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di Rose_H
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Curios. ***
Capitolo 2: *** Scared. ***
Capitolo 3: *** Died. ***



Capitolo 1
*** Curios. ***


Capitolo 1
 
Se c’era qualche cosa che mi faceva andare su tutte le furie era litigare con i miei genitori. Il motivo? Non potevo essere libera come tutte le ragazze della mia età, niente uscite fino a tarda sera, no. L’unica cosa che importava a loro era che andassi bene a scuola e portassi risultati positivi ogni volta che facevano l’interrogatorio. Lo odiavo quell’interrogatorio, questo dimostrava una cosa: che non avevano fiducia in me, bene. Ma potevano rinchiudermi a 17 anni come una suora? Mi mancava solo il vestito guarda. Per colpa loro ho perso amici, tanti amici che non resto ad elencare perché impiegherei troppo tempo. Ma gli davo tutte le ragioni di questo mondo, come potevano essere amica di una persona che non potevano mai vedere… neanche solo per un drink. L’unica che mi era rimasta vicina in questi anni è stata solo Christal: bellissima, dolce e molto sensibile. Passavamo la maggior parte delle giornate insieme, ci raccontavamo tutto, passavamo le cose belle e brutte e mi aiutava ad affrontare tutto sotto un’altra luce. Forse l’unica uscita che avevo era andare in palestra e in chiesa. In palestra andavo 3 volte a settimana quando calavano i raggi del sole, di sera, in modo che avevo studiato e potevo liberare la mia mente dalle tante oppressioni che mi turbavano dalla mattinata.
 
La scuola, beh la scuola devo dire che non era male. Si c’erano quelle tutte perfettine che tanto odiavo, non le potevo proprio vedere, anche perché non mi lasciavano in pace MAI.
Poi c’erano come in tutte le scuole che si rispetti, i gruppi. Soprattutto quelli maschili.
Ognuno faceva le cose proprie, si stuzzicavano a vicenda e molto spesso nascevano dei litigi nel bel mezzo dei corridoi, bello spettacolo direi.
 
************
 
Era una mattinata come tutte le altre, un lunedì.
Erano le 7 e come al solito a quell’ora la sveglia mi torturava i timpani delle orecchie.
 
Mamma: Rose! Rose!
Io: che c’è??
Mamma: è da mezz’ora che suona la sveglia alzati!
Io. altri 5 minuti mamma, ti prego…
Mamma: No ora! Muoviti!
 
Giuro che qualche giorno di questo avrei buttato il cuscino in faccia a mia madre, non la sopportavo più, era troppo assillante, fin troppo.
Di malavoglia, mi alzai, misi le mie ciabatte gialle e andai in bagno. Sembravo uno zombie, Edward della saga di Twilight mi avrebbe fatto un baffo. Mi feci una doccia di 10 minuti, ogni tanto canticchiavo… ma dovevo muovermi altrimenti avrei fatto tardi.
Aprì l’armadio, con l’asciugamano ancora addosso e optai dei leggins neri con una maglietta fucsia lunga sopra e le mie adorate vans. Le amavo.
Mi vestii e scesi di corsa le scale presi la borsa il cellulare e le cuffie. Feci con un gesto della mano per salutare i miei e mi precipitai fuori incamminandomi verso la scuola. Non era né troppo lontano ma neanche troppo vicino.. una via di mezzo ecco. Durante il tragitto incontrai la mia migliore amica, Christal.
 
Io: Hey, buongiorno!
Lei: Ciao Rose! mi abbraccia.
Io: sei di buon umore stamattina? di solito non è cosi pimpante.
Lei: forse si.
Io: Mmmh mi devi dire qualcosa? Sembri un po’ agitata ahah
Lei: No dai niente, sono di buon umore tutto qui.
 
Non me la contava giusta. Mi stava nascondendo qualcosa e dovevo scoprirlo. Ma quella mattina volevo stare serena senza creare discussioni anche perché mi aspettavano 5 ore molto intense.
Mentre pensavo, il tempo era passato in fretta ed eravamo arrivate fuori scuola. Soliti ragazzi, solite persone e visto che non me ne fregava più di tanto mi diressi verso l’interno. Andai vicino gli armadietti, misi la combinazione e presi i libri delle prime 2 ore. Mancavano pochi minuti al suono della campanella e quindi decisi di salutare Christal, visto che frequentavamo corsi diversi purtroppo. Tempismo perfetto, la campanella suonò. Decisi di entrare in classe, mentre alcuni ragazzi si nascondevano nei corridoi per intrattenersi un altro po’ e magari prepararsi psicologicamente alla tortura. Entrai e mi sedetti in uno degli ultimi banchi. Misi per la prima ora le mie adorate cuffie, sotto le note di demi (amavo la voce di quella ragazza, dava una forza che era capace di rompere qualsiasi cosa. Sapeva darti grinta quando non ne avevi e sciogliere il ghiaccio che si era formato dentro di te facendo pompare il sangue come non aveva mai pompato in vita tua) e devo dire che quella giornata, per fortuna, passò in fretta, anche perché i professori interrogarono, spiegarono e persero un po’ di tempo. Bel inizio di settimana, insolito ecco.
Uscii da scuola e trovai Christal.
 
