Kaleidoscope.

di radioactive
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I » Addio. ***
Capitolo 2: *** II » Allenamento. ***
Capitolo 3: *** III » Amore. ***
Capitolo 4: *** IV » Anello. ***
Capitolo 5: *** V » Aspettare. ***
Capitolo 6: *** di bambini e gravidanze. ***
Capitolo 7: *** di calore e pensieri. ***
Capitolo 8: *** di camicia e somiglianze. ***
Capitolo 9: *** di campagna e sorprese. ***
Capitolo 10: *** di capelli e tè. ***
Capitolo 11: *** di carillon e incisioni. ***
Capitolo 12: *** di caviglia e freddo. ***
Capitolo 13: *** di chiave e infedeli. ***
Capitolo 14: *** di cicatrice e Will. ***
Capitolo 15: *** di collo e gelosia. ***
Capitolo 16: *** di cucina, cuscino e denti. ***
Capitolo 17: *** di droga e salute. ***
Capitolo 18: *** di estate, famiglia, filo e finestra. ***
Capitolo 19: *** di fiori e tappeti. ***
Capitolo 20: *** di foto e Mr. Dry. ***
Capitolo 21: *** di fragole e forcine. ***
Capitolo 22: *** di fuoco e citazioni. ***
Capitolo 23: *** di gatto e chiesa. ***
Capitolo 24: *** di «gelato» e neve. ***
Capitolo 25: *** di giardino e giochi. ***
Capitolo 26: *** XXXI » Incubo. ***



Capitolo 1
*** I » Addio. ***






I

Addio.

 

 

 

 

 

«Shakira…» mormorò Jem piano, chinandosi lievemente sulla ragazza accovacciata per terra, «non fare così, davvero» cercò di convincerla, inutilmente. La rossa non ne voleva sapere di mettersi in piedi. «Shaki…» riprovò l’albino, gli occhi facevano trasparire la sua pazienza emblematica e anche il suo imbarazzo, a dir la verità.

«Ma Jem, questo cagnolino è bellissimo!» sbottò l’altra, indicando il cane della signora che, stufa delle moine, se ne andò strattonando il suo animale da compagnia.

Shakira si lamentò ancora per la separazione, passando un braccio attorno a quello di Jem.

«Gli adii fanno sempre male, mia cara» le sussurrò consolatorio.

 

 

 

 

 

 

 

NOTE D’AUTRICE «viviamo e respiriamo parole»

 

Lo so che è la seconda drabble che scrivo e che pubblico, e mi dispiace – non è vero, lol.

Comunque, questa è la prima di 60 + 1 drabble, e saranno pubblicate una al giorno nei limiti delle mie possibilità e della decenza, tutte Jem/Shakira e tutti i prompt (in ordine alfabetico) scelti da yingsu, a cui questa cosa è implicitamente dedicata, lol.

Il titolo si rifà al caleidoscopio e, insomma, io amo quell’oggetto – ne avrò tremila a casa, su – mi piace il suo concetto di colori/sfaccettature e penso si adatti bene a questa luuunga lunga raccolta.

next prompt: Allenamenti.

 

Alla prossima!

radioactive,

 

 

 

 

EDITs;

02/12 – cambio grafica.

 

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Capitolo 2
*** II » Allenamento. ***






II

Allenamento.

 

 

 

 

 

Per l’Istituto risuonavano i passi veloci di Shakira. Aveva incontrato e fermato almeno tre volte Sophie per i corridoi chiedendole dove fosse Jem, ricevendo come risposta sempre dei «no» dalla cameriera, riprese allora a gironzolare per l’Istituto sollevandosi le pesanti gonne mentre saliva le scale che portavano alla stanza dell’addestramento.

Avvicinandosi, riconobbe la voce di Will, ma quando aprì la porta, si ritrovò Jem: sudato e ansante. Arrossì all’istante e William colse l’imbarazzo, «anche io trovo che Jem sia sexy, quando si allena», provocando le lamentele del parabatai.

Shakira si girò e ritornò in stanza, dando però ragione a Will.

 

 

 

 

 

 

 

NOTE D’AUTRICE «viviamo e respiriamo parole»

 

next prompt: Amore.

 

Alla prossima!

radioactive,

 

 

 

 

EDITs;

02/12 – cambio grafica.

 

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Capitolo 3
*** III » Amore. ***






III

Amore.

 

 

 

 

 

Davanti al camino della biblioteca, seduta sul tappeto Shakira teneva in mano un pennello la cui punta era stata immersa nell’inchiostro nero.  Tentava più volte (e invano) di ricopiare un’ideogramma che Jem le aveva mostrato; dannazione a lei e a quando aveva deciso di imparare il cinese.

«Non ci riesco!» sbottò, agitando lo stilo e lanciando delle gocce d’inchiostro che finirono sulla guancia di Jem. Il cinese ridacchiò, alzandosi per andare a ripulirsi accompagnato dalle risate dell’altra. «Dimmi almeno cosa sto scrivendo!» si lamentò Shakira, pronta a inseguirlo se non l’avesse risposto.

