Indelebile sul muro

di r a i n b o w_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Start ***
Capitolo 2: *** not good ***
Capitolo 3: *** Him ***
Capitolo 4: *** Past ***
Capitolo 5: *** Incontri ***
Capitolo 6: *** Verde,indelebile sul muro ***
Capitolo 7: *** Suddendly ***
Capitolo 8: *** I'm here ***
Capitolo 9: *** I would have stayed even if you haven’t asked me ***
Capitolo 10: *** Come here ***
Capitolo 11: *** teddy bear ***
Capitolo 12: *** An eventful afternoon ***
Capitolo 13: *** Importante! ***



Capitolo 1
*** Start ***







Capitolo 1
 
                                               
                   
                                              “ Start ”
 
 
 
 
 
 
 
Cavolo.
Primo giorno di scuola e già ero in ritardo,mi ero svegliata un’ora prima!ora sarei dovuta passare per forza dalla presidenza,dato che la bidella non mi avrebbe lasciato andare come suo solito.
Tutta colpa di mia sorella e la sua mania di arrivare in ritardo;secondo la sua teoria è una cosa buona,dice che cosi’ ci distinguiamo.A volte penso seriamente di portarla da una psicologa.
Non posso dire di non volerle bene,è pur sempre un mio parente,ma potrebbe fare a meno di parlarmi ogni secondo della sua “relasione” con il suo “ragazzo” Harry.Lui è il ragazzo più popolare della scuola e non ha solo mia sorella come ragazza,soltanto che lei è cosi’ presa dalle bellezza di quel ragazzo che non nota mai che sta con altre ragazze.
Quest’estate mia sorella lo invitava sempre e sentivo dalla mia stanza tutto.Facevano costantemente sesso.
Certe volte lui arrivava infuriato e da come la tirava sembrava fosse in astinenza da un anno.
Mia sorella lo lascia fare,lei è la tipica ragazza cheerleader.Vi starete chiedendo,perché io no?
Questa è un domanda leggittima.
Per mia fortuna ho un carattere completamente diverso da mia sorella,grazie anche a mio padre.
Lei era più affezionata a mia madre,che ormai se ne andata via da casa,mentre io stavo sempre con mio padre.
Lei raffinata e io menefreghista.
Ciò nonostante non facievo nemmeno parte dei nerd o delle normali persone,come potrebbero tutti farsi lasciare pettegolezzi sulla sorella della capitana delle cheerleaders?!
Quando camminavo per il corridoio non era raro sentire il mio nome dalle bocche degli altri,ma dopo un po’ ci ho fatto l’abitudine ed io e la mia migliore amica Coleen attraversavevamo la mensa e altri posti scolastici senza paure ormai.
 
<< Collins,mi ascolti! >>
La voce del preside mi risvegliò dai miei pensieri nati pensando a mia sorella,che in quel momento era accanto a me e inviava messaggi a volontà.
Il preside buttò la spugna su di lei circa un anno fa,ora sperava che io non mi sarei rovinata la vita diventando  come mia sorella.
Stia tranquillo,non ho la minima intenzione di essere come lei.
Sospirò.Brutta faccenda,ma era solo un ritardo!
<< Appena ti ritrovo in ritardo ti sospendo per 3 giorni,hai capito ragazzina?! >>si rivolse a mia sorella  che sbuffò,ormai la sapeva a memoria la predica.
<< Quanto a te Abbey,puoi andare >>.
Mia sorella si svegliò dalla sua conversazione e sgranò gli occhi.Io intanto ero già avviata verso la porta.
<< Perché io si e lei no?!? >>sputa.
Io feci un sorriso antipatico,<< prova a studiare qualche volta e capirai >>.
Sbattei la porta alla mie spalle e mi avviai verso la classe leggendo il mio nuovo orario.
L’avevo trattata malissimo ma se lo meritava,dopo i suoi complessi mattutini mica poteva dare la colpa a me del ritardo!
 
Arrivai in aula e apri’ la porta.Benissimo,Chimica a prima ora,la giornata non poteva iniziare meglio.
Osservai la classe,è composta maggiormente da amiche di mia sorella,giocatori di basket e infine qualche nerd.
Potevo cavarmela.
Quando sentii il professore schiarirsi la voce per attirare la mia attenzione,mi girai verso di lei.
<< l’unico posto rimasto è accanto a Styles,si vada a sedere prego,cosi’ finalmente posso incominciare la lezione >>
Strabuzzai gli occhi.Per caso quel giorno la sfortuna era dalla mia parte?
Superai le file poco convinta mentre Amie,l’altra “ragazza” di Harry,mi lanciava colpi solo con lo sguardo.
Potetti giurare che se mi fossi girare avrei visto altre occhiate inquietanti.
Mi sedetti e apri’ il libro.
Styles non sembrava nemmeno essersi accorto che c’era un altro organismo vivente accanto a lui.
Certamente stava pensando a chi farsi stasera,visto che ha una lista cosi’ lunga,che può permettersi di essere indeciso.
Il professore iniziò a spiegare scrivendo cose incomprensibili sulla lavagna.
Cercai di seguire,inutilmente.Quella materia non la capirò mai e poi mai.
<< Buongiorno  bionda >>sobbalzo.
Harry si era accorto della mia presenza e mi stava mostrando le sue fossette in un sorriso più che malizioso.                                                                                                                                                              
<< senti,non rompere,sono qua contro la mia volontà >>lui rise.
Madonna solo Dio sa quanto lo odio.
Mi scrutò e i suo occhi smeraldo incontrarono i miei.Inizò ad avvicinarsi fino a mischiare i nostri respiri.
Pensando che volesse baciarmi gli tiro uno schiffo in faccia e lui sbuffa.
<< Ma che cazzo fai!? >>disse accarezzandosi la guancia.Alzai gli occhi,le mie mani di porcellana non riuscirebbero a scalfire una mosca.
<< Sei tu che stavi provando a baciarmi! >>sussurrai.Lui sogghignò ma io non cambiai la mia espressione accigliata.
<< ti piacerebbe >>gli diedi un buffetto sulla spalla per fargli ritirare quello appena detto,cosa che non successe.
<< stavo solo provando a ricordare dove ti ho già vista >>disse con tono antipatico.
Come avevo previsto non sapeva nemmeno riconoscere le sue “ragazze”,visto che non notava la somiglianza con mia sorella.
<< Sono la sorella di una delle tue ”amiche”,Styles >>odio quando mi paragonano a mia sorella.
Lei caratterialmente è diversa da me,poi siamo uguali tranne il fatto che il suo viso è più adulto o da modella.
<< e per caso vorresti fare compagnia a lei? >>esordi’ con tono pervertito.Schioccò la lingua e mi fece l’occhiolino.
Lasciamo stare questo,poi..
<< ti consiglio di chiudere anche l’altro occhio ,Styles >>rise,ma che cavolo c’è da ridere!?! Già questa conversazione mi hafatto saltare i nervi
Se non si è notato sono piuttosto suscettibile,tanto per dire.
<< non mi hai risposto,Collins >>calma,respira Abbey,respira,resisti alla tentazione di dargli un bel calciodove non batte il sole.
<< Non mi unirei a quell’oca nemmeno sotto tortura,Styles,e non chiamarmi per cognome >>fece un sospiro.
é anche irritato?!?qua quella irritata sono io che mi sono dovuta sedere accanto a questa mentecatta.
<< Avresti bisogno di passare più tempo con tua sorella,sai,ti potrebbe insegnare come si ci comporta >>sorrise malizioso mentre si avvicinava sempre di più a me,mescolando i suoi occhi con i miei freddi ed inflessibili.
Quando arrivò al punto che il suo respiro era sopra il mio naso,affondai la mano nei suoi ricci,imbrogliandolo,prendendo  una ciocca bella grande e tirandola.
Lui gridò e si alzò di colpo,finalmente aveva smesso di rompere le scatole.
Mentre lui lasciava uscire dalla sua bocca numerose imprecazioni,io osservai che il professore non aveva sentito niente.strano.
<< Ma sei pazza?!? >>Ritornai subito dal ragazzo affianco a me.
<< io?!?sei tu che rompi le scatole! >>
Lui apri’ la bocca per dire qualcosa,ma venne bloccato dal suono della campanella.
Approfittai di quel momento per scappare e buttai tutto nello zaino a gran velocità,partendo per la porta,quando una grande mano mi bloccò il polso.
Styles mi girò e mi portò faccia a faccia con lui.
Portò la sua bocca accanto al mio orecchio e sussurrò con fare provocante.
<< non finisce qui,Collins >>e potetti sentire che gli apparve un sorriso malizioso sul volto.
Quando credetti avesse finito,schioccò un bacio nell’incavo del collo.
Un brivido.
A quel punto gli tirai un altro schiaffo in faccia mentre lui se ne andava sghignazzando.
Quanto mi disgustava quell’ammasso di ricci.
 
Corsi nel mio armadietto,aspettando che la mia amica Coleen arrivasse.
Mentre ero seduta accanto a Harry avevo guardato il suo orario ed avevo notato che oggi avrei avuto insieme a lui altre 3 ore.
Dio,ed io che speravo che non l’avrei rivisto mai più nella faccia della terra.
Non ce l’avrei fatta a sopportarlo un'altra ora.Appena sarebbe arrivata Coleen l’avrei convinta ad uscire prima e farci una passeggiata.Chiusi l’armadietto e mi ritrovai la faccia della mia migliore amica davanti,che aspettava solo che l’abbracciassi.
<< Coli!quanto mi sei mancato,cavolo! >>sul suo volto le si apri’ un sorriso mentre allargava le braccia aspettando un gesto d’affetto.
Io tutta saltellante mi ci butto di sopra,strapazzandola tutta.
Rise.Ah,quanto mi era mancata quella risata che non le spariva mai.
<< Si,però se continui a stritolarmi cosi’ sarai costretta anche a scavarmi la fossa >>dopo poco,la sua risata contagiosa influenzò anche me.
<< ti va di uscire ora?non sono completamente d’umore e vedere quella gallina di mia sorella,il suo ragazzo,e il volto porpora della prof di spagnolo >>lei sospirò,pensandoci un po’.
Le feci il muso,valorizzando i miei occhi verde acqua a cui lei si sciolse lentamente.
Come si dice ,chi tace acconsente,quindi la tirai per una braccio e lincominciai a parlare delle ultime settimane di Agosto in cui non ci eravamo potute vedere.
<< Mia sorella un giorno alla settimana portava quel coglione e la sua faccia di cazzo a casa mia,ed dalla mia stanza si sentiva tutto! >>mi lamentai,ripensando a quelle giornate che avevo voluto passare chiusa in camera per non vedere mia sorella.
<< Abby,la finezza >>rise un secondo.
<< shh...comunque,oggi mi sono dovuta sedere accanto lui! >>dissi sbuffando,il solo pensiero mi faceva salire i nervi a fior di pelle.
<< Che inferno! >>disse retorica..
<< non prendermi in giro!che ci posso fare che soltanto sentirlo parlare mi fa voltare lo stomaco!Lui è disgustoso,punto. >>la fulminai.
Lei non odiava quanto me Harry,per lei era neutro.
Stava bene cosi’,nessuno intralciava la vita dell’altro,al contrario della mia che era intralciata costantemente dalle chiacchere di mia sorella su di lui e su quanto era sexy.
<< e accapo >>rise Coleen.
Proprio quando stavo per rispondere,qualcuno mi diede un pacca sul sedere.
Mi girai infuriata e scrutai la scena a me presenti con occhi imperturbabili.
Alzai una mano e diedi un altro schiaffo a quel demente.
Ormai la sua guancia aveva preso il colore del viola per il livido.
<< Non ti azzardare mai più,Coglione! >>Urlai presa dalla rabbia.
<< vedo che ti piace schiaffeggiarmi,lo sai che sei molto provocante? >>un altro occhiolino.
Ri-Alzai la mano pronta a sferrare un altro attacco quando lui prontamente l’afferrò e la portò sulla sua nuca,mentre mi sbattè contro il muro,appoggiando le sue due braccia possenti (?) sul muro ai lati della mia testa.
<< lasciami andare,Styles >>per quanto mi dimenai,non fu cosi’ facile staccarmi da lui,visto che bloccò i suoi piedi sui miei,inchiodandoli a terra.
<< No,finchè non ho finito di parlarti,Collins >>disse tenebroso,provò a mettermi in soggezione ma io fui immovibile.
<< Che vuoi demente? >>chiesi,snervata e spazientita.
<< Voglio che non ti metti a gridare di quanto mi odi a tutta la scuola…almeno se è cosi’,perché se ti piaccio posso anche.... >>smise di parlare con quel suo tono malizioso e provocante mentre afferrò con una mano la mia gamba.
brivido.
<< smettila di sognare,Styles >>dissi,facendolo rimanere sorpreso per non aver risposto al suo gesto provocatorio.
<< sei tu che solo guardandoti mi mandi alle stelle,babe >>cosa?ora si mette pure a fare i complimenti.
Lo fulminai con lo sguardo mentre se ne andava tranquillo fischiettando.
Mi girai per vedere la faccia di Coli a bocca aperta,stavo per aprire bocca quando Harry disse avvicinandosi pericolosamente.
<< ah,un ‘altra cosa >>
D’un tratto me lo trovai con la sua faccia fra i miei capelli mentre lasciava una scia di baci sul mio collo.
Brivido,scossa,sussulto.
Poi iniziò a usare i denti e la lingua nell’incavo del mio collo e stranamente provai sia piacere che disgusto.
Sentivo le sue labbra umide poggiarsi sulla mia pelle delicata,facendola arrossare.
Il contatto della sua lingua mi fece girare la testa,ma riusci’ a trattenermi.
Provai a scrollarmelo di dosso,ma i miei piedi erano incollati a terra da qualche forza impossibile,non riuscivo a muovermi,ero alla sua mercè.
Accarezzò la superficie ora rossa,e sorrise.
<< coglione >>misi le mani sul suo petto e lo strattonai via,lui rise e si allontanò.
Guardai Coli che aveva un sorrisetto malizioso sulle labbra.
<< Un inferno,eh? >>disse ridacchiando.
 
 
 

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Capitolo 2
*** not good ***


Capitolo 2
 
                                       “ I don’t care ”

 
 
 
<< Appena provi a parlarne a qualcuno ti raso i capelli,hai capito? >>Minacciai Coleen che intenta stava ridendo per la mia faccia ancora sconvolta.
Cercai di avere un tono serio,ma come sempre non riesco a sembrare tenebrosa.
<< Ti consiglio di coprire quel segno rosso,non penso che i tuoi crederanno che una mega zanzara ti abbia punta sul collo in pieno inverno.. >>rispose ancora scossa dalle risate.
Dovetti strattonarla via perché stava cadendo poiché non riusciva a smettere di ridere.
Quando poi ripensai a quello che aveva detto imprecai sottovoce contro il riccio.
<< non si deve permettere a… >> Coli mi bloccò prima che potessi finire la frase.
<< andiamo Abby,l’ho visto io che in fondo un pochino ti è piaciuto >>sbuffai.
<< io?!?pft,non pensare queste cose incolte,Bryminghton Coleen >>.
Mi dava fastidio avere il suo marchio sul collo,cosi’ che lo potessero vedere tutti.A il suo odore nel corpo,non che mi dispiaceva sentire ogni minuto quella miscela di vaniglia e menta…
Smettila di pensare,Abbey.Basta,BASTA,B A S T A.
Senza pensarci un attimo di piu’ tolsi velocemente di dosso a Coleen la sua sciarpa e l’attorciglia al mio collo.
Coli,che venne presa di sorpresa,si copri’ subito il collo con i capelli e le braccia,ma non in tempo prima che io vedessi dei lividi sparsi in tutto il suo collo.
Sgranai gli occhi e mi avvicinai subito a lei,levandole con un gesto il più delicato possibile le mani dal collo.
Era ridotta malissimo,piena di lividi a forma di mani..
 << Cosa cazzo di ha fatto quel coglione?!? >>esordi’.
La mia amica cercò di distogliere lo sguardo dai miei occhi preoccupati e cuoriosi di sapere l’accaduto.
Senz’altro questa volta lui aveva esagerato.Non aveva mai provato a strozzarla,o anche solo a farle mancare il respiro.
Ero scandalizzata per quello che le aveva fatto suo padre,l’avrei picchiato se avessi avuto dei muscoli,ma dovevo prima consolare quella ragazza che ora veniva scossa da fremiti e singhiozzi,mentre le guancie venivano rigate da lacrime aspre
.Il padre di Coleen aveva iniziato a picchiarla quando sua madre chiese il divorzio,due anni prima.
Sua madre si portò March,il fratello maggiore di Coli ed anche la sua sorellina minore,Sophie.L’unica figura materna che la volse con sé fu suo padre,ma l’aveva fatta restare solo perché aveva bisogno di qualcuno a cui scaricare tutta la rabbia.
Quando vedeva nel suo volto gli occhi della donna che lo distrusse,diventava sempre più brutale.
Avevo provato a dirlo alla polizia,ma lei e suo padre davanti l’interrogatorio non ammisero niente,e quella sera mi presi un bello schiaffo da quel pazzo e Coli rimase in ospedale due settimane.
In ospedale diedero sempre la solita scusa “è caduta dalle scale”.Ormai le infermiere avevano capito qualcosa ma sapevano che era meglio stare zitte.
A pensare soltanto a quei giorni non tanto lontani,strinsi più forte la mia amica che tremava,accarezzandole dolcemente i capelli.
<< Come ti senti? >>chiesi preoccupata.
Lei alzò la testa dal mio petto asciugandosi una lacrima.
<< sinceramente,non lo so >>le rivolsi uno sguardo dolce prima di re-analizzare quei segni violacei che contornavano il suo collo.
<< Guarda il lato positivo,ora abbiamo tutte e due un succhiotto sul collo >>disse cercando di alleggerire la tensione.
Ridacchiò malinconicamente,ma quando si accorse che io non avevo trovato la frese divertente come lei,si fermò subito.
<< Andiamo a casa mia?cosi’ ti passo delle creme e qualche garza… >>Lei annui’ fiebilmente e ci incamminammo verso casa mia.
Vederla in quello stato mi faceva sentire malissimo.Lei non meritava tutto quello,meritava una famiglia felice e senza problemi,sua sorella e sua fratello.
Tutti i suoi familiari la rinnegavano,non la volevano.
Lei era sola.
 
