Pride

di phoenix_esmeralda
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** - 1 - ***
Capitolo 2: *** - 2 - ***
Capitolo 3: *** - 3 - ***



Capitolo 1
*** - 1 - ***


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1

 

La foresta respira. Respira e osserva, immobile.

Riposava, fino a poco prima; russava leggermente, persino, tanta era la noia che da giorni la permeava.

Ma oggi - ora - qualcosa finalmente sta accadendo. L’aria frizza, scoppietta, si modella attorno a due figure estranee.

La foresta si chiude a coppa su di loro e osserva: una fata sanguinante, le ali azzurrine frementi intrappolate in un’enorme, cristallina ragnatela.

E un cavaliere ansimante, di aspetto piacente ma trasandato. Dalla mano destra gli pende una spada, e dalla punta della spada un filo iridescente.

La foresta sospira di piacere: sarà un bello spettacolo.

La superbia lo è sempre.

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Capitolo 2
*** - 2 - ***


2

 

È un peccato sprecare la bellezza, pensa il cavaliere.

È un peccato, e tuttavia lo farà.

Osserva con compiacimento la propria opera: la ragnatela si è intrecciata attorno alla fanciulla bionda di propria volontà, poiché la spada riconosce la superbia come una volpe la propria preda. La fata ne era intrisa, intrisa di un orgoglio sfacciato e irritante che non le fa mai abbassare lo sguardo. Neppure ora.

Sì, è bella, si dice il cavaliere.

Tuttavia non cederà alla sua avvenenza, poiché si giudica leale verso il signore che serve e mentre la fata morirà per il suo orgoglio, egli vivrà con onore. 

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Capitolo 3
*** - 3 - ***


3

 

Occhi azzurri. Riesce a leggerli con straordinaria lucidità, nonostante le sue forze si stiano estinguendo.

Il cavaliere si sente forte, si sente giusto. Un uomo di animo nobile.

Ma la fata è abituata a volare tra gli anfratti più sottili e conosce le pieghe arzigogolate dell’animo umano meglio di quell’umano stesso.

Sa che la superbia si traveste da modestia, da giustizia.

Da nobiltà.

L’uomo superbo è cieco. E tu sei cieco, cavaliere.

Poiché egli, per umiliarla, l’ha baciata. E lei, in silenzio, con quel bacio si è legata a lui.

Sorride, la fata. Poiché quando morirà, il cavaliere si spegnerà con lei.

Oh, sì. La superbia non risparmia nessuno.

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