Il Segreto

di Danytav86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I capitolo ***
Capitolo 2: *** II capitolo ***
Capitolo 3: *** III capitolo ***
Capitolo 4: *** IV capitolo ***



Capitolo 1
*** I capitolo ***


I capitolo
Siamo nel villaggio di Konoha, qui vivono molti giovani ninja e shinobi, pronti a tutto, pur difendere il loro villaggio. Io sono una shinobi esperta, oltre a essere un Anbu, sono anche un ninja medico. Il mio nome è Carole e appartengo al clan Uchiha, come tutti i ninja del clan, anche'io ho lo Sharingan. Il mio elemento è il fuco, ma ora ho anche imparato a usare il fulmine. Anche se faccio parte del clan Uchiha, purtroppo, a causa di un’antica guerra, noi ninja Uchiha siamo rimasti in pochi. Uno di noi, è stato considerato un traditore del villaggio di Konoha, il suo nome è Sasuke Uchiha. Egli aveva anche un fratello maggiore, che ora è morto, il suo nome era Itachi Uchiha. Io conoscevo entrambi i ragazzi e gli volevo molto bene. Quando ho saputo del loro tradimento, prima quello di Itachi e poi quello di Sasuke, mi si è spezzato il cuore. Non avrei mai immaginato che qualcuno, a cui tenevo più della mia stessa vita, potesse tradirci. Il Quinto Hokage mi ha assegnato la missione di riportare al villaggio Sasuke, dove sarà punito per il suo tradimento, ma oltre a questa missione mi devo occupare e fermare, insieme ai ninja del villaggio e quelli alleati delle cinque nazioni, della Quarta guerra ninja creata da un altro traditore del clan Uchiha, Tobi, meglio conosciuto con il nome di Madara Uchiha. All’inizio non avevo capito lo scopo della mia prima missione, quella di riportare al villaggio Sasuke, ma ora lo so “E’ il compito di un Uchiha di fermare e, se necessario, di eliminare altri membri dello stesso clan, considerati traditori, per evitare altre rivolte, che potrebbero creare gravi problemi a Konoha”.  Io sono pienamente consapevole del mio obiettivo e, lo porterò a termine a qualsiasi costo, così potrò riscattare il nome degli Uchiha. Mi stavo dirigendo verso il palazzo dell' Hokage, per riferirgli delle informazioni, in mio possesso, riguardanti Sasuke Uchiha. A un certo punto la mia strada viene sbarrata da un ragazzo, il suo nome è Naruto Uzumaki, io conosco bene questo adolescente. Mi fermai davanti a lui e immobile lo guardai, lui non poteva riconoscermi perché indossavo la maschera di Anbu, feci finta di non conoscerlo, poi gli dissi:
< Ragazzino chi sei? Togliti dalla mia strada! >
Lui mi rispose:
< Tu sei un Anbu e hai il compito di riferire all’Hokage, informazioni sulle missioni speciali, come quella di Sasuke. Il mio nome è Naruto Uzumaki e sono qui per non farti passare! > Io, sempre con indifferenza e naturalezza, gli dissi:
< Esatto sono un Anbu, e mi ricordo di te, che cosa vuoi? >
Lui mi rispose:

Ed io:
< Si. Però non capisco che cosa vuoi da me? >
Lui con determinazione mi disse:
< Poiché mi conosci, sai che io non permetterò a nessun altro di cercare o fermare Sasuke, al posto mio! >
Io sempre con indifferenza e freddezza gli dissi:
< Naruto sappi che non m’interessa ciò che dici. Ora lasciami passare devo andare dall’Hokage >.
Lui rimase sorpreso dalle mie parole, io lo superai e ricominciai a dirigermi verso il palazzo dell’Hokage. Naruto gridò:
< No, fermati! > e mi tirò un kunai, io lo schivai e mi girai verso di lui, poi dissi:
< Senti Naruto, non provare più a intralciarmi o te la farò pagare!> . Dopo aver detto ciò gli tirai un jutsu di fuoco, lo colpì e lo scaraventai su un prato. Me ne stavo andando, quando lui si rialzò e, gridando, mi disse:
< Fermati! Io non mi arrenderò mai! > Stufa della sua insistenza, presi una decisione, ossia quella di dargli una lezione. Andai da lui e dissi:
< D’accordo Naruto, è ora di darti una bella lezione. Così imparerai a farti gli affari tuoi e a non intralciare, mai più, gli altri>.
Naruto con aria minacciosa mi disse:
< Non mi fai paura! Sai mi sembra strano che noi due ci conosciamo, poiché io evito di avere a che fare con delle persone fredde come te! > allora io aggiunsi:
< Invece si … Ora ti mostrerò anche il mio viso! > Così, mi tolsi la maschera di Anbu, lui mi guardò e rimase stupito dal mio volto, poi mi disse:
< Non ci credo. Tu sei la signorina Carole Uchiha, l’amica e allieva del maestro Kakashi. Perché sei cambiata così tanto. Che ti è successo? Tu non eri così, io me lo ricordo >. Io gli risposi:
< Già sono proprio io. Naruto devi capire, che quando una persona viene ferita nel profondo del cuore, da qualcuno a cui aveva riposto la massima fiducia, può cambiare … >
Naruto sempre sorpreso, ma anche con determinazione, disse:
< Non è vero! Una persona può, se ne ha la volontà, rimanere anche se stessa e continuare ad avere fiducia nel prossimo! >
Io dopo un breve silenzio e con irritazione dissi:
< Smettila di dire sciocchezze! Naruto tu non puoi capirmi e non mi capirai mai! Sasuke deve essere fermato e punito, per il suo tradimento. Sappi che io non intendo lasciarlo libero, di continuare la sua vendetta! >
Naruto, rimase sconvolto dalle mie parole e gridò:
< Come puoi parlare così! Lui è un ninja di Konoha e appartiene al tuo stesso clan. Lui è un tuo compagno e anche il mio più caro amico! > Io furibonda e con gli occhi lucidi gridai:
< Naruto, smettila di credere in Sasuke! Lui non tornerà mai a essere un ninja di Konoha e non sarà più un tuo amico! > Naruto rimase un attimo in silenzio a osservarmi, poi con dispiacere e rabbia, disse:
< Basta! Non ti permetterò di raggiungere Sasuke ed eliminarlo! Lui sarà di nuovo il mio migliore amico, perché tra noi c’è un legame indissolubile, che niente e nessuno potrà mai separare! > Detto ciò, Naruto si scagliò contro di me e iniziò il nostro scontro. Questa battaglia durò poco, poiché io ero più forte di lui. Quando stavo per dargli il colpo finale, intervenne Kakashi. Io ne rimasi sorpresa e Naruto disse:
< Maestro Kakashi … > io, con rabbia lo guardai e dissi:
< Kakashi, che ci fai qui e perché ti sei intromesso? > Lui mi guardò e disse:
< Carole che ti è successo? Sei cambiata. Io ti conosco, sia come allieva e sia come amica. Io so che non eri una persona così crudele, eri una ragazza dolce e sensibile, che amava e rispettava, tutti i ninja del villaggio >.
