Since Always

di Seele
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo capitolo ***
Capitolo 2: *** Secondo Capitolo ***
Capitolo 3: *** Terzo Capitolo ***
Capitolo 4: *** Quarto capitolo ***
Capitolo 5: *** Quinto capitolo ***



Capitolo 1
*** Primo capitolo ***


Since Always




Quell'intervista andava avanti da minuti; l'intervistatrice iniziava ad annoiarli, ponendo loro sempre le stesse domande scontate di sempre.

"E se poteste tornare indietro nel tempo, cosa direste a voi stessi?" fu l'ennesima delle sue questioni.

Louis aveva sempre pensato che, porre certe domande, fosse incredibilmente stupido. Anche se ci fosse stata una risposta, anche se avessero voluto sul serio dire qualcosa a loro stessi, come avrebbero potuto? Mica si può tornare indietro ad anni prima.

Harry, invece, sembrava sempre felice di domande di questo genere. Abbassava gli occhi, rispondeva in modo evasivo, ma pensava tante cose mentre sulle sue labbra si dipingeva un sorriso triste e nostalgico.

Perché, dopotutto, se Harry ne avesse avuto la possibilità, sarebbe tornato indietro nel tempo e avrebbe detto a sé stesso tantissime cose.

Ma questo era impossibile, giusto?

Almeno fino a qualche mese dopo.


*****


"Andrà tutto bene, Lou" sorrise Harry, rassicurando il suo ragazzo. Louis era ansioso, e tutta quest'idea del viaggio nel tempo di prova non lo allettava molto; quando aveva scoperto la notizia, Harry aveva subito dato la sua disponibilità al creatore dell'invenzione per provarla per primo, incurante degli eventuali imprevisti e di tutti i guai che avrebbe potuto causare nel passato. Louis, invece, se ne preoccupava eccome.

La macchina del tempo aveva due posti e poteva andare sia avanti nel tempo che indietro, e non poteva andare nel futuro e nel passato oltre cinquant'anni dalla data di partenza. Era la prima volta che la tecnologia arrivava a questo punto, ma l'invenzione in questione era frutto del genio di uno scienziato poco conosciuto e, per questo, di cui non molti si fidavano.

Ma Harry si fidava ciecamente. Louis sapeva quanto il suo ragazzo potesse essere ingenuo, ma quella era davvero una pazzia.

"No, Harry" fece risoluto. "Non ho voglia di disintegrarmi in milioni di particelle nello spazio."
"Ma non succederà!" protestò Harry.

"Allora ci perderemo in qualche universo parallelo e ci resteremo intrappolati per l'eternità, che ne dici? Ti piace di più, questa versione?"

"Magari sarà un bell'universo" sbottò il più giovane, sottovoce.

"Bene, Harry, ascolta" sbuffò il ragazzo. "Per quanto ne so, quella macchina potrebbe scoppiare con noi dentro e potremmo morire in un secondo. Non mi va di perdere la vita per un esperimento" cercò di farlo ragionare. Ma Harry non dava segni di cedimento.

"Harry, si può sapere perché ci tieni così tanto?" fece, infastidito. Di solito bastava una sua sola parola perché Harry lo accontentasse, ma stavolta era davvero deciso e sembrava assolutamente fermo nelle sue intenzioni.

"Voglio avvisare noi stessi del passato" spiegò, a testa bassa, mostrandosi debole per la prima volta dopo tutti i suoi discorsi pieni di forza. "Non voglio che facciano i nostri stessi errori" continuò, "e non voglio che soffrano come noi."

Louis tacque.

"Okay" sospirò infine, e Harry lo baciò entusiasta.


****


Harry e Louis si fecero a fatica spazio nell'armadio in cui dovevano entrare, non prima che il maggiore avesse lanciato un'occhiataccia al creatore della macchina del tempo.

Lei è sicuro che questa sia la sua invenzione e non il suo armadio, vero?” sibilò.

Sicurissimo” accertò l'uomo, poco più che trentenne. Davvero, Louis doveva essere impazzito per fidarsi in quel modo. “È per assicurarmi che voi arriviate nel passato sani e salvi, capite? È un luogo che io so per certo ci fosse anche...quando avete detto?”

Tre anni fa” sorrise Harry tranquillo, mentre Louis si passava una mano sul viso all'idea che lo scienziato non si ricordasse nemmeno la data che gli avevano detto.

Harry, siamo ancora in tempo per tornare indietro” lo chiamò, preoccupato.

Non c'è motivo di allarmarsi” disse lo scienziato, calmo. “Conoscete già tutte le procedure, quindi non vi tratterrò ancora. Pronti per la partenza?”

No” fece Louis, mentre Harry annuiva emozionato.

Quindi, che giorno avete detto?” lo ignorò lo scienziato, mentre Louis mugolava disperato. Harry ripeté la data e prese la mano di Louis, senza smettere di sorridere.

Bene, ecco a voi il telecomando per il ritorno” continuò l'uomo, porgendo loro un oggetto che sembrava una piccola calcolatrice, “vi consiglio di tenerlo in mano e non nei vestiti che indossate, perché con molte probabilità quelli si disintegreranno durante il salto nello spazio” e Louis sbiancò.

Ci sono probabilità anche che noi faremo la stessa fine?” chiese, senza riuscire a non balbettare.

Qualcuna” e, prima che Louis potesse lanciarsi fuori dall'armadio, Harry prese il telecomando dalla mano dello scienziato e chiuse le ante.

Pronti!” affermò, rivolgendo a Louis un sorriso felice ed emozionato.

Strinse forte le loro mani, ponendo in mezzo ad esse il telecomando in modo che entrambi potessero tenerlo.

Si affrettò a dargli un bacio veloce, poi tutto divenne buio.


*****


Louis non avrebbe saputo dire esattamente quando, né quanto tempo dopo, ma risollevò gli occhi dopo aver sentito un turbinio di sensazioni diverse e impercettibili scuotergli le budella e sentì un leggero senso di nausea, appena prima che il panico prendesse il sopravvento su di lui.

Harry? pensò preoccupato, non sentendo la voce del ragazzo. Improvvisamente si ricordò delle loro mani intrecciate, così strinse la presa nel buio dell'armadio e sospirò sollevato quando scoprì ancora la mano del ragazzo nella sua.

Usciamo?” propose Harry. Louis annuì e spalancò un'anta dell'armadio nello stesso momento in cui Harry aprì l'altra, mentre le loro mani erano ancora congiunte e fra di esse si trovava il telecomando.

Oh! Siete arrivati” c'era un uomo dinanzi a loro, sembrava più giovane dello scienziato che aveva fornito loro la possibilità di viaggiare nel tempo. “Benvenuti nel 2010. Da quale epoca arrivate?”

2013” rispose Harry. Fece per uscire dal buio dell'armadio, ma l'uomo lo fermò porgendo loro dei vestiti.

Io non uscirei prima di averli indossati” fece tranquillo, per poi voltarsi e andare a digitare qualcosa sulla tastiera del suo computer. Harry arrossì e sia lui che Louis si vestirono, perché come aveva detto lo scienziato nel loro tempo, i loro vestiti si erano disintegrati.

Louis tossicchiò per attirare l'attenzione dell'uomo non appena finirono di rivestirsi, e questi si voltò verso di loro con aria curiosa.

Mi fareste vedere quel telecomando?” domandò. “Io non riesco a finire il mio. Vorrei vedere che cosa mi sono inventato per farlo funzionare” e Harry glielo porse, nonostante Louis stesse per urlargli di non farlo; magari l'avrebbe rotto!

Tolse la plastica che ricopriva i circuiti, sollevandola con attenzione, e studiò i fili elettrici per qualche secondo.

Oh” fece lo scienziato, ammirato. “Ma certo! Come ho fatto a non pensarci?”

Segnò qualcosa sul suo portatile, poi sistemò la copertura e porse di nuovo a Harry il telecomando. “Okay, ragazzi, siete a posto. Fate quello che vi pare, purché non dite a nessuno di venire dal futuro. Chiaro? Fatevi vedere poco in giro.”

Dobbiamo parlare con noi stessi di questo tempo” spiegò Harry, mentre Louis era ammutolito a quella notizia.

Avete fatto qualche errore, mh?” e Louis pensò che lo scienziato di quell'epoca fosse molto più perspicace dell'altro, evidentemente.

Non lo considererei errore, solo...avrebbe potuto andar meglio” spiegò, prendendo finalmente parola. L'uomo annuì, ma non sembrava starlo ascoltando sul serio.

Beh, vedete solo di non scombinare l'universo e fate quello che volete” li liquidò. “Quando il telecomando inizia a lampeggiare tornate qui di corsa, o potreste sparire nel continuum spazio-temporale.”

Eh?” fece Louis con una smorfia.

Ve ne andate? Devo lavorare!” lo scienziato si tuffò nei suoi libri e Louis prese la mano di Harry allontanandosi, sbottando qualche imprecazione.

Dove credi che siamo ora, Lou?” domandò Harry appena arrivarono fuori dalla casa dell'uomo, guardandosi intorno per niente colpito dal suo essere rude.

Io e te ci cacciavamo sempre in qualche guaio” suggerì Louis, ritrovando il buonumore al ricordo.

Perché tu mi trascinavi nei casini” sorrise Harry, accarezzando delicatamente il dorso della sua mano.

Quasi si fossero chiamati in causa, videro i loro stessi del passato passeggiare tranquillamente davanti a loro, Harry con una busta del Gamestop in mano e la psp di Louis che faceva capolino dalla tasca posteriore dei suoi jeans.

Louis li indicò con la mano, poi rise nel riconoscersi così...piccolo. Beh, meno male che in confronto a prima almeno era cresciuto un po' in altezza. In quel momento, era ancora più alto di Harry; già immaginava la faccia di sé stesso del passato nel vedere Harry del futuro così alto.

Louis fece per dirigersi direttamente verso di loro, ma Harry lo tirò indietro.

Che c'è?” domandò il più grande. “Ti sei pentito, Haz? Non vuoi più parlare con noi?”

No, certo che voglio” negò Harry, “ma io e te non stavamo ancora insieme” spiegò, guardando le loro mani intrecciate. Louis comprese subito, dal suo sguardo, che gli dispiaceva non poter camminare con lui mano nella mano in pubblico, in un passato in cui nessuno sapeva chi loro stessi sarebbero diventati e in cui quindi potevano.

Hai ragione” gli sorrise, per consolarlo. Lasciò la sua mano con delicatezza, poi si portò le proprie a imbuto accanto alla bocca e urlò: “Harry! Louis!”

Cazzo” sibilò Louis, a qualche metro da loro, senza voltarsi. Harry, accanto a lui, sobbalzò ma non si mosse di un centimetro. “Harry, avanti, guarda che ci raggiungono se non ti muovi!” lo incitò l'amico, tirandolo per un braccio nel tentativo di allontanarsi prima che qualcun'altro li riconoscesse.

No, Lou!” protestò Harry. “Guarda che...” si voltò, sorpreso, “guarda che quella è la tua voce!”

Anche Louis si voltò, e rimase a bocca aperta.

Era come se si stesse guardando a uno specchio, in cui era giusto di qualche anno più grande.

Cosa...” boccheggiò, sorpreso.

Ciao” sorrise Harry, amichevole. Sé stesso arretrò di un passo, spaventato.

Che razza di scherzo è, questo?” sbottò Louis. L'altro rise forte, divertito dalla sua espressione interdetta.

Calmatevi, non è uno scherzo. Veniamo dal 2013” spiegò tranquillo.

Non esiste una macchina del tempo” protestò il più giovane dei quattro.

Sì, che esiste! Altrimenti non saremmo qui” insistette il suo riflesso, senza riuscire a smettere di sorridere. Louis del presente fissò quello del futuro, pieno di rabbia.

Okay, questo è davvero molto poco divertente. Addio” e, preso Harry da un braccio, continuò a camminare stringendolo a sé con fare protettivo. Invece di arrabbiarsi, l'altro Harry sorrise ancora di più; anche allora, Louis era così dolce con lui.

E, allora, Louis del futuro tirò fuori la sua migliore arma.

Curly, davvero non mi credi?”

Entrambi gli Harry lo fissarono, sorpresi. Perché certe cose non sarebbero cambiate mai.

È lui” mormorò l'Harry più giovane, incredulo. “Cioè, Lou” si rivolse al ragazzo accanto a lui, riscuotendosi, “sei tu!”

Saprò io chi sono e chi non sono, no?” si imbronciò il Louis diciottenne. “Dai, non dare retta a quel maniaco.”

Louis del futuro fece un'espressione interedetta uguale a quella del Louis del presente nell'averli visti per la prima volta.

No, è lui!” sbottò ancora Harry, allora Louis si voltò verso sé stesso con aria esasperata.

Bene, mi dimostri che tu sei me?” gli chiese con un sibilio. L'altro annuì, sicuro di sé, lo prese in disparte e gli sussurrò velocemente qualcosa nell'orecchio. Louis, per la prima volta da quando l'Harry del presente lo conosceva, arrossì.

Okay” balbettò. “Lui...credo che sia me.”

Non disse più una parola.


*****


Cosa gli hai detto?” bisbigliò curioso Harry a Louis, sorpreso di come sé stesso di quell'epoca si fosse lasciato convincere.

Un segreto fra me e lui” gli fece l'occhiolino l'altro, prima che Harry e Louis del presente entrassero nella loro (vecchia) stanza ad X-factor.

Bene, abbiamo fatto un giro e sembra tutto tranquillo” sorrise l'Harry più giovane, e Louis del futuro sorrise a sua volta nel vederlo così adorabile. Doveva ammetterlo, l'Harry sedicenne gli piaceva un sacco e tuttora gli faceva lo stesso effetto. “Quindi raccontateci!”

Abbiamo fatto un viaggio nel passato, cioè ora, per...chiacchierare un po' con voi” spiegò l'altro Harry, con lo stesso sorriso che c'era sulle labbra del suo riflesso.

Com'è la nostra vita fra tre anni?” domandò il più piccolo, curioso.

Questo dovreste scoprirlo da soli” consigliò il Louis più adulto, ridacchiando. L'altro gli lanciò un'occhiata truce.