Arrivate a casa mia,cominciai a prendere le cose per curarla e iniziai a medicarla.
Aveva segni rossi dappertutto,tagli profondi.
Mi chiesi come aveva fatto a non fare notare niente solo con una sciarpa.Mi diedi dell’idiota.
<< Giuro che domani lo denuncio >>dissi,quando vidi un taglio,non tanto profondo ma pur sempre pericoloso,che iniziava dal dietro l’orecchio fino alla clavicola della mia amica.
Lei si accigliò e non tradò a rispondere << No,Abbey,sai che non posso,farebbe soltanto del male anche ai miei fratelli >>.
Io sospirai. << Si,quei fratelli che ci sono stati quando avevi bisogno di loro,vero?!? >>Commentai,ironica.
Forse ero sembrata troppo scontrosa dato che ora Coleen stava ri-iniziando a piangere.
L’accolsi subito fra le mie braccia,mormorandole mille “scusa” inutili che non avrebbero cambiato la situazione.
Quando si calmò ed io ebbi finito di medicarl,le preparai del caffè e ci vedemmo un film.
Per tutto il pomeriggio,dopo l’ultima discussione,non parlammo molto,quasi per niente,ci capivamo solo dagli sguardi.
 
 
Il giorno dopo appena fui pronta per recarmi a scuola mi affrettai a chiamare la mia amica per sapere le sue condizioni.
Presi il telefono e composi il numero di Coleen.
Dopo circa tre squilli finalmente mi rispose.
Ciao
“Ciao,come stai oggi?”Sentii uno sbadiglio,segno che si era svegliata solo ora,come suo solito.
Direi meglio..
“Te la senti di andare a scuola?”
“No guarda,mi sono svegliata presto solo perché mi andava”
A quanto pare il suo umorismo non la lasciava mai.
“Sai,non ne sarei sorpresa.L’anno scorso per vederti gli VMA ti sei svegliata alle 5”
Bhe,quello era un motivo più che valido”
“Si,come quando ti sei alzata alle 3 e sei andata al supermercato soltanto perché avevi voglia di patatine”
“zitta,so che anche tu ami il cibo quanto lo amo io”
Continuammo a parlare mentre io osservavo la città in cui vivevo.
Holmes Chapel,una cittadina sperduta nella Gran Bretagna,composta per lo piu’ da ubriaconi,prostitute e ragazzini che credevano che questo fosse il posto più bello del mondo.
Non fraintendetemi,io adoro questo posto in un certo senso.Qui ci sono nata,ho conosciuto la mia migliore amica,mi sono fatta una vita,ma dopotutto mi piacerebbe trasferirmi in posti come l’Italia e la Francia.Posti semplici,pieni di storia e meraviglie,non come i vicoli di cui è caratterizzata la mia patria.
<< Buongiorno biondina >>
Capii che quel saluto che mi aveva fatto bloccare il mio fluscio pensieri,era riferito a me.
Mi stupii quando,girandomi,incontrai due occhi verdi a fissarmi.
<< Che vuoi?! >>chiesi,riprendendo a camminare.
Lui afferrò la mia spalla e mi girò aggressivamente.Era vicinissimo a me,i nostri nasi quais si sfioravano,potevo sentiro il suo respiro mischiarsi con il mio.
Porsi l’attenzione non più di un secondo alle sue labbra.Erano bellissime,rosa,carnose ed invitanti.
Arrossii al pensiero di baciarlo e lui parve accorgiersene,infatti sorrise.
<< Ti volevo solo dare il bacio del buongiorno,piccola >>
In quel momento non mi seppi spiegare perché mi cedettero le gambe sentendo come mi aveva chiamata.
Abbassai la testa imbarazzata,ma dopo poco lui appoggiò un dito sotto il mio mento,alzandomi il viso.Lui si avvicinava sempre di più e non smetteva di guardarmi gli occhi.
Io ero quasi incantata,volevo staccarmi ma il mio corpo non voleva muoversi.
Sentivo il mio petto esplodere e non capivo come una persona che odiavo potesse farmi quest’effetto.
Quando chiusi gli occhi automaticamente,aspettando solo le sue labbra,mi girò il volto,baciando la mia guancia.
Io lo spinsi subito via,ripresa dallo stato di trance.
Lui mi guardò straffottente e mi prese in giro<< Che ti aspettavi? >>
Io gli rivolsi una smorfia e me ne andai,raggiungendo la mia amica che ormai doveva essere arrivata a scuola.
Appena la vidi le corsi in contro.
Dopo quello che avevo visto quello che suo padre era capace di fare,mi sarei presa cura di lei sempre.
Nonostante ciò che suo padre le faceva lei continua a volergli bene,dicendo che era solo una cosa temporanea,ma che durava da un anno.
Ogni volta che me lo diceva io non potevo fare altro che rimanere zitta,consapevole del fatto che avrei solo peggiorato la situazione.
 << Cosa è successo quando ti ho chiamata?!? >>Arrosii subito,deglutendo per schiarirmi la voce.
Mi ero completamente scordata che avevo lasciato il telefono acceso e non avevo chiuso la chiamata.
<< Sai,da quello che sono riuscita a sentire,avevi incontrato qualcuno che ha cosi’ tanta confidenza da poterti chiamare “piccola”.. >>Continuò,guardandomi come una che sa già tutto.
<< Ho incontrato Harry,ma deduco che tu lo abbia già capito >>Lei ridacchiò e poi guardò alle mie spalle,per poi riportare lo sguardo su di me.
<< Si,quel Dio sceso in terra che ora è dietro di te >>Io sbuffai sentendo la sua risosta e mi girai.
Era appoggiato all’armadietto,mentre cercava di regolare i respiri.Sicuramente aveva dovuto correre per arrivare in tempo,visto che quando me ne ero andata lo avevo visto entrare in un bar.
Una goccia di sudore scivolò sul suo volto,superando gli occhi serrati che nascondevano quei due smeraldi che avevo tanto bisogno di vedere.I ricci erano sparsi per il capo.
Successivamente il mio sguardo scese fino al suo petto che si alzava e si abbassava velocemente.Vidi i suoi muscoli possenti,frutto di anni di palestra e boxe.
Quella vista era quasi....paradisiaca.
Scacciai subito via quel pensiero.Abby,pronto sei sveglia?non puoi pensare o minimamente guardare quel ragazzo in quel modo.
Coleen mi svegliò dai miei pensieri dandomi una leggere pacca sul braccio.la fulminai con lo sguardo.
<< Hai bisogno di un fazzoletto?sai,per la beve >>mi fece un occhiolino in attesa che affermassi tutto.
Abbassai la testa,sentendomi di nuovo la faccia andare  a fuoco,ed annui’.
Lei sorrise e se ne andò,dato che la campana era appena suonata.
Diedi un ultima occhiata a dov’era Harry e mi incamminai decisa verso l’aula.
Quando entrai in aula,tutti erano già seduti,compresa la professoressa.
Girai gli occhi per la classe cercando un posto libero,finchè non incontrai lo sguardo sorridente di Harry,da solo nel banco.
Porca paletta,ma c’è qualcuno più sfortunato di me in questo mondo?!?
O fortunato??
Iniziai a darmi colpi con la mano alla testa,cercando di far smettere alla mia coscienza di parlare.Tutti mi guardarono straniti.
Lui a vedermi imbarazzata allargò ancora di più il suo sorriso,se possibile.
Di nuovo quella sensazione.Basta Abbey,sveglia...mettiti in testa che è solo uno stronzo rompipalle che si da tante arie.
Si,uno stronzo rompipalle che però è anche sexy.
Sgridai sottovoce un ultima volta la mia me interiore e decisi di ascoltare la professoressa che si stava spazientendo.
<< Collins,vuole rimanere davanti la lavagna tutta la mattinata?!? >>
Camminai velocemente a testa bassa verso il banco dove il mio incubo/sogno mi aspettava.
Buttai lo zaino a terra e mi sedetti senza girarmi nemmeno un momento.
Passò circa mezz’ora quando la professoressa mi richiamò.
<< Collins legga pagina 67 >>
Harry si girò lentamente ridacchiando,facendomi capire che non sarebbe stata un lettura tranquilla.
Apri’ il libro e trovai la pagina.Presi il fiato e proprio quando stavo per dire la prima sillaba,sentii un mano solleticarmi la pancia.Dalla mia bocca usci’ un gemito strozzato,mi girai e fulminai Harry con lo sguardo.
<< Collins,avanti,non faccia la stupida >>
Presi un altro respiro,e questa volta,senza nessuna interruzione,incominciai a leggere.
<< Mozart è annoverato tra i più grandi geni della storia della musica, dotato di raro e precoce talento... >>mi bloccai.
Harry mi voleva fare il solletico.Lo avrei ucciso successivamente.
<< E..? >>chiese seccata la prof.
<< i-iniziò a comporre all'età di cinque anni e morì all'età di trenta cin- >>non potetti trattenere un risatina mentre Harry incominciava ad accarezzarmi la pancia piu’ veocemente<< -que lasciando pagine indimenticabili di musica. >>
Mi trattenni dal tirare uno schiaffo in faccia al riccio solo per il fatto che c’era l’intera classe che mi stava fissando.
<< È stato d-definito dal Grove Dictionary come "il compositore più universale nella storia della musica occident- >> mi bloccai,decidendo che non avrei voluto fare una figuraccia per colpa sua.
Mi girai con un sorrisetto in faccia,ignorando le grida della professoressa e diedi uno schiaffo in faccia a Harry.
Ormai ci avevo fatto l’abitudine.
La classe soffocò una risata,compreso il sottoscritto interessato.
Lo fulminai con lo sguardo ma lui continuò a ridere.
<< Styles,Collins in presidenza! >>Esordi’ la professoressa,cercando di calmare la classe.
<< Professoressa,ma è lui che mi provoca! >>
Mi stavo comportando come una bambina,ma poco mi importava.Non era nemmeno importante la lezione di quel giorno e Harry mi stava innervosendo troppo.
<< stia zitta se non vuole che le abbassi il voto! >>Decisi finalmente d alzarmi,fregandomene dl riccio che mi seguiva.
Passando davanti la professoressa sussurai un lieve vaffanculo che non sentii.
 
Uscendo dall’aula mi sentii afferrare il braccio e strattonata via,verso gli armadietti.
<< Finalmente siamo soli.... >>disse al mio orecchio,con fare provocante.
<< Te ne vai,inizi a scocciare >>sputai.
Lo allontanai mettendogli le mani sul petto,senza nessun effetto.dovevo ricominciare ad allenarmi,sisi.
<< Non credo proprio >>
 

 
 


                                            Leggimi!
hei ragazze!vi prego di perdonarmi per ogni errore possibile....e anche perchè sono nuova di EFP e uesta è la mia prima FF
Non sapete quanto ringrazio le 2 recension,poche,ma mi hanno resa felicissima<3

ecco a voi Abby:   


ed Harry:

e Coleen:

spero recensiate,ciao<3belle

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Capitolo 3
*** Him ***



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                                            Capitolo 3
 
<< Devi continuare a fare l’idiota vero?! >>mi fermai,ma senza dargli il tempo di rispondere << bhe,perché io non ci sto ai tuoi giochetti >> e con questo lo strattonai via.Mi stava davvero scocciando quella situazione,o avrebbe smesso,o gli avrei tirato un calcio sui suoi “gioiellini”.

Odiavo i ragazzi di quel tipo,scorbutici,sicuri di sè,con quel sorrisetto malizioso e la faccia da schiaffi.

Sinceramente,non ho mai capito perché i ragazzi sono cosi’ idioti,sarà qualcosa di genetica,ma è impossibile che io abbia lo stesso cervello di quello stronzo.
Non riuscivo completamente ad accettare il fatto che per lui fossi una sfida,una ragazza da aggiungere alla lista,accanto al nome di mia sorella.
Lo avrei evitato da questo momento in poi.Non ne volevo più sapere.
 
Intanto lui era rimasto un po’ scosso dal mio cambio brusco d’umore.

Era ancor appoggiato all’armadietto mentre si grattava la nuca,confuso.Certo con quel cervello fuso non poteva capire più della norma.
Io cominciai a camminare verso la presidenza,mentre facevo risuonare per il corridoio la piccola zeppa dei miei stivali.

Lui cominciò a camminare,ma non provò ad avvicinarsi,non sapendo la reazione che hai potuto avere.
Aprii la porta della presidenza,mentre sentivo lo sguardo di Harry ,perforarmi.

La segretaria ci rivolse,correggo-gli rivolse- subito un dolce sorriso,a cui Harry gli rispose con un occhiata loquace.
Quando ebbero finito lo scambio di sguardi,la donna ci invitò a sederci nel divanetto posto alla nostra sinistra.
Io annuii ringraziandola e mi accomodai.

<< Io non mi siedo accanto a te >>ma quanto poteva essere idiota quel ragazzo?!?lo fulminai con lo sguardo,e lui mi porse un sorriso divertito.
<< Tanto meglio per me,allora >>se doveva fare lo stupido,io non gli avrei lasciato tutto il divertimento.
Lui sospirò e si buttò dall’altro lato del divanetto.
<< tu e la coerenza vivete in due pianeti diversi per caso,Harry?? >>lui sbuffò e mi fulminò con lo sguardo.
<< Ma perché ti sei incazzata di colpo prima? >>
<< non si risponde ad una domanda con un'altra domanda >>lui sospirò,si girò ed iniziò a fissarmi.Continuò per un po’ di minuti,finchè non arrossii,non perché era lui a guardarmi,ma a chiunque avrebbe dato fastidio essere fissati.
Lui ridacchiò e gli tirai un leggero pugno sulla spalla.
<< Per caso sei arrossita,piccola? >>
<< non.chiamarmi.piccola.hai capito?  >>borbottai,imbarazzata.
<< non si risponde ad una domanda con un’altra domanda,piccola >>cercò di imitare la mia voce,tranne che per quel piccola che pronunciò con un tono di voce più profondo,che mi fece rabbrividire.
Mi girai a guardarlo,scrutandolo attentamente

I ricci gli ricadevano sul viso scombinati,ma allo stesso tempo sembravano essere posizionati perfettamente,da come gli incorniciavano il viso.Le ciglia lunghe e folte che si appoggiavano sulla guancia delicatamente e quei due smeraldi al posto degli occhi,in cui mi ci sarei persa per ore.Infine si vedevano perfettamente le piccole fossette ai lati della bocca,curva in un accenno di un sorriso.
Non c’era dubbio,Harry era davvero un bel ragazzo,mi sarebbe potuto piacere,se non fosse per quel cervello pacato che si ritrovava.Capivo,come tutta la fauna femminile fosse attratta da Harry,anche se non c’era bisogno di darsi completamente a lui.
<< Non rispondi o vuoi continuare a fissarmi?!Sai,perché potrei approfittare ....>>Rabbrividii appena capii che lui aveva visto che non gli avevo tolto gli occhi di dosso nemmeno un secondo.
Non lo lasciai nemmeno finire che lo fulminai con lo sguardo.
Lui alzò le mani in segno di resa.
<< Scettica >> borbottò.
 
                                                                                      *-------------*
 
Il preside non ci aveva detto niente di che,gli avevamo detto che Harry rideva e cosi’ veniva da ridere anche a me,infatti non riusciva a capire cosa c’era di cosi’ scandaloso.
Harry non aveva aperto bocca se non per farfugliare qualcosa come uno << scusami,devo rispondere >> quando il telefono gli squillò.
Doveva essere sicuramente un suo amico perché appena lesse il nome sullo schermo,il suo viso si rasserenò.
Io e Coleen non avevamo mai conosciuto o visto gli amici di Harry,forse andavano in altre scuole...ma non mi avevo indagato più di tanto.
Sentii Harry parlare di una festa domani sera,ma nient’altro,visto che il suono della campanella disturbò le nostre orecchie.
 
