10 anni dopo

di principessa1793
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***
Capitolo 16: *** 16 ***
Capitolo 17: *** 17 ***
Capitolo 18: *** 18 ***
Capitolo 19: *** 19 ***
Capitolo 20: *** 20 ***
Capitolo 21: *** 21 ***
Capitolo 22: *** 22 ***
Capitolo 23: *** 23 ***
Capitolo 24: *** 24 ***
Capitolo 25: *** 25 ***
Capitolo 26: *** 26 ***
Capitolo 27: *** 27 ***
Capitolo 28: *** 28 ***
Capitolo 29: *** 29 ***
Capitolo 30: *** 30 ***
Capitolo 31: *** 31 ***
Capitolo 32: *** 32 ***
Capitolo 33: *** 33 ***
Capitolo 34: *** 34 ***
Capitolo 35: *** 35 ***
Capitolo 36: *** 36 ***
Capitolo 37: *** 37 ***
Capitolo 38: *** 38 ***
Capitolo 39: *** 39 ***
Capitolo 40: *** 40 ***
Capitolo 41: *** 41 ***
Capitolo 42: *** 42 ***
Capitolo 43: *** 43 ***
Capitolo 44: *** 44 ***
Capitolo 45: *** 45 ***
Capitolo 46: *** 46 ***
Capitolo 47: *** 47 ***
Capitolo 48: *** 48 ***
Capitolo 49: *** 49 ***
Capitolo 50: *** 50 ***
Capitolo 51: *** 51 ***
Capitolo 52: *** 52 ***
Capitolo 53: *** 53 ***
Capitolo 54: *** 54 ***
Capitolo 55: *** 55 ***
Capitolo 56: *** 56 ***
Capitolo 57: *** 57 ***
Capitolo 58: *** 58 ***
Capitolo 59: *** 59 ***
Capitolo 60: *** 60 ***
Capitolo 61: *** 61 ***
Capitolo 62: *** 62 ***
Capitolo 63: *** 63 ***
Capitolo 64: *** 64 ***
Capitolo 65: *** 65 ***
Capitolo 66: *** 66 ***
Capitolo 67: *** 67 ***
Capitolo 68: *** 68 ***
Capitolo 69: *** 69 ***
Capitolo 70: *** 70 ***
Capitolo 71: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** 1 ***


[Marcella]
Sono appena atterrata all’aeroporto di Bogotà,sono 10 anni che non mettevo piede in questa città,che ho lasciato la mia azienda,l’uomo che amavo e quella che consideravo la mia famiglia. Come mi aspettavo non c’è nessuno ad attendermi all’aeroporto perché nessuno si aspetta il mio ritorno in quanto avevo promesso a me stessa che Bogotà, l’Ecomoda, Armando e quell’anno infernale in cui ho perso tutto avrebbero fatto parte del passato da dimenticare. Prendo un taxi e mi fa un effetto strano dire dove sono diretta,anche se in tutti questi anni ho ricevuto assegni,letto bilanci e ne ho sentito parlare da uno dei pochi amici che mi sono rimasti lì:Ugo. So già cosa aspettarmi in Ecomoda:la coppia felice che ho lasciato 10 anni fa è rimasta tale e vi è tornato Mario Calderon,nonostante l’astio di Betty.
La mia vita è cambiata in questi 10 anni,ho viaggiato molto ma poi mi sono trasferita stabilmente a New York,ho conosciuto John che si è innamorato di me e mi ha messo al centro del suo mondo,come non ha mai fatto Armando,e forse la gioia di essere la persona più importante nella vita di qualcuno mi ha spinto a farlo diventare il mio compagno in questi 7 anni anche se ho sempre saputo di non amarlo. Il mio cuore è rimasto chiuso,non è più di Armando e John,nonostante il suo amore e la sua devozione totale al nostro rapporto,non è riuscito a farlo suo,ma ciò che mi ha spinto a tornare a Bogotà è il mio voler fuggire dalla sua richiesta di avere un figlio. Avevo sempre pensato che avrei avuto dei figli da Armando e che magari sarebbero riusciti a cambiare il suo spirito di seduttore e a trasformarlo in un padre modello,ora che è stato John a chiedermi di formare una famiglia ho capito che la mia vita non è finita e che non posso trascorrerla con un uomo che non amo solo per timore di non essere mai amata da nessuno e di invecchiare da sola. 
Scendo dal taxi insicura come non mai e vedo l’Ecomoda che avevo lasciato e che mi è tanto mancata in questi anni. All’entrata vi è Wilson,che inizia a fare storie perché non mi riconosce.

[Wilson]
Sono le 10 di un giorno di lavoro come tanti,da un taxi scende una signora abbastanza giovane che sembra conoscere l’azienda e che anche se ha qualcosa di familiare,non so chi sia. Ha abiti eleganti,capelli lunghi raccolti in uno chignon e degli occhiali scuri.
“ Devo prendere parte al consiglio di amministrazione” mi risponde alla mia domanda su chi sia.
“Mi scusi ma deve dirmi chi è lei,altrimenti non posso autorizzarla ad entrare” le dico.
“Wilson,sono la dottoressa Marcella Valencia” risponde con il suo solito tono,che mi sembra stupido non aver riconosciuto sin da subito.
“Bentornata dottoressa” dico grattandomi il capo per la figuraccia appena fatta.

[Marcella]
Entrata all’Ecomoda vedo una ragazza che non ho mai visto:è abbastanza carina ma non è niente di che. Sicuramente non sarà una modella e credo proprio che per Ugo faccia parte della banda delle racchie. Leggo sul cartellino che si chiama Asia.
“Ha un appuntamento?” mi chiede quando le dico che devo andare in sala riunioni.
“Sono un’azionista e mi aspettano per il consiglio di amministrazione” rispondo,già stanca di tutte quelle domande.
“Sono qui da 3 anni e gli azionisti li conosco tutti” risponde con un’aria supponente che mi fa saltare la mosca al naso.
“Sono Marcella Valencia,la figlia di colui che ha fondato questa azienda con Roberto Mendoza e se ha il suo dannato stipendio dovrebbe ringraziare anche me. Spero non risponda in modo tanto sfrontato a tutti coloro che si rivolgono a lei altrimenti fa perdere classe alla MIA azienda”rispondo con un tono molto acceso.
Mentre discuto con questa stupida,sento alle spalle una voce che mi urla:”MARCEEE”. Mi volto e vedo Ugo,l’ho riconosciuto subito anche se non ci vediamo da 3 anni,da quando è venuto a New York per presentarmi il suo “tesoruccio” che ha sposato in Spagna,perché non è cambiato molto. Mi abbraccia forte come possono abbracciare solo i veri amici e dice rivolgendosi a quella stupida: “Mostriciattolo lei è un’azionista oltre che una mia amica,quindi non fare storie e annunciala alla presidente,tua degna amica”.”No,non mi annunci,non ce n’è bisogno”dico. Vado in caffetteria con Ugo,visto che è ancora presto per il consiglio. Mi racconta che Mariana sta da 3 anni con Wilson e che da qualche mese convivono,Anna Maria è sposata da 8 anni con Freddi e che hanno un bel po’ di bambini, Armando e Betty hanno 4 bambini e stanno sempre appiccicati come quando me ne sono andata,Sofia sta con un altro uomo da 2 anni e Jenny si è fidanzata con Mark,uno stilista che fa tirocinio presso l’azienda. Sandra sta con Mario e fra qualche mese si sposeranno. Arriviamo alle porte della sala riunioni e mi sembra di trovarmi alle porte dell’inferno,poiché ancora temo i loro sguardi innamorati e il loro amore da cui sono fuggita 10 anni fa. Faccio il madornale errore di entrare senza bussare.

[Betty]                                                                                                                                                                                    
Io e Armando siamo in sala riunioni,stiamo parlando del piccolo Roberto che da qualche mese ci fa passare varie notti in bianco a causa dei mal di pancia,ma Armando sembra più interessato a baciarmi piuttosto che ad ascoltare ciò che dico. In effetti è un po’ di tempo che non abbiamo un po’ di intimità,prima per la gravidanza terminata da poco e poi per Roberto. Quindi inizia a baciarmi con passione come sempre da quando stiamo insieme e mi adagia sul tavolo della sala riunioni,nonostante le mie deboli resistenze finché non sentiamo aprirsi la porta e appare una donna che purtroppo conosco bene. È colei che da quando ho messo piede in Ecomoda ha sempre tentato di mettermi alla porta,che mi odiava perché Armando si è innamorato davvero di me,che mi snobbava anche quando sono diventata presidente dell’Ecomoda,ma che mi ha confidato che Armando si era innamorato di me per salvare la sua azienda dalla rovina.

[Marcella]
Vedo l’incubo,quello che avvelenava le mie notti quando scoprii che Armando amava lei,prendere corpo. Si vedono l’amore,la passione,quel per sempre che avevo la speranza di costruire con lui,due corpi avvinghiati,due persone che si baciano con passione. Appena mi vedono si staccano e cercano di ricomporsi. Non so dire cosa provo: rancore, rabbia,gelosia. Rancore per le sue bugie,perché ho versato troppe lacrime per lui,rabbia perché il destino non mi ha fatto conoscere un amore grande come il loro,gelosia per la loro felicità.
“Signora Marcella,come mai qui?” chiede lei, con la sua voce titubante come quando era una semplice segretaria ed io la fidanzata del suo capo.
“Sono qui per ..” la mia frase viene stroncata dal suono del mio cellulare. È John,perché non capisce che ho bisogno di tempo e che non sono pronta a metter su famiglia con lui? Perché non ho avuto il coraggio di dirgli subito che è finita e che non lo amo? A questa domanda trovo subito risposta:perché so quanto fa male essere lasciati dalla persona che amiamo con tutte le nostre forze e perché questo dolore che ho provato 10 anni fa non voglio tocchi anche a lui. “John,ti avevo detto che volevo un po’ di tempo,non è passato neanche un giorno”dico seccata.
“Volevo sapere come stavi e dirti che ho visto la casa dei nostri sogni” risponde. Mi ricordo di quando ero io a cercare la casa dove abitare con Armando e lui pensava ad altro. Esco dalla sala riunioni ed vado in bagno a continuare la telefonata.”John,io non volevo dirtelo in questo modo,ma tu non mi lasci scelta. Io non voglio bambini e  ho capito che non voglio continuare la nostra storia perché non sento per te ciò che provi per me,so che il telefono non è il mezzo migliore per chiudere 7 anni di relazione,ma non voglio farti del male. Ti prego di radunare le tue cose e tornare a casa tua perché nella mia vita non c’è più posto per te. Io torno domani e spero che per allora avrei fatto come ti ho chiesto”
“È per lui,vero?Non l’hai mai dimenticato,non è così? Sei all’Ecomoda?” risponde,con un misto di rabbia e gelosia,dopo il mio discorso. “Si sono all’Ecomoda e questo ritorno mi è servito per capire che non lo amo più e che in fondo sono felice che il suo matrimonio con la donna che ama è perfetto,ma sono convinta che meriti anche io un amore come il loro e che quell’amore non sei tu. Addio John.” Stacco con le lacrime agli occhi,ma cerco di ricompormi,perché potrebbero pensare che abbia pianto a causa loro e non è così.

[Armando]
Riconosco il nervosismo della mia Betty quando è in presenza di Marcella perché c’è da sempre ed era accentuato quando Betty era la mia amante e Marcella la mia fidanzata. Ora è molto più sicura ma all’epoca tremava quasi.
“Amore e se l’ha sconvolta la scena a cui ha assistito?Te l’avevo detto che in azienda è meglio non farsi venire certe voglie”mi rimprovera Betty.Non ho il tempo di rispondere che rientra Marcella.
“Scusate,avevo dei problemi da risolvere. Sono ritornata per dare un’occhiata alla situazione dell’azienda perché sono ancora un’azionista ed è un mio diritto” dice acidamente. Si prospetta un consiglio tutt’altro che piacevole.
“Marcella era solo una domanda quella di Betty e comunque sei la benvenuta. Per quanto ti fermi?” le chiedo per difendere mia moglie dal suo attacco e per rasserenare la tensione che rende l’aria che si respira in quella stanza soffocante.
“Dottor Mendoza la ringrazio per l’interessamento,ma siccome l’azienda è anche di proprietà della mia famiglia posso tornare per quanto voglio e comunque credo di fermarmi per qualche settimana al massimo” risponde freddamente.
Sono rimasto sbigottito dal suo tono freddo e dal fatto che mi abbia dato del lei,perché non era mai successo. Entrano gli altri convocati per la riunione:Daniele e Maria Beatrice che abbracciano la sorella,il signor Hermes,Nicola Mora, Gutierrez e Ugo e naturalmente i miei genitori che salutano calorosamente me e Betty,chiedendo dei nostri bambini,e cordialmente tutti gli altri membri del consiglio.

[Marcella] 
Non ci posso credere,osa ancora darmi del tu dopo tutto il male che mi ha fatto,ma ci ho pensato io a rimetterlo a posto. Voglio che da oggi le rare volte che ci vedremo mi dia del Lei. Poi sono entrati i miei fratelli e devo dire che non sono per niente cambiati:Maria Beatrice è sempre la solita svampita,continua a ritoccarsi e della bambina che giocava con me e con Daniele non riconosco più nulla purtroppo. Invece Daniele mi racconta di sé e del matrimonio con Patrizia e dei loro bambini che vorrebbero rivedere la zia. Entrano poi il signor Hermes e Nicola Mora,che da cafone arricchito si è trasformato in un vero imprenditore capace anche,con un po’ di fortuna,di far innamorare una donna. Entrano Gutierrez e Ugo e successivamente Roberto e Margherita,che sono appena tornati dalla Svizzera e che non fanno altro che abbracciare Betty e Armando e chiedere dei nipotini,successivamente mi salutano e chiedono,per pura cortesia,come sto. Pensare che volevo bene loro quasi quanto ne volevo a mio padre e mia madre e non pensavo che Margherita,che diceva di volermi bene come ad una figlia,avesse accettato tanto felicemente Betty senza opporre un po’ di resistenza.
Il consiglio inizia e io sono tra Daniele ed Ugo e di fronte Margherita che sembra folgorata dalle parole che provengono dalla bocca di Betty.Si inizia a parlare di vari investimenti della collezione in programma e del successo di quella precedente e dell’idea di mettere in cantiere una linea per bambini che vesta dai 0 ai 16 anni.
“Betty come modelli potreste usare i vostri bambini:Camilla è già una signorina,Hermes e Margherita sono bellissimi e poi Roberto sarebbe perfetto come neonato”dice Margherita
“Beh Margherita -cose da pazzi si danno del tu- sarebbe una bella idea e risparmieremmo sui costi per ingaggiare i modelli”dice Betty.
“Poi ci sarebbe il bambino che abbiamo adottato io e il mio tesoruccio,si chiama Felipe ed è un tesoro” risponde Ugo.
“Bene i modelli ci sono,poi penseremo al da farsi,ora dobbiamo consultare il bilancio per valutare i guadagni”risponde Betty.
Iniziano a parlare di cifre e di costi,del fatto che vorrebbero aprire un punto vendita anche in Italia,dopo quello nato in Svizzera gestito da Camilla,ma bisogna trovare qualcuno che valuti se è conveniente o meno. Betty propone me.
“Mi dispiace ma io voglio vendere,voglio il mio capitale per investirlo in una nuova impresa” rispondo,svelando finalmente il secondo motivo per cui sono tornata. 
  
 

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Capitolo 2
*** 2 ***


[Marcella]
Tutti mi guardano come se avessi detto che venivo da Marte.
“Tesoro ma perché vuoi lasciare l’Ecomoda,quest’azienda l’ha fondata tuo padre e non sarebbe felice di vederti andare via,poi tu sei una professionista seria e la tua consulenza sarebbe un aiuto provvidenziale per noi” dice Margherita.
“Signora Mendoza,mi dispiace ma è la mia decisione ed è il mio modo di chiudere con il passato. Mio padre è morto e non sarebbe stato contento neanche di vedermi lasciare l’azienda per 10 anni” rispondo in modo deciso.
“Perché mi dai del Lei Marcella?Ti ho vista nascere e sei sempre stata come una figlia,siamo una famiglia”dice Margherita
“Mia moglie ha ragione,Marcella. Tuo padre ed io eravamo come fratelli e tu,Daniele,Maria Beatrice,Armando e Camilla siete cresciuti insieme come fratelli” sostiene Roberto
“Signori Mendoza noi non siamo una famiglia,Daniele e Maria Beatrice sono la mia famiglia,con voi ho in comune solo l’azienda che conto di lasciare a breve” rispondo prontamente.
“Avresti dovuto lasciarla 10 anni fa e fai bene a farlo ora. Io voto per liquidare l’Ecomoda” risponde Daniele
“Non iniziamo a dire idiozie:l’Ecomoda non sarà liquidata e spero che Marcella non sia seria nel suo proposito” risponde Armando.
“Invece sono molto seria, dottor Mendoza:voglio il mio capitale perché quest’azienda non è più mia e non sono più io ad occuparmene” dico.
“Le da fastidio che io sia la Presidente?” mi chiede Betty.
“Crede che il mondo giri attorno a lei? Mi dispiace deluderla,ma lei è l’ultimo dei miei pensieri da molto tempo . Il mio rapporto con l’Ecomoda e i suoi componenti è terminato 10 anni fa e non ha senso lasciare il mio capitale in un’azienda di cui non mi occupo e che non richiede la mia presenza per tirare avanti. “ dico.
“Non è vero:l’Ecomoda ha bisogno di lei più che mai e il suo posto non è occupato da nessuno. Non capisco perché si ostina così.” Mi risponde Betty.
“Marce,la Presidente ha ragione:torna qui,mi faresti felice. Dobbiamo recuperare 10 anni di lontananza e poi ci vuole una persona di classe e che ristabilisca le regole in quest’azienda comandata dalle racchie!” mi dice Ugo.
“Ugo non ti permetto” lo ammonisce Armando.
“Chiedo umilmente scusa per aver offeso la signora Mendoza” lo canzona Ugo.
“Piantala Ugo!” gli risponde Armando.
“Marcella se hai la tua vita altrove,io credo dovresti vendere senza ascoltare nessuno” mi dice Daniele
“Io voglio solo andarmene,che voi siate d’accordo o meno. All’Ecomoda e a Bogotà non c’è più posto per me e non sarei mai dovuta tornare. Sono tornata solo perché voglio gestire io la trattativa riguardante la vendita delle mie azioni,voglio decidere io a chi darle.“ dico.
“Se vuoi darle a me,ti ringrazio ma già vorrei liberarmi delle mie e se me ne dessi altre sarebbero solo un grattacapo fastidioso!” mi dice Daniele.
“Io le comprerei volentieri Marcella,ma sono a secco perché l’ultimo lifting mi ha prosciugato” mi dice Maria Beatrice.
“ A me basta che qualcuno le compri perché non voglio più niente che mi riporti a Bogotà” dico.
“Soffre ancora perché ho sposato Armando, Signora Marcella?” mi chiede Betty
“No,credo che il dottor Mendoza sia felice con lei e sono contenta per voi,ma ho la mia vita a New York e non intendo rinunciarvi”rispondo uscendo dalla sala,mentre rischio di scontrarmi con Mario Calderon che stenta quasi a riconoscermi. Mentre mi dirigo verso l’ascensore “È per John,vero?” dice Ugo alle mie spalle.
“No,John mi ha proposto di avere un bambino e io l’ho lasciato” dico,sentendomi magicamente più leggera.
“Per Armando?Lo ami ancora,vero?” chiede Ugo con aria inquisitoria.
“No,non lo amo più,ma il problema è che non riesco ad amare nessun altro. Quando mi ha lasciato ha chiuso il mio cuore e ha fatto in modo che non riuscissi più a donarmi all’amore. John mi amava e forse mi ama ancora,ma il problema sono io. Io voglio l’amore,la passione e l’ho capito quando mi ha chiesto di avere un figlio e ne sono stata certa quando ho visto quella scena in sala riunioni” confesso apertamente.
“Quale scena?Sono curioso lo sai …”dice Ugo.
“Ho visto Armando e Beatrice baciarsi sulla scrivania”rispondo
“Oh che orrore! Potevi dirmelo almeno avrei fatto disinfettare la scrivania … ed erano dove mi sono seduto io?”chiede lui con il suo solito umorismo.
“Ma cosa vuoi che importi?! Ugo loro si amano dopo 10 anni con la stessa passione e la stessa intensità,nonostante i figli,nonostante gli anni e nonostante i problemi dell’azienda. Quando sono andata via da qua 10 anni fa credevo che la loro storia fosse un fuoco di paglia,poi però tu mi hai detto che si erano sposati e poi che lei aspettava un figlio,poi altri due e ho capito che Armando ha resistito 10 anni e resisterà tutta la vita perché lei è il suo vero amore. Quando stava
con me,non perdeva occasione per tradirmi e per guardare le altre,ora o meglio da quando ama lei,le altre neanche le vede. Se io fossi venuta con i capelli verdi lui neanche se ne sarebbe accorto” rispondo.
“Oh no Marce per favore i capelli verdi noo” risponde sarcasticamente
“Ugo beato te che scherzi sempre su tutto” esclamo.
[Betty]
Dopo l’uscita di Marcella e di Ugo,restiamo tutti senza parole ed io continuo a sospettare che sia a causa mia e di Armando che vuole lasciare l’Ecomoda.
“Betty,figliola,per favore convincila a restare. Ci siamo già riusciti una volta.” mi implora Roberto
“Ci proverò e cercherò di sapere perché vuole andare via” rispondo.
“Amore ti ringrazio,so che tu e Marcella non vi siete mai sopportate,ma pensa che lo fai per l’Ecomoda” mi dice Armando.
Gli do un bacio ed esco dalla sala riunioni. Vedo Marcella ed Ugo parlare fitto fitto e mi avvicino a loro. Quando mi vedono smettono di parlare.
“Le devo parlare signora Marcella”esclamo un po’ titubante. Devo ammetterlo,anche a distanza di anni quella donna continua ad intimorirmi,ma ora sono più sicura perché sono la presidente dell’azienda,sono la moglie di Armando e sono la madre dei suoi figli e questo nessuno potrà cancellarlo.
“Va bene,ma se spera di farmi cambiare idea,perde il suo tempo”risponde freddamente.
La faccio accomodare nel mio ufficio,quello che una volta era di Roberto,poi è passato ad Armando e che da 10 anni è mio. Forse è un po’ in imbarazzo perché è pieno di foto:quella del matrimonio,dei bambini,delle vacanze;rappresenta la mia vita felice,quella che ho “rubato” a lei. Si siede e si guarda intorno. Prende la foto di Camilla e si sofferma a guardarla forse perché non ha avuto bambini o forse perché una decina di anni fa pensava di averne alcuni da mio marito. Credo che lei ancora mi veda come colei che le ha portato via il suo Armando e che,a differenza sua, è riuscita a tenerselo ben 10 anni. Poi con questa storia che Roberto e Margherita vogliono bene anche me come una figlia,mi odierà ancora di più. Penso che sia normale che mi vogliano bene,in fondo ho risollevato la loro azienda dal disastro,ho reso felice Armando e ho dato loro ben 4 quattro nipotini e poi in questi 10 anni sono stata una moglie irreprensibile e una madre responsabile,oltre al fatto che da quando li conosco, li ho sempre trattati con il dovuto rispetto.
Continua a guardarsi intorno come per cercare in quelle foto qualcosa che le racconti dei 10 anni che è stata lontana,come per cercare di capire com’è la nostra vita oggi,se siamo felici e soprattutto se ha fatto bene a farsi da parte 10 anni fa per far riconciliare me ed Armando e per salvare la sua azienda.
“Volevo solo chiederle perché vuole abbandonare l’azienda. Quando sono arrivata qui e l’ho conosciuta,ho pensato che lei fosse un osso duro e che l’unica cosa che l’avrebbe allontanata da questo posto era la pensione perché c’erano due cose che amava più di se stessa:l’Ecomoda e Armando.”le dico cercando di allentare la tensione e di lasciar perdere le mie foto e la mia vita privata.
“Ha detto bene c’erano due cose che amavo:l’Ecomoda e Armando e l’allontanarmi dall’uno implica l’allontanarmi anche dall’altro. Per questo sono stata lontana 10 anni,per dimenticare Armando e ci sono riuscita,può evitare di tormentarsi”mi risponde.
“E allora perché andarsene?Questa azienda è sua come di Armando ed è più probabile che me ne vada io,che non ho azioni piuttosto che lei. Lei deve restare oppure darmi una motivazione valida per andarsene”
La nostra discussione è interrotta da Anna Maria
“Bentornata signora Marcella,Betty c’è una visita per te”dice titubante.
“Anna Maria grazie per il bentornata e se permette Beatrice,rimanderei la discussione a domani,visto che è impegnata” risponde Marcella
“No signora Marcella,il mio ospite aspetterà e Anna Maria non è il caso di fare indovinelli dimmi chi è ”dico .
“È il francese” risponde Anna Maria.
[Armando]
Entro nel mio ufficio per prendere delle cartelline da portare a Betty,quando sarà uscita Marcella. Sento bussare e vedo comparire Mario.
“Allora è tornata la tua ex,non la ricordavo così bella” mi dice.
“Ma tu non amavi Sandra?” gli dico.
“ Certo,ma non cono ancora cieco,non mi dire che non ti sei accorto di quanto è sexy” mi dice.
“ Mi dispiace ma io ho visto solo una pazza che ci vuole portare alla tomba e poi quella lì è venuta a portare solo guai: appena è entrata in sala riunioni ha attaccato Betty e poi ha snobbato tutti. Oltre al fatto che io amo Betty,ho scelto lei e Marcella non mi interessa” gli dico.
“ Già 10 anni fa era una pazza,quindi non vedo la novità”mi dice.
“No,10 anni fa era solo un’isterica con la fissa per il matrimonio,ora è proprio pazza:vuole mandarci in mezzo alla strada e di sicuro quel cretino del fratello le darà ragione per liquidare l’Ecomoda”gli dico.
“Speriamo che la tua Betty la convinca a non fare idiozie”mi dice.

