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Lista capitoli: Capitolo 1: *** 1. L'inizio di una nuova vita *** Capitolo 2: *** Un'opportunità ancora aperta *** Capitolo 3: *** Il ballo della nuova era *** Capitolo 4: *** Un sogno destinato a realizzarsi *** Capitolo 5: *** Ciao,amore *** Capitolo 6: *** Seconda parte:prologo *** Capitolo 7: *** Il matrimonio di George *** Capitolo 8: *** La partita di Ginny *** Capitolo 9: *** Perchè il destino esiste veramente *** Capitolo 10: *** Brutta bestia,la gelosia *** Capitolo 11: *** Il ritorno di Luna *** Capitolo 12: *** "Una casa perfetta" *** Capitolo 13: *** E' tempo di matrimonio-1 parte ***
Harry,Ron
ed
Hermione tornarono giù saltando a due i gradini delle
scale.Harry evitò per un
pelo il gradino cigolante che in tanti anni si era sempre ricordato di
evitare.”Ma ora non posso certo pensare ad un
gradino”,si disse euforico. E’
finita. Assaporò il suono di quella
dolce parola. Finita. Non dovrò più combattere.O
rischiare di morire. O
guardarmi le spalle da Voldemort. Potrò vivere una mia vita.
Sorridendo si voltò verso
Hermione,che correva anche lei
felice con i capelli ricci danzanti sulle spalle. Serena,libera. E si
voltò
verso Ron,che sorrideva anch’egli,anche se il suo non era un
vero e proprio
sorriso. Subito questo pensiero fece spegnere il sorriso anche ad Harry.
Tante persone erano morte.A partire da
Fred.Fred che
fabbricava Merendine Marinare,che giocava come battitore nella squadra
di
Quiddich,Fred che gli aveva regalato la Mappa del Malandrino. E ora era
rimasto
solo una sua copia ,George. Lupin,con sua moglie,Tonks,da poco
diventati
genitori del piccolo Teddy.Un bambino che sarebbe cresciuto senza
genitori,proprio come Harry.
Colin Canon.Sempre con la sua
inseparabile
macchina fotografica.
Ma,nonostante tutto,Harry
tornò a sorridere.Perchè sapeva
che era ciò che avrebbero voluto tutti coloro caduti durante
l’ultima battaglia
contro Lord Voldemort.
-Continueranno così per
giorni interi.E’ stato così
l’ultima volta,no?-disse Ron osservando scettico la folla
festosa e danzante
che si riversava nell’ingresso,nella Sala Grande di
Hogwarts.Harry non ebbe il
tempo di registrare le parole del suo amico che fu sommerso da una
folla di
persone.
-Harry!Harry!-
-Potter il nostro salvatore!-
-Harry sei grande!-
-Signor Potter,me lo farebbe
un’ autografo?-
Hermione gli lanciò un
sorriso,poi gli fece l’occhiolino e
si allontanò con Ron.Harry preferì che non lo
avessero fatto.
-Signor Potter,sono Linux
Gentilas,inviato speciale del
quotidiano “La gazzetta del
Profeta”…immagino che lei voglia fornirci un
dettagliato resoconto di dove è stato tutto questo tempo,di
cosa è accaduto
nella Foresta Proibita,la prego si metta comodo,già immagino
i titoli
dell’articolo,Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato finalmente
ucciso dal suo
nemico di sempre…-
-Ehm-disse Harry,cercando un pezzo
d’aria per respirare.
-Oh,Signor Potter,sono una sua
ammiratrice da sempre!Sempre
detto che un giorno l’avrebbe ucciso!Sempre
detto!Naturalmente lei è il
benvenuto nel mio negozio di oggetti magici a Diagon Alley.Se vuole le
dico il
posto preciso…-
Harry stava decisamente considerando
l’idea di girare su se
stesso e smaterializzarsi quando si ricordò che non era
possibile farlo ad
Hogwarts.Ma fu in quel momento che la professoressa McGranitt si fece
strada
tra la folla di gente che aveva accerchiato Harry e lo prese per un
braccio,balbettando parole incomprensibili e trascinandolo via.
-Le devo un favore-disse Harry ansante
quando si
rifugiarono dietro una colonna abbastanza imponente.
-Credo,Signor Potter,che di favori
gliene dovrò rendere
molti di più io fino alla fine dei miei giorni.Anzi,tutto il
mondo magico
gliene dovrà rendere-
Harry la guardò,non
riuscendo a trattenere un
sorriso.-Grazie,professoressa-
La McGranitt lo guardò
allibita-Grazie di
cosa?-
Harry scrollò le
spalle.-Non credo che sarei mai riuscito a
sconfiggere Voldemort senza il suo insegnamento.Tantomeno senza
l’aiuto di
tante altre persone che anche se non hanno partecipato direttamente
alla mia
battaglia contro Voldemort,mi hanno aiutato tantissimo-
La McGranitt annuì ,poi
fece un sorriso
nostalgico.-Scommetto che Albus è fiero di te-disse,con
occhi lucidi.Poi,dandogli
una pacca gentile sulla spalla,indicò con un dito dentro la
Sala
Grande,inducendolo a voltarsi.
-Vai,credo che qualcuno abbia bisogno
di te-
Harry osservò con un nodo
allo stomaco l’intera famiglia
Weasley più Hermione riuniti attorno al corpo di Fred,Tonks
e Lupin.Ron
sembrava come in trance.La mano di Hermione lo confortava,ma non leniva
il suo
dolore.La Signora Weasley piangeva disperatamente accovacciata di nuovo
sul
petto del figlio,cercando di farsi portare via dal marito.Bill
abbracciava
Fleur,mentre Percy aveva il capo chino e Ginny teneva una mano tremante
sugli
occhi chiusi.
Harry fece un gran respiro e si
avvicinò lentamente,fino a
quando non si trovò a poco meno di unmetro dalla salma di Fred.
Ron ed Hermione lo fissavano,mentre la
Signora Weasley si
gettò a capofitto tra le sue braccia.
-Ce l’hai
fa-t-ta…fa.tta…compli-menti…-sussurrò
tra un
singhiozzo e l’altro.
-Signora Weasley,io…mi
dispiace,mi dispiace…-sussurrò in
riposta Harry stringendo forte la Signora tra le braccia,senza
permettere alle
lacrime di sgorgare fuori.
Quando lei si staccò,venne
trascinata via dal Signor
Weasley,scosso terribilmente e preoccupato per la moglie.
-Congratulazioni Harry,davvero-disse
Bill con gli occhi
appannati,stringendo la mano ad Harry.
-Mi
dispiace,davvero…io…ancora non riesco a
rendermene
conto che sia successo-disse Harry,comprendendo che quello che aveva
detto era
la pura verità.
-Non vorrebbe vederci
così-esclamò all’improvviso una voce
dietro le spalle di Percy.Fu allora che Harry notò
George,piuttosto
pallido,stringere con forza tra le mani la bacchetta del fratello
gemello.
-E’ morto da
eroe.Così come tutti gli altri.Dobbiamo essere
fieri,di nostro fratello.Lo sappiamo com’era fatto,no?Lui non
avrebbe mai
tollerato che soffrissimo così
–concluse,stringendo con più forza la
bacchetta.-Ti vendicherò,fratello.Lo giuro.Puoi scommetterci
su qualunque
cosa-disse,guardando con occhi immensamente tristi il cadavere del
fratello.
Harry passò più
avanti,osservando con un piccolo sorriso le
mani di Lupin e Tonks giunte,come se nessuno dei due avesse mai voluto
abbandonare l’altro.
Harry si sfregò gli occhi e
si voltò di nuovo verso i
Weasley.Soffermò il suo sguardo su Ginny.Aveva di nuovo gli
occhi chiusi.
Harry le si avvicinò
lentamente,mentre qualche mago dall’aspetto
imponente si avvicinava per parlare con i Weasley,e le prese
delicatamente la
piccola e fredda mano che si adattava perfettamente alla sua.Lei
aprì gli occhi
e lo fissò,con il suo sguardo infuocato e scolpito dal
dolore,poi strinse con
gentilezza la mano di Harry e abbassò il capo chiudendo di
nuovo gli occhi.
Lampi accecanti. Urla. Sagome
indefinite a terra.Frammenti
di muri e vetri che esplodevano dappertutto.E lui.
Fred riverso a terra,la sua bocca
distorta nel familiare
sorriso che lo accompagnava sempre.I suoi occhi spalancati.Il suo corpo
senza
più vita.
E Fred che si trasformava in Lupin,e
in Tonks,e le loro
mani unite mentre sereni lasciavano questo mondo.
-Lupin,Fred,no,Fred…Tonks…NO!!-
Harry si alzò di scatto dal
cuscino,la fronte sudata,il
collo che pulsava in maniera incontrollabile.
Ansante,si passò una mano
tra i suoi disordinati capelli
corvini,mentre le immagini del suo ultimo incubo scivolavano via
lasciandogli
tuttavia un vuoto dentro lo stomaco.Una brutta sensazione.La sensazione
di
colpe che,come tutti gli avevanoripetuto nel giro di quella prima settimana da ragazzo
normale,non erano
sue.
Ma lui non ne era tanto convinto.Le
sue palpebre si
abbassarono e divennero pesanti al ricordo del funerale delle tante
vittime per
mano di Voldemort.Era passata solamente una settimana dalla fine della
sua vita
frastagliata di dolore e sofferenze,ma a lui sembrava
un’eternità.
Prese in mano l’orologio
appartenuto a Fabian Prewett e
guardò l’ora:le sei del mattino.Si chiese se
qualcuno in casa Weasley fosse già
sveglio,se qualcuno avesse sentito le sue urla.Sperò di no.
L’atmosfera alla Tana era
cambiata e si sentiva.La Signora
Weasley scoppiava in lunghi pianti quando qualcuno pronunciava
involontariamente il nome Fred o quando parenti e amici,tra cui zia
Muriel,venivano a porgere le proprie condoglianze.
Il Signor Weasley semplicemente non
parlava,ma nelle rare
volte in cui Harry lo incrociava appariva sempre pallido e preoccupato.
Ron,con l’aiuto di Harry ed
Hermione appariva disinvolto,ma
Harry sapeva che non era così.Qualche volta ,anche nel bel
mezzo di qualche
discussione,appariva assente,come se in quel momento si trovasse in un
altro
mondo.
Bill e Fleur erano tornati a Shell
Cottage,e forse lui e
Charlie erano quelli che erano riusciti a superare meglio il trauma,ma
non
erano più sorridenti come prima.
Cosa incredibile,George era la persona
che cercava più di
tutti a tirar su il morale alla Tana.Era tornato a vivere
nell’appartamentino
sopra il negozio Tiri Vispi Weasley due giorni dopo il funerale del
fratello e
aveva ripreso l’attività .Appariva sempre
sorridente,e ricordava a tutti come
suo fratello gemello fosse morto da eroe.E forse la cosa stava
cominciando a
dare i primi risultati.Per due giorni consecutivi la Signora Weasley
aveva
pianto solo due volte e il Signor Weasley aveva rivolto il primo
sorriso da
tempo.
Quanto a Percy,aveva ripreso anche lui
il lavoro al Ministero,e
i suoi rapporti con la famiglia erano notevolmente migliorati.E
Ginny…lei era
cresciuta,Harry se ne accorse osservandola attentamente nei giorni
trascorsi.
Sopratutto dentro,e nonostante la drammaticità del
momento,Harry non poteva
fare a meno di pensare quando la rivedeva di quanto fosse bella e
quanto le
mancasse.
Aguzzando
l’orecchio,sentì dei rumori provenire dalla
stanza di Ron.Ora che George e Bill non abitavano più
lì,i Signori Weasley
avevano deciso di far trasferire Harry in camera di George.
Così si alzò,si
vestì e scese di sotto.In cucina trovò la
Signora Weasley intenta a versare del porridge in una padellae Ron,il Signor Weasley e
Charlie seduti al
grande tavolo di legno.
La Signora Weasley gli rivolse un
sorriso a mo di
buongiorno,ed Harry fu lieto di notare che sembrava stesse molto
meglio.Ron e
Charlie levarono la mano e il Signor Weasley fece un piccolo cenno col
capo.
-Dormito bene?-gli chiese Ron,quando
si fu accomodato
vicino a lui.Harry capì che aveva sentito le sue grida.
-Sì-mentì
,afferrando velocemente un toast al centro del
tavolo e ficcandoselo in bocca.-Tu?-
-Tutto a posto-rispose Ron,guardando
Harry come se stesse
cercando di convincerlo a fargli qualche misteriosa domanda.
-Che c’è?-chiese
Harry,sentendosi osservato.
Ron prese un respiro.-Oggi viene
Hermione-disse
piano,diventando verde.Harry sapeva il perché di
quell’effetto:l’ultima volta
che Ron ed Hermione avevano avuto una vera e propria conversazione era
stato
quando Hermione si era gettata fra le sue braccia e l’aveva
baciato.Certo,lei
era stata vicina a Ron durante questo periodo,ma Harry non li aveva
visti
andare oltre a un ‘effusione che non fosse prendersi la mano.
E ora,Ron non sapeva cosa fare.
-Lei ha fatto il primo passo,ora tocca
a te condurre il
gioco-gli rispose Harry sottovoce.
Ron scosse la testa terrorizzato e
lasciò cadere il suo
toast per prendere il piatto di porridge che la madre gli stava
porgendo.
-Ma Ginny
dov’è?-chiese la Signora Weasley aggrottando le
sopracciglia.-Dorme ancora?-
-Sicuramente,nemmeno le cannonate la
sveglierebbero,a
nostra sorella-disse Charlie con un sorrisetto.-Forse è
l’unica cosa in cui si
assomiglia con Ron…Harry,perché sorridi?-
Colpevole,Harry tirò su la
testa rendendosi conto di aver
aperto la bocca in un sorriso una volta sentito nominare il nome di
Ginny.
Sentì infiammarsi il
collo,ma cercò di trovare una
scusa,quando Ron intervenne in suo aiuto e disse:-Niente,ho fatto una
battuta
…cavolo,Harry,non sapevo che ti facessi così
ridere!-
Harry non sapeva quale soluzione fosse
migliore:baciare i
piedi di Ron o giurargli eterno aiuto per la faccenda di lui ed
Hermione.
Comunque,si limitò a
sorridergli mentre Charlie lo guardava
ancora insospettito e la Signora Weasley saliva per le scale.
-E voi due avete deciso che cosa avete
intenzione di fare
della vostra vita?-chiese il Signor Weasley imburrandosi una fetta di
pane.
Harry e Ron si scambiarono
un’occhiata.
-A dir la verità,ancora non
ci ho pensato molto
bene-rispose Ron improvvisamente serio-e poi-aggiunse,-resta comunque
il fatto
che non abbiamo il diploma-sussurrò,quasi si aspettasse una
strillata da parte
del padre.
Il Signor Weasley
sorrise.-Bè,per quanto riguarda Harry non
credo ci saranno problemi per le proposte di lavoro,essendo il ragazzo
che ha
ucciso
Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato…e,bè,per
te,figliolo…-
-Non ci sarà nessun
problema neanche per Ron-si intromise
Harry-anche lui ha ucciso Voldemort ,in un certo senso,e io non
farò nulla
senza di lui-
Ron rimase a bocca aperta in un primo
momento,poi la
richiuse e sorrise ad Harry.Poi,mentre il Signor Weasley e Charlie
intavolavano
una conversazione piuttosto accesa sulla ferocità dei draghi
di Norvegia,Ron si
avvicinò all’orecchio di Harry e vi
sussurrò:-Questo ti ripaga dal debito che
avevi con me quando ti ho salvato da quella situazione di prima di mia
sorella-
Harry sorrise complice e
dedicò nuovamente la sua
attenzione alla scodella di porridge e cominciò a mandare
giù grandi
cucchiaiate,soprappensiero.
In realtà Harry era molto
sicuro di quello che avrebbe
voluto fare della sua vita.Non aveva mai avuto modo di pensare che un
giorno la
scuola sarebbe finita e avrebbe dovuto trovarsi un lavoro.
Ma,visto che ora,pensò
sorridendo,l’aspettava una vita
normale,doveva cominciarea
preoccuparsene.
Certo,il suo sogno di diventare un
Auror si era ormai
spezzato quando aveva deciso di non completare i suoi sette anni ad
Hogwarts,ma
forse il Signor Weasley aveva ragione.
Sono io che ho sconfitto Voldemort.Non
una
squadra di Auror del Ministero.
-Non si può nemmeno dormire
cinque minuti di più in questa
casa?Per la miseria,sono in vacanza!-
La voce di Ginny riportò
Harry alla realtà,osservando madre
e figlia che scendevano le scale,impegnate a discutere.
-Non puoi saltare la colazione!La
farai con tutta la tua
famiglia-rispose la Signora Weasley in un tono che non ammetteva
repliche.
Ginny sbuffò con occhi
assonnati e si sedette vicino ad
Harry,che cominciò a sentire improvvisamente caldo.
-Il buongiorno si vede dal
mattino-disse Ron sorridendo
alla sorella,che lo fulminò con un’occhiata.
-Sì,bè,riprendendo
il discorso di prima,non puoi definire
l’Ungaro Spinato un drago docile,figliolo…-
Il Signor Weasley e il figlio
ripresero la loro
discussione,mentre Harry,Ron e Ginny mangiavano in silenzio.
Ron era decisamente in
imbarazzo;guardava prima la
sorella,poi Harry e i loro sorrisi stampati in faccia e poi il fondo
del suo
piatto,torcendosi le dita.
Ad un tratto,si udì un POP
e pochi secondi dopo apparve
Hermione,avvolta in un mantello nero.
La reazione di Ron fu immediata:la sua
faccia diventò un
mix tra il verde e il viola e gettò all’aria il
cucchiaio,che se non fosse
stato per Ginny,sarebbe atterrato sulla cima di vestiti appena lavati
che la
Signora Weasley stava piegando.
-Razza di
idiota…-borbottò Ginny in un sussurro che
udì solo
Harry.
-Hermione!-fece intanto Ron con voce
stridula e balzando in
piedi.
Hermione salutò con
educazione lui e i presenti,appoggiando
il mantello sulla sedia,e si sedette accanto a Ginny.Ron parve molto
deluso
della cosa.
-Hermione cara,mangi con noi?-chiese
la Signora Weasley
accorrendo dietro i fornelli.
Hermione fece un gesto di non
curanza-No,grazie Signora Weasley,ho già mangiato a casa-
La Signora Weasley la
guardò un po’ triste e riprese a
piegare una camicia a pois,molto probabilmente appartenente al consorte.
-E così…Harry
come va?-chiese Hermione evitando con cura lo
sguardo di Ron,che ora era diventato di una chiara tonalità
bordò.
Harry si schiarì la gola e
rispose cercando di non
scoppiare a ridere di fronte alla faccia scettica di Ginny che andava
da
Hermione al fratello.-Tutto bene,Hermione,tutto bene…-
-Ieri i miei hanno letto
l’articolo su di te sulla Gazzetta
del Profeta…non riescono ancora a credere che tu sia il mio
migliore
amico-continuò Hermione,sempre evitando con cura di guardare
Ron.
-Sono contento…-rispose
Harry,ma venne interrotto da Ron.
-Ehi,anche io sono il tuo migliore
amico!-esclamò,visibilmente offeso.
Ginny scosse la testa
esasperata,mentre Hermione si voltava
finalmente a guardarlo,ferita.-I-Il …mio migliore amico?-
Ron aprì la bocca,poi la
richiuse
confuso.-Io…veramente…cioè,forse mi
sono espresso male…-
-Bonjour famille!-
Tutti si voltarono verso la porta,dove
Fleur
e Bill stavano facendo il loro ingresso.
-Comment ca va?Oh,io molto
bièn…io e Bill siamo passati a
trovarvi…-
-Oh,cara,accomodatevi pure,niente
complimenti…-disse la
Signora Weasley sorridendo e prendendo una sedia alla nuora,che si
accomodò
piuttosto goffamente.
-Le vostre urla si sentono anche a un
miglio di distanza da
qui-disse Bill,rivolto a Charlie e il Signor Weasley.-Di che diavolo
state
parlando?-
Mentre il Signor Weasley riprendeva
l’argomento,ora ancora
più acceso,visto che a quanto pareva il pareredi Bill era diverso da quello degli altri
due,Hermione,dall’altro capo
del tavolo,guardava fisso davanti a sé,senza dare il minimo
accenno a Ron,che
sembrava sull’orlo di una crisi di nervi.
-Bè,direi che è
proprio ora di andare,si,proprio
così,meglio che vada…-
Si alzò e mentre indossava
il mantello,Ron
prese un lungo respiro e si alzò anche lui.
-Hermione…mi piacerebbe
scambiare due parole con te…in
privato-
Hermione alzò lo
sguardo,tra il sorpreso e l’arrabbiato,lo
guardò intensamente,poi annuì e insieme si
diressero in soggiorno.Quando anche
l’ultimo lembo del mantello di Hermione sparì
dietro l’angolo,Ginny guardava
ancora sbigottita la sedia dove era seduto il fratello pochi istanti
prima.
-Ma che hanno quei due?-chiese
Fleur,che guardava con
avidità la crostata ai mirtilli al centro della tavola.
La Signora Weasley alzò la
testa da un paio di jeans di
Harry,accuratamente piegati.-Oh,sarebbe così bello se
nascesse qualcosa tra
loro,mi piacerebbe tanto avere Hermione in famiglia!-
-Mamma non esagerare-disse
Ginny,guardando soprappensiero
Fleur che si portava alla bocca una fetta di crostata ai mirtilli.-Non
è che se
Ron e Hermione si mettono insieme vuol dire necessariamente che si
sposeranno…però devo ammettere che mi piacerebbe
avere Hermione come
cognata…Fleur,ma tu non odiavi la torta ai mirtilli?-chiese
poi.
-Cosa?-chiese Fleur,masticando
assolutamente
deliziata.-Oh,non lo so,la vedevo così invitante
lì sul tavolo,Jinnì…e non ho
saputo resistore!-
Ginny inarcò le
sopracciglia e fece un verso tipo
–Bah!-,poi si pulì la bocca con il tovagliolo,e si
alzò.-Io vado a farmi una
doccia.A dopo-
Gettò un sorriso ad
Harry,ma lui non fece in tempo a
ricambiare che lei era gia sparita su per le scale,mentre tutto intorno
a
lui,dal vociare allegro di Ron ed Hermione che tornavano felici in
cucina,alle
voci rimbombanti dei Weasley,a quelle della Signora Weasley e di
Fleur,sembravano lontane chilometri,come a voler lasciare al centro del
mondo
solo lui e Ginny.
-Non
ci credo-disse Harry guardando Ron sbalordito.-Non ci credo e
basta-
Ron
sorrise a trentadue denti e si passò una mano tra i capelli
davanti
lo specchio della sua camera.—E non crederci,ma è
così.Io ed Hermione stiamo
insieme-
-Non
ci credo-ripetè Harry.-Tu le hai parlato?Tu?-
Ron
si voltò a guardarlo con un sopracciglio
inarcato-sì,io-rispose
semplicemente,tornando poi a lisciare un ciuffo di capelli rossi.
Harry
lo guardò per un po’,ancora
sconvolto.
Era
di Ron ed Hermione che si stava parlando!Bè,non poteva che
essere
felice del fatto che i suoi due migliori amici stessero insieme,ma non
riusciva
a credere che Ron avesse fatto un passo tanto avventato.
-E
tu invece?Hai intenzione di dire qualcosa a mia sorella o volete
finire entrambi con la barba a dichiarare i vostri sentimenti?-chiese
Ron
osservando Harry dallo specchio.
Harry
si riscosse immediatamente;guardò Ron
e notò un sorrisetto spuntargli in volto.
-Quel
sorriso mi dovrebbe far pensare che non sei contrario
all’idea di
me e tua sorella insieme,allora?-
Il
sorriso di Ron lasciò il posto a una
faccia perplessa.-Vi siete rimessi insieme?-
-Macchè…anzi,chissà
se mi vuole ancora…magari avrà trovato anche un
altro-rispose Harry,pensando che era la prima volta che parlava dei
sentimenti
che provava nei confronti di Ginny con Ron.
Ron
sorrise di nuovo ,poi sospirò,e si sedette accanto ad
Harry.-Harry,Ginny
ora non sta passando un periodo molto facile…la morte
di…di Fred,e di Colin
Canon,lo sai che erano molto amici,e…e cerca di
capirla.Anche se so che non è
facile comprenderla,a mia sorella… non ha un carattere
semplice.Dovresti
saperlo.-
Harry
lo guardò facendo piccoli cenni di assenso con la testa,poi
Ron
gli diede una pacca piuttosto forte sulla spalla.
-Ahia!-
-Questo
è per avermi costretto a parlare a favore di te e
Ginny…-
-Ma
io non…-tentò di protestare Harry.
-E
poi,se vuoi saperla tutta,io credo che dovresti parlarle
tu…voglio
dire,se vi siete lasciati comunque non era colpa sua…-
-Sai
benissimo che se non fosse stato per cause di forza
“maggiore” non
l’avrei mai fatto-
-Sì
che lo so-rispose Ron-Ma sei sempre tu quello che l’ha
lasciata-
Harry
lo guardò scuotendo la testa.-Hermione ti ha troppo
influenzato.Qui sono circondato da gente troppo saggia-
-Smettila-
Si
sentì bussare alla porta e un istante
dopo entrò Ginny.
-Parli
del diavolo-mormorò Ron,in un sussurro poco udibile.Harry
cominciò a considerare l’idea di strangolarlo.
-E’
pronto da mangiare.Mancate solo voi-disse loro.
-Ok,ok,arriviamo-rispose
Ron alzandosi e gettando uno sguardo ad
Harry,malizioso-O forse è meglio che vada
io…Harry,non dovevi fare qualcosa?-
E
ridendo se ne andò,sbattendo
la porta e fischiettando felice.
Il
silenzio calò nella stanza.Harry non riusciva a credere che
Ron gli
avesse fatto questo;tuttavia,l’idea di stare solo con Ginny
non lo
turbava,anzi,aveva fantasticato molte volte di riuscire a parlarle
senza
nessuno tra i piedi.
Ginny
si appoggiò alla porta incrociando le braccia al petto e lo
fissò.Harry,che fino a quel momento aveva evitato i suoi
occhi,alzò finalmente
lo sguardo e lo immerse in quello della ragazza da cui era stato
costretto ad
allontanarsi.
Ma
ora,è tutto finito.Ora,possiamo stare insieme veramente.
-Mi
dispiace-si lasciò scappare.Ginny corrugò le
sopracciglia.
-Ti
dispiace?Di cosa?-gli chiese.
Harry
si appoggiò al bordo della scrivania di
Ron.-Di…di quello che è
successo alla tua famiglia e in particolar modo…a te.Di
averti fatta soffrire.Mi
dispiace.-
Ginny
gettò lo sguardo altrove.-Se..se Fred è morto,non
è colpa
tua,Harry.Mettitelo in testa,capito?George ha ragione,è
morto da eroe…e…e per
quanto io ancora non riesca ad accettarlo,so che mio fratello non
avrebbe
voluto vedermi così e tanto meno a te,sopraffatto dai sensi
di colpa.-
Harry
la guardò sorridendo appena.- Sì,è
vero,forse hai ragione su
questo punto,ma io…io,ti devo chiedere scusa anche per
quello che ti ho fatto
passare durante quest’anno...ma io…-
-Ma
Harry,tu non mi devi nessuna scusa!So benissimo che hai fatto
quello che hai fatto perché era il tuo
destino,così come so che ora è tutto
finito,che non ci sarà più nessun Voldemort a
minacciare la tua vita…vivrai
come un ragazzo normale!-esclamò Ginny avvicinandosi a lui.
-Merlino,come
sei bella-si lasciò sfuggire Harry guardandola
dolcemente.Lentamente allungò una mano fino ad accarezzarle
una guancia.
-Cosa?-sussurrò
Ginny.-Ma io stavo…bè,non importa più
quello che stavo
dicendo…-continuò,mentre la bocca di Harry si
avvicinava alla sua.
E
poi la porta si spalancò,rivelando sulla
porta un’agitata signora Weasley.
-Harry!Ginny!Cosa
ci fate ancora qui?-
Harry
e Ginny si guardarono per una
frazione di secondo,poi Ginny rispose alla madre.
-Stavamo
arrivando,avevamo avuto un..un…-
-Un
contrattempo-terminò Harry,mentre Ginny annuiva un
po’ troppo
energicamente.
La
Signora Weasley inarcò un sopracciglio,guardandoli
attentamente per
un secondo o poco di più,poi fece un cenno di assenso con la
testa.-Ok…però
muovetevi,che abbiamo ospiti importanti!-
-Ospiti?-chiese
Ginny alla madre mentre tutti e tre scendevano le
scale.
-Sì,ospiti
per Harry-rispose la Signora Weasley torcendosi le mani nel
grembiule e gettando uno sguardo ad Harry.
-Per
me?E chi sarebbero questi ospiti?-
Ma
una volta in cucina la domanda di Harry non dovette trovare risposta
nelle parole della Signora Weasley.
Una
donna di una bella età sedeva al tavolo della cucina dei
Weasley e
teneva in braccio un piccolo bambino dai capelli verdi.
Andromeda
Tonks e Teddy Lupin.
Harry
li aveva visti di rado durante il funerale della figlia e del
genero,ma non si era soffermato a parlarci;guardandola ora si rese
conto di
quanto probabilmente stava soffrendo quella povera donna che in un
colpo solo
aveva perso marito,figlia e genero e con un bambino di pochi mesi da
accudire.
-Ciao
Harry-lo salutò Andromeda.
-Salve
Signora Tonks-ricambiò il saluto Harry.
Ron
ed Hermione gli lanciarono un’occhiata,poi Andromeda
disse:-Harry,perché non facciamo due chiacchiere?Mi
piacerebbe scambiare due
parole con te-
Harry
annuì,mentre la Signora Weasley guardava con amore Teddy che
si
mangiava la scarpina traboccante di saliva.Andromeda si
alzò,sempre con il
piccolo in braccio,e gli fece cenno di uscire.Insieme attraversarono la
porta
d’entrata sentendosi addosso gli occhi di tutti i presenti.
Si
ritrovarono a passeggiare nel giardino della Tana,Harry con le mani
in tasca e Andromeda con in braccio il piccolo Teddy.
-Somiglia
a Tonks.Il suo stesso viso-esordì Harry,lanciando un sorriso
al piccolo.
Andromeda
sorrise.-Sì,decisamente,ma alcuni tratti sono di Remus,senza
ombra di dubbio.Dovresti vedere,quando sorride…ha il suo
stesso sorriso-
In
quel momento Teddy starnutì,e i suoi
capelli variarono dal verde al viola.
Harry
guardava quel piccolo fagotto,capendo esattamente come si sarebbe
sentito di lì a qualche anno,quando si sarebbe chiesto
perché gli altri bambini
andavano a passeggio con la mamma e i papà e dove fossero
finiti i suoi.
Ma
ci sarebbe stato lui.Harry era il padrino di quella piccola
vita,quel corpicino che dava la forza di vivere,anche nei momenti
più bui di
qualsiasi essere umano.
-Signora
Tonks-disse allora Harry,fermandosi di botto,e guardando
Andromeda intensamente.
-Chiamami
pure Andromeda,caro-
-Sì,Andromeda…io…mi
dispiace per quello che sta passando.Per suo
marito,sua figlia…per…per Lupin.Davvero tanto-
Sul
viso di Andromeda fece capolino una
lacrima,che si asciugò in fretta.
Harry
continuò-Ma deve trovare la forza di andare avanti.Per
Teddy.Per
questo piccolino…me lo deve promettere. E poi,io sono il
padrino di Teddy…le
starò vicino.Mi prenderò cura di questo
bambino…come fosse figlio mio.Stia
sicura-
Andromeda
sorrise tra le lacrime che ormai non riusciva più a
trattenere.-Sei un ragazzo d’oro,davvero,Harry.Teddy
sarà fiero di avere un
padrino del genere.Adesso è ancora così
piccolo…credo che abbia bisogno di una
figura femminile che possa prendersi cura di lui,ma Harry,un giorno io
non ci
sarò più…e tu,tu dovrai occuparti di
lui-
Harry
annuì con un sorriso.-Stia sicura-
Anche
Andromeda sorrise,accarezzando la testa di Teddy.-E’ molto
calmo.Non
piange quasi mai.Credo proprio che di carattere non abbia ripreso per
niente da
Ninphadora-
Harry
sorrise.-Bè,qualcosa da Lupin avrà
pure dovuto riprendere!-
Andromeda
lo guardò per una frazione di secondo in più-Vuoi
provare a
prenderlo in braccio?-gli chiese,sollevando Teddy.
Harry
spalancò gli occhi…non aveva mai
tenuto in braccio un bambino!
Andromeda
parve capire ciò che gli passava per la testa,ma lo
rassicurò-Tranquillo,sembra un impresa ardua,ma non
è nulla di così complicato
come sembra.Anche Remus le prime volte era molto
nervoso-ricordò con un vago
sorriso sulle labbra.
Tese
ilpiccolo ad
Harry,che
cautamente aprì le braccia e lo prese,appoggiandolo
delicatamente al petto.Una
manina di Teddy si fermò proprio sopra al suo cuore,mentre i
capelli cambiavano
di nuovo colore e diventavano castani.
-Visto?Non
è poi così complicato-disse Andromeda sorridendo
e guardando
Harry,che cominciava ad adattarsi a tenere in braccio un bambino.
-Mi
piacerebbe passare un po’ di tempo con lui…mi
piacerebbe entrare a
far parte della sua vita da subito.So perfettamente di non essere in
grado di
accudire un bambino da solo,ma,Andromeda,quando le servirà
anche il minimo
aiuto,non esiti a chiamarmi.-
Andromeda
annuì,commossa.-Grazie,Harry.Sapevo di poter contare su di
te.-
Harry
restò ancora un po’ ad osservare Teddy,cominciando
a giocare con
la sua manina,quando un lieve rumore di passi cominciò a
farsi sentire.La
Signora Weasley arrivò ,sorridendo in direzione di Harry e
del piccolo
Teddy.-E’ pronta la cena-disse.
Guardò
la Signora Tonks.-Resti a cena da
noi,Andromeda?-chiese.
Andromeda
guardò Teddy,poi Harry.
-Che
ne dici,Teddy?Rimaniamo un po’ qui?-
Teddy
si mosse leggermente nelle braccia di Harry,mentre i suoi capelli
cambiavano nuovamente colore.
-Lo
prendo come un si-disse Andromeda sorridendo,facendo un cenno di
assenso alla signora Weasley.
Harry cercò di appiattirsi per l’ennesima volta i capelli davanti allo
specchio
Un’opportunità ancora aperta
Harry cercò di
appiattirsi per l’ennesima volta i capelli davanti allo specchio.
Doveva dirglielo.Non ce la faceva più.
Doveva dirle che
quando l’aveva baciata,al suo compleanno,l’aveva fatto
sentire l’uomo più felice del mondo.
Doveva dirle che in tutto
quell’anno trascorso non aveva smesso di pensarla
nemmeno un attimo.
Doveva dirle che
l’ultima cosa che aveva pensato quando credeva di
stare per morire erano le sue labbra e il suo sguardo così
infuocato,rovente…così suo.
Semplicemente,doveva riprendersela.La sua
Ginny.
Ma era più facile a
dirsi che a farsi.Ogni volta che tentava di parlarle,puntualmente arrivava qualcuno a interromperli.
Un giorno aveva
trovato il coraggio di bussare alla sua porta,poco
dopo che tutti erano andati a dormire,e lei gli aveva aperto,in
pigiama,bellissima,illuminata dalla luna,e Harry già si era scordato il motivo
per cui era andato lì,quando Charlie scese,convinto che fosse mattina.
Era questo l’effetto
che gli faceva Ginny.Gli faceva perdere totalmente il
controllo.
Ieri si erano
ritrovati soli ad apparecchiare la tavola per la cena,ma
proprio mentre Harry le aveva preso la mano e si stava avvicinando a lei,la
Signora Weasley era comparsa in cucina,chiamando Ginny ad occuparsi della
pulizia del bagno.
Ron ed Hermione,invece,sembravano aver superato la fase “imbarazzo” del
loro rapporto e ora era divenuto quasi normale per Harryvederli scambiarsi effusioni davanti a lui,ma
Ron non riusciva comunque ad evitare che le sue orecchie diventassero rosse.
Tentò di nuovo disperatamente di appiattirsi i
propri capelli,ma ovviamente senza successo.
-Dovesti lasciarli
così.Ti stanno bene.-
Harry sussultò e
guardò nello specchio il riflesso di Ginny,appoggiata
allo stipite della porta,un sorriso sulle labbra.
-Dici?-
-Dico-rispose lei
entrando nella stanza .-Mamma ti vuole giù…vuole parlare a te e Ron.-
-A me e Ron?Perchè?-
Ginny scrollò le
spalle.-Non lo so,ma
sembrava felice.E quando mia madre è felice,tutto il
mondo è felice,ricordatelo-
Harry sorrise,
guardandola sognante.Era questo il momento.
Forza Harry,tira fuori il vero leone che c’è
in te!
-Allora i capelli mi
stanno bene così?-le chiese di nuovo,avvicinandosi
ancora di più .
-Decisamente.Perlomeno a me…sono sempre piaciuti così.Ti danno un’aria così…-
-Così?-chiese Harry abbracciandola
per la vita.
Ginny lo guardò
intensamente,il desiderio si leggeva nei suoi
occhi,così come lo si leggeva in quelli verdi di Harry.
-Merlino,non riesci mai a farmi completare una frase…-sussurrò Ginny
ridendo,avvicinando la propria bocca alla sua.
-Bè,allora tentiamo di completarla…in un altro
modo,però-rispose Harry,annullando completamente la distanza tra le loro
bocche.
Finalmente.
Dopo un’attesa lunga
e sofferente,Harry era tornato a sorridere.
Dopo qualche
fantastico minuto si separarono,rimanendo però
abbracciati.
-Mi sei
mancata-sussurrò Harry,più a se stesso che a Ginny,con
la fronte appoggiata a quella della ragazza-Tanto-.
Ginny si staccò da
lui e lo guardò negli occhi.-Anche a me.Ma è tutto finito ora,no?-
Harry sorrise.-Sì-rispose tornando ad
abbracciarla.
-Harry!-
La voce della Signora
Weasley rimbombò dalla cucina.
A malincuore,furono costretti a separarsi.
-Vado-disse
Harry.-Altrimenti credo che tua madre mi affatturerà-scherzò.
Ginny annuì.-Vengo anch’io…voglio proprio vedere di cosa si tratta-
Una
volta arrivati in cucina
scoprirono un’agitata Signora Weasley e il Signor Weasley seduti a tavola.Ron sedeva al lato opposto,evidentemente curioso di sapere
cosa stesse succedendo,ed Hermione era in piedi appoggiata al lavello della cucina.
-Oh,Harry,vieni,siediti
qui…-
Indicò a Harry una
sedia,dove si sedette,mentre Ginny raggiunse Hermione.
-Si può sapere che
diavolo succede?-chiese Ron tamburellando le dita sul tavolo.
Il Signor Weasley si
pulì le lenti degli occhiali con un panno prima di cominciare,mentre
Ron ed Harry si scambiavano un’occhiata.
-Ho parlato con Kingsley-esordì,guardando
Ron,Harry ed Hermione.
-E allora?-chiese
subito Ron.-Che c’entriamo
noi?-
I Signori Weasley si
scambiarono un’occhiata.
-Sapete che il nuovo
Ministro della Magia è Kingsley-
Il silenzio accolse
queste parole.
-Oh-disse Hermione dopo un po’.-E…quindi?-
-Quindi ho fissato un
incontro con lui e abbiamo parlato della vostra situazione,che
non avete un diploma con cui entrare nel mondo del lavoro,e abbiamo stabilito
un accordo.-
Hermione si avvicinò
al Signor Weasley con la curiosità pendente dagli occhi.-La
prego,Signor Weasley,continui-
-Dovrete recuperare
un anno di studio in soli due mesi,da Luglio a
Settembre,e poi svolgere ugualmente i MAGO alla fine di Settembre.-finì,guardandoli intensamente.
Harry,Ron ed Hermione si scambiarono uno sguardo.Hermione sembrava al settimo cielo,senza preoccuparsi
minimamente che il Signor Weasley aveva appena detto che in soli due mesi
dovevano recuperare un ano scolastico,mentre Ron sembrava assolutamente
terrorizzato.
-Oh,Signor
Weasley,non so come ringraziarla!.esclamò Hermione al
massimo della felicità.
-Di
nulla cara,davvero-rispose il
Signor Weasley imbarazzato.
-E come faremo a recuperare cosi tanto in soli due mesi?-chiese
Ron,che non mostrava lo stesso entusiasmo di Hermione.
-Infatti,come faranno?-chiese Ginny sedendosi sul bancone della
cucina.
La Signora Weasley
prese la bacchetta e ordinò a un mucchio di patate dentro il lavello di
sbucciarsi.Immediatamente le patate cominciarono a
saltellare e sbucciarsi autonomamente.-Bè,recupererete solo il necessario per il vostro futuro.Questo mi sembra ovvio-
Hermione parve
afflosciarsi.-Come?-chiese con una vocina piccola piccola.
-Ecco,questa è la parte che richiede una vostra risposta entro
poco tempo.So che è una scelta che avreste dovuto
compiere con molto più tempo ma data la
situazione…quale carriera vi piacerebbe intraprendere?-
Harry gettò uno
sguardo ad Hermione Ron.Non
riusciva a crederci.Il Signor Weasley gli aveva
appena comunicato che il suo sogno di diventare Auror era ancora aperto.
-Sta dicendo
davvero?-chiese al Signor Weasley.
Il Signor Weasley lo
guardò con un sorriso.-Harry,a
parte il fatto che fosse per il Ministero ti assumerebbero anche senza diploma,appena
hanno sentito il tuo nome mi hanno dato carta bianca per te-
Harry annuì e
incrociò lo sguardo felice di Ginny.Le sorrise.
-O Merlino,mi sta dicendo che adesso io dovrei decidere cosa fare
della mia vita?In questi cinque minuti?-esclamò Hermione isterica,buttandosi su
una sedia.-E come faccio?-
-Non adesso,Hermione.Hai un po’ di giorni a
tua disposizione per pensarci.Ma,ecco,questa
è una possibilità che vi si sta offrendo…-
-Papà-lo
interruppe Ron con sguardo serio.-Io ho gia preso la
mia decisione un po’ di tempo fa-
Harry si voltò di
scatto verso l’amico,che sembrava rivolgergli uno
sguardo di scusa,forse per il fatto che non aveva informato l’amico della sua
scelta.
-Che vuol dire hai
gia preso la tua decisione?-chiesero sorprese insieme la Signora Weasley ed
Hermione.
Ron gettò un veloce
sguardo a loro e poi riprese a parlare.-Ne ho parlato
con George…per il momento sarei interessato ad aiutarlo un pò
con il negozio-
La Signora Weasley
scambiò uno sguardo con il marito,poi con Harry,e si
gettò tra le braccia del figlio .
-Mamma…!-esclamò Ron
tra i singhiozzi della Signora Weasley.-Il mio Ron…-
Le orecchie di Ron
presero immediatamente fuoco mentre Hermione li
guardava commossa e Ginny sorrideva .
-Però il diploma
prendilo,figliolo-suggerì il Signor Weasley,mentre la
moglie si staccava dall’abbraccio e si asciugava gli occhi con il canovaccio.
-Ma io…-
-Tuo padre ha ragione,Ron-si intromise
Hermione,guardando Ron intensamente.-Seguirai le
stesse materie di Harry,e una volta preso il MAGO,ti
dedicherai al lavoro del negozio con George.Ma non
sprecare questa opportunità.Non puoi mai sapere se un
giorno ti servirà…-
-Hai ragione-disse
Ron,facendo un cenno di assenso e sorridendole-Tu hai
sempre ragione,in ogni cosa-
Hermione arrossì
furiosamente,e ad Harry non sfuggì l’occhiata
perplessa che si erano scambiati i coniugi Weasley.
-Harry,tu non hai detto niente sull’argomento…cosa ne pensi?-gli
chiese Hermione,mentre le chiazze di rosso svanivano lentamente dalla sua
faccia.
Harry si rivolse al
Signor Weasley:-Signor Weasley,io ho le idee molto
chiare per quello che mi piacerebbe fare-
-Sul serio?-chiese la
Signora Weasley,guardandolo sorpresa.
Harry annuì.-Voglio diventare un Auror-
Hermione sbatté le mani entusiasta,abbracciandolo-Lo sapevo,Harry…lo sapevo!Te
l’ho sempre detto che saresti diventato un Auror!-
-Congratulazioni,Harry,davvero-disse il Signor Weasley,mentre la moglie
stringeva Harry in un abbraccio spacca-costole.
-Sembra che tu gli
abbia detto che ti sposi-disse Ron sorridendo,dandogli
una pacca sulla spalla.-Bah,comunque
sono felice per te,amico.Buona scelta.Seguirò anch’io allora le tue stesse materie-
-Insomma manco solo
io-disse Hermione un po’ mogia.-Bè,Signor
Weasley,glielo farò sapere al più presto-
Il Signor Weasley
annuì,poi si alzò e prese il mantello appoggiato sullo
schienale della sedia.-Allora io vado,ragazzi,oggi al lavoro ci sono un po’ di faccende da
sbrigare.A dopo,Molly-
Si smaterializzò,poi Ron si rivolse ad Harry:-Harry,l’avresti mai detto?-E’ fantastico!-
-Ronald,ho bisogno di un tuo parere personale,e anche di Harry e
Ginny,ovviamente…-cominciò Hermione sfregandosi le mani nervosamente-io sono
brava a Trasfigurazione,ma anche in Difesa contro le Arti Oscure non sono
male,e poi c’è Pozioni,però…-
-Hermione,frena,per favore,frena…tu sei brava a tutto ,ok?Quindi qualsiasi cosa sceglierai andrà bene!-esclamò Ron
posandogli le mani sulle spalle.
Per la seconda volta
nel giro di cinque minuti,Hermione arrossì di nuovo,e
sul viso della Signora Weasley comparve di nuovo l’espressione perplessa di
prima.
Ma poi,come colpita da un lampo di genio,spalancò gli occhi
stupita e guardò sia Ron che Hermione per due minuti buoni;Ginny ghignò e
guardò il fratello scuotendo la testa.
-Oh,tesori
miei!-esclamò la Signora Weasley correndo da Hermione e baciandola su tutte e
due le guance.-Allora è così,non
avevo visto male!-
-Mamma,per piacere…-disse Ron al massimo dell’imbarazzo.
-Ma perché non me
l’avete detto?Oh,Hermione,è così bello averti in
famiglia…-
-Mamma!-ripetè Ron assumendo una tonalità bordeaux.-Ma che dici!-
Ginny non ne poteva
più dalle risate ed Harry stava cercando di non scoppiare a ridere solo per
solidarietà verso l’amico.
-Mamma…mica si stanno
per sposare!-esclamò Ginny tra le risate,facendo si
che Hermione diventasse ancora più rossa.
-Sì,bè,comunque,è una bella novità per la nostra famiglia-disse
la Signora Weasley sorridendo in modo materno ad Hermione.
-Bè,noi andiamo-disse Ron in tono
secco,lanciando un’occhiataccia alla madre.
La Signora Weasley
annuì ,e mentre Ron ed Hermione stavano già salendo le
scale,le urlò dietro.-Oh,e
cara…ovviamente puoi anche chiamarmi Molly,ora!-
-Uffa,uffa,uffa!-esclamò Hermione camminando avanti e indietro
per la stanza di Ron,che era seduto sul bordo del suo letto,ed Harry,che invece
era appollaiato sul davanzale della finestra.
-Hermione,per Merlino,ti vuoi calmare?-sospirò Ron esausto.
Hermione si bloccò,i capelli ricci svolazzanti,e gli puntò un dito contro.-Calmarmi?Calmarmi?E come faccio a calmarmi?Ron,qui stiamo parlando del mio futuro!Secondo te per cosa ho
studiato così brillantemente sei anni di scuola,eh?-
-Bè,a dirtela tutta io ho sempre pensato che lo
facessi per divertimento…-sussurrò Ron,un pò stupito.
Hermione scosse la
testa.-Forse un po’ anche per quello…ma è uguale!Qui
si sta parlando di una decisione molto importante!-
E cominciò di nuovo a
far avanti e indietro per la stanza,mentre Ron
crollava sul letto ed Harry guardava sognante fuori la finestra.
-Harry,ma che stai osservando?-chiese Ron,notando l’assenza
mentale dell’amico.
-Cosa?-disse Harry
riscuotendosi.-No,no,nulla…-
Ron si alzò e si
affacciò alla finestra.-Ah…ora capisco…-
Harry si grattò la nuca
mentre anche Hermione si avvicinava a loro due e guardava fuori
dalla finestra Ginny,che raccoglieva i funghi nell’orticello dei
Weasley.
-Avete parlato?-gli
chiese Hermione,ed Harry vide Ron tirare un sospiro di
sollievo,forse per il fatto che Hermione aveva finalmente cambiato argomento.
Harry sorrise.-Bè,si…ieri,quando il Signor
Weasley ci ha detto quella cosa-
-Che vuol dire...chiariti…cosa?-farfugliò
Ron incrociando le braccia al petto e guardando Harry storto.-Perché
non me l’hai detto?-
-Lo stavo per fare-si
giustificò Harry.
Ed era vero.Ma era da ieri che in realtà stava cercando parole adatte
per dirlo all’amico,che
probabilmente,conoscendolo,avrebbe cominciato a fare a lui e Ginny il terzo
grado.
-E allora?-chiese
Hermione curiosa.
-Allora…allora è
tutto apposto-
-Apposto-ripetè Ron,scroccando le
nocche delle mani.
-Sì,apposto
Ron.Tuttook…non eri tu
quello favorevole a me e Ginny?-gli ricordò Harry.
-Vi siete
baciati?-gli chiese,temendo la risposta.
-No…hanno giocato a Sparaschiocco!Ma
è ovvio che si saranno baciati,Ron,che domande fai!-esclamò Hermione scuotendo
la testa.
Ron le rivolse
un’occhiataccia,poi tornò a Harry:-E’
così?-
Harry prese un
respiro.-Ron,stai tranquillo.Non la farò più soffrire,lo so
che è questo che ti preoccupa-
Ron annuì lentamente,poi fece un sospiro e gli diede uno scappellotto in testa.
-Ahi!-
-Bada a te…se solo
vengo a sapere che amoreggi con lei davanti a tutta la famiglia…-lo avvertì.
Hermione scoppiò in
una risata e poi tornò a guardare fuori.-Sapete,questa è la vita che ho sempre desiderato avere…-sussurrò
sorridendo contro il sole di Giugno.
Ron le prese la mano.-Pensa che ora sarà sempre così-
Harry osservò due
rondini cantare in aria,poi tornò a guardare giù.Ginny si stava avviando dentro casa,e mentre si chinava a
raccogliere il cestino dove aveva posato i funghi,alzò lo sguardo,incrociando
quello di Harry.
Sorrisero entrambi
nello stesso istante e lei lo salutò con la mano.Harry
ricambiò il saluto e Ron sbuffò.
Ginny lanciò
un’occhiataccia al fratello,fece un altro sorriso ad
Harry,salutò Hermione con la mano e si avviò verso casa.
-Ehi!-esclamò Ron
all’improvviso.-Che ne dite di una bella partita a
Quidditch?-
Hermione scosse
immediatamente la testa.-Mi dispiace,non se ne parla proprio…primo,devo andare a casa a
consultare i miei per prendere finalmente una decisione,e secondo non sono
capace a giocare a Quidditch-
Ron gettò un’occhiata
ad Harry.-Bè,allora andiamo
noi due…e Ginny,se le va-
-Bene…allora io vado.A dopo-salutò Harry con la mano e baciò Ron,per poi smaterializzarsi.
Ron aveva le orecchie
un po’ rosse,come sempre,dopo che Hermione gli dava un
bacio in presenza di Harry.
-Quando la smetterai
di arrossire?Guarda che ormai non mi sconvolgo più-dichiarò
Harry,mentre prendeva la scopa che gli aveva dato in
prestito Rone uscivano dalla camera del
ragazzo.
-Io non
arrossisco!-esclamò Ron con voce stridula.
-Certo,certo-rispose Harry con un sorrisetto.
Di sotto,trovarono la Signora Weasley e Ginny che apparecchiavano la
tavola.
-Dove andate?-chiese
loro la Signora Weasley.
-A fare due tiri qui
fuori.Ginny,vuoi venire?-le
chiese Ron.
Ginny scosse la testa.-Mi dispiace,devo aiutare mamma-
Ron inarcò le
sopracciglia.-Da quando sei diventata una perfetta
donna di casa?-
-Almeno lei aiuta-sottolineò la Signora Weasley,ordinando
ad un paio di coltelli di affettare le cipolle.Ginny
gli fece la linguaccia.
Ron le rivolse
un’occhiataccia,poi disse:-Allora noi andiamo.A dopo-
Così dicendo,dopo aver rivolto l’ennesimo sorriso a Ginny,Harry si
incamminò dietro Ron e uscirono all’aperto.
-Da quanto sarà che non facciamo una vera partita a Quidditch?-gli
chiese Ron,inforcando la sua Tornado.
Harry salì sulla
scopa e rapidamente prese quota,rendendosi conto solo
adesso di quanto gli fosse mancato volare per aria spensierato,e il pensiero
che ora l’avrebbe potuto fare sempre,gli faceva schizzare il cuore di gioia.
-Facciamo un po’ di
tiri,allora?-gli chiese Ron.
Harry annuì.-Tu vai in porta-
-Fermi,fermi,fermi!-
Harry e Ron rivolsero
lo sguardo in basso,dove George agitava furiosamente
le braccia,e a terra,era posata una scopa.
-E tu che diavolo ci fai qui?-gli chiese Ron sorpreso,perdendo quota,fino ad
arrivare a terra,seguito da Harry.
-Mamma mi ha detto se
volevo venire a pranzare qui…e voi non mi invitate a fare due tiri?-aggiunse
guardandoli storto.
-Non sapevamo che eri
qui!-si giustificò Ron ,guardandolo dispiaciuto.
-Bè,allora,forza,fatemi fare almeno un giro in
aria…-disse pensieroso guardando su nel cielo.
-George,ho parlato con papà di quell’affare
per il negozio-lo informò Ron a bassa voce,come se fosse un segreto di Stato.
George lo guardò un
attimo,poi annuì.
-E allora?Hai
deciso?Cosa farai?-
Ron sorrise.-Bè,prenderò comunque il
diploma,non si può mai sapere…ma per il momento vorrei venire a lavorare con
te-
George sorrise.-Va bene,insomma…piccolo Ronnie,benvenuto nel campo del lavoro!-esclamò stringendogli
la mano,mentre Ron faceva una smorfia una volta sentito pronunciare “piccolo Ronnie”.
-E tu Harry?-gli
chiese George,rivolgendosi a Harry.
-George,che domande fai!E’ ovvio che diventerà un Auror!-rispose
Ron al suo posto.
George fischiò-Ottima scelta!In effetti
non esiste un lavoro più adatto a te,Harry…-
-E invece tu?-gli
chiese Ron-Come te la passi lì al negozio?-
George guardò in su,verso il cielo.-Gli affari
vanno benone,ora abbiamo
ancora più clienti del solito…anche se io e Verity
non ce la facciamo a tenere tutto sotto controllo da soli.E’
un po’ dura,ma ce la faremo-
Harry percepì il
suono triste con cui George pronunciava queste parole e ciò gli fece tornare in
mente il viso di Fred,mentre sparava in aria Caccabombe,cercando di mirare alla Umbridge,durante
il suo ultimo incompiuto anno di scuola ad Hogwarts.Piccoli
ricordi che tornavano alla mente.
-Ti aiuterò io-disse
Ron annuendo.-Non ti lasceremo da solo,fratellone.Ci puoi scommettere-
George scosse la
testa.-No,ora tu devi
studiare…ti aspetto a Settembre!Ne usciremo fuori,sì,questo è più che sicuro.Lo devo a Fred…piuttosto,la
mamma…come sta?-chiese.
Ron sospirò.-Non molto bene.Piange ancora,ma suppongo ci voglia un po’ di tempo…ma dall’ultima volta
che l’hai vista tu è migliorata,si può dire-
Si riferiva
esattamente a cinque giorni fa,quando la Signora
Weasley per poco non svenne davanti la tomba di suo figlio,alla quale era
andata a fare visita con tutta la famiglia.
Harry non l’aveva mai
vista così disperata,e gli piangeva il cuore vederla
ridotta in quello stato.
-Invece cosa mi dici
degli altri?Papà,Charlie,Ginny…-
-Papà sta meglio.Sembra essersi ripreso…passa molto tempo
al lavoro,però.Charlie non lo vediamo quasi mai,esce
in continuazione e Ginny…bè,Ginny è sempre la
stessa….un po’ abbattuta,ma con la forza necessaria
per andare avanti-
George annuì.
-Speriamo di riuscire
a trovarla tutti,questa forza-
Si udirono piccoli
versi provenire dal cielo e osservarono un puntino nero farsi sempre più vicino,fino a quando capirono che si trattava di un gufo,dall’aria
piuttosto imponente.Sembrava proprio…un gufo di
Hogwarts.
Il rapace planò
dentro la casa e i tre ragazzi fuori sentirono la Signora Weasley urlare
spaventata.
-Santo Merlino!-la
sentirono urlare poco dopo.
Harry,Ron e George si scambiarono un’occhiata,poi Ron chiese
sospirando.-Riusciremo mai a fare una partita a
Quidditch?Forza,andiamo a vedere cosa succede-
La Signora Weasley
scorreva preoccupata ed eccitata insieme la pergamena,facendo
avanti e indietro per la cucina.
-Si può sapere cosa
diavolo succede?-chiese Ron,una volta raggiunta la
madre.
-Hogwarts è stata
aggiustata.A quanto pare,il
continuo lavoro ventiquattro ore su ventiquattro degli elfi domestici,dei
professori e di alcuni volontari hanno “ricostruito la Hogwarts che tutti noi
conoscevamo e abbiamo frequentato e pronta ad accogliere,il primo di
Settembre,una nuova generazione di giovani al sicuro da Lord Voldemort,grazie
all’enorme sacrificio del salvatore del mondo magico,Harry Potter”-finì di
leggere la Signora Weasley.
Ron inarcò un sopracciglio,poi scosse la testa , prese un bicchiere e lo riempì
d’acqua.-E allora?-chiese,prima
di inghiottire un sorso d’acqua.
-Un ballo-disse la
Signora Weasley,in poco più che un sussurro.
Ron sputò l’acqua,tossendo.-Che cosa?-urlò.
La
Signora Weasley sorrise,spiegando
per bene la pergamena.-“Con la morte di Lord Voldemort inizia una nuova fase
nella storia del mondo magico…blablabla…pertanto,il Ministero invita tutte le famiglie a
partecipare all’elegante ballo di inaugurazione dellacosi denominata Nuova Era,domenica 1
Luglio,alle ore 20,nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts”-
La Signora Weasley
piegò la pergamena e guardò Ron,Harry e George.
-Ma è
fantastico!-esclamò poi eccitata,buttando all’aria il
foglio .
-Che succede?-chiese
Ginny,riemergendo dal salotto con una pila di vestiti
in braccio.
-Oh,tesoro,c’è
un ballo che ci aspetta!-urlò la Signora Weasley correndo incontro alla figlia
e abbracciandola .
-Un ballo?Che vuol
dire un ballo?-chiese Ginny sconcertata,guardando
Harry,Ron e George.
-Vuol dire che ci
sarà un ballo ad Hogwarts dove noi ovviamente andremo-la
informò la Signora Weasleyeccitata.Ti dovrò comprare un abito…non credo che dovremo avere
problemi visto che ora sono aumentate le entrate dello stipendio di
papà…vediamo un po’…a te starebbe bene il verde,ma
anche il blu non ce lo vedo male…oh,sono così emozionata!-
-Mamma!Riprendi
fiato!-esclamò Ron guardando la madre sconcertata.La Signora Weasley richiuse
la bocca,poi guardò Harry,Ron, George e Ginny.
-Vado a preparare il
pranzo-disse,tornando di la-ma poi discuteremo bene di
questa cosa!-
Ginny prese il foglio
di pergamena che nel frattempo era scivolato a terra,e
lesse mentalmente.Poi ripiegò la pergamena con un
sorriso sulle labbra.
-Fossi in te,Ron,eviterei di indossare un abito da cerimonia con
merletti-disse,mentre Harry e George camuffavano le loro risatine con colpi di
tosse.
-Non sei
spiritosa-sibilò Ron passandole davanti e andando in cucina.
-Un carattere amabile,delicato e dolce-commentò George,ridendo ora liberamente.
-Credo che la sua
prima esperienza di ballo non sia stata molto positiva-disse
Harry,poi aggiunse-A dire la verità,nemmeno la mia-
Incrociò lo sguardo
di Ginny,che si ficcò il pugno della mano in bocca per
evitare di ridere.
-Che avete voi
due?-chiese George.
-Io mi ricordo solo te
e Ron seduti in un angolo della Sala Grande mentre Calì
e Padma ballavano con due bei gran tipi di Durmstrang-rispose Ginny,e Harry
la guardò perplesso.
-E questo tu lo
chiami “solo”?Io non ricordavo quasi nemmeno con chi ci sono andato!-esclamò.
Ginny si passò una
mano sul collo,dove,per un attimo,Harry credette di aver visto comparire chiazze rosse.
-Veramente…io…bè…sei tu che hai la memoria corta!-
-Ginny,hai caldo per caso?Sei un po’ rossa-osservò George,che
molto probabilmente non si era accorto di nulla.
Ginny lanciò
un’occhiataccia al fratello,mentre Harry chinava la
testa per nascondere il suo sorriso.
-Ma stai zitto,fammi il piacere…io vado di la,ho da finire alcuni…alcuni
compiti per le vacanze.Ci vediamo dopo-
E detto questo
scomparve anche lei.
George la guardò
uscire perplesso.-Comincio ad essere sempre più
convinto di avere una famiglia di pazzi-
Harry rialzò la testa
e guardò George.-Invece hai la famiglia più bella del
mondo.Spero un giorno di poterne avere anch’io una così-
In un attimo
l’immagine di lui e Ginny in una casa con tanti bambini balenò nella sua mente,ma si riscosse subito.
-Harry?Tutto a
posto?-chiese George guardandolo preoccupato.-Questa
storia del ballo ha dato alla testa a tutti?-
-Cosa?No,no va tutto bene.Alla grande,devo dire-rispose Harry con un gran sorriso.-George,non abbiamo mai avuto
occasione di parlare da soli e volevo dirti che mi dispiace tanto,per Fred.Nonostante tutti mi diciate che
non è colpa mia,alcune volte sento proprio che è così.-gli
confidò Harry.
George gli mise le
mani sulle spalle.-Harry,non
è assolutamente colpa tua.Questo te lo devi far
entrare in testa.Io non ce l’ho
minimamente con te,e anche i miei genitori e i miei fratelli.Fred
è morto perché vittima della guerra,guerra che tu hai vinto.Capito?-
Harry annuì,un po’ rincuorato.-George,sappi che puoi contare su di me.In
qualsiasi momento-
George sorrise.-Ne sono certo-,disse
stringendogli la mano.
-Insomma….che ne dici
di fare quattro santi tiri a Quidditch?-gli chiese George.
Harry sorrise.-Ron ci ammazzerà quando saprà
che non l’abbiamo chiamato-
Se Harry avesse
pensato a come far tornare a sorridere la Signora Weasley,l’unica
cosa che non sarebbe mai passata nella sua testa,era l’idea di un ballo.
Eppure,la Signora Weasley sembrava rinvigorita,o,perlomeno,questo
la distraeva dalla morte di suo figlio.
Andava in giro per
casa cercando camicie bianche o nere da lavare e stirare,e
pregava Ginny ed Hermione di scegliere alla svelta il proprio abito.
Harry sapeva
perfettamente di dover partecipare a questo ballo,perché,come
gli ripeteva spesso Ron, sicuramente sarebbe stato l’ospite più atteso.Ma ciò,provocava a Harry un certo
disagio.
-Devi imparare a
conviverci,Harry-gli disse
Hermione una sera,due settimane prima del ballo,quando tutti e tre stavano in
camera di Ron a cercare di pensare a come si sarebbe svolta la festa.
-Fantastico,tutta
la vita sotto i
riflettori…non è così che mi sono immaginato la mia vita dopo Voldemort-dichiarò Harry guardando fuori il crepuscolo.
Hermione lanciò un ‘occhiata nervosa a Ron,che fece finta di aggiustare il
poster dei Cannoni di Chudley al muro.
-Ma Harry…è…è
ovvio!Voglio dire,tu hai salvato l’intero mondo
magico!Non ci è mai riuscito nessuno!Diventerai famoso,anzi,già lo sei,ma direi
che rientra tutto nella norma…e poi…ma perché,Harry,non sei felice?Di quello
che stiamo vivendo?Una vita normale?-
-Si,Hermione,certo
che sono felice…-rispose Harry-è solo che….mi ci dovrò abituare,forse-
Hermione annuì.-Vedrai che dopo un po’ le acque si calmeranno.Per un po’ di tempo non potrai mettere il naso fuori dalla Tana che verrai assalito da gente…ma poi si
metterà tutto a posto-aggiunse osservando la faccia atterrita di Harry.
-E quindi…dobbiamo
andarci a questo ballo,non è vero?-chiese Ron affranto.Hermione gli lanciò un’occhiataccia.
-Se non vuoi che ti
lasci-gli rispose.
Harry cercò di
trattenere un sorrisetto alla vista di Ron pietrificato.
-Tu mi lasceresti per
un ballo?-chiese .
-Bè,visto che il primo e finora l’ultimo a cui
ho partecipato non è stato il massimo…-tentò di rispondere Hermione,ma Ron
cominciò a urlare qualche frecciatina contro ViktorKrum.
La mente di Harry,nel frattempo,vagava lontano,o meglio,vagava a tre piani
sotto la stanza di Ron,dove sicuramente Ginny stava in camera sua.
Improvvisamente la
voglia di baciarla cominciò a farsi sentire dentro Harry,che
si alzò di scatto.
-Dove vai?-gli chiese Ron,bloccando per un momento la faida contro
Hermione.
-Vado giu un secondo-rispose Harry,attraversando
la stanza e aprendo la porta,mentre Ron ed Hermione si scambiavano sguardi
perplessi.
Harry chiuse la porta
e cominciò a scendere le scale,mentre la sua mente si
impregnava solo del pensiero di Ginny,dei suoi lunghi capelli rossi,gli occhi
color cioccolato e la sempre più crescente voglia di baciarla.
Arrivato davanti la
sua porta,bussò e la sua voce disse –Avanti-
Harry aprì ed entrò
nella stanza di Ginny.Tutto era uguale a un anno fa,quando Ginny gli aveva dato il suo “regalo”per il
diciassettesimo compleanno di Harry.
Lei stava rovistando
dentro una grande scatola di velluto,dove Harry vide
numerosi fermagli per i capelli.
-Harry!-disse lei
sorpresa,tenendo in mano un nastro verde.
-Ti ho
disturbato?-chiese lui,chiudendo la porta.
-No,no…stavo…cercando
un fermaglio per i capelli per il ballo-rispose Ginny,richiudendo la scatola e
infilandola sotto il letto.
