Demons Blood

di Refia_Chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il viaggio ha inizio ***
Capitolo 2: *** Un incontro imbarazzante ***
Capitolo 3: *** Uno strano incidente ***
Capitolo 4: *** Una casa che cade a pezzi ***
Capitolo 5: *** Un nuovo amico? ***
Capitolo 6: *** La grande scuola Della Vera Croce ***
Capitolo 7: *** Un giorno da professore?! ***
Capitolo 8: *** Una faccenda in sospeso ***
Capitolo 9: *** Invito a cena ♥ ***
Capitolo 10: *** Avvenimenti inquietanti ***
Capitolo 11: *** Pietanze tossiche ***
Capitolo 13: *** Incubi dal passato ***
Capitolo 14: *** Bugie poco convincenti ***
Capitolo 15: *** Zio ... Ti voglio bene ... ***
Capitolo 16: *** Ricerche ***
Capitolo 17: *** Gita alle terme! ***



Capitolo 1
*** Il viaggio ha inizio ***


Charlie Sullivan non era mai stata una ragazza dotata di una grande pazienza pero’, in compenso, era una ragazza simpatica e solare, che tutti definivano unica e speciale, già … Ma lei era unica e speciale anche per un altro motivo.

-Dai nonna ma perché??? –                                                           
- PERCHE’ SI. -                                                                  
-Andiamo! Non posso iniziare a lavorare da un'altra parte??? –
- Per esempio? – Chiese la nonna perplessa.
- Non so … IN FRANCIA? IN ITALIA? IN AMERICA? Perché devo ritornare a Tokyo?? –
- Si puo’ sapere cos’hai contro Tokyo? Dopo tutto tua madre è nata l! – Disse contrariata.
- Non ho niente contro Tokyo … Anzi la adoro! Ma ci siamo stati cosi tante volte che speravo di visitare qualche altro posto … - 
- Lo so, ma ti dovrai accontentare! –
- Ok … -                                                                                                                                                                                                                  

Charlie in realtà amava davvero molto Tokyo, era una città cosi piena di vita! Ed era anche il luogo dove era nata sua madre e dove i suoi genitori si incontrarono per la prima volta, proprio mentre stavano svolgendo un missione. Però … Da quando i suoi genitori erano morti in quel massacro lei non aveva più molta voglia di ritornare in quella terra piena di ricordi, ma stavolta le toccava, visto che sua nonna ci teneva a farla lavorare vicino alla grande scuola della Vera Croce, chissà poi perché.

- DOV’E’ LA MIA AMATA NIPOTINA?? – Suo zio entrò di botto sbattendo la porta e saltando al collo di Charlie abbracciandola … O forse è meglio dire strozzandola.
- Ahjksdjbkjsn … Ciao zio … - Disse con amalapena un filo di voce.
-Oddio, non posso ancora credere che partirai! BUAAAAAAA!!!! – Disse immerso fra le lacrime. La nonna prontamente prese un rotolo di giornale e glielo diede in testa.
- AHIO!! Ma perché l’hai fatto mamma?? –
- Perché devi smetterla di trattarla come una bambina! Ha quasi diciotto anni! – Disse severa la nonna.                                                 - Ma per me rimarrà sempre la mia dolce frugoletta!- E la nonna gli diede di nuovo una giornalata in testa.
- Mamma SMETTILA! –                                                      
 - Passano gli anni ma resti sempre un testone!! –        
- Scusate … - Li interuppe Charlie che fino a quel momento era rimasta in silenzio a guardare la scenetta.                                                                               
– Ma io dove starò?-                                                                
- Ti ho fatto dare un vecchio appartamento vicino alla scuola della Vera Croce! -                                                                                    
- Fantastico! Finalmente posso stare da sola ed essere autonoma! – Disse Charlie con un enorme sorriso stampato in faccia. A lei piaceva l’indipendenza,cosa che, vista la morbosità di suo zio, in questi anni non aveva mai avuto.
- Veramente non sarai proprio “da sola”… -                                                             
 - Cosa??! -                                                                             
- Sei pur sempre una minorenne, e da sola non puoi stare da nessuna parte, farai da sola solo il viaggio! –            
   - Grrrr …. Non sopporto l’idea che quel tizio si occupi di lei! Grrr … - Ringhiò lo zio con le vene che gli pulsavano sulle tempie.                                                                         
– Eh?? Perché non me ne avete parlato? E soprattutto chi è questo tizio?? – Era leggermente impaurita vista la reazione dello zio anche se sapeva che lui tendeva sempre a esagerare ogni piccola cosa.
- Tesoro ti ricordi di quel tipo di cui ti ho parlato … Quello che prendiamo sempre in giro a Natale, Capodanno, Pasqua ecc. ? – La nonna ridacchiò con aria beffarda.                                                                         
- Eh? Ah si! Quel tizio ambiguo, con strane tendenze, che ha delle occhiaie che sembra che non dorma da settimane, che si veste sempre di rosa, con vestiti da clawn, con dei capelli del colore di una prugna essiccata e con uno stupido ciuffo in testa? Ahahahahaha si quanto lo abbiamo preso per il cul …  Aspetta, LUI si dovrà occupare di me? –                                                                                 
- Già, perché lui?? Non lascerò la mia preziosissima nipotina nelle mani di quel donnaiolo effeminato!!– Gridò furente lo zio, che si ricompose quando vide la nonna che sventolava il rotolo di giornale in modo spaventoso.
- Niente storie! È la persona più affidabile che conosco là! -                                                                             
 - … Allora siamo messi bene … - Aggiunse lo zio che ovviamente ricevette un’altra devastante giornalata in testa.                                                                                                                     
 – Nonna … Per curiosità eh … Ma come l’hai conosciuto … ?-                                                                          
- Mha … Ci siamo conosciuti tantissimi anni fa a … Ehm … Coff Coff … Las Vegas … -                                              
  - NONNA!!! –                                                                                     - MAMMA!!?? -                                                                                
- OH MA CHE VOLETE?? Ero una giovane esorcista in cerca di emozioni!! –
Charlie scoppiò in una fragorosa risata seguita da quella di suo zio e di sua nonna.


ANGOLO DEMENTE DELL'AUTRICE

Bhe che dire, salve a tutti!! E' da un po' che volevo pubblicare questa fanfic, e non temete sara' piu' lunga poi!! XD Comunque dovete sapere che la trama in realta' appartiene al mio fumetto, in poche parole ho "integrato" la mia trama a quella di Ao no exorcist!! Anche se x alcune cose e' diversa!! Bhe spero vi sia piaciuta ed alla prossima!! ^o^/
 
 

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Capitolo 2
*** Un incontro imbarazzante ***


Demonssssss

-Otto ore, otto dannate ore di aereo vicina ad un bambino che non la smetteva di piangere neanche per un minuto, un panzone che quando russava sembrava un motore a scoppio e due tipe che non facevano altro che blaterare sui loro ex e di quanto fossero stati stronzi, un viaggetto tranquillo direi, - Pensò fra sé e sé Charlie mentre scendeva dall’aereo con il suo bagaglio.

All’uscita c’erano molte persone con cartelli con su scritti i nomi della gente che aspettavano, lei cercò di scorgere il suo visto ch sua nonna le aveva detto che Mephisto l’avrebbe attesa all’aeroporto. Sinceramente non sapeva che aspettarsi, in cuor suo sperava davvero che quelle cose che la nonna aveva detto su di lui non fossero vere e che, magari, avesse semplicemente esagerato.                                                                                                              –Allora … Uhmm …  Kimiko … Marta … Wendy … Ah ecco! Charlie Sull … OH MIO DIO.  – La faccia di Charlie era indescrivibile, un misto tra orrore, inquietudine, sorpresa e spavento.

Un tizio alto, con i capelli viola, un vestito color panna con pantaloncini a sbuffo, con un lungo mantello, un enorme cilindro e delle calze a righe e con degli stivali assurdi stava tenendo in mano un enorme cartello ROSA con delle strane decorazioni e con su scritto il suo nome in fucsia.

-Per favore ditemi che sono ancora sull’aereo e che questo è un incubo causato dalle troppe noccioline che ho mangiato … VI PREGO … - Charlie si diede un pizzicotto sul braccio sinistro e realizzò molto in fretta che si trattava della triste realtà.

-Ok … Devo stare calma … Ma soprattutto devo trovare un mode per evitarlo … Un momento!! Lui non mi ha mai vista, quindi non sa come sono fatta! E se gli passo velocemente davanti senza farmi notare mi salverò! Ahahah sono un fottuto genio!! – Pensò entusiasta.

- Ok, 3 … 2 … 1… VIA! – Charlie iniziò a camminare velocemente, cercando però di non farsi notare, guardando dritto davanti a sé senza neanche voltarsi, le venne un groppo in gola quando passò davanti a quel tipo inquietante, ma sembrava avercela fatta! Era riuscita ad oltrepassarlo con successo e dentro di sé gioiva.

- Mi scusi signorina! –

Subito Charlie si bloccò e raggelò nel sentire quella voce che proveniva esattamente dalle sue spalle.

-Si …? – Disse con voce tremolante.                                                         –Lei deve essere la signorina Sullivan! Per fortuna l’ho vista in alcune foto altrimenti non l’avrei riconosciuta! – Disse Mephisto esaltato.

- Foto? Lei ha delle MIE FOTO??? –

- Bhe, me le inviò tempo fa la sua cara nonna, vantandosi di avere una nipotina molto graziosa … E devo dire che aveva proprio ragione! ♥ –

Le prese una mano e gliela baciò, anche se le si gelò il sangue vedendo i suoi canini affilati.

-Ehm … si ok … - Levò in fretta la mano per il semplice fatto che tutti li stavano fissando, eh per forza, gli assurdi vestiti di Mephisto non passavano di certo inosservati ed a Charlie era venuto il pensiero che forse l’avrebbero potuto scambiare per un terrorista o per un pazzo con delle bombe e questo pensiero la divertiva parecchio.                                                         Il viola si tolse il cappello e facendo un leggero inchino disse

-Ma che sbadato, perdonatemi per non essermi presentato subito, anche se suppongo che già mi conosciate, piacere, Mephisto Pheles! ♥  

- Ehm … Piacere –

- Prego venga con me da questa parte, la scorterò al suo appartamento in macchina! –

- Certo … La ringrazio … -

Prima di partire sua nonna le aveva fatto numerose raccomandazioni, ma soprattutto l’aveva pregata di comportarsi bene e di non essere maleducata perché ci teneva e sapeva che lei a volte aveva un carattere un po’ … “Impetuoso” … Ma quel tipo aveva una vera e propria FACCIA DA SCHIAFFI EH, lei cominciava seriamente a chiedersi se Mephisto si comportasse cosi di suo, o semplicemente era un deficiente, lei era più propensa alla seconda teoria. L’importante per ora era riuscire ad uscire da quell’aeroporto visto che Mephisto continuava a sbandierare a destra e a manca quell’orribile cartello rosa.

Mentre camminavano Mephisto si girò leggermente e le chiese

-Ma prima per caso non è riuscita a vedermi?-

- Come scusi? –

-Intendo all’aeroporto, pensavo che quel cartello si notasse … -

- PORCA MISERIA SE SI NOTAVA, l’ha “notato” tutto l’aeroporto! – Pensò la ragazza che però disse :

-Ehm … No è che ero distratta e non ci ho davvero fatto caso!! –

- Capisco … - Mephisto fece un inquietante ghigno  e continuò a camminare finché non si fermò improvvisamente e Charlie sbatté contro di lui.

- Ehy! –

- Mi scusi ma la mia limousine sta arrivando. –

- Li … Limousine???? – Charlie non era mai salita su una di quelle macchine ed era curiosa di vedere com’era, ma ovviamente l’inquietudine sostituì la curiosità, infatti piombò di fronte ad i suoi occhi una lunghissima limousine … ROSA SHOKKING.

- Prego! ♥ – Disse Mephisto aprendole la portiera con un sorrisetto ben poco rassicurante.

- Questo è un mezzo maniaco … Grazie mille nonna … - Pensò, e sospirando entrò in macchina.

ANGOLO DEMENTE DELL' AUTRICE Ed eccomi con un altro capitolo!! E' inutile, quendo sono presa dalla creatività sforno capitoli a ripetizione!! :,D A tal proposito ho una specie di "sondaggio da proporvi" (si l'autrice è fumata) La domanda è " Cosa avreste fatto voi se ad aspettarvi all'aeroporto (o in un qualunque altro posto affollato) ci fosse stato uno come Mephisto? Avreste reagito come Charlie?" Sono proprio curiosa di sapere le vostre possibili reazioni! XD Inoltre vorrei ringraziare Yato kamui per averla messa tra i preferiti e Silvery x averla messa tra i seguiti e le ricordate! Grazie mille! <3 Charlie : si puo' sapere che ti e' saltato in mente?? Io : Cosa? O__O Charlie : Come COSA? Mi hai fatto fare un figuraccia!! Quel tizio è RIDICOLO! =__= Io : Ma cosa dici! E poi ... secondo me state cosi bn insieme!! *__* Charlie : ..... Invece di pensare a queste idiozie scrivi un altro capitolo va! -____-'

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Capitolo 3
*** Uno strano incidente ***


Demons Blood 3

Il viaggio fu molto silenzioso e Charlie aveva avuto la premura di sedersi dalla parte opposta della limousine, lontana da Mephisto. Non è che le facesse paura,però lo trovava un tipo davvero indecifrabile, ed aveva deciso che finché non avesse capito che tipo era avrebbe mantenuto le distanze di “sicurezza”, visto che lei odiava il fatto di non riuscire a capire le intenzioni di qualcuno, soprattutto di Mephisto.

La limousine era molto bella, ovviamente a parte il colore discutibile, dentro era grande e spaziosa con ogni tipo di confort, poi i sedili erano cosi morbidi che Charlie ci avrebbe volentieri schiacciato un pisolino.                                             Il vero problema era che all’interno della macchina regnava un silenzio davvero imbarazzante, che ogni tanto veniva interrotto dal picchiettio del tacco delle scarpe di Mephisto.

-Quindi lei è riuscita a diventare esorcista all’età di 13 anni vero? –

- Come? Ah si … -

- Sa anche nella mia scuola c’è un professore che è riuscito a diventare esorcista molto presto, si chiama … -

-Yukio Okumura! – Lo interruppe improvvisamente.

-Oh … Vedo che lo conosce! –

-Bhe, non di persona, solo di nome, però mi piacerebbe fare la sua conoscenza! – Disse tutta esaltata. Le piaceva l’idea di conoscere qualcuno che come lei era riuscito a diventare esorcista molto presto per il suo impegno e determinazione.

- Eheheh … Ma che ragazza vivace … - Disse Mephisto con uno strano tono di voce e facendo un sorrisetto. Charlie arrossì leggermente e si ricompose.

- Questo qua mi sta prendendo per il culo … Sarà un difficile soggiorno … - Pensò fra sé e sé.

Passati neanche dieci minuti la macchina si fermò improvvisamente.