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Capitolo 3
*** 3 ***


[Marcella]
Michel è quel francese che 10 anni fa stava portando Betty a Cartagena,mandando così a rotoli il progetto di risollevare la mia azienda dai debiti. Non credevo vedesse ancora Betty,dopo la crisi di gelosia che venne ad Armando quando voleva portarla con lui a Cartagena. Faccio per andarmene,ma lei mi trattiene.
“Credo sia giusto che lei conosca colui che dovrebbe affiancarla qualora accettasse di rimanere” mi dice.
“Le ho già detto che voglio vendere le mie azioni”le ripeto.
Entra l’uomo che ho già visto di sfuggita 10 anni fa,quando era venuto a prendersi Betty. Devo ammettere che quando è arrivato 10 anni fa ero dispiaciuta per la mia azienda,ma pensavo che la sua presenza mi aiutasse a riprendermi Armando. È più o meno come lo ricordavo:un po’ stempiato,ma resta un bell’uomo. Mi stringe la mano presentandosi e faccio altrettanto. Abbraccia Betty e si siede accanto a me.
“La dottoressa Valencia dovrebbe affiancarti nella direzione dei punti di vendita,ma non è certa la sua presenza” gli spiega.
“Beh avrei bisogno di qualcuno che mi aiuti,che lei resti o meno” le dice.
“Beh la signora Marcella si occupava dei punti di vendita 10 anni fa e ha esperienza” gli dice.
“Come le ho detto io voglio lasciare l’Ecomoda. La mia vita è a New York” dico.
“Lei non può andarsene,perché l’azienda è in pessime acque e se lei vende la sua parte rischiamo di perdere tutto. Finché non riusciremo a stabilizzare la situazione non potrà vendere.” Mi spiega Betty.
“Quindi sono in trappola. E se non fossi tornata come avreste fatto?” le chiedo.
“ Ci saremmo accontentati di un tipo qualsiasi,ma ora che è qui vorremmo facesse parte del nostro staff e comunque non può vendere.” mi dice.
“Betty,non puoi forzarla,se vuole andare via che lo faccia;dopotutto ci perde anche lei” dice quel tipo.
“Senta forse è il caso che non si intrometta in cose che non conosce. Comunque accetto,se proprio devo.”dico.
“Bene,da domani la aspetto alle ore 8. Condividerete l’ex ufficio di mio padre e avrete Mariana come segretaria. Non posso darvi due uffici distinti perché devo avere un ufficio libero per un possibile collaboratore improvviso. “ ci dice.
“Mi adatterò alle sue esigenze,dottoressa” le dico. Esco dal suo ufficio,chiedendomi come finirà questa storia:so bene che io e Betty non possiamo condividere la stessa azienda per più di qualche mese e poi c’è quel tipo che ha già iniziato con il piede sbagliato per quanto mi riguarda.


[Armando]
Mentre mi reco da mia moglie,incontro Marcella,che esce dal suo ufficio un po’ agitata.
“Posso sapere che hai?” le chiedo.
 “Mi sembrava di essere stata chiara. Voglio che mi dia del lei e comunque non è un suo problema” mi dice.
 “Senti Marcella io non capisco perché fai così. Sono passati quasi 11 anni e tu sei ancora agguerrita verso me e la mia famiglia. Te la sei presa con Betty,con i miei,ma loro non c’entrano:sono io quello che ti ha fatto del male 10 anni fa.” Le dico.
 “Hai ragione,mi hai fatto del male e grazie a te sono stata con un uomo che non amo per 7 anni,ho dovuto abbandonare la mia azienda,la mia città e la mia vita qui per stare lontana da voi” mi dice.
 “Non è colpa mia se non riesci ad essere felice. Marcella se ti aspetti che mi scusi con te per come mi sono comportato,non accadrà mai. Il tuo amore per me era morboso e ossessivo e non mi sono mai pentito di aver scelto Betty. Se decidi di restare per renderci la vita impossibile,ti consiglio di non farlo e di pensare a costruire la tua felicità.” Le dico.
 “Stai tranquillo,non voglio rendervi la vita un inferno. Ho deciso di restare perché fuggire dal dolore non aiuta e dato che il mio problema era qui,è da qui che voglio ripartire per essere felice. Cercherò di occuparmi di ciò che è mio prima di vendere quello che mi lega a Bogotà.” Mi dice.
 “Spero solo che un giorno tu riesca ad essere felice come lo sono io.” Dico,andando verso l’ufficio di mia moglie.


[Michel]
Esco dall’ufficio di Betty e incontro Armando che mi saluta ed entra. Vado verso l’ascensore e vedo quella che sarà la mia collega. È una donna bellissima,ma acida e molto fredda. Preme il pulsante per chiamare l’ascensore ed entro con lei.
“Posso sapere perché mi ha trattato così?” le chiedo.
 “Posso sapere cosa le importa? Si è intromesso in una questione che non la tange minimamente. Cosa le interessa chi sarà ad aiutarla?” mi chiede.
“ Mi interessa perché vorrei qualcuno di cordiale,di simpatico,anche se credo che data la sua scelta sarà impossibile” le dico.
“Beh dobbiamo solo collaborare e non sposarci,quindi non deve selezionare la donna della sua vita” mi risponde.
“Però lavorare in un clima sereno è meglio che lavorare con qualcuno di ostile e credo che con lei un clima sereno con ci sarà mai. Non capisco perché tratta male chiunque,anche la povera Betty,che si fa voler bene da tutti”le dico.
“La povera Betty,come la chiama lei, mi ha rubato il fidanzato 11 anni fa. Era la sua amante e poi lui si è innamorato ed è per questo che mi sono allontanata da qui. Io sono la cornuta,quella che per mesi ha sopportato che gliela facessero sotto il naso.” Mi grida.
“Io penso solo che il passato è passato e comunque anche io ho sofferto quando Betty ha deciso di restare qui con lui,ma poi ho capito che è stato meglio così perché saremmo stati tutti infelici.” Le dico.
 “Lei non capisce. Io ho scoperto la loro tresca a due giorni dal matrimonio e per mesi ho avuto gli incubi,soprattutto quando lei è tornata così cambiata” mi dice. Usciamo dall’ascensore e la vedo prendere un taxi e scomparire in lontananza.


[Asia]
Menomale che è andata via quella signora odiosa Mariella,Ornella o come diavolo si chiama. È molto carina,per carità,ma ha dei modi così sgarbati e poi solo amica del signor Ugo poteva essere,per il loro modo di trattare noi racchie a pesci in faccia. Le ragazze della banda mi hanno detto che è l’ex fidanzata del signor Armando e che quando Betty è arrivata qui come segretaria loro due si dovevano sposare,poi però il signor Armando si è innamorato di Betty,nonostante all’inizio fosse la più racchia e l’ha lasciata. Comunque è molto bella e poi l’ho vista uscire con il francese amico di Betty. Wilson mi chiede se ho visto Mariana. Certo che da quando stanno insieme,stanno sempre appiccicati!L’unica zitellona sono io,anche se credo che lo resterò a vita perché il mio è un amore impossibile. Il signor Nicola non mi vede neanche,per lui è come se fossi trasparente. L’ho conosciuto quando non sembrava neanche un dirigente e me ne sono innamorata,poi è cambiato ed ora è un dirigente anche nel modo di fare e di vestire è sempre circondato da modelle e da donne stupende prendendo così l’eredità del dottor Armando e del dottor Mario che hanno messo la testa apposto ed anche se so che non mi amerà mai,ogni volta che lo vedo con qualche modella mi sento morire. Mi hanno detto le ragazze della banda che quando ha iniziato a lavorare qui era innamorato della signora Patrizia,la moglie del dottor Valencia, e che lei l’ha fatto soffrire molto. Per lui è stato un duro colpo quando i due si sono fidanzati e poi sposati,era quasi caduto in depressione,ma con l’aiuto di Betty,del dottor Gutierrez e di qualche modella si è ripreso prima del previsto.


[Nicola]
Arrivo alla reception per aspettare Betty e Armando e vedo la ragazza che lavora da noi da 3 anni. In tre anni abbiamo scambiato una trentina di parole. È così carina,ma è altrettanto timida o forse sono io che le sono antipatico.
“Scusi Asia,ha visto il dottor Mendoza?” le chiedo.
“No,non sono ancora scesi i dirigenti per la pausa pranzo”mi risponde.
“Beh potrebbe anche guardarmi negli occhi quando mi parla” la ammonisco.
“Scusi dottor Mora” mi dice,arrossendo.
“Le assicuro che non sono cannibale e non sono un mostro” le dico.
“Lo so” mi risponde,guardandomi finalmente negli occhi. Riesco ad ammirare i suoi occhi azzurri come il mare.
Arriva Gutierrez e si avvicina a noi.
“ Nicola,aspetti anche tu Betty e Armando?” mi chiede,distogliendomi da quegli occhi meravigliosi.
“S- si. Non sapevo dovessi venire anche tu al pranzo con la Vasquez.” gli chiedo.
“Ovvio,anche se da quando si è sposata vengo a questi appuntamenti meno volentieri” risponde.
Asia ha continuato a lavorare,estraniandosi completamente dalla nostra conversazione.
“Signorina Suarez potrebbe rintracciare la dottoressa Pinzon o il dottor Mendoza?” le chiede Gutierrez.
Si mette in contatto con Betty e la sento parlare con lei.
“Dottor Gutierrez ,la dottoressa Betty dice che il pranzo è rimandato a data da destinarsi per alcuni problemi della dottoressa Vasquez”risponde.
Gutierrez va via,bofonchiando qualcosa. Sarà arrabbiato nero e in parte ha ragione. Io resto a parlare con lei.
“Lei dove pranzerà,Asia?” le chiedo.
“Sto aspettando le ragazze e poi adesso con noi forse verrà anche Betty. Perché ha voluto saperlo,dottore?” mi chiede.
“Perché come ha notato io non so cosa fare per pranzo”le dico.
Mentre sto aspettando una sua risposta entra qualcuno che conosco bene,forse anche troppo. Si avvicina alla reception,con fosse la padrona del mondo.
“Nicola Mora”le sento dire.
“Patty,che ci fai tu qui?”le chiedo.
“Beh ho saputo che Marce è tornata e sono venuta a salutarla. Sai dov’è?” mi chiede.
“Mi dispiace,ma non c’è. È andata via subito dopo il consiglio e non so dove sia” le rispondo.
“Capisco. Hai impegni per pranzo?” mi chiede.
“Veramente è appena andato in fumo un pranzo di lavoro con la dottoressa Vasquez e stavo pensando a dove andare a pranzo”le dico.
“Potremmo andare insieme,se ti va” mi dice.
“Ok. Asia,se Armando e Betty mi cercano dica loro che avevo un impegno” le dico.


[Asia]
Non ci posso credere che sia uscito con una donna sposata o meglio con la donna che avrebbe voluto sposare,ma che ha pensato bene di sposare il dottor Valencia. Sono stata una stupida a credere che si stesse interessando a me. Arrivano le ragazze e Betty.
“Asia,è successo qualcosa?” mi chiede Sofia.
“No,non vi preoccupate,se volete possiamo andare” dico loro.
“Hai la faccia di una persona che ha appena visto un fantasma e poi mi sai dire dov’è Nicola?” mi chiede Betty.
“È andato a pranzo con la signora Fernadez “ rispondo.
“Con la bionda finta?” chiede Berta. Annuisco.
“Beh allora camminerà a tre metri da terra” commenta Mariana.
“A me basta che non combini casini in azienda,altrimenti finirà tre metri sotto terra” risponde Betty.
“E tu ci stai male?” mi chiede Anna Maria.
“Sicuramente,non faccio i salti di gioia,ma mi passerà” dico loro.


[Armando]
 Esco dall’ufficio di Betty e torno nel mio per spegnare il mio computer e andare a pranzo,ma trovo Mario.
“Allora? Resta?” mi chiede,sdraiato sul divano di pelle del mio ufficio.
“ Ma chi?” gli chiedo.
 “La tua ex,la bomba sexy che è arrivata oggi.” Mi dice.
“Si,resta e con lei collaborerà Michel.” Gli dico. “Il francese, il tuo << grande amico >>” dice ironicamente.
 “Piantala Mario! Ora siamo amici e poi non mi sento di invidiarlo dopo quello che gli è successo.” Gli dico.
“Beh adesso è da invidiare visto che lavorerà con Marcella” mi dice.
“Sempre che non gli stacchi la testa a morsi,sembra un Cerbero!” gli dico.
“Beh sempre che non gli stacchi qualcos’altro a morsi!” dice allusivo.
 “ Io non lo invidio per niente perché o impazzisce e la uccide o si suicida per non doverla più vedere.” Gli dico.
 “E se si innamorassero?” mi chiede. “Vorrà dire che per lui le disgrazie sono appena cominciate. Sai cosa vuol dire avere a che fare con Marcella? Non lo auguro al mio peggior nemico.” Gli dico. Entra Betty,che guarda male Mario,ancora sdraiato sul mio divano.
 “Amore volevo dirti che vado a pranzo con la banda. Tu vai a pranzo o continui a psicoanalizzare il tuo amichetto? Anche se gli consiglio un analista vero,ne avrebbe bisogno!” dice.
“No amore,scendo con te e vado a pranzo con Ricardo Mantiglia.” Le dico.

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Capitolo 4
*** 4 ***


[Nicola]
Arriviamo alla Maison di St. Diego e ci sediamo al nostro tavolo. È la prima volta che esco con lei in 9 anni ed è strano che abbia voluto la mia compagnia.
“Come mai non sei con Daniele?” le chiedo.
“Perché come ben sai,oltre ad essere un azionista dell’Ecomoda,è anche il presidente del fondo per le risorse finanziarie di questo paese e aveva una riunione.”mi risponde.
“È per questo che l’hai sposato,no?”le chiedo.
“Negarlo,sarebbe una bugia. La sicurezza economica è una delle basi per un matrimonio duraturo.” Mi dice.
“ Immagino. Non capisco perché mi hai invitato a pranzo” le dico.
“Beh perché mi faceva piacere parlarti,visto che sono più di 9 anni che non usciamo insieme” mi dice.
“10 anni fa uscivi con me per il denaro e ora credo tu ne abbia a sufficienza,quindi non capisco il motivo di questo incontro” le dico.
“Beh ora sei un uomo distinto,importante e nessuna donna uscirebbe con te solo per denaro” mi dice.
“Peccato che ora sono io che scelgo le donne con cui uscire,non sono loro a scegliere me” le dico.
“Da me ti sei fatto scegliere” mi dice.
“Ho deciso anche io di uscire con te”le rispondo.
“E in questi anni ti sei fidanzato? Alle sfilate sei ogni volta con una donna diversa e non capisco se sono storie occasionali o importanti” mi dice.
“Non credo ti interessi,visto che sono 4 anni che ti accompagni sempre allo stesso uomo” le dico.
“Hai ragione,ma se sono uscita con te vuol dire che mi interessa ciò che fai” mi dice,accarezzandomi la mano.
“Sono storie che terminano nel giro di una settimana. Nonostante siano donne fascinose,intelligenti e distinte,non riesco ad innamorarmi.” Le dico.
“ L’amore non è tutto,Nicola. Io non mi sono sposata per amore: Daniele mi attraeva,mi dava stabilità economica,mi dava sicurezza e l’ho sposato. Dovresti fare lo stesso!” mi dice.
“E sei felice?” le chiedo.
“Daniele passa più tempo al lavoro che a casa,ma almeno non devo lavorare e poi sono la signora Valencia !” Mi dice.
“Beh io ora devo andare all’Ecomoda,vado a pagare e ci vediamo alla prossima sfilata” le dico.
 
[Marcella]
Finalmente mi sdraio sul mio letto. È strano ritrovarmi in questa casa che ha visto tanti momenti felici divisi con l’uomo che amavo. Mi sono sempre chiesta perché non avevo il coraggio di venderla e forse la risposta è che sapevo che sarei dovuta tornare. Da qualche parte devono esserci tutte le cose del mio mancato matrimonio che non ho mai avuto il coraggio e tantomeno il tempo di buttare:è passato così poco tempo tra il giorno della rottura con lui e la mia partenza che sono riuscita solo a prendere ciò che mi era indispensabile. Ci sono le nostre foto in giro per la casa,coperte da uno strato di polvere che mi dimostra che sono davvero passati 10 anni e che non è tutto frutto della mia immaginazione. Stamani quando li ho visti,mi è sembrato di tornare indietro di 10 anni,solo che ora non voglio fuggire:devo affrontare il mio dolore passato e devo costruire il mio futuro. Ho solo 41 anni e posso ancora essere felice.
Forse per cominciare ad essere felice,dovrei iniziare a riempire la mia dispensa! Non so dove andare,è tutto cambiato in questa città,sono senza auto e forse per me qui non c’è più posto. Inizierò a fare le pulizie perché vista così casa mia sembra la location di un film horror.
 
[Asia]
La pausa pranzo è durata pochissimo e ora mi tocca tornare al mio posto e aspettare la fine di questa giornata tanto strana. Betty mi ha detto che quella signora odiosa che stamani mi ha trattato così male,tornerà a lavorare qui e questa notizia è pessima. Lei e il signor Ugo sono così snob e boriosi che per una come me diventano inavvicinabili: nel giro di 5 minuti troverebbero in me 2000 difetti. Betty mi ha raccontato che trattava anche lei così,quando era la segretaria del dottor Mendoza e che ora la snobba,anche se è la presidente. Non capisco come si possa essere tanto pieni di sé e tanto altezzosi anche con il proprio superiore. A quanto pare anche il dottor Mora si è degnato di tornare.
“Asia,è arrivato qualcuno per me?” mi chiede.
“No,ma sono tornata anche io da poco” gli rispondo.
“Betty è su?” mi chiede.
“Si,ha pranzato con noi ed è appena tornata” gli dico.
“E Mariana cosa vi ha predetto questa volta?” mi chiede.
“L’impossibile” gli rispondo.
Mi guarda con tenerezza. Tutto avrei pensato,tranne che un uomo del genere potesse provare tenerezza per una donna. Va al piano di sopra e credo sia meglio così.
 