Se io fossi me del futuro, e parlassi con me del passato, gli direi cosa lo aspetta” commentò con astio.

Non cercare di fregarmi, bud” lo prese in giro il maggiore, “conosco la tua mente più di quanto pensi.”

La sua proiezione aggrottò le sopracciglia, infastidito. “Mi dispiace essere così antipatico, nel futuro.”

E a me dispiace non credermi nel passato” ribatté l'altro.

Okay, basta litigare” sospirò l'Harry più grande. “Me lo aspettavo, comunque siamo venuti qui per un motivo. Solo che...adesso che ci penso...”

Si rivolse al Louis del suo tempo, “Lou, come facciamo? Loro, cioè noi, non hanno -non abbiamo ancora...uhm...”

Louis del presente trasalì. “Aspetta, aspetta, aspetta” sbiancò, “non abbiamo fatto sesso da ubriachi o qualcosa di simile che ha rovinato per sempre la nostra amicizia, vero?”

Ti piacerebbe” mimò l'altro Louis con le labbra, bene attento che nessuno dei due Harry lo vedesse.

No, non-” e Harry si interruppe, perché in effetti la prima parte del discorso era anche stata vera, qualche volta, “non abbiamo fatto sesso rovinando la nostra amicizia” ridacchiò poi, senza mentire e senza lasciare trapelare la verità.

Non credo che comunque questo fermerebbe la nostra amicizia, Lou” protestò l'Harry più giovane, aggrottando le sopracciglia. E Louis ventunenne scoppiò a ridere così forte che tutti e tre gli altri sobbalzarono.

Louisss?” lo gelò il suo ragazzo, facendo sibilare pericolosamente la esse mentre arrossiva a dismisura, apposta per infastidirlo. Loro stessi del passato li fissarono, confusi.

Scusa, scusa, eri troppo-” e si fermò per non dire altro.

Mi state confondendo” si morse un labbro il più giovane fra i quattro, preoccupato.

Non è questo il punto” scosse la testa l'altro, temendo che avesse capito qualcosa. “Harry...possiamo parlare in privato?”


*****


Cos'è quel lucchetto sul tuo polso, Harry?” chiese il più piccolo, osservando incuriosito il polso di sé stesso mentre l'altro Harry sedeva davanti a lui sul letto di Louis.

Sapevo che me lo avresti chiesto” rise. “Ed è proprio di questo che volevo parlarti. Tu...fra tre anni, non sarai più così libero.”

Sarò assalito dalle fan ovunque andrò?” esclamò allegramente l'altro. “Beh, non mi dispiace affatto!”

Anche” ridacchiò Harry, “ma non mi riferivo a questo.”

Il più giovane lo guardò in attesa.

Sarai controllato, avrai degli obblighi e dei divieti” spiegò Harry, abbassando lo sguardo.

Perché ho la sensazione che ci sia Lou di mezzo?” domandò l'altro, preoccupato.

Perché c'è” sospirò la sua proiezione futuristica. “I tuoi divieti saranno legati sopratutto a lui.”

Harry tacque, poi parlò con voce tremante. “Ha-Harry, mi stai spaventando.”

Guarda che supererai tutto!” lo rassicurò il ragazzo. “Solo che sarà difficile. Non voglio spaventarti, voglio solo avvisarti...la vita di una popstar non è tutta rose e fiori come sembra, anzi.”

Credo...credo di saperlo” mormorò Harry. “Non mi aspetto che lo sia.”

L'altro attese in silenzio, aveva intuito che ci fosse di più che voleva dire.

È il fatto che anche Louis sia coinvolto in questo, che mi preoccupa” sospirò infine il minore. “Io...cosa intendi con il fatto che sarà difficile?”

Proprio quello che ho detto” rispose Harry, senza rispondere sul serio. Sapeva di non poter parlare troppo.

Sorrise dell'espressione di sé stesso; conosceva bene i suoi pensieri a quell'età. Ricordava la sua attrazione per Louis che considerava sbagliata, i sentimenti che cominciavano a nascere e che non riusciva a cacciare indietro nonostante tutti i suoi sforzi. Era perfettamente a conoscenza di quanto si sentisse spaventato e fuori posto in quella nuova scoperta di sé stesso, e di quanto desiderasse parlarne con qualcuno.

Harry” lo chiamò quindi, “non aver paura.”

Il più giovane alzò lo sguardo, mordendosi un labbro. “Di cosa?” domandò.

Harry rise e gli venne voglia di raccontargli tutto, ma si trattenne.

Lo sai” disse soltanto, sorridendo.


*****


Tu.” iniziò Louis, sospettoso. “Non mi stai simpatico” concluse guardandolo storto.

Nemmeno tu, Louis” rispose sé stesso più adulto, steso pigramente sul letto di Harry. Annusò il cuscino, facendo sbiancare Louis dalla gelosia, poi glielo lanciò addosso.

Tieni, sniffatelo quanto vuoi” lo prese in giro, sapendo bene cosa gli passava per la testa, “tanto non hai idea di quanto buono è il suo vero odore.”

Che intendi?” corrugò le sopracciglia l'altro.

In questo tempo sta ancora usando un profumo che gli ha regalato sua sorella prima delle audizioni ad X-factor” raccontò il maggiore, “e copre decisamente il suo odore. Non sai che ti perdi.”

Davvero, quanto poteva essere divertente stuzzicare sé stesso?

Dio!” esclamò il Louis minore. “Mi stai facendo girare le palle.”

Harry odia le parolacce” gli ricordò l'altro, fingendosi indifferente.

Lo so” sibilò il più giovane. “Non era una parolaccia.”

Cos'è, devi ancora insegnargliele?” lo prese in giro, sempre più divertito. L'altro strinse i pugni dalla rabbia.

Non so come fa a sopportarti” lo gelò. Louis rise.

Devi parlare al plurare, amico. Guarda che io me lo ricordo, che razza di testa di cazzo ero alla tua età.”

Il minore sorrise vittorioso. “Harry odia le parolacce” gli ritorse contro, imitandolo.

Louis si limitò ad ignorarlo, levandosi le scarpe per stendersi al meglio sul letto di quello che sarebbe diventato il suo ragazzo.

Tu non sai cosa ti aspetta” fece, con un piccolo sorriso malinconico. “Anche Harry comincierà ad imprecare.”

L'altro rise. “Impossibile.”

Dico sul serio” ribatté il maggiore. “Gli farai del male, piangerà fra le tue braccia, ti urlerà contro ma ti perdonerà ogni volta. Harry è fatto così.”

Louis abbassò di poco la testa in modo colpevole. “Mi dispiace. Lo eviterò.”

Non puoi” fece l'altro, senza ammettere repliche. Poi nello sguardo del suo riflesso si accese la luce della curiosità.

Aspetta, questo vuol dire che stiamo insieme nel futuro?” domandò, sorpreso. Louis sorrise divertito prima di rispondere.

Ti piacerebbe, eh?” lo istigò, con la sua migliore espressione da bastardo.

Stronzo” lo additò infatti sé stesso. “Avanti, dimmelo.”

Non ci penso nemmeno!” rise l'altro. Tornò serio in un secondo. “Però dico davvero, Louis. Non dare mai nulla per scontato, specialmente i sentimenti di Harry. Che siano di affetto, di amore o di qualsiasi altra cosa...prenditi cura di lui.”

Louis sorrise. “Sembri davvero innamorato di lui.”

L'altro ricambiò il sorriso, con una risata divertita ma piena di significato mentre alzava gli occhi nei suoi.

Potrei dire lo stesso di te.”






Buon viaggio nel tempo a tutti! Sono Seele, e questa è la mia seconda long Larry dopo You're every line, you're every word, you're everything , a cui se vi va potete dare un'occhiata. Questa è una long già conclusa, che dovrebbe contare circa cinque-sei capitoli: nulla di enorme, insomma, ma vi prometto che questa storia vi farà sempre sorridere. Almeno spero che vi piaccia quanto piace a me! Mi sono davvero divertita a scriverla.

Bene, che altro dire?  Potete contattarmi su twitter e su ask, se non sullo stesso efp con un messaggio personale. Non mordo, anzi sono molto gentile -così dicono!-, per cui non siate timidi!

Direi che non c'è altro da aggiungere, dunque vi saluto. A presto :)



Seele



P.S.: nel caso qualcuno fosse interessato a farmi un banner per questa fanfiction me lo faccia sapere tramite messaggio personale qui su efp, mi farebbe davvero piacere :)


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Capitolo 2
*** Secondo Capitolo ***



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Since Always



Vorrei parlare con lui” confessò Harry, senza avere il coraggio di guardare il maggiore negli occhi. “Con il Louis del tuo tempo, intendo. Voglio vedere...chi è diventato.”

Sorrise, facendo apparire le fossette. “Sei più alto di lui!” rise.

Una bella soddisfazione” annuì l'altro, ridendo. “Comunque, certo che puoi parlargli.”

Voi due sembrate molto...intimi” azzardò il minore. Harry annuì.

Sì, anche tu e Louis” conciliò.

Non- non intendevo in quel senso” si morse il labbro inferiore l'altro.

Nemmeno io” sorrise il suo riflesso, divertito. Harry sbuffò.

Non mi dirai niente, vero?” chiese, rassegnato. “Nemmeno un consiglio? Nemmeno un accenno?”

Scrutò il viso di sé stesso a lungo, e non trovò niente nella sua espressione se non la fermezza di non parlare.

Abbassò il proprio volto, lasciando andare un sospiro. “Sono così confuso, Harry” mormorò.

So che lo sei” disse lui, intenerendosi. “Ma presto farai chiarezza.”

Cosa pensa Louis?” domandò il più giovane. “È protettivo e a volte sembra geloso, ma non capisco se scherza. E poi mi tocca i capelli e se mi allontano si avvicina e mi legge nel pensiero e mi -e mi sorride” Harry si sorprese della sua espressione. Era così...così innamorata.

Come facevo ad avere dubbi?!” si chiese ridendo, ad alta voce. Il minore lo guardò confuso, interrompendosi, ma l'altro non gli concesse nessuna spiegazione. “Scusa, stavo solo pensando fra me e me.”

Si fermò, rendendosi conto che effettivamente stava davvero pensando fra sé e sé, e Harry ne rise con lui.

Davvero, uhm...non preoccuparti” provò a rassicurarlo, cercando di non lasciarsi scappare qualcosa di troppo. “Però, devo avvisarti che le occasioni di soffrire non mancheranno.”

Harry lo guardò perplesso, senza dire nulla.

Mi prometti una cosa, Harry?” chiese il maggiore, serio. Aspettò che l'altro annuisse, prima di continuare. “Anche se Louis ti fa soffrire o compie azioni che ti fanno del male, tu...tu non fargliene una colpa. Lo fa per te, lo fa per noi” spiegò con assoluta sincerità. “Promettilo, Harry.”

Prometto” sospirò il più giovane. “Ma quindi mi stai dicendo che stiamo -staremo insieme?”

Harry si morse un labbro con aria colpevole, ma alla fine sorrise.

Tu che dici?”


*****


Louis non si sentiva molto a suo agio, con quell'Harry così adulto davanti. Era abituato ad essere lui il maggiore, non viceversa.

Uhm.” disse solo, come se bastasse. Lo guardò mentre lui studiava alcune foto attaccate sul muro sopra al suo letto. “Sei alto.”

Sono cresciuto in fretta” rispose Harry, senza voltarsi.

I tuoi capelli sono meno ricci di adesso” continuò Louis.

Cercano di darmi un'aria più adulta” spiegò l'altro.

Perché non mi guardi mentre ti parlo?” sbottò il più giovane. Harry sorrise, alzando finalmente gli occhi su di lui.

Perché so che non ti piace vedermi più grande di te” disse semplicemente, prima di tornare a guardare le foto.

Louis lo seguì con lo sguardo, ammirato. “Okay, Harry” riprese un secondo dopo, tossendosi nel pugno con enfasi, “quindi io e te stiamo insieme, nel futuro?”

Se Harry del 2013 gli capitolava tanto in fretta quanto quello del suo tempo, allora poteva ottenere una risposta solo da lui.

Perché non lo scopri-”

Da solo?” lo anticipò Louis, forte della sua posizione anche con degli anni in meno rispetto a lui. “Non ci penso nemmeno. Lo voglio sapere adesso.”

Harry ridacchiò, pensando a come un tono simile l'avrebbe indotto a parlare subito. In effetti l'avrebbe fatto anche ora, se non fosse stato che rispetto al Louis del suo tempo quel ragazzo era un agnellino.

Tu e Louis dovete esservi divertiti, mh?” non rispose, ignorando la domanda. “Scommetto che vi siete scannati a vicenda.”

Ha parlato di qualcosa circa il tuo vero odore e un profumo che indossi qui ad X-Factor” spiegò Louis con stizza.

E alla fine l'ha avuta vinta lui” intuì Harry, ridacchiando. “Come sempre.”

Il minore lo guardò fisso per un po', poi sorrise sicuro di sé. “Avanti, Harry, è così palese che mi ami.”

Louis aveva mille sfaccettature che forse Harry non avrebbe mai conosciuto fino in fondo, ma era abbastanza certo di conoscere bene quell'aspetto di lui. Quello sfacciato, convinto, ma segretamente dubbioso e insicuro.

Se è così palese come dici” rispose, “perché non ne hai ancora parlato con Harry?”

Louis si irrigidì. “Dimmi solo quand'è che iniziamo a stare insieme.”

Non ho mai nemmeno detto che sia vero” si affrettò a chiarire Harry.

Oh, che palle!” sbuffò il più giovane. “Tu e Louis siete insopportabili.”

Harry sorrise, divertito e malinconico. Louis era una tale testa calda, a quell'età -non che fosse poi cambiato molto negli anni.

Non dobbiamo dirvi nulla, sai” confidò a bassa voce. “Ma magari, ecco, ti voglio più bene di quello che pensi.”

Louis sospirò, insoddisfatto, poi riprese a parlare.

Arrossisci come un bambino, ma a volte credo che tu lo faccia solo perché pensi che io sia sfacciato e prepotente e il mio obbiettivo nella vita sia quello di imbarazzarti” confessò, improvvisamente insicuro.