Lei: Rose! Oggi ci incontriamo?
Non volevo quella domanda, odiavo dire di no alla mia migliore amica… ma avevo da studiare e poi dovevo andare in palestra, giornata piena.
Io: Oggi no.. mi dispiace devo studiare ed ho palestra dopo.. vediamo domani?  con la faccia triste, ma allo stesso tempo piena di speranza perché volevo che capisse almeno per una volta senza arrabbiarsi.
Lei: Okkei Rose, vedremo domani. Ci sentiamo per mess stasera ciao. Bene mi ero salvata in calcio d’angolo.
 
--------------
Tornai a casa, mangiai velocemente e salii in camera a studiare. Per le 18:30 dovevo finire, avevo da studiare matematica latino e inglese ( materie molto leggere devo ammettere .-.), se state pensando che frequenti liceo scientifico… bhe avete preso in pieno, se ritornassi indietro non rifarei tutto ciò ma purtroppo non potevo farci più niente.
Alle 18 finì, meno male. Andai in bagno, mi cambiai, mi misi una tuta blu e feci una coda alta e uscii.
 
Andavo a piedi anche in quella struttura, era abbastanza vicina e faceva, per me bene. Era una struttura molto grande, piena di gente e c’era sempre una bella accoglienza.
 
x: Ehi, Rose! Sempre gli stessi esercizi? era l’allenatore.
Io: Si Jack, grazie.
 
Mentre facevo riscaldamento, notai due ragazzi. Due erano le cose: o erano nuovi  o non li avevo mai notati… ma quella sera mi colpirono, li fissavo in continuazione.
Erano due ragazzi…uno riccio con occhi verde smeraldo e braccia scolpite, l’altro avevi gli occhi di un azzurro indescrivibile e moro, era più basso dell’amico ma mi incantava soprattutto lui, che fighi quei due. Ogni tanto il moro dava un’occhiata verso la mia direzione forse aveva notato che lo stavo fissando (?) e io per far finta di niente distoglievo lo sguardo, e lui continuava a dare qualche colpo.. si stavano facendo boxe.
 
All’improvviso vedo il suo corpo fermarsi e di colpo si diresse nei corridoi.. non in quelli normali. Ma in quelli un po’ bui dove di solito nessuno ci andava. Avevo un po’ paura, ma decisi di seguirlo.. non dovevo farlo ma mi incuriosiva troppo quel ragazzo.
Camminavo a passi piccoli, tremavo quei rumori intorno condizionavano troppo l’ambiente circostante e soprattutto me. Sentii un rumore. Mi girai di scatto ed evitai di urlare per lo spavento.. quando mi rigirai non vidi più il ragazzo davanti a me, merda.
Arrivai al punto che dovevo svoltare l’angolo… avevo paura, tanta. Feci un respiro profondo e mentre stavo per svoltare qualcuno mi prende con una mano sul collo e mi sbatte contro gli armadietti, dio che male.
 
x: Piccola, dove credevi di andare?
Io: I-io n-niente…. balbettavo pure, bene.
 
Era lui, era il moro. Lo sapevo perché anche se eravamo al buio quei suoi occhi di ghiaccio mi pietrificarono e penetravano nei miei, non riuscivo più a muovermi….. Rose perché non ti fai i cavoli tuoi per una volta? No mi dovevo cacciare sempre nei guai.
Il punto era..
 
<< In che cavolo di guaio mi ero cacciata, in un guaio più grande di me? Ne sarei uscita viva?>>.
 
Continua.
 
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Allora ragazze eccomi con la mia prima storia :3 Spero che vi piaccia
Per quanto riguarda la storia...
che succederà alla protagonista? Mi piace far stare sulle spine ahahha
Spero di avere un po' di recensioni
Alla prossima
Baci
Rose xx

 

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Capitolo 2
*** Scared. ***


Capitolo 2
<< In che cavolo di guaio mi ero cacciata, in un guaio più grande di me? Ne sarei uscita viva?>>.
 