[Betty]
Convoco Mariana nel mio ufficio e visto che per oggi è senza superiori,accorre subito. La faccio accomodare.
“Mariana,non so come dirtelo. Vorrei che tu non illudessi più la povera Asia con la lettura delle carte. Sai bene che Nicola non la degnerà mai neanche di uno sguardo perché non è il suo tipo” le dico.
“Betty,non sono io che la illudo. Le carte dicono ciò che le ho predetto,io mi limito ad interpretarle proprio come è accaduto con te e tuo marito. Nessuno avrebbe creduto che sarebbe diventato così e poi è successo” mi risponde.
“Si,ma Nicola non è Armando. Nicola è ancora affascinato dalla Fernandez e non voglio che Asia soffra quanto ho sofferto io,perché non è detto che il destino sia benevolo con lei come lo è stato con me” le dico.
“ E cosa dovrei dirle?” mi chiede.
“ La verità,ma dovresti anche ricordarle che sono solo carte. Mariana tu non sai cosa vuol dire illudersi e non sai come si sta male quando le illusioni si infrangono. Asia è fragile e deve sapere che le tue sono previsioni parziali e che non denotano la sofferenza,semmai ci dovesse essere. Quando iniziai la mia storia clandestina con Armando,tu non mi dicesti che avremmo sofferto tanto e non è detto che non soffra anche lei,iniziando una storia con Nicola.” Le dico.
“Hai ragione Betty,solo tu sai come si soffre quando ci si lascia trasportare dalle illusioni. Sarò sincera con Asia.” Mi risponde e va via.
Non si tratta di essere perfida o di disilludere la gente,è solo che non voglio che ad Asia tocchi la mia stessa sorte perché anche se poi con me il destino è stato benevolo,non è detto che Nicola si innamori di lei.
 
[Nicola]
Busso all’ufficio di Betty,che mi fa accomodare.
“Betty,ma perché Asia è così fredda con tutti?” le chiedo.
“Perché è fatta così ed è meglio così.” Mi risponde.
“Si,ma lavoriamo insieme da 3 anni e a stento avrà detto 20 parole con me. Non è normale e poi che vuoi dire?” le chiedo.
“Che Asia è molto carina e io ti conosco,quindi è meglio che ti da poca corda. Nicola parliamoci chiaro:tu passi da una donna all’altra con la frequenza con cui ti cambi gli slip. Pensa a quelle donnette facili che sovrappopolano la tua vita e lascia in pace Asia. Lei non è come quelle che frequenti tu e potrebbe avere una sorte diversa dalla mia;potrebbe toccarle solo la mia dose di dolore e non la mia felicità di ora.” Mi dice.
“Betty io vorrei solo conoscerla meglio” le dico.
“Poi magari scopri che ti piace,te la porti a letto,ti rendi conto che mancano ancora tante donne al tuo harem e la lasci. No Nicola,lascia in pace Asia. Io so quanto fanno male le illusioni e so quanto si sta male quando il castello di nuvole dove vivi con il tuo principe azzurro si fa in mille pezzi. Asia non ha te come amico per consolarla se dovessi farle del male,quindi lasciala in pace. Io ora devo uscire per una questione personale. Se vedi Armando digli che ci vediamo direttamente a casa  ” Mi dice.
Esco dal suo ufficio imbestialito: non capisco perché mi ha trattato come fossi un cagnolino in calore e non un uomo o meglio il suo migliore amico. Cosa crede che non voglia innamorarmi anch’io?Non è colpa mia se non riesco a provare amore per nessuna da quando Patty mi ha fatto soffrire,ma forse Asia potrebbe essere quella giusta.
 
[Asia]
Mariana mi ha predetto che la mia vita sarebbe cambiata e che a breve sarebbe iniziata la storia d’amore della mia vita,ma credo che questa volta si sia sbagliata e forse è meglio così. Undici anni fa aveva predetto la stessa cosa a Betty e ha passato le pene dell’inferno,anche se ora è felice. Io non so se sarei riuscita a perdonare il signor Armando dopo il brutto tiro che le ha fatto e se Nicola dovesse fare lo stesso,ne morirei. Si sta avvicinando alla reception e ho il cuore a mille.
“Asia,senta io vorrei conoscerla meglio. Sono tre anni che lavora qui e a malapena conosco il suo cognome” mi dice.
“Non ne capisco il motivo. Crede sia una persona poco raccomandabile?” gli chiede.
“No,però qui siamo tutti una grande famiglia e vorrei conoscerla meglio”mi dice.
“Bella famiglia visto che Betty odia il dottor Calderon,lei si porta a letto tutte le modelle ed esce con la moglie del dottor Valencia. Se questo è ciò che lei definisce << famiglia >>,grazie ma preferisco non farne parte” gli dico.
“ Non tutto è come sembra.E se domani la invitassi a pranzo?” mi chiede.
“ Dottore lasci perdere,ha già il suo harem e io stonerei nella lista delle donne che l’accompagnano” gli rispondo.
“ Forse la mia collezione non mi basta più. Domani mi aspetti qui e non prenda impegni” mi dice,andando via.
Non capisco perché tutto questo interesse e non credo sia per ciò che ha letto Mariana. Il dottor Mora non è adatto a me e poi sarei l’ennesimo nome nella sua lista. Devo trovare un modo per non uscire con lui,perché so che finirei per cedere.
 
[Michel]
Devo trovare una casa qui,perché ormai lavoro qui e non posso vivere in hotel. Poi chissà che un giorno non possa portare qui anche la mia bambina. Certo che la donna che deve collaborare con me,non è il massimo della simpatia e spero diventi più affabile,altrimenti questi mesi saranno un  inferno. Anche se devo ammettere che è bellissima:peccato per i suoi occhi stupendi,ma spenti. Spero di riuscir a stabilire un buon rapporto con lei,anche perché a parte l’acidità iniziale io credo sia una donna meravigliosa. Chiamo Betty sul cellulare.
“Pronto” sento dall’altra parte del telefono.
“Sono Michel. Volevo chiederti devo portarti il curriculum prima di firmare il contratto o se posso portartelo con calma.” Le chiedo.
“Guarda i legali stanno stilando i contratti e domani saranno pronti,ma tu e la dottoressa Valencia entrerete a far parte dell’organico solo dopo il consiglio successivo al lancio,quindi fai con calma.” Mi dice.
“Volevo chiederti una cosa riguardo la dottoressa Marcella.” Le dico.
“Se vuoi chiedermi se beve limone per essere così acida,non lo so!” mi dice.
“No volevo solo sapere se dobbiamo stare per forza nello stesso ufficio perché come hai visto abbiamo iniziato molto male e non vorrei che la nostra collaborazione finisse prima di cominciare per incompatibilità di carattere.! Le dico.
“Guarda che come hai visto è incompatibile anche con me,con Armando e con il 70% delle persone del globo terrestre. Va d’accordo solo con quel fanatico dello stilista,perché hanno lo stesso carattere. Per ora non ho disponibilità di darti un altro ufficio e spero di trovarne uno al più presto per evitare di vederti in qualche clinica psichiatrica o con la testa mozzata” mi dice.
“Ahah  spero di sopravvivere al Cerbero che mi avete affiancato,anche se tu e Armando mi dovete un favore per questo flagello che mi avete inflitto.” Le dico.
“Ora devo staccare perché sto guidando. Ho rimandato una questione per troppo tempo e ora devo risolverla. A domani” mi dice.
Mi chiedo proprio di cosa si tratti.
 
[Marcella]
Spero che questi mesi passino in fretta;sono stanca di questa casa piena di ricordi,di questa città diversa da come la ricordavo,dell’azienda nelle sue mani e del fatto che mi abbia imposto quel tipo. Per carità è un bell’uomo,ma è troppo impiccione su cose che neanche lo riguardano. Spero tanto che la nostra collaborazione non diventi un inferno e che riesca a farsi apprezzare da me nei prossimi mesi. Domani dovrò comprarmi un’auto e spero di trovarne una di mio gusto e che possa prendere subito,altrimenti spenderò tutti i soldi che ho in taxi. E spero di non trovarmi quei due in corridoio che si sbaciucchiano da un angolo all'altro dell’azienda,come fosse un prolungamento della loro camera da letto. Non sono gelosa di Armando o roba simile è solo che per rispetto a ciò che mi hanno fatto dovrebbero evitare certe effusioni. Il suono del campanello mi distrae dai miei pensieri e mi trovo davanti l’inaspettato.

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Capitolo 5
*** 5 ***


[Betty]
È sorpresa di vedermi e non posso biasimarla:è strano che la donna che ti ha rovinato la vita,bussi alla tua porta. Nonostante il suo turbamento iniziale,mi fa accomodare. Devo ammettere che ha una bella casa,anche se ora sembra una di quelle case vecchie e disabitate dei film horror. Ci sono ancora in giro foto sue con Armando e appena si accorge che le sto guardando,le mette via come a voler difendere i suoi ricordi felici da me. Un po’ mi infastidisce vedere le loro foto in giro,ma devo accettare che loro hanno un passato insieme ed è una cosa che non si può cancellare mettendo via delle foto. Appena ha tolto tutto ciò che potrebbe crearmi imbarazzo,si siede accanto a me.
“Vuole qualcosa da bere?” mi chiede.
“No,grazie. Sono solo venuta a parlarle” le dico.
“Non capisco di cosa” mi risponde.
“La nostra ultima chiacchierata risale a più di 10 anni fa e devo ammettere che quel suo gesto l’ho apprezzato e le devo la mia attuale felicità. “ le dico.
“Appunto,mi sembra che la nostra ultima chiacchierata fosse abbastanza esaustiva. Non vedo cos’altro ci sia da dire” mi dice.
“Senta signora Marcella:io non voglio rapporti tesi fra di noi. Sa bene che 10 anni fa,quando sono diventata presidente,ogni dialogo fra noi era una battaglia e il clima in azienda era pesante. La capisco perché sono stata la rovina del suo rapporto con Armando,entrambi l’abbiamo umiliata con il nostro comportamento ,ma vorrei che cercasse di superare i vecchi rancori e di collaborare in armonia. Forse in azienda si sentirà un pesce fuor d’acqua,visti i cambiamenti,ma sono sicura che l’amore per la sua azienda la farà tornare ad essere quella di un tempo. Le prometto che scene come quella che ha visto oggi in sala riunioni, non ci saranno più perché l’ultima cosa che voglio è crearle imbarazzi,ma vorrei che cercasse di venirci incontro e che non fosse così ostile con noi perché sono passati 10 anni e perché nessuno l’ha cacciata dalla sua azienda”le dico.
“È come se l’aveste fatto,visto che sono scappata dalle vostre effusioni e dal vostro amore immenso che mi ha distrutto la vita” mi risponde.
“Lei lo sapeva che se fossi venuta a conoscenza della verità sarei tornata con lui ed è lei che mi ha messo al corrente della verità. Sapeva bene che lo amavo e che lui amava me. Oltre al fatto che il suo collega non c’entra con me e Armando e trattandolo male non risolve le cose.” le dico.
“Ha ragione,comunque il passato è passato e credo che sia il momento di voltare pagina. Ora vorrei sapere come vanno le cose in azienda”mi risponde.
“L’azienda non ha debiti,ma non è florida come un tempo. La crisi purtroppo ha colpito anche noi,visto che le persone non possono più permettersi i vestiti dell’Ecomoda se non in saldo. Nonostante questa catastrofe,abbiamo aperto una sede in Svizzera e progettiamo di aprirne una in Italia per cercare di farci conoscere anche in Europa. “ le dico.
“Credo sia una buona idea e come mai non ho visto Ines?” mi chiede.
“Ines è morta un anno fa,nessuno ne parla perché la sua scomparsa ha arrecato molto dolore a tutti noi. Il signor Ugo è quello che ha sofferto di più e non vuole nessuna candidata che prenda il suo posto. Dice che Ines è insostituibile e che nessuna è brava come lei.” Le dico.
“Ugo non me l’ha detto” mi risponde.
“Non ama parlarne e neanche noi,perché siamo ancora scossi. Spesso il signor Ugo dice che l’unica cosa che lo accomuna alla banda delle racchie è il dolore per la morte di Ines.” Le dico. 
“C’è dell’altro?” mi chiede.
“No,ora vado.” Le dico.
 
[Marcella]
L’accompagno alla porta e rifletto sulle sue parole. Non sarà facile abbandonare i rancori,solo io conosco le mie lacrime e il mio dolore. Non metterò i bastoni fra le ruote alla loro relazione,ma non posso pretendere la luna da me. Sono passati 10 anni,ma amavo Armando più della mia stessa vita e gli ho perdonato di tutto,il dolore per ciò che mi hanno fatto non è mai morto,come invece è accaduto al mio amore per lui. Non riesco a fidarmi di nessun uomo e ad amare nessuno come ho amato lui,a volte di notte sogno ancora quella lettera,qui bigliettini,i loro sguardi colmi d’amore anche quando lei si convinceva di odiarlo per ciò che le aveva fatto;sogno il momento in cui ho dovuto dire agli invitati che il matrimonio era annullato,quei regalini che le aveva fatto e la sua faccia quando voleva dimettersi perché lei voleva andare via. Come possono credere che 10 anni siano bastati a superare tutto questo? In parte ho sbagliato anch’io a sottovalutare le loro uscite,la loro complicità e il loro stare sempre insieme;mi avevano gettato in faccia lo loro storia e io non mi sono accorta di niente perché lei non era il tipo di Armando e invece è riuscita dove io ho fallito:farlo innamorare.
 
[Nicola]
L’ascensore è sempre occupata e come sempre mi tocca usare le scale per non aspettare ore prima di riuscire a tornare a casa. Sono così stanco che finirò per addormentarmi senza cenare. Vedo Asia alla reception,mentre raduna le sue cose. Non avevo mai notato la sua bellezza,anche se sono anni che passo davanti al bancone dov’è seduta ogni giorno.
“Buonasera dottor Mora” mi dice,quando si accorge che la sto guardando.
“Buonasera Asia” le rispondo,avvicinandomi al bancone della reception.
“Le occorre qualcosa?” mi chiede.
“Nulla,volevo solo sapere se vuole un passaggio” le dico.
“Grazie,accetto volentieri il suo passaggio,ma dovrà aspettare almeno altri 5 minuti perché devo aspettare che escano tutti” mi risponde.
“Allora la aspetto” le rispondo.
Il tempo sembra non passare mai,ma finalmente sono andati via tutti e possiamo andare via anche noi. Raccoglie tutte le sue cose,ripone il cartellino nella sua borsa e indossa il giubbino. Usciamo dall’Ecomoda e salutiamo Wilson. La faccio salire sulla mia auto.
“Dove devo dirigermi?” le chiedo.
“Io abito con Sandra,l’ha dimenticato?” mi dice.
“Già non ci avevo pensato. Non ha paura a dormire da sola,quando Sandra dorme da Mario?” le chiedo.
“Un po’ si,ma devo abituarmi perché presto si sposeranno e resterò la sola a vivere in quella casa” mi risponde.
“Fino a che non si sposerà anche lei” le dico.
“A detta del signor Ugo,non accadrà molto presto” mi risponde.
“Mi sono sempre chiesto perché lei viene identificata come racchia.” Le dico.
“Perché non sono come le modelle che frequenta lei e perché secondo il signor Ugo non dovrei lavorare in un’azienda di moda,anche se siamo colleghi visto che anche io sono una stilista” mi risponde.
“ E chissà che Betty non la mandi in Italia come stilista” le dico.
“Me l’ha già proposto,ma non ho ancora deciso,manca ancora un anno e in un anno possono succedere molte cose” mi risponde.
“A me ha proposto di dirigere la sede italiana quindi potremmo anche partire insieme” le dico.
“Io ora vado. Grazie per il passaggio.” Mi dice. 
“Aspetti,se vuole la invito a cena” le dico,per non lasciarla andare.
“Mi piacerebbe,ma abbiamo già un appuntamento per domani a pranzo se non erro e non vorrei che qualcuno malignasse su di noi” mi risponde.
“Peccato,mi piacerebbe molto conoscerla meglio” le dico.
“ E perché?” mi chiede. La bacio perché credo sia più eloquente delle parole superflue che le direi.
 
[Betty]
 Apro la porta di casa mia e vedo i miei bambini rincorrersi,come sempre. Armando cerca di fermarli,ma con scarsi risultati. Appena mi vedono,mi corrono incontro. Dopo avermi abbracciata,ricominciano a rincorrersi e finalmente posso baciare il mio Armando.
“Dove sei stata?” mi chiede.
“Dal mio amante … sono andata da lei” gli dico.
“E cosa ti ha detto?” mi chiede.
“Dice che il nostro atteggiamento l’ha spinta a lasciare l’azienda e le ho detto che spero superi i vecchi rancori per non rompere la cordialità che regna nella nostra azienda.” Gli rispondo.
“Spero davvero lo faccia,altrimenti sarà come 10 anni fa che c’erano litigi un giorno si e l’altro pure. Io voglio che la pace che c’è ora,continui a regnare nella nostra azienda. Amore questi 10 anni sono stati i migliori della mia vita e non potrei desiderare una vita più felice,non voglio che nessuno turbi la nostra felicità.” Mi dice.
“Non credo voglia turbare la nostra felicità,ma scene come quella di oggi non devono ripetersi davanti a lei. Non voglio turbarla,né costringerla ad andare via per colpa nostra. L’abbiamo già fatto una volta e l’azienda in parte ne ha risentito: Marcella è una serpe,è più acida di quanto ricordassi,ma il suo lavoro lo sa fare e non possiamo perdere una collaboratrice come lei.”gli dico.
“Per evitare di ripetere ciò che è successo oggi vuol dire che dobbiamo recuperare qui a casa.” Mi dice. Lo bacio a lungo e con passione,un lusso che non ci concedevamo da tempo fra le mura domestiche,finché non sento il pianto del mio Roberto.
 
[Asia]
Mi stacco da lui ed è doloroso farlo.
“Mi scusi Asia,non sono riuscito a trattenermi” mi dice.
“Deve essere una cosa che le capita spesso. Comunque ci vediamo domani in azienda.”gli dico,ma mi trattine per un braccio.
“La verità è che lei mi piace,vorrei conoscerla meglio” mi dice.
“Come conosce le modelle? No grazie,dottor Mora. Lei è circondato da donne bellissime e non capisco perché incapricciarsi su questa storia. Il signor Ugo riderebbe di lei e farebbe bene” gli dico.
Scendo dalla sua auto prima di essere fermata di nuovo e salgo in casa. Si è realizzato il mio sogno,ma Betty ha ragione quando dice che anche per lei è iniziata così. Le nostre storie sono molto simili,ma lei è stata fortunata perché poi il dottore si è innamorato di lei,mentre a me potrebbe anche andare diversamente. Non posso farmi suggestionare da ciò che è accaduto a lei,anche perché la sua immensa felicità degli ultimi 10 anni,ha compensato tutto il dolore che le hanno causato il dottor Armando e il dottor Mario e io non riuscirei a sopportare un dolore simile. Nicola non è come il dottor Mendoza ed io devo stargli lontana. Ho vissuto un piccolo sogno,ma ora devo tornare alla realtà,anche se ciò mi fa soffrire molto.
 
[Anna Maria]
Io e Freddy finalmente torniamo a casa e solo il pensiero di dover preparare la cena mi fa venir voglia di scappare via.
“Mia regina,dove sono i nostri principini?” mi chiede Freddy.
“Tesoro mio non lo so e sinceramente sono così stanca che vorrei solo dormire.” Gli dico. Guardando in giro trovo un post-it.
 
“ Mamma,ho accompagnato Mary ed Ele al cinema e le riaccompagnano i genitori di una loro amica, Carlito da un suo amico e Betty è dalla nonna Eleonora. Se quando leggerete questo biglietto non sarò a casa,vuol dire che sono uscito e che tornerò alle 11 come volete tu e papà.
                               Jimmy”
 
 “Almeno per stasera possiamo ordinare delle pizze perché sono troppo stanca per cucinare” gli dico.
“Certo mia regina,anche se devo ammettere che la nostra organizzazione familiare lascia molto a desiderare e che ormai vediamo i nostri figli solo quando andiamo a dargli il bacio della buonanotte” mi dice.
“E cosa vuoi che facciamo? Dobbiamo lavorare e sai bene che già così non arriviamo a fine mese e poi se ti impegni così forse Betty ti farà avere una promozione.” Gli dico.
“Amore mio,bisogna prendere una decisione drastica:o mi promuovono o me ne vado dall’Ecomoda e cerco lavoro in un’altra azienda” mi dice.
“Dovrai dirlo a Betty dopo il prossimo lancio perché sai che ora non ti darebbe retta e poi l’azienda non è in buone acque!” gli dico.

