Inseguendo il Giappone.

di JES3
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Maledetta pioggia! ***
Capitolo 2: *** Nuove conoscenze! ***
Capitolo 3: *** Una buona occasione? ***
Capitolo 4: *** Sorrisi ***



Capitolo 1
*** Maledetta pioggia! ***


Mi mancano tante cose, mi manca Willy il principe di Bel Air, mi mancano le carte dei pokèmon, mi mancano i cartoni animati, ma quelli veri quelli degni di essere chiamati Anime e non quella robaccia da bambini che fanno apparire demenziale qualsiasi cosa,come i Gormiti. Già i Gormiti sono la cosa che odio più di tutti, dopo i Pawer ranger quelli proprio non riesco a tollerarli. 
Ma forse sto divagando, forse è meglio se parto dall'inizio così magari qualcuno riesce a capirci qualcosa. Mi chiamo Elena, ho 30'anni e vivo a Firenze, sono una disegnatrice, cioè diciamo che non sono una vera e propria disegnatrice, non è che mi invento storie che poi tramuto in disegni, sono quella che ascolta le storie di chi sta in alto e li aiuta a trasformarli in disegni. Disegno per una ditta italiana che produce fumetti, il fumetto si chiama Corto Maltese, solo chi è davvero appassionato a questo genere di cose potrà sapere che cos'è, l'ideatore si chiama Hugo Pratt (francese), diciamo che lavorare per lui può essere considerato un bell'inizio visto che hanno addirittura fatto un film su questo fumetto, già bella storia, ma io voglio arrivare oltre, in Italia siamo troppo statici, io voglio disegnare manga non fumetti! Voglio disegnare occhioni grandi, capelli a punta e animaletti strambi, non voglio che i miei disegni siano utilizzati per un film, ma per un Anime! Purtroppo nessuno in Italia crea roba di questo tipo, addirittura vengono lasciate stagioni di Anime a metà perchè dette ''non adatte a i bambini'', ha davvero senso dire di bloccare un capolavoro,che magari in giappone spopola, perché due si baciano, perché un gruppo di ragazzi stermina dei banditi e esce del sangue, mentre facciamo vedere tutti i giorni zoccole che si strusciano ai pali o scene come quelle in CSI in cui ci sono cervelli spappolati da per tutto ? La verità è che siamo troppo ottusi e mammoni qui in Italia, per questo mi rendo conto che il mio sogno si potrà realizzare solo molto lontano da qui, devo sfruttare a pieno ogni occasione. La mia vita è racchiusa in una matita e in un foglio che devono volare via, verso il Giappone. 