-Si può sapere che succede? – Chiese Mephisto visibilmente irritato, al suo autista tramite il telefono della limousine.

- Mi dispiace signor Pheles,ma c’è qualcosa che blocca il traffico!-

-Diamine io ODIO perdere tempo … -

Charlie incuriosita aprì il finestrino per vedere ciò che stava succedendo. Era in lontananza ma sporgendosi riuscì a vedere una macchina nera incidentata che bloccava la strada e la riconobbe subito.

-Ma quella è … - La ragazza aprì improvvisamente la portiera e si fiondò in mezzo al traffico fermo per raggiungere la macchina nera.

- Ehy ma dove va? – Vide che ormai era lontana e che non poteva sentirlo quindi sospirando aggiunse –  Uff … Odio questi inconvenienti che mi costringono a cambiare tabella di marcia! – Si sistemò il cilindro e si apprestò a seguirla.

Charlie si guardò un po’ intorno ed in mezzo ad i poliziotti ed ai medici corsi sul posto intravide finalmente chi cercava , che stava parlando con un’agente.

-ADAM! –

L’uomo si girò e gridò – Charlie!!! Ma quando sei arrivata?-

-Poco fa … Ma che ti è successo? – Osservandolo si era accorta dei numerosi tagli e delle ferite che aveva addosso e probabilmente si era rotto anche un braccio visto che era fasciato.

- Mha, saperlo! Credo che quella cosa che improvvisamnte mi è saltata sulla macchina oscurandomi i finestrini fosse un demone, anche se uno cosi non lo avevo mai visto! Benomale che non ti ho accompagnata io! –

Adam era un ottimo esorcista ed anche un amico di suo zio che l’avrebbe dovuta accompagnare, ma per un imprevisto non aveva potuto. Ora nella sua testa incominciava a girare uno strano pensiero, e se la vittima dell’attacco non fosse stato Adam ma … Lei? Non era la prima volta che tentavano di farle un imboscata, forse qualcuno pensava che lei si trovasse in quella macchina, infatti questo “cambio di programma” era avvenuto all’ultimo momento.

-Senti Adam ma che aspetto avev … - Qualcuno la prese per il braccio e la trascinò via.

- Me … Mephisto??? Che fai?? – Senza smettere di camminare disse

- Ti porto a casa, avevo detto a tua nonna che ti ci avrei portata non appena fossi arrivata.-

- Ma io gli stavo chiedendo una cosa!! –

- Gliela chiederai un’altra volta, ho già perso troppo tempo! –

- Ma era importante! –

- Niente storie. –

-Posso anche camminare da sola grazie! – Disse scocciata e divincolandosi per far lasciare la presa a Mephisto.

Quando il traffico riprese la limousine finalmente ripartì ed ovviamente Charlie mise il muso per tutto il tragitto, cosa che lui notò divertito.

-Non ti sarai mica offesa Charlie -Chan ♥ – disse ridacchiando

-Come mi hai chiamata?? Comunque non mi importa … Uff … Voglio solo arrivare in fretta a casa … -

- Certamente … - Mephisto fece una specie di sorriso malefico che Charlie notò subito, cominciava a pensare che forse era meglio non abbassare la guardia con lui, anche se sua nonna lo riteneva un tipo affidabile.

 

 

ANGOLO DEMENTE DELL’AUTRICE

Salve gente ecco un altro capitolo!! Volevo solo avvertirvi che non sempre ne pubblicherò uno al giorno eh! XD Il fatto è che x ora sono completamente presa dalla creatività quindi quando inizio a scrivere non la smetto più! :,D   Comunque in questo spazietto volevo ringraziare I Fratelli Heiwa per averlo messo tra i preferiti e Rinko_Chan  x averla messa tra i seguiti!! Vi ringrazio tantissimooo!! /(^o^)/  Inoltre vi ringrazio per le recensioni! Ci vediamo al prossimo cap …

Charlie : EHY TU!

Le me : Che c’è ora!?? =__=

Charlie : Quello li mi sta prendendo per il culo!!

Le me : Oh su non lamentarti! Piuttosto pensa a controllare quel maniaco di Mephist …  * le arriva un ombrellata in testa * AIAAAA!! MA CHE FAI??

Mephisto : Mi vendico perché mi stavi dando del pervertito.

Charlie : Peccato che tu lo sia davvero … =__=

Mephisto : COME?? Guarda che io sono un gentiluomo come pochi e bla bla bla …. * inizia a blaterare cose a caso*

Le me : Si si vabbè, alla prossima gente!!!

 

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Capitolo 4
*** Una casa che cade a pezzi ***


Demons blood 4

Charlie e Mephisto arrivarono davanti ad un vecchio palazzo dismesso anzi, sembrava cadere a pezzi.

-E’ uno scherzo vero? –

-No, sua nonna mi ha detto di portarla qui. –

Charlie aprì il portone ed iniziò a salire i vecchi scalini cigolanti che sembrava potessero cadere da un momento all’altro, poi girandosi notò Mephisto che la seguiva.

-Tecnicamente lei ora può anche andarsene! ♥ – Disse ricopiando perfettamente uno dei sorrisetti agghiaccianti di Mephisto.

- Bhe, devo assicurarmi che non ci siano pericoli! ♥ – Disse lui facendo un ghigno malefico peggiore.

- qui l’unico pericolo sei TU. – Penso’  - Faccia come vuole. – disse girandosi e continuando a salire le scale.

Mephisto fece un sorriso soddisfatto e continuò a seguirla. Charlie tirò fuori dalla sua valigia una chiave e ci aprì la prima porta che stava al secondo piano del palazzo.

Il chaos, ecco cosa apparve davanti ad i suoi occhi. Le assi di legno del pavimento erano del tutto rovinate, la carta da parati sui muri era strappata in molte parti ed i mobili erano vecchi e rovinati. E non voleva neanche sapere come erano ridotte la cucina e la sua camera.

-Ma … Ma mia nonna mi aveva detto che era un bell’appartamento!! –

-Bhe, mia cara … Deve calcolare il fatto che sua nonna … Non viene qui da 25 ANNI … Uhuhuh … -

Mephisto sghignazzò divertito e subito Charlie si girò e gli lanciò un’occhiataccia.

-Vabbè … Almeno ho un tetto sulla testa … -  Iniziò a disfare i bagagli mentre Mephisto si guardava intorno, appoggiò il suo prezioso portatile su un mobiletto e non appena lo accese partì la richiesta di una videochiamata.

-Uh? Ma chi può essere adess … - Non appena fece partire la chiamata apparve improvvisamente a schermo intero ed in primo piano la faccia di un uomo, suo zio. Il fatto è che comparve cosi in fretta che la fece spaventare e cadere per terra.

- CHARLIEEEEEEEE!!! Tesoruccio dello zio stai bene? Ti è successo qualcosa? Hai mangiato? Sei riuscita a dormire bene? Non hai fatto brutti sogni in aereo vero? Ti sei ricordata di prendere Bubu??? –

Charlie in pochi secondi divenne paonazza.

-Bubu …? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!! – Mephisto iniziò a ridere come un demente e prontamente Charlie li tirò un libro che aveva vicino anche se lui riuscì a schivarlo. Si asciugò una lacrima dovuta al troppo ridere e la prese per un braccio per farla alzare.

- Su su, le signorine non dovrebbero stare con il sedere per terra … -

- Taci! – Mentre lei afferrava il suo braccio per alzarsi partì un fragoroso urlo dal computer.

- TU IGNOBILE ESSERE!!!! – Gridò lo zio indicando attraverso la webcam. 

Mephisto e Charlie si guardarono un po’ intorno perplessi, ed il viola disse  – Ma lei sta parlando con me? –

-CERTO CHE STO PARLANDO CON TE!!!! TIENI LE TUE MANACCE LONTANE DA LEI!!! NON DEVI TOCCARLA O GIURO CHE VENGO Lì E … - Le sue parole vennero interrotte da un manico di scopa che gli venne dato fortemente in testa.

-Ah, che idiota … Ma come funziona questo coso … Ah ecco, ciao tesoro! –

-Ehy ciao nonna!! Qui va tutto bene … A parte l’appartamento ma vabbé … -

- Ah si, perdonami mi sono proprio dimenticata che non l’ho più fatto ristrutturare ! … Oh … Buon pomeriggio Mephisto … -

- Buon pomeriggio signora è un piacere rivederla! Come sta? –

- Per tua sfortuna sto benissimo!! – disse sogghignando – Mi raccomando tieni d’occhio mia nipote! –

- Oh ma non dica cosi … Comunque non si preoccupi me ne occuperò io! ♥ –

- Bene! –

- Io non ho bisogno che qualcuno si occupi di me!! – Disse Charlie leggermente contrariata.

Lo zio ricomparve improvvisamente con un bernoccolo gigantesco e furente gridò

-BENE UN BEL NIENTE! Charlie se ti crea problemi chiamami immediatam … - Un'altra mazzata in testa e stavolta il suo povero zio si ritrovò a fare un bel pisolino.

-Mephisto perdona mio figlio, è eccessivamente morboso con Charlie, ma solo perché le vuole molto bene, non pensava davvero quelle cose! –

- Certo, non si preoccupi … - Mephisto fece un sorrisetto finto come i soldi del monopoli.

- ECCOME  se le pensava quelle cose … - Pensò Charlie ridacchiando  - Ora devo disfare i bagagli, ciao nonna! Quando si sveglia saluta da parte mia anche lo zio! –

- Ciao tesoro! Arrivederci Mephisto! – Detta questa frase la video chiamata terminò.

-Bene, dopo tutti questi complimenti per me è tempo di andare! – Fece per andarsene ma si girò ed aggiunse – Oh, che sbadato, mi stavo per dimenticare questa! Eins Zwei Drei! ★ – Schioccò le dita ed apparve una chiave.

- Ecco la chiave per il corso speciale per esorcisti! –

- Grazie … -

- Bene ti saluto! Ma ci rivedremo molto presto! ♥ – Detto questo le fece l’occhiolino e si dileguò saltando giù dalla finestra.

- Ma che … - Charlie si precipitò a vedere ma lui era già sparito.

- Ok … E’ UN MANIACO … Mi ha fatto venire i brividi … E’ meglio che vada a farmi un pisolino … - Si diresse in camera sua e si buttò sul letto.

 

\\\\\\\\\\\\\

 

Mephisto era ritornato alla sua immensa villa e come al solito trovò Amaimon appeso al lampadario.

-Aniue dove sei stato? –

- A prendere una persona all’aeroporto. –

- Chi? Qualcuno forte? – Ad Amaimon per un attimo brillarono gli occhi.

- Mha forse … Chi lo sa … - Disse facendo uno spaventoso ghigno malefico.

 

 ANGOLO DEMENTE DELL’AUTRICE

Ed ecco qua!! Chissà cos’ha in mente quel pervertito manipolatore di Mephis … *ombrellata in testa *

Le me : AIAAAAA BASTAAAA!!

Mephisto : Sei tu che te le cerchi!

Charlie : Ehy tizio rosa  guarda che se la continui a colpire in testa non le rimarrà più neanche un neurone attivo x scrivere altri capitoli!! =__=

Mephisto : Guarda che ho un NOME!

Charlie : Si, ma tizio rosa mi piace di più! U__U

Comunque vorrei ringraziare Angel of Hope x aver messo la storia fra le seguite! Grazieee!!! *^*

 

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Capitolo 5
*** Un nuovo amico? ***


Demons Blood pubblica

Charlie per un po’ era rimasta immobile sul suo letto a fissare il soffitto, la camera non era cosi male, ma aveva comunque bisogno di una sistemata.

C’era poi, quel continuo pensiero che la tormentava, chi era quel demone che aveva attaccato Adam? E se fosse stato davvero interessato a lei? Una cosa era certa, doveva stare in guardia.               Alzò la mano sinistra e si guardo il tatuaggio tribale grigio a forma di cerchio che aveva sul palmo e mormorò – Stavolta … Stavolta sono preparata. –

Poi si alzò da letto e si stiracchiò, si guardò un po’ in giro e cercò una scopa, se c’era una cosa che non sopportava era il disordine, ma soprattutto la polvere, quindi si mise a pulire.

-Mi sento come Levi de “l’attacco dei titani” … Pff -  Pensò ridendo.

Dopo ore di pulizie guardò l’orologio appeso al muro e notò che erano le dieci di sera passate.

-Uhmmm … Meglio che vada a letto … Domani ho proprio voglia di andare a tormentare Mephisto a “lavoro” eheheh … - Più volte sua nonna le aveva detto che lui la maggior parte del suo tempo lo passava a firmare fogli, bere tè stando seduto su una comoda poltrona ed a leggere manga, Charlie aveva capito che in effetti doveva proprio essere uno scansafatiche, ma lei pensava che i manga non fosse per niente una perdita di tempo visto che li adorava anche lei, questo era un punto a favore per Mephisto.

 

Il mattino dopo Charlie si alzò dal letto e sistemandosi il pigiama vide che erano le nove.

-Bhe … E’ ancora presto … - Finita la frase si ributtò sul letto a pancia in giù. Non era di certo un tipa mattiniera, ma ora che non aveva nessuno che le rompesse le scatole per farla alzare, poteva rilassarsi al meglio. Poi ad un tratto sentì grattare in soggiorno.

- Uh? Ma che … - Si alzò contro voglia ed andò a controllare. Il rumore proveniva dalla porta d’ingresso. Charlie cercò di guardare attraverso la serratura per vedere chi fosse ma niente, sembrava non esserci nessuno, però il rumore continuava e poi sentì anche abbaiare.                                                   

Si preparò al possibile attacco di un nemico e afferrando la maniglia aprì di scatto la porta. Ma tutto ciò che vide fu un piccolo cagnolino bianco con un foulard rosa a poins bianchi che la guardava con aria interrogativa.

- Ooooh ma che cagnolino carino!! Sei qui tutto solo? – Si guardò un po’ intorno – Ed il tuo padrone? – Il cagnolino le passò sotto le gambe e senza troppi complimenti entrò in casa.

-Ehy! Ma che fai? – Charlie chiuse la porta e lo inseguì per paura che potesse combinare dei pasticci, rimase molto sorpresa quando lo trovò seduto sopra al tappeto in soggiorno ad aspettarla. Lei si avvicinò ed incominciò ad accarezzarlo. Se c’era una cosa che adorava erano proprio i cani, soprattutto quelli bianchi e con il pelo morbido, non poteva farci niente, si scioglieva completamente di fronte ad uno di loro.

- Sei un terrier! Sei cosi dolce! ♥ –

Lei continuò ad accarezzarlo anche perché sembrava gradire le coccole che gli faceva. Purtroppo non aveva mai potuto avere animali perché quando c’era lei in giro si comportavano ssempre in modo … Strano, per esempio i cani le abbaiavano e ringhiavano contro oppure i gatti rizzavano il pelo impauriti. Charlie ha sempre pensato che forse era una questione di natura se non piaceva agli animali. Ma stranamente quel cagnolino non sembrava aver alcun problema con lei.