Jem si girò verso di lei, sorridendo, «“amore”».

 

 

 

 

 

 

 

NOTE D’AUTRICE «viviamo e respiriamo parole»

 

next prompt: Anello.

 

Alla prossima!

radioactive,

 

 

 

 

EDITs;

02/12 – cambio grafica.

 

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Capitolo 4
*** IV » Anello. ***






IV

Anello.

 

 

 

 

 

Shakira si rigirava più volte nel letto, troppo euforica per pensare alle sue gambe immobilizzate dal turbinio di gonne della stagione fredda – che a Londra era davvero fredda.

Improvvisamente, un versetto simile ad un cinguettio le uscì dalle labbra e le mani si unirono all’altezza del cuore, alla porta Sophie bussava chiedendo di entrare a prepararle il bagno.

«Entra pure, mia cara» quel appellativo dato alla cameriera fece sorridere ulteriormente la cacciatrice che allungò le braccia fissando l’anello nell’anulare destro – l’anello dei Carstairs che Jem le aveva dato quando le aveva chiesto di sposarla.

Signora Carstairs, pensò sorridendo, Shakira Carstairs.

 

 

 

 

 

 

 

NOTE D’AUTRICE «viviamo e respiriamo parole»

 

next prompt: Aspettare.

 

Alla prossima!

radioactive,

 

 

 

 

EDITs;

02/12 – cambio grafica.

 

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Capitolo 5
*** V » Aspettare. ***






V

Aspettare.

 

 

 

 

 

Shakira giocava con l’anello di fidanzamento, seduta sulla poltrona vicino al camino della biblioteca, qualche metro più in là Tessa metteva in ordine dei libri sugli scaffali. Non era affatto tranquilla.

Calmati, si impose – in realtà non faceva altro che rendersi più ansiosa. Tornerà, rilassò le spalle e appoggiandole contro il morbido schienale – il fuoco scoppiettava vicino ai suoi piedi.

E puntualmente Jem tornava dal giro di ronda con Will, facendola stare più tranquilla. Doveva solo aspettare: se aspettava Jem arrivava.

Eppure sapeva che ci sarebbe stata la volta in cui, per quanto lei lo aspettasse, Jem non sarebbe tornato.

 

 

 

 

 

 

 

NOTE D’AUTRICE «viviamo e respiriamo parole»

 

next prompt: Bambini.

 

Alla prossima!

radioactive,

 

 

 

 

EDITs;

02/12 – cambio grafica.

 

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Capitolo 6
*** di bambini e gravidanze. ***






         ― 06; Bambini.

 

 

 

 

Shakira guardava la pancia di Charlotte, cercando di immaginarla tondeggiante.

Cautamente, allungò una mano ad accarezzarle il ventre da sopra il vestito, facendo ridacchiare la Branwell.

«Non si è ancora gonfiata» constatò Charlotte, prendendo tra le mani la tisana che Sophie aveva amorevolmente preparato alla signora.

«Non vedo l’ora di vedere il pancione» annuì la rossa, togliendo il palmo dal corpo dell’altra, alzandosi e lisciandosi la gonna.

Salutò la Branwell per recarsi in camera, in attesa del ritorno di James – le sarebbe piaciuto avere dei bambini, pensò, se poi sono belli come Jem…

E puntualmente si ritrovò rossa in viso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NEXT PROMPT: CALORE

 

 

 

 

a n g o l o s p a m

         Die on the front page, just like the stars { Hunger Games – LONG – 72esima EdizioneLyosha & Ariel (D8) • radioactive }

         I’m frozen to the bones { Hunger Games – LONG – 73esima EdizioneRoel (D2) • yingsu }

         Il profumo del pane alla lavanda { Shadowhunters – LONG – Istituto di Madrid • radioactive }

         When the moon fell in love with the sun, all was golden in the sky { Shadowhunters – LONG – Shakira Espinosa • yingsu }

            Angelo mio { Shadowhunters: TID – DRABBLE – Henry/Charlotte • yingsu }

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Capitolo 7
*** di calore e pensieri. ***






         ― 07; Calore.

 

 

 

 

A Londra faceva troppo freddo perché Shakira non godesse del calore della pelle di Jem – c’erano momenti della giornata dove il Nephilim aveva la temperatura corporea particolarmente calda: la mattina, per esempio, la sua fronte era semplicemente tiepida, ma già a pranzo la temperatura saliva e capitava che andasse in stanza per riposarsi il pomeriggio.

Poi c’erano quelle volte in cui il calore di James non dipendeva affatto dalla febbre, quanto da una situazione alquanto… «Mi ascolti?»

I pensieri – poco casti, avrebbe aggiunto Leandro – furono interrotti dalla voce di Cecily, ignara dell’aver appena salvato Shakira dal punto di non ritorno.

