Luce e Ombra

di Ely Gryffiindor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 8: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX ***
Capitolo 10: *** Capitolo X ***
Capitolo 11: *** Capitolo XI ***
Capitolo 12: *** Capitolo XII ***
Capitolo 13: *** Capitolo XIII ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIV ***
Capitolo 15: *** Capitolo XV ***
Capitolo 16: *** Epilogo- 15 anni dopo ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


 
Capitolo I


I raggi di un pallido solo filtravano dalle ampie vetrate delle finestre rischiarando la camerata di una luce tenue,non accecante.
Dal letto accanto giungevano dei mugugni-ovattati- di chi aveva appena salutato il nuovo giorno, e non ne era affatto entusiasta.
Aprì lentamente un occhio che fu costretto subito a richiudere.
Le sue iride ancora non erano pronte per vivere il nuovo giorno...
Ancora con gli occhi socchiusi tastò il comodino accanto a lui per recuperare gli occhiali.
Finalmente due occhi che potevano essere paragonati a due smeraldi- ancora assonnati- si aprirono totalmente.
"Buongiorno Neville"disse sbadigliando facendo emergere la testa dalle tende del baldacchino. 
"Buongiorno Harry.Hai visto Oscar? Non riesco a trovarlo"chiese piegandosi sotto al letto alla ricerca di quel rospo che aveva l'abitudine di nascondersi.
Harry scosse la testa in segno di  diniego ma sorrise al pensiero che quella scena l'aveva vissuta milioni di volte.
"Ehi preparati,che ho fame" disse Ron al bambino sopravvissuto ancora seduto sul letto.
Anche questa era una scena già vissuta.
E lui aveva bisogno di quel genere di cose,di quelle piccolezze della vita che era certo non sarebbero mai cambiate.
Quelle sicurezze della vita che la stessa non le aveva mai fornito.
Ripensandoci oltre al rospo di Neville che fuggiva e la fame del suo amico Ron,la sua sicurezza era stata quella di dover scontrarsi con Voldemort.
Brutale certezza.
Più che altro poteva definirsi una spada di damocle che gravava sopra la sua capigliatura perennemente in disordine.
Harry annui e si diresse verso il bagno.
Si guardò allo specchio e sorrise,quel giorno avrebbe rivisto la sua migliore amica.
Dopo aver vissuto un anno come latitanti,alla ricerca di quei maledetti Horcrux,non averla avuta con lui il primo giorno di scuola le era mancata.
Non esisteva Hogwarts senza di lei.
Si erano conosciuti grazie ad una delle tante fughe di Oscar, ed Hermione-spirito grifondoro-aiutava Neville a cercarlo.
Avrebbe dovuto ringraziarlo un giorno quell anfibio dispettoso.
Quella sera Hermione Granger sarebbe tornata,e lui avrebbe ritrovato quell'amica e sorella che negli anni gli era stata accanto sempre.
Aspettare fino a sera per rivederla, poi finalmente avrebbe potuto stringerla a sè di nuovo.






"Secondo voi verso che ora arriva Hermione?"chiese Ginny seduta di fronte a suo fratello ed Harry.
I"In serata,per cena sarà qui"rispose Harry mandando giù il suo succo di zucca.
"Non vedo l'ora"disse la Weasley battendo le mani e sorridendo.
Harry annui alla sua ragazza.
Finalmente dopo anni ce l'avevano fatta,si era innamorato di lei due anni prima,ma con Voldemort che voleva ucciderlo,la ricerca degli Horcrux e la guerra avevano dovuto aspettare.
Ma ora era davvero felice.La relazione con Ginny completava il quadro della sua felicità.
Era l'ultimo anno ad Hogwarts e voleva viverlo a pieno.
Era stata la sua casa,l'unico posto che meritava essere considerato tale. Ed ora con l'arrivo imminente di Hermione, la sua famiglia era di nuovo riunita.
Osservava Ron e Lavanda che parlottavano complici tra loro,dopo la guerra era arrivato l'amore anche per il rosso suo amico. Anzi tra loro c'era stato qualcosa già al sesto anno,ma dopo la guerra Lavanda era cambiata,non era più un'ochetta frivola tutta scarpe e capelli, e con dolcezza i due ragazzi avevano ricostruito quel rapporto che inizialmente era poco importante per entrambi ma che ora si era solidificato molto.
Un silenzio innaturale piombò nella Sala Grande, Harry scosse la testa.
Se quando entrava lui e i suoi amici si sentivano mormorii d'apprezzamento e stima,quando entravano Malfoy,Nott,Zabini,la Greengrass e la Parkinson calava un silenzio carico di tensione.
"Deduco siano entrate le serpi"disse Neville continuando a mangiare.
"Già"disse Ginny che ogni volta che li vedeva si rabbuiava ripensando alla morte di Moody,di Silente e di Piton.
Se alle serpi dava fastidio non lo davano a vedere nascondendo il tutto sotto strati e strati di alterigia,dietro le loro camminate spavalde e boriose.








Il treno sfrecciava veloce sui binari.
Il sole che andava a morire tinteggiava le cime collinose scozzesi di una tonalità rosata. La ragazza sorrise al paesaggio,come se esso potesse rispondere.
Appoggiò la fronte al vetro del finestrino e respirò ansiosa.
Stava tornando a casa.
La guerra l'aveva cambiata,quello che aveva visto,le macerie i corpi senza vita, però non l'aveva abbattuta.
Avrebbe ricominciato a vivere, e solo l'aver ritrovato i suoi genitori ed avergli reso la memoria,per lei,era già un inizio per la sua nuova vita.
Si era promessa che quell'anno avrebbe fatto le cose con calma.
Non avrebbe speso nottate sui libri , ma avrebbe studiato con moderazione senza però rinunciare a quei suoi momenti nei quali un libro è l'unica cosa che vuole a tenerle compagnia.
La sete di conoscenza era ancora palpabile in lei,caratteristica che l'avevano proclamata la strega migliore dell'ultimo secolo,ma aveva compreso che molte domande non potevano trovare risposte nei libri ed a volte non a tutte le domande vi possono essere risposte adeguate.
Ma era ancora lei,la ligia e bacchettona Hermione Granger.
Una ragazzina che aveva combattuto ma che non aveva perso totalmente se stessa.
Il coraggio, quello era  cresciuto cosi come l'Orgoglio nell'aver partecipato alla guerra e nell'aver vinto al fianco di Harry Potter il suo migliore amico impaziente di rivedere.
Scese dal treno per dirigersi alle carrozze,era buio e l'aria iniziava a rinfrescare soprattutto li nel sentiero che conduceva ad Hogwarts. 
Accostò i lembi del suo pull over e e sali sulla carrozza.
Creature affascinanti erano i Thestral,nel loro senso di inquietudine che faceva si che solo chi aveva visto la morte potesse vederli.
Sicuramente da quell'anno i Thestral non erano più creauture celate ai più.
Ad attenderla davanti all'imponente cancello di ferro di Hogwarts c'era Minerva McGranitt con una lanterna per rischiarare la visuale.
Il volto della donna era sorridente ma solcato dai segni del tempo.
Rughe più o meno evidenti ai lati dei dolci occhi della neo preside.
"Bentornata Miss Granger"disse sorridente 
La ragazza sorrise e strinse la mano della donna che lei aveva teso.







Il soffito della Sala emanava quel familiare odore di fuoco misto a cera bruciata proveniente dalle tante candele che illuminavano il soffitto sopra le teste degli studenti.
Le tavolate in legno scuro accoglievano gli allievi e attendevano i ritardatari.
La Sala Grande era gremita,ogni studente era seduto al suo posto,aspettando che la Preside facesse comparire davanti ai loro posti le vivande da consumare.
C'era chiasso,come sempre, le voci e le risate degli studenti si confondevano nelle quattro tavolate di Hogwarts.
Harry Potter era impaziente,si guardava continuamente intorno,aveva atteso tutta la giornata ed era sceso per la cena felice di rivedere Hermione ma di lei non  vi era traccia.
Iniziava seriamente a preoccuparsi.
"Arriverà"disse Nevville enigmatico osservando lo strano atteggiamento dell'amico e scoccando un'occhiata perplessa a Ginny.

"Come mai Potter sembra un invasato?"chiese Blaise Zabini che osservava lo strano comportamento dal tavolo riservato alla sua casa.
Draco non si degnò di alzare gli occhi, sinceramente le turbe mentali di Potter erano l'ultimo dei suoi pensieri.
"Sembra stia aspettando che accada qualcosa"continuò Blaise scrutando -con gli occhi ridotti a due fessure- la testa di Potter che aveva gli occhi puntati sulla porta d'entrata.
Draco sospirò rumorosamente davanti alle osservazioni di Blaise di cui non poteva importagli di meno.
"Aspetta la Granger"disse Astoria incurante prendendo posto accanto a Pansy."L'ho sentito dire dalla Weasley"concluse la giovane serpeverde indifferente.
Draco alzò la testa ed osservo senza rendersene conto la porta d'ingresso,emulando Potter.
Una settimana prima quando non l'aveva vista al fianco di quei due disastri ambulanti si era chiesto che fine avesse fatto quella ragazza,ma su di lei non correvano voci,era come se si fosse dissolta nell'atmosfera.
La McGranitt,con grande stupore dei ragazzi, si alzò dalla sua seduta che ricordava un trono regale, e si diresse al leggìo
"Ragazzi oggi tarderemo il banchetto, Hogwarts ad una settimana dalla sua apertura riaccoglie nuovamente una vecchia studentessa che tutti voi conoscete. Ma le regole impongono che nonostante abbia frequentato Hogwarts in precedenza venga smistata di nuovo. Se fosse tornata il primo giorno non ci sarebbero stati problemi,ma visto che l'anno passato non ha frequentato e non è tornata il primo settembre dovrà sostenere di nuovo lo smistamento"spiegò la preside.
"Cosa?"disse Harry  ad alta con il volto che pareva raffigurasse l'indignazione in persona,  aveva capito che Hermione avrebbe dovuto essere smistata di nuovo e temeva che fosse finita in un'altra casata.
Draco sorrise alla vista dello sfregiato e delle sue patetiche rimostranze,immaginando lo sguardo ammonitore che la Granger avrebbe riservato all'amico iniziando poi a borbottare sull'importanza del rispetto delle regole.
"Signor Potter mi dispiace, ma salavatrice o meno del mondo magico,le regole valgono per tutti"disse la donna con un tono deciso che non avrebbe ammesso repliche.
"Tranquillo Amico non c'è nessuno più Grifondoro di Hermione"disse Ron
"Venga avanti Miss Granger"disse la donna sorridendo

Hermione entrò in Sala Grande con passo fiero e deciso,mascherando l'imbarazzo,sfilò tra i tavoli sentendo i mormorii di approvazioni e gli attestati di stima degli altri studenti.
Sorrise ai suoi amici al tavolo rosso-oro,leggendo negli occhi di Harry la paura di non averla tra loro quell'anno.
In effetti la notizia del nuovo smistamento non l'aveva entusiasmata ma l'amicizia che aveva con Harry,Ron,Ginny e gli altri non dipendeva dal blasone cucito su una divisa.
Raggiunse la Preside che teneva in mano già il Cappello,più logoro rispetto al suo primo smistamento.
Nella sala calò il silenzio e la suspence
I Grifondoro incrociavano le dita,i Corvonero speravano che questa fosse la volta buona per avere la Granger tra le loro file,i Tassorosso erano ansiosi di conoscere il risultato e i Serpeverde erano quelli che si annoiavano e aspettavano l'esito.
Hermione inclinò il capo come sinonimo di riverenza in direzione dei professori che sorrisero alla studentessa appena arrivata.
"Perdoni l'attesa,ma il prescelto aveva da protestare"disse la preside guardando male Harry.
Hermione ammonì il suo amico con lo sguardo.
Non stava bene avere da ridire sulle regole.
"Come osi guardarmi così, io sono il salvatore del mondo magico"urlò Harry fintamente indignato per poi scoppiare a ridere.
"Tu?"replicò sconcertata Hermione scuotendo la testa e mettendosi le mani sulla fronte.
Hermione scoppiò a ridere, si divertivano in questi siparietti stupidi,sapeva che Harry era teso per il suo smistamento e stava alleggerendo la situazione.
Gli altri studenti ridevano sommessamente al piccolo botta e risposta dei due amici,mentre la McGranitt osservava i due attonita.
La ragazza si posizionò sullo sgabello e la McGranitt lo adagiò sul capo della giovane.
"Bentornata Miss Granger. Bene...mmm... Minerva abbiamo una situazione strana e divertente"disse la voce del cappello.
"Cosa intendi?"chiese turbata la donna
La stanza attendeva con impazienza e curiosità le parole di quel logoro cappello di pezza.
"Vedete io so benissimo dove smistarla,ma Miss Granger le porgo i miei più sinceri Complimenti lei potrebbe far parte di tutte le case"disse il cappello.
L'inquietudine di Harry cresceva a dismisura ma si imponeva calma,l'avrebbero preso per un pazzo.
Hermione corrugò la fronte e si morse il labbro inferiore davanti alle parole del cappello,lei era una Grifondoro si sentiva tale,pensava che non ci fossero problemi al riguardo.
"Miss Granger vanta l'intelletto e l'individualità del Corvo,la tolleranza e la pazienza del Tasso e la furbizia e l'  ambizione della Serpe.Nonostante ciò, il cuore,che è l'unica cosa importante,è colmo di Orgoglio e Coraggio.GRIFONDORO"urlò fiero il cappello.
Il tavolo rosso oro implose in applausi e gridi di esultanza.Harry Potter sorrideva felice.
Hermione corse verso di lui e l'abbracciò stretto,rimasero avvolti  in un abbraccio fraterno,puro dove solo la cattiveria poteva vederci dell'altro
"Mi sei mancata"sussurrò Harry Potter
"Anche tu"
Si lanciò poi tra le braccia di Ginny,Ron,Neville e Lavanda che aveva rivalutato.
"Granger se il tuo aspetto fosse anche solo lontanamente paragonabile alle qualità che ti ha appena affibiato il cappello,potresti essere quasi il mio tipo"disse Malfoy ghignando.
Hermione aveva riconosciuto quella voce e la detestava.
Harry nei suoi gufi le aveva raccontato di come le serpi non procuravano fastidio agli altri studenti.
Si voltò prima con la testa e poi fece roteare il corpo.
Era dritta e fiera davanti a lui.
"Malfoy se invece tu non fossi così disgustoso,non avessi un atteggiamento da padrone del mondo e se sul tuo avambraccio non si stagliasse il marchio nero dei Mangiamorte codardi e rinnegati....no neanche in quel caso saresti il mio tipo"rispose lei.
Le serpi accanto a Malfoy non osarono proferire parola,sapendo l'errore compiuto dal loro Principe.
Harry e Ron guardavano disgustati Malfoy.
Era stata cattiva,ma lui l'aveva provocata senza alcun motivo.
Ma a gente come Malfoy non servivano motivi.
Insultare,per Malfoy,era come bere succo di zucca e cosa peggiore era il piacere provato nell'infliggere dolore agli altri.
Lo detestava.



"Draco cosa ti salta in mente.Qui per noi già è una sopravvivenza e tu ti metti a fare quelle affermazioni all'eroina del mondo magico?"lo rimproverò Blaise.
Draco osservava la grifondoro sorridere ai suoi amici, e salutare i membri delle altre case.
Le parole erano state sputate fuori e il loro sapore era ferroso come il sangue.
Non pensava che la replica della Granger potesse menzionare il suo vile trascorso.
Quella triste allusione e il tono duro utilizzato gli avevano provocato una stilettata ai polmoni impedendogli di respirare.
"Dovresti scusarti"disse Pansy meritandosi un occhiataccia torva dal biondo.
I Malfoy non si scusano...
Non vi era nulla da scusarsi.
Non sapeva nemmeno lui di cosa scusarsi.
In realtà avrebbe dovuto scusarsi ma per motivi che poco avevano a che fare con quella frase insignificante a cui la Granger si è aggrappata per gettargli addosso tutto il suo disprezzo.
Era uno stolto questo lo sapeva bene.



Note: Salve a tutti. In un momento di follia ho cancellato i capitoli postati.
Ora ho le idee più chiare ed ho fatto delle aggiunte e dei tagli.
Spero che la storia vi piaccia
Spero di ricevere pareri positivi e negativi. Non mi importa delle critiche,anzi ...
A presto...

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


 
Capitolo II






Silenzio.
Occhi indiscreti che osservavano indagatori,sprezzanti,compassionevoli.
Era questo quello che succedeva quando Draco Malfoy e i suoi amici entravano in una qualsiasi stanza.
All'ingresso della Sala Grande il silenzio calò e centinaia di occhi erano puntati su di loro,ma stavolta gli sguardi erano ammirevoli e molti sorridevano nella loro direzione.
"Perchè ci guardano e sorridono?"sussurrò Pansy perplessa ai suoi amici.
Blaise si guardò intorno "Temo  che non siano rivolti a noi"disse facendo un gesto alle loro spalle.
Un'Hermione Granger assorta nella lettura di un tomo polveroso e dal peso notevole era dietro di loro,ma sembrava non essersi accorta di nulla.
Draco  voleva sedersi ma non avrebbe percorso quei pochi passi che lo distanziavano dal suo posto da solo,sarebbe come andare a morire con la consapevolezza di farlo.
Codardo.
La grifondoro chiuse il libro tanto che nel silenzio della sala quel rumore provocò un assordante eco che costrinse la stessa ragazza ad alzare gli occhi.
Lui distolse immediatamente lo sguardo dalla ragazza,che aveva assunto un'espressione scettica.
"State bloccando il passaggio"disse la grifondoro con tono saccente e con il mento alto.
Quella frase-come il rumore prodotto dalla chiusura del libro-riecheggiò nel silenzio della sala,provocando espressioni basite sui volti degli altri studenti.
Mai,da quando la scuola era cominciata,un salvatore del mondo magico aveva rivolto la parola a quei ragazzi.
Tranne lui che aveva deliberatamente provocato la Regina degli Impavidi.
Mangiamorte.
La grifondoro sfilò nel varco aperto dalle serpi per farla passare.
Camminò con le spalle dritte ed il libro stretto al petto,con i boccoli castani che si muovevano al ritmo della sua andatura.
Un amazzone.
Ecco l'immagine che Hermione Granger evocava a Draco Malfoy.
Una donna guerriera,ed era questo il motivo per cui non riusciva a guardarla negli occhi, lei aveva  combattuto e lui era rimasto a guardare e a farsi trascinare dagli infausti eventi di cui ne era stato il fantoccio.
Lei che era sopravvissuta in casa sua, e sotto le Cruciatus di sua zia,aveva urlato con quella dignità che anche durante i loro scontri lei non aveva mai perduto, ora eletta nell'Olimpo,tra gli eroi, e lui,nonostante i suoi amici con cui condivideva le sorti in quella scuola, sprofondava nell'abisso della sconfitta e del fallimento.
Negli anni aveva creduto che tutta quella bontà, che la Granger si portava dietro fosse solo falsità,un modo per farsi accettare dagli altri,per quel suo sangue che non l'avrebbe mai resa ai suoi occhi la strega eccezionale di cui ovunque ne venivano tessute le lodi.
Ma ben presto si rese conto,dopo tutte le avventure che l'avevano vista protagonista insieme a Potter e Weasley,che la Granger aveva fegato.
Era coraggiosa quella  Mezzosangue.
Non che a lui importasse poi cosi tanto del sangue, ma forse nonostante secondo il cappello parlante quella ragazza possedeva la tolleranza del Tasso,non avrebbe mai potuto essere tollerante con uno come lui, che aveva assistito alla sua tortura senza fare nulla.
Codardo
La notte la sognava spesso la grifondoro che si inarcava sotto la bacchetta di sua zia,con quegli occhi scuri che invocavano aiuto e che lui da bravo codardo gli aveva negato,forse per paura e per completa impotenza.
Non che gli fosse mai importato della Granger,ma sicuramente a parti invertite il serpeverde era sicuro che lei l'avrebbe salvato.
Provava disgusto per se stesso.
Probabilmente era questo il reale motivo per cui non l'aveva mai guardata negli occhi in quella settimana trascorsa ad evitare di incontrarla,di trovarsi  a una distanza di sicurezza da quelle pozze dorate così orgogliose.
Fuggiva da lei come se fosse un Dissennatore,l'aveva "ignorata"dalla sera del suo ritorno.
Non che ci fosse pericolo che potessero scontrarsi,la ragazza camminava altera senza mostrare il minimo interesse nel mondo circostante, e conversava solo con i grifondoro ed altri compagni delle altre case.
Durante le lezioni in comune,lei si sedeva ai primi banchi e lui tra gli ultimi posti, per cui i punti di incontro erano inesistenti.
Il senso di colpa era forte in lui.
Si,esatto,il principe di serpeverde si sentiva in colpa verso Hermione Granger per non aver impedito che quella pazza di Bellatrix torturasse quella compagna di scuola con cui non era mai andato d'accordo.
Per non aver impedito alla pazzia di sua zia di macchiare la pelle della sua compagna con quella parola che lui per primo,molti anni prima, le aveva sputato contro in un picco d'orgoglio.
L'avbrebbe evitata fino ai MAGO.
Dopo aver pranzato il biondo si precipitò in biblioteca.Si era gettato completamente nello studio,non volendo fermarsi a riflettere sulla situazione della sua famiglia.
Sua madre giudicata innocente dal Weazengamot, grazie a Potter, era stata chiara doveva studiare e crearsi una posizione che lo svincolasse dal passato e dal suo cognome che in quel periodo era troppo opprimente.
Entrò in biblioteca  e con un cenno del capo salutò Madama Pince, si recò direttamente al reparto che cnservava i tomi di Incantesimi,ma quelli che gli occorrevano non c'erano tra gli scaffali.
Sio guardò intorno fino a notare i libri che gli occorrevano sparsi sul tavolo, alla mercè di Hermine Granger.
La Grifondoro era con il capo chino intenta a copiare le parole del libro sulla pergamena.
La ragazza scriveva veloce e nella smorfia concentrata del volto,notò dei particolari ai quali non aveva mai fatto attenzione,come la flessuosa linea del collo della ragazza,la piennezza e il colorito roseo delle sue labbra o la delicatezza dei tratti del viso,sempre privo di trucco che avrebbe solo sporcato un volto semplice nella sua assoluta perfezione.
Il ragazzo si riscosse da quei pensieri. Deglutendo a fatica per quei pensieri.
Dannazione! imprecò il giovane Malfoy.
Il serpeverde voleva concludere la ricerca entro quel giorno per poi dedicarsi al Quidditch,l'unico svago che ancora gli era rimasto e l'unico piacere che aveva scelto da solo,senza che suo padre mettesse il becco.
Prese coraggio e camminò verso il posto occupato dalla ragazza parandosi davanti a lei,la ragazza non dava segni di averlo sentito arrivare,intenta nella scrittura e comprensione di nozioni che secondo la serpe,quella saccente conosceva ampiamente.
"Granger mi servirebbe quel libro di Incantesimi di Julian Reese"disse in tono deciso pregando Merlino che non trapelasse la sua agitazione nel conversare con lei e pregando che la ragaza non alzasse la testa dalla sua pergamena.
La ragazza sembrò esaudire il suo desiderio,senza dar cenno di fastidio e senza staccare gli occhi dalla pergamena davanti a lei, allungò una mano sul manuale in questione e l passò al serpeverde senza dimostrare il minimo fastidio.
Il ragazzo aveva osservato con quanta disinvolura compiesse quei gesti,senza degnarlo di uno sguardo come se lui non esistesse e sicuramente per lei,lui non esisteva.
"Grazie"biascicò il ragazzo davanti a lei.
La ragazza scosse rapidamente la testa come chi non voleva esssere interrotta ulteriorimente,mentre leggeva bisbigliando le frasi sulla pergamena.
Il ragazzo era rapito da quei semplici gesti,tanto che quando la ragazza notò ancora li la sua presenza alzò la testa di scatto con un'espressione perplessa in volto
"Hai bisogno di altro?"chiese la ragazza fintamente gentile.
Il tono infastidi la serpe, e senza guardarla negli occhi si girò e se ne andò.
Quella spocchiosa con il suo ton saccente e i suoi occhi che.... non sapeva nemmeno lui come definirli gli occhi della grifondoro.
Si immerse nella ricerca,dove impeigò molto poco.
L'attenzione del ragazzo  fu distolta solo dal rumore di una sedia spostata che annunciava che Hermione Granger se ne stava andando.
Gli occhi del ragazzo percorsero l'esile figura della giovane donna e si trovò a notare un altro particolare della ragazza.
La divisa era della taglia giusta,non come gli anni passati che si infagottava in camicie e maglioni di qualche taglia più grande.
Quest'anno la camicia aderiva perfettamente al corpo della ragazza così come il maglione che evidenziava un ventre piatto e un seno piccolo.
La gonna era sempre lunga,molto più di quella di Daphne e Pansy,mostrava due gambe modellate fasciate in collant color carne.
Il ragazzo scosse la testa.
Se non fosse per quel caratteraccio,la Granger non sarebbe stata tanto male.