Io lo guardai e dissi:
< Ascolta Kakashi, se una persona riceve una profonda ferita, sia nel cuore e sia nell’anima, cambia… >
Lui disse:
< lo so, la tua ferita è molto profonda, ma devi avere la forza di reagire! >
Io gli risposi:
< Kakashi, io ho provato a reagire, ma è stato tutto inutile e non è servito a niente. Quindi, ho deciso di cambiare il mio carattere e di diventare, una persona fredda e diffidente nei confronti degli altri, per evitare altre profonde delusioni > Kakashi rimase immobile e in silenzio, invece Naruto rimase scioccato dal mio discorso, poi disse:
< Non è giusto che una persona dolce e sensibile come te, sia cambiata in questo modo … >
Io gli risposi:
< Forse hai ragione … ma ormai è troppo tardi. Ora Naruto e Kakashi, vi saluto >. Poi mi rimisi la maschera e sparì nel nulla. Naruto rimase a terra, sconvolto e Kakashi era a fianco a lui, in piedi, in silenzio. Naruto disse:
< Maestro Kakashi, non è giusto … Che cosa possiamo fare? >
Kakashi, con tristezza, gli rispose:
< Penso niente, Naruto. L’unica cosa da fare ora è continuare a rimanere fedeli al nostro, anzi al tuo, credo ninja >, Naruto si rattristò. Da un'altra parte Tobi e Kabuto (ex allievo del maestro Orochimaru) avevano dato inizio al loro piano, per vincere la Quarta guerra Ninja. Sasuke era in un altro luogo, a riflettere sul suo ultimo incontro con Naruto. Torniamo al villaggio di Konoha. Io dopo l’incontro con Naruto e Kakashi ero andata dal Quinto Hokage, Tsunade, per riferirgli le mie informazioni su Sasuke. Lei mi disse:
< Bene Carole, recati sul luogo dove dovrebbe essere Sasuke, riportalo al villaggio e se sarà necessario, usa anche la forza! > io gli risposi:
< Si. Ai suoi ordini Hokage! > Insieme con altri Anbu, partì per raggiungere Sasuke. Naruto, Sakura e Kakashi si accorsero di noi, Naruto decise di seguirci, di conseguenza lo fecero anche Sakura e Kakashi. Dopo parecchio tempo, noi Anbu arrivammo in un luogo pieno di rovine, con un lago e lì da qualche parte doveva esserci Sasuke. Io e gli altri Anbu decidemmo di separarci per cercarlo, Naruto e gli altri ci seguivano a distanza. Cominciarono le ricerche e dopo parecchio tempo, vidi Sasuke, era seduto su una rupe. A tutta velocità, mi diressi da lui e senza esitare, nemmeno un attimo, lo attaccai con il mio jutsu, “ la palla di fuoco suprema”. Sasuke se ne accorse e riuscì a evitarla, mi guardò, rimanendo sorpreso dall’attacco che gli avevo lanciato. Lo raggiunsi e mi fermai davanti a lui in silenzio, Sasuke continuò a guardarmi poi mi disse:
< Tu sei uno shinobi di Konoha, però quel jutsu, io lo conosco … >
Io gli risposi:
< Cerco che lo conosci, appartiene al tuo clan … > Lui continuò:
< Se quel jutsu appartiene al mio clan, vuol dire che tu … >
Ed io:
< Si, esatto. Io appartengo al tuo stesso clan. Il clan Uchiha >
Sasuke rimase in silenzio, io aggiunsi:
< Bene Sasuke, preparati alla tua fine! Ti riporterò a Konoha, anche con la forza se sarà necessario e lì sarai punito per il tuo tradimento >.  Sasuke disse:
< Che cosa credi di fare? Non pensare che io mi faccia sconfiggere da te! Non m’importa se appartieni al mio stesso clan, se mi attaccherai, io non esiterò a risponderti! > Io aggiunsi:
< Per me va bene! >
Cominciò lo scontro, sotto gli occhi increduli di Naruto, che durò parecchio tempo. Io e Sasuke eravamo allo stesso livello di forza e potenza. Sasuke ormai stremato, decise di usare con lo Sharingan, il jutsu più potente, il Su sanò. Io rimasi sorpresa da quel jutsu però, anche se con fatica, riuscì a schivare tutti i suoi attacchi. Sasuke si stancò e il Su sanò  sparì, stavo per dargli il colpo finale, ma la ruppe dove eravamo si ruppe, entrambi cademmo in acqua, poi ci rialzammo. Sasuke era stremato, io ne stavo per approfittare, ma Naruto gridò:
< Signorina Carole, si fermi! > Io mi girai, Naruto mi diede una spinta e mi fece cadere la maschera di Anbu, io mi ripresi e lo guardai, poi notai che Sasuke mi stava fissando con  stupore e disse:
< Tu sei Carole Uchiha, l’amica e la compagna, che era nel team di mio fratello Itachi … > Io gli risposi:
< Esatto, tu ora verrai con me! > Sasuke rispose:
< Puoi scordartelo! Mille Falchi! > ed io:
< D’accordo, ti costringerò con la forza! Mille Falchi! >
Stavamo per scontrarci, ma Naruto intervenne e mandò contro di me dei cloni, che mi bloccarono, poi lui usò il Rasengan contro Sasuke. Lo scontro fu tremendo, i due ragazzi si fermarono e Naruto disse:
< Sasuke, tu sai come finirà il nostro scontro … > e lui disse:
< Si, che io ti ucciderò > e Naruto disse:
< No, cadremmo entrambi, perché io non ti lascerò morire da solo > Sasuke aggiunse:
< Naruto, si può sapere perché continui a seguirmi e a cercare di salvarmi? >
 Naruto rispose:
< Sasuke, io continuo su questa strada, perché il nostro legame è indissolubile e tu sei il mio migliore amico! >
Sasuke rimase immobile e stupito da quelle parole, Kakashi e Sakura li osservavano e lo stessi feci io. Mi ero stufata di quella situazione, allora intervenni e dissi:
< Sciocchezze! Sasuke non tornerà mai a essere quello di un tempo, rassegnati Naruto. Ora tutti e tre toglietivi di mezzo, lasciatemi portare a termine la missione che mi è stata affidata! Sparite, inutili copie! > Con rabbia, riuscì a liberarmi dei cloni di Naruto ed essi sparirono. Tutti rimasero immobili, poi Naruto disse:
< Ti ho già detto di starne fuori, non ti permetterò di uccidere Sasuke! > Kakashi, Sakura e perfino Sasuke, rimasero pietrificati da quelle parole. Io lo guardai e dissi:
< Ti vuoi intromettere di nuovo? D’accordo fatti avanti, sono pronta a darti un'altra bella lezione! >
La situazione stava peggiorando, Kakashi non sapeva che fare, ad un certo punto sentimmo una voce vicino a Sasuke, che disse:
< Accidenti che brutta situazione … > guardammo verso quella voce e ci accorgemmo, che a fianco a Sasuke, si stava aprendo un vortice circolare, dalla quale ne uscì Tobi. Rimanemmo tutti sorpresi dalla sua presenza, io furibonda dissi:
< Eccoti maledetto traditore del clan Uchiha. Madara la pagherai!>. Gli scagliai contro un jutsu di fulmine combinato con il fulmine, ma lui lo schivò con facilità, poi disse:
< Guarda un altro membro del mio clan … Calmati signorina e dimmi il tuo nome >. Io sempre con rabbia gli risposi:
< Certo che te lo dico, così ti ricorderai di chi metterà fine alla tua esistenza! Il mio nome è Carole Uchiha! > Kakashi, Naruto e Sakura non credevano alle loro orecchie, mentre Sasuke ne rimase sorpreso. Tobi disse:
< Carole Uchiha, interessante. Mia cara risparmia le tue forze, per affrontarmi nella Quarta grande guerra, che si terrà a breve! > ed io gli dissi:
< Contaci e allora ti eliminerò definitivamente dalla faccia della Terra! > Tobi rise, poi rivolgendosi a Sasuke disse:
< Ora andiamo via Sasuke … > e gli mise la mano sulla spalla, mentre stava per svanire, Sasuke guardò Naruto che gli sorrise, lui fece lo stesso, poi guardò me e svanì insieme a Madara.

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Capitolo 2
*** II capitolo ***


Tutti quanti rimanemmo lì, immobili. Dopo un po’ io fui raggiunta dagli altri Anbu, che mi chiesero com’era andata la missione, io gli risposi che era fallita e che dovevamo tornare al villaggio a fare rapporto al  Quinto Hokage. Mentre stavamo andando via, Naruto rivolgendosi a me, a Sakura e a Kakashi disse:
< D'ora in poi, mi occuperò io di Sasuke, lasciatelo a me. Chiederò la stessa cosa anche all’Hokage Tsunade, così, se lei accetterà, nessuno di voi dovrà più intromettersi! > Io lo guardai e dissi:
< Fai come vuoi, a me non interessa … > Lui rimase incredulo dalla mia risposta, poi guardò Kakashi e Sakura, che acconsentirono alla sua richiesta, ripartimmo per il villaggio di Konoha. In un altro luogo c’erano Tobi e Sasuke, quest’ultimo, con determinazione, disse:
< Madara voglio che tu m’impianti gli occhi di mio fratello, così la prossima volta che incontrerò Naruto lo eliminerò definitivamente > Tobi disse:
< Va bene Sasuke, lo farò. Però, ho l’impressione che ci sia qualcos’altro che ti tormenta, vero? > Lui, tremante dal nervosismo, disse:
< No, non c’è nient’altro … > Tobi aggiunse:
< Sasuke non mentirmi, io ti conosco e so anche qual è il tuo problema. Ciò che ti preoccupa è quella ragazza del clan Uchiha, Carole. Non devi preoccuparti di lei mi occuperò io … >
Sasuke lo guardò con sospetto, poi insieme a Tobi andarono nel luogo, dove si terrà l’operazione. Intanto, noi altri, eravamo tornati al villaggio e andammo dall’Hokage a fargli rapporto. Lì come aveva detto, Naruto gli fece la sua richiesta e dopo un po’ di esitazione l’Hokage accettò. Io rimasi scioccata da quella soluzione e dissi:
< Che cosa dite Hokage? Non può permettere a un ragazzino, inesperto, di occuparsi di Sasuke Uchiha, è un suicidio! > l’Hokage disse:
< Carole, questa è la mia decisione e tu non puoi, anzi, non devi interferire. Lo so che per te è una questione personale, ma è meglio così >. Per quanto ero furiosa, cominciai a tremare dalla rabbia. Intervenne Kakashi, che si mise davanti a me e con una mano mi afferrò un braccio, poi disse:
< Carole ascolta, Naruto non sarà da solo in questa missione, perché lo aiuterò anch’io. Tu devi solo calmarti e avere fiducia in noi >. Io lo guardai con disprezzo e dissi:
< Kakashi lasciami andare, io non mi fiderò più di nessuno e continuerò con le mie idee. Non interverrò perché è un ordine dell’Hokage, ma sappi che io non avrò più voglia di avere a che fare, né con te, né con Naruto, né con chiunque prenderà le difese di Sasuke! > Detto ciò scostai, con forza, il braccio dalla presa di Kakashi. Salutai il Quinto Hokage e andai via. Kakashi rimase scosso dal mio comportamento e si rattristò. Naruto, l’Hokage e Sakura se ne accorsero ed erano dispiaciuti per questa situazione, orribile, che si era creata. Naruto si voltò verso Kakashi e disse:
< Maestro Kakashi … > e lui rivolgendosi ai due ragazzi, disse:
< Naruto e Sakura, è ora che torniate a casa. Poi domani ci metteremo d’accordo su ciò che dovremo fare, ora andate! > Naruto esitò, ma poi Sakura disse:
< Va bene maestro Kakashi. Forza Naruto andiamo via! > Naruto la guardò, poi si voltò verso l’Hokage che lo fissava con serietà, allora Naruto capì e accettò di andare via con Sakura. Nella stanza erano rimasti solo l’Hokage Tsunade e Kakashi. Il Quinto Hokage rivolgendosi a Kakashi disse:
< Kakashi mi dispiace per quello che è successo, però … > e lui:
< Lo so. Grazie Hokage. Io cercherò di reagire e inoltre proverò a far tornare Carole quella di prima, la ragazza e l’allieva dolce e sensibile, che conoscevo e a cui mi ero affezionato >. L’Hokage Tsunade gli sorrise, poi disse:
< Va bene … spero che tu ci riesca >. Kakashi la ringraziò di nuovo, poi la salutò e andò via. Fuori dal palazzo, c’erano Naruto e Sakura, mentre camminavano, lui disse:
< Sakura, hai visto come stava il maestro Kakashi? Era sconvolto e noi non possiamo fare niente per lui, che rabbia! > Sakura disse:
< Lo so Naruto, ma ora calmati. Però, sono sicura che il maestro Kakashi troverà una soluzione e farà tornare la signorina Carole come era prima! > Naruto rispose:
< Ne sei davvero sicura, Sakura? > e lei sorridendo disse:
< Si, perché l’affetto che si prova per una persona è più forte di qualsiasi ostacolo! > mentre diceva questo Sakura pensava a Sasuke. Allora Naruto si riprese e disse:
< Hai ragione Sakura, perché l’affetto che il maestro Kakashi prova per la signorina Carole è forte e sincero. Tra loro si è creato un legame indissolubile, come quello che lega me a Sasuke e niente e nessuno potrà spezzarlo! > Sakura sorrise, poi dopo un po’ ognuno tornò a casa propria. Intanto io ero ritornata a casa, ero sconvolta da tutto ciò che era successo. Io non vorrei uccidere Sasuke, ma il tradimento verso il nostro clan è stato troppo grave. Non solo ho perso due persone a cui volevo bene, ma devo anche affrontare, questo fardello troppo pesante per me, l’eliminazione di Sasuke. Riuscirò a riprendermi e a farcela? Non lo so … cominciai a piangere, interrottamente. Mentre ero in camera, mi accorsi che un chakra potente mi aveva seguito, andai verso questo potere e vidi Kakashi. Con gli occhi rossi e gonfi, gli dissi:
< Kakashi che ci fai qui? Vattene via! Non voglio più vederti! > Kakashi mi guardò con, tristezza, poi disse:
< Carole, non dire così. Lo so che stai soffrendo molto, lo stesso anch’io, infondo Sasuke è stato un mio allievo e a fatto parte del mio team per molto tempo. Io mi sono affezionato sia a lui, sia a Naruto, sia a Sakura e a tutti gli allievi che ho avuto, compresa te. Per questo voglio aiutarti! > Io con freddezza gli dissi:
< Kakashi, smettila di dire sciocchezze! Tu non puoi aiutarmi, anzi, sono io che non voglio il tuo aiuto e adesso vai via! > Mi girai e gli diedi le spalle, Kakashi mi prese entrambe le mani e disse:
< No, non me ne vado! Questa volta resto! Non commetterò lo stesso errore che ho fatto con Sasuke. Ti aiuterò a tutti i costi, ti farò tornare quella di prima e siccome mi sono affezionato anche a te, non ti lascerò più da sola! > Io rimasi stupita da quelle parole, Kakashi mi lasciò le mani, io ricominciai a piangere e dissi:
< Ti prego, vai via! > agitai le braccia, per allontanarlo da me, ma lui me le fermò mi guardò e disse:
< No, resterà con te … Ora basta, fidati di me. Non ti abbandonerò e ti aiuterò a portare questo pesante fardello >. Io, sempre con le lacrime agli occhi, mi fermai e mi appoggiai al suo petto, lui mi strinse a se ed io piansi per molto tempo. Riuscì a calmarmi e dopo aver smesso di piangere dissi:
< Kakashi, perdonami per come mi sono comportata, ma tu mi capisci, il dolore per la perdita di due persone a me care, è troppo profondo e fa soffrire > allora lui mi disse:
< Si, ti capisco. Però Sasuke non è morto, ha solo bisogno di un aiuto, come ne avevi bisogno tu! > ed io:
< Si, ma anche se lui non se ne è reso ancora conto, il suo aiuto ce l’ha. Il suo nome è Naruto Uzumaki ed è il suo migliore amico, che per niente al mondo abbandonerà Sasuke, nell’oscurità! > Kakashi, era d’accordo con me e mi sorrise. Io aggiunsi:
< Ora devo chiedere scusa anche a Naruto, puoi portarmi da lui? > Kakashi acconsentì e insieme andammo a casa di Naruto. All’inizio lui era sorpreso di vederci, poi ci fece accomodare in casa. Lo guardai con dispiacere e gli dissi:
< Naruto, sono qui per chiederti scusa dal profondo del mio cuore, per come ti ho trattato. Però, il dolore era troppo forte e mi ha reso una persona spregevole. Scusami … > Naruto sorrise e disse:
< Non importa, io conosco il dolore e so come ci si sente. L’importante è che tu sei tornata quella di prima, la ragazza che ho conosciuto, quando ero con il maestro Kakashi > Io dissi:
< Ti ringrazio … Naruto posso chiederti un favore? > e lui:
< Certo! > Io lo guardai e dissi:
< Bene, accetto la soluzione che tu e l’Hokage avete deciso. Quindi,ti chiedo, Naruto Uzumaki, riporta a casa mio fratello, Sasuke Uchiha! >
Naruto e Kakashi rimasero sconcertati dalla mia richiesta, allora Kakashi disse:
< Come tuo fratello? Carole vuoi dire che tu e Sasuke siete fratello e sorella? > ed io:
< Si. Ero anche la sorella d’Itachi >. Naruto, sempre più scosso, disse:
< Tuo fratello? Come'è possibile, Sasuke non … > ed io aggiunsi:
< Ora vi spiego tutto … Ventisette anni fa, nella famiglia Uchiha nacque una femmina, poi dopo qualche anno, nacquero due maschi. Io, Sasuke e Itachi eravamo molto uniti, non ci separavamo mai, ci allenavamo sempre. Io e Itachi, insieme a altri ninja formammo un team e cominciammo le nostre missioni. Io e Itachi riuscimmo anche a entrare nei membri speciali del villaggio. Io, poi diventai un Anbu e un ninja medico. I nostri impegni erano tanti, ma io e Itachi  continuavamo a occuparci di Sasuke ed eravamo sempre tutti e tre uniti. Però, come sapete, all’interno del nostro clan c’erano delle rivolte, purtroppo comandate da mio padre. Gli anziani del villaggio, ordinarono a Itachi, capo, dopo mio padre, dei membri speciali del villaggio di Konoha, di eliminare queste rivolte e i suoi traditori. Itachi con il dolore nel cuore, non aveva il potere rifiutare, così sterminò tutti i membri del clan Uchiha, compresi mamma e papà, per il bene del villaggio e dell’Hokage. Però, Itachi non riuscì nel suo compito fino in fondo, infatti risparmiò me e Sasuke, perché per lui noi due eravamo più importanti di qualsiasi cosa … > Naruto e Kakashi, rimasero in silenzio e scioccati ad ascoltare, io continuai:
< Io ero troppo sconvolta per raccontare la verità a Sasuke, così decisi di lasciarlo da solo, ma lo osservavo crescere e maturare, attraverso la mia maschera di Anbu … > Naruto aggiunse:
< Quindi, non hai mai detto a Sasuke chi eri veramente? > ed io:
< Esatto … solo io, Itachi e gli Hokage, ora anche l’Hokage Tsunade, sapevamo la verità >. Naruto disse:
< Perché solo voi? > Io continuai:
< Perché non volevamo che qualcun altro, compreso Sasuke, soffrisse per questo dolore immenso >. Kakashi aggiunse:
< Carole dovevi dirmelo, così ti avrei aiutato! > ed io:
< No Kakashi, io e tutti gli Hokage avevamo deciso così >. Naruto disse:
< Capisco … ma tu eri disposta anche a uccidere tuo fratello! > ed io:
< lo so … ma il dolore, a causa di tutto quello che mi era successo, compreso, la morte di Itachi e il tradimento di Sasuke, mi aveva offuscato la mente. Io vorrei solo che il clan Uchiha, tornasse al suo splendore e sono disposta a tutto pur di realizzare questo sogno! > Kakashi mi guardò e disse:
< Sono sicuro che ce la farai. Però, ora tutti noi dobbiamo occuparci, di Tobi e della Quarta guerra ninja, che sta realizzando >. Io e acconsentimmo, poi dissi:
Naruto rifiutò, ma io e Kakashi lo attaccammo per stordirlo, Naruto perse i sensi.  Lo trasportammo dall’Hokage, le raccontammo tutto e lei ordinò a un gruppo di ninja, capitanati dal maestro Iruka, di portarlo sull’isola. Loro partirono insieme a Naruto e raggiunsero Killer Bee. Intanto io, Kakashi e Sakura, insieme a altri ninja ci dividemmo in squadre e rispondemmo all’attacco di Tobi e Kabuto. Iniziò la Quarta guerra ninja, contro le quattro nazioni alleate. Io e Sakura capitammo nella stessa squadra, quella dei ninja medici, che hanno il compito di soccorrere i feriti. Invece Kakashi era in un'altra squadra, che teneva sotto controllo la situazione. Sakura mi fissava con insistenza, allora le dissi:
< Sakura che hai? Sicuramente ti domanderai del perché sono qui? > Lei acconsentì, così gli dissi:
< Ascolta Sakura, grazie a Kakashi non sono più una persona fredda, insensibile e spietata. Ora voglio solo, salvare e proteggere, il mio villaggio e i miei compagni >. Sakura sorrise, poi decisi di raccontare anche a lei, tutta la verità sulla mia famiglia. Sakura rimase senza parole, poi io aggiunsi:
< Hai capito ora, del perché del mio comportamento e del dolore che provo … > Lei disse:
< Si, ora ho capito. Però, sono sicura che Sasuke tornerà al villaggio e tutto si risolverà per il meglio! > Io la guardai e le sorrisi. Lei mi guardava dubbiosa, allora le dissi:
< Sakura, io so il perché tu sei tanto sicura del ritorno di Sasuke. Tu sei innamorata di lui e lo sei da sempre, quindi ai piena fiducia in Sasuke e continui a sperare nel suo pentimento! > Sakura arrossì, poi si rattristò e allora io dissi:
< Non preoccuparti Sakura, andrà tutto bene. Riusciremo a salvare Sasuke dall’oscurità e ce la faremo grazie all’aiuto di Naruto, che è l’unico che può far breccia nel cuore di Sasuke >. Sakura sorrise ed entrambe tornammo a lavoro. In un altro luogo, lontano da tutto e tutti, c’erano Killer Bee e Naruto che si stavano allenando. Naruto non vedeva l’ora di scendere in battaglia, ma Killer Bee riuscì a frenare la sua voglia di combattere e gli volle insegnare a controllare il potere, della volpe a nove code. Naruto ce la mise tutta per farcela e diventare forte, dopo vari allenamenti ci riuscì e volle partire subito per raggiungere il campo di battaglia, Killer Bee lo seguì. Iruka e gli altri shinobi cercarono di fermarli, ma la voglia di Naruto di raggiungere i suoi compagni e distruggere definitivamente Tobi, era troppo forte. Allora Iruka decise di lasciarlo andare. Intanto io, Sakura e Kakashi, scoprimmo, tramite informazioni giunte dal villaggio, che Kabuto aiutava Madara, grazie al jutsu proibito della resurrezione impura. Questo jutsu, ha la capacità di riportare in vita, qualsiasi persona defunta. Rimanemmo scioccati da tale informazione, infatti, nell’ambito della guerra abbiamo dovuto affrontare, anche dei ninja importanti, che avevano lasciato un segno, sia nella storia e sia nella nostra vita. In qualche modo riuscimmo ad affrontarne e sconfiggerne la maggior parte. Però, ce n’erano tanti altri, compresi i vecchi maestri del villaggio di Konoha e alcuni membri dell’Akatsuki. Si era creata una situazione veramente critica, chissà se riusciremo a resistere, di certo non ci arrenderemo. Nella guerra sia noi, sia Madara e sia Kabuto, avevamo perso parecchi alleati, anche importanti. Nonostante tutto, Madara non voleva arrendersi e lo stesso facemmo noi. La guerra continuò, io e Sakura lasciammo la cura dei feriti ad altri ninja medici, compresa Shizune, l’aiutante del Quinto Hokage, perché io e lei dovevamo andare ad aiutare Kakashi e la sua squadra, che erano in difficoltà. Li raggiungemmo e ci trovammo davanti Tobi, alias Madara Uchiha, tutti noi arrivammo alla conclusione, che sarebbe stata una dura e difficile battaglia. Cominciammo a combattere, sul campo di battaglia c’erano tanti jutsu potenti e differenti. Dopo un po’ di tempo, riuscimmo a mettere in difficoltà Madara, ferendolo parecchio, però lui era sempre un passo davanti a noi. Nonostante tutti i nostri sforzi, Madara era imbattibile, noi eravamo tutti feriti gravemente e stanchi, mentre lui no. Madara stava per darci il colpo di grazia, ma prima ci guardò e poi disse:
< Siete veramente forti, ma io lo sono più di voi. Persino il grande Kakashi, con il suo Sharingan, non riesce a contrastarmi, vuol dire che lo eliminerò per primo! > Madara gli scagliò contro un jutsu, ma io mi misi davanti a Kakashi e con l’aiuto del mio Sharingan, riuscì a fermare l’attacco. Però, poi caddi a terra, in ginocchio e stremata. Sakura corse, velocemente, da me e Kakashi mi guardava preoccupato. Sakura si avvicinò a me e disse:
< Signorina Carole, state bene? > ed io, anche se sofferente, le risposi di sì. Sakura sorrise e poi Kakashi mi disse:
< Carole grazie, ma sei sicura di stare bene? > io acconsentì e Kakashi si riprese, poi Tobi disse:
< Complimenti ragazzina, sei riuscita a fermare il mio attacco! Avrei dovuto immaginarlo, in fondo sei un Uchiha come me > Io con rabbia gli dissi:
< Taci, tu non sei degno di nominare il clan Uchiha! Tu sei solo un traditore che ha infangato il nome del mio clan! > Sakura e Kakashi rimasero ammutoliti dalle mie parole. Tobi aggiunse:
< Ah, ah, ah … Hai davvero un bel coraggio a parlarmi così! Ti ricordo che io sono Uchiha Madara, il fondatore del villaggio di Konoha, insieme al Primo Hokage, Hashirame Senjiu >.  Io sempre con rabbia dissi:
< No, ti sbagli! L’Uchiha Madara, che tutti noi conoscevamo, non avrebbe mai cercato di distruggere il proprio villaggio e le altre nazioni, rubando i nove Bijuu e crearne uno mostruoso! > Allora Tobi disse:
< Ti ricordi, anzi, sicuramente te l’hanno raccontato, che io combattei contro il Primo Hokage, una guerra devastante … > Ed io dissi:
< Si, lo so. Però, io sono sempre più convinta, che tu non sei il vero Uchiha Madara, ma solo un impostore che ha preso il suo nome! > Lui disse:
< Potresti, anche avere ragione, ma una cosa te la confermo … io sono un Uchiha proprio come te! > Detto ciò, sul campo di battaglia si creò un'atmosfera gelida.
 
 

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Capitolo 3
*** III capitolo ***


Io e gli altri eravamo sempre sul campo di battaglia, contro Tobi, dopo un po’ di silenzio mi alzai e dissi:
< Ora basta con queste sciocchezze! Tu sei un membro dell’Akatsuki e devi essere fermato, non ti permetterò di portare a termine il tuo progetto malvagio > Raccolsi le forze, che avevo recuperato e con il mio chakra, creai uno jutsu potentissimo, composto dall’elemento fuoco e dall’elemento fulmine, lo scagliai contro Tobi che fu colpito in pieno. Lui cercò di fermarlo, ma non ci riuscì e fu ferito gravemente. Pensai di averlo sconfitto, ma nonostante la stanchezza e le gravi ferite, lui riuscì a sopravvivere. Io ero sfinita e non avevo più chakra, stavo per  cadere a terra, ma Kakashi mi prese e mi sorresse.  Sakura si avvicinò a noi, poi mi disse:
< Signorina Carole, non ha più chakra vero? Non crede di aver esagerato? > io le risposi:
< No Sakura, guarda Tobi comincia a essere stanco ed è ferito gravemente, ora voi due ne dovete approfittarne e attaccarlo > Allora, dopo che Kakashi mi aveva appoggiato a una roccia, insieme a Sakura lo attaccarono, ma lui li affrontava senza esitare e, nonostante i loro sforzi, Tobi era più forte di loro. A un certo punto, Tobi sparì nel nulla e tutti noi non sapevamo che fine avesse fatto. Dopo un po’ di tempo Tobi ricomparve vicino a me, Kakashi e Sakura rimasero sorpresi e turbati, io, priva di forze, cominciai a temere per la mia vita. Tobi sorrise e disse:
< Allora che ne dite del mio jutsu, sorpresi vero? Io ho la capacità di teletrasportarmi, dove voglio … > si girò verso di me e disse:
< Tu, sostieni che io sia un impostore e che non faccio parte del clan Uchiha … allora guarda il mio occhio destro e dimmi che cosa vedi > Io impaurita, lo feci e notai che aveva lo Sharingan al suo ultimo stadio, ne rimasi sconvolta. Kakashi e Sakura mi guardarono preoccupati, Tobi disse:
< Bene, ti sei accorta che ho lo Sharingan e che è al suo ultimo stadio, tu sai che, tale qualità innata, la possono avere solo i membri del clan Uchiha > Io rimasi sempre più sconvolta, poi dissi:
< Non è possibile, non ci credo! Allora tu sei, veramente, un membro del mio clan! > e lui aggiunse:
< Esatto … Ora preparati è giunta la tua fine > Tobi stava per colpirmi, ma, a un certo punto, qualcuno mi prese e mi salvò, allontanandomi da Tobi. Mentre, questa persona mi teneva, io la guardai, era Naruto in modalità Bijuu, io ne rimasi stupita e lo stesso, anche Sakura con Kakashi. Ci fermammo ed io gli dissi:
< Naruto che ci fai qui? > e lui:
< Eccomi signorina Carole, sono qui perché non potevo permettere che i miei compagni e il mio villaggio, combattessero questa guerra da soli>. Sakura esclamò:
< Naruto! > Kakashi, furioso, disse:
< Accidenti Naruto sei uno sciocco! Non dovevi venire qua! > Naruto lo guardò con serietà, poi intervenne un’altra voce:
< Yoh amico … yoh, yoh noi facciamo come vogliamo.  Yoh! > Tutti e tre ci girammo verso quella voce e vedemmo che era Killer Bee, il possessore dell’otto code.  Io, con demoralizzazione, dissi:
< No, anche lui è qui … > Naruto disse:
< Sì. Abbiamo deciso di partecipare, a questa guerra … > Io, aggiunsi:
< Maledizione Naruto, per la vostra sicurezza, tu e lui dovevate rimanere nascosti. Ora Tobi cercherà di catturarvi e d’impossessarsi dei vostri Bijuu! > fissai Naruto con serietà, lui mi guardò e rimase in silenzio, poi Killer Bee avvicinandosi a me, disse:
< Yoh, yoh, signorina non temere, yoh, ce la faremo yoh! > Io rimasi ammutolita a guardarlo. Tobi guardò Naruto e Killer Bee, poi disse:
< Fantastico, i due pezzi mancanti della mia collezione sono qui. Grazie, forze portanti, mi avete evitato di cercarvi e presto farete parte di me!> Naruto con rabbia, disse:
< Non ci contare, non riuscirai a prenderci e sconfiggerci tanto facilmente. Saremo noi a distruggerti! > e Tobi:
< Tu credi? E’ ora di far venire dei rinforzi … > Kakashi, dubbioso, gli disse:
< Come dei rinforzi, che intendi dire? > e lui:
< Guarda con attenzione, venite ad aiutarmi … miei compagni! > Noi tutti rimanemmo a guardare, ci accorgemmo che da dietro a Tobi, comparvero due membri dell’Akatsuki, Itachi e Nagato (alias Pain). Io non crebbi ai miei occhi, lì vicino a Tobi c’era mio fratello Itachi, io rimasi scioccata e cominciai a piangere. Naruto se ne accorse ed esclamò: < Itachi Uchiha e Nagato! > Tobi aggiunse:
< Questo è merito di Kabuto, che sta utilizzando il jutsu proibito della resurrezione impura. Grazie a lui altri membri dell’Akastuki erano stati portati in vita, ma i vostri alleati li hanno eliminati e siggillati > Naruto era pieno di rabbia e cercò di eliminare Tobi, ma Nagato e Itachi lo  colpirono, i due avevano mantenuto la loro forza di un tempo, però lui riuscì a schivare i loro attacchi e tornò vicino a noi. Tobi osservava la battaglia da lontano e intanto recuperava le forze. Itachi attaccò Naruto, mentre Nagato si scagliò contro Sakura, Kakashi e Killer Bee. Io ero priva di forze, ma non volevo restare a guardare, permettendo a Tobi di catturare Naruto. Intanto il giovane shinobi, approfittando di un minuto di distrazione d' Itachi, andò da Nagato e gridò:
< Fermati! Nagato hai dimenticato, che cosa ci dicemmo quella volta? > e lui si fermò, ma prima colpì i tre che caddero a terra, poi disse:
< Quella volta? > Nagato cominciò a ricordare … Con Naruto avevano parlato del maestro Jiraiya, della pace e della sofferenza che esisteva in questo mondo. Inoltre avevano parlato del credo ninja del ragazzo e della fiducia, che lui aveva riposto in Naruto. Io e Naruto ci accorgemmo, che queste persone, nonostante il jutsu impuro della resurrezione, avevano ancora una loro coscienza e i propri sentimenti. Mentre i tre erano, ancora feriti a terra, Naruto continuò a parlare con Nagato. Io vidi che Itachi, stava per attaccare di sorpresa Naruto, con le mie ultime forze, che ero riuscita a recuperare, mi gli misi davanti e Itachi si fermò. Naruto mi guardò con preoccupazione e gridò:
< Signorina Carole! > io sorridendo, gli dissi:
< Naruto non preoccuparti per me, come hai notato loro due hanno ancora dei sentimenti e una coscienza. Tu occupi di Nagato, io mi dedicherò a Itachi! > Naruto acconsentì. Io rivolgendomi a Itachi dissi:
< Ciao Itachi, fratello mio è bello rivederti … > Lui rimase in silenzio, io continuai:
< Sai, so tutta la verità su di te e sul nostro clan. Ho capito anche il perché non sei riuscito a eliminare, né me e né Sasuke. Sappi che non ti odio per quello che hai fatto >. Itachi rimase in silenzio, poi disse:
< Che cosa stai dicendo? Smettila io non sono più tuo fratello, togliti di mezzo o ti eliminerò > Io gli dissi:
< Ti sbagli, tu sei e sarai sempre mio fratello. Sai ho incontrato anche Sasuke … > Lui rimase stupito, io aggiunsi:
< Sai avevo intenzione di ucciderlo, perché il dolore che tu e Sasuke mi avevate lasciato, era troppo profondo e pesante d’accettare. Però, grazie a Naruto, sono riuscita a capire, che il legame che c’è tra noi tre è più forte di qualsiasi ostacolo e dolore >. Itachi rimase in silenzio, poi disse:
< Grazie a Naruto … allora ho fatto bene, quella volta ad avere fiducia in lui e a dargli il mio potere >. Io dubbiosa:
< Che cosa? > e Itachi disse:
< Si, una volta m’incontrai con lui. Volli scoprire che cosa avrebbe fatto sia per Sasuke e sia per il villaggio … Gli diedi il mio potere, perché scoprì che solo lui poteva salvare Sasuke e il mio villaggio >. Io rimasi stupita da quelle parole, poi gli dissi:
< Itachi allora tu non sei più sotto il controllo di Kabuto … > e lui mi disse:
< Esatto, ho usato l’occhio di Shisui, per sfuggire al controllo di Kabuto >. Allora io dissi:
< Capisco … Sai Itachi, non ho avuto mai la possibilità, anzi il coraggio, di dimostrarti che sei importante per me. Fratello mio, io ti voglio bene e te ne vorrò sempre, niente e nessuno potrà cambiare i miei sentimenti. Non preoccuparti, proteggerò il villaggio di Konoha e Sasuke, a qualsiasi costo >. Itachi smise di attaccarmi ed io con le lacrime agli occhi, gli sorrisi. Itachi mi disse:
< Carole, sorella mia, anch’io ti voglio bene e spero che questa situazione si risolva al più presto >. Io gli sorrisi, nuovamente, mi avvicinai a lui e lo abbracciai. Stranamente, Tobi non intervenne. Intanto, Naruto continuava a parlare con Nagato e disse:
< Nagato, ti ricordi, qual’era il nostro sogno? Non permettere a questa persona d’infrangerlo! > e lui disse:
< Il nostro sogno … Già, grazie ora ricordo. Naruto come ti dissi quella volta, affido a te il mio desiderio di pace! > Naruto acconsentì e Nagato si dissolse. Naruto ne rimase stupito. Intanto io mi ero allontanata da Itachi, lo guardai e gli sorrisi, lui mi ricambiava allo stesso modo. A un certo punto, io persi le mie ultime forze e stavo per precipitare, ma Itachi se ne accorse e mi salvò. Lo guardai e gli dissi:
< Itachi perdonami, se non sono stata una buona sorella per te e Sasuke. Non sono riuscita a impedire il vostro scontro, così facendo ti ho perso e ora sparirai da me. Come farò ad andare avanti senza di te?> Itachi dolcemente mi guardò e disse:
< No, non è vero. Non è colpa tua per ciò che è successo, tra me e Sasuke. Sappi che io starò sempre con te, ma prima di sparire devo raggiungere e incontrare una persona … > ed io:
< Una persona? Chi? > lui disse:
< Non preoccuparti, non è nessuno di pericoloso. Addio Carole, ti voglio bene e te ne vorrò sempre! > Io, sempre con le lacrime agli occhi lo guardai e gli sorrisi, lui ricambiò e dopo avermi appoggiato vicino a una roccia, andò via. Kakashi, Sakura e Killer Bee si rialzarono e insieme a Naruto mi raggiunsero. Tobi dopo essersi ripreso disse:
< Accidenti, i miei alleati sono stati sconfitti … ma non c’è problema ne ho altri > detto ciò, arrivarono al suo fianco i sette Jinchuuriki morti, il Primo Hokage, il Secondo e Il Terzo Hokage, il padre di Naruto, il Quarto Hokage, Minato Namikaze, il maestro Jiraiya. Tutti noi eravamo sconvolti da tale presenza, allora io esclamai:
< Non ci credo, non riusciremo ad affrontarli tutti sono troppo forti … > ma Naruto e Killer Bee senza esitare oltre, si scagliarono contro i Jinchuuriki e li sconfissero, poi attaccarono Tobi, lo colpirono e riuscirono a rompergli la maschera, Tobi li colpì e li rispedì da noi. Tutti e cinque guardammo quel viso, Kakashi dopo averlo osservato bene, ne rimase scioccato e disse:
< Obito? > e lui:
< Sì. Kakashi sono proprio io e sono qui per eliminarti e vendicare la morte di Rin > Io guardai Kakashi e dissi:
< Kakashi chi è questa persona? > Lui mi rispose:
< Era il mio migliore amico, che io credevo morto. Insieme con me e Rin, faceva parte del team del maestro, Minato Namikaze > Tutti noi rimanemmo sorpresi da questa rivelazione. Naruto aggiunse:
< Quindi, lei maestro Kakashi ha fatto parte del team di mio padre? > e lui:
< Si. Tuo padre mi ha insegnato molto. Era uno shinobi impeccabile! > Naruto sorrise, poi si diresse dal Quarto Hokage e dal maestro Jiraiya, per affrontarli. Intanto Kakashi, rivolgendosi a Obito, disse:
< Ti sbagli non è andata come hai detto tu, io non ho eliminato Rin! > Lui gridò:
< Smettila Kakashi non ti credo. Sappi che creerò un mondo in cui tu non ci sarai e invece Rin si! > detto ciò contro Kakashi mandò il Terzo Hokage, mentre gli altri due Hokage combattevano contro Killer Bee. Io e Sakura eravamo occupate a sconfiggere i cloni, di un altro membro dell’Akatsuki, Zetsu. Naruto cercò di far ragionare suo padre e il suo maestro, ma era tutto inutile. Allora Obito aggiunse:
< Naruto è fiato sprecato, loro non ti ascolteranno. Arrenditi così riuscirò a creare un mondo in cui tu sarai Hokage! > Naruto disse:
< Non lo farò mai, io diventerò Hokage in questo mondo e tu non esisterai più! > Intanto io e Sakura avevamo sconfitto i cloni di Zetsu, allora Obito disse:
< Bene è ora di mandare qualcuno da voi due … > Rimanemmo stupiti dalle sue parole e Obito mandò, contro di me e Sakura, Uchiha Madara, Noi due eravamo terrorizzate, Kakashi e Naruto volevano intervenire, ma i loro avversari glielo impedirono. Io e Sakura ci facemmo forza e decidemmo di affrontare il nostro avversario. In un altro luogo, Sasuke fu raggiunto da Itachi, ne rimase scioccato. Con dolcezza Itachi lo guardò e disse:
< Ciao fratellino … > e Sasuke:
< I - Itachi? Com’è possibile? > e lui:
< Lo so che può sembrare strano, ma è così. Sono tornato in vita con il jutsu proibito della resurrezione impura, che Kabuto ha imparato da Orochimaru > e Sasuke:
< Kabuto? > Itachi acconsentì. Dopo ciò, i due fratelli si abbracciarono, poi si misero uno davanti all’altro e continuarono a parlare. Dopo qualche minuto Itachi disse:
< Sasuke ascoltami, la vita di tutti i ninja e l’esistenza del villaggio di Konoha, sarà spazzato via se non faremo qualcosa … > Sasuke disse:
< Itachi a me non interessa niente, della fine del villaggio e dei suoi ninja, anzi avrei voluto distruggerlo io, ma lo lascerò fare a Madara > Itachi, scosso, disse:
< Sasuke non parlare così … Al villaggio, hai delle persone che ti vogliono bene e che sono disposte a morire per te, come ho fatto io e non me ne pento … > Sasuke rimase stupito e disse:
< Itachi, non dire sciocchezze! > Itachi seriamente lo fissò e disse:
< Sasuke guardami negli occhi e ascolta bene quello che ti dico … Al villaggio, ci sono i tuoi tre compagni di team, che non si sono mai arresi alla tua perdita e cercano in tutti i modi di ritrovarti, nonostante debbano combattere per difendere Konoha. Uno di loro non intende arrendersi, finché non tornerai al villaggio con lui. Tu sai a chi mi riferisco, vero? > Sasuke, dopo aver ripensato, al volto di Naruto, disse:
< Naruto … > e Itachi acconsentì, poi aggiunse:
< Naruto ti considera, nonostante tutto, non più solo un semplice migliore amico, ma un fratello e l’unica cosa che vuole, è riaverti con sé, perché per lui sei una persona molto importante >. Sasuke, rimase turbato da quelle parole, poi Itachi disse:
< Sasuke, c’è una’altra cosa che devi sapere … Al villaggio esiste un’altra persona, che tiene a te più della sua stessa vita e ti vuole bene>. Sasuke dubbioso rispose:
< Un’altra persona? > e Itachi:
< Tu non lo sai, ma oltre a me, hai anche una sorella maggiore! > Sasuke ne rimase stupito e disse:
< Che cosa stai dicendo Itachi? Non è possibile, io non mi ricordo di lei… > Itachi gli rispose:
< E’ normale che non te la ricordi … Dopo il mio tradimento, lei decise di sparire, perché non aveva il coraggio di dirti la verità, su quella notte, ma poi t’incontrasti con me e sai come continuò. Io la rincontrai, ci chiarimmo e decidemmo insieme di continuare a non dirti niente, ma lei ha sempre vegliato su di te, attraverso una maschera … > Sasuke rimase ancora, turbato e scioccato, poi Itachi continuò:
< Purtroppo successe un altro fatto grave, anche tu tradisti il villaggio di Konoha e sparisti nel nulla. Nostra sorella non riuscì a crederci e si disperò, ti cercò ovunque, ma di te nessuna traccia. Infine venne a sapere del nostro scontro e della mia morte … Tutto questo per lei è stato un dolore immenso e incancellabile. Così sprofondò nell’oscurità, come te, diventò una persona fredda e distaccata. In questa guerra io ho rincontrato nostra sorella e con gioia ho scoperto, che è tornata la ragazza dolce e sensibile che entrambi conoscevamo. Lei ha bisogno di te, non abbandonarla, lei ti vuole bene e ti sta aspettando! > Sasuke incredulo disse:
< Itachi stai dicendo la verità? > Lui acconsentì, allora Sasuke, con serietà disse:
< Itachi, dimmi il suo nome! > Itachi rispose:
< Nostra sorella si chiama Carole, è un Anbu e un ninja medico >. Sasuke rimase, scioccato e sconvolto, poi disse:
< Non ci credo lei è nostra sorella? Ma, voleva uccidermi? > Itachi rispose:
< Lo so … ma non era se stessa! > Sasuke, ancora un po’ confuso, disse:
< Ora lei dov’è? > Itachi gli rispose:
< Carole, sta combattendo insieme a Naruto, Sakura, Kakashi e il possessore dell’otto code, Killer Bee, contro Tobi o meglio dire Madara>. Sasuke, innervosendosi disse:
< Maledetto Madara, ecco a cosa si riferiva quella volta … Devo andare da lei! > Itachi disse:
< Si, ci andrai, ma prima dobbiamo unire le nostre forze, trovare Kabuto e eliminarlo, così non potrà più creare altri come me. In questo modo Madara sarà sconfitto, per sempre! > Sasuke, acconsentì. Itachi e Sasuke si misero alla ricerca di Kabuto.  Intanto dove eravamo noi, la situazione era critica … Naruto combatteva contro suo padre e il suo maestro, Kakashi doveva affrontare il Terzo Hokage, Killer Bee se la doveva vedere con il Primo e Secondo Hokage, io e Sakura dovevamo affrontare Madara Uchiha. Naruto rivolgendosi a Jiraiya e a suo padre disse:
< Papà, maestro Jiraiya, cercate di ribellarvi! Voi non dovete obbedire a quell’uomo spregevole, voi avete sempre amato e protetto, come tutti gli altri Hokage, il villaggio di Konoha. Siete morti per salvarlo! >
Mentre Naruto cercava di far ragionare i suoi nemici, io e Sakura decidemmo di affrontare Madara, attaccandolo da due parti diverse. Io lo colpì da davanti e lei da dietro, ma fu tutto inutile, lui era troppo forte. Prima scaraventò Sakura contro una roccia e poi fece lo stesso con me. Sakura non ce la faceva più e Madara la stava per colpire, a quel punto intervenni io, che con l’aiuto dello Sharingan impedì a Madara di colpirla. Dopo questo intervento, io non avevo più forze, rimasi a terra, Sakura mi soccorse e mi sorresse. Ormai pensavo che per noi fosse la fine, quindi decisi di provare a parlare con Madara e gli dissi:
< La smetta, maestro Madara, lei non può volere questa guerra. Lei è morto per il suo clan, il clan Uchiha e adesso vorrebbe eliminare un membro del suo clan? Lei amava i suoi compagni e per il clan era disposto a tutto, anche a morire, combattendo contro il suo migliore amico e il suo rivale, il Primo Hokage, Hashirame Senjiu … > Madara si fermò, ma non disse nulla, io continuai:
< Maestro Madara, si ricorda del suo amico Hashirame e delle vostre avventure insieme? > Lui rispose:
< Si mi ricordo … e come puoi vedere, anche lui sta combattendo contro di voi per il mio stesso motivo. Distruggere il villaggio di Konoha>. Io dissi:
< No, la smetta di parlare così! Lei e il Primo Hokage avete creato il villaggio di Konoha, e come tutti gli altri Hokage, siete stati controllati a distanza da qualcuno, contro la vostra volontà, per obbedire a Obito. Però, voi avete la forza e la volontà, di ribellarvi, per poter riposare in pace! > Madara fu colpito dalle mie parole, poi disse:
< Tu appartieni al mio stesso clan, come ti chiami? > Io risposi:
< Il mio nome è Carole Uchiha e sono fiera di appartenere a questo clan, come tutti i ninja che ne fanno parte >. Madara disse:
< Carole, tu sai del perché io combattei contro Hashirame, vero? > ed io:
< Sì. Lo faceste perché volevate diventare Hokage, per salvare il clan Uchiha dalla rovina >. Lui disse:
< Esatto, ma purtroppo Hashirame era più forte di me, così fallì la mia missione e sparì dal villaggio. Fui considerato un traditore, perché avevo osato sfidare il futuro Hokage >. Io dissi:
< Lo so, ma tutti noi, ninja del clan Uchiha, sappiamo che lei non fu un traditore e che lo avevate fatto per il nostro clan. Maestro Madara, noi tutti le siamo grati per quello che ha fatto e lo saremo per sempre. Anche se i ninja di Konoha ci hanno maltrattati e scacciati, non è un motivo sufficiente per eliminarli. Da quello scontro, che faceste, sono cambiate tante cose … > Madara rimase stupito dalle mie parole, poi intervenne Sakura e disse:
< La signorina Carole ha ragione! Sappiate che oltre a Carole, anche'io, Naruto e il maestro Kakashi abbiamo una persona del clan Uchiha a cui vogliamo bene e siamo disposti a tutto pur di riaverla con noi. Il suo nome è Sasuke Uchiha > Madara non disse nulla, intervenni io:
< Capite, maestro Madara, non c’è più quell’ostilità tra clan Uchiha e ninja di Konoha, che esisteva prima. Ora tutti insieme, siamo una vera famiglia come diceva il Terzo Hokage! > Madara sorrise e disse:
< Sai Carole, mi hai colpito, non pensavo esistessero ancora delle persone come te e come i tuoi amici. Ora sono, sicuro che il villaggio di Konoha, è in buone mani. Grazie! > Detto ciò Madara Uchiha, svanì nel nulla, per sempre. Obito era furioso. Intanto Itachi e Sasuke avevano trovato Kabuto. Kabuto nel vederli rimase sorpreso e disse:
< Accidenti come avete fatto a trovarmi? > I due non risposero, lo attaccarono e basta. Kabuto riusciva a tenergli testa, la situazione era un po’ difficile da gestire. Sasuke stufo del combattimento, dal suo corpo fece uscire Orochimaru, Kabuto ne rimase scioccato e Itachi sorpreso. Poi Kabuto esclamò:
< Maestro Orochimaru? > Lui gli rispose:
< Ciao Kabuto, alla fine sei riuscito a impossessarti del mio jutsu proibito, della resurrezione impura, che tanto bramavi! > Kabuto rimase in silenzio, allora Sasuke disse:
< Kabuto immagino ti chiederai come sia possibile una cosa del genere? Ora ti spiego, quella volta io sconfissi Orochimaru, ma decisi di tenerlo dentro di me, in modo che mi potesse essere utile. Lui non poteva fare niente contro di me, poiché io sono più forte di lui! > Orochimaru sorrise e disse:
< Sasuke non esagerare … > Lui rispose:
< Non sto esagerando è la pura verità! > Detto ciò tutti e tre attaccarono Kabuto, per lui la situazione si stava mettendo male, così decise di scappare, scomparendo. Itachi, Sasuke e Orochimaru rimasero increduli, poi Orochimaru tornò all’interno di Sasuke. Itachi stava per dissolversi, si voltò verso il fratello, in lacrime, appoggiò la sua fronte su quella di Sasuke e disse:
< Qualunque decisione tu prenderai, io starò sempre con te, perché ti voglio bene! > dopo aver sorriso al fratello, Itachi sparì per sempre. Sasuke continuò a piangere, poi dopo vari pensieri e ricordi, decise di raggiungerci sul campo di battaglia.


