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Occhi
azzurri. Riesce a leggerli con straordinaria lucidità,
nonostante le sue forze si stiano estinguendo.
Il cavaliere
si sente forte, si sente giusto. Un uomo di animo
nobile.
Ma la fata
è abituata a volare tra gli anfratti più sottili
e
conosce le pieghe arzigogolate dell’animo umano meglio di
quell’umano stesso.
Sa che la
superbia si traveste da modestia, da giustizia.
Da nobiltà.
L’uomo
superbo è cieco. E
tu sei cieco, cavaliere.
Poiché
egli, per umiliarla, l’ha baciata. E lei, in silenzio,
con quel bacio si è legata a lui.
Sorride, la
fata. Poiché quando morirà, il cavaliere si
spegnerà con lei.
Oh,
sì. La superbia non risparmia nessuno.
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