Equestria Accademy

di Light Clary
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Personaggi ***
Capitolo 2: *** Welcome to Equestria Accademy ***
Capitolo 3: *** Hello. We are, Trixie, Pinkie Pie and Fluttershy ***
Capitolo 4: *** Writing Club ***
Capitolo 5: *** Applejack: New Friends ***
Capitolo 6: *** Take this Trixie! ***
Capitolo 7: *** Discoveries ***
Capitolo 8: *** The punishment ***
Capitolo 9: *** The perfect story ***
Capitolo 10: *** In the pool ***
Capitolo 11: *** From the headmaster ***
Capitolo 12: *** Goodbye club ***
Capitolo 13: *** The solution according to Twilight ***
Capitolo 14: *** We're Equestria Girls ...???? ***
Capitolo 15: *** You're not pretty ***
Capitolo 16: *** We lack ***
Capitolo 17: *** The arrival of Mr Evly ***
Capitolo 18: *** The themes ***
Capitolo 19: *** Riding with accident ***
Capitolo 20: *** Everfree Forest ***
Capitolo 21: *** Give me a lift? ***
Capitolo 22: *** Evil Dream ***
Capitolo 23: *** We think Rarity ***
Capitolo 24: *** Ruined costumes ***
Capitolo 25: *** Ready for the party? ***
Capitolo 26: *** Halloween ***
Capitolo 27: *** Twilight's Bhirtday ***
Capitolo 28: *** Helping Twilight! ***
Capitolo 29: *** I'm sorry Rainbow Dash ***
Capitolo 30: *** I will not be vain! ***
Capitolo 31: *** The request of Thomas ***
Capitolo 32: *** Envy ***
Capitolo 33: *** Advertising ***
Capitolo 34: *** Invitations ***
Capitolo 35: *** Noises from the gym ***
Capitolo 36: *** Saving ***
Capitolo 37: *** Strange happiness ***
Capitolo 38: *** The first chapter ***
Capitolo 39: *** Intuition ***
Capitolo 40: *** Sad recreation ***
Capitolo 41: *** The pigeon ***
Capitolo 42: *** A strange chopin ***
Capitolo 43: *** The story of Pinkie ***
Capitolo 44: *** Good Night ***
Capitolo 45: *** Luck and Misfortune ***
Capitolo 46: *** Now it's all clear! ***
Capitolo 47: *** Top Holidays ***
Capitolo 48: *** ATTENTION!!!! ***
Capitolo 49: *** Back to Home ***
Capitolo 50: *** Christmas night ***
Capitolo 51: *** The Cadence's Story ***
Capitolo 52: *** Bread's Sentry ***
Capitolo 53: *** Cecilia's Final ***
Capitolo 54: *** New Enemy ***
Capitolo 55: *** United Again ***
Capitolo 56: *** Change ***
Capitolo 57: *** New Tour ***
Capitolo 58: *** Cecilia in the flame ***
Capitolo 59: *** What do you have? ***
Capitolo 60: *** Fortuity ***
Capitolo 61: *** Quarrel ***
Capitolo 62: *** Chords ***
Capitolo 63: *** Discovery ***
Capitolo 64: *** Expulsion ***
Capitolo 65: *** Alone ***
Capitolo 66: *** Kidnapped ***
Capitolo 67: *** News ***
Capitolo 68: *** The Nonu's Adventure ***
Capitolo 69: *** Finally the truth ***
Capitolo 70: *** Come with me ***
Capitolo 71: *** The Mr Evly's secret ***
Capitolo 72: *** At the station ***
Capitolo 73: *** En Route ***
Capitolo 74: *** For she we'll do ***
Capitolo 75: *** Secret passages ***
Capitolo 76: *** Loss ***
Capitolo 77: *** Deaths and injuries ***
Capitolo 78: *** Return ***
Capitolo 79: *** Eagerly awaited kisses ***
Capitolo 80: *** Manula's confession ***
Capitolo 81: *** Idea ***
Capitolo 82: *** The end ***
Capitolo 83: *** Ringraziamenti ***



Capitolo 1
*** Personaggi ***


Ciao a tutti. Il mio nome è Twilight2006 e sono nuova su questo sito. La mia prima fanfic, parlerà del celebre cartone di My Little pony, l’amicizia è magica (dicono che sia per bambini, ma in realtà è bellissimo e per tutte le età). Solo che … le protagoniste saranno le stesse ma non in versione cavallo. Bensì in versione umana. I capitoli saranno molti. Informo che la magia non sarà presente ma cose come passaggi segreti sì invece. Spero di avere tante recensioni e di fare amicizia con tutti. Un bacione grande!!
Il primo capitolo che state per leggere, lo dedico ai personaggi di questa storia … per presentarveli:

Twilight Sparkle
 
 Fluttershy
 
Applejack
 
Rarity
 
Pinkie Pie
 
 
 
Rainbow Dash
Applebloom
 
Sweete Bell
 
Scootaloo
 
Francis
Flash
  Lewis
 
Thomas
 
 
 
 
Gabriel
Jeremy
 
Celestia

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Capitolo 2
*** Welcome to Equestria Accademy ***


Cap 1
 
Twilight sente la signorina dire nel megafono del treno: “Siamo in arrivo a Canterlot !” e si alza correndo nel corridoio a prendere le valigie dentro la nicchia accanto alla porta chiusa.
Impugna la valigia a trolley, si mette a tracolla delle borse e tiene stretto il bagaglio a mano.
Resta qualche minuto ad aspettare che il treno si fermi, dopodiché vede le porte aprirsi e tempestivamente salta giù dal veicolo, atterrando comodamente.
Si guarda intorno: la stazione è molto affollata e ci sono diverse voci urlanti che si confondono tra loro.
Twilight chiede alcune indicazioni a dei poliziotti che si trovavano da quelle parti ed esce fuori dalla stazione, per sbucare in una strada dove regnava un traffico pacifico.
Cammina sulle strisce pedonali e chiede a una donna: “Mi scusi, saprebbe dirmi dove arriva il pulmino per la Equestria Accademy?”
La signora ci pensa per qualche secondo, poi risponde: “Continua ad andare dritta e poi imbocca quella curva. Percorri altri metri e ci arrivi. La riconosci perché c’è un cartello luminoso che la indica” Twilight ringrazia e si mette in cammino.
Passa una mezz’ora e scorge un cartello in lontananza che avvicinandosi, riesce a leggere: “ORARI PULLMAN EQUESTRIA ACCADEMY. IL PROSSIMO: 14:30”
Il prossimo stava per arrivare.
Twilight attende senza sedersi sulle panchine e quando il mezzo di trasporto arriva di corsa, ci sale sopra tempestivamente.
Prende posto accanto alla finestra e sbuffa soddisfatta di avercela fatta. Si guarda intorno: ci sono altre ragazze come lei e anche ragazzi, che però non la degnano di uno sguardo (non che a lei gliene importi).
Sbuffando, prende un libro da una delle borse che ha a tracolla e inizia a sfogliarlo silenziosamente.
Il viaggio dura un’ora esatta, dopodiché l’autista annuncia che sono arrivati.
Twilight prende le sue cose e scende insieme a un gruppetto di ragazzine più piccole di lei.
Davanti a loro, c’è un edificio grande e maestoso, simile a un castello ma molto più grande.
Il giardino è curato alla perfezione. Le finestre sono incalcolabili e davanti all’intera costruzione, c’è un grande lago dove sguazzano anatre di qualunque tipo.
“Benvenuti alla Equestria Accademy” dice una voce in lontananza.
Il gruppetto si volta e vede avvicinarsi una bella donna dai capelli scuri e gli occhi azzurri.
“Io sono Celestia Princess” si presenta la donna “e sono la preside di questo college. I nuovi arrivati, si devono recare in portineria per completare le iscrizioni e ricevere i programmi. Se volete seguirmi, vi condurrò nella suddetta portineria” e si avvia con i ragazzi che le stanno alle calcagna.
Raggiungono una stanza con tante scrivanie che sono occupate da varie persone e si mettono in fila davanti a una di esse per firmare un documento e andarsene con un fascicolo in mano.
“Nome?” chiede per l’ennesima volta una signora rugosa.
“Twilight Sparkle” risponde la ragazza prendendo la penna e firmando.
La donna non risponde e le consegna un foglio, prima di farle cenno di sparire.
Twilight si allontana tenendo i bagagli in una sola mano e il foglio nell’altra e sbuca in giardino.
Legge il suo programma: la sua stanza era la numero 713 dell’ottavo piano.
Infila il documento in tasca, prende le valigie, stavolta con due mani e si allontana, diretta a un ascensore che già in molti avevano usato.
Preme il numero otto, aspetta qualche minuto e poi le ante si aprono per rivelare un lungo corridoio tappezzato di porte.
Le oltrepassa contandole fino ad arrivare alla settecento tredicesima.
La apre e vede che al suo interno c’è una parte ordinata che sembra non essere mai stata toccata, e una parte disordinata. Così disordinata che sembrava essere stata calpestata.
Notando una valigia aperta sulla parte in disordine, capisce che la sua compagna di stanza era già lì.
Butta i bagagli sul letto in ordine e si siede su una poltrona, affannata.
Ci era riuscita. Finalmente si trovava alla Equestria Accademy! La scuola dei suoi sogni. I suoi genitori le avevano raccontato, da piccola che quella era un’accademia solo per chi voleva realizzare i suoi sogni.
Il sogno di Twilight? Essere scrittrice. Amava inventare storie e leggere romanzi fino a morire. Una volta, le avevano pubblicato una storiella su un giornalino per bambine e aveva avuto molto successo. Da quel giorno decise che sarebbe diventata un’autentica autrice di fantasy.
Ora stava lavorando a un manoscritto che aveva intitolato: “Sogni Realizzati” e trattava di una ragazza, come lei, che aveva realizzato il suo più grande sogno.
Twilight, però, sapeva che per diventare una scrittrice professionista, doveva studiare parecchio. Per questo, quando i suoi, la iscrissero alla Equestria Accademy, giurò a loro e a se stessa che avrebbe dato il meglio di sé per esaudire il suo desiderio. E mantenne la parola! Studiava a non finire da quando aveva otto anni. Era la ragazzina più studiosa della sua vecchia scuola, nonché la più brava. Quello era solo l’inizio di cinque anni, in quel college, dedicati solo e solamente allo studio.
Improvvisamente la porta del bagno si apre e ne esce una ragazza lentigginosa dai capelli rossastri, indirizzati al dorato.
“Ehi ciao” dice a Twilight avvicinandosi. Le prende la mano e inizia a sventolargliela violentemente su e giù “Tu devi essere la mia nuova compagna di stanza? È un piacere conoscerti. Il mio nome è Applejack” si presenta poi.
“Piacere” risponde Twilight, tirandosi indietro la mano e vedendo che questa è rossastra “Io mi chiamo Twilight Sparkle”
“E’ un piacere conoscerti Twilight” sorride Applejack, prima di buttarsi sul letto disordinato “Tu sei arrivata oggi vero? Io sono qui da due giorni. Ho provato a disfare i bagagli, ma come vedi non ho avuto buoni risultati” ride indicando la roba tutt’intorno al suo letto “il fatto è che non ho mai lasciato la mia fattoria da quando sono nata. Questa è la mia prima volta lontano da casa e mi ci dovrò abituare, visto che non vedrò la mia campagna fino a Giugno” poi chiede “tu quale sogno vuoi inseguire?”
“Ecco …” Twilight è un po’ imbarazzata a dirlo, ma alla fine ci riesce “una scrittrice”
“Bel mestiere” commenta Applejack “hai ottimi gusti. Io invece sono venuta qui perché voglio ottenere la laurea in musica” detto questo prende da sotto il letto una chitarra e inizia a suonare un motivetto di Wolfgang Mozart.
“Sei molto brava” deve ammettere Twilight.
“Grazie” ringrazia Applejack rimettendo lo strumento al suo posto “mio padre mi ha insegnato quando avevo cinque anni” poi cambia discorso “Le lezioni iniziano domani. Questa sera in palestra, faranno una festa di benvenuto. Tu ci vieni, vero?”
“Ehm … a dire il vero no” risponde Twilight.
“Come? Perché no?” chiede Applejack.
“Devo studiare” spiega l’altra “se voglio fare bella figura con tutti gli insegnanti”
“Ma è l’ultimo giorno di vacanza” sbuffa la compagna “poi ci aspetta un anno duro e lavorativo”
“Non per questo si chiamano anni scolastici” si alza Twilight “ora se vuoi scusarmi, devo disfare le valigie” apre il bagaglio a mano e inizia a disporre su una mensola, tanti libri diversi.
“Sei molto strana” commenta Applejack. Poi fa spallucce “beh, non importa! Ora vado in piscina” e fa apparire da sotto il letto: una cuffia, un costume olimpionico e un accappatoio “ci vediamo stasera” e corre via dalla stanza.
Twilight continua a togliere i vestiti e metterli in uno di due armadi presenti nella camera, a togliere i libri e metterli o sotto il letto, o sugli scaffali, o nei cassetti del comodino o sul cuscino per ricordarsi che doveva leggerli prima di addormentarsi.
Si fanno le sei e lei ha finito di sistemare ogni cosa.
Si sdraia sul letto e apre un libro di letteratura al capitolo uno.
Alle sette e mezza, Applejack torna con i capelli bagnati.
La saluta ma Twilight si limita a sventolare la mano.
La compagna va in bagno e si fa una doccia.
Quando esce, tutta asciutta e profumata, dice: “ E’ quasi ora di andare a mangiare. Ho una fame che non ci vedo più! Sicuramente non sai dov’è la mensa. Vieni che andiamo insieme” prova a invitare la compagna.
“Non mangio stasera” risponde acidamente Twilight, senza levare gli occhi dal libro “devo ripassare: storia, grammatica, fisica e letteratura per domani”
“Twilight, non ti conosco bene, ma ho imparato la cosa principale che c’è da sapere su di te!” dice Applejack prima di uscire “Ovvero che sei una Noigirl: ragazza noia” e se ne va.

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Capitolo 3
*** Hello. We are, Trixie, Pinkie Pie and Fluttershy ***


Cap 2
 
Applejack, rientra in camera all’una in punto.
“E’ stata una festa fantastica!” dice “Il DG ha fatto salire sul palco i professori e li ha obbligati a ballare. È stato troppo forte. Non sai cosa ti sei persa”
Twilight, era arrivata alla ventunesima pagina del libro di storia, che ormai si era memorizzata.
“Stai ancora studiando?” chiede la compagna, paralizzata.
Twilight non risponde.
Applejack sbuffa e s’infila il pigiama per poi coricarsi.
“Fammi il piacere di spegnere la luce” dice a Twilight “altrimenti non riesco a dormire e domani dobbiamo alzarci presto”
“Non temere, mi mancano dodici pagine” dice finalmente, Twilight.
Applejack continua a sospirare e chiude gli occhi: pensava che sarebbe stato fico avere una compagna con la quale condividere la stessa stanza per cinque anni. Invece si era ritrovata quella secchiona, noiosa e silenziosa. Avrebbe dovuto aspettare il giorno dopo, per vedere se in quel college, c’erano delle persone che erano disposte a diventare sue amiche.
Twilight legge per un’altra mezz’oretta, dopodiché sbadiglia, s’infila la vestaglia azzurrina e spegne la luce dicendo un semplice “Buonanotte”.
Si corica e si mette a sognare tutti i dieci che prenderà in futuro.
 
E’ mattina.
Twilight ha messo la sveglia alle sei per svegliarsi in anticipo e ripassare ancora un po’ di materie.
Applejack si sveglia invece alle sette e mezza, per questo corre in bagno e si lava e veste in tutta fretta. In testa s’infila un cappello da west e prende una cartella da sotto il letto, con dentro i libri che c’erano scritti sul programma.
Entrambe, indossavano la divisa scolastica che avevano trovato negli armadi: ovvero, una camicia bianca, con sopra un maglione blu, una giacca rossa con lo stemma dell’accademia, una minigonna scozzese e calzini bianchi con scarpe nere.
Escono dalla stanza e vedono in corridoio, molte ragazze agitate per il primo giorno.
“Vieni. Ti indico la mensa” dice Applejack a Twilight, che la segue silenziosamente, dentro l’ascensore.
Mentre scendono al pianterreno, una ragazza con i capelli platino e gli occhi color del ghiaccio, si avvicina e batte il dito sulla spalla di Twilight.
“Scusami” le dice “i tuoi capelli estremamente disordinati, disturbono i miei occhi. Fatti da parte”
“Se non ti piacciono i miei capelli, distogli lo sguardo” replica Twilight volgendo lo sguardo per terra.
“Come osi rispondermi in questo modo?” esclama la sconosciuta.
Un’altra ragazzina, più minuta, si avvicina e sussurra nell’orecchio di Twilight: “Faresti meglio a obbedire. Non sai di cosa è capace Trixie”
Twilight incrocia le braccia e dice: “Non prendo ordini dalle smorfiosette”
Trixie s’irrita: “E va bene, stronzetta, l’hai voluto tu!” in quel momento le ante dell’ascensore si aprono e Twilight segue Applejack giù per una rampa di scale, lasciando Trixie a bocca asciutta.
“Manula!” esclama Trixie. La ragazza minuta di prima le si avvicina tremante.
“Di – di – dimmi Trixie!” balbetta.
“Prendi appunti!” le ordina Trixie “Dobbiamo ricordarci di farla pagare molto cara a quella bastarda, per avermi sfidato!”
Applejack e Twilight, arrivano nella mensa e prendono posto al quarto tavolo che aveva ancora qualche posto vuoto.
Il tavolo degli insegnanti è vuoto mentre un chiacchiericcio infinito, si disperde per la sala.
Twilight si alza e va a riempirsi una tazza di caffellatte, dal distributore di bevande mattutine. Prende dei cereali e un cornetto e torna a sedersi, addentando questo.
Applejack, si abbuffa di pane e marmellata, salsicce, cornetti, cioccolata calda e tutti i tipi di cereali. Quando portano la torta alle mele, ne prende due fette e s’ingozza, strozzandosi.
Tossisce e beve succo di anguria per riprendersi.
Twilight è disgustata. Rivolge lo sguardo al suo programma.
Dopo colazione, si sarebbe dovuta recare nell’aula tre del decimo piano. Ad attenderla ci sarebbe stata la sua prima lezione di antologia, in quella fantastica accademia.
Seconda ora, storia.
Terza ora, scienze.
Quarta ora, ginnastica.
Quinta ora, laboratorio artistico.
“CIAOOOOO” esclama una voce facendola sussultare così forte, da farle cadere una goccia di caffellatte sul programma e ricoprendo la materia della sesta ora.
Twilight si volta e vede una ragazza bionda e sorridente, guardarla direttamente negli occhi.
“Io sono Pinkie Pie!” dice la ragazza sventolando la mano di Twilight “E sono venuta all’Equestria Accademy per diventare una cuoca eccezionale. Sono felice di fare la tua conoscenza e spero tanto che diventeremo amiche!”
Twilight ritira la mano e sorride a malapena: “Piacere. Sono Twilight Sparkle”
“CHE BEL NOME!” esclama Pinkie “Saremo grandi amiche, Twilight. Ne sono sicura! Ora se vuoi scusarmi, vado a conoscere quel tipetto del terzo tavolo” e va via, saltellando e ridacchiando.
“E’ una tipa fin troppo stramba” dice una ragazza seduta davanti a Twilight. Aveva lunghi capelli dorati e occhi scuri. “Ciao” si presenta a Twilight “Io sono Fluttershy!”
“Piacere” ripete lei “Sono Twilight Sparkle” e torna a fissare il suo orario con ’ultima ora coperta dalla macchia di caffellatte “Cacchio! E adesso come faccio a sapere cosa c’è all’ultima ora?!” esclama sconfortata.
“Lascia fare a me, Twilight” dice Fluttershy estraendo dalla tasca un programma identico al suo “io l’ho imparato a memoria. Per questo te lo regalo” lo da alla ragazza “e io mi prendo il tuo, con la macchia” afferra il foglio bagnato “è sempre un piacere aiutare nuovi amici!” sorride poi.
Twilight ringrazia senza sorridere e rivolge lo sguardo sulla sesta ora: Astronomia.

 

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Capitolo 4
*** Writing Club ***


Cap 3
 
Twilight, arriva in classe qualche minuto dopo. Questa è molto grande, con due finestre, una lavagna trasparente e una lavagna normale. Ventuno banchi,una cattedra, una libreria e due armadi.
Ci sono già molte persone che hanno preso posto e parlano fra di loro per conoscersi.
Twilight, prende un posto in prima fila e nel raggiungerlo, passa davanti a un ragazzo castano, con gli occhi neri e i lineamenti perfetti, che se ne sta con la testa poggiata sul banco.
Fissa Twilight per un secondo, dopodiché torna a parlare con degli altri ragazzi.
La ragazza non ci fa caso. Si siede e inizia a prendere i libri.
L’insegnante non è ancora arrivata, per questo Twilight si guarda intorno.
Ad un banco, scorge Pinkie Pie, che parla con una ragazza bionda dagli occhi nocciola, che l’ascolta con un espressione mischiata fra la noia e la curiosità.
“Hai un grande senso dell’umorismo Pinkie Pie” dice la ragazza.
“E tu non sei da meno, Rainbow Dash!” risponde Pinkie.
La ragazza di nome Rainbow Dash sorride e continua a parlare.
In un altro banco, c’è Applejack che discuteva animatamente con Fluttershy.
“Perché sei voluta venire all’Equestria Accademy?” le chiede.
“Oh beh, sogno di diventare una veterinaria” risponde Fluttershy.
In una parte dell’aula, ci sono tantissimi ragazzi che esclamano:
“Sei bellissima” “Vuoi uscire con me?” “Ti offro un gelato dopo le lezioni” “Ci facciamo una foto insieme?” “Siediti vicino a me!” “Ti passerò i foglietti con le risposte pronte per il compito!” “Sei la più carina del mondo” “Come ti chiami?”
“Rarity” risponde una voce femminile.
E dal gruppo di ragazzi, esce una ragazzina bella da morire.
Ha occhi grigi, sull’azzurro. Capelli castani e con i boccoli e un viso perfetto senza neanche un’occhiaia, un brufolo o un neo.
“Mi chiamo Rarity” dice ai ragazzi.
I maschi si mettono intorno a lei e la seguono, continuando a corteggiarla. Lei sorride e a volte arrossisce per i mille complimenti che le fanno.
Twilight sbuffa e torna a guardare i suoi libri, quando la porta si apre e ne entra una signora con i capelli grigi in uno chignon, gli occhiali rotondi e il vestito prugna.
Tutti gli alunni tornano ai propri posti.
“Buongiorno ragazzi. Io sono la signorina Schivers! Coordinatrice della classe e insegnante nella maggior parte delle materie” si presenta la professoressa.
“Buongiorno” si alzano i ragazzi.
“Molto bene” continua la signorina Schivers “inizieremo l’anno scolastico, presentandoci tra di noi. Voi del primo anno sapete ben poco di questa scuola, ma sono sicura che piano, piano vi abituerete a ogni cosa” prende dalla cattedra il registro e inizia a leggere i nomi “Chi di voi è Amalfi Francis?” un ragazzino dell’ultima fila alza la mano “Applejack?” continua l’appello. La ragazzina alza la mano “Dolmenta Roberta?” una ragazzina alza la mano “Dash Rainbow?” la ragazza che parlava con Pinkie Pie, alza la mano. L’appello va avanti così, fino ad arrivare a Twilight Sparkle, l’ultima “Bene. La lezione può cominciare” aprono il libro di antologia alla prima pagina e viene chiesto a Fluttershy di leggere ad alta voce. La ragazza, timidamente, deglutisce ma poi prende un bel respiro e inizia. Di solito viene ripresa dall’insegnante per qualche errore di balbuzie, ma alla fine, la ragazza riesce a leggere tutta la pagina.
Passa un’ora e suona la campanella della seconda
La professoressa, spiega noiosamente tutto ciò che avevano letto di storia. Nessuno sembra attento, solo Twilight ascolta rapita la storia di Napoleone e il blocco continentale. Prende appunti su un block notes con sopra una stella e non tralascia neanche una virgola.
“Chi vuole ripetere?” domanda la prof mezz’ora dopo.
Twilight alza la mano. Il permesso le viene concesso e inizia a riassumere tutto quello che aveva segnato.
L’insegnante la fissa meravigliata. Nessuno era mai riuscito ad imparare una parte di storia in così poco tempo e a spiegarla così bene. Quella ragazzina si vedeva lontano un miglio che ci teneva veramente allo studio e a fare bella figura.
Quando Twilight termina perfettamente, in classe arriva la bidella con il vassoio del caffè.
Passa un’altra ora. A Twilight è stato concesso solo altre tre volte di riassumere le spiegazioni, poi la signora Schivers le aveva detto di non alzare più la mano perché voleva vedere se ce ne fossero altre, oltre le sue.
La terza ora è intervallo. I ragazzi prendono le merende dai loro zaini o borse e chiacchierano allegramente.
Twilight invece si limita ad aprire il suo pacchetto di biscotti e a mangiarli silenziosamente.
Si volta e vede che la ragazza molto corteggiata, Rarity, le si era avvicinata e ora si stava presentando: “Piacere. Mi chiamo Rarity. Devo dire che ti ammiro per come hai risposto alle domande della signorina Schivers”
“Ti ringrazio” dice Twilight tornando alla sua merenda.
“Sai” continua Rarity “io non sono esperta a scuola. Cioè sì mi piace ma … amo cucire!” Twilight la guarda interrogativa “Sono venuta alla Equestria Accademy per diventare una stilista e spero con tutto il cuore che il mio sogno si avveri!” si indica la divisa scolastica “Devo dire che questo è proprio un bel vestito. Ma mi piacerebbe indossare qualcosa creato da me. Guarda!” torna al suo banco e fa dietrofront qualche secondo dopo, con in mano dei fogli, su cui erano disegnati dei bellissimi vestiti, tratteggiati con un carboncino e colorati per bene con i pastelli “Questi li ho fatti io” spiega Rarity “ci ho messo due mesi e ho intenzione di portarli al corso di disegno dopo scuola” un ragazzo si avvicina e porge a Rarity un cioccolatino.
“Tieni Rarity” le dice “lo volevo io ma preferisco cento volte vederti sorridere”
“Ehm … ti ringrazio” lo accetta lei.
Il ragazzo si volta saltellando e recita: “Rarity ha accettato il mio cioccolatino! EVVAI!!!”
“Non essere ridicolo” gli dice un altro ragazzo “lo ha accettato perché le fai pena!”
“Ah sì?” dice il primo “Pensi che potresti piacerle TU?”
“Non lo so. Stiamo a vedere!”
E i due si guardano negli occhi in cagnesco.
“Vedo che piaci a molte persone” dice Twilight seccata.
“Sembra di sì” afferma Rarity “meglio che vada a calmare quei due prima che scoppi una rissa. Piacere di averti conosciuta Twilight!”
Lei sta per addentare il suo biscotto, ma ecco che Pinkie Pie e la ragazza di nome Rainbow Dash le piombano davanti.
“Felice di rivederti Twilight!” la saluta ridendo, Pinkie “Permettimi di presentarti una mia amica” dice indicando la seconda ragazza “Twilight lei è Rainbow Dash, Rainbow Dash lei è Twilight. Twilight, te l’ho già detto che lei è Rainbow Dash?”
“Piacere” ride Rainbow Dash “sono il capitano della squadra di basket!” spiega poi con un po’ di vanità.
“Come fai a esserlo?” domanda Twilight.
“Sono qui da una settimana” racconta Rainbow “i miei genitori sono degli aviatori e ho detto loro che mi stufavo a vivere sempre in un elicottero. Così hanno deciso di mandarmi in questa scuola per realizzare il mio vero sogno: ovvero essere una campionessa di palla canestro. Durante i giorni di vacanza, ho fatto vedere alla squadra, anche lei arrivata in anticipo, cosa sapevo fare e mi hanno subito eletta capitano. La partita è martedì prossimo”
“Brava” dice Twilight sperando di essere lasciata sola “è un bel mestiere”
“IO INVECE SONO VENUTA ALL’EQUESTRIA ACCADEMY PER DIVENTARE UNA CUOCA PROFESSIONISTA!” le urla Pinkie nell’orecchio.
“me l’hai … già detto stamattina!” dice Twilight massaggiandosi l’orecchio irritato.
“Oh, già è vero” ridacchia la ragazza allontanandosi silenziosamente.
L’ora di scienze comincia.
Si passa direttamente all’ora di ginnastica dove gli allievi, dovono seguire le mosse dell’insegnante come a un corso do yoga.
Quinta ora arte. Rarity sa disegnare alla perfezione una Tour Eiffel. Le viene assegnato un dieci.
L’ora di astronomia è tranquilla e interessante, visto che il professore s’inventa tante storielle diverse per spiegare le costellazioni e le loro origini.
Quando anche l’ultima ora suona, il professore di Astronomia, prima di lasciar andare i ragazzi a pranzo, comunica loro: “Le iscrizioni dei vari club, saranno aperte alle cinque”
Twilight raggiunge la mensa, delusa di non prendere più bei voti.
In ginnastica se l’era cavata. In arte non aveva dato il massimo ma era pur sempre qualcosa. Nel resto era l’unica a sapere molto di più al di fuori dei libri di testo.
Per pranzo, mangia della pasta al forno e delle polpette ripiene.
Si da per sazia e raggiunge la sua camera, dove inizia a fare i compiti assegnati.
Applejack la raggiunge qualche ora dopo.
“Non vieni alle iscrizioni dei club?” le chiede.
“No. Devo studiare” risponde Twilight.
“Studiare. Non conosci altro?” domanda Applejack.
“A dire il vero … no” replica Twilight.
“Sei strana. Se (magari) cambiassi idea, ci vediamo in cortile” e prima di uscire, spiega “m’iscriverò al corso di musica”
La finestra della loro camera, dava direttamente al cortile, per questo, durante una pausa bagno, Twilight riesce a scorgere le varie bancarelle dei tanti club: c’è il club di musica, il club di medicina, il club dello sport, il club di cucina, il club di giornalismo, il club della campagna elettorale, il club del teatro, il club della scienza, il club del canto, il club del disegno, il club dello studio, il club del divertimento, il club di matematica, il club di bellezza, il club di galateo, il club di nuoto e così via …
Twilight si ferma quando vede una ragazza di un club urlare in un megafono: “Le iscrizioni per il club di scrittura stanno per chiudere!”
Esisteva un club di scrittura? In cosa consisteva? Era possibile scrivere storie? E pubblicarle?
Twilight non poteva lasciarsi sfuggire un’occasione del genere.
Chiude in fretta i libri di storia e corre in corridoio a prendere l’ascensore.
Arriva in giardino dove si precipita tempestivamente alla bancarella con la targa del club di scrittura e chiede ansimante:
“In cosa … consiste … il club di scrittura?”
“Potremo scrivere storie e venderle o al giornalino scolastico o al club del teatro che ne farà uno spettacolo” spiega l’amministratrice.
“Allora m’iscrivo” decide Twilight.
Compila dei moduli e le viene data una spilla con lo stemma di una matita.
“Fai decisamente parte del club di scrittura adesso” le conferma l’amministratrice “cominceremo domani dopo pranzo”

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Capitolo 5
*** Applejack: New Friends ***


Cap 5
Il giorno dopo, le lezioni finiscono prestissimo a causa dell’insegnante di francese che si è dovuta assentare perché ha preso la polmonite.
Twilight mangia senza darsi fretta e poi si dirige verso le aule del quarto anno. Entra in una e lì vede tante persone sedute intorno ad un tavolo con dei fogli davanti.
“Benvenuta Twiliht Sparkle” l’accoglie l’amministratrice Silvana stavolta in compagnia dell’amministratore Rex “prendi posto accanto a Flash”
La ragazza si siede e voltandosi involontariamente verso il ragazzo chiamato Flash, lo riconosce. Era il ragazzo che il giorno prima l’aveva fissata per qualche minuto. Non aveva prestato attenzione all’appello perché era troppo presa a ordinare i suoi libri sopra e sotto il banco.
Flash la guarda e viene ricambiato, ma poi entrambi distolgono lo sguardo e prestano attenzione a Rex e Silvana .
“Allora” inizia lui “il club di scrittura consiste non solo nello scrivere storie, ma anche condividerle. Ci sono molti scrittori a cui basta solo pubblicare i loro libri e accumulare qualche soldo. Ma noi non siamo questo genere di scrittori. Noi faremo in modo che le nostre storie vengano lette in quanti luoghi possibili”
“Inizieremo vedendo cosa siete capaci di scrivere” interviene Silvana “in tutto siete sedici. Prendete il foglio che avete davanti e inventatevi un racconto creativo. Avete un’ora di tempo, dopodiché potrete ritirarvi”
I ragazzi impugnano le penne e iniziano a scrivere.
Twilight riflette a lungo prima di far scorrere la punta sul primo rigo, ma poi un’idea luminosa le balza in testa e la mette in atto.
Passa un’ora e tutti hanno finito.
Rex sequestra i fogli e li mette da parte, dopodiché annuncia “Potete andare. Ci vediamo domani. Saprete com’è andata”
Twilight, un po’ delusa che il primo incontro del club sia già finito, esce dall’aula con un aria soddisfatta.
Mentre si dirige all’ascensore, sente una voce al suo fianco dire:
“E’ incredibile quanto hai scritto in un’ora” si volta e vede Flash camminarle accanto “vedo che adori inventare racconti”
“Ehm … è vero” risponde lei “mi piace molto scrivere storie”
“Davvero?” chiede Flash “Non si direbbe”
Lei lo fissa: “come scusa?”
“Dal modo in cui ti comporti in classe, sembra che tu voglia diventare una professoressa eccezionale” dice il ragazzo.
“No. Il mio più grande sogno è quello di diventare una scrittrice famosa” esclama Twilight un po’ irritata.
“Allora perché ti comporti come una secchiona?” domanda Flash.
“Io non mi comporto da secchiona … razza d’antipatico”
“Sì invece e se vuoi ti elenco i motivi” e li conta sulle dita “stai sempre in disparte, non parli mai, non fai altro che leggere i libri, rispondi a tutte le domande dei professori e non stai sempre in camera a studiare invece di uscire a prendere un po’ di aria”
“Che ne sai che resto sempre in camera?” domanda Twilight.
“Me l’ha detto Applejack” risponde Flash “secondo me, tu sei una tipa ok. Sei carin …” si trattiene in gola la parola e fa finta di tossire prima di andare avanti “sei la più brava della classe, ti piace studiare e questo va bene. Ma quando esageri, esageri!”
Lo sguardo in cagnesco di Twilight inizia ad affievolirsi. Cerca di replicare limitandosi a dire: “Non sai quanto studio occorre per diventare scrittrici”
“Hai cinque anni davanti a te per studiare” quasi grida Flash “e non li puoi passare stando davanti a dei libri dalla mattina alla sera! Hai finito i compiti? Vai in giro per l’accademia, vedi com’è, chi ci vive, insomma …” prima di entrare in una porta che dava al bagno le dice lievemente “… fatti degli amici” e scompare dietro la porta.
Twilight la fissa per qualche istante, dopodiché in silenzio, entra nell’ascensore che la porta al piano della sua camera.
In realtà Flash non doveva andare al bagno. Infatti, quando l’ascensore sparisce dal piano, esce e prende l’altro corridoio per tornare al dormitorio: nel petto aveva una speranza incredibile, che Twilight pensasse alle parole che le erano state dette e facesse amicizia con tutti … soprattutto con lui.
Applejack torna dal club di musica e si butta sul letto. Twilight sta scrivendo qualcosa su un pezzo di carta. La coinquilina, non saluta neanche. Prende da sotto il letto la sua chitarra e inizia a suonare per la prima volta lo spartito che gli amministratori del suo club avevano distribuito a lei e agli altri membri.
“Com’è stato … il primo giorno … al club di musica?” chiede all’improvviso Twilight.
Applejack smette alla svelta di suonare e la fissa.
Le aveva fatto una domanda? Le aveva parlato? Le sembrò un miracolo.
“Ecco è andata bene” risponde esterrefatta “perché lo chiedi?”
“Così”risponde la ragazzina “ero … curiosa”
Applejack non riprende a suonare. La guarda interrogativa.
“Senti Applejack” dice Twilight alzandosi e guardando il pavimento “pensi … che sia ancora in tempo … per diventare tua amica?”
Applejack sussulta. La Noigirl le stava chiedendo di essere sua amica? Era incredibile.
“Ce-certa-mente”balbetta.
“Sono stata una stupida” alza lo sguardo Twilight “pensavo che l’unica ragione per cui sono venuta in questa accademia, era studiare e diventare la prima della classe. Ma ora ho capito … che sarebbe più bello … studiare al massimo in compagnia di qualcuno”
“Stabiliamo delle regole tesoro” si alza Applejack “le mie amiche non mi obbligano mai a fare quello che dicono loro. Ci mettiamo d’accordo e facciamo qualcosa che sta bene a tutte. A me non sta bene studiare. Lo trovo un hobby (scusa il linguaggio) di merda che infondo non piace a nessuno. Se sarai mia amica, dovremo fare qualcosa che piaccia a tutte e due. Altrimenti buonanotte!”
“Ecco … a me … piace altro … oltre studiare” risponde Twilight arrossendo.
“Per esempio?” chiede Applejack guardando il soffitto.
“Mi piace andare in bici, andare al mare o in piscina, giocare a palla a volo e altre cose così” ribatte la compagna.
“PERFETTO” urla Applejack alzandosi e prendendola per mano “stai pronta Twilight, perché stiamo per passare una giornata indimenticabile! Ma … occorrerebbe l’aiuto di qualche ragazzina di mia conoscenza” e ghignando esce dalla stanza trascinandola con sé.

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Capitolo 6
*** Take this Trixie! ***


Cap 6
Applejack porta Twilight al primo piano, dove si ferma davanti a una porta con la targa d’ottone che diceva “Privato”. Bussa e attende.
“Chi è?!” dice una voce minuta dall’interno.
“Sono io” risponde Applejack.
Si sente una chiave girare e la porta si apre. Ad aprirla è stata una bambina sui sette anni, con le codine marroni e gli occhi più o meno dello stesso colore. Appena vede Applejack, le salta addosso.
“Sorellona!” esclama “Sapevo che saresti venuta a trovarmi!”
“Dovevo aspettare il momento adatto, sorellina!” l’abbraccia Applejack “Il club e la scuola mi sta tenendo molto impegnata e …” accanto alla bambina, arrivano altre due bimbe. Una dai capelli corti e biondi e l’altra dalla pelle scura e i riccioli neri “ciao ragazze” le saluta Applejack.
Poi, ricordandosi che non era venuta sola, si volta verso Twilight e fa le presentazioni: “Ragazze lei è Twilight la mia compagna di stanza. Twilight, loro sono mia sorella Applebloom” indica la bambina che l’aveva abbracciata “Sweetie Belle” indica la biondina “ e Scootaloo” indica la scura.
“Piacere” dice Sweetie Belle inchinandosi.
“Noi siamo le Crusaders Girls” si presenta Applebloom.
“Crusaders Girl?” chiede Twilight “Cosa significa?”
“Tu sai che non è permesso alle bambine minori di tredici anni iscriversi all’Equestria Accademy” spiega Applejack “beh, i miei genitori che sono sempre assenti, hanno parlato a lungo con la preside Celestia e l’hanno convinta a creare in un hotel non molto lontano da qui, una scuola per loro. Dopo le lezioni hanno il permesso di venire all’accademia ma a costo di restare in questa stanza fin quando qualcuno non arriva e le accompagna in giro per l’accademia”
“E tu sei venuta” l’abbraccia Applebloom “quindi ora ci porterai fuori da questa stanza. Siamo così annoiate”
“Hanno formato un piccolo club” termina il racconto la sua sorella maggiore “e l’hanno chiamato Crusaders Girls!” poi si rivolge alle bambine “Bene Crusaders Club! Occorrerà tutto lo spirito avventuroso possibile per la missione che vi sto per affidare!”
“Dicci tutto capo!” esclamano le tre in coro.
Mezz’ora dopo, le bimbe si trovano nel corridoio del quinto piano e stanno nascoste dietro una statua di un senatore antico.
“Vedete qualcosa?” domanda Applebloom.
“Per ora niente” rispondono le amiche.
“Aspetta un momento …” dice Sweetie Belle “guardate lì!”
E dalla curva che dà all’ascensore, esce Trixie seguita da Manula.
“Allora” dice la prima “Manula! Hai pensato a un modo per fargliela pagare a quella Twilight Sparkle?”
“A dire il vero … no” balbetta Manula prima di accovacciarsi a terra consapevole che Trixie le stava per fare del male.
“L’ho immaginato” risponde invece Trixie “sapevo che una mediocre come te non poteva avere in quella testa di minchia, un’idea geniale. Per questo mi sono presa la briga di escogitare un mio piano”
Ma prima che potesse spiegarlo le Crusaders Girls le si mettono davanti con le mani tenute stranamente dietro la schiena.
“Ciao” esclamano in coro “come ti chiami?”
“Oh, mio dio!” dice Trixie indietreggiando “Cosa ci fanno delle mocciose cacasotto nel corridoio di una scuola così raffinata?” si rivolge a Manula “La bellissima e ricchissima Trixie, non vuole che queste marmocchie le rivolgano la parola. Liberatene. ORA!”
Manula, deglutendo, si rivolge alle bambine: “Potete … andarvene?”
“Il tuo nome è Trixie vero?” domanda Scootaloo.
“Lavatevi la bocca piena di carie, prima di dire il mio bellissimo nome!” si vanta Trixie.
“Sì!” esulta Sweetie Belle “E’ lei!”
“Allora … Trixie” ghigna Applebloom “te l’ha mai detto nessuno che il bianco ti dona?” indica la sua camicia.
“Oh!” si volta la ragazza “Dici sul serio?”
“Sì!” continuano le bambine.
“Sei bellissima!” commenta Scootaloo.
“Divina” fa eco Sweetie Belle.
“Sensazionale!” finisce Applebloom.
“Oh, grazie” si lusinga Trixie “So di essere bellissima, divina e sensazionale, ma …”
“E ti hanno mai detto un’altra cosa?” si avvicinano.
“Che sono meravigliosamente brillante?” prova a indovinare Trixie “Che sono così bella che in un concorso di bellezza, mi direbbero – niente professionisti?- Che sono la studentessa più fantastica del mondo? Che sono …”
“UNA STREGA” urlano le bambine.
Tirano da dietro la schiena dei secchi di e li svuotano addosso a Trixie che si ritrova ricoperta dalla testa ai piedi di vernice bianca indelebile.
“OH” strilla lei muovendo le mani gocciolanti “MA CHE CAZZO …?!”
“Ora sì che sei bella” ridono le Crusaders Girls “con tutto quel bianco …!”
“OH! VOI!” grida Trixie “ORRIDE MERDINE! VI AMMAZZO!” e corre nella loro direzione. Le ragazzine fanno dietrofront e corrono via.
Manula, scappa dall’altra parte, terrorizzata.
Applebloom e le amiche, percorrono tutto il corridoio con Trixie che sta loro alle calcagna Durante qualche attimo di distrazione da parte dell’inseguitrice, riescono ad arrivare nel luogo dell’incontro dove scorgono Applejack e Twilight e si nascondono in uno sgabuzzino, mentre loro due si mettono davanti.
“DOVE SONO ANDATE QUELLE MOCCIOSE?” si guarda intorno Trixie.
“Non saprei Trixie” ride Applejack “piuttosto dov’è andato a finire il tuo bel completino?”
“Oh! GIURO! ME LA PAGHERANNO CARA!” e corre in un’altra direzione.
Quando sparisce dentro l’ascensore, le Crusaders Girls escono dal nascondiglio e ridono a crepapelle insieme a Applejack e Twilight.
“E’ stato troppo forte!” commenta quest’ultima.
“Grande Applebloom!” dice Applejack stringendola “Siete state grandi!”
“Ora però tornate nella vostra stanza” ricorda Twilight “Trixie sta andando dalla preside e se lei non vi trova, sarete nei guai!”
“Hai ragione!” accordarono le bambine.
“Dobbiamo scappare” dice Applebloom “grazie Applejack, ci siamo divertite da morire” le da un bacetto e poi con le amiche si dirige alle scale.
“Allora, ti sei divertita?” chiede Applejack alla compagna.
“Eccome!” risponde Twilight “Non ci vedo più dalle risate”
“Bene. Ora che non c’è Trixie nei dintorni, possiamo andare in palestra e prendere la rete da palla a volo, così giocheremo in cortile” dichiara Applejack.
“Giusto!” concorda Twilight “ E quella cretina non farà la spia”
 
 

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Capitolo 7
*** Discoveries ***


 
Cap 7
Twilight e Applejack raggiungono la palestra. La porta è già aperta, quindi non c’era bisogno di chiedere la chiave in portineria.
Entrano ma la trovano occupata.
Rainbow Dash sta facendo quanti canestri possibili mentre Pinkie Pie le fa da cheerleader.
Si accorgono delle due solo qualche istante dopo.
“CIAO TWILIGHT” dice Pinkie raggiungendola “come mai siete qui?”
“Volevamo prendere la rete da palla a volo” spiega Twilight.
“Ma sei impazzita?” dice Rainbow Dash interrompendo i suoi canestri “Se vi vede quella Trixie, vi accuserà alla preside”
“Abbiamo sistemato Trixie” ghigna Applejack “quindi possiamo prendere la rete tranquillamente e montarla dove nessuno ci scoprirà” e si dirige verso l’armadio in fondo alla palestra dov’erano contenuti tutti gli attrezzi sportivi.
“Posso aiutarvi?” chiede Pinkie “Io amo giocare a palla a volo e sto iniziando ad annoiarmi a fare il tifo per Rainbow”
“Posso venire anch’io?” chiede Rainbow Dash mettendo da parte il pallone da Basket “Sono riuscita a superare i sessanta canestri e vorrei fare qualcos’altro”
“Venite pure” ride Applejack “sarà più divertente giocare in quattro!”
Prendono da un armadio la corta rete e un pallone non troppo pesante ed escono dirette al cortile.
Una volta arrivate, si sistemano in un angolo di collinetta con molti alberi, parecchio distante dalla finestra dello studio di Celestia.
Montano la rete legandola a due alberi non troppo distanti e iniziano a giocare.
“Sei brava Twilight” commenta Rainbow Dash dopo mezz’ora “dove hai imparato a fare quella schiacciata fenomenale?”
“Alla mia vecchia scuola” risponde Twilight “il coach era molto serio”
“Dovresti vedere com’è l’allenatore del club di palla canestro” dice Rainbow.
In quel momento si fermano perché sentono un rumore in avvicinamento.
Si voltano e vedono una ragazza uscire da una siepe canticchiando. Sul dito aveva un pettirosso azzurrino.
Twilight la riconobbe: “Fluttershy!” esclama ad alta voce.
La ragazzina sobbalza e l’uccello che aveva nella mano, vola via terrorizzato.
“Oh, che peccato” esclama dispiaciuta. Poi si volta verso le ragazze “cosa ci fate qui? E’ vietato usare la rete fuori dopo le sei”
“Appunto per questo ci siamo nascoste in questo boschetto” spiega Pinkie sorridente “così nessuno ci becca”
“E tu perché sei qui?” domanda Applejack.
“Stavo raccogliendo fiori per il club di giardinaggio, quando un pettirosso si è poggiato sul mio dito. Stavamo cantando una dolce melodia insieme, ma come potete vedere se n’è andato” racconta Fluttershy guardando in alto “beh, sarà meglio che torni a lavoro” e con aria demoralizzata, si volta e cammina a testa bassa.
“Ehi, aspetta!” la chiama Twilight. Le sta per chiedere se vuole giocare con loro, quando un altro rumore attira l’attenzione di tutte e cinque.
Sembra … qualcuno che corre.
Infatti, riescono a vedere in lontananza una figura che man mano che si avvicina, si rivela essere la ragazza più carina della loro classe e forse di tutta l’accademia.
Rarity prende fiato appoggiandosi ad uno degli alberi dov’era legata la rete e alzando lo sguardo, nota le ragazze.
“Oh!” si stupisce avvicinandosi “Potreste nascondermi per favore?” chiede con le mani incrociate “Mi inseguono”
“Chi ti insegue?” chiede Fluttershy rabbrividendo.
Rarity indica delle sagome lontane e dice: “Quei ragazzi! Vogliono invitarmi a uscire. Sono più grandi di me di due anni. Non ne posso più”
“Oh no!” esclama Rainbow Dash “Se vengono qui, ci faremo scoprire. Dobbiamo nascondere le cose! Aiutatemi a slegare la rete!”
Applejack e Rainbow Dash, in fretta, sciolgono i nodi fatti agli alberi e si mettono a correre seguite dalle altre.
“Presto! Qui dentro!” Pinkie Pie indica un grande albero con l’incavatura gigantesca e abbastanza larga.
Rarity s’infila al suo interno tenendo strette la rete e la palla.
Si sentono voci maschili provenienti dal punto dov’erano prima, urlare:
“RARITY DOVE SEI?”
“RARITY! TI HO PRESO UN MAZZO DI ROSE!”
“NON DARGLI ASCOLTO RARITY! IO TI HO COMPRATO UN ANELLO!”
“RARITY?!”
Twilight e le altre quattro, per fargli andare via, si avvicinano.
“Ehi voi!” le chiama uno dei corteggiatori “Avete visto una creatura celestiale passare di qui?”
“Sì” mentono loro “è andata verso l’accademia”
“LA RAGGIUNGO PRIMA IO” urla un ragazzo scappando indietro.
“NON VALE! SEI PARTITO PRIMA!” gridano gli altri inseguendolo.
Rarity esce dal suo nascondiglio e si sistema il vestito sporco di corteccia.
“Grazie” dice alle altre “sono salva … per oggi”
“Come ci si sente ad avere tanti ammiratori?” chiede Applejack.
“E’ una seccatura!” risponde la ragazzina “Non vieni lasciata sola neanche un attimo perché sei sempre circondata da fiori e cioccolatini”
“Non è colpa tua se sei nata bella” sorride Fluttershy.
“Ma anche voi siete belle” fa notare Rarity “perché se la prendono con me?”
“Evidentemente va di moda corteggiare quelle che portano il nome di Rarity” scherza Twilight. Tutte si mettono a ridere e cambiano discorso.
“Perché siete venute qui a giocare a palla a volo?” chiede Rarity.
Applejack e Twilight raccontano di come avevano tolto di mezzo Trixie.
“Che idea geniale!” ride Pinkie asciugandosi una lacrima.
“Avrei voluto esserci e firmarlo, a quest’ora avrei più di novemila commenti sul mio blog” dice Rainbow Dash.
“Chissà cosa starà facendo adesso quella rompipalle” pensa Twilight.
“Eccole signora preside! Sono loro!” dice una voce improvvisa alle loro spalle. Si voltano e non credono ai loro occhi!
Trixie, ancora ricoperta di vernice, con un asciugamano bagnata sulle spalle, è accanto alla preside Celestia e ghigna indicandole.
Le ragazze sussultano.
La preside ha uno sguardo molto deluso: “Signorine!” strepita “Vi rendete conto di quello che avete fatto? Avete chiesto a delle ragazzine indifese di compiere un atto di bullismo al posto vostro! Ad ogni modo non dovevate farlo comunque” Twilight si volta verso Trixie che la squadrava malignamente e solo in quel momento si accorse che non erano sole quelle due: Trixie stava stringendo le braccia di Sweete Bell e Scootaloo mentre Celestia, quella di Applebloom “E’ inoltre, severamente vietato portare via la rete dalla palestra, dopo le sei! Anche se la signorina Trixie non mi avesse riferito quanto sapeva, lo avrei scoperto lo stesso!” indica il cielo “Sapete quante telecamere di sorveglianza ha questa scuola?” le ragazze alzano lo sguardo e vedono sulla cima di un albero, una telecamera puntata su di loro “Ho visto tutto nel mio ufficio! Da quando siete andate a prendere le bambine fino a quando avete portato la rete qui. E’ una cosa molto grave e per questo sarete messe tutte e sei in castigo”
“No signorina. Loro non centrano” dice Twilight rivolgendosi a Pinkie, Rainbow, Fluttershy e Rarity.
“E’ stata nostra l’idea” balbetta Applejack.
“Le signorine Rainbow Dash e Pinkie Pie, si trovavano in palestra dopo l’ora di chiusura delle attività. La signorina Fluttershy ha raccolto garofani dal terriccio di una delle nostre serre mentre la signorina Rarity per sfuggire ai suoi … -paparazzi- Si è nascosta nell’aula di algebra delle superiori, dove si stava svolgendo un esame d'ingresso e che nonostante ciò, lei è rimasta!”
Le quattro ragazze abbassarono lo sguardo come per dire che era vero.
“In quanto a voi” terminò la preside rivolta alle Crusaders Girls “non vi sarà permesso venire al college per una settimana” e guardando di nuovo Twilight e le altre, concluse il discorso dicendo: “la punizione inizia ora”

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Capitolo 8
*** The punishment ***


Cap 8
 
La punizione data alle ragazze, è molto dura: devono pulire tutte le classi del terzo piano (il più grande di tutta l’accademia).
Ora si trovano nella quarta aula a sistemare i libri, togliere le cicche sotto i banchi, lavare la lavagna e i vetri, spazzare eccetera.
“Scusate ragazze” dice Applejack “è tutta colpa mia. Se non mi fosse venuta quella cazzo di idea di prendere la rete, ora non saremo qui”
“Non ti preoccupare” la rassicurano le altre tranne una pensierosa Twilight.
“Abbiamo combinato dei guai anche senza il vostro aiuto” ricorda Rarity.
“E poi è più bello lavorare in compagnia” ride Fluttershy.
Twilight sbuffa e getta per terra lo straccio con il quale stava lavando.
“Non ce la faccio più” sospira sedendosi su un banco “ci mancano altre venti aule per finire”
“Twilight, sono sicura che dopo quello che è successo non vorrai più far altro oltre lo studio” dice Applejack senza guardarla. La compagna non risponde.
Pinkie, pensando che stesse per scoppiare un litigio, cerca di rendere un lavoro un gioco. Prende lo strofinaccio e ci mette i piedi sopra, mentre spingendosi, oltrepassa tutta l’aula come sopra un monopattino.
Dopodiché prende due libri e mettendoseli in testa, cerca di raggiungere l’armadio dove sistemarli. Prende uno straccio, mira alla finestra e lo lancia, colpendola e bagnandola: “HO VINTO” esulta “Dai ragazze provate anche voi adesso!”
Rainbow Dash, capendo il suo intento, stette al gioco. Prende la scopa e mentre pulisce il pavimento dalle carte, balla e fischia.
Lo stesso lo fa Rarity che lancia più stracci che può sulla finestra.
Fluttershy usa i libri come dei tamburi.
Applejack usa le scope come monopattino.
Twilight pulisce normalmente ma dopo un po’ si fa prendere anche lei la mano. A bordo dei loro – monopattini - escono dall’aula ormai lucida e si dirigono verso la successiva.
Le classi che seguirono, vengono pulite in silenzio e in divertimento.
Erano le otto quando arrivano alla penultima: danzano sui loro oggetti da lavoro ridendo e spassandosela. Per raddrizzare i banchi, danno loro una spinta con il bacino e tornano a pulire.
Mentre Twilight usava gli spazzoloni come dei pattini a rotelle, guardava le ragazze intorno a lei: Rainbow Dash, con quel suo spirito grintoso che non si preoccupava di nulla, Pinkie Pie, sempre allegra, come se non sapesse che crudeltà c’è nel mondo, Rarity, bella ma non vanitosa che è sempre pronta ad aiutare tutto e tutti, Applejack, temeraria e coraggiosa, sempre disponibile quando si tratta di divertimento e Fluttershy, timida e dolce, amichevole e gentile, che se vede dei bulli in azione contro i suoi amici, non si tira mai indietro.
E lei?? Twilight Sparkle è intelligente e studiosa. Ama leggere romanzi e scrivere racconti, pronta a tutto pur di realizzare il suo sogno: anche studiare ogni secondo della sua vita senza mai divertirsi.
Pensava di essere mega furiosa con Applejack per averle messe tutte in punizione, invece non provava quella sensazione: era in compagnia, con ragazze sorridenti che non la escludevano dalle cose che facevano come le era sempre capitato da piccola. Forse, pensa Twilight, era riuscita a trovare delle persone che potrebbero diventare sue grandi amiche.
Alle nove e mezza hanno finito.
“Uuf” dice Rarity asciugandosi il sudore “sono esausta”
“Andiamo a mangiare o direttamente a dormire?” vuole sapere Applejack.
“Io a dormire” dicono Fluttershy, Rainbow e Rarity.
“Io pure” decide Twilight “ci vediamo domani ragazze. A dopo Applejack” dice poi prima di dirigersi verso le scale.
“Noi andiamo a mangiare” dicono in coro Applejack e Pinkie.
“Quella ragazzina è strana” commenta Rarity guardando Twilight sparire al piano di sopra “ma sta iniziando a starmi veramente simpatica”
“Anche a me” accordano le altre.
“Strano ma oggi mi è sembrata diversa” sorride Applejack “come se stesse cercando di dirmi che tutto quello che vuole … sono delle amiche”
“Beh” alza le spalle Rainbow “allora diamogliele”

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Capitolo 9
*** The perfect story ***


Cap 9
 
Twilight non risponde a tutte le domande della professoressa il giorno dopo anche se le sapeva. E’ troppo assorta nei suoi pensieri e ogni tanto rivolge lo sguardo alle cinque ragazze con le quali era stata punita il giorno precedente.
Gli insegnanti assegnano non pochi compiti per la giornata di domani ma Twilight decide di farli dopo l’incontro con il club di scrittura.
A pranzo sta finendo il suo pollo fritto, quando vede qualcuno avvicinarsi: Pinkie Pie.
“Ei” dice lei “vuoi venire a mangiare al nostro tavolo?” indica un tavolo dove sono sedute le altre.
“Grazie” fa per accettare Twilight “ma devo andare al club o farò tardi. Magari stasera” non è che non volesse ma l’idea di avere delle amiche la metteva ancora in agitazione ed aveva paura che al solo sbaglio di parole, l’avrebbero presa per pazza e non rivolgerle più la parola.
Salta il dessert e si dirige verso il piano del club.
Mentre era in ascensore, vede un ragazzo avvicinarsi e presentarsi: “Ciao! Mi chiamo Francis e sono arrivato solo ieri all’accademia. Tu sei Twilight Sparkle, vero? Sono nella tua stessa classe!”
“Piacere “ sorride a malapena lei.
“Sei amica di Pinkie Pie, vero?” chiede Francis.
Lei non sa cosa rispondere, arrossisce e balbetta “Sì la conosco … solo di vista!”
Le ante dell’ascensore si aprono. Francis deve andare a un piano più insù, quindi resta nella cabina.
Ma mentre esce, Twilight è sicura di avergli sentito mormorare: “Beata te”
 Sbuffando, Twilight arriva al club dove stavolta prende posto accanto ad un altro ragazzo visto che Flash non era ancora arrivato.
“Bene ragazzi” dice Rex quando furono al completo “io e Silvana, abbiamo passato tutta la notte a leggere i vostri racconti e abbiamo una critica per ciascuno di voi”
Iniziano ad elencare i sedici ragazzi e a commentarli: “Bex, la tua fiaba è molto carina ma hai messo troppa narrazione e pochi dialoghi. Mary, tu invece hai messo troppi dialoghi e poca narrazione. Cosentino, ci sono alcuni errori di grammatica. Cornelio, hai fatto parlare poco il protagonista. Timoty hai occupato tutta la pagina scrivendo in grosso, quindi è troppo corta. Mariasole, non mi è piaciuta la parolaccia che hai inserito. Flash hai messo troppe cancellature” dopo un po’ arrivano a Twilight “Twilight Sparkle” si fermano per qualche minuto “il tuo racconto è … davvero niente male” Twilight sorride illuminandosi “è la storia più lunga che abbiamo avuto. Ci è voluta un’ora per leggerla”
“Devo ammettere che è incredibile come l’hai scritta in poco tempo. Non ti sei fermata neanche un attimo, non hai fatto neanche un errore, la narrazione e i dialoghi sono messi nell’ordine giusto e i sinonimi sono superflui!”
dice Silvana da sola.
“Tu-tu-tu … mi sorprendi Twilight” balbetta Rex emozionato “sei nata per essere una scrittrice”
Twilight arrossisce. Un’immensa gioia nel cuore.
“Oggi correggeremo gli errori dei tuoi compagni” le dice Silvana “visto che non ne hai fatto nemmeno uno” le porge un foglio “ti dispiacerebbe … scriverne un’altra di storia? Magari stavolta con più colpi di scena”
“Certamente” accetta Twilight prima di iniziare a scrivere.
I due amministratori passano l’intera ora a far notare agli altri membri del club le cose che hanno sbagliato e come non ripeterle la prossima volta.
Flash non è del tutto attento. Sta ammirando Twilight che scrive sorridente un nuovo racconto.
“Ehm … Flash” lo riporta alla realtà, Rex “ visto che sei così interessato perché non ripeti quando si mettono i punti e virgola quando si elencano le cose?”
Flash deglutisce e fa una figuraccia.
Twilight però non se ne accorge. È troppo impegnata a scegliere un finale adeguato alla sua opera.
Alla fine dell’ora, lo consegna ai due ragazzi ed esce in corridoio. Si volta verso Flash ancora rosso in viso per la vergogna. Era un tipo veramente strano. Fa spallucce e scompare nell’ascensore.
Il ragazzo la osserva e si batte una mano sulla fronte così forte da lasciarsi il segno rosso.
“Che stronzo!” esclama “Sono uno stronzo! Che figura di merda! Proprio davanti a …” non finisce la frase.
 
Twilight rientra in camera.
“Ciao Applejack” la saluta.
La compagna sta leggendo il brano di antologia che toccava per il giorno seguente.
“Ciao” ricambia “com’è andata?”
“Direi bene” risponde Twilight “il mio racconto è stato l’unico che non ha fatto neanche un errore”
“Questo è un bene” dice Applejack alzando lo sguardo dal libro “se il tuo sogno è diventare una scrittrice allora sei sulla buona strada”
Twilight sorride a malapena e tira fuori dalla cartella l’eserciziario di geometria dove inizia a fare gli esercizi in poco tempo.
Finisce verso l’ora di cena.
Applejack invece sembra essere ancora all’inizio degli esercizi di francese.
“Ehm” balbetta Twilight senza volerlo “vuoi … copiare?”
 La ragazza alza gli occhi e la fissa intensamente. Le stava proponendo di copiare dai suoi esercizi che sicuramente erano tutti giusto.
Esita un po’ prima di rispondere ma alla fine accetta.
Riesce a finire i compiti in tempo prima di scendere a mensa.
Incontrano Pinkie e Rainbow nell’ascensore.
“Allora” dice la prima “ti siedi al nostro tavolo oggi? Non puoi sempre stare in disparte. Finirai per diventare la muta di Zorro”
“E va bene” accetta infine Twilight arrossendo ed deglutendo “mi siederò al vostro tavolo”
Arrivate a mensa, trovano già sedute Fluttershy e Rarity che dormivano un piano sotto di loro, nella stessa stanza.
Occuparono i tre posti vuoti e presero a mangiare.
“Allora” chiede Pinkie “come va il club di disegno, Rarity?”
“Bene” risponde la compagna “ieri ci hanno chiesto di disegnare una persona di profilo. Ci ho messo un po’ ma alla fine mi è uscita bene. Oggi ci hanno chiesto di colorarla usando solo un carboncino per gli effetti ombra. Mi hanno detto che il mio è perfetto”
“Tutto bene con il club di medicina, Fluttershy?” domanda Applejack.
“E’ fantastico” risponde la ragazzina “non pensavo che le lezioni di chimica potessero essere così divertenti. Almeno sarò preparata per il prossimo anno, quando cominceremo a farle. Ieri ci hanno fatto mischiare glucosio A)89 con pioggia acida. Un mio compagno ha fatto esplodere la sua ampolla e si è beccato una lesione sulla fronte. Oggi invece è stato più semplice. Abbiamo usato un topo ferito come cavia. Siamo riusciti a cicatrizzargli la ferita ma non a guarirla. Domani gli amministratori ci hanno promesso che ci faranno esaminare dei protozoi in un telescopio e anche toccarli”
“Stai andando bene al club di cucina Pinkie?” chiede Rainbow stufa di quelle chiacchiere noiose.
“Arcisuperbene” sorride Pinkie Pie “ieri abbiamo cucinato una torta di mele e oggi dei dolcetti di polipo giapponesi. E tu invece, con gli allenamenti di palla canestro?”
“Piuttosto bene” risponde Rainbow Dash “ sono sicura che alla partita della prossima settimana vinceremo 20 a 3. Perché la mia squadra (i furious clouds) è la migliore di tutta l’accademia e non lo dico per vantarmi”
“Al club di musica ho imparato a suonare Vivaldi e Amadeus alla chitarra” racconta Applejack.
“Incredibile!” commenta Rarity “Quei brani si suonano bene soltanto al pianoforte”
“E tu Twilight? Ho saputo che frequenti il club di scrittura” domanda Fluttershy “ti diverti?”
La ragazza sta per rispondere, quando un ragazzo dai capelli neri a caschetto e un naso un po’ adunco, si avvicina al loro tavolo.
“Salve fanciulle” le saluta “scusate l’interruzione ma … Rarity! Avrei bisogno di sapere dove si svolge domani il club. Sai oggi sono stato distratto … dai tuoi  occhi”
La ragazza sbuffa e risponde guardando il suo piatto di pasta al forno: “Andremo nel bosco a disegnare gli alberi, Thomas”
“Grazie dolcezza” ringrazia il ragazzo “ci vediamo domani allora” le fa l’occhiolino e raggiunge un gruppo d’amici.
“Chi è quello?” chiede Fluttershy.
“Si chiama Thomas” risponde Rarity “è nella sezione F e frequenta il club di disegno come me”
“E’ uno dei tuoi tanti corteggiatori a quanto pare” ride Pinkie.
“Non voglio parlare di queste cose a tavola” esclama Rarity irritata “stavi dicendo, Twilight?”
La ragazza prende un bel respiro e comincia a raccontare cosa le avevano detto al suo club.
Fluttershy non stava molto attenta. Il suo sguardo era rivolto al tavolo dov’era seduto Thomas. Sentì un tamburo provenire dal cuore e le guancie accendersi.

 

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Capitolo 10
*** In the pool ***


Cap 10
 
Le ragazze stanno per andare a letto, ma prima di salutarsi hanno finalmente il coraggio di dire a Twilight:
“Domani stiamo insieme dopo l’incontro coi club. Perché non ti unisci a noi?” lei accetta felicemente.
 
Le lezioni della mattina sembrano infinite ma alla fine si terminano tutte.
Al rintocco della campanella del pranzo, mentre Twilight si alzava dal banco, viene raggiunta dalle altre.
“Per fortuna i compiti non sono tanti” sorride Pinkie “cosa vi va di fare?”
“Io avrei proposto di vedere le stanze della scuola che non abbiamo ancora visto” dice Twilight.
“E se chiedessi alla signorina Egerea se la piscina è ancora aperta?” propone Applejack “Potremo farci una bella nuotata. È enorme e c’è anche l’ idromassaggio”
“Che ideona” esclama Rarity.
“Mi sembra perfetta” accordano le altre.
“Allora vado immediatamente” dice Applejack e scompare nel corridoio senza farsi vedere a pranzo.
“Ragazze” chiede Twilight a mensa “chi è quel ragazzo che se ne sta sempre zitto ovunque si trovi?”
“Oh” risponde Pinkie “ si chiama Gabriel ed è il figlio della preside Celestia. È un tipo veramente solitario”
“Peggio di com’eri tu” dice Rarity riferita a Twilight.
Ridono.
Il presunto ragazzo è ad un tavolo non molto lontano da loro e le osserva per qualche istante. In particolare, una. Ma poi torna a fissare il suo pranzo e resta muto.
“Ragazze!” grida una voce.
Si voltano e vedono Applejack piombare nella mensa come una furia “Ragazze!” ripete raggiungendole “Egerea ha detto che la piscina è ancora disponibile dalle quattro alle sei e mezza”
“Fantastico” esulta Pinkie.
“Io non ho un costume” informa Twilight.
“Te ne presterò uno dei miei” le dice Applejack.
Mangiano tranquillamente e in allegria.
 
Al club, viene detto a Twilight che la sua nuova storia è fantastica.
“Grazie” arrossisce “non ci posso fare niente se amo inventare racconti”
“Diventerai una scrittrice bravissima” le dice Silvana facendole illuminare gli occhi come una torcia.
“Ora abbiamo un altro compito per te … per voi” comunica Rex “per domani dovete portare il vostro romanzo preferito. Chi non lo ha può prenderlo in prestito in biblioteca. Faremo un riassunto delle cose che vi hanno spinto a leggerlo e l’ispirazione che vi ha dato”
All’uscita, Flash sta per raggiungere Twilight e parlarle, ma la ragazza, troppo eccitata di farsi un bagno con le sue nuove amiche, esce di corsa e raggiunge in fretta l’ascensore.
Il ragazzo sbuffa e si da un'altra manata sulla fronte, stavolta più forte e dolorosa.
 
