Skinny Love

di larivato
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Your eyes look like coming home ***
Capitolo 2: *** Do you really love her? ***
Capitolo 3: *** I'll take care of you ***



Capitolo 1
*** Your eyes look like coming home ***


Harry Styles sta per trasferirsi dalla cittadina di Homles Chapel, situata nella contea del Cheshire, Inghilterra Centrale, a Doncaster, contea del South Yorkshire. Ha 19 anni e dopo anni di coccole e premure da parte di sua madre e sua sorella maggiore, ha deciso di allontanarsi da casa in cerca di nuove esperienze, di avventure e soprattutto di un posto tutto suo. Aveva visitato Doncaster da piccolo e ne era rimasto affascinato così, prima di intraprendere un viaggio intorno al mondo, che era il suo più grande sogno, ha preferito iniziare a cavarsela da solo nella sua amata Inghilterra.
Dividerà la casa con Louis Tomlinson, un ragazzo ventunenne che, dopo aver lasciato il “nido” per il “troppo affollamento” dovuto alla presenza di ben cinque sorelle minori, ha bisogno di un coinquilino con cui dividere le spese della piccola casetta che ha fittato non lontano dalla vecchia abitazione, in quanto non è assolutamente sua intenzione allontanarsi dalla famiglia ma ha solo bisogno di un po’ di spazio per se. Studia ingegneria, il che lo costringe spesso sui libri, ciò nonostante trova il tempo per i suoi amici, per il calcio (sua grande passione) e per la sua ragazza, Eleanor.
Il taxi lascia Harry davanti alla porta numero 17, la piccola valigia nella mano sinistra. E’ un ragazzo timido e quasi si vergogna a bussare quella porta. Ha trovato l’annuncio su internet, era abbastanza economico, cosi aveva contattato Louis, il ragazzo che l’aveva conquistato già dal suono della sua voce. Il ragazzo con gli occhi azzurri. Si, perché Harry aveva visto una sua foto sull’annuncio, quel sorriso avrebbe potuto illuminare l’intera città se ci fosse stato un blackout. “Ma adesso basta, Harry. Lui non è come te. Lui ha una ragazza, hai sentito la sua voce quando hai telefonato e dal tono sembrava anche che avessi interrotto qualcosa di piuttosto privato.” Il ragazzo prende un bel respiro profondo e si avvia alla porta. Sta per bussare quando dall’altro lato appare una ragazza, sta ridendo ma appena se lo ritrova di fronte la sua espressione diventa seria.
  • E tu chi sei?
  • Sono… Ha… Harry 
  • Hey, tu devi essere Harry Styles, il ragazzo con cui ho parlato al telefono un paio di settimane fa!
Questa era la sua voce. L’aveva sentita solo due volte, la prima quando aveva chiesto informazioni sull’appartamento e la seconda quando aveva richiamato per confermare il subaffitto. Eppure l’avrebbe riconosciuta ovunque. Eccolo li, Louis Tomlinson. “Dal vivo è ancora più bello. Mio Dio, è il ragazzo più bello che abbia mai visto. Smettila Harry, non puoi. Lui…”
  •  Hey, tutto okay?
Il ragazzo lo sta fissando con aria confusa. Accidenti se è bello.
  • S..Si. Scusami… Si, sono Harry, so di essere un po’ in anticipo ma…
  • Tranquillo, accomodati pure.
Gli sorride. Quel sorriso…
  • El, lui è Harry Styles, il ragazzo di cui ti ho parlato. Da oggi sarà il mio coinquilino. Almeno credo. Sarà una settimana di prova.
  • C… Come?
  • Scherzavo!
Il sorriso si fa più grande ed è accompagnato da un occhiolino. Harry ce la mette tutta per non arrossire ma non è sicuro del risultato.
  • Piacere, sono Eleanor Calder, la fidanzata di LouLou
“LouLou?” Gli da un bacio ma il ragazzo la allontana.
  • Tesoro, ti spiace se ci vediamo più tardi? Devo discutere di alcune cosette con il nuovo arrivato.
Harry abbassa la testa.
  • Certo amore, ti chiamo più tardi.
Un altro bacio e va via. “Ecco, via. Va via! Harry, no.”
  • Prego, seguimi.
Entrano in casa. Non è molto grande ma abbastanza per… Due persone…
  • Eleanor vive qui?
  • Cosa? Oh, no… Insomma, siamo giovani, è presto per… Vieni, ti faccio vedere la tua stanza!
Il riccio segue il suo coinquilino nella camera in fondo all’appartamento. Entrano. E’ una stanza piccola, con un letto ad una piazza e mezzo ed una scrivania sulla quale ci sono un computer e alcuni CD.
  • Oh, quello è il mio portatile. Lo tenevo li perché a volte mi piace venire a studiare qui, c’è più luce in questa camera… Solo che ho preso l’altra perché mia madre l’ha sistemata appena mi sono trasferito, senza neanche darmi il tempo di controllare la casa e … sai… sono un po’ pigro…
Louis si passa la mano nei capelli mentre parla.
  • Oh… Beh, insomma… Se ti va, posso aiutarti io a spostare le tue cose qui. Davvero, non c’è problema…
  • Tranquillo, adesso prendo il portatile e lo sposto in camera mia ma potrai usarlo tutte le volte che vuoi, okay? Almeno fin quando non ne comprerai uno tutto per te.
Gli sorride di nuovo. Quante volte aveva sorriso in quella mezz’ora che si erano conosciuti? E lui aveva mai ricambiato? O era stato troppo preso sai suoi assurdi pensieri per farlo?
Harry sorride a sua volta e gli occhi di Louis gli rispondono brillando. “Si, stanno brillando. Sono così belli…”
  • Okay.
  • Allora,
Comincia il ragazzo, sedendosi sul lettino e invitando Harry a fare lo stesso
  •  parlami un po’ di te… Che ci fai a Doncaster?
 