Amava volare.
Il vento a scompigliargli i capelli,il freddo liberatore che penetrava le membra fino a farle rinascere.
Draco Malfoy si sentiva libero quando volava,solo lui e la sua scopa nessun'altro.
Quelli erano rari momenti in cui lui lasciava il mondo fuori,in cui non pensava a suo padre e alle sue idee,non pensava a sua madre che nel manor sperduto nel Whiltshire,era sola in compagnia dei libri e degli elfi.
Riusciva a dimenticarsi perfino di quel tatuaggio che gli mordeva il braccio.
Teschio e Serpente
Quel Marchio Nero che odiava e che non sarebbe mai andato via. 
La causa di tutti i suoi problemi.
Alcuni vociferavano che dopo la morte dell'Oscuro si sbiadisse ma quello strazio era ancora lì.
Un promemoria per rammendargli sempre quanta sporcizia scorre nelle vene di un Purosangue,di un Malfoy.
Evitava perfino di guardare il suo braccio,talmento il ribrezzo che provava verso se stesso,verso suo padre che li aveva condannati.
Una punizione per aver vissuto sempre nella menzogna di ideali malsani che non lo soddisfacevano mai in pieno,che lo allontanavano dai valori reali,quelli che la sua ferrea educazione gli avevano precluso.
Quelli che,di nascosto,sua madre non aveva smesso mai di inculcargli.
I Malfoy non amano gli ripeteva suo padre.
Cresciuto con la consapevolezza che l'amore fosse per i deboli.
Ma lui aveva sempre amato sua madre,nella sua riservatezza,nei suoi baci sulla fronte.
Non si era mai sentito un debole quando sua madre nel silenzio del Manor lo abbracciava, e le sussurrava parole segrete.
Ti voglio bene mio piccolo Draco...
"Draco dobbiamo andare è il turno dei grifondoro"disse Blaise ad alta voce.
Si girò mantenendo padronanza con la scopa e notando come la Granger si accomodasse con eleganza  sulla tribune,con le gambe incrociate e un libro in mano.
Era ovvio che non fosse li per il Quidditch,ma solo per fare contenti i suoi amici,che erano appena giunti sul campo e attendevano che le serpi se ne andassero.
Malfoy rimase a contemplare nuovamente la figura della ragazza notando come quando la sua attenzione era rivolta a qualche libro,il mondo non esisteva.
Forse per la Granger i libri avevano lo stesso significato che il volo aveva per lui.
La ragazza alzò la testa e lo sorprese a fissarla.
Draco,per la prima volta non poteva evitare di guardarla negli occhi.
Se si fosse affrettato a volare via,sarebbe stato troppo sospetto.
Gli occhi della ragazza non erano sprezzanti o indagatori o disgustati...solo curiosi.
Draco tentando di sorreggere quello sguardo,si stava facendo del male.
Tentava sempre con lei,ma non riusciva mai.
Sentì freddo,nonostante la ragazza non lo guardava con disprezzo.
Quello era il gelo dell'anima che gli ricordava sempre che aveva assistito a quello scempio senza aiutarla,rimanendo li impassibile.
Paura
Ne aveva avuta tanta in quel periodo della sua vita, e quel giorno la paura che l'Oscuro potesse fare del male ai suoi cari gli impedi di agire in difesa di quella ragazza saccente che urlava dalla paura e dal dolore.
Scese in picchiata verso il suolo e lasciò il Campo di Quidditch.
Perdonami Hermione se sono stato un codardo


Note:In questo capitolo troviamo i pensieri di Draco...
Spero di ricevere altre recensioni e ringrazio Norma per aver recensito il primo capitolo.
Grazie anche ai lettori silenziosi.
Volevo avvisarvi che sto preparand una raccolta di one-shot sulla mia long "A un passo dalla verità"...

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


 
Capitolo III




Il succo di zucca le scivolava nella gola,mentre intorno a lei percepiva pezzi di coversazione qua e la.
Guardò Ginny al suo fianco combattuta se mangiare o meno una seconda fetta di torta di more oppure rinunciare per paura di ingrassare.
Problema che invece non si poneva Ron, che era già alla sua terza fetta.
Harry guardò la sua ragazza e sorrise davanti al dilemma interiore della rossa.
Hermione continuò a bere dal suo bicchiere quando molti gufi volarono nella Sala Grande.
Prese la Gazzetta del Profeta e il Cavillo.
Leggeva entrambe le testate ma sapeva che alcuni cronisti del Profeta non erano molto attendibili,come quella Rita Skeeter,che anni prima aveva insinuato un triangolo amoroso tra lei,Harry e Vicktor Krum.
Abbassò il giornale dopo avergli dato una rapida occhiata.
Di fronte a lei, il Bambino Sopravvissuto era agitato.
Timore.
Come si può avere un cambiamento di uomore così repentino?
I suoi occhi erano più aperti del normale, e il colorito del volto era pallido,più del solito.
Hermione lo guardò meglio e constatò le sue occhiaie sotto alla montatura degli occhiali.
"Possiamo parlare in privato Hermione?"sussurrò Harry preoccupato.
 Guardò perplessa il suo migliore amico,il tono era modulato ma al suo orecchio vigile appariva forzato.
Hermione si alzò e salutò gli altri decisa a seguire il moro che aveva tutta l'aria di uno che sta per morire, e trattandosi di Harry Potter meglio non scherzarci troppo sopra.
Harry baciò velocemente Ginny e prese Hermione per un braccio.
"Ho un problema"sussurrò all'orecchio dell'amica con voce grave,tanto da far spalancare gli occhi alla ragazza






Guerre imminenti e fughe in massa da Azkaban furono le ipotesi meditate dagli studenti alla vista delle facce scure dei Salvatori del Mndo Magico che abbandonavano la Sala.
Draco Malfoy aveva osservato la scena con attenzione,ormai i suoi spettri cinerei si posavano troppo spesso sul tavolo dei grifoni senza un reale motivo, e lui non ci si ssoffermava troppo a chiedersene il perchè.
Le risposte non sempre aiutano.
La Granger e Potter erano quello che molti definivano il braccio e la mente,oltre che come fratelli.
Il giovane Malfoy aveva notato come nella complicità che c'era tra i due non vi era traccia di alcuna malizia.
"Se continui a guardare la porta della sala grande prenderà fuoco"disse il suo migliore amico mentre si puliva la bocca.
"Bla ma cosa vai blaterando"replicò brusco
Blaise guardò Theo che alzò gli occhi al cielo.
"Cosa avete voi due?"chiese il biondo notando lo strano atteggiamento dei suoi amici.
"Niente,Draco"disse Blaise scuotend la testa divertito.
A volte i suoi amici erano davvero strani.
Si alzarono per andare a lezione,prima ora Pozioni con i Grifondoro.
Draco aprì la porta credendo che non ci fosse nessuno.
"Harry sono cosi contenta"disse la Granger sorridendo e abbraciando Potter che ricambiò l'abbraccio della ragazza.
Davanti a quella scena il giovane Malfoy si irrigidì e sul suo volto comparì una smorfia disgustata che peggiorò, quando la ragazza scoccò un bacio sulla guancia dell'amico.
"Ci dispiace interrompervi"disse Malfoy ghignando.
Non era riuscito a trattenersi doveva mettere fine a quel momento perchè dopo aver aperto la porta uno strano macigno gli si era posizionato sullo stomaco.
I due ragazzi fecero spallucce non rispondendo all'allusione della serpe.
Era arrabbiato senza sapere il motivo.
"Buongiorno Ragazzi"esordì sorridente Lumacorno.
Draco Malfoy non rispose al saluto del panciuto insegnante.
Il ragazzo era ancora impegnato ad osservare Potter che bisbigliava qualcosa all'orecchio della Granger,inconsapevolmente strinse i pugni davanti a tutta quella intimità,notando come invece la giovane Weasley non se ne curasse affatto.
"Oggi ragazzi lavoreremo a coppie per cui quando vi chiamerò vi sposterete. Weasley Ginevra,Nott, Weasley Ron Greengrass,Parkinson Paciock,Potter Zabini e Malfoy Granger"concluse il professore
Draco Malfoy osservò la Granger che si spostava al suo fianco con un volto poco entusiasta di fare coppia con lui.
Come darle torto...
"Malfoy"disse la ragazza a mo di saluto
Il ragazzo rispose con un veloce gesto del capo,cercando di guardare ovunque tranne che nella direzione della ragazza.
Sembrava che qualcuno ce l'avesse con lui.
Voleva evitarla e se la ritrovava ovunque.
La vicinanza con la ragazza lo indisponeva procurandogli un quantum di emozioni contrastanti.
"Malfoy hai ascoltato quello che ti ho detto?"disse stizzita la grifondoro
Il tono della ragazza era saccente come se non avesse voglia di perdere il suo tempo con lui.
Alzò gli occhi al cielo.
"Il professore ha detto che dobbiamo eseguire la pozione Restringente,vado a prendere gli ingredienti"ripetè prima di allontanarsi.
Ancora dovevano iniziare e già era stufo di tutta quella saccenza ostentata.
La ragazza tornò con tutti gli ingredienti che dispose ordinatamente sul tavolo.
Malfoy prese il calderone ed iniziarono la preparazione.
Lui iniziò a sbucciare il Grinzafico,mentre la Granger tritava accuratamente le radici di Margherita.
Avevano quasi ultimato la preparazine senza occhiatacce strane, e la volontà di entrambi di porre termine alla pozione.
"Cosa stai facendo"disse bloccando il polso della ragazza. Al contatto con la pelle della Granger,il ragazzo ebbe una scarica di adrenalina che però non lo fece desistere dall'abbandonare la presa.
"Lasciami Malfoy sto spruzzando il sangue di sanguisuga"disse furiosa per quel contatto
"Una sola spruzzata Granger o qui saltiamo in aria"disse trattenendola ancora.
La ragazza annui, e guardò il suo polso ancora in trappola per poi tornare a guardare il ragazzo con le sposracciglia alzate, lui si affrettò a liberarla dalla sua presa.
Notò con quanta disinvoltura la ragazza travasava il liquido della pozione nella fialetta da consegnare.
La osservò con la coda dell'occhio,sembrava fosse concentrata in qualcosa.
Occhi fissi in un punto,fronte corrucciata,labbra arricciate.
Poteva sentire i meccanismi del suo cervello muoversi a pieno ritmo.
Sarà stato per qualcosa che le avrà detto lo Sfregiato.







Mormorii di apprezzamento,attestati di stima che anticipavano l'avvento in Sala Grande degli eroi.
Hermione,Ron,Lavanda e Neville rimasero un passo indietro.
Spettatori inconsapevoli,tranne Hermione.
Harry Potter con una mano ancora intrecciata in quella della sua ragazza si inginocchiò.
Ginny spalancò gli occhi dallo stupore,mentre la Sala Grande osservava silenziosa.
"Ginevra Weasley ho pensato a tutto ciò che è stata la mia vita fino ad oggi,stiamo insieme da poco è vero ma ti amo da più tempo di quello che credi.Non voglio più dover aspettare.Voglio viverti tutti i giorni della mia vita. Mi faresti l'onore di sposarmi?"disse Harry tirando fuori un piccolo astuccio di velluto rosso dove all'interno svettava, meraviglioso,un solitario molto fine e molto bello
Silenzio.
Ginny sorrise mentre una lacrima di felicità le rigava la guancia candida "Si voglio sposarti"disse sorridendo tra le lacrime e baciando Harry.
La sala Grande esplose in applausi e fischi.
Hermione batteva le mani e sorrise alla vista dei due amici così felici.
Lo spettacolo era appena iniziato.


Note:Grazie per le recensioni, ditemi cosa ne pensate...

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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***




 
Capitolo IV







Era circondata dall'amore.

Spesso, in quei giorni, si era soffermata ad osservare la complicità tra Ginny ed Harry-tra sguardi colmi d'amore- progettavano la loro vita insieme. 
Ron e Lavanda che parlottavano dolcemente tra loro, accompagnando alle parole,carezze affettuose.
Lei, invece, non aveva nessuno che la guardasse in quel modo o che le sussurrasse parole colme di dolcezza.
Si era sentita,in alcuni momenti,invidiosa di tutto l'amore che la circondava ma non la stravolgeva mai in prima persona,sentendosi infinitamente in colpa,il minuto successivo,per aver partorito una simile idiozia.
Era estremamente felice per i suoi amici,solo che a volte desiderava anche lei avere qualcuno che volesse solo lei,e la volesse per davvero.
Credeva nell'amore,in quello vero,non nell'illusione narrata da Schakespeare, dei due amanti veronesi che non avendo il coraggio di combattere per il loro sentimanto,avevano dovuto mettere in scena un suicidio,che poi gli si era rivoltato contro.
Vigliacchi ed idioti.
Non aveva mai seguito il detto babbano:In amore vince chi fugge. 
Erano pure baggianate...

In Amore vince chi rischia.

Chi si mette in gioco per i propri sentimenti,chi si assume le responsabilità delle conseguenze.
Non aveva mai amato Ron,l'aveva capito dopo aver compreso che non aveva rischiato per quel sentimento,celandosi dietro la paura di rovinare un rapporto d'amicizia.
Camminava sotto il porticato della scuola che costeggiava il cortile,il solito libro stretto al petto che avrebbe iniziato a leggere ai piedi del  grande salice.
Attimi che voleva solo per lei,per potersi perdere nei suoi pensieri, e dare la possibilità alla sua mente di perdersi in luoghi lontani.
Stava per addentrarsi nel cortile,ma la sua attenzione fu catturata da una coppia di ragazzi poco distanti da lei,ne scorgeva il profilo dagli archi che ornavano il porticato.
Draco Malfoy e Astoria Greengrass.
Era da qualche giorno che le due serpi si vedevano insieme per la scuola.
Qualcuno mormorava di un imminente matrimonio,altri dell'ennesima conquista di Malfoy.
Hermione non se ne curava minimamente.
Erano abbracciati e lui le aveva appena sistemato un ciuffo di capelli dietro le spalle.
Sembravano figure eteree,così perfette in quel cortile deserto a quell'ora del giorno.
Si guardavano come se fossero chiusi in una bolla e tutto il mondo circostante non esistesse.
Doveva passare davanti a loro per raggiungere il grande salice,ma preferi attendere.
Il suo passaggio avrebbe insozzato una tela perfetta,sarebbe stata la sbavatura del pittore.
Decise di dare le spalle a quella scena,non sarebbe stato carino farsi cogliere a spiare. Si appoggiò ad uno degli archi ed iniziò a sfogliare il suo libro e quando si voltò i due non c'erano più.
Camminò osservando il punto dove prima erano i due ragazzi e sorrise.
Si sdraiò sotto al grande salice e chiuse gli occhi.
Aveva la pelle d'oca,ma non per il freddo.
Respirò a pieni polmoni e giunsero alle sue narici l'odore delle foglie adagiate accanto agli alberi,il profumo dell'umida terra.
Era l'autunno che si stava annunciando.
Non seppe quanto restò con gli occhi chiusi quando li riaprì trovò una figura umana in piedi davanti a lei che la osservava perplesso.
"Malfoy?"disse incerta dopo aver strabuzzato le palpebre un paio di volte e messo a fuoco il volto del ragazzo.
"Granger ti senti bene?"chiese il ragazzo in tono  indifferente.
Non sembrava quasi il ragazzo dolce che aveva notato poco prima con Astoria.
.Senza chiedersi del perchè Malfoy si fosse interessato al suo stato,la ragazza annui e si alzo.
Non era il caso di restare li,avrebbero finito con il discutere e lei non avrebbe interrotto quel silenzio tra buoni e cattivi,quell'equilibrio che vigeva tra loro.
Si sentiva agitata nel trovarsi da sola con lui.
Prese la borsa adagiata a terra e se la mise in spalla,fece per sorpassare il ragazzo che però la bloccò per un braccio e la voltò.
"Perchè stavi guardando me ed Astoria prima?"chiese il ragazzo con sguardo penetrante.
Gli occhi di Draco erano grigi, e lei poteva leggervi dentro tutto il tormento che,probabilmente,quel ragazzo stava vivendo.

Chi è causa del suo male pianga se stesso.

I Malfoy si erano andati a cercare la fine che avevano fatto.
Avevano seguito ed ospitato Voldemort in casa loro,portando avanti il loro credo discutibile.

Era li,bloccata da quel corpo tonico,che la sovrastava in altezza.
Come aveva fatto ad accorgersi di lei?
Sorrise
"Perchè mi da speranza.Se hai trovato tu qualcuno che, nonostante tutto,ti ama,forse c'è speranza che lo trovi anche io"disse sinceramente.
Il ragazzo la lasciò e la liberò dalla sua presa,continuando a guardarla con il capo inclinato come se volesse leggergli dentro.
"Buona giornata Malfoy"disse andando via.






Si era sentito osservato per tutto il tempo, e quando Astoria se ne andò si accorse della presenza di spalle della Granger.
Quei capelli li riconoscerebbe ovunque.
L'aveva vista sorridere guardando il posto prima occupato da loro ed aveva deciso di seguirla.
Non era un sorriso di scherno o di derisione per quello che loro rappresentavano in quella scuola,era un sorriso dolce.
Come di chi sogna qualcosa che non ha,ma che desidera ardentemente.
Era deciso a scoprire cosa sognava...

Cosa sogna un'eroina?

Cosa sogna qualcuno che è avvolto dalla perfezione?


Era ad occhi chiusi,sdraiata sull'erba,il respiro regolare.
Quando aprì gli occhi,che lui riusci a guardare,solo perchè non erano gli occhi della Granger,quegli occhi dorati che esprimevano l'Orgoglio del suo essere,lui capì.
Erano occhi spenti,addirittura più scuri, in quel lato del cortile dove la flora era talmente fitta che i raggi non trapelavano.
Solo quando lei aprì bocca e sussurrò quelle parole sincere,stupendolo che potesse dirgli una frase del genere.
Comprese cosa sognava.

Capì che gli eroi hanno tutto,ma che Hermione Granger desiderava innamorarsi.

Lui non si era mai innamorato nell'arco della sua giovane vita.
Non ne aveva avuto il tempo...
Non ne aveva voglia....
Era circondato da abbastanza ragazze per farlo desistere dall'innamorarsi.
Ma per una come la Granger,pieni di buoni sentimenti per tutti,immaginò fosse diverso.

Un'esigenza

Anche ora che la vedeva con i suoi amici sorridente,capiva che le mancava qualcosa.
Come facevano Potter e Weasley a non accorgersi che lei non era felice come sembrava.

Lei Sorrideva,ma non rideva.

Era una distinzione sottile,ma lui la comprendeva bene.
Lui, che sorrideva poco e rideva ancora più raramente capiva ciò che lei teneva celato ai suoi amici.
Ed ora eccola,si stava alzando e tutti la osservano,sguardi maliziosi da parte di chi vuole qualcosa ma non può averlo.
Osservano quell'involucro di perfezione che l'avvolge.
"è molto bella"sussurra Astoria al suo fianco
Forse si era incantato a guardarla senza accorgersene.
"A chi ti riferisci?"chiese cercando di salvarsi.
Salvarsi
"All'unica ragazza che non sospira quando passi"disse sorridendo la giovane Greengrass.
"Appunto"rispose enigmatico.
Aveva detto quella parola dai mille significati,perchè non voleva mentire ma non voleva dire la verità.
Come avrebbe potuto spiegare perchè la stava osservando.. Nessuno capirebbe... Non lo capiva pienamente nemmeno lui.
Non accettazione...
"Lei non è irraggiungibile Draco"disse Astoria che aveva sempre il vizio di dare consigli non richiesti.
Soprattutto in quel caso non vi era alcun consiglio da dare.
Dove voleva arrivare?
Guardò la ragazza minuta al suo fianco,con occhi scettici.
"Non mi importa nulla"disse alla ragazza a voce bassa,temendo che qualcuno potesse scoprire qualcosa di sbagliato.

Avendo paura lui stesso di poter scoprire qualcosa che forse non era poi così sbagliato.

"Perchè non la inviti al ballo di Halloween?"tentò Astoria "Ho sentito in giro che ha ricevuto molti inviti,ma ancora non ne ha accettato nessuno"sussurrò all'orecchio del biondo
Draco pensò seriamente che si era bevuta il cervello.
"Cosa ti fa credere che io sia interessato a lei?"chiese senza pensare
"Ho notato che tu non guardi mai nessuno.Ma quando lei entra o esce tu osservi ogni suo gesto.Quando lei sorride a qualche ragazzo esibisci una smorfia disgustata"spiegò la ragazza.

Gesti inconsapevoli di chi  anela anche un sorriso.

"Non faccio niente di tutto ciò.Smettila con queste sciocchezze"sussurrò Draco punto sul vivo.

Non c'è peggior sordo di colui che non vuole vedere

"Sarà...."disse poco convinta la ragazza





Il ballo di Halloween teneva impegnate molte ragazze,alla ricerca del vestito ancor prima del cavaliere.
Le erano pervenuti molti inviti, di ragazzi  carini, ed aveva rifiutato.Aveva seguito l'istinto.

Non sapeva nemmeno cosa aspettava o chi aspettava.

Il prossimo invito avrebbe accettato.Andare da sola sarebbe stato triste..
Aveva rifiutato Smith di Tassorosso che ora la stava praticamente inseguendo per i corridoi e lei faceva finta di non sentirlo.
Si nascose nel bagno di Mirtilla sperando che li non entrasse.
Si accovacciò dietro i cubicoli e rimase li in attesa che Smith si dileguasse per la scuola.
Non c'era traccia di Mirtilla,chissa dove era quando non era nel bagno.
Uno scricchiolio l'avverti che qualcuno era entrato nel bagno.
Pregava Merlino che non fosse Smith,che per lo meno riacquistasse un minimo di dignità e accettasse il rifiuto.
Si sporse dal suo nascondiglio e si scontrò con un paio di occhi grigi.
"Granger cosa stai facendo li nascosta?"chiese Malfoy.
Ultimamente si incontravano un po'troppo spesso.
"Oh sei tu, pensavo fosse Smith"rispose sollevata.
Non voleva essere brusca con il Tassorosso,ma lui la stava costringendo.
"L'ho visto che svoltava il corridoio"disse perplesso Malfoy indicando la porta del bagno
"Ti stai nascondendo da Smith?"disse disgustato con gli occhi corrucciati
Hermione sbuffò 
"Non ha preso bene il mio rifiuto per il ballo"spiegò fiera.
In quel momento in cui suoi occhi si accesero di quella fiamma che bruciava d'orgoglio,lui abbassò lo sguardo.
Che strano atteggiamento,Malfoy che abbassa lo sguardo? si chiese  Hermione
" Non lo stai affrontando.Pensavo che grifondoro fosse la culla dei coraggiosi"disse beffardo guardando ovunque tranne lei
Hermione non capiva quel tono di voce sarcastico e pesante. Non che tra loro ci fosse mai stato un tono diverso,ma dopo la guerra si aspettava meno boria.
"Perchè l'hai rifiutato? Ti senti cosi in alto Granger?"incalzò la serpe
Hermione alzò un sopracciglio e lo guardò indignata.
"Non mi sento così in alto.Solo che Smith è un pallone gonfiato che pensa solo al Quidditch"spiegò saccente.
"Tu con chi vai?"chiese lei sfidandolo.
Malfoy aveva sempre avuto un gregge di ragazze-pecore-che lo corteggiava o meglio si accontentavano di quel sesso fantastico-non era un mistero ad Hogwarts delle sue capacità-che lui poteva donare.
Ma non aveva null'altro.

