I Love You ~

di La Koaletta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stars ~ ***
Capitolo 2: *** Green ~ ***
Capitolo 3: *** Why? ~ ***
Capitolo 4: *** Daisy ~ ***
Capitolo 5: *** Otherwise? ~ ***
Capitolo 6: *** Your eyes and your smile ~ ***
Capitolo 7: *** You are my champion ~ ***
Capitolo 8: *** Marry me ~ ***
Capitolo 9: *** You said "I Love You" ~ ***
Capitolo 10: *** Me too ~ ***
Capitolo 11: *** I'm sorry ~ ***



Capitolo 1
*** Stars ~ ***


Introduzione:

Chiedo umilmente perdono. Non lo meritate.
Sono sparita per anni e torno ora con questa raccolta orripilante, nel senso, a me fa pena come mi riescono le cose. Non so a voi.
Anyway, ho deciso di sospendere l’altra mia long, “Hurt”, e probabilmente di cancellarla. Lo so, dispiace anche a me, ma che ci posso fare? L’ispirazione fa schifo.
Ma l’altra Long la continuo. Perché è la mia vita e non continuandola farei un torto sia a me stessa che a voi, cari lettori.
Quindi, spero voi leggiate tutto ciò, e nel frattempo mi nascondo, perché una come me può fare solo questo.
Tanti Baci A Tutti Voi,
Giulia

P.S. Scusate se non ho più seguito o recensito le vostre storie, ma la scuola mi sta opprimendo. Letteralmente.

 

 

#1

Stars ~

 

Nel cielo dominano le stelle, questa sera.
Piccole lucine che emanano un torpore tenue, da farti brillare gli occhi alla sola vista.
Mi trovavo stesa sul prato, i miei abiti accarezzavano i ciuffi d’erba, e accanto a me c’era lui.
« Ho
 freddo… » tremai, strofinando le mani gelide.
« Tieni. » sorrise, togliendosi la felpa e porgendomela.
« Oh, che cavaliere! » risi, vedendomi Duncan nei panni di un gentiluomo, « molte grazie, sir!»
Indossai la felpa, e lui scoppiò a ridere: « Ah, ah, ah! Principessa, sei buffissima! »
Guardai di sfuggita com’ero. Beh, sembravo decisamente una
 repper.
Misi il broncio lanciandogli stilettate e mi girai dall’altro lato.
« Ehi? » cominciò ad accarezzarmi la schiena. « Guarda che scherzavo, permalosetta! »
« Certo, come no. » sibilai, accarezzando il manto verde. « E levami quelle manacce di dosso, pervertito! »
Lui sembrò rimanerci male, ma sussurrò comunque un
 “va bene” e non lo sentii più fiatare né farmi niente.
Girai lievemente il capo per vedere che faceva, e lo vidi girato dal lato opposto al mio.
« Duncan? »
« Sì? »
«
 Scusa per prima. » bisbigliai, mentre lui si rimetteva a pancia in su.
« Niente, Principessa. » sbadigliò.
Mi avvicinai sempre di più, fino a stendermi accanto a lui.
I nostri corpi si sfioravano, era un momento magico.
«
 Hmmm, Duncan? » dissi, cercando di richiamare la sua attenzione.
« Dimmi. » rispose lui.
« Guarda, vedi quella
 costellazione…? » chiesi debolmente.
Lui sorrise, «
 D+C, eh? Sembra scritto proprio quello. »
« Già. » dissi flebile.
« Lo confermano pure le stelle,
 Principessa. » ghignò lui.
Io appoggiai la testa sul suo petto rannicchiandomi: « Sono pesante? »
« No, sei leggera come una piuma. » rise, accarezzandomi dolcemente i capelli.
Io mi girai fissandolo negli occhi. « Allora era questo il posto in cui mi volevi portare. »
Lui annuì. «
 Sì, perché per me sei come una stella. » sospirò, mentre arrossiva, « Illumini la mia vita, Courtney. E sei bellissima, e io penso che tu… che tu brilli più di ogni cosa. »
«
 Davvero? » chiesi, avvampando.
« Ehm, sì. » mormorò, mentre io mi stendevo sopra di lui ad afferrargli il viso tra le mani.
«
 Perché per me è lo stesso. » conclusi, posando delicatamente le mie labbra sulle sue e chiudendo gli occhi.
E in quel momento capii che Duncan non era semplicemente la mia stella.
Lui era qualcosa di più.
Qualcosa di più,
 come… la mia vita.