Applejack presta a Twilight un costume olimpionico con la bandiera americana mentre lei, uno a fiori turchesi.
Si avviano al settimo piano e là incontrano le altre in copricostume.
Rarity si era messa gli occhiali da sole nel caso volesse sdraiarsi sotto la finestra a prendere il sole che ancora splende alto nel cielo.
Arrivano negli spogliatoi e poggiano le borse su delle banche. Aprendo una porta accanto a degli armadietti, sbucano della stanza della piscina.
Era enorme e parecchio profonda in un punto. C’era una piscina piccola con idromassaggio, delle sdraio, un balcone e dei gonfiabili ammucchiati in un angolo.
Non c’era nessuno tranne loro.
“Wou” esulta Twilight “che meraviglia! La cuffia non è obbligatoria” e si toglie in fretta il copricapo stretto che indossava.
Applejack prende un gonfiabile a forma di barchetta e si butta in acqua a bordo di questo.
Pinkie la raggiunge da un trampolino.
Rainbow Dash a palla di cannone.
Fluttershy più lentamente, dalla scaletta.
Twilight facendo una giravolta in aria prima di atterrare.
Rarity si dedica al relax in quella idromassaggio.
Le sue amiche sono ancora tutte in acqua e riemergono subito.
“Com’è fresca” commenta Rainbow “stavo morendo di caldo dopo tutti quei canestri”
Un urlo le fa sobbalzare. E’ Fluttershy e voltandosi strillano anche loro. Anche Rarity le guarda e urla.
Le sue amiche erano ricoperte di uno strato nero e melmoso, simile al petrolio. Guardandosi intorno notano che la piscina ne è completamente piena. Si sbrigano a uscire gocciolando vernice nera dappertutto.
Rarity si alza per raggiungerle e nota che anche lei dai piedi alla pancia era sporca. Per fortuna non si era immersa, ma seduta.
“Cos’è questa merda?” strilla Rainbow, furiosa.
“E’ vernice … indelebile!” dice Twilight.
“Ma com’è possibile?” piange Fluttershy.
“Come abbiamo fatto a non notarlo prima di tuffarci?” chiede Pinkie.
“E’ disgustoso” piagnucola Rarity “dove cazzo sono le docce?”
Corrono negli spogliatoi e aprono in fretta le docce fredde senza preoccuparsi di farsele insieme. Riescono a togliersi metà della vernice ma la maggior parte non viene via.
Alla fine hanno i capelli con delle strisce nere e delle macchie un po’ dappertutto ma il viso era a posto.
Tornano a guardare la piscina, avvolte negli accappatoi.
“E’ incredibile” dice Twilight “non ci hanno avvertito che il filtro del cloro non è stato cambiato!”
“Vado a chiamare Egerea” dice Applejack scappando.
“E quello cos’è?” attira l’attenzione Pinkie. Si avvicina al bordo piscina e raccoglie un minuscolo oggetto molto notabile a causa della sua brillantezza.
“E’ un fermaglio a forma di rosa grigia” nota Fluttershy avvicinandosi.
“Cosa? Aspetta … un m-momento” balbetta Twilight strappandolo dalla mano dell’amica.
Torna indietro nel tempo con la memoria e dopo un po’ ricorda dove l’aveva già visto.
“Ma certo! Cazzo! Che scema sono stata”
“Cosa?” le chiedono le altre.
“Questo fermaglio” lo indica, rossa in viso “è di Trixie!”

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Capitolo 11
*** From the headmaster ***


Cap 11
Qualche minuto dopo le ragazze si trovano nella presidenza che hanno trovato vuota visto che Celestia era andata a vedere cos’era successo in piscina.
“Ecco le telecamere di sorveglianza” dice Pinkie avvicinandosi a un computer e cliccando su un file “e questa è la piscina tre ore fa”
Clicca il tasto – Play- e lei e le altre stanno in silenzio a guardare.
La piscina è pulita e in ordine, fin quando non entra una persona.
“Visto?” esclama Twilight “E’ Trixie!”
La ragazza nello schermo, si china nella piscina e affondandoci il braccio, toglie il tappo che fa entrare il filtro del cloro e apre la tubatura che collega i tubi agli scarichi dei bagni.
Soddisfatta se ne va, ma scivolando, sbatte con il sedere per terra e senza accorgersene la spilla a forma di rosa le cade dai capelli.
Si rialza imbronciata e sparisce.
“Bene” esclama Rainbow Dash “questa è la prova che ci serve per incastrarla”
“Aspettiamo la preside” e si siedono  su delle poltrone.
Accanto all’unica scrivania della stanza, c’è una macchinetta dell’acqua e Fluttershy decide di prenderne un bicchiere.
Lo riempie e lo sta per bere, ma ecco che qualcuno la sorprende alle spalle, spingendola in avanti.
La ragazza sbatte al computer e versa tutto il bicchiere pieno, sopra.
“Ma cosa … ?” dice voltandosi con le altre.
Trixie è appoggiata alla porta e se la ride, poi portandosi le dita alle labbra, dice “Ops. Perdonami, sono così sbadata” e scappa via.
Rainbow e Twilgiht stanno per inseguirla ma nella fretta si fanno lo sgambetto a vicenda e atterrano una sull’altra.
Trixie ne approfitta per tornare indietro al volo e prendere la sua spilla a forma di rosa che era scivolata di mano a Twilight.
Dopodiché sparisce.
Dalla tastiera del computer si leva un piccolo fumo e alcune scintille.
La luce sparisce in tutta l’accademia.
Dalle finestre entra un lieve spicchio di sole che sta scomparendo fra le nuvole che preannunciano un temporale.
“PORCA VACCA” urla Rairity guardando lo schermo del computer “QUELLA FIGLIA DI BUONA DONNA, HA CANCELLATO LE PROVE!”
Sul soffitto si accende una lucina verde per le emergenze mentre dai corridoi di tutta la scuola si levano urli e lamenti.
Qualche minuto dopo, passato a criticare Trixie, nello studio entrano la preside, la vicepreside (ovvero sua sorella Luna) e alcuni insegnanti con bidelli e portinai.
Tenevano in mano delle torce che illuminano il viso delle ragazze, poi Fluttershy con il bicchiere mezzo pieno in mano e poi il computer dal quale usciva ancora qualche scintilla.
“CHE COSA E’ SUCCESSO QUI?” urla Celestia.
“Noi … possiamo spiegare” balbetta Applejack.
“RESTATE QUI FIN QUANDO LA LUCE NON SARA’ TORNATA” poi si rivolge dolcemente alla sorella Luna, una bella donna dai capelli neri tendenti al blu e occhi celesti “va a chiamare l’elettricista”
Il resto dei presenti esce dallo studio dove restano solo le sei ragazzine e la direttrice dell’Euquestria Academy.
Lei si siede sulla sua poltrona mentre loro restano immobili.
“Voglio che mi raccontate la storia dall’inizio” dice Celestia seria.
Le alunne le dicono cos’è successo da quando erano andate in piscina.
“Avevamo le prove delle telecamere di sorveglianza” termina Twilight “ma è arrivata Trixie e ha spinto Fluttershy contro il computer e lei involontariamente lo ha rotto”
“Quindi state dicendo che è colpa di Trixie?” chiede la preside.
Le ragazze annuiscono.
Celestia prende dalla tasca il cellulare e invia un messaggio a un collega.
Qualche istante dopo arrivano nella stanza Trixie e un ragazzo biondino e parecchio carino.
“Accomodatevi” li accoglie la preside.
Twilight ha un desiderio irrefrenabile di saltare addosso a Trixie e ucciderla, ma viene trattenuta dalle amiche.
“Signorina Trixie” dice Celestia “queste ragazze sostengono che lei abbia volontariamente tolto il filtro del cloro dalla piscina per fare loro un dispetto e che poi abbia spinto la signorina Fluttershy contro il computer rompendolo e facendo saltare i fusibili di tutta l’accademia”
“E’ una menzogna!” esclama il ragazzo biondino stringendo Trixie fra le braccia “Mia sorella è stata tutto il tempo a studiare per l’esame d’ingresso di antologia di domani”
“MENTE” strilla Pinkie.
“E’ UNA BUGIA! E’ STATA LEI! POSSIAMO GIURARLO” fanno eco le altre.
“Mie care signorine” le guarda il fratello di Trixie “solo perché non volete ammettere di esservi dimenticate che la piscina andava pulita e che per sbaglio avete rotto il computer della preside, non significa che dovete dare la colpa a qualcun altro” rivolge di nascosto uno sguardo malizioso alla sorella “non è carino. Per niente!”
“TU NON SEI ALTRO CHE UN CIARLATANO BUON’ANNULLA” grida Rainbow avvicinandosi.
“SILENZIO” zittisce tutti, la preside per poi rivolgersi al ragazzo “signor Jeremy” lo chiama per nome “chi mi può dare la certezza che sua sorella non abbia combinato ciò di cui è accusata, oltre lei?”
“In molti” risponde Jeremy “la sua compagna di stanza Manula, il mio compagno di stanza Emiliano, due gemelle che l’hanno scorta entrare in camera sua con dei libri in mano e gli amici con il quale sta a mensa: che l’avevano invitata a stare in giardino con loro ma lei ha rifiutato perché doveva studiare. I suoi amici sono più di venti. Ventuno testimoni contro sei ragazzine. Non può non crederci”
“Va bene” sospira Celestia guardando in alto “se domani lei mi porterà da questi vostri amici e loro mi assicureranno che le cose sono andate come dice lei, allora l’accusa e falsa”
“SIGNORA PRESIDE, CI DEVE CREDERE. MENTONO” urlano le sei amiche.
“FATE SILENZIO” strepita la donna “ora voi 6, vi fate accompagnare nelle vostre stanze da un bidello. Se l’accusa è giusta, punirò Trixie se è falsa, dovrò procedere con un'altra punizione per voi. Buona serata a tutti” indica la porta.
“Ma signora …” prova a dire Twlight.
“HO DETTO BUONA SERATA”  Celestia batte fortemente la mano sul tavolo facendo trasalire gli studenti.
Jeremy e Trixie si sorridono e prendendosi per mano escono in silenzio.
Rainbow Dash passa davanti al ragazzo e gli sferra un calcio al polpaccio e mormorandogli: “Vaffanculo a te e a tua sorella”
Lui si volta per risponderle ma si ferma a osservarla con occhi interrogativi.
Lei gli fa il terzo dito e poi si allontana con le altre.

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Capitolo 12
*** Goodbye club ***


Cap 12
Le ragazze sono state scortate nelle proprie stanze, dove aspettano al buio, sdraiate sul letto, che la luce ritorni.
“Siamo fritte!” dice Twilight con il cuscino sulla faccia “Gli amici di cui parlavano quei due, diranno di proposito la falsa verità alla preside e noi saremo espulse. Questo è certo!”
“Non ci resta che sperare nel contrario” sbuffa Applejack.
“C’è sempre di mezzo quella stronza di Trixie” urla la compagna “ma quanto è vero Iddio giurò che la smaschererò e la farò finire in un mare … no, in una tempesta di guai!”
Poco dopo la luce ritorna ma le due stanno immobili sul materasso.
Sentono bussare alla porta. Aprono e nella stanza entrano le loro quattro amiche.
“Siamo morte” piange Fluttershy “ho iniziato a fare i bagagli”
“Non è passata manco una settimana e dovremo lasciare l’accademia” s’imbroncia (per la prima, rarissima volta) Pinkie Pie.
“Non dobbiamo essere troppo sicure di questo” cerca di calmarle Rarity “magari saremo messe di nuovo in castigo, ma non di certo espulse”
Rimangono zitte per qualche oretta, decidendo di non andare a cena, finché non bussano nuovamente alla porta.
Vanno ad aprire timorose e si trovano faccia a faccia con Silvana, Alex e altri ragazzi delle superiori.
“Diana, Viola?!” dice Pinkie riferita a due di loro.
“Gioiella, Wulafe?!” esclama Applejack ad altri due.
“Melody, Eliseo?!” dice Rarity ad altri due.
“Scooter?!” dice Rainbow ad un solo ragazzo.
“Lori, Ugo?!” si stupisce Fluttershy.
“Rex, Silvana?!” termina Twilight.
“Cosa fate qui?” domanda poi Applejack.
“Mi dispiace” spiega per tutti il ragazzo di nome Ugo “ma ci è stato ordinato di togliervi dai club, dalla preside”
“COOOSAAAAA?” urlano le ragazze
“Ti dobbiamo restituire i disegni, Rarity” dice la ragazza di nome Melody, porgendo alla ragazzina dei fogli.
“E tu ci devi ridare il guanto, Pinkie Pie” dice la ragazza di nome Viola.
Pinkie non sa cosa dire. Sbiancando, prende dalla tasca un guanto rosa a quadratini bianchi con la scritta – Grande cuoca-
Viola glielo prende e se lo mette in borsa.
“Tu ci devi restituire gli spartiti, Applejack” informa il ragazzo di nome Wulafe. La ragazza prende da sotto il letto degli spartiti e li consegna silenziosamente.
“Mi dispiace Rainbow” dice il ragazzo Scooter “ma da oggi sono di nuovo io l’allenatore della squadra” e le toglie dal collo il fischietto da coach.
“Grazie per averci prestato i tuoi appunti di medicina, Fluttershy” dice la ragazza Lori, dando a Fluttershy un diario celeste “ma dovremo limitarci a leggere i paragrafi dei soliti libri”
“Tieni Twilight” finisce Silvana, consegnando alla ragazza dei fogli. Twilight capisce: erano le sue storie “ci mancheranno da morire i tuoi racconti. È stato bello averti con noi”
“Per ultima cosa, dovete restituirci i distintivi” ricorda Diana.
Le sei prendono dalla tasca le spille dei rispettivi club e le consegnano dopo averli tenuti stretti nelle mani.
“Ci dispiace tantissimo” dice Melody “siamo sicuri che voi non avete fatto niente, ma se sono ordini della preside, non possiamo farci nulla”
“Arrivederci ragazzi” dicono in coro gli amministratori dei club camminando verso l’ascensore.
Appena scompaiono all’interno della cabina, le sei amiche scoppiano in un pianto isterico che dura più o meno un’ora.
Il mattino dopo arrivano in classe impreparate ma gli insegnanti non le chiamarono neanche una volta.
Rarity, durante l’intervallo, spinge da parte i suoi corteggiatori e si chiude in bagno fino al trillo della campanella.
Dopo pranzo se ne tornano nelle rispettive stanze a fare i compiti in silenzio ma nessuna delle sei era concentrata.
“Sento che il mio sogno di diventare una scrittrice si sia frantumato per sempre” parla per la prima volta Twilight quel giorno.
“Lo so, anche il mio, sento che non si può più realizzare”
“Allora perché siamo ancora qui, in questa stupida accademia?” si volta Twilight, gettando per terra il libro di algebra “Per non fare niente tutto il giorno? Ogni volta che non facciamo qualcosa al di fuori dei compiti, c’è quella merda di Trixie che ci rovina tutto. Tanto vale che ci facciamo espellere e la facciamo finita”
“Io non posso andarmene Twilight” dice Applejack “non ho posto dove andare. I miei sono sempre in viaggio e ora che sia io e mia sorella abbiamo trovato una sistemazione, i nostri tutori se ne sono andati”
“Era un sarcasmo” risponde Twilight col broncio. Poi guarda dalla finestra i mille ragazzini che si divertono in cortile
“vorrei tanto che ci fosse un modo per aggiustare quel computer e far vedere alla preside le riprese delle telecamere. I nostri guai sarebbero finiti e faremo ancora parte dei club” si mette seduta sul letto Applejack.
A quelle parole, la coinquilina sgrana gli occhi e mentre un pensiero si allargava sempre di più nella sua mente, un sorriso le allarga la faccia.
“Un momento …” dice “CI SONO!”
“Cosa?” sussulta Applejack.
“FORSE HO TROVATO LA SOLUZIONE” sbraita Twilight saltellando felicemente. Corre verso la porta e prima di sparire in corridoio urla all’amica “TORNO SUBITO” dopodiché si avvia verso la sala computer.
 

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Capitolo 13
*** The solution according to Twilight ***


Cap 13
In quel momento, in camera di Applejack, arrivano Pinkie, Rainbow, Rarity e Fluttershy.
“Dov’è Twilight?” domanda Pinkie.
“Non lo so. Ha detto che tornava subito” risponde Applejack.
“A quanto pare non tutta la vernice è venuta fuori dai tuoi capelli” nota Rarity.
“Ti prego non parlarmene” ansima Applejack “mi sono fatta più di dieci docce e questa cacchio di vernice non viene via”
“Non temete. Col tempo sparirà” rassicura le amiche, Fluttershy indicandosi i suoi biondi capelli con delle linee scure.
Qualche attimo dopo, Twilight piomba in stanza saltellando e urlando di gioia.
“Che ti prende?” sussulta Rainbow.
“Ecco qui, ragazze!” dice Twilight mostrando un foglio che teneva in mano.
Applejack glielo strappa dalle mani e lo legge ad alta voce.
CHI DICE CHE I DESIDERI NON SI REALIZZINO?
DAL 7 OTTOBRE INIZIERA’ IL FAMOSISSIMO CONCORSO – DREAM- DIRETTO DA ZACH EVLY E PRODOTTO DA BARBARO COONER.
PER CHI NON LO CONOSCA, QUESTO CONCORSO CONSISTE NEL MOSTRARE IN PUBBLICO IL PROPRIO TALENTO:
DELLE SQUADRE, SI ESIBIRANNO IN UN NUMERO DI CANTO, BALLO, TEATRO ECCETERA. (A SCELTA)
IL CONCORSO SI SVOLGERA’ IN UNA SCUOLA CHE VORRA’ OSPITARLO.
I VINCITORI HANNO LA POSSIBILITA’ DI ESAUDIRE UN QUALSIASI DESIDERIO E QUESTO SARA’ AVVERATO AL 100%. INOLTRE LA SCUOLA VINCERA’ DUECENTOCINQUANTA DOLLARI DAL MUNICIPIO SE I SUOI ALLIEVI RAGGIUNGERANNO IL MASSIMO DEL TALENTO.
COSA ASPETTI?
TELEFONA AL SEGUENTE NUMERO VERDE O INVIACI UN E-MAIL E IL TUO DESIDERIO PIU’ INTIMO SI REALIZZERA’
Applejack alza lo sguardo in direzione di Twilight: “Scusa ma non capisco”
“Semplice” spiega l’amica “l’altro giorno mentre studiavo in sala computer, mi è apparsa questa pubblicità sullo schermo. Ora l’ho stampata perché mi è venuta un’idea: se il concorso si svolgerà qui, e noi parteciperemo, se vinceremo, potremo esaudire il desiderio di tornare nei club. E poi con i duecentocinquanta dollari vinti, pagheremo un elettricista davvero esperto che aggiusterà il computer e mostrerà alla preside il filmato di Trixie che riempie la piscina di vernice”
“Ma … Twilight” balbetta Fluttershy “io non so ballare, cantare … o recitare. Mi vengono sempre i panici da palcoscenico”
“Non temere Fluttershy” la rassicura Twilight “abbiamo un sacco di tempo per imparare una coreografia e una canzone e cantarla al concorso”
“Non si può fare” dice Rainbow Dash “immagina quanti ragazzi parteciperanno. Soprattutto quelli del club di canto e di ballo. Non riusciremo mai a batterli!”
“Non importa se vinciamo o no” rassicura Twilight “i soldi andranno alla scuola e convinceremo la preside ad usarli per pagare l’elettricista. Torneremo lo stesso nei club se lei vede il video”
“Allora tanto vale che non partecipiamo” ipotizza Pinkie “le persone che vinceranno, avranno un talento al massimo e i soldi sarebbero dell’accademia in ogni modo”
“Hai ragione” concorda Twilight “non parteciperemo”
“C’è un altro problema Twilight” nota Rarity “come facciamo a convincere la preside ad ospitare qui un intero tour che deve riprendere il concorso e trasmetterlo in tutta la regione? Costerà un casino”
Twilight si ferma e guarda in alto “a questo non ci avevo pensato” pensa intensamente finché non le viene un’idea, che però non era sicura funzionasse. Lo spiega in fretta alle amiche.
Celestia sta ritornando nel suo ufficio dopo cena e sotto la porta trova come al solito la posta: bollette, lettere da amici lontani, contratti e altri documenti. Mentre li sfoglia per bene, però, trova un manifesto. Lei non riceveva mai pubblicità dall’ufficio postale, quindi quella doveva essere una cosa importante.
Si siede sulla sua poltrona e lo legge.
Trattava di un concorso che avrebbe potuto far vincere alla scuola un sacco di soldi. Ci pensa intensamente. Da molto tempo era arrivata la crisi nella regione e molte famiglie si rifiutavano di mandare i figli in quell’accademia, visto il prezzo. Con quella somma di denaro, Celestia avrebbe potuto diminuire i prezzi dell’istituto e i suoi alunni sarebbero aumentati.
Doveva saperne di più su quell’offerta.
Uscendo dal suo ufficio, si dirige all’aula magna dove il club di teatro sta svolgendo ancora le sue attività.
Celestia si ferma sull’uscio a osservare i ragazzi.
Stanno provando la scena di uno spettacolino che avrebbero messo in scena a fine mese e sono davvero bravi.
Non sbagliano una virgola del copione e sono decisi e grintosi a saper rappresentare il proprio personaggio.
La preside cambia stanza e va in quella del club di canto.
I membri impugnano i microfoni e cantano un brano creato dall’amministratore, che li accompagna a tempo di pianoforte.
Passa al club di ballo.
Le ragazze, accompagnate ognuna da un maschio, danzano classicamente e perfettamente. Come sono morbide le gambe delle ballerine quando piroettano e si piegano fino a toccare terra. E che forti sono le braccia dei ballerini quando sollevano le partner in aria e le rimettono giù lievemente.
Celestia pensa che dei talenti così fantastici, non dovevano rimanere nascosti al mondo.
Torna nel suo studio.
Preme il pulsante di un telefono fisso e digita il numero scritto sul volantino, che l’avrebbe messa in contatto con il signor Zach Evly.
 
 

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Capitolo 14
*** We're Equestria Girls ...???? ***


Cap 14
Molto tempo dopo, che le ragazze passarono stando in attesa e in ansia, sul portone dell’accademia, viene affisso un cartello:
DAL 7 OTTOBRE, L’EQUESTRIA ACCADEMY SARA’ LIETA DI OSPITARE IL TOUR DEL CONCORSO – DREAM-
VUOI REALIZZARE UN TUO DESIDERIO PIU’ INTIMO? HAI UN TALENTO CHE VUOI MOSTRARE AL MONDO?
PARTECIPA!
Appena le sei ragazze lo leggono, esultano di gioia e si abbracciano davanti a tutti nel cortile.
“EVVIVA CI SIAMO RIUSCITE!” grida Pinkie.
Ma le viene subito tappata la bocca.
Troppo tardi.
“In che senso ci siete riuscite?” chiede una ragazzina dai capelli neri.
“Ehm ..” inventa una scusa Rarity “siamo riuscite a realizzare il nostro desiderio. Il nostro concorso preferito verrà qui”
“Esatto e potremo esaudire un desiderio” conclude Twilight.
“Wou. Allora parteciperete” sorride un ragazzo.
“Sì …. cioè no … sì” arrossisce Fluttershy.
“Sì o no?” domanda la ragazza bruna.
“Sì” rispondono le sei ragazze senza volerlo, in coro.
“Formate un gruppo allora” interviene in quel momento un ragazzino riccio e lentigginoso “come vi chiamate?”
“Le … girls” inventa Applejack.
“Le girls?” chiede il ragazzo riccio guardandola “ma che nome è?”
“Ecco voleva dire … Equestria Girls” dice a caso Twilight.
“Le Equestria Girls” si meraviglia il ragazzino lentigginoso “è proprio un bel nome. E cosa farete? Canterete o ballerete?”
“non lo sappiamo. Dobbiamo pensarci” dice Rainbow stando al gioco.
In quel momento si sente la voce della vicepreside Luna, urlare in un megafono: “CHI VUOLE PARTECIPARE ALL’EVENTO CHE SI TERRA’ ALLA SCUOLA FRA QUALCHE SETTIMANA, VENGA A FIRMARE QUI”
“QUI CI SONO DELLE RAGAZZE” gridano in coro i ragazzi che avevano sentito Twilight e le altre parlare di un gruppo per il concorso “LE EQUESTRIA GIRLS”
Luna si avvicina e chiede: “Le Equestria Girls?”
“Sì e non vedono l’ora di partecipare al concorso” sorride il ragazzo ricciolino guardandole.
“Bene” dice Luna scrivendo su dei fogli “allora, da chi è composto questo gruppo?”
Le ragazze stanno per dire qualcosa quando arriva anche la preside Celestia e dice loro: “è un grande onore che un gruppetto come voi porti il nome della scuola. Mi aspetto grandi cose signorine, durante il concorso”
Le ragazze si guardano e inarcano le sopracciglia. Cosa dovevano fare? Dire di no e lasciare la preside delusa oppure accettare e partecipare a un concorso quando non erano brave in nessuna categoria fra canto, ballo e recitazione?
In quel momento arriva Trixie e ridacchia: “Quindi parteciperete al concorso? Pure io. La preside ci tiene molto che i talenti dei suoi allievi siano mostrati. Non vorrete mica deluderla?” ghigna in incognito.
Le ragazze si guardano ancora e deglutendo, sospirano.
Poi Twilight fa un passo avanti e parla per tutte: “Sì. Siamo le Equestria Girls e intendiamo partecipare a un concorso”
“Buona Fortuna allora!” fa un sorriso dolce la preside, prima di allontanarsi con la sorella.
“Sì. Ne avrete bisogno se gareggerete con la sottoscritta” mormora loro Trixie prima di andarsene ondeggiando.
Il ragazzo ricciolino dice: “Non abbiate paura. Quella lì non sa nemmeno che cos’è uno spartito” poi si rivolge a Applejack “a proposito io sono Lewis Mcmoro. Ti ho vista suonare al club. Non sei niente male” le fa l’occhiolino ma si corregge alla svelta “intendo a suonare, non di aspetto. Cioè sì non sei male neanche come aspetto, cioè anche come aspetto ma …”
“Ciao” sbuffa lei allontanandosi con le altre.

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Capitolo 15
*** You're not pretty ***


Cap 14
 
“Accidenti che guaio!” esclama Applejack buttandosi sul letto quella sera “Tutta colpa nostra che abbiamo esultato quando abbiamo visto il manifesto”
“Beh, potremo fingerci malate, o ritirarci per i mille compiti. La preside capirebbe” prova a rimediare Twilight.
“Ormai il danno è fatto amica” dice la compagna “l’unica cosa che possiamo fare è partecipare a quello stupido concorso. Le Equestria Girls! Tzè!”
“Ma dovremo inventarci una coreografia, una canzone o uno spettacolino” esclama Twilight Sparkle “è un casino”
“Dovremo arrangiarci” e dopo aver detto queste parole la ragazza si addormenta dopo aver spento la luce.
Twilight resta ancora sveglia a guardare la luna piena. Non le era mai piaciuto il mondo dello spettacolo. Cantare non le riusciva bene, recitare balbettava di tanto in tanto e ballare, inciampava.
Come avrebbero fatto lei e le sue nuove amiche a partecipare in un concorso nazionale, anche perdendo, ma senza fare figuracce?
 
E’ mattina e Applejack sta andando a trovare Applebloom. La punizione delle tre bambine era finita ed erano tornate al college.
Solo che quando apre la porta della loro stanza, non le trova sole. Rarity sta pettinando loro i capelli, mentre Sweete Bell l’abbraccia.
“Applejack!” esclama Applebloom alzandosi da una sedia e correndo ad abbracciarla “Mi sei mancata tantissimo. Rarity ci ha raccontato di come quella vipera di Trixie vi abbia fatto cacciare dai club. Ti giuro che la pagherà cara”
“Nessuno pagherà niente” l’avverte la sorella “voi dovete solo divertirvi e non pensare alle faccende di noi ragazze” poi si rivolge a Rarity “come mai sei qui?”
“Sono venuta a trovare mia sorella” sorride lei.
“Tua sorella?” domanda Applejack “Chi?”
“Io!” risponde Sweete Bell “Se avessi saputo prima che Rarity era una tua amica te l’avrei detto”
“Non immaginavo che le nostre sorelline si conoscessero!” sorride Rarity.
“Già. Non lo sapevo neanche io” dice Applejack stupefatta.
“Ci ha anche raccontato che per un equivoco, parteciperete al concorso – Dream – con il nome di Equestria Girls” aggiunge Scootaloo.
“Non è stata colpa nostra” dice Rarity “beh, a dire il vero sì … è stata colpa nostra. Ma … vedrete che troveremo una soluzione”
“Perché non volete partecipare?” chiede Sweete Bell “Insomma, è uno dei concorsi più famosi del mondo. Verrete trasmesse in tutte le nazioni. E se vincerete finirete sui giornali e su tutte le riviste delle celebrità. Magari potranno portarvi in Tour. Come farsi sfuggire un occasione del genere?”
“Sì. Sarebbe bello se vincessimo” pensa ad alta voce Applejack “ma il motivo per il quale ci è venuto questo piano è un altro e …”
“Vincere tutti quei soldi così da aggiustare il computer che ritrae Trixie che infila della vernice nel filtro del cloro della piscina e farla beccare, così vi riassumeranno nei club” terminano per lei tutte e tre le Crusaders Girls.
“Cavoli” si stupisce Applejack “Rarity! Hai detto loro tutto”
“Come potevo mantenere un segreto alla mia sorellina?” dice Rarity abbracciando Sweete Bell. Poi torna a fissare nei capelli di Scootaloo altri bigodini ma si accorge di averli finiti. “Aspettatemi qui. Vado in camera a prenderne ancora” detto questo si alza e lascia la stanza, correndo in corridoio. Ma ecco che sbatte addosso a qualcuno e finisce per terra.
“Perdonami. Non volevo urtarti” dice massaggiandosi la fronte e rialzandosi. Ma nel farlo si accorse che la testa le gira fortissimo e ondeggia, ricadendo. Ma un attimo prima che toccasse terra, qualcuno le afferra il braccio e la rimette in piedi tirandola. Fu un corpo a corpo e Rarity poté vedere il suo salvatore. Un ragazzo dall’aria familiare. Lo riconobbe all’istante. Era Gabriel: il figlio della preside Celestia.
“Stai bene?” dice Gabriel lasciandole la mano.
“Io … credo di sì” risponde Rarity riprendendo a strofinarsi la nuca “ho solo sbattuto. Passerà presto. Ti chiedo ancora scusa”
“Non è niente” dice il ragazzo “ho subìto sbattiti peggiori”
“Sono felice. Ciao” fa per oltrepassarlo ma lui gli si piazza davanti sbarrandole la strada.
“Sbaglio o tu sei la ragazza più corteggiata della scuola?” chiede.
“Ecco … io …” risponde lei un po’ seccata da quella domanda “cosa te ne importa a te?”
“Curiosità” dice Gabriel.
“Non lo so. Ci sono molte ragazze in questa scuola più carine di me” dice Rarity.
“Quindi tu ti credi carina? Sei vanitosa?” domanda Gabriel.
“No. Non sono vanitosa. Ma non mi credo brutta. Tutto qui” s’irrita lei.
“E se in questo momento ti dicessi che non sei carina, tu cosa mi diresti?” domanda il ragazzo.
Lei sussulta e lo guarda. Nessuno l’aveva mai insultata e la prima volta la fece davvero arrabbiare. Spinse da parte Gabriel e corse via urlandogli: “CHE NON ME NE FREGA UNA MINKIA”
Lui la guarda sparire e chiudendo gli occhi sorride.
 

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Capitolo 16
*** We lack ***


Cap 15
 
“Allora. Calcolando il perimetro del rombo, con quello del trapezio e aggiungendo la radice quadrata di 243 al quadrato e moltiplicandolo per 3242 alla seconda. Il risultato esce il seguente. Copiate e memorizzata ragazzi” dice l’amministratrice del club di matematica.
I membri segnano ciò che hanno sentito sui loro taccuini.
“Ora. Se abbiamo un prisma con l'Area Base di 205 dm e dobbiamo trovare il volume, come lo risolviamo?” chiede poi l’amministratore “Francis? Sai darci una risposta?”
Francis guarda fuori dalla finestra in silenzio. Il ragazzo che gli sta accanto gli da una gomitata: “Ei! Parla con te!”
Lui si volta verso l’amministratore e balbetta: “Cosa? Oh, sì. Ecco … non lo so, Skinner”
Il suddetto Skinner lo squadra in cagnesco e si rivolge a qualcun altro che risponde correttamente.
“Mi stupisci Francis” dice l’amministratrice di nome Abby “sei sempre così attento e rispondi prima di tutti. Non ti senti bene?”
“Sì. Cioè no” mente Francis “no a dire il vero ho mal di testa”
“Vuoi andartene?” chiede Skinner.
“Sì. Se non chiedo troppo” dice il ragazzino.
“Va bene vai. Domani però ti voglio scattante. I giochi matematici del prossimo mese non si risolveranno da soli” gli concede il permesso Abby.
Francis si alza e lascia la stanza.
Mentre cammina per i corridoi continua a pensare a cosa gli aveva detto un suo amico alcuni giorni fa in classe.
Che sei ragazzine erano state cacciate dai rispettivi club per aver combinato un pasticcio nello studio della preside Celestia.
Una di queste ragazze era Pinkie Pie. Una di cui era rimasto molto affascinato non solo per il suo aspetto ma anche perché era molto grintosa e sempre sorridente. Insomma, in altre parole gli piaceva da morire. Ogni volta che la scorgeva, lei saltellava allegra e scherzava con tutti. Invece negli ultimi tempi era stata spesso giù di morale per essere stata espulsa dal club che l’avrebbe aiutata a realizzare il suo sogno e lui si sentiva triste.
Non prestava più attenzione alle domande che gli ponevano al club di matematica, una materia che lui amava e sapeva che sicuramente se avesse continuato a stare distratto lo avrebbero cacciato come le ragazzine ma per un altro motivo.
Entra nella sua camera, nel dormitorio dei maschi e saluta il compagno che è appena tornato dal club di scrittura.
“Sei tornato presto” dice Flash senza salutare il compagno “di solito il club di matematica finisce un po’ più tardi degli altri”
“Io me ne sono andato” racconta Francis “ero ancora assorto nei miei pensieri”
“Fammi indovinare. Pensavi a Pinkie, non è vero?” ride Flash.
“Che cacchio te ne fotte a te?” ribatte il compagno irritandosi.
“Ok. Non ti agitare. Stavo solo chiedendo” dice Flash.
“E tu?” domanda Francis.
“Una noia pazzesca” sbadiglia il compagno “ormai da quando Twilight se n’è andata, Silvana e Rex non fanno altro che leggere le storie degli altri membri che sono una noia mortale. Non hanno accennato a lei neanche una volta. È proprio una coppia di deficienti parassiti”
“Eh, che ci vuoi fare?” dice Francis “Sono tutti così a quell’età”
“Mi manca Twilight” confessa Flash “non ho avuto mai l’occasione di parlarle e cercare di relazionare e tutte le volte che la vedo o in classe o a mensa, sta sempre con le altre ragazze. Era più facile prima quando se ne stava sempre in disparte”
“Anche io vorrei tanto avere la possibilità di parlare con Pinkie” dice Francis “ma lei sta nel gruppo di Twilight”
“Allora siamo della stessa barca” nota Flash.
“Già” termina Francis “sembra proprio così”

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Capitolo 17
*** The arrival of Mr Evly ***


Cap 17
Arriva il giorno in cui il tour del concorso, sarebbe giunto all’accademia
L’arrivo era previsto nel tardo pomeriggio e tutta la scuola è riunita in giardino per vedere con cosa sarebbero arrivati.
Alle cinque in punto, dal cancello entrano sei macchine e cinque camion, mentre un elicottero atterra proprio in cortile.
Dal veicolo, scende un uomo alto, robusto, con i capelli neri e la barba fina, che portava gli occhiali da sole da un sacco di soldi.
Celestia gli va incontro: “Benvenuto. Io sono la preside Celestia e …” ma prima di finire la frase, l’uomo le prende la mano, le fa fare una giravolta e poi le poggia il braccio intorno alle spalle.
“Voi siete la preside? È un vero piacere conoscere la direttrice dell’accademia più famosa di Canterlot. Il mio nome sono sicuro che lo sa già non è vero?” dice.
“Sì” dice la preside un po’ imbarazzata “voi siete Zach Evly, vero?”
“Esatto dolcezza mia” accorda l’uomo togliendosi gli occhiali e rivelando due occhi marroni “sì sono io il presunto Zach Evly. Il famosissimo e bellissimo conduttore del concorso –Dream- che lei ha avuto la fortuna di ospitare. I miei uomini sono arrivati. Il concorso si terrà il mese prossimo. Abbiamo cinque settimane di tempo per montare tutto e rendere la sua aula magna un vero studio televisivo. Se mi vuole mostrare la scuola signorina”
“Oh, ma certo. Mi segua”
Mentre si dirigono all’entrata, tutti gli occhi sono puntati su Zach. Era davvero un bell’uomo conosciuto da tutti per il suo famosissimo concorso e non potevano crederci! Ora quell’uomo era nella loro scuola.
“ Beh, immagino che la vicepreside Luna, fra poco, gli darà il foglio con i ragazzi iscritti” dice Rainbow Dash, sporta dalla finestra con le altre, che avevano osservato l’arrivo di Zach.
“Sicuramente ci vorranno tutti in aula magna per presentarci” sbuffa Fluttershy “e sicuramente ci riprenderanno per mandare la pubblicità in Tv. Ragazze, io non voglio andare in Tv”
“E’ proprio uno stronzo” grida Rarity camminando su e giù per la stanza “quel verme! Maleducato di merda” da quando Gabriel l’aveva insultata, erano giorni che aveva quello stato furioso “se lo rincontro, lo affogo nel brodo puzzolente della mensa”
“Basta, pietà” la pregò Twilight “da quando sei andata a trovare le Crusaders Girls, non hai fatto altro che parlare di questo Rarity. Ti prego, cambia argomento”
“Ha ragione lei Rarity. Abbiamo cose più importanti a cui pensare” dice Pinkie “dobbiamo trovare un modo su come presentarci al tour del concorso”
“Non mi sembra tanto difficile” afferma Applejack “dobbiamo solo dire i nostri nomi, inventarci un motivo per il quale partecipiamo e il gioco è fatto”
Quella sera a mensa, la preside zittisce tutti e da un annuncio:
“Si comunica che i partecipanti al concorso – Dream – si devono presentare domani, dopo gli incontri con i club, all’aula magna, dove si presenteranno in diretta Tv. Per questo si consiglia di indossare abiti appropriati all’occasione e prepararsi un discorso perfetto”
“Esatto” si intromette Zach Evly seduto tra gli insegnanti “domani, signorini e signorine, dovete brillare come una stella perché solo così il vostro sogno si avvererà”
“Non temete signore, lo farò” dice Trixie lisciandosi i capelli.
“Sei molto sicura di te stessa ragazzina e questo è un bene” le dice Zach.
Lei sorride maliziosa.
“Che scema” mormora Twilight.
“Che vi dicevo?” dice Rainbow “Domani appariremo in Tv”
In quel momento le passa accanto Jeremy, il fratello di Trixie e le scuote la mano davanti.
“Va a rompere da un'altra parte” lo caccia via lei ignorandolo.
Lui va via tristemente.
 

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Capitolo 18
*** The themes ***


Cap 18
Quel giorno quando le ragazze si ritrovano nell’aula magna, rimangono esterrefatte da come l’abbiano preparata in poco tempo.
Le telecamere sono quasi da tutte le parti, sul palco sono state messe sei casse e dieci computer sono sistemati sull’unica scrivania.
“Bene. Ecco qui le mie piccole celebrità” dice il signor Evly quando tutti i partecipanti sono arrivati “allora. Questa cosa che state per fare è semplicissima. Se siete in gruppo o solisti, vi presentate e inventate qualcosa da dire” detto questo distribuisce ai trentasei ragazzini sul palco, 36 microfoni esatti.
“Allora sei pronto Ned?” chiede la preside al primo ragazzo che doveva parlare.
“S-s-sì” risponde lui tremante.
“Bene. Allora sorridi” ordina Zach “luci spente. Fatemi un primo piano e … azione” un uomo preme un pulsante sulla telecamera mentre un altro tiene alto un microfono e il direttore del concorso inizia a parlare “Salve. Siamo riuniti tutti qui, oggi, per conoscere i partecipanti del – Dream – di quest’anno” si fa da parte e il ragazzo di nome Ned parla:
“Ciao a tutti. Mi chiamo Ned, ho quattordici anni e parteciperò al concorso come solista. Suonerò il pianoforte e magari canterò in inglese qualche motivetto allegro”
Si passa alla seconda ragazza.
“Ciao mi chiamo Cindy ho tredici anni. Ho deciso di partecipare a questo concorso come cantante solista e ho già scelto il gruppo che canterò”
Si fa avanti, con duetti, trii, quartetti e finalmente si arriva alle ragazze.
Dopo essersi presentate, parla Twilight per tutte: “Noi siamo le Equestria Girls. Abbiamo deciso … di cantare a questo concorso, una canzone inventata da noi se questo è possibile”
Trixie, che era accanto a loro, inizia a parlare: “Ciao a tutti sono Trixie. Basta con le foto vi prego. Ho deciso di partecipare al fantastico concorso Dream perché so di essere bella, talentuosa e supernova. So che alcuni di voi penseranno che i miei rivali non siano troppo bravi nel canto, ballo e teatro ma una cosa è certa. Non verrete certo delusi da me” fa l’occhiolino.
“Ora tocca a voi votare il vostro artista preferito” conclude Zach rivolto alla telecamera “non perdetevi lo show che avrà inizio fra non molto. Il conto alla rovescia inizierà questo weekend. Non perdetevi il grande concorso Dream. Dove i sogni si realizzano” prima di chiudere però, prende la preside Celestia per un braccio e la trascina davanti alla telecamera “prima di chiudere, vorrei presentarvi la donna che ha dato inizio a questo evento. La bellissima preside Celestia. Direttrice dell’Equestria Accademy”
“Salve” dice lei imbarazzata “è un grande onore avervi con noi”
“E per noi lo è altrettanto” ride il signor Evly “nessuno può farsi scappare un occasione del genere. Quindi ricordate gente: seguite sempre il vostro cuore e partecipate anche voi al concorso Dream” schiocca le dita dietro la schiena e un uomo che si occupava della regia, alza un cartello. I partecipanti leggono la scritta e urlano “DOVE I SOGNI SI REALIZZANO”
Poi la telecamera si spegne e vengono mandati nelle proprie stanze.
“Che scema del cazzo che ci siamo trovate ad avere come rivale” commenta Rainbow, su Trixie “sono poche le possibilità che noi vinceremo ma spero con tutto il cuore che non sia lei a vincere”
“Ragazze, dobbiamo iniziare a lavorare da oggi alla canzone” ricorda Pinkie.
“Allora, facciamo così” ipotizza Fluttershy “ognuna di noi ne scrive una e poi le confrontiamo per vedere chi è d’accordo e chi no”
“Giusto” esclama Applejack “io mi occuperò della musica. Ditemi il motivetto che vi siete inventate e io lo suonerò”
“Rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare” dice Twilight.
Ognuno si avvia nella propria stanza.
“Ciao Pinkie” la saluta un ragazzo che le è passato – casualmente- davanti.
“Ciao” ricambia lei sorridendo “tu sei Francis non è così?”
Lui divenne rosso come un peperone: “Sì”
“Beh, piacere di averti salutato” lo saluta e saltella fino all’ascensore.
Francis rimane un po’ deluso da quelle quattro parole che gli aveva detto.
Il pomeriggio seguente, si ritrovano tutte in giardino, sotto un albero, a leggere le loro composizioni. Erano dei motivetti brevi.
“Inizio io” dice Fluttershy “il tema è: la gentilezza”
E inizia a cantare. Era una canzone molto bella con le parole dolcissime ma le ragazze pensano che non è questo il tema principale che vogliono.
“Il mio tema è: la risata”
Anche la canzone di Pinkie è molto carina, ma troppo chiassosa.
Non andava bene neanche il tema di Rainbow Dash sulla lealtà.
Quello di Rarity sulla generosità.
O quello di Applejack sull’onestà.
“Io ho pensato di ispirarmi al tema della magia” dice infine Twilight.
“Come?” chiede Rarity “Che centra la magia?”
Twilight canta.
Le parole riguardano la speranza nel credere nelle cose impossibili.
“Carina” commenta Applejack “ma non credo che la parola magia sia di moda alle medie. Insomma … non dirmi che tu credi nella magia”
“Non riguarda la magia” dice Twilight “ma la speranza di crederci. Di credere in cose alle quali nessuno crede”
“Non credo di capire” afferma Fluttershy.
“Ad ogni modo neanche la speranza secondo me è un buon argomento” dice Rainbow, accordata da tutte.
“Beh, allora rimettiamoci a lavoro e ci ritroviamo qui fra un giorno o due” propone Pinkie.
“D’accordo” concordano le altre, alzandosi e andandosene.
Twilight sta tornando nella sua stanza quando viene raggiunta da Flash.
“Ciao” la saluta.
“Ciao” ricambia lei.
“Ho saputo perché ti hanno espulso dal club e sono molto dispiaciuto”
“Non temere. Non era niente di speciale e poi ho qualche speranza di ritornarci”
“Lo spero tanto”
Lei ride ma dentro di sé sente una grossa domanda: “Perché ci teneva tanto quel ragazzo a riaverla nel club?”
“Ci vediamo devo andare” si inventa una scusa e sparisce dietro la porta della sua camera.
Flash la osserva e ritorna in camera sua ripetendosi: “Sono uno stronzo” anche se stavolta non aveva fatto niente che potesse far credere alla ragazza che lui fosse uno strambo.
Almeno così credeva.
 

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Capitolo 19
*** Riding with accident ***


Cap 18
 
“Evviva” esulta Pinkie a colazione “oggi faremo equitazione con la signorina Olga. Non è fantastico?”
“Io sono abituata ad andare a cavallo” afferma Applejack “ho iniziato quando avevo cinque anni. Mio zio mi faceva galoppare senza redini e io ero già una professionista”
“Spero di non cadere” ricorda Fluttershy “mi è già successo una volta al pony del circo della fiera di paese, quando avevo due anni. È stato orribile”
 
Dopo le lezioni mattutine una signora alta e tonda con i capelli neri e gli occhi dello stesso colore, annuncia ai ragazzi del primo anno che sono appena usciti dalle classi:
“Fatevi trovare in cortile fra dieci minuti”
Le ragazze corrono a cambiarsi e quando si ritrovano con gli altri in cortile, vedono più di venti cavalli dentro un recinto, montato durante la notte.
Ce ne sono di tanti tipi: Bianchi, neri, a pois, marroni, ambra, nocciola e così via.
“Bene” dice la signora tonda che si chiamava Olga “ognuno di voi indossi questi caschi” i suoi aiutanti distribuiscono ai ragazzi dei copricapo tutti color porpora “sceglietevi un cavallo, in fila indiana” dice poi la donna.
Rarity ne sceglie uno marrone.
Pinkie Pie, uno castano a pois bianchi.
Rainbow uno bianco.
Twilight uno tendente all’arancio.
Applejack uno nero.
E Fluttershy uguale a Rainbow Dash.
Sulle redini sono scritti i nomi.
Exus, Zefira, Edith, Paw, Zippy e Shining.
Olga da ai ragazzi una lunga spiegazione su cosa si deve fare  quando il cavallo trotta, come si fa a farlo fermare, come si fa a farlo ripartire eccetera.
Alla fine i ragazzi dicono in coro: “Abbiamo capito”
“Bene” dice Olga “allora montate sui vostri destrieri e vediamo cosa sapete fare”
Aiutati dagli assistenti, i ragazzi bassi, riescono a mettersi in sella.
Le Equestria Girls ci riescono facilmente e tengono ben strette le briglie.
“Cominciamo” dice Olga “state tutti dietro di me” monta pure lei su un cavallo e poi spiega “se il cavallo si agita, ricordatevi di tirare le corde più che potete e di dargli un calcio su un fianco. Pronti?” annuiscono “bene. Si va”
Gli animali lasciano il cortile e entrano nella minuscola boscaglia che è di fronte l’accademia.
“Sei proprio una brava cavalla Shining” ammette Fluttershy accarezzando la criniera del suo cavallo che come se avesse capito, fa un cenno col capo.
“Fai il bravo Paw” dice Twilight Sparkle tirando un pochino le redini del suo che aveva un po’ accelerato.
“E’ così divertente” ispira a pieni polmoni Pinkie Pie “c’è un così forte odore di basilico”
“E’ in arrivo l’autunno” dice Rainbow Dash quando una foglia gialla le cade in testa “inizieranno a crescere le castagne e saremo mandati dalla preside a raccoglierle”
“Wou” esulta Applejack “io so molte cose su come si aprono le castagne senza toccarle”
“Schiacciandole?” prova a indovinare Rarity.
“N-n-no” balbetta l’amica, ricordandosi solo in quel momento che tutti sapevano che l’unico modo per aprire le castagne senza toccarle con mani nude, era pestarle.
Tutte ridono e continuano a godersi la passeggiata.
“Come va la dietro?” urla Olga dall’inizio della fila.
“Bene” rispondono i ragazzi.
“Ehi Rarity” la ragazza si volta e sbuffa quando vede Thomas andarle vicino sul suo cavallo bianco.
“Cosa c’è?” gli chiede seccata.
“Vuoi fare un giro sul mio cavallo  bianco?” dice lui.
“No grazie” rifiuta lei “sto comoda sul mio Exus”
“Davvero?” ghigna lui senza offesa “Peccato. Il mio Ulisse è davvero veloce”
“Grazie lo stesso Thomas, ma te lo ripeto, sto comoda sul mio Exus”
Ulisse, si allontana dal fianco di Exus e si mette proprio vicino a Shining, iniziando a sfiorarle il collo.
Lei fa altrettanto. A quanto pare i due dovevano piacersi.
“Ciao” arrossisce Fluttershy guardando di chi era il cavallo che si era preso una cotta per il suo.
“Ciao” saluta Thomas “a quanto pare diventeremo parenti” scherza poi.
Lei fa finta di ridere, diventando sempre più rossa “sembrerebbe di sì”
“Io sono Thomas e tu sei …?”
“Fluttershy”
“Lieto di averti conosciuta Fluttershy” detto questo dopo insistenti tirate a Ulisse, questo si stacca dal muso di Shining e i due tornano verso la fine della fila.
Fluttershy sorride e si tocca le guancie, strizzando gli occhi: “Che carino” dice con voce stridula.
Intanto Paw continua a trottare facendo fare alcuni saltelli a Twilight.
“Calmo” lo accarezza lei.
Non per casualità, in quel momento un ape si posa sul muso del cavallo che nitrendo assordantemente, alza in alto gli zoccoli anteriori.
La ragazza si aggrappa al suo collo urlando, mentre i ragazzi dietro di lei si fermano esterrefatti.
Paw rimette le zampe a terra e prende la rincorsa, in mezzo a dei cespugli, sparendo alla vista di tutti.
“TWILIGHT” urlano le cinque ragazze “TWILIGHT” continuano a chiamarla a raffica.
Stanno per dare un calcio ai loro cavalli in modo da andarla a cercare, ma ecco che arriva Olga e ordina ai suoi assistenti “portateli alla scuola. Presto”
“Ma … signora … Twilight è …” prova a dire Applejack.
“L’andrò a cercare personalmente” conferma Olga per poi galoppare nella direzione presa da Paw.
“Forza, ragazzi, girate piano, piano, i vostri cavalli. Si torna a scuola” dice uno dei sette aiutanti.
Gli alunni fanno come dicono, eccetto uno: Flash.
“Ei” lo chiama Francis “dobbiamo andare”
“Io non vado da nessuna parte” decide Flash “potrebbe essere in pericolo”
“Ci penserà Olga” prova a convincerlo il compagno di stanza.
“Quella stupida non riuscirà a trovarli. Quel cazzo di cavallo è partito velocissimo. Sicuramente lei è caduta e Olga non arriverà mai in tempo. Devo trovarla” detto questo sferra un violento calcio sulla chiappa del suo cavallo e questo sfreccia nella direzione di Twilight e Olga.
“FLASH ASPETTA” grida Francis.
Per fortuna nessuno si è accorto di niente.
Francis decide di non andarlo a cercare.
Infondo lui avrebbe fatto lo stesso se si fosse trattato di Pinkie Pie.
 

 

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Capitolo 20
*** Everfree Forest ***


Cap 20
 
Il cavallo di Twilight galoppa a tutta birra in mezzo alla foresta e lei cerca in tutti i modi di approfittare anche di un solo secondo di lentezza per afferrare le redini e tirarle il più forte possibile ma solo in quel momento succede il peggio: Paw abbassa la testa per non sbatterla ad un ramo, dove invece fa a finire la ragazza.
Smonta dal cavallo che si allontana e cade in una pozza di fango, svenuta. Una grossa ferita sul collo, le sanguinava. Se non fosse stato per il casco, avrebbe battuto la testa e probabilmente sarebbe morta.
 
“Non l’ho trovata” dice Olga, qualche ora dopo, arrivando all’accademia dove si era sparsa la voce in un minuto “ho galoppato fino allo svenimento, ma poi il cavallo si è stancato e siamo stati costretti a tornare indietro.
“Oh no” piange Fluttershy abbracciando le amiche “dove sarà Twilight?”
“E se il cavallo l’avesse portata alla Everfree Forest?” ipotizza l’insegnante di musica delle superiori, tremando.
“Potrebbe essere una possibilità” dice Luna “in questo caso dobbiamo subito organizzare delle ricerche e andarla a cercare”
“Tornate tutti nelle vostre stanze!” urla la preside “Oh, e per domani le lezioni sono saltate!”
Si sentono alcuni urletti di gioia mentre ognuno torna nel proprio dormitorio.
“Non preoccupatevi” arriva in quel momento Jeremy avvicinandosi alle ragazze “la troveranno”
“Nessuno ti ha interpellato” lo caccia Rainbow Dash “lasciaci stare!”
Il ragazzo si allontana sospirando malinconicamente.
“Una cosa è certa. Non è morta” esclama Gabriel spuntando all’improvviso.
“Che cacchio vuoi?” in un altro momento Rarity gli avrebbe fatto una lunga predica ma ora voleva solo tornare in camera e sperare nella salvezza dell’amica “vattene via o ti riempio di ceffoni”
Gabriel raggiunge la madre Celestia e si volta in un'altra direzione.
“Come ti senti?” domanda a Applejack, Lewis.
“Non molto bene” risponde lei rivolgendosi a lui con meno aggressività “scusami ho bisogno di stare un po’ da sola” e si allontana.
Lewis ci rimane male nel vederla così addolorata.
“Everfree Forest” una volta tornata in camera, Pinkie sta facendo una ricerca su quel nome che aveva sentito pronunciare, sul suo computer “oh, l’ho trovata” dice dopo un po’.
“Cosa dice?” chiede Rainbow.
La Everfree Forest è la foresta che si trova dall’altra parte dell’Equestria Accademy. Si dice che nella presunta foresta si aggirino lupi e orsi, ma finora nessuno ne ha mai visti ho sentiti. Ad ogni modo, la Everfree Forest è piena di burroni e se ci si inoltra di notte è probabile finirci dentro” legge l’amica da un sito Internet.
Le due volgono lo sguardo alla finestra e vedono il cielo diventare come la pece.
“Oh no” esclamano entrambe, col cuore martellante.
Tutti gli insegnanti dell’accademia nel frattempo, si stanno attrezzando di torce e fiaccole e stanno chiedendo aiuto alla vigilanza costiera, per andare a cercare Twilight.
 
Anche Flash la sta cercando disperatamente.
Nonostante il buio è deciso a trovarla.
“TWILIGHT” la chiama “TWILIGHT, MI SENTI!?” in tasca tiene una minuscola torcia che si era portato stranamente ma che ora gli è molto d’aiuto.
Continua a chiamare la ragazza finché nel terriccio non vede le impronte di ferri di cavallo.
Urla ancora più forte il nome di Twilight finché non gli arriva un bruciore forte alla gola.
“Ma dove sei?” dice a se stesso “Ti prego, fa che non le sia successo niente” prega poi.
Ed esattamente in quel momento, nota qualcosa per terra. Ferma il cavallo e scende per avvicinarsi. Una figura con le spalle ricoperte di uno strato di sangue che ancora usciva dal collo, era sdraiata con gli occhi chiusi e il respiro lievissimo.
“TWILIGHT” urla Flash inginocchiandosi e alzandole la testa “Twilight, stai bene? Mi senti?” poggia l’orecchio sul suo petto e nota che il cuore le batte ancora.
Si toglie la felpa e la preme sulla ferita della ragazza, fermando il sangue.
“Va tutto bene” cerca di tranquillizzare se stesso “non ti accadrà nulla” e lentamente la prende in braccio per poi rimontare sul cavallo e galoppare a tutta velocità da dove erano venuti.
Ma dopo un po’, il ragazzo si rende conto di essersi persi.
Imbocca un sentiero acciottolato e senza accorgersene, supera un cartello rovinato dal tempo.
Ma sotto una determinata luce si potevano benissimo leggere le parole: ATTENZIONE. STATE PER ENTRARE NELLA EVERFREE FOREST.
 

 

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Capitolo 21
*** Give me a lift? ***


Cap 21
Il cavallo di Flash sta galoppando alla velocità della luce, senza sapere dove andare. Ad un tratto, iniziano a cadere le gocce di pioggia.
“OH CAZZO!” urla il ragazzo facendo accelerare l’animale “Dobbiamo trovare un posto per la notte”
Continuano a correre finché Flash con la sua torcia, non riesce a scorgere in lontananza una buca. Frena il cavallo che riprende fiato. C’era mancato poco che non finissero in uno strapiombo. Imboccando un'altra strada, cambiano direzione, dove gli alberi sono alti e neri.
Intanto Twilight, respira sempre più lentamente.
“Resisti” prega per lei il ragazzo “fra poco sarai salva”
Poi, come se qualcuno avesse sentito le sue preghiere, intravede fra dei cespugli, una catapecchia dalle finestre rotte, col tetto di legno e la porta semiaperta.
In fretta, il ragazzino scende dal cavallo e lo trascina dentro, proprio mentre un fulmine spaccai due in cielo.
Dentro la casetta c’è una brandina con sopra la paglia.
Flash ci poggia sopra il corpo di Twilight, il cavallo si sdraia in un angolo e il padrone per chiudere la finestra, ci mette sopra un asse di legno che era per terra. Dopodiché posiziona la torcia al centro della cabina e si dà da fare per guarire Twilight.
Sotto la brandina di paglia, c’è una vecchia ciotola scolpita in legno.
Il ragazzo la riempie d’acqua con la pioggia e poi con un fazzoletto di stoffa che aveva in tasca, la posa sulla ferita di lei, fermando il colare del sangue.
Usa un altro fazzoletto per pulire la faccia e le spalle di Twilight, sporche del liquido rosso.
Infine, quando il sangue ha smesso di perdere, lui usa l’ultimo fazzoletto rimasto per fasciare la ferita.
Dopo qualche minuto la ragazza respira molto più forte.
“Grazie al cielo” chiude gli occhi Flash “è viva” le accarezza i capelli e poi dice “domani farò di tutto per riportarti all’accademia” rimane a fissarla ancora per un po’, poi si va a sdraiare accanto al cavallo addormentato e si assopisce anche lui “Buonanotte Ron” dice all’animale “notte, Twilight” termina poi, mandandole un bacio. Spegne la torcia e inizia a sognare.
Al primo spuntare dell’alba, Flash viene svegliato da un rumore sospetto, simile a un ululato e proveniente da fuori.
Cauto, sveglia il suo cavallo ed esce fuori, armato di un asse di legno aguzza, ma non c’è nessuno.
Rimane immobile per vedere se lo sente ancora ma nulla.
“Devo essermelo immaginato” pensa. Guarda Twilight dormire e sorride nel vederla respirare regolarmente “oggi dobbiamo trovare la strada e tornare alla scuola ma prima” decide montando su Ron “andiamo nel bosco a cercare qualche frutto da darle per colazione. Yha!” il cavallo parte e sparisce fra gli alberi.
Dopo una mezz’oretta, gli occhi di Twilight si aprono lentamente e scrutano l’ambiente. Si mette seduta e si tocca il collo, dove era stato legato un fazzoletto, sporco di sangue.
“Ma cosa …?” sussurra con la testa girante “Dove sono?”
Ad un certo punto, sente dei passi avvicinarsi, fuori dalla catapecchia e la porta lentamente si apre mentre delle voci si fanno vicine.
Al centro dell’unica stanza, entrano quattro uomini, tutti vestiti di nero: due coi capelli castani, uno nero e l’altro calvo.
“Sarà molto semplice” dice quello pelato “prendiamo la bomba, entriamo nella scuola e la mettiamo …” ma l’uomo bruno indica in quel momento la ragazzina seduta sulla brandina di paglia.
“E tu chi sei?” chiedono all’unisono “Cosa fai qui?”
“V-v-eramente … non lo so neanche io” balbetta Twilight “mi sono svegliata qui senza accorgermene”
“Come hai fatto ad arrivare qui?” domanda uno dei castani.
“Non lo so” ripete la ragazza “l’ultima cosa che ricordo è di aver perso i sensi”
“Dove abiti?” chiede il calvo.
“Sono dell’Equestria Accademy”
“AH” esclamano i quattro.
“E’ davvero bizzarro che tu sia venuta proprio qui: nella Everfree Forest” dice il secondo castano.
“Non sapevo neanche di essere qui, giuro! Voglio tornare alla scuola” trema Twilight “voi sapete come ci si arriva?”
“Certamente” dice il bruno “e ti accompagneremo molto volentieri, però devi rispondere a una domanda ragazzina: ti sei svegliata solo ora?”
“Sì. Solo ora” risponde Twilight.
“Quindi non hai sentito niente di quello che abbiamo detto” dice il calvo.
“No … niente” in realtà la ragazza aveva sentito qualche parola ma non le ricordava.
“Perfetto” sorride il primo castano “allora vieni. Ti portiamo all’Equestria Accademy”
Twilight sorride e si alza dalla brandina, continuando a massaggiarsi il collo.
Fuori dalla casetta, ci sono quattro motorini neri. Lei prende posto su quello con il secondo castano e lui mette in moto e parte.
Solo in quel momento Flash torna con delle mele e qualche melagrano e vede la ragazza allontanarsi con quei loschi individui.
“O mio dio!” dice “Chi sono quelli? Non vorrei che l’avessero rapita” in men che non si dica parte al loro inseguimento senza farli accorgere di nulla.
Imboccano un sentiero senza burroni per fortuna e sbucano in un bosco più verde e rigoglioso.
“Ma dove la stanno portando?” si chiede Flash.
Dopo aver attraversato il boschetto per qualche mezz’ora, le moto sbucano su un sentiero per niente costeggiato da alberi e quando anche il ragazzo ci arriva, si accorge che questo sentiero porta dritto alla scuola.
Le moto puntavano dritte all’Equestria Accademy.
Con un sospiro di sollievo si tranquillizza e imbocca una scorciatoia.
Nessuno sapeva ce lui era andato a cercare Twilight, così sarebbe tornato in camera di nascosto, sapendo che la ragazza era in buone mani.
Nello stesso momento, Fluttershy è affacciata alla finestra con una grande ansia in petto che però svanisce pian piano, quando vede delle moto avvicinarsi al cortile e su una di quelle moto c’è …
“TWILIGHT” urla “RARITY” si rivolge alla compagna di stanza “E’ TORNATA TWILIGHT!”
L’amica si sporge e la riconosce anche lei.
“ANDIAMO A CHIAMARE LE ALTRE!” grida di gioia uscendo subito dalla stanza.
Fluttershy si sta mettendo le scarpe, quando scorge qualcos’altro.
Un cavallo scuro con sopra un ragazzo, si stava dirigendo verso i recinti.
Strizzando gli occhi, la biondina riconosce il ragazzo: “Ma quello è ... Flash?"

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Capitolo 22
*** Evil Dream ***


Capitolo 22
 
Twilight viene soffocata dall’abbraccio delle amiche, mentre la preside riconosce uno dei tizi che l’ha riportata a scuola sana e salva.
“Dominio!” esclama “Sei tu”
“E’ un vero piacere rivederti mia cara Celestia” dice l’uomo pelato “hai visto chi abbiamo trovato mentre facevamo la nostra solita pattuglia alla Everfree Forest? Una dei tuoi allievi!”
“Ve ne sono immensamente grata” ringrazia Celestia “e per dimostrarvi la mia … la nostra gratitudine, vi invito a cena da noi, stasera”
“Ne saremo onorati” i quattro uomini baciano la mano della giovane donna e poi entrano nell’accademia.
 
“Sono così felice che tu stia bene” dice Applejack commossa, mentre si dirigevano in infermeria per far curare bene la ferita di Twilight “ma cosa ti è successo quando Paw è scappato? Riesci a ricordare qualcosa?”
“No. L’ultima cosa che ricordo è di aver battuto la testa e poi mi sono svegliata in una capanna e ho sentito delle cose a proposito … di una boma” ricorda Twilight.
“Cosa? Una bomba?” domanda Rainbow Dash incredula.
“Forse ho capito male, o ho solo sognato, non lo so” in quel momento compare davanti ai loro occhi, Trixie.
“Oh! Sei tornata” dice rivolta a Twilight “Che sfortuna. Questa scuola aveva avuto la possibilità di tornare splendida, invece, è di nuovo uno schifo”
“Sei non ti piace quest’accademia, puoi anche lasciarla” esclama Rarity, difendendo l’amica “faresti un enorme favore a tutti!”
La oltrepassano ed entrano in infermeria.
“Le solite rompiscatole” dice Trixie “saranno loro ad andarsene” prende il cellulare e digita un numero “sono io” parla quando qualcuno risponde “sì. A quanto pare è tornata. Dobbiamo fare qualcosa, non voglio che quelle sei feticiste, mi rubano il desiderio del concorso! Come dici? Hai un piano? Sì …. Sì … sì …. Certo! È un idea brillante. Grazie infinite” riattacca e sghignazza.
 
Quella notte, Twilight fa un incubo:
Il suo cavallo galoppa velocissimo e lei cerca in tutti i modi di aggrapparsi, ma lui la disarciona e lei cade in un burrone, sempre più profondo.
Ad un tratto, sente delle calde braccia afferrarla e una voce familiare le dice: “Sei al sicuro ora” lei alza lo sguardo e riconosce un viso, che però si allontana.
Un turbine grigio la risucchia e lei riprende a cadere, mentre vede davanti ai suoi occhi, l’Equestria Accademy, esplodere.
Si sveglia urlando.
“Cosa succede?” chiede Applejack saltando a sedere e aprendo la luce sul comodino. Avvicinandosi, nota che l’amica ha la fronte sudata “Ti senti male?”
“No” la rassicura lei “è tutto ok. Ho fatto solo un brutto sogno”
“Sei sicura?” domanda la compagna.
“Sì” dice Twilight “capita a tutti di fare degli incubi. Ora possiamo tornare a dormire tranquillamente”
“Ti va di raccontarmi il sogno?” propone Applejack.
“No” decide l’amica “mi prenderesti per pazza”
“Dai! Se vuoi ti dico il mio:” insiste lei “stavo sognando di galoppare un unicorno rosa e al mio fianco c’era quel nanerottolo di Lewis”
A Twilight scappa una risata, sospira a fondo e si decide a raccontare: “ Ero in sella a Paw che galoppava nella foresta alla velocità suprema. A un certo punto, sono caduta e a prendermi è stato …”
“Chi?” la incoraggia la coinquilina.
“Flash” dice la ragazza tutto d’un fiato “è stato Flash”
“Flash?” esclama Applejack incredula “Perché lui?”
“Non lo so” cambia discorso l’amica “sarà che poi ho visto l’accademia esplodere come un vulcano”
“Oh, questo è un bel sogno” scherza la compagna di stanza “almeno il concorso sarà eliminato e non saremo obbligate a esibirci”
“Dobbiamo ancora inventarci una canzone” ricorda Twilight.
“Sì d’accordo. Ne riparliamo domani. Notte” Applejack torna a infilarsi sotto le coperte e spegne la luce.
Questa volta, Twilight sogna cose diverse e belle.

