Vorrei essere il tuo noi.

di esterf2000
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un tramonto,una tempesta e un armadio. ***
Capitolo 2: *** Nuova casa,nuova vita. ***
Capitolo 3: *** Aria di lago ***



Capitolo 1
*** Un tramonto,una tempesta e un armadio. ***


ELENA

 

Uff,in questo momento sono rannicchiata e seduta sul mio letto con una coperta sulle gambe,le cuffiette nelle orecchie e un cappuccio in testa. Nonostante il volume alle stelle della musica,riesco a sentire le urla isteriche di mia madre che sgrida al telefono contro quel povero elettricista. Infatti sono due giorni ormai che stiamo senza luce,gas e soprattutto riscaldamento. Essendo nel bel mezzo del mese di Novembre,senza i termosifoni accesi si rischia di morire assiderate:io mia madre e mia sorella. Povera lei,mi fa pena,ha nove anni e sta nel letto accanto al mio sotto il piumone disperandosi pensando di non vedere mai più la luce di una lampadina. Ammetto che sto cominciando a crederci anch'io.< Elena!Elena! > Ecco, il richiamo di Jane a Tarzan. Che bella madre che mi ritrovo;l'ho sempre considerata solo una donna ricca,schifosamente ricca,senza cuore,ma in compenso con due corde vocali che nessuno oltre Tarzan abbia mai avuto. Mi tolgo una cuffietta e stringo gli occhi,vedo la porta della stanza aprirsi e sento il rumore dei suoi tacchi:< Finalmente sono riuscita a convincere quel maledetto! Arriverà fra circa mezz'ora. Fatevi trovare pronte tu e Sara. Chiaro?? > < Chiarissimo,mamma >. Con la pioggia e gli allagamenti di questa notte, < quel maledetto > ha tutte le ragioni di non potersi muovere anche perchè per arrivare da noi di sottopassi ce ne sono. Dopo anni di pratica ho imparato a sottomettermi a mia madre,anche se controvoglia; Sara invece,sì, è sottomessa,ma essendo piccola ci soffre anche più di me,forse.

Non credo che < Tarzan > abbia avuto altre relazioni dopo nostro padre;io lui non me lo ricordo,anche perchè l'ho visto poche volte,non ha mai abitato con noi,non so dove sia, se sia vivo o meno, non so neanche il suo nome.

In questo momento mi sto alzando lentamente tenendo la coperta sulle spalle in equilibrio e ho appoggiato sul comodino il cellulare con le cuffie inserite. Sto scuotendo mia sorella dicendole che dobbiamo prepararci per l'arrivo del factotum. Che noia,noi dobbiamo cambiarci una decina di volte al giorno,per ogni cosa diversa che facciamo,anche per farci riconoscere dall'elettricista. Molte ragazze sognano la cabina armadio,il mio armadio,ma io lo odio,anzi lo detesto perchè mi basterebbe anche solo un comò. Odio la mia casa,odio mia madre, odio la mia vita,odio il mio armadio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANDREA

 

Casa nuova,città nuova,vita nuova. Questi scatoloni ormai me li sogno anche la notte; è una settimana che traslochiamo e mi sono già rotto la schiena,infatti dalla villa di campagna ci spostiamo in una di città anche più grande di questa. Sono felice di iniziare l'università essendoci più vicino,ma vedere la casa vuota mi mette un senso di tristezza,voglio dire ci ho trascorso la mia infanzia e adolescenza,qui ci sono tutti i miei ricordi; Ambra,la mia ragazza verrà ad abitare in uno degli appartamenti della nuova villa, inizialmente la sua famiglia non era d'accordo,ma i miei hanno assicurato di tenerci separati soprattutto la notte,sai com'è! Se lei non si fosse fatta avanti a quest'ora saremmo soltanto amici e non penserei minimamente a farla vivere con me,infatti quando ci siamo fidanzati non abbiamo pensato ad una cosa seria e nemmeno a fare dei progetti.