Non un cuore,troppo freddo per poter amare qualcuno

Non un'anima, ridotta a brandelli dai peccati di cui si era macchiato

Ognuno dona quello che ha e lui aveva solo il suo corpo.
"Non volevo deludere nessuna,per cui andrò da solo e ballerò con chi mi andrà"disse lui arrogante.
Era convinta che andasse con Astoria Greengrass.
Per quanto lui fosse quello che era,con quella piccola ragazza sembrava un altro.
Non il borioso serpeverde,ma solo un ragazzo che abbraccia una ragazza.

Hermione scosse il capo e sorrise.
Lo sorpassò per uscire.
"Ah Granger"la chiamò lui
Hermione si fermò e si voltò. 
Vorrà rifilarle l'ennesima stoccata.
L'ennesimo insulto a quel sangue che le scorreva nelle vene.
Quel sangue di cui,probabile,il Manor ancora ne è macchiato.
Lui testimone inerme di una tortura senza fine.
Dopo anni dove lei l'aveva sempre messo a tacere,la serpe aveva avuto la sua rivincita.

"Dimmi Malfoy"disse  sospirando
"L'hai trovato quel qualcuno che stavi cercando?"chiese con sguardo indifferente.
Gli occhi di Malfoy avevano qualcosa di non umano,erano di un grigio innaturale,quasi vitrei, se non fosse per le pupille nere che risaltavano maggiormente quel grigio spettrale.
Erano cenere,polvere.
La ragazza dapprima pensierosa,poi ricordò la chiacchierata breve sotto al salice.
Sorrise,un sorriso sincero.
Nessun insulto...
Non c'era derisione nella sua domanda.

"No,non ancora"sussurrò Hermione imbarazzata.
"Lo troverai,sei pur sempre Hermione Granger"disse lui compiaciuto pronunciando il suo nome.
Lei si voltò ed usci,non aspettandosi quella frase e non sapendo cosa rispondere.

Quella volta Draco riuscì a guardarla negli occhi e vi lesse un perdono che lui non credeva di meritare.



Note:Grazie per le recensioni ai capitoli precedenti,fatemi sapere cosa ne pensate anche critiche nessun problema!!!!.
Grazie a Jenny e Norma che non mi fanno mai mancare la loro opinione sulla storia ...
Grazie a chi legge in silenzio sognand con me e la mia storia...
Baci
Ely





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Capitolo 5
*** Capitolo V ***




 
Capitolo V




Zucche arancioni dai volti terrificanti dove all'interno erano sospese delle piccole candele accese e strisce grige di ragnatele magiche ornavano il castello di Hogwarts quel giorno
Lei aveva accettato l'invito di un Corvonero del suo stesso anno, Micheal Corner,un ragazzo intelligente e molto carino.
"Herm questo vestito ti sta benissimo"disse Ginny avvolta in un abito da vampiressa.
Quella notte Hermione sarebbe stata una diavolessa.
Le sue forme erano fasciate in un pantalone di pelle rosso fuoco e un corsetto dello stesso colore che metteva in evidenza la sua terza misura.
stivali dal tacco dodici alti fino al ginocchio e un mantello entrambi i capi rossi.
A completare l'opera un cerchietto con delle corna che svettavano alte,mentre i boccoli castani le cadevano sulle spalle.
Un rossetto rosso e un ombretto scuro sugli occhi.
Si osservò allo specchio, e non era per niente convinta della sua mise.
Troppo ...rossa
Aveva esagerato,ma d'altronde ad Halloween puoi essere ciò che non sei mai, e lei sicuramente diavolo non lo era mai stata.
Esigenza di essere qualcuno che non sei
Scese insieme a Ginny e Lavanda la scalinata di marmo bianco dove alla base c'erano ad attenderle Micheal vestito da zombie,uno zombie molto sexy pensò Hermione che osservava gli occhi verdi del ragazzo velati di malizia
Il giovane le porse il suo braccio  dove lei  allocciò il suo,sorridendo.
"Sei molto bella Hermione"sussurrò il ragazzo sporgendosi con il viso all'orecchio della grifondoro
Le gote si imporporarono ed Hermione sorrise per ringraziare il suo cavaliere.

Le quattro travolate erano scomparse. Solo su un lato vi era un tavolo ricco degli alcolici più vari,sia babbani che magici.
Le sorelle Stravagarie suonavano il loro ultimo pezzo,mentre i ragazzi travestiti si scatenavano in pista.
Nick-quasi-senza-testa intratteneva alcuni gruppetti con storie che si perdevano nella notte dei tempi.
Hermione salutò alcuni studenti sorridendo stretta al braccio di Corner.
Avvertì su di se lo sguardo di molti ragazzi.
Evidentemente nessuno si aspettava una mise da diavolessaa.
Ballò con Micheal,fasciato da un costume da pirata,era molto affascinante quel Corvonero dall'intelletto spiccato.
Il suo sorriso era gentile ma al contempo sensuale.
"Vado a salutare un attimo i miei amici"disse Micheal dando un affettuoso bacio in guancia ad hermione.
la ragazza annui continuando a muoversi in pista insieme ai suoi amici.
Ginny era radiosa,un po' come se vivesse su un altro pianeta. La sorprendeva spesso a guardare con occhi trasognati il volto di Harry e sorridere senza motivo alcuno.
Tutto quel movimento le aveva messo sete e facendosi largo tra la folla, con quel mantello rosso che svolazzava nell'aria,Hermione raggiunse il tavolo degli alcolici.
Guardò scettica quegli alcolici che non aveva intenzione di bere quando notò una caraffa di burrobirra.
Se ne versò un bicchiere e ne bevve un lungo sorso,la sua gola sembrò rinascere,talmente si era seccata.
Tornò a guardare la Sala Grande notando come tutti si divertivano. Tutti,tranne le serpi che stavano tra di loro.
Zabini danzava in mezzo alla Parkinson e alla Greengrass che si muovevano sensuali sul corpo del ragazzo,sicuramente ubriaco.
Malfoy,vestito da vampiro,parlottava con una splendida Astoria Greengrass,vestita da angelo dell'amore notando le ali coperte da piume rosse e un arco con una freccia.
Notò il biondo serpeverde alzare il bicchiere nella sua direzione.
Hermione si guardò intorno per poi capire che quel gesto era riferito a lei, salutò il serpeverde con un gesto del capo,non spiegandosi quello strano saluto.
Quelle poche parole che si erano scambiati nei giorni precedenti,non erano certo il preludio di un'amicizia.
Insomma lui era lui. 
Non era per quello che aveva rappresentato durante la Guerra,non era per quel simbolo impresso sul suo braccio.
Troppi anni passati a darsi battaglia.
Aveva provato ad aiutarli quando erano stati catturati e portati a casa sua,ma un'azione positiva non cancella errori commessi nell'arco di una vita.
Era perfetto come solo l'angelo più bello del Paradiso può essere...
La sua coscienza faceva i capricci...
"Herm scusami ma sono stato trattenuto da Goldstein che aveva voglia di fare il buffone stasera"disse Micheal che era comparso al suo fianco interrompendo il flusso di quegli strani pensieri.
"Balliamo?"disse il ragazzo porgendole la mano.
"Certo "disse sorridente ponendo la sua mano in quella del ragazzo.



Sexy.
Quando l'aveva vista entrare avvolta in quei  pantaloni di pelle e in quel corsetto rosso,che ne evidenziavano le forme,lasciando ben poco all'immaginazione,fu la prima parola che gli venne in mente per definirla.
Non immaginava che alla fine venisse accompagnata da Corner,che non faceva altro che sbavare sulle sue grazie,ma che poi non esitò ad allontanarsi e lasciarla alla mercè degli sguardi ammiccanti di alcuni ragazzi.
Coglione.
Una musica lenta vibrava la sala Grande e lei era stretta al suo cavaliere,mentre quest'ultimo le sussurrava qualcosa nell'orecchio.
Corner, da bravo conquistatore come tutta Hogwarts lo definiva,stava mettendo in pratica la sua tattica.
Draco scosse la testa mentre gustava del Whiskey Incendiario.
I suoi occhi erano ancora posati in pista, dove Corner e la Granger ridevano bellamente.
Cosa avranno da ridere si lamentò Draco.
Guardando le mani del cercatore poggiate sul corpo della ragazza,al biondo tornò in mente quando lui aveva avuto la "splendida"idea di impedire un esplosione serrando le sue dite sul polso minuto della Granger.
Era calda la grifondoro.
Non che lui se la fosse mai immaginata fredda,anzi lui non se l'era mai immaginata la temperatura corporea della Granger, solo che ad una come lei, che combatteva mille battaglie animata dal coraggio e dall'Orgoglio bruciante di chi non si arrende mai, non poteva che essere calda.
Finalmente lo Sfregiato era andato a salvare la Granger dalle grinfie di Corner,l'avrà annoiata terribilmente con le sue chiacchiere sul Quidditch.
Una smorfia di compatimento per quel ragazzo che invitandola aveva fatto il passo più lungo della gamba,come si diceva in quei casi. In fin dei conti era stato anche fortunato che lei avesse accettato.
Il volto della ragazza,in quel momento, era più rilassato tra le braccia amiche di Potter e sorrideva sinceramente divertita da qualcosa che il Salvatore Potter gli aveva appena sussurrato.
E lui,dalla sua postazione si sentì più leggero,solo ora vedendola stretta a Potter, si rese conto di aver avuto una sgradevole sensazione alla bocca dello stomaco,impedendogli di respirare normalmente. 
Come quando tenti di respirare,ma annaspi solamente.
Scosse la testa sospirando.
"Ciao Luna"disse Theo al suo fianco catturando l'attenzione di quella svitata della Lovegood.
"Ciao Theo,ti stai divertendo?"chiese la biondina al suo amico che sembrava essere arrossito.
Malfoy fece da testimone a quella strana conversazione. Non sapeva che Nott parlasse liberamente con la Corvonero che aveva partecipato attivamente alla Guerra contro Voldemort.
"Si abbastanza grazie.Con chi sei venuta?"chiese Theo cortese.
Ma Draco conosceva il suo amico quello era ficcanasare,altro che cortesia.
"Sono  venuta accompagnata da Marcus.Ma adesso non lo trovo."disse la Lovegood con quegli perennementi assenti.
Tipico di Belby,quando la ragazza non cede se ne cerca un'altra più disponibile e la poveretta di turno resta da sola.
Vide il suo amico aprirsi in un ampio sorriso.
"Ti va di ballare"chiese Theo leggermente imbarazzato.
La corvonero accettò sorridente e Theo se ne andò in pista con la ragazza.
Malfoy con la bocca piegata all' ingiù manifestava cosi tutto il suo stupore,osservando la "strana coppia" in pista.
Avendo soffermato la sua attenzione su Theo e la sua stramba "amica" si era dimenticato della Granger,ed ora la cercava con gli occhi.
Davanti a quella consapevolezza deglutì a fatica passandosi una mano tra i capelli.
Frustrazione
Forse era questo che intendeva Astoria.
Trovò quella diavolessa seduta su una poltroncina a chiacchierare con Corner vicino al tavolo degli alcolici.
Stranamente gli venne sete si alzò ed in tutta la sua eleganza percorse la sala grande,notando come anche gli altri studenti osservavano contriti Theo e la Lovegood danzare insieme.Più che altro osservavano Theo con sguardo disguastato.
Si versò del vino elfico in un bicchiere,spiando cn la coda dell'occhio la Granger.
Tutto quell'interessamento era del tutto inspiegabile, e lui non amava porsi domande.
"Se succede qualcosa intervengo"senti la voce di Potter che pronunciava quella frase e rimanendo li  sorsando il suo vino ebbe modo di comprendere che lo sfregiato si riferiva a Theo.
"Hai ragione Harry"celiò convinto Corner con gli occhi fissi sulla coppia.
L'idiozia di Corner non aveva limiti,sentiva di detestare quel ragazzo.
La Granger alzò gli occhi al cielo "Smettetela non stanno facendo nulla di male.Luna sa badare a se stessa e mi sembra che si stia divertendo"disse redarguendo i due.
In quel momento stimò davvero quella ragazza.
L'aveva sempre stimata.
Notò Blaise,dall'altra parte della sala,che si guardava intorno circospetto,pronto ad intervenire in difesa di Theo.

O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fini ed onori!

Anche a Serpeverde l'amicizia era un valore importante.
Non erano pronti a scambiarsi abbracci davanti a tutti,vivevano i sentimenti in maniera più riservata,ma non meno vera.
"Hermione ma..."disse Potter perplesso
"Niente ma Harry,stanno solo danzando insieme,non mi sembra che Nott l'abbia costretta.Rilassati e goditi il banchetto"disse sorridendo al suo migliore amico.
Per fortuna che la Granger teneva in riga Potter,altrimenti quello stolto per fare il coraggioso grifondoro sarebbe intervenuto scatenando una rissa.
Scosse la testa.
"Micheal,Anthony è ubriaco e non riesce a raggiungere il dormitorio potresti aiutarmi?"disse Steeval arrivando con sguardo imbarazzato.
Draco notò come il ballo stava giungendo al termine e la sala era quasi vuota.
Corner guardò la Granger combattuto.
"Non preoccuparti Micheal se devi andare vai pure.Sono stata molto bene con te"disse la ragazza con le gote arrossate.
Malfoy ascoltò sprezzante,non riuscendo a muovere un passo per raggiungere i suoi amici.
Voleva vedere con i suoi occhi,ma inconsciamente sapeva che restando si sarebbe fatto del male.
Corner sorrise "Sono stato molto bene anche io Hermione. Ci vediamo domani buonanotte"disse sporgendosi su di lei.
Per Merlino cosa dannazione aveva intenzione di fare?
Malfoy tese ogni muscolo del volto,quando vide le labbra del ragazzo premute contro quelle della Granger,che non si scostò davanti a quel contatto.
Quando Corner si allontanò messuno degli amici della ragazza sembrò essersi reso conto del bacio, solo la Weasley e la Brown alzarono i pollici in direzione della Granger,che scosse la testa sorridendo.



Bacio timido che non coincideva con la fama di Micheal da buon conquistatore.
Hermione era nel bagno poco distante dalla Sala Grande,da dove giungevano il rumore della musica e il chiasso degli studenti che non erano ancora sazi di divertimento.
"Granger ci incontriamo spesso ultimamente".
La voce beffarda di Malfoy la colpì in pieno,alzò la testa e dallo specchio posto davanti a lei,si scontrò con il riflesso del ragazzo.
Sembrava arrabbiato,la sua smorfia del volto delineava fastidio.
Dalla puzza dell'alcol che giungeva alle sue narici,Malfoy era sicuramente ubriaco.
"Cosa vuoi malfoy?"disse indifferente decisa a non farsi rovinare la serata dal Furetto.
Si voltò e se lo trovò a pochi centimetri.
Intrappolata tra il lavandino e il corpo della serpe che aveva poggiato le braccia sul marmo del lavabo.
Consapevolezza che la turbò non poco,ma tentò di non far trapelare il suo imbarazzo.
"Ho visto il patetico tentativo di Corner di baciarti"disse sussurrandole sulle labbra
L'odore nauseabondo che emanava il respiro di Malfoy era da voltastomaco.
Voleva allontanarsi dal biondo,ma la postura assunta dal ragazzo era atta a non farla fuggire.
Quella frase la colpì come una doccia fredda.
"Patetico? qui l'unico ad essere patetico sei tu.Lasciami passare Malfoy,sei ubriaco fradicio"disse tagliente e compassionevole per lo stato in cui il ragazzo stava affogando.
Era decisa a vincere quell'ennesima battaglia che li vedeva protagonisti indiscussi da anni.
Lei lo fronteggiava guardinga e orgogliosa,i sensi all'erta,in attesa che lui facesse la sua mossa.
Bello,nessuno  sarebbe morto se lei l'avesse ammesso.
Le iridi del ragazzo vagavano fameliche sul corpo di lei, desiderose di ricevere di più.
La dannazione in quegli occhi...
Quella constatazione la inchiodò sul posto.
Avrebbe dovuto schiaffeggiarlo e andarsene.
Ma non lo fece.
Era da tempo che un uomo non la contemplava in quel modo.
Desideroso di lei...
Osservare Malfoy era una sofferenza,sentiva i suoi occhi d'oro  annebbiati dal desiderio che anche lei sentiva crescere.

Malfoy con un ringhio rabbioso poggiò feroce una mano sulla sua natica facendo scontrare i loro bacini.
Percepiva scariche elettriche al basso ventre,si stava eccitando tanto da sentire dolore.
Ora la puzza d'alcol non le dava più così fastidio anzi..
L'eccitazione di Draco era premuta sulla sua intimità.
Deglutiva a fatica.
Lui era la sua nemesi,ma nonostante questo non riusciva a muoversi.
Ad allontanarlo..
Non riusciva perchè non voleva...
"Non sono ubriaco"disse rabbioso tra i denti.
Hermione si strinse di più al corpo del ragazzo, che non perse tempo.
Si avventò verace sulle labbra della ragazza.
Lui era fuoco e ghiaccio,ombra e luce
Inferno
Dannazione eterna

Lei rispose al bacio vogliosa,mordicchiando e succhiando le labbra del biondo.
Labbra come seta
Le lingue si cercavano con bramosia,erano veloci in quella guerra che entrambi erano desiderosi di vincere.
Sentiva le labbra martoriate dalle attenzioni della serpe.
Con più forza si strinse al ragazzo per sentire meglio l'erezione di Draco premuta contro la sua intimità.
Avvampava dal piacere.
Non poteva essere sbagliato qualcosa che sembrava così giusto...
Sfiorò l'asta dritta di Malfoy strappandogli un gemito di piacere,mentre toccava ogni centimetro del suo corpo.
Mani esperte e frenetiche che vagavano sulla stoffa del vestito toccando ogni suo centimetro di pelle.
Quel ringhio sommesso svegliò Hermione dall'oblio nel quale stava cadendo.
La bolla era rotto e il pentimento per quel peccato era giunto...
Si allontanarono per mancanza di ossigeno.
Aveva baciato Draco Malfoy...
Non credeva sarebbe mai potuto succedere.
Soprattutto non credeva di desiderare fare sesso con lui.
Solo un ragazzo...
Il serpeverde la guardò con occhi spalancati e con il faito corto,si allontanò da lei e usci di corsa dal bagno.
Codardo...



Note:Cosa ve ne pare del capitolo e dell'ultima scena????
Spero vi piaccia...fatemi sapere...
Grazie a Jenny e Norma siete impagabilii ed anche a marlight,la mia nuova recensitrice che spero non smetta.

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Capitolo 6
*** Capitolo VI ***





 
Capitolo VI




Lo evitava...
Erano passati tre giorni dal bacio ed entrambi si erano sfuggiti con una certa ostinazione.
Stavano perfino attenti a non sfiorarsi quando nella ressa per uscire dalle aula poteva accadere di tccarsi,
entrambi evitavano di trovarsi in giro per la scuola da soli,
nessuno dei due guardava l'altro.
Comportamento poco Grifondoro...
La riccia era così giunta alla conclusione che ciò che avvenne fu tutto uno sbaglio,dettato dal suo voler trovare qualcuno per lei ed ad aggravare il tutto vi era lo stato di ebbrezza in cui Malfoy quella sera verteva.
Nonostante ciò,non poteva evitare di pensarci,andando a scandagliare i meandri della sua mente per trovare risposte anche in casi dove non ve ne erano.
La grifondoro non accettava il fatto di essersi lasciata andare proprio con lui.
Ma quella sera la serpe la guardava con occhi lussureggianti resi di un grigio torbido dal piacere e lei non era stato in grado di resistere.
Baciare e farsi palpare da un mangiamorte,cosa diavolo le era preso.
Hermione era sempre in compagnia di Ginny ed insieme a Lavanda aiutavano la rossa con i preparativi per il matrimonio,decidendo i colori delle tovaglie e la cristalleria per il banchetto.
La Sala Grande era gremita di studenti a quell'ora del pomeriggio,Hermione avrebbe voluto studiare ma Ginny era stata insistente e tentare di sottrarsi ,a quelli che secondo Ginny erano suoi doveri da miglire amica della sposa,era del tutto inutile.
Alcuni  studiavano, altri parlavano, e Ginny urlava in preda al panico,con Harry che la guardava terrorizzato e Ron che faceva finta che tra di loro non vi fosse alcun tipo di parentela.
Hermione ridacchiava davanti a quella scena.
Sorrise ad Harry,voleva molto bene a quel ragazzo,a volte nemmeno lei sapeva definire il loro rapporto.
Loro si erano scelti...Non c'erano molte spiegazioni al riguardo.