{422 words}

 

____________________________________________________________________________________________________________________________

Giulia’s Corner:
Okay, okay, okay.
No, davvero, uccidetemi pure.
Dovrei continuare a scrivere e aggiornare costantemente la mia long, e invece mi ritrovo a scrivere qui delle
 flashfics sulla Duncney.
È che, GENTE, sono talmente depressa per la scuola che solo un po’ di sano fluff
 puccioso può tirarmi su, quindi dovrete sorbirvi le mie  cucciolose ficcy DxC.
Lo so, non è venuta come speravo.
Nel senso, sì, si può definire fluffosa,
 ma… non so se le parole toccano il cuore.
Boh, questo ditemelo voi nelle recensioni, sempre se avrete voglia di scrivermene una.
Spero di sì!
Sempre qui a rompervi e a distribuire biscottini,
Giulia ♥

 

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Capitolo 2
*** Green ~ ***


Introduzione:

Buonsalve a tutta la gente che legge la mia raccolta!
Allora, come state?
Spero bene.
Comunque, mi spiace dirvi che è una drabble.
No, nel senso, non mi spiace perché sono super emozionata dato che è la prima che scrivo e spero mi sia riuscita bene, mi spiace invece perché questa è una raccolta di flashfics!
Ma un’eccezione si può fare, no?
Ragazzi, lodatemi. E’ di 101 parole! Sono stata troppo brava, modestamente.
Anche se fa schifo.
Okay, vi lascio, ci si vede più in basso!

Giulia

Green ~

A me erano sempre piaciuti i ragazzi biondi.
Quelle persone con i capelli raffinati e dalla tinta color miele, affascinanti.
Normalmente i ragazzi biondi erano anche gentili, dolci, e carini. Mi piacevano anche per questo.
Ma in seconda superiore ebbi un fidanzato moro.
E devo dire che anche loro non scherzavano.
I loro capelli sembravano così setosi e vellutati, e se incorniciati con un bel sorriso erano il massimo.
I rossi non mi piacevano. Ce n’erano pochi, ed erano strani.
Solitamente, in un ragazzo guardavo i capelli.
Biondi o mori, mori o biondi.
Mai, mai avrei pensato di scegliere un verde.

{101 words}

 

______________________________________________________________________________________________________________________________

Giulia’s Corner:
Ciau a tutti!
Allora, che ve ne pare?
A me piace solo quel “101 words” a fine drabble. Huh.
*pessimismo time*
No, a parte gli scherzi, questa drabble la dedico alla mia migliore amica Emma (non è in questo sito) che mi ha fatto passare il periodo brutto facendomi ridere e scherzare.
Ti voglio bene, Emily ♥
Anyway, dolcezza time a parte, devo andare!
Pan Di Stelle,
Giulia ♥

 

 

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Capitolo 3
*** Why? ~ ***


Introduzione:

Bah.
Ho aggiornato in frettissima, punto positivo.
Ma fa pena, perdono.
Sono i pensieri di Duncan… volevo spenderci più parole, e invece quel misero “235 words” mi demoralizza.
E’ piccolina, ma anche tanto fluffosa.
Ditemi voi se è OOC, perché sì, un po’ lo è… ma d’altra parte…
Beh, me ne vado prima di svelarvi tutta la storia!
Ci si vede sotto, ci conto!
Giulia


 

Why? ~

Non capivo cosa mi stava succedendo.
Non ritenevo possibile che a persone come me – veri duri, intendiamoci – capitassero certe cose.
Perché quando incrociavo i suoi occhi scuri mi sentivo abbagliare?
Perché quando eravamo insieme mi veniva naturale cingerle con un braccio la vita, non per fare il fico, ma semplicemente per proteggerla?
Ma soprattutto, perché quando posava le sue calde labbra sulle mie, mi si scaldava qualcosa dentro?
Rammollito.
Solo i rammolliti si innamorano… io invece ero un duro!
Un punk, un forte, che non ha paura di niente!
Tranne che di lei.
Una paura strana, la paura di non riuscire a vivere senza la mia Principessa.
Non riuscivo a capirne il motivo, non riuscivo a capire niente… tranne che…
Finora l’unica cosa che capivo – e anche bene – era che insieme a lei stavo bene.
Ma che discorsi sto facendo? Non starò mica diventando come quello sfigato di Elvis alias Trent?
No, no, no. Il romanticismo non faceva per me.
Mi sollevai da letto, facendo cadere il cuscino.
E poi la vidi, la foto di lei che sorrideva, i capelli mori che adoravo tanto accarezzare, quelle guance così adorabili e rosate…
Presi la foto e ci passai un dito sopra.
Aspetta… anche tenere la foto della propria fidanzata sotto il cuscino era da rammolliti!
Ma non avevo il coraggio di toglierla.
La lasciai lì, a vegliare su di me. Mentre io vegliavo su di lei.

