Our Destiny it's friendship

di parveth
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I'll try! ***
Capitolo 2: *** way out ***
Capitolo 3: *** Broken soul ***
Capitolo 4: *** You deserve it ***



Capitolo 1
*** I'll try! ***


thoughtless "Che diamine gli e' successo??" chiese Hayley portandosi le mani alla bocca vedendo Tj trascinare Rush sul pavimento "e' svenuto per mancanza di sonno e astinenza da caffeina e tabacco, aiutami a portarlo nella sua stanza" rispose la dottoressa mentre la ragazza lo sorreggeva per le caviglie,  "ma tu guarda questo...si puo' essere cosi' scemi?? E' un genio eppure fa di queste stupidaggini" commento' l'infermiera mentre lo trasportavano.

"Shh! Parla piano, se ti sente ti ammazza! E comunque cultura e buon senso non sempre vanno di pari passo" rispose Tj mentre proseguivano lungo il corridoio.

"Eh mi ammazza...d'accordo che non e' esattamente la quintessenza della cordialita' ma non e' nemmeno cosi' cattivo, anzi a me non dispiace come persona..."  disse Hayley mentre, arrivate nella sua stanza l'avevano adagiato sul letto.

A quelle parole Tj guardo' stupefatta la giovane assistente, mai avrebbe immaginato che quell'uomo potesse accattivarsi la simpatia di qualcuno a bordo men che meno di una come Hayley che sembrava la sua esatta nemesi: sempre disposta a dare una mano a tutti, dolce e sorridente, come poteva essere che provasse sentimenti diversi dal disprezzo e dall'indifferenza per quell'agglomerato di arroganza che era Rush.


Hayley aveva ricambiato quell'occhiata con stupore anche maggiore: insomma, era palese che il professore avesse parecchi problemi personali o almeno lo era per lei, possibile che nessuno se ne fosse reso conto? Nemmeno la dottoressa che le era sempre sembrata una persona sensibile o almeno cosi' le era sembrato aveva provato a guardare al di la' del muro di ghiaccio che Rush sembrava aver eretto tra lui e il mondo esterno e questo non lo poteva sopportare, lei per prima ammetteva che lui non fosse esattamente la prima persona con cui si andrebbe a chiaccherare in un gruppo di dieci ma cio' non significava che tutti lo dovessero ignorare a meno che non ne avessero bisogno e poi chissa' per quanto tempo ancora sarebbero rimasti su quella nave come poteva essere che nessuno provasse almeno un po' di curiosita' verso di lui? Non intendeva certo obbligarlo a confessarsi davanti ad una Kino ma insomma, avrebbero dovuto venirsi un po' incontro da entrambe le parti no?

"Se uno non ha voglia di raccontare di se' ok, ma che tutti lo ignorino con la scusa che non ha voglia di aprirsi non e' meno grave: lui forse potrebbe aprirsi un po' di piu' ma gli altri non devono certo considerarsi dei santi solo perche' lui non parla e allora pazienza, io almeno ci provo."


Fino ad allora con scarsi risultati certo ma non aveva intenzione di desistere.


Tj dovette assentarsi un momento ed Hayley rimase sola a vegliarlo.


Le venne l'impulso di stringergli la mano sotto la coperta ma, memore di quanto era accaduto l'ultima volta che aveva cercato un contatto fisico con lui vi rinuncio': in fondo aveva parecchio sonno arretrato e non si azzardo' a disturbarlo.

"Professor Rush, perche' si tormenta cosi? Certo il suo lavoro qui e' importante ma non deve rischiare la sua vita. Che cosa le e' successo? Perche' non permette a nessuno di avvicinarsi a lei? Cosa c'e' nel suo cuore? Mi permetta di starle accanto la prego! Forse non servira' a niente e forse mi respingera' lo stesso ma io a differenza degli altri qui voglio almeno provarci, nessuno ha diritto di rimanere solo a questo mondo, beh forse Young ma questi son dettagli.  Io lo so che dietro quella corazza c'e' un essere umano ma gli permetta di uscire, poi ci pensero' io"


Questo pensava Hayley mentre l'osservava seduta in disparte nella penombra della stanza e senza che se ne accorgesse scivolo' anche lei in un sonno profondo.

