delicatamente, ma appena furono entrati entrambi, tutta quell'accortezza sparì dalle sue mani, che fecero richiudere la soglia in legno bianco con un tonfo sordo. Era impaziente.

Kaylie si era diretta verso gli scalini che l'avrebbero condotta al letto, ma a metà strada, fu afferrata da due braccia muscolose che avevano perso tutta la freschezza dell'acqua per diventare due fornaci ardenti: l'avrebbero potuta sciogliere da un momento all'altro se anche lei non fosso stata alla loro stessa temperatura. Si voltò verso quell'angelo che era a pochi centimetri dalla sua bocca e che le stava facendo scivolare lungo le spalle il pesante accappatoio. Le mani di Kaylie si mossero in simbiosi con quelle di Liam, che ben presto si ritrovò solo con la camicia bianca bagnata, attaccata al petto muscoloso.

Le vennero in mente le immagini di quel corpo arrotolato a delle lenzuola candide ed illuminato unicamente da alcuni soffici raggi di sole che ne mostravano ogni sfaccettatura. Gli era sembrato una statua del Canova, ma averlo davanti a lei in quel momento, con il tessuto ormai trasparente attaccato a quei pettorali definiti, a quella pancia piatta, a quelle spalle possenti le fece quasi girare la testa: era la perfezione e nulla di meno. Le loro fronti si toccarono, quando Liam cominciò a solleticare con il suo naso quello di lei... Rimase praticamente senza fiato quando Kaylie iniziò a sbottonare ogni singola asola della camicia, dando leggeri baci alla pelle che piano, piano cominciava a scoprirsi sempre di più. Arrivata all'ultimo bottone Liam la aiutò a sfilare l'indumento bagnato, che cadde pesantemente a terra. Le braccia di Liam non allentavano la sua presa sulla schiena di Kaylie ma ora stavano armeggiando con la cerniera del vestito, che sembrava essersi bloccata a causa dell'acqua.

Le mani della ragazza si posarono delicatamente su quelle della sua fonte di sicurezza e le guidarono lungo tutta la lunghezza della sua schiena, fino a che il tessuto non iniziò a scendere sulle sue spalle, lasciando alla luce della luna che entrava dalle ampie vetrate la pelle del suo petto su cui brillare.

Il contatto delle dita bollenti di Liam sul suo ventre ancora umido per il tuffo nel Canal Grande, fecero provare a Kaylie una sensazione di benessere che non aveva avuto l'occasione di provare da quella magica notte di metà estate a Londra. Era come se quel semplice coincidere di epidermidi potesse farla sentire la donna più amata e desiderata dell'intero universo, facendo crescere nel suo cuore la convinzione che tutto potesse accadere e che un'amore come quello non poteva far altro che aprirti le parte del Paradiso. Lei poteva far accadere ogni cosa, ma al suo fianco ci doveva essere quell'angelo che aveva le chiavi della felicità e che, dopo averla salvata dal mondo e da sé stessa, ora le stava mostrando la parte migliore della vita.

-Liam...

Pronunciare il suo nome per Kaylie era come un confermare a sé stessa che lui fosse reale, che fosse veramente al suo fianco, per amarla, per proteggerla, per farla sentire la donna più fortunata di questo Universo... E il sentir pronunciare il suo nome dalle labbra carnose e a forma di cuore di quella ragazza italiana che gli aveva fatto comprendere che cosa volesse dire “amare e avere bisogno di qualcuno” per vivere, aveva in Liam lo stesso effetto che la campanella della fine delle lezioni dell'ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze estive, aveva sugli alunni: si rianimava di una vita che non pensava di poter contenere dentro il suo cuore, scoppiava di energia che voleva a tutti i costi spendere per far felice lei. Aveva amato altre persone nella sua vita: sua madre, suo padre, le sue sorelle.... Ma questo era un sentimento diverso... Lo faceva bruciare dentro, ma senza mai consumarlo, facendolo invece diventare sempre più forte e pieno di energia. Voleva amarla completamente e non poteva più aspettare.

Kaylie sentì le sue gambe nude sollevarsi da terra, sorrette da due braccia forti, che le fecero intrecciare dietro la schiena del ragazzo che la stava incatenando a lui con il suo sguardo: così profondo, quasi indecifrabile tanto era il desiderio, ma comunque sicuro e carico di amore e attenzione.

Mentre camminava verso il letto, le gambe di Liam urtarono il basso tavolino posto al centro della stanza: “E' impaziente...”. Questo pensiero non fece minimamente imbarazzare Kaylie, ma anzi, la fece sentire desiderata come mai prima ed un sorriso si aprì sul suo viso accaldato, prima di posarsi sulle labbra ardenti del ragazzo che la stava sorreggendo.

Liam l'appoggio delicatamente sul letto, dato che la sua dolcezza era connaturata alla sua anima e nemmeno quando il desiderio avrebbe potuto sovrastare tutto, quella parte del suo meraviglioso carattere veniva messa da parte. Sentì il suo respiro caldo posarsi sul suo collo, lasciandole baci bollenti lungo tutto la pelle, salendo verso le sue labbra... Dei brividi percorsero la schiena di Kaylie, cominciando a far volare la sua mente verso lidi sconosciuti.

Quando un mese prima si era donata completamente a Liam aveva pensato che quanto avesse provato fossero le più belle sensazioni che un essere umano avesse la possibilità di provare nella propria vita. Ma quella notte, in una lussuosissima suite di uno degli hotel più prestigiosi come lo era il The Venetian, scelto perché legato alla loro stessa storia, in una città magica come Las Vegas, Kaylie si rese conto che ogni singolo istante di quella loro unione sarebbe stato migliore del precedente... Che se anche tutto quel frastuono attorno a loro, tutta quella vita all'insegna del “vivi il tuo sogno giorno dopo giorno”, fosse scemato o, addirittura, finito, per lei sarebbe stato comunque meglio di ciò che aveva provato il giorno prima... Perché la vera motivazione per cui ogni cosa le sembrava sempre più bella, più completa e più significativa era lui, era il ragazzo quasi ventenne che le stava donando tutto sé stesso, che non lasciava mai il suo fianco, nemmeno quando l'intero mondo fosse stato contro di loro, che l'aveva amata come nessun altro era riuscito a fare e come nessun altro sarebbe ma riuscito a fare.

Quando il giorno dopo Kaylie aprì gli occhi, trovò una mano calda sfiorarle i capelli, e due labbra morbide baciarle la fronte... I loro corpi erano ancora intrecciati, come se da quella vicinanza potesse dipendere non solo la loro vita, ma la felicità di ogni singolo essere vivente presente sulla faccia della terra.

-Good morning, lovely... (Buongiorno, dolcezza...)

-Hi my angel... (Ciao mio angelo...)

Un sorriso mozzafiato comparve sul volto di Liam: durante la notte speciale e magica che avevano condiviso assieme, assaporandone ogni singolo istante, Kaylie l'aveva più volte chiamato “mio angelo” ed era stato sempre come se quelle parole risvegliassero qualcosa di profondo nel cuore del ragazzo.

-What time is it?? (Che ore sono??)

Liam- It's eleven o'clock... (Sono le undici in punto...)

-Liam!! We have to go!! Louise will be probably freaking out!! (Liam!! Dobbiamo andare!! Louise starà probabilmente impazzendo!!)

Kaylie aveva tentato di alzarsi in maniera repentina dal morbido letto, sentendo una fitta al cuore appena il suo petto si stacco da quello caldo e rassicurante di Liam, ma il giovane uomo la bloccò, trattenendola per la vita e facendola ricadere pesantemente sul morbido tessuto, per poi portarsi sopra di lei, sorreggendosi a pochi soffi dalla sua bocca con le sue braccia muscolose.

Liam- Kay... Kay... Kay... Don't worry... We have all the time that we want... I advised Louise yesterday about my plan... (Kay... Kay... Kay... Non ti preoccupare... Abbiamo tutto il tempo che vogliamo... Ho avvisato ieri Louise del mio piano...)

-Oh... And which should be this plan?? (Oh.... E quale dovrebbe essere questo piano??)

Liam- Well... I don't know... Probably to spend as much time as I can with my wonderful and attractive girlfriend... (Beh... Non so... Probabilmente passare più tempo che posso con la mia meravigliosa ed attraente fidanzata...)

Appoggiò le sue labbra su quelle di Kaylie, per farle combaciare perfettamente, come solo quelle di due amanti potevano fare e premette con forza sempre maggiore finché lei non si lasciò andare a quel bacio passionale.

-It sounds good... But tonight you have a gig and I don't wanna be the reason why you might fall asleep on stage... (Suona bene... Ma stanotte tu hai un concerto e non voglio essere la ragione per cui potresti cadere addormentato sul palco...)

Liam- If I was you I didn't mind about this... You didn't tire me enough... (Se lo fossi non dovresti preoccupartene... Non mi hai stancato abbastanza...) 

-That should mean I wasn't enough for the amazing Mr Payne?? (Questo dovrebbe significare che non sono stata abbastanza per il fantastico Mr Payne??)

Liam sorrise facendo uscire sottile sbuffi di fiato a pochi centimetri dalle labbra di Kaylie: le si scaldò improvvisamente il sangue nelle vene, come se quel respiro fosse una sorta di benzina che andasse ad alimentare l'amore che la percorreva in ogni vena.

Liam- No... It just means that I will need you tonight, tomorrow and the days after... (No... Significa solo che avrò bisogno di te stanotte, donami e i giorni a seguire...)

-Just say it: you want to see me blush!! Let's go Mr Unsatisfied... (Allora dillo: vuoi farmi arrossire!! Andiamo Mr Insoddisfatto...)

Dopo un altro veloce bacio, Kaylie riuscì a sfuggire dalla gabbia che le braccia di Liam avevano creato attorno al suo corpo, per dirigersi verso il bagno e farsi una doccia. Quando uscì, trovò un paio di shorts beige ed una canottiera larga blu appoggiati sul letto ed un paio di sandali bassi per terra: quegli abiti non erano suoi.

Liam- I bought something for you from the shop down here... Hope you don't mind... (Ti ho comprato qualcosa dal negozio qui giù... Spero non ti dispiaccia...)

-Oh... Well... I'd prefer something more colourful, but I will be content with this... (Oh... Beh... Avrei preferito qualcosa di un po' più colorato, ma mi accontenterò di questo...)

Avesse detto una frase del genere qualche mese prima, Liam si sarebbe subito preoccupato di aver sbagliato tutto ed avrebbe cominciato ad escogitare mille maniere per rimediare all'epocale sbaglio... Invece se lo ritrovò a darle uno schiaffo sul sedere, scuotendo platealmente la testa, con un ghigno soddisfatto sulle labbra, prima di fiondarsi anche lui in doccia.

Quanto lo amo.... Penso di non rendermene conto nemmeno io, veramente...”.

Si vestirono e prepararono con tutta la calma che una vita da star poteva concedere loro: entro mezzogiorno e mezzo dovevano tornare dai ragazzi, in albergo, per potersi organizzare con i programmi per la giornata. Dopo una breve sosta alla reception per qualche foto di Liam con il personale ed una all'esterno con qualche fan, arrivarono con solo dieci minuti di ritardo nella sala adibita a buffet, solo per il loro team. Tanto, come al solito, Zayn era più in ritardo di loro.

Kaylie ebbe finalmente la possibilità di conoscere anche i cinque australiani che faceva da band di supporto durante i loro concerti. Ashton, Calum, Michael e Luke erano le persone più divertenti che Kaylie avesse mai incontrato in tutta la sua vita( dopo gli One Direction, logicamente): se c'era qualcosa di cui non si preoccupavano minimamente era del giudizio di chiunque non fosse un loro amico. Si erano fatti strada da soli e non avevano alcuna intenzione di rinunciare ad essere sé stessi per poter piacere a più persone, ma d'altra parte, non ne avevano bisogno, perché bastava guardarli per capire che erano innamorati di quello che facevano e che si divertivano come dei matti ogni volta.

Quando Louise ebbe finito di dare indicazioni a tutti, Kaylie si sentì sfiorare la spalla da una mani che sapeva non essere quella di Liam. Si voltò e gli occhioni celesti di Niall si puntarono dritti su di lei con uno sguardo che, stranamente, Kaylie non riuscì a decifrare.

Niall- Would you come with me to do some shopping this afternoon?? Karen needs to find me some new clothes for the show!! (Ti andrebbe di venire con me a fare un po' di compere oggi pomeriggio?? Karen ha bisogno di trovarmi qualche nuovo vestito per lo show!!)

-But you shouldn't go to rehearsal with the guys?? (Ma non dovresti andare a fare le prove con i ragazzi??)

Niall- Oh... Well... You know... (Oh... Beh... Sai com'è...)

Cos'è quella faccia colpevole Niall?? Perché sta cercando disperatamente l'aiuto di qualcuno?? Che diavolo succede qui?!” pensò Kaylie vedendo il ragazzo annaspare nel cercare una risposta, ma fu bloccata nel suo tentativo di scoprire qualcosa in più da un Louis sbucato fuori da chissà dove.

Louis- Oh, no!! He must to buy those new clothes, because he... He broke the others... And he has to try them on... More over we have been practising for the last six months!! (Oh no!! Lui deve comprarsi dei vestiti nuovi, perché... Perché ha rotto gli altri... E deve provarseli... E per di più abbiamo passato gli ultimi sei mesi ad esercitarci!!)

Kaylie vide Niall strabuzzare gli occhi alle parole del compagno di band, ma tirò un sospiro di sollievo quando la sentì dire che andava bene e l'avrebbe accompagnato volentieri.

Questa è una balla grande come una casa, ma non mi sembrano intenzionati a dirmi la verità, quindi facciamo finta di crederci, va'...”.

Dopo aver salutato tutti, Eleanor compresa a cui non era stato dato il permesso di andare con loro per qualche strana ragione che fece crescere ancora più sospetti nella mente sempre e comunque iperattiva di Kaylie, si diressero verso una macchina nera che aspettava lei e Niall, appena fuori dall'hotel. Ad accompagnarli c'erano Karen, la costumista, Mark e un uomo che Kaylie ebbe l'impressione di averlo già visto da qualche parte, ma proprio non le riusciva di capire dove. I suoi pensieri vennero interrotti da un Niall sempre più impaziente di andare a fare compere che, appena ebbe appoggiato un piede sul marciapiede illuminato da un sole cocente, fu assalito da un gruppo di fan, facendole urlare come la sirena di un'ambulanza. Kaylie si chiese se fosse il caso di scendere, ma a risolvere tutte le sue incertezze, come se avesse capito che cosa le stesse passando per la testa, ci pensò un cenno di assenso di una testolina bionda che spiccava tra tutte le altre.

Appena ebbe richiuso alle sue spalle lo sportello dell'auto, aiutata da Mark, Kaylie si ritrovò gli occhi di otto Directioners puntati su di lei.

Perché penso sempre che vogliano sbranarmi da un momento all'altro?? Stai tranquilla... Sorridi e sii te stessa... Come sempre...”. Non era di certo la prima volta che si trovava ad avere a che fare con le fan dei ragazzi o con le sue, eppure un senso di disagio lo provava ancora, come se quelle ragazze potessero veramente dire chi lei fosse e se quanto stava facendo fosse giusto. Sapeva perfettamente che non era così, ma quell'idea era ancora dentro di lei, soprattutto dopo i racconti che aveva ascoltato da Eleanor o dallo stesso Liam.

Fan 1-Oh my gosh!! She's Kay!! (Oh mio dio!! E' Kay!!)

Fan 2-Why is she with Niall?! (Perché è con Niall?!)

Fan 3-Are you together, guys?! (Siete assieme, ragazzi?!)

Fan 4-She cheated on Liam!!! Why?! (Ha tradito Liam!!! Perché?!)

Fan 3-You don't deserve him!! He's one of his pals!! How could you?! (Tu non lo meriti!! E' uno dei suoi migliori amici!! Come hai potuto?!)

Oddio!!! Non avevo minimamente preso in considerazione l'idea che vedendomi con lui avrebbero pensato ad una cosa del genere?! Ma che genere di persona mi reputano?! E adesso!?!?

Niall- Wait, wait, girls!! I needs her help for some good style advices... She's a friend of mine!! (Ferme, ferme, ragazze!! Ho bisogno del suo aiuto per acuni validi consigli di stile... E' una mia amica!!)

-You know: it's time to reach the next step...Something more captivating... Do you agree?? (Sapete: è giunto il momento per arrivare allo step successivo... Qualcosa di più accattivante... Non credete??)

Fan 5-You mean that you can make him hotter than what he already is?! (Stai dicendo che lo puoi rendere più figo di quello che è già?!)

-Let's see what can I do... (Vediamo che cosa posso fare...)

Le ragazze le sorrisero e scattarono anche alcune foto con entrambi. Appena entrarono nel negozio, Kaylie si accorse che Niall la stava guardando con un sorriso indefinibile sulle labbra rosee.

-Why are you smiling?? (Perché stai sorridendo??)

Niall- Because of how you get through that awkward situation... You're stronger than what you could ever imagine... Sometimes it can be really tough... I mean manage all those crazy and amazing fans, while the only thing you really want to do is living you relationship as a normal guy... (Per come te la sei cavata con quella imbarazzante situazione... Sei molto più forte di quanto tu possa mai immaginare... Alle volte può essere veramente difficile... Intendo gestire tutte quelle pazze e fantastiche fan, mentre l'unica cosa che vorresti fare sul serio è vivere una relazione sentimentale con un ragazzo normale...) 

-Niall... We're not speaking about me anymore, aren't we?? (Niall... Non stiamo più parlando di me, vero??)

Ora aveva capito per quale motivazione le avesse chiesto di accompagnarlo a fare compere e perché non avesse voluto che Eleanor li seguisse: aveva un impellente bisogno di continuare quella conversazione lasciata in sospeso qualche giorno prima e di sfogarsi con qualcuno. No, non con qualcuno qualsiasi, con lei.

Karen- Nialler, would you mind to try these on, while I'm looking for something else?? (Nialler, ti dispiacerebbe provarti questi, mentre io cerco qualcos'altro??)

Niall- Of course not!! (Certo che no!!)

Sorride sempre... Eppure se lo si guarda meglio si capisce che, benché si senta l'uomo più fortunato sulla faccia dell'intero pianeta, c'è qualcosa che vena i suoi meravigliosi occhi di tristezza... Non è giusto...” pensò Kaylie vedendolo sparire dietro la tenda del camerino, con una catasta di vestiti tra le braccia. Si rese conto di non aveva mai accompagnato un ragazzo a fare shopping in tutta la sua vita: quella nuova e strampalata famiglia le stava facendo sperimentare un'infinità di “prime volte”.

Niall- What do you think about this?? (Che ne dici di questo??)

Se non fosse bastata la faccia disgustata del ragazzo, ci si mise anche una risata smodata di Kaylie a rendere subito evidente come quell'abbinamento fosse il più brutto mai visto sulla della terra: aveva addosso una maglietta viola con degli strappi sul lato e un paio di bermuda color cachi. Karen non si fermò nemmeno a guardarlo e lo rispedì in camerino, brontolando qualcosa sull'incapacità della commessa che l'aveva aiutata e sul fatto che dovesse essere per lo meno daltonica.

Kaylie decise che quello era il momento adatto per tirare fuori l'argomento, dato che Mark e l'altro uomo misterioso tenevano a debita distanza le fan e i curiosi che si erano accorti della presenza nel negozio di uno degli One Direction in compagnia della fidanzata di un altro componente della band.

-Anyway... What do you think to continue our chat, Nialler?? You know... I didn't forget it... (Comunque... Che ne dic di continuare la nostra chiacchierata, Nialler?? Sai... Non me ne sono dimenticata...)

Niall- What you think about that?? (Che ne dici di questo??)

Era uscito dal camerino un po' titubante, ma appena vide la reazione di Kaylie, la sua espressione fu trapassata da una risata che proruppe rumorosamente per tutto l'ambiente circostante, facendo voltare ancora più teste di quelle che già erano puntate su di loro. Kaylie non riuscì a resistere a quella risata così contagiosa tanto che a stento trovò le forze per formulare una frase si senso compiuto:

-You look like Harry's illicit brother... Oh my gush... I just can't stop laughing... (Sembri il fratello illegittimo di Harry... Oddio... Non posso smettere di ridere...)

L'improbabile hipster si sedette vicino a lei, sul divanetto che era posto davanti i camerini, e si fece improvvisamente serio: aveva deciso di aprirsi con qualcuno e Kaylie non poteva essere più felice.

Niall- Kay... I think... Yes, I think I did everything wrong... (Kay... Credo... Sì, credo di aver sbagliato tutto...)

Il sorriso era sparito dal suo volto ed era stato sostituito da un'espressione di concentrazione, forse per non far scendere le lacrime che sembravano essersi raggruppate agli angoli di quegli occhi così profondi e gentili. Si guardava le mani che continuava a tormentare, come se in esse fosse contenuto il segreto per risolvere tutto il marasma di dubbi ed emozioni che, con ogni probabilità, lo stavano tormentando da un po'.

-What did it go so wrong?? (Che cos'è andato così male??)

Niall- Every single relationship I had in this fucking life... (Ogni singola relaziuone che ho avuto in questa fottuta vita...) 

Era frustrato da quella situazione, glielo si poteva facilmente leggere in faccia, ma ciò che lasciò Kaylie senza parole fu la tristezza che era andata a riempire ogni pigmento di quelle iridi blu ed ogni cellula che componeva la pelle di quelle labbra solitamente sempre curvate in un sorriso: era triste e non l'aveva mai fatto vedere a nessuno.

-Nialler... You might think that it's as you said, but I'm pretty sure it's not so bad... (Nialler... Potrai anche pensare che sia come hai detto, ma sono abbastanza sicura che non sia così male...)

Niall- How?? How do you know that?? (Come?? Come lo sai??)

-Do me a favour... Just for a moment, look at yourself with someone else's eyes... Try... What do you see?? (Fammi un favore... Solo per un momento, guardati attraverso gli occhi di qualcun'altro... Prova... Cosa vedi??)

Niall- An Irish dude, always smiling, who eats a lot and talks even more, sometimes too much... Someone funny and outgoing, who realized his biggest dream with other four adorable idiots... Yes... That's it... (Un ragazzo irlandese, sempre sorridente, che mangia un sacco e parla anche di più, alle volte troppo... Qualcuno divertente ed estroverso, che ha realizzato il suo più grande sogno con altri quattro adorabili idioti... Sì... Questo è quanto...)

-Only this?? Niall are you freaking kidding me?! (Solo questo?? Niall mi stai prendendo in giro, per caso?!)

Niall- No... I mean: what else should they see??... I'm a quite simple guy... (No... Insomma: che cos'altro dovrei vedere??... Sono un ragazzo abbastanza semplice...)

-That's exactly what makes you special!! When someone has the chance to look right into your eyes the first thing they'll see, will be the light... You have a shining light inside your eyes that makes everyone feels immediately better... You can make people smile with a word or even with a look... I saw how do you take care of the guys... You're always worried about what's going on in their minds if they're not smiling... And that's amazing...I think that's a special gift you got... (E' esattamente questo che ti rende speciale!! Quando qualcuno ha la possibilità di guardarti dritto negli occhi la prima cosa che vedranno sarà la luce... Tu hai una luce brillante dentro i tuoi occhi che fa sentire tutti immediatamente meglio... Sai far sorridere le persone con una parola o con uno sgurado... Ho visto come ti prendi cura dei ragazzi... Tu sei sempre preoccupato di che cosa stia passando per la loro testa se non stanno sorridendo... Ed è fantastico... Credo sia un dono speciale che hai...)

Niall- Well, thanks Kay... But I don't see you this could help me with my relationship... (Beh, grazie Kay... Ma non vedo come questo possa aiutarmi con la mia relazione...)

-Someday you will find the girl who has the intelligence but, above all, a loving heart to catch this light and make it just her... At that time you won't anyone else to look at you because you'll want to keep that light just for her... (Un giorno troverai una ragazza che avrà l'intelligenza e, soprattutto, un cuore capace di amare, che sarà in grado di cogliere quella luce e farla solo sua... E in quel momento tu non vorrai che qualcun'altro ti guardi, perché vorrai tenere quella luce solo per lei...) 

Niall- Do you really think I'm so special?? (Pensi veramente che sia così speciale??)

-Absolutely!! You've got that one thing which makes you a perfect man... The one that every smart girl on this planet should be looking for...And I also think that all those girls just weren't good enough for you... But maybe I'm not so impartial as I should be... You're too much kind and sweet and also hot to be so sad... You really don't deserve this... (Assolutamente!! Tu hai quel qualcosa che ti rende un uomo perfetto... Quello che ogni ragazza intelligente su questo pianeta dovrebbe cercare... E credo anche che tutte quelle ragazze non fossero abbastanza per te... Ma forse io non sono tanto imparziale quanto dovrei essere... Tu sei troppo gentile e dolce ed anche figo per essere triste... Non te lo meriti proprio...)

Niall- Oh gosh!! Thanks for called me “hot”!! Sometimes I'm scared people just seeing me as a Teddy-bear!! (Oddio!! Grazie per avermi chiamato "figo"!! Alle volte ho paura che le persone mi vedano solo come un orsacchiotto!!)

L'ho fatto sorridere... Così va molto meglio...” pensò Kaylie mentre sentiva le braccia di un affettuosissimo Niall Horan attorno alle sue spalle: probabilmente non avrebbero dovuto scambiarsi effusioni in pubblico, ma in quel momento non erano altro che due amici che si stavano confidando l'uno con l'altra e nemmeno i paparazzi avrebbero potuto rovinare quel momento. Kaylie si perse nel profumo e nel calore che il corpo del ragazzo emanavano, pensando che non sarebbe riuscita a fare a meno di nessuno di quei ragazzi perché il legame che la legava a loro era più forte di quanto avesse mai potuto anche solo immaginare.

Niall- Thanks Kay... For everything... (Grazie Kay... Per tutto...)

-Whenever you want or need... I'll be right here... (In qualsiasi momento tu voglia o abbia bisogno... Io sarò qui...)

Si erano parlati sottovoce, vicino all'orecchio dell'altro, di modo che solo loro potessero sentire: alle volte, due amici, preferiscono che quelle confessioni rimangano tra di loro, come un piccolo segreto.

Quando si staccarono, si trovarono davanti una Karen con le braccia cariche di vestiti che fece rovinosamente cadere sopra Niall, senza lasciargli quasi la possibilità di vedere dove mettesse i piedi, mentre si dirigeva verso il camerino.

Dopo un'infinità di cambi, riuscirono a trovare l'outfit prefetto per il bel irlandese: un paio di jeans baggy ed una canottiera, bianca e scollata come la precedente che aveva distrutto durante un cambio di chitarra (per la gioia delle fan presenti al concerto) solo con una stampa molto più californiana e colorata. Il celeste delle figure metteva in risalto i suoi spettacolari occhi: non c'erano dubbi circa il fatto che fosse un bellissimo ragazzo, considerazione che nemmeno Kaylie poté fare a meno di pensare.

Riaccompagnarono Kaylie in albergo, per poi dirigersi verso il Mandalay Bay Events Center, dove si sarebbe tenuto il concerto la sera. Dopo essersi quasi persa per l'infinito albergo, Kaylie riuscì a ritrovare la sua stanza ma prima di entrarvi, bussò alla porta di Eleanor sperando di trovare un po' di compagnia per l'attesa. Mentre riprovava a bussare per la terza volta, senza ancora ottenere risposta, vide arrivare dal fondo del corridoio Lou con un'adorabile bambina in braccio: doveva essere sua figlia Lux. Quando si accorse che Kaylie era in piedi davanti alla porta della camera della ragazza inglese, le si avvicinò e le disse:

Lou- She's at the arena with the boys... (E' all'arena con i ragazzi...)

-Oh... She didn't tell me... Like Liam didn't tell me why I couldn't go with them at the arena... (Oh... Non me l'aveva detto... Come Liam non mi ha detto perché non potevo andare con loro all'arena...)

Lou- I'm sure he has a good reason... Anyway... (Sono sicura che abbia una buona ragione... Comunque...)

Lux- Mummy... Ta-ta-ta...

Una manina candida e morbidissima si stava tendendo verso Kaylie per poter toccare i lunghi capelli che ormai le ricadevano, arricciandosi in morbide onde, sulle spalle.

Prese tra le sue quelle piccole e minute dita, sorridendole con una dolcezza che solo i bambini e Liam erano mai riusciti a suscitare in lei e subito dopo, senza che nemmeno che avesse avuto il tempo di realizzarlo, si ritrovò con Lux tra le sue braccia, che giocava con la sua catenina.

Lou- Would you like to spend a little time with us?? Until the boys and El don't come back!! I think that Lux agrees too... (Ti andrebbe di passare un po' di tempo con noi?? Finché i ragazzi ed El non tornano!! Credo che Lux sia d'accordo...)

La bimba rivolse a Kaylie un sorriso strepitoso che non poté aver altro risultato che quello di farle accettare la proposta di Lou, la quale, dopo averla fatta accomodare nella sua stanza, che si trovava alla fine del piano su cui c'erano le camere dei ragazzi, la costrinse a sedersi su una sedia per sottoporsi “ad alcuni esperimenti”.

Se non fosse stata sicura che quella donna dai capelli lilla fosse stata la parrucchiera dei ragazzi, avrebbe sicuramente avuto qualche remora a farla avvicinare ai suoi amati capelli, ma si fidò delle sue mani esperte che volevano a tutti i costi “creare qualcosa di speciale” per il concerto di quella sera. Nel frattempo, Kaylie ricambiava il favore facendo da baby-sitter all'angioletto che era seduto sulle sue ginocchia e che continuava a fare delle faccette buffissime.

Kaylie scoprì così alcuni aneddoti divertenti sui ragazzi, specialmente su tutte le sciagure che capitavano ogni volta che Niall doveva rifarsi la tinta, oppure di come Zayn facesse sempre un sacco di storie per avere i capelli fatti per primo, di modo da poterli sistemare poi all'ultimo, prima di salire sul palco o, ancora, di come di divertisse da matti a strapazzare la folta chioma di Louis...

Lou- He always wants to be perfect... Sometimes I think that it's just because he's the most insecure, but then I remember he's Dj Malik so he's just vain... (Vuole sempre essere perfetto... Alle volte credo che sua solo perché è il più insicuro, ma poi ricordo che lui è Dj Malik e che è solo vanitoso...)

Lou le sorrise dallo specchio, da cui Kaylie poteva vedere mentre le intrecciava ed arricciava i capelli con molta delicatezza ed attenzione.

Venne a sapere che sicuramente i capelli che più la mettevano in difficoltà erano quelli di Harry e che, più di tutto, le sarebbe piaciuto tantissimo lavorare come acconciatrice per qualche grande cantante o per qualche gruppo al femminile, perché era stanca di fare solo creste e leccate di mucca, utilizzando quintali di gel. Logicamente parlarono anche di quel tesoro di bambina che ora si era addormentata appoggiata al petto di Kaylie, facendole provare una sensazione inaspettata ed assolutamente nuova.

Mi sento a mio agio... Come se fossi stata fatta per tenere tra le braccia un bambino addormentato... Si fidano così tanto di tutti, i bambini...”. Aveva sempre trovato semplice avere a che fare con i bambini ed i ragazzini, ma ora, con Lux accoccolata su di lei, le sembrava veramente che nella sua vita ci fosse spazio anche per quello, per diventare madre... Non riuscì a trattenere la sua mente dal formulare quel pensiero:

Vorrei tanto che fosse Liam il padre dei miei figli... Oddio, ma che cosa sto pensando?! Direi che è decisamente troppo presto!!”.

Benché non avesse parlato ad alta voce, Lou sembrò capire che cosa le stesse passando per la testa, dato che le disse:

Lou- I think you're gonna be a really good mum... She doesn't fall asleep with everyone... Only with me, Valerie and Harry... You have something special, I told you!! Oh... Liam answered!! (Penso sarai una buona mamma... Non si addormenta con chiunque... Solo con me, Valerie e Harry... Devi avere qualcosa di speciale, te l'ho detto!! Oh... Liam ha risposto!!)

-Answered to what??? (Risposto a cosa???)

Lou- I sent him a picture of you and Lux... He wrote:”Two of the most marvellous creatures on Earth...Tell her I love her!!xx “... He has already posted it on Twitter.... I wanted to do that for first!! (Gli ho mandato una foto di te e Lux... Ha scritto: "Due delle più meravigliose creature sulla Terra... Dille che l'amo!!xx"... L'ha già postata su Twitter... Volevo farlo io per prima!!)

Marta mi ucciderà...!!” il pensiero di Kaylie corse alla sua migliore amica che si sarebbe trovata una sua foto postata davanti a milioni di occhi indiscreti di lei con una bambina in braccio, con Liam che ci scriveva sopra che erano due tra le più meravigliose creature sulla terra... Sì, l'avrebbe uccisa per non averla avvisata in anticipo.

Eppure Kaylie non riusciva a smettere di sorridere: era come se la sua vita, procedendo di giorno in giorno, acquisisse sempre più significato e lei potesse scoprire sempre più carte che il destino le aveva riservato per farla crescere come donna.

Perché, oggettivamente, solo cinque mesi prima non avrebbe mai pensato di poter considerare sé stessa come una futura madre, come una possibile ballerina professionista e, soprattutto, come la morosa di un ragazzo tanto meraviglioso, quanto lo era Liam, e di aver poter esserne innamorata a tal punto da sentirsi addirittura meglio con sé stessa, per la sicurezza che lui le trasmetteva.

In quel momento entrò dalla porta una raggiante Eleanor che rimase a bocca aperta di fronte alla scena che le si presentava di fronte:

Eleanor- You're so beautiful, Kay... That hairstyles is amazing, Lou!!! I love it!! (Sei così bella, Kay... Quell'acconciatura è fantastica, Lou!!! La adoro!!)

Kaylie non si era nemmeno resa conto del lavoro magnifico che l'abilissima hairstylist aveva effettuato su di lei: una morbida treccia scompigliata che cadeva delicatamente sulla sua spalla sinistra, lasciando alcuni boccoli liberi di svolazzare in giro.

In quel momento Lux si svegliò, cominciando a piangere per il frastuono che c'era in camera, dato che Mark, che aveva accompagnato lì Eleanor, aveva fatto irruzione nella stanza urlando che dovevano prepararsi tutte e tre per il concerto e che lui le avrebbe aspettate nella hall dell'albergo.

Le due ragazze si diressero nelle rispettive camere per sistemarsi: benché fosse solo un concerto, Kaylie ci teneva particolarmente a sembrare per lo meno carina, dato che sarebbe stato il primo dall'inizio di tutto quell'incredibile viaggio. Una sorta di piccolo anniversario. Il solo pensiero di risentire la “loro” canzone cantata dal vivo, in un'arena enorme e colma di gente, con le luci ad illuminare il bellissimo volto di Liam e l'emozione che sempre si provava nel vedere qualcuno realizzare i propri sogni, come facevano loro cinque quando salivano su un palco, le fecero venire i brividi a fior di pelle.

Optò per una camicia senza maniche bianca, con il colletto nero, un paio di pantaloncini neri a vita alta e dei sandali argentati come la pochette. Come sempre, la catenina che Liam le aveva regalato faceva bella mostra di sé sul candore del tessuto, armonizzandosi con il suo color oro alla tinta dorata che aveva assunto la sua pelle con tutte quelle ore di sole. Sentì il suo stomaco stringersi nella ormai familiare morsa di nervosismo, ma non se ne preoccupò più di tanto, dato che sapeva fosse dovuta unicamente per l'emozione di quanto l'aspettava all'arena.

In macchina, Eleanor e Kaylie parlarono delle serata precedente e di come avessero trascorso quelle ore: per entrambe era stata una nottata indimenticabile, che aveva lasciato loro la consapevolezza di avere due fidanzati assolutamente magnifici, ma che soprattutto le trattavano in maniera a dir poco speciale. Nonostante avessero i loro difetti. L'unica cosa che Kaylie non riuscì a carpire da quella chiacchierata fu il motivo per cui quel pomeriggio non era potuta andare con loro alle prove, dato che l'unica risposta che ricevette fu:

Eleanor- You know, Kay... Sometimes you're too much curious... Just let it go... (Lo sai, Kay... Alle volte sei troppo curiosa... Lascia andare....)

Ma che diavolo di risposta è mai questa??? Lascia perdere?! Non hanno ancora capito che più mi si dice di lasciar perdere più io mi impunto sul voler sapere di che si tratta?! Adesso è una questione di principio....” pensò Kaylie mentre, raggiungendo l'entrata dell'arena, sentivano una scroscio di flash fotografici colpirle da lontano. Salutarono educatamente ed entrarono, non dopo aver udito le urla di impazienza delle fan, già in coda per prendere parte al concerto di quella sera.

Salutarono i ragazzi, tanto che Kaylie ebbe modo di incontrare, molto velocemente, anche i componenti della band che li accompagnavano in tour ormai da tre anni: Josh, Jon, Sandy e Dan. Aveva come l'impressione che avrebbe avuto più di qualche momento per conoscersi meglio durante i giorni seguenti e la cosa non le dispiaceva per nulla: adorava scoprire segreti inconfessabili e figuracce che riguardavano i ragazzi e Liam, in particolare. Era un po' come sfogliare un album di famiglia: ognuno di loro aggiungeva dei ricordi in più alla storia di quella strana famiglia che si stava creando nella mente di Kaylie.

Louise le accompagnò vicino ad una delle postazioni luci e audio, di modo che potessero seguire tranquille il concerto. Lou era già lì e le stava aspettando con un sorriso stampato in volto come sempre.

Quando I 5 Seconds Of Summer salirono sul palco le fan cominciarono ad urlare come pazze e subito la mente di Kaylie fu catapultata a quel 19 Maggio, in cui aveva solo immaginato che cosa potesse significare avere venti mila paia di occhi puntati addosso: a lei sarebbe capitato lo stesso nel giro di un mese. L'adrenalina cominciò a scorrere copiosa nelle sue vene, facendole provare un'euforia che la lasciò quasi senza fiato. Che riuscisse ad affrontare tutta quella pressione??



Hi Sweethearts!!!
Ebbene sì, sto già aggiornando e con un capitoletto... Beh, direi che definire dolce e passionale sia azzeccato =) Spero non stiano diventando troppo lunghi e pesanti da leggere i capitoli, in tal caso ditemelo pure... Magari li potrei dividere... **
Ma torniamo a noi!! Partendo dal presupposto che i commenti li lascio a voi meravigliose donzelle, ci terrei a sottolinenare alcune cosucce... 
1)Il pezzo Kiam è a dir poco pieno di passione... O almeno lo era nella mia testa ^^ 
2)Quest'oggi Kay ha una piacevole chiacchierata con Niall ma, tranquille, che ce ne sono per tutti i gusti, perché avrà modo di parlare singolarmente con ognuno dei ragazzi *smette di fare spoiler tra 3...2...1...*
3) Quant'è dolce il momento con Lux??? Per poco venivano i brividi a me... ** 
P.S. Da adesso in poi potrebbero esserci delle scene che poi sono avvenute anche nella realtà... Vi posso assicurare che la storia è stata scritta molto prima e che mi sono chiesta più volte se non fossi una veggente ^^ *tranquille, per il prossimo aggiornamento sarò tornata in me*
P.P.S. Come state lettrici?? Grazie per essere arrivate fino a qui... Siete speciali <3
P.P.P.S. TANTI AUGURI (in ritardo) ZAYN sono troppo bravo e bello per essere vero MALIK!!! *-*

Lots Of love <3

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Capitolo 21
*** Back For You ***


Back For You

Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dal battere ritmico e potente della batteria di Calum: quei ragazzi erano veramente un portento.

Dopo venti minuti la folla cominciò a diventare sempre più rumorosa, le luci si abbassarono e tutto sembrò essere tornato a quel primo concerto a Verona. Il conto alla rovescia, le luci sulla platea, le urla delle fan, i primi accordi di Up All Night che si diffondevano nell'aria... Le facce di quei cinque ragazzi qualunque, trasformati in star, sui maxi schermi... E poi eccola: la sua inconfondibile voce. Quelle tonalità calde, profonde e dolci anche nelle canzoni più leggere. I primi versi erano quasi sempre i suoi.

Si muoveva sicuro su quel palco così grande, incurante di tutto quello che poteva accadeva al di fuori di quell'arena: in quel momento c'erano solo lui, Niall, Louis, Harry, Zayn e le loro incredibili fan. Niente altro.

Kaylie non poté far altro che tornare per un momento ad essere quella che era quattro mesi prima: una semplice fan come tante altre, che finalmente e contro ogni ragionevole speranza era riuscita a vedere i suoi idoli... I brividi, l'adrenalina che sale nelle vene, la voglia di divertirsi che diventa l'unico imperativo presente nella mente...

Poi, però, si guardò attorno e si rese conto che non era più solo quello: era a Las Vegas, stava ballando con Eleanor Calder, faceva battute con Lou Taesdale, aveva un bodyguard come Mark a preoccuparsi della sua incolumità e circa un centinaio di telefonini che ogni tanto si spostavano su di lei per scattarle qualche foto... E tutti quei brividi, quell'adrenalina, quella voglia di divertirsi si moltiplicarono all'infinito, facendola sentire al settimo cielo...

Sì, le cose erano decisamente cambiate, mentre a Kaylie sembrava di essere sempre la stessa. Anzi, no... Non era più la stessa: era la versione migliore di quella ragazza italiana di diciannove anni che aveva mentito a tutte le persone che conosceva, dicendo che a quel concerto degli One Direction ci andava unicamente per accompagnare le sorelle della sua migliore amica, che finalmente aveva ricevuto la sua grande occasione e che per una volta non se l'era fatta sfuggire, che appena aveva messo piede in quel camerino si era sentita a casa, come mai prima di allora, che mai nella vita aveva creduto di poter realizzare i propri sogni...

Sì, era decisamente la versione “migliore” di quella ragazza, ma non per questo era tanto diversa da lei.

Kaylie ne ebbe la conferma quando Eleanor attirò la sua attenzione: i ragazzi stavano salendo sulla piattaforma che li faceva volare sopra le fan e raggiungere la pedana al centro dell'arena. Quello voleva dire solo una cosa: Last First Kiss.

Il cuore di Kaylie cominciò a battere all'impazzata, come se volesse uscirle dal petto per poter raggiungere il suo completamento, fondendosi con quello del ragazzo sospeso sopra migliaia di fan adoranti.

Poi ecco quelle dolci parole, uscite dalla sua bocca sottile e delicata, intonate come solo la voce degli angeli poteva essere... Tutto sparì e l'unica cosa che Kaylie riuscì a percepire furono i due occhi nocciola, venati di piccole screziature ambrate, che si volsero per un singolo istante verso di lei... La incatenarono lì, dov'era, lasciando che una scia prepotente e travolgente di emozioni la sommergesse, quasi lasciandola senza respiro... Le stava mutamente dicendo che quella canzone era per lei, anzi, per loro... Per quel piccolo segreto che li legava e che nessun altro conosceva...

Liam si sfiorò leggermente il punto in cui le scapole si incrociavano, giusto alla fine del collo e la mano di Kaylie corse alla catenina che era appoggiata al suo petto... Le stava dicendo che l'amava... Che era sua e di nessun altro... Che sarebbero stati per sempre, l'uno per l'altra, the last first kiss....

Kaylie sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla e un volto tra il preoccupato e il comprensivo farsi largo nella sua visuale.

Lou- Hey, dear... It's all right?? (Ehi, cara... Va tutto bene??)

-Yes... Yes... It's just that this song means so much for us... (Sì... Sì... E' solo che questa canzone significa così tanto per noi...)

Lou- I noticed it... He sang it just for you... (L'ho notato... L'ha cantata solo per te...)

Kaylie le rispose con un timido ma genuino sorriso: sapeva che la giovane donna avrebbe capito.

Poi tutto diventò luminoso. Un po' troppo luminoso per i gusti di Kaylie. Tutta quella luce poteva significare solamente una cosa: che almeno la metà dei riflettori dell'arena era puntata su di lei...

Eleanor- Kay... I think we got a problem... (Kay... Credo che abbiamo un problema...)

Stranamente, la frase di Eleanor non stupì per nulla Kaylie, soprattutto dopo aver visto le facce sorridenti e sornione di Liam e Louis.

Avevano appena detto che le loro due ragazze erano entrambe presenti al concerto, aggingendo anche:

Louis- We want to dedicate the next song to those marvellous women!!! (Vogliamo dedicare la prossima canzone a quelle due meravigliose donne!!!)

Urla e flash. Eleanor e Kaylie furono investite e travolte definitivamente da un'ondata di richiami ancestrali e luci abbaglianti, che fecero dubitare entrambe di aver qualche possibilità di sopravvivenza.

I ragazzi cominciarono a cantare Back For You, e Kaylie sentì una lacrima di gioia rigarle il volto, che raccolse velocemente tra le sue dita per non mostrarla al mondo intero. Eleanor le strinse la mano, sempre più forte, per poter condividere quel momento spettacolare con lei, poiché ciò che quelle parole significavano realmente, lo potevano capire solo loro.

A Kaylie vennero in mente tutte le volte in cui lei e Liam si erano dovuti salutare senza sapere bene quando si sarebbero potuti perdere nuovamente nell'abbraccio dell'altro, godendo del profumo che solo la pelle della persona amata può emanare, e si rese conto che ogni volta era stato sempre più difficile, dato che alla tristezza della separazione, si aggiungeva anche l'ansia di non poter condividere i momenti importanti che sarebbero potuti accadere durante quel periodo di lontananza. Inoltre, per Kaylie, ogni addio diventava ancora più complicato in quanto, non avendo mai posseduto una forte autostima, si lambiccava il cervello con un'infinità di domande sul perché Liam dovesse continuare a scegliere proprio lei tra tutte le meravigliose ragazze in giro per il mondo, con cui entrava in contatto ogni giorno.

Eppure, era stato proprio Liam a insegnarle ad avere fiducia nel prossimo e, soprattutto, in lui: Kaylie gli aveva affidato la sua mente, la sua anima, il suo cuore... La sua intera vita era nelle mani dello straordinario ragazzo che stava cantando per lei davanti a ventimila persone, e l'unica cosa che Kaylie si sentiva legittimata a fare era ringraziare la sua buona stella e sperare che lui non decidesse mai di batterle, quelle mani, schiacciandola per sempre...

Non l'avrebbe sopportato, ne ebbe la certezza mentre le note continuavano a rimbombare nell'arena e dentro il suo cuore. Se mai Liam avesse deciso di lasciarla, Kaylie ne era certa, non avrebbe mai più riprovato quelle stesse sensazioni, ma solo un pallido riflesso di esse perché era assolutamente sicura del fatto che unicamente con lui avrebbe mai potuto sperimentare il vero amore... Quello che ti permette di respirare nonostante il mondo attorno sia in apnea; quello che ti fa vedere l'altro come la creatura più perfetta dell'intero universo, benché se ne conoscano tutti i difetti; quello che ti faceva venir voglia di tornare a casa sempre e comunque, perché nulla poteva eguagliare quelle braccia strette in un abbraccio che, nella sua semplicità, poteva dare tutto ciò di cui si aveva bisogno per vivere e non solo per sopravvivere...

Quando anche quella canzone terminò, le due ragazze cominciarono ad urlare ed applaudire, come solo due fan sfegatate potevano fare: in fin dei conti, Eleanor e Kaylie altro non erano che le loro fan numero uno, con qualche privilegio in più e qualche onere (decisamente irrisorio rispetto ai piaceri) da sopportare.

Louis mandò un bacio volante alla meravigliosa ragazza inglese che ancora le stringeva la mano, mentre Liam si limitò a lanciarle un sorriso di quelli che solo lui sapeva fare: rassicuranti, affascinanti e assolutamente magnetici.

I brani successivi si susseguivano senza sosta tra risate, lacrime, battute ma soprattutto tanto, tantissimo divertimento... Specialmente quando Niall ebbe la brillante idea di saltare sulle spalle di Louis senza avvisarlo, facendo sì che entrambi ruzzolassero per terra come due pesanti sacchi di patate, scoppiando a ridere a crepapelle... O come quando Harry, concentrato a cantare uno dei suoi assoli, senza sospettare assolutamente nulla, si ritrovò nel giro di qualche secondo, con i strettissimi pantaloni tirati giù, fino a metà gambe... Liam, autore del misfatto, era talmente preso dalle risate che si era accasciato a terra, tenendosi la pancia, per poi essere “giocosamente” preso a calci da quel povero disgraziato rimasto, letteralmente, in mutande... Senza contare il momento, durante la sessione di domande di Twitter, in cui una fan aveva chiesto loro di fare il miglior passo di break-dance che non li facesse sfigurare durante un'eventuale sfida di ballo. Escludendo il fatto che Zayn si oppose, dicendo che tra tutti quelli che conosceva, l'unica a poter affrontare degnamente quella sfida, senza sembrare un'idiota, era unicamente Kaylie (per poco non sentì le guance sciogliersi sotto il calore che le percorse), quando i cinque provarono a fare del loro meglio, le sole cose che ottennero furono: tante risate e almeno un migliaio di video che sarebbero stati postati su YouTube, facendoli vergognare per il resto della loro vita.

Niall per poco non spiaccicò la sua dolcissima faccia da angelo sul palco, facendo una sottospecie di verticale; Harry rischiò di mettere a repentaglio l'incolumità dei suoi gioielli di famiglia facendo un movimento che con ogni probabilità doveva assomigliare all'incedere di un serpente, ma che sembrò molto più simile a quello di un budino lasciato al sole per troppo tempo; Louis si cimentò in una capriola, durante la quale Eleanor temette seriamente di trovarsi single nell'arco di qualche secondo; Liam si esibì in un'impressionate giravolta sulla schiena, con le gambe raccolte a uovo, che doveva essere un passo molto “cool”, ma probabilmente solo se era fatto da un vero ballerino e non da quel meraviglioso ma poco aggraziato ragazzo, dato che il risultato fu quello di un cimice girato sotto sopra che si muoveva in preda al panico... Poi venne il turno di Zayn che lasciò tutti i presenti, da Louise, a Eleanor e Lou, passando per le fan e Mark, assolutamente senza parole: sostenendosi sulle braccia muscolose, fece girare le sue gambe come fossero un mulinello, per ben tre volte. Dopo due secondi di silenzio attonito, l'intera arena fu pervasa da un boato assordante di urla e il ragazzo di origini pakistane venne sommerso da un intrico di braccia e gambe, quando i suoi compagni di band gli saltarono addosso.

Era la terza volta che Kaylie aveva la possibilità di vederli esibirsi dal vivo ed ogni volta era un'emozione nuova, non perché le situazioni fossero diverse o loro si sforzassero di più, ma per il semplice fatto che lei non aveva mai visto qualcuno divertirsi così tanto, in vita sua. Quell'ora e mezza di concerto era un concentrato di allegria, spensieratezza e gioia di vivere che chiunque, anche il più scettico tra i critici musicali o il più accanito contestatore del loro successo, si sarebbe fatto prendere da tutta quell'euforia che i cinque ragazzi trasudavano da ogni poro della pelle. Persino nei momenti di maggior “allarme lacrima”, quando anche per loro diventava difficile trattenere le emozioni che magari si erano annidate nei loro cuori e che le parole delle loro stesse canzoni liberavano involontariamente, c'era un'atmosfera di amore che aleggiava dovunque: se a Niall si rompeva la voce nel suo assolo di Little Things, Harry era subito pronto a cantare la sua parte; se Zayn non riusciva a trattenere l'emozione durante Summer Love, Louis si alzava per dargli una pacca sulla spalla e fargli sapere che loro erano lì per lui; se Louis aveva qualche difficoltà con il testo della canzone, Liam era subito pronto per cantare i suoi versi...

Una verità era palese a chiunque guardasse quei cinque ragazzi saltellare in giro per un palco di dimensioni mastodontiche: qualsiasi cosa potesse accadere loro sarebbero stati lì, l'uno per l'altro, senza riserve, sempre e comunque. Erano arrivati fino a lì tutti e cinque assieme, erano stati trasformati da anonimi adolescenti inglesi (e irlandesi) con grandi sogni, in uomini più o meno maturi che realizzavano i sogni di migliaia di persone in giro per il mondo. Calcavano i palchi delle arene più famose sul pianeta; viaggiavano per ogni angolo raggiungibile dei sei continenti; avevano venduto milioni di copie dei loro album, salendo in vetta a qualsiasi classifica e battendo quasi tutti i record della storia della musica; vedevano realizzarsi il loro sogno, giorno dopo giorno... Ma niente avrebbe mai fatto dimenticare loro come tutto fosse cominciato e come fossero ancora quei cinque ragazzini che un giorno di tre anni prima cantarono una versione acustica di Torn...

Louis, Zayn, Niall, Liam e Harry erano esattamente gli stessi scalmanati di un tempo, con lo stesso desiderio incontenibile di dare ogni singola goccia di energia, contenuta nelle loro vene, sul palco di turno, per regalare un'emozione unica alle persone che li ascoltavano... Che fossero Simon e la sua vocal coach o una folla di oltre ventimila persone...

Ormai mancavano poche canzoni per la conclusione del concerto e Kaylie si ritrovò a sorridere tra sé e sé sentendo le parole di ringraziamento che Liam stava facendo, come da scaletta: nulla di quello che diceva, però, suonava anche solo vagamente scontato, banale o forzato. Ogni grazie proveniva dal profondo del loro cuore, dato che era grazie a quelle migliaia di ragazze, ragazzi, padre e madri, zii e parenti vari, presenti al concerto e a tutti quelli sparsi per il resto delle terre emerse, se loro avevano l'opportunità di stare lì sopra. I suoi occhi brillavano esattamente come quando Kaylie lo scopriva ad osservarla di nascosto, magari mentre lei era impegnata in qualche altra faccenda... Solo in quel momento si rese conto pienamente di quanto Liam amasse la sue fan: non era solo riconoscenza, quello era vero e proprio amore, fatto di aspettative e speranze, promesse e impegni, sorrisi e lacrime.

A quanto pare dovrò condividerlo per sempre con altri indefiniti milioni di persone... Ma mi va più che bene, perché so che ognuna di esse ci tiene a lui e alla sua felicità tanto quanto me...” pensò Kaylie mentre i ragazzi si lanciavano nella parte più movimentata dell'esibizione.

La prima volta che aveva visto un loro video, ormai quasi un anno prima, Kaylie aveva pensato che fossero delle vere e proprie cavallette, dato che avevano la naturale tendenza a saltellare per ogni parte del palco, avanti ed indietro (alle volte anche sul posto se si contavano le acrobazie improvvisate di Niall) pur di raggiungere il maggior numero possibile di fan.

E quando le note di Kiss You cominciarono a diffondersi negli impianti di amplificazione della gigantesca arena, la ragazzi se li ritrovò a correre di qua e di là, come fossero seriamente impazzati. La folla era completamente in delirio.

-Take a look at what they made!! (Guarda un po' che cos'hanno creato!!)