-Li dovresti lasciare
sciolti.I capelli,intendo-disse
Harry grattandosi la nuca.-Ti stanno bene così-
Ginny sorrise.-Se tu lasci così tuoi. -
Harry scoppiò a
ridere.-Se sei tu a dirmelo,non
lo farò-
Dopo un minuto di
silenzio,in cui rimasero a fissarsi intensamente,Ginny
gli chiese a voce bassa
.-Sei venuto a
salutarmi per caso o c’è qualcosa di preciso per cui
sei venuto da me?-
Harry mosse un passo
verso di lei.-Veramente…Ron ed Hermione hanno
cominciato a punzecchiarsi e ho pensato,cioè…-
Ginny gli si avvicinò
con un sorriso e lo baciò,dapprima lentamente,poi con
passione sempre più crescente.Harry la strinse a
se,sentendo il collo avvampare,mentre infilava le dita nei lunghi capelli rossi
di Ginny,esattamente come un anno fa,con la differenza che questo era un bacio
d’inizio di qualcosa di favoloso,e non un bacio d’addio.
Harry non seppe con
esattezza quanto lui e Ginny rimasero così,a perdersi
nelle loro bocche,ma alla fine dovette cedere per carenza di
ossigeno,totalmente impregnato dell’essenza di fiori che emanava la ragazza.
-Un intero anno a
desiderare tutto questo,sembra un sogno…-sussurrò
Harry.
Ginny sorrise.-I sogni si avverano sempre,me
l’hai insegnato tu due anni fa-
Harry la abbracciò.
-Sei troppo
importante per me,ormai.Non
ti lascerei mai andare per nulla al mondo-le disse,comprendendo
la felicità che gli pervadeva il corpo quando si trovava vicino a Ginny e la
voglia di non volersi mai separare da lei.
-Bè,su questo puoi starne certo.-rispose lei con una mezza risata.
-Quindi…vuol dire…che,insomma tu verrai al ballo con me,vero?-chiese Harry,con un
po’ di paura.
E se avesse
rifiutato?
Ginny sorrise.-Certo che ci vengo con te.Sto
insieme a te e ci vado con un’altra persona al
ballo?-chiese poi scoppiando in una risata.
Harry si passò una
mano in mezzo ai capelli,rendendosi conto adesso di
quanto stupida doveva essere stata la
sua domanda.
-In effetti-rispose
soltanto.
Ginny scosse la testa
ridendo e lo baciò di nuovo.
Un ringraziamento a :
RIDDIKULUS:grazie,continua a leggere e lo scoprirai^^
POTTERFANLALLA17:io AMO Harry e Ginny,la coppia più bella che mamma Rowl potesse inventare *______* mi farebbe piacere molto
leggerla^^
ROSY823:Sunlitdays
è il miglior forum che c’è ^^
MARYROBIN:Maryyyyyyyyyyyy!!!!*__________*
PAMAO:Càààààààààààà!!!!!...che bella recensione
*_____* nonostante sia arrabbiata con te ora ,sai che tvb!
Bene,ci vediamo al prossimo capitolo,”Il ballo della nuova era”,e
grazie a tutti!
Ron fissò il suo riflesso nello specchio della sua camera,mentre Harry sbuffava per l’ennesima volta,appollaiato sul
davanzale della finestra.
-Dobbiamo andarci.Lo vuoi capire
o no?Ci saranno tutti,intendo dire ogni singolo mago
che abita in Inghilterra.Non puoi non mancare!-gli
disse per la centesima volta Harry.
Ron lo guardò dallo specchio,in
una mano un papillon bianco e nell’altra una cravatta blu scura.-Tu non puoi mancare,mi dirai.Sei l’ospite più atteso.Ci sarà
qualsiasi tipo di persona ad elogiarti,e anche se tu
ballassi peggio di…di Neville,scommetto che ti adorerebbero lo stesso!Io non
posso non …-
-Ok.Ora basta-
Harry si alzò e si avvicinò a Ron.-Ora
tu ti infili questo benedetto smoking e poi andiamo giù,ci
staranno aspettando tutti.E poi-disse,colto da un
improvviso pensiero-Cosa diresti ad Hermione?Lei è gia a scuola che ti
aspetta,ne sono certo-
Ron parve demoralizzarsi ancora di più.-Ecco,questa è la ciliegina sulla torta.Ti
immagini Hermione che faccia farà quando mi vedrà
ballare?E poi ci saranno anche i suoi genitori!Che impressione avranno di me?-
Harry scosse la testa.-Ma scusa,l’anno scorso chi è che ha invitato Hermione a ballare al
matrimonio?Ron,hai lo stesso abito delle nozze di Bill e Fleur!L’anno scorso
non hai fatto storie…e per l’amor del cielo,credi che i genitori di Hermione ti
uccidano?Stai delirando!Se per smuoverti ci vuole Krum,gli
spedisco un gufo immediatamente!-
Al nome di Krum l’attenzione di
Ron parve risvegliarsi.Si guardò allo specchio di
nuovo,e gettò uno sguardo allo smoking appeso all’anta
dell’armadio.
-Papillon o cravatta?-chiese ad
Harry.
Harry sorrise anche lui.-Decisamente
cravatta-rispose.
Ron si vestì mentre Harry si
lasciava travolgere da pensieri vaghi.
Pensò dapprima a cosa sarebbe potuto accadere al momento
che sarebbe entrato a Hogwarts,le mani importanti che
avrebbe dovuto stringere,ma tutto ciò gli provocava un po’ d’ansia.
Aveva gia indossato il suo abito.Uno
smoking nero con camicia bianca e cravatta nera,che la
Signora Weasley aveva definito molto “sobrio ed elegante”,e doveva ammettere
che non era niente male.
-Harry?Ci sei?-gli chiese Ron.
Harry si riscosse e guardò l’amico,vestito
e pronto.
-Stai bene- gli disse-Dico sul serio-aggiunse,quando vide Ron lanciargli un’occhiataccia.
-Va bene,facciamo finta che io ci
creda…allora andiamo?-gli chiese,guardando Harry strano.-Harry,tutto a posto?-
Harry annuì,seguendo l’amico sulle
scale.-E’ solo che…è strano.Tutto
questo.E’ tutto troppo…bello,capisci
cosa voglio dire?-
Ron sorrise.-Alla perfezione.-
In cucina i Signori Weasley,Charlie
e Ginny li aspettavano vicino al camino.
-Oh Harry!Stai benissimo!-esordì la Signora Weasley
eccitata,correndo loro incontro,ed aggiustando la
cravatta a Ron.
Aveva indossato un vestito rosso che non era niente male,e che si accordava con la rosa rossa che il Signor Weasley
portava nel taschino della giacca,molto simile all’abito di Charlie.
-Visto che belli mamma e papà?-
Harry riconobbe la voce di Ginny,ma
non aveva ancora avuto modo di vederla,con la Signora Weasley che lo rigirava
continuamente.
Ma non appena ella si spostò,Harry
lasciò cadere il proprio sguardo sulla ragazza e…rimase senza parole.
Va bene che rimaneva sempre più affascinato dalla sua bellezza,ma con quel vestito blu notte,e tra i capelli sciolti un
semplice cerchietto del medesimo colore,si chiedeva se il battito del suo cuore
non fosse un po’ troppo accelerato.
Lei gli sorrise,mentre Harry udì
da lontano la voce della Signora Weasley chiedergli:-Harry,caro,ma la tua
accompagnatrice dov’è?-
Harry si destò e si voltò verso di lei.
-La mia…accompagnatrice?Abbiamo…ci dobbiamo incontrare a
scuola-balbettò,scambiando un’occhiata significativa
con Ginny.
Charlie gli diede una pacca sulla spalla.-Complimenti,Harry!Scommetto che è una bionda!-disse,mentre Ginny faceva
una faccia disgustata.
Ron si passò una mano sulla faccia.-Non
direi proprio-disse.
-E’ bella?-chiese la Signora Weasley,che
per qualche strana ragione lo chiese con un tono distaccato.
Harry sorrise.-E’ stupenda-
Ginny lo guardò sorpresa e contenta,mentre
il Signor Weasley diceva.-Ce la farai vedere tra
poco-
Ron incrociò le braccia al petto.-Sempre
che non vi venga un colpo-sussurrò.
-Cos’hai detto?-chiese la Signora Weasley,mentre
Harry e Ginny lanciavano un’occhiataccia a Ron.
Avevano entrambi stabilito che era ora di venire allo
scoperto con i Signori Weasley e l’intera famiglia,e
avevano deciso di farlo al ballo,in modo che no sarebbero servite così tante
parole.
Uno sguardo a loro due che ballavano,e
tutti avrebbero compreso.
Harry si immaginava gia come avrebbe potuto reagire la
Signora Weasley.
-Sì,bè,allora
possiamo andare,dato che anche Ginny e Ron aspettano le loro dame-si rivolse
verso Ginny –voglio dire, cavaliere- Ginny sorrise -a scuola-
-Andiamo via Metropolvere?-chiese
Ron sorpreso.-Ormai ci sappiamo smaterializzare!-
-Voi-disse con uno sbuffo Ginny.-Io
non ho imparato niente quest’anno a scuola-
-Voi potete anche smaterializzarvi-disse loro il Signor
Weasley –io e Ginny faremo la materializzazione Congiunta.Ci
vediamo ai cancelli di Hogwarts-
Harry si concentrò e chiuse gli occhi,girando
su sé stesso,per ritrovarsi,quando li aprì di nuovo,davanti all’enorme cancello
di ferro di Hogwarts.
Il castello si emergeva in tutta la sua imponenza e le
migliaia di finestre erano illuminate,comprese quelle
della torre di Grifondoro.
Harry fu assalito da un ‘ondata di
piacere e al tempo stesso di nostalgia per quella scuola,che lui aveva
considerato la sua casa per sei anni.
Dietro di lui comparirono subito tutti gli altri.
-Non mi ci abituerò mai alla Smaterializzazione-disse
Ron.In
effetti Harry notò che aveva la faccia un po’ bianca.
-Guardate la gente!-esclamò Ginny indicando con il dito
davanti loro.
Harry guardò verso il punto indicato e vide una folla
innumerevole nel giardino e nel parco di Hogwarts,chi
seduto sulle panchine,chi passeggiava felice e combriccole di maghi che
parlottavano tra loro.
-Ragazzi,noi andiamo
avanti-dissero i Signori Weasley.-Andiamo a salutare
Kingsley e gli altri.Ci vediamo dentro-
I Signori Weasley si avviarono per il portone,ed Harry li vide salutare molti maghi.
-Bè,vi saluto anch’io-disse Charlie.Poi gettò uno sguardo ad Harry.-Harry,in bocca al lupo,non credo che sarà molto facile
per te entrare a scuola senza essere notato-
Harry sorrise.-Ci proverò lo
stesso-
-Ci vediamo più tardi-
E detto questo si allontanò anche lui.
Harry,Ron e Ginny si scambiarono
un’occhiata.
-Allora entriamo?-chiese Harry,aggiustandosi
la cravatta.
-Quando vuoi te,amico-gli rispose
Ron.-Sto per conoscere i genitori di Hermione-aggiunse,più che verde ormai quasi marrone.
-Io ed Harry stiamo per dire a mamma e papà che stiamo
insieme-annunciò Ginny.
-Sto per essere assalito da migliaia di maghi-finì Harry,facendo un gran respiro.Poi prese
la mano di Ginny e tutti e tre cominciarono a risalire il viale verso
l’entrata.
Il giardino di Hogwarts per l’occasione era stato decorato
con magnifiche colonne che si ergevano in tutta la loro statura.
Fatine ed altri animali volavano tra i fiori,mentre Harry osservava affascinato vecchi,adulti e giovani
maghi,perfino bambini e neonati.
Due streghette giocavano vicino
il lago a sparare Caccabombe,mentre
Harry vide chiaramente una combriccola di bambini,che dovevano avere non più di
sette anni,rincorrere una fatina piuttosto luminosa.
-Merlino,è stupendo-sussurrò
Ginny,osservando Hogwarts illuminata dalla luna.
-Uno spettacolo impressionante-disse
Ron,anche lui incantato.
In quel momento una streghetta,che non poteva avere più di cinque anni,andò a sbattere
contro il ginocchio di Harry,che non l’aveva notata,essendo la bambina bassa.
-Scusa-disse Harry chinandosi,sentendo
la bimba piangere.-Mi dispiace piccola-
Ma a quanto pare la bambina non ne
voleva sapere di smettere di piangere.
Ginny si accoccolò vicino a lei.-Piccola,come ti chiami?-le chiese.
La bimba guardò Ginny con gli occhioni
pieni di lacrime e per un attimo frenò il suo pianto .
-Virginia-rispose lei,con la voce
infantile che può avere solo una bambina.
Ginny le sorrise.-Abbiamo nomi
simili,lo sai?Io mi chiamo Ginevra,ma mi chiamano
tutti Ginny-
Virginia spalancò gli occhi.-Davvero?-
Ginny annuì.-Sì-Poi gettò uno
sguardo a Harry,che la guardava incantato.-Ti assicuro che questo qui è un bravo ragazzo,solo che non ti aveva visto mentre passavi e vi
siete,diciamo,scontrati.Ma credimi,è
la persona più buona di questo mondo-
Harry sentì il cuore riempirsi di gioia alle parole di
Ginny,e per un momento nella sua testa passò un
‘immagine di lui e Ginny tra qualche anno con una bimba con una zazzera di
capelli rossi e occhi verdi.Si riscosse
immediatamente.
-Scusami-disse di nuovo Harry,abbassandosi
al livello della bimba.-Non volevo farti piangere-
Sul viso di Virginia spuntò un sorriso dolcissimo,mentre guardava Harry,e i suoi occhi umidi di lacrime si
soffermarono sulla cicatrice a saetta di Harry.I suoi
occhi si spalancarono immediatamente.
-Ma tu sei Harry Potter!-esclamò,guardandolo
estasiata.-Tu sei quello che ha salvato tutto il
mondo magico!La mia mamma e il mio papà dicono sempre il tuo nome a cena!-
Ron scoppiò a ridere,e solo allora
Harry si ricordò della sua presenza.Era come se lui,Ginny e la bambina fossero entrati in un mondo a parte.
-Davvero?-chiese alla bimba,che
annuì.
-E dove sono adesso i tuoi genitori?-le chiese Ginny con
delicatezza.
Sul viso della piccola comparvero nuove lacrime,mentre rispondeva aGinny.-Non li trovo più.Erano
qui e…e ora non li trovo più!-
Harry e Ginny si scambiarono un’occhiata,poi
Ginny disse.-Va bene,non ti
preoccupare,Virginia,adesso li ritroviamo,ok?Se ti
fidi e vieni dentro con noi riusciremo in qualche modo a ritrovarli…-
-Virginia!Oh,Virginia!Grazie al
cielo!-
Harry e Ginny alzarono lo sguardo verso due figure che
arrivavano a tutta velocità.Poco dopo,la bimba gridò.
-Mamma!Papà!-urlò correndo incontro a loro.Una donna la prese in braccio,stringendola
forte.-Oh Merlino,non sai
quanto ho avuto paura!Sono qui con te,piccola mia-disse,baciandole
la nuca.
-Mamma,papà,io sto bene-disse la
bimba ai genitori-grazie a loro- aggiunse indicando Harry e Ginny,che nel
frattempo si erano alzati.
-Come potrò mai ringraziarvi?-disse l’uomo ai due.Poi guardò Harry meglio e i suoi occhi indugiarono,come di consueto,sulla sua fronte.
-Ma lei è …oh Merlino,Pauline,cara,è…è Harry Potter!-urlò,proprio mentre un gruppo
di maghi passava lì vicino.
In men che non si dica,Harry fu travolto da persone,alcuni che chiedevano
l’autografo,altri eccitati al solo pensiero di stringergli la mano,e
addirittura Harry notò un paio di bambini che avrebbero potuto avere sei anni
al massimo,con una cicatrice identica alla sua disegnata sulla fronte.
Non riusciva a credere che la gente fosse così ossessionata
da lui.
Fortunatamente,nel giro di una
mezz’ora riuscì a liberarsi dopo essere stato supplicato da una mamma di
scrivere sul palmo della mano del figlio il proprio nome e cognome.
Cercò con lo sguardo Ron e Ginny e li raggiunse.
-Stavo pensando di comprarti un ombrello come quello di
Hagrid per proteggerti dai fogli di pergamena e dai calamai che ti voleranno vicino ogni volta che la gente ti chiederà di
fargli un autografo-disse Ron con un sorrisetto beffardo.
Harry gli lanciò un’occhiataccia.
-Potremmo andare?-chiese Ginny.-Credo
che mamma,papà ed Hermione ci stiano dando per
dispersi-
-Che vuoi da me-rispose Ron-Siete te ed Harry che vi siete
messi a giocare a fare la mamma e il papà-
Ginny lo guardò incrociando le braccia al petto.-Smettila-gli intimò,mentre Harry
sentiva il collo infiammarsi.
-Come siete puntigliosi-disse Ron,mentre finalmente si dirigevano nell’Ingresso.
-Io ed Harry stavamo aiutando una bambina che non trovava i
genitori mentre tu ti facevi gli affari tuoi-riprese Ginny.
-Si come no-rispose Ron con un sorrisetto,ma
mentre stava per varcare a soglia della Sala Grande,si sentì una voce
arrabbiata dietro le loro spalle.
-Ron!Ti sembra l’ora di arrivare?E’ una vita che ti
aspetto!-
Harry si voltò e vide Hermione,con
i capelli stranamente lisci,dirigersi a grandi falciate verso Ron mentre
lottava con un vestito rosa salmone.
-Non è colpa mia Hermione!-esclamò Ron-Questi due si sono
messi a giocare a fare marito e moglie!-.
Hermione guardò Harry e Ginny con le sopracciglia inarcate.-Che cosa diavolo…?-
-Oh,tu devi essere Ron Weasley.Piacere di conoscerti.Hermione
ci ha parlato tanto di te-
Alle spalle di Hermione comparvero due signori che si
tenevano a braccetto.Harry vide Ron sbiancare e
tendere la mano ai Signori Granger,mentre balbettava
qualcosa che doveva assomigliare a –Il piacere èil mio-
-E tu devi essere Harry Potter.Abbiamo
sentito parlare molto anche di te,ma non solo da
Hermione.Sembri essere molto conosciuto.-
Harry strinse la mano ai Signori Granger.
-E questa affascinante signorina è …-disse la Signora
Granger.
-E’ Ginny.La sorella di Ron-presentò Hermione.-Piacere di
conoscerti-disse il Signor Granger,baciando la mano a
una sconcertata Ginny.
Harry si lasciò travolgere da una stupida ondata di
gelosia.
-Allora io vado-disse Ginny,rivolgendo
un’occhiata sarcastica a Ron.-Ci vediamo dentro la
Sala Grande-
-Ti raggiungo-disse Harry,mentre
Ron li guardava andare via terrorizzato.
-Ben gli sta-disse Ginny
soddisfatta.-Adesso patirà una bella serata insieme
ai genitori di Hermione.Tipi strani,vero?-gli
chiese.
-Direi piuttosto …rigidi.Un po’
antichi.Ti ha fatto il baciamano.Chi
lo usa più?-disse,non riuscendo a nascondere una punta
di gelosia nella voce.
Ginny scoppiò a ridere.-Harry,mi piaci troppo.-
Harry le sorrise.-Anche tu-le
disse,-ma non chiedermi di farti il baciamano-
Ginny rise di nuovo,mentre
entravano nella Sala Grande.
Harry rivolse uno sguardo alla sala. I tavoli delle quattro
case-Grifondoro,Tassorosso,Corvonero e Serpeverde-erano spariti,sostituiti da centinaia di
tavolini .In un angolo,un buffet occupava almeno tutta
la parete.Harry pensò che gli elfi domestici si erano
dati parecchio da fare giù nelle cucine.
Dove di solito c’era il tavolo dei professori,ora c’era una grande pista da ballo,dove tante persone
ballavano il ritmo di una canzone scandita dal gruppo delle Sorelle Stravagarie.
Harry vide migliaia di teste girarsi verso di lui.
-Harry,io vado.E’
il tuo momento.La tua serata-gli disse Ginny.
Harry la guardò agitato.-No,Ginny,non mi lasciare da solo!-la supplicò.
Lei scosse la testa con un sorriso.-Tranquillo,te la caverai a meraviglia.Ne
sono sicura.Appena hai fatto,vieni
da me-
Con queste parole gli lasciò la mano e se ne
andò,il velo blu che le svolazzava dietro.
-Harry!Che piacere rivederti!-
Harry si voltò versò HoraceLumacorno,il suo vecchio
professore di Pozioni che gli correva incontro.-Ti
stavamo tutti aspettando!-
In un baleno Harry si ritrovò circondato da
tutto il corpo insegnate di Hogwarts.La professoressa
McGranitt gli strinse la mano con solennità ed Harry
vide che aveva gli occhi lucidi,ma fu felice che non
piangeva.
-Harry,se vieni con
me,vorrei presentarti a due miei amici che lavorano al Ministero-gli
disse Lumacorno,che quella sera indossava un completo
nero con i bottoni dorati che minacciavano di saltare,come sempre,sulla sua
enorme pancia.
La Professoressa Sprite,l’insegnante di Erbologia,scoppiò
a ridere.-Horace,per una
volta potresti lasciarlo in pace?Questa è la sua serata-
-In realtà,piacerebbe
a me fare due chiacchiere con Harry-
Harry si voltò e vide Kingsley Shakebolt,mentre Lumacorno sembrava deluso dalle parole della professoressa Sprite.
-Potrei scambiare due parole con te,Harry?-gli chiese Kingsley.
Harry annuì,anche se
gia sapeva di cosa avrebbe voluto parlargli.
Salutò i propri professori e si sedette ad un
semplice tavolino vicino l’entrata della Sala Grande.
-Harry,non voglio
rubarti molto tempo,so che questa sera sei molto richiesto,quindi arriverò
subito al punto.Arthur mi ha detto che ha parlato a
te,Ron ed Hermione dei M.A.G.O…-
-Sì-rispose Harry.-E la ringrazio molto-aggiunse.
Kingsley scoppiò a ridere.-E
da quando mi dai del lei?-
Harry lo fissò stupito.-Bè…-
-Puoi tranquillamente darmi del tu,Harry.Ce lo siamo dato per tanti anni!Bene,chiudendo la
parentesi,suppongo che tu,Ron ed Hermione ci abbiate pensato alla richiesta che
vi ho fatto…-
-Sì-rispose di nuovo
Harry-Io ho accettato.Voglio diventare un Auror.E anche Ron vorrebbe seguire le mie stesse materie.Hemione a dire la verità è ancora un po’ indecisa…ma è eccellente in tutte le materie.Sono sicuro che si troverebbe bene a fare qualsiasi
lavoro.-
Il viso di Kingsley si illuminò.-Fantastico,Harry!Non potevo
chiedere di meglio!Saresti un elemento importantissimo per la nostra squadra
Auror,vali sicuramente più di tutti gli Auror del Ministero messi insieme!-
-Bè…-balbettò Harry
imbarazzato.
-Fosse per me,ti
farei gia entrare al Ministero senza diploma e altre preparazioni varie…ma
potresti dover affrontare situazioni nuove.Preferisco
che tu sia allenato.Ti dico subito che dovrai
studiare ancora per un po’,diventare un Auror non è un
lavoro da niente…-
-Lo so-disse Harry deciso.-Ma
è quello che voglio fare.-
Kingsley annuì con un sorriso.-E io sono più che contento di sentirtelo dire. Allora,se sei d’accordo,ti farò avere al più presto tutti i dati
utili per cominciare i corsi.Siamo a Luglio,ormai,e quanto al Signor Weasley,mi hai detto che vuole percorrere
la tua stessa strada…-
-Bè…-disse Harry,che voleva subito chiarire le intenzioni di Ron.-Vorrebbe prendere i M.A.G.O,sì,ma
per il momento ha gia un altro lavoro-
Kingsley annuì.-Va
bene lo stesso.Seguirà le tue stesse materie.Per quanto riguarda la Signorina Granger…-
Harry lo interruppe.
-Dovresti parlare con lei.E’
qui,da qualche parte,ha le idee un po’ confuse…-
Kingsley si alzò.-La
cercherò,allora.Harry,sono
contento che tu abbia scelto di diventare un Auror,ripeto,molto contento.Congratulazioni.-
Detto questo gli tese la mano ed Harry la
strinse con un gran sorriso.
In quel momento si chiese se si poteva essere più felici al mondo.
Kingsley si stava allontanando,quando ad Harry venne in mente una cosa a cui pensava da
molto tempo,negli angoli più remoti della sua mente.
-Kingsley!Kingsley!-esclamò raggiungendolo.Kingsley si voltò.
-Sì,Harry?-
-Ecco,ci sarebbe un
favore che vorrei chiederti-gli disse Harry.
-Dimmi-disse Kingsley
curioso.
-Non so chi è il nuovo preside di Hogwarts,ma anche Piton lo è stato,e tu
sai che in realtà lui stava dalla nostra parte…io,ecco,vorrei …che il suo
ritratto fosse appeso come tutti quelli degli altri Presidi.-
Kigsley lo fissò per un
minuto buono,poi annuì.-Come
vuoi,Harry.Provvederò.-
-Grazie-rispose Harry.
-Ora devo andare.Ci
vediamo-
Detto questo si allontanò di nuovo,proprio mentre Harry sentì qualcosa passargli vicino.Si voltò e si trovò pericolosamente vicino al viso di Romilda Vane.Fece
immediatamente un passo indietro.
-Ciao Harry-gli
disse lei,che indossava un abito color pesco.
-Ciao-le rispose Harry,a disagio.Sperava che Ginny non
fosse nei paraggi.
-Allora come va?Ti trovo molto bene-disse Romilda,osservandolo da capo a piedi.
-Grazie.Senti,mi dispiace,non voglio essere scortese,ma devo proprio
andare,devo fare una cosa importante…-e con la voce che gli si spegneva la
lasciò lì e corse a cercare Ron ed Hermione per parlargli di quello che gli
aveva detto Kinglsey.Ma la sala era gremita di
persone che si voltavano a guardarlo a ogni passo che faceva ed era praticamente
impossibile riuscire a scorgerli.
Ad un tratto,sentì
la voce pomposa di Percy Weasley arrivargli nelle
orecchie.
-Davvero mamma,sono
contentissimo che tu stia meglio…-stava dicendo.
-Piuttosto tu,tesoro,come
stai?Ti vediamo così poco…vivi ancora a Londra?-Harry sentì la voce della
Signora Weasley.
Harry seguì il suono di quelle voci e,dopo varie spintonate,trovò i Signori Weasley ,Percy,Bill e Fleur seduti ad un tavolo.
-Harry!-fece Bill alzandosi e stringendogli
calorosamente la mano.Tutto bene?-
-Oh,Arrì,sono così felisce di
rivederti!-esclamò Fleur,splendida nel suo vestito dorato.Tuttavia
Harry notò che aveva un po’ di bolle in faccia.
-Anch’io-disse Harry.-Ti senti bene?-gli chiese poi,guardandole
il viso.
Fleur si toccò le guance.-Oh,oui,tranquillo,un po’ di
allergia…sono delicata io!-rispose,ma Harry notò l’occhiata che si scambiò
subito dopo con Bill.
Accigliato,osservò
la Signora Weasley sistemare il fiore nel taschino al marito.
-Harry.E’ un
piacere rivederti-
Harry si voltò verso Percy,e vide un po’ di tensione sul suo viso,come se non sapesse
bene come comportarsi.
Harry era ancora arrabbiato con lui.Non aveva dimenticato come aveva trattato i Weasley,di quanto aveva fatto soffrire la Signora Weasley,ma poi si
era pentito e avevo fatto la pace con la propria famiglia durante la Battaglia
di Hogwarts.
Fu forse per quello che gli rispose
cordialmente.
-Harry,sai dove sono
Ron e Ginny?-gli chiese la Signora Weasley,finendo di aggiustare la giacca del
marito.
Harry scrollò le spalle.-L’ultima
volta che ho visto Ron stava conoscendo i genitori di Hermione-rispose.
La Signora Weasley lo guardò emozionata.-Il mio Ron…-sussurrò.
Harry trattenne a fatica una risata.
-Dov’è la tua
accompagnatrice,Harry?-gli chiese Bill.Harry voltò di scatto la testa verso di lui.
-Da qualche parte.Non
riesco a trovarla-rispose,pensando che era la verità.
-Devo ancora vedere con chi è venuta al ballo
Ginny-disse risoluta la Signora Weasley,come se quello fosse il suo unico obiettivo della serata.
-Già,voglio vederlo
anch’io questo ragazzo-aggiunse il Signor Weasley.
Harry sentì l’agitazione crescere dentro di
lui.
Cosa avrebbero detto una volta che li
avessero visti insieme?
-Signor Weasley,ho
parlato con Kingsley-disse Harry cambiando argomento.
Il Signor Weasley lo guardò sorpreso.-Bene!E cosa ti ha detto?-
-Che lui crede che abbia fatto una buona
scelta,e che mi manderà alcuni dati utili alla
partecipazione dei corsi-rispose Harry allungando l’occhio dietro le spalle di
Bill e Fleur.Era sicuro di aver visto una chioma
rossa passargli davanti.
Così si scusò con i Weasley e cercò Ginny,trovandola schiacciata in un angolo vicino il buffet mentre
parlava con una ragazza dai lunghi capelli biondi, gli occhi velati e l’aria
sognante, e un ragazzo con la faccia tonda e sudata.
-Harry!-lo salutò Luna.Ginny
e Neville,che erano di spalle,si voltarono.
-Dove diavolo eri finito?Cominciavo
a pensare che ti avessero rapito-disse Ginny con un bicchiere di Burrobirra in mano.
-Non riuscivo a trovarvi.Ciao
Luna,ciao Neville-disse salutando
con la mano i due.
-Sapete dove sono Ron ed Hermione?-chiese.
-L’ultima volta li
ho visti seduti ad un tavolino mentre Ronfaceva amabilmente conversazione con i
genitori di Hermione-disse Ginny con un sorriso
beffardo.
Ad Harry venne di
nuovo in mente l’episodio della bimba Virginia e sorrise anche lui.
-Neville come
stai?-chiese al ragazzo.
-Oh,benissimo-rispose
lui-Pensa che mia nonna ha cominciato a chiedermi di trovarmi moglie,perché
dice che è talmente fiera di me che vuole sapere se mio figlio sarà cosi anche
lui-
Luna lo guardò sognante.-Io
invece mi sto dedicando allo studio di una pianta piuttosto strana.Non riesco ancora a capire dove sia nata-
Neville spalancò gli occhi.-Se
vuoi ti aiuto io!Dimmi come è fatta!!-
E mentre Neville e Luna parlavano della
misteriosa pianta,Harry intravide Seamus
Finnigan e DeanThomas che
parlavano animatamente vicino a loro.
-Vieni-disse a Ginny
prendendola per mano.
-Harry non mi sembra il caso-disse lei,guardando dove voleva andare Harry.
-Perché?-chiese Harry.Poi
ricordò.-Sì,ho capito.-rispose,pensando a Dean.
-Credevo ti avesse dimenticato-aggiunse poi,dopo un minuto di silenzio.
Ginny si strinse nelle spalle.-Non lo so,però mi sembra
comunque brutto…vai tu.Io vado in cerca dei miei
genitori…a proposito,sai se George è arrivato?-
-Non l’ho visto…comunque i tuoi dovrebbero
stare qui vicino.Ah-disse poi,ricordandosi-tua
madre è determinata a sapere con chi sei venuta al ballo.Credo
che quando ci vedrà insieme le prenderà un colpo veramente-
Ginny sbuffò.-Che stress…-
Harry rise,poi si
voltò .Dean e Seamus erano
spariti.
Harry sospirò.-Mi
sa che vengo anch’io con te.Non trovo più Dean e Seamus.Stavano qui…questa
serata è un vero delirio…-
-Bè…-disse Ginny
lentamente.-Se ti può consolare,stanno
arrivando i due piccioncini-
Harry guardò in avanti e vide Ron ed Hermione
avanzare tra la folla,Hermione che reggeva il vestito
cercando di non inciamparci,e raggiungerli.
-Ho parlato con Kingsley!-esordì Hermione
eccitata.-Ha detto che aveva parlato con te Harry!Ho
deciso,mi ha aiutato lui a scegliere!-
-Fantastico Hermione!-disse Harry-E cosa hai
scelto?-
-Vorrei lavorare,come
inizio,diciamo,al dipartimento della Regolazione e Controllo delle Creature
Magiche!Che ne pensi?-
-Bè,non c’era
dubbio-disse Ron,che chissà perché,aveva un aria scocciata .-Dopo quella follia
del C.R.E.P.A…-
-Dovevi proprio diglielo di noi due, eh?Non
hanno fatto altro che interrogarmi tutto il santo tempo su che tipo di lavoro
vorrei fare,se ho intenzione di sposarmi e mi hanno
fatto chiaramente intendere che non gli piaccio!-urlò Ron rosso di rabbia.Alcune persone si voltarono,mentre
Hermione era visibilmente scioccata.
-Ron…-sussurrò.
-Io non sono un ragazzo perfetto!Non posso
farci niente!Quindi dì ai tuoi genitori che mi devono accettare cosi come sono!-
Con questa ultima affermazione,Ron girò sui tacchi furente di rabbia mentre Hermione si
voltò dall’altra parte,reprimendo un singhiozzo.
Ad Harry sembrò di
essere tornato a quattro anni fa,al Ballo del Ceppo.
-Hermione-disse Ginny passando
un braccio intorno alle spalle della ragazza.-Non
fare così…mio fratello è un idiota.Non ci puoi fare
niente. –
-Vado a parlare con Ron-disseHarry-cercherò di capire cosa è successo.Stai tranquilla-aggiunse,battendo
una mano sulla spalla di Hermione.
Abilmente riuscì a schivare alcuni ragazzi
che tentavano di scattargli una foto e si diresse a passo svelto nell’atrio del
castello.
Sicuramente,Ron era uscito
fuori.Ed infatti lo trovò
nel bagno del primo piano,dove incontrò finalmente anche Dean
e Seamus.
-Harry-feceSeamus-E’bello
rivederti amico-
Harry sorrise loro.-Ron
è qui?-chiese.
-Sì.L’abbiamo visto
sbattere la porta.Sembrava di cattivo umore.E’ tutto a posto?-gli chiese Seamus.
-Spero di si-sospirò
Harry,proprio mentre Ron scaricava e usciva dal gabinetto.
Uscendo,alzò la
testa e trovò Harry che lo guardava.
-Qualsiasi sia la ragione per cui sei venuto
qui,non mi va di parlare di Hermione-esordì,mentre
Seamus e Dean si lanciavano
occhiate perplesse e uscivano adagio dal bagno.
-Posso almeno sapere che è successo?-chiese
Harry una volta che la porta si fu richiusa.
-No-rispose Ron.
Harry chiuse gli occhi un momento,sfinito ed anche un po’ irritato.Non
stava facendo altro quella sera che correre da una parte all’altra di Hogwarts.
-Ok.Quando vuoi,io sono qui-disse,e uscì di nuovo,rientrando in Sala Grande.Perso com’era nei suoi pensieri,non
si accorse di andare a sbattere contro una ragazza.
-SCUSAMI!Mi disp…-ma
si fermò quando vide che la ragazza in questione era Cho.
-Cho,ciao!-disse un pò imbarazzato.
-Ciao Harry-la
salutò lei,tranquilla.-Sembravi
un po’ sulle nuvole-disse ,massaggiandosi il braccio.
-Sì,stavo pensando a
un po’ di cose.-rispose,evitando di guardarla.
-E tra quelle cose c’è anche Ginny?-gli
chiese lei,un po’ indagatrice.
Harry alzò lo sguardo su di lei.-Anche-rispose.
Cho lo guardò un po’
dispiaciuta.-E’ carina-disse.
-Sì,molto-disse Harry.-io…iodevo proprio
andare…-
-Sì,anch’io.Mi ha fatto piacere parlarti di nuovo-disse lei e lo
salutò con la mano.
Harry si allontanò un pò
frastornato e rientrò nel caos della Sala Grande.Non
ci si poteva muovere.
Individuò il tavolo dei Signori Weasley e vi
si diresse a passo spedito,occupando i posto vicino a
Ginny ed Hermione.
-Ci hai parlato?-disse Hermione
immediatamente.Sembrava essersi sfogata.
Harry sospirò.-Non
ha voluto-
Hermione si voltò dall’altra parte ,ma Harry vide la tristezza nei suoi occhi.
-Glielo diciamo?-Harry si voltò verso Ginny.
-Cosa?-disse,perso
ancora nei problemi dei suoi due migliori amici.
-Ai miei genitori.Di
me e te-sussurrò lei.-Mi stanno facendo il terzo
grado su questo ragazzo. Facciamola finita e basta-
Harry annuì e le prese la mano sotto il
tavolo.
-Mamma,papà…-cominciò
Ginny.
-Si tesoro?-chiese la Signora Weasley
distratta.
-Vi dovrei dire una cosa…-
Ma la sua frase passò inosservata.Tutti infatti sembravano
impegnati nei loro discorsi.
-Ehm…-balbettò Harry.-Tossicchiò,ma non ebbe nessun effetto.
-Oh,al diavolo-sbottò
Ginny.Prese il viso di Harry tra le mani e lo baciò
appassionatamente.
Quando si staccarono,Harry
teneva ancora gli occhi chiusi,incapace di aprirli,temendo la reazione dei
Signori Weasley.
Poi si fece forza e li aprì.
L’intera famiglia Weasley sembrava aver perso
l’uso della parola.I Signori Weasley li guardavano
scioccati,e nel viso della Signora Weasley
cominciavano ascendere le famose
lacrime già previste da Ginny.
-Lo sapevo!-esclamò Charlie.
Solo in quel momento Harry si accorse che era
presente anche lui.
-Oh mon Dieu-disse
Fleur con una mano sul cuore.-Jinnì e Arrì!-
Bill li guardava a bocca aperta.
-Ne ero quasi sicuro,vi
vedevo come vi guardavate alla Tana,anche l’anno scorso…immaginavo che ci fosse
qualcosa tra voi due e avevo ragione!-continuò Charlie,scagliando il pugno in
aria.-Harry,non potevi
scegliere di meglio!-
Harry sentì il collo infiammarsi ma sorrise
comunque a Charlie,mentre i Signori Weasley e Bill
erano ancora sotto shock.Hermione sembrava aver
riacquistato un po’ il sorriso alla vista dei visi sorpresi dei Weasley.
-L-l’anno
scorso…?-balbettò la Signora Weasley.-Vuol dire che
voi due è da un…un anno…-
-No-chiarì Ginny.-Harry mi ha lasciato a Giugno dell’anno scorso-
-Non volevo metterla in pericolo-aggiunse
subito Harry,notando la faccia del Signor Weasley.-Non l’avrei mai fatto altrimenti,ma non potevo trascinare
Ginny in tutto quel…quel che è successo.Tengo troppo
a lei-
La Signora Weasley lo guardò ancora per un
secondo,poi emise una specie di singhiozzo disperato
cominciando a piangere con il viso nascosto tra le mani.-La
mia Ginny…con Harry,e Ron ed Hermione…-
Ginny sorrise dolcemente guardando la mamma,mentre Hermione tornò un po’ mogia,una volta sentitasi
nominare dalla Signora Weasley.
-Ecco perché eri così strana …adesso che mi
ricordo,c’era un periodo che sembravi molto
giù,l’estate scorsa-fu l’unica cosa che riuscì a dire Bill.Poi
guardò Harry-Bè,Harry,guai a
te se la fai soffrire di nuovo!-esclamò scherzosamente,ma Harry decise di
prenderla come una cosa seria.
-Già,in effetti vi
siete messiin un affare serio dicendolo
a tutti noi.Sarà un po’ diverso,ora.Sono contento, Harry ,che tu stia
con mia figlia-disse il Signor Weasley,scrutandolo da sotto gli occhiali
cerchiati di corno.
Harry sorrise loro,mentre
Fleur si alzava e raggiungeva Ginny e la baciava su una guancia.-CongratulasionsJinnì…io sono
sicura che avecArrì ti
troverai trèsbien.-
Ginny la guardò sedersi di
nuovo sconcertata. -Diavolo,non avrei mai detto
che la notizia avrebbe fatto così scalpore tanto da indurre Fleur a baciarmi su
una guancia-sussurrò .
-A dire la verità non ce l’aspettavamo
proprio-continuòBill-o
almeno io,sicuro.Voglio dire,Ron
ed Hermione erano scontati,si vedeva a un miglio di distanza che erano
innamorati-disse sorridendo in direzione di Hermione,che accennò ad un piccolo
sorriso triste-ma Harry e Ginny...Merlino,chi se
l’aspettava?-
-Io l’ho sempre pensato!-esclamò la Signora
Weasley con la voce rotta dal pianto,mentre suo marito
le batteva gentilmente sulla spalla.-Fin da quando Ginny
era piccola,sognavo che un giorno…un giorno…oh,sono
così felice,è tutto come volevo!-finì,alzando il viso inondato di lacrime e
asciugandosi gli occhi con il tovagliolino che le stava porgendo Hermione.
-Così se ora ci beccate che ci baciamo non vi
prenderà un colpo-disse Ginny completamente sincera.
-Merlino e Morgana,mi
ci dovrò abituare-dissero Bill e Charlie,mentre Fleur li guardava sognante.
Harry sentì il nodo che lo stringeva allo
stomaco alleviarsi.
Ma ora che ci pensava,era
stato uno stupido a preoccuparsi così:avrebbe dovuto prevedere che i Weasley
sarebbero stati contenti che stesse con la più piccola della famiglia.
-Che ha fatto Ron?-chiese Percy,rispuntando in quel momento dalla folla.
-Non sai che ti sei perso,Perce-disse Bill con un sorriso,dandogli una pacca sulla
spalla.Un secondo dopo Ron era ricomparso dal nulla e
si stava sedendo malamente tra Harry e
Ginny,separandoli.
Hermione trattenne il fiato.
-Scusa?-fece Ginny.
Ron la guardò storto.-Lasciami
in pace,Ginny-
-Perché invece di prendertela con loro non ti
sfoghi su di me,visto che sono io la causa della tua
rabbia?-gridò Hermione,di nuovo sull’orlo delle lacrime.
La famiglia Weasley sembrava di nuovo interessata alle vicende sentimentali di un
Weasley.
-Merlino,ma che
dici?Non è con te che sono arrabbiato,ma con i tuoi genitori!Chi si credono di
essere,per venire a dirmi quello che devo fare della mia vita?-gridò a sua
volta Ron,mentre sempre più gente si voltava a guardare.
-Harry…-glisussurrò Ginny in tonod’allerta.
-La verità è che non sai affrontare il fatto
di essere coinvolto in una relazione seria!Perchè i tuoi genitori possono
sapere di noi e i miei no?-urlò Hermione frustata,cominciando
di nuovo a piangere.
Harry intravide tra le persone che
assistevano alla litigata anche Lavanda Brown insieme
all’amica Calì,la prima che
guardava Ron con enorme interesse.
-Ok,basta-disse Bill
,notando che nessuno si faceva avanti per bloccare la faida contro i due.-Ne parlerete in privato,qualsiasi
cosa sia,va bene?Forza-
Ron stava molto probabilmente per ribattere ma ad uno sguardo del fratello maggiore chiuse la
bocca e guardò Hermione.
-Parliamone,te
prego-sussurrò lei guardandolo,quasi implorante.
Ron sospirò cerando di calmarsi,poi annuì ,facendo cenno senza parlare alle porte della Sala
Grande.
Hermione annuì e insieme a
lui si allontanò dalla piccola folla che ormai accalcava il tavolo dei
Weasley,fino a quando non sparirono dalla vista di Harry.
Harry notò che molta gente era accorsa
pensando che la cosa riguardasse in qualche modo lui.
Dopo aver constatato che in realtà non era
così,le persone cominciarono a tornare alle loro
consuete conversazioni e tornò la pace.
-Ehm…sembra inopportuno chiedere che cosa è
successo?-chiese Charlie a Harry e Ginny.Entrambiscossero la testa,proprio mentre
la Professoressa McGranitt,con cui Harry non aveva
ancora avuto occasione di parlare bene,occupava il posto dove fino a pochi
secondi prima c’erano le Sorelle Stravagarie a
cantare.
Si puntò la bacchetta alla gola,mormorò qualcosa sottovoce,e quando parlò la sua voce era
amplificata.Harry immaginò che fosse il momento più
atteso della serata,difatti la gente intorno a lui era molto eccitata.Il silenzio calò immediatamente in Sala.
-Buonasera a tutti voi.Siamo
lieti di avervi qui con noi,e prima di tutto vorrei
ringraziare il Ministero Della Magia,per aver concesso questa splendida serata.Dunque…-disse guardando in tutte le parti della Sala-come potete vedere Hogwarts è stata aggiustata
completamente,pronta ad accogliere di nuovo i vostri figli il primo settembre.Hogwarts è diventata di nuovo un luogo sicuro,e tutto
questo grazie alle persone che hanno partecipato nella Battaglia della
Scuola,alcune tra cui-e qui la voce della Professoressa tremò
leggermente-decedute combattendo e sperando di vivere in un mondo migliore-
Harry voltò la testa verso la Signora Weasley.Non sorrideva più, ora;fissava la
Professoressa McGranitt ma gli occhi erano
nuovamente,terribilmente, velati di lacrime.
-Il mio scopo,ora,non
è quello di riportare in tutti voi il dolore e la tristezza che sicuramente
avrete cercato di dimenticare in questi giorni,ma solamente ricordare i defunti
per onorarli,per renderci conto di quanto loro siano stati importanti per
noi,la bontà che hanno avuto,sacrificandosi per creare un mondo migliore.-
Harry notò che il silenzio era diventato
quasi tetro in Sala,e vide tante persone che alle
parole della McGranitt abbassavano il capo o si
strofinavano gli occhi.
Tutti i Weasley sembravano essersi
afflosciati dopo le parole della professoressa.Fleur
aveva poggiato una mano sulla spalladel marito,Charlie guardava un punto
imprecisato della tovaglia del tavolo,Percy fissava
la professoressa McGranitt con occhi vacui ,Ginny
stringeva tra le mani un bicchiere di vetro così forte che Harry si sorprese
che non si rompesse,e i Signori Weasley si stringevano tra loro.
Harry sentì un brivido percorrerlo in tutto
il corpo e la risata di Fred gli tornò in mente squillante,colpendolo
al cuore.
Poi alzò la testa e guardò la professoressa McGranitt far materializzare una lunga pergamena arrotolata
stretta.
La srotolò lentamente,e
si sistemò gli occhiali sul naso.
-Vorrei ora quindi leggere i nomi dei nostri
compagni che abbiamo perduto,lasciando in noi un
terribile senso di vuoto.-
E così cominciò ad elencare i cinquanta morti o giù di lì della Battaglia di Hogwarts.Harry notò,quando venne nominato ColinCanon,suo fratello Dennis
che si stringeva a un uomo che dovette presumere che fosse suo padre.
Alnome di Fred,tante persone si
voltarono verso il loro tavolo,ed Harry notò per la prima volta il padre di
Luna ,XenophiliusLovegood,fissarlo.
Non appena Harry incrociò il suo sguardo,Xenophilius distolse il suo e
finse di concentrarsi sul soffitto della Sala Grande.
Pieno di rancore,Harry
vide la signora Weasley che sbatteva le mani forte e fragorosamente,mentre le
lacrime scendevano a fiotti sul suo viso e alzava gli occhi su,come se stesse
guardando Fred in cielo.
Ginny piangeva ad occhi chiusi e anche lei
batteva le mani.Bill,Charlie
e Percy battevano le mani con gli occhi velati di
tristezza ed Harry intravide vicino la Sala Grande,in piedi,Ron che batteva
anche lui le mani ,ed Hermione che gli teneva la mano.
Anche se non era decisamente il momento
esatto per ridere, fu felice di vedere che a quanto pare
Ron ed Hermione avevano fatto la pace.
La McGranitt finì
di leggere la lunga lista,ed ogni volta,tutta la Sala
scoppiava in un fragoroso applauso.Poi la
professoressa ,dopo aver letto l’ultimo nome,continuò.-E più di tutto,oggi dovremmo
ringraziare una persona,un uomo ormai,che ha sacrificato se stesso per salvare
tutti noi,rischiando la propria vita fin dalla tenera età di 11 anni.Tutti noi dovremmo ringraziare Harry.HarryPotter-
Harry vide centinaia di teste voltarsi verso
di lui.Con il cuore in gola,sentì
partire un lungo applauso e udì chiaramente fischi di approvazione.Lentamente,si alzò,sorridendo,anche se in cuor suo aveva
sperato che la professoressa McGranitt non lo
nominasse.
Quando l’applauso si affievolì,Harry si risedette ma vide Hermione e Ron che gli sorridevano
largamente dal fondo della Sala,e i Weasley sorridergli emozionati.Poi vide Ron osservare qualcosa fuori
dalla Sala Grande,e lui ed Hermione sparirono.
Poi,quando tutti
rivolsero di nuovo la loro attenzione alla professoressa McGranitt,sentì
una bocca posarsi sulla sua guancia.Si voltò e vide
Ginny che gli sorrideva.
-Questo è per quello che hai fatto per
noi-sussurrò,guardandolo intensamente.
Haary annuì,e le restituì lo sguardo.Poi la
professoressa McGranitt parlò di nuovo,ma lui non capì cosa disse perchè sentì una mano battergli
sulla spalla,si voltò e vide Ron.
-Vieni un attimo fuori-sussurrò questi.
-Che cosa?No,voglio
sentire cosa dice la McGranitt-disse risoluto.
-E’ una cosa
importante!-insistè Ron.
-Se per cosa importante intendi le litigate
di te ed Hermione,potete aspettare cinque
minuti!-esclamò Harry,irritato,mentre la Professoressa McGranitt
parlava ancora.
-No,non è
quello,scemo.Ti prego,Harry,devi
aiutarci-
Harry guardò l’amico.A
dire la verità,dalla faccia di Ron sembrava una cosa
seria,così si alzò cercando di non far rumore.
-Dove vai?-gli
chiese Ginny.
-Torno subito-rispose
Harry,lasciando i Weasley con facce perplesse e
attraversando la Sala affollata con Ron,proprio mentre la McGranitt
pronunciava il nome “Kingsley Shabolt”.Harry immaginò
che la McGranitt stesse dicendo qualcosa sul nuovo
Ministro della Magia.
Fu una fortuna per Harry,perché
nessuno lo notò,impegnati tutti nell’osservare Kingsley.
Una volta fuori dalla
Sala Grande,sentirono ancora chiari gli applausi per il nuovo Ministro.
-Si può sapere dove andiamo?-chiese Harry a
Ron,notando che stavano salendo al primo piano.
-Si tratta di George-lo
informò Ron preoccupato.-Non…non sta molto bene.Vuole vedere te--continuò,salendo
a due gli scalini della rampa di scale.
-Che cosa?-esclamò Harry correndo per stargli
dietro.-Cosa vuol dire non sta molto bene?-
-No,non
fisicamente,se è quello che pensi,è…insomma,ora lo vedrai-
-Ed Hermione dov’è?-
-E’ di sopra con
lui-rispose Ron con il fiatone,svoltando a destra
.-Ecco,ci siamo quasi…-
Erano arrivati alla Sala dei Trofei.Ron spinse la porta e lui ed Harry entrarono.
George stava abbracciato ad
Hermione,e singhiozzava forte sulla sua spalla.Quando
Hermione li vide,trasse un respiro di sollievo.
-Come va?-le chiese Ron.
George alzò la testa ed Harry sentì come un
calcio in pieno stomaco:aveva gli occhi così gonfi che
si stupì che riuscisse a vedere qualcosa ed era visibilmente a pezzi.
-Harry!-esclamò,correndogli
incontro e scuotendolo per le spalle.-Harry,tu mi devi aiutare!-
-George…-
-Quando ci hai raccontato cosa è successo
nella Foresta Proibita,hai detto che hai rivisto
Sirius,i tuoi genitori…come hai fatto?-
-George…-
-Voglio rivedere Fred!Io non…non ce la
faccio!Ti prego,tu devi aiutarmi!-urlò,piangendo e
scuotendolo più forte.Ron tentò di poggiargli una
mano sulla spalla,ma lui la scacciò via.
-Non si può,George,mi
dispiace-gli disse Harry.-Non
è più possibile-
-Ma perché?Tu non puoi farmi questo…io devo
rivedere mio fratello…-
-E’ una storia
complicata,ma a parte che ora non è più
possibile…George,segneresti la tua vita!Vivresti sempre nell’illusione un
giorno di riavere Fred,ma non è così…-sussurrò Harry.
-Sono entrato e appena varco la soglia cosa
mi sento?Il nome di mio fratello!E tutti che applaudono!Ma cosa ne sanno loro
di mio fratello?Niente!-urlò,scacciandosi via le
lacrime dagli occhi.
-E’ vero,George,ma ora calmati,ti prego…-sussurrò Hermione anche lei
con le lacrime agli occhi.
George strizzò gli occhi,gli
aprì e trasse un profondo respiro.Sembrava si stesse
calmando.
-George?-mormorò Ron.
George si voltò verso di lui.-Avete ragione-
-Cosa?-
-Avete ragione.Fred
è morto.Non c’è più .Devo
farmene una ragione-
Harry,Ron ed
Hermione si scambiarono uno sguardo.
-Scusa,Harry,se sono
stato un po’ forte di maniere con te.Non avrei dovuto.Ma quando sono arrivato e…e…-
-Non fa niente,George.Come se non fosse successo niente.Vero?-chiese
Harry agli altri due,che annuirono.
-Preferirei che non raccontaste agli altri di
…di questo che è appena successo-disse lui,guardandosi
le scarpe.
-Non c’è problema-mormorò Hermione
timidamente.
George annuì.-Voglio
andare via.Scusate,ho
bisogno di stare un po’...un po’ da solo.Se non vi
dispiace-
-Certo,come vuoi
–gli disse Ron dandogli una pacca.George gli
sorrise,gli occhi ancora un po’ rossi,e dopo aver rivolto un’occhiata a Harry
ed Hermione,uscì.
Il silenzio piombò tra di
loro.
-Sono stato uno stupido.Dovevo
immaginarlo che non sarebbe stato bene-disse alla fine Ron
-Ci avevamo creduto tutti-lo
consolò Harry.-Vedrai che si riprenderà
ora-
-Pensa,se non avessimo litigato…-disse
Hermione prendendo la mano a Ron.
-Probabilmente non avremmo potuto aiutare George,sì.-concluse Ron stringendogliela
con gentilezza.Poi si rivolse ad
Harry.-Vedi Harry?Alcune volte va bene che io ed
Hermione litighiamo-
Harry sorrise.
-Torniamo giu?-propose Hermione.-La serata non è ancora finita.Possiamo
ancora aggiustarla,non credete?-
Harry e Ron annuirono e insieme tornarono giu nella Sala Grande e raggiunsero gli altri.
-Dove siete stati?-gli chiese
Ginny non appena Harry si sedette.
-Te lo dico dopo-rispose lui,notando
che erano in ascolto altri membri della famiglia Weasley.
Ginny annuì e guardò la pista da ballo,dove
le Sorelle Stravagarie stavano cantando a tutto
volume.
-Che cosa stai guardando?-chiese Ron,osservando
il punto che stava fissando la sorella.
-Niente,è solo che…Luna sembra
piuttosto occupata a insegnare a Neville come si balla il tiptap.E’ divertente stare aguardarli-dise con un risolino.
Harry guardò davanti a sé.
In effetti,Luna con il suo vestito
color arancio,stava cercando di far eseguire alcuni passi con i piedi ad un
povero Neville in frac.
-A proposito,sapete il Cavillo
come va?-chiese Ron.-Cominciava a starmi simpatica
quella rivista-
-A quanto dice Luna,va alla grande…-rispose
Ginny osservando ancora con un sorriso sulle labbra Luna e Neville.
Poi la musica cambiò,e una canzone
più lenta prese il posto di quella precedente.
Harry vide Ron scambiarsi uno sguardo con Hermione e tutti
e due si alzarono dal tavolo e raggiunsero la pista.
-Wow,non sapevo che Ron avesse
questo spiccato talento per il ballo-disse Bill,osservando il fratello-o forse
è Hermione che gli fa questo effetto-
Ginny scoppiò a ridere.-Mi sa che
è proprio per quello-
-E voi cosa sci fates ancora
qui?Non ballate?-chiese Fleur,tirando fuori uno
specchietto dalla borsetta e osservandosi.
Harry guardò Ginny.-Bè,veramente stavo per chied …-
Ginny sorrise,poi gli prese la
mano e lo condusse sulla pista.
-Ginny,ti avverto,io non sono
capace a ball…-
Ginny si avvicinò al suo viso,con
un sorrisetto.-Ci è riuscito Ron,Harry-
Harry sorrise a sua volta e la abbracciò,sentendo
la musica suonare più forte.
In fondo,non era così
difficile,dovette ammettere cinque minuti più tardi,con le dita di Ginny tra i
capelli,la musica che gli risuonava dolce nelle orecchie…anzi,voleva quasi che
non finisse più.
Poi,sotto una nota particolarmente
lunga e grave ,la canzone finì e Harry si distaccò a malavoglia.
-E’ stato così terribile?-gli chiese Ginny.
Harry rise.-No,anzi
è stato bellissimo-
Con la coda dell’occhio vide Ron ed Hermione che si
parlavano felici,e i Signori Weasley che osservavano
lui e Ginny emozionati.
-Allora perché dobbiamo
smettere?-gli chiese Ginny.
-Chi l’ha detto?-esclamò Harry.-continuiamo-
Ginny sorrise e ripresero a ballare,con
la gioia negli occhi.
In quel momento,ad Harry venne in
mente una cosa.-Sai,Ginny,credo
che tu abbia sbagliato a dire una cosa-
-Cioè?-
-Questa non è la mia serata,è la
nostra.Mia e tua-
Ciao a tutti!!Spero che questo
capitolo vi sia piaciuto,e che sia stato soddisfacente il modo in cui ho
descritto la festa e gli invitati…cosa ne pensate?Fatemelo sapere!*__*
Un ringraziamento a :
Maryrobin
Riddikulus
Potterfanlalla 17
Tappetta
Ninny
Grazie a tutti di nuovo,ci vediamo
al prossimo capitolo “Un sogno destinato a realizzarsi”…recensite numerosi,mi
raccomando!!*___*
Capitolo 4 *** Un sogno destinato a realizzarsi ***
Harry aprì gli occhi,accecato dalla luce del sole di inizio Luglio,ma li
richiuse immediatamente spiaccicando il viso contro il cuscino
UN
SOGNO DESTINATO A REALIZZARSI
Harry aprì gli occhi,accecato dalla luce del sole di Luglio,ma li richiuse
immediatamente spiaccicando il viso contro il cuscino.Con
la mano cercò a tastonigli occhiali sul comodino accanto al letto e se li infilò,una
volta trovati.
Sbadigliando,si guardò intorno nella vecchia stanza di Fred e George ,e
solo dopo aver distolto l’attenzione da un cannocchiale che due anni prima
aveva fatto ad Hermione un occhio nero,si ricordò che giorno fosse.
Il suo primo giorno
di lezioni per il recupero dei M.A.GO.
Subito sentì un
formicolio prenderlo ai piedi,ma si impose di restare
calmo.In fondo…era o non era stato lui ad uccidere
Voldemort?E ora poteva preoccuparsi di semplici lezioni?
Fece un profondo
respiro e prese il proprio orologio dal comodino e guardò l’ora:le 6 e 30 del mattino. Immaginò che fosse presto per
scendere giù in cucina,così si decise a provare a
prendere un po’ di sonno.
Proprio mentre si
stava tirando le coperte ,un sonoro CRAC e un
conseguente peso sulle ginocchia lo fece scattare di nuovo su.
-CHE DIAV…-
-SHHHH!-disse Ron,scendendo dal letto,completamente vestito e pettinato.
-Perché cavolo ti sei
materializzato sulle mie ginocchia?Non puoi usare il metodo
tradizionale?-chiese Harry irritato,massaggiandosi la
gamba destra.
-Volevo fare più in
fretta-si giustificò lui,appoggiandosi al davanzale
della finestra.
-Comunque,perché sei ancora così?-gli chiese,con una punta di
isterismo nella voce.
Harry si osservò.-Così come?-
-In pigiama!-esclamò
Ron,facendolo sobbalzare.-E
mezzo addormentato!Non ti prepari?-
Harry sospirò.-Ron,sono le sei e mezza.Kingsley viene a prenderci alle 9!-
Ron cominciò a
passeggiare avanti e indietro per la stanza.-E se non
fossi capace?-
-Capace di fare
cosa?-gli chiese Harry,anche se aveva una vaga idea.
-Di stare dietro alle
lezioni!E se non riesco a prendere i M.A.G.O?-
Harry sospirò.-Ti aiuterò io ,allora-
Ron si fermò un
momento e lo guardò-Lo faresti?-
-Sì che lo
farei-disse Harry,e poi aggiunse,con un sorriso-E con
una ragazza come Hermione,credi davvero di non riuscire a superare i M.A.G.O?-
Alla parola Hermione
Ron sembrava essersi calmato un po’,ma non riuscì
comunque a trovare la forza di sedersi.
-Avrebbero dovuto
darci più preavviso!-ricominciò dopo cinque minuti.-Voglio
dire,ci hanno mandato un gufo due giorni fa con
l’avviso che sarebbero cominciate le lezioni di recupero oggi,in un posto a noi
sconosciuto…se ce l’avessero detto prima avremmo potuto ripassare qualcosa!-
-Ma ripassare cosa,se siamo stati un anno intero a combattere con incantesimi
che abbiamo imparato a scuola e non solo!E andremo in un posto sconosciuto,ma
ci accompagnerà Kingsley!Ron,per Merlino,non trasferire la tua ansia pure a
me!-esclamò Harry,stendendosi di nuovo,e cercando di non arrabbiarsi con Ron.
Ron lo guardò con un ‘espressione disperata,poi deglutì e si sedette al bordo
del letto di Harry.
-E va bene.Hai ragione-
-Grazie al cielo-
-E ora che fai,ti rimetti a dormire?-gli chiese Ron.
-Ti ho appena detto
che sono le sei e mezzo.E’
presto-
-E va bene,e va bene!-esclamò Ron,e si alzò.-Ma
vedi di farti trovare pronto alle otto!-
-Come vuoi-rispose
Harry.
Ron lo guardò storto
e si smaterializzò con un piccolo POP.
Harry sospirò e si
voltò dall’altra parte del letto,cercando di riprender
sonno,ma ormai l’agitazione l’aveva impadronito,così,alle 7 e un quarto,secondo
l’orologio appartenuto a FabianPrewett,maledicendo
Ron si alzò e si vestì.
In cucina trovò la
Signora Weasley ai fornelli e Ron,Hermione e il Signor
Weasley a tavola.
-Buongiorno Harry-gli disse Hermione con un sorriso.-Dormito
bene?-
-Una
meraviglia-rispose Harry lanciando un’occhiata a Ron,che
stava cercando di mandare giù qualche cucchiaiata di porridge.-Specialmente le ultime due ore-
I Signori Weasley
salutarono Harry e lui si sedette vicino a Ron,che lo
guardava ancora male.
-Hai intenzione di
tenermi il broncio ancora per quanto?-
-Fino a quando non sarò sicuro che oggi andrà tutto per il verso giusto-gli
rispose Ron.
-Oh,tesoro,sono
sicura che andrete benissimo-gli disse affettuosamente la Signora
Weasley,posando davanti ad Harry un piatto di salsicce e bacon .
Harry afferrò la forchetta
e cominciò a mangiare.
Notò che Hermione
ogni tanto ripescava qualcosa dalla borsa che usava durante i suoi anni di scuola
ad Hogwarts,e ne dedusse che ripassava qualcosa,come
era solito da Hermione.
-Ragazzi,avete una faccia-osservò dopo un po’ il Signor
Weasley,rivolto a Harry e Ron,mentre masticava un pezzo di salsiccia.
Harry scambiò un’occhiata con l’amico.
-Insomma,voglio dire,di che cosa vi preoccupate…andrà
benissimo!-esclamò Hermione di buon umore,chiudendo con uno scatto il libro
Standard degli Incantesimi e infilandolo nella borsa.
-Parla per te,per favore-borbottò Ron.
-Che cosa hai
detto?-chiese Hermione.
-Niente,niente-
In quel momento fece
capolino dalle scale Ginny,che rivolse un buongiorno a
tutti,e si sedette di fronte ad Harry,che le rivolse un sorriso.
-Nervosi?-chiese con
una mano sotto il mento.
-Un po’-rispose
Hermione per loro.
-Io non ero nervoso,è stato Ron che mi ha fatto venire l’ansia-dichiarò
Harry,punto sul vivo.
-Ma cosa dici!-esclamò Ron,diventando rosso pomodoro.
-Va bene,va bene,calmatevi,su.Sarà un
gioco da ragazzi.Harry,filerai
liscio come l’olio-disse la Signora Weasley rivolgendogli un’occhiata
affettuosa.
Alle 9 in punto,mentre
Hermione faceva avanti e dietro per il salotto,Ron osservava un punto
imprecisato di una crepa sul muro e Harry e Ginny conversavano sull’ultima
partita del Torneo Internazionale di Quidditch,Kinglsey
e il Signor Weasley fecero capolino dalla porta,seguiti da una sorridente Signora
Weasley.
Harry e Ginny smisero
immediatamente di chiacchierare,e insieme a Ron ed
Hermione puntarono il loro sguardo su Kingsley.
-Buongiorno a tutti.Allora,siete pronti?-
Harry scattò su e si
avvicinò a Kingsley.-Come ci arriviamo?Non
sappiamo dov’è il posto-
-Oh,ma
si che lo sapete…andremo al Ministero della Magia-rispose
Kingsley tranquillo.
-Ministero della
Magia?- esclamarono in coro Harry,Ron ed Hermione.
-Ovvio,dove pensavate che andassimo?Forza,credo sia ora di andare.Siamo già in ritardo-
Harry si voltò verso
i Signori Weasley e Ginny.Quest’ultima gli fece
l’occhiolino.
Harry le sorrise e
seguì i suoi amici fuori al cortile della Tana,dove ci
si poteva smaterializzare,e fece un cenno di saluto ai Signori Weasley,che gli
diedero una pacca sulla spalla.
Con un sonoro CRAC,due minuti dopo,si ritrovò nell’Atrium
del Ministero della Magia.
Dall’ultima volta che
l’aveva visto,ovvero quasi un anno fa,erano cambiate
molte cose:era tornata al centro dell’Atrium la
familiare statua con la fontana piena di spiccioli,e quella con la scritta
MAGIA E’ POTERE era sparita.I dipendenti arrivavano
conCRAC sonori e pungenti,e
parlottavano felici delle ultime novità.
Sembrava essere
tornato a tre anni fa,quando percorreva quell’ ingresso per sapere se sarebbe stato espulso o no da
Hogwarts.
Ron ed Hermione si
materializzarono e al suo fianco,e Kingsley arrivò un
attimo dopo.
Harry notò, mentre
percorrevano il marmo lucido ed entravano in un ascensore,che
la gente si voltava ipnotizzata a guardarlo;pensò che molti si chiedevano cosa
ci facesse il Ministro della Magia con Harry Potter.
In ascensore,vide due o tre streghe dall’aria familiare,ma non riuscì a
ricordare dove le avesse viste,ma riuscì a scorgere alcuni tralci della loro
conversazione.
-E’ assolutamente giusto,è
quello che si merita,quella vecchia megera…-stava dicendo la più bassa e
tozza,che portava un enorme cappello a forma di avvoltoio,simile a quello della
nonna di Neville.
-Dopo quello che ha
combinato…Si credeva importante,tutti che la
cercavano,Dolores di qua,Dolores di là…-
Harry inarcò le
sopracciglia e si voltò a guardare Ron ed Hermione:stavano
ascoltando anche loro con interesse.