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Capitolo 23
*** We think Rarity ***


Capitolo 23
 
Quel giorno dopo le lezioni, Applejack e Rarity, vanno a trovare le Crusaders Girls, accompagnate stavolta da tutte le altre.
“Siamo arrivate” dice Applejack entrando nella stanza.
Applebloom corre subito ad abbracciarla: “Vi abbiamo visto in televisione. Siete state fantastiche”
Poi le tre bambine, vanno ad abbracciare Twilight.
“Abbiamo saputo cosa ti è successo” dice Sweete Bell, sul punto delle lacrime.
“Per fortuna stai bene” dice Scootaloo.
Twilight è commossa dal modo in cui le vogliono bene.
Poi Scootaloo si dirige verso Rainbow Dash e la guarda con occhi spalancati e la bocca semiaperta.
“Tu sei la mia eroina” balbetta con un gran sorriso.
“Grazie” dice Rainbow.
“Sei bravissima a giocare a palla canestro e vorrei che m’insegnassi qualche trucco” dice la ragazzina.
“Certo” accetta Rainbow “appena saremo riammesse nei club, ti darò qualche lezione”
“Siete proprio sicure che Celestia accetterà di sprecare duecentocinquanta dollari per pagare un elettricista?” chiede Sweete Bell, mentre la sorella maggiore le aggiusta i capelli un po’ in disordine.
“Certo. Se lo chiediamo con gentilezza” dice Fluttershy “e se mai vincessimo, le cose sarebbero più facili, non credete?”
“Facciamo qualcosa?” chiede Applebloom alla sorella “E’ parecchio noioso stare sempre qui dentro a non fare un tubo”
“Certamente” concordano le ragazze “andiamo in cortile”
Vanno sul retro dell’accademia e giocano a diversi passatempi, come nascondino, palla a volo e una piccola gara di corsa.
Poi esauste, si siedono ai piedi di un albero e riposano.
“Stai scrivendo lettere alla mamma?” chiede Applejack alla sorellina minore, sdraiata tra i fiori.
“Certo. Ogni fine settimana” risponde lei “tu invece?”
“La sento quasi ogni giorno via telefono” dice Applejack.
“Mi manca la nostra fattoria” dice Applejack.
“Anche a me” ammette la sorella “ma la rivedremo a Natale e mancano solo due mesi. Un po’ di pazienza”
“Cosa faremo ad Halloween?” domanda Scootaloo.
“E’ vero” ricorda Twilight “la prossima settimana è Halloween”
“Beh, la mia amica Trisha, del terzo anno, mi ha detto che ogni anno fanno una festa in maschera, in palestra”dice Pinkie Pie.
“E da cosa potremo travestirci?” chiede Fluttershy “Non possiamo uscire dalla scuola per fare shopping”
“Non ce n’è bisogno” dice Rarity “creerò io dei vestiti per voi”
“Cosa?” esclamano le sue amiche “Saresti capace di fare nove vestiti, entro nove giorni?”
“Certo” sorride la ragazza “mia madre l’altro giorno mi ha mandato via posta, la vecchia macchina da cucire di Nonna Gosephine e con quella mi sono fatta finora sciarpe e guanti. Ma se volete e mi date qualche giorno, senza mai disturbarmi, vi creerò degli abiti favolosi” prende dalla borsa un taccuino “ditemi da chi vorreste vestirvi”
“Io da strega gialla” dice Applebloom.
“Io da strega bianca” dice Sweete Bell.
“E io da strega arancione” dice Scootaloo.
“Io da vampira” dice Rainbow Dash.
“Io da fata” dice Fluttershy.
“Io da spaventapasseri” dice Applejack.
“Io da mago, tipo Merlino” dice Twilight.
“Io da fantasma a pois rosa” dice Pinkie facendo ridere tutte.
“Mi metto subito a lavoro”appena Rarity ha finito di prendere appunti, corre in camera sua, senza accorgersi di essere seguita.

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Capitolo 24
*** Ruined costumes ***


Cap 24
 
E così nelle settimane che seguono, Rarity non fa altro che lavorare, chiusa in camera sua.
Fluttershy, non la disturba nemmeno quando non riesce a dormire per via del casino provocato dalla macchina da cucire, ma la maggior parte del tempo, Rarity, disegna i modelli dei costumi e usa una matassa e dei ferri.
“Ancora niente?” chiede Sweete Bell, quando Twilight e le altre vanno a trovarla, tre giorni prima di Halloween.
“Assolutamente niente” risponde Applejack “eppure ormai dovrebbe aver quasi finito. Noi invece stiamo lavorando duramente per rendere la palestra un posto da brivido per la festa di Halloween”
“E’ vero. E poi la direttrice del comitato organizzativo, è una pazza” dice Pinkie Pie “non fa altro che dire:-sistema meglio quei festoni – o –gonfia più palloncini- o – andate al club di cucina e chiedete loro di preparare più dolci- e oggi mentre aggiustavo le decorazioni alla finestra più alta, su una scala, mi ha detto: - Tieni più dritta quella scala! Se cadi, rovini la cera che è stata appena passata sul pavimento e poi toccherà a te ripassarla 20 volte!”
Le amiche ridono.
Nel frattempo, Rarity sta ancora lavorando in camera sua. Ormai ha quasi finito i diamanti di plastica, che sua madre le aveva dato via pacco, la settimana precedente e li stava abbinando sul vestitino richiesto da Scootaloo.
“Ecco fatto” esclama quando anche l’ultima gemma è cucita sulla gonna “ho finito” piega l’abito e lo mette insieme agli altri.
Poggia quello di Fluttershy sul suo letto, poi prende quelli di Applejack e Twilight, mezzo in una busta e va a posizionarli davanti alla porta della loro stanza.
Poi fa lo stesso con Pinkie e Rainbow Dash.
E infine, vedendo che le Crusaders Girls, sono in cortile, va a mettere i tre vestiti davanti la loro stanza.
Ora che ha finalmente concluso il suo lavoro, si sdraia sul letto e chiude gli occhi, godendosi un meritato riposo.
“Ci vediamo domani sorellona” dice Applebloom, quella sera, abbracciando la sorella.
“A domani”
Le ragazze risalgono nelle loro stanze e si danno la buonanotte, prima di dividersi.
Applejack e Twilight si avvicinano alla loro stanza, ma si fermano sull’uscio, ad osservare qualcosa sul pavimento.
“E questi cosa sono?” chiede Applejack.
Le due si mettono in ginocchio e osservano esterrefatte, degli stracci, dentro delle buste trasparenti.
Li tirano fuori.
Si tratta di vestiti, tutti strappati e tagliuzzati. Sono completamente ricoperti di buchi da tutte le parti.
“Oh, porca miseria” dice Twilight “non saranno mica questi, i costumi che Rarity ci ha fatto”
“Non saprei” dice la sua amica “andiamo a chiederglielo”
Stanno per raggiungere la stanza dell’amica, ma in quel momento nel corridoio passa la vicepreside Luna.
“Cosa fate ancora fuori?” dice vedendo le due ragazze “Andate subito nei vostri dormitori e in fretta. Domani anche se è sabato, dobbiamo fare una bella impressione a Zach Evly” clandestinamente arrossisce a pronunciare quel nome “e rendere la palestra davvero spaventosa”
“Sissignora” Twilight e Applejack tornano in camera.
Provano a chiamare o Rarity o Fluttershy al cellulare ma entrambe, l’hanno spento.
“Domani ci chiariremo” dice Applejack spegnendo la luce.
 
“AAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHAAAAAAAAA!!!!” urla Rarity, il giorno dopo, quando le quattro (esclusa Fluttershy) le fanno vedere dei vestiti tutti strappati e rovinati come se fossero stati accoltellati “MA QUESTI NON SONO I VESTITI CHE VI HO FATTO!” grida sul punto delle lacrime “I miei erano bellissimi. Non posso aver fatto tutto questo lavoro perché alla fine venissero queste cagate pazzesche”
“Ha ragione Rarity” dice Fluttershy “il vestito che mi ha fatto è bellissimo” porta le amiche nella sua stanza e le mostra il costume.
“Wou” dicono le amiche incantate.
Il vestito da fata richiesto da Fluttershy, è di colore giallo, ha le spalline morbide, la gonna ricoperta di foglie brillanti e diamanti luccicanti, le ali bianche  e ricoperte di minuscole gemme bianchi e una coroncina di rose.
“RARITY!” qualcuno bussa alla porta.
Le ragazze aprono e si ritrovano le Crusaders Girls.
“Ragazze” dice Applejack “sapete che non dovete andarvene in giro per l’accademia da sole”
Ma poi nota che le tre bambine, sono vestite in modo veramente adorabile.
Hanno i costumi del colore richiesto e tutte e tre lo hanno, tempestato di gemme e rubini. Sui cappelli sono stati annodati dei bellissimi fiocchi, tutti e tre fucsia.
“Che carine!” dice Fluttershy.
“Sorellona sei la migliore” esulta Sweete Bell, abbracciando Rarity.
“Sono bellissimi” gira su se stessa Scootaloo.
“Meravigliosi. Saremo le più carine” si vanta Applebloom.
“I-i-io non capisco” dice Twilight “se tu sei così brava a cucire, come mai abbiamo trovato questi vestiti rivoltanti?”
“Non saprei ragazze” dice Rarity facendo spallucce.
“Un momento …” riflette Rainbow Dash “io ricordo di aver trovato la busta del costume, già mezza-aperta”
“E’ vero. Ora che ci penso anche io ho intravisto una parte già aperta” ricorda Applejack.
“Anche io!” dicono Pinkie e Twilight.
“La questione allora è semplice ragazze” conclude Rarity “qualcuno ha rovinato di proposito i miei costumi”
“Ma scusa, perché non ha rovinato quelli di Fluttershy e delle bambine?” domanda Pinkie.
“Semplice” spiega Rarity “perché il costume di Fluttershy l’ho lasciato in camera e quindi, il colpevole non poteva entrare. Quelli delle bambine … beh … immagino che il colpevole non sapesse dove fosse la loro camera”
“Questo sì che è un bel guaio” dice Fluttershy” la festa è fra due giorni e a te, ti ci vorranno settimane per rifare dei vestiti belli come quelli fatti a me e alle bambine”

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Capitolo 25
*** Ready for the party? ***


Cap 25
Un colpo di genio attraversa la mente di Rarity che quella notte non chiude occhio. Il giorno dopo non si presenta alle lezioni e Fluttershy inventa una scusa per lei, dicendo agl’insegnanti che aveva mal di pancia.
Intanto in palestra è quasi tutto pronto per la festa di Halloween. Un po’ dappertutto, gli organizzatori, hanno sparso, finti topi, ragni e serpenti.
Sui muri hanno affisso delle finte ragnatele.
La grande sfera di specchietti bianchi, è stata verniciata decorata.
Sul grande tavolo che occupa mezza sala, sono stati sistemati dei candelabri neri e delle teste di scheletro, automatiche, parlanti.
Sul soffitto ci sono un sacco di pipistrelli e fantasmi di stoffa e in un angolo è presente il tavolino del DG, con il computer, le grandi casse, dei microfoni, tanti fili diversi e i dischi intonanti canzoni da brividi.
Infine, appena si entrava, si poteva assistere al meraviglioso bagliore delle lanterne a forma di zucca, appese su tutto il muro e di mille colori versi.
“Il club di cucina ha detto che le ultime tartine al dente di vampiro e le uova alla diavola, sono quasi pronte” dice Rainbow Dash all’organizzatrice, dopo aver fatto un salto al suddetto club.
“Molto bene” dice l’organizzatrice “mi sembra tutto pronto. Mancano ancora parecchi manicaretti ma sono sicura che entro stasera saranno pronti” si mette il taccuino in tasca e osserva ancora una volta il suo operato “è tutto apposto immagino”
“Sì Alisa, è tutto pronto” dice Pinkie con il fiatone, dopo la terza corsa al club di musica, a controllare come sta venendo la canzone che canteranno.
“Ok” dice Alisa “possiamo andare allora” entusiasti, gli organizzatori con i collaboratori, escono dalla palestra e la chiudono a chiave.
“Finalmente stasera c’è la festa” esulta Applejack “spero che Rarity sia riuscita a fare i vestiti”
E’ sera e le ragazze aspettano che l’orologio segni le otto, così da scendere a festeggiare la festa più paurosa dell’anno.
“Sono in ansia” dice Twilight “sono le otto meno un quarto e Rarity non si è fatta ancora viva”
Le Crusaders Girls, sono con loro e indossano già i loro bellissimi vestiti da streghette. Lo stesso vale per Fluttershy che si sta aggiustando l’ombretto dello stesso colore dell’abito.
Tutte sono già truccate e pettinate, manca solo che la loro amica arrivi.
“Mancano trenta minuti! Non ce la faremo mai ad arrivare in tempo” si agita Pinkie saltando da una parte all’altra.
Come se non l’avesse mai detto, in quel momento la porta si apre e ne entra una Rarity sudata, dai capelli scompigliatissimi e gli occhi rossi a causa delle poche dormite.
“Ecco … i vestiti …” tiene in mano delle buste. Le poggia sul letto di Applejack e poi crolla a terra distrutta.
Sweete Bell corre ad abbracciarla “Ti senti bene?”
“Sì … sì … io … ho solo un po’ di sonno” sbadiglia la sorella.
“Non te la senti di venire alla festa?” chiede Applebloom.
“No! … cioè … sì. Sì. Io voglio venire alla festa” esclama la ragazza alzandosi e aprendo le buste “questo è per te Rainbow Dash” lo lancia all’amica ed essa rimane esterrefatta.
Il suo è un fantastico vestito nero che all’interno è rosso, con la scollatura bianca e a batuffolo.
“E’ perfetto” dice correndo in bagno a cambiarsi.
Quando ne esce è meravigliosa. Si è legata i capelli in una coda, indossava degli stivali neri e lucidi e si è messa una dentiera, ordinata da internet qualche giorno prima, in modo da sembrare una vampira vera.
Il vestito di Applejack è altrettanto carinissimo.
Si tratta di una maglietta a quadratini verdi e arancioni, dei pantaloni castano chiaro, un cappello con dentro finta paglia e scarpe gialle.
Pinkie indossa un lungo abito bianco a pois del suo colore preferito. Non gli si vedono i piedi così ci mette sopra le sue scarpe a ballerina.
Si è messa tanto di quel fard bianco che la sua pelle sembra davvero bianca.
Il vestito di Twilight da mago , è viola a stelle gialle, come bacchetta usa un bastoncino, il cappello a punta è blu notte e la collana a forma di luna, sembra davvero magica.
“Sono stupendi Rarirty” dicono le amiche.
“Sono … felice” si stiracchia lei “vado a mettermi il mio”
Il suo è un vestito da signora del ghiaccio e non è altro che un abito completamente celeste e un mantello bianco, più un cerchietto con sopra un diadema, simile a una corona.
“Evviva!” esulta Scootaloo “Siamo finalmente pronte per la festa!”
Le ragazze indossano le maschere che hanno comprato dal club di stilismo il giorno precedente e si dirigono verso la palestra.

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Capitolo 26
*** Halloween ***


Cap 26
Le ragazze entrano nella palestra, già affollata.
I componenti del club di canto stanno intonando una fantastica canzone metti brividi, e il club di danza, tutto vestito da zombie, balla in stile Thiriller, al centro della pista.
“Cacchio!” esclama Applejack “Sarà una serata movimentata!”
“Diamoci dentro ragazze” ride Pinkie, avviandosi verso il bancone dei dolci.
Si dividono: le Crusaders Girls, seguono i movimenti del club di danza.
Rarity si siede su uno sgabello a bere champagne minorile, per riprendersi.
Applejack va a fare il gioco della mela nel secchio.
Rainbow fa vedere ad alcune ragazze, le sue mosse a palla canestro.
E Twilight si aggira fra gli invitati. Non riconosce nessuno. Hanno tutti la maschera. Ma l’inconfondibile vocina fastidiosa di Trixie, non la confonde.
“Bene. A quanto pare sei venuta” dice Trixie.
“Che accidenti vuoi?” domanda Twilight già seccata.
“Niente” risponde la ragazza “stammi lontana stronza” urla poi “questa festa è già rivoltante senza di te. Sto rimanendo soltanto per fare buona impressione al signor Evly”
Poi si allontana facendo ondeggiare il suo vestito da folletto celeste.
Twilight continua a camminare fra la folla, sperando di intravedere qualche gioco da fare, ma continua a vagare inutilmente.
Qualche minuto dopo raggiunge la sedia dov’era seduta Rarity, che con le forze riacquistate, era andata a ballare, e si siede.
Prende dal tavolo dei manicaretti alcuni biscotti a forma di cappello stregato e se li gusta in silenzio.
Non sa cosa fare. Lei alle feste era sempre stata timida.
Un’ora dopo, quando finisce la settima canzone, sul palco sale Zach Evly e fermando la musica, parla al microfono.
“Salve a tutti” fu applaudito “sono molto felice di essere questa festa stasera! Non mi ero mai divertito tanto ad Halloween. Ora richiedo la vostra attenzione: ci siamo riempiti le orecchie con queste bellissime canzoni, composte dal club di musica che meritano un forte applauso” i ragazzi applaudiscono “e anche al club di danza” lo stesso “ma ora credo sia giunto il momento di cambiare tattica. Perciò, io dichiaro: si dia inizio a un bel lento!” molti ragazzi applaudono ancora, mentre altri, sbuffano annoiati.
Il DG mette una musica da valzer e i cantanti intonano una dolce melodia tranquilla e rilassante.
Twilight decide allora di andarsene. Si era riempita la pancia con molti dolci diversi, aveva ballato per dei minuti – lampi ed era rimasta per il resto, seduta. Non era riuscita a trovare le sue amiche e si era annoiata per gli ultimi attimi e sapeva che con un lento, si sarebbe addormentata.
Si alza e si dirige verso la porta, ma per farlo, deve oltrepassare alcune coppie che volteggiano in pista.
Si tuffa nella folla e fra spintoni, richieste di permesso e gomitate, riesce ad uscire. Ma prima di afferrare la maniglia della porta, sente una mano prendere la sua e tirarla in una direzione. Prima che la ragazza si volta, sente due labbra premere contro le sue. Vuole ribellarsi alla presa e tirare un cazzotto al tizio che l’ha afferrata, ma invece resta immobile. Quello è il suo primo bacio, pensa, con qualcuno che non conosce. Tiene gli occhi aperti e osserva attraverso la maschera, un'altra, che ha le palpebre abbassate. Non riesce a muoversi, è impietrita da tanto stupore.
Rimane lì impalata per venti secondi esatti, poi il misterioso tizio si stacca e sparisce fra la folla.
Lei vuole andarlo a cercare, ma invece non muove un muscolo, finché non viene raggiunta da Pinkie.
“Che noia i valzer” dice “mi gira la testa a forza di ballare da sola. Mi piacerebbe molto … stai bene?”
Nota che l’amica ha lo sguardo perso nel vuoto.
“Twilight?” chiede “Sei ancora su questo pianeta?”
“Cosa? Oh … sì” risponde infine la ragazza “scusa Pinkie. Torno in camera”
“Perché?” prova a chiedere Pinkie Pie.
“Non chiedermelo. Dillo tu alle altre. Ci vediamo domani” detto questo corre via.
Pinkie la insegue, ma una coppia che volteggia, le sbarra la strada e lei la perde di vista.

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Capitolo 27
*** Twilight's Bhirtday ***


Cap 27

Twilight rimane muta per tutta la giornata seguente, anche se le amiche provano a chiederle spiegazioni, lei non apre bocca.
Il bacio l’aveva scioccata ed era sicura che nessuno poteva capirla.
Quando nel pomeriggio lei e le altre si ritrovano sotto un albero in cortile, nella speranza di trovare l’immaginazione per scrivere la canzone per il concorso, lei dice di sentirsi poco bene e torna in camera.
“Che serata, ieri!”ammette sedendosi sul letto e aprendo il libro di storia “Devo distrarmi cercando di pensare alle cose importanti”
Ma all’improvviso sente il telefono trillare. È sua madre.
“Mamma!”
“Twilight! Tutto apposto tesoro?”
“Sì … a parte una cosa che mi è successa …”
“Allora” la interrompe la madre “se mi ricordo bene tu ami il cioccolato, lo zucchero caramellato, la fragola e hai un debole per i confetti di zenzero”
“Sì … ma …”
“Perfetto. Riceverai la torta verso il tardo pomeriggio, insieme al regalo da parte mia, di tuo padre e di tuo fratello, il tuo stereo e ti manderemo anche il vestito che vorremo indossassi per l’occasione”
“Ma di quale occasione stai parlando, mamma?”
“Come di quale occasione sto parlando piccola? Il tuo compleanno! E’ dopodomani. Non dirmi che te lo sei dimenticata”
Twilight sussulta e guarda verso il calendario. Quel giorno è l’1 ottobre. Il tre sarebbe stato il suo dodicesimo compleanno.
“Cazzo! È vero!” dice alla mamma “Che rincretinita che sono. Come ho fatto a dimenticarmene?”
“Non temere Twilight. Come ti ho già detto, domani ti arriverà tutto. Un bacione” e chiude la conversazione.
D’improvviso la figlia si dimentica completamente dell’avvenimento della sera precedente. Raggiunge le amiche e dice loro che …
“IL TUO COMPLEANNO?” urla Pinkie “YEEEEEE!!!! EVVIVA! TI ORGANIZZERO’ TUTTO IO. Inviteremo tutto il primo anno (tranne Trixie ovviamente) chiederemo al club di cucina di fare quanti dolci possibili, al club di danza e canto di dedicarti un ballo e una canzone, al club di arte di farti un dipinto, al club di matematica di fare i calcoli di quanti devono essere a partecipare …”
“Pinkie!” la interrompe l’amica “Non temere. Mia madre porterà il necessario per festeggiare con voi e le bambine”
“Ma dev’essere un evento importante” insiste Pinkie “vorrei invitare almeno … qualche amico. Sai giusto qualcuno”
“Va bene, portale” accetta Twilight “purché non esageri. La camera mia e di Applejack non è così grande”
Due giorni dopo:
A Twilight, era già arrivato il pacco con la torta che aveva dato ai cuochi per metterla in frigo e che era andata a prendere.
Si era messa il lungo vestito porpora a stelline, che le aveva comprato il fratello maggiore e lo stereo che aveva lasciato a casa, dove poteva mettere la musica adatta ad un’atmosfera festiva.
Stranamente non le era arrivato il regalo da parte della sua famiglia lontana. Era una consegna in ritardo e sarebbe arrivata quella sera.
Tutto è pronto e le Equestria Girls e le Crusaders Girls sono in camera della festeggiata. Le bambine le danno il regalo: un disegno di lei e le altre che vincono il concorso – Dream -.
“Grazie ragazze. È bellissimo” ringrazia lei abbracciandole. Poi si rivolge alle altre “perché Pinkie tarda ad arrivare?”
“Non lo so ma non è niente di buono” sospetta Rarity.
Ed ecco che bussano alla porta.
“Ragazze, sono io” riconoscono la voce della loro amica.
Aprono la porta e …
“PINKIE” strillano.
Alle spalle della ragazza, ci sono dieci ragazzi: Dg-Pon 3 (La dg della festa di Halloween) i quattro componenti della squadra di corsa campestre più famosa della scuola, i Wonderblots (che Rainbow adorava), Lightning Dust (loro cheerleader), Gabriel, Lewis, Francis e Flash.
“Ho un po’ esagerato” arrossisce Pinkie “ma volevano partecipare alla tua festa a tutti i costi”
Twilight sbuffa: “E va bene. Falli entrare”
I ragazzi esultano ed entrano. Dg-Pon 3, alza il volume dello stereo e inizia a scatenarsi.
Applejack prende da parte Pinkie, Rarity, Fluttershy e Rainbow.
“Siete pronte?” chiede loro, che annuiscono.

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Capitolo 28
*** Helping Twilight! ***


Cap 28
Flash tiene stretto un pacchetto regalo ed è rosso in viso.
“Sta aprendo adesso i regali” gli ricorda Francis “dalle ora il tuo”
“Ok” deglutisce Flash “ci vado”
Avanza verso la festeggiata che sta ringraziando gli altri per i regali, ma qualcosa interrompe tutti.
Applejack è salita su una sedia e ha richiamato l’attenzione: “Salve. Allora, prima di tutto, vogliamo augurare buon compleanno Twilight” l’amica non capisce “allora Twilight” continua la compagna di stanza “io e le altre ti abbiamo preparato una sorpresa speciale. Quindi, da parte mia, di Fluttershy, di Rarity, Rainbow Dash e Pinkie Pie, ecco il nostro augurio”
Spengono le luci facendo restare solo quelle dei comodini.
Applejack da a Dg-Pon 3, un Cd, lei lo mette nello stereo e parte una melodia. Le cinque ragazze s’iniziano a muovere a tempo di essa, e dopo un po’ si mettono a cantare:
EI, EI, ATTENZIONE!
RAGAZZI, OCCHI A NOI!
E’ SOLO, UN OPINIONE!
CHE NON SIAMO COME VOI!
MA SE GUARDI CON IL CUOREEEHE!
VEDRAI CHE!
SONO COME TE!
E TU SEI COME ME!”
Musica per alcuni secondi, poi riprendono:
“EI, EI, ASCOLTATE!
SAPPIATE CHE!
C’E’ UNA VERA AMICIZIA, QUANDO!
C’E’ LA MAGIA!
CREDI D’ESSER DIVERO E TE NE STAI SEDUTO LI’!
MA POI TWILIGHT SPARKLE, CI HA INSEGNATO CHE NON E’ COSI’!
DAI!
CORRI!
VIENI E MUOVITI ANCHE TU!
SE CI AIUTI, TWILIGHT, UN DESIDER REALIZZERA’!
PERCIO’!
VIENI, DAI!
SE CE UNIONE, CI SARA’!
UNA GRANDE FORZA, E TWILIGHT IL CONCORSO VINCERA’!”
Pinkie fa un pezzo da sola:
EI, EI, MANI SU!
UN FORTE MESSAGGIO PARTIRA’!
MANI SU!
MANI GIU!
E FESTA DOVUNQUE CI SARA’!”
Anche Rarity fa un pezzo da solista:
ONESTA’!
ALLEGRIA!
GENTILEZZA!
E SIMPATIA”

Poi tocca a Fluttershy:
TWILIGHT SA CHE COSA SIA!”
E infine Rainbow:
STARE IN ARMONIA!”
Poi di nuovo in coro:
COSI’, DAI!
CORRI!
VIENI E MUOVITI ANCHE TU!
SE CI AIUTI, TWILIGHT UN DESIDER REALIZZERA’!
PERCIO’!
VIENI, DAI!
SE CE UNIONE, CI SARA’!
UNA GRANDE FORZA, E TWILIGHT IL CONCORSO VINCERA’!”
La musica si termina e si leva un grande applauso.
Twilight si è commossa.
“Ci abbiamo lavorato in questi due giorni” racconta Rarity.
“E’ per dimostrarti quanto ti siamo grate di aver formato questo gruppo così unito” continua Fluttershy.
“Non è stato merito mio” prova a dire Twilight.
“Sì invece” dice Rainbow, poi le sussurra nell’orecchio “è o non è stata tua l’idea del concorso? Sei o non sei stata tu a dire che siamo le Equestria Girls?” la ragazza capisce.
“Sei grande Twilight” si avvicina Applejack “oh! E non sei più una noigirl per me” la compagna piange di gioia e abbraccia le amiche.
“Dovrò aspettare ancora” pensa Flash mettendo il suo regalo in tasca.
In quel momento bussano. Sono i cuochi Tharo e Zoe, che hanno portato la torta, insieme a un pacco.
Quando se ne vanno, la festeggiata legge il biglietto sul pacco: “Per la nostra Twili, con amore, mamma, papà e Shining Armor”
“E’ il regalo che i tuoi hanno tardato a mandarti” dice Pinkie “vediamo cos’è”
La ragazza slega il fiocco e toglie il coperchio, si sporge per vedere e vede delle coperte, che stranamente si muovono.
Indietreggia, ma piano, piano, vede spuntare da sotto le coperte, la faccina di un cucciolo di cane dalla pelle lilla chiarissima e una macchia bianca sull’occhio.
“Un cane?” esulta Fluttershy prendendolo in braccio e accarezzandolo “Ti hanno regalato un cane. Io adoro i cani. Posso tenerlo in braccio?”
“Ma … è vietato tenere animali a scuola” ricorda Twilight.
“Guarda, c’è un'altra lettera” dice Lewis indicando dentro il pacco.
Twilight la prende e la legge:
Cara Twilight
Ecco il tuo regalo. Un cucciolo, che non hai ricevuto come speravi, l’anno scorso. La brutta notizia è che non potrai tenerlo lì con te, vista l’etichetta della scuola. Te l’ho mandato solo per fartelo vedere e per farti firmare il contratto di adozione. Domani la preside lo rispedirà alla nostra villa.
Ti vogliamo tanto bene.
Un bacione.
Ci manchi tanto e non vediamo l’ora che torni.
Mamma, papà, Shining Armor.
P.S. il cane è un maschio.
La prima cosa che Twilight decide, è il nome: “Spike” esclama “ho sempre sognato un cucciolo di nome Spike”
“Bene allora! In onore di Twilight e anche di Spike, si dia inizio alle danze!” Pinkie prese per mano una persona a caso e si mise a volteggiare con lui a tempo di musica, senza accorgersi che era un Francis che stava per svenire, non solo dall’imbarazzo ma anche per le mille giravolte.
Rarity si mette a ballare con Sweete Bell, perché aveva notato che Gabriel si stava avvicinando.
Twilight volteggia con Scootaloo.
Applejack con la sorellina.
Rainbow Dash con uno dei Wonderblot.
E Fluttershy si siede ad accarezzare Spike.
Flash è costretto a ballare con Lightning Dust, anche involontariamente.
Niente poteva andare storto quella serata, pensa la festeggiata.


Twilight2006:Salve. Avete indovinato! La canzone che le ragazze cantano a Twilight, è “Helping Twilight” del film Equestria Girls. L’ho modificata per non farvi credere che le intenzioni di Twilight, fossero vincere una corona.
Grazie a tutti per i commenti.
Continuate a recensire e a leggere.
Al prossimo capitolo ;) ;) ;) 

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Capitolo 29
*** I'm sorry Rainbow Dash ***


Cap 29
La festa dura ancora per qualche ora, poi Twilight annuncia che è stanca, e gli invitati se ne vanno.
“Grazie ancora ragazze” ringrazia, abbracciando le amiche “è stato il più bel compleanno del mondo, perché non l’ho passato da sola”
Le sei rimangono abbracciate per un po’ di minuti, poi si staccano, si danno la buonanotte e se ne vanno.
Applejack va a portare il piccolo Spike in portineria, dove sarà trasferito dalla famiglia della compagna di stanza.
Lei stava aggiustando i letti dove alcuni dei ragazzi si erano messi a saltare, ma qualcosa colpisce la sua attenzione: sul suo letto, c’è un pacchetto rilegato da una carta azzurra e un fiocco blu, dove è legato un biglietto.
La ragazza prende il pacco e legge il foglietto:
Buon compleanno Twilight.
Questo è per le tue storie, che tanto ci mancano al club.
Da Flash.
Toglie delicatamente la carta e finalmente vede il regalo, un libro di più o meno trecentottanta pagine bianche. La sua copertina, è viola e morbida da accarezzar come se fosse di pelle. Il tutto è accompagnato da una penna stilografica e un nastro per chiudere il libro quando non vuoi che qualcuno lo legga. Quando Twilight si trovava davanti a quaderni, diari o fogli in bianco, le veniva una voglia matta di scriverci una storia. Ma ora non le veniva in mente nulla, se non la domanda: “Perché non me l’ha dato prima? Si … vergognava?”
Per questo decide che scriverà in quel diario quando le verrà l’ispirazione.
Lo conserva sotto il letto e senza aspettare Applejack, si addormenta.
Il pomeriggio seguente, Rainbow Dash, sta passeggiando in cortile, anticipando le altre che avrebbero dovuto raggiungerla.
Aspetta in silenzio seduta sotto un albero,quando vede qualcuno avvicinarsi.
Pensa sia Fluttershy, riconoscendo del biondo, ma poco dopo si accorse che non si tratta di lei né delle altre … né di una ragazza.
“Ciao” dice Jeremy avanzando lentamente.
“Che cazzo vuoi?” gli grida lei come al solito “Smamma!”
“No, aspetta, io volevo dirti … che mi fa molto male quello che mi dici tutte le volte che ti saluto” insiste a rimanere il ragazzo.
Lei spalanca la bocca e resta immobile per qualche secondo: “Cosa? Puoi ripetere per favore?” lui resta muto “Sarei IO quella che ti tratta male? Per colpa tua e di quella cogliona di tua sorella, io e le altre, siamo state cacciate dai club. Tu sapevi che stavi mentendo alla preside, ma preferivi difendere quella strega colpevole, anziché sei ragazze innocenti, che hanno pagato inutilmente. Sei un mascalzone buon’annulla! Uno stronzo! Un figlio di buona donna! E se ti avvicini ancora a me, giuro che ti rompo i denti!” cerca di oltrepassarlo, ma lui la blocca.
“Sì! È vero, ho sbagliato e lo confesso! Ma l’ho fatto solo perché non volevo che mia sorella venisse espulsa”
“Espulsa?” esclama Rainbow “Ma per favore! Al massimo la rinchiudevano in camera per tre giorni”
“No! Non è vero! Ascoltami: sia io che i miei genitori sappiamo quanto mia sorella sia malefica, per questo ci hanno mandato a studiare qui! Speravano che l’avrebbero rieducata. I miei genitori sono sempre in viaggio e non hanno i soldi necessari per pagare un tutore o tutrice. Hanno parlato con la preside, dicendole che se Trixie combinava solo il minimo casino, lei doveva cacciarla. Per questo l’ho difesa. Non voglio che i miei genitori se ne prendano le responsabilità. Neanche loro riescono a sopportarla” la ragazza è rimasta immobile ad ascoltare incantata “Quindi ti prego Rainbow Dash! Tu e le altre dovete perdonarmi, ma non avevo scelta”
Rainbow Dash lo fissa con le sopracciglia inarcate e le braccia conserte: “Perché ci tieni tanto a farti perdonare da noi?” chiede.
“Perché sei ………… siete tutte carine e gentili e vorrei che comprendesse il problema di mia sorella e non l’accusiate alla preside” dice Jeremy.
“Ok” accetta lei “non l’accuseremo. Tu però avvertici quando ha in mente qualcosa di losco”
“Grazie” sorride il ragazzo “sapevo che avresti capito. Senti … visto che manca ancora un’ora alla lezione d’arte … ti va di andare …?”
“RAINBOW DASH” in lontananza Twilight e le altre sono appena uscite dall’accademia e la stanno raggiungendo.
“Devo andare” dice lei “grazie ancora per avermi raccontato come stanno le cose” lo supera e raggiunge le amiche, con la quale poi si allontana.
Il ragazzo sospira: era riuscito a farsi perdonare, ma non era riuscito a invitarla a fare un giro da sola con lui.

 

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Capitolo 30
*** I will not be vain! ***


Cap 30
Le ragazze si siedono sulle panchine del cortile e restano ad ascoltare in silenzio il vero motivo per cui Jeremy non le ha difese, durante il colloquio in presidenza.
“Quella ragazza è una serpe in seno” commenta Twilight “vorrei tanto prenderla per il collo e …”
“Con la violenza non si risolve nulla” la calma Fluttershy “e neanche con la vendetta. Dobbiamo solo dimostrarle che non ce ne importa nulla dei suoi scherzetti. Che noi siamo migliori di lei”
“Intanto, possiamo per favore concentrarci su cose più importanti?” dice Applejack “Come per esempio: la canzone del concorso. Non vi pare sia più interessante di quella megera?”
“Hai ragione” accordano le altre.
“Io avrei pensato al tema …” ma prima che Pinkie potesse finire la frase, dagli altoparlanti si sente la voce rimbombante della preside.
“LA SIGNORINA RARITY E’ ATTESA IN PRESIDENZA. ORA”
Le ragazzine si voltano verso l’amica, che è bianca in viso.
“I-i-io?” balbetta.
“Cosa vorrà la preside?” chiede Rainbow.
“Non … lo so” dice Rarity “non ho fatto niente di male”
“Ti conviene andare” la incoraggia Twilight “prima che venga lei, qui”
La ragazza si alza e s’incammina lentamente verso i portoni.
“Non temere, Rarity, ti accompagno io” dicono dei ragazzi avvicinandosi.
“Se verrai espulsa, mi espellerò anch’io!” esclama un altro.
“Ti difenderò” dice un terzo.
“vado ad aiutarla” sussurra Pinkie Pie.
Si avvicina, emette un forte fischio che fa girare tutti i corteggiatori dell’amica e urla: “RAGAZZI! E’ USCITO IL NUOVO MANUALE DI EVARISTO GUZMAN! NE SONO RIMASTE SOLO CINQUE COPIE ALL’EDICOLA!”
I maschi, allora, si mettono a correre verso il campo da tennis, dove si trovava un’edicola e un chiosco.
“Chi è Evaristo Guzman?” chiede Twilight.
“I suoi libri sono famosi per aver aiutato dei ragazzi, in situazioni amorose” spiega Applejack.
“Io vorrei comprarmi “1000 modi per conquistare un ragazzo che ama una tua amica” pensa Fluttershy arrossendo.
Intanto Rarity prende l’ascensore e arriva al piano della presidenza.
Bussa, ma nessuno risponde. Si accorge che la porta è socchiusa, così l’apre delicatamente.
L’ufficio è vuoto, ma la poltrona girevole della scrivania, è girata di spalle.
“Ehm …” balbetta sedendosi sul sofà “volevate vedermi, preside?”
“Certo” risponde una voce.
La poltrona si gira in avanti, in modo da vedere chi ne è seduto.
“OH!” esclama la ragazza “TU?”
“Ciao” la saluta Gabriel “ci hai messo tanto ad arrivare. Sei stata travolta dai tuoi mille fans?”
“Sei stato tu, a chiamarmi?” chiede lei.
“No. Ho solo chiesto a mia madre di farlo al posto mio” risponde lui “sai, la preside accontenta spesso e volentieri, il figlio”lei fa una smorfia e riapre la porta per andarsene “esci da quella porta e chiederò a Zack Evly, di eliminare te e le altre da concorso”
Rarity si ferma e si volta infuriata: “Certo che sei proprio un ricattatore!” si risiede imbronciata e con le mani conserte “Che accidenti vuoi?”
“Non è un ricatto” dice Gabriel “ma è l’unico modo per costringerti ad ascoltarmi”
Lei esita qualche minuto, poi dice: “Parla e muoviti”
“Allora Rarity” inizia il figlio di Celestia “perché mi detesti tanto?”
La ragazzina spalanca gli occhi. Quella domanda l’aveva colta di sorpresa: “Perché … perché … perché tu mi hai insultato!”
“Ti ho solo detto che non sei bellissima come tutti dicono”
“Secondo te è bello per una ragazza, sentirsi dire queste cose?”
“Volevo solo vedere se eri o non eri vanitosa”
“Io non … aspetta che hai detto?”
“Ma a quanto pare ho sprecato il mio tempo” Gabriel abbassa lo sguardo “ho sbagliato a credere che ci fosse una sola ragazza nell’universo, che è bellissima e che non è vanitosa”
“Io non sono vanitosa!”
“Sì invece. Se non lo fossi, invece della reazione che hai avuto, non te ne saresti preoccupata. Forse un po’ offesa, ma non incazzata nera”
“Ascoltami! Se ora io ti dicessi: – non penso che tu sia bello- tu cosa faresti?”
“Ti direi: -non importa! Ognuno ha i suoi gusti-”
Rarity si zittisce. Un po’ di quella storia era vera. Forse lei si sentiva carina perché si vantava di avere tanti ammiratori.
“Puoi andare Rarity” dice Gabriel indicando la porta “non è vero che vi farò eliminare dal concorso. Ti ho chiamata solo … per chiederti scusa. Volevo solo vedere se tu eri diversa” detto questo si rigira sulla poltrona.
La ragazza si alza e la fissa impietrita. Non sapeva cosa rispondere per rompere quel silenzio tombale, se non che: “Io … non sono … vanitosa” e poi esce. Percorre i corridoi e si sofferma ad ammirare la sua immagine dentro uno specchio.
Non si poteva certo dire che era brutta. Era carina. Molto carina. Ma perché si sentiva male, quando lo ammetteva?
Forse perché temeva che la vanità, un giorno, l’avrebbe fatta impazzire e credere che il suo aspetto, fosse più importante di qualsiasi cosa: di sua sorella e delle sue amiche.

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Capitolo 31
*** The request of Thomas ***


Cap 31
Flash, è in camera con Francis e stanno discutendo animatamente.
“Credi che a Twilight sia piaciuto il mio regalo?” chiede Flash.
“Se è vero che ha una passione per la scrittura, così ampia, allora sì” risponde il compagno “piuttosto, ha visto in che modo mi ha guardato Pinkie, quando abbiamo ballato insieme?”
“Ma se manco si è accorta che eri tu” questo Flash lo pensa, in modo da non offenderlo.
“Secondo me devo piacergli” fantastica Francis “un po’, lo devo per forza!”
Qualcuno bussa alla porta. Ad entrare è un ragazzo alto e snello.
“Ciao Thomas” lo saluta Flash “come mai sei qui?”
“Ho bisogno del vostro aiuto ragazzi” dice Thomas sedendosi sul letto “oggi Rarity è stata chiamata stranamente, in presidenza e ho paura sia nei guai”
“E allora?” chiede Francis “Cosa ci puoi fare, tu?”
“Vorrei evitare che finisse nei guai” continua il ragazzo “magari, difendendola, o prendendomi le responsabilità di tutto ciò che fa … insomma un modo che le faccia capire, quanto sia importante per me. E di come io sia diverso da tutti gli altri corteggiatori che ha”
“E cosa dovremo fare?” domanda Flash.
“Parlatele di me. Ditele che sono pronto a fare qualunque cosa, pur di starle accanto” spiega Thomas.
“Perché non glielo dici tu?” chiede Francis.
“Perché … tutte le volte che le parlo, lei mi guarda disgustata. Pensa che io sia un dongiovanni, quando invece … tutto quello che voglio è il suo amore”
“Che parole sdolcinate” dice Francis disgustato “non puoi semplicemente parlarle, ma in modo normale?”
“No. Mi chiedete troppo” arrossisce il ragazzo “per favore, aiutatemi”
“E cosa ci guadagniamo?” esclamano entrambi.
“Beh” ghigna Thomas “voglio ricordarvi che Rarity fa parte delle Equestria Girls. Come si chiamano quelle altre due? … Oh … aspetta … Pinkie Pie e Twilight”
“Vado a cercarla” Francis si alza dal letto ed esce dalla stanza.
“A me non va bene” dice Flash “voglio conquistare Twilight, ottenendo la sua amicizia, non vincendola a un ricatto!”
“Beh, allora dovrò contare solo sul tuo amichetto” Thomas si alza e si dirige alla porta “quando lo capirai? Per ottenere una ragazza, devi lottare, anche a costo di usare la forza”
“Mai sentito niente di più stupido” commenta lui.
 

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Capitolo 32
*** Envy ***


Cap 32
Tutto il giorno successivo, Twilight lo passa in biblioteca. Per domani avevano una ricerca sui greci e sulle loro origini e ci teneva a fare bella figura.
Stava imparando a memoria l’alfabeto greco, quando una voce la fa sobbalzare.
“Ciao Twilight”
Lei si volta. È Lewis.
“Oh, ciao” lo saluta “mi hai spaventato”
“Scusa. Non era mia intenzione” il ragazzo si siede accanto a lei “allora … ti è piaciuto il segnalibro a forma di cavalluccio marino che ti ho regalato al tuo compleanno?”
“Oh, sì. È molto bello” dice lei “grazie”
“Di niente. È stato un piacere” dice lui “ascolta … io sono venuto per farti una domanda …”
“Dimmi” accetta Twilight.
In quel momento, Flash entra nella biblioteca e li scorge parlare insieme. Si nasconde dietro lo scaffale. Stavano sussurrando ma alcune parole riuscì a comprenderle. Più o meno.
“Ti andrebbe di …?” stava chiedendo lui. Poi sussurra in modo che nessuno lo senta.
La ragazzina sgrana gli occhi e si copre la bocca per non ridere troppo forte.
“Ma certo” risponde poi “sarebbe un vero piacere”
Le parole che Flash riesce a sentire dalla bocca di Lewis, sono: “Sei bellissima. Così grintosa. Così brava. Mi piacerebbe un sacco uscire con te”
Lei ride ancora: “Che adulatore”
Lewis arrossisce e si allontana dicendo: “Ok. Allora è deciso? Domani mi fai sapere. E mi raccomando. Non una parola con i miei amici!”
“Non temere. Terrò la bocca cucita” lo assicura Twilight.
Flash si mette con le spalle al muro e guarda il pavimento: “No” ringhia “non lui” si mette a correre fuori dalla biblioteca.
La ragazza intanto ripensa alla conversazione avuta con Lewis:
“Ti andrebbe di … chiedere ad Applejack se … mi trova simpatico?”
“Ma certo. Sarebbe un vero piacere”
“Oh, grazie infinite Twilight. Non sai quanto vorrei essere io a dirle: -Sei bellissima! Così grintosa! Così brava. Mi piacerebbe un sacco uscire con te”
“Che adulatore”
“Ok. Allora è deciso. Domani mi fai sapere. E mi raccomando. Non una parola con i miei amici!”
“Non temere! Terrò la bocca cucita”
Francis cammina per i corridoi alla ricerca di Rarity. Aveva già in mente il discorso da fargli da parte di Thomas. La scorge seduta accanto a una statua, al quinto piano. La sta per raggiungere, quando vede una persona avvicinarsi a lei.
“Ehi Rarity” dice Pinkie Pie sedendosi accanto “come ti butta? Da ieri non ci hai parlato. Abbiamo avuto paura che la preside volesse accusarti di una cosa che non hai fatto. Sai, nel caso fosse un’altra accusa da parte di Trixie, non temere, lei è una sola. Noi siamo in sei e stavolta, suo fratello è dalla nostra parte!” si accorge che l’amica non la sta ascoltando “Ehi, Rarity! Non ti senti bene?”
“No … Pinkie … io sto bene … non è successo niente dalla preside. Davvero. Ho solo avuto … una piccola chiacchierata con suo figlio”
“Suo figlio? Quel bel ragazzo di nome Gabriel? Non sai quanto t’invidio, se fossi stata al tuo posto lo avrei invitato a sedersi al nostro tavolo. Se ne sta sempre in disparte, poverino! E come ben sai, la sottoscritta non tollera che qualcuno in questa scuola non abbia amici. Che cosa ti ha detto? Racconta! Racconta!”
“A quanto pare, credo di piacergli” dice Rarity.
“Oh, tutto qui? Perché non sei sorpresa? Ormai si sa: tu sei la stilista più rubacuori dell’intera Equestria Academy”
“Lo so Pinkie … ma stavolta … è diverso”
“Come, diverso? Non dirmi che piace anche a te?”
“No. Certo che no. Ci mancherebbe. Il fatto però è che nessuno, si era preoccupato del mio carattere prima d’ora. Solo del mio aspetto. Lui invece, voleva sapere se ero o non ero vanitosa. Pensa che io lo sia e aveva una faccia … dispiaciuta. È come se si preoccupasse di più di come sono dentro, che di come sono fuori”
“E’ un ragazzo speciale allora. E tu cos’hai risposto?”
“Che non ero vanitosa. Ma lui mi ha mandata via”
“Beh, allora devi rincontrarlo e parlargli come si deve. Chissà, magari potrebbe nascere qualcosa”
“Che cosa? Non dire sciocchezze. Mi basta solo sapere che non mi trovi un’ochetta arrogante”
“Dì la verità. Ti piacerebbe che diventasse tuo amico?”
“Ecco … non lo vorrei come nemico. Tutto qui”
“Bene. Allora appena lo scorgiamo, gli faccio un discorso alla Pinkie Pie. Magari potrei anche dimostrargli, quanto ci terrei che diventasse un mio amico” si alza e aiuta l’amica a fare lo stesso “ora andiamo a pranzo. Le altre ci aspettano. Racconteremo loro tutto e vedremo cosa ne pensano”
Appena se ne vanno, Francis diventa più rosso di un termometro postato sul 40. Stringe i pugni e pesta i piedi per terra.
Si volta e torna in camera, ma prima di entrare vede arrivare Thomas.
“Allora” dice lui “hai trovato Rarity? Le hai parlato?”
“No. Non le ho parlato” risponde il ragazzo a denti stretti “ma ho avuto il tempo di scoprire che il figlio di Celestia è innamorato di lei. Ma quando lo rifiuterà, correrà fra le braccia di Pinkie. Io … io … QUESTO NON LO POSSO PERMETTERE” e gli sbatte la porta in faccia.
Thomas rimane immobile a riflettere, poi si schiocca le dita: “E così quel figlio d’un cane, pensa di conquistare ogni ragazza, solo perché è il figlio della preside” si allontana ghignando “LO VEDREMO!”

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Capitolo 33
*** Advertising ***


Cap 33
“Se trovo Lewis simpatico?” chiede Applejack quella sera “Oh, beh … sì è un po’ strano, ma non di carattere odioso. Perché mi fai questa domanda?”
“Così” mente la compagna.
“Non è da te fare queste domande. Dimmi la verità”
“Non ti sto mentendo. Era tanto per sapere”
“Me lo chiedi, per essere sicura che non mi piaccia, perché piace a te?”
“Assolutamente no. Ero curiosa”
“Ho capito” ghigna l’amica “te l’ha chiesto lui vero?”
“Ecco … sì” ammette Twilight nascondendosi sotto le coperte.
“Beh, digli che è un tipo ok. Ma non lo conosco abbastanza”
“Va bene. Credo che questa risposta gli basterà”
“E tu invece?”
“Io cosa?”
“C’è qualcuno che ti piace?”
“No”
“Sicura? Elenco alcuni ragazzi e tu mi dici, chi ti va più a genio” dice Applejack “Che ne dici di Gabriel?”
“Troppo riservato”
“Somiglia un sacco a com’eri tu”
“Ah, ah. Molto spiritosa”
“E invece cosa ne pensi … di Thomas?”
“No comment please. È un perfettivo altezzoso ed egoista. A parte che è uno dei corteggiatori di Rarity”
“Hai ragione. Allora passiamo a … Jeremy?”
“Sono contenta che abbia confessato, di non essere d’accordo con la sorella. Però … non lo so. C’è qualcosa che ancora mi sta antipatica, di lui”
“E … Flash?”
“F-Flash?” si zittisce lei “Flash chi?”
“L’unico Flash in questa accademia: Flash Sentry. Cosa ne pensi di lui?”
“Beh … quando ancora frequentavo il club di scrittura, era bravo a scrivere storie. Era simpatico … infondo … è merito suo se …”
“Se cosa?”
Lei rimane muta per una frazione di minuti, poi si decide a rispondere: “E’ stato lui a dirmi che dovevo farmi degli amici. Quando ti ho chiesto di fare qualcosa insieme, avevo appena finito di parlare con lui”
“Wow! Allora in un certo senso, lui ti ha fatto capire, che non esiste solo lo studio nella vita”
“Sì. Sembra proprio così”
“Fantastico! E dimmi … ti sei mai chiesta come mai, ci tenesse tanto che tu non rimanessi sola?”
“Perché … fai questa domanda, ora?”
“Penso che devi piacergli”
“Io? Piacergli? Ma non dire sciocchezze”
“Ma se fosse tu cosa penseresti?”
“Niente. Perché è impossibile”
“Non riesci a crederci, o non vuoi, crederci?”
“Ecco … io …” spegne la luce “buonanotte”
Applejack ridacchia.
Il mattino seguente, a colazione, Zach Evly fa un annuncio: “Vi comunico che oggi pomeriggio, in aula magna, ci sarà una piccola anticipazione di ciò che avete preparato per il concorso. La dovremo usare per lo spot pubblicitario. Sarà una cosa di pochi minuti”
Le Equestria Girls si guardano. Loro non avevano ancora pensato manco a comporre la canzone.
“E ora che si fa?” chiede Rainbow Dash durante l’intervallo.
“Avete visto che cos’ha detto il signor Evly?” ricorda Twilight “Sarà una cosa di pochi minuti. Inventiamoci un ritornello veloce e impariamolo a memoria”
“E quale sarà il tema?” domanda Applejack.
“Non lo so. Una cosa a caso” Twilight si guarda nella classe, alla ricerca di qualcosa e si sofferma alla borsa di Manula: un cielo notturno stellato “Trovato!” schiocca le dita “Il tema sarà, la notte”
“Potremo prendere spunto, dalla poesia di Ugo Foscolo” propone Fluttershy.
“No. Non mi sta molto a genio quel poeta. Dobbiamo sbrigarcela da sole” rifiutano le altre.
In quel momento entra l’insegnante d’inglese e ognuno torna al proprio posto.
Gabriel ha lo sguardo fermo su Rarity, non sa che due persone lo stanno guardando con occhi omicidi.
“Scusa, mi presti il temperino?” chiede Lewis al ragazzo che è seduto dietro il suo banco.
“NO” risponde Flash “non ti presterò un cazzo a te! Hai capito?”
“Ehm …” balbetta lui “ok” poi si gira.
“Tieni Lewis” dice Twilight girandosi e prestandoglielo.
“Oh, grazie Twilight!” sorride lui.
“Figurati” gli fa l’occhiolino, lei.
Flash senza accorgersene, ha strappato dalla rabbia, una pagina del libro.
Quel pomeriggio, i partecipanti del concorso: - Dream- sono pronti ad esibirsi davanti alle telecamere, per fare lo spot.
“Ripetiamo?” chiede Pinkie.
Era la ventesima volta che ripetevano il piccolo brano, composto durante il pranzo e ormai lo sapevano quasi tutto.
“Ok!” annuncia Zach Evly “Tutti ai propri posti!”
Era stato indicato loro dove si dovevano posizionare.
Chi sotto, chi sopra il palco. Ma alla fine riescono ad inquadrare tutti i concorrenti.
Dopo alcune piccole prove, sono pronti.
“Pronti?” chiede l’addetto alle luci.
“Sì” rispondono i ragazzi.
“Bene” dice l’addetto alla telecamera “MOTORE! CIAK! … AZIONE!”
Il signor Evly si mette davanti l’obbiettivo e parla: “Salve! Siete tutti emozionati per l’evento, del concorso –Dream-?” si abbassa, in modo da mostrare i partecipanti, immobili come marionette.
Appena i riflettori puntano sul primo gruppo, questo prende a ballare e si ferma, quando si spengono.
Va avanti così, fino ad arrivare le ragazze, che si affrettano a dire:
LA NOTTE E’ PER NOOOOOI!
LA NOTTE, PER NOI, BRILLERA’!
SEI AMICHE, CHE SI AMANOOOOO!
LA NOTTE E’ PER NOOOOOI!
LA NOTTE E’ PER NOI!”
L’ultima è Trixie. Il suo ritornello è carino, ma troppo ritmico.
Quando anche lei finisce, Zach dice: “Il 3 Febbraio, i sogni diverranno realtà! Perché … IL CONCORSO –DREAM- INIZIERA’!”
Si riabbassa e i ragazzi strillano alzando le braccia: “CONCORSO- DREAM-!”
E lì finisce lo spot.

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Capitolo 34
*** Invitations ***


Cap 34
 
“Siamo state grandi!” esulta Pinkie battendo il cinque alle amiche “Sento che avremo fortuna il giorno del concorso”
“Io vado da Applebloom ragazze. Ci vediamo dopo” detto questo Applejack sparisce nell’ascensore, seguita da Rarity che voleva vedere la sorellina.
“Credo che mi dedicherò alla lettura” dice Fluttershy andandosene “dobbiamo ripassare letteratura per domani”
“Porca Miseria! Me n’ero scordata” esclama Twilight “io vado. A dopo ragazze” scende le scale e raggiunge il secondo piano e decide di fare il resto in ascensore. Attende ed entra.
Sta per premere il numero otto, quando una voce la chiama: “Aspetta!” si volta e vede un ragazzo correre “Devo salire anch’io”
Appena il tizio entra in ascensore, la ringrazia.
“Di niente Flash” risponde lei mentre la cabina, scende.
“Allora. Twilight” cerca di trattare con lei “Ti è piaciuto il regalo che ti ho fatto per il tuo compleanno?”
“Bello” dice la ragazza “sei stato molto gentile. Grazie”
“Ma ti pareva? Era il minimo che potessi fare, per farti scriver le tue bellissime storie”
Lei diventa rossa: “Grazie”
“Allora …” dice lui “hai deciso che cosa scriverci?”
“Non ancora. A dire il vero prima volevo finire la storia alla quale sto lavorando da mesi”
“Come s’intitola?”
“Sogni Realizzati”
“Se non sono indiscreto … posso chiederti … di cosa parla? E a che punto sei?”
“Parla di una ragazza che è disposta a tutto pur di realizzare i suoi sogni. Anche di trasferirsi lontano dalla famiglia e dagli amici, per sempre”
“Sembra interessante”
“E sono arrivata all’ultimo capitolo. Ma vorrei rileggerlo e correggerlo e magari aggiungerci qualcosa, prima di pubblicarlo”
“Se vuoi posso aiutarti”
“Come?”
“Vorrei vederlo e magari darti dei consigli”
“E’ gentile da parte tua, ma penso di riuscire a cavarmela”
“Non posso permettere che tu per una minuscola distrazione, sbagli qualcosa. Voglio solo esser d’aiuto se per te va bene” le porte dell’ascensore si aprono “altrimenti non insisterò”
“Ehm … mi piacerebbe che qualcuno mi aiutasse. Magari domani lo porto in cortile e ci dai un’occhiata”
“Ne sarei felicissimo!” sorride Flash “A che ora?
“Dopo pranzo. Avvertirò le mie amiche che mi assenterò per una mezz’oretta. Ci vediamo domani allora. Porterò il primo capitolo”
“Ok. Ciao!” appena la ragazza esce dall’ascensore, lui si mette a saltare e a urlare sottovoce, e quando lei si volta per salutarlo, torna fermo come una statua.
“TWILIGHT!” la ragazzina viene raggiunta da Lewis “Hai novità?” sussurra.
“Certo” lei gli dice qualcosa nell’orecchio.
“Lo ha detto davvero?” trema lui. L’amica annuisce “EVVAIIII! EVVAI! EVVAI! EVVAI! EVVAI! GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE TWILIGHT!” l’abbraccia.
Lei ride mentre lui la fa girare.
Flash da lontano stringe i pugni fino a far diventare le nocche rosse.
“Stai calmo” dice a se stesso “domani hai un appuntamento con lei”
La cabina lo porta via.
“Non ci credo” dice Lewis “ha detto davvero che sono un tipo ok?”
“Esatto” dice Twilight.
“Tu … continua a chiederglielo e a parlale bene di me” la prega lui.
“Non temere” accetta la ragazza “lo farò”
“Grazie Twilight Sparkle” ringrazia lui andandosene “sono fortunato ad averti come amica. Ed Applejack lo è ancora di più” svolta nel corridoio, saltellando come di solito fa Pinkie Pie.
Twilight, ridendo, entra nella sua stanza e fruga nella valigia.
Il suo manoscritto era rimasto lì dentro dal suo arrivo all’accademia e con tutto quello che era successo, se n’era completamente dimenticata.
Un mucchio enorme di fogli, è tenuto fermo da uno spago.
La ragazza lo stringe al petto. Era la storia più lunga che avesse mai scritto e l’idea di condividerla con qualcuno, la rendeva felice.
Nel frattempo, in un angolo della scuola, Trixie parla come al solito al telefono: “No. Hanno cantato una canzone orribile oggi … come dici …? … come sarebbe a dire? Dobbiamo trovare il modo per farle eliminare dal concorso, solo così avrò campo libero …. Cosa … COSA? Non è vero che le temo perché sono più brave di me. È solo che sono delle rompiscatole e non le voglio fra i piedi. Abbiamo un patto io e te, vero? … Bene. Allora muoviti! Datti da fare … ei! Guarda che non mi fai paura, tu dovresti averne di me” chiude il cellulare e ringhia “MANULA!” la chiama.
La ragazza timidamente arriva “M-m-i cercavi, Trixie?”
“Portami dell’acqua. Tutto questo gridare, con quella iena, mi ha fatto venire la gola secca. Datti da fare. Scansafatiche del cazzo!”
“Io conosco a Gabriel” dice Sweete Bell alla sorella “l’ho visto con la madre il giorno in cui siamo arrivate. È proprio carino! Non mi dispiacerebbe che diventasse mio parente”
“Cosa?” esclama Rarity “Ma cosa vai blaterando? Tu pensi che io e lui …?”
“Calmati Rarity” dice Scootaloo “Sweete Bell, vuole soltanto farti notare che potreste andare molto d’accordo voi due!”
“Non è vero” arrossisce la ragazza “Gabriel è un ragazzo troppo strambo, per me. Insomma … avete visto che occhi che ha?” senza accorgersene, si dimentica di avere davanti quattro persone ed è come se parlasse a se stessa “I suoi, sono di un verde così intenso! Mi ricordano gli smeraldi! Non sorride mai … ma quando lo fa, di rado, è semplicemente magnifico!” si mette a volteggiare per la stanza “Lui non mi tratta, come se si aspettasse che accetti il suo invito, di uscire. È come se … volesse aiutarmi … a non pensare solo a me stessa”
“Ma tu non pensi solo a te stessa Rarity” dice Applejack “sei una ragazza dolcissima e generosissima. L’unica differenza, è che sei super bella”
“Non è vero” dice lei “io mi sento … vanitosa” si accarezza le guancie “ogni volta che penso, che potrebbe accadere qualcosa a questo viso … divento … una bestia … ma non pensavo si trattasse di vanità. Pensavo fosse solo … una speranza di non perdere i miei fan …” sospira “sì ragazze. Sono una ragazza altezzosa. E solo lui me l’ha fatto capire. Sono così … felice”
“Che bel discorso” applaude Applebloom “soprattutto quando hai detto che ti piacevano i suoi occhi!”
Le Crusaders Girls ridono.
Rarity si alza e scuote la testa come se si fosse appena svegliata da uno stato di trance: “No, no,no,no,no,no! Non volevo dire quelle cose …” si liscia i capelli mentre è rossa come un peperone “Sweete Bell, le tue unghie sono più nere della pece. Lascia che te le aggiusti” prende da una cesta, una limetta e si prepara ad aggiustargliele. La bambina continua a ridere.
La sorella maggiore, mentre sta per spalmarle lo smalto trasparente, sente qualcosa vibrare nella sua tasca.
“E mo, chi è?” le è arrivato un messaggio.
Ciao Rarity.
Raggiungimi fra un quarto d’ora in palestra.
Avrei una cosa da chiederti.
Un grande saluto.
Thomas.
 
La ragazza sbuffa: “Se non vado m’assilla tutto il giorno!”   

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Capitolo 35
*** Noises from the gym ***


Cap 35
 
Rarity arriva in fretta alla palestra e intravede Thomas seduto sulle tribune.
Appena la vede si alza: “Sapevo che saresti venuta”
La ragazza lo raggiunge e seccata chiede: “Perché mi hai chiamato?”
“Volevo parlarti” risponde lui.
“Stavo passando del tempo con mia sorella. Se non ti dispiace tornerei da lei”
“Non ti tratterrò a lungo. Lo giuro” la ferma Thomas, prendendole un braccio.
A quel gesto, Rarity si ribella e una volta libera, si siede: “Sono tutt’orecchie”
“Ascoltami Rarity” inizia lui “l’altro giorno sei stata in presidenza, se non erro … posso chiederti che cos’è successo?”
“Non sono affari che ti riguardano” dice lei.
“Ok. Ok. Scusa. Non è per impicciarmi nelle tue faccende personali. Ma il fatto è che … sono preoccupato che ti possa esser successo qualcosa di grave”
“No. Non è successo niente. Io sto benissimo e Celestia non voleva niente” dice Rarity.
“Allora, perché ti ha chiamato?” chiede Thomas.
“Io … io …” non sa cosa inventarsi, perciò si alza di scatto “devo andare. Sweete Bell, mi aspetta”
“No” lui le prende il polso e lo stringe “prima voglio che tu mi dica la verità”
“Thomas, lasciami!” esclama lei.
“Confessami, prima” rifiuta il ragazzo “sei innamorata o non sei innamorata di Gabriel?”
A quella domanda la ragazzina sbianca: “No. Certo che no” smette di dimenarsi.
“Di chi sei innamorata, allora?” domanda Thomas.
“Non t’interessa. LASCIAMI!” riprende a muoversi lei. Con la mano libera, tira uno schiaffo al ragazzo, che allenta la presa ma non la molla.
A quel gesto, lui chiude gli occhi.
L’aveva chiamata per parlare con calma, per cercare di convincerla che era lui il suo ragazzo ideale. Invece sin da quando era arrivata, l’aveva trattato acidamente e dopo averle fatto la domanda su Gabriel, lo aveva fissato come se volesse dire: “Sì è vero. E di te non m’importa niente”. E ora anche quel ceffone.
La solita tranquillità di Thomas Bander, si era del tutto esaurita. Ora era tornato il solito giovincello, che se vuole qualcosa la deve avere a tutti i costi.
Stringe di più il polso di Rarity e afferra anche l’altro.
“LASCIAMI!” grida lei, dandogli calci a raffica.
Ma lui insiste a tenerla bloccata e strattonandola violentemente, la trascina fino allo spogliatoio maschile, per fortuna vuoto.
Lì dentro non c’erano le nuove telecamere di sorveglianza e per fortuna in palestra le aprono dalle otto all’una.
Cioè in quel preciso istante. Dopo aver chiuso.
 
E’ ora di cena e tutti sono a mensa.
“Scusate, ragazze” dice Applejack, in ritardo come sempre, dopo essere stata dalla sorella “mi hanno trattenuto per cantare una vecchia canzone del nonno”
“Non temere. Ti ho lasciato un po’ di budino” dice Pinkie, dandole una ciotola … vuota “ops …” arrossisce “scusa. Era più buono del solito”
“Non importa. Mi accontento di questo tonno e di queste carote” la tranquillizza l’amica, iniziando a masticare il pesce. Si guarda intorno “E Rarity dov’è?” chiede a bocca piena.
“Non lo so. Credevamo fosse venuta con te dalle bambine” dice Twilight.
“Infatti era con me,  ma poi ha detto che doveva incontrarsi con Thomas in palestra e poi non l’ho più vista” racconta Applejack.
Fluttershy sente una fitta al cuore.
Rarity era con Thomas.
“Perché ci mette tanto?” chiede Rainbow Dash “Lo sanno tutti che quando Thomas le parla, lei fa finta di ascoltarlo e poi se ne va”
“Beh, stavolta può averla trattenuta” ipotizza Pinkie.
“Poverina, chissà che noia a sentirlo blaterale su cose sdolcinate” di disgusta Applejack facendole ridere.
Ben presto l’intero anno si ritira nei dormitori.
“Non pensate … che ci stia mettendo troppo?” chiede Twilight ancora seduta con le altre.
“Io andrei a controllare” dice Rainbow Dash “ci vediamo nei dormitori” ed esce dalla mensa, passando davanti al tavolo degli insegnanti, dove Gabriel stava parlando con sua madre e viene attirato da quella ragazza frettolosa.
Rainbow raggiunge la palestra: le luci sono spente ed è completamente vuota. Non si sente ronzare un insetto.
“ Deve essere già tornata in camera” suppone chiudendo la porta.
Più tardi raggiunge le altre in camera di Twilight.
“No, non è tornata in camera” le dice Fluttershy.
“Allora dove può essere finita?”
“Non risponde. Ha la segreteria” chiude il cellulare Twilight.
“Forse, è tornata dalle bambine” dice Pinkie Pie.
“Non può essere. Appena me ne sono andata, sono tornate in albergo” dice Applejack.
“Oddio, ragazze, ho una brutta sensazione” trema Fluttershy.
“Io direi di tornare in palestra” dice Twilight “magari erano in un angolo e non te ne se accorta”
“Perché dovrebbero stare in un angolo … al buio?” dice Applejack.
“Forse” dice Rainbow “volevano … restare un po’ da soli”
“Dici, che Thomas è riuscito a conquistarla?” esclama Fluttershy arrossendo.
“Può darsi” concorda Twilight. Poi si blocca e si tappa la bocca: “Allora è gravissimo! Le telecamere della palestra sono state accese! E se la vicepreside li becca, fare atti sessuali di nascosto, rischiano di finire nei guai!”
“Andiamo a controllare allora” dice Rainbow.
Le cinque escono dalla stanza e tornano in palestra, ma la trovano chiusa.
“Andiamo in presidenza e controlliamo” propone Pinkie.
E si avviano verso l’ufficio di Celestia, dove in quel momento si trovava Gabriel.
Stava aspettando la madre, che era andata a parlare con i professori. Era solo e si stava annoiando.
Osserva le immagini delle nuove telecamere di sorveglianza, installate dopo che le Equestria Girls (così dicevano tutti a scuola) avevano rotto quelle vecchie.
All’interno degli schermi è tutto tranquillo.
Dentro a quello dei corridoi però, intravede cinque ragazze che stanno correndo all’impazzata.
“Speriamo che non abbia già visto Rarity e Thomas, in palestra” dice una di loro.
A quella frase, il figlio della preside, si mette dritto sulla sedia e sgrana gli occhi.
Rarity e Thomas si trovavano in palestra?
A quell’ora?
Per verificare, posa gli occhi sullo schermo che dava alla sala delle attività fisiche.
È buia e non si vede molto.
Ma all’improvviso, sente un suono provenire dagli spogliatoi. Osserva le due porte: una blu e l’altra rosa e sobbalza, quando vede che qualcuno sta prendendo a calci dall’interno, quella blu.
Ode un lieve strillo e poi ritorna il silenzio.
“Porca miseria” dice Gabriel, con un presentimento che non lo abbandona.
In fretta, agguanta la chiave della palestra, apre la porta della presidenza e corre giù per le scale.
Le ragazze, che erano quasi arrivate, lo vedono correre nella direzione dalla quale erano arrivate.
Diceva il nome della loro amica,
“Oh, oh” dice Twilight “mi sa che li ha visti”
E insieme alle altre, lo segue.

