Our Destiny it's friendship di parveth (/viewuser.php?uid=113048)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I'll try! ***
Capitolo 2: *** way out ***
Capitolo 3: *** Broken soul ***
Capitolo 4: *** You deserve it ***
Capitolo 1 *** I'll try! ***
thoughtless
"Che diamine gli e' successo??" chiese
Hayley portandosi
le mani alla bocca vedendo Tj trascinare Rush sul pavimento "e' svenuto
per mancanza di sonno e astinenza da caffeina e tabacco, aiutami a
portarlo nella sua stanza" rispose la dottoressa mentre la ragazza lo
sorreggeva per le caviglie, "ma tu guarda questo...si puo'
essere
cosi' scemi?? E' un genio eppure fa di queste stupidaggini" commento'
l'infermiera mentre lo trasportavano.
"Shh! Parla piano, se ti sente ti ammazza! E comunque cultura e buon
senso non sempre vanno di pari passo" rispose Tj mentre proseguivano
lungo il corridoio.
"Eh mi ammazza...d'accordo che non e' esattamente la quintessenza della
cordialita' ma non e' nemmeno cosi' cattivo, anzi a me non dispiace
come persona..." disse Hayley mentre, arrivate nella sua
stanza
l'avevano adagiato sul letto.
A quelle parole Tj guardo' stupefatta la giovane assistente, mai
avrebbe immaginato che quell'uomo potesse accattivarsi la simpatia di
qualcuno a bordo men che meno di una come Hayley che sembrava la sua
esatta nemesi: sempre disposta a dare una mano a tutti, dolce e
sorridente, come poteva essere che provasse sentimenti diversi dal
disprezzo e dall'indifferenza per quell'agglomerato di arroganza che
era Rush.
Hayley aveva ricambiato quell'occhiata con stupore anche maggiore:
insomma, era palese che il professore avesse parecchi problemi
personali o almeno lo era per lei, possibile che nessuno se ne fosse
reso conto? Nemmeno la dottoressa che le era sempre sembrata una
persona sensibile o almeno cosi' le era sembrato aveva provato a
guardare al di la' del muro di ghiaccio che Rush sembrava aver eretto
tra lui e il mondo esterno e questo non lo poteva sopportare, lei per
prima ammetteva che lui non fosse esattamente la prima persona con cui
si andrebbe a chiaccherare in un gruppo di dieci ma cio' non
significava che tutti lo dovessero ignorare a meno che non ne avessero
bisogno e poi chissa' per quanto tempo ancora sarebbero rimasti su
quella nave come poteva essere che nessuno provasse almeno un po' di
curiosita' verso di lui? Non intendeva certo obbligarlo a confessarsi
davanti ad una Kino ma insomma, avrebbero dovuto venirsi un po'
incontro da entrambe le parti no?
"Se uno non ha voglia di raccontare di se' ok, ma che tutti lo ignorino
con la scusa che non ha voglia di aprirsi non e' meno grave: lui forse
potrebbe aprirsi un po' di piu' ma gli altri non devono certo
considerarsi dei santi solo perche' lui non parla e allora pazienza, io
almeno ci provo."
Fino ad allora con scarsi risultati certo ma non aveva intenzione di
desistere.
Tj dovette assentarsi un momento ed Hayley rimase sola a vegliarlo.
Le venne l'impulso di stringergli la mano sotto la coperta ma, memore
di quanto era accaduto l'ultima volta che aveva cercato un contatto
fisico con lui vi rinuncio': in fondo aveva parecchio sonno arretrato e
non si azzardo' a disturbarlo.
"Professor Rush, perche' si tormenta cosi? Certo il suo lavoro qui e'
importante ma non deve rischiare la sua vita. Che cosa le e' successo?
Perche' non permette a nessuno di avvicinarsi a lei? Cosa c'e' nel suo
cuore? Mi permetta di starle accanto la prego! Forse non servira' a
niente e forse mi respingera' lo stesso ma io a differenza degli altri
qui voglio almeno provarci, nessuno ha diritto di rimanere solo a
questo mondo, beh forse Young ma questi son dettagli. Io lo
so che dietro quella corazza c'e' un essere umano ma gli permetta di
uscire, poi ci pensero' io"
Questo pensava Hayley mentre l'osservava seduta in disparte nella
penombra della stanza e senza che se ne accorgesse scivolo' anche lei
in un sonno profondo.
