My Kind of Word

di Rocknroll_Suicide
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rock'n'Roll Suicide ***
Capitolo 2: *** Strawberry Fields Forever ***
Capitolo 3: *** Brain Damage ***



Capitolo 1
*** Rock'n'Roll Suicide ***



"Rock'n'Roll Suicide" - David Bowie 



Il tempo prende una sigaretta, te la mette in bocca
Alzi un dito, poi un altro dito, poi la tua sigaretta
Il vicino ti chiama, indugia, poi te ne dimentichi già
Oh oh oh oh, sei un suicida del rock'n'roll.

Lennon nel 2013 aveva 17 anni e un intera vita da vivere. 
Era un pomeriggio d'estate e lei era in camera sua sdraiata sul letto mentre prendeva una sigaretta, non le interessava se i suoi genitori se ne fossero accorti, l'unica cosa che le interessava in quel momento era la voce di David Bowie, che dal giradischi le trasmetteva più emozioni di qualsiasi altra persona sulla terra. 
David Bowie probabilmente era l'unica persona in grado di capirla, e mentre ascoltava la sua canzone preferita, ne aveva la certezza. 
Da quando aveva iniziato a fumare tutte le volte che si trovava sola a casa, cosa che succedeva troppo spesso per una ragazzina di 13 anni, si metteva fuori dal balcone di camera sua e attaccando l'IPod alle casse avviava quella canzone. Quando la sentiva si sentiva magicamente completa, le parole del suo cantante preferito, dell'unico uomo della sua vita le rimbombavano senza sosta nelle orecchie, e lei non poteva che esserne felice.

 
Sei troppo vecchio per perderlo, troppo giovane per sceglierlo
E l'orologio attende così pazientemente la tua canzone
Superi un café, ma non mangi quando hai vissuto troppo a lungo
Oh no no no, sei un suicida del rock'n'roll.


Era diversa dalle sue coetanee, lei lo sapeva. Quando il sogno delle sue compagne era incontrare Justin Bieber, lei sognava Woodstock, lo Ziggy Stardust Tour, vedere i Beatles in concerto e riuscire a spiccicare due parole con Syd Barrett quando si trovava ancora nei Pink Floyd. Voleva avere almeno una storia di una notte con Bowie, imbucarsi ai concerti dei Rolling Stones e fumare canne con Bob Dylan e John Lennon, e naturalmente incitare l'anarchia con Sex Pistols e The Clash. Voleva una macchina del tempo che magicamente le avrebbe fatto vivere la sua epoca. Si sentiva sbagliata in quel 2013, come se nessuno potesse neanche lontanamente capire cosa provasse. 
 
I freni della Chevrolet stridono mentre inciampi per strada
Ma si fa giorno comunque, così ti affretti verso casa
Non lasciare che il sole bruci la tua ombra
Non lasciarti stereotipare
Sei così naturale - religiosamente irriverente 



Aveva una famiglia completamente andata di cervello, una famiglia stereotipata, come se fossero nella pubblicità della Nutella. Suo fratello non se la cagava più, ormai era al college e sua sorella più piccola di un anno era la solita bambolina perfetta per tutti, mentre la povera Lennon veniva considerata la pecora nera della famiglia. 
A scuola era uno schifo, l'unica materia che la interessava era filosofia e naturalmente musica. 

 
Oh no, amore!, non sei da solo!
Stai guardando te stesso ma sei troppo ingiusto!
La tua mente è del tutto confusa, ma se solo riuscissi a far sì che te ne importi!
Oh no, amore!, non sei da solo
Non importa che cosa o chi tu sia stato
Non importa quando o dove tu abbia visto
Tutti quei coltelli sembrano lacerarti il cervello
Prenderò la mia parte, ti aiuterò con il dolore
Non sei da solo!



 
A 17 anni Lennon si sentiva persa, e nonostante non lo conoscesse David Bowie era l'unica persona che riusciva non farla sentire sola.
 

"Oh gimme your hands" 

 

Angolo autrice*

Giorno/Sera a tutti. 
Questa sarà una mini serie sulla vita di questa ragazza, basate sulle mie canzoni preferite e le mie emozioni a riguardo.
Spero vi piacciano e spero che qualcun altro possa riuscire a rispecchiarsi in lei.

P.S.: Non saranno solo canzoni di David Bowie, nonostante la mia patetica ossessione verso di esso



















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Capitolo 2
*** Strawberry Fields Forever ***



"Strawberry Fields Forever" - The Beatles
 

Lascia che ti accompagni perché sto andando ai Campi di Fragole.
Niente è reale e niente per cui stare in attesa.
Campi di fragole all’infinito.

Vivere ad occhi chiusi è facile
Fraintendendo ciò che vedi,
Sta diventando difficile essere qualcuno ma si risolverà tutto.
Non mi interessa molto.




Come sempre Lennon perdeva i pomeriggi senza fare nulla. Quel giorno era soleggiato e prendendo il solito pacchetto di Chesterfield rosse con lo zippo dei Sex Pistols si incamminò in motorino verso un parco sperduto. 
Si accasciò per terra, appoggiata ad un albero e accese la sua fidata sigaretta. 
Nei momenti come questo vorrebbe semplicemente chiudere gli occhi e vivere così, senza che nessuno la possa giudicare, che poi del giudizio degli altri non le ne era mai fregato niente. Gli unici a cui importava qualcosa di quello che dicevano le persone erano i suoi genitori, non volevano una figlia asociale e mezza dark.
Essere se stessa stava diventando stressante e difficile, essere quel qualcuno la stava mandando fuori di testa, ma per quanto ne sapeva tutto si sarebbe risolto.
Come aveva già detto: non le interessava molto 




 

Lascia che ti porti con me perché sto andando ai Campi di Fragole.
Niente di reale e niente per cui stare in attesa.
Campi di fragole all’infinito.