{235 words}

 

_____________________________________________________________________________________________________________________________

Giulia’s Corner:
Here I am.
Allora, che ve ne pare?
Ripeto: bah.
Non so anch’io che pensare. Sì, okay, è pucciosa, lo ammetto, ma… bah.
Un po’ banale, no?
Scusate, non sapevo far di meglio.
La trovate OOC?
Io un po’, ma giusto un pochino, perché se notate comunque Duncan si ribella a quei pensieri sdolcinati.
E poi anche quella darkettona di Gwen ha detto che lui nascondeva una foto di Courtney sotto il cuscino!
Beh, bacibaci, ci si vede!
Giulia ♥


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Capitolo 4
*** Daisy ~ ***


Introduzione:

Buongiorno, caVi!
Come state?
Sono ancora qui, per vostra (s)fortuna!
Allora, questa flash di 443 parole a me ha toccato il cuore, spero lo faccia anche con voi!
Viva il fluff!
Vi lascio, e come sempre ci si vede sotto al “Giulia’s Corner”, non mancate!
Biscottini e bacibaci,

Giulia

 

Daisy ~

Un petalo cadde, seguito da un altro.
M’ama, non m’ama.
La ragazza si trovava cosparsa di fiori, i suoi preferiti.
Le margherite.
Così belle nella loro semplicità, così naturali.
M’ama, non m’ama.
Era stupido verificare l’amore di un ragazzo in un fiore, ma continuava a farlo, sorridendo ogni volta che pronunciava “M’ama” e rabbuiandosi ogni qualvolta capitava un “Non m’ama”.
Stava levando i petali all’ultimo fiore, pensando a quanto fosse bello abitare in campagna.
« M’ama! » esultò, lanciando in aria il gambo del fiore e distendendosi nel prato cosparso di fiori di ogni tipo.
« Principessa, è successo qualcosa? » da lontano scorse la figura di Duncan correre, preoccupato.
Rise: « No, stavo solo giocando con le margherite. »
« Giocando con le margherite? » le fece eco lui, incuriosito.
Lei sospirò e rotolò tra i ciuffi d’erba. « Non ti ha mai insegnato nessuno, da bambino, il gioco del m’ama o non m’ama? »
Poi Courtney si ricordò dell’infanzia orribile passata da lui e sorrise. « Tranquillo, è semplice. Basta strappare i petali alle margherite, uno per volta, e pronunciare ad ogni strappo m’ama, e successivamente non m’ama. »
Lui ghignò: « Fai ancora questi giochetti qua, eh? »
« Ma no, era tanto per passare il tempo! » sospirò Courtney.
« Aah… » rise Duncan, per stuzzicarla. « E a chi pensavi mentre levavi i petali ai fiori? »
Arrossì. « A-a nessuno in particolare. » balbettò, torturandosi l’orlo della camicetta bianca.
« Ah, sì? Beh, sono sicuro che se ci provassi io pensando a te… » disse, prima di essere interrotto.
« Sono solamente superstizioni! » esclamò, « e comunque, se ci fosse un pizzico di verità, ovviamente verrebbe non m’ama, non trovi? »
« No, non trovo, dato che siamo sposati da un po’. » sorriso beffardo, segno di chi ha ragione.
Incastrata. « Se, se. Io se fossi in te non ci conterei. » si alzò in piedi, stropicciando i jeans con le mani per togliere i petali e i ciuffi d’erba rimasti. « Vado a preparare da mangiare, tra poco tornano i bambini. »
Lui lasciò perdere e annuì. « Courtney, aspetta! »
Lei gli lanciò una stilettata. « Che hai, ora? »
Lui la rincorse e le abbracciò la vita. « Non mi dai neanche un bacino? »
Lei guardò altrove: « No. »
Duncan però si avvicinò lentamente, fino ad essere a cinque millimetri dalle sue labbra.
Courtney non oppose resistenza, perciò lui la strinse più forte baciandola dolcemente.
Si staccarono: « E allora, m’ami o non m’ami? » rise Duncan, mentre lei teneramente gli cingeva le braccia al collo.
« T’amo. » rispose.

{443 words}

 

______________________________________________________________________________________________________________________________

Giulia’s Corner:
Eccomi ancora qui a tormentarvi, nonostante dovrei essere completamente immersa nel libro di matematica. Domani ho la prova d’ingresso. Bleah! D:
Ragazzi, chiedo perdono di un possibile contagio fluffoso/puccioso/dolcioso/teneroso/cuccioloso che vi lascerà una faccia più o meno così: *____________________________________________________*
Amo il fluff! :3
Ok, ragazzi, vi devo lasciare, mi spiace!
#Duncneyforevahandevah
Giulia ♥


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Capitolo 5
*** Otherwise? ~ ***


Introduzione:

Alla fine, ragazzi, aggiorno pure io, no? ♥
Beh, sì, avete capito bene.
Sono qui!
Allora, come sempre vi preannuncio
 taaaaaaaaaaanto zucchero e taaaaaaaaanto AMMMMMMMORE.
Sesta
 !flash sulla Duncney, ecco a voi 485 parole di tenerezza.