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Capitolo 6
*** 6 ***


[Marcella]
È strano risvegliarsi in questa casa e mi sembra ancora di sognare,ma sono davvero a Bogotà:nell’unico paese dove mi sento davvero a casa. Mi preparo alla svelta e chiamo un taxi. Non vedo l’ora di avere l’auto per non dipendere dal servizio taxi,anche perché non voglio arrivare in ritardo. Non mi va che Betty mi rimproveri,perché potrebbe scatenarsi l’ennesima discussione fra noi due e io voglio lavorare in pace,come ha proposto anche lei. Sono alle porte dell’Ecomoda e incontro il mio collega.
“Che combinazione!”mi dice,vedendomi.
“Non direi visto che lavoriamo nella stessa azienda e che divideremo lo stesso ufficio.” Gli rispondo.
“Già,vedo che anche di mattina presto è abbastanza acida” mi dice.
“E lei è spiritoso anche a quest’ora! Spero sappia fare ciò per cui siamo pagati e che non sia alle prime armi perché non mi va di doverle insegnare tutto e di farle da maestrina” gli dico.
“ Stia tranquilla. Se non fosse così acida,potrei anche innamorarmi di una bellezza come la sua” mi dice.
“Sono acida proprio per tenere lontani i tipi come lei.” Gli dico,uscendo dall’ascensore.
Entriamo nell’ufficio di Betty,che ci consegna i badge.
“Potrei sapere come si deve usare questo cartellino?”le chiedo.
“Quello a cui si riferisce è un badge. Va vidimato su questo piano all’arrivo in azienda e va ripetuta l’operazione all’uscita dall’azienda sia per la pausa pranzo che per la fine della giornata,ma al piano di sotto. In poche parole per l’entrata si vidima qua e per l’uscita alla reception. Serve per i ritardi e le ore extra. Gli impiegati ne hanno uno simile e anche gli operai. Il vostro contratto è pronto e potete firmarlo,ma come ho detto ieri a Michel,entrerete a far parte ufficialmente dell’organico solo dopo il prossimo consiglio successivo al lancio. Conservate il badge per quando sarà ufficiale la vostra nomina.” mi spiega.
Firmiamo i contratti ed entrambi usciamo dall’ufficio.
Entriamo in quello che sarà il nostro nuovo ufficio. È così anonimo che sembra sia stato appena costruito,niente a che vedere con l’ufficio che avevo 10 anni fa.
“A cosa pensa?” mi chiede il mio collega.
“A quanto sia privo di personalità questo ufficio e a quanto sia diverso da quello che avevo io quando lavoravo qui” gli rispondo.
“Era quello a cui stavo pensando anch’io. Dovremmo abbellirlo,dopotutto deve diventare un ambiente confortevole per noi,visto che ci passeremo 10 ore al giorno.” Mi risponde.
“Quando ho abbellito il mio ufficio,credevo ci sarei rimasta fino alla pensione e invece 9 anni dopo sono dovuta andare via. Non so se sia giusto abbellire anche quest’ufficio sapendo che dovrò lasciarlo a breve” gli dico.
“La decisione di lasciarlo è solo sua,non credo che Betty e Armando vogliano cacciarla e poi neanche a me piace quest’ufficio. Io credo che dovremmo personalizzarlo perché ci rispecchi” mi dice.
“Ha ragione,domani porterò dei poster della nuova collezione e alcune cose che avevo nell’altro ufficio e spero farà lo stesso anche lei” gli dico.
Iniziamo a spostare alcuni mobili,per adattare quell’ufficio alle nostre esigenze. Mentre spostiamo la scrivania,le nostre mani si sfiorano,ma mi sottraggo decisa a quel contatto.
 
[Nicola]
Arrivo alla reception e la vedo,come al solito,impegnata a svolgere 2000 attività. Oggi ha i capelli raccolti e mi sembra più bella che mai. Appena mi vede arrossisce e capisco che anche a lei è tornato alla mente il bacio di ieri sera.
“Buongiorno Asia” le dico.
“B - buongiorno dottor Mora” mi risponde.
“Betty e Armando sono già sopra?” le chiedo.
“Si,ci sono tutti i dirigenti.” Mi risponde.
“Bene,non dimentichi il nostro appuntamento” le dico.
“Lei è sicuro di voler venire a pranzo con me?” mi chiede.
“Si,voglio conoscerla meglio e poi non c’è niente di male” le rispondo.
“Questo è ciò che pensa lei dottore” mi dice.
“E lo pensa anche lei. Ci vediamo qui per la pausa pranzo” le dico,andando via per evitare un’altra replica da parte sua.
Non capisco perché è così diffidente nei miei riguardi,in fondo con lei mi sono sempre comportato bene,anche se credo sia per come mi sono comportato finora con le donne in generale.
Busso all’ufficio di Betty e vedo lei e Armando baciarsi appassionatamente. Appena mi vedono mi fanno accomodare.
“Betty senti volevo chiederti se ci sono novità per la dirigenza della sede italiana,sai bene quanto ci tengo ad avere quel posto. Sarebbe il giusto premio per il lavoro di tanti anni.” Le dico.
“Nicola,l’avviso scade domani e fino ad allora non posso dirti niente e poi sai bene che odio i favoritismi. Meriti quel posto più di chiunque altro,ma se mi arriva un’altra domanda io devo prenderla in considerazione a prescindere dal tuo lavoro ineccepibile di questi anni. Non posso essere sulla bocca di tutti perché ho favorito te rispetto ad altri. Sai quanto ti voglio bene e sai che per me sei come un fratello,ma aspetta fino a domani e saprai se ci sono concorrenti” mi risponde.
“Betty,ho saputo che manderai Asia come stilista e quindi mi piacerebbe che partissimo insieme,in fondo ci conosciamo da 3 anni”le dico.
“Ti ho già detto di lasciare in pace Asia. Non è adatta a te perché ti stancheresti di lei e la distruggeresti” mi risponde.
“Potrei anche innamorarmene. Non hai il diritto di sindacare nella vita mia e di Asia” ribatto.
“L’ultima volta che ti sei innamorato è stato di Patrizia Fernandez,che non è propriamente come Asia.Direi che sono come il giorno e la notte e siccome Asia mi sta molto a cuore:Nicola Mora ricorda che se Asia versa una sola lacrima per te,finisci a cantare sotto i ponti per avere qualche soldo.” Mi risponde.
“Quindi non mi ostacolerai?” le chiedo.
“Betty vuole dire che se Asia è d’accordo potete stare insieme,ma non come stai con le modelle. Nicola se vuoi metterti con Asia devi essere sicuro di renderla felice” mi risponde Armando.
“E neanche come quando tu hai iniziato la tua storia con Betty,giusto?” gli chiedo.
“Nicola,adesso non c’entriamo io e Betty e poi appunto perché so quanto Betty ha sofferto a causa mia,ti chiedo di non fare lo stesso con Asia perché il destino con voi due potrebbe non essere così benevolo come lo è stato con noi” mi risponde Armando.
“E poi dovete togliervi dalla testa che ogni storia che iniziate potrebbe essere come la mia con Armando,non siamo i protagonisti di un romanzo. Nicola ricorda le mie parole:se Asia soffre a causa tua,tu perdi il posto sia a Milano che qui. Quindi se vuoi farla soffrire,cercati un altro lavoro” mi dice Betty.
 
[Marcella]
Finalmente siamo riusciti a sistemare quest’ufficio e a renderlo un po’ più confortevole. Squilla il cellulare di Michel.
“Amore mio … si sono a Bogotà … si non vedo l’ora di poterti riabbracciare … baci” gli sento dire.
Non so perché ma mi interessa sapere chi l’ha chiamato,ma non posso chiederglielo. Passerei per un’impicciona e io non lo sono per niente.
“Quindi dopo la batosta con Betty,ha trovato l’amore” gli dico.
“Si e no. Diciamo che ho conosciuto una donna e l’ho sposata,ma non è andata come volevo” mi dice.
“Capita che l’amore che proviamo non è sufficiente per farci amare come meritiamo.” Gli rispondo.
“È più complicato di quanto pensa. Però in compenso quell’amore sbagliato mi ha fatto il più prezioso dei doni:la mia bambina” mi dice.
“ I figli sono un gran dono,ma spesso non riusciamo ad averli da chi amiamo o ci viene proposto di farli da chi non riusciamo ad amare”  gli rispondo.
“A lei è successo questo?” mi chiede.
“Quando stavo con Armando,avrei voluto con lui molti bambini,ma forse erano solo il mio modo per legarlo a me e per allontanarlo dalla vita dissoluta che conduceva.” Gli dico.
“ Beh sono passati 10 anni,avrà avuto tutto il tempo di avere un uomo,una famiglia” mi dice.
“Due anni dopo la mia partenza ho conosciuto un uomo meraviglioso,che mi amava come fossi la cosa più preziosa che aveva,ma io per quanto mi sono impegnata non sono riuscita ad amarlo. Nonostante la mia palese freddezza,lui era felice anche solo di condividere il mio stesso tetto e di pensare che un giorno avrei potuto amarlo” gli dico.
“ E poi è successo?” mi chiede.
“No,il mio cuore è rimasto chiuso,anche se quella vita mi bastava per andare avanti. Avevo il mio lavoro,un uomo che pendeva dalle mie labbra e una casa. Tutto questo per me era sufficiente finché non mi ha proposto di provare ad avere un figlio. Allora sono scappata via e sono tornata qui.”gli racconto.
“Perché è ancora innamorata di Armando? Per questo è tornata?” mi chiede.
“No,sono scappata perché la decisione di avere un figlio da parte sua era mossa dallo stesso motivo che spingeva me a volerne uno da Armando:lui voleva incatenarmi a sé. Un figlio lega due persone per tutta la vita,anche se si lasciano,se iniziano storie con altre 100 persone,il filo che lega due persone quando hanno un figlio è indissolubile. Credo che lei mi possa capire.” Gli dico.
“No,perché il mio legame con mia moglie si è spezzato alla sua morte,anche se da quando è nata la bambina le cose sono peggiorate.” Mi risponde.
“Non sapevo fosse vedovo.” Gli dico.
“Non si dovrebbe dire,ma in parte credo sia meglio così:mia moglie era malata di Depressione post partum e la sua permanenza nelle nostre vite avrebbe danneggiato la mia bambina. Da quando è nata la bambina non l’ha mai allattata e mentre mia figlia era legata al suo biberon,lei lo era alla bottiglia del primo alcolico che le capitava a tiro.” Mi dice.
“Deve aver sofferto molto sua figlia.” Gli dico.
“No,Charlotte non ricorda niente di sua madre perché tre mesi dopo la sua nascita,mia moglie ha avuto un incidente stradale mentre era ubriaca  ed è morta.” Mi dice.
Mi asciugo una lacrima,che mi è scesa mentre ascoltavo il suo racconto.
“Allora anche lei è umana” mi dice. Sorrido alla sua battuta.
“Beh sono contenta che alla fine si è rifatto una vita,soprattutto per sua figlia” gli dico,facendo riferimento alla telefonata che ha ricevuto prima.
“Veramente non mi sono rifatto una vita. Se si riferisce alla chiamata di prima:era mia figlia. Ora è dai nonni a Cartagena e vorrebbe venire qua da me,solo che non saprei dove lasciarla visto che non vuole andare all’asilo e poi non ho ancora trovato una casa.” Mi dice.
“Deve sentire la sua mancanza” gli dico.
“Molto,se non ci fosse stata lei,forse non avrei mai superato il dolore per la perdita di mia moglie” mi dice.
Deve aver sofferto molto ed è stato molto coraggioso a crescere una figlia da sola. Devo ammettere che inizio a stimarlo,perché di uomini così ce ne sono davvero pochi.
 
[Betty]
Sono contenta per Nicola perché per lui sarà un’ottima opportunità e poi dopo 10 anni di lavoro qui,si merita una ricompensa! Apro la mia casella postale e noto un’e-mail! È una domanda per il posto di Milano,con un curriculum in allegato. Leggo il curriculum ed ha le stesse capacità di Nicola,ma sa parlare in italiano a differenza del mio amico che di italiano apprezza solo il cibo! Non so proprio come dirlo a Nicola! Leggo un’altra e-mail di alcuni ispettori che vogliono esaminare entrambi e l’incontro è per … OGGI! Oggi abbiamo un pranzo con loro! Devo avvisare Nicola e gli altri dirigenti perché dobbiamo andare a quest’incontro!
“Amore sei pronta?” mi chiede Armando,sbucando dalla porta.
“Spero lo sia Nicola,perché ci sono pessime notizie! C’è un nuovo candidato per Milano e leggendo le capacità ha buone possibilità di soffiargli il posto. Non so come dirglielo,amore! Nicola è il mio migliore amico,è come se fosse mio fratello!” gli dico.
“Lo so,amore mio! Ed è così anche per me: quando ci siamo conosciuti abbiamo iniziato con il piede sbagliato,ma poi è diventato come un fratello,come Mario e poi i nostri bambini lo adorano,per loro è come uno zio ed è parte della famiglia, come un Mendoza o come un Pinzon e non conosco nessuno che meriti quel posto più di lui! Grazie a lui abbiamo salvato l’azienda più volte e questo poteva essere il modo giusto di ringraziarlo di tutto ciò che ha fatto per l’Ecomoda e ora viene un tipo qualsiasi che può mandare tutto all’aria!” mi dice Armando.
“Si ma tu sai bene che non potevamo fare una cosa fra di noi perché i Valencia ci avrebbero remato contro e quindi ho scelto una via più ufficiale,mettendo un bando,ma non volevo danneggiarlo! Non credevo che si sarebbe contorta contro Nicola! E se questo candidato fosse mandato da Daniele Valencia per osteggiare la nomina di Nicola?” gli dico.
“Vedremo quando si vedranno,cosa accadrà,perché se scopro che ci ha messo il suo zampino giuro che lo ammazzo!” mi dice Armando.
“Ora chiamo gli altri e soprattutto Nicola,per dire loro che gli ispettori ci vogliono vedere!” gli dico.
 
[Asia]
Mi chiedo ancora perché ho accettato,se so già come andrà a finire:lui farà il cascamorto,io cascherò ai suoi piedi e poi mi lascerà come fa con tutte. Io non voglio piangere tutte le lacrime che ha versato Betty per essere felice e non posso lasciarmi andare con un uomo che so che a breve mi lascerà. Fra qualche minuto dovrebbe scendere e non so davvero cosa fare,non c’è nessuno che mi salvi dal mio destino e che mi impedisca di uscire con lui.
A quanto pare no,visto che è uscito dall’ascensore e sta venendo verso di me.
“Allora andiamo?” mi chiede.
Sto per rispondergli ma squilla il telefono della linea interna dell’Ecomoda.
“Asia,tu e Nicola dovete venire nel mio ufficio immediatamente perché devo parlarvi di una cosa piuttosto importante.” Mi dice Betty,dall’altro capo del telefono.
“Va bene,il dottor Mora è davanti a me,arriviamo subito” le dico.

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Capitolo 7
*** 7 ***


[Nicola]
Ci rechiamo verso l’ascensore per salire da Betty. Mi chiedo proprio cosa ci possa essere di tanto urgente per farci rimandare il nostro pranzo. Non parliamo per niente in ascensore,anche se credo sia dispiaciuta per questo contrattempo.
“Bene finalmente siete arrivati” dice Betty,quando entriamo nel suo ufficio. Ci sono tutti i dirigenti compresi Michel e la signora Marcella.
“Si Betty,ma questa è la pausa pranzo e sai che al pranzo non ci rinuncio” le dico.
“Nessuno te l’ha chiesto,Nicola. Vi ho convocati perché ci sono delle novità riguardanti la sede di Milano. C’è una commissione che deve esaminare i candidati e si riunisce oggi. “ dice.
“Come sarebbe i candidati? Ci sono solo io” le dico.
“Veramente qualche ora fa,mi è arrivata la domanda di un nuovo candidato e la commissione lo vuole conoscere e sinceramente anch’io.” Mi risponde.
“Vuoi dire che non è sicura la mia partenza?” le chiedo.
“No,in termini statistici hai il 50% di possibilità,se questa domanda sarà l’unica” mi dice.
“E questo tipo chi diamine è?” le chiedo.
“Ha le tue stesse qualifiche e competenze,ha girato il mondo,ma ha qualcosa che tu non hai” mi risponde.
“Cioè?” le chiedo.
“Parla perfettamente l’italiano perché ha vissuto in Italia per qualche tempo,quindi ha un punto in più rispetto a te” mi dice.
“A costo di imparare anche il portoricano,io partirò per l’Italia” le dico. Squilla il telefono della presidenza e Betty risponde.
“Si,sono la dottoressa Pinzon … certo … ah va bene!” le sento dire.
“Che succede?” le chiedo.
“Gli ispettori hanno avuto un inconveniente e hanno stabilito che devo prendervi in esame per 6 mesi e scegliere chi partirà” dice Betty.
“ E il tipo che vuole farmi le scarpe?” le chiedo.
“Sta per arrivare” mi risponde Betty.
 
 [Michel]
Torniamo in ufficio e si siede sulla sua poltrona.
“Secondo lei il dottor Mora ce la farà?” le chiedo,per rompere il ghiaccio.
“Non saprei,comunque la dottoressa Betty ha fatto bene a non fare favoritismi,da lei non me l’aspettavo” mi risponde.
“Perché lei non è obbiettiva nel giudicare la povera Betty. La vede solo come le donna che le ha rubato Armando,ma non è così. È in gamba e poi riesce a gestire al meglio l’azienda” le dico.
“La ama ancora?” mi chiede.
“No,l’ammiro molto. Quando l’ho conosciuta era una donna fragile,segnata dalla vita e molto timida. Ora è la presidente di un’azienda famosa,sa farsi rispettare e sa salvaguardare ciò che è suo. È molto diversa dalla donna di cui ero innamorato e poi dopo la delusione del mio matrimonio,credo non mi innamorerò mai più” le dico.
“Io non capisco come fa ad avere tanta stima di una persona che in un certo senso l’ha usata per far ingelosire Armando. Perché la loro situazione era ibernata prima che arrivasse lei e poi,guarda caso,il giorno dopo il suo arrivo sono tornati insieme. La verità è che sono due manipolatori:lui mi ha usata e mi ha lasciata per stare con lei perché non ha mai perso la speranza di tornare con lei,mentre lei è stato usato da Betty per far ingelosire Armando.” Mi dice.
“Io non la penso così e poi le ho già detto che non la amo più perché ho capito che lei e Armando sono fatti l’una per l’altro. L’ho capito quando eravamo all’Almirante e lui ci ha raggiunti per farla restare all’Ecomoda e le ha fatto dedicare una canzone da Ricardo Montaner. Si guardavano come se tutti gli altri non ci fossero. Il loro è un amore speciale e se la mia presenza è servita a farli tornare insieme ne sono contento perché se Betty fosse partita con me e Armando fosse rimasto con lei,saremmo stati tutti e quattro infelici.” Le dico.
“E lei è stato male quando Betty ha scelto lui?” mi chiede.
“Dire di no sarebbe una bugia e non servirebbe a niente dopo tutti questi anni. Sono stato male perché non ho mai avuto neanche un’occasione con lei. A Cartagena,nonostante Armando l’avesse ferita,lei lo amava e non mi ha mai permesso di avvicinarmi a lei come avrei voluto.” Le dico.
“Io mi sono accorta di aver perso Armando la prima notte che mi ha respinto perché non era mai successo. Armando da quando ha trascorso la prima notte con lei,non mi ha mai più toccata. Ha scelto lei fra tutte le donne con cui è stato e ha deciso di non stare con nessun’altra che non fosse lei. In quattro anni con me,era un continuo passare dal mio letto a quello delle modelle e ora invece sembra un prete.” Mi dice.
“Armando è la dimostrazione di quanto l’amore cambi le persone e né io né lei possiamo farci niente. Ora vorrei che fosse sincera con me: lo ama ancora?” le chiedo.
“No,ho smesso di amarlo molto tempo fa. Quando ho lasciato l’Ecomoda,sono partita con l’illusione che il loro fosse un fuoco di paglia e che presto l’avrei riavuto con me,ma qualche mese dopo Ugo mi ha raccontato che stavano per sposarsi e poi che lei aspettava un bambino e ho capito che lui sarebbe rimasto con lei per sempre” mi dice.
Le accarezzo la mano,ma la ritrae. Non capisco perché ogni volta che intensifichiamo la nostra conoscenza,lei fa un passo indietro e torniamo al gelo totale di sempre come se mi temesse.
 
[Asia]
Esco dalla sala riunioni e lui con me. È inferocito e non lo biasimo perché rischia di perdere un’occasione d’oro.
“Dottore io torno alla reception!” gli dico.
“Scusi,Asia,ma non me la sento proprio di mangiare! Mi si è chiuso lo stomaco e mi creda se dico una cosa del genere vuol dire che la faccenda è grave!” mi dice.
“Io sono sicuro che il candidato non ha nulla più di lei e che sarà lei a partire per Milano” gli dico.
“Lo spero,comunque spero che non si sia offesa per il nostro mancato pranzo!” mi dice.
“No,abbiamo tutto il tempo per recuperare” gli dico. Mi accarezza il volto e entra nel suo ufficio sbattendo la porta.
 
[Sofia]
Il dottor Mora entra nel suo ufficio sbattendo la porta senza lasciare disposizioni e poi fra un po’ devo andare a pranzo con le ragazze.
“Siete pronte?”chiede Berta a me e Asia.
“Si,diciamo. Il mio capo non mi ha dato disposizioni e non so cosa fare!” le dico.
“Io non vengo a pranzo,mi è passata la fame!” dice Asia.
“Ma cos’è successo in sala riunioni?” chiede Berta.
“Ragazze non posso dirvelo perché è una notizia riservata,comunque purtroppo a breve lo saprete!” risponde Asia.
“Vogliono licenziarci?” chiedo.
“No,non riguarda noi impiegate!” risponde Asia.
“Riguarda il tuo Nicola Mora?” chiede Berta.
“Berta a tempo debito lo saprai! Non posso dire niente!” dice Asia.
“Ragazze,Betty ha convocato tutte!” dice Anna Maria.
 