-Dobbiamo
scendere-disse Kingsley ,mentre la solita,fredda voce
femminile recitava –Secondo livello,Ufficio Applicazione della Legge sulla
Magia,comprendente l’Ufficio per l’Uso Improprio delle Arti Magiche,il Quartier Generale degli Auror e i Servizi Amministrativi Wizengamot-
Harry ,Ron ed Hermione seguirono Kingsley ,svoltarono un angolo
,attraversarono una porta a due battenti di quercia,lo stesso percorso che Harry
aveva svolto tre anni fa con il Signor Weasley ,e si ritrovarono in un open
space affollato,diviso in tanti cubicoli:il Quartier
Generale degli Auror.
Due o tre persone,tra cui un mago con una lunga veste verde smeraldo,si
voltarono e sorrisero a Kingsley,e poi si voltarono a fissare Harry.
-Amico,preparati a tirare fuori pergamena e piuma-scherzò
Ron,dandogli una pacca sulle spalle.
Harry avrebbe voluto
sorridere a sua volta,ma la verità era che in quel momento
era cosi preso dalla situazione che non riusciva a pensare a nient’altro.Poi gli venne in mente una cosa.
-Hey Kingsley…ma la Umbridge cosa…-
-Stiamo svolgendo un
processo per incriminarla contro i crimini che ha commesso contro i Babbani-disse Kingsley senza fargli finire la frase.-E’ giusto,non trovate?-
Harry,Ron ed Hermione sorrisero.Eranosenz’altro tutti e tre più che d’accordo.
Svoltarono in un
altro angolo e sorpassarono un’altra porta,per
ritrovarsi poi dentro quella che sembrava una vecchia aula ammuffita,con pareti
giallo pulcino e vari quadri appesi alle pareti.
Di fronte a loro,c’era un lungo tavolo,dove sedevano quattro maghi dall’aria
impaziente.
Quando entrarono,i quattro si alzarono e fecero un inchino,poi si sedettero
di nuovo.
-Accomodatevi-disse Kingsley a loro tre,indicando
tre sedie poste al lato opposto del tavolo dove sedevano i quattro sconosciuti.
Harry,Ron ed Hermione si sedettero e Harry approfittò del momento
per osservare meglio le persone di fronte a lui.
Alla sua destra,vi erano un uomo e una donna,entrambi abbastanza vecchi.Il primo aveva una barbetta bianca ed era basso e tozzo,con un viso rotondo e buono;gli lanciò un sorriso quando
incrociò il suo sguardo;la donna era un po’ più alta del suo vicino,con un viso
appuntito e ,Harry notò,aveva delle unghie lunghe e affilate.Poi
si voltò verso sinistra e vide gli altri due.
Erano molto simili:avevano entrambi i capelli lunghi e neri,che arrivavano
fino alle spalle,e occhi di un blu quasi agghiacciante.Il
secondo,però,aveva anche una lunga e vivida cicatrice
che lo rigava per tutto il lato destro del viso.
-Loro saranno i
vostri insegnanti,e con questo intendo che con codeste
persone voi apprenderete gli ultimi stralci di magia che vi occorreranno per
entrare nel mondo del lavoro e assicurarvi i M.A.G.O.Il
primo,-e indicò il mago tozzo-èAlbertLitionus,e sarà il vostro insegnante di Incantesimi-Il piccolo mago sorrise loro.-L’affascinante
Melinda Wacker sarà la vostra professoressa di Trasfigurazione-e la donna li guardò a uno a uno.-E gli ultimi due-ripreseKingsley-sonoAstelBurrow,il vostro insegnante di
Pozioni,e JeanBellux,per
Difesa Contro le Arti Oscure-
Harry osservò il mago
con la cicatrice.
Dal primo momento che
l’aveva osservato,aveva intuito immediatamente che
quel tipo avesse avuto a che fare con la Magia Oscura.
-Ora,queste persone non sono veri e propri
professori,ovviamente…quelli veri si trovano solo ad Hogwarts…ma data la vostra
eccezionale capacità intellettiva e il vostro sacrificio per aver saputo
portare la pace nel mondo magico,questa è la possibilità che vi si offre.Seguirete corsi con questi dipendenti del Ministero,perché,ripeto,i qui presenti non sono veri e propri
professori,tutti i giorni,dalle nove del mattino fino alle cinque del
pomeriggio,esclusi il sabato e la domenica,con una sola ora di pausa.Lo so,è dura-sorrise
Kingsley alla faccia atterrita d Ron-Ma ne varrà la
pena.A Settembre questi corsi finiranno,e voieseguirete i M.A.G.O.Se
riuscirete a prendere voti decenti,poi ognuno di voi si dedicherà alla carriera
prescelta.Quanto alla Signorina Granger,dovrà seguire anche altre materie,data la sua ambizione a seguire
una carriera diverse da quella del Signor Potter e Weasley,e le presenterò gli
altri insegnanti a momento dovuto,o se ne preoccuperà qualcun’altro.Questo è tutto.Ora vi
spiegheranno tutto loro-
Kingsley si alzò e
fece l’occhiolino a loro tre.-Devoandare-disse-Ho alcune questioni
urgenti da affrontare.Buona giornata-
E con questo si
incamminò verso la porta ed uscì.Il silenzio calò nella
saletta.
Harry si voltò ad
osservare Ron,che aveva assunto una faccia atterrita
da quando Kingsley aveva dettato le condizioni di partecipazione,mentre
Hermione sembrava completamente a suo agio.
-Bè,questi sono gli orari che
seguirete-cominciò Melinda Wacker,e tirò fuori dal
nulla tre fogli di pergamena,li colpì tutti e tre con la bacchetta e li
consegnò a ognuno di loro.
Harry lo osservò.
Aveva quindici ore di
Difesa Contro le Arti Oscure la settimana,cinque di
Incantesimi,e dieci per Trasfigurazione e altre dieci per Pozioni.
Spalancò gli occhi sorpreso….aveva
tantissime ore!Quaranta ore a settimana!Per tre mesi!
Colse lo sguardo di
Ron e gli sorrise incoraggiante,poi sbirciò l’orario
di Hermione.Era ancora più fitto del suo,e Harry vide che erano comprese molte ore di Aritmanzia.
-Sono molte
ore-sorrise il professor Litionus-ma sono state
articolate bene,anche secondo i nostri impegni per il
Ministero…dopo un po’ vi troverete a vostro agio,o almeno,prenderete il ritmo.-
-Ah,ovviamente-si
inserì il prof Burrow-l’ora di pausa che avete è per
il pranzo-
-Possiamo tornare a
casa per il pranzo,no?-chiese Hermione timidamente.
-Naturalmente-
-Bene,allora,se permette,Signorina Granger,vorrei che venisse con
me per discutere delle altre materie…quanto al Signor Potter e il Signor
Weasley,se non sbaglio,la loro prima lezione di oggi riguarda Difesa Contro le
Arti Oscure-disse la Wacker.
-Ma…e i libri?Noi non
abbiamo niente…-balbettò Ron lasciando trapelare la sua agitazione.
-Oh,non
dovrà preoccuparsi di quello,Signor Weasley.-sorriseBellum,e,mentre Hermione li salutava con un cenno del capo
e spariva dietro la porta con la Wacker,codesto si
alzò insieme agli altri tre insegnati e fece sparire i tavoli.
-Buona
lezione-dissero Litionus e Burrow,e si smaterializzarono.
Harry e Ron si
guardarono.
-Immagino che questa
materia sia la più indispensabile per essere un buon Auror….bè,io proverò ad addestrarvi più di quanto non lo siate
gia-Sorrise.-Credo ce l’unica cosa che nonmanchi al Signor Potter sia l’allenamento-
Harry sorrise e
ancora una volta si fermò sulla cicatrice dell’uomo.
-Oh,si,è
una cosa recente-disse Bellum tastandosela.-Sono un Auror anch’io-
-Davvero?-esclamò Ron
sbalordito.
Bellum sorrise davanti la faccia sorpresa di Ron.-Conosco tuo padre.E anche tuo
fratello,sono delle gran brave persone…bè,non fatemi perdere in chiacchiere,dobbiamo lavorare.Eora-disse-direi proprio di cominciare
con uno bello scontro.Potter da un lato
dell’aula,Weasley dall’altro.Ragazzi,cercate di far
uscire il fumo dalle vostre bacchette,a furia di combattere-
-Vi prego,chiedetemi perché ho accettato di fare questo-disse
Ron ad Harry e Hermione,sdraiato sul letto della propria stanza,alla fine di
quella giornata.-Non ho mai sgobbato cosi tanto in
vita mia-
-Ma per favore,Ron,non esagerare!-esclamò Hermione osservando affascinata
gli appunti di Aritmanzia che aveva raccolto quel
pomeriggio durante la sua prima lezione.-Io non vedo
l’ora di tornare!-
Ron scambiò
un’occhiata con Harry e decisero entrambi di non ribattere.
La lezione di Difesa
Contro le Arti Oscure era stata ottima,secondo il
punto di vista di Bellum,che li fece combattere più o
meno tutte e quattro le ore che avevano di lezione.
Nel pomeriggio,la professoressa Wacker aveva dato
prova di essere un Animagus,un giaguaro,per la precisione,ed Harry e Ron
capirono come mai il perché di quelle unghie tanto affilate,e come prima
lezione provò a far trasfigurare i loro capelli da corti a lunghi,ma senza
tanti risultati.
L’indomani avrebbero
avuto lezione di Incantesimi e Pozioni.
-Cosa ve ne è
sembrato di Bellum?-chiese Harry agli altri due.-Voglio dire,è un Auror…-
-Io dico che quello
sa che cosa vuol dire stare in guerra,amico.Proprio come noi-dichiarò Ron chiudendo gli occhi.
-Forza Ron,su,svegliati,andiamo un po’ di sotto!-esclamò Hermione
tirandolo per un braccio.
-Che cosa?Sei pazza,Hermione?Io rimango qui a dormire per tutta la mia vita-
-Gran bella vita che
ti aspetta,allora!Forza!Harry,digli qualcosa!Harry,perché
sorridi?-gli domandò poi,notando il sorrisetto di Harry.
-Niente,niente-rispose Harry,ma era troppo divertente osservare Ron
ed Hermione battibeccare.-Vado da Ginny.Non l’ho praticamente vista da questa mattina-Aprì la porta,ma andò a sbattere proprio contro Ginny,che fece un salto
indietro.
-Che colpo!-esclamò .
Ron ed Hermione
scoppiarono a ridere e Ron disse:-Sempre detto che
Harry non era carino-
-Bello tu-gli rispose
a tono la sorella.-Harry è bellissimo-
Si sedette sul letto
di Harry e incrociò le gambe,mentre Harry rivolgeva a
Ron una faccia vittoriosa.
-Allora mi dovete
raccontare come è andata...anche se dalla faccia di
Ron credo che sia stato un po’ massacrante-
Ron fece una smorfia
e si sdraiò nuovamente.-Oggice l’hai
più del solito con me-
-Ma non è vero…è solo
che è divertente perché a te fa fatica anche stare sdraiato-rispose la sorella,poi si voltò verso Hermione ed Harry,che gli raccontarono
tutto per filo e per segno di come avevano svolto la giornata.
…ed eccomi qui!!:) questo è il nuovo
capitolo…insieme al prossimo sono quelli che sono venuti più corti,ma i
contenuti sono importanti per lo svolgimento della storia.
Il capitolo che ho amato scrivere è il prossimo *__*
Grazie mille delle recensioni,che
bello…crescono sempre di più *___*
Un ringraziamento a :
maryrobin :maryyy*__* si lo
so cosa pensi :)
kia88oc :grazie,la continuo sicuramente,mi ci sto affezionando *__*
si,in effetti,mi è piaciuto scrivere quel pezzo :)
potterfanlalla 17 :…harry e ron
non impareranno mai a ballare,è nel loro DNA ^^
ninny:tutti dolsi
dolsi,si *__* anche tu ami h/g? io li adoro
*_______________*
riddikulus :Ginny è sempre
una grande :) …e forza Charlie!
Bene,vi do appuntamento al prossimo
capitolo “Ciao,amore”…continuate a recensire!!
Harry era in bagno a cercare di domare la propria chioma ribelle quando udì di sotto un chiaro urlo del suo
figlioccio Teddy,che molto probabilmente stava
facendo impazzire la Signora Weasley.
Così uscì in fretta dal bagno e corse di sotto,cercando di vedere cosa stesse combinando il piccolo.
Trovò la Signora Weasley in cucina che versava del latte in
un biberon con la fronte sudata.
-Quel bambino è una vera e propria peste.Non
ci sono dubbi su chi abbia ripreso…-balbettò.-Ha solo cinque mesi e mezzo ma gia ha capito come
funziona la vita-
-Dov’è ora?-chiese Harry
perlustrando la cucina.
-In salotto con Ginny…non capisco perché con lei ed Hermione
si calma sempre ,e invece quando lo prendo in braccio
io si dispera-disse la Signora Weasley ficcando in mano ad Harry il biberon.
-Portalo a Ginny,ci penserà lei…io
devo fare un po’ di pulizie qui in giro-
Harry strinse il biberon e andò in salotto.Trovò Ginny che passeggiava avanti e indietro per la
stanza con Teddy in braccio.Quando
lo vide,si bloccò.
-Grazie al cielo.Non ce la facevo più-disse,prendendo il biberon
dalle mani di Harry e portandolo alla bocca del piccolo,che appena ci si
attaccò,cambiò il colore dei capelli.
-Che ha combinato?-chiese Harry sorridendo.
-Non so chi urla di più tra lei e mamma.Non
capisco perché non vuole stare in braccio a lei…eppure mamma è esperta di
queste cose…bah…-
-Sai dove sono Ron ed Hermione?-chiese Harry,sedendosi sulla poltrona.
Ginny sorrise.-Hermione ha
invitato Ron a casa sua…credo che i suoi genitori volessero
scusarsi-
Harry aggrottò le sopracciglia.-E
perché non me l’hanno detto?-
-L’hanno deciso questa mattina,mentre tu ancora dormivi-
-Come è possibile che Ron si sia svegliato prima di
me?-chiese Harry al nulla.
-E’ possibile invece…Harry,tu ti stai troppo stressando per via di questi M.A.G.O…perchè non provi a distrarti un po’ quelle poche
ore che non sei rinchiuso al Ministero?-gli disse Ginny posizionando meglio Teddy.
-Ginny,mancano solo due settimane…ho
tirato avanti per tre mesi,non posso mollare ora!Se non vengo promosso con
ottimi voti a tutti i M.A.G.O. posso dire addio al
mio sogno di diventare Auror!-esclamò Harry passandosi una mano sulla
fronte-Non posso permettermi distrazioni-
-Sembri Hermione-
Harry le lanciò un’occhiataccia e lei scoppiò a ridere.In quel momento comparve la Signora Weasley.
-Ginny,aiutami a pulire-
-Ma…sto facendo magiare Teddy!-esclamò
lei contrariata.
-Puoi darlo ad Harry,mi devi
aiutare…questa sera viene Kingsley e Percy vuole
assolutamente fare bella figura-disse la Signora Weasley con orgoglio.
-Da quando Percy è stato nominato
alto ufficiale del Ministro della Magia questa casaè diventata un centro di ritrovo,anzi,a
dire la verità,gia lo era-disse Ginny con uno sbuffo,ma sorrise comunque e
diede Teddy ad Harry.
-Ah,dimenticavo,di là hai tutti i
tuoi nuovi libri per Hogwarts…li ha portati questa mattina Bill,gliel’avevo
chiesto io-aggiunse la Signora Weasley.
Il sorriso di Ginny si spense,così
come l’allegria di Harry.
Qualche giorno dopo il compleanno di Ginny,che
era finalmente diventata maggiorenne,era arrivata la busta che la invitava a
comprare i libri per il suo ultimo anno di scuola,e la notizia che era stata
nominata Capitano della Squadra di Quidditch di Grifondoro.
Harry cercò come tutti di mostrarsi felice della cosa,ma non riusciva proprio ad accettare l’idea di doversi
separare nuovamente da lei per così tanto tempo.
-Che cos’è quella faccia?Non sei felice di tornare a
scuola?-le chiese la Signora Weasley sorpresa.
-Certo,è ovvio-sussurrò Ginny
cercando di sorridere,poi si alzò e si diresse in cucina senza aggiungere altra
parola.
La Signora Weasley osservò Harry,come
se stesse rimuginando su qualcosa da dire.
-Io vado di là-disse infine-Quando
hai finito posa il biberon nel lavandino-
Harry annuì e quando anche la Signora Weasley sparì,si mise ad osservare Teddy.Era
così preso dal mangiare che non aveva ancora cambiato colore di capelli,che ora erano castani,quasi simili a quelli del suo
papà;Harry sorrise e si chiese se da lassù Lupin e Tonks stavano osservando
come svolgeva il suo lavoro da padrino.
Mancavano solo due settimane agli esami e i loro professori
li mettevano sempre più sotto pressione;Hermione si
presentava di rado alla Tana e Ron era sempre più teso.
Dopotutto,Harry li capiva:se non
avessero passato gli esami,avrebbero potuto dire addio ai loro sogni.
Harry credeva molto nelle sue capacità e non si preoccupava
molto,ma passava molto più tempo del necessario al
Ministero,a ripassare incantesimi su incantesimi insieme a Bellum,che
ormai si era affezionato così tanto ad Harry da rimanere oltre l’orario di
lavoro.
E poi c’era anche la vita fuori dal
Ministero.Harry cominciava finalmente ad abituarsi
alla relazione tra i suoi due miglior amici,anche se,come diceva Ginny,non ci
si poteva mai abituarsi del tutto all’idea di Ron Weasley ed Hermione Granger
insieme.
Bill e Fleur,si scoprì il giorno
del diciottesimo compleanno di Harry,stavano cercando di avere un bambino,ed
ecco il perché delle tante stranezze di Fleur,ma a quanto pareva finora erano
saltati fuori solo falsi allarmi.
George si era ripreso,per così
dire,ma Harry ,Ron ed Hermione rivelarono di ciò che era successo nella Sala
dei Trofei solo a Ginny,e non accennarono più l’argomento.
Percy era stato nominale Alto
Ufficiale del Ministro della Magia ,e trascorreva
quasi tutto il suo tempo al Ministero.Harry ,Ron ed
Hermione lo incrociavano spesso nei corridoi,e lui salutava sempre con
entusiasmo.
E poi,c’era Ginny.Le cose tra di loro andavano
benissimo,e Harry il giorno del diciassettesimo compleanno di lei,l’aveva
portata,dopo che tutti erano andati a dormire,a farle vedere la sorpresa che le
aveva preparato,ovvero uno spettacolo di fuochi d’artificio dei Tiri Vispi
Weasley,che avevano riempito il cielo di Agosto di luci colorate.
Anche se il fracasso aveva svegliato l’intera famiglia
Weasley,e la Signora Weasley scoppiò a piangere
emozionata dicendo ad Harry che era il ragazzo perfetto che ogni donna avrebbe voluto
al suo fianco,Ginny lobaciò con tutto
il cuore,ed Harry arrivò a classificare quella notte come una tra le più belle
della sua vita,o,perlomeno,della sua nuova vita.
E ora,lei sarebbe partita per
Hogwarts il primo di settembre,il giorno stesso dei suoi esami,e l’avrebbe
rivista solo per le vacanze di Natale .
Ma aveva due paroline in testa che gli rimbombavano in
continuazione,e prima o poi,quando ci sarebbe stato il
momento adatto gliele avrebbe dette.
Teddy cacciò un urlo che fece
riportare Harry alla realtà e si accorse che aveva finito il latte.Velocemente si alzò con il piccolo in braccio e andò in
cucina a posare il biberon.Stava decidendo se
metterlo nel carrozzino o tenerlo in braccio ancora per un po’,quando Ron ed Hermione comparvero dal salotto.
-Siamo appena tornati viaMetropolvere-spiegò lei in risposta alla faccia perplessa
di Harry.-Mamma e papà volevano vedere come
funzionava il collegamento tra il camino di casa nostra e quello della Tana…-
-Ci ho parlato!-disse Ron.-Voglio
dire,ho parlato con i genitori di Hermione,forse avevo
tratto delle conclusioni un po’ affrettate,devo ammettere che sono gran bei
tipi…-
Hermione fece un gran sorriso.-E
tu questa volta hai fatto loro una buona impressione-
-Meno male-disse Harry traendo un
sospiro di sollievo.PoiTeddy
cacciò un altro urletto.
-Oh Teddy vieni qui…-disse
Hermione con dolcezza,prendendolo dalle braccia di Harry.
-Ha fatto impazzire tua madre-disse Harry a Ron,indicando con un cenno Teddy.-Si
sta scervellando per capire come mai urla solo quando è in braccio a lei-
Ron sorrise.-Immagino che sia
frustante per lei,dopo aver cresciuto sette figli-
-Ragazzi,io vado a far addormentare
Teddy,poverino,credo che abbia sonno…-disse Hermione
sistemandosi Teddy sulla spalla.
-E noi allora andiamo a ripassare per i M.A.G.O.-disse
Ron ,poi aggiunse-Hey
Harry?Harry?-
Harry si riscosse dalla pila di vesti per Hogwarts da strega
che occupavano la maggior parte del tavolo,appartenentia Ginny.
-Ti mancherà Harry,lo so,ma cerca
di non pensarci-disse Hermione comprensiva,come se gli avesse letto nel
pensiero.
Harry annuì,ma mentre saliva le
scale insieme a Ron,non potè fare a meno di gettare un altro sguardo al tavolo.
La casa di Bill e Fleur,Shell Cottage,aveva una vista impressionante:il mare si
scagliava violento lungo le rocce provocando numerose onde bianche e spumanti,e
il sole rosso sangue al tramonto colorava di rosso il cielo.In
lontananza,qualche rondine volava bassa,probabilmente
emigrando verso posti più caldi,in vista dell’arrivo della stagione fredda.
Era questo il panorama che Harry si stava ritrovando a
fissare soprappensiero sabato trentuno agosto,nel
salotto di Bill e Fleur,insieme a tutti gli altri parenti Weasley.
Bill e Fleur li avevano invitati a pranzo quel giorno,perché continuavano a dire che non c’era mai stata una vera
e propria inaugurazione della loro casa,per via della guerra.E
ora,sedevano tutti in salotto a parlare pacificamente del più e del meno,come
una normale famiglia.
-Io e Bìll stavamo ponsando di allorgare la pièce che
da su la mer,sai…doto che
stiamo pensando di avere un piccolo garçon-stava
dicendo Fleur alla signora Weasley con un gran sorriso.
-Oh cara,sono sicura che sarebbe
un’ottima idea…-
Dall’altra parte della sala il Signor Weasley intratteneva i
propri figli maschi maggiori con un argomento che Harry non aveva capito bene
di cosa trattasse,mentre Ron ed Hermione,vicini a
lui,ripassavano assiduamente per gli esami che si sarebbero svolti l’indomani.
Eppure Harry non stava pensando per niente agli esami,incredibile ma vero.
Aveva passato tre mesi a lavorare senza un attimo di riposo
per quel giorno,e ora l’unico pensiero che gli
riempiva la testa era una ragazza dai lunghi capelli rossi e gli occhi
marroni,proprio come quelli della Signora Weasley.
Ginny non era lì con loro;Harry
l’aveva osservata durante il pranzo e aveva notato che sorrideva a tutti,ma
quando gli altri distoglievano lo sguardo lei prendeva a osservare il suo
piatto con tristezza,rigirando la forchetta senza portarla alla bocca.
Poi nel pomeriggio aveva detto che voleva andare un po’ a
riposare e non l’aveva vista più.
Ancora poche ore,e poi si sarebbero
separati di nuovo,e non si sarebbero rivisti per tre mesi.
E lui non aveva ancora detto a lei quello che desiderava con
tutto il cuore dirle.
Si alzò,con in testa l’idea di
andare ad ascoltare un pò il rumore del mare che non
sentiva da tanto;balbettò qualcosa a Ron ed Hermione e quando fu fuori dal
salotto udì chiaramente la Signora Weasley dire”E’ ovvio che sarà nervoso per
gli esami…lasciamolo solo per un po’”.
Passò davanti la tomba di Dobby,che ora era interamente coperta di fiori,tanto che Bill e
Fleur avevano circondato la parte interessata con dei paletti di legno,e fu solo
quando si avvicinò tanto da rischiare di cadere giu
nel mare che scorse una figura dai capelli rossi agitati dal vento seduta a
poca distanza da lui.
Non gli ci volle molto per capire che si trattava di Ginny.I suoi capelli erano inconfondibili.
-Osservi il panorama?-le chiese ,quando
la raggiunse.
Ginny si voltò di scatto.-Harry!Mi
hai fatto prendere uno spavento!-
-Addirittura?-disse sorridendo e sedendosi accanto a lei.-Credevo fossi carino …me lo dici sempre…-
Ginny sorrise.-Oh,no,sbagli allora-
-Cosa?-
-Io dico che sei bellissimo,non
carino-
Si osservarono per qualcosa che durò poco più di un istante,e poi,come se ognuno avesse letto la mente dell’altro si
abbracciarono forte,sotto il tramonto del sole e il mare che si agitava pochi
metri più sotto.
Harry non seppe dire quanto tempo rimasero così,ma ad un certo punto fu lei a sciogliere l’abbraccio.
-Domani parto e non ci vedremo per un po’-
-Lo so-rispose Harry.-Sai,non ho fatto altro che pensare a questo negli ultimi
giorni,ma ora mi sto rendendo conto che questo è il tuo ultimo anno di
scuola,devi divertirti…avremo un sacco di tempo dopo per stare insieme.E poi…esistono i gufi!-le disse Harry accarezzandole una
guancia.
Ginny rise.-Hai ragione-
-Però non posso lasciarti andare senza dirti quello che
porto dentro da chissà quanto tempo e non me ne rendevo ancora conto.Cioè,ora so quello che provo per
te-disse Harry facendosi coraggio.
Ginny corrugò le sopracciglia ma non disse niente,aspettando che lui
continuasse.
-Non è una cotta quello che provo per te,Ginny.Non è infatuazione.E’amore.Perchè quando sto con te vorrei
che il tempo non finisse mai,e quando mi baci mi sento così,così …felice!Mi fai
ridere…sei bellissima…potevo volere di più dalla vita?No.Perchè
questo è proprio quello che andavo cercando.Te.Ti
amo-
Ginny lo guardò con gli occhi lucidi e l’espressione più
felice che Harry aveva mai visto dipinta sul suo
volto.
-Harry,io…Merlino…oh,Harry è ovvio
che ti amo anch’io!-esclamò alla fine,quando aveva cercato inutilmente di
trattenere le lacrime.-Un momento così bello,ed io lo sciupo con delle stupide lacrime!-aggiunse,scacciandosele
via con forza dagli occhi.
Poi prese il viso di Harry tra le mani e lo baciò,teneramente,violentemente,passionalmente,come solo Ginny
sapeva fare.
Solo lei sapeva donargli certe emozioni.
Rimasero a perdersi in baci liberatori e allo stesso tempo
dolcissimi fino a quando la prima stella non comparve nel cielo,ricordando loro che il momento di separarsi era vicino.
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La mattina del primo settembre in casa Weasley c’era grande agitazione,tra gli esami imminenti di Harry,Ron ed Hermione e l’ultima
partenza di un Weasley per Hogwarts.
I signori Weasley avevano deciso cosi:loro
avrebbero accompagnato Ginny alla stazione,e anche se Harry voleva con tutto il
cuore andare pure lui,sapeva che non poteva:gli esami sarebbero cominciati
proprio alle 11,scherzo del destino.
La colazione era stata consumata quasi in silenzio;Ron ed Hermione non parlavano,ma consultavano in
continuazione i libri.Harry,invece,aveva preso posto
vicino Ginny e si scambiavano occhiate intense almeno ogni due minuti,disposto
a passare i pochi minuti che gli restavano a guardarla e ad imprimersi nella
mente ogni minimo particolare di lei.
Poi,alle dieci,una macchina del
Ministero parcheggiò davanti al cortile della Tanae la Signora Weasley chiamò
Ginny,che,trascinandosi dietro il baule,si fece abbracciare da tutti e fece
l’occhiolino ad Harry con un sorriso dolcissimo,poi si voltò e salì in macchina,seguita
dai genitori.
Harry stava ancora osservando il punto,cinque
minuti dopo,dove c’era la macchina del Ministero,quando Hermione gli poggiò una
mano sulla spalla.
-Andiamo?-gli disse dolcemente.-Altrimenti
rischiamo di fare tardi-
Harry sospirò e annuì,e dieci
minuti dopo si trovava a percorrere quegli ormai familiari corridoi del
Ministero insieme ai suoi due migliori amici.
Quando svoltarono nel corridoio del Quartier
Generale degli Auror,videro Kingsley correre verso di
loro.
-Eccovi!Non riuscivo a trovarvi!-
esclamò con il fiatone.
-Che cosa è successo?-chiese Hermione notando la stanchezza
del Ministro.
-Oh,nulla di importante,i soliti
problemi all’ordine del giorno…sono appena tornato da Hogwarts per un problema
con Fiorenzo,il centauro che insegnava Divinazione,sapete…i centauri lo hanno
appena riaccolto nel branco-
-Davvero?-chiese Ron stupito,dimenticandosi
per un attimo di essere teso per l’esame.
-Già-confermò Kingsley.-Hanno anche ammesso che alla fine noi umani non siamo nemmeno così sudici-aggiunse con una risatina-E’ un bel passo avanti-
Harry ricordavapiuttosto bene come Cassandro e gli altri centauri odiassero gli umani.
-Ma ora non perdiamoci in chiacchiere,avete
un esame da svolgere!-esclamò,richiamandoli alla realtà.
Harry,Ron ed Hermione lo seguirono
nella stanza che avevano imparato a conoscere approfonditamente in quei tre
mesi ,ma furono invitati a restare fuori.
Cinque minuti dopo,nel frattempo il
quale Hermione si tormentava l’orlo della maglietta e Ron si passava
continuamente la mano tra i capelli,ed Harry che passeggiava avanti e
indietro,Kingsley uscì fuori.
-Svolgerete per primo l’esame pratico di Difesa Contro Le
Arti Oscure- annunciò loro.-Harry,sei
il primo-
Ron ed Hermione rivolsero un sorriso e un
bocca al lupo ad Harry,che seguì Kingsley dentro e vide che erano
presenti tutti e quattro i professori.Il tavolo era
accatastato lungo una parete e la Wacker,Litonus e Burrow
stavano in piedi vicino al tavolo,e rivolsero a lui un sorriso rassicurante
quando entrò.La professoressa Wacker
teneva in mano una cartellina dalla quale Harry scorse il nome Potter
contrassegnato davanti.
Bellum,invece,si
trovava all’altro capo della stanza,la bacchetta sfoderata.
-Signor Potter,la sua prova pratica
sarà duellare,e quindi confrontarsi con il professore,-disse Litionus e indicò Bellum-usi
tutto il suo arsenale di incantesimo conosciuto,ha la libera scelta-
Harry prese un sospiro di sollievo e sfoderò la sua cara
bacchetta,rivolgendo un sorriso a Kingsley:aveva
proprio ragione,sarebbe stato un ottimo elemento per la Squadra Auror.
-E’ stata una stupidaggine-disse
Hermione con un sorriso la sera,durante la cena alla
Tana.-Non credevo minimamente fosse cosi facile!-
Il Signor Weasley sorrise bevendo un sorso di vino.-Hermione,credevidavvero che dopo tutto quello che avete fatto
Kingsley vi avrebbe ricompensato con un esame da scervellamento?-
Ron guardò il padre con le sopracciglia aggrottate.-Cosa vuoi dire?-
La Signora Weasley fece una risatina.-Oh,Ron,sono sicura che anche se foste andati male vi avrebbe
fatto passare comunque!-
-E perché?-
-Ma perché…perché ,oh,Ron,credevo
avessi un cervello!-esclamò la Signora Weasley.
-Infatti io ce l’ho-rispose il
figlio seccato.
Hermione camuffò la sua risatina in un colpo di tosse,ma non passò inosservato a Ron.Le
rivolse un’occhiataccia.
-Sì,bè
comunque,che ce li avesse fatti passare o no,è stata davvero una
cavolata-concluse Harry,lasciando cadere per un attimo il suo sguardo sulla
sedia vuota accanto a lui che di solito occupava Ginny durante i suoi pasti
alla Tana.Con un sorriso triste,rivolse
la sua attenzione nuovamente agli altri.
-Sapete che Kinglsey ha deciso di
non usare più i Dissennatori come guardie ad Azkaban?-disse Charlie-era
scritto questa mattina sul Profeta-
-Sì,l’ho saputo da Kingsley-disse il Signor Weasley.-Perkins,il
mio collega,ne era veramente felice:odiava i Dissennatori-
-Bè,non
c’era dubbio che i Dissennatori sarebbero stati
tolti-approvò la Signora Weasley.-Dopo tutto quello
che hanno combinato…-
-Sì,ma sicuramente ce ne sarà
rimasto qualcuno in giro-disse Ron con aria non molto convinta.
-Oh,bè,quello
si-disse Charlie-ma ora che sono in minoranza,e con
la fine di Voldemort-rivolse un sorriso ad Harry-non credo si faranno vedere molto in giro-
-Ragazzi,vi devo dire una cosa-buttò
lì Hermione in quel momento.
Tutti rivolsero i loro sguardi a lei.
-Io…io ho preso una decisione riguardo una
cosa-
-Cosa?-chiese Ron osservandola attentamente.
Hermione lo guardò con una faccia supplichevole.-Giurami che non ti arrabbierai-
-Che cosa…-
-Oggi,quando ho terminato gli
esami,la professoressa Wacker mi ha ricevuto nel suo
ufficio e…e mi ha chiesto se sarei voluta tornare ad Hogwarts-disse
lei tutto d’un fiato.
Il silenzio scese nella cucina.Ron
spalancò la bocca esterrefatto ed Harry osservò la
ragazza,sorpreso,mentre i Signori Weasley e Charlie smettevano di magiare.
-E…perché?-
Queste furono le uniche parole che riuscirono ad uscire
dalla bocca di Ron.
Hermione gli prese una mano e guardò anche Harry.-La professoressa McGranitt ha
parlato con lei…e hanno detto che data la mia scelta di carriera,recuperare altre materie che non ho recuperato quest’estate
sarebbe stato molto utile alla mia formazione.Ron,io
voglio andare-aggiunse,stringendo con più forza la mano di Ron.
Ron chiuse gli occhi un momento ed Harry trattenne il
respiro,temendo per un secondo di vederlo scoppiare ad
urlare.Invece,l’amico richiuse la bocca e le rivolse
uno sguardo rassicurante.
-Credo…che sia un’ottima idea.Te
lo meriti-
Hermione lo guardò sorpresa,poi si
strofinò gli occhi e gettò le braccia al suo collo.
-Oh,Ron!-
Harry sorrise e vide i Signori Weasley scambiarsi
un’occhiata felice.
-E quando dovresti partire?-chiese ad
Hermione.
-Oh,pensavo…bè,massimo
tra una settimana,credo.Il tempo di prepararmi.-Poi si rivolse nuovamente a Ron.-Riusciremo
a vederci,stanne certo..e a
te-si rivolse ad Harry con un sorriso-ti controllerò Ginny,anche se non credo
ce ne sia bisogno-
Mentre la Signora Weasley,un quarto
d’ora più tardi,serviva una tripla porzione di mousse al cioccolato ad Harry ,e
al tavolo si respirava una nuova aria dopo la notizia di Hermione,un gufo planò
dentro la cucina e la Signora Weasley cacciò un urlo.
Il rapace si accostò ad Harry e
lasciò cadere sulle sue gambe una busta.
Riconoscendo subito la calligrafia di Ginny,fece un gran sorriso e si alzò da tavola.
-Vado…vado un secondo di sopra…-disse,e
corse su per le scale.
-Salutala da parte nostra!-
Harry sentì Ron ridacchiare e ridacchiò anche lui.Una volta
entrato nella camera di George,si sedette alla scrivania e con mani
tremanti aprì la busta.
Alla luce della bacchetta,cominciò
a leggere.
Caro Harry,
ti scrivo dal dormitorio,mentre tutte le mie
compagne dormono profondamente.
E’ un’altra cosa qui a
Hogwarts,quest’anno:si respira
un’aria…”buona”…qualsiasi ragazzo o ragazza incontro sorride e la professoressa
McGranitt ci ha appena comunicato che ci farà
conoscereil nuovo Preside e il
professore di difesa contro le arti oscure domani.
Sono passate poche ora,ma gia m i manchi.Spero
che a casa vada tutto bene,e di a Ron che non
stressasse Hermione,mentre sono
via,potrebbe avere un attacco di isterismo,dato che quando litigava con Ron
usava come valvola di sfogo me…!
Sono sicura che gli
esami ti sono andati benissimo,non ho alcun dubbio al
riguardo…hai lavorato sodo e scommetto che a casa ora starete festeggiando…se
ci penso mi manchi ancora di più!
Bè,ora devo andare,altrimenti rischio di
addormentarmi sulla pergamena,e non voglio,ci ho messo tanto tempo per
scriverla…saluta tutti.
Buonanotte
Ti amo,
Ginny
Harry finì di leggere la pergamena e alzò gli occhi verso la
finestra.Il cielo era blu e in lontananza i primi
uccelli cominciavano a emigrare verso posti più caldi,in
vista dell’arrivo della stagione fredda.Harry chiuse
gli occhi e la sua mente fu impregnata dell’immagine di Ginnye un pensiero rivolto solo ed unicamente a
lei.
“Ti amo anch’io…e voglio sempre e solo te nella mia vita …sei tu la
donna della mia vita,Ginny.”
Scusate il tremendo ritardo,ma la scuola mi
sta massacrandoç______ç
Sono di fretta,ma prometto che non vi farò
aspettare così tanto per il prossimo capitolo.
Ringrazio chi continua a recensire e ai nuovi lettori *__*
Harry stava
percorrendo in tutta fretta i corridoi del Ministero della Magia,un blocco di pergamene in mano,scorgendo di tanto in tanto
volti conosciuti,ma non si fermò a salutare.
Entrò correndo in un
ascensore osservando due Signore protestare contro un promemoria che svolazzava
sopra le loro teste e,quando queste scesero,aspettò
impazientemente che l’ascensore arrivasse al secondo livello.
Facendosi largo tra
una banda di goblin,che si
fermarono a guardarlo affascinati,imboccò il corridoio,superò una grande porta
ed entrò nel Quartier Generale Degli Auror.
Vide un suo compagno
di lavoro,Perkely,stare
tranquillamente seduto nel suo cubicolo a osservare la foto della sua fidanzata
,e ,camuffando una risata,Harry si avvicinò a lui.
-Hey,Perkely-disse.
Il ragazzo alzò gli
occhi dalla foto e lo guardò,lasciando che
un’espressione corrucciata prendesse posto di quella sognante.
-E da quando mi
chiami per cognome?-chiese.
-Da quando è
necessario chiamarti così per farti riprendere a stare sulla terra-rispose
Harry,posando le pergamene sul tavolo del collega.
Perkely sorrise e posò la foto sulla scrivania.
-Non trovi che sia bellissima?-gli chiese,di nuovo sognante.
Harry alzò lo sguardo
dal lavoro e guardò una donna nella foto con un gran sorriso che lo salutava.
-Non è male-rispose,tornando a concentrarsi sulle pergamene.
Perkely lo guardò esterrefatto.-Ma
è perfetta!-
-Ma non è il mio
genere di donna-rispose Harry.-E ora,svuota la tua mente dall’immagine della tua fidanzata e
stammi a sentire:questi sono tre casi che mi devi svolgere per oggi pomeriggio-
-E da quando tu dai
ordini?-
-Da quando Jelson è
in vacanza con la famiglia e ha lasciato a me temporaneamente il comando dell’ufficio
Auror-rispose Harry.
Perkely sbuffò.-Di cosa
si tratta?-chiese.
-Oh,credo
che alcuni maghi stiano compiendo alcune maledizioni sugli animali di
passaggio-rispose Harry.Perkely inarcò le
sopracciglia.
-Lo so,non è un lavoro che spetta noi,in teoria,ma di questi tempi
il Ministero è un po’ nel caos…Kingsley mi ha chiesto di cercare di tenere
sotto controllo almeno queste situazionidella nostra portata-disse Harry in risposta allo sguardo del collega.
-E va bene,va bene-disse con un sospiro,alzandosi.-Dammi
queste pergamene,ci penso io-
-Grazie mille-rispose Harry con un sorriso, prese le ultime
pergamene rimaste sulla scrivania e si ritirò nel proprio cubicolo.
Non era molto grande,a dire la verità:era rivestito di poster riguardanti
particolari soggetti pericolosi,e sulla scrivania,oltre a montagne di
promemoria aperti,c’erano molte cornici contenenti foto,tra cui,in rilievo,quella
di una giovane donna dai capelli rosso scuro abbracciata a un uomo dai capelli
corvini e spettinati come quelli di Harry,che tenevano in braccio un piccolo
bimbo.
James e Lily Potter gli sorridevano dalla foto.A fianco,un’altra foto ritraeva
Harry abbracciato a un ragazzo lentigginoso con capelli rossi e una ragazza dai
folti capelli ricci.I suoi due migliori amici.
Harry lasciò cadere
l’occhio su quella foto e sorridendo, si ricordò quando
l’avevano scattata:era il primo giorno di lavoro di Hermione al Ministero,e
aveva detto che prima di mettere piede dentro l’edificio,avrebbe voluto
scattare una foto con Ron ed Harry,e così,il Signor Weasley aveva scattato la
foto che ora riposava sulla scrivania di Harry.
Un pochino più
davanti le altre foto,una ragazza dai lunghi capelli
rossi era tenuta per la vita da Harry,e tutti e due sorridevano.
Harry prese la foto
osservandola:quella invece era stata scattata il
giorno dei M.A.G.O di Ginny,quattro anni prima.Infatti sullo sfondo si notava il
castello di Hogwarts,e le alte fronde della Foresta Proibita.
Accarezzò con il
pollice la figura di Ginny,poi la posò di nuovo e si
concentrò sulle carte da firmare.
Prese la piuma dal
calamaio e cominciò a siglare le pergamene,fino a
quando non arrivò all’ultima.
Questa sarebbe stata
una settimana davvero pesante.Il capo del
dipartimento Auror,Rodolf Jelson,era
partito per una settimana di vacanze natalizie con la propria famiglia,e aveva
chiesto ad Harry di dirigere l’Ufficio al suo posto per quei sette giorni.Harry aveva subito accettato,ma alla fine di quella
giornata,si sentiva piuttosto stanco.
Aveva appena finito
di firmare tutte le pergamene e le stava infilando in una cartellina,quando Hermione Granger entrò nel cubicolo.
-Hermione!-esclamò
Harry rivolgendole un sorriso e riponendo la cartellina nel cassetto.-Come mai ancora qui?-
Hermione sbuffò e si
lasciò cadere sulla sedia della scrivania.
-Ho appena finito di
scrivere una relazione sul processo che si è tenuto su un elfo domestico,e sono stanchissima…c’è un po’ di disordine in giro oggi
nel Ministero-
-Non me ne
parlare-approvò Harry infilandosi il mantello e lanciandole un’occhiata.-Controllare l’intero Ufficio non è molto semplice-
Hermione sorrise.-Non ci posso credere,tu,capo del
dipartimento Auror,a soli ventitré anni-
-Sono solo in
sostituzione Hermione-
-Per ora-rispose
Hermione convinta.-E’ solo questione di tempo…Jelson
sta invecchiando ormai,tra poco lo manderanno in
pensione-.
-Mi dispiacerebbe-disse Harry sinceramente e uscendo dall’ufficio.-E’ un buon capo-
-Harry-disse Hermione seguendolo-Qui ti vogliono Capo
praticamente da quando sei diventato Auror e Jelson ti
adora.Dammi retta,tra poco
ti troverai con una promozione tra capo e collo-
Harry sorrise;lei e Ron continuavano a dire così da mesi,fin da quando
Jelson aveva cominciato a parlare di dimissioni e stava a casa un po’ di giorni per via di una malattia che lo aveva
preso,e spesso lasciava l’ufficio in mano d Harry.
-Può darsi-rispose.
Rimontarono in
ascensore,deserto ora,ed Harry poggiò la testa contro
il muro.Poi guardò l’ora:le
otto di sera.
-Molly ci starà dando
per dispersi-disse.
-Oh,non
credo-disse invece Hermione con una risatina-E’ tutta
agitata per il matrimonio di George ed Angelina…manca poco ormai-
-Gia-rispose Harry,che
ricordava benissimo il giorno in cui Fred ed Angelina avevano annunciato che si
sarebbero sposati.
-Fleur sta ancora
cercando di convincere Victoire di fare la damigella…oh,sarebbe
così carina!-esclamò Hermione con un sorriso.
Victoire era la
primogenita di Bill e Fleur,con occhi azzurri e
capelli argentati,uguale a sua madre,e da poco aveva avuto una sorellina,di
solo un anno,Dominique,anch’essa la fotocopia della
madre.
Bill si domandava
ancora se sarebbe riuscito ad avere un Weasley con i capelli rossi e le
lentiggini.
-Teddy sarebbe perfetto come paggetto-osservò
Harry,riferendosi al figlioccio che abitava ancora con
la nonna,Andromeda,ma che passava tanto tempo con il padrino.
-Oh,si,sono
carinissimi lui e Victoire-disse Hermione.
Scesero nell’Atrium e salutarono distrattamente il ragazzo al gabbiotto,e si smaterializzarono.
Harry aprì gli occhi
e il gelo lo pervase,aveva i piedi sprofondati nella
neve,e guardò la Tana a pochi metri da lui,osservando il fumo del camino uscire
dal comignolo.
Aspettò che Hermione
arrivasse e poi bussarono alla porta.
Una signora dai
capelli rossi gli aprì la porta e rivolse loro un gran sorriso.
-Entrate,entrate,che si gela-
-Salve Signora
Weasley-
Harry ed Hermione
entrarono e videro Ron seduto a tavola in compagnia del padre,con
un ‘aria imbronciata,mentre cercava di spostare un enorme vaso di gigli bianchi
e nastri per il matrimonio di George.
-Cominciavo a pensare
che vi avessero rapito-disse,rinunciando a spostare il
vaso con le mani e usando la bacchetta.
-Il Ministero è in
caos questi giorni.-spiegò Hermione raggiungendolo e
salutandolo.
-Oh,Hermione
ha ragione-approvò il Signor Weasley.-Fortuna che non
mi hanno lasciato a fare gli straordinari oggi-
-Invece oggi io ho
sgobbato come un mulo-disse Ron-George è impegnato a sistemare l’appartamento
sopra il negozio,per ora lui e Angelina vogliono
vivere lì…e mi sono dovuto occupare del locale solo io,perché Verity è in vacanza anche lei-
-Signora Weasley,ma Ginny…-chiese Hermione.
La Signora Weasley
guardò l’orologio.-Dovrebbe essere qui a momenti,è ancora agli allenamenti…-
-Come mai cosi
tardi?-chiese Harry,mentre Ron sbuffava,probabilmente
per la fame.
-Tra poco c’è la
partita,e Jenwog ha chiesto
un po più di impegno da parte loro,come se Ginny non
ce ne mettesse tanto,è sempre lì ad allenarsi…-disse con aria contrariata.
-Comunque,ci sono novità sul fronte damigelle e paggetti per il
matrimonio-annunciò il Signor Weasley,cercando di non far arrabbiare la
moglie,che non approvava molto il fatto che Ginny giocasse per la Squadra delle
HolidaysHarpies,la squadra
completamente femminile di Quidditch.
-Davvero?-chiese
Hermione interessata.
-Già,a quanto pare le damigelle saranno Victoire e Molly,invece
il paggetto Teddy-continuò il Signor Weasley.
Molly era la figlia
di Percy e sua moglie,Audrey,e aveva tre anni anche lei,e aveva una sorellina di
due anni,Lucy.
-E ‘ un’ottima
scelta-approvò Hermione con un sorriso.
-Già-disse la
Signora Weasley emozionata.-Le mie nipotine…-
In quel momento la
porta bussò e la Signora Weasley corse ad aprire.
-Se non è Ginny mi
ammazzo-disse Ron.
Ma due secondi dopo
in cucina comparve Ginny,un borsone in mano,l’aria
distrutta,e i capelli legati in una coda di cavallo disfatta.
-Sembri uscita da una
camera di torture-osservò Ron,mentre la sorella si
sedeva ad accanto ad Harry e la Signora Weasley cominciava a servire la cena.
Ginny scosse la testa
e la appoggiò sulla spalla di Harry e chiuse gli occhi .-Sono stanchissima-
Harry le accarezzò i
capelli –Allora fai compagnia a tutti noi-le disse.
Lei aprì gli occhi,se li strofinò e si rimise dritta,prendendo la forchetta.-Voglio vincere a tutti i costi questa partita-disse.
Harry sorrise.-Sono sicuro che la vincerete.Vi
state impegnando al massimo...solo,cerca di non
rimpinzarti troppo al matrimonio di tuo fratello…è il giorno prima della
partita-le disse.
-Giusto…ah,a proposito di matrimonio…indovinate chi ho incontrato oggi
al Paiolo Magico?-chiese Ginny.
-Non so,DeanThomas?-azzardò
Ron con una risata.Harry gli lanciò un’occhiataccia.
-No,idiota,ho
incontrato Luna!Mi ha detto che si sposa e ci ha invitato al suo matrimonio!-
-Che cosa?-esclamò
Hermione sbalordita.-Luna?-
-Gà-rispose
Ginny con un sorriso.-Ci sono rimasta di sasso anche
io…voglio dire,l’ho sentitaqualche tempo fa…mi aveva mandato una lettera
dalla Francia dicendo che stava conducendo alcuni esperimenti su una pianta e
che aveva conosciuto un bravo ragazzo,Rolf…ma ero
arrivata a questo!Non che addirittura si sposasse!-
-Wow-disse
solamente Ron.-Chi è il sano di mente che sposerebbe
Luna?-
Ginny gli lanciò un ‘occhiataccia.-Smettila-gli
intimò.
-E quindi ha invitato
anche noi?-chiese Hermione felice.-Oh,che bello!-
-Gia-replicò Ginny con un sorriso,mentre
Harry e Ron si lanciavano sguardi non troppo contenti.-Davvero
non riesco a credere che Luna si stia per sposare…-
-Ci credo-rispose Ron.Harry scoppiò a ridere.
Ginny rifilò
un’occhiataccia anche a lui.
-Dai ,scherzavo-le disse Harry scoccandole un tenero bacio sulla
guancia.-Sai che voglio bene a Luna.Davveromolto-
Ginny lo guardò
divertita.-Non ti starai
mica innamorando di Luna?-
Harry rise e si
avvicinò a lei per baciarla,ma sul più bello Ron li
bloccò con un colpo di tosse.
Ginny sbuffò e prese
a mangiare,mentre Harry lanciava un’occhiata assassina
a Ron.
Alle dieci,quando tutti ormai avevano finito di mangiare,Hermione era
andata a casa e Ginny di sopra fare una doccia,il Signor Weasley sedeva a
tavola con aria assonnata,in compagnia di Harry e Ron,e la Signora Weasley
sistemava la cucina.
-Ron,Harry mi potreste aiutare a fare dei mazzi di fiori?-chiese
loro non appena finì.
-Mamma,ci sono Ginny ed Hermione per queste cose…-rispose il
figlio sbadigliando.-Sono troppo stanco
ora-
-Più cresci e più
diventi sfaticato-osservò la Signora Weasley contrariata.-Mi
chiedo come farai quando avrai anche tu una famiglia
tutta tua…-
Ron non rispose,ma Harry vide chiaramente che stava macchinando qualcosa
dentro la sua testa;si chiese se l’amico stava pensando ad Hermione con l’abito
bianco e subito un sorriso gli spuntò in faccia.
-Smettila di
sorridere,Harry-gli disse
Ron,osservando il viso dell’amico.
-Non sai nemmeno a
cosa stavo pensando-
-Oh si che lo so.-rispose lui-Ti conosco
troppo bene,ormai ti capisco anche solo con uno sguardo-
-Ma che bravo,Ron,ora anche Legilimens-disse
Ginny sulle scale ,ora pulita ed ordinata,con in braccio una pila di vesti da
Quidditch.
-Mamma,queste sono da lavare…-
La Signora Weasley
prese le vesti e le infilò dentro un cesto,poi sparì
di sopra.Ginny prese alcuni nastri bianchi dal tavolo
e cominciò a fare alcuni bouquet,mentre Harry la osservava e Ron discuteva con
il padre.
Poi,verso
mezzanotte decisero tutti di andare a dormire,e Harry si diresse verso la sua
camera,cercando di reggersi in piedi,ma quando passò davanti la camera di Ginny
un braccio spuntò dal nulla,lo prese e lo tirò dentro la camera.
Non ebbe il tempo di
dire o fare niente che fu investito da un bacio e rispose al bacio,sapendo riconoscere quelle labbra anche ad occhi
chiusi,proprio come stava facendo adesso.
Era così tanta
l’energia che ci stava mettendo in quel bacio che la fece addirittura alzare da
terra.
Poi,causa
carenza di ossigeno,furono costretti a staccarsi.
-Ne avevo proprio
bisogno-sussurrò Ginny ad occhi chiusi sorridendo ,appoggiando
la fronte contro quella di Harry ,che la abbracciò.
-Anche io-
-Però devi andare,sarai stanco-osservò Ginny.
-Ma io con te mi
riposo-le disse Harry scostandole una ciocca di capelli dagli occhi.
Ginny sorrise e gli
baciò una guancia.-Tiamo-
-Anche io,più di quanto tu possa immaginare-le disse Harry,e la baciò
di nuovo.
Ma la stanchezza si
stava impadronendo di lui sempre di più e Ginny se ne accorse.
-Vai a dormire.Tanto domani è domenica.Recuperiamo
domani-disse con una risata.
Harry sorrise e la
baciò un’altra volta,poi uscì dalla stanza e si
richiuse piano la porta alle sue spalle.Salì con la
maggior cautela possibile le scale ed entrò nella sua camera,soprappensiero.
Amava Ginny;l’amava tantissimo,ed era l’unica donna che vedeva nel suo
futuro .
Alcune sere,dopo aver passato un po’ di tempo
con lei,che,tra parentesi,era l’unico momento della giornata che potevano stare
insieme,tornava nella sua camera e si metteva a dormire,e ogni volta,sognava
lui e Ginny,lei con un lungo abito bianco…e la mattina si svegliava sempre con
un sorriso.
E,soprattutto,si svegliava con una gran voglia
di far si che quello che aveva sognato si avverasse.
Ne avevano passate tante,lui e Ginny,e
ultimamente non faceva altro che pensare che era arrivato il momento di
premiare tutti gli sforzi fatti.
Si infilò sotto le coperte ,si tolse gli
occhiali e chiuse gli occhi,lasciandosi prendere da sogni stupendi.
D'ora in avanti credo
che sarò molto più veloce a postare,sono finalmente
iniziate le santissime vacanze *_______* e avrò molto tempo a disposizione per
continuare a scrivere =)
Ringrazio a chi
recensisce ,in particolare:
Girlstreet:...grazie^^...hai visto che non ci ho messo
tanto?^^
Ninny:grazie,i tuoi complimenti mi fanno sempre piacere^^
Zerby:grazie...sì, sono molto dolci,non trovi?
potterfanlalla17:bè...non si è
posto il problema di lontananza tra Harry e Ginny ,no?^^ grazie dei tuoi
complimenti *__*
lily_94:i chappy
drammatici sono il mio forte ^^...tranquilla,come vedi ho deciso di non
torturarvi con la lontananza tra Harry e Ginny^^grazie mille dei complimenti,ma
ho ancora tanto da imparare ^^
the green fairy:ç__ç
bè,non so che dire,ognuno ha le proprie opinioni...ho
letto la storia di Cappychan e sinceramente io non ho
trovato molti punti in comune,forse solo il titolo simile e la dichiarazione
d'amore di Harry.D'altronde,credo che le ffpost-DH trattino tutte
comunque le stesso cose,più o meno...bè,con l'andare
avanti della storia ti accorgerai che queste due ff
hanno molte meno cose in comune di quanto sembri.
Bene,è bello vedere che le recensioni continuano
*______________* *kry è commossa*
...continuate,continuate ad aumentare!*occhioni
dolci stile bambi*
Ci vediamo al
prossimo capitolo,"il matrimonio di
George",un bacione a tutti quelli che
recensiscono e leggono !^^
Ecco il primo capitolo,dato
che quello precedente era solo una specie di “introduzione” della seconda parte
della FF.Mi scuso in anticipo per eventuali errori.
Buona
lettura!
CAPITOLO 1IL MATRIMONIO DI
GEORGE
Sabato 29 Dicembre Harry si svegliò un po’ intontito,cercando gli occhiali sul comodino,già pronto per vestirsi
e andare al lavoro,quando si ricordò che giorno fosse.
Il matrimonio di George ed Angelina.
Con un sorriso ricadde con la testa sul cuscino e si
stiracchiò,osservando fuori i fiocchi di neve che
scendevano giu.
Sentiva rumori e scalpicci fuori dalla
porta e udì chiaramente la Signora Weasley urlare qualcosa a Ron,e,quando sentì
i primi rumori anche nel cortile,decise di alzarsi dal calore delle coperte,si
vestì e scese giù in cucina.
In un primo momento credette di
trovarsi fuori nel candore della neve,dato che
l’intera cucina era immersa nel bianco.
Fiori ,tra cui gigli e rose
bianche,ingombravano il tavolo insieme a pacchi di diverse misure impacchettati
accuratamente ,e nastri e fiocchi giravano autonomamente per la stanza.
Riuscì a scorgere Ron seduto al tavolo e lo raggiunse,mentre la Signora Weasley passava velocemente davanti a lui
e Harry fu certo che non lo aveva nemmeno notato,sepolto com’era in mezzo a
scatole di confetti e vassoi di dolci.
-‘Giorno.Sembra di trovarsi immersi
in una nuvola,non trovi?-lo salutò Ron con uno
sbadiglio.
-Avevo associato più alla neve,ad
essere sincero-
-Hai poca fantasia,allora…qui
stanno tutti delirando.Mamma urla dalle sei di questa
mattina…a quanto ho capito,Teddy
si rifiuta di mettersi il farfallino.Povero bimbo,gia stressato da mia madre da cosi giovane-
Scosse la testa con fare melodrammatico ed Harry scoppiò a
ridere.
-Senti,credo proprio che questa
mattina possiamo anche scordarcela la colazione…mamma non si è nemmeno accorta
che non ha preparato niente da mangiare per noi.Mi
chiedo se stanotte abbia dormito-gli disse Ron.-Quindi
vediamo di dare una mano,almeno riuscirà a calmarsi
per le cinque di oggi pomeriggio e noi potremmo magiare qualcosa-
Harry annuì e lui e Ron si alzarono,e
videro Teddy Lupin correre goffamente per le scale,la
camicia bianca male allacciata,i pantaloni slacciati e la Signora Weasley
rincorrerlo,con in mano un farfallino nero.
-Teddy!Ora zia Molly si arrabbia!-esclamò la
Signora Weasley portandosi una mano al cuore.
Il bimbo si fermò.-Zia Molly,io ho paula!!-
Ron guardò Harry.
-Ma te l’ho gia ripetuto mille volte!Harry,per favore,diglielo tu che il farfallino non strozza!-urlò
la Signora Weasley esasperata,sedendosi su una sedia.
Harry e Ron scoppiarono a ridere.
Si avvicinò a Teddy,osservandolo bene e vedendo riflesso nei suoi occhi
l’umorismo di Tonks,anche se ora non era proprio l’immagine dell’ilarità.
Si riscosse e si abbassò fino ad essere alto quanto lui.
-Hey,Teddy…non
fare arrabbiare la zia Molly,dai,su,infilati il farfallino-gli disse.
-Ma io ho paula!Tanta paula!E se poi mi stlozzo?-balbettò
il bimbo.
Harry sorrise e gli accarezzò i capelli color turchese.-Non ti puoi strozzare,piccolo,tranquillo,anche
zio George se lo mette oggi.Lo sai,zio
George non se lo metterebbe mai!-
Teddy lo guardò con i suoi occhionigrandi.-Ma zia Molly
ha detto che zio Geolge se lo mette oggi pomeriggio!-
-Lo vuoi mettere con lui?-chiese Harry.-Oggi
pomeriggio?-
Teddy annuì e abbracciò il padrino.-GrazieHally…ti voglio bene!-
Harry sorrise e strinse il bimbo tra le braccia.
-E va bene,hai vinto tu,piccola
peste,ma almeno fatti mettere bene la camicia e i pantaloni!-esclamò la Signora
Weasley scuotendo la testa e prendendo in braccio Teddy,portandolo
su.
-Tra qualche anno bisognerà raccontargli la verità riguardo
i genitori-disse Ron,quando la madre e Teddy furono spariti sulle scale.
Harry annuì;lo sapeva già,fin da
quando aveva tenuto in braccio il proprio figlioccio per la prima volta ,che
sarebbe dovuto essere lui a raccontare la verità riguardo Lupin e Tonks.
Andromeda aveva raccontato al nipote che la mamma e il papà,quelli veri,perché Teddy
considerava papà Harry,si trovavano a fare un lungo viaggio ma che stavano
sempre con lui,la notte ,quando si addormentava abbracciato al suo pupazzetto
preferito.
Ma tra qualche anno sarebbe diventato più grande e avrebbe
dovuto affrontare la verità, proprio come aveva fatto Harry .
Dalle scale scese Ginny ,i capelli
legati in una coda e una vestaglia indosso,e li raggiunse.
-Mamma ha detto che dovete aiutare papà con le
piante…-disse,sopprimendo uno sbadiglio.
Ron sbuffò.-Io ed Harry
apparteniamo al sesso maschile-
Ginny inarcò un sopracciglio.-E
allora?Papà non mi risulta una femmina…-
-Infatti questi lavori spettano a voi!-esclamò Ron
sbuffando di nuovo e gettando un’occhiata ad Harry.-Che
barba…forza Harry,andiamo-
Ginny gli sorrise ed Harry seguì
Ron fuori,allacciandosi il mantello.
La neve era alta circa un metro,e
tutto era imbiancato,a partire dal tetto della Tana all’aia dove le galline
correvano rincorrendosi infreddolite.
A destra,dove una volta si erano
sposati Bill e Fleur e poi dopo Audrey e Percy,si estendeva un grande gazebo bianco chiuso,ed Harry
provò a sbirciare all’interno,ma fu impossibile,poiché l’arrivo improvviso di
alcuno omini in completo bianco gli impedì di avvicinarsi.
Harry studiò gli omini;alti più o
meno quanto la neve,non avevano altro indosso che non uno smoking interamente
bianco,e si chiese come facessero a non sentire freddo,quando lui stesso stava
rabbrividendo sotto il mantello e un pesante maglione di lana.
-Buongiorno,siamo del servizio
montaggio e smontaggio per matrimoni-disse un omino alla sinistra di
Harry,rivolto a Ron.-Cerchiamo il Signor Weasley.E’ lei?-
Ron stava per rispondere quando
dall’interno del gazebo uscì il Signor Weasley,trafelato,come se avesse corso.
-Sono io!-esclamò.
-Oh,bene,piacere di
conoscerla…vedo che il lavoro è gia stato avviato-continuò l’omino,che a Harry
ricordava tanto i goblin.
-Oh,si ,abbiamo deciso di
avvantaggiarci,sa,qui siamo un po’ tutti agitati…-
-Il primo figlio che si sposa?-chiese
l’omino.
-Oh,no veramente è il terzo-rispose il Signor Weasley.-Ma
è sempre un’emozione vedere il proprio figlio sposarsi-
-Immagino-rispose l’omino,poi si
rivolse ai suoi colleghi.-E ora,facciamo
vedere cosa sappiamo fare!-
In un attimo altre piante comparvero dal nulla e si
posizionarono davanti l’entrata del gazebo.
Un lungo tappeto bianco comparve e si srotolò autonomamente
per terra,in uno spiazzo dove la neve non era riuscita
ad arrivare.
Un omino particolarmente vivace tirò fuori la sua bacchetta
e la puntò verso la neve che ingombrava il cortile.
Davanti gli occhi di Harry,la neve
prese a vorticare su se stessa ,fino a creare delle statue di neve,che
circondavano il perimetro del cortile.
Harry rimase ad occhi aperti:era
uno spettacolo impressionante.
-Hai visto che roba?-disse a
Ron,sbalordito.
-Bello vero?-replicò lui,voltandosi
verso la Tana.
-Papà,noi torniamo dentro
allora,non credo proprio che ti serva il nostro aiuto qui!-aggiunse con un
sorriso e guardando soddisfatto gli omini al lavoro.
Il Signor Weasley fece un cenno di assenso e lui ed Harry
tornarono dentro.
Ginny stava seduta in un angolo libero di tavolino a
mangiucchiare un piatto di porridge in compagnia di Hermione,la
quale beveva una tazza di caffè,e chiacchieravano
allegramente.
-E tu come mai sei qui?-chiese Ron sorpreso.
Hermione e Ginny smisero di parlare e si voltarono a
guardarli.
-Oh,ho pensato che tua madre avesse
bisogno di un po’ di aiuto…piuttosto,Ginny mi ha detto che stavate aiutando tuo
padre…-disse Hermione.
Ron fece un gesto di noncuranza.-Ha
gia abbastanza aiuto lì fuori….dopo vedrete che
spettacolo che è il cortile…-
-Qualsiasi cosa pur di non aiutare-disse Ginny scuotendo la
testa ed alzandosi.
Ron le rifilò un’occhiataccia.
Ginny prese il piatto e lo posò nel lavandino,poi guardò Harry.
-Perché sorridi?-gli
chiese,notando che aveva un sorrisino stampato in faccia.
-No,niente-rispose
Harry,passandosi una mano tra i capelli.
-Merlino,mi fai impazzire quando
ti passi la mano tra i capelli-disse Ginny guardandolo dolcemente e con gli
occhi che le brillavano.
Harry sorrise e Ron ed Hermione si guardarono come se
fossero di troppo.Ron si voltò dall’altra parte con
uno scatto secco del collo.
-Va bene…avete finito?-chiese poi.
-Veramente non abbiamo fatto niente-gli fece notare Ginny.-Quindi puoi anche evitare di coprirti come se io e Harry
stessimo facendo cose illecite-
Hermione scoppiò a ridere,mentre
Ron scuoteva la testae Ginny osservava
Harry,che le si era avvicinato.
-Si può sapere che ti ridevi prima?-gli chiese lei.
-Stavo pensando a una cosa-
-Cioè?-
Harry cercò una via d’uscita.-No,è che…-
-Che?-
-Niente di importante,Ginny,davvero-disse
Harry alla fine,mentre la sua mente si riempiva dell’immagine di Ginny
sostituita a quella di Angelina e lui al posto di George ,nel gazebo,lei
vestita di bianco.
-No,dai ,adesso me lo dici-
-Tra un po’ te lo dirò-le rivelò lui con fare misterioso,e salì su,mentre lei lo guardava con aria indagatrice e Teddy scappava per l’ennesima volta dalla Signora Weasley.
**** ****** ****** ****** ******
Alle quattro e mezza del pomeriggio, La Tana si trovava
immersa in una eccitazione quasi palpabile
nell’aria;la moltitudine di parenti Weasley arrivava da tutte le parti e zia Muriel era gia stata condotta con grande sforzo di Ron al
suo posto nel gazebo.
Lui ed Harry avevano ammirato il lavoro finito dagli omini:il giardino della Tana era un vero capolavoro,con statue di
neve poste a intervalli regolari nel cortile,piante che scintillavano dentro e
fuori il gazebo,e fatine che volavano nell’aria.
Gli invitati attendevano emozionati l’inizio della
cerimonia,ed Harry aveva appena finito di sistemare
con la bacchetta un grande cuore svolazzante sopra il gazebo.