 

 

 

 

 

 

 

Note d’Autrice ◊ «viviamo e respiriamo parole»

 

Chi vuol intendere intenda, insomma. *dilegua dopo una simil-nota*

radioactive,

 

 

NEXT PROMPT: CAMICIA

 

 

 

 

a n g o l o s p a m

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Capitolo 8
*** di camicia e somiglianze. ***






         ― 08; Camicia.

 

 

 

 

Jem andava verso camera sua, girando l’angolo si ritrovò Church uscire dalla porta della suddetta stanza con il pelo arruffato, questo scivolò sulla pietra del pavimento, fece una curva andando quasi a sbattere contro il muro e poi sparì lungo le scale, miagolando come di dolore.

Arrivato in camera, vide Shakira seduta a terra – in mano una sua camicia e tra le dita dei ciuffi bluastri.

«Che è successo?» domandò, aiutandola a rimettersi in piedi.

«Ho provato a mettere la camicia a Church! Assomiglia a Will arrabbiato…» si giustificò lei, sbattendo la camicia per toglierci i peli del gatto, «scusa».

 

 

 

 

 

 

 

Note d’Autrice ◊ «viviamo e respiriamo parole»

 

Anyway, per chi non avesse compreso – l’idea di mettere la camicia al gatto è come per fagli fare il “cosplay” di Will, ma ovviamente questo concetto alla Londra del 1878 non c’era

Avendo a disposizione solo 100 parole, ho preferito dirvelo tramite note, dato che non è molto chiaro il motivo delle gesta di Shaki

radioactive,

 

 

NEXT PROMPT: CAMPAGNA

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** di campagna e sorprese. ***






         ― 09; Campagna.

 

 

 

 

A Shakira era stato espressamente vietato di guardare fuori dalle tendine della carrozza. Avvolta nel suo cappotto, il capo appoggiato alla parete del veicolo, con gli occhi chiusi cercava di avvertire i suoni provenienti dall’esterno – non aveva notato particolari cambiamenti, solo i passi degli uomini venir meno e le carrozze diminuire, infine sentì solo il trottare dei due cavalli e il respiro di Jem davanti a lei, tranquillo.

Quando finalmente il viaggiò terminò, davanti alla Cacciatrice si aprì un’immensa vallata verde, scaldata dal tiepido sole invernale.

«Mi hai portato in campagna!» esultò lei.

«A te piace, no?» e l’altro sorrise.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NEXT PROMPT: CAPELLI

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** di capelli e tè. ***






         ― 10; Capelli.

 

 

 

 

«Chissà come sarebbe un vostro figlio» commentò Will, mescolando il tè delle cinque del pomeriggio mentre guardava Jem, seduto dall’altra parte del tavolo, fare lo stesso. Vicino al fuoco Cecily e Shakira conversavano a bassa voce del tempo – come delle vere inglesi.

«Occhi a mandorla e capelli rossi?» commentò scherzosamente James, degustando un sorso della bevanda.

Shakira si illuminò, alzandosi di scatto arrivò dietro al fidanzato, afferrò i propri capelli e rovesciò la testa in avanti, mettendo sul capo dell’altro i boccoli rossi che gli incorniciarono il viso come una parrucca.

«Shakira, i tuoi capelli sono dentro il mio tè

.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note d’Autrice ◊ «viviamo e respiriamo parole»

 

Davvero ve la devo spiegare? *fugge*

 

radioactive,

 

 

 

NEXT PROMPT: CARILLON.

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** di carillon e incisioni. ***






         ― 11; Carillon.

 

 

 

 

Era rincasata dannatamente tardi quella notte, tanto che aveva pensato più volte di incidere sulla porta della camera “non svegliarmi” a caratteri cubitali, rinunciandoci.

Al  sorgere del sole, il corridoio fu invaso da una soffice musica che si infiltrò nella stanza della Cacciatrice arrotolata nelle trapunte, giungendo all’orecchio di lei e facendola svegliare di colpo.

Quasi sicura della provenienza della canzone, si diresse in camera di Jem.

«Che cos’è?» domandò, non conoscendo la melodia.

L’altro si bloccò, interrompendo l’esibizione «Le Carillon d'Arras, italiana. E’ recente» rispose sorridendo.

Shakira andò a mettersi sul suo letto, infilandosi sotto le coperte, «suonala ancora»..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note d’Autrice ◊ «viviamo e respiriamo parole»

 

In teoria, Shakira ha davvero inciso porta di camera sua, una volta, a Madrid. *pensieri a caso* Questo è un grido a yingsu che eventualmente mi correggerà – ma tanto sai che ho le teorie a cazzo, eh.

Anyway, direi che aver trovato quella canzone (duetto per violino e piano) è stato un colpo di fortuna, il compositore è Antonio Bazzini (1818-1897), la data di composizione dell’opera citata non la so – ma ho ipotizzato fosse ante 1878, o comunque contemporanea. Lo spero bene.

 

radioactive,

 

 

 

NEXT PROMPT: CAVIGLIA.

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** di caviglia e freddo. ***






         ― 12; Caviglia.