 

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Capitolo 36
*** Saving ***


Cap 36
Gabriel spalanca la porta della palestra dopo aver girato la chiave tre volte, e con un calcio apre la porta dello spogliatoio maschile.
Le ragazze arrivano qualche secondo più tardi e rimangono allibiti da ciò che vedono.
I vestiti di Rarity sono tutti strappati. Infatti alcune toppe coprono una buona parte del pavimento.
Lei ha le spalle scoperte, poggiate sul freddo muro.
Thomas le sta di fronte e la tiene ferma dai polsi, che hanno assunto un colore rosso davvero acceso.
In faccia, la ragazza, ha alcune gonfiature da una parte e dei lividi dall’altra.
Le guance sono rigate di lacrime.
Il ragazzo si stava portando i suoi capelli sciolti e scompigliati alle labbra, quando sente un forte pugno sul mento.
Gabriel lo aveva colpito talmente forte, da fargli mollare la presa.
Una volta libera, Rarity si butta sul pavimento, più tremante di una foglia.
Le amiche si sbrigano a raggiungerla.
“E’ congelata” piange Fluttershy strofinandole le braccia.
“COSA LE HAI FATTO BASTARDO?” urla Rainbow Dash. Anche lei voleva picchiare Thomas a sangue, ma qualcosa la spinse a trattenersi e rimanere nell’abbraccio di gruppo intorno all’amica.
“Cosa ti ha fatto?” domanda Twilight sfiorando il viso quasi nero della compagna.
“NON OSARE TOCCARLA, HAI CAPITO CAZZONE?” il figlio della preside continua a dare pugni a Thomas, sia in pancia che in faccia.
Un ultima sberla sul naso e lui sviene.
Gabriel si volta e s’inginocchia: “Rarity” balbetta “come … stai ...?”
La ragazza non risponde. Trema e piange allo stesso tempo.
In quel momento, dalla porta entra la vicepreside Luna, accompagnata da alcuni insegnanti.
“Che cosa succede qui?” chiede.
Sobbalza quando vede le condizioni di Rarity.
“Posso spiegarti tutto zia” dice Gabriel.
 
Un’ora più tardi, Rarity viene portata in infermeria, insieme a Thomas.
Le amiche non si staccano da lei, un solo minuto.
“Quel deficiente, pazzo, bastardo!” continuava a dire Rainbow, seduta ai piedi del letto dove l’amica era addormentata, insieme alle altre “Come ha osato farle una cosa simile?”
Fluttershy riflette e dice: “Ho avuto un bel giudizio su di lui e sono stata una sciocca … non posso credere che lo abbia fatto”
“Se prova a riavvicinarsi, giuro che gli spacco la faccia” urla Applejack.
“Ora dobbiamo solo pensare a Rarity” dice Twilight Sparkle “i suoi genitori lo verranno a sapere e rischieranno di farle lasciare la scuola”
“Non lo faranno” la tranquillizza Pinkie “piuttosto espelleranno Thomas. Questo è sicuro”
“Non può essere espulso” dice una voce improvvisa.
Si voltano: sulla porta c’è Gabriel, che era appena tornato da un enorme interrogatorio con Celestia e Luna.
“Perché, no?” chiede Applejack.
“I suoi genitori, l’hanno iscritto all’Equestria Academy, proprio perché sono sempre in viaggio. Resterebbe da solo. Deve per forza restare” spiega lui.
“Allora gli tocca una bella punizione”dice Fluttershy.
“E un resoconto con gli ammiratori di Rarity” scherza Pinkie.
Rarity, in proposito, in quel momento geme lentamente.
“Oh Rarity” esclamano le amiche “come ti senti?”
Lei non risponde. E’ ancora fredda e trema da morire.
“E’ meglio che vi lasci sole” dice il ragazzo aprendo la porta.
“A-a-as-petta” ha la forza di dire la ragazza, tra un tremito e l’altro. Lui si volta per un istante. La saluta con un lieve sorriso e se ne va.
“Lascialo andare” dice Fluttershy “Thomas, al primo pugno ha reagito. Deve farsi curare quel livido sullo zigomo”
“Riesci a spiegarci che cos’è successo, dopo che Thomas ti ha inviato quel messaggio?” vuole sapere Applejack.
A quella domanda l’amica inizia a lacrimare.
“Oh!Scusami” dice Applejack “non ci pensare. È tutto passato”
“E’ … stato … orribile” piange Rarity “lui … mi picchiava … mi spogliava …”
“Non gli permetteremo più di sfiorarti” l’abbraccia Rainbow.
Anche le altre si uniscono in un abbraccio di gruppo.
Rarity stringe le borse dell’acqua calda che le erano state messe nel letto.
Quella di ieri era stata la giornata peggiore della sua vita.
Se non fosse stato per Gabriel, a quest’ora, pensa, non ce l’avrebbe fatta a sopportare tanto dolore e tanto freddo.
Ormai ne era certa.
Il suo cuore batteva per lui.

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Capitolo 37
*** Strange happiness ***


Cap 37
Celestia è seduta sulla scrivania ed è affiancata dai docenti del primo e secondo anno, dalla sorella e dal figlio.
Thomas sta sulla sedia di fronte, mentre Rarity è seduta con le amiche, sul divano. Aveva ancora i segni in faccia, coperti da pomate e cerotti. I polsi le erano stati fasciati a causa delle microlesioni.
“Signor Bander! Ciò che ha fatto è davvero intollerabile. Non si erano mai verificati simili eventi nella nostra accademia. Lei ha violato una delle regole più importanti del codice scolastico: le ragazze non si toccano. Le è chiara, questa cosa?” Thomas annuisce “Visto che i suoi genitori sono assenti, non possiamo espellerla, perché è quello che si meriterebbe. Ad ogni modo, questo atto, dev’essere punito in modo severo. Pertanto la faremo chiudere nella sua stanza per una settimana e potrà uscire solo per i pasti. Trascorrerà le sue giornate a studiare tutte le materie e a fine punizione, le faremo un test per verificare”
“Va bene, signora preside” dice Thomas.
“Può andare” indica la porta, la direttrice.
Il ragazzo si alza, ma viene bloccato da Luna: “Deve chiedere scusa alla signorina Rarity”
Lui si gira verso le ragazze, che si stringono intorno all’amica, guardandolo con odio profondo.
“Ti chiedo scusa Rarity” non c’è un briciolo di convinzione nella sua frase. Apre la porta e sparisce.
“Anche voi potete ritirarvi” dice Celestia alle ragazzine “non sforzare troppo le mani Rarity. Ti concedo due giorni di vacanza, per farle migliorare”
“Grazie preside” dice lei alzandosi a fatica.
La preside, la vicepreside e i professori, escono dall’ufficio.
Le ragazze lo seguono, tranne Rarity che si volta verso Gabriel, rimasto a fissare dei documenti sul tavolo.
Si avvicina, dicendo alle amiche che le raggiunge fra poco.
I due rimangono soli.
“Ehm … Gabriel …” lo chiama lei.
“Sì?” dice lui alzando lo sguardo.
“Io … volevo solo … ringraziarti per quello che hai fatto. Mi hai salvato. Se non ci fossi stato tu …”
“Avrei fatto quello che chiunque avrebbe fatto”
“No. Non chiunque” si avvicina “ce ne sono pochi come te al mondo”
“Non temere Rarity, ora è tutto passato. L’importante è che tu stia bene”
“Grazie” ripete lei “di tutto” si china e gli schiocca un bacio sulla guancia, sporcandolo un po’ con la crema antidolorifica.
D’istinto, la ragazza esce dalla stanza e si affretta a raggiungere le amiche.
Gabriel si sfiora il viso, come se pensasse, che fosse un sogno.
Quando si accorge che è tutto vero, si butta sul tappeto e stringendo i pugni, sussurra a denti premuti uno sopra l’altro: “Evvai!”
Nel frattempo, tutta la scuola è venuta al corrente di ciò che è successo in palestra.
“Non pensavo, fosse capace di arrivare a tanto” dice Francis, al suo compagno di stanza “sapevo che era innamorato, ma non avrei mai immaginato che per conquistarla, si spingesse troppo oltre” alza lo sguardo “Flash? Mi stai ascoltando?” lui rimane in silenzio “PRONTO? TERRA CHIAMA FLASH! RISPONDI, PASSO!”
Flash sussulta e lo guarda: “Che cappero vuoi?”
“Ti stavo parlando di Thomas” dice Francis.
“Non m’importa niente di lui” esclama il compagno.
“A cosa stavi pensando, Flash?”
“All’appuntamento che ho domani con Twilight” il ragazzo sobbalza e si tappa la bocca. In un momento di distrazione aveva rivelato il suo segreto.
“Oh” ghigna l’amico “ora capisco. Hai dato a Twilight un appuntamento”
Lui sospira e sorride: “Esatto. Ancora non riesco a credere che abbia accettato”
“Dove vi vedrete?”
“In giardino. Mi farà vedere il romanzo che sta scrivendo”
“Beh, buona fortuna! Hai deciso cosa indosserai?”
“Di certo, non la divisa scolastica. Voglio essere elegante”
“Allora, facciamo un salto al club del cucito” lo afferra e lo trascina fuori dalla stanza.
Intanto, Rainbow Dash, è in giardino e si scrocchia le mani.
“Se lo ripesco a fare un atto del genere ad una delle mie amiche, lo uccido” dice a se stessa.
“Rainbow Dash” dice una voce.
Alza lo sguardo: è Jeremy.
“Oh, sei tu” dice un po’ contrariata “cosa c’è?”
“Ho saputo cos’ha fatto Thomas” dice il ragazzo “e … mi dispiace tanto per la tua amica”
“Non ti preoccupare. Lei ora sta bene” sorride la ragazzina stiracchiandosi “ora è meglio che vada. Le mie amiche mi aspettano dalle bambine”
“Ehm … se vuoi posso accompagnarti” si offre Jeremy.
“Sei gentile. Ma la so la strada” detto questo si volta e raggiunge l’entrata dell’accademia.
Lui sospira, dicendosi che doveva inventarsi un’altra richiesta per convincerla a passeggiare con lui.
Twilight è in biblioteca a ripassare un po’ di Geografia.
Ha appena finito un libro intero.
“Bene” dice a se stessa “ho imparato la Somalia e la Groenlandia. Mi manca soltanto l’Argentina” si dirige nella lezione A.
Fa scorrere il dito sui vari scaffali e trova il volume che stava cercando, solo quando sale su una scala. Stava per scendere, ma un suono la incuriosisce.
Si gira. Sul casellario accanto, un uomo ha esultato, dopo aver rimesso a posto un libro. È così estasiato che non si accorge d’averlo messo male. Infatti appena si allontana, il libro cade sul pavimento.
Twilight lo riconosce: era Dominio. Uno dei tre uomini che l’aveva riportata all’Equestria Academy. Non sapeva che fosse rimasto ancora a scuola.
“Non si trattano così i libri” pensa scendendo dalla scala.
Prende il manuale da terra. Lo sta per rimettere per bene fra gli altri, ma si ferma, quando osserva il titolo.
Guarda prima la copertina, poi Dominio, che esce dalla biblioteca.
“Strano” esclama a bassa voce “perché dovrebbero renderlo così felice, i libri che parlano delle cose Atomiche?"

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Capitolo 38
*** The first chapter ***


Cap 38
 
Dopo aver fatto i compiti, Twilight prende dalla scrivania, il suo romanzo. Era pronta a farlo vedere a Flash e a chiedergli che cosa ne pensasse.
“Va bene. Ci vediamo dopo Applejack” saluta l’amica.
“Buona fortuna” sorride lei.
“Cosa?”
“Niente, niente”
Twilight sospira ed esce dalla stanza, diretta al cortile.
Flash si era vestito di tutto punto, con la felpa più elegante che aveva, i jeans senza strappi e le scarpe da ginnastica. Si era passato quanto gel possibile sui capelli, per tenerli all’insù e spruzzato una marea di profumo. Infine, come gli aveva suggerito Francis, si era nascosto in tasca uno spray per l’alito.
“Flash” dice all’improvviso una voce.
Lui sussulta e si volta: “Oh, ciao Twilight. Non ti avevo vista arrivare”
“Però …” dice lei “sei … molto elegante”
“Sai, non mi andava di …leggere le più belle storie del mondo, con la divisa scolastica. È un po’ scomoda quando ci si siede” spiega lui.
“Oh, andiamo, non esagerare” ride Twilight, lusingata.
“Allora” dice Flash, felice di averle fatto piacere con quel complimento “hai portato il tuo romanzo?”
“Oh, sì. Eccolo qui” gli mostra i fogli legati tra loro.
Lui li prende fra le mani e inizia a sfogliarli. Sono tutti scritti a penna e non c’è una sola cancellatura. Come se l’avesse scritta tutta in una volta.
“Puoi leggerla tu?” chiede ridandolo alla creatrice.
“Certo! Però non credo di farcela, tutto oggi” accetta ella.
“Quello che puoi” insiste lui “il resto lo continueremo un’altra volta”
“Va bene” apre il manoscritto alla prima pagina e inizia la lettura.

Capitolo primo
La collina sul monte verdeggiante, sembrava stesse per mettersi a cantare. Le sue pianure erano le più belle dell’intero regno, proprio perché erano alberate dagli alberi di pesco più forniti di tutti.
La gente vi si recava per raccoglierne i frutti e creare il succo di pesca più buono che veniva venduto in tutto il continente.
La collina del pesco, era amata da tutti, giù, al paese Lunatico, soprattutto dai bambini.
C’andavano ogni dì, per giocare nei bellissimi campi rivestiti di mille fiori e un ruscello dove si divertivano a fare il bagno.
Una di questi bambini era Cecilia Rocco.
Non era una di quelle ragazzine che non vede l’ora che le lezioni scolastiche finiscano per correre alla collina. Le piaceva andarci per godere di quel poco di pace che si pregustava al suo paese.
Il regno infatti, stava subendo la minaccia da parte di quello a Nord, governato da un uomo malvagio e crudele: il re Born.
Desiderava quante ricchezze possibili per completare il suo abbondante tesoro, ma il paese Lunatico, non aveva così tanto oro.
Si pagavano a vicenda, con l’antico uso del baratto.
Vivevano in pace e armonia da secoli, non potevano permettere che un sovrano capriccioso distruggesse ogni cosa.
Tornando sulla dodicenne Cecilia Rocco, lei amava immergere le gambe nel limpido fiume della collina, raccogliere fiori che donava alla mamma e cogliere pesche che donava ai lavoratori del succo, che poi aiutava per cucinarlo e metterlo in vendita.
Cecilia era una ragazza speciale, ma non lo sapeva ancora. Tutto ebbe inizio un giorno estivo:
i bambini si stavano preparando per andare tutti insieme alla pianura più fiorita.
Cecilia stava uscendo di casa e stava raggiungendo il gruppetto. Era sempre l’ultima.
Imboccarono il sentiero acciottolato, che era per loro una scorciatoia.
Arrivarono al campo un po’ esausti, ma soddisfatti che la piccola ma faticosa salita li avesse ricompensati.
Iniziarono a giocare in mezzo ai fiori e a tuffarsi nel fiume.
Cecilia se ne stava sempre in disparte a raccogliere margherite e roselline con le quali formava un bellissimo mazzetto.
-Cecilia, vieni a tuffarti- la chiamò il figlio dell’unico mugnaio, Jhonny –fa caldo e un bel bagno è quello che ci vuole-
-No grazie- rifiutò la ragazzina – non mi sono portata il costume da bagno-
Jhonny ci rimase male, ma non lo diede a vedere. Non voleva dimostrarle che aveva una cotta segretissima per lei.
Fra giochi e risate, i bambini si divertirono un mondo anche quella giornata.
Cecilia si era messa a leggere sul ramo di un pesco, quando i compagni, annunciarono che il crepuscolo si stava avvicinando e dovevano tornare a casa.
Esausti e desiderosi di succo di pesca, iniziarono la discesa. Il paese non era molto lontano, ma quando lo raggiunsero, ebbero una sorpresa.
Molte persone erano affacciate dai balconi, la maggior parte invece, era in strada.
Alle porte si stava avvicinando un cavallo, col cavaliere armato di tromba.
-Cosa succede?- chiese Cecilia alla madre, sporgendosi dal piccolo balcone.
Il cavallo entrò e si fermò nella piazza centrale.
Lo straniero suonò lo strumento e richiamò l’attenzione di tutti.
Allora, srotolò una pergamena che teneva stretta alla cintura e lesse con voce acuta e possente:
-POPOLO DI LUNATICO!
QUESTO DECRETO, V’INFORMA CHE FRA TRE GIORNI, IL RE BORN DEL REGNO DEL NORD, OCCUPERA’ IL VOSTRO PAESE CON LE SUE TRUPPE, A MENO CHE’ NON CONSEGNATE ALL’ISTANTE TUTTO L’ORO CHE AVETE-
-Non abbiamo oro- disse il sindaco del paese, a nome di tutti – i nostri lavoratori delle miniere, stanno facendo l’impossibile per scovare pietre preziose e donarle al vostro re, ma le caverne che abbiamo scavato, sono vuote-
L’uomo, dal cavallo, diede un calcio in petto al sindaco, che cadde in una pozza di fango.
-RIPETO:- disse poi –SE NON CONSEGNATE SEDUTA STANTE, TUTTO L’ORO CHE AVETE, L’ESERCITO DI RE BORN, VI ATTACCHERA’! DISTRUGGENDO TUTTO!-
Si guardò intorno per vedere se qualcuno avesse un oggetto prezioso da dargli, ma nessuno mosse un mignolo- MOLTO BENE- annunciò – PREPARATEVI ALLA GUERRA ALLORA. CI RIVEDREMO FRA TRE GIORNI- frustò il cavallo e partì al galoppo.
-Dobbiamo scappare- diceva la gente.
-Fuggiremo stanotte!-
-No, adesso!-
-E se ci verranno a cercare?-
-CALMATEVI- urlò il sindaco – Non possiamo permettere che il re Born distrugga gli alberi di pesco. Sono la cosa più preziosa che abbiamo e non l’abbandoneremo solo per un capriccio-
-Cosa proponi di fare?- domandò sua moglie.
-Tutti gli uomini più forti e coraggiosi, si prepareranno a combattere- decise il sindaco- le donne, i vecchi e i bambini, invece, stanotte partiranno per raggiungere il Regno dell’Ovest! Dove saranno al sicuro! Per la giustizia! Per la libertà! E per la gloria!-
Tutti gli uomini acclamarono felici.
Cecilia si strinse alla madre: questo voleva dire che anche il suo adorato papà, avrebbe dovuto rischiare la vita per difendere gli alberi di pesco. Lei e la mamma sarebbero partite … non l’avrebbe più rivisto?
 
Flash rimane incantato dalle parole scritte da Twilight.  Finito il primo capitolo, sta per continuare a leggere ispirandolo sempre di più, ma vengono interrotti dalla signorina Cheerilee, un’insegnante del terzo anno:
“Ragazzi! Cosa fate qui in cortile, non vedete che sta per mettersi a piovere? Tornate nelle vostre stanze. Subito”
Twilight sente due gocce caderle in testa. Chiude in fredda il racconto per non farlo rovinare e seguita da Flash si dirige verso il portone.
La ragazza è quasi entrata, ma un tuono improvviso la fa sobbalzare e scivolare.
Se non fosse stato per il ragazzo che la prese al volo, sarebbe finita nella pozzanghera.
“Grazie Flash” dice lei rimettendosi dritta.
“E’ una storia fantastica” commenta lui, appena entrano “ci vediamo domani, così la continuiamo?”
“Certo. Ne sarei felice” si volta e sparisce, dentro  l’ascensore.
Lui sgrana gli occhi. Twilight aveva di nuovo accettato un suo invito!
“Flash” lo chiama Cheerilee “cosa fai ancora qui? Ti ho detto di tornare in camera”
Lui si volta e l’abbraccia: “Sono il ragazzo più felice del mondo in questo momento, professoressa” senza ragionare le bacia la mano e poi si avvia saltellando.
Lei un po’ imbarazzata alza le spalle: “Giovani d’oggi!”

 

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Capitolo 39
*** Intuition ***


 Cap 39
 
Francis sta tornando in camera dopo cena, ma una volta presa l’ascensore, si accorge che dentro c’è una ragazza per lui molto speciale.
Se ne sta poggiata sulla sbarra, ammutolita.
“Dai Francis” dice nella sua testa lui “parlale. È il momento giusto … ma cosa le dico …? …” avanza e si ferma a pochi metri.
Lei alza lo sguardo e sorride: “Ciao Francis”
Lui deglutisce e si tira la collottola come per fare uscire del fumo bollente: “Ciao Pinkie” lei torna a fissare i piani che passavano sotto di loro “Allora … ehm … come sta … Rarity?” chiede poi. Fu la prima cosa che le venne in testa.
“Un po’ meglio” dice Pinkie “la preside le ha dato alcuni giorni di vacanza, a causa dei polsi deboli”
“Non riesco a credere …come Thomas, abbia fatto una cosa del genere” dice Francis “a me aveva chiesto soltanto di dire a Rarity che lui era speciale e …”
“Come scusa?” lo interrompe Pinkie “Come sarebbe a dire che ti aveva chiesto di dire a Rarity che lui era speciale?”
Solo in quel momento, il ragazzino si rende conto di cosa aveva detto: “Ehm … scusa ho sbagliato … volevo dire … mi aveva detto di essere innamorato di lei e …”
“No, no. Non avevi sbagliato niente. Eri serio. Stavi dicendo che lui ti aveva chiesto …?”  lo esorta a continuare. Lui rimane zitto arrossito fino alla nuca. Ma è lì che entra in azione il raro intuito, che Pinkie Pie ha, quando qualcuno sta per confessare qualcosa: “Thomas, ha chiesto a te e a Flash di dire a Rarity che lui era disposto a tutto per starle accanto, che non era un dongiovanni e che tutto quello che voleva era il suo amore, così in questo modo l’avrebbe conquistata. Tu e Flash volevate qualcosa in cambio e Thomas vi ha detto, che in questo modo potevate conquistare me e Twilight. Tu hai accettato ma Flash no.
Mentre cercavi Rarity, ci hai sentito parlare della sua conversazione con Gabriel e pensavi che io fossi innamorata di lui. Lo hai detto a Thomas, che ha pensato che Rarity fosse innamorata di Gabriel. Ha provato a chiederglielo con dolcezza, ma lei non ha risposto e gli ha dato uno schiaffo. Lui allora l’ha trascinata nello spogliatoio maschile e l’ha torturata” una volta finito emette un respiro gigante. Aveva detto tutto d’un fiato.
Francis spalanca la bocca e spalanca le pupille. Rimane senza parole per qualche minuto.
“Co … co …” balbetta poi “come … lo sai?”
“Intuizione” ride lei. Poi però si ferma e lo guarda negli occhi “perché è la verità?”
“Ecco … non … esattamente …” il ragazzo si sente svenire ma stranamente non lo fa.
“Sì è la verità” Pinkie incrocia le braccia e scuote la testa “diciamo che in un certo senso è colpa tua” chiude gli occhi “se non avessi detto a Thomas che forse Rarity era innamorata di Gabriel, a quest’ora lui non le avrebbe fatto ciò che ha fatto”
“Ma … io … non pensavo fosse capace di tanto” lui ha il cuore che batte forte. Per paura.
“Non riesco a credere che tu abbia accettato l’incarico, solo perché volevi conquistarmi” continua lei senza alzare le palpebre.
“Ma no … io … non è come credi … Pinkie”
“Ascoltami bene” apre gli occhi “se vuoi far colpo su una ragazza, non devi usarla come una ricompensa. Come ti è venuto in mente di pensare, che se Rarity e Thomas si fossero messi insieme, tu mi avresti ricavato? Cosa credi che sia? Un trofeo?
Se Rarity ha trattato in quel modo il tuo amico, è perché non è mai stata innamorata di lui e questo lui non ha potuto accettarlo! Ecco perché l’ha torturata.  E tornando a me, non sono innamorata di Gabriel. Ho solo detto che era un bel ragazzo e che non mi sarebbe dispiaciuto uscire con lui. Ma per farci amicizia e farlo smettere di isolarsi da tutti.
Non c’era motivo di tanta invidia!”
“No Pinkie. Tu non capisci …”
In quel momento l’ascensore si apre al dormitorio femminile. Lei esce ma lui la segue.
“Ti prego Pinkie. Ascoltami. Posso spiegare”
“Non devi spiegare niente. Hai accettato la richiesta di Thomas! Ma chi ti credi di essere? Il suo burattino? Quello stronzo doveva avere il coraggio di confessarsi da solo a Rarity (anche se probabilmente l’aveva già intuito) e non doveva reagire in quel modo quando lei non ha ricambiato. Tu sei come lui.
Se io ero innamorata di Gabriel, tu che cosa avresti fatto? Mi avresti violentato, fin quando non mi sarei gettata a baciarti i piedi?
Io non sono così crudele, sai?
Tu mi piacevi! Eri un caro amico!
Chissà! Magari potevo anche accettare le tue attenzioni” gli occhi le diventano lucidi.
Francis si ferma e la fissa.
C’è un attimo di silenzio fra i due.
“Pinkie Pie” sussurra lui.
“Thomas non doveva fare, quello che ha fatto” si mette a piangere lei “è stato … crudele” alza lo sguardo mostrandogli i suoi occhi bagnati “e ora che ho scoperto questa cosa ho capito che voi ragazzi, siete tutti uguali: vi vergognate di ammettere i vostri sentimenti e quando lo fate e non venite ricambiati … diventate … malefici” si copre la faccia con le mani e raggiunge la porta della sua stanza, dove poi si chiude.
“PINKIE ASPETTA!” la chiama il ragazzo.
La sente singhiozzare.
Non poteva crederci!
Aveva fatto piangere Pinkie Pie! Sempre così allegra, gioiosa e saltellante.
Qualcuno avrebbe pensato, che ora Francis ce l’avesse a morte con Thomas. Ma non è così. Ce l’aveva a morte con se stesso!
Pinkie aveva ragione! L’aveva usata come un premio! Quando invece avrebbe dovuto guadagnarsi la sua fiducia e poi il suo amore, da solo! Invece si era fatto abbindolare dalla possibilità di conquistarla, solo facendo un favore a Thomas.
D’istinto, anche lui si mise a piangere.
Quella ragazza era preziosa! Gli aveva fatto capire il suo grande errore.
Ormai lo sapeva: non la meritava.
Specialmente dopo averla fatta soffrire così.
Corre giù per le scale con l’immagine addolorata di Pinkie, impressa nella mente.
Più ci pensava, più il suo dolore aumentava.
In quel momento, avrebbe preferito morire, che continuare ad avere quel ricordo.
Intanto Pinkie si è chiusa in bagno e non ne esce per nulla al mondo.
Rainbow Dash prova a chiederle cos’era successo ma inutilmente.
La compagna ha il volto rigato e un dolore impareggiabile, nel petto.
La discussione avuta poco prima con Francis, le aveva fatto tornare alla mente la sua bellissima e breve storia con Filiberto Ernig.
Il ragazzo che le aveva spezzato il cuore.
Non pensava che andando in quell’accademia dove tutti i suoi sogni si stavano realizzando, una sofferenza così dolorosa, potesse ripetersi.

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Capitolo 40
*** Sad recreation ***


Cap 40 

Jeremy è il primo ad arrivare in classe come sempre. Sta prendendo i libri di matematica, quando vede qualcuno entrare.
Strano che Francis arrivasse a quell’ora.
Aveva uno sguardo assente e solitario.
Ma quando stava per rivolgergli la parola, una voce femminile, lo fa sobbalzare: “FRANCIS”
E dalla porta entra Rainbow Dash.
Per un momento Jeremy è felice di vederla. Era più carina del solito quella mattina … per via della faccia furiosa con la quale era arrivata.
Francis la guarda, stranito che stesse chiamando proprio lui.
“FRANCIS” ripete lei avvicinandosi “Come hai osato far soffrire in quel modo Pinkie?” lui sussulta silenziosamente “Ma sai quanto ha sofferto per una faccenda simile, l’anno scorso? Ora che arriva, tu le chiedi subito scusa! A lei e a Rarity! Sono stata chiara?”
Il ragazzo distoglie lo sguardo: “Questi non sono affari che ti riguardano”
“Sì invece. Sono eccome affari che mi riguardano!” esclama lei “Pinkie Pie è una delle mie migliori amiche e se fai del male a lei o alle altre, fai del male a me, hai capito? Come hai potuto ingelosirti così tanto da far innervosire anche Thomas? A quest’ora Rarity non avrebbe la faccia nera e i polsi fasciati! Pensavi che accettando la sua proposta avresti fatto colpo su Pinkie? Sei fuori!”
“Questi non sono affari tuoi!” urla lui “Lasciami in pace!” Jeremy assiste muto.
“No! Non ti lascio in pace, finché non chiederai scusa a Pinkie e a Rarity! Ma vuoi o non vuoi capire che stanno soffrendo come dei cani per colpa tua?!”
“Non è stata colpa mia” dice Francis “io non sapevo che Thomas avrebbe fatto quelle cose alla tua amica. Volevo solo accontentarlo in un favore! Tutto qui!”
“E’ il favore più stupido del mondo” dice Rainbow “poteva perfettamente farlo lui. Ma tu pensavi che in questo modo Pinkie sarebbe venuta da te e ti avrebbe detto: - come sei coraggioso! Hai messo insieme Rarity e Thomas, anche se lei non voleva-“
“NON PENSAVO QUESTO” grida Francis.
“E cosa pensavi allora?”
A quella domanda, lui stringe i pugni, tira fuori dallo zaino il suo diario con la rilegatura robusta ed è pronto a lanciarlo in faccia alla ragazza.
“NO! FERMO!” Jeremy, che per fortuna si trovava in uno dei banchi dell’ultima fila, lo blocca da dietro, tenendolo fermo. Gli strappa dalle mani il diario e lo getta per terra “Sei impazzito?” lui sta per replicare ma in quel momento entra l’insegnante seguita dagli studenti che hanno terminato la colazione.
I tre si siedono.
Appena Pinkie entra, la prima cosa che incrocia è lo sguardo di Francis, che distoglie subito, stringendo gli occhi per impedire alle lacrime di colare.
Le Equestria Girls, che sapevano tutto, rivolgono al ragazzo un’occhiata in cagnesco, tutte quante.
 
“La prossima volta quel bell’imbusto se la dovrà vedere con me” dice Scootaloo che era andata a trovare Rarity con le altre, per non farla rimanere sola durante le lezioni.
“Mamma e papà diventeranno furiosi. Faranno causa a Thomas! Vedrai” dice Sweetie Bell sdraiata accanto alla sorella.
“Celestia ha già parlato con mamma e papà” la tranquillizza lei “non so cosa abbiano risposto. Spero solo che non siano arrabbiati”
“E di Gabriel, che mi dici?” chiede Applebloom “Applejack mi ha detto che lui ha staccato Thomas dal tuo corpo”
“Ecco … sì … è vero … è stato molto coraggioso” arrossisce lei.
“Andiamo! Ammettilo che ti piace” ride Scootaloo “ti ha anche salvato la vita, come farebbe un cavaliere con la sua damigella in pericolo”
“Ok, lo ammetto. Mi piace”
A quella confessione, le tre bambine si mettono a saltellare per la stanza entusiaste.
“Gli ho anche dato un bacio per ringraziarlo” dice Rarity.
“WOOOOOOUUUUU!” si mettono a saltare sui letti e a volteggiare per la stanza.
“SHHHHH” le zittisce la ragazza “fate piano, o vi mandano via!”
La sorellina l’abbraccia: “Gabriel diventerà mio cognato!”
A quelle parole la maggiore ingoia saliva e rabbrividisce.
 
Pinkie quel giorno non ride, non parla con gli amici, non saltella camminando e non presta attenzione a nessuna delle lezioni che di solito la interessavano.
Le amiche cercano di consolarla, ma lei fa finta che non esistano.
Anche Twilight era alquanto sconvolta.
E così Thomas, aveva proposto a Flash e Francis, di parlare con Rarity e che se lo avessero fatto, una volta che lui e lei si sarebbero messi insieme, avrebbero conquistato il cuore di due ragazze: e cioè lei e Pinkie.
Flash aveva rifiutato ma questo Pinkie non ne aveva intuito il perché. Forse per il fatto che non era innamorato di lei, o di qualcun’altra, ma Francis sì.
Avrebbe parlato con Flash, quando si sarebbero incontrati quel giorno, per leggere il secondo capitolo.
Anche Rainbow Dash se ne resta taciturna. Era rimasta molto colpita da come Jeremy avesse impedito che un diario le arrivasse in un occhio.
Alla ricreazione gli si avvicina e strofinandosi un braccio lo ringrazia.
“Non credo che qualcun altro lo avrebbe fatto” dice lui “tutti qui pensano che tu sia una tosta. Ma certe volte anche i più duri serve una mano”
Quelle parole la colpiscono molto e le fanno pensare che sono molto sagge.
Quel tipo iniziava a stargli veramente simpatico.
 
Francis non parla con nessuno e respinge chiunque gli rivolge la parola.
Quella non fu una ricreazione come le altre.
Era diversa perché la più simpatica e gioiosa della classe, per la prima volta, era triste.
L’unica a essere felice era Trixie. Quell’amarezza che le sue rivali avevano era uno spettacolo mozzafiato!

 

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Capitolo 41
*** The pigeon ***


Cap 41
 
Flash aspetta Twilight allo stesso posto del giorni precedente e quando la vede arrivare, nota che ha un’aria poco allegra.
“Ciao” la saluta “che cos’hai?”
Lei non risponde. Si siede accanto a lui e apre il suo romanzo al secondo capitolo “Flash” chiede “non è che hai notato … qualcosa di diverso in Francis, oggi?”
“Beh, ora che mi ci fai pensare, sì” dice Flash “ieri è tornato in camera senza rivolgermi la parola e mi ha detto di lasciarlo in pace. Oggi in classe non mi ha rivolto la parola, né a me né a nessuno degli altri e quando siamo tornati dalle lezioni, ha preso alcuni libri ed è andato in biblioteca”
“Quindi” lo guarda “tu non sai che cos’è successo”
“No” risponde il ragazzo “perché? Tu sì?”
Lei annuisce e spiega: “Pinkie ha intuito e ha indovinato che Thomas a chiesto a te e a Francis, di dire a Rarity che lui era il ragazzo ideale per lei. Francis ha accettato perché in questo modo pensava di conquistare Pinkie.
Tu non hai accettato … perché?”
Flash sbianca. Tutto si aspettava tranne che quella risposta. Possibile che Pinkie Pie, avesse indovinato tutto, così su due piedi?
“Ehm” mente “non ho accettato perché pensavo che non era giusto che qualcun altro facesse al posto di Thomas, quello che era compito suo”
“Ah” dice Twilight “era … per questo?”
“Sisi. Assolutamente!”
“… va bene” si convince lei dopo un po’.
Detto questo, riprende la lettura.
 
Capitolo secondo
Verso le sette, Cecilia si dedicò qualche minuto di riposo. Fra meno di due ore, sarebbe dovuta montare sul carretto insieme a sua madre e lasciare il suo amato paese. Ma chissà per quale motivo, il sono non si fece vedere.
-Cosa ne sarà di papà?- si chiedeva.
All’improvviso, sentì dei suoni provenire da sotto e riconobbe le voci dei genitori. Silenziosamente poggiò l’orecchio sulle assi di legno e sentì tutto:
-Ti prego, non andare- diceva sua madre.
-Devo farlo, tesoro- diceva suo padre – per il bene di tutti. Ti prometto che ci rivedremo-
-Ti amo- la mamma singhiozzava.
-No- sussurrò Cecilia mettendosi in ginocchio –non posso permettere che Re Born, rovini la nostra felicità-
Come prima della classe, aveva letto tutti i libri letterari che trovava in biblioteca. Uno di questi era il suo preferito: “Il luogo del mago”.
Parlava dei fattucchieri del regno e diceva che si trovavano al di là della valle Fiammeggiante, ovvero a molti kilometri da lì.
Sfogliò le pagine pensando che se avesse trovato un modo per raggiungerlo, avrebbe potuto chiedere ai maghi di aiutarli a sconfiggere l’esercito.
Lesse per tutto il tempo e dopo un po’, capì che l’unico rimedio per raggiungere il loro paese, era arrivarci in barca.
“Perfetto” pensò “più tardi, quando partiremo, ne parlerò con mamma. Sono sicura che riusciremo a convincere gli altri abitanti e il paese sarà salvo”


Era arrivata a metà capitolo, quando una voce la chiama: “TWILIGHT”
I due vengono raggiunti da Lewis.
Flash s’irrigidisce.
“Ciao” sorride invece Twilight.
“Ciao Twilight” dice Lewis “non volevo disturbarti. Ma sai … quella cosa …”
“Oh, beh, finora non ho niente da dirti” dice lei.
“Allora” Lewis non voleva parlarne vicino a Flash così dice: “vieni un attimo?”
“Torno subito” la ragazza si alza, poggiando i fogli sulla panchina e se ne va col ragazzo.
“Sì certo” fa un finto sorriso lui “fa pure” i pugni chiusi e stretti.
Lewis le mette un braccio intorno alle spalle, ma non per abbracciarla (così pensa Flash) ma per velocizzare la sua andata, spingendola.
Raggiungono un grande albero.
Lewis fruga nella tasca e ne estrae una lettera.
Flash riesce a scorgere che per sigillo, ha un cuore.
Il ragazzo la da alla ragazza e le fa l’occhiolino.
Lei ride e se la conserva.
Flash digrigna i denti. Quello spettacolo era vomitevole. Si alza e se ne va.
“Conto su di te, Twilight” dice Lewis.
“Non temere” dice lei “la riceverà in un batter d’occhio”
“Grazie” sorride lui “sei mitica” e si allontana saltellando.
La ragazza sempre con un sorriso sulle labbra, torna alla panchina ma tutto ciò che vede è il suo manoscritto, rimasto aperto.
“Flash?” lo chiama “Oh, …?”
 
Thomas è chiuso nella sua camera, sdraiato sul letto a strappare tutte le lettere che voleva donare a Rarity. Aveva anche una sua foto che si teneva sempre nel diario, ma ormai anche quella era a pezzettini.
“Va a quel paese” dice all’ennesima lettera “vuole mettersi con Gabriel? Vuole diventare una monotona? Non vuole essere felice? Non me ne fotte un cazzo” e con un ultimo strappo, getta nel cestino l’ultimo foglio.
Poi si butta sui libri. Gli argomenti che doveva studiare erano da quarto anno. Non ce l’avrebbe mai fatta. Si sbatte la testa sulla prima pagina e senza volerlo, si mette a dormire.
Viene svegliato poco dopo, da un rumore improvviso. Un minuscolo ticchettio, proveniente dalla finestra. Si gira e vede che appoggiato sul davanzale aperto, c’è un piccione che cercava di richiamare la sua attenzione, beccando il vetro.
“Via!” gli lancia addosso un diario “Non mi rompere, stupido ammasso di piume”
Ma l’uccello, entra nella stanza e si poggia di fronte a lui, tendendo la zampa. Solo in quel momento il ragazzo si accorge che attaccato al suo artiglio, c’è un pezzo di carta arrotolato.
“Sei … un messaggero?” chiede.
Il piccione con il becco, si stacca il rotolo dalla zampa e poi vola fuori.
Thomas guarda prima il cielo, poi il foglio,
“Questo è un fatto strano. Molto strano” con delicatezza prende il foglio e lo srotola.
Sopra ci sono incise queste parole: La preside mi ha chiesto di venire ad aiutarti. Sto arrivando.
“Cosa?” esclama “Ma … chi è il mittente?” si affaccia e strilla: “EI! UCCELLINO! TORNA QUI! CHI TI HA SPEDITO QUESTA LETTERA?” ma lui non torna.
A Thomas, non restava che aspettare che il misterioso speditore arrivasse.
Infatti, qualche minuto dopo, sente qualcuno bussare.
“Thomas?” dice la voce della vicepreside Luna.
“No” sussurra dandosi una manata in fronte “perché proprio lei?”
“Possiamo … entrare?” dice però un’altra voce.
Così calma, così bassa, così dolce.
La riconosce al volo: è la voce di Fluttershy.

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Capitolo 42
*** A strange chopin ***


Cap 42
Poco dopo una breve spiegazione da parte di Luna, Fluttershy e Thomas, rimangono soli nella stanza di quest’ultimo, con gli occhi sui libri di musica.
Lei è un po’ imbarazzata ma allo stesso tempo furiosa, ma sapeva che in quel momento si trovava lì per fare un favore alla preside e aiutare quel vandalo a fare i compiti.
“Allora” inizia “c’è qualcosa che non hai capito, dello stile: Romantico?”
“Sì” sbuffa lui “niente”
“Oh, beh, allora lascia che ti spieghi con calma” dice lei sempre con gentilezza “Il Romanticismo, come dice il libro, è un movimento culturale. I compositori romantici, ritenevano che il sentimento e l’immaginazione erano superiori alla ragione. Alcuni dei più grandi compositori romantici della storia, sono Richard Wagner, che s’ispirava alla mitologia tedesca, e Giuseppe Verdi, che divenne il simbolo del patriottismo risorgimentale. La sai ripetere fin qui?”
“No” sbadiglia Thomas guardando fuori dalla finestra “vai avanti e ti ripeto tutto alla fine”
La ragazza, ingenua che lui non stesse ascoltando, continua a raccontare, fino ad arrivare alla prima biografia dei compositori musicali più importanti: “Allora, parliamo di Fryderyk Chopin. Te la dico facile, facile, così non ti confondi con tante parole complicate. Chopin nacque nel 1810 a Varsavia. Finiti gli studi, diventò uno dei musicisti più celebri dell’epoca. Suonò con successo a Vienna e poco tempo dopo, parti in un tournee che lo allontanò dalla patria. Si trasferì a Parigi dove fece amicizia con alcuni musicisti anch’essi molto importanti: tra cui Rossini e Berlioz. S’innamorò della scrittrice George Sand con la quale ebbe una storia per nove anni.
Chopin morì nel 1849 per un cancro ai polmoni. Venne sepolto a Parigi, ma il suo cuore è conservato nella chiesa di Santa Croce” emette un caloroso respiro per completare quella spiegazione “solo queste cose devi dire di musica. Me le sapresti dire?”
Lui non risponde: “Come? Oh … sì, sì, fa come vuoi”
“Mi devi ascoltare Thomas” dice Fluttershy “se non impari queste cose, rischi veramente la sospensione”
“Non me ne frega un cazzo” esclama il ragazzo “anzi, sarebbe meglio. Non voglio restare in questa schifo di scuola, un minuto di più”
“Perché dici questo?” chiede lei.
“Perché i miei genitori mi hanno mandato, solo perché volevano liberarsi di un peso” esclama lui “pensavo che venendo qui, avrei ricominciato una vita, fatto degli amici, trovato l’amore della mia vita, invece no! Mi trovo rinchiuso in questa camera, con una pazza che parla agli uccelli, quando invece potrei starmene in giardino a giocare a pallone, con Rarity che mi fa il tifo! Non posso neanche venire sospeso, perché mio padre e mia madre non sanno con chi lasciarmi! Non hanno soldi da sprecare per trovarmi una governante” parla con la voce rotta dai singhiozzi, infatti ha gli occhi lucidi.
Senza ragionare, prende i libri che c’erano sulla scrivania e li butta per terra.
“Oh, santo cielo!” esclama Fluttershy coprendosi la bocca.
“Voglio andarmene!” urla Thomas “VOGLIO ANDARMENE!” si butta sul letto e si copre la faccia con il cuscino, singhiozzando.
La ragazza lo osserva a lungo. Ora finalmente aveva capito il suo problema. Non aveva mai avuto amici, come Twilight. Solo che a differenza sua, come aveva sentito in giro, lui era cresciuto in mezzo alla servitù in una villa campagnola con i genitori sempre in viaggio.
Si era comportato in quel modo con Rarity per obbligarla a fare ciò che lui voleva facesse. Ciò che era abituato a ordinare.
Fluttershy mette da parte la gentilezza.
Si alza e si avvia alla porta. Lui non la vede visto che è coperto dal cuscino.
Lei apre la porta e la richiude, per fargli credere di essersene andata.
Ma appena, il ragazzo tira fuori la testa bagnata di lacrime, lei lo afferra per il polso e lo costringe a mettersi seduto: “Ora mi ascolti signorino. Se sei arrivato a essere ciò che sei, è tutta colpa tua” la sua voce è tagliente come un rasoio “volevi degli amici? Perché non ti sei comportato bene con le persone? A Flash e Francis, hai chiesto di fare una cosa che dovevi fare tu! E hai anche messo in ballo i loro desideri e ora per colpa tua, la mia amica Pinkie e Francis, stanno soffrendo! Se volevi davvero conquistare Rarity non dovevi essere così perfettivo con lei! Ti vantavi sempre di tutto, pensando che a lei piacesse la gente ricca e bella. No! A lei piacciono le persone sincere e che non la corteggiano solo per la bellezza. Anzi, che non la corteggiano proprio! È così che si è comportato Gabriel, e ha ottenuto ciò che voi tutti non sete riusciti a ottenere. È colpa di Rarity se non ti ama? È colpa sua se non prova niente per te? Tu invece, hai provato a costringerla con la forza! Ma chi ti credi che sia Rarity? La tua serva? Il cuore della gente è libero di amare chiunque voglia! E non lo si può corrompere, spaventandolo! Ora sei chiuso in questa stanza, ma per colpa di chi? Mia? Di Rarity? Dei tuoi genitori? Loro pensavano che mandandoti qui, ti avrebbero cambiato. Guarda Twilight come esempio! È arrivata all’accademia che pensava solo a se stessa e alla sua figura nei voti. Ma ha trovato qualcosa di meglio dello studio e della bravura a scuola: delle amiche!” Thomas la guarda stupito da quel discorso “Stammi bene a sentire Thomas. La cosiddetta – pazza che parla agli uccelli- ha voluto accettare l’incarico di aiutarti, solo perché so che in tutti possono cambiare” lo lascia “sta a te la scelta. Rimani lo stesso ragazzino viziato di sempre, in questo modo staresti peggio di come stai ora. Oppure … dimostra che sei in grado di cambiare, di migliorare! Hai perso Rarity con la tua cocciutaggine. Non sarà mai tua. Ma non è mai troppo tardi, per farla diventare tua amica. Per far diventare tutti tuoi amici” Thomas ha gli occhi sgranati e la bocca semiaperta. Le lacrime smettono di cadere ma questo non provava che lui non stesse più male. Osserva con attenzione la ragazza, prendere i libri da lui lanciati sul pavimento e poggiarli nuovamente sullo scrittoio “devo andare” dice lei con calma “mi sono dimenticata di avere un impegno. La vicepreside capirà. Ci vediamo domani … se vorrai” apre la porta e sta per uscire.
“ASPETTA!” grida lui facendola sobbalzare.
Lei si gira e lo guarda negli occhi.
Thomas apre la prima pagina del libro di musica asciugandosi le guance e dopo un sospiro parso interminabile, dice con voce lieve: “Chopin fu famoso anche perché riuscì a creare un suono pianistico totalmente nuovo. Il suo stile era raffinato ed elegante e creò grandi emozioni nel pubblico. Le sue opere sono caratterizzate da accompagnamenti sempre variati al ritmo e all’armonia. I più famosi sono i notturni, le polacche, i valzer e due concerti per pianoforte e orchestra”
Fluttershy trasale esterrefatta.
Lui la guarda e sorride annuendo, come per accettare qualcosa.

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Capitolo 43
*** The story of Pinkie ***


Cap 43
Applejack sta suonando la sua chitarra in camera.
Twilight entra in quel momento: “Tieni” le dice “questa è per te” e le poggia 
accanto, una lettera col sigillo a forma di cuore.
“Che cosa?” chiede l’amica poggiando lo strumento sul cuscino “Di chi è?”
“Da parte di Lewis” sorride la compagna.
“Cosa?” esclama la ragazza sbuffando “Accidenti. Che rompiscatole!”
“Beh, era molto felice che io te la consegnassi” dice Twilight “mi sa che lo 
renderesti davvero contento se ci dessi un’occhiata”
“E va bene” si arrende Applejack “le darò solo uno sguardo” toglie la busta  
si ritrova tra le mani un pezzo di carta rosa, dove le scritte sono in 
inchiostro rosso:
Ciao Applejack.
Sì, sono io! Il nanerottolo ricciolino che ti saluta sempre quando ti vede. 
Sono sicuro che in questo momento starai pensando di gettare la lettera perché è uno spreco di tempo.
Nel caso questo foglio non finisse nell’immondizia, ecco cos’ho da dirti: ho 
osservato molto bene negli ultimi tre mesi, come hai raccolto le mele sugli 
alberi, quando venivi in giardino. Ti basta usare un elastico o addirittura il 
tuo cappello per staccarle dai rami. Beh … quello che voglio proporti è … ti 
andrebbe di mostrarmi qualche trucco? Vorrei donarle al club di cucina, ma sono troppo basso per coglierle e mi serve l’aiuto di una professionista. Se 
accetti, ci vediamo alla collina domani pomeriggio. In caso contrario … non 
importa ;) ;) 
Con affetto, Lewis.

La ragazza legge la lettera due volte e ride: “Tutto qui? Per un momento ho 
creduto che volesse fare una dichiarazione in un foglietto e invece tutto 
quello che vuole è imparare a raccogliere le mele”
“Accetterai ciò che ti ha chiesto?” chiede l’amica.
Lei guarda il soffitto: “D’accordo ci andrò. Basta che la smette con tutte 
queste proposte” prende un foglietto e ci scrive sopra, tutte le mosse per 
cogliere un frutto. Quelle più complicate.
Francis cammina nei corridoi con lo sguardo basso. Vorrebbe scoppiare in 
lacrime e lasciarne un fiume dietro di sé, ma sapeva che in questo modo avrebbe attirato l’attenzione e non voleva parlare con nessuno in quel momento. Si affaccia alla finestra per cercare conforto nel bellissimo tramonto, che però si sta un po’ annuvolando. Rivolge lo sguardo di sotto e scorge nella parte del giardino a cui dava quella persiana, una ragazza seduta su dei massi, da sola.
“E’ lei!” pensa. L’ultima cosa che gli viene in mente, è di raggiungerla e 
parlarle e così fa.
Esce dall’accademia con l’affanno e si dirige ai grossi sassi piantanti nel 
terreno vicino le serre, ora vuote.
Pinkie sta piangendo senza fare rumore e tiene la faccia nelle gambe.
Lui avanza lentamente e la chiama per nome in un sospiro: “Pinkie”
Lei senza voltarsi, solleva la testa e rimane immobile. Aveva capito chi c’era 
dietro: “Cosa vuoi?”
“Ti prego. Ascoltami” il ragazzo tiene gli occhi sul suolo “è vero. Ho 
accettato la richiesta di Thomas ma era …”
“Era solo perché speravi di riuscire a conquistarmi. Stai soffrendo molto e 
tutto quello che vuoi è il mio perdono, ma anche se non lo otterrai, ti basterà sapere che io conosca i tuoi sentimenti verso di me” intuisce la ragazza sempre stando di schiena.
“Sì … esatto” dice Francis con una punta di divertimento “tu mi sei sempre 
piaciuta … fin dal primo giorno in cui sono arrivato. Ci tenevo davvero tanto 
che tu te ne accorgessi. Ma ero talmente rimbambito … talmente … invaghito … che non ho potuto fare a meno di comportarmi in quel modo. Quando ti ho sentito dire quelle cose su Gabriel … mi sono sentito … pugnalare al cuore. Avrei voluto morire. Ma ora capisco che ognuno è libero di amare chi vuole. E se a te … non piaccio … d’accordo. Continua a odiarmi. Però … non farmi sentire male, continuando a essere triste. Tu sei fantastica proprio perché hai sempre un buon umore. Non sciuparlo per un fesso come me” alza gli occhi “spero di essere riuscito a convincerti. Ciao” si volta e si avvia ma si ferma quando i singhiozzi della ragazza continuano.
“Io …” dice fra le lacrime, voltandosi per mostrare gli occhi colmi “io … faccio sempre l’allegra … p-p-perché … un tempo, ho sofferto talmente tanto … da promettermi di dimenticare per sempre la tristezza”
“Cosa ti è successo?” chiede Francis “Se non sono indiscreto?”
“Mi sono innamorata” racconta lei “si chiamava Ernig. Filiberto Ernig. Era un giovane molto bello e scioglieva i cuori di tutte le ragazze della mia vecchia scuola. Un giorno mi chiese di uscire … e quella fu la sera del mio primo bacio” le gocce amare non smettono di colarle a cascata “me lo ricordo come se fosse ieri. Mi ha preso il viso tra le mani …” tira su col naso “e mi ha detto … -ora so … che sei tu la ragazza che ho sempre sognato-. È stato bellissimo” lui ascolta attirato “una settimana dopo, però … m’invitò a casa. Lì … ci aspettava una ragazza, in compagnia di Anselm Jenkin . Uno delle elementari, di cui rifiutai l’offerta di fidanzamento” singhiozza “lui … diede … a Filiberto … cinquanta sterline …” si copre gli occhi bagnandosi la mano “Filiberto … se ne andò con la ragazza e Anselm … mi prese e …” emette degli strilli tornando a piangere. Non ha le forze di dire come andò a finire.
Senza volerlo, Francis si avvicina fino a esserle accanto e le mette un braccio intorno alle spalle: “Stai tranquilla. Cose del genere non ti ricapiteranno più. Non lo permetterò”
In quel momento un vento adirato, soffia poderoso. Il libro che Pinkie aveva con sé per cercare di distrarsi, vola via.
“Oh, no!” esclama lei alzandosi e inseguendolo.
“Aspetta!” la segue il ragazzo.
Il copricapo vola sopra le loro teste e si va ad appollaiare sul ramo di un albero distante.
La ragazza cerca di raggiungerla ma un fulmine violento la fa cadere a terra terrorizzata. Si copre la testa con le mani.
Il cappello cade e le atterra affianco.
Una pioggia improvvisa le fa il bagno. Lei e Francis sono gli unici rimasti fuori dall’accademia. Le porte sono state chiuse.
“PINKIE” urla Francis correndole vicino “Vieni. Corriamo a bussare” si toglie la felpa e l’avvolge intorno alle spalle della compagna.
Poi insieme si mettono a correre, venendo colpiti da gocce aggressive e migliaia di chicchi di grandine.
“EI! RICK!” gridano dando pugni alla porta e chiamando il bidello di quel piano “APRICI!” ma le loro voci sono coperte dai tuoni
Nessuno risponde o li sente.
In fretta, corrono a ripararsi dentro la dependance dei giardinieri, aperta.
“Che sfiga” dice lui “ora dovremo aspettare che finisca o che diminuisca. Altrimenti alla prima occasione, facciamo il giro e raggiungiamo quella che da all’atrio inferiore”
“Ci sarà da aspettare parecchio” dice Pinkie mentre gli scrosci sull’erba, sono sempre più lunghi.
Una saetta squarcia il celo rimbombando rumorosamente.
D’impulso, i due si ritrovano abbracciati.
Quando se ne accorgono si staccano all’istante,
“Scusa” dicono insieme, per poi ridacchiare di nascosto.
Passa qualche ora.
“Non vedo Pinkie” dice Twilight all’ora di cena “Golosa com’è non si lascerebbe mai scappare i sorbetti del giovedì sera, neanche quando è così di pessimo umore”
“Gliene porterò un po’ quando vado a letto” dice Rainbow mettendo il gelato alla stracciatella con panna, in una ciotola.
I due ragazzi intanto, nel capanno, attendono il seguito, ma il temporale non da loro neanche un briciolo di tregua.
Il cielo ormai è scuro come la pece e l’unica luce è quella delle stanze della scuola.
Pinkie rabbrividisce.
“Hai freddo?” gli chiede il ragazzo.
“Un po’” risponde lei “ma resisto”
“Se te la senti …” sospira poi lui “vorrei sapere come andò a finire con … Anselm” lei lo guarda “cioè dico … se ti va”
La ragazza ansima e chiudendo gli occhi finisce il racconto: “Un agente di polizia passava di lì per caso e sentì le mie urla. Anselm fu denunciato di aggressione sessuale con la penitenza di due anni al carcere minorile. Io invece … fui portata all’ospedale” si scopre la manica. Sull’avambraccio sono presenti dei segni rossi e incrostati, simili a dei graffi di gatto “li avevo dappertutto, ma questo è stato il più doloroso. L’unico di cui è rimasta la cicatrice” termina infine “quando tornai a casa, i miei genitori mi avevano iscritto all’Equestria Academy. Prima di lasciare loro e le mie sorelle, promisi solennemente di essere sempre positiva e sorridente. Solo in questo modo avrei potuto vivere senza il rincrescimento, di essere stata così cieca da non vedere che Filiberto era solo un’esca” riprende a piangere “Come ho potuto … essere così … scema, da non capirlo fin dal principio? Il vero amore si riconosce da come di parla, da come di guarda, da come ti tratta!” si nasconde il viso tra le mani e si gira, inzuppandole.
Francis si trascina di un metro più vicino e le sfiora una guancia, asciugandole una lacrima.
Lei mostra gli occhi.
Lui le prende la mano bagnata: “Capirai chi è l’amore della tua vita, solo quando lo vorrai tu”
Pinkie lo guarda. Quello sguardo sorridente e tenero, quelle parole dolci e confortanti, quell’amore che provava verso di lei. Lo aveva sempre dimostrato, sin dal primo giorno. Nessuno era mai stato capace di accettare le richieste di un altro pur di conquistarla. Nessuno le aveva detto quelle cose, dopo averle raccontato la storia con Filiberto.
Le sue sorelle gemelle le avevano detto: “Colpa tua che hai respinto Anselm”
I genitori le avevano detto: “Dovevi capirlo! Uno come Filiberto che ti chiede di uscire due giorni dopo averlo conosciuto!”
Rainbow le aveva detto: “Beh, io mi sarei ribellata alle sue torture, con calci nelle palle o roba simile”
Invece il giovane davanti a lei, le aveva detto, una specie di proverbio o una frase presa da qualche libro. Qualunque cosa sia le aveva toccato il cuore e fatto fare una cosa che non si sarebbe mai aspettata.
Salta al collo di Francis e dice: “Grazie … di tutto!” conosceva quel ragazzo da tre mesi. Forse neanche molto bene visto che ci parlava a malapena, ma aveva conquistato il suo cuore in dieci minuti.
Lui stacca l’abbraccio e le prende le spalle: “Grazie a te di esistere, Pinkie Pie!” poi la tira a sé con tutto il corpo e porta le sue labbra sopra le sue.
Pinkie resta immobile col cuore che le batte forte. Dopodiché porta una mano dietro la schiena di Francis e la stringe. L’altra la mette dietro il suo collo e poi lo imita, chiudendo gli occhi.
Il temporale diminuisce, formando tra le nuvole un bellissimo arcobaleno dai sette colori lucenti.

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Capitolo 44
*** Good Night ***


Cap 44
 
“Pinkie?” dice Rainbow Dash entrando in camera “Ti ho portato del gelato. Era l’ultimo rimasto  ma so che tu ne mangi di qualunque tipo” bussa alla porta del bagno “Sei lì dentro?” non sente nulla “Ascolta … se stai ancora piangendo, lascia che ti dica una cosa da amica a amica. Quel deficiente di Francis è esattamente come Thomas. Quindi l’unica cosa che possiamo fare è lasciarlo perdere. Dai non ci pensare. Ci facciamo una partita a battaglia navale. Che ne dici?” non ha risposta “Pinkie?” bussa ancora senza accorgersi che la lastra è socchiusa “Pinkie, dai non fare così”
“Con chi stai parlando?” Pinkie entra in quel momento. È bagnata fradicia.
La compagna sussulta appena la vede e nel farlo, si poggia con la schiena sulla porta del bagno, cadendo all’indietro e atterrando sul tappeto. La ciotola con dentro il sorbetto le sporca la divisa.
“Pinkie” dice alzandosi e pulendosela con la carta genica “ma sei bagnata come un pesce! Dove sei stata?”
“Beh” arrossisce lei  “ero nella dependance con …”
“Con …?” la esorta a continuare l’altra.
“Ti prometto … ch-che ti racconto tutto, dopo una doccia. Mi beccherò un raffreddore” corre in bagno e chiude la porta a chiave per poi mettersi sotto l’acqua calda.
Nel frattempo Fluttershy sta raccontando a Rarity il modo in cui Thomas era cambiato d’improvviso.
“Se è vero ciò che mi hai detto” commenta l’amica alla fine “allora deve essere rimasto colpito dal tuo elogio” la compagna le mette nei capelli vari bigodini e poi per non farle sforzare i polsi, le avvolge le coperte.
“Io non lo chiamerei colpo” dice Fluttershy “piuttosto devo avergli fatto capire che volendo, può essere accettato da tutti”
“E tu gli stai dando ques’occasione”
“Esatto. Sono sicura che con un po’ di pazienza, riuscirò a trasformarlo”
“Di me, oltre quelle cose, ti ha detto qualcosa?”
“No. Dopo il discorso che gli ho fatto ha pensato solo ed esclusivamente ai compiti. Poi mi ha ringraziato e me ne sono andata”
“Meno male” sbuffa Rarity “spero che gli siano passate tutte quelle bell’influenze che aveva sul mio conto”
“Non credo, ma col passare del tempo” spegne la luce sul comodino“accetterà il fatto che tu non lo ami”
L’amica sospira. Ancora aveva nella testa le immagini di violenza di Thomas. Non riusciva a togliersi dalla testa le sue mani che le accarezzavano le cosce, la sua faccia che si tuffava nel reggiseno …
Stringe gli occhi e si leva quei ricordi pensando ad altro.
“Rarity” dice dopo un po’ la compagna “mi è venuto in mente solo ora … perché hai voluto che ti mettessi i bigodini? Non lo fai mai!”
“Ecco …” confessa lei senza vergogna “domani voglio chiedere a Gabriel di fare due passi e non voglio farlo con i capelli bislacchi”
Fluttershy ride e si addormenta.
“COOOOOOOOOSAAAAAAAAAA?????” urla Rainbow.
Pinkie le tappa la bocca e la trascina nel bagno: “Porca Miseria. Che cappero ti urli?” la lascia andare.
L’amica riprende fiato ed esclama con più calma: “Mi stai dicendo che Francis ora è il tuo …?” lei annuisce “Oh, ma qui siete impazziti tutti! Insomma … voglio dire … un giorno prima ti spezza il cuore e un giorno dopo … te lo conquista!!!”
“Per questo è romantico” saltella Pinkie “un giorno lo odi, poi lo ami. Un giorno piangi, poi sorridi. Non è questa la cosa più ovvia della vita?” fantastica poi.
“Tu sei fuori!” dice Rainbow Dash picchiandosi il dito in testa “Completamente fuori”
“Oh, andiamo! Prima o poi tutti trovano l’anima gemella” le prende la mano “Forse anche tu dovresti smettere di pensare allo sport” le sussurra all’orecchio “e cercare di conoscere il ragazzo che ti ha salvato dal diario di Francis”
A quelle parole la ragazzina indietreggia rossa come un peperone: “Ma … c-c-c-cosa vai blaterando?”
“Non mentirmi” ghigna Pinkie “il mio amore mi ha raccontato tutto” si mette sotto le coperte “buonanotte”
Rainbow Dash le fa una linguaccia di nascosto e poi anche lei si mette a dormire.
“EVVAI!” esclama Francis entrando in camera e abbracciando Flash “Oh, amico mio! È stato il giorno più bello della mia vita”
“Allora non raccontarmelo” dice Flash scrollandoselo di dosso “perché non è lo stesso per me”
“Indovina?” lo ignora lui “Indovina con chi si è messo il tuo compagno?”
“Con il gruppo degli svitati?” frigna Flash.
“No! Mi sono messo con Pinkie” strilla Francis saltando sul letto “CON LA RAGAZZA DEI MIEI SOGNI!!!”
“Sì, ho capito. Ma ora falla finita” dice Flash tirandolo giù dal letto “ho un mal di testa atroce”
“Oh, perché non festeggi con me, Flash? Ora io sto con Pinkie e tu stai spesso uscendo con Twilight. Cosa può andare storto?”
“Va storto che nonostante cerchi di avvicinarmi a lei, c’è sempre di mezzo quel Lewis che rovina tutto. Domani la porterò nel bosco, dove nessuno c’interromperà”

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Capitolo 45
*** Luck and Misfortune ***


Cap 45
 
Lewis sta tirando fili d’erba nel giardino ancora bagnato per il temporale della sera prima.
Sperava con tutto il cuore che Applejack accettasse il suo appuntamento ma ormai erano un sacco di minuti che aspettava.
“Probabilmente mi ha creduto solo uno scocciatore” pensa alzandosi e camminando verso l’entrata.
Ma ecco che una figura esce da essa e si dirige nella sua direzione. Man mano che si avvicina, lo chiama: “Lewis”
E una volta a due passi di distanza, il ragazzo si rende conto che si tratta della ragazza che aspettava ansioso.
“Applejack” arrossisce “non me l’aspettavo che saresti venuta. Sai …”
“Non potevo mancare” dice lei prendendo dalla tasca un foglietto di carta “sei il primo che mi chiede di dargli qualche lezione su come prendere le mele senza arrampicarsi” tira fuori da una borsa che aveva con se una fune elastica e puntandola verso un frutto in alto, la molla. Questa schizza verso il ramo e lo spezza come una lama. Il frutto cade e finisce nelle mani della ragazza che lo morde orgogliosa: “Sei pronto per il primo giorno d’addestramento?”
Lewis annuisce, ma in cuor suo sapeva che non sarebbe stato affatto facile.
Flash entra in biblioteca.
Aveva intuito che Twilight si trovava lì a studiare in quel momento. Le si avvicina: “Ei, ciao”
Lei solleva lo sguardo da un libro e ricambia.
“Ti chiedo scusa se ieri sono fuggito ma … mi ero ricordato d’avere un impegno” mente lui.
“Non temere” dice Twilight “se vuoi sapere come va a finire la mia storia …”
“Ecco. Ti volevo parlare proprio di questo. Se te la senti, vorrei che continuassimo fra un’oretta. Ma non nel parco, perché mi distraggo con tutti i suoni che arrivano. Preferirei andare nel bosco. È più silenzioso e rilassante”
“Non abbiamo il permesso di andare da soli nel bosco. L’ultima volta che l’abbiamo fatto io e le mie amiche ci siamo ritrovate a pulire!”
“Ma …sarà solo per qualche minuto. Il tempo di finire il secondo capitolo. Poi ritorneremo”
“Com’è, che ora t’è venuta questa idea?”
“Così” arrossisce Flash “voglio solo fare una prova. Ti prometto che la prossima volta torneremo in giardino”
Lei lo guarda. A volte quel ragazzo le sembrava veramente strano. Ma non poteva negare che fosse simpatico. Quindi accetta la sua offerta.
Rarity è fuori dalla presidenza. Sapeva che Gabriel non frequentava in nessun club e che dopo le lezioni e il pranzo, si rinchiudeva nello studio di sua madre a studiare o a fare le sue cose misteriose.
La ragazza prega con tutta se stessa che si trovasse lì in quel momento, perché in caso contrario non sapeva che scusa inventarsi da dire a Celestia o a Luna.
Col cuore in gola da tre colpi leggeri alla porta, senza sentire dolore alle mani, e una voce maschile dice: “Sì?”
“Sono … Rarity” si annuncia.
Sente degli strani rumori, uniti a un guizzo e dopo qualche secondo, ad aprire la porta è proprio colui che desidera.
“Rarity” deglutisce Gabriel “non ti aspettavo”
“In effetti sono un po’ precipitosa” dice lei “ma … visto che ora i polsi mi fanno meno male … mi è venuta voglia di andare al chiosco e farmi fare una bella spremuta da Sara. Passavo di qui per caso ed ecco … mi chiedevo … se … ti andava di accompagnarmi” il cuore batte forte.
“No … cioè … sì … voglio dire” il ragazzo si decide a rispondere “certo. Sentivo anch’io la gola secca. Allora …dammi un secondo” chiude la porta.
L’asse di legno impedisce ai due di vedere come reagiscono.
Entrambi fanno dei salti e strillano a denti stretti, sottovoce: “SI’!”
Fluttershy è da Thomas e stanno facendo un po’ di storia.
“Quindi” ricapitola lei “come si chiamava la reggia dove Luigi quattordicesimo alloggiò per molti anni?”
“Reggia di Versailles” risponde lui.
“Bravo” si congratula lei “hai risposto correttamente a tutte le domande. Hai fatto la nottata?”
“Più o meno” sbadiglia Thomas strofinandosi gli occhi “diciamo che mi sono addormentato alle 02:30, e non ho neanche fatto colazione”
“Hai fame?” esclama Fluttershy “Perché non me l’hai detto subito?” fruga in tasca e ne estrae delle briciole di pane
“Ehm” balbetta il ragazzo “sei gentile ma non credo basteranno per soddisfare il mio stomaco”
“Non sono per te” dice la ragazza. Si avvicina alla finestra e una volta aperta si mette due dita in bocca provocando un fischio assordante. Aspetta qualche minuto, poi un piccione vola nella sua direzione e le si posa sul gomito.
“Ma quello …” ricorda Thomas “è lo stesso uccello di ieri”
“Sì” conferma lei “si chiama Nonu ed è mio amico” da all’uccello le briciole che lui divora lentamente, poi gli sussurra qualcosa nell’orecchio e lo fa volar via.
“Incredibile” esclama Thomas “come fate a capirvi?”
“Quando sei amico con un animale, conversi a lungo con lui e alla fine v’intendete come se foste della stessa razza”
Nonu torna qualche minuto dopo. Fra gli artigli ha un mango già maturo. “Grazie” gli dice la ragazza accarezzandolo. Prende il frutto e lo lancia al ragazzino “Mangialo. È appena raccolto”
Thomas guarda il mango a lungo. Non si fidava molto. Le zampe di quel piccione erano state chissà in quali posti e ora avevano toccato quella merenda gustosa.
Fluttershy lo riprende dopo aver capito perché esitava tanto e dice: “Un piccolo trucco da parte di Applejack, per fare prima” accende il ventilatore sul soffitto. Le pale iniziano a girare sempre più veloci e dopo aver provocato un vento abbastanza forte, ci lancia dentro il frutto.
Si sentono dei rumori metallici, poi delle minuscole fette arancioni, cadono e la ragazzina li prende al volo.
Ferma il ventilatore, ora un po’ sporco e gocciolante, ma non rotto “Et voilà” dice fiera mostrando i pezzettini.
“Wou!” si meraviglia Thomas prendendone un pezzetto “Questa tua amica è … un genio” da un morso a una delle fette e la divora “Che gusto fenomenale!”
“Lo so” ride lei “facciamo una piccola pausa e poi riprendiamo” e mangia anche lei.
Il ragazzo la guarda accarezzare Nonu e si rende conto che anche lei è fenomenale.
Rainbow Dash sta leggendo un libro camminando nell’atrio, ma viene interrotta da uno strano suono. Guarda su per le scale e spalanca gli occhi facendo cadere il volume per terra.
Pinkie e Francis stanno scendendo …INSIEME!
Si tengono per mano e conversano saltellando da un gradino all’altro.
L’allegria di Pinkie Pie era tornata e aveva contagiato anche quel ragazzo.
“Ciao Rainbow” la saluta l’amica. Poi torna a parlare con il ragazzo, che le mette un braccio intorno al collo. Imboccano un corridoio e spariscono.
“Oddio” si disgusta Rainbow “allora diceva la verità” entra nell’ascensore ancor prima che Jeremy potesse raggiungerla.
“Accidenti che sfiga del cacchio” dice lui. Se ne sta per andare, ma nota che il libro che la ragazza stava leggendo è ancora sul pavimento. Incuriosito lo prende e legge il titolo: “Le avventure di Daring Do”
Spalanca gli occhi incredulo. Era il suo libro preferito da sempre.
Non immaginava che piacesse anche a Rainbow.
A dire il vero non immaginava neanche che Rainbow leggesse.
Quello era il primo di un intera saga di bestseller mondiali. Decide che gliel’avrebbe restituito al più presto, ma solo quando sarebbero capitati insieme in un luogo deserto.
Rainbow Dash non aveva mai apprezzato la lettura, ma quando Scootaloo le aveva chiesto di leggerle quel libro che tanto amava, si era incuriosita e aveva deciso di prenderne alcuni in biblioteca da leggere da sola. E quella curiosità era diventata una vera e propria passione, per quella ragazza di nome Daring Do, che tutti definivano: “Un Indiana Jones al femminile”

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Capitolo 46
*** Now it's all clear! ***


Cap 46
Twilight e Flash si sono seduti ai piedi di un melo. Lei sta leggendo la storia:
Cecilia guardò alle sue spalle. I carretti erano ormai lontani. Doveva sparire prima di ripensarci, sentendo le urla di sua madre che la chiamavano.    Non riusciva ad accettare il fatto che lei non avesse accettato la sua proposta, per salvare il padre e il regno.
Doveva cavarsela da sola. Ormai aveva deciso.
Allungò il passo e scomparve in mezzo agli alberi. In pugno stringeva la mappa per giungere alla valle Fiammeggiante. L’avrebbe raggiunta.
Ad ogni costo.

