Odore di spezie

di Bloody_Panda
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01-Odore di Spezie ***
Capitolo 2: *** 02. Biscotti alla Cannella ***



Capitolo 1
*** 01-Odore di Spezie ***


Angolo Autrice - Anche se non ho ancora finito di giocare a Fire Emblem (sì sono ferma all'ultimo capitolo mannaggia al caos) questa è una fluffosissima raccolta sulla mia otp presente all'interno del gioco, ovvero Lon'zu x Palne. Ho ricominciato a giocare più volte, con diverso Avatar e diverse coppie, ma questa rimane quella fissa, mi sono innamorata di loro due è inutile. Nella raccolta sarà presente anche Yarne, il che include spoiler per chi non avesse ancora finito il gioco, io vi ho avvisati!
 
01-Odore di Spezie

Quando una donna si avvicinava troppo Lon’zu ritornava ad essere una specie di bambino impaurito. Il volto divampava, gli saliva il groppo in gola e il cuore gli batteva ai mille all'ora. Troppi brutti ricordi legati al genere femminile da poter dimenticare facilmente.
Solamente Palne riusciva a stargli vicino senza che al Mirmidone venisse una crisi isterica. Certo arrossiva comunque come un ragazzino inesperto, ma non aveva paura della presenza della Taguel, anzi lo rincuorava. Non aveva  alcun problema nel combattere fianco a fianco con lei, anzi ricercava sempre la sua presenza, mentre disprezzava quella delle altre ragazze nel gruppo dei pastori.
Non erano gli infusi che la donna gli preparava per fargli dormire più serene le notti, che lo aiutavano a cacciare gli incubi e i fantasmi della sua infanzia a farlo sciogliere nei suoi confronti. Era quel buon profumo di spezie e di cannella che emanavano i suoi lunghi capelli bruni, era il suo viso severo e i suoi occhi color rubino ad infondergli sicurezza. Persino quando si trasformava in coniglio non aveva alcun timore di lei.
«Tieni, ti ho rifatto l’infuso tranquillante. Va meglio ora?» gli aveva chiesto, fingendo di non essere preoccupata per lui. Lui era seduto accanto al falò che avevano acceso, e si era voltato per guardare la donna che gli porgeva una tazza calda e fumante. I loro visi non erano mai stati così vicini, ma Lon’zu si stupì di non essere l’unico quella volta ad arrossire vistosamente. Afferrò la tazza e si chinò a berla con foga, scottandosi la lingua. Palne sbottò qualcosa, poi si allontanò diretta alla sua tenda. Il Mirmidone non poté fare a meno di girarsi di nuovo ed osservare quel fisico longilineo e ben delineato, quelle lunghe orecchie rosa e la sua piccola coda pelosa che spuntava tra due natiche all’apparenza sode, e che persino uno scrupoloso e tutto d’un pezzo come Lon’zu riteneva semplicemente adorabile.
Solamente quando si rese conto di non riuscire a staccarne gli occhi di dosso, quando capì che non era dal terrore che il suo cuore batteva all’impazzata, realizzò che, paura o no, era la Taguel la donna con cui voleva passare il resto della vita.

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Capitolo 2
*** 02. Biscotti alla Cannella ***


                    1. Biscotti alla Cannella



Palne sgranò gli occhi quando Yarne gli domandò di preparargli i suoi buonissimi biscotti alla cannella. Il ragazzo Taguel che in futuro sarebbe diventato suo figlio l'aveva fissata con dolci occhi da cucciolo smarrito ed indifeso per un buon quarto d'ora prima che riuscisse a farla cedere.
In realtà non aveva nemmeno la benché minima idea di come si accendesse un forno, figurarsi preparare dei dolci.

Yarne aveva esclamato tutto contento che quando era piccolo lei glieli preparava sempre e glieli faceva trovare ogni mattina sul tavolo con la colazione. Ma l'ultima cosa che aveva provato a cucinare come una normale essere umana per Lon'zu il marito era rimasto piegato dolorante nella sua tenda per una settimana, perciò non aveva mai sperimentato altro.

Era davvero negata coi fornelli. Col fuoco da campo riusciva a preparare dei veri e propri manicaretti a base di selvaggina, frutti di bosco e funghi, ma con le diavolerie umane era proprio una frana. Per questo il Mirmidone fu alquanto spaventato quando vide la moglie armeggiare con un impasto di farina e uova e un barattolo di cannella tritata. Il tavolo della cucina era imbrattato di quella strana poltiglia e su una teglia troneggiavano dei biscotti amorfi ancora da infornare.

«Che c'é'? Sto facendo i biscotti!» aveva asserito seccata alla faccia sconvolta di Lon'zu.

«Sono sicuro che saranno deliziosi...» ribatté poco convinto.

La Taguel infornò i primi dolcetti. Dopo una ventina di minuti buoni, noncurante della teglia scottante, li tirò fuori e li rimise sul tavolo a raffreddare.

«Assaggia!» ordinò Palne. Lon'zu indietreggiò cercando delle scuse, ma prima che la moglie gliene infilasse uno a forza dritto in gola si affrettò a prenderne uno e ad ubbidire. E si stupì nel trovarli deliziosi, anziché avere un disastro ecologico sulle papille gustative.

«Sono buonissimi! Ma come...?»

«Non è farina del mio sacco. Lissa mi ha dato la... come si chiama? Ricetta?»

Lon'zu effettivamente non ricordava da quanto tempo era che non mangiava qualcosa di così buono e dolce e allo stesso tempo dal retrogusto così speziato. «Sarebbe perfetto con il tuo the, sono deliziosi!» vide Palne arrossire imbarazzata, ma visibilmente soddisfatta e contenta di tutte quelle adulazioni.

«Di solito sei restia a fare cose da umana... che ti prende?»

«Ho visto Yarne. Nostro figlio. E ho immaginato noi come una famiglia. Lui è un taguel, ma anche umano per metà. Devo imparare anche a fare cose da... donna! Anche se non mi impedirà di insegnargli i principi e l'orgoglio dei Taguel!»

Lon'zu sorrise. Palne era rigida e scontrosa, ma anche a suo modo sapeva essere dolce. Ed era per questo che l'aveva sposata. La baciò sulla fronte, prendendole il vassoio di biscotti alla cannella tra le mani.

«Allora, andiamo a darli a Yarne?»

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