Finalmente il numero di scatoloni da caricare sul camion per oggi sono finiti e ora posso dedicarmi ad uno dei miei due sport preferiti ovvero la pesca,che Ambra non ha mai voluto imparare anche se dovrebbe. Lei si limita ad assistere alle mie partite di pallavolo,infatti è gelosa della mia tartaruga e sostiene che le ragazze della zona non dovrebbero neanche acquistare il biglietto; io al contrario suo non credo di essere un tipo geloso almeno non con lei. Sento tremare il mio cellulare nella tasca è mio padre,ho sempre avuto buoni rapporti con i miei genitori,l'unica loro pecca è il fatto di voler bruciare le tappe a quanto riguarda Ambra. Infatti dicono che subito dopo la laurea di entrambi organizzeremo il giorno delle nozze, a volte dubito dei miei sentimenti e ho paura di deludere tutti annullando il mio fidanzamento con lei...WOW !! Una trota! Stasera essendo solo qui in campagna la cuocio e me la mangio sotto la veranda. “ Dimmi che stai bene,tua madre si preoccupa per te. Ciao papà. “ Mia mamma pensa che io sia ancora un bambino e solo perchè hanno trovato una tempesta per arrivare in città ha paura che io sia morto; i miei amici credono che le mia vita sia bella e felice dicono: hai una grande villa tutta per te,dei genitori che ti amano,sei uscito con quasi tutte le tue coetanee cosa vuoi di più? Ma io sento un vuoto dentro di me che per riempire non so da dove cominciare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ELENA

 

Che bello! Adesso abbiamo di nuovo tutto,anche se mi sarebbe piaciuto rimanere senza internet perchè i messaggi dei miei pretendenti mi hanno bloccato ben due volte il cellulare e riempito la memoria. Stasera mia mamma ha detto che ci deve parlare..sembra sia una cosa importante,infatti non è nella norma che lei parli con noi,di solito ci sgrida contro e basta,oppure lavora davanti a quel suo dannato pc e non ci considera minimamente. Domani dopo la scuola andrò a casa di Rebecca,la mia migliore amica, ha detto che studieremo insieme anche se io so già come andrà a finire,infatti mi ritroverò a farlo la sera nel letto invece di dormire,perchè con lei è impossibile studiare ma si può solo che ridere,fare foto o sfilate con i nostri abiti. Per me è come una sorella,ci conosciamo dalla prima elementare ma lì ci stavamo antipatiche anzi eravamo praticamente nemiche,poi un'estate io andai al mare con mia mamma e Sara ed essendo sola senza amiche visto che là non conoscevo nessuno riconobbi Reby e da lì è nata una grande amicizia. Ho fame stasera,non mangio cibo cucinato da un bel po' di tempo ormai,spero che Manuela farà qualcosa di buono perchè non ne posso più di pizze congelate che oltretutto non si sono neanche mai scongelate del tutto. “ Ti amo sei la mia vita,voglio sposarti,lo so che abbiamo solo sedici anni ma i miei sentimenti sono veri! “ Mi hanno rotto tutte queste dediche d'amore inutili,so che loro non mi amano ma mi desiderano,fin'ora non sono mai uscita con un ragazzo che guardasse oltre alla mia estetica e non credo che lo conoscerò mai... Una volta,due anni fa, ho scritto le qualità che secondo me il ragazzo ideale dovrebbe avere, ma dopo tutto questo tempo ho capito che il principe azzurro che ti raccontano le mamme prima di andare a dormire,non esiste ed è solo un'illusione che Walt Disney ha voluto presentarci fin dalla nostra infanzia. Comunque resta il fatto che a me mia madre non mi ha mai letto una favoletta,o dato il bacio della buonanotte,ma nonostante questo piccolo particolare le storie di Cenerentola,Biancaneve e company le so praticamente a memoria... < La cena è pronta! > Finalmente potrò riempire il mio stomaco dopo tanta attesa. Mi preoccupa un po' il fatto che mia madre debba parlarci, ma non credo sia qualcosa di colossale anche perchè non è da lei, almeno spero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANDREA

 

Questa trota è davvero squisita,me l'ha sempre detto mio padre che sono bravo ai fornelli,devo anche dire che però i papà non sono mai troppo obiettivi e potrebbero fare complimenti anche solo perchè sei suo figlio. Il tramonto qui stasera è meraviglioso,sono qui seduto su una seggiolina da spiaggia con gli occhi abbagliati dalla luce del sole e un pesce tra le mani. Ho appena rassicurato tramite un messaggio mia mamma dicendole che qui non è venuta giù nemmeno una goccia d'acqua per fortuna. Sento che sta salendo una macchina su per il viale principale, non credo siano i miei genitori e neanche i nonni soprattutto a questo orario; mi sto alzando per andare a vedere chi sia,non dico che io sia preoccupato,ma se solo mia madre non avesse portato via la batteria di pentole, avrei potuto intramortire il possibile delinquente con una padella!