Quando riapri' gli occhi Tj era seduta sul letto e Rush aveva gli occhi aperti.

"Oh ben svegliata anche a te eh" le disse.

"Che mi e' successo?" chiese il professore


"Astinenza da caffeina e mancanza di sonno, per caso fuma?"

"Si"  rispose lui notando che l'infermiera lo fulminava con lo sguardo.


"Allora dipendera' anche da quello, comunque sia badi a dormire il giusto la prossima volta e stara' meglio" disse Tj alzandosi e uscendo seguita da Hayley che continuava a guardare Rush come se fosse l'ultimo insetto soppravvissuto ad un'infestazione e lei avesse terminato l'insetticida.

O almeno cosi' era sembrato a lui, d'altronde quali altri sentimenti poteva aspettarsi di suscitare nelle persone, specialmente chi era a bordo? Forse giusto pieta' e compassione ma non certo la simpatia o l'affetto. Poteva trovare dignita' solo nel suo lavoro e non nei rapporti umani visto anche com'era andata l'ultima volta, no, lui non era proprio il tipo da vivere circondato da amici, ne un gruppo di dieci ne uno. Certo, conservava il rispetto ma la stima era tutt'altra cosa.

Eppure qualcosa gli diceva che si stava sbagliando nei confronti di quella ragazzina...non sapeva esattamente cosa ma una voce dentro di lui gli diceva che non era disprezzo o disgusto quello che c'era nei suoi occhi e aveva ragione.

Era sollievo.



angolo autrice: la serie l'ho fatta finire ma mi e' sembrato di aver approfondito poco certe parti quindi questo sara' il primo dei missing che scrivero', non so quanti ne tirero' fuori ma intanto vi auguro buona lettura.

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Capitolo 2
*** way out ***


way out Rush si rigirava nel letto cercando di trovare la posizione migliore, in quel momento era solo nell'infermeria, Hayley aveva ricevuto da Tj il permesso di andare in camera sua e ormai era assente da circa un'ora, lui socchiuse gli occhi.

Solo....

Guardo' il soffitto ripensando a quanto aveva visto nella Kino: e chi l'avrebbe mai detto che quella ragazza...non solo non se l'immaginava capace di tali scatti d'ira ma mai avrebbe immaginato che avrebbe preso le sue difese davanti a tutti e lui continuava a chiedersi perche'...

"Scusi se le voglio bene" gli aveva detto prima di dargli le spalle.


"Si e' affezionata a me" si ritrovo' a pensare...di tutte le persone sulla nave a cui poter dare affetto e stima aveva scelto proprio lui che tutti definivano pazzo, scontroso e senza cuore in quel momento si senti' vulnerabile, dopo la morte della moglie aveva fatto in modo di allontanarsi da tutto e da tutti per evitare di soffrire e di far soffrire aveva preferito la solitudine

"Meglio un insulto ed essere considerato acido e scostante piuttosto che soffrire ancora" pensava allora e da quel momento si era dedicato appieno al suo lavoro e ai suoi studi.

Poi erano finiti sulla Destiny ed era arrivata Hayley che, infischiandosene della sua reputazione e del suo cattivo carattere ne approfittava ogni volta per stargli accanto, la considerava una palla al piede come tutti gli altri, addirittura pensava che fingesse per poi ridere di lui insieme ad altri anche per questo l'aveva cacciata in malo modo quando si era sentito abbracciare nel sonno ma dopo aver visionato il filmato aveva capito che si era sbagliato e anche di parecchio.


Quella ragazza era sincera e forse poteva davvero aiutarlo ad uscire da quel tunnel di solitudine e disperazione in cui era precipitato dopo la morte della moglie.

Per un attimo considero' l'idea di uscire da li' ma data la fermezza di Hayley era probabile che ce lo rispedisse a calci e senza rendersene conto ridacchio' a quel pensiero.

Forse poteva davvero essere l'inizio di una via d'uscita.