Stavo ancora li bloccata. Non riuscivo a muovermi. La paura aveva preso possesso del mio corpo e anche se cercavo di farla uscire era come se ci fosse una blocco di cemento che la bloccasse.
“Andiamo  Rose, dove è finita la tua sfacciataggine? Sii forte adesso!”  pensavo in me stessa. Ma niente.
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x: “ allora piccola, che c’è? Il lupo ti ha mangiato la lingua?” ci giocava sopra.
Io: “ T-ti prego lasciami andare… infondo non ti ho detto niente.”  cercavo di essere forte.
x: “ chi mi dice che non hai visto nulla di quello che stavo facendo?  E starai zitta facendo la brava ragazzina?”  sorrideva maliziosamente.
Io: “andiamo, sarei rimasta traumatizzata se avessi visto qualcosa o almeno sarei scappata non ti pare?”  ma da dove avevo trovato questo coraggio? Spero che almeno funzioni.
x: “ Coraggiosa la ragazzina. Però c’hai ragione lo sai?”  mollò la presa del mio povero collo, per fortuna.
 
Spero che non rimanga alcun segno sul collo, altrimenti non avevo proprio idea di cosa inventarmi con i miei genitori. Erano quel  tipo di persone che subito dava all’occhio ogni cosa, di qualsiasi cosa si trattasse, soprattutto quelle brutte. E su di me.
Pensando a ciò mi venne in mente un episodio di quando ero bambina..
 
*FLASHBACK*
Ero caduta. Ma non avevo nessun segno sulle ginocchia, però prima di cadere ero urtata vicino al palo di ferro dell’altalena, non piansi per vergogna, per dimostrare ai miei “amichetti” di essere una ragazzina cresciuta e che non piangeva per qualsiasi cosa. Però quella botta mi aveva fatto sentire un dolore che nessuno immagina. Strinsi i denti in quel momento, anche qualche lacrima mi scese ma l’asciugai subito in modo che nessuno notasse ciò che era successo. Quando tornai a casa mio padre mi abbracciò e stringendomi  diedi un piccolo urlo per il dolore.
Papà: “ piccola che hai?”
Io: “ niente papà tranquillo”
Papà: “ avanti Rose! Hai anche la faccia pallidissima!”
Alzai la maglia e vide un enorme livido viola sul fianco.
Mio padre sbiancò e subito cercò di curarmi.
 
Mentre pensavo a questo episodio, pensavo che anche se erano dei rompi palle si erano presi sempre cura di me per qualsiasi cosa, qualsiasi sciocchezza.
Alla fine quel ragazzo se era andato cosi, lasciandomi seduta a terra, terrorizzata.
Feci un bel respiro e.. mi alzai. Con le gambe che ancora tremavano mi incamminai verso il mio borsone e senza guardare nessuno mi incamminai verso l’uscita solo facendo un cenno a Jack, giusto per fargli sapere che me ne stavo andando.
Erano le 20:00.
Se non mi sbrigavo i miei si iniziavano a preoccupare e non volevo le loro mille domande, quello non era proprio il momento adatto. Accelerai il passo e arrivai a casa.
 
Mamma: “ come è andata in palestra?”
Io: “ Bene….”
Mamma: “ hai il viso un po’ pallido sicura di stare bene?”
Io: “ si tranquilla”
 
Quella faccia bianca mi fregava sempre, ma me l’ero scampata. In fondo dopo quello che era successo come potevo stare? Di certo non bene. Quegli occhi rimarranno impressi nella mente, erano perfetti, ma allo stesso tempo bui, spenti. Come se qualcosa avesse tolto per sempre quella vitalità che c’era, qualcosa di grave, che aveva segnato il suo percorso fino ad ora.
Dovevo solo metterci una pietra sopra.
Mi feci una doccia e mi misi sotto le mie calde coperte che tanto adoravo. Finché non arriva un messaggio imprevisto, non poteva essere Christal a quell’ora.
 
Da: Sconosciuto
“ Questo è solo l’inizio del tuo più grande incubo, il peggiore della tua vita.”
 
Rimasi spiazzata, le mie mani tremavano. Dalla paura mi cadde il telefono a terra, con un grande tonfo.  Iniziavo ad avere veramente paura.
 
Continua.
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Bene ragazze eccovi il 2 capitolo?
Che ve ne pare? Diciamo che Rose sta incominciando ad avere veramente paura e ne succederanno delle belle
Grazie a tutte per le recensioni, spero di riceverne ancora :3
Alla prossima
Baci
Rose xx

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Capitolo 3
*** Died. ***


Capitolo 3
La paura si stava impossedendo del mio corpo. Brividi che percorrevano dappertutto.. altro che brividi…meglio definire con “pelle d’oca”.
Mi ripresi per un attimo e velocemente alzai le coperte e allungai il mio esile braccio a terra per afferrare il telefono. Oh, meno male era ancora tutto intero.
 
Erano le 23:30.
Volevo chiamare Christal ma poi pensai di non svegliarla anche perché già stava dormendo da un bel po’ sicuramente. Evitai.
Sentivo le palpebre chiudersi, mi addormentai.
 