Da questa posizione non intravedo niente,prima o poi ci arriverà qui quella macchina; ma quella è la Giulietta nera di Ambra,che ci fa qui? Volevo godermi la solitudine almeno per una sera,ma probabilmente è venuta a sapere che i miei sono in città ed è venuta qui da me,adesso però non ho altre trote mi dispiace per lei ma non ho neanche il frigo e tantomeno qualcosa da mangiare.

< Ciao amore! > sento sbattere la portiera e mi avvicino per salutarla < Che sorpresa tesoro ! Non mi aspettavo che tu venissi! > La realtà forse è che non lo volevo neanche,ma ormai è qui e la conseguenza sarà passare un paio d'ore in veranda con lei. < Invece ora sono qui,ho pensato di portare anche un pacchetto di pasticcini,i tuoi preferiti! Guarda che bel tramonto,tu sai benissimo cosa ci vuole per completare il quadretto... > Capendo dove vuole arrivare le stampo un bacio sulle labbra come piace a lei: < Va bene così? > < Sì,anche se potevi fare di meglio...mi accontento dai,inoltre non sai quante ragazze pagherebbero per ammirare un tramonto con il più bello di tutti,amore mio >. La invito a sedersi sulla sedia in cui mi stavo rilassando solo cinque minuti prima,io invece mi accomodo a gambe incrociate a terra accanto a lei accarezzandole il braccio.

Vedo che apre il pacco di pasticcini e me ne porge uno con vaniglia e cacao,mentre lei ne gusta uno all'amarena; i suoi capelli nero-blu odorano di piastra appena passata e il suo trucco pesante nasconde il colore azzurro dei suoi occhi di cui un tempo mi sono innamorato e di cui proprio ora comincio a dubitare.

 

 

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Capitolo 2
*** Nuova casa,nuova vita. ***


ELENA


Mi sono appena seduta a tavola accanto a mia sorella;siamo entrambi vestite con un abito elegante e i capelli raccolti in una treccia laterale,Sara sembra me in miniatura ce l'hanno sempre detto, e ce lo dicono anche ora,pur avendo sette anni di differenza,nonostante io frequenti il liceo e lei le elementari siamo molto legate,sembra quasi che siamo unite contro nostra madre..ma no dai non sono così cattiva...speriamo. Come primo piatto Manuela ha preparato orecchiette al pesto,non è che io impazzisca per i primi piatti,ma adesso ho fame e l'unica cosa che voglio fare è prendere la forchetta e mangiare,peccato che prima dell'arrivo di mamma qui non si può fare niente;mia sorella è così impaziente che ha già assaggiato e dice che sono squisite. Ecco”Tarzan “, finalmente possiamo cenare< Elena,Sara prima di proseguire con la cena vi devo parlare > Ok, ritiro tutto quello che ho detto. Mia mamma si sta sedendo di fronte a me,stranamente sono ansiosa non solo di cenare ma anche di sapere la notizia di mia madre,non so veramente cosa aspettarmi,se una cosa brutta,bella o forse che si è appena fidanzata e che presto si sposerà ma non posso credere che un uomo possa amare quella donna, è impensabile! Forse lo dico solo perchè sono sua figlia e la detesto...ma se fosse così perchè mio padre non abita qui ? Non trovo altre spiegazioni... < Vi annuncio una cosa molto importante,è una svolta determinante per la mia vita lavorativa e per la vostra routine quotidiana > A quanto ho capito non si sposa,nè qualcosa simile,ha detto che cambierà la nostra vita quotidiana,sto cominciando a preoccuparmi adesso. < Oggi ho ricevuto una telefonata dall'ufficio del mio capo da Roma, a partire da Lunedì prossimo lavorerò per uno stage in Francia e vi resterò per un anno intero > Ho sentito bene ?? In Francia? Ma noi abitiamo a Torino ! Io non voglio andarmene!Quella se lo scorda, telefona e annulla tutto noi restiamo non mi importa niente io di cui non mi muovo;dovrei imparare una nuova lingua,lasciare le mie poche amiche,farmene delle nuove e vedermi venire incontro ragazzini che vogliono uscire con me senza nemmeno capire quello che dicono ? Ma non se ne parla neanche ! < Mamma quello che vuoi dire è che noi lasceremo questa casa,questa città per seguirti in Francia? > < No,quello che voglio dirvi è che voi dalla prossima settimana andrete ad abitare in casa di vostro padre. Si trova sul lago poco lontano da qui,per andare a scuola vi basterà prendere il pullman e dopo una mezz'oretta sarete in città. > Ah,beh certo sai che differenza! Andrò a vivere in casa con uno sconosciuto per un anno,in un posto isolato da cui per arrivare in città si deve prendere il bus e in cui per incontrare un'amica devi fare i chilometri....fantastico,ne sono proprio entusiasta. Non voglio replicare per non sentirmi dire “ Ma dai di amici te ne farai,e ti abituerai dopo tutto non è dall'altra parte del mondo! “ Come si fa a farsi degli amici su un lago?! Al massimo puoi fare amicizia con le trote! Sono senza parole...questa è la dimostrazione che a mia madre non le importa niente di me e Sara....la odio più di prima e l'unica cosa bella è che non la vedrò per i prossimi dodici mesi a venire. < Ma noi papà non lo conosciamo! Come facciamo a vivere con lui? > E' la vocina di mia sorella che si è fatta avanti ed è riuscita a parlare,ma io sono qui bloccata sulla sedia e sento che mi è passata anche la fame,le braccia non le sento più...non so se riuscirò mai a spostarmi da qui... < Stai tranquilla Sara lo conoscerete presto,lo so,non è il massimo come uomo con cui trascorrere un anno intero in casa ma se ci sono riuscita io,sono sicura che voi non avrete alcun problema > Proprio quello che mi aspettavo come risposta. Finalmente si può mangiare;nella stanza c'è silenzio,nel volto di Manuela si legge già la nostalgia di noi due,mi mancherà molto anche a me,chissà se la rivedrò mai, Sara mangia di fretta per la fame ma credo che non sia estasiata dal fatto di trasferirsi,siamo sempre noi che ci rimettiamo nessuno lo fa per noi mai nostra madre subisce problemi per noi ma lo facciamo sempre io e mia sorella.

