Killers

di vale 98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 CAPITOLO ***
Capitolo 2: *** 2 CAPITOLO ***



Capitolo 1
*** 1 CAPITOLO ***


CAPITOLO 1

‘’TI ODIO PAPA’! NON TE LO PERDONERO’ MAI!’’

Dissi avviandomi alla porta con le lacrime agli occhi. Ora non me ne frega niente di nessuno .Voglio solo andare da lui ed essere coccolata. Certo lui non è un principe azzurro ma lo amo più di me stessa. 
Mentre stavo attraversando la strada una luce accecante si avvicina sempre di più a me, sento urla di persone che dicono di spostarmi, ma io non capisco niente, mi giro di lato e vedo i miei genitori sul marciapiede, mia mamma con le mani nei capelli che cerca di raggiungermi e mio padre immobile con gli occhi sgranati. L’ultima cosa che sento è l’urlo disperato di una mia madre e di un ragazzo ‘’DEMI!’’ urlano contemporaneamente mentre io cado a terra. 

*2 anni prima*

‘’Demi, sta’ attenta quando vai lì. Niall è un fottuto bastardo non si sa cosa abbia in mente. Portati sempre una pistola, non si sa mai.’’
‘’Si ma’,ora vado. Salutami gli altri.’’
Uscii di casa e entrai in macchina. Niall,capo della gang avversaria , voleva fare un’incontro pacifico soli nel vecchio capanno che si trovava dall’altra parte della città. Non aveva abbastanza palle di uccidere una persona, soprattutto una ragazza, però non si sa’ mai, mi porto sempre una pistola dietro. 
Arrivai al capanno dopo una ventina di minuti, scesi dalla macchina e mi accesi una sigaretta. Apri’ la porta e non trovai nessuno, solo un tavolo al centro della stanza e una finestra dietro.

Delle mani si posarono sui miei fianchi e la faccia di Niall si appoggio sulla mia spalla.
‘’Mi cercavi?’’
Mi soffiò sul collo. Mi girai e le mie iridi scure incontrarono le sue azzurre. Buttai la sigaretta per terra e la calpestai per spegnarla.
‘Né ora,né mai!’’
Dissi con una smorfia di disgusto stampata in faccia.
‘’Sempre così acida sei ,hai il ciclo tutti i giorni Lovato?’’
‘’No,per fortuna. Mi fai venire i nervi. E ora,se non ti dispiace, potresti togliere le tue manacce luride dai miei fianchi? Dovevamo parlare,giusto?’’
Sbuffò e tolse le sue mani dai miei fianchi.
‘’Si dobbiamo parlare. Siediti ’’
Mi accomodai sulla sedia e appoggiai i gomiti sul tavolo,lui fece lo stesso accomodandosi di fronte a me.
‘’Avanti, parla.’’
Prese un respiro profondo e inizio’ a parlare.
‘’Come ben sai la mia gang e la tua stanno da molto tempo in guerra, ma da oggi in poi noi, visto che siamo i capi, dobbiamo farle riappacificare .Ieri una nuova gang, molto più forte della mia e la tua messa insieme, è arrivata in città e vogliono conquistarla. I miei genitori e gli altri ancora non sa niente di questa cosa,perché prima voglio sapere se tu sei d’accordo o no.’’
Mi disse tutto d’un fiato con gli occhi rivolti verso il basso.Io non dissi niente per tutto il tempo ascoltai e basta.
‘’In poche parole noi dobbiamo diventare amici?’’
‘’Non proprio,dobbiamo diventare molto di più.’’
‘’Che vuoi dire?’’
‘’Dobbiamo in un certo senso sembrare fidanzati .Se facciamo finta di essere fidanzati forse i nostri genitori alzeranno la bandiera bianca.’’
Lo guardai confusa. Cosa voleva dire con ‘far finta di essere fidanzati’? io non volevo fidanzarmi con lui. Si, è una finta ma non riusciamo a stare insieme per 5 minuti senza far succedere qualcosa!
‘’Allora? Cosa ne pensi?’’
‘’Credi veramente che i nostri genitori credano a questa farsa?Insomma siamo nemici da tantissimo tempo, e poi come glielo diciamo ‘’Ehi mamma, papà ci siamo fidanzati’’??’’
‘’No idiota.Faremo come fanno tutte le coppie. Prima diventiamo amici ,migliori amici, facciamo finta di essere felici insieme e ci ‘fidanziamo’ ’’

