Di nuovo insieme, e stavolta per sempre!

di _cercasinome_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bocciolo finalmente sbocciato ***
Capitolo 2: *** Nuovi nemici ***
Capitolo 3: *** Ospiti a sorpresa ***
Capitolo 4: *** Sorpresa non tanto gradita ***



Capitolo 1
*** Bocciolo finalmente sbocciato ***


Bocciolo finalmente sbocciato

Una ragazzina, ormai non più così piccola, di 15 anni cammina fischiettando allegramente in un grande parco. I lunghi capelli biondi legati in due treccine si muovono a ritmo con il suo saltellare. I suoi movimenti causava delle dolci pieghe nel suo vestitino azzurro. Tra le sue piccole e delicate mani teneva un vaso pieno di terra. Dalla terra spuntava un verde gambo su cuoi spuntava un piccolo bocciolo. Non voleva aprirsi. Nonostante i raggi del sole disturbavano ogni giorno il suo dolce sonno lui non si apriva al mondo. Entrò nel grande edificio rosa. Aprendo la porta fece suonare la campanella. Le cameriere si girarono verso di lei.
“Eccoti.”disse una voce dolce.
“Adesso ci siamo tutte. Ah no, manca ancora quella testa rosa! Come al solito!”disse una mora portandosi una mano alla fronte facendo ridere le altre.
“Ormai sappiamo che niente potrà mai cambiarla.”disse una voce più adulta e matura delle altre.
“Ahahahah già.”disse la quindicenne appoggiando il vaso sul bancone dove c’è un ragazzo alla cassa.
“Ciao Paddy.”disse il biondo facendo un cenno con la testa.
“Ciao Ryan. Vado a mettermi l’uniforme.”disse tutta sorridente continuando a saltellare e fischiettare. Nel suo cammino incontrò anche il cuoco che salutò con un gesto della mano. Il ragazzo ricambiò con un cenno della testa in quanto le mani erano occupate a tenere un vassoio con 7 tazzine.
“Scusate il ritardo!”disse una ragazza dai capelli rosa sedendosi in modo poco aggraziato su una sedia del locale ancora vuoto e sventolandosi con la mano.
“Fammi indovinare: la sveglia non ha suonato.”disse Mina guardando l’amica appena arrivata con uno sguardo assassino.
“Già. Forse dovrei cambiare sveglia.”rispose Strawberry riprendendo fiato.
“OH FORSE DOVRESTI FARE ATTENZIONE A QUANDO SUONA LA SVEGLIA PIUTTOSTO CHE SPEGNERLA NEL SONNO!”urlò la ragazza esasperata e stufa delle solite scuse fasulle dell’amica.
“Perché le nostre giornate devono iniziare sempre così?!”si disse il povero Ryan, costretto, ogni mattina, a subire quella litigata tra le due. Il biondo lasciò la postazione alla cassa e si avvicinò a Lory, che sedeva su una sedia allo stesso tavolo di Strawberry e rideva allo sbraitare delle due ragazze. Sentendo la mano del ragazzo sulla sua spalla si girò verso di lui sorridendogli dolcemente.
“Ma perché quella pianta è sempre qui?”chiese Strawberry cessando la lite con Mina e indicando con l’indice il vaso sul bancone.
“Ancora non ha accettato la situazione.”precisò Pam, la più grande e saggia.
“Povera.”disse Lory abbassando lo sguardo, dispiaciuta per l’amica. Ryan per consolarla le strinse di più la spalla, facendole sentire che lui era lì con lei.
“Si, mi dispiace per lei. Ma deve accettarlo. Qualcuno dovrebbe parlargli.”disse  Mina.
“Magari non tu, con la tua delicatezza.”osservò Strawberry facendo infuriare ancora di più la corvina.
“Io propongo di parlarle tutti insieme.”disse Pam ricevendo un segno di approvazione.
“Ok, lo faremo proprio ora. Però prima fatemi mettere l’uniforme.”disse Strawberry correndo verso il ‘camerino’. Nella sua strada incontrò Paddy e, come saluto, si scambiarono dei grandi sorrisi.
“E’ arrivata anche Strawberry.”disse Paddy avvicinandosi al bancone e osservando attentamente la sua pianta. I presenti si scambiarono qualche occhiata.
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“Da questo momento in poi voi sarete in missione.”
“Si.”
“Non dovete deludermi.”
“Non lo faremo.”
“Voglio quelle stupide ragazze qui!”
“Si.”
“Ahahahah, care Mew Mew non potete neanche immaginare quello che vi aspetta.”
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“Eccomi.”disse Strawberry spuntando all’improvviso.
“Sei stata veloce. Stranamente.”disse Mina.
