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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Un grosso problema! *** Capitolo 2: *** Rischiare e partire?! Ma sì... *** Capitolo 3: *** Un bellissimo viaggio! *** Capitolo 4: *** Il castello e la bellissima strega! *** Capitolo 5: *** Io, lui e un letto! *** Capitolo 6: *** Essere una Lady! *** Capitolo 7: *** Un bacio rubato. *** Capitolo 8: *** Se la bellissima strega si ubriaca, che succede? *** Capitolo 9: *** Io ti desidero! *** Capitolo 10: *** Piccoli problemi di cuore! *** Capitolo 11: *** Sarai MIA anche oggi! *** Capitolo 12: *** La fine? No l'inizio di un sogno! ***
Kagome la teneva tra le
mani, studiandola attentamente. Doveva essere una lettera d’amore. La busta era
di colore rosa e la calligrafia ben curata. Chi aveva scritto quella lettera
aveva scelto una penna stilografica e un inchiostro non molto comuni.
Voltò la busta e sorrise.
Era divertente pensare che il suo esigente capo fosse il destinatario di
un’altra di quelle stravaganti missive!
Kagome lavorava per
Inuyasha Isoshi da più di tre mesi ed era felicissima. La società era in forte
crescita, i colleghi giovani e dinamici e lo stipendio molto alto. I dipendenti
erano per novanta per cento uomini e per il dieci donne. Gli uomini alla Isoshi
Company si somigliavano tutti nei modi e nel linguaggio, e non erano per nulla
attraenti.
L’eccezione che confermava
la regola era proprio Inuyasha Isoshi, il suo capo. Lui non apparteneva allo
stereotipo dell’esperto di informatica, era un altro pianeta. La maggior parte
dei colleghi non aveva nessun gusto nel vestire e si radeva di rado ma Inuyasha
era diverso, passava dal barbiere ogni settimana e suoi capelli non erano mai
troppo lunghi o troppo corti. Con i capelli neri e gli occhi color ambra,
sembra sempre uscito dalla copertina di un giornale di moda maschile.
Peccato che lei non lo
trovasse attraente…
Diede un ultimo sguardo
alla lettera e poi alzò gli occhi proprio quando la porta dell’ufficio si aprì
ed entrò il suo capo. Inuyasha non era sposato nonostante fosse uno degli
uominipiù affascinanti del Giappone.
“ Buongiorno, Inuyasha”
disse lei con gentilezza. La nuova assistente gli piaceva. Piena di entusiasmo
e di iniziativa, anche il suo modo di vestire era adatto al ruolo che
ricopriva.
Inuyasha voleva che le sue
collaboratrici fossero superefficienti e non troppo vistose, e Kagome
dimostrava entrambe queste qualità.
“ Buongiorno, Kagome”
disse mentre appoggiava a terra una pesante ventiquattrore pesante di pelle
marrone.
“ Buongiorno. Allora,
com’è andata a teatro?” domandò lei.
Inuyasha alzò le
sopracciglia. Le aveva parlato dello spettacolo teatrale?
“ È stato… piacevole.”
“ Io sono stata a vedere
quello spettacolo e l’ho trovato spaventoso.”
“Davvero? Che
coincidenza…” rispose Inuyasha senza mostrare il minimo interesse per quello
che lei li stava dicendo. Se Kagome aveva un difetto, era sicuramente quello di
chiacchierare troppo.
“Forse adesso è meglio se
ci mettiamo al lavoro, non credi?”
“ Vuoi che prepari un
caffè?” chiese lei con entusiasmo.
La risposta fu fredda.
“Non per me. Ho appena fatto colazione.”
“Oh, d’accordo. Guarda che
cosa è arrivato per posta questa mattina” disse rimanendo seduta alla scrivania
e alzando la mano che reggeva la busta rosa.
“ Mmh…?” chiese lui, con
aria assente.
“ È una lettera.”
Inuyasha fece una pausa
mentre appendeva la giacca di fine lino all’attaccapanni. Diede un rapido
sguardo alla lettera, da lontano.
“Lo vedo che è una
lettera!”
“ Un’altra lettera” sottolineò Kagome.
“ Buttala nel mio
cestino.”
Kagome non riuscì a
trattenersi. Qualcuno aveva preparato quella lettera con cura e Inuyasha non si
degnava neppure di aprirla. “ Non hai intenzione di leggerla?” chiese sorpresa.
Lui si voltò, negli occhi
color ambra apparve un lampo di irritazione. Quella ragazza parlava come se
fosse sua madre. “ Scusa?”
“ Ho notato altre lettere
con la stessa calligrafia e tu…”
“ E io cosa…?” la interrupe lui.
“ Non ti sei neppure
preoccupato di leggerle” concluse Kagome.
“ Ti sbagli” la corresse
Inuyasha scuotendo la testa, “ dire che non mi sono preoccupato di leggerle
presume il fatto che io sia negligente e scorretto. Invece io ho
volontariamente scelto di non aprirle.”
La curiosità di Kagome
crebbe, si domandava chi fosse il mittente misterioso.
“ Posso allora chiederti
perché?”
Inuyasha la fulminò con lo
sguardo.
“ No, non puoi chiederlo!
Tu vieni pagata per assistermi non per interrogarmi! Quindi ti consiglio di
aprire immediatamente l’agenda ed elencarmi gli appuntamenti di oggi! È metti
quella lettera nel mio cestino.”
Quel tono non piacque a
Kagome. Pensò al suo stipendio e convenne che fosse meglio non andare oltre. Si
nascose dietro un educato sorriso di convenienza.
L’arredamento del ufficio
era costituito da due grandi scrivanie, l’una di fronte all’altra, e ciò non
favoriva certamente Kagome che poteva rilassarsi soltanto quando il suo capo
non era fisicamente presente. Ma questo succedeva molto raramente. Su un
piccolo tavolo di cristallo, i fiori freschi venivano portati ogni settimana. A
l’ora di pranzo dalla reception ricevette una telefonata:Naraku Katai era arrivato e si aspettava di
essere ricevuto.
“ Okay, Kagome. Sai dove
trovarmi. Ci vediamo fra un’ora” disse uscendo dall’ufficio.
Kagome stava per scartare
il suo panino al formaggio, quando squillò il telefono.
“ Ufficio di Inuyasha
Isoshi. Sono Kagome, posso aiutarla?”
Ci fu un attimo di pausa e
poi una voce di giovane donne chiese: “ Inuyasha non c’è?”
“ Mi dispiace, è appena
uscito per un pranzo di lavoro” rispose Kagome, con professionalità.
“ Oh, capisco.” La voce
sembra appartenere a una ragazza molto giovane.
“ Devo lasciare un
messaggio?”
“ No!”
“ Devo riferire a Inuyasha
che l’ha cercato…”
“ No, no! Non ha
importanza, davvero…” La ragazza dell’altro capo del telefono pareva molto
dispiaciuta e così lei si senti autorizzata a ripetere la domanda. “ Sei
sicura? Sei vuoi posso lasciargli un messaggio. Sarà di ritorno molto presto.”
“ A dire il vero… non so
se dovrei…”
Kagome intuì che la
ragazza voleva dire qualcosa ma non ne aveva il coraggio. “Dimmi pure, con me
puoi parlare” la incalzò.
“ Ma… sai dirmi se oggi
Inuyasha ha aperto la posta?” chiese la ragazza, con voce incerta.
Lei intuì tutto al volo:
stava parlando con chi aveva scritto la lettera orsa e profumata. “ Inuyasha
riceve sempre molta posta, elettronica e non” rispose Kagome con gentilezza.
Non poteva dire a quella poverina che le sue lettere venivano regolarmente
cestinate.
“ Ah, capisco..!”
“ Ti faccio richiamare…”
“ No! Tanto lo vedrò
questo fine settimana!”
La conversazione si
interrupe senza che Kagome potesse aggiungere altro.
Inuyasha rientrò in
ufficio dopo le due e andò a sedersi alla scrivania, salutando la sua
assistente con un impercettibile cenno del capo.
“Inuyasha?” Kagome attirò
la sua attenzione.
“Si…?”
“Mentre eri a pranzo col
cliente, ha telefonato la tua ragazza.”
Lui alzò il volto e la
osservò con intensi occhi ambra.
“Ah, davvero?” C’era
qualcosa nel suo tono che non piacque aKagome.
“ Si. Circa mezz’ora fa”
rispose lei.
“Di quale amica stai parlando, scusa?” la corresse
lui.
“ Intendi dire che ne hai più di una?” Lei non riuscì a nascondere
il tono di disapprovazione e di accusa con cui aveva formulato la domanda. Dopo
un minuto di silenzio in cui Inuyasha fu tentato di alzarsi e comunicarle che
il loro rapporto lavorativo era finito, si calmò. Non poteva caciare una valida
collaboratrice per cos’ poco!
Inuyasha continuò a
guardarla con severità “ E vuoi dirmi il suo nome?”
“Ehm… in realtà non lo
so.”
“Non lo sai” ripeté lui,
con animosità
“No.”
“Non sai chi mi ha
cercato?”
“Ecco io…”
“Non sai che dare i
messaggi incompleti è una delle cose più irritanti di questo mondo
? Non sono mai riuscito a tolleralo, neppure dal mio compagno di stanza di
università. Figuriamoci se l’accetto da una mia collaboratrice!”
“ Mi ha detto che ti ha
scritto e…”
“ E…”incalzò lui.
“ Che vi vedrete il
prossimo fine settimana. Io penso che quella poverina si merita al meno una
risposta alle sue lettere.”
Inuyasha scoppiò a ridere
fragorosamente. “ Tu credi?” chiese lui con ironia. “ Non mi conosci affatto!
Altrimenti sapessi che non ho tempo da perdere con una ragazzina!”
“ Una… ragazzina?” Chiese
lei stupita.
“Io ho trenta anni. Non ho
più l’età per seguirechi né ha appena
venti.”
“Hai una relazione con una
di vent’anni?” chiese Kagome abilita.
Inuyasha divenne rosso
dalla rabbia. “Certo che no!” Inuyasha sospirò. Aveva sempre cercato di tenere
fuori la sua vita privata dalla azienda, ma Kikyo aveva telefonato in ufficio e
questo significava che da quel giorno in avanti non avrebbe avuto pace. Tanto
valeva parlarne con Kagome.
“ Si chiama Kikyo e pensa
di essere innamorata di me.”
“ Perché?”
Lui scoppiò a ridere “ Tu
che pensi?” chiese provocandola, “ ritieni che io l’abbia corteggiata da quando
era nella culla?”
“ Inuyasha!”
“Forse dovrei parlartene!”
disse lui a bassa voce. Si sedette alla scrivania e si passò una mano nei folti
capelli.
“Okay” disse aggiungendo
dopo alcuni istanti. “ Ti racconterò la storia di Kikyo, così mi dirai la tua
opinione” disse lui, accompagnando la frase con un sorriso.
Grazie ragazzi per aver
letto e commentato…. Grazie a RYANFOREVER, SUNSUNSET, MONIK, ROBYLEE, E RORO
Roro: sn contenta di
trovarti anke qui… devo avvertirti però ke su quell’altro sito la storia sta
per finire!!! T_T ma di questo ne parliamo al prox cap sull’altro sito!!! Kiss.
A tutti quell’altri
voglio ringraziare di cuore.
Un grazie anke a ki ha
messo la storia tra i preferiti:
“ Immaginati la scena”
disse Inuyasha prendendo in mano il piccolo fermacarte rotondo dalla scrivania.
Al centro c’era una piccola conchiglia rosa.
“Immaginati una bambina
che cresce in un mondo senza uomini.”
Kagome osservò le mani di
lui mentre accarezzavano il piccolo oggetto di vetro. La sua infanzia era stata
l’opposto. Era cresciuta circondata da uomini, o ragazzi, per essere precisi,
da suo fratellino e dai suoi cugini tutti minori. Ma sapeva che non era comune
a tutti perdere i propri genitori durante l’infanzia, per fortuna. Allontanò i
ricordi e guardò intensamente gli occhi ambra di Inuyasha.
“ Stai parlando di Kikyo,
suppongo?”
“ Esatto” annuì lui. “Lei
e la madre abitavano vicino a noi. Mia madre è la sua madrina, ed io conosco
Kikyo da quando è nata.”
“Capisco…” commentò Kagome
con cautela.
“È figlia di un’attrice
molto famosa e molto attraente…”
Lei si chiese se anche
Kikyo fosse bella come la madre, ma non domandò nulla a riguardo.
“…e molto egoista”
continuò lui con tono carico di disapprovazione.
“ E per finire, come la
maggior parte delle belle donne, ha considerato la nascita di una figlia come
qualcosa di molto simile a una catastrofe.”
“Oh…” Gli occhi di Kagome
si riempirono di stupore. “Perché?”
Inuyasha fu preso alla sprovvista dalla genuina espressione di
sorpresa di chi gli stava di fronte. Davvero ignorava la rivalità che poteva
nascere tra una madre e una figlia? No!
“Perché le figlie hanno
l’abitudine di crescere!” rispose lui. “E diventano la prova evidente di quanto
gli anni passino velocemente, non ti sembra? E nulla è più odiato da un’attrice
che invecchiare. Non puoi fingere di aver superato da poco i trent’anni, se tua
figlia ne ha appena compiuti venti!”