Nessuno penso sia nel mio albero
Intendo, deve essere alto o basso,
Sai non puoi metterti in sintonia, ma va bene
Cioè penso che non sia così male.



L'albero alla quale era appoggiata le stava facendo male alla schiena, si spostò un po' e si accorse di una ombra vicino a lei, un'ombra alta e snella. 
Quando riconobbe il suo vicino di casa le venne da ridere, probabilmente aveva sentito le urla da casa sua ed era venuta a consolarla, quello che non sapeva era che nessuno poteva collegarsi a lei, ma per quanto le interessava poteva anche parlarci, non era così male.
"Ciao" le disse lui 
"Ciao" rispose lei sghignazzando è pensando a quanto John Lennon in questi attimi la capisse



 
Lascia che ti porti con me
Perché sto andando ai campi di Fragole.
Niente è reale e niente per cui stare in attesa.
Campi di fragole all’infinito.

Sempre, non qualche volta, penso sono io
ma tu sai che io so quando è un sogno,
Penso di sapere che io intendo un ' sì '
ma è tutto sbagliato, cioè penso di non essere d’accordo.


Ore dopo il ragazzo se ne era andato. Lennon non aspettava altro e prendendo l'iPod attaccò con Strawberry Fields Forever, la cosa migliore di quella canzone era il non dovergli trovare un senso logico, ognuno ci vedeva quello che voleva. Quando la sentiva Lennon era catapultata in un altro mondo era come in un sogno, dove finalmente poteva essere sé stessa. Perché per lei in questo mondo, tutto è sbagliato e quindi sa di non essere d'accordo con nessuno.



Let me take you down, ’cause I’m going to strawberry fields.
Nothing is real and nothing to get hungabout.
Strawberry fields forever.
Strawberry fields forever. 

"Strawberry Fields Forever



























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Capitolo 3
*** Brain Damage ***



"Brain Damage" - Pink Floyd


Nota: questo capitolo è un tributo a uno dei più gradi artisti di questa terra, Syd Barrett. Per quanto lui fosse matto, rimarrà per sempre un genio.


 

Il matto è sull'erba
Il matto è sull'erba
Ricordando giochi e ghirlande di margherite e risate
Bisogna tenere i pazzi sul sentiero


Lennon stava sognando, sapeva che era un sogno, ma in quel momento l'ultima cosa che voleva era svegliarsi.
Non sapeva dov'era ma sapeva con chi era, e la cosa non la poteva rendere più felice di così. 
In quel sottospecie di giardino insieme a lei vi era Syd Barrett, la persona per cui aveva pianto lacrime di risentimento e rabbia verso il resto dei Pink Floyd.
Mentre erano in quel posto riuscivano solo a ridere e passeggiare, per i sentiero che sembrava infinito.
Il matto è nel salone
I matti sono nel mio salone
Il giornale tiene i loro volti piegati sul pavimento
E ogni giorno lo strillone ne porta degli altri


Tutto a un tratto Lennon si ritrova nel salone di casa sua, dietro di lei Syd legge un giornale.
Insieme a Syd ci sono altre persone, persone mai viste da Lennon ma che sembravano esattamente come loro. 
Tutti fanno finta di guardare il giornale, quando in realtà il loro sguardo è attirato dalla polvere sul pavimento, che tutti sanno non sia sporcizia.
E se la diga si spezza molto prima del previsto
E se non c'è posto sopra la collina
E se la tua testa esplode con oscure profezie
Ti vedrò sul lato oscuro della luna


Nella testa di Lennon si stavano creando delle immagini che la mandavano fuori di cervello, da una diga che straripava e Syd che urlava non riusciva più a capire nulla.
Quando si ritrovó sveglia è sudata si rese conto di essere appena tornata dal lato oscuro della Luna 


 
Il matto è nella mia testa
Il matto è nella mia testa 
Affili la lama, fai la trasformazione
Mi rivolterai fino a che non sarò sano
Chiudi la porta
E butti via la chiave
C'è qualcuno nella mia testa ma non sono io



Dopo quel sogno Lennon non fu più la stessa. 
Nella sua testa Syd continuava a comunicare con lei.
Nessuno parlava più con lei, credendola ormai completamente pazza, quello che gli altri non sapevano è che in realtà Lui la stava aiutando, le stava indicando la sua strada.
Era come se stesse cercando di farle capire qualcosa, per farla ritornare alla sanità mentale, ma al suo tipo di sanità mentale.
La chiudeva in uno stato apparentemente comatoso, come se fosse in una stanza senza mai poter uscire, poiché la porta chiusa a chiave. 
L'unica cosa che sapeva è che c'era qualcuno nella sua testa, e non era lei.

 
And if the cloud bursts, thunder in your ear
You shout and no one seems to hear
And if the band yuor'e in starts playing different tunes

Quando capì cosa doveva fare per arrivare al punto di Syd era un pomeriggio di autunno.
Stava fumando un ultima sigaretta e guardava fuori, le nuvole non c'erano, erano come esplose via. 
Si diresse verso il suo balcone, quello che l'aveva accompagnata nella crescita e spegnendo la sigaretta si sporse fuori da esso.
L'ultima cosa che fece fu urlare mentre cadeva, ma nessuno sembrava sentirla.
Così mentre aspettava di schiantarsi contro il suolo le rivennero in mente le parole che Syd le rivolse nel sogno:

"I'll see you on the Dark Side of the Moon"






 
Angolo Autrice*
La storia è finita, grazie per aver letto















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