“Ragazziiii, ecco a voi la vostra colazione.”disse Kyle spuntando dalla cucina con un vassoio. Diede a Pam e Ryan le loro tazze di caffè, a Paddy, Strawberry e Lory le loro spremute d’arancia e a Mina il suo immancabile tè. Poi si appoggiò al muro sorseggiando il suo caffè.
“Ancora?”chiese lui indicando la più piccola del gruppo che ammirava la pianta. Mina annuì sconsolata. Lory si alzò dalla sedia e si avvicinò a Paddy. La prese per mano e la fece sedere al suo posto. Dopodiché si inginocchiò davanti a lei.
“Paddy, dobbiamo parlarti.”disse lei seria. La ragazza, sorridendo, guardò prima lei e poi tutti gli altri. Tutti avevano una faccia seria.
“Va bene, ma non fate quelle facce. Mi state facendo preoccupare.”ammise lei ridendo.
“Paddy siamo serie.”aggiunse Strawberry posando una sua mano sulla spalla della bionda.
“Volevamo parlarti di quella pianta.”aggiunse Lory indicando il vaso marrone sul bancone.
“Si, lo avete notato?! Credo che il fiore stia per sbocciare!”disse lei sorridendo. Lory diventava sempre più triste per la sua amica. Perché non voleva accettare la realtà? I tempi delle Mew Mew e degli alieni erano finiti. Loro non erano più Mew Mew, anche se continuavano a lavorare al caffè, e gli alieni non sarebbero tornati mai più.
“Senti Paddy, questa cosa non è molto facile da dire.”disse appoggiando la tazzina ormai vuota sul tavolo.
“Non credi che se in 2 anni ancora non è sbocciato non lo farà mai?”disse Pam arrivando subito al punto. Paddy si incupì all’improvviso e abbassò la testa, nascondendo il suo sguardo dietro alla bionda frangetta. Ma non disse nulla. Gli altri si guardarono, in attesa di una risposta.
“Paddy?”Lory la chiamò con un filo di voce, poggiando delicatamente la sua mano sulla gamba magra di Paddy. Ma lei la scansò.
“State dicendo che Tart non verrà? Volete farmi credere che Tart non manterrà la sua promessa? Bhe, non mi interessa quello che credete voi. Io so che manterrà la sua promessa. E io manterrò la mia.”disse lei alzando finalmente il volto. Con grande sorpresa degli altri non stava piangendo, non era triste. Anzi, sorrideva. Ricordavano tutti la sua promessa. Aveva promesso a Tart che non avrebbe mai perso il suo sorriso. E lei non lo stava facendo. Pur decidendo di non dare retta ai suoi amici. Loro si guardarono, capendo che non potevano fare niente per farle cambiare idea.
“R-r-ragazzi.”disse Mani con voce tremante. Kyle, premurosamente, si avvicinò a lei preoccupato.
“Cosa succede?”chiese lui dolcemente poggiandole una mano sulla spalla e osservando i suoi occhi scuri spalancarsi. Lei, con la mano tremante, indicò il bancone. Tutti seguirono il dito di Mina, osservando incuriositi. Ma non capivano cosa ci fosse di così strano. C’era il bancone. C’era il vaso. C’era la pianta. C’era il fiore sbocciato. C’era la cassa. C’era….ASPETTA! FIORE SBOCCIATO?!
“I-il f-fiore.”disse Strawberry spalancando occhi e bocca per lo stupore. Non potevano crederci. Come era possibile? Dopo 2 interi anni?!
“AAAAAAAAAH! Ve l’aveva detto! Io lo sapevo! Io lo sapevo! Evviva, evviva, evviva!”esultò Paddy prendendo tra le mani il vaso marrone e iniziando a ballare per tutto il locale come una bambina.
“Io…”iniziò Kyle.
“…non posso…”continuò Ryan.
“…crederci.”disse Mina.
“Questo significa…”aggiunse Lory.
“…che loro…”disse Pam.
“…stanno tornando!”finì Strawberry. Tutti rimasero a guardare ad occhi e bocca spalancati la pianta tra le mani di Paddy.
“Ghish verrà qui.”disse infine la rosa trasformando la sua espressione sbalordita in un enorme sorriso.
*Quindi anche Pai tornerà…wow…chissà come sarà diventato.*pensò Pam tornando seria.
Ma un forte terremoto interruppe i loro pensieri. Paddy cadde a terra, perdendo l’equilibrio. Per fortuna acchiappò il vaso in tempo. Lory spaventata si aggrappò a Ryan che l’abbraccio forte. Gli altri cercavano di rimanere in piedi aggrappandosi a qualsiasi cosa gli capitasse sotto mano.  Quando la scossa finì, tutti si precipitarono fuori. Rimasero a bocca aperta per quello che gli si presentava davanti.
“Oh mamma!”disse Mina trovandosi quel mostro davanti.