 

 

 

 

Shakira stava seduta sul suo letto, il fuoco appena attizzato splendeva tenue nel camino e fuori la pioggia cadeva lenta e dolce.

Jem, seduto per terra a piedi scalzi, le sbottonava piano l’ultimo stivale, sfilandoglielo poi con delicatezza e appoggiandolo silenziosamente sul tappeto. La rossa ridacchiò mentre le mani dell’altro si intrufolavano sotto le gonne di lei, facendo scattare la giarrettiera e tirando giù, lentamente, la calza di lana e scoprendo così la gamba di Shakira, notando con divertimento la pelle d’oca.

Le afferrò piano un piede e si chinò a lasciarle un bacio sulla caviglia, facendola sorridere come lusingata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note d’Autrice ◊ «viviamo e respiriamo parole»

 

Per chi non lo sapesse, mostrare le caviglie, nell’800 era segno di lussuria e cose del genere. Infatti gli uomini evitavano di guardare le caviglie alle donne mentre queste si sollevavano il vestito per non sporcarlo in una pozzanghera.

Inoltre, le scarpe (gli “stivali”) hanno i bottoni laterali – piccolo appunto.

GRIDO A YINGSU: lo so che la pensavi/volevi erotica(…), e infatti eccola qui.

 

radioactive,

 

 

 

NEXT PROMPT: CHIAVE.

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** di chiave e infedeli. ***






         ― 13; Chiave.

 

 

 

 

No, Shakira proprio non ce la faceva. Accartocciò il foglio con la mancina buttandolo poi nel camino, osservando i bordi annerirsi e incendiarsi.

Vicino a lei, Jem rideva, «non ci riuscirai mai con la sinistra» constatò, facendola arrabbiare ancora di più.

La ragazza appallottolò un’altra pagina e la lanciò in testa al Nephilim, «taci, infedele» borbottò, tingendo un’altra volta la piuma nel calamaio.

Jem ridacchiò, alzandosi dalla sua postazione e avvicinandosi a lei, «sembri Will quando parli così…» disse piano, rubandole la penna di mano e scrivendo per lei la chiave di sol.

«Non è un complimento…» bofonchiò in risposta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note d’Autrice ◊ «viviamo e respiriamo parole»

 

Il motivo per cui Shakira non usa la destra è lasciato alla vostra immaginazione – nella mia testa è perché si è fatta male e Charlotte ha deciso di farla guarire come una mondana(…), ogni tanto ci vuole. Ma lascio a voi il tutto.

 

radioactive,

 

 

 

NEXT PROMPT: CICATRICE.

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** di cicatrice e Will. ***






         ― 14; Cicatrice.

 

 

 

 

Percorse con un dito la sottile linea sul fianco di Jem, osservandolo rabbrividire sia per il freddo che per il contatto. «E questa come te la sei fatta?» domandò, alzando le coperte di lana e accucciandosi sotto le lenzuola  vicino  a lui, spostandosi i capelli all’indietro.

Jem se la strinse contro, arrossendo appena per il contatto dei loro corpi ancora nudi, «forse…» iniziò, come se cercasse di ricordare, «quando Will ha voluto che io fossi il suo bersaglio, un annetto fa. Era davvero convinto di essere diventato bravo con i coltelli» annuì poi, sicuro della versione della storia, Shakira rise.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note d’Autrice ◊ «viviamo e respiriamo parole»

 

Sono di una fretta terribile, mi scuso per la banalità di questa e la continua presenza di Will, ma davvero non posso farci niente, eh.

 

radioactive,

 

 

 

NEXT PROMPT: COLLO.

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** di collo e gelosia. ***






    ― 15; Collo.

 

 

 

 

Shakira guardava Jem dalla porta accostata, il ragazzo sorrideva ad occhi chiusi, le sue dita sembravano volare su quella superficie liscia, a volte inspirava così profondamente quasi l’oggetto delle sue attenzioni avesse un odore particolarmente pregiato – come di spezie indiane o profumi francesi.

La rossa si ritrovò ad arrossire, quasi gelosa, mentre si appoggiava al muro per poi ritornare in camera sua – constatando che l’altro era troppo occupato ad accarezzare il collo del violino mentre lo ripuliva e cambiava le corde.

Camminando nei corridoi, tenendosi le gonne, constatò che Will aveva ragione: Shakira voleva essere al posto di quel violino.

 

 

 

 

 

 

 

 

Note d’Autrice ◊ «viviamo e respiriamo parole»

 

Ho leggermente allargato il testo causa nuovo layout del sito, presto la modifica sarà apportata a tutte le drabble.

 

radioactive,

 

 

 

NEXT PROMPT: CUCINA.

 

 

 

 

a n g o l o s p a m

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Capitolo 16
*** di cucina, cuscino e denti. ***






     » 16 + 17 + 18  

              cucina, cuscino, denti.

 

 

 

 

Jem si aggrappò allo stipite della porta della cucina per non scivolare sul pavimento appena cerato da Sophie – accidenti a lui e a quando ha deciso di correre per l’Istituto senza scarpe!