Come tutte le mattine la sveglia suona, sono le 8:00 e devo iniziare a prepararmi. Dopo una bella colazione arrivo a lavoro,entro e mi saluta la solita segretaria inutile, a che serve una segretaria in uno studio di disegnatori? Dopo vedo Luca, la mia salvezza, lui lavora con me da anni ,è strepitoso, a lui piacciono molto i fumetti e ama il suo lavoro, ma comunque crede molto nel mio sogno e mi incoraggia sempre, addirittura mi chiama Elena Chan, ovvero una parola che mettono sempre i Giapponesi dietro ogni nome, come segno di rispetto, spesso negli anime che più sono legati al Giappone viene inserita questa parola, per dare sempre alla storia un timbro patriottico. 
''Allora Elena Chan, oggi ti aspetta molto lavoro sei pronta?'' '' Certo Luca caro, sono nata pronta!'' Dico battendomi il pugno sul petto. Mi passa dei fogli ci sono abbozzate delle scene che devo disegnare, una mi colpisce, c'è il protagonista che chiede a una donna in lacrime spiegazioni,lei risponde semplicemente '' io non pretendo di spiegare tutto signore, perdoni la mia ingenuità''. Saranno anche disegni statici fumettistici, ma devo ammettere che mi sono molto affezionata a Corto Maltese, diciamocela tutta, sarebbe davvero un gran figo se fosse una persona in carne ed ossa! Un po' mi ricorda Monky D. Luffy, di One Piece, entrambi viaggiano con la loro nave con accanto persone molto importanti che gli fanno ritrovare la ragione quando la perdono. Sia fumetti che manga ci fanno sempre ricordare che le persone a noi care sono essenziali anche per il più forte degli uomini. 
''Si è proprio quella scena che devi disegnare,è inutile che la guardi non si disegna da sola!'' Dice Luca risvegliandomi dai miei pensieri. ''Scusa, stavo facendo un paragone tra Corto e Luffy'' dico ridendo di gusto, in effetti pensandoci ora i personaggi non c'entrano niente, in fondo Corto è addirittura un marinaio. ''Sei sempre la solita, pensi sempre ai manga, però devo ammettere che One Piece piace molto anche a me sai? Ma non è paragonabile certo a Dylan Dog!'' Detesto quando fa paragoni del genere, quando mi butta in faccia che lui ama prima di tutto i fumetti, così per farmi stare zitta tira fuori i migliori sulla piazza! ''Ti detesto Luca! Dylan Dog ha fatto la storia dei fumetti, avresti potuto metterlo a paragone con Black Jack!'' ''Cosa? Quell'anime fatto male sarebbe a confronto con la perfezione di un tale fumetto?'' ''Sarà anche fatto male ma il suo disegnatore ha fatto la storia dei manga, è tutto grazie a lui se ora abbiamo tali capolavori!'' Quando io e Luca iniziamo a discutere su queste cose non pensiamo più neanche al lavoro, ci impuntiamo ognuno con le proprie teorie e in fondo siamo entrambi d'accordo l'uno con l'altro''. 
''Io tornerei a lavoro fossi in voi!'' Dice quella stupida segretaria con aria di sfida, ma cosa vuole? Sta ore dietro una scrivania a guardarsi le unghie e si permette anche di farci la paternale? Appena si volta gli faccio una linguaccia e disegno in modo molto veloce lei che viene pestata a sangue da me, io e Luca ci guardiamo negli occhi per qualche istante e dopo iniziamo a ridere di gusto. 
Finalmente abbiamo finito e possiamo andarcene a casa. ''Perché sabato non andiamo a prenderci qualcosa da bere? Così, per continuare la lotta fumetti vs manga'' Mi dice Luca fermandomi davanti al portone di ingresso. Accenno un sorriso compiaciuto e gli do appuntamento alle 9 Sabato sera. Che strano, non pensavo che Luca fosse un tipo da appuntamenti, ce lo vedevo più per una pacca sulla spalla e un ''batti cinque sorella''. 
Piove a dirotto, accidenti che rabbia! Come se non bastasse non ho nemmeno l'ombrello. ''Cosa gli costava iniziare dieci minuti prima? Avrei chiesto a Luca un passaggio, dannazione!'' dico tra me e me furibonda. Classico. Un bastardo passa prende una pozza e me la getta completamente addosso. ''SPERO CHE MUORI AFFOGATO IN TUTTA L'ACQUA CHE MI HAI BUTTATO ADDOSSO IDIOTA!'' Urlo sempre più furiosa, poco dopo però mi accorgo che si è fermato e sta facendo marcia indietro. Merda, non è che questo vuole affogarmi in una pozzanghera ora?!

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Capitolo 2
*** Nuove conoscenze! ***


Si ferma di fronte a me. Sono nel panico, a testa bassa inizio ad arrancare scuse, ''senti mi dispiace, io non volevo offenderti, è solo che potevi stare anche un po' più attento, insomma la doccia potevo farla anche a casa, magari era anche meno fangosa, però non farmi del male'' ''ma stai bene?'' mi dice abbassando il finestrino, io sollevo lo sguardo, non so che intenzioni ha, ma potrei accettare di tutto da lui, è la perfezione, è bellissimo, sembra uno di quei modelli di Abercrombie, sono un essere spregevole, come si fa ad augurare a un tale essere di morire affogato? 