Angolo autrice
Ciao a tuttiiii! Ecco, come promesso, il continuo di "Mew Mew-L'inizio di tutto..." Quindi, per far capire meglio questo capitolo, vorrei ricordarvi (e a chi non ha letto la mia prima storia, dirvi) che il fiore che ha Paddy è cresciuto dal seme che le aveva dato Tart. Lui le aveva detto che quando quel fiore sarebbe sbocciato, lui e i suoi fratelli sarebbero tornati (ma da dove mi escono ste cose?! xD). Comuqnue...tutto chiaro? Bhè, detto questo non ho altro da dire. Spero che leggiate in molti questa storia, sis quelli che hanno letto la prima sia altri...mi farebbe molto piacere;)
Per favore se potete lasciate una piccola recensione per dirmi cosa ne pensate, ascolterò ogni vostro giudizio, positivo o negativo che sia. Grazie in anticipo a quelli che recesniranno e a quelli che semplicemente leggeranno. Ciao e un bacio a tutti!

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Capitolo 2
*** Nuovi nemici ***


Nuovi nemici

“Ma quello è un drago!”osservò Pam.
“Ti correggo, quello è un enorme drago!”aggiunse Strawberry.
“E io correggo te, quello è un grado enormemente grande!”disse Paddy osservando quel mostro dalle zampe alla testa. Era un drago enorme. Era molto più alto del cafè Mew. Aveva denti aguzzi, e molto, come i suoi artigli. Le grandi ali si muovevano provocando dei forti colpi di vento. La sua pelle arancione era ricoperta da squame e la sua lunga e possente coda si muoveva smuovendo la terra e la polvere. Emetteva uno strano verso, come un ruggito, un forte ruggito che faceva tremare i vetri del cafè.
“Ma cosa sta succedendo?”chiese Lory spaventata ancora abbracciata a Ryan.
“Che ci fa qui un drago?”chiese Kyle, anche lui sorpreso.
“Voi siete le Mew Mew?”una voce femminile urlò questa domanda. Sembrava provenisse da sopra la testa del drago. Le ragazze si immobilizzarono spaventate.
“Allora?! Rispondete!”disse un’altra voce, stavolta maschile. Anch’essa proveniva dalla testa del drago. Kyle e Ryan si posizionarono davanti alle ragazze proteggendole.
“Chi siete voi e cosa volete?!”chiese Ryan senza rispondere alle domande delle due voci.
“Prima diteci se siete le Mew Mew.”disse la voce femminile rivolta alle 5 ragazze.
“Lo eravamo!”disse Pam prendendosi di coraggio.
“Lo eravate?!”ripetero le due voci all’unisono. Pam annuì semplicemente anche se faticava a credere che quei due l’avessero vista da lassù.
“Comunque…io sono Sigh.”disse la voce maschile.
“E io sono Saga.”disse invece la voce femminile.
I due sconosciuti si teletrasportarono ai piedi del drago, facendosi finalmente vedere. La ragazza, Saga, era una ragazza alta e magra. Aveva i capelli biondi lunghi fino al sedere e gli portava sciolti. Aveva gli occhi azzurri, freddi come il ghiaccio. Aveva una pelle molto chiara e quasi, perfetta. Aveva un naso piccolo e labbra rosa, anch’esse sembravano fredde. Indossava una minigonna nera(molto mini) che le arrivava giusto giusto sotto le curve del sedere. Una fascia anch’essa nera le copriva solo il prosperoso seno. Due lunghi stivali azzurri come i suoi occhi le arrivavano fino al ginocchio, lasciando scoperte le cosce. Era davvero una bella ragazza, anzi, bellissima. Aveva un corpo ed un viso perfetto. La pelle chiara, i capelli biondi e gli occhi azzurri creavano insieme una combinazione davvero bella.
Il ragazzo aveva i capelli biondi corti, e anche lui aveva gli occhi azzurri. Aveva una carnagione scura ed era abbastanza robusto. Indossava dei lunghi pantaloni neri e una maglietta a mezzemaniche azzurra. Ai piedi aveva degli stivaletti anch’essi azzurri come il ghiaccio. Aveva il naso leggermente storto, ma questo lo rendeva ancora più affascinante. Si, anche lui come la sorella, aveva quella insolita bellezza.
“Siamo fratelli e veniamo da un lontano pianeta.”disse Saga.
“Siamo allevatori di draghi.”disse Sigh accarezzando la zampa del drago.
“Cosa volete?”chiese Kyle rimanendo fermo insieme a Ryan davanti alle ragazze. Loro non potevano difendersi in quanto avevano perso tutti i loro poteri.
“Ci ha mandato il nostro capo.”rispose Saga. Anche nelle espressioni era fredda. Non abbozzava neanche un sorriso. Guardava seria quel gruppo di ragazzi.
“Lei vuole qualcosa e noi gliela porteremo.”disse Sigh sorridendo maliziosamente.
“E cosa vuole?”chiese Ryan guardandoli serio.
“Loro.”risposero all’unisono i sue fratelli indicando le 5 ragazze. Loro sgranarono gli occhi.
“N-noi?”chiese Lory spaventata.
“Esatto.”disse Sigh ridendo per le facce spaventate delle 5 ex Mew Mew e per le facce sbalordite dei 2 ragazzi.