Coglione
Draco Malfoy appellava se stesso in questi termini da tre giorni.
Il pensiero di quella sera era una costante nella sua mente.
Non solo non aveva digerito il bacio con Corner,ma l'aveva seguita volendo deciso a gettarle addosso tutto il suo disprezzo,la sua rabbia, come se fosse stato un fidanzato tradito e non contento l'aveva baciata,eccitandosi come un ragazzino, per poi scappare davanti a quegli occhi che scandagliavano la sua anima volendo penetrare nei più reconditi spazi del suo io.
Illusa,lui un'anima non ce l'aveva...
Era arrabbiato con lei,aveva speso i giorni precedenti ad Halloween ad osservarla,lui che non guardava mai nessuno,e lei che non si era scansata a quel casto bacio del Corvonero.
Il mostro della Gelosia aveva fatto capolino in lui scaraventando un macigno cementoso sullo stomaco già qualche giorno prima.
Era attratto da lei...in un modo che non sapeva spiegarsi.
Vederla vivere nella perfezione saperla così inarrivabile,così oltre la portata di ogni uomo normale.
Lo eccitava
La Granger si muoveva esperta,da quel punto di vista, e non se la immaginava così.
Il pensiero che qualcunaltro avesse potuto godere su di lei e farla gemere dal piacere lo spezzò.
Nella sua mente lei era casta e pura,tutto quello strusciarsi e tutte quello sfiorarsi erano il segno che già qualcuno avesse avuto il privilegio di tooccarla.
Nessuno sguardo fugace tra loro.
L'Orgoglio alloggiava nelle membre di entrambi...
Non avrebbe fatto il primo passo verso di lei,era deciso in questo.
Ogni ragazza dopo essere stata con lui,lo cercava sempre.
Lei non è ogni ragazza
Il fatto che fosse l'eroina, la stimata da tutti Hermione Granger,non faceva differenza.
Non doveva fare differenza.
Lo trattava con indifferenza,come faceva con il mondo esterno che non centrava nulla con lei e dal quale si teneva a debita distanza.
Lui faceva parte di quel mondo con cui lei non voleva mischiarsi.
Preferiva quasi quando si insultavano.
L'odio ferisce,ma l'indifferenza uccide...
Era seduto accanto a Blaise che lo osservava e scuoteva la testa.
Si era confidato con lui su quanto era avvenuto in quel bagno,le aveva raccontato quando la voglia di baciarla si era fatta impellente e lui non aveva saputo resistere e si avventata sulle sue labbra di zucchero.
"Draco devi fare qualcosa"intimò il moro al suo fianco.
Il biondo scosse la testa convinto che attendere avrebbe valso la vittoiria finale.
"No è stato tutto uno sbaglio che non si ripeterà"disse deciso a dimenticare quela storia.
Mentiva a se stesso,come faceva sempre nei momenti in cui la verità era troppo dura da sopportare





Hermione Granger era entrata pensierosa in Sala Grande.
Ormai aveva fatto l'abitudine agli sguardi che il popolo di Hogwarts le riservava.
Minerva McGranitt guardava i suoi studenti contemplare la figuretta della sua pupilla.
Sorrise.Lei stessa stimava quella ragazza.
L'abile mente della preside ebbe un'idea.
La situazione ad Hogwarts era critica.
Si alzò velocemente per dirigersi al leggìo sotto lo sguardo perplesso degli altri professori.
"Miss Granger"

 Hermione era in procinto di sedersi accanto a Neville,quando la voce della preside la fece voltare.
"Stasera lei cenerà insieme ai suoi compagni di Serpeverde"disse perentoria"E no,non ammetterò repliche da parte sua. Per quanto riguarda voi"disse rivolta ai serpeverde"Mi aspetto che trattiate la Signorina Granger con educazione e rispetto"disse con le labbra tese e gli occhi ridotti a due fessure.
Hermione si scontrò con le iridi azzurre di Ginny che la guardavano preoccupata.
La sala Grande esprimeva con sibilii tutta la disapprovazione per quella decisione.
La ragazza si mordicchiò il labbro dal nervoso.
Lei era innocente e quella era una punizione.
Si lasciò cadere sulla panca accanto a Zabini,che molto cortesemente le fece posto e sorrise.
Di fronte,qualche posto più in la, era seduto Malfoy con il quale non parlava da giorni e di cui non le importava nulla.
Era stato uno stupido errore di cui era meglio non parlare.
"Ciao Hermione"disse una voce che non avrebbe dovuto sentire.
"Luna...anche a te la  preside ha chiesto di cenare a questo tavolo?"chiese sollevata di vedere un volto amico.
"Oh no io sono qui per cenare con Theo"disse semplicemente Luna.
Hermione ricordò di averli visti ballare insieme ad halloween,tuttavia rimase ugualmente sorpresa di vederla seduta al tavolo verde-argento.
"Oh non sapevo foste amici"sibilò tra l'imbarazzato il perplesso.
Non voleva essere li, ma non si sarebbe nemmeno comportata da bambina capricciosa e il fatto che Luna fosse li era una buona cosa,per lo meno sarebbe stata meno sola.
Luna sorrise non rispondendo all'ultima affermazione della grifondoro.
Malfoy sussurrava qualcosa ad Astoria Greengrass nell'orecchio e ridacchiava.
Sospirò decisa a mangiare,fece vagare il suo sguardo sul cibo di fronte a lei.
"Non è avvelenato"disse Daphne Greengrass cercando di fare conversazione
Hermione la guardò con il sopracciglio alzato e iniziò con il servirsi il purè di patate ed alòtre verdure miste.
"Non rischierai di ingrassare?"disse Zabini divertito dalla scelta dei suoi cibi ipocalorici.
"Non ho molta fame"disse piegando la bocca in un sorriso.
Blaise la guardò poco convinto "Non dirmi che anche la strega migliore ha paura di ingrassare"chiese ridacchiando.
"No non è il mio caso"dise iniziando a mangiare.
Non sarebbe mai stata una ragazza del genere,così frivola nel pensare a non ingrassare oppure a dimagrire.
"Granger ma con Corner fai sul serio? No perchè quel ragazzo non sa distinguere una ragazza da un boccino d'oro"disse Astoria Greengrass facendo ridere le serpi
Hermione la guardò con sufficienza ostenatata prima di scoppiare a ridere..
Malfoy ghignava con quel suo muso irriverente da prendere a schiaffi,ma lei era decisa ad ignorarlo.
"Sei simpatica giovane Greengrass"disse sinceramente divertita dalla battuta.
Aveva parlato con Luna del più e del meno quando sulla tavola comparvero un numero infinito di dolci.
I suoi occhi si illuminarono,era sempre stata golosa.
Assaggiò il budino al caramello,il tiramisù,la torta di melassa.
Il suo piatto era stracolmo di calorie.
"Ritiro quello che ho detto, non sei decisamente il tipo che ha paura di ingrassare"disse Zabini sconvolto.
"Adoro i dolci,potrei vivere solo di questi. I miei genitori sono dentisti e non me ne hanno mai fatti mangiare molti"spiegò sorridente a zabini che era molto simpatico
"Curano i denti delle persone?"chiese il serpeverde
La ragazza annui mentre portava alle labbra un pezzo di torta.
"Oh mi ricordo quando lo hai spiegato al sesto anno alla cena del Lumaclub"disse il bel serpeverde.
"C'eri anche tu?"chiese con la fronte corrugata
"Granger come hai potuto non accorgerti di me? Sono bellissimo"disse sconvolto.
Hermione scoppiò a ridere.Quella serpe era divertente.
"Non curarti di lui Granger è molto vanesio"disse Daphne scuotendo la testa.
"La vanità è la caratteristica della serpe"constatò Hermione facendo spallucce.
"Come l'Orgoglio lo è del grifone"si intromise la voce fredda e dura come pietra di Malfoy.
Hermione per tutta la cena aveva accuratamente evitato di guardarlo nonostante la tentazine fosse molta.
Lo guardò,grazie a quella provocazione,con occhi fieri senza proferire parola,rimarcando la differenza tra lui e lei.
Sapeva che con uno come Malfoy l'indifferenza era la miglior arma da usare.
Luna e Theo parlottavano.
Ad un tratto Zabini perse colore e la sua carnagione olivastra divenne sempre biù pallida. 
Si voltò e vide Malfoy impegnato a baciare in modo poco casto Pansy e la moretta che rispondeva con altrettanto ardore.
Ormai era palese che non fosse impegnato con Astoria...
Nonostante lei fosse caposcuola avrebbe potuto togliere i punti ad entrambi per l'atteggiamento poco consono,ma non avrebbe dato quella soddisfazione a quel verme viscido che usava le ragaze.
La consapevolezza che anche lei era stata usata da lui,la colpì in pieno e le fece stringere le dita alla tovaglia.
Degluti a fatica dalla rabbia,ma non esplose.
Vide Zabini lanciare un'occhiata torva al biondo che con la bocca gonfia dal bacio con la Parkinson lo sfidava con gli occhi.
"Va tutto bene Blaise?"chiese hermione gentile ponendo una mano sul braccio del ragazzo notando il volto contrito di Blaise e la faccia preoccupata di Theo.
Il ragazzo annui sorridente.
"Hermione va tutto bene?"chiese Harry che era giunto alle sue spalle.
La voce del su migliore amico la inondò di  sicurezza.
Hermione si voltò ed annui e sorridente.
"Ciao Luna non ti avevo visto"chiese harry perplesso dal trovarla li.
Luna si aprì in un sorriso "Ciao anche a te harry"replicò pacata la biondina.
Harry scrutò il volto di Hermione.
"é andata bene la tua cena?"chiese con quel sorriso gentile che lo faceva assomigliare ad un bambino.
"Certo Harry.Blaise è stato un'ottima compagnia "disse riconoscente
Il moro serpeverde,che aveva ripreso colore,sorrise alla ragazza.
"Occhio Potter potrei decidere di portartela via"disse scherzando Blaise.
Harry scoppiò a ridere alla battuta di Blaise e scosse la testa.
"Comunque chiederemo spiegazioni alla McGranitt per averti fatta cenare qui.Non mi piace questa cosa Hermione"disse Harry preoccupato.
"Il fatto che a te nn piaccia Potter non significa che la preside debba rivedere le sue decisioni.Scendi dal piedistallo,l'aver ucciso il Signore Oscuro non fa di te il padrone di Hogwarts"disse Malfoy duro.
Le serpi guardavano il loro principe basiti da quella frase.
Harry,in preda all'istinto,stava per mettere mano alla bacchetta, ma Hermione lo afferrò per un braccio.
Il suo amico si voltò e lei scosse la testa.
Non valeva la pena.
"Io meglio che vado ci vediamo in Sala Comune"disse harry rosso d'ira. Baciò hermione sulla guancia e se ne andò.
Malfoy era un vero bambino viziato,oltre che arrogante e presuntuoso.
"Grazie Blaise per avermi tenuto compagnia"disse gentile al serpeverde.
"Prego Hermione."rispose cortese il ragazzo.
Hermione si voltò nella direzione di Malfoy che la stava osservando disgustato,da quando harry se ne era andato.
Lo guardò con sprezzo,non gliel'avrebbe lasciata passare quella frase infelice.
"Ho notato che hai chiamato Voldemort,Signore Oscure.Le cattive abitudini sono dure a morire eh Malfoy"disse sarcastica andandosene lasciando il biondino furioso per quella frase.


Note:Recensite che è gratis...

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Capitolo 8
*** Capitolo VII ***




 
Capitolo VII




Mentire ad Hogwarts era la regola...
Bugie, più o meno grandi,venivano elargite come caramelle dagli abitanti del castello.
Alcune di esse non ferivano,altre si limitavano a creare illusioni di sorta.
Talune ingannavano...
Nell'arco di una vita può accadere di dire qualche piccola falsità,magari detta a fin di bene per non alterare nessun opinione che gli altri avevano di te.
La menzogna peggiore è però quella che racconti a te stesso,perchè prima o poi la verità,che sai ma che ti premuri con minuzia a non ammettere,ti schiaccerà e non potrai fare altro che accettarla.
Le bugie si sa hanno il potere effimero di deliziarti all'inizio,ma scavano dentro,ti costringono a porti domande e riflettere sulle altrettante risposte.
Mentiva Lisa Turpin,ufficialmente impegnata con Ernie McMillan,ma al calare della notte, nell'oscurità di un'aula vuota consumava amplessi con Terry Steeval.
Mentiva Harry Potter quando davanti ai rimproveri di sua moglie sul fatto che se avesse continuato a mangiare dolci non sarebbe entrato nel vestito del matrimonio,asseriva che non ne avrebbe mangiati più.
Mentiva Neville Paciock che considerava Luna Lovegood come sua amica quando era evidente che lui provasse qualcosa che andasse oltre all'amicizia.
Mentiva Astoria Greengrass considerando Corner un idiota,ma poi segretamente anelava un suo sorriso.

Mentiva Draco Malfoy convincendo se stesso di aver baciato Pansy perchè voleva farlo e non perchè infastidito terribilmente del feeling tra Blaise e la sua Mezzosangue.

Draco Malfoy,serpe di fama,mentiva spudoratamente.
L'inganno è stato il suo pane quotidiano per anni.
Quando su padre nel silenzio del manor gli insegnò che i Malfoy ottengono sempre ciò che vogliono.... a qualsiasi prezzo...il piccolo Draco ci credette davvero.
Incantava con le parole,frasi mirate per ingraziarsi favori.
Ammaliava con il suo sguardo tempestoso e quell'aria sempre irosa che gli conferivano quella bellezza da "bello e dannato"...
Dannato lo era sul serio ...
Marchiato come una mucca al macello per riscattare il "buon nome di famiglia"davanti al Lord Oscuro..
Cruciato per non aver adempiuto ai compiti che gli erano stati affidati...
Ma la sua dannazione aveva un nome ed un cognome:Hermione Granger
Tanto Orgoglio e poco tatto...
Era da solo e volava sul Campo da Quidditch,tra il vento freddo di fine Novembre che spirava nella sua direzione che scompigliava quei fili d'oro che erano i suoi capelli.
Era passato un mese da quando lei aveva cenato al suo tavolo chiacchierando e ridendo con Blaise.
L'arrivo di Potter aveva significato la fine dell'ignorarsi,perchè lei da paladina degli sfigati gli ha sputato addosso quella frase irriverente e dai pochi sottointesi.
Quella frase ebbe il potere di ripristinare la situazione al periodo antecedente ad Halloween cancellando completamente quella sera.
Ad Hogwarts anche le frasi hanno poteri magici...
Ormai era palese,in quella tregua che si era ristabilita,lui l'aveva voluta più dell'aria che respirava,pi del cibo di cui si nutriva.
Bramava il suo corpo...
Ma un Malfoy non si accontenta...lui voleva il suo cuore...

Quella verità lo colpì come un pugnale la cui lama era stata intinta nel più letale dei veleni.
Draco fu uno dei primi a capire che le bugie hanno le gambe corte.
Il sarcasmo del destino



Il freddo le schiaffeggiava il volto e le scompigliava i boccoli che orano erano alla deriva del vento. Il volto era teso e cercava di infilare il naso all'interno della sciarpa credendo potessero formarsi stalagtiti di ghiaccio pendenti dalle narici
Hermione Granger saliva le scale che portavano alle tribune del campo da quidditch in attesa di salutare i suoi amici.
Non vi era traccia di loro...
Si guardò intorno e tra il nulla notò una figura svolazzante...
Tipico degli uomini,anche con quel freddo dovevano pavoneggiarsi nel Quidditch.
La figura si avvicinò fino a quando lei potè scorgerla definitivamente.
Era assodato se nn vuoi vedere una persona sarai l'unica che ti troverai tra i piedi,o in tale caso,tra la testa.
Draco Malfoy era li di fronte a lei sospeso a mezz'aria.
"Che ci fa qui Mezzosangue?"disse irriverente.
Hermione sbuffò,quell'appellativo non era stato detto con disprezzo.
"Aspetto i miei amici Furetto"disse stringendosi nella sciarpa e nel mantello.
"Credo che aspetterai in eterno,oggi non ci sono allenamenti"disse Malfoy ghignando sicuramente per la smorfia del suo viso.
Una goccia d'acqua atterrò dolcemente sul naso all'insu della grifondoro.
La frase di Malfoy l'aveva irritata,adesso sarebbe dovuta tornare indietro da sola.
Aveva freddo ed ora molte gocce d'acqua venivano sputate dal cielo pluumbeo.
"Granger sta piovendo. Sali sulla scopa ti accompagno giù"disse sbrigativo avvicinandosi a lei.
Hermione fece un passo indietro timorosa.
Non aveva intenzione di salire su una scopa,soprattutto se a guidarla fosse Malfoy.
"Oh dimenticavo che alla prima lezione di volo la tua scopa non accennava ad innalzarsi dal suolo"disse beffardo con un ghigno odioso
Perfetto ora la prendeva anche in giro.
"Stai forse affermando velatamente che ho paura di volare?"chiese altezzosa guardandolo negli occhi 
"Nemmeno tanto velatamente"replicò sarcastico
La stava sfidando.
Lei avrebbe accettato...
Degluti a fatica e si avvicinò al ragazzo dove sul viso pallido ed elegante lampeggiava un barlume di trionfo.
Non sapeva perchè le scope la indisponessero tanto...
Aveva volato sui Thestral,quando nemmeno aveva la facoltà di vederli,su un ippogrifo e su un drago...
Ma detetstava le scope...
Osservava la scopa con curiosità come se fosse la prima volta...
Instabilità...
Ormai erano entrambi completamente fradici.
Malfoy alzò gli occhi al cielo esasperato per l'attesa.
Senti afferrasi per i fianchi e percepì il legno del manico di scopa sotto di se.
Aggrapparsi al collo di Malfoy fu un attimo.
La scopa era direzionata verso il basso e scesero in picchiata.
L'urlo di terrore che usci dalle corde vocali della ragazza squarciò l'aria.
Malfoy ghignante la teneva con una mano e mentre l'adrenalina scorreva nelle vene di Hermione si ritrovò con i piedi nel fango impiastricciandosi le scarpe.
Guardò furiosa il ragazzo sapendo che quella manovra era stata atta a farla spaventare.
"Sei un emerito deficiente,avremmo potuto schiantarci al suolo e nemmeno l'Ossofast avrebbe potuto risolvere le fratture.Sei un totale cretino Malfoy"urlò lei con tutto il fiato che aveva.
Il ragazzo sbuffò annoiato
"Se non te ne fossi accorta piove,non ho intenzione di rimanere qui a sorbirmi le tue paturnie.Ti detetsto"disse aprendo la porta dello spogliatoio ed entrando dentro.
Hermione lo seguì spedita non volend continuare a rimanere sotto la pioggia e il freddo.
"Ah tu detesti me?Sei un idiota Furetto"disse Hermione sedendosi sulla panca.
"Cosa ...stai  facendo?"disse allibita mettendosi un braccio davanti al volto.
Malfoy si era sbottonato la casacca da quidditch ed era rimasto a torso nudo.
"Non lo vedi?Per colpa tua sono completamente bagnato"disse irritato togliendosi i pantaloni.
Hermione sentì improvvisamente caldo,nonostante nessun centimetro del suo corpo fosse asciutto,anzi.
Gocce d'acqua che scendevano lente e restavano intrappolate tra i muscoli del ragazzo 
per poi andare a morire sull'elastico degli slip.

Perfetto ora Malfoy era li,quasi completamente nudo davanti a lei,che invano tentava di guardare ovunque tranne quel dio greco davanti a lei...
Sentiva le guance infiammarsi,sperando che un sole emergesse di colpo tra le nuvole del cielo per poter fuggire da li...
Non sapeva fino a che punto il suo autocontrollo avesse potuto reggere davanti a quella visione.
Mangiamorte
Codardo
Traditore

La sua mente logica riproduceva queste parole febbrilmente ad una velocità inaudita, affinchè lei non cedesseaffinchè lei si ricordasse chi era lui.
"Granger smettila di fare la pudica.So benissimo che non lo sei"disse duro con gli occhi che la gurdavano furiosi
Hermione si alzò in piedi di scatto.
"Cosa vorresti dire Malfoy"disse lei punta sul vivo.
L'Orgoglio che non cede mai il passo a nient'altro
Immaginava potesse andare  a parare a quella sera...
Maledetta tentazione...
Lui la guardava sfidandola quello sguardo la irritava di più,quello con cui Hermione non aveva fatto i conti era il corpo nudo di Malfoy.
Le ampie spalle, le linee perfette dei muscoli,la mandibola pronunciata.
E gli occhi...si sarebbe persa in quegli occhi.
Si impose di rimanere ancorata alla realtà sperando che la sua mente fredda non decidesse proprio quella volta di surriscaldarsi 
"Vorrei dire che è inutile che fai finta di nulla ed eviti di guardarmi come se lo spettacolo non fosse di tuo gradimento,quando ad Halloween eri tu che ti stringevi a me per sentirmi"disse tagliente tra i denti.
Fu un sibilio,un sussurrò con la forza di un pugno in pieno petto.
"Sei stato tu che mi hai baciata"disse in sua difesa
Malfoy rise sarcastico
"E tu hai risposto completamente al mio bacio"urlò la serpe.
Quella frase aveva il suono assordante dell'attesa.
Era furibonda e la consapevolezza di quella frase le fece alzare un braccio per colpire l'insolenza di quel ragazzo.
Lui bloccò il polso del ragazza e la strattonò rude,Hermione cozzò contro il petto di Malfoy
"Non.Provarci.Mai.Più"disse scandendo bene le parole.
Hermione abbassò la testa e la voltò solo allora vide qualcosa che la fece allontanare.
Il Marchio Nero...
Hermione guardò con disprezzo il marchio per poi guardare il ragazzo con altrettanto sdegno.
Adesso percorrere la via per tornare al castello sotto a quella pioggia torrenziale non sembrava più impossibile come prima.
Era ancora li,con il suo polso inglobato tra le dita allungate di Draco
"Su dimmelo quanto ti faccio schifo"disse il ragazzo brutalmente.
Hermione poteva sentire il petto ancora umido di Malfoy che si muoveva a ritmo del suo cuore.
Quel tatuaggio era stata la condanna della sua vita e dei suoi amici, a rischiare continuamente la morte e vincerla in ogni occasione.
Desiderare Draco Malfoy in quel momento era desiderare l'Inferno e lei non lo avrebbe permesso.
"Non sei così diversa dagli altri.Sarai anche un'eroina ma nutri ancora dei pregiudizi"disse con lo sdegno.
Hermione non riusci a porre una diga alla sua rabbia che dilagò inesorabile.
"Come ti permetti di giudicarmi,non sai niente di me.Sputi sentenze sugli altri,sei tu ada avere pregiudizi,li hai sempre avuti"le urlò infaccia "Non mi fai schif,provo pena per te"concluse in un soffio sulle sue labbra.
Sul viso del ragazzo,la grifondoro vide aleggiare lo stupore subito sostituito dall'astio.
L'ennesima guerra...
Chi avrebbe vinto stavolta...

Hermione sentì il sangue di Malfoy pompare velocemente nelle vene,la scaraventò addosso al muro e con le braccia la manteneva ferma.
Inutili furono i suoi tentativi di divincolarsi.
"Non osare provare pena per me"disse tra i denti scrutandola come se volesse ucciderla.
Hermione non osava proferire parola e con una mano cercò di scansarlo.
Ma la rabbia di Malfoy e l'evidente voglia di sopraffarla lo tenevano ancorato in quella posizione.
"Lasciami"urlò la ragazza senza mostrare la paura che faceva capolino.
Gli occhi della serpe erano spettri furiosi,la mascella si muoiveva ritmicamente.
L'Orgoglio della serpe che non accetta compassione
Le mani del ragazzo premevano sulle sue spalle con forza per farla stare ferma,per annullarla.
Hermione tentò di nuovo a dimenarsi.
"Ferma altrimenti ti farai male"intimò il ragazzo che allentò la presa su di lei ed indietreggiò di qualche passo.
Hermione respirò e si allontanò dal muro.
"Vattene"disse perentorio con il volto sterile da ogni emozione.
Hermione non riusciva a muoversi,il cuore che riprendeva a battere ad un ritmo naturale.
Osservava con occhi vacui la figura davanti a lei come se i suoi occhi avessero vita propria.
Non riusciva a muoversi...voleva restare li....

Il ragazzo gli diede le spalle e poggiò le braccia agli armadietti,la testa bionda ciondolava in avanti e il movimento della schiena suggeri che anche lui stesse riprendendo fiato,riportando se stesso ed il suo cuore ad un ritmo normale.
Si tolse i boxer.