 
La mattinata passò in fretta senza Harry tra i piedi...anche se in fondo era come se mi piacesse litigare con lui.stop.
 
Di pomeriggio andai in una caffetteria con Coli.
Ordinammo due cappuccini e iniziammo a parlare del più e del meno.
<< Allora com’è andato il compito di biologia? >>a quella domanda fece una smorfia.
<< Come al solito quel vecchio bastardo mi mette una D per soli due errori >>sbuffò.
<< Anzi,devi ringraziarlo,di solito ti riempe di F senza senso,può essere che stai iniziando a fargli simpatia >>enunciai ironicamente.
<< Io a quello gli starò simpatica quando un muto parlerà ad un sordo >>borbottò.
Continuammo a parlare cosi’ per un’ora piena,finchè non mi accorsi che dovevo tornare a casa.
Salutai la mia amica e tornai a casa.
 
Mi svegliaii presto l’indomani.
Indossai un maglione color fragola abbinato ai miei scarponcini e dei semplici jeans.Mi lavaii e corsi a scuola.
Quando arrivai incontrai una Coleen allegra ed euforica.
<< Non sai cosa mi è successo ieri in caffetteria quando te ne sai andata,Dio >>








 

                                                                                                                  Ehi!

MI dispiace per il terrible ritardo D:

sto pensando a cancellare la storia visto che a nessuno sembra interessare....non ricevo più recenzioni....boh,se c'è qualcosa che non va mi piacerebbe che mi fosse riferito,cosi'  potrei migliorare....

R-E-C-E-N-S-I-T-E!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!





VI CONSIGLIO VIVAMENTE DI LEGGERE LA MIA ONE-SHOT SU LOUIS "SACRIFICIO",CI HO LAVORATO TANTO,VI PREGO<3




VI LOVVO<3

baci

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Capitolo 4
*** Past ***


                                                                                                Displaying image.jpeg     
                                                                                                                                                                 Capitolo 4


POV’S HARRY
<< Ieri alla caffetteria abbiamo incontrato una ragazza >>enunciò Louis.
Eravamo tutti e cinque a casa mia,dopo la scuola,per prepararci per la festa di stasera.
<< hm... >>mugugnai,incitandolo a continuare.
<< e l’abbiamo invitata alla festa >>continuò Liam.

Io sgranai gli occhi.Avevamo messo bene in chiaro che alle feste non ci portavamo nessuna,nessuna.Chi sarebbe stato con lei!?chi l’avrebbe accompagnata a casa se noi saremo stati ospitati sicuramente nel letto di una bionda formosa?!?sarebbe rimasta delusa dal nostro comportamento.
Louis vedendo la mia reazione si affrettò ad aggiungere << verrà con una sua amica,tranquillo...solo che sembrava simpatica... >>.
Vidi le sue guancie accennare un rosa scarso,ma niente di più.
noi non potevamo avere una ragazza stabile,perché ce ne saremmo stancati subito,facendola soffrire.
<< e l’hai invitata... >>conclusi,sospirando.
Ci furono dei secondi di silenzio finchè non mi decisi a parlare.
<< Le dobbiamo andare a prendere? >>chiesi.Otto occhi si alzarono verso di me,speranzosi.
<< Si... >>mormorò imbarazzato Louis,per poi continuare << ...questo sarebbe un “possono venire”? >>.
Annui,vedendo quattro sorrisi comparire,provocandomi la stessa reazione.
Loro erano i miei migliori amici da sempre,erano gli unici che erano rimasti pur conoscendo il mio passato,ed io cercavo sempre in ogni modo di ringraziarli,facendoli felici.
Mio padre era in carcere,perché violentava i ragazzi.Quando avevo 13 ho scoperto perché mi aveva lasciato solo a badare a Gemma e a mia mamma,iniziai a provare una rabbia incontrollabile per lui,al punto che dovetti iniziare la box per scaricarmi.Mi ricordo quei ragazzi che riconoscevano lo sguardo di mio padre nel mio,e allora scappavano,lasciandomi solo.Da quel momento incominciai a crearmi una corazza che solo quei quattro ragazzi erano riusciti a demolire completamente.
Davanti agli altri mi comportavo come un ragazzo montato,che se ne fregava degli altri e che usava le donne,ma dentro c’era molto di più,un ragazzo dolce che è dovuto crescere preoccupandosi per la madre e la sorella, e quando ero con i miei migliori amici potevo lasciarmi andare,rilassarmi,fare uscire il mio “me” interiore.
<< Andiamo? >>enunciò in fine Niall.Tutti annuimmo e ci avviamo verso il macchinone di Liam e quello di Louis,visto che non entravamo tutti in una sola macchina.
 
 
 
 
                                                                                                                               *------------------*


 
Io ero salito nella macchina con Liam e Niall,mentre nell’altra macchina c’erano Louis e Zayn che erano andati a prendere le ragazze.
Noi eravamo già arrivati e stavamo aspettando gli altri all’entrata del locale.
Ero ansioso di entrare perché volevo svagarmi un po’ e scordami per qualche ora del mio passato.
Sentii il piede di Liam battere a terra finchè non si fermò a mezz’aria,con un piccolo sussurro da parte di Niall << Ma sono bellissime >>
A quel punto alzai il viso,ed incontrai gli occhi verdi di lei,che a vedermi sbarrò gli occhi.
Che ci faceva li’?
 
 
POV’S ABBEY (un’oretta prima)
 
<< Ma perché devo venire anche io? >>sbottai,sbuffando.
Quel mattino Coleen mi aveva raccontato dell’incontro che aveva avuto il giorno prima alla caffetteria con quattro ragazzi meravigliosi che l’avevano invitata in discoteca.Lei aveva subito invitato anche me con la scusa che non le piaceva stare sola con quattro ragazzi.
Sinceramente,non dovevo fare niente quel giorno,ma non mi andava di mettermi in tiro per degli sconosciuti.
<< Per favore,Ab,fallo per me... >>sospirò prima di continuare << E’ da tanto che non esci dopo che tua- >>la bloccai subito << zitta >>
Mia madre un mese fa aveva tradito mio padre,e se ne era andata con la sua nuova famiglia,fregandosi di me e di tutto il bene che le volevo.
Quando lo scopri’ non usci’ di casa per una settimana,con il consenso di mio padre che in quel momento provava un dolore ancora più grande del mio,forse.
Si,perché mia madre aveva sempre deciso tutto su di me e mio padre,a me ripeteva che dovevo fare tutto quello che diceva lei,cioè che da grande avrei sposato un uomo in fin di vita e ricco,cosi’ da impossessarmi della sua ricchezza...ma in fondo sapevo che lei un po’ di bene,ma a quanto pare non abbastanza da farla restare.
Quelle parole mi rimbombavano sempre,costantemente in testa,cercando di convincermi che non le importava niente di me e che non meritava le mie lacrime,ma avevano l’effetto contrario...mi facevano sentire uno schifo per non averla fatta sentire amata al punto dal volermi bene.Io avevo cercato in tutti modi di farla avvicinare,avevo dato il meglio di me,ma...

MA...non c’era una continuazione o un perché di quel “ma”,lei non era rimasta e ci doveva essere un motivo,forse il mio comportamento,non so..ma ci doveva essere un motivo...

E se forse era lei che non mi voleva?

Scacciai subito quel pensiero per poi ritornare alla realtà.
<< Come sto? >>mi chiese Abbey.era bellissima.Indossava un vestito stretto fin sotto il seno,dove c’era una piccola cinta,poi verso le gambe cominciava a diventare meno stretto fino a ricadere liberamente sulle sue ginocchia.Indossava delle semplici ballerine dello stesso colore del vestito e si era fatta la piastra,lasciando ricadere sulle spalle  i suoi capelli neri.
<< sei perfetta,Coli >>le risposi sincera.Lei sorrise subito imbarazzata.
<< Ora prepariamo te >>disse,facendomi l’occhiolino.ridacchiai.
Io avevo scelto qualcosa di semplice,dei pantaloncini neri ed una maglietta biancacon una scollatura a V dietr.Coleen mi aveva costretta a mettere una collana lunga con una croce e dei stivaletti neri con un po’ di tacco-10 cm di tacco possono essere detti “un po’”?si,se contiamo quelli di 15 cm che la mia migliore amica si mette di solito-.
Mi sedetti nella poltroncina davanti allo specchio della mia stanza,mentre lei accendeva la piastra.
Si avvicinò a me ed iniziò per sistemarmi i capelli.
Lei si prendeva cura di me e viceversa da 3 anni ormai.Mi ricordavo tutto,quando la incontrai per la prima volta nella caffetteria,lei non aveva i soldi scambiati e glieli scambiai,cosi’,visto che lei non sarebbe mai riuscita a farsi gli affari suoi, cominciò a parlare sul perché non aveva mai monetine nel suo portafoglio,e cominciammo a conversare.Mi ricordavo quando scopri’ che andavamo nella stessa scuola,quando la vidi piena di lividi e la curai,senza chiedere niente,quando lei si decise a raccontarmi tutto e mi impedi’ di denunciare suo padre...
Ero stata la prima persona a cui l’aveva raccontato,ed era bello vedere come dal giorno in cui mi parlò della sua storia lei era sempre più rilassata.
Ormai stavamo sempre insieme,sarebbe stato impossibile separarci.
 
La guardai,come poteva qualcuno voler picchiare quel viso cosi’ angelico e innocente?
Lei accorgendosi che la stavo fissando mi porse un sorriso imbarazzato,cosi’ distolsi lo sguardo.
 
 
                                                                                         *-------------------------------*
Ormai era tutto pronto,dovevano solo venirci a prendere.
Dopo qualche minuto sentimmo il citofono suonare cosi’ prendemmo le borse ed scendemmo.
Ok,pensavo fossero belli,da come me li aveva descritti Coleen,ma non cosi’,cosi’...meravigliosi.
Ed erano solo in due,pensa gli altri due,più il quinto ragazzo del loro gruppo che avremmo conosciuto quella sera.
Rimasi incantata a fissarli.
Il primo,quello alla guida,sicuramente il piu’ grande,aveva due occhi color ghiaccio bellissimi,e un ciuffo castano chiaro scombinato sulla fronte.Aveva un viso dolce,con qualche accenno di barbetta, e i suoi occhi erano cosi’ profondi...
Il secondo,aveva un tipo di bellezza diversa,era più misterioso.
I suoi occhi erano quasi neri,scuri come la pece,e aveva un ciuffo alto due metri a cui constatai che teneva molto.
La sua pelle era più scura,ambrata,sicuramente non era inglese,ma era un informazione irrilevante.
Erano tutti e due bellissimi,uno più dell’altro.
Appena alzarono lo sguardo,accorgendosi di noi,mi mancò il fiato.DIO,ABBEY,NON SEI UNA DODICENNE IN PIENA CRISI ORMONALE.
Anche se notai anche loro che erano rimasti incantati a guardarci,fino a quando la mia amica si schiarii la voce per svegliarli.
Loro salutarono subito Coleen per poi presentarsi.
Io allungai la mano verso di loro per presentarmi,sussurrando un flebile << Io sono Abbey >> ma loro subito mi tirarono abbracciandomi.All’inizio pensai fossero pazzi,ma poi lo presi come un gesto dolce.
Il moro,che avevo capito si chiamasse Zayn,mi circondò il fianco con un braccio,accompagnandomi verso la macchina.
<< Cos’è tutta questa confidenza? >>sbottai,non ci potevo fare niente se con gli sconosciuti ero costantemente acida.
<< Se vogliamo instaurare un buon rapporto d’amicizia dobbiamo incominciare bene >>rispose lui,divertito,per poi farmi l’occhiolino.
<< e chi ha detto che voglio conoscerti,hm? >>dissi,divertita.Lui notò il mio sorrisino prima di ridacchiare un’altra volta.
<< il mio sesto senso,piccola >>sorrisi al sentire quel soprannome che nessuna persona aveva mai usato con me.
<< ah davvero?potrebbe sbagliare qualche volta il tuo “sesto senso” >>mimai con le dita le virgolette.
<< impossibile,Zayn Malik non si sbaglia mai >>
<< bhe,allora io sono l’eccezione che conferma la regola >>lui fece una smorfia,prima di entrare in macchina.
Durante il tragitto imparammo a conoscerci meglio,compreso Louis che scopri’ essere simpaticissimo.
Quando arrivammo Zayn subito mi apri’ la portiera per poi ri-cingermi i fianchi con il braccio.
Era un locale carino e sembrava anche molto grande.Già c’erano persone che si stavano scambiando....fusioni.
Disgustata a quel pensiero spostai lo sguardo,per poi incrociare quello di lui.Che ci faceva qua?”Abbey,pronto,alla tua stessa età,puo’ uscire dove cazzo gli pare..” giusto...
Ma allora perché fissava costantemente me e Zayn?
E perché Zayn e Louis gli stavano salutandolo?
Perché ci stavamo avvicinando a lui?






                                                                       CIAO A TUTTE<3
oggi mentre aspettavo che iniziasse la twitcam ho buttao giù un po' di righe,per finire a scrivere un intero capitolo.
Adoro questo capitolo perchè è molto profondo,e parlo del passato dei protagonisti.
Vorrei mettere in chiaro che Zayn non ci sta provando con lei,vuole solo esserle amico:)

spero vi piaccia perchè ci ho lavorato molto...

vi consiglio sempre di leggere la mia one-shot su Louis e vi saluto
baci
xx

p.s.Una recenzione non mi fa mica male!<3
 

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Capitolo 5
*** Incontri ***


Capitolo 5
Incontri


Seguii Zayn e Louis silenziosa,tremendamente imbarazzata e il ricciolo sembrava goderne,mostrando il suo sorriso divertito.
I due ragazzi si fermarono davanti a un biondino con degli occhi blu che spiccavano,un moro con il viso dolce,e Harry.
La mia amica,impulsiva com'era,si presentó subito.
<< Io mi chiamo Coleen.... >>disse squadrando uno ad uno i nuovi conoscenti per poi soffermarsi su Harry << Oh,ciao Harry! >>sorrise cordiale.
Louis,che aveva notato che io non avevo neanche il minimo pensiero di scostarmi da dietro le sue spalle,si scostó,lasciandomi vedere ai presenti,che sorrisero alla mia vista.
Si formó un silenzio imbarazzante,che Harry ruppe dicendo << Ciao bellissima >>.Avvampai subito,cosa che lui notó avvicinandosi a me,per poi mettere un braccio attorno al mio fianco.
Cercai di scostarmi inutilmente,data la forza del possente riccio.
<< Harry,non le hai nemmeno dato il tempo per presentarsi che giá flirti con lei?!? >>chiese Zayn con un tocco di ironia nella voce.
<< Noi...ehm...in un certo senso....siamo conoscenti >>risposi insicura,visto che il riccio non accennava a contrabbatterre.
Sentii una risata roca sul mio collo e mi voltai vedendo Harry divertito.
<< un succhiotto sul collo lo definisci solo "conoscenti" ?!? >>continuó quest'ultimo.
Io imprecai silenziosamente,provocando altre risatine da parte di Louis e il biondino.
Dopo essersi calmati,il moro e il ragazzo dagli occhi blu decisero di presentarsi.
<< Io sono Liam >>mi porse la mano il moro,con un tono incredibilmente dolce.
<< Io sono Niall,signora >>ridacchiai per quel nomignolo e mi avvicinai porgendogli la mano,ma lui in tutta risposta mi tiró il braccio per poi stritolarmi in un abbraccio.
Sentii Harry borbottare qualcosa di incomprensibile,ma non ci diedi molto caso.
Entrammo nel locale e ci dividemmo.
Io mi fiondai subito verso il bar,quella sera volevo divertirmi senza che quel riccio mi intralciasse la strada.
Cercai con gli occhi la mia migliore amica,vedendola ballare con il ragazzo che credevo si chiamasse Louis.
Era imbarazzata ed impacciata,ma si vedeva benissimo quanto era elettrizzata per l'approccio cosí vicino con il ragazzo.
intanto io mi scolai tre Bicchieroni di birra,e sentendo la nausea salire,corsi in bagno.Mi fiondai subito nel lavandino a vomitare,per poi sciacquarmi la faccia.
Era da tanto che non bevevo e dovevo riabituarmi alla sensazione di confusione.
Dopo poco tempo mi accorsi dei gemiti provenienti dal bagno vicino.Avvicinai l'orecchio per poi sentire un "Harry" sospirato e altri gemiti.
Mi allontanai schifiata e delusa.
Sentii un groppo in gola,ed un singhiozzo mi uscí dalla bocca per poi accorgermi della lacrima salata che mi stava solcando il volto.