-Vabbè … Visto che ormai sono in piedi tanto vale che mi cambi … Tu rimani tranquillo qui! Farò in fretta! –

Il terrier abbaiò come per dire di si e Charlie si diresse in bagno. Dopo essersi cambiata andò in cucina per prepararsi qualcosa da mangiare ed il cagnolino la seguì. Lei l’osservò per un po’ mentre stava seduta al tavolo mangiando del latte con dei biscotti, era davvero strano, stava fermo ad aspettarla e non aveva paura di lei cosa che, con altri animali, non era mai successa e stava seriamente pensando di tenerlo, anche se la padrona del palazzo non voleva animali, ma a lei non gliene fregava molto. Però guardandolo bene non le sembrava proprio un cane di strada, era troppo pulito ed addestrato per essere un randagio e questo significava che probabilmente apparteneva a qualcuno e questo le dispiaceva molto, però pensò che dopotutto i suoi padroni non dovevano tenere più di tanto a lui visto che a quanto pare non si erano sbilanciati più di tanto per cercarlo, visto che in giro non c’era nessuno e questo pensiero le faceva rabbia.

-Nessuno dovrebbe venire abbandonato … - Disse senza accorgersi che aveva piegato il cucchiaino che aveva in mano. Il piccolo terrier piegò leggermente la testa perplesso.

-Ops! Ahahahah sono proprio una sbadata!Ora non riesco nemmeno a controllare la mia forza ahahah … -

Fece una risata cosi forzata che chiunque se ne sarebbe accorto, allora il piccolo terrier bianco si avvicinò saltellando e sembrava che volesse essere preso in braccio, ovviamente Charlie non se lo fece ripetere due volte.

-Argh … Ma quanto pesi?? Sei un piccolo cane obeso eh! Ahahaha!! – Il cane prima abbaiò e poi sbuffò come se si fosse offeso. Ma in effetti pesava davvero parecchio e lei da un cane cosi piccolo non se lo sarebbe mai aspettata.

-Eh si sei proprio carino … Però non ce l’hai un nome? – Controllò  intorno al suo collo se aveva una medaglietta o qualcosa di simile ma con grande sorpresa vide che non c’era niente.

-Che strano … Forse l’hai persa non può esserci altra spiegazione … Meglio! Vuol dire che ti troverò io un bel nome! Uhm … Vediamo … - Charlie lo osservò per un po’ ed infine le venne un’idea. – CI SONO! Ti chiamerò …. Mochi*!!!Perché sei bianco …. E grassottello!! Ahahahahah!! – Il cane sbuffò offeso ma non poteva farci niente visto che ormai era decisa a chiamarlo cosi.

- Su non te la prendere! È un nome simpatico! – Detto questo lo posò a terra, prese la sua borsa e si diresse verso la porta, ed aprendola disse :

-Allora, ti va di venire con me? –

Il piccolo terrier abbaiò e la seguì scodinzolando.

 

* Il mochi è un tipico dolcetto giapponese! ♥(x chi non lo sapesse! ;D)

 

 

ANGOLO DEMENTE DELL’AUTRICE

 

Saaaaaalve ragazzi!! Ed ecco un altro capitolo!! (^o^)/ Vorrei  proporvi un altro sondaggio!! ( l’autrice ha di nuovo fumato qualcosa di pesante) La domanda è “ Avete degli animali? Ed anche se non ce li avete li vorreste avere? Se si quali?” Io personalmente fra qualche mese con la mia famiglia andremo a prenderci un cane! Un piccolo cucciolo di Shiba!!! *___* E non vedo l’ora!  Spero che recensirete ed alla prossimaaa!!

Charlie : Waaaaaaa ma come sei carino!! *strapazza di coccole il terrier*

Le me : Charlie guarda che quello …. * Il cane la fulmina con lo sguardo*

Charlie : Come?

Le me : NIENTE NIENTE … *ha paura di ricevere un’altra ombrellata in  testa.*

Inoltre vorrei ringraziare Emily_emiliA e dany30496 x aver messo la mia storia tra le seguite! Grazie milleeee!! ^o^

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Capitolo 6
*** La grande scuola Della Vera Croce ***


DEmons da pubblicare

-Uffa! Ma non è possibile! Ma dove diamine è quella scuola!?? – Si lamentò Charlie che girava ormai da mezz’ora a vuoto, sua nonna le aveva detto che strada prendere e dove andare ma in quel momento non la stava ascoltando, visto che era troppo impegnata a leggere un manga.

- Ecco! Ora mi sono pure persa … - Il piccolo terrier abbaiò ed improvvisamente si mise a camminare per conto suo da un'altra parte.

- Ehy! Ma dove vai??! – Charlie si mise ad inseguirlo, ma era molto veloce e sembrava che la volesse portare da qualche parte.

- Wow corre veloce per essere cosi pesante … EHY ATTENTO! – Le si fermò il cuore per un istante quando vide che stava per attraversare da solo la strada, ma in quel momento accadde qualcosa che non aveva mai visto, non appena il semaforo divenne rosso il cane si fermò sul ciglio della strada.

- Eh? Ma come … Aspettami! – Charlie si fiondò su di lui per prenderlo ma non ci riuscì perché non appena scattò il verde e le macchine si fermarono riprese a correre. Charlie non aveva mai visto un cane fare cosi, si poteva anche essere addestrato a farlo ma non fu il modo in cui si fermò a turbarla, ma il modo in cui il cane si atteggiava, era come se … Come se sapesse esattamente quello che voleva fare, come se l’avesse già “programmato”.

Charlie lasciò stare questi futili pensieri e continuò a seguirlo, finché finalmente non si fermò.

-Uff … Finalmente! Ma che ti è saltato in … WOW! – Davanti ad i suoi occhi si parò la gigantesca scuola della vera croce, non poteva credere che tutto quel gigantesco complesso appartenesse ad una persona sola.

- Ma allora volevi portarmi qui eh? Bhe che dire, graz … Ehy ma dove sei finito??? – Charlie si guardò un po’ intorno ma del cucciolo nessuna traccia e ci rimase parecchio male, visto che si era affezionata.

- Che peccato … Forse ha ritrovato il suo padrone ed è ritornato da lui … -

Allora Charlie decise di andare a visitare la scuola Della Vera Croce.

-Ah però è proprio gigantesca eh si! – Charlie girava da un po’ per i corridoi, allora decise di andare a vedere se c’era Mephisto. Si diresse verso la stanza del preside che aveva trovato solo dopo aver chiesto indicazioni a metà degli studenti della scuola, era troppo grande e lei faticava a orientarsi bene, aveva addirittura paura di non riuscire più a trovare un uscita, e che sarebbe morta la dentro! Poco male al massimo sarebbe saltata giù da qualche finestra all’Indiana Jones ed infrangendo qualche ovvia regola dell’istituto.

- Ah finalmente … - Bussò alla porta ma non rispose nessuno.

- Senti Mephisto qualsiasi cosa imbarazzante o meno che tu stia facendo sappi che sto’ entrando … -

Charlie aprì la porta ma vide che non c’era nessuno … O quasi. Sentiva una strana presenza in quella stanza, si guardò un po’ intorno ma non vide niente, si prese un infarto quando qualcuno improvvisamente piombò giù dal lampadario.

-Aaaaaaaargh! – Gridò lei colta di sorpresa.

Un ragazzo dai capelli verdi, con uno strano ciuffo(?) sulla testa e dei vestiti strani quasi quanto Mephisto era accucciato in mezzo alla stanza e la stava fissando.

-Uhm … Salve … - Charlie lo studiò per un po’. – Sai per caso dov’è … Tuo fratello? –

Il ragazzo non rispose subito, si limitò a fissarla.

-Aniue ha detto che andava al corso per esorcisti. –

- Bene grazie. – Charlie si affrettò a chiudere la porta ma il ragazzo la fermò prendendole il polso.

-Ehy che vuoi?? –

- Tu non puzzi di umano. –

- Cosa?? Ma non dire idiozie! Lasciami! – Nonostante si dimenasse lui non mollava la presa, ed aggiunse

- Però sento odore di dolci, me li dai? –

- EEEEEH??? Dolci??? Io non ho … Aspetta … - Charlie con la mano libera frugò nella sua borsa e trovò le sue caramelle alla menta.

-Allora … Facciamo cosi, lasciami ed io ti do le mie caramelle ok? –

Senza pensarci due volte il ragazzo la lasciò e lei gli lanciò al volo le caramelle, che lui prese ed iniziò a divorare come uno che non mangiava da giorni.

-È bello fare affari con te … Amaimon! Ciao ciao … - Charlie chiuse la porta e se ne andò.

- Quella è strana … - Mormorò Amaimon mentre inghiottiva caramelle alla menta.

- Pfiu … Per fortuna non ha scatenato una rissa … Chissà che macello avremmo  fatto all’interno della scuola se ci fossimo messi a combattere! Sembrava un po’ tonto … Però non cattivo … Vabbè troviamo quello scansafatiche di Mephisto! –

Charlie andò verso la prima porta che trovò, ci infilò la chiave speciale che le aveva dato Mephisto, ed entrò.

 

ANGOLO DEMENTE DELL’AUTRICE

Le me : “questa è strana”!!!!!!  * fa il verso ad Amaimon * Caro broccoletto della mamma sappi che tu sei il più strano di tutti! U__U

Amaimon : * inizia ad ingurgitare marshmallow*

Le me : ASPETTA UN ATTIMO! Ma dove li hai presi?????

Amaimon : In cucina! * continua ad ingurgitarne*

Le me : Ma quelli erano mieiiiiiiii!!!! ;______;

 

Ed eccomi di nuovoooo!!! Ehehehe chissà cosa le succederà non appena attraverserà la porta eheheh … Bhe grazie x aver letto ed alla prossimaaaa!! (^o^)/

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Capitolo 7
*** Un giorno da professore?! ***


Demons DA PUBBLICARE

-Questo posto andrebbe decisamente ristrutturato …  - Commentò mentre guardava il vecchio corridoio.

- Secondo me è bello anche cosi! –

Charlie si prese il secondo infarto della giornata, ormai pensava seriamente che la sua vita si fosse accorciata di 10 anni. Si girò di scatto e vide Mephisto con il suo solito sorriso sornione che stava a pochi centimetri da lei, divenne improvvisamente rossa e d’impulso si allontanò immediatamente.

-MA TI SEMBRA IL MODO D’ APPARIRE??? –

- Buongiorno anche a te! ♥ –

- Non prendermi in giro!! –

- Uhm … Capiti proprio al momento giusto … - Mephisto l’afferrò ed incominciò a spingerla per il corridoio.

- Ma che fai??? Ehy smettila!! Ma dove … - Non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò di fronte ad una porta.

- Manca un professore, quello di difesa contro i demoni! E tu lo sostituirai! – Mephisto con un sorrisone aprì la porta e con una spinta la buttò nella classe.

- Buona fortuna! ♥ – Detto questo chiuse la porta. Charlie però di tutta risposta riaprì la porta e mentre si allontanava gli gridò con tutta l’aria che aveva in corpo :

- MALEDETTO CLOWN QUESTA ME LA PAGHI!! GIURO CHE TI TAGLIO LA TESTA LA PROSSIMA VOLTA CHE TI INCONTROOOO!!!! – Finita la frase chiuse la porta sbattendola violentemente. Il problema era che non appena si girò vide gli studenti della classe che la guardavano sorpresi ed anche un po’ spaventati.

Si guardò un po’ intorno e lo riconobbe subito , capelli blu ed occhi azzurri, per non parlare della evidente coda, Rin Okumura, il figlio di Satana.

-Ehm … Coff coff … Perdonate questa piccola scenetta ragazzi … - Si diresse verso la cattedra dove ci si sedette – Allora il vostro CARISSIMO preside ha avuto la BRILLANTE idea di far sostituire a me il vostro professore … Solo che non si è DEGNATO di dirmi fin dove siete arrivati, quindi qualcuno di voi può gentilmente dirmelo? – Charlie aveva parlato in modo cosi ironico di Mephisto che in classe era anche scappata qualche risata, ad un certo punto si alzò un ragazzo con i capelli neri e la cresta gialla.

- Prof, siamo arrivati a pagina 124, ovvero come respingere un nemico che possiede un demone servente. –

- Oh , ti ringrazio, comunque non chiamatemi Prof … Mi fa sentire vecchia! Ahahaha chiamatemi Charlie, dopotutto siamo quasi coetanei, ho solo due anni più di voi! –

- Ah quindi anche lei è una secchiona come mio fratello ed è diventata esorcista presto! – Intervenne sorridente Rin. Charlie notò divertita che nelle sue parole non c’era un minimo di cattiveria.

- OKUMURA!! Razza di idiota porta un minimo di rispetto almeno!! –

Ringhiò contro di lui cresta gialla. Charlie iniziò a ridere di gusto.

-Ahahahah questa si che è una classe divertente!! Comunque non preoccupartiii … Ehm … - Charlie guardò il ragazzo con la cresta.

- Suguro! –

- Suguro! Comunque si Rin, anch’io ero una secchiona! Ahahahah!! Vabbè vediamo un po’ cosa c’è qui … Uhm … - Prese il vecchio libro di testo sulla cattedra ed iniziò a sfogliarlo con aria annoiata.

- Bhe, ascoltate ragazzi, io sono più un tipo da pratica che da teoria quindi … Andremo tutti insieme fuori ad allenarci! – Disse tutta esaltata.

- Ma non è una cosa prevista dal programma! – Intervenne leggermente perplesso Suguro.

- Pazienza! Ogni tanto bisogna anche staccare un po’ la spina per divertirsi no? Vedetela come una divertente “ lezione all’aperto!”-

- Questo si che è parlare! Tu non sei noiosa come mio fratello! – Disse Rin alzandosi agitato.

- Ahahaha ti ringrazio! Però dai, non sarà cosi noioso! –

- Invece si! Passa la maggior parte del suo tempo a cercare di farmi studiare come vuole lui! –

- Ed a quanto pare non ci riesce per niente visti i tuoi votacci! – Intervenne Suguro che scatenò una risata collettiva.

 

Charlie portò la classe fuori dall’istituto in un luogo per allenamenti “speciali” dove nessuno sarebbe andato a curiosare.

-Allora, cosa facciamo qui? – Chiese la ragazza con i codini ed i lunghi capelli neri.

- Bhe, vi farò vedere come di solito agisce un Tamer e come potete respingere lui ed il suo demone servente! – Spiegò Charlie.

- Quindi hai un demone servente! – Disse il buffo ragazzo con i capelli rosa.

- Si esatto, e ve lo voglio presentare! – Prese un gessetto e disegnò sul terreno un cerchio da evocazione.

- Anubis! Io ti evoco! – Dal cerchio si alzò un polverone, seguito da una nube scura dalla quale emerse un gigantesco lupo grigio.

- Ecco il mio demone servente, non preoccupatevi non morde … Qualche volta … Ehm bene chi si offre per la prova? – Inutile dire che Rin alzò il braccio immediatamente e dimenandolo come un bambino.

