Where are you?

di Scarlet Shizu
(/viewuser.php?uid=417341)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non tornerò più indietro ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 - Vengo dal futuro ***



Capitolo 1
*** Non tornerò più indietro ***


< Sta scappando! Prendetela! >

San stava correndo a più non posso. La polizia le era alle costole.

< No! Si sta avviando verso la UM! Bloccatelaa! >

Troppo tardi. La ragazza aveva avviato la nuova invenzione del professor Louis.

 

                                                                                                                            * * *

 

< Ah... Dove sono...? > la ragazza si guardava attorno spaesata. Aveva avviato la “Universe Machine” senza sapere cosa il destino le avrebbe riservato in seguito.

< Sono davvero in un altro universo? > pensava mentre si rialzava.

A quanto pare sì. Tutte le persone che le passavano affianco la guardavano stranita. Era di certo in un universo passato: i palazzi erano di costruzioni arretrate e la gente aveva vestiti di età vittoriana. Probabilmente era per questo che la guadavano con disprezzo o sorpresi: San aveva dei vestiti appartenenti al XXXI secolo.

< Scusi, capisce la mia lingua? > chiese in inglese, ma l'uomo interpellato le si allontanò senza parlare.

< Scusi.... > provava e riprovava in molte lingue, ma nessuno le rispondeva. C'erano due alternative: o non la capivano, o non volevano minimamente averci a che fare.

< Ehi tu! Vieni con noi! > due poliziotti le vennero vicino afferrandola per le braccia.

Almeno aveva capito che parlavano inglese, anche se un po' più arretrato, ma non voleva di certo essere arrestata per avere fatto qualche domanda!

< Cosa diamine...? AAAAAAAAAH! > i due poliziotti si sentirono bruciare gli occhi. Non potevano di certo immaginare che avesse uno spray al peperoncino. Anche perché in quell'epoca non esisteva.

San non aveva idea di dove andare, ma sapeva che doveva fuggire e trovare il modo di ambientarsi in quell'universo pur di non tornare nel suo.

 

 

 

                                                                                                                               * * *

< Oh! Sebastian! > Ciel stava chiamando con tono sorpreso il suo maggiordomo.

< Bocchan? >

< Leggi qui! > il padroncino gli stava mostrando un articolo di prima pagina del quotidiano.

< Ah sì. Si dice che una ragazza ieri si stesse aggirando per Londra con degli strani abiti e che avesse irritato gli occhi di due poliziotti con un'arma sconosciuta. >

< Può essere un demone? O uno shinigami? O qualche altra assurdità che io ancora non conosco? > chiedeva Ciel.

< No, lo escludo. I suoi abiti sono stati descritti in modo da farmi pensare che nessuno possa averli creati. O almeno, non in quest'epoca. >

< Mi stai dicendo... Che potrebbe venire dal futuro? >

< Non posso affermarlo con tutta certezza... Ah, è arrivata una lettera da parte della regina. >

< Dalla regina?! Dammi qua...! Cough Cough! > Ciel iniziò a tossire.

< Oh, scusi, mi sono dimenticato di dirle che un'adorabile gattina nera aveva afferrato la busta... Quella piccola ladruncola mi ha fatto correre per tutto il giardino... eheh > Sebastian aveva assunto una faccia beata.

< Bleah! Che razza di espressione che hai sul volto! E poi mi chiedo se qualche volta non lo fai apposta per farmi tossire! >

< Umh... voi dite? > disse sorridendo, mentre apriva la busta.

< Oh! Guarda caso, la regina vi chiede di investigare proprio su questa ragazza! >

 

Caro Lord Ciel Phantomhive,

Devo disturbarvi per un motivo: a Londra si aggira una ragazza straniera che mette inquietudine alla popolazione. Vi prego quindi di indagare e riferirmi novità riguardo ciò. Se fosse davvero pericolosa, vi chiedo di affidarla senza alcun indugio a “Scotland Yard”.

Aspetto vostre notizie,

la Regina Vittoria d'Inghilterra

 

Ciel rimase colpito dalle parole della regina: non aveva chiesto di ucciderla in caso di estremo pericolo, ma semplicemente di catturarla.

Cercò di scacciare via tutti i pensieri, in fondo, come Cane della Regina, doveva semplicemente eseguire gli ordini.

 

< Ora sì che abbiamo l'obbligo di indagare a fondo! Sebastian! Portami notizie riguardo questa ragazza! >

< Yes, my lord! >

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cap. 2 - Vengo dal futuro ***


< Allora? >

Ciel si stava spazientendo. Dopo un giorno e mezzo, Sebastian non aveva ancora portato novità al padroncino.

