Tutto è possibile

di Cate27
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una vita, una migliore amica. ***
Capitolo 2: *** Lo farò solo per lei! ***
Capitolo 3: *** Century Earth. ***
Capitolo 4: *** Ops ***
Capitolo 5: *** I can. ***
Capitolo 6: *** The only solution. ***
Capitolo 7: *** Inizia l'inferno. ***
Capitolo 8: *** Confusion ***
Capitolo 9: *** Il segreto. ***
Capitolo 10: *** Ricominciamo da 0. ***
Capitolo 11: *** Ce la posso fare. ***
Capitolo 12: *** New life. ***
Capitolo 13: *** Impazzisco con lui. ***
Capitolo 14: *** Divertiamoci ***
Capitolo 15: *** Fanculo a tutti. ***
Capitolo 16: *** Speriamo bene. ***
Capitolo 17: *** Dal male, al bene. ***
Capitolo 18: *** Odio e amore, due cose impossibili da combaciare. ***
Capitolo 19: *** Amici o nemici? ***
Capitolo 20: *** Ti prego salvami. ***
Capitolo 21: *** Non lo capirò mai. ***



Capitolo 1
*** Una vita, una migliore amica. ***


                                                Capitolo 1.
Dannazione pensai.
Una cosa positiva no? 
Tutto negativo, sempre nero.Tutto questo succede a me, una ragazza del tutto innocente, mi chiamo Charlotte Beans ma tutti mi chiamano Charlie, ho 16 anni e sono una ragazza abbastanza timida..
Ho vari amici, ma l'unica amica su cui posso contare si chiama Stephany Hasmey, è l'opposto di me, per questo ci vado molto d'accordo.. 
E' tutto per me, è il mio supporto, è una mamma, è una sorella, un amica e tutto questo in una sola ragazza, come fà? Non lo so...
Sono figlia unica, mia madre è morta quando io avevo 8 anni, ero tristissima, non volevo andare a scuola, ma per fortuna c'era mio padre, che mi incoraggiò e mi disse di andare avanti, io cosi feci e proprio in questo momento buio della mia vita arriva lei, la mia salvezza, il dono di mia madre, la mia migliore amica...
Cosi la chiamai subito per raccontargli dell'accaduto..
Bene non ho soldi, cosi andai sotto casa sua, solo lei può capirmi in questo momento.. 
Dopo vari minuti arrivai, strano la porta era aperta cosi entrai.. 
Dissi:"Stephany ci sei?", lei rispose:"Certo,Charlie muoviti vieni sopra!"
Io corsi e andai nella sua camera, appena entrai notai un disordine indescrivibile, per me che sono molto ordinata era indescrivibile quella stanza.
I miei pensieri furono interroti da Stephany che notò la mia reazione a quel disordine e disse:"Non dire niente è un pò in disordine ma dopo la sistemo, che mi devi dire di cosi importante da farti venire qui??"
Io gli risposi:"Senti, ti ricordi quando mi hai conosciuta?"
Stephany:"Ovvio, stavi malissimo"
Io:"Ecco, mio padre stà in ospedale, non lui, ma mia zia, gli voglio un bene dell'anima e stà in fin di vita, non posso accettarlo, era l'unica cosa che mi legava a mia madre, oltre a mio padre, la voglio con me!.."Gli dissi con le lacrime che ormai diventerano sempre più presenti nel mio viso.


Ciao a tutti, sono nuova su efp,mi chiamo Caterina e questo è il mio primo capitolo, spero con tutto il cuore che vi piaccia e che sia di vostro gradimento, siccome sono nuova vorrei sapere cosa ne pensate in modo che cercherò di migliorare anche attraverso i vostri insulti, ve ne sarò molto grata se recensite! Un bacio, l'autrice! 
 

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Capitolo 2
*** Lo farò solo per lei! ***


                                                            Capitolo 2.
Lei mi consolò, proprio come 8 anni fà, mi abbracciava e mi parlava dicendo che sarebbe andato tutto bene, io l'abbracciai a mia volta e con quel filo di voce che avevo la ringraziai per tutto questo, per avermi ascoltato e poi aiutato; ma lei mi disse che non la dovevo ringraziare perchè questo era normale tra migliori amiche..
Io veramente non saprei che fare senza di lei, è tutto, è un sostegno, è un bastone su cui puoi appoggiarti senza che si spezzi, è di ferro ma allo stesso tempo dolcissima.
Si erano fatte le 11 e io dovevo ritornare a casa, cosi salutai Stephany e corsi a casa sperando che papà fosse già arrivato per darmi notizie della zia...
Dopo 2 minuti ero a casa e quando entrai trovai mio padre sul divano con i fazzoletti in mano, mi avvicinai a lui e nemmeno il tempo di dire "che succede papi?" Lui mi disse:"Sai, io e la zia eravamo buoni amici, direi ottimi, festeggiamo qualsiasi festa sempre insieme, io grazie a lei ho conociuto la mamma, grazie a lei sei nata tu.. Non la ringrazierò mai abbastanza, e proprio quando gli stavo dicendo queste parole zia a fin di voce disse:"Ti saluto tua moglie" e poi si addormentò, si addormentò per sempre, mi morì davanti agli occhi non si poteva fare niente, ma io sò che lei ci guarderà e guiderà insieme alla mamma, dobbiamo essere forti insieme, come se loro fossero ancora qui con noi."
Incominciammo a piangere entrambi e io non riuscì a dire una parola cosi l'abbracciai..
Quell'abbraccio fu fantastico, durò molto ma fu interrotto da mio padre che disse:"Zia ci ha dato una lettera, io la lessi davanti a lei prima che lei morì, parlava che dovevamo accudire un ragazzo di nome Justin se non mi sbaglio, viene dalla cosidetta "gentaglia" la zia lo incontrò verso Natale e si sarebbe promessa che l'avrebbe fatto diventare un ragazzo maturo come gli altri, me l'ha affidato a me ed io ci voglio riuscire, solo che ho bisogno del tuo contributo siccome sono sempre a lavoro"
Io ancora piangendo dissi:"Se la zia vuole questo, io lo farò!"



Autrice: Ehilà! Il primo capitolo non so se vi è piaciuto, niente recensioni, ma che ne dite del secondo?
            Secondo voi Charlie riuscirà a mantenere questa "promessa con il padre?" Nonostante Justin?
             Recensite! Vi aspetto un bacio!

 

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Capitolo 3
*** Century Earth. ***


                                          Capitolo 3.
L'avevo promesso, l'avevo promesso a mio padre, all'uomo che mi ha salvato e all'uomo che mi ha cresciuta da sola.
L'avevo promesso a mia zia, la donna che voglio un bene dell'anima.
Questa promessa è molto importante per me e ci tengo a riuscerla e a portarla a termine.
Oggi mio padre prima di andare a lavoro mi ha lasciato un biglietto sul tavolo che diceva:"Buongiorno amore, oggi volevo andare a prendere a Justin, ma non mi è stato possibile a causa del lavoro, la sera non è il tempo giusto per andare in quella zona, casomai vai con qualcuno stamattina alla via Century Earth e vedrai che se chiedi di Justin ti diranno dov'è, un bacio, papà!"
Bene, oggi devo andare alla via Century Earth. Che bello, senza mio padre.*ironico*
Mio padre di lavoro fà il proprietario di un'agenzia di vini molto famosi, conosciuti in  tutto il mondo. Questo lavoro però è molto stancante lo tiene occupato 6 giorni su 7, e ogni singolo giorno fà 10 ore al giorno.
Bè, ritorniamo a noi, io purtroppo non ho amici maschi a causa della mia timidezza, cosi l'unica persona che so che non mi abbandonerà in "questo viaggio" è lei, la mia migliore amica.. 
Cosi la chiamai e gli raccontai di zia e del fatto che dovevo andare a prendere questo ragazzo in questa zona un pò, anzi molto isolata, Stephany naturalmente mi disse di si, senza pensarci due volte; non mi avrebbe mai fatto andare da sola in quella zona e naturalmente anch'io avrei fatto lo stesso per lei.
Dopo un'oretta andai sotto casa di Stephany e da lì per arrivare alla via ci voleva più o meno mezz'ora o qualcosa in più e sotto al sole era abbastanza stancante.
Ma insieme alla propria migliore amica, a fare una passeggiata è sempre bello, anche se la direzione è la più brutta di questo mondo.
Incominciammo a parlare del più e del meno, fino a quando Stephany mi domandò:"Ma come hai detto che si chiama questo ragazzo?"
Io:"Mio padre mi ha accennato che si chiama Justin.."
Stephany:"Ah, Justin...Sai per caso il cognome?"
Io:"Mmmmh, no perchè?
Stephany:"No perchè quando io ero più piccola e ancora non ti conoscevo avevo delle amiche e degli amici che amavano un cantante famoso di nome Justin Bieber, aveva una voce angelica, piaceva anche a me, solo che la fama gli fece montare la testa e andò nella strada sbagliata, quella della droga."
Io:"Ahssì, mi ricordo di Justin Bieber, io a differenza tua, l'ho odiato fin dall'inizio, pensavo questo ragazzo farà successo come tutti gli altri, ma alla fine finirà come tutti, con la droga. Non penso proprio che è lui, mio padre me l'avrebbe detto, e poi avevano detto che se n'era andato da New York, se non mi sbaglio si trasferì ad Ontario, in Canada"
Stephany:"Ah, non so che dirti non lo seguivo molto, ero una sua semplice fan, non una belieber."
Mentre parlavamo non ci eravamo rese conto che eravamo arrivati alla famosa Century Earth..
Era enorme, c'erano migliaia e migliaia di persone tutte drogate, della strada, chi fumava, chi beveva e chi si scambiava la droga...
Non sapevamo a chi chiedere di Justin, erano tutte persone malate, ormai indipendenti di alcool o droga.
Tutti ci fissavano in modo alquanto strano fino a quando non venne un ragazzo e disse:"Che cazzo ci fanno due ragazze con vestiti di marca in questa merda di posto?"
Devo dire che la finezza non era il suo forte!.