[Betty]
Le ragazze entrano nel mio ufficio e si accomodano sul divano,mentre ultimo le mie cose per poi dedicarmi a loro. Mi guardano incuriosite,perché non è normale che le convochi in modo così formale e soprattutto che Nicola rinunci al pranzo!
“Allora ragazze,dobbiamo riorganizzare l’organico perché sta per arrivare un nuovo dirigente e forse una di voi diventerà la sua segretaria!” dico loro.
“Hai licenziato il dottor Mora? Betty non lo fare! Lo so che ordina spesso un pranzo di 15 portate ma è una brava persona e poi mi sono trovata bene a fargli da segretaria in questi 10 anni!” dice Sofia.
“È vero,senza offesa per tuo marito,è il dirigente meno stressato dell’Ecomoda!” dice Mariana.
“ E poi è gentile con tutti,ha sempre una buona parola per tutte noi ed anche se è un donnaiolo, a noi è simpatico,gli vogliamo bene!” dice Sandra.
“Ragazze io non voglio licenziare Nicola,perché pensate questo?” chiedo loro.
“Beh ecco,perché il dottor Mora è entrato nel suo ufficio sbattendo la porta e soprattutto non ha chiesto nulla per pranzo! In 10 anni di lavoro per lui,non ha mai saltato un pasto e soprattutto non è mai stato così nervoso!” dice Sofia.
“Ragazze,vi ricordate che Nicola voleva la direzione della sede di Milano?” chiedo loro.
“Beh certo,doveva partire con Asia ed è anche per questo che le carte hanno previsto una storia d’amore fra i due!” risponde Mariana.
“C’è un nuovo candidato per la sede di Milano e sta per arrivare! Devo scegliere io chi partirà e sono confusa perché se scelgo quel tipo per le sue capacità,Nicola mi odierà e se scelgo Nicola perché è mio amico,mi sento in colpa con la mia coscienza!” dico loro.
“Quanto tempo hai per scegliere?” mi chiede Anna Maria.
“ 6 mesi. Devo esaminare il loro lavoro e prendere una decisione!” dico.
“Valuta in base alle capacità e se quel tipo vale più di Nicola,deve avere quel posto,anche se forse lui ti odierà per tutta la vita.” Mi dice Anna Maria. 
 
[Asia]
Betty ha detto che il nuovo candidato dovrebbe arrivare a momenti. Sono proprio curiosa di sapere che faccia ha il tipo che vuole rubare il posto al dottor Mora. Quel poverino è sbiancato quando Betty gli ha dato la notizia e sta lavorando duro per quel posto da anni. A dire di Betty anche questo tipo deve essere in gamba anche se in cuor mio spero che Nicola riceva quel posto perché lo merita. Fisso di continuo la porta per vedere l’ospite tanto atteso dai dirigenti,ma a quanto pare il signorino ha deciso di farsi attendere. Entra un uomo che può avere più o meno la mia età. Ha un volto noto e piuttosto familiare:non capisco dove posso aver visto questo tipo. Ha un fisico scultoreo e forse fa parte dei modelli del signor Ugo.
“Posso aiutarla?” gli chiedo.
“ Non ti ricordi di me?” mi chiede.
“ Dovrei?” gli chiedo.
“Sono Giovanni”mi risponde.

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Capitolo 8
*** 8 ***


[Asia]
Come ho fatto a non riconoscerlo prima? È stato una delle persone più importanti della mia vita e ora me lo ritrovo davanti dopo quasi 10 anni senza vederci. È molto cambiato dall’ultima volta che ci siamo visti.
“C – come hai fatto a trovarmi?” gli chiedo.
“Beh veramente non sono qui per te e sono sorpreso di trovarti in quest’azienda in queste vesti. Volevi fare la stilista da ciò che ricordo.” Mi dice.
“Si e sono una stilista,ma ho trovato solo questo lavoro e ho messo da parte i miei sogni per sopravvivere. Cerchi il signor Lombardi?” gli chiedo.
“No,veramente cerco una signora” mi dice.
“Non capisco. Fai il modello?” gli chiedo.
“No,potrei farlo ad occhi chiusi,ma non ci penso neppure a sfruttare così il mio corpo. Cerco la dottoressa Penzon o come si chiama” mi dice.
“Pinzon. La dottoressa Beatrice Pinzon Solano,la presidente. Mi dispiace ma senza appuntamento non riceve e poi sta aspettando un signore.” Gli dico.
“Si,sta aspettando il candidato per la direzione della sede italiana,cioè me.” Mi dice.
Non posso credere che lui sia il dottorino che vuole soffiare il posto al dottor Mora. Il mondo è davvero piccolo!
Arrivano le ragazze della banda,che stanno per andare a pranzo,mentre dalla porta arrivano Freddy e Wilson.
“Allora si è ripreso Nicola?” mi chiede Anna Maria,incurante della presenza di Giovanni.
“Ne parliamo dopo. Vi presento il dottor Bianchi,il candidato per la direzione della sede Italiana.” Dico loro.
“Piacere” rispondono all’unisono.
“Lei è Sofia Lopez,la segretaria del direttore commerciale; lei è Anna Maria Fuentes in Contreras,la segretaria della presidente e del vice presidente dell’azienda; lui è Freddy Stewart Contreras,il marito di Anna Maria e il fattorino dell’azienda. Lei è Mariana Valdez,la segretaria dei dirigenti dei punti di vendita oltre che un’eccellente cartomante. Lui è Wilson Zastoque, il fidanzato di Mariana oltre che l’uscire dell’azienda. Lei è Berta Muñoz in González, la segretaria del direttore del personale. Lei Sandra Patiño,la segretaria del direttore amministrativo,oltre che la sua fidanzata.” Gli spiego.
 
[Nicola]
Scendo le scale con Ugo,noto tutte le segretarie, Freddy e Wilson attorno alla reception e ci avviciniamo.
“Possiamo sapere che succede?” chiede Ugo.
“Beh lui è il dottor Giovanni Bianchi,il candidato per la direzione generale della sede italiana oltre che una vecchia conoscenza,purtroppo” mi spiega Asia.
“Beh dì pure che sono il tuo primo amore,il tuo primo bacio.”dice quel tipo.
Lo guardo male mentre mi allunga cordialmente la mano.
“Io sono l’altro candidato per la direzione della sede italiana,oltre che il direttore commerciale di quest’azienda. Nicola Mora” gli dico.
“Io sono Ugo Lombardi,la magia,il colore, la vita dell’Ecomoda. Sono la creatività,lo stilista. Se non volesse più dirigere la sede italiana,può sempre  far parte dei miei modelli” gli dice Ugo.
“È un piacere conoscevi. Asia puoi annunciarmi alla dottoressa Solano?” le dice,quel dongiovanni.
“La dottoressa Pinzón,aspetta lei e tutti i dirigenti in sala riunione e anche lei signor Ugo.Ha chiesto alle segretarie e anche a me di non muoverci di qui.“ risponde Asia,dopo aver contattato Betty.
Saliamo io,quel tipo e Ugo verso al sala riunione,ho una voglia di spaccare la faccia a quel tipo.
 
[Betty]
Finalmente sono arrivati anche Nicola,Ugo e un tipo.
“Lei desidera?” chiedo.
“Sono il dottor Giovanni Bianchi,le ho inviato il mio curriculum. Ricorda?” mi dice.
“Bene. Allora io sono la dottoressa Beatrice Pinzón Solano in Mendoza,la Presidente dell’Ecomoda, lui è mio marito,il dottor Armando Mendoza,il vice presidente dell’Ecomoda. Lei è la dottoressa Marcella Valencia,la dirigente dei punti di vendita; lui è Michel Doinel, suo collaboratore nella direzione di punti di vendita. Lui è Mario Calderon,il direttore amministrativo. Lui è Nicola Mora,il direttore commerciale e suo rivale per il posto di direttore generale della sede italiana. Lui è Ugo Lombardi,il nostro stilista. Lui è Saul Gutierrez,il nostro direttore del personale. Loro sono Daniele e Maria Beatrice Valencia, i fratelli della dottoressa Valencia nonché azionisti di quest’azienda.” Li presento.
“Sarà un piacere collaborare con voi,io sono amico di vecchia data di Asia,la receptionist che mi ha già presentato alcuni impiegati,il dottor Mora e il signor Lombardi.”risponde il tipo.
“Ah quindi saprà che se ottiene il posto di dirigente,partirà con lei per Milano come stilista” gli dice Marcella.
“Beh meglio così,abbiamo 10 anni da recuperare” risponde.
 “Io ho pensato che potreste presentare due progetti per la sede italiana e il progetto migliore stabilirà il vincitore del concorso. Voi avete le medesime competenze e non posso scegliere fra voi. Avete sei mesi di tempo. Dottor Bianchi lei potrà usare il vecchio ufficio dei punti di vendita che ora è vuoto.” Dico.
“Avrei bisogno anch’io di una segretaria”mi dice il dottor Bianchi.
“Ho pensato anche a questo e vorrei convocare le segretarie e Asia per questo motivo. Quando saliranno vi comunicherò la mia decisione” rispondo. Le convoco tutte in sala riunione e arrivano subito.
“Allora ci saranno dei cambiamenti: Berta,Mariana, Anna Maria e Sandra avranno il loro posto di sempre, Asia sarà la segretaria del Dottor Mora e Sofia del dottor Bianchi,che ricoprirà le funzioni di mio padre e realizzerà uno dei due progetti che gareggeranno per il ruolo di dirigente della sede italiana. Il posto di receptionist resterà vacante finché il dottor Gutierrez non selezionerà la candidata adatta e mi raccomando di non sceglierla per le misure,ma per le competenze.” Annuncio.
“Avrei preferito Asia perché c’è più confidenza,ma credo che anche con la signora Sofia andranno bene le cose” risponde Bianchi.
“Veramente sono 10 anni che non ci vediamo e non credo ci sia ancora la confidenza di una volta fra noi due” gli risponde Asia.
“Forse,ma potremmo sempre recuperare” le dice.
“Comunque ora il dado è tratto,quindi Asia sarà la mia segretaria” risponde Nicola.
“C’è un problema con le scrivanie però” dico.
“Già siamo sei segretarie e ci sono 5 scrivanie” risponde Anna Maria.
“Il mio ufficio è grande e io e Asia potremmo dividerlo,non mi darà fastidio” risponde Nicola.
“Si Nicola,ma non schiavizzarla e mi raccomando a te” gli dico.
 
[Asia]
Non so se essere felice o meno per la vicinanza a cui siamo costretti e per l’arrivo di Giovanni.
“Betty,devo trasferirmi subito?” le chiedo.
“Se è possibile,si. Il tuo posto alla reception sarà momentaneamente occupato da Freddy,finché non sceglieremo qualcuna.” Mi risponde.
“Dottor Mora,spero lei sappia che non so molto di economia e che potrei esserle d’intralcio” gli dico.
“Non si preoccupi le spiegherò cosa fare e sono sicura che grazie al suo aiuto,partiremo insieme per Milano” mi dice.
Si fida di me e ne sono felice e spero davvero di riuscire ad aiutarlo. Mi chiede di seguirlo nel suo ufficio e lasciamo la sala riunioni.
“Dunque questo è l’ufficio e come vede è grande a sufficienza per tenerci entrambi. Divideremo la scrivania e farò arrivare un’altra poltroncina per lei” mi dice.
“Non ce n’è bisogno,posso usare una di queste sedie” gli rispondo.
“Lei è una segretaria,ma merita rispetto,quindi avrà una sedia sua e sono sicuro che sarà felice di collaborare con me” mi dice.
“Certo dottore” gli rispondo.
“Devo solo sapere una cosa: in che rapporti è con il dottor Bianchi” mi dice.
“Come ho detto prima:è un vecchio amico. Non ci vediamo da 10 anni e non capisco il suo interesse per questa vicenda” gli rispondo.
“Perché non vorrei che gli facesse da spia. Voglio fidarmi totalmente di lei e devo sapere nei minimi dettagli ciò che vi lega” mi dice.
“Io e Giovanni siamo stati alle superiori insieme,eravamo amici,molto amici. Quando avevo 16 anni mi sono accorta di essere innamorata follemente di lui e lui mi ricambiava. Ci siamo fidanzati e qualche mese dopo l’inizio della nostra storia ho scoperto di essere incinta.” Gli racconto.
“E lui come l’ha presa?” mi chiede.
“Quando gliel’ho detto mi ha aggredita verbalmente,mi ha detto che volevo incastrarlo,che ero una sgualdrina e che il figlio non poteva essere suo e ci siamo lasciati. Un paio di giorni dopo lui usciva già con un’altra e dopo qualche settimana si è trasferito in Italia con i suoi e da allora non l’ho più rivisto.” Gli spiego.
“E suo figlio?” mi chiede.
“Quando stavo entrando nel terzo mese,mi hanno investito e ho perso il bambino” gli dico.
“E lui lo sa?” mi chiede.
“No,questa cosa la sa solo lei e spero mantenga il mio segreto. È l’unico a conoscere il mio dolore” gli dico. Mi abbraccia forte e mi chiedo se lo faccia perché gli faccio pena. Non oso divincolarmi dal suo abbraccio perché le sue braccia sono il posto più sicuro al mondo per me e perché sono dove voglio essere.
 
[Marcella]
Busso alla porta dell’ufficio del dottor Mora per consultare alcuni bilanci dell’ultima collezione. Non aspetto il suo avanti e apro la porta:lo trovo abbracciato con la receptionist. Ma cosa crede che l’Ecomoda sia una casa d’appuntamenti? Crede di essere stato assunto per prendere moglie?
“Signorina Asia posso sapere cosa fa qui? E lei dottor Mora? Credete di essere in un motel? Siamo in un’azienda e questo comportamento consono.” grido loro.
“Ma non stavamo facendo niente di male” mi risponde la ragazzina.
“Vedo ancora abbastanza bene e non è contemplato dal regolamento che lei abbracci il suo superiore e soprattutto che l’ufficio serva per i vostri incontri amorosi” dico loro.
Esco dall’ufficio imbestialita ed entro come una furia in quello di Betty.
“Dalle sue parti non si usa bussare?” mi dice,facendomi notare di non aver bussato.
“Mi scusi,ma credo che debba ascoltarmi perché dovrei parlarle di una cosa urgente” le dico.
“La ascolto” mi dice.
“Il dottor Mora e la sua nuova segretaria erano in atteggiamenti intimi nell’ufficio del dottor Mora e non mi sembra un comportamento decoroso” le dico.
“Intimi?” mi chiede.
“Si abbracciavano quando li ho interrotti” le spiego.
“Senta dottoressa Valencia se crede che io sia qui per fare da maestrina d’asilo,si sbaglia. Quando mi ha messo in allarme credevo che li avesse trovati in una situazione compromettente e invece erano solo abbracciati. Se è tornata per creare tensioni e portare scompiglio,dopo 10 anni di tranquillità,ha sbagliato a restare. Lei è una dirigente,ma lo è anche Nicola e lo siamo anche tutti noi.” Mi dice.
“Lei mi ha costretto a restare e comunque anche io ho del potere quindi non potete fare come vi pare” le grido.
“Adesso deve accettare che il capo sono io e che Nicola non è un suo subordinato o un impiegato:lui è un suo pari e lo tratti come tale! Dottoressa io non capisco perché si comporta così” mi dice.
“Ah non lo capisce? Perché per lei la relazione tra un dirigente e una segretaria è una cosa logica … è così che è iniziata con Armando,no? Io non lo accetto,qui comando anche io e oltre ad essere una dirigente come il suo caro amico,sono anche un’azionista e non voglio storielle d’amore nella MIA azienda!” le grido.
“ Io ho sbagliato ad allacciare una storia con Armando quando era ancora il suo fidanzato,ma se pensa che mi inginocchierò per chiederle perdono per la mia felicità,si sbaglia di grosso! Io non sono più la ragazzina che è venuta a lavorare qui 10 anni fa,ora sono una donna che vive felice e che dirige la sua azienda da 10 anni,mentre lei è fuggita lasciandola in pessime acque per fuggire dal suo dolore. Ora è qui,ha scelto di restare e se pensa di mettermi i piedi in testa le consiglio di andarsene perché non le permetterò di umiliare me e i miei dipendenti! E poi non mi pare che in Ecomoda ci scandalizzassimo quando era lei a sbaciucchiarsi con Armando!” mi dice.
“Armando era il presidente dell’Ecomoda ed io la direttrice dei punti di vendita,non la sua segretaria. E poi anche lei ed Armando vi sbaciucchiavate in ufficio e lo fate tutt’ora,no? Si tratta di senso di pudore,cosa che lei non ha mai avuto visto che ha iniziato una storia con un uomo fidanzato!” le dico.
“Lo stesso pudore che non le impediva di offrirsi ad Armando quando lui non la desiderava? E non dica che non è vero perché una volta l’ho sentita io. Io non sono mai corsa dietro ad Armando,lei può dire lo stesso?” mi dice.
“Io non ero una segretaria e poi il suo caro amico è qui per volere suo e non perché è un’azionista e posso cacciarlo quando voglio!” le dico.
“Le ricordo che qui comando io e senza il MIO permesso e senza quello di Armando non si caccia nessuno! Mi dispiace ma Armando e Nicola sono amici e non lo caccerebbe mai,oltre al fatto che mio marito la pensa come me! Lei sta solo cercando di far pagare ad Asia e Nicola quello che le abbiamo fatto io e Armando,ma non andranno così le cose!” mi dice.
È così cambiata in questi 10 anni,ma il suo modo di fare mi urta ancora di più di quando era sottomessa.
“Allora portiamola in consiglio e mettiamola al voto!” le dico.
“Se lo scorda! Io non convoco un consiglio per una banalità del genere! Forse non si rende conto che l’azienda naviga in pessime acque e non per le storielle tra dirigenti e segretarie e poi anche il dottor Calderon ha una storia con la sua segretaria e nessuno di noi è scandalizzato!” mi dice.
Esco dal suo ufficio sbattendo la porta. Vorrei proprio sapere perché ho accettato di restare.

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Capitolo 9
*** 9 ***


[Michel]
Certo che quest’ufficio è proprio confortevole! Devo ammettere che mi piace molto! Entra Marcella sbattendo la porta. Vorrei chiederle cos’è accaduto,ma non credo sia il caso. Ha uno sguardo assassino! È così nervosa che ho paura di rivolgerle la parola.
“Perché mi guarda?” mi chiede.
“Perché vorrei sapere che cos’è successo” le rispondo.
“Sempre la solita storia: la dottoressa Beatrice fa i favoritismi e se il suo amichetto amoreggia con la sua segretaria,non fa nulla per impedirlo! Mi ha detto di stare al mio posto! Non si rende conto che l’azienda è anche mia e che lei è solo la moglie di un azionista! Lo sapevo che dovevo vendere le mie azioni e andarmene” mi dice.
“Che c’entra Nicola?” le chiedo.
“Il caro Nicola ha deciso di amoreggiare con la sua segretaria per entrarci in confidenza e quando l’ho riferito alla sua amica mi ha detto che lei non è la maestra d’asilo e che comanda lei e non le sembra grave ciò che ho visto. La verità è che io e Betty non ci sopportiamo,è sempre stato così e sempre lo sarà: quando è arrivata qui come segretaria la disprezzavo,quando è tornata come presidente la odiavo e ora la detesto. Io e lei non possiamo dividere lo stesso spazio senza litigare! Io dovevo andarmene e invece come un’imbecille sono rimasta. Betty non è più la ragazza sottomessa che arrivò qui 10 anni fa e se alzo un po’ di più il tono di voce,si affretta subito a ricordarmi il suo ruolo in quest’azienda!” dice.
“La verità è che nessuna di voi si impegna a mantenere un clima tranquillo in azienda. Io le consiglio di mantenere la calma e di guardare Betty per ciò che è: una donna in gamba che ha mandato avanti la sua azienda per tutti questi anni e che l’ha salvata più volte dal fallimento e dalle grinfie di suo fratello;invece lei continua a guardarla come la donna che le ha tolto Armando come se non fossero passati 10 anni da quell’evento. Lei deve rendersi conto che le cose stanno così e che continuare a litigare con Betty,non fa altro che legarla ad un passato doloroso che non si può modificare!” le dico.
“Io non la guardo come la donna che si è presa Armando,ma neanche come un’apparizione divina,come fanno tutti! Persino mio fratello ha iniziato ad apprezzarla da quando è tornata cambiata e lei invece aveva occhi solo per Armando tanto che siccome non poteva stare con lui voleva partire con lei per Cartagena! Beatrice è un’egoista ed è rimasta solo per Armando,non per l’azienda!” mi dice.
“E allora perché è rimasta qui questi 10 anni? Avrebbero potuto andarsene dopo il matrimonio e invece Betty ha lottato e ha salvato l’Ecomoda dal fallimento più volte. Provi solo a dimenticare il passato e fingere di averla appena conosciuta” le dico.
Sembra essersi calmata e ne sono contento perché almeno non raderà al suolo l’ufficio! Riesce ad essere bellissima anche quando è imbestialita!
 
[Nicola]
Sono contento che Asia abbia trovato il posto dove sistemarsi e che si trovi a suo agio. Temevo le creasse imbarazzo lavorare qui con me e invece sembra essere tranquilla. I miei pensieri sono interrotti da qualcuno che bussa alla porta.
“Avanti” dico rassegnato al fatto che il mio ufficio sembra un porto di mare. Entra Betty,sbattendo la porta.
“Dovrei parlare con voi due e non come vostra amica,ma come capo di quest’azienda” dice.
“Parla Betty” risponde Asia.
“Posso sapere che diavolo stavate facendo in ufficio quando è entrata la dottoressa Valencia?” chiede.
“L’ho abbracciata perché mi ha confidato una cosa che l’ha intristita. Ti giuro che non abbiamo fatto niente di male,ma quella ha travisato” le dico.
“Vi dico solo che ho appena concluso un litigio con lei. C’è mancato poco perché facessimo a botte e non voglio che accada più. Non so cosa ci sia fra voi due e non voglio saperlo,ma le vostre effusioni fatele quando siete fuori di qui perché mi mettete in difficoltà e sapete bene che i miei rapporti con la signora Valencia non sono buoni.” Ci dice.
“Betty,ti giuro che non ricapiterà più e mi dispiace per quello che è successo con la dottoressa Valencia.” Le dice Asia.
“Anche a me e ti prometto che non ti creeremo più problemi” le dico.
“Lo spero perché altrimenti alla prossima dovrete venire a separare me e quella prima che ci ammazziamo!” dice.
Esce,chiudendosi la porta alle spalle.
 