“E perché?”chiese Kyle per sapere qualcosa di più.
“Non credo possa interessarvi. Il nostro capo vuole le Mew Mew e noi gliele porteremo.”disse Saga.
“Non provateci neanche.”li minacciarono i 2 scienziati prendendo le difese delle ragazze.
“Oh, vorreste sfidarci voi due? Ma fatemi il piacere!”disse Sigh ridendo a crepa pelle.
“Kikka vi sconfiggerà in meno di un secondo.”aggiunse Saga.
“Chi sarebbe Kikka?”chiese Kyle.
“Lei.”rispose Sigh accarezzando di nuovo il drago. I 2 ragazzi non ce l’avrebbero mai fatta. Ma dovevano e volevano difendere le ragazze.
“Ma chi cavolo chiamerebbe un drago Kikka?!”chiese Mina.
“NON INSULTATE  E FATEVI GLI AFFARI VOSTRI STUPIDE MOCCIOSE!”urlò Sigh facendo rimanere i presenti ammutoliti per qualche secondo.
“Ragazze, rifugiatevi nel cafè.”disse Kyle. Anzì ordinò.
“Ma Kyle…”iniziò Mina avvicinandosi al ragazzo.
“Andate!”gli urlò Ryan senza togliere il suo sguardo da quel terrificante drago.
“State attenti.”sussurrò Lory con le lacrime agli occhi.
Le ragazze corsero dentro, ma Paddy non si accorse che precedentemente aveva fatto cadere il vaso. E adesso? Cosa dovevano fare? Kyle e Ryan continuavano a guardare il drago. Era ovvio che non avevano nessun’opportunità contro quel mostro. Ma dovevano salvare le ragazze. Forse, se stuzzicavano il drago riuscivano a portarlo lontano dal cafè. I 2 scienziati iniziarono a tirare dei piccoli sassolini al drago cercando di attirare la sua attenzione.
“Ahahahahah! Cosa sperate di fare così?! Siete proprio degli stupidi.”disse Sigh sbellicandosi dalle risate.
“Cosa vogliono fare?!”disse Mina affacciata alla finestra con le lacrime agli occhi, preoccupata per i due ragazzi  (un po’ più per Kyle, in realtà).
“Stanno cercando di proteggerci.”rispose Pam seria in volto.
“Oh no, Ryan!”disse Lory portandosi una mano alla bocca vedendo i due ragazzi che si rialzavano da terra, appena colpiti dal drago.
“Che guaio! Proprio adesso che la mia pianta era fiorita…ASPETTA! Dov’è la pianta?!”urlò Paddy disperata, volgendo il suo sguardo fuori, e notando un piccolo vaso marrone per terra. Strawberry la guardò negli occhi. Cosa cavolo aveva in mente?
“Paddy! Non fare sciocchezze!”l’avvertì la rosa ancora prima che la più piccola potesse fare qualcosa. La bionda si girò verso di lei guardandola seria.
“Devo farlo.”disse soltanto per poi buttarsi dalla bassa finestra e correndo verso il suo ‘tesoro’.
“PADDY!”urlò Pam vedendo correre la bionda ai piedi del drago.
“Devo stare più attenta.”si disse Paddy avvicinandosi con cautela al vaso. Ma il drago la notò. Ringhiò feroce verso di lei che alzò lo sguardo terrorizzata, rimanendo immobile.
“Paddy cosa cavolo ci fai qui?!”gli chiese Ryan, ma lei non aveva il coraggio di muoversi o parlare. In un secondo dalla bocca spalancata del drago uscì del fuoco. Si, era un drago sputa fuoco. La sua fiamma avvolse la povera bionda che, preparandosi al colpo aveva serrato gli occhi.
“PADDYYYYYYYYY!”urlarono le ex Mew Mew alla vista di quello spettacolo terribile.
“Non può essere.”bisbigliò Kyle mentre Ryan annuiva d’accordo con lui. Intanto Sigh rideva tenendosi la pancia con le mani, mentre Saga guardava la scena seria come sempre, accennando solo un piccolo ghigno soddisfatto.
La figura piccola e minuta di Paddy fu violentemente avvolta dal fuoco. Solo fuoco per pochi minuti che sembravano ore. Poi fumo. Un enorme nuvolone di fumo. Cos’era successo? E Paddy? Dov’era Paddy? Stava bene? Ma come poteva stare bene dopo essere stata colpita da quella grande fiamma? Le ragazze piangevano. Perfino Pam. O perlomeno una calda lacrima era scesa ignorando il suo comando di non farsi vedere. Ma lei l’aveva subito asciugata col dorso della mano. Lory si sporgeva dal davanzale della finestra urlando disperata il nome dell’amica. Strawberry aveva la testa appoggiata alla spalla della verde, per non far vedere il suo viso rigato dalle lacrime. Mina aveva gli occhi spalancati ed entrambe le mani sulla bocca per frenare quell’urlo di dolore che voleva uscire. Kyle guardava sconvolto e triste quel fumo che piano piano iniziava a dissolversi, mentre Ryan lanciava occhiatacce d’ira e vendetta ai due fratelli alquanto divertiti dalla situazione.
Il fumo saliva piano piano verso il cielo, danzando smosso dal vento. Ormai tutti potevano vedere chiaramente il punto in cui avevano visto la biondina per l’ultima volta. Ma…DOV’ERA PADDY? Non si vedeva neanche l’ombra. Non c’era. Era sparita nel nulla. C’erano solo i resti di una vaso ormai nero e una piantina incenerita. Ma di Paddy nessuna traccia.