Entrò nella stanza dove fortunatamente la cuoca non c’era – lo avrebbe cacciato a mestolate, ne era sicuro – e si chinò dietro alla poltrona vicino al camino ormai spento.

Cercò di risultare il più silenzioso possibile mentre ansimava per la corsa lungo le scale e nei corridoi – aveva cercato di seminare una Shakira armata di cuscino con piume d’oca assolutamente intenzionata a darglielo in testa finché si fosse svuotato il guanciale di tutte le penne.

Il motivo? Non c’era un motivo, semplicemente le era balzata l’idea di volerlo picchiare con un cuscino.

«Jem!» cantilenò la rossa, camminando per il corridoio mentre tendeva l’orecchio ovunque per sentire tutto. Carstairs si tappò la bocca un po’ troppo rapidamente producendo un leggero, leggerissimo rumore proprio mentre l’altra passava davanti alla porta della cucina.

Shakira si fermò di scatto, con un piede a mezz’aria, indossava uno di quei vestiti che si era portata da Madrid, poco ingombrante.

«Uhm…» mormorò lei, fingendo di pensare, entrò in cucina, facendo il giro del tavolo come per temporeggiare.

Sembravano due bambini.

Prima che James potesse accorgersene, Shakira sbucò da sopra la poltrona inondandolo  di riccioli rossi, facendolo gridare di sorpresa. Jem si accasciò a terra, appoggiandosi alla parete, «okay, hai vinto tu», concesse.

Per tutta risposta, Shakira brandì il cuscino come un’arma e glielo lanciò sulla testa, facendo volare le piume.

«Ahia!» si lamentò lui, ritrovandosi davanti il viso della ragazza, la quale si allungò per un bacio sulle labbra, scendendo poi sul collo, mordendolo senza apparente motivo.

Una volta allontanata dalla pelle di Jem, gli indicò la gola ridacchiando, «ti ho lasciato il segno dei denti!».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE D’AUTRICE«viviamo e respiriamo parole»

 

Essendo mancata due giorni, ho deciso di fare una triple drabble, quindi sono 300 parole per 3 prompt – ci tengo a precisare che ero assente causa yingsu a casa mia, quindi scusa più che ragionevole!

Inoltre, ho cambiato la grafica, giusto per diletto(?), presto sarà inserita anche nei capitoli precedenti.

 

Alla prossima!

radioactive,

 

 

NEXT PROMPT: Droga.

 

 

 

 

 

a n g o l o s p a m

a.    Die on the front page, just like the stars. { HUNGER GAMES – long – nuovi tributi, 72nd edizione } radioactive

b.    I’m frozen to the bones. { HUNGER GAMES – long – nuovi tributi, 73rd edizione } yingsu

c.     When the moon fell in love with the sun, all was golden in the sky. { THE INFERNAL DEVICES – long – Shakira Espinosa } yingsu

d.    Blur. { HUNGER GAMES – long – nuovi personaggi } Ivola

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Capitolo 17
*** di droga e salute. ***






     » 19  

              droga.

 

 

 

 

Shakira avrebbe voluto piangere nel vedere Jem rientrare semisvenuto e con l’angolo delle labbra sporco di sangue.

Era la prima volta che lo vedeva conciato il quel modo dopo che lui le aveva detto che stava bene – perché ridotto in quello stato, Jem sembrava essere tutto meno che in salute.

Ma chi vogliamo prendere in giro? Non è mai stato in salute.

Si presentò in camera sua un paio d’ore dopo il rientro, Will sonnecchiava sulla poltrona vicino al letto del suo parabatai, nel comodino riposava solitaria la tazza di tè dove, probabilmente, Jem aveva diluito la yinfen con l’acqua.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE D’AUTRICE«viviamo e respiriamo parole»

 

Avrei voluto ripiegare su qualcosa di più originale, ma ho preferito sfruttare questo prompt per sgranchirmi un po’ nell’angst e provare a descrivere il triangolo Shakira-Jem-yinfen. E insomma, campa cavallo che l’erba cresce.

Suppongo un leggerissimo OOC da parte di Shakira, ma sono troppo di cattivo umore per pensare a qualcos’altro di decente.

 

Au revoir

radioactive,

 

 

NEXT PROMPT: Estate.

 

 

 

 

 

a n g o l o s p a m

a.    Die on the front page, just like the stars. { HUNGER GAMES – long – nuovi tributi, 72nd edizione } radioactive

b.    I’m frozen to the bones. { HUNGER GAMES – long – nuovi tributi, 73rd edizione } yingsu

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Capitolo 18
*** di estate, famiglia, filo e finestra. ***






     » 20 + 21 + 22 + 23  

              estate, famiglia, filo, finestra.

 

 

 

 

Shakira guardava fuori dalla finestra, in lontananza le guglie di un edificio di cui non ricordava il nome svettavano verso l’alto quasi volessero perforare il cielo plumbeo, alla ricerca del sole.