 

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Capitolo 4
*** IV capitolo ***


Intanto la battaglia tra Obito e noi continuò, lui era furioso perché avevamo fatto sparire anche Madara, così decise di eliminare prima me e Sakura, entrambe prive di forza. Obito ci scagliò contro un jutsu potentissimo, che stava per colpirci, ma all’improvviso davanti a noi due comparve qualcuno. Io e Sakura rimanemmo immobili e guardammo quella persona e, con sorpresa, scoprimmo che era Sasuke. Io ero emozionata e stupita, Sakura era sconcertata e disse: < S – Sasuke? > Naruto dopo aver contrastato i colpi di suo padre e di Jiraiya, si girò verso di noi e vide Sasuke, ne rimase sorpreso. Poi gridò: < Sasuke! > lui lo guardò. Anche Kakashi si voltò verso Sasuke e ne rimase stupito. Obito disse: < Guarda chi c’è, Sasuke Uchiha > detto ciò si allontanò. Io incredula, dissi: < S – Sasuke sei proprio tu? > e lui: < Sì. Itachi mi ha raccontato tutto, ora so la verità … > ed io: < Itachi dov’è? > e lui: < Si è dissolto davanti a me > Io piansi, poi dissi: < Capisco, allora eri tu la persona, a cui lui si riferiva >. Dopo Sasuke si allontanò da noi, voleva attaccare Obito, ma fu circondato dal Primo Hokage, il Secondo Hokage e infine, anche dal Terzo Hokage. Naruto continuava a combattere contro suo padre e Jiraiya, Kakashi e Killer Bee ci raggiunsero. Naruto parlò ala suo maestro che poi sparì, poi rivolgendosi al padre disse: < Papà riprenditi, tu non puoi volere la distruzione di Konoha. Qui hai creato la tua famiglia e sei diventato Hokage, proprio perché hai voluto proteggere questo villaggio a costo della tua stessa vita, per permetterci di vivere in pace. Ti ricordi quella volta, quando persi il controllo, tu mi aiutasti e mi dicesti che credevi in me. Tu sai che io proteggerò il villaggio di Konoha e tutti coloro a cui tengo, a qualunque costo. Ora ti chiedo un'ultima cosa, aiutami a salvare Konoha! > Minato, rimase colpito dalle parole del figlio, poi disse: < Naruto grazie, va bene ti aiuterò! > Così sia il Quarto Hokage e sia Naruto, entrarono in modalità Bijuu ed erano pronti all’attacco. Intanto Obito, rivolgendosi a Sasuke, disse: < Sasuke come mai hai deciso di tradirmi? > e lui rispose: < Io non sono mai stato sotto i tuoi ordini. Non permetterò che il villaggio, per cui mio fratello a dato la vita, sia distrutto! > Tutti noi rimanemmo esterrefatti da quelle parole, persino gli Hokage defunti, ne rimasero scioccati. Io piansi di gioia, perché mio fratello era tornato da me. Dopo aver sentito le parole di Sasuke, Naruto e suo padre attaccarono gli altri Hokage, sconfiggendoli. Minato, guardò suo figlio, gli sorrise e disse: < Bravo figlio mio, sono fiero di te! >poi si dissolse e svanì. Naruto si rattristò, poi Sakura e Sasuke lo raggiunsero, riformando il vecchio team sette. Naruto aggiunse: < Sasuke e Sakura, forza andiamo all’attacco e sconfiggiamo Obito! > Intervenne Kakashi che disse: < Naruto aspetta! Devo dire una cosa importante a Obito … > Tutti noi rimanemmo scettici, da quella richiesta. Kakashi si mise davanti ai tre giovani, poi rivolgendosi a Obito disse: < Obito ascolta, devi sapere la verità su quello che è successo a Rin … > Obito: < Che cosa? > Kakashi disse: < Quando, quella volta, Rin fu catturata dai ninja della nebbia, lei mi confessò, che avevano inserito nel suo corpo, il Bijuu a tre code e le avevano ordinato, che una volta tornata al villaggio, lo avrebbe distrutto > Tutti rimanemmo scioccati, Obito disse: < Smettila Kakashi … > lui continuò: < … Saputo ciò, Rin mi chiese di ucciderla con i mille falchi, ma io rifiutai > Io aggiunsi: < Davvero? Non ci credo. Maestro Kakashi dopo che cosa è successo? > Mentre Obito, continuava a essere incredulo, Kakashi continuò: < … Durante una missione, mentre io stavo per dare il colpo di grazia a quei ninja, con i mille falchi, lei mi si mise davanti e la colpì, eliminandola. Io ne rimasi scioccato e sconvolto. Questa è tutta la verità > Obito era sconvolto e disse: < Kakashi smettila! Non credo a niente di ciò che hai detto! Ora è giunta la vostra fine! > Obito, lanciò l’attacco contro Kakashi, che fu sbattuto contro di me e perse i sensi. Io iniziai a preoccuparmi di lui, Naruto gridò: < Maestro Kakashi! > Io intervenni e dissi: < Tranquillo Naruto, mi occuperò io di lui! Ragazzi, state attenti ma eliminate definitivamente Obito! Non permettetegli di distruggere i villaggi, compreso Konoha! > I tre giovani acconsentirono. La battaglia fra Naruto, Sakura e Sasuke contro Obito iniziò. Per cominciare i tre ragazzi usarono la tecnica del richiamo. Insieme a Naruto comparve il grande rospo, con Sakura c’era una lumaca gigante e infine con Sasuke era intervenuto il serpente bianco. Io e Killer Bee, mentre Kakashi era ancora privo di sensi, rimanemmo sorpresi da quelle evocazioni. I tre giovani attaccarono, ma Obito riuscì a contrastarli. La battaglia continuò per parecchio tempo, ma poi le tre evocazioni erano sparite. I tre ragazzi erano sfiniti, Sakura non riusciva più a muoversi, così dissi a Killer Bee di andarla a prendere e portarla da me, lui lo fece. A un certo punto, Killer Bee decise di unirsi a Naruto e Sasuke. Intanto gli altri ninja erano occupati a combattere contro Zetsu e i suoi fortissimi cloni. Torniamo al nostro campo di battaglia. Il combattimento continuò, Killer Bee e Naruto attaccarono Obito ma quest’ultimo riuscì a catturarli. Intanto Kakashi si riprese e vide che i due Jinchuuriki erano stati catturati. Kakashi e Sasuke cercarono di fermarlo, ma stavano per avere la peggio, a quel punto io con l’aiuto del mio Sharingan, cercai di fermarlo. Gli lanciai un jutsu composto da fuoco e fulmine, ma lui me lo rispedì contro, cercai di pararlo e ci riuscì. Però, la potenza del colpo stava per scaraventarmi contro una roccia, ma intervenne Sasuke che mi salvò, io lo ringraziai. Intanto Obito con un jutsu misterioso, riuscì a catturare il chakra della volpe a nove code e dell’otto code, Killer Bee perse i sensi e cadde a terra, Naruto perse la modalità Bijuu e cadde in ginocchio, sfinito. Sakura e Sasuke corsero da lui. Io mi ripresi, trasportai Killer Bee vicino a me e a Kakashi. Obito riuscì a raggiungere il suo obbiettivo, lui stesso si trasformò nel Jinchuuriki a dieci code, noi tutti rimanemmo scioccati e terrorizzati. Obito rivolgendosi a noi, disse: < Bene, ora la mia vendetta potrà compiersi. Tutti voi preparatevi alla vostra fine, vi eliminerò dal mondo che creerò! > Kakashi si rialzò e stremato disse: < Obito fermati! Pensi che Rin vorrebbe tutto questo? > Obito gridò: < Taci Kakashi! Tu non hai diritto di parlare di lei, dopo quello che le hai fatto! > Kakashi cadde di nuovo a terra e si demoralizzò. Sasuke decise di attaccare Obito, io gli dissi: < Sasuke fermati! Che cosa vuoi fare? > lui mi guardò e disse: < Carole è ora di mettere fine alla sua esistenza, sono stufo di lui! Su sanò! > ed io gridai: < No Sasuke, fermati! Non usare quel potere, il Su sanò ti prosciugherà tutto io chakra, non farlo! > Sasuke non mi ascoltò e lo attaccò, ma Obito riuscì a contrastarlo e lo scaraventò lontano. Sasuke non riusciva a riprendersi e a reagire, ma Naruto gli si mise dietro e lo fermò, poi caddero entrambi sfiniti a terra. Io e Sakura ci precipitammo da loro, per aiutarli, poi Sakura mi disse: < Signorina Carole, Obito è troppo forte come possiamo fare, per sconfiggerlo? > Io, preoccupata, dissi: < Sakura, ci ho pensato tantissimo, ma non riesco a trovare una soluzione! > Intervenne Naruto che disse: < L’unica cosa da fare, è attaccarlo tutti insieme e contemporaneamente >. Tutti noi, compreso Killer Bee, che si era ripreso, lo facemmo. C’erano tanti e diversi jutsu sul campo di battaglia, il combattimento continuò così per un bel po’, poi Obito lanciò un attacco potentissimo che ci scaraventò tutti, da diverse parti. Tutti noi eravamo sfiniti e non riuscivamo più a muoverci, purtroppo nessun' altro poteva