Eila, siamo arrivati al terzo capitolo che ne dite? 
Non so se vi piace o meno, quindi per favore recensite, almeno so il vostro parere! Un bacio l'autrice!

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Capitolo 4
*** Ops ***


                                       Capitolo 4
Mi girai subito, non so perchè lo feci ma l'istinto ha preso il controllo del mio corpo.
Rimasi immobile, non so perchè, ero impaurita non dissi una parola finchè Stephany mi salvò e disse:"E tu saresti?"
Lui:"Bè vedi questo posto? Sono diciamo il boss."
Allora io d'istinto dissi:"Bè allora siccome sei il boss, potresti dirci chi è un certo Justin?"
Lui:"Sono io, Justin Curtons desidera?"
Io:"Bene, sà che mia zia Carolin è morta vero?" dissi con le lacrime agli occhi..
Jus:"Si,per fortuna era una rompiscatole, voleva cambiarmi, ma io sto bene cosi!"
Io e Stephany rimanemmo a bocca aperta, eravamo sbalorditi per quelle parole, c'è nonostante lo volesse aiutare, renderlo un ragazzo migliore, lui era felice che era morta.
Io con tutta la rabbia che avevo dentro di me gli dissi:"Ah, quindi tu mi stai dicendo che sei felice per la morte di una persona che ha cercato di salvarti e renderti migliore? Ah, allora sai che ti dico, che tu non meriti un cazzo dalla vita, sei solo un idiota senza cuore, senza sentimenti, senza cervello, senza niente.. Non sai cosa significa AMICIZIA, FRATELLANZA, UGUAGLIANZA, lei ti stava solo aiutando e questo è il tuo ringraziamento? Sai prima che morisse mia zia, lei diede a mio padre una lettera, questa lettera parlava di te. Stava sul punto di morire e invece di dirci addio ci parlò di te, di Justin, ci disse che noi, io e mio padre ti dovevamo accudire, farti diventare come noi, senza fumo, alcool o droghe varie. Invece guardati stai qui, in questa merda di posto, mentre potresti essere in una villa con un giardino,piscina e indosseresti abiti firmati e non cose da buttare grazie a noi, ma sai che ti dico Vaffanculo e muori pure qui!"
Justin mi guardava in modo strano,quasi sconvolto e io invece lo guardavo con disprezzo con rabbia, con odio totale, fanculo alla promessa, scusami zia ma io uno del genere non me lo porto a casa, per di più dopo questa scenata. 
Stephany mi guardò e rimase anche lei sconvolta, non mi aveva mai visto cosi, siccome sono timida, ma stavolta la timidezza doveva scomparire, non potevo sopportare una cosa del genere.
Continuai a fissarlo, fissarlo con uno sguardo da mettere paura a chiunque, cosi Stephany spezzò il silenzio e disse:"Dai andiamo Charlie!"
Io mi feci tirare e cosi me ne andai, quando a un certo punto ci circondarono.


4° Capitolo che ne dite?
Voglio sentire il vostro parere, recensite per favore! Un bacio l'autrice!

 

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Capitolo 5
*** I can. ***


                                                    Capitolo 5.
Solo ora mi resi conto della situazione, solo ora mi sono resa conto che non ho gridato di fronte ad un bambino, ma ho gridato di fronte a un boss, al boss più pericoloso di New York, al boss della via Century Earth.
Justin non è un bambino, i bambini hanno in tasca le caramelle, bè lui no, lui ha in tasca i coltelli e le pistole, e sono sicura che per farmi fuori ci sarebbe voluto un attimo.
Avevo paura e Stephany ancora più di me, mi strinse la mano in una maniera cosi forte che ormai non si vedeva più, mi strinse la mano tipo per dirmi "Se dobbiamo morire, moriremo insieme."
Avevo paura, non per me, ma per lei, io l'avevo cacciata nei guai senza pensare alle conseguenze, senza pensare alla sua paura, lei non sarebbe dovuta venire, non ha diritto di soffrire.
Intanto Justin cominciò a parlare e disse:"Mi hai dato del senza cuore, di uno senza sentimenti, bè sai che ti dico? Hai ragione, sono senza cuore, senza sentimento, non provo affetto per nessuno, nemmeno per te in questo momento. Sono un senza cervello? Bè qui ti sbagli, se ero uno senza cervello, non sarei mai arrivato ad essere il boss, per esserlo ci vuole furbizia.
Io lo bloccai e dissi:"La furbizia non è intelligenza!"
Lui mi guardò e disse:"Tu però sei anche molto scema!"
Io gli dissi:"Ah, si e perchè?"
Lui:"Perchè io ho una pistola nella tasca e tu continui a insultarmi, non si fà cosi se ti vuoi salvare!"
Io:"Questo si chiama coraggio, e poi chi ti dice che mi voglio salvare?Libera Stephany, lei non centra niente!"
Lui:"Okei, Stephany puoi andare, ma tu resti."
Stephany non se ne andò, finchè io gli dissi:"Non ti preoccupare non succederà niente, vai."
Lei mi guardò un'ultima volta, io gli feci l'occhiolino tipo per dire "andrà tutto bene, abbi fiducia in me" quando in realtà sapevo che non sarebbe andata del tutto bene, Stephany mi sorrise e mi diede un abbraccio ma poi si mise vicino a Justin.
Justin incominciò a prendere qualcosa dalla tasca, ma non fece in tempo a cacciarla del tutto che si sentirono le sirene della polizia.
Justin mi prese per mano e incominciò a tirarmi più che poteva, ma io rimasi ferma.
Stephany mi teneva l'altra mano per tirarmi dall'altra parte, ma poi arrivò la polizia e...

Pensiero dell'autrice: Allora che ne dite??
                              Spero che vi piaccia, recensite per favore, un bacioo

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Capitolo 6
*** The only solution. ***


                                      Capitolo 6..
Incominciarono a scappare tutti, tranne noi, per colpa mia.
La polizia venne in tempo, per fortuna, mise le manette a Justin mentre io e Stephany dovevamo andare in un'altra macchina della polizia per testimoniare tutto quello che era successo..
Dopo una mezz'oretta arrivammo alla caserma, Justin era seduto di fronte a me e Stephany, il commissario invece doveva ancora entrare nella stanza.
C'era un silenzio tombale tra noi tre, quando improvvisamente Justin disse:"Ti prego non denunciarmi, se mi denunci non so quanti anni di prigione farò!"
Io:"Tu non hai avuto pietà per me prima, io perchè dovrei averla con te?"
Jus:"Perchè tua zia non vorrebbe questo."
Io:"NON NOMINARE MIA ZIA."
Jus:"Ok, puttana."
Io:"Vaffanculo."
Dopo vari minuti da quella "bellissima" conversazione, entrò il commissario con una faccia piuttosto seria.
Poi disse:"Quanti anni avete entrambe?"
Io:"Entrambe 16."
Com.:"Allora ragazze, devo avere il consenso di un vostro genitore per farvi testimoniare, non siete ancora maggiorenni."
Io:"Eh, ma mio padre non può venire, sta a lavoro, e anche sua madre."
Com.:"Va bene, ho capito, almeno mi può dare il suo numero?"
Io:"Si, certo!" 
E cosi gli scrissi il numero di mio padre su un foglietto, poi dopo insieme a Stephany andai in bagno, lasciando da solo Justin con il commissario.
Stavamo in bagno... E io incominciai a parlare:"Mio padre di sicuro non mi farà testimoniare, lui vuole migliorare Justin, e non metterlo dietro alle sbarre, come faccio ora?"
Stephany:"Io a questo punto ti direi di smentire tutto e dire che non è successo niente, e portarti a casa Justin, poi quando viene tuo padre gli parli dell'accaduto e lui deciderà che fare."
Io:"Si, anch'io ci ho pensato, ma uno del genere non lo voglio a casa, non ci voglio convivere e per di più solo io, senza mio padre."
Stephany:"E' l'unica soluzione."
Io:"Che cosa odiosa, nemmeno a casa si potrà stare in santa pace, ma lo farò solo per zia e papà."



