Our Love

di likeWonderlandforAlice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Holding Hands ***
Capitolo 2: *** 2. Cuddling Somewhere ***
Capitolo 3: *** 3. Gaming/Watching a movie ***
Capitolo 4: *** 4. On a date ***
Capitolo 5: *** 5. Kissing ***



Capitolo 1
*** 1. Holding Hands ***


Fandom: Sherlock  Pairing: Johnlock, obviously! Rating: Verde Beta: Sara e Ginevra, i miei Dean e Cas ♥ 
Buoooongiorno popolo di EFP! 
Ieri era il mio compleanno e, da brava fangirl senza vita sociale, ho scritto una fanficion. 
Questa è la mia prima fanfiction *vipregosiatebuoniconme* e non volevo neanche pubblicarla. L'ho scritta tre giorni dopo aver finito Sherlock, quindi capitemi, sto ancora in feels. Anyway, un megagrazie a quegli amori di Sara e Ginevra che mi hanno obbligato  convinto a pubblicare.
Un baciotto. ♥
G.

1. Holding Hands 

-John! John smettila di fare il fifone! Su, vieni!- Sherlock é seduto a cavalcioni sul davanzale, le braccia tese pronte ad afferrare l'amico. John si stringe nel maglione, la lana profuma come la sua mamma e lui, in questo momento, la vorrebbe proprio vicino. Arrampicarsi sui cornicioni non le sembra un bel passatempo per due bambini di otto anni. Eppure, mentre lui trema come una foglia in autunno, il suo amico sorride beato. Le mani pallide e magre sempre pronte ad accoglierlo. -Sherry!- John tenta di urlare quel nome, troppo difficile da pronunciare per un bambino. -Sherry non fare lo scemo! Vieni qui! Io ho paura! Non ci vengo da solo!- Sherlock si alza, gli va incontro -E va bene- dice rassegnato -Lo faremo insieme!- John sorride, arrossisce e guarda esitante la mano dell'amico tesa davanti a lui -Che c'é ora?!- chiede Sherlock impaziente -Non lasciarmi mai.- Sussurra il piccolo John sommessamente. -Mai.- fa eco Sherlock arrossendo nel cappotto troppo lungo. La paura si va smorzando e i due si incamminano sul cornicione, la mano di John in quella del piccolo Sherlock non trema più. Si sente al sicuro. Si sente felice.
 

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Capitolo 2
*** 2. Cuddling Somewhere ***


Fandom: Sherlock  
Pairing: Solo solo Johnlock! 
Rating: Verde 
Beta: Sara che si commuove sul pullman, Ginevra, l'amore mio e  stavolta anche Rachele, costretta ad ascoltare gli scleri di una fangirl come compagna di banco 

Salve gente! 
Comincio col dirvi che scrivere fanfiction è diventato la mia droga. Il che non è una bella cosa. Ne sto scrivendo troppe e alcune sono da suicidio, ma devo fare qualcosa per trattenermi dal vedere la nona stagione di Supernatural senza prima averne viste quattro. Dovrei anche studiare. E cominciare Doctor Who (giusto per demolire completamente la mia vita sociale, good job, Giulia, good job)

Anyway, sono andata terribilmente fuori dal prompt. 
Chiedo perdono.

G.

2. Cuddling somewhere 

John lo trovó sanguinante in un angolo del corridoio. Le mani gli tremavano e gli occhi cerulei erano persi nel vuoto. -Sherlock!- esclamó sconvolto-Che...che cosa é successo?! Chi é stato?!- l'amico non rispose, si alzó e si coprì con la sciarpa i lividi bluastri che gli contornano il labbro. -É stato Mark vero?! Se lo becco lo ammazzo!- disse John, caricando quelle parole con tutta l'indignazione dei suoi quattordici anni. Ma Sherlock non parló. John era terrbilmente irritato da quel mutismo che il suo amico tirava fuori ogni volta che qualcuno gli faceva del male. Si sistemó il maglione, lo raggiunse e continuó a parlare. Riempì i silenzi con insulti a quei bulli che, ancora una volta avevano ridotto il suo amico, il suo unico e migliore amico, a un ammasso sanguinante di tagli e macchie violacee. A un certo punto Sherlock si fermó, piantó i suoi occhi azzurri in quelli nocciola dell'amico. E John lesse in quegli occhi tutto il dolore di un ragazzino 'diverso' costretto a subire la cattiveria del mondo tutto da solo. -Abbracciami.- disse Sherlock con voce tremante -Co..cosa?!- sussurró John incredulo -Abbracciami John, ne ho bisogno- ripetè quello meccanicamente. John obbedì a quella richiesta disperata di aiuto. Si alzò sulle punte e strinse l'amico tra le sue braccia gracili. La sua mano si arrampicó tra i ricci neri di Sherlock, poi scese sul collo. -Ahi!- sussurró l'amico. John tolse delicatamente la mano dal livido bluastro che aveva accidentalmente sfiorato. -Ricordatelo sempre, Sherry- gli sussurra all'orecchio -Quando sarai tra le mie braccia non ti succederà mai niente di male