Ma perché stavo piangendo?
Pensavo di poter rimanere soltanto disgustata del comportamento del riccio,ma non da piangere.
Sentivo un rabbia infinita verso la sicura biondina con curve prosperose che era in quel bagno,insieme al ragazzo che ci provava con me.
"Quello stronzo.."mi trovai ad imprecare tra un singhiozzo e l'altro.
Quella era forse gelosia?no,impossibile,sicuramente era per il troppo alcol.

Peccato che fu proprio quell'avvenimento a spingermi a bere quanto piú potevo.

Dopo circa un ora,accanto a me c'era un pila di bicchieri vuoti.La mia vista si era annebbiata e barcollavo nella sedia,borbottando cose senza senso.
Vidi tutti che ballavano,Louis con Coleen,Liam,Niall,Zayn con delle stronzette simili a quella che Harry si era sbattuto in bagno e con cui stava ballando.
Ed io?
Io ero seduta davanti un bar,da sola,ubriaca e depressa,che mi "godevo" la festa.

Un ragazzo abbastanza carino,si avvicinó a me,cercando un approccio.

<< Io mi chiamo Dave,lei dolcezza ? >>disse!con un sorrisetto malizioso spiaccicato sul volto.
<< Io sono Abbey >>risposi voltandomi verso quest'ultimo.
<< e perché una ragazza bella come lei sta seduta sola ,ubriacandosi,e non é in pista a ballare? >>
<< sto aspettando il principe azzurro...>>ridacchió,prendendomi la mia mano baciandola.
<< e vorrebbe aspettarlo ballando con me? >>
<< oh,non c'é problema,é appena arrivato ed é davanti a me che mi chiede di ballare,mentre io accetto >>lui sorrise e mi trascinó in pista.
Iniziammo a ballare normalmente,ma dopo un pó lui mi avvicinó a sé sfiorando ogni parte del mio corpo,e per colpa dell'effetto dell'alcol,non riuscí a contrabbatterre.
Quando fece combaciare i nostri bacini,cercai di allontanarlo da me,con l'effetto contrario.
Afferò il mio sedere,spingendolo a muoversi sensualmente.
Cercai di scostarmi ma inutilmente,mentre lui si spingeva con movimenti sempre meno casti.
<< Basta,Dave.. >>dissi,ma niente. << Perfavore,SMETTILA.. >>continua a borbottare cose del genere finché cercó di mettere una mano nei pantaloni.
A quel punto gridai,ma lui non si fermó.
Continuó,e quando stava per abbassarmi i pantaloni ,sentii una voce fredda e roca alle mie spalle.
<< Non l'hai sentita?ti ha detto SMETTILA >>
Era Harry.Ma che ci faceva li? Forse aveva dovuto lasciare la biondina,per farle riprendere fiato,pff.
ABBEY,NON SONO AFFARI TUOI,SMETTILA.
<< amico,lasciami divertire con Ab... >>borbottó il ragazzo che continuó a tenermi stretta.
<< LASCIALA >>Harry era sempre piú spazientito,si sentiva dalla voce.
Dave mi strattonó verso di lui,e in un secondo mi ritrovai le sue labbra dure e fredde sulle mie.
Fu velocissimo,vidi il pugno di Harry sul volto di Dave,e poi le mie labbra finalmente libere.
Intanto il ricciolo aveva continuato a prendere a pugni il ragazzo,che ormai stava svenendo.
Mi fiondai subito sul riccio e cercai di bloccargli le braccia da dietro.
<< Harry,fermati,così lo uccidi.. >> urlai in preda al pianto.
gli occhi di Harry non erano piú verdi e vispi,erano diventati neri e cupi,freddi,di una sola tonalitá,la sua mascella era contratta e i muscoli tesi.
Quest'ultimo grugnii un "vattene" e mi diede una gomitata che mi fece volare dall'altro lato della stanza.sbattei la testa con il muro,mentre il dolore lancinante si diffondeva nel cranio.
Dopo alcuni secondi arrivó Louis che bloccó Harry.i due parlarono finché non vidi Harry calmarsi.
Quest'ultimo si giró verso di me e mimó uno "scusami" abbassando lo sguardo.
Ma io potei giurare di aver visto i suoi occhi arrossarsi poco prima di andarsene.



HELLO!
incominciamo col dire che questo capitolo l'ho scritto malissimo,mi dispiace.
il mio computer si é rotto ed é stata un impresa scrivere dall'iPod ,LOL.
e in piü non posso mettere il banner da qua :( il bacio si avvicina *saltafeliceperlacasa*
spero che in fondo questo capitolo vi sia piaciuto🙏.


non vi fa mai male una recensione


Baci xx


 

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Capitolo 6
*** Verde,indelebile sul muro ***


Capitolo 6

Verde,indelebile sul muro.


Apro gli occhi lentamente.La sbornia di ieri non mi é passata velocemente.Sento ancora tutti i muscoli indolenziti e la testa che mi gira ad ogni minimo rumore....ASPETTA,PERCHÉ C'É RUMORE?io sono sola a casa,mio papá a quest'ora é a lavoro e mia sorella aveva detto ieri che usciva...
Piano piano mi accorgo che non é la mia stanza,bensí quella di una persona molto ,sottolineo molto disordinata,QUASI piú di me.
Ci sono boxer dappertutto,poster e pezzi di pizza a terra.
Vedo un paio di pantofole e mi allungo per prenderle,quando scostandole,mi accorgo del braccialetto che c'é dietro.
C'é inciso "Harry" in bianco sul cuoio.

Che ci faccio nella stanza di Harry?!?

Non avremo fatto niente vero?giusto?dovrei ricordarmi di avere passato una notte con un bellissimo magnifico stupend...

CHE CAZZO STAI DICENDO ABBEY?!?

<< buon svegliata! >>salto in aria.Harry é appena entrato ed ora é appoggiato allo stipite della porta.
<< Oh...Ciao.. >> che faccio,gli chiedo se abbiamo fatto qualcosa?dovrei ricordami di essermi baciata,per non dire altro,con lui...
A quel pensiero arrossisco,tant'é che il ricciolo se ne accorge  e dá una risposta ai miei pensieri.
<< No,non abbiamo fatto niente,tranquilla >>sospiro,sollevata,anche se sono riuscita a sentire un tono di malinconia in quella voce,ho visto gli occhi tristi come..come ieri sera...
I ricordi del giorno prima iniziano ad andare a galla con il mio bisogno di risposte.
Lui se ne sta per andare ma io lo fermo prendendolo per il polso.Posso sentire anche il brivido che percorre tutto il suo braccio.
Forse gli do fastidio?
A quel pensiero provo a lasciare il polso,ma lui frettolosamente si gira e intreccia la sua mano con la mia.
A quel contatto rimango un po' imbambolata,il mio cuore batte fortissimo,quasi a uscirmi dal petto.
Prendo un grande respiro e cerco di concentrarmi per non perdermi in quei smeraldi verdi chiamati occhi.
<< H-Harry >>lui alza lo sguardo verso di me<< grazie per ieri sera >>
Quando capisce di cosa sto parlando il suo viso si rabbuia e senza preavviso alza la mia maglietta fino a sotto il seno.
Rimango a bocca aperta,c'é un enorme macchia viola,segno della gomitata di ieri di Harry.
Lui mi lascia una carezza sul livido e poi mi abbraccia.
<< Ab,S-scusami,per favore...n-non  ti avrei fatto mai male,credimi >>
Sento che dopotutto é veramente sincero in quel momento e decido di ricambiare l'abbraccio.
<< Non fa niente Harry,davvero,tranquillo >>cerco di avere un tono rassicurante,ma la mia voce trema ancora per quel contatto cosí intimo.
Lui mi lascia e fa apparire uno dei suoi bellissimi sorrisi sul volto.



                                      ~----------------------------~


Stavamo andando verso un bar per fare colazione,visto che nessuno dei due era in vena di cucinare dopo la serata di ieri,quando mi arriva un messaggio.


Da:Coleen
Lo sai dove mi sono svegliata?a casa di Louis:)
Quando me ne sono accorta non ci credevo!
Tu dove sei?Louis mi ha proposto di stare con lui tutto il giorno. xx-Coli


Sorrisi,si meritava un pó di felicitá e l'avrei lasciata divertirsi con Louis oggi.


A:Coleen
Io mi sono svegliata a casa di Harry.
Ora stiamo cercando un bar.
Oggi non dovevamo fare niente,stai con Louis,peró poi voglio raccontato tutto;) xx-Ab



Mandai il messaggio e riposai il cellulare nella borsa.
Ero vestita come la sera prima,non avendo vestiti,ma a differenza dei tacchi avevo delle all star rigorosamente bianche,prestate dal ricciolino che non ne poteva piú dei miei lamenti per i tacchi.
I capelli erano raccolti in un tuppo sopra la testa e portavo i miei RayBan neri comprati la scorsa estate.
Quanto al trucco,ero riuscita a trovare nella mia borsa uno struccatore e Harry aveva scovato nella sua stanza "dove si trova qualunque cosa vuoi" una borsetta con una matita nera e mascara.

Camminammo per altri dieci minuti finché non svoltammo per ritrovarci davanti al bar "Love  coffee ".
Non ero andata molte volte in quel bar,ma ne avevo sentito parlare per i numerosi fidanzamenti accaduti proprio qui.Pare che questo bar aveva la magia di avvicinare le persone,infatti mi meravigliai della scelta di Harry .
Entrammo e ci sedemmo in un tavolo non molto appartato.
Io presi un cappuccino con cornetto e lui un semplice caffé con una craffên.
Mangiammo velocemente finché ci ritrovammo davanti l'entrata del bar.
<< Allora,ehm...Ora tu che fai? >>fece un sorrisino imbarazzato.
Sembrava cosí innocuo in quel momento,tutte apparenze.
<< Io ora preferirei andare a casa,sai per sistemarmi.. >>
<< Ah ok..ci vediamo domani a scuola >> mi salutó e fece per andarsene,ma dopo pochi passi si bloccó e venne da me!schioccandomi un bacio sulla guancia.
io arrossii di colpo,lui sembró non essersene accorto e se ne andó silenziosamente verso casa.
Harry Styles che da un bacio..SULLA GUANCIA?
Questo momento era da segnare,così decisi di chiamare Coleen.
A quel punto cercai la borsa per prendere il cellulare quando mi accorsi del mio un'uniposca verde e mi saltó subito un idea nella testa.
Aprí il pennarello e scrissi su una parte del muro accanto al bar "20/9/2013 Harry Styles mi ha dato un bacio sulla guancia,mi ha ospitata a casa tua dopo essere andata in discoteca con lui e abbiamo fatto colazione insieme."


Si,quel momento era sicuramente da segnare,ed ora tutti lo avrebbero saputo,avrebbero riconosciuto la mia felicitá.



    



POV'S HARRY

Quella ragazza mi stava facendo perdere la testa.
La mia parte da idiota diceva che era solo una scopata,niente di piú,l'altra,quella piú razionale,diceva di conoscerla e starci accanto,dato le sensazioni che mi suscitava.
Quando mi aveva trattenuto,a casa,prendendomi per il polso sentii una scarica di brividi e sensazioni calde e fortissime irradiarsi per tutto il corpo.
Mi aveva mandata in tilt con un solo tocco,infatti non riuscí a trattenermi e le presi le mani,cercando di allontanare il mio dediderio di baciarle e accarezzarle.
Quando guardai i suoi occhi verdi,piú tendenti all'azzurro,mi ci persi dentro a scovare tutte le possibili sfumature che ci fossero.
I suoi occhi facevano trasparire tutte le sue senzazioni, adoravo guardarli quando avevano quel luccichio di felicitá che la rappresentava.
Ma mai mi ero sentito piú triste e deluso di me stesso la sera prima,quando era schiacciata contro il muro non riuscendo a muoversi per il dolore,quando vidi le sue lacrime scorrerle copiose sul volto e i suoi occhi velati dalla tristezza,non piú dalla loro luce,che mi guardavano quasi spaventati.
La sera prima mi ero sentito quasi obbligato di portarla a casa mia.
L'avevo trovata addormentata su un divanetto del locale,con gli occhi ancora arrossati.
L'avevo presa in braccio con una delicatezza a me quasi impossibile,la trattai come di cristallo,le misi del ghiaccio sul livido nella pancia e le passai un crema per alleviare il dolore.
E quando quella mattina vidi quel viola cosí forte e vivo sulla sua pelle delicata,quasi mi era scappata una lacrima,cosa che lei non si accorse.
L'abbracciai,cercando in tutti modi di sentirla vicino a me,di non farla scappare,non dopo che ieri sera avevo fatto il solito idiota e che mi ero promesso di non fare mai piú.
Io Harry Styles non avrei mai piú fatto il puttaniere,idiota,coglione che tutti conoscevano.
Ora avevo bisogno solo di lei.




POV'S ABBEY





Aprendo la porta di casa,un'ondata di profumo che proveniva dalla cucina mi travolse,segno che mio padre era rientrato.
<< Sono a casa,papá! >>non ricevetti riposta così,dopo aver adagiato il cappotto sull'attaccapanni,mi recai dove avevo sentito quell'odore invitante.
Trovai mio padre alla presa con i fornelli,cercando di preparare una semplicissima pasta.
Non era mai stato bravo in cucina,anche quando c'era mia madre che cercava di insegnargli il mestiere.
Mi ricordo quando dalla mia camera sentivo mia mamma che lo sfidava dicendogli di mettere lo zucchero e non il sale nella pasta.
Ma mio padre rideva.Si,rideva,perché non poteva stare zitto e subire tutte le grida di sua moglie,e allora le prendeva come delle frasi dette con ironia,semplicemente.
Mi svegliai dai miei pensieri quando lui mi chiamó serio,sedendosi davanti al tavolo,sopra uno sgabello.

Ops,cosa seria...

<>
Rimasi sconvolta da quella frase,da quell'affermazione.mi sarei aspettata di tutto,ma non quello.

Questo voleva dire soltanto una cosa per mia madre:
Tornare a vivere qua e tormentarmi peggio di prima.













Hei belle picciotte!c;

come avete visto Harry si é come risvegliato*.* e si accorge di volere un gran bene per Abbey♥️
Entra in scena la mamma stronza c: di Abbey che porrá molti vincoli alla figlia.lol
VI DEVO RINGRAZIARE PERCHÉ DOPO LO SCORSO CAPITOLO IL NUMERO DI RECENSIONI,DI PERSONE CHE SEGUONO ECC... SI É ALZATO DI UN SACCO O.O💕
mi diverto troppo a leggere le vostre recensioni ,siete trooooppo dolciose,oh care,mi fate commuovere *si asciuga una lacrima*
una recensione non vi fa male ,bellissime💕







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Capitolo 7
*** Suddendly ***


Capitolo 7

 

                                                                       Suddendly

 

<< Tua madre ha chiamato,fra una settimana viene a trovarci >>

Rimasi spiazzata da quell’affermazione,ero bloccata come una statua,i miei muscoli non rispondevano,il mio cuore premeva sull’accelleratore,nella mia testa vagano tanti,troppi pensieri.

Perché?Perchè proprio ora che stavo riuscendo a dimenticarla?

Mio padre parve accorgersi del mio cambio di espressione e in un minuto mi trovai stretta fra le braccia dell’uomo che mi ha cresciuta.

Sospirai.

Mio padre era calmo,sempre,costantemente.Lo era anche quando mamma varcò,per quella che credevamo fosse l’ultima volta,la porta.Mi sono sempre chiesta come faccia a essere cosi’ tranquillo.Prendeva tutto alla leggera oppure semplicemente si teneva tutto dentro.

<< Abbey,devi stare tranquilla,non succederà niente >>

“Papà,sei cosi’ ingenuo”sussurrai,in modo che non sentisse.

Si,lui era troppo spensierato e ingenuo,non capiva che questa visita aveva come sottointeso il fatto che mia madre lo avrebbe convinto a ridarle il benvenuto nella nostra famiglia,perché sicuramente la sua altra famiglia l’aveva lasciata e lei se ne andava in giro cercando vite da rovinare,sogni da distruggere,speranze da spegnere.

Portai la mia mano verso il viso di mio padre,lasciandogli una carezza per poi sciogliere l’abbraccio e tornare in camera mia.

Mi buttai sul letto senza il minimo ritegno,iniziando a piangere come non mai.Le lacrime non cessavano,continuavano e aumentavano.

Continuai cosi’ per due ore,finchè non decisi che piangendo non cambiavo niente.

Mi alzai dal letto di malavoglia e andai in bagno a lavarmi la faccia.

Quando mi trovai davanti lo specchio guardai quel volto che mia madre disprezza tanto,che vorrebe che non esistesse.

Cercando di mandare via quei pensieri mi girai di scatto e scesi al piano di sotto,dove trovai mio padre seduto sul divano alle prese con il computer.

Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui.

<< Va meglio? >>

Rimasi sorpresa da quella domanda.Mi aspettavo un “La mamma non è come pensi” o un “è cambiata”,ma non un “Va meglio?”,forse ormai anche lui aveva perso le speranze che il carattere di mia madre migliorasse.

<< Un po’ >>non era cambiato niente,ma lo dissi pur di farlo sentire meno sconsolato.