Charlie era appena arrivato dalla Romania e aveva detto
alla famiglia che sarebbe rimasto un po’ con loro,dato
che a Natale non c’era stato,e la Signora Weasley lo abbracciò forte quando lo
disse.
-Hey Harry,cosa te ne pare?-
Harry si voltò e vide Ron ,uno
smoking identico al suo,ma con un fiore bianco dentro il taschino,visto che
avrebbe fatto il testimone di George.
-Stai benissimo-gli disse Harry sorridendo.Notò che era un po’ teso.-Tranquillo,vedrai che andrai a meraviglia-lo rassicurò dandogli una
pacca sulla spalla.
-Dove sono Ginny ed Hermione?-chiese Ron.
-Oh,sono ancora dentro a mettere a
posto Victoire e Teddy…finalmente si è messo il
farfallino-aggiunse con un sorriso.
Ron annuì e prese un respiro.-Mi
domando che cosa si provi-gli disse a bassa voce.-A sposarsi,intendo-
Harry lasciò cadere il suo sguardo sul gazebo.-Già-
Sentì Ron che lo fissava,così si
decise a guardarlo,pronto a rivelargli quello che gli girava in testa da un po’
di tempo ormai.
-Ron tu sei il mio migliore amico-
Ron lo guardò,il volto impassibile.-Gia,e tu lo sei per me-
-Quindi qualsiasi cosa io ti rivelo,anche
la più sconvolgente al mondo,non dovrebbe farti sentir male-disse Harry.
Ron sorrise.-Chissà perché ho gia in mente quello che stai cercando di dirmi-
Harry ricambiò il sorriso.-Io la
amo,Ron.Voglio stare per
tutta la mia vita insieme a lei.E’
l’unica donna con cui voglio crearmi un futuro-
Ron spalancò gli occhi e prese un bel respiro.-Oh,bè,questa
è grande….voglio dire,Harry…sei sicuro?Perchè è una
scelta bella importante.-
Harry annuì.-Ne sono più che
sicuro.E’ solo che,io voglio
anche un tuo consiglio…come dovrei muovermi?-
Ron distolse lo sguardo da lui e guardò davanti a sé.-Hai cominciato a parlargliene a Ginny?-gli domandò.
Harry scosse la testa.-No,ancora no-
Ron lo guardò di nuovo.-E non
credi che sia il caso che ne cominciaste a parlare?Harry,è
ovvio che Ginny ti ama e sicuramente direbbe di si alla proposta di sposarsi,però…non
sarebbe meglio avere una conferma?-
Harry sbuffò.-E’ per questo che
mi serve il tuo aiuto-sussurrò Harry,mentre una coppia
di anziani signori uscivano dal gazebo e passavano davanti a loro.-Io vorrei farle una sorpresa,una
cosa che la stupisca,che se la ricordi per tutta la vita come le ho chiesto di
sposarmi!-
Ron sorrise.-Vuoi fare le cose in
grande allora,eh?-
-Per tua sorella questo ed altro-
Ron lo guardò scuotendo la testa.-E
sia,allora.Non posso
crederci…sarai mio cognato!-
Harry sorrise.-Aspetta prima di
cominciare a festeggiare.Non è detto che lei dica di
sì-
-Bè,è quello che stavo cercando di dirti prima in
effetti…però tu,per andare sicuro,comincia a sondare il terreno,capisci quello
che voglio dire?Non so,fai allusioni a qualcosa,ad esempio oggi dille quanto
sarebbe bella con il vestito bianco al posto di Angelina,cose di questo genere,no?-
Harry scoppiò a ridere.-Rimango
sempre più impressionato dalla tua nuova capacità di far colpo sulle donne-
Ron gli fece l’occhiolino.-Visto
si?Dillo ad Hermione,che non fa altro che ripetere che
sono l’uomo meno romantico di tutto il pianeta!-
Harry smise di ridere e lo guardò.-Ron,sei il miglior amico che possa mai esistere-
Ron sventolò una mano con noncuranza,anche
se Harry lo vide compiaciuto.-Dovere-
-Harry,Ron,cosa fate ancora qui?-
Harry e Ron si voltarono e videro la Signora Weasley,con un abito color turchese,venirgli incontro.Era molto graziosa.Dietro di lei,il Signor Weasley,Ginny ed Hermione cercavano di starle al
passo.
Harry sorrise e osservò Ginny,bella
come sempre,con un vestito rosso e i capelli,stranamente mossi,che le
ricadevano morbidi sulle spalle.Hermione ,con indosso
un vestito verde bosco e i capelli lisci legati in una coda,teneva per mano Teddy,che non faceva altro che toccarsi il farfallino e
balbettare qualcosa.Aveva i capelli biondi per l’occasione.
Victoire era in braccio al Signor Weasley
,che la mise a terra non appena arrivarono davanti all’entrata del
gazebo.
Harry sorrise,guardando la
piccolina affaccendarsi a mettere a posto il vestitino che la madre le aveva
fatto indossare.
-Noi possiamo anche entrare.George
è dentro no?-chiese Hermione,sistemando il cuscinetto
con le fedi a Teddy.
-Sì,Hermione,tu,Harry e Ginny
potete anche entrare.Noi arriviamo-
La Signora Weasley sorrise loro ed
Harry,Ginny ed Hermione entrarono,quest’ultima dando un bacio a
Ron,rassicurandolo.
Il gazebo era gremito di persone,che,quando
li videro entrare,si azzittirono all’istante,e presero posto sentendosi osservati
vicino al resto della famiglia Weasley.
-Jinny…Victoire …è tutto a posto?-chiese Fleur a
Ginny dalla fila dietro la loro.
Ginny annuì con un sorriso.-Non
fa altro che toccarsi il tulle-
Fleur sorrise emozionata e si voltò verso Bill,che teneva in braccio Dominique,e
dormiva pacificamente con un dito in bocca.
-Hai i capelli mossi-sussurrò
Harry a Ginny,che sorrise soddisfatta.
-Ci è voluto un po’,ma alla fine
questi capelli si sono voluti arricciare…grazie al cielo-rispose,accarezzandosi
una ciocca.
Harry sorrise e le stampò un bacio sulla tempia,poi una musica cominciò a uscire da un gruppo musicale che stava
in un angolo del gazebo e Harry notò per la prima volta George,in piedi,un po’
emozionato ,voltarsi verso l’entrata del gazebo,dove Angelina Jhonson stava entrando a braccetto del padre,dietro di loro
i Signori Weasley ,Ron,che Harry aveva visto di rado così serio e solenne,e
dietro ancora Teddy e Victoire,che si tenevano per
mano.
Hermione si sporse per vedere Ron e Angelina.
-Guardate quanto è
bella!-sussurrò.
In effetti Angelina era bella,con un gran sorriso
stampato in volto,anche se la tensione la tradiva un pochino.
Raggiunse George e si districò dal braccio del padre,e tutti sedettero ai loro posti.Teddy
e Victoire si sistemarono vicino ad Harry.
-Siete stati bravissimi!-gli sussurrò Ginny.
Victoire sorrise soddisfatta,mettendosi
a posto per l’ennesima volta il vestitino.-Zia,Ginny io e Teddy siamo piccolini
ma bravissimi,velo Teddy?-
Teddy incrociò lo sguardo di Harry e sorrise.-Celto,Vic-
-Siete bellissimi-sussurrò Fleur
dietro di loro,toccando i capelli alla figlia.
Tutti rivolsero la propria attenzione a George ed Angelina,e al funzionario che stava celebrando la cerimonia.
Harry lanciò un’occhiata a Ginny.Era
tutta presa dalle parole del funzionario e osservava Angelina con un sorriso.
Harry incrociò lo sguardo di Ron,che
sorrise e accennò a Ginny.Si avvicinò all’orecchio di
Ginny e le sussurrò.
-Sai,starebbe da incanto quell’abito bianco su di te-
Ginny sussultò e si voltò a guardarlo,sorpresa.
-Che…hai detto?-
Harry sorrise .-Ho detto che quel vestito che porta
Angelina sarebbe stupendo indosso a te-
Ginny lo fissò,poi il funzionario
alzò la voce.
-Vuoi tu,Angelina….?-
Ginny gli sorrise incerta e si
voltò verso Angelina e George.
Harry scoccò un’occhiata a Ron e lo vide alzare i pollici in su.
Sorridendo felice,osservò Angelina
e George scambiarsi le fedi.
Mezz’ora dopo,mentre la neve
scendeva lenta fuori dal gazebo,che si era trasformato in una pista da
ballo,Harry sedeva tra Zia Muriel e un altro parente
Weasley di cui non ricordava il nome,tanti ne aveva conosciuti fino ad allora.
Zia Muriel lo stava intrattenendo
su un argomento decisamente noioso,ed Harry non la
stava ascoltando per niente,anzi,osservava con un sorriso Ginny che volteggiava
sulla pista da ballo insieme al padre e non facevano altro che ridere.
-Harry,caro,mi stai ascoltando?-
Zia Muriel lo guardava con occhi
velati dalla curiosità.-Ti ho chiesto,cosa ne pensi?-
Harry la guardò;non aveva
minimamente idea di cosa stesse parlando la zia di Ron da più di venti minuti.Cercò una via d’uscita,e fortunatamente vide Charlie arrivare
da lontano.
-Ehi zia,stai intrattenendo il
nostro Harry vedo!-esclamò,facendo l’occhiolino ad Harry.-Perché
non lo lasci un po’ stare?Vorrà stare un po’ con Ginny no?-
Zia Muriel guardò il nipote,senza aver dato l’impressione di aver sentito qualcosa.-E tu caro,non te li tagli di
nuovo quei capelli?-
Charlie lanciò un’occhiata esasperata ad
Harry e gli fece ceno di allontanarsi.
Sollevato,Harry si alzò dal tavolo
e raggiunse Ron ed Hermione,che stavano sorseggiando una Burrobirra.
-Sei riuscito a scappare dalle grinfie di zia Muriel?-gli chiese Ron non appena lo vide.
-Grazie a tuo fratello-rispose Harry.
-Ehi Harry,hai visto che qui in
giro c’è Hagrid?-lo informò Hermione contenta.-Ti
stava cercando prima!-
-Davvero?-disse Harry.-Non vedo
l’ora di farci due chiacchiere-
-Harry,credo che potremmo
informare Hermione della novità che mi hai rivelato stamattina!-disse Ron con
un sorriso.
Hermione li guardò a tutti e due.
-Quale novità?-chiese.
Harry lanciò un’occhiataccia a Ron.
-Se si lascia sfuggire qualcosa con Ginny giuro che ti
affatturo…-
-Che cosa?-
-Ma dai,è Hermione,la tua migliore
amica!Non ti fidi più di lei?-
-Qualcuno mi vuole spiegare cosa state confabulando voi
due?-chiese alla fine Hermione scocciata.
Harry e Ron si scambiarono un’occhiata.
-Harry sta pensando di chiedere a Ginny di sposarlo-
Hermione sputò la Burrobirra che
stava bevendo.-C-che cosa???-
Harry guardò Ron-Lo sapevo che avrebbe reagito così-
-Come pensavi che avesse reagito?Gli hai appena detto che
ti vuoi sposare!-esclamò Ron scuotendo la testa.
-Cioè,quando…ma …come?Gliel’hai
detto?A lei?-farfugliò Hermione ripulendosi con un fazzolettino.
-No,Hermione,e tu non devi
assolutamente uscirtene di questa cosa con lei,le voglio farle una
sorpresa-disse Harry in tono fermo. -Quindi vedi di stare attenta,mi raccomando.-
-E tu non volevi dirmi una cosa del genere?-chiese Hermione
sbalordita.-Io,la tua
migliore amica?-
-Non è che non volevo dirtelo,è
solo che tu sei molto amica di Ginny e magari tra ragazze avresti potuto
lasciartelo scappare,che ne so…-si giustificò Harry mentre Ron lo guardava con
aria di vittoria.
-Dovresti avere un po’ più di fiducia in me-replicò
Hermione altezzosa,poi abbandonò l’aria offesa e sul
suo volto comparve un sorriso.-E allora?Dimmi cosa ha
intenzione di fare!-
-Finora gli ho consigliato di cominciare a sondare il
terreno,per essere certi che lei voglia davvero
sposarlo...non trovi che sia una buona idea?-le chiese Ron.
Hermione annuì.-E’ un’ottima
idea!Harry,ora non voglio fare il doppiogioco,ma
viste le tue intenzioni…Ginny mi ha detto giusto qualche giorno fa che le
sarebbe piaciuto tanto cominciare a pensare al matrimonio perché ora ha appena
messo a posto la sua vita…-
-Sì!-esclamò Ron vittorioso,facendo
trasalire Harry.-Harry,stai per diventare il mio cognato!-
Hermione scoppiò a ridere.
-Ron,calmati!-
Harry sorrise sollevato e sentì il suo cuore battere più
veloce del normale,mentre le parole di Hermione
risuonavano nella sua mente…sta cominciando a pensare di sposarsi…sta
cominciando a pensare di sposarsi…
-Hey Harry!Eccoti qui finalmente!-
Harry sussultò e si voltò,trovandosi
faccia a faccia con Hagrid.
-Hagrid!Sono contentodi
rivederti!-esclamò.
Hagrid ,con un completo marrone
peloso e una cravatta a pois gialla e rossa sembrava ancora più grosso del normale,ma
il viso da gigante buono tradiva la sua imponente stazza.
-Anche io,Harry!Cavoli,non ti
vedevo da un bel po’!Cresci sempre di più eh?-disse,dandogli una pacca sulla
spalla che per poco non lo fece cadere per terra.
-A quanto pare-rispose,massaggiandosi
la spalla.
-E dove sono i piccoli Weasley e Teddy?Avevo
intravisto la figlia di tuo fratello Ron,e Fleur,
correvano qui intorno ma non li vedo più…-
-Percy e Audrey stanno
ballando e Lucy è in braccio a mia madre,Molly è con
Victoire e Teddy a rincorrere le fatine e Dominique,dorme,grazie al cielo-elencò Ron con fare
sbrigativo.
-E ora scusa Hagrid,ma non ho
ancora fatto un ballo con Hermione…-
Sorrise alla ragazza che si fece prendere per mano e si
avviarono verso la pista da ballo.
-E tu Harry?Ginny?-gli chiese Hagrid con fare indagatore.
-E’ da qualche parte,non so,l’ho
persa di vista-rispose Harry guardandosi intorno.
-Valla a cercare,allora.Io devo andare.Devo tornare ad Hogwarts…c’è parecchio da fare con i centauri oggi…ci
sentiamo,Harry.Stammibene-disse
Hagrid,e lo abbracciò così forte che Harry credette
di sentire le costole spaccarsi.
-Sì,Hagrid,ci sentiamo.Ciao-
Hagrid lo salutò con una manona
ed Harry si mise a camminare cercando Ginny.Alla fine
la trovò seduta ad un tavolo dove stava Audrey,che a quanto pare aveva terminato di ballare con il marito
e si sventolava con un ventaglio.
-Ciao Harry-glidisse quando lo vide arrivare.-Fa caldo
qui dentro non trovi?-gli chiese.
Harry sedette accanto a Ginny.-Già-
Molly e Lucy arrivarono vicino alla madre
mentre bisticciavano tra loro.
-Braccio-balbettò Lucy che aveva solo due anni,e aveva imparato poche parole.
Audrey la prese in braccio e l’accomodò sulle sue
gambe.-Vuoi andare in braccio a zia Ginny e la finite di litigare voi due?-chiese la madre.
Lucy si infilò il pollice in bocca e annuì.Audrey passò la bambina a Ginny.
-Mamma,Lucy ha peso mia bamblina!-disse Molly,di un anno più grande della
sorella,che,tuttavia,non riusciva comunque ancora a parlare bene.
-Lucy,ridai la bambola
a tua sorella-disse Audrey alla figlia.
Lucy si strinse in braccio a Ginny,che
scoppiò a ridere.-Litigano come me e Ron da piccoli!-
Audrey sospirò.-Sonopiccole ma gia dei terremoti…Lucy,non voglio più
ripeterlo,ridai la bambola a tua sorella!Ve ne ho comprate una a tutte e due in
modo che non litigaste invece discutete lo stesso!-
-Tieni bambola-disse Lucy,e da
sotto la gonnellina tirò fuori una bambola piuttosto spettinata e la tese alla
sorella.
-Bene.Ora fate la pace,ok?-
Le due annuirono e Lucy scese dalle braccia di Ginny.Prese la mano della sorella e insieme raggiunsero gli
altri cugini.
Audrey sospirò.-Fortuna
che questa volta hanno risolto subito…allora,Ginny…dicevamo?Ah,giusto
della tua partita di domani!Beh,sono sicura che la vincerete,vi siete allenati
molto queste settimane,c’era un articolo su di voi anche sulla Gazzetta Sul
Profeta…-
Audrey lavorava come giornalista della Gazzetta Del
Profeta e quindi sapeva tutto ciò di cui parlava il giornale quotidianamente.
-Speriamo-rispose Ginny,poi si voltò
verso Harry.-L’hai visto Hagrid?-
-Sì,è andato via ora però.Doveva tornare ad Hogwarts.-
Ginny annuì.-Audrey,ti dispiace se andiamo a farci un ballo?Quello che dovrebbe
essere il mio ragazzo non mi ha invitato a ballare nemmeno una volta oggi…sta
perdendo il romanticismo…-
Audrey rise e annuì,così
Harry e Ginny si alzarono e raggiunsero la pista da ballo.
-Non è vero che sto perdendo il romanticismo-disse Harry
imbronciato.
Ginny sorrise gli prese il viso
tra le mani.-Sei sempre il migliore-sussurrò,dandogli un bacio appassionato.
-E anche il più romantico- aggiunse Harry.
Ginny scoppiò a ridere.-Certo che
lo sei…scherzavo prima-
Harry sorrise.
-Però ultimamente sei un po’ strano-continuò Ginny
osservandolo,ora seria.
-Strano?-
-Già…cosa volevi dirmi prima,quando
hai detto del vestito di Angelina…?-
Harry la baciò prima di farle finire la frase.
Buongiorno!Visto che questa volta sono stata più veloce?^^Spero
che questo capitolo vi sia piaciuto…recensite in tanti,mi
raccomando!
Ringrazio tutti quelli che continuano a recensire,in particolare:
Riddikulus:non ti vedevo
più,mi ero preoccupata…le tue recensioni mi piacciono molto ^^*arrossisce*
Ninny:Grazie ^^…sono stata veloce
eh?
Potterfanlalla17:ciao Laura…bè,Harry non ha ancora chiesto a Ginny di sposarlo,ma come
vedi sta facendo piccoli passettini avanti^^.Grazie delle tue belle recensioni.(ho letto la tua ff ,”la vita è la vera sfida”,è
davvero bella,appena posso ti lascio una recensione ^^)
Zerby :Sì,Harry e Ginny
sono davvero la coppia più appassionante di HP,a mio parere.*__*
Ti è piaciuto questo capitolo?
Erikappa:Ciao Erika!Grazie,ma
ho ancora tanto da imparare ^^Harry,Ron e Ginny abitano ancora alla Tana,mentre
Hermione ancora con i suoi genitori…ma praticamente passa tutto il suo tempo
alla Tana.
Ci vediamo al prossimo capitolo “La partita di Ginny “.A
presto!
-Perché per una volta non ti stai zitta?-chiese Ron ad Hermione,andando avanti e indietro per il salotto della
Tana e puntando un dito contro Hermione,che sbuffò.
-Senti,se sei nervoso non devi
certo scaricarti su di me…-
Harry,dal canto suo,osservava
distrattamente i suoi amici litigare appoggiato al camino.
Avevano da poco terminato da mangiare;Harry
ed Hermione erano usciti prima dal lavoro poiché quel pomeriggio ci sarebbe
stata la partita di Ginny.La finale di Quidditch per
la coppa inglese.
Ginny era stata tesa tutta la mattina,anche
se cercava di non darlo a vedere.Aveva lavorato sodo
per questa partita,ed Harry sperava con tutto il cuore
che la vincesse.Se lo meritava.
Mentre Ginny si preparava,lui,Ron
ed Hermione si erano accomodati in salotto e l’argomento fonte di discussione
tra Ron ed Hermione era la proposta di matrimonio di Harry.
-Io non mi scarico su di te!E’ che penso che non sia una
buona idea la tua!-rispose Ron incrociando le braccia al petto.
Hermione sbuffò di nuovo.-Io ho
sempre buone idee!-
-Appunto quando non ne hai una buona risulta più
evidente-rispose Ron.
Hermione lo fulminò con un’occhiata ed Harry credette di aver visto fulmini lampeggiare nei suoi occhi.Così decise di intervenire prima che le cose peggiorassero.
-Va bene,va bene,calmatevi tutti e
due…decido io,ok?Se per chiedervi un consiglio ogni
volta dovete litigare…-
Ron ed Hermione si scambiarono uno sguardo.
Ron sospirò.-Hai ragione,Harry,scusa-
-Merlino esiste-disse Hermione
sollevata,lanciando un fugace sguardo a Ron e
rivolgendosi poi di nuovo ad Harry.
-Comunque,Harry,come stavo
dicendo,prima che qualcun mi interrompesse -sottolineò guardando di nuovo Ron
che sbuffò-in mia opinione credo che l’idea di Ron
sia sbagliata-
Ron aprì la bocca per ribattere ma
Harry gli lanciò un’occhiataccia,cosi
si limitò a mettere il broncio.
-E come mai?-chiese.
Hermione lo guardò scuotendo la testa.-Troppe
emozioni messe insieme!Harry,stiamo parlando di
matrimonio!Oggi è gia abbastanza agitata e tesa per la finale,e tu vuoi anche
chiederle di sposarla?Io credo che sia un’idea pessima,poi fai te-
-Ma mica è una cosa brutta!-esclamò Ron dando voce ai
pensieri di Harry.-Voglio dire,Ginny
finisce la partita,vincono,perché tanto vinceranno,e nella baldoria generale le
fa la proposta!Dovrebbe anche essere bello,in mezzo a tutta quella gente,come
il loro primo bacio…-
-Primo,non siamo sicuri al 100%
che vinceranno la partita le Holyhead,secondo,credo
che l‘ultima cosa che Harry e Ginny vogliano sia ancora altra popolarità,e terzo,non
è un bacio di cui si sta parlando,ripeto,Merlino,è una proposta di
matrimonio!Ron,ti rendi conto??-disse Hermione tutta d’un fiato.
Ron sospirò e guardò Harry.
-Ha ragione lei-ammise Harry.-E’
troppo caos oggi…lo farò con più calma.E in tutta
sincerità,non ho ancora pronto niente da regalarle…-
-Harry-lo interruppe Hermione-Io non credo che tu
debba esagerare:a Ginny andrà bene anche una cosa
semplice,lo sai.L’importante è che vi amate-
Harry sorrise.-Quella è l’unica
cosa di cui sono certo-
-Un mazzo di fiori-disse Ron annuendo convinto.-Le donne amano i fiori,vero
Hermione?-
Hermione arrossì ed Harry scoppiò a ridere.
-Ma che ti ridi Harry!-sbottò lei.-Comunque si,credo che qualcosa
del genere andrà più che bene-
-Sicura che tu non stai facendo il
doppiogioco?-le domandò Ron
Hermione gli lanciò un’occhiataccia.
-E allora come faccio?Cioè,quando
glielo chiedo?-chiese Harry ai due.
Tutti e tre rimasero in silenzio ad arrovellarsi
quando ,ad un certo punto,Ron saltò su dal divano facendo sussultare
Hermione.
-Ho trovato!-esclamò.
Hermione si portò una mano sul cuore per lo spavento.-Sentiamo la grande idea di Ronald Weasley-
-San Valentino!-furono le uniche parole che gli uscirono di
bocca.
Hermione ed Harry si scambiarono un’occhiata,poi Hermione battè le mani
entusiasta.
-Bravo Ron!!E’ un’ottima idea!Sei
stato intelligentissimo!!-
Ron arrossì compiaciuto.-Niente
di che…-
-ma si,si!Harry,è perfetto!San
Valentino è tra poco più di un mese,più o meno…hai tutto il tempo di
organizzarti…e poi è proprio la cosa che cercavi!Non è nè
una cosa sofisticata nè una cosa troppo
semplice!Ron,sei un genio!- esclamò Hermione al settimo cielo,gettando le
braccia al collo di Ron e scompigliandogli i capelli.
-Hermione…-
-Cosa diavolo vi urlate?
Hermione si staccò da Ron ed Harry vide con un sussulto
Ginny entrare nel salotto,seguita dai genitori.
-Oh,niente,niente…stavamo….stavamo rimbeccando Ron!- esclamò Hermione dando una
improvvisa botta in testa a Ron.
-Ahi!-
-Sei pronta?-chiese Harry per cambiare argomento.
Ginny indicò il suo borsone e la sua scopa.-Sì,ho messo tutto dentro…voi li
avete i biglietti?-
-Ce li ho io-disse il Signor Weasley con un sorriso e
tirando fuori dalla tasca dei pantaloni dei biglietti
colorati.
-Tribuna d’onore,prima fila-recitò
con orgoglio e facendo l’occhiolino ad Harry.-Giusto
perché Kingsley è il Ministro e una giocatrice è la fidanzata di Harry Potter-
Ginny scosse la testa e si legò i capelli in una coda di
cavallo.
-Tesoro,sei troppo nervosa-osservò
la Signora Weasley avvicinandosi alla figlia e mettendole un braccio intorno
alle spalle.-Cerca di calmarti-
-Io non sono nervosa!-esclamò Ginny,prendendo
un bel respiro,e tormentandosi una ciocca di capelli.
-Sentite,meglio se cominciate ad
andare.Mi spiace che non possiamo venire,tesoro…ma sono sicura che andrà tutto bene -disse la
Signora Weasley,lanciando un’occhiata preoccupata alla figlia.
Harry,Ron ed Hermione annuirono e
presero i biglietti che il Signor Weasley stava porgendo loro,mentre Ginny
consentiva alla madre di stamparle un bacio sulla guancia.
-Vincerete sicuramente-
-Ci vediamo dopo -disse il Signor Weasley,dando una pacca
sulle spalle a Ginny e sorridendole.-Stendili,Ginny-
Ginny annuì con un sorriso tirato e si rivolse ad Harry.-Venite anche voi
adesso?-
-Lo domandi pure?-le disse Harry mettendole un braccio intorno le spalle e posandole un bacio sulla guancia.
Lei sorrise nascondendo il volto nella sua spalla.
-Ginny,è inutile che ti nascondi
su Harry,ti ci portiamo lo stesso a giocare-disse Hermione ridendo.
Ginny tirò su la testa.-Ma io
voglio giocare!E’ solo che…se perdiamo ci rimango troppo male!-
-Non perderete-le disse Harry tenendola stretta.-Gioca come hai sempre giocato e vedrai che filerà tutto
liscio. -
Ginny gli diede un bacio e si staccò da lui,andando a prendere la borsa per terra.
-Allora ci vediamo dopo .La passaporta è fuori.E’ lo stivale
di gomma giallo.Mancheranno due minuti al suo attivamento -disse il Signor Weasley.
Ginny sorrise loro e lei,Harry,Ron
ed Hermione uscirono fuori,al cortile della Tana .
Ron prese lo stivale e controllò l’orologio che aveva al
polso.
-Un minuto-disse.
Harry,Hermione e Ginny si misero
intorno alla Passaporta.
Harry mise il dito sullo stivale,gettò
uno sguardo a Ginny e le sorrise.
-Tre,due,uno…via!-
Harry sentì alzarsi in aria e tutto intono a lui cominciò a
vorticare velocemente.Poi,dopo
quelle che sembrarono ore,smise di girare e aprì gli occhi,toccando terra.
Si trovavano in uno sterminato prato congelato,con montagne di oggetti inutili e vecchi posati vicino allo
stivale con cui erano arrivati.Più in là,un ometto minuto sedeva dietro un banchetto dove c’erano
lunghi rotoli di pergamena.
Harry vide la neve posata sugli alberi spogli e rabbrividì
sotto il mantello.Vicino a lui,Ron
stava starnutendo per la seconda volta consecutiva.
-Andiamo-disse Ginny,trascinando
la sua borsa e la sua scopa e dirigendosi verso l’ometto.
-Non capisco perché non cambiano metodo per entrare nel
campo-brontolò Ron.
-E siamo fortunati perché non facciamo la fila noi,dato che entriamo con Ginny e quindi arriviamo presto-disse
Hermione rimbeccando subito Ron.
-Buon pomeriggio-salutò Ginny,una
volta che furono arrivati.
-Buongiorno,oh,ma lei è la
Signorina Weasley!Buona fortuna!-esclamò l’ometto osservando bene Ginny.Poi i suoi occhi si spalancarono quando
vide Harry dietro di lei.
-Signor Potter!Buona giornata anche a lei e ai suoi amici!-
Harry sorrise e tese i biglietti all’ometto che li strappò
emozionato.Poi questi prese la bacchetta e la puntò
sul prato dietro di lui.
In un attimo,davanti gli occhi di
Harry,un enorme edificio prese vita,colorato ed accogliente.Era
un po’ più piccolo dello stadio dove aveva assistito una volta alla Coppa del
Mondo di Quidditch,ma era comunque molto vasto.Dietro di loro si apriva una lunga scala che portava ai
piani superiori,con il corrimano d’argento.
Dopo che l’ometto rivolse di nuovo
complimenti a Ginny almeno un paio di volte,si incamminarono su per le
scale.Alla prima rampa di scale,la
strada si divideva:Ginny si voltò e sorrise loro.
-Io vado di qua-disse.
Hermione abbracciò l’amica.
-Hermione,non sto mica andando in
guerra!-disse Ginny con una risata.Ron le si avvicinò
e le diede una pacca piuttosto forte sulle spalle.
-Ron,il solito delicato-osservò
Harry lanciandogli un’occhiataccia.
Hermione rise e prese Ron per mano,continuando
a salire le scale e rivolgendo un ultimo sorriso a Ginny.
-Allora mi raccomando gioca bene-le disse Harry,controllando che fossero soli .Ginny rise.
-Perché controlli che non ci sia nessuno?-
Harry le si avvicinò nella
penombra e l’abbracciò,inchiodandola alla parete.
-Perché ti voglio tutta per me-le
sussurrò con un sorriso.-Non posso?-
Ginny rise e gli scompigliò i capelli.-Se
vinco…-
-Se vinci cosa?-
Non poteva vedere l’espressione di Ginny perché erano
immersi quasi nel buio totale,ma gli parve di vedere
che era leggermente arrossita.
Strano,si disse.Ginny
arrossiva di rado.
-‘Sera ,Harry e Ginny-
Con un sussulto,Harry e Ginny si
separarono.Harry si voltò e vide Kingsley sorridergli
in modo ironico.Sentì di essere arrossito ma Kingsley
gli fece un altro sorriso,questa volta molto più rassicurante.
Possibile che lui e Ginny dovevano sempre essere interrotti… ?
-Ciao Kingsley-lo salutò Ginny,che,al contrario di Harry,sembrava perfettamente a suo
agio.
-Ciao Ginny-ricambiò il saluto
Kingsley,rivolgendole un sorriso.-Sei
pronta?-
-Prontissima ora…allora….bè,io vado.Ci vediamo dopo la
partita-rivolse un sorriso ad entrambi,raccolse la borsa e la scopa che aveva
poggiato a terra e si incamminò nella rampa di scale opposta alla loro.
-Dopo la dovrai consolare o gioire con lei?-chiese Kingsley
ridendo.Harry sorrise e cominciò a salire le scale,seguito dal Ministro.
-Tutto solo,eh?-
-Già…Percy arriva più tardi con
la sua famiglia,e io ho deciso di venire un po’
prima,tanto per assistere al riscaldamento.E poi…non
volevo tanti occhi puntati addosso.Credo che tu
sappia quello che voglio dire-
Harry sorrise di nuovo e continuò a salire le scale.-Sì,capisco perfettamente-
-Allora dimmi:come vanno le cose
all’ufficio Auror?Riesci a tenere tutto sotto controllo?-
-Oh,si,si,credevo fosse peggio,a
dire la verità-rispose Harry-E’ divertente-
Kingsley studiò la sua espressione.-Sai,tra un po’ di tempo Jelson andrà in pensione.Non sta molto bene,o perlomeno,non
è più giovane e scattante come una volta-
Harry annuì;sentiva il cuore
battergli all’impazzata,poiché sentiva gia dove voleva arrivare Kingsley.
-Così ho pensato,sai,per non
trovarmi spiazzato davanti alle sue dimissioni…di cominciare a cercare un suo
sostituto,come Capo Ufficio Auror.E credo che tu
sappia che non ci siano dubbi che io vorrei te per quel posto.Sei in assoluto il miglior Auror della nostra squadra-
Harry lo fissò e annuì.-Sì,me lo immaginavo-
-Ovviamente non voglio metterti fretta,però
ecco…comincia a pensarci,ok?Ne riparliamo un po’ più
in la con più calma se vuoi…ma Harry,ti prego di pensarci bene:è praticamente
da quando sei entrato a lavorare nel Ministero che io voglio te come Capo del
Dipartimento Auror-
Harry sentì il cuore gonfiarsi d’orgoglio a quelle parole e
gli fece un gran sorriso.-Ci penserò,Kingsley-
Quest’ultimo gli sorrise ed
insieme arrivarono sul pianerottolo.Strinsero la
maniglia della porta che avevano davanti e la luce del sole li investì,accecandoli,dopo essere stati tanto al buio.
Il campo di Quidditch,con gli
anelli dove i Cacciatori segnavano i gol ,era circondato da tribune con i
sedili rossie un grande tabellone
riposava su una parete della tribuna di fronte ad Harry.Era
ancora spento,ed Harry si era ormai imparato a
ricordare che accendevano il tabellone solo dopo il riscaldamento delle
squadre,quando lo stadio iniziava ad affollarsi.
Harry e Kinglsey si diressero
verso la tribuna d’onore,riconoscibile dalle altre
perché aveva i sedili viola e la posizione migliore.Alcune
persone sedevano lì,ma ad Harry non andava di fermarsi
a conversare in quel momento;in un certo senso era teso anche lui per la
partita.Perciò rispose solo con un cenno della mano
ai saluti dei conoscenti.
Vide Ron ed Hermione scambiarsi un bacio e si voltò verso Kinglsey,che aveva in viso un
sorrisetto ironico.
-Eccoti!-esclamò Ron quando
finalmente lo vide arrivare,poi notò che c’era anche Kingsley dietro di lui.
-Oh Kingsley,che piacere!-esclamò
stringendogli la mano.
-Ciao Ron…Hermione,buonasera-
Hermione gli sorrise e tornò a
consultare un rotolo di pergamena.
-Che cos’è?-le chiese Harry
prendendo posto accanto a lei.
-Ah,un piccolo saggio su una
faccenda degli elfi domestici che sto tenendo in ufficio…mi avvantaggio il
lavoro-aggiunse con un sorriso.
Harry scosse la testa.-Sei sempre
la solita-
Hermione gli rivolse un’occhiataccia.-Allora
Ginny è andata?-
-Sì-rispose Harry.-Non l’ho
mai vista così tesa,però-
Hermione annuì.-E’ una partita
molto importante per le Holyhead-disse,mentre Ron parlava fitto con Kingsley.
-Speriamo che andrà tutto bene…Ron,riprendi
fiato!-esclamò poi sorridendo e osservando Ron che gesticolava piuttosto
freneticamente ad un interessato Kingsley.
-Cosa?-chiese Ron fermando un attimo il suo discorso.
-Di cosa state parlando di così interessante?Rendeteci partecipi-osservòHermione mentre
Harry annuiva.
-Oh,niente di importante-rispose
lui arrossendo sulle orecchie.
Hermione inarcò le sopracciglia osservando le sue orecchie
color pomodoro,poi,facendo finta di niente,si rivolse di
nuovo ad Harry.
-Stavamo dicendo?-
Harry la guardò perplesso.-Non
vuoi sapere cosa si stavano dicendo?Lo sai che quando Ron fa così c’è qualcosa
sotto…-disse a bassa voce.
Hermione sorrise.-Me la farò dire
più tardi con altre maniere-
Harry spalancò gli occhi.-Hermione,certe cose da te proprio non me l’asp…-
-Oh,ma stai zitto-lo interruppe
lei sventolando la mano,un vago rossore sulle guance.-Tu
avresti la parte dell’angioletto con Ginny vero?-
Harry sorrise.-Certo che no,ma anche lei non è da meno-
Hermione fece un verso tipo “bah!”,poi
rivolse la sua attenzione di nuovo al saggio.
-Comunque-continuò,gettando
un’occhiata a Ron,impegnato a parlare ancora con Kingsley,come per accertarsi
che non stesse ascoltando,e poi tornando a rivolgere la sua attenzione al
saggio-fossi in te mi darei veramente una mossa.Ti
assicuro che Ginny vuole sposarsi quanto te-
Harry rivolse improvvisamente tutta la sua attenzione a lei,mentre altri due dipendenti del Ministero che Harry
conosceva si stavano sedendo vicino a Kingsley.Gli
rivolsero entrambi un saluto e lui ricambiò,poi si
voltò nuovamente verso Hermione.
-Scusa che vuoi dire?-
-Voglio dire che non so se voi due vi leggete nel pensiero,ma l’altra sera io e lei abbiamo parlato.Se
non te l’ho detto prima è perché non mi andava di farlo davanti a Ron.Lo sai com’è fatto no?Bè,comunque io ho provato a “sondare il terreno”…e
lei…insomma,lei lo vuole,Harry.Glielo si leggeva
negli occhi.-
Harry sentì il cuore battere all’impazzata e le mani
tremare.-Sì,bè,ma dimmi cosa vi siete dette!-
-Io le ho chiesto se lei cominciava
a pensare a sposarsi,così ,per sapere,e mi ha risposto che sì,ci pensava,e
ultimamente anche spesso.E…che l’unica persona che
sogna la notte quando si vede il vestito bianco indosso affianco a lei sei tu.Uffff,odio fare il doppiogioco
in questo modo….mi raccomando,non dirle niente….bè,però scusa io non sto facendo nessuna spia,io lo sto facendo
per lei,vero Harry?-
Ma Harry non la stava ascoltando più.Pensava
a lui,la notte….pensava a lei
vestita di bianco e e lui accanto a lei a dirle di
sì,a voler stare tutta la vita con lei…
-Harry??-
Harry si riscosse e guardò Hermione.-Sì,si come vuoi-le disse,non sapendo minimamente di cosa
avesse detto l’amica.
Hermione scosse la testa con un sorriso.E’
inutile che fai finta di avermi ascoltato,perché ti ho
appena detto che Ginny è entrata in campo-
Harry si sporse e guardò giù,a
terra,dove in effetti c’era Ginny,in divisa,in sella alla sua scopa insieme
alle sue compagne di squadra.
Si sollevarono sulle loro scope e raggiunsero l’altezza
degli anelli e delle tribune,cosicché Harry potè
tornare alla sua normale posizione.
Ginny fece un giro largo intorno al campo e poi si fermò
vicino ad una sua compagnia di cui si vedeva soltanto un puntino;in effetti,Harry riconosceva Ginny solo perché era l’unica ad avere i capelli rossi che ogni tanto
gli sfrecciavano davanti gli occhi.
Le HolyheadHarpies
si stavano riscaldando da più di mezz’ora quando le
tribune stavano cominciando ad affollarsi e fu per questo che dopo un po’ la
squadra terminò il riscaldamento.
Anche se non riusciva a vederla proprio bene,Harry vide Ginny rivolgergli un sorriso.
Sventolò la mano in segno di saluto,e
poi lei scese giu.
Harry notò Audrey che arrivava in
tutta fretta con Lucy e Molly e Percy,dietro la sua famiglia,impegnato a parlare con Kingsley.
Audrey prese posto dietro a lui e tirò fuori un
lungo rotolo di pergamena e una piuma dalla borsa.
-Ciao Harry!-lo salutò,sorridendogli
e infilandosi gli occhiali da lettura.-Daquant’è che siete qui?-
-Siamo venuti con Ginny-risposeHarry-siamo qui da un bel po’-
-Zio!-
Harry si voltò verso Ron e scoppiò a ridere.L’amico era stato assalito dalle nipotine che gli tiravano
ciuffi di capelli da tutte le parti.
-Hermione ,aiutami!-esclamò lui.
-Lucy,Molly,smettetela!-le
riprese Percy in tono perentorio.
Le bambine smisero immediatamente di fare le feste allo zio
e seguirono il padre vicino alla madre.
-Sono dei diavoletti-disse Ron
riaggiustandosi i capelli,mentre Harry ed Hermione
ancora ridevano.
Mentre le tribune continuavano a riempirsi,Harry scorse fugacemente la famiglia Malfoy.
Vide Draco guardarlo intensamente
ma lui si voltò,rivolgendo la sua attenzione al tabellone,dove ora
recitava la scritta HolyheadHarpies
0,ApplebyArrows 0.
Una decina di minuti più tardi,mentre le urla si moltiplicavano e l’eccitazione si palpava
fino alle stelle,Harry vide il cronista delle partite di Quidditch puntarsi la
bacchetta alla gola e poi parlare.
-Signori e signore…benvenuti alla finale per
la coppa inglese di Quidditch!!!-
Una moltitudine di urli seguirono le parole
del cronista.
-La coppa verrà
giocata oggi tra le due squadre finaliste:le HolyheadHarpies e le ApplebyArrows!-
Le tribune esplosero in urla esultanti al
nome della squadra per la quale tifavano e due secondi dopo le squadre scesero
in campo,mentre il cronista recitava i nomi dei
giocatori su una pergamena.Al nome di Ginny Harry
fece un sorriso,immaginando che una volta che si
sarebbero sposati non avrebbero più detto “Weasley”,ma “Potter”.
Harry voltò la sua attenzione direttamente al
campo e osservò Ginny posizionarsi vicino alle altre due Cacciatrici.
I capitani,GwenogJones per le Harpies e quello della squadra rivale, si strinsero le
mani,ed Harry sentì il fischio di inizio partita soffocato dalle urla eccitate
provenienti dalle tribune.
La pluffavenne intercettata da Ginny,che la prese al volo passandola
rapidamente alla sua compagna di squadra,che,con un sofisticato zigzag ,si fece strada fino agli
anelli opposti e centrò l’anello centrale con la pluffa.
Harry urlò,insieme
alla tribuna destra,e il punteggio sul tabellone cambiò:1 a 0 per le HolyheadHarpies.
Venti minuti più tardi,il
punteggio era cambiato notevolmente:Ginny aveva segnato tre dei sei gol delle HolyheadHarpies e del Boccino non
c’era nessuna traccia.GliAppleby,
però,stavano rimontando.
-Dove diavolo è il
boccino?-urlò Hermione,cercando di farsi sentire da Harry,ma era praticamente
impossibile.
Ad un tratto,Harry
vide il cercatore della squadra avversaria,Blody,sembrava
che si chiamasse,spiccare una corsa lungo una piccola pallina dorata.
Con il cuore in gola,urlò
più forte che potè:-No,il boccino!!Ha visto il boccino!!-
Hermione scattò in piedi e si avvicinò alla
ringhiera della tribuna.
-Forza,forza!!-
Ron rivolse uno sguardo incredulo ad Harry,forse per il fatto che Hermione sembrava essere uscita
fuori di senno,ma Harry non stava più pensando a niente.
Finalmente la cercatrice delle Holyhead si mise a rincorrere l’avversario,ma quello era notevolmente più avanti,stava allungando la
mano per prendere il boccino ed Harry sapeva che era finita…
-TONF!-
Un rumore pesante,ed
Harry sentì la folla sotto di lui urlare spaventata in un unico coro di OHHHH!!
.
La battitrice delle HolyheadHarpies aveva tirato un bolide ad effetto con l’intento
di fermare una cacciatrice della squadra opposta,ma il bolide si era schiantato contro la parete della
tribuna sinistra.
Harry vide molte persone in quella tribuna
alzarsi spaventati e rimettersi seduti dopo aver verificato che fosse tutto apposto.
Nella confusione,il
boccino intanto era sparito,ma Harry vide la cercatrice delle Holyhead sfrecciare in giù,molto giù,quasi fino a toccare
terra e allungare la mano.
Due secondi dopo,tornava
su sfrecciando verso il cielo con il pugno levato e il boccino tra le dita.
Tutto lo stadio fece silenzio per un attimo,poi,capito ciò che era accaduto,la tribuna destra scoppiò
in urla festose.
Harry saltò su ed abbracciò Ron ed Hermione,poi Audrey e Percy
e Kingsley,che pure lui batteva le mani con un gran sorriso sulle labbra.
-viva zia Ginny!viva zia Ginny!-urlavano in
coro Lucy e Molly,tenendosi per mano e sventolando una
bandiera con il simbolo delle HolyheadHarpies.
-Harry,Harry…HARRY!Che
cos’ha Ginny-?-gli chiese Ron preoccupato,indicando con un dito una figura nel
campo.
Harry sentì il cuore fermarsi e si voltò
verso il punto indicato dall’amico.
Ginny si stava tenendo con una mano la spalla
sinistra,ed alcune compagne della squadra erano accanto
a lei.
-Cosa…?-
Harry vide l ‘arbitro
avvicinarsi a lei e parlarle fittamente,poi si voltò e ritornò giu,a terra.
-E’ stata presa da
un bolide!-esclamò Hermione voltandosi di scatto verso Harry.
-Si,ma solo di striscio,credo-disse
Percy dietro di loro.Harry
notò che era un po’ impallidito.-Se un bolide l’avesse
colpita,non starebbe di certo così-
-Harry,tranquillo.Non è niente-gli disse Hermione,che
si era accorta della sua preoccupazione.
Harry annuì e si rimise seduto,poi si voltò verso Kingsley ma non lo vide più
-Dov’è Kingsley?-
-A consegnare la coppa,suppongo-rispose
Hermione con un sorriso.
E infatti quando
guardò di nuovo il campo vide Kingsley a terra consegnare la coppa,di un oro lucente
che arrivava a brillare fino lassù,alla squadra di Ginny,che nel frattempo era
scesa giu.
Poi,la squadra fece
un giro intorno allo stadio tra le urla festanti delle tribune con GwenogJones che teneva tra le
mani la coppa e piangeva dalle felicità .
Al secondo giro,però,Ginny
si fermò e perse quota,fino ad arrivare a terra.
Harry e gli altri si sporsero e videro che l’arbitro
la stava aiutando a smontare dalla scopa e sparì dentro gli
spogliatoio accompagnata da una compagna di squadra.
-Andiamo-disse Harry immediatamente.
-Cosa…?Harry,non
puoi….-cominciò Hermione,ma lui non la stette nemmeno a sentire e corse giù per
le scale,ancora vuote,ma che tra poco si sarebbero riempite di sciami di fan in
festa….
-Harry aspettami!!-
Harry si fermò un momento e vide Ron correre
dietro di lui,saltando a due gli scalini che l separavano.
Quando arrivò prese fiato
appoggiandosi alla parete.
-Merlino,mi scordo
sempre di portarmi la scopa per salire in tribuna-
In circostanze normali,Harry
sarebbe scoppiato a ridere di finte l’ennesima stupidaggine dettata da Ron,ma
non sapeva cosa era successo a Ginny e in quel momento non gli andava proprio
di ridere.
-Andiamo-disse soltanto,riprendendo a scendere le scale.
Arrivarono davanti il bivio dove Ginny era
entrata prima per accedere agli spogliatoi,ma questa
volta la porta era sorvegliata da un tipo decisamente robusto,con la bacchetta
in mano.
-Sì?-chiese loro,squadrandoli
per bene.Harry sentì Ron al suo fianco trattenere il
respiro una volta visto l’uomo dalla grande stazza di fronte a loro.
-Dobbiamo entrare.Siamo….siamo
parenti di una giocatrice delle Holid…-
L’uomo lo interruppe con una risata amara.-Certo,me lo dice più o meno una
ventina di persone al giorno per poter entrare negli spogliatoi e assediare i
giocatori-
Ron dietro di lui sbuffò sonoramente.
-Ma noi siamo veramente parenti di Ginny!Guardi,controlli…-
-Mi spiace -disse l’uomo-ma
non avete l’autorizzazione richiesta per entrare.-
-La mia ragazza si è fatta male e io voglio
sapere come sta-disseHarrv
in tono deciso.
Ma l’uomo non sembrava disposto ad accettare
nessun tipo di affermazione e così Harry,pur
odiandosi,optò per l’ultima opzione.
-Lei conosce Ginny Weasley,vero?E’
una delle cacciatrici delle HolyheadHarpies-disse Harry .Poi si avvicinò all’uomo ,tirò fuori la propria bacchetta e ne accese la punta,in
modo da fare luce nel corridoio.
-Certo che la conosco-rispose lui.-E’ una brava giocatrice.Ha una
relazione anche con …-
-Harry Potter,sì-sbuffò Ron.-Infatti eccolo
qui,nel caso non l’avesse notato per il buio.-aggiunse
,spingendo Harry sotto la luce della bacchetta.
L’uomo spalancò gli occhi
sbalordito e fissò Harry.-Ma leiveramente…-
-Sì,sono io-confermò
Harry sbrigativamente e tirandosi su il ciuffo di capelli neri che gli copriva
la cicatrice.
Gli occhi dell’uomo si spalancarono ancora di
più.
-Allora,vuole farci
entrare o le serve qualche altra dimostrazione?-chiese Ron con uno sbuffo.
-Oh,oh,si,anzi,signor
Potter,mi deve scusare enormemente per…-
-Nessun problema-disse Harry tagliando corto
e spinse la porta con la scritta spogliatoio.Ron lo
seguì.
-Dove sarà l’infermeria?-chiese.
In quel momento una ragazza uscì fuori da una porta a destra ed Harry la riconobbe per quella
che aveva accompagnato Ginny dentro.
-Senti scusa,sai
dirmi dov’è l’infermeria?-
La ragazza rimase un attimo
interdetta,osservando Harry,poi gli rispose con voce timida.-E’…di la…-disse,puntando il dito
verso la direzione da dove era arrivata.
-Grazie.Ron,andiamo-
Lui e Ron imboccarono la via e sbucarono in
una piccola stanza divisa in cubicoli .Nell’ultimo,in
fondo alla stanza,c’era Ginny ,seduta sul bordo del letto,con la Medimaga che le stava spalmando qualcosa sulla spalla.Appena li vide i suoi occhi si spalancarono per la
sorpresa ed Harry corse da lei.
-Che cosa…?-
-Un bolide-rispose lei facendo una smorfia di
dolore al tocco della Medimaga.
-Aveva ragione Hermione-disse
Ron scuotendo la testa.
-Mentre Julie cercava
di prendere il boccino,non me ne sono resa conto,mi è
arrivato proprio in faccia e mi sono voltata di scatto,così mi ha preso solo la
spalla…-
-E’ grave?-chiese
Harry alla Medimaga.
Lei alzò lo sguardo su di lui.-No,è una ferita superficiale.La parte colpita era protetta,fortunatamente,altrimenti
avrebbe potuto fratturarsi molto gravemente la spalla.Però
ci vuole un po’ di riposo-aggiunse,rivolgendosi a
Ginny,che si afflosciò.
-E…quanto?-
-Credo che una settimana possa bastare,ma se il dolore continua ancora non esiti a restare ferma
per un'altra settimana-
Harry vide Ginny chinare il capo triste e lui
e Ron attesero che la Medimagafinisse
di fissarle la benda.Poi li salutò e si ritirò nel
cubicolo accanto.
Harry si sedette sul bordo del letto ,accanto a Ginny.
-Sei stata favolosa-le
disse con un sorriso,cercando di tirarla su di morale.-Davvero, hai fatto tre gol spettacolari.Li hai sbaragliati tutti-
Ginny alzò il capo e gli
sorrise.Poi abbassò di nuovo il capo mentre il sorriso svaniva nuovamente.-Abbiamo
vinto,e proprio perché abbiamo vinto la coppa
d’Inghilterra ora veniva la parte più interessante…tra poco ci sono i provini
per le selezioni per la nuova squadra dell’Inghilterra-
Harry scambiò uno sguardo con Ron
.Lui annuì,diede una
pacca sulla spalla sana di Ginny ed uscì dall’infermeria.
-Ginny,ascoltami-le
disse allora Harry,ma visto che lei aveva ancora il capo chinato lui le si
inginocchiò davanti alla sua stessa altezza e le alzò il viso con il pollice e
l’indice.
-Non è detta l’ultima parola,capito?Non ti abbattere così,non è da te…-
Ginny lo guardò.-Harry,è un occasione unica per me!Non posso…non ci posso
credere…anni di allenamento per arrivare a questo e ora mi sfugge tutto il
lavoro che ho fatto per una stupida frattura alla spalla…-
-C’è ancora tempo
per le selezioni per l’Inghilterra!-le ricordò Harry con un sorriso.-Hai sentito la Medimaga,tra una settimana potrai tornare a volare….-
Ginny sorrise,un
sorriso strano,e ad Harry tornò in mente il giorno in cui lui l’aveva lasciata
,al funerale di Silente,quando lei gli aveva sorriso allo stesso identico modo.
-Harry,le selezioni
ci sono tra due settimane.Anche guarendo,non credo che riuscirei ad essere in piena forma per i
provini e sai quanto sono esigenti i capitani…-
Harry sospirò,poi si
alzò leggermente e la abbracciò delicatamente.-Non
sai quanto mi dispiace,amore…davvero…-
Ginny si aggrappò a lui fermamente,ed Harry seppe in quel momento che lei avrebbe avuto
bisogno assolutamente di lui;accarezzandole lentamente la schiena,le stampò un
bacio sui capelli e cercò di farle sentire tutto l’amore che provava per lei in
quel momento.
Quando si staccarono,Harry
le accarezzò una guancia.-Vuoi tornare a casa?Così
puoi dire ai tuoi che avete vinto…-
Lei sorrise e annuì,così
Harry l’aiutò a scendere dal letto e ad infilarsi il mantello.
Poi le prese il borsone e la scopa e si
incamminarono verso l’uscita.
Il controllore fuori la porta rivolse uno
sguardo interessato a Ginny e poi Harry vide Ron,Hermione,Percy,Audrey e le figlie seduti
sugli scalini delle scale.
-Ginny!- esclamarono in coro Percy ed Hermione.
-Zia!-dissero invece le due bambine.
-Come stai?-le chiese Percy,avvicinandosi alla sorella.
Ginny sorrise.-Sto
bene,ora-
Incrociò lo sguardo di Harry e gli sorrise.Harry fu sollevato rivedendo
ilvero sorriso della sua Ginny
spuntarle in volto.
-Solo una lieve frattura alla
spalla-aggiunse.
Hermione guardò l’amica con una faccia
intenerita e corse ad abbracciarla.-Oh,Ginny,mi dispiace per…-
-Non fa niente,Hermione-la interruppe lei con voce decisa.-Ci saranno altre occasioni, poi ho altre cose belle
quanto il Quidditch nella vita!-
Incrociò nuovamente lo sguardo di Harry da
sopra la spalla di Hermione e gli sorrise di nuovo.
-Allora vogliamo andare a casa?-chiese Percy sollevato, ora che aveva verificato
di persona le condizioni di sua sorella.
-Sì,e sbrighiamoci
anche,che la folla sta cominciando ad arrivare-disse Ron.
In effetti,Harry
sentiva da lontano i rumori della folla che scendeva le scale
Così salutarono distrattamente il controllore
e si avviarono di sotto.
Ginny si smaterializzò con Harry,perché non riuscivanemmeno a girare su sé stessa per smaterializzarsi,e così cinque minuti
dopo si trovavano davanti la porta della Tana.Harry e
Ginny attesero che arrivassero gli altri,poi bussarono e sentirono dei passi
affrettati correre alla porta e spalancarla.
La Signora Weasley si presentò davanti a loro
con l’aria interrogativa.Harry e Ginny entrarono
dentro infreddoliti seguiti dagli altri ed Harry l’aiutò a togliersi il
mantello.
Dentro,il resto della
famiglia Weasley guardava con il fiato sospeso Ginny aspettando una sua
risposta sulla partita.
Alla fine,la loro
attenzione fu presa dalla benda che portava alla spalla,facendo dimenticare
loro il chiedere della partita,ma la bocca di Ginny si dischiuse in un sorriso
.
-Abbiamo vinto la partita.Siamo
campionesse d’Inghilterra.-
La Signora Weasley si portò le mani alla
bocca e abbracciò la figlia ,seguita a ruota dal resto
della famiglia.
George fece esplodere dei Detonatori
Abbindolanti,ed Angelina si congratulò con la
neo-cognata.Victoire,Molly e Lucy approfittarono
della situazione per rincorrersi nella cucina ridendo e la Signora Weasley
decise di festeggiare l’avvenuto con una succulenta cena.Harry
notò che nessuno aveva chiesto a Ginny della spalla,e ne fu felice.Non voleva vederla tornare triste.
Dopo aver consumato la cena e tutti erano
seduti a conversare allegramente tra loro,Ginny si
voltò verso Harry,che era seduto accanto a lei e si stava versando il vino nel
bicchiere.
-Non ti sembra di esagerare?-le chiese lei.
Lui inarcò le sopracciglia con un sorriso.-Con il vino?No,ho te che mi
controlli-
Ginny sorrise e gli stampò un tenero bacio
sulla guancia.-Sai Harry,credo
proprio che non ce la farei senza di te …grazie di tutto-
Harry le accarezzò i capelli.-Odio vederti triste e ti giuro su me stesso che farò di
tutto per evitare che tu lo sia,qualsiasi cosa succeda.Sei la mia Ginny,quella sempre
col sorriso sulle labbra-
Ginny fece un dolce sorriso,si
infilò in bocca una fetta di mousse al cioccolato,poi corrugò le sopracciglia e
tornò a guardarlo.
-Harry….-
-Sì?-
Harry si voltò verso Ginny e la vide mordersi
nervosamente un labbro.
-Che c’è?-le chiese di
nuovo.
Lei scosse la testa e tornò a concentrarsi sul
dessert.
-No,niente-
Harry continuò ad osservarla soprappensiero,mentre dentro di lui sentiva che il momento di chiedere
alla sua Ginny di sposarla era sempre più vicino.
…allora,che ne pensate?Vi è piaciuto questo capitolo?
Lo so,lo so…povera Ginny ç__ç …ma non è detta l’ultima parola!*risata maligna*
Questa
volta sono di fretta,ma ringrazio tantissimo chi
continua a recensire e chi ha messo la
mia storia nei preferiti,cavolo,siete veramente tanti!!*___________* grazie
mille ^_^
Bene,devo proprio scappare…al
prossimo capitolo,dunque,”Perché il destino esiste veramente”…grazie a tutti di
nuovo,e recensite,recensite,recensite!!*__*
Capitolo 9 *** Perchè il destino esiste veramente ***
Il secondo mese del nuovo anno,Febbraio,era arrivato con una scarica di
freddo che faceva congelare i vetri delle finestre della Tana
“PERCHE’ IL DESTINO ESISTE VERAMENTE”
Il secondo mese del
nuovo anno,Febbraio,era arrivato con una scarica di
freddo che faceva congelare i vetri delle finestre della Tana.La neve non scendeva più da metà Gennaio,ma
la mattina,specialmente molto presto,la brina e il ghiaccio si attaccavano solide
al prato falciato da poco dal Signor Weasley e contribuivano a dare un aspetto
“tradizionale e familiare “ alla Tana.
Una di queste mattine
Harry si trovava davanti il camino che aveva appena acceso nel soggiorno della
Tana,seduto su una molla poltrona rosso scura.
Era domenica mattina;la pace regnava dentro la casa,perché tutti erano ancora a
dormire,nonostante fossero ormai le undici e mezzo.
Harry si era alzato
presto quel giorno.Aveva osservato con un vago
sorriso sulle labbra Ron che dormiva accanto a lui,poiché
ora dormiva di nuovo in camera con lui,perché Charlie era tornato per
trascorrere un po’ di tempo con la propria famiglia.
Ron dormiva a pancia in su,la bocca aperta e un peluche tra le braccia che
avrebbe regalato ad Hermione il giorno di San Valentino.
Aveva stressato Harry
la sera prima,chiedendogli più o meno venti volte se
il regalo per Hermione fosse adeguato,e alla fine si era addormentato proprio
con il pupazzo tra le braccia.
Poi Harry si era
vestito ed era sceso,convinto di trovare i Signori
Weasley già a tavola.Solitamente erano i primi a
svegliarsi al mattino,ma quel giorno a quanto pare
avevano deciso di concedersi un po’ più di riposo.
Così Harry si era
sistemato davanti il camino,lasciandosi travolgere da
pensieri che ultimamente gli affollavano la mente.
Il pomeriggio sarebbe
dovuto andare con Ron alla Gringott,che,dall’inizio
del nuovo anno, era aperta anche la domenica,ma chiusa il lunedì.
Bill aveva spiegato
che questa decisione era stata presa dai folletti perché si guadagnava di più la domenica,dato che la gente non andava al lavoro e aveva
più tempo per prelevare fondi dalle proprie camere e fare compere.
Per Harry era
perfetto:anche lui era impegnato la maggior parte
della settimana al lavoro,e non aveva mai trovato tempo per andare a prelevare
un po’ di denaro,che ultimamente era diminuito dopo Natale,con tutti i regali
che aveva dovuto fare.
Si alzò dalla
poltrona,pensando di farsi un bel caffè e poi stare un
po’ con Ginny,quando sentì dei rumori dalle camere di sopra.
Probabilmente i
Weasley si stavano svegliando.
Pensando che comunque
ci avrebbero messo un po’ per svegliarsi per bene e vestirsi,Harry
decise di salire di nuovo su in camera di Ron.
L’amico dormiva
ancora profondamente,ed Harry sbuffò. Ronald Weasley
era la persona in assoluto più dormigliona del mondo.
Così si mise seduto
sul proprio letto e tirò fuori un modulo di pergamena che doveva finire di compilare
riguardo una missione che lui e gli altri Auror
avevano svolto.
Mentre scriveva ,il suo pensiero si rivolse a Kingsley.Dal
giorno della partita di Ginny,in cui il Ministro gli
aveva espresso il suo volere che Harry prendesse il posto di Jelson come Capo
Dipartimento Auror,Harry aveva parlato di rado con Kingsley,e,a dire la
verità,ci era rimasto un po’ deluso.Si aspettava un
po’ più di serietà dal Ministro.
Si riprese da questo
pensiero e si accorse che Ron aveva aperto gli occhi e lo guardava assonnato.
-Buongiorno-gli disse Harry.-Mi
raccomando,dormi ancora un altro po’,che è presto-
-Harry,chi ti ispira queste battute il mattino presto?-gli chiese
Ron stiracchiandosi e mettendosi poi a sedere.
-Presto?-disse Harry
con un sopracciglio inarcato.-Sarà quasi mezzogiorno,Ron-
Ron spalancò gli
occhi.-Cosa?Ma mi ero svegliato due minuti fa ed
erano le sette e mezza…-
Harry rise.-Mi sa che sognavi-
Ron gli lanciò
un’occhiataccia ,si alzò e si vestì.
-Cosa stai facendo,comunque?-gli chiese,abbottonandosi la camicia.
-Un rapporto per
Jelson…ti ricordi quella setta di maghi che compiva maledizioni su quella
famiglia,mercoledì?-
Ron annuì.-E’ andata a finire bene,però.Hermione mi ha detto che era l’argomento del giorno al
Ministero,quando tu li hai salvati-
Harry sorrise e posò
la piuma,una volta firmato il proprio lavoro.
-Allora oggi ci vieni
con me alla Gringott,no?-chiese
a Ron,che spalancò la bocca.
-Merlino,mi ero dimenticato!-esclamò.
Harry lo fissò con le
sopracciglia inarcate-…Quindi?-
Ron richiuse la bocca
e lo guardò incerto sul da farsi.-Bè,si,non fa niente,vengo con te,te l’avevo promesso….uscirò
con Hermione un altro giorno…-
Harry scosse la testa esasperato e si alzò.
-E poi scusa,perché non ci vai con Ginny?Ultimamente ogni volta che ti
incontro ti becco che le stai mettendo le mani addosso…-disse Ron,con voce
vagamente minacciosa.
Harry incrociò le
braccia al petto.-Ron,tra
poco me la sposo…quanto ancora deve andare avanti questa storia?-
Ron lo fissò con
un’espressione neutra dipinta in viso.
-Mio caro,non è detto che lei ti dica di sì…ovviamente
scherzo-aggiunse,notando la faccia di Harry.
-Andiamo giù,che è meglio…non voglio essere autore di un delitto…-disse
Harry.
-Anche perché tu li
esamini i delitti-mormorò Ron.
Seguì Harry giu,e trovarono i Signori
Weasley,Ginny e Charlie seduti a tavola.
-Mamma mia,questa mattina tutti tardi,vedo…che ne pensate se saltiamo
la colazione e preparo direttamente il pranzo?-chiese la Signora Weasley
sopprimendo uno sbadiglio.
Harry e Ron annuirono
e si accomodarono a tavola.
-Buongiorno-gli disse Ginny,stampandogli
un bacio sulle labbra.
-Buongiorno...dormito
bene?-le chiese Harry.
-Una meraviglia,ieri sono stata tutto il giorno ad allenarmi e sono
crollata appena sono tornata a casa…-
Dopo la frattura alla
spalla,e l’iniziale depressione,Harry l’aveva aiutata
a tirarla su di morale,e le era stato vicino più di qualsiasi altro membro
della famiglia,anche se tutti si impegnavano a farla sorridere.
Ormai Ginny aveva
ripreso a giocare,ma aveva perso l’opportunità di
entrare a far parte della Squadra dell’Inghilterra per la coppa del mondo di
Quidditch.
Lei non ne parlava
quasi mai,ma si vedeva lontano dieci chilometri che ne
soffriva;così,Harry,era riuscito a fare una cosa che sicuramente l’avrebbe
fatta sentire al settimo cielo,una volta scoperta,ma per ora quella faccenda doveva
restare all’oscuro per tutti.Doveva essere veramente
una sorpresa.
-Buongiorno a tutti!-
Harry e Ginny si
voltarono verso la porta che univa soggiorno e cucina,dove
Hermione era comparsa via Metropolvere.
-Oh,Hermione,cara,buongiorno,accomodati-la
salutò la Signora Weasley con un sorriso.
-Grazie,Signora Weasley…-
-Harry,hai consegnato quel lavoro a Jelson?-si intromise il Signor
Weasley,rivolto ad Harry,che scosse la testa.
-No,l’ho
finito stamattina…glielo consegno domani,appena vado al lavoro-rispose.
Il Signor Weasley
sorrise.-Sai,ieri sera ho
parlato con Kingsley…è passato di qui mentre voi già dormivate…mi ha accennato
al fatto che ha intenzione di promuoverti-
-Davvero?-chiese
Harry sorpreso.-A me non ne ha più parlato-
Il Signor Weasley
notò la lieve incrinatura nella sua voce,quando aveva
detto questa affermazione.
-Ah,tranquillo…sai,è
molto impegnato questo periodo-disse con un sorriso.
Harry annuì e si
voltò verso Ginny.
Stava per chiederle
se lo voleva aiutare a mettere a posto alcune scartoffie di sopra,quando la vide presa con un sorrisetto da Ron.
Così si mise anche
lui in ascolto.Ron stava dicendo qualcosa ad Hermione,riguardo il fatto che quel pomeriggio non
sarebbero potuti uscire.
Hermione sospirò e
incrociò le braccia al petto.-Ma crescerai mai?-
Sentì Ron ribattere qualcosa ma poi Ginny si voltò verso di lui con le
sopracciglia corrugate.-Dove dovete andare oggi
pomeriggio tu e Ron?-
-Alla Gringott-rispose lui.-Vuoi
venire?-
Ginny scosse la testa.-No,non posso,volevo fare un po’
di allenamento oggi-
Harry le prese una
mano.-Non ti starai
sforzando troppo?Voglio dire…-
-Vuoi dire che tanto
i provini per la Squadra d’Inghilterra li hanno gia fatti e quindi non ha senso
che mi alleni così tanto?-finì lei,alzando leggermente
la voce.
