CHO
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Questo
secondo chap riguarda le riflessioni di Cho sui suoi sentimenti...
Leggete
e Recensite in tanti!!!
Cho89
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“All
I know is I'm lost without you I'm not gonna lie,
How
my going to be strong without you I need you by my side,
If
we ever say we'll never be together and we ended with goodbye don't
know what I'd do I'm lost without you...
I
keep trying to find my way but all I know is I'm lost without you,
I
keep trying to face the day I'm lost without you...”
Delta
Goodrem- Lost without you
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Sono qui,
seduta sulla poltrona vicino alla finestra, fissando il mio riflesso
sfuocato nel vetro. Fuori sta piovendo violentemente, tira un vento
gelido e neanche il fuoco che scoppietta nel camino al centro della
sala comune riesce a scaldarmi.
Aspetto che
rintocchi la mezzanotte poi mi alzo lentamente; Guardo ancora una
volta il mio viso segnato dalle lacrime riflesso sulla finestra
appannata, poi mi dirigo verso la porta della sala comune ed esco in
corridoio. Ogni mio passo rimbomba nell’aria umida.
So che
dovrei essere felice, che non dovrei pensare a tutto quello che è
successo in questi ultimi due anni… ma è più
forte di me. Ogni volta che cerco di ricacciare indietro le lacrime,
sembra che loro facciano di tutto per uscire dai miei occhi. Le odio.
Mi
hanno chiamata “annaffiatoio umano” un miliardo di volte
ormai, eppure non mi ci sono ancora abituata. Sono solo… bè…
sensibile, ecco tutto. Non
è certo colpa mia se il ricordo di Cedric mi riaffiora alla
mente ogni volta.
Sto
gelando. Non ho idea di dove mi stia dirigendo, ho solo bisogno di un
posto tranquillo dove poter riflettere. Così lascio che il mio
istinto mi guidi e in un attimo mi ritrovo davanti alla rampa di
scale che porta alla torre di Astronomia. Comincio a salire un
gradino per volta, lentamente.
Apro la
porta cigolante e mi incammino verso il centro dell’enorme
stanza rotonda, circondata da una ancor più enorme finestra.
Raggiungo l’altro lato dell’ aula, dove si trova un’altra
porta, e senza curarmi di chiudere la prima esco fuori in terrazza.
Piove
ancora fortissimo, così mi rintano sotto il tetto lasciando
che il vento mi asciughi le lacrime, subito rimpiazzate da grossi
goccioloni di pioggia.
Dio, quanto
mi manca Cedric.
Il
giorno in cui ho baciato Harry per la prima volta, mi ripromisi che
non avrei mai più pensato a lui, e
l’ho fatto, solo che adesso… mi sono tenuta tutto
dentro, per troppo tempo.
Quelle che
mi scivolano sul viso sono lacrime di odio.
Non ho mai
odiato nessuno, non ho mai detestato una persona in vita mia, nemmeno
quel cretino di Malfoy. Eccetto lui.
Voldemort.
Mi ha
portato via la prima e l’unica persona che abbia mai amato, e
adesso per causa sua, Harry diventerà un assassino o una
vittima.
Quando mi
ha raccontato come stavano le cose, ho provato a dirgli quanto
volessi stargli vicina, ma l’unica cosa che sono stata capace
di fare, è stato sorridergli e arrossire.
Come
sempre.
Lui ha
ricambiato con un altro sorriso e poi mi ha abbracciata, e in quel
momento mi sono sentita veramente compresa e soprattutto…
amata. Certo, so che Cedric mi amava più di ogni altra cosa,
ma con lui non provavo gli stessi sentimenti che provo per Harry.
Si, sono
confusa.
So per
certo di amare Harry, anche se non gliel’ho mai detto, ma
Cedric… bè, è una cosa diversa. Cioè,
fino a due anni fa era lui che amavo, ma adesso…
Esco dal
mio riparo sotto la tettoia e mi avvicino alla balaustra. Osservo
tristemente il paesaggio che mi si presenta davanti.
Un fulmine
squarcia il cielo nero di pioggia, mentre un rumore sordo mi fa
voltare verso la torre di Grifondoro. Una figura si è appena
affacciata alla finestra, ma la richiude immediatamente, sospinta dal
vento ghiaccio.
Riabbasso
lo sguardo verso i prati deserti.
O quasi.
Un’altra
figura sta correndo leggera attraverso i prati, facendosi facilmente
strada attraverso la pioggia pungente.
Quando sono
ormai inzuppata da capo a piedi, ritorno al riparo e mi accascio al
suolo, strisciando contro il muro bagnato.
La luce dei
lampi mi illumina il viso a tratti, trasmettendomi una sorta di
calore impercettibile. Piego le ginocchia e chiudo le mie braccia su
di esse, poi ci appoggio il viso.
Non voglio
tornare al dormitorio, i ricordi mi assillerebbero per tutta la
notte.
Piuttosto
preferisco rimanere qui seduta… anche a costo di rimanere
congelata.
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Spero
vi sia piaciuto! al prox con Ginny...
Bacioni
Harry's
Angels
ps:
grazie a chi ha recensito!!!
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