[Armando]
Certo che negoziare con questi fornitori è difficile! Ci vorrebbe Betty! A quanto pare il cielo mi ascolta perché Betty entra nel mio ufficio. È nervosa perché ha sbattuto la porta e si è trattenuta dal gridare solo perché si è accorta che sto al telefono. Taglio corto con i fornitori,rimandando la nostra trattativa a domani.
“Posso sapere che succede,amore?” le chiedo.
“Succede che la tua ex è tornata per farmi saltare i nervi! Abbiamo litigato proprio come ai vecchi tempi!” mi dice.
“Perché?” le chiedo.
“Perché la nostra azienda sta naufragando e lei pensa a distruggere la vita a Nicola e Asia. Li ha visti abbracciati ed è venuta da me perché voleva convocare un consiglio,come se io fossi la maestra d’asilo. È completamente pazza! Con tutti i problemi che abbiamo lei voleva convocare gli azionisti perché ha visto quei due abbracciati,finché li avesse visti nudi,l’avrei capita!” mi dice.
“E che vi siete dette?” le chiedo.
“Siamo finite sugli stessi argomenti perché anche se lo nega,continua a portarci rancore e le ho detto chiaro che se intende continuare così può andarsene subito” mi dice.
“Sapevi che non sarebbe stato facile” le dico.
“La verità è che ho sbagliato a trattenerla 10 anni fa e ho sbagliato a trattenerla quando è tornata. Io e lei non possiamo stare a due metri di distanza senza litigare. Litigavamo quando ero la tua segretaria,quando sono diventata presidente e anche ora. Armando,più tempo passa più mi rendo conto che quest’azienda non può ospitare entrambe” mi dice.
“Amore,vedrai che si sistemerà tutto” le dico,mentre la stringo a me.
Bussano alla porta ed entra Marcella,senza aspettare che le dica << avanti >>.
“A quanto pare oggi è la giornata delle effusioni,ecco perché non sono stati richiamati il dottor Mora e la signorina Asia.” Dice.
“Adesso vuole richiamare anche noi? Se così fosse,mi vedo costretta a ricordarle che in quest’azienda comando io! E comunque Nicola e Asia non stavano facendo niente di male. Forse non siamo noi a sbagliare,ma lei entra negli uffici senza che le venga accordato il permesso di entrare. Quando si bussa bisogna aspettare che l’altra persona ci dia il permesso di entrare e se non lo sa è meglio che lo impari alla svelta perché è già la terza volta che si comporta così da questa mattina,anzi con me si è addirittura dimenticata di bussare”le dice Betty.
“Comunque dovrei parlare con Armando,se ci lascia da soli gliene sarei grata!” le risponde Marcella.
Betty fa per andarsene,ma la fermo.
“Marcella,Betty è mia moglie e qualsiasi cosa tu debba dirmi lei può restare” le dico.
“Almeno con lei non hai segreti. Volevo solo dirti che dopo questa bella giornata ho deciso di affittare un ufficio per me in una sede differente.” Mi dice Marcella.
“Se è la tua decisione,non abbiamo intenzione di fermarti” le dico.
“Naturalmente,l’azienda dovrà sovvenzionare la spesa” mi risponde.
“Per caso si è drogata? Forse è talmente presa dal suo rancore da non rendersi conto che l’azienda riesce a stento a pagare gli stipendi ogni mese e lei vorrebbe che le pagassimo un ufficio in un’altra sede? Lei deve essere impazzita! Oltre al fatto che deve collaborare con Michel. Se lo scordi:il suo ufficio è qui ed è libero,ha una segretaria e non si discute più” le dice Betty.
“Peccato che la sua ostilità non mi aiuti a lavorare bene come vorrei” risponde Marcella.
“Sarei io quella ostile? Lei critica i miei collaboratori,tratta male i miei suoceri e a stento rispetta il mio ruolo in quest’azienda e poi sarei io quella ostile? Credevo che 10 anni lontana da qui l’aiutassero,invece non basterebbero 10 secoli per renderla meno ostile. La mia ostilità è solo una risposta alla sua;forse lei era abituata alla Betty di 10 anni fa:quella che anche se era la presidente le lasciava dare libero sfogo alla sua superbia senza battere ciglio e che quando ricopriva la veste di segretaria era vittima dei commenti velenosi suoi e della sua amichetta,ma quella Betty non esiste più. E le dico un’altra cosa:se crede di continuare in questo modo le consiglio di vendere le sue quote ed andarsene perché preferisco far affondare l’Ecomoda piuttosto che sopportare il suo astio verso di noi.” Le dice Betty.
“Facile parlare così visto che lei non ha investito neanche un peso. Mio padre ci ha messo l’anima per mettere su quest’azienda!” dice Marcella.
“Forse Betty non ci ha messo un soldo in quest’azienda,ma ci ha messo l’anima! In questi 10 anni non sai quante notti insonni abbiamo trascorso per trovare soluzioni per non liquidarla,quante volte ci siamo fatti il sangue amaro per impedire a tuo fratello Daniele di mandare all’aria il lavoro dei nostri genitori,non sai quanto tempo abbiamo tolto a noi due e ai nostri figli per salvare l’Ecomoda e tu dov’eri? Te lo dico io:eri a piangere con il tuo vestito da sposa in mano,come se contasse solo quello! Tu hai abbandonato quest’azienda perché per te avevano più valore le tue lacrime e il tuo dolore che l’azienda che tanto dici di amare. L’unica che aveva tutte le ragioni per non restare all’Ecomoda 10 anni fa era Betty per tutto quello che le abbiamo fatto io e Mario,ma è rimasta perché ci teneva e ci tiene all’Ecomoda.
Non posso che dare ragione a Betty:tu non sai quante volte siamo riusciti a salvare l’azienda per il rotto della cuffia e ora sei tornata con la tua solita arroganza e con un astio verso me e Betty,come se non fossero passati 10 anni. Se è questo l’aiuto che vuoi darci è meglio che tu venda tutto e te ne vada perché la tua esperienza ci è utile,ma ci serve molto di più un clima sereno e non i teatrini di litigi che fai con Betty o con Nicola o chicchessia. Marcella qua non siamo su di un ring,dobbiamo collaborare e non arrivare alle mani.” le dico.
“Quello che è successo oggi non si ripeterà e voglio salvare la mia azienda,ma quando navigherà in acque migliori voglio vendere le mie quote e andare via.” Dice. Va via sbattendo la porta e spero abbia capito.
 
[Asia]
È così strano trovarmi nel suo ufficio,che da oggi sarà anche il mio,il nostro. Non abbiamo mai condiviso niente e ora dividiamo queste 4 pareti. Lo vedo lavorare e mi sembra più bello del solito. Non posso credere che da oggi potrò guardarlo lavorare per tutte le ore lavorative.
“Beh io credo sia ora di andare ,lei cosa fa?” mi chiede,distogliendomi dai miei pensieri.
“Credo che andrò anch’io,se non le occorre nulla” gli dico.
“Veramente avevamo qualcosa in sospeso. Le va di venire a cena con me?” mi chiede.
Sto per rispondergli,ma qualcuno interrompe la nostra conversazione.
“Buonasera dottor Mora,volevo parlare con la sua segretaria” dice Giovanni.
“E la disturba la mia presenza?” gli chiede.
“No,volevo solo invitare Asia a cena” dice Giovanni.
“Mi dispiace ma sei arrivato tardi,ho già un appuntamento.” Rispondo.
“Io credo che dovresti rimandarlo,abbiamo delle cose di cui parlare e qualsiasi altro impegno è trascurabile” mi risponde Giovanni.
“Quello che è trascurabile nella mia vita,lo decido io. Verrò domani nel tuo ufficio se avrò tempo,ora ho da fare” gli rispondo.
Giovanni va via e Nicola continua a fissarmi.
“Quindi accetta?” mi chiede.
“Beh se non ha cambiato idea,si. “ gli rispondo.
Usciamo dall’ufficio e lui prenota l’ascensore. 

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Capitolo 10
*** 10 ***


[Marcella]
Vado a riprendere le mie cose in ufficio. Per oggi non ho voglia di trascorrere un minuto di più in quest’azienda. Vedo il mio collega seduto sulla sua poltrona,mentre si accinge a sbrigare le ultime pratiche della giornata. Avrei preferito che non ci fosse per non dovergli raccontare l’ennesima discussione con quei due e per non sentirmi dare addosso anche da lui. Perché nessuno cerca di capire ciò che sento?
“Cos’altro è successo?” mi chiede,come se mi leggesse in faccia che è accaduto qualcosa.
“ Che Armando e la tua amica mi hanno intimato di non rompere altrimenti posso andarmene … Mi scusi se le ho dato del tu ” dico.
“Va bene così. Siamo colleghi e credo che sia giusto darci del tu. “ mi risponde.
“Ho tutti contro e non so se sia giusto restare e poi non riesco a far finta che non sia accaduto niente 10 anni fa.” Gli dico.
“Lo so,ma pensa che lo fai per la tua azienda e che forse dopo aver superato il tuo dolore sarai capace di riprenderti la tua vita e di amare ancora qualcuno” mi dice. Mi sfiora la mano e questo contatto mi fa rabbrividire. Sottraggo la mia mano,perché non è normale che mi senta così.
“Vuoi che ti accompagni? So che non hai ancora un’auto” mi dice.
“Già domani dovrò sceglierne una. Accetto volentieri il passaggio” gli dico.
Usciamo dall’ufficio e ci dirigiamo verso l’ascensore. A quanto pare anche il dottor Mora e la segretaria stanno andando via. Entriamo tutti e quattro in ascensore.
“Andate via?” chiede Michel.
“Si,siamo liberi di farlo e soprattutto fuori da queste quattro mura nessuno potrà travisare i nostri gesti” risponde il dottor Mora.
“Io non ho travisato nulla. Ho visto ciò che ho visto e mi dispiace di avervi interrotti,ma certe cose fatele fuori dall’ufficio” rispondo.
“Senta Signora Marcella,non so cosa frulli per la sua testa,ma tra me e il dottor Mora non c’è nulla e quell’abbraccio era solo per consolarmi. È libera di non crederci,ma né io né il dottore le dobbiamo spiegazioni” risponde quella ragazzetta.
Sto per replicare,ma l’ascensore arriva in garage e Michel mi trascina fuori prima che la discussione degeneri. Li vedo salire in auto insieme. E poi dicono che mi sbaglio!
“Ti rendi conto che avevo ragione? Guarda … vorrei proprio vedere come giustificherebbe questo la dottoressa Betty” dico a Michel.
“Potrebbero dire lo stesso di noi due. Per favore lasciali in pace”mi risponde.
“Ma ti rendi conto di come mi ha risposto quella ragazzetta? Come se fosse una mia pari e non la segretaria di un dirigente” gli dico.
“Si ma con oggi chiudiamo questa storia perché ti complicheresti solo la vita in azienda. Dove abiti?” mi chiede.
“Nel quartiere “La Gardenia”,nella zona residenziale.” Gli dico.
“Ti va di venire a cena con me?” mi chiede.
“Magari un’altra volta. Sono arrivata solo ieri e devo sistemare ancora la mia casa.” Gli rispondo.
“L’hai acquistata da molto?” mi chiede.
“È la casa dove vivevo 10 anni fa. C’è ancora il mio vestito da sposa,ci sono le foto con Armando,gli inviti del mio mancato matrimonio e sono cose che voglio cestinare. Ieri ho iniziato ad eliminare la polvere e oggi mi tocca ultimare il lavoro di pulizia. Non posso convivere con quei ricordi per tutto il periodo che mi tocca restare”gli dico.
“Già. È difficile convivere con i ricordi e credo tu faccia bene a buttare via tutto,anche se è come se buttassi una parte della tua vita e del tuo passato.” Mi dice.
“Grazie per il passaggio” gli dico,mentre mi accingo a scendere dalla sua auto.
 
[Asia]
Ancora non posso credere di essere uscita con lui che è famoso per la sua fama di seduttore. È la prima volta che metto piede al “Le Noir” e mi sento molto a disagio. Tutti lo conoscono e molte donne si fermano a salutarlo. Fingo disinteresse per tutto ciò,ma mi sento a disagio.
“Non le piace il locale?” mi chiede.
“Diciamo che non è il genere di locale che frequento di solito,ma va bene così.” Gli rispondo.
“Allora alla nostra prossima uscita sarà lei a scegliere il locale”mi dice.
“Se ci sarà una prossima uscita!” gli rispondo.
“Sono sicuro che ci sarà prima di quanto immagina”dice,sfiorandomi la mano. Non mi sottraggo a quel contatto.
 
Si avvicina una donna al nostro tavolo. È impossibile non riconoscerla visto che la donna che invidio da tre anni.
“Nicola come va?” gli chiede,salutandolo con due baci.
“Bene. Patty,lei è Asia Suarez,la mia assistente ed ex receptionist dell’Ecomoda” le dice.
“So già chi è. C’era anche lei quando ieri ci siamo incontrati. Siete qui per parlare di lavoro?” gli chiede.
“No. E tu che ci fai qui?” le chiede.
“Sono qui con Daniele,abbiamo lasciato i bambini alla babysitter e siamo venuti qui,approfittando del fatto che questa sera non ha impegni di lavoro.” Dice lei.
Si avvicina anche suo marito,di ritorno dal bagno.
“Buonasera. Non sapevo che ci fosse tutta l’Ecomoda qui. Come va?” chiede il dottor Daniele.
“Bene” rispondiamo io e Nicola all’unisono.
“Non sapevo fosse fidanzato con la receptionist,anzi con la sua segretaria.” Dice il dottor Valencia.
“ Beh non sono abituato a sbandierare i fatti miei nei consigli di amministrazione. Però se vuole faccio indire un consiglio solo per parlare della mia situazione sentimentale.” Risponde Nicola.
“Però alle sfilate non è mai stato accompagnato dalla signorina,ma da altre donne. “ dice il dottor Daniele.
“Diciamo che ci frequentiamo da poco,ma alla prossima sfilata ci vedrà insieme “ risponde Nicola.
“Beh noi andiamo. Buon proseguimento” gracchia quella gallina della Fernadez.
Si allontanano dal nostro tavolo e noto che Nicola non ha ancora allontanato al sua mano dalla mia.
“L’ha detto per fare dispetto alla Fernadez?” gli chiedo.
“Cosa?” mi chiede.
“Che ci stiamo frequentando. Ha mentito e non ne capisco il motivo.” Gli dico.
“Beh non è una bugia senza fondamento. Non l’ho fatto per Patrizia,ma perché mi andava di farlo e poi non è detto che non accada davvero” mi risponde.
“Dottor Mora io non so cosa si sia messo in testa,ma non voglio che mi consideri come una delle sue conquiste. In questi 3 anni ho imparato a conoscerla: ogni sera esce dall’ascensore con una modella diversa,a causa sua ci sono state liti fra le modelle,fra le impiegate della sartoria,ecc e io non  sono una di quelle.” Gli dico.
“Lo so ed è per questo che l’ho invitata al “le Noir “ .Lei mi interessa davvero e sono uscito con lei solo per conoscerla meglio. Quella parte del suo passato che ho scoperto questa mattina mi ha toccato molto e credo che dovrebbe cercare di dimenticarla.” Mi dice.
“Crede sia facile dimenticare di aver perso un figlio e che ora il bastardo che ci ha rifiutati lavora a pochi metri da me? Dottor Mora io prego che sia lei a vincere e a partire con me per l’Italia,perché partire con lui sarebbe un inferno” gli dico.
 
[Betty]
Finalmente io e Armando torniamo a casa. Apriamo la porta e mi sembra strano non vedere i bambini rincorrersi e urlare,ma mi rendo conto che il motivo è che siamo tornati tardi e Marisa li ha già fatti addormentare. Marisa va via e ne approfitto per sedermi sul divano tra le braccia del mio Armando. Armando si libera della sua cravatta e mi stringe forte a sé.
“Menomale che almeno i bambini dormono,dopo una giornata come quella di oggi non ce la farei a metterli a letto” gli dico.
“Già e pensa che non è passata neanche una settimana! “mi risponde.
“No,ma la cara Marcella se continua di questo passo fra una settimana sarà fuori dall’Ecomoda perché non sopporto la sua irriverenza e poi sono passati 10 anni e il suo rancore è ridicolo e fuori luogo! Ammetto che il nostro comportamento le ha rovinato la vita,ma comportarsi come una vecchia zitella non l’aiuta!” gli dico.
Armando scoppia a ridere,tanto che non riesce più a smettere.
“Devo dire che hai ragione,solo che Marcella è sempre stata così:gli anni di fidanzamento con lei sono stati come lavorare in caserma e credo che se mi fossi sposato con lei sarei scappato il giorno dopo! Con te è diverso perché tu sei diversa” mi dice,baciandomi.
“Spero solo che si dia una calmata perché un’altra scenata come quella di oggi e la obbligo a vendere e ad andarsene. Quando divenni presidente 10 anni fa era un litigio ad ogni incontro fra noi due e lei non si è mai fatta passare per la testa che potessi licenziarla” gli dico.
Mi tiene tra le sue braccia e riesco a dimenticare le tensioni di questa giornata.
 
[Marcella]
Entro nella hall del “La Gardenia” e di guardia c’è Josè,è uno dei pochi portieri che c’erano anche 10 anni fa.
“Signora Marcella,mi avevano detto che era tornata,ma non potevo crederci.” Mi dice appena mi vede.
“Si Josè,ma non sarà per molto tempo. Conto di andare via a breve.” Gli rispondo.
“Signora Marcella,mentre era via è arrivata una persona per lei” mi dice.
“ E lei le ha detto che non c’ero?” gli chiedo.
“Si,ma ha insistito per aspettarla perché doveva parlarle urgentemente.” Mi dice.
“ Ma in ingresso non c’è” gli rispondo.
“La aspetta fuori dal suo appartamento. Ho fatto male a farla aspettare?” mi chiede.
“No,vado a vedere chi è. Buona serata,Josè” gli dico. Ricambia il mio augurio.
L’ascensore è occupato come sempre e mi toccherà usare le scale per giungere al mio appartamento. Sono proprio curiosa di sapere chi sarà questa donna. Riconosco la figura e il portamento,ma stento a credere che sia venuta a cercarmi.

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Capitolo 11
*** 11 ***


[Marcella]
 
Mi vede comparire dalle scale e sembra sollevata perché la sua attesa è terminata. Anche se 10 anni fa era di casa,ora mi fa uno strano effetto vederla qui.
“Buonasera signora Margherita” le dico.
“Marcella,posso sapere perché mi dai del lei? Anche se non hai sposato mio figlio,tu per me sei una persona cara. Sei come una figlia esattamente come Camilla e come …” si interrompe,ma intendo bene chi voleva menzionare.
“Come Betty?” le chiedo. Annuisce.
“Non sono come una figlia visto che dieci anni fa mi ha praticamente costretto a raccontare a Betty la verità per farla stare con Armando. Comunque non sono abituata a ricevere gli ospiti fuori la porta,quindi entriamo.” Le dico.
Entra in quella casa che odora ancora di chiuso perché anche se in quella casa mi sembra di essere tornata indietro di 10 anni,lei quei dieci anni li ha vissuti tutti. In un angolo ci sono il velo e il vestito da sposa,gli inviti e le mie foto con Armando perché questa sera avevo intenzione di fare grandi pulizie. Margherita si guarda intorno: nota come sia tutto uguale come se il tempo si fosse fermato,si sofferma a guardare l’abito da sposa o per meglio dire ciò che ne resta.
“Come nota dovrei finire le mie pulizie” le dico.
“Io vorrei che venissi a cena con me” mi dice.
“Non va a vedere i suoi nipotini?” le chiedo.
“Volevo andarci con Roberto,ma lui aveva un appuntamento al club e poi Betty e Armando sono in azienda e non volevo disturbare la signora Giulia,visto che si occupa dei nostri nipotini” mi spiega.
“Ciò che deve dirmi può dirlo qui” le dico.
“Ho notato il tuo atteggiamento ieri e non mi è piaciuto perché Betty e Armando non lo meritano. Devo confessarti che all’inizio non sopportavo Betty e non ero felice della sua storia con Armando,ma poi ho imparato ad apprezzarla e a volerle bene perché è una persona stupenda,una moglie innamorata e una madre amorevole e soprattutto perché non ho mai visto Armando così felice e responsabile come in questi 10 anni” mi dice.
“Grazie per aver sottolineato che non ho saputo rendere felice Armando negli anni in cui siamo stati insieme!” le rispondo.
“Mi dispiace dirtelo,ma è così. Marcella tu lo controllavi e il tuo amore lo soffocava,persino il matrimonio era una condanna per lui,mentre con Betty è diverso: quando parlavano dell’organizzazione del loro matrimonio Armando era partecipe ed entusiasta,ha proposto di sposarla in chiesa perché la sua unione con lei durasse per sempre e anche se all’inizio non ne capivo il motivo,ora lo comprendo.” Mi risponde.
“Cosa vuole dire?” le chiedo.
“Che mio figlio non poteva pensare di dividere la sua vita con una donna che voleva controllarlo,che era gelosa in modo morboso e soprattutto che Armando si è innamorato con l’anima e con il cuore solo una volta nella vita:di Betty. Marcella tu l’hai perdonato mille e mille volte per i suoi tradimenti,mentre con Betty ha dovuto lavorare duro per guadagnarsi la sua fiducia e forse è proprio questo che l’ha reso un marito devoto e fedele.” Mi dice.
“Ed è venuta qui per rinfacciarmi quanto ho sbagliato con suo figlio?” le chiedo.
“No,sono venuta a dirti che se tieni all’azienda devi dimenticare il passato e ciò che ti hanno fatto per salvare l’Ecomoda dal fallimento perché sai bene che Daniele non vede l’ora di liquidarla e che tua sorella si interessa solo dei lifting che può permettersi grazie all’assegno che percepisce. Parliamoci chiaro,Marcella: tu sei l’unica Valencia a cui sta a cuore l’azienda e se vuoi salvarla non creare tensioni con Betty ed Armando e cerca di essere felice.” Mi dice.
“ E per salvare l’azienda devo pendere dalle labbra di quella come fate tutti voi? Non devo contraddirla mai e lasciarle fare ciò che vuole come ha fatto in questi anni?” le dico.
“Io ti ho detto ciò che è giusto fare ora sta a te scegliere cosa vuoi fare. Voglio solo dirti un’ultima cosa prima di andar via e lasciarti in pace: se solo tu fossi tornata il giorno prima dell’annuncio delle loro nozze,io ti avrei incitato a riprenderti Armando perché non ero d’accordo e perché Betty si discostava troppo dalla donna che volevo accanto a mio figlio,ma quando ci hanno convocato per annunciare le loro nozze,Betty aveva gli occhi luccicanti e traboccanti d’amore e ha detto delle parole stupende sull’amore che sente per Armando tanto che mi ha fatto capire che anche se non era la ragazza che mi aspettavo per lui,era quella giusta. Betty ed Armando sono la coppia più felice che io conosca ed ogni volta che li vedo accudire i loro bellissimi bambini,mi rendo conto che ho fatto la scelta giusta quando ti ho chiesto di dire la verità. Ti chiedo solo di darle un’opportunità e di cercare la felicità che meriti perché sei ancora in tempo per trovare l’uomo della tua vita e per avere dei bambini e una famiglia felice come la loro. Ti prego di non turbare la loro famiglia felice e la loro armonia aziendale perché faresti del male anche a me e Roberto.” mi dice. Va via e mi lascia sola con i miei pensieri e con i miei ricordi. Che sia stata io a sbagliare nei loro confronti?
 