Beh, per la MIA città farei di tutto.Non voglio che degli individui se la prendano. Così accettai.
‘’Bene bambolina questo è tutto ci vediamo’’
‘’Se ciao.’’
Dissi fredda uscendo dal capanno .Entrai in macchina e la misi in moto.
Per fortuna le strade erano deserte quindi non ci misi molto ad arrivare a casa.
Aprii la porta e trovai mia mamma sul divano con una coperta sulle gambe e una tazza di cioccolata calda tra le mani. Chiusi la porta alle mie spalle e lei si girò verso di me ‘’Tesoro come e’ andata? E’ successo qualcosa?’’
Feci spallucce. ‘’Niente. Abbiamo solo parlato.’’
Dissi salendo le scale per evitare altre domande. Entrai in cameretta e presi l’intimo pulito e il pigiama. 
Mi chiusi in bagno e mi spogliai. Amo la doccia di sera tardi. Riesce a calmarmi. E’ così rilassante, per 20 minuti della tua giornata,sotto a quel getto d’acqua,non pensi più a niente,chiudi gli occhi e senti solo il rumore dell’acqua che scorre sul tuo corpo.
Dopo aver finito la doccia mi misi un po’ di borotalco e indossai il pigiama.
Mi arrivo’ un messaggio sul cellulare
Sconosciuto:
<

Niall….
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FA VERAMENTESCHIFO LO SO :C 
E' PURE CORTO! :'C
VABBE' RIMEDIERO' CON IL SECONDO CAPITOLO 
ALLORA QUESTO E' IL PRIMO CAPITOLO DELLA MIA FF(:
ACCETTO ANCHE CRITICHE PERCHE' ME LE MERITO!

 

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Capitolo 2
*** 2 CAPITOLO ***