“ Suppongo che non si possa”
disse Kagome lentamente.
Inuyasha aggrottò la
fronte.” Sin dai primi anni di età Kikyo mi seguiva ovunque e, sebbene io
rimanessi poco a casa, divenni presto il suo idolo.” Kagome non disse nulla, ma
si limitò ad annuire con il capo.
“ Io la consideravo come
la sorella minore che non ho mai avuto e ci sono stati momenti in cui la sua
cieca adorazione mi ha compiaciuto” ammise Inuyasha con onestà.
“ E quindi… che cosahai fatto in proposito?”
Lui abbassò gli occhi,
accettando ora l’idea che poteva aver adottato una strategia sbagliata. Aveva
pensato, in passato, che ignorare la passione di quella bambina fosse l’unico
modo di uscirne, lei sarebbe cresciuta e avrebbe presto preso una cotta per
qualche coetaneo.
“Nulla” ammise lui “mi
sono sempre comportato nello stesso modo.”
“ E cioè?”
“ Come un fratello
maggiore.”
“ Quindi non c’è mai stata
attrazione tra voi due?”
Inuyasha scosse fermamente
il capo. “ Non da parte mia! La differenza di età è tale che non possiamo avere
nulla in comune.”
Kagome osservò
attentamente i suoi occhi ambra e il suo volto intelligente. “ Dieci anni sono
molti ma…”
Inuyasha le lanciò uno
sguardo severo. “ Quando lei aveva 8 anni io entravo all’università.”
“Capisco…” disse lei.
“ Ad ogni modo” proseguì
lui “ i problemi sono iniziati quando lei è cresciuta, verso i 15 anni… io ne
avevo 25.”Kagome cercò le parole
adatte. “ Si è improvvisamente innamorata di te oppure… e successo qualcosa di
particolare?”
Lo sguardo di Inuyasha si
fece torvo. “ Che cosa intendi dire?”
“ Beh…” balbettò lei.
“ Tu pensi che io l’abbia
corteggiata?”
“ Naturalmente no!” si
affrettò a precisare lei. “ Forse però senza volerlo…”
“ Beh … per il suo
diciottesimo compleanno le regalai una collana” disse Inuyasha.
“ Che tipo di collana le
hai regalato?” chiese Kagome incuriosita.
“ Perle di allevamento.”
“ Ecco perché!” interviene
Kagome. “ Le hai mandato un messaggio sbagliato.”
“ In che senso?” chiese
con stupore.
“ Le donne considerano i
gioielli in modo diverso da come li considerate voi uomini!”
“ Ma è stata mia madre a
consigliarmi quel tipo di gioiello.”
“ E… a tua madre piace
Kikyo, vero?”
“ Certo che le piace, è la
sua madrina, ma…” rispose Inuyasha, mentre pensava che forse era questo il
motivo. “ Comunque io ho cercato di ignorarla in tutti i modi…”
“ Ignorandola non otterrai
ciò che desideri ma spronerai Kikyo a essere ancora più insistente.” Rispose
Kagome con convinzione.
“ Allora che dovrei fare?”
chiese lui.
“ Beh… un modo ci sarebbe,
anche se ti sembrerà crudele” aggiunse.
Inuyasha assunse un’aria
sospettosa. “ Quale?”
“ Al telefono mi ah detto
che vi vedrete questo weekend, convincila che ami un’altra donna.”
“ Non è esattamente così.
Mio fratello si sposa tra qualche settimana e questo weekend verrà a trovare
mia madre con la futura moglie. Ci sarò anch’io e suppongo che verrà anche
Kikyo.”
“Allora presentati a casa
di tua madre con qualcuno!”
“ Ma io non ho una
fidanzata:” disse Inuyasha. Kagome sospirò. Possibile che gli uomini siano così
lenti a capire! “ Devi solo fare finta di avere una fidanzata, trovati un’amica
disposta a recitare con te!”
“ Quale donna?! Non lo
so!” pensò lui.
“ Ma ci saranno donne che
vorrebbero recitare con te!” affermò Kagome.
“ Oh, si, il problema e
che la maggior parte di loro non vede l’ora di mettermi una catena al collo.”
Rispose lui contrariato.
Inuyasha ci pensò a
lungo.” E se quella donna…fossi tu?”
“ IO?!!!” Kagome lo
osservò con stupore. “ Perché?”
“ Perché tu non mi trovi
irresistibile, vero?”
“ No non ti trovo
irresistibile” rispose lei guardandolo negli occhi.
Lui sorrise. “ grazie per
il complimento” mormorò “ È fortunatamente anch’io penso lo stesso di te!”
“ Ti ringrazio per
l’apprezzamento ! Ma la risposta è no!”
Inuyasha spalancò gli
occhi ambra. Non era il tipo di uomo abituato a sentirsi dire di no,
soprattutto da una donna.
“ Ma perché?” chiese lui.
“ Perché non so finger.
Non sono una buona attrice!”
“ E se ti dicessi che
l’attore più famoso del Giappone sarà ospite a casa mia?”
Kagome lo guardò con
stupore. “ Chi sarebbe questo attore?”
“ Miroku Jo” disse con un
sorriso.
“ Il vero Mi… Miroku Jo?”
balbettò.
“ In persona” confermò
Inuyashatrionfante.
“ Allora?” chiese
impaziente.
“ Va bene, ma giusto
perché c’è Lui!” Si appoggiò al comodo schienale. “ Un attore playboy e un
capoufficio tormentato da una ragazzina innamorata! Prevedo un weekend molto
movimentato” disse con un filo di voce.
Grazie di cuore ragazzi
per aver letto e commentato!!! Vi lovvo!
Dunque devo ringraziare
ryanforever, bunny1987, marty_chan94, roro,
bchan, monik, susunset che sono state così carine da lasciarmi un commento. Grazie
ragazzi!!! >_<
Devo ringrazie anke a
voi ke avete messo la storia tra le preferite:
beh!
Voglio solo augurarvi buona lettura e spero di nn deludervi.
Bunny1987:
sono contenta di sapere ke seguivi qst storia anke su manganet…^_^ grazie! Presto
aggiornerò anke lì.
Baci
Anna
Capitolo 3
Kagome infilò il casco sul
motorino. L’afa estiva rendeva faticoso ogni movimento. C’era qualcosa di
irreale nell’aria, pensava, mentre metteva in moto. Non riusciva a credere a
quello che aveva appena accettato: fingere di essere la donna del suo capo.
Il piccolo motore dello
scooter diede un paio di colpi sordi prima di mettersi in moto. Le era stato
regalato da suo nonno e da suo fratello per il ventunesimo compleanno, un gesto
per ringraziarla di tutto quello che aveva fatto per loro dopo la prematura
scomparsa dei genitori.
Kagome condivideva un
appartamento non lontano dalla Isoshi Company e a mezz’ora di metropolitana dal
centro di Tokyo con una ragazza della sua età.
Quando decise di lasciare
il piccolo villaggio in cui era cresciuta aveva una relazione molto importante
con Hojo, praticamente convivevano. Quando però la loro storia finì decise di
cercarsi un’abitazione più grande, poiché si sentiva sola, scelse di dividerla
con un’altra ragazza.
Entrando nella sua
abitazione cercò subito l’amica. “ Sango, ci sei?”
“ Sono qui!” rispose
l’altra
La cucina era piccola ma
una portafinestra su un minuscolo giardino la rendeva la stanza preferita da
Kagome. Sango era appoggiata al frigorifero e mangiava fragole da una vaschetta
di plastica. Era una ragazza bella e vivace, lavorava come hostess nella
compagnia aerea più importante del paese. Questo significava che spesso non era
a casa ma a Roma, Parigi e Madrid. Sango non aveva un fidanzato ma molti
ammiratori. Sango osservò Kagome entrare nella stanza e notò nei suoi occhi uno
sguardo insolito.
“ Ehi… è successo
qualcosa?” chiese all’amica.
“ Beh… si” rispose Kagome,
mentre prendeva una grossa fragola dal cestino. Si fermò per un istante come
per dare più effetto a quello che stava per dire.
“ Questo fine settimana
trascorrerò una giornata in compagnia di Miroku Jo!”
A Sango mancò poco che una
fragola le andasse di traverso.
“ Hai preso una botta in
testa o sei caduta dal motorino?” rispose incredula.
“ No! Sono stata invita ad
un pranzo e ci sarà anche LUI!”
“ Raccontami tutto!” disse
infine Sango.
Kagome cominciò a
raccontare tutto quello che era successo e Sango ascoltava l’incredibile
storia.
“ Hai già pensato come
vestirti?” chiese Sango.
“ Non ne ho la più pallida
idea e il mio guardaroba non è molto fornito…”
“ A questo provvederò io!”
intervenne Sango. “ Ti presterò sia il vestito giallo che quello verde…”
“ Ma…” fecce per
protestare.
“ Sarai stupenda!”
Il giorno successivo, in
ufficio, Kagome guardava il suo capo con occhi diversi. Mai avrebbe pensato che
Inuyasha avesse amicizie altolocate nel mondo dello spettacolo.
Lo osservò attentamente.
Aveva una figura splendida, questo era certo, e gli occhi ambra erano
decisamente espressivi. Quella settimana Inuyasha andò in Spagna e Olanda per
affari ritornando solo di venerdì, poche ore prima della loro partenza.
“ Ho parlato con mio
fratello, mi sono limitato a dire che arriverò in compagnia di una ragazza:”
“ Tutto qui?”
“Ehm…Inuyasha?”
Lui alzò lo sguardo. “ Dimmi…”
“ Devo farti una domanda…”
Kagome non riusciva a
trovare le parole adatte e Inuyasha la guardava con impazienza.
“ È una questione
delicata…” balbettò lei, “ e…”
“ Vieni al punto, Kagome”
la spronò lui.
“ Mi riferisco al sesso.”
Inuyasha sgranò gli occhi
ambra.
“ A quale aspetto del sesso
ti riferisci?” chiese deglutendo a fatica.
“ Se io devo fingere di
essere innamorata di te, forse…”
“Si?”
“ Insomma che tu ed io…”
Lui non riusciva a capire.
“Si?”
“ La gente si
aspetteràche noi…”
“ Facciamo anche sesso?”
la interruppe lui brutalmente. “ Certo che se lo aspettano, ma questo non
significa che vogliono assistere alle nostre performance.”
“ Ma dovremmo almeno
fingere di..”
“ Non ti preoccupare,
probabilmente dormiremo in due diverse zone della casa” la tranquillizzò lui. “
Mia madre è una donna all’antica, per cui le copie non sposate dormono in
camere separate.”
Inuyasha continuò ad
osservarla. “ Non ti agitare, comunque. Fingeremo di essere una coppia molto
controllata. Basterà scambiarsi un paio di sguardi intensi durante la cena.
Pensi di potercela fare?”
“ Credo di si!”
Partirono subito dopo il
lavoro. Questo significò che Kagome dovette cambiarsi nel bagno dell’ufficio.
Entrò nell’attillato vestito di seta prestatole da Sango e si spazzolò con cura
i capelli. L’amica aveva insistito perché acquistasse un nuovo reggiseno da
indossare con quell’abito, e il risultato sorprese la stessa Kagome.
Accantonato per un istante il consueto scetticismo, riconobbe di avere uno seno
splendido e la scollatura del vestito gliene rendeva merito.
Lo stesso Miroku Jo
l’avrebbe apprezzato!
Uscì dalla toilette e si
diresse verso la hall. Passò davanti alle telefoniste e non rimase inosservata:
le due ragazze si scambiarono brevi frasi sottovoce. Non era difficile intuire
di che natura fosseroi loro discorsi
considerando che Inuyasha, il suo capo, la stava aspettando fuori
dall’edificio. Spalancò la grande porta di cristallo e scese i gradini. Aperta
la portiera, si sedette di fianco a Inuyasha, sul sedile di pelle dell’auto
sportiva.
“ Possiamo andare, sono
pronta” disse lei voltando il viso verso l’uomo.
Gli occhi di Inuyasha
caddero sul meravigliosopaio di gambe
avvolto nella stretta gonna di seta color canarino. Le pupille si dilatarono per
la piacevole sorpresa.
“ C…come dici?” balbettò
mettendo in moto. Il suo sguardo ora stava esplorando la scollatura.
“ Non sei preoccupato di
che cosa possano pensare i colleghi?” chiese Kagome allacciandosi la cintura.
Fino a quel momento non si
era preoccupato ma vedendola ora…
“Preoccupato…per cosa?”
chiese lui fingendo di non capire.
Kagome accavallò le gambe.
“ Di noi due che ci
allontaniamo dall’ufficio insieme. Con due valigie, per giunta!”
“Possono pensare quello
che vogliono loro! Senti devi raccontarmi qualcosa della tua famiglia… per
conoscerci meglio..”
“ Mia madre è morta di
parto dando alla luce mio fratello Sota, mentre mio padre è morto poco
dopo…incidente… ci ha cresciuto nostro nonno che però….se ne andato da poco
anche lui” disse con voce triste.