Eleanor le stava letteralmente urlando nell'orecchio per cercare di sovrastare il frastuono che riempiva l'atmosfera e Kaylie, dopo averci impiegato qualche secondo a capire che cosa le stesse dicendo, la guardò con faccia alquanto stupita, non riuscendo a comprendere che cosa dovesse guardare e chi avesse fatto cosa. Così, dopo aver alzato gli occhi al cielo a causa della poca perspicacia dell'amica italiana, Eleanor le indicò il palco su cui si stavano esibendo i ragazzi.

Fu allora che si accorse di come, arrivati a cantare il ritornello del loro terzo singolo, i suoi cinque idioti preferiti stessero facendo, con tutti gli errori del caso, ma anche con un impegno evidentissimi, la coreografia che lei stessa aveva creato per quella canzone e postato su YouTube, ormai secoli prima.

Si rivide lungo un luminoso corridoio di un lussuosissimo hotel di Londra, a notte inoltrata, con la musica a palla e sette persone a cui insegnare quei passi che aveva pensato giusto perché quella canzone gli metteva, ogni volta che l'ascoltava, un'allegria istantanea. Ed ora erano lì, riuniti nella band più famosa sul pianeta, a cercare di riprodurre quei passi che lei stessa aveva messo insieme con un Niall e un Louis in primissima fila, concentrati a dare l'input giusto agli altri componenti per non perdere la sequenza dei passi, affiancati da un Liam sempre più divertito nel guardare le performance di Harry, posto vicino a lui. Il riccio sembrava assolutamente determinato a non sbagliare neanche una mossa, non fosse stato per la sua naturale scoordinazione braccia-gambe che lo impediva parecchio nel suo intento. Infine, c'era lui: l'uomo che amava ballare tanto quanto un acaro di polvere potesse amare un panno Swiffer. Glielo si leggeva in faccia che stava facendo la più grande fatica di tutta la sua vita, soprattutto perché non poteva nemmeno fare finta di niente ed allontanarsi dal gruppo, dato che migliaia di Directioners lo stavano guardando... Eppure Zayn sembrava comunque stranamente felice di star a ballare davanti al suo pubblico...

Per quale dannata motivazione Zayn sorride mentre balla?! Ma soprattutto: perché diamine stanno facendo una versione semplificata della mia coreografia?!?!”.

Come se avesse capito che cosa le stesse passando per la testa, Lou le si avvicinò all'orecchio e le urlò:

-Today El helped them to learn it!! That's why you couldn't come with them!!! (Oggi El li ha aiutati ad impararla!! E' per questo che non potevi venire con loro!!!)

Kaylie si voltò verso Eleanor e la vide ballicchiare, tutta concentrata sui ragazzi, per controllare che facessero i passi corretti, fin quando non si accorse di essere osservata e, voltatasi, le rivolse un sorriso mozzafiato di pura gioia e soddisfazione.

Louise la stava salutando dal lato destro del palco, facendole cenni di approvazione. Mark e Lou continuavano a ridere, contemplando che cosa, una ragazza sbucata fuori dal nulla, avesse fatto su quei cantanti di fama mondiale.

Tornata a guardare i cinque ragazzi che, arrivati al secondo ritornello della canzone, avevano ripreso a mostrare al mondo i loro passi di danza, Kaylie poté percepire una piccola goccia di felicità farsi spazio sulla sua guancia.

Perché altro non poteva essere che quello: una lacrima di felicità.

Per un'intera vita aveva cercato di appartenere a qualcosa, aveva provato ad individuare quale fosse la sua vera casa, aveva tentato di identificare con l'etichetta di quale gruppo potesse essere classificata... E in quasi vent'anni di vita, non aveva mai trovato niente di tutto ciò, arrivando quasi a pensare che per lei non ci fosse posto su quel pianeta, o per lo meno, che non ci fosse un posto giusto per lei...

Mentre, ora, stava osservando in uno stato di stupore quasi catatonico la sua nuova e vera famiglia: avevano imparato i passi di quel balletto solo per lei, per fare una sorpresa a lei. Che stesse pensando troppo in grande?? Decisamente no, dato che ebbe la conferma ai suoi sospetti quando, terminato il pezzo, Harry urlò al microfono:

-This is for you Kay!! Look what you did!!! (Questo è per te Kay!! Guarda che hai fatto!!!)

La salutarono tutti con la mano e poi via con un altro pezzo. Ma la mente i Kaylie era paralizzata su quanto fosse appena accaduto e su che cosa significasse per lei.

Sono a casa... Sono finalmente a casa...” questo pensiero si fece largo nella mente in subbuglio della giovane, facendole capire come si fosse sbagliata, all'inizio di tutta quella straordinaria avventura, quando aveva pensato che Londra fosse “casa sua”... Infatti, non era la capitale inglese ad averle fatto provare quel calore e quella sensazione di sentirsi a proprio agio, che solitamente ti danno l'idea di aver trovato un luogo da poter chiamare “casa”, bensì le persone che vi abitavano e che aveva avuto la possibilità d'incontrare. Erano Eleanor, Niall, Louis, Harry, Zayn, Perrie... Ma anche Louise, Mark, Amelia, Ethan, Kate, Lou e, soprattutto, Liam... Erano tutti coloro che le erano stati accanto donandole un pezzo della loro vita da condividere e che non si erano mai tirati indietro dal volerle bene, nonostante venisse da chissà dove e avesse chissà quale storia alle spalle. Erano loro ad essere diventati la sua nuova casa e dovunque ci fosse stata una di quelle straordinarie persone, Kaylie ne aveva la certezza, si sarebbe sentita accettata e amata.

Come quando sua madre, da piccola, la racchiudeva in un amorevole abbraccio, prima di lasciarle il bacio della buona notte. Già, sua madre. Era così lontana eppure non l'aveva mai sentita così vicina come in quel momento: se era giunta a quella consapevolezza era stato solo ed unicamente grazie agli insegnamenti di sua madre. Era stata quella donna straordinaria a dirle come bisognasse non solo fidarsi del prossimo, dando la possibilità a chiunque di stupirci ed anche di ferirci, a volte, ma soprattutto come fosse essenziale prestare attenzione alle persone che ci circondavano, preoccupandosi anche dei loro sentimenti e bisogni. Quando Kaylie ballava non lo faceva solo per sé stessa, anzi, il più delle volte pensava di stare a regalare quei movimenti e quelle emozioni che provava a chi la guardava, fossero state le sue amiche o una platea di trecento persone... Lei voleva poter donare loro tre minuti, mezz'ora, un'ora intera di serenità, una sorta di micro mondo in cui ogni preoccupazione, affanno, sofferenza, problema potesse essere messo in angolo remoto della propria mente. Quando aveva sentito per la prima volta la voce di Liam aveva pensato che fosse la voce di un ragazzo che aveva ottenuto tutto dalla vita ma che ancora sentisse la mancanza di qualcosa ed inizialmente non era riuscita a capire bene di che cosa si trattasse. C'era riuscita solo quando aveva scritto quel tweet: lei aveva bisogno di lui per essere felice, ma lui aveva bisogno di lei per essere sereno... Perché la felicità, il più delle volte, è come le montagne russe: instabile, vorticosa e per nulla definitiva. Quindi spesso, il cuore, ha bisogno di un po' di serenità per potersi riprendere da tutte quelle emozioni forti ed essere pronto a sopportarne di maggiori, come una sorta di porto sicuro a cui tornare... Ecco: Kaylie si sentiva e sperava di essere il porto sicuro di Liam.

Sorrise quando le lanciò un bacio, sparendo in uno dei buchi in mezzo al palco, terminando così il loro concerto nell'affollatissima arena.

Mark le raggiunse per portarle in camerino dai ragazzi e, dopo qualche breve sosta per fare un paio di foto, le due giovani donne arrivarono nel corridoio dove alcune fan stavano aspettando il meet&greet.

Kaylie sorrise, ripensando a quando, tra quelle ragazze, c'era anche lei... Un'ondata di brividi la percorse da capo a piedi.

-Kay... Come in... It will take a little while... (Kay... Entra... Ci vorrà un pochino...)

Mark le fece cenno di entrare in una stanza adiacente al camerino dei ragazzi dato che l'incontro con le fan avrebbe richiesto un po' di tempo. Solo allora Kaylie si accorse che con loro c'era anche l'uomo misterioso che nel pomeriggio aveva accompagnato lei, Niall e la costumista Karen a fare shopping.

Io sono sicura: questo tipo l'ho già visto da qualche parte... Ma, allora, perché diamine non mi ricordo dove!!”. La ragazza si accorse di stare a fissare l'uomo quando lui le sorrisi bonariamente, conscio di essere sottoposto ad una radiografia a raggi x. Kaylie abbassò lo sguardo, imbarazzata, fino a che non vide comparire un paio di scarpe scure davanti ai suoi sandali, che occuparono tutta la sua visuale.

-Yes, you know me... (Sì, mi conosci...)

Kaylie alzò la testa, grata che quell'uomo non le stesse dando della maleducata per averlo analizzato da capo a piedi almeno venti volte con ben poca discrezione e che avesse capito immediatamente quale fosse il problema.

-Nice to meet you again... I'm Ben... Ben Winston... We met each other last summer... You were working on a holiday village, when I asked you for your references and about your choreography on What Makes You Beautiful !! (Che piacere incontrarti di nuovo... Sono Ben... Ben Winston... Ci siamo incontrati la scorsa estate... Tu lavoravi in un villaggio vacanze, quando ti ho chiesto le tue referenze e della tua coreografia su What Makes You Beautiful!!)

Kaylie ebbe la netta impressione di star per soffocarsi con la sua stessa saliva, tanto fu lo stupore quando sentì le parole dell'uomo in piedi, davanti a lei. Ora ricordava tutto!!

Lui è quello che mi ha chiesto se c'erano delle registrazioni della coreografia che avevo creato per le Directioners del campeggio, per la serata del talent show!! E a cui ho dato uno di quei stupidissimi fogli su cui avevo scritto nome, cognome e data di nascita!!! Ed io che avevo pensato fosse un insegnate di scuole superiori, responsabile del club di emarginati/amanti del teatro o un giornalista di qualche piccolo giornale inglese... Oh mamma mia!! Ma quanto idiota ero?! E quanto lo sono ancora: voglio decidermi a rispondergli??!!”.

Scosse la testa, per scacciare il caos che sembrava ronzarle incessantemente in testa, e porgendo la mano all'uomo che le stava sorridendo, disse:

-Nice to see you again, Ben!! I felt like I've already seen your face, but I wasn't sure enough to talk to you... Sorry... How are you? (Piacere di rivederti, Ben!! Mi sembrava di aver già visto la tua faccia, ma non ero sicura abbastanza per parlarti... Scusa... Come stai?)

Ben- Quite fine, thanks... We almost finish the cut up, cause the movie will be out in less then three weeks... So, I'm pretty excited!! (Piuttosto bene, grazie... Abbiamo quasi finito il cut up, perché il film sarà fuori in meno di tre settimane... Quindi, sono molto emozionato!!)

-I'm sure it will be amazing!! (Sono sicura che sarà fantastico!!)

Ben- Yes, but we have to make one last scene to complete it... (Sì, ma dobbiamo fare ancora un'ultima scena per completarlo...)

-Which scene, if I can ask?? (Che scena, se posso chiedere??)

Ben- Yours!! (La tua!!)

Le sensazioni che la pervasero in quel momento si potevano benissimo paragonare a quelle che aveva provato quando aveva aperto Twitter dopo il primo contatto pubblico con Liam, a quando aveva affrontato il red carpet del gala, a quando erano uscite quelle foto assurde: terrore puro.

Perché diamine doveva comparire anche lei nel film?? Era entrata da poco più di quattro mesi nella vita di quella famiglia, non poteva rientrare in un progetto importante come quello del film. Riguardava la loro vita negli ultimi tre anni e mezzo, cosa poteva centrare lei con tutto ciò?!

Come se avesse letto nel suo pensiero (cosa che le fece sorgere il dubbio di essere veramente un libro aperto per chiunque), Ben le disse:

-We want you to be in the movie because you are part of this family as much as any other of us!! And also Liam wants you to be interviewed, so the world will understand “how much I care about her!!”... That's what he said... C'mon: you're moving on with him!! (Vogliamo che ci sia anche tu nel film perché fai parte di questa famiglia tanto quanto uno qualsiasi di noi!! E anche Liam vuole che tu sia intervistata, così il mondo capirà “quanto tengo a lei!!”... Questo è quello che ha detto... Avanti: stai per andare a convivere con lui!!)

Per quale astrusa motivazione persino il regista del film dove mio moroso è uno dei protagonisti sa che andremo a vivere assieme?? Giusto: questa è una famiglia ed in quanto tale tutti sanno tutto di tutti... Fortuna che sta mattina ho trovato il tempo di chiamare mia madre, Marta e Denise per aggiornarle, altrimenti chi sa che cosa mi avrebbero detto se lo avessero scoperto per caso... Oh, ma che cavolo: sto veramente per fare un'intervista per un film perché il mio ragazzo vuole far vedere al mondo quanto ci tiene a me?!?! Non penso di potercela fare....”.

Kaylie ebbe la sensazione che presto sarebbe scoppiata, ma quello non era decisamente il momento giusto. Poi le venne in mente un piccolo particolare di vitale importanza: con ogni probabilità lei era già nel film.

-Ben... Can I ask you something?? (Ben... Posso chiederti una cosa??)

Ben- Of course you can... (Certo che puoi...)

-Did you film also during the concert the boys did in Verona?? (Avete girato anche durante il concerto che i ragazzi hanno fatto a Verona??)

Ben- Yes, we did... (Sì, certo...)

-And you also filmed some interviews with the fans outside the arena, didn't you?? (E avete anche filmato alcune interviste con delle fan fuori dall'arena, vero??)

Ben- Yes... I'm not sure I'm still following you, Kay... (Sì... Non sicuro di star ancora a seguirti Kay...)

-I already am in the movie... (Sono già nel film...)

Ben- Wait: what?! Why should you be already in the movie?? (Aspetta: cosa?! Perché mai dovresti già essere nel film??)

-I was one of the fans which were interviewed that day... (Io ero una delle fan che sono state intervistate quel giorno...)

Ben- Wait a minute... (Aspetta un minuto...)

Il regista si diresse verso una poltrona dalla parte opposta della stanza e, preso quello che Kaylie riconobbe come un Mac, tornò a sedersi al suo fianco. Vedendo la faccia tra il preoccupato e il sorpreso dell'uomo sia Eleanor che Lou si erano avvicinate ai due per poter capire che cosa stesse succedendo.

Lou- What's going on here?! (Che sta succedendo qui?!)

Eleanor- Kay, what's happening?? (Kay, che succede??)

Ben- Just wait a few seconds... (Aspettate solo qualche secondo...)

Dopo due minuti di interminabile silenzio, Ben proruppe in un'esclamazione di sconcerto talmente forte che per poco Kaylie non tirò una testata in piena faccia a Lou, che si era seduta sul bracciolo del divano, accanto a lei.

Ben- What the hell!!! It's really you!!!! (Che diamine!!! Sei veramente tu!!!!)

-I told you.... (Te l'avevo detto...)

Lou- What's happened?! Someone can tell me?! (Che è successo?! Qualcuno me lo può dire?!)

Ben- Kay is one of the fans that my crew interviewed outside the arena, in Verona!!! Wow.... That's pretty awesome!!! (Kay è una delle fan che la mia crew ha intervistato fuori dall'arena, a Verona!!! Wow... Questo è piuttosto incredibile!!!)

Eleanor- This is what I call destiny... Kay, it's so romantic... (Questo è quello che io chiamo destino... Kay, è così romantico...)

Lou- So... You're gonna put into the film which of the two versions: Kay the anonymous Italian fan or Kay the professional dancer, in a relationship with Liam, from One Direction?? (Quindi... Che versione metterai nel film: Kay l'anonima fan italiana o Kay la ballerina professionista, fidanzata con Liam degli One Direction??)

Ben- I don't know... I think that I'll have to discuss with Louise and Paul about this... (Non lo so... Credo che ne dovrò parlare con Louise e Paul...)

Già: per che cosa voleva essere ricordata? La testa di Kaylie cominciò a girare leggermente, forse per il caldo soffocante che aleggiava nella stanza troppo affollata o magari per la sensazione che il punto di rottura fosse troppo vicino e lei non riuscisse a trovare una via di fuga praticabile.

Perché sembra che le due cose debbano per forza andare in direzioni opposte? Per quale maledetta ragione non riescono a capire che io mi sento contemporaneamente entrambe le cose?! Non ho mai smesso di essere quell'anonima ragazza italiana, che ha dovuto nascondere e difendere le sua passione per una boy-band inglese da tutti quelli che continuavano a criticarla!! Sono fiera di quello che ho fatto e non lo cambierei per niente al mondo anche perché senza tutta quella fatica non avrei mai conosciuto Liam... E sì, sono anche una futura (tenendo le dita incrociate) ballerina professionista, ma questo non cambia nulla!!....”. Kaylie avrebbe tanto voluto urlare quelle parole per esprimere il caos interiore che le era scoppiato dentro, ma sembrava che la sua bocca si fosse fossilizzata, come per sopprimere quell'ondata di pensieri.

Come aveva però avuto modo di constatare negli ultimi due mesi, non era sola ad affrontare tutto quell'incredibile viaggio e quindi non si sorprese più di tanto sentendo le parole di Eleanor:

-I think that there should be both the two aspects... I mean: Kay is the Italian fan of the One Direction and the professional dancer and girlfriend of Liam Payne... At the same time... They are parts of the same marvellous person... (Penso che ci dovrebbero essere entrambi gli aspetti... Voglio dire: Kay è la fan italiana degli One Direction e la ballerina professionista, fidanzata di Liam Payne... Allo stesso tempo... Sono parti della stessa meravigliosa persona...)

Le rivolse uno dei suoi sorrisi carichi di affetto e comprensione. Kaylie la ringraziò mimandole un thank you con le labbra, chiudendo a chiave nel suo cuore quelle parole che le erano appena state rivolte.

Fortunatamente anche Ben sembrò convincersi della validità della teoria di Eleanor e, rivolgendosi di nuovo a Kaylie, sorridendole, le disse:

Ben -I think we can make it work... Maybe you could talk about that experience during our interview... Also saying what has changed in your life in just five months... Yes, I like it!!! Paul will be happy with that... (Credo che potremmo far funzionare la cosa... Magari potresti parlare di quell'esperienza durante l'intervista... Dicendo anche che cosa sia cambiato nella tua vita in soli cinque mesi... Sì, mi piace!!! Paul ne sarà felice...)

Benché il nodo allo stomaco non accennasse a sciogliersi, Kaylie prestò un po' più di attenzione alle parole dell'uomo seduto vicino a lei e si rese finalmente conto di quello che aveva appena detto: lui conosceva Paul.

-Ben, do you know Paul?! (Ben, conosci Paul?!)

Ben- Of course, I do!!! He has been working with guys last year, while we were filming the first DVD... (Beh, certo che sì!!! Lui ha lavorato con I ragazzi l'anno scorso, mentre filmavamo il primo DVD...)

Domanda idiota Kaylie, domanda estremamente idiota!! Ma dico: hai il cervello in vacanza alle Bahamas?!”.

-Yes... Sure... I mean, did you talk about me with him in the last... Well, in the last five months??(Sì... Certo... Intendo, hai parlato di me con lui negli ultimi... Beh, negli ultimi cinque mesi??)

Ben- Okay... You got me!! I'm the one who talked to Paul about you... I told him about how good your choreographies were, immediately after my holiday, but you lived in Italy and it would be really tough to work with you from there... But then you came to England and you were Liam's new girlfriend... Much more easier!! (Okay... Mi hai scoperto!! Io sono quello che ha parlato a Paul di te.... Gli go detto di quanto buone fossero le tue coreografie, immediatamente dopo le mie vacanze, ma tu vivevi in Italia e sarebbe stato difficile lavorare con te da lì... Ma poi sei venuta in Inghilterra ed eri la nuova ragazza di Liam... Molto più semplice!!)

La stretta allo stomaco si fece insopportabile, tanto da renderle difficile addirittura respirare, ma di certo non poteva permettersi di scoppiare lì davanti a tutti. Voleva terribilmente che le braccia di Liam la stringessero come se dovessero proteggerla dal mondo per farle capire che non sarebbe annegata in quel mare di emozioni che la stavano sommergendo.

Non poteva farcela a sopportare tutto quel destino che sembrava volerle mostrate a tutti i costi quanto nulla fosse dipeso da lei. Era come se il mondo le stesse dicendo che tutto era già stato scritto e che nulla di quanto lei era riuscita ad ottenere le fosse arrivato per merito suo. D'altra parte non era l'unica a pensarla così: tutte quelle ragazze là fuori che continuavano, imperterrite, a farle presente su Twitter, Tumblr, YouTube e qualsiasi blog e sito presente su Internet che lei era lì solo in quanto “morosa di Liam James Payne” e non di certo per qualche qualità e qualche dono particolare, che lei poteva possedere.

Forse hanno ragione loro... Io non lo merito...”.



Hi Sweethearts!!
Sono qui a postare questo capitolo, dopo aver festeggiato il mio primo anno su EFP (vedere avatar che sono finalmente riuscita ad impostare e prossima os che pubblicherò nella mia raccolta **)!!
Ma torniamo a noi: è un capitolo che si può definire di alti e bassi... Da un lato tutto quel fantastico concerto, le attenzioni dei ragazzi, le parole di Eleanor e Lou... Ma dall'altra parte i suoi demoni sono sempre ponti a tornare a galla *sì, sono abbastanza fissata con Demons degli Imagine Dragons *
So che alle volte potrebbe sembrare che Kay sia un po' pesante e debole, ma penso che ognuna di noi dentro abbia qualche paura, qualche insicurezza che sono così radicate nella nostra anima da diventare quasi impossibili da estirpare... Ma ce la si fa, prima o poi... Bisogna solo continuare a combattere...
Spero che il capitolo vi abbia anche solo fatto passere un quarto d'ora in tranquillità... Grazie per aver letto e per aver scelto questa storia... Siete speciali <3
P.S. * Si lambicca il cervello domandandosi che cosa ne pensiate della storia e spera in una recensione*
Lots Of Love <3



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Capitolo 22
*** Rock Me ***


Rock Me

Era da così tanto tempo che quel pensiero non le sfiorava più la mente che quando le balenò davanti agli occhi, nella sua lampante veridicità, le fece male come la prima volta, tanto da toglierle il fiato.

Non riusciva più a vedere quello che le accadeva attorno, dato che uno spesso strato di lacrime stava andando ad offuscare la sua visuale. Percepì in maniera lontana ed ovattata il tocco di una mano calda ed ambrata che si posava sulla sua spalla e l'indagare di due occhi castani con venature dorate sul suo viso. Le parole di Zayn sembravano essere attutite da una bolla di sapone.

Era tutto così irrazionale: il sentimento di oppressione che le comprimeva il petto; il pensiero di non meritare nulla di tutto quello che aveva, dal lavoro dei suoi sogni alle emozioni speciali che i ragazzi le avevano regalato; le lacrime che si ostinavano a scendere sulle sue guance... Non sarebbe dovuto succedere nulla di tutto quello, non le avrebbe dovute provare quelle sensazioni, Kaylie lo sapeva bene, ma quando quella parte insicura di lei tornava a galla per affondarla, tutto diventava così difficile... Non aveva importanza che ci fossero le persone migliori al mondo al suo fianco, ad assicurarle che tutto sarebbe andato bene e che loro ci sarebbero sempre stati... Sembrava non bastare mai, nemmeno quello...

Zayn- I came in and I saw her like this... I don't know what's happened, I just run over you... (Sono entrato e l'ho vista così... Non so che cosa sia successo, ma solo corso da te...)

Liam- Thanks Zy... She'll be okay... Call me Mark... (Grazie Zy... Starà bene... Chiamami Mark...)

Perché Liam sei così sicuro che andrà tutto bene?? Anche io pensavo sarebbe andato tutto apposto dopo la storia delle foto ed invece?? Eccomi qui, di nuovo, a piangere per colpa della mia parte insicura... A distruggere tutto come al solito....”.

Liam- Don't leave me Kay... I'm here.... Just: don't let yourself go... Stay with me... (Non lasciarmi Kay... Sono qui... Solo: non ti lasciar andare... Stai con me...)

Le mise un braccio attorno le spalle e, dopo essersi rivolto ad un Mark appena arrivato di corsa, dicendogli di non far avvicinare nessuno a loro due, si diresse, sorreggendola, verso un corridoio deserto.

Perché Liam??... Perché??”. Kaylie non trovava la forza per esprimerla a voce quella domanda, come se quel buio avesse inghiottito anche le sue corde vocali. Stava annegando e lo percepiva perfettamente... Forse nemmeno Liam l'avrebbe salvata quella volta.

Il ragazzo si appoggiò con la schiena sulle fredde pareti bianche del corridoio, lasciando che il corpo apparentemente privo di vita di Kaylie si adagiasse sul suo petto ampio, coperto da una semplice maglietta bianca. Le braccia a sorreggerle la schiena, intrecciate come il nodo dell'ancora di una nave in mezzo ad un mare in tempesta: non poteva lasciarla andare, lei doveva rimane con lui.

Kaylie aveva le braccia inermi lungo il corpo, la guancia destra giusto sopra il cuore palpitante di Liam, le lacrime a rigare silenziose e micidiali il volto, per poi impregnarsi nel tessuto leggero.

Continuava incessantemente ad accarezzarle la schiena e a darle decisi e preoccupati baci sui capelli.

Liam- I'm here Kay... I'm here with you... Just don't leave me, please... (Sono qui Kay... Sono qui con te... Ma non mi lasciare, ti prego...)

Cos'era quella nota nella sua voce?? Apprensione?? Ansia?? Non era forse lui quello che aveva paura di perderla? Come poteva allora stare assieme a lei che rischiava di essergli portata via da sé stessa, da quella parte che mai l'avrebbe abbandonata e che lei odiava con tutto il suo cuore... Quella parte da cui lui le aveva promesso l'avrebbe difesa...

Liam- The words you whispered, I will always believe... You told me you'd be my last first kiss... Stay here with me and keep the promise... (Le parole che hai sussurrato, io ci crederò per sempre... Mi hai detto che saresti stata il mio ultimo primo bacio... Stai con me e mantieni la promessa...)

Sicurezza.

Kaylie sentì un'ondata di sicurezza propagarsi come un uragano all'interno del suo corpo, dalle punte dei piedi fino alle catene di insicurezza che impedivano al suo cuore di amare liberamente non solo l'uomo spettacolare che la stava cullando tra le sue braccia, ma anche sé stessa.

-My last first kiss... You will always be my last first kiss... (Il mio ultimo primo bacio... Tu sarai sempre il mio ultimo primo bacio...).

L'aveva sussurrato, ma sapeva sarebbe bastato.

Liam- Oh gush!! You're here!! I love you Kay!! (Oddio!! Sei qui!! Ti amo Kay!!)

Non le lasciò il tempo di rispondere che le sue labbra sottili erano già poggiate a quelle carnose di Kaylie, mentre le mani a cui aveva affidato la sua intera vita, andavano a incorniciarle il volto, come fosse un tesoro raro e prezioso.

Come ho potuto dubitare di lui, anche solo per un singolo istante??... Lui ha la mia vita tra le mani e non farà mai nulla per distruggerla...”.

Ci fu qualcosa in quel bacio che lo rese diverso da tutti quelli che si erano scambiati fino a quel momento: era intenso non solo fisicamente, ma a livello di significato... Come se le loro anime si stessero scegliendo ancora, come la prima volta, rinnovando quella promessa che si erano fatte più di cinque mesi prima...

Fu allora che Kaylie si rese conto di essere in un corridoio di un'arena, dopo un concerto degli One Direction, tra le braccia dello stesso ragazzo... Tutto come quando il loro viaggio era incominciato, tutto come quando la sua vita era letteralmente cambiata.

Sorrise sulle labbra di Liam, il quale, alzandole delicatamente il viso per far collidere le loro iridi castane, la avvolse in uno sguardo carico d'amore che le fece trattenete il respiro: tutte quelle ombre sembravano essersi nascoste di fronte a tanta perfezione.

Liam- We I saw you with Lux, this afternoon, I thought you were the best thing has ever happened in my life, besides meeting the guys... (Quando ti ho vista con Lux, oggi pomeriggio, ho pensato che fossi la cosa più bella che mi sia mai capitata nella vita, assieme ad aver incontrato I ragazzi...)

Sparite.

Tutte quelle ombre che per vent'anni di vita avevano occupato una parte sempre più ampia del suo cuore erano completamente sparite all'udire le meravigliose parole di Liam. Lui era il suo porto sicuro, lo scoglio a cui poteva sorreggersi durante le tempeste, la persona che l'avrebbe ricondotta alla luce, sempre e comunque...

-I love you Liam... I love you because you're the reason why I started to appreciate who I really am... You're the one who loves me no matter what I do or say... Liam you're the one I gave all my heart and I'll never regret it... I don't care about what other people may say about me, cause the only thing I really care is to have you here with me... Thank you, Liam... Thank you for making me the aware woman I am now... (Ti amo Liam... Ti amo perché sei la ragione per cui ho cominciato ad apprezzare chi sono veramente... Sei quello che mi ama indipendentemente da quello che faccia o dica... Liamtu sei quello a cui ho dato tutto il mio cuore e non me ne pentirò mai... Non mi interessa di quello che le altre persone possano dire di me, perchè l'unica cosa di cui mi importa veramente è averti qui con me... Grazie Liam.. Grazie per avermi reso la donna consapevole che sono ora...)

Lo vide sorridere, appoggiando la sua fronte a quella di lei, assaporando il profumo dolce ed estivo che le impregnava la pelle, e un pensiero che mai aveva attraversato la mente di Kaylie in tutta la sua vita, la colpì con la sua evidenza:

Me lo merito... Mi merito questo ragazzo favoloso.. Mi merito le sue attenzioni speciali... Mi merito il lavoro che mi sono conquistata con anni di fatica e di lacrime... Mi merito un po' di felicità anche io...”.

Kaylie sentì il cuore farsi più leggero, come se avesse ricomposto anche gli ultimi pezzi che erano sfuggiti alle amorevoli cure di Liam, per tornare ad essere quello di quando era piccola, colmo di ottimismo e di amore da donare al mondo.

Si accorse, con la coda dell'occhio, che un ciuffo fluente di capelli corvini si stava affacciando all'inizio del corridoio, cercando di attirare la loro attenzione.

-Ehi, Zayn....

Liam si voltò verso di lui alle parole della ragazza e, cingendo con una braccio muscoloso il fianco di Kaylie, si diresse verso l'amico, che sembrava avere stampata sul volto la stessa faccia preoccupata che aveva quando si era accorto della situazione di crisi che si stava sviluppando sotto i suoi occhi, pochi minuti prima.

Zayn- We'd like to go to a club and have some fun... Just to chill out... You're in?? (Ci piacerebbe andare in un club e divertirci un po'... Giusto per rilassarci... Ci state??)

Liam guardò Kaylie per un secondo, come se volesse essere sicuro al mille per cento che stesse bene: adorava tutte quelle attenzioni, benché non fosse mai stata una tipa molto sdolcinata e nemmeno dipendente da qualcuno. Ma tra l'essere dipendenti da qualcuno ed amare una persona, Kaylie aveva scoperto esserci un'abissale differenza, e lei si riteneva fortunata per aver la possibilità di sperimentare la seconda.

Kaylie- We're in... Let's dance all night long!!(Ci stiamo... Balliamo tutta la notte allora!!)

Liam si diresse verso l'allegra combriccola che li stava aspettando davanti la porta del camerino, mentre Kaylie rimase indietro con Zayn: doveva dirgli qualcosa che sapeva essere giusto dire il prima possibile.

-Zy... I just want to thank you... You know... For what you did before... (Zy... Volevo solo ringraziarti... Sai... Per quello che hai fatto prima...)

Zayn- Don't mind about it, Kay... Whenever you need, I'm here... (Non ci pensare Kay... In qualsiasi momento hai bisogno, io sono qui...)

Si chiese come potessero essere tutti così tremendamente belli, probabilmente non era nemmeno umanamente possibile e forse neppure permesso dalla legge, eppure quel sorriso timido ma sincero che Zayn le lanciò, la lasciò senza parole.

Raggiunsero gli altri e, subito sentì le mani di Niall sulle sue spalle, mentre le chiedeva all'orecchio se andasse tutto bene, domanda a cui Kaylie rispose con un cenno affermativo della testa.

Si diressero al locale sovraffollato dove, dopo qualche attimo di scompiglio, riuscirono a raggiungere il privé per dare avvio a quella serata di puro relax e divertimento. Niall e Louis, benché il secondo fosse controllato a vista da Eleanor, diventarono allegri dopo appena due cocktail, cominciando a ballare in un modo alquanto scomposto e altamente divertente, costringendo spesso la povera ragazza inglese a fare il ripieno di un panino umano, formato dai due amici. Il riccio era a pochi passi da loro, impegnato con una ragazza che sembrava non veder l'ora di poter urlare al mondo di essersi strusciata sul corpo quasi perfetto di Harry Styles. I loro sguardi si incrociarono per una frazione di secondo e Kaylie vi scorse qualcosa che la lasciò perplessa: che fosse frustrazione quella??

Un Zayn, in trepidante attesa dell'arrivo della sua amata bomba di energia, meglio conosciuta con il nome di Perrie, previsto per l'indomani, era impegnato nel tentativo di tenersi alla larga dalla miriade di modelle presenti nell'area riservata, che sembravano seriamente intenzionate a mangiarselo in un sol boccone con gli occhi e non solo. Fu proprio quando una di queste si avvicinò pericolosamente alla bocca del ragazzo ormai sfiancato da tutte quelle insistenze, che Liam si congedò da Kaylie per poterlo andare a salvare, dato che nemmeno la tattica del “non-ti-degno-di-uno-sguardo-evapora-all'istante” sembrava funzionare.

Era concentrata a guardare quel salvataggio in diretta, quando due mani grandi ed avvolgenti si allacciarono davanti al suo mento, non dopo che un paio di braccia muscolose e tatuate si furono appoggiate pesantemente sulle sue spalle. Se solo fosse stata un poco più mingherlina, con ogni probabilità Kaylie avrebbe ceduto sotto quel peso morto che le era piombato addosso, ma fortunatamente Madre Natura l'aveva dotata di un apparato scheletrico piuttosto robusto.

Non aveva bisogno di altro per capire a chi appartenessero quelle braccia, ma si sentì più sicura quando, alla fioca luce del locale, riuscì a scorgere uno dei tatuaggi: era una piccola croce sull'incavo tra pollice e indice.

Un giorno o l'altro dovrò chiederli il significato di tutti questi chilometri di inchiostro che ha sul corpo...”.

Harry- Hey, Kay...

Era indubbiamente ubriaco e il fatto che non si decidesse a spostarsi da quella posizione piuttosto scomoda, dati gli svariati centimetri di altezza che li differenziavano, rese palese anche il fatto che non riuscisse più nemmeno a sorreggersi stabilmente sulle sue stesse gambe magre. Kaylie decise di essere lei a voltarsi verso quel ragazzo che la incuriosiva parecchio. Si era sempre chiesta che cosa passasse veramente nella testa di Harry ogni volta che si fermava a contemplare qualcosa o qualcuno, gesto che gli aveva visto fare più e più volte da quando l'aveva conosciuto. Persino quando rispondeva non solo alle domande degli intervistatori, ma anche a quelle dei suoi amici, le sembrava sempre che ci mettesse un'eternità, come se la sua attenzione fosse focalizzata su altro invece che sulle parole che stava dicendo.

-Hey, Harry... Are you okay?? (Hey, Harry... Stai bene??)

Doveva praticamente urlargli nell'orecchio, mentre con le braccia tentava di sorreggerlo, meglio che poteva, per la schiena. Lui sembrava non voler togliere le braccia da attorno il collo di Kaylie.

Quando si allontanò di un poco per guardarlo negli occhi si rese immediatamente conto che qualcosa non andava: perché le sembrava di scorgervi delle tracce di quel dolore che lei ben conosceva e che quella stessa sera aveva fatto bella mostra di sé con tutti loro??

Harry non riusciva a parlare, forse perché troppo brillo o perché quanto avrebbe voluto dire gli risultava troppo difficile da confessare.

Decise di lasciare da parte le parole per quella sera e di concentrarsi sui fatti: spostò le sue mani sulle scapole dell'imponente ragazzo di fronte a lei e lo strinse in un abbraccio che sapeva di comprensione, di fiducia e di affetto incondizionato. Kaylie sentì la testa di Harry cadergli pesante sulla spalla e le braccia tatuate stringere ancora di più le sue spalle. Forse avrebbe pianto se non fossero arrivati Liam e Zayn trionfanti, dalla loro operazione di depistaggio-modella-molesta.

Liam chiese se andasse tutto bene e, dopo che il ragazzo riccio si fu slacciato da quell'abbraccio inaspettatamente profondo, Kaylie disse:

-Yes!! I wanna dance!! Who comes?! (Sì!! Io ho voglia di ballare!! Chi viene?!)

Harry le rivolse un timido sorriso, che fece appena intravvedere quelle fossette su cui il mondo intero sembrava concentrarsi ogni qual volta lo vedesse ridere.

Qui c'è decisamente qualcosa che non mi convince... Non mi sfuggirai Mr Styles... “. Per Kaylie era diventata una sorta di sfida capire che cosa diamine passasse per quella mente misteriosa, come lo era stato con Denise agli inizi, quando ancora doveva conquistarsi la piena fiducia della ragazza, e per ottenere una confidenza ci volevano almeno due estenuanti giorni di chiacchierate intensive.

Trascorsero il resto della nottata a ballare come matti, dato che anche il panino ambulante formato da Louis, Eleanor e Niall si aggiunse in breve tempo. Per la seconda volta da quando aveva scoperto i ragazzi, Kaylie ebbe modo di vedere le spettacolari mosse di danza di Zayn, che a dire il vero, se non c'era nessuno a curarsi più di tanto di quello che lui stava facendo, risultava essere piuttosto sciolto nei movimenti.

Rientrarono in albergo alle tre di notte, il che implicava solo una cosa: le quattro ore di autobus che li aspettavano l'indomani mattina, le avrebbero trascorse tutti dormendo come ghiri. Kaylie già si immaginava Niall che minacciava di morte Zayn, che sicuramente avrebbe voluto aprire le tendine dei finestrini per fare entrare un po' di luce, maledicendo il giorno in cui il pakistano aveva assunto l'abitudine di diventare una persona mattiniera.

Liam non le lasciò il permesso di dormire da sola così, dopo una doccia veloce, tornò in camera del ragazzo per affondare il corpo stanco tra quelle braccia accoglienti. Tutte le emozioni della giornata si facevano sentire in ogni singola cellula del suo corpo, che desiderava con tutta sé stessa di abbandonarsi alle braccia di Morfeo. Accoccolata contro quel petto marmoreo, le mani di Liam a tracciare linee immaginarie sulla sua schiena coperta da una leggera canottiera e la sua voce calda a cantare dolcemente qualche canzone che non riuscì ad identificare, Kaylie si lasciò andare ad un sonno pieno di sogni, che si rese conto, non potevano superare in alcun modo la bellezza della realtà che lei stava vivendo.

Il mattino dopo furono svegliati da Taking Over Me dei Lawson :poteva anche essere diventata la ragazza di uno dei quasi ventenni più famosi sul pianeta, ma la sua sveglia non si cambiava. Lei e gli acuti di Andy Brown di prima mattina andavano più che d'accordo. Forse non si poteva dire lo stesso di Liam, che dopo la serata di Gala aveva qualche riserva nei confronti della band inglese, ma la cosa non la preoccupava più di tanto, dato che su quel punto era assolutamente irremovibile. Si preparano in fretta per poter fare colazione con tutti i ragazzi e poi partire alla volta di Chula Vista. Quando però uscirono dalla camera sentirono dei rumori provenire dal fondo del corridoio, vicino alla stanza di Lou. Non ebbero il tempo di chiedersi che cosa fosse tutto quel trambusto di prima mattina, che una fluente chioma biondo platino fece la sua comparsa da dietro la porta della parrucchiera, cominciando ad urlare a squarciagola. Per poco a Kaylie non si bloccò il respiro in gola: quella meraviglia di donna, portatrice sana di felicità, che avevano battezzato con il nome di Perrie, le stava letteralmente correndo incontro per poterla soffocare in un abbraccio da record.

Perrie- Kay!!!

-Perrie!!!

Perrie- Oh my God!! You look so good!!! How are you?! (Oh mio Dio!! Stai benissimo!!! Come va?!)

-I'm fine, thanks!! Wow: you become more and more beautiful every time I see you!! (Sto bene, grazie!! Wow: tu diventi sempre più bella ogni volta che ti vedo!!)

Perrie stava per ribattere a quel complimento ma fu interrotta dallo sbattere di una porta e da due braccia che sommersero entrambe le ragazze, lasciando loro ben poca possibilità di respirare.

Eleanor- You're here!! (Sei qui!!)

Eleanor era sostanzialmente corsa fuori dalla stanza e si era gettata su di loro, facendo ridere tutti i presenti per quella scena di isterismo femminile. Louis era praticamente spanciato a terra che rideva assieme a Niall, il quale probabilmente non pensava che tre soli esemplari di sesso femminile potessero fare tutto quel caos.

E si che fanno le pop star in giro per mezzo mondo...” pensò Kaylie mentre si liberavano da quell'intreccio di braccia ed affetto. Con la coda dell'occhio poté vedere Zayn contenere a stento un sorriso di pura felicità: era indubbio il fatto che quel ragazzo si sentisse leggermente perso senza Perrie al suo fianco, come se la motivazione per sorridere in maniera sincera fosse troppo lontana da lui, per permettergli di farlo. Non che non scherzasse con gli altri ragazzi o non si godesse quell'immensa fortuna che si erano guadagnati, ma lo faceva con il pensiero sempre rivolto a quella ragazza che era riuscita a conquistarlo con il suo lato estroverso e le sue buffe vocine.

In quel momento furono interrotti dalla voce squillante di Louise che li avvertiva dell'imminente partenza: quel viaggio sarebbe stato un vero incubo, considerato che l'autobus avrebbe ospitato i ragazzi e le tre ragazze. “Praticamente una squadra di calcio a cinque con riserve...”. Quel pensiero fece ridere Kaylie tra sé e sé ripensando a quando aveva giocato a calcio con loro in un soleggiatissimo parco londinese.

Liam- Why are you smiling?? (Perché stai sorridendo??)

-Cause I'm feeling like the luckiest person in the world at the moment... (Perché mi sento come la persona più fortunata del mondo al momento...)

Liam le scoccò un bacio sulla fronte, stringendola forte a sé, per dirigersi poi verso l'imponente vettura che li avrebbe accompagnati nella seguente tappa di quel tour mondiale.

Kaylie non ebbe il tempo di sedersi affianco a Eleanor e Perrie per fare qualche chiacchiera assieme, che Ben la intercettò dicendole che dovevano fare l'intervista esattamente in quel momento, poiché altrimenti non ce l'avrebbero fatta con i tempi di montaggio per l'uscita del film. La ragazza avrebbe avuto qualcosa da obbiettare, dato che non era assolutamente pronta per fare quell'intervista, a maggior ragione perché era vestita nella maniera più normale possibile e i suoi capelli, quella mattina, avevano scelto l'opzione “random”. Ma la faccia apprensiva e implorante del regista le fecero dimenticare qualsiasi preoccupazione estetica, tanto che in meno di cinque secondi si era creato il silenzio attorno a loro, mentre una telecamera ed un microfono si erano posizionati a pochi centimetri dal suo volto.

Nel bus c'era un'atmosfera irreale: tutti sembravano essere in attesa di sapere che cosa avrebbe risposto l'ultima arrivata alle domande circa quella strampalata famiglia.

Erano tutti lì, seduti attorno a lei, in piedi dietro la telecamera, gli occhi puntati su di lei. Eppure Kaylie non si sentiva minimamente sotto pressione, anzi, stare sotto quegli sguardi la faceva sentire apprezzata e importante, come se le stessero ribadendo ancora una volta come lei fosse la benvenuta. Ben le fece qualche domanda su come avesse conosciuto Liam e già questo avrebbe fatto sognare e piangere più di qualche Directioner al cinema, lo sapevano tutti, dato che le stesse Eleanor e Perrie sfoderarono degli occhioni lucidi da far invidia a Mortino di Madagascar.

Poi passò a chiederle come fosse cambiata la sua vita da quando tutto quello era cominciato, dicendo che avrebbero visto l'intervista che lei stessa aveva rilasciato quella sera, prima del fatidico concerto. Kaylie si rese conto che nessuno, eccetto Ben, le due ragazze e Lou, sapeva della storia dell'intervista che aveva fatto fuori dall'Arena di Verona, e quello che scorse negli occhi di Liam fu uno stato di confusione ed eccitazione che mai prima gli aveva visto: anche lui stava prendendo coscienza di come il destino avesse letteralmente giocato con loro. O di come la loro buona stella li avesse aiutati all'inverosimile. Ben stava aspettando una risposta: che cosa avrebbe risposto a quella domanda?? Com'era cambiata la sua vita dall'inizio di quel viaggio?? Le parole uscirono da sole, come l'acqua da una sorgente di montagna: le bastava guardare quei volti per sapere esattamente che cosa dire.

-My life has become marvellous... I mean: really, really close to be perfect... Not just because now I have the possibility to travel all over the world, see them live much more than before or experience Jason's driving... (La mia vita è diventata meravigliosa... Voglio dire: veramente, veramente vicina all'essere perfetta... Non solo perché ora ho la possibilità di viaggiare per tutto il mondo, vederli live molto più di prima o sperimentare la guida di Jason...)

Ci furono delle risate di sottofondo, che Ben avrebbe volentieri soffocato con le sue stesse mani, e Kaylie abbassò per una attimo il volto, sentendo quello che le parve imbarazzo, salirle alle guance.

Grazie al cielo non arrossisco... Grazie!!” pensò, per poi alzare di nuovo la testa ed incrociare il suo sguardo prima con quello di Liam, poi di Louis, di Eleanor, di Perrie, di Niall, di Zayn, di Louise, di Lou, di Mark ed infine quello di Harry... Sì, ora stava parlando per lui...

-I feel the luckiest person on this planet because I've had the chance to meet them... These incredible five guys, with all their weirdness and overwhelming energy... With their deep and sincere love for each other... And all the people around them, such as Louise, Mark, El, Perrie, Lou.. This has been my greatest chance... They made me understand that in this world there will always be someone to talk to and to relay on... It's just impossible to feel alone when someone of them is around... They accepted me as if I were here from the beginning... They made my life full of love... Thank you guys... ( Mi sento la persona più fortunata su questo pianeta perché ho avuto la possibilità di conoscere loro... Questi cinque ragazzi incredibili, con tutte le loro stranezze e la loro travolgente energia... Con il loro profondo e sincero affetto l'uno per l'altro... E per tutte le persone che gli stanno attorno, come Louise, Mark, El, Perrie, Lou... Questa è stata la mia più grande occasione... Loro mi hanno fatto capire che in questo mondo ci sarà sempre qualcuno con cui parlare e su cui contare... E' semplicemente impossibile sentirsi soli quando uno di loro è nei paraggi... Mi hanno accettato come se fossi stata qui dagli inizi... Hanno reso la mia vita piena di amore... Grazie ragazzi...)

Non ce l'aveva fatta: delle pesanti lacrime si stavano ammassando agli angoli dei suoi occhi e vedere lo sguardo pieno di orgoglio e di amore che si era stampato sul meraviglioso volto di Liam, non l'aiutava per niente.

Fortunatamente, a risolvere il problema del rischio inondazione, ci pensò Louis, che all'urlo di:

-Group's hug!!!!! (Abbraccio di gruppo!!!!!)

Fece scatenare l'inferno. Tutti i ragazzi si alzarono improvvisamente da dove erano seduti e si lanciarono letteralmente su Kaylie, seguiti a ruota da Eleanor e Perrie, rischiando di far schiantare a terra i poveri malcapitati del cameraman e del microfonista. Lo spazio, all'interno del bus, era veramente ristretto ma questo non li bloccò minimamente dall'ammucchiarsi sopra Kaylie, cercando di fagocitarla in un abbraccio che non avrebbe mai dimenticato in vita sua.

Erano degli idioti?? Sì, con ogni probabilità sì, ma erano indubbiamente i suoi idioti preferiti.

Il resto del viaggio trascorse relativamente tranquillo: le ragazze ciaccolarono del più e del meno, di come fossero trascorsi quegli ultimi periodi in cui erano state lontane; Niall, dopo una rumorosa penichella, tartassò di domande quel pover'uomo di Jason, mentre era alla guida (“Seriamente: quel ragazzo è interessato troppo alla vita degli altri e poco alla sua...”); Liam rispose a qualche centinaio di fan su Twitter; Louis tentò invano di spiegare a Zayn come funzionasse l'ultima app che si era scaricato sull'Iphone, che a sua detta era “una figata pazzesca”... Harry, invece, guardò fuori dal finestrino tutto il tempo, cuffiette sulle orecchie e RayBan a coprirgli i meravigliosi occhi.

Seguendo le indicazioni di Louise, Kaylie, Eleanor e Perrie furono lasciate in hotel, con lo staff che si sarebbe occupato delle valige dei ragazzi, Lou, Lux e Tom. Degli intervistatori impazienti li stavano aspettando agli studi della radio locale, così come schiere celesti di fan li stavano sicuramente attendendo sotto quel cocente sole californiano.

Lasciate al loro destino, le tre giovani donne decisero di dedicarsi a qualche trattamento di bellezza che rimediarono nel bagno del lussuosissimo albergo, finendo per rievocare nella mente di Kaylie le scene di allegria incontenibile che aveva vissuto con loro due mesi prima, mentre gli angeli della bellezza di Louise si preoccupavano di farla diventare una donna dall'aspetto impeccabile. Stavano tranquillamente parlando di argomenti scottanti, come “quanti ragazzi hai avuto in tutta la tua vita??” e “qual'è il miglior bacio mai dato??”, quando Eleanor fece un'affermazione che attivò i radar da psicologa mancata di Kaylie.

Eleanor- Probably Hazza would answer that the best kisser of all times was his mum!! (Probabilmente Hazza risponderebbe che la miglior baciatrice di tutti i tempi è sua mamma!!)

-And why?? (E perché??)

Eleanor- Because every time we bump into this kinda of talks he always says the same thing: his true love is just his mum, Anne... (Perchè ogni volta che ci imbattiamo in questo tipo di conversazioni, lui dice sempre la stessa cosa: il suo vero amore è sua mamma Anne...)

Perrie- It's a little bit strange... I mean I also love my dad like no other man on this Earth, but it's different... My best kiss is absolutely the first one with Zayn, not the one my dad gave me before falling asleep!! (E' un pochino strano... Intendiamoci, io anche amo mio papà come nessun altro uomo sulla terra, ma è diverso... Il mio bacio migliore è sicuramente il primo con Zayn, non quello che mio papà mi dava prima di addormentarmi!!)

-Oh... Sweetie!! The best was the first with her actual boyfriend... C'mon Perrie: you know you don't have to lie with us!!! (Oh... Che dolce!! Il migliore è stato quello con il suo attuale fidanzato... Avanti Perrie: lo sai che non devi mentire con noi!!)

Perrie- But it's true!!! It was so undercover and passionate... (Ma è la verità!!! E' stato così nascosto e passionale...)

Eleanor- Oh yes!! You were Eva Kant and he was Diabolik... (Oh sì!! Tu eri Eva Kant e lui Diabolik....)

Perrie lanciò un cuscino in piena faccia ad Eleanor, che si sporcò irrimediabilmente di crema verdastra per il viso: risero senza ritegno per i successivi cinque minuti abbondanti. Solo quando Kaylie riuscì a smettere di piangere per le troppe risate, disse:

-Did you notice something wrong with him, lately?? With Harry, I mean... (Avete notato qualcosa di sbagliato con lui, ultimamente?? Con Harry, intendo...)

Eleanor- Well... Maybe the fact that he didn't kiss anyone last night at the club made me think, but maybe he's just tired... (Beh... Forse il fatto che non abbia baciato nessuna l'altra notte al club mi ha fatto pensare, ma forse era solo stanco...)

-Yes... Maybe... Anyway: now you made me too curious... Tell me everything about that first unbelievable kiss with DJ Malik!!! (Sì... Forse... Comunque: ora mi hai incuriosito... Dimmi tutto sul tuo primo ed incredibile bacio con Dj Malik!!!)

Quando uscì dalla camera di Eleanor era ormai quasi tempo di prepararsi per il concerto: quella sera era il turno di Perrie per vedere in azione il suo meraviglioso e timido fidanzato, che sicuramente avrebbe cantato ogni singola nota solo per lei.

Appena si fu chiusa la porta alle spalle, l'attenzione di Kaylie fu catturata da dei movimenti verso la metà del lunghissimo corridoio che conteneva tutte le loro camere.

Seduto sulla moquette a fantasia rossa e panna, con le imponenti spalle appoggiate al muro chiaro e le gambe distese ad occupare tutto il passaggio, c'era Harry. Ma non era da solo: giusto sopra le sue ginocchia era seduta una sorridentissima Lux, vestita con un paio di pantaloncini fucsia ed una magliettina bianca piena di strass dello stesso colore dei pantaloni. Due splendidi codini biondi sobbalzavano ad ogni salto che Harry le faceva fare per suscitare maggiormente quella risata così cristallina.

Kaylie si bloccò a poca distanza da loro, come rapita da quella scena: era possibile che quel ragazzo così premuroso e sereno fosse lo stesso che la sera prima l'aveva guardata con uno sguardo colmo di un dolore che lei conosceva fin troppo bene?? Voleva capire, anzi no, doveva capire che cosa stesse succedendo a quel ragazzo solitamente solare, per lo meno in apparenza, ma che sembrava sempre celare una qualche verità nascosta, che nessuno pareva avere il diritto di carpire.

Si avvicinò a quella visione quali celestiale, dato che entrambi i due protagonisti di quella scena erano di una bellezza strabiliante, ed aspettò che lui si accorgesse della sua presenza. Quando lo fece, le rivolse un semplice sorriso, come se sapesse che prima o poi sarebbe arrivata, e le disse:
Harry- Would you like to play with us?? (Ti andrebbe di giocare con noi??)

-I'd love to... (Mi piacerebbe tanto...)

Kaylie si sedette dalla parte opposta dell'ampio corridoio, anche la sua schiena appoggiata al muro fresco e le la gambe incrociate davanti a lei. Lux si precipitò da lei, sedendosi in braccio suo, con il pupazzetto con cui stava giocando: era un'adorabile zucca arancione.

Harry- A Dutch fan gave it to Louis... (Una fan danese l'ha regalata a Louis...)