aiutarci, poiché i nostri alleati, compresi il Kazekage, l’Hokage, il Raikage, il Mizukage e il Tsuchikage erano impegnati a contrastare Zetsu e i suoi, miglia glia di cloni. Obito rivolgendosi a noi disse: < Arrendetevi, non potete far niente contro di me e contro la mia potenza! Distruggerò il vostro mondo e ne creerò uno migliore, dove tutti gli ostacoli saranno eliminati definitivamente! > Naruto furibondo, si rialzò e riuscì a riattivare la modalità Bijuu. Noi tutti rimanemmo sorpresi, poiché eravamo convinti, che non la possedesse più. Lo stesso Obito, ne rimase sorpreso, Naruto rivolgendosi a lui disse: < Puoi scordartelo, non ti permetterò di distruggere il nostro mondo! Io non mi arrenderò mai! > si rialzò anche Sasuke, che si mise a fianco di Naruto. Allora Naruto gli disse: < Sasuke, ho bisogno del tuo aiuto. Uniamo i nostri jutsu più potenti ed eliminiamolo! > Lui acconsentì. Noi tutti li guardammo e notammo che, Naruto aveva attivato il Rasen – Shuriken e Sasuke i Mille Falchi, potenziato. Li unirono e crearono un jutsu potentissimo e misterioso, una combinazione tra fulmine e energia del vento. Intorno a quel jutsu, si era creato, un chakra immenso e potente. Obito li attaccò per impedirgli di completare quell’attacco, ma io, Kakashi e Killer Bee, intervenimmo e li salvammo, contrastammo tutti gli attacchi di Obito. Eravamo sfiniti, ma continuammo ad affrontarlo, per difendere Naruto e Sasuke. Arrivati alla fine delle nostre forze, intervenne Naruto che disse: < Grazie amici, ora allontanatevi, io e Sasuke siamo pronti per l’attacco finale! > Noi ci spostammo, Sasuke e Naruto lanciarono il loro attacco contro Obito, che lo prese in pieno e lo ferì gravemente. Poi entrambe i ragazzi caddero a terra stremati. Tutti quanti noi eravamo sfiniti, credemmo che per noi fosse arrivata la fine, poiché Obito stava per lanciarci, un altro jutsu, quello finale. Con sorpresa Naruto si rialzò e attivò il Rasengan, lo stesso fece Sasuke che usò l’Amaterasu, un colpo immobilizzante e che brucia l’avversario, colpirono Obito e tutti e tre caddero a terra, distrutti. Io corsi verso Sasuke e Sakura andò da Naruto, li curammo un po’ e poi tutti e quattro tornammo da Kakashi e Killer Bee. Obito rimase a terra, a un certo punto lo sentimmo esclamare il nome di Rin. Kakashi si avvicinò a Obito, io gridai: < Kakashi dove vai? Stai attento! > Lui, con tranquillità, mi disse: < Tranquilla Carole, non c’è più pericolo … > poi Kakashi si abbassò su Obito e disse: < Obito che cosa stai dicendo? > lui gli rispose: < Kakashi sei tu … Ho visto Rin, che mi ha sorriso e mi ha detto “ Basta Obito, ormai è tutto finito. Non temere per me, io sto bene. La colpa non è di Kakashi, per quello che mi è successo, sappi che è stata una mia scelta. Grazie” > Kakashi, incredulo, disse: < Davvero Rin ti ha detto questo? > e lui: < Sì. Kakashi perdonami, ora posso mettere fine a questa guerra. La Quarta guerra ninja è ufficialmente chiusa, capito Zetsu! Addio Kakashi, grazie >. Detto ciò Obito chiuse gli occhi per sempre e a Kakashi cominciarono a scendere delle lacrime. Intanto Zetsu, dopo aver ricevuto il messaggio di Obito, decise di ritirarsi, ma, però il Kazekage, l’Hokage, il Mizukage, il Raikage e il Tsuchikage lo uccisero. Così, con la morte di queste due persone, l’Akatsuki cessò di esistere per sempre. Dopo esserci tutti ripresi, Sakura disse: < Maestro Kakashi è finita? > Kakashi acconsentì, poi Sakura dopo aver guardato Sasuke, disse: < Maestro Kakashi, ora che cosa succederà a Sasuke? > lui rispose: < Non lo so … > Naruto sorridendo, disse: < Semplice, Sasuke tornerà al villaggio di Konoha con noi, come mi ero ripromesso! Infondo ci aiutato a mettere fine alla guerra >. Noi rimanemmo sorpresi, poi Sasuke disse: < Naruto, chi ti fa credere che io tornerò al villaggio con voi? > Naruto rimase un attimo sorpreso, poi disse: < Che cosa? Sasuke … > e lui: < Non tornerò mai a Konoha, solo eliminandomi riuscirai a riportarmi lì!> Detto ciò, Sasuke stava per andarsene, ma io feci uno scatto e mi misi davanti a lui, che ne rimase sorpreso, anche gli altri rimasero stupiti, non se lo aspettavano. Lo guardai con serietà e dissi: < Sasuke, ora basta con l’oscurità e la voglia di vendetta. Devi renderti conto, definitivamente, che qui al villaggio ci sono delle persone che tengono a te e che ti vogliono bene. Sappi, che nessuna di loro, ti permetterà di abbandonarci di nuovo! > Sasuke rimase esterrefatto e stupito da quelle parole. Io mi avvicinai a lui e lo abbracciai, lui rimase immobile, poi con le lacrime agli occhi, gli dissi: < Non ti permetterò di andartene, non voglio perderti, com'è successo con Itachi. Io ho bisogno di te, del mio fratellino! > Sasuke non riusciva a credere alle mie parole, poi mi abbracciò. Tutti rimasero commossi da quella scena, dopo un po’ io e Sasuke ci girammo verso gli altri. Naruto rivolgendosi a Sasuke disse: < Sasuke, tu sai che io non mi sono mai arreso, ti ho cercato in lungo e in largo, sempre per un soffio ti ho perso, ma non ho mai smesso di cercarti. Alla fine sei tornato e sappi che non intendo lasciarti andare, per nessun motivo. Tu sei un mio compagno, tu ed io abbiamo un legame profondo, ma soprattutto, tu sei il mio migliore amico! > Sasuke rimase stupito e confuso da quelle parole. Sakura lo guardò e gli sorrise con dolcezza. Kakashi disse: < Sasuke all’inizio io ero d’accordo, con tutti gli altri ninja, nell’eliminarti, ma Naruto è riuscito a farmi cambiare idea. Neanche io intendo lasciarti andare > Sakura aggiunse: < Sappi che neanche io lo farò, Sasuke … > Sasuke rimase in silenzio. Dopo qualche minuto ci raggiunsero gli altri ninja, compresi i Kage dei rispettivi villaggi. Quando i Kage, videro Sasuke, volevano ucciderlo. Però, io, Naruto, Sakura e Kakashi glielo impedimmo. Dopo qualche piccolo scontro, gli raccontammo com'era andata a finire la guerra. Però, i Kage erano ancora scettici, intervenni io che dissi: < Ascoltatemi Kage, non vi chiedo di perdonare, subito, Sasuke. So che per quello che ha fatto, è necessaria una punizione, ma non la morte! Vi pregò mi occuperò io di mio fratello, è tutto quello che ho, gli voglio bene ed è la mia famiglia >. Cominciai a piangere, a quel punto Naruto disse: < Non si preoccupi, signorina Carole, non permetterò a nessuno di far del male a Sasuke! > I cinque Kage, rimasero stupiti e lo stesso Sasuke. Naruto aggiunse: < Sasuke ci ha aiutato a fermare la guerra! Lui è un ninja di Konoha, è un mio compagno ed è il mio migliore amico! Anch’io aiuterò la signorina Carole a far tornare Sasuke come prima, gli farò passare la voglia di vendetta e se si rifiuterà userò anche la forza … ma ce la farò, questo è il mio credo ninja! Poi diventerò Hokage e continuerò a mantenere la promessa fatta a mio padre, al mio maestro Jiraiya e a tutte le persone che hanno creduto in me! Parola di Naruto Uzumaki! > Tutti i Kage e anche noi, compreso Sasuke, rimanemmo stupiti dalle sue parole. I Kage, dopo una breve “riunione”, accettarono la richiesta che io e Naruto avevamo deciso. Detto ciò tutti i Kage, tornarono ai rispettivi villaggi, giurarono di mantenere fede all’alleanza che si era creata tra i vari villaggi. Tornati al villaggio di Konoha, Naruto disse a Sasuke: < Sasuke, sappi che anche se, sei di nuovo un ninja di Konoha, io ti sfiderò e ti dimostrerò che sono più forte di te! > Sasuke, dopo aver sorriso, disse: < Non vedo l’ora Naruto, così quando ti sconfiggerò, la smetterai di darti tutte queste arie >, Naruto sorrise. Sono sicura che io, Naruto, Sakura, Sasuke e Kakashi resteremo sempre insieme, ci aiuteremo a vicenda. Inoltre sono sicura, che Sasuke potrà sempre contare, non solo sul nostro aiuto, ma anche su quello degli altri suoi amici e compagni di Konoha. Come disse il Terzo Hokage “Il villaggio di Konoha è un'unica famiglia” ed io sono pienamente d’accordo con lui. Fine

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