Quando riapri' gli occhi Tj era seduta sul letto e Rush aveva gli occhi
aperti.
"Oh ben svegliata anche a te eh" le disse.
"Che mi e' successo?" chiese il professore
"Astinenza da caffeina e mancanza di sonno, per caso fuma?"
"Si" rispose lui notando che l'infermiera lo fulminava con lo
sguardo.
"Allora dipendera' anche da quello, comunque sia badi a dormire il
giusto la prossima volta e stara' meglio" disse Tj alzandosi e uscendo
seguita da Hayley che continuava a guardare Rush come se fosse l'ultimo
insetto soppravvissuto ad un'infestazione e lei avesse terminato
l'insetticida.
O almeno cosi' era sembrato a lui, d'altronde quali altri sentimenti
poteva aspettarsi di suscitare nelle persone, specialmente chi era a
bordo? Forse giusto pieta' e compassione ma non certo la simpatia o
l'affetto. Poteva trovare dignita' solo nel suo lavoro e non nei
rapporti umani visto anche com'era andata l'ultima volta, no, lui non
era proprio il tipo da vivere circondato da amici, ne un gruppo di
dieci ne uno. Certo, conservava il rispetto ma la stima era tutt'altra
cosa.
Eppure qualcosa gli diceva che si stava sbagliando nei confronti di
quella ragazzina...non sapeva esattamente cosa ma una voce dentro di
lui gli diceva che non era disprezzo o disgusto quello che c'era nei
suoi occhi e aveva ragione.
Era sollievo.
angolo autrice: la serie l'ho fatta finire ma mi e' sembrato di aver
approfondito poco certe parti quindi questo sara' il primo dei missing
che scrivero', non so quanti ne tirero' fuori ma intanto vi auguro
buona lettura.
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Capitolo 2 *** way out ***
way out
Rush si rigirava nel letto cercando di
trovare la
posizione migliore, in quel momento era solo nell'infermeria, Hayley
aveva ricevuto da Tj il permesso di andare in camera sua e ormai era
assente da circa un'ora, lui socchiuse gli occhi.
Solo....
Guardo' il soffitto ripensando a quanto aveva visto nella Kino: e chi
l'avrebbe mai detto che quella ragazza...non solo non se l'immaginava
capace di tali scatti d'ira ma mai avrebbe immaginato che avrebbe preso
le sue difese davanti a tutti e lui continuava a chiedersi perche'...
"Scusi se le voglio bene" gli aveva detto prima di dargli le spalle.
"Si e' affezionata a me" si ritrovo' a pensare...di tutte le persone
sulla nave a cui poter dare affetto e stima aveva scelto proprio lui
che tutti definivano pazzo, scontroso e senza cuore in quel momento si
senti' vulnerabile, dopo la morte della moglie aveva fatto in modo di
allontanarsi da tutto e da tutti per evitare di soffrire e di far
soffrire aveva preferito la solitudine
"Meglio un insulto ed essere considerato acido e scostante piuttosto
che soffrire ancora" pensava allora e da quel momento si era dedicato
appieno al suo lavoro e ai suoi studi.
Poi erano finiti sulla Destiny ed era arrivata Hayley che,
infischiandosene della sua reputazione e del suo cattivo carattere ne
approfittava ogni volta per stargli accanto, la considerava una palla
al piede come tutti gli altri, addirittura pensava che fingesse per poi
ridere di lui insieme ad altri anche per questo l'aveva cacciata in
malo modo quando si era sentito abbracciare nel sonno ma dopo aver
visionato il filmato aveva capito che si era sbagliato e anche di
parecchio.
Quella ragazza era sincera e forse poteva davvero aiutarlo ad uscire da
quel tunnel di solitudine e disperazione in cui era precipitato dopo la
morte della moglie.
Per un attimo considero' l'idea di uscire da li' ma data la fermezza di
Hayley era probabile che ce lo rispedisse a calci e senza rendersene
conto ridacchio' a quel pensiero.