ANDREA


Oggi devo caricare nuovamente degli scatoloni,che pizza! Ogni tanto mi ricordo ieri sera,ho dovuto svegliare Ambra per farla andare via,si è addormentata sulla mia sedia come un ghiro... La mia giornata si prospetta piena: devo aiutare nel trasloco,devo mettere in ordine la mia nuova camera e soprattutto devo passare dall'università ad assicurarmi che sia stato ammesso. La facoltà di Scienze Politiche è poco frequentata e fortunatamente non è particolarmente difficile entrarvi; ho sempre voluto difendere gli innocenti da quando ero un ragazzino e presto il mio sogno sarà realtà;la mia ragazza frequenterà Biologia Marina,ma credo lo faccia solo perchè inizialmente interessava anche me e non perchè voglia essere una biologa,io la vedo bene in un negozio di cosmetici a consigliare quale sia il migliore visto che lei li ha tutti nel suo bagno,avrà come minimo duecento tipi si smalti e rossetti,quando li ho visti sono rimasto a bocca aperta,mai vista una cosa simile. Mi sto vestendo,è una delle ultime volte che mi cambio in questa casa, a volte non ricordo neanche che ce ne stiamo andando e quando lo faccio mi fa ancora più paura; è appena arrivato il camion devo sbrigarmi altrimenti farò tardi... < Signorino,da dove si comincia oggi? > < Salve,oggi carichiamo quegli scatoloni a destra > Speriamo di fare presto almeno questa volta. Adesso stiamo andando in città con il camion praticamente pieno,qui la vita è molto più frenetica e stressante;in campagna i rumori sono molto meno,spero di abituarmi presto a tutto questo e che la casa nuova sia abbastanza accogliente. Siamo appena arrivati,vedo arrivarmi mia madre incontro; ha i capelli nocciola sciolti e indossa un tailleur blu ed è bella come sempre. < Buongiorno Andrea! > < Buongiorno mamma! > L'esterno della villa è ben adornato e pieno di piante con un viale di sassolini,il cancello è molto alto e il nostro isolato ha poche case attorno,peccato che la sera sentiremo comunque qualche clacson suonare e moto passare; in giardino c'è anche una piccola serra in cui poter praticare giardinaggio,la passione di mio padre. Sto entrando all'interno,mi aspetto una casa a soffitti alti e dipinti,magari anche con oggetti di antiquariato;in effetti queste cose ci sono ma andranno via tutte perchè l'arredamento sarà quello della casa vecchia. Sono curioso di vedere l'appartamento di Ambra e soprattutto se ne sarà abbastanza soddisfatta oppure delusa; ha detto mia mamma che fra poco verrà qui con le sue cose personali e anche lei da oggi vivrà con i miei mentre io me ne tornerò alla villa da solo e magari ordino una pizza. Le stanze riservate alla mia fidanzata sono grandi e luminose,dalle finestre c'è una vista molto bella dato che sta dalla parte da cui si vede il panorama;eccola l'ho appena vista sulla strada,spero non mi abbia notato perchè avrei voluto visitare casa mia da solo. < Andrea! Tesoro dove andavi così veloce? Che ne dici di girare un po' per casa insieme? Dai mostrami il mio appartamento. > < Senza dubbio amore > Così adesso mi ritrovo Ambra sottobraccio e rivedo le stesse cose di dieci minuti prima e i miei attaccati dietro le spalle che borbottano tra loro come se io e lei non ci fossimo mai visti e ci dovessimo ancora messi insieme...magari fosse così,se potessi tornare indietro cambierei tante di quelle cose...