-No,no,certo
che no!-esclamò Harry,atterrito all’idea di litigare con lei.-Solo
che non voglio che tu…insomma,che ti ci fissi troppo-
Ginny sorrise.-Non succederà…e poi,l’unica mia
fissazione sei tu,lo sai-
Anche Harry sorrise e,prendendo il suo viso tra le mani,le diede un dolce bacio
sulle labbra.
-Harry,andiamo un secondo su per favore?-si intromise
Ron,leggermente infastidito da tutte le attenzioni in pubblico che Harry
rivolgeva alla sorella.
Ginny sbuffò.-Proprio ora?E’
una questione così importante?-
Ron
sorrise.-Decisamente-
L’intera famiglia
seguiva il battibecco tra i due fratelli senza fiatare.
-Sai,Harry,riguarda quella cosa…-aggiunse Ron misterioso.
Harry vide cinque
teste voltarsi verso di lui,e maledisse mentalmente
l’amico.
-Scusa,cosa riguarda?-chiese Ginny senza staccare gli occhi dai
suoi.
Harry sentì il collo
bruciargli.-No,Ginny,niente
di importante…-
Ginny inarcò un
sopracciglio,voltandosi poi verso Ron.-Cosa state confabulando voi due?-
Ron fece cenno ad Harry di seguirlo su.
-Amore,te lo spiego dopo…-balbettò lui,cercando qualche scusa al
volo.
Ginny non era tanto
convinta,infatti si voltò dall’altra parte del tavolo
con uno scatto secco del collo una volta sentite le parole di Harry.
-Ci parli
dopo-sussurrò Ron,trascinandolo su a forza.
Arrivati alla camera
del rosso,che aprì la porta e la richiuse subito
dopo,Harry si infuriò.
-Ma sei scemo?Come te
ne esci davanti a tutti…?-
Ron gli fece cenno di
abbassare la voce.
-Ah,bè certo,dopo che tu hai sbandierato ai quattro venti
questa faccenda ora mi dici di abbassare la voce?-replicò Harry scuotendo la
testa.
-E dai,ho detto “cosa”…mica ho detto,ehi,Harry,andiamo su a
parlare della tua proposta di matrimonio a Ginny!-rispose a tono l’amico.
-Sì,ma
ora Ginny è arrabbiata con me,pensa che le nasconda qualcosa-
Ron fece un gesto
incurante con la mano.-Nah…le passerà,tranquillo…e poi,se quello tu lo chiami essere
arrabbiato…voglio dire,guarda me ed Hermione…-
Harry rivolse uno
sguardo truce all’amico e si sedette sul bordo del letto.
-Insomma,cosa vuoi?Credevo volessi rompermi le scatole come fai
sempre sul fatto che ho baciato Ginny davanti a tutta la tua famiglia…-gli
chiese,piuttosto sgarbato.
Ron stava per rispondere quando la porta si aprì di nuovo e sulla soglia
apparve Hermione,che la richiuse immediatamente e si accomodò vicino a Ron.
-Ma per favore,Ginny ed Harry sono così riservati sulle loro cose!-esordì
con un sorriso.-Ron,non fare
le tue solite questioni per un semplice bacetto…Harry
e Ginny sono grandi e grossi!-
Ron inarcò un
sopracciglio.-Tu sei venuta qui
per riprendermi anche te?-
Hermione scosse la
testa.-No,sono venuta per
sapere cosa succede.Ginny è un po’ delusa,Harry,ti
avverto.Sospetta che tu le nasconda
qualcosa,ma non penso che lei creda in positivo-
Harry guardò Ron con
aria di vittoria.-Dicevi,caro
amico mio?-
Ron incrociò le braccia
al petto.-Stavamo facendo un discorso-
Harry scosse la testa
e si alzò,avvicinandosi alla finestra.- Sentiamo ,va-
-Riguarda San
Valentino-
Harry lo fissò.-Bè?-
-Come bè?-chiese Ron sconcertato.-Ginny,la tua proposta…voglio dire,manca poco al 14 di Febbraio…cosa
hai intenzione di fare?-
-Glielo chiederà,è ovvio-disse Hermione in tono pratico con un sorriso.-Altrimenti farai impazzire Ginny,è
sull’orlo di una crisi di nervi convinta che tu stai tramando qualcosa alle sue
spalle…-
-Poverina-disse
Harry sentendosi un verme.
Hermione sorrise.-Dai,resisti un altro
po’...insomma,cosa vuoi fare?-
Harry sospirò.-Non so nemmeno da che parte cominciare,Hermione-
La ragazza si scambiò
uno sguardo con Ron.
-Ho capito,qui ci vuole l’aiuto di una donna…bè,Harry,prima
di tutto:come hai intenzione di chiederglielo?Non so,un mazzo di fiori,qualcosa….-
-Le rose-si intromise subito Ron.-Ginny adora
le rose rosse-
-Ok,e fin qui ci siamo allora-disse Hermione
guardando Harry-…no?-
Harry sbuffò.-Non so…mi sembra una cosa un po’ …come dire,semplice…-
-Lo so Harry,ma Ginny è cresciuta tra i risparmi e le cose
semplici,ci è abituata-disse Ron annuendo con la testa.
-Appunto!- esclamò
Harry.-Volevo farle qualcosa di speciale…-
-Sì,bè,allora poi aggiusteremo un po’ questa cosa-tagliò corto
Hermione.-Ora occupiamoci dell’organizzazione della
serata…che farai?Voglio dire,credo che tua madre organizzerà una cena come
tutti gli anni,no?-chiese Hermione rivolta a Ron.
-Credo di si-rispose lui con un’alzata di spalle.
-Perfetto allora-disse
Hermione battendo le mani soddisfatta.
-No Hermione che non è perfetto !-esclamò invece Harry frustato.
Hermione parve
afflosciarsi.-… e perché no?-
-Perché…perché…perché
è tutto troppo ordinario,capisci cosa intendo?Non
so,io per Ginny volevo di più…-
Hermione si alzò e lo
raggiunse.-Harry,tu sei
troppo nervoso!-gli disse,posandogli una mano sulla spalla.-Di
cosa hai paura,che Ginny ti risponda di no,che non
vuole sposarsi?-
Harry alzò il viso
verso di lei.-Sì-
Hermione sorrise e
l’abbracciò.-Lei ti ama e vuole passare tutta la sua
vita insieme a te,Harry-
Harry vide Ron quasi
commuoversi ,seduto sul letto.
-E se fosse troppo
presto?-
-No che non lo è-rispose Ron.-Dacci retta,Harry,andrà tutto bene.Tu vedi
solo di stare tranquillo…io ed Hermione ci siamo sempre stati nei momenti più
importanti della tua vita,no?Ci saremo anche a
questo,pronti a sostenerti,stanne certo….e poi,è di mia sorella che si sta
parlando!-esclamò,per alleggerire un po’ la situazione che stava diventando
mielosa.-Ti vuoi sposare una Weasley senza faticare
un po’?-
Harry scoppiò a
ridere e si passò una mano sul viso,un po’ più
tranquillo.
I suoi due migliori amici
avevano ragione.
…che cos’era la vita
senza un po’ di rischio?In fondo,si disse con un
sorriso,lui di rischi ben peggiori ne aveva gia affrontati parecchi.
Diagon Alley quel
pomeriggio era deserta sotto il sole freddo di Febbraio.Il
Ghirigoro aveva le serrande e le tapparelle abbassate,e
il vento faceva muovere le foglie ingiallite per terra,che andavano a sbattere
contro i poster attaccati alle finestre dove erano raffigurati gli ultimi libri
usciti in libreria.
Harry rabbrividì
sotto il mantello quando sentì una corrente di vento
freddo penetrargli fin sotto la pelle.
Ron,di
fianco a lui,sembrava essere appena arrivato dal Polo Nord.
-Urca che freddo-disse battendo i denti.
Harry annuì sotto la
sciarpa e continuò a camminare affrettando il passo.
Quando videro la Gringott,la banca dei Maghi,davanti
i loro occhi,trassero entrambi un respiro di sollievo.Lì
dentro faceva sicuramente molto più caldo.
Salirono gli scalini
di candida pietra e videro il folletto stazionato davanti a loro inchinarsi al
loro passaggio. Superarono la seconda porta,d’argento,e
si ritrovarono in un grande salone marmoreo . Si avvicinarono con passo svelto
ad un alto scranno dove sedeva un folletto dall’ariaparticolarmente gentile.
-Buon pomeriggio,in cosa posso esservi utile?-chiese loro,squadrando per
bene Harry e trasalendo leggermente dopo averlo riconosciuto.
-Devo prelevare del
denaro-rispose Harry,mentre Ron si copriva la bocca
per non ridere di fronte l’espressione che aveva fatto il folletto una volta
che aveva riconosciuto Harry.
-Molto bene…ha la
chiave?-
Harry frugò nelle
tasche e gli porse una piccola chiave d’oro.Vide il
folletto esaminarla attentamente.
-Lilly-Lully!Lilly-Lully!-chiamò a gran voce,rivolgendosi ad un gruppo particolarmente consistente di folletti
che pesavano su bilance alcuni rubini rossi.
Un folletto un po’
più basso degli altri e con in testa un fiocchetto rosa
si avvicinò a loro.Harry,ne dedusse dal fiocchetto e
dal nome,che doveva essere una femmina.
-Accompagna il Signor
Potter a prelevare l’oro dalla sua camera-
Lilly-Lully si coprì
la bocca con una mano e si inchinò di fronte ad Harry.
-Signor Potter,se vuole seguirmi…-disse con voce emozionata.
Lilly-Lully prese la
chiave dalle mani dell’altro folletto e aprì una porta.
-Prepariamoci al bel viaggetto-disse Ron sedendosi vicino ad
Harry su un vagone,uno dei tanti che sostavano nella miniera.
Lilly-Lully si
sedette avanti a loro e accese una lanterna.
Poi,il
vagone prese lentamente velocità,zigzagando via via
più veloce:destra,sinistra,destra ,sinistra,ed Harry presto perse,come al solito,il
conto,così decise solo di chiudere gli occhi per riaprirli quando sentì il
vagone fermarsi.
Lui e Ron,che era di un colore decisamente verdognolo,scesero dietro
il folletto,che nel frattempo fece scattare la serratura della porta della camera
di Harry.
Harry si diresse a passo
spedito verso le montagne di galeoni,falci e zellini che nel corso degli ultimi anni erano aumentati
sempre di più,visto il buon stipendio che prendeva.
Mise nella sacca che
si era portato dietro un numero consistente di denaro e stava per voltarsi ed andarsene
quando lo notò,su un ripiano quasi vuoto.
-Aspettate un
momento-disse al folletto e a Ron,che si misero ad
aspettare fuori dalla camera.
Harry si arrampicò in
mezzo al denaro e poi si abbassò,prendendo tra le mani
un fino anello .
Lo esaminò;era davvero fino,semplice,ed in mezzo era incastonato un
piccolo diamante,che brillava forte,ma era veramente piccolo.
Notò un pezzo di
pergamena vicino al posto dove fino a due secondi fa era posato l’anello e lo
prese tra le mani.
Riconobbe subito la
scrittura;era quella della madre.
Con le mani sudate e
il cuore che batteva forte per l’eccitazione ,tirò
fuori quel piccolo cimelio della sua famiglia e si mise a leggere.
Caro Harry,
se stai leggendo questa lettera è perché
probabilmente io non ci sono più.Avevo deciso da
tanto tempo di scriverti questa lettera,e alla fine
l’ho fatto.
La sto scrivendo con
te davanti gli occhi,ora,mentre giochi con il tuo papà
sulla scopa giocattolo che Sirius ti ha regalato per il tuo compleanno.Tipotessi vedere con i tuoi occhi…stai
ridendo come un matto!
Ma veniamo al dunque.
Sai,ti
ho allegato qualcosa a questa lettera;qualcosa di estremamente importante e
significativo per me,che mi donò tuo padre quando mi chiese di sposarmi.
E’ un anello.Lo so,non è niente di sofisticato
o enorme,ma era proprio quello che cercavo io.La
pietra incastonata nel mezzo è un piccolo pezzettino di diamante,e quindi ha un valore importantissimo…l’ho portato al dito
fino ad oggi,sopra la fede che unisce me e tua padre per tutta la vita,e ogni
tanto lo riguardo,con un sorriso sugli occhi,perché il giorno che tuo padre me
lo donò fu uno dei giorni più belli della mia vita.
Spero che un giorno
tu avrai in mano questa lettera e questo anello,perché
il giorno in cui lo terrai in mano vorrà dire che sarai pronto a donarlo a
qualcun altro,qualcuno di importante per te,con cui vorrai trascorrere tutta la
tua vita.
Regalagli questo
anello,Harry:appartiene ai Potter da molte
generazioni,e io ormai sono una Potter.
E’ giunto il momento
che io lo riponga e che vada in mano a qualche giovane
donna che avrà la meravigliosa fortuna di entrare nella nostra famiglia.
E,anche
se forse io e tuo padre non ci saremo più,ricordati che in realtà noi ci saremo
sempre,anche in quel giorno che diventerà così importante per te,il giorno che
tu e la donna che ami diventerete una famiglia,così come lo siamo adesso io,tu
e tuo padre.Saremo accanto a te per tutta la tua vita,che io spero con tutto il cuore sia meravigliosa e che tu la
viva con serenità,scoprendo la gioia di diventare padre e di stringere al petto
tuo figlio come fa sempre tuo padre con te.
Basta ora però,altrimenti mi commuovo!Tesoro,io e tuo padre ti
vogliamo bene.Ricordatelo.
Con
affetto,
mamma e papà
Harry finì di leggere
e sentì gli occhi lucidi.Ci passò una mano sopra,e riguardò la lettera,con l’anello stretto nel pugno della
mano destra.
-Harry!Harry…hai
fatto?-chiese Ron,spuntando dal nulla.Poi vide Harry inginocchiato e gli si avvicinò.
-Che cos’hai?Tutto
apposto?-
Harry gli tese la
pergamena e l’anello e si alzò,facendo un bel respiro.
Ron lesse con una
rapidità sorprendente,e una volta finito alzò gli
occhi prima sull’anello e poi su Harry.
-Bè…-disse,fissandolo.
-L’ha scritto mia madre,ne
sono sicuro-disse Harry,annuendo convinto con la testa.
-E’ una cosa bellissima,Harry-
Harry annuì di nuovo.-Sì,lo so…sai Ron,credo proprio
che sia il destino a volere tutto questo-
-Tutto
questo cosa?-chiese
Ron,passando di nuovo ad Harry l’anello che aveva preso dalle sue mani e il
pezzettino di pergamena,che lo infilò nella sacca dove aveva messo il denaro.
-Me e Ginny…voglio
dire,quell’anello chissà da
quanto stava lì,e io non mi sono mai accorto della sua esistenza,con tutte le
volte che venivo qui…e poi oggi,all’improvviso,è uscito fuori,proprio quando
sto per chiedere a Ginny di sposarmi.Ci credi mai a
queste magie …straordinarie?-
Ron fece una faccia
pensierosa.-Non saprei,Harry,ma
comunque sia è una cosa favolosa.Voglio dire,sai e hai qualcosa in più appartenente alla tua famiglia-
Harry annuì con un
sorriso.
-Ehi,state svaligiando tutta la camera?-
Harry sentì la voce
di Lilly-Lully fuori dalla porta e si affrettò a
ricontrollare di aver preso tutto.
Poi,insieme
a Ron,uscì dalla camera .Il folletto richiuse la porta e insieme montarono di nuovo
sul vagone.
Una volta fuori,Harry prese un gran respiro,intenzionato a prendere tutta
l’aria possibile,dopo essere stato lì sotto per così tanto tempo.
-Quindi ora hai
intenzione di donarglielo,immagino-
Harry si voltò verso
Ron.-Credo proprio di sì-
-Sai,Harry,non ci avevo mai dato tanto peso a questa cosa,ma
ora,dopo aver letto la lettera di tua madre…cioè,Ginny diventerà una Potter.Non avrà più il nostro cognome.Entrerà
a far parte della tua famiglia-
Harry fece un sorriso
a trentadue denti.-Sì,e
voglio che accada il più presto possibile-
Ron lo fissò.-Tu sei proprio innamorato perso,amico
mio.Eh,ma in fondo,è questo l’effetto che facciamo
noi Weasley- aggiunse con aria compiaciuta.
Harry scoppiò a
ridere.-Sarebbe da chiedere ad
Hermione,vero?Me lo ricorderò quando le darai quelbel peluche che sta ben nascosto sotto il
cuscino del tuo letto…-
Ron arrossì e gli
puntò un dito contro.-Giuro che se ti lasci scappare
qualcosa ti affatturo-
Harry sorrise.-Andiamo,ma ti pare che lo
farei?E poi….non sono mica io che mi sono lasciato
scappare davanti tutta la famiglia che il mio migliore amico si vuole
sposare-disse sottolineando per bene l’ultima frase.
Ron arrossì sulla
punta delle orecchie e non disse più niente.
Decisero entrambi di
smaterializzarsi e di tornare alla Tana,visto il
freddo pungente che c’era e così dieci minuti dopo si ritrovavano seduti in
salotto,con tutta la famiglia Weasley,e anche i piccolini e Teddy,visto
che era domenica e quel giorno veniva spesso a trovare i Weasley ed Harry
insieme alla nonna,tutti seduti davanti al camino.
Harry aveva posato il
sacchetto dentro l’armadio,nascosto dietro un paio di
jeans che non si metteva spesso ed era tornato subito giu.
Da quando si era
seduto sul divano tra la Signora Weasley e Fleur,non
riusciva a non staccare gli occhi di dosso da Ginny.
Con l’immaginazione
volava oltre quel salotto e quella casa,e vedeva lui e
Ginny felici,lei con la fede al dito e l’abito bianco indosso. Immaginava suo
padre e sua madre,e si rese conto che lui e Ginny
erano molto simili alla sua famiglia.
Sarebbero stati i nuovi
James e Lily Potter.
Però,quando i suoi occhi incontrarono lo sguardo della
ragazza,lei distolse rapidamente il suo da lui e continuò a coccolare Dominique.
Harry corrugò le
sopracciglia e gettò uno sguardo ad Hermione,che
sedeva accanto a Ginny e aveva seguito la scena.
Lei scrollò le spalle
e poi Harry la vide parlare con Ginny.
-Hey Harry,ti va un po’ di whisky incendiario?-gli chiese George
dall’altro lato della stanza ,esibendo una bottiglia di modeste dimensioni.
Harry annuì e si alzò,avvicinandosi a George.
-Ginny,cara,vai a prendere quel nuovo set di bicchieri che ho
comprato l’altra volta a Diagon Alley-disse la madre
alla figlia,sovrastando gli urli dei nipoti,che giocavano a sparaschiocco
sul tappeto.-Da quanto dice l’etichetta,quando bevi dovrebbero muoversi i personaggi che sono
disegnati sul bicchiere.-
Ginny annuì e si alzò,così Harry ne approfittò per seguirla nella cucina deserta.
-Ti serve una
mano?-chiese Harry,osservandola mentre prendeva ibicchieri e li caricava su un vassoio d’argento.
Lei sobbalzò sentendo
la voce di Harry e si voltò a guardarlo,senza
sorridere.-No,grazie,ce la
faccio benissimo da sola-
-Ok-rispose Harry,notando
come non fosse la solita voce della ragazza.
-Ginny,è tutto apposto?-gli chiese,avvicinandosi a lei.
-Questo veramente te
lo dovrei chiedere io-rispose Ginny,senza alzare lo
sguardo dal vassoio.
-Cosa vuoi
dire?-chiese Harry avvicinandosi al bancone della cucina.
Finalmente Ginny alzò
lo sguardo e lo immerse negli occhi verdi di lui.
-Voglio dire che
stiamo insieme da cinque anni e che come minimo tra me e te ci dovrebbe essere
un po’ di fiducia-
Harry corrugò le
sopracciglia.-Ma di cosa…?-
Ginny scosse la testa.-Non fare finta di non capire.So
che mi stai nascondendo qualcosa…esci con Ron e non me lo dici,ogni volta che spunto fuori e trovo te,Ron ed Hermione a
parlare vi zittite tutti e tre…che succede,Harry?Mi vuoi lasciare?-chiese con
occhi lucidi.
-Cosa?-
L’urlo di Harry
rimbombò dentro la cucina e non solo,infatti sentì le
voci dall’altra stanza affievolirsi.-Ma sei matta?Lasciarti?Ma come diavolo ti è potuta passare una cosa del
genere nell’anticamera del cervello?-
Ginny trasalì,spaventata dalla reazione di Harry,ma si fece comunque
sentire.-Bè,quella strana
non sono mica io!Vorresti dirmi che non mi stai nascondendo niente?-
Harry scosse la testa
e prese un bel respiro.-La pensi davvero così,Ginny?Che io non abbia fiducia in te?In cinque anni quello
che provo per te non ha fatto altro che aumentare,senza di te io…io non sarei
più nessuno!Lo capisci questo?Come puoi solamente pensare che io voglia
lasciarti?-
Ginny lo guardò e si
strofinò gli occhi.Harry era sicuro che da un momento
all’altro l’avrebbe vista piangere.La
conosceva troppo bene ormai.
-Allora…allora…non mi
stai nascondendo nulla?-gli chiese con timore.
Harry sospirò e
chiuse gli occhi,pensando ad una risposta da dare:se
le avrebbe detto di no e poi invece avrebbe continuato a tramare qualcosa alle
sue spalle lei se ne sarebbe accorta,e allora la situazione sarebbe diventata
davvero tragica.Se invece le diceva di si,avrebbe dovuto confessarle tutto e non voleva.Doveva essere una sopresa.
E poi,la risposta perfetta gli uscì automaticamente dalla bocca
senza nemmeno averla pensata.
-Sì-
Ginny spalancò gli occhi.-E…-
-E si tratta del mio
regalo per te di San Valentino.Contenta ora?-disse
Harry,facendola sentire un po’ in colpa.
Ginny abbassò gli
occhi,dopo l’iniziale stupore,dispiaciuta.-Scusa,io…oh,Harry,mi
dispiace!Non avevo minimamente idea che….che stupida
che sono!Mi dispiace tanto!Ti ho rovinato la sorpresa!-disse alzando gli occhi.-E’ solo che…ti amo così tanto che ho avuto paura di
perderti.Io e te ci diciamo sempre tutto!-
Harry la vide
abbassare di nuovo lo sguardo e una lacrima scendere veloce sulla sua guancia.
Nonostante l’aveva
fatto irritare un pochino,il suo cuore si sciolse a
quella vista ,pensando che probabilmente se fosse stato al posto di Ginny anche
lui avrebbe reagito allo stesso modo.Così l’amore che
provava per lei lo spinse a perdonarla immediatamente.
-Dai,vieni qua.Lo so che era per
questo.-sussurrò,prendendola
per la vita e traendola in un forte abbraccio.
Ginny poggiò la testa
sulla sua spalla e lo abbracciò quasi con violenza,come
a non volerlo farlo più staccare da lei.
-Mi dispiace-
-Ahh,non fa niente,davvero,tanto mica ti ho
detto che cosa ti ho regalato-le disse Harry,abbassando lo sguardo per vedere
la faccia di Ginny,che sorrise.
-Dai,dammi un indizio-lo pregò lei.
Harry rise.-Se tu mi dici che cosa hai regalato a me-
Stranamente,Ginny arrossì;Harry la fissò con le sopracciglia corrugate.-Che succede?-
-No,niente-
-Poi sarei io che
nascondo qualcosa?-chiese inarcando un sopracciglio.
Ginny gli rivolse un
sorriso dolcissimo e gli baciò le labbra,sempre
stretta a lui.
-Immagino che ti
dovrò fare sempre qualcosa di materiale,no?-disse lei
con tono ovvio.
-Che intendi
dire?-chiese Harry ,che non ci stava capendo più
niente.
Ginny gli rivolse uno
sguardo intenso.-Sai,è un po’
che ci stavo pensando….ma credo che tu non sia
pronto,vero?-
Harry si staccò poco poco da lei,rimuginando su quello
che le aveva appena detto,e poi comprese.
-Cosa…Ginny…-balbettò.
Lei sorrise.-Sei arrossito!Che bello che sei!-
-Ma noi non siamo…-
-Ehi!Ma questi bicch…oops,scusate!-
Harry e Ginny si
voltarono verso la porta e videro la Signora Weasley con le gote un po’ rosse.
-Ehm…vi ho
disturbato?-chiese imbarazzata.
Ginny si districò
dalle braccia di Harry.
-No,mamma,tranquilla,ora
arrivo-disse,tirando fuori la bacchetta dalla tasca e ordinando al vassoio di
andare di là.
Harry la seguì,cercando di calmare i battiti del suo cuore.
Ginny voleva
davvero…?
Ma non siamo sposati,disse la voce maligna dentro la testa di Harry.Non possiamo veramente farlo.E
se poi qualcosa va male?
Ma era un forte tentazione,si rispose da solo.
I suoi occhi vagarono
come presi da una forza invisibile sulle gambe di Ginny e dal suo movimento.
La desiderava;eccome se la desiderava,ma….cosa
diavolo stava dicendo?
-Smettila di fare il
maniaco-
Harry sussultò e si
accorse che nel frattempo erano tornati di nuovo in salotto.Si
voltò e vide Ron che lo fissava a braccia incrociate.
Harry si passò una
mano in mezzo ai capelli sospirando e si sedette vicino all’amico.
-La potresti smettere
di guardare il sedere a Ginny?-gli chiese Ron.
Harry voltò
all’improvviso la testa verso di lui.
-ma sei scemo?Io non
guardo il …-
-Certo,come no.Allora devo supporre che
quello che stai fissando con la bava alla boccaè senza dubbio la marca di jeans che
mia sorella porta,vero?-gli chiese il rosso quasi sorridendo.
Harry gli rivolse
un’occhiataccia,per poi crollare con la schiena sul
divano e chiudere gli occhi.
Ma cosa gli stava
succedendo?Stava diventando un maniaco?O semplicemente il suo istinto maschile
si stava prepotentemente facendo largo in lui?
Mannaggia,Ginny,perché non potevi stare zitta?Si
ritrovò a pensare disperatamente.
-Harry!Ma che cos’hai?-gli chiese Ron.
Aprì gli occhi e li
immerse in quelli dell’amico.
Stava per parlarne a Ron quando il Signor Weasley urlò a tutti
-Ah,dimenticavo
di dirvi una cosa importante…Percy,credevo che lo facessi
tu!-esclamò il Signor Weasley,guardando il figlio,che si sbatté una mano sulla
fronte.
-Scusa papà,mi èproprio
sfuggito di mente…-
-Molly,tesoro,quest’anno possiamo risparmiarci la cena di San
Valentino. Kingsley ha organizzato una cena per tutti i dipendenti del
Ministero la sera di San Valentino,e ha invitato
tutti-
Harry sentì il cuore
fermarsi e la voglia improvvisa di sbattere la testa contro il muro.
Ma per Merlino santo,proprio la sera di San Valentino?
Gettò uno sguardo ad Hermione e vide che aveva la faccia sconvolta.
Allora si voltò verso
Ron.L’amico gli diede una pacca come segno di solidarietà sulla spalla.
-Amico mio,se tu dici che è destino che vi dovete sposare,te la
sposi,tranquillo-
**********************************************
Il pomeriggio del 14
Febbraio Harry si trovava a fissare soprappensiero il sole che calava in fretta
dietro le montagne dalla finestra della camera di Ron.
Tutto era pronto per
l’elegante cena che ci sarebbe stata quella sera;Harry
aveva lo smoking,che ultimante indossava molto spesso,per via dei tanti
ricevimenti a cui era invitato,appeso all’anta dell’armadio dell’amico ,pronto
ad essere indossato.
Ron era sceso a farsi
aiutare dalla madre ad impacchettare il regalo per Hermione,e
Ginny si era rinchiusa nella sua camera a prepararsi.
Quando Harry le aveva
chiesto informazioni sul vestito che avrebbe indossato,lei
aveva sorriso e gli aveva detto che l’avrebbe fatto essere l’uomo più invidiato
della serata.
Così,con la gola secca,Harry si era recato su,in camera di Ron,e
aveva tirato fuori dalla sacca l’anello ,la pergamena e l’enorme mazzo di rose
rosse che aveva comprato per Ginny.
Era bellissimo:quindici lunghe rose rosse erano state raccolte intorno a
della carta trasparente e legate con un nastro rosso .Tra due rose e l’altra
era stato inserito un piccolo mazzetto di mimosa,che
creava un bellissimo contrasto di colori ed Harry aveva infilato un pezzetto di
pergamena tra il nastro rosso.
Sorridendo,si avvicinò di nuovo al mazzo di rose e prese in mano il biglietto,leggendo
le parole che aveva scritto con tanta cura.
Tanti auguri di Buon
San Valentino,amore…
Ti ricorderai di
questa sera,stanne certa.
Ti amo,Harry
Sentì la mano tremare.E così,si era deciso;nonostante
il cambio di programma della serata,la sua intenzione di chiedere a Ginny di
sposarlo non era mutata.
Più che altro,Hermione gli aveva fatto notare che non avrebbe avuto
niente di cui avere paura;in fondo,conosceva tutti i dipendenti più importanti
del Ministero e quindi si sarebbe sentito completamente a suo agio.
Sentì la mano tremare
di nuovo e alzò lo sguardo sul tramonto alla finestra.Era
come se si trovasse in una dimensione parallela a quella in cui stava vivendo;era emozionato,e non riusciva a controllare l’emozione,perché
forse domattina si sarebbe svegliato sapendo di avere non una ragazza,ma una
fidanzata,e di essere prossimo al matrimonio.
Fece un bel respiro e
si spogliò ,infilandosi la camicia.Le
mani si muovevano da sole,mentre si abbottonava la
camicia,come se ci fosse una forza invisibile a trainarle.
Si infilò i pantaloni
e si guardò allo specchio;mancavano solo la cravatta e
la giacca.
Si chiese se era proprio necessario mettere la cravatta.
-Bè,comunque sia,non sono capace a
metterla,quindi me la farò infilare dopo da qualcuno-si ritrovò a parlare da
solo.
Poi prese il mazzo di
fiori dal letto e lo infilò di nuovo nell’armadio,sapendo
che mancava ancora una mezz’oretta alla cena.
In quel momento sentì
la porta aprirsi e quando Harry si voltò sentì un misto di emozioni colpirlo
fin dentro :dapprima sollievo,ringraziando Merlino che
aveva appena fatto in tempo a nascondere il bouquet,e poi stupore e incredulità
per la visione della donna più bella che avesse mai visto appoggiata allo
stipite della porta.
Si chiese se non si
stesse immaginando tutto,teso com’era;ma no,non poteva
essere,era troppo bella per essere vera.
Ginny gli sorrise e fece due passi dentro la camera,chiudendo con
un piccolo scatto la porta.
Harry si prese tutto
il tempo necessario per esaminarla minuziosamente,ogni
parte del suo corpo.
-Ginny…-
La ragazza era
avvolta in un fantastico abito da sera rosso fuoco,lungo
fin sotto i piedi.Era fatto di …Harry non sapeva come
definirlo,ma era un tessuto morbido,che ricadeva
dolcemente sui fianchi della donna.Niente di
sofisticato,o aderente,no,la sua Ginny,sempre con abiti
semplici,riusciva ad essere stupenda.
Aveva posato sulle
spalle uno scialle dello stesso colore del vestito e,Harry
notò,forse unica cosa sofisticata della sua immagine quella sera,aveva abboccolato i capelli,e li aveva legati in una coda ben
voluminosa.
Era bellissima,e quel tocco rosso sulle guance la rendeva ancora più
incantevole.
-Harry,stai per sbavare!-
Harry si riscosse e
si accorse di avere la bocca arida e spalancata.Cercò
di darsi un contegno e la richiuse,scuotendo la testa.
-Ginny,se ti dicessi questa sera sei stupenda sarebbe una bugia
bella grossa.Perchè sei…sei più bella di
Venere,Merlino-
Ginny spalancò gli
occhi.-Dai,non è vero-
Harry scosse la testa.-Sì che è vero!Potessi vederti con i miei occhi…-
Ginny sorrise.-Te l’avevo detto che ti avrei fatto sentire l’uomo più
invidiato della serata-.
Anche Harry sorrise e
le si avvicinò-Sono la
persona più fortunata del pianeta.-
Ginny annuì.-Uhm,decisamente si-
Harry rise e
l’abbracciò sollevandola per farla arrivare alla sua altezza.Lei
lanciò un gridolino che fece sorridere Harry.
-Ma come, ci stai
tutti i giorni per aria!- esclamò ridendo.
Ginny sorrise.-Ti amo-
Harry le prese il
viso tra le mani e le diede un bacio lunghissimo,che
sarebbe durato chissà quanto se Ron,con il suo solito tempismo perfetto,non
fosse entrato con la sua caratteristica delicatezza dentro la camera.
Trasalì alla vista di
Ginny in braccio ad Harry.
-Ma è possibile che
sempre io vi devo beccare?-chiese al nulla,frustato.
Sia Harry che Ginny
si separarono e risero.
-Dai,fratellino,riprenditi-disse Ginny
a Ron,dando una pacca sulle spalle al fratello.
-Ginny,sei bellissima-le disse Ron,poi
guardò Harry,che annuì con un sorriso.
Ginny rivolse anche
lei un sorriso al fratello,poi si voltò verso Harry.
-Io vado.Ci vediamo dopo-
Harry annuì,poi invece scosse la testa.
-No-
-Come no?-chiese lei,guardandolo con le sopracciglia corrugate.Harry vide Ron rivolgergli uno sguardo strano.
-io…voglio stare un
po’ con te-
Non sapeva cosa stava
provando.Era in assoluto la sensazione più strana che
aveva mai provato in tutta la sua vita.
La voleva con tutto
il cuore;l’amava,e voleva sposarla subito.
-Ginny,vai,devo parlare un attimo con Harry-
Sentì Ron che apriva
la porta alla sorella e poi che la richiudeva.
-Harry cosa…cos’hai?Sei pallido-
Ron prese Harry per
un braccio e lo fece sedere sul bordo del letto.
-Io...la voglio sposare
ora-
-Cosa?-esclamò Ron
sconvolto.-Ma cosa dici!-
-Io la amo troppo-
-Ok,Harry,ma questa è tutta ansia,ed è normale,credimi,stai
per chiederle di sposarti!Ma cerca di mantenere un po’ di lucidità fino a quel momento…-
Harry alzò lo sguardo
su di Ron.-E se poi lei non mi vuole?Se io tiro fuori
l’anello,i fiori,e poi lei davanti a tutti capisce che
io non sono l’uomo giusto per lei e mi molla li?-
-Ahhh….andiamo
Harry,Ginny ti sta dietro da quando aveva dieci anni!-
La porta si aprì di nuovo
ed entrò Hermione.
Aveva indosso un
lungo abito rosa shoking,con
un foulard del medesimo colore legato al collo e i capelli legati in una
treccia.
Ron spalancò gli occhi quando la vide,ma pensò che il problema di Harry fosse
più urgente da affrontare.
-Hermione,sei bellissima,ma ora aiutami,ti prego,Harry è in palla-.
Hermione arrossì ma si avvicinò di fretta ad Harry.
-Harry,cos’hai?-
Harry alzò la testa.-Non lo so nemmeno io-
-Cioè,non ci sto capendo niente,due secondi fa ha detto che
voleva sposarla subito,poi due secondi dopo dice che non vuole,che ha paura che
lei gli dica di no!-esclamò Ron preoccupato,rivolto alla ragazza.
Hermione sospirò.
-Ron,puoi lasciarci un secondo da soli,per favore?-chiese al
rosso.
Ron la
guardò.-Perché?-
-Perché le migliori
amiche femmine servono soprattutto in questo caso-gli
rispose lei comprensiva.
Harry alzò lo sguardo
su di lei.
Ron annuì ed uscì
dalla stanza,rivolgendo un’ultima occhiata preoccupata
ad Harry.
-Hermione,ho paura-
Hermione gli posò una
mano sulla spalla.-E’ tutto assolutamente normale,Harry.Ora scommetto che ti senti
la persona più felice del mondo ma hai anche una paura
tremenda.Questo lo sai perché?Perchè tu ami
profondamente Ginny,e allora sai che domani ti sveglierai
pensando che presto sarà tua moglie,e quindi il pensiero ti mette
felicità,dall’altro hai paura perché credi che Ginny possa mollarti lì.-
Harry la fissò,poi annuì.-E’ esattamente così-
Hermione sorrise.-Allora ascoltami:io ho parlato con
Ginny,sai.Ci parlo spesso.Te
l’ho detto,lei si vuole sposare quanto te,ma sicuramente
starà aspettando che tu le faccia la proposta.Devo
essere sincera,lei non si aspetta che questa sera tu
le chiederai di sposarti,ma sa che ormai ci siete quasi…voglio dire,Harry,io
credo che dopo un bel po’ di tempo in cui una coppia sta insieme,si comincia a
pensare sempre al matrimonio.-
Harry
sorrise triste-E la litigata
dell’altro giorno?-
Hermione sbottò a
ridere.-Oh,Harry,perché tu
non sei abituato a litigare con Ginny,ma credimi,è una cosa assolutamente
normale!Guarda me e Ron…litighiamo una volta si e l’altra pure,però rimaniamo
insieme lo stesso,mi pare no?E poi,vi siete chiariti,è questo l’importante.-
Harry sorrise,sollevato.-Hermione,sei la migliore amica più perfetta che possa esistere-
Hermione sorrise commossa
e l’abbracciò.-Il mio Harry…che si vuole sposare…ti
ricordi la prima volta che ci siamo conosciuti sul treno per Hogwarts?-
Harry rise.-Sì,che tu eri tutta sapientona e
non facevi altro che riprenderti con Ron-
Hermione arrossì.-Sì,bè,quelli
sono particolari-
La porta si aprì e
Ron entrò di nuovo.Harry ebbe il sospetto che fosse rimasto ad origliare lì fuori dalla porta.
-La mamma ha detto
che dobbiamo andare –disse,rivolgendo uno sguardo sia
ad Hermione che ad Harry.
-Amico,tutto apposto ora?-
Harry annuì.-Sì,ora sto meglio.Scusate un secondo,io arrivo
subito,devo prendere un’ ultima cosa-
Harry aspettò che Ron
ed Hermione uscissero e poi aprì nuovamente l’armadio.Frugò dentro il suo cassetto e tirò fuori un pacco marrone
incartato alla meglio,prese l’enorme mazzo di fiori,tanto che non riusciva a portare
tutto da solo,e quindi fece galleggiare il bouquet,poi prese anche l’anello,che
infilò in tasca,la pergamena,la giacca e la cravatta e finalmente si diresse
giu.
Non c’era ancora
quasi nessuno;Ginny ed Hermione erano sedute sul
divano che parlavano e ridevano,Ron,con un pacco tra le mani,guardava il camino,e
i Signori Weasley, rigorosamente eleganti,stavano in cucina ad attendere
l’arrivo degli altri parenti.Charlie,invece,sedeva accanto
a Ron e leggeva la Gazzetta del Profeta.
Quando Harry entrò in
salotto,sentì Hermione che fece un”ooohh”impressionato,dopo
aver visto il bouquet.
Ron sorrise e gli
fece l’occhiolino,mentre Charlie ghignava da dietro il
giornale.
Rivolse lo sguardo a
Ginny,che ne frattempo era rimasta a bocca aperta e
osservava senza parole il bouquet.Harry prese in mano
i fiori,che fino a quel momento avevano galleggiato davanti a lui,e li tese a
Ginny,facendosi spazio tra lei ed Hermione.
-Auguri,Ginny-disse dandole un tenero
bacio.
Ginny arrossì e prese
il mazzo.
-Harry..è…stupendo!-esclamò,odorandone
il profumo.Alzò lo sguardo su di lui e lo abbracciò.Da sopra la spalla di Ginny,Harry
vide Ron alzare un pollice in segno di vittoria,così,rassicurato,prese ad
accarezzare la schiena della ragazza.
-Zio Hally!Zio Hally!-
Harry si voltò e vide
Teddy correre verso di lui,un
farfallino legato al collo,stranamente,e un bellissimo completino.I capelli quella sera erano biondi.
-Ehi Teddy!-lo salutò Harry,staccandosi
da Ginny ,prendendo in braccio il piccolo e mettendoselo sulle ginocchia.-Allora?Che mi dici?-
-Gualda come sono stato blavo-disse
tutto fiero,mostrando il farfallino.-L’ho
messo solo pel te,zio Hally!-
Harry gli sorrise.-Sei un bravissimo
ometto,vero Ginny?-
Ginny sorrise,accarezzando i capelli di Teddy.-Eh,si,proprio
bravo-
-A proposito -disse
Harry,un po’ imbarazzato.-Vieni
un secondo di la,per favore?-
Ginny annuì,così Harry lasciò scendere Teddy,che
appena visto Victoire,che era appena arrivata,e si lanciò su di lei a farle vedere
il farfallino,ed Harry si diresse con Ginny fuori al cortile.
-Che c’è?-
Harry
sorrise imbarazzato.-Mi devi allacciare
la cravatta-
Ginny scoppiò a
ridere.-Ma è possibile che tutte le volte è sempre
cosi?-esclamò tra le risate,mentre Harry tirava fuori
la cravatta dalla tasca e la dava a lei.
-Io ci provo,ma non ci riesco-disse Harry offeso,mentre Ginny gli legava
la cravatta.
-Su,ci
è arrivato Ron a farlo,non ci riesci tu-
Harry sorrise.-Così mi tiri molto su di morale,amore-
Ginny rise.-Ho capito Harry,ma non è
difficile!-esclamò,terminando un perfetto nodo.-Dai,un giorno,quando ne avrò la pazienza,te lo insegnerò-
Harry sorrise e vide
comparire dal nulla con un piccolo POP George ed Angelina,lei
con un bellissimo vestito bordò,che però,doveva ammettere,stonava un po’ con i
capelli della ragazza.
George sorrise loro.-Scommetto che stavi facendo il nodo alla cravatta ad Harry-
Ginny ed Angelina
risero,mentre Harry scosse la testa.-Certo
George,come se tu fossi capace di fartelo-
-Ma io mi rendo le
cose più semplici e meno imbarazzanti-rispose,indicando il suo completo.-Non mi
metto né farfallino né cravatta-
Harry scosse la testa
di nuovo,sconcertato .
-Chi manca?-chiese Angelina.
-Bill e Fleur sono
arrivati,perché ho visto Victoire correre per
casa,Andromeda ha accompagnato Teddy,voi siete
qui,Ron è dentro con Hermione ,Charlie pure,e Percy
va da solo con Audrey e le piccole-rispose Ginny
riepilogando in fretta.
-Ginny,comunque sei uno splendore-disse Angelina ammirando il
vestito.
Ginny sorrise.-Grazie,cognatina.Anche
tu-
Videro gli altri
uscire di casa e Ron ed Hermione che si avvicinavano a lui e Ginny.
Hermione tese un
pacco molto grande a Ginny,che sorrise misteriosa ad
Harry,e lui capì che era il regalo per lui,e il mazzo di fiori,e Ron invece gli
tese a lui il pacco misterioso per Ginny .-Non mi avevi detto dell’esistenza di
quest’altro regalo-disse lui sottovoce.-… che figura mi vuoi far fare con
Hermione?Io le ho fatto solo un peluche e un pacco di Cioccalderoni!-
Harry rise e vide
Victoire e Teddy intenti a guardare Bill che cercava
di calmare Dominique sulla spalla.
Notò Fleur poco
distate che portava il carrozzino,un abito di satin
color oro e un fiore sui capelli.
Lo salutò con furore.
-BonsoirArrì!-
Harry rispose al
saluto con un sorriso e si voltò verso il Signor Weasley.
-Kingsley ci ha dato
una passaporta-disse lui,in
risposta allo sguardo di Harry.-Non so nemmeno io
dove andremo a finire-
Harry annuì e lo vide
tirare fuori due vecchi pennelli da pittura ammuffiti.Ne
diede uno a un gruppo e uno ad un altro.
-Harry,non potresti tenere i fiori?-gli chiese Ginny.
Harry notò che faceva
a fatica a restare in piedi sotto tutto quel peso,così
prese il bouquet e cercò di prendere anche il suo regalo.
Ginny gli sorrise.-Certo,e tu mi credi così scema-
Harry rise e le
stampò un bacio sui capelli,una mano dentro la
tasca,che stringeva l’anello e la pergamena della madre,e un dito dell’altra
mano sul pennello.
Harry si sentì
smorzare dal terreno e la familiare sensazione di vuoto lo pervase.Stava cominciando a girargli la testa,quando
sentì che erano arrivati.
Per un secondo,Harry credette di trovarsi immerso in un paradiso
terrestre.
Ma,no,non
poteva essere così,si disse poi.Era ancora più bello
di un paradiso terrestre.
-Merlino!-sentì
esclamare dietro di lui Ron ed Hermione.
Si trovavano in un
giardino;era tutto quello che riusciva a capire.
Il prato era stato
appena falciato,perché si sentiva ancora l’odore di
erba fresca,e lunghi tavoli ,disposti sotto vari gazebo rossi,si estendevano
per qualche metro.
Harry vide camerieri
in divisa bianca e cravatta rossa portare vassoi pieni di ogni pietanza di
antipasto,e i cespugli di rose,e altri tipi di fiori
che non aveva mai visto,dappertutto,e anche vicino ai tavoli.
Fatine che cantavano
canzoni d’amore svolazzavano nell’aria,e i lampioni
erano stati accessi lungo i piccoli sentieri che portavano a fare un giro nel
parco.
-E’…il posto più bello dove sia mai
stato-disse Ron convinto.
-E’ uno spettacolo-confermò Ginny.
Harry vide tanti
invitati gia seduti ai loro tavoli e che si voltarono a fissarlo,e un cameriere avvicinarsi al Signor Weasley.
-Buonasera signori,prego ,ditemi il vostro cognome.-
-Weasley-rispose il Signor Weasley,e
allora il cameriere li portò ad un gazebo leggermente più maestoso degli altri.
Harry notò che anche
i tavoli erano preparati con la più perfetta cura,e
che sotto il gazebo faceva molto più caldo.
Candele dorate e
rosse erano state accese e disposte a intervalli regolari lungo il tavolo,insieme a piccoli mazzetti di rose rosse,e i piatti erano semplicemente
incantevoli.
La famiglia di Percy era gia accomodata in tavola,e,dopo
averli salutati,Harry e Ginny si disposero sul lato che dava sui cespugli di
fiori,e Ron ed Hermione si sedettero di fronte a loro.
-Sono bellissimi
questi fiori,Harry,veramente-gli disse di nuovo Ginny
con un sorriso così dolce da farlo star male,osservando il bouquet.-Adoro le rose-
Harry sorrise.-Questa serata sembra fatta apposta per te,hai notato?Ci sono rose da tutte le parti.-
Ginny sorrise e si
lasciò completamente andare,dandogli un bacio così
passionale ma allo stesso tempo così dolce,che Harry si chiese,mentre la
assaporava con tutto l’amore possibile,come aveva potuto dubitare che lei non
lo volesse sposare.
Ginny fece per
staccarsi,ma Harry la tirò ancora più a se,prolungando
il bacio,e allora Ginny gli mise le braccia al collo,capendo al volo che Harry
voleva continuare a baciarla per chissà quanto.Lo
capiva da come la teneva e dalla passione dei suoi baci,che
ormai conosceva a memoria come un ballo riprovato tante volte, e quindi si mise
comoda.
-Tu la parola
moderazione non la conosci,vero?-gli chiese lei,dopo
un po’,staccandosi quel che serviva per parlare.
Harry sorrise.-Con te proprio no,mi dispiace-
Ginny sorrise e gli
mordicchiò la guancia,poi ad Harry venne in mente una
cosa.
-Hey!-esclamò.
Ginny lo guardò ,sorpresa.-Che c’è?-
-Ma hai letto il
biglietto dei fiori?-le chiese Harry.
-C’era un biglietto?-domandò Ginny con le
sopracciglia corrugate,e prese i fiori,mentre Kingsley
arrivava al loro tavolo,seguito dal superiore di lavoro di Harry,il Signor
Jelson,e venivano salutati dai membri della famiglia Weasley.
Harry rivolse un
sorriso ad entrambi,mentre Ginny leggeva il biglietto
.
-Ciao ragazzi-
Ron,notò
Harry,non appena vide Kingsley,si alzò di scatto e andò a stringergli la mano.
Gettò uno sguardo ad Hermione.Da quando era
diventato così formale con Kingsley?
Lei per tutta
risposta scrollò le spalle e rivolse la sua attenzione al Signor Jelson.
-E’ bellissimo,Harry-
Harry sentì il
sussurro di Ginny vicino il suo orecchio sinistro e sorrise,ma
in quel momento Kingsley lo chiamò.
-Hey,Harry,io e Rodolf vorremmo
parlare un secondo con te,se non ti dispiace-
Kingsley gettò un
sorriso a Ginny e le sorrise.
Harry arrossì e si
alzò.-No,nessun problema-
-Torno subito-disse a Ginny,Ron ed
Hermione,seguito dagli sguardi di tutto il tavolo,e uscì fuori sul piccolo
sentiero illuminato dai lampioni.
Jelson lo guardò.-Allora,Harry,come stai?-
Harry sorrise.-Benissimo,Signore,grazie-
-Ti va una
passeggiata,Harry?-gli chiese Kingsley.
Harry annuì e affondò
le mani nelle tasche dei pantaloni,con il cuore che
batteva più normale del necessario,perché sapeva gia dove voleva arrivare Kingsley.
-Io e Rodolf volevamo riprendere il discorso insieme,sai,non me lo sono scordato-disse Kingsley con un
sorriso,mentre attraversavano un cespuglio di rose dove alcune fatine ci
sedevano sopra cantando.
Harry alzò lo sguardo
su di lui.-Ah.Bè,io veram…-
-Harry,mi rimangono due settimane di lavoro-gli disse Jelson.
Harry lo guardò
sorpreso.-Se ne va…così presto?-
Jelson sorrise.-Ah,caro ragazzo,la malattia si
sta propagando in maniera assurda dentro di me,e io ho una famiglia da
mantenere.Sappiamo entrambi che essere responsabili
del dipartimento Auror non è una cosa da niente.E’ un
posto aspirato,invidiato,che dà potere,ed è secondo
solo al posto di Ministro e al suo ufficiale-
L’uomo si fermò.
-Ed io ormai sono
troppo malandato per continuare a dirigere una carica così importante. Anche il
mio fisico comincia a risentirne,e tu sei così
giovane,così ben formato!Tutto il mondo magico conosce il tuo nome e la tua
incredibile vittoria sul Signore Oscuro…tu saresti semplicemente perfetto per
quel posto.In un certo senso,io
credo che quel posto sia sempre appartenuto a te…tu sei nato per fare l’Auror,credimi
sulla parola.Ce l’hai nel sangue-
Harry sorrise
largamente,commosso da quell’elogio
che il suo superiore gli stava tessendo.-Grazie,Signore-
-Il più delle volte
sei riuscito a cavartela meglio di me in certe situazioni di pericolo,ed io sarei onorato di cedere la mia carica a te.-
Harry sorrise di
nuovo.Sentiva che ormai la tanta attesa domanda stava
arrivando.
-Harry-disse Kingsley,che
aveva seguito la conversazione con un sorriso dipinto sulle labbra,fiero del
ragazzo-vorresti diventare il capo del Dipartimento degli Auror?Ti avverto,però:è
una carica importante,e anche pericolosa,bisogna dirlo.Alcune
volte potresti dover mettere il lavoro sopra la famiglia,ma
dato che ancora non ne hai,non dovresti avere problemi…dico in senso positivo,comunque.Potresti doverti trattenere qualche ora in più al lavoro,affrontare situazioni di gran lunga più grandi,e la tua
fama aumenterebbe molto di più,ma ci sono anche i lati positivi.Lo stipendio è altissimo,sono
mille e cinquecento galeoni al mese-
Harry spalancò gli
occhi.Kingsley sorrise.
-Eh,sì,è
tanto ,ma rischi la vita ogni giorno,ragazzo mio.Quanto
prendi ora?-
-Cinquecento
galeoni-rispose Harry.
-Sì,raddoppia
lo stipendio,più o meno…inoltre,avrai molti vantaggi,in tante cose,come per
esempio ferie più lunghe…cosa ne dici,Harry?-
Harry prese un bel
respiro.-Bè,si…in effetti è
una bella responsabilità ma…sì,sarei felicissimo di ricoprire quel posto-
Jelson sorrise eKingsley sbatté le
mani.-Oh Harry,speravo proprio
che accettassi!Congratulazioni!-
Harry sorrise,sollevato.
-Ovviamente in queste
due settimane ti illustrerò un po’ di cose,come dovrai
svolgere il lavoro,ecc…così che quando andrò via tutto sarà risolto,va
bene?-disse Jelson .
Harry annuì con un gran
sorriso.
-Ora torna di la,che ho idea che qualcuno ti stia aspettando…-disse
Kingsley con un sorriso malizioso.
Harry arrossì e
praticamente corse fino ad arrivare al gazebo.
-Harry!-esclamò
Percy.
Harry sorrise.-Mi hanno promosso a capo del
Dipartimento Auror.-
L’intera tavolata si
alzò per andare a congratularsi con Harry,dopo aver
lanciato urla festose,e fu solo quando i camerieri cominciarono a portare da
mangiare che tutti si risedettero in ordine.
-Cioè…ti rendi conto
che ora sei secondo solo al Ministro della Magia?-gli disse Hermione sbalordita.-Harry è fantastico!-
Harry sorrise sentendo
le labbra di Ginny posarsi sulla sua guancia.
-E bravo il mio uomo!-
Un cameriere si fece
largo tra loro portando gli antipasti,ed
improvvisamente Harry si rese conto di avere una fame incredibile.
Però,dopo un antipasto,due primi e tre porzioni di pollo,e una
mousse alle fragole,credette di stare per
scoppiare,così fece un bel respiro.
-Non è che hai ancora
i gamberetti?-chiese Ginny,frugando nel suo piatto,che
tuttavia era vuoto.
-Hai ancora fame?-
-E’ che non mi piace questa cosa qui che non
so cos’è-disse indicando nel suo piatto una carne
strana.-Voglio i gamberetti -
-Ah,non
lo sapevo nemmeno io…però l’ho mangiata ,è buona-replicò Harry.
Ginny scosse la testa.-Non vorrei dare di stomaco dopo,non
voglio rovinarmi la serata-
Harry rise e vide
Hermione rivolgergli uno sguardo.Harry sapeva che tra
poco avrebbe dovuto affrontare la cosa che portava avanti da più di un mese,e stranamente,si sentiva tranquillissimo.
Con Ginny al suo
fianco,tutte le paure che aveva qualche ora prima
erano sparite.
Quando vide che i
vari fratelli di Ron cominciavano a tirare fuori i vari regali per le mogli,cominciò a sentirsi però un po’ agitato.
Vide Bill tendere
alla moglie un pacco pesante che,si scoprì,conteneva
una borsa di pelle di drago.
Fleur ringraziò il
marito dicendo che era un regalo davvero “charmante”.
Gettò lo sguardo a
Ron e lo vide un po’ rosso in faccia,mentre tendeva il
pacco contente il peluche ad Hermione.
-Sai,Hermione,ogni anno ti ho sempre regalato un libro,e questa
volta volevo fare qualcosa di diverso,di speciale…so che non è granché,ma...-
Hermione aprì la carta
con delicatezza e una volta visto il peluche e i Cioccalderoni,non
fece terminare la frase a Ron,anzi,lo baciò teneramente.
Ginny si voltò verso
Harry.
-Manchiamo solo noi-
-Non è vero-gli fece
notare Harry,con il cuore in gola.-GuardaTeddy che regala la rosa rossa che ha strappato dai
cespugli a Victoire-
Ginny rise e prese il
grande pacco per Harry.
-Buon San Valentino,amore-
Poi tirò fuori la
bacchetta e trasfigurò il pacco,che divenne una
gabbia,ipotizzò Harry vedendo la forma che questa aveva preso,coperta da un
panno bianco.
-Sai,non potevo consegnartelo cosi,altrimenti avresti capito fin
da subito-spiegò Ginny con un sorriso.
Harry annuì e tolse
il panno.
Dentro la gabbia,una civetta candida come la neve sbatteva l’ala contro il
ferro.Era tale ed uguale ad Edvige,la
sua vecchia civetta morta per mano di Voldemort.
Da allora aveva
sempre mandato messaggi grazie al gufo di Ron o di quello di casa Weasley,ma nessuno aveva mai pensato di fargli un nuovo animale.
-Ginny…è stupenda.Grazie!-esclamò,dandole un
leggero bacio sulle labbra.
-Come la vuoi
chiamare?-
-Oh zio Hally è bellissima!-esclamò Teddy,
avvicinandosi impressionato alla civetta,seguito dai
più piccolini.
-Sai,credo proprio che la chiamerò di nuovo Edvige.Ciao,Edvige
II!-disse ,rivolto alla civetta,che gli beccò il dito in segno d’affetto.
Così lasciò la
civetta in mano a Teddy e gli altri piccoli Weasley e
tornò a guardare Ginny con un sorriso.
Vide Ron ed Hermione
fissarli immobili ed udì Hermione reprimere un singhiozzo in un fazzoletto.
Fu una fortuna che
tutti gli altri erano impegnati nel guardare i loro regali da non concentrare
la loro attenzione su di loro.
-Sai,io stasera per te ho due regali-
Ginny spalancò gli
occhi.-Ma…gia me ne hai dato uno,no?I
fiori!Ora mi devi dare il pacco…-
Harry sorrise
scuotendo la testa.-Ah,amore,i
fiori erano solo l’antipasto. –
Ginny arrossì .-Harry,ma nondovevi…-
Harry prese il pacco
e lo diede a Ginny.-Forza,scartalo…auguri,Ginny-
Ginny prese il pacco
tra le mani e strappò l’involucro.Ne uscì fuori una
divisa da Quidditch blu,bianca e rossa,sulla schiena
il nome ricamato in rosso carminio:Weasley.
I colori
dell’Inghilterra.
Ginny spalancò gli
occhi e fece scorrere la divisa tra le mani,delicatamente,come
se fosse fatta di vetro.
Ora tutti guardavano
in un silenzio incredulo.Anche Ron ed Hermione,che non sapevano nulla del regalo,erano esterrefatti.
-Ma…-
Ginny non trovava
parole,cosi Harry le spiegò.
-E’ la tua divisa .Fai
parte della squadra dell’Inghilterra per la coppa del Mondo…diciamo che avevo
un po’ di contatti,e sono riuscito a fare in modo che
tu entrassi lo stesso nella squadra anche senza aver svolto i
provini.Complimenti,campionessa-
Ginny aveva ancora la
bocca spalancata.-Harry,se è
uno scherzo…-disse,alzandosi in piedi per esaminare meglio la divisa.
-Non che non lo è-disse Harry,osservando i Signori
Weasley guardarlo commossi.-E’ la verità.Tu ti meriti di stare dentro quella squadra.Con tutto il cuore-
Vide due lacrime di
gioia uscire dagli occhi di Ginny e la sentì che saltava in braccio a lui,
mentre lo stringeva forte.
-Oh,Harry…oh,Harry!E’
la cosa più bella che tu… non ci posso credere!Faccio parte della squadra d
‘Inghilterra!...ma quanto ti amo?????-chiese,baciandolo dovunque arrivava.
-Ginny,gli stai mangiando la faccia!-osservò Hermione tra le
risate,mentre tutti guardavano commossi la reazione della ragazza.
Ginny si staccò da
lui e si asciugò le lacrime passando il dorso della mano sulle guance.-Harry,mi hai reso la donna più
felice del mondo-
Harry poggiò la
fronte su quella di lei e la strinse forte.-Per te,questo ed altro-
La fece sedere sulle
sue ginocchia,abbracciandola forte,come a volerle
trasmettere tutto l’amore che provava per lei,e da sopra la sua spalla vide Hermione
con gli occhi lucidi che gli sorrideva.
Harry le sorrise in risposta e scompigliò i capelli di Ginny.
-Guarda,le hai rovinato tutta la pettinatura…-disse Hermione
scuotendo la testa.-Io non lo so…ma che razza di
galantuomo sei?-
Harry rise e Ginny si
staccò dalla sua spalla.In effetti,aveva
i capelli un po’…sparpagliati.
-Ginny,sciogliti la coda-le suggerì Hermione,mentre Ron faceva
segni di incoraggiamento verso Harry,che gli sillabò.”Non qui”.
Ron aggrottò le sopracciglia ma non disse nient’altro.
Harry attese che Ginny
si sciogliesse la coda e vide un mare di boccoli rossi
ricadere sulle spalle della ragazza,sciolti.
Si inebriò del
profumo dei suoi capelli,della sua pelle contro la
sua,la bocca che tante volte aveva assaporato…come si poteva essere così
innamorati di una persona?
E poi,l’istinto di volerla sua per tutta la vita si fece di nuovo
prepotentemente largo in lui,e ,come preso da una forza invisibile,la fece
scendere dalle sue gambe e si alzò.
-Ti va di fare una passeggiata?-le
propose,prendendole delicatamente la mano.
Ginny sorrise ed
annuì,ed Harry infilò la mano dentro la tasca,come a
voler confermare la presenza dell’anello.
Vide Hermione
abbandonarsi completamente alle lacrime e tamponarsi gli occhi con un fazzoletto,voltandosi dall’altra parte per non farsi vedere e Ron che
lo guardava quasi commosso.
Così trascinò Ginny fuori dal gazebo ed insieme si incamminarono verso il
sentiero illuminato dai lampioni.
Era buio profondo ora;le lucciole e le fatine si sentivano
nell’aria,e Ginny si strinse nel suo scialle rosso fuoco.
-Ora devo fermarmi e
dire”hai freddo”e posarti la giacca sulle spalle?-chiese Harry con un sorriso,osservando i brividi della ragazza ,che scoppiò a ridere.
-Andiamo,Harry,non facciamo troppo gli sdolcinati,però!-
Harry sorrise e
continuarono a camminare,osservando le persone nei
gazebo mangiare e conversare tranquillamente tra loro.
Regnava il silenzio,mentre passeggiavano;il solo rumore erano i tacchi delle
scarpe che Ginny indossava.
-Avevi detto che
erano due i regali per me-
Harry sorrise e si
voltò a guardarla,stringendo con più forza lasua mano in quella di lei.
-Sì-rispose
semplicemente.
Sul viso di Ginny si
fece largo un’espressione curiosa.-E…cos’è?Non me lo dai?-
-Prima volevo
parlarti un attimo-
Ginny lo seguì con le
sopracciglia aggrottate.
Harry non sapeva dove
stavano andando,ma aveva bisogno di scaricarsi un po’
prima di fare quel passo tanto importante.
Fu
quando si trovarono in una
piazza che si fermò,ad ammirare lo stupore di tale spettacolo.
Una fontana la cui
acqua sgorgava fuori in zampilli si trovava nel centro della piazza,circondata da cespugli di fiori e fatine che cantavano
canzoni d’amore.
In effetti,il panorama era identico a quello dove erano stati fino ad
ora,ma quella fontana caratterizzava il tutto tantissimo.
-Sediamoci un attimo
va bene?-le propose Harry,facendola sedere sul bordo
della fontana.
Ginny lo guardò
incuriosita.
Harry prese un gran
respiro e cominciò a parlare.
-Sai,ho provato e riprovato questo discorso migliaia di volte,davanti
lo specchio della camera di Ron,del bagno,mentre tu non c’eri…ho spostato e
rivisto i piani che avevo organizzato per questa sera,ma alla fine questa cena
mi ha sconvolto tutto.Però devo dire che in realtà
più di questo nonpotevo
desiderare:io e te,soli,nel posto più romantico che ci possa essere al mondo-
Ginny piegò la testa
di lato e gli prese una mano.-Harry…-
-No,ti
prego,lasciami finire.
Sai,quando
sei anni fa ti ho lasciato,te lo ricordi vero?-
Ginny sorrise tristemente.-Come potrei non ricordarmelo?-
La mano di Harry si
mosse in una carezza,come per scusarsi di tutto quello
che le aveva fatto passare quell’anno.
-Ecco,tu poi mi hai dato il “regalo” per il mio diciassettesimo
compleanno,ed è stata la cosa più bella che tu avessi mai potuto darmi durante
quel periodo in cui l’unica cosa che vedevo con i miei occhi era la guerra.Era come se fosse stato un giorno di sole in mezzo ad
un’interminabile tempesta.
Poi però Ron è
entrato,e io non potevo fare nulla per dirti qualcosa
davanti a lui,e così li ho seguiti giu;io gli ho
spiegato che tu comunque non ti aspettavi che prima o poi saremmo finiti per sposarci
o qualcosa del genere,ma mentre lo dicevo,immediatamente nella mia testa si è
formata l’immagine di te, vestita di bianco,che sposavi un estraneo dal volto
sgradevole.Quel pensiero mi ha trafitto come un
pugnale e da li avevo compreso che il tuo futuro era
libero,mentre nel mio…al momento c’era solo Voldemort-
Harry riprese fiato e
vide Ginny con gli occhi lucidi,così le accarezzò una
guancia con la mano.
-Poi ho ucciso
Voldemort,e io e te abbiamo potuto ricominciare la
nostra storia,e durante tutti questi anni il mio amore per te non ha fatto altro
che aumentare,aumentare ed aumentare.Nonpassa giorno che io sia più innamorato di te.Io senza di te…non vivrei.E non
esagero,perché ormai sei diventata parte di me-
Una lacrima questa
volta scese lungo la guancia di Ginny,ed Harry
l’asciugò con il pollice.
Poi frugò dentro la tasca
ed estrasse la pergamena,il vecchio cimelio della madre.Lo tese a Ginny,che con mani
tremanti lo spiegò e lo lesse.
Harry seguiva ogni movimento
della ragazza,rapito dalla sua bellezza,e vide altre
lacrime fare capolino dai suoi occhi e scenderle sulla mano.
Quando finì,alzò gli occhi verso di lui.
-Harry…-mormorò,con voce rotta dal pianto.
-Questa qui l’ho
trovata l’altro giorno,mentre andavo a prelevare i soldi
alla Gringott.E’ …come se mia madre avesse voluto
farmela trovare proprio in quel momento,perché sapeva quello
che stavo per fare-
Ginny fece un respiro,tremante.Ma ora Harry vedeva le
fiamme nei suoi occhi,quelle fiamme che solo lui era
capace di domare.
-E …cosa stavi per
fare?-
Harry la fissò,poi si chinò in avanti,per darle un tenero bacio sulle labbra,
poi si inginocchiò davanti a lei,tirando fuori l’anello dalla tasca,mentre
dietro le spalle di Ginny l’acqua continuava a scorrere e le fatine cantavano.
-Ginevra Weasley…vuoi sposarmi?-
Ginny sorrise tra le
lacrime che ormai scendevano a fiotti e che lei cercava di respingere a forza,e si chinò verso di lui.
-Oh,Harry,certo
che lo voglio!Voglio stare con te per tutta la mia vita!-
Harry sentì il cuore
scoppiare di gioia a quelle parole,e in quel momento
si rese conto che solo una volta nella sua vita si era sentito cosi
felice:quando aveva sconfitto Voldemort.
Si alzò in piedi,infilò l’anello all’anulare di Ginny e la prese in
braccio,facendola volteggiare con il suo vestito rosso fuoco contro il nero
della notte e il giallo della luna.