''Mi dispiace tantissimo, andando veloce non mi ero accorto che tu fossi sul ciglio della strada'' dice avvicinandosi alla portiera del passeggero e allungando una mano ''dai sali, non stare lì fuori a prendere altra acqua'' Non dico niente, per una volta nella mia vita sono senza parole, non ci penso neanche due volte e salgo, accidenti potrebbe anche avere brutte intenzioni, sarà anche carino ma vai a sapere che gli passa per la testa a questo! ''Ti porto a casa mia un attimo perché sono di fretta va bene?'' il mio cervello si sblocca con quelle parole ''cosa? No scusa fammi scendere non voglio che mi traumatizzi a vita, avrei anche il coraggio di denunciarti, non sono come quelle donne che vanno in televisione dalla D'urso a raccontare la loro tragica storia coperte da chili di sciarpe per nascondere il volto!'' Il tizio scoppia in una grossa risata e dopo, ancora ridendo, dice ''ma che hai capito? Guarda che non voglio farti niente, voglio solo sdebitarmi in qualche modo e devo urgentemente andare a casa, quindi prometto che al massimo ti offro un solo bicchiere di vino! Non ti drogo e non ti lego a nessun letto tranquilla!'' Mi scappa un sorriso, sembra una brava persona, non credo che finirò in tv per colpa sua. ''Comunque mi chiamo Nolan, tu ?'' ''Elena'' Nolan? Che nome singolare, è difficile trovarne in Italia. Non avevo notato che aveva una macchina così bella, è super pulita e tutta in pelle all'interno. ''Senti Nolan non è che c'è un posto libero dove lavori tu?  Ti devono pagare bene!'' Forse sono stata un po' troppo schietta infondo non lo conosco per niente, magari è un figlio di papà. Ride di nuovo ''accidenti non ti devo stare molto simpatico, comunque sono un avvocato, hai studiato legge?'' AVVOCATO? Non ho mai conosciuto un avvocato, non pensavo neanche che ci fossero avvocati così carini. ''Legge? Direi che non fa proprio per me, troppa roba scritta, preferisco quella disegnata, sono una fumettista'' La parola giusta sarebbe, sotto,sotto,sotto fumettista, ma lui mi ha detto che è un avvocato quindi.. 

''Accidenti, che lavoro interessante, non capita tutti i giorni di averne una in macchina!'' Sorrido compiaciuta. La macchina si ferma davanti a una casa di quelle super moderne, se dentro c'è anche la piscina posso dichiararlo il giorno più bello della mia vita. Entriamo, non c'è l'ombra di nessuna piscina, poco male, la casa è fantastica arredata a opera d'arte. Nolan scompare per qualche minuto e dopo torna con degli abiti ''mettiti questi, ti staranno un po' grandi ma sono senza dubbio meglio di quelli bagnati''. Mi da anche i suoi vestiti? Cos'è scherzi a parte? Mi sembra di essere in una fiction, tirate fuori le telecamera cavolo!

Vado nel bagno e mi cambio, c'è un odore buonissimo, penso che nasconda uno di quei deodoranti per ambienti da qualche parte, c'è solo uno spazzolino sul lavandino. È sigle. Ottimo. 

''Senti ma non è brutto stare in questa casa tutto da solo?'' ''Un po' si, delle volte mi sento un po' solo, ma non sono uno che sta molto a casa, anzi a causa del mio lavoro sono spesso in aula.Ma la mia vita deve essere noiosa vista da gli occhi di una fumettista, no?'' Per cosa mi ha preso? Agatha Christie ? Faccio solo dei disegni su un foglio, niente di più, non posso neanche disegnare ciò che voglio. ''Beh, non proprio, sogno di diventare una Mangaka, a quel punto potrei dire che la tua vita è noiosa.'' ''Una cosa?'' mi chiede con occhi straniti, un punto in meno per il fighetto. ''Una disegnatrice di manga'' ''Ma non disegni fumetti? Che differenza c'è?'' Con questa domanda ho una voglia frenetica di tirargli un piatto in faccia, ma devo ricordarmi che sono sua ospite ''senti, lascia perdere se continui rischi di farti molto male e alla fine andrai tu dalla D'urso'' Nolan inizia di nuovo a ridere ''sei davvero buffa lo sai?'' Buffa non è proprio una delle cose che una donna ama apparire davanti a un ragazzo, ma almeno è qualcosa. 

