Angel

di Ribs
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Chapter one ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


ANGEL

 

ATTENZIONE: LA STORIA NON E' STATA SCRITTA NE' PENSATA DA ME, MA SEMPLICEMENTE TRADOTTA DAL TESTO ORIGINALE CHE E' IN INGLESE.

Ciao a tutti, mi chiamo Ilaria e dopo aver scritto due Fan Fiction, e cinque One Shot (QUI) , ho deciso di tradurre questa Fan Fiction inglese che si trova su Wattpad.

Quando ho iniziato a leggerla mi sono subito appassionata e così ho deciso di tradurla per tutte quelle ragazze che non conoscono Wattpad, che non sanno bene l'inglese, o che non sapevano esistesse questa FF.

Se qualcuna di voi è interessata a leggerla, ecco il link: http://www.wattpad.com/25552675-angel

Lei invece ne è la creatrice della storia: http://www.wattpad.com/user/Lauren2467

Bene, ora vi lascio al prologo, spero vi piaccia ;)

Illy <3

 

L'angelo guardò curioso la donna piangere per il dolore.

Il dolore era qualcosa che l'angolo non ebbe mai il privilegio di provare. Dopo tutto, essere un angelo aveva i suoi difetti. Come non essere capaci a parlare, a viaggiare o ad avere il controllo di qualunque cosa accadi nella tua vita.

Ad un tratto la donna si calmò e l'angelo si chinò, mentre i suoi capelli dorati sembravano far da tenda, sulla figura ansante dell'umana distesa.

Sul suo braccio venne adagiato un piccolo fascio. Gli strani occhi dorati dell'angelo si spalancarono quando vide il bambino.

La sua testa era un pasticcio arruffato di ricci castani e i suoi occhi di un verde brillante. Iniziò a piangere e strillare.

-Stai per diventare adulta.- disse una voce dietro l'angelo.

Sorpresa, si voltò, e vide un uomo vestito di bianco in piedi dietro di lei.

E' il mio turno? Posso andare sulla Terra? Posso essere un angelo custode?

-Fai troppe domande, piccola- l'uomo sorrise gentilmente -Ma sì, questo è il tuo momento. Questo ragazzo,- indicò verso il basso, verso l'immagine della Terra -sarà tuo.-

Un sorriso abbellì il già bel viso dell'angelo, mentre batteva le mani e sbatteva le ali emozionata.

-Non così in fretta- ridacchiò l'altro -Conosci le regole, giusto?-

Le sue spalle si curvarono mentre annuiva furiosamente.

-Non interagire con l'umano, non rivelarsi, non parlare...- contò sulle sue dita avvizzite, come se non l'avesse vista -e,- le rivolse uno sguardo severo -non innamorarsi di un umano, le conseguenze sono disastrose e terribili... non è qualcosa che vorrei sperimentare.-

L'angelo deglutì e poi annuì.

Capisco.

-Bene, allora ti auguro buona fortuna.-

Lui sorrise, e con semplice movimento del polso lei stava viaggiando per arrivare sulla Terra.

~

-Mamma, mamma, il bambino!-

-Sì Gemma, è il tuo nuovo fratellino.-

Anne Cox sorrise, inclinando un po' il fascio per permettere alla sorella di guardare il bambino.

Gemma contorse il naso nel sentire quello strano odore, quell'odore alieno dei bebè. Era brutto e piangeva troppo, secondo la sua opinione.

-Che nome pensi di dargli, mamma?-

-Che ne dici di Harold?- offrì Anne.

-Dico che suona vecchio. Possiamo chiamarlo Harry?-

-Sì, possiamo.- Anne sorrise -Baby Harry-

Gemma sorrise infilando un dito nelle pieghe della coperta di pile, e si sorprende quando una piccola manina si avvolge intorno al suo dito molto più grande.

Gli occhi di Harry sbatterono e la sua piccola bocca si aprì in un piccolo sbadiglio, mentre continuava a stringere il dito della sorella maggiore.

Durante tutto questo, l'angelo fluttuava, non visto, in un angolo della stanza, a guardare la sua missione prendere vita davanti ai suoi occhi.

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Capitolo 2
*** Chapter one ***


*Spazio me XD*

Premetto che la lunghezza dei capitoli non dipende da me, ma spero vi basti ;)

Alla fine trovate una gif della ragazza che ho deciso si possa avvicinare alla descrizione dell'autrice.

Ringrazio tutte le ragazze che hanno iniziato a leggere la storia... vi prometto che non ve ne pentirete, da quanto ho letto finora è davvero bella. Se volete fate pubblicità a questa storia, perché merita.