Tu sei sfacciato e prepotente, Louis” ridacchiò il maggiore. “E adori mettermi in difficoltà.”

Louis sorrise. “Voi due state insieme, ne sono sicuro.”

Ed ecco che ricomincia” alzò gli occhi al cielo Harry. “Se ne sei così certo e se ti piaccio” continuò, “allora vai a dirmelo, no?”

Tu non mi piaci!” si difese Louis, di nuovo insicuro, lanciandogli una maglietta stropicciata addosso.

Nemmeno un po'” lo prese in giro Harry, e per la seconda volta in assoluto lo vide arrossire.


*****


Sembri così adulto” mormorò pensierosamente Harry, osservando Louis che si rimetteva le scarpe.

Non lo sono, fidati” rise l'altro.

Sei ancora il leader degli One Direction, vero?”

Sempre e per sempre” scherzò. Si stava trattenendo a fatica dal saltargli addosso, sinceramente.

Sei...diverso” osservò il più giovane.

O forse è solo diverso il modo in cui mi comporto con te del futuro?” lo invogliò l'altro, divertito dalla sua espressione insicura.

Senti, io -anche! E le fan hanno iniziato a fare questo casino di Larry Stylinson e io non capisco se-”

Vi daranno un sacco di problemi” sospirò Louis, interrompendolo. “Non hai nemmeno idea.”

Harry si morse un labbro. “Ce ne danno anche ora” sussurrò.

Non è nulla, in confronto a quello che faranno dopo” scosse la testa il ragazzo.

Non mi interessa delle fan e delle loro questioni” sbuffò Harry, tornando al nocciolo della questione, “voglio sapere di me e di te. Punto.”

Ma, scusa” ridacchiò Louis, “non pensi che dicendomi così metti nei problemi Harry? Perché tu sembri innamorato di me, babe” e Harry si irrigidì nel sentirsi chiamare con quel vezzeggiativo.
“Non sono innamorato di te” sbottò, cercando di coprire il rossore sulle sue guance.

Ma del Louis del tuo tempo, sì” lo istigò l'altro. Harry avvampò.

Non -tu non sai nulla!” lo accusò.

Come faccio a non sapere nulla?” gli ritorse contro lui. “Ricordati che vengo dal futuro, bello.”

Louis si era accorto dell'effetto dei suoi nomignoli su Harry, e infatti quello si infilò una mano nei capelli per distrarsi dall'imbarazzo. “E allora dimmi cosa sai.”

Mai” disse Louis in un soffio, con un ghigno sulle labbra.

Hai parlato di Harry, prima” riprovò il più piccolo. “Non puoi dirmi nemmeno se sono cambiato, rispetto ad adesso?”

Nemmeno di una virgola” ridacchiò Louis, poi ci rifetté meglio. “Anzi, uhm...se proprio dovessi trovare qualcosa che è cambiata in te, direi che hai iniziato a dire parolacce e ti sei ricoperto di tatuaggi.”

Harry abbassò gli occhi sulle sue braccia. “Anche tu ne hai” gli fece notare.

Sì, ma tu hai addosso praticamente la tua vita” rise amaramente il ragazzo.

Ho visto quello che dice things I can e things I can't” fece pensierosamente il minore. “Ci saranno delle cose che non potrò più fare, in futuro?”

Più che altro, che dovrai nascondere” rispose Louis. “E ci starai malissimo” ammise, dopo una piccola pausa.

Anche tu?” chiese il più giovane. “Anche tu avrai cose da nascondere?”

Louis sospirò. “Praticamente non faccio altro che mentire dalla mattina alla sera” confessò. Harry rimase in silenzio per qualche lunghissimo secondo.

Harry mi ha detto che mi farai soffrire tanto” mormorò.

Lo farò” ammise con un profondo sospiro dispiaciuto. “Ma sappi, in anticipo, che non mi piacerà.”

E allora perché lo farai?” continuò a chiedere lui.

Perché sarò costretto” spiegò Louis con stizza. “Non è qualcosa a cui posso oppormi.”

Questo vuol dire che stai facendo soffrire Harry anche in questo momento?”

Stava diventando una tortura. “Sì.”

Prese un respiro profondo, poi chiese: “ora possiamo cambiare argomento?”

Harry annuì, poi si sedette meglio incrociando le gambe. Louis era lì vicino a lui, aveva sempre il solito odore, buono e familiare. Improvvisamente gli venne in mente qualcosa.

Louis” lo chiamò, “perché mi tocchi sempre i capelli?”

E Louis si illuminò, come chiamato in causa.
“Sono così morbidi!” trillò allegro, infilando una mano fra i suoi ricci e iniziando ad accarezzarli come non faceva da tempo. “Oddio, quanto mi è mancato!”

Ehi -ehi, basta, mi fai male! L'altro Louis è più delicato!” strillò Harry, cercando di scostarsi.

In quel momento, Louis diciottenne entrò nella stanza e rimase a bocca aperta, come sconvolto. Harry sbiancò, l'altro Louis rimase immobile senza spostare la mano, L'Harry dietro la soglia soffocò una risatina.

Sei morto!


******




Harry stava tamponando delicatamente una ferita che Louis si era procurato, asciugando con un batuffolo di cotone il sangue che gli usciva dal naso.

Maledetto” sibilò lui. “Mi ha quasi rotto il setto nasale.”

Fossi in te mi godrei le attenzioni di Harry senza protestare, dude” lo prese in giro sé stesso, divertito.

Non litigate” sbuffò l'Harry più giovane. “È già bastato che vi siate presi a botte, smettetela.”

Ero sicuro che sarebbe andata a finire così” sospirò l'altro, raggiungendo Louis con del disinfettante in mano. Prima ne versò sul batuffolo di cotone che aveva in mano il suo riflesso, poi su un altro pulito che posò sulle nocche arrossate del suo ragazzo.

Non è colpa mia, se qualcuno infastidisce il mio migliore amico” soffiò l'altro, astioso.

Qualcuno che te le ha date di santa ragione, mi sembra di capire” sogghignò Louis.

Tu sei più grande, Lou” sbottò l'Harry del suo tempo, “quindi sii maturo e non glielo rinfacciare.”

Ehi!” protestò il Louis diciottenne. “Guarda che mi so difendere da solo, Harry!”

Si è visto” lo stuzzicò ancora il suo riflesso, non contento. Il più giovane fra i quattro dovette letteralmente trattenere il suo migliore amico perché non si lanciasse su di lui, di nuovo isterico.

Tu ed Harry andate così d'amore e d'accordo!” sbottò il Louis più giovane, infastidito. “A me invece tocca discutere con questa testa di cazzo.”

Che poi saresti tu-” e l'altro Harry tappò la bocca al suo ragazzo. Invece di ascoltare sé stesso che cercava di calmare l'amico, si guardò distrattamente intorno: e impallidì quando vide un calendario.

Che succede?” biascicò Louis incomprensibilmente, con il suo palmo ancora sulla bocca.

L-Louis” balbettò l'altro. Il ragazzo seguì la direzione del suo sguardo, e trasalì; pronunciò un'imprecazione coperta dalla mano di Harry, prima di spostarla e trascinarlo fuori dalla stanza.

Gli altri sé stessi li guardarono perplessi, mentre loro si chiudevano la porta alle spalle.

Cosa...?” fece il più piccolo, turbato.

Saranno finite le loro ore a disposizione nel passato” scrollò le spalle l'altro. “Meglio così.”

Avevo ancora delle cose da chiedere a Harry!” piagnucolò l'amico.

Louis è antipatico” storse il naso l'altro. Harry rise.

Guarda che è uguale a te” disse dolcemente, tamponando ancora il sangue che gli usciva dal naso. Louis si mosse in fretta e si fece male da solo, prima che Harry gli prendesse un polso e lo facesse star fermo.

Dai, Lou, se ti agiti in questo modo non finirò mai” borbottò. “Sei un terremoto.”

E tu sei mia madre?” lo istigò l'amico, con la stessa espressione dell'altro Louis.

Ecco a cosa mi riferivo” sospirò il più piccolo. “Dai, se stai fermo poi ti faccio toccare i miei capelli quanto vuoi.”

Tu mi conosci, Harreh” sorrise l'altro, felice.


*****


Chiunque sarebbe potuto passare di lì, in quel momento; fare loro una foto, chiedergli chi fossero, scombinare tutti i tempi in modo irrimediabile. Ma, in ballo, per Louis ed Harry c'era molto più che un universo spazio-temporale; quel giorno era assolutamente importantissimo.

Dannazione, non dovevamo arrivare qui oggi!” sbiancò Harry. “A quest'ora -io e te ci mettiamo insieme fra poco!”

Oh, Dio” gemette Louis, preoccupato. “Te lo ricordi? Eravamo in camera nostra e io-”

Tu mi hai baciato” concluse Harry al posto suo, con un piccolo sorriso ancora timido. Tornò subito serio. “Dobbiamo fare qualcosa, Lou.”

Parliamo con loro” propose il ragazzo. “Diciamo loro di lanciarsi e provare a stare insieme.”

Ma dovrebbero farlo di loro spontanea iniziativa!” protestò il più giovane.

Non lo so, Harry, non lo so” sospirò l'altro. “Credi che se li lasciamo soli...”

Non credo” scosse la testa Harry, intuendo i suoi pensieri. “Io e te eravamo tranquilli, ora loro pensano a questa storia e sono preoccupati e-”

Harry si interruppe, vedendo il sorriso improvvisamente sicuro sulle labbra del suo ragazzo. “Lou?” lo chiamò, incuriosito.

Tu sei preoccupato, Harry” ghignò lui.

Ed Harry comprese all'istante.


*****


Senti, Hazza, a proposito di Harry e Louis di quel tempo...” esordì improvvisamente Louis, mentre Harry gettava nella spazzatura il batuffolo di cotone intriso di sangue e disinfettante, “tu cosa pensi di loro?”

Harry non ebbe il coraggio di voltarsi, ma ne trovò abbastanza per fingere di non sapere a cosa si riferisse. “Che intendi?”

Beh” tossicchiò Louis, “sembrano così...vicini.”

Certo, sono -siamo migliori amici” ridacchiò nervosamente l'altro.

Harry, puoi voltarti?”

Il ragazzino aspettò qualche secondo. Sapeva che Louis era a pochi passi, ne era a conoscenza fin troppo bene.

Harry.”

Pochi centimetri fra i loro piedi.

Si voltò, incerto. “Cosa?”

Harry, io...”

Vicino.

Louis alzò gli occhi nei suoi. “Io credo che noi stiamo insieme, Harry.”

Così vicino da sentire il suono del suo respiro.

Io-”

Ne sono sicuro.”

Vicinissimo.

Posso baciarti, Harry?”

Harry si limitò ad annuire, le guance arrossate e nessun altro calcolo della distanza, solo Louis.


*****


Louis e Harry si erano baciati tante, tantissime volte. Ma, ovviamente, non si erano mai visti mentre lo facevano.

Quindi, quando aprirono uno spiraglio della loro vecchia stanza ad X-Factor, a vedere loro stessi così vicini, non trovarono il coraggio di allontanare lo sguardo; rimasero a guardarli, mentre Louis si avvicinava sempre un po' di più ad Harry e questi era così insicuro, così timido che il Louis più adulto sorrise al ricordo.

Invece, l'altro Harry arrossì pensando a come Louis gli fosse sembrato tanto deciso da spaventarlo. Sicuramente il loro primo bacio era avvenuto in modo leggermente diverso, ma in fin dei conti forse quella versione era ancora migliore.

Louis chiese ad Harry se potesse baciarlo, e Harry annuì soltanto. L'altro riuscì a sentire la risatina soffocata del suo ragazzo, e lo incenerì con lo sguardo: non era colpa sua, se era così timido a quell'età!

Poi tornò a guardare sé stesso: Louis si era avvicinato ancora di più al suo viso, e l'aveva baciato con una delicatezza che quasi non ricordava.

Poi gli portò le mani sui fianchi per avvicinarlo ancora, forse notando come fosse intimidito da quel bacio. Lo baciò con un po' più di decisione, e Harry ricambiò con felicità e imbarazzo.

Sei stato così dolce!” sussurrò l'Harry del futuro, intenerito. L'altro Louis ridacchiò, stringendogli un fianco come il suo riflesso stava facendo con il suo amico.

Sono felice che le cose siano andate in quel modo lo stesso” rifiatò, sollevato.

Lo sai come si chiama, amore?” soffiò Harry, voltandosi verso di lui per baciarlo. Louis scosse la testa, ma in realtà lo sapeva benissimo.

Harry lo baciò sorridendo.

Destino.”





Ed eccomi qui con il secondo capitolo! :)

Che ne pensate? Spero davvero che vi sia piaciuto. Io adoro questa storia, sul serio, sopratutto i capitoli che seguono.

Grazie a Stylinsonrainbow, WithoutyouJ, Xdoppelganger, YouKnowThatIllCarryYou, SP_InMyHeart, e Harridol_. Grazie dal profondo del cuore!

Piuttosto, voi: dico a voi che leggete! Ho controllato la lista: so che siete in più di 40 a seguire questa storia, quindi su, tastiera alla mano e ditemi cosa ne pensate! u.u

Ah, e avete visto quella meraviglia di banner? È ad opera di Valigie per restare, ed  è stupendo secondo me.

Vi devo salutare per andare a cena, ma prima voglio lasciarvi i miei contatti: mi trovate su  twitter e su  ask . Fatemi sapere se, come per l'altra storia You're every line, you're every word, you're everything , volete anche qui l'ask per i personaggi di questa storia che uso però generalmente per l'altra long; in quel caso, specificate di quale ff si tratta. Bastano anche le iniziali, in questo caso SA! :)

Bene, ora vado c: a presto!



Seele

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Capitolo 3
*** Terzo Capitolo ***


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Since Always









Bene, guys, vi abbiamo spiati e abbiamo riso del vostro imbarazzo, salvandovi poi da questo momento parecchio scomodo, quindi ci dovete qualcosa -e una sextape dal vivo.”