Mentre legge non si rende conto che il ragazzo le si è avvicinato di qualche centimetro e ha sollevato la mano cercando di poggiarla sulla sua spalla.
Ma ecco che si becca una mela in testa: “Ohi!” strilla toccandosi la nuca.
“Scusa!” urla una voce da … l’alto?
I due ragazzo alzano lo sguardo. Sul ramo più alto dell’albero al quale erano poggiati, c’era un ragazzino che stava scendendo usando le molte tane degli scoiattoli come punto d’appoggio.
Appena arriva a terra lo riconoscono: “Lewis” sorride Twilight.
“Vaffanculo, ci ha seguiti” pensa Flash digrignando i denti.
“Non mi aspettavo di trovarti … di trovarvi qui” dice il secondo ragazzo.
“Già” dice Flash con un finto sorriso “neanche noi”
“Ascolta Twilight” dice Lewis ignorandolo “io volevo … solo dirti … grazie. Grazie, grazie, mille volte grazie. Senza di te, non so dove sarei adesso“
“E’ stato un piacere da parte mia” arrossisce lei.
“Ho un impegno” esclama Flash,rigido “ci vediamo domani. Vi lascio SOLI!”
“Cosa?” i due si girano.
“Mi sento d’intralcio in una discussione così importante” il ragazzino si allontana inoltrandosi negli alberi.
“Ei! Aspetta” lo chiama Twilight seguendolo.
Lewis non capisce.
Mentre Flash cammina, però, ecco che qualcuno gli atterra davanti, facendolo sbraitare dallo spavento.
Quando l’estraneo si alza, vede che è una ragazza.
“Ciao” lo saluta Applejack “hai per caso visto Lewis? L’ho perso quando siamo saliti su quell’abete”
“Eccomi!” il ragazzo la raggiunge seguito dall’amica.
“Twilight. Anche tu qui?” chiede Applejack.
“Sì. Stavo leggendo la mia storia con lui” risponde lei indicando Flash.
“Sono stato bravo Applejack” arrossisce Lewis “con la manovra dei quattro venti, ho spezzato una mela, che però è caduta in testa a Flash”
“Bene” si congratula la ragazza “allora preparati, perché passeremo ai livelli più difficili. Inizieremo con il Salto di Tarzan e lo faremo … qui” si arrampica su una quercia, seguita dal cosiddetto apprendista.
Dopo un po’ svaniscono tra le foglie.
“Come sono carini!” dice Twilight “Spero che Lewis riesca a coronare il suo sogno d’amore”
Lui sgrana gli occhi e la guarda a bocca aperta: “Co … co … come?”
“Oh” si tappa la bocca lei “hai scoperto il suo segreto”
“Mi stai dicendo … che a quel nanerottolo … piace la tua amica?”
“Proprio così! Avresti dovuto vedere com’era felice quando accettavo di chiederle cosa ne pensasse di lui e di darle lettere d’amore. Ogni volta mi cerca e l’argomento è sempre e solo uno: la mia amica Applejack!” ride.
Il ragazzo suda, sbigottito. Poi però si da una manata in fronte talmente forte da sentire il segno che restava e prende a ridere come un matto.
“Perché ridi?” chiede Twilight.
“Ni … ni … ente … niente” smette lui asciugandosi una lacrima “allora! Vogliamo continuare l’avventura di Cecilia?”
“Sbaglio o avevi detto di avere un impegno?” ricorda la ragazzina.
“Ho sbagliato” mente Flash “in realtà ce l’ho domani mattina. Ora sono liberissimo” si siede per terra “avanti, continua a leggere!”
Lei fa spallucce, gli si accomoda accanto e riprende la lettura.
In lontananza si sente la voce di Applejack gridare: “METTICI PIU’ IMPEGNO! CADERE A TESTA IN GIU’!? MA DICO! NEANCHE I PIU’ LIEVI PRINCIPIANTI CI RIUSCIREBBERO!”

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Capitolo 47
*** Top Holidays ***


Cap 47
 
Rainbow Dash, visto che le sue amiche sono tutte impegnate, è in cortile a giocare da sola a palla canestro.
Era sempre bello allenarsi, per nulla, visto che non faceva più parte della squadra.
Sta per fare il ventesimo canestro ma qualcuno le soffia via la palla da sotto il naso e lo fa al posto suo.
“Oh!” esclama la ragazza “Ma sei tu!”
“Ehi Rainbow!” dice Jeremy continuando a palleggiare “Vogliamo fare una partita?”
“No grazie” rifiuta lei “io mi alleno sempre da sola”
“Allora vuol dire che non ne sei capace!” la insulta lui.
“Scusa … puoi ripetere” sta iniziando a scaldarsi.
“Certo!” la provoca “Sei una mezza calzetta, perché hai paura di sfidare un ragazzo”
Lei da una manata alla palla e la riprende: “Se non lo sai, carino, ho fatto vincere la mia squadra … la mia vecchia squadra … ventotto a cinque! Ed eravamo quattro contro sei e loro erano tutti maschi!”
“Vediamo chi dei due sa fare più canestri in cinque minuti”
“Accetto” ghigna Rainbow. Poco dopo, lei ne aveva fatti trentasette, lui trentuno “Sapevo che nessuno ha speranza contro la sottoscritta”
“A quanto pare mi hai battuto” dice Jeremy “e va bene. Sarà così per questa volta”
“Puoi andartene? Mi piacerebbe allenarmi da sola”
“Allenarti? Per cosa?”
“Per … mantenermi in forze”
“D’accordo, allora a basket sei brava. Ma … il calcio? Il baseball? La pallavolo? Il football? Il golf? Il nuoto? Sei brava anche in questi sport?”
“Io sono brava in tutti gli sport” si vanta lei “tranne … la danza”
“Allora facciamo così, ti voglio sfidare a tutti gli sport in cui PENSI di non battere nessuno. Nel caso perdessi in tutte le sfide, non ti disturberò più durante i tuoi … mantenimenti. Ma se anche vincessi alla più minuscola delle gare … dovrai dedicarmi un’intera giornata”
“Cos’è, una coercizione?” sibilò la ragazza.
“Una specie” sogghignò lui “ma le mie intenzioni sono buone. Allora, accetti?” tese la mano.
“D’accordo, ci sto” la strinse lei.
“Ottimo” sorrise Jeremy “allora iniziamo questa settimana, poi continueremo dopo le vacanze di natale. Mi informerò su quanti sport siano possibili fare in questa accademia e appena lo saprò ti faccio sapere”
“Non potremo … cominciare con un gioco … comune?”
“Ok, col calcio. Domani. A quest’ora”
“Mi troverai lì” ringhiò Rainbow Dash, voltandosi.
Il biondino sorride. È riuscito a ottenere ciò che voleva.
 
E così, dopo tanti studi e incontri, è finalmente arrivato l’ultimo giorno prima delle vacanze natalizie.
In pochi restavano all’accademia visto che i genitori erano assenti.
Thomas era uno di loro.
Le Equestria Girls, ultimamente avevano passato pochissimo tempo insieme. Ognuno aveva da fare con … un ragazzo:
Twilight s’incontrava sempre con Flash per la lettura della sua storia, Pinkie stava sempre con Francis, Fluttershy aiutava Thomas dalla mattina alla sera, Rarity non la smetteva d’invitare Gabriel a fare due passi ogni volta che lo incontrava, Applejack dava lezioni di raccoglitura a Lewis e Rainbow Dash batteva Jeremy a ogni sport.
Le Crusaders Girls erano un po’ annoiate, visto che gli unici attimi in cui le vedevano erano solo alcuni minuti dopo le lezioni e un’ora di domenica.
La cosa positiva era che Trixie aveva smesso di tormentarle a parte qualche occhiataccia di tanto in tanto, ma sembrava più indaffarata col suo numero al concorso eppure sembrava tramare di nascosto.
Twilight ha appena finito di fare la valigia mettendosi pochissime cose per poi non disfarle al suo ritorno e si butta sul letto esausta.
“Con tutti i compiti che ci hanno assegnato, queste non saranno delle vacanze normali” dice Applejack saltando sul suo disordinatissimo bagaglio per chiuderlo.
“Io ho già finito: storia dell’arte, grammatica e inglese!” dice Twilight.
“E ti pareva” risponde l’amica.
Qualcuno bussa alla porta. Una ragazza bionda entra e inizia a saltellare, nervosamente.
“Ei, Fluttershy, tutto ok?” chiede Twilight.
“No” ammette la ragazza “non va tutto ok. Oggi interrogano Thomas e ho paura di non averlo aiutato abbastanza! Forse lo faranno tornare sui libri e lui mi caccerà, dicendo che vuole un'altra aiutante” si copre la faccia “non posso pensarci!”
“Calmati” sbuffa Applejack buttando la valigia accanto al letto “Ti sei beccata otto ‘impreparata’ in classe, perché eri troppo presa ad aiutarlo che pensare ai tuoi compiti”
“L’ho fatto per una buona ragione” arrossisce Fluttershy.
“Io sono sicura che un 7 lo prenderà di sicuro” conclude Twilight mettendo i libri in una sacca a mano.
 
Il primo giorno delle vacanze, l’atrio è interamente affollato da studenti che aspettano l’autobus o il taxi, che li avrebbe condotti o alla stazione o all’aeroporto. Altri invece attendono solo i genitori in macchina.
“Che bello, rivedremo mamma e papà!” esulta Sweetie Belle abbracciando la sorella “E anche la nostra gattina bianca, Opal”
“Io rivedrò, mamma, papà, nostro fratello Big Macintosh, la nonna Granny Smith e il nostro cane Winona!” dice Applebloom tenendo per mano la sua.
“Chissà come sarà cresciuto il mio alligatore Gummy!” dice Pinkie mentre sta salutando il ragazzo.
“Cosa?” esclama lui “Hai un alligatore?”
“Sì, ma è un cucciolo ed è senza denti” spiega lei “ma anche se ce li avesse non sarebbe mai capace di farmi del male. Ormai sono cinque anni che stiamo insieme”
“Allora spero di trovarti bella e sorridente al ritorno” la corteggia lui.
“Oh, Buon Natale!” lo bacia lei “E felice anno nuovo”
“Ti chiamo stasera” dice Francis entrando nel taxi.
“Ti aspetto” dice Pinkie salutandolo.
“Buon Natale Rarity!” dice Gabriel affacciato dallo studio di sua madre.
“Anche a te” ricambia lei arrossendo di nascosto.
“Oh … chissà dov’è Thomas” dice Fluttershy saltellando nervosa “e se fosse tornato in camera a piangere? Devo farci un salto”
“Tu non vai da nessuna parte” la ferma Rainbow Dash “il pullman sta per arrivare”
“Ma devo sapere se …”
La ragazza in quel momento, sente qualcosa sulla spalla.
Si volta. È il piccione Nonu e ha in bocca un pezzo di carta.
Lei lo legge:
Grazie Fluttershy. Sono andato bene.
Buon Natale ;-)
Thomas
 
Esulta e abbraccia Raibow Dash: “E’ ANDATO BENE! E’ ANDATO BENE! E’ ANDATO BENE!” poche persone si girano a guardarla e lei si ferma arrossita più che mai.
“Riprenderemo le nostre sfide dopo le vacanze” dice Jeremy.
“Non temere” ghigna Rainbow Dash allontanandosi per raggiungere Scootaloo che voleva salutarla “vincerò ancora”
Lui ride e stringe la borsa con dentro il libro di Daring Do.
“Ti … ringrazio per quello che mi hai insegnato” balbetta Lewis avvicinandosi a Applejack.
“E’ solo l’inizio mio caro” sorride lei “al ritorno delle vacanze impareremo ad arrampicarci sui sempreverdi e sui pini”
Lui deglutisce con un finto sorriso: “G-g- … grazie … Buon Natale”
“Anche a te”
Il quinto pullman che porta alla stazione arriva e le ragazze vi si dirigono.
“Twilight aspetta” si volta. Flash la raggiunge.
“Buon Natale” gli dice “riprenderemo a leggere l’8 Gennaio”
“Non so come farò queste settimane senza sapere cosa succede a Cecilia, dopo aver superato il lago invaso dai mostri marini” dice il ragazzo.
“Lo saprai molto presto” lei gli fa l’occhiolino “ora vado. Felice anno nuovo” e sale sull’autobus.
Si affaccia. Lui gli sventola la mano.
Solo in quel momento si accorge di quanto è carino quando sente già nostalgia.
Non ne sa il motivo, ma li manda un bacio con la mano, lasciandolo sbigottito e dello stesso colore di un pomodoro. Esattamente come lei.
 
Dopo alcune ore, passate nello stesso scompartimento a chiacchierare e raccontare i progetti per le vacanze, il treno con sopra le ragazze, arriva alla prima fermata. L’unica che deve scendere è Twilight.
Si alza e abbraccia le amiche forte, forte.
Vorrebbe salutare in quel modo anche le bambine, ma le tre si sono addormentate, un’accanto all’altra.
“Buon Natale ragazze” dice loro.
“Buon Natale” ricambiano le cinque.
Lei scende dal vagone e le saluta ancora con la mano. Le avevano detto che l’avrebbero chiamata una volta arrivate. Avrebbero passato giornate intere in video chat, o al telefono.
Una volta rimasta sola la ragazza esce dalla stazione. Le strade sono completamente innevate e sente un po’ freddo con quella giacca a vento.
“TWILY!” si sente chiamare.
C’era solo una persona che la chiamava così.
Infatti due secondi dopo, si ritrova a girare per aria, fra le braccia di un ragazzo ventenne dai capelli neri e gli occhi cobalto.
“Shining Armur!” grida di gioia abbracciando il fratello.
“Oh, Twily. Non immagini quanto mi sei mancata” dice il ragazzo rimettendola per terra “fatti vedere! Sei cresciuta tantissimo! Sei meravigliosa!” lei sorride imbarazzata. Lui la prende per mano e si dirige verso una macchina molto grande, parcheggiata sul marciapiede.
Appena entra, la ragazzina è invasa da un aria afosa, proveniente dai riscaldamenti.
Si siede sul sedile posteriore, ma solo in quel momento si rende conto di non essere sola con il fratellone. In macchina, sul sedile accanto alla guida, c’è un’altra persona.
Si tratta di una ragazza bellissima, dai lunghi capelli biondi, alcuni dei quali sono dipinti di fucsia. I due occhi smeraldi, non evitano emozioni.
“Lei chi è?” chiede un po’ sorpresa.
“Twily” dice Shining Armur “ti presento Cadence” e inaspettatamente, bacia la ragazza.
La sorella sgrana gli occhi e trasale.
“E’ un vero piacere conoscerti Twilight” dice la ragazza.

 
Twilight2006: Bene gentili lettori. È giunto il momento che mi prenda una pausa. Vi ringrazio per tutte le recensioni che mi state lasciando. Sono bellissime e non smetterò di rispondere. Pertanto, se siete curiosi di sapere come va a finire la storia delle nostre eroine, dovrete aspettare fino all’8 Gennaio!
Non siate tristi! Anche Flash dovrà aspettare fino all’8 per sapere come finisce la storia scritta dalla sua amata!

VI AUGURO UN BUON NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO!
GRAZIE ANCORA A TUTTI!

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Capitolo 48
*** ATTENTION!!!! ***


Twilight2006: Gentili amici e amiche! Questo è un annuncio per tutti voi!
Le vacanze di Natale procedono bene. Dopo tanto tempo, sono riunita con tutta la mia famiglia che non vedo quasi mai a causa della distanza. Ma ... il mal tempo, mi provoca una forte noia! Sto tutto il tempo a leggere notizie o guardare film al computer o a leggere i capitoli dei romanzi di Stephenie Meyer. Siamo tutti costretti a starcene tappati in casa finché non esce il sole.

IO NON REGGO TANTA SOLITUDINE!
Avete una certa idea ... su come potrei curarla? Riflettete ... riflettete ... riflettete e ....
BRAVISSIMI! AVETE INDOVINATO! SFRUTTERO' QUESTA NOIA PER AGGIUNGERE I CAPITOLI ALLA STORIA!
So di avervi avvisati della pausa che mi sarei presa, ma non sono una sensitiva. Non potevo sapere che ci sarebbero stati mille allerta meteo! 
Mi metto subito all'opera e appena possibile, pubblicherò la continuazione della storia di Twilight e le altre!!!!
Un bacio a tutti!!!!

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Capitolo 49
*** Back to Home ***


Cap 49
 
La macchina si ferma, non appena è arrivata in  un quartiere costeggiato soltanto da case, tutte addobbate per il periodo natalizio. Twilight è un po’ commossa quando scende e osserva la sua casa che non vedeva da molto tempo. Il tetto decorato con luci disposte a spirale, un pupazzo di neve sul portico innevato con la sciarpa del nonno al collo, una ghirlanda sulla porta e la staccionata dipinta di rosso e avvolta da serpenti di vischio.
“E’ tutto come lo avevo lasciato” dice avanzando.
Il fratello le porta la valigia.
Quando sono a un metro di distanza dallo zerbino, con la scritta BENVENUTO, la porta si apre e due figure ne escono.
Sono un uomo e una donna: lei ha occhi azzurri e capelli chiari con una ciocca dipinta di viola e bianca.
Lui ha i capelli di un nero talmente chiaro, da avvicinarsi troppo al cobalto e occhi castani.
Entrambi indossano dei grembiuli da cucina.
“TWILIGHT!” gridano gioiosi.
La ragazza corre verso di loro e li travolge in un abbraccio soffocante. Finalmente poteva riabbracciare i suoi amati genitori: sua madre Twilight Velvet, dalla quale si erano ispirati al suo nome, e suo padre Night Light.
“Oh, piccola mia” dice la mamma quando si staccano dall’abbraccio “fatti vedere! Sei bellissima! Non immagini quanto ci sei mancata” e la ristringe.
“E’ così bello essere di nuovo qui … con voi” dice la figlia.
“Presto entriamo” la prende per ano suo padre “tra poco la cena sarà pronta. Nel frattempo puoi andare in camera tua”
Twilight entra in casa e un grande sorriso le apre la faccia. Niente era cambiato: il soggiorno con il camino acceso, la grande scala che dava al piano di sopra, la cucina che produceva un profumino delizioso, la sala da pranzo con la grande tavola già imbandita e l’immenso abete che si trovava nel salotto. Alcuni regali, ancora da aprire, vi stavano sotto.
A un certo punto, le va incontro qualcuno, abbaiando.
“Spike” dice riconoscendolo. Il cane è cresciuto parecchio dall’ultima volta che l’aveva visto. È più eccentrico e agitato.
Lo accarezza, ricevendosi una leccata sul palmo.
“Vieni” dice Shining Armor salendo le scale.
La sorella lo segue col cuore che batte forte all’idea di rivedere la sua camera dove aveva passato tanti momenti felici.
Una volta entrata, non può trattenere un urlo di gioia. Il letto dalle coperte di seta viola, i milioni di libri letti e riletti sulle cinque libreria, la scrivania, il suo vecchio zaino delle elementari, la scatola con dentro i fogli dei suoi precedenti, racconti più corti, i poster dei suoi cantanti preferiti, le mensole con i modellini di vari personaggi di film di fantascienza, la prima bambola che abbia mai ricevuto, Saputellina, sdraiata sul letto.
Estasiata si butta sul materasso e la stringe forte. Era un po’ rovinata ma visto che era la protagonista di tante avventure della sua infanzia, aveva giurato di non gettarla mai. Prima di incontrare le ragazze all’accademia, la definiva la sua unica, migliore amica.
“Bene Twily” dice il fratellone posando il bagaglio sul tappeto “appena ti chiamiamo scendi ok?”
“Ok” dice lei. Poi però, prima di lasciarlo andare, gli fa una domanda: “Senti … posso chiederti … come mai non mi hai detto in una lettera che ti eri fidanzato?”
“Oh” lui si zittisce per un attimo, prima di dare risposta: “Volevo che fosse una sorpresa. Cadence è una ragazza fantastica e sono sicuro che andrete molto d’accordo. L’ho conosciuta quando facevo il turno di guardia al museo di storia naturale e ora che c’è lei, non mi sembra più un lavoro tanto noioso” le accarezza i capelli “vi conoscerete meglio stasera. Le ho parlato molto bene di te e già ti vede come una sorellina” apre la porta e se ne va “ci vediamo più tardi”
Non appena è sparito, la ragazzina gira la chiave nella toppa e si lascia andare a quel momento di privasi.
Fruga in un cassetto ed estrae il computer portatile.
Quando aveva lasciato la casa per trasferirsi alla scuola di Celestia, lo aveva lasciato che era rotto, quindi non aveva potuto portarselo dietro. Prova ad accenderlo.
“Evviva! Lo hanno aggiustato!” si mette a navigare in rete.
Dopo una breve ricerca su Twitter, finalmente trova le sue amiche. Pinkie aveva iniziato a seguirle già da prima e in batti baleno si ritrovano tutte un follower da parte dell’altra.
Iniziano a chattare:
Inizia Twilight: @Rarity kiss sei arrivata?
@TwilightSparkle sì siamo arrivate. Sweetie Belle dorme ancora.
@Rainbow_Sonic ciao! Non appena siamo arrivate Applebloom è impazzita!
@Applejack..yes anche io non ho potuto fare a meno di esultare dalla gioia.
@TwilightSparkle @Fluttershytvb @Applejack…yes @Rarity kiss @Rainbow Sonic  ragazze! Se avete la webcam, io sono già in linea!
@Pinkie_Pie_By è un ottima idea!
@Pinkie_Pie_By dammi un istante per installare TwitCam!
 
E pochi istanti dopo, Twilight vede tutti e cinque i volti delle amiche al computer.
“Ciao ragazze” dice.
“AVETE TUTTE L’AUDIO?” urla Pinkie con delle cuffie alle orecchie.
“Sì!” rispondono di rimando le altre “Ti sentiamo”
“Twilight, non sapevo avessi anche tu un computer” dice Applejack “portatelo quando torniamo a scuola”
“Infatti è quello che avevo in mente di fare” dice la ragazza.
“Che bello” sorride Fluttershy “così potremo fare tante foto e postarle sul nostro profilo”
“Avete Ritwittato la mia foto di quando ho vinto tutte le partite della mia vecchia scuola?” chiede Rainbow Dash.
“Sì. L’ho aggiunta ai preferiti” dice Rarity “sei così glamour con quella divisa da capitano” poi gira la testa da un lato e annuncia “si è svegliata Sweetie Belle” l’immagine della bambina compare accanto alla sorella e le ruba una cuffia “ciao a tutte ragazze!”
“Ei ciao!” dice Applebloom arrivata in quel momento “E Scootaloo dov’è?”
“La cercherete dopo” dicono loro le sorelle “ora stiamo parlando di altre cose”
“TWILIGHT” grida a un certo punto la voce di Night Light “SCENDI CHE E’ PRONTO”
“Devo lasciarvi ragazze” dice lei “ci sentiamo più tardi” detto questo chiude il portatile e scende le scale.
Il dolce profumo del tacchino ripieno la trascina fino alla tavola dove fumano mille pietanze diverse.
I piatti sono di carta dorata mentre sui bicchieri sono verniciate delle palline rosse. Candele d’argento spargono incenso profumato e le posate di alluminio sono avvolte nei fazzoletti verdi.
Prende posto accanto al fratello.
“Oh, Twilight, siamo così felici di rivederti” dice Twilight Velvet “in queste settimane non dobbiamo sprecare un solo minuto. Dobbiamo sempre stare insieme”
“A Santo Stefano, faremo una gita in montagna” preannuncia Shining Armor, deludendo un po’ i genitori che volevano fosse una sorpresa.
Si sente il suono di un trillo. Qualcosa nel forno è pronto.
La madre di famiglia si alza, sparisce nella cucina e ricompare tenendo in mano una teglia di patate arrosto.
“Sono le tue preferite tesoro” dice alla figlia dandogliene la porzione più grande.
“Grazie” sorride lei iniziando a mangiare e bruciandosi la lingua.
Poco dopo arriva anche Cadence con in mano un tegame di riso soffiato al vapore.
“E’ una mia specialità” dice svuotando una cucchiaiata nel piatto della ragazzina “spero ti piaccia”
Lei non risponde. Non la conosceva da più di un’ora eppure vedeva una certa ansia nei suoi occhi. Come se si aspettasse che se non le fosse apparsa una persona per bene, avrebbe dovuto dire per sempre addio al suo amato.
Annusa il riso che le è stato messo nel piatto e lo stomaco brontola sempre di più. Aspetta qualche secondo perché si raffreddi, dopodiché ne infila una forchettata in bocca.
“Wou” dice ancora a bocca piena “è davvero ottimo”
“Lo pensi davvero?” sorride Cadence.
“Sì” continua lei spalmandoci sopra della salsa piccante, che sopportava “è veramente una prelibatezza”
“Ha ragione” dice Night Light ingoiando.
“Brava” dice Shining Armor “sei un’ottima cuoca”
Lei in tutta risposta, gli da un bacio sulla guancia.
La cena continua tranquilla, fra chiacchiere e risate.
Twilight racconta ai familiari tutto quello che aveva vissuto a scuola, le nuove amicizie, la formazione delle Equestria Girls, la soluzione per rientrare nei club,i dispetti di Trixie, la brutta disavventura con Paw, il miglior compleanno che avesse mai avuto, il modo in cui avevano passato Halloween. Però non accenna al bacio che le era stato dato alla festa da un misterioso tizio mascherato.
“E chi sarebbe questo Flash?” chiede il padre quando arriva alla parte in cui legge la sua storia a questo ragazzo.
“E’ un amico” spiega lei “è bravo in antologia quanto me. Mi da consigli sulla storia, molto preziosi. Inoltre è stato lui a regalarmi quel diario vuoto”
“A quanto pare deve pensare che tu sia una grande scrittrice” ride il fratello.
“Non posso crederci” commenta la madre “no dico, non appena ho saputo che parteciperai al concorso –Dream- sono andata fuori di testa dalla felicità, ma ora che so, che sei stata tu a farlo organizzare” si sventola una mano “mi sento svenire dall’emozione”
“sapessi che paura, quando abbiamo saputo che un cavallo ti aveva portata via” dice suo padre “eravamo talmente furiosi con la signora Olga che avevamo intenzione di rimandarti a casa proprio per colpa sua!!”
“Non dovete neanche pensarlo” dice Twilight “io mi trovo benissimo all’Equestria Academy e nessuno mi ci toglierà finché non sarò diplomata!” le squilla il cellulare “Scusate un attimo” risponde “Pronto, Pinkie? … cosa? … ma dai!” sorride alzandosi “Devi raccontarmi tutto!” sale le scale e sparisce in camera sua.
“Non è più la Twilight solitaria che conoscevamo” nota Shining Armor con un po’ di angoscia “ora è una teenager a tutti gli effetti"

 

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Capitolo 50
*** Christmas night ***


Cap 50
 
E’ arrivata la vigilia di Natale.
Twilight è in camera sua ad impacchettare i regali, comprati quel pomeriggio in un affollatissimo centro commerciale.
Quelli per le sue amiche, li posa in valigia.
In un breve istante aveva pensato di farne uno anche a Flash, ma rivolgendo uno sguardo al suo manoscritto, aveva pensato che forse l’unica cosa che avrebbe gradito sarebbe stata la continuazione della magica storia di Cecilia.
Il computer vibra. Le Equestria Girls sono in chat.
“Ciao ragazze” le saluta “che fate?”
“Ci prepariamo al cenone natalizio” dice Applejack.
“Un attimo, dov’è Pinkie?” chiede Rainbow Dash.
“Mi aveva scritto che sarebbe stata occupata tutto il tempo a cucinare insieme alle sorelle” ricorda Rarity “finalmente può fare ciò che le riesce meglio”
“Non vedo l’ora di scartare i regali” dice Fluttershy. In braccio aveva un tenero gattino “uno me lo ha già fatto il mio micio Grover! Ha dato alla luce sette cuccioli”
“Hai intenzione di regalarli?” domanda Twilight.
“Assolutamente no. La mia casa ormai pullula di animali” risponde l’amica “e più sono, più la mia famiglia è grande!”
“Indovinate?” dice Rarity “Ho comprato un regalo anche a Gabriel!”
“OH! CHE TENERONA” la prendono in giro le compagne.
Lei arrossisce.
“Se è per questo … anche io … ne ho preso uno a Thomas” sospira timidamente Fluttershy.
“Che sdolcinate” si disgusta Rainbow Dash “scommettete che Pinkie a Francis, gli avrà comprato un collare con su scritto ‘SEI MIO’?”
“Oh, Rainbow Dash, non essere sempre così insensibile” dice Applejack “le nostre amiche sono in fase amorosa” le due avvampano di calore “tu piuttosto che mi dici di Jeremy?”
“COSA?” esclama Rainbow “Ma di cosa vai blaterando?”
“Non mentire. Vi ho visto come giocavate spassosamente in cortile”
“E … tu allora? Che mi dici di Lewis? Sembrate Tarzan e Jane, quando vi arrampicate sugli alberi”
Anche Applejack diventa rossa.
“Ammettetelo. Siete due romanticone” le stuzzica Twilight.
Allora Rainbow Dash e Applejack, fanno finta di rispondere ai richiami delle madri ed escono dalla chat.
Poco dopo anche le altre se ne vanno.
“TWILY! E’ TUTTO PRONTO” dice da sotto la voce di Cadence.
La ragazzina s’irrigidisce. Solo suo fratello la chiamava in quel modo e ora che se lo sentiva detto da un nuovo membro della famiglia che non le andava tanto a genio, era infastidita.
Scende le scale e al termine, Spike le fa le feste.
La tavola è apparecchiata con ogni genere di cose. Dagli antipasti ai primi, dai secondi ai contorni, dai dolci alla frutta.
Ogni manicaretto è stato fatto con cura ed emana un profumo appetitoso e succulento.
La famiglia si siede, fa una preghiera ringraziando il signore di quella magnifica riunione di famiglia che aveva permesso.
Twilight assaggia una fetta di Pudding preparato dalla ragazza del fratello e se ne compiace. Doveva ammetterlo, ogni cosa fatta dalle sue mani era una meraviglia.
In breve svuotano tutti i piatti a venire, finché non restano altro che briciole, alcune date al cagnolino.
L’orologio va avanti fra chiacchiere e risate e finalmente arriva la mezzanotte.
“Buon Natale” si dicono a vicenda i familiari abbracciandosi.
“Buon Natale Twilight” dice Cadence dandole un bacio.
Lei ricambia anche un po’ contrariata e prende a giocare con Spike. Più tardi si radunano sotto l’albero e aprono i regali.
“Questo è per te da parte nostra” dicono i genitori consegnando alla figlia una busta e un biglietto.
Lei lo legge:
Auguri figlia adorata.
Siamo molto orgogliosi di te. Ci rendi fieri ogni minuto della vita. Quando parli, quando dormi, quando pensi, quando stai in silenzio, quando sorridi, quando piangi, quando ti arrabbi.
Amiamo tutto quello che fai. Ti amiamo da impazzire.
Buon Natale piccolo angelo di mamma e papà
 Quelle parole la fanno commuovere. Apre la busta. Al suo interno ci trova una bellissima maglietta di seta bianca, con sopra ricamato un albero di natale addobbato con libri, quaderni, penne e matite. Sotto c’è la scritta I love books.
La ragazza sussulta. L’aveva vista nella vetrina di un negozio alla stazione, prima di partire per la prima volta all’accademia.
Era rimasta ad ammirarla per ore, ma alla fine aveva perso ogni speranza guardando il prezzo.
Se la stringe al petto volteggiando emozionata: “E’ bellissima!” esclama gioiosa correndo fra le braccia dei genitori.
“Va bene. Ora basta con l’emozioni di gratitudine” dice Shining Armor un po’ geloso, consegnando alla sorella una scatolina “questo è da parte mia”
La ragazzina toglie il coperchio e rimane incantata a fissare un braccialetto di perle dorate, del quale una era a forma di cuore con scritto sopra I love you.
“E’ meraviglioso” commenta indossandolo, facendolo brillare “grazie fratellone” lo abbraccia e lo bacia. Sta per consegnare i suoi doni, quando scopre che quelli per lei non erano ancora finiti. Cadence le si avvicina e le porge un pacco.
“Te l’ho fatto io da sola” dice “so che non te l’aspettavi. Ma … visto che ormai siamo una grande famiglia …”
Twilight, un po’ sbigottita, scarta il regalo e trasale.
Quello che ha tra le mani è un minuscolo cuscino a scacchi viola e bianchi che ha ricamata la frase: Le storie di Twilight Sparkle.
“Lo puoi cucire sul tuo manoscritto quando deciderai di inviarlo agli editori” spiega la ragazza “sempre se … ti va”
“Certo che mi va!” esulta l’altra “Oh, Cadence è un regalo stupendo” in tre minuti si era affezionata un mondo a quella ragazza. Sarebbero state grandi amiche. Si avvicina e l’abbraccia “Ti ringrazio con tutto il cuore. Tu mi hai fatto questo, mentre io” arrossisce “ti ho comprato una cosa … misera”
“Qualunque cosa si va bene per me” dice Cadence.
E così continua la distribuzione dei doni.
Twilight consegna i suoi.
A Night Light regala una cravatta blu notte, il suo colore preferito: “Grazie tesoro. Sarà la mia preferita fra tutte”
A Twilight Velvet un grembiule da cucina con il disegno di Babbo Natale che tira fuori dal forno un tacchino: “Com’è bello” ride divertita “grazie Twilight” la bacia “indossandolo ti penserò”
A Shining Armor, una cintura celeste che ha incastonata nel mezzo una gemma: “Oh Twily, sei così creativa” l’abbraccia “la indosserò …” si blocca all’improvviso mordendosi il labbro “… nelle occasioni speciali” deglutisce.
Lei non ci fa caso. Da a Spike una pallina e da come lui si diverte capisce che gli piace da morire. Poi si avvicina a Cadence e le porge una scatoletta.
La ragazza la apre e ci trova dentro una palla d’acqua che se capovolta fa nevicare sopra un pupazzo di neve. Inoltre è anche un carillon che intona la canzone Jingle Bells.
“Ma perché dici che è misera?” domanda emozionata “E’ un dono bellissimo. Nessuno mi aveva mai regalato una cosa del genere” spalanca le braccia e la stringe forte “grazie infinite Twily” stavolta non s’innervosisce a sentire il soprannome.
Dopo che i genitori hanno consegnato ai due fidanzati i loro doni e che lei ha dato quelli rimasti, è finalmente giunto il turno di Shining Armor. Alla mamma aveva comprato una pallina per l’albero con inciso il suo nome. Al papà, invece, una nuova racchetta da golf per il quale andava matto. A Spike un osso di gomma: “E ora è giunto il momento del tuo regalo” dice prendendo la mano della sua amata. Tutti sono curiosi e lui inizia un discorso amabile “Cadence, vederti entrare nella mia vita è stata la cosa più bella che potesse mai capitarmi. Non appena ti ho vista lì, al museo, ad osservare la statua di un cavernicolo … hai pietrificato anche me. Con la tua voce, la tua conoscenza storica, la tua bellezza, i tuoi occhi, il tuo senso dell’umorismo. Ormai ho capito. Sei la mia sola ragione di vita. Ti amo”
“Anche io ti amo, Shining Armor” i due si abbracciano e si baciano. Twilight sorride stringendo il cane tra le mani.
Non appena si staccano tuo fratello continua: “Non posso sopportare di starti lontano un solo istante Cadence. Senza di te la mia vita non avrebbe senso. Sarebbe … incompleta. Ma … ho deciso di tappare quel buco” davanti a tutti s’inginocchia e le stringe più forte la mano “ed è per questo che voglio che tu: Cadence Cornelia Eliza Princess” fruga nella tasca e ne estrae una minuscola scatolina. La apre e al suo interno, un anello dal diamante splendente come mille soli abbaglia gli occhi di chi lo scorge “diventi mia moglie”
I presenti sussultano e si guardano sbalorditi.
La più meravigliata di tutti è Cadence. Osserva il gioiello che le viene offerto e guarda intensamente il fidanzato. I suoi occhi blu, come sempre, la fanno innamorare ogni minuto di più.
Gli occhi le si velano di lacrime che iniziano a scendere a cascata.
“Oh … io … non so cosa dire” singhiozza.
“Io sì” la interrompe Twilight. Si avvicina, prende le mani dei due e le unisce incrociandole a pugno. Poi la guarda e annuisce.
Cadence piange a dirotto, s’inginocchia accanto al suo amato e lo abbraccia riempiendolo di baci: “Amore mio, ti amo, ti amo, ti amo tantissimo”
Lui però resta fermo e sorridente: “Non mi hai dato una risposta”
Lei lo guarda negli occhi e finalmente risponde: “Accetto”
Night Light e Twilight Velvet si mettono a saltare sui divani e a far esplodere quanti champagne ancora da aprire.
La figlia e Spike si uniscono a quella danza festosa, mentre i due promessi rimangono attaccati in un bacio appassionato.

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Capitolo 51
*** The Cadence's Story ***


Cap 51
 
Alla notizia del matrimonio le Equestria Girls urlano di gioia.
“Ha veramente detto che vuole noi come damigelle?” chiede Rarity entusiasta.
“Proprio così” sorride Twilight “a fargli da testimone sarà un suo amico e io porterò le fedi. Si terrà a Giugno quando saremo libere dalla scuola e potremo andarci tutte!"
“Oh, i matrimoni riescono sempre a commuovermi anche prima di essere compiuti” dice Pinkie con le lacrime agli occhi.
“Oh, ragazze, questo è stato il più bel Natale della mia vita!” dice Twilight mentre si salutano.
Fuori è tutta una distesa di neve e ci sono molti netturbini che la ripuliscono con enormi pale.
Twilight s’infila sotto le coperte stringendo la sua vecchia e morbida bambola Saputellina e sogna il matrimonio del fratello.
Gli invitati sono in molti, lui è elegantissimo ed indossa la cintura che gli ha regalato. Vicino l’altare ci sono le sue amiche vestite elegantemente. Pinkie è tenuta a braccetto da Francis, Rarity da Gabriel, Applejack da Lewis, Fluttershy da Thomas e … Rainbow Dash ha la testa poggiata sulla spalla di Jeremy!?!?!?!?!?
Le Crusaders Girls stanno passando sul tappeto che porta all’altare, seminando petali di rosa.
Arriva la sposa interamente vestita di bianco. Non ha fiori e regge il braccio di Night Light e raggiunge il suo sposo.
Lei, Twilight, si avvicina tenendo in mano il cuscino con le fedi.
S’inginocchia davanti al fratello porgendogliele.
Poi si alza e … osserva una mano che delicatamente le mette al medio un anello d’oro. Senza essere sorpresa, prende una mano maschile e gli infila il secondo anellino. Si guarda le vesti: indossa un lungo abito bianco ricoperto di diamanti luccicanti. In testa porta un velo che le ricade trasparente sulla schiena. La sua mano ricoperta da un guanto bianco, si posa su quella maschile. Alza lo sguardo. Davanti a lei c’è un ragazzo con uno smoking cerimoniale e i capelli tirati all’insù, che piano, piano si avvicina con la faccia. Anche lei si sta avvicinando e prima di avvenire, sospira il suo nome bisbigliandolo: “Flash” e si sveglia.
Spike è su un cuscino per terra e dorme beato. Lei accende la luce e nello specchio attaccato alla parete scopre di essere arrossita in modo impressionante. Si tocca la fronte. Non è calda. Niente febbre. Decide di scendere a prendere un bicchiere d’acqua ma ecco che in cucina l’attende una sorpresa.
Cadence è fuori in terrazza ad ammirare la luna seduta su una sdraio. Piange in silenzio. Per un attimo la ragazzina pensa di non disturbarla ma la curiosità prese il sopravvento. Poggia i piedi nudi sul balcone tempestato di brina un po’ pungente e avanza.
“Cadence” la chiama. Lei si zittisce “perché sei uscita?”
La ragazza si gira. Le guance bagnate e le labbra un po’ tremanti. Si asciuga gli occhi: “Non temere Twilight. Non è niente. Avevo solo bisogno … di restare un po’ da sola. Torna dentro. Ti beccherai un raffreddore”
“Stavi piangendo” dice lei “non negarlo” si siede vicino “che ti succede? È per la proposta di matrimonio?”
“No, il matrimonio non centra!” la tranquillizza lei “Stavo solo pensando … a com’era la mia vita prima di incontrare tuo fratello”
“Posso chiedertelo … se non sono indiscreta?”
Cadende trae un lungo sospiro sapendo che poteva fidarsi di quella tredicenne. Si accoccola abbracciandosi le gambe e inizia a raccontare: “Devi sapere Twilight, che io non ho mai conosciuto mia madre e mio padre” lei sobbalza “sono stati infettati dalla leucemia quando avevo poco più sei anni. Fui affidata a una famiglia caritatevole che mi tenne per qualche mese. Poi però furono costretti a vendermi a un istituto, per pagare l’aborto del quinto figlio. Erano in troppi e neanche tanto ricchi per gestire così tanta gente ma … non l’hanno fatto per cattiveria. Avrei fatto lo stesso. Così crebbi in un collegio. Mi laureai in arte e me ne andai a 19 anni, dopo essere stata scelta in un consiglio di critici artisti. Ho conosciuto tuo fratello durante una gita critica al museo dove lavora ed è stato amore a prima vista” ride “per un breve periodo siamo stati carissimi amici. Poco dopo siamo riusciti a confessare i nostri sentimenti e … dato che non avevo ancora un posto preciso in cui vivere … mi accolse in questa casa. Se ripenso … a tutto quello che ho passato … a quanto ho sofferto e … a cosa la vita mi stia dando per essere felice …” riprende a piangere.
Twilight, anche lei con gli occhi lucidi, l’abbraccia: “Non devi più pensare a queste cose. Ora siamo noi la tua famiglia e non ti faremo soffrire. Con Shining Armor sarai felice e potrai realizzare tutti i tuoi sogni. Io ti vorrò bene come una sorella. Se questo non ti basta …”
“Oh, piccolina” Cadence la stringe forte “ma certo che mi basta! Siete una famiglia meravigliosa e sono fiera di avervi conosciuto”
“Ora ne fai parte anche tu”
“Oh, Twilight”
“No … Twily”
“Piccola, dolce, Twily” rimangono abbracciate a lungo, poi la ragazza chiede: “A proposito … perché sei scesa?”
“Avevo sete” ride Twilight.
“Allora ti faccio un buon latte caldo, così ti torna il sonno. Devi essere in forze per domani. Andremo a pattinare!”
“Che bello!” esclama Twilight abbracciandola di nuovo.
E’ al settimo cielo. Lascia perdere il sogno fatto e si concentra di più sul fatto che ora ha una sorella.

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Capitolo 52
*** Bread's Sentry ***


Cap 52
Il mattino seguente, i due promessi sposi e Twilight, vanno al parco dove c’è una grande pista di ghiaccio dove pattinano moltissime persone.
La ragazzina non era mai stata brava a tenersi in equilibrio.
Non appena si è infilata i pattini e arriva in pista, si tiene aggrappata al parapetto che circonda la pista e si trascina stringendolo.
Cadence e suo fratello invece, sono molto professionisti. Si vede che prima del suo rientro dall’accademia si erano allenati più volte.
Si tengono per mano e zigzagano creando cerchi sul ghiaccio. Poi fanno alcune giravolte e dei piegamenti.
In un attimo di distrazione lei sta per cadere, ma Shining Armor la salva prendendola fra le braccia. I due si abbracciano e riprendono.
Twilight deglutisce, pensando che non può rimanere lì appoggiata per tutto il tempo. Tremando, si stacca e inizia a scivolare in discesa. Allarga le braccia cercando di restare in equilibrio, ma le gambe le si allargano come pronte a fare una spaccata. Cercando di rimettersi dritta, oscilla e poco dopo si ritrova col il didietro sul ghiaccio. Alcuni ragazzi ridono indicandola.
Arrossendo imbarazzata, lei si trascina fino al parapetto dove si rialza. Dopodiché lo scavalca e torna con i piedi nella neve. Si siede su una panchina decidendo di aspettare il fratello e la sua ragazza, senza pattinare. Fino alla notte prima pensava che sarebbe stato divertente, invece ora aveva cinque graffi sui palmi gelati e un livido sulla gamba.
I due continuano a roteare senza staccarsi neanche un secondo. Poi si fermano guardandosi ognuna negli occhi dell’altra.
Twilight sapeva che ora suo fratello era la persona più felice del mondo. La ragazza che amava perdutamente aveva accettato di sposarlo.
Rimane incantata da quella tenerissima visuale, ma viene distratta da un odorino invitante proveniente dall’altro lato della strada.
Si gira e vede un negozio mai scorso in tutti quegli anni passati lì.
Deve essere nuovo, pensa. Molto strano che sia aperto il 25 Dicembre. Deve essere uno di quei locali che permetteva alla gente di rimediare con i regali anche all’ultimo minuto. È una panetteria che porta il nome di “Bread’s Sentrys”. L’odore promette dell’ottimo pane e … un momento … Sentry? Si chiama “Il pane dei Sentry?” non è il cognome di Flash?
Twilight spalanca le pupille. Non vuole sbagliare ma le sembra che ora il suo amico si trova proprio in quel negozio, a 50 metri di distanza.
È talmente presa da questi pensieri, che quando sente una mano sulla spalla, sobbalza spaventata e cade nella neve.
“Tutto bene?” chiede Cadence aiutandola.
“Sì … non è niente” balbetta lei dopo essersi ripresa.
“Si preannuncia neve” dice Shining Armor controllando la temperatura sul suo Iphone “è meglio se torniamo a casa”
“Ehm …” mugugna la sorella “prima … vorrei fare un salto laggiù” indica la panetteria.
“Perché?” chiede lui “Abbiamo pane in abbondanza a casa”
“Lo so ma …” mente lei “ho visto in vetrina delle zeppole che mi piacerebbe comprare”
“Io amo le zeppole” dice Cadence appetitosamente “potremo farci un salto”
“E va bene” le accontenta Shining Armor “compriamone tre”
Attraversano la strada e in breve sono dentro il negozio.
Il profumo di pane appena sfornato è molto intenso e c’è una piccola fila di persone che non vedono l’ora di comprarlo per poi assaporarlo.
L’uomo al bancone è un tizio dai capelli corvini e gli occhi blu, di cui uno è un po’ socchiuso. Nonostante questo sorride e consegna le ordinazioni ai clienti ringraziandoli e augurando loro buon Natale.
La sua assistente è una giovane dai capelli castani e gli occhi dello stesso colore. Sforna i panini con una piccola paletta arrugginita e li getta in dei cestini presenti nelle vetrine.
Dietro di loro, sul muro, sono presenti tante mensole con barattoli di ogni genere di marmellata, miele, olio o cioccolata. Ma oltre a questo e a un orologio a cucù, ci sono anche delle cornici contornanti delle foto.
Twilight si avvicina per osservarle meglio.
La prima ritrae l’uomo e la ragazza all’inaugurazione del negozio, risalente a qualche settimana prima.
La seconda sono sempre loro con in mano l’impasto per le pagnotte.
La terza, lui e un uomo sconosciuto.
La quarta, la giovane in ospedale, accanto al letto di una donna con in braccio un neonato dormiente.
La quinta un bambino che abbraccia un pastore tedesco.
E la sesta …
“Flash!” esclama indicandola.
Nella foto, il ragazzo abbraccia l’uomo al bancone e l’assistente, davanti alla statua di un elefante.
L’uomo al balcone interrompe il lavoro un minuto e si avvicina.
“Lo conosci?” chiede a Twilight.
“Sì” risponde lei “siamo … compagni di scuola”
“Oh” dice lui “tu allora vai all’Equestria Academy”
“Esatto”
“Io sono Ray e lei è Rizza” indica la ragazza che l’aveva sostituito a darsi da fare con i clienti “Flash è nostro nipote. Il figlio di sua sorella”
“Scusi, vorremmo tre zeppole per favore. Una con marmellata di ciliegie, un’altra con olio verde e l’ultima semplicemente vuota” dice Shining Armor avvicinandosi. Non si era accorto che il proprietario del negozio aveva stretto una conversazione con sua sorella.
“In arrivo!” dice Ray sparendo dietro una porta. Ne ricompare subito dicendo: “Forse non lo sapete ma se è la prima volta che ci fate visita, siete invitati ad assistere su come si preparano delle zeppole con i fiocchi”
Twilight guarda Cadence e il fratello: “Possiamo andare?” chiede.
“Tu va pure” le dice Cadence. Aveva visto come Ray sembrava così entusiasta di conoscere un’amica del nipote, che aveva pensato avesse molte cose da dirle. In privato “noi ti aspettiamo qui”
“Cosa?” esclama Shining Armor.
“Vieni, amore. Abbiamo perso il posto. Dobbiamo rifare la fila” trova una scusa lei, tirandolo via.
La tredicenne, si gira verso la porta che da sul retro e facendo spallucce la apre. Dentro c’è una cucina non molto grande, visto che è occupata soltanto da un enorme tavolata ricoperta interamente di farina, mattarelli, formine e impasti diversi.
L’uomo sta amalgamando un miscuglio di pastafrolla profumata e imbiancata. Appena la vede le fa cenno di avvicinarsi: “Vedi? Bisogna far penetrare la farina in modo da renderlo abbastanza morbido”
“Wou!” commenta lei “E’ … molto interessante”
“Sì ed è anche divertente” dice Ray. Rimane in silenzio per qualche minuto, poi cambia discorso: “E … Flash come va a scuola?”
“Bene” dice lei “è bravo in tutte le materie. Qualche difficoltà in geografia, ma per niente ignorante”
“E’ un bravo ragazzo” dice lo zio di egli “fin da piccolo è sempre rimasto attratto da quella scuola. A quei tempi viveva lì vicino a causa del lavoro del padre. Poi … però …” si bloccò venti secondi “suo padre perse la vita in un incendio alla centrale in cui lavorava” Twilight sussulta. Flash è orfano di padre? “Aveva tre anni” continua il racconto “sua madre non aveva molti soldi ma bastavano per comprarsi una casa all’estero. Per qualche anno, vivemmo con lei, cercando in tutti i modi di aiutarla a crescerlo. Molto tempo dopo, il suo talento da stilista ebbe la meglio su alcuni critici di moda che la assunsero come direttrice di un’industria. Con i soldi ricavati dalle sfilate, assunse Flash all’Equestria Academy, per non farlo rimanere solo tutto il giorno mentre lei era faceva girare le sue sfilate nel mondo. Ora però sono tutti felici. È venuto a trovarci l’altro giorno e ha detto di aver passato i più bei momenti della sua vita all’accademia”
Twilight abbassa lo sguardo. Flash aveva sofferto molto nella vita. Eppure dal primo giorno che l’aveva visto lo trovava un ragazzo come tutti gli altri. Ma ora che conosceva la sua storia, rimpianse di avergli letto una storia in cui una ragazzina ha paura di perdere suo padre. Cos’avrà pensato? Continuava a leggere con lei solo per farle un piacere? Si accorge di avere gli occhi lucidi. Gli asciuga in fretta.
“Sai …” termina Ray senza notarla “ci ha raccontato di essersi innamorato”
Lei lo guarda: “Come? Innamorato?”
“Sì. Dice di aver conosciuto una ragazza bellissima, intelligente, simpatica, con il suo stesso sogno. Come aveva detto che si chiamava …?”
“Twilight!” dice a quel punto il fratello entrando “Tutto ok qui?”
“Esatto!” schiocca le dita Ray come se si fosse appena ricordato qualcosa.
Shining Armor prende quella risposta come una specie di insulto altezzoso.
Torna nella sala con un: “Va bene, ti aspettiamo qui fuori”
L’uomo allora sussulta e rivolge uno sguardo sbigottito a Twilight.
“Perché ha schioccato le dita?” chiede lei che non ci ha capito molto.
“Ti chiami … Twilight?” balbetta lui. Ella annuisce. Ray trasale di nuovo e riprende a impastare sudato “Nome molto carino! Mi piacerebbe continuare a parlare con te, ma ho altri clienti da servire” corre al forno dove ci sono delle ceste contenenti ciambelle, panini e altre cose appena tolte.
Agguanta tre Zeppole, ne apre due, le riempie di marmellata alla ciliegia e olio verde, le chiude in un sacchetto che poi lancia alla ragazzina.
“In tutto sono nove dollari, ma ti faccio lo sconto” la spinge dolcemente fuori.
“Ei!” Cadence e Shining Armor si avvicinano “Dobbiamo ancora pagare”
“Tornante pure domani, o la settimana prossima” Ray ha un sorriso finto in volto. Spinge fuori anche loro e prima di chiudere la porta dice: “Buon Natale” dopodiché la sbatte.
Torna dietro il balcone col fiatone.
“Che ti prende?” le chiede Rizza.
“Ho rischiato di confessare a Twilight Sparkle i sentimenti di Flash”
“Cosa? Quella era la Twilight di cui non smetteva di parlarci?”
“A quanto pare sì. E quando scoprirà che abita qui, vorrà subito trasferirsi”

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Capitolo 53
*** Cecilia's Final ***


Cap 53
Una volta tornata a casa, Twilight va nella sua stanza pensierosa.
L’aveva molto turbata la storia di Flash.
Il fatto che non aveva il padre, che aveva vissuto un’infanzia infelice e … si era innamorato.
Si tocca la mano. Scopre che è diventata … rigida. Si guarda nello specchio. Le guance hanno assunto una tinta rossastra e i denti sono digrignati.
“Ma cosa …” si tocca la fronte. Non è calda. Febbre non ne ha.
Fruga nella valigia e ne tira fuori il racconto di Cecilia.
Sfoglia le pagine e rilegge più volte una scena sentimentale tra la protagonista e il padre.
Troppo dolce.
Troppo toccante.
Flash non poteva leggere quelle righe.
In fretta strappa le ultime pagine e si siede alla scrivania pronta a riscriverle.
La sua penna scorre sul foglio per ore, come un ricamo e incide queste frasi:

Cecilia aprì lentamente gli occhi. Tutto ciò che vide, furono solo i residui di fumo, lasciati dall’incendio da lei stessa provocato. Il perfido mago Eclisse, l’aveva usata. Si era impossessato del suo corpo per arrecare al regno, odio e distruzione. Era colpa sua se ora la mamma era morta. Tutto quello che voleva era salvare il padre da una guerra mortale, invece, ne aveva creata una ancora peggio. Lentamente pianse. In lontananza udiva il grido disperato di gente sopravvissuta all’incendio, che cercava aiuto. Erano voci di bambini. Si rigò le guance con lacrime amare, pentite, addolorate. Tutto quello che le rimaneva da fare era stare lì, immobile, a patire la pena di essere passata dalla parte dei maghi neri: essere incatenati in cerchi di fuoco per l’eternità. Provò a muoversi, ma le manette che le stringevano il corpo, a piantavano nel terreno. Le fiamme la circondavano cercando di divorarla ma un incantesimo di resistenza le bloccava.
-Perdonatemi- singhiozzò Cecilia – vi prego … perdonatemi- 
Le lacrime le bagnavano il viso, cadendo sul tappeto, come una pioggia mai iniziata. Alla fine, si creò una piccola pozza.
Fu solo allora che la ragazzina, stranamente, non sentì più il dolore atroce che pulsava nel suo palmo, da quando Eclisse l’aveva trasformata in una creatura oscura. Era come … se qualcuno ci avesse spalmato sopra un unguento medicinale e dalla guarigione sicura.
Non osò muoversi per paura che le catene la stringessero fino a soffocarla. Rivolse uno sguardo alle sue lacrime cadute e tremò in silenzio: le gocce, lentamente, si stavano sollevando dalla superficie della minuscola pozza e stavano volando verso le fiamme. Erano cinque, dieci, venti … mille.
L’ultima cosa che Cecilia sentì prima di perdere inspiegabilmente i sensi, fu il rumore di un fuoco spento, qualcuno che la chiamava, e il suono del metallo che si dileguava dal suo corpo.
Aprì lentamente le palpebre e intravide due pupille azzurre.
-Come ti senti?- chiese una voce familiare. La bambina, una volta ripresa, capì di trovarsi tra le braccia di un giovane biondo che la teneva avvolta in una coperta bagnata. Un po’ di fresco! Una sensazione che da giorni desiderava provare – Cecilia ti prego, non abbandonarmi- disse la voce.
Lei tossì sputando polvere nera e cercando di farlo senza sforzo.
-… Vi … Vi … Vincent – balbettò riconoscendo finalmente il ragazzo con cui era entrata nel Fiume Silente.
-Sì. Sono io- sorrise il ragazzo – ti prego Cecilia, riprenditi!- lentamente la fece sedere su uno strato di terra arida.
Cecilia aveva la testa girevole ma riuscì ugualmente a farla girare. Le case che la circondavano, avevano una tinta nera, altre invece erano solo ceneri. Il grande incendio non aveva tralasciato nulla ma qualcosa l’aveva risparmiata.
-Cosa … è successo?- chiese stringendosi nella coperta.
-Gli spiriti benevoli, hanno ascoltato la tua preghiera e hanno deciso di darti una seconda possibilità- spiegò Vincent prendendole la mano – ma prima che t’incatenassero per subire la Condanna, sei riuscita a ribellarti all’anima del perfido Eclisse, che si era impadronito del tuo corpo- si strofinò la sua mano sulla guancia – sei stata di un coraggio immenso-
-Tutte le persone … sono morte?- domandò l’amica.
-Alcune hanno ceduto all’incendio, ma la maggior parte è riuscita a sopravvivere!- terminò il racconto il ragazzo – E ora il Regno è salvo!-
-I miei … genitori?- chiese.
-Ti aspettano- 
A quelle parole la ragazza emise un sussulto: -Cosa? Sono vivi?-
-Sì. Sei riuscita a trasportarli a Lunatico, prima di venire imprigionata- spiegò Vincent stringendole di più la mano – Hai spezzato l’incantesimo dell’odio lanciato sul Re Born. Ora non ci sarà più la guerra- frugò nella tasca e tirò fuori, la clessidra che segnava quanta vita restava al bene e quanta al male: i chicchi bianchi (quelli del bene) erano tutti radunati sul fondo, mentre quelle viola (l’opposto) … erano sparite! Voleva significare che la malvagità era stata per sempre annientata.
Il cielo risplendeva come un diamante e l’aria fremeva di bontà. 
Lei pensò di sognare. Ma quegli occhi zaffirini appartenenti al ragazzo che tanto l’aveva aiutata, la convinsero che era tutta realtà.
Si poggiò alla sua spalla e pianse dalla gioia: -Ce l’abbiamo … fatta!-
-No- si commosse lui sollevandole il mento in modo da portarle il viso a pochi chilometri dal suo – ce l’hai fatta-
Cecilia sorrise. Si guardò il braccio. Il marchio oscuro che le era stato fatto da Eclisse era svanito. Al suo posto, risplendeva un logo d’argento avvolto in spirali dello stesso colore. Il simbolo lucente! Le lacrime briose non smettevano di scorrerle sul viso. 
Ora tutto sarebbe stato perfetto.
Era finito il tempo della guerra. Ora ci sarebbe stata soltanto la pace e l’amore!
Rimaneva solo una cosa da fare. Aprire il suo cuore.
- Vincent – disse.
-Cosa?- 
- Io e Jhonny siamo soltanto amici-
Lui s’ammutolì per qualche secondo, lo sguardo dritto nel suo. Poi fece quel ghigno che l’aveva attratta sin dal primo giorno: -Ti credo- furono le sue parole – ti ho sempre creduto-
La ragazzina allora non resistette. Gli saltò alla bocca e lo baciò. Fu un bacio lungo, amorevole, dolce. Le loro lingue si toccarono e le mani restarono incrociate. Finalmente, potevano farlo.
Senza staccarsi, Vincent le mise una mano sotto le gambe, l’altra sotto le braccia e usò la sua forza impressionante per un tredicenne, per sollevarla come fa un cavaliere con una fanciulla appena salvata da una precipitazione.
Fu una tragedia staccarsi. Se fosse stato per loro, lo avrebbero fatto durare ore, ore e ore. 
-Andiamo a casa- decisero.
E con un gesto delle mani, evocarono il loro amico drago della sabbia.
Il viaggio fu rilassante. Lasciarono perdere il vento canterino assordante. Restavano abbracciati a godersi il panorama.
Dopo mezz’ora di viaggio intravidero le porte del paese di Lunatico, ancora schiacchiate dall’attacco del gigante.
Entrarono ansiosi e ciò che accadde non se lo sarebbero mai aspettato.
Furono sollevati dalle braccia di milioni di abitanti, chi feriti, chi un po’ bruciacchiati, ma vivi. 
Li acclamavano eroicamente e li trasportarono fino alla grande piazza.
Cecilia riconobbe tutti i suoi amici, i suoi compagni di scuola, gli abitanti dei regni lontani, perfino il Mago Urano aveva deciso di visitarli.
-CE-CI-LIA! CE-CI-LIA!- strepitava la gente.
Ella ci rimase un po’ male che non facessero anche il nome di …
-VINCENT! VINCENT! VINCENT!- si tranquillizzò.
Quando li rimisero sulla strada, lei fu strozzata dall’abbraccio di due persone.
-Mamma, Papà!-li riconobbe e ricambiò piangendo.
-Amore mio- singhiozzava la mamma.
-Temevamo di averti perduta per sempre!- fece eco il padre.
La figlia allungò una mano verso Vincent e lo trascinò nell’abbraccio.
Era giusto che anche lui, per una volta, capisse cosa significasse l’amore di una famiglia.


Il telefono squilla. Twilight interrompe la scrittura e vede chi è. Rarity, che vuole raccontarle cosa le ha combinato Sweetie Bell con la zuppa di susine. 
Smette di scrivere, prendendosi una pausa, mentre ascolta l’amica.

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Capitolo 54
*** New Enemy ***


Cap 54
7 Gennaio. Finalmente si ritorna all’accademia.
Twilight ha passato un capodanno divertentissimo. Suo fratello aveva comprato una scatola di fuochi artificiali che avevano illuminato il cielo nebbioso con tanti colori diversi. All'epifania aveva ricevuto un coniglio di cioccolato e aveva aiutato la mamma a preparare delle ciambelle sul fuoco, come si faceva ai suoi tempi.
Se l’era spassata alla grande e un’altra buona notizia: aveva completato la storia. Dopo averla riletta più di 50 volte e fra correzioni e aggiunte, aveva capito che magari, dopo averla fatta leggere a Flash, avrebbe anche potuto pubblicarla. Sulla copertina aveva attaccato il regalo di Cadence.
Erano state delle vacanze indimenticabili.
Ora si trova con lei e Shining Armor alla stazione, in attesa del treno.
Non era stato facile separarsi dai genitori, che la pregavano di pensarci molto intensamente prima di decidere se tornare o no a Pasqua. L’avrebbero accompagnata volentieri, ma purtroppo Night Light si era appisolato accanto alla finestra aperta, buscandosi un raffreddore.
Riceve svariati messaggi dalle sue amiche. Dicono di trovarsi nello scompartimento 17 dell’ottavo vagone e che l’aspettano.
“Tieni sempre la webcam accesa” dice il fratello abbracciandola “ti chiameremo tutte le sere”
“Non esagerare” lo stuzzica la ragazzina “sai che devo studiare”
“Va bene. Ma almeno rispondi ai messaggi”
Dopo un po’, la voce all’altoparlante annunci l’arrivo del treno per Canterlot, che infatti arriva poco dopo.
Le porte si aprono.
I due fidanzati, abbracciano forte la ragazzina raccomandandole di fare la brava. Lei li stringe emozionata.
“Ringrazio il Natale per avermi permesso di conoscerti, Cadence!” dice stringendola.
Lei ha gli occhi lucidi e le schiocca tanti baci sulle guance: “Non sai quanto mi mancherai!”
“Anche tu” dice Twilight “ma non è un addio. Ci rivedremo nel periodo del vostro matrimonio e ti starò incollata tutto il tempo per permetterti di essere bella come il sole” strizza l’occhio.
Cadence l’abbraccia di nuovo, poi lascia che saluti a dovere il fratello.
“Oh Twily!” dice lui.
“Sono fiera di te, fratellone” mormora lei “hai trovato una ragazza che ti renderà felice e … sicuramente sarà diversa da Bonnie”
“Non parliamo di Bonnie, ora ti prego” sussurra Shining Armor.
Si staccano, lei prende la valigia e si prepara a salire sul treno.
Una volta dentro, le portiere si chiudono. Rimane lì impalata a fissare i promessi sposi, rincorrere il treno, per poi fermarsi e sventolare le mani.
Dopodiché sparisce dentro una galleria. Si mette alla ricerca dello scompartimento numero diciassette dell’ottavo vagone.
Purtroppo è ancora al terzo. Inizia a percorrere i corridoi.
Ma senza volerlo, s’imbatte nella persona meno gradita.
“Oh, sfortunatamente ci rivediamo, Twil” dice Trixie scrollandosi i capelli. Il nuovo nomignolo che le ha affidato … è irritante.
“Levati dai piedi!” dice lei cercando di oltrepassarla.
“Io non prendo ordini da una secchiona cretina come te!” ringhia Trixie “Vuoi passare? Vediamo se riesci a spostarmi da sola?”
Twilight ringhia. Come sempre quella vipera rovina i bei momenti. Stringe i pugni e attacca. Con una spallata, la sposta, facendola sbattere al muro.
Sta per entrare nel quarto vagone, quando sente qualcuno stringerle il polso. Una mano lunga, dalle unghie simili come artigli e lo smalto rosso.
Alza gli occhi. Una ragazza dagli occhi verdi, i capelli rossastri e la divisa dell’Equestria Academy, ha uno sguardo omicida.
Le unghie penetrano nel braccio di Twilight, a tal punto che volendo, potevano spezzargli le vene.
“Dove credi di andare?” ringhia la ragazza trascinandola indietro. 
La scaraventa al muro e le blocca la via d’uscita.
“Twil” ghigna Trixie “lascia che ti presenti la mia migliore amica e alleata. Sanset Shimmer. Shimmer, lei è la Twil di cui ti parlavo”
“Ah, quella che fa parte del gruppo … aspetta come si chiama … le Coglione Girls?” ride Sanset Shimmer.
Twilight ha uno sguardo misto tra l’ansia e il dolore. La presa di quella giovane era micidiale. Sembrava si trovasse davanti un campione internazionale di pugilato.
“Lasciami” dice senza osare muovere un muscolo, per paura di sentire il polso pulsare più forte.
“Altrimenti?” chiede la rossa “Cosa mi fai, Testa di Minkia? Trixie mi ha detto che ami leggere, allora non puoi non aver letto libri sull’autodifesa femminile, giusto? Vediamo che sai fare!” le lascia la mano, ma le afferra una ciocca di capelli, costringendola a guardarla negli occhi “Sai, quando ho vinto la borsa di studio all’Equestria Academy, non mi sarei mai aspettata di incontrare pezzenti merde come te! Spero di non ritrovarmele ovunque o ritiro l’iscrizione!”
“LASCIAMI!” grida Twilight nella speranza che qualcuno la senta.
Ma il corridoio a parte loro tre è deserto. Gli alunni sono troppo felici di ritrovarsi per lasciare gli scompartimenti.
“Se ti sei iscritta al concorso –Dream- devi avere qualche talento. Sai cantare? Canta qualcosa” la provoca Sanset Shimmer stavolta passando con le mano alla collottola della maglietta “Andiamo! Canta! Canta!” 
Twilight sente i suoi artigli affondarle nella maglia e toccarle il reggiseno. Poi lentamente si spostano. Voleva strapparglielo di dosso.
Si accascia a terra ansimante. Ma quando sta per arrivare il peggio, una voce le blocca.
“LASCIALA IMMEDIATAMENTE” 
Un ragazzo si mette fra lei e la rossa e le divide. Poi si para davanti a lei, facendole da scudo.
Sanset Shimmer sobbalza, poi sorride a denti aperti: “Flash Sentry” dice “quanto tempo è passato!”
“Il migliore della mia vita” dice Flash a pugni stretti. Poi si volta e aiuta Twilight ad alzarsi. Lei è immobile e segue la scena ammutolita.
“Oh, andiamo gelatino alla menta” dice Sanset Shimmer “una volta ero io quella che difendevi”
“Una volta!” sottolinea lui “Ma ora non ti permetterò di molestare la gente per metterla ai tuoi ordini! Fai un solo passo falso” avanza “e mi rivolgerò personalmente alla preside”
Lei latra irritata e fa una cosa spregevole: gli sputa in faccia.
“Andiamo via di qui Trixie. Il fetore di questo Figlio di Buona Donna mi da il voltastomaco!” ed entrambe spariscono nel vagone ristorante.
“Stai bene Twilight?”
“Credo di ..sì” balbetta lei, improvvisamente arrossita “grazie. Se non fosse stato per te …”
“Non devi ringraziarmi” dice lui “ma farmi un favore. Ogni volta che ti scontri in Sanset Shimmer, assicurati di non essere sola. Quando vuole … sa essere pericolosa”
“E tu come lo sai?”
“E’ … la mia ex” spiega Flash.
Poi improvvisamente si rende conto in che modo aiutava la ragazza ad alzarsi. La mano intorno alla sua vita, e l’altra che stringeva la sua.
Accertandosi che ora se la sappia cavare, si allontana imbarazzato: “Beh, ehm, ora è meglio che vada. Tu non preoccuparti. Quando qualcuno la sfotte in quel modo rimane tranquilla per una mezz’oretta … ci vediamo”
“Aspetta …” ma non riesce a fermarlo.
Il ragazzo si allontana, asciugandosi solo in quel momento la saliva della rossa, colante dal mento.