Note: Ciao careeee/iiii spero che questo capitolo piaccia fatemi sapere :D

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Capitolo 8
*** Capitolo VIII ***



Capitolo VIII





La pioggia si abbatteva violenta sulla piccola finestra dello spogliatoio creando,sul vetro,un opaco velo di condensa che impediva la vista del paesaggio piovigginoso.
I rami degli alberi erano sbattuti con ferocia da una parte all'altra e dalle fronde le foglie cadevano inesorabili.
Come il silenzio, in quello spazio angusto colmo di attrezzi di quello sport che lei nemmeno amava.
Ridusse gli occhi a due fessure cercando di poter scorgere dalla finestra qualcosa che catturasse la sua attenzione e che le facesse distogliere dalla vista della nudità completa del ragazzo.
Si era abbassato i boxer fino alle caviglie e successivamente se ne era liberato,sicuramente credeva che lei avesse eseguito il suo ordine perentorio.
Lei non prende ordini...
Il fondoschiena di Malfoy rispecchiava l'incarnato del resto del corpo,le linee dei muscoli scolpivano le forme del serpeverde.
Hermione si senti una depravata non riuscendo a distogliere lo sguardo.
Sospirò e non fece errore più grande.
Malfoy si voltò di scatto stupito di vederla ancora li,offrendogli la visuale anche del suo lato anteriore.
Le sue gambe non si muovevano...dispettosi i suoi arti che non recepivano lo stimolo della fuga...
Un grifondoro non fugge,la codardia non appartiene a quelli come lei

"Ancora sei qui?"disse con un smorfia di stizza senza curarsi minimamente del fatto che non indossasse nulla.
Vestito di arroganza e boria
Hermione continuava a guardarlo,i suoi occhi d'oro scrutarono ogni centimetro del corpo di fronte a lei.
I biondi capelli si erano asciugati del tutti e ricadevano scomposti sulla fronte...
Era bello da fare male.
Il suo cervello emise questo pensiero sofferente.
I suoi occhi caddero volontariamente sul Marchio che sporcava quell'essere angelico davanti a lei.
Diavolo nel corpo di un angelo
"Ti piace ciò che vedi?"disse con voce irriverente.
Hermione tremava dal desiderio che quel corpo le procurava.
Si voltò dando le spalle al ragazzo, continuare a guardarlo era sol una tortura,dolce ma pur sempre tale.
Quanto era forte la sua volontà contro l'istinto della carne...
Lei che si spingeva sempre oltre i suoi stessi limiti,cosa avrebbe scoperto quel giorno,dove si sarebbe spinta.

Stava lottando contro se stessa,non c'erano mai vincitori o vinti.
"Rispondi alla mia domanda"sussurrò una voce al suo orecchio.
Il respiro di Draco era caldo profumava di pioggia,di quel temporale che la stava costringendo li.
Voleva sentirsi dire quanto il suo corpo le procurava scariche di piacere solo a guardarlo.
Hermione si voltò sprezzante inchiodando il suo sguardo a quello di lui.
"Si mi piace quello che vedo"disse sommessamente.
Era inutile tentare di negare.
Lui si avvicinò e lei lo spinse via.
resistenza... 
Hermione respirava a fatica,quei deboli segni di cedimento incitarono  la serpe ad avvicinarsi di nuovo,con il timore negli occhi di poter essere rifiutato ancora.
Le mani di Draco scorrevano decise sul suo copro e lei si lasciò andare,liberandosi di quel macigno che l'aveva appesantita in quel periodo,di tutte quelle aspettative che la gli altri nutrivano su di lei.
Toccò con delicatezza i muscoli del petto del ragazzo che percepiì tendersi sotto le sue dita.
Draco iniziò a spogliarla famelico,liberandola di quegli abiti ancora fradici.
Il suo mantellò cadde a terra seguito poi dal maglione della divisa,nemmeno la vista del blasone della sua casa la tenne agganciata alla realtà.
Le sue mani risalirono sulle spalle del ragazzo,sul petto.
La liberò rude dalla camicia,strappondgliela facendo rovinare i bottoni a terra che riecheggiarono nel silenzio dello spogliatoio,la liberò del reggiseno.
Hermione ebbe il coraggio di guardarlo negli occhi e lui si avventò con rabbia sulle sue labbra già schiuse.
La lingua di Draco bramava la sua cercandola e abbracciandola con avidità.
Hermione continuava a tastare quel corpo di marmo premendolo contro di se aumentando la sua eccitazione.
Draco si avventò su uno dei suoi seni con la lingua e con denti strappandole dei gemiti di piaceri,mentre con l'altra mano percorreva il suo interno coscia ed iniziò a tastare la sua intimità.
Baci ovunque...Sembrava che quel ragazzo volesse saggiare ogni millimetro del suo corpo che bolliva di desiderio.
Hermione si sentiva avvampare e respirava affannata in quel gioco di seduzione. Prese l'iniziativa iniziando a massaggiare il sesso di Draco già duro e pulsante,percorse con la mano il glande,decise di flettere le gambe e guardandolo negli occhi,in cui lesse un desiderio lancinante di averla. Artigliò le mani ai fianchi del ragazzo.Accolse l'asta nella sua bocca iniziando a baciarlo e succhiarlo sentendolo già bagnato. 
Il ragazzo emise un rumore sordo,simile a un ringhio di piacere,la fece alzare strattonandola tirandole su una gamba e allacciarsela al bacino, spostò i suoi slip e la esplorò con un dito,poi con due e infine con tre. spingeva la mano dentro di lei ed hermione sentiva fitte di piacere al basso ventre incediarle i sensi. Andava incontro con il suo bacino alla mano di Draco restando al ritmo scelto dal ragazzo che la stringeva con la mano libera.
Ansiti e gemiti riempivano l'aria soffocando i respiri degli amanti...

Lei intanto cospargeva baci e morsi sul collo di lui e sulla spalla,mentre lui cntinuava a vezzeggiarla con le dita e baciarla ovunque.
"Sei bagnata e pronta per me"le sussurrò roco togliendo le dita.
Sfilò gli slip e penetrò con una spinta decisa a cui ne seguirono altre lente per poi farsi via via più veloci. Lei spingeva al suo ritmo,come prima per le mani, desiderosa di avere di più,di perdersi in lui.
"Più forte"ansimò lei in preda all'estasi dei sensi.
Draco l'accontentò gemendo e sospirando dal piacere tenendola stretta al lui in una morsa dolorosa.
Spingeva più forte come se volesse toccarle l'anima.
Anima macchiata...
Continuarono a baciarsi frenetici ed ad esplorare i loro corpi con mani avide,finche non arrivò per entrambi l'appagamento definitivo.
"AHHH"urlò Hermione in preda all'orgasmo che la fece inarcare tra la presa salda del ragazzo.
"Hermione" urlò La serpe con voce rotta che venne dopo qualche spinta spingendo la testa indietro e chiudendo gli occhi
Draco uscì da lei tenendola stretta continuando ad ansimare tra i boccoli della ragazza scompigliati.
Hermione vibrava ancora dal piacere,quando si accoccolò con la testa sulla spalla nuda di Draco ricca dei segni rossi del suo passaggio.
Non era stato un rapporto dolce,entrambi avevano bisogno di essere travolti dalla passione.
Stretta tra le braccia del ragazzo,si chiese cosa sarebbe successo adesso
Niente sarebbe cambiato.

Mentiva anche Hermione Granger...





"Hermione dove eri finita? é tutto il pomeriggio che ti cerchiamo"disse Ron accompagnato da Harry.
A letto con il nemico
Questo pensiero le provocò un fremito su quel corpo ancora intorpidito dall'amplesso consumato.
Sorrise ai suoi amici,mentre dalla Sala Grande provenivano già le voci degli studenti che cenavano allegri.
"Ero venuta al campo ma non ci eravate,ho preso tutta la pioggia e quando sono tornata al castello mi sono fatta una doccia e sono rimasta in camera mia"spipegò ai due
Odiava mentire ad i suoi amici,ma non poteva rivelare la verità.
"Ci siamo dovuti sopportare le lamentele di Ginny sul colore degli abiti delle damigelle"disse Ron lamentandosi.
Hermione scosse la testa e rise.
"é la prima vlta che entriamo insieme,noi tre,in Sala Grande"disse Harry perso nei ricordi di un passsato vissuto con loro.
"Pronti a gettarvi nella fossa?"disse Ron ai suoi amici. 
Hermione annui posizionandosi al centro.
Lei,Punto di congiunzione tra la ragionevolezza di Harry e l'istinto di Ron.
Varcarono la sala ancora sorridenti per la battuta di Ron quando i mormoriii li avvolsero. ma non se ne curarono,in quel preciso istante,esistevano solo loro tre.
Ora come Allora...


Occhi grigi che indugivano sul suo piatto...
Una risata cristallina si infranse sul silenzio della Sala Grande quando.
Lei...
Quello che avvenne dentro quello spogliatoio lo destabilizzò.
Troppe emozioni diverse e contrastanti.
Si premurò,facendo violenza su stesso,per non guardarla,per non ammirarla e non perdersi ancora.Trattenne un ringhio di stanchezza ed afferrò la tovaglia,stringendo finchè non sentì il cotone quasi disintegrarsi sotto il suo tocco rabbioso.
Non voleva vedere la sua indifferenza o quella reticenza nei suoi confronti che lei aveva mostrato prima di concedersi.
Si era sfilato i boxer pensando che lei davanti al suo scatto d'ira se ne fosse andata,aveva intravisto la paura negli occhi d'oro che il cipiglio,tipico dei grifondoro,aveva tentato di nascondere.
Lei invece era ancora li,non era fuggita, e lui la voleva-l'aveva voluta- vedeva i suoi occhi che scorrevano sul corpo di lui cercando di resistere, dandogli le spalle, a quell'istinto primordiale, e lui senza pensare si avvicinò di soppiatto.
L'uomo che si scindeva dalla serpe...
Aveva il timore che anche quella volta la volontà di lei vincesse,invece aveva vinto lui...
Avevano vinto entrambi.

Non era stato solo sesso nella sua voracità,nella passionalità di quel momento che entrambi,lui ne era certo,avessero desiderato pienamente.
Draco lo sapeva... era di più.
Quel di più che spaventa.

Entrambi si erano rivestiti in religioso silenzio,incapaci di parlare per non distruggere quell'attimo di follia.

Lei,Regina di quel tris eternamente vincente...
Superba sul trono in cui l'avevano adagiata,vestita di magnificenza e ornata di Orgoglio


Si passò il palmo di una mano sul volto contratto dal fastidio di non essere guardato.
Ormai si era creato qualcosa tra loro a cui dare un nome avrebbe fatto male
Ma aveva la certezza che quell'orgogliosa della Granger avrebbe fatto l'impossibile,per negarlo.
E lui cosa avrebbe fatto?
Non aveva le risposte.

Il sesso era stato coinvolgente e soddisfacente,lei sapeva come fare godere un uomo.
Ma lei cosa ne pensava di ciò che era avvenuto tra loro?.
Odiava avere quei dubbi che non aveva mai avuto prima.
Doveva darsi una calmata e ricordarsi che lui era un Malfoy...


Note: Vorrei una vostra opinione sulla scena hot,non ne scrivo molte per cui devo prendere confidenza con questo tipo di scena.
Ho privilegiato il fatto che lei volesse resistergli e spero sia emerso.
Jennt aspetto una tua opinione....
Continuerò a postare quando questo capitolo avrà raggiunto 5 recensioni....
Grazie anche a marilight per le sue parole di incitamento e grazie anche a voi lettori silenziosi che spero si facciano sentire.
Ely

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Capitolo 9
*** Capitolo IX ***


 
Capitolo IX



Avevano fatto sesso e allora?
Hermione si poneva questa domanda da due settimane quando chiusa nello spogliatoio con la serpe era finita tra le sue spire.
Aveva ceduto come una ragazzina alla prima cotta.
Ma il corpo nudo di Malfoy era stata una tentazione alla quale non aveva potuto-voluto- resistere ed aveva fatto bene.
Asseriva con certezza che la fama di Mlafoy era completamente meritata.
Il dio del sesso.
Aveva combattuto contro se stessa,ma non ce l'aveva fatta.
E quindi? Non si può vincere sempre...
Anche il suo Orgoglio,nella sua armatura scintillante,sembrava avesse trovato una giustificazione che lo soddisfasse.

Dopo quel giorno il biondo aveva ripreso a beffeggiarla come se niente fosse accaduto.
Evidentemente Malfoy aveva raggiunto il suo obiettivo.
lei aveva bisogno di qualcuno che l'amasse, e Malfoy non era la persona che facesse al caso suo.
Il sesso non è la soluzione
Lo aveva intravisto nel castello con altre ragazze in scene poco consone ad una scuola,a lei non importava.
Aver fatto sesso non le attribuiva dei diritti sul ragazzo.
Le vacanze natalizie erano iniziate ed Hogwarts era ricoperta da una coltre di finissima neve.
La neve aveva un unico difetto:era perfetta, nei suoi fiocchi tutti uguali e nel suo candore che la rendeva così pura da rendere il paesaggio surreale.
"Hermione mi stai ascoltando?"chiese Ginny agitando una mano sul suo volto.
La Sala comune di Grifondoro era quasi deserta per via delle festività natalizie,lei e i suoi amici avevano preferito restare a scuola.
"Scusami ero distratta....Dicevi?"
La rossa la guardò inclinando il capo riducendo gli occhi azzurri in due piccole fessure.
"Tu cara Herm mi nascondi qualcosa"disse convinta
Cazzo.
"No Ginny sono solo stanca per lo studio"spiegò cercando di essere convincente.
Ginny parve convincersi annuend debolmente
"Ti stavo dicendo che il tuo vestito da damigella per il matrimonio sarà color rosso corallo,è un colore estivo e ti sta bene"disse la ragazza.
Hermione annui e sorrise.
Il rosso corallo le piaceva e soprattutto era meglio non discutere le idee di Ginny.




Fiamme guizzanti svettavano dalle torce,uniche fonti di luce ad illuminare quel corridoio del terzo piano.Sulle mura di pietra si riproducevano,a susseguirsi,giochi di ombre.
Ombra,come si sentiva lui.
Non si riteneva un tipo oscuro,ma solo un'ombra a cui serviva la luce per poter essere qualcosa.
La "sua luce"...
"Mezzosangue"celiò inclinando il capo in un gesto apparentemente cortese,ma che sapeva di scherno.
Lei camminava,come se niente tra loro fosse accaduto.
Draco sapeva che lei si sarebbe comportata negando a se stesse le emozioni che LUI,le aveva procurato.
Quando a lui il ricordo dei suoi baci lo divorava rendendolo un ricordo sempre più recente.
"Furetto"replicò sarcastica senza inchini falsi o cerimoniosi. La bocca distesa in un sorriso di derisione.
La voleva semplicemente perchè lei lo faceva esistere...
"Sei alquanto prevedibile"disse enigmatico corrugando la fronte e distendendo le braccia lungo i fianchi.
Il registro della sua voce era modulato,ma apparì teso anche a lui.
Teso,per l'ennesima battaglia...
La ragazza arcuò un sopracciglio perplessa tenendo stretti tra le braccia quei libri ai quali si dedicava con attenzione,scludendo tutti.
Escludendo lui...
"Il tuo compartamento è prevedibile. Sapevo che mi avresti ignorato"asseri lui ovvio.
Era arrossita.
Adorava metterla in imbarazzo.
Vederla in difficoltà era uno spettacolo riservato a pochi..
.
"Cosa vuoi Malfoy?"chiese sospirando.
Te.Vorrei te...
Era una condizione,non un'imposizione,ma non riuscì ugualmente a pronunciare quelle tre parole.
Davanti alle difficoltà tendeva a schermarsi ed innalzare muri davanti a lui.
"Niente semplicemente volevo dirti che possiamo fingere che nulla sia accaduto in quello spogliatoio"disse incurante facendo spallucce.
Lei degluti a fatica ed annui poco convinta,mentre fissava qualcosa al disopra della sua spalla.
"Mi sembra una buona idea"sussurrò mesta guardando il pavimento.
La osservò non sapendo quando si sarebbero trovati cosi vicini,si impresse la sua immagine nella mente,memorizzando i dettagli di quel volto.
"Ci si vede"celiò lui sorpassandola sbrigativo.
Coglione ormai era il suo secondo nome...






"Hermione svegliati"ordinò la voce di Harry Potter.
La ragazza aprì gli occhi lentamente strizzando le palpebre infastidita trovandosi davanti un cervo luminoso di fronte al suo letto.
"Harry?"disse ancora mezza addormentata.
"Ti aspettiamo in Aula di Difesa.MUOVITI"disse in un tono che in poche occasione hermione gli aveva sentito usare.
Si alzò irritata per aver interrotto il suo sonno,ma la voce di Harry,oltre ad imperiosa,era angosciata.
Scese e a passo svelto entrò in Aula di Difesa Contro le Arti Oscure.
Quando entrò nell'Aula le sue orecchie furono prerse d'assalto dal pianto disperato di un bambino che provenivano dal centro della stanza.
"Che succede?"chiese Hermione 
"Stamattina si è materializzato in Sala Grande questo bambino"disse Harry scostandosi per lasciarla passare.
Un bambino era di spalle,e singhiozzava terribilmente.
Hermione non riusciva a comprendere il motivo per cui l'avessero svegliata.
Cosa ne sapeva lei di bambini?
"Tra le mani ha il tuo libro di Storia della Magia e la tua Giratempo.Ho controllato ci sono le tue iniziali sopra"spiegò Ginny notando il volto dell'amica.
"Avete provato... non so ad avvicinarvi a tentare di parlargli?"chiese perplessa.
Scossero la testa.
"Ci ho provato ma inizia ad urlare di più"spiegò Ginny
Le serpi avevano le mano poggiate sulle orecchie imprecando contro quel bimbo piangente.
Come faceva ad avere alcuni dei suoi effetti personali.
Era un mistero.
Hermione era perplessa ed iniziò ad avvicinarsi.
Passi lenti e cadenzati...
"Ehi"disse con sguardo minaccioso parandosi con lo sguardo minaccioso e le mani sui fianchi.
Hermione ebbe modo di vedere il bimbo, era piccolo avrà avuto tre o quattro anni le guance paffute e rosa,due enormi occhi grigi arrossati e gonfi dalle lacrime  ad incorniciare il visetto molti boccoli color biondo chiarissimo.
Un Cupido..
La creaturina cessò si piangere,per la gioia dei presenti, inclinò la testolina e la scrutò prima di scoppiare in una risata cristallina che sapeva di cose buone e gioiose.
"Granger il tu sguardo -minaccioso-ha dato prorpio i risultati sperati"disse Malfoy sarcastico.
Hermione non rispose, riservando al ragazzo un'occhiata all'Ardemonio.
Ignorava lui... ed il sesso con lui
Il bambino si alzò a fatica e e andò davanti a lei alzando le braccia paffute.
Hermione sorrise ed il piccolo la strinse forte baciandola, contento, sulla guancia ,mentre il bimbo sorrideva contento appoggiando la testa ricciluta sulla spalla della strega.
Il bimbo aveva l'odore tipico di bambini, l'odore di pulito.
Odorava d'innocenza
La mano della strega premeva sulla schiena del bimbo disegnando cerchietti immaginari per rilassarlo.
"Mamma"disse il bimbo mettendo le sue manini sulle guance della strega.
A quella frase,molti si irrigidirono,Harry boccheggiò e Ginny spalancò gli occhi agitata.
Mamma
Ma cosa stava succedendo?



Note: Un altro capitoluccio per voi gente aspetto recensioni.. Baci  :D

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Capitolo 10
*** Capitolo X ***






Capitolo X






Aveva un figlio e con chi???

Gli occhi spalancati e i lineamenti duri del volto di Malfoy furono un chiaro sensore del suo stupore e fastidio per la scoperta.
"Hermione devi dirci qualcosa?"chiese Ron boccheggiando come un pesce.
Nello sguardo della Granger,che aveva appena adagiato il bimbo a terra,Draco potè leggervi tutta la preoccupazione, e l'inconsapevolezza.
"Stai scherzando? Io non conosco questo ragazzino"disse indignata.
Il mccioso la guardò con cipiglio severo,che a Draco parve simile a quello mostrato a volte dalla mezzosangue.
Somiglianza
"Sei tu la mia mamma.Più giovane,ma ti riconosco"disse il bimbo indignato con una smorfia capricciosa sul volto.
La Granger scosse la testa e sospirò rumorosamente.
Draco attendeva che qualcuno dicesse qualcosa,anche solo una mezza verità.
Che significavano le parole "Più giovane"?
"Come ti chiami?"chiese Hermione dolcemente piegandosi all'altezza del piccolo.
Il bimbo la guardò perplesso dovendo rispondere a quella che lui riteneva sua madre.
"Scorpius"rispose il bimbo con quel tono di voce che solo un bambino può vantare di possedere.
"Quanti anni hai?"
Alla Granger piaceva fare interrogatori e Draco notò il timbro della sua voce quando si rivolgeva il bimbo.
Dolce e carezzevole...
Non l'aveva mai sentita con quel tono nemmeno quando sorrideva indulgente a Potter o Weasley.
"Tre anni"rispose il bimbo 
Strano parlava abbastanza bene per essere così piccolo.
"Ma che razza di nome è Scorpius?"
Ron Weasley era l'ignoranza fatta a persona.
"é il nome latino della costellazione dello Scorpione"rispose saccente il moccioso.
Nomi di stelle ,fiori o costellazioni... La tradizione dei Black..
La Granger osservò compiaciuta il bimbo per la risposta perfetta.
"I tuoi genitori saranno preoccupati per te.Come si chiamano almeno li avvertiamo così ti verranno a prendere"disse Potter.
Il bimbo guardò con sufficienza lo sfregiato e sbuffò.
"Zio Harry non ti ci mettere anche tu"tuonò il bimbo con la voce incrinata dall'irritazione.
Potter aveva la capacità di far irritare anche un bambino così piccolo.
"I miei genitori sono Draco Lucius Malfoy ed Hermione Jean Granger in Malfoy"disse in direzione di Harry Potter.
"Cosa???"urlò Draco sconvolto.
Un figlio suo e della Granger?
No,non poteva essere....o forse si?

Il bimbo lo guardò e si aprì in un sorriso mostrando dei dentini piccoli e bianchi
"Papààààààà"disse correndo tra le sue braccia.
Draco era una maschera di stupore percepiva la bocca contrarsi in una smorfia meravigliata per la rivelazione.
Prese il bambino in braccio e sentì un calore avvolgergli l'anima,era incredibile che un moccioso così piccolo generasse in lui così tante emozioni.
La Granger era pallida ed aveva la giratempo in mano,scosse la testa febbrile come a scacciare quella situazione.
"Ci deve essere un errore io non farò un figlio con Malfoy.Però adesso che vi guardo bene vi somigliate molto.Il mistero è svelato il bimbo è di Malfoy"disse Hermione convinta parlando così veloce che anche se qualcuno avesse voluto interromperla non avrebbe potuto. 
Era vero,il bimbo somigliava a lui.
Stessi occhi,stesso colore di capelli,tranne per i ricci ovvio quelli erano della Granger

"I capelli sono  belli come quelli di mamma però"disse il bimbo guardando Hermione adorante.
La Granger non accettava l'idea che quel bambino fosse loro,guardando Scorpius come se fosse un caso da analizzare.
Testarda ed ingiusta.
Draco non si curò di rispondere,vedeva slo quel bimbo cosi dolce e tenero che aveva paura di fargli male.
"Hermione la giratempo"urlò Ginny deglutendo a fatica.
Avevano tutti compreso.
"Come ti sei procurato questa giratempo?"chiese Hermione indagatrice,mostrando l'oggetto.
"MI stavo annoiando e ho aperto il tuo cassetto e l'ho trovata e ci ho giocato un po'"disse con tono sommeso.
"Hai ficcanasato tra le mie cose?"sputò arrabbiata
Draco alzò gli occhi al cielo,non voleva che si rivolgesse con quel tono brusco al bimbo.
"Mammina scusami non l'h fatto apposta mi perdoni?"disse con la testolina chinata.
"Perchè non hai chiesto il permesso?"chiese la Granger.
Per Salazar stava sgridando a suo figlio.Draco strinse di più il bimbo per toglierlo dalle grinfie della Granger.
"Io sono Scorpius Malfoy quello che voglio prendo,non mi serve il permesso di nessuno"
Draco scoppiò a ridere mentre osservava la Granger ribollire dalla rabbia.
"Per Merlino Draco è davvero tuo figlio"disse Zabini ridacchiando.
"Stammi bene a sentire caro Scorpius.I Malfoy devo chiedere come gli altri e poi queste frasi inutili che hanno solo lo scopo di renderti un borioso e arrogante,sono fuori luogo.Complimenti un vero Malfoy"sputò furiosa.
"Come osi rivolgerti cosi a mio figlio"sbottò Malfoy.
mio figlio...
L'aveva aggredita e ne era consapevole,ma stava insultando il suo nome e suo figlio.
Lei lo guardò e sospirò
"Malfoy calmati,questa storia non è molto chiara, almeno per me."disse lei sicura.
Malfoy la guardò perplesso,aveva messo in bimbo a terra che ora faceva saettare i suoi occhi da uno all'altra.
"Quello che sto cercando di dirti è che sto mettendo in dubbio il fatto che sia mio figlio.Non ci sono dubbi che sia il tuo,è la tua copia sputata"disse indicando il bimbo.
"Non mi credi?"chiese il bimbo con un una smorfia offesa.
Draco osservò il bambino e poi inchiodò lo sguardo della strega intimandole di non spingersi oltre.