Le ricordavano vagamente le punte della Cattedrale di Santiago de Compostela, constatando poi che paragonare la Spagna all’Inghilterra era come insultare il suo paese natio. Mai.

Ormai il dolce ricordo di quella grande Chiesa però invadeva la sua mente come la tranquillità del cullare di piccole onde, o delle gocce di pioggia che scivolano lungo il viso – dava quella sensazione di amaro dato dalla lontananza, eppure erano immagini talmente belle da sembrare tutto fuorché amare.

Chissà – forse Magnus avrebbe capito, era bravo in quel genere di cose.

Chiuse gli occhi, ricordando le colline verdi e il sole estivo picchiarle sulla fronte madida di sudore mentre scalava una salita, seguita dal padre pronto ad afferrarla nel caso la piccola Shakira fosse capitombolata giù, la madre seguiva lei e Jorge con silenzioso affetto, tenendo per il guinzaglio il cane che sua figlia aveva portato a casa qualche giorno prima, implorando i genitori di tenerlo con sé.

Era bello ricordare le loro passeggiate verso Compostela, giocando a fare i pellegrini che arrivavano da lontano – lontanissimo!, diceva.

Un sospiro le fuggì dalle labbra – fugace, lasciando intravedere tutta la tristezza della ragazza, facendola sorprendere di sé stessa. Non amava parlare dei suoi defunti genitori e, a dirla tutta, non pensava neanche di ritrovarsi così triste quando le capitava di ricordarli.

«Terra chiama Shakira…»mormorò una voce alle sue spalle, facendola girare di scatto mentre alzava i gomiti dal davanzale della finestra.

Dietro di lei, Jem sorrideva teneramente, tenendo tra le mani una tazza di tè ancora fumante che chiaramente non avrebbe offerto alla ragazza – a lei non piaceva il tè.

«Ehi…» rispose dopo qualche secondo lei, quasi si fosse accorta ora della presenza dell’altro, si appoggiò con i reni alla finestra mentre l’altro le afferrava una mano per lasciarci un soffice bacio, come per salutarla.

«A che pensavi? Ce ne vuole perché tu non te ne accorga di qualcuno che arriva…» chiese pensieroso, chinando il capo verso la spalla destra mentre mostrava il colletto della camicia, Shakira notò il filo della cucitura che fuoriusciva dal bordo e  allungò le mani per strapparglielo.

Sorrise mentre gli mostrava il cordoncino bianco, lasciando poi che cadesse  a terra, «pensavo solo che l’estate dovrebbe fare in fretta ad arrivare».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE D’AUTRICE«viviamo e respiriamo parole»

 

Quadruple drabble per la mia assenza di quattro giorni, dato che non posso fare proprio a meno di smettere di pubblicare per Shakira e per yingsu, giusto per tenere vivo il ricordo di questa magnifica OC.

Anyway, desolata per la scomparsa degli aggiornamenti giornalieri, ma la mia voglia era crollata pietosamente – però ho recuperato, e spero di mantenere il ritmo. Inoltre, temo davvero per l’OOC di Shaki, stavola, il trattamento dei prompt e questa piccola comparsa di Magnus perché sì: Magnus e Shakira si vogliono bene – e vedetela come spoiler o come volete ma io avevo la necessità di mettere questo stregone da qualche parte, perché mi manca.

 

A domain se tutto va bene

radioactive,

 

 

NEXT PROMPT: Fiori.

 

 

 

 

 

a n g o l o s p a m

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Capitolo 19
*** di fiori e tappeti. ***






     » 24

              fiori.

 

 

 

 

Jem sorrise mentre staccava uno ad uno i petali dei fiori che aveva comprato, non conosceva il loro nome ma, in fondo, non gli importava.

Seduto sul tappeto della biblioteca, riempiva il cesto delle foglie colorate lanciando il gambo in un altro contenitore. Quando finalmente anche l’ultimo bocciolo – dal tenue color rosa– fu privato della sua bellezza, Shakira fece capolino nella stanza preceduta dal fruscio delle gonne, «ti ho trovato! Che fai?».

James si alzò, prendendo il contenitore tra le mani e cercando di trattenere una risata, «questo» annunciò, versando poi i petali colorati sul capo di Shakira, facendola sorridere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NEXT PROMPT: Foto.

 

 

 

 

 

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Capitolo 20
*** di foto e Mr. Dry. ***






     » 25

              foto.

 

 

 

 

Faceva davvero troppo freddo per una passeggiata.

«Vuoi entrare al Mr. Dry?» le domandò gentile il cinese, indicandole con il bastone il locale all’angolo della strada – non era la prima volta che lo frequentavano e potevano dire che, sia con il sole che alla sera, godevano di buona ospitalità e compagnia.