PENSIERO DELL'AUTRICE: Ehilà, allora che ne dite?
                                          Secondo voi che succederà? Recensite per favore! <3

 

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Capitolo 7
*** Inizia l'inferno. ***


                                    Capitolo 7.
Ero indecisa, non sapevo che fare, ma sapevo che qualsiasi cosa avrei fatto, per colpa di mio padre quel coglione di Justin sarebbe dovuto venire a vivere a casa mia.
Ora il problema era che mi invento come scusa?
Non posso andare dal giudice e dire MI PORTO IL CRIMINALE A CASA, COSI TANTO PER.
No, non aveva senso, dovevo trovare una scusa più ovvia, ma questa scusa non mi veniva in mente n'è ora n'è mai.
Così entrai improvvisamente in quella stanza, quella stanza che trasmetteva malinconia, era tutta grigia, mobili antichi e quindi tutti rotti.
Non sapevo che dire al giudice ma la prima cosa che mi sarebbe venuta in mente avrei detto.
Il giudice mi guardò e alla fine disse:"Allora, che facciamo con Justin?"
Io lo guardai a mia volta e poi d'istinto risposi:"Io ero andata in quella via, non per farmi una passeggiata, ma perchè avevo un compito, avevo una promessa da mantenere, ero andato li per Justin, per farlo diventare migliore, per trasformarlo, per farlo passare dal male al bene. Lo so, può pensare che sia una follia, ma io ero li per portarmi a casa Justin, e questo voglio fare in questo momento."
Il giudice mi guardò un pò perplesso e insieme a lui anche Justin.
Io continuai a parlare:"Lo so, è una pazzia, ma mi creda è la cosa giusta da fare, si fidi di me, appena arriverà mio padre discuterò sul futuro di Justin e appena prenderà la decisione giusta la chiamerà, e parlerete da uomo a uomo."
Il giudice non era tanto convinto di tutto ciò, ma mi concesse questa possibilità, poi dopo smanettò Justin e ci diede sia a me, che a Stephany che a Justin un passaggio.
Dopo una mezzoretta arrivammo sotto casa di Stephany, la abbracciai e gli dissi un semplice GRAZIE, e lei mi rispose:"Di niente è stato un vero piacere" e rise sotto voce, mi guardò un'ultima volta e poi entrò a casa sua, dopo nemmeno un minuto eravamo invece arrivati a casa mia, dove insieme a Justin entrai nella mia villa a tre piani, Justin stranamente non rimase sconvolto davanti ai suoi occhi, strano, abituato a tutta quella merda di posto che abitava lui.
Subito dissi a Jusitn di seguirmi in modo che gli mostravo la casa, incominciai a dire:"Al piano di sotto c'è la cucina e il salotto, poi sopra c'è la mia e la tua stanza, con all'interno i rispettivi bagni, e sopra di noi c'è la stanza di mio padre con il suo ufficio. Questi sono i tuoi nuovi vestiti, sono dei miei cugini, ma ora saranno tuoi."
Lui mi rispose con  un semplice "OK"
Allora io dissi:"Certo che sei proprio un idiota, nonostante non ti abbia denunciato, e ti abbia offerto la mia casa dopo tutto quello che mi hai fatto, nemmeno un grazie, va bè tanto me lo aspettavo."
Lui:"Ma nessuno ti ha chiesto di aiutarmi."
Io:"Se era per me, ti rimanevo li, ma la decisione purtroppo non è mia! Ora vado ciao."
Dopo aver sbattuto violentemente la porta dissi sottovoce "Coglione."
E lui subito dopo disse:"Guarda, che ti sento, cogliona." E si mise a ridere.
Ma che tieni da ridere?!.-.


Pensiero dell'autrice: Allora che ne dite? Vi piace?
                               Voglio sentire il vostro parere, un bacio, l'autrice <3

 

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Capitolo 8
*** Confusion ***


                                             Capitolo 8.
Scesi di sotto, il tempo non mi aiutava, non voleva passare.
Justin non si era fatto n'è vedere n'è sentire, meglio cosi, ma nemmeno il tempo di dirlo che sentii un botto provenire di sopra, precisamente dalla mia stanza.
LE ULTIME PAROLE FAMOSE!
Andai di corsa di sopra, mi potevo aspettare di tutto.. Aprii di botto la porta della mia stanza e vedo Justin che cercava di alzare il mobiletto dei miei vestiti.
Ma dico io che ci faceva li? Nella mia stanza? A vedere i miei vestiti? Bha.. Chi lo capisce.
Così dissi:"Ma che cavolo ci fai qui? La tua stanza è un'altra e lascia stare il mobiletto lo metto a posto io, sennò mi combini altri guai e non voglio!"
Justin:"Ehm, no e che stavo cercando una c-cosa.."
Io:"Senti Justin, non mi importa esci!" Dissi alzando il tono della mia voce.
Justin mi guardò con la faccia di un cane bastonato, forse avevo un pò esagerato, vabbè ma chi se ne frega.
Rialzai il mobiletto e mentre stavo per uscire dalla stanza notai vicino alla porta un documento, una carta d'identità, inizialmente pensai che era la mia ma non era del tutto convinta, cosi l'aprii e vidi che era di JUSTIN BIEBER. Ma che cavolo?
Andai subito da Justin e dissi:"Ma di chi è sta carta d'identità?"
Lui:"Cogliona, sai leggere?Se la apri si vede il nome!"
Com'è intelligente il ragazzo. :O
Io:"No, ma davvero?!. Io l'ho aperta e dice che è di Justin Bieber."
Lui:"C-cosa?"
Io:"Vuoi vedere?"
Lui:"No, ti credo, dammela, ci sarà stato un equivoco, sarà volata, non so."
Io:"Si è volata la carta d'identità di Justin Bieber che viene dal Canada.!"
RIPETO L'INTELLIGENZA E' IL SUO PUNTO FORTE EH!


Pensiero autrice:Allora che ne dite? Cercherò di mettere a breve il nono capitolo, ma voglio sentire le vostre opinione, ripeto sono molto importanti per me! Un bacio l'autrice!

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Capitolo 9
*** Il segreto. ***


                                           Capitolo 9.
Io rimasi perplessa, si può essere cosi scemi?
Più di Justin è impossibile.
Io dissi:"Justin, si può sapere che succede? Di chi è quella cazzo di carta d'identità?!"
Justin disse con tranquillità:"Siediti."
Io cosi feci.
Justin continuò a parlare:"Io da giovane ero un cantante ero Jusitn Bieber, solo che mi sono rovinato con la droga e siccome avevo un passato disastroso decisi di cambiare vita, di cambiare me stesso dalla a alla z, completamente, cosi feci, mi cambiai solo il mio cognome,il nome mi piaceva, ora sono cresciuto e quindi quasi nessuno mi riconosce, ma io sono Justin Bieber, non Justin Curtons."
Io avevo gli occhi fuori dai margini. Non ci credevo, ecco perchè con Justin non riuscivo a legare, c'era qualcosa che me lo impediva ed era questo, il suo "segreto", il suo Justin Bieber interiore.
Io continuai a dire:"Ma lo sai che cosi non risolvi niente? C'è alla fine ti sei di nuovo rovinato con la droga!"
Lui mi fissò e disse:"Lo so meglio di te, ma giurami che non lo dici a nessuno, nemmeno a quella STEPHANY.!"
Io lo guardai e dissi:"A Stephany si, tanto anche lei ti odiava come me.!"
Lui:"Ok. Quindi mi stai dicendo che anche quando ero docile e bravo non ti sono mai piaciuto?!"
Io:"Si, so riconoscere le persone anche attraverso delle interviste o dalle canzoni!"
Justin si mise ancora più vicino a me e disse:"Tranquilla, non mi sei simpatica nemmeno tu!"
Io:"Menomale.Come potevo sopportare uno che mi voleva bene quando io lo odio?."
Lui:"Odio?Che parola forte e brutta."
Io:"Si, forte e brutta, adatta per uno come te."
Lui:"Sei acida eh?!"
Io:"Solo per chi si merita la mia acidità, pensa tu non ti meriti nemmeno questa!Ti meriti qualcosa di molto peggio.!"
Lui:"Ohoh, non ti scaldare ragazzina!"
Io:"Ogni secondo che passa mi stai sempre di più sulle scatole, come fai? E per di più devo condividere anche casa mia con te, che bellezza!
Lui:"Ehssi, mi dispiace molto tesoro."
Sorrisi appena e me ne andai da quella odiosa stanza, da quell'odioso ragazzo, da quell'odioso carattere!