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Capitolo 3
*** Broken soul ***


Broken soul Sapeva che quelli sarebbero stati momenti durissimi, probabilmente i piu' duri di tutta la loro permanenza su quella dannata astronave.

Ma sapeva anche che proprio per questo non si sarebbe mai mossa da li' per nessuna ragione al mondo.

Nicholas aveva bisogno di lei ora piu' che mai anche se quasi non le diceva una parola e per la maggior parte del tempo se ne stava a fissare il vuoto ma almeno aveva qualcuno accanto se avesse avuto bisogno.

Hayley aveva dentro una rabbia tale da poter distruggere l'intera nave, non solo per tutto quello che aveva subito quel poveretto ma anche perche' lei  era stata l'unica a difenderlo e a stargli accanto, branco di egoisti! Non importava niente  a nessuno di come si sentisse o di cosa provasse salvo ricordarsi di lui quando ne avevano bisogno!

Era cosi' disgustata dal loro comportamento che senti' un conato di vomito salirle dalle viscere ma riusci' a controllarsi e si sedette accanto a lui: due giorni prima gli aveva dato un leggero sonnifero ed aveva avuto un sonno tranquillo ma nelle ultime ore non aveva fatto che rigirarsi nel letto in preda all'angoscia spesso piangendo e a nulla valevano gli abbracci peraltro ricambiati della ragazza e la sollecitudine con la quale gli asciugava le lacrime per lenire il dolore che provava dentro di se'.

La perdita di Amanda gli aveva lacerato l'anima in frammenti tanto piccoli che nessuno sarebbe piu' stato in grado di rimetterli assieme.

Nessuno, tranne Hayley.

Se non ci fosse stata lei li' presente avrebbe gridato fino a farsi strappare le corde vocali e facendo a pezzi la sua camera, se ne avesse avuto l'occasione e i mezzi probabilmente avrebbe anche gia' tentato il suicidio.

Ora era davvero completamente solo al mondo: tutti sulla nave lo disprezzavano e lo odiavano probabilmente lo temevano anche.

Tutti tranne Hayley.

Quella giovane donna poco piu' che ventenne nonostante sin dall'inizio del viaggio tentasse in ogni modo di avere un rapporto personale con lui ma ne venisse regolarmente respinta non si era mai arresa ed era ancora li' solida come una quercia pronta ad offrirgli il suo appoggio.

Si poteva pensare che se ne fosse infatuata ma entrambi sapevano che non era cosi': il loro legame andava anche oltre quel tipo di relazione e lui sapeva di essere per la ragazza il migliore amico, una via di mezzo tra un padre ed un fratello poi gli altri pensassero un po' come gli pareva.

Hayley ogni volta era li' come una boa cui aggapparsi in mezzo al mare tempestoso della sua vita.

Ed era pericoloso a suo giudizio, troppo pericoloso.

Non voleva che finisse come Gloria ed Amanda.

Oppure molto piu' semplicemente aveva paura che, data la natura sanguigna della giovane infermiera un bel giorno si sarebbe stufata e dopo avergli dato due schiaffi l'avrebbe abbandonato al suo destino.

Non poteva permettere che accadesse.


"Vai via Hayley" le mormoro' piangendo.

"Cosa?" gli chiese sperando di aver capito male.

"Vattene, ti prego!" rispose alzandosi e tirandola in piedi prendendole le mani.

"No Nick, io non mi muovo di qui! Come pensi che potrei farlo con te in queste condizioni??" gli disse mettendosi le mani sui fianchi.

"MA NON CAPISCI CHE SE RIMANI CON ME RISCHI LA VITA?? NON VOGLIO VEDER MORIRE ANCHE TE!!!" le urlo' piangendo facendola rimanere di stucco.

"Nicholas ma che dici?? Io non moriro', nessuno muore per colpa tua! Sono state solo tragiche fatalita'!"

"Qui succede di tutto e spesso noi non possiamo farci niente...."

"Puo' darsi ma credi che se malauguratamente ti capitasse qualcosa io ti lascerei agonizzare per terra?? Farei di tutto pur di salvarti la vita, ti donerei anche il sangue se fosse necessario ma cio' non significa che debba per forza accadere di nuovo" rispose sostenuta.