''Cosa dovevi fare di così urgente?'' ''Mandare una mail a una mia cliente, purtroppo sta lottando per riavere suo figlio, gliel'hanno portato via per colpa di suo marito, è un uomo molto potente e ha fatto di tutto per avere l'affidamento che non gli spettava'' Dice abbassando lo sguardo, sembra tenerci molto alle cause che affronta, un po' posso capirlo, io mi metto a piangere ogni volta che muore qualcuno in qualche anime e addirittura quando disegno scene simili in Corto Maltese. ''Mi spiace per lei'' dico a bassa voce, lui alza la testa e mi sorride teneramente, poi va verso il frigo e prende una bottiglia di vino e due bicchieri. ''No, ti ringrazio, ma a me non piace il vino!'' dico prima che inizi a versarlo nei bicchieri, lui si blocca ''scusami, non te l'ho neanche chiesto, allora gradisci qualcos'altro? Infondo te lo devo, anzi se vuoi vado in vasca e mi affogo!'' Cavolo allora ha sentito! Divento tutta rossa, mi metto una mano tra i capelli e gli chiedo scusa ''tranquilla, me lo meritavo, stavo solo scherzando'' è davvero molto dolce, è da un po' di tempo che non ho un ragazzo, non sono mai stata brava a trovare quello giusto, ma lui mi pare un tipo apposto, mi piacciono le persone come lui. Ma perché sto pensando una cosa del genere? Infondo mi ha portata a casa sua solo per togliersi il senso di colpa di avermi buttato tutta l'acqua fangosa addosso. ''Che ne dici di uscire Sabato? Ti porto a bere una birra visto che il vino non ti piace! Ti piace la birra?'' Mi sveglio dai miei pensieri e confusa dico ''Si.. Si certo mi piace la birra, accetto volentieri!'' Ma, mi ha davvero chiesto di uscire? 

Prende le chiavi della macchina e ci dirigiamo verso di essa, si è dolcemente offerto di riportarmi a casa visto che fuori piove ancora molto. Scendo di corsa appena arriviamo davanti al mio appartamento, per evitare il momento imbarazzante del ''come diavolo lo saluto?'' Ci salutiamo con un cenno della mano. Guardo la sua macchina che si allontana. Cavolo non mi è mai piaciuta così tanto la pioggia. 

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Capitolo 3
*** Una buona occasione? ***


Il giorno dopo non vedo l'ora di arrivare a lavoro per raccontare tutto a Luca, ma nel tragitto devo assolutamente chiamare Jessica e dire anche a lei quello che mi è successo ieri sera.

 Jessica per me è una specie di Nana Komatsu per Nana Osaki, nel manga Nana (perdonatemi l'intreccio di parole), ovvero entrambe siamo due persone completamente diverse eppure ci unisce un legame unico, lei è la mia migliore amica in tutti i sensi, la conosco delle medie e non mi ha mai abbandonata, abbiamo dei piccoli litigi praticamente tutti i giorni, infondo l'ho detto che siamo diversissime, ma tutti si chiudono sempre con una risata. Lei mi odia quando inizio a parlare di manga o anime, non riesce proprio a capire come facciano a piacermi queste cose, per lei è roba da bambini, la verità è che lei preferisce la Disney e tutte le soppopere strappa lacrime, mentre io preferisco lo studio Ghibly e film che ti fanno sbellicare dalle risate. 