- Io io!! Mi offro volontario! – Rin sguainò la sua katana e diede sfoggio ad i suoi poteri.

- Bene, Anubis sei pronto? –

Il lupo fece un ringhio d’approvazione.

 

ANGOLO DEMENTE DELL’AUTRICE

Le me : Wow Charlie vorrei che tutti i miei prof fossero come te! :,D

Charlie : Bhe guarda che ho dovuto improvvisare! E poi è meglio che quell’ IDIOTA non si faccia vedere … * si scrocchia le nocche *

Le me : Ehm … Ok …. * si allontana un pochino *  ci vediamo al prossimo capitolooo!! E presto capirete perchè se l'è presa cosi! Ciaooooooooooo!

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Capitolo 8
*** Una faccenda in sospeso ***


DEMONSSS

Mephisto intanto li osservava da lontano.

-Uhm … Sarà divertente … -

 

Rin attaccò immediatamente Charlie che però lo scansò con facilità e mentre Anubis lo teneva occupato, lei unì i palmi delle mani e disse

-Spada Purificatrice! – Ed estrasse dalla mano sinistra una bellissima spada d’argento ornata con pietre blu che risplendeva alla luce del sole.

- Wow che figat …Aaaaaaargh! – Rin venne bloccato a terra da Anubis.

- Ragazzi ricordatevi, mai distrarsi in battaglia, soprattutto se si è in svantaggio numerico! Forza levati Anubis. – Il lupo si spostò sbuffando e Charlie tese la mano a Rin.

 – Questa e la prima lezione!  

-Si! – Rin afferrò la sua mano e si rialzò.

-Dai Rin! Attaccami di nuovo! – Rin e Charlie incominciarono a combattere a colpi di spade per un po’. Charlie da quando era nata era stata addestrata  a combattere con la spada, visto che era la sua arma preferita, inoltre era La Purificatrice era appartenuta alla sua famiglia per generazioni, non c’era arma che conoscesse meglio. Pero doveva ammettere che Rin non se la cavava per niente male, anzi, le dava del filo da torcere, però mancava comunque di pratica ed esperienza.

- Questa è la seconda lezione che vi impartisco! – Disse continuando a combattere sotto gli occhi curiosi di tutti.

- Mai perdere d’occhio … Il demone servente!- Non appena disse questo con un calcio spinse Rin all’indietro e non appena fu a terra venne bloccato di nuovo da Anubis che li piombò addosso da non si sa bene dove, infine con un altro calcio allontanò la katana di Rin da lui.

- Capito? – Disse guardando prima la classe e poi il ragazzo.

- Ah però, ci sa fare! –

- Ed è pure carina! Eheheh –

Commentarono rispettivamente Suguro e Shima.

Il gigantesco lupo si levò e Charlie aiutò di nuovo Rin ad alzarsi.

-Bene ora puoi andare Anubis. – Detto questo cancellò il cerchio ed il lupo scomparve in una nube.

- Ehy Rin, spero che Anubis non ti abbia fatto male … Sai a volte è davvero brusco … - Chiese preoccupata.

- No no! E poi la lezione mi è stata utilissima!!! –

- Bene! Uhm … - Charlie si guardò l’orologio. – Ragazzi visto che mancano ancora quindici minuti, l’ora di pranzo è vicina ed io sono stanca morta, che ne dite se andiamo a mangiare in quel chioschetto vicino alla scuola?? Ovviamente OFFRE MEPHISTO EH. – Charlie sorrideva soddisfatta.

Tutta la classe si guardò un po’ interdetta ma poi annuirono tutti felici.

-Se offre Mephisto allora posso anche ordinare tutto il menù!!! Ahaha!! – Disse Rin ridendo.

- Non approfittartene Okumura! – Disse suguro con un mezzo sorriso.

 

/////////////////////

 

-Allora voglio tre hamburger grazie. Ed ovviamente non si dimentichi le patatine ed i condimenti eh! –

- Ma … Ma è sicura?? –

-CERTO! –

Non appena fu pronto se ne ritornò al tavolino con gli altri.

-W… Wow … Ma ce la farai a mangiare tutto? – Chiese timidamente Shiemi che era seduta proprio al suo fianco.

- Come? Ah si certamente! Sono un pozzo senza fondo! Ahahahaha!!! –

-S … Senti … Ti … Ti va di diventare amiche?? – Chiese mangiandosi praticamente tutte le parole.

-Perché? Non lo siamo già? – Disse facendo l’occhiolino e contemporaneamente mangiando il suo panino gigantesco.

- Waaaa! Che bello!! Hai sentito Rin?? –

- Ahahah si Shiemi! –

- Approposito Rin, mi è giunta voce che sei un ottimo cuoco! Ti va di cucinarmi qualcosa qualche volta? Sempre se ne hai voglia eh … -

- CERTAMENTE! Sono un genio in cucina!

- Si però solo lì eh! – Disse Suguro che fece di nuovo ridere tutti quanti.

 

-Finalmente vi ho trovati! – Arrivò improvvisamente un ragazzo dai capelli neri e con gli occhiali, che coprivano i suoi occhi azzurri ed il vestito da esorcista.

- Non avete idea di quanto mi sia preoccupato quando non vi ho trovati in classe! –

- Ah Yukio come sei ansioso! Guarda che ci ha accompagnato la prof .. Ehm volevo dire Charlie! – Disse indicandola. Charlie si alzò ed andò davanti a Yukio stringendogli la mano.

- E’ un piacere conoscerla Professore! Scusi questa mia improvvisata, ma Mephi … Ehm … Il preside Faust mi ha chiesto di sostituire un professore proprio all’ultimo minuto! Io sono … -

- Charlie Sullivan! Il preside mi aveva avvertito del tuo arrivo! Solo che non indossando la divisa da esorcista non ti avevo proprio riconosciuta! Comunque chiamami pure per nome e dammi del tu! Dopotutto siamo sia coetanei che colleghi! – Disse sorridendo.

- Certo! – Charlie non indossava praticamente mai la divisa, perché secondo lei era ingombrante e le limitava i movimenti, per non parlare del caldo che le procurava, per questo molte volte veniva sgridata dai suoi superiori. Nel frattempo suonò la campanella.

- Oh è già scattata l’altra ora … Peccato … Vabbè ragazzi io vi saluto! Ma credo che ci rivedremo! Ci potresti pensare tu a riaccompagnarli Yukio? Perché io dovrei sbrigare un faccenda molto importante … -

- Nessun poblema! Spero di rivederti presto! –

Charlie salutò tutti, e si dileguò.

 

ANGOLO DEMENTE DELL’AUTRICE

 

Charlie : Già … Ho una faccenda MOLTO importante da sbrigare … * si scrocchia le nocche *

Le me : O___O * si allontana ancora un po’ * Comunque vorrei ringraziare kamikiizumo e  _montblanc_ per aver messo la mia storia fra le seguite! Grazieeee!! *^*

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Capitolo 9
*** Invito a cena ♥ ***


DEMONSSS PUB

Ovviamente la “faccenda” di cui parlava Charlie era Mephisto, figurarsi se gliela faceva passare liscia. In un lampo si ritrovò là.

Mephisto stava controllando alcuni documenti, aveva in mente di fare una cosa speciale per gli studenti del corso per esorcisti quest’anno, l’unico problema erano i vari permessi che andavano chiesti, e ciò richiedeva molto tempo. Ad un certo punto venne interrotto da dei rumori molesti all’esterno del suo ufficio.

-Signorina la prego! Ora non può è occupato!!! – Supplicava la segretaria.

- Non me ne frega niente!!! –

La porta venne aperta di botto con un calcio cosi forte che fece tremare la scrivania e cadere i fogli che erano su di essa. Inoltre perfino il capello di Mephisto volò via a causa di quell’onda d’urto, ciò lo preoccupò non poco.

-MEPHISTOOOOO!!! – Charlie entrò furente.

- Buon pomerigg … Ghgghg – Charlie afferrò il foulard di Mephisto quasi soffocandolo.

- CHE TI E’ SALTATO IN MENTE EH?? IO AVEVO DA FARE E TU MI HAI INCASTRATO!!! –

- Suvvia, tua nonna mi ha chiesto di farti fare un po’ di esperienza nel campo dell’insegnamento! Pensavo che fosse una buona occasione! –

-PENSAVI MALE!! Avevo una missione da svolgere insieme ad altri esorcisti e tu me l’hai fatta saltare!! – Gridò furiosa.

- Va bene, va bene ho capito … Che ne dici se per farmi perdonare stasera ti offro la cena? –

- Cibo? – Charlie mollò la presa sul foulard. – Va bene, ma spero che questo non sia un tuo losco tentativo di fare il cascamorto! – Lo guardò socchiudendo gli occhi in maniera sospettosa.

- Ma certo che no … - Mephisto si sistemò il foulard. – A casa mia alle 8 in punto, mi raccomando! ♥ –

- Si va bene … - Charlie trovava questa situazione non poco equivoca, ma dopotutto il cibo è cibo e non si rifiuta mai! Infatti pensava che un riccone come Mephisto dovesse avere al suo servizio i migliori cuochi di Tokyo! Questo significava manicaretti deliziosi e dolci squisiti! Quindi un occasione del genere non se la sarebbe persa per nulla al mondo!

- Vabbè io vado ciao … - Un attimo prima che lei riuscisse a varcare la soglia dell’uscita Mephisto disse:

- EHM … Un ultima cosa … PERCHE’ MI E’ ARRIVATO UN CONTO SALATISSIMO DAL CHIOSCHETTO SOTTO LA SCUOLA? – Chiese con un sorriso che era a metà tra un ghigno spaventoso ed una contorta espressione omicida, inoltre intorno a lui si era propagato un evidente alone nero inquietante non poco.

- OH COM’ E’ TARDI! Ciaoooooo!!! - Charlie si dileguò in un baleno, cosi velocemente che di lei rimase solo una nuvoletta.

- Uff … Quella ragazza e sua nonna sono una continua fonte di guai … Meglio tornare ad i miei documenti … -

 

////////////////////////

Charlie aveva corso cosi tanto che ormai era fuori dall’accademia.

-Oddio in quel momento ho pensato che mi avrebbe uccisa!! Ahahaha … In effetti mi avevano detto che era tirchio!! - Guardò l’orologio e vide che erano le quattro, allora decise di fare un giro e di prendersi un gelato.

- Argh … - Improvvisamente sentì una fitta allo stomaco, aveva di nuovo una fame tremenda, e ciò non era normale, in questo periodo le capitava spesso di sentire una fame esagerata nonostante si ingozzasse di schifezze, ogni tanto scherzando pensava di avere il verme solitario, ma ora la cosa cominciava seriamente a preoccuparla, tanto che aveva deciso di prendere un appuntamento dal dottore, anche se sinceramente era un po’ in imbarazzo nel farsi visitare per una cosa del genere.

- Diamine … Ah! Un chioschetto dei gelati! Bene vuol dire che lo prenderò ora … - Charlie aveva sempre avuto dei gusti strani nella scelta dei gusti di gelato, stavolta aveva scelto ciokkomenta e puffo.  Si girò un attimo per pagare e quando si girò di nuovo per mangiare il gelato esso non c’era più.

- COSA?? MA CHE … - Guardando alla sua sinistra vide Amaimon che mangiava un gelato, IL SUO GELATO.

- Ehy! Ma chi ti ha detto che potevi prenderlo eh?? – Si guardò un po’ intorno e vide che il posto era molto affollato, quindi era meglio non scatenare combattimenti, per evitare che qualcuno si facesse male.

- UFFA  … - Charlie se ne prese un altro, stando però molto attenta a non farsi rubare anche quello.

- Spero ti piaccia! CIAO. – Charlie fece dietro front e si allontanò. Peccato che Amaimon incominciò a seguirla.

- Senti, se vuoi anche il mio gelato scord … -

- Cosa sei? – Chiese senza cambiare minimamente espressione facciale. Charlie rimase sbigottita di fronte a quell’assurda domanda.

- Come “cosa sono”? Sono un umana, più precisamente un esorcista! Contento? –

- Uhm … - Senza neanche darle il tempo di capire ciò che stava succedendo Amaimon si parò davanti a lei.

- EH? –

-Sniff sniff … - Incominciò ad annusarla e Charlie di riflesso si allontanò con agilità.

- Avevo ragione, non puzzi di umano quindi non lo sei. – Charlie cominciava a stancarsi di questo giochetto, quindi decise di nuovo di provare con la persuasione.

- Senti, facciamo cosi, se ti compro dei dolci mi lasci in pace?? –

- Ok. – Amaimon non ci rifletté neanche per un secondo, e lei incominciò a pensare che forse anche il cervello del ragazzo fosse fatto di caramelle. Però dopotutto le stava simpatico.  Charlie iniziò a camminare verso il vecchio negozietto di dolci dove andava quando era piccola, ed ovviamente Amaimon la seguì. Lei ogni tanto lo guardava con la cosa dell’occhio, non le sembrava per niente pericoloso, sembrava più che altro un bambino in cerca di zuccheri, e questo pensiero le fece scappare una risata.

- Perché ridi? – Chiese perplesso ma con apatia.

- Mha … Niente … Ah ecco! – Ad Amaimon brillavano gli occhi davanti a tutti quei dolci, Charlie decise di prendergliene un pacchetto grande, almeno per un po’ sarebbe stato occupato. Pago e si girò.

- Ecco le tue caram … MA CHE STAI FACENDOOO?? – Amaimon si stava sbafando tutte le caramelle  che erano esposte fuori sotto lo sguardo incredulo dei passanti, Charlie ovviamente corse da lui, lo afferrò per la giacca e lo trascinò via, soprattutto perché non aveva intenzione di risarcire tutta quella roba.

Dopo essersi allontanati un bel po’ lei allungò il pacchetto ad Amaimon che lo prese subito.

-Ecco le tue caramelle! Ciaooo! – Si girò e se ne andò.

Amaimon la fissò mentre si allontanava. – Uhm … Chissà cos’è … - Si domandò.

 



ANGOLO DEMENTE DELL’AUTRICE

Le me : Uhm … Mepphy sei proprio un pervertito eh! Dai invitarla cosi a freddo … U__U

Mephisto : COSA HAI DETTO??? Ma soprattutto perché hai un casco??

Le me : Per proteggermi dalle tue ombrellate! * gli fa la linguaccia* Ora non mi puoi più colpir … AIAAAA!! *ombrellata sulle gambe* MA BASTAAAAA!!

 

*Arriva Charlie *

 

Charlie : Mephisto …             

Mephisto : Si?

Charlie : * gli da un cazzotto in testa*

Mephisto : AIAAA!! MA SI PUO’ SAPERE PERCHE’ L’HAI FATTO?? Questo non è un comportamento che si addice ad una signorina … *ghigna*

Charlie : Smettila di torturare l’autrice, e poi PER CASO VUOI UN ‘ALTRO CEFFONE??