Pensiero dell'autrice: Ho postato il nono capitolo, come promesso, spero vi piaccia, vi risupplico di recensire, sono molto importanti i vostri pareri su questa fan fiction per me.Ritornando alla storia, Jusitn Curtons è Justin Bieber, scandalo, Charlie riuscirà ad accettarlo anche per questo motivo? Recensite un bacio!

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Capitolo 10
*** Ricominciamo da 0. ***


              Capitolo 10.
Finalmente quell'odiosa porta bussò e io aprii subito e mi trovai mio padre davanti, finalmente era ora!
Finalmente potevo liberarmi di quell'odioso Justin, mio padre era la mia unica salvezza per non vederlo più.
Ma nemmeno il tempo di dire "papà" Justin mi si puntò davanti e incominciò a dire con un sorriso a 32 denti:"Salve signor Beans, come va? A me benissimo, mi trovo benissimo qui, sua figlia è molto simpatica! Ah scusate, sono Justin Bieber."
Io lo guardai con faccia perplessa, ma la faccia più perplessa di questo mondo, un'ora fà abbiamo avuto una discussione per questo fatto che NON gli ero simpatica e ero và a dire a mio padre che gli sono simpatica? Se mi volevi levare dai piedi, non è il modo giusto Justin!
Mio padre si chiama Stephan ha 32 anni e saprà vedere se uno stà recitando o meno, no?
Stephan mi guardò e disse:"Ma è quel Justin?"
Io annuii e nemmeno il tempo di dire "papà posso parlarti?" papà era abbracciato con Justin e gli disse:"Questa è la tua nuova casa e noi siamo la tua nuova famiglia!"
Bene, penso che mio padre non sia tanto d'accordo con la mia idea di cacciarlo di casa.
Lo odio sempre di più a Justin.
Justin mi fece l'occhiolino tipo a dire 'non mi scappi' .. Ora capivo tutto, lui vuole farmi soffrire, vuole che io debba condividere la mia casa con uno come lui, con uno antipatico come lui.
Io non ce la farò mai, sono passate poche ore e già non ce la faccio più..
Cosi andai vicino a mio padre in cucina e dissi:"Papà dobbiamo parlare."
Lui si sedette vicino a me intorno al tavolo e mi guardò curioso.
Io dissi:"La cosa non è cosi bella e semplice come sembra, Justin mi stava per sparare alla via Century Earth se non era per la polizia me la sarei vista male, molto male. Poi in polizia lo volevo denunciare, ma sono minorenne e siccome tu non potevi firmare per la denuncia perchè eri a lavoro me lo sono dovuto portare a casa, papi non riuscirò a convivere con lui per tutta la vita."
Lui:"Ma che stai dicendo Charlie? E' la promessa?Lo so te lo dovevi apsettare una cosa del genere, ma fa niente, la supereremo insieme, dobbiamo farlo per zia, sennò saremo stati degli ipocreti."
Io:"Ma non ce la farò mai!"
Lui:"Ce la devi fare!Justin rimane qui, punto."
Io sbuffai e sentii una risatina malefica provenire dietro alla porta della cucina, ovvio era Justin, chi sennò?!



Pensiero dell'autrice:Eila che ne dite? Voglio sentire i vostri pareri sususu, forza, cosi so su cosa posso migliorare!Un  bacio l'autrice!

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Capitolo 11
*** Ce la posso fare. ***


                                    Capitolo 11.
Lasciai mio padre lì da solo in cucina..
Lo so, c'era una promessa importante alla base, ma io sapevo che non ce l'avrei fatta, lo so per certo.
Incominciai a correre per andare nella stanza di Justin, aprii di scatto e in modo molto violento la porta, era arrabbiata, anzi nervosissima con lui, più che mai.
Justin disse:"Ancora più acide di prima?"
Io:"Ancora più rompipalle di prima?"
Justin:"Si, vedo che sei un pò, ma leggermente nervosa."
Io:"No, Justin, non lo sono, hai solo detto a mio padre che ti trovi bene qui, quando in verità è il netto contario, su ammettilo Justin che l'hai detto solo per rendermi la vita un inferno!"
Justin:"E secondo te perchè l'avrei fatto?Per mangiare in più patatine?No, per darti fastidio, tu non dovevi venire in quella maledetta Century Earth e ora te la farò pagare cosi."
Io:"AHAHHAHAHA, bravo. Complimenti, ma lo sai che cosi ti sei messo in gabbia pure tu? Io potevo rimandarti là, alla via Century Earth, ma tu come un cretino ti sei messo a fare quella bella scenetta, congratulazioni Justin, questo dimostra che non hai nemmeno un briciolo di furbizia!"
Justin:"Eh, no qui ti sbagli nuovamente, chi stà meglio di me? Sfotto ad un ragazza di 16 anni e vivo a New York in una casa da urlo.Dimmi se questa non è furbizia!"
Io:"Quanto ti odio!"
Justin:"Anch'io tesoro!" Disse con voce da bambina.
Mi faceva innervosire ogni giorno di più, spiegatemi come farò a sopportarlo, spiegatemelo, non ce la faccio a stare ancora in questa casa, così decisi di chiamare Stephany per distrarmi un pò, solo lei può riuscirci.
Andai fuori al giardino e incominciai a chiamare, non rispondeva, ma poi mi ricordai che era al matrimonio dello zio, e quindi stando in chiesa o al ristorante non l'avrà sentito.. 
Bene, la vedrò domani a scuola, giusto mi ero dimenticato di questo posto.
La scuola! Il luogo in qui Justin non ci sarà, finalmente passerò 8 ore a scuola senza vederlo. Che bellezza! Il posto più odiato dai ragazzi, per me sarà il posto più bello che ci sia.
Strano eh? xD


Pensiero dell'autrice: Eilà!! Come va? Recentemente ho visto un pensiero di qualcuno di voi, è stata gentilissima, ma ora ne aspetto altri, un bacio !!

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Capitolo 12
*** New life. ***


                                     Capitolo 12.
Era ormai ora di cena, e avevo una fame da urlo, siccome a pranzo non ho mangiato niente..
Così andai in cucina e vidi che Justin e mio padre già erano a tavola,magnifico seduta vicino a Justin.
Che palle!
Mi sedetti e aspettai il mio piatto con la saliva in bocca..
Arrivò la cotoletta, ottimo direi!
Incominciai a mangiarne una, ma ne presi un'altra, avevo troppa fame per una sola cotoletta.
Justin  mi guardava in modo molto strano, ma fa niente me ne fotto dei suoi giudizi verso di me.
Mentre mi alzavo mio padre disse:"Justin da dopodomani incomincerai scuola anche tu, il tempo che vado dalla preside e per prendere i libri della tua classe incomincerai."
Justin mi guardò divertito e disse:"Nessun problema signor Beans!"
Mio padre lo guardò e disse:"Justin, da ora in poi mi puoi chiamare Stephan"
Justin:"Va bene, Stephan" disse sorridendo..
Io intanto ero nella mia stanza inferocita come che, non volevo che mi tormentasse anche a scuola.
Ma perchè tutto questo? Una vita in santa pace no eh?
Senza Justin, senza niente, solo io, mio padre, mia madre, mia zia e la mia migliore amica.
Questa sarebbe la vita perfetta non io, mio padre, Justin e la mia migliore amica.
JUSTIN NON CENTRA NIENTE CON NOI!    
Incominciai a cacciare le lacrime, non volevo tutto ciò.
I miei pensieri furono interrotti dalla porta della mia camera che bussò, io con voce rauca dissi avanti, era Justin, che bello. Parli del diavolo, spuntano le corna.
Justin entrò, mi fissò e alla fine incominciò a parlare..
Justin:"Hai pianto?"
Io:"Che t'importa?! Tanto dillo che sei felice se ho pianto!"
Justin:"Come sei acida mamma mia.Volevo solo sapere come si chiama la tua scuola."
Io:"Si chiama Eveny School, ora puoi andare? O serve altro?"
Justin:"Nient'altro, scusa." Disse a bassa voce.
Io:"Cosa Justin Bieber che si scusa? Ho sentito bene?"
Justin:"Si, benissimo, ma era ironico, anche tu non sei molto furba."
Io:"HAHAHAH, molto simpatico direi! Ora se te ne puoi andare, che io domani devo andare a scuola a differenza tua! Buonanotte e spegni la luce prima di uscire!"Dissi abbastanza nervosa.
Justin:"Va bene, Buonanotte." Spense la luce e ora stavamo solo io e il buio, meglio di cosi!