Lui sapeva che probabilmente gli avrebbe anche dato un rene in caso di necessita' ma la sua totale abnegazione lo fece crollare in ginocchio tanto sentiva di non meritarsela.

Hayley corse al suo fianco e lo prese tra le braccia.

"Io faccio schifo, sono una pessima persona e non merito la tua generosita'"

"Questo non e' affatto vero e lo sai bene!"

"No?? Nessuno tranne te mi e' stato accanto perche' a differenza tua hanno capito come sono fatto! Sei un'incosciente!!"  odiava se' stesso mentre le parlava in quel modo ma non aveva altra scelta.

"Se io sono un'incosciente gli altri sono tutti idioti! E' vero, io sono stata l'unica ad intuire che la tua era solo una maschera ma il fatto che fossi sola contro trenta non significa che gli altri abbiano ragione solo perche' sono la maggioranza" rispose Hayley incrociando le braccia.

Nel farlo senza accorgersene si era diretta verso la porta anche se non aveva certo intenzione di andarsene, solo che Nick non poteva saperlo e si senti' morire.

"No...ti prego Hayley...non andartene...non abbandonarmi...Hayley..." balbetto' tremante mentre grosse lacrime gli solcavano le guance.

"Che dici? Ti ho detto mille volte che non lo farei mai!" rispose togliendogli una lacrima col dito per poi succhiarla.

Quel gesto lo stupi' e anche molto: gli sembro' che nel farlo la ragazza volesse prendere dentro di se' una parte del suo dolore.

"Sto perdendo la ragione..." disse prendendosi la testa fra le mani.

"No non dire cosi..." gli disse lei appoggiandosi alla sua spalla.

"E' la verita', finiro' per impazzire!" esclamo' stringendola a se'.

"Non permettero' che accada" mormoro' lei.

"Lo so, lo stai gia' facendo" le rispose baciandola in fronte.

"Potrai sempre contare su di me" disse dandogli una carezza.

"Perdonami...perdonami amica mia..." Nicholas aveva di nuovo le guance rigate di lacrime.

"Perdonarti? E di cosa?" gli chiese guardandolo negli occhi.

"Di quando ti ho trattato male...io non sapevo, non capivo, pensavo che volessi prenderti gioco di me e per questo respingevo i tuoi approcci, i tuoi tentativi di abbracciarmi...ma ora ne ho bisogno...ho bisogno del calore che mi trasmetti...se non fosse per te io...io..." rispose Nick trattenendo a stento i singhiozzi.

Capendo dove voleva andare a parare Hayley lo fece sdraiare e si rannicchio' accanto a lui.

"Non dire cosi'...ti prego" disse facendogli poggiare la testa sulla sua spalla mentre piangeva ormai incapace di trattenere le lacrime.


Quando sarebbe finito quell'incubo?

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Capitolo 4
*** You deserve it ***


you deserve it Nonostante "l'armistizio" siglato tra militari e civili dopo il ritorno di Rush e Chloe dal pianeta  Hayley non era sicurissima che Young e il professore avessero cosi tanta voglia di metterci una pietra sopra.

E nemmeno lei l'aveva, a volerla dire tutta.


"Quello che ha fatto il colonnello e' gravissimo! Certo, non era una novita' che quei due non andassero d'amore e d'accordo ma arrivare a quel punto...e d'altronde come si potrebbe andare d'accordo con Young? A meno di non essere sotto l'effetto di allucinogeni intendo"  pensava omettendo il fatto che la maggior parte delle persone a bordo avrebbero fatto lo stesso pensiero ma riguardo a Rush.


Si chiedeva inoltre come facesse Tj a starci assieme visto che non aveva affatto l'aria di una che faceva uso di tali sostanze e ad immaginarseli a letto assieme le veniva la nausea.

"Io uno cosi' non me lo farei nemmeno se prima gli mettessi la ghb nel caffe'"  penso' d'impulso.