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Capitolo 3
*** Aria di lago ***


ELENA

 

Sto fissando il soffitto,non riesco a credere che in soli due giorni la mia vita si stravolgerà completamente;per fortuna la scuola non cambierà,ma tutto il resto sì e a me i cambiamenti non sono mai piaciuti,per me nuovo significa pericolo e prima di affrontarlo vorrei anche poter conoscerlo. Domani pomeriggio Rebecca mi aiuterà con le valigie,lei non sa ancora niente ma sicuramente non rimarrà contenta del fatto che potremmo uscire solo una volta a settimana e per poche ore. E' da un po' che cerco di immaginare mio padre sia fisicamente che caratterialmente,chissà se è alto o basso,simpatico o chiuso,sorridente o depresso,benestante o con la banca rotta,se ha una villa o un bungalow...Spero solo che sia meglio di mamma e che io mi possa trovare bene.

 

Mi sono appena svegliata,o meglio la sveglia l'ha fatto puntualmente come tutte le mattine;sento un profumino di croissant arrivare dalla cucina,mi fa capire che Manuela è triste visto che li ha preparati per me e Sara,quella donna è l'unica che mi mancherà di questa casa,la mia vera madre per me è stata lei visto che quella biologica non c'è mai stata. Ho le ginocchia bloccate ma devo alzarmi visto che la scuola mi attende; ho sempre avuto buoni voti e studiato regolarmente,non che io lo volessi ma semplicemente perchè “ Tarzan ” ha una reputazione da mantenere anche tra i prof.,l'unica mia mancanza è nel comportamento infatti non manco mai nel fare battutaccie in faccia agli altri perchè il mio motto è: rispetto chi mi rispetta;speriamo che queste cinque ore passino veloci oggi,perchè non ho nessuna voglia neanche di addormentarmi sul banco. Mi sto vestendo con mia sorella che sembra uno zombie,credo di esserlo anche io,anzi lo sono di sicuro visto che mi stavo infilando il jeans dalla testa;

stamattina la colazione è particolarmente apprezzata in particolare da me,io amo i croissant al cioccolato fondente e non smetterò mai di farlo perchè sono la mia passione. Mia mamma volendo fare l'anticonformista mangia le sue solite gallette di riso integrali con una tazza di latte scremato per mantenere la linea,sai com'è lei deve farsi notare dagli adolescenti...giuro che se qualche bel ragazzo giovane si interessa a lei mi ingoio tutte le sue scarpe col tacco,che non sono nemmeno poche!

 

E' arrivato l'autista con la nostra BMW nera. Odio andare a scuola con quella macchina. Vorrei semplicemente andarci a piedi o con una semplice bici,come tutti gli altri o magari,sì, non essere uguale agli altri ma rispettando comunque gli schemi normali. Mi sono appena accomodata sul sedile posteriore accanto all'autista < Buongiorno signorine > < Buongiorno > La mia risposta è come sempre secca e concisa,non sono una che parla molto,lo faccio solo con le amiche più strette,preferisco alla gran lunga mettermi due cuffiette nelle orecchie e ascoltare i miei cantanti preferiti.

Eccoci arrivati nel parcheggio di scuola,Charlie mi ha appena detto che oggi arriverà con qualche minuto di ritardo perchè nostra madre ha un appuntamento importante a cui non può assolutamente mancare;che cosa strana! Almeno una volta alla settimana io e mia sorella rimaniamo fuori scuola per un'altra mezz'ora sotto il sole,la pioggia o qualsiasi altro fenomeno atmosferico...