Kaylie si chiese per quale motivazione glielo stesse dicendo, ma vederlo lì seduto, con le braccia appoggiate stancamente sulle lunghe gambe, giocando distrattamente con alcuni braccialetti, le fece capire che la cosa giusta da fare era stare lì ad ascoltare semplicemente qualsiasi confidenza o banalità sarebbe uscita da quelle labbra carnose.

Si sistemò i capelli non più ricci ancora una volta, prima di convincersi a parlare di nuovo. Nel frattempo la bimba continuava a ridere e a giocare con la sua zucca, mettendole in testa i lunghi capelli di Kaylie, per farla diventare una femminuccia “like me”, come continuava a ripetere con la sua vocina squillante.

Harry- Isn't she beautiful?? (Non è bellissima??)

-Yes, she is so sweet... (Sì, è così dolce...)

Harry- I mean: she can't lie... She's too young to know the need to lie... Cause sometimes you need to lie, or not?? (Voglio dire: lei non può mentire... E' troppo giovane per conoscere la necessità di mentire... Perché qualche volta hai bisogno di mentire o no??)

Non rispose, perché sapeva che Harry non stava cercando delle risposte in quel momento, ma solo un paio di buone orecchie capaci di ascoltare quanto avesse da dire e non solo di sentirlo.

Harry- Lately I found myself thinking about how many times I lied in the last three years and a half... They're so many times, Kay... How is it possible??... (Ultimamente mi sono ritrovato a pensare quante volte io abbia mentito negli ultimi tre anni e mezzo... Sono così tante volte, Kay... Com'è possibile??...)

Come se avesse capito che il suo amico grande avesse bisogno di lei, Lux si alzò dalle gambe di Kaylie e, con in braccio la sua zucca arancione, si diresse verso le braccia aperte di Harry, che la fece rannicchiare sul suo petto accogliente. Rimasero in silenzio per cinque minuti buoni, dove il solo rumore a dare segno della loro presenza era lo sfregarsi della mano di Harry sulla testolina bionda di Lux, i baci che ogni tanto le lascia sulla fronte e il respiro che si faceva sempre più pesante della bambina. Quando il più giovane dei ragazzi parlò di nuovo, lo fece con un piccolo angioletto beatamente addormentato in un caldo abbraccio.

Harry- Sometimes it feels like it's all false... I mean how other people think I am... And, at the end, I almost start to believe to what they say... That I'm the womanizer, the one who changes girlfriend as his underwear, the one who is the most romantic and the most flirty of the band, at the same time...The one who should be in love with Louis and have a relationship with a random-girl of the moment... C'mon... I'm none of those things... But they're so sure, that sometimes I guess it's really all my fault if they think that stuffs about me... Maybe I accidentally lied for my entire life... And look at her: she still trusts me, so much to fall asleep in my arms... (Alle volte sembra che sia tutto finto... Intendo come le altre persone pensano io sia... E, alla fine, io comincio quasi a credere a quello che dicono... Che sono uno sciupafemmine, quello che cambia ragazza cone la sua biancheria intima, quello che è il più romantico e il più piacione della band, allo stesso tempo... Avanti... Io non sono nessuna di queste cose... Ma loro ne sono così sicuri, che alle volte credo sia sul serio tutta colpa mia se pensano queste cose su di me... Forse ho accidentalmente mentito per tutta la mia vita... E guarda lei: lei si fida ancora di me, così tanto da addormentarsi tra le mie braccia...)

Allora è questo il problema... Non sa più nemmeno lui chi è...”.

-You know what's the cutest things kids can do?? (Sai qual'è la cosa più bella che I bambini possono fare??)

Il verde degli occhi di Harry si riversò su di lei, mostrandole solo tanta amarezza e stanchezza per tutta quella situazione. Eppure sembrava seriamente interessato a sapere che cosa ne pensasse Kaylie.

-They can understand whom to put they trust to with just one look... Because they're so pure and without any kind of prejudices... And she trusts you, Harry... (Loro possono capire di chi fidarsi solo con uno sguardo... Perché sono così puri e senza alcun tipo di pregiudizio... E lei si fida di te, Harry...)

Harry- But world isn't made all of little kids... (Ma il mondo non è fatto tutto di bambini piccoli...)

-No... But if one little kid believes in you, I think it's enough... People outside can say everything they want... Maybe I'm the latest person who can teach you this, but remember that there's just one thing which is really important: you have to know who you are... A singer, a good-looking guy, a careful son and brother, a faithful friend... A devoted and loving future father... (No... Ma se un solo bambino piccolo crede in te, penso sia abbastanza... Le persone fuori possono dire tutto quello che vogliono... Forse io sono l'ultima persona che può insegnarti questo, ma ricordati che c'è una sola cosa che è veramente importante: tu devi sapere chi sei... Un cantante, un bellissimo ragazzo, un figlio e un fratello attento, un amico fidato... Un devoto e amorevole futuro padre...)

Sapeva perfettamente di aver toccato un tasto molto delicato per Harry, ma Kaylie voleva a tutti i costi fargli capire come le maschere che il mondo gli aveva affibbiato non dovevano in alcun modo minacciare la meravigliosa persona che lui era veramente. Voleva fargli capire che le persone che gli stavano vicine sapevano perfettamente chi lui fosse, potevano vedere e apprezzare pregi e difetti, debolezze e punti di forza e Kaylie si sentiva fortunata per aver avuto quella possibilità.

Harry la guardava con un'espressione indecifrabile dipinta sul volto: che avesse osato troppo??

Harry -Liam is a lucky guy... You know always what to say... How do you know that I'm gonna be a good father?? (Liam è un ragazzo fortunato... Tu sai sempre che cosa dire... Come fai a sapere che sarò un buon padre??)

-Guys why do you keep asking me how I know all those things about you?! They're so obvious for everybody except for yourselves!! You got a lot of love to give away Harry, but you still have to find the right way to do it... And maybe also the right person to give it to... (Ragazzi, perché continuate a chiedermi come so tutte queste cose su di voi?! Sono così ovvie per chiunque eccetto che per voi stessi!! Hai un sacco di amore da donare Harry, ma devi ancora trovare il giusto modo per farlo... E forse anche la giusta persona a cui donarlo...)

Gli sorrise e lo vide ricambiare quel semplice gesto. Aveva ragione di nuovo sua mamma: un sorriso può veramente far cambiare non solo la giornata ma anche la vita di qualcuno, l'importante era farlo con il cuore, con l'anima, con la parte migliore di sé stessi.

Harry- You're a special person, Kay... Thank you.... (Sei una persona speciale, Kay... Grazie...)

-You're welcome... Thank you for letting me see the “real” Harry Edward Styles... (Di nulla... Grazie per avermi lasciato vedere il “vero” Harry Edward Styles...)

Il ragazzo scosse la testa, nascondendo un ghigno soddisfatto, ma la testa di Kaylie era già da un'altra parte.

Sono una persona speciale...”. Non era la prima persona che glielo diceva, anzi, negli ultimi cinque mesi se l'era sentito dire più volte che in tutta la sua intera vita, ma stranamente in quel momento non sorse spontanea nella sua mente la risposta “Sì... Come no...” che solitamente le balenava in testa.

Per la prima volta in vent'anni di esistenza su quella superficie per tre quarti liquida e per un quarto solida, Kaylie si sentiva straordinariamente degna di quell'aggettivo.

Possibile che le sue prospettive fossero cambiate così radicalmente in così poco tempo? Possibile che cinque ragazzi avessero avuto la capacità di portare un tale sconvolgimento nella sua vita?? Sì, era più che possibile, ma non perché fossero la boy band più famosa del momento, ma per le straordinarie persone che erano... Delle persone che le avevano messo davanti agli occhi quelle che erano le sue qualità, le sue possibilità, le sue doti innate che per anni aveva cercato di nascondere sotto un pesante strato di insicurezze e di paure, senza permettere loro di brillare come ora stavano finalmente facendo. Non solo con la danza, ma anche come persona: mai, un anno prima, si sarebbe immaginata a parlare di paternità e relazioni affettive con un ragazzo inglese (“Va bene... Forse non è solo un semplice ragazzo inglese... Magari è pure il diciannovenne più desiderato del pianeta, ma questi sono dettagli al momento...”)e che questo la ringraziasse per la persona “speciale” che era.

Daniel non l'aveva mai fatto.

Non le aveva mai detto grazie per tutti i consigli sentimentali che gli aveva dato in quattro lunghissimi anni di amicizia, non gli aveva mai sentito pronunciare la parola “speciale” se non vicino al risultato di qualche partita di calcio o in seguito ad una serata con la sua ragazza.

La mente di Kaylie fu distolta temporaneamente dai suoi pensieri, quando vide Harry alzarsi e dirle che avrebbe accompagnato Lux da Lou e che poi sarebbe andato a prepararsi per raggiungere l'arena in cui quella sera la magia si sarebbe verificata. Kaylie gli disse che sarebbe arrivata di lì a poco e che dicesse a Lou di tenersi una mezzoretta libera, dato che le ragazze volevano avere tutte la stessa acconciatura per quella serata.

Rimasta insolitamente sola, nel bel mezzo di quel lunghissimo corridoio, Kaylie riprese il filo dei suoi pensieri e si rese conto che non aveva più avuto notizie di Daniel e ne di nessun altro della sua vecchia compagnia da quando era entrata a far parte di quella scapestrata famiglia. Aveva cercato di spiegargli come stessero le cose, come lei non fosse assolutamente cambiata rispetto alla migliore amica a cui lui confessava tutti i suoi pensieri più nascosti... Ma non c'era stato verso di renderlo partecipe di quella sua nuova vita: era come se l'arrivo di Liam avesse decretato la fine di ogni legame che c'era stato tra loro, come se avessero reciso un fiore dalla terra, all'altezza della corolla... La loro amicizia era morta alla stessa maniera. Ma era stato lui a ragionare secondo banali pregiudizi, ancora un anno prima, quando Kaylie aveva scoperto i ragazzi e li ascoltava di nascosto in camera sua...

Che sciocca che ero... Nascondere ciò che mi piaceva solo per paura del giudizio degli altri... Ora capisco perché lo sguardo di Harry mi sembrava così familiare: ero lo stesso che avevo io prima di quel fatidico concerto....”.

Probabilmente aveva perso qualcosa lungo quel viaggio intrapreso con Liam: certe persone, alcuni legami, parte della sua normalità, tutta la sua insicurezza cronica... Ma aveva acquistato ben altro: un'amore vero e profondo come pochi se ne incontrano nell'arco di una vita, delle amicizie straordinarie capaci di ricordarle che cosa volesse dire sentirsi apprezzati ed utili in ogni singolo momento, delle esperienze che avevano reso la sua vita assolutamente degna di essere vissuta.

Si alzò da terra e si diresse verso la camera di Lou: avevano un concerto a cui assistere che stava aspettando solo loro.




Hi sweethearts!!

Sono qui per aggiornare di nuovo e spero che questo capitolo vi sia piaciuto almeno un decimo di quanto mi sono divertita a scriverlo io... Voi vi direte: che cacchio ci trova di divertente in un capitolo del genere?? Valida obbiezione a cui posso solo dire una cosa: non vedevo l'ora che Kay parlasse da sola con Harry ** Non so cosa pensiate di lui, ma per me ci sono stati dei momenti in cui si sentiva un po' ingabbiato nelle etichette che il mondo continua, tuttora, ad affibbiarli... E Lux, come avrete capito, mi piace da morire metterla un po' dovunque... Quella bimba è adorabile...**

Che altro dire, ah sì... Sto incrociando le dita, sperando che non abbiate trovato banale né la parte di Kay e Liam nel corridoio né la parte dell'intervista... Me lo fareste sapere?? *per favore, per favore, per favore.... =D *

P.S. La settimana dopo che io scrissi questo capitolo, vennero fuori le foto di Harry in piscina con Lux e il video su Vine di lui seduto in mezzo ad un corridoio identico a quello che io avevo descritto.... Ho preso paura per le coincidenze, dico solo questo ^^

P.P.S Grazie per essere arrivate a leggere fino a qui e per seguire/ricordare/preferire questa storia: siete speciali ** (non solo per questo, logicamente =S)

Lots Of Love <3

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Capitolo 23
*** Forever Young ***


Forever Young

Erano a Los Angeles da due giorni. Il sole sembrava non aver intenzione di abbandonare quel lembo di terra che si affacciava sull'Oceano Pacifico, come volesse far risaltare l'oro di quelle spiagge il più a lungo possibile, di modo da lasciare un ricordo indelebile nella mente di Kaylie. Perrie aveva deciso di rimanere con loro ancora per qualche giorno, con immensa gioia di tutti, in maniera particolare di Zayn a cui sembrava di vivere in un sogno: era palese che, alla fine, sarebbe tornata in Inghilterra con loro. I ragazzi sembravano prendere tutto con molta più vivacità ed energia del solito, come se tutte quelle belle ragazze in bichini, i locali super affollati in cui festeggiare e le amicizie che stavano ritrovando dopo un anno di assenza, facessero provare loro delle emozioni sempre nuove e travolgenti. Logicamente questa cosa non valeva unicamente per i suoi cinque idioti preferiti, ma anche per gli altri quattro pazzi che aprivano i loro concerti, per la band che li accompagnava e per tutto lo staff che, dopo quasi sette mesi di tour, aveva quasi completamente perso il senso della realtà. Ogni giornata diventava un terno all'otto nel senso che nessuno di loro sapeva che cosa aspettarsi da quelle ore passate assieme: scherzi, prese in giro, imprevisti, stranezze, giochi infantili che si trasformavano in vere e proprie competizioni... Era come vivere in un circo. E Kaylie aveva sempre amato i circhi. Erano nomadi, senza fissa dimora, con la possibilità di conoscere ogni giorno un luogo nuovo, persone estranee con esperienze simili e diverse dalle proprie, nuove concezioni di vita... Ma soprattutto erano l'esempio perfetto dell'amore familiare. Non avendo radici fissate in un posto preciso del mondo, chi ne faceva parte creava i propri legami con chi condivideva quella sua stessa vita, in un intrico di affetti solidi ed indistruttibili come un diamante grezzo... E Kaylie, di legami forti come pietre preziose, ne aveva costruiti parecchi in quella sua nuova famiglia. Anche con i ragazzi che aveva conosciuto solo raggiungendo la band in tour. Era per quello che ora si trovava nascosta dietro un muro dello Staples Center, con in mano un enorme gavettone pieno d'acqua, Ashton, Michael, Luke, Calum dietro di lei, anch'essi armati, e Josh che gli diceva di tenersi pronti e fare silenzio, con gesti di dubbia utilità e chiarezza. L'entrata all'arena era a pochi metri da loro e di lì a qualche secondo sarebbe stata solcata dai piedi enormi di Mr Louis Tommo Tomlinson, completamente ignaro di quanto gli stesse per accadere. L'obbiettivo era uno solo: vendicarsi del signorino per tutte le volte in cui si era preso gioco di loro e fargli capire che, ormai, aveva perso il suo status di “Pranker della 1D family”. E, logicamente, bagnarlo come mai prima in vita sua.

L'unico a sapere del loro piano era Zayn, ovvero la sola persona all'interno di quella band che riuscisse a mentire senza essere scoperto subito, come invece accadeva ogni volta con Niall. Quel piccolo irlandese tinto non era capace di dire una bugia nemmeno con la promessa di fargli mangiare ininterrottamente a pranzo e a cena, per venti giorni, cibo proveniente dal quello che lui si ostinava a chiamare “ristorante”: Nando's.

La porta si aprì leggermente, facendo uscire uno Zayn piuttosto tranquillo che palleggiava con un pallone da calcio: meritava l'Oscar come migliore attore protagonista per la sua perfetta interpretazione del ragazzo rilassato. Si girò verso l'angolo dietro cui erano nascosti lei e i ragazzi, gli fece un cenno con la testa e si diresse vero la parte opposta dello spiazzo, facendo finta di rincorrere il pallone. In quel preciso istante, un paio di Vans nere comparvero sul cemento antistante lo Staples Center, seguite da un paio di gambe nascoste dentro delle bermuda informi nere e da un torace tutto tatuato, appena celato da una canottiera bianca, ma ciò che rese più felice Kaylie fu vedere che, nonostante ci fossero trenta gradi all'ombra, il piccolo Louis aveva indosso il suo adorato cappello di lana bordeaux.

Ci farà a cubetti come la mortadella appena l'acqua toccherà quel suo preziosissimo cappellino... No, aspetta: che Lou sappia che cosa sia la mortadella??”. I pensieri alquanto profondi di Kaylie furono interrotti dall'urlo di guerra di Josh che stava letteralmente andando alla carica seguito a ruota dagli altri, in perfetto stile “mandria di bisonti alla riscossa/invasione delle scimmie assassine di Odissea nello Spazio”. Kaylie li seguì in quell'impresa da valorosi giustizieri dell'orgoglio ferito, e quando si accorse che nessuno dei gavettoni, che gli altri avevano lanciato, era riuscito a centrare il bersaglio, che ormai sgambettava a velocità della luce per tutto lo spiazzo davanti l'arena, decise che quello era il suo momento.

Non aveva mai avuto una mira nemmeno vagamente decente, tanto che alle superiori veniva sempre scelta per ultima quando si formavano le squadre, qualsiasi fosse lo sport in questione, ma la cosa non l'aveva mai interessata particolarmente: nessuno dei suoi compagni era mai stato anche lontanamente capace di fare una spaccata, quindi erano sostanzialmente pari. Ora, però, si pentiva di non essersi impegnata di più durante le ore di basket: cercare di fare canestro avrebbe di certo migliorato la sua precisione nel lancio. Eppure doveva provarci a tutti i costi e non deludere i ragazzi che la stavano guardando con uno sguardo pieno di speranza: era la loro unica possibilità.

Si spostò verso Zayn che teneva fermo il pallone con un piede dalla parte opposta rispetto alla porta e ai ragazzi che avevano appena lanciato le munizioni. Si mise alle sue spalle, facendogli cenno di fare finta di nulla e, come se fossero legati da una connessione wireless, il ragazzo si rivolse a Louis e gli fece segno di avvicinarsi per stare al sicuro.

Nell'esatto istante in cui il soggetto dell'agguato fu abbastanza vicino, Kaylie sbucò da dietro la figura slanciata di Zayn e lanciò il suo gavettone arancione...

Nemmeno se avesse avuto un mirino avrebbe potuto fare di meglio: il palloncino era arrivato giusto sulla testa di Louis e si era sfracellato in tutta la sua maestosa liquidità sul cappello e sulla faccia del ragazzo. Le goccioline cadevano tranquille dalla sua barba incolta. Era semplicemente fradicio.

Ashton- Go girl!!! (Vai così, ragazza!!!)

Calum- Wow!!! That hurts!!! (Wow!!! Questo fa male!!!)

Josh- Go Kay!!! That's what I mean!! (Vai Kay!!! Questo è quello che intendevo!!)

Zayn rideva come un pazzo, tendendosi la pancia, mentre Kaylie faceva dei piccoli inchini di fronte alla folla che la stava osannando, fino a quando...

-Kaylie Bella you better start to run!!!! (Kaylie Bella ti conviene cominciare a correre!!!!!)

Louis la stava guardando con uno sguardo omicida ed un ghigno maligno dipinto sulle labbra sottili: doveva aspettarselo che la vendetta non sarebbe tardata ad arrivare.

Lo vide slanciarsi verso di lei e Kaylie ebbe appena il tempo di scansarsi prima che la mano grande del ragazzo afferrasse per un soffio la sua camicetta senza maniche, bianca.

Corse a per di fiato, ringraziando mentalmente Liam che l'aveva costretta a cominciare a fare un po' di palestra non solo in vista del suo tour ma anche per reggere i ritmi delle eventuali fughe da frotte di fan scatenate.

Nel frattempo erano usciti anche Eleanor, Perrie, Liam, Harry e Niall. Kaylie cercò di individuare con un'occhiata disperata chi potesse aiutarla in quella sua fuga ed una sola persona era quella giusta: Niall.

Si fiondò alle spalle del biondino che la coprì con il suo metro e settantatré di altezza e dolcezza.

Louis- Get out of my way, Nialler... It's between me and Mrs Kay!!! (Levati dalla mia strada, Nialler... E' tra me e Mrs Kay!!!)

Niall- I can't... She helped me with my style... (Non posso... Mi ha aiutato con il mio stile...)

Louis- C'mon man!!! I'll let you win the next dance battle on stage!! (Avanti amico!!! Ti lascio vincere la prossima sfida di ballo sul palco!!)

Niall- Mmm... Not enough... (Mmm... Non abbastanza...)

-Niall: you can't sell me this way!! (Niall: non puoi vendermi in questa maniera!!)

Louis- Okay... I'll give you all my sweeties and edible things fans are gonna give us!! (Okay... Ti darò tutte le mie caramelle e le cose commestibili che le fan ci daranno!!)

Niall- I'm in!... Tickling?? (Ci sto!... Solletico??)

Louis- Absolutely!! (Assolutamente!!)

Kaylie ci provò ad allontanarsi dalla schiena di quel traditore che si era appena fatto comprare con qualche banale caramella da Louis, ma le mani di Niall le strinsero i fianchi facendola finire tra lui ed il ragazzo tutto bagnato dal sua gavettone. Quattro mani cominciarono a farle il solletico facendola dimenare come un lombrico in agonia sul vetrino di uno scienziato pazzo. Le sue risate ed i suoi tentativi di ribellione non facevano che aumentare il divertimento di quei due e l'intensità di quella tortura.

Sì... Questi due idioti non hanno vent'anni, ne hanno quattro se tutto va bene!!” pensò Kaylie mentre finalmente riusciva a liberarsi dalla presa dei due bambini troppo cresciuti e a rifugiarsi tra le braccia di Liam, che rideva come un matto.

-Seriously: I can't understand why you get mad just with me and not with the others guys!! (Seriamente: non capisco perché tu ti sia arrabbiato solo con me e non con gli altri ragazzi!!)

Louis- Because to tickle on of them would be a little bit strange... (Perché fare il solletico a uno di loro sarebbe stato un po' strano...)

Ashton- I'm offended, Louis... (Mi sono offeso, Louis...)

Luke- Me too... (Anche io...)

Louis li guardò e prima che potessero accorgersene si ritrovarono sommersi in un abbraccio di quelli coccolosi, stile “Tommo in vena di carinerie verso il mondo”, cosa che non accadeva di certo di rado. Ormai persino Kaylie si era abituata a ricevere qualche abbraccio inaspettato dal ragazzo , così, come se nulla fosse: alle volte sembrava seriamente dimenticarsi di essere uno dei ragazzi più desiderati sulla faccia del pianeta.

Ma questa era una cosa che accomunava tutti e cinque i componenti della band, tanto che, il giorno seguente decisero di andare a fare un giro in yacht, lungo le coste della penisola Californiana. Fortunatamente erano agevolati dalla città in cui si trovavano: Los Angeles ed i suoi abitanti erano abituati ad avere a che fare con star internazionali, quindi il pericolo di assalti incontrollabili di fan era relativamente basso. Era come se stessero facendo una gita fuori porta in un giorno di festa: avevano cibo e da bere a volontà, il sole e il vento dalla loro parte, ma soprattutto potevano godere della propria reciproca compagnia. A Kaylie vennero in mente quelle innumerevoli feste di Ferragosto che aveva trascorso in spiaggia oppure in un campo soleggiato, attorno ad un falò, giocando a giochi idioti e guardando dei suggestivi fuochi d'artificio. Già: i suoi amici. Quelli che non si erano più fatti sentire dopo l'inizio della sua conoscenza con i ragazzi.

Ci sto pensando un po' troppo in questi gironi... E' solo che mi sembra assolutamente incomprensibile che qualcuno possa dirti cose come ti-voglio-bene, sei-importante-per-me, la-tua-opinione-conta-più-di-tutte e poi sparire nel nulla più assoluto, neanche fosse caduto nel Triangolo delle Bermuda...”.

-Ehi, Kay?? Are you okay?? (Ehi Kay?? Stai bene??)

Zayn le era affianco e la guardava con un punto interrogativo stampato sulla faccia: era rimasta l'unica in piedi, in mezzo alla barca, con ancora tutti i vestiti addosso. Kaylie si riscosse dalla miriade di pensieri che continuavano a ronzarle per la testa da dopo la chiacchierata con Harry e, dopo essersi messa in costume (cosa che solo l'estate precedente l'avrebbe messa in uno stato di panico ed agitazione da record considerati i cinque meravigliosi pezzi di uomini che le giravano attorno e le due fotomodelle mancate che li accompagnavano), si distese sull'asciugamano vicino a Liam, con Eleanor alla sua destra, e Perrie che faceva capolino oltre la sua spalla. Niall non era riuscito a resistere più di tre secondi sotto il sole cocente della California ed era già seduto sotto un piccolo ombrellone, con la crema protettiva spalmata su tutta la faccia: sembrava un enorme marshmallow umano.

Louis aveva già una birra in mano e stava tentando di convincere a tutti i costi Harry a fare un tuffo nel blu dell'oceano, ottenendo come risposta unicamente dei grugniti di diniego da parte di un sacco di patate disteso su un asciugamano a poca distanza da Liam, impegnato con il suo adorato Iphone.

Probabilmente se solo si fosse degnato di formulare una frase di senso compiuto non avrebbe dato il via libera alla mente vendicativa di Mr Louis che, tra le cose che più non sopportava in assoluto, c'era sicuramente il fatto di non essere al centro dell'attenzione. Dopo meno di cinque secondi, tanto che Kaylie si chiese come avesse fatto a pensare una cosa del genere in così poco tempo, Harry era sommerso da una cascata di birra che gli colava copiosamente sulla schiena. Si alzò di scatto imprecando contro qualsiasi cosa gli capitasse sott'occhio ed arretrò verso la balaustra dello yacht. Louis continuava a minacciarlo con la bottiglia, ormai mezza vuota, andandogli incontro con un ghigno minaccioso sul volto. Liam capì le intenzioni di Louis e si fece consegnare l'iphone da Harry, che lo guardò un attimo confuso. Quando anche gli altri si accorsero di che fine avrebbe fatto il signor ex riccioli d'oro e fossette da capogiro, cominciarono a sogghignare sotto i baffi.

-Three... Two... One... Wet Harry!!! (Tre... Due... Uno... Harri bagnato!!!)

Zayn aveva fatto coincidere il suo conto alla rovescia con la rovinosa, nonché spettacolare, caduta di Harry fuori dallo yacht nel bel mezzo delle profondità dell'Oceano Pacifico.

Louis non perse tempo e si lanciò a sua volta, facendo un tuffo da medaglia d'oro alle Olimpiadi, se mai qualcuno avesse deciso di inserire la categoria “Tuffo Più Sgraziato”, rischiando peraltro di finire giusto sopra un Harry ancora sconvolto e boccheggiante. In meno di due secondi netti Niall era uscito dal suo rifugio a prova di raggi ultravioletti e con ancora la maglia addosso aveva preso la rincorsa per lanciarsi di tutta fretta in acqua, sperando di dare un po' di sollievo alla sua pelle già arrossata dal sole, ma Liam lo aveva acchiappato per il bordo della maglia, rischiando di farlo cadere di faccia, per tirarsi su e batterlo sul tempo, buttandosi in acqua prima di lui.

Kaylie lo vide prendere lo slancio e tendere tutti muscoli per potersi inabissare nelle calde acque facendo meno schizzi possibile. Quella pelle leggermente abbronzata, così vicina al colore dell'ambra, i capelli sempre più lunghi che si scompigliavano leggermente con la fresca brezza che soffiava, quel sorriso furbo e genuinamente divertito che lo rendeva così simile ad uno di quei principi delle fiabe Disney.

Non mi abituerò mai a quanto bello sia... E se fosse tutto un sogno??? No... Decisamente no... Altrimenti non vedrei questo...”.

Kaylie stava assistendo ad una scena che le parole avrebbero difficilmente potuto descrivere: Zayn, dopo aver preso di peso un ancora shoccato Niall, si era gettato in mare con un urlo disumano, degno di Tarzan nei momenti più selvaggi, finendo poi per giocare a schizzarsi e a buttarsi sott'acqua con gli altri quattro esseri, che comunemente venivano definiti come “uomini”. In quel momento non sembravano altro che cinque bambini di quattro anni intrappolati nel corpo di cinque ventenni. Si stavano divertendo come dei pazzi e le loro risate risuonavano cristalline e spensierate nelle orecchie e nel cuore di Kaylie, ma sapeva che non era l'unica ad essere affascinata da quella scena di pura felicità: Eleanor e Perrie, in piedi accanto a lei, davanti la balaustra, avevano lo stesso sguardo sognante.

Non poteva farci nulla: Louis, Niall, Harry, Zayn e Liam erano la sua dose quotidiana di gioia. Poteva suonare piuttosto banale, ma era come se ognuno di loro avesse una caratteristica, un'attenzione, un sorriso, una parola capaci di trasformare anche la giornata più cupa in ventiquattr'ore da vivere al massimo delle proprie possibilità... Rimanendo per sempre giovani...

Louis- C'mon girls!! Come in!! (Forza ragazze!! Venite dentro!!)

Liam- Kay I know that you want!! Jump in!! (Kay so che lo vuoi!! Salta!!)

Niall- That was pretty ambiguous, Liam... (Questo era abbastanza ambiguo, Liam...)

Liam- Shut up Nialler!! I'm not you!!! (Ma taci Nialler!! Non sono mica te!!!)

Niall- What do you mean?! (Che intendi?!)

Liam- This!!! (Questo!!!)

Liam saltò sulle spalle del povero irlandese facendolo inabissare nelle profondità delle acque pacifiche, rischiando seriamente di rendere il mitico quintetto un quartetto mancante del biondino di ordinanza.

Kaylie si voltò verso le ragazze e, dopo uno sguardo complice con Perrie, a cui seguì uno di terrore di Eleanor, prese per mano le sue meraviglie che erano al suo fianco e con una breve rincorsa si ritrovarono sulla soglia della balaustra, pronte a sfidare l'aria.

Questa è la felicità!!!” pensò Kaylie mentre l'aria salmastra di Los Angeles le riempiva i polmoni e l'acqua salata le bagnava la pelle, facendole provare dei brividi incredibili...

Quando riemerse, due mani calde la presero per i fianchi e la condussero vicino a due labbra tutte da baciare, cosa che Kaylie stava tranquillamente per fare fino a quando...

Louis- Put her down!!! (Buttiamola giù!!!)

Due mani le schiacciarono le spalle, sobbarcandole con tutto il peso del corpo di uno dei ragazzi. No, non di uno dei ragazzi, il corpo era quello di Harry, il quale era tutto fuorché un fuscello, considerati i muscoli che si ritrovava. Gli occhi di Kaylie passarono dal vedere due labbra sottili e rosee che la aspettavano ad un intrico di capelli (suoi), mani (di Harry e Liam) e addominali (di non si sa chi) che si muovevano davanti a lei. Appena riuscì a tirare la testa fuori dall'acqua uno sguardo assassino colpì Harry in tutta la sua ricciolosità bagnata, cosa che lo fece fuggire a nascondersi dietro a Niall, il quale guardò Kaylie piuttosto preoccupato per poi scambiare con lei un'occhiata complice che voleva dire una sola cosa: Harry è finito.

Niall si girò e lo blocco, prendendolo per la schiena, mentre Kaylie, Liam e il resto dell'allegra brigata continuava a schizzarlo, finché non fu costretto a chiedere pietà.

-Zayn!! May I help you?? (Posso aiutarti??)

Zayn si voltò verso Kaylie: era appena entrata sotto coperta, dove lui si era rifugiato ufficialmente per prendere qualcosa da bere, ma sicuramente era lì per nascondersi da tutto il caos che c'era fuori. Kaylie non aveva mai capito molto di quel ragazzo, cosa alquanto strana considerato che solitamente le bastava uno sguardo per poter inquadrare le persone, eppure lui sembrava un muro contro cui nemmeno un paio di occhiali con i raggi x avrebbero potuto fare qualcosa, molto peggio di Harry. Certo era che le sue parole di due giorni prima, ma soprattutto, il suo aver capito prima di tutti che stava male e che l'unica cosa di cui avesse realmente bisogno fosse Liam, l'avevano lasciata con un domanda nella testa: chi era veramente Zayn Malik??

Zayn- Oh... Yes, thank you... (Oh... Sì, grazie...)

Si voltò nella sua direzione rivolgendole un sorriso splendido, per la sua semplicità e per il suo essere un vero e proprio regalo, che non veniva donato a chiunque. Non perché sorridesse poco, ma perché lo faceva solo con determinate categorie di persone: Perrie, gli amici che conosceva da una vita, quelli che conosceva da tre anni e mezzo e le fan. Già, le fan: non erano forse loro quelle che su ogni fanfiction scrivevano che lui non sapeva nuotare??

-Zayn... Can you swim?? I mean: before you plunged into the sea so easily... (Zayn... Sai nuotare?? Intendo: prima ti sei lanciato in mare così facilmente...)

Il ragazzo la guardò prima un po' stranito per la domanda con cui se ne era uscita, così all'improvviso, mentre stavano tentando di soddisfare tutte le richieste degli altri, poi rise, forse più tra sé e sé che con Kaylie, ma a lei non diede minimamente fastidio: era così raro vederlo a suo agio con qualcuno che non conoscesse.

Zayn- Yes, I can swim... Well I manage to tread water, but I think it's better than nothing... (Sì, so nuotare... Beh me la cavo a galleggiare, ma credo che sia meglio di nulla...)

-Absolutely... (Assolutamente...)

Devo trovare un modo per farlo parlare... O forse dovrei solo smetterla di volerlo far aprire con me a tutti i costi unicamente per soddisfare la mia curiosità morbosa verso il mondo...”.

Zayn- Kay?? Are you okay?? There's something you want to ask me?? (Kay?? Stai bene?? C'è qualcosa che vorresti chiedermi??)

Basta, è ufficiale: io sono un libro aperto... Anzi, un libro illustrato per bambini di tre anni, quelli gommosi... Più facili da capire di quelli non c'è nulla...!!”.

Kaylie abbassò lo sguardo verso il bicchiere di succo all'ananas che stava riempiendo e, cercando di non essere troppo brusca, diede libero sfogo alla sua curiosità.

-Zayn... How did you understand that I wasn't feeling fine, that day?? (Zayn... Come hai fatto a capire che non mi sentivo bene, quel giorno??)

Il ragazzo dal ciuffo fluente la guardò per un attimo poi, riprendendo a riempire i bicchieri, le rispose tranquillamente.

Zayn- You know: I didn't have the chance to talk a lot with you... Also because I'm not a very talkative guy... But I saw how do you take care of Liam and the boys, but also of Eleanor and Perrie... (Lo sai: non ho avuto la possibilità di parlare tanto con te... Anche perché non sono un ragazzo molto loquace... Ma ho visto come ti prendi cura di Liam e dei ragazzi, ma anche di Eleanor e di Perrie...)

Al solo pronunciare il suo nome, il volto di Zayn si illuminò: quei due erano esattamente l'uno l'opposto dell'altra (per lo meno ad un occhio esterno), ma per questo erano altrettanto perfetti assieme e l'amore che lui provava nei suoi confronti si leggeva in ogni minimo gesto che le dedicava.

Zayn- And that day your gaze was saying that you were the one who need someone to take care of you... And Liam was that someone... (E quel giorno il tuo sguardo stava dicendo che eri tu quella che aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di te... E Liam era quel qualcuno...)

Forse quel ragazzo non parlava molto, forse valutava sempre attentamente le persone prima di potersi fidare di loro, forse aveva tutto un mondo dentro che ci teneva a riservare solo per coloro a cui teneva veramente, ma ora Kaylie aveva capito perché Liam tenesse così tanto all'amicizia di quel bellissimo ragazzo di Bradford: ogni suo attimo di silenzio era un attimo usato per prestare attenzione agli altri.

Kaylie stava per ringraziarlo di nuovo per quanto aveva fatto, quando lo vide voltarsi verso di lei e guardarla con uno sguardo serio negli occhi.

Zayn- I think that Liam is a lucky guy... You're a special person, Kay... In a good way, of course!! Take care of him and if you need someone to talk to, I'm here... (Credo che Liam sia un ragazzo fortunato... Sei una persona speciale, Kay... In modo positivo, certo!! Prenditi cura di lui e se avessi bisogno di qualcuno con cui parlare, io sono qui...)

-Thank you Zayn, I promise that I will... And you love as nobody before that lovely bunch of energy out there... (Grazie Zayn, prometto di farlo... E tu ama come nessuno prima quell'adorabile accumulo di energia là fuori...)

Zayn le sorrise in quel suo modo tutto speciale, con la lingua che spuntava dai denti candidi, per poi abbassare la testa sulla birra che aveva appena stappato. Appoggiò entrambe le mani sul bordo del pianale di marmo e prese un profondo respiro: sembrava stesse meditando su qualcosa di importante, come se dovesse prendere una decisione radicale.

Zayn- I'm gonna propose to her... (Le chiederò di sposarmi...)

L'inglese non sarà stata la lingua madre di Kay, ma quella frase era assolutamente impossibile da travisare: Zayn le aveva appena detto che avrebbe proposto a Perrie di sposarlo.

Kaylie si perse ad osservare quegli occhi profondi e pieni di sentimenti, che la stavano scrutando alla ricerca di una qualche reazione.

Zayn- I've alredy told it to the guys... (L'ho già detto ai ragazzi....)

Si accorse di come quel ragazzo non avesse bisogno di alcun tipo di raccomandazione o di rassicurazione, perché Zayn era fieramente e profondamente convinto di quello che stava facendo perché era altrettanto sicuro dell'amore che provava per Perrie. E Kaylie non poté che dire:

-Do you know that you're all going to wear pink and violet ties, right?? (Lo sai che indosserete tutti delle cravatte rosa e violetto, vero??)

Entrambi si misero a ridere, incuranti dei bicchieri pronti sul bancone, fino a che uno stranamente impaziente Niall non venne a reclamare il suo spuntino.

Quando si ridistese vicino a Liam, sentì una mano intrecciarsi con la sua, così girò il volto verso quella statua greca che stava risplendendo vicino a lei sotto il sole californiano, sorrise vedendolo strofinare i loro nasi dolcemente, per poi lasciarsi andare al sonno, sentendosi amata come mai prima in vita sua.

Mancavano due giorni per tornare a Londra, così Liam e Kaylie decisero di trascorrere assieme più tempo possibile in quella città che lei aveva sempre sognato ma che mai avrebbe immaginato di poter visitare, soprattutto mano nella mano con un ragazzo come lui. Ed era esattamente quello che stavano facendo quel pomeriggio: Liam aveva appena finito un'intervista ad una radio con gli altri quattro, ma alla mattina aveva promesso a Kaylie che sarebbero andati a fare una passeggiata lungo la Walk Of Fame, e poi a cena “in un posto speciale”. Si vedeva lontano anni luce che il ragazzo voleva a tutti i costi farle ricordare ogni singolo attimo della loro relazione come un momento indimenticabile ed irripetibile, dato che una volta, parlando, Kaylie gli aveva confessato che una delle sue più grandi paure era quella che, quando fosse arrivato il momento di guardarsi indietro e di fare un resoconto della propria vita, non avesse visto altro che rimpianti per parole non dette ed esperienze non fatte... “Un po come i miei primi diciannove anni di vita...”.

Si erano aggiunti anche Eleanor, Louis e Niall, dato che Harry sarebbe andato a trovare degli amici che non vedeva da troppo tempo e Zayn aveva deciso di far compagnia a Perrie, che finalmente era riuscita a decidere di che colore tingersi i capelli, consigliata da una felicissima Lou, che finalmente poteva usare qualche tinta che non fosse il biondo dell'irlandese.

Erano scesi da pochi minuti dalla macchina che li aveva accompagnati lì, con Mark, Alberto e Mr Bread, ovvero altri due ragazzoni della sicurezza, a fargli compagnia, quando degli scatti incessanti di macchine fotografiche, a pochi passi da loro, li fece voltare tutti nella stessa direzione. Mark lanciò un'occhiata ai ragazzi per capire se gli desse fastidio, ma Niall fece cenno di no con la testa, esprimendo il pensiero di tutti: in fin dei conti, quello faceva parte della loro vita, del loro potersi esibire su un palco ogni sera in una città diversa, davanti a migliaia di persone nuove che adoravano la loro musica e gli volevano bene.

Cominciarono a fare qualche foto con alcune delle stelle che Kaylie aveva sempre sperato di poter toccare con mano: Michael Jackson, Etta James, Christina Aguilera... Le sembrava di essere in paradiso. C'erano delle bancarelle ai lati di Hollywood Boulevard su cui era esposta la merce più varia e stravagante che avesse mai visto, così, quando Niall comparve con degli strepitosi occhiali da sole verde mela a forma di stella, decisero ognuno di comprarne un paio. La gente si fermava a guardarli incuriosita, ma non perché fossero i tre quarti degli One Direction, bensì perché stavano facendo delle foto assurde e strampalate, con degli occhiali adatti ai clown del circo, in mezzo ad una strada gremita di persone. Se fossero stati i protagonisti di una tela di un pittore del Cinquecento, probabilmente il quadro si sarebbe intitolato “La Felicità: forme, colori e sorrisi”.

Sì: sarebbe il titolo perfetto per noi...” pensò Kaylie mentre aspettava con Eleanor che i ragazzi finissero di firmare degli autografi per un gruppo di ragazze molto carine. Doveva ammetterlo le fan della band erano, nella maggior parte dei casi, estremamente belle o comunque ben sopra la soglia della categoria “carine”, ma nonostante questo la sua attenzione ricadeva costantemente sulle attenzioni e sui sorrisi che Liam dedicava a loro: erano sempre pieni di gioia, di affetto e di riconoscenza. Se c'era una cosa che nessuno di loro aveva dimenticato era che tutto quello che avevano ottenuto lo dovevano solo ed esclusivamente alla straordinaria dedizione delle loro fan ed il fatto di ringraziarle in continuazione aveva ben poco a che fare con le imposizioni dei manager (anche perché Kaylie avrebbe proprio voluto vedere Louise che tentava di imporsi su quei cinque scapestrati), ma si rifaceva al profondo affetto che loro provavano per quelle ragazze e bambine.

Le raggiunsero davanti un locale molto dimesso di Hollywood Boulevard che le ragazze avevano deciso come luogo destinato per la loro cena, ma Liam stupì tutti, scambiandosi uno sguardo complice con Louis, dicendo:

-Sorry girls, but tonight it's all up to us... We're going to have dinner on the beach... Zayn and Perrie are on their way, and Harry is already there with some friends and the crew... (Scusate ragazze, ma stasera decidiamo noi... Ceneremo sulla spiaggia... Zayn e Perrie stanno arrivando, e Harry è già lì con alcuni amici e lo staff...)

Quella meraviglia di uomo, che era anche il suo ragazzo, le lanciò uno sorriso divertito leggendo lo stupore sul volto di Kaylie: doveva tenerlo a mente più spesso che se Liam James Payne decideva di farti vivere ogni singolo istante della tua vita come fosse l'ultimo, non c'era da star tranquilli.

La prese per mano e si diressero, con gli altri, verso la spiaggia, dove avevano organizzato una specie di gazebo con tavoli coperti da tovaglie bianche, stracolme di vivande, circondato da torce ancora spente.

Il sole stava scendendo lungo la linea d'orizzonte giusto quando furono arrivati tutti e Harry ebbe finito il giro di presentazioni. Senza dire niente, Liam legò le sue braccia attorno la pancia di Kaylie, e la spinse avanti verso l'oceano e quella distesa arancione in cui si stava tramutando il cielo sopra la penisola californiana.

Quando l'acqua fresca toccò i piedi di entrambi, arrestò quella loro avanzata ed appoggiò la testa sulla spalla di lei: sentire il suo respiro profondo sul collo le dava gli stessi brividi della prima volta, la stessa sensazione di aver trovato il proprio posto nel mondo... Che fosse nel corridoio di un'arena, lungo un red carpet, in una stanza d'albergo o su una spiaggia californiana... Non aveva importanza: dovunque ci fosse stato lui, lei sarebbe stata a casa.

-It's perfect... (E' perfetto...)

Kaylie non aveva bisogno di chiedergli che cosa fosse perfetto: lo sapeva. Sapeva che si stava riferendo a quel tramonto mozzafiato che si stava dipingendo davanti ai loro occhi innamorati, tramutando ogni riflesso d'acqua in una cascata dorata; al rumore smorzato delle chiacchiere e delle risate delle persone a cui volevano bene, a pochi passi da loro; a quella leggera brezza che faceva volare dolcemente i lunghi capelli castani di Kaylie lontano dal suo collo, di modo che Liam potesse lasciarle dei dolci baci sulla pelle nuda; a quel loro amore che sembrava diventare ogni secondo più forte e coinvolgente, come se potesse trasformarsi nella fiamma stessa della loro vita... Ma forse, lo era già diventato...

Liam- I love you... (Ti amo...)

-I love you too... (Ti amo anch'io...)

Liam- Are you still scared to get old?? (Sei ancora spaventata di invecchiare??)

-No, if I can grow up with you... (No, se posso crescere con te...)

Liam- Don't worry, Kay... We'll be forever young... (Non ti preoccupare Kay... Saremo per sempre giovani...)

Sì: sarebbero stati giovani per sempre... O almeno lo sarebbe stato il loro amore... E se anche i loro corpi fossero invecchiati, si fossero raggrinziti e si fossero poi spenti, nulla avrebbe impedito a quelle due anime gemelle di amarsi ancora, fino alla fine del tempo...

Il giorno dopo era la loro ultima occasione di vedere la città di Los Angeles in tutto il suo splendore, così decisero di dirigersi tutti e otto, accompagnati da Mark e altri ragazzi della sicurezza, su quella che era il simbolo di quella città sempre viva: la collina su cui si stagliava la maestosa scritta “Hollywood”.

Dopo aver fatto qualche foto alla vista mozzafiato, che sicuramente sarebbe stata postata su Instagram da Harry nel giro di due minuti netti, accettarono di buon grado la proposta di Perrie: fare una foto tutti assieme su una delle lettere dell'enorme struttura, con uno squarcio di quella città speciale.

Salirono, aiutandosi l'un l'altro, sulla prima “O” e si misero in posa. Kaylie aveva consegnato la polaroid che aveva comprato appena arrivata a Los Angeles a Mark, di modo che potesse scattargli una foto che diventasse immediatamente un ricordo tangibile.

-Three... Two... One... Say cheese!!!! (Tre... Due... Uno... Formaggio!!!!!)

Erano sul loro aereo privato, di ritorno a Londra. Kaylie continuava a contemplare quel piccolo pezzo incastonato di felicità, mentre con una mano accarezzava i capelli sempre più folti di Liam, che si era addormentato sulla sue gambe, aiutato dalla comodità esagerata di quelle sedute.

Non riusciva a fare a meno di curvare le labbra in un sorriso genuino, guardando quella foto: Zayn aveva in spalla Perrie; Harry era seduto per terra, con le lunghe gambe a penzoloni, giusto davanti le gambe di Kaylie, Liam sbucava tra la sua testa e quella di Niall che era in piedi vicino a lei; Eleanor e Louis erano seduti, con le schiene appoggiate alle ampie spalle di Harry. E sorridevano... Sorridevano tutti...

-We're so freaking perfect, aren't we?? (Siamo terribilmente perfetti, vero??)

Harry era sbucato alle sue spalle e le stava regalando quelle sue fossette speciali: finalmente lo vedeva un po' più sereno. Fece un cenno di assenso e poco dopo lo vide tirare fuori l'Iphone per scattare una foto a Liam che dormiva beatamente su di lei. Cercò di bloccarlo, ma tentare di fermare Harry Styles quando era colto da uno dei suoi attacchi di “Instagrammite” acuta era come cercare di contenere la felicità che Kaylie provava in quel momento: assolutamente impossibile.




Hi sweethearts!!

Lo so: sto aggiornando ad un orario improponibile, ma sono appena tornata a casa dal cinema (P.S. Il Lato Positivo e Jennifer Lawrence sono spettacolari **) e questo capitoletto era qui, bello pronto... Non potevo non postarlo ^^ Non so bene cosa sia... O meglio, so che con ogni probabilità è un ammasso di melassa e coniglietti rosa, ma credo che Liam e Kay meritino di avere dei bei ricordi da condividere... Insomma: sono giovani, innamorati e più o meno famosi... Almeno qui, lasciatemi sognare un po' **

Detto questo, è doveroso un ringraziamento a tutte quelle che hanno preferito, scelto o ricordato questa storia: avete una pazienza infinita a leggere e ve ne sono altamente grata =D

Ora mancherebbe solo scoprire che cosa ne pensate del capitolo o della storia, ma questo spetta a voi e alle vostre recensioni.... Forza, dai... Compare persino un miracoloso Zayn Malik che parla e si confida... -non avete idea della fatica per immaginare come possa essere avere una conversazione con lui... Quel ragazzo mi stressa >.<-

Mi dileguo...

P.S. Se non ve l'ha ancora detto nessuno in questa nottata/giornata: ricordatevi che siete SPECIALI!!

Lots Of Love <3


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Capitolo 24
*** Irresistible ***


Irresistible

Mentre Kaylie appoggiava il primo piede sul suolo londinese, si chiese che cosa avrebbe dovuto fare in quel momento: avrebbe dovuto affittare una camera finché Liam non fosse stato pronto per accoglierla in casa sua? Tornare almeno un paio di giorni in Italia, anche solo per salutare sua mamma e le ragazze e prendere le cose che le sarebbero servite? Domandare al diretto interessato se era ancora convinto della proposta che le aveva fatto, dato che non ne avevano più parlato da quella sera sul tetto del The Venetian?

Ma soprattutto: per quale diamine di motivazione il mio cervello non la smette di correre da una parte all'altra come fosse impazzito??”. Sentì la mano di Liam intrecciarsi con la sua ed avvisarla che ad aspettarli fuori dal gate, c'erano almeno cinquanta fan impazienti di rivedere i loro idoli dopo due mesi di assenza da casa. Sentendo probabilmente il tocco insicuro di Kaylie, la voltò verso di sé e, guardandola negli occhi, le disse con voce sicura:

-You come with me... I have to introduce you to my wonderful house!! (Tu vieni con me... Devo introdurti alla mia meravigliosa casa!!)

Quello era decisamente un modo stravagante per farle sapere che da quel momento in poi lei avrebbe cominciato la sua relazione anche con “casa Payne”. Le diede un bacio veloce ma dolce sulle labbra e poi si diressero verso l'uscita, dove le loro dita si sciolsero ma solo per permettere a Liam di tornare tra le braccia delle uniche ragazze a cui Kaylie avrebbe mai permesso di avvicinarsi: le sue fan. Ovvero quella parte del suo lavoro che più lo faceva stare bene assieme al poter cantare ogni sera su un palco diverso. Eleanor e Kaylie si diressero verso la macchina che le stava aspettando, dato che i ragazzi ne avrebbero avuto per un bel pezzo, perdendosi ad osservare quel caos che stava accadendo fuori dai finestrini oscurati. A Kaylie tornarono in mente le Directioners italiane nei due giorni in cui la band era nel suo paese d'origine ed improvvisamente capì per quale motivazione i ragazzi ne fossero rimasti così impressionati: la dedizione con cui quelle bambine, adolescenti e giovani donne si “prendevano cura” dei loro idoli era assoluta e senza limiti. Ogni loro gesto, ogni loro espressione, ogni loro parola era causa di sorrisi, lacrime e sospiri che difficilmente qualche altro fandom avrebbe potuto imitare. In quel momento Kaylie si sentì stranamente orgogliosa di essere italiana e avrebbe potuto giurare sulla sua collezione di bigiotteria che era una cosa alquanto strana e per nulla usuale. Sentì le porte dell'auto aprirsi e un Liam sorridente come non mai entrare in macchina, seguito da un Louis altrettanto emozionato.

Liam- It's so good to be home!! And I can't wait you to see my little paradise's corner.... (E' così bello essere a casa!! E non vedo l'ora che tu possa vedere il mio piccolo angolo di paradiso....)

Dire che il termine utilizzato da Liam per descrivere il suo appartamento fosse alquanto riduttivo era dire poco: quel posto non era solo un angolo di paradiso, quello era il paradiso.

Era un enorme appartamento open space con pavimenti in parquet, mobili bianchi luminosissimi, una scala a chiocciola in marmo che conduceva a due maestose camere da letto, una sala da pranzo ampia abbastanza da farci mangiare tutti i ragazzi, con rispettive fidanzate, amici e parenti. Ma ciò che più colpì il cuore di Kaylie, facendola innamorare all'istante di quel luogo, furono le vetrate di proporzioni gigantesche che componevano tutta la parete a sud del salotto, dando accesso ad una terrazza enorme e che si affacciavano su una vista mozzafiato di una magica Londra al tramonto e il piccolo giardinetto pensile che si sviluppava sopra il tetto, dove Kaylie si immaginava già a scrivere e creare coreografie, senza essere disturbata da nessuno.

Oh mamma mia, la mia immaginazione sta galoppando un po' troppo.... Ma questo posto è fantastico!!!”. Kaylie non riusciva a smettere di fare giravolte su sé stessa, nel bel mezzo del salotto illuminato dalla luce aranciata di quel sole che stava calando dietro le vicine case londinesi. Forse poteva sembrava un'idiota, ma la cosa le importava ben poco: quel posto era l'appartamento dei suoi sogni e nemmeno se avesse lavorato una vita e, soprattutto, cercato per una vita, sarebbe riuscita a trovarne uno di altrettanto perfetto.

Solo quando sentì una risatina soffocata provenire dalle sue spalle, si rese conto di un Liam appoggiato al muro della cucina, con le braccia conserte, che la studiava con uno sguardo diverso dal solito negli occhi.

Kaylie- Why are you laughing?! This place is awesome!! You'd do the same if you always lived in a flat that was a quarter of this!!! (Perchè stai ridendo?! Questo posto è fantastico!! Tu faresti lo stesso se avessi sempre vissuto in un appartamento che era un quarto di questo!!!)

Liam- I was just wondering how lucky I am... (Stavo solo pensando a quanto fortunato sono...)

Sciolse le braccia muscolose da quella posizione da duro e, dopo essersi avvicinato a lei, in mezzo alla stanza, le intrecciò attorno alla schiena di Kaylie, portandola più vicino a sé. Kaylie si chiese come fosse possibile che dopo cinque mesi sentisse ancora gli stessi brividi e lo stesso senso di sicurezza che aveva provato in quel corridoio dell'arena, dato che aveva sempre pensato che prima o poi quelle sensazioni sarebbero sparite... Magari con il semplice scorrere del tempo... Ma niente: quelle rimanevano lì a sorprenderla ogni qualvolta Liam la sfiorasse. Forse era merito di quello straordinario ragazzo o, forse, non era mai stata innamorata veramente prima di allora.