Hermione osservò la piccola creatura,prima di incontrare lo sguardo minaccioso di Malfoy.
Quella storia era surreale.
Non potevano affidarsi alle parole di un bambino.
"Vedi Scorpius"esitò non sapendo quali parole usare "non so da che tempo arrivi,so solo che in questo momento mi è difficile immaginare un futuro con lui e poi tu non mi somigli per niente,ed inoltre questa storia è così particolare,ma credimi non era mia intenzione offenderti"disse accovacciandosi all'altezza del bambino accarezzandogli i capelli.
Il bimbo annui mesto.
Silenzio.
pensieri vorticavano nella testa,stava impazzendo.
Un figlio suo e di Malfoy?
No.Assolutamente no.

"Quindi questa è Hogwarts"constatò il bimbo guardandosi intorno.
I presenti annuirono.
"Posso vedere la Sala Grande?"iniziò il bimbo entusiasta
"Come fai a sapere tutte queste cose?"chiese Ron sbigottito.
Hermione sorrise scuotendo la testa.
"Il soffitto della sala grande non è vero,sembra un cielo stellato,ma è una magia.é nel libro Storia di Hogwarts.Mi madre me l ha letto!"disse il bimbo in tono saccente e pedante.
Hermione ebbe una fitta al cuore.Quella frase è la stessa che disse lei la prima volta che entrò in Sala Grande.
Tuttavia scacciava l'idea che quello fosse suo figlio,non poteva esserlo.
"Che succede?"disse la Preside entrando nella stanza.
Malfoy fece un breve riassunto delle ultime scoperte e il viso della donna andava dallo stupito al preoccupato.
Cose terribili accadono a chi si intromette nel tempo.
"Dobbiamo trovare un modo per rimandarlo indietro.Nel frattempo ve ne occuperete voi due"ordinò la McGranitt puntando l 'indice prima verso di lei e poi verso Malfoy.
Scorpius era eccitato, e sorrideva non riuscendo a capire quanto fosse pericoloso il fatto che lui si trovasse li,inoltre aveva interferito nelle loro vite per cui ora era tutto da scrivere di nuovo.
Hermione annui poco convinta,occuparsi di lui?
era una follia,non sapeva nemmeno da dove iniziare.

"Gli altri studenti si faranno delle domande vedendo un bimbo piccolo a scuola"disse Harry ovvio.
"Ha ragione.Direte che è un parente alla lontana dei Black"suggerì la preside rispondendo al sorriso del bimbo.
La mattinata era appena iniziata e lei era già esausta ed inoltre non sapeva come ovviare a quel problemino dai boccoli biondi e gli occhi grigi.
"Che facciamo?"chiese Draco alla ragazza.
Hermione sbuffò contrita.
Ma l'unica cosa da fare era prendersi cura di Scorpius.
"Starà con entrambi, ma deciderò io Malfoy,tu non sai badare a te stesso,non credo possa tu badare a lui"disse sbrigativa.
Si era resa conto da sola che stava esagerando ma ormai non ragionava più,quella situazione era troppo per lei.
"Chi ti credi di essere?è anche mio figlio"sbottò indignato
"Proponi qualcosa tu allora"disse altezzosa.
Il biondo esitò pensieroso.
"Decideremo insieme su come vivrà ad Hogwarts nel periodo che resterà qui"
Era un ordine ed Hermine non ebbe la forza di ribattere.
"Ok,ma niente voli sulle scope e dovremmo comprargli dei vestiti.Nel pomeriggio andrò con il bimbo ad Hogsmeade,sembra un damerino vestito così"disse osservando il bimbo con una camicia bianca e un pantalone nero.
"Anche io vestivo così quando ero piccolo"
Hermione si stupi del sorriso sincero di Draco mentre osservava quel bimbo cosi simile a lui.
"Malfoy è un bambino converrai con me che per indossare camicie avrà una vita intera.Tu che ne dici Scorpius?"disse sorridendo.
"Si mamma hai ragione"disse contento.
"Non so quanto resterai compreremo anche un pigiama per la notte"
"Ah proposito dove dormirò?"chiese il bimbo perplesso
"Alla Torre"
"Nei sotterranei"
Il bimbo guardò stupito i due genitori prima di scoppiare a ridere.
"Tu lo terrai per tutto il giorno,almeno voglio che dorme con me"disse lamentoso Malfoy.
Il biondo non aveva minimamente preso in considerazione il fatto che potesse andare con loro ad Hogsmeade.
Non la voleva...
Hermione sbuffò e scacciò quel pensiero, sarebbe stata una dura collaborazione.

 

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Capitolo 11
*** Capitolo XI ***


 
Capitolo XI





Scorpius entrò in sala grande con un sorriso che occupava la maggiorparte del suo visino,la manina stretta in quella di Draco.
Avevano deciso che il bambino avrebbe pranzato al tavolo verde-argento.
Hermione non si fidava molto a lasciare il piccolo con Malfoy,ma a lei occorrevano dei minuti per fare il punto della situazione. La sua mente logica premeva per analizzare la situazione.
"Questa situazione è paradossale"celiò Ginny con volto pensieroso.
"Già"rispose Hermione mesta.
Paradossale era un eufemismo.
"Sicuramente tu e Malfoy nel futuro lo starete cercando"asserì Harry che non voleva comunque privare la sua miglire amica del suo appoggio.
Immaginava i volti suoi e di Malfoy mentre nel futuro cercavano quella piccola peste. Stranamente le venne da ridere.
La preside si stava occupando della questione,si era messa in contatto con il Ministero per trovare un modo per rimandare Scorpius a casa,senza che corresse pericoli di utilizzare la giratempo e mandarlo chissà in quale epoca.
Aveva fatto centinaia di raccomandazioni a suo figlio,di non chiamarli mamma e papà davanti a tutta la scuola,di non rivelare gli avvenimenti futuri e di non allontanarsi da loro.
La strega stava facendo appello a tutta la sua pazienza di cui non era mai stata colma,sforzandosi di ricordare come i suoi genitori si comportavano con lei quando era bambina.
Ma Scorpius era diverso da come era lei.Quel bambino era pienamente consapevole della magia ed inoltre possedeva un'intelligenza e una curiosità disarmanti.
Intelligenza e curiosità.
Quelle erano senza dubbio qualità che aveva ereditato da lei,Malfoy non è mai stato un tipo curioso o dall'eccezionale intelligenza.
"Come pensi di agire?"chiese Harry cauto.
"Non so,per ora farò come ha detto la McGranitt,evitando di pensare ad un futuro che vede me e Malfoy insieme"disse Hermione avvilita.
Era quello che più la sconvolgeva.
"Hermione per qualsiasi cosa puoi contare su di noi"disse Ginny con il suo sorriso gentile.
Hermione annui in segno di ringraziamento.
Occhieggiava il tavolo delle serpi,non perdendo di vista Scorpius.
Malfoy cercava invano di fargli mangiare qualcosa che Hermione non riusciva a vedere da dove era seduta lei,il bimbo scuoteva la testa esibendo tenacia  nel non voler mangiare il cibo che Malfoy gli aveva servito nel piatto.
Era diverso con quel bimbo.
Sembrava non avesse faticato ad accettare l'idea di un loro futuro insieme.
Insieme.
Malfoy sorrideva a Scorpius,sembrava si fosse arreso dal fargli mangiare qualcosa che evidentemente al bimbo non piaceva.
Furetto 0
Scorpius 1.

"Ragazzi ci vediamo dopo ad Hogsmeade"disse alzandosi salutando i suoi amici.


"Ciao Hermione"disse Luna sorridente.
Ciao Loony"replicò al saluto.
Ormai vedere Luna al tavolo delle serpi non creava più lo scompiglio iniziale, per cui lei e Theo vivevano la loro storia in tranquillità e armonia.
"Scorpius ha mangiato?"chiese a Malfoy.
Il bimbo aveva il piatto pieno di dolci che mangiava goloso impiastricciandosi tutto il volto.
"Non ha voluto mangiare la zuppa di funghi"celiò Malfoy indignato.
"Non mi piacciono i funghi"disse il bambino 
Hermione sorrise.
"Hai ragione,sono disgustosi"disse facendo una smorfia con la bocca.
Non si possono dare dei funghi ad un bimbo così piccolo,è una cattiveria inaudita.
"Mammina siediti,stavo dicendo a zia Luna che anche io ho visto dei Gorgosprizzi, con gli occhiali che mi ha regalato lei.Abbiamo il Manor invaso da quelle creature,l ho detto anche a nonna Cissy,è rimasta turbata anche lei"disse il bimbo convinto.
Hermione scoppiò a ridere davanti alla faccia di Malfoy stralunata.
"Dovrete disinfestare il Manor Scorpius"consigliò Luna mentre mandava giù un cucchiano di budino.
"Lo so.Mio nonno se ne sta occupando,ha già impartito ordine agli elfi"rispose il bimbo tranquillo.
"Nonno?"chiese Hermione deglutendo a fatica.
"Certo nonno Lucius"replicò Scorpius bevendo succo di zucca.
Hermione trasalì,per quanto ne sapeva lei, Lucius Malfoy stava marcendo ad Azkaban.come faceva Scorpius a conoscerlo.
Troppe domande che sarebbero rimaste tali...
Malfoy invece aveva gli occhi spalancati,in un misto di sorpresa e timore.
"Tu hai rapporti con Lucius?"chiese il biondino a suo figlio.
"é ovvio che abbia rapporti con lui è mio nonno, e mi vuole molto bene,mi compra tanti giocattoli e gioca con me alla pasta di sale. Mi porta in giro per Diagon Alley e andiamo ad Hogsmeade a comprare i vestiti per me e per lui"raccontò il bimbo.
"Ah proposito se hai finito il tuo pranzo andiamo ad Hogsmeade"lo avvisòHermione.
Il bimbo si pulì la bocca con un tovagliolo e dal bicchiere bevve del succo di zucco.
"Può venire anche papà?"chiese Scorpius
Ed ora cosa avrebbe dovuto fare?
Se avesse detto di no avrebbe sicuramente deluso le aspettative del bambino,se avesse accettato Malfoy avrebbe sicuramente pensato che lei non vedeva l'ora di trascorrere del tempo con lui.
Sospirò rumorosamente,notando Malfoy che la osservava con la fronte aggrottata in attesa di una sua risposta.
Il bimbo sembrava avesse voglia di trascorrere del tempo con lui, ed Hermione non avrebbe mai deluso quel tenero bambino..
"Se non ha altro da fare.."buttò li Hermione.
Sperando intimamente che quello rifiutasse per andarsene a sollazzarsi chissà dove.
"Non ho altro da fare"disse sfidando la ragazza e  alzandosi, prendendo per mano Scorpius che sorrideva contento.





La coltre di neve,  ricopriva il sentiero, rendeva particolarmente difficoltosa la camminata.
Scorpius era al centro dei due che lo tenevano per mano.
"Quindi in questo tempo voi ancora nn vi siete innamorati?"disse rompendo il silenzio.
Innamorati?
Draco guardò il bimbo perplesso.
Si stava impegnando nel cercare di metterlo a suo agio,non aveva esperienza,nemmeno al livello personale.
Suo padre non era mai stato un tipo affettuoso,anzi lo aveva educato in maniera ferrea, e senza manifestazioni di affetto.
"No Scorpius"disse la Granger tra i denti.
Quella testarda si comportava con il bimbo come se fosse un conoscente e non loro figlio.
"Che strano.Mamma mi ha detto che si è innamorata di papà durante il settimo anno?"disse Scorpius assorto
Draco guardò Hermione diventare sempre più rossa.
"Non so cosa ti abbia raccontato,ma sono certa che questa storia sia solo un brutto scherzo"disse irritata la grifondoro.
Draco scuoteva la testa amareggiato,aprendo la porta del negozio d'abbigliamento per bambini del villaggio.
"Salve Miss Granger,è un piacere averla nel mio negozio"cinguettò la commessa in tono di adulazione.
La ragazza esibi un sorriso di cortesia e insieme al bimbo si aggirava per gli scaffali.
"Che ne dici di questi Scorpius?"chiese lui mostrando una camicia color argento e un paio di pantaloni eleganti color antracite.
Il bimbo guardò i capi scelti da suo padre.
"lei ha detto che avrò una vita per vestire con la camicia"disse il bimbo indicando la mamma.
"Non comanda lei Scorpius se ti piacciono li prendiamo"disse indignato.
Malfoy sperava vivamente che nel futuro la Granger non spadroneggiava su suo figlio,inculcandogli idee bizzarre come la difesa degli elfi domestici e la frequentazione di gentaglia come Potter e Weasley.
"Malfoy quei vestiti non sono adatti per un bimbo di tre anni"disse lei con quel tono saccente che tanto lo irritava.
"Granger non permetterò che tu decida sul suo abbbigliamento mandando in giro un Malfoy come un babbano"sussurrò tra i denti.
Nello sguardo della ragazza,passò un lampo di rabbia e si accorse di aver ancora fatto differenze tra maghi e babbani.
Vide la Granger addentrarsi per gli scaffali,rossa dalla rabbia che stava macerando nello stomaco,per non avergli potuto rispondere. Era certo che aveva taciuto davanti a Scorpius che ora scuoteva la testa ameraggiato.
"Sei proprio un idiota papà"dissse a bassa voce il bimbo scuotendo i riccio castani.
Non potè fare altro che trovarsi d'accordo con quella creatura che nonostante tutto sembrava capisse tutto ciò che non veniva pronunciato.
Un bimbo eccezionale.
Gli voleva bene,sentiva con quella creatura una sorta di collegamento interiore.

"Cosa ne dici di questi?"disse la Granger con in mano dei Jeans chiari e una felpa blu.
"Si mi piacciono"disse il bimbo battendo le mani contento,la Granger sorrise a Scorpius.
"Brava la mia costellazione"disse la ragazza aprendo le braccia per accogliere quel corpicino che aveva imparato in cosi poco tempo ad avere tra le braccia.
Malfoy era rimasto stupito dalla frase della Granger,e dal suo cambiamento repentino nei confronti di Scorpius.
Era ora che quella testona accettasse la verità.
A lui non era sembrato niente di più bello...

Notò il sorriso di suo figlio,non aveva trovato difficoltà a considerarlo tale. Il bambino sceglieva con gusto ciò che più gli piaceva come si addiceva ad un Malfoy.
La Granger aveva insistito per comprare un pigiama orribile rosso e oro, e lui l'aveva accontentata notando l'impegno,tardivo,che stava mettendo in quella collaborazione,evitando il meno possibile di far trapelare quel lato dittatoriale del suo carattere.
Draco osservava la donna ed il bambino sorridenti.
Era quella la felicità?
vedere suo figlio e la donna che amava sorridere?

Draco provò una sensazione spiacevole allo stomaco. Aveva appena definito la Granger la donna che amava.
Una frase inconsapevole.
La sensazione spiacevole si era protratta quando notò che lei lo stava osservando perplessa.
"Ti senti bene?Sei più pallido del solito"asserì con sguardo indagatore.
"No,va tutto bene"disse deglutendo a fatica.
Senti immediatamente caldo,allentandosi la sciarpa che avvolgeva il collo.
"Dico sul serio Malfoy,non hai per niente una bella cera"si pronunciò convinta.
Draco sbuffò,quel pensiero gli aveva creato numerosi dilemmi.
"Sto bene Granger.Possiamo andare a bere qualcosa da Madama Rosmerta?"chiese frettoloso.
La ragazza annui poco convinta ma non replicò nulla.

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Capitolo 12
*** Capitolo XII ***


 
Capitolo XII





Hermione Granger stava analizzando il pomeriggio trascorsdo con Malfoy e Scorp.
Era rimasta piacevolmente colpita dal ragazzo,si rivolgeva al bimbo con una dolcezza che non si addiceva al Principe dei Purosangue e sorrideva di più davanti ai caricci del bambino.
Lei,quel pomeriggio,aveva deciso di cambiare atteggiamento mostrandosi desiderosa di conoscere suo figlio.
Ammetterlo non era cosi difficile.
Scorpius era la cosa più bella che avesse mai visto,sembrava strano come un bimbo potesse essere la fusione di due personalità diverse come la sua e quella di Malfoy.
A "I tre manici di Scopa" si erano seduti ad un tavolino ed avevano risposto alle domande di Scorpius.
Era tremendamente intelligente quel bimbo e sapeva parlare bene,fin troppo bene.
Stava cenando accanto ad Harry che stava visionando una rivista diu abiti matrimoniali maschili,e stava scegliendo il modello che avrebbe indossato lui quel giorno.
"Harry ce ne è qualcuno che ti piace?"chiese Hermione interessata.
"Si,questo mi piace abbastanza"replicò il moro mostrando la foto di un modello di smoking sul blu scuro.
"ottima scelta Harry"disse entusiasta.
"Finalmente"si pronunciò Ginny sollevata.
La rossa stava mettendo anima e corpo nell'organizzazione del matrimonio,ma sembrava non pesarle.Aveva aspettato tanto ed ora il suo sogno si stava realizzando.
"Hermione come è andata oggi con Malfoy e mini-Malfoy?"chiese Ron alla sua amica
"Abbastanza bene,siamo ancora interi"disse Hermione sollevata.
Inaspettatamente tra le mani di Hermione comparve un pezzo di pergamena stropicciata,lo aprì guardandosi intorno.

Abbiamo un problema.
D.M.


Hermione alzò gli occhi verso il tavolo delle serpi e incrociò lo sguardo di Malfoy che la pregava tacitamente di recarsi li.
Si alzò con la fronte corrucciata sperando che non fosse successo nulla a Scorpius,altrimenti Malfoy avrebbe passato un brutto quarto d'ora,sotto la sua bacchetta.
"Che succede?"chiese sedendosi accanto ad Astoria.
Guardò Scorpius che esibiva un musetto triste,che avrebbe volentieri riempito di coccole.
"è triste e non vuole dirmi il perchè"celiò Draco preoccupato
Hermione osservò il bimbo con la testolina chinata verso il basso e si sentì stringere il cuore dalla tenerezza che emanava quella visione.
"Ehi che succede?"chiese dolcemente al bimbo.
Le serpi erano preoccupate  ed anche Draco,che scrutava suo figlio come se volesse leggergli nel pensiero.
"Voglio tornare a casa"disse alzando gli occhi verso di lei.
Hermione guardò Malfoy,non sapeva cosa dire. 
Era più che normale quella affermazione,era un bimbo con le sue abitudini e la sua vita.
Fece un respiro profondo.
"Amore vieni qui"disse dolcemente.
Astoria Greengrass spalancò gli occhi per quella frase detta con tanta dolcezza,Malfoy passo il bambino alla ragazza che lo prese in braccio e lo abbracciò forte.
"Sono sicura che i tuoi genitori staranno facendo tutto il possibile per cercarti e ti troveranno presto,anche la professoressa McGranitt sta facendo tutte le ricerche e domani andrò in biblioteca a cercare qualcosa che possa aiutarci.Ok?"disse dolcemente cercando di risollevare il morale a suo figlio.
Il bimbo annui.
"Adesso però devi sorridere perchè troveremo sicuramente qualcosa che ci aiuterà per farti tornare a casa"disse accarezzando i capelli al bambino.
"Me lo prometti?"chiese il bimbo con in tono flebile.
Hermione avrebbe voluto fare o dire qualcosa di più,ma non sapeva come agire.
"Te lo prometto"disse sorridendo sperando di non dover deludere il bimbo.
"Parola di super mamma?"incalzò Scorpius
"Parola di super mamma.Adesso abbracciami fortissimo"disse lei sorridente.
Il bimbo si lanciò sorridente su di lei,che era seduta sulla panca.Malfoy non diceva nulla,li osservava solo.
"Ora dimmi tesoro,ti è piaciuta la Sala comune di Serpeverde?"chiese per distoglierlo dal pensiero di voler tornare a casa.
Il bambino si rabbuiò ed Hermione guardò subito male Malfoy che fece spallucce.
"No è buia e ci sono tante statue di serpenti ed è tutta verde e fa freddo.Poi tante ragazze hanno abbracciato papà ed una lo ha baciato in bocca"disse il bimbo con una smorfia disgustata.
Hermione si passò una mano davanti al viso,sentiva la rabbia che fluiva dalla testa ai piedi e le mani che prudevano.
Come poteva Malfoy essere stato così deficiente
"Di solito i papà baciano le mamme e non le altre"continuò Scorpius.
Sicuramente Scorpius viveva in una famiglia felice e non era abituato a vedere suo padre con altre donne,il che, è il minimo.
Malfoy era rigido e notò che il volto di Pansy oscillava tra il rosso vermiglio e il viola.
"Hai ragione amore i papà baciano le mamme.Però io e lui,in questo tempo,non stiamo insieme per cui lui può baciare chi vuole.Capisci?"
Il bambino non sembrava molto convinto,Hermione lanciò un'occhiataccia a Malfoy di puro disgusto a cui lui abbassò la testa.
"Posso dormire con te stanotte?"chiese Scorpius implorante.
"Dormirai sempre con me per tutto il tempo che sarai qui"disse a voce più alta del necessario e guardando minacciosa Malfoy invitandolo poco cordialmente a non osare ribattere.
Il bambino annui felice.
"Luna per favore puoi accompagnare Scorpius da Ginny,io ho qualcosa da dire a Malfoy"chiese con un sorriso forzato.
Luna annui prendendo Scorpius per mano.
"Non pensavo mi vedesse"disse frettoloso Malfoy con un volto funereo.
Hermione sorrise sarcastica
"Hai destabilizzato l'equilibrio del bambino,aveva paura addirittura a dirti che era sconvolto dall'averti visto con un'altra"disse pacata ignorando il mostro di rabbia che dentro di lei fermentava.
"Mi dispiace"disse frustrato.
Gli dispiaceva????
"Non è abbastanza. Hai fatto una cazzata e ne paghi le conseguenze e da ora si fa a modo mio,altrimenti non trascorrerai neanche un secondo con lui"disse Hermione minacciosa.
Theo abbassò la testa sul piatto e lo stesso fece Blaise.Nessuno osava proferire parola.
"Cosa stai dicendo Granger non decidi tu.Ho sbagliato ok? Ma non puoi impedirmi di stare con lui"disse Malfoy sprezzante.
"Malfoy,Scorpius sembrava ti adorasse ed era entusiasta di dormire con te stanotte, ora mi ha chiesto se poteva dormire con me.L'hai deluso"
la serpe abbassò lo sguardo.
"Ho già detto che mi dispiace"ringhiò Malfoy.
Hermione era imperturbabile,Malfoy ed il suo tono potevano andarsene al diavolo.
Aveva letto la tristezza e la delusione negli occhi del bambino.
Non poteva sopportarlo.