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Capitolo 2
*** Do you really love her? ***


Così i due ragazzi passano il pomeriggio a parlare del più e del meno. La timidezza iniziale di Harry svanisce quasi subito, quel ragazzo riesce a metterlo completamente a suo agio, il che non succede spesso anzi, si può dire che sono molto poche le persone di cui Harry si fida davvero e con le quali riesce a parlare quasi di tutto. Già, quasi.
Il ragazzo non ha certo passato la migliore delle adolescenze. Vittima di bullismo fin dall'asilo, veniva spesso preso di mira dai compagni più grandi e questo lo aveva portato a chiudersi e ad essere diffidente verso le persone.
  • Allora
chiede Louis cambiando espressione, sorridendo quasi maliziosamente
  • Ce l'hai la ragazza?
La domanda che Harry odia più di tutte. Ogni volta che c'e' una cena di famiglia, ad ogni Natale e Capodanno, non vi è nonna o vecchia zia che non sia pronta a chiedere "e la fidanzatina?" e puntualmente sono pronte a stilare una lista delle più belle e dolci ragazze d'Inghilterra, perfette per il loro caro nipotino, neanche stessero cercando una moglie per il principe. "Non mi serve nessuna fidanzatina! Io sono..."
  • Erm, no.
  • Beh, c'è una festa domani sera... Potrei chiedere ad Eleanor di presentarti qualche amica, se vuoi!
  • Grazie, io... Ci penserò.
Louis gli sorride di nuovo.
  • Bene, si è fatta sera ed ho una appuntamento con El, e... Mi spiace lasciarti solo la prima sera ma è il nostro mesiversario, quindi...
  • Oh, no. Tranquillo! Ne approfitto per disfare la valigia e guardarmi un po' in giro...
  • Bene allora!
Il ragazzo si alza dal letto, sta per uscire dalla porta quando Harry gli chiede
  • Lou... Cioè, Louis... Posso farti una domanda?
  • Certo, fa' pure!
  • Da... Si, insomma... Da quanto tempo tu ed Eleanor... State insieme?
Louis fa una smorfia
  • Qualcuno qui e' un po' impiccione!
  • N... No! Perdonami, io non volevo!
L'altro ride rumorosamente.
  • Tranquillo, stavo solo scherzando! Oggi sono quattro mesi.
  • Capito... E tu... La ami?
  • Beh, voglio molto bene ad El... Amico, scusami ma si è fatto davvero tardi... Non aspettarmi in piedi, okay? A domani.
Esce e chiude la porta, lasciando Harry solo sul letto, in quella stanza decisamente troppo vuota e silenziosa.
"Ma cosa ti è venuto in mente? Fare domande del genere ad un ragazzo che hai appena conosciuto! Sicuramente penserà che sei un tipo strano e domani ti sbatterà fuori! Meglio non disfare affatto le valigie!"
Per distrarsi da questi pensieri, Harry decide di ispezionare l'abitazione. Come già detto, la casa non è molto grande. C'è la cucina / soggiorno, dove sono situati i fornelli, il frigorifero e un tavolo con quattro sedie più un divano a quattro posti e una tv al plasma attaccata al muro. Il bagno infondo a sinistra, abbastanza spazioso, con water, lavandino e vasca da bagno. La porta dell'ultima stanza è chiusa. "Questa è camera sua. Non puoi entrarci, Harry.". Ma la curiosità prende il sopravvento e il ragazzo poggia la mano sulla maniglia, sperando che non sia chiusa a chiave. Le aspettative di Harry non vengono deluse e il ragazzo apre lentamente la porta, quasi come non volesse disturbare, pur sapendo che dall'altra parte non c'è nessuno ad aspettare. La camera non è molto diversa dalla sua. C'è un letto, una scrivania... "Oh, ecco il portatile. Louis ha ragione, questa stanza è meno soleggiata...". Su uno scaffale sono posizionati alcuni premi. Il ragazzo li ha vinti al liceo. Come aveva spiegato ad Harry durante la loro precedente conversazione, Louis aveva una vera passione per il calcio e il suo sogno era sempre stato quello di entrare a far parte dei Doncaster Rovers ma lo aveva accantonato per proseguire gli studi. Sulle pareti sono attaccati alcuni poster di Robbie Williams e delle fotografie che ritraggono Louis con sua madre e con quelle che dovrebbero essere le sue sorelle minori. "Strano, nemmeno una foto che raffiguri Eleanor..." Harry osserva questo particolare con una certa soddisfazione quando d'un tratto nota una chitarra acustica appoggiata al letto. Louis gli aveva parlato del suo interesse per la musica, ma no aveva accennato alla chitarra. Lui non è certo un musicista, ma se la cava abbastanza bene. Prende la chitarra, si siede sul letto e comincia a strimpellare un brano inventato al momento, iniziando a rendersi conto che da oggi per lui comincia una nuova vita, lontano da casa e dai vecchi amici... E che dovrà trovare presto un lavoro perché sua madre potrà spedirgli dei soldi al massimo per un mese... La stanchezza prende il sopravvento e, senza rendersene conto, e senza aver neanche cenato, Harry si addormenta sul letto di Louis.