Lui non rispose e si formò quel silenzio onnipresente,troppo forte,opprimente,cosi’ dopo un paio di minuti decisi di parlare.

<< Ma è sempre stata cosi’ ? >>non c’era bisogno di specificare il soggetto,mio padre avrebbe capito lo stesso.

<< No >>disse alzando le spalle << quando ci siamo sposati era una bravissima persona,certo,a volte era un po’ esagerata,fissata con le buone maniere,il thè e le cose firmate,ma non fino a questo livello.Ha incomnciato a essere cosi’ quando sei cresciuta,perché si accorgeva che on avevi il suo carattere.Adoravi giocare,divertirti,non seguire le regole e non ti importava minimamente la moda.

Secondo lei ti dovevamo iscrivere in un istituto femminile,voleva a tutti costi che tu avessi un futuro già pronto,o avvocato o medico come carriera e come marito.

Tu invece dicevi di voler fare l’insegnate di ginnastica artistica,la cameriera o la scrittrice.

Cosi’ incominciò a disprezzarti anche perché dopotutto,anche se non eri come lei voleva,tutti ti amavano.

E alla fine se ne è andata… >>

Appena vidi una lacrima solcare il volto di mio padre,lo abbracciai subito.

<< Papà,non abbiamo bisogno di lei,stiamo bene noi due insieme per sempre >>

 

 

                                                           ----------------------

 

 

La giornata prosegui’ in fretta,fra pop corn,film e chiaccherate con mio padre che ormai si era calmato.

Per cena ordinammo il cinese e finito di mangiare andammo subito a dormire.

Quando stavo per addormentarmi vidi il mio cellulare illuminarsi.

Lo presi e ci misi un po’ a capire cosa c’era scritto sul display,perché gli occhi si dovevano abituare a quella luce.

 

Da:sconosciuto

Buonanotte dolcezza xx -H.

 

Il primo pensiero che mi balenò per la testa fu come aveva avuto il mio numero,poi pensai che lo avrà preso quando dormivo a casa sua.

Risposi subito.

 

A:sconosciuto

Notte xx –A.

 

Mi addormentai ancora con quello stupido sorriso sul volto.

 

Che cosa mi stava succedendo?

 

 

                        --------------------------------------------------------------------------

Ciao a tutte!
mi dispiace per il ritardo e anche per il capitolo piccolo,ma prometto che ne pubblicherò tantissimi durante queste vacanze.
Ho fatto un nuovo banner *.*
Adoro le vostre recensioni,davvero tanto...
e vi chiederei di recensire ancora<3


buone vacanze/natale/capodanno e arrivederci<3










 

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Capitolo 8
*** I'm here ***





 
 
Capitolo 8
 
                                         “I’m here”

 
Quella mattina non andai a scuola e mio padre capi’ subito.Mi sarei soltanto fatta mandare dal preside per il mio umore.
Avevo bisogno di calmarmi.Da quando quella mattina i pensieri del giorno prima erano ritornati il mio corpo era scosso da fremiti,la mie guancie solcate da lacrime e dei singhiozzi uscivano dalla mia bocca.
Avevo anche spento il cellulare,per rimanere sola con i miei pensieri.
Non avevo avvertito Coleen,ma le avrei spiegato tutto dopo e poi non c’era bisogno di preoccuparsi più di tanto.
Quando finalmente riuscii ad alzarmi,avevo tutti i muscoli addormentati e infatti barcollai un po’ prima di ritrovare l’equilibrio.
Dopo essermi fatta una doccia veloce,mi preparai una cioccolata calda aspettando che succedesse qualcosa.
Peccato che accadde la peggiore delle cose.
Il telefonò squillò e sbuffando accettai la chiamata,senza guardare chi c’era dall’altra parte della cornetta.
Le mie gambe cedettero quando sentii la voce di mia madre dire “Ciao amore”.
Probabilmente credeva di parlare con mio padre,avrebbe preferito uccidersi piuttosto che chiamarmi in quel modo.
Con non so quale volontà risposi.
sono Abbey”mia madre cambiò subito tono non appena sentii la mia voce.Avrà avuto una simile reazione,tranne per il fatto che a lei si sarebbe infastidita,schifiata,arrabbiata ma non rattristata.
oh,ciao comunque,tuo padre non c’è?”frettolosamente rispose.
Ancora non aveva imparato dopo 20 anni che mio padre lavorava.Secondo lei lui era uno scansafatiche che invece di lavorare andava nei pub mentre lei cosa faceva?andava a prendersi il thè con le amiche.che coerenza.
no,è a lavoro,ormai dovresti saperlo”mi pentii subito del mio tono di sfida che avevo assunto.
non parlarmi cosi’ signorina ingrata”non risposi,ma mi limitai a sospirare finchè lei non parlò.
tralasciando il fatto che dovrò reinsegnarti tutte le buone maniere,ti pregherei di dire a tuo padre che ho dovuto anticipare il giorno dell’arrivo,sarò a casa fra 4 giorni”
Aveva detto che mi avrebbe reinsegnato tutte le buone maniere,ciò voleva dire che aveva come intenzione di restare qua,di rovinarmi la vita ancora,ancora e ancora.
A quel punto il telefono mi scivolo’ dalle mani,e incominciai a urlare e a piangere.
Mi ritirai in un angolo della stanza e portai le ginocchia al petto,continuando a piangere.
Dopo un po’ di bestemmie di mia madre che mi rimproverava perché non rispondevo più,il telefono finalmente si lasciò ai suoni dei beep e non alla voce di mia madre.
Ancora scossa dai fremiti mi addormentai,senza però smettere di piangere.
 
 
 
POV’S HARRY
 
Ero alla seconda ora e di Abbey non c’era nessuna traccia.Avevo provato a chiamarla al telefono ma non rispondeva ne a me ne a Coleen.Sua sorella non ne sapeva niente.
Avevo provato a non preoccuparmi più di tanto,ma non era stato molto facile.
Cosi’ al suono della campana che segnava la fine della seconda ora corsi da Coleen che trovai a chiaccherare con una delle tante bionde che sbavavano solo alla mia vista.
 
<< Ti ha risposto? >>la bionda appena mi vide arrossi’ e con una risatina isterica se ne andò.
Coleen alzò gli occhi al cielo per la reazione dell’amica ed io le rivolsi uno sguardo comprensivo.
 << No,dovrei andare a vedere a casa sua ma ho un compito importante e non posso saltarlo >>
Risposi subito senza pensarci << Posso andarci io >>
Lei si meravigliò della mia risposta,ma senza indugiare troppo mi scrisse l’indirizzo in un pezzo di carta,il suo numero in caso di bisogno(senza fraintendere)e incominciò un lungo discorso sul cane dei vicini di Abbey.
<< ……E se non ti apre c’è una chiave sotto il vaso a destra >>e con questo fini’ il suo monologo.
La salutai e corsi al parcheggio della scuola,salendo sulla mia Range Rover nera.
Arrivato davanti la sua casa provai a bussare,ma come previsto nessuno mi apri’,cosi’ presi le chiavi da sotto il vaso e apri’ la porta.
Sembrava non ci fosse nessuno,ma controllai comunque.
Andai in salotto e riuscii a intravedere foto di Abbey,sua sorella e suo padre alle giostre,davanti l’albero,mentre preparano una torta.Ma tutte le foto in cui c’era la donna che pensavo fosse la mamma di Abbey,tutti erano seduti composti,con un sorriso finto e i capelli laccati.Riusci’ ben presto a darmi un idea della signora Collins.
Mi risvegliai dai miei pensieri quando senti’ un singhiozzo provenire dalla cucina,cosi’ mi ci recai subito.
Trovai Abbey addormentata,ma che ancora singhiozzava,rannicchiata in un angolo della stanza.
Non so come riuscii a trovare una coperta e gliela misi sopra,poi la presi in braccio e la portai sul divano.
La feci appoggiare al mio petto e mi distesi,accarezzandogli i capelli e  cercando di calmarla.
Era ancora addormentata,ma sembrava più sveglia che mai.
Le era colato quel poco trucco che si era concessa,le ciglia le si appoggiavano delicatamente sulle guancie che ormai si erano tinte di un rosso prepotente e dalle sue labbra uscivano sbuffi e singhiozzi.
I suoi capelli biondi le ricadevano dolcemente sui fianchi mentre li attorcigliavo e accarezzavo con le dita e le braccia magroline stringevano la maglietta.
Presi il cellulare per farle una foto,con le dita le asciugai quel poco mascara colato e le scattai una foto.
Era bella,niente di meno o di più.La sua era una bellezza pura,non esagerata o vanizzata e nemmeno nascosta.
In quel momento in cui ammisi che Abbey era una ragazza meravigliosa,mi chiesi come era potuto accadere questo improvviso cambiamento del mio comportamento.
Nemmeno due giorni fa io cercavo di provocarla per una scopata ed ora invece la volevo come amica,o anche di più,questo ancora non lo sapevo.
Era successo in fretta.Avevo visto i suoi cambiamenti di umore,la sua paura,e forse fu quella che mi fece cambiare idea su di me.Io capii che non volevo che lei avesse paura di me per quello che avevo fatto l’altra sera,non volevo che provasse disprezzo nei miei confronti,la voleva sentire ridere per causa mia….
Ma era troppo davvero troppo presto per dire che mi piaceva.L’avrei tenuta come una buona amica per ora.
Vidi Abbey cominciare di nuovo a muoversi e regalarmi lo sguardo celestiale dei suoi occhi.
Ci mise un po’ ad assimilare la situazione,e quando lo fece si riscosse subito.
Si alzò e incominciò a borbottare cose del tipo “che ci fai qui?””oddio,scusami””ora cosa faccio?””grazie”,in conclusione :non sapeva cosa fare.
Quando incominciò a singhiozzare,a torturarsi i capelli e fare avanti e indientro,corsi ad abbracciarla,le presi le mani dai capelli e attorcigliai le nostre mani e infine appoggiai la sua testa sul mio petto sussurrandole cose dolci.
Mi lasciai sfuggire un risolino quando la vidi smettere di piangere e le sue goti colorarsi di rosso.
Lei mi sorrise di rimando e affondo di più la testa sul mio petto per nascondersi.
Quel semplice gesto mi scaldo il cuore che cominciò a palpitare prepontemente.
 
 
 
Che mi stava succedendo?

 
 










HEI RAGAZZE!
innanzitutto devo ringraziare:

horan_girl_tvb
 avrilssmjle_23_ 
 Boo_Carrots_Barry
 horanhug00 
Imdirectioner95 
 ImmaS7 
 irene_nene 
 Roxi_ 
Per aver messo questa storia nei preferiti
Poi devo ringraziare:

Swagger_JaggerWH
Per aver messo questa storia nelle ricordate
Poi devo ringraziare:

 Cupcake_H 
 foreverloven 
I believe in my dream 
 Imdirectioner95
Per aver messo questa storia nelle seguite
e infine devo ringraziare tutte quelle che hanno recensito questa storia,e vi giuro che per me ogni singola recensiona mi scalda il cuore.
Vi consiglio anche di leggere la mia one shot "Sacrificio".
baci xx


 

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Capitolo 9
*** I would have stayed even if you haven’t asked me ***


 
Capitolo 9
   
                             “I would have stayed even if you haven’t asked me“

 
POV’S ABBEY
 
<< Harry….ma come sei entrato? >>dissi mentre il mio corpo si accaldava sempre di piu’ dato che ero ancora abbracciata a Harry.
Lui fece un risolino e rispose.
<< Coleen mi ha detto che c’era una chiave sotto il vaso >>
<< Lo sai che se lo sa mio padre ti uccide? >>lui si girò verso di me e fece spuntare sul suo volto uno dei suoi sorrisi mozzafiato.
<< Correrò il rischio..piuttosto,cosa è successo?perchè piangevi? >>
Solo al pensiero di quello che era successo rabbrividii e mi staccai dall’abbraccio.
Provai a dire qualcosa,spiegare,ma non ci riusci’,cosi’ limitai la mia risposta.
<< Si tratta di mia madre,ma ora non mi va di parlarne...però per favore resta qua,è peggio se resto sola.. >>il mio tono uscii dalla bocca quasi supllichevole ma me ne fregai,in quel momento stavo male,non volevo pensare a lei.
Sospirai e andai in cucina,anche se sentii sussurrare fiebilmente Harry “sarei restato anche se non me lo avessi chiesto”.
D’istinto sorrisi.
 
                                                -------------------------------------------
Harry se ne andò qualche ora dopo,quando arrivò mio padre.
Avevamo passato la mattina tranquillamente dopo l’accaduto,lui mi aveva detto che anche nella sua famiglia c’era qualche problema,ma niente di piu’.Avevo fatto finta di non sentire il suo sussurro,anche se si era accorto che di colpo il mio umore era cambiato.
Avevamo giocato alla play e io avevo vinto 2 su 4,e una era finita pari a pari.Lui non era rimasto sorpreso,diceva che aveva capito subito che io non ero quel tipo di ragazza che amava danzare,ma che preferisce giocare a basket e cose del genere.
Quando lo aveva detto aveva aumentato la mia allegria,vedendo come aveva già capito questo lato di me.
Mio padre appena lo aveva visto gli aveva lanciata non so quante occhiatacce,ma dopo avergli spiegato il vero motivo per cui era qua lo aveva accolto con felicità.
Quando Harry chiuse definitivamente la porta e se ne andò,iniziai a preparare con mio padre il pranzo.
<< Mamma ha chiamato.. e.. >>presi una grande boccata d’aria e dissi tuto d’un fiato << ha detto cheanticiperàl’arrivodi3giorniinpiùmihaparlatocomesevolesserestarequaquindinonfarlavenireperfavore >>
Mio padre si girò verso di me sbigottito e mi lasciò uno sguardo confuso,girandosi e dandomi di nuovo le spalle.
Decisi di eliminare l’ultima parte del discorso per non fare preoccupare mio padre.
<< Ha detto che anticipica il viaggio di tre giorni,ciò vuol dire che arriva fra quattro giorni… >>
Vidi da dietro mio padre annuire e continuai.<< Forse,dovresti chiamarla..lo sai che le darebbe fastidio non sapere la risposta.. >>
Lui si girò nuovamente verso di me,pensieroso.<< Decisamente,buona idea,grazie cara >>mi lasciò un baciò sulla fronte e con questo se ne andò in salotto.
Visto che aveva lasciato i fornelli accessi provai a continuare il pasto che stava cucinando ma combinai solo dei pasticci,cosi’ mi lavai le mani e salii nella mia stanza a chiamare Coleen che doveva essere preoccupata per la mia assenza.
Rispose al primo squillo con un tono alquanto incazzato.
Dove cazzo sei finita?”
“Non ce la facevo ad andare a scuola,ero troppo nervosa,confusa…”
“Che è successo?”questa volta parlò con un tono più calmo,rassicurante.
“mia madre arriva fra quattro giorni e sembra intenzionata a restare qua in famiglia”
“non  penso che tuo padre la farà restare”
“pensi male,perché anche se mio padre non la vuole più in famiglia,lei riuscirà a convincerlo ricattandolo,parlando di soldi,problemi economici e mio padre cadrà in inganno”
“domani ne parliamo meglio,va bene?”
“okay”
“ma Harry alla fine è arrivato”
“si ed è stato piuttosto imbarazzante,più per me”
Lei si lasciò uscire la sua risata cristallina ed io sibilai “domani ne riparliamo”
“oh stai tranquilla cara,domani avremo granchè di cui parlare”rispose con tono malizioso,per poi chiudere la chiamata.
 