"Ed io ti ho detto che non è abbastanza.Non so che razza di padre sarai,ma dubito che il futuro che conosce Scorpius possa avverarsi"replicò sprezzante.
Draco spalancò gli occhi e strinse i pugni per la rabbia.
"Ovviamente Hermione Granger ha dato il suo esimio parere.Lei che non sbaglia mai,cosi ligia alle regole del dovere.Ma chi ti credi di essere Mezzosangue,vola basso perchè non sei nessuno per potermi dire questo genere di cose ed inoltre hai ragione su una cosa,il futuro che conosce Scorpius sicuramente non si avvererà"sputò Malfoy tutto d'un fiato.
Hermione arcuò un sopracciglio indifferente.
"Sicuramente Malfoy sarò la persona che si occuperà del bambino per tutta la durata del su soggiorno in quest'epoca.Avvicinati a lui e ti faccio pentire di essere scampato ad Azkaban e se te lo stai chiedendo,si questa è una minaccia"sibilò la ragazza con gli occhi che emanavano fiamme prima di alzarsi ed andarsene.





Il Camino della sala comune di Grifondoro era acceso ed all'interno il fuoco scoppiettava,le lunghe tende rosse coprivano i finestroni enormi e l'atmosfera era senza dubbio più calda.
Hermione aveva in braccio suo figlio che rispondeva alle domande che Harry e Ron gli facevano.
"Ti piace qui Scorpius?"chiese Ron dando una cioccorana al bimbo, che prima di accettare guardò sua madre.
Hermione annui e il bimbo mangiò una cioccorana.
"Si, è colorata"rispose il bambino accoccolato al petto di sua madre che massaggiava quei capelli cosi morbidi.
Tutti sorrisero immaginando quanto buia fosse quella delle serpi che dai raccnti del piccolo era inquietante e triste.
Hermione,dopo lo scontro verbale con Malfoy,si era calmata.
Quel pomeriggio erano stati bene tutti e tre insieme,sorvolando alcune affermazini di Malfoy fuori luogo.
Draco,con Scorpius,era una persona completamente diversa,ed il bimbo adorava suo padre.Ma evidentemente il bacio con Pansy l'ha irritato a tal punto di nn voler stare con Malfoy.
Quel bacio irritava anche lei...
Non era gelosia.
Ovviamente no.

Non ammetteva certi comportamenti davanti al bambino.
Da quella storia ne sarebbe uscito abbastanza scosso senza che l'idiota di malfoy si comportasse da idiota appunto.
Il bimbo rideva alle battute di Neville ed Harry.
"Non sembra che condivida metà del patrimonio genetico con Malfoy"constatò Ronald.
"Per fortuna direi"replicò lei felice che il gene Malfoy non avesse preso piede e reso insopportabile un bambino così piccolo.
Tuttavia la vicinanza stretta a Lucius Malfoy la preoccupava e non poco.
Che anche lui potesse cambiare? Nahhh.
Iniziava a credere che lei nel futuro perderà parte della sua intelligenza,deve essere così altrimenti non c'è altra spiegazione al matrimonio con Malfoy.
"Hermione,Scorpius dorme"sussurrò Ginny.
La ragazza annui e si alzò sistemando la testa del bambino sulla sua spalla.
"Buonanotte ragazzi"disse andandosene.




Note:Ciao genteeee grazie per tutti coloro che leggono e recensiscono ma anche a chi legge silenziosamente.
Recensite che mi fa piaacere sempre.... :D

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Capitolo 13
*** Capitolo XIII ***



Capitolo XIII





Non so che razza di padre sarai....l'hai deluso....
La voce inquisitoria di quell'impertinente risuonava nella sua mente,creando fastidiosi vuoti all'altezza dello stomaco.
Non aveva chiuso occhio quella notte.
Era arrabbiato con se stesso per aver fatto un errore del genere,ed era arrabbiato con la Granger perchè aveva ragione.
Che razza di padre sarebbe stato?
Come Lucius?

Era terrorizzato di essere un padre come il suo. Sapeva cosa significasse essere deluso da qualcuno che stimi e a cui ti ispiri nella crescita personale.
Scorpius era dolcissimo,e lui per la sua stupidità aveva scorto negli occhi,dello stesso colore dei suoi,la delusione per aver baciato un'altra che non era sua madre.

Aveva baciato Pansy...davanti allo sguardo innocente di suo figlio.

Che razza di padre sarai...

Un pessimo padre.


Aveva baciato Pansy...davanti allo sguardo innocente di suo figlio per dimostrare a se stesso che Draco Malfoy non si è innamorato di quella testarda della Granger.
Un pessimo bacio nel quale aveva sfogato la frustrazione di quella consapevolezza.
Doveva immaginarlo che a giocare con il fuoco si rischia di bruciarsi.
E lui si era bruciato l'anima quel pomeriggio- nello spogliatoio- dove la passione li aveva travolti e loro si erano amati sul serio.
Si era andato a ficcare in una situazione pessima.
Suo figlio lo detestava,Hermione non lo voleva perchè era un coglione.
Complimenti giovane Malfoy un vero genio.
Draco però avrebbe riparato agli errori commessi già quel giorno.
Infondo sperava che la Granger non fosse così tremenda da negargli di trascorrere del tempo con Scorpius solo per un errore. Senza contare che lei non aveva la facioltà di decidere, la gente sbaglia tutti i giorni, e si sopravvive lo stesso.
Entrò in Sala Grande buttando un occhio verso il tavolo rosso-oro dove suo figlio faceva colazione accanto alla Granger,vestito con quegli abiti che non erano consoni al suo status sociale,ma avrebbe soprasseduto su quella mancanza.
Scorpius rideva con la Weasley e non dava cenno di essersi accorto di lui,nemmeno la Granger e sembrava stesse tenendo una conferenza su qualche strambo argomento.
"Buongiorno Dra"esordì Blaise.
"'Giorno"borbottò lui servendosi del caffè.
"Hai intenzione di risolvere questa situazione incresciosa che hai creato oppure subisci gli eventi?"chiese Blaise da dietro la sua tazza di latte fumante.
Draco alzò gli occhi al cielo irritato.
"A parte Bla che io non devo sare spiegazioni ad un moccioso di cinque anni se bacio o meno qualcuna e poi oggi risolvo,è mio figlio,e se voglio stare con lui lo farò non sarà certo quella Mezzosangue ad impedirmelo"disse stringendo la tazza di caffè fino a disintegrarla.
"Però... Sei stato quasi convincente in questo tuo monologo mattiniero"disse stupito Blaise ridacchiando "Perchè non parli con tuo figlio? che tra l'altro -al contrario di te- è una persona adorabile,deve aver ripreso di sua madre"disse serafiuco.
Draco guardò cn un'occhiataccia poco amichevole il suo migliore amico,l'unico insieme a Theo,di potersi spingere oltre con lui e azzardare giudizi di sorta.
"Lo so,dopo parlerò con Scorpius, se sua altezza la Regina degli sfigati mi da il permesso"disse Malfoy rabbioso facendo emergere quella venatura di sarcasmo che destò le risa di Blaise e Theo.
Notò la Granger sussurrare qualcosa a suo figlio che in quel momento lo guardò,ma distolse subito lo sguardo.
Non un saluto,non un cenno con il capo.
Si alzò e camminò elegantemente verso il tavolo degli eroi sotto lo sguardo perplesso degli studenti,mentre sguardi minacciosi gli provenivano da Potter,Weasley pronti a scattare da bravi cagnolini appena la Granger avrebbe fatto un fischio.
"Malfoy Vattene"disse Potter alzandosi minaccioso.
"Togliti devo parlare con Scorpius"ringhiò tra i denti.
Potter era una di quelle persone che avrebbe volentieri schiantato. Troppa nobiltà concentrata in un metro e ottanta di inferiorità psicologica.
"Ehi buongiorno Campione dormito bene?"chiese a suo figlio avvicinandosi a lui.
La Granger lo osservava con minuzia pronta a non perdersi nessuna delle sue mosse,lui stesso sapeva di camminare sui carboni ardenti per cui sperava nella magnanimità di suo figlio.
Il bimbo annui senza proferire parola,i grifondoro nelle vicinanze facevano finta di chiacchierare ma nel frattempo non si perdevano la scena,si sentiva gli occhi di quei babbei addosso.
L'ira cresceva,suo figlio non era per niente collaborativo.Strinse i denti non avrebbe mollato.
"Cosa farai oggi?"chiese al bambino in un tono affabile che non rispecchiava di certo il suo stato d'animo.
"Starò con la mamma,andremo in biblioteca e poi giocheremo con la neve"disse guardando sua madre.
Il tono del bimbo sembrava volesse far intendere che lui non era contemplato in quei progetti.
Escluso anche da suo figlio.
"Sarà divertente,mamma dice sempre che la neve è un miracolo come me"disse il bambino.
Draco guardò stupito suo figlio per poi sservare grifona che scosse la testa.
"Che intendi?"chiese la Granger curiosa
"Tu mi dici sempre che io sono un miracolo perchè nasco dall'unione di due persone che tutti ritenevano non potessero stare insieme"spiegò il bambino.
Hermione scompigliò i capelli del bimbo e sorrise indulgente.
"Guarda mamma"disse Scorpius tirando su il polsino della maglia.
Draco rimase stupito vedendo il braccialetto con il ciondolo di un grifone ed un serpente intrecciati.
Il miracolo...

"Tua madre ha ragione"disse Draco sorridente a suo figlio.
Era vero Scorpius era nato da due persone che insieme sembravano sbagliate,ma che non lo erano.
Cosa nasce dalla luce e dall'Ombra?
un miracolo...

"Sei ancora arrabbiato con me?"chiese in tono sommesso tanto che Weasley si strozzò per la meraviglia.
Apprezzava il fatto che la Granger non avesse messo in pratica la sua minaccia e che non era intervenuta verbalmente,anzi non gli aveva proprio rivolto la parola.
Il bimbo annui deciso e lui si ritrovò ad imprecare mentalmente contro se stesso.

Un bimbo orgoglioso.

Dimenticava di chi è figlio...

Sospirò "Scorp io non sapevo che tu fossi presente,credevo che fossi di sopra con Blaise,non avrei mai voluto che vedessi una cosa che ti avrebbe fatto soffrire"disse affabile al bambino sotto gli sguardi stralunati dei grifoni e quello impassibile della Granger.
"e perchè non baci lei?"chiese il bimbo indicando la Granger.
Vorrei ma non posso...
La Granger tossicchiò imbarazzata "Amore non si può.Ti ho spiegato ieri che noi non stiamo insieme,per cui non ci baciamo come faremo nel futuro"spiegò la ragazza esitante.
"Nemmeno uno piccolo,piccolo?"incalzò il bimbo con aria furbetta quasi congiungendo il pollice e l'indice della manina paffuta.
Suo figlio stava mettendo a dura prova il suo contegno,lui voleva baciarla ma non poteva,se si fosse avvicinato a lei lo avrebbe schiantato e soprattutto non lo avrebbe mai baciato sapendo che il giorno prima aveva baciato Pansy.
Quel bacio era stata la sua rovina...
"No mi dispiace"rispose la Granger dispiaciuta.
"Vabene quando torno a casa lo dico alla mia mamma che hai baciato un'altra davanti a me,così ti schianta e ti dirà che non ci vedrai mai più"disse il bimbo incrociando le braccia capriccioso esibendo un ghigno in direzione di suo padre.
"Sta ghignando,il gene dei Malfoy sta emergendo.Hermione sta attenta"disse Lavanda preoccupata.
"Bravo Scorpius dillo a tua madre magari rinsavisce e si accorgerà di aver fatto uno sbaglio e ti porterà via dal Manor"disse Hermione ridacchiando.
Draco degluti a fatica,quel bimbo era un sadico.
"Granger bada a come parli,nè ora e nè mai potrai portare via Scorpius"disse tra i denti con gli occhi fumanti dalla rabbia.
Le leggi magiche erano chiare.Cosa le dava quel diritto di scherzaro in quel modo.
Lei non rispose limitandosi ad uno sguardo di sufficienza.
"Scorpius ometterei se fossi in te quel dettaglio del bacio"disse a suo figlio sperando che cogliesse la nota speranzosa della sua voce.
"No,lo dirò anche a mia nonna Cissy.Sapete mia nonna è un membro della antichissima e nobile Casata dei Black"disse Scorpius con il mento alto agli altri grifondro.
"Lo sappiamo,lo sai che anche il mio padrino era un Black?"disse Harry al bimbo
"Lo so lo so Sirius Black.Nonna dice che è l'unico Black ad essere stato smistato a Grifondoro e l'unico ad essere stato coraggioso"disse annuendo convinto.
Nel futuro fara bene a scambiare quattro parole con sua madre.
Già Scorpius era figlio della regina dei Grifondoro se anche sua madre si metteva a tessere le lodi dei membri di quella casata era fritto.
"Vorrei poterti dire di più,ma non posso rivelare avvenimenti futuri"disse Scorpius lasciando un Harry Potter confuso.
"Non guardarmi cosi mamma,io racconto piccoli pezzi di vita quotidiana mia e di mia nonna Cissy e di mio nonno Lucius,so che non posso parlare troppo"disse il bimbo indignato davanti allo sguardo scettico della Granger.
Draco pensò che il concetto "parlare troppo" di suo figlio differiva da quello delle altre persone.
Scorpiu parlava decisamente troppo era un pozzo di informazioni ed era desideroso di sapere i perchè di molte cose
"Finisci la colazione Scorpius e pulisciti la bocca"lo redargui Hermione.
Lui era li accovacciato accanto a suo figlio e non aveva risolto nulla.
Sbuffò beccandosi uno sguardo ammonitore della Granger.
"In che casa vorresti essere smistato?"chiese Ginny sorridente al bimbo.
"Grifondoro"disse battendo le mani contento.
Draco impallidi,degluti a fatica,mentre la Granger se la rideva, quella stronza
"Tutti i Malfoy sono stati smistati a Serpeverde"celiò lui brusco.
Il bimbo lo guardò con sufficienza e con fierezza.
"IO non sono solo un Malfoy sono per metà un Granger e diventerò un coraggioso Grifondoro come la mia mamma"disse il bimbo inquieto
Draco aveva la gola secca e bevette dal bicchiere di suo figlio quello che doveva essere latte,odiava il latte ma quello era l'ultimo dei suoi problemi.
"Brava la mia stella e che dice nonno Lucius di questo?"chiese la Granger beffarda.
"Niente si arrabbia e  dice che sarebbe un sacrilegio se un Malfoy andasse a Grifondoro"
Il suo vecchio aveva ragione... Era un sacrilegio.
"Andiamo tesoro così vediamo se troviamo quacosa in biblioteca.Saluta da bravo bambino"disse Hermione.
"Ciao a tutti ci vediamo dopo"disse agganciando la sua manina a quella di sua madre.
"Ehi dopo ti va di stare un po' con me?"chiese Draco che aveva seguito suo figlio e la Granger fuori dalla Sala Grande.
Si era ridotto male... uno zerbino...
Aveva osato ma la Granger non l'aveva ancora affttuarto per cui perchè non tentare?
"Non lo so.Mamma cosa ne dici?"chiese il bimbo combattuto.
La grifondoro si mordicchiò il labbrò inferiore e fece spallucce.
Sapeva che era rimesso al suo volere,ora la osservava implorante sperando che lei non gli negasse il tempo con suo figlio.
"Se vuoi tesoro puoi passare del tempo con lui.Vuoi mangiare insieme a tuo padre stasera?"chiese al bimbo in un tono che riservava solo a lui.
Draco era grato per quella possibiità posta a Scorpius.
"Ok mangerò con lui,però dormo con te"rispose a sua madre.
Era fatta,poteva tornare a respirare.
"Malfoy ti avverto,un'altra cavolata e non lo vedi più.Spero di essere stata sufficientemente chiara"disse acida.
Annui era sexy anche quando si arrabbiava.


Note:Chiedo scusa concedetemi una modifica,nei precedenti capitoli ho scritto che Scorpius aveva tre anni,ho corretto ed ho scritto che invece ne ha cinque... Più avanti spiegherò.
Grazie a tutti coloro che recensiscono e preferiscono/seguono/ricordano la storia...
A presto Ely

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Capitolo 14
*** Capitolo XIV ***



Capitolo XIV




Hermione Granger era nervosa-anzi agitata-in Bibioteca non avevano trovato un bel...niente e la preside aspettava notizie da Ministero.
Vagavano nel buio...
Scorpius sembrava non essere molto triste,quel pomeriggio avevano fatto un pupazzo di neve e vederlo ridere era contagioso.
La risata di suo figio la metteva di buon umore allontanando quell'agitazione per non saper come risolvere il problema....
"Non ho trovato nulla questa mattina"constatò a tavola quela sera.
Era frustrata...
"Herm non preoccuparti ci sarà un modo per riportarlo a casa"disse Lavanda cercando di confortarla.
"Lo spero.Domani saranno tre giorni sapete cosa vuol dire credere che tuo figlio sia chissà dove?"disse paida in voto.
Si era immaginata la reazione dell'Hermione de futuro colpita dalla disperazione.
"Si risolverà tutto vedrai"disse Harry,con quel tono deciso che e faceva credere sul serio che tutto si sarebbe ben risolto.
Annui sperando che i suoi amici avessero ragione.
"Domani  è la Vigilia di Natale"asserì Ron come se se ne fosse appena ricordato.
La vigiia di Natale e non poteva avere la certezza che suo figlio lo passasse con i suoi genitori...nel futuro come era giusto che fosse...
"Vado a riprendere Scorpius ci vediamo in Sala Comune"disse alzandosi.
Ormai avvertiva l'esigenza di averlo vicino,questo la spaventava avrebbe reso pi difficoltoso l'addio.
Si era affezionata a suo figlio...
Congedò brevemente Corner,che l'aveva fermata per sautarla e poi si diresse al tavolo verde argento dove Scorpius stava tenendo un qualche discorso.
"Ciao sei venuta a prendermi?"disse suo figlio sorridente e contento di vederla.
"Certo.Sei stato bene con i serpenti?"
"Si,stavo conversando con Blaise come si sovviene tra noi gentiluomini di un certo rango sociale"spiegò orgoglioso il bimbo.
Quella spavadaria fece sorridere Hermione e le altre serpi.
"Scorpius mi stava raccontando di quando lui,mio padre e tuo padre sono stati in uno stadio a vedere una partita di calcio babbana"disse Malfoy perplesso.
Hermione spalancò gli occhi. Sapeva che suo padre era tifoso di calcio da sempre,ma Lucius Malfoy???
Ormai non si stupiva più...
"Chi era quel pallone gonfiato con cui stavi parlando?"chiese suo figlio.
Malfoy ghignò divertito.
"Un mio amico e non è un pallone gonfiato tesoro"disse alterata.
"Non mi piace.Zio Harry,Zio Ron e Zio Nev vanno bene,anche quel Thomas e quel Fennegan sono simpatici,ma quel Corvonero no, è antipatico"disse deciso suo figlio.
Hermione scosse la testa.
"Mi dispiace ma non colonosci,Micheal è simpatico ed è mio amico.Ti sbagli su di lui"
"Mamma come sei ingenua.Io sono Scorpius Malfoy e non sbaglio mai,ma comunque vorrei conoscerlo"disse il bimbo scuotendo la testa.
Nn gli piacevano quei tratti Malfoyeschi, emergevano quando meno te lo aspetti ed erano in grado di fregarla.
"Tesoro hai ragione.Micheal è un ragazzo antipatico"rincarò Malfoy.
"Malfoy"sputò tra i denti.
I due Malfoy si erano coalizzati contro di lei,cose da non credere. Sbuffò.
"Cosa vuoi dirgli a quel babbeo tesoro?"continuò Draco ignorandola massaggiando la testa di suo figlio.
"Che ciò che è dei Malfoy non va nemmeno guardato"disse il bimbo con un ghigno.
Blaise scoppiò a ridere"Vedo che Lucius ha messo in atto l'addestramento"
"Lucius Malfoy farà bene a non spingersi troppo oltre"sputò rabbiosa quella frase carica di sottointesi alla quale Draco sbuffò aria per noia..
"Amore andiamo a dormire?"chiese gentilmente a suo figlio.
"Voglio stare qui un altro pochetto?"disse facendo gi occhioni dolci.
Suo figlio aveva il potere di farle perdere quell'aurea di severità che sapeva gravarle attorno.
Sospirò non poteva resistere.
"Che sia"disse sorridendo.
"Granger abbiamo trovato qualcuno che ha conquistato quell'algido cuore che hai in petto"constatò Astoria Greegrass sorridente.
"Non so resistere alle richieste di un bimbo di cinque anni.è grave"disse terrorizzata. "Scorpius Malfoy mi ha completamente conquistata"
Il bimbo ghignò furbo.
"Credevo che non esistesse qualcuno in grado di conquistarti"constatò pensieroso Malfoy con il volto corrugato e gli occhi gelidi fissi su un punto davanti a se.
Hermione fece spallucce e optò per una celata provocazione.
"Bhè credo che presto mi conquisterai anche tu,se è vero ciò che dice Scorpius"disse con tono oggettivo cercando di non dare alla frase alcuna intonazione.
Malfoy esibì un impercettibile sorriso,al contrario di Scorpius che invece ridacchiò contento.
"Granger stai forse accettando un futuro con Draco?"incalzò la giovane Greengrass.
Il biondo serpente la scrutava con gli occhi ridotti in due fessure,si era andata ad impigliare da sola in quella situazione.
Avrebbe detto la verità,lei era una vera grifondoro.O per lo meno tentava di raccimolare qualche stilla di coraggio per fronteggiare quella situazione imbarazzante.
"Bhè credo di doverlo fare,anche se ..."arrestò il suo discorso pensierosa, non preoccupandosi nemmeno se le gote avevano mostrato qualche accenno di rossore.
Scosse la testa,avrebbe fatto ricerche in seguito.
"Anche se?"il tono di Malfoy era carico d'attesa ma sopratutto si scorgeva una nota di fine curiosità.
"Niente,la mia mente nutre un dubbio.Adesso che noi conosciamo il nostro futuro,possiamo fare in modo che non si avvera"asserì in tono semplice quasi a sfidare qualcuno a dire il contrario.
Lo sguardo di Malfoy fu attraversato da un alone oscuro che Hermione non seppe identificare,troppo fugace.
"Vuoi sapere -anzi la tua dubbiosa mente- se puoi evitare di stare con me,rimescolando il tutto nel calderone?" Il tono di Malfoy era chiaramente nervoso,avverti i denti sfregarsi inquietante tra loro.
"Era solo una curiosità"asseri senza far trapelare quanto quel tono l'abbia turbata.
Sembrava fosse alterato per il suo dubbio,anche se ne dubitava rimembrando il suo facciamo finta che non sia successo nulla...
"Bhè tienitele per te queste assurde curiosità"
Hermione preferì non ribattere e dedicarsi a suo figlio.
"Andiamo a letto Scorpius"disse sospirando
"Si mamma"
Ogni volta che il bimbo pronunciava quella frase così corta ma con cosi tanta tenerezza,lei aveva la sensazione di sciogliersi come neve al sole.
Era creta nelle mani del suo dolce bimbo.
"Buonanotte papi"disse scoccando un bacio sulla nivea guancia di Malfoy.
"Buonanotte a  tutti"disse afferrando la manina calda del bimbo.






Era sola una curiosità
Ma Vaffanculo...

Quella strega gli aveva rovinato la serata,si accasciò su un divanetto della Sala Come e sorseggiò da un cristallo,del Whiskey Incendiario.
Dubbi idioti
L'avrebbe volentieri schiantata dopo aver ascoltato quella frase dal tono pacato ed indifferente,ma cosa credeva che poteva giocare nel tempo?.
Sicuramente quella storia avrà causato non pochi problemi ed i loro omonimi avranno delle beghe da risolvere per quell'incursione nella sfera spazio-tempo,non poteva strasene zitta per una dannata volta in quella sua eroica vita.

Cosa voleva dimostrare?

Non voleva un futuro con lui?

Per del sesso andava bene,ma per la vita si tirava indietro, la stronza...
La sua mente infuriata faceva voli pindarici,perchè la verità era che quella frase l'aveva ferito, facendolo sentire per l'ennesima volta escluso da qualcosa che lui,invece,si era ritrovato ad anelare con tutto sè stesso.

