-Tornando a casa-
"Mmmmh,finalmente!! mi sento libero come l'aria, vabbè dai adesso metto della mus-"
Non feci in tempo a finire il discorso fra me e me, prendendo le cuffie, che il mio amico d'infanzia mi raggiunge e mi saluta con una pacca sulla spalla.
*Oh no!..ora questo che vuole??*
..ma ricambio il saluto con sguardo amichevole,in fondo non lo rivedrò per molto.
"hei senti, sei libero oggi vero?" "Sì,certo"
*No,sai sono appena uscito da scuola tranquillo e ora dovrei solo occuparmi di salvare il mondo; ma come cavolo pensa la gente?*
"Oh perfetto, sai: io e un paio amici andiamo a casa mia a guardare un film, e poi si giocherà alla play"
"Ahboh, mi sembra una idea perfetta" *Sì certo, come se mi lasciasse giocare alla sua playstation*
"okay,quindi, ti aggiungi a noi?"
"Certo! aspetta che avverto i miei"
"ok ti si aspetta"
biipp biiip biiip.. "lei non è.."
Stacco la chiamata: "sì lo so' non sono abilitato per fare la chamata bla bla bla... "ehi raga, non ho credito.. buona scusa per non avvertire i miei nè?"
"ma potres-"
"No tranquillo, non voglio spendere i vostri soldi"
"okay fai te" mentre mi guardano estraneati come se volessero dirmi "oh, certo che sei proprio furbo!" mentre qualcuno sembrava più dire "Vabbè, poi non dare la colpa a noi! "
Così mi dirigo a casa di questo amico in cerca di qualche bella ragazza da guardare,ma niente..
*possibile che quando ce n'è bisogno non si fanno trovare??*
E così trascorsi il pomeriggio a scherzare sul più e sul meno, così tanto che non mi accorsi neanche che si era già fatto buio: guardo l'orologio: le 20
"Merda! guarda che ore si è fatto!" esclamo
"I tuoi genitori saranno preoccupati!" fa uno di loro,
"Ahaha certo, come no!"
"Io ritornerei a casa e anche alla svelta" un'altro, che avevo pure insultato un minuto prima perché mi aveva pestato il piede.
"Dai sù,se vuoi ti si accompagna" fà il mio amico di infanzia,
"E chi sono io? vostro figlio?"
Dopo un'altra mezz'ora mi avvio verso casa, alcuni erano stati simpatici e gentili mente altri non li potevo neanche sentir parlare.
"E' così buio fuori" mi aveva detto il mio amico, feci finta di non sentilo proprio.
-In città,lungo una stada buia e deserta-
E ora? cosa potevo fare durante tutto il tempo delle vacanze?..mmh
all'improvviso vidi un'ombra che lestamente si era nascosta chissà dove.
Già avevo una paura cotta a passeggiare in quella via larga quanto deserta e per giunta poco illuminata, figuriamoci anche con qualcuno che mi guarda da lontano!
"C'è nessuno? chi diamine sei?" non sento neanche un minimo rumore, così continuo. Vedevo le case ai bordi della strada dove camminavo con le luci accese così pensai che mi avrebbero sentito se avessi urlato! e, cavolo! sono già tutti a cena! mi ammazzeranno i miei.
Nel momento in cui giro l'angolo trovo un gruppo di persone, mi parevano di per sé molto loschi, e infatti uno si gira e mi fà "Ehi! che diamine ci fai tutto solo di notte eh?..ragazzino" continuo a camminare, "Hei, parlo con te!" ed ecco che mi vengono in contro, *merda! non è giornata per me eh?*
Da vicino vidi che erano poco più grandi di me, "Che volete?" dico, così uno di loro mi butta a terra e pronuncia una frase che non ho voluto ascoltare. Mi alzo, e vidi che erano in due, a terra avevo preso un sasso così ad uno gli tiro un bel calcio in quei punti e a uno gli tiro una sassata in volto e comincio a scappare, la cartella per fortuna mi era cascata tanto non ne avevo più bisogno e così corro via velocemente, lungo la strada vedo che quello a cui avevo tirato una sassata che si era ripreso e mi stava inseguendo, Giro un'angolo attraverso una strada, MA........
Ecco che mi fermo guardando indietro, mi giro e sento un rumore provenire dalla strada: una Porsche si avvicinava a velocità spaventosa, sentivo perfettamente che andava a tutta forza contro di me. Quello mi raggiunge ma resta fermo a bordo della strada mentre ammiravamo la macchina che si avvicinava, lui sorrideva,in un'attimo sento pure che la macchina accelera alla mia vista "Maccome??"grido, "Se non ti prende lei ti prendo io!" dice questo losco, così aspettai in attesa che uno dei due mi prendesse e improvvisamente l'impatto, violentissimo con la macchina, mi spezza le gambe e perdo conoscenza dopo aver sentito una frenata che sembrava un gelido grido di paura e mi "addormento" in quel pezzo di strada cui ero steso dopo che ero stato sparato in aria dall'impatto.
Dopo solo il ricordo del buio dei miei occhi, che consumano lentamente la luce del lampione vicino a me.
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