La rimise a terra e
la strinse forte,sentendo le lacrime calde della
ragazza bagnargli la camicia e i singhiozzi che le scuotevano il corpo.
Così prese ad
accarezzare lentamente la schiena della ragazza,cullandola
dolcemente.
-Perché piangi?-le chiese.
Ginny alzò lo sguardo
su di lui,asciugandosi le guance.-Perché
è da quando avevo dieci anni che sognavo tutto questo
e mi sembra impossibile che stia accadendo realmente-
Harry le sorrise e le
accarezzò una guancia.-Ti amo-
Ginny posò le sue
labbra su quelle del ragazzo.-Ti amo anch’io-
Quando tornarono al gazebo,tutti erano impegnati ad usare i regali
ricevuti.
Victoire dormiva tra
le braccia del padre,e Dominique
aveva la testa poggiata sulla spalla del padre,insonnolita anche lei.
Teddy stava dando alcune molliche di pane ad
Edvige,e gli “adulti”sembravano essere presi da un
argomento piuttosto acceso.
Ron ed Hermione,invece,sedevano alla fine del tavolo,e si guardavano
intorno ansiosi.
Quando li videro ritornare,Hermione fece un salto e Ron scattò su.
-Ma papà!Io non ci
crederò mai che JellartLewisè capitato per caso nell’Ufficio Misteri…-stava
dicendo Percy con tono di voce piuttosto alto.
Audrey ,di fianco a lui,stava sbuffando come una
locomotiva.
-Ginny,tesoro,hai gli occhi gonfi!Hai pianto?-le chiese la Signora
Weasley.
In un attimo il
silenzio colpì la tavolata.Harry e Ginny,per mano davanti a tutta la famiglia Weasley,sorrisero.
-Vi siete lasciati?-scherzò
George con un sorriso.
Ginny lo fulminò con
un’occhiata,poi prese un gran respiro,e mostrò la mano
dove c’era l’anello.
-Mi dona il cognome
Potter?-chiese con un sorriso emozionato.
La prima a trasalire
fu Hermione,che stava sulle punte ad attendere la
risposta,seguita da Ron.
Si precipitaronosu Harry e
Ginny,Hermione che piangeva e non faceva altro che abbracciarli ad
intermittenza.
Il resto della
famiglia stava ancora assorbendo la notizia,ma poi
vennero assaliti da tutti.
La Signora Weasley
non sapeva che dire,sembrava che fosse spuntata una seconda
fontana,e il Signor Weasley,abbracciandolo come un figlio,gli disse”Benvenuto
veramente in famiglia a tutti gli effetti,Harry”.
Fleur singhiozzava accanto
alla Signora Weasley,ripetendo che non avrebbe mai pensato
che un giorno lei ed Harry sarebbero diventati cognati ,e Percy
gli strinse solennemente la mano.
George,Bill e Charlie gli diedero due pacche sulle spalle,ed Harry
vide Ginny chinarsi sui suoi nipotini,compreso Teddy.
-Ora potete anche chiamarlo
zio Harry!- esclamò sorridendo.
Harry rise e le si avvicinò.
-Oh,che
bello,zia Ginny,ti sposi con zio Harry?-chiese Victoire,mulinando i boccolosi capelli biondi.
Ginny annuì e si strinse
ad Harry,sorridendo felice.
-Hai capito Harry,alla fine se la sposa!E noi che ci scherzavamo!- esclamò
George,ancora un po’ sorpreso.
-Harry e Ginny!Ginny
ed Harry!La nostra bambina se ne va di casa…entrerà a far parte di un’altra
famiglia…-singhiozzò la Signora Weasley.-Porterà un
altro cognome….-
-Su mamma!In fondo,ci siamo tutti sposati!-osservò Bill.-Tranne
Charlie e Ron…-
Charlie sorrise.-Non ci penso proprio a sposarmi…è tanto bello passare da
una storia all’altra!-
Tutti si misero a ridere,e anche la Signora Weasley abbozzò un sorriso.Ron,invece,arrossì sulle orecchie ed evitò di guardare
Hermione.
-Ma è diverso,voglio dire,voi siete tutti maschi…quando si sposa una donna è
diverso…è lei che se ne va…-
Ginny sorrise.-Mamma,non vado mica ad abitare
dall’altro lato del mondo!E poi non sei felice che mi sposo con Harry e non con
qualcun altro?-
-Ma si,si che lo sono!E’ solo che…mi avete colto così di sorpresa….-
Fleur le passò il
fazzolettino ricamato,battendo con gentilezza sulla
sua schiena.
-Jinnì e Arrì…ma soeur Gabrielle non sarà molto felice…-
Finalmente,quando le acque si calmarono,e i camerieri portarono una
forte tisana alla Signora Weasley,Harry raggiunse Ron ed Hermione.
Appena si sedette
accanto a loro,Ron gli diede una pizza sul collo.
-Ahi!Ma sei fuori di
cervello?-esclamò Harry massaggiandosi la parte dolorante.
-Questo è perché ci
hai stressato per un mese e mezzo e alla fine,come io
ed Hermione ti avevamo sempre detto,Ginny ti sposa!-
Harry sorrise.-Sì,pensa che diventeremo cognati…fantastico
no?-
-Ecco la futura
Signora Potter!-esclamò Hermione con un sorriso.
Harry si voltò e vide
Ginny raggiungerli.
Si sedette accanto ad Harry e gli rivolse un sorriso rilassato,poi si voltò
verso Hermione puntandole un dito contro.
-Brava eh!Ecco perché
mi facevi il terzo grado sul matrimonio!-
Hermione arrossì.-Io l’ho fatto per te,mia cara!-
Ginny sorrise.-Lo so…Harry,perché mi guardi in
quel modo?-
Colpevole,Harry si riscosse;la verità era che gli era appena venuta
in mente una cosa.
-Così ora che ci sposiamo
possiamo fare quello che volevi tanto!-
Ginny inarcò un
sopracciglio.-Uhm?-
Harry la guardò
confuso.-Non avevi detto…-sentì il collo
infiammarsi-insomma…avevi detto che non ero pronto,ma
non è vero.E’ solo che così non è sicuro…!-
Ron ed Hermione
seguivano la conversazione rapiti,senza capirci un
accidente,per fortuna di Harry.
Ginny arrossì
furiosamente.-Ma Harry!Io non intendevo…quello!Nel
caso non lo sapessi anche io stavo pensando al matrimonio!Io intendevo questo!Ma come diavolo ti è passato per la mente…-
-E che ne so io!Da come lo avevi detto…-balbettò Harry imbarazzato.
Ron gli puntò un dito
contro.
-Ecco perchè le guardavi
il sedere in continuazione!-
Ginny si voltò verso
Harry,che fulminò Ron con un’occhiata.
-Abbiamo scoperto il lato
“hot”di Harry!-esclamò Hermione ridendo.
-Mi guardi il
sedere?-chiese Ginny con un sorrisetto.
Harry scosse la testa,sempre più rosso.-No,io…-
Ginny non lo lasciò
terminare e gli diede un buffetto sul braccio.-Ah,bè,non c’è problema,perché anch’io
guardo il tuo!-
Fu come se Ron avesse
preso una bastonata in testa.-Ma cosa casp…-
-Ah,Ron,tra
poco sarò sua moglie!Così sarai obbligato a non dire più niente riguardo noi
due!-esclamò Ginny,poi si voltò verso Harry e lo abbracciò.
Harry sentì la sua voce
nell’orecchio.
-Comunque stanne
certo,quando saremmo sposati non mancherà certamente
il tempo per farlo-
…tadààà!!XDDDD ve lo aspettavate questo fidanzamento?immagino di
sì,dopo che Harry vi ha assillato per…direi tre capitoli buoni XDDD
Vi è piaciuta l’atmosfera?Ho tentato di
rendere tutto il più dolce e romantico possibile,per
Harry e Ginny.
Per quanto riguarda il Quidditch…bè ve l’avevo detto che non era tutto perduto!Voglio dire,se Harry non sfrutta qualche volta la sua popolarità a fin
di bene..^__^
Ringrazio a chi continua a recensire la mia
storia e ai nuovi arrivati :
kishadattebayo: grazie *__* ,bè ecco il nuovo
capitolo!che te ne è sembrato?
Ninny:dopo aver
letto questo capitolo non credo che penserai “povera Ginny “…XDDD Eh si,Harry è
la dolcezza fatta persona *__*
Maryrobin:Mary!!!Sempre
appassionata alla mia storia,grazie cara ^__^
Padfoot_07:Grazie *__* Bè direi che dopo questo capitolo tutte le tue domande
avranno risposta ^^
Cloe sullivan:sono
contenta che ti sia piaciuto…tranquilla,aspetterò ^_^ e buone vacanze!
Erikappa:bè,Ginny
non si è proprio ripresa,però…direi che il risalutato è più o meno lo stesso
XDDD No Ginny non ha ascoltato la prima parte del dialogo…però anche lei ha
tanti pensieri che le girano per la testa,e in questo capitolo si è visto no?
Dora92:Grazie per i
complimenti…sinceramente non ho ancora pensato a come finire la storia,anche perché
ho in mente di scrivere molti capitoli…ci sono ancora cosi tanti avvenimenti da
scrivere che sono accaduti in 19 anni!
Zerby:Anche
io li adoro e si,si era capito XDDD *__*…pensi ancora povera Gin adesso?XDD
Volevo ringraziare chi ha messo la mia storia
nei preferiti,siete arrivati a 58…wow!Siete tanti!*__*…ma
me lasciate qualche recensioncina? *__*
Ci sentiamo al prossimo capitolo,e grazie ancora a tutti!
-Ti ispira di più
giugno o luglio?-chiese Ginny ad Harry un venerdì
mattina,seduta sul letto del ragazzo e consultando due depliant.-Ufff…non so proprio quale scegliere…voglio dire,giugno è carino come mese,ma dovremmo affrettare i tempi se
ci voliamo sposare per quel mese…altrimenti ci starebbe luglio,che ci permette
di organizzarci meglio,ma fa anche più caldo…tu non hai un’idea?-chiese infine
rivolta al fidanzato,che,davanti lo specchio,stava cercando di domare i propri
capelli senza successo.
Quella mattina di uno
dei primi giorni di Marzo Harry si stava per recare al lavoro come al solito,ma era il terzo giorno che andava al lavoro non in
qualità di Auror ma come Capo del Dipartimento Auror.
Jelson se n’era
andato,e ad Harry era dispiaciuto molto;per lui Jelson
era stato come una specie di”guida”nel lavoro fin da quando era entrato al
Ministero,ed ora aveva lasciato il comando a lui.
Si era sentito subito
a suo agio,però;dava ordini a squadre di Auror ,anche
se era suo il compito di dedicarsi alle missioni più pericolose insieme agli
Auror più qualificati.
Quella mattina,però,avrebbe partecipato al suo primo processo in qualità
di Capo del Dipartimento Auror.
Quando vi aveva preso
parte,alcune volte,per condurre i prigionieri,aveva
sempre sostato sulla porta d’entrata e di uscita,ora invece forse avrebbe anche
dovuto parlare e deporre sicuramente la propria opinione.
Era un caso lasciato
aperto da Jelson e che non aveva fatto in tempo a completarlo,perciò
era completamente all’oscuro del suo contenuto;stava andando verso l’ignoto .
-Amore,mi stai ascoltando?-
Harry si riscosse e
guardò il riflesso di Ginny nello specchio.Sorrise e
si voltò,rinunciando a provare a mettere a posto i
suoi capelli.
-Oh,scusa
Ginny…ero soprappensiero.Dicevi?-
Ginny lo fissò.-Sei nervoso,vero?-
Harry abbassò lo
sguardo.-Bè,non è che sono
proprio il massimo della tranquillità,però…-
Vide Ginny alzarsi e
lasciar cadere i depliant sul suo letto.
Si avvicinò a lui,che la osservava in silenzio,e si alzò in punta di
piedi,posando un leggero e dolce bacio sulla guancia di lui.
Harry sorrise
istintivamente.Solo con quel semplice tocco,appartenente a lei,si sentiva meglio.
-Sono sicura che
andrà bene-gli sussurrò accarezzandogli i capelli.-In
fondo,hai affrontato cose peggiori di queste,no?-gli
disse con un sorriso.
Harry ricambiò.-Parli di Voldemort o della mia proposta di matrimonio?-le
chiese.
Ginny rise e gli
diede un piccolo bacio a fior di labbra.
-Io parlavo di
Voldemort,ma se per te chiedermi di sposarti è stato
così faticoso allora anche quello-
Harry sorrise.-E’ che…non so niente di questo caso-
Ginny piegò la testa
da un lato.-Sei sicuro che Jelson non ti abbia
lasciato niente?-
-Solo un
fascicolo-rispose Harry –ma ieri sono stato così occupato al lavoro che non ho
avuto nemmeno il tempo di guardarne la copertina…speriamo bene…-
-Tu stai tranquillo.Tanto c’è Kingsley con te…vedrai che se starai in difficoltà ci sarà lui lì ad aiutarti.Lo sa che per te questa è un’esperienza del tutto nuova-
Harry annuì,poi passò le sue braccia attorno alla vita di
lei,attirandola a sé.
-E tu invece?Cosa fai
oggi?-
Ginny sorrise.-Credo che andrò un po’ ad allenarmi al campo con le Holyhead,tanto per mantenermi in
esercizio…a giugno dovrò essere perfetta per giocare con la squadra dell’Inghilterra-
Anche Harry sorrise.-Ti è piaciuto proprio il regalo che t ho fatto allora,eh?-
Ginny fece un sorriso
dolcissimo che fece togliere tutta l’aria residente nei polmoni di Harry,solamente guardandola.
Doveva cominciare a
porsi un autocontrollo,per la miseria.Così rischiava di impazzire .
-Se mi è piaciuto?E’
stata la cosa più bella che tu potessi mai farmi,insieme
all’altro regalo,ovvio-aggiunse con un altro largo sorriso.
-Ah a proposito-disse
Harry-mi piace di più Luglio.-
Ginny sorrise.-Davvero?-
Harry annuì.-Sì…è anche il mio compleanno…e poi,così
abbiamo più tempo per fare le cose per bene no?-
Ginny annuì felice.-Sì,sì,hai ragione…-
Harry le posò un
bacio sulla fronte.-Ora devo proprio andare…ne
continuiamo a parlare a pranzo,tanto ritorno,ok?-
Ginny sorrise e gli
diede un bacio.-Va bene,e tu
sta tranquillo,mi raccomando.Fagliela vedere-
Harry sorrise e si
sciolsero dall’abbraccio.
Lei uscì dalla porta,non prima di aver raccolto i depliant su letto di Harry,e
lui si infilò il mantello.
Poi prese la
bacchetta che aveva poggiato sul davanzale della finestra,la
infilò nella tasca dei pantaloni e si smaterializzò.
Quando arrivò al
Ministero,la prima cosa che notò nell’Atrium era il grande movimento che c’era quel giorno;vedeva
i guardiani di Azkaban ,ora non più Dissennatori,ormai,ma solo uomini altamente specializzati
nella loro materia,andare e venire tra i vari uffici.
Vide anche Audrey che parlava con il marito vicino al gabbiotto dove
l’impiegato controllava le bacchette.
Quando Percy lo vide,lo salutò vistosamente
con la mano così lo raggiunse.
-Ciao Harry!Guarda,il processo sta per cominciare…sono tutti giù in sala
processo…-
-Cosa?-esclamò Harry
allarmato.-Ma non era alle dieci e venti?-chiese,guardando l’orologio al polso e vedendo che erano solamente
le nove e mezza.
Percy scosse la testa sorpreso.-Non te lo hanno detto?Hanno cambiato l’orario!Comincia
alle dieci meno un quarto!-
Sbarrando gli occhi,come pietrificato,Harry salutò velocemente senza guardare i
due coniugi e si diresse a passo spedito dentro l’ascensore.
Quando arrivò al
reparto Auror,vide alcuni suoi compagni tendere
l’occhio curiosi dai loro cubicoli,ma non si fermò a salutare.
Entrò nel suo ufficio,perché ormai non aveva più un gabbiotto ma un suo ufficio,e
corse alla scrivania,dove la sera prima aveva lasciato il fascicolo sul caso
che si sarebbe svolto quella mattina.
Mentre velocemente
ritornava all’ascensore,sfogliò le pagine della
cartellina.
Non era una questione
molto complessa,a dire la verità;si trattava diun mago,gia noto alla comunità magica per
aver tentato di comandare un babbano con una
maledizione senza perdono,l’imperio.
Si infilò rapido
dentro l’ascensore,sfogliando velocemente le altre
pagine e vedendo di cosa si trattava in particolare il processo,schiacciandosi
tra due streghe di età avanzata,che chiacchieravano allegramente tea loro.Una aveva una pianta con fiori che si muovevano contorcendosi quando la voce nell’ascensore parlava.
Harry continuò a
leggere senza prestare attenzione alle due signore,ed
arrivò alla pagina più interessante.
Questo mago,KlenogGeward,si era sposato più di dieci volte,ed aveva
solamente 30 anni.Tutte le sue vecchie mogli,morte in circostanze misteriose,erano donne belle e di
ricca famiglia.A quanto pareva,questa volta,con la
sua undicesima moglie,aveva provato ad ucciderla ma lei era riuscita a salvarsi
e l’aveva denunciato.
Harry inarcò le
sopracciglia,pensando che questo tizio doveva avere
veramente un bel fascino per poter far colpo su undici donne in soli dieci
anni,dato che il suo primo matrimonio risaliva a dieci anni fa.
Quando l’ascensore
arrivò dove doveva scendere Harry,questi scese e si
diresse quasi correndo nell’aula processi.
Spinse il grande
portone ed entrò.
Il tavolo dove sedeva
la Corte del Wizengamot e i vari esponenti più importanti
si trovavano sulla destra dell’enorme stanza,in circolo,mentre
l’altra metà era gia occupata da giornalisti e semplici persone che volevano
assistere al processo.
Harry vide molte
teste voltarsi verso di lui quando entrò,e vide una
giornalista avvicinarsi con passo felpato vicino a lui.
-Signor Potter…ci
concede un’intervista per la Gazzetta del Profeta sul processo che si terrà
questa mattina?E’ la sua prima esperienza…-
Harry scosse la testa.-Mi spiace,ma il processo
comincerà tra pochissimo…rilascerò le mie informazioni solo a processo
concluso-
La giornalista parve
un po’ delusa all’inizio ma poi si riprese.-Molto bene,allora la
intervisteremo dopo-
-Arrivederci-disse Harry,e ,con
passo affrettato,si sedette vicino a Kingsley ,che sembrava un po’ nervoso.
-Hey Harry-losalutò-Come mai cosi
tardi?-
Harry corrugò le
sopracciglia,sentendosi un po’ offeso.-In ritardo?Ma a me veramente nessuno mi
aveva detto che l ‘orario del processo era cambiato!-
Kingsley si voltò
verso di lui.-Davvero?Ma io avevo chiesto ad
Arthur…-poi scosse la testa esasperato.-Scusa,allora.Mi dispiace-
Harry scrollò le
spalle.-Nah…non fa niente.L’importante
è che sono qui ora.Comunque,ho
dato un’occhiata al fascicolo.Certo che questo qui è uno bello stronzetto-
Kingsley annuì.-Lo tenevo d’occhi gia da quando
ero ancora Auror,perché la sua storia mi sembrava un po’ strana.Undici mogli,guardacaso
tutte di nobili e ricche origini,che muoiono non appena lui le sposa.Avevamo anche fatto qualche indagine,ma
non abbiamo mai scoperto nulla di strano su di lui,così ci siamo rassegnati a
convincerci che probabilmente era solo sfortuna-
-Ma ora la situazione
è diversa-disse Harry.-L’ultima moglie ha detto che
lui ha provato ad ucciderla.Questa sarebbe la prova
che lo inchioderebbe-
Kingsley annuì di
nuovo,non molto convinto.-Bè
ci si potrebbe riuscire,ma non è facile.Stiamo parlando di crimini compiuti addirittura dieci anni
fa-
Harry riaprì il suo
fascicolo e guardò meglio dentro.Voltò le pagine e
lesse di nuovo il trafiletto che spiegava l’accaduto tra i due coniugi.
Sarà che prima,con l’agitazione di arrivare in ritardo e del processo,in
ascensore non aveva letto una riga del testo,quella che per poco non lo fece
svenire.
La moglie di KlenogGeward non era altri che ChoChang.
Harry si ripulì le
lenti degli occhiali,sicuro di aver letto male,ma il
nome ChoChang era
lì,impresso nella pergamena.
Fece un respiro e
cercò di calmarsi.Non poteva essere così.
Era atterrito alla
sola idea di rivederla;cosa sarebbe successo?Avrebbe
dovuto salutarla,chiederle come andava?Perchè era finita a sposarsi con un
pazzo del genere?
-Harry sei
nervoso?-chiese Kingsley,notando la sua agitazione.
Harry scosse la testa.-No,no,è solo che…la moglie di
questo qui è …no,era,una mia amica-
Kingsley lo guardò
sorpreso.-Ma veramente?Mi dispiace,Harry…chissà,magari
questa è l’occasione giusta per riappacificare i vostri rapporti..-
-Non credo-disse
Harry con voce insolitamente ferma e decisa.
Non voleva per nessun
motivo al mondo scontrarsi con Cho.Avrebbe portato
solo problemi alla relazione sua e di Ginny,e per
nulla al mondo voleva che questo accadesse.
Cho era stata solo una cotta ai tempi di
scuola,mentre Ginny…lei era il suo futuro.
Harry vide due
guardie di Azkaban entrare in aula,scortando
un uomo verso la sedia che si trovava al centro della stanza. Immediatamente il
silenzio calò nell’aula.
KlenogGeward era un
uomo alto,con corporatura possente e una fina barba
bionda,come i suoi capelli.
Quando entrò,incrociò gli occhi di Harry e quest’ultimo vi lesse soltanto
odio.
Era talmente preso dall’osservare
l’imputato che non si accorse che dietro era entrata anche una ragazza bruna
con i lunghi capelli neri legati in una treccia e l’aria spaventata.
Si era seduta proprio
di fronte ad Harry.
Quando Cho lo vide,Harry notò che era rimasta
senza respiro e lo fissava con occhi spalancati.
A disagio,spostò la sua attenzione di nuovo verso Geward,che
veniva legato alla sedia dalle due guardie,che poi si ritirarono vicino il
portone dove stazionavano altri due Auror,pronti ad intervenire nel caso che
l’imputato reagisse in modo negativo .Harry con un vago sorriso si ricordò
quando anche lui stazionava lì,mentre Jelson partecipava al processo.
Kingsley si alzò e sbatté
un martello sul tavolo dove erano seduti in tre,poi
spiegò la pergamena che aveva in mano e cominciò la leggere.
Nel frattempo,Harry alzò di nuovo lo sguardo su Cho
e vide che lo stava fissando.Quando si accorse che
lui la stava guardando,distolse il suo sguardo da egli
,che vide un po’ di rossore sulle sue guance.
Scuotendo la testa,rivolse di nuovo la sua attenzione a Kingsley.
-…e perciò ,nel caso di omicidio volontario,condannabile ad un minimo
di quaranta anni ad Azkaban-
Kingsley richiuse la
pergamena e si sedette.
-Io non ho fatto
niente!E’ lei che è pazza!-urlò all’improvviso Geward,ed Harry vide un lampo di pazzia nei suoi occhi.
Capì che parlava di Cho e la vide trasalire ,sulla
sedia un po’ più distante da quella del marito,priva di catene.
-Non ha fatto niente,dice?- intervenne un mago alle destra di Kingsley,ed Harry
lo riconobbe come capo del Wizengamot.-Allora la
Signora qui presente avrà immaginato soltanto la punta della sua bacchetta sul
collo,giusto?-
Alcuni presenti
risero,ma si pentirono subito quando videro l’espressione
dell’imputato.
-E’ mia moglie!Non le avrei mai fatto una cosa
del genere!-
-Sa,mi
sembra un po’ una strana coincidenza che le sue precedenti dieci mogli siano
morte tutte in circostanze misteriose,guardacaso
proprio dopo il matrimonio,e tutte,stranamente,provenivano da ricche famiglie-disse
allora Harry,con lo stomaco chiuso e gli occhi di tutta la sala puntati
addosso.
Vide Geward puntare lo sguardo su di lui.-Sono
un uomo sfortunato,Signor Potter-
Harry si alzò.-Potrebbe trascorrere il resto della sua vita ad Azkaban,se non dice la verità-
Geward rise.Una risata
folle,priva di allegria.
-Certo,come se se dicessi la verità voi mi lasciaste in pace-
-Può darsi-s’inserì Kingsley.-Magari
potremmo credere al fatto che lei è innocente-
-Non mi potete sbattere
dentro!-urlò di nuovo.-Non avete nessuna prova!-
-Oh,si
che ce l’abbiamo.E’ la Signora qui presente.Sua moglie. ChoChang-disse Harry mentre il suo cuore faceva una piccola
capriola.
Geward rise di nuovo.-Non
potete fare niente,è la sua parola contro la mia-
Harry sapeva che il
mago aveva ragione:non avrebbero mai potuto arrestarlo
sulla base della “testimonianza” di Cho a meno che
non ci fossero state vere e proprie prove.
Harry alzò lo sguardo
su Cho,poi sulle guardie di Azkaban,che si trovavano ancora stazionate sulla
porta,sapendo cosa doveva fare.
-Potete portare
l’imputato fuori-disse. La sua voce rimbombò nell’aula.Sentì
un flash accecargli gli occhi e vide la giornalista che gli aveva chiesto
un’intervista prima sorridere soddisfatta.Irritato si
chiese perché questi processi non potevano svolgersi a porte chiuse.
Vide Geward che riluttante si faceva sciogliere dalle catene e venne preso sottobraccio dalle due guardie,che lo portarono
fuori dalla stanza.
Facendo un bel
respiro,e solo quando la porta si fu chiusa
veramente,Harry si alzò e si avvicinò a Cho.Vide che
lei lo seguiva con lo sguardo,atterrita.
-Signorina Chang,-disse,evitando di guardarla
e sentendosi molto strano a chiamarla “signorina Chang”-la
prego,ci racconti la sua versione dei fatti.Sa che se
quello che dice è vero ha contribuito ad aiutarci a sbattere dentro un uomo pericoloso
per la società magica,e non solo?-
Alzò gli occhi su di
lei e la vide nervosa.
-I-io…-
-La prego,parli-la implorò Kingsley
alzandosi anche lui.
Cho annuì ,tremante.-Quella mattina avevamo litigato.Era
la seconda volta in due giorni che litigavamo,così
…così tremendamente-
Il silenzio regnò per
due secondi,poi Kingsley parlò.-Alzò
le mani su di lei…o,insomma l’ha minacciata?-
Cho scosse la testa con vigore.-No,no…a noi capita spesso di
litigare,ancor prima del matrimonio-
-Da quanto siete
sposati lei e il Signor Geward?-
Prima di rispondere,Cho guardò un secondo Harry ,poi
rivolse di nuovo la sua attenzione a Kingsley.-Quattro
mesi-
Harry inarcò le
sopracciglia-Quattro mesi?Cho,dicci
tutto quello che sai,per favore-
Aveva abbandonato il
tono formale,e ora la fissava.Era
lei la persona che poteva permettere loro di porre fine a questo irrisolto
caso.
Cho stava per parlare quando le porte dell’aula
si aprirono nuovamente e una delle guardie fece irruzione.Guardò
un secondo il Ministro,poi si voltò verso Harry.
-Signor Potter,signore…c’è stata un’emergenza
a casa sua…qui fuori ci sono i suoi parenti…-balbettò con il fiatone.
Harry sentì il cuore perdere alcuni battiti,e
,gettando un’occhiata senza realmente vederlo a Kingsley,si avvicinò alla
soglia della stanza.
Poi si voltò.-Kingsley…-
Tutti i presenti erano muti,ed Harry poteva
vedere gia la giornalista pronta a scrivere qualche nuovo gossip su di lui.
Kingsley gli fece un sorriso,anche se Harry notò
che era preoccupato anche lui.-Non preoccuparti,Harry,finisco io qui…vai,poi se riesco ti raggiungo-
Harry annuì e seguì velocemente la guardia fuori
dalla stanza.
Vide Percy e Audrey,entrambi con il volto pallido e sudato,tenersi la mano
appoggiati a una parete del corridoio.
-Cosa succede?-chiese,quasi correndo per
raggiungerli.Harry notò che Percy
sembrava molto preoccupato.
-Mamma ha avuto un crollo-disse,staccandosi
dalla parete e fissando Harry.-E’ ricoverata al San
Mungo-
Harry spalancò gli occhi.-Che cosa?Ma…ma
l’avevo vista io stamattina presto,stava bene…-
Percy scosse la testa.-Non so che dirti,Harry.Papà è gia li,insieme a
tutti gli altri.Ho pensato che sarebbe stato giusto
chiamarti,però se devi continuare qui…-
-Assolutamente no-rispose subito Harry.-Vengo
anch’io con voi,si tratta della Signora Weasley.-
Percy fece una piccola ombra di sorriso.-Ok,vieni allora.Noi andiamo subito-
Harry annuì e insieme tornarono all’Atrium .Si smaterializzò e si ritrovò al San Mungo.
Senza nemmeno pensare a dove andava,seguì gli
altri due,riflettendo.
Cosa era successo alla Signora Weasley ?Era grave?Ginny e Ron erano di
sopra con gli altri?
Svoltarono un corridoio del secondo piano e fecero due rampe di scale,ritrovandosi di fronte un lungo corridoio fiancheggiato da
poltrone.
I due coniugi ed Harry lo percorsero di fretta,poi
Harry non vide più nulla,assalito da una massa di capelli rossi.
-Harry!-
Harry sorrise istintivamente e strinse forte Ginny a sé ,facendole sentire la sua presenza e il suo sostegno.
-Harry…-
Ginny si staccò dalla sua spalla e lo guardò in viso.Fiamme
brillavano nei suoi occhi.
-Cosa è successo?-le chiese.
-Ha avuto uno svenimento…non capiamo bene come mai…mi ha messo una
paura…-
Harry le accarezzò la schiena.-Ma come è
successo?-
-Poco dopo che tu sei andato via…sono scesa giu
in cucina e l’ho trovata che finiva un lavoro a
maglia…ad un certo momento si è alzata per andare a prendere un bicchiere
d’acqua ,ha detto che sentiva caldo,poi ha mormorato che non si sentiva bene ed
è cascata-
Ginny rabbrividì e chiuse gli occhi.-L’ho
vista con i miei occhi-
-Ma ora sta meglio?-
Ginny annuì,un po’ sollevata.-Sì,si è ripresa,ma i Medimaghi vogliono capire cosa è successo-
Anche Harry annuì,e la seguì nel corridoio
notando per la prima volta come l’intera famiglia Weasley si trovasse seduta su
tre delle tante poltrone che affollavano il corridoio.
-Harry!-esclamò Bill alzandosi.
Harry sorrise.-Mi ha gia detto tutto Ginny-
Si avvicinò alla poltrona dove sedeva Ron ed Harry lo vide torcersi le
mani,preoccupato.
-Sta bene ora,è questo
l’importante-disse,sedendosi accanto a lui e posandogli una mano sulla spalla.
Ron si voltò e annuì.-Sì,ma
voglio avere la certezza che tutto ciò non accadrà più-
Harry sospirò e si appoggiò contro la spalliera della poltrona.
-Dov’è Hermione?Ancora al Ministero?-chiese ad occhi chiusi.
-Non ho voluto disturbarla,abbiamo gia fatto
venire te qua,e so che avevi un’importante..-
-Ron,smettila.La tua
famiglia,che ormai sarà anche la mia a tutti gli
effetti,viene prima di tutto,ricordatelo-lo
interruppe Harry.
Ron sorrise e annuì.
In quel preciso istante un gufo arrivò planando sopra le loro teste,per andare a posizionarsi proprio vicino ad Harry.
Fleur strillò e si appoggiò al marito,proprio
mentre il Signor Weasley usciva da una porta alla destra di Harry.
Harry prese la lettera dal gufo,riconoscendo
immediatamente di chi fosse.Con il cuore in gola,aprì la pergamena,ma poi la richiuse,per rivolgere la sua
attenzione al Signor Weasley.
-Signor Weasley-disse alzandosi in piedi e avvicinandosi
a lui.
Arthur gli sorrise.-Sta
bene ora.E’ sveglia.IMedimaghi vogliono solo controllare un’ultima cosa per poi
farci sapere tutto.Potete anche andare a salutarla-
I Weasley non se lo fecero ripetere due volte e tutti entrarono nella
piccola saletta.Harry vide uscire un Medimago
dall’aria stanca e sentì la mano di Ginny sfiorare la sua.
-Non entri?-gli chiese.
Harry la guardò.-Non ora…mi è..appena arrivata una lettera…volevo
leggerla..-
Ginny lo guardò con le sopracciglia inarcate.-Come
mai tanto mistero?-
Harry scosse la testa.Era incredibile quanto
lei lo conoscesse bene.
-Niente,amore,niente…ne parliamo più tardi,ok?Io credo proprio che dovrò tornare a lavoro…ci vediamo
questa sera credo…salutate Molly da parte mia…-
Ginny annuì e gli diede un bacio.
Harry le stampò un bacio sulla fronte con un ultimo sorriso,osservandola richiudere la porta dietro di se.
Si voltò,pronto ad andarsene,quando vide che
non era l’unico rimasto fuori nel corridoio.
Ron lo guardava a braccia incrociate.
-Perché menti a mia sorella?-
Harry chiuse gli occhi e gli venne quasi da sorridere:tra
Ron,Hermione e Ginny era una bella gara capire chi lo conoscesse di più.
Sospirò.-Ce li hai cinque minuti?-
Ron sorrise.-Figurati,anche
dieci...anzi,è meglio,così la camera si sfolla un po’-
Harry sentì il gufo alle sue spalle seguirlo e cosi
decise di aprire la lettera.Invecela richiuse nuovamente,guardando Ron.
-Ron,credo che questa sia una lettera di Cho-
Ron spalancò gli occhi.-Cosa?Cho…ma la Chang?-
-Shhh,idiota,abbassa la voce!- esclamò Harry dandogli una pizza sul collo.
-Ahi!Cavoli,Harry,cosa diavolo vuole?-
Harry sospirò di nuovo.-Oggi…il
processo…riguardava suo marito-
Ron,se possibile,spalancò ancora di più gli
occhi.
-Ma…-
-Sì,si è sposata.E,a
quanto pare,con uno bello scapestrato-
Ron annuì e si appoggiò al muro,incitandolo ad
andare avanti.
-Il marito,da quanto dice lei,ha provato ad
ucciderla,ed è venuta a testimoniare-
-Perchè ha provato ad ammazzarla?-
-Nah..è una storia troppo lunga…beh,fatto sta che quando alla fine avrebbe
dovuto parlare ,non ha detto una parola.Era come se
avesse paura di parlare-spiegò Harry.
Ron lo guardò.,poi fissò la lettera.-E cosa c’entra questa lettera?Harry…voi due…insomma,è cosa vecchia no?-
-Certo che sì- rispose subito Harry,chiarendo tutto.-Cho è il passato,Ginny è il mio
futuro.Un futuro felice-
Ron sorrise.-Ok,amico…ma
non capisco ancora il perché di questa lettera-
Harry scrollò le spalle.-Non lo so nemmeno io,a dire la verità-
-Bè,allora che aspetti?Aprila no?-lo incitò Ron.
Così,con mani leggermente tremanti,Harry
spiegò il foglio e lesse.
Devo parlarti.
Cho
Corrugando le sopracciglia,Harry guardò Ron
che aveva letto anche lui e scuoteva la testa.
-Lo sapevo che andava a finire così-
-Cosa vuoi dire?-gli chiese Harry.
Ron scrollò le spalle.-La classica storia,no?Si sposa con un uomo che non le da attenzioni,è in crisi
con lui e proprio in quel momento incontra la sua vecchia fiamma…-
-a cui non importa un fico secco-completò Harry lanciandogli un’occhiataccia.-Io credo invece che sia qualcosa del marito.Vuole parlarmi in privato,ecco
perché oggi non ha aperto bocca-
-Ho forse l’ha aperta e tu non ne sai niente-disse invece Ron,fissandolo intensamente,quasi scongiurandolo.-Harry,per favore,non fare cose
di cui poi potresti pentirti…-
Harry sospirò e fissò il suo sguardo in quello del rosso.-E’ il mio lavoro.Te l’ho detto,devi stare tranquillo.Sai che amo
Ginny,riponi un po’ di fiducia in me.-
-Io ce l’ho-rispose subito Ron.-Ma qui non è questione di fiducia,Harry.Lo sai-
Harry scosse la testa.-Io non ho nessun motivo
per cui non andare,Ron…sto solo eseguendo il mio
lavoro,nient’altro.Cho è solo una persona che mi ha
chiesto aiuto-
Ron non parve convinto,ma Harry decise lo
stesso di rispondere alla ragazza,chiedendole di incontrarsi appena fuori
dall’ospedale.
Per tutto il tempo il rosso stette appoggiato alla parete a braccia
incrociate e lo sguardo torvo,ma Harry lo ignorò.Lui non poteva capire cosa volesse dire essere un Auror.
-Io vado,allora.Ci vediamo
tra un po’ .Saluta tua madre da parte mia.E…-
Cercò le parole giuste per dire quello che voleva dire.
-…per favore,non dire niente a Ginny.Non…non voglio creare problemi-
Vide l’amico voltargli le spalle e Harry intuì che era alterato con lui.Sospirando e per la prima volta nella sua vita chiedendosi
perché avesse scelto quel lavoro,si avviò
giù,confondendosi tra la gente e uscendo all’aria aperta.
La strada di fronte al vecchio negozio dove c’era l’entrata al San
Mungo era deserta.Il sole splendeva nel cielo,ma il freddo invernale si sentiva ancora
nell’aria,nonostante fosse molto affievolito.
Dopo circa un quarto d’ora,quando ormai le
mani di Harry erano diventate viola per il freddo e una nuvola di passaggio
copriva quasi interamente il sole,Harry decise di tornare dentro,convincendosi
che molto probabilmente Cho non sarebbe venuta
all’appuntamento.Proprio mentre stava per rientrare
nel vecchio negozio che portava all’entrata del San Mungo,udì
un POP leggero nell’aria e si voltò di scatto.ChoChang,con i suoi lunghi capelli neri raccolti in una coda
di cavallo,sembrava avere l’aria decisamente più calma di quando Harry l’aveva
vista la mattina.Harry si voltò completamente verso
di lei,le mani in tasca,e percepì l’imbarazzo che si era venuto a creare.
Per una frazione di secondo si fissarono senza
parlare,poi Cho aprì leggermente le labbra.
-Ciao Harry-sussurrò.
-Ciao Cho-
L’imbarazzo si intensificò ancora di più.Cho
mosse nervosamente le mani sotto il mantello.
-Io…cioè…come sta…?-
-Bene-rispose Harry immediatamente,annuendo
energicamente con la testa.-Sta bene,ora-
Cho lo fissò,con appena l’ombra di un sorriso.
-Sono contenta-
Harry annuì,poi,anticipando l’imbarazzo che si
sarebbe venuto a creare nuovamente tra loro,chiese:-Perché hai voluto vedermi?-
Cho distolse lo sguardo,tirando fuori una delle
sue mani da sotto il pesante mantello e giocherellando con la bacchetta.
-Perché volevo vederti-
La sua risposta risuonò chiara e limpida nella strada deserta,colpendo Harry fin sotto la pelle.Alzò
lo sguardo su di lei e la vide parlare di nuovo,questa volta sottovoce.
-per parlarti di mio marito-aggiunse.
Harry inarcò le sopracciglia,poi sorrise:era
sicuro che Cho lo volesse incontrare per quella
faccenda.
Sentì il cuore pompare più sangue del solito,come
succedeva sempre quando si trattava del suo lavoro.
-Possiamo parlare da qualche parte?-gli chiese Cho.
Harry notò il nervosismo e l’ansia nei suoi occhi.
-Certo,possiamo andare qui dentro…-cominciò
lui.
-Non credi che possa esserci qualche problema?-lo interruppe lei,penetrando i suoi occhi.
Harry ricambiò lo sguardo con sfida.-Per
“problema” intendi Ginny?Tranquilla,lei sa che il
nostro è solo un colloquio per lavoro,come d’altronde è ,ovviamente-
Non riuscì a vedere cosa passò per gli occhi di Cho,perché distolse rapidamente lo sguardo dal suo.
-Cho,dimmi la verità-disse infine Harry,quando capì che in realtà la
faccenda del marito era l’ultima cosa di cui voleva parlare la ragazza.
Cho alzò finalmente lo sguardo su di lui .
-State ancora insieme,vero?-chiese.
Harry sospirò,dandosi dell’idiota per non aver
capito tutto prima.-Sì,e ci
stiamo per sposare-
Cho annuì lentamente,chiudendo gli occhi.
-Tu…Cho,perché lo
hai sposato?Tu…non lo ami vero?-la incalzò Harry,cercando di collegare le due
cose che erano oggetto di interesse per Cho.
La ragazza fece un respiro profondo.-Lo amavo
forse…ma ora certamente non più.Non dopo che ha
provato ad uccidermi –
-Allora perché non hai parlato questa mattina?Con la tua testimonianza
potevamo finalmente incastrarlo quello stronzo!-sbottò Harry frustato.
Cho trasalì ed Harry vide,orribilmente, i suoi
occhi riempirsi di lacrime.
Ne aveva abbastanza.L’aveva gia vista
piangere troppo meno di dieci anni fa,e non aveva
intenzione di continuare a perdere tempo cosi.Voleva
vedere come stava la Signora Weasley e aveva molte cose da recuperare al
lavoro.
-Harry,non è così facile come credi!-urlò
lei,ed Harry vide la prima lacrima colarle lungo la guancia.Sentì
la rabbia crescergli dentro.
-E allora perché diavolo sei venuta oggi?Perchè hai denunciato il
fatto?Cosa diavolo cerchi?Cho…-
Cho cominciò a singhiozzare e asciugò il viso con una manica della
maglietta.
-Perché ho paura-
Quest’affermazione lasciò Harry senza parole.Sentì
la rabbia scemare dentro di lui mentre la sorpresa
prendeva il suo posto.
-Cosa…paura?-chiese.
-Senti-risposeCho asciugandosi
l’ultima lacrima.-Facciamo come se io non fossi mai
venuta,ok?Riprendiamo le
nostre normali vite.Io e mio marito ci chiariremo e…-
Non riuscì a terminare di parlare perché Harry le prese con forza il
braccio.
-Non funziona così,Cho.Non
è uno scherzo.Ha provato ad ammazzarti.Per favore,dì la verità:sei
venuta qui adesso per altri motivi ,vero?-
Cho fissò per l’ennesima volta in quei pochi minuti lo sguardo negli occhi
di Harry.
-Non…insomma,la ami vero?-chiese infine,ed
Harry percepì il tono triste con cui pronunciò le parole.
Finalmente aveva capito che scopo avesse l’incontro con Cho;stava provando mille emozioni
contrastanti,ma nessuna di effetto positivo:delusione e rabbia,perché per cinque
fantastici minuti aveva creduto di poter risolvere finalmente il suo primo
processo da capo dell’ufficio Auror;tristezza, e pena,anche se molto in fondo
,per Cho,ma lui non poteva farci niente.
Era innamorato di Ginny,e questa era l’unica
cosa certa,l’unica cosa importante della sua vita.Non
voleva e non poteva perderla per nulla al mondo.
Così,anche se sapeva che le avrebbe fatto
male,optò per la verità,e le espresse sinceramente il suo pensiero.
-Sì,la amo-disse infine,in tono deciso.-La amo,Cho,più
della mia stessa vita,e non ho nessuna intenzione di perderla.E’ la cosa più cara che ho al mondo-
La ragazza trasalì leggermente ,poi chiuse gli
occhi.
-E non provi più niente per me?-gli chiese con voce tremante.
Harry scosse la testa con vigore.
-Mi spiace,no.E
d’altronde credo che dovresti sentirti veramente in colpa.Pensa
a Ginny un secondo,a quello che stai facendo,e sentiti
uno schifo-
-Che cosa?Non puoi permetterti di dirmi questo,non
hai nessun diritto.Non sai quello che io sto provando
ora…-
-Si che lo so-la interruppe Harry.-Me lo hai fatto provare tu una volta.Anche
se devo ammettere che in confronto alla prospettiva di perdere Ginny,la delusione che provavo per te non è nulla-
Era arrabbiato:non capiva nemmeno il
perché,sapeva che Cho non si meritava quel
trattamento,ma il solo pensiero di stare lì a parlare con la sua ex-ragazza lo
faceva sentire sporco nei confronti di Ginny.
-Bene,allora visto che non abbiamo più niente
da dirci,posso anche andare-replicò Cho con voce
tagliente.
Si era alterata anche lei dopo le parole di Harry,e
aveva riposto la bacchetta nella tasca dei jeans,pronta a smaterializzarsi.
Harry cercò di salvare il minimo che si poteva salvare.
-Cho,scusami,non avrei dovuto dirti quelle cose…-
-Le hai dette,però-gli fece notare lei,inferocita.
-Sì,è vero,però mi scuso con te,ho esagerato.Ma quando si tratta di Ginny non so pormi un
autocontrollo…ti prego,scusami.
Però,devi capire che io ho una relazione
sentimentale solida,e tu mi piombi qui,con un marito con un piede dentro e uno
fuori da Azkaban,a farmi il terzo grado su Ginny…io
ho capito Cho,quello che stai provando-
-No,non lo sai-replicò lei ,ed Harry vide
nuovamente i suoi occhi riempirsi di lacrime.
-Sì,invece,ho capito benissimo.Se stai provando minimamente qualcosa per me,è perché questo è un periodo difficile per te…la delusione
per tuo marito,lo shock di essere stata quasi uccisa…ma tu non provi niente per
me,te lo assicuro,o perlomeno,niente di così…grande-
-Tu non puoi saperlo-ripetè lei passandosi un
fazzolettino ricamato sugli occhi.
-Lo so,Cho,lo so-
Harry prese un gran respiro.-E’ tua la scelta
di testimoniare o no contro tuo marito,ma fossi in
te,farei un esame di coscienza prima di prendere decisioni affrettate.Pensa a quelle povere donne che sono state uccise-
Un lampo di tristezza passò negli occhi di Cho.Per
qualche secondo regnò il silenzio,poi Harry sentì le
voci allegre di qualche passante avvicinarsi a loro.
-Meglio se vai-le disse.-Non è molto saggio
farsi vedere con un mantello indosso dai Babbani-
Lei annuì,e per un attimo Harry credette che le sarebbe saltata addosso,ma alla fine gli
rivolse solo uno sguardo intenso e si smaterializzò.
Con un sospiro,si appoggiò al muro,passandosi
una mano tra i capelli.
Poi ,udendo le voci dei passanti
intensificarsi sempre di più si smaterializzò anche lui,pronto ad affrontare un
altro pesante pomeriggio di lavoro.
********
Quando tornò alla Tana,a ora di cena,pensò di
non trovarci nessuno,convinto che fossero tutti ancora all’ospedale a far
compagnia alla Signora Weasley.
Stava cominciando a pensare di fare un salto per andare a salutarla e
vedere come stava,quando notò le luci accese in
cucina.
Così,anche se si sentiva vagamente in colpa
per non aver salutato ancora la Signora Weasley ,la stanchezza prevalse e si
lasciò guidare alla porta di casa.
Bussò due volte,e la porta si aprì rivelando
un’Hermione stanca e con l’aria scocciata ed arrabbiata.
-Ciao Hermione-le disse Harry,cercando di capire cosa avesse combinato Ron questa volta.
-Ciao Harry-gli rispose lei con tono cordiale,ma Harry percepì il gelo nelle sue parole.
Harry entrò dentro e vide Ron,alterato quasi
quanto la fidanzata,se non di più,seduto a tavolino,e Ginny tagliare le
cipolle.
-Ciao-la salutò Harry avvicinandosi e dandole un
bacio.
-Ciao-rispose lei con un sorriso,poi
riprese ad occuparsi a preparare la cena.
-Cosa succede?-sussurrò Harry osservando Hermione sedersi di fronte a
Ron,quasi stuzzicandolo.
-Hanno litigato-spiegò Ginny. -Questa volta di brutto,però.E’da quando siamo tornati dall’ospedale
che non si parlano-
-Ma perché?-
-Questo non lo so.Io stavo in camera con
mamma e quando sono uscita li ho trovati a lanciarsi sguardi di fuoco,non so quando sia arrivata Hermione all’ospedale.C’eri tu con Ron in corridoio del San Mungo,cosa è
successo?-
Harry esitò prima di rispondere.-Noi…parlavamo
del più e del meno-
Ginny inarcò u sopracciglio.-Mi
stai nascondendo qualcosa?-
-Cosa?No,no!E’ solo che…bè,speriamo
che la loro lite duri poco…-
Non sapeva bene cosa stava dicendo,ma si stava
sentendo tremendamente in colpa;non voleva parlare di Cho
a Ginny,non ce n’era motivo. Sarebbe stato solo un movente per litigare,ed era l’ultima cosa al mondo che Harry voleva.
La cena fu consumata in un silenzio quasi glaciale,fino
a quando Ginny non mise a tavola la mousse al cioccolato che aveva preparato.
-Ti stai dando da fare,eh?-le chiese Harry con
un sorriso.
Ginny ricambiò.-Bè,devo
perfezionare un po’,non trovi?Non vorrai mica morire di fame quando saremo
sposati,no?-
Harry risee
tornò a guardare i suoi amici;niente da fare,non si parlavano.Dopo cinque minuti di totale silenzio,Ron
posò la forchetta e guardò Harry,che ricambiò il suo sguardo.
-Harry,ho una notizia da darti.Spero che almeno te faccia
felice-disse sottolineando le ultime parole. Hermione sbuffò.
-Ron,sei duro come una pietra…merlino,io non
volevo dire che…-
-Il punto è –la interruppe Ron,alzando la
voce,senza degnarla di uno sguardo-che ho cambiato lavoro.Ecco
perché parlavo così tanto con Kingsley.-
Harry vide lo stupore anche sul volto di Ginny.
-Cosa…vuoi dire che verrai a lavorare al Ministero?-chiese Harry
sbalordito.
Ron fece un piccolo sorriso.-Sì,come Auror-
Ginny ed Harry spalancarono entrambi la bocca.
-Ma veramente?
-Dici sul serio?-
-Ho sempre i M.A.G.O per diventare un Auror,ricordate?-ricordò loro Ron.
Harry e Ginny continuarono a scambiarsi sguardi stupefatti.
Ron li guardò storto.
-Non siete contenti?Harry…sarò un tuo collega!Lavoreremo insieme!-
Harry richiuse la bocca che fino a quel momento era rimasta aperta e
guardò Ron,ancora sorpreso.
-Ma…come…perché?Perchè hai voluto lasciare il negozio?George come farà?-
Ron sventolò una mano con noncuranza.-Ahh,è da tanto tempo che ne parliamo!Me lo ha suggerito proprio
lui stesso che se volevo potevo,diciamo…allargare gli orizzonti della mia
esperienza lavorativa.Voglio dire,comunque
lui ha Verity,possono farcela anche così…-
Harry e Ginny si scambiarono l’ennesima occhiata,poi
Ron sbuffò spazientito.
-Allora?-
-Allora,è ovvio che sono della mia stessa
opinione!-si intromise Hermione alzandosi in piedi e puntando un dito contro
Ron,che diventò subito scarlatto.
-A te non ti voglio nemmeno sentire!-
-Harry,Ginny-disse
lei,senza dare cenno di averlo sentito-per
favore,diteglielo voi che sbaglia…Ron,essere un Auror non è un gioco!Lo
capisci?Devi sfidare la morte ogni giorno!-
Ron rise.-E allora?Hermione,anche
io ho seguito i corsi di Harry!Posso permettermi anch’io di essere un Auror!-
Hermione sbuffò.-Non è proprio la stessa
cosa…-
Harry potè vedere chiaramente la delusione e il ferimento sul viso di
Ron.-Ah,è vero,scusa…perché
Harry ha sconfitto Voldemort può essere un Auror e io no giusto?-
-Ron…-disse allora Harry cercando di recuperare-Hermione non voleva
dire questo…-
-Ah si?-chiese lui infiammandosi con Harry.-Io
credo proprio di sì…-
-Ron,smettila!-esclamò Hermione,scarlatta.
-NO,SMETTILA TU!-urlò il rosso,alzandosi.-E’ sempre stato così…hai sempre preferito lui in questo
genere di cose,e non dire che non è vero!Ogni volta
che si tratta di sfoderare bacchette e combattere,per te è come se io non valessi
niente!E’ un onore essere un Auror,e quando te l’ho detto invece di
congratularti con me con un bacio ed espressione di sorpresa,hai cominciato a
balbettare che non sono all’altezza di…-
-Questo non l’ho mai detto…-
-E’ come se l’avessi detto.E anche voi,pensavo che mi avreste appoggiato…-continuò Ron voltandosi
verso Harry e Ginny.
-Ehi,non scaricarti su di noi adesso!-esclamò
Ginny contrariata.
-Tu stai zitta-abbaiò Ron.
-Non rivolgerti a lei in questo modo!-sbottò Harry lanciando
un’occhiataccia all’amico.
-E’ mia sorella,non sei tu a dovermi venire a
dire come comportarmi con lei!-rispose Ron a tono.
-Sì invece.Ron,quando
fai cosi sei peggio di un bambino…-
-Credi?Perchè tu sei sempre quello che non sbaglia mai,vero?-
Harry vide un lampo di rabbia e gelosia che non vedeva da tanto negli
occhi di Ron.E capì subito che quello che stava per
dire lo avrebbe fatto infuriare.
-…chi è che oggi si è visto con ChoChang senza dire niente alla propria ragazza?Non venirmi a
dire dunque come devo comportarmi con mia sorella,perchè
tu sei il primo che oggi non è stato sincero con lei!-
Harry chiuse gli occhi per un istante,poi
voltò lentamente la testa verso Ginny e la vide che lo guardava ad occhi
sbarrati.
-Che…che vuol dire che ti sei visto con ChoChang?-chiese,inciampando su ogni
parola.
Harry scosse subito la testa.-No,Ginny,non è come credi,davvero…era per…-
Ma non ebbe tempo di finire la frase.
Ginny si era alzata e lo guardava stupita,come
se non credesse alle sue orecchie,aspettando che il suo Harry contraddisse Ron
su quello che il fratello aveva appena detto;ma le parole di Harry non
arrivarono,e lo stupore negli occhi di Ginny si trasformò in fiamme
indomabili,che forse solo Harry era capace di tenere a bada,ma non in quel
momento.
La ragazza sbatté il piatto sul tavolo e si diresse verso le scale.
Mentre il silenzio si faceva gelido in cucina,Harry
ripeté il gesto che aveva fatto prima Ginny e uscì in cortile,senza degnare di
uno sguardo Ron ed Hermione.
Si lo
so,sono crudele XDDDDDD…ma andava tutto troppo rose e fiori,no?Comunque non
temete,è successo un bel casino,come sempre il nostro Ron non sa mai tenere la
bocca chiusa quando si tratta della sorella XD,ma Harry e Ginny chiariranno
tutto ^^
Ringrazio
chi continua a recensire e ai nuovi :
lily_94:*__________*
recensione bellissima,grazie Ylenia!Ho letto la tua ff”La nostra favola”…bellissima,ho lasciato una
recensione,era troppo tenera^^
Princess_jadore:sono contenta
che ti sia piaciuto…eh si,è proprio l’uomo da sposare *sbava*
Padfoot_07:Syria,quanti punti esclamativi!!XDDDDsono contenta che ti sia piaciuto!
Fanny91:In effetti ho cercato di rendere tutto molto intenso,e
soprattutto Harry cosi dolce mi fa morire *__*
Kishadattebayo:*__________* mi
imbarazzo cosi !^^
Germana:mi fa piacere che la adori ^^ è stato anche uno dei miei
capitoli preferiti,in effetti*_*
Maryrobin:mary
*_______* lo so che ti commuovi sempre XDDDD
Elyranma:Grazie
*______*Adoro quando Fleur li chiama Jinni e Arrì XDDDD
Ringrazio
come sempre chi ha inserito la mia storia nei preferiti,e
spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto (a parte ChoChang,la persona che odio più al mondo XD)
Harry sospirò e portò una mano a scompigliare i proprio capelli.Sentiva il
sangue pompare più velocemente nelle vene,e cercò di
controllare la rabbia verso Ron che stava crescendo dentro di lui.
Era stato uno stupido;avrebbe
dovuto dire a Ginny del suo incontro con Cho.Dentro
di sè,quasi sapeva che
sarebbe andata a finire così.
Sospirò nuovamente e sentì la porta della Tana aprirsi
dietro di lui e seppe,senza nemmeno voltarsi,che era
Hermione.
-Harry…-
-Hermione,non mi va di parlare-le
rispose lui immediatamente.
Hermione si avvicinò a lui e si mise al suo fianco.-Mi
dispiace tantissimo.Mi sento in colpa.Ron…-disse,riducendo gli occhi a fessure al nome del ragazzo.
-Ron se lo poteva risparmiare-aggiunse lui,facendo crocchiare le dita della mano,cercando di calmare il
nervosismo che lo pervadeva.
Hermione si voltò verso di lui.-Io sono della tua stessa
opinione,Harry.Ma sai com’è fatto Ron…-
-Sì che lo so.Ma credevo che
avesse un po’ di cuore,anche.Lo
sguardo di Ginny quando sono rimasto come uno stupido senza contraddire…non me
lo scorderò mai-disse Harry,lasciando trapelare la sua
frustrazione.
Hermione gli posò una mano sulla spalla.-Sono sicura che
chiarirete tutto-lorassicurò.Poi
si voltò a guardare la luce accesa in camera di Ginny.-Perché non vai a
parlarle?E’ meglio ora,starete meglio tutti e due-
Harry inarcò un sopracciglio,volgendo
la sua attenzione ad una stella che aveva appena fatto capolino nel cielo.
-Sai com’è Ginny quando è arrabbiata-
Hermione rafforzò la presa sulla sua spalla.-Ma so anche
che l’unico in grado di domarla sei tu.Vai adesso,su-
Harry si voltò a guardarla,e seguì
il suo sguardo fino ad arrivare alla piccola finestra illuminata della camera
di Ginny.
Lentamente annuì con la testa,ed
Hermione gli sorrise.-Mi dispiace.E’ stata tutta
colpa mia.Se io e Ron avessimo tenuto i nostri
problemi per noi…-
-Sarebbe stata la stessa cosa-completò Harry.-Hermione,Ron è rimasto molto
deluso perché tu non sei stata contenta di fronte alla notizia che sarebbe
diventato un Auror-
Hermione corrugò le sopracciglia.-Ma…ma…anche tu e Ginny
siete rimasti di sasso!Harry,io non posso accettare
che il mio ragazzo rischi la vita ogni giorno,è troppo importante per me e non
posso vivere pensando che…-
-Ed è qui che hai sbagliato-la interruppe Harry con un
mezzo sorriso.-Era questo che dovevi dirgli.E’ questo
il problema tra te e lui.Non portate i vostri
pensieri alla bocca.Sono sicuro che se tu avessi
detto a Ron quello che stai dicendo a me le cose sarebbero andate diversamente
e magari ora stavamo tutti festeggiando in cucina…-
-Ma anche tu hai reagito così!Sei rimasto…sorpreso!!-esclamò leicorrugando nuovamente le sopracciglia.
-Ma io non sono la sua ragazza.E
poi,stavo ancora assorbendo la notizia che lui è
scoppiato…non ho avuto il tempo di pensare.Non mi ha
dato il tempo di comprendere tutto con il tempo necessario-
Hermione sospirò e annuì.-Però con te e Ginny ha sbagliato pienamente-
Harry fece un cenno di assenso con la testa,afflitto.-Non me lo sarei mai aspettato.E
non lo dico solo perché sono il suo migliore amico da una vita e sto per
diventare suo cognato,ma soprattutto per Ginny.E’ sua
sorella,per diamine-
-Io credo che sia stato proprio quello-disse
Hermione.-Però..Harry…Cho…come…-
Harry scosse la testa e lei capì che non voleva parlarne.
Restarono in silenzio per qualche secondo,poi
Hermione parlò di nuovo.
-Comunque,è meglio che vai.Dammi retta,è meglio ora che domani.Vedrai che se le spieghi le cose concalma,lei ti capirà.Ora so che tu non vuoi parlarne con me,ma so che ami Ginny e sono sicura che non l‘avresti tradita
per nulla al mondo-
Harry sorrise.-Grazie Hermione-
La ragazza sorrise e glibattè la mano che fino a qual momento era stata immobile
sulla spalla.
-Vai ora-
Harry non se lo fece ripetere due volte ed entrò di nuovo
in casa,lasciando l’amica ai suoi pensieri.
In cucina Ron era seduto sulla sedia con la testa tra le
mani.
Appena sentì Harry alzò di scatto la testa e lo guardò
deciso.
-Harry…-
Harry sventolò una mano.
-Non ora,Ron-disse
con voce tagliente,e gli passò davanti,senza neanche degnarlo di uno sguardo.
Se non altro,sapeva gia che
l’amico stava cercando di farsi perdonare.
Salì rapidamente i scalini che lo
dividevano dalla camera di Ginny e una volta davanti la porta di legno fece un
gran respiro,preparandosi alla battaglia.
Bussò una volta e abbassò il pugno della mano,in attesa di una risposta dall’interno.
Quando non venne nessuna risposta,Harry
era pronto per poggiare di nuovo il pugno della mano sulla porta,ma questa si
aprì rivelando Ginny.
Harry rimase così,con il pugno a
mezz’aria,osservandola.Non aveva pianto,ed era sicuro che non sarebbe mai accaduto;era sempre la
sua forte Ginny.
-Cosa vuoi?-gli chiese lei.
-Parlarti-rispose Harry,non distogliendo
mai lo sguardo da lei.
Ginny spostò lo sguardo su un punto imprecisato del
pavimento.-Non credo ci sia molto da dire.Ha gia
detto tutto Ron e tu sei stato fermo lì senza replicare quindi non preoc..-
-E’ cosi che la pensi?-la interruppe Harry,sentendo montare di nuovo la rabbia dentro di lui.-Senti
sparare due parole così in aria e non vuoi sapere nient’altro?Mi lasceresti
davvero così?Buono a sapersi…-
Ma sapeva di aver esagerato;Ginny
spalancò gli occhi e mise le mani sui fianchi,ed Harry vide le fiamme
accendersi nei suoi occhi.
-IO?IO HARRY?IO? …non sono io quella che esce con gli ex!-urlò
portandosi poi le mani sui fianchi.
Harry fece un passo indietro.-Scusa,scusa…-
-Gia,ora le scuse vero?Pensa prima
di parlare!Parli tanto di Ron ma tu non è che sei meglio…-
-So che quello che stai dicendo non lo pensi sul
serio-rispose Harry calmo,lasciando che lei si
sfogasse.
-Ah no?E come fai ad esserne cosi sicuro?Credi
di conoscermi così bene?-lo attaccò lei mulinando i lunghi capelli rossi e
portandoli dietro la schiena.
-Sì-rispose Harry semplicemente.-Perché
ti amo e sto per sposarti-
Quella risposta spiazzò Ginny.Chiuse la bocca e lo fissò.
-Possiamo parlarne,per favore?Te
lo chiedo per favore…le cose non sono andate cosi,credimi.Dammi
la possibilità di spiegarti tutto-
Ginny distolse lo sguardo dal suo e incrociò le braccia al
petto.
-Per favore-aggiuse Harry con uno
sguardo supplicante.
Lei sospirò.-E va bene.Entra-
Harry fece un respiro di sollievo ed entrò nella camera
della fidanzata,chiudendosi la porta alle spalle.
Ginny si appoggiò alla finestra,ed
incrociò nuovamente le braccia al petto,fissandolo.-Sentiamo allora-
Harry annuì e si sedette sul bordo del letto della ragazza.
Prese un altro grande respiro.
-E’ vero,ho visto Cho-
Ginny chiuse gli occhi per un momento,poi
li riaprì,lanciandogli uno sguardo.Harry era sicuro
che tra poco la sua fidanzata avrebbe cominciato a lanciare fuoco.
-Allora credo proprio che Ron abbia detto la verità-
-Aspetta,fammi spiegare…il nostro
non è stato un incontro …insomma,un appuntamento!E’ stato per lavoro!-
Ginny lasciò cadere le braccia lungo i fianchi,inarcando le un sopracciglio,ed Harry la vide sorpresa.
-…lavoro?-
Harry annuì.-Sì,lavoro.Ti ricordi il processo di questa mattina,no?-
Ginny fece un cenno d’assenso con la testa.-Certo che me lo
ricordo.Eri un fascio di nervi questa mattina-
-Esatto.Il caso riguardava Cho-
Ginny,se possibile,inarcò ancora
di più il sopracciglio.-…che cosa?Cho?Ma…che
c’entra?-
-E’ una storia lunga-le spiegò Harry scuotendo la testa.-E’
sposata con un delinquente-
-…è sposata??-
-Sì,e oggi era venuta a
testimoniare contro suo marito,ma alla fine non l’ha più fatto…credo sia stato
per paura,ma non so dirtelo con precisione,perché ho lasciato il processo
quando ho saputo di tua madre.Mentre ero all’ospedale
mi è arrivata una sua lettera…voleva incontrarmi-
Harry riprese fiato per un secondo ma Ginny non parlò,presa dal racconto del fidanzato.
-Sarò sincero.Ron mi aveva
espresso la sua opinione,mi aveva suggerito di non
incontrarla,perché sapeva che poi…saremmo finiti nei guai.Ma
io ho seguito il mio istinto.Ho dovuto incontrarla.E se fosse stato qualcosa per lavoro?Non potevo
rischiare di perdere il mio primo lavoro da una posizione così importante come
mi trovo ora,per una stupida cotta ai tempi di scuola.Sai che il mio non è un lavoro semplice.Tante
volte mi sono trovato,mi trovo ora e mi troverò a
separare vita personale da quella lavorativa.E tu
questo lo sai-
Ginny abbassò lo sguardo.-Quindi cosa hai fatto dopo?-
-Sono sceso e l’ho incontrata.-
Harry non sapeva come continuare,e
stava cercando un modo per esprimere il concetto che doveva esprimere in parole
chiare.
-e…avevo sbagliato.Aveva ragione
Ron.Non era…quello il motivo principale per cui voleva vedermi.E’
stata una delusione bella forte.-
Ginny alzò lo sguardo.-Immagino che i motivi erano altri,vero?-
Harry non rispose,ma si
limitòfissarla.
Ginny scosse la testa con un sospiro e lo incitò ad andare
avanti.
-Le ho detto che con me non c’era più alcuna…ecco,possibilità.Perchè io amo
un’altra donna.Anzi,sono follemente e pazzamente
innamorato di un’altra donna.Una che mi capisce anche
solo con uno sguardo,che è bellissima,che mi fa
ridere,che quando parla della mia vita futura con lei mi fa sognare e andare
avanti negli anni con una velocità pazzesca…e quella donna sei tu.Tu e nessun’altra.Mettitelo in
testa.Non ti lascerei nemmeno se in questo preciso
istante cascasse il mondo,perché sei tu il mio mondo.La mia ragione di vita-
Ginny rimase a fissarlo,gli
occhi,forse era solo la sua immaginazione,appena lucidi,mentre si mordeva le
labbra,indecisa se tenere ancora il muso o andare lì ed abbracciarlo forte.
Ma poi sorprese Harry ,ancora una
volta ,con la domanda che, prima o poi,sapeva gli sarebbe stata rivolta.