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Capitolo 55
*** United Again ***


Cap 55
Twilight apre la porta di uno scompartimento e subito uno strillo riconoscibile le spacca i timpani.
“TWILIIIIGHT!” grida Pinkie saltandole al collo “CI SEI MANCATA TANTISSIMO!” la trascina dentro “CI DEVI ASSOLUTAMENTE RACCONTARE TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO QUANDO NON ERAVAMO IN CHAT!”
Dopo essersi scrollata l’amica di dosso, la ragazza ammira le altre.
Rainbow Dash, con la stessa aria di sfida.
Pinkie, gioiosa come sempre.
Rarity, bella come sempre.
Applejack, grintosa come sempre.
Fluttershy, rossa in viso come sempre.
E le Crusaders Girls che giocano con degli origami.
“Vieni” dice Rarity dopo averla abbracciata “dobbiamo farti vedere una cosa” le si siede accanto.
“O meglio … sentire” la corregge Rainbow.
Applejack allora, tira fuori da una borsa, la sua chitarra e dopo averla accordata inizia a suonare. Una melodia acuta, orecchiabile … bellissima.
“Wou!” commenta alla fine “E’ così … fantastica”
“Mi è venuta l’ispirazione mentre dormivo” spiega la compagna di stanza “succede così, quando hai un vero talento per la musica”
“Secondo te è perfetta come base musicale per la canzone che ci serve per il concorso?” chiede Fluttershy.
“Sì” dice Twilight “la trovo assolutamente perfetta”
“Grandioso!” esulta Scootaloo “Ora non vi resta che inventare le parole e sarete pronte a vincere!”
Tutte ridono.
Il treno scorre sui binari per Canterlot, veloce e senza soste. Entro due ore sarebbero arrivati.
Nel frattempo dal cielo inizia a scendere una pioggerellina accompagnata da un forte vento che stacca le foglie dagli alberi.
Twilight racconta alle altre Equestria Girl ciò che le era successo prima di raggiungerle.
“Hai detto Sunset Shimmer?” esclama Rarity alla fine “Ma allora …?” si alza e inizia a frugare nella valigia sulla mensola del soffitto. Dopo un po’ tiene in mano una rivista per ragazze con i poster degli attori più famosi dell’attimo.
“Cos’è quella roba?” chiede Applejack.
Lei non l’ascolta e inizia a sfogliare le pagine. Si ferma fra la penultima e l’ultima e fa segno alle amiche di leggere il titolo.
Loro si chinano:
GREGOR SHIMMER COLPISCE ANCORA!
Il miliardario tailandese Gregor Shimmer, ha risolto un altro caso! I gioielli della duchessa di Jioielo ritornano dalla sua proprietaria e la banda di criminali finisce dietro le sbarre.
Nella foto qui accanto possiamo notare il detective Gregor con la moglie Amalia e la figlia Sunset (entrambe esperte di arte marziali) davanti la duchessa, per essere premiati a dovere.
Non solo un bel gruzzolo di verdoni, ma anche il titolo di “Investigatore del millennio” spetta a Shimmer.
Domani si festeggerà la sua cinquantesima missione a buon fine.


Twilight guarda la foto. Sono presenti un uomo e una donna di bellissimo aspetto e … la ragazza che l’aveva aggredita! Tutti e tre sono accanto alla duchessa della cittadina di Jioielo e hanno delle coccarde sul petto.
“Sunset Shmmer è la figlia di un famoso investigatore?” esclama incredula.
“A quanto pare” dice Rarity richiudendo la rivista e rimettendola a posto.
“Ci credo che è amica di quella stronza di Trixie” ringhia Rainbow Dash “entrambe sono delle ochette che si vantano di avere qualche spicciolo in più!”
“Ad ogni modo, dovremo stare più attente ora a Trixie” dice Fluttershy “se non può più contare sull’aiuto del fratello, si è rivolta a una ragazza che volendo può metterti KO”
“E’ vietato violentare i compagni a scuola” dice Applebloom “dovete solo stare attente a non ritrovarvi da sole, in posti senza telecamere”
“Con le telecamere siamo al sicuro” dice Applejack “se la preside la becca la espelle in un batti baleno”
Twilight si tranquillizza a quella rievocazione dell’accademia e per placare le amiche, ora un po’ agitate, parla d’altro: “Cos’hai comprato a Francis, Pinkie?”
La ragazza arrossisce e si gira dall’altra parte, a guardare i monti imbiancati che si approssimavano al passaggio del treno: “Non voglio dirvelo … vi mettereste a ridere”
“DAAAAIIII” la pregano le bambine.
“Siamo curiose!” dice Sweetie Belle.
La loro amica, dopo un po’ di scongiuramenti, si desiste arrendendosi. Fruga nella borsetta e ne estrae una scatoletta di velluto rosso.
Aprendola, mostra un bracciale d’argento dove sono attaccati due palloncini: uno rosa, l’altro blu.
“Il suo colore preferito” spiega “almeno così … si ricorderà di me anche dopo che l’anno scolastico sarà terminato”
“Pensi davvero che lo indosserà?” chiede Rainbow Dash “Potrebbe essere preso di mira dai deficienti più grandi e sfottuto davanti a tutti”
“Mi basta sapere che lo conserva da qualche parte” dice Pinkie rimettendo la scatola in tasca.
“E tu cos’hai regalato a Gabriel?” chiede Twilight a Rarity.
Lei sbianca e il petto inizia a muoversi per via del cuore carburato: “Niente … perché mai dovrei fargli un regalo?”
“Non fare la finta tonta” ghigna Applejack “lo sappiamo che gli hai comparto qualcosa di adorabile. Sei stata tu stessa a dircelo! Che c’è ora ti vergogni?”
“Vi sbagliate” insiste Rarity “non gli ho preso ineluttabilmente niente!”
“Ma Rarity” dice la sua sorellina “e allora il pacco che stavi incartando l’altra sera? Se non sbaglio ci hai scritto sopra Gab …” non continua la frase perché la sorella le tappa la bocca.
“Sì … ho scritto il nome di Gabbie! Una ragazza con cui parlavo spesso quando frequentavo il club d’arte” dice sudata “le ho comprato una maglietta. Mi sembrava un buon gesto”
Swettie Belle le morde il palmo e prima di venire nuovamente immobilizzata si affretta a urlare: “Non è vero! Ha scritto Gabriel sul pacco! E conteneva un album Champion 2014!”
“Bastarda!” pensa Rarity mentre le amiche la guardano incredule. Non può fare altro che vuotare il sacco: “E va bene! Nei giorni in cui siamo spesso usciti a fare due passi, mi ha confessato di avere una grande passione per le figurine” si copre la faccia“pensavo che così … lo avrei reso felice”
Le amiche ridono. 
Twilight decide di non chiedere a Fluttershy cos’aveva comprato a Thomas. Timida com’era avrebbe rischiato anche di svenire.
Per questo cambia discorso: “Volete aspettare l’arrivo, o vi do ora i regali?”
“SONO MERAVIGLIOSI” esclamano più tardi le Equestria Girls abbracciandola.
Twilight è felice che i braccialetti ognuno di un colore diverso siano piaciuti.
Anche le bambine sono estasiate dai portafortuna a forma di cuore con su scritto: “TI VOGLIO BENE”
E poco dopo, lei viene sommersa dai doni che le avevano fatto le amiche:
Da parte di Rarity e Sweetie Belle, un beauty case contenente alcuni trucchi.
Da parte di Rainbow Dash, dei pantaloncini di jeans.
Da parte di Applejack e Applebloom un orologio a forma di mela.
Da parte di Fluttershy una maglietta con sopra disegnato un gattino dolce.
Da parte di Pinkie Pie un romanzo romantico.
E da parte di Scootaloo un pupazzetto di un topo molto buffo.
“GRAZIE” dicono alla fine, quando hanno aperto tutti di doni che si sono fatte a vicenda.
Nessuna resta delusa da ciò che hanno ricevuto. 
“Oh, Twilight sei così fantasiosa!” dice Rarity indossando il suo bracciale di colore bianco.
“Lo indosserò sempre, SEMPRE!” dice Pinkie mettendosi il suo rosa.
“Lo toglierò solo quando mi sfiderò con Jeremy” esclama Rainbow sventolando il suo celeste.
“Grazie Twilight” dice Fluttershy legandosi il suo giallo.
“Sei fenomenale, amica!” dice Applejack stringendo il suo arancio.
“TI RINGRAZIAMO CON TUTTO IL CUORE” corano le tre piccole.
Twilight sorride. Finalmente poteva ritenersi tranquillizzata dopo l’episodio con Trixie e Sunset Shimmer.
Nel frattempo, nella dodicesima cabina del terzo vagone, c’è Flash in compagnia di Jeremy e Lewis.
Francis, per via di una malattia, avrebbe preso il treno di due giorni dopo.
“E’ una stronza!” commenta Flash “Ora se la prende con Twilight e le altre”
“Che si azzardi a toccare Applejack” esclama Lewis coraggiosamente “e se la dovrà vedere con i miei pugni”
“Perché proprio lei?” dice Flash coprendosi la faccia “Già c’era Trixie a rompere loro le scatole, ora ci mancava anche la pazza maniaca”
“Posso chiederti come hai fatto a innamorarti di una che volendo, vincerebbe il primo premio in un incontro di Wrestling?” domanda Jeremy.
“Eravamo più piccoli” spiega il ragazzo “e ancora non conoscevo Twilight. Mi piaceva perché la trovavo una bella ragazza. Ma quando ha accettato di diventarne la mia, ho capito con chi avevo a che fare. Se al Bar i camerieri sbagliavano anche un minimo dettaglio, lei metteva sottosuolo il locale e chiamava la vigilanza allerta inutilmente. Se qualcuno la disturbava, sfoderava o le unghie, o i denti o i pugni. Quando le ho detto che volevo lasciarla, mi ha scaricato”
“Ah. Una buona cosa. Vi siete scaricati entrambi” dice Lewis.
“No. Non hai capito. Intendo proprio che mi ha SCA-RI-CA-TO” i due amici lo guardano senza capire. Lui sbuffa e decide di non usare più irrisione: “Mi ha affogato nel cesso di merda!”
“OH” esclamano all’unisono Lewis e Jeremy, prima di ridacchiare in silenzio.
“Ad ogni modo non m’importa cosa farà quella pazza” afferma Flash “se osa fare del male a Twilight, questa volta non la passa liscia!”
Qualche ora più tardi, la voce nell’altoparlante annuncia l’arrivo a Canterlot.

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Capitolo 56
*** Change ***


Cap 56
Gli alunni scendono dal treno e arrivano alla fermata dell'autobus. Non appena ci salgono, trovano la guida che li aveva accompagnati il primo giorno.
Lì, le ragazze ritrovano tanti amici con cui si mettono a parlare. Per fortuna Trixie e Sunset Shimmer sarebbero salite sul prossimo pullman.
Quando finalmente giungono all'accademia, le Crusaders Girls salutano le loro amiche visto che sarebbero scese alla prossima fermata: all'hotel dove alloggiavano.
Si ritrovano nell'androne in meno di un minuto, dove ad attenderli ci sono Celestia, Luna, Zach Evly, Gabriel e alcuni insegnanti.
"Bentornati miei giovani allievi" annuncia la preside "Ci auguriamo con tutto il cuore che abbiate passato delle buone vacanze! Prima di farvi accedere nuovamente alle vostre stanze, vorrei comunicarvi alcune nuove regole, che dovrete rispettare: l'accesso al giardino è vietato per giocare a pallone o altre attività, se non per fare due passi o giocare con la neve. Perché, proprio così! E' annunciata una forte nevicata per la prossima settimana. Pertanto le squadre sportive potranno allenarsi in palestra. I capitani si dirigeranno più tardi in segreteria e prenotare i turni"
"La seconda regola" la interrompe il signor Evly, sempre con gli occhiali da sole nonostante il cielo annuvolato "è che i partecipanti del concorso -Dream- domani saranno sottoposti a una piccola intervista per spiegare il motivo della loro iscrizione e cose varie"
Le Equestria Girls sussultano. Non potevano rivelare il VERO motivo per cui avevano deciso di prendere parte al concorso. Dovevano inventare un alibi credibile.
Mentre Celestia spiega altre cose, Twilight nota una figura sparire nell'ascensore. Prima che ci s'infiltrasse era riuscito a farsi vedere in faccia.
"Il signor Dominio!" pensa la ragazzina "Cosa fa ancora qui?"
Ormai sapeva che quell'uomo faceva parte della guardia forestale alla Everfree Forest, ma vederlo continuamente a scuola le faceva immaginare che potesse essere successo qualcosa di brutto e lui e i colleghi, fossero lì per metterli in guardia.
Dopo qualche minuto si leva un applauso di ringraziamento al discorso della direttrice. Poi gli scolari iniziano a dirigersi verso il proprio dormitorio.
Rarity rivolge uno sguardo a Gabriel e scopre che anche lui la stava fissando. Da quando era entrata, a dire il vero. Si salutano con la mano arrossendo.
Lewis cerca di avvicinarsi ad Applejack ma i suoi tre bagagli non gli permettono di aumentare i passi ad una velocità abbastanza rapida.
Jeremy pensa sia ora di dare a Rainbow Dash il suo libro d'avventure. Gli viene un'idea: lo avrebbe posato sotto il suo banco, il giorno dopo a lezione.
Pinkie manda ininterrottamente messaggi vocali al suo ragazzo.
Twilight invece decide di prendere l'ascensore  più lontano perché è lì che si trova Flash. Vuole comunicargli che ha finito la storia e alla fine ci riesce.
"Davvero?" esclama lui "Pazzesco! Non vedo l'ora di sentirla! Ti va bene domani nell'atrio?"
"Sì. Mi troverai vicino al camino" entra nell'ascensore ormai pieno, ma prima di premere il pulsante dice all'amico: "Volevo ancora ringraziarti per prima"
"Ma ti pare?" dice Flash "Mi troverai sempre qui"
Lei sorride e poi si lascia sollevare dalla cabina automatica.
Il ragazzo stringe i pugni dalla gioia, ma viene interrotto da una visione.
Celestia che stringe la mano a Sunset Shimmer.
"Siamo molto felici di averla qui con noi signorina Shimmer" dice sorridente.
"Speriamo si trovi bene e faccia tante amicizie" replica Luna che l'affianca.
"Mi è bastato il viaggio in treno" dice poi Sunset "per capire capire chi sono per me le persone giuste" sorride a Trixie "e quelle sbagliate" rivolge un piccolo ghigno a Flash, prima di salutarlo con due dita.
Lui ringhia e si allontana.
Quella sera a mensa, sono tutti felicissimi. Avevano sentito la mancanza delle prelibatezze che si cucinavano all'Equestria Academy e che ora potevano pregustare.
Le ragazze sono appena arrivate e si stanno dirigendo al loro solito tavolo.
Fluttershy rimane un pò indietro cercando con lo sguardo Thomas. Non lo scorge. Il profumo delle verdure cotte la trascina alla sedia.
"Lo vedrò domani in classe" si dice. Ma ecco che qualcuno la chiama.
E' proprio Thomas che corre verso di lei emozionato.
Lei gli va incontro e si fermano a pochi metri di distanza.
"Ti devo ringraziare Fluttershy" dice il ragazzo "grazie a te sono andato benissimo all'interrogazione. Ho fatto amicizia con un paio di ragazzi del secondo anno con il quale condivido i miei stessi gusti"
"Sono contenta" sorride la ragazza "almeno ora non dovrai più startene chiuso in camera"
"Esatto" concorda Thomas "ma non per questo ... dobboaimo smettere di vederci "lei diventa color del fuoco "durante le vacanze ho cercato di comunicare con Nonu e alla fine ci siamo intesi che mi verrà a trovare tutti i giorni"
"Ah" esclama Fluttershy "fantastico! Sei riuscito a parlargli!"
"Più o meno" racconta l'amico " ho detto lui una cosa, e ho aspettato, e quando l'ha fatta ho capito che mi comprendeva"
"Incredibile"
Applejack alza lo sguardo e per un pelo non gli va di traverso il cetriolo che ha in bocca:" Guarda quei due" sussurra a Rarity indicando i ragzzi che parlavano non molto distante "a me pare stia nascendo qualcosa"
"Non mi fido di Thomas" dice Rarity "lo conosco fin troppo bene e non voglio faccia soffrire Fluttershy"
"Cosa vuoi fare?"
"Verificare se è ancora arrogante come è sempre stato" detto questo Rarity si alza e si avvicina ai due "Ciao Thomas" lo saluta sbattendo le ciglia.
Lui la guarda per qualche secondo. Ma non si scorge nei suoi occhi quell'aria sognante che aveva sempre avuto quando la scorgeva anche in lontananza. Si limita a ricambiare il saluto e poi torna con gli occhi su Fluttershy. E ora alcune scintille si riescono a intravedere.
Rarity sgrana gli occhi e ritorna da Applejack sorridente: "Oddio! Hai visto come mi ha ripudiata?"
"E' ... fantastico!" balbetta l'amica.
"Sto iniziando a credere al fatto che Fluttershy lo abbia cambiato per davvero" dice Rarity "chissà come ha fatto!"
"Fammi pensare ..." scherza Applejack prima di contornare i due ragazzi con un cuore fatto con le dita.
Le due amiche ridono insieme.







 

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Capitolo 57
*** New Tour ***


Cap 57
Twilight entra nella sua camera e si butta sul letto di cui aveva sentito la forte mancanza.
Applejack aveva deciso di chiamare la madre e vista la poca linea nella stanza, si era allontanata in corridoio.
La sua compagna fruga nella valigia e ne tira fuori la storia di Cecilia.
La stringe forte al petto. Non vedeva l'ora di leggerla a Flash. In questo modo le avrebbe dato consigli utili e chissà, forse poteva pubblicarla sul serio.
Apre il computer e attiva la rete Wi Fi, che ogni allievo ha nella propria stanza, posizionato sopra un mobile.
Invia un messaggio al fratello dicendole che è arrivata.
Poi si mette a navigare in rete alla ricerca di una buona casa editrice.
I suoi libri preferiti provenivano dalla fondazione "Righello" e riuscendo a trovare il sito, il numero di telefono e l'e-mail, dopo alcune ricerche, capisce che è una casa ben attrezzata.
Salva il sito tra i preferiti dicendosi che se mai avesse pubblicato la sua storia, l'avrebbe inviata a quell'indirizzo.

Il giorno dopo, a scuola, come sempre, Jeremy arriva prima di tutti. In fretta, poggia sotto il banco di Rainbow il suo libro, poi fa finta di scrivere un tema.
Non appena i suoi compagni arrivano, si mette a parlare con due di loro per distrarsi.
Rainbow Dash si siede al suo banco, ma non guarda ancora sotto. Sta parlando con le amiche.
Twilight corre al suo banco alla ricerca di un compito che Rarity aveva lasciato in sospeso, ma ecco che qualcuno le sbarra la strada.
"Levati dai piedi, stronza!" ringhia Sunset Shimmer sedendosi al suo banco "Questo ora è il mio posto" e butta per terra i libri che la ragazza aveva sistemato non appena arrivata.
"Cosa dici?" dice Twilight "E' sempre stato il mio dall'inizio dell'anno"
"E' sempre stato" sottolinea Sunset "e ora levati dai piedi se non vuoi che ..."
Ecco che la signorina Schiver entra in classe. Tiene dei registri sotto il braccio.
"Tutti a posto ragazzi"
Twilight guarda Sunset in cagnesco. Ora era sicura che esistesse qualcuno più odioso di Trixie. Per evitare una lite con la prof per quel motivo futile, decide di dargliela vinta. Raccatta le sue cose e corre a sedersi in un banco sempre stato vuoto, parecchio vicino a Pinkie.
Gli altri allievi si siedono al proprio posto e inizia la lezione di storia.
Non appena Rainbow mette una mano sotto il banco per prendere il block notes, tocca una copertina rigida e morbida allo stesso tempo.
Prende in mano un libro e quasi urla: "Ecco dov'era!" tutti si girano a guardarla.
"Dov'era cosa, signorina Dash?" chiede l'insegnante avvicinandosi.
"Oh, ... nulla professoressa" arrossisce la ragazzina posando il romanzo nella borsa.
Jeremy sorride soddisfatto.

Alla ricrezione, tutti cercano di tenersi il più lontano possibile da Sunset. Evidentemente conoscevano le sue capacità e non volevano rischiare di essere presi a botte.
Lei chiacchiera con Teixie.
Manula è parecchio tranquilla. Ora che Trixie aveva un nuovo braccio destro, l'avrebbe lasciata in pace.
Flash si avvicina a Twilight:"Perché hai cambiato posto?"
"Oh" mente lei "Sunset non ci vede molto bene e quindi mi ha chiesto di cederle il posto davanti"
"Ti ha chiesto" dice Flash "o te lo ha ordinato?"
"Senti, lascia stare ok?" esclama Twilight prima di uscire con la scusa di andare in bagno. Non ce l'aveva con Flash, ma ricordando l'episodio in treno, non voleva corresse altri pericoli, stavolta in pubblico. Si chiuse in bagno e ne uscì al suono della campanella.
"L'avevo cercato dappertutto" dice Rainbow Dash a Fluttershy "e ce l'ho avuto sotto il banco per tutto questo tempo. Dovevo aver avuto le clavicole per non accorgermene. Ora avrò qualcosa da leggere mentre batterò quel presuntuoso di Jeremy a calcio" ghigna.
Ma Fluttershy non l'ascolta. Guarda incantata Thomas che chiacchiera con dei nuovi amici.


 

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Capitolo 58
*** Cecilia in the flame ***


Cap 58
I partecipanti del concorso – Dream – si ritrovano nell’aula magna, pronti a iniziare le brevi interviste.
Le Equestria Girls sono molto nervose, ma per fortuna erano riuscite a inventare una scusa per non dire la verità di fronte alle telecamere.
“Ok!” dice il regista quando tutto è sistemato “3, 2, 1 e … ciak!”
“Salve a tutti cari telespettatori amanti del concorso – Dream –“ dice Zach Evly mettendosi come al solito di fronte all’obbiettivo col microfono impugnato nella mano “oggi siamo qui per conoscere le motivazioni dei nostri partecipanti. Come ben sapete non ci si iscrive a questo concorso senza una ragione. Si ha un sogno che è impossibile realizzare? Venite qui da noi e lo risolveremo in un batter d’occhio. Iniziamo da lei signorina” dice avvicinandosi a una ragazza bionda del sesto anno “perché ha voluto partecipare al nostro tanto amato concorso?” le porge il microfono.
“Il mio più grande sogno è andare alle Cascate del Niagara col mio fidanzato” spiega la ragazza.
“Il mio è incontrare la mia scrittrice preferita” dice la ragazza accanto.
“Il nostro è poter esibirci con il gruppo dei Killer Heart” dice un duetto.
“Il mio è dimostrare al mondo quanto talento posseggo” si vanta Trixie muovendo la testa a destra e a sinistra in modo da muovere i capelli “e naturalmente di vincere banconote verdi che bastino a farmi andare a Hollywood e lì conoscerò il famoso regista Steve Parfum, che mi sceglierà come protagonista per il suo prossimo film. Incontrerò tutti gli attori più famosi dell’universo e ben presto, diventerò una di loro e …”
“Va bene signorina, basta così” sorride sarcasticamente Zach, strappandole il microfono dalle mani e dandolo a Twilight.
“Il nostro” inizia la ragazza deglutendo “è quello di vincere una crociera che duri tutta l’estate!”
E lì si chiude l’intervista. Il conduttore li annoia ancora con qualche piccola descrizione e poi il regista urla: “STOP”
“Che desiderio futile!” commenta Sunset Shimmer avvicinandosi al palco per aiutare Trixie a scendere, in modo da non rovinarsi le scarpe firmate “come d’altronde chi lo esprime”
“Lasciaci stare” ringhia Rainbow Dash “a differenza tua e della tua amichetta, noi non andiamo in giro ad importunare la gente”
“Non me ne frega un cazzo di ciò che fate” strepita la ragazza facendo qualche passo in avanti “e io faccio quello che voglio” dopodiché si allontana seguita dalla complice.
“Che figlia di …” sta per ammettere Rainbow. Ma viene fermata dalle amiche che indicano la direttrice, entrata in quel momento.
“Come ti senti oggi?” chiede più tardi Pinkie a Francis, mentre ritornava in camera “Sai già quanto torni?”
“Fra un giorno o due spero” dice il ragazzo dall’altra parte del telefono “ma la buona notizia è che sono riuscito a trasferire il regalo che ti ho fatto all’accademia”
“Cosa?” esclama la ragazza “E me lo dici solo ora? Io non ho ricevuto niente”
“Credo lo abbiano lasciato agli uffici postali. Vai a vederlo e poi chiamami per dirmi se ti piace” riattacca.
“Torno subito” dice Pinkie alla compagna di stanza, prima di pigiare il pulsante dell’ascensore.
Sale a uno degli ultimi piani, diretta agli uffici postali. Bussa forte alla porta e ad aprirla è una ragazza con un cappello di lana amaranto.
“Posso aiutarti?” chiede.
“Sì” spiega Pinkie “sto cercando un pacco che viene da Roosenvylt. E’ indirizzato a Pinkie Pie”
“Oh” sorride la ragazza “ora ricordo. Prego entra”
La stanza è molto grande. Ci sono pacchi accatastati a piramide che tappezzano la parete, buste che ricoprono i tanti tavoli. Persone che sono impegnate a scrivere qualcosa al computer, altre che invece corrono da una parte all’altra con consegne che arrivano e consegne che vanno.
“Jousuè” dice la ragazza avvicinandosi a un tizio parecchio trendy “sai dov’è quel pacco incartato con la carta bianca a cuori rossi?”
Pinkie arrossisce. Il cuore batte forte.
“Sì” risponde l’uomo “l’ho lasciato sulla tua scrivania, Carrie”
La ragazza di nome Carrie si dirige verso un tavolo bianco occupato da un computer apple e da varie cartacce qua e là. Un pacchetto dalla carta bianca e tempestato di cuori, ci giace sopra “E’ questo” conferma.
“Grazie” esulta Pinkie afferrandolo. Firma un modulo che Carrie le allunga e senza aspettare di uscire, scarta in fretta il regalo.
Dentro c’è qualcosa di quadrangolare coperto da un velo bianco. Lei lo leva e … “Oooooh” si meraviglia.
Ciò che ora ha tra le mani è una cornice rosa con dei palloncini ai lati verticali, il suo nome scritto in fucsia sul lato orizzontale di sotto e il nome del suo ragazzo scritto in blu sul lato orizzontale di sopra. Dentro la cornice c’è una foto. La riconosce. E’ una dei mille scatti che si sono fatti prima delle vacanze. Ritrae loro due seduti in giardino che mostrano le mani incrociate e le testa appoggiate una sull’altra.
“Oh è bellissimo” si commuove la ragazza. Agguanta il telefono e digita il numero di Francis ma … “Come, ha la segreteria?” ci riprova e riprova ma la segretaria ripete sempre la stessa frase. Decide così di lasciargli un messaggio vocale: “Ei, sono io. Volevo solo dirti che ho visto la cornice ed è … meravigliosa. In confronto a questa, il mio è una vera schifezza. Chiamami appena puoi. Ti amo e vorrei tanto averti qui ora” ed ecco che sente due mani sugli occhi e una voce che le sussurra.
“Anche io ti amo”
Si gira di scatto e urla gioiosa.
Francis è lì davanti a lei e le tende le braccia ansioso di riabbracciarla.
“Ma … cosa … cosa fai qui?” balbetta incredula.
“ Volevo farti una sorpresa” dice Francis “e a quanto pare ci sono riuscito” strizza l’occhio alla ragazza dietro di lei “grazie di non aver fiatato Carrie”
“Figurati” ride Carrie.
“Sapevi che era qui?” chiede Pinkie. Ma non aspetta la risposta della ragazza con il cappello. Si getta tra le braccia di Francis e rimangono lì immobili per diversi minuti, attirando l’attenzione di tutto l’ufficio.
Twilight sta scendendo le scale diretta all’atrio. Tra le mani stringe il racconto di Cecilia. Flash doveva essere accanto al camino già da un pezzo. Era con venti minuti di ritardo. Infatti lo trova là immobile a giocherellare con un’applicazione del cellulare. Si avvicina.
“Perdona l’attesa” si scusa.
Non appena la vede, il ragazzo si alza: “Ma no figurati” guarda i fogli che l’amica stringe tra le mani e sorride “Lo hai portato, vero?”
“Certo” ride Twilight “e guarda” gli mostra la copertina, dove aveva attaccato il regalo che le aveva fatto Cadence “lo ha fatto mia sorella”
“Non mi avevi detto di avere una sorella”
“Lo so. Infatti è la promessa sposa di mio fratello. Quindi, una sorella”
“Oh, congratulazioni a tuo fratello”
“Grazie” apre il quaderno a dove lo aveva finito di leggere prima di partire per le vacanze di Natale “sei pronto?”
“Più che mai! Però è meglio sbrigarsi. Se la preside vede che siamo ancora fuori, potremo finire nei guai”
“Non temere. Nell’atrio accendono le telecamere dalle sette di sera all’una pomeridiana. Abbiamo tutto il tempo, prima di cena” 
“Bene. Dai inizia sono troppo ansioso”
“Allora” inizia Twilight “Cecilia vagabondò per ore alla ricerca di …” ma mentre legge, uno strattone in avanti, improvviso la fa spaventare.
Colta di sorpresa, molla il racconto che va a finire tra le fiamme.
“Ops” dice Sunset Shimmer “come sono sbadata”
Twilight sussulta e si copre la bocca con le mani: “No, no, NO!” grida mentre cerca di mettere le mani nel fuoco ma ustionandosi le dita. Le ritira indietro arrossate mentre il suo capolavoro s’incenerisce e con lui il piccolo ricamo di Cadence.
“EI” sbraita Flash “come hai osato, bastarda?” si avventa contro Sunset Shimmer e la spinge a terra, dopodiché fa per alzarle i pugni ma viene interrotto da uno strillo.
“Si fermi immediatamente!” grida l’insegnante di matematica bloccando le braccia di Flash. Dietro di lei arriva Celestia, che sfortunatamente era riuscita ad assistere solo alla scena di quando Sunset cadeva.
“Signor Sentry, signorina Shimmer, signorina Sparkle!” ordina “In presidenza! ORA!”

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Capitolo 59
*** What do you have? ***


Cap 59
“Come le è venuto in mente di violentare una ragazza?” strepita la vicepreside battendo il pugno sulla cattedra “E’ un atto da tripla espulsione! Non esiste criminalità più grande se non quella della violenza contro le femmine. Meriterebbe davvero l’espulsione eterna signor Sentry!” la sorella le mette una mano sulla spalla cercando di calmarla.
“Posso spiegare tutto vicepreside Luna” dice Flash “Sunset aveva spinto Twilight e un libro da lei scritto è finito nel fuoco”
“Potevate rivolgervi a me” esclama Celestia. Gabriel è dietro di lei e guarda la scena sbigottito e sorpreso “L’avrei punita come si meritava, ma non mi sarei mai sognata di spingerla a terra e aggredirla”
“E’ stato un gesto orribile” fa eco Luna.
“Spregevole” conclude l’insegnante di matematica.
“Avete ragione” sospira il ragazzo “ho perso la ragione. On sapevo quel che facevo” si rivolge a Sunset “e ti chiedo scusa” lo ha detto ma non lo ha pensato.
Twilight è immobile, seduta accanto ai due. Guarda il pavimento e non dice nulla.
“Scuse accettate Flash” boccheggia Sunset Shimmer accavallando le gambe e toccandogli la coscia con la punta dei suoi tacchi “ma la prossima volta che ci provi, dovrò far intervenire mio padre” lui stringe i pugni.
“Voi non farete intervenire proprio nessuno signorina Shimmer” decide Celestia “sia lei che il signor Sentry finirete in castigo. Domani al termine delle lezioni, resterete in classe per altre tre ore e scriverete cento volte sulla lavagna, chi su quella normale che su quella elettronica, -Non farò più ciò che ho fatto ieri-“ si rivolge a Twilight “in quanto a lei signorina Sparkle, le consiglio di recarsi seduta stante in camera”
“Sì signorina” la ragazza si alza e si dirige alla porta.
“Capisco che lei ama molto scrivere” le dice la preside “Rex, del club di scrittura, mi ha informato che i suoi racconti erano i migliori del corso. Quindi la prego di non fare un dramma di quanto è successo. Si rimetta a lavoro e vedrà che la sua prossima storia sarà migliore della precedente”
“Grazie” sorride a malapena Twilight.
“Non farne un dramma” inarca le sopracciglia Sunset Shimmer “erano solo quattro fogli”
Twilight la guarda omicida.
Va in corridoio e solo quando si ritrova da sola nell’ascensore, si copre la faccia con le mani e le riempie di lacrime.
Tutto il suo lavoro, il suo più bel racconto, il più lungo mai scritto, quello con cui si era impegnata e che , ne era certa, poteva piacere a qualche casa editrice che lo avrebbe pubblicato, la sua creatura, la sua Cecilia, era andata in briciole insieme al regalo di Cadence. La cosa più bella che le abbiano mai regalato. Un piccolo ricamo con su scritto Le storie di Twilight, il simbolo della forte amicizia legata con Cadence. Tutto in cenere. Quella maledetta disgrazia che le era capitata dal suo rientro all’accademia, aveva rovinato tutto. Giura a se stessa che se quella figlia di una sgualdrina, le si fosse di nuovo avvicinata … avrebbe preferito l’espulsione che lasciarla intatta.
Arriva in camera dove trova Applejack impegnata con i compiti
“Ei” le dice l’amica “meno male che sei tornata. Sono bloccata con William Shakespeare. Mi daresti una mano?”
La compagna non l’ascolta: “Applejack per favore” le risponde un po’ rigida “ora lasciami in pace” si chiude in bagno e poco dopo si ode scorrere la doccia.
“Twilight?” bussa Applejack “Twilight, ma che ti prende?” nessuna risposta. Torna sui suoi libri.
Mentre ha i capelli grondi di shampoo, e se li liscia ritrovandosene nelle mani di quelli morti, Twilight pensa a come poteva dire a Cadence che il regalo per cui si era dato tanto da fare, ora era fuliggine. 
Magar non l’avrebbe presa tanto male. Anzi, gliene avrebbe cucito uno ancora più bello. Bastava spiegarle cos’era successo, chiedendole di mantenere il segreto con Shining Armor per non far succedere un casino e lei avrebbe capito. Cadence era una ragazza di buon cuore, comprensiva, compassionevole e morale. Impossibile che si arrabbiasse.
Non appena esce, ovvero molto, molto, tempo dopo, trova l’amica con lo sguardo interrogativo.
“Mi spieghi cos’è successo?”
“Fattelo dire da Gabriel” esclama Twilight “era lì” non voleva essere troppo dura con la sua compagna di stanza, ma era l’unico modo per costringerla a non fare domande. Si butta sul letto e apre il libro d’inglese. Per farla stare zitta le confessa: “E comunque, una delle opere di Shakespeare che inizia con la M è Macbeth”
“Oh!” sorride Applejack “Grazie” e si sbriga a correggere quell’enorme errore lasciato sul suo quaderno.
Rarity arriva a mensa gioiosa. Aveva finito tutti i compiti, quindi per quei due giorni era libera. La cena la sta chiamando. Il dolcissimo profumo della parmigiana appena tolta dal forno l’attira come una calamita.
Ma ecco che si sente afferrare un braccio: “Dobbiamo parlare”
“Gabriel” appena lo vede arrossisce. Lo trovava parecchio attraente quella sera, con quel maglione nero tirato a lucido “Che è successo?”
“Riguarda Twilight” inizia l’amico portandola a sedersi ad un tavolo già apparecchiato, con due posti.
“Twilight?” chiede Rarity “Cosa centra lei?”
“Sunset Shimmer”
La ragazza inizia a preoccuparsi: “Non tenermi sulle spine! Dimmi, cos’è successo?” E in breve il figlio della preside le racconta tutto “Oh, quella stronza, bastarda!” impreca furiosa “Come si permette di farle una cosa simile, dopo tutti gli sforzi che ha dovuto fare per scrivere?”
“Lo so” dice Gabriel “però non temere. Mia madre le ha fatto giurare di non tormentarla più altrimenti, sospensione immediata”
“Viste le conseguenze, vorrei che continuasse”
“Non ti preoccupare” le sorride “quella serpe non vi romperà più”
“Grazie” sorride lei.
Nota che l’amico sta lentamente avvicinando la mano alla sua. Sta per aiutarlo quando qualcuno la tira dalla manica trascinandola in piedi e si siede al posto suo, di fronte a Gabriel.
“Voglio una spiegazione!” biascica Applejack “Hai fatto qualcosa a Twilight?”
“N-no, credimi” dice il ragazzo spaventato “non le ho fatto niente”
“E’ da quando è tornata dall’incontro con Flash che si comporta in modo strano. Mi ha detto di chiedere a te il motivo, quindi sputa il rospo!”
Rarity e Gabriel si guardano, dopodiché spiegano tutto anche a lei.

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Capitolo 60
*** Fortuity ***


Il giorno dopo, in classe, Twilight non parla con nessuno. Sembra il primo giorno all'accademia, quando ignorava tutti. le sue amiche provano a parlarle, ma lei o le scaccia o le ignora.
Lewis si avvicina a un Applejack molto sconsolata: "Va tutto bene?" le chiede.
"No" risponde lei malinconica "non va tutto bene. Vorrei che ci fosse un modo per aiutare Twilight, ma è impossibile riportare intatte cose che vengono gettate nel fuoco"
"Ah, sì" dice Lewis "Flash mi ha detto tutto" si mette in ginocchio in modo da raggiungere la sua stessa altezza, visto che è seduta "ascolta. Twilight è anche mia amica e anche io la voglio aiutare. Dovete cercare di farle comprendere che lei non è sola. Che se quella buon'annulla di Sunset Shimmer le romperà ancora i coglioni, noi saremo lì pronti a difenderla"
"Abbiamo cercato di parlarle" dice Appleack "ma non parla con nessuno"
"Ei" le sussurra "e se le faceste una sorpresa?"
"Come, una sorpresa?" 
"Se ricordo bene, l'avevate resa molto felice quando le avete organizzato la festa di compleanno. Potreste farle una cosa simile. Un regalo. Una festa. Un pensiero detto ad alta voce"
"Wou" esclama la ragazza finalmente con un sorriso "devo ammettere che non è male come idea"
"Sono felice che ti piaccia" arrossisce lui "allora ... cambiando argomento ... pensavo ... continueremo le nostre arrampicate?"
"No" dice Applejack. Quella che le aveva suggerito Lewis era un'idea perfetta e di certo non era questo il modo per ripagarlo.
"No?" dice lui lievemente.
"No" ripete lei "usciremo, ma non per le mele. Ti offro un frappè al chiosco"
"Davvero?" si accorge di aver urlato.
"Sì" sorride l'amica "oggi all'una" si alza e raggiunge le altre per spiegare ogni cosa.
"Porca miseria, porca miseria, porca miseria" pensa Lewis tornando a sedersi "MI HA CHIESTO UN APPUNTAMENTO" e sprofonda nella sedia con la voglia di sciogliersi.

"Io propongo di finire il componimento della canzone per il concorso e cantarglielo" suggerisce Fluttershy. Lei e le altre, eccetto Applejack che doveva mantere la promessa con Lewis, si erano radunate in camera di quest'ultima, per decidersi sul da farsi. Twilight è in biblioteca.
"Ma così sembrerà che lei non ha dato nessun contributo per realizzarla" nota Rarity.
"E se le scrivessimo noi una storia? Lei sarà la protagonista" ipotizza Rainbow Dash.
"No, la farebbe star peggio" dice Pinkie.
"Secondo me, dovremo solo parlarle" chiarì Rarity.
"Non ci ascolterà"
"La costringeremo"
"Come?"
E iniziano a progettare un piano per la loro amica.

Flash e Sunset Shimer sono ancora in classe a riempire la lavagna. Più volte avevano dovuto cancellare le frasi e riscriverle più piccole in modo da farle entrare tutte e 100.
"Aspetta solo che lo venga a sapere mio padre!" si lamente la ragazza "Le serve dovrebbero scrivere al posto mio. Le mie povere unghie faranno una brutta fine!"
"Stai zitta, stronza!!" le urla il ragazzo "E' solo colpa tua se siamo finiti in punizione"
Lei prende il cuscinetto che usavano per cancellare dalla lavagna e glielo sbatte in faccia.
Flash si ritrova imbrattato di gesso: "Tu non dici a me cosa dobbiamo fare, sporco bastardo"
Lui si pulisce e riprende a scrivere ignorandola.
Dopo un pò starnutisce e la polvere gli esce dal naso.
Sunset nel guardarlo, non può fare a meno che ridere. Ma non è una risata maligna, una risata divertita e allegra: "Dovresti guardarti" dice "sembri un mugnaio"
Flash ristarnutisce e quando riapre gli occhi e si guarda nel vetro, scopre di avere il viso nuovamente incipriato. Ecco un altro starnuto.

Le Crusaders Girls camminano per i corridoi dirette alle camere di Twilight e Rainbow.
"Chissà cosa vorranno dirci" dice Applebloom "sembravano ansiose"
"Quando Rarity mi ha chiamato mi ha detto che dovevamo solo muoverci" dice Sweetie Belle.
"Ei, Applebloom" ghigna Scootaloo "hai visto tua sorella e quel ragazzo dirigersi verso il chiosco, mentre uscivamo dalla nostra stanza?"
"Sì, gli ho visti" fa il broncio lei "insomma, non dico di essere gelosa ma ... l'hai visto quello? E' carino, sì, ma è più basso di lei di almeno venti centimetri"
"Esagerata" la prendono in giro le amiche.
Vengono interrotte da un suono. Sembrano tre starnuti fatti in una volta.
"Ma chi può essere così raffreddato?"chiede la sorella di Applejack.
Si avvicinano ad una porta. Il rumore è vicinissimo. La trovano chiusa e il vetro che la divide dall'esterno è troppo alto.
Si ripetono quattro starnuti.
"Vieni qui Sweetie Belle" dice Scootaloo mettendosi a 4 zampe "sei la più leggera"
"Cosa?" dice la sorella di Rarity "Sei ... sicura?"
"Sì" spiega l'aica "un giorno voglio essere forte come Rainbow Dash e questi per lei sono giochi"
"Va bene" Sweetie Belle sale sulla schiena dell'amica che non protesta e riesce a guardare dentro. Due ragazzi, un maschio e una femmina. Lei ride con le lacrime agli occhi e anche lui ... starnutisce e non riesce a trattenere le risate: "Oh, mamma"  dice scendendo "c'era Flash Sentry ... con ..."
"Allora?" le chiedono le compagne di squadra.
"Con una ragazza ... che non era Twilight!" racconta la bambina. Parla troppo forte, abbastanza da farsi sentire dentro l'aula.
Flash e Sunset si rendono conto di cosa stanno facendo e tossendo, riprendono ad ignorarsi tornando a riempire la lavagna.


 

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Capitolo 61
*** Quarrel ***


Twilight sta ritornando dalla biblioteca con un Atlante dell'Ungheria stretto in pugno. Mentre fa il suo ingresso nella'ascensore, viene investita da una frettolosa Manula.
"Perdonami Twilight" si scusa la ragazza "ma sono in ritardo di mezz'ora al club di recitazione"
"Nessun problema" fa la ragazza quando le portiere si aprono sul piano del suo dormitorio.
Raggiunge la sua camera, ma appena entra, sussulta e fa cadere il libro. Le sue amiche erano davanti a lei, con lo sguardo serio e le braccia incrociate.
"Mi avete fatto prendere un colpo" si lamenta ripescando il volume "come mai questa riunione?"
"Dobbiamo parlarti" dice Applejack, che era appena ritornata dall'uscita con Lewis.
"Non ho voglia di parlare" dice Twilight "perché immagino quale sia l'argomento e ..:"
"Twilight" Rarity fa un passo avanti "noi siamo tue amiche. Tutto quello che vogliamo è aiutarti"
"Sappiamo come ti senti in questo momento" dice Rainbow Dash "hai lavorato molto per quel romanzo e non deve essere stato facile, perderlo"
"Ma la vita continua, Twilight" dice Pinkie "ci sono gli amici, la scuola, la famiglia. Non puoi concentrarti soltanto sul tuo romanzo"
"Già" termina Fluttershy "talentuosa come sei, ne scriverai un altro in un batter di ciglia"
"Sentite ragazze" dice Twilight "io non ce l'ho con voi. Davvero. Ma come avete appena detto, quella di Cecilia è stata una grande perdita. Non mi baserò tutta la vita su questo argomento ... però ... per il momento desidero rifletterci da sola"
Rarity, molto esperta in quelle situazioni, inizia il discorso disastroso: "E' per Flash, vero?"
"Cosa?" esclama la ragazza "Cosa centra ora Flash?"
"Non puoi sopportare di averlo deluso" chiarisce Rarity "è questa la verità"
"Ma che minkiate, vai blaterando?" Twilight arrossisce "Lui non centra proprio nulla. E' solo un amico"
"Twilight" lo scontro è fra le due "non mentirci. Ho visto come lo guardi. Come TI guarda. L'altro giorno hai accennato a uno strano sogno che non volevi raccontarci. Era su di lui?"
"Non sono affari tuoi Rarity" esclama Twilight "e se è per metterti il cuore in pace, sappi che non provo niente per Flash se non una bella amicizia"
"E' tutto chiaro" insiste la bella ragazzina "non puoi accettare il fatto che Flash non abbia saputo la fine della storia. Sai quante volte vi ho visti leggerla, prima delle vacanze? Ho scorto nei tuoi occhi una felicità che non hai mai dimostrato con nessuno"
"Smettila"
"Non voglio costringerti ad ammettere i tuoi sentimenti, ma a condividerli con noi. Siamo un gruppo vero? Io vi ho confessato cosa provo per Gabriel e voi mi avete appoggiato. Potremo fare lo stesso con te. Però dobbiamo esserne sicure"
"Rarity" Rainbow prova a fermarla, intravedendo un rossore sul volto di Twilight.
"Perché ci ignori così, Twilight?" continua invece l'amica "Noi ti siamo vicine. Ti vogliamo bene.Non importa cosa dicono gli altri"
"Rarity, basta ..."
"Non ricordi co'ha detto Pinkie poco tempo fa? Thomas aveva fatto quella proposta a Francis e a Flash, con la ricompensa di conquistare lei e te. Tu gli piaci"
"RARITY ..." Twilight stringe i pugni.
"Non dovresti mentire alle tue migliori amiche. Ti siamo sempre state accanto nei momenti più futili e ora che ci troviamo davanti a una situazione complicata, l'unica cosa che sai fare è stare lì a non fare un cazzo? Dì qualcosa"
"STA ZITTA, STRONZA IMPICCIATRICE, STAI ZITTAAAAA!"
Twilight scaraventa contr l'amica il grosso libro sull'Ungheria. Lei si sposta appena in tempo, ma la copertina va a sbattere sulla lampadina del comodino, che cade.
Le Equestria Girls fissano Twilight. Timorose indietreggiano.
Lei le guarda respirando a fatica. Si studia le mani, accorgendosi solo in quel momento di cosa ha fatto. Si copre la faccia e scappa via.
"Aspetta!" Fluttershy fa per inseguirla, ma le amiche la bloccano.
"Oh, mamma" commenta Rarity stringendosi le braccia, con un enorme senso di colpa in petto.
Mentre Twilight attraversa il corridoio, oltrepassa le Crusaders Girls.
"Oh, è Twilight" nota Scootaloo mentre questa si allontana.
"Le corro dietro" decide Sweetie Belle "deve sapere cos'abbiamo scoperto su Flash" e parte all'inseguimento.
"Aspetta, veniamo con te!" le urla Applebloom da dietro.
"No" la respinge l'amica "voi andate dalle altre. Noi vi raggiungiamo fra poco"
Le due amiche, esitano un attimo, poi fanno spallucce ed entrano in camera di Applejack.

 

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Capitolo 62
*** Chords ***


"Cosa?" esclama Rarity dopo che le bambine hanno detto a lei e alle altre dove fosse andata sua sorella "Twilight si è incazzata proprio per il motivo di Flash. Se viene a sapere ciò che avete visto potrebbbe ..:" si precipita alla porta "andiamo a cercarle"
Le Crusaders Girls seguono le ragazze lungo i corridoi della scuola, ma dopo un pò si rendono conto che le amiche non possono essere uscite in giardino a causa della neve. Potevano essere ovunque. Si dividono e perlustrano i piani. Avevano un'ora per trovarle, poi i bidelli li avrebbero rispediti nelle loro camere.
Fluttershy corre con le bambine al secondo piano, quello delle classi di secondo corso.
Pinkie, dopo aver avvisato Francis, sta correndo insieme a lui al terzo piano.
Applejack il quarto.
Rainbow Dash controlla la palestra, la biblioteca e il cortile interiore.
Rarity sta correndo sul pianerottolo vicino la presidenza. Chiamava sua sorella per nome e molti alunni che percorrevano il corridoio, si voltano a guardarla incuriositi.


Sweetie Belle, dopo una lunga corsa affannosa, ha finalmente raggiunto Twilight. La ragazza si è seduta sui gradini della scalinata che portava alla terrazza più grande e ha il viso coperto dalle mani.
"Twilight" dice la bimba avvicinandosi "va ... tutto bene?"         L'amica alza lo sguardo, mostrando il volto bagnato di lacrime. Se le asciuga in fretta: "Oh, sei tu" dice un tantino rigida.
"Cos'hai?" chiede Sweetie Belle avvicinandosi.
"Niente" mente la ragazza.
"Perché piangi?" 
"Ho detto che non è niente" ripete Twilight "dimmi cosa vuoi"
"Ecco ..." la bambina si strofina le braccia nervosa "ho qualcosa da dirti"
"Hai saputo di tua sorella?"
"No. Cos'è successo a mia sorella?"
"Oh ,,, niente ... non farci caso. Dimmi in fretta e, per favore, lasciami sola"
"Va bene" la piccola trae un respiro profondo e inizia il racconto.

Rarity ha dato alla ricerca una piccola pausa e ora è sdraiata sul tappeto dell'atrio, di fronte il camino debole.
Viene raggiunta dalla persona che desiderava fosse con lei in quel momento.
"Ei" dice Gabriel sedendole accanto "perché questo fiatone?"
"Ho corso" risponde lei un pò imbarazzata di avere il viso sudato di fronte a lui "sto cercando Twilight"
"Non puoi chiamarla?"
"No" racconta l'amica "è scappata ... dopo che io l'ho offesa ... senza volerlo" anche con la faccia triste è bellissima, pensa lui.
"Davvero?" esclama il ragazzo serrando la mascella "ti è d'aiuto sapere che io so dov'è?"
"Come? Oh, sì molto. Dimmelo ti prego"                                  Il figlio della preside guarda il pavimento: "Non ti aspetterai che lo faccia senza ottenere qualcosa in cambio"
"Che ... intendi?"
"Questa informazione è molto importante per te. Beh, c'è qualcosa che invece è importante per me"
"Oh, di che si tratta?"
"Tu sta ferma" ed ecco che finalmente mette in atto ciò che desiderava fare da mesi. Prende il viso della ragazza tra le mani e lo avvicina alle labbra.
Lei si lascia andare mantenendo la promessa di non muoversi. Quel gesto aveva spazzato via la tristezza e l'aveva sostituita con la gioia. Chiude gli occhi e lascia che la lingua del ragazzo penetri nella sua bocca. L'avverte e rabbrividisce emozionata.
Per qualche minuto nessuno dei due si muove, poi si staccano lievemente e sorridono. Gli occhi puntati uno addosso all'altro.
"Un patto è un patto" dice lui "l'ho vista dirigersi verso la terrazza maggiore. Una bambina la inseguiva"
"Andiamo" lei si alza, lo prende per mano e insieme si dirigono verso l'ascensore.
Rarity sorride e sprizza energia da tutti i pori. Niente avrebbe potuto rovinare quel momento.
O almeno era quello che credeva.
Quando le porte si aprono, il sorriso sui volti dei due svanisce.

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Capitolo 63
*** Discovery ***


Cap 63
Sunset Shimmer e Flash, finalmente escono dall’aula. Hanno le mani completamente bianche, ma per fortuna il lavoro di punizione è terminato. Si dirigono verso l’ascensore senza parlare. Lei messaggia al cellulare, lui guarda da un’altra parte.
Entrano nella cabina e lui preme il pulsante della mensa.
“Oh, cazzarola” si lamenta la ragazza riponendo il cellulare nella tasca “non c’è linea in ascensore”
“Dura solo pochi minuti” la informa lui.
“Sono un’eternità!” esclama Sunset “Hanno da poco pubblicato il mio post su cosa penso dei ricchioni omosessuali stavo leggendo i primi 305 commenti positivi” Flash tira fuori la lingua disgustato da tanta insensibilità. La sua ex prende a calci le portiere.
“Smettila” la tira per un braccio “guarda che se coninui così, resteremo bloccati e il tuo stupido post resterà senza risposta ancora a lungo”
Lei detesta ammetterlo ma lui ha ragione. Smette all’istante di colpire l’ascensore e si appoggia alla ringhiera che la contorna. Prende dalla tasca uno specchietto e facendo spuntare un ombretto dall’altra, inizia a metterlo. Dopo essersi sistemata sorride compiaciuta.
Lui non può non pensare che non è brutta. Ma di certo non arriverà mai alla bellezza di Twilight, si corregge poi.
“Allora. Come va la tua squallida vita ora che non stiamo più insieme?” gli domanda la ragazzina riponendo in tasca i trucchi.
“Benissimo, grazie” risponde lui “almeno mi sono fatto una vita, dopo che ci siamo lasciati”
“Bella vita” dice sarcastica “ti sei innamorato di una sciacquetta corrotta, ti sei messo in testa di fare il mestiere più idiota del mondo e ti sei fatto amici mezzi rimbambiti. Se fossi ancora dalla mia parte, avresti una ragazza stupenda” si liscia i capelli “avresti realizzato il tuo vecchio desiderio di aprire un hotel a cinque stelle e frequenteresti gente popolare e ricca”
“Non m’import della gente popolare e ricca” ringhia Flash “lasciarti è stata la cosa migliore che potessi fare!” sa di correre un grosso rischio insultando una come Sunset Shimmer in una stretta cabina senza vie di fuga, ma continua “E se c’è una ragione per cui provo sentimenti profondi per Twilight è perché lei sa come essere felice. Non le servono soldi per urlare di gioia. Non ha bisogno di amici democratici per sentirsi parte di un gruppo. Lei accetta tutto quello che ha senza lamentarsi. Cosa che tu non faresti mai”
Sunset inarca la bocca ripugnante: “E’ solo una stronza con la passione di usare il computer senza Internet, ma solo per scrivere delle ridicole storielle per bambini”
“No!” grida il ragazzo “Non è una stronza. E’ la cosa più bella che mi sia mai capitata!” stringe i pugni. Una strana energia gli arriva in petto. Il coraggio di affrontare Sunset, conoscendone le conseguenze, finalmente, dopo tanto tempo, è arrivato. E non è arrivato solo per scontrarsi con lei. Sente improvvisamente il desiderio irrefrenabile di dichiararsi: “Glielo dirò” decide “oggi stesso … appena esce dalla mensa”
“Di che cazzo stai parlando?” chiede Sunset Shimmer.
“Confesserò a Twilight cosa provo” spiega lui. Le portiere si aprono e corre verso la mensa “Qualunque cosa dirà … deve saperlo” pensa entrando nella sala dove mangiavano “deve sapere … che la amo!”
Ma solo in quel momento, guardandosi intorno, vede che la mensa è vuota. Non un singolo rumore, a parte Rabi, una delle cuoche, che sta sistemando meglio i pomodori posti a cerchio nell’insalata al buffet.
“Scusa” le chiede Flash “sono le otto e un quarto. Dove sono tutti?”
“Oh” racconta Rabi “sono andati a letto. La preside li ha mandati prima per il pasticcio combinato alla terrazza maggiore”
“Quale … quale pasticcio?” chiede Flash.
“Oh, mio dio!” esclama Sunset rispondendo a un messaggio di Trixie “Non ci credo” ride poi “chiunque sia stato è un genio” ma dopo aver letto la risposta dell’amica sgrana le pupille “come non detto” e sale le scale.

Ecco quello che è successo dopo che Rarity e Gabriel sono usciti dall’ascensore.
Visto che questa, non appena si apre, dà direttamente alle scalette che portano al balcone, notano improvvisamente una figura minuta distesa sull’ultimo gradino. Del sangue colava dagli altri.
Questa sagoma, minuta, è con la faccia schiacciata sul pavimento e non si muove. Un dente insanguinato è presente vicino alla sua testa.
Rarity riconosce il vestito da lei stessa comprato e urla talmente forte che i vetri delle finestre vicine vibrano.
“SWEETIE BELLE!!!!!!!!!!!!!!!” corre verso di lei. Il ragazzo la segue.
Lei gira lentamente il corpo disteso a terra e strilla ancora più forte.
Fra le braccia si ritrova proprio sua sorella. Il naso è verniciato di rosso. Gli zigomi sono completamente neri per via dei lividi, la bocca è semiaperta e manca il dente davanti. Quello che da poco le era ricresciuto. Gli occhi sono zuppi, come se avessero pianto in eterno.
“Sweetie belle” sussurra la sorellona stringendola di più. Poi riurla il suo nome con lacrime che le sgorgano dagli occhi.
Gabriel, scioccato, si china accanto al corpo della bambina e avvicina la testa al suo petto. Morta no. Non era morta. Ma respirava a fatica, visto che era rimasta con la faccia premuta sul gradino.
“Aspetta qui” rassicura a Rarity mettendole una mano sulla spalla “vado a chiamare aiuto” e si precipita giù per le scale.
Ritorna poco dopo con l’infermiera, la madre, la zia e alcuni bidelli e insegnanti. Questi, non appena vedono la scena, si precipitano verso le due. Joy, l’infermiera, si accascia al suolo e cerca di prendere il viso di Sweetie Belle tra le mani ma sua sorella non ha intenzione di lasciarla. La dottoressa è costretta a chiedere aiuto ai colleghi, che afferrano per le braccia Rarity tenendola ferma, mentre Joy poggia la testa della piccola su uno straccio asciutto piegato. Dopo che Gabriel le aveva spiegato le condizioni della paziente, aveva capito che non c’era tempo di portarla in infermeria. Così avrebbe eseguito i compiti più complicati lì stesso. Poi, quelli meno importanti, nel suo studio.
Intanto, molti studenti accorrono, dopo aver sentito le urla di Rarity, ora abbracciata al suo nuovo ragazzo.
Le Equestria Academy e le Crusaders Girls non appena vedono cos’è successo alla loro amica, strillano e si stringono in un abbraccio di gruppo.
“Sweetie Belle” piangono Applebloom e Scootaloo.
L’infermiera le sta asciugando il sangue con delle salviette imbevute. Poi ha riempito il naso con una soluzione salina per fermare l’emorragia. Fa la stessa cosa con la bocca, spalmandola di pomata anticoagulante. Le apre gli occhi per vederne le condizioni. Niente di grave. Annuncia: “Alcune vene nel naso sono del tutto rotte. Dovrò curarla con delle bende. Ci vuole Vilia, la dentista per questo problema al dente staccato. I lividi non sono difficili da curare. Per il resto sta bene”
“Svegliatela” prega Rarity “vi prego … svegliatela”
Joy ritorna al fatto che ora non è in infermeria per attaccare alle narici della piccola degli occhialini collegati a bombole d’ossigeno che avrebbero nuovamente regolato la sua respirazione. Non le resta che una cosa da fare. Un po’ si vergona lì, davanti a tutti. Ma il suo lavoro è questo no?
Ed è lì che mette in atto la respirazione bocca a bocca.
Nessuno però fiata o commenta. Sono tutti preoccupati per la sorte di quella bambina innocente che è stata vittima di …
“Ma chi può essere stato?” domanda Luna mangiandosi le unghie.
“Scusate” dice una voce tra la folla “Permesso, devo passare” e tra le persone spunta Twilight. In mano regge un ampolla vuota “dov’è Sweetie Belle?” non appena vede il motivo di tanta confusione spalanca gli occhi e stringe la bottiglia “Ma … cosa …?”
Dopo un po’ la bambina tossisce e sputa pochi residui di sangue rimasti nel palato. Poi si basa a vomitare.
“Sweetie Belle!” Rarity corre da lei abbracciandola senza preoccuparsi di sedersi sul suo vomito “Tesoro mio sono qui”
La sorella lentamente alza le palpebre e versa qualche lacrima che non era riuscita a versare in passato: “Rarity” dice con voce soffocata.
“Shh” la zittisce lei singhiozzando “non parlare. Non sforzarti”
Le Crusaders Girls e le Equestria Girls si chinano ad accarezzarle i capelli.
“Oh, povera piccola” commenta Fluttershy sul punto delle lacrime.
“Oh, zuccherino” commenta invece Applejack togliendosi il cappello.
“Ma … chi ti ha fatto questo?” Rainbow si sposta di qualche metro per non pestare il vomito (è sempre stata un po’ schizzinosa) e facendolo fa vedere all’amica ferita, la folla radunta davanti. In molti sono felici che lei stia bene, altri sono addirittura commossi dalla scena d’affetto tra le sorelle. Ma non appena i suoi occhi dalla debole vista scorgono Twilight, si stringe di più alla sorella e strilla per poi ritossire: “No … noooo!”
“Cosa c’è?” le chiede Rarity senza lasciarla.
“No … no” tossisce la sorella stringendosi al suo petto “ti prego no”
“Cos’hai?” esclama Rarity prendendole le spalle e guardandola negli occhi. Il suo bel faccino rovinato le spezza il cuore: “Che ti succede?”
“Ti prego … ti prego … Twilight” piange Sweetie Belle.
La ragazza sussulta e guarda tutti ora girati verso di lei: “Io?”chiede poi.
“Ti prego Twilight” dice la bambina “non farmi ancora male”
“LEI?” grida Rarity “TU?” strilla guardando l’amica “SEI STATA TU?”
“N-n-no” arrossice Twilight “no … io … non sono stata io”
“Ah sì?” dice Elviro, l’addetto alle pulizie della presidenza, comparendo in quel momento dall’ascensore “Quello che ho visto nelle telecamere dice il contrario” in mano tiene una scala. La poggia al muro e si arrampica fino a raggiungere la videocamera appese su soffitto. Dopo aver premuto vari pulsanti, ecco che questa proietta sul muro ciò che ha ripreso:
Sweetie Belle sta giocando con la ringhiera delle scale che danno alla terrazza maggiore. Poco dopo, qualcuno, girato di spalle la raggiunge. Quei capelli, quel vestito … sono esattamente gli stessi di Twilight.
Sweetie Belle sorride e le si avvicina entusiasta, ma ecco che la ragazza la colpisce violentemente atterrandola. Il resto del filmato … non è altro che una grande lotta che un’adolescente compie su una bimba indifesa, ferendola sulla faccia e creando una piccola pozza di sangue. Infine scappa via, lasciandola come Rarity e Gabriel l’hanno trovata.
Twilight è rimasta a bocca aperta e chiude gli occhi: “No … non può essere” spiega ai presenti “posso assicurarvi che … qu-qu-quella no-no-non s-s-sono io”
“Bastarda” sussurra Rarity affidando Sweetie Belle alle braccia di Joy e alzandosi “Stronza” avanza con le mani tese “FIGLIA DI PUTTANA!” e si avventa su di lei iniziando a tirarle i capelli “IO TI AMMAZZO ORRENDA SGUALDRINA. TI AMMAZZO!!!!!!” la lotta non dura molto. La ragazza viene fermata dal forzuto capitano degli Wonderblots che la tiene bella stretta. Lei si divincola dandogli calci e mostrando i denti a Twilight.
“IO TI AMMAZZO! TI AMMAZZO!”
“ORA BASTAAAAAA!” grida Celestia avvicinandosi alla folla. Agguanta il polso di Twilight e la rialza “Joy, porta la bambina in infermeria. Lei signorina Rarity, vada con le altre insieme ad assisterla” il capitano degli Wonderblots la trascina verso le amiche e la lascia andare solo dopo che ha smesso di divincolarsi “voi tornate nelle vostre stanze. La cena è saltata” continua la preside rivolta agli alunni che se ne vanno senza borbottare. Erano troppo scossi e non badavano allo stomaco vuoto.
La direttrice non comanda altro. Scende le scale trascinando con sé Twilight. Lei si volta verso le amiche: Rarity la guarda in cagnesco, Applejack ha le braccia incrociate e uno sguardo deluso, Rainbow Dash lo ha furioso, Fluttershy triste e Pinkie Pie sonvolto.
 