Giulia ♥

 

Otherwise? ~

Uno squillo, un altro.
Non rispondeva.
Che succede?
« Perché papà non risponde al telefono? » chiedeva la piccola dagli occhi azzurri, tirando l’orlo dell’abito di sua madre.
« Stai tranquilla, tesoro, il lavoro lo sta prendendo molto, in questi giorni. » sorrise teneramente, dando un buffetto sulla guancia alla bambina.
« Papà è un grande! » esclamò il bambino dai capelli biondi. « Anch’io voglio fare il meccanico, da grande! »
La moretta arriccia il naso. « Tu scherzi! Il lavoro della mamma è il migliore… l’avvocato aiuta la gente in difficoltà, ed è un lavoro molto bello. Vero, mamma? »
Courtney ridacchiò: « Anche il meccanico è un bel lavoro, Alice! »
Il biondino ghignò.
Quel ghigno ereditato dal padre…
« Gnegnegnegnegne! » sghignazzò, « hai sentito? Mamma dà ragione a me! »
« Non è vero! » strillò Alice.
« Adesso basta, bambini! » disse Courtney, « Brian, smettila di trattare tua sorella così! Alice… per te vale lo stesso! »
« D’accordo, mamma. » esalarono all’unisono chinando lo sguardo sul pavimento.
« Facciamo una gara a chi arriva prima al piano sopra? » esultò Brian, sorridendo. 
« Puoi scommetterci, tanto vinco io! » la bambina si mise in posizione da corsa.
« Ah, sì? » il bimbo alzò gli occhi al cielo. « Al tre. »
« Uno… »
« Due… »
« Tre! »
La mora stava per sgridarli e minacciarli di mandargli a letto senza cena, ma fu troppo tardi.
Stavano già correndo per tutta la casa.
Si sentì un girare di chiavi, Courtney scattò in piedi.
« Duncan! » gridò, correndogli incontro e abbracciandolo. « Temevo che ti fosse successo qualcosa! Perché diamine non rispondevi? »
Lui sorrise: « Perdonami, Principessa, ma dovevo riparare un paio d’auto. »
Lei gli gettò le braccia al collo: « Perdonato, per oggi. Ma ricorda: devi stare in ansia anche tu, sennò non è giusto che debba patire solo io! »
« E quindi? » lui ghignò, accarezzandole amorevolmente la schiena.
« E quindi… » ci pensò su, « domani arriverò moooolto tardi. Sai, devo riparare un paio di processi! »
Duncan avvicinò le sue labbra su quelle di Courtney, facendole battere, come sempre, a mille il cuore. « Te lo puoi ben scordare. »
« Vuoi scommetterci? » fece un sorriso malizioso, mentre le labbra di lui indugiavano sulle sue.
« Sì, ci scommetto, Principessa. » ghignò, « secondo me non farai tanto tardi… »
Courtney ridacchiò mentalmente promettendosi di averla vinta, e andò a preparare la cena.
Il giorno dopo, un certo Duncan Nelson parcheggiò l’auto davanti all’ufficio della prestigiosissima avvocatessa Barlow.
Scese dall’auto, corse per le scale e la raggiunse.
« Buonasera, avvocato. » sghignazzò, mentre sul volto di lei si dipingeva uno sguardo sorpreso.
Lui non esitò a prenderla in braccio.
«
Mettimi giù! » gridava Courtney.
Duncan scosse la testa: « Altrimenti? »

{485 words}

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Giulia’s Corner:
Eh sì, sono ancora qui.
Mi ripropongo con 485 parole che, per me, significano tanto.
Questa è una vera famiglia, per me.
E questo è un grande amore,
 puccioso o dolcioso che sia! ♥
Perché, come spero pensiate
 tutti (nessuno, dico NESSUNO, escluso.), la Duncney è cosa buona e giusta!
Ora vado, le mie amiche mi attendono!


Giulia ♥

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Capitolo 6
*** Your eyes and your smile ~ ***


Introduzione:

Devo ammetterlo, questa volta ho cercato di aggiornare il prima possibile. :3
Ci sono riuscita. Oh, yeah! ♥
Beh, che dire, ecco a voi 195 parole sdolcinate, ma non troppo.
Ecco a voi, dunque, i pensieri di Courtney.