-E allora…perché non me l’hai detto?Se…se era una cosa per
lavoro,perché non mi hai detto niente?-
Harry abbassò la testa e la scosse,poi
si alzò,portandosi una mano in mezzo ai capelli.
-Mi crederesti se ti dicessi che non lo so?-
Ginny lo fissò.
-E’ che…giuro,non lo so.Non so perché ho reagito così.Sono
sicuro che se c’è un motivo per cui non ti ho detto
niente non è perché Cho è stata una mia vecchia fiamma.Non avrei problemi a dirtelo,lo
sai.L’unica che amo sei tu…credo che il motivo sia un
altro.-
-Cioè?-
Harry le si avvicinò.-Cioè che non mi andava di rovinare
l’armonia tra di noi. Ultimamente siamo così…felici. Soprattutto tu.Sei l’immagine della felicità in persona.Giri
per casa con venti depliant alla volta per l’organizzazione del matrimonio e
rivolgi sorrisi a tutti…e io non posso fare a meno di essere felice quando ti
vedo così.Metti gioia e serenità anche a me.Non mi andava di rovinare tutto questo raccontandoti una
cosa che non ha avuto nessuna importanza per me-
Ginny annuì mordendosi un labbro.-Lo so Harry,quello che mivuoi
dire,ma…tra poco appunto saremo una famiglia.Saremosposati.Vorresti non raccontarmi cose come
queste?Preferisco la verità detta da te che le uscite di mio fratello,che ovviamente fraintende tutto-
Harry fece un cenno d’assenso con la testa.-Hai ragione,Ginny.Ho sbagliato,lo ammetto.Mi dispiace averti ferito,ma
non era mia intenzione farlo.Non lo farei mai.Il solo pensiero fa male anche a me.Ma
sappi che se l’ho fatto è stato solo per non rovinare il nostro rapporto.Ci tengo da morire-.
Harry le si avvicinò e allargò le braccia,pronto
ad abbracciarla.All’inizio Ginny oppose ancora un po’
resistenza ma poi si sciolse ed Harry avvertì il solito calore che provava solo
quando era Ginny ad abbracciarlo.
-mi perdoni,allora?-le sussurrò.
Ginny sorrise e si staccò da lui,prendendo
le sue mani nelle proprie.
-Sì che ti perdono.Mi hai fatto
un po’ arrabbiare ma…so che lo hai fatto a fin di bene.Tranquillo-
Harry fece un gran sorriso e la baciò appassionatamente.Quando
si staccarono,Ginny lo guardò.
-Che c’è?-
-No,è che…Ron ha esagerato questa
volta vero?-
Harry sospirò.-Direi proprio di sì.Ha
tradito la mia fiducia-
Ginny annuì.-E’ vero,per i
problemi di lui ed Hermione ci andiamo sempre a finire noi in mezzo.Giuro che da oggi in poi non me ne importa più niente.Si prendessero a
sprangate,a bastonate,si uccidessero…ma non devono rovinare il nostro
rapporto.-
-Credo che tutto sia partito da quando Hermione ha reagito
male di fronte alla notizia che Ron ha cambiato lavoro.Lui
è partito con la certezza di voler fare una sorpresa a tutti,convinto
che tutti reagissero felici all’annuncio,ma quando Hermione…-
-ha risposto così se l’è presa-concluse Ginny.-Sì,è vero.Ma Hermione lo fa solo
perché ci tiene a lui-
Harry annuì.-Vallo a spiegare a loro.Sono
più duri di due pietre-
-Io sono felice che Ron sia Auror-dichiarò
Ginny,potandosi una ciocca di capelli rossi dietro
l’orecchio.-Solo…è che non me lo aspettavo.Sono
rimasta un po’ così.Ma ciò non vuol dire che non ne sia
contenta-
-Anche io-disse Harry.-Ma Ron era gia nervoso per via di
Hermione.Deve aver frainteso anche la nostra opinione-
-Bè,comunque sia,non avrebbe mai dovuto
comportarsi cosi-
Harry sospirò.-No,certo che no
ma…non ci posso fare niente.Ora sono ancora
arrabbiato con lui,ma so che poi le cose si
rimetteranno a posto come sempre-
-Ma…dovresti dirglielo Harry!Non può continuare
così!-esclamò Ginny contrariata.
Harry scosse la testa.-Secondo me l’ha gia capito da solo.Ora si starà pentendo sentendosi in colpa verso di me.E la cosa non mi dispiace.Che gli
serva di lezione-
Ginny accennò un sorriso,poi portò
le mani sul viso di Harry.
-Sai che appena mamma torna dall’ospedale cominceremo ad
occuparci del mio abito da sposa?-
Harry fece un gran sorriso.-Veramente?Non vedo l’ora che
arrivi Luglio…da un momento all’altro potrei rapirti e sposarti subito se non
la smetti di guardarmi così…-
Ginny sorrise e si abbracciò a lui.-…lo faresti veramente?-
Harry scosse la testa.-No.Perchèsei troppo presa dai preparativi-
-…la cosa più bella dei preparativi è il fatto che sposo
l’uomo che amo-
Harry sorrise,ma prima che Ginny
potesse dire o fare qualcosa la porta si aprì ed entrò Hermione,timida.
-Ehm….scusate…ho disturbato?-
Harry e Ginny le lanciarono un’occhiataccia.Hermione
fece un passo indietro.
-Ok,si,ho disturbato…ehm…il fatto
è che qualcuno è venuto a farci visita .Tutto sommato,pensavo
di trovarvi in posizione peggiore-disse lei
sollevata.
Ginny scosse la testa esasperata.-Chi c’è giù?-
Hermione fece un gran sorriso.-Vieni e lo scoprirai.Sarai felice di rivederla-
Harry e Ginny si scambiarono un’occhiata,poi
Ginny sorrise e lo prese per mano.-Andiamo-
Si avviarono tutti e tre per le scale,ma
proprio qui si imbatterono in Ron.
L’aria divenne subito elettrica;Harry
si irrigidì e sentì Ron fare lo stesso.
Ginny abbassò lo sguardo ed Hermione guardava nervosamente
il ragazzo.
-Io e te dobbiamo parlare-le disse
Ron,prendendola per mano .
Hermione lo fissò.-Credo proprio di sì –
Ron annuì,poi si voltò verso
Harry.-E anche con te-
Harry fece un cenno di assenso con la testa,senza tradire alcuna emozione.
-Ma…giù…c’è…-balbettò Hermione.
-Ci possono pensare Harry e Ginny per ora no?-disse Ron,azzardandosi a rivolgere un’occhiata alla sorella,che evitò
accuratamente il suo sguardo.-La situazione tra te e
me è più importante di qualsiasi ospite-
Hermione annuì e lo seguì su in camera,rivolgendo
un’ultima occhiata a Harry e Ginny.
Rimasti soli sulle scale,Harry
tirò la mano della ragazza.-Andiamo-
Scesero gli ultimi scalini ed entrarono in cucina.Harry sentì la mano di Ginny staccarsi dalla sua e ,dopo appena una frazione di secondo,non la vide più,o
meglio,la vide sepolta da una massa di capelli biondo sporco lunghi fino alla
vita.
-Luna!-gridò Ginny con voce sorpresa.-Cosa…come…-
Harry udì la risata della loro amica Luna Lovegood e quando Ginny si staccò da lei sentì gli occhi
dell’amica puntarsi su di lui.
Harry la osservò;Luna era sempre
la stessa:lunghi capelli biondo sporco,collana di tappi di Burrobirra
,e occhi enormi velati dalla curiosità.
-Harry,stai per caso bevendo il
succo “Crescitaimmediata”?-chiese profondamente
colpita.-Sei altissimo-
Harry sorrise.-No,Luna.Nessunsucco.Crescita
naturale-disse fiero.In realtà non credeva che
esistesse il succo “Crescitaimmediata”.
Le stranezze di Luna erano cosi divertenti che ormai non lo
spaventavano più come invece era stato quando l’aveva conosciuta.
-Allora Luna?Cosa ci fai qui?-chiese Ginny eccitata,facendola accomodare a tavola e avvicinandosi al bancone
della cucina.Fece ritorno dopo cinque secondi,con in mano un boccale di Burrobirra.
-Grazie-Luna prese il bicchiere dalle mani di Ginny e se
lo portò alla bocca;bevve un lungo sorso,prima di
rispondere.
-Sono tornata da un altro lungo viaggio in Francia,e questa volta Rolf mi ha
accompagnata qui…e ho pensato di passare a farvi un salutino,dato che non ci
vedremo per molto tempo credo-
-Perché?Parti di nuovo?-chiese Ginny,sorpresa
e delusa.
Luna scosse la testa con un gran sorriso.-Non è un viaggio
di lavoro.Mi trasferisco a casa della famiglia di Rolf per un po’.Sai,da quando ci siamo fidanzati ho avuto poche occasioni di
conoscere bene la sua famiglia,e,dato che sto per entrare a farne parte mi
sembra doveroso…-
Ginny sorrise.-Credo che sia un’ottima idea…ma perché non
ci dici qualcosa in più di questo Rolf?L’ho sentito
nominare una volta sola ed era perché vi sposavate!Voglio dire,pretendo di sapere di più su quest’uomo che si sta per
sposare con la mia cara amica….-
Luna scoppiò a ridere.-Non è che ci sia poi cosi molto da
dire su Rolf !-
Harry si chiese mentalmente quanti neuroni dovesse avere Rolf per decidere di sposare Luna;non
era niente nei confronti diretti con Luna,ovviamente,che era una cara amica di
Harry,ma piuttosto si chiedeva come avrebbe fatto lui a sopportare le continue
stranezze della donna vivendoci assieme tutta la vita.
-Ma io sono curiosa!-insistette Ginny accomodandosi sulla
sedia accanto a quella dove sedeva Luna e guardandola interessata.-Dai,che poi dobbiamo dirti anche noi una cosa –
Ginny lanciò un sorriso ad Harry e lui sorrise di rimando.Poi si diresse al banco e prese una tazza di caffè,e si sedette anche lui al tavolo,mentre le due donne
parlavano fitto.
-Bè,l’incontro con Rolf
è stato…casuale.Sì,molto casuale,direi.E’
un tipo molto sulle sue,non parla molto.Ricordi
il viaggio che stavo compiendo in Italia per alcune ricerche più specifiche
sulla Tentacula Velenosa?-
Ginny sorrise –Sì-
Harry dovette concentrarsi sul bordo della tazza di caffè e
valutarne le piccole crepe per non scoppiare a ridere.
-Bè,ci siamo incontrati lì.Più
o meno anche lui si occupa dello stesso lavoro che faccio io .Soltanto,lui lavora in sede più stabile.Lavora
su referti che gli arrivano dall’esterno e lui compie esprimenti per accertarsidella
validità…mentre bè,io lavoro sul campo.Ma
ogni tanto capita che anche lui deve lavorare
all’esterno-
-E vi siete incontrati cosi?-chiese Ginny
,presa dal racconto.
Luna sorrise.-Sì.All’inizio non
eravamo molto sicuri tutti e due di come…di come comportarci.Però
poi,conoscendolo,ho sentito che era l’uomo giusto per me.E’ così…simile a me!Non avevo mai incontrato fino ad ora
una persona cosi interessante.E poi,la
pensa come me anche sui Nargilli-
All’improvviso Harry capì perché Rolf
avesse deciso di sposare Luna.
-…e quindi quanto sarai via?-chiese Ginny con tono triste.
Luna scosse la testa.-Nah,non lo sappiamo ancora.Ci sono cosi
tante cose da sistemare…pensa,dobbiamo ancora avvisare
la famiglia di Rolf che ci sposiamo.Ultimamente
il lavoro ci tiene cosi occupati che non abbiamo nemmeno il tempo di berci un
caffè insieme…-
-E non solo con lui-disse Ginny,la
voce lievemente seccata.
Luna sorrise.-Hai ragione Ginny,è
da tanto che non ci facciamo una chiacchierata come si deve,io,te ed
Hermione.Ma il lavoro…-
-Eh,lo so-la interruppe Ginny con
un sorriso.-Io a Giugno giocherò con l’Inghilterra-
-Si ho saputo-disse Luna senza mostrare nessuna sorpresa.
Ginny aggrottò le sopracciglia.-E da chi?-
-…esistono i giornali,lo sai?Lo sa
tutto il mondo che l’Inghilterra ha acquistato un nuovo membro cosi importante-
Ginny inarcò un sopracciglio.-Wow-
-…e so anche che Harry è diventato responsabile del
Dipartimento Auror –aggiunse Luna con un gran sorriso.-Questo me l’ha detto Rolf però-
Per la prima volta da quando si era seduto in cucina,Harry rivolse completamente la sua attenzione a Luna.-E
come fa a saperlo?-
-Oh,le notizie corrono nella sua famiglia.Lui sa tutto di tutti-
Harry e Ginny si scambiarono un’occhiata.
-Ha avuto Mangiamorte tra parenti?-chiese Harry
improvvisamente sospettoso,stringendo la tazza più
forte tra le mani.
Ginny alzò gli occhi al cielo.
Luna cominciò a ridere.-Cosa?No,no!Rolf è nipote di NewtScamandro-
Ginny spalancò gli occhi sorpresa,e
la guardò a bocca aperta.-Che cosa?Che cosa?NewtScamandro…quel NewtScamandro lì?-
-Bè,dubito che ce ne siano molti…si,lo scrittore-
Visto che Ginny aveva ancora gli occhi fuori dalle orbite
ed Harry non ci stava capendo un accidente,chiese:-Ehm…chi
è NewtScamandro?-
Ginny riprese il controllo di sé e gli batte gentilmente su
una spalla.-Amore,neanche quando avrai cento anni e di
più saprai tutto sul mondo magico-
-Grazie ,Ginny-ribattè
Harry,e la fissò,in cerca di una risposta esauriente alla sua prima domanda.
-NewtScamandro è il più famoso
scrittore di libri riguardanti la botanica magica di tutti i tempi.Tutti conoscono il suo nome…è stato lui a voler
introdurre la materia di Erbologia ad Hogwarts-
Harry si voltò verso Luna.-E tu ora ti stai per sposare con
il nipote?-
Luna annuì.
Harry fece un gran sorriso.-Congratulazioni,Luna-
-Li stavo aspettando da quando sono entrata,Harry-rispose lei con un
sorrisetto.-Ma ora,ditemi di voi.Lavoro
a parte,come vanno le cose?-
Harry sentì Ginny al suo fianco distendere la bocca in un
sorrisone ampio.
-Bè,diciamo che non sappiamo ancora il giorno
ma…sempre se potrai,sei invitata al nostro matrimonio a Luglio!-esclamò tutto
d’un fiato.
Luna spalancò la bocca.-Oh,vi
sposate!Che carini!-
Harry e Ginny sorrisero e Luna abbracciò l’amica.-Se
l’avessi saputo prima,mi sarei presentata con un
antidoto al succo di “Crescita immediata” che si sta bevendo Harry!-
Harry dovette voltarsi verso le scale e puntare lo sguardo
verso Hermione e Ron che stavano scendendo proprio in quel momento per non far
notare a Luna la sua espressione esasperata.
Vide Ron fissarlo intensamente,con
uno sguardo nuovo.
Pentito,certo,ma ancora di
più,bisognoso di parlare con lui.
Sicuramente Hermione doveva avergli detto qualcosa.
-Oh,eccovi di nuovo-disse Luna da
sopra la spalla di Ginny-Harry e Ginny mi hanno appena detto che si sposeranno-
Hermione sorrise e si sedette anche lei.Ron
invece rimase in piedi,accanto a lei.Guardava
ancora Harry.
-Dobbiamo parlare-
Harry annuì e fece un gran sospiro.Vide
Ginny che li fissava preoccupata e le rivolse un sorriso.
-Torno subito-
Lei annuì e le tre ragazze li osservarono uscire fuori al
cortile,in silenzio.
Harry si appoggiò al muro e infilò le mani in tasca,in attesa che Ron parlasse.
-Io…ti devo chiedere scusa-disse Ron fissando un punto
imprecisato del cortile buio.
Harry annuì,aspettando che
continuasse.
-Prima di tutto,perché ho tradito
la tua fiducia.Siamo amici da troppo tempo e non
posso permettermi sbagli di questo genere.Non posso proprio.Mi dispiace veramente,Harry.Ma
ero così…così…deluso,e ferito,perché nessuno di voi
aveva espresso un par..-
-Qui siamo tutti contenti all’idea che tu sia un Auror,Ron-lo interruppe Harry ,passandosi
una mano in mezzo ai capelli arruffati.-Tutti.Io,Hermione,Ginny…se
tu ci avessi dato il tempo di assorbire la notizia,forse le cose sarebbero
andate diversamente.Spero che tu ed Hermione abbiate chiarito-
Ron annuì.-Sono stato uno scemo.Come
al solito mi sono fatto prendere dall’impulsività-
Harry accennò un sorriso.-Su quello non credo che cambierai
mai-
Ron fece una debole risata.-Si,hai
ragione.Ma ti prometto che non accadrà più quello che
è successo questa sera.Non tradirò mai più la tua fiducia.Te lo giuro.-
Harry sospirò e lo fissò.Il volto
di Ron era teso,in attesa che lui parlasse e lo
perdonasse.
-…anche perché sennò un pugno in faccia non te lo toglie
nessuno-
Harry sorrise e prese l’amico per le spalle lo strinse a
sé.
Sentì Ron ridere sollevato e si unì anche lui alla risata.Con la coda dell’occhio vide tre sagome dalla
finestra della cucina osservarli ansiosamente.
Scosse la testa e si separò dall’amico.
-Propongo di rientrare,stanno per
morire di preoccupazione-disse,indicando con un cenno Ginny,Hermione e Luna.
Ron rise di nuovo.-Andiamo a sentire gli ultimi sviluppi
sui Nargilli-
Si diressero tutti e due verso la
porta d’ingresso,ridendo spensierati.
Mamma mia che ritardo questa volta ç__ç scusate,davvero!Ma tra le vacanze e le ultime novità Harry-Potteriane (tra cui il trailer del Principe
Mezzosangue,che,a mio parere,è favoloso…gia che Ginny
sia stata inserita in un minuto e 29 di filmato è meraviglioso *__*)
Dunque,spero che anche
questo capitolo sia di vostro gradimento ^^
Ringrazio chi continua a recensire :
maryrobin:mary XDDDD lo so,lo so che odi Cho,proprio come me ^^
cloesullivan:la
penso esattamente come te…anche le coppie perfette hanno le loro litigate ^^
lucia_hp:XDDDD in effetti,Ron ha parlato un po’ troppo…ma un po’ il
nervosismo,un po’ questa assurda protezione verso la sorella…
ninny:sto ancora ridendo…e pensa che io sono di Roma,quando vedo
la fontana di Trevi ogni volta penso a ChoXDDDIn effetti,Ginny è stata un po’ impetuosa…ma quando ha
visto che Harry non contraddiva Ron...ora non è che
mi odierete Ron vero?Povero caro ç__ç
Deidara:super
tranquilla!!^^come hai visto,hanno fatto la pace,anche in modo molto
dolce,aggiungerei^^
Potterfanlalla17:aiuto
*si nasconde per evitare l’ira di laura* dai,direi che va meglio in questo
capitolo,no?^^direi che Cho ora sia stata tolta dalle
scatole definitivamente ^^
Lily_94:XDDDD cosi morirò
io dalle risate,altro che Cho…adoro le tue recensioni
*__*Bè,direi che allora questo capitolo ti è
piaciuto,è tanto tanto dolce *__* Ma certo che Harry
non prova nulla per Cho!!!!!!!!*vomita al pensiero*
Padfoot_07: Grazie Syria,cosi
arrossisco!! *___*Visto che non era nulla di preoccupante?^^giusto per spezzare
un po tutto questo zucchero…^^
Kishadattebayo:Grazie
^^ Lo so,lo so,Ron ha esagerato,ma noi lo conosciamo cosi,no?Gia,Harry avrebbe fatto meglio a dirlo…ma andava tutto cosi
rose e fiori con Ginny,e che motivo aveva di sconvolgerle la vita per una
stupida questione di lavoro…
Che bello,quante
recensioni per questo capitolo *__* vi adoro!!Spero commenterete in tanti anche
per questo…GIURO che il prossimo aggiornamento sarà molto più veloce,qui si
entra nel vivo della storia,e sto anche decidendo se far entrare un po’ d’azione
nei prossimi capitoli,dopo il matrimonio…ma ancora non lo so.
Duuunque ^^Oggi scrivo con il grigio le mie cavolatine settimanali,sono
ancora in pena per la sconfitta della mia Roma çç Ma dico,l’Inter non poteva
prendersi l’influenza collettiva
Duuunque ^^Oggi scrivo con il grigio le mie cavolatine
settimanali,sono ancora in pena per la sconfitta della
mia Roma çç Ma dico,l’Inter non poteva prendersi l’influenza
collettiva??
E soprattutto,e dico ,cavolicchi,c’è
stato lo slittamento del Principe Mezzosangue!çç …al
pensiero che dovrò aspettare fino a Luglio per vedere il tanto atteso bacio tra
Harry e Gin ç__ç
Comunque,tralasciando le mie sofferenze XD,ecco il nuovo capitolo.Non l’ho riletto molto bene,a
dire il vero,ed è successo un mezzo casino con il pc
XD,ma credo sia tutto ok.
Devo dire che sono
rimasta un po’ delusa dalle poche recensioni dell’ultima volta(hanno contribuito al mio malessere XD),ma ringrazio davvero
di cuore chi commenta sempre,grazie **
Allora,vi lascio al capitolo.
“UNA CASA
PERFETTA”
-Sinceramente,posso
esprimere un mio parere?-chiese Ginny stancamente,cercando di infilarsi tra la
madre ed Hermione,impegnate a poggiare un giglio su alcune porzioni di tessuto
avorio e argentati.
Era un caldo pomeriggio di inizio Luglio;il sole
splendeva alto nel cielo e spazzava via ogni piccola traccia di nuvola
esistente,e il vento afoso,quasi del tutto inesistente,faceva oscillare
lentamente il prato della Tana.
In cucina,al riparo del sole cosi sorprendentemente
caldo,la Signora Weasley,Ginny,Hermione,Harry e Ron si stavano rinfrescando
bevendo ogni cinque minuti l’acqua ghiacciata che la Signora Weasley aveva
depositato sul tavolo.
-No,tesoro, tu sei troppo stressata questo
periodo-disse la Signora Weasley convinta.-Tra due settimane ti sposi,lascia fare il lavoro che rimane a me ed Hermione-
Ginny si passò una mano sul viso,esasperata,e si risedette vicino ad Harry e
Ron,che stavano il più lontano possibile dal tavolo, pieno di tessuti ,fiori e
confetti.
La grande data era stata decisa;il quindici di
Luglio,finalmente,Harry e Ginny sarebbero diventati marito e moglie.
L’eccitazione nella casa era alle stelle;Harry non
aveva mai avvertito prima di quel momento una simile agitazione tra i suoi
prossimi parenti.
Si chiedeva per caso se non fosse per il fatto che forse era lui questa volta
il diretto interessato del matrimonio,o perché l’unica
donna di famiglia stava per sposarsi,ma,osservando la Signora Weasley girare
per casa cosi felicemente che sembrava avesse le molle sotto i piedi,capì che
molto probabilmente era per entrambi i motivi. -Ron,potresti evitare di
spalmare il tuo sedere sulla carta da regalo?-chiese Hermione con uno strilletto acuto,facendo sobbalzare Harry e distogliendolo
dai propri pensieri.
Ron sbuffò.-Non è vero,non mi ci sono seduto sop…- -Alzati-ordinò Hermione,prendendolo per un braccio e
sollevandolo.-Quello cos’è,uno strofinaccio,secondo
te?-abbaiò.
Harry vide Ron farsi piccolo piccolo,di fronte la
preziosa carta da regalo avente come soggetto numerosi bouquet di fiori che si
muovevano.
-Ok,ok,chiedo scusa.Non lo
farò mai più-mormorò,rimuovendo
la carta dalla sedia e appoggiandola sull’ormai stra-pieno tavolo.
Hermione si sciolse di fronte l’espressione del proprio ragazzo.Si sporse in avanti e gli accarezzò una
guancia.-Cerca di stare più attento,ok?Altrimenti…-alzò
leggermente la voce e guardò Harry e Ginny,che si erano voltati per nascondere
le loro risatine,-…con che cosa lo incartiamo il regalo per questi due
sposini?-
Ginny si voltò e fissò Hermione.-E’ inutile che mi provochi,resisterò fino al
giorno del matrimonio-
Hermione sorrise,diabolica.-Certo,come no-
Ginny si lasciò scappare una risatina,poi prese una mano di Harry,intrecciando
le proprie dita con le sue,mentre Hermione tornava ad occuparsi delle ultime
faccende matrimoniali con la Signora Weasley.
-Stanca?-le chiese Harry,accarezzandole la guancia col
dorso della mano.-Sembri sfinita-
Ginny sorrise stancamente e scosse la testa.-Soltanto
un po’ agitata.Ho tremila cose da fare.Tra gli allenamenti,e il matrimonio…-
-…definiresti una fortuna che ci siano tua madre ed Hermione ad occuparsi di
tutto questo?-chiese Harry,cercando di trasformare la risatina in un colpo di
tosse.
-Guarda che ti sentiamo-gli disse Hermione lanciandogli un’occhiataccia.
Harry sorrise. -Bè,non dubito che voi mi
stiate dando una grande mano,e ve ne sarò grata in eterno,ma…non credo ci sia
bisogno di creare un’epopea per decidere quale tessuto mettere sotto i mazzi di
fiori che staranno sui tavoli.Voglio dire…io non ci
avevo nemmeno pensato-ammise Ginny,tentando di
distogliere la madre dal lavoro che stava facendo.
Tentativo inutile.
La Signora Weasley sorrise,poi prese un pacco di
confetti,lo aprì,e ne versò il contenuto in una ciotola.-Voglio che tutto sia
perfetto per il matrimonio della mia bambina.-
Ginny alzò gli occhi al cielo e si rivolse ad Harry:-Hai parlato con i signori Mason?Hanno confermato?-
Harry annuì,tranquillo.-Ovviamente.E’
tutto ok.Ci hanno dato il via libera-
-Perciò,la villa ed il parco sono a nostra disposizione?-chiese
Hermione,scattando all’istante e concentrandosi su Harry.
Ginny sospirò. -Sì-rispose Harry,chiedendosi
perché qualche volta non chiudesse quella maledetta bocca che si ritrovava.
Lo sguardo della Signora Weasley si accese di eccitazione.-Perfetto!-esclamò,lasciando
cadere sul tavolo la composizione floreale che stava creando.
Si diresse a passo svelto verso il soggiorno,e
scomparve.
Ginny lanciò un’occhiata preoccupata ad Harry.
Questa volta,il matrimonio di un componente della
famiglia Weasley non si sarebbe svolto alla Tana.
Harry voleva il massimo per Ginny,non che il giardino
della Tana non fosse perfetto,ma voleva qualcosa di diverso,più…originale.
In fondo,alla Tana erano stati celebrati gia tre matrimoni,e la cosa stava diventando alquanto…monotona.
E fu al lavoro che si imbatté per caso nei Signori Mason,una coppia di anziani Maghinò,proprietari
di una grande villa nella campagna londinese,comprendente un parco talmente
grande da potercisi perdere.
Si era guadagnato la loro stima risolvendo un caso che li riguardava molto da
vicino,e,un quarto d’ora più tardi aver esposto la sua
richiesta,i proprietari di villa Mason avevano gia accettato la sua richiesta,non chiedendo nemmeno uno zellino in cambio del prestito della villa,e soprattutto
del parco,per una giornata.
L’arrivo rumoroso della Signora Weasley lo distolse di nuovo dai suoi ricordi.Teneva in mano una
pergamena arrotolata e gli occhi le brillavano.
-Dunque…-borbottò,aprendo la lunga pergamena.
-Mamma…-disse Ginny in tono preoccupato-cos’è…quella
pergamena?-
Ron scosse la testa esasperato e si alzò per prendere
l’ennesimo bicchiere d’acqua.
La Signora Weasley rispose tutta emozionata.-Oh,è una
lista che ho preparato qualche settimana fa con tutte le modifiche da portare
alla villa e al giardino…-
Ginny scosse la testa orripilata.Guardò per un
secondo Harry,poi si alzò,sciogliendo la presa dalle
sue dita.
Harry chiuse gli occhi,in attesa che la battaglia
scoppiasse. -Mamma-cominciò Ginny in tono dolce,nel
tentativo di mostrarsi gentile.-Ecco…non ti pare che tu stia un po’
esagerando?-
La Signora Weasley la guardò per un secondo.-… tu
dici?-
Ginny annuì fin troppo convinta.
Hermione spostava lo sguardo dalla madre alla figlia,non
perdendosi un’occhiata tra le due. -Bè,meglio ancora,un
matrimonio mica è cosa da tutti i giorni!-esclamò la Signora Weasley felice,e
cominciò ad elencare la lunga lista che aveva preparato.
-Allora,credo proprio che tuo padre dovrà mettersi
l’anima in pace e tirare fuori i suoi vecchi attrezzi da giardino…io direi che
una buona falciata vada più che bene,quel prato è troppo alto per i miei gusti
e sinceramente non voglio rischiare che tu cada il giorno del tuo
matrimonio…inoltre darei anche una bella annaffiata, potrebbe esserci il
rischio che con tutto questo caldo il prato si secchi,e poi passerei a mettere
piccoli mazzetti di fiori un po’ sparsi dovunque…-
Ginny alzò gli occhi al cielo,esasperata,e si risedette accanto ad Harry,che le
sorrise.
-Lasciala fare,è importante per lei,e vedrai che verrà
fuori un ottimo lavoro-
-…lo spero-
Harry le prese il viso fra le mani e la baciò.
All’improvviso si sentì tirare su dal colletto della camicia.-Forza,andiamo-
-Dove?-chiese Harry disorientato.
-Fuori di qui-bisbigliò Ron.-Non ce la faccio più.Sto per impazzire in mezzo a
tutti questi tulle e fiori-
Ginny si lasciò scappare una risatina e si alzò anche lei.
-Dove andate?-chiese Hermione,guardandoli con
sospetto.
-Qui fuori all’ombra di qualche albero,si muore di
caldo-le rispose Ron,osservandola circospetto.-Vuoi venire?-
Hermione lanciò un’occhiata alla Signora Weasley,sinceramente
combattuta tra il desiderio di rimanere lì a continuare i preparativi per il
matrimonio e quello di trascorrere qualche ora al fresco. -Vai-le disse la Signora
Weasley lanciandole un sorriso da dietro la lunga pergamena.-Qui è tutto sotto
controllo-
Hermione la guardò indecisa ancora per qualche istante,poi
annuì.-Ok,arrivo…vado un attimo in bagno,però,scusate-
-Stiamo qui fuori-disse Ron alla madre,e lui,Ginny ed Harry uscirono
all’aperto. -Merlino,si muore di caldo-disse Ginny,sventolandosi
con una mano.
Harry si passò una mano in mezzo ai capelli.
Ron prese la maglietta e se la sfilò,rimanendo a petto
nudo.
Harry inarcò le sopracciglia.
-Ma che fai?-esclamò Ginny sconvolta.-Copriti!-
Ron scosse la testa .-Ah,Ginny,per favore,smettila,fa
caldo-
Ginny lo fissò.-…e da quando metti tranquillamente in mostra il tuo petto,tu?-
-Da quando l’Inghilterra è diventato un paese dove il caldo ti massacra-
-Anche io ho caldo,ma non mi sembra che vada in giro nuda!-fece notare
lei,corrugando le sopracciglia.
Ron trattenne una risata.-Sorellina,non credo che
sarebbe saggio per te andare in giro a petto nudo,con tutto il rispetto
possibile-
Ginny scosse la testa disgustata e si voltò dall’altra parte.Harry
dovette ficcare il pugno della sua mano destra dentro la bocca per non ridere.
Quando finalmente arrivarono sotto l’ombra del grande albero,Ron
si lasciò andare ad un sospiro e si buttò sull’erba,lanciando la maglietta su
un tronco dell’albero.-Ah,fresco-
Ginny gli lanciò un’occhiataccia e si sedette accanto ad Harry.
-Voglio un maschio-
Le parole di Ron risuonarono nella piacevole brezza estiva.
Ginny aggrottò le sopracciglia.-cosa?…ora vallo a dire
ad Hermione,cinque anni che state insieme e ora tu…-
Ron fece un sospiro.-Spiritosa.No,dico…da voi due,mi
aspetto un primogenito maschio-
Ginny scoppiò a ridere mentre Harry,sdraiato in mezzo a Ginny e Ron,sorrideva
beato,con un braccio a coprirgli gli occhi . -Ron,non ci siamo neanche
sposati,dacci tempo!-esclamò Ginny continuando a ridere.
Ron le lanciò un’occhiataccia.-Ovviamente,intendevo
che ciò deve accadere il più tardi possibile-
-Sì,sì,certamente,come no.-
Harry lanciò un’occhiata all’amico.-Anche quando sarà mia moglie dovrò stare
attento a non farle più di una carezza?-
-Naturale-
Ginny sbuffò seccata,dando un piccolo schiaffo sul
braccio di Harry.-…bè?ti fai trattare cosi?reagisci!-
Harry la guardò.-Ah,Ginny,ma è ovvio che quello che ho detto era una
battuta-disse con un gran sorriso.-Voglio dire,è cosi…elementare
che una volta sposati nessuno dovrà
più romperci le scatole-
Ginny dovette voltarsi dall’altra parte e concentrarsi su Hermione che arrivava
frettolosamente per non ridere di fronte l’espressione di Ron.
-Oh,finalmente un po’ d’ombra-esclamò Hermione
sollevata,non appena arrivò.I suoi occhi si
soffermarono su Ron,beatamente sdraiato sull’erba fresca.Inarcò un sopracciglio.
-…e tu?Che fai,gli spogliarelli?-
A quel punto Ginny non riuscì a trattenere una risata.
Ron era diventato di una intensa tonalità rosso
pomodoro.
-Fa caldo-si giustificò.
Hermione inarcò ancora di più il sopracciglio.-Bè,anche io caldo…-
-Alt,Hermione-la interruppe Ginny.-Quella battuta
l’ho gia fatta io …fossi in te mi fermerei prima che
Ron risponda come non deve rispondere-disse,volgendo un’occhiataccia al
fratello,che dipinse un’aria innocente.
Hermione sospirò e si lasciò cadere sull’erba vicino a Ron.
-Allora come va dentro?-le chiese Ginny.
Lo sguardo di Hermione si accese.Harry
e Ron si lanciarono un’occhiata ed entrambi chiusero gli occhi con un sospiro.
Harry tornò a posare il proprio braccio sugli occhi e si lasciò cullare dalla
brezza leggera.
-Va tutto bene,ovviamente…credo che entro una
settimana sia tutto completato.Dobbiamo solo dare una
ritoccatina al tuo vestito e tutto è pronto…- -Hermione!-esclamò Ginny.-Non devi parlare del
vestito!-
Harry sorrise,sempre ad occhi chiusi.Dopo
qualche istante sentì due labbra posarsi sulle sue,e
rispose appassionatamente al bacio.
-mi tenti troppo quando sorridi-sussurrò Ginny
appoggiando il viso sulla sua gola.
Harry sorrise di nuovo.-Sto sorridendo anche adesso.Perchè non mi baci?-
Sentì la risata di Ginny sul collo. -Ginny,tuo fratello si
rifiuta di voltarsi a parlare come persone normali fino a quando tu non la
smetti di dare spettacolo-fece da messaggera Hermione,alzando gli occhi al
cielo.-Sinceramente,Ron,stai decisamente esagerando-
Ginny sbuffò e si rialzò.Harry era sicuro che anche
lei stesse maledicendo Ron come lui.
-Sentiamo,di cosa dobbiamo parlare?-chiese,giocando
con un filo d’erba.
-Niente in particolare,era un modo per distrarre tu ed
Harry-disse Ron con aria di vittoria.
Ginny alzò gli occhi al cielo.
Per qualche minuto regnò il silenzio,poi Hermione si
alzò.
-E ora dove vai?-le chiese Ron.
Lei lo guardò.-Non voglio rimanermene con le mani in mano…Ginny,vieni con me,per favore-
-Perché?-
-Devo parlarti di una cosa-
Ginny annuì con le sopracciglia corrugate e si alzò,seguendo l’amica dentro
casa.
Ron continuò a seguirle con lo sguardo anche quando furono invisibili alla loro
vista,poi si voltò verso Harry.
-Di cosa diavolo devono parlare?-chiese,agghiacciato.
Harry scosse la testa.-E che ne so io –disse,chiudendo
di nuovo gli occhi.
-…e non sei curioso?Forza,andiamo ad origliare-disse
Ron recuperando la maglietta ed infilandosela.
Harry lo guardò come se fosse pazzo.-Ma sei uscito
fuori di testa?Saranno cose private,lasciamole in pace!-
Questa volta fu Ron a guardarlo come se fosse un marziano.-Ma…io ed Hermione
non abbiamo nessun segreto!-
-Nemmeno io e Ginny-rispose immediatamente Harry.
-E allora perché…-
-Senti Ron-sospirò Harry,facendo
leva sul gomito-sicuramente era qualcosa che riguarda il matrimonio,perciò
smettila di vestire i panni di Sherlock Holmes e statti buono per un
minuto,santa Morgana-
Ron gli lanciò un’occhiataccia e si stese di nuovo,fissando i rami del grande
albero.
-Comunque sia,voglio un nipote maschio.-
*******************************
- Allora,controlliamo tutto di nuovo-disse Ginny la
sera,tirando fuori stancamente un rotolo di pergamena chilometrico,in camera di
Harry,che fece un sospiro e si buttò sul letto,chiudendo gli occhi.
-Vai-
-Allora…tutti i Weasley ci sono-disse,intingendo la
piuma che riposava sul comodino di Harry nel calamaio e segnando varie crocette
sulla pergamena. -Bene-borbottò Harry.
Ginny sorrise.-Dai,ti toccherà soltanto affrontare
…quanti saranno i miei parenti?Sono sicura che alcuni di loro nemmeno li
conosco-
-Ciò mi conforta enormemente-
-Poi passerei ai vecchi amici di scuola…forza Harry,aiutami-mormorò
Ginny dandogli uno schiaffetto sul braccio.
Harry sospirò e si mise a sedere.-Tutti i miei vecchi
compagni di dormitorio,più le fidanzate e le mogli-
Ginny annuì e continuò a spuntare sulla pergamena,quando poi alzò la testa e
rivolse un sorrisetto al fidanzato.
-Sì?-
-…Dean Thomas è fidanzato?-
Harry sobbalzò e s’irrigidì.-Spero di sì-
Ginny rise.-Non vedo l’ora di rivedere Neville ed Annah…sarà una vita che non li vedo-
Harry annuì.-Anche io…ho visto Annah di sfuggita al
Ministero,stava salendo al quarto Livello,ma non mi sono potuto fermare a
salutarla…stava bene-aggiunse,ricordandosi di quel giorno.
-Ok,quindi direi che i compagni di scuola li abbiamo
messi tutti,giusto?-disse,ricontrollando la lista.-Accidenti,non
mi sono mai accorta di quanti amici avessimo ad Hogwarts-
-I miei colleghi di lavoro?-chiese Harry,inorridendo al solo pensiero del
numero di invitati che ci sarebbero stati.
Ginny gli elencò tutti i nomi,spuntandone uno ad
uno,fino a quando arrivò all’ultimo. -Merlino-borbottòHarry-qui
ci vorrebbero due interi campi da Quidditch per far entrare tutta questa gente-
-E non abbiamo ancora finito-fece presente Ginny,piegando
in due la pergamena.-Siamo a metà…mancano ancora alcuni vecchi
nostri insegnanti,Hagrid,le mie compagne di squadra…-
Harry sospirò e si sdraiò di nuovo sul letto,e Ginny continuò a elencare la
lunga lista.Avevano appena finito e si stavano
godendo la pace quando Harry si ricordò di una cosa.
-Di cosa dovevate parlare tu ed Hermione oggi pomeriggio?-chiese,con tono innocente. Ron lo stava influenzando troppo con i
suoi modi morbosi.
Ginny inarcò un sopracciglio.-Ora anche tu fai il
detective?Niente di importante-
Harry le baciò la guancia.-Sai che a me puoi dire tutto-sussurrò.
Ginny sorrise.-Sei un maledetto imbroglione quando fai
così.-
Harry le baciò anche l’altra guancia ,poi posò le sue labbra sulla fronte della
ragazza.-Tutti abbiamo un punto debole,e il tuo sono
io-disse,scendendo ad accarezzarle le spalle.
-Ok,ok-sbottò lei riprendendo fiato.-Altrimenti mi fai
impazzire-
Harry sorrise vittorioso e la strinse,aspettando che
parlasse.
-Giuro che se ti fai uscire qualcosa con qualsiasi altra persona che non sia io,ti mollo il giorno del matrimonio-lo minacciò Ginny.
Harry inorridì ma sapeva che la ragazza scherzava,in
un certo senso;sarebbe stato meglio per la sua incolumità,però ,di non
rischiare,perciò annuì convinto.
Ginny prese un gran respiro.-Hermione
ha…voluto parlarmi di un suo desiderio-
Harry la guardò in attesa che continuasse.Ginny
sorrise.-Vuole fare l’amore con Ron-
…Si era aspettato tutto:che Hermione volesse lasciare Ron,che Hermione volesse
stravolgere tutto il programma per il matrimonio suo e di Ginny,persino che
volesse cambiare data;tutto tranne questo.
Sulle prime pensò che fosse uno scherzo.
Si sedette sul bordo del letto portando Ginny con sé e scoppiò a ridere.-Amore,non potevi inventarne una migliore!Forza,dimmi la
verità-
Ginny inarcò le sopracciglia.-Ma guarda che non sto scherzando,scemo,ti sto dicendo la verità-
Harry strabuzzò gli occhi. –Ma è una cosa impossibile!-
Ginny lo guardò senza capire.-…e perché?-
-Come perché?Bè…non sono sposati!Non…-
Ginny inarcò ancora di più le sopracciglia.-Scusa,non
eri tu quello che pensava che volessi fare l’amore con te?-
Harry sentì il collo avvampare.-Bè,infatti…-
-…infatti eri disponibile-terminò Ginny con un gran sorriso.-Ah,proprio maschi-disse scuotendo la testa.-Se noi donne non
fossimo così responsabili come siamo,sarebbe una
strage-
-Io sono responsabile con te-disse Harry,punto sul vivo.
Ginny scoppiò a ridere.-…non capisco che cosa ci trovi
di così sconvolgente-
Harry aggrottò le sopracciglia.-Stiamo ancora parlando di noi?-
Ginny scosse la testa.-Di Ron ed Hermione…voglio
dire…-
Harry la vide in difficoltà con le parole e sorrise.Era
così tenera quando era confusa.
Ginny alzò un dito.-Un secondo…devo trovare le parole
giuste per spiegarti-
Harry alzò le spalle.-Fai con calma-
-Da quanto stanno insieme Ron ed Hermione?-gli chiese Ginny.
Harry la fissò.-Bè,più o
meno da quanto stiamo insieme io e te-
Ginny annuì lentamente.-Bè…è tanto non trovi?Voglio
dire,a questo punto una coppia dovrebbe cominciare a
sistemarsi,come io e te-
-Intendi sposarsi?-chiese Harry annuendo.-Sì,è quel
che penso anch’io-
-Ma visto che sappiamo entrambi che Ron è piuttosto lento su queste cose,il che
vorrà dire che ci metterà un altro paio di anni buoni a capire che forse è ora
che la relazione tra lui ed Hermione si evolva…-
Harry mascherò la sua risatina in un colpo di tosse.
-…se non prende in mano la situazione Hermione qui rischiano tutti e due di
finire con i capelli bianchi-terminò Ginny.
-Non ti seguo.Cosa c’entra…- -Harry,e su-si spazientì lei.-dopo cinque anni direi
che sia più che…normale che alla fine si desideri qualcosa di più…ma non la
vedi Hermione come è presa dai preparativi del mio matrimonio?Si vede lontano un chilometro che lo vuole anche
lei!E dato che Ron non si da una mossa,ha pensato bene
di decidere che magari facendo l’am…-
-Aspetta,aspetta-la interruppe Harry alzando una mano.-Questo lo ha detto
esplicitamente Hermione o lo hai dedotto tu?-
Ginny gli lanciò un’occhiataccia.-Cambia qualcosa?- -Bè…sì-mormorò
Harry.-Magari non è così-
Ginny incrociò le braccia al petto.-Continua-
Harry si sentì molto strano ad affrontare questioni sessuali sui suoi
due migliori amici con la propria fidanzata.Si chiese
perché non fosse stato zitto fin dall’inizio.
Ron e le sue paranoie.
-Tu…sei convinta che Hermione voglia lasciarsi andare ad un livello fisico così
alto con Ron perché magari così lui si convinca che è venuto il momento di accelerare
i passi con Hermione-riassunse Harry.
-Sì-
-Non …hai pensato che magari lo scopo di Hermione…bè…che
magari non c’è uno scopo vero e proprio,ma lo fa
soltanto per…perché ama Ron?-
Harry non sapeva dove sotterrare la testa per l’imbarazzo.
Ginny sorrise teneramente.-Oh,Harry,ma quello è
certo-disse,posandogli una mano sulla guancia.
-Ok,ci rinuncio-disse Harry scuotendo la testa.-E’
troppo complicato-
Ginny scoppiò a ridere.-Cose da donne-
-Allora ringrazio il cielo per essere nato maschio-
Ginny annuì convinta.-Eh si,c’è proprio da
ringraziarlo-commentò,con un’altra risatina.
Poi si sporse e gli baciò la fronte.-Ti lascio riposare.Scommetto che hai passato una delle giornate più
massacranti della tua vita-
Harry inarcò un sopracciglio.-A dire la verità,non è
stato così male.Sinceramente parlando,anche al lavoro non è che stia meglio,ora che Ron passa
tutto il suo tempo accanto a me in ufficio a stressarmi con Hermione…-
Ginny rise.
-Rimani un po’ con me-le disse Harry dolcemente.-Sono
così riposato quando sono con te-
Ginny lo guardò con amore e gli scansò i capelli dalla fronte,passando il suo
indice sulla cicatrice.
Harry chiuse gli occhi.
-Non fa più male,vero?-sussurrò,percorrendone i tratti
lentamente.
Harry sospirò.-No,e non puoi immaginare che sollievo
che sia-
Lentamente,Ginny si abbassò su di lui e posò le sue labbra sulla cicatrice,con
dolcezza,mentre Harry sospirava di piacere.
-Ok,ok,avrete moooolto tempo
per giocare agli sposini felici,ora dobbiamo pensare piuttosto a organizzarlo
un matrimonio…forza Ginny!Molla Harry e vieni su a provare il vestito!-
Hermione era apparsa nella stanza come una furia,i capelli ricci danzanti e
l’espressione da pazza,che le si addiceva spesso ultimamente.
Ginny sobbalzò.-Ma …ora?-
-E quando,un’ora prima che ti sposi?-chiese sarcastica
Hermione,poi si avvicinò al letto di Harry e prese Ginny per un
braccio,sollevandola in piedi.Harry prese l’altro
braccio della fidanzata. -Hermione,non potresti
lasciarla in pace per un po’?Voglio dire-si affrettò a dire Harry,notando
l’espressione della ragazza,o meglio,della iena-altri dieci minuti…non abbiamo
più tempo per stare un po’ insieme…-la sua voce si andava affievolendo sempre
di più di fronte l’espressione infuriata di Hermione.
-Non ora-ribadì lei.-Vuoi che sia perfetta tra due
settimane?Lasciamela lavorare per bene-
Ginny rivolse uno sguardo supplichevole ad Harry.
-Ma lei è gia perfetta così-ribattè
Harry con un gran sorriso.-Hermione,mollala,questa
sera è tutta mia,non la cedo a nessuno-
Hermione sbuffò e gli puntò un dito contro. -Harry James Potter,questa
me la pagherai!-urlò.Poi,a
grandi passi,uscì dalla camera,curandosi di sbattere forte la porta. -Il mio eroe-disse Ginny con una risata,e si buttò di
nuovo in braccio a lui.
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-Sai,sto seriamente pensando che Hermione sia sotto
effetto di qualche incantesimo-disse Ron sincero,passandosi stancamente una
mano in mezzo ai capelli e sedendosi su uno scatolone enorme.
Harry rise e si guardò intorno.
-Bel lavoro,amico.Quando
Ginny la vedrà rimarrà di sasso-disse Ron in risposta allo sguardo di Harry,che lasciò correre il suo per tutto il pian terreno della
sua vecchia casa d’infanzia.
All’inizio,quando aveva confessato ai Signori Weasley
e a Ron la sua idea di tornare a vivere a Godric’sHollow,lo avevano preso per pazzo;Ron non riusciva a capire
come mai,con tutte le magnifiche case che Harry avrebbe potuto avere,si era
intestardito a mettere a nuovo una villetta che praticamente era come morta.
-Abbiamo un sacco di tempo-aveva detto Harry all’amico-e poi,bè...mi piace l’idea di me e Ginny in questa casa…ricordo
ancora quando le ho fatto vedere la tomba dei miei genitori e quando ha visto
il villaggio…ne era affascinata.Sono sicuro che le piacerà.Sarà il mio regalo di
nozze per lei-
Inizialmente era partito un po’ sconfitto,sapendo che sarebbe stato molto
difficile mettere in piedi nuovamente la sua vecchia casa.Il
lato destro del piano superiore non c’era,esploso per
via della maledizione che era rimbalzata contro Harry,e,come tutte le
maledizioni delle magie Oscure,era impossibile ricostruirlo.La
siepe e le erbacce avevano raggiunto altezze notevoli,ma
Harry provò lo stesso a cercare di poter fare qualcosa.
E,miracolosamente,aveva scoperto che in realtà la casa
non era più sopraffatta dalla Magia Oscura.
Il cancello d’entrata,che l’ultima volta che aveva
visto era coperto di scritte in suo onore,era scomparso,così come l’alone
“terrificante” che circondava la sua vecchia casa.
Ricordava con esattezza quel giorno:deciso ad andare a
trovare di nuovo i suoi genitori,aveva portato Ginny con sé per mostrarle il
luogo della sua infanzia,e raccontarle dettagliatamente un pezzo della sua
ricerca degli Horcrux.
Ne aveva parlato con Hermione,e lei,alla fine,aveva
dedotto che forse,con la morte dell’emittente della maledizione,la Magia Oscura
avesse abbandonato la casa.
-Ma come,non eri tu quello che diceva che era
praticamente impossibile ristrutturare questa casa?-chiese Harry trattenendo a
stento un risolino.
Ron si rabbuiò.-Bè,non
vorrai mica dirmi che sia stata esattamente una passeggiata…ho ancora le bolle
di quell’edera velenosa che seppelliva il tuo magnifico giardino di adesso!-
Incapace di trattenersi,Harry scoppiò a ridere.
-Certo,ridi,come no…io mi sono riempito di bolle,e tu
stai per andare a vivere nella casa dei sogni con mia sorella-sbuffò
Ron,alzandosi e dirigendosi verso l’ampia porta-finestra della cucina.
Il giardino,che girava intorno all’intera villetta,era
stato,insieme alla ricostruzione dell’ala superiore della casa,il punto più
difficile da ristrutturare;ma chiunque,vedendolo ora,avrebbe mai potuto pensare
che prima era solamente un intricato groviglio di erbacce velenose:il
prato,verde brillante e appena falciato e innaffiato da Ron,brillava alla luce
del sole,così come le aiuole stracolme di fiori dai colori sgargianti e vivaci.Una grande fontana,la cui
acqua sgorgava come un ruscello,era stata scavata per tutto il perimetro della
casa,e l’acqua,cadendo a cascata ,si intrufolava nel percorso stabilito e
correva veloce.
Un grande tavolo di legno e alcune sedie,in
coordinato,erano stati posizionati nell’unica zona d’ombra disponibile,sotto un
gazebo bianco con rifiniture in nero. -Ginny andrà matta per questo giardino,lo sai vero?Preparati a consumare la colazione tutta
l’estate sotto quel gazebo-disse Ron,aprendo la porta-finestra.
-E ora dove vai?-chiese Harry,inarcando un
sopracciglio.
-Ad aspettare Hermione di fuori-rispose Ron,scendendo
i tre gradini della veranda e riparandosi sotto il gazebo.
Harry lo seguì e si sedette accanto a lui.
-Quando la vedrà finita le prenderà un colpo-disse Harry con un gran sorriso.
-E inoltre ti darà una mano per finire di arredarla.Amico,senza offesa,ma nell’arredamento non sei
proprio il massimo-disse ridendo.
Harry si unì alle risate dell’amico.
-E allora,tra te ed Hermione come vanno le
cose?-chiese Harry,approfittando del momento di buonumore dell’amico.
-Oh,il solito-borbottò Ron.-Amore,passione,litigate,e
poi di nuovo amore,passione,litigate-
Harry sorrise.-Questo lo so.Intendevo…bè,che cosa avreste intenzione di fare-
Un momento di silenzio accolse queste parole.
-Cosa intendi?-chiese Ron con le sopracciglia aggrottate.
Harry preferì non aver mai toccato l’argomento. -Bè...io e Ginny ci stiamo
per sposare,praticamente rimarrai solo tu alla Tana insieme ai tuoi genitori,e
forse…-
Una risata di Ron interruppe Harry.
-Ah,Harry-mormorò-no,non
credo-
-Che cosa?-chiese Harry confuso.
Ron lo fissò a lungo.-So cosa vuoi dirmi…ma…non è mia
intenzione sposare Hermione,perlomeno quest’anno.-
-Perché?-chiese Harry curioso.
-Ci sono già stati abbastanza…cambiamenti per ora.Il lavoro,e poi lei è così occupata…e
sinceramente,troppe lacrime alla mamma non fanno bene-aggiunse con un
sorriso-due matrimoni…anzi quasi tre matrimoni in un anno sono leggermente
depressivi-
Harry annuì e sorrise.-Ma…bè...non credi che magari a
Hermione in realtà le piacerebbe cominciare a pensarci?Sai,sono donne,loro…- -Harry James Potter,sai qualcosa che io non so ?-lo
interruppe Ron,incrociando le braccia al petto.
-Io?Cosa?Ma no….e scusa poi che dovrei sapere?-farfugliò Harry innocentemente.
Fortunatamente,una voce seccata proveniente dal
cancello d’entrata lo salvò.
-Qualcuno potrebbe venire ad aprirmi prima che io faccia saltare questo
adorabile cancello corazzato?-disse la voce di Hermione,da
lontano.
Harry balzò su e insieme a Ron attraversò il giardino,seguendo
il percorso della fontana. -Hermione!-esclamò Ron,vedendola
appoggiata alla siepe potata che ora cresceva sana e rigogliosa intorno al
muro.
-Non riesco ad entrare-disse lei,seccata,mentre Harry
ridacchiava.
-E nemmeno a materializzarti ,immagino,vero?-continuò
lui con una risata,aprendole il cancello con una chiave. -Esattamente-disse lei
entrando.-Deduco che ci siano miliardi di incantesimi su questa casa per
evitare gli ammiratori o i malintenzionati-
-Deduci bene-
Lei vide Ron e gli rivolse un sorriso,andando da lui e
gettandogli le braccia al collo.
Harry si voltò dall’altra parte,ripensando alla
conversazione di pochi istanti prima con il suo amico.
-E allora,potrei sapere perché mi è stato negato di
dire a Ginny della casa e perché non me l’avete fatta vedere per tutto questo
tempo?Gia dal cancello si direbbe che avete fatto un
buon lavoro-disse lei,osservando la siepe esterna e una parte del giardino.
Ron la prese per mano.-Tesoro,quello era solo
l’inizio-disse con una risatina. -Cos’è questo rumore?-chiese lei sospetta.Uno scroscio d’acqua si sentiva chiaro e limpido.
-E’ acqua –disse Harry tranquillo.
-Allora che dici,la portiamo a fare questo giro
turistico?-ridacchiò Ron.
-….addirittura?-fece Hermione nervosa.-Mi sembra di
stare per visitare un castello- -Andiamo-dsse Harry con un sorriso,e prese le chiavi
. -Aspetta-disse Ron,poi si
rivolse ad Hermione-vieni-
Ron chiuse il piccolo cancello,e,per mano con Hermione,girò l’angolo.
Harry li seguì appena in tempo per sentire Hermione esclamare un meraviglioso –Ohh!-
Ron le stava mostrando la parte centrale del giardino. -Merlino-momorò Hermione.-E’
…favoloso-
Ron rise.-E aspetta di vedere dentro-
-Adoro quella fontana-disse Hermione estasiata,osservando
l’acqua scrosciare.
-Eh già-commentò Harry con una risatina,poi le spiegò.-Questo è il mio regalo di nozze per Ginny.Le
piaceva questo villaggio,e …bè,so
che le piacciono i giardini... manca solo qualche piccolo arredamento,ma niente
di che,il grande gia è stato fatto.Credi
che a Ginny piacerà la camera da letto lilla?-chiese
apprensivo.
Hermione ci pensò su.-Bè…hai
comprato anche il letto?Di che colore è la coperta?-
-Sentite,parlate dopo di queste cose-brontolò Ron.
-Potevi anche dirmelo-disse Hermione con le sopracciglia aggrottate-Ti avrei
aiutato-
-Avevo paura che ti lasciassi scappare qualcosa con Ginny-
-Come se non lo sapesse-bofonchiò lei.
-Che cosa vuoi dire?-domandò Harry in fretta.-Sa che è
una sorpresa dove andremo a vivere,ma non sa nulla di questa casa-
-Ah,vedo che ne sei al corrente-disse Hermione
sorpresa.-Bè,sono stufa di
questa storia che hai sempre paura che mi lasci sfuggire qualcosa a Ginny.Un
tempo non era così-
-Un tempo tu e Ginny non eravate così affiatate-le fece notare Harry.
Hermione stava per ribattere ma Ron sbuffò e la prese per il braccio.
-Andiamo a vedere l’interno-
Harry li precedette e insieme tornarono all’entrata.
-Non potevamo entrare dalla porta-finestra della cucina?-chiese Hermione
confusa.
Ron scosse la testa con un sorriso.-Credimi,da qui fa
tutto un altro effetto-
Harry aprì la porta di casa,color noce,e fece passare i suoi due migliori
amici. -Ok-disse Hermione dopo un
momento di silenzio.-Harry,mi
trasferisco anche io qui-
Harry scoppiò a ridere.
Si trovavano nell’ingresso,illuminato dal sole che
entrava dalle ampie finestre,non coperte dalle tende verdi e dorate.
Esattamente di fronte a loro,una scalinata,non molto
grande,faceva bella mostra di sé.
-Bel colore-approvò Hermione,sfiorando la parete,di un
verde molto lieve.-A Ginny piace il verde-
-Che ti avevo detto?-esultò Ron trionfante. -Il soggiorno,lo sgabuzzino e le camere degli ospiti
sono di questo colore-spiegò Harry con un gran sorriso.
-E mi piacciono anche le tende,le adoro queste stile
impero-mormorò Hermione meravigliata.
Ron lanciò un’occhiata esasperata a Harry.
-Anche il pavimento è uguale per tutte le camere-aggiunse Harry,ed Hermione fissò le mattonelle color panna.Tranne
che per i bagni e lo sgabuzzino-
-Fin qui ci siamo-disse Hermione con un sorriso.-Fammi
vedere la cucina e il soggiorno-
Harry girò l’angolo ,oltrepassò un’arcata che aveva la funzione di divisorio e
le mostrò il soggiorno.
-Che carino-mormorò Hermione-è così…intimo.Ma è piuttosto
vuoto-osservò voltandosi verso Harry,che annuì.-Qui ho un po’ di problemi,mi
dovrai aiutare,secondo i gusti di Ginny…ma devi ammettere che il tappeto e il
caminetto sono stupendi-aggiunse,fiero di sé.
Hermione rise.-E la cucina?_-
-A quella mi sono interessato io –disse Ron improvvisamente euforico.
-Non avevamo dubbi-mormorò Hermione,seguendoli di
nuovo nell’ingresso e nel lato opposto del soggiorno.
Harry mascherò la sua risatina in un colpo di tosse.
La cucina era in stile antico,ma non troppo,di color
noce,come la porta d’ingresso,e la porta-finestra che dava sul verde del
giardino le conferiva un aspetto magico. Al centro,un
tavolo e le sei sedie in coordinato era illuminato dal sole proveniente dalla
porta-finestra.
Hermione stava per aprire bocca,molto probabilmente
per congratularsi ancora con Harry,ma Ron la fermò,riportandola all’ingresso.
-Forza,non perdiamoci in commenti all’infinito su ogni
camera,dobbiamo ancora vedere il piano superiore e mamma ci aspetta a cena-
-Sì,Ron,ha ragione,siamo in ritardo-disse Harry.-Vieni,Hermione-
Salirono le scale e si trovarono davanti ad un corridoio
orizzontale,intervallato ogni tanto da una camera.
-Queste tre sono camere per gli ospiti-disse Harry con fare sbrigativo,aprendone una soltanto e mostrandola veloce.-Sono tutte
uguali…-
-Tre camere per gli ospiti?-Hermione strabuzzò gli
occhi.-Cos’è,l’albergo
Potter?-
Harry rise.-In verità sono molte,hai ragione.Ancora non so di preciso cosa
farne-
Hermione fece una risata isterica e indicò una piccola porticina nascosta.-E lì,si nasconde un cadavere?-
-E’ lo sgabuzzino-disse Ron alzando gli occhi al cielo.-Amore,non
sei mai stata cosi sarcastica…sicura di stare bene?-
-Smettila Ronald-
-Queste sono…bè…-
Hermione aspettò che continuasse.Quando vide che non
parlava,lo incalzò.-…Sì?- -Bè,ho pensato che…potrebbero essere le
camere…cioè…le camerette-disse Harry con un sorriso.-Per…quando avremo dei
bambini-
Hermione tirò su col naso all’improvviso e l’abbracciò.-Oh,Harry…no
posso crederci che ti sposi-
Ron alzò di nuovo gli occhi al cielo.-Ok,sta bene.Questa è una reazione alla Hermione
Granger-
La battuta alleggerì l’atmosfera che era diventata un po’ pesante,ed Hermione
indicò le ultime tre porte.
-Quelle?-chiese.
Harry sorrise e aprì la terzultima.-Il primo bagno –
-…il primo?Quanti ce ne sono?- -Tranquilla-rispose Harry con una risatina-Sono
soltanto due…ho deciso sempre pensando …ai bambini-
-Credo sia un’ottima idea-approvò Hermione,ed entrò
nel bagno,mentre Ron ed Harry l’aspettavano sulla porta.
-Che ne pensi del colore?-chiese Harry alla ragazza,che
guardava estasiata ogni centimetro della stanza.
Hermione si voltò.-Non è male,anche se il celeste non
è il mio colore preferito.Ma è bello,non c’è che dire.E c’è anche il
gradino!-aggiunse felice,salendolo e trovandosi
davanti la vasca da bagno.
-Ma…aspetta…e la doccia?-chiese poi.
-E’ nell’altro bagno-rispose Harry.-Vieni a vedere.-
Il secondo bagno era rosa,e l’arredamento uguale a quello del bagno
blu,differente solo per il colore e per la vasca da bagno,il cui posto era
occupato da una doccia,anch’essa con sfumature rosa.
-Questo mi piace di più-commentò Hermione,sincera.-E’ più romantico- -Hermione,non mettergli in
mente certe idee gia adesso-disse Ron rabbuiandosi.
Harry sorrise;in realtà,certe idee le aveva avute gia molto prima.
-Manca la stanza più bella-disse,chiudendo dietro di
sé la porta del bagno e mettendo la mano sulla maniglia della porta di fronte.-La camera da letto-
-La camera del peccato-mormorò Ron.-Chissà perché è
la più bella e ci ha messo tanto impegno-
Hermione alzò gli occhi al cielo.
Harry aprì la porta,e la reazione di Hermione fu
immediata. -Harry….io non so che dire.E’bellissima.Ma
come hai fatto?-disse la ragazza,facendo scorrere gli
occhi sulla stanza.
La camera,di un leggero lilla,era la preferita di
Harry.
Era vero;ci aveva messo tanto impegno,strutturandola
esattamente secondo i gusti di Ginny:a nord,con la testata appoggiata alla
parete,un immenso letto a baldacchino era stato posizionato con cura.Affissi ai quattro lati del baldacchino,bianchi e soffici,vi erano i veli,non lasciati liberi,ma
legati con dei nastri rosa,cosicché ricadessero fin sul pavimento.
Il letto era rivestito di un’altrettanta soffice trapunta di raso rosa,terminante anch’essa sul pavimento;morbidi cuscini
dall’aria invitante ,anch’essi ricoperti di raso rosa,completavano il tutto.
Sopra i due comodini,ognuno ad un lato del letto,c’era
una lampada rosata in tinta con il letto.
Un grande armadio bianco era stato posizionato ad ovest della camera,mentre al lato opposto,esattamente da dove proveniva la
luce,un’ampia porta-finestra dava sul balconcino.
-Posso?-chiese Hermione affascinata.
Harry annuì e si voltò per lanciare un sorriso a Ron.
Forse ciò lo avrebbe convinto che sposare Hermione non era poi così male.
Seguirono Hermione sul balconcino,ricoperto di fiori
identici a quelli del giardino,e rimasero a contemplare il verde del piano di
sotto. -Harry,è magnifica-sussurrò
Hermione,e si voltò di nuovo per osservare la camera da letto.-Stupefacente…non
posso credere che abbiate fatto tutto ciò…che hai fatto tutto ciò per lei.Morirà di infarto-
-Spero di no-scherzò Harry.-Prima fammi usare a dovere la camera da letto-
Sentì lo sguardo torvo di Ron addosso e scoppiò a ridere.
-E dai Ron smettila,sai che scherzo-
Ron gli mollò un pugno sulla spalla con una risata.-Amico,ma
ci credi?Tra quattordici giorni ti sposi!- -Già-commentò Harry con un sorriso.
-Altri miseri quattordici giorni e dormirai in un letto matrimoniale-mormorò
Hermione con gli occhi scintillanti.
Ron alzò gli occhi al cielo.
-Io direi di andare.Mamma ci
aspetta per cena,e Ginny si starà chiedendo dove siamo finiti-
-Hai ragione-concordò Harry.
Chiuse tutte le porte e le finestre e si diressero giù.
-Allora,Hermione,ti piace questa casa,eh?-chiese Ron
con fare indagatorio.
-Oh,sì,credo che sia bellissimo sposarsi e andare a
vivere insieme con l’uomo che si ama-rispose lei
sognante.
Harry si voltò dall’altra parte con un sorrisino.Forse parlare con Ron non era stato tanto male.Chissà,magari Ginny gli
avrebbe riservato più coccole del solito quella sera.
Mentre i suoi due migliori amici continuavano a borbottare imbarazzati di
questioni matrimoniali,Harry chiuse con un colpo secco
la porta di casa,voltandosi a guardare il proprio lavoro.
James e Lily l’avrebbero adorata.Ne
era certo.
Sorrise a Ron ed Hermione,e si voltò ad aprire il
cancello,osservando il cielo azzurro,privo di nuvole,sapendo che,da qualche
parte,lassù,i suoi genitori lo stavano osservando,fieri e soddisfatti di quello
che aveva costruito e stava costruendo.
Volevo precisare un pò di cose:
-Mi sono scervellata,e dico sul serio,per trovare una data adatta al
matrimonio,e alla fine,ho scelto quella del mio compleanno,il 15 Luglio…in
fondo,questo particolare lega la storia a me più di quanto non mi stia già a
cuore **
-Ho praticamente
descritto minuziosamente ogni angolo della casa,ma ho
un debole per le villette,scusate **
-Per quanto riguarda
il letto (oltre al fatto che adoro il rosa,ma credo si
era capito XD,ho preso spunto da quello di Summer di
The O.C…si era capito?