Angolo autrice
Mi scuso per l'immenso ritardo! Cerchero di aggiornare prima, d'ora in poi. Vorrei ringraziare tanto Mizuiro_Chan e Heavenly che hanno recensito il primo capitolo e hanno inserito la storia tra le seguite. Grazie ancora, anche per i consigli. Spero di non star correndo troppo. Spero recensiate anche questo capitolo. Grazie in anticipo a tutti quelli che leggeranno.
Un baciooo a tutti <3

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Capitolo 3
*** Ospiti a sorpresa ***


Ospiti a sorpresa

“Ma dov’è finita quella stupida?”si chiese Sigh guardandosi intorno alla ricerca della ex Mew Mew.
“A chi hai dato della stupida?!”una voce. Di chi era quella voce? Paddy sentendola così vicina spalancò gli occhi guardandosi il corpo. Non aveva segni di bruciature o altre ferite. Abbassò lo sguardo rivolgendolo verso il basso notando che si trovava abbastanza in alto. Per paura di cadere strinse le sue braccia attorno a… attorno a… ma dov’era?! Alzò lentamente la testa quando i suoi occhi si bloccarono e si spalancarono per lo stupore. Un grande e luminoso sorriso comparve sul suo dolce viso. Lui…lui era….e l’aveva salvata.
Tutti alzarono lo sguardo su quella voce che aveva parlato. Era una voce maschile.
“Non…”iniziò Mina.
“…può…”continuò Lory.
“…essere!” finì per loro Strawberry.
“Ma loro sono…?!”disse Kyle non terminando la frase.
“Si, sono loro.”disse Ryan senza avere il bisogno di sentire l’intera domanda dell’amico.
“Chi diavolo sono quei tizi?!”si chiese Saga alzando la testa, imitata dal fratello.
Su un grosso ramo sopra un alto albero, c’erano 3, anzi 4 figure. Un ragazzo molto alto era appoggiato al tronco con le braccia incrociate al petto. Teneva la testa bassa e gli occhi chiusi. Aveva sempre quell’espressione seria. Era diventato più muscoloso. I capelli viola erano più lunghi di prima, ma comunque legati in una piccola treccia laterale.
Seduto sulla punta del ramo, con le gambe a penzoloni, c’era un altro ragazzo. Le code verdi erano più lunghe. Gli occhi erano uguali a qualche hanno fa, grandi e di color ambra. Anche lui teneva gli occhi chiusi, ma le sue labbra formavano un ghigno alquanto divertito e anche molto inquietante.
Al centro del ramo, in piedi, c’era un altro ragazzo. Era più piccolo e più basso, ma si vedeva che era cresciuto. Anche lui era più muscoloso. I capelli castani erano legati in due code, come sempre, ma stavolta cadevano lungo le spalle e non erano alte. Fra le sue braccia teneva Paddy che era abbracciata al suo collo e lo guardava sorridente, per poi dargli un dolce bacio sulla guancia. Lui sorrise e arrossì per qualche secondo a quel gesto per poi tornare serio e guardare Sigh e Saga.
“Ripeto! A chi hai dato della stupida?!”chiese serio Tart fulminando con gli occhi gli sconosciuti.
“E tu chi sei? Il fidanzatino?!”chiese acido Sigh facendo arrossire i diretti interessati.
“Questi non sono affari che vi riguardano.”rispose l’alieno scacciando via il suo rossore.
“Adesso basta parlare.”disse Pie non muovendo, però,  un solo muscolo. Ghish, sentendo la frase, si alzò stiracchiandosi e facendosi scricchiolare il collo e le mani. I tre alieni si teletrasportarono per terra.