[Nicola]
La riaccompagno a casa,dopo una serata bellissima. Anche se all’inizio sembrava a disagio,sono sicuro che anche lei è felice di questa serata. Ogni tanto i nostri sguardi si incrociano e sento qualcosa dentro di strano e di sconosciuto.
“Allora è così brutto uscire con me?” le chiedo.
“No,sono stata molto bene con lei.” Mi risponde.
“Sono contento. Allora posso sperare che quest’esperienza possa ripetersi a breve?” le chiedo.
“Credo di si,ma le chiedo che questa cosa non diventi di dominio pubblico in azienda “ mi dice.
“È per Giovanni?” le chiedo.
“No,lui non ha più niente a che fare con me. È per non subire i rimproveri della signora Marcella,per non costringere Betty a litigare con lei per difendere noi due e per altre conseguenze spiacevoli create dalla vicinanza fra noi due.” Mi dice.
“Allora faremo come vuole lei.” Le dico.
“Allora vado. Buonanotte Dottore” mi dice.
“Ora sono io a chiederti una cosa:dammi del “tu” quando siamo in privato” le dico.
“Ci proverò.” Mi dice.
La guardo entrare in casa sua e mi metto in cammino per tornare a casa. Non ricordavo come si potesse stare bene con una donna anche senza andarci a letto,le sensazioni che si provano nel vederla arrossire,il volerla proteggere quando si sente a disagio e come ci si sente bene quando si ammira il suo sorriso.
 
[Sofia]
Apro la porta di casa e c’è un silenzio tombale. Ciò mi sembra strano perché di solito c’è un sovraffollamento di voci e temo seriamente di aver sbagliato casa. Alfred dovrebbe essere tornato,ma non c’è e mi chiedo proprio dove possa essere finito. C’è un post-it attaccato al frigorifero.
 
“Sofia,ho accompagnato tuo figlio Efraim a vedere la partita perché gli si è rotto il motorino. Non torneremo tanto presto perché vogliamo fermarci a mangiare un boccone fuori,ti ho lasciato la cena in forno e in casa dovrebbe esserci Anita,che starà parlando di sicuro al telefono.
                                                                                              Ti Amo
                                                                                               Alfred”
 
Salgo le scale per andare a chiamare Anita e vedere se vuole mangiare qualcosa. La sua porta è socchiusa perché pensa di essere sola in casa.
“Certo amore … non posso dire ai miei che ci stiamo vedendo … ma no cosa vuoi che dica mio padre,se esce con una poco più grande di me … no il problema sarà mia madre,soprattutto se scoprirà di chi sei figlio …” le sento dire.
Allora i miei sospetti erano giusti,mia figlia è fidanzata e chissà con che disgraziato! Due cose le ha dette giuste:Efraim se ne fregherà come ha sempre fatto e io sono furiosa!
“Anita,c’è la cena in tavola,tu che fai?” le chiedo,facendo finta di non aver sentito nulla.
“Si mamma,ora finisco la telefonata con Cassandra e arrivo!” mi dice.
“Si ma cerca di sbrigarti!” le dico.
“Si mamma,due minuti e sono da te!” mi dice.
 
[Betty]
Finalmente questa giornata è terminata e posso finalmente dedicare tutte le mie attenzioni al mio Armando. Mai come questa sera i bambini sono tranquilli e possiamo dedicarci a noi due senza biberon e pannolini. Armando mi prende fra le braccia e mi bacia con passione,facendomi notare di quanta passione è capace e quanto mi desidera. Iniziamo a spogliarci,ma inizia a squillare il telefono.
“Amore facciamo finta di niente. Magari smette!” suggerisce Armando,continuando a baciarmi.
“Ma se continua a squillare si sveglierà Roberto e poi Hermes e Margherita,che vorranno dormire nel lettone con noi.” Gli dico.
“Pronto” dico.
“ Sono Marcella Valencia” dice dall’altro capo del telefono.
“ È accaduto qualcosa?” le chiedo.
“Vorrei invitarla a colazione domattina,perché vorrei che chiarissimo le cose passate e presenti” mi risponde.
“ Domattina non posso perché i miei figli richiedono un bel po’ di attenzioni,ma possiamo parlarne domani in azienda” le dico.
“Domani non sarò in azienda perché devo sbrigare delle commissioni personali,del lavoro se ne occuperà il dottor Doinel. Potremmo vederci a pranzo se non ha impegni” mi dice.
“Va bene.” Le dico.
“Allora ci vediamo alle una e trenta al Copernico” mi dice.
“Perfetto” le dico.
Riaggancia e sono ancora sorpresa per il suo invito.
“Se era di nuovo Gutierrez,giuro che domani mi sente!” mi dice Armando,riportandomi alla realtà.
“Non era Gutierrez” gli rispondo.
“Ah no? E chi era?” mi chiede.
“Marcella Valencia” gli rispondo.
Mi guarda allibito, come se il nome menzionato fosse quello di un fantasma.
“E cosa voleva?” mi chiede ancora shockato.
“Invitarmi a colazione domani” gli rispondo.
“ E ci … ci andrai?” mi chiede.
“Sai bene che la mattina è caotica per noi: dobbiamo preparare Camilla, Hermes e Margherita per portarli a scuola e poi devo allattare Robertino,quindi ci vedremo all’ora di pranzo” gli rispondo.
“Temo che ti possa fare del male,vorrei accompagnarti … oppure hai segreti con me?” mi chiede.
“Nessun segreto,amore mio,ma vorrei un colloquio con lei perché è quello che dovevamo fare 10 anni fa! E anche se l’altra volta sono andata a casa sua,non abbiamo parlato chiaro e tondo e questa volta voglio farlo. “ gli dico.
“Non è che hai un amante?” mi chiede ironicamente.
“Perché sei geloso come lo eri di Nicola quando credevi volesse prendersi la tua azienda o come lo eri di Michel quando voleva portarmi a Cartagena?” gli chiedo.
“Molto di più perché il mio amore per te cresce ogni giorno che passa e chiunque voglia portarti via da me dovrà passare sul mio cadavere perché gli ridurrò la faccia come quella di Nicola quando litigammo fuori casa di Ines” mi risponde.
“ Povero Nicola,quando è venuto a lavorare all’Ecomoda ti temeva!”gli rispondo.
“Comunque se Marcella dovesse maltrattarti potresti invitarla a casa quando Robertino è in piena crisi di pianto,farebbe redimere chiunque!” mi dice.
“Sinceramente ho un po’ paura di questo colloquio:al Copernico ci conoscono tutti e non vorrei che discutessimo in quel posto” gli dico.
“ Certo che dopo le urla di oggi in azienda,tutto mi aspettavo tranne che ti invitasse a pranzo!” mi dice.
“ Non dirlo a me!Aveva un tono così diverso che non sembrava neppure lei!” gli dico,mentre mi accoccolo tra le sue braccia.
 
[Marcella]
Credo si aver fatto bene ad invitarla a pranzo per metterci alle spalle questa storia e poter collaborare senza rancori. Finalmente ho dato un aspetto decente a questa casa,anche se un po’ mi dispiace buttare via il mio vestito da sposa e i miei ricordi della storia con Armando. Forse la discarica è il posto migliore per seppellire i ricordi di una storia fatta di tradimenti e bugie,di gelosia morbosa e di totale noncuranza. Il telefono mi distoglie dai miei pensieri.
“ Qui è Marcella Valencia,chi parla?” chiedo.
“Patrizia Valencia” mi dice una voce dall’altro capo.
“Chi???” chiedo.
“Patrizia Fernandez,la tua splendida cognata” mi dice.
“E perché ti sei presentata come << Valencia >>?” le chiedo.
“Perché in società sono Patrizia Valencia,ho messo da parte il mio cognome da nubile per usare solo quello da sposata,Marce” mi risponde – non bastava Maria Beatrice a svalutare il nome dei Valencia,ci voleva anche Patrizia- mentre capisco che vorrà sicuramente qualcosa da me.
“Scusa è che non sono abituata all’idea che sei la moglie di Daniele” le dico.
“Già non sei venuta neanche al mio matrimonio,Marce. Comunque volevo solo invitarti a pranzo domani,come ai vecchi tempi” mi dice.
“Non posso,ho già un impegno,se vuoi ci vediamo a cena,se non sei impegnata con Daniele e i bambini” le dico.
“No tuo fratello ha una riunione con quelli del Fondo per le risorse finanziarie e i bambini li tiene Consuelo,la nostra ragazza alla pari ( ragazza per modo di dire visto che avrà 50 anni più o meno)” mi dice.
“Allora ci vediamo domani sera” le dico.
“Ci vediamo alle 7 e trenta al Bonterra,sai è il ristorante preferito di Daniele” mi dice.
“Va bene,ma dovresti passarmi a prendere a casa perché non ho ancora l’auto” le dico.
“Ok,Marce. Notte” mi dice,riagganciando.

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Capitolo 12
*** 12 ***


[Betty]
Vedo Marcella aspettarmi all’ingresso del Copernico. A stento mi saluta ed entriamo nel locale.
“Salve signora Mendoza! E il signor Armando?” mi chiede un cameriere.
“Armando è a casa con i bambini e io e la signora Pinzon abbiamo prenotato un tavolo” risponde Marcella al mio posto.
Mi fermo mentre lei continua a camminare,ma si accorge che non la sto seguendo.
“ Cosa ci fa lì impalata?” mi chiede,con il suo solito tono superbo.
“Perché ha risposto al mio posto? Sono io la signora Mendoza!” le dico.
Scoppia a ridere e inizio a temere la sua risata.
“Sono io la signora Mendoza,adesso! Sono tornata per riprendermi Armando,lei tornerà ad essere Beatrice Pinzon Solano,una sempliciotta senza arte né parte! E si dimentichi i suoi bambini perché da oggi sono i miei” mi dice.
“Armando ha sposato me e i bambini sono i miei figli,non può togliermeli” le dico.
“Armando era il mio uomo e lei me l’ha portato via ed ora sarò io a toglierle tutto! Armando ama me e la lascerà perché non l’ha mai amata e anche i bambini la dimenticheranno! Margherita mi aiuterà perché vuole che sia io la signora Mendoza!” mi dice. Entra Armando con delle rose stupende e si avvicina a noi. È sicuramente venuto difendermi.
“Finalmente sei arrivato!” gli dice Marcella.
“Non sapevo avesse invitato anche te” dico ad Armando.
Scoppia a ridere e sento le stesse orribili sensazioni di quando lo ascoltavo parlottare con Mario Calderon della nostra storia.
“Perché ridi Armando?” gli chiedo.
“Perché ti ho preso in giro Betty! Io non ti amo e non ti amerò mai. In questi 10 anni io e Marcella non abbiamo mai smesso di stare insieme” mi dice,mentre inizio a piangere. Bacia appassionatamente Marcella.
“E perché mi hai sposata?” gli chiedo.
“Per l’Ecomoda perché anche se sei brutta,sei l’unica che può salvare l’Ecomoda,ma ora che Marcella è tornata voglio divorziare e riprendermi l’azienda,ma soprattutto voglio toglierti i bambini perché sarà Marcella la loro madre! Come hai potuto credere che mi fossi davvero innamorato di te quando eri brutta?!” mi dice.
Vedo Camilla con Robertino in braccio, Margherita ed Hermes che abbracciano loro due. Entrano Margherita e Roberto che si schierano con loro e si allontanano da me. Mi guardo intorno e vedo gli sguardi disgustati della gente,che mi guarda come se avessi la peste e ridono di me. Chiedo ad un cameriere di portarmi uno specchio,mi guardo e vedo la Betty racchia:con l’apparecchio,gli occhiali e i vestiti demodé .
“Amore,amore svegliati! Devi alzarti!” sento e mi sveglio si soprassalto. È stato un incubo,solo un incubo. Abbraccio Armando come se non lo vedessi da una vita.
“Cos’hai?” mi chiede abbracciandomi.
“Ho fatto un sogno terribile. Eravamo al Copernico e il cameriere ha chiesto di te e Marcella ha risposto e ha detto che era lei la signora Mendoza,che ti avrebbe portato via da me insieme ai bambini e che tua madre l’avrebbe aiutata” gli racconto.
“Beh se proprio vuole darci una mano può tenere Robertino quando è isterico,così le passa di sicuro la voglia” ironizza Armando.
“Non scherzare,sembrava così reale. Poi entravi tu con delle rose rosse bellissime e le davi a lei,mi dicevi che non l’avevi mai lasciata,che mi avevi sposato per l’Ecomoda e che non mi amavi,che mi avresti portato via i bambini. Sono entrati i bambini e vi hanno abbracciato e anche i tuoi genitori e vi siete allontanato mentre io ero disperata e non potevo seguirvi. Ho iniziato a notare la gente che mi guardava disgustata e rideva di me,allora mi sono fatta portare uno specchio e ho visto il perché:ero tornata racchia,come quando ci siamo conosciuti” gli racconto.
“Peccato che io amavo quella Betty e amo te e non ho intenzione di tornare con Marcella,né di darle i nostri bambini,al massimo solo Robertino quando piange la notte” mi dice,sorridendo.
“E se fosse venuta davvero per riprenderti?” gli chiedo.
“Ha fatto un viaggio a vuoto perché non ci è riuscita 10 anni fa e non ce la farà nemmeno adesso perché io non voglio nessun’altra che non sia tu” mi dice. Lo bacio e lo abbraccio forte.
“Mi sono sentita come quando scoprii il suo inganno con Calderon” gli dico.
“Non smetterò mai di pentirmi per ciò che ti ho fatto,ma ti giuro che né Marcella,né Calderon,né nessun altro potrà mai mettersi tra noi due” mi dice.
“Me lo giuri?” gli chiedo,mentre mi accoglie tra le sue braccia.
“Si,non rinuncerei mai alla vita che ho vissuto con te in questi anni. Non avrei mai creduto che esistesse una felicità tanto grande.” Mi dice.  Sento che ora le sue braccia possono difendermi da tutte le paure che mi assalgono.
 
[Asia]
Questa mattina ho fatto tardi come al solito,spero di riuscire a trovare un taxi perché ormai ho perso l’autobus e il prossimo passerà fra mezz’ora. A quanto pare i taxi si sono estinti. Sto per chiamarne uno,ma sento il clacson di un’auto e mi giro per vedere chi è.
“Ti serve un passaggio?” dice Nicola,a bordo della sua auto.
“Si,grazie. Sono in super ritardo e se mi becca la signora Marcella mi ammazza” gli dico.
“Ti ricordo che sono io il tuo capo e per me non ci sono problemi.” Mi dice.
“Senta … senti io non voglio approfittare della nostra amicizia per avere favoritismi” gli dico.
“Lo so” dice,accarezzandomi la mano.
“Allora hai fatto tardi anche tu questa mattina” gli dico.
“Si,ma se vuoi passo a prenderti io la mattina”mi dice.
“Non voglio crearti disturbo” gli dico.
“Mi faresti un favore perché almeno sarei puntuale e lo saresti anche tu” mi dice.
“Allora accetto”gli dico. Parcheggia la sua auto e noto tutta la banda all’ingresso che guardano il nostro arrivo. Scendo dall’auto e mi seguono. Aspettano che Nicola ci superi per prendermi da parte.
“Allora com’è?” mi chiede Anna Maria.
“Com’è chi?” chiedo.
“Il dottor Nicola Mora” risponde Berta.
“Non capisco” ribadisco.
“Ieri ci sei uscita e questa mattina vieni in azienda con lui. Siete stati a letto? Tutte dicono che è uno stallone,è così?” chiede Anna Maria.
“Ieri mi ha accompagnato a casa e stamattina mi ha vista,mentre aspettavo un taxi, e mi ha dato un passaggio,ma nulla di più.”le dico.
“Allora ci vediamo su” mi dice Nicola.
“Se mi aspetta salgo con lei” gli dico.
Ne approfitto ed entro in ascensore con lui per evitare le domande delle ragazze.
 
[Anna Maria]
Asia sale in ascensore con il dottor Mora e le ragazze continuano a spettegolare chiedendosi se hanno trascorso o meno la notte insieme,ma io non riesco a smettere di pensare a ciò che ho trovato in camera di Jimmy.
“Anna Maria a cosa stai pensando?” mi chiede Berta.
“Starà pensando a come piazzare i bambini per trascorrere qualche ora con il marito,ma questa volta non mi faccio fregare perché ogni volta che fanno così la famiglia aumenta e io ho già i ragazzi con i problemi adolescenziali!” dice Sofia.
“Beh i problemi adolescenziali li ho anche io con Juan Carlos!” replica Berta.
“E allora dovremmo tenere noi i figli di Anna Maria noi solo perché non abbiamo figli?” dicono Mariana e Sandra.
“Veramente sto pensando ad altro” dico,interrompendo la loro discussione.
“Non sarai incinta di nuovo,vero?” chiede Berta.
“No,non credo! Ieri sera stavo facendo le pulizie in camera di Jimmy e ho trovato degli accendini:mio figlio fuma e io non mi sono accorta di niente” dico.
“Beh Jimmy ha 17 anni,sarebbe piuttosto anomalo se non avesse vizi! Comunque pensa a me che ho Anita che ha un ragazzo” dice Sofia.
“E sai già chi è?” chiede Berta,con un’aria strana.
“No,so che ha un ragazzo perché ha la testa fra le nuvole ed è passata dalla fase felpe –jeans- scarpette alla fase vestitini –minigonne –tacchi alti.”risponde Sofia.
“Ed Efraim che dice?” le chiedo.
“E cosa vuoi che dica quel disgraziato? Se ne frega visto che ha lasciato me per una in minigonna ed ora sta con un’altra, Alfred non osa dirle niente perché non è suo padre,mio figlio Efraim Jr. dice che è l’età e che è meglio non dirle niente ed io passo le mie notti a sognare lei con il pancione che mi dice che sto per diventare nonna” dice Sofia.
“Ma no,non credo siano arrivati a questo punto” dice Berta.
“ Parli bene tu perché non sono Florinda e Luisela,quelle fidanzate con un disgraziato” risponde Sofia.
“Ma non è un disgraziato … secondo me! E poi non manca molto visto che hanno 15 e 10 anni” dice Berta.
“Allora mi capirai” le dice Sofia.
Con questo discorso sono riuscite ad allontanarmi per un po’ dal pensiero di Jimmy.
 
[Nicola]
Entriamo in ufficio e lei va a prendere tutte le sue cartelline per aiutarmi nel lavoro:devo organizzare tutti i documenti per il pranzo con la Macrotextil. Bussano alla porta e rispondo con un meccanico “avanti”.
“Beh se disturbo posso anche andare via” dice Betty.
“No entra,è solo che sono un fascio di nervi per il pranzo di oggi” le dico.
“A chi lo dici” mi risponde.
“Ma che dici tu e la Vasquez siete amiche e poi sono io quello che dovrà trovare un compromesso” le dico.
“Io non ci sarò,ho un impegno e poi avevo dimenticato del pranzo con la Macrotextil. Andrete tu,Armando e Asia” mi dice.
“Hai un amante?” le chiedo ironicamente.
“No” mi risponde.
“Guarda che a me puoi dirlo,non lo dirò a tuo padre altrimenti inizierà con il suo “ Bettina il diavolo è in agguato,l’uomo è cacciatore”  “ le dico.
“Nicola non ho un amante è solo che Marcella Valencia mi ha invitato a pranzo per chiarire alcune cose passate e presenti e questa notte ho avuto un  incubo e sono un po’ preoccupata” mi dice.
“E cosa riguardava?” le chiedo.
“Che Armando l’amava e lei se lo voleva riprendere,si voleva prendere i miei bambini e i miei suoceri l’appoggiavano” mi dice.
“È pura fantascienza perché chiunque veda Armando come ti guarda non può dire che l’amore non esiste. Se tu chiedessi la luna ad Armando lui ti porterebbe tutto l’universo per quanto ti ama e poi avete 4 figli insieme,oltre al fatto che se ti fa una cosa del genere sarò io a gonfiargli la faccia in memoria della nostra amicizia e dei cazzotti presi fuori casa di Ines 10 anni fa.” Le dico.
“E se abbandonasse me ed i bambini per stare con lei?” mi dice.
“Tu avrai sempre me e i tuoi bambini potranno contare sul loro fantastico zio Nicola” le dico,abbracciandola.
 