Ok,credo
questo sia tutto ^^ Passo ai ringraziamenti per chi continua a recensire :
lily_94:XDDDDD scusa,ma mi viene da ridere…come possono non piacermi le
tue recensioni extra lunghe?Davvero,le adoro!^^Anche a me Ron piace cosi,in
fondo è il suo carattere,e non sarebbe Ron altrimenti!Per quanto riguarda Cho,credo proprio che non si farà più viva (gia scrivere due capitoli su di lei mi ha fatto vomitare
abbastanza :S)…spero che questo capitolo ti sia piaciuto!
Maryrobin:Maryyyyyy!!Che bello non salti mai un
capitolo ^^Nah,ma io lo so qual’ è il tuo preferito
^^Ci si vede sul forum e su msn^^
Potterfanlalla17:XDD approvo pienamente per la crocifissione di Cho XD Ma lo sai che sono rimasta indietro con “la vita è
la vera sfida”?posti cosi in fretta…devo recuperare!Cosi poi ti lascio un commentuccio ^^
Kishadattebayo: grande Ginny,lo ripeterò fino alla morte,davvero,la adoro ^^Per l’azione
ci sto ancora pensando,ma sicuramente non arriverà per il matrimonio…poveri,si
meritano un matrimonio in santa pace ^^Ho notato una ff
tua veramente interessante,appena trovo due secondi di tempo (sono appena
tornata dal mare **) la leggo e te la commento ^^
Germana: Merlino che
odio per Ron che hai XDDL’ho sempre detto che anche Hermione è un po’ pazza,in effetti XDD Grazie **
Uff,sto notando che ogni volta che posto un nuovo capitolo mi dilungo
sempre di più…non andrà a finire che scriverò più di note personali che di
storia?XDD Scherzo ^^
Al prossimo capitolo,dunque (preparatevi,il momento è giunto ^^ ),e ancora
grazie ^^
Capitolo 13 *** E' tempo di matrimonio-1 parte ***
…tadààà
…tadààà!Questa settimana scrivo in rosa,dobbiamo festeggiare l’evento XDSono
davvero felicissima per le recensioni ricevute!Davvero,mi fanno scrivere con
entusiasmo incredibile!Grazie grazie grazie *__*
Allora,fazzoletto alla mano e buona lettura ^^
“E’
tempo di matrimonio” 1 parte
-Spero tu stia scherzando-disse Harry orripilato,il pomeriggio del quattordici Luglio.-Anzi,io pretendo che tu stia scherzando-
-Quante storie-borbottò Ron.-E’
così bello-disse,immergendo in un vaso colmo d’acqua
un giglio bianco.-Per trovarlo ci ho messo una vita-
Harry osservò Ron per qualche secondo,per
capire se scherzava,ma quando lo vide fissare beato il vistoso fiore,spalancò
la porta della sua camera,affacciandosi sulle scale.
-Ginny!-urlò,rivolto verso il
basso.-Vieni subito su!-Sentì Ron sbuffare.
Da sotto provenivano rumori di carta stropicciata.
-Amore è proprio urgente?Sono occupata a riempire gli
scatoloni-disse la voce di Ginny ,dalla sua camera.
-Non è urgente,di più!-sbottò
Harry.
-Che esagerazione che sei-mormorò
Ron,stendendosi sul letto dell’amico.
Poco dopo arrivò Ginny,i lunghi
capelli rossi raccolti in una coda spettinata .-Che c’è?-chiese torva.-Ho
ancora mezza stanza da impacchettare-
-C’è che tuo fratello è un idiota-disse Harry,indicando con il dito il vaso ch…e sostava tranquillo sul
davanzale della finestra.-Quello sarebbe il fiore che domani dovrei mette…re
nel taschino della giacca!-
Ginny spalancò gli occhi e osservò l’enorme giglio,poi si rivolse al fratello.-Stai scherzando,vero?-
Ron aggrottò le sopracciglia.-Non ti piace?-
-Come cavolo pensi che gli entrerà nel taschino??E’ enorme!E poi,si mettono le rose,non i gigli,per l’amor
del Cielo!-
Harry,dietro di lei,guardò l’amico
con aria di vittoria.
-E vabbè,rinnoveremo
la tradizione…taglieremo il gambo-aggiunse in risposta allo sguardo assassino
della sorella.-Ok,procurerò una rosa bianca entro
domattina,promesso-
-Bene-disse Ginny.-Ora torno giù-
Guardò Harry che la fissava,si
avvicinò a lui,mettendosi in punta di piedi,e tenendogli il viso in un mano,gli
posò un tenero bacio sulla guancia.
-Non posso credere che domani vi sposate-ammise Ron dal
letto.-La mia piccola sorellina-
Ginny sbuffò.-La smetterai un giorno di trattarmi come una
poppante?-
-Ah,forse sì.Non
so-
Ginny alzò gli occhi al cielo.
-Vuoi che ti dia una mano?-chiese Harry stringendola.-Io
non ho niente da fare,sto solo annegando nel
nervosismo-
Ginny rise.-No amore,non puoi.Questo è un lavoro che devo fare con mia madre.Lo sai no?Sta tirando fuori tutte le mie vecchie
fotografie e ogni tanto affonda il viso in un fazzolettino con una crisi di pianto.E’ il caso che le stia vicino.-
-Se la pensi cosi-mormorò Harry afflitto.
Ginny sorrise e gli pizzicò la guancia.-Abbiamo tutta la
vita per passare pomeriggi insieme-
-Prima che la situazione si addolcisca troppo-intervenne
Ron balzando in piedi e prendendo Harry per un braccio-io so che cosa possiamo
fare oggi pomeriggio,Harry-
-Bene-disse Ginny con un gran sorriso.-Io torno giù ad
aiutare la mamma a chiudere gli scatoloni…Ron,fai in
modo che mantenga il nervosismo e l’agitazione ad un livello normale,per favore.Ci vediamo prima di cena,ok?-
Detto questo,gli posò un piccolo
bacio sulle labbra e con un sorriso corse giù.
-Sprizza gioia da tutti i pori-mormorò Ron.-Hai
notato?-
-Eh si-sussurrò Harry.-Anche io –aggiunse,a
mò di difesa.
-Ne sono certo,amico-disse Ron
poggiandogli una mano sulla spalla.-Solo che sei leggermente più nervoso,direi-
-Come fa ad essere così tranquilla?-chiese Harry
agghiacciato.-Domani si sposa con me!-
Ron sospirò.-Forza,andiamo-
-Dove?-
-Da Hermione-rispose Ron.
-Cioè?-
Ron sospirò di nuovo.-Harry,basta domande!Infilati quel cavolo di mantello e seguimi!-
Harry lo guardò torvo,poi prese il
mantello,la bacchetta,e seguì l’amico giù per le scale.
La porta della camera di Ginny era aperta,e
mamma e figlia erano impegnate a riempire quello che sembrava il secondo
scatolone di vestiti.
Appena lo vide,la Signora Weasley
gli sorrise con gli occhi umidi.-Ciao,Harry caro-.
Nonostante avesse passato mesi ad occuparsi del minimo
particolare per la cerimonia,negli ultimi tre giorni
Harry aveva osservato di nascosto la Signora
Weasley,accorgendosi improvvisamente della sua tristezza.
Harry aveva capito;anche se Molly
non poteva che essere contenta che sua figlia si sposasse con Harry,vedere la
propria eterna bambina indossare un abito nuziale e sposarsi doveva essere da
una parte anche triste.
-‘Sera Signora Weasley-
-Se ti azzardi a chiamarmi ancora così,Harry,ti
affatturo-lo minacciò lei,scherzando-domani diventerai mio genero,e ancora mi
dai del lei?E poi,mi fai sentire vecchia-aggiunse,scherzando.
Harry sorrise.-Ci proverò…Molly-
-Dove state andando?-si intromise Ginny,mettendo
lo scatolone appena chiuso con il Magiscotch sopra la
scrivania.
-A vedere come procedono i preparativi alla villa-disse
Ron.
Harry lo guardò,offeso.-E perché a
lei lo dici e a me no?-
Ron sbuffò.-Harry,ad essere sincero non mi sembri in grado di capire niente
da una settimana a questa parte-
Ginny lo fissò tanto intensamente da farlo sentire a
disagio.
-Che c’è?-chiese.
Lei scosse la testa.-No,stavo
architettando un modo per distrarti molto ,molto piacevole-disse maliziosa.
La Signora Weasley fece finta di
rivolgere la sua attenzione sulla camera ancora piena per metà,mentre Ron si appoggiava allo stipite della porta
sospirando.
-Andiamo allora?-chiese infine.
Harry annuì dopo aver sorriso alla sua fidanzata,salutò entrambe e si smaterializzarono tutti e due a Villa Mason.
Gia dall’enorme cancello in ferro battuto
,spalancato,si capiva che Hermione e la Signora Weasley avevano
prestato attenzione ad ogni minimo particolare.
Era praticamente rivestito di tulle bianco avvolto a
spirale per tutto il cancello,ma non c’era traccia di
fiori.
Probabilmente sarebbero stati messi il mattino dopo,in modo che non si appassissero.
-Harry,posso dirti una
cosa?-chiese Ron mentre tutti e due scuotevano la testa,meravigliati e
esasperati dal lavoro principalmente svolto da Hermione e dalla Signora
Weasley-Questo sarà il matrimonio che passerà alla storia…e non perché sembra
di stare in una fiaba,ma perché tu sei Harry Potter e lei Ginny Weasley…siete
praticamente ,a mio avviso,l’unica coppia famosa che si ama veramente-e annuì
la testa convinto.-Ma ciò non vuol dire che domani i giornalisti saranno facili
da tenere a bada-
Harry chiuse gli occhi,orripilato.-No,no,non ci penso nemmeno.Nonesiste.Io già volevo una cosa intima,giusto tra noi,e invece ho dovuto invitare tutta quella
gente altrimenti sembrava scortese…-
-Bè,amico,in effetti lo è –ridacchiò Ron.-Quando sei famoso in tutto il mondo magico,o
meglio,semplicemente famoso,è tuo dovere invitare tutte le tue conoscenze,oltre
a familiari e amici.Forza,ti aiuterò io
–aggiunse,notando lo sguardo preoccupato di Harry.-Piuttosto,guardati
intorno:devo fare i complimenti ad Hermione,tutto sommato-
Harry scoppiò a ridere e lasciò vagare il suo sguardo per
tutto il luogo.Stavano attraversando il retro della
villa,dove un lungo tappeto bianco era stato poggiato
tra l’erba verde brillante,senza traccia di fiori,che,a parere di Harry,anche
se non li aveva ancora visti,erano gia abbastanza quelli portati da Hermione e
la Signora Weasley.
-Ronald!Prova a mettere la scarpa sopra quel tappeto e non
ti ucciderò nemmeno con la magia,ma direttamente con
le mie mani,sarà molto più soddisfacente-
La voce minacciosa di Hermione proveniente da dietro il
tronco di un albero fece sobbalzare Ron,che ritirò in
fretta il piede che stava per poggiare sull’immacolato tappeto bianco.
Hermione gli lanciò un’ occhiataccia,il
viso quasi coperto dal tronco dell’albero.
-Che stavi facendo lì dietro?Ci spiavi?-chiese Ron
scioccato,ma lei alzò gli occhi al cielo e rivelò un
enorme fiocco di tulle bianco da dietro l’albero.
-Tentavo di fissare il fiocco,idiota.Io e Molly abbiamo deciso di fissare tutte le
composizioni di tulle questa sera,in modo che
domattina presto dovremo mettere solo i fiori,che gia si rivelano come un
lavoro pesante,dato che ne abbiamo ordinati almeno un centinaio,e creare gli
archi con i palloncini.-
Harry sospirò.Se Ron,portandolo lì con lui,voleva farlo calmare,non ci era
proprio riuscito.
-Harry!-esclamò Hermione lanciandogli un sorriso.-Cosa te
ne pare?-chiese,mostrandogli l’enorme fiocco.-Questo è
uno dei più belli,Molly ci ha messo mezza giornata per
crearlo-
All’improvviso capì dove passasse tutto il suo tempo la
Signora Weasley durante i cinque mesi di fidanzamento.
-Ehm…fantastico Hermione,veramente.Ma…non dovevate fare tutto questo…-mormorò,ma lei
sventolò una mano,felice.
-Oh,Harry…ci si sposa una volta
sola nella vita!E poi,questo sarà sicuramente il matrimonio più atteso
dell’anno!...che figura vuoi fare con tutti quei pezzi grossi del
Ministero?Senza contare che sei tu uno dei membri più importanti,lì…e Ginny è
ormai una giocatrice professionista di Quidditch a livello mondiale…-
-Hermione,per favore,basta-mormorò
Ron tenendosi la testa tra le mani.-Mi stai facendo venire l’emicrania-
Hermione gli lanciò un’occhiataccia,poi
si voltò di nuovo verso Harry.-Una dozzina di giornalisti questo pomeriggio
hanno provato a curiosare,ma i signori Mason li hanno
minacciati dicendo che stavano violando proprietà privata e sono fuggiti a
gambe levate… tu e Ginny non dovete preoccuparvi di nulla,Harry.La situazione è
tutta sotto controllo.Pensate solo a rilassarvi.Mi sembri un po’ nervoso-aggiunse,osservandolo.
-Un po’-ammise Harry,a disagio.
Ron gli diede una pacca poderosa sulle spalle.-Domani
starai meglio,vedrai.In
realtà,ho terminato le idee per farti calmare-aggiunse
dispiaciuto.
-Vorrei Ginny-mormorò lui,sentendo il sangue pompare più velocemente del solito nelle
vene.-Voglio stare con lei-
-Ginny è occupata,Harry-mormorò Hermione dolcemente.-Deve terminare di
mettere via le sue cose,e le ho detto di farsi una
bella doccia che poi ci dobbiamo occupare dell’acconciatura…ma se tu
vuoi,potrebbe venire qui-aggiunse,notando lo sguardo afflitto di Harry.-Molly
tra poco deve venire per vedere come procedono i preparativi,e,conoscendo
Ginny,farà di tutto per poter venire con lei,sapendo che sei
qui-terminò,abbozzando un sorriso.
-Mena male,cosi la smette di
infondermi ansia con quello sguardo.Hermione,ci fai
vedere il resto?-chiese Ron.
-Certo-rispose lei
sorridendo.-Venite-
Seguirono il percorso del tappeto,incredibilmente
lungo,per ritrovarsi in un enorme spiazzo erboso.
Harry rimase a bocca aperta.
-Bè-disse Hermione,dondolando
le braccia nervosa,in attesa del commento di Harry-ti
piace?-
Era gigantesco.Un centinaio e più
di sedie ricoperte di tulle bianco erano state sistemate nell’ultima metà dello
spiazzo,di cui Harry non riusciva a vederne la fine.
Composizioni gigantesche di tulle erano state affisse sulle
chiome degli alberi,sui rami e sui tronchi,che
ondeggiavano al vento.
Dove terminavano le sedie,c’era un
piccolo rialzo,dove il tulle era più numeroso,ma da laggiù Harry non riusciva a
vedere bene.
-Vai vai-disse Hermione.-In fondo,è
lì che tu e Ginny diventerete marito e moglie-
Mentre seguiva il percorso del tappeto,tra
le due ale dello spiazzo,Harry sentì improvvisamente
le gambe molli,come fatte di zucchero,man mano che si avvicinava a una panca,che
si trovava di fronte un tavolo (almeno così sembrava ad Harry),entrambi
ricoperti di tulle e di enormi fiocchi ai lati.
Attento a non sporcare,si sedette
sulla panca,e posò la mano sul lato vuoto,immaginando Ginny,vestita di
bianco,sorridergli e rassicurarlo con i suoi dolci occhi color cioccolato.
-Ok,riformulo la domanda…ti
piace?-
Harry sobbalzò e si voltò .Hermione gli sorrideva,trascinandosi per mano Ron,che guardava a bocca aperta il
paesaggio.
-Complimenti Hermione-sussurrò
Harry.-Sei stata eccezionale.-
Lei scoppiò a ridere.-Grazie,ma
non è tutto merito io .Molly è bravissima ad armeggiare con il tulle.Io mi ci sono infilata dentro più o meno una decina
di volte-
Harry sorrise e si voltò,volgendo
lo sguardo di nuovo all’altra metà dello spiazzo da dove erano arrivati.
-Quello è il lato del ricevimento –disse Hermione in
risposta allo sguardo di Harry.
L’addobbamento era uguale a quello dello spiazzo per la
cerimonia, ma con tanti tavoli tondi ricoperti di seta bianca e sedie di tulle
bianco.
Il piccolo laghetto,che brillava
alla luce del sole del tardo pomeriggio,conferiva un aspetto magico al tutto.
-Sai Hermione-disse Ron annuendo
convinto-hai fatto proprio un ottimo lavoro..Considerando
il tempo che tu e mia madre passavate insieme,credevo che uscisse fuori una
cosa un tantino vistosa…invece il risultato è a dir poco stupefacente.E’
semplice e bello.Brava-
Hermione arrossì incredula dalle parole serie di Ron e gli
gettò le braccia al collo.-Oh,Ron,ti amo così tanto!-
Harry sorrise e fece l’occhiolino a un sorpreso Ron.
-Ma,amore mio,prima di dire quello
che hai detto,dovevi aspettare domani mattina-aggiunse Hermione con un sorriso
diabolico.-Sai,la parte maggiore spetta ai fiori e ai
palloncini-
Harry cercò di non memorizzare l’ultima parte di quella
conversazione.
-Allora-continuò Hermione tirando fuori dalla borsa che
portava a tracolla una piuma e una piccola agenda stra-gonfia
.
La aprì e cominciò a sfogliarla velocemente.-L’allestimento
è terminato.Devo ancora andare a ritirare il vestito
da damigella per me e Luna…-
-Ancora non hai detto a Ginny che è lei l’altra
damigella?-disse Ron incredulo.-Non credi che ormai debba saperlo?-
Hermione alzò gli occhi al cielo.Tu
le sorprese proprio non sei capace a farle.-
Poi,sotto lo sguardo severo dei
due ragazzi,si sciolse.-E va bene,e va bene,glielo
dirò stasera!-disse con uno sbuffo.-Ora devo andare,ho
moltissimo da fare ancora-
-D’accordo-disse Ron.-Non ti
stancare troppo,però,mi raccomando-
-Sta tranquillo-disse lei con un sorriso,e
si congedò con un bacio per Ron e un abbraccio ad Harry.
-E ora,che facciamo per passare il
tempo?-chiese Harry disperato,guardando il sole al tramonto.Sperava
che fosse passato più tempo.L’attesa lo stava
lentamente divorando.
-Amoreggi con me?-suggerì una voce dietro le sue spalle,ed Harry si voltò con un balzo.
Ginny stava camminando a passo affrettato verso di lui,dietro di lei una contrariata Signora Weasley.
-Ginny!-urlò Harry aprendo le braccia per accoglierla.
Ginny sorrise e gli gettò le braccia al collo-Sai,un conto è quando stai in casa a due piani sopra di me,un
contoè quando te ne vai.Oggi
non voglio starti lontana-
-Neanche io-sussurrò lui,sfiorandole
il naso con il proprio.Lei chiuse gli occhi e
appoggiò la sua fronte a quella di Harry.
Quel magico momento fu interrotto dal biascicare seccato
della Signora Weasley.
-Questi giornalisti.Ne abbiamo
beccati due fuori che appena hanno visto Ginny le si sono
praticamente buttati addosso.Tra poco non cadeva per terra.E fortuna che Audrey è sua cognata e ha chiesto
riservatezza ai suoi colleghi.Invece no,continuano a cercare di infiltrarsi…dovremo riempirlo di
incantesimi quando andremo via,Harry,stasera…-
Ginny riaprì gli occhi e guardò la madre da sopra la spalla
di Harry.-Mamma,calmati.I
signori Mason abitano qui,non possono violare la
privacy delle altre persone-
La Signora Weasley la fissò,fece
un bel respiro e si sedette su una sedia.-Però-disse.-Hermione
ha collocato bene i fiocchi.Che brava ragazza-
-Sì,devo ammettere che è un ottimo
lavoro-approvò Ginny sorpresa.-Credevo di aspettarmi di peggio-
-Già-disse Harry con un
sorriso.-Sono sorpreso anche io –
Poi,inaspettatamente,la prese per
le gambe e la sollevò in aria.Ginny lanciò un
gridolino e si aggrappò al suo collo.
-Ma sei scemo?Mi hai fatto prendere un colpo!-esclamò,mentre la Signora Weasley e Ron alzavano gli occhi al
cielo.
-Voglio solo provare una cosa-disse Harry ridendo.
E si incamminò di nuovo lungo la fila di sedie con Ginny in
braccio,poggiandola poi sulla panca dove si era seduto
lui prima.Poi si mise di fronte a lei e si inginocchiò
fino a trovarsi alla sua stessa altezza,prendendole le
mani.
-Pensa che tra poche ore saremo qui a diventare il signore
e la signora Potter-sussurrò,fissandola
negli occhi,ma notando che la Signora Weasley e Ron erano misteriosamente
spariti.
-Già-rispose lei,un sussurro
emozionato.-Però sono ancora giovane per essere chiamata signora!-
Harry rise.-Eh no.Tu sarai la
signora Potter.Sarai Ginny Potter.Anzi,guarda come
suona bene così:Ginevra Potter.Non è bellissimo?-
Ginny sorrise dolcemente ed Harry notò un po’ di rosso
imporporarle le guance.-E’…strano-
-Strano?-
-..sì-ammise lei abbassando lo
sguardo.-E’ talmente bello che non riesco a credere che stia accadendo davvero.Domani a quest’ora sarò sposata…con te!Con Harry!Con
il mio Harry!Quello che mi ha baciato davanti l’intera sala comune di
Grifondoro!-
Harry rise-Domani a quest’ora non sarai neanche più una
donna innocente,credimi…-
Uno schiaffo lo colpì in piena faccia.-Idiota-
Harry si massaggiò la parte dolorante.-Era un dato di
fatto-
Ginny alzò un sopracciglio.-Ah,sì?Poniamo
il fatto che io mi rifiuti domani di fare quello che vuoi fare:come la
metteresti?-
Harry la guardò orripilato.-Che
cosa?No,non puoi farlo!Tu sarai mia
moglie!Perciò,domani sera…-
-…giocheremo a Sparaschiocco nella
nostra nuova casetta che non so nemmeno com’è fatta-concluse lei con un sorriso
diabolico.-In fondo,è molto educativo sai?Questa
tradizione…la prima notte di nozze deve essere consumata…è un po’ troppo vecchia.Giocare a Sparaschiocco
sarà più divertente,credimi-aggiunse,seria.
Harry aspettò che lei scoppiasse a ridere della propria
battuta,ma la risata non arrivò.
-Che c’è?-chiese lei tormentandogli un ciuffo ribelle.
-Sto aspettando che tu dica che stai scherzando-
Ginny lasciò andare il ciuffo e lo guardò.-Guarda che non
era una battuta.Dicevo sul serio-
Harry rimase a guardarla scioccato,mentre
lei si mordeva il labbro.Alla fine,scoppiò
a ridere.
-Amore mio !-esclamò,facendogli
poggiare il capo sulla sua spalla.-Sei troppo tenero quando fai quella faccia!-
Harry rialzò su la testa e si passò una mano tra i capelli,guardandola offeso.
-Naturalmente scherzavo-sussurrò lei accarezzandogli il
braccio-Domani sera faremo tutto quello che vuoi-aggiunse all’orecchio del
ragazzo,baciandogli una guancia.
Fortunatamente,in quel momento
spuntò fuori Ron,che fermò Harry dall’improvvisa voglia dimangiare la sua fidanzata.
-Dobbiamo andare-disse lui,guardando
Harry circospetto.-Che succede?Hai una faccia…-
Ginny gli fece l’occhiolino e gli passò davanti facendo un
sorriso malizioso e prendendo il braccio del fratello.-Dimmi un po’,Ron,tu sai qualcosa di questa casa dove andrò a vivere?-
-Dove andremo a vivere-puntualizzò Harry,dopo
aver cercato di scacciare dalla sua mente immagini non molto innocenti di
Ginny.
Ginny si voltò verso di lui.-Esattamente.Hai
intenzione di dirmelo stasera?-chiese,quasi
offesa.-Dovrei portare i miei scatoloni-
-Ci pensa,Ron,sta tranquilla-ribattè Harry con una risata,quando vide Ginny
mettere il broncio.Probabilmente quella degli scatoloni
era un’ottima scusa per andare a sbirciare la casa.
-Direi che è ora di tornare.Ci
stanno aspettando tutti per la cena,mamma è andata via
prima.Sicuramente ora è rinchiusa in camera di Ginny
a piangere sfrenata…-
Ginny alzò gli occhi al cielo.-Questa situazione è un po’ assurda.Voglio dire,capisco le
lacrime,ma addirittura così tanto!Mica vado a vivere in un altro paese!Mi
sposo!-
Ron annuì convinto.-Esatto.Ma
vallo a dire alla mamma-
Quando arrivarono alla Tana,trovarono
in effetti una Signora Weasley con gli occhi un po’ rossi ai fornelli.
Con gran sorpresa di Harry,vide
tutti i componenti della famiglia seduti fuori in giardino,a tavola,ad aspettare
la cena.
-Wow!Come mai tutti qui?-chiese Ginny sorpresa,sedendosi tra il padre ed Harry.
George,impegnato a spiegare a
Victoire e Teddy la funzione dei Torroni
Sanguinolenti,con grande disappunto di Fleur,alzò una mano e rise.
-Sorellina,credevi davvero che non
venissimo a consumare l’ultima cena con te,casta e pura?-
Ginny arrossì ed evitò lo sguardo del padre,che fece finta di non sentire.-George,ti avverto,se sei venuto per…-
-Scherzavo,scherzavo!-si difese
lui alzando entrambe le mani ridendo.-Davvero,abbiamo
pensato che ti avrebbe fatto piacere passare questa serata con tutta la tua famiglia.Anzi,che vi avrebbe fatto piacere-marcò
lui,guardando anche Harry.
-Jinnì,demain sarai una donna sposata.Cambieràtutto.Tudoispasser le soiravecnous!-aggiunse
Fleur,tamponandosi gli occhi con un fazzolettino ricamato.
-Davvero,siete stati molto carini-disse
Ginny sorpresa-non me lo aspettavo-.
-Naturalmente-disse il Signor
Weasley.-Noi Weasley sappiamo fare le cose molto bene-
-Sì,ma da domani tu non sarai più
una Weasley-fece notare Bill.-Harry,trattala
bene,mi raccomando.E’ affidata a te-
-Puoi starne certo,Bill-ribattè Harry immediatamente,serio,rivolgendosi anche
al Signor Weasley.
Ginny sbuffò.-…”trattala bene”,”è
affidata a te”…sapete,cominciate a darmi sui nervi-
Tutti risero e puntarono la loro attenzione sulla Signora
Weasley che arrivava con una pentola enorme.
-Ed Hermione dov’è?-chiese Angelina all’improvviso,notando l’assenza della ragazza.
Ron alzò gli occhi al cielo.-Non lo so,ha
detto che aveva ancora molto da fare-
-Si è impegnata molto,eh?-disse
Audrey,prendendo in braccio Molly e costringendola a indossare un
bavaglino.-Molly,basta frignare,mettiti il bavaglino
altrimenti stasera niente biscotti!-
La piccola obbedì immediatamente.
-Zio Harry!Zio Harry!-
Harry si voltò e vide il suo figlioccio,la
cui testina spuntava di poco dal tavolo,allargare le braccia verso di lui.
Harry sorrise e lo fece sedere sulle sue ginocchia.-Ehi,piccolino!Allora?Sei pronto domani a portare le fedi a me e
zia Ginny?-
Il piccolo sorrise e incrociò le braccia al petto.-Zio Harry,non sono più piccolino.Adesso so
anche pronunciare tutte le lettere dell’alfabeto!-
Ginny si voltò e fece una carezza sulla guancia del
bambino.-Hai ragione,Teddy,sei
un ometto adesso vero?Diglielo un po’ a questo qui,che si crede tanto
grande-disse con una risatina,rivolta ad Harry.
-Victoire invece non riesce ancora a pronunciare la r
–disse compiaciuto,a bassa voce.-Ma si vergogna ad
ammetterlo-
-Gualda che ti ho sentito!-disse la piccoletta,dall’altro lato del tavolo,muovendo i boccoli argentati.
La serata passò così,tra scherzi e
discussioni più disparate sugli affari interni del Ministero,fino a quando
Molly non cadde addormentata sul giardino dove stava giocando con i cuginetti.
-Direi che è ora di andare a casa-disse Percy,prendendo in braccio la figlia e mettendosela sulla spalla.-Domani
ci aspetta una giornata intensa,e Ginny ed Harry
devono riposare stasera-
-Esattamente-approvò George.-Sono d’accordo con te,fratellino.E poi,devono caricarsi
anche per domani sera,non credo che dormiranno molto…ahi,Angelina,fai male!-
-Così la prossima volta ti impari
a farti i fatti tuoi-ribattè lei,infilandosi il
mantello.
George sbuffò e diede una pacca sulle spalle a Harry.-Mi
raccomando,cognato,cerca di non essere troppo nervoso
questa notte-
Harry sorrise e lo rassicurò,ma in
realtà era già più nervoso di quanto dasse a vedere.
Quando rimasero solo lui,Ginny,Ron
e i Signori Weasley,poteva permettersi di dare sfogo al suo nervosismo.
-Sicura che sia tutto apposto?-chiese per la centesima
volta alla fidanzata, tranquillamente impegnata in salotto a fargli le coccole.
-Sì,si e ancora sì-mormorò lei senza staccare le labbra dal suo collo.-Sei assurdo,perché non ti calmi?-
-Veramente quella assurda sei tu,primo
perché ti stai divertendo a torturarmi questa sera,secondo perché non è
assolutamente normale che tu sia così calma poche ore prima del tuo
matrimonio…riesci a trovare una giustificazione a tutto questo?-
Sentì il sorriso di Ginny sul collo e poi le sue labbra
sulla gola.Si sforzò di mantenersi lucido.
-Ti amo-sussurrò lei tra un bacio e l’altro.-Può esserci
una giustificazione più ottima di
questa?-continuò,infilando una mano sotto la camicia di Harry.
Lei alzò il viso e gli accarezzò la pancia.-E dai,mi diverto a vederti cercare di fare l’indifferente alle
mie coccole,anche perché non ci riesci-
-Quanto sei diabolica-sussurrò
lui,cercando di levarle la mano.
-Ginny!E’ arrivata Hermione!-
La voce incredibilmente vicina della Signora Weasley fece
sobbalzare Harry che prese Ginny per i fianchi e la fece mettere seduta al
proprio fianco,rimettendo a posto la camicia e
assumendo un’aria innocente.
Ginny alzò gli occhi al cielo e si mise composta,proprio mentre la Signora Weasley fece ingresso con
Hermione e Ron al seguito.
-Eccoti!-esclamò Hermione con voce squillante,poi vide anche Harry e orripilata
guardò l’ora.
-Oh,meno male!Non è ancora la
mezzanotte…ma dico io ,non riuscite a stare separati nemmeno per poche
ore?Ginny,non puoi vederlo la notte prima del matrimonio!Fortuna che sono
arrivata in tempo!Avete precisamente cinque minuti per salutarvi e poi “arrivederci,ci
si vede domani,quando diventerai mia moglie!”...chiaro?-
Ginny sospirò e si alzò.-A
proposito,vorrei sapere chi sarà l’altra damigella-
Ron lanciò un’occhiata alla fidanzata,che
esitò-Te lo dico dopo.Mi
sono messa d’accordo con tua madre,questa sera dormo
con te…devo assicurarmi che tu dorma bene,non vorrei avere un ostraccio
domattina al posto della mia amica.E poi,dobbiamo
riprovare l’acconciatura-
-Sempre la solita esagerata-
-Sarà anche così,ma ci tengo.Ora,vi lascio questi ormai tre minuti di intimità.Ci vediamo di sopra,Ginny.Devo
andare a controllare di nuovo l’abito da sposa-
Detto questo,si avviò in cucina
seguita dalla Signora Weasley e da uno spaesato Ron.
Quando il silenzio calò nella stanza,Ginny
fece un sospiro emozionato e si alzò in piedi,stirandosi.
-Bè…-iniziò.
Harry si alzò anche lui.-Allora…-
-Ci siamo-concluse lei con un sorriso.-Cavolo,ci siamo davvero-
-L’avresti mai detto?-sussurrò lui,prendendole
le mani.
-Mmmm…-mormorò Ginny.-Forse sì,forse no.Ma sta per succedere…tra poche ore sarò tua moglie!-
Harry scoppiò a ridere e la strinse a sé.-Riposa bene,mi raccomando.Domanidevo far invidiare qualsiasi uomo presente alla cerimonia-
Ginny ridacchiò.-Veramente,qui
quello che dovrebbe rilassarsi sei tu.Io sono
tranquillissima-
Harry sospirò.-In effetti,hai ragione.Mi sono fatto prendere un po’ dal panico ultimamente.Però poi quando sto con te tutta l’ansia…svanisce-
-Ho i superpoteri,io-disse lei scherzando,poi
sospirò e gli stampò un tenero bacio sulle labbra.-Buonanotte,Harry-
-‘Notte,Ginny-ricambiò
lui,e le accarezzò la guancia con un sorriso,poggiando le labbra sulla sua fronte.Ginny si divincolò dall’abbraccio e si avviò di là.Era sul primo gradino in cucina,stranamente
vuota (Harry era certo che gli altri volessero lasciargli un po’
d’intimità),quando la chiamò.
-Ginny?-
Lei si voltò,sorpresa.-Sì?-
Harry la fissò dolcemente.-Ti amo-
-Ti amo anch’io,Harry-
E con queste parole e un ultimo sorriso svanì nel buio
delle scale.
Harry fece un gran sospirone e si riempì un bicchiere d’acqua.Dare la buonanotte a Ginny era stato un gesto
memorabile:quella sarebbe stata l’ultima notte che
avrebbero passato separati,da fidanzati.Da domani
sera,la loro vita avrebbe preso una strada totalmente
diversa,che avevano deciso di percorrere insieme.
Mentre beveva quasi come un assatanato,vide
la Signora Weasley scendere velocemente le scale,un abito da cerimonia verde
acqua tra le mani,che trasportava giù con fatica.
-Oh,Harry,caro…ancora qui?Ginny è
andata di sopra?-
Harry posò il bicchiere sul lavandino e soccorse la sua quasi-suocera,sfilandole il
vestito dalle mani e poggiandolo sul tavolo,o meglio,sul poco spazio libero del
tavolo.
-Grazie-mormorò lei.
-Niente,si figuri.Ora vado
anche io.Credo che Ron mi stia aspettando….sì, Ginny
è andata-disse tutto d’un fiato.
Molly sorrise.-Bene,sono sollevata.Una buona dormita non può che farle bene.Anche se con Hermione in giro credo che non vedrà il
letto prima delle due di notte,e Ron mi ha gentilmente
chiesto se domattina posso mettere da parte una rosa bianca per te.SantaMorgana,crescerà mai?-
Harry soffocò una risata e la guardò.Si
tormentava le mani.Era emozionata,lo
si capiva da un chilometro di distanza.
Parlarono all’unisono.
-Signora Weasley,io…-
-Harry,io…-
Entrambi sorrisero e si azzittirono.-Prima lei-disse Harry
gentile,sempre sorridendo.
La Signora Weasley ridacchiò,imbarazzata.-Ancora
con questo “Signora Weasley”?Non c’è proprio niente da fare,eh,Harry?Bè,volevo soltanto dirti che…sono veramente felice,per te e
mia figlia.Sai bene che ci speravo molto in voi due,da molto,molto,moltissimo tempo.So
che Ginny è perfettamente in grado di badare a sé stessa,ma
sono una mamma,e una mamma si preoccupa sempre per la propria figlia…e non
posso che essere sollevata che sia capitata con te,Harry.Mi raccomando,prenditene cura.E’ speciale,dovresti saperlo-
Harry si gonfiò il petto e la guardò ,più
serio e deciso che mai.-Stia tranquilla,Molly.Con me sarà
al sicuro.Me ne prenderò cura ogni singolo istante
che passeremo insieme.La proteggerò da tutto ciò che
potrebbe essere pericoloso per lei.Laamo,Molly,tantissimo.-
A quel punto,la Signora Weasley
scoppiò in un pianto disperato e si buttò tra le braccia sorprese di
Harry,singhiozzandogli sulla spalla.Poteva sentire i lacrimoni inzuppargli la maglietta.Di
rado aveva assistito a certi pianti della Signora Weasley.Con gentilezza le battè premurosamente sulla spalla,senza
sapere bene cosa fare.
-Ti ho sempre voluto bene…come un figlio…sempre.Mai avuto esitazioni.E
voglio che tu sappia,anche se probabilmente gia lo
sai,che è ancora così.Puoi contare su di noi sempre,Harry,sempre-singhiozzò,fissandolo con gli occhi bagnati.
Harry annuì commosso e l’abbracciò fino a quando lei non si
calmò e si staccò da lui.
-Bè,direi basta con le lacrime-disse con un
sorriso,asciugandosi gli occhi.-Altrimenti per domani cosa mi resta?-
Anche Harry sorrise e lasciò cadere lo sguardo sull’abito,che sembrava particolarmente costoso,riposante sul tavolo.Harry era quasi certo che appartenesse alla Signora
Weasley;sembrava lo stesso che aveva indossato al matrimonio di Percy,per fare bella figura con tutti i colleghi del
figlio.
-Oh,serve giusto un’ultima
stirata,l’avevo appeso male nell’armadio e si è sgualcito-disse in risposta
allo sguardo di Harry con una risatina.-Quello di Arthur non si è rovinato
nemmeno un po’,incredibile-
Harry annuì con un sorriso e lanciò un’occhiata verso le scale.Nonostante il nervosismo,cominciava
ad avvertire addosso anche la stanchezza.In fondo,era stata una giornata molto lunga,e domani lo sarebbe
stata ancora di più.
-Vai a letto,caro.Hai
bisogno di riposo anche tu.Non voglio avere due
cadaveri come soggetti delle foto domani-disse Molly scherzando.-E calmati,andrà tutto bene-
Harry annuì di nuovo e,dopo averle
lanciato un ultimo sguardo,cominciò lentamente a salire i gradini delle scale.
Al primo piano,davanti la porta
della camera di Ginny,si arrestò.La tentazione di
aprire quella porta era veramente forte,ma doveva
resistere.
Sentiva dei rumori di sottofondo;probabilmente,Hermione
le stava facendo fare un’ultima prova del vestito.
Sospirando,continuò a salire le
scale e stava per aprire la porta della sua camera quando guardò quella di
fronte,dove dormiva Ron.
Il suo amico era ancora sveglio?Indeciso,stava
per mettere mano sulla maniglia della porta,quando poi decise che avrebbe
parlato con lui domattina.In fondo,era
sicuro che si sarebbe svegliato molto presto,e la cerimonia sarebbe cominciata
alle undici e mezzo.Ci sarebbe stato tutto il tempo
per parlare.
Di che cosa,poi,non lo sapeva
neppure.
Perciò,si voltò e aprì la porta
della sua camera,sussultando quando vide che non era vuota.
-Sorpresa!-disse Ron con entusiasmo,seduto
su una brandina che aveva sistemato alla bell’è meglio vicino alla finestra.
-Ron! –esclamò Harry,chiudendo la
porta dietro di lui e avvicinandosi all’amico.-Cosa…?-
-Andiamo Harry,credevi davvero che
ti avrei lasciato dormire da solo questa notte?Conoscendoti,ti saresti rigirato
nel letto fino all’alba,per poi presentarti con due occhiaie più viola di
quelle di un vampiro…ed Hermione sinceramente me la vorrei tenere
buona-concluse,con un sorriso.
Harry scosse la testa con un sorriso e si infilò il
pigiama.
-Sicuro di stare bene?-chiese Ron,osservandolo
attento.
Probabilmente era in attesa di una sua crisi di panico.Ma,stranamente,Harry si sentiva tranquillo,così
annuì e Ron si calmò,stendendosi sui cuscini.
Harry si sporse per spegnere la luce e in un attimo il buio
inondò la stanza.
Per qualche minuto,restarono
entrambi in silenzio;da sotto,si poteva udire la voce autoritaria di Hermione
che ordinava a Ginny di infilarsi sotto le coperte.
Poco dopo,non si sentì più nulla.
-Come ci si sente?-sussurrò Ron,dopo
un po’.-Ad essere a due passi dal matrimonio,intendo-
Harry fece un sospiro e lasciò che l’aria calda proveniente
dalla finestra aperta lo accarezzasse sul viso.
-Bè…nervosi-
Sentì lo sguardo di Ron sul viso.Si
spiegò meglio.
-Nervosi perché ci si sta incamminando verso un futuro a due.Dopo domani,tante cose
cambieranno per me,Ron.Avrò una famiglia da mantenere.Si
può dire che…che fino ad ora mi sono sempre considerato un ragazzo…credo che da
domani mi sentirò per la prima volta veramente uomo-
Sentì Ron sospirare.-Sai,Harry,ho
riflettuto molto su me…ed Hermione-
Harry aspettò che proseguisse,ma,visto
che Ron non parlava,fu lui ad esortarlo a parlare .
-Allora?-chiese.
Ron sospirò nuovamente.-Non credo di essere pronto Harry…ti
prego,non fraintendermi.Amo
Hermione,ed è lei la donna giusta per me,ma non me la
sento ancora di …condurre una vita di questo genere.Sicuramente
un giorno accadrà,ma…non ora-.
Harry annuì lentamente.Non era
del tutto una sorpresa.Sapeva che per Ron era ancora
troppo presto cominciare a parlare di matrimonio.In
fondo,anche se lui ed Hermione erano insieme dallo
stesso tempo di lui e Ginny,non avevano avuto lo stesso “affiatamento”nel
rapporto,o,meglio,era il loro rapporto che doveva ancora crescere.
Harry si immaginava Ron ed Hermione sposati:probabilmente,l’amico avrebbe trascorso tutte le notti sul
divano di casa sua e di Ginny.
Non erano ancora pronti.
-Fai bene-disse infine.-Il
matrimonio è una cosa importante,non bisogna prenderlo alla leggera-
In lontananza sentirono alcuni passi.Probabilmente
era la Signora Weasley che si stava dirigendo a letto.
Harry ripensò all’abbraccio materno avvenuto pochi minuti fa.Sarebbe stato capace di essere un genero alla sua
altezza?
-Direi che è ora di dormire,Harry-disse
Ron,più tranquillo,ora che aveva confessato i suoi timori all’amico.-Domani ci aspetta una gran giornata,e io devo svegliarmi alle sei per
portare tutti gli scatoloni di mia sorella e aiutare gli altri con i fiori e i
palloncini-
-Non ci pensa Hermione?-chiese Harry sconcertato.Gli
parve strano che Hermione mancasse ad un avvenimento tanto importante,dopo aver capitanato l’intera organizzazione del
matrimonio.
Ron fece un grosso sospiro.-No,ha
detto che lei deve pensare alla sposa.PoveraGinny.Uscirà non poco stressata.E
inoltre deve arrivare Luna.Chissà se Hermione glielo
avrà gia detto…-
-Fammi capire-disse Harry cercando di controllare il tono
della sua voce.-Io trascorrerò le ultime ore della mia vita da nubile solo,qui dentro,perché non mi è concesso vedere la sposa,a
rigirarmi nell’ansia e nel panico?-
Sentì lo sguardo colpevole di Ron.-Ma
no,amico.Dopo torneremo
tutti qui.Per le dieci e mezzo dovremmo aver finito.Sai,alcuni giornalisti
vorranno scattare fotografie,e cominceranno ad arrivare gli
invitati…tranquillo,Harry.Non ti abbandoneremo-
Potè quasi percepire il sorriso di Ron nell’oscurità,e,involontariamente,sbadigliò,gesto che non sfuggì
all’amico.
-Ora dormiamo.Questa volta
veramente,però-
Harry annuì,respirò a fondo,e si
voltò dall’altra parte. Sentì di nuovo una scarica di nervosismo pervaderlo.
Cercando di controllare il respiro,mentre
si addentrava sempre di più nel mondo dei sogni,finalmente percepì per la prima
volta la consapevolezza di quello che stava per fare.
-Ginny,tesoro,sicura di stare
bene?-chiese la Signora Weasley alla figlia,osservandola preoccupata.
Certo,era il giorno delle sue
nozze,era naturale che si sentisse vagamente…agitata.Ma
la ragazza non aveva spiccicato parola praticamente per tutto il mattino.
Hermione l’aveva fatta entrare a forza nella doccia,aveva provveduto a infilarle la biancheria intima e una
vestaglia;poi,con dolcezza infinita,l’aveva portata giù ,dopo essersi accertata
che Harry ancora dormisse,e l’aveva fatta accomodare sul letto,mentre la
Signora Weasley le aveva posato un vassoio carico di frittelle sulle gambe.
-Ginny,forza,non puoi andare a
sposarti a stomaco vuoto-la implorò Hermione,poggiandole dolcemente una mano
sulla spalla.-Devi essere in forze-
-Hermione,sto benissimo così-ribattè lei decisa.-Davvero,sto
bene-ribadì,rivolta all’amica e alla madre-sono soltanto un po’ agitata.Tuttoqui.Ma non sono in
crisi di panico,isterismo o in stato catatonico.Ora le frittelle non mi vanno,le
mangerò più tardi,ok?-
Le aveva messe in riga per bene.Entrambe
sospirarono,poi Hermione le fece cenno di alzarsi e di
accomodarsi alla sedia che era stata sistemata di fronte lo specchio sull’anta
dell’armadio.
Alzandosi,Ginny notò per la prima volta un vasto
assortimento di oggetti per capelli sulla sua scrivania.
Inorridita,si voltò verso Hermione.
-Hermione,cos’è quella roba?Non avevamo scelto…-
-Tranquilla-la interruppe Hermione con una risata.Lì in mezzo ci sono gli accessori anche per me e
Luna.Calmati-
Ginny fece un gran respiro e si sedette.Hermione
cominciò ad armeggiare con la spazzola,mentre sua madre tirava fuori
dall’armadio il tanto atteso abito da sposa,coperto da una pesante busta
spessa.
Sua madre tirò giù la lampo e la
gonna del vestito venne fuori,lentamente,fino a quando non fu libero del tutto
della sua protezione.
Rimase a guardarlo,affascinata.Sua madre aveva fatto un ottimo lavoro.
Durante il periodo del loro fidanzamento,sui
giornali non uscivano altro che ipotesi sul tipo di abito che lei,Ginny
Weasley,futura moglie del Bambino Sopravvissuto,avrebbe potuto indossare al suo
matrimonio.
Alcuni erano veramente fuori controllo.Se
ne ricordava ancora uno,di cui era stata a ridere per
una mezz’ora buona.
Una enorme gonna merlettata,che probabilmente l’avrebbe fatta
assomigliare più ad una balena che a una sposa,e un ridicolo velo bianco
che,volendo,avrebbe potuto prendere il posto del tappeto bianco.
Ma no.Il suo,di
abito,era fantastico.
Appariscente,ma non troppo.
Raffinato,ma non troppo.
Elegante,ma non troppo.
Era semplicemente…bello.E sapeva
che a Harry sarebbe piaciuto.
Mentre Hermione passava qualcosa di viscido sulla base dei
suoi capelli,cominciando a creare l’acconciatura,si
perse ad osservare il suo abito.
Il corpetto,ricoperto di piccole
perline,formava uno scollo a V e finiva ad allacciarsi dietro la schiena.Lo aveva provato così tante volte,che,anche
se non lo aveva indosso in quel momento,sembrava quasi che lo stesse gia
indossando.
La gonna,invece,era un altro caso.Era molto più…raffinata.Hermione
l’aveva custodita con cura,e gliel’aveva fatta provare
due volte soltanto,per paura che si rovinasse.
Era gonfia,ricoperta interamente
di piccole balze che la facevano quasi sembrare della panna montata.
Sorrise,di fronte quel paragone
;la sua gonna doveva valere molto,molto più di semplice panna montata.
Le scarpe,fortunatamente,non erano
granché:semplice decolleté bianche con un tacco che rientrava nella norma.Hermione aveva voluto prevedere qualsiasi tipo di
caduta.
-Ginny,mi stai ascoltando?Abbassa
la testa-disse Hermione scuotendola leggermente.
Ginny sobbalzò e fece come le era stato detto,e scorse di sottecchi la madre che guardava commossa
l’abito.
Era la sua impressione,o
nascondeva qualcosa dietro il braccio?
Quando finalmente potè rialzare la testa,senza
curarsi nemmeno di guardarsi allo specchio,guardò fisso la madre.
-…mamma?-
-Sì?-disse lei,con un tono di voce
strano.
Ginny aggrottò le sopracciglia-Che cosa nascondendo lì
dietro?-
La Signora Weasley si dipinse sul volto un’aria
innocente.-Niente!-
Ginny inarcò un sopracciglio.-Dai
mamma,non fingere con me,sai che non ti riesce.Sputa
il rospo-
Anche Hermione sembrava non sapesse niente.Guardava
la Signora Weasley ,la spazzola immobile nella sua
mano.
-Oh,ok,va bene-sbottò infine la
donna,e tirò fuori il braccio dalla schiena.Teneva,chiusa
nella mano,una scatola di velluto blu.
-Che cos’è?-chiesero all’unisono Ginny ed Hermione,sorprese.Poi,all’improvviso,Ginny
comprese.
-Oh,no!-urlò tirandosi in
piedi.-Io la tiara di zia Muriel non la metto!Ci è
gia passata Fleur…-
-Shhhh!!-disse la signora
Weasley poggiando la scatola sul bordo del letto di Ginny e mettendo le mani
sulle spalle della figlia.-Non è la tiara di zia Muriel!-
Ginny tacque,sorpresa,e si
risedette.-Non…è…?Ma io credevo…-
Hermione sospirò e cominciò di nuovo a lavorare con i
capelli.
-In effetti,è una tiara-si
corresse la Signora Weasley.Ginny si raddrizzò.
-Mamma,abbiamo gia parlato di questo-disse lei.-Non voglio niente di pomposo in testa.Già Hermione con questa acconciatura sta esagerando…-
-Ma per favore,era la più semplice
che c’era sul catalogo!-esclamò lei,alzando gli occhi al cielo.
-Certo,perché le altre erano tutte
quelle usate da tutte le persone che ora si trovano sulle figurine delle Cioccorane-ribattè lei aspra.-Mogli di maghi famosi in
tutto il mondo,streghe stra-ricche di celebrità…-
-Ehm,scusa se te lo faccio
notare,ma tu non ti stai sposando esattamente con una persona anonima- mormorò
Hermione timidamente.Tacque un secondo,poi aggiunse.-Anzi,nemmeno lui si
sta sposando esattamente con una donna anonima-
Ginny sbuffò esasperata e si rivolse alla madre.-Comunque,dicevamo…non voglio nulla di sofisticato,mamma.E’ gia troppo anche il vestito…-
-Ora ha da ridire anche su quello…-borbottò Hermione.
Ginny fece finta di non sentirla.
-Ma,tesoro,in realtà…io ci terrei
molto che tu la indossassi-mormorò la Signora Weasley con gli occhi
lucidi.-Questa è la mia tiara-
Ginny alzò gli occhi,sbalordita.-Che
cosa?-
La Signora Weasley sorrise,mentre
anche Hermione porgeva la sua attenzione alla donna.
-Me l’ha regalata tua nonna.E’
nella nostra famiglia da generazioni,sai?Ci si è
sposata anche lei,ed in seguito io.E’ molto antica,ed estremamente preziosa…non capita di tirarla fuori molto
spesso-confessò,lasciando che una lacrima le rigasse la guancia.
Ginny si sciolse di fronte quell’espressione.
-Ma,pensavo…ecco,di mostrartela.Se non vuoi indossarla,non
fa niente,davvero.Sei molto nervosa questa mattina,e probabilmente dovrei lasciarti in pace.Ma
se vuoi vederla…
-Certo che voglio-mormorò lei,con
voce dolce ma decisa.Bloccò la mano di Hermione che
aveva cominciato ad occuparsi di nuovo della sua acconciatura e prese la
scatola che la madre le stava porgendo.Sfiorò il
liscio tessuto del velluto e l’aprì.
Dentro,la scintillante tiara
appartenente alla famiglia Prewett,splendeva lucida.
-Ma è stupenda…-sussurrò Hermione colpita.
-Mamma-disse Ginny
sbalordita.-E’ meravigliosa-
La Signora Weasley annuì e scoppiò a piangere.-Non posso
credere che tu stia per sposarti-mormorò tra i singhiozzi.
Ginny sospirò e si alzò,lasciando
la tiara in mano ad Hermione,che se la contemplava rapita,e abbracciò la mamma.
-Certo che me la metto-sussurrò con un sorriso.-E’ bellissima.E’ come quella delle principesse…ti ricordi che
da piccola dicevo sempre che avrei voluto sposarmi un principe,cosi al mio matrimonio avrei indossato la tiara come la
loro?Bè…non andrò a vivere in un castello,ma il
principe c’è.-disse con aria sognante,poi aggiunse con un sorriso.-E anche la
tiara-
La Signora Weasley rise e con lei anche Ginny.
-Credo che sarà perfetta-si
inserì Hermione posando la coroncina sul letto di Ginny.-Intendo con
l’acconciatura…la vedo perfetta-
Ginny sorrise e si accomodò di nuovo.-Guai a te se ti muovi un’altra volta!-la ammonì Hermione.
Lei rise e si mise seduta composta.
Un’ora e mezzo dopo,quando le
numerose pozioni per i suoi poveri capelli furono terminate e le forcine
bianche le erano state praticamente incollate in testa,Hermione fece un sospiro
di sollievo.
-Direi che con i capelli ci siamo-mormorò,sfinita.
-Hermione,tesoro,sei stata
incredibile.Ginny,guardati-
Ginny fece un sospiro e alzò il viso verso lo specchio.
Fece un sorriso e si poggiò una mano sulla guancia,contemplandosi.
I suoi capelli,incredibilmente
ricci,erano stati lasciati liberi,tranne la parte superiore,che Hermione aveva
raccolto esattamente dietro la testa,in un gonfio chignon,praticamente coperto
dalle rose bianche.
-Wow-disse soltanto.-Hermione,hai mai pensato di
cambiare mestiere?-
Lei rise e arrossì.-In realtà,lo
chignon avrebbe dovuto contenere tutti i tuoi capelli,e le rose dovevano stare
davanti…ma mi piace molto più cosi.Sono così
ricci…devono essere lasciati liberi…e poi,con la
tiara,sarai perfetta-
-Gia-approvò la Signora Weasley.-Lavoro eccellente,cara-
Hermione le sorrise e Ginny vide con orrore che tirava
fuori il trucco.-Hermione,vacci
leggera-la ammonì,prendendo finalmente una frittella dal vassoio.
Lei fece finta di non sentirla.Ginny
stava per ribattere quando la porta si spalancò e Luna fece il suo ingresso.
-Luna!-urlò Ginny,e si alzò correndole
incontro e abbracciandola.
-Ginny,per l’amor del cielo,fai
attenzione ai capelli!-urlò la Signora Weasley.
Hermione sembrava sul punto di svenire.-…Luna!-
Luna sorrise e mulinò i lunghi capelli biondo sporco.-…è
qui la festa?-chiese con aria sognante.
Ginny sorrise e la fece entrare,chiudendo
di scatto la porta.
-Non mi sembri tanto sorpresa-disse la ragazza,prendendo posto vicino a un’ancora spaventata Signora
Weasley.-Hermione ti ha gia detto che sarò io la tua
damigella d’onore,insieme a lei?-
-Oh,si,cara mia-rispose
Ginny puntandole un dito contro.-Devo ancora perdonarvi a tutte e due per
questo-
-Mi hanno costretto Harry e Ron-si
difese Hermione,guardando verso Luna.-Ora,mi hai gia
fatto venire un infarto…stavo per vedere il mio lavoro di quasi due ore buttato
all’aria-disse minacciosa.Prese per un braccio Ginny
e la fece sedere di nuovo.-Avete tutta la giornata per scambiarvi confidenze.Dobbiamo passare al trucco…siamo gia in ritardo
di un quarto d’ora rispetto alla tabella di marcia che avevo preparato-
Ginny alzò gli occhi al cielo e si strinse meglio la
cintura della vestaglia,sedendosi di nuovo sulla sedia
maledetta.
-Allora Luna,come vanno le cose
con Rolf?-si informò Hermione tranquilla,spalmando
una bella dose di cipria sul viso di Ginny,che starnutì.
-Tu puoi parlare con lei e io no?-chiese
offesa.
Hermione sospirò.-Se stai buona e ferma puoi parlarci anche
tu-
-Bene.Luna,come vanno le
cose con Rolf?-
La Signora Weasley e Luna risero.
-Tutto bene,grazie-mormorò lei
arrossendo.-E’ venuto anche lui-aggiunse.
-Davvero?-mormorò Ginny sbalordita,mentre
Hermione le passava il fard sulle guance.
-Sì-rispose Luna.-Era curioso di conoscerti…ma secondo
me voleva anche vedere dal vivo Harry,credimi.E poi,credo gli interessasse conoscere
Neville.Dobbiamo parlare di alcune piante che ho scoperto in Siberia.-
-Hermione,piano-la rimproverò
Ginny ad occhi chiusi.Sentì l’ombretto sulle palpebre
e la mano di Hermione che le passava la matita nera.
-Non muoverti…ora passo il mascara-
Ginny sbuffò.-Avevo detto che non dovevi esagerare-
-Silenzio-la rimbeccò
Hermione.-Non ho esagerato.Sei bellissima…direi solo
di passarti il contorno delle labbra con una matita color carne e abbiamo terminato-
-Fantastico-borbottò lei,riaprendo gli occhi.Si guardò nuovamente allo specchio.
-Vorresti dirmi che non ti piaci?-chiese Hermione
vittoriosa.
Ginny sorrise.-Certo che no.In
effetti…-
-In effetti dovresti fidarti un po’ più di me-concluse
lei e si diresse verso l’abito,con un sussurro emozionato.
Ginny fece un respiro e slacciò la cintura della vestaglia,togliendosela e rimanendo in intimo.
-E’ il momento di indossare l’abito-sussurrò Hermione
agitata.
Prese il corpetto e glielo fece indossare,perdendo
una manciata di minuti nell’allacciarglielo.
Poi,aiutata dalla Signora Weasley
e da Luna,le infilarono la gonna.
A piedi nudi,sotto lo sguardo
carico di emozione delle altre tre donne,si voltò allo specchio,osservandosi
felice.
-No che non sto calmo!-sbottò Harry,scagliando
la cravatta nera dall’altra parte della camera.
Ron,per evitare di prendere in
pieno l’indumento,si abbassò con uno sbuffo.
-Sei…assurdo!Vuoi stare buono per due secondi?Altrimenti
giuro che ti pietrifico,Harry,e lo farò!-esclamò il
rosso,arrabbiato,e raccolse la cravatta da terra.
-Come posso stare calmo se tu non mi dici niente?-urlò il
moro,passandosi una mano in mezzo ai capelli.-Ti
chiedo Ginny come sta,e non mi rispondi!Ti chiedo
Ginny cosa sta facendo,e non mi rispondi!Qualsiasi cosa ti chiedo…non mi
rispondi!-
Ron fece un respiro,e poggiò la
sua bacchetta sul comodino di Harry,evidentemente cercando di resistere
all’impulso di lanciargli contro un incantesimo.
-Harry,Harry-disse,attraversando
la stanza e poggiandogli le mani sulle spalle.-Ora mettiti seduto,su,da bravo-
Probabilmente,la diplomazia
sarebbe stata l’arma migliore.
Harry lo incenerì con lo sguardo e si sedette sul bordo del
letto.Di fronte a lui,la
giacca dello smoking attendeva di essere indossata,con una bella rosa bianca in
evidenza nel taschino,assieme alla cravatta,nelle mani di Ron.
-Ti ho gia ripetuto almeno cinque volte che NON posso
rispondere alle tue domande perché NON so nulla riguardo mia sorella.E’ chiusa nella sua stanza con Luna,mamma ed Hermione da questa mattina presto,prima che tu ti svegliassi.E,per favore,mettiti l’anima in pace:non la
vedrai prima della cerimonia.-
Harry gli lanciò un’occhiataccia.-Ma qualcosa dovrà pur
mangiare!Vuoi che mi svenga tra le braccia mentre mi mette l’anello al dito?-
-Santo Merlino!-sbottò Ron,alzando
le braccia e gli occhi al cielo.-Ora basta!Infilati quella
cavolo di giacca e la cravatta e andiamo in villa,gli ospiti cominciano
ad arrivare!-
Harry scosse la testa,assente,e si
alzò,con la sensazione di avere le gambe fatte di zucchero filato.
Con lentezza,indossò la giacca
nera,in piacevole contrasto con la camicia bianca che aveva,e si fece
allacciare la cravatta da Ron.
-Perfetto-disse Ron
rimirandolo.-Sei veramente elegante-
-Anche tu-mormorò Harry.-Il
miglior testimone che potrei avere-
Ron fece un sorrisetto,compiaciuto.-Naturalmente.Anche Hermione sarà la testimone migliore che
Ginny possa avere-
Un bussare alla porta li fece sussultare entrambi.
-Avanti-disse Ron,ad alta voce.
Harry gli lanciò un ‘occhiataccia.In fondo,quella era
la sua stanza.
Il Signor Weasley,vestito allo
stesso identico modo di Harry,fece capolino dalla porta.-Posso rubare due
minuti al nostro sposo?-chiese con un sorriso.
Ron alzò un sopracciglio,dubbioso.-Va
bene-disse infine-ma fai attenzione.Non
vorrei che lanciasse di nuovo tutto all’aria.-
Harry scosse la testa,esasperato,mentre
il Signor Weasley entrò,lasciando la porta aperta al figlio.
-Sta tranquillo,figliolo,lo tengo
a bada io –lo rassicurò con un sorriso,e Ron uscì dalla stanza.
-Harry,caro,sei nervoso?-
Chiese il Signor Weasley,avvicinandosi
a lui,poi rise piano.-Che domande sciocche che faccio.E’
naturale che tu sia nervoso!In effetti,di sotto le tue
urla si sono sentite abbastanza.Ero in camera di
Ginny,a parlare con lei.E’
scoppiata a ridere quando ti ha sentito urlare-
-Davvero?-esclamò Harry illuminandosi.-E cos’ha detto?Sta
bene?Lei come si sente?E’ gia pronta?-
-Calma,ragazzo mio,calma-disse il
Signor Weasley con una risatina.-Ora rilassati.Ginny
sta bene,ed è tranquillissima.Sta
parlando con Luna,è arrivata questa mattina presto ed
è in mano alle torture di Hermione-
Harry sorrise e si calmò.Finalmente,qualche
notizia.
-So che non è il momento più adatto,ma…bè,te lo avrò detto migliaia di volte,ma sono felice che
Ginny entrerà a far parte della tua famiglia.E’ un
piacere enorme,Harry,figliolo.Sai
che io e Molly ti consideriamo come un figlio,vero?Voglio
che tu sappia che io sono al settimo cielo per l’unione tra te e Ginny.Non
potevo desiderare di meglio…e voglio che badi a lei,Harry,sempre-
Harry annuì,con un sorriso,mentre
dentro di lui il cuore batteva freneticamente.-Può starne certo,Signor Weasley.L’ho gia detto a
Molly.Mi prenderò cura di lei in ogni singolo istante della mia vita-
Il Signor Weasley allungò la mano,per
stringere la sua,ma quando le due mani si toccarono,lui lo strinse in un forte
abbraccio.
Quando si separarono,sul volto del
suo quasi-suocero c’era un sorriso.-In queste
occasioni gli abbracci sono d’obbligo-
Harry rise e annuì,quando poi la
porta della stanza si aprì di nuovo.-Dobbiamo andare-disse la voce di Ron.-Ci aspettano-
Harry annuì di nuovo,il corpo
invaso da tremori e sudore freddo.Ancora poco,e la famiglia Potter avrebbe preso vita.Ancora
poco,e avrebbe visto Ginny.
Con questi pensieri,che incredibilmente
gli donavano una calma miracolosa,seguì il suo testimone giù per le scale.
Scusate,so che probabilmente mi starete
odiando,ma il capitolo stava diventando chilometrico XD,cosi ho deciso di
dividerlo in due parti .Allora,ringrazio di cuore
davvero tutti quelli che hanno recensito per il capitolo precedente,non ero mai
arrivata a 13 recensioni *__*
Germana: aaaa ti è piaciuta la casa!** anche
a me piace tanto tanto,la casa dei miei sogni!Mmmm…per James e Lily non credo sia possibile,ma
sicuramente sarà come se ci fossero stati e saranno fieri di loro figlio^^
Kishadattebayo:
XDDDD opzione 4 :lo stupriamo XD ma non dire cavolate,è
carinissima la tua ff ,l’ho quasi terminata di
leggere^^ eeeh chi lo avrebbe mai detto che sarebbe
stata Hermione quella con gli ormoni impazziti?XDD
Ginny89potter:Mi fa piacere che ti sia piaciuto ^^Anche
a me piace il 15 Luglio,non so perché,forse perché ci sono nata…XD,lo so,lo
so,Harry è un tenerone fantastico …**
Xellor: …e soprattutto a viverci con
Harry sarebbe fantastico…XD
Erikappa: XDDDD forse verso i 60 anni Ron
capirà come si concepiscono i bambini XDDD Grazie,sono
contenta che ti sia piaciuta la casa (e la fontana**)
Potterina1993: Grazie^^ Lo so,anche a me piace
tanto tanto il letto a baldacchino…specialmente se ci
dormo con Harry XD
Padfoot_07: Grazie^^ Anche io sono innamorata pazzadi Harry/Ginny…oddio,qui Ron si sta
praticamente beccando tanti di quei “tonti” che credo gli fischieranno le
orecchie XD
Coddy94: Oh,grazie,non sai quanto piacere mi
fa!Eccoti accontentato,per metà ^^
Lily_94 : …ci hai quasi quasi
azzeccato,tranne per un particolare XDbasta sennò
dico troppo ^^Lo so,non me lo ricordare…altrimenti potrei compiere un omicidio
e sterminare tutti quelli della warnerbros,e non credo sia una buona idea…XDDDDDDDDD oddio mi
state facendo morire dalle risate per i vostri “imbecille” per Ron…magari
vedendo Ginny ed Harry sposati si convincerà che la vita matrimoniale non è un
ergastolo come la vede lui XDGrazie come sempre delle
tue recensioni stupende **
Maryrobin: ecco la mia Mary!** E’ da
tantissimo che non ci sentiamo,non ti vedo più su msn,e ultimamente non sono entrata molto sul forum…vabbè,ci sentiamo da qualche parte ^^
Simba930: Ohhhhhhhhhhh ^^Grazie mille
**Cavoli,l’hai letta tutta d’un fiato?Ci credo che gli
occhi sono diventati cosi XD
Deidara: Allora si era capito del letto,meno male ^^ Anche a me piace tantissimo O.C.,peccato sia terminato çç
Cloesullivan : XDDD mmm non ti assicuro che
Harry non strapazzi Ginny più del necessario ^^Povero Ron,dai,un po cerchiamo di capirlo…vita coniugale con Hermione!!Povero
XDVedo che di Molly non c’è bisogno che dica che
piangerà,è troppo scontato XDGrazie mille **
Allora,ringrazio ancora tutti,e ci vediamo
presto per il prossimo capitolo,lo posterò tra non molto,dato che è il
seguito,e poi sono troppo buona per lasciarvi con il fiato sospeso!