Mephisto : Va bene va bene … =___= * è preoccupato per la sua bellissima faccia *  Comunque perché DEVO PAGARE IO QUEL CONTO ENORME PER CIO’ CHE TU E GLI ALTRI VI SIETE SBAFATI EH?  * aura nerissima*

Charlie :  SPILORCIOOOOOO!!! * fugge*

Mephisto : COSA?? ASPETTA DOVE VAI??  * è ancora incavolato per tutti quei soldi che deve sborsare*

Le me : =___=  Comunque vorrei ringraziare  nachiko_nene  e Zefira BlackIce per aver messo la mia storia fra le preferite!! Grazie con tutto il cuore!! *___*

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Avvenimenti inquietanti ***


PUBBBBBBLLICAAA!!

Ormai era sera e Charlie stava attraversando la stradina che l’avrebbe portata a casa, ma non appena passò sotto un lampione questo si fulminò improvvisamente, cosa che la fece sobbalzare spaventata.

-Ma che … - Prima guardò il lampione, la lampadina era letteralmente esplosa, poi si guardò intorno, aveva una strana sensazione, come di … Essere seguita. Allora visto che era parecchio sospettosa ed in giro non c’era nessuno evocò Anubis.

-Che vuoi? – Chiese scocciato l’enorme lupo.

- Su fai il bravo, voglio sapere senti la presenza di demoni o …  Qualcos’altro. –

Il lupo rizzò le orecchie ed annusò in giro. Il demone di Charlie ovviamente non era come un lupo normale, infatti aveva olfatto, udito e gli altri sensi molto più sviluppati rispetto ad un animale normale.

-Non sento niente, ne di demoni ne di nient’altro. – Questa risposta la tranquillizzò molto.

- Bene grazie, ora puoi andare! – Lo fece scomparire e si avviò verso casa.

 

Non si era minimamente accorta di quell’ombra che la stava osservando.

 

////////////////////////

 

-Aniue perché la tavola è apparecchiata? –

- Perché viene un ospite. –

- Oh … E’ quella ragazza strana? –

- Ah quindi l’hai conosciuta … E perché pensi che sia strana? –

- Bhe … Non ha paura di me … Ma anche perché non puzza di umano, ma neanche di demone … Bho … - Iniziò a mangiucchiarsi le unghie.

Mephisto rimase in silenzio a pensare per qualche istante.

-Aniue scommetto che tu te ne eri accorto dal primo momento in cui l’hai incontrata … - Mephisto continuava a rimanere in silenzio a pensare.

- Amaimon … -

- Si … ? –

- Dovresti andare per me in un posto a controllare una cosa.  

 

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-Uff … Ci voleva proprio un bel bagno caldo … - Non appena arrivata a casa aveva deciso di riempire la vasca e di rimanerci immersa per un po’, nel frattempo pensò a tutte le cose che le erano successe i pochi giorni e le scappò una sonora risata. Prima Mephisto ed i suoi inguardabili vestiti, poi, sempre per colpa sua, ha saltato una missione che li è costata una bella sgridata da parte di un suo superiore, ha dovuto fare  l’insegnante, cosa cche non le era dispiaciuta in effetti, poi ha avuto un incontro ravvicinato con uno degli otto re di Gahenna, Amaimon , che dopotutto le stava molto simpatico, anche se aveva la brutta abitudine di fissare la gente. Poi ripensò anche a Mochi, quel dolcissimo terrier bianco che era apparso all’improvviso alla sua porta d’ingresso. – Chissà dov’è adesso … -

Uscì dalla vasca e si mise l’accappatoio, poi andò davanti allo specchio del bagno per pettinarsi i capelli. Ma quando vi si trovò di fronte vide dietro di lei una gigantesca ombra nera, si girò di scatto spaventata, ma non c’era niente, si girò nuovamente verso lo specchio, ma non vide nulla, solo il suo riflesso impaurito.

-Ahahah … Credo di aver respirato troppo vapore … Ora … Ho anche le allucinazioni … - Cercò di calmarsi un attimo, dopotutto Anubis le aveva detto che non c’era niente e lui non disubbidirebbe mai ad i suoi ordini, quindi uscì dal bagno, si vestì e decise di avviarsi verso casa di Mephisto, visto che ormai erano le otto.

- Ah … Un po’ di aria fresca mi farà bene … - Disse mentre camminava per le strade affolate.

- E se … Fosse quella cosa di 12 anni fa … ? – Charlie si massaggiò le tempie. – Naaaa … Ma a cosa vado a pensare ora! –

Trovare la casa di Mephisto non fu molto difficile, diciamo che di case come la sua non se ne vedono molto spesso in giro.

-Porca miseria è gigantesca!! – Disse Charlie meravigliata di fronte all’enorme cancello. Cercò il citofono, ma niente. Non aveva nemmeno il suo numero, non che le interessasse averlo eh, però non sapeva proprio come contattarlo.

-Ed io come diamine dovrei entrare eh? – Guardò il cancello e le venne un idea di cui presto si sarebbe pentita.

- Argh … Ce l’ho quasi fatta … Ecco! – Disse atterrando perfettamente in piedi dopo una capriola.

- Bene ed ora … - Charlie raggelò nel sentire ringhiare dietro di lei.

- OH CAVOLO. – Cinque dobermann con intenzioni poco simpatiche la stavano puntando.

- Ahahah b … Buoni cagnolini … Argh! – Uno riuscì quasi a saltarle addosso, non voleva fare del male a quei cani, quindi optò per il piano B, ovvero darsi ad una fuga rapida. Peccato che dopo dieci minuti di corsa finì rovinosamente per terra inciampando. Un cane riuscì anche a ferirla ad un braccio .

-EHY! – Improvvisamente dentro di lei qualcosa cambiò in pochi istanti, si sentiva diversa ed arrabbiata … Molto arrabbiata.

- NON PROVATE AD AVVICINARVI. – Lo disse con una voce così roca e … Spaventosa che per un attimo nemmeno lei si riconobbe. I cani immediatamente si allontanarono guaendo spaventati, anzi è più giusto dire terrorizzati.

- SITZENDE! – I cani al suono di quelle parole si sederono ed arrivò Mephisto.

- Sono davvero dispiaciuto, ti sei fatta male? … Ma mi stai ascoltando? –

Charlie era seduta per terra ed aveva lo sguardo spento e perso nel vuoto e non emetteva una sola parola.

-Ehy! –

-EH?? – Si svegliò solo quando Mephisto le appoggiò una mano sulla spalla.

-Vuoi andare in ospedale? –

-E per cosa? – Chiese con nonchalance.

Mephisto si mise una mano sulla faccia.

-Come per cosa?? Ti hanno attaccata cinque cani e sembravi paralizzata! –

-No no, sto … Sto bene anzi benissimo! – Si alzò di scatto in piedi.

- Ah Mephisto … -

- Si? – Charlie gli tirò un ceffone sulla nuca che gli fece volare via il cappello.

- Ma perché l’hai fatto??! – Chiese il viola che si massaggiava dolorante il collo.

- PERCHE’??? SECONDO TE??? – Lei lo guardò con ammonimento.

- Uff … Ho capito, seguimi, ti conduco all’entrata … - Disse Mephisto sospirano e raccogliendo il suo cappello.

 

-Wow che casa fantastica! Anche dentro è bellissima! – Disse Charlie con gli occhi che brillavano. Mephisto sorrideva come un ebete.

- Ho buon gusto vero? – Chiese lui già sicuro della risposta.

- In effetti l’arredamento è fantastico! … Apparte tutto sto’ rosa eh … -

- Che cos’hai contro il rosa? – Chiese leggermente irritato.

- Bhe niente ma … Diciamo che prediligo altri colori … - Disse lei grattandosi la testa.

- Il braccio! –

- Come? – Disse Charlie perplessa. Mephisto si avvicinò pericolosamente.

- Hai un taglio sul braccio. –

Lei si guardò il braccio destro ed il taglio che le aveva fatto quel cane sanguinava ancora.

-Sai com’è, i tuoi cucciolotti ci vanno giù pesanti! Ma non è niente ho avuto ferite peggiori! -

- In una casa grande come la mia, servono dei sistemi di sicurezza … -

- Come se tu ne avessi bisogno … -

Mephisto la fissò per un attimo, non ne era certo ma quella ragazza doveva sapere la verità su di lui. Per la prima volta non riusciva a capire qualcuno, di solito era lui a manipolare gli altri ma questa volta … Questa volta era lui a sentirsi manipolato, ma tutto questo non lo faceva arrabbiare anzi, lo faceva divertire, ed anche molto, forse aveva finalmente trovato qualcuno con cui giocare un interessante … Partita a scacchi.

 

ANGOLO DEMENTE DELL’ AUTRICE

Innanzi tutto vorrei ringraziare XAniuEX_lol x aver messo la mia storia sia tra le seguite che tra le preferite! Grazie!! *^* Comunque vorrei precisare una cosa, Mephisto ad un certo punto dice “sitzende” che TECNICAMENTE in tedesco vuol dire “seduti”, ora io non sapendo una mazza di tedesco ho usato google traduttore, quindi se è sbagliato vi chiedo scusa! ^__^”

Charlie : Dovresti studiare di più invece di poltrire! -____-

Le me : Parla quella che la maggior parte delle volte salta il lavoro perché ha sonno! -___________-

Charlie : Bhe, se si parla di scansafatiche, Mephisto ci batte alla grande! U__U

Mephisto : Guarda che il lavoro di preside è stancante!

Charlie : Se firmare fogli, fare ogni tanto qualche ramanzina a degli studenti, bere tè e mangiare pasticcini stando seduti sopra una comoda poltrona è faticoso, allora voglio fare anch’io il preside! =_____=

Mephisto : *non sa come ribattere*

Le me : Bhe, ci vediamo alla prossima gente! Chissà cos’ha in mente Mephisto! Ciaooooooooooo!!

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Pietanze tossiche ***


PUBLICCAMI O TI UCCIDO

-Tu sai? –

- So … Cosa? – Disse Charlie con un sorriso divertito.

- Uhm … - Mephisto fece un ghigno inquietante. – Su porgimi il braccio … -

- Eh? E perché??? –

- Quella ferita potrebbe infettarsi, su! – Insistette Mephisto.

- Va bene, va bene … -

Il viola si tolse il guanto destro e posò la mano sulla ferita di Charlie. Doveva ammettere di essere leggermente spaventata, non si sarebbe mai aspettata che sotto quei guanti Mephisto avesse delle unghie cosi lunghe ed accuminate ma soprattutto di un inquietante colore nero, inoltre si sentiva in imbarazzo e strana quando lui la toccava. Charlie si sentì bruciare leggermente il braccio.

-Ehy! Guarda che brucia! –

-Tranquilla … è normale … -

Non appena levò la mano si rimise il guanto e lei si controllò il braccio sospettosa, ma niente, della ferita non era rimasto assolutamente niente, inoltre non c’erano segni sospetti, c’era rimasto solamente lo squarcio sulla sua maglietta azzurra.

-Bhe dopo tutto questo trambusto direi che è ora di goderci un buon pasto non pensi? – Disse Mephisto alzando le braccia in aria.

- Direi proprio di si! Soprattutto dopotutto quello che ho passato … - Lei gli lanciò un occhiataccia che a quanto pare non colse, visto che si diresse quasi saltellando verso la sala da pranzo.

- Ah però … - Il tavolo era elegantissimo  e decorato con candelabri e fiori, per non parlare delle posate.

- Prego! ♥ – Disse Mephisto spostandole la sedia per farla sedere.

- Grazie … -

Non appena si sedette anche lui Charlie guardò il piatto che era coperto da un coperchio argentato.

-Spero ti piaccia ciò che ho cucinato per te! <3 –

Charlie si bloccò. C’era qualcosa che le aveva detto sua nonna a proposito della cucina di Mephisto … Qualcosa di MOLTO importante. Charlie tolse in fretta il coperchio e si ricordò IMMEDIATAMENTE le parole esatte che le disse : “ Charlie ricordati una cosa, qualunque cosa succeda non mangiare NULLA di ciò che cucina Mephisto e se lo fai fallo a tuo rischio e pericolo, ciò che prepara potrebbe causarti  GRAVISSIMI DANNI ALLA SALUTE. “ La ragazza osservò per un po’ il piatto come se fosse un animale raro.

-Mephisto … -

- Si? –

- Perché mi stai dando da mangiare un esperimento chimico? –

- In che senso?? –

- Nel senso che è IMMANGIABILE. –

- Guarda che tutto ciò che cucino io è DELIZIOSO! –

- Bhe, l’importante è crederci … -

Charlie con il cucchiaio iniziò a studiare quella roba, si sentiva tanto uno scienziato davanti ad un esperimento. Pensava di mangiare del cibo squisito ed invece si ritrovò davanti del … cibo? Che sembrava più che altro un miscuglio a caso di ingredienti. Sempre che fossero tutti ingredienti COMMESTIBILI.

-Uhm … Senti … Cos’è questa roba gialla che galleggia e che … Si è anche mossa? – Chiese trattenendo a forza le risate.

- Bhe è … - Mephisto guardò un po’ il piatto della ragazza. - … Non lo so … -

-AHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!! – ormai Charlie non riusciva più a trattenere le risate, quindi iniziò a ridere come non mai, sotto lo sguardo esterefatto ed offeso di Mephisto.

- Non sai apprezzare dell’ottima cucina! – Sbuffò lui.

- Uhm … Senti facciamo cosi … Se ne assaggi prima un po’ tu e SOPRAVVIVI, la mangerò anch’io! – Disse incrociando le braccia.

Mephisto osservò per un po’ il suo piatto con aria poco convinta, ma poi replicò con un ghigno e disse                                               - Va bene! – Stava per portarsi il cucchiaio alla bocca ma il suo braccio venne improvvisamente bloccato da Charlie.                 

-Ahahahah guarda che stavo scherzando!!! Volevo solo vedere se lo avresti mangiato per davvero!! E poi pensaci bene … La scuola ha bisogno di un preside e se ci rimanessi secco sarebbe un peccato … - Disse sogghignando

-Uhm … Certo … - Disse Mephisto sogghignando a sua volta.

- Senti … Dov’è la cucina? –

- In fondo a destra del corridoio … Perché ti interessa? –

- Secondo te?? Sono venuta qui per mangiare e mangerò! Non mi sono fatta inseguire da dei dobermann per niente eh! – Charlie si diresse verso la cucina.

- Uhm … Che ragazza divertente … - Bisbigliò Mephisto mentre la osservava allontanarsi.

- Accidenti questa si che è una cucina! Sembra quella di un ristorante di lusso! – Disse osservando l’enorme stanza. Girandosi notò Mephisto sull’uscio della porta.

- Dove sono gli ingredienti? –

- In quella credenza bianca sopra di te … -

- Ok … - Charlie aprì lo sportello e rimase stupita di fronte a tutto il cibo che c’era. – Porca miseria! Ma qui dentro c’è cibo per un intero anno! … Vabbè meglio mettersi al lavoro … - Si tirò su le maniche, si lavò le mani ed iniziò a cucinare.

Mephisto rimase ad osservala in silenzio per molto tempo, in effetti non se la cavava per niente male in cucina, ma anche lui continuava a ritenersi un ottimo cuoco nonostate le critiche della ragazza.