''Amore, preparati. Ieri ne ho combinata una delle mie.'' Gli dico senza neanche dargli il tempo di dire ''pronto'', già la vedo che alza gli occhi e si mette una mano nei capelli. ''Che cosa hai distrutto?'' dice con voce arrendevole. ''Niente! Ho solo gridato a uno in macchina che deve morire affogato'', adesso me la immagino che sbarra gli occhi. ''Cosa?! Non ti ha sentita vero?'' ''Certo! Ed è pure tornato indietro, ma la cosa migliore è che quest'uomo è un ragazzo bellissimo, il più bello che io abbia mai conosciuto!'' Così inizio a raccontargli tutto nei più piccoli dettagli e una volta finito di raccontare inizia a fare quegli urlini stordenti che fa quando è eccitata, cavolo mi piacerebbe farveli sentire, sono davvero strani! 

Dopo poco devo chiudere la chiamata perché sono arrivata a lavoro, entro di corsa e abbraccio Luca appena lo vedo! ''Accidenti'' dice con la faccia stupita ''Elena Chan a cosa devo questo abbraccio?'' ''Caro Luca, ho conosciuto un ragazzo!'' dico non riuscendo a trattenere l'emozione, il suo volto è tutt'altro che emozionato però, anzi sembra quasi deluso. Cos'ho detto di male? ''Ah davvero, bene'' dice e dopo si rimette a colorare un disegno che deve aver fatto Pratt. Non sa davvero dire altro? Lui è praticamente il mio migliore amico, non vedevo l'ora di dirglielo e lui sa dirmi solo bene? ''Luca, qualcosa non va?'' Chiedo io ''No, sto bene, ti conviene muoverti, oggi il signor Pratt ci ha dato molto lavoro'' Di colpo mi viene in mente che lui mi aveva dato appuntamento sabato, cavolo, ma io ho appuntamento anche con Nolan! E adesso come faccio? Non posso chiedere a Luca di rimandare, potrebbe essere una buona occasione per capire come mai fa così e cercare anche di farmi perdonare per qualcosa che non ricordo di aver fatto, ma d'altro canto come dico a Nolan che ho un impegno Sabato sera? Ho appena conosciuto un ragazzo carino non voglio bruciarmelo prima che inizi qualcosa. Me ne andasse mai bene una. 

Mi metto a lavoro e nel frattempo cerco una soluzione, non ho nemmeno il numero di telefono di Nolan, anche volendo non potrei avvertirlo. Potrei andare a casa sua, ma Firenze non è proprio la città più piccola del mondo e io non ho certo guardato la strada quando mi ha portato nella sua modernissima casa. Ma ora che ci penso c'è uno studio legale abbastanza vicino a dove lavoro, perciò avrebbe senso che lui passasse proprio per quella strada. Ottimo andrò lì! 

Decido di fare un ultimo tentativo. ''Ma, allora dove mi porti Sabato?'' ''Sei ancora intenzionata a venire, anche se hai conosciuto questo fantomatico ragazzo?'' che razza di domanda è? Che c'entra se ho conosciuto un ragazzo, lui rimane comunque mio amico. ''Certamente, siamo comunque amici no?'' ''Già amici..'' dice con tono dispiaciuto, non è che per lui quello doveva essere un vero e proprio appuntamento? No non è possibile, conosco da troppo tempo Luca, non avrebbe senso che tutto questo venga fuori proprio ora, vabbè che il destino ce l'ha perennemente con me, ma così avrebbe esagerato fin troppo! 