Voleva lei,

Scorpius,

Luce e Ombra.


Odiava quella sensione di inadeguatezza spezzargli l'anima,ormai ridotta in frantumi...
Vetri rotti che al tocco ferivano,procurando amare ferite...
Evidentemente - dopo tutti gli sbagli che aveva compiuto- per lui non vi era redenzione
Dannazione...
Scaraventò il bicchiere -mezzo pieno di quel liquido ambrato- facendolo cozzare alla pietra scura delle pareti del sotterraneo,ormai colto dalla furia cieca.
"Draco calmati"disse Blaise accorso dopo aver udito il bicchiere cadere.
"L'hai sentita"urlò in direzione dell'amico
Blaise sospirò "Dille la verità anche sulla notte insieme" lo redargui Blaise
Più facile a dirsi che a farsi...
Lei non lo voleva...

Si accasciò sul divano mentre respirava affannato,i sensi opachi dall'ebbrezza.Sbuffò e fissò per tempo immemore lo sguardo tra le fiamme svettanti del camino.




"Hermione vieni immediatamente in Aula di Trasfigurazione"
La Grifondoro aprì gli occhi,accecata dalla luce che il Cervo di Harry produceva,il suo migliore amico stava assumendo un brutto vizio. Sarebbe presto diventato Colui che non è sopravvissuto all'ira di Hermione Granger.
Si infilò un pantacollant ed una maglia e preparò anche Scorpius per scendere.
Stavolta Harry l'avrebbe sentita.

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Capitolo 15
*** Capitolo XV ***





 
Capitolo XV



La porta dell'aula era chiusa.All'esterno i volti stupefatti e taciturni dei suoi amici e delle serpi del settimo anno.
"Cosa succede?"chiese Hermione perplessa con una mano avvolta in quella più piccola di Scorpius.
"Granger entra in quella stanza,noi aspettiamo qui".
Le parole di Zabini erano ermetiche quasi quanto il suo volto assorto.
Aprì la porta e rimase sconvolta.
Occhi spalancati e pallore improvviso si dipinsero sul suo volto.
"Mammà"
Scorpius Malfoy corse con un sorriso sulle labbra ad illuminargli quel volto gioioso verso un' Hermione più matura che con gli occhi lucidi abbracciò Scorpius.
"Tesoro mio ti abbiamo cercato ovunque. Non farlo mai più"sussurrò all'orecchio del bimbo in quell'infinito abbraccio.
"Papà siete venuti a prendermi" disse Scorpius abbracciando un Draco Malfoy più adulto e molto più affascinante di quello adolescente,che ora era a qualche passo distante da lei con un volto pallido e segni violacei sotto gli occhi,sensore di aver trascorso poche ore di sonno.
"Certo campione credevi che ti avremmo lasciato qui?" rispose Draco adulto avvolgendo il bimbo in un abbraccio forte.
Temevano di non poterlo rivedere.
Era strano trovarsi davanti la sua omonima più vecchia,uno specchio distorto.
"Ehi Scorpius cosa credevi di fare eh?"
La vocetta di una bimba giunse alle sue orecchie. La bimba  in questione si parò,con volto contrito e le manine  poggiate sui fianchi-davanti a Scorpius.
"Avete portato anche lei?"chiese Scorpius annoiato ai suoi genitori
"Ovvio,altrimenti chi l'avrebbe sentita"disse Draco con un cenno della mano.
"Scorpius anche io volevo vedere il passato,non arrogarti privilegi che non ti spettano" la bimba si espresse con voce saccente e con quel cipigio che hermione avrebbe scommesso qualsiasi cosa apparteneva a lei..
Era di una bellezza che in natura non esisteva.
Capelli lisci a caschetto color cioccolato,occhi da cerbiatta,con una particolarità unica,l'occhio destro era color oro quello sinistro rimandava le tonalità del grigio,la bocca fine, identica a quella di Draco Malfoy.
L'adolescente Malfoy aveva una smorfia di non comprensione che sfiguravano quei perfetti lineamenti,evidentemente non era la sola che era rimasta sconvolta.
"Immagino tu sia confusa"asseri l'Hermione adulta
Alzò un sopracciglio e guardò ovvia la sua omonima.
"Come siete giunti fin qui?"
Avrebbe potuto chiedere qualsiasi cosa,ma preferi attendere,cercando di mantenersi calma e non dare in escandescenza sulla scelta di sposare Malfoy e tutte le conseguenze che ne sono derivate.
"Il braccialetto di Scorpius con il ciondolo di un grifone ed una serpe avvinghiati è un tracciatore,noi siamo giunti qui con un'altra giratempo"spiegò la se stessa del futuro.
"Papà eri bello da giovane"constatò la bimba
Il Draco adolescente ghignò imbarazzato,mentre quello adulto fece un occhiolino a sua figlia.
"Ah proposito lei è Elthanin Narcissa Malfoy è la nostra seconda figlia"disse Draco adulto facendo le presentazioni.
Un'altra figlia...

un altro miracolo.

Ombra e Luce

Hermione respirava incamerando aria nei polmoni,non era il caso perdere il controllo.
"Sai che sei molto bella" disse il Draco adolescente scompigliando la pettinatura  della bimba.
Sembrava così facile per lui,adattarsi a quella circostanza,non pareva turbato di trovarsi davanti il futuro era molto cambiato Draco.Non aveva avuto problermi nemmeno con Scorpius.
"Grazie"replicò la bimba in un sorriso genuino.
Lei taceva,aveva cosi tante cose su cui infuriarsi che preferiva mostrasri calma e restare zitta,temendo di poter scoppiare da un momento all'altro.
"E tu non mi dici niente?"chiese la bimba perplessa.
"Malfoy ha ragione, sei molto bella".
La bimba esibi un faccino compiaciuto e si avvicinò a suo fratello per farsi raccontare le avventure ad Hogwarts.
"Cosa hai da guardare Furetto?"sbottò in direzione del Draco adulto che la scrutava il suo corpo malizioso.
"Fa impressione vedere il giovane corpo di mia moglie" disse in tono strascicato
"Io non sono tua moglie" si affrettò a ribattere
"Lo sarai presto"
Quella convinzione che trapelava dalla voce di quel biondastro non le piacque,il fatto che  loro conoscesse gli eventi futuri e lei no,la faceva infuriare.
"Non ne sarei così sicura" disse con le labbra tirate in un sorriso carico di sarcasmo.
"Smettila con questa storia Granger"ringhiò il giovane Draco.
Era la prima volta che Malfoy parlava direttamente a lei da quando era entrata nella stanza.
Hermione sbuffò alzando gli occhi al cielo,non era il momento di discutere con Malfoy.
"Come hai potuto sposare Malfoy?"chiese alla se stessa del futuro. L'aveva detto finalmente.
"Perchè sei innamorata di lui"
La semplicità e sicurezza con le quali rispose era disarmante.
Era innamorata di Malfoy???
Lei la risposta nella parte più recondita di sè la conosceva,il non volerlo ammettere e rifiutare l'idea sembrava uno specchio sicuro su cui tentare di aggrapparsi,ma si sà gli specchi sono scivolosi...
"Sei innamorata di me?"chiese Draco adolescente con un lampo negli occhi che sembrava felicità.
Era con le spalle al muro,doveva rispondere.
Più volte dopo quel pomeriggio tempestoso si era domandata cosa ci fosse tra loro,come chiamare quel qualcosa che si era venuto a definire senza il minimo sforzo.Non aveva trovato all'inizio le risposte,la non accettazione dei fatti era forte in lei.Più tardi dopo che aveva osservato con quanta dolcezza si rivolgeva a Scorpius,con quanto amore osservava loro figlio ridere e parlare si era convinto che quella fitta che aveva sentito quando aveva baciato Pansy,era nient'altro che gelosia e che quando l'aveva nuovamente baciata non era altro che una conferma delle tesi che il suo cervello si rifiutava con ostinazione di accettare.
Lo amava...
"Si lo è come lo sei tu"disse il Draco adulto pratico e senza troppi giri di parole.
Malfoy innamorato di lei???
"Rispondi Granger"disse con un sorriso irriverente il biondino.
Esibì la smorfia tipica di chi non ha paura.
"Si,mi sono innamorata di te" sussurrò Hermione con coraggio,fissando gli occhi in quelle lastre di ghiaccio che sembravano brilare di qualcosa  di diverso.
Non era così difficile,l'amore a volte non lo è...
Era l'amore che lei cercava per sè.
Draco era Amore...





Hermione lo ama.
Se alla felicità liquida avesse un volto sarebbe stato quello di Draco Lucius Malfoy.
Sorrideva Draco ed in pochi passi prese una mano della Granger dove intrecciò le sue dita. Erano calde e la sensazione di sentirsi accettato e voluto lo investì in pieno,accalorando il suo pallido corpo,iniziando a respirare per la prima volta.
Desiderava solo lei,era una strana consapevolezza quella.
Per sentirsi uomo occorre solo la donna della quale ti sei innamorato,sua madre aveva ragione.
"Anche io Ti amo"
Il coraggio delle serpi,era poco,quasi inesistente,ma in quel momento si senti tanto coraggioso di poter sibilare quella frase,riempendo il suo cuore fino a farlo esplodere,sentendosi completo ed in pace.
Hermione sorrise sollevata e si lanciò tra le sue braccia.
Accolse quel corpo che aveva scoperto amare,forse da molto tempo o forse da qualche giorno, che importava stabilire una data.Sarebbe stato quello il giorno da ricordare.
"Ehm noi andremo"disse Hermine adulta sorridendo
"Scorp,Nin salutate che torniamo a casa"disse il Draco adulto con la faccia di uno che ha vissuto l'Inferno.
I bambini si avvicinarono Scorpius abbracciò Draco mentre Hermione prendeva in braccio la bambina.
La serpe strinse suo figlio,si era affezionato a lui e dispiaceva dorversene staccare. Era grazie a quella creatura,a quel miracolo,che si era accorto di quanto fosse legato alla Granger,in una tela intessuta da un iniziale gioco di sguardi e dalla passione rovente che avevano vissuto.
Respirò il profumo del bambino come aria pura,come l'odore della vita nascente.
"Non frugare più nei cassetti"sussurrò al bimbo prima di lasciarlo.
Il bimbo annui e andò a salutare la Granger già con gli occhi lucidi.
"Ciao papà giovane"disse Elthanin abbracciando suo padre.
Quella bambina somigliava ad entrambi,ma nei tratti del suo volto e nel suo cipiglio sprezzante c'era Hermione.
Sorrise a quel pensiero la vedeva in ogni cosa bella della natura.
Hermione era Amore...



Hermione abbracciò Scorpius
"Mi mancherai Pulcino mio"disse al bimbo.
Aveva trascorso con il bimbo molto più tempo rispetto a Draco. Aveva dormito con lei,il calore che quel piccolo corpo emanava e l'odore di pulito e di bambino le sarebbe mancato.
"Anche tu giovane mamma"disse il bimbo sorridente.
Non voleva lasciarlo andare,una parte di lei avrebbe voluto tenerlo con sè,ma non poteva.
Lasciarlo anche se dolore era giusto.
Sciolse l'abbraccio e i due bimbi si avvicinarono ai due genitori.
Hermione si avvicinò a Draco con le lacrime agli occhi,e il ragazzo allacciò un braccio intorno alle sue spalle.
I quattro davanti a loro sorrisero e l'Hermione adulta con l'unica mano libera,l'altra era stretta in quella di sua figlia,mosse la giratempo e in poco sparirono nel tempo e nello spazio.
Osservò Draco negli occhi e il ragazzo intrappolo sul dito una delle lacrime che percorrevano le gote della ragazza.
Hermione si avvicinò sentendo i bisogno spasmodico di sentirlo sulla pelle,si accostò alle labbra,avvertendo il respiro fresco del ragazzo, già schiuse  e lo baciò dolcemente.
Un contatto intimo,una promessa di vita eterna.
Le lingue si uovevano lente,carezze umide. I corpi intrecciati l'uno all'altra in una necessità dell'altro da intrappolare l'aria tra di loro.
Sarebbero partiti da quel momento...
Ombra e luce,per quel miracolo che meritava di essere vissuto.
Per Scorpius
Per Elthanin
Per loro stessi...



Note: Ciao a tutti questo era l'ultimo capitolo,ma non la fine della storia vi sarà un Epilogo che spero sia apprezzato...
Recensite mi raccomando a presto!!!

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Capitolo 16
*** Epilogo- 15 anni dopo ***



Epilogo - 15 anni dopo





I motori del treno sporcavano l'aria di volute di fumo,offuscando la vista di coloro che attendevano la partenza sulla banchina del binario nove e tre quarti.
Quel 1 settembre il binario era colmo di studenti e parenti e una miriade di voci si confodevano tra loro.
Era sempre un'emozione per lei tornare a King's Cross.
Suo figlio Scorpius,suo e di Draco,tredici anni, camminava spedito con il carrello dove il baule con il leone rampante,blasone di Grifondoro faceva mostra di se. Gli occhi grigi del ragazzo erano fissi sulla banchina e poco si curava delle ragazzine che sospiravano al suo passeggio.Draco si gonfiava come un pavone vedendo il suo biondissimo figlio,che riceveva così tanti consensi dalle ragazze. A detta di Hermione,Scorp era troppo giovane per le ragazze,anzi per lei sarebbe stato sempre il suo "piccolo pulcino".Scorp aveva ereditato il coraggio da Hermione e la spavalderia di Draco. Ma somigliava più a lei,nei sorrisi dolci e in quell'Orgoglio smisurato che trasudava da ogni passo.
Ma quello era il grande giorno di sua figlia,Elthanin  avrebbe preso per la prima volta l'Espresso,anche lei avrebbe lasciato il Manor per frequentare Hogwarts. 
Se Scorp somigliava molto a lei,Elthanin era Draco Malfoy,con i capelli castani e con un occhio dorato.
Lo sguardo altero di quella bambina gelava gli animi,anche degli adulti,soprattutto grazie alla particolarità dei suoi occhi.
"Ehi Ciao Al"disse un sorridente Scorpius 
Albus Severus Potter era il secondogenito di Harry e Ginny,aveva la stessa età di Scorpius ed era la fotocopia di Harry alla sua età,a volte Hermione era impressionata,rivedeva in quel ragazzo,l'adolescente che era stato il suo migliore amico.
"Ciao Scorp,pronto per quest'anno?"
Suo figlio annui,aprendosi in un bellissimo sorriso che illuminò il binario.
"Ehi Al tutto bene?"chiese Scorp notando gli occhi spalancati e un tenue rossore propagarsi sulle gote.
Lo sguardo del giovane Potter era posato su sua figlia Elthanin,il povero ragazzo si prese un'occhiataccia omicida da parte di Draco. Suo marito era estremamente geloso della sua piccola principessa che intortava suo padre con occhioni dolci,nelle quali Draco cadeva con tutta la bacchetta.
Osservava suo marito,bello anche più rispetto a quando avevano vent'anni,e lo amava ogni giorno di più insieme ai loro due splendidi figli.
"Ciao Nin"disse un po'imbarazzato il Al
Sua figlia dedicò al ragazzo un indifferente gesto del capo,Elthanin era molto intelligente ma in fondo era ancora una bambina e non si rendeva conto di quando un ragazzo diventava più di un amico.
"Harry,Ginny ciao"disse Hermione sorridente abbracciando i suoi amici.
"Herm ci siamo visti due giorni fa"disse un Harry Potter stritolato dall'abbraccio dell'amica
"Furetto"disse Harry con un sorriso sulle labbra
"Sfregiato"rispose il biondo con un ghigno.
Sia lei che Ginny alzarono gli occhi al cielo,gli uomini restano sempre un po' bambini.
Ah proposito,Hermione Granger era diventata Magiavvocato ed insieme a Ginny avevano aperto uno studio a Diagon Alley.Harry Potter era Capo del Diaprtimento Auror del Ministero e Draco,contro ogni aspettativa, era Vice Direttore del reparto Auror.
"Sfregiato, dì al tuo secondogenito di spostare le sue mire verso qualcunaltra,se lo vedo guardare la mia piccola Nin lo uccido senza usare la bacchetta"esordì minaccioso.
"Malfoy ti consiglio di tenere le mani lontano da mio figlio"rispose l'altro"E poi meglio Al che qualcunaltro"concluse serafico.
Hermione scoppiò a ridere,mentre evidentemente il solo pensiero di sua figlia con un Potter faceva rabbrividire Draco.
James Sirius Potter,era la copia sputata dei suoi omonimi,affascinante e irriverente,Cercatore di grifondoro ed un anno più grande di Scorpius,infrangeva cuori a gogò,salutò velocemente i suoi genitori prima disalire sul treno insieme a Fred jr,figlio di George ed Angelina.
"Nin a che casa sarai smistata?"chiese Ginny alla sua figlioccia
"Serpeverde ovviamente"rispose saccente la bambina con quegli occhi dal diverso colore che rappresentavano da se un miracolo di natura.
Ginny annui,era una domanda retorica,tutti sapevano che Nin sarebbe diventata la nuova principessa delle serpi.
"Ciao Elthanin"disse Lily Luna.
Lily ed Elthanin non erano molto amiche si tolleravano semplicemente e lo facevano con rispetto ed educazione.Lily era la copia di Ginny solo gli occhi aveva verdi,come suo padre,era molto dolce e solare.
Hermione e Ginny avevano provato a farle legare di più,ma tutto si esauriva ad una semplice conoscenza che non sfociava mai in amicizia,ed alla fine si erano arrese.
"Ciao Lily"rispose cordialmente sua figlia.
"Scusate per il ritardo"Ron e Lavanda erano costantemente in ritardo ogni 1 Settembre.
Lavanda teneva per mano un Hugo evidentemente emozionato per il suo primo anno ad Hogwarts e corse a salutare Lily sua cugina e migliore amica.
Rose,stessa età di Scorpius e Al era a grifondoro,rossa di capelli occhi azzurri,molto carina.
"Al ciao"disse la Weasley correndo ad abbracciare il suo cugino preferito
"Malfoy"
"Weasley"
Suo figlio detestava Rose,da sempre e il sentimento era reciproco,non vi era un motivo, a pelle non si piacevano. Anche se Hermione era convinta che suo figlio avesse un debole per lei.Lo vedeva nel lampo che saettava in quelle iridi color ghiaccio ogni volta che la vedeva.
Draco rifiutava completamente l'idea.
"Salve a tutti"disse Theo sorridente con al fianco Luna che negli anni  non aveva minimamente rivisto le sue priorità,ostinandosi e trasmettendo ai suoi figli l'amore per i Nargilli e l'odio per i Gorgosprizzi.
Lysander e Lorcan erano i gemelli di Luna e Theo,castani di capelli e occhi verde bottiglia,avevano la stessa età di Scorpius ed Albus,Lys era un Corvonero e Lor una serpe.
"Ciao Lily,Elthanin"ovviamente quando Lysander Nott salutava Lily Potter i pianeti trovavano il giusto posto nella Galassia,tutto era in posizione e sembrava che cuori e coriondoli venivano sputati nell'aria.
"Ciao Nin"disse Lorcan sorridendo a sua figlia che strabuzzò gli occhi,l'incarnato pallido delle gote si tinse di rosso ed Hermione pregò che Draco non vide quella scena.
"Ciao Lorcan"sua figlia sorrise al giovane Nott imbarazzata.
Incrociò il suo sguardo e le sorrise dolcemente.
"Buongiorno a tutti"Daphne Greengrass in Zabini aveva fatto i suo ingresso al binario sorridente e un Blaise visibilmente assonnato era dietro con i loro figli.
Sofia Zabini aveva la bellezza eterea di Daphne e gli occhi cobalto di Blaise era una serpeverde dell'età di James,da quello che si diceva il figlio di Harry era molto intimo con lei.Qualche bacio,niente di più,sperò vivamente Hermione.Il suo cucciolo era e sarebbe dovuto rimanere tale per anni e anni ancora.
"Lorcan,non parlare con Nin"disse Draco minaccioso.
I timori di Hermione erano fondatissimi,sorrise al ragazzino che guardava suo marito perplesso.
"Salve Signor Malfoy,non dovrebbe alterarsi in questo modo sa,ha una colonia di Gorgosprizzi nelle orecchie"disse ingenuamente il ragazzo con una smorfia convinta sul volto.
Elthanin scoppiò a ridere e il ragazzino si beccò un'ulteriore occhiataccia all'Ardemonio da parte di Draco.
"Draco smettila non puoi pretendere che nostra figlia non abbia amici maschi"lo redarguì lei
"Loro vogliono mettere le mani sulla mia dolce creatura"disse la vecchia serpe lagnandosi. Hermione era divertita,ma a volte aveva il timore che sua figlia si sentisse in trappola davanti a tutta quella gelosia di Draco,e quindi interveniva lei a rimettere quella serpe al suo posto.
"Ragazzi sono le 10.55 iniziate a salire"disse Daphne guardando l'orologio della stazione.
Quello era il momento peggiore per lei.
Draco le fu subito accanto intrecciando la sua mano nella sua e sorridendo, confortandola in quel momento.
"Ciao Mamma"disse suo figlio abbracciandola.
Annusava sempre l'odore dei suoi figli tenendolo sempre con se fino alle vacanze natalizie.
"Scorpius mi raccomando non cacciarti nei guai e studia " consigliò a suo figlio.
"Elthanin amore per qualsiasi cosa rivolgiti a tuo fratello e tu"disse Draco rivolgendosi al suo primogenito "Tieni gli occhi aperti e controlla tua sorella.Divertiti Scorpius anche con le ragazze"concluse con un sorriso serafico prima di abbracciare Scorpius.
L'ultima affermazione fece guadagnare a Draco una gomitata da parte di Hermione.
"Nin,piccola mia mi raccomando domani scrivici per farci sapere dove sarai smistata"disse a sua figlia stringendola.
"Scriveteci spesso"disse Hermione  ai suoi figli con le lacrime agli occhi.
I due si apprestarono a salire sul treno ed a prendere posto in qualche scompartimento.
Hermione sospirò,ora il manor sarebbe stato così vuoto senza l'allegria dei suoi figli.
"Granger ogni anno è la stessa storia,è la norma devono andare a scuola"disse suo marito lamentoso.
Hermione annui asciugandosi gli occhi con un fazzoletto.
I suoi figli erano cresciuti...ed erano pronti per iniziare a camminare da soli in quel mondo carico di magie e misteri.
Guardò suo marito che aveva preso molto di lei da quando si erano innamorati ma a ripensarci forse, Draco Malfoy rubò qualcosa di lei molto, molto tempo prima.
Ma questa è un'altra storia...




Note e Saluti: Un'altra storia è finita :(:(:( Sono un po'triste in realtà,ma è la vita.... fatemi sapere se questo epilogo vi piace.
Volevo ringraziare tutti coloro che hanno seguito,ricordato e preferito la storia.
Grazie a chi ha recensito ed anche a chi ha letto la ff in silenzio,chi l'ha letta per noia o per vivo interesse.
Un grazie speciale a :
JennyAnastan: grazie per aver commentato ogni capitolo,sempre con gentilezza.
Marlight,grazie per le belle parole e per i continui complimenti
Norma che ha recensito i primi capitoli e poi non ho avuto più notizie dei suoi pareri,ma spero che abbia continuato a leggere la mia storia
titty79 grazie se ci siamo conosciute quasi alla fine della storia storia.
Grazie a tutti di cuore spero che vorrete passare a leggere la mia nuova ff di cui ho pubblicato un prologo ed il primo capitolo. è un'altra Draco/Hermione post guerra,fatemi sapere opinioni in merito.
Ciao e Grazie a tutti 
Ely

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