-Finito! Finalmente! – Disse dopo più di mezz’ora di preparativi. Si girò e si avvicinò al viola porgendogli un bel piatto di riso al curry.

- Ecco prendi. –

-Uh? E’ per me? –

- No guarda è per i cinque dobermann di prima! Spero che gli piaccia! … Ma certo che è per te no? Dopotutto gli ingredienti erano tuoi … - Charlie si diresse di nuovo verso la sala da pranzo. – Allora, mangi insieme a me o preferisci gustarti la cena in compagnia dei tuoi cani? – Chiese divertita.

- Uhm … Arrivo … - Disse lui  facendo un inquietante ghigno.

 

///////////////////////

 

-Accidenti devo ammettere che sei davvero brava a cucinare … - Disse Mephisto assaggiando il curry.

- Di certo me la cavo meglio di te! – Disse lei ridendo.

Mephisto sbuffò ma poi aggiunse. – Senti … Volevo proporti una cosa … -

Charlie smise un attimo di mangiare con aria sospettosa e disse :

-Uhm … Cosa? –

- Vedi ho intenzione di fare una gita e … -

- Fammi indovinare, e manca di nuovo un professore vero?–

- Esatto … E vorrei che … -

- Io lo sostituissi, giusto? Mi dispiace  ma … -

- Peccato … E dire che ti avevo già prenotato una stanza Nell’albergo a cinque stelle delle mie terme … -

Charlie sgranò gli occhi . – T … Terme? … Ci … Cinque stelle??? –

-Si, ma se non puoi venire vuol dire che disdirò … - Disse Mephisto facendo un ghigno divertito

- Guarda ho appena cancellato TUTTI I MIEI IMPEGNI! Credo proprio che potrò venire! – Disse lei facendo un sorrisone.

- Ma se non ti ho neanche detto QUANDO andiamo … - e si mise a sghignazzare.

- Oh bhe, qualunque sia il giorno non avrò problemi, CREDIMI. – Disse Charlie convintissima.

- Molto bene! ♥ –

 

Charlie guardò l’orologio e con sorpresa vide che era molto tardi, il tempo passato in sua compagnia era letteralmente volato e lei il giorno dopo avrebbe dovuto fare una missione, niente di pericoloso, però era meglio che fosse in forze. Charlie si alzò al tavolo.- Bene, è ora che vada, quindi ti saluto! – Lei si avviò verso il corridoio e girandosi vide Mephisto dietro di lei.

-Che c’è? –

- Ti accompagno alla porta no? ♥ –

- Come ti pare … -

Arrivati alla porta la ragazza salutò Mephisto e prima di varcare il cancello si girò e gli disse.

-Ah, salutami anche … Amaimon ok? Ciao ciao … - Detto questo si allontanò. Mephisto era sicuro di aver visto uno strano sorriso sul viso della ragazza.

- Certamente … - Mephisto fece un inquietante ghigno malefico.

 

ANGOLO DEMENTE DELL’AUTRICE

Waaaaaa!! Siete in tantissimi a seguire la mia storia!! Non me l’aspettavo davvero!! *^* Ringrazio davvero tanto tutti quelli che i seguono e leggono la mia storia!! *____* Inoltre vorrei ringraziare violet in the sky, Machi91 e blackwhiteeli per aver messo la mia storia fra le seguite! *_* Grazie mille!!

Eheheheh … Chissà cosa avrà davvero fatto Mephisto a Charlie … Tante cose accadranno in questa gita!! Bhe,  Ci vediamo al prossimo capitolo, che svelerà una parte del passato di Charlie! ;D Ci vediamoooooo!! (^o^)/

 

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Capitolo 13
*** Incubi dal passato ***


CApitolo RICORDI

-Uhm … Nella scuola di Mephisto mancano un po’ troppo spesso dei professori … Secondo me ha sicuramente qualcosa in mente … - Pensò Charlie, aveva capito immediatamente che Mephisto era un calcolatore e non agiva mai senza un piano ben preciso, ma anche a lei piaceva “giocare” e di certo non si sarebbe fatta cogliere impreparata. Sulla strada di casa osservò il lampione che  prima era esploso.

- Ah … L’hanno già sistem … -

Improvvisamente ogni lampione cominciò ad esplodere facendo cadere la strada in un buio ancora più cupo. Charlie iniziò a correre dalla parte ancora illuminata e nell’ombra vide qualcosa che si muoveva. Rimase completamente paralizzata quando riconobbe quel mostro.

Era un ammasso informe di liquido nerissimo che pian piano stava assumendo una forma umanoide. Quando vide quegli occhi rossi maligni nel buio, nella sua mente in un istante ricordò di nuovo ciò che successe quel maledetto giorno di dodici anni fa.

 

\\\\\\\\\\\\

 

-Charlieeee!! Hai preparato le tue cose per stasera? –

- Si papi! –

- Sei contenta eh? – Chiese la mamma sorridendo.

-Si! Non vedo l’ora di andare a vedere le stelle cadentiiii!!! – Disse la bimba saltellando esaltata.

- Mha … Forse non dovremmo andare … Sai sei ancora piccola … Dovresti stare a letto a dormire a quell’ora! Ahahahah! – Disse apposta suo padre per farla arrabbiare.

- No uffa ho 6 anni e mezzo!! SONO GRANDEEE! – Disse Charlie sbuffando.

- Dai Will, smettila di prenderla in giro! A volte mi sembra di avere DUE figli … - Disse sua madre ridendo.

- Va bene va bene! Scusa Reiko! Dai Charlie è l’ora … Del pisolinooo!! – Disse afferrandola e prendendola in braccio.

- Noooo uffa … -

- Dai, almeno stasera starai sveglia e non rischierai di addormentarti mentre ci sono le stelle cadenti! – Disse baciandole la fronte.

- Va bene! –

Charlie dormiva beata immersa in dolcissimi sogni, non immaginava minimamente che non appena si sarebbe alzata dal suo lettino, il suo mondo le sarebbe crollato addosso.

-Uh? – Charlie si stropicciò gli occhi, ed andò sul ciglio della porta, c’erano dei rumori strani che provenivano dal primo piano.

- Mamma …. Papà … ? – Disse a bassa voce mentre scendeva le scale.

Rimase completamente paralizzata quando vide suo padre scaraventato a terra ed immerso nel sangue.

- PAPA’!!! –

- Ch … CHARLIE SCAPPA! – Un orribile essere nero corvino stava per afferarela povera bambina che nel frattempo era caduta a terra terrorizzata.

- NON TOCCARE MIA FIGLIA! – Sua madre incominciò a sparare proiettili antidemone contro di lui, ma con orrore vide che non avevano effetto, erano solo riusciti a darle il tempo di prendere sua figlia e dirigersi verso la porta.

- Charlie tu dev …. AAAAARGH! – Sua madre cadde e venne trascinata all’indietro, ma con il fiato che le rimaneva gridò una frase che Charlie non si sarebbe mai scordata il tutta la sua vita.

- CHARLIE CORRI DA TUO ZIO NON GIRARTI MAI CORRI E BASTA!! DEVI VIVERE!!! – Lei terrorizzata e con le lacrime agli occhi iniziò a correre come mai aveva fatto fino a quel momento, senza mai girarsi come le aveva detto la sua madre. Dopo aver corso per chissà quanto per le buie vie della periferia raggiunse la casa di suo zio e si fiondò sulla porta, dove incominciò a picchiare fortissimo per paura che non sentisse.

- ZIO TI PREGO APRIIII! ZIOOO!! –

Non appena aprì la porta si ritrovò Charlie abbracciata a lui in mezzo alle lacrime e terrorizzata. Lui si inginocchiò e l’afferrò per le spalle.

-CHARLIE! Stai calma! Ora spiegami che cos’è successo! –

- La … La mamma e … e papà … Sniff … Li ha presi … Un …. Un … - Lei si bloccò letteralmente di fronte al ricordo di quell’orribile mostro. Lui si alzò e compose immediatamente un numero di telefono.

- Pronto? Sono Alan Sullivan mi serve IMMEDIATAMENTE un gruppo di esorcisti a casa di mio fratello William Sullivan … NON M’INTERESSA FATE IN FRETTA! – L’ultima frase venne praticamente urlata.

-Charlie tu rimani qui! Lo zio torna subito! – Stava per uscire ma venne bloccato dalla bambina che lo afferrò per le gambe.

- N … No … Ti prego … Non andare … Sniff … O lui prenderà anche te … -

Alan rimase un attimo ad osservarla, cosi piccola, impaurita, con gli occhi gonfi dalle lacrime e probabilmente sopravvissuta per puro miracolo … No … Ora poteva anche lasciare da parte i suoi doveri da esorcista, per lui ora c’era qualcosa di molto più importante a cui pensare.

 

 

Il giorno del funerale fu il giorno più grigio della sua vita, lo zio la teneva per la sua piccola e fragile manina mentre la funzione giungeva al termine.

-Zio Al … -

- Si Charlie? –

- Dove sono ora mamma e papà? –

A quella innocente domanda Alan sentì una fitta al cuore.

-Loro … Loro adesso sono andati in un posto molto, molto lontano ma … Ma sappi che anche se non li vedi … E non li senti, sono e saranno sempre accanto a te per proteggerti. –

Charlie rimase un attimo in silenzio guardando il cielo.

-Zio … Tu starai sempre con me? –

Alan  strinse forte la sua piccola mano ed inginocchiandosi di fronte a lei l’abbracciò ancora forte.

-Si … E non permetterò mai più a nessuno di farti del male … -

Una lacrima gli rigò il viso.

 

\\\\\\\\\\\\\\\\\

 

-Tu … TU BASTARDO!! – Charlie estrasse in fretta la spada dalla sua mano sinistra e colta da un impeto di rabbia cominciò ad attaccarlo, ma con scarsi risultati visto che ogni volta era come colpire gelatina.

- ARGH … - Improvvisamente lei cadde a terra, si sentiva di nuovo strana, sentì i canini che le facevano male, sulle sue dita erano spuntati degli inquietanti artigli, inoltre sentiva il sangue pulsarle nelle vene ed il battito cardiaco accelerato.

- Che … CHE COSA MI STA SUCCEDENDO??? – Gridò tremante.

L’inquietante figura ridacchiò nell’ombra.

-Ehehehe … E questo è solo l’inizio … -

- DI COSA STAI PARLANDO??? RISPONDIMI STRONZO!!

- Presto riuscirò a vedere i risultati … Ehehehe … -

Con uno scatto Charlie raccolse la sua spada argentata e con tutta la forza che le rimaneva cercò di colpirlo in testa ma il mostro bloccò la spada con una mano. Lei osservava incredula ciò che succedeva.

-Ma … Ma non puoi riuscire a toccare la spada … I DEMONI NON RIESCONO A TOCCARLA SENZA BRUCIARSI!! –

- Ehehehe …. Ma io NON sono un demone … - Detto questo la scaraventò a terra con una forza spaventosa e scomparve nel buio.

 

 

ANGOLO DEMENTE DELL’AUTRICE

Ehy! Ciao a tutti! Purtroppo questo capitolo è stato parecchio triste, dovete sapere che io tengo molto al personaggio di Alan, ovvero suo zio, spero di aver fatto capire bene i sentimenti suoi e di Charlie, infatti se lui è molto morboso con lei, in realtà lo è solo perché ha una gran paura che le possa succedere qualcosa, dopo la perdita di suo fratello e Reiko (la mamma di Charlie) ha vissuto con la constante paura che a Charlie,come esorcista, potesse anche morire, infatti lui e sua nonna le vogliono bene con tutto il loro cuore.

Vabbè ora vi saluto e ci vediamo al prossimo capitolo! Spero vi sia piaciuto, recensite e mi farebbe piacere sapere che ne pensate delle storia fino ad ora! :)

 

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** Bugie poco convincenti ***


BVKHLBJ

Charlie sentì un bel tepore, ed aprendo gli occhi vide che si trovava in un letto, ma d’ospedale, e scrutando nella stanza vide una persona seduta su una sedia esattamente alla sua sinistra. Anche se aveva la vista offuscata non le ci volle molto per riconoscerlo, le bastò vedere l’enorme cilindro ed il mantello bianco panna, di certo non conosceva molta gente vestita cosi.                                                        

– Uhm … Mephisto … Allora mi sa che sto facendo un incubo … - Disse lei sghignazzando sotto le coperte.                    

– Oh povera cara! Non sa quello che sta dicendo!! Forse è meglio che chiami l’infermiera per farti fare una bella iniezione! – Disse Mephisto con un sorriso malefico. Charlie si alzò leggermente appoggiando la schiena alla spalliera del letto.                                                                              

– Non credo che ce ne sia bisogno! – Disse leggermente preoccupata.                                                                                                     -Allora … Cosa ti è successo? –                                                                  Charlie rimase un attimo in silenzio prima di rispondere, era meglio non raccontare niente a Mephisto, questa era una faccenda che doveva risolvere da sola.                                            

– Ecco … Mi hanno attaccata due Naberius … - Mephisto si accarezzò il pizzetto.                                                        

– Davvero? … Strano che una che è riuscita a sconfiggere da sola in una missione 7 Naberius di categoria alta, non sia riuscita a sconfiggerne solo due … -                                                   

- CAZZO, questo ha capito che sto raccontando delle balle! Adesso è pure in grado di fiutare le bugie??! DANNAZIONE! – Pensò preoccupata Charlie, in effetti non era mai stata in grado di dire bugie convincenti, fin da piccola.                                                        

– Bhe, mi hanno colta di sorpresa! Mi hanno attaccata alle spalle! – Disse stavolta con tono più convinto per risultare più credibile.                                                                                                             – Uhm … Ora che ci penso … Cosa ci facevano due Naberius in un centro abitato? * - Insistette  lui.                                                                                                                                   

– E CHE NE SO IO??!  COS’E’ UN INTERROGATORIO??? – Disse ormai scocciata.                                                                           

– Bhe, finché sei qui, sei sotto la mia responsabilità e se ti capita qualcosa, la tua cara nonna se la prenderà con me! ♥ –                                                                                                                                               

- Perché hai cosi paura di lei … ?  - Chiese molto curiosa.                      