“Anche loro usano il teletrasporto?!”si stupì Saga guardando il fratello in cerca di qualche risposta, ma lui le rispose con una semplice scrollata di spalle. Ne sapeva quanto lei.
Tart fece scendere delicatamente Paddy accanto a Kyle e Ryan, che l’abbracciarono felici che non le fosse successo niente. I tre alieni si avvicinarono ai due fratelli e al drago, pronti a farli fuori.
“Prima di attaccare le Mew Mew dovrete passare sui nostri corpi.”disse Ghish facendo uno dei suoi soliti sorrisi maliziosi.
Intanto le altre ex Mew Mew erano uscite allo scoperto, avvicinandosi a Paddy e abbracciandola. Pam le diede un leggero colpo sulla testa dicendole che si era comportata da stupida, ma poi anche lei l’abbracciò forte.
“E voi vorreste fermare il nostro drago? Bhè, accomodatevi pure.”disse Sigh ghignando, convinto della maggiore forza del loro ‘animaletto’. In un secondo i tre alieni assunsero la posizione d’attacco, impugnando le loro armi. Grazie anche al teletrasporto e alla loro capacità di volare, fu un gioco da ragazzi attaccare e ferire il drago. Sigh e Saga erano rimasti senza parole. Certo quello era il drago più debole che possedevano, ma comunque non si immaginavano che quei tre individui fossero così forti.
“Dobbiamo continuare?”chiese scherzoso Pie, fermandosi per qualche secondo, imitato dai suoi fratelli, mentre guardavano divertiti il drago che barcollava facendo tremare il suolo. Sigh, arrabbiato, li ringhiò contro.
“Non ci aspettavamo anche voi qui. Quindi per stavolta ce ne andiamo. Ma la prossima volta non sperata di cavarvela così facilmente.”disse Saga fulminandoli con gli occhi. Appoggiando una mano sul povero drago sparì all’improvviso insieme all’enorme animale e al fratello.
I tre alieni rifoderarono le armi e tornarono coi piedi per terra, guardando fieri il punto in cui quei nemici erano scomparsi.

“E’ stato più facile del previsto.”ammise Ghish portandosi le mani ai fianchi e sorridendo soddisfatto.
“Lo sapevo! Lo sapevo! Lo sapevo!” i tre alieni si girarono verso quella voce allegra e innocente, vedendo Paddy correre verso Tart, che in un batter d’occhio si ritrovò a terra, con la biondina di sopra che lo stringeva forte. Il povero alieno aveva la faccia tutta rossa, un po’ per l’imbarazzo, un po’ per l’abbraccio stritolatore di Paddy che lo stava praticamente soffocando.
Ghish scoppiò a ridere, osservando la scena. Ma la sua attenzione fu attirata da una testolina rosa appena uscita dal caffè. Osservò ghignando Strawberry, che aveva uno sguardo davvero sorpreso.
“Buongiorno terrestri! Ciao micetta!” disse facendo un inchino verso la ragazza dai capelli rosa che arrossì e distolse lo sguardo. Ormai, pensava che non sarebbero più tornati. Erano passati due anni. Si era riabituata a vivere senza loro. Senza lui. Ma adesso se lo ritrovava proprio davanti. Doveva assolutamente parlargli, anche se sarebbe stato molto imbarazzante.
“Che ci fate voi qua?” chiese Pam, sorpresa di vederli dopo così tanto tempo. Pensava che non sarebbero più tornati. Che si fossero perfino scordati di loro.
“Che accoglienza calorosa!” rispose sarcasticamente Ghish, ricevendo uno sguardo infuocato da parte della modella.
“Che ne dite se entriamo al cafè così vi offriamo qualcosa?” chiese Kyle, gentile ed educato come sempre.