Pensiero dell'autrice.: Postato il 12esimo capitolo, che ne dite? Aspetto delle risposte !! Un bacio!

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Capitolo 13
*** Impazzisco con lui. ***



                                              Capitolo 13.
Era mattina, mi alzai e andai subito in cucina a fare colazione, mio padre era già uscito, oggi forse aveva da fare la mattina, mangiai un cornetto vuoto e poi salii in camera per prepararmi, mi misi un jeans e una felpa, stavamo vicini a Natale, e qui a New York si gela.
Andai in bagno, mi lavaii i denti e poi mi pettinai, stranamente i capelli erano lisci, di solito la mattina sembro una pazza appena uscita da un manicomio.
Lasciai un biglietto a Justin dove scrissi:"Sono a scuola, il cibo è nel davanzale vicino al frigo.Ciao."
Uscii di casa e andai sotto casa di Stephany, bussai al citofono e mi rispose la madre, Chrystal,strano, di solito risponde sempre Stephany, dissi:"Pronto, sono Charlie, Stephany?"
Crystal mi rispose:"Charlie, ma oggi c'è lo sciopero dei professori, ricordi?"
Io:"Oh mio Dio, me l'ero nettamente dimenticata, scusate se vi ho disturbato!" Che scema che sono!
Crystal:"Non ti preoccupare, non disturbi affatto, buona giornata!"
Io:"Anche a lei!"
Cosi, ritornai a casa, ma come ho fatto a dimenticarmi dello sciopero? Se non mi sbaglio Stephany me l'aveva anche detto ieri. Aiuto, sto impazzendo.
Aprii la porta e corsi in camera mia e scrissi un messaggio a Stephany che diceva:" Pensa sono talmente pazza che mi sono dimenticata dello sciopero e ho bussato a casa tua, sono del tutto idiota in questi giorni, Justin  mi stà facendo impazzire i neuroni che non ho! HAHAHA.. Un bacio!"
Sentii Justin svegliarsi, ogni volta che si muove fà un casino di pazzi, bè non importa cerco di riaddormentarmi sono solo le 8 e mezza.
Dopo quasi 10 minuti, ero ancora sveglia e sentii la porta aprirsi, era Justin sicuramente, si sentiva dai suoi passi pesanti, lo sentii sedere sulla mia sedia dello scrittoio, ma che cavolo stà facendo?
Aprii delicatamente il cassetto e prese un quaderno, strappò un foglio e prese una penna e poi se ne uscì.
Bha, si capisce solo lui, quel ragazzo è davvero strano.
Dopo circa una mezz'oretta mi svegliai e andai in salotto.
C'era Justin a vedere la tv, non conoscevo quel canale e cosi dissi:"Che vedi?"
Justin saltò di scatto e io mi misi a ridere come una pazza e lui fece il finto sorriso per sfottermi e disse:"Un canale dove fanno vedere vari artisiti musicali, vorrei vedere se esco io, ma fa niente, mi scoccio!" Disse spegnendo la tv.
Io:"Capito."
Lui:"Ma non sei andata a scuola?"
Io:"Oggi ero sciopero, me ne sono nettamente dimenticata!"
Scoppiò a ridere e io dissi:"Minchia ridi?"
Lui:"Niente,niente" ritornò serio.


Pensiero autrice: 13esimo capitolo vi piace? Spero di essere recensita, un bacio! <3

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Capitolo 14
*** Divertiamoci ***


                                               Capitolo 14.
Stavo per salire quando improvvisamente Justin mi tirò per un braccio e prima che io potessi dire qualsiasi cosa lui disse:"Ti devo ancora sfottere o renderti la vita peggiore."
Io:"Non ti preoccupare, stando qui a casa mia, ci riesci benissimo!"
Lui:"Mi fà piacere, ma questo è poco" disse avvicinandosi ancora di più a me.
Io mi avvicinai al suo orecchio e dissi:"Non ci riuscirai caro Bieber!"Con voce delicata ma forte.
E poi me ne andaii da lì, lasciandolo da solo con i suoi pensieri.
Salii in camera e vidi che Stephany mi aveva risposto e quel messaggio mi strappò un sorriso perchè diceva:"Sò che stare con una persona che odi non è il massimo, ma in questo inferno ci entro pure io, ah, certo che scordarti dello sciopero è da grandi!HAHAHAHAH, un bacio, ci sentiamo stasera, oggi pomeriggio purtroppo vado con mamma a fare qualche servizio, ci vediamo domani!"
Gli risposi:"Non preoccuparti, riuscirò a cavarmela, a domani!"
Cosi andai di sotto, non so perchè ma avevo voglia di andare in giardino, di prendere un pò d'aria, di sentirmi finalmente libera, senza più recinti intorno.
Uscii, era mattina quindi a maniche lunghe si poteva stare senza giubbino, salii sull'amaca e incominciai a chiudere gli occhi sognando di stare su una nuvola insieme a mia zia e a mia mamma..
Sognavo, sognavo ad occhi chiusi, e non volevo aprirli, perchè questa è la sensazione più bella che c'è mentre se li aprivi mi rendevo conto che stavo solo fantasticando...
Ma poi mi addormentai.
#PARTE JUSTIN.
Era passata un'ora dall'ultima volta che ho visto Charlie, andai in camera sua, ma non c'era, andai in cucina e in salotto ma nemmeno lì c'erano sue tracce. Avevo voglia di divertirmi, di sfotterla un pò.
Incominciai a cercarla più che mai, ma niente.
Forse sarà uscita con Stephany...
Così andai in giardino, volevo fumare, non fumo spesso ma a volte mi viene la voglia..
Mentre fumavo mi resi conto che l'amaca avanti a me si muoveva, è impossibile che un'amaca si muova per un pò di vento, così era ovvio c'era Charlie.

Pensiero dell'autrice:Allora che ne dite? Spero che almeno questo capitolo vi sia piaciuto un bacio!

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Capitolo 15
*** Fanculo a tutti. ***


                                               Capitolo 15.
#PARTE JUSTIN.
Mi avvicinai lentamente, volevo farle uno scherzo, ma appena stavo per urlarle nell'orecchio vidi che stava dormendo, qui fuori? Con questo freddo?
Bha, si capisce solo lei.
Ma appena stavo per entrare mi venne un idea fenomenale, quella di portarla nel mio letto e levargli la maglietta cosi quando si sveglia penserà che l'avrò stuprata.
Sai che risate che mi faccio.
Incominciai a prenderla delicatamente, vista dall'alto era una dea, quegli occhi blu che spiccano in quel viso pallido, ma che sto dicendo?Ritorniamo a noi..
Salii le scale e aprii la porta della mia camera con il piede, la misi delicatamente sul mio letto e poi le levai la maglietta, che meraviglia.
Poi la coprii con le coperte e io mi misi vicino a lei.
Ma niente non si svegliava, così chiusi gli occhi e poi buio totale, sonno profondo.
#PARTE CHARLIE.
Mi svegliai e mi trovai nel letto con Justin, senza maglia.
Ma che cavolo ci faccio qui.
Ero impaurita, non riuscivo a ricordarmi niente, così mi misi la maglietta e con uno schiaffo fortissimo svegliai Justin.
Jus:"Oh, cogliona calmati!"
Io:"Io dovrei calmarmi?Ti dovresti calmare tu! Sto nel tutto senza maglia e tu stai affianco a me, che cazzo mi hai fatto Justin? RISPONDIMI!"
Jus:"Ti ho solo stuprata." Disse con tono serio.
Io lo guardai e gli diedi uno schiaffo talmente forte da farlo gemere.
Io:"VAFFANCULO!"Inominciai a scappare e me ne andai nella mia stanza e incominciai a piangere, a piangere talemente forte che anche la mia vicina l'avrebbe sentito. Fanculo Justin!


Pensiero autrice: 1 recensione su 14 capitoli, tanta fatica per niente, vabè, non sono adatta a questo genere di cose.
                       Le storie non sono il mio forte.

