Biscotti
alla Cannella
Palne
sgranò gli occhi quando Yarne gli domandò di
preparargli i suoi buonissimi biscotti alla cannella. Il ragazzo
Taguel che in futuro sarebbe diventato suo figlio l'aveva fissata con
dolci occhi da cucciolo smarrito ed indifeso per un buon quarto d'ora
prima che riuscisse a farla cedere. In realtà non aveva
nemmeno la benché minima idea di come si accendesse un forno,
figurarsi preparare dei dolci.
Yarne
aveva esclamato tutto contento che quando era piccolo lei glieli
preparava sempre e glieli faceva trovare ogni mattina sul tavolo con
la colazione. Ma l'ultima cosa che aveva provato a cucinare come una
normale essere umana per Lon'zu il marito era rimasto piegato
dolorante nella sua tenda per una settimana, perciò non aveva
mai sperimentato altro.
Era
davvero negata coi fornelli. Col fuoco da campo riusciva a preparare
dei veri e propri manicaretti a base di selvaggina, frutti di bosco e
funghi, ma con le diavolerie umane era proprio una frana. Per questo
il Mirmidone fu alquanto spaventato quando vide la moglie armeggiare
con un impasto di farina e uova e un barattolo di cannella tritata.
Il tavolo della cucina era imbrattato di quella strana poltiglia e
su una teglia troneggiavano dei biscotti amorfi ancora da infornare.
«Che
c'é'? Sto facendo i biscotti!» aveva asserito seccata
alla faccia sconvolta di Lon'zu.
«Sono
sicuro che saranno deliziosi...» ribatté poco convinto.
La
Taguel infornò i primi dolcetti. Dopo una ventina di minuti
buoni, noncurante della teglia scottante, li tirò fuori e li
rimise sul tavolo a raffreddare.
«Assaggia!»
ordinò Palne. Lon'zu indietreggiò cercando delle scuse,
ma prima che la moglie gliene infilasse uno a forza dritto in gola si
affrettò a prenderne uno e ad ubbidire. E si stupì nel
trovarli deliziosi, anziché avere un disastro ecologico sulle
papille gustative.
«Sono
buonissimi! Ma come...?»
«Non
è farina del mio sacco. Lissa mi ha dato la... come si chiama?
Ricetta?»
Lon'zu
effettivamente non ricordava da quanto tempo era che non mangiava
qualcosa di così buono e dolce e allo stesso tempo dal
retrogusto così speziato. «Sarebbe perfetto con il tuo
the, sono deliziosi!» vide Palne arrossire imbarazzata, ma
visibilmente soddisfatta e contenta di tutte quelle adulazioni.
«Di
solito sei restia a fare cose da umana... che ti prende?»
«Ho
visto Yarne. Nostro figlio. E ho immaginato noi come una famiglia.
Lui è un taguel, ma anche umano per metà. Devo imparare
anche a fare cose da... donna! Anche se non mi impedirà di
insegnargli i principi e l'orgoglio dei Taguel!»
Lon'zu
sorrise. Palne era rigida e scontrosa, ma anche a suo modo sapeva
essere dolce. Ed era per questo che l'aveva sposata. La baciò
sulla fronte, prendendole il vassoio di biscotti alla cannella tra le
mani.
«Allora,
andiamo a darli a Yarne?»
|