Forse poteva davvero essere l'inizio di una via d'uscita.
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Capitolo 3 *** Broken soul ***
Broken soul
Sapeva che quelli sarebbero stati
momenti durissimi,
probabilmente i piu' duri di tutta la loro permanenza su quella dannata
astronave.
Ma sapeva anche che proprio per questo non si sarebbe mai mossa da li'
per nessuna ragione al mondo.
Nicholas aveva bisogno di lei ora piu' che mai anche se quasi non le
diceva una parola e per la maggior parte del tempo se ne stava a
fissare il vuoto ma almeno aveva qualcuno accanto se avesse avuto
bisogno.
Hayley aveva dentro una rabbia tale da poter distruggere l'intera nave,
non solo per tutto quello che aveva subito quel poveretto ma anche
perche' lei era stata l'unica a
difenderlo e a stargli accanto, branco di egoisti! Non importava niente
a nessuno di come si sentisse o di cosa provasse salvo
ricordarsi
di lui quando ne avevano bisogno!
Era cosi' disgustata dal loro comportamento che senti' un conato di
vomito salirle dalle viscere ma riusci' a controllarsi e si sedette
accanto a lui: due giorni prima gli aveva dato un leggero sonnifero ed
aveva avuto un sonno tranquillo ma nelle ultime ore non aveva fatto che
rigirarsi nel letto in preda all'angoscia spesso piangendo e a nulla
valevano gli abbracci peraltro ricambiati della ragazza e la
sollecitudine con la quale gli asciugava le lacrime per lenire il
dolore che provava dentro di se'.
La perdita di Amanda gli aveva lacerato l'anima in frammenti tanto
piccoli che nessuno sarebbe piu' stato in grado di rimetterli assieme.
Nessuno, tranne Hayley.
Se non ci fosse stata lei li' presente avrebbe gridato fino a farsi
strappare le corde vocali e facendo a pezzi la sua camera, se ne avesse
avuto l'occasione e i mezzi probabilmente avrebbe anche gia' tentato il
suicidio.
Ora era davvero completamente solo al mondo: tutti sulla nave lo
disprezzavano e lo odiavano probabilmente lo temevano anche.
Tutti tranne Hayley.
Quella giovane donna poco piu' che ventenne nonostante sin dall'inizio
del viaggio tentasse in ogni modo di avere un rapporto personale con
lui ma ne venisse regolarmente respinta non si era mai arresa ed era
ancora li' solida come una quercia pronta ad offrirgli il suo appoggio.
Si poteva pensare che se ne fosse infatuata ma entrambi sapevano che
non era cosi': il loro legame andava anche oltre quel tipo di relazione
e lui sapeva di essere per la ragazza il migliore amico, una via di
mezzo tra un padre ed un fratello poi gli altri pensassero un po' come
gli pareva.
Hayley ogni volta era li' come una boa cui aggapparsi in mezzo al mare
tempestoso della sua vita.
Ed era pericoloso a suo giudizio, troppo pericoloso.
Non voleva che finisse come Gloria ed Amanda.
Oppure molto piu' semplicemente aveva paura che, data la natura
sanguigna della giovane infermiera un bel giorno si sarebbe stufata e
dopo avergli dato due schiaffi l'avrebbe abbandonato al suo destino.
Non poteva permettere che accadesse.
"Vai via Hayley" le mormoro' piangendo.
"Cosa?" gli chiese sperando di aver capito male.
"Vattene, ti prego!" rispose alzandosi e tirandola in piedi prendendole
le mani.
"No Nick, io non mi muovo di qui! Come pensi che potrei farlo con te in
queste condizioni??" gli disse mettendosi le mani sui fianchi.
"MA NON CAPISCI CHE SE RIMANI CON ME RISCHI LA VITA?? NON VOGLIO VEDER
MORIRE ANCHE TE!!!" le urlo' piangendo facendola rimanere di stucco.
"Nicholas ma che dici?? Io non moriro', nessuno muore per colpa tua!
Sono state solo tragiche fatalita'!"
"Qui succede di tutto e spesso noi non possiamo farci niente...."