Liam- Looking at you, here, in my flat... Going around like a little girl at her birthday's party... In all your beauty, your curiosity and your love for life... Made me think... I saw you growing up so fast in the last five months and I'm so proud of you Kay... I mean, when we first started all this mess I didn't know anything about you, but that smile on your face... The one I've just seen when you came in.... That made me believe you were the one, who could bring a further smile in my life... Who could complete it... So thank you, Kay for being the amazing girl you are... And for being here with me... (Guardarti qui, nel mio appartamento... Andare in giro come una piccola bimba alla sua festa di compleanno... In tutta la tua bellezza, la tua curiosità e il tuo amore per la vita... Mi ha fatto pensare... Ti ho vista crescere così in fretta negli ultimi cinque mesi e sono così orgoglioso di te Kay... Voglio dire, quando abbiamo cominciato tutto questo casino, non sapevo nulla di te, ma quel sorriso sul tuo viso... Quello che ho appena visto quando sei entrata... Quello mi ha fatto credere che tu fossi quella giusta, quella che poteva portarmi un ulteriore sorriso nella mia vita... Che poteva completarmi... Quindi grazie Kay, per essere la meravigliosa ragazza che sei... E per essere qui con me...)

Se un medico le avesse fatto un elettrocardiogramma in quel preciso istante avrebbe benissimo potuto constatare il decesso di Kaylie già alle parole “quanto fortunato sono”. Tutto quello che era successo dopo, l'aveva vissuto come un'esperienza extra-corporea.

Guardava quel giovane uomo che la stava stringendo sempre più stretta a sé, dicendole che era la causa del suo “ulteriore sorriso” quotidiano, che l'aveva vista crescere in quei pochi mesi, che era orgoglioso di lei, che la ringraziava per essere la quasi ventenne insicura e spaventata dalla vita che stava vivendo in un sogno.... Ma la verità era che doveva essere lei a ringraziarlo per tutto quello che aveva fatto in quei cinque indimenticabili mesi, per le esperienze che le aveva permesso di vivere, per le piccole e grandi confessioni che le aveva concesso, per gli abbracci e i baci che l'avevano salvata da sé stessa nei momenti più bui...

Per il fatto di amarla così tanto...

Per essere semplicemente Liam James Payne .

Avrebbe voluto parlargli e confessargli tutta la marea di motivazioni per cui lo ringraziava, ma l'unica cosa che il suo cuore le permise di fare fu quella di abbandonarsi completamente alla stretta di quelle braccia sicure e di appoggiare le sue labbra su quelle dolcissime di Liam

Anche quella volta, come ogni singola volta, fu un bacio speciale, unico ed assolutamente irripetibile.

Il fatto di vivere con Liam si aggiungeva ad una serie infinita di novità che andarono, piano, piano, a formare una nuova routine per Kaylie: la mattina si svegliava, scopriva di avere l'uomo dei suoi sogni disteso al suo fianco, si stupiva della sua fortuna,;scopriva in quale parte del mondo sarebbe andato quel giorno o a che programma avrebbe partecipato, o che video avrebbe registrato; si preparava per andare a lavoro ed affrontava quelle sei ore di prove di danza con l'esuberante compagnia di Ethan, Amelia e Kate; tornava a casa e scopriva chi avrebbero visto quella sera: se qualcuno della band o Andy, Eleanor o Perrie, o magari qualche amico non ancora conosciuto di Liam.

Quella sera era il turno di Andy che aveva deciso, stranamente, di andare al Funky Budha: quei due ormai avevano la residenza come seconda casa in quel locale. A dire la verità avevano le loro buone motivazioni per trascorrere lì le loro serate, dato che l'atmosfera era carina, la musica molto ballabile, le ragazze non facevano tanto caos per la presenza di due dei più bei ragazzi dell'intero Regno Unito ed il proprietario era un personaggio più unico che raro, ma non per questo meno affabile e divertente. Fin dalla prima volta che ci aveva messo piede era subito stata accolta in maniera più che calorosa da tutti, non solo perché era la ragazza di Liam, anzi, con ogni probabilità ci tenevano alla sua presenza più per il fatto che fosse italiana, che per altro. Quando arrivò a casa loro (Kaylie stava ancora combattendo con il suo cuore per cercare di non farlo morire ogni volta che quel pensiero le attraversava la mente: le sembrava tutto così surreale...), Andy era piuttosto strano, come se ci fosse stato qualcosa a turbarlo o ad innervosirlo, eppure alla sua richiesta di spiegazioni, Liam le rispose con una scrollata di spalle, facendo finta di non essersi accorto di nulla.

Pensi veramente di potermi mentire Liam James Payne?? Va bene... Stiamo al vostro gioco, cari i miei due guerrieri ninja...”. Kaylie aveva cominciato a dormire con una delle magliette che i due ragazzi pubblicizzavano su internet.

Arrivati al locale furono accolti come al solito, come se fossero arrivati il Rober De Niro e l'Al Pacino della situazione, tanto che Kaylie si ritrovò a pensare che cose avrebbero fatto quei due se un giorno tutto quello sfarzo e quella fama fossero finiti, poi però li guardò in faccia e si accorse che anche in quel caso il loro sorriso e la loro sfacciataggine sarebbero rimasti sempre lì, pronti ad affascinare qualsiasi malcapitata incappasse su di loro. Erano due ragazzi di venti anni che godevano di ciò che la vita aveva da offrirgli, che fossero serate folli nel loro club privato o bevute colossali nel pub di fiducia. E lei si sentiva stranamente a proprio agio, ma lo fu ancora di più quando finalmente capì la causa di tutto quel nervosismo da parte di Andy e tutta quella vaghezza nelle risposte di Liam: ad attenderli, dentro il locale, c'erano Ruth, Nicola ed una nuova ragazza. Appena le sorelle Payne la videro le andarono incontro, incuranti della folla che si stava ammassando attorno al fratello, e le saltarono letteralmente addosso per poterla abbracciare degnamente... Come una di famiglia. Kaylie dovette concentrarsi parecchio per non permettere a quelle due piccole lacrime che si erano formate agli angoli degli occhi di farle colare la matita lungo tutte le guance.

Ruth- Kay!!! How are you, sweetie?! (Kay!!! Come stai, dolcezza?!)

-I'm good!! Really good... And you?! (Sto bene!! Veramente bene... E voi?!)

Nicola- Gush you look stunning... And much happier than the last time... Anyway we're good... Well, Ruth and I are good... Because, tonight, someone is a little bit too much nervous for some unknown reasons... Let me introduce you to my friend Daisy... (Oddio sei stupenda... E molto più felice dell'ultima volta... Comunque noi stiamo bene... Beh io e Ruth stiamo bene... Perché, stanotte, qualcuno è un pochino troppo nervoso per qualche ragione sconosciuta... Lascia che ti presenti la mia amica Daisy...)

Daisy- Nice to meet you Kay! (Piacere di conoscerti Kay!)

Kaylie rimase un attimo stupita dal fatto che quella ragazza conoscesse il suo nome, poi le venne in mente che non era più un'anonima ragazza della provincia italiana, così ricambiò la stretta di mano e dovette constatare come fosse estremamente bella: capelli e occhi castani, un viso dolce e sottile che la rendevano simpatica al primo sguardo. Eppure sembrava estremamente nervosa e questo attirò l'attenzione di Kaylie, forse più del dovuto.

-Nice to meet you, too Daisy!! (Piacere mio Daisy!!)

Nicola le fece un occhiolino e indicò con la testa l'amica che aveva già spostato la sua attenzione sull'attraente ragazzo con barba e ciuffo fluente immerso in un nugolo di ragazze adoranti, nonché migliore amico del suo piccolo fratellino cantante, che a sua volta si voltò un secondo per regalarle uno sguardo fugace.

-Andy??

Nicola- Yep!!

-Why they don't just speak clearly about whatever is going on between them?! (Perché non parlano apertamente di qualsiasi cosa stia succedendo tra di loro?!)

Ruth- Because this would mean to use their brains and it's not so easy as it can seam... (Perché significherebbe usare I loro cervelli e non è così semplice come possa sembrare...)

Daisy- What are you saying about my brain?! (Che cosa stai dicendo sul mio cervello?!)

Ruth- That you don't use... (Che non lo usi...)

-Nothing!! She wasn't saying anything... Am I right, Ruth?? (Nulla!! Non stava dicendo nulla... Giusto, Ruth??)

Liam- What's going on, here?! (Che succede qui?!)

Nicola- Ruth was saying that Daisy doesn't use her brain when it would be very useful if she did... (Ruth stava dicendo che Daisy non usa il suo cervello quando sarebbe molto utile che lo facesse...)

Daisy- What?! Are you kidding me?! You are the one... (Cosa?! Mi stai prendendo in giro?! Sei tu quella che...)

Liam- Okay, okay... Stop it now!! Andy is looking for someone to dance with, 'cause no one of the ladies out there turn him on... So... Who's in?? (Okay, okay... Ora basta!! Andy sta cercando qualcuno con cui ballare, perché nessuna delle signorine lì fuori lo garba abbastanza... Quindi... Chi va??)

Nicola, Kaylie e Ruth- Daisy!!

Daisy- No!! I won't ever... (No!! Io non...)

Liam- Go!! Now!! (Vai!! Ora!!)

La videro allontanarsi con uno sguardo omicida stampato sul viso e un leggero rossore sulle guance dovuto alla prospettiva di offrirsi volontaria per ballare con il ragazzo per cui si vedeva, lontano mille miglia, avesse una cotta.

Liam- She will kill you... (Vi ucciderà...)

-Probably, but it was the right thing to do... (Probabilmente, ma era la cosa giusta da fare...)

Kaylie scambiò uno sguardo complice con Nicola e Ruth, poi si voltò verso Liam: rimase senza fiato vedendo quanto bello potesse essere in ogni singolo e dannatissimo istante della giornata. I capelli che Lou continuava a tagliargli a spazzola la facevano impazzire sempre di più, e quella sera, stretto nella sua camicia blu notte, infilata dentro ad un paio di jeans neri stretti, sembrava avere come unico obbiettivo farla innamorare ancora di più di lui, come fosse anche solo possibile.

Non riuscì a trattenersi dal gettargli le braccia al collo e avvicinare abbastanza i loro visi per sentire il suo respiro alla menta sulle sue labbra: delle decine di ragazze che senza tanti problemi la stavano maledicendo mentalmente a pochi passi da loro non gliene importava assolutamente nulla. Quella meraviglia di uomo era suo e di nessun'altra.

-You know that you're mine?? I mean: only and completely mine... (Lo sai che sei mio?? Insomma: solo e completamente mio...)

Liam- Absolutely.... And I wouldn't be of anyone else... (Assolutamente... E non vorrei essere di nessun altro...)

Le mani di Kaylie si intrecciarono a quei capelli che la mandavano al settimo cielo, lasciando che lui si prendesse la sua ricompensa, baciandola come solo Liam sapeva fare, e nemmeno quando il vestito verde acqua, già corto, che Kaylie aveva indosso cominciò a salire, quel contatto sembrò diminuire di intensità: Liam lo riportò gentilmente al suo posto, continuando a mandare il povero cuore di Kaylie sulle Montagne Russe.

E' anche per queste sue piccole attenzioni che lo amo...” pensò Kaylie, mentre prendeva la mano di quella statua greca che aveva come ragazzo e si dirigeva verso la pista, abbastanza affollata, dove Andy, Daisy, Ruth, Nicola e Nick, il suo ragazzo appena arrivato al locale e a cui Kaylie fu subito introdotta, stavano ballando come matti.

Se c'era un motivo ulteriore da aggiungere alla lista delle “Motivazioni per cui amare alla follia Liam James Payne”, Kaylie avrebbe sicuramente aggiunto le strabilianti capacità da ballerino che il ragazzo possedeva. Il fatto che fosse tremendamente sexy quando ballava era fuori discussione, ma il fatto che i movimenti gli venissero così naturali e così tanto bene, faceva sì che la ragazza ringraziasse mentalmente la sua buona stella per averle fatto quel dono ulteriore. Da quando aveva smesso di credere che l'uomo dei suoi sogni sarebbe arrivato seriamente su un cavallo bianco con la piuma celeste, la calzamaglia e una spada al fianco, ovvero più o meno in terza superiore, aveva sempre sperato che la persona che le sarebbe stata vicina fosse un ballerino, o per lo meno qualcuno che se la sapesse cavare andando a ritmo. E poi era arrivato lui: cantante di fama mondiale dalla voce angelica e versatile (Kaylie adorava quando faceva beat-boxing), con un fisico da sportivo mancato, ma soprattutto che sapeva ballare con una ragazza nel modo più intrigante che qualsiasi iscritta al genere femminile avrebbe mai potuto immaginare.

Certo, il fatto che poi non riuscisse a rimanere rilassato per più di cinque minuti senza trovare qualche problema da risolvere “al più presto possibile” poteva diventare parecchio difficile da gestire, ma per quello ci pensavano Andy e Louis, che erano le due persone più calme sulla faccia della terra: prima che un problema attirasse seriamente la loro attenzione, doveva per lo meno trattarsi di un meteorite di proporzioni gigantesche e trovarsi almeno a un metro dal loro naso.

Le sorelle di Liam erano veramente speciali, come lo era lui d'altra parte, e Kaylie sapeva perfettamente che era stato proprio lui a farle venire a Londra perché potessero trascorrere del tempo assieme, dato che la prima volta che le aveva conosciute lui si trovava ad un oceano di distanza e a fare le presentazioni ci aveva pensato Eleanor. Ma ben presto, scoprì che erano state anche le due stesse ragazze ad insistere per vedere Kaylie il prima possibile, poiché avevano un “affare importante e di massima riservatezza” di cui discutere.

Nicola- You know what will happen on the 29th of August...? (Lo sai che cosa succederà il 29 di Agosto...?)

-Well... “This is us” will be out in something like fifteen countries, United Kingdom included... (Beh... “This is us” uscirà in qualcosa come quindici paesi, Regno Unito compreso...)

Facce scioccate la guardarono per qualcosa come cinque interminabili secondi, fino a che Kaylie non si decise a porre fine a quella loro paralisi facciale, aggiungendo:

-Girls, c'mon: it's Liam's birthday!!! (Ragazze, dai: è il compleanno di Liam!!!)

Sospiri sollevati la fecero ridere di gusto.

-What do you have I mind?? (Cosa avete in mente??)

Ruth- We know that he will be at the movie's premiere that night, but we want also to celebrate with all our family and also with you, because our mom is going crazy, given that she hasn't met you yet!! (Sappiamo che sarà alla premiere del film quella sera, ma vogliamo festeggiare lo stesso con tutta la nostra famiglia e anche con te, perché nostra mamma sta impazzendo, dato che non ti ha ancora incontrata!!)

Nicola- So we were thinking about a little party, there, in Wolverhampton, but we don't know how to make this as a surprise... So, that's where we need your help!! (Quindi stavamo pensando ad una piccola festiggiola, lì, a Wolverhampton, ma non sappiamo come far sì che sia una sorpresa... E qui è dove abbiamo bisogno del tuo aiuto!!)

-When it will be?? (Quando sarebbe??)

Nicola- On the 27th... You're in?? (Il 27... Ci stai??)

-Don't worry... Trust me: you will have your little brother in Wolverhampton in all his glory but without knowing why he will be there!! (Non vi preoccupate... Fidatevi di me: avrete il vostro fratellino in Wolverhampton in tutta la sua gloria ma senza sapere perché sarà là!!)

Era deciso: quell'anno Liam avrebbe avuto un compleanno da ricordare, dato che il giorno prima Harry l'aveva chiamata per accordarsi su che cosa organizzare per la serata del ventinove, quando la premiere sarebbe finita. Insomma: stavano o non stavano parlando degli One Direction?? Come minimo ci voleva una festa con i fiocchi ed Harry era decisamente la persona più indicata per pensare a tutto, aiutato logicamente da quell'animale da party che era Andy.

L'idea di star per incontrare i genitori di Liam l'aveva messa in agitazione più del previsto, ma aveva fatto finta di niente affinché lui non intuisse niente, d'altra parte aveva ancora una quindicina di giorni per pensarci.

Ora rimaneva un unico problema: che cosa gli avrebbe regalato?? Era da quando aveva messo un piede giù dall'enorme letto matrimoniale di Liam che ci pensava, ed anche ora, durante quelle infinite e divertenti prove per il tour, con un Olly Murs tutto sudato che cercava di farsi spiegare un passo parecchio complicato da Ethan, la mente di Kaylie non riusciva a levarsi quel pensiero di torno. Non voleva assolutamente rischiare che fosse qualcosa di banale, dato che: primo,quella era la prima festa ufficiale che avrebbero passato assieme come coppia; secondo, dopo tutto quello che Liam aveva fatto per lei in quei cinque mesi, come minimo doveva trovare qualcosa che fosse almeno speciale; terzo, fare regali particolari e che potessero lasciare senza parole le persone a cui teneva era sempre stato un cruccio di Kaylie. Ogni volta che doveva fare un regalo ad una delle sue migliori amiche o a sua mamma cominciava a spremersi le meningi almeno due mesi prima.

Vide una figura snella e leggera sedersi al suo fianco ed appoggiare la schiena al muro fresco della sala prove in cui era rinchiusa da non sapeva nemmeno più quante ore.

-Are you okay?? (Stai bene??)

Kate le sorrise con quella sua dolcezza disarmante a cui si aggiunse la bellezza folgorante di un Amelia impeccabile, nonostante le innumerevoli ore di danza, che si sedette di fronte alle due ragazze.

Amelia- Yes, Kay... What's going on?? You didn't even notice the greatest slip ever that Olly has just done!! (Sì Kay... Che succede?? Non hai nemmeno notato il più grande scivolone di sempre che Olly ha appena fatto!!)

Kaylie vide un dolorante Olly Murs alzarsi dal parquet della sala, aiutato da un Ethan che si stava letteralmente piegando in due dalle risate: fortunatamente quel ragazzo dall'ugola d'oro era tutto fuorché permaloso. Lavorare con lui e il fantastico coreografo che lo accompagnava, si stava rivelando una delle esperienze più divertenti e formative che Kaylie avesse mai fatto.

-I'll regret this for all my life!! Anyway: I have a problem.... A huge, cosmic and insurmountable problem called Present for Mr Payne!! (Me ne pentirò per tutta la vita!! Comunque: ho un problema... Un grosso, cosmico ed insommortabile problema chiamato Regalo per Mr Payne!!)

Vide Kate accasciarsi al suolo ridendo come una pazza, tanto che Ethan si avvicinò alle tre ragazze per scoprire la causa di tanta ilarità. Kaylie la guardò sconvolta, mentre Amelia, con un sorrisetto sornione, faceva un veloce bignami a Ethan.

Kate- Are you kidding me?!?! He's a man!! Spend the night with him and you will made him the happiest guy on the planet!! (Ma mi staio prendendo in giro?!?! E' un uomo!! Passa la notte con lui e lo farai il ragazzo più felice del pianeta!!)

-Kate!! What's wrong with you?! (Kate!! Che c'è di sbagliato in te?!)

Amelia- Nothing, dear... She's just saying the hard truth... (Nulla, cara... Sta solo dicendo la dura verità...)

Ethan- Girls: you make me blush!! I'm a sensible guy, you can't talk like that about men if I'm here... (Ragazze: mi fate arrossire!! Io sono un ragazzo sensibile, non potete parlare in questo modo degli uomini, se io sono qui...)

Amelia- Sorry Et... You will make him the happiest guy on the planet, if he's not Ethan!! (Scusa Et... Lo faresti il ragazzo più felice del pianeta, a meno che non sia Ethan!!)

Kaylie scoppiò a ridere guardando l'espressione offesa che Ethan aveva assunto sentendo la presa in giro delle sue migliori amiche.

Etham- By the way... You don't even have any idea?? (Comunque... Non hai proprio nessuna idea??)

-I've been spending the last three days just thinking about something, but it was just a waste of time!! (Ho passato gli ultimi tre giorni pensando a qualcosa, ma è stata solo una perdita di tempo!!)

Kate- Maybe a nice shirt... (Magari una maglia carina...)

Amelia- Or a shaver... (O un rasoio...)

Ethan- Or a bubble bath's composition... (O una composizione di bagnoschiuma...)

Kate- Liam is not your boyfriend, Et!! (Liam non è il tuo ragazzo, Et!!)

Ethan- No, but he's still a guy really into the body care!! (No, ma è lo stesso un ragazzo molto attento alla cura del corpo!!)

-Girls... Et... No! These are all very good ideas, but not for him... Maybe it should be something more personal... (Ragazze... Et... No! Sono tutte idee molto valide, ma non per lui... Magari dovrebbe essere qualcosa di più personale...)

Amelia- Can I suggest something?? (Posso suggerire una cosa??)

-Yes... I'm quite near to despair.. (Sì... Sono abbastanza vicina all disperazione...)

Amelia- Think about you... I mean you and Liam... Together... Give him something that has a meaning for both of you...I guess this will be the best present ever... (Pensa a voi... Intendo: a te e a Liam... Assieme... Dagli qualcosa che abbia un significato per entrambi... Credo che questo sia il miglior regalo di sempre...)

Ethan- Kay, you've just done the miracle: make Amelia talk like a sensible and romantic lady...(Kay, hai appena compiuto un miracolo: far parlare Amelia come una sensibile e romantica donzella...)

Amelia- You're an idiot!! (Sei un'idiota!!)

Ethan- And here we are... (Ed eccola di nuovo...)

Le loro risate furono interrotte dalla voce di Kevin che li richiamava al lavoro: dovevano ancora preparare metà delle coreografie per le canzoni che Olly avrebbe fatto durante i concerti, quindi alzarono immediatamente i sederi da terra, senza lamentarsi tanto.

Quella di Amelia non sembra una cattiva idea...Devo pensare a qualcosa che sia importante per me e lui... Qualcosa che parli di noi...”.

Era seduta in macchina con Paul, che la stava accompagnando in centro, dove doveva incontrarsi con Eleanor non solo per sistemare la questione del regalo per Liam, ma anche per andare a comprare un vestito adatto alla prima del film che sarebbe stata di lì ad una settimana. E chi meglio di Eleanor J Calder per fare un po' di sano shopping molto glamour e in pieno stile londinese?

Paul- So, you're getting on very well with the guys... Right?? (Quindi, vai molto d'accordo con I ragazzi... Giusto??)

-Yes!! Absolutely... They're just amazing... I couldn't ask for more... (Sì!! Assolutamente... Loro sono semplicemente fantastici... Non avrei potuto chiedere di più...)

A dire il vero Kaylie qualcosa da chiedere in più ce l'avrebbe avuta, ma le sembrava veramente di sputare sulle enormi fortune che le erano capitate negli ultimi mesi, quindi non aveva nemmeno il coraggio di pensarlo, figurarsi di chiederlo.

Paul- Yes... Everything is going well... I mean: your career, your friendships, your relationship with Liam... (Sì.... Va tutto bene... Intendo: la tua carriera, le tue amicizie, la tua relazione con Liam...)

Se c'era una cosa che proprio non riusciva a sopportare era parlare dei suoi affari di cuore con Paul, ovvero con colui che aveva preso le veci di suo padre: la metteva tremendamente in imbarazzo, tanto che per poco non si strozzò con l'acqua che stava bevendo da una bottiglietta che, sotto suggerimento di Perrie, aveva cominciato a portarsi sempre dietro. “Per evitare la ritenzione idrica...”. Rise, a quel pensiero idiota.

-Yep! Everything is fine... Paul, did you get a call from my mum?? (Yep! Va tutto bene... Paul, hai ricevuto una chiamata da mia mamma??)

Paul- No!! Should I?? (No!! Dovrei??)

-No, but all these questions are making me a little bit suspicious... (No, ma tutte queste domande mi stanno facendo diventare un po' sospettosa...)

Paul- What?? Ah, no!! I won't make a report to your mum about how is going your life... I've already done it... (Cosa?? Ah, no!! Non farò un rapporto a tua mamma di come sta andando la tua vita... L'ho già fatto...)

Kaylie rischiò di soffocarsi per la seconda volta nell'arco di cinque minuti con l'acqua: doveva aspettarselo che sua madre avrebbe trovato delle spie anche lì per tenerla sotto stretto controllo, solo si chiedeva come avesse fatto a mettersi d'accordo... Poi le venne in mente che un pomeriggio aveva lasciato Liam davanti al computer con sua madre in linea su Skype e Marco, il ragazzo italiano che si occupava delle conferenze stampa e che Kaylie aveva conosciuto solo quando era andata in America, nei paraggi. Sicuramente Liliana aveva chiesto a Liam di domandare a Paul se poteva farle da “occhio”, stile Grande Fratello, per controllare la sua dolce figlioletta di quasi vent'anni di cui ancora non si fidava completamente.

Ma se non è per questo, perché diamine mi sta facendo tutte ste domande?”.

-Anyway... Why are you asking me if everything is going right?? (Ad ogni modo... Perché mi stai chiedendo se va tutto bene??)

Paul- Because I heard you talking with your Italian friends yesterday, and I saw you little bit down when the call finished... (Perché ti ho sentita parlare con le tue amiche italiane ieri, e ti ho vista un poì giù quando è finita la chiamata...)

-Well... I'll lie if I say that I don't miss them so much, but I'm living my dream at the moment and I know they will love me even if I'm miles away... (Beh... Mentirei se dicessi che non mi mancano un sacco, ma sto vivendo il mio sogno al momento e so che mi vorranno bene anche se fossi a chilometri di distanza...)

La verità era che Marta e Denise le mancavano terribilmente, benché cercasse di sentirle il più possibile sfruttando tutta la tecnologia che il genio umano avesse inventato in millenni di evoluzione. Era quasi un mese che non le abbracciava e sapeva perfettamente di non averle lasciate in due situazioni molto felici: Marta abbandonata da quell'essere con un cervello dall'attività inferiore a quella di un'ameba e Denise in preda alla frenesia e all'ansia per lo studio che stava svolgendo per ottenere crediti extra all'università. Eppure sapeva in cuor suo che quella di lasciarle l'Italia fosse stata la scelta giusta per entrambe, anche perché altrimenti se ne sarebbe pentita amaramente per tutta la sua vita, ma la voglia di averle al suo fianco in quel momento speciale che stava vivendo era comunque forte.

Paul- Would you like to have them here, with you?? (Le vorresti avere qui con te??)

-It will be a dream to see them, standing in the crowd, at my very first show... (Sarebbe un sogno vederle al mio primissimo spettacolo, in mezzo alla folla...)

Paul- So let's make this dream comes true!! (E allora facciamo realizzare questo sogno!!)

-Wait:what?! (Aspetta: cosa?!)

Paul- I'll organize everything for them... I promise that you will have your best friends by your side at your very first show!! (Organizzerò tutto io per loro... Ti prometto che avrai le tue migliori amiche al tuo fianco per il tuo primissimo spettacolo!!)

-Have I ever told you that you are my personal hero?!?! (Te l'ho mai detto che sei il mio eroe personale?!?!)

Paul- Quite a few times... (Qualche volta, sì...)

Dopo aver abbracciato quell'angelo di uomo che le era toccato per manager, si diresse verso la ragazza sorridente che l'aspettava davanti ad un centro commerciale di proporzioni galattiche, pronta per svaligiare qualsiasi negozio avesse qualche capo di loro gusto.

Era esattamente per questo che ringraziava mentalmente, tutte le sere, chiunque avesse reso possibile tutto quello: Kaylie stava vivendo in una favola.

Eleanor- Darling, we have to find something special... No, not just special... Epic!! (Carissima, dobbiamo trovare qualcosa di speciale... No, non solo speciale... Epico!!)

-Is that the new addicted word?? (E' la nuova parola-ossessione??)

Eleanor- Yep! Let's go... Now!! (Yep! Andiamo... Ora!!)

La ragazza la trascinò dentro quello che Kaylie pensò essere il più grande centro commerciale che avesse mai visto nella sua misera vita confinata in un misero paesino sulle coste dell'Italia settentrionale. Erano appena entrate nel paradiso di Westfield London e davanti ai loro occhi si stagliavano luminose ed invitanti le vetrine di centinaia di negozi delle più prestigiose firme della moda internazionale. Cinque piani di scintillante paradiso della moda che stavano aspettando solo lei e quella pazza schizzata di Eleanor, che era già a metà della scala mobile che conduceva alla prima tappa del suo “piano d'azione”, come l'aveva chiamato lei, per un pomeriggio che si presentava come infinito.

Quello era senza ombra di dubbio il ventiseiesimo vestito che provava nell'arco delle due ore che avevano già trascorso lì dentro: Kaylie non era più molto sicura che quello fosse il paradiso, cominciava seriamente a credere che dovesse essere più una sorta di trappola mortale per la sanità dei suoi piedi e del suo equilibrio psicologico.

Si era rifiutata di provare ancora qualcosa, quindi era comodamente seduta su un divanetto in pelle rossa, davanti ai camerini dell'ennesimo negozio di lusso in cui erano entrate, aspettando che Eleanor resuscitasse da quelle tende dorate con il centesimo vestito che le sarebbe stato d'incanto, ma che non la convinceva mai “pienamente”.

-El... Can I ask you something?? (El... Posso chiederti una cosa??)

Eleanor- Of course, dear!! (Certo cara!!)

Eccola lì: appena uscita da un camerino illuminato a giorno, era riuscita a far sembrare l'ambiente che la circondava ancora più splendente grazie alla sua folgorante bellezza ed un vestito color avorio che la faceva sembrare una dea. Era corto, con un corpetto in pizzo e perline dalle maniche corte e lo scollo a barchetta, che arrivava fino a metà busto, per poi aprirsi in una gonna a campana ondulata, che le copriva le gambe magrissime fino a metà coscia.

-How do you do?? (Come fai??)

Eleanor- What? (Cosa?)

-Being so damn perfect... (Ad essere cosi dannatamente perfetta...)

Eleanor- Kay: you're an idiot!! You know?! (Kay: sei un'idiota!! Lo sai?!)

-Thanks, but you're still remain my fashion icon... (Grazie, ma tu rimani comunque la mia icona fashion...)

Eleanor- Okay, I guess this is the right one... But now let's find yours!! In the mid time, ask me what you need... (Okay, credo che questo sia quello giusto... Ma ora troviamo il tuo!! Nel frattempo, chiedimi quello di cui hai bisogno...)

Con ancora quel vestito splendido addosso che la faceva sembrare appena uscita da una rivista patinata, si avvicinò all'assistente che le stava seguendo dal preciso istante in cui avevano messo piede in quel lussuosissimo negozio e le disse qualcosa all'orecchio che Kaylie non riuscì a sentire. Poi si diresse verso di lei e le si sedette accanto, pronta ad affrontare qualsiasi confessione: quando assumeva quell'atteggiamento voleva dire che era pronta anche a sentirsi dire che il suo interlocutore aveva ammazzato qualcuno. Questo si aggiungeva alla lista delle innumerevoli motivazioni per cui le voleva una bene dell'anima.

-I don't know what to give Liam as a gift... (Non so cosa fare come regalo a Liam...)

Eleanor- Oh... That's quite a huge problem... But his birthday is in less then seven days, why you didn't think about that before?! (Oh... Questo è un problema abbastanza grosso... Ma il suo compleanno è in meno di sette giorni, perché non c'hai pensato prima?!)

-El, do you really think that I didn't spent the last two weeks melting my brain in order to find something good enough?? (El, credi sul serio che non abbia passato le ultime due settimane sciogliendo il mio cervello per trovare qualcosa che fosse abbastanza valido??)

Eleanor- No, I don't... But I have to admit that it's not an easy situation to work out... (No, non credo... Ma devo ammettere che non è una situazione semplice da risolvere...)

-I was thinking that it should be something personal... Something that talks about us... (Stavo pensando che dovrebbe essere qualcosa di personale... Qualcosa che parli di noi...)

Eleanor- It will be perfect!! But what?? (Sarebbe perfetto!! Ma cosa??)

In quel momento arrivò l'assistente che porse a Kaylie un vestito nero, la quale lo prese guardando confusa una Eleanor sempre più impaziente di vederla con indosso l'abito che aveva scelto per lei.

Non ebbe il coraggio di guardarsi nello specchio che era dentro il camerino e quasi uscì con gli occhi chiusi, non volendo vedere l'ennesima faccia delusa dipingersi sul viso dell'amica e delle troppo pazienti assistenti, ma fu costretta ad aprirli quando sentì Eleanor esclamare:

-Oh my gosh!! You look stunning!! That's the one!! (Oh mio dio!! Sei favolosa!! E' quello giusto!!)

Kaylie ammirò finalmente il suo riflesso nello specchio. Il vestito era formato da un corpetto in chiffon nero senza spalline, con alcune pietre ad impreziosirlo, che si arricciava sotto il seno, sottolineato da una fine treccia di materiale dorato che cadeva lungo il fianco a mo di cintura, per poi aprirsi in una gonna plissettata lunga fino a metà gamba, nella parte dietro, e fino a metà coscia davanti.

Si sentiva bella e quella era una sensazione che solitamente riusciva a provare solo quando Liam la teneva stretta tra le braccia e le diceva quanto per lui fosse importante. Eppure, in quel momento, con gli occhi di Eleanor, delle assistenti e di alcune ragazze e donne curiose che si erano fermate fuori dal negozio, tutti puntati su di lei, riusciva lo stesso a sentirsi bella, immaginando lo sguardo con cui Liam l'avrebbe accarezzata non appena l'avesse vista vestita in quel modo. Le vennero i brividi al solo pensiero.

Eleanor- Can I say that this dress is quite a good gift for him?? (Posso dire che questo vestito è decisamente un bel regalo per lui??)

-I guess yes... (Credo di sì...)

Ma la mente di Kaylie stava già pensando a qualcos'altro.

Ora so perfettamente che cosa fargli come regalo... Ci vorrà un po' di tempo, ma sono sicura che gli piacerà...”.

Mancava precisamente un solo giorno alla festa a sorpresa che avevano organizzato per Liam a Wolverhampton, così Kaylie si stava chiedendo se tutto fosse pronto o se, come al solito quando c'era qualcosa che riguardava lei, ci fossero complicazioni all'orizzonte. La scusa con cui farlo andare fino al paese natio l'aveva escogitata con Ruth il giorno prima: avrebbero fatto finta che “fosse decisamente il caso” di far conoscere il suo labrador Brit con il nuovo cagnolino che Liam aveva voluto prendere con sé una settimana prima: l'aveva chiamato Loki. Kaylie stava ancora ridendo pensando alla faccia che aveva fatto e all'urlo che aveva lanciato quando,sette giorni prima, tornando a casa da un'intera giornata di prove per il tour, aprendo la porta dell'appartamento, si era trovata un esserino pelosissimo che le saltava in braccio per cominciare a leccarle tutta la faccia, senza lasciarla respirare. Liam aveva riso talmente tanto che si era accasciato a terra in preda ai crampi, così lei ed il nuovo coinquilino ne avevano approfittato per saltargli addosso e fare un po' di sana lotta.

Il suo cellulare squillò ed una notifica di Twitter le balenò sullo schermo: aveva delle nuove interazioni. Quando aprì la pagina si trovò a fissare un tweet di Nicola dove era menzionata anche Ruth che diceva che non vedeva l'ora arrivasse “il momento x”. Da quando la sua storia con Liam era stata ufficializzata, ormai tre mesi prima, dopo la serata di Gala, Kaylie aveva completamente cambiato rapporto con i social network: ogni sua parola era soppesata e vagliata almeno dieci volte prima di essere postata, perché non poteva permettersi di creare malintesi, soprattutto se si trattava di qualcosa che avesse a che fare con i ragazzi. Quindi si limitava a scriversi ogni tanto con Eleanor e Perrie, quando erano distanti, e a rispondere a qualche messaggio carino che le fan ogni tanto le mandavano. Il loro supporto era enormemente aumentato e la cosa non poteva che farle piacere, dato che era pienamente cosciente di quanto il fandom fosse importante per la band.

Ora le mancava solo una cosa da fare: preparare il suo regalo.

Tolse dall'imballaggio lo specchio rotondo che aveva comprato in un mercatino dell'antiquariato: era a mezza figura, ovale, con una cornice in legno piuttosto antica, ma più di tutto, ricordava tremendamente lo specchio che c'era nella loro camera a Londra, dove Kaylie si vide riflessa per la prima volta con quella che era sempre più certa essere la sua metà della mela.

Lo appoggiò sul tavolo della cucina e si mise a riordinare, in ordine cronologico, facendo una sorta di percorso sulla superficie riflettente, tutte le loro foto che aveva raccolto il giorno precedente. Partì con quella del meet&greet e per poco non le scese una lacrima al solo ricordo di come tutto fosse cominciato: le sembrava passata una vita ed invece erano solo cinque mesi. Eppure Kaylie lo sapeva bene che aveva vissuto più in quei duecentotrenta giorni che in vent'anni di esistenza su quella terra. Vicino vi scrisse “Kiss me like you wanna be loved: the moment when I understand that someone could love me” (Kiss me like you wanna be loved:il momento in cui ho capito che qualcuno poteva amarmi). Poi prese la seconda foto: li ritraeva sul red carpet, fasciati nei loro meravigliosi abiti eleganti, simili a due star del cinema. Tracciò le seguenti parole:”She's so afraid to falling in love: I was afraid of everything, but with you I learnt to face every single obstacle” (She's so afraid to falling in love: avevo paura di tutto, ma con te ho imparato ad affrontare ogni singolo ostacolo). A seguire ci mise la foto che lui le aveva scattato mentre dormiva, con la luce ad illuminarle il corpo nascosto solo da un lenzuolo :Beneath your beautiful: you make me understand that I'm beautiful just being myself” (Beneath your beautiful: mi hai fatto capire che sono bella essendo semplicemente me stessa). Era il turno di quella che Paul le aveva scattato sul Tamigi, la sera prima delle sue audizioni. Era vero, Liam non c'era stato in quel momento, ma era grazie a lui se era riuscita a sconfiggere il panico che l'aveva colta quando doveva fare il suo assolo, quindi era come se lui fosse stato lì presente, a rassicurarla. Scrisse: Make It Happen: because even when the fight gets harder, you taught me how to fight against all odds” (Make It Happen: perché anche quando la battaglia si fa più dura, tu mi hai insegnato a combattere sfidando ogni probabilità) . Poi ecco lo scatto più difficile da mettere in quel puzzle di ricordi che si stava formando davanti i suoi occhi: era lo screen-shot di un articolo sul web che parlava del suo presunto tradimento, con cotanto di faccia scioccata di Liam durante l'intervista. Avrebbe potuto non metterlo, ma era stato anche grazie a quella dura prova che aveva potuto comprendere fino in fondo quanto quel ragazzo fosse essenziale per lei, per salvarla da sé stessa. Le parole da tracciare le aveva praticamente scelte lui, quel giorno, al telefono: “They don't know about us: you asked me if I could put my trust on you... I'll never regret to do that... You saved me from myself.” (They don't know about us: mi hai chiesto se potevo mettere tutta la mia fiducia in te... Non mi pentirò mai di averlo fatto... Mi hai salvato da me stessa). Dopo di quella era il turno di una fotografia che Kaylie non gli aveva mai mostrato, ma che una delle maschere che erano state ingaggiate per rendere ancora più magica quella notte al The Venetian, aveva fatto loro di nascosto, per poi mandargliela gentilmente via Twitter. Erano loro due abbracciati, con le stelle di Las Vegas ad illuminarli, immersi in un riflesso azzurrino donato dall'acqua dei canali che scorrevano sotto di loro, mentre ascoltavano “quella” canzone. Kaylie sapeva perfettamente che cosa scrivere vicino: “Moments: the one I understood how much you need me and you showed me how to take care of you...The one I felt that I found my angel” (Moments: quello in cui ho capito quanto tu avessi bisogni di me e mi hai mostrato come prendermi cura di te... Quello in cui ho capito di aver trovato il mio angelo). Poi attaccò tutte le foto che aveva fatto in quei indimenticabili giorni a Los Angeles, scrivendo le piccole scoperte che aveva fatto, le incredibili verità che le si erano palesate davanti agli occhi. La penultima foto che mise fu quella di tutti loro assieme, seduti sulla lettera “O” della scritta più famosa al mondo. Aveva ragione Harry: erano perfetti. E le parole non potevano che essere queste: “We'll always be forever young: cause you teach me that fairy tale does really exist and it won't ever come to an end” (We'll always be forever young: perché mi hai insegnato che la favola esiste veramente e non avrà mai fine) . Eccola lì, l'ultima foto che avrebbe completato quel piccolo percorso nella loro breve ma straordinaria storia assieme: era Liam, che guardava fuori dalle enorme vetrate del salotto, durante un tramonto mozzafiato di una Londra di fine estate. Gliel'aveva scattata senza che lui se ne accorgesse, appena tornata da una sessione di prove per il tour, quella settimana. Loki era al suo fianco, come volesse accompagnare il suo padrone in quella contemplazione, e fu solo alzando lo sguardo dal cucciolo verso la mano che Liam teneva nella tasca, che Kaylie si era accorta di un particolare che non aveva notato prima di quel momento. Sul dorso della mano del ragazzo, tra il pollice e l'indice, compariva una piccola “K” in corsivo. Era ancora arrossata,segno che era un tatuaggio fresco. Con mani remanti aveva preso il cellulare ed aveva scattato, prima di dirigersi verso di lui e circondarlo con le sue braccia.

Quel lungo serpente di parole e foto aveva quasi riempito l'intero specchio, ma al centro c'era ancora posto per il riflesso di due persone. Kaylie prese il pennarello viola e scrisse “It's in your lips and in your kiss... It's in your touch and your fingertips... And it's in all the things and other things... That make you who you are and your eyes irresistible... Thank you for being the amazing man you are, for being MY man... I love U... My Last First Kiss L&K”.

Nascose il regalo sul fondo della parte di armadio che le spettava e per cui aveva dovuto lottare parecchio, dato che Liam aveva un quantitativo indicibile di vestiti, benché Kaylie fosse più che convinta che i cinque avessero un guardaroba in comune.

Sentì la porta di casa chiudersi e una voce calda salutarla dal salotto: quella sera li aspettava la mirabolante impresa di fare il bagno a Loki, per prepararlo al grande incontro con Brit previsto per l'indomani.

-Liam, just give a good reason why you're wearing a tracksuit... Please... (Liam dammi solo una buona motivazione per cui hai addosso una tuta... Per favore...)

Liam -C'mon Kay!! It's just my parents and my sisters... (Dai Kay!! Sono solo I miei genitori e le mie sorelle...)

-Go upstairs and put on at least a pair of jeans.... Now!! I don't want that your mum might think I let you go around the streets worn as a bum!! (Vai di sopra e mettiti almeno un paio di jeans... Ora!! Non voglio che tua mamma possa pensare che ti lascia andare in giro per strada vestito come un senza tetto!!)

Lo vide salire le scale sbuffando e borbottando qualcosa che Kaylie non capì, dato che era troppo concentrata a sistemarsi il semplice vestito blu che aveva addosso e a pensare a quanto fosse stata brava a non far capirgli capire che cosa stesse realmente per accadere. Ci vollero poco più di due ore e mezza per raggiungere la sua casa natale a Wolverhampton: era una cittadina tipicamente inglese che, proprio per questo, entrò subito nel cuore di Kaylie. Mano a mano che passavano di fronte agli edifici che avevano fatto parte della sua infanzia, Liam le raccontava degli aneddoti divertenti che li riguardavano, delle esperienze che avevano formato l'uomo che era ora, delle persone che l'avevano accompagnato durante la sua crescita. E Kaylie si rese conto di non averlo mai visto così felice.

Era vero: aveva visto i suoi occhi brillare ogni volta che si esibiva davanti alle sue fan; aveva osservato la sua bocca incurvarsi in un sorriso ogni volta che lei gli diceva di amarlo; aveva costatato come si lasciasse andare ad una risata cristallina ogni qualvolta ci fossero i ragazzi o Andy nei paraggi. Ma vedere il suo sguardo velato dal ricordo le fece capire quanto gli fosse mancato essere a “casa”, quella vera, quella che si concretizza nell'abbraccio di sua mamma, nelle parole sincere di suo papà, nel sorriso delle sue sorelle. E vedendolo così, Kaylie si sentì stranamente felice: ormai i sentimenti dell'uno diventavano le emozioni dell'altra e viceversa.

Arrivati davanti la porta di casa Payne, Kaylie sentì la fin troppo familiare stretta allo stomaco.

E se lui non volesse veramente presentarmi ai suoi genitori.... In fin dei conti è vero che ha accettato la proposta delle sorelle di venire qui e che quindi era implicito che io avrei conosciuto i genitori, però non ne abbiamo minimamente parlato... Oddio, ma che diamine mi è saltato in mente di presentarmi la sera della festa del suo ventesimo compleanno?! E se non gli piacessi?! Gli rovinerei la festa e...”.

-Kay, stop your overactive brain... (Kay, ferma il tuo cervello iperattivo...)

Si girò verso di lei e le prese le mani tra le sue: dopo cinque mesi facevano ancora lo stesso identico effetto, la calmavano e la facevano sentire in paradiso allo stesso tempo. Appoggiò la sua fronte su quella di Kaylie e fisso i suoi occhi nocciola, che per lei erano diventati due porti sicuri in cui rifugiarsi, dentro ai suoi.

-You are a very special person... They will love you as I do... (Sei una persona davvero speciale... Ti ameranno come faccio io...)

Le lasciò un bacio dolce sulle labbra e si voltò a suonare il campanello. Dopo quel rumore netto tutto diventò puro e semplice caos e trambusto.

Furono accolti da una marea di voci che urlarono contemporaneamente:

-Happy Birthday Liam!!! (Buon compleanno Liam!!!)

Per poi trasformarsi in un turbinio di braccia che si intrecciavano attorno a quel che le riusciva di vedere del corpo del suo ragazzo, correlato da una marea di baci e carezze che avrebbero stordito anche un elefante. Kaylie rimase a godersi quella scena tremendamente dolce e divertente in un angolo dell'entrata, convinta di non avere alcun titolo per prendere parte a quel rituale di famiglia. Ma come aveva imparato in quei mesi, le persone potevano stupire in ogni singolo istante della propria vita, bastava solo dargliene la possibilità. Quindi non poté far altro che aprirsi in un sorriso genuino quando Nicola le si avvicinò e, dopo averla salutata con due baci e averla presa sottobraccio, la condusse nel bel mezzo della mischia di parenti e amici di famiglia, dove subito fu investita dagli sguardi interessati di tutti i presenti. Doveva aspettarselo: era la fidanzata del festeggiato, che loro non avevano mai avuto la possibilità di conoscere di persona ma che aveva fatto parlare di sé in tutto il mondo, e che per giunta era pure italiana. Una sorta di mash up esplosivo per il pettegolezzo di ogni sana famiglia numerosa.

Poi li vide. Erano in piedi vicino ad un Liam ancora sconvolto da quella sorpresa e che sorrideva felice, come mai prima di allora, racchiuso tra le loro braccia protettive. Sua madre era di una bellezza semplice, ma non per questo meno dolce e suo padre ispirava fiducia con un solo sguardo. Kaylie si rese conto che Liam aveva ereditato da quelle due meravigliose persone non solo alcune caratteristica fisiche, come potevano essere il naso un po' a patata o le labbra sottili, ma anche un'estrema dolcezza dello sguardo, una sincerità nella risata, un'attenzione particolare per il prossimo. Ne ebbe immediatamente prova quando sua madre, dirigendosi vero una sempre più nervosa Kaylie, disse al figlio:

-Liam did you forget all the good manners I thought you?! You haven't introduced us to this lovely girl yet... C'mon!! (Liam ti sei dimenticato tutte le buone maniere che ti ho insegnato?! Non ci hai ancora presentato quest'adorabile ragazza... Forza!!)

Liam- Mom she's Kaylie, my wonderful girlfriend... Kay she's my amazing mom, Karen... (Mamma, lei è Kaylie, la mia meravigliosa ragazza... Kay, lei è la mia fantastica mamma, Karen...)

Kaylie vide la signora Payne avvicinarsi a lei: erano più o meno alte uguali, così che si ritrovarono a guardarsi dritte negli occhi. Ma non c'era ne astio, ne rivalità o spirito di diffidenza, semplicemente tanta curiosità di scoprire, da una parte, quell'altra donna che era entrata a far parte della vita di quel ragazzo e dall'altra, quella che lo aveva cresciuto, rendendolo l'uomo che era.

Karen- It's a pleasure finally get to meet you, Kay!!! Can I call you like that? (E' un piacere riuscire finalmente a conoscerti Kay!!! Posso chiamarti così?)

La diede due baci sulle guance, segno che si era informata dalle figlie su come si salutasse in Italia, e poi la strinse in un abbraccio che le sembrò quasi materno. In quel momento avrebbe tanto voluto che sua madre fosse lì con lei a contemplare quella scena.

-Of course you can, Mrs Payne... I'm so glad to have the chance to talk to the woman whom grew up this handsome guy... (Certo che può, signora Payne... Sono così felice di avere la possibilità di parlare con la donna che ha cresciuto questo bellissimo ragazzo...)

Karen- Oh... He would be more gorgeous without all those horrible tattoos on... (Oh... Sarebbe molto più bello senza tutti quegli orribili tatuaggi addosso...)

-Oh gosh... I think it's also my fault... I mean the last one he got is because of me... (Oddio... Penso sia anche colpa mia... Insomma, l'ultimo che ha fatto è stato a causa mia...)

Karen- What did he get?? (Che cosa si è fatto??)

C'era una nota di leggero allarme nella voce della donna e Kaylie lo trovò estremamente tenera come cosa: aveva perso gli anni di crescita del suo piccolo ed, ora, se lo ritrovava già uomo e pieno di tatuaggi. La poteva capire.

Liam- This one... (Questo qui...)

Si avvicinò per mostrare la piccola “K” che si era fatto incidere in maniera indelebile sulla mano e Karen non riuscì a trattenere un'espressione di puro stupore, che fece temere a Kaylie di essersi giocata la simpatia della mamma del suo ragazzo. Eppure il suo istinto le diceva tutt'altro e infatti, poco dopo, quasi con gli occhi lucidi dall'emozione, la signora Payne disse:

Karen- That's so sweet, Liam... I like this one... Thank you Kay: you just make me say that I like a tattoo.... It's quite a miracle!! (E' così dolce, Liam... Questo mi piace... Grazie Kay: mi hai appena fatto dire che mi piace un tatuaggio... E' quasi un miracolo!!)

Scoppiarono tutti a ridere e la ragazza riuscì finalmente a far giungere delle particelle di ossigeno ai suoi polmoni, che ne avevano patito la mancanza per gli ultimi cinque minuti di conversazione.

Fu solo allora che Kaylie si accorse dell'uomo sulla cinquantina abbondante che si stava avvicinando nuovamente al figlio e gli batteva leggermente la mano sulla spalla per farlo voltare verso di lui: voleva essere presentato anche lui all'ultima arrivata nella famiglia di cui lui era il “capo” indiscusso.

Liam- Kay: this is my dad, Geoff... Dad, she's... (Kay: questo è mio papà, Geoff... Papà, lei è...)

Geoff- She's adorable!! Nice to meet you, Kay!! (Lei è adorabile!! Piacere di conoscerti Kay!!)

L'uomo le diede due baci sulle guance e le la strinse in un breve abbraccio, che fece commuovere Kaylie più del dovuto. Lei con suo padre non aveva mai avuto un bel rapporto, con ogni probabilità si poteva anche dire che non fosse mai riuscita ad instaurare anche solo qualcosa di simile ad una relazione con lui. Non era mai stato capace di dimostrarle l'affetto che forse provava nei suoi confronti, lasciando spazio solo a critiche e rimproveri per qualsiasi scelta lei avesse deciso di prendere. Mai un complimento, mai un “sono orgoglioso di te”, mai un minimo di appoggio nel suo sogno di poter diventare una ballerina professionista. Mai un abbraccio a dirle che tutto sarebbe andato bene, che c'era lui a proteggerla da tutto ciò che l'avrebbe potuta ferire nel mondo. Era per questo che il riuscire a fidarsi di Liam così istantaneamente era stata un'esperienza nuova e sconvolgente per Kaylie, ed era per quello stesso motivo che sentire quelle parole gentili e quel calore paterno sul suo corpo le faceva nascere una piccola lacrima all'angolo delle iridi nocciola. Geoff la guardò sorridendole alla stessa maniera di Liam, arcuando maggiormente le labbra a sinistra, in una maniera tutta particolare che rendeva quel sorriso ogni volta più speciale.

-I'm so happy to meet you, Mr Payne... (Sono così felice di conoscerla, signor Payne...)

Geoff- Oh, dear!! Just call me Geoff... It's enough!! So... (Oh cara!! Chiamami solo Geoff... E' abbastanza!! Allora...)

In quel momento l'altro nuovo membro della famiglia Payne volle la sua parte di attenzione, cominciando ad abbaiare come un forsennato. Kaylie prese in braccio Loki e lo mostrò a tutti i presenti, dicendo:

-Ladies and gentlemen, this is our new entry: Loki Payne!! (Signore e signori, questa è la nostra new entry: Loki Payne!!)

In quel momento sembrò che l'intera stanza volesse avventarsi sul piccolo cucciolo che Kaylie teneva tra le braccia e che sicuramente si stava pentendo di aver richiesto la sua eclatante presentazione. Liam le si avvicinò, facendosi largo tra i parenti, e, circondandole la vita con un braccio e carezzando con l'altro un terrorizzato Loki, fece le presentazioni con tutti i convenuti.

La serata trascorse tranquilla, tra una fetta di dolce fatto da Ruth e un brindisi sempre più strampalato degli zii di Liam (l'alcol cominciava decisamente a far vedere i suoi effetti). Nemmeno la parte che Kaylie aveva più temuto, ovvero quella della chiacchierata mamma-nuova fidanzata, altrimenti nota come “interrogatorio di terzo grado per vedere se meriti seriamente mio figlio”, fu così terribile come aveva temuto. Avevano ragione Ruth e Nicola, quando le avevano assicurato che Karen l'adorava già, ma ne ebbe la piena conferma quando si ritrovò a parlare con lei, seduta comodamente sul divano, con Liam vicino a lei sul poggiolo, che tracciava leggeri disegni sul dorso della sua mano, per farle capire che lui era lì e che non l'avrebbe lasciata per nulla al mondo.

Karen le aveva chiesto anzitutto da dove fosse di preciso, che lavoro facessero i suoi genitori, che cosa aveva detto sua madre di tutta quella storia e se si trovava bene a Londra, con Liam. Quando Kaylie le aveva risposto che non si era mai trovata a proprio agio come nella capitale inglese, ma che le mancavano un po' sua mamma e le sue amiche, nonostante le sentisse quasi tutti i giorni via Skype, Karen la stupì con una frase che lei non si sarebbe mai aspettata di sentirsi dire nemmeno nelle sue più rosee previsioni circa quell'incontro.

Karen- If you ever need a mummy advice, just pick up the phone, okay?? Whatever you need, I'm here... Every time Liam or the girls are abroad I always hope they could find someone whom relief on, so I can really understand your mum... (Se mai avessi bisogno di un consiglio da mamma, prendi il telefono e chiama, okay?? Di qualsiasi cosa tu abbia bisogno, io sono qui... Ogni volta che Liam o le ragazze sono all'estero io spero sempre che possano trovare qualcuno su cui contare, quindi posso benissimo capire tua mamma...)