Harry e Louis del presente si girarono nello stesso momento verso quelli del futuro, mentre Louis li prendeva in giro con un ghigno e Harry, con le labbra un po' più rosse e sorridenti, alzava divertito gli occhi al cielo.

Gli altri due avevano appena smesso di baciarsi, ed erano passati all'imbarazzo post bacio, come l'aveva definito Harry prima di entrare nella camera; adesso i loro stessi del presente li guardavano a disagio.

Non fate quelle facce” rise ancora Louis, “guardate che quelli erano solo bacetti innocenti. Louis, ascoltami bello” chiamò l'altro sé stesso, “fossi in te correrei nella stanza libera più vicina e poi-”

Louis” sibilò il suo ragazzo, interrompendolo, “è proprio necessario?”

L'altro Harry era arrossito, abbassando gli occhi, e Louis rise ancora di più.

Talmente adorabile” fece intrigato, prima che sé stesso lo minacciasse di morte se non la finiva.

Perché non ne parliamo in privato?” propose il maggiore, e un secondo dopo erano soli.

Si chiusero la porta alle spalle; Harry si lasciò subito andare sul letto.

È stato così...” mormorò, con le mani davanti al viso, “così...”

Harry lo guardò intenerito, sapeva bene di tutte le farfalle che gli stavano svolazzando nello stomaco. “Così come?” lo incitò, sorridendo.

Così bello” sospirò il più piccolo.

Harry vide un sorriso sincero, felice, entusiasta spuntare sul suo viso. “Io- mi piace così tanto.”

Lo so” ridacchiò il più grande, completamente a conoscenza di cosa l'altro stesse provando.

Ma...durerà, Harry? Voglio dire, voi due state ancora insieme? Ora puoi dirmelo!”

Sì” rise lui. “Sì, stiamo insieme.”

Tre anni!” esclamò il più piccolo, sorpreso. “Tre anni, altro che le stupide relazioni adolescenziali!” fece ancora, quasi sognante. “Non ci posso credere, è impossibile, io...è troppo bello per essere vero!”

Si prese un secondo per tirare su col naso, asciugandosi le ciglia bagnate.

Non sono mai stato così felice, prima d'ora” disse in un sussurro pieno di emozione.

E non sai quante altre volte lo dirai, Harry” gli sorrise l'altro, facendolo ridere fra le lacrime.


*****


Era ora che ti dessi una mossa, dude!” sghignazzò Louis, forte. “Non gli resistevi più, eh?”

Louis del presente gli lanciò addosso un paio di jeans, colpendogli il naso con la cintura ancora attaccata e facendogli emettere un lamento seccato e dolorante. Ne sorrise, orgoglioso. “Non fare l'idiota, tu l'hai baciato prima di me e-”

Si bloccò. L'altro Louis ghignò ancora di più.

Esatto, prima di te” lo istigò divertito, “e ci ho anche fatto l'amore, prima di te” continuò con la sua migliore espressione da stronzo, vedendolo arrossire appena, “mi ha detto 'ti amo' prima di te” e non riuscì a continuare perché l'altro gli si gettò addosso, iniziando a fare di nuovo a botte.

Smettila di provocarmi!” esclamò, alterato. “Harry è tanto mio quanto tuo!”

Mh, ah sì? Ti potrei porre mille domande a cui non sapresti rispondere” rise Louis, bloccandogli i polsi.

Beh, perché lo conosci da più tempo! Non è colpa mia se vieni dal futuro!” protestò il più giovane.

Lo sai che a Harry piacciono solo i ragazzi che baciano bene? Non sai quanti ne ha baciati, prima di te” mentì, per il solo gusto di vederlo sgranare gli occhi. “E tu non sai baciare bene, amico.”

Louis strinse i denti. “Perché tu sì, invece?”

Vuoi vedere?” sogghignò l'atro. Il tempo per il suo riflesso nel presente di guardarlo traumatizzato, che l'altro si stava già abbassando e in quel momento la porta si spalancò.

Entrambi gli Harry li guardarono sconvolti, e Louis del presente andò nel panico.

Oddio” urlò stranito, spingendo l'altro lontano, “sei un pazzo maniaco!”

Louis del futuro incontrò lo sguardo del suo ragazzo, trovandolo con un sopracciglio alzato, mentre l'altro più piccolo lo fissava confuso. “Tranquillo, babe”, ridacchiò, rivolgendosi a lui, “non te lo consumo mica.”

Harry del presente arrossì, mentre l'altro alzò gli occhi al cielo. “Lou” chiamò paziente, “perché stavi cercando di baciare te stesso?”

Avanti, Harreh” sorrise sghembo, “sono un così bel ragazzo. Come posso resistermi?”
Gli stessi jeans di prima gli arrivarono di nuovo in faccia, lanciati con furia dall'altro Louis.

Ehi, smettila di essere così violento!” sbottò, tirandoglieli indietro. “Guarda che quella cintura fa male.”

Sei fuori di testa!” esclamò l'altro.

Ti rendi conto che potremmo essere le uniche persone al mondo a poter dire di aver baciato sé stessi?” fece Louis del futuro, per poi guardare gli altri due. “Harry senior, Harry junior, dovreste farlo anche voi.”

I due Harry si fissarono palesemente confusi, abbastanza colpiti dai loro nuovi nomignoli.

Louis, non infastidire te stesso” borbottò l'Harry più adulto, dirigendosi verso il suo ragazzo e aiutandolo a tirarsi su prendendogli i polsi. “Hai il naso rosso. Quella cintura ti ha colpito forte.”

Beh, dopo che il suo ragazzo me l'ha lanciata addosso come una scimmia male addestrata” rispose Louis nascondendo un ghigno, fissando Harry del presente; come previsto, al sentire chiamare Louis come suo ragazzo, lui arrossì completamente.

Portatelo via” piagnucolò l'altro Louis. “Non lo sopporto più.”
Harry sbuffò, eseguì e lasciò i due da soli.

Mi dispiace di essere un tale idiota, nel futuro” sospirò Louis.

Lo sei anche adesso” sorrise Harry, ridacchiando. “Ma mi piaci lo stesso” aggiunse, con timidezza.

Louis fece un sorriso furbo, avvicinandosi pericolosamente al suo viso.

Allora, dove eravamo rimasti?”


*****


Ahia -cazzo, Harry, sta' fermo.”

Sta' fermo tu. Ho il tuo gomito conficcato nel fianco!”

Se tu non fossi così riluttante all'idea di dormire come una persona normale invece di cercare di fondere il tuo corpo con il mio, forse riusciremmo a trovare una posizione decente!”

Guarda che si sta stretti, Lou. Mi dispiace di occupare il tuo spazio vitale, ma non ho alternative. Altrimenti ti butto giù dal letto e la facciamo finita.”

Se qualcuno butterà qualcun'altro giù dal letto, quello sarò io.”

Louis, davvero, puoi solo abbracciarmi e dormire?”

No. Questa cuccetta è troppo piccola e tu sei dannatamente cresciuto.”

Se magari mi abbracciassi invece di lamentarti, lo spazio libero aumenterebbe e-”

Dio” esalò l'altro Louis, mentre un cuscino arrivava dritto sulla faccia di Harry, “la volete piantare?! Stiamo cercando di dormire, qui!”

Louis del futuro prese il cuscino arrivato in faccia al suo ragazzo e lo lanciò verso l'altro letto, chiedendosi poi chi dei due avesse colpito. Il mormorio assonnato di Harry gli informò che aveva preso lui.

Cazzo, così lo svegli” sibilò sé stesso del futuro. “Louis, se si sveglia ti uccido.”

Oh, sei proprio un bad boy protettivo” lo sfotté l'altro. Il suo ragazzo sbuffò, seccato.

Ho sonno” sospirò il Louis più giovane, “e ho intenzione di ignorarti. Dormite e fate silenzio. Noi qui non facciamo tante storie, nonostante stiamo stretti anche noi.”

Avete tre anni in meno di noi e noi siamo abituati a condividere un enorme letto matrimoniale” protestò l'altro, “non puoi negarci di lamentarci almeno un po'!”

Al posto vostro, ringrazierei il Cielo che quegli altri tre pettegoli se ne siano andati dalle loro famiglie e qui siamo rimasti solo noi” replicò Louis astioso, “altrimenti, il letto ve lo sognavate.”

Beh, resta il fatto che-”

Basta, Lou” piagnucolò Harry, stringendosi al petto del suo ragazzo. “Sono stanco, mi lasci dormire un po'? Di questo passo sveglierai anche me stesso.”

D'accordo” concesse Louis, posandogli poi un piccolo bacio sulle labbra di cui sé stesso non si accorse. “Buonanotte” augurò poi.

Anche a te” rispose sé stesso più giovane, stizzito.

Non dicevo a te!” sbottò l'altro. Allora il più piccolo dei quattro sollevò le palpebre, svegliato da tutti quei rumori.

State ancora litigando?” biascicò. “Voglio dormire...”

A chi lo dici” sbuffò l'altro Harry. “Dormiamo, okay?”

E finalmente, dopo un breve scambio di parolacce da parte dei due Louis, il silenziò calò nella camera.


*****


Era da un po' che Louis li fissava in silenzio, quei due; erano...assurdi. Un concentrato di dolcezza, amore, spontaneità.

Ecco, era proprio quella ad averlo colpito di più: sapeva benissimo che, per quando anche lui stesso fosse dolce con Harry, Louis del futuro non era di sicuro particolarmente predisposto alla tenerezza e alla gentilezza nei confronti di qualcuno. Pensava che lui si sforzasse di comportarsi così con Harry, almeno un pochino, e invece era totalmente spontaneo, come se il suo ragazzo fosse la perfetta eccezione che conferma la regola.

Un po' arrossiva al pensiero che dopotutto lui era Louis, e Harry era lo stesso ragazzo ancora addormentato fra le sue braccia, ma loro due avevano gli sguardi traboccanti di amore. Altro che stupidi film sdolcinati, non aveva mai visto niente di più sconvolgente.

Lou?” pigolò Harry, svegliandosi. Si stropicciò gli occhi, lo guardò assonnato e Louis gli baciò la punta del naso.

Era ora” ridacchiò, sciogliendo delicatamente l'abbraccio in cui l'aveva avvolto tutta la notte. “Harry e Louis hanno già preso la colazione.”

Harry lo guardò confuso per qualche secondo, probabilmente chiedendosi se Louis fosse impazzito a nominare loro stessi, ma infine ricordò e annuì. “Sono ancora qui?” chiese, mentre Louis gli scostava un ricciolo dalla fronte.

Mh-mh” rispose, annuendo. “Vuoi alzarti?”

Harry assentì, e un secondo dopo era in piedi a sbadigliare mentre Louis lo teneva stretto a sé per un fianco.

Il più piccolo, quando vide loro stessi nel futuro, ebbe la sua precisa reazione: stupore.

Louis aveva il polso di Harry fra le dita, ad avvicinare la sua mano al proprio viso. Diede un morso al suo cornetto mentre Harry lo guardava dolcemente; poi annuì con un'espressione di apprezzamento, evidentemente Harry gli aveva detto di provare quel cornetto, poi lasciò delicatamente la presa sul suo polso e sorrise.

In quel momento, i due si voltarono verso di loro.

Ben svegliati” ridacchiò Harry, per poi guardare Louis con gli occhi che brillavano di luce propria. “Mi sembra di essere genitori, Lou.”

Naah, un figlio così mi darebbe sui nervi” scherzò Louis, guardando sé stesso del presente.

Non cominciamo a prima mattina” sospirò questi. “Allora, che ci avete portato?”

Si sedettero al tavolino, e Harry mostrò loro la colazione. Louis si tuffò dritto verso i suoi biscotti preferiti, lanciando un'occhiataccia all'altro perché ne erano rimasti metà, mentre Harry ancora assonnato iniziava a sorseggiare un bicchiere di caffellatte.

Ehi, svegliati curly!” trillò Louis del futuro. “Sei ancora nel mondo dei sogni!”

Harry sobbalzò, invece l'altro Louis strinse i pugni e si impose di non lanciargli addosso il caffé bollente che teneva in mano. “In questo modo lo chiamo solo io” disse con calma inquietante. “Te l'ho già detto.”

Lou, basta” sospirò l'Harry più adulto. “Non ora, okay?”

Louis si acquietò, ponendo una tregua. “Solo perché me l'hai chiesto tu” specificò, addentando di nuovo il suo cornetto e stavolta senza permesso.

Dormito bene?” chiese allora il suo ragazzo, rivolto a loro stessi più giovani. Louis annuì, Harry sorrise prima che il suo cellulare iniziasse a squillare.

Louis lo anticipò, rispondendo al suo posto -come sempre, ricordò l'Harry del futuro. Ancora si chiedeva come facesse ad avere dubbi sul fatto che Louis lo amasse o no, a quell'età.

Liam!” salutò Louis. “Sì, sì, ma di chi abbia il controllo del telefono di Harry a te non deve interessare” fece, mentre Harry ridacchiava al sentirlo. “Insomma, perché hai chiamato? E daiii, non mi fare la paternale.”

Sbuffò, un attimo prima che sé stesso gli rubasse il telefono di mano.

E quindi non verrete, oggi?” chiese, soffocando una risata, e dall'altra parte del telefono seguì il silenzio per qualche secondo. Louis dovette trattenersi davvero dal ridere, quando Liam gli disse che la sua voce aveva qualcosa di strano. “Più adulta, dici?” ripeté Louis. “No, ti assicuro.”

L'altro Louis, stizzito, riprese il controllo della telefonata. “Okay, bene, addio.”

Chiuse il telefonino, riponendolo sul tavolo. “Dice che non verranno, oggi” spiegò. “Quindi che avete intenzione di fare, voi? Rompere ancora -non mi riferisco a te, Harry- o tornarvene nel vostro tempo?”

Harry guardò Louis, indeciso, poi gli altri sé stessi del presente. “Beh, uhm, non so...non c'è niente di cui vorreste parlarci?”

Oh! Io sì” rispose prontamente l'altro Harry. Guardò Louis del futuro, intimidito dalla sua figura ancora più sfacciata e incline a sconvolgerlo. “Vorrei parlare con te.”