“ Oh, mio dio!” Inuyasha
sentì il battito del cuore accelerare mentre tentava di assumere un tono
controllato.
“ Kagome, io… Anch’io ho
perso mio padre da piccolo, ma tu….”
Nell’auto l’atmosfera era
così calma e rilassata che la musica che proveniva dallo stereo la cullò
dolcemente e dopo pochi minuti chiuse gli occhi.
Quando li riaprì dovevano
essere passate alcune ore perché il sole era basso all’orizzonte e splendeva di
una luce rossastra.
“ Ti sei svegliata,
finalmente…” contò lui a bassa voce. Lei si sentiva confusa. I lunghi capelli
le coprivano gran parte del viso e sentiva il desiderio di una doccia fresca.
Voltò lo sguardo e si soffermò sul profilo di Inuyasha, che la luce del
tramonto illuminava dolcemente.
“ Che ore sono?” chiese sbadigliando.
“ Sono quasi le dieci e
siamo in ritardo. Abbiamo incontrato molto traffico, in autostrada. Ho chiamato
mio fratello per avvisarlo, forse è per questo che ti sei svegliata.”
Non ebbe finito di finire
la frase che abbandonò la strada principale girando in uno stretto viale.
Dovevano essere quasi arrivati. La macchina percorse non più di un chilometro
seguendo quella strada in pietra, quando alla vista di Kagome si presentò…
accidenti, quello era un vero e proprio castello!
Capitolo 4 *** Il castello e la bellissima strega! ***
Capitolo 4
Come sempre voglio
ringraziare tutti quelli ke hanno letto e soprattutto chi mi lascia anke un
piccolo commento: RORO, RYANFOREVER, MARTY_CHAN94, MONIK, BCHAN, SUNSUNSET, PICCI1989….
GRAZIE DI CUORE!!!!
Poi devo ringraziare anke
ki ha messo la ff tra i preferiti!!!! Grazie, vi lovvo.
BUNNY65
LELLA92
THEDARKGIRL90
ROBY: ^_^ cara, un thanks
speciale anke a te! Sono molto felice
ke mi hai contattata... spero ke anke qst cap ti possa piacere!
Un mega kiss
Anna
Capitolo 4
Osservò l’immensa casa con
stupore. Non aveva mai visto nulla di simile prima di allora, fatta eccezione
per fotografie in guide turistiche o libri di storia. Inuyasha era cresciuto in
quel meraviglioso posto e non le aveva mai raccontato nulla a proposito.
L’abitazione era bella, in
mattoni color pietra, circondata da un immenso parco ricco di alberi tanto
antichi quanto la casa. Gli ultimi raggi di sole stavano scomparendo e donavano
al prato di erba finissima un colore tenue e caldo.
“ Oh!” esclamò Kagome
guardando oltre il parabrezza. “ Non posso crederci. Tu abiti qui?”
“ Ci abitavo anni fa!” la
corresse lui.
“ Quando è stata costruita
questa casa?”
“ L’ala nord è dei tempi
del grande imperatore Cin- Yang,1435
per essere precisi.” Inuyasha rallentò dolcemente. “ Le altre parti sono più
recenti. Penso sianostate erette un
secolo fa.”
“ È un posto
meraviglioso!” esclamò Kagome incapace di nascondere lo stupore.
Lui provò piacere nel
vedere il modo spontaneo con cui lei si era avvicinata al parabrezza per vedere
meglio la casa. Aveva fatto quel gesto senza inibizioni. E con la stessa
disinvoltura portava quell’esotico vestito color canarino. Inuyasha la osservò
e per un istante faticò a riconoscere la donna che ogni giorno gli sedevadi fronte in ufficio.
“ Ti piace?”
“ Se mi piace? L’adoro! E
non so chi potrebbe sostenere il contrario!” rispose lei.” Come può una
costruzione così antica sembrare quasi appena costruita?”
“ Devi chiederlo a mio
fratello. È lui che si occupa della casa. Sesshomaru te lo spiegherà meglio, ne
sono sicuro.”
“ Chi è il maggiore di voi
due?”
“ Sesshomaru.” Fece una
breve pausa. “ E per tradizione sarà lui a ereditare la casa.”
“Che fortuna!”
“ Vero? Mi dispiace per
te, però, ma sta per sposarsi. Non dimenticarlo.”
Kagome impiegò meno di un
secondo per replicare per le rime a quell’insinuazione. “ Non posso nemmeno
fare un piccolo commento senza che venga male interpretato?” chiese lei in tono
di sfida. “ Pensi che tuo fratello mi possa attrarre solo perché ha una bella
casa come questa?”
“ Capita a molte donne,
credimi. Appena vedono il castello sognano di diventare delle castellane!”
rispose Inuyasha con durezza.
“ Povero piccolo!” lo
schernì lei, “ E’ per questo che non ti sei ancora sposato? Temi che le donne
ti vogliano per i tuoi soldi?”
Quella domandacosì diretta ed ironica lo colpì nel profondo,
facendolo sentire stupido.
“ Sei una donna
coraggiosa, Kagome Higurashi!”
“ Spesso mi dicono che
sono schietta, lo so, e un po’ mi dispiace” rispose lei sorridendo.
“ Se non mi sono ancora
sposato, è perché non ho trovato la donna giusta. Tutto qui.”
“Ma ci devono essere parecchie… concorrenti”
aggiunse lei ironicamente.
“ Non stiamo parlando di
una gara!”
“ Vorresti dirmi che non
ci sei mai andato vicino?”
“ Al matrimonio? Mai! E
tu?”
Kagome pensò a Hojo. “ No,
mai!”
“ Ma non ti piacerebbe
avere dei bambini?”
Insistette lei, “ Un
maschietto che ti assomigli, prima di diventare troppo vecchio per giocare a
pallone con lui?”
Lui si arrabbiò maaveva, purtroppo, bisogno di lei, così
decise di calmarsi.
“ Posso ancora prendere a
calci una palla” commentò lui inacidito. “ E spero vivamente di poterlo
fareancora per molti anni a venire!”
“ Ecco mio fratello!”
Kagome si sistemò meglio
il vestito e scese dall’auto.
Sesshomaru non sembrava
più anziano di Inuyasha. Era della stessa altezza ma più magro. Questo non
significava che non fosse attraente, al contrario! Lo osservò con attenzione
mentre gli si avvicinava per salutarlo.
I due fratelli si
abbracciarono, dandosi una leggera pacca sulle spalle. Inuyasha pareva un’altra
persona, lontano dal contesto lavorativo, Sesshomaru si voltò verso di lei con
un sorriso che nascondeva a stento la curiosità
“ Ti presento Kagome”
disse Inuyasha, “ Kagome Higurashi. Ricordi? Ti ho detto che avrei portato
qualcuno con me.”
“ Ricordo perfettamente,
anche se all’epoca non ti ho creduto. Pensavo fosse uno dei tuoi soliti
scherzi, ma ora mi devo ricredere” commentò Sesshomarumentre le stringeva la mano.
“ Felice di conoscerti,
Kagome” disse lui “ Mio fratello ti ha tenuta nascosta per molto tempo…”
“ E adesso capisci il perché” lo interrupe Inuyasha,
abbracciandola. “ Non è meravigliosa?”
Kagome alzò lo sguardo,
sperando che Inuyasha notasse il suo eloquente sguardo.
“ Davvero splendida!”
commentò il fratello.
“ Il piacere è mio!” disse
Kagome sorridendo.
Lo seguirono in casa dove
Kagome si sorprese delle dimensioni dell’atrio. Una splendita scala di marmo
congiungeva il piano terra con il primo e l’alto soffitto di legno era decorato
con scene di caccia di volpe.
“ La mamma non potrà
essere con noi questo weekend. Una sua amica non si sente bene e ha preferito
non lasciarla sola” disse Sesshomaru, rivolgendosi al fratello. Fece un breve
pausa. “ Quindi vi ho sistemato nella stessa camera!” aggiunse con
soddisfazione.
Kagome sgranò gli occhi.”
Ma è una…”
“ Una notizia magnifica!”
la interrupe Inuyasha abbracciandola e baciandola. Le labbra di Inuyasha
sfregarono dolcemente contro quelle di Kagome e la lingua si aprì un varco tra
i denti di lei. Non si percepiva alcuna esitazione, in quel bacio. Per qualche
inspiegabile motivo, Kagome non oppose resistenza, né cercò di allontanarlo.
Come per istinto gli mise le mani intorno al collo. Le loro lingue si
toccarono.
Kagome accarezzò il collo
di lui con i polpastrelli. Un colpo di tosse li interruppe. Kagome apri gli
occhi e per un momento si perse nell’intenso sguardo di lui. Cercò di intuire
se Inuyasha era sorpreso e confuso quanto lei.
“ Ehm… mi dispiace
interrompervi…. Posso andare in sala da pranzo e tornare fra una decina di
minuti, se proprio non potete resistere!” esclamò Sesshomaru al fratello.
“ No, no! Dopo avremo
tutto il tempo” rispose Inuyasha.
Sesshomaru spalancò una
doppia porta e la luce della sala illuminò i loro volti.
“ Signori e signore,
vogliate dare il benvenuto ai nostri ospiti più graditi, mio fratello Inuyasha
e la signorina Kagome Higurashi!”
Lei vide numerose persone
che la stavano guardando, troppe, per osservarle una per una. Cercò di
trattenere la calma e i nervi ben saldi, mentre notava la grande ed elegante
tavolata,addobbata come mai aveva visto in vita sua.
Inuyasha la prese
sottobraccio con estrema naturalezza, come se fosse un gesto che aveva ripetuto
centinaia di volte. Kagome sentì una leggera scossa percorrerle il braccio.
“ Permettimi di
presentarti gli ospiti” le disse accompagnando quella frase con un sorriso.
“ La meravigliosa ragazza
in rosso diventerà presto mia cognata, Rin!”
Rin sorrise a Kagome. “
Quando ho incontrato Sesshomaru, non potevo immaginare che avesse un fratellino
così gentile.”
“ Felice di conoscerti”
replicò lei, ricambiandole il sorriso.
“…E il colonnello Mashi”
continuò lui.
“ Totosai!” lo corresse
l’anziano uomo, “ non sono più nell’esercito, Inuyasha”
“ Totosai, d’accordo. E la
signora al suo fianco è sua moglie Noriko.”
“ Salve” disse
educatamente Kagome.
“ Questa è la figlioccia
di mia madre, Kikyo Otsu.”
Uno strano modo per
presentare qualcuno, pensò lei. C’era qualcosa di estremamente triste, nel suo
sguardo, qualcosa come la consapevolezza di un grande amore non corrisposto.
Non si aspettava di
trovarsi di fronte aduna ragazza così bella. Indossava un costosissimo vestito
nero, forse un modello fin troppo vecchio per lei. I capelli neri scendevano
sulla schiena creando un forte contrasto con il pallore del volto.
“ Ciao, Inuyasha…” disse
Kikyo con un sospiro.
“ Ciao, Kikyo” rispose lui
con un sorriso, “ saluta Kagome.”
“ Oh, certo, benvenuta!”
disse in tono falsamente cordiale. “ Vieni ti ho tenuto il posto.” Disse
indicando una sedia vuota.
Inuyasha si sedette vicino
a lei mentre Kagome si sedette vicino al giovane che nessuno le aveva ancora
presentato. “ E… tu chi sei?” chiese al suo vicino sorridendogli con calore.
“ Mi chiamo KeiMasanori” le disse quindi con entusiasmo.
“ Sono un amico di
famiglia e… forse sono stato invitato soltanto per fare numero” aggiunse con
velata ironia, “ piacere di conoscerti, Kagome e… congratulazioni!”
“ Per cosa?” chiese lei,
stupita.
“ Per aver accalappiato
l’ultimo grande scapolo del Giappone!”
La cena continuo tra
chiacchiere e risate.
“ Kagome… sembri molto
stanca…” disse improvvisamente Inuyasha.
“ Lo sono, in effetti”
ammise lei, sorridendogli con calore.
“ Vuoi andare a letto?”
chiese lui.
Lei annuì.
“ Andate a letto?” chiese
Kikyo come se le avessero appena dato un’orrenda notizia.
“ Si, andiamo a dormire,
siamo stanchi. Ci vediamo domattina.”
Spostò indietro la sedia
di Kagome permettendole di alzarsi. Le mise un braccio attorno alla vita e si
diresse verso la porta tra saluti dei commensali
RAGAZZI VI RINGRAZIO
TANTISSIMO!!! I VOSTRI COMMENTI SN SEMPRE + BELLI.
UN MEGA GRAZIE A RYANFOREVER,
ROBY( CI SENTIAMO SU MSN),INTERY, BCHAN, RORO ( CI SENTIAMO SU MSN), MEL_NUTELLA,
MONIK, MARTY-CHAN94, PICCI 1989.
SIETE SEMPRE DI +. T_T (ME
COMMOSSA!!!!!!) VI ADORO !
Anna
CAPITOLO 5
Kagome si morse la lingua
per rimanere in silenzio, mentre seguiva Inuyasha lungo il corridoio che
portava nel grande atrio. C’erano molte cose che doveva dirgli ma non voleva
che gli altri ospiti sentissero.