***
Vedevo un corridoio bianco davanti a me.
I miei occhi, a malapena aperti cercavano qualcosa, qualcuno.
Non riuscivo a vedere niente se non un’immensa distesa di bianco senza forma ma con colore intenso che mi impediva di vedere bene.
Cercavo aiuto.
Le gambe tremavano, stavano per cedere. All’improvviso vidi due ombre, non le riconobbi subito di chi erano.
Sentivo urlare il mio nome: “Rose! Rose!”
Riconoscevo quella voce, mia madre.
Iniziai a correre in quella direzione. Correvo velocemente, con la vista appannata. Con le lacrime che iniziavano a scendere senza un freno.
“Mamma! Mamma!! Aiutami!!”
“Rose!! Corri ti sto aspettando” tese la mano.
Ma io non riuscivo a prenderla, era tutto inutile.
All’improvviso, una fitta al cuore. Mi bloccai, caddi a terra dal dolore, strinsi forte con la mano il lato del cuore e urlai dal dolore.
Dopo, buio totale. Stavo per morire.
***
 
Sbarrai gli occhi. Mi alzai dal letto e vedevo le goccioline di sudore freddo scendere dalla mia cute fino ad attraversare le mie guance.. giravo le orbite dei miei occhi a destra e sinistra. Incubi di merda, pensavo di morire sul serio.
Mi alzai dal letto, diedi una veloce sciacquata al viso e scesi giù per prendere un poco d’acqua. Lentamente scesi, senza fare rumore… a causa di quell’incubo avevo paura perfino della mia ombra. Gli scricchiolii delle scale mi portavano ansia…
 
Stavo sorseggiando l’acqua quando notai qualcosa di strano sotto la porta, mi avvicinai ed era una busta media nera. Già il colore mi provocava sensazioni negative ma con le mani tremanti presi la busta e salii sopra. Poggiai delicatamente il bicchiere sul comodino e facendo un bel respiro la aprii. Un altro messaggio….
Da: Sconosciuto
“Ma bene bene, Rose fai tanto la coraggiosa e poi non rispondi neanche ai messaggi? Cosa c’è, hai per caso paura? Sappi che ignorandomi non te la caverai comunque.”
 
Persi dei battiti. Era uno stalker, e avevo paura. Chiusi la busta e la gettai lontano volevo solo dormire erano ormai le 4:00 di mattina e la scuola mi aspettava.
 
La mattina.
Feci le cose che facevo di solito, ma non so come mai partii molto prima quella mattina… si perché dovevo assolutamente aver tempo di spiegare tutto a Christal, dovevo pur sfogarmi con qualcuno e lei era la persona giusta.
Arrivai fuori ai cancelli ormai arrugginiti di quella scuola vecchia ma di Christal non c’era traccia, ero disperata, le domande mi assalivano
Perché non è venuta?
Perché non mi ha avvisata?
E se lo stalker l’ha rapita per farmi un ricatto? Che faccio?  tremavo.
 
Ma 5 minuti prima del suono della campanella vidi spuntare la sua testa sul bordo del marciapede opposto al mio. Mi precipitai nel bel mezzo di quella strada pericolosa urlando il suo  nome e agitando le mani. Ma mentre guardavo nella sua direzione, sul suo stesso marciapede vedo accostata una motocicletta nera e al volante un ragazzo.
Merda non può essere. Quello della palestra………. ci scambiammo un’occhiata che durò per pochi secondi, quei suoi occhi color ghiaccio ti portavano al paradiso. All’improvviso sento urlare il mio nome, forte…..

“Rose!! Rose togliti da in mezzo alla strada, togliti!”  agitava velocemente le mani, vedevo il suo viso diventare sempre più bianco.
Non capii subito ma quando lo feci ormai era troppo tardi. Voltai lo sguardo verso sinistra e vidi una macchina rossa sfrecciare a tutto gas, rimasi pietrificata.
 
UN VOLO ALTO TRE METRI
LE URLA DI TUTTI
LE LACRIME
LE FRENATE DELLE AUTO
IL SANGUE CHE COLAVA DALLA TESTA DI ROSE FORMANDO UNA MACCHIA ROSSA A TERRA
IL VELOCE TINTINNIO DELLA PIOGGIA CHE INIZIO A CADERE VELOCEMENTE A TERRA  

Le strade di Red Street, si affollavano. Le persone accorrevano.
La morte si avvicinava. Era questo il pensiero che ormai da qualche minuto riempieva le menti dei passanti. Non doveva finire cosi.
 
Continua.
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SCUSATE PER L'ENORME RITARDO.
Non potete immaginare quanto studio ho :( sono disperata e siamo solo ad ttobre ahaha
Anyway, che ve ne pare di questo capitolo? Cosa succederà?
Vi aspetto nel prossimo capitolo :3
P.s quando recensite scrivete più di 10 parole altrimenti non compare come una recensione :)
Baci
Rose xx

 

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