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Capitolo 3
*** 3. Gaming/Watching a movie ***


Fandom: Sherlock
 Pairing: una Johnlock piccina picciò
Rating: Verde 
Beta: Ginevra che rovescia il caffè, Rachele che ha cominciato la challenge, Sara che è finalmente felice
Salve gente bella! Terzo capitolo di questa challenge. Devo ammettere che stavolta mi piace la fic che ho scritto.
Un megagrazie agli amori che mi recensiscono e a quelli che hanno messo la storia nelle seguite.
A breve, brevissimo direi, arriverà il prossimo capitolo.
Un baciotto
G.

3. Gaming/Watching a movie

Il piccolo Sherlock non aveva amici. Era troppo intelligente per i loro stupidi giochi. Come poteva lui, che a sei anni sapeva contare già fino a mille, mettersi a rincorrere uno stupido pallone?! Eppure sua madre non la pensava così. -Invita dei tuoi compagni per una merenda, Sherly, come fa Mycroft. Lui ha sempre tanti amici!- Le aveva detto quel giorno. E Sherlock, per non darle dispiaceri, si era lasciato convincere. Aveva riunito tutti i suoi compagni e aveva consegnato loro dei cartoncini blu scuro, il suo colore preferito, luogo e data erano segnati in nero, con la grafia già perfetta del piccolo. Eppure, quel pomeriggio, nessuno si era presentato. Sherlock li aveva aspettati tanto, aveva pianificato ogni dettaglio insieme a mamma Mary e ora si sentiva vuoto, proprio come il suo giardino. Si arrampicó sulla sua mamma che lo accolse tra le braccia senza sforzo, Sherlock era sempre stato gracilino per la sua età, e le chiese -Non verrà nessuno, vero? Nessuno vuole essere mio amico.- Mary era profondamente a disagio e non sapeva rispondere a quel bambino troppo fragile venuto a scontrarsi con la durezza del mondo troppo presto. Ma proprio mentre gli occhi piccoli e infiniti di Sherlock si stavano offuscando di lacrime un bambino coperto da un maglione di lana decisamente troppo grande varcó la soglia del cortile. Sherlock lo riconobbe subito. Era John, John Watson, terzo banco vicino alla finestra. Era appena arrivato, e, anche lui, non aveva amici. Scese da mamma Mary, si sistemó il cappotto e andò ad accogliere l'ospite. -Ciao Shel..Sher...Sherry !- disse quello sorridendo. -Veramente sarebbe..ehm, non importa, ciao John!- disse Sherlock pieno di felicità -Sono l'unico a quanto pare! Che bellezza! Posso avere il padrone di casa tutto per me!- esclamó John, a cui non piacevano i gruppi troppo numerosi. I due bambini giocarono tutto il pomeriggio con microscopi e telescopi sotto gli occhi vigili di mamma Mary, contenta che il suo bambino avesse finalmente trovato qualcuno. Prima di andare a casa John si avvicinó all'orecchio di Sherlock -Sai cosa ho deciso?!- gli disse carico di gioia -Tu sarai il mio migliore amico per sempre- Sherlock gli sorrise -Pensa, é esattamente quello che ho deciso io.- Lo abbracció e racchiuse in quell'abbraccio la promessa di un'amicizia che non sarebbe mai finita.

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Capitolo 4
*** 4. On a date ***


Fandom: Sherlock  
Pairing:  Johnlock! 
Rating: Verde 
Beta: Ginevra, l'amore mio (LEGGETE LA SUA CHALLENGE. VE LO ORDINO. http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2169198&i=1), Rachele che mi balza all'ultimo e una semibeta pure a Sara che non può mancare ♥ 


Buonasera cucciolini! 
Stasera una Johnlock più grande delle altre.
Che dire, tra mille complessi e accenti greci sono riuscita a trovare il tempo anche per la ma adorata challenge ♥ 
Anyway, un appuntamento a lume di candela mi sembrava troppo mainstream per Sherry e Jawn quindi la mia mente diabolica ha partorito questo.
Un baciotto.
G.