Qualsiasi cosa, sweetie” e Louis del presente lanciò un'occhiataccia a sé stesso, appena prima che questi scoppiasse a ridere della sua espressione gelosa.

Nel giro di una mezz'ora durante la quale si vestirono, Harry del presente aspettava Louis del futuro nella sua stanza; poco dopo questi arrivò, bagnato dalla testa ai piedi e con una smorfia irritata sul viso.

Quello stupido del tuo ragazzo” sbottò, a mo' di spiegazione. “Come fai a sopportare un simile idiota?”

Detto questo si levò la maglietta, e Harry iniziò ad andare nel panico.

Beh, sei tu” gli fece notare debolmente, osservandolo mentre si slacciava la cintura dei jeans. Iniziava a fargli dannatamente caldo, e si mosse agitato sul posto.

Mi ha gettato addosso un'intera bacinella d'acqua con l'aiuto di Harry” continuò a borbottare Louis, incurante dell'ondata di eccitazione che gli stava provocando, “e se la rideva, il bastardo.”

Si levò le scarpe con un calcio, poi portò le mani sulla cerniera dei pantaloni e Harry, che già si sentiva male solo a guardargli il petto scoperto, credette seriamente di morire. Allontanò immediatamente lo sguardo non appena Louis fece scivolare i jeans giù dai fianchi, e arrossì come mai in vita sua.

Solo allora, Louis si rese conto del suo stato e sorrise furbo. “Mi vedrai nudo molto più spesso in futuro, piccolo” gli ricordò, osservando le sue guance che sembravano stare per prendere fuoco. Harry non ebbe il coraggio di guardarlo, anzi si imbarazzò solo di più.

Dev'essere dura, eh?” lo provocò Louis, prendendo un paio di jeans dall'armadio di sé stesso nel presente. “Avere davanti il ragazzo che ti piace in nient'altro che boxer, e non guardarlo perché ti sembra di tradire la persona che ha appena cominciato a stare con te. Se poi aggiungi che i soggetti in questione sono la stessa persona provenienti da tempi diversi...davvero un bel casino, non c'è che dire.”
Harry, che era rimasto ancora alla frase in nient'altro che boxer, impiegò qualche secondo di troppo a formulare una risposta. “E-esatto” balbettò, “è difficile, ma...a me piace Louis. Quello del mio tempo. E -e avrò tutto il tempo per guardarlo quando lo decideremo insieme.”

Louis rise. “Fosse per lui, lo farebbe con te immediatamente” sorrise sghembo, “ma io e Louis abbiamo un difetto.”

Quale?” chiese Harry, a disagio.

Con te sappiamo fare solo l'amore” sospirò Louis con finta drammaticità. Harry arrossì, abbassando lo sguardo mentre lui si infilava una maglietta.

Io e Harry non abbiamo idea di cosa sia il sesso”, aggiunse, “facciamo sempre e soltanto amore.”

È una cosa bella” mormorò il più giovane, imbarazzato, ma senza riuscire a nascondere un sorriso.

Mh, sì, ma credo che io debba essere stato una specie di santo, a resisterti così tanto in questo tempo” sogghignò Louis, “perché sei così dannatamente eccitante con quel faccino ingenuo.”

Si avvicinò sensuale, e Harry per istinto fece un passo indietro sul letto.

Non credo che valga come tradimento, se facciamo qualcosa” lo provocò con un sorriso malizioso, “dopotutto si tratta di me e te come sempre.”

Io -Louis, mi sono messo con te ieri!” mormorò il più piccolo, arrossendo.

Posso insegnarti qualcosa” propose Louis, avvicinandosi ancora. Harry indietreggiò di più, fino a scontrarsi con il muro; allora, senza via di uscita, strinse le ginocchia al petto per porre maggiore lontananza fra di loro.

Non era questo che volevo chiederti!” strillò imbarazzatissimo.

Ma è quello che vuoi” soffiò Louis, sempre più vicino. Ormai non c'erano più di pochi centimetri di distanza, e il cuore di Harry stava battendo terribilmente forte. “Non sei curioso di vedere come ti conosco?”
Si avvicinò al suo orecchio e Harry portò le mani sul suo petto, cercando inutilmente di allontanarlo. “So cosa ti piace, so come farti impazzire” sussurrò sensuale. Allora ad Harry prese un attacco di panico, perché aveva la stessa identica voce di Louis, lui era Louis, e tutte le cose che diceva dovevano essere vere per forza; Louis era sempre lo stesso Louis, solo che...

Improvvisamente, Harry lo spinse indietro con decisione e questi lo guardò sorpreso.

No” disse risoluto. “Io voglio Louis. Quello del mio tempo. Tutte le cose che sai su di me le conosci solo perché le hai scoperte giorno dopo giorno, e io voglio che lo stesso accada per me e per Louis come per te e Harry, anche se in tempi diversi. È naturale che ti voglio, siccome sono innamorato di te” arrossì, facendo tremare leggermente la voce nell'ultima frase prima di riprendere il suo tono serio, “ma voglio farlo nel giusto tempo e con la giusta persona. Quella di cui mi sono innamorato in questo tempo, e non tre anni fa come è successo per Harry della tua epoca.”

Un breve silenzio calò su di loro, e per un secondo Harry temette di avere seriamente offeso Louis e si morse il labbro inferiore, preoccupato che ciò potesse avere ripercussioni anche nella relazione di lui e sé stesso di tre anni dopo.

Poi, inaspettatamente, Louis rise soddisfatto.

E bravo il mio Harry” lo lodò con un piccolo ghigno, affondando una mano tra i suoi capelli per scompigliarglieli. “Prova superata.”

Harry lo guardò sorpreso, con i riccioli disordinati sulla fronte e sugli occhi. “Quale prova?”

Prova di fedeltà” spiegò Louis, orgoglioso. “Mi chiedevo se ti saresti lasciato convincere...ma, a quanto pare, tu sei innamorato sul serio. Beh, è che ti vedevo un po' titubante durante questo tempo, e mi sono sempre chiesto se mi avresti mai tradito avendone la possibilità con un ragazzo più grande e più sfacciato...”

Sembrò perso nei suoi pensieri per un attimo, poi gli sorrise. “Sono davvero fiero di te, Harry.”

Harry arrossì e non disse nulla per qualche tempo, infine si schiarì la voce.

Io avrei un dubbio simile...” esordì, a bassa voce. Louis lo guardò incuriosito, incitandolo ad andare avanti.

So che non è bello dubitare della sincerità di Louis, specialmente vedendo te e Harry del tuo tempo così vicini e innamorati” mormorò, “ma...ti piaccio davvero, Louis? In questo tempo, voglio dire? Perché Louis -tu sei bello, intelligente, simpatico e sfacciato e potresti avere chiunque e io sono timido e insicuro e...”

Louis lo interruppe prima che potesse finire. “Lascia che ti dica una cosa, Harry” fece serio. “Un segreto fra me e te, va bene? Questo non lo sa nessuno, nemmeno l'Harry del mio tempo. Beh, se lui mi facesse una domanda così lo direi anche a lui, ma non penso me la porrà mai. Quindi, vuoi conoscere la mia risposta?”

Harry esitò un secondo prima di annuire, insicuro. Louis gli si avvicinò con aria confidenziale.

Sicuro che qui sia tutto chiuso, Harry?” disse, ancora più vicino. Harry annuì mentre Louis si guardava intorno con fare circospetto.

Se qualcuno lo venisse a sapere, sarebbe davvero un bel guaio per la mia reputazione” sospirò Louis. “Avvicinati un altro po', te lo devo dire a voce bassissima.”

Harry era praticamente appiccicato a Louis, ma nonostante ciò si avvicinò ancora e ancora. Louis abbassò tantissimo il tono di voce.

Il mio segreto è...”

E gli schioccò un bacio sulle labbra.

Si allontanò ridendo forte subito dopo, mentre Harry si copriva imbarazzatissimo la bocca e arrossiva a dismisura; Louis stava ridendo così tanto che per poco non ruzzolò giù dal letto.

Louis!” sibilò Harry. “Avevo detto- ti ho fatto tutto un discorso e tu te ne sei fregato completamente!”
“Non resistevo!” si difese il più grande, così divertito da essere vicino alle lacrime. “Sei troppo adorabile!”
Harry abbassò il viso, infilandosi le mani fra i capelli e sospirando. Rialzò il volto poco dopo, ancora rosso in viso ed imbronciato.

Credevo che mi dicessi davvero un segreto” sbottò. Louis tornò serio.

No, quella parte del discorso era vera” assicurò. Harry lo guardò con sospetto.

Allora, lo vuoi sapere o no?” lo incitò Louis. Harry annuì, “però stammi lontano” specificò guardandolo male, facendolo ridere.

Okay, ma non devi dire a Louis che te l'ho detto e nemmeno a Harry. Promesso?”

Promesso” giurò il più piccolo.

Louis esitò solo un istante prima di parlare, poi prese un bel respiro profondo e puntò gli occhi nei suoi.

Mi sono piaciute le ragazze per tutta la vita, Harry” confessò, serio. “Tu sei stato l'unica persona di cui io mi sia innamorato sul serio, e quando è successo non me ne importava niente che tu fossi un ragazzo, perché non avevo mai sentito niente di simile. Quindi, per favore, non dubitare di ciò che Louis prova per te...”

Harry ebbe la certezza che non stava mentendo, e arrossì annuendo. Ma gli sembrava che Louis volesse aggiungere qualcosa, così rimase in silenzio.

E adesso, non per fare il romantico” sospirò il ragazzo, mentre un impercettibile rossore si diffondeva anche sulle sue guance, facendo sgranare gli occhi ad Harry, “ma sei la cosa migliore che mi sia mai capitata.”

Harry tacque per un momento, poi si mosse agitato sul posto. “Beh, sono tante cose da assimilare” soffiò, imbarazzato.

Sono sicuro che ce la farai” rise Louis, spezzando la tensione. Poi gli infilò una mano fra i capelli, disordinandoli di nuovo.

Sul serio, Harry” ci tenne a ribadire, “Louis ti a-”

Non dirlo!” strillò il più piccolo, portandogli una mano sulla bocca prima che potesse finire quell'ultima, importantissima frase. “Voglio che me lo dica Louis” spiegò, abbassando lo sguardo imbarazzato. “Quando è il momento adatto.”
“Sei davvero speciale” rise Louis, per poi guardarlo con dolcezza. “Louis è proprio un ragazzo fortunato.”

Sei tu!” rise Harry, e Louis si innamorò appena un po' di più.




Ehilà! Rieccomi :)

Che ne dite di questo capitolo? Vi è piaciuto? E la storia, in generale, vi piace? Spero di sì, fatemelo sapere :)

Purtroppo vado di corsa e, perdonatemi, non faccio in tempo a fare ringraziamenti e cose varie, mi dispiace davvero. Ma, in cambio, prometto di rispondere alle recensioni il prima possibile :)

Faccio soltanto il copia e incolla dei soliti link ai miei contatti: mi trovate su twitter e su ask . Fatemi sapere se, come per l'altra storia You're every line, you're every word, you're everything , volete anche qui l'ask per i personaggi di questa storia  che uso però generalmente per l'altra long; in quel caso, specificate di quale ff si tratta. Bastano anche le iniziali, in questo caso SA!

E adesso scappo dopo aver miseramente copiato l'angolo autrice della volta scorsa, omg mi odio da sola , sappiate che pubblico questa mezza cosa che definisco anche come “note” solo per farvi leggere il nuovo capitolo in un tempo semi-accettabile u.u

Torno a studiare arte, a presto :)



Seele

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Capitolo 4
*** Quarto capitolo ***


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Since Always





Appena tornò nella stanza in cui erano rimasti Harry del futuro e sé stesso del presente, Louis si lanciò direttamente in direzione del suo ragazzo, prendendogli il viso fra le mani e baciandolo senza preamboli.

Gli altri Harry e Louis si irrigidirono; vedere loro stessi baciarsi era un colpo abbastanza duro da ricevere.

Louis non si staccò dalle labbra di Harry finché non fu soddisfatto; poi, con un sorriso allegro in viso, gli passò una mano nei capelli e si sedette sul letto di Liam come se non fosse successo niente.

Tutti e tre lo fissarono in silenzio, con espressioni interdette sul volto.

Non guardarmi in quel modo scandalizzato, honey” si rivolse al suo ragazzo, “ho fatto una chiacchierata con te di questo tempo e mi è venuta una voglia gigantesca di baciarti. Quindi prenditela con lui e con quell'aria dannatamente innocente.”

Harry alzò un sopracciglio, poi si rivolse al più piccolo fra i quattro. “Scommetto che ha fatto qualcosa di strano” fece con aria sospettosa.

Oh, ehm” tossì l'altro, “non-”
“Louis” Harry gli lanciò un'occhiataccia, “non voglio che me stesso subisca dei traumi, quindi dimmi cosa gli hai fatto.”

Non gli ho fatto niente” fece Louis, con aria fintamente offesa.

Ti ha violentato, Haz?” chiese quello del presente, con aria alterata. “Lo amma-”

Mi ha baciato!” confessò Harry imbarazzato, afferrando l'amico per la maglietta per impedirgli di vedersela con Louis. Due paia di occhi, praticamente fuori dalle orbite, lo fissarono sconvolti.

Tu- hai- tu hai baciato il- il mio- ragazzo” e Louis si lanciò direttamente su sé stesso del futuro, senza che né Harry riuscisse a trattenerlo né che il rumore poco rassicurante di qualcosa di rotto lo distraesse dal suo intento.

È stato un bacio innocente!” si difese Louis ridendo, afferrando il cuscino di Liam e tirandolo in testa all'altro. Harry rise, divertito, e l'altro se ne accorse.

Non sei geloso?” domandò timidamente.

Harry fece spallucce. “So che ha un debole per te” sorrise, “e so anche che ci è andato piano. Non è così?”

È stata davvero una cosa innocente” annuì l'altro, leggermente a disagio, “però mi ha baciato a tradimento, ti giuro che io non ho nemmeno ricambiato!”