Shakira annuì, e in breve si ritrovarono seduti ad un tavolo al Mr. Dry, quando l’attenzione della rossa fu catturata da un uomo con il cappello a bombetta intento a scattare una foto ad una giovane coppia. Mise una maso sul braccio di Jem, scuotendolo leggermente, «facciamoci una foto!».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE D’AUTRICE«viviamo e respiriamo parole»

 

Ok, allora. Ho fatto una ricerca e sì: le foto si facevano già nel 1878, quindi – almeno su questo punto di vista – non ho colpa. Ho colpa invece quando mi dico che:

- Mr. Dry è il locale che tiene Magnus a New York intorno al 1920, notizia facilmente reperibile ne Le Cronache di Magnus Bane n.5 – La nascita dell’hotel Dumort. Il motivo per cui il bar di Magnus si chiama così è descritto nello SPIN-OFF, ma il mio era solamente un richiamo dato che amo alla follia lo stregone e non posso non fargli pubblicità occulta.

- La scena è ispirata a Miseria e Nobiltà del 1954 con regista Mario Mattoli, per intenderci quello con Totò In realtà, vorrei che voi immaginaste il seguito di questa drabble come nel film, ovvero, quando la coppia (Jem e Shaki) vanno dal fotografo, questo dice «oh, una coppia di sposini!» ma in questo caso Jem arrossisce come un idiota e fa di no, ma che si sposeranno preso. Anyway, l’opera originale di Miseria e Nobiltà è del 1888, quindi penso che sia una cosa plausibile per l’ambientazione di TID.

 

Life long and prosper.

radioactive,

 

 

NEXT PROMPT: Fragole.

 

 

 

 

 

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Capitolo 21
*** di fragole e forcine. ***






     » 26

              fragole.

 

 

 

 

Cecily armeggiò un’ultima volta con le forcine di Shakira, lo specchio coperto da un lenzuolo perché non riuscisse a vedersi prima del tempo. Le aveva promesso che, se fosse riuscita a colpire un certo bersaglio da una certa distanza, le avrebbe fato la possibilità di provare a farle un’acconciatura.

«Fatto!» esultò, lanciando sulla capigliatura della polverina dorata, «vado a chiamare Jem!» e sparì dietro la porta.

Shakira combatté contro la voglia di sbirciare, ma si concentrò e, quando James fece capolino dalla stanza con il suo solito «permesso?» davanti si ritrovò un ragazzo che tratteneva le risate, «sembri una fragola!».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NEXT PROMPT: Fuoco.

 

 

 

 

 

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Capitolo 22
*** di fuoco e citazioni. ***






     » 27

              fuoco.

 

 

 

 

La Cacciatrice si rigirava lentamente la collana tra le dita, osservando distrattamente come il vivido fuoco del camino faceva risplendere la giada verde del medaglione. Le vennero in mente i versi del Cantico dei Cantici e la promessa di matrimonio dei Cacciatori – quella che avrebbe dovuto dire.

Per qualche motivo, ricordava chiaramente un passo del testo di Salomone che recitava: tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco.

E ora, a distanza di tempo dalla trasformazione di Jem in Fratello Zaccaria, riusciva a sentire sul petto le ustioni di queste fiamme.

Facevano ancora male.

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE D’AUTRICE«viviamo e respiriamo parole»

 

Prima che qualcuno se lo chieda: tutto questo è un post-When the moon fell in love with the sun, all was golden in the sky. Perché la teoria di quella fic (che spero riprenderà presto!) è che la fine di TID rimanga sostanzialmente invariata. Ma non posso anticiparvi null’altro.

Zaccaria manca della “h” finale (che adoro ♥) semplicemente perché ho tenuto fede alla versione italianizzata del nome, nulla di più.

Insomma, sono molto angst oggi. *va a fare matematica*

 

A domani~

radioactive,

 

 

NEXT PROMPT: Gatto.

 

 

 

 

 

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Capitolo 23
*** di gatto e chiesa. ***






     » 28

              gatto.

 

 

 

 

Jem percorse in lungo ed in largo l’Istituto più volte, cercando Church che sembrava semplicemente scomparso.

Andato da Will a chiedere informazioni, non ricevette risposta: sapeva che il parabatai non stava mentendo, considerando che gli incontri tra lui e Church non erano affatto piacevoli e che solitamente l’Herondale si procurava svariati graffi nei posti più impensabili. Lo stesso risultato ebbe con gli altri abitanti dell’Istituto.

Si avviò allora, affranto, verso la camera di Shakira e, bussando, infilò il viso nella stanza, «Shaki, hai per caso visto Churc―».

E si bloccò: il gatto dormiva con la sua futura sposa sul letto.

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE D’AUTRICE«viviamo e respiriamo parole»

 

Okay, ho puntato sulla banalità anche questa volta. Ma ogni tanto capita ♥

Piuttosto, godetevi l’intesa oscena che c’è tra Shakira e quel gatto, ecco. Il che mi sembrava un po’ un cliché considerando il pairing ma who cares. Giusto? Ovviamente, il titolo in alto “di gatto e chiesa” è riferito al fatto che Church = Chiesa in inglese – sì insomma la mia fantasia lascia un po’ a desiderare oggi, ahahah.