 

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Capitolo 16
*** Speriamo bene. ***


                                                       Capitolo 16.
#PARTE CHARLIE.
Era passata un'ora e non so perchè le lacrime continuavano a scendere, non si fermavano più, avevo paura, non sapevo quello che avevo fatto, stavo tremando ma non per il freddo, mi farà schifo solo guardarlo, come può essere un ragazzo cosi meschino e brutto nei confronti di una ragazza innocente che a parer mio ha già sofferto abbastanza? Bha. Che coraggio che ha.
Si erano fatte le 16:00 e Justin  si doveva ancora scusare con me, va bè ma c'è da aspettarselo da uno come lui, uno cosi meschino.
Incominciai ad andare in bagno, si era sciolto tutto il mascara e tutta la matita, cosi mi struccai e poi uscii dal bagno,appena uscita trovai lui, seduto sulla sedia della mia scrivania.
Aveva ancora il coraggio di presentarsi?
Io:"Che cazzo vuoi ancora?"
Lui:"Siediti, ti devo dire una cosa importante."
Mi stavo seriamente preoccupando, chissà che mi ha fatto, chissà perchè quel tono cosi serio.
Mi sedetti e ascoltai con attenzione le sue parole, non mi volevo perdere nemmeno un piccolo dettaglio.
Lui:"Bè.. Vedi.. E' successo.,. Che.."
Io lo bloccai e dissi:"Dimmi chiaramente che è successo, cazzo!" Dissi alzando il tono della voce.
Lui:"ERA UNO SCHERZO OKEI? SEI CONTENTA?! NON TI HO FATTO NIENTE, TI HO SOLO SPOGLIATA E MESSA NEL MIO LETTO, PER SBAGLIO MI SONO ADDORMENTATO.!"
Io:"Sei veramente un grande coglione, senza cuore."
Lui:"Non ti ho stuprata e sono un coglione senza cuore?"
Io:"Si, perchè uno non coglione e uno con un cuore, non mi avrebbe fatto questo scherzo cosi banale! Sono stata due ora a piangere e tu la potevi benissimo evitare una cosa del genere, vaffanculo!"
Lui:"Madonna come sei, era solo uno scherzo."
Io:"Uno scherzo di pessimo gusto!"
Lui:"Per me era fantastico!"
Io:"Per te, ed ora esci che non voglio proprio vederti!"
Lui:"Sarà abbastanza difficile siccome abitiamo insieme e frequentiamo la stessa scuola!"
Io:"Ti supplico non me lo ricordare, siccome non te ne vai tu, me ne vado io, ciao!"
Me ne andaii avevo bisogno di passeggiare, di fare un giro, di non pensare a niente, oltre che a me.
Avevo bisogno di qualcuno, di Stephany, ma non c'era, era fuori a girare per i negozi con la madre..
Non sapevo che fare, volevo scappare ma sapevo che non potevo, avevo fatto una promessa troppo importante, troppo in fretta che non ho pensato alle conseguenze.
Incominciai a piangere, sperando con tutto il cuore che sarebbe servito a qualcosa, quando in verità sapevo che sarebbe stato del tutto inutile..
Andai in una panchina, mi sedetti, ma le lacrime erano ancora li, piangevo, piangevo più che mai, ma la cosa bella e che piangevo per una persona che non si merita nemmeno una parola da parte mia.
Sentii che una persona si era seduta vicino a me e mi disse:"Tutto bene?"
Era una voce di un maschio, mi girai e pensai "Oh mio Dio!"


Pensiero autrice: Voglio più recensioni e ho cercato di seguire i vostri consigli.. Allora che ne dite??
Un bacio <3

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Capitolo 17
*** Dal male, al bene. ***


                                         Capitolo 17.
Lo guardai e non riuscivo a capire se esisteva veramente una persona cosi perfetta..
I miei occhi erano pieni di lacrime ma erano capaci di saper brillare davanti a tanta perfezione.
Lui mi guardò, pensava che ero pazza, ma forse lo ero..
Potevo suscitare paura a chiunque in quel momento, ma lui poteva far svenire tutti solo facendosi vedere.
A un certo punto disse:"Tutto bene? Ti serve una mano?"
Io ritornai nel mondo reale e dissi:"Ah, no, che? Va bè, sto bene, grazie." Dissi con la faccia ormai in ebollizione.
Lui incominciò a ridecchiare e disse:"Sicura di stare bene?"
Io:"Se mi conoscessi meglio, capiresti che in questo momento sono normale!" Incominciai a ridere.
Lui:"Bè, allora conosciamoci! Mi chiamo Carlos Osmies, sono canadese, ma mi sono trasferito da due anni qui a New York, ho 17 anni, frequento l'High School, tu invece sei?
Io stavo ancora sbavando e dissi:"Charlotte Beans, ma puoi chiamarmi Charlie.. Ho 16 anni e anch'io vado all'High School! *-*.."
Lui:"Veramente non ti ho mai vista, sennò mi ricordavo di una ragazza cosi bella!"
Io ormai ero un peperone e stavo tremando,forse mi prenderete per pazza, ma mi stavo per innamorare di un ragazzo che conoscevo da ora, ma poi ricordavo che esiste l'amore a prima vista!
Io:"Aw, grazie mille, anch'io me lo sarei ricordata!"
Lui:"Dolce! Scusami ma ora devo andare, se vuoi andiamo a piedi fino a casa tua, poi io vado a casa mia, ti và?"
Io:"Certo perchè no!" Dissi con un sorriso a 32 denti.
Incominciammo a camminare, e dicevamo cose insensate, ma ridevamo come pazzi, sembrava di conoscerlo da una vita, quando in verità lo conosco solo da pochi minuti..
E' simpaticissimo, mi fà ridere e mi fà sentire almeno un pò importante..
Questi effetti me li dava solo Stephany, chissà se lui è come lei, che resterà per sempre..
Non si può dire ora, è troppo presto, ma io spero con tutto il cuore di si..
Dopo diciamo un quarto d'ora arrivai sotto casa, aprii la mia borsa ma le chiavi non c'erano, me l'ero dimenticate per la rabbia e la fretta di scappare da quella odiosa casa, o meglio da quella odiosa persona e cosi ero costretta a bussare, e ad aprirmi sarebbe dovuto venire lui, buio totale.
Carlos spezzò il silenzio dicendo:"E' stato un vero piacere conoscerti, casomai ci vediamo domani a scuola, in mensa no?"
Io:"Si, mi farebbe molto piacere!"
Carlos:"Tu mi devi dire ancora perchè piangevi, va bè me lo dirai domani, ma sei sicura che c'è qualcuno in casa?"
Io:"Si, ci dovrebbe essere una persona odiosa.!"
Carlos:"AHHAHA.. Va bene, ci vediamo domani allora?"
Io:"Si, a domani!!"
Mi diede un bacio sulla guancia e proprio in quel momento Justin aprii la porta.
TEMPISMO PERFETTO DIREI.


Pensiero autrice:Eilà, c'è un nuovo arrivato, Carlos, secondo voi si metteranno insieme lui e Charlie? Justin lo accetterà o non se ne fregherà proprio? Recensite! Un bacio <3

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Capitolo 18
*** Odio e amore, due cose impossibili da combaciare. ***



                                          Capitolo 18.
#PARTE JUSTIN.
Scesi dal divano tutto scocciato, mi ero appena messo sul divano con il mio canale che mi suona il camapanello, peggio di così non potrebbe andare..
Aprii la porta e vidi un ragazzo dare un bacio sulla guancia a Charlie, non so perchè ma la mia pancia incominciò a contorcersi, volevo dire qualcosa a loro due, ma sinceramente non sapevo cosa..
Ma per fortuna Charlie disse:"Va bene a domani Carlos!"
Ah, si chiama Carlos, nome da sfigato!
Carlos:"A domani!" Gli disse facendogli l'occhiolino.
L'occhiolino? Oh, ma che hai qualcosa nell'occhio? Bha.
Chiusi in modo molto violento la porta e Charlie si girò di scatto, ma non parlò stranamente.
Però io incominciai a dire:"Ancora incazzata?"
Non mi rispondeva, faceva finta di niente, la solita idiota.
Io:"Pretendo una risposta!"
Ancora silenzio totale, ma che gli prende? Crede che non parlandomi risolverà le cose?
Allora io dissi:"Ah, scusami stai pensando a quello sfigato di Carlos? Hai detto che si chiama cosi vero?"
Allora Charlie si girò di scatto, con occhi pieni di odio nei miei confronti, ma non mi importava tanto.
Incominciò a dire:"Ma che cazzo vuoi? Spari cavolate dalla mattina alla sera e non so come fai ad essere cosi scemo, per non usare altri termini. Sono uscita con un ragazzo e tu stai qui a puntualizzare tutto, ma a te che ti importa? Ti cambia la vita sapere cosa sto pensando? No, quindi stai zitto che mi fai un piacere. Sei odioso, ma talmente odioso che nessuno ti potrà accettare, non so cosa mia zia vedeva in te, ma io non vedo niente, ma proprio niente di speciale!"
Si vedeva che lo diceva con rabbia, con odio, si stava sfogando e io la lasciai fare.
Un pò mi aveva ferito, ancora nessuno fino a quel momento mi aveva detto parole cosi brutte ma per di più piene di odio e rabbia, sapevo che il suo desiderio era quello che io non sarei mai dovuto entrare nella sua vita, ma in fin dei conti non sono stato io a cercarla, ma lei a cercare me..
Intanto Charlie stava ancora lì in salotto insieme a me, ma non ci siamo detti una parola da quel bellissimo discorso, un pò mi dispiaceva, ma che mi stà succedendo?
#PARTE CHARLIE.
Mi ero finalmente sfogata, gli avevo detto tutto in faccia, senza paura, senza timore, forse si era dispiaciuto dall'espressione che io avevo visto, ma poco mi importava, quando lui mi ha fatto quello scherzo, non ha pensato alle conseguenze, alla mia reazione, e cosi incomincerò a fare pur'io nei suoi confronti..
D'altronde se lo merita anche.
Stavamo ancora nella stessa stanza, io dovevo fare i piatti, mentre lui stava sul divano a vedere quell'odioso programma tv, sperando che uscisse lui, il suo grande desiderio, ma tanto era solo odiato dal pubblico, solo poche lo sostenevano e lo amavano, e poi parliamoci chiaro è impossibile che esce perchè non era nemmeno bravo!
Io intanto avevo una fame da lupo, non mangiavo da ieri sera per la rabbia che avevo dentro, infatti non mi sentivo tanto bene..
La testa mi incominciò a girare ma io continuai a lavare i piatti, perchè sapevo benissimo che se mi sarei fermata non avrei più continuato, e questo compito lo dovevo finire, non posso far trovare i piatti sporchi a mio padre che rientra tardi da lavoro..
Ma la testa mi girava troppo forte così dissi:"Non mi sento bene."
E poi si sentii solo un rumore di un piatto ormai rotto. E poi vuoto totale.