CAPITOLO 2

Il rumore fastidioso della sveglia quella mattina,stranamente, mi svegliò. Guardai l’orologio e vidi che era molto presto, almeno per me. Di solito mi svegliavo molto più tardi delle 10.00,avvolte rompevo la sveglia o quando ero più calma interrompevo solo l’allarme che mi avvisava di alzarmi. Andai in bagno e mi guardai allo specchio: Occhiaie,capelli spettinati,trucco sbavato e occhi molto stanchi. Di certo non ero uno bello spettacolo di prima mattina,ma vabbè chi lo è a quest’ora? Rientrai in camera e mi accesi una sigaretta. Aprii la finestra e iniziai a guardare la strada isolata occupata da macchine vecchie,alcune con i finestrini rotti e altre con delle ammaccature e dei cassonetti della spazzatura ormai pieni di sacchetti ma mai nessuno si era preoccupato di svuotarli.Alzai lo sguardo verso il cielo grigiastro e presi un respiro profondo.Quando guardo il cielo e come se guardassi la mia anima. Ero e sempre sarò una ragazza senza sentimenti. Non provo pena per nessuno. Ho capito che più dai amore più ricevi odio.Sono stata abbandonata dai miei genitori quando avevo solo due anni,ora vivo con Mark ed Anne,i miei genitori adottivi e non ho mai provata a cercarli,credo che sia solo tempo sprecato,se mi hanno abbandonato ci deve essere per forza un motivo,ma io non lo voglio sapere .Non sono mai stata una figlia modello,ma poco me ne importa tanto non sono nemmeno i miei genitori. Non andavo mai bene a scuola,avvolte facevo filone,altre volte passavo le ore a gironzolare nei corridoi della scuola e altre a dormire sui banchi,troppo stanca per seguire la lezione. Dopo la terza media non ci andai più. Insomma era inutile. Solo soldi sprecati. Quando compii 14 mi regalarono un skeatboard è grazie a quell’inutile pezzo di legno che ora ho una gang tutta mia. Un giorno mentre gironzolavo per le strade della mia adorata Londra mi scontrai con un ragazzo. Mi sembrava un angelo. Era alto, capelli ricci e occhi verdi.Lui mi sorrise e mi porse la mano,ci presentammo e lui mi portò in un vicolo dove si trovavano tutti i suoi amici. Lì incontrai la mia salvezza, la mia migliore amica,Selena.E’ l’unica che sa della mia storia,dei mie genitori e del mio piccolo segreto. Sono stata stuprata quando avevo 10 anni,da quella sera mi chiusi nel mio piccolo mondo. Solo lì mi sentivo al mio agio. Non avevo molti amici,anzi non ne avevo nemmeno uno,Selena è la prima, la prima che mi ha capita, c’è sempre stata,mi ha sempre aiutata e raccontandole la mia storia la nostra amicizia è diventata ancora più forte. Come ho detto prima non ho sentimenti,sono un pezzo di ghiaccio,ma con lei è tutto diverso. Finii la sigaretta e chiusi la finestra. Scesi le scale per poi andare in cucina. Mi guardai in torno stranita,non c’era nessuno. Di solito c’era mia mamma che preparava la colazione,mio padre seduto a tavola con le gambe accavallate, una tazza di caffè in una mano e il giornale nell’altra. Non ero molto brava a cucinare quindi decisi di bere solo un bicchiere di latte.Un post-it di colore giallo sulla tavola catturò la mia attenzione.
‘‘Tesoro io e papà siamo andati a risolvere delle faccende fuori città. Torneremo stasera tardi. –Mamma’’
Accartocciai il biglietto e lo buttai nel cestino. Sicuramente torneranno a casa con qualche livido e dei graffi. Risalii in camera aprii l’armadio e presi una canotta e un paio di pantaloncini (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=101317192&.locale=it) ,andai a farmi la doccia e mi vestii.Visto che non avevo niente da fare mi stesi sul letto,chiusi gli occhi e cercai di prendere sonno.
Un colpo.
Saranno i piccioni? Impossibile.
Un altro colpo.
Mi misi seduta sul letto,impaurita,e..
‘Mamma, Papà. Siete voi?’
Colpo,sparo,tonfo. Mi girai e vidi la finestra aperta.
Se prima ero impaurita ora sono fottutamente terrorizzata.Chiusi la finestra e quando mi girai mi scontrai contro qualcosa o meglio qualcuno.
Cercai di urlare ma una mano mi tappo’ la bocca.
‘’Zitta sono io!’’ 
Quando vide che mi calmai tolse la mano.
‘’Niall?’’
‘’No,sono Gesù Cristo sceso in terra.Chi senno’?’’ 
Sempre così irritante doveva essere,era peggio di una ragazza con il ciclo.
‘’AH AH AH divertente’’
Abbassai gli occhi e vidi una macchia rossa sulla sua maglia,era…sangue?
‘’MA CHE PORCA TROIA HAI FATTO?!’’
Appoggiai la mano sulla ferita per vedere se era qualcosa di grave.
‘’Niente di che ’’
Strinsi di più la stretta. Sussultò.
‘’Cazzo Demi,cosa fai?’’
Se uno sguardo potesse uccidere io sarei già morta e sepolta.
‘’Se non mi dici cosa è successo stringo ancora di più,lo faccio’’
Gli lanciai uno sguardo di sfida e alzai un sopracciglio
‘’Davvero non è successo nulla’’
Strinsi ancora di più la presa sulla ferita e un piccolo urlo di dolore uscì dalle sue labbra.
‘’Okay,basta te lo dico!’’
‘’bravo’’
Sorrisi trionfante e tolsi la mano dalla ferita,gli presi la mano e lo portai in bagno,lo feci sedere sul mobiletto e presi un po’ di ovatta e acqua ossigenata.
‘’Racconta’’
Dissi mentre tamponavo la ferita.
‘’Ehm,una rissa niente di che, solite cose.’’
‘’Fammi indovinare,qualcuno non ha pagato?E quel qualcuno sei tu.’’
‘’Esatto’’
‘’Con chi hai preso discussione?’’
‘’Justin,Justin Bieber’’
‘’Quel Justin Bieber?’’
Spalancai la bocca. Justin Bieber era il ragazzo più temuto d’America.Era ricercato da tutte le parti. Niall era proprio un coglione,nessuno si poteva mettere contro Bieber.Cristo! si è messo contro Bieber. Due sono le cose: 1) O ha fatto capa e muro 2)O si è fumato qualcosa di troppo pesante.
‘’No,tua nonna.’’ Alzò gli occhi al cielo.In quel momento gli avrei tanto voluto dargli una sberla per fargli togliere quella faccia di cazzo che aveva.
‘’Quanto puoi essere irritante?’’
‘’Meno di te sicuramente’’
Calma Demi. Mi morsi la lingua per non iniziare un’altra discussione.Mentre lo mendicavo lo sentii ridere.Alzai la testa e alzai un sopracciglio.
‘’Cosa c’è di tanto divertente?’’
Continuò a ridere indicando in basso.
‘’Beh,sai,la tua testa sta all'altezza del mio pacco’’
ODDIO. Diventai subito rossa e mi alzai.
‘’Ho finito.’’
Dissi buttando l’ovatta nel cestino. Mi lavai le mani e le asciugai.
‘’Grazie bambolina’’
Disse Niall baciandomi la guancia.
Annuii e rientrai in cameretta seguita da Niall.
‘’Demi,sono Harry.’’
Merda.


-CONTINUA <3
VI CHIEDO PERDONO IN GINOCCHIO PER IL SUPER MEGA RITARDO D: PLEASE.
LO SO FA SCHIFO ED E' CORTO.
QUESTA VOLTA NON VI CHIEDO OBBIETTIVI.
MI DISPIACE DI AVERVI DELUSO DI NUOVO.NON L'HO RILETTO QUINDI SCUSATEMI PER GLI ERRORI. D-:
NEL PROSSIMO CAPITOLO CERCHERO' DI ESSERE PIU' BRAVA.

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