4. On a date

-Corri John! Corri!- urlò Sherlock ridendo. Avevano appena rubato! Lui. John Watson. Studente modello prima, medico brillante poi, era appena stato sorpreso a rubare delle stupidissime mele da una stupidissma bancarella in una stupidissima strada dei bassifondi londinesi! -Fermati Sherlock!- urlò, ma quello non lo ascoltò. Continuò a correre con la proverbiale grazia che solo gli angeli hanno. John lo vide poi saltare su un cassonetto -Cosa diamine stai fa..- non fece in tempo a finire la frase che Sherlock spiccò un salto verso il tetto soprastante. John fermò la sua corsa per ammirare il suo coinquilino. Il cappotto di Sherlock era alzato dal vento e andava a formargli una scia tutto dietro la schiena. -Un paio d'ali- pensò John divertito. I riccioli neri gli ricadevano sulla fronte, Sherlock li scostò con un gesto deciso mostrando gli occhi cerulei, densi di un segreto che solo lui e John conoscevano. -Sherlock!- urlò ancora -Ti amo!- rispose questo prima di rimettersi a correre. La loro corsa terminò su un cornicione. Sherlock era già arrivato da un pezzo e, quando accorse John, era seduto a gambe incrociate intento a mordicchiare la sua mela. -Tieni!- trillò lanciandogli il suo frutto. John lo afferrò e si sedette accanto a lui. Le gambe a penzoloni nel vuoto. -Quando ti ho detto che per l'anniversario volevo essere portato fuori a cena non intendevo proprio questo- disse tra un morso e l'altro. Sherlock lo baciò - Mi hai detto che volevi mangiare fuori, non è quello che stiamo facendo?- John sorrise, si rassegnò e prese a baciarlo. Sherlock lasciò andare la sua mela che rotolò giù dal tetto con un tonfo sordo. -Ti amo- sussurrò il detective – Sempre- riprese l'altro e appoggiò la testa sulla spalla del suo ragazzo, certo che quello era il posto dove doveva stare.

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Capitolo 5
*** 5. Kissing ***


Fandom: Sherlock  
Pairing:  Joooooooooohnlock ♥
Rating: Verde 
Beta: Ginevra, la mia principessa. Sara, il mio angelo.
*riemerge dopo anni e anni* Ciao cucciolini belli! So che (non) vi sono mancata!
Ho avuto pochissimissimo tempo tra la scuola e tutto il resto per dedicarmi alla challenge, ma non mi sono dimenticata, quindi ecco.
Ah, cosa che a voi non frega sicuramente, tra due mesi vado a Londra! Ommioddio! Ho bisogno di qualcuno con cui sfogare il mio fangirling! Andrò al 221b! Ommioddio!
Ok, basta.
un baciottone
-G.

5. Kissing

Quando John tornò a casa trovò Sherlock già addormentato. "Ti aspetto sveglio, amore" gli aveva detto, ma il detective non dormiva ormai da 48 ore e era praticamente impossibile che riuscisse a tenere gli occhi ancora aperti. John si spogliò lentamente e, cercando di fare il minimo rumore, si infilò tra le coperte. Guardò il suo coinquilino sognare. Stava buttato sul letto, le braccia allacciate intorno alla testa, i riccioli neri sconvolti. Il petto si alzava e abbassava ritmicamente. Gli accarezzò i capelli. Dio, quanto lo amava. Avrebbe sacrificato la sua vita per lui e, in un certo senso, era quello che stava facendo. Da quando si erano conosciuti la sua intera esistenza era stata sconvolta. Aveva cominciato a seguirlo in ognuno dei suoi folli viaggi, aveva buttato all'aria la sua carriera di medico e ora si dedicava al suo studio solo per poche ore della sera. Ma non poteva essere più felice. Quando Sherlock lo guardava niente aveva più importanza. Quegli occhi valevano più di tutte le carriere da medico, il suo sorriso più di tutte le sale d'aspetto gremite di signore della Londra perbene. Il detective si svegliò "Bensvegliato, amore" disse John. Sherlock lo baciò. A quel bacio John affidò tutta la loro storia. Mentre le sue labbra e quelle del suo amore danzavano un ballo di cui entrambi conoscevano bene i passi, il medico ripercorse la loro vita insieme, da quel giorno all'obitorio fino al loro primo bacio, in una stradina buia la notte di Natale, passando per il finto suicidio, per tutti i casi che avevano risolto e per tutte le promesse che si erano fatti. "Solo noi due contro il resto del mondo" la più recente, la più viva.  

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