Si voltò verso di lui. “
Dov’è la mia valigia?”
“ Al piano di sopra:” lui
incontrò lo sguardo furioso di lei. “ Nella nostra stanza:”
“Ah! Nella nostra. Questo
non erano i patti, però!”
Inuyasha scosse la testa.
“ Dai Kagome. Andiamo di sopra.”
“ Non ci penso
nemmeno.”protestò lei con vigore. “
Non prima di aver parlato di come ci sistemeremo per la notte.”
In lontananza si udivano
le voci degli ospiti che, abbandonavano la sala da pranzo, si stavano dirigendo
in salotto.
“ Capisco come ti senti…”
cercò di tranquillizzarla lui.
“ Come sei perspicace…”
“ Ma non possiamo rimanere
qui a discutere. Non voglio che li altri ci sentano.”
“ E lo credo bene!”
“ Tu sei venuta qui per
fingere di essere la mia donna,vuoi che Kikyo si renda conto che tu non hai la
minima intenzione di dormire con me?”
Inuyasha aveva ragione,
pensò Kagome. Non c’era altra possibilità. Doveva seguirlo al piano di sopra.
Salendo la scalinata di destra non poté fare a meno di spalancaregli occhi dalla sorpresa.
“ Da questa parte” disse
lui incamminandosi per il lungo corridoio.
Inuyasha si fermò davanti
a un grande uscio di noce massiccio e Kagome capì che quella era la loro
camera. Mentre l’apriva, lui sentiva il battito del cuore accelerare
inspiegabilmente, e una vampata di desiderio percorrergli il corpo.
“ Questa è la nostra
stanza” annunciò invitandola ad entrare.
“ Lo vedo” rispose lei,
nervosa e tesa come una vergine nella prima notte di nozze. La tensione si
trasformò in stupore appena ebbe alzato lo sguardo e osservato intorno a sé.
Un immenso letto a
baldacchino regna in mezzo a quello spazio. Le pareti erano coperte di
tappezzeria antica di color verde scuro, eleganti tende coprivano una
portafinestra che si affacciava sul parco.
“ Questa non è la tua
cameretta da bambino?” chiese Kagome con un filo di voce.
“ Vuoi scherzare?” rispose
lui, ridendo. Si chiuse la porta alle spalle. “ Da bambini non ci era permesso
avvicinarci a questa ala della casa.”
Aspettò di essersi calmata
prima di voltarsi verso Inuyasha. “ Le cose non stanno andando come avevamo
stabilito.”
“ Lo so.”
“ Perché non hai detto
niente a tuo fratello, quando ti ha riferito che avremmo dormito insieme?”
“ Che cosa avrei potuto
dire?” protestò lui, “ che non lo volevamo? Che aspettiamo di dormire insieme quando
saremo sposati?”
“ Perché no?” lo provocò
lei.
“ Perché Sesshomarunon mi avrebbe mai creduto.”Rispose lui con semplicità.
“ Oh, davvero!” Kagome gli
lanciò uno sguardo tagliente.
“ Non essere ingenua, per
favore!” replicò Inuyasha con una smorfia di disappunto. “ Per Sesshomaru la
scelta più ovvia era farci dormire nella stessa camera. Non ho mai portato una
donna in questa casa prima di oggi!”
“ Mai?!”
“ No, mai” ripeté lui,
leggendo l’incredulità del suo sguardo.
“ Capisco” convenne lei.
“ Mio fratello ha pensato
che tu dovevi essere una donna importante per me, quindi ci ha fatto dormire
nella stessa stanza. Se gli avessi detto che siamo semplicemente…”
“ Buoni amici…”
Inuyasha non avrebbe usato
quella parola. Loro non erano amici, non lo erano mai stati. Colleghi di lavoro
era il termine più adatto. “ Se avessi detto la verità a Sesshomaru, prima
della fine del weekend tutti gli ospiti avrebbero capito che stimo mentendo.
Lui non è un buon attore, purtroppo.”
“ A differenza del
fratello!”
“ Dove vuoi arrivare,
Kagome ?”
“ Lo sai benissimo a che
cosa mi riferisco. Sto parlando del bacio!”
“ Che cosa c’era di
sbagliato?”
“ Sai benissimo anche tu
che non c’era nulla di sbagliato.”
Inuyasha sorrise. “ Grazie
al cielo! Per un istante ho pensato che, invece, non ti fosse piaciuto e ti
stessi lamentando.”
“ Ma io mi sto
lamentando…”
“ Al momento non l’hai
fatto però!”
“ Beh, vorrà dire che
comincio adesso. Insomma, posso sapere perché mi hai baciato in quel modo?”
“ Era l’unica cosa che
potevo fare. Tu stavi per rovinare tutta la messinscena. Se avessi aperto la
bocca in quel momento, avresti detto qualcosa di velenoso sulla camera da
letto, e io non potevo permettertelo!”
Kagome si sentì con le
spalle contro il muro.
“ Forse” risposesenza convinzione.
“ Ci siamo baciati e ci è
piaciuto, tutto qui.”
Inuyasha la osservò
scuotere il capo. “ E’ la verità. Siamo andati un po’ oltre i piani, me ne
rendo conto. Dimentichiamoci subito quello che è successo e continuiamo la
nostra recita.”
Quel bacio però gli era piaciuto semplicemente perché era stato
inaspettato e proibito.
“ Tu dormirai nel letto
grande, io vicino alla finestra” concluse lui un attimo dopo. Kagome guardò
verso la finestra. Vide un meraviglioso divano a due posti ricoperto di seta
verde. Inuyasha avrebbe passato una notte insonne. Era troppo corto per la sua
altezza.
“ Non essere stupido.
Possiamo dormire tutti e due nel letto.”
Gli occhi di Inuyasha si
illuminarono, mentre la mente coltivava fantasie erotiche.
Kagome aggrottò le sopracciglia.
“ Chiariamo subito una cosa. Non farti strane idee.”
“ Come faccio, dopo che ho
sentito quello che hai detto?”
“ Io ho detto dormire,
Inuyasha” precisò lei.
“ Dovrò anche rimanere
vestito?” chiese lui con sarcasmo.
“ Questo dipende da te.
Puoi metterti il pigiama” replicò lei.
“ Il problema è che io non
metto mai il pigiama, per dormire” brontolò Inuyasha
“ Allora dormi vestito.”
Kagomenon era di certo una ragazza prevedibile,
pensò lui.
“ Forse ti staraichiedendo come posso fidarmi di me stessa e
dormire con un uomo come te vicino senza sentire l’impulso di saltarti
addosso…”
“ Kagome, ti prego!”
Adesso era lui a sentirsi in imbarazzo.
“ Non sei mai andato in
campeggio?” gli chiese incuriosita. “ Oppure condiviso un appartamento con
studenti dell’altro sesso?”
“ No, mai!” rispose lui
“ Oh, cielo! Che infanzia
noiosa devi aver vissuto, Inuyasha Isoshi!”
“ Noiosa?” Inuyasha capì
che la situazione si stava rovesciando. Adesso era lei a condurre il gioco.
“ Inuyasha…”
lui si stava togliendo la
giacca. “ Cosa?”
“ Riguardo a Kikyo…”
“ Hai visto? E’ come ti ho
raccontato!”
“ Si… comunque dove è il
bagno?” chiese lei.
“ In fondo al corridoio…”
rispose lui.
Il bagno era come tutte le
altre stanze di quella meravigliosa villa. Riempì la vasca e si immerse
nell’acqua bollente. Chiuse gli occhi e sentì la tensione accumulata in tutte
quelle ore abbandonare il suo corpo. Si lavò, si asciugò ed indossò il pigiama.
Raggiunse la camera e girò
la maniglia, Inuyasha stava terminando di appendere i vestiti.
“ Sei ancora in piedi”
osservò lei.
Lui la guardò e dopo pochi
secondi scoppiò a ridere.
“ Santo cielo!”esclamò tra le risa. Di certo erano i
disegni sul pigiama a farlo divertire pensò lei.
“ Che cosa ti prende?” gli
chiese.
“ Adesso mi dirai che sei
ancora vergine” replicò lui non riuscendo a tornare serio.
“ Beh, secondo me, il
pigiamino di cotone e la tua faccia pulita ti fanno sembrare… una bambina. Mi
meraviglio che non ti sia fatta due piccole trecce” la prese in girò lui.
“ Sono sempre in tempo per
farle. Oppure preferisci che indossi la camicia di notte di raso nero che ho
portato per l’occasione?”
“ No, ti preferisco così.
Ma davvero hai…”
“ Ma dai! Ti prendo in
giro!”
“ Comunque non hai
risposto alla mia domanda. Sei ancora vergine o no?”chiese in tono pacato.
“ Vergine?” ripeté lei. “
Ho ventiquattro anni e fortunatamente non lo sono più. E tu?”
Inuyasha rise di cuore. Il
senso del umorismo non le mancava sicuramente. “ Neanche io lo sono. Avevi dei
dubbi in proposito?” chiese lui divertito.
“ Gli stessi che avevi
tu!”
La conversazione finì e
andarono a dormire nello stesso letto. Kagomesi infilò per prima e dopo qualche minuto senti il materasso
abbassarsi.
“ Kagome”
“ Che cosa c’è?” chiese
lei mettendosi a sedere, scoprendo però il torso nudo di Inuyasha…
“ Mi è sembrato di essere
stata chiara. Dovevi rimanere vestito!” disse lei.
“ Ssh! Oppure sveglierai
tutta la casa” gli occhi di lui brillavanonel buoi mentre con la mano spostava il lenzuolo per farle vedere che
indossava ancora i boxer.
Un contatto, leggero come
il vento e più delicato di un respiro… Kagomesi mosse un pò! Si voltò
E inconsciamente allungò
le mani incontrando il caldo corpo che le giaceva accanto.
Inuyasha a quel contatto
le sfiorò le labbra con le sue.Lei
sbadigliò alzando leggermente il viso. Inuyasha affondò la lingua nella bocca
di lei.
Avrebbe voluto alzare le
coperte, spogliarla e farla sua ma allontanò le labbra e distolse la presa con
gentilezza.
“ Non così dovevamo
dividere il letto” disse lui alzandosi dal letto. Afferrò il cuscino e si
diresse verso il piccolo divano.
Grazie Ragazzi T_T( Me Sempre + Commossa). Mi Devo Imparare Qulache Altra
Lingua Per Ringraziarvi! Quasi Quasi Mi Faccio Dare Ripetizioni In Latino Da
Roro ^_^beh ringrazio a tutti quelli
ke hanno letto ma soprattutto a ki ha commentato!
Grazie a ROBYLEE ( COME
STAI?), INTERY,RYANFOREVER, BCHAN, RORO, PICCI 1989, MARTY_CHAN94, SUNSUNSET (
ehe! Queste cose nn si fanno ^_^ nn si sbircia! Skerzo! Sn contenta ke ti è
piaciuto)
GRAZIE ANKE A KI HA MESSO
LA STORIA TRA I PREFERITI SIETE SEMPRE DI +.
Kagome rimase a lungo
sveglia, gli occhi sbarrati e puntati verso il soffitto. Udiva il pesante
respiro di Inuyasha, vicino alla finestra. Si domandò se stesse davvero
dormendo o se stesse fingendo. Tentò più volte di prendere sonno, ma dovette
passare parecchio tempo prima che gli occhi le si chiudessero di nuovo.
Quando si svegliò, guardò
l’orologio: le dieci passate! Inuyasha dormiva ancora. Lei si avvicinò timorosa
e guardò il corpo del suo compagno di camera.
“ Mi hai studiato
abbastanza?” proruppe all’improvviso lui fissandola con intensità
“ Io non… pensavo stessi
dormendo”
“ Che ore sono?”
“ Tardi. Le dieci
passate.”
Sbadigliò e si mise a
sedere. “ Adesso chi la sente Kaeda!”
“ Chi è Kaeda?” domandò
incuriosita lei.
“ E’ la cuoca. In realtà è
più un componente della famiglia che una semplice governante.”
“ Vai prima tu in bagno!”
detto ciò Inuyasha andò a farsi la doccia. Poi fu il turno di Kagome ma
ritornando in camera si rese conto che Inuyasha era gia uscito. Notò un
biglietto sul letto. SONO ANDATO A FARE UNA CORSA. TORNO TRA POCO. A PRESTO.
INUYASHA.
Lei scese in cerca di
caffè.
“ Buongiorno Kaeda! Sto
cercando la colazione!”
“La colazione viene sempre
servita in terrazza. E solitamente a quest’ora si prepara il pranzo!”
“ Posso almeno avere una
tazza di caffè?”
“ Dovrebbe aspettare il
suo fidanzato. Se solo la signora Tomoko fosse qui, non approverebbe tutte
queste libertà. Le coppie non sposate dormono in camere separate.
“ E allora dobbiamo
ringraziare il destino per averla allontanata per questo weekend. No è vero, cara?”
sentendo la voce di Inuyasha, tirò un sospiro di sollievo.
“ Oh, Inuyasha! Sei qui.”
“ Tutto okay?” chiese lui
mentre si incamminavano verso la terrazza.
“ Si!” rispose lei.