Angolo autrice
Ok, vi do il permesso di picchiarmi! Scusate, non era mia intenzione far passare più di un anno per aggiornare la storia. Ma per vostra (s)fortuna eccomi qua, di nuovo! Allora, che ne pensate del nuovo capitolo? Spero vi piaccia, fatemelo sapere. Volevo comunque avvisarvi che cercherò di aggiornare al più presto, anche perchè ho già qualche capitolo pronto, devo semplicemente fare un lavoro di revisione. Quindi, mi impegnerò affinchè non passi un anno per aggiungere un capitolo. Spero di riuscire ad essere abbastanza presente!
Scusate ancora per il ritardo! Ci si rivede!

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Capitolo 4
*** Sorpresa non tanto gradita ***


Sorpresa non tanto gradita

“Siete stati degli irresponsabili.”disse Mina mentre metteva qualche cerotto sul braccio di Kyle, coprendo le ferite che si era procurato quando cercava di proteggere loro dal drago.
“Già. Potevate farvi male sul serio.”aggiunse Lory mentre teneva una busta di ghiaccio sulla fronte un po’ gonfia di Ryan che sbuffò incrociando le braccia.
Appena entrati Kyle volva andare in cucina per preparare qualcosa per gli ospiti a sorpresa e Ryan voleva chiudersi nello studio per iniziare le ricerche sui nuovi nemici, ma Lory e Mina non gli avevano lasciato scelta. O si facevano medicare o ne avrebbero prese altre da loro. Diciamo solo da Mina.
“Non dovete preoccuparvi per noi. Stiamo bene.”disse Kyle afferrando dolcemente il braccio di Mina che cercava frettolosa altri cerotti nella valigetta del pronto soccorso. La ragazza si bloccò di colpo arrossendo a quel contatto.
“V-voi non state bene per niente! Voi siete pazzi! Volevate farvi uccidere per caso?” Mina cercò di non fare caso alla mano calda di Kyle e continuò a cercare altri cerotti. Eh si, anche Mina, la più scontrosa del gruppo, si era presa una bella cotta! Ma Kyle sembrava cieco. O forse fingeva di esserlo. Era questo che la preoccupava maggiormente. Lei non sapeva cosa provasse il cuoco e aveva paura di scoprirlo. Aveva paura di un suo rifiuto. Credeva di non riuscire a reggerlo.
“Allora, cosa vi porta da queste parti?”chiese Pam, seduta comodamente ad una sedia del cafè con le mani incrociate al petto.
“Ancora questo atteggiamento scorbutico? Dovreste come minimo ringraziarci, visto che vi abbiamo salvato la vita” ghignò Ghish seduto comodamente su un tavolo con le gambe a penzoloni. Pam si girò di scatto verso di lui, guardandolo in cagnesco. Erano appena arrivati e già non ne poteva più. Un leggero colpo di tosse attirò la sua attenzione e quella di tutti gli altri.
“Volevamo semplicemente fare una breve visita” intervenne Pai prima che Pam potesse strozzare quello stupido di Ghish.
“Quindi rimarrete per poco tempo?”disse Paddy con un tono triste nella voce, girandosi verso  Tart, che stava sospeso in aria a gambe incrociate accanto a lei. Ma non guardava la biondina. I suoi occhi fissavano tristi un punto impreciso del pavimento.
“Si. Non ci è permesso allontanarci dal nostro pianeta senza un motivo valido” aggiunse Pai. Sembrava che gli altri due alieni non avessero intenzione di proferir parola.
“Avevamo promesso che saremmo tornati. E l’abbiamo fatto, ma per dirvi addio per sempre”aggiunse Ghish perdendo tutta la sua felicità e guardandosi triste i piedi che dondolavano.
Strawberry lo guadò con occhi tristi. Non aveva mai visto Ghish così, tranne quando suo fratello era quasi morto. Lui era sempre così allegro e spensierato. Era anche colpa sua. Gli voleva bene, e sapeva che anche lui gliene voleva. Ma... forse sarebbe stato meglio così.
Paddy guardò Pai con gli occhi spalancati. L’alieno era comodamente appoggiato ad una parete con le braccia incrociate al petto e gli occhi chiusi. La sua espressione neutra non faceva trapelare nessuna emozione. Spostò lo sguardo su Ghish. Era triste, si vedeva. E lo capiva! Sapeva che era innamorato di Strawberry. Infine il suo sguardo si posò su Tart, che stava sospeso accanto a lei. Non riusciva neanche a decifrare la sua espressione a causa delle lacrime che le annebbiavano gli occhi. Non ce la faceva più. Con un piccolo balzo scese dal tavolo del cafè sul quale era seduta corse fuori, sotto lo sguardo confuso di tutti i presenti.
“PADDY!” urlò Lory, pronta a inseguirla, ma si bloccò non appena Tart le passo davanti volando più veloce della luce. La ragazza guardò triste la porta. Le dispiaceva così tanto per la sua amica.
Ryan le afferrò una mano e la fece sedere sopra le sue gambe , stringendola forte.
“Capirà” le disse semplicemente il biondo cercando di tranquillizzarla.
Doveva capire! Loro dovevano partire e lei non poteva fare niente. Semplicemente doveva accettare la situazione e andare avanti.