-  Non ho paura di lei, ed è una faccenda che non ti riguarda! ♥ -                                                                                                                         

- Si si … - Sapeva benissimo che lui non le avrebbe mai detto niente, ma sua nonna … Si, e non vedeva l’ora di saperlo.                                                                                          

– Allora, è tutto qua ciò che hai da dirmi? – Chiese Mephisto con tono di voce serio.                                                          

– Si … -

Mephisto sospirando si alzò e disse :                                                

- Molto bene, starai qui finché non guarirai e … -                             

- Ma io sto benissimo! –

Il viola la squadrò un attimo.                                                                          

– Non puoi stare bene, quando ti hanno trovata svenuta avevi un braccio e due costole rotte. -                              

- Ah davvero? – Charlie si mise in piedi sul letto e saltò giù con una capriola, cadendo perfettamente in piedi, sotto lo sguardo incredulo di Mephisto.                                                           

– Dai … Ammettilo, hai fatto di nuovo quel giochetto … - Lo guardò sicura che l’avesse curata lui.                                                  

– Quale giochetto? -                                                                                                

- Quello con cui mi hai guarito la ferita! Sveglia!!! – Disse la ragazza sventolando le mani.                                                                       – Veramente non ho fatto niente, sono arrivato qui solamente qualche minuto prima che ti svegliassi … -                

 

Charlie era rimasta pietrificata, di certo le ossa non potevano essere guarite da sole in una notte, poi ripensò alle parole di quel mostro, “ Questo è solo l’inizio”, si guardò di scatto le mani, non aveva più gli artigli, e tastandosi con la lingua i denti constatò  che era tutto normale, ma quello che le era successo la notte prima non poteva davvero esserselo immaginata. Mephisto si avvicinò  di nuovo a lei tanto che i loro visi erano a pochi centimetri di distanza.

-EH??? -                                                                                                                  

- Riformulo la domanda di prima, è DAVVERO tutto qua ciò che hai da dirmi? – Charlie che era diventata paonazza lo allontanò spingendolo.                                                                      

– CERTO! Ed ora scusami ma voglio cambiarmi e tornare a casa! – Lo spinse fuori dalla stanza e chiuse la porta.             

– Uff … Che ragazza difficile … -                                                           

Mephisto uscì dall’ospedale e vide Amaimon appeso ad un albero che lo aspettava.                                                                             

– Amaimon! Quante volte ti ho detto di essere più discreto?! Forza scendi! – Il ragazzo saltò giù dall’albero.            

– Allora …  Sei andato a controllare? -                                                  

- Si. -                                                                                                                       

- E quindi??-                                                                                                

- Quindi cosa?  - Mephisto si mise una mano sulla faccia.                        

– Non so chi sia peggio fra te e lei … QUINDI COSA C’ERA ALL’ INTERNO DELLA CASA?? – Disse con tono di voce molto secco.                                                                                                 

– Ah … C’erano dei vecchi segni di artigli dappertutto … poi c’era odore di sangue secco … Ma la casa era strana … -        

- Strana in che senso?  -                                                                           

- Se è stato davvero un demone ad uccidere delle persone la dentro, anche se sono passati anni, il “marchio” della sua presenza sarebbe rimasto … Ma niente … - Iniziò a mangiucchiarsi le unghie.                                                                          

– Uhm … Interessante … Amaimon fammi un piacere, devo andare a reperire … Delle cose, tu tieni d’occhio la ragazza! -                                                                                                                                

- Ok. -  Rispose lui dirigendosi verso l’ingresso dell’ospedale.

 

 

ANGOLO DEMENTE DELL’AUTRICE

Oh ma quanto è impiccione Mephisto!! =__= Comunque vorrei ringraziare Morganalastrega per aver messo la mia storia fra le seguite!! *_* Grazie mille!! Non vedo l’ora di arrivare ai capitoli della gita, saranno moooolto interessanti … ;D Bhe, detto questo vi saluto Ciaoooooo!!!

 

 

     

 

                                                                                        

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Capitolo 15
*** Zio ... Ti voglio bene ... ***


IKLHNOI LJ M

Charlie ormai aveva finito di cambiarsi e voleva uscire prima che arrivasse qualche infermiera che, di certo, si sarebbe fatta qualche domanda sulla sua improvvisa guarigione. Sospirando si diresse verso la porta che aprì, si prese un altro infarto quando gli apparve davanti Amaimon.                                                                                                       

– ACCIDENTI! Ma tu e Mephisto volete proprio farmi morire di paura eh? – Il ragazzo non rispose ma rimase lì fermo a fissarla mentre mangiava un lecca lecca.                                 

– Va beeeene … Mi fai passare per piacere? – Con sua grande sorpresa si spostò subito per farla passare. Però si mise a seguirla.                                                                                       

– Hai intenzione di seguirmi fino a casa vero? -                                                                                      

- Aniue mi ha detto di controllarti mentre non c’è. -                       

- Ah … E dov’è andato … ? – Chiese sospettosa.                           

– BHO … -  A Charlie partì un’altra fragorosa risata, il modo

in cui il ragazzo parlava senza muovere neanche un muscolo facciale, la faceva divertire. Arrivata a casa entrò ma Amaimon si bloccò all’uscita guardando per terra.   

 – Che c’è? -                                                                                             

 - Non posso entrare. -                                                                   

- E … Perché? -                                                                                                

 - … C’è una barriera antidemone … -                                                                              

-  Ah si è vero! – Charlie lo guardò un attimo, Ma si, poteva anche farlo entrare, non era pericoloso se non lo facevi arrabbiare.
                                                                           
– Aspetta un attimo … - La ragazza si diresse verso il cerchio e lo ruppe, lo aveva messo per sentirsi più sicura e … Magari fare una sorpresina a Mephisto, ma tanto lui non c’era e quel … Mostro che aveva incontrato aveva chiaramente detto di non essere un demone e quindi la barriera era più che inutile. Amaimon si accucciò sul divano.                                                                                                                     

– Hai da mangiare? -                                                                                             

- Eh? Ah si … Aspetta un attimo … - Charlie prese dalla dispensa patatine, dolci ed altre cose molto salutari e glieli diede.                                                                     

-Ascolta bene, so che sarà difficile per te, ma fatteli DURARE perché non ho altro! -                                                                

- Hai la Playstation … - Disse indicandola.                                         

– Uh? Ah si se vuoi giocaci, io vado un attimo di là, Tu NON COMBINARE DISASTRI! – Charlie si diresse verso camera sua e si sdraiò sul letto a pancia in su. Ripensò rapidamente a tutto ciò che le era successo quella sera e cerco di darsi una spiegazione plausibile, di certo non era come Rin, ovvero non era figlia di un demone o altro, visto che i suoi genitori erano umani al cento per cento, poi improvvisamente, come un lampo a ciel sereno, si ricordò di un particolare della sua infanzia, subito prese il cellulare e digitò un numero.

 

-Pronto? -                                                                                                        

- Ciao zio sono io e vorrei … -                                                                              

- TESORO DELLO ZIO! Scommetto che mi hai chiamato perché quel maledetto donnaiolo effeminato ti sta molestando!!! Non preoccuparti, prendo il primo aereo che c’è per Tokyo e … -                                                                                   

- ZIO ASCOLTAMI UN ATTIMO SENZA SCLERARE OK??-                           

- Ehm … Ok scusa! Ahahah … -                                                         

- Senti … Mi è venuta in mente una cosa … Ti ricordi che da piccola ero …. Molto malata no? – Alan rimase un attimo in silenzio.                                                                                                             
–Uhm … Si … -                                                                                

- Ecco e mi sono ricordata che ogni tanto veniva un tizio a farmi … Delle iniezioni … Tu ne sai qualcosa … ? -                                        

- Vedi Charlie … In quel periodo tuo padre aveva molta paura che … Che non sopravvivessi, perché eri molto cagionevole di salute e non voleva vederti chiusa in casa a vita, quindi per un periodo si concentrò solo nel trovare un dottore che riuscisse a guarirti, poi mi parlo di un tizio che, a detta sua, aveva una cura strabiliante, infatti … Tu sei ancora qui … -  Charlie fissò il pavimento con aria cupa.                                                                                              

- Tu … Non sai come si chiamava quel … “Dottore” ? -                                    

- No mi dispiace … Non me lo disse mai, so solo che a quanto pare lo cacciò in seguito a qualcosa che fece, ma niente di più … Scusa non ti sono stato minimamente utile ... -                                                                                                            

- Non dire cosi! Invece mi sei stato utilissimo e … -

- Charlie … -                                                                                    

- Si … ? -                                                                                                  

- Ascoltami, io non ti impedirò di fare delle ricerche … Anche perché so che le faresti comunque, per questo lato testardo sei uguale a tuo padre Ahahah … Però dopo quello che è successo a loro non voglio che tu corra pericoli, evidentemente in questa storia i tuoi genitori si erano cacciati in guai più grandi di loro … Perciò ti prego, promettimi che starai attenta … Ho perso già un fratello e una nuora, non voglio perdere anche mia nipote … Per favore … -  Lo chiese in tono cosi supplichevole che a Charlie lacrimarono gli occhi.                                                                      

  – Si zio Al … -                                                                                         

- Promesso? -                                                                                      

 - Si … Promesso … - 

- Allora ciao! E ti auguro di scoprire la verità! -                                                   

 - Ciao zio … Grazie … Ti voglio bene … - Charlie si asciugò gli occhi. Aveva perfettamente capito che suo zio era terrorizzato all’idea che a lei succedesse la stessa cosa che era capitata ad i suoi genitori.                                                              

– Bhe … Almeno ora so da dove incominciare ad indagare … A questo punto sono sicura, una parte di me non è umana.   




ANGOLO DEMENTE DELL’AUTRICE      

Buonsalve a tutti!! Pultroppo è ricominciata la scuola … *SIGH*  Spero che tutti abbiate passato bene i primi giorni e che i vostri prof non siano dei demoni come i miei! :,D ( Se si, mi dispiace e vi comprendo ! è__é) Comunque in questo spazio vorrei ringraziare Gattina9 per aver messo la mia storia tra le seguite e Iku e Ryo per aver messo la mia storia fra le preferite e x avermi messo tra le autrici preferite!! Oddio grazie mille!!! *_______*

Inoltre vorrei farvi una domanda, * Si, l’autrice ha la brutta abitudine di fumare cose pesanti *

Fino ad ora qual è la scenetta Charlie/Mephisto che vi è piaciuta di più? XD Sono curiosssssssa!!! ;D  In più credo che ci farò un disegno! Detto questo vi saluto! Ci vediamo al prossimo capitolo, ciaoooooooooo!!!                                                                                                                                                          

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Capitolo 16
*** Ricerche ***


CAPITOLO RICERCHE

Charlie si alzò dal letto ed andò a vedere cosa faceva Amaimon. Stava tranquillamente accovacciato sul divano a mangiare schifezze ed a giocare con la playstation.                       

– Se non sapessi che è un pezzo grosso di Gahenna non penserei MAI che è un demone pericoloso … - Pensò lei ridacchiando. Ad un certo punto sentì suonare un cellulare, ma non era il suo, era quello di Amaimon, che rispose.                   

– Si Aniue? … Ok … - Amaimon saltò giù dal divano ed allungò il cellulare a Charlie.                                                                                   

– E’ per te. -                                                                                                                            
- Ehm … Ok … Pronto? -                                                                                

- Ciao Charlie! ♥ – Una voce che avrebbe riconosciuto tra mille.                                                                                                                                                                  

– Si che vuoi Mephisto? -                                                                                      

- Volevo solo avvertirti che la gita si terrà … Fra due giorni quindi preparati! <3 -                                                                                       

- D … Due giorni??? Cosi presto??? -                                                                      

- Se non puoi e ti senti ancora male posso anche disdire la prenotazione per te … - Disse Mephisto sghignazzando.                         

– ASSOLUTAMENTE NO. Sto benissimo e sono in forma! -                                          

- Molto bene! ♥ Potresti passarmi Amaimon? -                                         

- Si certo … Tieni … - Charlie passò di nuovo il cellulare ad Amaimon.                                                                                                              

  … Ok Aniue … - Amaimon chiuse la chiamata.                                                    

– Io ora vado. – Si diresse verso la finestra ma prima di saltare giù si girò verso Charlie e le chiese :                                                                 

- Perché non hai paura di me? -                                                              

- Come?! -                                                                                                        

- Tutti gli esorcisti mi temono perché sanno che potrei ucciderli facilmente, perché tu no? -                                                           

Charlie rifletté un attimo.                                                                                     

– Tu vuoi uccidermi? -                                                                              

- Uhm … No … Non mi hai fatto niente … E poi mi regali i dolci … -                                                        

- Allora non ho motivo di temerti … Poi mi sei simpatico! -                     

- … Simpatico? Che vuol dire? – Charlie sgranò gli occhi.                                                             

- Come che vuol dire??!  Vuol dire che … Che ti trovo divertente! -                                                                                                     

- Uhm … Ok. – Detto questo saltò giù dalla finestra e si dileguò.

- Pfff … Credo che lui mi veda come una specie di fabbrica di dolci … Ahahaha vabbè … - Charlie si grattò la testa ridendo e decise di iniziare a fare i bagagli, cosi poi avrebbe avuto il tempo di fare qualche piccola ricerca.   

 

\\\\\\\\\\\\\\\

 

Mephisto si trovava nella sua enorme villa ed era riuscito a reperire, non si sa bene come, i video di sorveglianza della strada dove Charlie era stata assalita. Rimase stupito di fronte a ciò che vide.                                                                                                                                                             – A dir poco stupefacente … -                                                                              

- Aniue secondo te … Cos’è? – Intervenne Amaimon che era rimasto in silenzio in un angolo.                                                                   

– Uhm … Bella domanda … Ne umana … Ma neanche demone … E’ qualcosa che sinceramente non ho mai visto in tutta la mia lunga vita … -                                                                        
- Che vuoi fare? -                                                                               

- Uhuhuh …. Credo che le farò un’ offerta che non potrà rifiutare … Lei è troppo interessante … - Disse facendo un sorriso malefico.

 

\\\\\\\\\\\\\\\\

 

-UFFA! Ormai avrò chiamato dieci persone che abitavano nel mio quartiere e nessuno si ricorda di quel tizio!! … UN MOMENTO! La mia vecchia vicina di casa! Si era trasferita ma in quel periodo abitava di fianco a me! Incrociamo le dita … - Charlie cercò sull’elenco il suo numero che fortunatamente trovò in pochi minuti e lo digitò sul cellulare.                                                                                                                         

– Pronto? -                                                                                                      

- Ehm … Buongiorno signora Murakami, Sono Charlie Sullivan, non so se si ricorda di me … Eravamo vicine di casa molti anni fa … - Charlie strinse i denti speranzosa.                         

– Uhm … AH SI! Mi ricordo di te! È Un piacere risentirti! -                            

- Anche per me … Ecco dovrei chiederle una cosa se permette … -                                                                                                    

- Certamente! -                                                                                        

- Ecco vede nel periodo in cui lei abitava vicino a casa nostra c’era … Una persona che veniva spesso … Credo avesse una valigetta e … -                                                                           

- Ah si! Me lo ricordo! Aveva dei modi di fare … Strani … -           

- Può spiegarsi meglio? -                                                                                              

- Cercava sempre di non essere visto, e non appena usciva da casa vostra si dileguava in un lampo … Mi sembra  che una volta tuo padre lo abbia chiamato per nome … -                                    

- SIGNORA LA PREGO, si sforzi di ricordare, come si chiamava??? - Chiese lei quasi supplicandola.                                                                                                                                     
- Ehm si …. Eeeh  … Si chiamava  … Tetsu … Tetsu … Kobayashi!! Ecco!!! Ne sono sicurissima!! Avevo sentito tuo padre chiamarlo cosi mentre annaffiavo i fiori! -                                                             

- LA RINGRAZIO CON TUTTO IL CUORE! Arrivederci! -                                     

- Oh … Prego! –                                                                                         

Charlie iniziò a saltare sul letto ed a fare un balletto.                            