 
 
                          ---------------------------------------------------------------------
 
La mattina dopo mi svegliai decisamente meglio,riuscii’ ad arrivare anche in anticipo.
Avevo deciso di indossare un mio maglione bianco che mi arrivava fino alle ginocchia,da cui si intravedevano i leggins neri che avevo comprato la settimana scorsa;come scarpe avevo delle All Star abbinate alla maglietta.
Non mi ero truccata e avevo lasciato i capelli liberi,per ricoprirmi il collo dove non giaceva alcuna sciarpa.
Arrivata davanti la scuola scorsi subito con gli occhi la mia amica che stava cercando di farsi notare alzando il braccio e gridando com un’oca in calore.
Ridacchiai vedendo come si sapeva distinguere tra la gente,con il suo solito cappello lilla,la magliette larghe e i leggins di ogni colore.
Appena le fui abbastanza vicina mi stritolò in un abbraccio.
<< Allora,noi non dovevamo parlare di qualcosa? >>mi lanciò un’occhiata maliziosa ma io le stetti al gioco.
<< Di quale cosa?io pensavo dovessimo parlare della prima cosa,anche se pensavo che tu volessi parlare della seconda cosa e che sapessi che io pensavo che dovessimo parlare della secondo cosa….giusto? >>lei cercò di capire qualcosa del mio discorso per non perdere in quella specie di sfida,ma naturalmente non ci riusci’ grazie alla mia capacità di formulare discorsi contorti ma logici.
Cercò di rispondere con scarzi risultati:
<< No,tu pensavi dovessimo parlare della seconda cosa giusto?ma invece io pensavo sapessi dovessimo parlare della seconda cosa e anche che non avevo intenzione di discutere sulla prima cosa….ODDIO BASTA!! >>
Mi dovetti tenere la pancia per le troppe risate.Aveva iniziato a urlare e ora tutti la guardavano come se fosse pazza.
Lei subitò mi afferrò la mano e mi trascinò dall’altra parte della scuola,lontani da occhi e orecchie indiscreti.
<< Ora parliamo seriamente >>sospirò e continuò<< se vuoi mentre c’è tu madre per un po’ di giorni puoi restare da me,finchè non se ne va..tu intanto prova a fare ricordare a tuo padre i momenti brutti che gli faceva passare,oppure ti ricordi quando gli diede uno schiffo,questo sarebbe un esempio,oppure quando zia Mari… >>
io bloccai subito il fiume di parole che stava uscendo da quel forno,e con tono malinconico risposi.
<< E’ colpa mia >>appena si bloccò e assimilò quello che avevo detto,mi guardò con occhi stupiti e mi incitò a continuare << mio padre ha detto che prima non era cosi’,solo quando sono nata e si è accorta che non ero come lei ha cominciato a cambiare,a essere più,troppo selettiva….quindi traendo le conclusioni…è colpa mia >>
L’espressione della mia amica si trasformò prima in una triste,poi in una confusa e infine arrabiata.
<< Come puoi credere che sia colpa tua?!è lei strana,pazza o non so cosa…lei deve trovarsi un marito e una figlia “da thè il pomeriggio”…vieni qua >>aveva iniziato la frase quasi urlando ma poi abbassandosi fino a diventare un tono di comprensione.Allargò le braccia e io mi ci fiondai dentro.
Stettimo cosi’ per quelle che mi parvero ore ma che si rivelarono solo una decina di minuti.
 
 
 
 
 
Fino all’ultima ora quell’argomento non ritornò sulle nostre bocche,e chiaccherammo tranquillamente.
Vidi Harry soltanto una volta,a mensa.Incrociò il mio sguardo e io arrossi’.Lui mi sorrise e mi lasciò con i miei  pensieri.
Poi non lo incontrai nemmeno una volta,fino a ora.
Io e Coleen eravamo appena uscite da scuola e stavamo prendendo un caffè al bar che c’era in fondo alla strada,quando vidi mia sorella avvinghiata a lui.
Mi si ribbollii il sangue,ma ci fu un piccolissimo momento in cui io mi sentii amareggiata,triste,vulnerabile.
Non seppi mai da cosa mi spinse ad andare da loro.
Mi appostai alle loro spalle con le braccia incrociate ed un piede che picchiettava.
Potevo sentire la voce di mia sorella che strideva supplicandolo di baciarla,ma lui ….non lo fece.
Sorrisi instanteamente.
Si lasciò accarezzare tutta la schiena,ormai scocciato della sua presenza,ma appena la ragazza si spinse di più la respinse.
Quando si girò e mi vide tirò un sospiro di sollievo,ed io capii grazie al suo sguardo preghevole che voleva solo uscire da quella situazione.
Glielo dovevo dopo ieri,ma decisi di rendere il tutto più divertente per vendicarmi di mia sorella.
Bevvi un lungo sorso di caffè dal piccolo bicchiere che stavo bevendo e con il mio sorriso sghembo esortai << Harry,vuoi favorire?offro io >>
Lui senza aspettare un momento di piu’ annui e lasciò Kathy (mia sorella) fuori di se’.
Appena ci allontanamo abbastanza,scoppiamo a ridere vedendola esaurire e dopo una manciata di minuti Harry parlo’.
<< Quella era per caso gelosia? >>
E solo in quel momento mi accorsi che si,quella che provavo poteva essere gelosia.
Ma non lo dissi,perché era troppo presto anche solo pensare di scoprire un’altra parte di me a lui.
<< No,no,assolutamente no >>risposi fraddamente.Lui bloccò il suo passò e si girò verso di me guardandomi negli occhi.
<< Bhe,perché mi avrebbe davvero fatto piacere se lo fosse stata >>Si girò e continuò il suo passo.
Io lo seguii poco dopo,troppo occupata a sorridere dentro di me.







Merry Christmas to everyone!
Avevo scritto questo capitolo già da tempo,aspettavo solo le tre recensioni (una me l'hanno mandata nei messaggi,anche se spero che questa volta la pubblicheranno)

Ricominciamo con i ringraziamenti.

innanzitutto devo ringraziare:
horan_girl_tvb
 avrilssmjle_23_ 
 Boo_Carrots_Barry
 horanhug00 
Imdirectioner95 
 ImmaS7 
 irene_nene 
 Roxi_ 
Per aver messo questa storia nei preferiti
Poi devo ringraziare:

Swagger_JaggerWH
Im falling for their eyes
Per aver messo questa storia nelle ricordate
Poi devo ringraziare:

 Cupcake_H 
 foreverloven 
I believe in my dream 
 Imdirectioner95
 irene_nene 
 maristella_armstrong
 veronichetta
Per aver messo questa storia nelle seguite
e infine devo ringraziare tutte quelle che hanno recensito questa storia,e vi giuro che per me ogni singola recensiona mi scalda il cuore.
Baci xx


 

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Capitolo 10
*** Come here ***


 
Capitolo 10
 
                                            “ Come here ”

 
Entrati nel bar cercammo Coleen e la trovammo in un tavolo appartato mentre era intenta a usare il cellulare.
Io mi sedetti accanto alla mia amica e Harry difronte a noi due.
Quando mi accorsi che la mia compagna non aveva intenzione di staccarsi dal telefono,glielo presi dalle mani iniziando ad agitarlo sopra la mia testa.
Lei provò a prenderlo ma dato le mie braccia lunghe non ci riusci’,cosi’ alzai lo sguardo per vedere cosa faceva.
Feci appena in tempo a vedere il nome “Louis” con un cuoricino che la mia amica approfittò di quel mio momento di disattenzione e si riprese l’oggetto,incominciando a rimproverarmi con la vocina stridula che metteva in queste situazioni e che sapeva che mi faceva innervosire.
Intanto il riccio si stava gustando tutta la scena ridacchiando fra se,finchè non decisi di interrompere quello spettacolino alzando le braccia in segno di resa.
La mia amica sembrò interrompersi e risistemarsi nella sedia.
<< Quindi,cosa stavi dicendo a Louis? >>Coleen mi diede una gomitata appena dissi il nome del ragazzo con un tono di “chi la sa lunga”.
Dopo un po’ di sgridate con gli occhi da parte sua a me,la sottoscritta interessata decise di rispondere.
<< Stavo invitando tutti a casa mia questo pomeriggio fino a sera e chi vuole può rimanere anche per la notte >>mi fece un occhiolino a cui non feci caso,preoccupata per un altro fatto.
E suo padre?
Quando pensavo che tutte due avevamo dei problemi in famiglia pensavo sempre che eravamo destinate ad essere amiche,perché ci potevamo capire e aiutare.
Certo,io non venivo picchiata,ma restava il fatto che uno dei nostri genitori ci rinnegava,non teneva alla figlia.
Appena mi risvegliai dai miei pensieri scossi per il braccio la mia amica,e sotto lo sguardo curioso di Harry,le sussurai “ma tuo padre?”.Lei mi rispose subito,ansiosa di finire quella discussione.
E’ partito per tre giorni e vorrei prendere questa occasione al volo,visto che non accadrà mai più”.
Sospirai felice a quell’affermazione.Tre giorni in cui Coleen finalmente poteva stare tranquilla.
L’abbracciai e poi ci rivolgemmo al riccio confuso che non aveva capito granchè,per non dire niente,dell’argomento.
<< Tu vieni? >>chiesi speranziosa.
<< Non sperarci troppo,bambolina >>A proposito di cambi d’umore improvvisi.
Lo guardai male,facendogli capire che non avevo per niente apprezzato quella battuta e il soprannome.
Stranamente solo due/tre giorni fa mi sarebbe piaciuto litigare con lui,ora tutto il contrario.
Mi sentivo solo male pensando a quello che mi diceva e a quello che gli dicevo.
 
 
“<< Sono la sorella di una delle tue puttanelle,Styles >>
<< e per caso vorresti fare compagnia a lei? >>”
 
Poi non si sa cosa era successo per farci arrivare al punto di poterci chiamare “amici” e uscire con lo stesso gruppo di amici.Era successo cosi’ in fretta che non ci avevo nemmeno pensato.
 
Harry mi distolse dai miei discorsi mentali,ri-rispondendo alla mia domanda,ma in modo giusto.
<< Si,verrò… >>Sospirai,sentendo il suo tono scocciato.
Lui enunciò ridendo << problemi,bambolina? >>
Questa volta non lo rimproverai e risi con lui,sapendo che scherzava e voleva farmi innervosire.
 
 
                                                      ------------------------------
Dopo che passammo un’oretta al bar a parlare,ci avviammo verso casa di Coleen a piedi.
Harry sia al bar che durante la passeggiata era stato molto simpatico,avevamo riso tutto il tempo per le sue battute squallide su George Clooney.
Appena arrivati iniziammo a sistemare il salotto per la serata.
Io cercai le coperte e i cuscini per dormire,Harry cercò dei film decenti in tutta la casa e Coleen preparò i popcorn e la cioccolata.
I ragazzi erano in ritardo di un’ora quando decidemmo di iniziare a vedere il film.
Eravamo in cucina a prendere le ultime cose.
Mi girai verso di Harry che era seduto sul bancone mentre giocherellava con una bottiglietta vuota.
<< Allora,quale film hai scelto? >>Lui sembrò risvegliarsi di colpo e i suoi occhi si illuminarono.
<< Un horror >>mi disse con un sorriso furbo,vedendo la mia espressione terrorizzata.
Io deglutii prima di rispondere incerta << Uhm,o-okay… >>.
Andai verso il salotto nel divano,seguita dal riccio che si sedette di fianco a me.
La mia amica arrivò poco dopo e si sedette dall’altro lato,sempre accanto a me,cosi’ da farmi stare al centro.
Fino a metà il film era stato tranquillo,ma poi erano iniziate le scene del signore col cappuccio nero.
Puo’ sembrare strano o da bambino,ma io preferirei vedere del sangue che l’uomo col cappuccio nero.Ne ho il terrore fin da bambina,era quasi una fobia.
Peccato che appena lo dicevo a qualcuno nessuno mi prendeva sul serio.
Io tremavo tutta ma il riccio e la mora non se ne accorsero,troppo assorti sul film mentre sussurravano fra loro “non aprire quella porta,armadio,botola che sia”.Sarebbe stato bello fargli una foto,ma avevo troppa paura per alzarmi ed andare a prendere il cellulare sul tavolo.
Patetica,pensai.
D’un tratto suonò il campanello che fece balzare solo me.
Coleen rise,ma Harry stranamente sembro capire e apri’ le braccia labiando “vieni qui”.
Non me lo feci ripetere due volte,e mi tuffai in mezzo a quelle braccia muscolose.
I ragazzi entrarono ma non si degnarono nemmeno di salutarci,tranne Louis che diede un bacio a stampo a Coleen che arrossii subito.Io la guardai male facendole capire che mi avrebbe raccontato tutto dopo.
Dopo ciò i nuovi arrivati incominciarono a vedersi il film,sotto le lamentele di Louis che voleva sapere la parte che si era perso.
Io gli risposi con quattro semplici parole “uomo.col.cappuccio.nero.”
Appena lo dissi si senti’ la risata cristallina del biondo pervadere nella stanza,prima che lo bloccassi che una gomitata.
Per tutta la durata del film stetti attaccata ad Harry,ascoltando il suo cuore mentre lui lasciava qualche volta una carezza sui miei capelli.
La sensazione di benessere che mi scaldava il corpo era meravigliosa.Fra quelle braccia mi sentivo bene,felice,sicura.
E fu in quel momento che ammisi a me stessa che mi piaceva Harry.
Si,mi piaceva Harry.
Mi piaceva Harry.
Mi addormentai mentre quelle parole mi risuonavano nella testa.
 
 
Fui svegliata dolcemente dal flash del cellulare di Louis che a quanto pare mi stava facendo una foto.
Io ancora un po’ stordita misi le braccia davanti la faccia e mi alzai lentamente rimproverando Louis.
<< Che cazzo stai facendo,razza di babbuino? >>
lui rise per il nome che avevo scelto ma rispose subito vedendo la mia faccia scocciata.
<< Eri cosi’ cucciolosa con i capelli sparpagliati per la faccia,accucciata e con la bava che scendeva >>rispose sporgendo il labbro inferiore e facendo gli occhi dolci.
<< Si e tu sarai pure cosi’ cuccioloso quando la mia mano sarà felice di incontrare la tua guancia >>mi avvicinai pericolosamente e lui arretrò subito portando le mani in alto.
<< Coleen ed Harry avevano dato il consenso >>esordi’ lui impaurito.
Io mi girai minacciosa guardando i due appena pronunciato dal babbuino.
<< assi’?bhe,consideratevi morti anche voi >>Ormai ero abbastanza vicina ad Harry per tirargli i ricci quando quest’ultimo senza preavviso incominciò a farmi il solletico.
Io iniziai ad urlare e ridere accasciandomi a terra,mentre le grandi mani del riccio mi solleticavano la pancia.
Io iniziai a pregarlo di smetterla,giurandogli che avrei fatto di tutto pur di farlo smettere,ma lui continuò per una buona manciata di minuti fino a quando non gli assestai un bel calcio dove non batte il sole.
Lui cadde al mio fanco subito,seguito da una smorfia che si formò sul suo volto.
Io mi alzai e feci finta di pulire la gonna che non avevo,per poi inchinarmi e dire con fare sufficiente << Questo è quello che succede a chi si mette contro Abbey Collins! >>e con questo andai in cucina a prendere la cioccolata.
 
 
 
Il resto della serata passò bene fino a quando non mi sfidarono a giocare a Call of Duty,gioco in cui eccellevo alla grande per colpa di mio cugino che mi faceva passare i pomeriggi a giocarci.
Io e Coleen eravamo sedute sul divano a bere la cioccolata mentre i ragazzi giocavano.
Niall e Liam stavano perdendo alla grande quando finalmente mi decisi a parlare visto che facevano pena.
<< Lanciategli una bomba!sono tutti la dentro!se entrate vi uccidono! >>
I due si girarono verso di me e con un tono di sfida dicendo << Perché,tu sai fare di meglio? >>
Io feci un piccolo risolino maligno e prima che potessi rispondere Harry mi precedette << Vi conisglio di sfidarla,è vero brava >>
Io mi girai verso di lui sorpresa e lui guardandomi annui come per dire “è la verità” prima di rigirarsi e continuare la partita.
Io tolsi il joystick dalle mani di Zayn e cominciai a giocare o meglio “uccidere Liam e Niall”,perché quando vidi l’avatar di Louis in tv non gli sparai,anzi lo aiutai.
Come aveva predetto Harry,vinsi e il biondo e il moro si arrabiarono cosi’ tanto che si chiusero in cucina per un’oretta a mangiare.
Noi continuammo a giocare,finchè non si fece tardi.
Sbadigliai e mi girai verso Coleen.
<< Allora,dove dormiamo io e te? >>
lei si scompose subito imbarazzata.Incerta rispose << umh…i-io,cioè io e Louis volevamo forse,non so…d-dormire insieme… >>
Io risposi subito capendo il suo imbarazzo e dissi << Oh,uhm,okay.. >>.
Incominciai a confodermi quando feci i calcoli delle stanze e mi accorsi che non ne rimaneva una sola per me.
Guardai confusa la mia amica e le chiesi << E io dove dormo,non bastano i letti >>
Aspettai la risposta della mora finchè una voce roca alle mie spalle rispose.
<< Dormirai con me,infatti >>








HEI RAGAZZE!
Incomiciammo col dire buon natale in ritardo,e buon capodanno in anticipo!

In queste feste sto cercando di portare avanti la mia dieta ma sembra quasi impossibile...
Passiamo al capitolo...mi dispiace per il ritardo ma non mi aspettavo di colpo subito 4 recensioni...a me piace molto questo capitolo,mi è piaciuto scriverlo....Non vedo l'ora di pubblicare il pubblicare il prossimo perchè sarà ahsikdsjof *^*

Ricominciamo con i ringraziamenti.
innanzitutto devo ringraziare:
horan_girl_tvb
 avrilssmjle_23_ 
 Boo_Carrots_Barry
 horanhug00 
Imdirectioner95 
 ImmaS7 
 irene_nene 
 Roxi_ 
Per aver messo questa storia nei preferiti
Poi devo ringraziare:

Swagger_JaggerWH
Im falling for their eyes
Per aver messo questa storia nelle ricordate
Poi devo ringraziare:

 Cupcake_H 
Giuly1998
 foreverloven 
I believe in my dream 
 Imdirectioner95
 irene_nene 
 maristella_armstrong
 veronichetta
 Ice_Bubble
Per aver messo questa storia nelle seguite
e infine devo ringraziare tutte quelle che hanno recensito questa storia,e vi giuro che per me ogni singola recensiona mi scalda il cuore.