“ Kaeda non ha
particolarmente gradito il fatto che abbiamo dormito nella stessa camera. Credo
che sia un po’ all’antica, oltre che… gelosa” disse lui.
“ Gelosa?” chiese lei
sedendosi.
“ Non nel senso che pensi
tu. Non ho una relazione segreta con Kaeda. È sposata con il giardiniere e
potrebbe essere mia madre. Credi che io ci provi con ogni donna che mi passi
accanto?”
“ L’hai detto tu” si
difese lei.
“ No. L’ho letto nel tuo
sguardo!” replicò Inuyasha.
“ Mi dispiace di averti
fatto capire altro” disse lei.
“ Non preoccuparti.”
Inuyasha le osservò il movimento del seno, stretto in quel top. In tutti quei
mesi non aveva mai notato la sinuosità del corpo di Kagome.In ufficio lo teneva sempre nascosto sotto
larghe camicie da uomo. Adesso che l’aveva notato, non riusciva a distogliere
lo sguardo. Kaede appoggiò il vassoio sul tavolo.
“ Grazie…” disse lui.
“ Forse non le sono così
antipatica.” Constatò Kagomeosservandola mentre si allontanava.
“ Certo che non ti odia!”
intervenne Inuyasha. “ E’ solo preoccupata per me, credimi. Potresti sempre
spezzarmi il cuore.”
“ E’ più facile il
contrario…” Lei lo studiò attentamente. Era davvero attraente quella mattina.
“ Comunque non
preoccuparti, non corri alcun rischio” aggiunse lei.
Lui non abbassò lo
sguardo. “ Ne sei sicura?”
Stava giocando con lei.
“ A che ora arriva
Miroku?” chiese lei.
“ Non lo so. Può arrivare
in qualsiasi momento.”
“ Raccontami qualcosa di
lui.”
Inuyasha sorrise. “ E’ un
tipo molto simpatico, forse troppo eccentrico e anche un po’ maniaco.Da ragazzo voleva diventare archeologo. Era
iscritto all’università quando lo scoprirono. Credo che, se allora avesse
immaginato come sarebbe stata la sua vita da attore, non avrebbe mai lasciato
l’università. Essere famosi può rivelarsi molto pericoloso.”
“ Deve essere brutto
vivere così” esclamò lei.
“ Ciao Inuyasha!”
Kagome girò la testa e
vide che Kikyo si era avvicinata al tavolo. Indossava un attillato vestito di
cotone azzurro, molto elegante e appropriato per la giornata.
“ Ah, Kikyo…” l’accolse
lui senza entusiasmo, alzandosi per cederle il posto.
“ Vuoi unirti a noi?”
“ Volentieri”
“ Vado a prendere un'altra
tazza.” Disse allora lui.
Ledue donne lo
osservarono allontanarsi.
“ Non abbiamo avuto
occasione di parlare molto ieri sera.” Disse la ragazza osservando i
pantaloncini rosa e il top verde di Sagome. Poi piegò le labbra in un rapido
sorriso. “ Conosci Inuyasha da molto tempo?”
“ No, solo da alcuni
mesi.”
“ Pochi mesi” ripeté
Kikyo. Il suo sguardo era tutt’altro che amichevole, adesso. “ E… è vero che
lavorate insieme?”
“ Si. Un giorno ti ho
anche parlato al telefono, ti ricordi?”
“ Vagamente… E Inuyasha
apprezza il tuo modo di vestire?” disse la ragazza.
“ Oh, lo adora!”
La giovane prese con la
mano destra la collana di perle che le scendeva sul petto e iniziò a
giocarciattirando apposta l’attenzione
della sua interlocutrice.
“ Ti piace la mia collana
di perle.”
“ Si, è molto bella!”
Kagome sapevagià dove voleva arrivare.
“ E’ un regalo di
Inuyasha.”
“ Si, lo so.”
“ Te… te l’ha detto?”
chiese Kikyo sorpresa.
“ Certo” rispose lei
educatamente. “ So quanto Inuyasha tiene e te. Sei come una sorella minore per
lui.”Il viso della ragazza per un
momento siincupì.
“ Devi anche sapere che
noi siamo di origine antica. Il nostro è un nome prestigioso.” Disse Kikyo.
“ Lo so!” rispose Kagome.
“ La madre di Inuyasha,
Lady Tomoko ha una visione antica per le cose, come anche per il matrimonio. I
nobili dovrebbero sposarsi solo con persone del loro rango sociale.”
“ Oh ecco Inuyasha.” Disse
Kagome. Lui si avvicinò al tavolo e la guardò. Nei suoi occhi ambrati si
leggeva la domanda – tutto bene?-
Kagomestava bene, considerando il fatto che era
appena stata messa alle corde da una ragazzina. Ma in fondo stava soltanto
recitando una parte, perché doveva prendersela?
Inuyasha servì il caffè a
Kikyo e si sedette tra le due donne. Prese la mano di Kagome. Le sue dita erano
calde, notò lei, mentre lui le accarezzava leggermente il palmo della mano.
Quel semplice gesto la
fece sentire sicura e felice. Avrebbe potuto passare l’intera mattinata in
quella meravigliosa terrazza, a stringere la mano a Inuyasha e a rilassarsi al
caldo tepore del sole.
Fu solo quando lui lasciò
la presa, che Kagome avvertì un forte pericolo: quello di innamorarsi davvero
di Inuyasha Isoshi…
“ Vogliamo andare, cara?”
chiese lui.
“ Certo!” Kagome non
vedeva l’ora.
“ Scusaci Kikyo, voglio
mostrare un po’ i dintorni. Ci vediamo per pranzo” disse Inuyasha.
Kikyo annuì. Guardò il suo
amato andare via con quella che si definiva la sua fidanzata.
Oddio quante
recensioni!!!! Ma siamo sicuri ke sono tutte per me?! Non pensavo di essere
così brava!!! T_T
Non so più come
ringraziarvi! Siete fantastici davvero! Un grosso bacio a tutti quelli che
leggono sempre, ma quelli che si meritano un mega ma mega kiss sono soprattutto
quelli ke commentano sempre:
Vi lovvo tantissimo e anke
se i miei cap sn corti e lo so spero comunque ke gli apprezzerete anke in
seguito. Purtroppo la storia nel mio pc è già conclusa ed i capitoli sono così.
Spero ke nn vi arrabbierete! Cmq cerco di aggiornare quasi tutti i giorni e poi
bisogna lasciare un po’ di suspense, altrimenti non c’è gusto MUAHAHAHAHAH ( Me
molto cattiva e perfida)
Grazie! Anna
CAPITOLO 7
Inuyasha insistette per
portare Kagome a fare un giro della proprietà, lasciando Kikyo a finire il suo
caffè.
“ Non si sarà offesa?”
chiese lei, mentre lo seguiva verso un grande stagno.
“ Anche se lo fosse?”
“ Hai ragione” convenne
Kagome, affiancandolo su un ponticello di legno che attraversava il piccolo
lago.
La tenuta della famiglia
Isoshi era immensa. Camminarono lentamente per più di un’ora, facendo un
percorso circolare intorno a quella che sembrava una piccola contea.
Costeggiarono un ruscello
che si perdeva in un fitto bosco. “ Tutto questo appartiene a te?” domandò lei.
“ Non a me” la corresse
Inuyasha. “ La terra appartiene alla mia famiglia da secoli, e dopo di noi
apparterà ai nostri figli.”
“ Se ci saranno” gli
ricordò Kagome seria.
“ E’ la seconda volta
nelle ultime ventiquattro ore che mi fai notare che non ho figli. Sei
preoccupata per il mio futuro oppure stai proiettando il tuo desiderio di
maternità?”
Kagome sorrise “ Forse è
così”
Lui rimase per qualche
secondo spiazzato dalla risposta.
“ Ti va di sederti un
po’?”
“ Volentieri” rispose lei.
Si sedettero sul prato.
Kagome lo osservò mentre parlava. Era così piacevole stare con lui… adesso il
vento gli aveva spettinato i capelli dandogli un aspetto disordinato. Non
sembrava lui, o almeno non l’uomo che conosceva.
“ Comunque non penso che
tu piaccia alle donne solo perché hai tanti soldi, o perché hai un nome di
prestigio. Sei un tipo molto affascinate. E credo che tu lo sappia.”
Inuyasha si voltò verso di
lei. “ Mi stai facendo un complimento o sbaglio?”
“ Ho avuto un piccolo
scontro verbale con Kikyo. Mi ha anche raccomandato di non importunare Miroku
Jo. Credo che Kikyo pensasse che io gli sarei saltata addosso con un blocco per
gli autografi appena l’avessi visto!”
All’improvviso
l’attenzione di lui fu attirata da un movimento alle spalle di Kagome.
“ Non ti muovere!” la
ammonì lui, “ ho visto qualcosa che…”
“ Kikyo?” chiese lei senza
voltarsi.
“ Penso… di si!” Inuyasha
si avvicinò a lei e abbassò la voce.
“ Preparati, dobbiamo
comportarci da amanti veri.” Lui le accarezzò le spalle e la vide reagire con
un tremito. Prendendola delicatamente per i fianchi, la fece sdraiare sul
prato, vicino a lui. Un attimo dopo la baciò, togliendole la possibilità di
parlare. Kagome si lasciò andare, nel vano tentativo di convincersi che quel
fantastico bacio rientrava nella messinscena. I loro corpi erano uno contro
l’altro.
La bocca di lui era calda
e passionale come la prima volta che si erano baciati.
“ Inuyasha…” mormorò lei,
mentre liberava le labbra dalle sue. “ Sei stupendo…”
“ No, non lo sono” le
sussurrò lui all’orecchio. Le forti mani di lui le si strinsero con delicatezza
intorno ai seni, le dita sfiorarono i capezzoli già inturgiditi dall’eccitazione.
Inuyasha si accorse che in quella posizione non sarebbe resistito ancora per
molto. Con rapido movimento si scostò.
“ Se n’è andata?”
“ Chi?”
“Kikyo”
“ Kikyo” ripeté lui, senza
espressione.
“ L’hai vista che si
avvicinava, non ti ricordi?”
Inuyasha non rispose,
distolse lo sguardo e osservò l’orizzonte. Lei intuì all’istante il significato
di quel silenzio.
“ Non era qui, vero?”
chiese lei lentamente.
“ Diciamo che potrei
essermi sbagliato.”
Riprese ad osservarla, gli
occhi ambrati che nascondevano una verità.
“ Non ci credo… Allora
perché mi hai voluto baciare?”
Inuyasha le accarezzò il
viso e la fissò in silenzio. Uno sguardo misterioso e dolce nello stesso tempo.
“ Perché volevo farlo. È
da questa notte che lo desidero. E anche tu lo volevi. Sarà colpa degli
uccellini o del sole, ma non potuto fare a meno di baciarti.”
“ E una volta che abbiamo
stabilito di chi è la colpa, che cosa cambia?” replicò lei a bassa voce.
“ Nulla” rispose lui
prendendole la mano e accarezzandole le lunghe dita.
“ Andiamo, è quasi ora di
pranzo.” Disse lui alzandosi.
Raggiunta la terrazza,
trovarono gli altri ospiti che sorseggiavano un aperitivo.
“ Dove sono Rin e
Sesshomaru?” chiese Inuyasha
“ Sono andati
all’aeroporto a prendere Miroku.” Rispose Kikyo guardando soltanto in direzione
di Inuyasha.
Kagome pensò, ancora un
altro pomeriggio e un’altra sera, e poi fortunatamente la recita sarebbe
finita. Il giorno seguente avrebbe iniziato a pensare alla partenza. E lunedì
mattina tutto sarebbe tornato come prima.
“ Dopo pranzo sei vuoi
puoi farti un bagno in piscina, cara!” disse Inuyasha.
“ Questa sì che è una
buona idea!” esclamò lei.
“ E tu Kikyo, ti unisci a
noi?” chiese Kei.
Kikyo però si voltò verso
Inuyasha.
“ Mi dai qualche lezione
di cricket, Inuyasha?”
“ Non oggi, Kikyo. Fa
troppo caldo e penso che andrò a trovare un nostro fattore. Vuoi venire,
Kagome?”
“ No grazie. Per oggi ho
camminato abbastanza, farò un bagno in piscina più tardi!” disse lei.
Capitolo 8 *** Se la bellissima strega si ubriaca, che succede? ***
CAPITOLO 8
Ciao cari lettori. Come state?
Dove siete stati a Pasquetta? Io cn gli amici al lago. Purtroppo domani si torna
a scuola! La vacanza è finita e questo mi preoccupa molto xkè si avvicina l’esame
di maturità T_T… ho visto che ho rice vutoben 10 recensioni…. Ma che carini.
Passiamo ai
ringraziamenti:
intery, angeldany, cri_91,
marty_chan94, ryanforever, picci 1989, monik, roro ( penso infatti di
pubblicare un’altra, ma nn so quando), mel_nutella, beso( ma il tuo nick nn
significa bacio in spagnolo?)
ringrazio anke coloro ke
hanno messo la ff trai i preferiti addirittura siete in 29 *_*
Dopo pranzo Kagome salì in
camera per mettersi il costume da bagno. Scartò quello che le aveva messo Sango
in borsa: un bikini leopardato composto da tre minuscoli triangoli. Indossò
invece il suo: un costume intero color blu mare. Non voleva scandalizzare
nessuno dei presenti.