 

Salut.

radioactive,

 

 

NEXT PROMPT: Gelato.

 

 

 

 

 

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Capitolo 24
*** di «gelato» e neve. ***






     » 29

              gelato.

 

 

 

 

Da quando Jem era entrato nella confraternita e la neve aveva iniziato a cadere su Londra, Shakira aveva l’abitudine di recarsi in cucina per preparava il tè delle cinque del pomeriggio, portandolo poi su un vassoio nella vuota, fredda, camera di Jem che le dava la stessa sensazione dei fiocchi. Ritornava qualche minuto dopo, speranzosa di vedere la tazza vuota, ma quando apriva quella porta e si allungava verso il comodino, vedeva il liquido all’interno del bicchiere e sospirava.

Afferrandola tra le mani si accorgeva di quanto quella ceramica fosse non fredda, ma gelida al tatto. Proprio come la neve.

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE D’AUTRICE«viviamo e respiriamo parole»

 

Ok, stavolta ho azzardato molto, nel senso che è una drabble molto platonica, nel senso che è una cosa che non sono sicura Shakira farebbe, anzi, credo proprio di no. Btw diciamo che tutto questo è una metafora della speranza della giovane in un ritorno di Jem, impossibile purtroppo.

Ho voluto giocare sul “gelato” come aggettivo, e spero non mi linciate per questo :D anyway, mi scuso per la settimana (mi pare fosse settimana, se non dieci giorni – forse nove) di inattività riguardo a questa ff, ma proprio non mi andava di scriverla e recuperare 9/10 prompt era impossibile. Quindi riprenderò regolarmente con una drabble al giorno (più o meno).

Avviso: ho ripreso la stesura de il profumo del pane alla lavanda ergo una long su Shakira che, ripeto, non è un mio OC – ma di yingsu. Il link è sotto, nell’angolo spam.

 

Chiedo perdono.

radioactive,

 

 

NEXT PROMPT: Giardino.

 

 

 

 

 

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b.    I’m frozen to the bones. { HUNGER GAMES – long – nuovi tributi, 73rd edizione } yingsu

c.     Quando si muore, si muore soli. { HUNGER GAMES – long – nuovi tributi, 19th edizione } radioactive

d.    Il profumo del pane alla lavanda. { SHADOWHUNTERS – long – Madrid, 1877 } radioactive

 

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Capitolo 25
*** di giardino e giochi. ***






XXX

Giardino.

 

 

 

 

 

Jem suonava il violino illuminato dal fuoco de camino alla sua destra.

In quei giorni piovosi, i due si divertivano nel suonare qualcosa pensando ad un luogo – e l’altro doveva semplicemente indovinarlo. Erano bravi in quel gioco e, dovevano ammettere, che era un ottimo modo per far passare il grigio pomeriggio di Londra.

Shakira chiuse gli occhi, facendosi cullare da quelle dolci note, presto nella sua mente prese vita l’immagine di un prato verde, un albero stava in un angolo come per sorvegliare il tutto,  sotto questo un tavolo.

«E’ un giardino!» esultò contenta – ma Jem non smise di suonare.

 

 

 

 

 

 

 

NOTE D’AUTRICE «viviamo e respiriamo parole»

 

Okay, ormai è dichiarato che io scrivo la drabble un po’ quando sono ispirata. Ed è arrivato il momento anche per “Giardino”.

Mi scuso nuovamente per il cambio di grafica e giurin giurello che appena possibile cambierò anche quella dei capitoli precedenti. Inoltre, se non fosse chiaro, l’ispirazione di questa drabble è uscire dall’amaro ricordo della scena più o meno simile con Tessa, quella dove vengono per fortuna fermati dal gatto.

→ next prompt: Incubo.

 

Alla prossima!

radioactive,

 

 

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Capitolo 26
*** XXXI » Incubo. ***






XXXI

Incubo.

 

 

 

 

 

In corridoio, se stava in silenzio, ogni tanto sentiva dei passi lontani di qualcuno che camminava nella corsia perpendicolare alla sua, oppure Tessa che rientrava in stanza nel mezzo della notte quasi sbattendo la porta, come se non volesse farsi scoprire. Poi arrivò il giorno in cui un tu-tum insistente le riempì le orecchie, ripetendosi varie volte interrotte da una breve pausa.

Si staccò dal muro, entrando nella camera di Jem, osservandolo agitarsi nel letto. Sedendosi di fianco a lui e sfiorandogli la fronte sudata, lo fece svegliare – il suo miocardio sembrava impazzito.

«Era solo un incubo» gli mormorò dolcemente.

 

 

 

 

 

 

 

NOTE D’AUTRICE «viviamo e respiriamo parole»

 

Ok, per la cronaca: l’illuminazione mi è venuta mentre sentivo il mio cuore battere perché forse mi interrogava in storia, e io sono una di quelle che anche se è pronta va in iperventilazione(?). Ma non importa.

next prompt: Labbra.

 

Alla prossima!

radioactive,

 

 

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