Si chiese se si meritasse davvero tutto quell'affetto incondizionato da parte di quelle meravigliose persone che l'avevano accolta nella loro vita solo perché il loro figlio, o fratello o nipote aveva deciso di fare di lei la persona con cui condividere il suo cammino. Quanto a lungo, era tutto ancora da vedere, ma Kaylie aveva quasi la certezza che sarebbe stato per molto tempo...

Forse non me lo merito, ma sono loro a donarmelo ed io sarei una sciocca a non accettarlo e a non farne tesoro... Loro sono una parte importante per Liam e penso che sapere che mi abbiano accettato così bene non possa che renderlo felice... E, magari, tutto questo affetto è per ricompensarmi di quello che non ho avuto da qualcun altro...”.

Guardò il volto sorridente della donna seduta vicino a lei e capì che la dolcezza di Liam derivava tutta da lei e dalla sua innata propensione per voler bene a chiunque si avvicinasse abbastanza per poter essere sfiorato dai loro occhi sinceri.

-Thank you so much, Karen... It means a lot to me and it will reassure my mum a little bit!! Maybe she'll start calling just one time per day, rather than three times... (Grazie mille Karen... Significa molto per me e rassicurerà un poco mia mamma!! Forse potrebbe anche cominciare a chiamarmi solo una volta al giorno, invece che tre...)

Liam- Don't complain about your mum's calls!! I love to chat with her!! (Non ti lamentare delle chiamate di tua mamma!! Io adoro chiacchierare con lei!!)

-I noticed that... Sometimes I'm scared she calls us just to talk with him, instead of knowing if I'm still alive!! (L'ho notato... Alle volte ho paura che ci chiami solo per parlare con lui, invece che per sapere se sono ancora viva!!)

Karen rise assieme ai due ragazzi e questo fece sentire Kaylie pienamente e completamente parte di quella meravigliosa famiglia che il suo amore per Liam le aveva permesso di conoscere, anche se la certezza la ebbe solo quando vide Brit e Loki giocare come due amici di vecchia data, mostrando come i nuovi arrivati fossero sempre i benvenuti.

Dopo che tutti i parenti se ne furono andati e dopo che ebbero dato una mano a sistemare le prove di quella baraonda che era stata presente nel salotto di casa Payne fino a qualche ora prima, Liam e Kaylie si congedarono per tornare a Londra, dato che entrambi, la mattina dopo, si sarebbero dovuti alzare presto. Scambiò un abbraccio sentito con tutti i componenti di quella meravigliosa famiglia, ma quello che fece emozionare Kaylie quasi fino alle lacrime, fu vedere Liam salutare sua madre. Quella donna aveva visto il figlio non ancora diciassettenne lasciare casa per diventare un cantante di fama mondiale che poteva partire un lunedì qualsiasi del mese e non tornare più tra le sue braccia protettive per più di quattro mesi. Aveva sempre saputo che per quelle cinque madri la realizzazione dei sogni dei propri figli era al contempo una gioia indescrivibile ma anche la causa di un enorme vuoto nelle loro vite, eppure solo in quel momento si rese conto che la sua non era altro che un vago riflesso di ciò che realmente quelle cinque donne provavano. Lo sguardo di Karen esprimeva tutto il suo orgoglio, mentre abbracciava il figlio e gli sussurrava qualche parola all'orecchio, ma appena lui si sciolse da quell'abbracciò diventò improvvisamente triste e velato da qualche lacrima, che, ne era certa, non avrebbe voluto mostrare.

Liam la baciò sulla fronte, come cercasse in tutte le maniere di rassicurarla che sarebbe stato bene, che non gli sarebbe successo nulla, che lei sarebbe rimasta sempre in cima ai suoi pensieri, ma soprattutto, in un posto speciale del suo cuore. Ma lo stesso non doveva essere facile per il padre, che appena lasciò andare le spalle robuste del figlio, fu costretto ad asciugare malamente, con il dorso della grande mano, una lacrima che si era ostinata a fuggire. Liam promise loro che sarebbe andato a trovarli presto, prima di quanto potessero immaginare, dato che fino a metà settembre gli impegni di lavoro glielo avrebbero permesso. Ruth e Nicola fecero promettere a Kaylie che avrebbe procurato loro due biglietti per il suo primo concerto come ballerina di supporto, anche perché entrambe adoravano Olly. Le fece strano sentire che chiedessero a lei due biglietti per assistere ad un concerto, quando il loro adorato fratellino/star internazionale avrebbe potuto procurarglieli con un semplice cenno del capo, ma quella volta ci sarebbe stata lei su quel palco e non lui. Kaylie provò la ormai tanto familiare stretta allo stomaco: mancava veramente poco al suo debutto in uno show degno di essere chiamato tale... Si stava per avverare tutto ciò per cui aveva versato lacrime e per cui aveva sognato ogni singolo giorno nei suoi ultimi vent'anni di vita.




Hi sweethearts!!!
Lo so, lo so, lo so... Sono in un ritardo che definire cosmico sarebbe un eufemismo -.-” Scusatemi immensamente ma sono stati dei giorni abbastanza difficili, tra università e problemi vari ed eventuali. Scusate ancora, spero che la lunghezza eterna del capitolo possa aiutarmi a farmi perdonare ^^
Prima di tutto volevo ringraziare tutte le ragazze che hanno recensito, anche solo una volta, questa storia: siete meravigliose, sul serio, e senza i vostri pareri probabilmente avrei smesso di pubblicare un sacco di tempo fa, dato che rileggendola, questa storia, non mi piace quasi per nulla **
In secondo luogo: ma che capitolo è, questo?! Succedono un sacco di cose, tra la routine che Kay comincia a vivere a Londra con Liam, la creazione del regalo (confesso che ho pianto un sacco quando ho scritto quella parte e che mi è venuta in mente mentre passeggiavo con una mia amica in spiaggia, tanto che la poveretta ha pure preso paura per il mio grido improvviso ^^) e poi, beh, c'è il fatidico incontro con i genitori!! Okay, ammetto che un parere sarebbe più che ben accetto, soprattutto se viene da voi... Detto questo, evaporo...
P.S. Siete Speciali <3
P.P.S. Per: essere aggiornate, fare domande, proporre suggerimenti o lanciarmi maledizioni potete seguire me e kikka_93 su Twitter a @93ONED (ricambiamo sempre il follow perché: vedere P.S.)
Lots Of Love <3


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Capitolo 25
*** Up All Night (part 1) ***


Up All Night

-Are you ready, Kay?? 'Cause tomorrow will be a day to remember... Almost according to Hazza... (Sei pronta Kay?? Perché domani sarà un giorno da ricordare... Almeno secondo Hazza...)

Eleanor la stava guardando con quella tipica faccia da “non sai cosa ti aspetta, ma io sì” che le aveva rivolto qualcosa come diecimila volte negli ultimi tre mesi. Ed ogni volta era successo qualcosa di molto importante o sconvolgente o terrificante. Le possibilità erano le più svariate ed il fatto che di mezzo ci fosse la prima di un film, il compleanno di una pop-star internazionale da festeggiare e Harry Edward Styles non rassicurava in alcuna maniera Kaylie, che cercò di non soffocarsi con il cappuccino alle nocciole che aveva appena preso con Eleanor, in uno dei tanti Starbucks di Londra.

Si stavano dirigendo verso casa di quest'ultima, dato che Perrie le avrebbe raggiunte a breve e farsi vedere tutte e tre assieme in giro per il centro della città non era proprio una grande idea, se volevano avere almeno qualche briciolo di possibilità di riuscire a parlare.

Si sedettero nel comodo divano di casa Calder e Kaylie ebbe come un deja-vù: lei seduta per terra sul meraviglioso tappeto del salotto di Marta, con lei accoccolata sul sofà morbido, un cuscino tra le gambe, mentre le raccontava dei suoi problemi con Max.

Da quanto tempo non vedeva la sua migliore amica?? E da quanto non chiedeva a Denise come stesse procedendo il suo progetto?? Decisamente troppo tempo. Ogni volta che si sentivano via Skype l'argomento ricadeva inevitabilmente su di lei e le ultime esperienze che aveva vissuto, su come fosse stato vivere a Los Angeles, su come si trovasse a Londra... Ormai non le chiedevano nemmeno più come stava, perché la risposta era sempre quella: bene, anzi, benissimo. Ma loro?? Come andava la loro vita? Non gliene parlavano mai, sostenendo che fosse noiosa e banale, ma a lei interessava. Doveva organizzare qualcosa per loro, per ringraziarle per essere state sempre al suo fianco nonostante lei avesse “trascurato” la loro amicizia.

Eleanor- Are you okay?? (Stai bene??)

-What?! Oh... Yes, I'm fine... (Cosa?! Oh... Sì, sto bene...)

Eleanor- What were you thinking about?? (A che cosa stavi pensando??)

Kaylie guardò negli occhi quella ragazza che era seduta vicino a lei, sorseggiando il miscuglio indefinito che si ostinava a chiamare caffè, e capì che veramente aveva trovato un'altra migliore amica. Certo, Eleanor aveva la sua vita a Londra e a Manchester, aveva le sue amicizie al college e le sue migliori amiche (che tra l'altro erano delle ragazze veramente squisite), ma lo stesso valeva per lei. Ad ogni modo, entrambe sapevano di potersi fidare dell'altra in caso di bisogno o di una seduta improvvisata di shopping.

Con lei posso parlare di tutto... Forse capirà anche perché mi sembra sempre di star a sbagliare...”.

-I was thinking about my best friends, Marta and Denise... Sometimes it feels like I completely forget about them, but it's not!! I mean: I'm still so into their lives, but it seams like they're scared to bore me with they're stories, and maybe it's my fault... Maybe I'm not able to make them understand I really care about what they have to tell!! (Stavo pensando alle mie migliori amiche, Marta e Denise... Alle volte sembra che mi dimentichi completamente di loro, ma non è così!! Insomma: sono ancora interessata alle loro vite, ma sembra che loro siano impaurite dal potermi annoiare con le loro storie, e forse è colpa mia... Forse non sono capace di fargli capire che mi interessa veramente quello che hanno da dirmi!!)

Il campanello suonò e la signora Calder andò ad aprire per loro, facendo irrompere una sempre più colorata Perrie. Aveva una sciarpa talmente tanto colorata da riuscire ad illuminare un'intera stanza a giorno, di conseguenza nemmeno la mamma di Eleanor riuscì a trattenersi dal farle un complimento per tutta quella vivacità.

Perrie- Ladies: where is my cup of coffee?! (Signore: dov'è la mia tazza di caffè?!)

Eleanor- Good morning to you, Perrie... (Buongiorno anche a te, Perrie...)

Perrie- Oh, sorry girls... But I still have to swallow my daily dose of caffeine... Anyway, good morning sweeties! (Oh, scusate raagzze... Ma devo ancora ingerire la mia dose quotidiana di caffeina... Comunque, buongiorno dolcezze!)

Kaylie la vide lanciarsi sulla poltrona accanto a loro, come se avesse appena sostenuto l'intero peso del mondo sulle spalle per un tempo indefinito e non poté fare a meno di reprimere un sorriso. Da quando, quattro giorni prima, Zayn le aveva chiesto di sposarla si era trasformata nell'incarnazione vivente della felicità ed averla attorno era come una cura a qualsiasi tipo di brutta giornata. Lei e quell'anello incantevole che aveva al dito.

Perrie- Wait: why is Kay so quite?? What's going on, dear?? (Un attimo: perchè Kay è così silenziosa?? Che succede, cara??)

Ma è veramente così evidente quando ho qualcosa che non va?! E pensare che fino a maggio ero pienamente convinta di non far trapelare nulla di quello che mi succedeva dentro... Forse era solo perché mi circondavo delle persone sbagliate...”.

-Nothing... (Nulla...)

Perrie- Kaylie Bella don't try to hide something with me!! (Kaylie Bella non provare a nascondere qualcosa con me!!)

-Or?? (Oppure??)

Perrie- Or you gonna know what the “Perrie Edwards' revenge” is!! (Oppure conoscerai che cosa sia “La vendetta di Perrie Edwards!!”)

-Oh... I'm shaking future Mrs Malik!! (Oh... Sto tremando futura Signora Malik!!)

Non era che non volesse parlare con lei, ma vederla arrabbiata faceva ancora più ridere del solito e Kaylie aveva bisogno di ridere. Certo, se solo avesse saputo in che cosa consisteva la vendetta di Perrie, non avrebbe mai corso il rischio di incapparvici, dato che la ragazza cominciò a prenderla a cuscinate a più non posso, incurante del caffè che teneva in mano.

Eleanor- Girls: stop it!! I want my sofa to be white for quite a long time!! (Ragazze: basta!! Vorrei che il mio divano rimanesse bianco ancora per un bel po'!!)

Perrie si rigettò sulla poltrona come se non avesse appena cercato di uccidere a suon di colpi di cuscino Kaylie, la quale la stava guardando sconvolta, cercando di sistemare il fienile che le si era creato in testa.

Eleanor- Anyway, the problem is that Kay doesn't think to be a good friend anymore... (Comunque, il problema è che Kay non pensa di essere più una buona amica...)

Perrie- Wait: what?! Are you kidding me?! (Aspetta: cosa?! Ma stai scherzando?!)

Lo sguardo sconcertato che si prese dalla bionda lasciò Kaylie un attimo interdetta: che fosse veramente lei la sola a farsi tutti quei problemi?

Perrie- Kay, you are a really good friend!! It's not just because you found some new friends that you don't take care of the old one... We've all been through the same situation at first... (Kay, tu sei una buonissima amica!! Non è che solo perché hai trovato dei nuovi amici allora non ti interessa più di quelli vecchi... Ci siamo passati tutti in questa stessa situazione, all'inizio...)

Eleanor- Perrie is right... You know... The day before we were just normal teenagers and then we turn to be something like V.I.P.... And it's okay that even your closest friends take their time to work out what's going on... (Perrie ha ragione... Sai... Il giorno prima eravamo solo dei normali ragazzi e dopo siamo diventati qualcosa come dei V.I.P.... E va bene se anche le tue amcche più strette si prendono il tempo per capire che cosa stia succedendo...)

Perrie- Moreover, I'm sure that Denise and Marta understand you and this complete mess in which you have been putting through!! (Per di più, sono convinta che Denise e Marta capiscano te e questo completo caos in cui sei stata messa dentro!!)

-Have I ever told that you are amazing?! I love you girls!! (Vi ho mai detto che siete fantastiche?! Vi voglio bene ragazze!!)

Perrie- Ah... How cute she is... (Ah... Quanto carina che è...)

Non fece nemmeno in tempo ad intuire che cosa passasse per la testa di quelle due che se le ritrovò addosso, per soffocarla in un abbraccio pieno di affetto e di amicizia che era sinceramente mancato a Kaylie nell'ultimo mese di assenza da casa.

Eleanor- You should done something sweet for them... Something like the “old times”, when you were just a normal Italian girl... (Dovresti fare qualcosa di dolce per loro... Qualcosa come “i vecchi tempi”, quando eri una normale ragazza Italiana...)

-Yes... You're right... And maybe I just have a great idea!! (Sì... Hai ragione... E forse mi è appena venuta un'idea!!)

Perrie- Really good!! And now, let's talk about important matters: what is gonna happen tomorrow night?? (Molto bene!! Ed ora, parliamo di cosa importanti: che cosa succederà domani notte??)

-The only thing I know is that Harry organises everything... (L'unica cosa che so è che Harry sta organizzando tutto...)

Perrie- Oh...

-What?? C'mon girls: can you please stop being so mysterious?! What's wrong with Harry and this birthday?? (Cosa?? Forza ragazze: potete per favore smetterla di essere così misteriose?! Che cosa c'è di sbagliato con Harry e il compleanno??)

Inquietante sguardo d'intesa tra le sue ragazze.

Eleanor- You're gonna see... (Lo vedrai...)

Lo avrebbe visto?? Avrebbe visto cosa?? Passò tutta la giornata chiedendosi che diavolo avesse in mente quel diciannovenne ex riccioluto e molto tatuato, ma dovette mettere da parte tutte le sue preoccupazioni per concentrarsi sulle ultime prove per le coreografie e sulla prova costumi definitiva.

Quando arrivò in sala prove, trovò una Kate in crisi di panico per un body che sembrava non andarle bene perché troppo abbondante sul seno e un Ethan che rideva come un matto, seguendola dovunque.

Amelia le si avvicinò con una tutina in latex dorata che avrebbe sottolineato le forme anche ad una tavola da surf, tanto era attillata.

-Please: tell me that we're not gonna wear that leotard... Please!! (Per favore: dimmi che non dovremmo metterci quella tutina... Ti prego!!)

Amelia- Relax, miss “I'm not thin enough to wear stretch clothes”, even if it's not true... I told Darren that this is out of our choices... (Rilassati, miss “non sono magra abbastanza per mettermi vestiti attillati”, anche se non è vero... Ho detto a Darren che questa è fuori dalle nostre scelte...)

-Thank you... You've just made my day... (Grazie... Mi hai appena reso migliore la mia giornata...)

Amelia- But the one that Kate is wearing is for the opening act... Sorry girl... (Ma quella che sta indossando Kate è per l'apertura... Mi dispiace piccola...)

Era vero: la sua autostima era aumentata da quando stava assieme a Liam (benché ci volesse veramente poco considerato il livello di partenza), ma il rapporto con il suo corpo, quello, era decisamente un capitolo a parte. Per quanti complimenti potesse farle in ogni momento della giornata quello splendore di ragazzo, non si capacitava a vedersi con i suoi occhi, che secondo lei erano coperti di cuoricini che gliela facevano apparire bellissima. In fin dei conti, per quanto le ore di danza che aveva affrontato nelle ultime settimane l'avessero rassodata parecchio, le sue curve mediterranee arano ancora tutte presenti, mettendo sempre in evidenza i suoi fianchi formosi e le gambe toniche ma non longilinee. Inoltre la sua seconda scarsa, di cui andava terribilmente fiera, non aiutava a riproporzionare le sue forme.

Qualcuno mi spiega come diavolo farò a ballare con quel body addosso?! Sarà già tanto se riuscirò ad uscire dal camerino senza tentare di scavarmi una fossa in cui nascondermi...”.

Amelia le passò una mano davanti agli occhi per distoglierla dai suoi pensieri e le lanciò quello che a Kaylie sembrò uno strumento di tortura per la sua autostima.

Dovette farsi pregare quattro volte da Ethan prima di convincersi ad uscire dallo spogliatoio con indosso il costume di scena e quando giunse nel bel mezzo della sala prove sentì qualcosa come venti paia di occhi puntarsi su di lei. Non era mai arrossita in vita sua, ma in quel momento le sembrò che i suoi geni stessero mutando per farla diventare un enorme pomodoro ambulante.

Ethan- I'm seriously thinking about changing my sexual preferences!! (Sto seriamente pensando di cambiare le mie preferenze sessuali!!)

-Should it be something like a compliment?? (Dovrebbe essere qualcosa come un complimento??)

Ethan- Oh gush: yes!! It is!! You look stunning with that outfit and absolutely hot! (Oddio: sì!! Lo è!! Sei straordinaria con quell'outfit e assolutamente hot!)

Kaylie intercetto gli sguardi di Amelia e Kate che sembravano approvare la teoria del loro amico, così si decise a voltare la testa verso uno dei tanti specchi che tappezzavano le pareti della sala.

Ciò che vide la lasciò senza fiato. Non era che non si fosse mai guardata allo specchio nell'ultimo periodo, ma forse non si era seriamente soffermata ad osservarsi. La giovane donna che aveva di fronte aveva ben poco a che fare con la ragazza impacciata che si vergognava a mettersi in pantaloncini corti quando usciva con quella filiforme di Marta. Quel body nero, sgambato, che sul davanti imitava le forme di uno smoking, con una fila di bottoni sul tessuto bianco, un colletto inamidato e un papion attaccato, aiutato da un paio di tacchi dieci, la faceva sembrare estremamente attraente e, perché no, anche sensuale.

Ecco... Se c'era un aggettivo che mai avrei pensato di potermi appiccicare addosso, era proprio questo: sensuale... Forse dovrei cominciare a credere più spesso alle parole di Liam...”.

Si formo un sorriso spontaneo sulle labbra a cuore pensando alla faccia che Liam avrebbe fatto non appena l'avesse vista con quel costume addosso. Con ogni probabilità avrebbe deciso di metterle Mark al seguito per placare eventuali bollenti spiriti.

In quel preciso istante sentì Ethan lanciare un urlo e, quando si voltò per vedere che cosa diamine stesse succedendo, si ritrovò a fissare una scena a dir poco comica: quella meraviglia di ragazzo con una fissazione patologica per i jeans skinny stava correndo dovunque, davanti a un Liam sempre più divertito. Il fatto strano era che tutto quel trambusto non era dovuto tanto alla presenza del cantante super famoso e super attraente, quanto a quella del suo accompagnatore peloso: Liam si era portato dietro anche Loki.

Ethan- What the hell is this?!?! Take him away from me!! Now!! (Che diavolo è sta cosa?!?! Portatelo via da me!! Ora!!)

L'unico problema era che il ballerino odiava i cani tanto quanto non poteva sopportare la vista di un paio di pantaloni con una forma normale.

Liam- C'mon, Ethan!! He's just a dog! And he's really nice... Go Loki... Say hi to him!! (Avanti Ethan!! E' solo un cane! Ed è molto gentile... Vai Loki... Digli ciao!!)

Liam liberò dal guinzaglio quel cucciolo, che ormai di cucciolo aveva decisamente ben poco, e lo incitò a correre verso un sempre più agitato Ethan, che si andò a nascondere dietro di lei.

Kaylie si ritrovò ad accarezzare quella palla di pelo che si era distesa ai suoi piedi, mentre tentava di convincere l'amico a toccarlo.

Ethan- He won't bite me?? (Non mi morderà??)

-No, he won't... He's already eaten... And your legs are too thin... (No, non lo farà... Ha già mangiato... E le tue gambe sono troppo magre...)

Mentre le faceva una linguaccia, lo vide accucciarsi a fianco a lei e avvicinare la mano tremante alla testa di Loki, il quale si rilasso ancora di più quando un'ulteriore dose di coccole si riversò su di lui.

Ethan- I love this dog!! (Io amo questo cane!!)

Bene: fatta anche anche la mia buona azione quotidiana per aiutare l'umanità, direi che posso pure concentrarmi su quella visione divina che mi sta osservando da dieci minuti sorridendo come un cretino...”.

Si avvicinò a Liam che, dopo averle appoggiato le mani sui fianchi, la tenne a distanza per poterla squadrare da testa a piedi almeno una decina di volte.

-What do you think? (Che ne pensi?)

Liam- You're beautiful babe... But can we go home now?? You know: this outfit is begging me to be taken off... (Sei bellissima, piccola... Ma possiamo andare a casa ora?? Sai: questo vestito mi sta pregando di essere tolto...)

L'ultima parte della frase gliel'aveva sussurrata all'orecchio, ma nonostante questo Kaylie gli tirò lo stesso un pugno sul braccio, sentendosi lusingata per l'effetto che riusciva ad avere su di lui.

-Anyway: why are you here with puppy?? (Comunque: perché sei qui con il cucciolo??)

Liam- First of all I wanted to scare Ethan... Second: I want to see you rehearsing... You saw me thousand times and moreover I've never seen you dancing seriously before... So we're here!! (Per prima cosa volevo spaventare Ethan... Secondo: volevo vederti fare le prove... Tu mi hai visto migliaia di volte e, per di più, non ti ho mai vista ballare seriamente prima... Quindi: eccoci qui!!)

Poteva sperarci quanto voleva, ma a quel sorriso dolce e a quelle attenzioni preziose non ci avrebbe mai fatto l'abitudine.

Quando finalmente riuscirono a togliere Loki dalle grinfie premurose di Ethan che sembrava essersi riconciliato con la specie canina, provarono tutto lo spettacolo, cercando di capire quali fossero i costumi di scena migliori e se ci fossero delle modifiche da apportare alle coreografie. Liam la seguiva passo dopo passo, senza staccare per un solo attimo gli occhi da lei, come se la stesse studiando, come se volesse dipingere nella sua mente l'immagine di lei che faceva ciò che le veniva meglio: ballare.

Mancavano esattamente sei giorni al suo primo spettacolo e l'agitazione di Kaylie era a tal punto palpabile che, una volta usciti dalle prove e tornati a casa, Liam le disse:

-Kay, you know that it's gonna be alright, do you? I mean: you are so talented and... Wow... Today you absolutely smashed those choreographies... And they were just rehearsal... I can't even imagine what it will be like to watch you on the O2 stage...You will be amazing, babe!! (Kay, lo sai che andrà tutto bene, vero? Voglio dire: hai così tanto talento e... Wow... Oggi hai assolutamente spaccato con quelle coreografie... Ed erano solo le prove... Non posso nemmeno immaginare come sarà guardarti sul palco dell'O2... Sarai fantastica, piccola!!)

Non riusciva a spiegarsi come, ma con quelle semplici parole Liam aveva trovato il modo di calmarla, di far sì, per l'ennesima volta, che la sua fiducia in sé stessa crescesse di un altro piccolo mattoncino. Ora ne era sicura: il regalo che gli aveva fatto sarebbe stato perfetto.

Il giorno dopo Kaylie fece di tutto per riuscire a fare una sorpresa a Liam, svegliandosi prima e facendogli trovare lo specchio appoggiato sul comò che avevano davanti al letto, coperto da un foulard, ma l'impresa fu resa particolarmente ardua da un Loki troppo agitato per essere solo le sette e mezza di mattina. Così, dopo essere riuscita a sedarlo con un paio dei suoi croccantini preferiti, si diresse nel suo armadio per recuperare lo specchio e posizionarlo. Voleva che fosse la prima cosa che avrebbe visto al suo risveglio, così vi attaccò un post-it sopra, dove scrisse “Open <3”, uscì dalla camera socchiudendosi la porta alle spalle, e fece squillare il suo cellulare mandandogli un messaggio.

Sentì il rumore delle lenzuola scivolare via dal suo corpo tonico e lo vide recuperare a fatica il cellulare dal comodino, per controllare chi avesse deciso di disturbarlo così presto, il giorno del suo ventesimo compleanno. Quando si accorse di chi fosse il messaggio sorrise, guardandosi intorno per cercarla. Non trovandola però, lesse il testo che gli diceva di guardare davanti a sé e di seguire le indicazioni.

Lo osservò alzarsi dal letto con solo un paio di bermuda della tuta blu, il petto che si alzava e si abbassava assecondando il ritmo del suo cuore. Come quella volta a Londra, era illuminato dalla sola luce che entrava dal balcone lasciato semi aperto e questo lo faceva somigliare terribilmente a un miraggio nel deserto: bellissimo ed irraggiungibile. Tolse il foulard di Kaylie dallo specchio e, dopo averlo annusato per assaporare quel profumo che lui adorava, si concentrò a guardare quello che aveva davanti.

I suoi occhi si riempirono di stupore notando le foto che ripercorrevano la loro storia appese a quello specchio. Gli mandò un altro messaggio dicendogli di leggere ad alta voce quel piccolo riassunto della loro storia, visto con gli occhi della sua “babe”, come la chiamava ultimamente. Non aveva mai amato particolarmente i nomignoli, ma detto da lui aveva un ché di particolare che la faceva impazzire.

Lo sentì pronunciare lentamente quelle parole che aveva scritto con tutto l'amore di cui era capace, piangendo mentre ne tracciava i contorni e ripensava ai ricordi a cui fossero legate. Voleva solo che lui capisse quanto tutto ciò che lei era riuscita ad ottenere fosse arrivato grazie a lui e alla fiducia che aveva riposto in lei e nelle sue capacità.

Quando lesse la seconda frase la sua voce si incrinò pericolosamente, tanto che una dolce e preziosissima lacrima scivolò silenziosa lungo la sua guancia, intrecciandosi con quel filo di barba che si era lasciato crescere.

Kaylie non ce la fece a restare a guardare ed entrò nella loro camera da letto con passo leggero, scontrandosi con la perfezione che quel ragazzo rappresentava per lei. Gli si avvicinò in silenzio e lui la racchiuse in un abbraccio, allacciando le sue forti e sicure braccia sulla sua pancia ed appoggiando la testa sulla sua spalla. Erano entrambi di fronte lo specchio. Aveva ragione: lo spazio rimasto era perfetto per contenere le loro due figure.

Liam continuò a leggere quelle confessioni che lei gli stava dedicando attraverso quelle parole e quelle foto che parlavano di loro. Più volte fu costretto a fermarsi perché le lacrime sembravano voler prendere il sopravvento, ma bastava una carezza di Kaylie o un suo delicato bacio sulla guancia per rassicurarlo.

Sapeva che quelle lacrime erano un'espressione di gioia e niente altro.

Quando lesse anche l'ultima frase, rimasero entrambi in silenzio a contemplare le due figure che si stavano riflettendo su quella superficie magica.

Kaylie si rese conto, in quel preciso istante, che non sarebbe mai più riuscita ad immaginare la sua vita senza quel ragazzo al suo fianco.

Era spaventata da quella nuova consapevolezza, ma non si era mai sentita “a casa” come in quel momento, stretta nell'abbraccio protettivo e rassicurante dell'uomo che era riuscito a spazzare via le sue infinite insicurezze, che era riuscito a farle vedere ciò che di buono e speciale c'era in lei, che era riuscito a mostrarle che cosa fosse il vero amore e come anche lei, come chiunque sulla superficie di quell'enorme pianeta chiamato Terra, lo meritasse.

Fu lei a rompere il silenzio per prima.

-What do you see?? (Che cosa vedi??)

Liam- I see the most perfect girl I've ever met and I will ever have the chance to meet in my whole life, nestled in my arms... And this make me the happiest man on this planet... I see a girl turned into a young and confident woman... I see the person with whom I want to share ever single time of this crazy and unbelievable life I'm living, the one who makes me feel complete and who can still surprise every day a little more... And you? What do you see?? (Vedo la ragazza più perfetta che abbia mai incontrato e che mai avrò la possibilità d'incontrare in tutta la mia vita, accoccolata tra le mie braccia... E questo mi rende l'uomo più felice del pianeta... Vedo una ragazza diventata una giovane e sicura donna... Vedo la persona con cui voglio condividere ogni singolo momento di questa assurda ed incredibile vita che sto vivendo, quella che mi fa sentire completo e che mi continua a sorprendere ogni giorno di più... E tu? Tu che cosa vedi??)

Kaylie si prese tutto il tempo per rispondere: voleva incamerare ogni singola parola che Liam aveva appena detto, fissandola in maniera indelebile nella sua memoria, come aveva fatto con ogni istante trascorso con lui. Contemplò per quello che le parve un tempo infinito il loro riflesso e poi rispose semplicemente:

-My future... (Il mio futuro...)

Era così: Kaylie ci vedeva il suo futuro in quei due giovani allo specchio e avrebbe fatto di tutto perché quel riflesso continuasse ad essere la sua realtà.

Liam alzò il cellulare che aveva in mano e scattò una foto allo specchio: c'era la loro storia, c'erano loro e c'era il loro riflesso. Il passato, il presente ed il futuro.

Kaylie si voltò per perdersi definitivamente in quegli occhi dolci, rassicuranti e svegli di cui non poteva fare più a meno.

Liam- This is the best present I've ever had... Thank you, Kay... You can't even imagine how much I love you... And don't you think that I didn't notice that the mirror is similar to the one of the hotel in London... (Questo è il più bel regalo che abbia mai ricevuto... Grazie Kay... Non puoi neanche immaginare quanti ti ami... E non pensare che non abbia notato che lo specchio è simile a quello dell'hotel a Londra...)

Le sorrise, sollevando un po' di più le labbra a destra, come era suo solito fare, soddisfatto di aver notato un particolare così sottile.

-I didn't even think about it... I was sure you would get it, Mr Perfection... I love you, too... (Non ci avevo nemmeno pensato... Ero sicura che l'avresti capito, Mr Perfezione... Ti amo anch'io...)

Si baciarono con delicatezza, assaporando quel contatto come fosse zucchero filato, ma il loro idillio fu interrotto da un Loki sempre più agitato che entrò in camera abbaiando come un pazzo e cominciando a saltare sul letto. Quello era il cane più egocentrico che Kaylie avesse mai visto eppure era anche il più adorabile. Cercarono di acchiapparlo finendo per rincorrersi in giro per tutto l'appartamento e rischiando di rompere anche la testa a grandezza naturale di Iron Man che Liam si era comprato prima di partire per gli Stati Uniti e che era a dir poco inquietante.

Liam impiegò la mattinata a firmare autografi e fare foto assieme ai ragazzi, in una Londra completamente blindata in occasione del signing previsto per l'uscita del libro ufficiale, che avevano deciso di far coincidere con la prima apparizione, sui grandi schermi, del loro film. Kaylie, dal canto suo, era impegnatissima in sala prove per gli ultimi ritocchi, soprattutto perché avevano scoperto solo il giorno prima che il palco sarebbe stato di dimensioni decisamente maggiori rispetto a quelle che si erano aspettati, cosa che implicava delle modifiche sostanziali alle coreografie.




Hi sweethearts!!
faccio subitissimo una precisazione: ovvero che questa è solo metà del capitolo... Questo perché: 1)sarebbe stata un'impresa per voi leggerlo tutto 2)ormai la fine si sta avvicinando ed io comincio già a sentire la mancanza di questa storia **... 3)per la prima volta, dopo un sacco, mi sono trovata IO a piangere per qualcosa che ho scritto tempo fa... Un miracolo, praticamente... Quindi non volevo far succedere troppe cose tutte in una volta^^
Direi che la consegna del regalo sia la parte clou del capitolo, ma anche l'autostima di Kay che cresce non è da sottovalutare =)
E scusate per l'orario improponibile in cui ho aggiornato, ma era l'unico momento libero ^^
Detto questo, è tempo per ringraziare infinitamente tutte coloro che hanno preferito, scelto o ricordato questa storia, che la leggono e che, magari, recensiscono: GRAZIE! **
Mi eclisso e vi faccio un piccolo invito: se volete leggere qualche One Shot su Harry, Niall, Zayn, Liam o Louis (giuro che sono messi a caso e non in ordine di preferenza >.<) potete passare dalla mia raccolta =) Si intitola Midnight Cup Of Tea **
P.S. Sempre su Twitter @93ONED
Lots Of Love <3





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Capitolo 26
*** Up All Night (part 2) ***


Up All Night (part 2)


Il pomeriggio, Liam decise di andare a fare un po' di compere con Andy, per consigliarlo su un “outfit adatto alla serata”, secondo le parole dell'amico di vecchia data. In realtà cercava solo uno scusa per portarsi in giro l'amico e vedere qualche ragazza nuova girargli attorno: non si era ancora arreso all'idea di provare qualcosa di più per quella meraviglia di Daisy.

Kaylie invece aveva un intero pomeriggio per dedicarsi al complicatissimo rituale di preparazione che la stava aspettando in una Spa del centro, in vista della serata sotto i riflettori, organizzato da una onnipresente Louise. Quella donna non aveva preso un attimo di respiro da quando era diventata la manager principale dei ragazzi, il che implicava che fossero almeno dodici mesi che quel cervello artificiale inglobato in un corpo minuscolo non vedeva qualcosa che assomigliasse vagamente ad un giorno di vacanza. Per questo, Kaylie e Eleanor avevano deciso di regalarle quelle tre ore di coccole e relax in loro compagnia, convincendola a lasciare quelle poche cose, che ancora non aveva organizzato per la serata, nelle capacissime mani di Paul. Quando Eleanor arrivò a prenderla, Kaylie scoprì che all'allegra combriccola si sarebbe aggiunta anche Lou. Logicamente, i capelli li avrebbe fatti lei a tutte e quattro.

-The guys can also wait... (I ragazzi possono anche aspettare...)

Aveva detto Lou, mentre i loro piedi si lessavano dentro a bacinelle di ogni colore e forma. Stavano tranquillamente parlando del più e del meno, di come stessero andando le prove di Kaylie, di come si sarebbe svolta la serata della prima e, addirittura, di come Lux si sporcasse anche i capelli ogni volta che mangiava un panino con la marmellata di fragole, quando videro dei flash entrare dalle vetrate del salone. Quella che Kaylie presuppose essere la proprietaria, si avvicinò a passo svelto verso di loro e, con faccia contrita, disse:

-I'm so sorry, ladies... But we can't send them away, because they're on the public soil... (Mi dispiace, signore... Ma non possiamo mandarli via, perché sono sul suolo pubblico...)

Lou- Don't worry... It's all right... Thank you... (Non si preoccupi... Va tutto bene... Grazie...)

Guardò di nuovo fuori le vetrate e sorrise timidamente ad uno di quegli obbiettivi stratosferici e poi ad uno dei tanti Iphone che nascondevano la faccia di qualche ragazzina, tutta contenta per aver trovato due terzi delle ragazze degli One Direction, assieme alla manager dalla band e alla parrucchiera, nonché amica di uno di loro, nello stesso posto.

E' semplicemente pazzesco... Non siamo noi quelle famose... Sono i ragazzi ad esserlo, eppure sembra che anche le nostre vite siano interessanti... Non so se mi abituerò mai a tutta questa attenzione... “.

Lou- Kay, what's happening?? You seam to be deep in thought... (Kay, che sta succedendo?? Sembri persa nei tuoi pensieri...)

Kaylie si riscosse dalle sue congetture mentali, rendendosi conto di essere osservata dalle tre donne.

-Yep!! I'm fine! I was just wondering why the fans want to know something about us, but then I remember that I did the same when I was one of them... But I'm pretty sure that I'll never get used to this... (Yep!! Sto bene! Mi stavo solo chiedendo perché le fan vogliano sapere qualcosa di noi, ma poi mi ricordo che io facevo lo stesso quando ero una di loro... Ma sono abbastanza sicura che non mi abituerò mai a questo...)

Lou- You know… At first I asked myself why the fans were so interested in what we do, what we say, even how we took the tea… But then I realised it was just to be closer to the boys… Even if it’s still crazy that Lux recives thoudsand of presents every birthday… (Sai... All'inizio mi sono chiesta perché le fan fossero così interessate in quello che facessimo, dicessimo o anche come prendessimo il tea... Ma poi ho realizzato che era solo per essere più vicini ai ragazzi... Anche se è ancora assurdo che Lux riceva migliaia di regali ogni compleanno...)

Eleanor- Moreover, Kay you’re gonna be a famous dancer… How is going with your fans on Twitter?? (Per di più, Kay, tu stai diventando una ballerina famosa... Come va con le tue fan su Twitter??)

Louise- Yesterday, Paul told me that you’ve already had three support acconuts, one update account on Twitter and a fan page on Facebook… That’s cool!! (Ieri Paul mi ha detto che hai già tre account di supporto, uno di update su Twitter e una fan page su Facebook... E' forte!!)

-Yes!! I mean: I’d never expected something like this… When we were in London, chilling around after the Gala, a group of fans stopped the boys, but then they came our way and asked me, El and Perrie for a photograph and an autograph… Do you remember?? (Sì!! Insomma: non mi sarei mai aspettata qualcosa del genere... Quando eravamo a Londra, rilassandoci dopo il Gala, un gruppo di fan aveva fermato I ragazzi, ma poi sono venute dalla nostra parte e hanno chiesto a me, El e Perrie per una foto e un autografo... Ti ricordi??)

Eleanor- Of course I do: you were like “Oh gush!! But it’s all true?! They really like my choreographies?!”…You were completely shocked!! (Certo che sì: tu eri tipo “Oddio!! Ma è tutto vero?! Gli piacciono sul serio le mie coreografie?!”... Eri completamente scioccata!!)

-But I really was!! It was so surreal that someone was asking me for a picture just because she loved how I dance!! (Ma lo ero sul serio!! Era così surreale che qualcuno mi chiedesse una foto solo perché adorava come ballassi!!)

Lou- Kay you are so lovely! (Kay, sei così adorabile!)

-Ehm… Thank you..But: why?? (Ehm... Grazie... Ma: perché??)

Lou- Because you still look surprise every single time someone pays you a compliment!! (Perchè sembri ancora sorpresa ogni singola volta che qualcuno ti fa un compleanno!!)

-Well… Maybe it’s due to the lowest self-esteem on the surface of this planet… (Beh... Forse è dovuta alla più bassa autostima sulla faccia di questo pianeta...)

Eleanor- Due to what was the lowest self-esteem on the surface of this planet… Am I right? (Dovuta a quella che era la più bassa autostina sulla faccia di questo pianeta... Ho ragione?)

La ragazza le stava facendo l’occhiolino: sapevano entrambe che cosa Kaylie avesse regalato a Liam ed anche che significato avesse quel dono per lei. Come darle torto: Eleanor era di certo una delle persone che più le erano state vicine da quando quel sogno era cominciato, soprattutto per quanto riguardava la sua “carriera” da ballerina.

In fine dei conti era stata al suo fianco quando le avevano chiesto di firmare il primo autografo; c’era stata anche lei quando aveva festeggiato per essere stata scelta per il tour; era lei quella che la sopportava ogni volta che finiva le prove prima e voleva tirarsi su di morale per magari una sequenza di passi che l'aveva fatta impazzire. Era lei uno dei motivi per cui aveva capito come tutto quello che riguardava la fama dei ragazzi e le conseguenze che aveva sulla vita delle persone che gli stavano vicine, non aveva nulla a che fare con la sua relazione con Liam. In quel frangente c'erano solo lui e lei. Nessuno altro.

Dopo essere passate tutte per casa di Lou ed essersi fatte acconciare i capelli, impiegando quasi mezzora per sistemare quelli di Kaylie, dato che i boccoli non volevano restare tutti sulla sua spalla destra, rientrò in quell'appartamento che aveva imparato a chiamare “casa”, pensando di trovarvici solo Loki. Quando, invece, aprì la porta, appoggiando le chiavi sul mobiletto a forma di frigorifero che Liam aveva voluto compare a tutti i costi qualche giorno prima, si ritrovò a contemplare una visione celestiale nel bel mezzo del salotto. Liam stava camminando a piedi scalzi sul morbido tappeto bianco, mentre si allacciava i pantaloni dello smoking, senza nulla a coprirgli il petto sempre più muscoloso. Quei mesi in tour in America, a furia di sessioni si allenamenti con Zayn e Harry e di nuotate in mezzo all'Oceano, avevano accentuato maggiormente i suo pettorali e reso ancora più toniche le braccia e le spalle.

Un giorno di questi farò un infarto e dovranno sostituirmi durante il tour... Ma dico: è lecito possedere tanta bellezza in un solo corpo?!... Ed ora cos'ha da guardare con quel sorrisino compiaciuto stampato in faccia?? Adesso ti faccio veder io caro il mio Mr Liam Sono Un Bronzo Di Riace Payne di che cosa è capace la sottoscritta...”.

Liam la stava osservando, consapevole dell'effetto che continuava ad avere su di lei e sul suo autocontrollo, così fece per avvicinarsi, ma la vide dirigersi frettolosamente su per le scale, che conducevano alla loro camera, con uno sguardo di sfida che dardeggiava nei suoi occhi.

Kaylie tirò fuori il vestito che aveva comprato assieme a Eleanor una settimana prima e che aveva gelosamente tenuto nascosto a quella popstar neo-ventenne che si stava preparando al piano di sotto. Lo infilò con estrema cautela, onde evitare di perdere qualche pietra del corpetto, per poi dedicarsi al trucco che, seguendo le indicazioni di Lou, fece il più fresco e naturale possibile: un accenno di ombretto perlato per illuminare, un po' di rimmel e di matita, qualche tocco di blush ed, infine, una passata di lucidalabbra. Dopo essere salita sui sandali argentati che la commessa le aveva consigliato, prese la pochette, e, sistemata un'ultima volta la catenina che Liam le aveva regalato, scese lentamente le scale, per giungere al piano inferiore.

Sentendo il rumore dei tacchi, Liam si doveva essere accorto della sua imminente apparizione, dato che quando raggiunse il piccolo pianerottolo, lo trovò rivolto verso la rampa di scale, vestito di tutto punto, mentre si sistemava le maniche della camicia, sotto la giacca di pelle, attività che però interruppe immediatamente.

Era paralizzato davanti a Kaylie. Come se la stesse vedendo per la prima volta. Come se si stesse accorgendo solo in quel preciso istante di chi fosse veramente Kaylie, la ragazza che aveva scelto di avere al suo fianco.

Il primo istinto fu quello di abbassare lo sguardo, imbarazzata da quelle attenzioni adoranti e da quell'occhiata indagatrice che lui le stava rivolgendo...

No... Non devo vergognarmi più di me stessa... Non davanti a lui...” pensò Kaylie mentre rialzava la testa per incatenare i suoi occhi a quelli di Liam e sorrise. Come quella prima volta all'arena.

Fece qualche altro scalino, ma subito dopo si sentì sollevare da terra da due braccia rassicuranti che la fecero roteare come fosse la scena di un vecchio film in bianco e nero, quando i due protagonisti si ritrovano dopo tanto tempo e si confessano il loro eterno amore. Rise ancora di più, pensando a quanto pazzo fosse quel ragazzo e a quanto lo amasse per questa sua genuina follia.

Liam- You look so different... (Sembri così diversa...)

Kaylie non seppe se prendere quell'affermazione come un complimento o come una critica: era sempre stata una delle sue più grandi paure quella di cambiare, diventando qualcuno che non era. Forse Liam si rese conto della sua preoccupazione, dato che la lasciò in mezzo al salotto per andare a recuperare qualcosa dal bancone della cucina. Tornò con in mano un album fotografico arancione e viola con sopra i loro nomi e dentro tutte le foto che i paparazzi e Harry gli avevano scattato in quei mesi.

Liam- A girl gave me this as a birthday present, this morning... Look at you, just four month ago, at the Gala... You seamed to be so scared to standing there, even just in front of us... And look at us, tonight... (Una ragazza me l'ha dato come regalo di compleanno, questa mattina... Guardati, solo quattro mesi fa, al Galà... Sembravi così spaventata di stare lì, anche solo di fronte a noi... E guarda noi due, stasera...)

Erano di nuovo davanti lo specchio che Kaylie gli aveva regalato per il compleanno e che Liam aveva voluto a tutti i costi appendere in salotto, nella parete opposta alle vetrate, di modo che, qualora si fossero specchiati, avrebbero avuto Londra a far loro da sfondo.

Kaylie osservò di nuovo quella coppia di giovani individui che le sorridevano di rimando e si rese conto di non essersi mai sentita così sicura di sé stessa come in quel momento. Era cambiata, aveva ragione Liam, ma era cambiata in meglio perché grazie a lui era riuscita a far emergere quella parte della sua personalità che per anni aveva celato al mondo intero.

Aveva fatto venire a galla quella sicurezza che raramente era trapelata nei suoi primi diciannove anni di vita, aveva fatto sbocciare la consapevolezza di una forza che per troppo tempo era rimasta rintanata nel suo cuore, come in gabbia. Era lì, in piedi, al fianco del ragazzo che amava alla follia, in un meraviglioso appartamento in centro a Londra che era diventato anche la sua casa, fasciata in un vestito che metteva in mostra le sue curve, valorizzando quelli che lei aveva sempre considerato come dei difetti, pronta per affrontare la prima di un film e un tour come ballerina di supporto nelle maggiori arene del Regno Unito... E si sentiva a sua agio... Si sentiva bene con sé stessa. Realizzata.

Si voltò all'interno dell'abbraccio di Liam, fino a trovarsi con il viso a pochi centimetri dal suo.

-Thank you Liam... For making me realize how strong was the power I had inside... I changed outside just because my own heart has changed... And it's all because of you... I love you... And happy birthday daddy direction... (Grazie Liam... Per avermi fatto capire quanto potente fosse la forza che avevo dentro... Sono cambiata fuori solo perché il mio cuore è cambiato... Ed è tutto merito tuo... Ti amo... E buon compleanno daddy direction...)

Lo vide alzare gli occhi al cielo, per poi avventarsi su di lei cercando di morderla e di farle il solletico dovunque: sapeva perfettamente quanto fastidio gli desse essere chiamato così, perché diceva che lo faceva sentire vecchio, benché, oggettivamente, fosse il più responsabile di tutti.

La macchina era già arrivata e Alberto, il bodyguard di Liam, li stava aspettando al suo interno. Louise aveva dato indicazioni precise: i ragazzi sarebbero arrivati sulla croisette solo dopo che tutti gli altri “coprotagonisti” del film-documentario, o per meglio dire, tutti i parenti vari ed eventuali, avessero calcato il tappeto rosso.

Kaylie raggiunse Eleanor e Perrie con cui avrebbe dovuto affrontare la folla oceanica di Directioners, fotografi, giornalisti, telecamere, addetti del settore e curiosi che si era assiepata fuori all'Empire Cinema di Londra. Le fan che erano state intervistate avevano già fatto la loro passerella, incredule di quanto gli stesse accadendo.

Vide Paul sfilare con tutti gli altri manager che si erano occupati di loro, ad eccezione di Simon che sarebbe arrivato, a seguire, con i ragazzi; poi fu il turno dei 5 Seconds Of Summer, a cui non sembrava vero di essere strizzati in sfavillanti completi eleganti e di solcare un vero e proprio red carpet; seguirono poi Lou e Tom con una dolcissima Lux a mano della mamma, infiocchettata in un vestitino rosa e bianco, che la faceva somigliare ad un piccolissimo e golosissimo cup-cake; gli amici di sempre che non riuscivano a capacitarsi appieno del perché fossero lì, dato che “l'unica cosa” che avevano fatto era stata essere dei compagni di merende formidabili; poi fu il loro turno. Precedevano solo le famiglie dei ragazzi che per l'occasione si erano riunite tutte assieme come una vera e propria unica famiglia allargata.

A Kaylie sembrò di stare in paradiso: conobbe i genitori degli altri ragazzi, ebbe modo di far conoscenza con Gemma, tutte le donne di casa Malik, le spumeggianti Anne e Johanna e le sorelle di Mr Louis, che erano belle tanto quanto il fratello.

Era come essere a bordo di una giostra e incrociare le dita affinché questa non cadesse giù. Le montagne russe erano nulla in confronto a quel su e giù di emozioni che provava Kaylie.

Tutta l'allegra brigata era in piedi sul lunghissimo tappeto rosso, mentre ondate di flash li illuminavano a giorno e raffiche di domande bombardavano le loro orecchie, in attesa del loro arrivo. E poi eccoli.

La scena, agli occhi di Kaylie, ma probabilmente di tutti i presenti, si stava svolgendo al rallentatore.

No... Aspetta un attimo... Ma stanno seriamente scendendo dall'auto a rallentatore!! Ma quanto idioti sono?! Quei cinque non cambieranno mai...”.

-I bet my last album of the Lawson that this is an idea made by the perverse mind of Louis- I'm 21 but I act like a 5 years old boy -Tomlinson... (Scommetto il mio ultimo album dei Lawson che questa è stata un'idea della mente perversa di Louis- Ho 21 anni ma mi comporto come un bambino di 5- Tomlinson...)

Eleanor- I guess you're unfortunately right... (Credo tu abbia sfortunatamente ragione...)

Quando finalmente furono usciti tutti dalla macchina, Simon li raggiunse per assumere, quella che Louise aveva definito come “la formazione”: Niall, Louis, Zayn, Harry e Liam, ovvero la posizione che avevano quando fu scattata la loro prima foro come concorrenti ufficiali di X Factor UK, quel fatidico 23 Luglio del 2010 alle otto e ventidue minuti di un venerdì sera spagnolo. Non l'avevano concordata, semplicemente era successo ma a tutti era subito venuta in mentre la bizzarra coincidenza.

Kaylie sentì dei brividi percorrerle la schiena, mentre li osservava bearsi di tutto quello che quei tre incredibili anni li avevano portati ad ottenere. Ebbe la certezza che quel brivido non fosse altro che un incontenibile orgoglio per l'incredibile strada che quei cinque adolescenti sconosciuti erano riusciti a percorrere grazie alle loro voci e alle loro personalità, così diverse e così tremendamente complementari, semplicemente fatte per fondersi assieme.

Erano arrivati a traguardi che altri artisti avrebbero solo sognato di raggiungere per tutta una vita eppure, se anche tutto quello fosse sparito di colpo, loro sarebbero rimaste le incredibili persone che erano: veri fino in fondo, fedeli a sé stessi e al loro sogno, stretti da un legame indissolubile, fatto di ricordi indimenticabili e di momenti difficili superati assieme.

Non poteva farci nulla: era orgogliosa di loro e quelle lacrime che si ostinavano a scendere imperterrite sul suo blush ne erano un'innegabile conferma.

Fortunatamente non era l'unica, dato che tutti i presenti avevano le iridi lucide o addirittura dei fazzoletti accuratamente sistemati agli angoli degli occhi, pronti a raccogliere delle lacrime fuggitive.

Vide Karen piangere come non mai, ma con ogni probabilità non aveva mai realmente smesso da quel primo provino di Liam, quando ottenne quattro sì, compreso quello tanto sospirato di Simon, che poi lo lasciò andare ad un passo dalla vetta, ma che non se lo fece sfuggire due volte.

Stavano solcando quel tappeto rosso come se fosse stato creato solamente per loro, come se fossero nati per stare al centro dell'attenzione di un quarto di mondo, sotto le accecanti luci dei riflettori, con un microfono in mano... E forse era proprio così: erano nati per diventare delle star.

Erano nati per essere una delle maggiori boy band della storia della musica.

Erano nati per realizzare il proprio sogno.

Camminavano con passo sicuro, belli come non mai, ognuno con qualche accenno diverso, con una peculiarità propria che li rendeva unici: Harry con quella mano che continuava a torturare incessantemente il ciuffo fluente; Zayn con lo sguardo sfuggente, per cercare di essere sempre pronto a qualsiasi scatto e per nascondere quell'accenno di timidezza che faceva parte di lui; Niall che a stento riusciva a trattenersi dal saltare come un capretto per tutta la passerella, che camminava un passo avanti agli altri; Louis che tentava di sfoggiare la sua espressione da uomo vissuto e sciupa-femmine con la faccia da angioletto, per poter ammaliare chiunque fosse nei paraggi; Liam con la mano destra nella tasca dei pantaloni ed un sorriso felice e compiaciuto stampato sulle labbra sottili, messo apposta per mostrare a tutti dove fosse riuscito ad arrivare, con quello scintillio magico negli occhi, che ancora si stupivano di tutto.

Raggiunsero i parenti e gli amici che li avevano accompagnati in quegli ultimi straordinari dodici mesi e si misero in posa con loro per le foto di rito. Liam si voltò verso di lei e le sorrise, facendole l'occhiolino: Kaylie era quasi certa di non averlo mai visto così felice in vita sua.

Gli sorrise di rimando e poi, ad un segnale di Louise, si diressero verso l'interno del cinema, mentre Liam la raggiungeva per intrecciare le sue dita lunghe con quelle di lei.