Giulia ♥

Your eyes and your smile ~

Se la gente mi chiede cosa mi piace di più di lui, io rispondo gli occhi.
« Gli occhi? » sempre con la solita perplessità, mi rispondono.
« Sì, gli occhi. Perché sono talmente azzurri che mi sembra di nuotare in un oceano. O di volare nel cielo. » dico, stringendo i pugni. « Calamite che mi attraggono. Parole che mi invitano a restare, freddezza che considero uno scudo d’orgoglio. »
« Oh, davvero? » si sorprendono. « Beh, ti piacerà per forza qualcos’altro di lui! »
« Sì. » affermo pronta, rilassando le mani. « Il suo sorriso. »
Ed ecco che è di nuovo la sorpresa a dipingergli il volto: « Tsk, il sorriso. Il sorriso? »
Annuisco: « Esatto, il sorriso. Non il terribile ghigno che indossa quando vuole avere ragione, e neanche quello in cui solleva solo un angolo della bocca con fare da fico. » scuoto la testa, ripensando ai momenti in cui mi donava la felicità semplicemente muovendo i suoi due angoli della bocca. « Il sorriso di quando è felice. Quando mostra tutti i suoi trentadue denti, quando illumina il mio viso. Quello, per me, è casa. »

{195 words}

 

_____________________________________________________________________________________________________________________________

Giulia’s Corner:
Ciau di nuovo! *___*
Uhm, che ne dite di questa piccola !flash?
Tanto, tanto carie da denti, vero?
Attenzione, però, dopo non vi pago io il dentista, siete stati voi a voler leggere!
Okay, scherzi (?) a parte, spero vi piaccia, anche se è sdolcinata e OOC, probabilmente.
Ora sparisco, ma tornerò presto. (?)
Giulia ♥

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Capitolo 7
*** You are my champion ~ ***


Introduzione:

Sul serio, ragazzi.
Non so che mi stia succedendo, ma L’Ispirazione per questa raccolta si fa sentire e scrivere momenti di tenerezza Duncney mi sta risultando così facile che non posso fare a meno di aggiornare. E sorridere. C:
Allooooora, spero che questo momentino puccioso vi piaccia!
Tanto ammmmmore,

Giulia ♥

 

You are my champion ~

Si avvicinò sfoderando il suo bel ghigno, mentre io arretravo fino a sentire la superficie ruvida del muro toccarsi con la mia schiena.
Fregata, pensai.
« Fregata. » come se non bastasse, ad alimentare i miei pensieri me lo confermava la sua voce.
Serrai le labbra, guardando altrove, alla ricerca di una via d’uscita.
Non mi hai ancora del tutto presa.
Si avvicinò pericolosamente, e io barcollai chinandomi a terra.
O, se pensi ciò, vuol dire che non mi conosci abbastanza.
Cercai di sgattaiolare a gattoni, ma la sua costante presenza non me lo permetteva.
« Ehi, guarda! Una… scimmia che impugna una banana! » gridai, indicando un posto impreciso dietro di lui.
Che cretina, riflettei, credo che frequentare certa gente con l’andare del tempo abbia dato i suoi frutti…
Lui rise apparentemente divertito: « Usi ancora questi trucchetti da rammolliti, Principessa? »
« Veramente è la prima volta che li uso. » sibilai, alzandomi pian piano in piedi.
« Non intendi mollare, vero? » chiese strafottente.
« No. » dissi freddamente.
« Bene. »
« Bene! »
Feci qualche passo verso destra, dirigendomi verso la porta.
Sempre camminando all’indietro, mi avvicinai alla porta aprendo leggermente la maniglia.
Ridacchiò: « Forza, scappa! »
Non me lo feci ripetere due volte e corsi, sicura di aver vinto, verso il prato.
Ma lui, prontamente, mi afferrò con una mano il polso.
« Mi sa che hai perso. » sospirò, con un finto fare da dispiaciuto.
« A me sa di no. » cercai di imitare un ghigno, senza molti risultati.
« Ah, sì? Ti ho presa, sei mia. » esclamò.
Trattenni il fiato: « Non ancora. »
« In che senso? »
« I patti dicevano che tu avresti vinto se fossi riuscito a baciarmi. » dissi, sentendo la sua stretta farsi meno forte.
« Hai ragione. » mormorò tristemente, allentando del tutto la stretta che aveva sul mio polso lasciandola.
Io, a quel punto, sorrisi trionfante e mi girai, quando due forti braccia mi abbracciarono la vita da dietro.
Stavo per girarmi e sputargli qualche frase acida e sarcastica, ma una volta girata mi accorsi di quanto fosse terribilmente vicino il suo viso al mio.
Persi la condizione del tempo per qualche secondo, mentre la sua bocca si avvicinava sempre di più alla mia,
Alla fine mi baciò, e io mi arresi affondando le mie dita nei suoi capelli verdi.
« Hai vinto. »

{403 words}

 

_____________________________________________________________________________________________________________________________

Giulia’s Corner:
Tranquilli, sono sempre io. :3
Allora, che ne dite?
Uhm, speriamo bene!
*incrocia le dita*
Okay, non so nemmeno io come definire tutto ciò!
Mi auguro che lo sappiate fare voi nelle recensioni! ♥
Tanti baci,
Giulia ♥

 

 

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Capitolo 8
*** Marry me ~ ***


Introduzione:

Ciao, miei cari ragazzuoli! ♥
Mi spiace dirvi che la Giulia depressa è tornata. D:
Ma non temete, dalle ficcy non si capisce, anzi, sembra che stia esplodendo di gioia.
Quindi fate finta che non vi abbia detto niente!
Alloooora, questo cappy è troppo dolce! :3
Sì, sì, sì. Questa volta sono abbastanza soddisfatta! (:
Buona lettura, ci si vede sotto!