Harry rise. “Ne ero sicuro!” fece tranquillo. Poi tornò a guardare i due Louis che si stavano ancora prendendo a botte sul letto di Liam, che era il più alto del letto a castello, e alzandosi appena sulle punte afferrò la caviglia del suo ragazzo e la tirò verso di sé.

Cosa cazzo- Harry!” esclamò Louis, cercando di liberare la caviglia dalle sue mani, con l'unico risultato di finire a terra.

Scusa, amore” ridacchiò Harry, senza accorgersi del vezzeggiativo, “ma non voglio più sentirvi litigare!”

L'altro Louis si sporse dal letto, sorridendo vittorioso e porgendo il palmo ad Harry. Questi gli diede il cinque, ridendo.

Oh, Louis” fece poi il ragazzo, con un'espressione improvvisamente furba sul viso, “se tu hai baciato il mio, io ho tutto il diritto di baciare il tuo Harry, vero?”

Louis del futuro si tirò immediatamente su dal pavimento. “Non oserai” sibilò. “Piuttosto, baciati il tuo” sbottò poi, stringendosi Harry addosso con aria protettiva.

L'altro Harry rimase in silenzio, un po' preoccupato dalla piega che stavano prendendo gli eventi.

No, Lou” sbottò poi, mentre lui e l'altro si urlavano contro motivazioni e insulti. “Sono geloso” confessò, ad occhi bassi.

Ma lui ti ha baciato!” sibilò il suo ragazzo. “Devo vendicarmi!”

Anche io sono geloso, Harry” affermò Louis del futuro, “prova a baciarlo e niente sesso per una settimana.”

Calò il silenzio per qualche secondo, poi Louis guardò storto ognuno di loro. “Che volete, non stavamo litigando?”

E ripresero a scannarsi a vicenda, finché Harry sbuffò e raccolse da terra il cuscino di Liam, gettandolo addosso al suo ragazzo.

Lou, siete davvero infantili” sospirò. “Quindi, siccome sembra che qui l'unico adulto sia io -e tu hai due anni più di me, ti ricordo- , risolvo da solo.”

Lanciò un'occhiata a sé stesso del presente. “Harry, ho il tuo permesso? Mi sa che è l'unica cosa da fare, prima che venga Simon direttamente a cacciarci fuori.”

Harry s'imbronciò, ma annuì. “Va bene” sospirò.

Okay, allora è fatta” fece l'altro, avvicinandosi a Louis del presente.

No, aspetta, 'è fatta' proprio per niente!” protestò il suo ragazzo. “Harry, non hai il mio consenso, guarda che-”
Durò meno di un secondo; giusto il tempo di schioccare un breve bacio sulle labbra di Louis, e Harry si era già allontanato.

Non l'ho nemmeno sentito” sbottò Louis del presente, insoddisfatto, mentre l'altro era ridotto a una massa informe e dagli occhi sgranati in un angolo della stanza.

Beh, era uguale a quello che si sono scambiati loro due” gli fece notare Harry, mentre quello del presente sospirava di sollievo, vedendo che era stata davvero una cosa senza importanza. Louis non era dello stesso avviso.

Avevo detto di no” sbottò, offeso. “Cazzo, Harry. Sono arrabbiato.”
“E dai, amore” lo pregò l'altro, sorridendo dolcemente e avvicinandoglisi, “lo sai che amo solo te.”

Non avevi il mio permesso” borbottò lui, incrociando le braccia al petto. “Io sapevo che non ti saresti arrabbiato se lo avessi baciato. E tu sapevi che mi sarei offeso se tu avessi baciato lui. Ma lo hai fatto lo stesso!”

Non mi tenere il broncio” replicò Harry, avvicinandosi ancora e accarezzandogli le braccia. Gli altri Harry e Louis pensarono bene di andarsene, visto che stavano rischiando l'autocombustione per l'imbarazzo.

No” sospirò Louis. “È uno stronzo e tu lo hai baciato.”

Baciato?” ripeté Harry giocoso, gli occhi pieni di amore. “Ma io bacio solo te, amore mio.”

Gli cinse i fianchi con le braccia, inclinò il volto e lo baciò dolcemente, come solo lui era in grado di fare. Louis lambiva, mordeva, divorava; Harry baciava. Baciava e comunicava tutto l'amore che provava, senza dimenticarne nemmeno la più piccola e insignificante parte.

Si scostò dopo aver baciato Louis intensamente e teneramente; ma non riuscì ad allontanarsi di un passo, che Louis lo attirò di nuovo a sé.

Dove credi di andare, adesso?” soffiò sulle sue labbra, divertito e seducente.

Avevi detto niente sesso per una settimana” gli ricordò Harry con una risata, sottovoce.

Ma io e te non facciamo sesso, sweetheart”, replicò il ragazzo, “io e te facciamo amore.”

Tornò serio per un secondo. “L'ho detto anche ad Harry.”
Il suo ragazzo si limitò ad annuire con un sorriso, mentre posava altri piccoli baci sulle sue labbra. “Forse non dovremmo farlo qui” gli fece notare poi, preoccupato all'idea di stravolgere gli eventi.

Non fare storie” sussurrò Louis nel suo orecchio, facendogli venire i brividi, “non lo sapranno mai.”

Chiuse la porta a chiave, e il tempo perse qualsiasi importanza.


*****



Voi due avete fatto l'amore” fu la prima cosa che disse Louis del presente, non appena l'altro lo fece entrare in camera.

Sì” ammise tranquillamente, infilandosi una maglietta. Rivolse uno sguardo ad Harry, addormentato mezzo nudo nel letto; “sta' tranquillo, non abbiamo sporcato e nessuno lo verrà a sapere.”

Si sedette di fronte all'altro sé stesso, intrecciando le proprie dita; “so cosa pensi, Louis” disse serio. “Diciotto anni, etero, fidanzato.”

Louis annuì, lievemente a disagio. Poi, il più adulto concluse.

Prima di Harry.”

L'altro sospirò: “prima di Harry” conciliò.

E da allora hai diciotto anni, sei gay, e single. Almeno fino a ieri; ora stai con lui.”

Non pensavo...” mormorò Louis, “che una sola persona avrebbe stravolto tutto in un secondo.”

Nemmeno io” rise dolcemente il ragazzo. Allungò una mano per accarezzare i ricci di Harry, e nel suo sguardo c'era così tanto amore che sé stesso quasi sobbalzò.

Ha stravolto tutto, hai detto bene” disse sottovoce, “ma non posso fargliene una colpa.”

Perché dovresti?” domandò il più giovane, confuso. “Voi due siete felici.”

E siamo nascosti” aggiunse l'altro, con una risata amara. “Nessuno sa di noi, a parte gli amici intimi e...beh, tutti” sorrise tristemente, “ma non possiamo dire la verità. Non ancora.”

Sospirò. “O, perlomeno, spero che sia così.”

Lo guardò negli occhi: “diranno di Harry che è un don Giovanni, lo costringeranno a un sacco di flirts con altrettante donne, daranno a te una beard, negherai di stare assieme a lui tantissime volte e lo distruggerai un po' alla volta sempre di più. Ma lui ti amerà lo stesso” raccontò a bassa voce, “perché Harry è la persona più meravigliosa che esista.”

Sorrise, vedendo che Louis era leggermente arrossito. “Siamo così fortunati, io e te” continuò poi, “e non per la fama, per il successo o per i soldi: siamo fortunati perché abbiamo lui. E perché lui, incomprensibilmente, ci ama più della sua stessa vita.”

Okay, basta” sbottò l'altro, arrossendo, “mi rifiuto di pensare di essere così schifosamente smielato e romantico.”

E sentiamo” lo incitò Louis, “di cosa vorresti parlare, invece? Della nostra prima volta, per esempio?”

Il più piccolo fece per replicare, poi aggrottò le sopracciglia. “Adesso che l'hai tirato tu in ballo, me lo devi dire.”

Hush, Louis” replicò l'altro, dispettoso, “questo lo devi scoprire da solo.”

Okay” sospirò il ragazzo: “quando?”

Louis impiegò qualche secondo a capire quale fosse la domanda. “Quando è stata la nostra prima volta, intendi?” chiese.

Lui annuì. “Almeno questo puoi dirmelo.”

Beh...” rispose Louis, pensando a una risposta che non dicesse tutto, “diciamo che le fan sono convinte che l'abbiamo fatto per la prima volta in una tenda, a Leeds.”

L'altro aggrottò le sopracciglia. “Non sembra molto romantico” commentò. “Cioè, niente di cui lamentarsi” rise, “solo che...non so, pensavo altrove.”

Ma io non ho detto che è così, mate” sorrise Louis, vago.


*****


Sembra proprio che ci salutiamo qui” fece Harry, estraendo dalla tasca dei suoi jeans il telecomando della macchina del tempo. “È da parecchio che ci troviamo in quest'epoca, e non vorrei che si pensasse che ci siamo persi o qualcosa di simile.”
“È stato bello conoscervi” sorrise l'altro, sincero. “Non mi aspettavo che...sarebbe successo.”

Nemmeno noi” rise Louis, per poi guardare sé stesso del presente. “Ehi, Louis” lo chiamò; “mi raccomando, trattamelo bene. Fra tre anni lo voglio vedere sano e salvo, chiaro?” si assicurò indicando il più piccolo dei quattro, facendo ridere Harry del futuro. Louis del presente sbuffò, ma annuì con un leggero sorriso.

Non sei poi così male” confessò, riluttante ma divertito.

Nemmeno tu” gli fece l'occhiolino l'altro. “E adesso andiamo.”

Infilò una mano fra i ricci di Harry del presente, accarezzandoli un'ultima volta. “Davvero, Harry, ho un fetish per te di quest'epoca” sospirò, guadagnandosi un'occhiata truce di sé stesso.

Si era capito” rise il suo ragazzo, mentre Louis stringeva Harry a sé con fare geloso e protettivo, facendolo arrossire, “però dobbiamo sbrigarci!”

Harry e Louis fecero per incamminarsi fuori dal palazzo, quando improvvisamente si voltarono verso di loro come se si fossero ricordati di qualcosa di importante.

Fate le scelte giuste” si raccomandò Harry. “Potete ancora cambiare. Siete ancora liberi.”

Quando torneremo nel nostro tempo, la realtà avrà subito i cambiamenti che voi le avete imposto” continuò Louis, “perciò...vivete questo periodo come il più bello, perché poi le cose diventeranno difficili.”

Harry, notando la loro aria preoccupata, sorrise rassicurante. “La cosa importante, è che voi siate sempre insieme ad affrontare tutto.”

Promesso” sorrise Louis del presente, cingendo quasi inconsapevolmente il fianco del suo ragazzo. “State tranquilli.”

Buon ritorno al futuro, allora” ridacchiò Harry.

E, stavolta, loro stessi se ne andarono senza mai voltarsi indietro.


*****


Harry e Louis erano appena arrivati a casa dello scienziato, ancora chino sui suoi progetti e senza la minima voglia di ascoltarli; ma i ragazzi necessitavano della sua attenzione.

Davvero, è importante!” insistette il più giovane fra i due. “Possiamo andare nel futuro? Per favore? O nel passato? Giusto per fare un viaggetto fra le epoche” lo pregò. L'uomo alzò gli occhi al cielo, distogliendoli finalmente dallo schermo del suo computer.

Fate quello che volete, d'accordo? Terrò qui il mio armadio tutto il tempo, ma voi lasciatemi in pace ora!”

Che tipo” sbottò Louis, prima di prendere Harry per mano e trascinarlo dentro all'armadio. Solo allora, lo scienziato si alzò dalla sua sedia girevole e diede loro due piccole palline di metallo.

Questo dovrebbe evitare che i vostri vestiti si distruggano, insieme ai vostri circuiti celebrali e al resto delle vostre cellule del corpo” spiegò, facendo rabbrividire Louis, “perché andare nel futuro è più difficile che andare nel passato. Insomma...non so se funzionerà.”

Non disse altro, chiuse le ante lasciandoli da soli.

Harry” mormorò Louis. “Sono preoccupato: ne vale la pena?”

Tanto, nel nostro tempo ci dobbiamo tornare lo stesso” gli fece notare Harry. “Dai, andrà tutto bene. Dove vuoi andare prima di tornare a casa?”

Louis ci pensò un secondo, poi gli prese il telecomando di mano e digitò qualcosa senza che Harry lo vedesse.

Arrivarono nell'epoca scelta in un secondo, e -almeno a giudicare dall'aspetto dell'uomo seduto alla scrivania- evidentemente si trovavano nel passato; avevano ancora i loro vestiti addosso, e il futuro scienziato neppure si era accorto di loro. Louis, divertito, sgattaiolò fuori con Harry senza mai attirare la sua attenzione.

Dove siamo?” domandò Harry. “Lo vedrai” sorrise Louis, trascinandolo ancora chissà dove. “Gli One Direction non erano stati nemmeno pensati, in quest'epoca” raccontò, fermando un taxi per poi dire al tassista il nome del posto sottovoce, perché Harry non lo sentisse, “e sono curioso di vedere una cosa.”

Si levò la cintura dei pantaloni e la avvolse intorno al viso di Harry, coprendogli gli occhi; Harry si lasciò guidare fuori dall'auto, poi iniziò a sentire vagamente della musica e solo allora, mentre Louis si infiltrava da qualche parte stando ben attento a non fare rumore, comprese dove si trovavano.

Erano sicuramente dentro a uno stadio in cui loro stessi avevano certamente cantato, di cui Louis conosceva le entrate secondarie e nascoste -come avrebbe fatto ad entrare senza un biglietto, altrimenti?-, e la voce dei cantanti della band The Script aleggiava nell'aria già satura delle urla dei fan.

Louis gli levò la cintura dagli occhi, e Harry si ritrovò davanti sé stesso appena tredicenne con, a pochi metri di distanza, Louis quindicenne.

Io ti ho visto subito!” sorrise Louis risistemandosi la propria cintura sui fianchi, osservando lo splendido sorriso che il suo ragazzo gli rivolse. “E sai cos'ho desiderato, nel momento in cui anche tu ti sei voltato e ci siamo visti per la prima volta?”

Harry scosse la testa, ma in realtà lo sapeva benissimo. “Baciarmi?” domandò, fingendo di tirare a indovinare.