"Puo' darsi ma credi che se malauguratamente ti capitasse qualcosa io
ti lascerei agonizzare per terra?? Farei di tutto pur di salvarti la
vita, ti donerei anche il sangue se fosse necessario ma cio' non
significa che debba per forza accadere di nuovo" rispose sostenuta.
Lui sapeva che probabilmente gli avrebbe anche dato un rene in caso di
necessita' ma la sua totale abnegazione lo fece crollare in ginocchio
tanto sentiva di non meritarsela.
Hayley corse al suo fianco e lo prese tra le braccia.
"Io faccio schifo, sono una pessima persona e non merito la tua
generosita'"
"Questo non e' affatto vero e lo sai bene!"
"No?? Nessuno tranne te mi e' stato accanto perche' a differenza tua
hanno capito come sono fatto! Sei un'incosciente!!" odiava
se'
stesso mentre le parlava in quel modo ma non aveva altra scelta.
"Se io sono un'incosciente gli altri sono tutti idioti! E' vero, io
sono stata l'unica ad intuire che la tua era solo una maschera ma il
fatto che fossi sola contro trenta non significa che gli altri abbiano
ragione solo perche' sono la maggioranza" rispose Hayley incrociando le
braccia.
Nel farlo senza accorgersene si era diretta verso la porta anche se non
aveva certo intenzione di andarsene, solo che Nick non poteva saperlo e
si senti' morire.
"No...ti prego Hayley...non andartene...non abbandonarmi...Hayley..."
balbetto' tremante mentre grosse lacrime gli solcavano le guance.
"Che dici? Ti ho detto mille volte che non lo farei mai!" rispose
togliendogli una lacrima col dito per poi succhiarla.
Quel gesto lo stupi' e anche molto: gli sembro' che nel farlo la
ragazza volesse prendere dentro di se' una parte del suo dolore.
"Sto perdendo la ragione..." disse prendendosi la testa fra le mani.
"No non dire cosi..." gli disse lei appoggiandosi alla sua spalla.
"E' la verita', finiro' per impazzire!" esclamo' stringendola a se'.
"Non permettero' che accada" mormoro' lei.
"Lo so, lo stai gia' facendo" le rispose baciandola in fronte.
"Potrai sempre contare su di me" disse dandogli una carezza.
"Perdonami...perdonami amica mia..." Nicholas aveva di nuovo le guance
rigate di lacrime.
"Perdonarti? E di cosa?" gli chiese guardandolo negli occhi.
"Di quando ti ho trattato male...io non sapevo, non capivo, pensavo che
volessi prenderti gioco di me e per questo respingevo i tuoi approcci,
i tuoi tentativi di abbracciarmi...ma ora ne ho bisogno...ho bisogno
del calore che mi trasmetti...se non fosse per te io...io..." rispose
Nick trattenendo a stento i singhiozzi.
Capendo dove voleva andare a parare Hayley lo fece sdraiare e si
rannicchio' accanto a lui.
"Non dire cosi'...ti prego" disse facendogli poggiare la testa sulla
sua spalla mentre piangeva ormai incapace di trattenere le lacrime.
Quando sarebbe finito quell'incubo?
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Capitolo 4 *** You deserve it ***
you deserve it
Nonostante "l'armistizio" siglato tra
militari e civili dopo il ritorno di Rush e Chloe dal pianeta
Hayley non era sicurissima che Young e il professore avessero
cosi tanta voglia di metterci una pietra sopra.
E nemmeno lei l'aveva, a volerla dire tutta.
"Quello che ha fatto il colonnello e' gravissimo! Certo, non era una
novita' che quei due non andassero d'amore e d'accordo ma arrivare a
quel punto...e d'altronde come si potrebbe andare d'accordo con Young?
A meno di non essere sotto l'effetto di allucinogeni intendo"
pensava omettendo il fatto che la maggior parte delle persone
a bordo avrebbero fatto lo stesso pensiero ma riguardo a Rush.
Si chiedeva inoltre come facesse Tj a starci assieme visto che non
aveva affatto l'aria di una che faceva uso di tali sostanze e ad
immaginarseli a letto assieme le veniva la nausea.
"Io uno cosi' non me lo farei nemmeno se prima gli mettessi la ghb nel
caffe'" penso' d'impulso.