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Capitolo 3
*** I'll take care of you ***


Sono le 12.34, la serata di Louis non è andata esattamente come previsto. Dopo cena, Eleanor ha deciso che era giunto il momento di far conoscere il suo ragazzo ai genitori, così sono andati a casa loro ed hanno passato "un'allegra" serata a parlare di quanto lui fosse stato fortunato a conoscere una ragazza come El, una fidanzata perfetta che tutti avrebbero invidiato, che non lo avrebbe mai deluso, così bella, così gentile... Dopo un'ora (o erano 10?) il ragazzo era riuscito a liberarsi dalle grinfie dei coniugi Calder con la scusa che il nuovo inquilino, arrivato solo quella mattina e di cui Louis non sapeva praticamente niente, avrebbe potuto approfittare della sua assenza e combinare chi sa cosa o magari derubarlo e scappare via (aveva decisamente esagerato con le supposizioni, ma avrebbe detto qualsiasi cosa pur di fuggire da quella casa). Così adesso si ritrova a camminare da solo per le strade di Doncaster. Louis e' davvero convinto che Eleonor sia una bravissima ragazza, certo non pecca di modestia in quanto non c'è stato un solo complimento del padre che abbia ritenuto troppo esagerato, ma è davvero quella giusta? Se lo chiede ormai da qualche tempo e la domanda postagli dal ragazzo quel pomeriggio "e tu la ami?", lo aveva lasciato un po' spiazzato. "Già Louis, tu ami davvero Eleanor?". Non si pensi che Louis sia quel tipo di ragazzo a cui piace solo divertirsi e a cui non importa dei sentimenti degli altri. No, a Louis importa eccome dei sentimenti altrui, proprio per questo si sta chiedendo se sia giusto continuare la sua storia con Eleanor. Sopraffatto dai pensieri, il ragazzo quasi non si accorge di essere arrivato davanti alla porta di casa. Prende la chiave sotto lo zerbino ed entra. 
Dentro è buio, sicuramente Harry sta dormendo. Eppure, d'istinto, Louis prova a chiamarlo a voce bassa
  • Harry?
E' la seconda volta che pronuncia il suo nome, è quasi un sussurro, come se stesse nominando qualcosa di sacro, qualcosa che soltanto lui può nominare. 
"Smettila Louis, ma cosa stai pensando?!". Il ragazzo si avvia verso il bagno per una doccia.
Dopo 10 minuti abbondanti (aveva ancora bisogno di pensare, e quale luogo migliore se non quello?) Louis esce dalla doccia, si avvolge in un asciugamano e si avvia verso camera sua. Entra piano e prende il pigiama dall'armadio. Si veste e si volta verso il letto, rischiando di avere un infarto per lo spavento. 
Sul letto, rannicchiato quasi come un gatto, c'è Harry, con la chitarra stretta al petto. Il primo pensiero di Louis, superato lo spavento alla ho-visto-un-fantasma, e' quello di svegliarlo, no, di buttarlo giù dal letto e chiedergli cosa diamine ci fa in camera sua, chi gli ha dato il permesso di entrare e curiosare in giro e chi gli ha detto di prendere la sua chitarra. Ma non ci riesce. Già, perché resta li immobile ad osservare il ragazzo riccio, visibilmente più alto di lui nonostante i tre anni di differenza. Il suo respiro si nota appena. "Si vede che era molto stanco, dopo tutto è arrivato stamattina e deve avere mille pensieri per la testa, poi dorme così bene, è un peccato svegliarlo adesso. Gli chiederai spiegazioni domattina." Mentre pensa queste cose, Louis non può fare a meno di notare che Harry è bello mentre dorme. Sembra così piccolo e indifeso. Non ha avuto modo di raccontargli molto di se, ma a giudicare dalla sua timidezza, deve essere una persona piuttosto insicura, sicuramente ne ha passate tante. "Ma non preoccuparti, da oggi non sarà più così. Ci penserò io a te, Harry. Non dovrai preoccuparti di niente". Louis sorride ed esce dalla stanza, lasciando la porta socchiusa. Si sdraia sul divano e cade in un sonno profondo. 
 

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