In ogni caso se qualcuna di voi ha bisogno di pubblicità me lo scriva in una recensione e provvederò ;)

Ora vi lascio al primo capitolo, ciao belle :*

 

Chapter 1

 

Angel's pov*

Aleggio in un angolo della stanza di Harry, lasciando viaggiare lo sguardo dal suo viso addormentato all'orologio e viceversa.

Tra qualche minuto la sveglia si sarebbe messa a suonare e lui l'avrebbe colpita, posticipandone il rumore, bisbigliando “Ancora cinque minuti!” a nessuno in particolare, fino a ripetere l'azione per quattro volte.

Dopo ,Harry sarebbe arrivato in ritardo in qualsiasi luogo dovesse trovarsi e allora avrebbe fatto una delle due cose: prendersi un giorno di relax, oppure, in uno scoppio frenetico di energia, si sarebbe precipitato fuori dalla porta saltando la prima colazione e una giusta scelta di vestiti.

Diciannove anni sulla Terra proteggendo questo ragazzo e ho visto di tutto. Letteralmente.

Certo, sono libera di vagare a mio piacere, a meno che Harry non si metta in pericolo, cosa che raramente accade, ma c'è qualcosa di Harry che mi intriga molto.

Gli esseri umani, in generale, mi incuriosiscono.

Ho desiderato di poter parlare con Harry anche solo per un giorno.

Solo una semplice conversazione con lui. Conoscerlo.

Certo, io lo conosco da una vita. Ma lui non mi conosce..

E anche se ogni sua mossa viene trasmessa ai miei occhi, io non conosco davvero Harry.

Quali pensieri fa quando è sveglio? Quali sono i suoi sogni?

Naturalmente questo non accadrà mai. Intendo io che parlo con un umano.

Non si è mai sentito nel mondo degli angeli, un mito con più finali, è una cosa inusuale.

I miei pensieri vengono interrotti dalla musica del cellulare di Harry.

E' più di una volta che sembra che Harry odi quella canzone. Non la cambia mai.

Solo oggi, Harry raggiunge il telefono e comincia giocherellarci, lasciando dondolare le sue gambe dal bordo del letto.

Lo studio da vicino: raramente Harry sarebbe sceso dal letto dopo il rumore di un allarme.

Si guarda intorno ansioso, cosa che fa salire la mia curiosità più di prima.

Deve incontrarsi con qualcuno? Fare qualcosa?

Seguo Harry fuori dalla porta e in cucina.

Si è infilato un paio di jeans neri che indossava ieri e una camicia di flanella rossa. Ai piedi porta degli stivaletti buffi su cui avrei voluto esprimere la mia opinione, ma naturalmente anche questo era contro le regole.

Ma, ancora, cosa non lo è?

Harry divora una barra di muesli e afferra le chiavi della sua auto, uscendo dalla sua porta sbattendo i tacchi.

Scivolo sul sedile del passeggero dell'auto mentre lui l'accende, le sue dita che si spostano sopra i quadranti, giocherellando con questo e con quello.

Il suo telefono squilla sul sedile su cui sono seduta.

Lui lo raccoglie, e guarda lo schermo prima di rispondere con un sorriso.

-Ehi, tesoro!- dice Harry felicemente.

Fa partire la macchina tenendo il telefono ancora attaccato all'orecchio.

-Sì, sto venendo da te. Certo che mi manchi. Eh? Va bene. Sarò lì entro un paio di minuti. Già. Anche io ti amo.-

Oh, Parker, l'attuale fidanzata di Harry.

Deve andare da lei, a quanto pare.

Ho una tale antipatia verso la rossa, non solo perché ha sempre le zampe sul telefono di Harry quando lui non guarda, ma perché la invidio.

Lei è tutto quello che io non sono.

Umana. Bella. Superiore. Intelligente.

Ed io sono un angelo.

Gli esseri umani credono che gli angeli abbiano un aspetto magnifico, quando in realtà noi non ci siamo mai nemmeno visti.

Specchi in paradiso? Quanto vorrei.

Da quello che posso vedere, i miei capelli sono biondi e la mia pelle è molto chiara. Sono bella? Molto probabilmente no.

Ma le mani sono piuttosto belle, secondo il mio parere.

Harry gira in una strada piena di traffico e preme il piede sul pedale, mentre il desidero di rivedere Parker gli modella il volto.

Una luce rossa lampeggia nella mia testa.

Rallenta.

Il mio avviso mentale ad Harry non viene ascoltato.