Pensiero dell'autrice: 18esimo capitolo. Eccolo pronto. Justin incomincia a essere geloso.. Ma perchè?Perchè questa gelosia improvvisa? Come ha fatto ad innamorarsi di una che poche ore prima diceva di odiare? Aspetto molte recensioni, un bacio l'autrice! <3

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Capitolo 19
*** Amici o nemici? ***


                                                              Capitolo 19.
#PARTE JUSTIN.
Stavo sul divano, morivo dalla voglia di parlare con Charlie, ma penso che lei non ricambiava questa mio desiderio, cosi stetti zitto e cercai di evitarla pur'io, anche se dentro di me gli volevo dire scusa, scusa per tutto, si anche il nostro caro Justin Bieber, ha un cuore e dei sentimenti, purtroppo.
Forse è meglio non averli, la strafottenza aggiusta tutto.
Non ti illudi e poi sei il migliore della zona e tutti si mettono paura di te.
Ora io ho paura dell'amore, e ho scoperto che è una cosa molto, ma molto più forte e grande di me.
E' il mio peggior rivale, chi l'avrebbe mai detto, l'amore vince anche su di me.
I miei pensieri furono interrotti da Charlie che disse:"Non mi sento bene."
Io nemmeno il tempo di dire "non ti preoccupare vai sopra, finisco io qui." Sentii un botto di un piatto ormai sicuramente rotto, mi girai e la vidi per terra con un viso pallidissimo, feci un salto e incominciai a correre, arrivai vicino a lei e la prima cosa che feci fu quella di prenderla e metterla sul divano, mi misi vicino a lei e cercai di fargli la respirazione bocca a bocca, ne feci 5, ma non si svegliò, ma io comunque non mi fermai, ne feci una sesta con la speranza che si svegliasse e lì, in quel momento aprii gli occhi delicatamente, tremava, era pallida ma l'importante e che si era svegliata, la guardai con occhi dolci e le accarezzai con la mia mano destra la sua guancia delicatamente, Charlie mi guardava in modo strano, ma era il minimo che io le potessi fare, era svenuta.
Le dissi:"Come ti senti?" Con voce molto calda.
Charlie mi guardò con due occhi da far innamorare chiunque e disse:"Un pò meglio, grazie per avermi svegliata."
Io la guardai e le dissi:"Era un dovere." E le feci l'occhiolino.
Charlie disse:"Lo so, sono rompiscatole ma non mi sento tanto bene, puoi buttare tu quel piatto? Ho finito di lavarli."
Io:"Non ci sono problemi, dopo vuoi andare in camera?"
Charlie:"Si vorrei, ma non ce la faccio a camminare."
Io:"Ci sono io, ricordi?"Le dissi sorridendo.
Charlie:"Grazie ancora." Mi disse sorridendomi.
Il sorriso più bello di sempre.
#PARTE CHARLIE.
Justin si comportava in modo strano, era gentile con me e mi trattava come una principessa, ma che gli prende? Forse ha capito di avere la coscienza sporca e vuole rimediare.
Speriamo sia cosi, mi piace questo Justin.
Ma apparte lui, non faccio altro che pensare a Carlos, ho scoperto che è il figlio di un ricchissimo uomo, che è simpatico, dolce ma bellissimo.
I suoi occhi, il suo corpo, le sue labbra sono qualcosa di inspiegabile, qualcosa di meraviglioso.
Intanto Justin mi prese in braccio e io lo guardavo, e pensavo chissà se gli sto facendo del bene, questo è un gesto d'amicizia, anche se quest'ultima in questi giorni non si è proprio presentata.
Eravamo arrivati alla mia stanza, a un certo punto mi doveva poggiare sul mio letto, si abbassò delicatamente ma appena appoggiò me, lui perse l'equilibro e me lo ritrovai addosso.
Scoppiai dal ridere, mentre lui non so perchè era tutto rosso.
Mi guardò e sorrise, poi si sedette vicino a me e disse:"Sai, prima se ti cadevo addosso non so cosa mi avresti fatto, forse mi avresti preso per un maniaco, ma ora, ora che ti sono caduto addosso non hai detto niente, non mi hai cacciato, anzi ti sei messa a ridere contagiandomi, perchè?"
Io lo guardai e rimasi sorpresa da questa domanda.
Chissà che gli è passato per la testa.
Comunque gli risposi:"Non è cambiato nulla, solo ora sò che ci tieni un pò a me, sennò non mi avresti salvata e aiutata."
Lui mi guardò sorridendo e disse:"Uhmm, buona risposta signorina Beans."
Io lo guardai ridendo e dissi:"Grazie signor Bieber.!"
Strano, avevo avuto una conversazione con lui da amici, non da nemici.


Pensiero dell'autrice: Allora? Vi piace il Justin dolce? Non è un amore quando lo è? Aw.Chissà come proseguirà, almeno potete recensirmi in tanti? Sapete uno stimolo in più per continuare aiuta sempre! <3
Ve ne sarò molto grata, un bacione <3

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Capitolo 20
*** Ti prego salvami. ***