Nemmeno il tempo di uscire che mi vedo arrivare davanti un gruppo di ragazzetti di prima,come tutte le mattine; poi ci sono quelle che mi guardano male e parlottano fra loro come se fossi un alieno,gli indifferenti e i prof. Che ti squadrano bene e poi in classe ti interrogano anche se l'hanno fatto solo il giorno prima. < Reby! > Per fortuna che è arrivata lei a salvarmi da questo ambiente scolastico a dir poco inquietante < Ciao Elena che mi racconti?? > Il momento più brutto viene adesso,visto che devo dirle la “ bellissima “ novità e non so come fare... < In realtà devo dirti una cosa molto importante...mia mamma si trasferisce in Francia ed io e Sara andiamo ad abitare da nostro padre,a noi sconosciuto..io e te non ci vedremo molto...anzi usciremo solo un pomeriggio ogni tanto... > La sua faccia in questo momento è alquanto sconvolta e rattristato.

 

Adesso sono in classe e cerco di concentrarmi il più possibile ascoltando quello che la prof dice anche se non mi interessa minimamente; Rebecca ha reagito male alla notizia ma per fortuna sostiene che mi starà vicina facendo il possibile. Mi dispiace per lei perchè comunque si era affezionata a me più di ogni altra sua amica,voglio dire,con me sa essere sé stessa e ai tempi di adesso è questo l'importante.

 

< Ciao > E' appena entrata in camera mia e sbattuto il suo zaino sul mio letto quasi scocciatamente. < Allora? Dove sono le valigie? > Sembra quasi che si voglia liberare di tutto questo. Così accenno un aspetta con la mano,e vado in soffitta a prenderle; sono anni che non le tiro fuori,l'ultimo viaggio l'ho fatto quando avevo dodici anni e sono andata in India,è stato bellissimo,spero che il “ viaggio “ che sto per fare lo sia ancora di più. Questi vestiti non finiscono mai come i rotoloni regina, le stiamo preparando in silenzio,stiamo male entrambe e sono molto triste che manchi.

< Elena sbrigati! Domani sera ricordati che partiamo! >

< Ricordati?? Partiamo domani sera?? >

< Si e non voglio percepire nessuna replica arrivarmi alle orecchie,quindi datti da fare e comincia a salutare i tuoi amichetti ! >

Non ci posso credere. Domani sera a quest'ora il mio mondo sarà completamente cambiato,così quasi dalla sera alla mattina... improvvisamente sento una grande nostalgia della mia camera,della routine quotidiana perchè nonostante quella bestia di mia mamma qui mi trovo bene. Rebecca si è seduta sul letto di Sara e sembra stia cercando qualcosa nella tasca: < Tieni,questa l'ho comprata prima di venire qui pensando a tutti i bei momenti passati insieme,spero solo che la nostra amicizia continuerà nonostante la distanza.. >

Così mi porge una collanina con il simbolo dell'infinito; l'unico modo con cui riesco a ringraziarla è abbracciarla e commuovendomi come una bambina,del resto piangere non significa essere piccoli.

 

Ok,Elena mantieni la calma. Abbiamo caricato tutti i bagagli,ho pianto salutando Manuela,l'unica a rimanere impassibile è stata quel pezzo di ghiaccio di mia madre che si è già seduta in auto e attraverso il suo iPhone comunica con quei citrulli dei suoi colleghi,li odio tutti. Sara mi stringe forte la mano e trattiene le lacrime,mentre io con quella libera me le asciugo;

Adesso sono in macchina,cuffiette inserite e cappuccio sulla testa; il tempo fuori è bello e credo che sia un buon motivo per sperare in meglio.

Il tragitto sembra interminabile,e man mano che andiamo avanti mi rendo conto del fatto che tutto sta per cambiare:il lago,le canne,niente negozi,niente caos o traffico di nessun tipo,la pace della campagna;

< Ragazze andate da sole non ho nessuna voglia di incontrare quell'essere vomitevole di vostro padre,quindi a presto > Io apro lo sportello saluto mia madre con un cenno della mano e seguita da mia sorella mi avvicino ad un piccolo viale che porta ad un bungalow dall'aspetto accogliente.

Arrivate busso alla porta,sento dei passi familiari avvicinarsi sempre di più,l'uscio si apre e mi si presenta di fronte mio padre.

 

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