Ritornò in giardino e si
tuffò in piscina. Kei le tenne compagnia, nuotandole accanto. NorikoMashi riposava all’ombra di un grosso
ombrellone giallo sfogliando distrattamente una rivista femminile. Suo marito
le era accanto. Kikyo era sparita dalla circolazione ed il fratello di Inuyasha
non era ancora tornato dall’aeroporto.
Dopo la nuotata, Kagome si
addormentò all’ombra e si risvegliò soltanto quando il cielo era ormai tinto
dalla luce rossastra del tramonto. Durante il sonno doveva essere rimasta sotto
i raggi del sole perché sentiva la pelle scottare.
Guardò l’orologio. Aveva
dormito per più di due ore! Erano le cinque passate e nessuno rimaneva ai bordi
della piscina. Perché non l’avevano svegliata?
Il volto le scottava. Si
guardò il corpo: era rossa aragosta! Ci mancava solo questo…
Si diresse verso la loro
camera dovecominciò a cambiarsi.
Quando Inuyasha apparve
alla porta della camera, Kagome era seduta davanti alla toletta e si stava
truccando. I loro occhi si incontrarono nel riflesso dello specchio.
“ Sei tornato…” disse lei,
automaticamente.
“ Si, ti ho cercato in
piscina ma non c’eri.”
“ Mi sono addormentata.
Quando mi sono svegliata, sono venuta sopra. Com’è andata la tua visita?”
“ Il fattore è sempre
felice di vedermi. Lo conosco da quando ero bambino. Mi ha insegnato molte cose
sulla vita di campagna.
“ Kagome?”
“ Sì…?”
“ All’inizio mi sembrava
una buona idea portarti qui…”
“ No, forse non è mai
stata una buona idea.” Lo interruppe lei.
Inuyasha continuò a
parlare come se non avesse sentito. “ Era una buona idea perché… eravamo
convinti di non piacerci.”
Lei smise di truccarsi e
lo guardò. “ E adesso, le cose sono cambiate?”
“ Lo sai benissimo che
sono cambiate!” disse alzando la voce. “ Non hai provato nulla, quando ci siamo
baciati?”
“E’ stato un bacio molto…
piacevole”
“Piacevole… piacevole?”
rise con sarcasmo.
“ Dove vuoi arrivare,
Inuyasha?”
lui si guardò in giro come
se cercasse una via di fuga, come un animale in gabbia
. “ E’ proprio questo il
problema, non lo so!” esplose con rabbia.
Kagome alzò le
sopraciglia. “ Perché ti stai arrabbiando con me?”
“ Perché… perché siamo due
pazzi! Come abbiamo potuto?” la sua voce era cola di rancore. Non l’aveva mai
visto così sconvolto.
“ Beh, forse siamo stati
dei pazzi, ma adesso non possiamo tornare indietro. Dimentichiamoci quello che
è successo, senza rancore” disse lei con tono fermo e deciso. Riprese a
truccarsi come se nulla fosse accaduto.
“ E’ arrivato Miroku?”
domandò lei dopo qualche attimo.
“ Circa un ora fa. Ma è
molto stanco. Non penso che sarà molto disponibile questo weekend. E per l’amor
di Dio, non guardarmi come se fosse la fine del mondo!”
“ Beh.. mi scoccerebbe un
po’! non vorrei essere venuta quei per niente… che cosa racconterò alla mia
amica Sango?”
“ Ti stai truccando per
Miroku, non è vero?” chiese lui in tono accusatorio.
“ Oh, Inuyasha… Va bene
che sono la figlia di un allevatore, ma tutti sanno che non ci si presenta a
cena senza un minimo di trucco!” disse lei notando una celata gelosia.
Azzittito da quella
risposta, lui guardò il sobrio abito nero appoggiato sul letto. “ Indosserai
quel vestito?”
“ Non ti piace?”
“ Non è dello stesso stile
del vestito giallo di ieri, né di quel completo rosa e verde che portavi oggi.”
Fece un passo verso di lei.
“ Non tutti quei vestiti
sono miei. Me li hanno prestato!”
“ Per me però eri
bellissima!”
“ Grazie, Inuyasha!”
Kagome gli sorrise attraverso lo specchio. L’ultima luce del giorno illuminava
il suo volto e il torace stretto in una maglietta bianca. Era davvero
affascinante!
Inuyasha scorse un secondo
abito, appoggiato su una sedia.
“ Cos’è quella cosa
verde?” chiese indicando con la mano.
“ Quella cosa verde è un
vestito. Me l’ha prestato Sango, per la cena, ma io non lo voglio mettere. È
troppo scollato!”
“ A me pare perfetto,
invece…” mormorò lui.
“ Mi stai prendendo in
giro?”
Inuyasha scosse la testa.
“ Per nulla! Perché non te lo provi, mentre io vado a farmi un bagno? Poi ti
dirò la mia… impressione” suggerì lui.
La voce di Inuyasha era
diventata caldae profonda.
Kagome cercò di non
badarci. “ Ma… che cosa ti fa pensare che poi ascolterò i tuoi consigli?”
chiese ancora lei incuriosita.
Inuyasha non rispose ma si
avvicinò ulteriormente, quindi appoggiò delicatamente le mani sulle sue spalle
nude. Le accarezzò il collo con movimenti lenti e sensuali. Un brivido di
piacere le percorse il corpo.
“ Così mi fai…”
“ Lo vedo” Inuyasha scese
fino allo sterno. “ E… come mai?”
“ Perché Miroku Jo è
arrivato e tra breve lo vedrò, avvio!” disse lei.
Lui sorrise. “ Bella
battuta Kagome! Se fosse vera…” sapeva che entrambi erano eccitati per lo
stesso motivo, un motivo che non c’entrava nulla col divo uscito dal mondo del
cinema.
Fu tentato di scendere
ancora più giù con le dita. Pochi centimetri e le avrebbe sfiorato il seno.
Avrebbe voluto andare oltre, slacciarle la vestaglia e baciarle i capezzoli
fino a sentirli indurire al contatto della lingua…
“ Provalo!” disse prima di
uscire dalla camera.
Kagome lo indossò e dopo
una decina di minuti Inuyasha aprì la porta senza bussare. I capelli ancora
bagnati, era coperto solo da un asciugamano annodato intorno alla vita.
Inuyasha chiuse la porta
alle sue spalle. Era bellissima.
“ Oh…!” balbettò lui,
mentre i suoi occhi si tuffavano in quella deliziosa visione.
“ Ti piace?” chiese
fingendo indifferenza.
“Sei dovessi darti un voto, dire dieci e
lode.”
“ Allora lo tengo”
Anche Inuyasha si cambiò e
poi scesero nella grande terrazza. In quel momento si sentirono dei passi.
“ Guarda, ecco Miroku!”
Kagome ebbe un sussulto. “
Aiutami! Che cosa devo dire?” balbettò lei.
“ Rilassati è stai calma…
basterà essere te stessa.”
Miroku Jo si avvicinò a
lei si trovò, per prima volta in vita sua, di fronte a una stella del cinema.
“ E tu chi sei?” chiese
lui.
“ Sono Kagome, un’amica di
Inuyasha…”
“ Si certo un’amica…”
Ripeté Miroku.
Cominciarono a conversare
allegramente. Parlarono del suo lavoro. Di quanto fosse faticoso fare la star.
Ogni tanto però Kagome ed Inuyasha si guardavano con passione.
Scesero tutti. Kikyo fu
l’ultima a scendere. Si presentò con tacchi a spillo e un vestito rosa tenue.
Appena intravide Miroku gli corse incontro e gli buttò le braccia al collo.
Durante la cena Kagome
sentiva gli occhi di Inuyasha addosso.
“ Fra quanti giorni vi
sposiate?” chiese allora Kagome.
“ Tra due settimane, ma ci
sono ancora tante cose da preparare! Io e Sesshomaru saremmo felici se
venissi.”
“ Molto gentile da parte
vostra…”
Dopo cena Inuyasha invitò
Kagome a ballare. Insieme arano davvero carini. Appoggiò le mani dietro la nuca
di Inuyasha e adagiò la testa sulla sua spalla. Ondeggiarono a lungo, finché
Miroku non toccò la spalla di Inuyasha. “ E’ il mio turno, ora”
All’improvviso Kikyo
interruppe il brusio dal bordo della piscina e urlò: “ Chi vuole fare un
bagno?”
Kagome intuì che era
ubriaca. Tutti si voltarono verso Kikyo. Lei non attese solidarietà e si tuffò
in acqua.
“ Esci Kikyo!” disse
Inuyasha.
“ Perché non mi vieni a
prendere, Inuyasha?” chiese lei provocandolo.
“ Qualcuno prepari del
caffè forte! Io vado a mettermi il costume per tirarla fuori.” Disse Inuyasha e
sparì.
Con la stessa rapidità che
si era tuffata, Kikyo uscì prese i suo vestiti ed entrò in casa.
Kagome iniziò a
preoccuparsi.
All’improvviso si udì un
rumore. Kagome corse su per le scale. Percorso il lungo corridoio in un
istante. Spalancò la porta per vedere Kikyo completamente nuda, sdraiata sul
letto e Inuyasha, in piedi vicino a lei, a torso nudo che reggeva in mano gli
slip fradici della ragazza!
Ecco qui il nono capitolo… *_* finalmente è arrivato
Ecco qui il nono capitolo…
*_* finalmente è arrivato!!!! Questo è il capitolo più richiesto! Il ritorno a
scuola è stato traumatico! T_T passiamo ai ringraziamenti:
monik( grazie mi segui sempre. Sei carinissima) , robylee ( holla! Come va? Ci sentiamo su msn quando
risolvo alcuni problemi cn il sito.), marty_chan94
( eccoti un aggiornamento veloce), ryanforever
(preparati a ritirare le armi,purtroppo ci penserà qualcun altro a mettere a
posto quella squal… Kikyo) ,roro ( ciao. Un
sacco di tempo che non ci sentiamo. La gita? Mi devi raccontare…), mel_nutella(il tuo nick è dolcissimo. Mi viene fame!
^_^) , bunny1987(ma così non si fa… ehehehe non
si sbircia… skerzo) , princess jiu 327( sn
contenta ke la ff ti piace), tomikkbill (
scommetto ke sei una fan dei tokio hotel! Anch’io.), giuggy21(
grazie sei un tesoro), picci 1989 ( sto
aggiornando in fretta), intery( che starà
facendo inu cn gli slip di quella? Bel dilemma), beso
( a me piace il tuo nick)
grazie anke a ki ha messo
la storia tra i preferiti:
Kikyo guardò Kagome, nei suoi
occhi uno sguardo di soddisfazione. “ fermati, Inuyasha…” disse con voce rauca,
“ non siamo soli…”
Il viso di lui era come
pietra. Inespressivo.
“ Alzati e vattene,
Kikyo!” la sua voce era severa e tremante. Lasciò cadere le mutandine sul letto
accanto a lei. “ Se te ne vai ora, non ci saranno problemi. Ma se solo ti
azzardi ad aprire la bocca e importunare Kagome più di quanto hai già fatto,
allora ti giuro ce ne saranno!”
Kikyo non voleva
arrendersi così facilmente.
“ Ma non sei tu che devi
fare una scenata tesoro, ma…”
Kagome era disgustata da
quella situazione e lui se ne accorse. La sua voce risuonò severa come non mai.
“ Stai abusando della mai pazienza. Esci da questa stanza!”
Brontolando parole
incomprensibili, la ragazza ricuperò gli slip e il reggiseno senza preoccuparsi
di coprirsi. “ E va bene, me ne vado…” Si diresse verso la porta a piccoli
passi cercando di evitare i cocci della lampada da tavolo che era in mille
pezzi al suolo. Quando passò davanti a Kagome si fermò, guardandola dritta negli
occhi. “ E non credere che non avremmo fatto l’amore, se non ti fossi
precipitata qui… Chiedilo a Inuyasha, dai! Chiedigli quanto era eccitato! Come
ti senti all’idea che il tuo uomo mi desideri follemente?”
“ Sento una grande pena
per te, Kikyo, e basta” rispose lei tranquillamente.
Arrivata alla soglia,
l’altra si voltò. “ pena?”
“ Esatto! Mi fai pena.”
Era giunto il momento di dare a quella ragazzina viziata la punizione che si
meritava. Le parole possono fare molto male.
“ Sei una bella ragazza e
diventerai una splendida donna, ma stai sprecando il tuo tempo, e la tua vita.
Non sei stupida, quindi non puoi non aver capito che Inuyasha non prova niente
per te se non affetto fraterno. Perché continui a umiliare te stessa in questa
maniera?”
Kagome aveva colpitonel segno. Kikyo guardò Inuyasha alla vana
ricerca di una smentita. “ Tu non… non mi ami?” mormorò titubante.
“ Ti voglio bene come una
sorella, ma non ti amo e non ti amerò mai” confermò lui, pacato ma deciso al
tempo stesso, “ e, se continui a comportarti così, perderai anche il mio
affetto!”