Gli esseri umani amano chiamare la voce nella loro testa “coscienza”, ma in realtà, è solo il loro angelo custode.

Tuttavia, Harry sta cantando insieme alla voce della radio, è troppo impegnato per ascoltarmi.

Harry ha una bella voce. In realtà, lui è famoso. Insieme ad altri quattro ragazzi altrettanto talentuosi.

Ma io non sono il loro angelo custode, io sono quello di Harry.

Per questo la sua vita da star non mi interessa molto.

Rallenta!

Harry sembra accorgersi della mia voce e ascoltarla, e sbatte il piede sul freno, fortissimo.

Non così forte!

Ma lui non mi sente parlare nella sua testa, perché la sua auto è troppo occupata ad andare a sbattere contro un'altra.

Il tempo rallenta. Lo fa per noi angeli, ci dà il tempo per valutare la situazione.

Ovviamente non c'è più tempo per Harry.

Se così fosse, sarei in grado di aiutarlo. Ma dal momento che l'auto rossa che colpisce quella grigia di Harry fracassandone la parte superiore, vedo la mia occasione e la prendo al volo.

Dal momento che il tempo rallenta a mio vantaggio, avrei abbastanza tempo per salvare Harry e bere una tazza di tè.

Sblocco la porta dal lato guida e sfilo il suo corpo inerte, estraendolo dall'abitacolo e poggiandolo sull'asfalto.

L'impatto della macchina rossa fa volare quella di Harry direttamente sopra le nostre teste, rimbalzando sul terreno un paio di volte prima di atterrare finalmente sulle ruote.

Gli occhi di Harry sono serrati.

Sposto la mia figura vicino a lui delicatamente, abbastanza vicino da capire che non è ferito.

Ma ho dimenticato una cosa nell'agitazione del momento: la mia copertura.

Agli esseri umani piace credere che gli angeli sono invisibili. Noi non lo siamo. E' una copertura che dev'essere mantenuta manualmente in ogni momento, per evitare di mostrarci a loro.

Non ho mai tolto la mia copertura. Fino ad oggi. E' troppo tardi.

Gli occhi di Harry si aprono e si chiudono con i miei, allargando la sua confusione.

Ansimo, rimettendo la copertura il più in fretta possibile, ma mi ha già vista.

Vedo dietro il suo corpo stordito la polizia e i passanti correre in suo aiuto.

Si guarda in torno stordito, facendo guizzare gli occhi confusi qui e là.

Respiro pesantemente, sprofondando nel panico quando mi rendo conto di quello che è appena accaduto.

Ho appena infranto una delle regole più importanti: mai esporsi.

E ora sono nei guai.

Vedendo che Harry sta bene, mi giro e chiudo gli occhi, sapendo bene dove sarò quando li riaprirò.

E quando apro gli occhi, sono in piedi in Paradiso, davanti all'uomo vestito di bianco,

Lui è arrabbiato.

-Ti rendi conto di cosa hai fatto?-

-Mi dispiace.- la mia testa si piega.

-Un 'mi dispiace' non aggiusta tutto! Rischi di esporre al pericolo tutto il nostro mondo.-

-Mi dipiace, ok?! Non sono mai stata in una questione di vita o morte con Harry, prima. Nella foga del momento, ho dimenticato la mia copertura.- mi spiego.

L'uomo si pizzica la punta del naso per l'agitazione.

-Non lasciare che accada di nuovo.-

E prima che io possa rispondere, sono tornata sulla Terra.

Voglio ascoltare l'uomo in bianco. Voglio seguire le regole.

Ma qualcosa mi sta trattenendo, mi sta facendo dire di no, mi sta costringendo a rompere le regole.

Gli esseri umani hanno tanti proverbi. “La vita cambia ogni attimo” è uno di loro.

Fino ad ora, non avevo mai capito come un minuscolo, insignificante, momento, possa cambiare il tuo destino per sempre.

Ma letteralmente, nell'unico momento in cui ho lasciato cadere la mia copertura, essere esposti al mondo umano è come un cieco che vede il mondo per la mia volta.

Ho respirato l'aria, sentivo il sole riscaldare la mia pelle.

Percepivo degli occhi guardare me.

E sapevo che dopo aver sperimentato quel fenomeno umano, la mia vita non sarebbe più stata la stessa.

To be continued...

*Pov = P.O.V. significa "Point Of View", ovvero "Punta di vista"

Questa è la ragazza che potrebbe rappresentervi l'angelo....

Non ha bisogno di presentazioni, in ogni caso è Dianna Agron, ovvero una delle attrici di Glee *-*


 

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