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Capitolo 64
*** Expulsion ***


“Cos’ha da dire a sua discolpa signorina Sparkle?” urla Celestia, dopo aver sbattuto la ragazzina sulla sedia di fronte la sua scrivania. Le sue urla risuonano fra le sale dell’accademia, come un amplificatore.
“Io … non ho fatto niente, signorina” dice Twilight. Le lacrime scendono dagli occhi, da quando ha visto le facce disgustate delle sue amiche. “Giuro! Io e Sweetie Belle … stavamo giocando”
“Giocando?” sbraita la preside “GIOCANDO? Lei ha quasi ucciso una bambina! Si rende conto della gravità della cosa?”
“Non sono stata io”
“Strano! Allora quella nelle telecamere era la gemella che non conosci o una sosia sperimentata nel club della scienza!”
“Preside, deve credermi!”
“Io credo soltanto che quest’anno ho dato più punizioni a qualcuno in tutta la mia carriera. E ci sei sempre di mezzo tu!” smette di rivolgersi alla ragazzina dandole del ‘lei’ “Non posso continuare così”
“Cosa vuole fare?” domanda Twilight tremante.
In quel momento, dal corridoio arriva Zach Evly: “Eccomi mia cara” dice rivolgendosi a Celestia. La raggiunge con un balzo e le prende la mano “mi hai fatto chiamare? Allora vuol dire che hai accettato l’invito a cena che ti ho proposto qualche mese fa” lei lo spinge.
“No” spiega “ti ho chiamato per darti una notizia” indica Twilight.
“Oh” sorride Zach guardandola “tu fai parte di quel gruppo di graziose ragazzine. Le Equestria Girls, se non vado errato”
“E’ fuori dal concorso” arriva al punto Celestia.
“Come?” domandano l’uomo e la ragazza.
“Hai capito bene. Dopo quello che hai fatto, dubito che la signorina Rarity continuerà a rivolgerti la parola e non puoi lavorare con una che ti odia. Per questo sei fuori dal concorso” spiega la donna.
“Ma … ma …” prova a dire Twilight.
“Provvederai tu a mandare in onda un piccolo annuncio che comunica ai telespettatori che il sestetto è diventato un quintetto, vero?” domanda la direttrice. Il suo amico annuisce senza proferire parola “Bene” continua lei “e non è tutto” si rivolge nuovamente all’alunna “Twilight, sei una delle alunne migliori del tuo corso. Ti piace scrivere, hai una grande passione dello studio e so che venire qui è stato uno dei tuoi tanti Sogni Realizzati” quelle ultime due frasi, fanno tornare in mente a Twilight il titolo della storia di Cecilia “ma” chiarisce Celestia “da quanto la signorina Shimmer ti ha incenerito il romanzo, sei cambiata. Gli insegnanti mi hanno riferito che in classe non stai più attenta, sei sempre impreparata, non ti vedo più con il tuo solito gruppetto … e adesso vengo a sapere … CHE HAI VIOLENTATO UNA BAMBINA!”
“Non sono stata io” singhiozza Twilight.
“Dammi il numero di casa tua” ordina la preside.
“Pe … perché?” chiede lei.
“DAMMELO” grida talmente forte che a Zach gli si tolgono gli occhiali.
Tremante la giovane, detta qualche cifra, attende che la donna la digiti sul telefono e attenda che qualcuno risponda.
“E’ occupato” ringhia riagganciando “va bene, parlerò dopo a tua madre” fruga per qualche minuto in un cassetto alla ricerca di qualcosa.
Dopo un tempo quasi infinito, si ritrova nelle mani una scheda, che mostra alla ragazzina. Lei la riconosce. È la sua scheda d’iscrizione, firmata all’inizio dell’anno scolastico … e viene strappata davanti ai suoi occhi.
“NO” esclama tappandosi la bocca “non vorrà dire … che …?”
“Sì” esclama Celestia “la espello dalla mia scuola. Per sempre”
 
Nel frattempo Flash è in camera sua a guardare fuori dalla finestra. Uno dei suoi amici, che erano stati presenti all’episodio vicino la terrazza maggiore, gli aveva raccontato tutto e molti altri lo avevano appoggiato per non far credere che si trattasse di una frottola-
Ma il ragazzo ancora non poteva credere che una persona come la sua Twilight, poteva aver commesso un’azione talmente spregevole. Doveva esserci assolutamente una spiegazione più relativa. Avrebbe interrogato la vittima, non appena l’avrebbero rimessa dall’infermeria.
“Oh, mio dio” dice Sunset Shimmer, che era seduta con la sua migliore amica sul piumone della sua stanza “mi chiedo chi possa aver commesso un atto tanto crudele a una bambina” rivolge un ghigno a Trixie “facendosi spacciare per Twilight, poi”.
“Te l’ho detto” la interrompe Trixie “io non centro niente. Pensavo fossi stata tu a travestirti da quella stronza e menare la mocciosa”
“No” dice Sunset “no, io sono stata tutto il tempo in classe per via della punizione. E ti giuro! Con uno come Flash non vorresti restare neanche in un salone dove ci sono ottocento colonne di lingotti d’oro”
“Allora … dici che Twilight abbia davvero picchiato la sorella di Rarity?”
“Chi lo sa! Può darsi di sì, può darsi di no. So solo, che se è stata lei o no, chiunque sia stato è un genio fottuto!”
“Sono d’accordo”
E si battono il cinque, con in mano il cellulare.


 

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Capitolo 65
*** Alone ***


Cap 65
Twilight si dirige alla propria stanza. Il foglio che avrebbe dovuto consegnare a sua madre, quando sarebbe partita col primo treno, il giorno seguente, era stretto tra le sue mani. Fremeva a ogni passo. Ora poteva descriversi come la ragazzina più sciagurata della terra. Aveva perso il suo romanzo, le sue amiche e ora veniva cacciata dall’accademia per cui con tanta fatica era riuscita a ottenere una borsa di studio. Dopo che Celestia l’aveva mandata fuori dal suo studio, non aveva detto niente. Quello che era successo a Sweetie Belle era una vera tragedia. Come poteva essersi permessa di fare una cosa del genere ad una sua amica? Per non parlare di come aveva trattato Rarity, scagliandole contro un Atlante, che se la colpiva in fronte, poteva ridurla a uno stato di coma. La direttrice le aveva ordinato di fare i bagagli e dirigersi nell’aula magna, dove avrebbe firmato il foglio di dimissione al concorso – Dream -. Niente poteva andare bene. La sua vita, che era riuscita a migliorare, l’aveva nuovamente peggiorata. Ora poteva accontentarsi di tornare a casa e ricominciare a frequentare la scuola del paese, dove tutti la vedevano come una pazza che leggeva ai libri. L’unico pensiero che le viene in mente è quello di scappare via, lontano, dove nessuno può trovarla. Ma lo ricaccia dicendosi che era una follia. Può solo abbandonarsi al dolore.
Entra nell’ascensore a passi piccoli e lì incontra Flash, che non appena la guarda, il suo viso assume uno sguardo misto di felicità e stupore.
“Twilight” dice premendo un bottone e chiudendo le portiere.
“Cosa c’è?” risponde lei, rigida.
“Ho saputo … quello che hai fatto, ma non credo …”
“IO NON HO FATTO UN CAZZO” gli urla in faccia.
“Lo so … lo so …” balbetta Flash affaticato “io non credo che tu abbia fatto una cosa del genere. Dev’essere stata di sicuro Sunset o Trixie”
“Tanto che importa chi è stato” chiude gli occhi la ragazza “quelli di Sunset Shimmer e Trixie non saranno più problemi miei”
“Che … vuoi dire?”
“Me ne vado”
“Come? …”
“Hai capito benissimo! Sono stata espulsa!”
A Flash sembra di cadere in un pozzo senza fondo. La ragazza più importante della sua vita … non avrebbe più condiviso il suo stesso tetto.
“No” sussurra “non può essere. Ci deve essere un errore”
“Non c’è nessun errore Flash” gli mostra il foglio “lascio la scuola domani”
“No … tu … hai detto alla preside la tua innocenza vero?
“Ci ho provato! Ma se c’è una cosa che in questi mesi ho capito della preside Celestia, è che si fida solo delle sue amiche: le telecamere!”
“Dobbiamo dimostrare la tua innocenza”
“Non c’è tempo”
“Gabriel è amico mio! Lo convincerò a pararle”
“Gabriel è innamorato di Rarity. E lei mi odia. Lui sta dalla sua parte”
“Gli parlerò. Giuro. Non permetterò che tu te ne vada”
“Mi dispiace Flash” apre gli occhi “ma anche se restassi, nessuno mi crederebbe se dicessi la verità. Sweetie Belle testimonierebbe contro di me e nessuno mi ascolterebbe. Inoltre … da quando ho perso il mio bel racconto … sono impazzita. Ho fatto una cosa orribile”
“Cosa?” esclama il ragazzo “Non vorrai dirmi … che tu … hai davvero …?”
Le porte si aprono. Twilight guarda l’amico. Gli occhi colmi di lacrime: “No” singhiozza “anche tu, no!” e corre via.
Lui prova a inseguirla, ma viene investito da Manula che entra in fretta nella cabina e reme un pulsante, portandolo con sé.
“Perdonami Flash” annuncia la ragazza. In mano stringe una bellissima borsa cashmere “ma ho dimenticato il cappello al club del teatro e devo raggiungerlo prima che chiudano l’aula magna”
Lui non l’ascolta. Rimane a fissare il vuoto finché anche lei non scappa, ma solo il ragazzo si accorge di un orecchino viola che cade dall’orecchio di Manula. Lo raccoglie e se lo infila in tasca. Glielo avrebbe ridato il giorno dopo a lezione. Per ora si limita a ritornare in camera, dove Francis non osa commentare cosa pensa di Twilight in questo momento.
Ella, nel frattempo, rientra nella sua stanza. Applejack non c’è. Aveva ottenuto il permesso di dormire all’albero con la sorella quella sera, insieme alle altre. Rarity è con Gabriel e Fluttershy in infermeria. Avrebbe dormito lì, pur di vegliare su Sweetie Belle.
Piangendo, la ragazza inizia a raccattare le cose in una grande valigia. Solo in quel momento nota sul pavimento dei bracciali luccicanti. Li riconosce. Sono quelli che ha regalato alle sue amiche. È come se loro, avessero fatto un salto veloce nella stanza, per gettarli per terra e fuggire. Ora era sicuro. La odiavano e non volevano più vederla.
Mentre si abbandona alle lacrime, la ricetrasmettere appesa al soffitto manda la voce di Zach Evly.
“Scusa Twilight, ma devi venire seduta stante a firmare il modulo di dimissione. Mi sono appena ricordato di avere un impegno domattina e non posso aspettarti. Vieni nell’aula magna tra qualche minuto. Ti lascio il modulo sulla scrivania”

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Capitolo 66
*** Kidnapped ***


Cap 66
Rarity sta nuotando in un mare di lacrime. Sua sorella si è nuovamente addormentata dopo aver subito varie cure da parte di Joy, che l’aveva lasciata con gli zigomi unti per via di diverse creme, il naso fasciato e una pezza bagnata sulla fronte. Suda parecchio, per lo sforzo di respirare.
“Quella figlia di puttana” commenta la ragazza stringendosi a Gabriel “me la pagherà! Fosse l’ultima cosa che faccio, me la pagherà!”
“Rarity” le accarezza i capelli il ragazzo “so che quello che sto per dire ti farà un po’ irritare ma …”
“Ma …?”
“Potrebbe esserci un'altra spiegazione”
“Che vuoi dire?”
“Beh, conoscendo a fondo Twilight, penso che per una storiella bruciacchiata non impazzirebbe a tal punto da diventare una semi assassina. Forse … è stato qualcun altro”
“Quindi stai insinuando che la persona ripresa dalle telecamere era una travestita? Con gli stessi capelli ben ordinati, gli stessi vestiti copiati e la stessa andatura insignificante che nessuno vorrebbe imparare?”
“Beh … sì”
“Non dire stronzate! Anche io avrei pensato si trattasse di Trixie o Sunset Shimmer, ma quest’ultima era in punizione con Flash, e Trixie … lei non si sognerebbe nemmeno di farsi spacciare per una stronza come Twilight. È troppo vanitosa!”
“E se fosse stato qualcun altro? Magari Twilight ha altri nemici che non conosce e nessuno lo sa”
“E’ stata lei” Rarity non grida per paura di svegliare la sorella e Fluttershy, che si era appisolata sul divano “e ti giuro che se prova ad avvicinarsi a me o a Sweetie Belle anche a dieci metri di distanza … l’ammazzo!”
“Sweetie Belle … morirà?” domanda nel frattempo Applebloom, mentre sua sorella le sta rimboccando le coperte nella stanza d’albergo.
“No. Questo non accadrà” risponde Applejack sedendosi accanto.
“Tu dici?”
“Lo dico perché lo so. Non le succederà nulla. Sarà in perfetto stato tra qualche giorno e potrete ricominciare a giocare”
“Secondo voi … perché Twilight avrà fatto una cosa del genere?” domanda Scootaloo, che non mollava l’abbraccio con Rainbow Dash.
“Non lo so” risponde lei, stringendola più forte “l’unica che può darci una vera spiegazione di quello che è successo è Sweetie Belle”
“Glielo chiederemo appena verrà dimessa” dice Pinkie aprendo il divano letto, dove avrebbero dormito lei e le tre amiche “forse … potremo chiedere informazioni anche a Twilight, non trovate?”
“No!” esclama Applejack “Eravate presenti quando ha lanciato il libro contro Rarity. Già quella era un’azione fin troppo facinorosa. Le probabilità che sia stata lei sono 98 su 100”
“La odio” piange Applebloom “odio Twilight! Non la voglio più vedere”
“Oh, piccola mia” a sorella le si avvicina e l’abbraccia.
Nel frattempo, Twilight sta scendendo le scale diretta all’aula magna. Piange in silenzio per non attirare l’attenzione dei bidelli o degli allievi ribelli che non stanno ancora dormendo.
La sua ultima notte all’accademia. La sua ultima notte nel posto dei suoi sogni. Ora poteva dire addio anche alla possibilità di farsi tanti amici, di realizzare il suo sogno e diventare scrittrice e … di avere un fidanzato.
Ormai non poteva più negarlo. Ma provava davvero qualcosa per Flash. Una persona con cui condivideva le stesse passioni, che si prepara sempre a difenderla, che è presente nei momenti bisognosi. Rarity aveva cercato di farla confessare e tutto quello che lei era riuscita a dire, era un insulto spezza cuore e una reazione aggressiva. Poi c’era il caso di Sweetie Belle. Voleva solo giocare e invece si era ritrovata a soffrire come un cane. È troppo piccola per conoscere tanto dolore, invece qualcuno gliel’aveva anticipato, portandola a un passo dalla morte. Come poteva?
Sempre pensierosa, varca la soglia dell’aula magna: “Eccomi”
La sua voce riecheggia sulle pareti. Le luci sono spente, a parte i fari del palco. La scrivania è proprio sotto il sipario ed è vuota. A parte lei non c’è nessuno. Supera alcune poltrone e la raggiunge. Il foglio delle dimissioni è già stato compilato da Zach Evly e la sua firma è accanto uno spazio vuoto che descriveva: FIRMA ESONERO.
Twilight prende una penna da un bicchiere e esita a lungo prima di scrivere il suo nome. Alcune lacrime bagnano il foglio e per non rovinarlo si sbriga a firmare. Nota vicino una spillatrice, un modulo con i nomi dei candidati al concorso. Al nome di un gruppo accaso c’è un = e subito dopo ci sono i componenti. Legge:
Rix’s brother: Pamela Rix, Lalla Rix, Jack Rix.
I magnifici soli: America, Molly.
Equestria Girls: Applejack, Rarity, Pinkie Pie, Fluttershy, Rainbow Dash.
Si blocca vedendo che sul suo nome era stata tracciata una grossa X.
Lacrima a non finire. Ormai non fa più parte delle Equestria Girls. Può solo abbandonarsi ad un pianto senza fine, che sta per avvenire lì dov’è.
Ma un rumore proveniente da dietro le quinte, le fa battere il cuore. Finora c’era solo silenzio intorno a lei e il primo suono la spaventa. Era una specie di oggetto che cadeva per terra senza rompersi.
“Oh cavolo!” strilla una voce “Vacci piano con quella roba! Se la perdiamo addio fortuna!” la riconosce. È la voce di Zach Evly “Bene, ora pensiamo a chi, durante le prove, salirà sul palco prima del Gran Finale. Uhm … dove ho messo il mio block notes?”
Può benissimo riferirsi al foglio dove erano segnati i nomi dei gruppi. Decide di portarglielo. Lo prende e sale le scale ritrovandosi sul palco. Guarda davanti a sé. Si era molte volte, immaginata il giorno in cui avrebbe dovuto cantare con le sue amiche, davanti a mille persone in diretta TV … un altro sogno frantumato. Pensando che tutto quello che voleva ora era chiudersi nella sua camera (se può ancora chiamarla così) e piangere, finché non arriva il mattino, si sbriga a riconsegnare gli appunti a Zach. Fa il giro del palcoscenico e giunge dietro il grande tabellone. Tante costruzioni di cartone che mostrano le rappresentazioni di alberi, case, fiori e così via, sono sistemati in un armadio trasparente. Servono al club del teatro per la piccola recita di Pollyanna che stanno organizzando. Le voci provengono dal corridoio che da alle porte dei camerini. Il corridoio è buio se non si fa caso a una linea di luce che proviene da sotto una porta rossa. Le urla esasperate del signor Evly, in preda al panico per aver perso il suo modulo, sono gli unici rumori.
“Signor Ev …” Twilight non finisce la frase, perché  mentre si avvicina alla porta, inciampa in qualcosa di rotolante e finisce per terra. Dopo essersi ripresa da una sbucciatura sul gomito, vede la causa della caduta: una piccola candela rossa spenta con una scritta sul manico. La prende: “Ma cosa ci fa, qui?” si chiede, girandosela tra le mani. Ma studiandola con attenzione, nota che non si tratta di una candela. La scritta infatti dice chiaro e tondo che è pura DINAMITE. Sbianca e la fa cadere. Non si era mai ritrovata fra le mani una delle armi più pericolose del mondo e la prima volta non era stata tanto piacevole. Cosa ci fa una dinamite lì? La risposta arriva subito. Guardandosi intorno, si accorge di un grosso scatolone su cui avrebbe potuto benissimo imbattersi se evitava la dinamite. Sul coperchio della scatola c’è scritto: ESPLOSIVI PER IL TRASPORTO. PERICOLO. VIETATO APRIRE.
Twilight fa spallucce. Sicuramente gli esplosivi servivano agli organizzatori del concorso, magari per creare un effetto fuochi d’artificio non appena si sarebbe scoperto il vincitore. Si china per riprendere il modulo, ma quando si rialza, si ritrova davanti agli occhi due enormi braccia pelose, incrociate. Esse appartengono ad un uomo che la fissa con le sopracciglia inarcate. È Dominio. Un sigaro che sta tirando, lo fa tossire.
“Cosa combini, ragazzina?” gli domanda.
“Ecco … io …” tende il block notes “volevo ridare questo al signor Evly” egli spunta proprio in quel momento da dietro Dominio. Per una volta non indossa gli occhiali e si possono ammirare i suoi occhi neri.
“Oh, Twilight! Ti ringrazio!” esclama strappandoglielo dalle mani “Lo sto cercando da ore … sai mi serve per”
“Regolare chi salirà per primo sul palco per il Gran Finale” ricorda Twilight. La voce è ancora rotta per via del lungo pianto, ma si sta lentamente riabilitando “L’ho sentito”
“Davvero?” esclama Zach “E … cos’hai sentito?” serra la mascella.
“Che cercavate i vostri appunti” dice la ragazza “e basta”
“Oh, ok!” l’uomo riacquista il suo stato brioso “Allora nulla. Non farci caso … hai firmato il foglio di dimissione?”
“Sì” china il capo.
“Bene! Allora vieni. Ti accompagno fino all’uscita” le cinge le spalle con un braccio e la trascina via “Quindi” cerca di formare una piccola conversazione “te ne vai, dico giusto?”
“Sì” sospira lei “a quanto pare sì”
“Mi dispiace. Ma una punizione la meriti dopo quello che hai fatto a quella povera, piccola, bambina!”
“Non sono stata io … posso giurarlo”
“Rilassati! Non sei la sola a mentire per non cacciarti in guai seri”
“Ma io …”
“Continua a studiare e magari un giorno ti troverai un’altra scuola, dove sono tutte delle secchione”
“Signore, non credo che io … mi cerchi un'altra scuola”
“Fa come vuoi. Ognuno è libero di realizzare i propri sogni, dice il mio programma! Qui sentiremo tutti la tua Mancanza. Le tue amiche se la caveranno anche senza di te, credimi”
“Non credo possa definirle ancora mie amiche”
“Ah giusto! Ricordo che la bambina che hai picchiato era la sorella di una delle tue amic … compagne”
“La prego” dice Twilight ad occhi lucidi “non parli più di loro” si asciuga gi occhi, ma nel farlo sente un dolore lancinante al gomito dove si era ferita. Lo stringe gemendo.
“Cos’hai?” chiede Zach fermandosi e lasciandola “Ti sei fatta male?”
“No … non è niente” menzogna la ragazzina “sono solo caduta prima … ma ora sto bene”
“Prima, mentre discutevo con i miei colleghi, ho udito un rumore strano provenire dal corridoio” si china verso il suo volto “eri tu?”
“Sì. Sono inciampata ma non è niente di grave”
“Sei inciampata” ripete il signor Evly “e in cosa … se non sono sollecito? Quel corridoio è più vuoto di un deserto senza sabbia e non sei il genere di ragazza talmente goffa da cadere ad ogni passo”
“Sono inciampata … in una candela” mente Twilight.
“Una candela?” la voce dell’uomo è profonda “Io non ne ho viste”
“Era … una candela … particolare” la ragazza indietreggia sospettando che al signore non sarebbe piaciuto sapere la verità.
“Che tipo di candela?”
“Una … una …”
“Aspetta” la blocca “forse posso aiutarti” e tira fuori da dietro la schiena un’altra dinamite “questa?”
Twilight sussulta e balbetta “S … s … sì”
“E dove l’hai messa?”
“Ecco … io …”
“L’hai nascosta?”
“No … v-v-volevo rimetterla a posto, ma la cassa … era chiusa”
“La cassa? Hai visto la cassa?”
“Sì  ma non ho toccato niente! Giuro! La prego mi perdoni!”
“Oh, piccola impicciona” schiocca le dita.
La ragazza, pochi secondi dopo, sente qualcosa chiudersi intorno alla sua bocca. Le labbra e le narici si bagnano di una sostanza fresca e profumata, mentre le mani le vengono bloccate dietro la schiena. Inizia a vedere tutto appannato e ogni cosa prende a girarle davanti agli occhi. La testa diventa pesante come un mattone e la obbliga ad accasciarsi per terra anche se nessuno la tiene più ferma. Poggia la nuca sul tappeto e prima di chiudere gli occhi, riesce a scorgere un sacco che le viene calato addosso.

 

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Capitolo 67
*** News ***


Cap 66
E’ mattina e sono appena iniziate le lezioni. Visto che la prima ora corrisponde a quella di arte, gli studenti si dividono in gruppi per continuare i loro cartelloni che rappresentano la festa a venire: Il carnevale. Gli unici assenti sono Twilight, Rarity e Gabriel, che sono rimasti in infermeria per badare a Sweetie Belle, che si era svegliata.
“Beh” dice Applejack dipingendo Arlecchino “se n’è andata”
“Non abbiamo avuto neanche la possibilità di parlarle” dice Pinkie.
“Ma è lei che non ha insistito per parlarci. Quindi, se non vuole confidarsi con noi, vuol dire che è colpevole” esclama Rainbow Dash rovesciando un barattolo d’inchiostro verde.
“Sweetie Belle, appena avrà la forza di parlare normalmente, ci dirà tutto” ricorda Fluttershy “mi chiedevo se, dico forse, scoprissimo che non è stata lei ma qualcun altro, come faremo a farla tornare?”
“Ora non ci voglio pensare” ringhia Rainbow “finché non sarà Sweetie Belle a raccontare, io non voglio più sentirla nominare. Intesi?”
“Intesi”
Flash non ha parlato neanche una volta. Passa minuti interi a temperare matite fino a consumarle. Ormai ha una colonia di trucioli sul banco. Il treno di Twilight doveva essere partito da un pezzo e lei … tutta sola, in una cabina, a piangere. Non riusciva neanche a pensarci. Forse avrebbe dovuto inseguire quei vagoni e scappare con lei. Un atto talmente orribile da rischiare l’espulsione. Eppure non si era mosso. Crede ancora nell’innocenza della sua amata, e la pensa allo stesso modo delle sue amiche: prima doveva parlare la bambina.
Alla ricreazione, Fluttershy sta parlando con Thomas di quanto è accaduto.
“Credimi! Non posso credere che una persona come lei, abbia commesso un atto del genere”
“Neanche io credevo di essere riuscito a fare un’azione simile su Rarity” la conforta Thomas prendendole la mano “invece ora sono cambiato”
“Ma tu non centri. Centra lei. Pensavo che fra noi 6 non c’era nulla che potesse andare storto. Invece ora vengo a sapere che una delle mie migliori amiche è diventata una pazza” ha gli occhi lucidi.
Lui le stringe ancora di più il palmo: “Non essere triste. Sei così bella …quando sorridi” arrossisce.
Lei anche è color pomodoro: “Lo pensi davvero?”
“Lo so davvero”
Fluttershy si sbriga ad asciugarsi le pupille, ma ecco che alle sue spalle sente uno strano rumore.
TOC TOC TOC
Si volta e sgrana gli occhi. Davanti a lei c’è Nonu che sta picchiando contro il vetro. L’uccellino evidentemente, svolazzando da quelle parti, aveva riconosciuto la sua amica e ora pretendeva qualcosa da becchettare.
Per non finire nei guai con l’insegnante, la ragazza apre la finestra e mostra all’amico la mano contenente un pezzo di pane. Lui lo artiglia e prende il volo verso un’abete innevato.
“ANIMALISTA! CHIUDI LA FINESTRA!” si lamenta Trixie “Vuoi che questo freddo mi rovini il nuovo lucidalabbra?”
“Ei, portale rispetto!” la difende Thomas.
“Lascia stare” dice lei. E prendendolo per un braccio lo porta altrove.
“Oh, no!” dice ad un tratto Manula toccandosi l’orecchio “Dov’è? Dov’è?”
“Dov’è cosa?” le domanda la sua amica Deborah.
“Non trovo il mio pendente violetto” Manula si getta per terra e la tasta con le mani, impolverandosele “dov’è? E’ il mio portafortuna! Dov’è?” ma ecco che suona la campanella della quarta ora ed è costretta a sedersi.
Flash, con tutti i pensieri concentrati su Twilight, si era completamente dimenticato di aver trovato l’orecchino di Manula. Anzi, a dire il vero, dopo averlo raccolto, lo aveva posato sul comodino ad ammirarlo finché non si era addormentato. Quel colore le ricordava lo stile di Twilight.
Se ne ricorda dopo pranzo quando varca la soglia della sua stanza e lo vede ancora poggiato sul mobile. Guarda l’orologio: le due. Poteva perfettamente arrivare in ritardo al club di scrittura e fare un salto al club del teatro a riportarlo a Manula. Voleva liberarsene al più presto o quel colore lo avrebbe addolorato ogni secondo.
Si dirige all’aula magna, ma viene investito da due uomini che stanno trasportando qualcosa: una cassa.
“Fatti da parte ragazzo” lo rimprovera uno dei due “questa merce vale una fortuna”
“Chiedo scusa” dice Flash. Ed entra interrompendo le prove.
“Ei” esclama la bella rappresentante Julieta “stop!” urla agli attori. Poi si rivolge al ragazzo “Non si bussa?”
“Chiedo scusa” avvampa Flash “ma … ho una cosa da dare a Manula”
“Chi?” esclama l’intera compagnia.
“Manula” mostra il gioiello “ho il suo orecchino”
“Giovanotto, qui non c’è nessuno con questo nome” dice Julieta.
“Come no? Manula mi ha detto ieri che si era dimenticata una cosa al club del teatro, così ho pensato …”
“Mi dispiace, ma in tutto in questa compagnia siamo diciotto e le uniche femmine della tua età sono Cerise e Margalo” indica due ragazze “quindi ti stai confondendo con qualcun altro”  
“Ma … ma io…”
“Se saresti così gentile da lasciare l’aula magna, noi continueremo con le prove, grazie” dice Julieta invitandolo a uscire.
“Oh” indietreggia il ragazzo “va bene. Scusate il disturbo”
Ma prima di rimettere piede in corridoio, uno degli attori lo raggiunge: “Un momento” chiede il permesso a Julieta. Lei acconsente e torna a concentrarsi sui protagonisti.
L’attore porta Flash a debita distanza da poter parlare: “Questa Manula, come va di cognome?”
“Thunder … mi sembra” risponde Flash.
“Ma certo! Ora ricordo” dice il ragazzo “una certa Thunder è venuta qui qualche giorno fa a ritirare dei vestiti, ma non per recitare”
“Ritirare vestiti?”
“Esatto e non solo. Ancora qualche giorno prima, ha ordinato una parrucca e ha chiesto alla nostra truccatrice un makeup speciale. Come sai, molti addetti all’organizzazione dello spettacolo sono soprattutto sarti e parrucchieri ecco perché si è rivolta a noi. Non so il motivo”
“ASPETTA” urla Flash. Tutti si girano a guardarlo e lui riabbassa la voce “ha riportato quei vestiti?”
“Certo. Ieri sera. Ma … li abbiamo trovati nel sacco della pittura per la sceneggiatura. Probabilmente avrà pensato si trattasse di quello dei vestiti”
“o la spazzatura!” esclama Flash “Dove sono ora quei vestiti?”
“Gli abbiamo portati in tintoria. Erano completamente macchiati”
Flash, non perde tempo. Si affretta a percorrere le scale senza scendere il corridoio. Mille risposte gli entrano in testa ed è a un passo dallo scoprire la soluzione definitiva.

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Capitolo 68
*** The Nonu's Adventure ***


Cap 67
Nonu è sul ramo dove aveva fabbricato il suo nido. La sua compagna dorme e le uova sono sotto di lei. Lui sta pregustando il pezzo di pane che gli ha dato Fluttershy e nel frattempo si gode il panorama.
I giardini dell'Equestria Academy sono meravigliosi quando tutto è ricoperto dalla neve. Le scale che danno all'angolo delle panche, il campo da calcio, il chiosco, il bosco. Inoltre i tetti luminosi della scuola riflettono un bellissimo colore a contatto con l'acqua e ai binari del treno, dall'altra parte del lago congelato ma non ghiacciato, ci sono gli spazzacamini che tolgono la troppa neve che potrebbe bloccare i vagoni. Nonostante il Natale è finito, l'atmosfera ne è ancora colma.
Mentre Nonu rimane incantato da quello spettacolo mozzafiato, vede qualcuno uscire dalla scuola. E' una persona senza cappello e immediatamente gli viene voglia di fare uno dei suoi soliti scherzetti che prendevano di mira chiunque tranne Fluttershy e Thomas. Si libra in volo e si posiziona sopra la vittima. E' quel signore che conduce il concorso che si sarebbe svolto a scuola. Come sempre porta gli occhiali da sole e un giubbino di lana. Insieme ad un altro signore, questo col cappello, sta trasportando un baule nero e stanno davvero faticando. Nonu si prepara. Spinge, spinge, spinge e ... spara!
Il signor Evly si ritrova con la testa ricoperta da uno strato di melma bianca, appiccicosa e puzzolente che lentamente gli cola sugli occhi.
"Oh, ma che cazzo ...?" si lamenta ansimando. Lascia andare il baule e questo, cade a terra.
Nonu ride svolazzando da una parte all'altra, soddisfatto.
"MALEDETTO UCCELLO!"
Anche l'altro uomo ride: "Ora ho una ragione in più per chiamare la tua acconciatura un'acconciatura di merda!" lacrima.
"Chiudi la bocca imbecille!" strilla Zach "Ora penserai tu a questa peste!" indica il baule "Io vado a farmi una doccia prima che Celestia mi veda" e scappa dentro.
L'uccellino cinguetta ancora guardando l'altro signore che se la gode, ma si ferma quando scorge il coperchio del baule, muoversi. Un colpo rumoroso e veloce.
Il secondo uomo, smette all'istante di ridere e, prendendo le due estremità dell'oggetto, con le sue forti braccia, prende a correre: "Meglio liberarsi di te"
Nonu, incuriosito da come i due si rivolgevano al baule come se fosse una persona, decide di indagare.
Segue il secondo signore fino alla stazione. Un treno di trasporto è pronto a partire un'ora dopo. Un vagone è aperto. L'uomo lo raggiunge e dopo averci caricato sopra il baule, lo richiude incastrandolo nella serratura. Dopodiché va a confermare che i carichi sono pronti al macchinista.
Nonu entra nel vagone attraverso la finestra alta e a sbarre. Fortuna che è così minuto. Dentro è tutto buio e a parte il baule, le uniche cose presenti sono dei sacchi di polvere da sparo e scatoloni chi vuoti, chi conteneti qualcosa. Dalla cassa provengono strani rumori. Una sorte di M pronunciata lungamente. Ed ecco un altro colpo. E un altro. E un altro ancora! L'uccellino è pronto a riprendere il volo nel caso si trattasse di qualche animale feroce che non ha buone intenzioni.
Invece, all'ennesimo botto, il baule finalmente si apre e ... essendo stato buona parte della sua esistenza con Fluttershy, Nonu conosceva tutto di lei. La sua famiglia, il ragazzo che le piaceva e i suoi amici. E la ragazza con un pezzo di scotch sulla bocca e le mani premute dietro la schiena, che si dimenava nel baule era una di loro! Poteva anche sbagliarsi, ma chiunque fosse, quella giovane era in difficoltà. Sapendo che l'unica persona che riusciva a capirlo era Fluttershy, si sbrigò a prendere il volo e a ritornare all'accademia.

 

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Capitolo 69
*** Finally the truth ***


Rainbow Dash è in palestra a fare qualche canestro o goal. La furia che alloggia nel suo petto le permette di fare molti più punti del solito. Infatti quando è di buon umore non sempre ci riesce. Mentre lancia il super santos verso il paniere, calcia il pallone alla rete nello stesso istante. E con questi fa ventidue. Si siede su una panca a bere del succo, ma invece di ingoiarlo, fa i gargarismi e lo sputa fuori dalla finestra.
“Wou” dice una voce alle sue spalle “sbaglio o qui c’è qualcuno di cattivo umore?” la ragazza si volta. Jeremy è appena entrato per allenarsi.
“Oh” esclama lei colta si sorpresa “ciao” si avvolge una pezza bagnata sulla faccia e mettendosi il borsone in spalla cerca di raggiungere gli spogliatoi dove scompare.
Il ragazzo rimane seduto ad aspettarla, decidendo di rimandare a poco dopo gli allenamenti. Rimane impalato mezz’ora.
Sente lo scroscio della doccia e poi il boato del phon. Infine l’amica esce con i capelli lisci, il volto non più sudato e la divisa scolastica. Alla sua vista inarca le sopracciglia. Era venuto per papariare?
“Se ti aspetti che rimetta apposto i palloni ti sbagli” lo informa “devo correre in fretta da Rarity e non ho tempo per queste sciocchezze”
“Non temere. Gli metto via io” la rassicura lui.
“Grazie” apre la porta e fa per uscire. Ma all’improvviso ode alle sue spalle una risata. Si gira “Che ci trovi da ridere?”
“Niente” risponde Jeremy “è solo che non ti capisco”
“Come sarebbe a dire, non mi capisci?”
“Voglio dire … un’attimo prima sei una tipa tosta, capace di superare qualsiasi momento, e invece tutto a un tratto, diventi una piagnucolona che sfoga la rabbia prendendosela con dei palloni”
“Come ti permetti?” avanza “Non sono una piagnucolona”
“Allora perché tanta pazzia?”
“Fatti i cazzi tuoi!” è molto vicina e con le braccia incrociate “Sono cose mie” urla poi.
“Ei” dice Jeremy “Keep Calm!”
“Keep Calm?” fa cadere il borsone. Sapeva che quel ragazzo era non poco presunutuoso, ma che ora osava addirittura rivolgersi a lei con quella battuta assurda? Sfoga tutto ciò che ha in gola in un solo grido: “UNA DELLE MIE MIGLIORI AMICHE E’ DIVENTATA PAZZA E TU MI DICI DI CALMARMI? Ascoltami attentamente biondino da tre soldi. A me di quello che fai tu non me ne fotte un cazzo! Non so perché ci tieni tanto a battermi negli sport ma ti informo che stai giocando col fuoco. Lo ammetto, ti ho preso in simpatia perché non sei un cagacazzo come tua sorella, ma non per questo mi devi perseguitare! Anche se ti parlassi dei miei affari a te non te ne importerebbe! Perché a te di me …” prima di pronunciare queste parole, si accorge di uno strano dispiacere che prova “non t’importa nulla”
“Hai ragione” durante il rimprovero Jeremy non si è mosso “non m’importa un cazzo di te!” stringe i pugni e gli occh.
La ragazza lo guarda ansimante. Lo stomaco le si stringe in una fitta di rancore. Com’è possibile che le dispiace il fatto di non importargli? Solo ora si rende conto delle gravi parole che le sono uscite durante il discorso. Si pente amaramente di averle fatte uscire. A dire il vero aveva iniziato ad apprezzare la sua amicizia con Jeremy, ma non a quel punto da sentirsi in dovere di chiedergli perdono.
Il ragazzo si alza e la guarda in cagnesco: “A me ti te non m’importa!” la spinge di lato ed esce dalla palestra.
Rainbow Dash avverte qualcosa di caldo scorrerle sulla guancia.
Se la tocca: sono lacrime.
Dopo aver ingurgitato tre bicchieri di sciroppo per la tosse, finalmente Sweetie Belle, con ancora qualche sforzo, riesce a parlare. La sua voce è roca ma comprensibile.
“Tesoro” le dice Rarity abbracciandola “stai bene?”
“Un po’ meglio”mente la bambina per non farla preoccupare.
“Riesci a … spiegarci che cosa è successo?” le domanda Pinkie.
Sono tutti riuniti in infermeria di fronte la piccola malata.
“S…sì …” balbetta lei.
“Se richiede un grande sforzo, allora è meglio aspettare l’undicesima dose” suggerisce Applejack.
“No” dice Sweetie “ci riesco” dopo aver tossito qualche minuto, torna a parlare e questa volta senza interruzioni “ho inseguito … Twilight …” rabbrividisce “per dirle che abbiamo visto Sunset e Flash insieme” Rarity le liscia la fronte “io … le ho detto tutto e lei …”
“Ti ha picchiato?” chiede Francis coi denti digrignati.
“No” nega la bimba “non ancora” e continua “lei ha fatto una faccia rattristata e mi ha detto che non aveva importanza. Poi si è messa a piangere” sospira “io ho pensato … che sarebbe stato carino … farla giocare alla Pozione delle Emozioni”
“Oh” si commuove la sorella “Sweetie Belle! La Pozione delle Emozioni! Te la ricordi!”
“Che cos’è la Pozione delle Emozioni?” domanda Thomas.
“Quando io e lei eravamo piccole” racconta Rarity “di solito piangevamo di continuo per litigi e cose varie, così nostra madre ha inventato un gioco per farci smettere. Consiste nel trovare una bottiglia vuota e succhiarci dentro, poi far finta di fare un incantesimo e all’improvviso cambi stato d’animo” accarezza la sorellina “era il suo gioco preferito”
“Sì” sorride la bambina riprendendo il racconto “e pensavo sarebbe piaciuto anche a Twilight! Lei ha accettato e mi ha detto di aspettarla lì perché avrebbe fatto un salto al club di chimica dove hanno sempre delle ampolle di riserva, vuote, simili a quelle delle streghe. Ma poi è tornata e …” ha gli occhi lucidi. La sorella la riabbraccia.
“Bene” incrocia le braccia Gabriel “ora sappiamo come sono andate le cose. Chi è d’accordo che Twilight ha avuto la punizione giusta?” tutti alzano la mano.
“FERMI!” strilla una voce dall’ingresso dell’infermeria. Altri malati, addormentati, si svegliano all’improvviso e Joy e altri infermieri si rivolgono a Flash con sguardo omicido.
“Come si permette di urlare così? Non siamo a un concerto!”
“Chiedo scusa” arrossice il ragazzo. Poi si rivolge agli amici: “Svelti ragazzi, venite qui! Vi devo assolutamente parlare!”
“Flash!” dice Francis “Che ti prende amico? Sei rosso sangue!”
“Venite!” ripete il compagno “E’ urgente” e prende a tossicchiare per la lunga corsa fatta.
Rarity guarda la sorella, che annuisce: “Andate. Vi aspetto qui”
“Torniamo subito” la ragazza la bacia e poi le da il libro sulle principesse che tanto le piace. Poi insieme agli altri si dirige in corridoio.
Flash è sudato. In mano tiene un sacco nero.
Le Equestria Girls, Francis, Gabriel, Thomas e le due Crusaders Girls, lo fissano senza capire.
“Perché tanta fretta?” domanda Rainbow.
“Ho scoperto tutto!” inizia il ragazzo “So chi è stato a picchiare Sweetie!”
“Twilight!” esclama Fluttershy “Lo abbiamo appena scoperto!”
“Se stai cercando di difenderla …” inizia Applebloom.
“No, non voglio difenderla!” dice Flash “Voglio disincastrarla!”
“Eeeh?”
Flash prende un grosso sospiro e continua: “Ecco come sono andate le cose: qualche giorno fa, Manula è andata al club del teatro per ordinare dei vestiti, una parrucca e un trucco speciale. Pochi giorni dopo è andata a recapitarli. Ecco i vestiti” apre il sacco e tira fuori una parrucca marrone e una divisa scolastica macchiata, che poi getta per terra. E’ tutto verniciato di verde, e il maglione ha anche una grossa macchia rossa sul petto “dopo averli indossati, è andata da Sweetie Belle e … ha fatto ciò che abbiamo visto nel filmato della telecamera” gli amici sgranano gli occhi “poi ha riportato i vestiti al club, ma per non lasciare sospetti, li ha nascosti in una busta pensando si trattasse della spazzatura. Invece no! Era pittura per la sceneggiatura dello spettacolo ed era di colore verde” indica la divisa “sono andato in tintoria secondo quanto mi ha detto uno degli attori e per mia fortuna l’ho trovata ancora sudicia. Se notate attentamente sul petto c’è ancora una macchia rossa. Probabilmente deve essere il sangue di tua sorella” Rarity trema “e non può essere pittura anche questa. Vedete altre macchie rosse? No! Il sacco era colmo solo di tinta verde”
I ragazzi sono rimasti a bocca semiaperta e occhi spalancati. Per concludere il racconto, il ragazzo narra di come aveva scoperto tutto dopo aver visto Manula dire che doveva andare al club del teatro, ma in realtà non ne faceva parte e degli attori che hanno contribuito a risolvere il mistero.
“E …” balbetta Pinkie “dove vuoi farci arrivare con tutto questo?”
“SUL FATTO” strilla Flash “CHE TWILIGHT E’ INNOCENTE!”
 

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Capitolo 70
*** Come with me ***


Cap 70
Dopo aver raccontato la verità anche a Sweetie Belle, il gruppetto è radunato in infermeria per decidersi sul da farsi.
“E’ troppo tardi” dice Fluttershy “ormai il treno è partito”
“Raccontiamo tutto alla preside” propone Scootaloo, seduta vicino alle amichette “sono sicura che capirà”
“Hai ragione” esclama Rainbow, dandole una grandissima gioia “le prove le abbiamo, nessuno sa la verità tranne noi, Manula non può negare perché è una sola mentre noi siamo dodici”
“Bene allora è deciso” esclama Rarity che era rimasta muta fino a quell’istante “discolperemo Twilight e la faremo tornare”
“Pensi … che ci perdonerà?” domanda Sweetie.
“Ma certo. Neanche lei sapeva la verità” la tranquillizza Gabriel.
Ma proprio mentre stanno per lasciare l’infermeria, un uccello entra dalla finestra e scorgendo Fluttershy, vola nella sua direzione iniziando a cinguettare assordantemente.
“Ei” lo riconosce Thomas “Nonu! Sei tu!”
Lui lo ignora e continua a pigolare, poi prende nel becco una ciocca di capelli di Fluttershy e inizia a tirarla.
“Ei, via!” esclama Applejack scacciandolo con le mani “Lasciala”
“Cosa vuoi dirmi?” domanda Fluttershy.
“La vuole mangiare!” si lagna Applebloom abbracciando Pinkie.
“Cacciate quel pennuto!” si lagna un malato vicino “Sto cercando di dormire”
“Che succede qui?” domanda Joy entrando in quel momento. Alla vista di un volatile che cerca di staccare una ciocca di capelli di una ragazza, sbianca. Gli uccelli le avevano sempre messo una fifa matta: “Si…si…signorina … ca-ca-cacci via quel coso” balbetta.
Piano, piano, tutti si svegliano e lo indicano infastiditi.
Alla fine Fluttershy non resiste più con tutte quelle voci messe insieme e tira fuori tutto il fiato che ha: “STATE ZITTI!!!!” tutti si zittiscono.
Ora Nonu può parlare con calma. La ragazzina ci mette un po’ a capirlo: “Vuoi che ti segua? Che succede?” ancora qualche verso “Una ragazza in pericolo? Spiegati meglio” ma l’amico riprende a tirarle i capelli e i vestiti “ho capito” si arrende alla fine “ti seguo” ed esce dall’infermeria, con il piccolo fra le dita. Thomas e gli altri la seguono.
“Vai anche tu” dice Sweetie Belle rivolta a Rarity.
“No, devo restare con te” nega lei.
“Forse qualcuno è nei guai” insiste la bimba “vai con loro”
“Restiamo noi con lei” dicono Applebloom e Scootaloo “tu va”
“Siete … sicure di sapervela cavare?” chiede la ragazza. Le tre annuiscono “Va bene. Allora … sarò qui in un batter d’occhio” e raggiunge gli amici. Una strana sensazione le dice che avrebbe rivisto la sorella in un tempo più lungo di un battito di ciglia.
Mentre percorrono il corridoio, oltrepassano il dormitorio maschile, dove alcuni maschi si sporgono dalle porte per vedere cosa fosse quel trambusto che li distraeva dallo studio. Non appena Lewis vede Applejack e gli altri che vanno di fretta, decide di chiedere cosa sta succedendo.
“Non ora” dice l’amica “dobbiamo vedere cosa vuole quell’uccello”
“Uccello?” chiede Lewis “Cosa vuole un uccello?” e per fare un po’ lo spiritoso scherza dicendo: “Beh, forse vuole solo svuotarsi”
Applejack lo guarda con le sopracciglia inarcate: “Ma tu sei matto” e accelera il passo.
Il ragazzo fa spallucce e decide di rincorrerli nonostante le pretese. Dopo un po’, però, si convincono a lasciarlo venire.
E dopo un po’ di corsa, si ritrovano nel giardino innevato tutti infreddoliti che inseguono un Nonu che vola verso la stazione.
“Ma dove vuole arrivare?” domanda Francis “Al lago?”
“Ci farà finire nei guai” bofonchia Rainbow Dash.
E si fermano.
L’uccellino li guarda e riprende a cinguettare, cercando in tutti i modi di dare a Fluttershy più informazioni possibili.
“Cosa?” esclama lei alla fine “Dobbiamo raggiungere quel treno? Perché?” dopo averlo sentito ancora un po’ chiede “Chiusa?” e unendo le indicazioni ottenute da prima, crea la frase “Stai cercando di dirci che c’è una ragazza chiusa in quel treno?” lui annuisce.
“E’ un treno di trasporto” dice Gabriel “l’unico passeggero è il macchinista”
“Forse è rimasta chiusa in un vagone e non riesce ad uscire” ipotizza Pinkie Pie.
“Se ne occuperanno loro quando arriveranno alla fermata” dice Flash.
“Non temere Nonu, vedrai che la troveranno gli addetti al trasporto” lo accarezza Fluttershy “sei gentile a preoccupartene. Ma ora anche noi dobbiamo aiutare la nostra amica Twilight” si girano e fanno per entrare.
Ma il volatile si avvicina e inizia a becchettare su una testa a turno.
“Ei” strilla Rarity aggiustandosi i capelli.
“AHIA” strida Francis massaggiandosi il bernoccolo.
“Basta!”
“Smettila!”
“Fermati” Fluttershy lo prende fra le mani “cosa ti succede oggi?” lui ricomincia a tirarla verso la stazione “perché vuoi che andiamo lì?”
Nonu cinguetta più forte che può, poi agguanta con gli artigli il dito dell’amica e lo punta sul treno.
“E’ fissato con il treno” dice Thomas.
“Senti, Fluttershy, sei l’unica che riesce a parlargli. Digli qual è il punto, così evitiamo di prenderci un malanno” le ordina Applejack.
La compagna si rivolge al piccolo, con uno strano linguaggio e tutti la guardano esterrefatti.
Una ragazza che comunica con gli animali. Dove la si trova?
Fluttershy si volta verso gli amici: “Vuole che andiamo ad aiutare questa ragazza chiusa nel treno”
“Altrimenti?” ha il coraggio di chiedere Rainbow. Nonu riprende a picchiarla violentemente sulla nuca “Va bene, piccolo bastardo” lo scaccia “andremo ad aiutarla!”
“Ci lascerà in pace poi?” chiede Lewis.
“Certo” risponde Fluttershy.
E decisi a tornare ai loro doveri, si sbrigano, tremanti a raggiungere la stazione. Nessuno si è accorto della loro uscita.
 

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Capitolo 71
*** The Mr Evly's secret ***


Twilight sta cercando in tutti i modi di liberarsi dalle manette che le cingono i polsi ora doloranti. Ma ci rinuncia sapendo che l’unico modo è prendere le chiavi di quegli uomini. Intanto, a causa del pezzo di nastro adesivo che ha premuto sulle labbra, respira a fatica. Per fortuna può ancora ricorrere al naso. Dopo essersi svegliata dall’effetto del cloroformio, si era solamente ritrovata immobilizzata in un posto chiuso che si era rivelato essere un baule. Per fortuna era riuscita ad aprirlo, e ora si ritrova in un posto a lei sconosciuto. Varie scatole vuote e chiuse con grossi sacchi, occupano lo spazio e l’unica luce è una serie di spirali che filtra attraverso le pareti di legno. La ragazzina prova ancora a tirare i polsi da dietro la schiena in modo da cercare in mezzo a quelle cianfrusaglie, qualcosa con cui spezzare le catene.
Ma all’improvviso sente il legno dell’esterno, sfregarsi e dopo un po’, l’accesso scorrevole si apre in un minuscolo passaggio da cui entra una persona. E’ il signor Evly. In bocca ha un sigaro acceso e tiene impugnata in mano … una pistola. Twilight inizia a tremare.
L’uomo si avvicina e sedendosi su una delle cassette,  e la fissa tirando e soffiando fumo. Tossisce un pochino, poi si decide a parlare.
“Perdona l’attesa. Sarei venuto da te prima, ma un cazzo di uccello mi ha riservato una sorpresa di merda” s’imbroncia. Poi però ghigna e continua a parlare con un tono profondo e raccapricciante “Sei stata molto brava a scoprire la cassa, mia cara. Peccato però che nessuno lo verrà a sapere da te” lei inarca le sopracciglia e geme “Vorresti parlare, vero?” si guarda intorno poi fa spallucce “Va bene, abbiamo ancora qualche minuto prima di partire” tende la mano verso la ragazza e con uno strappo le toglie lo scotch, provocandole un certo dolore per via dello strattone dei baffi. Ma si trattiene si limita a respirare profondamente.
Guarda Zach in maniera vigliacca e sconvolta: “Perché …” ha finalmente il coraggio di chiedere “perché mi avete … portato qui?” ansima.
“Non potevamo permettere che raccontassi a Celestia ciò che hai visto”
“Io … non ho visto nulla. Lo giuro”
“Sì certo. Allora ammetti di non aver trovato una cassa con sopra scritto ESPLOSIVI?” lei rammenda “Ah, lo sapevo io!”
“Ma … che male c’è, se li ho visti? Sono solo … fuochi d’artificio …?”
A quelle parole, l’uomo scoppia in una risata talmente forte che il fumo ingoiato gli provoca una tosse rumorosa.
“Che ingenua” dice dopo essersi ripreso “come ho potuto credere che una sciocca come te abbia scoperto la mia bomba!”
“Bo … bo … bomba?”
“Sì tesoruccio. La bomba con la quale la tua accademia farà boom!”
Twilight sussulta e nel farlo sfrega i polsi sul ferro, graffiandoseli per l’ennesima volta. Un flashback le fa tornare alla mente il giorno in cui si era svegliata in una casa sconosciuta in mezzo al bosco e la prima parola che aveva sentito riguardava una bomba. La notte dello stesso giorno aveva fatto un sogno tremendo. Che … credeva fosse solo un sogno.
“Una … bomba?” domanda con l’urlo soffocato in gola.
“Esatto. Una potentissima atomica che contiene il 98% di uranio e il 77% di plutonio. Queste due sostanze sono in grado di raggiungere i venti km di altezza, una volta esplosi”
A Twilight sembra di svenire dalla paura. Si trova di fronte un eversore.
“ Lei … è … un … terrorista?” chiede stringendosi nel sacco aperto in cui era stata chiusa ore prima.
“Ah, ah! Oh, mia cara. Io questo non lo chiamerei terrorismo. Forse è meglio che ti racconta come stanno le cose, così almeno avrai le idee più chiare.
Mia cara Twilight, IO ero destinato a diventare il direttore dell’Equestria Academy! Ed essa doveva diventare una scuola militare che il vostro insulso asilo, dove non s’impara che ficcanasare nelle cose altrui! Ma il voto maggiore andò a quella suina di Celestia che la trasformò nella porcheria che ora tutti conosciamo. Lei è una mia vecchia fiamma, ma ha chiuso con me dopo aver ricevuto l’incarico, visto il poco tempo che passavamo insieme. Con i pochi soldi rimasti dopo essermene andato dal regime scolastico, ho iniziato a lavorare per alcuni anni in uno studio televisivo e solo qualche anno fa, ho avuto l’idea di pianificare la mia vendetta. Creai il concorso – Dream - per procurarmi i soldi necessari e fare affari con Dominio Alteri”
“Il signori … Dominio?” lo blocca la ragazzina.
“Esatto. Il miglior fornitore di armi nucleari che abbia mai conosciuto. Per parecchio tempo ha tenuto in serbo per me una delle sue migliori petardi. Poi, quando finalmente l’Equestria Academy ha iniziato a perdere frutti, Celestia si è finalmente decisa a chiamarci e abbiamo iniziato ad allestire l’apparecchiatura per il Gran Finale. Il concorso si farà. Eccome se si farà, ma, dopo che il vincitore sarà eletto, ci sarà per lui e gli altri alunni con insegnati e tutto il resto, una piccola sorpresa. Voleranno tutti in aria”
“Cosa? No … lei non può fare questo!”
“Piccola stronzetta! L’ho già fatto. Proprio la settimana scorsa ho terminato l’affare con Dominio e la bomba è già stata portata nelle catacombe sotto la scuola. È impostata proprio al giorno del concorso. Un timer che ho inserito anche nel mio orologio” mostra il polso “in questo modo potrò sapere quando svignarmela in elicottero per non finire polverizzato insieme ai tuoi compagni”
“Vorrebbe uccidere tutte queste persone … solo per non essere stato eletto preside?” balbetta la ragazzina.
“No” si porta una mano agli occhiali da sole “è molto, molto, di più” e finalmente per la prima volta li toglie e … Twilight strilla.
Gli occhi di Zach Evly sono entrambi con gli zigomi più neri di un corvo, mentre le pupille sembrano essere passate sotto il sole e soffermate sui raggi per parecchio tempo.
“Cosa … le è successo?”
“C’è stato un breve periodo, in cui ho pensato di abbandonare la mia vendetta” spiega l’uomo “ed ecco cosa succede, quando non si porta a termine un affare con il racket” si rimette gli occhiali.
In quel momento un altro uomo entra: “Zach, siamo pronti a partire” comunica.
“Eccomi” dice il signor Evly. Poi si rivolge a Twilight per l’ultima volta “Quando arriveremo a Crystal, decideremo cosa fare con te” detto questo prende un rotolo di nastro adesivo posato lì accanto e staccandone un pezzo con i denti, lo riposiziona sulla bocca della ragazza ancora scioccata. Dopodiché escono.
Lei sospira, mentre delle lacrime iniziano a rigarle il viso.
Questa è una situazione da cui è difficile togliersi. 

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Capitolo 72
*** At the station ***


Cap 72
Per la quinta volta dal gruppetto si leva uno starnuto potente.
“Oh, cazzarola!” trema Gabriel “Si può sapere dove ci sta portando il tuo amico?” chiede a Fluttershy che ha il viso rosso per via del freddo.
“Non lo so” balbetta la ragazzina “dice che siamo vicini”
“Secondo me non è vero che vi capite” obbietta Francis “no dico, quando a mai si capisce il linguaggio degli animali?”
“Lo capisco eccome!” esclama Fluttershy “Non so come ci riesco ma sento le loro emozioni!” in quel momento Nonu si rinfila del becco una sua ciocca e la tira “Cosa c’è?” lui cinguetta e muove le ali freneticamente “è quello il treno?” l’amica indica una fila di vagoni di legno attaccati fra di loro, che si è appena messo in moto e vibra.
“Ma quello è un treno dei trasporti!” dice Rarity.
“Ci saranno tantissime ragazze che lavorano per trasportare il materiale nella scuola. Non ci vedo niente di strano” Rainbow sta per tornarsene a scuola, ma l’uccellino riprende a picchettarla “oh, piccolo …!” lei cerca di agguantarlo e stritolarlo ma viene fermata dalle amiche.
“Vediamo cosa vuole farci vedere e torniamocene dentro prima di beccarci una febbre costante!” dice Pinkie stringendosi al ragazzo.
Continuano a seguire Nonu che fa attraversare loro i binari fuori uso, fino a giungere di fronte uno dei tanti vagoni, dove in quel momento sta uscendo qualcuno. Il volatile si nasconde dietro una cabina dov’è ubicato il sistema ACEI e i ragazzi fanno lo stesso, presagendo niente di buono.
Infatti ad uscire dalla cabina è niente meno che …
“Il signor Evly?” sussurra Applejack mentre le gambe iniziano a dolerle. Le hanno tutti piegate per non immergerle del tutto nella neve e ridursi dei ghiaccioli “Cosa fa qui?”
Il conduttore del concorso – Dream – richiude in tutta fretta la porta scorrevole del carro, dopodiché la sbarra con un’asse girevole e si dirige alla locomotiva di controllo.
“Muoviamoci” ordina al conducente mentre prende posto su una poltrona “prima ci liberiamo di lei e meglio sarà”
“Cosa ne faremo?” domanda uno degli uomini che lo accompagnano.
“Diamola a Dominio” decide Zach “Non voglio rischiare di ritrovarmi imbrattato di sangue. La tintoria della scuola potrebbe sospettare!”
I ragazzi non hanno capito molto di quella mini conversazione ma la parte del sangue l’avevano compresa fin troppo bene.
Nonu vola di fronte la porta del vagone da dove il signor Evly era uscito e cinguetta a Fluttershy nella sua direzione.
La ragazza rivolge uno sguardo agli amici, poi tutti danno un’occhiata in giro e infine si decidono ad avanzare. Alcune assi che sono state usate per costruire la porta, sono parecchio fessurate e lasciano intravedere l’interno buio della cabina.
Nonu riesce a passarci e a svolazzare da una parte all’altra.
Twilight lo guarda e sgrana gli occhi. Cosa ci faceva un passero imbizzarrito lì dentro? In quel momento ode una voce.
“Io non vedo nulla” e si volta verso la porta, dove riesce a intravedere diversi occhi che sbirciano all’interno.
“Ci credo, il sole è appena stato coperto dalle nuvole!” dice una seconda voce familiare.
“Ei Nonu!” chiama una terza “Dai vieni fuori!”
Twilight non ha dubbi. Erano le voci di Flash, Rainbow Dash e Fluttershy.
I suoi amici sono lì fuori. Senza farsi domande, cerca in tutti i modi di farsi sentire. Emette gemiti lunghi che le tolgono il respiro.
“Ma cosa …?” chiede la voce di Applejack “Avete sentito?”
Twilight cerca di uscire dal baule e di strisciare fino alla minuscola apertura. Il treno sta per muoversi. Fa una difficilissima flessione che le fa venire i crampi alle ginocchia e alla schiena, ma sapendo il poco tempo rimasto, ora che è seduta, si da d’impegno. Ondeggia cercando di rovesciare il baule e dopo un violento strattone ci riesce. Finisce a terra facendosi male ai gomiti. Ma nonostante il dolore prende a serpeggiare. Le mani incatenate e i piedi imbalsamati non le rendono facili le cose.
“O mio Dio!” Rarity indietreggia “Ma cosa succede lì dentro?”
Lewis, che non aveva ancora controllato, si china a sbirciare e quando si ritrova davanti agli occhi un volto con occhi spalancati e bocca imbavagliata, si ritrae quasi strillando.
Twilight sobbalza e cade di lato.
“Cosa c’è?” chiede Thomas “Cos’hai visto?”
“Ho … ho … ho …” balbetta il ragazzo “vi-vi-vi-visto …”
“Allora ti decidi a parlare?” Applejack lo fa rinsanire.
“Lì dentro c’è … Twilight!” tutti dicono:
“COOSA?” e si precipitano a guardare.
Le pupille della loro amica sono bagnate per l’emozione.
“T … T … Twilight?” balbettano in preda allo sconforto.
“Che cacchio ci fai lì dentro legata come un salame?” le domanda Flash dopo essersi ripreso. Ma sapendo che l’amica non può rispondere, si sbriga ad allungare la mano verso l’asse che spranga l’accesso al vagone. Ma in quel momento lui e gli altri iniziano a spostarsi sempre più velocemente, mentre dalla ciminiera della locomotiva esce fumo.
“Oh, no! È partito!” esclama Pinkie.
“Twilight!” dice Flash iniziando a correre.
“C’è soltanto un modo per non perderlo” afferma Applejack. E spicca un salto verso i binari, atterrando dentro una carrozza vuota e aperta dov’era presente soltanto fieno “muovetevi!” grida ai compagni che si fanno sempre più lontani “Salite!”
Senza opporre resistenza, i ragazzi prendono a correre e uno ad uno, a saltare nel vagone. Per miracolo ci riescono.
“Cazzo! Cazzo! Cazzo!” impreca Gabriel “Ma vi rendete conto di cosa cazzo abbiamo fatto? Porca zozza, è una follia”
“Scusate” si scusa Applejack “Non mi è venuto in mente altro”
“Ma che minkia ci fa Twilight lì dentro?” domanda Flash rosso in volto.
“Ovvio, è tenuta prigioniera” dice Lewis.
“CAZZO! Se lo sapevamo prima potevamo avvisare la polizia, invece il tuo stupido amico uccello ha dovuto scoprirlo all’ultimo istante!” si lamenta Francis. Pinkie lo obbliga a calmarci.
“Ma come mai il signor Evly non l’ha aiutata?” chiede Rarity.
“Non saprei” obbietta Fluttershy con le lacrime agli occhi, guardando il lago che stanno attraversando sul ponte. L’accademia diventa sempre più lontana. Non possono sporgersi troppo o rischiano di cadere.
“Ce lo faremo dire da Twilight. Una volta averla liberata” decide Flash.
“NOI?” esclamano i suoi amici.
“Pensi che riusciremo da soli a salvarla?”
“Perché no?” dice Flash “Insomma, da solo sono riuscito a trarla in salvo dal bosco”
“Cosa?” esclamano le Equestria Girls “Cos’hai fatto?”
“Oh …” Flash arrossisce “vi spiego dopo”
“Oddio, dove stiamo andando?” si chiede Rainbow strofinandosi le spalle congelate dal freddo che arriva dall’entrata spalancata.
“Non lo so, ma qualcosa mi dice che non saremo molto graditi se ci scoprono” trema Thomas.
Si acquattano in un angolo ricoprendosi con un po’ di paglia, mentre mille domande affollano le loro menti.
Cos’era successo a Twilight?
Chi l’aveva rinchiusa in quel treno?
Dove li stavano conducendo?
Qual’era il segreto del signor Evly?
E soprattutto: sarebbero riusciti a uscire da quella situazione?
Flash, mentre racconta la storia di come ha salvato Twilight dalla disarcionata a cavallo, si promette che anche a costo della vita, l’avrebbe difesa anche questa volta.
 
 
 
 

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Capitolo 73
*** En Route ***


"Cazzo!" borbotta Gabriel per la novantesima volta spegnendo il cellulare "la linea non vuole proprio saperne di prendere"
"Dovremo aspettare che ci fermiamo" starnutì Fluttershy. Thomas si toglie il giubbino e lo poggia sulle sue spalle. Lei arrossisce.
"E' la pià grande stronzata che abbia mai fatto" dice Applejack "moriremo congelati"
Sono passate due mezz'ore da quando sono partiti. Hanno provato e riprovato in tutti i modi possibili di chiamare qualcuno con i telefoni ma non c'è campo che possa permetterlo.
Intanto l'aria ghiacciata li invade penetrando fin dentro le ossa. Ormai cercano di muoversi il più possibile per non diventare del blocchi.
Si tengono a debita distanza visto che la velocità rischia sempre di più di strapparli dal rifugio.
Le ragazze si sono addormetate lasciando i ragazzi di guardia.
"Oh Twilight" mormora Flash "che cosa ti è successo?" è sempre più in ansia per la sua amata.
"Se è vittima di un rapimento, allora avremo un bel casino da risolvere" dice Francis che ha sentito tutto "dite che le persone che la tengono prigioniera sono ... armate?" deglutisce.
"Speriamo di no" dice Gabriel "ho già i brividi a pensarci"
"Dobbiamo proteggere le ragazze" esclama Thomas guardando una dolcissima Fluttershy assopita. Le viene una voglia immensa di accarezzarle i morbidi capelli e non si trattiene.
"Vi sareste mai immaginati, quando vi siete iscritti a questa scuola, di venire coinvolti in situazioni simili?" domanda Gabriel.
"Io mai" risponde Lewis "mi aspettavo solo un anno pieno di studio, con nuovi amici. Ora siamo nel mezzo di un'avventura"
"Ma quale avventura?" s'irrita Flash "Non capisci che appena ci fermeremo inizieranno i guai? Se è vero che sono armati, noi non abbiamo il giubbotto antiproiettile!"
"Hai ragione" arrossisce Lewis "ma ..." guarda Applejack "l'idea di essere in sua ... in vostra compagnia mi elettrizza"
Gli amici si guardano e ghignano dandogli delle gomitate e delle pacche.
A un certo punto però, il paesaggio campagnolo innevato diventa nero. SOno entrati in una galleria e le orecchie si tappano da sole. Tutto è buio e si stringono gli uni agli altri per non perdersi.
"Ei!" strepita Applejack svegliandosi di soprassalto "Dove sono? E'buio"
"Non gridare" le dice Lewis approfittando del buio per abbracciarla "siamo in galleria"
"Oh" lei improvvisamente arrossisce "allora ... non è stato un sogno? Stiamo davvero compiendo una missione di salvataggio?"
"Proprio così!"
"Oh, cazzo" singhiozza "allora è vero che siamo su un treno che va a cento e allora, con la portiera aperta, mezzi congelati e con dei rapitori per vicini?"
"Sì è tutto vero" dice Lewis "ma ... non ti preoccupare! Andrà tutto bene"
Lei non resiste. La paura la vine e la costringe a ricambiare l'abbraccio dell'amico : "ho paura"
"Anche io" Lewis diventa più rosso del sole al tramonto "ma ... ne usciremo. Te lo prometto"
La ragazza sente uno strano tamburino. Si volta. Al buio non riesce a vedere nessuno. Dopo un pò escono e il sole, seppure debole, li acceca. Vedendo in che posizione si trova, stretta a Lewis, si sbriga a calmarsi e a fingere di togliere un insetto dalla spalla di Rarity.
Intanto ode ancora una specie di tamburo. Nessuno sta suonando. Capisce. E' il suo cuore

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Capitolo 74
*** For she we'll do ***


Cap 74
Sono passate altre ore. Ormai i ragazzi si sono abituati al freddo ma di certo non lo sopportano.
Non hanno proferito parola dalla prima galleria.
Le ragazze erano ancora rimaste scioccate dal racconto di come Flash abbia salvato Twilight, eppure non lo commentano neanche una volta.
Le coppiette si stringono l’un l’altro, nella paglia ora umida e gelata.
Il paesaggio prevede soltanto montagne innevate con laghi ghiacciati e qualche edificio sulle cime dei colli.
Nel frattempo, nel vagone di Twilight, Nonu si è appollaiato vicino la ragazzina e la tiene d’occhio. Lei ha ridotto il pavimento una pozza.
Finalmente, dopo ancora qualche minuto, il treno comincia a rallentare.
Si trovano in una stazione autoferrotranviaria e il loro è l’unico vagone presente. A parte un distributore di carburante e una biglietteria, il resto è solo neve che ricopre i vagoni.
La fermata improvvisa li fa balzare tutti all’indietro.
I ragazzi si sporgono per vedere se c’era qualcuno in avvicinamento.
Il signor Evly sta scendendo dalla locomotiva principale e sta avanzando.
Lo vedono entrare in un vagone e riuscirne poco dopo con un baule in mano. Dopo di lui, esce Nonu, cinguettando terrorizzato.
“C’è Twilight lì dentro!” dice Fluttershy deglutendo.
“Dobbiamo seguirli” dice Flash.
E lentamente, uno per volta, escono immergendosi nella neve. Scavalcano il gancio che unisce i vagoni e si ritrovano dall’altra parte del mezzo.
Vedono Zach insieme ad altri uomini, che trasportano altri sacchi, entrare in un edificio abbandonato con le finestre senza vetri e il cemento con cui è stato fabbricato, di un nero carbonizzato.
La porta è di ferro e viene chiusa dopo il loro accesso.
“Come entriamo?” sussurra Applejack.
“Chi ha detto che entriamo?” chiede Rarity “Insomma … cosa possiamo fare anche se ci riuscissimo? Loro sono più grandi e sicuramente più forti di noi. Non voglio avere niente a che fare con uomini armati”
“Rarity ha ragione” ribadisce Rainbow “se vogliamo salvare Twilight e mettere dietro le sbarre quei manigoldi, ci serve un piano”
“Io propongo di entrare e vedere cosa succede” dice Thomas “se esitiamo standocene qua fuori, in questo momento, lei potrebbe ricevere un colpo in testa”
A quella parola tutti sgranano gli occhi. Flash digrigna i denti e allunga il passo verso l’edificio. Gli altri lo seguono senza urlare di fermarsi.
Il ragazzo, una volta giunto di fronte la porta, cerca di aprirla. Chiusa.
“Diamine!” si duole “Ci deve essere un’entrata sul retro” e inizia a percorrere il dorso dell’edificio.  
Gli amici sono sempre dietro di lui e si tengono a debita distanza dalle mura, per paura di farsi sentire. Sono più che sicuri che in questo momento gli uomini sono ai piani più alti, ma è meglio non rischiare.
La neve minaccia di farli starnutire, ma cercano di imbavagliarsi il più possibile per farlo silenziosamente. Ora hanno i nasi carmini.
“Oddio” barcolla Pinkie atterrando fra le braccia del ragazzo “mi gira tutto” lui le tocca la fronte.
“Cazzo” dichiara “sei calda”
“no” dice Lewis “non puoi ammalarti proprio ora”
“Ci … riesco” sostiene la ragazza rimettendosi dritta “al massimo avrò la febbre a trentasette. L’importante è non averla a quaranta”
“Sei … sicura?” le chiede Francis.
“Sicurissima” risponde lei sorridendo per finta “ andiamo”
Accelerano il passo. Trovano Flash con lo sguardo beato.
“Bingo” ridacchia “ho trovato il passaggio” e indica una finestra sempre senza vetro, che si trova al primo piano. Pochi centimetri sopra di loro.
“Hai controllato … che non ci sia nessuno?” chiede Gabriel.
“Sisi” risponde l’amico “si tratta di una vecchia cucina con la porta sigillata da un ferro da stiro” detto questo si prepara al salto.
“Aspetta” prova a fermarlo Rarity “qui c’è linea. Se chiamassimo la polizia … e dire il luogo …”
Lui la guarda: “Primo: non abbiamo la minima idea di dove ci troviamo. Secondo: Twilight è lì dentro e forse sta per morire e la polizia non arriverebbe mai in tempo.                                                                                   Terzo: è ora che ti metti in testa che tocca a noi salvarla” urla infine.
Gabriel pensa di difendere la fidanzata, ma da cosa? Dalla verità?
Flash indietreggia e parte. Spicca un lungo salto fino ad appoggiarsi con le mani al davanzale della finestra. Poi, tirandosi all’insù, entra.
“Oh, caspita” trema Fluttershy mangiandosi le unghie.
“E’ il vostro turno” dice l’amico affacciandosi. Ma nel vedere i compagni restare immobili con la faccia sconvolta, decide di facilitare loro le cose. Scompare all’interno della stanza e ricompare con qualcosa fra le mani. L’aveva vista poco prima e ora poteva tornare utile: una scala.
La poggia alle mura e attende che gli altri lo raggiungano.
“Dai, minchia!” esclama “Volete aiutarla oppure no?”
In quel momento si ode un tonfo assordante, simile a uno sparo.
Tutti sussultano e gridano stridulamente.
“Ho capito” dice Flash “vado da solo. Siete solo un branco di fifoni incapaci. Vaffanculo!” e scompare nuovamente.
Tutti si guardano con un grosso senso di colpa in petto.
Quel rumore aveva fatto capire che avevano davvero a che fare con uomini armati. Uomini pericolosi, uomini scellerati, uomini … che avevano in mano la loro amica.  Una ragazza trattata a pesci in faccia inutilmente. Per una cosa che non aveva fatto. Se l’avessero ascoltata sin dal principio, tutto questo non sarebbe successo. E se ora rischiava la vita, era anche un po’ colpa loro. Non potevano starsene lì a non fare niente, mentre lei era in pericolo. Dovevano essere coraggiosi. Questo avrebbe detto lei.+
Perciò uno a uno, salgono i gradini della scala e vanno da Flash, che controlla se la via in corridoio è libera.
Non appena il ragazzo li vede sorride. Sapeva che non l’avrebbero abbandonata.
 