Non aveva nessuna intenzione di fargliela passare liscia, di fingere che non fosse accaduto niente: cosi'  aveva messo in atto una catena di piccole rappresaglie, tipo guardarlo con furia omicida ogni volta che l'incontrava e salutarlo a denti stretti, in realta' la sua primissima intenzione era quella di levargli il saluto ma penso' che doveva dimostrarsi superiore a lui,  oppure in mensa se le si sedeva accanto si spostava con aria disgustata e andava a sedersi di fronte a Rush che il piu' delle volte la guardava a malapena ma, come disse ad alta voce alla terza volta che quel suo gesto aveva suscitato dei mormorii "certa gente qui non si merita la mia compagnia! Ce ne sono di ben piu' meritevoli" accennando al professore che in quel momento stava mangiando, Young fece per alzarsi ma una mano di Tj sulla spalla lo fece desistere.


Una volta capito' persino che il colonnello si recasse in infermeria e che lei si rifiutasse di curarlo, non era niente di grave, una leggera influenza ma Hayley non volle nemmeno auscultarlo con lo stetoscopio.

"Non fare la stupida, vieni qui" ordino' Tj perentoria.

"Vorrai scherzare? Quello m'infetta"  replico' la ragazza in tono sarcastico "non vorrei risvegliarmi domani col suo bel carattere, uno basta e avanza" e su queste parole usci'.

"E che mi dici del giuramento d'Ippocrate?" le grido' dietro la dottoressa.

Con un ghigno sulle labbra Hayley si riaffaccio' sulla soglia "che lo fanno i medici non le infermiere ergo io non sono obbligata moralmente a prestare le mie cure".

"Quando la farai finita con questa storia?" le chiese Tj esasperata.

"Quando lo diro' IO!!!" rispose uscendo.


Decise, per darsi una calmata di andare da Rush che era come al solito chino sul monitor della sala dello stargate: quell'uomo aveva il potere di tranquillizzarla con la sua sola presenza come mai le era capitato prima di conoscerlo, probabilmente anche per questo non si vergognava affatto di difenderlo in pubblico.

Rimase per un po' sulla soglia a guardarlo lavorare senza che lui si accorgesse di niente quando prese una decisione improvvisa e avvicinatosi lo abbraccio' da dietro la sedia cingendogli la vita.

Sentendo quella stretta lieve ma decisa poco manco' che Rush cadesse dalla sedia.

"Ancora?? Ma quando la smetterai di far spaventare la gente tu?" la rimprovero' staccandosi le sue mani di dosso.

"Mi perdoni, ancora una volta non era quella la mia intenzione"

"Ah no? E quale sarebbe allora? No perche' se continui cosi' la gente potrebbe pensare male"

Capendo all'istante dove volesse andare a parare il professore, Hayley gli scocco' un'occhiata indignata.

"Non sono quel tipo di ragazza!"

"Ed io non sono quel tipo di uomo, quindi va' ad abbracciare qualcun altro...magari Young"

"Ma che schifo scusi! E visto che siamo in tema il fatto che io l'abbracci non significa che voglia altro da lei: semplicemente ho voglia di abbracciarla".

"Quale onore! Allora te lo dico subito: non mi piace essere toccato"

Hayley stava per chiedergli il perche' ma penso' che era troppo presto per una simile domanda.

"E' un peccato: sa, io non abbraccio chiunque ma solo chi se lo merita"  rispose con un sorriso.

"E poi" aggiunse "e' buffo: piu' lei fa di tutto per allontanarmi piu' la mia stima nei suoi confronti cresce"  e su queste parole usci' lasciando Rush stupefatto.


angolo autrice: dunque, so che ero arrivata alla 2 stagione coi missing ma siccome per la mia primissima storia avevo l'idea che ho scritto sopra (ovvero che Hayley abbracciasse Rush mentre era chino sul monitor non mentre dormiva) ed allora pensavo che se l'avesse fatto si sarebbe pigliata un paio di gomitate ho cambiato idea ma ci ho sempre pensato quindi ho deciso di collocarlo qui in un momento tra le mie "the lost one"  e "dont give up" Spero vi piaccia.

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