Gli occhi di Kikyo si
riempirono di lacrime. Aveva di fronte la verità e doveva accettarla. Scoppiò a
piangere un attimo prima di abbandonare la stanza.
Rimasero in silenzio per
alcuni secondi. Fu Inuyasha a parlare per primo. “ Kagome…?”
Lei guardò il tappeto,
pieno di cocci. “ Non c’è niente da dire…”
“ Invece sì!” protestò
lui.
Alzò ilo viso per
incontrare il suo sguardo, gli occhi pieni di lacrime di rabbia. “ Perché tutto
questo…? È stata la scena più disgustosa di tutta la mia vita, non ho voglia
nemmeno di parlarne…”
“ Kikyo è entrata mentre
mi stavo cambiando. Si è spogliata davanti a me. Ho cercato di coprirla ma lei
si è ribellata. Ha tentato di baciarmi, la lampada è caduta e…”
“ Non ti sto accusando. Ma
vedere una donna nuda nel nostro letto non piace molto…”
“ Allora mi credi?”
“ Certo che ti credo. Non
sarai certo un santo ma non penso che tu sia tanto stupido da sedurre una
ragazzina mentre gli ospiti sono in giardino che ti aspettano.”
Kagome fermò lo sguardo
sul torace nudo di lui. L’unica cosa che voleva era lui. Inuyasha parve leggere
i suoi pensieri.
“ Facciamo l’amore, ti
prego.”
Lei rabbrividì. “ Adesso…
qui?”
“ Adesso… qui.”
“ Ma ci stanno aspettando
in giardino. Che cosa penseranno non vedendoci arrivare?”
“ Lasciamoli aspettare.
Capiranno…”
Il cuore di lei prese a
batterle forte nel petto. Voleva avvicinarsi, ma aveva paura.
“ Avvicinati” disse lui. “
Ma ti avverto che non sarò responsabile delle mie azioni!”
“ Responsabile?” mormorò
lei, “ non ti ho chiesto di essere responsabile!”
“ Chiudi la porta a
chiave!”
“ Inuyasha, io…”
“ Chiudila a chiave, ti
prego.” La sua voce era piena di desiderio.
Kagome si avvicinò alla
porta. Con mani tremanti girò la grossa chiave nella serratura.
“ Qualcos’altro?” chiese
con voce roca.
“ Si! Vieni qui…”
Appena furono vicini, lui
la prese tra le sue braccia.
“ Inuyasha…”
“ Smettila di pronunciare
il mio nome” la interrupe lui passandole il pollice sulle labbra carnose. Poi
affondò la bocca tra le pieghe del collo baciandola con passione. Lei gli
accarezzò la nuca con entrambe le mani, abbandonandosi al piacere.
“ Inuyasha…” ripeté lei.
Questa volta lui si fermò.
“ Che cosa c’è?” chiese
lui mormorando.
“ Non so se mi ricordo
come si fa…” sussurrò lei debolmente.
“ Sono un buon
insegnante.”
“ Ne sono certa.”
“ Vuoi che sono io a
spogliarti, o preferisci che ti guardi mentre lo fai?”
“ Spogliami tu…” gli disse
piano nell’orecchio evitando il suo sguardo.
Lui la baciò lentamente le
sfilò il vestito. Lui le si inginocchiò davanti, stringendole i fianchi con le
mani. Passò la lingua sulle cosce mentre lentamente le sfilava le mutandine. Le
ginocchia di Kagome iniziarono a tremare di piacere. Lui le accarezzò i glutei
con le mani, sensualmente, mentre con la lingua le solleticava l’inguine.
“ Inuyasha…” mormorò lei,
la voce roca di piacere.
“ Tipiace…?”
“ Troppo…”
Poi la stese sul letto.
Con una spinta decisa entrò in lei. L’amava e voleva fare l’amore con lei. Rimasero
in quella posizione finché il desiderio non li travolse.
Kagome aprì gli occhi
quando il sole era già alto nel cielo e i raggi penetravano tra le tende
rimaste aperte.
“ Buon giorno…” le disse.
“ Ciao!”
“ Vogliamo scendere a fare
colazione?”
“ Veramente io ho voglia
di te…” affermò Kagome mentre gli si mise sopra. Fecero ancora l’amore,
lentamente, più volte.
“ Kikyo non ci darà più
fastidio, amore mio”
“ Si, Inuyasha. Ma non mi
giudicheranno tutti?”
“ Kagome, non mi sembra
che tu abbia fatto qualcosa di cui vergognarti. Abbiamo dormito insieme anche
l’altra sera. Gli ospiti avranno sicuramente pensato che avevamo fatto l’amore
anche in quella occasione. Solo che questa volta l’abbiamo fatto sul serio.
Qual è il problema?”
“ Hai ragione.”
Alla fine scesero. In
giardino Rin e Sesshomaru stavano prendendo il sole ai bordi della piscina. Kei
stava nuotando nell’acqua cristallina mentre il colonnello e sua moglie si
erano allontanati per una breve passeggiata prima di pranzo.
“ Dov’è Miroku?”
“ E’ andato via. Ha
chiamato un taxi un’ora fa. Dev’essere a Pecchino per pranzo. Kikyo è andata
con lui.”
“ Kikyo è… partita?”
chiese Kagome.
“ Si. Ha detto qualcosa
riguardo a un impegno che aveva a Pecchino. Naturalmente si capiva lontano
mille miglia che era una bugia!” esclamò Rin.
Inuyasha raggiunse il
tavolo delle bevande, poi portò una un bicchiere anche a Kagome.
Sono arrivata a 91
recensioni!!!! Grazie di cuore. Purtroppo non posso soffermarmi sui
ringraziamenti xkè vado di corsa. Volevo solo dire a tomikkbill e a giuggy 21 ke
io preferisco Bill come guggy e mi dispiace tanto ke adesso sta male. Spero
che guarisca in fretta a ke torni a scaldarci cn la sua bellissima voce! Il concerto
a roma è stato spostato al 6 luglio! ( spero di aver finito cn gli esami di
maturità. T_T) vi lovvo
Anna.
CAPITOLO 10
Inuyasha e Kagomelasciarono la villa nel tardo pomeriggio.
Appena la loro macchina uscì dal grande cancello di ferro battuto, notarono ai
lati della strada alcune vetture parcheggiate. Alcuni uomini con telecamere e
macchine da presa si avvicinarono.
“ Chi diavolo sono
questi?!” esclamò Kagome.
“ Giornalisti! Cercano
Miroku:”
“ Come fanno a sapere che
è stato qui?” chiese lei perplessa.
“ Chi può dirlo? La gente
lo segue ovunque. I tassisti vendono le informazioni alla stampa. Il povero
Miroku deve sempre guardarsi alle spalle. È il prezzo del successo.”
Il viaggio verso Tokyo fu
silenzioso.
Stanca per la notte in
bianco, Kagome si addormentò quasi subito mentre lui guidava velocemente.
Sembrava un po’ preoccupato, anche se lei non sapeva decifrarne il motivo.
Prima di partire erano
saliti in camera per preparare i bagagli. Avevano fatto l’amore con passione
senza spogliarsi completamente.
Poi si erano rivestiti in
silenzio, lanciandosi ogni tanto furtivi sguardimentre entrambi riponevano i vestiti nelle valigie. Kagome
avrebbe voluto parlargli. Il giorno dopo si sarebbero trovati faccia a faccia
in un ufficio.
Quando aprì gli occhi
Tokyo distavaormai pochi chilometri.
Guardò Inuyasha e poi fuori. Sì, doveva ammetterlo, era nervosa.
“ Inuysha?”
Lui non rispose, sembrava
assente. Stava pensando a quello che era accaduto tra loro. Nessuno dei due si
era posto il problema di che cosa fare una volta tornati a casa. Inuyasha si
augurò che Kagome fosse così acuta da rendersi conto che la storia non poteva
continuare. Era stato un meraviglioso weekend, ma senza futuro.
Allora perché si sentiva
così triste?
“ Dimmi Kagome.”
Lei parlò sinceramente. “
Non sarà difficile da oggi in aventi?”
Ci fu una lunga pausa. “
Difficile?”
Il suo tono era gentile ma
distante.
“ Sai a cosa mi riferisco…
Il fatto che abbiamo trascorso ore e notti a fare l’amore influenzerà in
qualche modo la nostra vita lavorativa! Non credi?”
“ No, non lo credo.”
Rispose lui tranquillo.
“ Che cosa intendi?”
“ Non permetteremo che
accada. Se davvero vogliamo il contrario.”
Intanto la potente
macchina si immise nella via dove Kagome abitava. Appena posteggiarono la
vettura Sango si affacciò alla finestra, attirata dal rombo del potente motore.
“ Guarda! La tua amica ci
sta guardando” notò Inuyasha incuriosito.
“ Sì, è Sango. Vuoi…
conoscerla?”
“ Purtroppo devo finire un
lavoro che mi serve domani mattina.”
“ Sì. Naturalmente!”
Kagome guardava dritto davanti a sé. “ A me sembra che il problema sia un
altro. La mia casa è troppo modesta per uno come te? E poi, certo, Sango non
appartiene all’aristocrazia…”
“ Questo è troppo!” esplose lui, ad alta voce.
“ Non avevamo promesso di
essere onesti l’uno con l’altro?” chiese lei.
“ Onestà? Io sono stato
onesto con te. E adesso devo sentirmidare dello snob soltanto perché ho del lavora da finire” protestò lui.
“ Ho sentito abbastanza!
Ti dispiace prendermi la valigia, per favore?”
Inuyasha la seguì in
silenzio e appoggiò la grossa borsa sul marciapiede, mentre Kagome cercava le
chiavi di casa. Le appoggiò una mano sulla spalla. “ Kagome,io…”
“Che cosa?”
“ Non tenermi il broncio
per favore.”
“ Non ti sto tenendo il
broncio”
Inuyashasi avvicinò, appoggiando le calde labbra
sulle sue e la baciò. “ Forse potrei entrare qualche minuto…”
Ma per chi la stava
prendendo? Per una che va con lui quando ha bisogno? Lei non era quel tipo di
donna.
“ Meglio di no, la mia
amica potrebbe prendersela se ci vedesse scomparire in camera da letto senza
neanche salutarla.”
“ Okay, ho capito! Tu
pensi che io sia uno snob assettato di sesso? D’accordo!” la guardò con astio.
“ Dimentichiamoci questo weekend. Da domani ci comporteremo come se nulla fosse
successo.”
“ Inuyasha, guardami negli
occhi e dimmi quello che vuoi davvero è fingere che non sia successo nulla.”
Kagome gli piaceva. La trovava irresistibile, divertente,
intelligente.
“ Dimmelo, Inuyasha…” lo
incitò lei.
Fare l’amore con lei era
stato splendido. Guardò gli occhi tristi di Kagome, e in quel momento vinse la
razionalità.
“ SI, Kagome.
Comportiamoci come se nulla fosse successo. Prenditi un giorno di riposo,
domani. Martedì sarà più facile ricominciare tutto daccapo.”
Lei si sentì morire dal
dolore, ma non gli dette la soddisfazione di vederla in lacrime.
Appena si chiuse la porta
alle spalle, però scoppiò in lacrime. Sango si precipitò subito ad
abbracciarla.
“ Non fare così” la
tranquillizzo l’amica.
“ Oh, Sango!”
“ Oddio! Non dirmi che tu
e il tuo capo…”
“ Sì, abbiamo fatto
l’amore e… accidenti, è stato magnifico! Ma adesso non so cosa fare!” esclamò
scoppiando in lacrime.
“ Ma poi mi ha anche detto
che tra noi è finita! Sono una stupida gli ho dato dello snob! Anche se in
realtà lui non lo è affatto.”
Sango sorrise.
“ Cadrà ai tuoi piedi!devi
soltanto giocare dì astuzia, credimi.”
“ Ma io non voglio giocare
con Inuyasha!”
“ E’ sopravvivenza, cara.
Tu vuoi quell’uomo e lo avrai. Gli uomini si mettono paura quando una relazione
ha le carte in regola per diventare seria. Sorprendilo! Lui è convinto che tu
sia piena di astio e di recriminazioni. Non dargli la soddisfazione. Comportati
naturalmente, quando lo vedi.”
Oddio questo è il
penultimo cap. T_T la ff sta per finire. Come sempre ringrazio tutti quelli ke
hanno letto ma soprattutto: mel_nutella, angeldany, ryanforever, picci 1989, intery,
tomikkbill, bunny 1987, giuggy21, beso, roro, che hanno commentato. Lo so
questo cap è cortissimo ma è il penultimo! Vi lovvo
Anna
CAPITOLO 11
Kagome capì che non poteva
più tornare indietro. Tanto per iniziare, avrebbe smesso di vestirsi in quel
modo piatto e triste. Inuyasha aveva apprezzato i suoi completi attillati. E
anche lei si era sentita una vera donna, come mai prima di allora. Era giunto
il momento di cambiare look!
Insieme a Sango andare a
fare shopping rivoluzionando tutto il suo guardaroba.
Inuyasha era seduto alla
scrivania quando Kagome entrò in ufficio. Lunedì non era riuscito a fare molto,
il pensiero continuava a ritornare al weekend che avevano trascorso insieme.