                                         Capitolo 20.
#PARTE JUSTIN.
Stavo ancora nella sua camera, lei si era addormentata mentre io, io stavo lì come un coglione a guardarla, non so perchè, ma non avevo niente da fare.
Non capisco cosa mi stia succedendo, prima di quel bacio che Carlos ha dato a Chalie, non avevo capito niente di tutto ciò, pensavo di odiarla invece, invece ora sto qui a guardarla.
Prima avrei pensato a un piano per darle fastidio, ora no.
Ma che cazzo mi succede?
Vorrei darle fastidio, ma il mio cuore mi blocca e dice di no.
DEVO COMANDARE IL MIO CUORE.
Lo devo comandare non può succedere tutto ciò, nessuno mi comanda, nemmeno il mio stupido cuore.
Ad un tratto suonò il campanello e cosi andai ad aprire, era Stephan, il padre di Charlie..
Gli raccontai tutto, cosa e come era successo e Stephan mi incominciò a ringraziare tantissime volte, non finiva di dire grazie, non sapevo come fermarlo, quando a un certo punto scese Charlie che attirò subito l'attenzione del padre che l'andò ad abbracciare, Charlie si vedeva che ricambiava con gioia l'abbraccio e poi sentii dire da Charlie:"E' tutto apposto, veramente, sto bene".
Il padre la guardò e disse:"Lo sò, tu sei forte!"
E a queste parole a Charlie scappò un sorriso..
Intanto io, stavo li, da solo e mi sentivo veramente un'estraneo, l'intruso di questa famiglia, cosi dissi sia a Charlie che a Stephan, che sarei andato a farmi un giro e che mi sarei mangiato un panino fuori, per farli stare un pò soli e anche per allontanarmi un pò..
Cosi uscii e incominciai a vagare per la strada come un barbone, ma senza meta..
#PARTE CHARLIE.
Rimasi sorpresa da quel gesto, perchè si sarebbe dovuto allontanare da noi?
Non c'è un motivo, vabè, comunque non sto da sola, ma sto con mio padre che mi ama da morire.
Mentre mangiavamo, disse:"Come và con Justin?"
Io lo guardai, sorpresa da quella domanda e gli risposi:"Non lo capisco proprio a quel ragazzo, prima fà tutto il duro e il bastardo con me e poi improvvisamente il dolce."
Papà mi guardò e disse:"Fà il dolce con te? In che senso?!"
Io annuii e dissi:"C'è, mi aiuta e mi parla da amico, mentre altre volte fà scherzi e parliamo solo da nemici, c'è esattamente il contrario."
Papà annuii a sua volta e disse:"Capito."
Intanto si erano fatte le 10 e di Justin nemmeno l'ombra, siccome domani era scuola papà mi disse di andarlo a cercare, anche se non sapevo nemmeno dove andare..
Incominciai da un pub più conosciuto, dove facevano un panino buonissimo, chiesi al commesso se Justin era stato qui descrivendolo ma mi disse di no.
Andai in un altro pub sempre della zona e anche qui di Justin nemmeno l'ombra..
Andai in tutti i pub, ma niente Justin non c'era, non sapevo dove andare, ma mi misi nei panni di Justin e pensai subito alla via Century Earth, cosi incominciai ad andare li di corsa, si erano fatte le 11 meno un quarto e prima delle 24 volevo ritornare a casa, ed ero anche molto stanca.
Arrivai dopo 5-10 minuti alla mia destinazione e arrivai allo stesso punto che avevo incontrato Justin la prima volta.
La sera faceva veramente paura quel posto, speravo veramente di incontrare Justin, pregavo Dio per questo.. Dopo nemmeno un minuto qualcuno mi toccò la spalla, segno di girarmi.
A quel gesto io rabbrividii subito, avevo una paura tremenda ma speravo che fosse Justin.
Mi girai e vidi solo un uomo, un uomo del tutto drogato, si vedeva dalla faccia.
Incominciò a toccarmi il braccio io indietreggiai di un passo, stavo morendo, avevo paura, dov'è Justin?!Dove cazzo stà?!
L'uomo fece una faccia strana e incominciò a dire:"Bambola dove vai? Io sono qui!"
Io lo guardai schifata e indietreggiai ancora di più ma lui mi prese per un braccio e mi tirò affianco a sè, un uomo di quasi 50 anni mi stava per stuprare, mi sarei uccisa.
Incominciai a mettere tutta la mia forza per scappare, ma era del tutto inutile siccome lui era molto più forte di me, incominciai a gridare "aiuto" ma lì era tutta gente cosi, non erano intenzionati ad aiutarmi, erano tutti senza cuore, non mi è servito a niente, apparte perdere solo del fiato.
Ma poi sentii una voce che diceva:"Lasciala stare, non è nemmeno bella, ce ne sono molte più fighe di questa."
Anche se mi aveva insultato, quella era la frase più bella che avrei voluto sentire in questo momento.

Pensiero dell'autrice: Ragazze, spero con tutto il cuore che questo capitolo vi piaccia e che recensiate di più, significa tanto per me, ci metto tutta me stessa e spero che ne valsa la pena. Ho iniziato questa storia per caso, ma è diventata la mia passione, per questo vi prego di recensire, anche negativamente, voglio sapere le vostre opinioni.
Un bacio, l'autrice <3

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Capitolo 21
*** Non lo capirò mai. ***


                                    Capitolo 21.
Volevo girarmi, per sapere chi era quell'angelo venuto dal cielo, volevo saperlo, ma non potevo perchè lui mi teneva ancora bloccata, non voleva lasciarmi, ma forse quell'angelo mi avrebbe salvata, in qualche modo. Almeno spero.
Ricominciò a parlare dicendo:"Ma veramente stai facendo?! Ricordati che sono il boss, quindi o mi obbedisci o sai che ti faccio fuori in meno di un secondo. E' vero sei drogato in questo momento ma sentimi bene o la lasci o ti faccio veramente fuori in un solo colpo."
Ma perchè questo ragazzo ci teneva tanto a salvarmi? Che voleva da me.?
Ma..

#INIZIO FLASHBACK.#
Justin:"Io sono il boss qui, comando io."
Io:"E siccome sei "il boss" ci puoi dire chi è un certo Justin?"
Justin:"Justin Curtons in persona, desidera?"
#FINE FLASHBACK.#

E' ovvio era Justin, è logico era lui, ma perchè mi aiuta?Chissà forse sta veramente cambiando.
Nemmeno il tempo che Justin finì la frase che l'uomo lasciò la presa e mi liberò, io subito mi girai e vidi lui, forse il mio angelo custode è proprio lui..
Gli corsi incontro e l'abbracciai, davanti a tutti quei drogati, l'abbracciai fortissimo, avevo paura ma lui mi dava protezione, forse stava diventando il mio fratello maggiore, il fratello che ho sempre desiderato.
Justin inizialmente era un pò sorpreso da questo mio gesto, anch'io lo ero, infatti non ricambiò l'abbraccio inizialmente, ma dopo nemeno 10 secondi, mi abbracciò anche lui, accarezzandomi la testa e mi disse:"Stai al sicuro piccola."
Mi aveva chiamato piccola.
Odio quel nomignolo, ma non dissi niente, siccome mi aveva un attimo salvato la vita.
Mi staccai da quell'interminabile abbraccio e gli dissi sottovoce "grazie".
Ma poi me ne scappai da quell'orribile posto, avevo paura di loro, ma dopo vari metri sentii qualcuno correre dietro di me, credevo che era uno di via Century Earth e cosi incominciai a correre quando una voce disse:"Charlie, do cazzo vai?Sono Justin, dove scappi?"
Io mi fermai e mi girai e dissi:"Scusa, Scusami, ma avevo paura che fosse uno di loro."
Lui mi guardò e disse:"Non ti faranno niente, gliel'ho detto io tranquilla."
Lo guardai insicura ma lui poi mi fece l'occhiolino, per darmi più sicurezza.
Intanto eravamo arrivati a casa e nemmeno il tempo di entrare arrivò papà e disse:"Ragazzi ma dove stavate? Mi sono preoccupato tantissimo."
Io stavo per parlare ma Justin mi bloccò e disse:"E' colpa mia, ho mangiato e poi ho conosciuto dei ragazzi che mi hanno fatto fare il giro di New York quindi Charlie non mi ha trovato subito."
Papà gli rispose dicendogli:"Va bene, non preoccupatevi, ora andate a dormire, domani scuola entrambi, ah Justin i tuoi libri sono sulla scrivania."
Justin gli rispose:"Grazie, buonanotte"
Io risposi dicendogli:"Buonanotte papà."
Salii sopra e andai subito nella stanza di Justin, dove lo trovai a sistemare i suoi libri nella sua cartella.
Gli dissi:"Perchè non mi hai fatto dire un cazzo? Infondo mi hai salvato la vita, è un bene! Perchè non vuoi prenderti il merito? Mio padre deve saperlo questo fatto!"
Justin mi guardò e con molta calma mi disse:"Senti, se tu dici questo fatto a tuo padre, lui penserà e forse nemmeno si sbaglierebbe, che sono ritornato lì perchè non mi piace questa vita, che non voglio stare qui ma lì. Forse non avrebbe torto, ma non voglio dare problemi ora!"
Io lo guardai e dissi:"Non ti capirò mai Justin Bieber." Dissi allontanandomi e battendo in modo violento la porta della sua camera.
Lo so, lui mi ha salvato la vita, ma se, se ne vuole andare, se ne vada, deve stare qui con piacere, non con malinconia e tristezza, come se stesse in un carcere.
Intanto andaii nella mia stanza e trovai un messaggio da Carlos.
C'era scritto:"Domani ci vediamo, non vedo l'ora, spero che non ti sia dimenticato di me, ti voglio bene, tuo Carlos <3"
Era dolcissimo con me, come posso dimenticarmi di lui?
Gli risposi:"Non ti dimenticherò mai, sei nei miei pensieri sempre, ti voglio bene e a DOMANI! <3"
Dopo quel messaggio ne scrissi un'altro a Stephany, quanto mi manca.
Gli dissi:"Eii domani vieni tu sotto da me, c'è anche Justin, e ho certe novità mlml, HAHAHAHA...A domani amichetta mia <3"
Dopo questo andai nel mio grazioso letto e addio vita sociale.

Pensiero dell'autrice: Scusate se il 21° capitolo lo posto ora, ma non ho avuto altro tempo, spero vi piaccia e che recensite in molti, è, come ho detto le altre volte, molto importante per me, un bacio e recensite, graziie! <3

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