VI AMO<3
buone feste

Baci xx

P.S.chi vuole un banner mi può contattare!C;

 

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Capitolo 11
*** teddy bear ***


(niente banner questa volta :c )   
Capitolo 11

                                                    “ Teddy Bear “


 
Mille pensieri iniziarono a vagarmi per la testa.
“Si,ho ammesso che mi piace,ma mica vuol dire che ci devo dormire insieme,fare una famiglia e adottare un unicorno” “se dormo con lui farò capire a tutti che un pochino pochetto mi piace” “perdindirindella,che cacchio faccio?”
Per mia fortuna Coleen fermò subito la mia turbina di pensieri.
<< Abbiamo un sacco a pello,puoi dormire qua nel salotto >>Io mi girai verso di lei con la faccia “mi stai prendendo per il culo?”.
<< mi dispiace,ma è l’unica alternativa se non vuoi dormire con… >>stava per finire la frase,ma Harry avanzò camminando come una modella e la bloccò dicendo.
<< con un maschio mascolino e figaccione come me?hm? >>Ridemmo tutti mentre lui girava e faceva gli inchini.
Quando il riccio fini’ il suo spettacolino mi lasciai uscire dalla bocca uno sbadiglio,cosi’ Louis guardò l’orologio e ci disse che forse sarebbe stato meglio andare a dormire.
Io fermai Coleen prima che se ne andasse,e la portai in un angolino.
<< Sei sicura che non sia troppo presto per dormire con lui? >>lei sembrò pensarci un attimo ma poi rispose.
<< No,tranquilla,non facciamo niente.Già Domenica siamo stati nel divano come dire “accocolati”,ma non è successo niente. >>Io annui,incerta.
<< Se lo dici tu.. >>
Dopo questo tutti se ne andarono nei loro letti ed io nel mio miserabile sacco a pelo in soggiorno,al freddo e al buio.
Lo so che sono esagerata,ma non è il massimo stare soli in un sacco a pelo dopo essersi visti un film horror.
Mi distesi sopra al tappeto e cercai di addormentarmi,con scarsi risultati.
Il sacco a pelo era troppo corto e mi lasciava scoperta mezza parte del petto.Cosi’ lo tiravo ma dovevo piegare le gambe,e stavo scomoda.
In più c’erano dei rumori strani.Il parchè che scricchiolava per il freddo,il vento che muoveva le tende ed il solito silenzio oprimente.
Dopo una buona mezz’oretta decisi di fare qualcosa,sennò non avrei dormito.
Mi alzai e salii le scale.Aprii tutte le stanze finchè non trovai dove dormiva Harry.
Mi avvicinai al letto e lo guardai dormire.
Sembrava un angelo con quei ricci sparsi per il cuscino,gli occhi chiusi,le ciglia che gli accarezzavano le goti e il viso rilassato.
In punta di piedi andai verso il suo lato.Iniziai a scuoterlo lievemente finchè non aprii gli occhi,confuso.
<< Che cosa ci fai qui? >>io sbuffai per poi decidermi a rispondere.
<< Ho paura a dormire da sola….nel salotto…al buio…al freddo…con i ragni.. >>
Lui stava per ribattere con un sorrisetto pretinente sul volto,ma io lo precedetti << Non.dire.una.parola.chiaro?chiaro. >>
Lui mi fece spazio nel letto e io mi distesi e mi girai dall’altro lato fino a dargli le spalle,ma quando alzai le coperte per portarmele fino al naso,mi accorsi che lui era solo in boxer.
Arrossii subito.Anche se non ero una da casa e chiesa non era normale veder un maschio mascolino e figaccione in boxer accanto a te in un letto.
Quando riusci’ a non pensarci più,cosa alquanto impossibile,mi addormentai.
 
                                                            ---------------------------------------------
 
Dopo circa due ore fui svegliati dai dei movimenti del materasso.
Mi girai e trovai Harry stravaccata sul letto che si muoveva.Sbuffai e cercai di ri-addormentarmi quando sentii un braccio sul mio ventre.
Girai la testa nuovamente e vidi Harry finalmente calmo ma attaccato come una sanguisuga a me.Aveva la testa fra i miei capelli,un braccio sopra la mia testa ed uno sul mio fianco.
Arrossii subito per la situazione e ringraziai mentalmente il karma che fosse buoi,cosi’ che il ricciolo non mi avrebbe visto.
Cercai di scrollarmelo di dosso senza risultato.Era avvinghiato a me come se fossi un orsacchiotto da strapazzare.Chissà se sapeva che mi stava stritolando.
Trattenei il mio istinto di svegliarlo e mi addormentai.
Perché in fondo non mi dispiaceva tanto essere fra le sue braccia.
 
 
 
 
 
Fui svegliata dal casino che si stava propagando in casa.Sentivo delle grida di un uomo cosi’ mi alzai.Notai che Harry non c’era,probabilmente già si era alzato.Apri la porta e vidi Zayn,Harry,Louis,Niall e Liam in corridoio davanti la scala,cercando di sbirciare non so cosa.Li guardai stranita e mi avvicinai.
<< Che state facendo?Dov’è Coleen? >>loro girarono tutte le loro teste ad una ad una,osservandomi come se fossi pazza.
Alla fine Louis fu l’unico che decise di rispondermi.
<< Ci ha detto di stare qua e non azzardare a scendere >>non capii,per quale motivo avrebbero dovuto restare al piano sopra?
Sbirciai anch’io e finalmente riconobbi la persona che provocava tanta preoccupazione.
Corsi subito giù per le scale per aiutare la mia amica che stava amabilmente discutendo con suo padre.
Mi avvicinai a lei e le accarezzai una spalla,incoraggiandola.
<< Buongiorno signore,c’è qualche problema? >>chiesi educatamente,era meglio incominciare con un approccio del genere con lui,sennò sarebbe scoppiato più di quanto già non lo fosse.
Lui si girò inaspettatamente verso di me e mi trucidò con una sola espressione.
Prima di rispondere fece un’altra smorfia,e sbuffando si rassegnò al fatto che non potesse fare niente alla figlia quel giorno.
<< Va tutto benissimo,tesoro >>mi fece un occhiolino di sfida prima che risposi spazientita.
<< Bene,perché noi dovremmo andare a scuola >>mi girai e mi rivolsi a Coleen << Vatti a preparare,partiamo fra poco >>
Lei mi ringraziò con quello che mi sembrò tutto l’amore possibile e andò a prepararsi come le avevo consigliato.
Sospirai e andai dai ragazzi che erano ancora in attesa di risposte.
Da dove ero messa avevo visto tutto il tempo le loro teste dietro il muro che cercavano di vedere qualcosa.
Appena arrivai si misero in posizione di soldatini come se niente fosse successo.
<< Era il padre di Coleen >>li informai,passandomi una mano in faccia per il nervosismo che quel signore riusciva a provocarmi con un solo sguardo.Louis sgranò gli occhi e poi mandò via gli altri in modo che fossimo solo noi due.
<< Cosa?!ma allora perché l’ha minacciata? >>Li guardai sconvolta.L’aveva minacciata?!quel signore era da manicomio.
<< E-ehm…Louis non devo essere io a raccontartelo.. >>Lui sembrò furioso ma si ricompose.
<< Perché cavolo non me lo puoi dire? >>
<< E’ una questione piuttosto delicata… non devo essere io a dirtela,chiedilo a lei e sono sicura che quando sarà pronta ti spiegherà tutto,okay? >>Gli misi le mani nelle spalle e lo guardai negli occhi,per fargli credere che non c’era niente di cui preoccuparsi.
Si,c-r-e-d-e-r-e.
Perché c’era davvero qualcosa di cui preoccuparsi,e io l’avevo fatto ma ero stata respinta da Coleen.Però poteva essere che Louis poteva farle cambiarle idea,in fondo.Bastava solo il tempo che lei aquistasse fiducia in lui.
Perché non lo dovrebbe ascoltare?il primo ragazzo a cui tiene veramente,anche se per me è ancora strano l’idea che si frequentava con una persona che conosceva da nemmeno un settimana.Ma ognuno fa quello che vuole,se c’è scintilla,c’è scintilla.
Ridacchia pensando a come avevo soprannominato il loro primo approccio.
Louis mi guardò stranito ma poi continuò a torturarsi i capelli mentre camminava avanti e indietro.
<< Perché non hai mai fatto niente?e se superasse le minaccie,se arrivasse alle cose concrete? >>Deglutii al pensiero di come avrebbe potuto reagire Louis quando avrebbe saputo che in realtà lui era già arrivato alle mani.
Io inspirai ed espirai l’aria.Ero ancora un po’ su di giri perché mi ero alzata di botto e già avevo dovuto partecipare ad una discussione.
<< Louis calmati.. >>lo fermai prendendogli nuovamente le spalle e lo fermai << andrà tutto bene,Coli sa cosa fare,anzi,sappiamo cosa fare..resta tranquillo e vai dalla persona che ha davvero bisogno di qualcuno in questo momento >>lo rimproverai.Lui annuii’,sconfitto, e si diresse verso la stanza della mia amica.
Io andai a prepararmi,prendendo dalla mia borsa i vestiti che avevo scelto ieri:Felpa rossa,leggins neri e le mie inseparabili vans nere.
Andai in bagno e mi truccai leggermente con la matita e il mascara che avevo portato.Definivo il mio modo di truccarmi come il trucco “c’è,ma non si vede” perché mi ricordava le puntate di “quelli dell’intervallo”.Mio cugino era italiano e fino a quattro anni fa ogni estate veniva e portava tutte le stagioni di quel telefilm.
Sorrisi soddisfatta guardandomi allo specchio e incominciai a ispezionare tutta la casa alla ricerca di Nemo e i 5 idioti.
Trovai Zayn,Liam,Harry e Niall in salotto pronti,mentre parlottavano fra loro guardando il padre di Coleen,ingnaro di tutto.
Trovai gli ultimi due nella stanza di Coli mentre si abbracciavano.Ridacchiai per quanto potessero essere carini e li informai che a pochi minuti saremmo usciti.
Quando finalmente uscimmo da quella casa,ognuno si lasciò un sospiro,come se avesse tenuto il respiro tutto il tempo.
Salutai Zayn,Liam,Niall e Louis perché loro dovevano andare in un’altra scuola.
Da ricordare:chiedere perché non vanno nella stessa scuola di Harry.
Louis gentilmente mi scompigliò i capelli e se ne andò,non prima di aver lasciato un bacio all’angolo della bocca della mia compagna.
Tutti e tre ci incamminammo verso la scuola e incominciammo a parlare,fino a che non arrivammo a parlare della sera prima.
<< A proposito,tu sei solito a dormire con un orsacchiotto? >>Domandai con un sorrisetto sul volto,rivolta ad Harry.
Lui mi guardò,stranito.<< No,perché? >>
Io sospirai per dare dell’effetto,e guardai la strada.<< Ah no,niente..solo perché ieri era avvinghiato a me come se ne dipendesse la vita >>
Lui arrossii ma feci finta di non accorgermene.
Cercò di rispondere ma venne bloccato da Coleen e i suoi gridolini di gioia.
<< Avete dormito insieme!oddio! >> e incominciò a ballere e cantare canzoni del tipo “it’s a beatiful day,nananana”.
Io risi per la sua reazione ma poi cercai di giustificarmi.<< Avevo paura al piano di sotto da sola…tu eri con Louis,non potevo mica pregare tutta la notte che qualche ladro non venisse a prendermi >>
Risero tutti finchè Harry non mise un braccio sulle mie spalle,mi tirò verso di sé e disse,spavaldo.
<< In ogni caso ci sarei stato io a salvarti,principessa,giusto? >>alla fine della sua fresa girò latesta dalm mio lato,fino a far sfiorare in nostri nasi.
Arrossi subito,mi sentivo un vulcano per quanto ero accaldata.
Sentivo i nostri respiri incrociarsi,i nostri occhi erano collegati.Ero persa nei suoi smeraldi,sentivo le voci ovattate e vedevo solo lui e le sue labbra.
Balbettai cercando di rispondere,finchè non mi accorsi di quanto imbarazzante fosse la situazione e poco a poco ritornai nel mondo vero e risentii bene.Mi accorsi che c’era Coleen che gridava da un’ora che eravamo arrivati.Rivolsi un sorriso imbarazzato a Harry e andammo ognuno nelle rispettive classi.
 
 
 
                                                             ---------------------------------------------
 
 
 
Per tutta la giornata Coleen non accennò niente a quello che era successo la mattina,finchè all’usicta non dovemmo parlarne per forza,non potevo lasciarla da sola.
<< Allora che cosa farai? >>chiesi,incerta.
Lei parve risvegliarsi dai suoi pensieri.<< Che cosa dovrei fare secondo te?non posso fare altro che continuare la giornata,non è cambiato niente >>Io la guardai dispiaciuta.Chissà quanto era stanca di tutto questo,chissà quanto voleva una famiglia buona,felice che la lasciasse vivere come una persona normale la abbracciai.
<< Chiamami per ogni singola cosa,appena ti torce uno solo dei tuoi capellie non sai quello che- >>venni bloccata dalla mano dalla mia amica che mi tappò la bocca.
Sorrisi e la salutai,raccomandandole di nuovo di stare attenta.
 
A casa non trovai nessuno,solo un bigliettino sul figro.
 

                                       “    Siamo andati a comprare l’occorente
                                   per la cena di domani con tua madre

                                                                                -Papà”


Sospirai e decisi di prepararmi il pranzo da sola,quando il mio cellulare vibrò.
Lo sbloccai e vidi che c’era un messaggio.
 
 
“ Ti va di uscire,principessa? xx-H. “











Hei,sono importante anche io!

Mi dispiace per l'immenso ritardo,ma davvero non avevo la testa per scrivere,infatti questo capitolo è venuto malissimo...
Non ho avuto tempo di ricontrollarlo perchè avevo la fretta di pubblicarlo visto che ero in ritardo..
BUONA EPIFANIA!
Spero vi piaccia il capitolo;)

Ricominciamo con i ringraziamenti.
innanzitutto devo ringraziare:
horan_girl_tvb
 avrilssmjle_23_ 
 Boo_Carrots_Barry
 horanhug00 
Imdirectioner95 
 ImmaS7 
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 Roxi_ 
Per aver messo questa storia nei preferiti
Poi devo ringraziare:

Swagger_JaggerWH
Im falling for their eyes
Per aver messo questa storia nelle ricordate
Poi devo ringraziare:

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Giuly1998
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I believe in my dream 
 Imdirectioner95
 irene_nene 
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Per aver messo questa storia nelle seguite
e infine devo ringraziare tutte quelle che hanno recensito questa storia,e vi giuro che per me ogni singola recensiona mi scalda il cuore.