< Bè bocchan, sa che devo anche risolvere tutti problemi di quei tre cicloni (non facciamo nomi. Finny, Mey Rin e Bald) e occuparmi di... > il maggiordomo fu interrotto dal tono rimproverante di Ciel:

< Sebastian! Non raccontare balle! Quattro minuti e mezzo di indagine sono anche troppi per te! Le alternative sono due: o ti stai indebolendo fino al punto di non servire a niente, o sei stato tutto il giorno a giocare coi gatti! > disse, alzandosi dalla sedia e battendo i pugni sulla scrivania.

Il maggiordomo assunse un'aria beata:

< Oh bé, c'era quella piccola birbantella che mi stuzzicava in giardno (eheh). Ma comunque > Sebastian riprese il suo tono serio < Non sono riuscito a scoprire nulla di nuovo. Anche se, alcune persone presenti sul luogo della prima apparizione della ragazza, mi hanno fornito alcuni piccoli dettagli descrittivi: può essere una straniera, dato che tentava di comunicare con molte lingue diverse, l'arma che ha utilizzato per stordire i poliziotti era una boccetta simile a quella di un profumo, ma non era di vetro, e la ragazza aveva i capelli ondulati color Sally... cioè marrone >

Color... Sally?” si stava chiedendo Ciel.

< Apparentemente quindi, voleva semplicemente delle informazioni... > il ragazzino borbottò quasi sottovoce.

< Non è da escludere... Tuttavia, possiede armi che non sono di nostra conoscenza. Ho consultato tutti i libri della più antica biblioteca di Londra, ho fatto un giro per tutto il regno della regina Vittoria, ma niente. Non ho trovato minime informazioni riguardo la ragazza. E sembra sparita nel nulla. Oppure... si sta nascondendo troppo bene. >

< LO SAPEVO! > Ciel si rialzò dalla sedia < SEI DIVENTATO INUTILE!

Sebastian si mosse di scatto verso la scrivania, prese il viso del padroncino e la avvicinò alla sua.

< E così sarei diventato inutile, eh? > iniziò a dire con tono basso e sensuale

< Come fa una cosa ad essere magnifica e fastidiosa? >

< Vedrà bocchan > Sebastian lasciò la presa e si avviò verso la porta.

< Inoltre, se il maggiordomo del casato Phantomhive non riuscirebbe nemmeno a fare una cosa del genere, allora non sarebbe degno di tale nome >

 

* * *

 

< E' arrivata per te la fine, sii onorato che è una signora a troncarti la tua insulsa vita! >

Si sentivano delle urla di paura che chiedevano pietà, alle quali si aggiunse il rumore di una motosega >

< DEATH! ★ > il rumore si fece ancora più intenso, le urla più forti. Poi il silenzio.

Nella stanza c'erano ora macchie di sangue ovunque. I cinematic record di quella persona erano stati tranciati dalla Death Shyte.

< Aaah, una squallida tappezzeria color giallo si sta trasformando nel colore più bello che esista: rosso scarlatto ♥ >

< Bella perfomanche, Grell-san > una voce sensuale riecheggiava lontano.

< OH! S-sebas-chaaaaaaaan! > Grell tentò di buttarsi tra le braccia del demone, ma lui si scostò di un passo all'ultimo momento, facendo cadere lo shinigami a faccia a terra.

< Grell-san > disse piegandosi vicino l'uomo < Avrei bisogno del tuo aiuto >

Fu allora che Grell si alzò di scatto, in modo che i due si trovassero in posizione “dichiarazione d'amore”

< Oh, vuoi chiedermi di aiutarti standoti accanto per tutta la vita?! > lo shinigami scarlatto gettava fumo d'emozione dal naso.

< Uff... > Sebastian aveva assunto un viso scocciato < Chi può mai dirlo? Però > gli si avvicinò < Prima dovresti farmi un favore >

< Dimmi! Tutto quello che vuoi! Oh, la mia storia d'amore diventerà realtà, aaaaaah ღ >

< Dovresti aiutarmi a trovare una ragazza >

< Oh? Intendi quella vestita tutta di uno squallidissimo bianco? Ci sta dando una serie di problemi. >

< Che genere di problemi? >

< Oh, sai che noi shinigami ci occupiamo dei registri della morte, no? Sono già tutti scritti, pronti per la raccolta delle anime anche future... Non posso svelarti molto, ma ti posso dire che una serie di dati sta scomparendo col tempo. >

< Allora se questa ragazza verrebbe dal futuro, solo da un certo punto i registri impazzirebbero? >

< Umh, no, anche ora ci sono dei problemi, dato che la ragazza si trova ORA qui nel suo passato. >

< Okay, mi hai dato importanti informazioni. > detto ciò, Sebastian fece un salto dalla finestra e se ne andò.