Baciarti” accertò Louis, cingendogli i fianchi e avvicinandosi a lui, per poi azzerare la distanza fra i loro visi e posargli un bacio lungo e dolcissimo sulle labbra.

E gli altri Harry e Louis, totalmente ingenui e inconsapevoli, si guardarono in quell'esatto momento.


*****



Voglio vederti” pregò Harry, con voce dolce. “Voglio parlarti.”

Louis sbuffò, accondiscendente, prima di premere alcuni tasti sul telecomando e fare un nuovo salto nel tempo.

Dieci anni prima, partendo dal 2007; quando aveva cinque anni.

Stavolta, fortunatamente, lo scienziato non era in casa. Quindi si diressero direttamente a Doncaster, non prima di aver visto un foglio con su scritto “non spostare mai!” affisso all'anta dell'armadio da cui erano usciti e ridacchiare fra di loro.

Louis da piccolo, proprio come Harry si aspettava, non era poi molto diverso da come era adesso; stessa aria furba, stessi occhi azzurri, stesse bretelle addosso.

Giocava da solo, con la palla, vicino casa sua; la palla rotolò più lontano, e Harry non ruscì a frenarsi dal prenderla.

Si allontanò leggermente da Louis, che invece rimase a guardare senza voler interferire fra sé stesso ed Harry.

Ciao” sorrise il ragazzo, avvicinandosi al bambino per ridargli la palla. “Giochi da solo?”

Louis annuì. “Ridammi la palla” ordinò, e Louis nascosto ridacchiò sotto i baffi.

Va bene, va bene” rise Harry. “Anche io voglio giocare con te.”

Non puoi. Sei troppo grande” negò Louis.

Ti prego!” insistette il ragazzo, divertito. Sembrava un gigante, in confronto a un bambino così piccolo; tuttavia questi si comportava come se fosse il più grande, in maniera quasi altezzosa, ignorandolo.

Mi chiamo Harry” cambiò allora argomento lui. “E tu chi sei?”

Louis” rispose il bambino. “Ho cinque anni” proseguì, contando il numero sulle dita delle mani.

Sei innamorato di qualcuno, Louis?” sorrise Harry. Louis annuì.

C'è una bambina bellissima che viene con me a scuola!” rispose, sgranando gli occhi azzurri. Si rabbuiò un secondo dopo. “Ma ce ne sono tante brutte.”
Harry scoppiò a ridere rumorosamente, e Louis alle sue spalle alzò gli occhi al cielo sbuffando.

E scommetto che tu piaci a tutte” incalzò Harry, “quell'aria da monello è irresistibile. Mi viene una voglia di coccolarti incredibile!”

Mamma mi ripete sempre che i maniaci dicono le stesse cose” commentò Louis atono, e quello più grande scoppiò a ridere così forte che Harry si voltò per guardarlo offeso.

Non sono un maniaco, te lo giuro” sospirò il ragazzo, tornando a puntare gli occhi sul piccolo. “Sono un tuo amico.”

Pedofilo” lo additò Louis, tirandogli la palla in testa. E, davvero, sé stesso di questo passo sarebbe sicuramente morto per le risate.

No, davvero!” assicurò Harry, dispiaciuto, ridandogli la palla. “Te lo giuro, Louis.”

Dimostramelo!” strillò il bambino. “Altrimenti chiamo la mia mamma! E la mia mamma ti spacca la testa e ti porta alla stazione dei treni e ti chiude in un colleggio per farti diventare bravo!”

Harry guardò oltre la propria spalla, lanciando a Louis un'occhiata divertita. Il suo ragazzo sospirò: “mia madre mi diceva così quando combinavo qualche guaio” sbuffò, facendo ridacchiare Harry.

Ehi, la smetti di parlare con quello?” sbottò il bambino. “Se non ti sbrighi, vado subito a-”

BooBear” disse soltanto Harry, e il piccolo Louis si immobbilizò.

Aggrottò le sopracciglia: “così mi chiamano solo i miei genitori” si accigliò, “tu come lo sai?”

Perché me lo dirai tu, fra tredici anni” sorrise Harry. “Mi vorrai tanto bene, e io ne vorrò tanto a te. Nel futuro saremo tanto, tanto amici...e ti piacerò più di quella bambina bellissima di cui ora sei innamorato.”

Il piccolo Louis rimase in silenzio, come studiandolo. Harry sorrise, in attesa.

Poi “bugiardo!” esclamò il bambino, tirandogli di nuovo la palla addosso con forza e poi scappando chiamando a gran voce la madre.

Ma- ma-” balbettò Harry dopo qualche secondo che impiegò a riprendersi dallo stupore, deluso, voltandosi verso Louis che se la rideva della grossa. “Louis, eri una testa di cazzo! Assolutamente insopporta-”

E Louis lo stava già baciando a mo' di scuse, mentre sé stesso ancora strillava correndo verso i genitori.


*****


Qualche minuto dopo, per decisione di Louis, si trovavano vent'anni avanti nel futuro.

Ho sempre desiderato che succedesse quest'anno” soffiò Louis prima di uscire dall'armadio, ignorando le domande dello scienziato improvvisamente allegro e socievole, “e in questo mese. Quindi, vieni” tagliò corto, prendendo la mano di Harry e senza lasciarla nemmeno mentre camminavano lungo la strada.

In che anno siamo, Lou?” domandò il suo ragazzo, curioso.

2017” rispose Louis, “Maggio.”

Sembrava così rapito, nel cercare quel qualcosa che Harry non avrebbe saputo indovinare; semplicemente si lasciò trascinare un po' ovunque, fino a un parco che ben ricordava, perché la prima volta che ci erano venuti da adolescenti avevano scherzato, seduti su una panchina, a proposito del loro...

Oh.

Harry sgranò gli occhi, il cuore che batteva a mile.

...matrimonio.

Louis si fece spazio fra gli invitati, senza farsi notare ed entrando nell'enorme radura che sé stessi avevano affittato in onore della cerimonia; e Harry sentiva il proprio cuore scoppiare, minacciare di uscire dalla cassa toracica per l'emozione, mentre un Louis venticinquenne si rivolgeva a sé stesso per mettergli l'anello al dito.

Ne ero sicuro” disse Louis a bassa voce, gli occhi lucidi tanto quanto quelli di sé stesso mentre anche Harry lasciava scivolare l'anello di matrimonio lungo il suo anulare.

C'erano tutti; la piccola Lux -beh, in realtà adesso era cresciuta- che faceva da damigella, Niall che piangeva a dirotto e Liam che, seppure anche lui sul punto delle lacrime, lo prendeva silenziosamente in giro, mentre Zayn si asciugava in fretta gli occhi. Gemma e Anne erano sedute vicino a Johannah, mentre le sorelle di Louis sorridevano contente; vicino a Lottie c'era un ragazzo che le stringeva la mano, seduto accanto ad Ed Sheeran che sorrideva commosso.

Ma poi, al momento del bacio, Harry non riuscì più a guardare le persone partecipanti al matrimonio; singhiozzò, forte, felice come non lo era mai stato prima d'ora. Louis lo baciò come se non fossero solo loro stessi del futuro a sposarsi, ma anche loro, e Harry ricambiò con un'intensità tale che quando si scostò rise fra le lacrime, la stessa identica reazione di sé stesso del futuro mentre Nick Grimshaw rideva e batteva le mani.

Non ci posso credere” sorrise piangendo, e Louis lo prese per mano allontanandolo di poco dalla radura, temendo che se fossero rimasti lì li avrebbero visti.

Non è bellissimo?” rise, con gli occhi umidi e lucidi. “Ne ero assolutamente certo.”

Lo strinse in un abbraccio pieno di emozione, fino a quando Harry calmò i singhiozzi di felicità, e solo allora, prendendo le sue mani, disse:

Torniamo nel nostro tempo. Non vedo l'ora di poterlo vivere.”



Aww, forse uno dei miei capitoli preferiti; credo sia un assurdo contenuto di fluff. Spero di non avervi fatto venire il diabete, in quel caso siete liberi di denunciarmi.

Devo dirvi una cosa, purtroppo: questo è il penultimo capitolo! Ve lo avevo detto, che non sarebbe stata una long troppo long molto grande, ebbene siamo già al suo termine. Spero che vi stia piacendo, e che la lascerete con il sorriso sulle labbra :)

Bene! E ora facciamo un po' di ringraziamenti. _xheystyles, MelleSkyscraper, NeeDYourSmile, Xdoppelganger, SP_InMyHeart, She Flies, grazie mille per le recensioni; e anche per coloro che seguono questa storia, circa settanta persone, che anche se silenziose mi fa piacere che apprezzino questa ff!

Al solito, faccio copia e incolla: mi trovate su twitter e su ask . Fatemi sapere se, come per l'altra storia You're every line, you're every word, you're everything , volete anche qui l'ask per i personaggi di questa storia che uso però generalmente per l'altra long; in quel caso, specificate di quale ff si tratta. Bastano anche le iniziali, in questo caso SA!

E adesso vado, a presto :3


Seele



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Capitolo 5
*** Quinto capitolo ***


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Since Always




Sarebbe molto romantico, dire che Harry e Louis dopo aver assistito al loro matrimonio tornarono nel loro tempo felici e emozionati; ma non fu così, perché vinti dalla curiosità decisero di andare ancora avanti nel tempo.

Approdarono nel 2026, e lo scienziato che venne ad accoglierli sorrise loro con gratitudine: “mi avete reso famoso!” ringraziò. “Quindi, datemi il vostro telecomando e apporterò una modifica ai circuiti.”

Aprì lo sportellino, mettendo in bella vista tutte le particelle che componevano quella piccola, eppure complicatissima apparecchiatura, e dopo aver aggiunto un filo e aver avvitato una minuscola vite, spiegò loro che adesso il telecomando poteva portarli ovunque volessero. Stavolta fu Harry a sorridere, grato, e anche Louis ringraziò prima di dire ad alta voce il luogo in cui voleva arrivare ed essere trasportato, insieme ad Harry, in un batter d'occhio a casa loro.

Si ritrovarono davanti a un'enorme villa, la cui insegna dorata accanto al grande cancello davanti all'abitazione recitava: Tomlinson-Styles.

Louis suonò al citofono. “Chi è?” chiese quella che, inconfondibile anche attraverso il suono elettronico, era la voce di Harry.

Siamo...voi” ridacchiò quello del passato, e la voce di Louis del presente in sottofondo esclamò “ce ne stavamo quasi dimenticando!” prima che il cancello si aprisse e i due li lasciassero entrare.

Si diressero alla porta, trovando ad accoglierli loro due poco più che trentenni; nascosta dietro alle gambe di Louis, c'era una bambina che li fissava ingenuamente.

Genitori, riuscirono solo a realizzare Harry e Louis del passato prima di immobilizzarsi lungo il vialetto.

Avanti, non statevene lì impalati!” sorrise il più adulto, facendo loro segno di avvicinarsi. Si rivolse alla bambina nascosta dietro di lui: “tesoro, quelli sono papà Louis e papà Harry tredici anni fa.”

Fatti vedere, principessa” la incitò dolcemente Harry, prima che quella si sporgesse appena oltre le gambe del genitori e salutasse timidamente.

Ciao” rispose Harry del passato senza fiato, avvicinandosi a lei con gli occhi che brillavano e con un sorriso enorme sulle labbra. “Come- come ti chiami, piccola?”

La bambina guardò i genitori, cercando la loro approvazione, poi tornò a puntare gli occhioni azzurri su di lui e ostentò un sorriso timido.

Roxanne Gemma Tomlinson Styles” recitò alla perfezione. E, nel momento in cui la bambina pronunciò il nome di sua sorella maggiore, Harry sgranò gli occhi.

Perché, adesso che ci faceva caso, Roxanne somigliava tantissimo a sé stesso e a Louis. Come se fosse la loro figlia naturale.

Harry sollevò subito il viso, cercando gli occhi di Louis del futuro per trovarci dentro delle spiegazioni; quello, più maturo e meno incline agli scherzi, gli sorrise rassicurante.

Vi spiegheremo tutto davanti a una bella tazza di the” propose, “che ne dite?”

E Harry, decisamente, si era appena innamorato di Louis per la seconda volta.




*****


Roxanne si trovava giusto a pochi metri da loro, ad accarezzare il micetto bianco che le faceva teneramente le fusa; Louis sorrideva automaticamente ogni volta che la guardava, mentre sé stesso del futuro raccontava della nascita di loro figlia.

Volevamo una bambina che avesse il nostro sangue” spiegò, mentre Harry del passato lo fissava come ipnotizzato, “perciò, dopo averci pensato per tre anni dal nostro matrimonio, abbiamo deciso di realizzare le idee che avevamo in testa.”

Gemma l'ha fatta nascere” continuò Harry al posto suo, sorridendo. “Non le ho mai voluto così tanto bene come in quel momento, quando ha acconsentito.”

Io sono il padre naturale” raccontò ancora Louis, e Harry del passato si sentì morire di felicità all'idea di una bambina che avesse il suo patrimonio genetico -occhi azzurri, come i suoi, lei ha gli occhi di Louis dentro agli occhi- , “ma Roxanne ha inaspettatamente ereditato gran parte delle caratteristiche di Harry, anziché di Gemma.”

L'avete visto anche voi” ridacchiò Harry; “è timida, dolcissima e...”

Si voltò verso la sua bambina, distraendola dai giochi. “Tesoro, fa' un bel sorriso!”

Sua figlia eseguì, divertita da quella solita domanda; e mise in mostra due adorabili fossette agli angoli delle labbra.

È perfetta” sospirò l'Harry più giovane, con aria quasi sognante e felice, dannatamente felice.

Eccome” conciliò il suo ragazzo. La fissarono in silenzio per qualche secondo, poi Louis del passato si schiarì la voce.

Sapevate che saremmo arrivati, quindi?” domandò, perché aveva delle domande da fare e perché, pensò con un sorriso, di tempo per fissare sua figlia ne avrebbe avuto tantissimo nel futuro.

Sì” annuì Harry del presente, con un sorriso. “Ce lo ricordavamo, aspettavamo solo voi.”