Non aveva nessuna intenzione di fargliela passare liscia, di fingere
che non fosse accaduto niente: cosi' aveva messo in atto una
catena di piccole rappresaglie, tipo guardarlo con furia omicida ogni
volta che l'incontrava e salutarlo a denti stretti, in realta' la sua
primissima intenzione era quella di levargli il saluto ma penso' che
doveva dimostrarsi superiore a lui, oppure in mensa se le si
sedeva accanto si spostava con aria disgustata e andava a sedersi di
fronte a Rush che il piu' delle volte la guardava a malapena ma, come
disse ad alta voce alla terza volta che quel suo gesto aveva suscitato
dei mormorii "certa gente qui non si merita la mia compagnia! Ce ne
sono di ben piu' meritevoli" accennando al professore che in quel
momento stava mangiando, Young fece per alzarsi ma una mano di Tj sulla
spalla lo fece desistere.
Una volta capito' persino che il colonnello si recasse in infermeria e
che lei si rifiutasse di curarlo, non era niente di grave, una leggera
influenza ma Hayley non volle nemmeno auscultarlo con lo stetoscopio.
"Non fare la stupida, vieni qui" ordino' Tj perentoria.
"Vorrai scherzare? Quello m'infetta" replico' la ragazza in
tono sarcastico "non vorrei risvegliarmi domani col suo bel carattere,
uno basta e avanza" e su queste parole usci'.
"E che mi dici del giuramento d'Ippocrate?" le grido' dietro la
dottoressa.
Con un ghigno sulle labbra Hayley si riaffaccio' sulla soglia "che lo
fanno i medici non le infermiere ergo io non sono obbligata moralmente
a prestare le mie cure".
"Quando la farai finita con questa storia?" le chiese Tj esasperata.
"Quando lo diro' IO!!!" rispose uscendo.
Decise, per darsi una calmata di andare da Rush che era come al solito
chino sul monitor della sala dello stargate: quell'uomo aveva il potere
di tranquillizzarla con la sua sola presenza come mai le era capitato
prima di conoscerlo, probabilmente anche per questo non si vergognava
affatto di difenderlo in pubblico.
Rimase per un po' sulla soglia a guardarlo lavorare senza che lui si
accorgesse di niente quando prese una decisione improvvisa e
avvicinatosi lo abbraccio' da dietro la sedia cingendogli la vita.
Sentendo quella stretta lieve ma decisa poco manco' che Rush cadesse
dalla sedia.
"Ancora?? Ma quando la smetterai di far spaventare la gente tu?" la
rimprovero' staccandosi le sue mani di dosso.
"Mi perdoni, ancora una volta non era quella la mia intenzione"
"Ah no? E quale sarebbe allora? No perche' se continui cosi' la gente
potrebbe pensare male"
Capendo all'istante dove volesse andare a parare il professore, Hayley
gli scocco' un'occhiata indignata.
"Non sono quel tipo di ragazza!"
"Ed io non sono quel tipo di uomo, quindi va' ad abbracciare qualcun
altro...magari Young"
"Ma che schifo scusi! E visto che siamo in tema il fatto che io
l'abbracci non significa che voglia altro da lei: semplicemente ho
voglia di abbracciarla".
"Quale onore! Allora te lo dico subito: non mi piace essere toccato"
Hayley stava per chiedergli il perche' ma penso' che era troppo presto
per una simile domanda.
"E' un peccato: sa, io non abbraccio chiunque ma solo chi se lo merita"
rispose con un sorriso.
"E poi" aggiunse "e' buffo: piu' lei fa di tutto per allontanarmi piu'
la mia stima nei suoi confronti cresce" e su queste parole
usci' lasciando Rush stupefatto.
angolo autrice: dunque, so che ero arrivata alla 2 stagione coi missing
ma siccome per la mia primissima storia avevo l'idea che ho scritto
sopra (ovvero che Hayley abbracciasse Rush mentre era chino sul monitor
non mentre dormiva) ed allora pensavo che se l'avesse fatto si sarebbe
pigliata un paio di gomitate ho cambiato idea ma ci ho sempre pensato
quindi ho deciso di collocarlo qui in un momento tra le mie "the lost
one" e "dont give up" Spero vi piaccia.
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