Giulia ♥

Marry me ~

I raggi di sole che filtravano dalla tapparella abbassata giocarono con il mio viso.
Mi stiracchiai sbadigliando, guardando la figura marmorea accanto a me.
« Duncan? » lo scossi per una spalla, tentando inutilmente di svegliarlo. « Duncan Nelson? »
Feci spallucce, tanto oggi era domenica.
Scesi le scale ancora in pigiama, mangiai dei corn flakes col latte e aspettai il suo risveglio.
Udii un mugolio dal piano di sopra.
Rassegnata, mi alzai e andai a controllare.
« Principessa? »
« Buongiorno, finalmente ti sei deciso a svegliarti, pigrone! » ridacchiai, avvicinandomi a lui. « Dormito bene? »
« Uhm, sì. » mormorò, « ti stendi accanto a me? »
Sospirai, pensando alla lavatrice che dovevo fare, al bucato da stendere, la doccia da aggiustare, la spesa da comprare, ma alla fine mi stesi vicino a Duncan.
Lui mi fissò con quel suo ghigno odioso
« Che c’è? » chiesi infastidita.
« Stavo notando quanto sei particolarmente bella stamattina e quanto sia fortunato ad averti con me. » disse, senza smettere di ghignare.
Arrossii: « Ehm, grazie. »
Circondò un braccio attorno alla mia vita, stringendomi a sé. « Lo sai, Principessa? Il tuo cognome mi fa schifo. »
Rimasi stizzita: « Come, scusa? »
« Sì, Barlow… che sapore ha? » scosse la testa. « Fa pena. Io ti consiglierei vivamente di cambiarlo, per evitare di fare tremende figure. »
« Spero che tu stia scherzando. » mi sedetti sul letto a gambe incrociate, molto offesa. « Come ti permetti? Il mio cognome dà un senso di importanza. E tu dici che dovrei cambiarlo? »
« Sì. »
« Ah, bene. E in cosa dovrei cambiarlo?! » sbottai, riducendo gli occhi a due fessure.
Duncan aveva oltrepassato il limite!
« Hmmm, che ne dici di qualcosa tipo… Nelson? » sorrise, uno di quei sorrisi sghembi così adorabili.
« Stai forse chiedendomi di sposarti? » dalla gioia la mia voce era terribilmente acuta.
Raccolse il mio volto tra le mani: « In un certo senso… sì. Ora manca la tua risposta, però. Vuoi sposarmi? »
Spalancai la bocca per la sorpresa: « Sì, sì, sì! Duncan, lo voglio! »
Affondai le mani tra i suoi capelli e lo baciai appassionatamente.
Quanto lo amavo.

{373 words}

 

_______________________________________________________________________________________________________________________________

Giulia’s Corner:
Sempre io! ♥
Allora, che ne dite?
Fluff spudorato, vero? :3
E così, in una maniera un po’ strana – e terribilmente alla Duncan, devo dire – le ha chiesto di sposarla.
Awwwww, troppo dolci! ♥♥♥
Attendo le vostre recensioni, fatemi sapere!

Giulia ♥

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Capitolo 9
*** You said "I Love You" ~ ***


Introduzione:

Sì! Aggiorno pure io!
Come state? ♥
Mi ripropongo – come sempre, sigh – in una Duncney piccola e dolciosa!
Tanto ammmmore,
Giulia ♥

 