Si sedettero vicini, con Liam alla sua destra, vicino a Niall, Zayn e Perrie, mentre Eleanor era alla sua sinistra, con Louis e Harry nei posti affianco. Guardare quel film documentario le fece venire non solo dei brividi strepitosi, ma anche un'inondazione di lacrime che non riuscì a trattenere in nessuna maniera, suscitando le battutine di Louis e le risate di Niall.

Erano loro. Le loro vite e il loro sogno. Semplicemente ed unicamente loro cinque.

Quando il film finì, le interviste e le presentazioni di rito furono affrontate da tutti con un sorriso a trentadue denti, che nemmeno una gomma di proporzioni gigantesche avrebbe potuto cancellare dai loro volti, ma quello che, in realtà, tutti stavano aspettando non era altro che l'after party, ovvero la festa per i vent'anni di Liam.

Quando finalmente Andy disse:

-Are you ready to go crazy?! Let's stay up all night!!! (Siete pronti per impazzire?! Staremo svegli tutta la notte!!!)

Si alzò un boato nell'enorme salone che li stava ospitando, segno che ogni singolo invitato non vedeva l'ora di potersi divertire e rilassare dopo tutte quelle emozioni, sorvolando persino sulla citazione alquanto scontata di un Andy decisamente euforico. Salutati i parenti e i manager, con la band, i ragazzi dei 5 Seconds Of Summer, gli amici di sempre e i fratelli acquisiti e le sorelle naturali, si diressero verso il mitico Funky Buddha. A quanto sembrava, almeno sulla scelta del locale, sembrava averla avuta vinta Andy, ma appena raggiunsero il posto ebbero modo di constatare come il resto della nottata fosse stato lasciato nelle famigerate mani di Harry-Genio-Delle-Feste-Styles. Il locale era pieno di gente, ma il privé era riservato tutto a loro, anche se comunque i ragazzi furono scortati dai loro bodyguard, che solo dopo qualche bicchierino di champagne riuscirono a far rilassare un poco.

Ben presto si ritrovarono a ballare come se non avessero mai dovuto vedere l'alba del nuovo giorno, bevendo tutto quello che Louis e Niall si ostinavano ad ordinare, neanche fossero delle idrovore, sprizzando gioia ed amore da ogni poro della pelle. Benché riuscisse a reggere parecchio bene l'alcol, Kaylie fece fatica a rendersi conto che con ogni probabilità, quelli che stava fissando baciarsi appassionatamente, nel bel mezzo della pista, non erano altro che Andy e Daisy, quindi dovette fidarsi della risata che Liam le riverso sull'orecchio, appena lei glieli indicò.

Giuro che Tomlinson e Nialler ubriachi sono una delle cose più esilaranti che io abbia mai visto in vita mia, fortuna che non bevono seriamente sul palco... Altrimenti diventerebbe uno spettacolo di cabaret più che un concerto... Non che Harry, Josh, Sandy e Ashton siano presi molto meglio...” pensò Kaylie mentre vedeva i primi due cercare di fare la presa ad angelo di Dirty Dancing e gli altri quattro incitarli con un tifo da stadio. Quella notte se la sarebbero ricordata tutti. O forse no.

Quando fu il turno del regalo, non poté fare a meno di pensare che se c'era una cosa che quei cinque giovani uomini, almeno secondo l'anagrafe, non riuscivano proprio a fare, era crescere e ringraziò il cielo che fosse così, altrimenti non avrebbe mai visto la faccia estasiata che assunse Liam quando scartò il gigantesco pacco che Paul e Alberto gli avevano consegnato, mostrandogli un Buzz Lightyear a grandezza naturale, che Kaylie sapeva già, sarebbe finito a far compagnia all'inquietantissima testa di Iron Man, nel salotto di casa loro.

Quando fu il momento della torta, introdotta da un rullo di tamburi alquanto improvvisato e roboante di Ashton e Josh sui tavolini impiastricciati di cocktail, l'allegra brigata si profuse in un “Happy Birthday” alquanto stonato e molto simile al verso di un branco di capre urlatrici, a riprova del fatto che avere nella propria cerchia di amici due boy band non assicurava una canzone di buon compleanno degna di essere ascoltata. Sopra alla torta, di proporzioni veramente notevoli, erano appoggiati, oltre che dei piccoli fuochi d'artificio che stavano allegramente scoppiettando, anche due figurine in cioccolato plastico che ben presto Kaylie si rese conto essere un Iron Man e un Woody intenti a stringersi la mano.

Oh mamma mia... Neanche fossimo ad un matrimonio!!..” pensò Kaylie, prima di essere interrotta da un Zayn super contento della faccia estatica dell'amico, che disse:

-That's the perfect marriage!!! (Questo è il matrimonio perfetto!!!)

Kaylie lanciò uno sguardo comprensivo a Perrie che non poté fare a meno di mettersi a ridere, seguita a ruota da tutti gli altri.

La nottata trascorse nel migliore dei modi possibili, tra giochi stupidi che i ragazzi si misero a fare per scommessa (sembrava che Andy si fosse preparato per quel compleanno almeno con dieci mesi di anticipo, tanto era euforico) e battute idiote, suscitate dall'ora tarda e dai fumi dell'alcol.

Quando Liam e Kaylie riuscirono a raggiungere la porta di casa loro erano quasi le cinque del mattino, tanto che un timido sole cominciava a sorgere lungo la linea di palazzi che si apriva davanti a loro, dalle ampie vetrate del salotto. Kaylie aveva in mano le scarpe con il tacco che era miracolosamente riuscita ad indossare per tutta la notte, benché le avessero sostanzialmente fatto perdere l'utilizzo di tutte e cinque le dita dei piedi e le lanciò molto poco delicatamente a terra, assieme alla pochette.

Liam le sorrise divertito, prima di circondarla con le sue braccia, stringendo la schiena di Kaylie al suo petto, per poi sussurrarle all'orecchio.

-Be careful... There's a new pair of eyes watching over you... (Stai attenta... C'è un nuovo paio d'occhi a controllarti...)

Indicando con un dito la statua di Buzz che era magicamente comparsa nell'angolo della stanza.

-I'll pay more attention when I'll eat my chocolate cookies on your couch... (Farò più attenzione quando mangerò i miei biscotti al cioccolato sul tuo divano...)

Lo sentì irrigidirsi leggermente. Kaylie sapeva quanto odiasse trovare briciole di cibo sul divano, soprattutto perché Loki, che in quel momento comparve nella stanza scodinzolando, sarebbe sicuramente andato a mangiarle, ma subito cambiò atteggiamento e, mettendosi a ridere sommessamente, cominciò a farle il solletico. La prese in braccio e finirono per ruzzolare sul divano, ridendo a crepapelle, mentre la bestiola cercava a tutti i costi un modo per prendere parte anche lei a quella piccola lotta.

Dopo cinque minuti buoni di durissimo scontro, crollarono entrambi sfiniti sui soffici cuscini arancioni e bianchi, che Liam aveva comprato per farla contenta. Kaylie si accoccolò meglio con la schiena contro il petto di Liam, lasciando che lui la cingesse per i fianchi, accarezzando delicatamente il suo braccio. Poteva sentire il respiro caldo e dolce di Liam sfiorarle i capelli, mentre si faceva sempre più pesante e regolare.

Loki li guardava impaziente dal tappeto, in attesa di un cenno affermativo per salire ed addormentarsi con loro. Kaylie gli fece un piccolo cenno con il dito e lui si rannicchiò, con un balzo, ai piedi del divano, con la testa sui suoi polpacci.

Osservando quell'alba straordinaria fare capolino, Kaylie non poté trattenersi dal pensare quanto tutto quello che le fosse accaduto negli ultimi mesi e tutto quello che ancora stava vivendo le sembrasse sempre più un sogno. E si sentì fortunata, come mai si era sentita prima in vita sua, per quello spettacolo che stava osservando, per quel respiro rassicurante che le diceva come Liam fosse sempre lì per lei, per quelle amicizie splendide che aveva creato, per quella passione che stava diventando il suo lavoro quotidiano.

Lo disse senza pensarci troppo, come se le parole volessero uscire da sole.

-I love you, Liam...

-I love you too, Kay...

Quel sussurro la sorprese, dato che era convinta che Liam stesse beatamente dormendo, ma ben presto sul viso di Kaylie si formò un sorriso sincero, con cui si fece accompagnare in mondo dove nemmeno i sogni più dorati avrebbero potuto fare a gara con la spettacolare realtà che lei stava vivendo.

Quando Kaylie riaprì gli occhi fu solo perché Loki aveva deciso di reclamare la sua passeggiata quotidiana ed effettivamente, osservando l'orologio della cucina, non poté dargli torto: erano le undici e mezza passate. Si alzò dal divano, spostando delicatamente il braccio di Liam, che ancora le stringeva la vita e, dopo aver messo sul fuoco il bollitore per il tea, si fece una doccia: quella non era decisamente una giornata qualsiasi.

Doveva solo aspettare fino alle sette di quella nuvolosa ma calda giornata londinese per poter riabbracciare gli altri due terzi della sua vita, dato che Marta e Denise sarebbero atterrate circa a quell'ora.

Sentì un paio di labbra soffici lasciare un leggero bacio sulla sua guancia destra e, voltatasi, vide Liam versare il liquido bollente nelle loro tazze personalizzate: quella di Batman e quella arancione con i pinguini.

-So... Today I'll finally meet le ragazze... (Quindi... Oggi incontrerò finalmente le ragazze...)

Kaylie rise sentendolo chiamare le sue amiche con l'appellativo con cui le nominava sempre lei, ma non si stupì più di tanto: ormai sapeva più parole in italiano lui che il vocabolario che lei gli aveva regalato dopo la prima conversazione con sua madre su Skype. Solo allora si rese conto di quello che Liam avesse seriamente detto.

Oh mamma: ma questa sarà la prima volta che le due pazze lo conosceranno di persona!!! Saranno cinque giorni decisamente lunghi....”.




Hi sweethearts,
prima cosa: BUONA FESTA DELLA DONNA!!! Ricordatevi che siete speciali, ognuna a modo proprio, e che nulla e nessuno dovrà mai impedirvi di mostrarlo al mondo <3
Detto questo, mi dispiace che la prima parte di questo capitolo non abbia ricevuto nessuna recensione, soprattutto perché la fine si avvicina (così suona un po' tragico, effettivamente ^^) e ci terrei a capire cosa ne pensiate della storia... So che anche questa parte è corta e che, con ogni probabilità, non vi dirà nulla, per cui vi anticipo già che in settimana riceverete un altro aggiornamento...
Mi spiace sul serio non sentire più i vostri pareri, ma vi posso capire... Più la rileggo e più mi sorgono dubbi sulla bontà della mia scrittura e sulla validità del contenuto... #Sad
Bene, mi dileguo, ringraziando tutte le gentili donzelle che sono arrivate a leggere fino a qui e che hanno ricordato/preferito/scelto questa storia **
Un abbraccio =)
P.S. Twitter @93ONED
Lots Of Love <3


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Capitolo 27
*** Everything About You ***


Everything About You

Arrivò all'aeroporto con mezz'ora di anticipo, facendosi accompagnare in macchina da Paul, che per quella sera si era offerto di darle un passaggio pur di conoscere le due ragazze di cui aveva sentito parlare per mesi.

Erano in piedi davanti al terminal e stavano parlando dell'ultimo arrivato di casa Higgins, quel bellissimo maschietto nato all'inizio della stagione e che stava rendendo Paul l'uomo più felice sulla faccia della terra. In quel momento un flusso indefinito di persone cominciò ad uscire dal terminal, attirando l'attenzione di Kaylie, che cominciò a cercare dovunque una massa di capelli ricci castani e un caschetto rosso. Vedeva uomini in giacca e cravatta, con la ventiquattrore alla mano, donne in tailleur che parlavano al telefono, famiglie cariche di valige che cercavano di non perdersi i figli per strada, coppie impazienti di godersi il loro soggiorno nella capitale e poi...

-Kay!!!

Kaylie vide due ragazze sbracciarsi in mezzo alla folla e cominciare a correrle incontro. Incurante del fatto che metà delle persone presenti si fosse fermata per osservare quella scena in perfetto stile film degli anni trenta in bianco e nero, si ritrovò pure lei a correre nella loro stessa direzione, tanto che in due secondi sentì quattro braccia stritolarla come se non la vedessero da secoli. E pensandoci bene, Kaylie si rese conto di quanto le fossero mancate tremendamente le sue due migliori amiche, le donne più stravaganti e meravigliose che avesse mai incontrato nella sua vita.

Marta- Oh mamma mia!! Ma sei uno schianto!!!

-Grazie... Anche voi siete splendide ragazze!! Denise ma sei ancora più rossa del solito o sbaglio??

Denise- E' bello vedere anche te, Kay... Comunque sì, mia madre ha avuto la brillante idea di controllare l'ora su due orologi diversi mentre mi faceva la tinta, così l'henè è rimasto troppo in posa ed ora sembro la sorella illegittima di Rossana...

-Cretina: stai benissimo invece!!

Marta- Non sai quanto mi... Cioè, ci sei mancata...

-Anche voi... Ve lo giuro... Qui sono successe così tante cose, ma raccontarvele via Skype non era lo stesso che potervele dire face to face...

Marta- Sentila: adesso fa pure finta di sapere l'inglese...

Scoppiarono tutte e tre a ridere. Non riuscivano a lasciare le loro mani che si erano intrecciate le une alle altre, tanto da formare una piccolo cerchio su cui la figura imponente di Paul fece ombra, avvicinandosi a loro per le presentazioni.

-Ragazze sono felicissima di presentarvi Paul: il mio manager, nonché uomo preferito sulla faccia della terra e grande amante della cucina italiana...

Mark- Ladies.... It's a pleasure finally meeting you, about whom I heard a lot about... (Signore... E' un piacere finalmente incontrare voi, di cui ho sentito molto parlare...)

Marta- Oh, I'm so curious to know what Kay told you about us... Anyway, nice to meet you Paul... I'm Marta... (Oh, sono così curiosa di sapere che cosa Kay le abbia detto su di noi... Comunque, piacere di conoscerla Paul.. Io sono Marta...)

Eccola là: la solita intraprendente che non si ferma di fronte a nulla... Questa è una cosa che ho sempre ammirato in lei, perché sono sicura che la sua caparbietà e il suo coraggio la porteranno molto lontano...”.

Denise- And I'm Denise... It's a pleasure to meet you, Paul 'cause Kay always tell us how patience you are with her... And thank you for taking care of our best friend in the last few months... (Ed io sono Denise... E' un piacere conoscerla, Paul, perché Kay ci dice sempre quanto sia paziente con lei... E grazie per essersi preso cura della nostra migliore amica negli ultimi mesi...)

Questa deve essersela scritta prima di partire, dati i suoi proverbiali problemi con l'inglese... Non c'è niente da fare: Denise si deve sempre prendere cura di tutti, nessuno escluso... E' per questo che è così speciale ed indispensabile...”. Kaylie non poteva sentirsi più orgogliosa delle sue migliori amiche, ma un'unica preoccupazione continuava a tormentarla da quella mattina: che diamine sarebbe successo una volta che si sarebbero trovate davanti a Liam??

Ebbe modo di scoprirlo molto in fretta dato che, dopo averle accompagnate in albergo per far loro appoggiare i bagagli e cambiarsi per la serata (com'era prevedibile, Paul disse che la lentezza nel prepararsi era comune a tutte le donne... Italiane comprese), risalirono in macchina per andare a casa Payne.

Beh, a casa Payne- Bella e questo era un piccolo particolare di cui non aveva ancora discusso con nessuna delle due... Non che non avesse detto loro di abitare da Liam, ma forse non gli aveva proprio spiegato che con ogni probabilità si sarebbe fermata lì per un po' più del dovuto...

Denise- Aspetta: tu mi stai dicendo che convivete?! Voglio dire: tu rimarrai a vivere qui anche dopo la fine del tour... Tu ti trasferirai definitivamente a Londra?!

Quella che aveva sempre ritenuto una delle persone più comprensive e pacate sulla faccia della terra stava praticamente dando di matto davanti al portone di casa sua, con una Marta quasi piegata in due dalle risate. Kaylie si voltò verso Paul che stava cercando una scusa per evaporare da quella situazione di isteria femminile, e dandogli un bacio sulla guancia, gli disse:

-Thank you so much for bringing me my best friends... I really need them... (Grazie mille per avermi portato le mie migliori amiche... Avevo davvero bisogno di loro...)

Paul- I don't mind... See you tomorrow Kay... Goodnight ladies!!! (Non è nulla... Ci vediamo domani Kay... Buonanotte donzelle!!!)

Kaylie tornò a concentrarsi su Denise, le mise le mani sulle spalle e, guardandola negli occhi, disse seria:

-Denise: ho detto che forse... E sottolineo il forse.... Mi fermo a vivere da Liam anche dopo la fine dei concerti... Non ti ho comunicato la mia decisione di voler scalare l'Everest senza ossigeno e con le infradito... Non ancora per lo meno!

Sentì una schiaffo colpirle la spalla.

Denise- Ma quanto cretina sei?! Io non so come faccia a sopportarti Liam...

-Ehi: insultiamo ora?! Vi ricordo che lui è stato ammaliato dal mio celestiale sorriso e...

Marta- Certo, perché se ti avesse conosciuto prima di essere “ammaliato” dal tuo sorriso, sarebbe scappato via a gambe levate!!

-Ma qui la simpatia la facciamo sgorgare a fiotti, eh?! Mi sono quasi pentita di aver fatto tutta questa fatica per farvi arrivare fin qui...

Marta- Neanche avessi mosso un dito!!

-Basta!! Voi due mi avete stufato: siete due ingrate!! Vedrete che cosa vi aspetta domani: vi farò camminare tanto ma tanto, in giro per negozi, che mi chiederete pietà!! E vi avverto che io ho Eleanor dalla mia parte!!

Denise- Ora sì che sono spaventata... Sta sfoderando la ragazza di un amico di suo moroso... Terrificante!!!

Kaylie stava per ribattere, quando sentì la serratura della porta alle sue spalle scattare e una faccia sorridente far capolino: si era praticamente dimenticata di dove fosse, per un attimo le era sembrato di essere tornata davanti al portone di casa sua, in una delle tante sedute “psicanalitiche” che faceva durante le serate d'estate con le ragazze, pensando a come sarebbe stato realizzare i propri sogni ed avere un ragazzo perfetto al proprio fianco.

In quel momento sentì un braccio allacciarsi alla sua vita e le facce delle sue due migliori amiche diventare l'espressione dello stupore: sembravano due statue greche tanto erano perfette ed immobili.

-Marta... Denise... Vi presento Liam!

-Ladies... I so happy to finally meet you!! (Signore... Sono così felice di conoscervi finalmente!!)

Non riusciva a capire cosa fosse: orgoglio? Gioia? Soddisfazione? Felicità? Non aveva importanza, perché quella stretta allo stomaco che l'attanagliava sempre nei momenti importanti era lì a farle compagnia. Quello era il segno che ogni cosa stesse andando al posto giusto, che Liam si stesse affezionando alle sue migliori amiche e che Marta e Denise si stessero innamorando di lui. Le tre parti fondamentali della sua vita si stavano conoscendo, per riformare il puzzle che era diventato il suo cuore.

Kaylie vide Liam con quella faccia buffa, dove alzava il sopracciglio destro e metteva le labbra come se fosse un bambino piccolo sul punto di piangere... Il problema era: perché aveva quell'espressione?

Liam- Kay, I think I've just discovered my super power: I can immobilize people! (Kay penso di aver appena scoperto il mio super potere: posso immobilizzare le persone!)

-You're right... I've never seen them so quite and speechless... Maybe we can leave them here and have an intimate dinner... (Hai ragione... Non le ho mai viste così tranquille e senza parole... Magari possiamo lasciarle qui e fare una cenetta intima...)

Marta- Cosa?! Ma senti questa! I mean... What are you saying?! (… Voglio dire... Cosa stai dicendo?!)

-Oh, gush... She found her voice again... (Oddio... Ha ritrovato la voce...)

Marta- Very, very funny... Without my voice you shouldn't be... (Molto, molto divertente... Senza la mia voce tu non saresti...)

Denise- Liam, you're the only one that can stop this stupid chat, so... (Liam, tu sei il solo che potrebbe bloccare questa stupida chiacchierata, quindi...)

Liam- You should be Denise, am I right? (Tu devi essere Denise, ho ragione?)

Denise- Yes, I am... (Sì, sono io...)

Liam- Are you hungry? Cause I am.... So, come in... They will follow us if they want to eat... (Sei affamata? Perché io sì... Quindi, vieni dentro... Loro ci seguiranno se vogliono mangiare...)

-I want to eat!! (Io voglio mangiare!!)

Liam- As I was saying... Sometimes I think you'd be Niall's girlfriend, instead of mine... (Come stavo dicendo... Qualche volta penso che dovresti essere la ragazza di Niall, invece che la mia...)

Kaylie gli rivolse una linguaccia, per poi dirigersi, con Marta sottobraccio, verso la sua nuova casa acquisita che, come aveva previsto, fece rimanere a bocca aperta tutte e due le ragazze.

Quando finalmente si sedettero a tavola, Kaylie pensò che il peggio fosse passato: le presentazioni erano state fatte, Denise aveva notevolmente migliorato il suo inglese tanto da riuscire a capire quello che diceva Liam (cosa non semplice, dato che alle volte non si capiva nemmeno lui) e Marta era troppo concentrata ad osservare l'arredamento bizzarro dell'appartamento e lo specchio di Kaylie, da non aprire più bocca. Ma quella era solo la quiete prima della tempesta, poiché, quando Liam ebbe la brillante idea di chiedere a quelle due lingue lunghe delle migliori amiche di Kaylie di parlare un po' della sua ragazza “prima del fatidico concerto”, si scatenò un inarrestabile fiume di episodi imbarazzanti e frasi celebri che la riguardavano.

Non tralasciarono nulla: dalle extension rosa che aveva in terza media, alla cotta colossale che si era presa per un ragazzo della sua scuola su cui era letteralmente inciampata, mentre tentava di avvicinarlo; passando per la volta in cui era finita con il sedere all'aria davanti a tutta la scuola, dopo essere scivolata su una lastra di ghiaccio e per quella in cui si era lamentata per un intero pomeriggio di come gli unici due ragazzi che avesse mai baciato, fossero dei pessimi baciatori, non volendo sentire ragioni circa il fatto che lei non avesse dei metri di paragone validi. Logicamente non sorvolarono nemmeno su tutte le lamentele che Kaylie aveva propinato alle loro povere orecchie all'inizio di quella strana passione per quella boy band inglese a causa di un gruppetto di bambine in campeggio.

Marta- She kept going on saying “It's for the money... It's just for the money!! I can't stand those little girls anymore!!”... But everyone could see that she was falling in love with your music! (Continuava a dire “E' solo per i soldi... E' solo per i soldi!! I non le riesco più a sopportare quelle ragazzine!!”... Ma chiunque poteva vedere che si stava innamorando della vostra musica!)

Liam- With our music, ah?? (Della nostra musica, eh??)

Marta- Well... Not only with your music... Also for the Louis Tomlinson's bum.... (Beh... Non solo della vostra musica... Anche per il sedere di Louis Tomlinson...)

Liam- What?! You really like Louis' ass?! Oh, c'mon!! (Cosa?! Ti piaceva sul serio il culo di Louis?! Oh, avanti!!)

Ormai Kaylie aveva smesso di cercare di dare spiegazioni e giustificazioni da circa un'ora a quella parte, tanto la sua posizione non sarebbe migliorata di un solo millimetro, ma quella era decisamente un'insinuazione a dir poco scorretta e soprattutto la faccia di Liam non era mai stata così tanto indignata.

-Okay, okay... I have something to say in my defence...At first, I fancied a little bit the remarkable gifts of Louis' body, but then I really fell in love with... (Okay, okay... Devo dire qualcosa in mia difesa... All'inizio, mi piaceva un pochino il notevole dono del corpo di Louis, ma poi mi sono innamorata sul serio di...)

Liam- With?? (Di??)

Marta- Yes: with what?? (Sì: di cosa??)

Se la vita fosse sempre giusta nei confronti delle persone, io ora avrei del raggi laser al posto degli occhi e potrei incenerire seduta stante quella simpaticona che è seduta davanti di me...”.

-With your voice.... (Della tua voce...)

Kaylie lo disse in direzione di Liam, sbattendo le palpebre e ringraziando di essersi messa almeno tre passate di mascara di modo che l'effetto “occhioni da cucciolo adorante” fosse amplificato all'ennesima potenza, per poi voltarsi verso Marta e farle la linguaccia.

Liam- Don't worry Kay... I also fell in love with you for your smile, definitely not for your sense of humour... (Non ti preoccupare Kay... Anche io mi sono innamorato di te per il tuo sorriso, decisamente non per il tuo senso dell'umorismo...)

Si alzò dalla sedia per darle un bacio sulla guancia a cui Kaylie rispose con uno schiaffo indignato sulla spalla di un Liam sempre più divertito, che si stava dirigendo al piano superiore per cambiarsi e andare da Andy.

-Non avrei decisamente dovuto insegnarli il sarcasmo e l'ironia... Ora li usa meglio di me!!

Lo disse mentre incrociava le braccia al petto e metteva su il broncio, ottenendo come unico risultato delle risate incontenibili da parte delle due megere sedute al tavolo con lei.

Denise- Sei pazzesca, lo sai??

-Oddio!! Da quant'era che non me lo sentivo dire... Mi mancava proprio....

Marta stava probabilmente per ribattere con qualche commento acido, quando Liam ricomparve, bello come non mai, sulla soglia della cucina, annunciando che doveva lasciarle per quella sera, ma che non vedeva l'ora di poter tortura Kaylie ancora un po' in loro compagnia.

Kaylie fu quasi certa di aver visto arrossire Denise quando Liam la salutò con un bacio sulla guancia: ora sarebbero state solo loro tre, come ai vecchi tempi.

Dopo essersi spaparanzate sul meraviglioso divano bianco ed aver afferrato un cuscino arancione a testa (con conseguenti scontate battutine sul fatto che avesse fatto arrendere anche quel povero ragazzo alla convivenza con quel colore sgargiante), arrivò la tanto fatidica domanda:

Denise- Allora... Come stai?

Già: come sto??” si chiese Kaylie seriamente, forse per la prima volta dopo mesi.

-Sinceramente? Bene...

Non riusciva a capire nemmeno lei da dove uscissero quelle frasi così sicure, ma sentiva che stava dicendo solo ed unicamente la verità ed era una sensazione indescrivibile, perché finalmente era sincera in tutto e per tutto.

-Sì: sto bene... Certo, sono assolutamente e irrimediabilmente terrorizzata per la prima performance che dovrò affrontare nell'arco di quattro giorni, davanti a qualcosa come ventimila persone... Sono in paranoia completa per i costumi di scena che dovrò indossare, dato che assomigliano più a dei fazzoletti per soffiarsi il naso che a dei veri e proprio indumenti... E con ogni probabilità credo di essere entrata in piena crisi da “mi sono accorta di non poter vivere senza il mio ragazzo”... Eppure sto decisamente bene.... Insomma: ho le mie due migliori amiche al mio fianco, in una delle città più belle che io abbia mai visto e che profuma di casa come nessun altro luogo al mondo, sono circondata da persone strepitose come Eleanor e Perrie, senza cui mi sentirei persa, ho acquistato quattro fantastici amici maschi che non averi mai neanche lontanamente sperato di poter avere, lavoro con degli individui strepitosi e talentuosi come Paul, Amelia, Kate e Ethan.... Per di più sto per vedere il mio più grande sogno diventare realtà e condivido un fiabesco appartamento in pieno centro città con un ragazzo meraviglioso e che credo essere l'amore della mia vita, quindi... Sì, direi che sto più che bene e che sono anche felice....

Kaylie riportò il suo sguardo sulle due giovani donne al suo fianco, lasciando che un'illuminatissima ed irrequieta Londra continuasse la sua frenetica vita, senza essere controllata dal suo occhio curioso.

Marta stava letteralmente piangendo, cercando di non diventare un panda a causa dell'abbondante dose di mascara che aveva messo, mentre Denise le stava rivolgendo uno sguardo orgoglioso con quelle sue splendide iridi color ghiaccio. Loro sapevano perfettamente che cosa Kaylie avesse affrontato nella sua adolescenza e, soprattutto, in quegli ultimi anni di scuola superiore e di università... Tutte le lotte con sé stessa per capire dove risiedesse la causa del suo malessere, del suo non sentirsi mai adeguata, quella costante voglia di scappare da tutto e da tutti, senza lasciare mai che qualcuno si avvicinasse abbastanza per capire che cosa ci fosse veramente sotto quell'apparenza di ragazza felice; tutte quelle infinite discussioni per farle vedere, attraverso gli occhi degli altri, che persona piena di qualità lei fosse in realtà, andando finalmente a smontare la barriera di insicurezze che la ricopriva interamente; tutte le cotte che aveva represso o nascosto perché incapace di lasciarsi andare con un ragazzo, impaurita dalla possibilità di farsi ferire ancora di più di quanto non si sentisse già...

Poi, però, era arrivato lui... Era arrivato Liam ed aveva sconvolto tutto: i suoi piani, le sue difese, le sue insicurezze. Un bacio ed ogni cosa aveva assunto un significato diverso, perché ora, ogni gesto era fatto per far vivere e crescere un sentimento, quello che loro condividevano, e che Kaylie aveva scoperto passare anche attraverso l'amore e la cura per sé stessi.

-Sapete che cosa ho imparato da Liam?? Che per amare veramente qualcuno devi per forza prima amare te stesso, perché altrimenti sei capace di dare all'altro solo una copia sbiadita della persona che potresti essere, facendo un torto ad entrambi... E' per questo e per un'estrema fortuna, lo devo ammettere, che ho cominciato seriamente a pensare di avere anche io qualcosa di positivo da poter donare e di meritare anche io il mio posto qui... Rimane solo una piccola enorme paura...

Denise- Quale?

-Che sia tutto un sogno... Che domani mattina mi possa svegliare e ritrovare nella mia camera dal colore indefinito, circondata dai poster di un'adolescenza mai del tutto superata, con l'Ipod sotto il cuscino ancora acceso ed una vita piena di rimpianti e occasioni perse ad aspettarmi...

Sentì i loro occhi pesare sulla sua pelle nel vano tentativo di capire se mai la loro migliore amica sarebbe stata completamente e sinceramente felice e forse furono proprio quegli sguardi preoccupati delle due persone che più le erano state vicine nei momenti difficili a farle capire che sì: era decisamente arrivato il momento di essere felice. Felice e basta.

-Poi, però, sento le mani avvolgenti di Liam stringermi i fianchi e so che è tutto vero... Che finalmente è arrivato il mio momento!

Sorrise a Denise, che la racchiuse di slancio in un abbraccio tanto familiare e sospirato, a cui si aggiunse subito anche Marta, e Kaylie non poté far altro che lasciar cadere le lacrime, trattenute per troppo tempo.

Delle lacrime che dopo vent'anni di vita Kaylie era felice di sentir cadere sulle sue guance, perché altro non erano che lo specchio di una serie di emozioni talmente potenti e belle che esprimerle a parole sarebbe stato semplicemente impossibile.

Quando si sciolsero da quel momento così toccante e si furono asciugate tutte e tre quelle rivoletti di gioia e affetto diluiti, Kaylie si sentì in dovere di rovinare tutta quell'atmosfera dicendo:

-Bene... Dopo il momento “Bautiful”, direi che sia il turno di un quantitativo esagerato di gelato accompagnato da un resoconto dettagliato della vostra vita nell'ultimo mese... Con cotanto di dettagli piccanti, cara mia, perché non credere che mi sia sfuggito il tuo velato riferimento ad un certo Andrea, dagli addominali scolpiti e l'abbronzatura perfetta!!

Marta- Ma non ti sfugge niente, eh?! Vai a prendere i chili di gelato che mi hai promesso e, forse, poi, otterrai qualche confessione...

Mamma mia quanto mi sono mancate....” probabilmente era la ventesima volta che lo pensava, ma d'altra parte era la pura e semplice verità: se non fosse stato per loro non sarebbe arrivata dove era in quel momento, dato che erano state solo ed unicamente Marta e Denise a mantenere vivo un piccolo barlume di speranza nel suo cuore.

La serata trascorse molto più velocemente del previsto e quando Liam tornò a casa, le trovò ancora concentrate a chiacchierare di tutta la gente che conoscevano e ad abbuffarsi di gelato. Kaylie le salutò dicendo loro che il giorno dopo si sarebbero dovute tenere pronte dato che ad attenderle ci sarebbe stata una giornata a dir poco “impegnativa”.

Avendole avvisate Kaylie non si sentì minimamente in colpa nel bussare alla porta della loro stanza d'albergo alle sette e mezza di mattina per farle svegliare e preparare: alle otto e mezza doveva essere in sala prove per la consegna dei costumi con le modifiche apportate e per gli infiniti tentativi di trucco e acconciature che Kevin aveva in serbo per loro. Quando Denise aprì la porta della stanza, Kaylie mise in mezzo tra lei e l'amica assolutamente furibonda un sacchetto di carta dal profumo delizioso, contenente i migliori muffin e cupcake dell'intera città di Londra.

-Questa si chiama offerta di pace e se non la accettate siete delle pazze, perché sono assolutamente deliziosi!!

Denise finalmente si aprì in un sorriso e la fece entrare, per introdurla all'imbarazzante spettacolo di una Marta completamente attorcigliata nel lenzuolo ocra dell'hotel, con i capelli completamente arruffati e la bocca aperta, spiaccicata sul cuscino. Sembrava Zayn in uno dei suoi tanti attacchi di narcolessia acuta, in cui si addormentava dovunque poggiasse il sedere.

Senza pensarci troppo, Kaylie si mise a saltare sul letto e in men che non si dica, si ritrovò soffocata da un cuscino, tenuto premuto con un chiaro intento omicida da una Marta ora fin troppo sveglia. Dopo esser riuscite a far colazione e averle costrette a prepararsi nel minor tempo possibile (che con Marta non poteva essere al di sotto dei trenta minuti abbondanti), arrivarono in sala prove, dove Kaylie potè introdurre le sue due migliori amiche a quei tre londinesi impazziti , altrimenti noti come Amelia, Ethan e Kate. Neanche a farlo apposta, Marta si mise subito a chiacchierare amabilmente con Ethan, dando a tutti l'impressione di aver appena trovato la sua anima gemella per shopping e gusti in fatto di ragazzi.

Si integrarono talmente bene con il resto dello staff che riuscirono ad avere voce in capitolo anche per quanto riguardava la scelta del trucco di scena e dell'acconciatura e, con somma gioia di Kaylie, optarono per una linea marcata di eyeliner, su sfondo dorato, un rossetto lucido della tinta delle labbra e delle fluenti chiome boccolose. Per dirlo con le parole di Mr Louis “Simple but effective!”.

Dopo una mattinata trascorsa tra trucchi e forcine per capelli, Kaylie decise di far prendere un po' d'aria a Marta e Denise, che sembravano appena scese da dodici giri consecutivi sull'otto-volante, portandole a pranzare con un panino in Hyde Park. Stavano tranquillamente chiacchierando dei costumi di scena che Kaylie avrebbe dovuto indossare di lì a tre giorni, quando una voce squillante catturò la loro attenzione, facendola balzare in piedi.

-I've finally found you!! (Vi ho trovate finalmente!!)

Eleanor si stava precipitando con la sua grazia innata e sempre sconvolgente verso di loro, con in mano quello che Kaylie riconobbe come il suo solito frappuccino di Starbucks.

Si lanciò nelle braccia dell'amica inglese, per poi dedicarsi alle presentazioni, forse più importanti, della sua intera vita, come una sorta di scontro tra titani solo con tre migliori amiche da far girare la testa.

-Ragazze: questa è Eleanor, la morosa di Louis... El, they are Marta and Denise, my other two best friends... (… El, loro sono Marta e Denise, le mie altre due migliori amiche...)

Kaylie si accorse di aver trattenuto il fiato per tutto il tempo in cui i tre contendenti si studiarono in ogni minimo particolare, tentando forse di capire se ci fosse qualche motivazione valida per non fidarsi dell'altro, fino a che non vide Eleanor aprirsi in un sorriso e tendere la mano verso una Marta sempre più rilassata: solo ora capiva che l'osservazione non era altro che un tentativo malcelato di capire di che stilista fosse il vestito leggero che la ragazza inglese stava indossando.

Eleanor- Nice to meet you, girls... Kay told me about you so many times that I feel like I've already known you!! (Piacere di conoscervi ragazze... Ksy mi ha parlato di voi così tante volte che mi sembra già di conoscervi!!)

Marta- Oh my gosh!! You're much more beautiful live than in pictures!! Sorry, I've just understood how does a worm feel when he's beside a butterfly... (Oh mio dio!! Tu sei molto più bella dal vivo che nelle foto!! Scusa, ho appena capito come si sente un vermetto vicino ad una farfalla...)

Kaylie non poté trattenersi dal ridere per l'affermazione sincera e assolutamente priva di un anche solo vago fondo di verità di Marta, soprattutto accorgendosi che era quasi riuscita a far arrossire Eleanor, impresa tutt'altro che semplice. Quella ragazza aveva seriamente bisogno di una dose massiccia di autostima, ma sicuramente il pomeriggio di shopping che le attendeva avrebbe di certo migliorato la situazione, dato che Eleanor era capace di trovare l'abito adatto a chiunque.

Riuscirebbe a far sentire attraente anche un manico di scopa... Non so seriamente come faccia... Speriamo solo non mi sconvolga Denise con qualche abbinamento troppo colorato!”.

Quando finalmente rimise piede nel suo modernissimo appartamento, Kaylie faceva ancora fatica a credere di aver appena trascorso un pomeriggio dove il suo unico pensiero fosse stato quello di bloccare Marta dal comprare l'intero reparto di borse di Harrods. Non si erano fermate un attimo, tanto che Denise ad un certo punto aveva pure minacciato che se non avessero rallentato il ritmo le avrebbe denunciate per “rapimento e tortura di una povera innocente che non aveva mia visto così tanti vestiti in vita sua”. Neanche a dirlo sia lei che Marta si erano letteralmente innamorate di Eleanor e lo stesso era avvenuto per la bellissima ragazza inglese, che aveva addirittura chiesto alla riccia di farle sapere come si sarebbe conclusa la sua serata con Andrea, una volta che l'avesse vista con il vestito super colorato e ultra aderente che avevano scelto assieme.

Trovò Loki impegnato in un'interessantissima litigata con la nappa del ferma tenda, che a quanto pareva non aveva intenzione di cedere sotto i suoi artigli per finire dritta nelle sue fauci fameliche. Dopo averlo distratto con uno dei suoi costosissimi biscottini dietetici che Liam si ostinava a comprargli, si sedette tranquillamente sul divano, accendendo il computer per poter controllare gli ultimi aggiornamenti nelle fanfiction che stava leggendo. Lo sapeva perfettamente che non avrebbe dovuto tenere quell'account attivo e che se qualche fan l'avesse scoperta sarebbe stata la fine, ma certe storie erano ancora capaci di farla commuovere e non voleva smettere di recensirle per qualche piccolo cambiamento di “status”. Inoltre, si dilettava a pubblicare ancora qualche storia originale di tanto in tanto: tutti quegli avvenimenti avevano fatto sì che la sua testa diventasse più iperattiva del solito, facendo lavorare la sua immaginazione a più non posso, creando un sacco di nuovi racconti. Ad essere sinceri, Louise sapeva perfettamente dell'account e le aveva semplicemente fatto promettere che non avrebbe pubblicato più nulla che riguardasse i ragazzi, ma quello sarebbe stato lo stesso difficile: come poteva scrivere storie su di loro se ormai aveva la fortuna di conoscere le loro vere storie?

Era immersa in queste sognati considerazioni, quando i suoi occhi furono coperti da due mani grandi e calde che cercavano di non farle sbirciare chi si celasse dietro di lei.

-I should know this: you bought that dog just because you knew he would be by your side in every moment... He's a betrayer!! (L'avrei dovuto sapere: hai comprato quel cane solo perché sapevi che sarebbe stato dalla tua parte in ogni momento... E' un traditore!!)

Liam- Can you please explain me how did you do this? (Puoi speigarmi per favore come hai fatto a farlo?)

-What?? (Cosa??)
Liam- Understand that it was me!! (Capire che ero io!!)

Alle volte mi chiedo se lo faccia apposta o se sia così ingenuo di suo... Purtroppo penso sia la seconda...”.

-Dear... The first thing I get to know about you, after your stunning eyes, were your hands... The ones that made me shiver in front of 20'000 people... The ones that reliably guided me to a desert corridor... The ones that touched lightly mine when you gave me your headphone and an entire world of emotions exploded inside my heart... (Amore... La prima cosa che ho conosciuto di te, dopo I tuoi meravigliosi occhi, sono state le tue mani... Quelle che mi hanno fatto rabbrividire davanti a 20'000 persone... Quelle che mi hanno guidato in maniera affidabile in un corridoio deserto... Quelle che hanno toccato delicatamente le mie quando mi hai dato le tue cuffiette e un intero mondo di emozioni sono esplose dentro il mio cuore...)

Liam- The ones that caught your hands when you realized that we couldn't be together... How far we come, Kay?? (Quelle che hanno raccolto le tue mani quando hai realizzato che non saremmo potuti stare assieme... Quanto lontano siamo arrivati, Kay??)

Già: quanta strada avevano percorso da quel corridoio anonimo dell'Arena di Verona? Quante lotte avevano affrontato per essere dove erano ora, accoccolati sul divano del loro appartamento, con il loro cane a scodinzolare felice sul loro tappeto, vivendo appieno il loro amore?

E pensare che stavo per lasciare che tutto questo mi sfuggisse ancora una volta dalle mani... Quanto vorrei che la giovane donna che sono ora potesse tornare indietro e dire a quella ragazzina troppo insicura, anche solo per sperare che qualcosa di positivo potesse capitare proprio a lei, che nella vita alle volta bisogna buttarsi seguendo le emozioni e che alla fine tutto si sarebbe risolto per il meglio...”.

-Far enough to have the courage to say you that I love you... (Lontano abbastanza per avere il coraggio di dirti che ti amo...)

Lo vide sorridere increspando le sue labbra sottili sul lato sinistro, come era solito fare quando la causa della sua felicità era anche motivo di un moto di dolcezza che gli pervadeva gli occhi nocciola. Kaylie adorava quando le regalava quel genere di sorrisi.

Andò a dormire con il cuore più leggero perché finalmente, dopo la chiacchierata con Marta e Denise e dopo quei sentimenti irrefrenabili che si era accorta di provare ancora, dopo cinque mesi, nei confronti di Liam, aveva capito che: no, non sarebbe mai tornata a fare la vita di prima. Non avrebbe più lasciato scorrere la vita dalle sue mani, facendo disperdere istanti preziosi in cui avrebbe semplicemente potuto cercare di essere felice.

Non avrebbe forse più frequentato l'università in maniera “consueta”, con ogni probabilità avrebbe fatto tutto via internet e gli esami li avrebbe dati quando gli impegni di quello che sperava sarebbe diventato il suo lavoro, glielo avrebbero concesso.

Non avrebbe più permesso ad alcuno di dirle ciò che poteva e non poteva diventare, poiché ora era certa che l'unica persona a poter decidere del suo futuro fosse lei e la sua buona stella che la proteggeva.

Quando si svegliò, la mattina successiva, aveva ancora un sorriso ebete stampato sul volto e nemmeno quando, guardando il calendario di New York che aveva appeso in camera, si accorse che mancavano solamente tre giorni alla data “x” riuscì a far sparire quell'espressione beota che le si era stampata addosso. Quel giorno aveva in programma di incontrarsi con le ragazze solo per il pranzo, dato che sarebbe stata alla O2 tutto il giorno per provare l'intero show, con cambi di costumi e intramezzi musicali della band, di modo da calcolare l'effettiva durata del concerto.

Quando a l'una e mezza passata, riuscì finalmente a varcare la porta di casa, si chiese come avesse fatto a sopravvivere ad un mese scarso di prove con quel gruppo di psicopatici. Erano riusciti a far impazzire quel povero ragazzo di Olly, che ad un certo punto, all'ennesimo cambio di posizioni sul palco, si era lasciato cadere di peso sulla passerella che sarebbe finita in mezzo ai fan in delirio, protestando per tutta la confusione che gli stavano facendo nella sua piccola testolina inglese. Il problema era che si trattava solamente del terzo pezzo in scaletta e questo voleva dire che nessuno avrebbe rivisto la luce del sole fino a chissà quale ora tarda della notte. Così Kaylie voleva cercare di godersi quell'ora e mezza scarsa di pausa che aveva, sperando che le due comari si fossero almeno degnate di preparare qualcosa da mangiare, ma appena mise piede in casa sentì più voci del dovuto.

Aspetta: Liam è con il suo personal trainer che si allena... Questa è la voce di Denise... E questa è la risatina nervosa di Marta... Un momento: risatina nervosa?? Ma per quale diamine di motivazione ha la risatina nervosa...”.

-So you come all the way down from Italy, just to see her first show? That's so sweet, babe... (Quindi, tu sei venuta direttamente dall'Italia, solo per vedere il suo primo spettacolo? Questo è molto dolce, bebe...)

Ah, va bene... Mr Harry -Voce Profonda e Sorriso Smagliante- Styles mi sembra una buona motivazione per una risatina nervosa... Ora rimane solo da capire perché diamine di motivo sia in casa mia a ciarlare con le mie migliori amiche...”.

-What's going on here?? Don't even try to seduce my girls Styles.... I warned them! (Che sta succedendo qui?? Non provarci nemmeno a sedurre le mie ragazze Styles... Le ho avvertite!)

Harry- I'm innocent! I didn't do anything! They tried to flirt with me, but I said them that you would be able to kill me!! (Sono innocente! Non ho fatto nulla! Loro hanno tentato di flirtare con me, ma ho detto loro che saresti stata capace di uccidermi!!)

-Sometimes I really ask myself if it's true that Louis is the most stupid, cause... You know... You can seriously beat him... (Alle volte mi chiedo seriamente se sia vero che sia Louis il più stupido, perché... Sai... Tu potresti seriamente batterlo...)

Un energumeno di un metro e ottanta abbondanti, con le gambe più magre che un essere umano di sesso maschile potesse mai avere, si avventò su di lei rischiando seriamente di soffocarla in un abbraccio a dir poco avvolgente. Quando finalmente si staccò da Kaylie, lasciando però che un suo braccio le circondasse le spalle e quello di lei gli cingesse i fianchi asciutti, si resero entrambi conto di avere piazzate davanti due statue di sale che li guardavano come se fossero degli esseri verdi e ricoperti di pustole. Come suo solito, Harry si aprì in un sorriso mozzafiato che non aiutò di molto le due povere ragazze in piedi davanti a loro.

Non voglio pensare quando vedranno Zayn e Niall... Gli piglierà un coccolone a queste...”.

-So... After your lovely idea to shock my bffs, would you like to tell me why did you come?? (Quindi... Dopo la tua adorabile idea di scioccare le mie migliori amiche, ti dispiacerebbe dirmi perché sei venuto qui??)

Harry- Can I say: just because I miss you and your house was on my way?(Posso dire: solo perché mi mancavi e casa tua era sulla mia strada?)

-No, you can't... First of all because Liam will kill you and second because you will cause an heart attack to these two poor girls... (No, non puoi... Prima di tutto perché Liam ti ucciderebbe e secondo perché causeresti un attacco di cuore a queste due povere ragazze...)

Harry- Okay, okay... I'm here just because I leave today for LA and I wanted to say you a “break a leg” before the show... I'm so sorry that I won't be there, but I promise that I'm gonna keep you in my mind all the time! And I'm also here because I landed Liam my other battery charge in LA but now I lost mine, so... (Okay, okay... Sono qui solo perché parto oggi per LA e volevo dirti un “in bocca al lupo” prima dello show... Mi dispiace di non poterci essere, ma prometto che ti terrò nella mia mente tutto il tempo! E sono anche qui perché ho prestato a Liam il mio altro carica batterie a LA, ma ora ho perso il mio, quindi...)

-Yep! I saw it yesterday... It should be on his night table, upstairs... (Yep! L'ho visto ieri... Dovrebbe essere sul suo comodino, di sopra...)

Mentre Harry si dirigeva al piano superiore alla disperata ricerca del suo carica batterie senza cui non avrebbe potuto tweettare e postare nulla su Instagram, Kaylie cercò di far tornare al mondo dei vivi Marta e Denise, che erano ancora imbambolate nel bel mezzo della cucina, con Loki che le guardava con un musetto alquanto perplesso.

-Posso farvi una domanda: avete intenzione di avere una reazione del genere ogni volta che ne vedrete uno di persona? Perché, sapete, siete solo a due quinti della band, ora della fine vi toccherà andare in giro con il defibrillatore portatile...

Come previsto, la prima a riprendersi fu Marta.

Marta- Senti tu, non fare tanto la donna vissuta solo perché li tratti come fossero tuoi fratelli!! Io non ci sono mica abituata a ritrovarmi davanti dei tipi che di solito vedo su poster photoshoppatissimi appesi sui muri della camera delle due bestiole...

-Non chiamare così Carlotta e Isabella!! Io devo la vita a quelle ragazzine...

Marta- Esagerata come sempre...

-Disse quella che ha appena fissato per cinque minuti buoni Harry con un'espressione da triglia lessa stampata sulla faccia...

Marta- Adesso questa me la paghi!

Come suo solito, sfruttando i dieci centimetri di altezza che le separavano, Marta si avventò sui fianchi di Kaylie, facendole il peggior solletico di sempre.

Denise- Non per interrompervi, ma c'è la divinità greca che sogghigna appoggiata al muro della cucina...

Quando Kaylie alzò la testa, vide un bellissimo Harry Edward Styles sorridere per quella scena, mentre portava in mano trionfante la sua preda. Le disse che se ne stava andando ma che voleva dirle una cosa “in privato”, così Kaylie lo seguì fino al portoncino di casa.

Harry- I'm so sorry that I won't be there to see you shine, but these are the only days off we'll have for a long time, so... (Mi dispiace tantissimo di non poter essere lì per vederti brillare, ma questi sono gli unici giorni liberi che avremo per un bel po' di tempo, quindi...)

-Hazza, c'mon!! I don't mind if you won't be physically there... Really... You'll always be my favourite... (Hazza, avanti!! Non è un problema se non sarai fisicamente lì... Veramente... Tu sarai sempre il mio favorito...)

Harry- But it wasn't Lou your favourite? (Ma non era Lou il tuo preferito?)

-Yes... And also Niall... And Zayn... Oh, damn! It's impossible to choose... (Sì... E anche Niall... E Zayn... Oh, diamine!! E' impossibile scegliere...)

Harry- You should know we're all too much adorable! (Lo dovresti sapere che siamo tutti troppo adorabili!)

Scoppiarono tutti e due a ridere sapendo quanto quella frase fosse dannatamente poco verosimile: loro erano tutto, fuorché “adorabili”.

Forse fantastici li descriverebbe meglio...”.

-Anyway, what did you need to tell me? (Comunque, che cosa avevi bisogno di dirmi?)

Kaylie lo vide quasi farsi imbarazzato, scompigliando la massa di capelli che un tempo erano ricci mentre ora stavano cambiando, come lui d'altra parte. Sembrava che volesse dirle qualcosa di veramente importante, ma che non trovasse il coraggio o la “sfacciataggine” per buttare fuori quelle parole che dovevano avere un certo peso. Lo sapeva bene: Harry, all'apparenza, poteva passare per un ragazzo sicuro di sé stesso e del mondo intorno a lui, ma la verità era che aveva un'incredibile bisogno di avere sempre accanto le poche persone di cui si fidava e che sapeva gli volevano veramente bene, per essere rassicurato e incoraggiato.

-Harry, at least you don't have to tell me that you hate me or that I'm gonna die in just one week, well... Just spit it out! (Harry, a meno che tu non debba dirmi che mi odi o che morirò tra una settimana, beh... Sputa il rospo!)

Trasse un profondo respiro e, dopo essersi inumidito le labbra per la milionesima volta, facendo scontrare le sue sincere iridi verdi nelle sue nocciola, le aprì una piccola parte del suo cuore.

Harry- The words you said when we were in LA... I really appreciate them... I mean... I don't even understand how, but you came into Liam's life all of a sudden and then also into ours... And you get on well with all of us... Well I was talking about that last night with Nialler... I don't know how to say it... (Le parole che hai detto quando eravamo a LA... Le ho apprezzate davvero... Voglio dire... Non ho capito neanche come, ma tu sei arrivata nella vita di Liam tutto ad un tratto e anche dentro le nostre... E ti sei trovata bene con tutti noi... Beh, ne stavo parlando la scorsa notte con Nialler... Non so come dirlo...)

-Harry, what do you think about just set your mouth free to talk, without over thinking?? (Harry, che ne dici di lasciare la tua bocca libera di parlare, senza pensarci troppo??)

Harry- That's exactly what I was talking about! You just say things as they are, you always treat us as five normal guys and that's just so good to us... Seriously.... You're so special... (Questo è esattamente quello di cui stavo parlando! Tu dici semplicemente le cose come sono, ci hai sempre trattati come cinque ragazzi normali e questo per noi è fantastico... Seriamente... Sei così speciale...)

Forse non era normale, anzi, scoppiare a piangere senza alcun motivo apparente, davanti ad uno dei migliori amici del proprio ragazzo, soprattutto se è uno dei diciannovenni più sognati da qualsiasi essere di sesso femminile e non solo sulla faccia della terra, era decisamente qualcosa di poco adeguato. Eppure Kaylie non riuscì a trattenersi e quando sentì due braccia forti circondarla e un petto caldo avvicinarsi a lei, non poté fare a meno di rifugiarvisi contro.

Io devo tutto a questi ragazzi... E' solo grazie a loro se sono riuscita a capire che pure io potevo avere qualcosa da dare al mondo... Qualcosa che nessun altro aveva... Qualcosa che mi rende speciale...”.

Harry- Babe... It's alright... I mean: I didn't want to make you cry... (Babe... Va tutto bene... Insomma: non volevo farti piangere...)

-I'm fine Hazza... It's just that I should be the one who thank you and not you... (Sto bene Hazza... E' solo che dovrei essere io quella che ti ringrazia e non tu...)

Harry- No... You're the one that made Liam happy, so... (No... Tu sei quella che fa felice Liam, quindi...)

-So... Just stop it now!! I'm turning into a panda right now!! And you shouldn't take a plan?! (Quindi.... Smettila, ora!! Mi sto trasformando in un panda adesso!! E tu non dovresti prendere un aereo?!)

Harry- Yep babe!! And I'm also late... Again break a leg and thanks for everything Kay... I'll call you! (Yep, babe!! E sono pure in ritardo... Di nuovo in bocca al lupo e grazie per tutto Kay... Ti chiamerò!)