“Paddy! Aspetta!” urlò Tart mentre volava verso di lei. Poggiò i piedi a terra solo quando la ragazza di fermò, proprio davanti a lui. Li separavano solo pochi passi. Paddy si girò verso di lui, piangendo e singhiozzando. Vederla in quello stato gli spezzò il cuore.
“Aspettare? Ho già aspettato abbastanza! Per ben due anni, inutilmente!” ringhiò Paddy. Era triste, arrabbiata, ma soprattutto delusa. Lo aveva aspettando sorridendo per così tanto tempo solo per vederlo un’ultima volta?
“Non dipende da me! Cosa posso farci io?” rispose l’alieno scrollando le spalle e facendo dondolare le sue code castane. Lui voleva rimanere! Voleva stare con lei! Ma sul suo pianeta erano stati categorici. Non potevano tornare sulla terra perché gli avrebbero scoperti e a quel punto l’intero pianeta sarebbe stato in pericolo. Se gli uomini scoprissero l’esistenza degli alieni, non se ne sarebbero stati con le mani in mano.
“Imponiti! Non assecondare sempre gli altri! Prendi in mano la tua vita! Volere è potere!” urlò Paddy. Al contrario di Tart, che cercava di mantenere la calma, lei era completamente impazzita. Urlava e gesticolava in preda alla rabbia. L’alieno era sorpreso. Non l’aveva mai vista in questo modo. E si sentiva terribilmente in colpa! Ma lui aveva fatto il possibile, sul serio! Lui e Ghish avevano insistito tantissimo, ma inutilmente. E alla fine si sono dovuti arrendere. Però avevano ottenuto il permesso di tornare un ultimo giorno sulla terra, almeno per salutarle. Ed eccoli lì, infatti! Ma Paddy non l’aveva presa come sperava.
Non sapeva più che dire. Allungò un braccio, per accarezzarle la guancia, ma lei si scostò. Perché faceva così? Poteva capire che era triste, ma lei aveva solo 15 anni! Aveva un’intera vita davanti! Perché stare così male per lui? Era davvero così importante per lei.
“Paddy non piangere! Mi avevi promesso che non avresti perso il tuo sorriso!” cercò di consolarla, ma dalla faccia furiosa della bionda capì che stava sbagliando tutto.
Paddy lo fulminò con gli occhi. Come poteva dire qualcosa del genere? Lei aveva mantenuto la sua promessa! Non aveva smesso di sorridere per ben due anni, non perdendo mai la speranza, anche quando i suoi amici le dicevano che non sarebbe più tornato. L’aveva illusa. Non poteva crederci. Voleva urlare!

“Paddy! Kyle e Ryan vogliono parlarci” disse Lory, interrompendo i due ragazzi e poggiando delicatamente una mano sulla spalla di Paddy. Non fece nessuna domanda, nonostante il viso arrabbiato e deluso e bagnato dalle lacrime dell’amica. Sapeva che non le avrebbe detto niente davanti a Tart.
Paddy guardò l’alieno per qualche secondo e poi seguì Lory dentro al cafè , senza proferire parola. Tart seguì le due ragazze con il capo chino. Questo non era l’incontro che sperava.


Angolo dell'autrice
Eccomi qui come promesso! La febbre mi ha permesso di concludere il capitolo ahahahah Spero che vi piaccia! Fatemi sapere cosa ne pensate. Ciao ciao

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