< EEEEHI! SEBAS-CHAAAN! NON MI HAI ANCORA CHIESTO LA MANOOO! HEEIII! >

e fu così che la romantica storia tra Grell e Sebastian finì.

 

* * *

« Cosa posso fare? » San parlava sottovoce mentre accarezzava un gattino nero.

Sentì delle voci. Qualcosa scattò dentro di lei. « Devo scappare. Mi vogliono catturare! »

Era Scotland Yard. La stava inseguendo. In realtà non aveva nulla da temere, la sua pistola invisibile l'aveva resa tale. Ma la paura era troppo forte: era meglio scappare.

«Una villa!» decise di scavalcare le mura di un'enorme edificio. Essendo notte nessuno l'avrebbe potuta vedere. Decise di nascondervi fino all'alba, ma non poteva sapere che c'era qualcuno che l'aveva vista da una finestra.

< Ma guarda... Stavamo dando la caccia e la preda invece ci viene a trovare >

Un maggiordomo vestito interamente di nero si avvicinò a San. La ragazza spaventata tirò fuori il gas al peperoncino, ma appena cercò di spruzzarlo restò sorpresa: era scarico.

Tremolante ed impurita, si dimenticò completamente del suo scudo, e si coprì con le braccia.

< Uh? Di cosa hai paura? Non hai altre tue armi sconosciute a disposizione? >

San non ebbe la forza di aprire bocca. La paura l'aveva fatta diventare immobile come una statua.

 

 

* * *

< E tu saresti una di cui tutti avrebbero paura? >

Ciel era in camicia da notte, svegliato da Sebastian, davanti alla ragazza seduta a terra e legata come un salame.

< Bocchan, questa > mostrò la boccetta del gas al peperoncino < è l'arma che ha utilizzato per accecare gli occhi. Ha un odore di peperoncino, ed è fatta di uno strano materiale, simile alla parkesina, una sostanza simile all'avorio che si ricava dalla cellulosa. Ma la ragazza non sembra pericolosa. >

< Bha... Che aspetti? Consegnala a Scotland Yard e manda una lettera alla regina >

< NO! >

San urlò cogliendo di sorpresa Ciel e Sabastian.

< NON SONO SCAPPATA DAL MIO MONDO PER ESSERE CATTURATA IN UNO CHE NEMMENO CONOSCO! >

< Eh? Cosa vuoi dire? >

* * *

La ragazza restò muta, ma poco dopo iniziò di nuovo a parlare.

< Vengo dal XXXI secolo. Sono scappata perchè mi hanno accusato di aver rapito mio padre, un importante inventore. L'ultima sua invenzione è la “Universe Machine”, e subito dopo averla ultimata, mio padre è scomparso. Non so chi mi abbia accusato, ma di certo vuole assumere il controllo della macchina. Se la polizia mi avesse catturata, avrei dovuto rivelare il codice di attivazione, perchè solo io e mio padre lo conoscevamo. Fortunatamente, una mia amica mi ha avvisata in tempo e ho attivato la macchina. La cosa che mi ha sorpreso è che mi ha portato nel passato, pensavo che potesse portare anche negli universi paralleli, dato il nome della macchina... >

Ciel stava entrando in uno stato confusionale. C'erano troppe cose che non capiva nel linguaggio della ragazza.

< Come ti chiami? > chiese il ragazzo.

< San. >

< Bè San, ora devo prendere una decisione. La tua sorte sarà decisa domani mattina. Sebastian, portala nella dispensa e poi torna da me >

< Sì > e detto ciò, si prese la ragazza sulla spalla e la chiuse nella dispensa, come ordinatogli.

San era seduta al buio sul pavimento, dove cadeva un piccolo raggio di luna. La sua tuta non aveva energia per permetterle di bruciacchiare le corde. Continuò ad avere paura.

 

Intanto...

 

< Allora bocchan, cosa ha intenzione di fare? La consegnerà alla giustizia? >

< Giustizia... mi chiedo se sia davvero «così giusta»... Quella ragazza non ha mostrato nulla di pericoloso... Mi sembrava di aver fatto catturare un'innocente >

< Bè, c'è pur sempre l'ordine della regina > disse Sebastian < Cosa farà? >

< Eh già > si chiedeva Ciel < Cosa devo fare? >

 

 

 

Angolo dell'autrice:

Ciao a tutti! Spero che il continuo della mia storia vi piaccia... Tra domani e dopodomani dovrei scrivere il prossimo capitolo, quindi non preoccupatevi ^-^

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2226758