-  Evvaiiiiiiiiiii!!! Ce l’ho fatta Ahahahahah!!! Non mi resta che chiamare Satori e forse poi avrò le risposte che cerco … -  Satori Narutaki lavorava anche lui come esorcista, ed a suo tempo lavorò insieme a suo padre in svariate missioni. Charlie sapeva che poteva fidarsi di lui, visto che era stato un grande amico di suo padre.                                                                                                                                                                                       

– Pronto? Ciao Satori sono Charlie la figlia di Will … Ascoltami dovresti farmi un piacere … Devi trovarmi tutte le informazioni possibili su un certo Saito Aisaka se non ti dispiace … -                                                                                            

- Uhm … Si nessun problema! Ti chiamerò io non appena troverò qualche informazione! -                                                                                             

- Grazie mille! Davvero! – Charlie riattaccò e si buttò stanca sul letto.                                                                                                                                                      

– Uhm … Forse un ultima telefonata la posso anche fare … Eheheh … - Digitò nuovamente un numero.                                

 

 

- Ciao tesoro, c’è qualche problema? -                                                                                                              

- No nonna … Però volevo sapere una cosa … Perché uno come Mephisto ti ubbidisce senza fare storie? -                                                 

- Ahahahahahahah!! -                                                                            

- Nonna che c’è???? Dai dimmelo ti preeeeeego!!!! - Disse quasi supplicandola, visto che stava morendo dalla curiosità.                                                                                          

– Ti ricordi che ti avevo detto di averlo incontrato a Las Vegas? -                                                                                                                                                                    
- Si! Quindi?? -                                                                                                                                                                                                                                   -Diciamo che a poker è una schiappa e sottovalutandomi ha perso con me un sacco di soldi … -                                                                                                                                                                 

 - COSAAAAA? Oddio non posso crederci!! E quanti ne ha persi?? -                                                                                                                           

- Bhe, cosi tanti che se glieli chiedessi tutti insieme finirebbe per strada! Ahahahahah!! – Disse sghignazzando sua nonna.                                                                                      

– Ahahahaha!! Ho capito! E scommetto che lui per evitare di perdere tutto ti ha proposto la sua completa disponibilità in caso di bisogno, vero?? -                                                             

-Ahahahah esatto! -                                                                      

- Pff … Vabbè ora ti saluto, ciao nonna! -                                                          

Charlie ci ripensò un attimo e poi scoppiò a ridere.                                            

– Ahahahahahahah e chi se l’aspettava una cosa del genere???? Mephisto indebitato fino al collo … CON MIA NONNA!! AHAHAHA!! Fantasticoooo … - Si asciugò le lacrime dovute al troppo ridere e decise di andare a dormire, visto che tra una telefonata e l’altra si era fatto tardi.

 

 

 

ANGOLO DEMENTE DELL’AUTRICE

Le me: Charlie! Non sei contenta di andare in gita in un posto così fantastico??? *__*

Charlie : MHA …

Le me : Mha COSA? Magari ci potessi andare io in un posto del genere GRATUITAMENTE! =___=

Charlie : Ma non ci arrivi?? Proprio perché è GRATIS che non mi fido di meringa rosa … >___> Mi sembra un gesto troppo strano da uno spilorcio come lui ….

Le me : Su su, non è detto che abbia un secondo fine! ^_^

Charlie : E tu lo pensi DAVVERO … ? * La guarda storto*

Le me : …

Charlie : ALLORA???

Le me: ALLORA vorrei ringraziare Lady Obscura per avere messo la mia storia fra le seguite!! Grazie mille!! *__*  *cerca di cambiare discorso*

Charlie : Ehy non cambiare discorso!!! RISPONDIMI!! Perché tu SAI qualcosa!! *insiste*

Le me : Grazie per aver letto e se vi va lasciate una recensione! Ci vediamo al prossimo capitolo!!! ^__^ (Pultroppo per via della scuola sono molto impegnata, ma non preoccupatevi, i disegni Mephisto/Charlie li sto facendo, intanto vi lascio con questo disegno di Mephisto che ho fatto quest'estate!)

Charlie: Non puoi ignorarmi cosiiiiiiii!! D:

                         

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Capitolo 17
*** Gita alle terme! ***


VAI CHHHH

Il tanto atteso giorno della gita finalmente arrivò, ed alla stazione salutò Rin, Shiemi e gli altri componenti della classe da accompagnare e si diresse verso un altro vagone, visto che Mephisto aveva diviso quello dei professori da quello degli studenti.                                                                                    

– Uhm … Allora dovrei andare da questa par … - Qualcuno la prese a braccetto.                                                                                      

– Dove vai Charlie – chan? <3 -                                                                   

- ME … MEPHISTO?? Ma che ci fai qui?? -                                                                           
 
- Come che ci faccio qui? Sono le MIE terme e vengo anch’io no? -                                                                                         
- S.. SONO TUE?? -                                                                                              -Certo!-                                                                                                                                     

- Ah … -                                                                                                        

- Su vieni con me da questa parte! – Sempre tenendola a bracietto la trascinò la trascinò dalla parte opposta.                                      
– EHY! MA CHE FAI?? Guarda che il vagone per gli insegnanti è da quella parte!!!  -                                                                 

- Lo so. -                                                                                                                             

- ALLORA PERCHE’ MI STAI TRASCINANDO  DALLA PARTE OPPOSTA??! -                                                                                                     

 - Perche tu starai in un vagone speciale con … Me! <3 -                

- CHE- COSA-STAI-DICENDO??- Disse scandendo perfettamente le parole come un robot, inoltre era anche leggermente scandalizzata, Mephisto si stava comportando … In modo MOLTO più strano del solito, il che non poteva significare niente di buono. Poi si sentiva tremendamente in imbarazzo visto che tutte le persone li stavano fissando e Mephisto sembrava deciso a non mollare la presa.                                                                                                             
– Insomma BASTA! Lasciami! Le persone potrebbero fraintendere!!! – Disse cercando di divincolarsi.                                                                       

– Fraintendere … Cosa? Uhuhuh … - Disse Mephisto facendo un vero e proprio sorriso da pervertito. Charlie iniziò a guardarlo con un aura omicida e ringhiandogli letteralmente contro.                                                                                                                 
– Su, riponi gli artigli! Eccoci qua! <3 – Charlie si ritrovò di fronte ad una porta ROSA.                                                                          

– Ti prego dimmi che stai scherzando … - Disse lei spalmandosi la mano sulla faccia.                                                                         

– E perché? -                                                                                                                           

- Non mi dirai che ti appartiene pure il treno e che questa è una stanza apposta per te vero? … - Chiese allarmata.                            

– Bhe, no … -                                                                                  

- Ah ecco mi sembrava stra … -                                                          

- In effetti mi appartiene TUTTA la linea di questo tipo di treno! – Disse con nonchalance. Charlie lo guardò sconvolta.                                                                                                            
– Ne spendi tanti di soldi per essere indebitato eh … – Bisbigliò lei.                                                                                                 

– Come prego? -                                                                             

- NO NIENTE. -                                                                                                            

Charlie si ritrovò in un vagone completo di tv a schermo piatto, sedili di lusso ed altre cose da ricconi. Mephisto si sedette su un sedile, RIGOLOSAMENTE ROSA, e picchiettando con la mano su quello accanto e le fece cenno di sedersi.                                                                                                                          

– Che hai oggi? – Charlie incrociò braccia e
gambe.                                                                                                                                                 

- Chi io? Assolutamente niente … -                                                                

- Uhm … Davvero? Sicuro?? – Socchiuse gli occhi con fare sospettoso.                                                                                                     
 
– Certo! Sei preoccupata per me? <3 – Sorrise mostrando i canini affilati.                                                                                                      
– Eh … Fammi pensare … Uhmmmm … NO. – Disse con un finto sorriso e girandosi dall’altra parte, il viola ricambiò con un inquietante ghigno.                                                                                                                        – Uhm … Ha in mente qualcosa … Me lo sento … - Pensò mentre lo guardava con la coda dell’occhio. Il viaggio procedeva tranquillo però alla partenza non si sarebbe mai aspettata di dover viaggiare da sola con lui e questo la metteva seriamente a disagio, tanto che voleva arrivare in fretta a destinazione. Charlie osservava con ossessione il suo cellulare, aspettava con impazienza la chiamata di Satori, sperando di riuscire a scoprire qualcosa di più su quel tizio, visto che ormai era più che sicura che la fonte di tutti i suoi casini fosse lui.

 

Arrivati a destinazione, Charlie si stava dirigendo con gli altri insegnanti  verso l’albergo, ma Mephisto le si parò davanti di nuovo.                                                                                                                                  

– Che c’è ORA?? -                                                                                                  - Perché non posso semplicemente godermi la tua compagnia?-  Charlie lo fissò un attimo e sospirò, ormai non sapeva davvero più che fare, era improvvisamente diventato appiccicoso come non mai e lei era sull’orlo di una crisi nervosa. Alla reception le diedero la chiave della sua stanza e non vedeva l’ora di ammirarla, perché dopotutto era un albergo a cinque stelle.                                                                

 -MISERIACCIA! Ma questa stanza è grande quanto il mio appartamento! – Gli occhi di Charlie brillavano mentre osservava i mobili di ottima fattura ed il letto a baldacchino a due posti e come una bambina di cinque anni, prese la rincorsa e ci si fiondò sopra.                                                                                   

– Ahahahahaha da quanto è morbido sembra di affondarci! Fantasticooo!! –  Ad un certo punto bussarono alla porta.                 

– Avanti è apertooo! – Lei era troppo impegnata a rotolare ne lettone.                                                                                                          

– Eheheh … Vedo che ti piace la tua stanza … - Mephisto entrò e chiuse la porta.                                                                          

 – Ah … Si … - Gli disse lei mentre ancora rotolava.                                     – Sai l’ho scelta io apposta per te! <3 – Disse facendole l’occhiolino, cosa che la fece rabbrividire e perdere l’equilibrio, infatti cadde e prese una bella facciata per terra.                                                                                                        

-AIAAAA IL MIO POVERO NASOOO!! -  Si lamentò lei, Mephisto si avvicinò e la fece rialzare prendendola per un braccio.                                                                                                                     – Vuoi andare in infermeria? -                                                                
- N … NO! TUTTO APPOSTO! Comunque che sei venuto a fare qui?? – Disse imbarazzata.                                                                                       

- Oh giusto, stavo per dimenticarmene! Tieni! – Mephisto le porse un bellissimo yukata azzurro con decorazioni blu scure.                                                                                                            
– Ah che bello!! E a che serve? -                                                                  

- Serve per girare in albergo e nelle terme, è l’unico indumento ammesso! -                                                                                        
 
- Ah ok … - Charlie lo prese e si accorse che non solo era bellissimo ma anche morbidissimo, inoltre sembrava essere parecchio costoso.                                                        

– Ti piace? -                                                                       
 

- Eh? Si moltissimo! -                                                                                           

- Suppongo che l’azzurro sia il tuo colore preferito … -                                 

- Come fai a saperlo?? -                                                                          

- Bhe ho notato che metti spesso cose azzurre … Quindi te ne ho fatto fare uno! Comunque ora vado, arrivederci! <3 – Detto questo se ne andò velocemente. Charlie pensò un attimo all’ultima frase che aveva detto.                                                

– UN MOMENTO, ha davvero detto che l’ha fatto fare per me??? Quello SPILORCIO mi ha comprato uno yukata del genere sotto odinazione???!! … Non è che … - Scosse la testa. – AHAHAHAHAHAHA Ma certo che NO! Figuriamoci!!! – disse con una vera e propria risata isterica.

 

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-Questo posto è fantastico!! – Gridò entusiasta Rin.                                    

– Allora ragazze, Fate il bagno con noi? Eheheh … - Disse Shima.                                                                                                                             

– Ti piacerebbe Renzou!! – Replicò offesa Izumo.                                            

– Allora … Hanno detto che il bagno delle ragazze è a destra, quello dei maschi a sinistra ed in mezzo mi sembra ce ne sia un altro … - Disse Shiemi.                                                                                                                 

– Tanto hanno detto che quello in mezzo non ancora aperto, quindi non possiamo sbagliare! – Intervenne Suguro.                                                                                                                  

 – Chissà dov’è Charlie … - Disse Rin.                                                                                 

– M … Mi ha detto che sarebbe venuta più tardi! – Disse timidamente Shiemi.                                                                                                                          

– Ah ok! Allora direi che possiamo avviarci! – Rin incominciò a correre esaltato verso le terme.                                                          

 

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-Andiamo Satori … Perché non rispondi?! – Charlie girava in tondo da cosi tanto che ormai aveva scavato un cerchio nel parquet, aspettava che l’amico di suo padre rispondesse, ma niente. La ragazza guardò tristemente il cellulare.                                                                                                                                                   – Forse aveva da fare … Dopotutto anche lui è un esorcista ed avrà qualche missione da svolgere … Si dev’essere cosi altrimenti mi avrebbe già chiamato … - Charlie si diede un colpetto sulla fronte. – Devo smetterla  di preoccuparmi cosi!! Insomma sono gratis in un albergo a cinque stelle, in un luogo bellissimo pieno di verde e con le terme ed io sto qua a rosicarmi il fegato??!! DI CERTO CHARLIE SULLIVAN NON SI LASCERA’ SCAPPARE QUEST’OCCASIONE! – Disse esaltata e mettendo un piede sul letto. Si mise lo yukata, prese un asciugamano e si diresse verso le terme.                                                           

-Uhm … Ecco, ora non mi ricordo più quali sono i bagni delle ragazze! … Però mi sembra di ricordare che mi avevano detto qualcosa su quelli nel mezzo … Si devono essere quelli! –

La cara Charlie si pentirà ben presto della sua scelta.   

 

ANGOLO DEMENTE DELL’ AUTRICE

Lo so è da tantissimo che non pubblico!! PERDONATEMIII!!! ^__^’’ * Profondo inchino *  Ma purtroppo sono piena di compiti ed altri vari impegni scolastici!! ;___;   I miei professori sono dei mostri!! =__= (dove sono gli esorcisti quando servono??!) Devo ammettere che scrivere questo capitolo è stato molto rilassante e … Divertente! XD Poveraccia gliene succederanno di tutti i colori ….

Comunque si avvicina il … * Rullo di tamburi*

LUCCA COMIIIIIIX!!! *__* Voi ci andrete? E farete un cos play?? Io si, faccio …. Amaimon!!!! XD Si avete capito BENE. Quindi se ci andate di sabato e vedete un gruppetto di ragazze vestite da Vocaloid e altri personaggi, ed in mezzo vedete una con una parrucca verde con un ciuffo improponibile … Bhe sono IO.  

Comunque vi ringrazio x aver letto questo capitolo e vi saluto!! CIAOOOOOOOO!!!  ;D                                                                                                                                                                                                                                                                  

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