Lucia, una nostra collaboratrice, cioè in realtà quella che sta più vicina a Pratt di tutti noi, interrompe la nostra conversazione e infondo penso di doverla ringraziare, non avrei saputo cosa rispondere a Luca. ''La prossima settimana partiamo!'' Dice sbattendo contro il tavolo due fogli ''che hai detto?'' dice Luca guardandola stranito ''ho detto che la prossima settimana alcuni di voi partiranno, abbiamo bisogno di idee nuove e mi sembrava giusto dare anche a voi la degna fiducia che vi meritate e farvi diventare ancora più esperti in uno studio all'estero migliore del nostro'' É evidente che Pratt gli ha detto di ricavare qualche novità per un'idea che ha in mente e lei non ha la minima voglia di spostarsi dalla sua cuccetta calda, quindi manda la scorta in via eccezionale, ma chi se ne frega, partiamo e andiamo in uno studio serio all'estero!!! Dentro di me, mentre prendo i fogli che ci ha lasciato sul tavolo, continuo a ripetere ''Giappone, Giappone, Giappone..'' se la destinazione fosse il Giappone avrei già realizzato un sogno, avrei l'opportunità servita su un piatto d'argento, già mi ci vedo a lavorare con Akira Toriyama, Eiichiro Oda oppure Masashi Kishimoto! Tutte le mie fantasie vengono infrante come un vaso scaraventato contro un muro di ferro, la destinazione è Parigi. Che senso ha andare in uno studio francese se il nostro capo è francese!? Ovviamente Luca è contentissimo di questo, in Francia ci sono fumettisti piuttosto in gamba, come chi ha disegnato Titeuf, Asterix e Obelix o Tintin. ''Ma è meraviglioso! Oddio che bello!'' Dice lui esaltato di gioia, che barba come minimo si sta già immaginando lui a parlare con Hargé o Dovan! Almeno gli è tornato il buon umore.. Già ma è andato via a me ora. 

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Capitolo 4
*** Sorrisi ***


Esco finalmente da lavoro, stravolta e amareggiata, ma mi ricordo che devo assolutamente andare da Nolan! Affretto il passo, anche perché non vedo l'ora di arrivare a casa e dimenticarmi questa giornata deprimente. Arrivo davanti a questo enorme edificio, c'è una targhetta d'orata con scritti alcuni cognomi, tra questo ci dovrebbe essere anche quello di Nolan, ma ovviamente non so neanche quello. Entro e una donna piuttosto strana e vestita perfettamente mi squadra da capo a piedi, ''scusi, posso sapere chi è lei?'', o mio Dio mettere a confronto questa con la nostra segretaria sarebbe come confrontare South Park con Death Note! ''Ah, si, mi chiamo Elena, cercavo Nolan'' ''Il signor Bartali?'' Dice con aria da saccente, accidenti mi sento veramente fuori posto, ho persino le mani sporche di penna e poi perché mi ha detto in quel modo?! Non lo so il suo cognome! Beh.. Ma quanti Nolan ci potranno mai essere che fanno l'avvocato a poca distanza dal mio studio? ''Si, lui certo!'' ''Glielo chiamo, ma non credo possa ricevere qualcuno ora'' ,a me sembra che sia lei che non voglia che mi riceva. Prende il telefono, compone un numero molto velocemente e dopo borbotta qualcosa tipo ''si una signorina, ha detto di chiamarsi Elena.. Ma ne è sicuro?.. No pensavo che lei.. Ah d'accordo, arrivederci'' riattacca in modo leggermente furioso ''l'ufficio è da quella parte'' dice indicando una porta in fondo al corridoio, Fumettista stracciona 1, segretaria chic 0. Busso in modo un po' goffo e qualcuno dall'altro lato mi invita ad entrare, entro e lo vedo lì, dietro la sua scrivania, in giacca e cravatta, è così perfetto nel suo ambiente, uno spettacolo per gli occhi, un po' come vedere Edward di Full Metal Panic Alchemist Brotherhood arrabbiato, con il vento tra i capelli pronto a prepararsi per uno scontro! ''Mi dispiace essere venuta a disturbarti a lavoro, ma non ho il tuo numero di telefono e devo assolutamente dirti una cosa importante'' ''Non ti preoccupare, anzi dopo ti do subito il numero, ma qualcosa non va?'' ''No no tutto bene, è solo che Sabato sera ho un impegno molto importante, mi chiedevo se potevamo rimandare..'' ''Sabato pomeriggio ?'' Sabato pomeriggio? Vuole invitarmi ad un appuntamento di pomeriggio? Che vuole fare, portami al parco su una panchina come fanno in quindicenni ? Comunque non è molto cortese rifiutare solo pechè tutto avrà luogo di pomeriggio, l'importante è stare con lui no? ''Beh si, sono libera Sabato pomeriggio, ma..'' ''Perfetto, passo alle 3 davanti casa tua, vestiti leggera ed elegante'' dice ammiccando con un occhiolino. Mi dice anche come vestirmi? E poi leggera? Accidenti è comunque Maggio, saremo anche vicini all'estate ma i temporali sono cosa fissa ormai e fuori fa ancora un po' freddo. Non ho il tempo di dire niente che si alza e mi accarezza i capelli e mi fa un dolce sorriso, il cuore inizia a battermi all'impazzata, vuole farmi prendere un infarto? Abbasso la testa per nascondere il color rossastro che mi sta venendo in volto e me la svigno in modo molto loquace riuscendo solo a dire ''a sabato''. 