 
 

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Capitolo 75
*** Secret passages ***


~~“Oh, diamine” abomina Zach Evly mentre il filo di pioggia di cemento gli macchiava la testa. Si ripone la pistola in tasca promettendosi di non controllare più la sua funzione, puntandola verso il soffitto, dove ora si era creato un buco.
Lui e altri uomini sono riuniti nella soffitta dell’edificio. Avevano rinchiuso Twilight in una stanza al piano inferiore, buia e fredda, dove la ragazzina si sta abbandonando a un pianto disperato.
Insieme agli uomini c’è anche il signor Dominio con i suoi scagnozzi. Sono tutti radunati su una lunga tavolata e discutono.
Il signor Evly sta porgendo a Dominio un sacco, dentro il quale sono presenti tantissime banconote da cento, raccolte in mazzi.
“Ci sono tutti?” chiede Dominio.
Lui annuisce: “Ventimilioni” fa il conto e guarda l’orologio da polso “la scadenza è appena arrivata” incrocia le braccia “ci sono tutti”
“Non me l’aspettavo da un coglione come te” dice Dominio chiudendo il sacco e porgendolo a uno dei suoi uomini.
“Un affare è un affare Domi” dice Zach.
“Molto bene” dice l’uomo “allora possiamo dire che è tutto finito”
“Non direi” deglutisce il dirigente del concorso “c’è la ragazzina da sistemare” indica il corridoio.
“Oh, giusto” dice Dominio “non mi sembra un problema tanto complicato” tira fuori dalla tasca un revolver lucido “uccidiamola e lasciamola qui. In questo modo i familiari penseranno che sia scappata”
“Hai ragione” ghigna Zach “allora ci penserò io” prende la sua arma.
Nel frattempo i ragazzi stanno percorrendo una corsia di muri con le sagome di quadri bianchi. L’unico rumore è il loro respiro.
Le ragazze sono terrorizzate all’idea di ritrovarsi uno dei rapitori della loro amica di fronte, con la pistola puntata al petto.
Dopo aver percorso dodici o tredici metri, si fermano di fronte una scala che scende nel pavimento.
“Deve portare in cantina!” ipotizza Flash “Forse l’hanno rinchiusa lì. Perché è il posto più solitario delle case” e appoggiandosi al corrimano inizia a fare dei passetti piccoli sulle scale scricchiolanti.
Gli altri gli stanno dietro facendo meno rumore possibile.
Fortunatamente la scalinata non è lunga e si ritrovano ben presto in un grande sottoscala che contiene solo un vecchio gas, un tavolino con sopra diversi fregi natalizi rivestiti di polvere e ruggine. A parte questo, tutto vuoto. Dietro il gas c’è una porta chiusa. Gli amici si avvicinano e abbassando la maniglia creano un suono frastornante ma poco chiassoso. Aprendola vedono uno scivolo a chiocciola risalire verso l’alto.
“E’ una specie di passaggio segreto” dice Rainbow ricordandosi una scena nei suoi libri d’avventura “che però si usa dall’alto”
“Noi invece lo useremo dal basso” dice Flash.
“Cosa?” dice Fluttershy “Come pensi di fare? Cadrai”
“Una volta l’ho visto in un film” risponde l’amico. Appoggia le mani alle pareti e si trascina con i piedi in alto. Tiene i palmi premuti contro la pietra mentre risale lo scivolo a chioccola “non è difficile” rassicura gli altri “è deteriorato dal tempo, quindi non è più liscio. Venite”
Senza capire molto, gli altri lo imitano e si rendono conto che è più facile di quel che credevano. In breve si ritrovano a percorrere lo scivolo al buio, ma non si fermano. L’idea di essere riusciti ad arrivare fin lì aveva dato loro una grande sicurezza e coraggio. Non temevano più nulla.
Dopo un po’, Flash tocca con i piedi un gradino e si ferma aspettando i compagni. Vedendo che non ci vanno tutti, dice agli altri di restare nella posizione in cui si trovano, finché i suoi occhi, ormai abituati al buio, non avessero ragionato su cosa si apriva davanti.
Riesce a vedere uno spiraglio di luce spuntare da un buchino. Si china e sbircia. Tutto grigio.
“Dannazione” sussurra “non vedo un accidente”
“Allora … posso prendere il tuo posto un attimo?” chiede Rarity, che è rimasta con le gambe a penzoloni e le braccia ancora aggrappate alla parete. È esausta “solo cinque minuti. Sto per cedere” Flash ritorna con i piedi sullo scivolo e l’amica si appoggia sullo scalino. “Grazie” dice lei poggiando le spalle alla parete, con tutto il peso “non ne potevo più” in quel preciso istante, ode alle sue spalle un rumore. Si sente trascinare nel muro, ma prima d spostarsi, cade all’indietro dentro un varco che si è appena aperto.
“RARITY” strilla Gabriel mettendosi sul gradino e chinandosi per vedere dove fosse finita la sua ragazza. Ella è atterrata su uno squarcio di roccia poco sotto. Lui fa un piccolo salto e la raggiunge “Dimmi che stai bene” chiede prendendola fra le braccia.
“Tutto apposto” gli sorride lei massaggiandosi la schiena dolorante.
Gli altri si affacciano. Probabilmente la loro amica doveva aver spinto una porta mischiata alla parete col corpo ed era finita dall’altra parte.
Uno per volta, saltano e dopo un po’ sono tutti riuniti sullo spacco resistente. La stanza in cui sono finiti ha le pareti color topo.
Lentamente si chinano sulla sporgenza a guardare in basso.
C’è una porta ricoperta di ottone, chiusa, un baule, una ragazza sdraiata vicino ad esso, dei sacchi, una finest … un momento …. Una ragazza?
Proprio così! Una ragazzina della loro età, legata e imbavagliata, è con la testa poggiata su un sacco e piange con singhiozzi tappati.
“Twilight” Flash avrebbe voluto urlare di gioia, così come lo volevano gli altri, ma si limitano a sussurrarlo.

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Capitolo 76
*** Loss ***


“Psss” mormorano i ragazzi agitando le braccia “ei … Twilight!” lei resta immobile. Respira e questo fa dedurre che non è stata uccisa.
Gli amici allora si tolgono le scarpe e le lanciano nella sua direzione. Una atterra vicino la testa e la costringe ad aprire gli occhi. Terrorizzata si guarda intorno, finché non scorge sopra di lei delle facce familiari.
Batte più vote le palpebre e scuote la testa facendola girare. Non crede ai suoi occhi. I suoi amici sono sopra di lei. Tutti!
“Mmmmmpf!” trasale iniziando a scuotere le mani incatenate.
“Non ti preoccupare” le dice Pinkie con le lacrime agli occhi “stiamo venendo a liberarti” ma guardando in basso nota che se si fossero lanciati verso il pavimento, avrebbero potuto rimetterci una gamba.
“Vado prima io” dice Flash “sono abbastanza robusto”
Ma Gabriel lo ferma: “Se si tratta di robustezza io ti supero di dieci addominali. Qui si tratta di altezza. Rischiamo di fratturarci qualcosa”
Mentre riflettono su come fare, sentono una chiave girare e si sbrigano ad indietreggiare fino a scomparire alla visuale. Attraverso le fessure vedono cosa succede. Un uomo è entrato e in mano tiene una pistola.
“Zach Evly” pensano in coro.
Chi poteva immaginare che un tipo bizzarro e simpatico come lui, si rivelasse in realtà un traditore criminale?
Twilight guarda prima lui, poi lo squarcio. Non sa di cosa ha più paura: che i suoi amici vengano scoperti o che quella pistola non prediceva buone cose.
“Chiudiamo questa faccenda, mocciosa” dice Zach puntando l’arma contro di lei.
“MMMM” urla gettandosi con la testa sul pavimento.
“No” mormora Flash. L’uomo fa scivolare il dito sul grilletto “No …” è pronto a sparare “NOOOO” spicca un balzo e si ritrova a precipitare nell’aria, finché non punta le gambe alla schiena del signor Evly. La schiaccia facendolo gridare dal dolore e cadere da un lato. In fretta gli toglie la pistola di mano e la getta da una parte. Ha le gambe doloranti per l’atterraggio, ma non deboli. L’uomo è steso per terra e cerca di gridare, ma la forza improvvisa che questo ragazzino ha acquistato in meno di un minuto è impressionante. Flash gli tiene la faccia premuta sul pavimento e la sbatte ripetutamente. Il naso di Zach si apre in una goccia di sangue che ricopre l’intero viso, mentre la fronte è ricoperta interamente da ferite aperte, lividi e graffi. Esausto, l’uomo perde i sensi. Il ragazzo ansima affaticato. Si volta verso Twilight che lo sta fissando con occhi sgranati. Si sbriga a toglierle il pezzo di scotch dalla bocca e ad accarezzarle il viso: “Come stai?” le chiede in un sussurro.
Lei ha lacrime continue che scorrono su tutto il viso, ora zuppo come se fosse stato immerso in una bacinella: “Flash … io …”
“Ma che sta succedendo?” dice all’improvviso una voce in lontananza ma in avvicinamento.
“Oh, no” dice Twilight “stanno arrivando gli altri uomini”
“Dobbiamo portarti via di qui alla svelta” dice Flash prendendo la ragazza in braccio. Poi però si rende conto che risalire sulla sporgenza è praticamente impossibile.
“Merda!” dice Thomas “E adesso?”
Flash si volta verso la pistola lanciata non molto distante: “C’è solo una cosa da fare” adagia la ragazza per terra e afferra l’arma. Mentre attende l’arrivo degli altri, nota un mucchio di sacchi stipati vicino la finestra. Si rivolge agli amici “Saltate da quella parte” indica i sacchi “e sarete salvi”
Gli amici obbediscono. Esitano un po’ ma alla fine si slanciano verso il basso, atterrando fortunatamente sul morbido.
Appena le Equestria Girls toccano terra, corrono verso Twilight e la travolgono in un abbraccio, bagnandola con le lacrime che lei ha invece esaurito da poco.
“Perdonaci. Perdonaci” singhiozzano.
“Dovevamo avere fiducia in te” la bacia Rarity “ti prego non odiarmi”
“Non sei stata tu. È stata quella stronza bastarda di Manula a picchiare Sweetie Belle” le racconta Applejack.
“Manula?” esclama Twilight “Ma come … lei …”
I maschi stanno cercando qualcosa con cui liberarla dalle manette.
Ma ecco che nella stanza entrano otto uomini, tutti fortificati. Appena vedono la combriccola di ragazzini presenti nella stanza, si bloccano.
“Bene, bene, bene” si fa avanti Dominio “guarda in po’ chi c’è qui” tutti si stringono davanti alle ragazze per proteggerle. Flash punta la pistola verso di loro.
“Andatevene e nessuno si farà male” minaccia con la mano che trema.
Gli uomini in tutta risposta scoppiano a ridere.
Tutti eccetto Dominio che li guarda: “No uomini” dice serio “Non c’è niente di divertente” indica i ragazzi “Quello è armato e non scherza” si volta e si avvicina “Avanti” si indica “cosa stai aspettando, moccioso? Sparami. Mi sto offrendo in tuo sacrificio”
Le ragazze rabbrividiscono e si tengono più strette.
“G-g-g-guarda … c-c-che non scherzo” balbetta Flash oscillando “ti sparo”
“Ok” dice Dominio “io non ho problemi. Vuoi una prova della mia resa?” schiocca le dita dietro di sé “Mettete via le armi” gli uomini se le ripongono in tasca e alzano le mani “ecco fatto ragazzino” fa spallucce l’uomo “sono a tua completa mira. Punta al petto per cortesia. Vorrei che la mia faccia restasse quella che è durante i funerali”
“Consegnateci le altre pistole” dice Flash “e vi … crederò”
“Consegnarvi le pistole? E perché mai? Infondo avete vinto. Noi siamo stati sconfitti e voi potrete tornarvene a casa con la vostra amica”
“Allora” Flash pensa ad un’altra prova di fiducia “lasciate questa stanza”
“Cosa ti esorta a non colpirmi? Paura?” chiede Dominio.
“Lasciate. Questa. Stanza” ripete Flash.
“Perché non spari? Non sei abbastanza infuriato?” si volta verso le ragazze “Vediamo se lo diverrai” allunga un braccio e attira a sé Twilight. Una volta che essa è nelle sue braccia, viene colpita violentemente al viso e scaraventata lontano. Le amiche urlano e la raggiungono.
“BASTARDO!” grida Flash e spara chiudendo gli occhi e sudando. Ma appena li riapre, nota che al signor Alteri non è successo niente. In effetti non aveva udito alcuno sparo o rumore assordante “Ma cosa …?”
“Uomini” Dominio schiocca le mani e fa partire gli scagnozzi che si avvicinano alle ragazze agguantandone una alla volta. Lui invece da uno schiaffo alle mani alla pistola di Flash e la fa volare via.
I ragazzi stanno per correre in aiuto delle loro amiche, ma vedendo le pistole puntate sulle loro teste, rimangono paralizzati.
“Non fate mosse false” dice Dominio indicandole “o per loro è la fine”
I maschi stringono i pugni e i denti mentre diventano color fuoco.
“Figlio di puttana” impreca Gabriel “toccala e ti ammazzo”
“Non avrai sul serio pensato che avrei dato ad un imbranato come Zach una pistola carica” ride il signor Alteri indicando il corpo del signor Evly “No. Sapevo che era nient’altro che un rimbambito di merda. Stavo pensando di farlo fuori una volta avermi avvisato di scappare prima dell’esplosione” si china sul suo corpo e gli sfila l’orologio dal polso “ma ora ho capito che mi basta vedere il suo timer, per sapere l’ora esatta in cui la vostra adorata accademia salterà in aria”
“Come … salterà in aria?” Flash è confuso, furioso e allo stesso tempo spaventato all’idea che potesse succedere qualcosa di grave a tutti loro.
“Hanno portato una bomba atomica nella scuola” spiega Twilight senza avere pura dell’arma puntata al suo cervello “esploderà il giorno del concorso. Si trova nelle catacombe e …” non può dire altro perché sente la pistola affondare di più nella carne.
“Siete dei terroristi” capisce Lewis “maledetti”
“Tutti i vostri amici, i vostri insegnanti e i vostri compagni, moriranno fra non molto tempo. Sarà meglio dell’esplosione di Nagasaki e Hiroshima”
“Ma perché?” chiede Rainbow.
“Lui voleva vendetta” dice Dominio rivolto a Zach “io volevo solo il denaro. Non mi interessa molto la vostra stupida scuola. Ma ormai la bomba è stata portata al suo interno. E credetemi: vedere una sgualdrina come Celestia fare la fine che si merita, mi fa commuovere d’emozione”
Gabriel, sentendo quell’insulto grave verso sua madre, scatta in avanti con le mani puntate sulla gola dell’uomo, viene però colpito alla tempia dal manico della pistola e finisce inerme sul pavimento.
“GABRIEL!” strilla Rarity dimenandosi dalla presa dell’uomo, che in tutta risposta le da uno schiaffo all’orecchio.
“Non temere carina” dice Dominio “fra poco vi rincontrerete” mira alla tempia del figlio della preside.
“Oh, no la prego” piange la fidanzata “LA PREGO NON LO FACCIA”
Tutti chiudono gli occhi preparandosi a dover subire la fine. Nessuno trattiene le lacrime.
Sembra che tutto sia finito in peggio.

 

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Capitolo 77
*** Deaths and injuries ***


All’improvviso qualcosa di duro e freddo colpisce la mano di Dominio, che è costretto a mollare l’arma che finisce per terra.
Le teste dei presenti scattano verso l’alto e vedono, sulla sporgenza dove i ragazzi si erano nascosti poco tempo prima, c’è un giovanotto biondino, con occhi color del cielo e i vestiti ricoperti di brina, tiene in mano il secondo stivaletto che sta per lanciare agli uomini.
A Rainbow Dash viene un colpo. È Jeremy.
Gli uomini puntano verso di lui le pistole, ma egli riesce a scansarsi e a buttarsi, atterrando in mezzo ai sacchi.
Dominio sta cercando la pistola caduta, ma Gabriel, che si è da poco ripreso dalla botta, l’aveva agguantata e nascosta in tasca.
Ora si sta lentamente rialzando, tenendola ferma di fronte l’uomo.
“Non fare l’idiota, ragazzino” lo minaccia lui “dammela”
“Non credo proprio” dice Gabriel.
Jeremy lo raggiunge: “Lasciate andare gli altri”
“Ti darò tempo fino a tre” dice il signor Alteri “poi riavrete i vostri amici, ma con la testa aperta” alza la mano in direzione degli scagnozzi.
“Anche loro riavranno il loro capo” continua il figlio di Celestia con un coraggio impressionante “però senza un occhio!” l’uomo digrigna i denti “Provate a premere quei grilletti e ve ne pentirete”
I ragazzi sono pronti a scagliarsi contro gli uomini che tenevano in ostaggio le ragazze. Sono più furiosi di un toro.
Quello che tiene sottobraccio Fluttershy, sta allontanando l’arma dalla sua gola per spostarla sugli amici. Lo stesso fanno i colleghi.
“Nove contro sei” conta Dominio “e sapete che non scherziamo”
“Neanche noi” dicono i maschi.
“Figli di puttana” insulta Dominio “loro resteranno senza un capo, ma voi resterete senza fidanzate!” solleva nuovamente la mano “Ripeto: conto fino a tre. Dopodiché salutatele”
“Non osare!”
“Uno” gli uomini ripremono le pistole sulla testa delle Equestria Girls “Due” le caricano “ e …”
“Ragazzi” piangono tutte, tranne Rainbow. Ha gli occhi chiusi.
“Twilight!” Flash.
“Fluttershy!” Thomas.
“Rarity!” Gabriel.
“Applejack” Lewis.
“Pinkie!” Francis.
“Rainbow!” Jeremy.
La ragazza alza solo allora lo sguardo. Era già rimasta sconvolta dal suo arrivo improvviso e dopo tutto quello che era successo, aveva creduto che non avrebbero più avuto scampo al loro destino, e si stava preparando alla fine. Ma, sentendo i ragazzi gridare il nome delle loro amate, e sentendo lui nominare lei, aveva capito che mentiva quando diceva che non gliene importava niente sul suo conto.
E questo gesto la fa reagire. Tira una capata all’indietro, in modo da ferire l’assalitore alla tempia, dopodiché usa le ginocchia per colpirlo nelle palle e farlo piegare in due. Approfitta di quell’attimo di dolore per prendergli la pistola dalle mani, dopodiché mira alle braccia degli altri e spara. Viene imitata dai maschi. Si sentono spari e grida, mentre puzza di zolfo e un lieve fumo si sparge per la stanza.
Poco dopo, otto uomini sono a terra con le braccia sanguinanti, cinque ragazze sono sdraiate mezze svenute, in lacrime e con la testa coperta, sei ragazzi e un’altra ragazza corrono in loro aiuto, e un nono uomo guarda la scena allibito.
“Non temere Twilight” dice Flash studiando attentamente gli uomini a terra. Ad un tratto scorge un mazzo di chiavi penzolare dalla cinta di uno di loro. Si china a strappargliela di dosso dopo pochi tentativi, riesce a liberare la ragazza dalle manette. La’abbraccia: “Sei salva” nel dire queste parole ode un singhiozzo. Non riesce a trattenere le lacrime.
“Flash … io” Twilight non sa cosa dire.
Gli amici intanto hanno raccolto le altre pistole cadute a terra e le puntano tutte contro Dominio. Ogni ragazza è stretta al suo.
“Cosa … cosa sei venuto a fare? “chiede Rainbow avvicinandosi a Jeremy.
“Vi ho seguiti” spiega il ragazzo “ dopo avervi visto raggiungere la stazione, mi sono messo  nel vagone accanto al vostro, e una volta arrivati, aspettavo un sufficiente allontanamento per seguire le vostre mosse all’interno di questo edificio. Il mio aiuto è stato indispensabile”
“Avevi detto …” la ragazza ha gli occhi umidi “che non t’importava niente di me” si asciuga le pupille.
In tutta risposta Jeremy l’agguanta per il polso e la trascina in una stretta: “Può darsi che a te non importi di me” le sussurra all’orecchio “ma a me sì. M’importa di te. Da morire” si guardano negli occhi.
“A me … a me …” Rainbow finalmente tira fuori quella frase che la sta ossessionando dal loro incontro in palestra “a me importa di te. Molto!”
Mette una mano dietro la sua testa e attira il viso al suo, dove le loro bocche s’incontrano. Dimenticandosi di essere in pubblico, continuano.
Poi, tutti e dodici si voltano verso Dominio, ancora indifeso.
“Bene signor Alteri” dice Flash “ha perso”
“Non vi conviene uccidermi” dice Dominio, ora un po’ più timoroso “io sono l’unico che sa come disinnescare la bomba. Senza di me, salterete!”
“Non vogliamo ucciderti” dice Thomas “però dovrai eseguire i nostri ordini alla perfezione e non fare scherzi”
“Dove … volete portarmi?”
“Ci riporterai all’accademia” spiega Flash “ e una volta lì, disattivare la bomba. Dopodiché finirai dietro le sbarre fino alla fine dei tuoi giorni”
“Chi dice che lo farò?” le pistole sono più tese. Si zittisce.
“Ragazze” dice Francis “trascinate Zach Evly e gli altri uomini fuori di qui. Noi teniamo lui sotto tiro” obbedendo le Equestria Girls agguantano le gambe dei malfattori e le trainano via. A contatto con i gradini, allungano di più il loro svenimento.
Twilight sta allungando le braccia verso i piedi del signor Evly, mentre alle sue spalle, Flash sta ammanettando Dominio.
Ma all’improvviso, il direttore del concorso –Dream- apre gli occhi e le balza addosso. La sbatte a terra, per poi correre verso il ragazzo e l’uomo.
Flash, colto alla sprovvista, viene derubato dall’arma, che però non viene puntata su di lui, ma su Dominio.
“TU!” grida Zach rivolto a lui “Traditore! Figlio di buona donna! Maledetto bastardo! Lurido stronzo pezzo di merda! Ho sentito tutto quello che hai detto a questi altri maledetti!” indica i ragazzi “Come hai potuto tradirmi così? Dopo tutto quello che ho fatto per te!”
“Vuoi dire a parte farti spacciare per un conduttore drogato con gli occhiali da sole, e guadagnare soldi corrompendo le donne?” ringhia il signor Alteri.
I maschi stanno per entrare e ordinare loro di smetterla, ma vengono bloccati da Twilight e Flash, che stanno presagendo qualcosa.
“E pensare che ti ho definito il miglior commercialista di armi nucleari della storia” rimpiange il primo“Non sei altro che un impostore! Concludi gli affari uccidendo le persone!”
“E’ il mio lavoro figlio di puttana” dice Dominio.
“Beh, il  mio lavoro ora è di farti saltare le cervella” aziona l’arma.
“NOOO” strilla Lewis bloccandolo “non lo uccida! Deve disinnescare la bomba!” lui se lo scrolla di dosso.
“E TU LEVATI DAI PIEDI!” lo getta da un lato. Allora ripunta la pistola su Dominio, che viene però salvato dallo stesso Lewis, che ha sparato la pallottola nelle costole di Zach. Le ragazze urlano, mentre l’uomo si accascia a terra e si mette a vomitare sangue e a gemere: “Co … dardo”  gli si tolgono gli occhiali, mostrando i terribili segni che aveva agli occhi.
Tutti riurlano, finché non assistono in diretta alla morte di Zach Evly.
“LEWIS!” strilla Applejack inginocchiandosi “Come stai?”
“Tutto bene” dice il ragazzo sorridendole e prendendole la mano.
I due si guardano negli occhi e stanno per unirsi in un abbraccio di ringraziamento al cielo per la loro salvezza ma … nessuno aveva fatto caso alla pistola che Zach teneva ancora impugnata nella mano cadaverica. E Dominio, che non era ancora stato ammanettato per bene, riesce a liberarsi e ad impugnarla: “Non mi farò sconfiggere da voi teppisti” mira e spara, centrando alla spalla Lewis, che grida di dolore sbattendo con la testa sulla cassa dov’era stata portata Twilight.
“LEEEEEEEEEEWIIIIIIIIIIIIS!” gridano i suoi amici, chi in lacrime, chi con una forte rabbia crescente in petto.
Dominio sta per mirare anche su Applejack, ma la ragazza ha il tempo di dire: “FIGLIO DI UNA TROIA!” che prende la pistola di Lewis e spara uno … due … sette colpi alla testa dell’uomo, ora con la faccia forata.
Cade all’indietro riducendo il pavimento una pozza.
Applejack è in lacrime e tiene fra le braccia Lewis, con la mano premuta sulla ferita sanguinante. Tutti accorrono: “No … Lewis … ti prego! NO!”
“Apple … Apple … jack” tossisce lui guardandola con le lacrime agli occhi. Le accarezza la guancia “Ti … ti … amo” _;e sviene.
“NOOOOOOOOOOOOOOOOO” Applejack esaurisce il fiato.
Francis controlla il polso dell’amico: “E’ vivo” annuncia “ma dobbiamo portarlo via al più presto”
“COME?” grida Fluttershy “Non sappiamo come si guida un treno e non arriveremo mai in tempo con la sua andatura” mentre pensano a come risolvere quel caso disperato, odono un rumore provenire da fuori.
Si affacciano e vedono un cavallo scavare col muro all’interno della neve e tirare un ciuffetto d’erba che si gusta.
“Ma … ma …” balbetta Twilight “Quello è Paw”
“Sì è proprio lui” concordano le amiche.
“Che cazzo state aspettando allora?” grida in preda al panico Applejack “andate a prenderlo prima che scappi!”
A Flash sono bastati pochi attimi per formulare un piano. Prende in spalla Lewis: “Andrò a cercare aiuto. Ma come sapete non ci andiamo tutti in sella al cavallo” scende lentamente le scale “quindi voi aspettate qui. Manderemo in seguito qualcuno a prelevarvi” Applejack si fa avanti.
“Ti prego! … Sbrigati”
“Non temere. Ce la farò” dopo un po’ giunge alla porta e fortunatamente si ritrova il cavallo intento a mangiare in mezzo alla neve. Fluttershy lo calma parlandogli in modo strano, poi lui ci mette sopra l’amico, ci monta e dopodiché partono vero il tramonto.
Gli altri lo guardano sparire dalla finestra. Una grande ansia li possiede.

 

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Capitolo 78
*** Return ***


Gabriel digita sul cellulare il numero di sua madre e attende sette squilli.
“Niente da fare” dice chiudendo la conversazione “è occupata”
“Prova con tua zia!” propone Rarity.
Gli altri, sono intenti a legare e imbavagliare gli altri uomini, che, riprendendo conoscenza, avrebbero potuto diventare pericolosi.
E’ passata più di un ora da quando gli amici sono partiti.
“Ce l’ha spento” dice Gabriel. Così prova a chiamare la segreteria.
Twilight finalmente conosce la verità sul conto di Sweetie Belle: “Ma … perché Manula ha fatto una cosa del genere? Non mi sembra di aver fatto qualcosa che potesse offenderla”
“E se l’avesse fatto sotto ordine di Trixie?” ipotizza Pinkie “Sapete che serpe può diventare quella ragazza”
“Lo scopriremo quando torneremo all’accademia” dice Fluttershy “Per ora voglio soltanto sperare che Flash riesca a far curare Lewis”
Applejack ha l’ennesimo singhiozzo: “Oh … Lewis” le amiche si avvicinano.
“Andrà tutto bene” dice Rarity “lui starà bene”
“Tutto quello che voleva era un amore ricambiato” chiude gli occhi Applejack “io invece cercavo continuamente di levarmelo dai piedi. Mi sento … UN MOSTRO!”
“Non dire così” l’abbraccia Fluttershy “lui … guarirà. E vedrai che dopo essersi rimesso … potrete chiarirvi”
“Sono un mostro” ripete Applejack “se solo … avessi capito quanto ci tenesse a me. Se solo … lo avessi amato prima, come lo amo ora”
Tutte sgranano gli occhi: “Quindi” capisce Twilight “lo ricambi?”
“Sì” annuisce l’amica “lo ricambio con tutta me stessa”
Le ragazze le fanno le congratulazioni.
Twilight comprende che ora tutte le sue amiche hanno un compagno. Rimane solo lei. Deve trovare il coraggio di dichiararsi a Flash, senza interruzioni. Era sicura che tutto si sarebbe concluso per il meglio.
“OH” esclama all’improvviso Gabriel, dopo aver tappezzato la faccia dell’ultimo uomo con lo scotch “Mi sta chiamando mia madre” tutti si riuniscono intorno a lui “Pronto mamma? Senti. Ti sembrerà strano ma … come? Lo sai? … Flash? … state arrivando?” tutti si guardano speranzosi “Fantastico! È una notizia magnifica mamma. Ti spiegheremo tutto con calma non appena arriveremo” chiude e racconta “Flash è riuscito a raggiungere il cottage dei cacciatori della Everfree Forest, che stanno curando Lewis e sono riusciti a far funzionare il loro scafo e sono giunti all’accademia”
“In così poco tempo?” dice Pinkie confusa “Noi abbiamo impiegato delle ore in treno” riflette “si vede che non siamo così lontani come pensiamo”
“Ad ogni modo stanno arrivando” conclude il figlio della preside “saranno qui fra non molto con un elicottero poliziesco a prelevarci”
I ragazzi fanno i salti di gioia e si abbracciano a vicenda.
Tutto va esattamente come lo ha preannunciato Gabriel.
Dopo aver ancora aspettato per un tempo non infinito, odono uno strano rumore provenire dal cielo. Si affacciano e rimangono sbalorditi davanti il grande aeromobile blu notte con le iniziali della polizia, abbassarsi non molto distante da lì.
In fretta escono fra la neve e lo raggiungono correndo.
I poliziotti chiedono loro di spiegare meglio la situazione. Raccontano tutto partendo principalmente dalla bomba e poi facendo vedere loro i cadaveri di Dominio e Zach, più i corpi ora svegli degli otto scagnozzi.
I carabinieri, allora, fanno salire i ragazzi sull’elicottero, mentre la maggior parte di loro resta a ispezionare il luogo e a interrogare i sopravvissuti.
Twilight e gli altri, si godono il viaggio dall’altro, parlando attraverso le cuffie e i trasmettitori che dovevano indossare per sentirsi a vicenda.
“Domando scusa signore” grida Applejack rivolto al pilota “sa niente del ragazzo ferito?”
“Oh sì” dice il signore “lo hanno portato all’ospedale per un piccolo intervento alla spalla, ma ci hanno assicurato che sarà di ritorno fra una settimana” alla ragazza balza il cuore all’indietro. Come poteva sopportare una settimana, sapendo che Lewis soffriva?
Durante il ritorno, scoprono che l’accademia non distanziava parecchio dall’edificio. Probabilmente avevano fatto un giro più lungo o (secondo la teoria di Pinkie) il freddo li aveva dato di volta il cervello.
Giungono sui margini della collina, per poi continuare a piedi.
Ad attenderli c’è la preside con le lacrime agli occhi, che corre ad abbracciare suo figlio, Luna e il corpo insegnanti.
“Allora” dice la vicepreside “secondo quanto ci ha detto Flash, c’è una bomba nelle catacombe, giusto?” tutti annuiscono.
“Se è programmata al giorno del concorso, abbiamo tutto il tempo necessario per cercare di rimuoverla” dice Celestia “ma nel caso non ci riuscissimo, stiamo facendo evacuare la scuola e vi consiglio di fare altrettanto” i ragazzi rimangono sbalorditi.
“Volete dire che le possibilità di riuscirci sono poche?” chiede Thomas.
“Ho paura di sì mio caro” abbassa lo sguardo la preside “per questo vi dico di cominciare a fare i bagagli. I militari arriveranno a momenti e stasera daremo l’annuncio di riuscita o fallimento” detto questo si dirige all’interno della scuola tenendo il figlio per mano.
Sotto ordine degli insegnanti, i ragazzi ritornano nelle loro stanze.
Applejack trova Applebloom ad aspettarla a braccia aperte.
“Applebloom” le spiega lei “torna subito in albergo e prepara le valigie”
“Perché?” chiede la piccola confusa.
“Ti spiegherò tutto dopo. Per ora ti chiedo solo di obbedirmi”
“Va bene sorellina. Come vuoi tu” e s’incammina dalle altre.
Twilight sta riordinando il suo bagaglio, facendo fatica a chiuderlo. Prova a svuotarlo e riempirlo di nuovo e solo dopo un po’ scopre la causa del problema. Si era dimenticata di restituire alcuni volumi in biblioteca. Li prende e si sbriga ad uscire: “Torno subito” a dire il vero sarebbe voluta sparire per sempre. Luna le aveva annunciato che in meno di un’ora, sarebbero venuti vari giornalisti a farle delle interviste sul conto del rapimento e non era un fatto di cui andava fiera ricordare. Quando aveva varcato le soglie dell’Equestria Academy, non si sarebbe mai aspettata di dover affrontare tutto questo. Inoltre la scuola rischia di saltare in aria e cessare di esistere per l’eternità. Non se lo sarebbe aspettata. Mai.
Intanto, nei meandri più profondi dell’accademia, un gruppo di uomini vestiti da militari, sono alle prese con dinamite pura fornita da un missile dov’è agganciato l’orologio. C’era voluto del tempo per tirarlo fuori dal pozzo dov’era stato gettato, ma alla fine si ritrovano di fronte la bomba.
“Cazzo” esclama uno di loro “questa non ci voleva! Bisogna inserire un codice” gli amici lo guardano.
“Solo gli attivatori la sanno”
“Ma sono morti”
“Allora cosa facciamo?”
Il capo lancia un’occhiata al timer impostato a pochi giorni da lì: “Non lo so” riflette lungamente, per poi giungere a una conclusione “portiamola via di qui” spiega “dopodiché raggiungeremo con l’elicottero un punto fisso dell’oceano, dove non sono presenti né barche né niente. Andremo al triangolo delle bermuda se necessario. Ma lasceremo che questa cosa mortale, apra le acque e distrugga i pesci” tutti ci riflettono. Poi capiscono che è la soluzione migliore.

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Capitolo 79
*** Eagerly awaited kisses ***


Cap 79
Flash sta facendo la valigia. CI mette dentro le cose più importanti, sapendo che se invece le infilasse tutte, non ci andrebbero mai.
Francis sta lottando contro il pianto, mentre guarda le foto del suo primo giorno all’Equestria Academy. Lì aveva conosciuto la sua anima gemella, si era fatto tanti amici e aveva vissuto tante avventure, che però dovevano concludersi per via di una possibile morte. E non poteva farci niente.
Mentre fruga nel cassetto, Flash vede qualcosa che gli fa tornare in mente la notte del suo primo bacio: quella di tutti i santi.
Ora che i suoi sentimenti per Twilight stavano venendo piano, piano, ricambiati, sono costretti a separarsi. Con la possibilità di trasferimento in scuole diverse e mai più rivedersi.
Capisce che il cammino per arrivare a lei è quasi compiuto. Resta solo la fase finale. In fretta s’infila quell’oggetto in tasca e si precipita fuori.
Chiede ai compagni se l’hanno vista da qualche parte e uno di loro afferma di averla intravista mentre usciva dalla biblioteca.
 
Twilight sta ritornando in fretta e furia in camera dopo il breve salto in biblioteca. In cuor suo alloggiava un’enorme ansia su ciò che sarebbe potuto accadere di lì a tra poco, se la bomba non venisse distrutta.
I rumori dell’elicottero presenti fuori dall’accademia sono chiassosi e tappano vari suoni. S’infila nell’ascensore e con mano tremante preme il numero del dormitorio femminile. Le ante si stanno per chiudere, quando vede una persona in lontananza, svoltare l’angolo e cercare di raggiungerla. È un ragazzo sudato che la implora di aspettare.
Troppo tardi. La cabina sta già iniziando la sua discesa.
Il ragazzo però non si arrende e comincia a seguirla su per le scale con il fiatone. Twiligght attraverso i vetri trasparenti può ammirare con quanto sforzo stia cercando di arrivare a destinazione. Prova a premere stop, ma inutilmente. Non può aiutarlo in nessun modo, perciò attende che il tragitto sia finito. Una volta giunta in corridoio, lo trova asmatico e rosso.
“Flash” lo riconosce, chinandosi ad aiutarlo a rimettersi in piedi “ma non potevi prendere il prossimo, o aspettare che riscendessi?”
“No” nega lui tossendo “è … anf anf … importante” le prende le mani costringendola a mettersi per terra con lui. Emettendo un lungo e violento colpo di tosse, riesce a calmarsi di un pochino. “Twilight” comincia guardandola negli occhi “tu lo sai meglio di me in che situazione ci troviamo” lei annuisce “nella maggior parte delle possibilità, potremo rimanere uccisi” continua “ma ho giurato a me stesso che … fosse l’ultima cosa che faccio … ti devo rivelare una cosa” detto questo si mette a frugare in tasca e ne tira fuori una maschera, nero pece.
Lei la osserva un pochino, senza capire, ma quando l’amico se la infila mostrando soltanto gli occhi, le viene un improvviso Flashback della festa di Halloween. Qualcuno che l’afferra. Qualcuno che la stringe. Qualcuno che la bacia. Qualcuno che scappa.
Si alza e indietreggia. I suoi pensieri sono misti di stupore e smarrimento: “Eri …tu?” lui, rosso in faccia, annuisce in dieci secondi. Deglutisce.
“So di averti spaventata quella notte” dice Flash “ma ci tenevo da morire a farti sapere … quello che provo per te” inspira profondamente e inizia a raccontare ogni minuscola, singola cosa anche nei minimi dettagli. L’aveva salvata dopo la caduta a cavallo, aveva parlato di lei ai suoi familiari, era diventato il ragazzo più felice del mondo quando aveva saputo che avrebbe potuto leggere le sue storie insieme a lei, il modo in cui l’aveva difesa da Sunset Shimmer durante la loro punizione, quando aveva scoperto del rapimento, era quello senza un briciolo di paura che avrebbe affrontato anche dieci uomini per salvarla.
E finalmente Twilight si rende conto di quale ragazza stava parlando lo zio di Flash, Ray.
“Twily” Flash usa il nomignolo che le danno solo suo fratello e Cadence. Le prende il volto tra le mani e dopo mezzo anno passato a trattenere queste parole, finalmente le caccia in un urlo: “IO TI AMO!”
La ragazza sente gli occhi bruciare e poi lagrime di gioia sgorgarle dagli interni. Salta al collo del ragazzo e si fa prendere in vita per poi volteggiare infinite volte nell’aria. Una volta tornati in posizione, può finalmente ricambiare: “Anche io” singhiozza “da sempre”
Flash non crede alle sue orecchie. La ragazza più importante della sua vita, ha detto che lo amava. Ha detto che lo amava. La sua scrittrice preferita. La dominatrice dei suoi sogni più belli. Il suo angelo.
La sua Twilight.
In quel momento entrambi si dimenticano il grave pericolo che corrono. Si stringono ancora, tutti e due commossi e una volta che lui l’attira alla sua bocca, lei si lascia andare al suo secondo bacio. Il più bello della sua vita. Fanno movimenti con la bocca, restando immobili con il resto del corpo. Non hanno nessuna intenzione di smettere, dovessero all’improvviso saltare in aria con il resto dell’accademia.
Il loro sogno si è avverato e niente e nessuno può contrastarlo.
Nel frattempo, anche un’altra coppia si è finalmente unite.
Fluttershy e Thomas, si sono dichiarati dopo essersi stretti in un lungo abbraccio di timore per le loro vite. E poi lui aveva fatto questo discorso:
“Sei la persona più importante della mia vita. Senza di te sarei ancora uno stupido ragazzino viziato che corre dietro una che non lo ama. Mi hai fatto capire che esiste qualcosa di più speciale della ricchezza. L’amicizia. E più speciale dell’amicizia? L’amore. E più speciale dell’amore? Tu” lei aveva pianto a lungo, ma quando le loro labbra si erano incontrate e le loro lingue unite, poteva dichiararsi la giovane più felice del mondo.
E non si sono accorti dei suoi amici uccellini, che, irrompendo nella stanza, avevano formato un cuore svolazzante, come cornice.
Celestia è nel suo studio a piangere. La sua amata scuola rischia di essere distrutta da una vera e propria bomba atomica, e l’organizzatore di questo complotto è stato Zach Evly. Sua vecchia fiamma, che però aveva amato con tutto il cuore. Si erano lasciati prima della nascita di Gabriel. Il ragazzo non sa né dovrà sapere di essere figlio di un terrorista.
A riscuoterla da questi pensieri, è la porta che si apre. Un uomo barbuto, in divisa militare, entra mettendosi sull’attenti: “Signora Preside” lei si asciuga in fretta le lacrime e si soffia il naso “sì, mi dica”
“Volevamo solo informarla, che l’elicottero montacarichi con la bomba, è appena partito verso l’oceano. Una volta lì, ci assicureremo che ci siano le alte maree, in modo da provocare solamente uno scoppio che farà alzare l’acqua di qualche kilometro. Il timer non è vicino alla fine. Ha tutto il tempo per affondare nelle fosse più profonde della barriera corallina, ma per allora, lei e la scuola sarete salvi” sorride.
A Celestia viene nuovamente da piangere, ma non di tristezza. Di gioia.
Aspetta di esaurire le lacrime, prima di dare l’annuncio agli studenti, messi da poco al corrente della situazione.
Questi esultano di gioia, lanciando un grido che si sente fino alla Everfree Forest, che fa scappare un branco di lupi, intenti a divorare un cervo.

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Capitolo 80
*** Manula's confession ***


La preside Celestia richiama nel suo studio, Twilight, le sue amiche e i loro ragazzi e inizia un lungo e commovente discorso:
“So che oggi avete corso molti pericoli. Ritrovarsi ad affrontare dei sovversivi, non è roba per ragazzi della vostra età. Ad ogni modo avete dimostrato un coraggio sproporzionato e avete salvato la scuola. Il tradimento del signor Evly, è stato per tutti un forte trauma. Nessuno si poteva aspettare che un uomo … gentile … allegro e sensibile come lui … potesse essere il coordinatore di un complotto per far saltare in aria l’accademia” le scappa un singhiozzo e si soffia il naso “ad ogni modo … ora è tutto risolto. Grazie a voi” i ragazzi si guardano fieri “più tardi in aula magna, i coproduttori del concorso – Dream – registreranno l’annuncio da mandare al telegiornale e dovrete essere presenti” tutti sgranano gli occhi “siete i salvatori dell’Equestria Academy, miei cari. Vi faranno solo qualche … decina di foto e interviste ma … mi hanno assicurato che ne uscirete in tempo per la cena” e infine conclude “Se c’è qualcosa. Qualsiasi cosa che posso fare per dirvi grazie, sono a vostra disposizione”
A questo il gruppo ci aveva già pensato prima di raggiungere la presidenza. Twilight si fa avanti: “Ci sarebbero alcune cose”
“Ditemi” dice Celestia.
“Primo” inizia Twilight “vorremo che ci faceste rientrare nei club”
“Secondo” continua Flash, indignato “vorremo che in questo momento, faceste venire qui, Manula Thunder”
“E terzo” conclude Fluttershy “ecco … anche se probabilmente non ci sarà più alcun concorso noi … vorremo cantare in diretta la canzone che abbiamo composto” tira fuori dalla borsetta un foglietto.
“Ci abbiamo lavorato molto” le fa eco Rarity “e non vorremo … che il nostro sforzo venga sprecato. Tutto qui”
“Bene allora” accorda Celestia “sarete accontentati” preme un pulsante ai margini della scrivania e parla in un microfono “Manula Thunder è pregata di recarsi in presidenza” poi chiede “posso sapere il motivo di questa convocazione?” i ragazzi ghignano.
“Lo scoprirai presto mamma” dice Gabriel.
Pochi minuti dopo, si sente bussare alla porta e una testa mora sbuca da dietro l’asse di legno: “Mi avete fatto chiamare?” Manula entra, e non appena vede il gruppetto radunato lì di fronte a lei, che la guarda in cagnesco, diventa bianca cadavere e sente il cuore battere a mille.
“Accomodati” ringhia Flash, facendola sedere sul divanetto.
“Allora” dice Twilight mettendosi di fronte la ragazza “di cosa vogliamo parlare?” lei diventa ancora più bianca.
Gabriel racconta alla mamma tutto quello che avevano scoperto.
“Signorina Thunder!” dice la preside, sconvolta “E’ vero?”
“No signora” balbetta Manula “mentono”
“Saremo noi quelli che mentono?” Rarity è pronta a sferrarle un pugno in faccia, ma viene fermata da Pinkie.
“Ascolta” dice Flash “abbiamo i responsabili della lavanderia e alcuni membri del club del teatro, come testimoni. Quindi smettila di dire stronzate e accetta il fatto di essere colpevole!”
Manula, fulminata dai loro sguardi repentini, non riesce a trattenersi e scoppia in un pianto isterico.
“Perché?” dice Celestia mettendosi in piedi “Perché cavolo l’hai fatto?”
“E’ TUTTA COLPA DI SUNSET SHIMMER!” strilla Manula. Nessuno l’aveva mai vista così arrabbiata. Aveva sempre dimostrato il suo lato silenzioso e insociale. L’unico che sembrava possedere.
“E adesso cosa centra Sunset Shimmer?” chiede Jeremy.
La ragazza inala e chiarisce: “Da quando quella figlia di papà” la imita con le virgolette “è arrivata, è diventata il nuovo braccio destro di Trixie! Ora per lei io non esisto più. La sua teoria è che non sono altro che una stupida e goffa sfaccendata. Me ne diceva tanti di insulti, quando lavoravo per lei, ma questo … è il peggiore in assoluto”
“Peggiore di: Stronza, Cogliona, Cretina, Deficiente, Andicappata?” ricorda Francis nella sua mente.
“Senza Trixie mi sono sentita persa” continua Manula “ mi aveva rimpiazzata! Non ero più la stessa, senza qualcuno che mi dava ordini. Inoltre essere la sua spalla, mi aveva fornito una certa popolarità, che però era andata dispersa. Decisi così di riacquistarmi la sua fiducia. Di farle capire che so essere molto più perfida di Sunset. Così misi in risalto la reputazione della sua nemica” indica Twilight “travestendomi da lei e massacrando quella stupida bambina” Rarity cerca di liberarsi dalla presa ma l’amica la stringe più forte “e ci sono riuscita! Twilight avrebbe lasciato l’accademia, io avrei rivelato a Trixie di essere l’autrice del piano e lei mi avrebbe riaccettata come assistente. Invece salta fuori questa messinscena della bomba e tutto torna alla normalità” incrocia le braccia.
Celestia e i ragazzi si guardano con la mascella serrata. Questo discorso è stato il più stupido che abbiano mai sentito e non riescono a nascondere un risolino. La ragione della colpevolezza, poi, era da pubblicare sul Web. Dopodiché la preside ordina al gruppo di uscire, lasciandola da sola con Manula. Mentre varca la porta, Twilight riesce a scorgere la direttrice, prelevare da un cassetto un foglio d’iscrizione alla scuola e strapparlo.
Una volta in corridoio i ragazzi lanciano un urlo di gioia e corrono nell atrio a godersi quegli attimi di trionfo che nessuno poteva rompere.
 

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Capitolo 81
*** Idea ***


Cap 81
Dopo alcune decine di domande nell’intervista rilasciata da alcune ventine di coproduttori televisivi, giunge finalmente il momento che le ragazze aspettavano. Avevano, in quelle poche ore di tempo, programmato tutto. La canzone era pronta. La coreografia non era completa ma neanche male. La loro esibizione stava per iniziare.
Vanno dietro il sipario, mentre le telecamere direttive si stanno accendendo e il presentatore del telegiornale li annuncia.
“Oddio” dice Twilight emozionata come non mai “sono così nervosa”
“Non temere” la rassicura Flash baciandola “sarai fantastica”
Lei lo abbraccia: “Mi basta solo sapere che tu mi guardi”
Lui ricambia, ancora incredulo di avere come fidanzata la sua amata.
Mentre anche le altre stanno ricevendo incoraggiamenti dai fidanzati, eccetto Applejack che però in cuor suo sperava che Lewis lo vedesse in seguito, l’aula magna si sta popolando di tutti gli studenti dell’accademia, curiosi di sapere il motivo di tanto popolamento.
“Due minuti” dice un addetto alle luci raggiungendole “preparatevi”
Le ragazze si guardano col cuore che batte a mille e il sudore colato.
“Possiamo farcela” dice loro Twilight “se siamo capaci di sconfiggere dei terroristi, siamo capaci anche di affrontare le mille persone che ci guardano” le altre si commuovono.
“Ti vogliamo bene Twily” dice Fluttershy.
“Oh, ragazze” si stringono in un abbraccio e poi tendono le mani in avanti, per poi sollevarle in alto.
“E ORA IL MOMENTO CHE TUTTI STAVATE ASPETTANDO” dice il conduttore facendo riecheggiare la voce attraverso le casse. I cameraman sono tutti puntati su di lui “LE RAGAZZE CHE HANNO SALVATO L’EQUESTRIA ACADEMY, VI STUPIRANNO CON LA LORO CANZONE! UN BELL’APPLAUSO PER LE EQUESTRIA GIRLS!”
“Cosa?” esclamano silenziosamente Sunset e Trixie dal fondo della sala.
Gli altri invece, partendo dai fidanzati delle ragazze e dalle Crusaders Girls, applaudono sonoramente, mentre il sipario si apre.
Le ragazze ispirano ancora e ancora, poi si decidono ad avanzare. Twilight in centro. Sono allineate e parte così la canzone a cui stanno lavorando da mesi:
TUTTE: EI! ORA ASCOLTATECI TUTTI!
 DI NOTTE E GIORNO!
NOI SIAMO LE EQUESTRIA GIRLS E QUESTO E IL NOSTRO MOTTO!
SIAMO TUTTI DIVERSI MA BASTA CAPIR!
CHE TU SEI COME ME, ANCHE SE SIAMO Lì! (si mettono a ballare)
SIAMO LE EQUESTRIA GIRLS E CI PIACE CANTAR!
NIENTE E’ COME LA MAGIA DELL’A-MI-CIZIA!
SIAMO LE EQUESTRIA GIRLS E SE NON SIAMO UNITE!
LA MAGIA DELL’AMICIZIA RIUNIRA’ LE EQUESTRIA GIRLS!
(Si mettono in ginocchio, poi si rialzano a turni)
TWILIGHT: TWILIGHT SPARKLE, RAGAZZA BRILLANTE!
FLUTTERSHY: FLUTTERSHY,DOLCE E AMABILE!
APPLEJACK: APPLEJACK, SALTERA’ IN CAMPO!
RARITY: RARITY, E’ UN INCANTO!
PINKIE: PINKIE PIE, SALTA E GIOIRA’!
RAINBOW:POTRAI VINCERE, INSIEME A RAINBOW DASH!
TUTTE: C’E’ QUALCUNO CHE FORSE, L’AMICIZIA TI POTRA’ ROVINAR!
MA BASTA SEMPRE RICORDAR!
CHE COSA CI PORTA LA SUA MAGIA!
SIAMO LE EQUESTRIA GIRLS E CI PIACE CANTAR!
NIENTE E’ COME LA MAGIA DELL’A-MI-CIZIA!
SIAMO LE EQUESTRIA GIRLS E SE NON SIAMO UNITE!
LA MAGIA DELL’AMICIZIA RIUNIRA’ LE EQUESTRIA GIRLS!
 
Continuano a ripetere il ritornello con il battito di mani dei loro amici. Una volta terminato, ripetono il gesto con le mani unite, infine si abbracciano davanti a tutti e, tenendosi per mano s’inchinano.
 I fidanzati e le bambine vanno ad accoglierle sotto il palco, dove si slanciano e vengono afferrate in tanti baci e abbracci.
“SIGNORI E SIGNORI, LE EQUESTRIA GIRLS” ripete il presentatore.
E tutta la scuola le onora ripetendo il nome del loro gruppo, sollevandole in aria, lanciarle e riafferrarle, facendole nuotare nel fiume di braccia.
Sunset e Trixie si guardano. Fanno una faccia disgustata e lasciano la sala.
Twilight piange di commozione. Era il giorno più bello della sua vita.
Si fanno le due del mattino.
Come si aspettavano, arrivano milioni di telefonate da parte dei parenti e dei familiari ma dopo un’ora riescono a calmarli e finalmente possono tornare nelle loro stanze, dove disfano le valigie.
“Che serata ragazzi!” dice Applejack buttandosi sul letto “Non la scorderò mai” prende il cellulare dove tantissimi messaggi dagli amici e parenti che si congratulano, riempiono l’archivio. Lei però si sofferma sulla rubrica al numero di Lewis. Non lo chiama. Gli scrive un messaggio.
Ciao amore mio.
Lo so. Lo so. Ti starai chiedendo come mai ti chiamo così.
Beh, lascia che te lo dica in questo modo:
Proprio così nanetto. I you.
Non ho paura perché so di essere ricambiata.
Ti chiedo scusa per non averlo fatto durante tutti gli appuntamenti che mi davi o le lettere che mi scrivevi. Devi capire però che era davvero stressante.
Ad ogni modo, il tuo gesto eroico l’ho apprezzato e molto. Mi ha fatto innamorare follemente di te.
Lewis, aspetterò con ansia il tuo ritorno a scuola e quando succederà, spero di iniziare la mia prima relazione amorosa con il ragazzo che amo.
Rimettiti.
Ti amo.
Applejack    :) 
 
Lo invia e sente il cuore che batte a mille. Non era mai stata una ragazza così sdolcinata ma dire quelle parole apertamente la fa sentire meglio.
Spegne la luce e s’immerge in un sonno profondo, sognando il suo primo bacio che, ne è sicura, sarebbe avvenuto molto presto.
Twilight intanto è ancora indaffarata a riempire nuovamente gli scaffali con libri e quaderni.
Ha quasi finito quando scorge, in fondo al bagaglio, un piccolo diario dalla copertina viola e morbida, con legata accanto una penna stilografica.
Lo riconosce. È il regalo che Flash le aveva fatto per il suo compleanno.
Delicatamente lo stringe al petto per non rovinarlo.
Si siede sulla scrivania e inizia a sfogliarlo. Le pagine sono bianche e desiderose di essere riempite.
Visto che l’indomani sarebbe tornata al club di scrittura, Twilight pensa che sia una buona idea far leggere qualcosa ai compagni.
Dopo le mille emozioni di quel giorno non ha neanche un po’ di sonno.
Apre la lampadina per non disturbare l’amica e la punta sulla prima pagina del libro. Tiene la penna premuta sul primo rigo senza sapere cosa scrivere. Ormai non era più intenzionata a riscrivere la storia di Cecilia, visto che pensava fosse sua la colpa del tremendo litigio fra lei e le altre. Ma allora cosa può scrivere? Le ci vuole del tempo per elaborare correttamente una buona storia. Qualcosa di misto tra la realtà e la finzione. Sospira guardando il cielo notturno. Il lago ghiacciato rifletteva perfettamente l’immagine dell’accademia. Un luogo dove ne erano successe di cose dal suo arrivo. Cose che probabilmente non erano mai successe prima. Cose che se si raccontassero, le spaccerebbero per fantasticherie … fantasticherie? … fantasia!
La ragazza sente la testa pulsare all’improvviso e se la tocca. È come se qualcosa di pesante le sia entrato all’interno e ora troneggiava impaziente di uscire, per poi posarsi nelle parole.
Ha trovato l’ispirazione!
Guarda l’orologio. È veramente, veramente tardi. Non sarebbe mai riuscita a fare tutto in una notte però, ne ha una voglia pazzesca. Decide così di saltare le lezioni per il giorno seguente. Gli insegnanti, sapendo cosa aveva fatto, sicuramente non se la sarebbero presa.
Bene. Ora ha trentadue ore per comporre la sua storia.
Fruga in un cassetto dove si trovano delle foto masterizzate, scattate durante l’anno. Usa le forbici e la colla e alla fine ecco pronta la copertina.
Infine impugna la penna e si mette a scrivere.

Twilight2006: ciao a tutti ragazzi. Allora, la canzone che hanno cantato le ragazze in questo capitolo, l’ho presa dal loro video musicale che dopo un po’ sono riuscita a tradurre. Alcune parole sono sbagliate, ne sono sicura, ma devo ammettere che è uscita bene. Alla fine. Siete curiosi di sapere le mosse di danza che hanno eseguito durante l’esibizione? Bene. Allora ecco a voi il link del video che potrete comodamente guardare su Youtube (Equestria Girls: Latin American Live Action Music Video)

E preparatevi perché … rullo di tamburi: … arriva il capitolo finale!
;) ;) ;) ;) ;) ;) ;)   

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Capitolo 82
*** The end ***


~~Cap 82
 La mattina del dodici Giugno, tutti gli studenti dell'Equestria Academy stanno andando a ritirare la pagella. C'è chi è andato bene e chi è andato male, ma sono tutti promossi per passare all'anno successivo.
 Ora sono finalmente per godersi un meritato riposo di tre mesi, ognuno dalle proprie famiglie.
 La preside e la vicepreside, stanno osservando i loro allievi, gioire felici per la conclusione di quell'anno scolastico e si congratulano di aver sopportato le loro bazzecole anche questa volta.
 Ma entrambe le sorelle sono consapevoli che questo non è stato un anno come gli altri. Sono successe tante cose: molti ragazzi sono stati più volte richiamati in presidenza e i motivi riguardavano tutti quelle sei ragazzine.
 Da questo si può dedurre che non siano altro che delle combina guai, ma se si conosce il resto della storia si può capire che sono coloro che hanno salvato la scuola da un'esplosione terroristica.
 Celestia non può che provare orgoglio per queste ragazze.
 Loro, nel frattempo, stanno chiacchierando in giardino insieme ai ragazzi, sulla bellissima serata passata la sera precedente.
 Il ballo di fine anno, dove avevano volteggiato in compagnia dei partner fino allo svenimento.
 "Avete progetti per quest'estate?" domanda Thomas, accarezzando Nonu che gli si era posato sul dito.
 "No, nessuno" negano gli altri.
 "A parte il fatto che tra un pò di giorni, dovremo essere tutti presenti al matrimonio di mio fratello" ricorda Twilight entusiasta poggiando la testa sulla spalla di Flash.
 "Wou" esulta Rarity mettendosi più comoda sulle gambe di Gabriel "Ci penserò io a vestirti, tesoro"
 Il ragazzo deglutisce avvertendo aria di burrasca. Poi però sorride e la bacia "Qualunque cosa mi metterai andrà bene. Basta solo che cammineremo insieme fino all'altare" lei gli preme il dito sul naso.
 "E parlando dopo il matrimonio?" chiede Lewis "Che progetti avete?"
 "Nessuno" ripetono gli amici.
 "Beh" ghigna Flash "allora è deciso. Sfrutteremo i soldi che ci hanno donato i nuovi produttori del concorso -Dream-"
 "Ancora non riesco a credere che vada avanti, dopo il tradimento del signor Evly" Jeremy si zittisce sapendo di aver toccato un argomento poco piacevole da ricordar.
 "Che importa" dice la sua ragazza "ci hanno dato duecento dollari a testa. A noi e alle famiglie. Passeremo un'Estate magnifica. Me lo sento"
 "Che ne dite di un viaggio a Manehattan?" propone Twilight "Il mio libro è appena stato pubblicato anche lì. Magari, a una conferenza di scrittori, ci sarà anche qualche divo del cinema!"
 "Che idea superelettrizzante!" esulta Rarity "E poi in una città come Mahattan è più che probabile incontrare qualcuno disposto a crearlo in un film!"
 "Chi vota Manehattan?" vuole sapere Applejack. Tutti alzano la mano.
 "Bene. Allora è deciso" dice Francis "Si parte a Manehattan!"
 "Uno scricciolo di momento" li ferma Pinkie "E se rendessimo questa vacanza ... ancora più superemozionante?"
 "In che senso?" chiede Fluttershy.
 "Andremo a Manehattan" risponde l'amica "ma ... in crociera!"
 "Sì" esclamano tutti "che idea fantastica!"
 "Sarà meraviglioso" s'illumina Applejack stringendosi al braccio di Lewis "una fantastica crociera, da soli, diretti alla città dei sogni"
 "Combattere contro terroristi ha i suoi vantaggi" scherza Rainbow.
 Tutti ridono, ma vengono interrotti da una delle professoresse che in un megafono annuncia l'arrivo del pullman numero cinque.
 "E' il mio" Twilight si alza e si mette ad abbracciare gli amici "Ci vediamo fra una settimana per il matrimonio"
 "inizia a fare i bagagli" le suggerisce Rarity "perché due giorni dopo le nozze, la crociera ci attende!"
 Lei le stringe ancora: "Vi voglio bene ragazze. Grazie per avermi fatto capire ... quant'è bella l'amicizia" non riesce a trattenre una lacrimuccia.
 "Dai, non farlo sembrare un addio" Rainbow le da una pacca sulla schiena "ci vediamo fra sette giorni"
 "E sarà il matrimonio più bello della storia" già s'immagina Fluttershy.
 "Va bene" si asciuga le lacrime lei "allora alla prossima settimana" e le vede allontanarsi verso il padiglione, ognuna stretta al proprio fidanzato.
 Rimane sola con il suo e tengono le labbra premute per qualche secondo, trasmettendo tutto l'amore che provano.
 "Ti telefono stasera" dice Flash "mi raccomando. Non imbambolarti col primo scorfano che passa"
 "Sai che non lo farei mai" sorride lei abbracciandolo "ti amo"
 "Io di più" e si baciano ancora, staccandosi subito perché lei rischia di perdere l'autobus.
 "E' stato l'anno più bello della mia vita" dice lei "Mi sono fatta i miei primi amici,i miei migliori amici, ho conosciuto il mio primo, vero, unico amore e ho ralizzato il mio sogno di diventare scrittrice"
 "E' normale" le accarezza la guancia il ragazzo "quando si studia all'Equestria Academy, tutti i sogni si realizzano"
 "Parli bene, amore" ghigna la ragazzina. Risentendo il richiamo della professoressa, lo stringe di nuovo "A stasera, in videochat. Ti amo" gli da un bacio a stampo. Dopodiché s'incammina verso le porte aperte del pulmino.
 "TI AMO TWILIGHT! SEI LA MIA VITA" le urla lui da dietro.
 E insegue l'autobus appena partito, finché questo non accelera.
 Twilight lo saluta un'ultima volta, ma non è del tutto concentrata su di lui, perché sa che lo rivedrà fra non molto. I suoi occhi sono fissi sull'Equestria Academy. L'accademia dove voleva studiare fin da piccola. La scuola dove la sua vita era cambiata. Il luogo dei suoi sogni. Chissà come diventerà la prossima volta che ci avrebbe rimesso piede: le classi, i dormitori, il giardino, la palestra, la biblitoeca, il cortile, il bosco.
 Lei sarebbe cambiata, questo è certo.
 Ma dentro di sé, sa che volendo, si può cambiare all'esterno ma non all'interno.
 Era cambiata grazie ai suoi amici e non sarebbe ritornata la solitaria ragazza di un tempo. Sarebbe rimasta  l'intelligente scrittrice piena di vita, che non vede l'ora di ricominciare un nuovo fantastico anno all'accademia, pieno di avventure con i suoi migliori amici e il suo ragazzo.
 E con questi pensieri, tira fuori dalla borsa un libro, andato a ruba in tutto il mondo. Accarezza la copertina, da lei stessa creata mesi prima e si mette a leggerlo per la millesima volta, aumentando il suo piacere. E' arrivata a metà pagina, quando il pulmino scompare ed esce da una galleria. Guarda fuori. L'accademia è sparita.




 

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Capitolo 83
*** Ringraziamenti ***


~~Twilight2006:Bene cari lettori. Questa è la fine della storia.
Vi ringrazio infinitamente per tutte le recensioni lasciate finora. In particolar modo ringrazio:
Larissa Grifondoro (Ciao Lary TVB)
Denydany1105 (ti ringrazio per le tue notazioni sugli errori)
Anonimo203 (sto ancora pensando alla proposta che mi hai fatto in chat privata e potrei anche accettare. Grazie ;)
Littlebiglove (grazie per avermi suggerito di cambiare il rating)
Felice_29000 (Grazie per le tue bellissime recensioni)
Tennis21 ( sei stato il primo a recensire. Grazie mille ;)
Lucinda Pokemon (so che ci sono molte parolacce, ma volevo che rappresentasse una storia da veri teenager)
Ergo (I tuoi commenti sono i più lunghi e ti dico grazie)
E LilianneRose (Grazie per la recensione sulle immagini)
Vi ringrazio un mondo ragazzi. Sono felice che le mie Equestria Girls vi abbiano conquistato.
Alcuni di voi mi hanno suggerito di farne un seguito, ma dubito che mi verrà in mente un sequel con così tanti capitoli. Quindi farò delle One Shot o semplicemente una Flashfic. Ad ogni modo spero che verranno commentate anche queste minuscole storielle. Ora vi lascio perché mi devo dare da fare con le nuove storie che ho in mente. Probabilmente non saranno del vostro genere. Ma spero comunque che le commenterete.
Vi abbraccio immensamente e ricordate …
L’AMICIZIA E’ MAGICA !!!!!!!!!!!
~♫FINE♪~
 

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