-Just don't break too many hearts Harry Styles!! (Solo non infrangermi troppi cuori Harry Styles!!)

Sentì la sua risata roca risuonare dal vialetto e rientrò in casa scuotendo la testa per quella conversazione assolutamente assurda e toccante che aveva appena avuto con Harry.

Come previsto le due perpetue che aveva lasciato in cucina vollero sapere ogni minimo particolare di quella breve chiacchierata e non poté fare a meno di dedicare quella mezz'ora di tempo che le era rimasta per pranzare a raccontare a Marta e Denise come fosse cresciuta la sua amicizia con il presunto rubacuori della band: in realtà li rubava solo per il suo animo buono e in armonia con chiunque incontrasse.

Sembrava seriamente che quelle giornate facessero di tutto per passare in fretta, tanto che quando si svegliò con la famosa Taking Over Me a rimbombarle nelle orecchie, si chiese come potesse mancare solo un giorno prima del concerto: l'indomani sera si sarebbe trovata di fronte a ventimila persone in un body nero a dir poco provocante. Ma Liam aveva detto che era bellissima con quel costume addosso, quindi Kaylie non poteva far altro che sperare che avesse ragione e maledirsi per non avere l'autostima di Eleanor o di Perrie. Fu in quel preciso istante che si rese conto che non aveva la minima idea di chi sarebbe andata a vederla l'indomani.

Sapeva che le sorelle di Liam, Ruth e Nicola, sarebbero arrivate nel pomeriggio per poter assistere al concerto e che anche Andy aveva insistito parecchio per poter avere un biglietto: a quanto sembrava voleva convincere Olly a diventare una sorta di testimonial per la sua nuova linea di magliette.

Eleanor aveva dato conferma nell'esatto momento in cui aveva saputo che Kaylie aveva ottenuto il lavoro, quindi almeno su di lei non c'erano dubbi, come nemmeno per quanto riguardasse Marta e Denise, che l'avevano raggiunta solo per quello.

E per conoscere i ragazzi.... Ma facciamogli credere che non mi sia accorta che sia questo il vero motivo della loro visita...”.

Chi altro sarebbe dovuto venire? Perrie non sarebbe stata presente al primo concerto a causa di alcuni impegni lavorativi, promettendole però che avrebbe portato gli altri tre quarti delle Little Mix alla seconda serata del tour; Niall aveva persino fatto la faccia indignata quando gli aveva chiesto conferma, due giorni prima, dicendole che da lei non si sarebbe mai aspettato una “tale mancanza di fiducia” nei suoi confronti; Paul avrebbe preso parte per forza alla serata, accompagnato anche dalla moglie, in occasione del loro anniversario di matrimonio, tanto che i biglietti glieli aveva pagati Kaylie come regalo, dato che a quell'uomo doveva la possibilità di vivere quel sogno; persino Louise aveva dato conferma della sua presenza, ma, anche lei, non per la prima serata, ma per la terza... Dovevano essere tutti.

Ma allora perché le sembrava che mancasse qualcuno??

-Cavolo: Zayn!!! Mi sono dimenticata di Zayn!!

Liam si divincolò leggermente dall'intrico di lenzuola in cui si era avvolto al fine di capire per quale motivazione la sua ragazza stava urlando, seduta in mezzo al letto, il nome del suo migliore amico, per giunta battendosi ripetutamente una mano sulla fronte.

Liam- Babe... What's wrong? Why are you calling Zayn? (Babe... Che c'è di sbagliato? Perché stai chiamando Zayn?)

-Did you ask him if he wanted to come to the show tomorrow?! (Gli hai chiesto se voleva venire allo spettacolo domani?!)

Liam- Which show, babe? (Quale spettacolo, babe?)

-I won't punch you in the face just because it's too early in the morning and I need my hands to be functional for my first performance as a background dancer on a national tour with Olly Murs!! (Non ti tiro un pugno in faccia solo perché è mattina presto e perché ho bisogno che le mie mani sia funzionali per la mia prima performance come ballerina di supporto nel tour nazionale con Olly Murs!!)

La sua voce era cresciuta in intensità man mano che la testa formulava quella frase per descrivere ciò che realmente l'aspettava il giorno dopo ed una stretta allo stomaco piuttosto familiare e fastidiosa arrivò a fare la sua comparsa. Kaylie, però, decise di ignorarla poiché aveva ben altri grattacapi da risolvere al momento, che un po' di sana ansia pre-esibizione, e tra questi rientrava decisamente al primo posto il fatto di non aver chiesto al migliore amico del suo ragazzo se gli sarebbe piaciuto andare al concerto, l'indomani. Non che Liam avesse un preferito tra i quattro pazzi che si portava dietro e con cui condivideva la sua vita da ormai più di tre anni, solo che con Zayn aveva un rapporto speciale, determinato forse dal fatto che fossero così simili per certi lati del loro carattere.

Entrambi avrebbero dato la vita per le persone a cui tenevano, entrambi spendevano ogni singolo istante della loro giornata per far felici chi stava loro attorno ed entrambi sapevano perfettamente che cosa volesse dire soffrire e non avere un modo per esprimerlo, perché troppo insicuri (com'era stato per Liam) o troppo timidi (com'era tutt'ora per Zayn).

Kaylie si rese conto che non avrebbe ottenuto alcun aiuto dalla mummia che si era pacificamente riaddormentata al suo fianco, quindi decise di vestirsi e di risolvere la situazione alla maniera della “nuova Kaylie”: prendere in mano il telefono e chiamare direttamente Malik, sperando che si fosse già svegliato.

Mentre usciva dalla camera, sentì Liam lamentarsi, dicendo qualcosa su quanto fosse iperattiva e nevrotica alle volte, ma anche in questo caso decise di lasciar correre: gliela avrebbe fatta pagare a tempo debito, magari nascondendogli il pupazzo di Woody che aveva sul comodino.

Nonostante avesse passato più di dieci giorni fianco a fianco con quei ragazzi, non aveva ancora il numero di tutti o meglio, aveva il numero di tutti eccetto di Zayn. Non sapeva nemmeno lei perché, semplicemente non le era sembrata la scelta migliore chiedergli il numero. Forse perché era sempre così difficile trovare le parole giuste da dirgli o forse perché quegli occhi molto simili all'ambra la facevano spesso sentire tremendamente sotto giudizio. “O forse perché io mi faccio troppe paranoie e perdo un sacco di tempo utile, come in questo momento!!” pensò Kaylie mentre si distraeva dalla tazza di tea che si era versata e scriveva un messaggio a Louise per farsi dire il numero, dato che chiedere a Liam dove fosse il suo cellulare era una causa persa, considerato che lo dimenticava dovunque eccetto che nei luoghi più normali in cui lasciare un cellulare.

La risposta arrivò dopo quindici secondi netti. Quella donna era sempre efficiente e disponibile, anche quando non era con i ragazzi, tanto che seriamente Kaylie prese in considerazione l'idea che fosse un androide travestito da minuta donna in carriera dotata di sorriso smagliante.

Prese un respiro profondo e si chiese per quale dannata motivazione fosse così agitata.

Neanche dovesse decidere del mio destino... Però è il migliore amico di Liam e il suo parere è quasi sacro... E se magari si è arrabbiato.... Che gli dico per scusarmi? E se...”.

Zayn- Hello... Who's calling? (Pronto... Chi è?)

Respira... Respira... Respira... E' solo Zayn... La stessa persona con cui hai avuto un'amichevole conversazione qualche settimana fa e che ti sei dimenticata di invitare alla tua prima esibizione... E basta!!”.

Zayn- Hello?? (Pronto??)

-Hey, Zayn... It's Kay here...What's up? (Hey, Zayn... Sono Kay... Come va?)

Zayn- I'm fine, thanks... But why are you calling me at eight am?? (Sto bene, grazie... Ma perché mi stai chiamando alle otto di mattina??)

Ma deve essere sempre così diretto?! Calma... Ringrazia il cielo che non stesse dormendo e che non ti abbia mandato a quel paese... Non ancora almeno...”.

-Well... I was wondering if you were in the city today... Or tomorrow... Yes, tomorrow would be definitely better.... (Beh... Mi stavo chiedendo se fossi in città oggi... O domani... Sì, domani sarebbe decisamente meglio...)

Zayn- Kay I don't get it... (Kay, non capisco...)

-I mean: are you in London tomorrow?? (Intendo: sei a Londra domani??)

Zayn- Of course I am, Kay... (Certo che sì, Kay...)

-Cause, you know... It will mean a lot to me if... Wait: “of course” you'll be here?? (Perché, vedi... Significherebbe molto per me se... Aspetta: “certo che sì” sarai qui??)

Zayn- Yes, there's the show tomorrow night... I'll come with the lads... Are you sure to feel okay? (Sì, c'è lo show domani sera... Verrò con i ragazzi... Sei sicura di stare bene?)

Forse non era propriamente il momento per porsi una domanda del genere, ma Kaylie si rese conto che no, non stava per niente bene e che aveva una terribile esigenza di parlare con qualcuno che fosse pienamente sincero e che non le avrebbe mai detto che tutto sarebbe andato bene, se veramente non fosse stato così.

-Where are you Zayn? (Dove sei Zayn?)

Zayn- I'm in London right now, but what's happening Kay?? (Sono a Londra ora, ma che sta succedendo Kay??)

-Have you already had your breakfast? (Hai già fatto colazione?)

Zayn- No...

-I know it might sound a little bit strange, but would you like to come with me? (So che potrebbe suonarti un po' strano, ma ti andrebbe di venire con me?)

Se ci avesse messo più di cinque secondi per rispondere, Kaylie si sarebbe data della cretina per almeno una settimana intera, lo sapeva già, ma fortunatamente Zayn ebbe la risposta più che pronta.

Zayn- Yeah! I'll pick you up...I'll be there in ten minutes... (Yeah! Ti passo a prendere... Sarò lì in dieci minuti...)

Kaylie si ritrovò a fissare lo schermo del cellulare che segnava la fine della chiamata e si chiese se seriamente avesse appena fatto una cosa del genere, poi la consapevolezza di avere meno di dieci minuti per prepararsi la fece riscuotere e correre in camera, dove Liam continuava tranquillamente a sognare di salvare il mondo nel suo costume da Batman.

Quando il campanello suonò, di minuti ne erano passati venti, ma la cosa non la stupì più di tanto: in fin dei conti stavano pur sempre parlando di Zayn Jawaad Malik, il ragazzo che era arrivato in ritardo anche al primo appuntamento con la sua attuale santa ragazza, accampando come scusa il fatto che il gel non voleva saperne di uscire dal tubetto (quello gliel'aveva raccontato Perrie in una delle loro infinite sessioni di chiacchiere tra donne durante i sound-check dei ragazzi).

Salì in macchina e, dopo un saluto frettoloso da parte di entrambi, si diressero verso uno dei tanti Starbucks del centro. Ordinarono e poi, dopo qualche foto che Zayn concesse, nonostante l'ora, alle fan che temerarie si erano avvicinate, uscirono dal locale per nascondersi tra le fronde del St James Park che era giusto a pochi passi da loro.

Camminarono per qualcosa come cinque minuti in completo silenzio e osservando l'espressione rilassata che Zayn aveva dipinta sul volto, Kaylie poté capire facilmente come l'assenza di parole fosse una delle condizioni preferite del ragazzo. Quello e la sigaretta che stava estraendo lentamente dal pacchetto chiedendole con un cenno del capo se le desse fastidio. L'unico problema era che Kaylie non sopportava in alcuna maniera il silenzio, tanto meno se in presenza di una persona che la metteva in soggezione. Nemmeno quando era da sola c'era seriamente silenzio nella sua testa, dato che una miriade di pensieri si rincorreva da una parte all'altra, senza sosta, esattamente come stavano facendo in quel momento.

-Thanks for coming Zayn.... (Grazie per essere venuto Zayn...)

Zayn- You're welcome... (Prego...)

Alle volte vorrei che la sua capacità di osservare e capire le persone fosse dentro la testa di Louis... Con la sua parlantina sarebbe tutto molto più semplice....”.

Zayn- What's going on Kay? I mean: what made you call me so early in the morning and ask me if

I could take you out? (Che succede Kay? Voglio dire: che cosa ti ha spinto a chiamarmi così presto, la mattina, e chiedermi se potessi portarti fuori?)

No, non gli serve decisamente la parlantina di Louis... Lui arriva dritto al punto...”.

-I'm terrified, Zayn... (Sono terrorizzata, Zayn....)

Ecco: l'aveva detto. Era assolutamente, completamente ed irrimediabilmente terrorizzata. Aveva fatto di tutto nell'ultima settimana per far finta di nulla e l'arrivo di Marta e Denise, le uscite, gli impegni lavorativi, erano anche quasi riusciti a distrarla per davvero. Ma quando quella mattina aveva detto a Liam che cosa l'aspettasse il giorno dopo, si era accorta che in realtà quel terrore l'aveva accompagnata per tutta la settimana senza lasciarla un solo momento e che nemmeno le rassicurazioni di sua madre, delle ragazze, persino quelle di Liam, potevano qualcosa contro quello stato d'animo che le faceva contorcere lo stomaco.

Era vero: era una ragazza più sicura ora, aveva compreso quali potessero essere le sue potenzialità, ma chi le poteva assicurare che quelle capacità in itinere non si rivelassero, invece, delle splendenti ma effimere bolle di sapone? Chi le poteva giurare che tutto quello in cui aveva cominciato a credere da cinque mesi a quella parte non svanisse in un attimo, appena salita sul palco l'indomani?

Fece uscire una boccata di fumo da quelle labbra sottili, scrutandola con quegli occhi intelligenti.

Zayn- I was terrified the first time I went on the X Factor stage... You know, I never sing in front of someone else except my family and, I guess, you understand how much shy I was... I didn't speak to much during the interviews and the Twitter questions, during the tour, always scare me... But it comes a time when you have to grow up and accept the fact that sometimes you have to face also your deepest fears and get through them... Look at me: I also answer some questions now and try to dance! All because I understood that it was absolutely impossible for me to stay away from a mic for more than a week... I need to sing more than to breath... (Io ero terrorizzato la prima volta che sono salito sul palco di X Factor... Sai, non avevo mai cantato davanti a qualcuno che non fosse la mia famiglia e, credo, tu possa capire quanto timido fossi... Non parlavo molto durante le interviste e le Twitter questions, durante il tour, mi hanno sempre spaventato... Ma arriva un momento in cui devi crescere e accettare il fatto che alle volte devi affrontare anche le tue paure più profonde e superarle... Guarda me: ora rispondo anche a qualche domanda e provo a ballare! Tutto perchè ho capito che era assolutamente impossibile per me stare lontano da un microfono per più di una settimana... Io ho più bisogno di cantare che di respirare...)

Si era fermato nel bel mezzo del sentiero di ciottoli per dire quelle parole che sicuramente gli erano costate non poca fatica, ma che ora lo stavano facendo sorridere. E doveva ammetterlo: quando Zayn Malik sorrideva sembrava che il mondo fosse un posto migliore, degno anche di quell'espressione così sincera e trasparente.

Kaylie si rese conto che Zayn aveva perfettamente ragione: alle volte, arriva un momento in cui bisogna crescere ed affrontare le proprie paure per poter fare quello che per sé stessi è tanto essenziale quanto respirare. In fin dei conti lei aveva sempre sognato solo quello: poter fare della sua più grande passione e del suo migliore strumento di espressione il suo lavoro e se persino Zayn -non-so-ballare-e-mi-vergogno-di-tutto riusciva a trovare il lato positivo anche in quella piccola tortura, allora pure lei avrebbe affrontato la paura del fallimento e ci avrebbe messo tutta sé stessa.

-Thank you Zayn... Thank you for remember me why I have to go on that stage and smash it... (Grazie Zayn... Grazie per avermi ricordato perché devo andare su quel palco e spaccare...)

Zayn- You're welcome Kay... I was the one who told you, you could me whenever you need me, so... (Prego Kay... Sono stato io a dirtelo che potevi venire da me in qualsiasi momento ne avessi bisogno, quindi...)

-Are you breaking the promise?! (Stai rompendo la promessa?!)

Zayn- Never! I'm a man of my word! (Mai! Sono un uomo di parola!)

Kaylie sorrise per quell'affermazione, dato che con ogni probabilità lui era seriamente l'uomo più di parola che avesse mai conosciuto, secondo, forse, solo a quel ragazzo che in un corridoio vuoto di un'arena le aveva promesso che ci avrebbero provato a far crescere quel sentimento che entrambi sentivano, e non si poteva di certo dire che non avesse mantenuto la promessa.

-So can I hope to see you standing in the crowd tomorrow night? (Quindi posso sperare di vederti in mezzo alla folla domani notte?)

Zayn- I'll never miss it for any reason in the world! (Non me lo perderei per nessuna ragione al mondo!)

Altro sorriso mozzafiato. Altra consapevolezza nel cuore di Kaylie.

Ed ecco che magicamente mi ritrovo ad avere un altra persona a cui potrei affidare la mia vita ad occhi chiusi... Forse è valsa la pena aspettare così tanto per veder arrivare il mio momento...”.

Quando arrivò a casa, Liam non c'era ma le aveva lasciato un post-it con scritto che era uscito a fare una passeggiata con Loki, il quale aveva lasciato il suo placet al bigliettino sbavandoci un pochino sopra. Doveva cercare qualcosa da fare per tenere impegnata la mente e dato che le pulizie con la musica a palla erano sempre state la sua passione, non si rese nemmeno conto di quando la porta d'entrata si aprì di scatto facendo entrare due furie e un pazzo che rideva: rispettivamente Eleanor, Loki e Liam. La ragazza cominciò a urlarle contro che non poteva tenere la musica così alta, se poi non sentiva nemmeno campanello e cellulare, dato che lei era stata fuori ad aspettare che le aprisse per venti minuti; Loki iniziò a scorrazzare agitato per la casa, alla disperata ricerca della sua ciotola con il mangiare che Kaylie aveva momentaneamente spostato; Liam che non ce la faceva più ad asciugarsi le lacrime causate dalla visione che gli si presentava davanti: una Kaylie in pantaloncini corti celesti, con sopra una sua maglia di Batman, un paio di imbarazzanti calzini con le pecore, i capelli arruffati e tenuti assieme da una matita ed un meraviglioso spolverino fucsia in mano, che si era chiesta seriamente che cosa ci facesse in casa di un ventenne single, fino a prima del suo arrivo.

-Why are you laughing at me?! (Perchè stai ridendo di me?!)

Liam- Cause it's just everything about you that makes me love you... But I really mean everything... (Perché ogni tuo aspetto che mi fa essere innamorato di te... Ma intendo seriamente ogni tuo aspetto...)

E con una mano indicò la frenesia e la pazzia che Kaylie era riuscita a portare nel suo mondo, già abbastanza movimentato.



Hi sweethearts!!
Allora, partirei col dire che mi vengono i lacrimoni al sol pensiero che questo sia il terzultimo capitolo... Ebbene sì: ancora due capitoli e poi sarà tempo di salutarsi... *firma l'assegno che ha dovuto fare per pagare tutti i pacchetti di fazzoletti che le serviranno *
Comunque, torniamo a noi: arrivano le due donzelle dall'Italia e con loro un po' di sano scompiglio =D
Inoltre qui abbiamo i primi addii. Insomma, non potevo mica far finire il racconto, senza che tutti salutassero Kay ^^ Quindi eccoci alle prese con Harry (mamma mia, quanto mi piace scrivere di lui... Forse perché è il più semplice da “inquadrare”) e poi con Zayn (un'impresa a dir poco titanica per scrivere quattro righe... Lui sembra un muro impenetrabile ai miei occhi e non so mai se sto scrivendo delle stupidate, quando parlo di lui -.-”).
E sì, ci stava anche il piccolo momento di panico di Kay: in fin dei conti, chiunque lo sarebbe se si dovesse esibire davanti a ventimila persone *pagherebbe mille mila dollari per avere questa possibilità sul serio ^^ *.
Detto questo, ci terrei veramente ad avere un vostro parere su quanto accade, dato che ci avviamo verso la fine e di molte di voi, non ho mai sentito la voce... Un po' mi dispiace ^^
Ora evaporo, precisando che, essendo questo capitolo infinito ed essendo io sommersa di impegni, credo che non aggiornerò prima di due settimane... Sorry >.<
P.S. Se volete che passi a leggere le vostre storie e, magari, a recensirle basta che me lo diciate nelle recensioni o per messaggio... =)
P.P.S. Twitter @93ONED
Lots Of Love <3

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Capitolo 28
*** Best Song Ever ***


Best Song Ever

Sapere che cosa ci facesse Eleanor, da lei, all'ora di pranzo, era un mistero, che però fu facilmente svelato quando la moretta decise di calmarsi ed annunciare a Kaylie che aveva già programmato il loro intero pomeriggio, dato che Kevin aveva dato ai ballerini la giornata libera. Pensò anche di dover chiamare Marta e Denise, ma la prima le aveva mandato un messaggio la sera precedente per comunicarle la sua intenzione di fare il guardaroba nuovo alla seconda, la quale a sua volta si era imposta, costringendo Marta a visitare almeno due dei più famosi musei d'arte londinesi, e tutto ciò implicava solo una cosa: sarebbe stata tra le grinfie di Eleanor finché lei non si fosse stancata della sua compagnia, ovvero fino a che il mondo non sarebbe cascato o Liam non avesse reclamato le sue quota dovuta di attenzioni in qualità di fidanzato.

Si cambiò in fretta cercando di non uccidere Liam che aveva deciso di far scorrazzare un Loki completamente imbrattato di terra sui pavimenti da lei appena puliti, ed uscì con quella copia esatta di una copertina di Vogue UK. Ormai la conosceva da qualcosa come quattro mesi e ancora non si era abituata a quella bellezza stupefacente che la contraddistingueva, come se non si rendesse veramente conto di quanto madre natura fosse stata generosa con lei.

Eleanor- Even if you made me wait for you something like forty minutes, I'll bring you anyway with me into my personal paradise... (Anche se mi hai fatto aspettare per qualcosa come quaranta minuti, ti porterò lo stesso nel mio paradiso personale...)

Kaylie si distrasse da quei pensieri sulla ragazza accanto a lei, che senza ombra di dubbio, se non fosse stata una delle sue migliori amiche, si sarebbero trasformati in piccoli concentrati di invidia pura. Si rese finalmente conto di dove l'avesse portata: Covent Garden, altrimenti noto come il più famoso centro del benessere e della bellezza di tutta Londra. Qualsiasi vetrina di quel luogo ispirava relax e serenità, un toccasana per i nervi a fior di pelle di Kaylie, che per l'ennesima volta dall'inizio di quella giornata sentì il suo stomaco contorcersi come se volesse auto-stritolarsi.

Entrarono in una spa dall'aria elegante e costosa, che mise subito in allarme Kaylie: non aveva alcuna intenzione di far spendere a Eleanor chissà quanti soldi per qualche massaggio e qualche trattamento ai fanghi.

Eleanor- I don't wanna hear a word, okay?! That's my personal present to wish you good luck for tomorrow... So, the only thing you have to care about is to relax and let them clean your face as never before.... (Non voglio sentire una parola, okay?! Questo è il mio regalo personale per augurarti buona fortuna per domani... Quindi, l'unica cosa di cui ti devi preoccupare è di rilassarti e di lasciare che loro puliscano la tua faccia come mai prima di allora...)

Kaylie fece la faccia offesa: sapeva perfettamente quanto Eleanor odiasse i fastidiosissimi brufoletti che si continuavano ad intravedere sulla sua pelle, benché il periodo della sua adolescenza fosse finito da una pezzo, ma ormai lei c'aveva fatto l'abitudine: quelle imperfezioni facevano parte di lei. La perfezione preferiva lasciarla a qualcun altro.

Sentì un esile braccio agganciarsi alle sue spalle e spingerla mica tanto amorevolmente verso le grinfie dell'estetista che la stava aspettando con un'inquietante mantellina celeste in mano.

Questo sarà un pomeriggio di torture, altro che di relax...”. Ma Kaylie dovette ricredersi quando, dopo una dolorosissima pulizia del viso, finalmente arrivò il turno di un inebriante massaggio alla schiena. Sdraiate a pancia in giù, sui due lettini, Kaylie ed Eleanor diedero lentamente inizio alla loro usale sessione di chiacchiere tra donne, lasciandosi cullare dai dolci movimenti delle due massaggiatrici.

Eleanor- Are you excited?? (Sei emozionata??)

-Yes... I mean: I'm quite terrified, but this morning I talked to Zayn and he calmed me down... (Sì... Insomma: sono abbastanza terrorizzata, ma questa mattina ho parlato con Zayn e mi ha calmato... )

Eleanor- You talked to Zayn?! Just you and him?! (Hai parlato con Zayn?! Solo tu e lui?!)

-... Yes... What's the matter? (… Sì... Qual'è il problema?)

Eleanor- Nothing... Just... Till when Perrie came into his life he completely changed... Have you seen him on the Best Song Ever video?! He was the one who decided to be Veronica, the sexy secretary!! He always been a funny guy, but just with people he knew very well and now, look at him... (Nulla... Solo... Da quando Perrie è entrata nella sua vita, lui è completamente cambiato... L'hai visto nel video di Best Song Ever?! E' stato lui a decidere di fare Veronica, la sexy segretaria!!E' sempre stato un ragazzo divertente, ma solo con le persone che conosceva bene e ora, guardalo...)

-You know what? I agree... I saw him changing as the weeks went by... And I think that the person I spoke to earlier today, is the best version of Zayn... (Sai una cosa? Sono d'accordo... L'ho visto cambiare nel corso delle settimane... E credo che la persona con cui ho parlato stamattina, sia la migliore versione di Zayn...)

Eleanor- Yes!! And I can mostly say the same for Liam... (Sì!! E posso quasi dire la stessa cosa per Liam...)

Benché avesse la faccia spiaccicata contro il morbido lettino bianco, Kaylie poté chiaramente distinguere un'espressione maliziosa ed allusiva comparire sul volto di Eleanor. “Questa ragazza non cambierà mai: quando si mette in testa una cosa non gliela toglie più nessuno... Neanche fossi un angelo sceso dal cielo, destinato a salvare Liam da chissà quali pene dell'inferno...”. Kaylie non rispose, ma evidentemente la sua faccia scettica parlava da sé, perché Eleanor sbottò dicendole:

Eleanor- Oh c'mon!!! Stop it Kay!! Really!! Unless you were blind, you shouldn't look at me that way!! Till the moment he met you, he just seamed to have find his own reason to live, besides singing of course and his family.... I don't tell you this just because you're a good friend of mine or because I want to be sticky.... I really mean it... I told you from the very first time that you are special, and the past few months just proved me right... (Oh, avanti!!! Smettila Kay!! Sul serio!! A meno che tu non sia cieca, non dovresti guardarmi in quella maniera!! Dal momento in cui ti ha incontrata, sembra aver trovato la sua ragione per vivere, assieme a cantare e alla sua famiglia logicamente... Non te lo dico perché sei una buona amica per me o perché voglio essere sdolcinata... Lo penso sul serio... Te l'ho detto dalla primissima volta che tu sei speciale e gli ultimi mesi mi hanno confermato che avevo ragione...)

Beh... Se ne è convinta lei, chi sono io per contraddirla??”. Forse non era solamente l'espressione sicura con cui Eleanor stesse dicendo quelle cose a rendere l'idea di essere stata veramente importante per Liam, negli ultimi mesi, plausibile per Kaylie. Forse erano anche i momenti in cui lui si addormentava abbracciato a lei, lasciando che le sue mani gli accarezzassero i capelli, come si fa con i bambini piccoli quando li si vuole far calmare; o gli istanti in cui doveva prendere una decisione, fosse anche la più insignificante, e si voltava sempre un secondo per ottenere un cenno d'incoraggiamento o di assenso da lei; oppure quando gli intervistatori e le fan gli chiedevano se fosse fidanzato e i suoi occhi cominciavano a brillare leggermente nel dire quella risposta affermativa, alle volte esclamata anche a voce un po' troppo alta. Sì erano decisamente queste le cose che potevano far credere a Kaylie di essere importante per qualcuno.

Cavolo: ho appena pensato di essere importante per qualcuno?? Ma cosa mi sta succedendo?!”.

Eleanor- Kay, the thing you're feeling inside your heart is called self-esteem and you finally have one! (Kay, la cosa che stai provando dentro il tuo cuore è chiamata autostima e tu, finalmente, ne hai una!)

Risero entrambe per quella constatazione, dato che per capire finalmente quanto valesse (“Oddio mi sembro quella della pubblicità della Maybeline New York....”), le ci erano voluti solo un fidanzato attento e amorevole, delle nuove amicizie straordinarie e capaci di far valorizzare le sue doti, un manager con la pazienza di un eremita in attesa della rivelazione divina e un'offerta di lavoro per cui ogni ballerina sulla faccia della terra avrebbe sbavato. Quel momento di idilliaca presa di coscienza fu interrotto dal squillante inizio di Best Song Ever direttamente dal suo cellulare.

-Che cosa vorrà Niall da me??

Aveva messo l'ultimo successo dei ragazzi come suoneria dell'irlandese perché per tutte le due settimane precedenti l'uscita del video non aveva fatto altro che tartassarla dicendole come fosse fantastica la sua performance da attore, come sarebbe dovuto diventare un imitatore per professione, che era un ragazzo pieno di talenti nascosti e che dopo aver visto la clip, si sarebbe sicuramente innamorata di lui. Come minimo era stata costretta a mettere la canzone come sua suoneria personale.

La massaggiatrice le porse gentilmente il cellulare che non smetteva di cantare e troncò giusto la voce di Liam quando pronunciava il nome di Georgia Rose.

Niall- I need to see you! (Ho bisogno di vederti!)

-Good afternoon to you, Nialler... Why do you need to see me? (Buon pomeriggio anche a te, Nialler... Perché hai bisogno di vedermi?)

Eleanor trattenne malamente una risatina, dato che la sapeva lunga circa le chiamate improvvise dell'uomo all'altro capo del telefono, ma preferì non indagare e concentrarsi, invece, sulla raffica di parole che provenivano dall'apparecchio.

Niall- You promised me more than four months ago, that you would make me a real plate of pasta, and I haven't seen it yet!! (Tu mi hai promesso, più di quattro mesi fa, che mi avresti fatto un vero piatto di pasta e io non l'ho ancora visto!!)

-Are you really calling me, just to demand a plate of pasta?! (Mi stai seriamente chiamando solo per reclamare un piatto di pasta?!)

Fortuna che le due ragazze che stavano coccolando Eleanor e Kaylie erano uscite dalla stanza appena la chiamata era cominciata, perché altrimenti si sarebbero ritrovate piegate in due dal ridere come stava facendo poco elegantemente l'inglesina al suo fianco.

Niall- Of course I am!! And also because tomorrow will be absolutely impossible to talk to you, cause you're surely going to freaking out, so I thought it would be nice to have a little chat tonight, better in front of a marvellous Italian dinner... (Certo che sì!! E anche perché domani sarà assolutamente impossibile parlarti, perché starai sicuramente impazzendo, quindi ho pensato che sarebbe stato carino fare una chiacchieratina stasera, meglio ancora davanti una meravigliosa cena italiana...)

L'ho mai detto che amo questo ragazzo? La sua naturalezza ancora mi stupisce alle volte... Sembra seriamente che non sia cambiato di una virgola dall'adolescente che rideva ad ogni singola parola di Louis... Eccetto per il fatto che il suo ego sia cresciuto a dismisura, ma questa è un'altra storia....”.

-Okay... I got me... You're officially invited at dinner with me and Liam tonight... And probably Marta and Denise... (Okay... Mi hai convinto... Sei ufficialmente invitato a cena con me e Liam, stasera... E probabilmente Marta e Denise...)

Niall- Yeah buddy!! I can't wait!! I'm wondering how these two girls are... (Yeah buddy!! Non vedo l'ora!! Mi sto chiedendo come possano essere queste due ragazze...)

-Little Irish leprechaun don't even think about making a pass at them!! (Piccolo lepricauno irlandese non pensarci nemmeno di provarci con loro!!)

Niall- I've never thought something like that! (Non ho mai pensato a nulla del genere!)

-Okay... And I am a delicious strawberry cupcake... (Okay... E io sono un delizioso cupcake alle fragole...)

Poté percepire distintamente la sua risata cristallina dall'altra parte del cellulare e di contro, quasi spontaneamente, un sorriso si dipinse sul suo volto e le venne in mente quando, qualcosa come otto mesi prima aveva riso fino alle lacrime guardando tre minuti di video contenenti unicamente sequenze di Niall che rideva. “E sta sera gli preparerò la cena... Speriamo solo che il mio pessimo rapporto con il sale da cucina migliori nelle prossime tre ore, altrimenti sarà costretto a mangiare la pasta più insipida mai vista sulla faccia della terra...”.

Salutò l'irlandese “che faceva impazzire il mondo” come lo avevano definito Carlotta e Isabella ai tempi che furono e comunicò ad Eleanor che la loro seduta di relax doveva essere interrotta immediatamente in quanto incombeva su di loro un'emergenza di proporzioni cosmiche: fare la spesa per sfamare Niall James Horan.

Uscirono dal centro benessere e si diressero verso uno dei negozi dove era solita comprare qualche prodotto tipico italiano e di cui sapeva potersi fidare: quando avevano scoperto che era originaria di Venezia e di chi fosse la ragazza, per poco non le avevano steso un tappeto rosso per terra. La famiglia che gestiva quel piccolo negozietto in Covent Garden era di origini bolognesi e, nonostante fossero a Londra da parecchie generazioni, si chiamavano ancora tutti con nomi italianissimi (a differenza sua) e sapevano anche parlare discretamente la lingua di derivazione neolatina.

Eleanor rimase stupita di tutte quelle delizie e le fece promettere che una sera avrebbe cucinato anche per lei qualcosa, dato che quella sera aveva un altro impegno. Mentre pagava la spesa composta da pasta, ricotta fresca, salsa di pomodoro, parmigiano, piadine e prosciutto crudo di Parma, mandò un messaggio alle due comari per avvertirle della serata, precisando a Denise che se solo avesse osato farsi prendere da un attacco di isterismo per la visione celestiale del bel irlandese l'avrebbe sbattuta fuori di casa. Per risposta ricevette un bel dito medio, smaltato di verde speranza, grazie ad una foto via WhatsApp.

Salutò Eleanor che la rassicurò sarebbe passata a salutarla prima del concerto l'indomani e che le disse per la milionesima volta di stare calma dato che tutto sarebbe andato per il meglio, dirigendosi poi verso casa.

Liam osservò curioso le borse stracariche di cibo che Kaylie reggeva tra le braccia e, prima che potesse dire anche solo mezza parola, lo informò sui piani per la serata: se c'era una cosa che non gli dispiaceva era avere Niall che gironzolava per l'appartamento.

Le ci vollero tutta la sua buona volontà e più di qualche messaggio a sua mamma per far si che la cena fosse per lo meno presentabile, per quanto riguardava il sapore sarebbe stato tutto al giudizio delle allenatissime papille gustative di Niall, che proprio in quel momento fece il suo ingresso dalla porta di casa.

Niall- Oh gush! It smells so good!!! (Oddio! Profuma così di buono!!!)

Lo disse fiondandosi con un pezzo di pane dentro la pentola dove si stava cucinando il sugo, meritandosi però uno schiaffo sulla mano da parte di Kaylie, nell'esatto istante in cui suonava di nuovo il campanello.

Perché ho la netta sensazione che sarà una serata parecchio caotica ed impegnativa?”. Forse perché, nonostante Denise fosse la più pacifica e assennata nel loro terzetto, da quando aveva visto Niall in video chat, per la prima volta, sembrava che il suo buon senso fosse andato in vacanza all'estero e non avesse intenzione di tornare e il fatto che ora ci fosse la sua chioma corta e ramata che faceva irruzione in cucina come un tornado, non migliorava di certo la situazione.

Kaylie ebbe quasi paura che gli saltasse al collo, ma evidentemente la vera Denise stava in quel momento tornando a galla, perché la ragazza rimase pietrificata davanti alla figura di un irlandese in canottiera e bermuda che si ingozzava di pane e sugo per la pasta. “Aspetta, ma cos'è quello?? Ma sta seriamente arrossendo?! Oh mamma mia che carina... Questa finisce sul suo papiro di laurea, altroché se ci finisce...”.

-Denise, Marta: he's Niall... Nialler they are Denise and Marta, my two best friends... (Denise, Marta: lui è Niall... Nialler loro sono Denise e Marta, le mie due migliori amiche...)

Niall- Buonasera!! Nice to meet you! (Buonasera!! Piacere di conoscervi!)

Dopo essersi pulito la mano sui pantaloni, la porse educatamente ad entrambe e sorridendo come solo lui sapeva fare, le salutò sfoggiando quel poco di italiano che aveva imparato. Kaylie avrebbe giurato di aver visto Denise raggiungere in volto un colore molto simile a quello dei suoi capelli.

Finalmente si sedettero a tavola e, serviti i piatti, Kaylie si mise ad attendere con ansia il verdetto.

Una forchettata. Due forchettate. Tre forchettate... Okay, non ce la faceva più: odiava l'attesa. Di qualsiasi cosa fosse.

-C'mon Niall!! Just say something!! (Avanti Niall!! Dì qualcosa!!)

Niall- Oh... You were waiting for my opinion?? Kay, you should know that if I don't speak it's just because what I'm eating is much more interesting! (Oh... Stavi aspettando la mia opinione?? Kay, lo dovresti sapere che non parlo è perché quello che sto mangiando è molto più interessante!)

Liam scoppiò a ridere e Kaylie non poté far altro che dare uno scappellotto a Niall, che per poco non si soffocò con la spaghettata enorme che si era appena infilato in bocca. “Queste sono le soddisfazioni della vita: poter prendere a sberle Niall Horan, l'unico componente biondo della band che ha battuto ogni record di visualizzazioni su You Tube con qualcosa come 12 milioni e 300 mila di visite in ventiquattro ore... Va bene, sto degenerando... Maledetto nervosismo...”.

La cena trascorse tranquilla, tanto che persino Denise riuscì a formulare qualche frase di senso compiuto nei confronti dell'irlandese, senza tornare ad essere del colore dei suoi capelli, ma c'erano ancora parecchie sorprese ad attendere Kaylie quella sera.

La prima arrivò quando, a cena conclusa, Niall si offrì di aiutarla a sparecchiare, mentre gli altri tre si dirigevano in soggiorno a cercare qualche film da guardare.

Poteva percepire chiaramente la volontà del ragazzo di dirle qualcosa, ma sembrava trattenersi e Kaylie si chiese se fosse una caratteristica dei componenti di quella band non dire assolutamente nulla se non sotto tortura o costretti con minacce psicologiche.

-Nialler, please, just speak out what's going on your mind... And, just so you know, Hazza told me you talked about me... (Nialler, per favore, dì semplicemente quello che ti sta passando per la testa... E, giusto perché tu lo sappia, Hazza mi ha detto che avete parlato di me...)

Lo vide sorridere e arrossire leggermente per essere stato in qualche modo colto sul fatto, perché, in fin dei conti, quel giovane uomo biondo e con gli occhi azzurri, così simile al principe azzurro della favole, era ancora il ragazzino insicuro che scriveva a matita sulla sua scrivania che non doveva mollare mai, perché prima o poi i suoi sogni si sarebbero realizzati. Non c'era nulla da fare: era una persona stupenda.

Niall- It's incredible how people can think that Louis and I are the yammerer ones... The curly has a... (E' incredibile come le persone possano pensare che io e Louis siamo quelli logorroici... Il riccio ha...)

-Please, don't say dirty mouth... Please... (Per favore, non dire dirty mouth... Per favore...)

Rise. Come al solito.

Niall- Okay, okay... Liam told me about the ringtone... You're so sweet... Anyway, I just wanted to say thank you... (Okay, okay... Liam mi ha detto della suoneria... Sei così dolce... Comunque, volevo solo dirti grazie...)

-Thank you?? For what?! (Grazie?? Per cosa?!)

Niall- For becoming my personal stylist... No, I'm kidding, even if your help was amazing... I want to say thank you because you were here when I needed someone to talk to and you understood me so easily... I really appreciate that... And I want to give you something... (Per essere diventata la mia stilista personale... No, sto scherzando, anche se il tuo aiuto è stato incredibile... Volevo dirti grazie perché eri qui quando ho avuto bisogno di qualcuno con cui parlare e mi hai capito così facilmente... L'ho apprezzato tanto... E volevo darti una cosa...)

Estrasse dalla tasca un piccolo ciondolo di argento a forma di quadrifoglio, con i colori della bandiera irlandese sopra.

Niall- It's a good-luck charm... I hope you like it... (E' un ciondolo porta-fortuna... Spero ti piaccia...)

Fu come sulla soglia del portoncino con Harry, come con Zayn quella mattina al parco, non riuscì semplicemente a trattenersi. Di lancio si fiondò su Niall per buttargli le braccia al collo e stringerlo come mai aveva fatto prima di quel momento, nemmeno quando si erano salutati la prima volta, all'aeroporto di Londra, perché voleva fargli capire che per lei erano diventati tutti e cinque importanti. Perché era grazie a loro se aveva capito che cosa significasse sentirsi a casa, da quel primo istante dentro il loro camerino. Sentì il petto dell'irlandese sobbalzare per una risata che la fece staccare da lui e aggregarsi a quel suono limpido e contagioso. Appese il ciondolo al braccialetto in oro bianco che portava dalla seconda media e, prendendolo a braccetto, con un sorriso complice, condusse Niall in salotto dove tutti gli altri li stavano aspettando.

Era mezzanotte e mezza e le ragazze con Niall se ne erano andati già da un pezzo.

L'appartamento era immerso nel silenzio ed illuminato dalla dolce luce della luna che filtrava dalle enormi vetrate del soggiorno. Kaylie scese piano le scale, per vedere se un bicchiere di acqua e un po' di aria fresca le avrebbero calmato la tempesta di pensieri ed emozioni che si agitava dentro di lei. Si sedette a gambe incrociate sullo sdraio in legno che c'era nel giardinetto pensile di cui si era subito innamorata, appena messo piede in casa di Liam, e compose il numero di sua mamma con il cellulare. Era sicura che fosse ancora sveglia nonostante l'orario.

E infatti rispose al terzo squillo. Poté udire il russare di suo padre farsi sempre più fioco, segno che Liliana stava cambiando stanza per parlare più tranquillamente con sua figlia.

- Ehi, Kay... Tutto bene??

-Domanda di riserva??

-Scusa amore, ma questa è l'unica che mi interessa veramente, però se vuoi intanto posso chiederti come sta Liam e se Marta e Denise hanno già dato di matto conoscendo il resto dei tuoi nuovi amici...

Se c'era una cosa che Liliana non era mai riuscita a metabolizzare era che i suoi cosiddetti “nuovi amici” erano dei cantanti dalla fama mondiale che avevano all'attivo un quantitativo indefinito di premi, record, esibizioni, senza contare un tour negli stadi che li attendeva l'anno seguente e un film su di loro campione di incassi al botteghino solo nella prima settimana dalla sua uscita.

Per lei erano solamente gli amici del fidanzato di sua figlia, quattro ventenni che si godevano quello che la vita gli stava offrendo e che, questo sì l'aveva capito subito, avevano reso la vita della sua secondogenita migliore.

-Okay, a questo posso rispondere... Marta è euforica come non mai e penso che abbia già speso tre quarti del suo stipendio facendo shopping, mentre Denise è stata costretta a subire un restyling completo del suo guardaroba... E poi le avresti dovute vedere quando hanno conosciuto Harry e Niall: sembravano due statue di cera, te lo giuro... Erano ipnotizzate!! Persino Marta aveva perso tutta la sua parlantina... Niall ha persino detto che la mia pasta era deliziosa... Un miracolo praticamente!! Per il resto, Liam sta bene.... Dovrebbe essere di sopra a dormire... Almeno lui ci riesce...

-Bene... Ora che mi ha fatto un bignami della tua vita, vuoi rispondere alla domanda della tua dolce mamma, preoccupatissima per te??

-Lo sai che stai usando le mie personali e collaudatissime tecniche per ottenere qualcosa?

-Sì, ma se serve per farmi dire la verità, mi abbasserò a questi livelli...

-Grazie mami... Tranquilla, insultami quanto vuoi...

-Dai sciocca! Dimmi come stai...

-Sto... Sto bene, dai...

-Kayilie: ricordati sempre che io ti ho messa al mondo ed io ti distruggo... Hai la voce tesa... Sei nervosa per domani?

-Diciamo che con ogni probabilità un fascio di fili elettrici sarebbe meno pericoloso...

-Kay-Kay: lo sai che andrà tutto bene... E prima che tu mi dica che non è questo quello che vuoi sentirti dire, fammi finire di parlare... Sai, ancora mi ricordo la tua espressione alla fine della prima lezione di danza della tua vita: avevi ematomi dovunque ma eri raggiante... Non ti avevo mai visto sorridere così tanto, fino al momento in cui non ti ho vista ballare su un palco... Stavi semplicemente risplendendo, come una stella... Ho cercato in tutte le maniere, negli ultimi sette anni, di farti cambiare idea, di dirti che dovevi cercare la tua strada rimanendo con i piedi ben piantati a terra, ma dentro di me lo sapevo sin da quel primo saggio che tu, la tua strada, l'avevi già trovata... Ed era proprio sopra quel palco...

Le percepì scendere silenziose e calde lungo le sue guance, quelle lacrime, bagnando anche lo schermo del cellulare che in quel momento era l'unico modo che aveva per sentire le parole che per un'intera vita aveva aspettato di udire. Sapeva quanto sua madre le volesse bene, sapeva che l'avrebbe supportata qualunque strada avesse scelto di percorre, ma sentirle dire apertamente che vedeva in lei la possibilità di realizzare il suo vero sogno non poteva che farla sentire finalmente pronta. Pronta per affrontare quei riflettori, quel palco, quelle ventimila paia di occhi che l'attendevano l'indomani.

Perché dopo vent'anni, anche sua madre si era accorta di come dentro di lei ci fosse una Kaylie non diversa, ma sicuramente, migliore, pronta per uscire allo scoperto e brillare come mai prima d'ora. E non poteva far altro che ringraziarla per tutto quello che aveva fatto: per averle permesso di seguire quella pazzia che consisteva nel perdersi dietro ad una boy band quando i suoi coetanei pensavano a cercare lavoro; per averla incoraggiata ad avere fiducia nell'amore, dicendole che se fosse stato destino, Liam sarebbe tornato da lei prima o poi; per averle permesso di andare a Londra da quello che per lei era uno sconosciuto, nonostante la sua paura che rimanesse ferita nuovamente, nel cuore; per aver accettato la sua decisione di accantonare l'università, almeno temporaneamente, per seguire quel nuovo progetto... Ed infine per averle detto, quel 19 maggio,

mentre usciva dalla porta di casa, “Mi raccomando... Sorridi!”.

-Kaylie, va tutto bene??

Poté sentire che anche la sua voce era incrinata da un pianto trattenuto, che sapeva sarebbe esploso alla fine della chiamata.

-Sì, mami... Ora va tutto bene... Grazie per tutto... Veramente... Lo sai che ti voglio bene, vero?

-Certo che lo so, ma ogni tanto è bello sentirselo dire comunque... Cerca di andare a riposarti ora, che domani sarà una giornata piuttosto impegnativa... Ti voglio bene anche io, Kaylie... Buona fortuna... Vai e mostra a tutti chi è la mia bambina!

-Buona notte mami! Farò del mio meglio...

Chiuse la telefonata e trasse un profondo respiro: sembrava che una leggera brezza si fosse alzata solo per poterle permettere di ispirare a fondo l'energia che quella città, che ormai sentiva come casa sua, sprigionava.

Il cielo era limpido ed una miriade di stelle faceva capolino dal tappeto scuro su cui erano intarsiate, nonostante le luci frenetiche di quella Londra assolutamente instancabile continuassero a vibrare sotto di esse.

Chiuse gli occhi e lasciò che i capelli andassero dovunque il vento volesse portarli, che il suo corpo rabbrividisse per quel leggero solletico, che la sua mente si liberasse finalmente di ogni pensiero.

L'appoggiarsi di un peso sul cuscino che era sopra la sedia in legno, le fece intuire che qualcuno si era seduto dietro di lei....Due braccia calde le strinsero la vita, conducendola verso un torso scoperto da qualsiasi tessuto, ma non per questo meno bollente, per appoggiarvisi sopra... Una guancia delicata e coperta da un accenno di barba incolta andò a combaciare con la sua, tanto che sentì due labbra dolci nascondersi nell'incavo del suo collo... Quando quella voce arrivò alle sue orecchie, soffice, profonda, carezzevole, non riuscì a trattenere un brivido: quello era il suo balsamo, la sua cura, la sua miglior canzone di sempre.

Liam- You'll be amazing... (Sarai fantastica...)

Perché se lo dice lui suona sempre così vero??”.

Non servivano altre parole, perché tra Liam e Kaylie era sempre stato così: il silenzio per loro era eloquente come un'intera composizione di poesie d'amore. Sin dal primo momento, sin da quel primo incontro nel corridoio dell'arena, dove per loro avevano parlato i versi di Ed, i loro sguardi, il loro primo bacio. Con la promessa di quelle braccia rassicuranti ad attenderla, Kaylie sapeva di poter sfidare anche il mondo, sapeva che anche la tempesta più forte non l'avrebbe abbattuta, ma solo scalfita, perché lui l'amava, così com'era, con i suoi difetti e i suoi pregi, con le sue leggendarie insicurezze e i suoi momenti di estrema saggezza. Kaylie sapeva di essere un equilibrista sospeso su un filo molto sottile, a svariate centinaia di metri d'altezza, ma Liam era il suo bilanciere e per nessuna motivazione al mondo l'avrebbe lasciata cadere nel vuoto.

Si addormentarono contemplando le stelle, Liam carezzandole in modo ipnotico il braccio e Kaylie giocando stancamente con i suoi capelli, finché non sentì un leggero lenzuolo coprirla e un corpo familiare accoccolarsi al suo fianco in quello che era diventato il loro letto, nella loro casa londinese, in una notte della loro vita assieme.


Hi sweethearts!!!!
Ebbene sì: ci siamo... Ecco a voi il penultimo capitolo di Just Smile... Lo so che è breve rispetto agli altri, ma un motivo c'è: ormai Kay ha salutato tutti quelli che doveva salutare (vedi Horan che ormai è diventato come una piccola scimmietta da compagnia **), chi doveva essere al suo fianco in un momento così importante è arrivato e lei sembra essere giunta alla consapevolezza di quello che è e che ha ottenuto... Eleanor, Marta e Denise sono con lei per supportarla, ma rimaneva comunque solo una la persona che poteva seriamente darle la fiducia che le mancava (oltre a quella meraviglia di Liam, s'intende =P), quindi ecco che ricompare Liliana... Ho pensato che ci volesse un piccolo momento mamma-figlia, anche considerando che tutto è cominciato solo per un consiglio, dato per caso, proprio di Liliana... *cerca di asciugare le lacrime che stanno inondando la tastiera del pc *
Io vi giuro che non so come farò senza questa storia... Senza Liam e Kay, ma soprattutto, senza di voi, che anche silenziosamente mi avete reso la persona più felice di questa terra facendo aumentare le letture di ogni capitolo... Siete speciali... Ve lo dico dal profondo del cuore, chiunque voi siate e qualsiasi insicurezza voi abbiate... Siete semplicemente speciali e credo che dobbiate sentirvelo dire almeno una volta al giorno, anche da una pazza come me <3
Spero di sentire un vostro piccolo parere su questo capitolo o sull'ultimo * il pc sta fondendo per colpa delle lacrime* e spero di avervi lasciato qualcosa... Anche solo un sorriso o un sogno in cui rifugiarvi... * fine momento tristezza*
P.S. Prossimo aggiornamento tra due settimane =)
Lots Of Love <3


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Capitolo 29
*** What Makes You Beautiful ***


Dedicato a tutte voi, che siete speciali,
anche se non ve ne rendete conto...

What Makes You Beautiful

La sveglia suonò come ogni mattina, ma a Kaylie sembrò di essere tornata indietro di cinque mesi, a quel 19 maggio, quando alzandosi dal letto, aveva sentito il suo stomaco stringersi come mai prima di allora e suggerirle che qualcosa di grande sarebbe successo quel giorno. Ma quella mattina, Kaylie sapeva a che cosa fosse dovuto quel contorcersi così feroce: sarebbe salita su un palco tra i più famosi al mondo in meno di tredici ore.

Vide un biglietto appoggiato sul cuscino accanto al suo e scoprì a malincuore che Liam era andato a fare una corsa mattutina con Loki e che poi si sarebbe fermato da Zayn per il pranzo: in quel momento sentiva un'intollerabile esigenza di sentire la sua voce dirle che sarebbe andato tutto bene. Ma ormai gliel'avevano detto così tante persone che sarebbe stata una stupida a non crederci.

Con la casa tutta per sé, si alzò dal letto e si diresse verso la cucina dove una tazza di tea la stava aspettando assieme ad un muffin alle gocce di cioccolato che quella perfezione di uomo aveva già preparato sul bancone di marmo nero. Li prese e si diresse in salotto, sedendosi sul divano candido, per controllare sul cellulare come stessero andando le cose in giro per il mondo. Appena entrò su Twitter ebbe la netta sensazione che un'ondata incontenibile di affetto l'avesse appena colpita, dato che le sue interazioni stavano letteralmente esplodendo per tutti i messaggi di “in bocca al lupo” e di “buona fortuna” che le stavano arrivando da ogni parte di quel globo di terra e acqua che continuava a sorprenderla continuamente.

Fin dal primo tweet che Liam le aveva mandato, la sua vita suoi social network era completamente cambiata, spesso con conseguenze pesanti da sopportare, altre volte con sorprese molto piacevoli. Non erano stati rari i messaggi minatori, quelli di una cattiveria inaudita, quelli che sputavano sentenze su cose di cui non sapevano assolutamente nulla, ma altrettanto presenti erano stati i pensieri carini, quelli che contenevano la felicità delle fan per vedere un Liam più sereno e gioioso, magari attraverso un disegno o una foto.

Kaylie aveva imparato a relazionarsi con tutta quell'attenzione mediatica, anche perché ben presto tra i suoi follower erano comparse persone che la seguivano per le sue doti di ballerina e non perché fosse “la ragazza di...”. Le ci era voluto del tempo per entrare nell'ottica che ci fosse seriamente della gente interessata alla sua vita, a quello che faceva tutti i giorni, a quelle che fossero le sue preferenze e le sue opinioni, che fosse interessata semplicemente a lei. Ma ora ringraziava ogni giorno la sua buona stella per quelle fantastiche persone che la sostenevano utilizzando il loro tempo e le loro energie per lei (teneva nel computer tutti i video con i remix o i rifacimenti delle sue coreografie che le fan le avevano mandato sul suo canale di YouTube), e le sembrava il minimo rispondere a quanti più messaggi le fosse possibile, seguire quanta più gente riuscisse, benché le sembrasse di non fare mai abbastanza. Così, quella mattina, decise di scrivere un tweet per tutte quelle meravigliose persone che la facevano sentire apprezzata, che le mostravano come anche lei avesse qualcosa da donare al mondo, fosse anche solo un sorriso sincero.