You said “I love you.” ~

«Sai, Principessa, stanotte hai parlato nel sonno.»
Alzai lo sguardo dalle righe del mio caro libro e squadrai in malo modo la figura di Duncan, strafottente come sempre.
«Scusami, dovevi proprio interrompermi mentre leggevo un libro?» sospirai, «che hai?»
«Uhm, niente, volevo solo cercare di dialogare con te. Non ho sposato una secchiona!» ghignò.
«No, infatti! Leggere è sinonimo di cultura, Duncan. Io amo leggere, e lo sapevi anche prima di sposarmi»
Lui rise: «D’accordo, d’accordo. Con tutto ciò intendi forse un “te la sei cercata, ora stai zitto e lasciami in pace”?»
«In poche parole…» proclamai, posando di nuovo lo sguardo tra le pagine del libro, quando mi ricordai di una cosa che aveva detto. «In che senso, stanotte ho parlato nel sonno?»
«Ah, sì.» ridacchiò, «parlavi sempre, e dormivi. Certo che la tua parlantina non si ferma mai»
Arrossii: «Che cosa dicevo?»
«Hmmm… » scoppiò a ridere, «non penso che tu voglia saperlo!»
«Sì che lo voglio sapere, idiota!» bofonchiai. «Ehm, e nel caso che tu non lo sapessi, parlare nel sonno è indice di intelligenza. Nobiltà, a volte.»
«Certo, miss Altezzosa, ma quello che tu hai detto non è affatto… nobile.»
«Oh, sì, come no… e sentiamo, che ho detto?» sputai.
«Che vorresti squarciare il ventre a Gwen per averci separato una volta.»
Avvampai violentemente. «Davvero l’ho detto?»
«Sì.»
Presi un cuscino e mi nascosi il viso. «In effetti lo penso.»
Sentii il suo corpo sedersi accanto al mio, a pochi millimetri di distanza.
Mi cinse con un braccio la vita, amorevolmente. «Non è la sola cosa che hai detto.»
«No, ti prego, risparmiami i dettagli di un possibile omicidio colposo!» sussurrai.
Sorrise: «Niente omicidio colposo, promesso.»
Posai il cuscino in grembo. «Cos’altro ho detto, dunque?»
«Hai detto…» mormorò, «hai detto che mi amavi.»
Arrossendo, posai la testa sulla sua spalla. «
Niente di più vero.»

{308 words}

 

______________________________________________________________________________________________________________________________

Giulia’s Corner:
Ooooooh, quanto teneri e dolcinotteri sono?? *_____________________________*
*fungirl esaltata (fiera di essero, sigh)*
No, davvero, mentre scrivo queste cose mi sciolgo!
Ma quanto
AMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMORE sprigionano, quei due?
Tanto tanto. ♥
Vabbene, ho rotto.
La fungirl se ne va! ♥
Giulia ♥

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Capitolo 10
*** Me too ~ ***


Introduzione:

Gente, perdono, ma dovevo farla. ♥
Ricordate la mia mini-drabblesBabyfic” nella sfida “I’m Sorry ~” che ho fatto?
Ho deciso di continuarla:
Le tese silenziosamente la mano, per fare pace. Courtney si chinò e ne baciò il palmo.
Se avete tempo dateci un’occhiata, mi farebbe piacere una vostra opinione! ♥
Anyway, ho deciso di continuarla con i due AMMMMORI bambinelli.
Enjoy it!
Giulia ♥

 

Me too ~

«Non si fa!» la bimba incrociò le braccia. «Mamma mi ha sempre insegnato che i bambini devono comportarsi bene con le bambine
Il moretto rise: «Okay, e se ti dicessi che la mia, di mamma, mi ha detto di comportarmi male con le Principessine come te?»
«Be’,» ragionò. «Allora la tua mamma è cattiva.»
Sospirò, tirando dei calci alla ghiaia che ricopriva il terreno: «Hai ragione.»
«Ho sempre ragione, io. Me lo dicono tutti!» sorrise orgogliosamente, «ah, e io non sono una Principessina!»
«Sì, che lo sei.»
«No, non lo sono!»
«E se io, invece, ti dico di sì?»
«Io rispondo di no!»
«Sei proprio un antipatica, sai. » sputò il bimbo.
«Anche tu, Duncan. Ti odio!» gridò, cercando di soffocare le lacrime.
«Io ti odio di più.» sibilò, con le mani nelle tasche dei jeans.
«Impossibile.» sussurrò Courtney, per poi andarsi a sedere appoggiata ad una quercia, il più lontano possibile da lui.
Strinse le ginocchia al petto, affondandoci il viso e bagnandosi di lacrime.
«Ehi.» sentì una mano toccarle la spalla.
La scansò subito: «Lasciami in pace!»
«No.» rispose secco, porgendole una mano.
La mora la guardò, esitante.
Dobbiamo fare pace?
Alla fine si chinò e ne baciò il palmo
.
«Mi odi sul serio?» chiese Duncan, sedendosi accanto a lei.
«A volte, sì. Perché sei cattivo.» proclamò, stringendosi di più le ginocchia. «Ma a volte, no. Anzi, quasi sempre no. Tu… mi odi?»
Fece spallucce: «Naaah, Principessina.»
Lei poggiò la testa sulla sua spalla: «E allora cosa pensi di me?»
«Hmmm… a volte sei proprio scorbutica, eh. Ma sei bellissima, e sempre forte.»
Arrossì: «Davvero?»
«Sì.» enfatizzò il piccolo, «e tu che pensi di me?»
«Che sei cattivello, fai scherzi bruttissimi per niente, ma anche che sei dolcissimo. E carino.»
Ora fu il suo turno di arrossire: «Mi piaci, Courtney.»
«Anche tu, Duncan.»