VI AMO<3
buone feste

Baci xx

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Capitolo 12
*** An eventful afternoon ***


Capitolo 12
                     
                          “An eventful afternoon”
 

<< Harry,fermati! >>Gridai,mentre cercavo di riconoscere il riccio in mezzo a quella folla.
Avevo deciso di accettare il suo invito,non potevo certo dirgli di no.Mi sarei presa in giro da sola.
Appena avevo inviato la risposta al suo messaggio,scrivendo che era un’idea carina,il campanello era suonato.
Quando apri’ la porta fui sorpresa di vederlo davanti a me.
Lui era già la,sicuro che avrei accettato.
Era  partito col presupposto che fosse un appuntamento,ed io ero arrossita a sentire chiamare quella semplice uscita in quel modo,tant’è che cercai di smentire la sua affermazione.
Mi ero anche rimproverata mentalmente per essermi vestita troppo semplice per un’appuntamento,ma dettagli…
Il riccio,appena usciti,aveva cominciato a pregarmi di andare al parco ed ora mi trovavo a dover rincorrere quel pazzo che scappava con la mia borsa.
Era da un bel po’ che correvo,e potei giurare di aver perso piu’ calorie di quanto avessi potuto in una settimana di sola palestra.
Sbuffando,spingevo le signore obese che si lamentavano di quanto fosse faticoso andare a fare la spesa.
Provate a fare quello che sto facendo io”pensai.
Quando finalmente riuscii a scorgere i suoi boccoli cominciai a velocizzare a mia corsa fino a che non riusci’ a raggiungerlo.Lo afferrai per la manica della sua felpa e lo feci voltare verso di me.
Mi stava osservando attentamente,e intanto io,senza farglielo capire,stavo sciogliendo la presa della sua mano sulla mia borsa,riprendendomela.
Quando stoppai il nostro scambio di sguardi per poter correre via,Harry capi’ tutto,infatti non ci volle molto e mi prese come un sacco di patate appoggiandomi sulla sua spalla.
Avevo il suo sedere praticamente in faccia,ma non mi dispiaceva poi cosi’ tanto.
Cominciai a scalciare e tirare pugni sulla sua schiena che non lo scalfirono nemmeno un po’.
C’era solo due possibili motivi: o avevo seriamente bisogno di andare in palestra,o lui era di metallo.
Scelsi le seconda opzione tanto per non restarci male.
Intanto Harry mi aveva portata davanti a una fontana e si avvicinava sempre di piu’.
Allora realizzai tutto.
Cominciai a tirargli i ricci e a dargli piccoli morsi sulle braccia pur di fermarlo,ma niente.
Completamente niente,perché pochi secondi dopo mi ritrovai con i vestiti tutti inzupatti,il trucco colato e i capelli fradici mentre cercavo di buttare il colpevole.
Ma,come avevo già detto,una mozzarella che cerca di spingere in acqua una statuta di metallo non può andare lontano.
Si,io ero la mozzarella,carino no?
Alla fine rinunciai,e tutta bagnata com’ero uscii dalla fontana.Harry mi aiuto’ dandomi una mano su cui appoggiarmi, inconsapevole che lo avrei tirato.
E infatti dopo…
SPLASH!e tante imprecazioni di sottofondo.
Ero di nuovo bagnata,ma almeno non da sola.Accanto a me c’era il riccio che aveva iniziato a gridarmi contro scherzosamente.
Era fradicio anche lui.Con i ricci che aderevano al suo viso per l’acqua,e le goccioline che percorrevano il suo viso fino all’incavo che c’era nel collo,delineando la sua masciella.
Dio quanto era sexy.
Iniziarono a viaggiare mille pensieri per la mia testa.Certi sogni che dovrebbero essere censurati.
Cercando di concentrarmi ritornai alla realtà,mentre camminavo con Harry alla ricerca di un gelataio.
Eravamo ancora inzuppati d’acqua,ma poco ci importava,e in più era divertente vedere le facce scioccate dei passanti.
La mia borsa era riuscita a salvarsi dal completo allagamento, infati per fortuns il mio telefono era ancora usabile.
Dopo una mezz’oretta riuscimmo a trovare un bar dove prendemmo il gelato.
Io lo presi al fiordilatte,che sfortunatamente era l’unico gusto del gelato che mi piaceva,ed il riccio non perse l’occasione per prendermi in giro per il gusto che avevo preso.
Diceva che era il gelato dei bambini,e per quanto mi piacesse,in quel momento volevo staccargli la testa.
<< Ab,guarda giù!guarda giù! >>Esordi’ Harry di colpo,indicando il basso.Cosi’ abbassai la testa,solo per ritrovarmi del gelato spiaccicato sulla faccia.
A quel punto mi infuriai.
Va bene che scherziamo,ma il mio bel faccino non si rovina.Eh no no.
Proprio un bel faccino,sisi.
Ora ci si metteva pure la mia inutile coscienza,eravamo apposto.
Uno schizzato e l’altra che parla con la propria coscienza.
Una coppia perfetta.
Scossa dalla risata del mio amico,lasciai stare i miei pensieri per concentrarmi meglio su quel suono piacevole.
E cosi’,improvvisamente,tutta la rabbia spari’.Una strana sensazione iniziò a diffondersi nella mia pancia.Ma no,non sembravano farfalle,ma elefanti o rinoceronti.Altro che leggeri colibri’ che ti scorrazzano per la pancia,quelli erano come i fuochi d’artificio.
Tutto in subbuglio.
 
 
 
 
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Passai un pomeriggio fantastico,finchè dopo qualche ora dovetti andarmene.
Ero ancora bagnata data l’umidità,cosi’ che mi venne il rafreddore.La situazione non era migliore per Harry.I suoi capelli ancora fradici,riuscivano a tenere più acqua dei miei,cosi’ quando si girava di colpo o soltanto si muoveva,i suoi ricci mi ri-bagnavano dalla testa ai piedi,peggiorando la mia situazione.
Arrivammo a casa mia stanchi e frastornati,ma ci eravamo divertiti.Lui si era offerto di accompagnarmi,non volendo lasciarmi camminare da sola per “quel tipo” di strade.Mentalmente gli detti dell’idiota perché non sapeva nemmeno formulare una scusa buona,dato che io vivevoin delle vie normalissime e sicure,dove le persone si salutavano al mattino scambiandosi i cornetti e le tazzine da tè;ma infondo,sapere che voleva riaccompagnarmi mi riscaldò il cuore.
Sapevo che lui mi vedeva solo come un’amica,ma non guastava alimentare quella poca speranza che mi era rimasta.Inoltre ero anche io che mi comportavo come una piccola deficiente.Per il mio imbarazzo e la mia timidezza,non riuscivo a comportarmi bene con lui,avendo paura di arrossire o di far capire che provavo dell’interesse verso di lui,e continuavo a rispondergli male.
Che ci potevo fare,la deficiente che c’era in me mica si poteva eliminare del tutto.
Mentre ragionavo,non mi accorsi che ci avvicinavamo al portico cosi’ mi iniziarono a venire i complessi.
Cosa faccio?
Lo devo baciare?
E se non vuole?
Sicuramente non vuole.
Tu stai zitta.
Te lo stai dicendo da sola,stupida.
Ecco,tu sei una di quelle cose che mi faranno rimanere per sempre più deficiente degli altri.
Convinta tu.
La conversazione con me stessa durò cosi’ a lungo,finchè non ritrovai davanti Harry che aspettava un mio accenno o saluto.
Mi avvicinai di poco al suo volto,esitando.
Guardai la sua espressione,era confuso,ma non sembrava disgustato.
Passarono alcuni secondi in cui il mio sguardo si alternava a guardare i suoi occhi e le sue labbra.
Ero quasi sul punto di decidere di attaccare le nostre labbra,ma la mia intelligenza e il mio essere “moderatamente fiduciosa” mi fecero indietreggiare.
Arrosii imbarazzata e lo salutai frettolosamente con la mano,sussurrando un fievole “ciao” mentre correvo dentro la struttura.
Prima di chiudere la porta,mi voltai un’ultima volta dietro,e vidi Harry amareggiato.
Quasi…deluso.
 
 
 
 
Rientrata in casa,appoggiai il cappotto bagnato all’attaccapanni e mi diressi verso il salotto,trovando mio padre e mia sorella che sistemavano la spesa.
Appena mi videro,sorrisero e non aspettarono piu’ di un minuto per chiedermi di aiutarli.
<< Non sai quante cose ci sono da fare! >>Esortò mia sorella,controllando la lista proprio “delle cose da fare” che aveva preparato.Si infilò una mano nei capelli in modo teatrale,cercando di farci illudere che fosse già stanca.
<< Allora,tu..- Indicò me. –devi andare a pulire il water del bagno e sturare il lavandino,mentre papà finisce di sistemare la spesa ed io decide cosa prepareremo domani.- Ci guardò cercando una nostra risposta,che non arrivò,cosi’ concluse,battendo le mani entusiasta. –Su su,a lavoro! >>
Andai svogliatamente al bagno,trovandolo molto più sporco del solito.Ricollegai subito tutto a mia sorella,che sicuramente aveva pianificato la sua vendetta già da un po’.
Rassegnata cominciai a pulire quello schifo.
 
 
 
Quando finalmente fini’,fui più che felice del mio risultato.
Le piastrelle del pavimento e delle pareti che prima potevano apparire grigie,ora erano lucidamente splendenti di bianco,in cui ci si poteva specchiarsi.Lo specchio sempre appannato e sporco di polvere e residui di trucco era stato finalmente restaurato ed ora si poteva definire un’opera d’arte.
Decisa a farmi una doccia,andai a prendere l’occorrente nella mia stanza,quando camminando mi accorsi di mia sorella che si provava un vestito davanti lo specchio.
Sicuramente era quello che avrebbe indossato l’indomani per la cena con nostra madre.
Era carino infondo,ma come il resto dei suoi vestiti era eccessivamente corto e aderente.
Le arrivava sopra alla metà della coscia ed era molto scollato e senza spalline.Il tessuto rosso le ricadeva dolcemente sui seni,fino a dove c’era una striscia nera da cui cominciava la parte attillata del vestito.
Le stava molto bene,e pensai che se avessi avuto il suo corpo avrei indossato vestiti meno provocanti ma sempre belli,che avrebbero risaltato la magrezza delle mie gambe.Ma non mi sarei mai vestita da puttana.
Si era vestita cosi’ soprattutto per fare colpa sulla mamma e per attirare la sua attenzione.Davo per scontato che mia madre l’avrebbe trattata come una principessa,diversamente da me.
Cosi’ decisi che l’indomani mi sarei curata,vestita e truccata cosi’ bene che anche mia sorella mi avrebbe invidiato.
Sapevo che mia madre non si meritava la mia attenzione nel vestire,ma non lo facevo per lei,ma per Kathy.
Era il turno della mia vendetta.
 
 
 
 
 
Il giorno dopo mi svegliai presto,pronta per andare al centro commerciale per trovare l’occorrente per la cena.
Avevo provato a chiamare Coleen per accompagnarmi,ma non rispondeva.Cosi’ decisi che l’avrei chiamata più tardi.
Scorrendo la rubrica mi accorsi che avevo solo lei come vera amica,e mi rassegnai buttando il telefono dentro la borsa.Presi il cappotto ed uscii.
Quel mattino non c’era freddo come gli altri giorni,nonostante l’inverno fosse alle porte.Le persone camminavano tranquille abbracciate con il proprio compagno e scherzando con la propria amica.
Vederle cosi’,realizzate e felici mi fece pensare al mio futuro.Mi ero sempre immaginata io da grande,sola,con un allevamento di gatti che si recava ogni pomeriggio in chiesa a pagare.
In sintesi,prospettavo prorio un bel futuro,giusto?
 
Passai metà della mattinata a guardare vetrine,senza risultato.Ero sfinita e non c’era nessuno che mi potesse consigliare.
Cosi’ sembrò che Dio per una volta mi avesse ascoltato.
Vidi un ammasso di ricci non molto lontano da me,mentre beveva un buon Starbucks coffee.
Lo ammiragliai da lontano qualche secondo,finchè una ragazza bionda affiancò la sua figura.
Mi si raggelò il sangue.Non potevo sopportare quella situazione,anche se ancora non si erano nemmeno sfiorati.
E cosi’ fecero.
La bionda alzò un braccio e scompigliò i capelli di Harry,che a sua volta la prese in braccio non ascoltando le sue lamentele di protesta.
Cominciai ad indietreggiare,sentendo le loro risate  e le lacrime salire.Ero quasi riuscita a nascondermi dietro ad un manichino quando mi scoprirono.
<< Abbey! >>Urlò Styles.Cosi’ mi feci coraggio e mi girai verso Harry,mostrando uno dei miei più finti sorrisi.
Agitai la mano,in modo di saluto,e feci per andarmene,quando in una frazione di secondo corse da me e mi afferrò i polsi.
<< Che ci fai qui? >>Chiese,dubbioso.Io sbuffai,stupida dalla idiozia della sua domanda.
<< Sono venuta a rapinare una cioccolateria,non vedi? >>Chiesi,ironicamente.
<< Cosa?!Anche io! >>Rimasi sbalordita quando capi’ che era serio,ed incominciai a ridere come una deficiente.
<< No no,tranquillo… >>Dissi,lasciando chiudere l’argomento li’.
Quando finalmente il mio corpo smise di essere scosso da fremiti,apparve la famosa ragazza.
Indossava un top non troppo scollato e dei jeans,ma nonostante tutto,ai miei occhi sembrava lo stesso una stronza.
<< Harry,ho preso le ciambelle con la glassa! >>Esordi’ entusiasmata,non notandomi.
Sai dove te le metto le ciambelle?!
Contai fino a dieci e finsi una tosse per attirare l’attenzione.
<< Oh scusami,io sono Gemma..-Disse,porgendomi antipaticamente la sua mano,sorridendomi come se fosse una cagna in calore e -…la sorella di Harry>>osservai quanto fosse sincero il suo sorriso,quanto fosse carina e aggraziata.
Cosi’ di colpo,mi parve essere una ragazza bellissima,gentile e meravigliosa.
Mi lasciai andare un sospiro di sollievo,ma non mi senti’ nessuno forse,perché appena guardai Gemma,quest’ultima mi fece l’occhiolino,dicendo labialmente “ho già capito tutto” e mi sorrise.
Reprimendo l’imbarazzo,risposi:
<< Io sono Abbey >>
 
 
 
 
 
 
 
Dopo esserci presentate e aver parlato un po’,Harry e Gemma dovettero scappare,lasciandomi di nuovo sola in mezzo a tutte quelle vetrine.
Mentre ricominciai a passeggiare,pensai a quello che mi aveva riferito Gemma.
A quanto pare lei era tornata dall’università il giorno prima,dato che era riuscita ad ottenere dei giorni di vacanza anticipati.Studiava per fare la psicologa,una carriera che mi ha sempre affascinata.
Mi parlò un po’ della sua famiglia.I signori Styles erano divorziati.Anne,la donna di casa,viveva con loro ma sul padre non mi dissero nulla.
Ricordo ancora la reazione di Harry quando chiesi dov’era loro padre.
 
<< Umh,e dov’è vostro padre attualmente? >>chiesi,cercando di non essere invadente.
Gemma ed Harry cambiarono subito espressione quando sentirono quella domanda.
Si stavano torturando la mano e sembravano agitati.Si guardavano negli occhi,come in cerca d’aiuto o di risposte.
Vedendoli cosi’ a disagio stavo quasi per scusarmi quando prontamente il riccio mi precedette.
<< Noi dovremmo andare,ora.Grazie per la chiaccherata,ci vediamo. >>Disse frettolosamente,mentre tirava per la manica la sorella che agitava la mano freneticamente come segno di saluto.
Li guardai stranita prima di incamminarmi verso un negozio carino.
 
Chissà cosa gli sarà successo.
Fra tutte le ipotesi che avevo in testa,nessuna mi sembrava alquanto corretta,cosi’ smisi di scervellarmi e mi concentrai sui molteplici capi esposti.
Cercai fra i negozi per un’altra buona mezz’oretta,finchè sfinita decisi di arrendermi.
Mi avviai verso l’uscita quando vidi dal riflesso di una vetrina una ragazza che si stava provando una bellissima gonna color pesca a vita alta con una camicia abbastanza semplice color panna.
Decisi di entrare,volendo quel completo a tutti i costi.
Cercando fra i capi trovai tutto e mi avviai verso i camerini.
Guardandomi allo specchio mi meravigliai,quel abbigliamento non molto vistoso erra tremendamente bello.
Ormai convinta di comprare quei capi,girai il negozio in cerca di accessori.
Presi delle scarpe che si accoppiavano al colore della camicia ed anche un maglione poco piu’ chiaro della gonna.
Soddisfatta pagai il tutto e ritornai a casa.
Iniziai a prepararmi molto accuratamente,volevo essere perfetta.O almeno avvicinarmi.
Perché era questo quello che mia madre si aspettava.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quando finalmente finii di truccarmi,ero pronta.
Mi guardai allo specchio.
I capelli cadevano dolcemente sulle mie spalle,dandomi un’aria piu’ graziosa con quei boccoli che avevo formato con la piastra.I miei occhi verdi erano risaltati dal mascara,e le mie labbra erano state rese piu’ seducenti con del rossetto color fragola/pesca.Sopra il fondotinta avevo applicato del phard color rosa candido chiaro per risaltare il mio completo che mi fasciava perfettamente il corpo.
Ero orgogliosa del mio lavoro.
Sorrisi felice e presi il mio cellulare,che aveva iniziato a suonare.
“Pronto?”
Nessuno mi rispose ma sentii solo dei singhiozzi in sottofondo,cosi’ riguardai il display del telefono notando solo in quel momento che il mittente era Coleen.
“Coleen?Che succede?”Chiesi iniziando a preoccuparmi.
Vieni,ti prego.”Rispose sussurrando e chiudendo di fretta la chiamata.
Dannazione.















Hei babes!
Allora,non sono profondamente dispiaciuta dell'immenso ritardo perchè nel capitolo precedente non ho avuto nessuna recensione.
Dico,non lamentatevi se io vi avverto che aggiorno solo a 5 recensioni.
Nonostante questo,finalmente mi è tornata l'ispirazione.
Ho un sacco di idee per la testa,come per esempio che dopo questa FF ci sarà un sequel.
AWWWWWWW!
Ringrazio tutte voi per seguirmi ancora e giuro che aggiornerò al piu' presto.
Il prossimo capitolo sarà piuttosto,anzi tremendamente drammatico.Anche se esagero,ma vabbè preparativi.Non sarà tutto rose e fiori come in questo.

Con questo vi saluto.
Baci xx


 
 

 
 
                     

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Capitolo 13
*** Importante! ***


Allora. Ho deciso di cancellare la storia. Per molti motivi.Per esempio che nessuno la calcola piú,anche perché ho in mente un'altra storia e non voglio perdere tempo in cose da cui non traggo profitti. Quindi,mi dispiace di starla lasciando a metá,ma il mio impegno non é stato ripagato. Finisce qua. Mi dispiace per le poche ragazze a cui interessava veramente questa FanFiction

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