 

''PARIGI! Ti rendi conto! Pensavo di fare un viaggio lunghissimo e loro mi mandano a Parigi, sai che una volta ci sono arrivata in auto a Parigi? Dove ci manderanno? Nel grande studio di Pratt? Quanti fumettisti dovrò far fuori prima di far capire alla gente che ho bisogno di un mangaka? '' ''Calmati!'' urla Jessica lanciandomi un cuscino. Dopo che sono stata nell'ufficio di Nolan l'ho invitata a mangiare da me così avrei potuto raccontargli tutto e ora mi ritrovo a gesticolare e dire quanto sono amareggiata del viaggio che dovrò fare. ''Guarda il lato positivo, potrai fare un viaggio con Luca nella città più romantica del mondo, diciamocelo, Luca è davvero carino!'' ''Jessica.. Luca è solo mio amico! E il fatto che Parigi sia la città più romantica del mondo sono solo cazzate! Una torre di ferro alta quanto un gigante di Shingeki no Kyojin e gente con la puzza sotto il naso, che diavolo c'è di romantico?'' ''Stupida, sei proprio stupida.'' ''Tu non pensi al mio lavoro!'' Dico buttandomi sul letto, lei si avvicina e si stende con me ''si invece, capisco perché sei arrabbiata, ma che te ne frega, io sarei contenta di andare via di qui per un po' '' Infondo ha ragione, troverò altre opportunità prima o poi no? Menomale che ho lei e nonostante il suo totale arrangiamento nel dare consigli riesce comunque a convincermi che devo guardare il bello delle cose. Decido di cambiare argomento e raccontargli anche cosa mi ha detto Nolan. ''Oddio che bello! Lui ti piace! Aspetta.. Ma tu sabato pomeriggio lo passi con il biondino e subito dopo vai dal morettino? Finalmente inizi a capirci qualcosa!'' Dice alzando le sopracciglia ''ma cosa dici? Io e Luca siamo amici te lo ripeto!'' ''A me sembra che tu stia autoconvincendo te stessa di questa cosa'' Un attimo. Non avevo mai guardato la cosa da questo punto di vista, che bisogno c'è di sottolineare cosa c'è tra me e Luca? Dovrebbe essere una cosa naturale che neanche ha bisogno di essere specificata. D'altro canto è impossibile che a me piaccia Luca, è come ho detto oggi, siamo amici da troppo tempo, perché mai dovremmo accorgercene proprio ora? 

Jessica se ne torna a casa e io mi tolgo i vestiti e mi metto a letto, mi rigiro per ore ma non riesco a dormire, mi fermo a guardare il soffitto  e inizio a pensare. Chissà dove mi porterà Nolan.. Chissà perché Luca ha reagito così.. Chissà come andranno le cose a Parigi.. Delle volte vorrei avere le risposte a ogni cosa, non dover vivere nel dubbio. Mi suona il telefono, mi è arrivato un messaggio. Lo apro e leggo che è da parte di Nolan : ''scusa l'ora, è solo che è passata la pubblicità di Barbara D'urso e ti ho subito pensata''. Faccio un sorriso malizioso, ma preferisco non rispondere, così penserà che sto dormendo, non è un onore essere associati alla D'urso a mio parere, ma mi ha comunque pensata e questa cosa mi rende incredibilmente felice, non credevo che un ragazzo potesse renderti la giornata migliore, mi ha fatto persino smettere di farmi domande inutili, mi sento un po' come in un manga creato dalle Clamp! 

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