{305 words}

 

______________________________________________________________________________________________________________________________

Giulia’s Corner:
*______________________________________________________________________________*
Ommioddio che tenerelli! ♥
Ve lo giuro, ho gli occhi a cuore!
*si sciolgie*
Okay, che ne pensate?
#fluffspudorato
Devo andare, voi continuate a recensire, eh!
Tanti baci a tutti voi e alla mia mogliA nonché metà Solluxy!
Giulia ♥



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Capitolo 11
*** I'm sorry ~ ***


I’m sorry ~

Sospirò.
Un’altra nuvoletta vaporosa si addensò nell’aria scura della notte di Toronto.
Sfregò le mani una con l’altra per far calore – dato che i guanti senza dita scuri che indossava non contribuivano affatto a scaldarla – e sistemò meglio il berretto di lana bianca che le copriva la testa.
Continuò a camminare insicura, guardandosi attorno per la paura di non essere sola.
«Via Green, numero quattordici.» si ripassò ad alta voce, «dovrei quasi esserci.»
Svoltò l’angolo, guardando il marciapiede pieno di crepe sotto i suoi piedi.
Oh, almeno una cosa con quello stupido pavimento condividevo. Il mio cuore era pieno di graffi e crepe! Identici, proprio.
Si fermò improvvisamente, alla vista di un numero quattordici scritto a caratteri cubitali.
«Eccoti arrivata, Courtney.»
Passò il dito congelato sopra il tastino dorato del campanello, senza premerlo.
Eddai, Court! Fatti forza… devi farlo.
Titubante, schiacciò il campanello.
Sapeva perfettamente che erano le tre di notte, e che di sicuro non era l’ora adatta di andare a parlare al suo ex, ma l’impulso di provarci era più forte di lei.
«Sì?» la
 sua voce.
Quella vellutata e dolce che tanto le era mancata.
«Ciao, Duncan.» balbettò, «sono Courtney. Scusa l’ora»
«
C-courtney?» si sorprese. Logico. «E-entra pure.»
Sono venuta qui, ho passato mari e monti solo per vederti. Devo parlarti, prima che il fardello che ho dentro mi opprima.
Se, certo, manco fossimo in un’opera di Shakespeare!
Ma che poteva dire? Era quella la verità.
Voleva vederlo, assicurarsi che fosse felice.
Certo, e poi magari se avesse avuto
 coraggio…
«Ehilà, da quanto tempo» sembrò irritato dalla sua presenza.
Questo la ferì. «Ehm, lo so che non è proprio orario da
 ricevimento… è che… ho una cosa da dirti. Importante.»
Duncan la squadrò: «Se sei qui per farmi causa sappi che ti risponderò con un bell’insulto. Donna avvisata, mezza salvata»
Courtney guardò il pavimento, afflitta.
Possibile che un ragazzo esercitasse così tanto potere su di lei?
Possibile che l’amore che provava nei suoi confronti riusciva a sopprimere l’odio che avrebbe dovuto suscitare?
«Niente cause» cercò timidamente di abbozzare un sorriso, arrossendo. «Sarò breve.
 Io… ecco, trovo quel Reality molto scemo ed insensato. Sapevo che la nostra relazione non sarebbe durata a lungo. Mi… dispiace di aver escogitato cose maligne su di te.»
Trattenne il fiato, poi lo liberò e riprese. «Duncan, sono venuta a chiederti
 scusa. Hai fatto benissimo a tradirmi… è stata colpa mia. A me piaci così come sei, mi dispiace di averti voluto cambiare, un tempo»
Lui rimase di stucco. Non si aspettava di certo quelle parole pronunciate dalla
 sua ex Principessa.
«Okay: lo comprendo.» ammise Courtney, fissando gli occhi acquamarina del punk. «Non mi aspetto chissà che da te, mi odierai comunque. Ma volevo dirtelo, tutto qui»
Si girò e fece per andarsene, quando una mano la bloccò per il polso.
Duncan si avvicinò e le schioccò un bacio sulla guancia.
«Grazie,
 Principessa

                                                                                                                                            {480 words}

 

 

 

Koaletta:
Ehi, ciao! 
Era da un po’ che non ci
 sentavamo, in questa raccolta, eh? Mi dispiace ):
Che ne dite? Vi piace?
Non c’è un granché di fluff, ma spero che la sappiate apprezzare lo stesso ♥
Sono sempre dell’opinione che la
 Duncney sia la perfezione e la tenerezza, anche se (spoiler) ormai è nata la Scottney. E tanti saluti, sigh 3:
Tanti
 Baciotti, dolcini, e mi raccomando: recensite! *___*
Vostra
 Koaletta 

 

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