To all the amazing people out there: I wanna say thank you for being the perfect persons you are! Love you all! #Fingerscrossed #ShowTime”. (A tutte le fantastiche persone lì fuori: volevo dirvi grazie per essere le persone perfette che siete! Vi voglio bene!! #DitaIncrociate #ShowTime ).

Meno di tre secondi dopo che il tweet era stato reso pubblico agli oltre due milioni di persone che la seguivano, le sue interazioni e le sue menzioni esplosero di nuovo, facendole sapere quanto la sua frase fosse stata retweettata, aggiunta ai preferiti o citata con qualche commento. Sorrise a tutta quella pazzia che le girava attorno, mentre un messaggio lampeggiava sulla schermata del cellulare: era di Louise. Le faceva un enorme in bocca al lupo per quella sera e con lei anche tutto lo staff che lavorava incessantemente per i ragazzi.

Tutto quell'affetto l'avrebbe lasciata spiazzata fino ad un anno prima, l'avrebbe quasi fatta sentire a disagio, perché lei, nonostante tutto, non amava stare al centro delle attenzioni, a meno che non stesse ballando, leggendo un suo racconto o semplicemente dando qualche consiglio. Mentre ora, tutto sembrava così diverso: era il centro della vita di una persona come Liam, aveva gli occhi di migliaia di persone puntati su di lei, non poteva uscire di casa senza che qualcuno lo sapesse. Insomma, se avesse voluto Kaylie non sarebbe mai stata capace di fuggire, di scomparire nel nulla.

Aveva sempre desiderato farlo, distesa sul letto della sua tanto fidata camera da letto, dentro quelle quattro pareti che le erano sempre sembrate l'unico porto sicuro in cui rifugiarsi quando il mondo attorno a lei la feriva. E lì sognava di scappare, di andarsene lontano da tutto e da tutti, abbandonare qualsiasi cosa la tenesse legata a quel posto per essere finalmente sé stessa.

Ed invece, ora, mi ritrovo legata ad un posto, a delle persone, a delle emozioni con la paura di perderle per sempre...”.

Ed era veramente così.

Kaylie non voleva più scappare, perché quella giovane donna che si stava vestendo davanti lo specchio, pronta per un'ultima sessione di prove in arena, era esattamente quello che lei aveva sempre sperato di diventare o, forse, anche di più. Perché Kaylie non avrebbe mai pensato di poter vedere un sorriso di quel genere comparire sul suo volto, non avrebbe mai nemmeno immaginato che quella sua tanto odiata stretta allo stomaco potesse comparire per un'esibizione davanti a migliaia di persone ma, soprattutto, non avrebbe men che meno sperato di poter essere così tanto fortunata da conoscere la felicità.

Quando arrivò alla O2, Amelia, Kate e Ethan erano già pronti nei camerini e stavano ripassando alcuni passaggi della coreografia d'apertura. Quando la videro entrare dalla porta con sopra scritto “Dancers” per poco non le saltarono addosso: che cosa si era persa??

Amelia- Can I tell her?! (Posso dirglielo?!)

Kate- No!! We can't... Paul told us to be quite until he'll arrive... (No!! Non possiamo... Paul c'ha detto che dobbiamo stare zitti finché non arriverà lui...)

Ethan- Oh, c'mon!! I want her to know the biggest news ever!!! (Oh, ma dai!! Io voglio dirle la più grande notizia di sempre!!!)

Amelia e Kate- No!!!

-Guys... Guys... Guys!!!! (Ragazzi... Ragazzi... Ragazzi!!!!)

Fu costretta ad urlare sopra tutta la confusione del soundceck e degli schiamazzi di quei tre pazzi che le stavano mettendo un'ansia incredibile addosso: di che diavolo di grande notizia stavano parlando? E perché Paul aveva detto loro di aspettare il suo arrivo per dirgliela?

Non ebbe modo di fare alcuna domanda, in quanto la porta si spalancò di nuovo per lasciar scorgere la figura monumentale di Paul che indossava uno dei sorrisi più smaglianti che gli avesse mai visto fare. “Va bene... Ora ho seriamente paura...”.

Paul- Hi guys!! Oh, Kay... You're already here... Great... I have something to tell you... (Ciao ragazzi!! Oh, Kay... Sei già qui... Bene... Ho qualcosa da dirti...)

Paura. Panico. Salivazione azzerata. “Non posso morire ora... Sono troppo giovane e non ho ancora festeggiato un mio compleanno con Liam!”.

Paul- Kay, I'm proud to tell you that.... (Kay, sono orgoglioso di annunciarti che...)

Kaylie aveva sempre odiato le pause per creare suspance. Odiava proprio la suspance in generale. Era come una tortura legalizzata, un modo meschino per vedere fino a che punto il cuore umano potesse reggere.

Paul- That you and the guys are going to follow Olly on the European leg of his tour!! (Che tu e I ragazzi seguirete Olly nel suo tour europeo!!)

Sbam!! Ecco una notizia che avrebbe fatto tremare anche le gambe di Arnold Schwarzenegger come un budino al cioccolato.

Esibizioni tutte le sere davanti a folle oceaniche di gente appartenente ai più svariati paesi europei... Aerei da prendere con costanza, alle volte senza riuscire nemmeno a ricordarsi quale sarebbe stata la tappa successiva... Mesi di distanza da casa... Giorni interi, ore, infiniti secondi di lontananza da Liam... Eppure perché stava saltando dalla gioia per tutto il camerino, abbracciando chiunque le capitasse a portata di mano? La motivazione ormai se l'era data così tante volte che sorse spontanea dal profondo del suo cuore: perché finalmente stava realizzando il suo sogno e perché sapeva che Liam non sarebbe stato che estremamente felice per lei. Certo, sarebbe anche stato più difficile vedersi, avrebbero dovuto fare un piano a tavolino per poter progettare i loro impegni di modo da potersi ricavare degli spazi per loro, con ogni probabilità avrebbero anche dovuto fare qualche rinuncia e avrebbero sentito spesso la mancanza dell'altro, ma erano forti loro... Ce l'avrebbero fatta, ormai Kaylie non aveva più dubbi.

Era sul palco a provare la quarta canzone della scaletta, quando Paul le si avvicinò con il suo cellulare in mano e le disse che c'era Liam dall'altra parte della linea.

Decise che fosse il caso di dirlo subito, di non aspettare che la manna scendesse dal cielo come aveva poco saggiamente optato di fare la prima volta che una proposta di lavoro le era giunta.

-We're going to follow Olly on his European leg of the tour!! (Seguiremo Olly nel suo tour europeo!!)

Silenzio per uno, due, tre, quattro, cinque... Per quale dannatissima motivazione non si decideva ad aprire bocca? Per quale motivo, dopo dieci secondi di nulla sentì un urlo traforarle i timpani come se tutte le Directioners del mondo si fossero concentrate dentro il suo cellulare?

Liam- What?!?! But that amazing babe!!!! Oh my gush!! I'm so happy for you... No, I'm much more than happy... I'm over the moon, I'm flying on a g6, I'm... (Cosa?!?! Ma è fantastico babe!!!! Oddio!! Sono così felice per te... No, sono molto più che felice... Sono oltre la luna, sono al settimo cielo, sono...)

-Okay, okay, okay... I get it! You're happier than me! (Okay, okay, okay... Ho capito! Sei più felice di me!)

Liam- I'm not saying this, but... (Non sto dicendo questo, ma...)

-Liam I was kidding... Except for this incredible, shocking breaking news, why did you call me?? (Stavo scherzando... Eccetto che per questa incredibile, scioccante notizia dell'utima ora, perché mi hai chiamata??)

Liam- I wanted to tell that Nicola and Ruth will be there for lunch... So, what do you think about going out together and celebrate the great news? (Volevo dirti che Nicola e Ruth saranno qui per pranzo... Quindi, che ne dici di andare fuori assieme e festeggiare la grande notizia?)

Kaylie chiese a Paul se fosse possibile avere due ore libere per il pranzo ed ottenne esattamente la risposta che sperava: prima delle cinque di quel pomeriggio non avrebbero ricominciato.

Si mise d'accordo con Liam sull'orario in cui sarebbero andati a prenderla e tornò a sentire urlare un Kevin sempre più agitato, neanche fossero un branco di persone dotate di soli piedi sinistri.

Stava sistemando le sue cose nella borsa quando una voce familiare chiese di poter entrare dalla porta del camerino e quando si voltò, si ritrovò ad osservare il volto raggiante di Ruth.

Andò ad abbracciarla e quando sentì le sue braccia ricambiare la stretta si rese conto di una cosa: la famiglia Payne era accomunata non solo dall'infinita dolcezza ma anche dallo stesso particolare modo di abbracciare le persone. Aveva sempre amato quella maniera strana che Liam aveva di racchiuderla tra le sue braccia, come se volesse farle capire quanto ci tenesse a lei, ma senza soffocarla. Sorrise a quel pensiero e, quando si staccò dal corpo di Ruth, vide sorridere anche lei. Non sapeva cosa fosse, ma quelle due ragazze le erano state simpatiche sin dal primo momento e non poteva fare a meno di pensare che anche loro la trovassero una persona piacevole.

Ruth- Liam told us the big news! I'm so happy for you! And also our mum ask me to congratulate you! (Liam ci ha detto la grande notizia! Sono così contenta per te! E anche nostra mamma mi ha chiesto di congraturlci con te da parte sua!)

-Wait: your mum already knows about the European tour?! (Aspetta: vostra mamma sa già del tour europeo?!)

Ruth- The three of us just don't hug in the same way... We also speak all the way to much... (Noi tre non solo abbracciamo allo stesso modo.... Parliamo anche tutti troppo...)

Risero entrambe e si diressero verso la macchina che le stava aspettando con a bordo Liam, Nicola e Alberto, alla guida. Quando scesero, dovettero farlo scaglionati, perché altrimenti le fan che erano, non si sa come, nei paraggi sarebbero impazzite e il rischio di incidenti era troppo alto, essendo l'ora di punta. Così, dopo Nicola e Kaylie, scesero anche Liam e Ruth, potendo finalmente sedersi al loro tavolo. Non aveva mai pranzato solo con la parte “giovane” della famiglia Payne al completo e la cosa la metteva ora un poco a disagio: loro erano fratelli e si conoscevano da una vita, avevano un sacco i ricordi in comune e non si sarebbe stupita se l'avessero esclusa dalla conversazione per qualche momento, dato che lei era letteralmente l'ultima arrivata. Ma, come al solito, la mente di Kaylie viaggiava ad una velocità decisamente sopra quella consentita e quindi nessuna delle sue paure si concretizzò durante il pranzo: mai, in un singolo istante, ebbe la possibilità di sentirsi tagliata fuori da quei tre fratelli connessi da un legame invidiabile che, per un momento, le fece sentire la mancanza di Alex. “Magari dopo potrei chiamarla”.

Le raccontarono un sacco di fatti buffi che erano accaduti durante la loro infanzia a Wolverhampton a partire da quella volta in cui, in un momento di stizza nei confronti del fratello, Nicola gli aveva detto che se anche Woody fosse stato vero non sarebbe mai diventato suo amico, perché non sapeva ballare come un vero cowboy. Neanche a dirlo, il piccolo Liam James Payne aveva passato la settimana seguente a girare per casa facendo assurdi passi di danza, fino a quando quella santa donna di Karen non aveva detto basta dopo che il figlio aveva rischiato di rompersi una caviglia per fare una piroette. Nemmeno Liam si tirò indietro dal mettere in imbarazzo le sorelle e le imprese semi-epiche che erano narrate a quel tavolo fecero sentire Kaylie seriamente parte della famiglia.

Dopo aver brindato alla nuova ed emozionante notizia sulla carriera lavorativa di Kaylie, si salutarono, lasciando che Ruth e Nicola andassero a fare un giro per Londra in completa tranquillità, senza che stormi di fan potessero seguirle. Kaylie chiese a Liam se potevano andare a casa, perché doveva fare una telefonata importante.

Liam- Your sister? (Tua sorella?)

-Yes... You know... Standing there, between you and your sisters made me realize that it's ages that I don't call mine... We never got on well, but she's always my sister... I don't know... (Sì... Sai... Stare qui, in mezzo a te e alle tue sorelle mi ha fatto realizzare che sono secoli che non chiamo la mia... Non siamo mai andate d'accordo, ma è comunque sempre mia sorella... Non so...)

Liam- I'm sure she's wondering the same thing at the moment... Call her and talk to her... You're a different person now... Maybe the new Kay could get along with her old sister... (Sono sicuro che lei stia pensando la stessa cosa al momento... Chiamala e parlale... Sei una persona diversa ora... Forse la nuova Kay potrebbe andare d'accordo con la sua vecchia sorella...)

-Yes... I definitely got a wise boyfriend... (Sì... Ho decisamente un ragazzo saggio...)

Liam- And I definitely got an ironic girlfriend... (Ed io ho decisamente una ragazza ironica...)

Si era avvicinato così tanto da sentire il suo fiato sulle sue labbra, le mani a sorreggerle la schiena e una voglia matta di baciarlo, ma erano in pubblico, con i paparazzi a pochi passi da loro e non era decisamente il momento di dare spettacolo.

Salirono in macchina e, arrivati a casa, Liam decise di dedicarsi un po' alle sue fan e alla Play-Station, mentre Kaylie uscì nel loro piccolo giardino personale e, raccogliendo un coraggio che non pensava nemmeno di avere e che soprattutto non pensava le sarebbe servito per fare una chiamata del genere, selezionò il contatto e premette la cornetta verde.

Alex- Dimmi che è qualcosa d'importante...

-Buon pomeriggio anche a te, Alex... E comunque se parlare con tua sorella che non senti da tre settimane non è considerabile come importante, allora puoi pure riagganciare...

Alex- Cavolo... L'aria londinese ti ha reso ancora più acida del solito...

-E a te l'aria veneziana ha bruciato le ultime briciole di empatia che erano rimaste nel cuore!

Alex- Ma sentila! Cos'è, adesso comincerai anche ad inoltrare le pratiche per diventare santa, dato che ora predichi pure?!

Liliana- Finiscila Alex! Ti ha chiamata perché voleva parlare con te, cerca di fare la persona matura per una volta!

Kaylie ringraziò mentalmente sua madre per il provvidenziale intervento, mentre sentiva una porta sbattere all'altro capo del telefono e un peso cadere su una sedia: sua sorella si era appena rifugiata nello “studio”, ovvero la sua personale caverna dove nascondersi quando anche lei voleva scappare dal mondo. Sì, qualcosa in comune ce l'avevano pure loro.

Alex- Allora: si può sapere perché mi hai chiamata? Stavo guardando una puntata di “Criminal Minds” che non avevo ancora visto...

-Alex, possiamo parlare seriamente??

La sentì trattenere il respiro per qualche secondo: Kaylie era pienamente cosciente di averla stupita ed era esattamente ciò che voleva ottenere.

Alex- Ehm... Certo... Dimmi tutto...

-Prima ero a pranzo con Liam e le sue sorelle... E beh, loro erano così affiatati, avevano così tanti ricordi assieme, si vedeva lontano un miglio che avrebbero dato la vita per l'altro... E noi?... Insomma non ci siamo mandate nemmeno un messaggio nelle ultime tre settimane! Eccetto per quello in cui mi dicevi che ero una stronza perché mi ero portata via la piastra piccola... Che poi: te ne sei seriamente accorta solo ora?? Comunque non è questo il punto... Il punto è che, insomma, tu...

Alex- Mi stai chiedendo se ti voglio bene??

Kaylie non era mai stata sicura se il fatto che sua sorella fosse estremamente intelligente potesse essere considerato come un vantaggio o no, ma in quel momento le sembrò una benedizione.

-Beh... Sinceramente? Sì, te lo sto chiedendo...

Ed ecco di nuovo orde di silenzio che avanzavano minacciose all'orizzonte, facendole temere che nel giro di pochi secondi sua sorella si sarebbe messa a ridere di lei, dicendole che era una stupida... Più o meno come si sentiva Kaylie in quel momento: una cretina per aver fatto quella domanda. Ma questa volta, a sorprenderla, fu proprio Alex.

Alex- Quel messaggio era per sapere se eri ancora viva... E sì, anche per dirti che comunque un po' a te ci penso... Insomma, il giorno prima saltelli per casa come una bambina di dieci anni che va al concerto dei suoi idoli tutti colletti inamidati e faccini sbarbati, ed il giorno dopo vivi a Londra con il tuo famosissimo e tatuatissimo ragazzo, sei su qualsiasi sito di gossip del mondo e stai per cominciare un tour come ballerina per un tipo che a quanto pare è parecchio famoso... Cosa avrei dovuto fare io?

Non ci aveva mai pensato.

Sapeva quanto quel cambio radicale di vita per lei, avesse comportato anche per le persone che le stavano accanto un notevole scombussolamento, le era bastato il suo arrivo in aeroporto dopo il week-end londinese per tastarlo con mano. Ed era vero: aveva pensato a sua mamma, a suo padre, a Marta e Denise, ma mai ad Alex.

Forse perché credeva che non le interessasse granché, che non le importasse quasi nulla della vita della sua sorellina più piccola ed insicura con cui non aveva mai avuto molto in comune. Solo ora si rendeva conto di essersi terribilmente sbagliata.

-Scusami Alex...

Sapeva bene che quelle parole non potevano in alcun modo rimpiazzare il tempo che avevano perso, ma forse avrebbero potuto far cambiare le cose da quel momento in avanti.

Alex- Non ti devi scusare... Tu stai facendo diventare il tuo sogno realtà ed è giusto che non ti preoccupi per me... Insomma, tra le due sono io quella più vecchia... E' solo che mi mancano le nostre litigate, il mio prenderti in giro per ogni cosa, il farti sentire inadeguata quando invece ammiro con tutta me stessa il tuo coraggio di essere solo ciò che sei veramente...

Aveva pianto uno svariato numero di volte a causa delle parole di Alex, ma mai in vita sua per l'emozione che esse le avevano procurato: per la prima volta, in vent'anni di vita Kaylie e Alex stavano parlando con il cuore in mano, senza maschere o pregiudizi, solamente due sorelle che avevano trovato il coraggio di esporsi.

Ma Kaylie non era l'unica in preda ai singhiozzi, dato che dall'altro capo del telefono Alex non sembrava avere molto più controllo sui suoi condotti lacrimali.

Alex- Sappi che tutto questo è accaduto solo oggi e non succederà mai più, chiaro??

Sapeva perfettamente che con ogni probabilità non avrebbero parlato ancora in quella maniera per parecchio tempo, ma Kaylie era altrettanto certa che le cose tra di loro fossero cambiate per il meglio. Ora sapeva che, qualunque cosa fosse successa, poteva contare sul supporto, seppur silenzioso, di sua sorella e questa consapevolezza la fece sentire leggermente più tranquilla.

-Va bene, va bene... Torna alla tua puntata di “Criminal Minds”, va'... Che non vorrei costringerti a guardarla di nuovo perché non hai scoperto chi è l'assassino.... Ah, Alex: ti voglio bene...

Lo aveva detto con un tono di voce ancora incrinato dalle lacrime appena versate, ma Kaylie era piuttosto sicura di quella specie di dichiarazione e se non avesse conosciuto bene sua sorella se la sarebbe anche potuta prendere per la risposta che ricevette.

Alex- Prenderò in considerazione l'idea di dire di nuovo in giro che sei mia sorella... Ma non sperarci troppo... Tuo moroso fa pur sempre parte di una boyband!

Kaylie alzò gli occhi al cielo, contenta di poter sentire ancora le battute piccate di Alex: le erano terribilmente mancate.

-Bene, io vado... Ci sentiamo allora...

Alex- Buona fortuna Kay... E ti voglio bene anch'io...

Non seppe se rimase più shoccata per le parole della sorella o per il fatto che, dopo averle dette, le aveva praticamente sbattuto il telefono in faccia. Si riprese solo sentendo Liam urlare dal salotto: sicuramente stava perdendo a Fifa ed il fatto che stesse giocando da solo non gli faceva di certo onore.

Scrutò il cielo di Londra e si rese conto che da quando era andata ad abitarci era stato quasi sempre estremamente sereno e soleggiato, come se la città le stesse facendo un regalo di benvenuto. La cosa la fece sorridere, prima di decidere di rientrare per impiegare quel poco tempo libero che le era rimasto per stracciare definitivamente Liam alla Play-Station.

Quando arrivò l'ora di tornare in arena, Kaylie preparò il suo borsone e vi mise dentro tutto ciò di cui avrebbe avuto bisogno quella sera: dai vestiti di scena, alle salviette struccanti, dalle scarpe alle gomme da masticare per smorzare l'ansia. Si premurò di indossare il ciondolo portafortuna che Niall le aveva regalato il giorno prima e, soprattutto, la catenina che Liam le aveva regalato, quella che racchiudeva tutta la loro storia.

Salutò Loki e si diresse in macchina verso la O2, con Liam al suo fianco. Durante il tragitto le vennero in mente le immagini del suo primo viaggio in automobile per le vie londinesi, qualche mese prima, e si rese conto di come tutto fosse cambiato ma di come ogni cosa, solo in quel momento, le sembrasse essere andata finalmente al proprio posto.

Liam guardava fuori dal finestrino quegli stessi edifici, quelle stesse strade, quelle stesse vetrine che le erano sembrate semplicemente spettacolari e che ancora le facevano venire la pelle d'oca al solo vederli. Abbassò il finestrino e respirò a fondo: quella era l'aria frizzante e carica di energia che le aveva fatto pensare, la prima volta che l'aveva percepita sulla sua pelle, che tutto fosse perfetto, e Kaylie non poté darsi torto a distanza di tre mesi, perché tutto era assolutamente perfetto. Arrivati a destinazione, Liam le prese una mano tra le sue e, guardandola negli occhi come se volesse incatenarla per sempre a lui, non consapevole forse di averlo già fatto, le disse:

-Just remember: you're born to shine!! Just be yourself and you're gonna light up the world like nobody else... (Ricordati solo questo: sei nata per brillare!! Sii solo te stessa ed illuminerai il mondo come nessun altro...)

Voleva dire così tante cose, ringraziarlo di nuovo e all'infinito per quello che faceva per lei, fargli capire quanto ci tenesse a lui, ma ogni pensiero si perse in quello che, forse, fu il bacio più dolce che Kaylie avesse mai ricevuto.

Più di quello dell'arena.

Più di quello quando si erano ritrovati dopo un mese, a Londra.

Più di quello in limousine.

Più di quello all'ombra di un faggio a Hyde Park.

Più di quello sotto i fuochi d'artificio a Las Vegas.

Più di quello sul tramonto a Los Angeles.

Più di quello datole dopo aver visto il regalo di compleanno.

Quel bacio era più dolce di tutti gli altri per un semplice ma essenziale motivo: Kaylie e Liam si appartenevano e avevano la certezza che l'unica cosa a contare fosse l'amore che provavano per l'altro. Quella voglia di far parte della vita dell'altra persona per sempre... Quella passione nel seguire tutti i passi e gli errori che il proprio compagno faceva lungo il suo cammino di crescita... Quel desiderio di poter ritrovare ogni mattina la mano dell'altro ad intrecciarsi con la propria... Quella consapevolezza che in ogni momento di dubbio, di paura, di smarrimento la propria ragione di vita sia sempre lì, nel suo sorriso, nei suoi abbracci, nel suo sussurrare a fior di labbra un tenero...

-I love you... (Ti amo...)

Kaylie lasciò che tutto in lei si perdesse nelle profondità di quegli occhi accoglienti che la stavano scrutando, indagando, accarezzando. Quel ragazzo era tutto per lei, era la sua vita e capì che un'esistenza senza di lui sarebbe stata solo una pallida brutta copia a due dimensioni, come quella che conduceva fino ad un anno prima.

Scese dalla macchina, con la promessa che si sarebbero visti alla fine del concerto, ed entrò nell'ampio spazio dell'arena, ora occupato da un imponente palco, con un desiderio dirompente di ballare.

Fecero ancora qualche prova e, quando tutti se ne andarono a mangiare qualcosa prima di cominciare i preparativi per la serata, Kaylie sentì il nodo allo stomaco farsi sempre più presente e optò per prendersi qualche attimo di pausa, da sola.

Rimase nell'arena deserta, in contemplazione di quell'enorme palcoscenico su cui si sarebbe esibita in meno di quattro ore.

Lasciò che lo sguardo vagasse libero tra tutte quelle poltroncine vuote, su quel vastissimo parterre che in breve tempo sarebbe stato gremito di persone, su quelle luci ora spente, ma che tra poco l'avrebbero illuminata, mostrandola al mondo intero. Perché a Kaylie sembrava proprio che quella sua prima esibizione fosse una sorta di presentazione della nuova sé stessa al mondo, come se una crisalide avesse finalmente deciso di far nascere la meravigliosa farfalla che aveva tenuta nascosta troppo a lungo.

La sua attenzione cadde sopra un foglio per terra: era la scaletta del concerto, con in alto a destra, stampata in grassetto, la data... Era il tre settembre...

E' passato un anno...”.

Era passato praticamente un anno da quando tutto era cominciato, da quando quel gruppo di ragazzine, che all'epoca le erano sembrate delle piccole pazze, le aveva chiesto di creare una coreografia per una canzone di un gruppo di cui non sapeva assolutamente nulla... Era passato un anno da quando aveva digitato sulla barra di YouTube il titolo di quella canzone ed era rimasta sbalordita da quante visualizzazioni avesse accumulato... Era passato un anno da quando si era ritrovata a ballare come una matta per camera sua sulle note di una canzone cantata da quattro ragazzi inglesi ed un irlandese... Un anno dalla fatica fatta per nascondere a tutti il suo Ipod con le loro canzoni messe in perenne ripetizione... Un anno da quella strana e provvidenziale conversazione con Marta, quando avevano deciso che sarebbe stata Kaylie ad accompagnare Isabella e Carlotta al concerto degli One Direction...

Le vennero i brividi al sol pensiero di come tutto, la sua vita, le sue relazioni, ma soprattutto lei, fosse cambiato in un solo anno.

Dodici mesi ed era passata dal creare una coreografia per un gruppo di ragazzine a esibirsi come ballerina professionista per il tour, ora europeo, di uno dei cantanti più in voga del momento.

Sentì le mani sudare come se fosse a quaranta metri d'altezza, le gambe diventare dei leggerissimi fogli di carta e la stretta allo stomaco farsi quasi insopportabile...

-It seams to become bigger and bigger the more you look at it!! (Più lo guardi, più sembra che si ingrandisca sempre di più!!)

Kaylie sobbalzò al suono di quella voce acuta, pensando di essere la sola all'interno dell'arena, ma si aprì immediatamente in un sorriso quando poté associare un volto, altrettanto sorridente, a quelle parole.

Louis William Tomlinson stava camminando verso di lei dal fondo della vastissima platea, con una delle sue canottiere slabbrate che facevano vedere i tatuaggi sempre più stravaganti. Non gli aveva mai chiesto perché proprio un'alce con un cuore tra le corna, forse un giorno l'avrebbe fatto, ma non in quel momento. Anche lui era indubbiamente cambiato, forse tra tutti e cinque i ragazzi, era quello che aveva quasi subito una trasformazione, come se tutte le possibilità che gli erano capitate e che si era sudato assieme agli altri, gli avessero dato il privilegio di diventare un'altra persona. Magari quella che lui aveva sempre desiderato essere.

Louis- I'm serious... The more a stared at the Madison Square Garden's capacity, the more I thought we wouldn't be able to do that... But now we're here and we have a stadium tour, already with some sold out venue... It's ridiculous! (Sono serio... Più stavo lì a fissare la capacità del Madison Square Garden, più pensavo che non ce l'avremmo mai fatta... Ma ora siamo qui e abbiamo un tour negli stadi, con anche qualche data sold out... E' assurdo!)

Kaylie si girò per osservare meglio quella figura che si era piazzata al suo fianco e si rese conto che stava guardando esattamente lo stesso diciottenne che si era presentato sul palco di X Factor tre anni prima, per stupire tutti con la sua dolcissima versione di Hey There Delilah , guadagnandosi, così, la possibilità di passare dalle recite scolastiche ai palchi di mezzo mondo, nonostante continuasse a rinnegare quella performance. Louis era cambiato solo esteriormente, certo era anche maturato e le esperienze della vita l'avevano reso ormai un uomo, ma la genuinità e la bellezza del suo sorriso erano ancora tutte lì, pronte a donarsi al prossimo.

-Did you feel like a Smurf when you were standing there?? Because it's exactly how I feel now... Well maybe, I'm not blue but the concept is the same... (Ti sentivi come un Puffo quando te ne stavi lì?? Perché è esattamente come mi sento io,ora... Beh, forse non sono blu ma il concetto è quello...)

Louis- If you're interested, your ears are slowly turn into a strange shade of light-blue... (Se ti può interessare, le tue orecchie stanno assumendo una strana sfumatura di celeste...)

-Tomlinson you're not funny... (Tomlinson non sei divertente...)

Va bene: ora c'è decisamente qualcosa che non quadra...” pensò Kaylie mentre il braccio destro di Louis le cingeva le spalle, stringendo lievemente, in quello che era senza ombra di dubbio un abbraccio.

Louis- You're saying this just because you are nervous, but you shouldn't... I mean: I saw you dance and I'm pretty sure you'll be amazing! You got something special, I told you this the first time we met, at the Gala, and I'm not going to stop repeating... (Lo stai dicendo solo perché sei nervosa, ma non dovresti... Insomma: ti ho vista ballare e sono piuttosto sicuro che sarai fantastica! Tu hai qualcosa di speciale, te l'ho detto la prima volta che ci siamo incontrati, al Gala, e non smetterò di ripetertelo...)

-You know what? That night, at the Gala, when you sat down near me and talked to me “heart to heart” I remembered a chat I had with the one who was my best friend, before this massive change of life, and it was just because I felt as if you were someone I could really trust in... (La sai una cosa? Quella sera, al Gala, quando ti sei seduto vicino a me e mi hai parlato “a cuore aperto”, mi sono ricordata di una conversazione che avevo avuto con quello che era il mio migliore amico, prima di questo enorme cambiamento di vita, ed è stato perché mi sembrava seriamente che tu fossi qualcuno di cui potessi fidarmi...)

Louis- Whatever this guys was, I wasn't good enough if he let you go... But, in return for his loss, you came to get five of us! (Chiunque fosse questo ragazzo, non era abbastanza se ti ha lasciata andare... Ma, oin cambio della sua perdita, hai ottenuto cinque di noi!)

Avrebbe tanto voluto rispondergli con una battuta sarcastica e probabilmente Louis se la stava anche aspettando, perché rimase piacevolmente stupito da quelle che invece furono le parole di una sempre più sorridente Kaylie.

-I guess you're right, Mr Louis!! I'm the one who gain the most... (Credo che tu abbia ragione, Mr Louis!! Io sono quella che c'ha guadagnato di più...)

Era confermato: l'intero gruppo degli One Direction era stato impossessato dallo spirito dell'Orso-Abbraccia-Tutti, dato che negli ultimi tre giorni aveva ricevuto espressioni di affetto da tutti e cinque, e dato che ora pure Louis la stava letteralmente stritolando tra le braccia immancabilmente muscolose.

Dovrei parlare con Mark, il loro personal trainer, e dirgli di smetterla di pomparli così tanto, perché una volta o l'altra stritoleranno una fan... O magari la sottoscritta in un altro attacco di affetto compulsivo nei confronti della “piccola di casa”... Che poi Perrie ha la mia età, ma mica la trattano come se fosse una bambina da proteggere, cosa che invece fanno con me...”. I comportamenti iperprotettivi non le erano mai andati molto a genio, benché dovesse ammettere che da quando quei cinque erano entrati a far parte della sua vita, la sua insofferenza nei confronti di abbracci, domande e attenzioni particolari era leggermente diminuita. Non c'era niente da fare: le avevano sconvolto l'esistenza.

Quando Louis si decise a liberarla da quella presa d'acciaio, si scambiarono un altro sorriso complice e, per far tornare tutto alla normalità, Kaylie gli fece la domanda più ovvia per una situazione come quella:

-Louis: what are you doing here?? I'm sure you didn't come here just to talk to me... (Louis: che ci fai tu qui?? Sono sicura che tu non sia venuto solo per parlare con me...)

Louis- In fact I was here just because the last time we had a show I forgot one of my favourite beanie, so I'm looking for it... But it's been a pleasure talking to you, Mrs Kay!! You looked so lost, standing here, all alone... (A dire il vero ero qui solo perché l'ultima volta che abbiamo fatto uno show ho dimenticato uno dei miei beanie preferiti, così lo sto cercando... Ma è stato un piacere parlare con te, Mrs Kay!! Sembravi così persa, qui in piedi, tutta da sola...)

-No, Louis... I'm not alone... I finally get it... (No, Louis... Non sono da sola... Finalmente l'ho capito...)

Louis sorrise di nuovo e scuotendo quella zazzera di capelli che aveva in testa si avviò dalla parte opposta da dove era entrato, per poi voltarsi poco prima di varcare la soglia e urlarle senza ritegno:

-Good luck, Mrs I got Payne!!! (Buona fortuna, Mrs Ho Capito Payne!!!)

Kaylie ruotò gli occhi esasperata, sapendo che quello sarebbe stato l'ennesimo soprannome che Mr Sorriso Smagliante e Battuta Pronta le avrebbe affibbiato per le seguenti settimane.

Sentì una voce profonda chiamare il suo nome e si rese conto che Paul le stava facendo cenno di avviarsi verso i camerini per cominciare a prepararsi: il momento si stava avvicinando sempre di più e trucco ed acconciatura non potevano più aspettare.

Entrando nella stanza affollata di gente si sedette su l'unica sedia libera che era rimasta, in mezzo a Kate ed Amelia, posizionata di fronte ad una serie di specchi contornati da accecanti lucette, come in ogni camerino che si rispetti. Aveva già affrontato parecchi spettacoli in vita sua, ma mai nessuno sarebbe stato paragonabile a quello che l'attendeva in poco più di due ore.

Sentì le mani esperte di Rachel, la loro parrucchiera e truccatrice, avvicendarsi sui suoi capelli e sul suo viso, cercando di ottenere il look che avevano già scelto per le ballerine. A Kaylie sembrò di essere tornata indietro nel tempo, a quando Louise l'aveva lasciata in mano ai tre angeli della bellezza, come li aveva soprannominati, per farla risplendere di luce propria nel momento in cui avrebbe affrontato la tanto temuta scalinata e quel fatidico red carpet. Solo che questa volta non c'erano Eleanor e Perrie a tenerle compagnia, ma un Ethan che continuava a correre da una parte all'altra della stanza in preda, forse, ad un attacco di panico. Ma soprattutto, quella sera di qualche mese prima doveva “semplicemente” presentarsi al mondo come la nuova ragazza di Liam Payne degli One Direction, mentre ora si stava per giocare la sua intera reputazione e possibile carriera: doveva mostrare a chiunque quanto lei valesse, quanto tutti quegli anni di delusioni, esercizi e passione avessero forgiato una ballerina capace e comunicativa.

Si metteva in gioco lei, senza paracadute questa volta.

Il camerino era sempre più affollato e caotico: c'erano Amelia, Kate, Ethan, Thomas e Andy che si stavano preparando, Paul che continuava a parlare al telefono, Rachel e le altre truccatrici che tentavano di continuare il loro lavoro nonostante il poco spazio, Kevin che dava ordini astrusi a destra e a manca, Olly che entrava ed usciva dalla stanza in continuazione come se stesse cercando il suo scopo nella vita, frotte di tecnici del suono e delle luci che correvano da una parte all'altra tentando di prevedere ogni possibile intoppo, gente che non aveva mai visto che parlava ad un volume troppo alto per potersi sentire l'uno con l'altro e, in tutto questo, la testa di Kaylie cominciò a girare...

Si era appena infilata il body che aveva fatto letteralmente impazzire Liam e si guardò un'ultima volta allo specchio osservando come fosse diventata incredibilmente pallida, nonostante il rossetto rosso, le ciglia raddoppiate di volume e lunghezza a causa del mascara, lo sguardo allungato dall'eye-liner e il blush che le avevano messo sulle guance...

Sapeva che cosa le stesse succedendo, non era la prima volta ed era sicura che non sarebbe stata nemmeno l'ultima: come durante il viaggio in macchina di ritorno da Verona, come quando era tornata nella sua piccola cameretta dopo il suo primo week-end a Londra, come dopo aver visto l'espressione di Liam durante l'intervista con tutte le foto dei suoi festeggiamenti per il lavoro ottenuto, come quando tutto era diventato sfocato nel backstage a Los Angeles mentre Ben le parlava del film... Ma c'era sempre stato qualcuno, c'erano stati sua mamma, Marta e Denise, Liam e Eleanor, addirittura Zayn... Ed ora era sola in un corridoio sconosciuto e deserto, con il suono del suo respiro a riempirle le orecchie e a farle presente quanto il suo cuore stesse correndo, le gambe che non la riuscivano più a reggere, tanto da farla accasciare contro la parete più vicina, sulla moquette grigia che ricopriva il pavimento. Appoggiò i gomiti alle ginocchia che aveva avvicinato al petto e si prese la testa tra le mani: era sola con le sue insicurezze, ancora ed ancora.

Le lacrime stavano per farsi largo, rovinando tutto il lavoro che era stato fatto per renderla bella, ma il problema era che lei stessa non si sentiva affatto bella e non pensava assolutamente di meritarsi tutto quello.

Qualcosa le colpì il viso e si rese conto di avere l'Ipod chiuso nella mano destra, con le cuffiette a penzoloni. Non si era nemmeno resa conto di averlo afferrato al volo dalla sua borsa, prima di scampare dal caos che regnava nel camerino.

Cercando di fare un respiro profondo, si mise su le cuffiette arancioni e osservò lo schermo illuminarsi. Quello era il momento perfetto per affidarsi alla sua più grande amica, la musica, e sperare che fosse lei ad aiutarla in quel momento di totale confusione.

Schiacciò su “Riproduzione Casuale” e lasciò che la canzone cominciasse, lenendo i suoi nervi a fior di pelle e quell'uragano di incertezze che si stava abbattendo sul suo cuore, per l'ennesima volta.

...You're insecure... Don't know what for... You're turning heads... When you walked through the door...

Non poteva crederci. Tra quasi seicento canzoni che c'erano lì dentro, era capitata proprio quella... Erano capitati quei versi che per primi l'avevano fatta innamorare di quel gruppo di cinque ragazzi normali trasformati in super star internazionali... Era andato in riproduzione esattamente quel riff che l'aveva fatta balzare su dalla sedia su cui era seduta per farla ballare come una pazza in mezzo alla stanza, ormai più di un anno prima... Quelle prime parole che aveva sentito pronunciate da Liam e che, per qualcosa che solo dopo aveva capito essere destino, le avevano fatto provare delle emozioni speciali, come se stesse cantando proprio per lei... Perché in quel preciso istante quel testo parlava di lei, era scritto per lei, serviva a lei come l'ossigeno.

Liam, Louis, Niall, Zayn e Harry stavano cantando per lei, per aiutarla ancora come avevano fatto in ogni singolo secondo dell'ultimo anno e Kaylie si sentì esattamente come una qualsiasi ragazza che abitava quel pianeta e che doveva una buona parte dei propri sorrisi ad un gruppo musicale. Sì, si sentiva una Directioner e non se ne vergognava, perché questo voleva dire non essere mai soli: una volta entrati nella stravagante e meravigliosa 1D family non se ne poteva più uscire, Liam l'aveva avvertita. Ma soprattutto non c'erano spazio per insicurezze, incertezze, dubbi, perché la vita andava vissuta, ma vissuta veramente, fino all'ultima goccia, fino all'ultimo respiro...

...Baby you light up my world like nobody else... The way that you flip your hair gets me overwhelmed... But when you smile at the ground it ain't hard to tell... You don't know... Oh oh... You don't know you're beautiful... If only you saw what I can see... You'll understand why I want you so desperately... Right now I'm looking at you and I can't believe you don't know... Oh oh... You don't know you're beautiful... Oh oh... That's what makes you beautiful...

Ma cosa diavolo sto pensando?! Come ho potuto permettere che tutte queste stupide insicurezze prendessero il sopravvento anche solo per un secondo? Io non sono come loro credono... Io posso fare qualcosa... Io ho qualcosa da dare agli altri, al mondo... Io ho delle persone che mi vogliono bene, che mi amano per quello che sono... Ed ora so anche io cosa sono: una bella persona!”.

Kaylie si sentiva forte, come mai prima in vita sua, come mai si sarebbe aspettata di poter essere e decise di alzarsi da quel pavimento, e le sembrò di alzarsi dalle macerie che aveva sempre visto attorno a lei per dirigersi verso la sua vita, quella che era cominciata proprio un anno prima con quella canzone.

Rientrò nel camerino dove la situazione sembrava essersi calmata, un po' come la sua mente, e trovò Amelia davanti ad un enorme mazzo di girasoli e orchidee bianche, che troneggiava al centro del tavolo in mezzo alla stanza.

-Who's the lucky girls whom receives these wonderful flowers?? (Chi è la fortunata ragazza che ha ricevuto quei fiori meravigliosi??)

Ethan- Darling they're waiting for you! (Carissima, stanno aspettando solo te!)

Kaylie si voltò a guardare con un'espressione confusa un Ethan decisamente euforico, e riuscì a darsi una spiegazione a tutti quei cuoricini che gli vedeva svolazzare attorno, solo quando Amelia si decise a parlare.

Amelia- Paul just brought them in... He said they're from Liam... (Paul li ha appena portati dentro... Ha detto che sono da parte di Liam...)

Cos'era quel pizzicore che sentiva agli occhi? Non potevano essere lacrime, si era impegnata così tanto per trattenerle negli ultimi venti minuti, non poteva cedere proprio in quel momento.

Prese il bigliettino che campeggiava sulla stoffa arancione che li conteneva e lo lesse a mente, facendo parecchia fatica a causa del tremore incontrollabile delle sue mani.

The Sunflowers symbolize an adoring love and for me also happiness... The Orchids represent elegance, passion and sensuality... I found these five things with you... With my Last First Kiss... Good luck, babeee!!! I love U <3 Liam”. (“I Girasoli simboleggiano un amore adorante e per me anche la felicità... Le Orchidee rappresentano l'eleganza, la passione e la sensualità... I ho trovato queste cinque cose con te... Con il mio Ultimo Primo Bacio... Buona fortuna, babeee!!! Ti amo <3 Liam”.)

Rachel l'avrebbe sicuramente uccisa, ma le lacrime non volevano sentire ragioni e stavano rigando le sue guance. Ringraziò la saggezza della truccatrice che aveva optato per un mascara waterproof e cercò di limitare i danni con un fazzolettino che Kate le stava gentilmente passando. Finito lo show avrebbe sicuramente pensato ad un modo per far pagare a quella perfezione di ragazzo tutte quelle lacrime di gioia che le aveva fatto versare, intanto però doveva concentrarsi sulla voce metallica che, dagli altoparlanti della stanza, stava comunicando loro che il gruppo di supporto avrebbe cominciato ad esibirsi tra cinque minuti.

Kaylie posò il biglietto dentro la borsa e si accorse che il cellulare stava segnando un messaggio non letto.

Chi potrebbe essere ora?? Harry mi ha scritto prima, dicendomi che avrei spaccato tutto e che dovevo stare attenta alle macchine del fumo “per esperienza personale”... Mamma e Alex le ho sentite sta mattina... Denise e Marta sono già sedute con El, Louis, Zayn e Niall... Chissà se Denise riuscirà ancora a respirare con l'irlandese al suo fianco??... Perrie mi ha mandato un tweet... Chi diavolo potrebbe essere?”.

Quando vide il nome affianco alla busta che indicava il messaggio per poco il cuore non smise di pompare sangue nelle vene. Come poteva essere? Quanto tempo era passato? Sei mesi, o forse anche di più? Per quale assurda motivazione Daniel le aveva mandato un messaggio, proprio in uno dei giorni più importanti della sua vita? Dove era finito per tutto quel tempo, quando lei aveva avuto bisogno del suo migliore amico e al posto suo aveva trovato solo un vuoto nel suo cuore, lasciato da qualcuno che aveva deciso di non ascoltare nemmeno quello che aveva da dire?...

Avrebbe voluto e forse anche preferito non leggere quello che le aveva scritto, ma si era appena detta di essere una donna forte, conscia di quello che era e che poteva fare e non sarebbe stato di certo un messaggio, seppur di quella determinata persona, a far cadere quello che con fatica aveva costruito.

Aprì il messaggio e lo lesse, lasciando che quei caratteri penetrassero nella sua pelle arrivando dritti fino al cuore, come la canzone dei ragazzi aveva fatto poco prima.

Sono Daniel (in caso tu abbia giustamente cancellato il mio numero)... Ho sbagliato e lo riconosco... Ti ho detto di volerti bene, che ci tenevo a te, quella che c'è sempre stata per me nonostante tutto, quella che ha messo da parte anche sé stessa per la mia felicità e poi, quando era il tuo turno di prenderti ciò che ti spettava, sono sparito... Ho fatto una cazzata e se non mi perdonerai, ti capirò, io farei lo stesso... Ti avrei dovuto ascoltare e capire che quel ragazzo era la tua felicità... Ma ero geloso, lo ammetto, perché tu stavi vivendo tutto quello senza di me, sembravi felice anche se io non ero con te... E mi sono allontanato, sbagliando... Ti scrivo oggi perché so che per te è una giornata importante e volevo farne parte: io voglio ancora far parte della tua vita! Buona fortuna Kay, splendi come solo tu sai fare... Ti voglio bene...”.

Era esattamente quello di cui era sempre stata terrorizzata: affezionarsi alle persone e poi rimanere scottata irrimediabilmente. Ma solo ora si rendeva conto che quello era l'inevitabile pedaggio che bisognava pagare per poter avere accesso alla giostra che aveva capito essere la vita.

Per vivere appieno era necessario lasciarsi andare, alle gioie, alle sofferenze, alla sorpresa, alle ammissioni di colpevolezza... Bisognava vivere tutto, senza avere rimorsi per non aver sviscerato un'emozione fino all'osso. Kaylie l'aveva cominciato a fare assecondando il suo istinto e seguendo Liam lungo quel corridoio deserto e lo avrebbe fatto anche finito il concerto rispondendo a quel messaggio di Daniel. Tutti meritavano una seconda possibilità: lei se l'era concessa sei mesi prima e non se ne sarebbe mai pentita.

-C'mon guys!! Come here and make a circle!! (Forza ragazzi!! Venite qui e fate un cerchio!!)

La voce di Olly la raggiunse nella bolla di sapone in cui si era rinchiusa e, rimesso in borsa il cellulare, andò a stringersi tra Amelia e Ethan, in un cerchio fatto di corpi, anime e cuori pronti a dare il meglio di loro per intrattenere la platea che li stava attendendo oltre le mura di quel camerino.

Olly- I'm not gonna say too much... I just wanna thank you every single one of you for putting all your heart and your energies in this project... I really appreciate it, whatever the result will be... So let's go out there and take the roof down of this amazing place!!! At my three: Right Place Right Time! One... Two... Three... (Non dirò molto... Voglio solo ringraziare ognuno di voi per aver messo tutto il vostro cuore e le vostre energie in questo progetto... Lo apprezzo tanto, qualsiasi sarà il risultato... Quindi andiamo lì fuori e facciamo cadere il tetto di questo incredibile posto!!! Al mio tre: Right Place Right Time! Uno... Due... Tre...)

-Right Place Right Time!!!

Le mani si alzarono tutte assieme e cominciò una sequela di abbracci e pacche sulle spalle di incoraggiamento, con la voce metallica di sottofondo ad informarli che mancavano cinque minuti all'inizio dello show. Mai come in quel momento il titolo dell'album e del tour di Olly le sembrò provvidenziale: si sentiva esattamente nel posto giusto al momento giusto.

Si spostarono verso il retro del palco e tutti loro si scambiarono uno sguardo più che eloquente: le urla della folla che li stava attendendo erano assolutamente straordinarie, avrebbero potuto facilmente far crollare il soffitto della O2 senza esitazione.

Una scarica di adrenalina percorse Kaylie da capo a piedi, riempiendo ogni vena del suo corpo non più di ossigeno ma di eccitazione, ansia e impazienza.

Poteva vedere i tecnici preparare tutto il necessario su un palco in penombra, che ora le sembrava essersi fatto decisamente più grande... Le tribune e la platea non erano più vuote e silenziose, ma rilucevano di tanti piccoli punti di luce dovuti a cellulari, macchinette fotografiche, telecamere che le facevano sembrare un cielo stellato. Un cielo verso cui lei stava per volare.

Vide la band posizionarsi, le prime note farsi materia, vibrando nell'arena come se fossero un rischiamo ancestrale e la folla esplodere in un boato assordante.

Ci sono momenti in cui ci si accorge che quello per cui si è lottato una vita intera è finalmente arrivato... Ci sono momenti in cui si capisce che in tre anni o solo in dodici mesi la propria vita è cambiata... Ci sono momenti in cui ogni lacrima versata viene ripagata con una goccia di felicità... Ci sono momenti, come quello che Kaylie stava vivendo, in cui si hanno i riflettori di un'intera arena puntati addosso, gli sguardi di ventimila spettatori ad osservare ogni singolo passo, l'attenzione delle persone per cui daresti la vita ad accompagnarti, l'amore della propria anima gemella a riempirti il cuore... E non si può far altro che lanciarsi, lasciando che la vita possa continuare a stupire...

Solo sei mesi prima pensava a quanto sarebbe stato terrificante e magnifico potersi esibire davanti ad una platea di quelle proporzioni ed ora stava per affrontarla con tutta la determinazione di cui era capace... Solo un anno prima sognava nella sua camera, in un anonimo paesino italiano, di poter trovare una persona da amare con tutta sé stessa e di poter diventare una ballerina professionista ed ora stava per far decollare la propria carriera, avendo al suo fianco Liam James Payne, ovvero il ragazzo più perfetto che avrebbe mai potuto incontrare... Almeno per lei e per altri indefiniti milioni di fan in giro per il globo terrestre.

Amelia e Kate erano appena entrate in scena...

Ora tocca a me!” pensò Kaylie.

Percepì il calore dei riflettori infiammarle il volto, le luci far brillare la pelle lasciata scoperta dal body che indossava, i capelli svolazzare leggeri per l'impeto del suo passo e la musica trasportare il suo cuore su un altra dimensione.

Kaylie ne ebbe la certezza: c'era anche per lei un pezzetto di felicità e la stava attendendo proprio su quel palco. E sorrise.



The End

(or the Beginning)




Hi sweethearts!!!
*cambia il secchio con cui sta raccogliendo le lacrime che continua a versare incessantemente *
Vi avverto che sarà una cosa lunga e dolorosa, quindi meglio che cominci subito ^^
Per prima cosa voglio ringraziare queste persone (cercatevi pure, perché ci siete sicuramente =]):
April94, Ari_F99, Camy_99, carotina98, Dany_Payne, darkfly, elelelina88, elenafiore, GiuliaArca, HeleneOneD69, Iki2087, I_ love_ This_is_ us, kikka_93, learntoyourmistake, marialaura carannante, MRS HORAN PAYNE, Pink4321, sandy_oned, Sharon13, tecmessa, toffola97, tottynasmolder, Ve C, AcquaMarina_Horan, Aeryn, Alexi_xx, Annina P, antigonesofos, BeMe, chiara__1D, dreamdesi, elenelli, exep, E_98, fabisweetheart, heartstyles, Ibivale, ImDreamingYou, Joey24, KatherinePayne, katlyn, kiaraaaaa, kristalkoro, lorrainelala, maristella_armstrong, Mrs__Styles94, musicandbackstageaddicted, Now_kiss_me_you_fool, OnlyThem, rowellacastro, SgMab, sonotrasgry, WeLove_always1D, _RuannaDela, _sofy1D_, LauLife, reby_mar_dami, _Elisewin_ siete state assolutamente SPECIALI, non solo per essere le persone meravigliose che sicuramente sarete, ma anche per essere arrivate a leggere fino alla fine di questa storia, sbucata fuori da un sogno e diventata uno dei pochi motivi per cui arrivare a fine giornata.
Ho cominciato a scriverla per mettere su carta quello che la mia fantasia iperattiva aveva immaginato durante un infinito tragitto verso l'università, ormai quasi un anno e mezzo fa, poi, però, si è trasformata in qualcosa di più. Una roccia a cui ancorarsi. Una speranza da curare e far crescere.
Quando poi ho iniziato a postarla, speravo solo di poter regalare anche dieci banali minuti di serenità e di emozioni a chiunque si ritrovasse a leggere le mie righe, quindi non posso che essere grata a MRS HORAN PAYNE, Camy_99, heartstyles, tottynasmolder, Sharon13 e I_Love_This_is_us per avermi fatto sapere se fossi riuscita o meno nel mio intento: le vostre recensioni sono state importantissime per me, non potete nemmeno immaginare quanto ** Vi abbraccio fortissimo <3 *cambia stanza, perché sta annegando nelle lacrime *
Un ringraziamento specialissimo va a kikka_93, che ha letto tutta la storia mentre ancora era in fase di stesura e che mi ha iniziato a questo sito, facendomi perdere quel poco di sanità mentale che mi era rimasta: grazie per ogni singolo parere e per ogni preziosissima parola di incoraggiamento <3

Vorrei dirvi solo un'ultima cosa: credete in voi stesse. Sempre.
Kay, con il passare del tempo, è diventata una donna forte, indipendente, conscia di quello che è capace di fare ed orgogliosa di quello che è. Non dimenticatevi mai di essere esattamente come siete e di dare tutte voi stesse per essere la vostra “versione migliore”, perché solo così potrete essere felici e trovare chi vi ami e vi rispetti, come Liam ha fatto con Kay. E non abbiate mai paura di chiedere aiuto e consiglio a chi vi sta attorno: in questo modo non vi sentirete mai sole, perché non lo siete.
Basta, mi sono dilungata anche troppo. Vi chiedo solo un ultimo, piccolissimo favore: sarei felicissima, emozionatissima e decisamente euforica se mi lasciaste anche solo un messaggio per dirmi che cosa ne pensiate della storia, se vi abbia lasciato qualcosa, se vorreste leggere altro, se avreste cambiato qualcosa o tutto... Aspetto di sentire la vostra voce <3
P.S. Se volete, la raccolta di One Shot è sempre a disposizione... Si intitola Midnight Cup Of Tea =)
Per l'ultima volta, da Kay & Liam, mentre ascoltano Last First Kiss,
Lots Of Love <3
Rebecca_Daniels

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