Vide la porta aprirsi e sgranò gli occhi, allibito. Kagome indossava una gonna
attillata che fasciava i fianchi e la copriva fino alle ginocchia. Una
maglietta nera, anch’essa attillata, evidenziava la splendida forma del seno. I
capelli le scendevano liberi sulle spalle, il viso era finemente truccato.
Inuyasha la osservò in
silenzio: era splendida.
“ Che diavolo pensi di
fare… così?” chiese in tono aspro.
Kagome sorrise. “ Grazie.
Buona giornata anche a te. Sto bene, grazie e tu?”
Inuyasha divenne paonazzo
dalla rabbia.
“ Kagome…” ripeté.
“ Si? Vuoi del caffè? Vado
subito preparartene una tazza. Anzi, ne berrò uno anch’io”
Uscì dall’ufficio mentre
Inuyasha si chiedeva se lei non si stesse vendicando per quello che le aveva
fatto.
Lei ritornò con due tazze
fumante.
Verso mezzogiorno Kagome
gli chiese:
“ C’è qualcosa che non va,
Inuyasha?”
“ Perché?”
“ Non mi sembra tu abbia
fatto molto questa mattina!”
“ Di chi credi sia la colpa?!”
esclamò lui.
“ Non capisco dove vuoi
arrivare.”
Lui si alzò e si avvicinò
alla scrivania di lei. Appoggiò le mani sul piano di legno.
“ E’ colpa tua se oggi non
sono riuscito a concludere niente!e sai benissimo il perché!”
“ IO?” chiese lei, fingendosi
indignata per quell’accusa.
“ Venire a lavorare
vestita in questo modo!” la riprese lui mentre gli occhi si fermarono sulla
scollatura che lasciva intravedere buona parte del seno.
“ Che cosa c’è che non va
con il mio modo di vestire?”
“ Tutto!”ricordava il suo corpo nudo, fremere di
piacere mentre lui la possedeva con forza.
“ Niente!” continuò
confuso.
Kagome lo guardo negli
occhi.
“ Tutto e niente, curiosa
risposta” disse provocandolo.
Lui si avvicinò per
dominarla dall’alto ma da quella posizione riuscì ad intravedere l’ombra scura
dei capezzoli. Fece giro della scrivania rapidamente. La afferrò per i fianchi
facendola alzare e mettendola a sedere tra carte ciclostilate e fax. Nel suo
volto si leggeva un incontrollabile desiderio.
“ Inuyasha?”
“ Inuyasha!” ripeté lui
con ironia. Era arrabbiato ed eccitato. La baciò con forza e con passione.
Affondò le mani nei grossi seni di lei, cercando i capezzoli. Lei aprì la bocca
rispondendo a quel bacio con altrettanta passione. Sentì l’eccitazione crescere
a dismisura ogni attimo di più.
“ Inuyasha, ti prego!”
“ Non c’è bisogno che mi
preghi…”
Le alzò la gonna con una
mano mentre con l’altra stringeva un seno. Sentì le cosce di lei fremere di
piacere. “ Oh, sì… lo so che anche tu mi desideri…”
Kagome chiuse gli occhi
lasciandosi trasportare dalle emozioni. La bocca di lui, vogliosa, le
percorreva il profilo del collo con baci sensuali. Quando li riaprì, Inuyasha
stava infilando un dito nel suo piacere, poi un altro. Si sbottonò i pantaloni.
La fece sdraiare per bene sulla scrivania.
“ Inuyasha, ma…” sospirò
mentre udiva il rumore di carte e penne cadere al suolo.
“ Ripetilo, adoro sentire
la tua voce roca” mormorò lui, entrando con delicatezza e decisione in lei. Poi
le sollevò la maglietta per baciarle i seni.
Kagome non aveva mai fatto
l’amore con tanta intensità. Lui si muoveva rapidamente dentro di lei
procurandole un piacere infinito.
“Oh, Inuyasha!” sospirò lei mentre il ritmo
aumentava.
“ Oh, ti prego… ti prego!
Adesso!”
Raggiunsero l’orgasmo insieme,
ansimanti ma appagati. Il telefono sulla scrivania di Kagome prese a squillare
con insistenza, in un disordine che non aveva mai regnato in quella stanza.
Inuyasha allungò il braccio e lo fecce cadere a terra, tornando a baciarla con
passione.
Capitolo 12 *** La fine? No l'inizio di un sogno! ***
CAPITOLO 12
Ecco l’ultimo cap, ma nn
disperate xkè la sottoscritta, a grande richiesta su questo e l’altro sito, sta
già pensando alla prossima fanfic da scrivere. Vi anticipo il nome “ Il profumo
della lavanda” e vi dico che sarà incentrata su Rin e Sesshomaru, non è il
continuo di questa. Presto, molto presto arriverà il primo cap. che è in fase
di elaborazione. Ringrazio tutti quelli che hanno seguito questa ff dall’inizio
e spero di ricevere commenti anke per la prossima.
Grazie a ryanforever, bunny
1987, cri_91, robylee, roro, tomikkbill, giuggy21, picci 1989, mel_nutella. Non
smetterò mai di ringraziarvi.
Le ore che seguirono
furono le più imbarazzanti che Kagome poteva ricordare.
Prima la difficoltà di
scendere dalla scrivania e sistemarsi i vestiti. Poi dovette mettere apposto il
piano di lavoro e cercare uno per uno i fogliche erano caduti.
“ Cerchi queste?” le
chiese Inuyasha con un sorriso ironico sulle labbra, reggendo le sue
mutandine.
Qualcuno bussò alla porta.
“ Signorina Kagome? Ho dei
fiori per lei!”
“ Lasciali di fronte alla
porta!”
Inuyasha spettinato come
mai l’aveva visto, si stava allacciando i pantaloni. Non poteva credere a
quello che aveva fatto. Aveva sedotto Kagome sulla scrivania?
“ Non posso rimanere qui!”
disse lui. “ Andrò a cercare una scrivania virtuale”
“ Mah, hai il tuo ufficio,
Inuyasha!” cercò di convincerlo lei.
“ Hai un’alternativa? Non
posso saltarti addosso sempre, non credi!”
Lui aprì la porta
trovandosi davanti un’enorme pianta fiorita.
“ Chi diavolo ti manda
questi fiori?” chiese lui, girando attorno al vaso.
“ Chi sei tu per
chiedermelo?”
Inuyasha si allontanò a
grandi passi, il computer portatile sottobraccio.
Kagome prese la grande
piantae la trascinò in ufficio. Aprì
la busta.
GRAZIE PER LA PIACEVOLE
COMPAGNIA, SPERO DI INCONTRARTI ANCORA. MIROKU.
La pianta era magnifica e
talmente grande che avrebbe dovuto lasciarla in ufficio.
Il giorno seguente
Inuyasha doveva partire per la Svezia, un viaggio di lavoro che l’avrebbe
tenuto lontano dall’ufficio per due giorni.
“ Ti ho prenotato la
macchina” lo avvertì Kagome appena lo vide arrivare.
“ Grazie” rispose lui, con
freddezza.
“ Penso che sia tutto”
disse anche lei con freddezza.
“ Sì, ma…”
“ Non c’è nulla da
aggiungere” continuò Kagome.
“ Non possiamo andare
avanti come se nulla fosse accaduto!”
“ Ma non è così! Lavoriamo
ormai in uffici diversi e, quelle rare volte che ci scambiamo una parola
l’atmosfera diventa gelida!”
Inuyasha assentì con il
capo. “ Lo so. Ho pensato di proporre una tua promozione.”
“ Una promozione?”
“ Esatto. La segretaria
del vicepresidente ha dato le dimissioni. È una grande opportunità per te, mi
pare.”
“ Non dirmi che ti aspetti
la mia gratitudine. Perché dovrei andare a lavorare per un uomo che ho
incontrato sì e no due volte in vita mia!”
“ Ma tu piaci a Koga,
anche nel modo come lavori e…”
“ Non essere bugiardo! Non
sa neppure che io esista! Che cosa hai detto al vicepresidente? Che mi hai
posseduta sulla scrivania?”
“ Come puoi anche pensare
che…”
“ Non dire più una sola
parola. Stai solo cercando di rendere più dolce la medicina. Mi vuoi
allontanare per sempre. Okay,sei il
mio capo, puoi farlo e basta!”
“ Quindi accetti la
proposta?” chiese lui.
Lei lo guardò con
disprezzo.
“ Si accetto!”
Nel giro di una settimana
molte cose cambiarono. Kagome iniziò a lavorare come assistente del
vicepresidente, e Inuyasha nel frattempo, si serviva di una segretaria mandata
da un’agenzia di collocamento, che per fortuna aveva sopra i cinquant’anni.
Stava cenando con Sango
quando il telefono squillo.
“ Kagome?”
“ Ciao Miroku!” sospirò
lei.
“ Non ti senti in forma? O
è per colpa di Inuyasha?”
“ Si… ma, come fai a
saperlo?”
“ Sono un attore, ricordi?
Comunque avrei pensato che… perché non vieni con me al matrimonio e ci metti
una pietra sopra?”
“ Quello di Rin e
Sesshomaru? No non posso! Mi dispiace."
“ Ma dai? Ti prego!”
“ Okay, sarò la tua
accompagnatrice” accettò alla fine lei.
Chiusa la telefonata con
Miroku, il telefono riprese a squillare.
“ Kagome?”
“ Si… sei tu… Inuyasha”
“ Si.. ecco io ho provato
a telefonarti…”
“ Mi devi dire qualcosa di
urgente?” lo interrupe lei secca.
“ Sei impegnata sabato?”
“ Temo di sì!”
“ Peccato, Rin ha tanto
insistito che venissi al matrimonio…”
Rin ha insistito, non lui!
“ Mi dispiace, Inuyasha. Ciao!”
“ Okay, ciao.”
Miroku arrivò a casa sua
in perfetto orario e subito ci provò con Sango. Lei dal canto suo accettò la
corte dell’attore, ma questa è un’altra storia che magari un giorno verrà
raccontata. Kagome voleva essere molto elegantequella sera.
La chiesa era un’
oasidi pace in mezzo al traffico della
città. Un brusio di fondo si sparse tra la navate, quando lei e Miroku
entrarono.
Inuyasha era all’altare
vicino al fratello, ad attendere la sposa. I lorosguardi si incontrarono per un secondo, ma Kagome finse di non
vederlo. Durante tutta la cerimonia i due non facevano altro che scambiarsi sguardi
veloci. Finita la cerimonia Kagome conobbe finalmente Lady Tomoko, la madre di
Inuyasha e Sesshomaru. La donna era molto bella, alta capelli neri e occhi
verdissimi.
“ Kagome è la fidanzata di
Inuyasha” disse Miroku.
La donna la squadrò da
testa a piedi e poi le sorrise con fare materno.
“ Non sai come sono
contenta di saperti a fianco di Inuyasha” disse Lady Tomoku.
Ci mancò poco che Kagome
svenisse per l’imbarazzo.
Appena si era liberato dal
colonnello Inuyasha cercò subito Kagome.La trovò in giardino sulla riva della pozza d’acqua e stava lanciando
sassolini.
“ Kagome?”
“ Inuyasha” rispose lei.
“ Dove è Miroku? Non state
insieme?”
“ Insieme?” ripeté lei
guardandolo negli occhi.
“ Si, voi…”
“ Pensi davvero che io sia
andata a letto con lui? Mi pensi capace di passare da un letto all’altro come
cambiare un paio di scarpe?”
“ No, non lo penso.”
“ E poi… perché ti
preoccupi della mia vitasentimentale?”
“ Perché io ti amo,
Kagome!”
Kagome lo guardò stupito.
Piccole lacrime cominciarono a bagnarle il viso.
“ Davvero?”
La voce di luirisuonò dolce e calda.
“ Si, davvero! Per la
prima volta mi sono innamorato di una donna, e voglio passare la mia vita con
te!”
“ Oh, Inuyasha, io pensavo
che tu… non mi volessi!”
“ Se ti ho allontanata era
perché avevo paura! Tu mi ami, Kagome?”
“ Lo sai che sono pazza di
te!”
“ Vuoi diventare mia
moglie?”
“ Ma… non so se sono
adatta a uno come te”
“ Dimmi di sì!”
“ Sì” rispose lei, mentre
saltava al collo del ragazzo.
“ Amore mio! Ti amo e
passeremo la nostra vita nel nostro castello!”
“ Ti riferisci alla
villa?”
“ Si, sarà la nostra piccola
casa!”
Le loro labbra si unirono
in un bacio, che fu subito interrotto dal rombo di un tuono. Pochi attimi e
cominciò a piovere.
Entrarono nella grande
sala dei ricevimenti, bagnati fradici ma felici, ma si dice Sposa bagnata, S
posa fortunata!
Inuyasha prese la parola
ed iniziò il suo discorso.
“ Gentili signore e
signori, oggi è una giornata molto particolare per la mia famiglia. Non solo
abbiamo celebrato il matrimoniofra mio
fratello Sesshomaru e sua moglie Rin, ma sono lieto di annunciarvi
ufficialmente che…”