Ma vi eravate dimenticati il giorno esatto” rise Harry del passato, ricordando la conversazione al citofono. Louis ammise che era vero, ridendo.

E quand'è...” Louis abbassò di poco la voce, a quella domanda, “che avete fatto coming out?”

Harry e Louis del presente si guardarono un secondo negli occhi, prima di tornare a guardarli e a sorridere tranquillamente.

Prima di quello che pensate, ragazzi” concluse il più giovane. “E sarà...bellissimo.”

Allora Roxanne si avvicinò, posando le manine morbide sulle ginocchia dei due futuri genitori e scrutandoli con attenzione.

Voi due siete proprio uguali ai papà” decretò infine.

Anche tu lo sei” commentò Louis, intenerito. Harry la sollevò da sotto gli incavi delle spalle, mettendola seduta sulle sue cosce e rivolta per metà a lui e per metà a Louis.

Sei bellissima!” si complimentò, facendola arrossire. “È perché ho le fossette e gli occhi azzurri” spiegò la bambina, con l'aria di chi aveva sentito quella frase talmente tante volte da averla imparata a memoria, “la zia Gemma me lo dice sempre.”

Harry sorrise nel vedere che, nonostante lui non fosse il suo padre naturale, sua figlia lo considerasse ugualmente come tale.

E zia Gemma? Ha dei bambini?” le chiese, curioso. Lei annuì con entusiasmo.

Ho tre cugini simpaticissimi!” raccontò. “Anche i figli di zia Lottie sono divertenti” proseguì, imbronciandosi, “ma sono anche antipatici, certe volte.”

Si guardò intorno con aria sospettosa, prima di sussurrare: “papà Harry ha detto di non dirlo a nessuno” bisbigliò, “ma mi ha spiegato che tutti i Tomlinson sono sfacciati e dispettosi.”

Harry scoppiò a ridere, e anche Louis non poté trattenere qualche risata.

Quella bambina, decisamente, era la cosa più bella che avessero mai visto.

E, anche se non era ancora nata, la figlia migliore che potessero sperare di avere.


*****


Si erano appena teletrasportati nuovamente all'interno dell'armadio dello scienziato, decisi a ritornare a casa nel loro tempo, quando Louis fermò repentinamente Harry dal digitare la data in questione sul telecomando.

Che succede, Lou?” chiese il ragazzo, interdetto. Louis sorrise furbo, digitò una data e solo qualche secondo dopo aprì le ante del mobile, uscendone, appena arrivati in un nuovo tempo.

Devo assolutamente fare una cosa!” spiegò, prima di andare a sbattere contro la porta chiusa della stanza che si aprì improvvisamente.

Harry non rise soltanto perché davanti a loro c'era poco più che un ragazzino.

Ladri!” esclamò questi, prima di afferrare un grande volume di scienze dalla scrivania e tirarlo in testa ad Harry.

Louis si alzò subito in piedi -era caduto dopo l'impatto con la porta- e si schermò davanti al suo ragazzo.

Calmati!” gli intimò, prendendogli il volume di mano. “Veniamo dal 2013, e siamo qui grazie alla tua macchina del tempo.”

Il futuro scienziato li fissò basito, poi si riscosse.

Davvero?” domandò con un filo di voce. Harry annuì con un sorriso.

Quindi...” continuò il ragazzino, cauto, “non siete ladri?”

Siamo cantanti famosi a livello mondiale, non credo proprio che ci daremo mai al crimine” ridacchiò Louis.

E da dove siete usciti?” proseguì lui, curioso.

Dal tuo armadio” rise Harry. “Letteralmente.”

Allora non lo sposterò mai di lì” promise il ragazzo. “Posso vedere con cosa...”

Si fermò, per poi scuotere la testa e “no!” urlare, facendo sobbalzare i due, “devo capire da solo! Andate, avanti, prima che cambi idea” e li spinse fuori dalla stanza.

Harry e Louis si lanciarono un'occhiata confusa e divertita, poi si teletrasportarono.


*****


Anne, di almeno vent'anni più giovane, era seduta su una tovaglia da pic nic in mezzo all'erba, in un'assolata giornata di primavera.

Harry la notò subito; bellissima, allegra e solare, mentre chiacchierava con Gemma. Anche lei era più piccola, e rideva di qualcosa che la madre le aveva detto.

Perché ci hai portati qui, Lou?” domandò sottovoce il ragazzo, nascosto con lui alle loro spalle.

Te l'ho detto, devo assolutamente fare una cosa” ripeté Louis. “Ma dove sei?”

Qui davanti a te” rispose Harry interdetto, facendolo ridacchiare a bassa voce.

Intendevo il te di questo tempo!” specificò. Evidentemente lo disse con un tono troppo alto, perché Gemma si voltò verso di lui e sgranò gli occhioni.

Mamma, c'è un principe!” affermò. Anche Anne si voltò, facendo sobbalzare i due.

La donna non vide per primo Louis, che Gemma stava indicando, ma Harry. Perché, davvero, gli ricordava tantissimo suo figlio.

Non sono un principe, piccola” rispose Louis, divertito. Harry sorrise e ai lati della sua bocca comparvero delle fossette che Anne aveva già indubbiamente visto sul viso di suo figlio.

Siete dei parenti che non conosciamo o...?” domandò, confusa. “Che ci fate qui?”

Piacere, sono Louis” sorrise Louis, divertito dalla situazione. “No, ci troviamo qui per puro caso” continuò, impedendo ad Harry di presentarsi, “giusto per una passeggiata.”

Anne rimase un attimo in silenzio, poi rise. “Oh cielo, che stupida” scherzò, “per un attimo mi sei sembrato mio figlio. Assurdo! Vi somigliate tantissimo” sorrise, guardando Harry.

Molto piacere, Anne” quasi ridacchiò lui. Poi si rese conto di averla chiamata per nome senza che prima si fosse presentata.

Come?” si accigliò la donna. Harry trasalì.

Io, ehm, non è come sembra perché-”

Siamo i parenti che non conosci!” lo salvò Louis. Non era il caso di dirle che venissero dal futuro, fossero cantanti di fama mondiale, stessero insieme e fossero gay, quindi decise di mentire.

Non prendetemi in giro!” sorrise Anne, di nuovo tranquilla. “Non mi lascio mica confondere, eh. Io l'ho capito subito! Siete i cugini da Londra!”

Esattamente!” colse la balla al balzo Louis, completamente convinto. Harry cercò di non ridere.

La somiglianza fra te e mio figlio è spaventosa, comunque” disse ad Harry. Poi guardò Louis. “Invece, tu...uhm...a chi somigli? È vero che non vi vedo da anni, ma non riesco a ricollegare il tuo viso a nessuno della mia famiglia...”

Non faccio parte dei Cox, infatti” rise Louis. Harry lo guardò sorpreso, intuendo cosa stava per dire, e anche Anne notò lo stupore nei suoi occhi.

Stiamo insieme” concluse, con una semplicità tale che Harry non riuscì a preoccuparsene.

Oh.” fece Anne, fissandoli per qualche secondo. Poi sorrise sincera. “Questo è davvero bello!”

Harry sospirò sollevato, annuendo.

Grazie, Anne” sorrise Louis, tranquillo. “Adesso dobbiamo salutarvi...ma è stato un piacere parlare con te.”

Guardò Gemma. “Ciao, piccola!” salutò, accarezzandole i capelli. Harry salutò allo stesso modo, timidamente e insicuro, temendo di essere scoperto, poi si lasciò prendere per mano e Gemma li guardò stupita.

Mamma!” esclamò la bambina, non appena si allontanarono. “Perché due maschi si tengono per mano?”

Perché si vogliono tanto bene, tesoro” spiegò lei con calma. “E volersi bene è sempre una cosa bella, tutto il resto non importa.”

Anche io ti voglio tanto bene, mamma” si accigliò Gemma. Anne rise.

Lo capirai quando sarai grande, Gemma” replicò con gentilezza. “Adesso, non sei contenta di averli conosciuti? Che strano che ci siano venuti a salutare così...all'improvviso...stasera chiamerò i parenti di Londra e organizzerò una cena con loro. Sei felice?”

Sì!” trillò la bambina. Poi s'imbronciò. “Mamma, ma quindi quello non era un principe azzurro?”

Sai una cosa, piccola?” rise Anne, accarezzandole il viso. “Credo che tu sia la principessa di qualcun altro.”

Una decina di anni dopo, sul palco di X-Factor, Anne avrebbe visto e capito tutto.


******


Louis ridacchiò divertito quando vide una piccola copia di Harry addormentata ai piedi di un albero, con un'espressione tranquilla sul viso infantile e le palpebre abbassate a coprire gli occhioni verdi.

La tua cosa da fare assolutamente era spiarmi mentre dormivo?” scherzò Harry sottovoce, fermandosi a pochi passi da sé stesso. Invece Louis lasciò la sua mano e si avvicinò ancora.

C'è sempre stata una cosa che mi ha dato fastidio” spiegò, facendo domandare mentalmente ad Harry cosa diavolo c'entrasse sé stesso da bambino, “e adesso che posso voglio rimediare.”

Louis si avvicinò ancora di più. “Sono stato la tua prima volta, Harry” si voltò verso di lui di nuovo, ma solo per un secondo, “voglio essere anche il tuo primo bacio.”

Harry sgranò gli occhi, ma prima di poter dire qualsiasi cosa Louis si chinò su sé stesso da bambino e lasciò un piccolo, delicato, quasi impercettibile bacio sulle sue labbra.

Harry si agitò leggermente, aprendo gli occhi e puntandoli in quelli del ragazzo che si stava allontanando dal suo viso. Fece per parlare, ma Louis lo precedette.

Dormi, piccolo” sorrise. “Ci vediamo tra dodici anni.”

Harry chiuse gli occhi, e l'altro arrossì nascondendo i propri emozionati e lucidi.


******


Si parlava di Larry Stylinson sin da quando la band si è formata” stava dicendo l'intervistatrice davanti a loro, con aria incuriosita, “ma da voi, finora, abbiamo sentito solo dissensi. Come potete giustificarli adesso?”

Louis sorrise. “In realtà il nostro contratto non ci lasciava liberi di avere relazioni con gli altri membri della band” spiegò, “ma siamo stati scoperti, perciò...”

La donna li guardò indagatrice. “Scoperti volontariamente, sembra” rise, anche se in realtà era seria.

Chi lo sa!” commentò ironicamente Harry, felice come non lo era mai stato prima.

E adesso cosa avete intenzione di fare? Il vostro coming out vi ha fatto perdere dei fan?”

Affatto” negò Louis. “Gran parte di loro sapeva già tutto. E gli altri hanno accettato la nostra relazione, anche se probabilmente non è stato facile.”

Avete dei progetti per il futuro?”

Beh, sono passati solo pochi mesi dall'uscita di this is us e del nostro nuovo album, ma avendo sciolto il contratto con la Modest! non si farà nessun tour nel 2014. È stato un bel problema, molti fan hanno protestato, ma il nostro nuovo management ha assicurato che faremo un altro tour che avrà più o meno le stesse date. Ci saranno nuovi posti liberi, ma coloro che avevano già prenotato i propri hanno già fatto richiesta e riceveranno i biglietti per primi.”

L'intervistatrice annuì. “La vostra è stata una scelta molto coraggiosa” proseguì, chiaramente poco interessata alla questione dei concerti, “fare outing mentre gli One Direction sono ancora sulla cresta dell'onda. Non eravate spaventati all'idea di perdere successo?”

A dire la verità, un po' sì” rispose Harry, onesto. “Ma confidavamo nei nostri fan, e infatti loro non ci hanno delusi.”

Siamo molto felici” aggiunse Louis, “abbiamo i migliori fan del mondo!”

E da quand'è che state insieme?” chiese ancora la donna.

Harry e Louis si guardarono per un secondo, con aria complice e innamorata.


Da sempre.”





Oddio, non posso credere che sia finita! So che erano solo pochi capitoli, ma questa ff mi mancherà ugualmente. È quella che mi è piaciuta di più fra quelle che ho scritto, un concentrato di fluff alla massima potenza, niente angst e solo unicorni cavalcanti arcobaleni. Ok, questa potevo risparmiarmela

E quindi...insomma...non voglio mettere “completa” ç__ç non sono pronta!
Meno male che c'è ancora You're every line, you're every word, you're everything  , che potete leggere se ne avete voglia, quella è ancora ben lungi dall'essere terminata! E quando la finirò sarà un trauma, credo morirò di dolore

Va beeene...ho fatto tardi con l'aggiornamento, un po' perché non ho avuto tempo, un po' perché è l'ultimo e mi dispiace tanto, sul serio. Comunque anche se probabilmente non vi interessa inizierò presto una nuova ff, si chiamerà “I loved you first”, consta già di circa sei capitoli ma è ancora da terminare. Nel frattempo vi delizierò (?) con alcune shot, che ho scritto e non ancora pubblicato proprio per questo, e naturalmente con gli aggiornamenti dell'altra ff.

Ebbene, pare che sia finita sul serio! Risponderò a tutte le recensioni domani stesso, se Santo Stylinson Dio vuole, intanto vi ringrazio uno a uno dal profondo del cuore. I lettori silenziosi, coloro che recensiscono, che ricordano o seguono questa ff, che magari fra qualche mese decideranno di rileggerla, così, perché li ha fatti sorridere e perché non hanno niente da fare, nei pomeriggi noiosi in cui piove o non si ha voglia di studiare. Spero che queste parole vi scaldino sempre un po' il cuore.

Va bien, meglio se la smetto di poeticizzare, ché ora non è proprio il momento. Grazie a tutti, sul serio, per ogni parola o per ogni sorriso, per ogni pensiero.

Potete contattarmi su twitter e su ask . In teoria potete ancora fare domande qui, sull' ask per i personaggi di questa storia, vi basterà scrivere SA all'inizio della domanda o dopo, e capirò che vi riferite a questa ff e non ad altre.

È proprio ora di mettere la spunta a quel quadratino, “completa”, anche perché so di starvi rompendo come non mai con i miei inutili sentimentalismi! A presto, un abbraccio a tutti :)


Seele

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