[Marcella]
Finalmente mi danno l’auto e sono più libera,ma mi tocca firmare un’infinità di documenti.
“Non ci posso credere, Marcella Valencia!” dice una voce alle mie spalle. Mi volto e vedo una delle donne che aveva suscitato la mia gelosia,anche se inutilmente.
“Adriana Arboleda,giusto? Come stai?” le chiedo.
“Bene. Che fine hai fatto in questi anni?” mi chiede.
“Come sai non ho sposato Armando e 10 anni fa sono partita. Fino a qualche settimana fa vivevo a New York ed ora sono tornata qui e collaboro con l’Ecomoda.” Le dico.
“ Quindi collabori con Betty!” mi dice.
“Già” le dico.
“E ti sei sposata? Hai dei bambini?” mi chiede.
“No,non ho trovato la persona giusta.  E tu?” le chiedo.
“Con il mio primo marito non ha funzionato e abbiamo divorziato,ma qualche anno fa ho incontrato un uomo meraviglioso e ci siamo sposati.  Un mese fa ho partorito una bambina.” Mi dice.
“Beh io ora devo andare. Sono contenta di averti incontrato”le dico.
“Allora salutami Betty,Armando e Ugo e digli che appena avrò tempo verrò a farvi visita” mi dice.
 
[Armando]
Oggi non riesco a fare niente,non faccio altro che pensare a Betty e a quanto era agitata questa notte. Non l’ho mai vista così e spero non faccia più incubi del genere. Sono davvero preoccupato perché non era mai successo di vederla svegliarsi in lacrime. Qualcuno alla porta mi allontana dai miei pensieri. È Mario,che come sempre arriva nei momenti meno opportuni.
“Ti disturbo?” mi chiede.
“No Calderon,come sempre hai un tempismo perfetto! Se sei venuto per una delle tue stupidaggini oggi caschi proprio male perché la giornata è iniziato in modo pessimo.” Gli dico.
“Hai litigato con la Presidente?” mi chiede.
“No! Marcella ieri sera ha chiamato Betty e l’ha invitata a pranzo e Betty ha avuto un incubo in cui io la lasciavo e le toglievo i bambini. Si è svegliata in lacrime e sono preoccupato” gli dico.
“Perché pensi di voler tornare con Marcella?” mi chiede ironicamente.
“Non scherzare,Calderon! Temo che volino sedie e che Betty inizi ad essere insicura del nostro rapporto come quando le facemmo quel brutto tiro!” gli dico.
Entra Betty,senza bussare.
“Amore…” si ferma quando si rende conto che c’è Mario sdraiato sulla poltrona del mio ufficio.
“Se volete me ne vado …” dice Mario.
“Dovrò abituarmi all’idea che l’80% delle volte che vengo in questo ufficio c’è anche lei! Comunque volevo dirti che io vado perché devo passare a casa per allattare Roberto e poi ad affrontare il Cerbero.” dice Betty.
“Beh allora buona poppata!” commenta Mario,ma Betty ed io lo fulminiamo con lo sguardo.
“Sicura che non vuoi che ti accompagno?” le chiedo.
“No amore,vedo che sei impegnato a “lavorare” e poi ricordati che Nicola ti aspetta per il pranzo con Claudia Helena e i rappresentanti della Macrotextil” mi dice Betty.
“E a Claudia Helena cosa dico se mi chiede di te?” le chiedo.
“Che se sopravvivo all’incontro con la tua ex la chiamo per una cenetta a quattro con te e suo marito” mi dice Betty.
Mi da un bacio veloce e spero si sia calmata.
“Certo che se tua moglie prima mi odiava,ora con la storia di Marcella mi detesta!” dice Mario.
“Si ma anche tu che te ne esci con quelle battutine! Ti ho appena detto che è un fascio di nervi e tu te ne esci con “buona poppata!”  … “ gli dico.
“Era per sdrammatizzare!” mi risponde.
“ Tu sei l’ultimo essere con cui Betty vorrebbe sdrammatizzare e poi ho pensato che questa sera per farla rilassare la porterò a cena al Bonterra.” Gli dico.
“Fai bene! Io non porterò Sandra a cena perché mi sembra un po’ ingrassata!” mi dice.
“In effetti sembra anche a me!” gli rispondo.

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Capitolo 13
*** 13 ***


 [Betty]
Vedo Marcella aspettarmi all’ingresso del Copernico. A stento mi saluta ed entriamo nel locale.
C’è il cameriere del mio sogno e questo un po’ mi inquieta. Non sarà una premonizione?
“Signora Mendoza,come mai non è con il dottore?” mi chiede il cameriere.
“Beh il dottore era impegnato con il lavoro. Non abbiamo prenotato,ma spero troverà un tavolo per noi” gli dico
                          
[Marcella]
“Beh veramente non si potrebbe,ma per lei posso fare un’eccezione,signora Mendoza!” le dice il cameriere. È così strano sentirla chiamare << signora Mendoza>>,il titolo tanto a ambito da me per 4 anni della mia vita, ed è ancora più strano che ora sia lei una presenza influente e non io.
“Signora Mendoza,ho trovato il tavolo in fondo alla sala,spero sia di suo gusto!” le dice.
“È perfetto,grazie Julio!” gli dice.
“Lei ha un volto noto!” dice Julio rivolgendosi a me.
“Sono Marcella Valencia” gli dico.
“Bentornata,era da un po’ che non si vedeva!” mi dice.
Andiamo verso il tavolo e molti la salutano e le chiedono di Armando,ignorando quasi la mia presenza. Ci sediamo e chiediamo i menù per ordinare.
“Dovrebbe iniziare lei a parlare,visto che è stata sua l’idea!” mi dice.
“Ha ragione: volevo chiarire ciò che è accaduto da quando ci siamo conosciute.” Le dico.
“La ascolto” mi dice.
“Quando lei è arrivata in azienda ho avvertito un certo pericolo per me,ma lo legavo più che altro all’immediata complicità istaurata con Armando.” le dico.
Si avvicina il cameriere.
“Volete ordinare?” chiede.
“ Beh io prendo solo i frutti di mare al vino bianco” dico.
“Io il cocktail di gamberi e la trota al forno” dice Betty.
“E da bere?” chiede.
“Vino bianco” diciamo insieme.
Stiamo per ritornare alla nostra conversazione,ma si avvicina a noi Marina Loreda. È sempre stata una gran pettegola.
“Beatrice,come va?” le chiede.
“Bene,Marina. Sai che domani c’è il lancio?” le chiede.
“Beh ci sarò ovviamente. Ma tu sei … sei Marcella … Marcella Valencia” dice.
“Si Marina.” Le dico.
“ E come mai le donne che si sono contese Armando Mendoza ora sono sedute allo stesso tavolo?” chiede.
“Perché una delle due l’ha catturato e quella come sai non sono io. Comunque ti aspettiamo al lancio” le dico. Si allontana quasi delusa dalla mia ironia.  
“Non la sopporto,è una pettegola e poi è sempre stata innamorata di Armando” le dico.
“Già le prese un colpo quando ci incontrò al Maison di St. Diego la sera della nostra riconciliazione.” Dice Betty.
“Torniamo a noi. Il mio astio per lei era il frutto della consapevolezza che lei,come Mario,nascondevate le sue amanti e che lei passasse con lui più tempo di me,che lui la difendesse dagli attacchi di tutti,ma non avrei mai creduto che potesse portarmelo via. Quando avete iniziato la vostra relazione clandestina: mi sono accorta subito che Armando aveva un’amante perché era molto strano,mentre quando stava con le altre donne il suo atteggiamento era normale e solo le scenette isteriche delle sue donnine facevano venire a galla la verità. Con lei è stato tutto diverso dal principio: quando stava con lei per gioco,tornava da me affettuosamente,ma quando ha iniziato ad amarla mi ha messa in un angolo. Questo lo sa già perché ne abbiamo già parlato 10 anni fa!” le racconto.
“Si,è questo che ha fatto sì che lo perdonassi” mi dice.
“Io e Armando siamo cresciuti insieme,come con Daniele e quando mi sono accorta di amarlo e abbiamo iniziato la nostra relazione,avevamo il benestare di tutti e forse è stato proprio questo a spingere Armando a trascinare un rapporto logoro per 4 anni. Armando avrebbe voluto lasciarmi il mese successivo all’inizio della nostra storia e se tornava da me era solo per le pressioni dei suoi e dei miei che lo consideravano un figlio. Poi i miei genitori sono morti e ciò che l’ha legato a me è stata la compassione per ciò che stavo vivendo e il voler onorare la promessa fatta ai miei genitori di non farmi soffrire.” Le racconto.
“E lei cosa provava per lui?” mi chiede.
“Io lo amavo,l’ho amato per 4 anni,senza smettere un attimo,neanche quando mi era infedele,neanche quando mi ha sbattuto in faccia la sua storia con lei e l’amore che sentiva e sente per lei. Quando vi siete riconciliati,io ho sentito il bisogno di andare via perché temevo l’odio che nutrivo per lei e temevo l’amore che sentivate l’uno per l’altra,temevo la vostra felicità.” Le dico.
“E ora cosa sente?”mi chiede.
“Mi sono accorta di aver dimenticato Armando anni fa,quando Ugo mi ha raccontato che lei era incinta e non l’ho invidiata perché il padre del bambino che aspettava era lui. Ho deciso di tornare perché avevo bisogno di liberarmi del mio dolore e dei sentimenti negativi che ho nutrito per voi e non potevo farlo in altro luogo che non fosse l’Ecomoda. Non voglio dire che da oggi non litigheremo o che saremo amiche,ma voglio provare a guardarla non come la donna che mi ha rubato Armando,ma come la donna che vedono tutti!” le dico.
 
[Sandra]
Positivo!Non ci posso credere,siamo stati così attenti!
“Allora?” chiede Mariana,fuori la porta. Esco con aria mesta e le porgo l’asticella che decreta la mia condanna.
“Porca miseria,Sandra e ora che farai?” mi chiede.
“Glielo dirò e se lo accetterà sarò felice di crescere mio figlio con lui,se non lo farà sarò una ragazza madre” le dico.
Arrivano le altre ragazze,chiedendo del responso del test.
“Aspetto un bambino e non so cosa fare! Se penso a come reagì quando la bionda finta voleva incastrarlo ho una paura folle,ma devo dirglielo!” dico.
“Ma con la bionda finta non aveva una relazione stabile!” dice Anna Maria.
“Già voi state insieme da anni e dovete sposarvi. Farà i salti di gioia!” dice Mariana.
“Io spero solo che non gli venga un infarto!” le dico.
“Sono sicura che farà i salti di gioia!” dice Sofia.
“Lo spero,ma non ne sono sicura!” dico loro.
Mi dirigo verso il suo ufficio,busso e lo vedo tra le tante scartoffie. Nota la mia presenza.
“Amore,è successo qualcosa?” mi chiede,mentre si avvicina a me.
“Non so come dirtelo,Mario. Temo la tua reazione,ma so che è giusto che tu lo sappia da me:aspettiamo un bambino. Lo so che non era previsto e non voglio obbligarti a crescerlo con me!” gli dico.
“Non è possibile! Non è possibile!” mi grida.
“Questo bambino c’è e io voglio tenerlo con te o senza di te!” gli dico.
“Mi stai dicendo che o accetto questo bambino o ci lasciamo? È questo l’amore che senti per me?” mi grida.
“E tu cosa senti per me? Abbiamo rimandato il matrimonio 3 volte perché ti mancava qualcosa e sono sicura che l’avresti fatto anche questa volta,ma adesso sono stanca,decidi: o me e tuo figlio o tu da solo!” gli dico.
“Brava Sandra! Disprezzavate tanto la bionda finta ed ora ti sei ridotta ad usare i suoi stessi mezzucci,ma questa volta ho le prove che questo figlio non è mio!” mi grida.
“Si che lo è! Perché non mi credi?” gli chiedo.
“Perché so per certo che non può essere mio figlio!” le grido.
“ E con chi ti avrei tradito?” gli chiedo.
“Questo devi saperlo tu! Di chi diavolo è figlio questo maledetto bambino? Del tecnico del computer? Del macchinista? Dell’operaio che sta alla sartoria? Di chi è questo bambino che vuoi spacciare per mio? Mi hai deluso!” mi dice.
“Sarei io ad averti deluso? Tu sei la persona peggiore che potessi incontrare nella vita. Sei un irresponsabile,un immaturo e sei l’uomo peggiore di cui una donna si possa innamorare. Maledico il giorno in cui ti sei avvicinato a me!” gli dico. Mi asciugo le lacrime.
“Sono tutte queste cose perché non voglio accettare un figlio non mio? Io non sono stupido,Sandra e ti conviene dirmi ora con chi mi hai tradito e perché! Non ti ho fatto mancare niente in questi anni e tu mi hai tradito con il primo che ti è passato davanti e volevi ingannarmi facendomi crescere un figlio non mio! Tu non sei migliore della Fernandez o di qualche altra che ha cercato di irretirmi!” mi dice. Gli do uno schiaffo.
“Sai cosa ti dico:tu questo figlio non lo meriti!” gli dico correndo via dal suo ufficio.
Non posso credere a quello che mi ha detto e non posso credere che volevo sposare un uomo che ripudia suo figlio e la donna che dice di amare.
 
[Armando]
Aspetto con ansia una telefonata di Betty,ormai la pausa pranzo è finita da un pezzo e dovrebbe essere già qui. Squilla il mio cellulare.
“Amore mio,che fine hai fatto?” le chiedo.
“Amore sto tornando all’Ecomoda,appena arrivo ti raggiungo in ufficio,stai tranquillo!” mi dice.
“Bene,guida piano. Ti amo” le dico.
“Ti amo anch’io.” Mi dice.
Sono sollevato dal fatto che stia tornando. Mario entra nel mio ufficio sbattendo la porta.
“Oh hai dimenticato il cervello a casa? Non sai neanche più bussare?” gli chiedo. Si siede,coprendosi il volto con le mani.
“Calderon cosa hai combinato? Guarda che se hai tradito Sandra e mia moglie ti vuole ammazzare,io l’aiuto. Posso sapere che hai?” gli chiedo.
“S – Sandra è incinta” mi dice,disperato.
“E sei disperato? Pensa me che ho 4 figli! Vedrai che quando abbraccerai tuo figlio scomparirà al paura e ne vorrai altri 10! O magari temi che nasca un piccolo Calderon donnaiolo e mascalzone come te?” gli dico.
“Tu sei adatto a fare il padre,ma io no!” grida.
“Prima di incontrare Betty,neanche io volevo bambini,ma quando lei è rimasta incinta di Camilla ero l’uomo più felice del mondo. Forse non ami Sandra come dovresti.” gli dico.
“Io amo Sandra più della mia stessa vita,ma non posso avere questo bambino. Quando Patrizia mi fece quel brutto tiro,per evitare sorprese future,mi sottoposi a delle analisi che mi diagnosticarono la sterilità. Questo bambino non è mio e io non crescerò un figlio non mio.” Mi rivela.
“Sandra non sarebbe capace di farti questo. Forse è stata violentata e non ha il coraggio di dirtelo o forse quelle analisi avevano sbagliato. Fai una cosa:ripeti le analisi e se confermano al diagnosi,parla con Sandra. Se ti ama,c’è una spiegazione.” Gli dico.
“Amore posso?”chiede Betty.
“Si amore. Com’è andata?” le chiedo.
“Bene,non sono volate sedie e il Copernico è ancora intatto. Come mai il signorino è disperato?” chiede.
“S – Sandra aspetta un bambino” risponde Mario,ancora sconvolto.
“Se lei è così sconvolto immagino Sandra,non deve essere una bella esperienza aspettare un figlio suo!” gli risponde Betty.
“La sua amica mi ha tradito! Io sono sterile! Ho fatto le analisi dopo lo scherzetto della Fernandez!” le grida Mario.
“Ci deve essere un errore! Sandra la ama,Mario e non è capace di questo. Si rifaccia le analisi e poi parli con Sandra!” gli consiglia Betty.
“E a te com’è andata?” le chiedo.
“Diciamo che tua madre ci ha messo lo zampino e l’ha fatta ragionare. Non ci farà più la guerra,almeno così ha detto.” Mi risponde Betty.
“Ho buoni motivi per fidarmi poco di Marcella. Ora però dobbiamo risolvere il problema di Calderon” le dico.
“Il problema del tuo amico è semplice: quando la bionda finta gli disse di essere incinta lui non dubitò mai della sua paternità e non si fece tanti problemi,ora la mia amica sta passando per una prostituta perché il bambinone qui presente non vuole avere un figlio. Adesso chiamiamo Sandra e discutiamo tutti e quattro a porte chiuse in sala riunione” dice Betty.
 
[Sandra]
Non riesco a fermare le lacrime e vorrei solo morire o scomparire con il mio bambino.
“Allora? Perché piangi?” mi chiede Anna Maria.
“Non è niente. Diciamo che il dottor Calderon non ha fatto i salti di gioia come pensavamo.” Le dico.
“Che vuoi dire?” mi chiede.
“ Ha insinuato che l’ho tradito ed è convinto che il bambino non sia suo. Non vuole questo bambino. Mi ha detto delle parole orribili. Mi ha trattato come una prostituta,ha detto che sono peggio della Ferdandez!” le dico.
“Quel disgraziato! Dovresti trascinarlo per le ***** per tutta l’azienda! Cosa vuoi fare?” mi chiede.
“ Crescerò mio figlio da sola,come hai fatto tu con Jimmy!” le dico.
“Ma poi io ho incontrato Freddy e senza di lui non ce l’avrei fatta! Sandra i bambini hanno bisogno di un padre e di una madre,hanno bisogno di due figure per confrontarsi,per capire il mondo e per identificarsi con loro negli atteggiamenti! I figli di Sofia hanno sofferto molto la mancanza del padre e sai bene che Alfred non sarà mai il loro padre,come Freddy non è il padre del mio Jimmy! Pensaci bene perché questa decisione sarà determinante per la tua vita!” mi dice Anna Maria.
“Anna Maria,io voglio questo bambino e riuscirò a renderlo felice con o senza Mario! All’inizio mi sembrava un problema,ma ora sento che lui è ma mia felicità e che non voglio rinunciarci!” le dico.

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Capitolo 14
*** 14 ***


[Betty]
Entro nel mio ufficio arrabbiata nera:non capisco perché tra tanti uomini Sandra abbia scelto quel demente e spero davvero che le cose si sistemino anche se credo che quell’idiota non sia la persona giusta per Sandra.
“ Anna Maria, sono Betty. Dov’è Sandra?” le domando al telefono.
“È in bagno,appena arriva la mando da te.”mi risponde.
“No,mandala in sala riunioni. E se chiama qualcuno per me o per Armando o per il dottor Calderon,dite che non ci siamo per nessuno” le dico.
Entro in sala riunioni  e vedo Armando e Mario che siedono inquieti. Mario ha le mani che gli coprono il volto e muove a ritmi regolari la gamba e Armando si tocca nervosamente l’orologio,gli ho trasmesso questo vizio.
Sandra entra pallida e nervosissima,si accomoda di fronte a Mario,che non osa guardarla in faccia.
“Cosa volevi dirmi Betty?” chiede tentennante.
“ Ho saputo della tua gravidanza dato che il padre è entusiasta” ironizzo.
“Betty vuole dirti che io sono confuso” le dice Mario.
“Non c’è nulla da essere confuso:o mi ami e vuoi nostro figlio o non mi ami e perdi entrambi!” gli risponde Sandra.
Devo ammettere che non mi aspettava questa forza da lei.
“Sandra ha ragione,ma non sa che Mario ha fatto delle analisi che attestano la sua sterilità” le dice Armando.
“Beh volete insinuare che l’ho tradito? Non è così io non avrei mai potuto fargli una cosa del genere. Questo bambino è suo e se non lo vuole,lo crescerò da sola” dice Sandra.
“Io ti credo e penso che dovreste parlarne con calma” dico loro.
“Non c’è niente da dire Betty! Io sono STERILE e quindi questo bambino non è mio! Lei è tanto intelligente e non capisce che la sterilità e la paternità sono inconciliabili?” grida Mario.
“Mario,stia calmo e non usi questo tono con me! Rifaccia le analisi e poi ne riparlerete “ gli dico.
“Betty per favore lasciateci da soli” mi implora Sandra. Io e Armando andiamo nel mio ufficio.
 
[Mario]
Armando e Betty vanno via e mi ritrovo faccia a faccia da solo con la mia donna,la stessa che voglio sposare e la stessa che aspetta un figlio. Non riesco a dirle una parola,proprio io che sono sempre stato bravo con le parole!
“Sandra se hai avuto un avventura e lo confessi,io sono disposto a perdonarti,ma voglio saperlo” le dico.
“Io non ti ho tradito e se non mi credi non c’è nient’altro da dire”mi dice.
“Non voglio dire questo” le dico.
“Adesso sono io che non voglio saperne nulla e stai lontano da me e da mio figlio! Tu sei stato l’errore più grande della mia vita. Chiederò a Betty di assegnarmi ad un altro dirigente o di mettermi alla reception e fra qualche giorno passerò a prendere le mie cose a casa tua. Non voglio saperne più niente di te!” mi grida. Corre via prima che possa controbattere.
Entro nell’ufficio di Betty e li vedo sbaciucchiarsi.
“Scusate,torno dopo!” dico loro. Si ricompongono e mi invitano a restare.
“Che ci fa qui? Non era con Sandra?” mi chiede Betty.
“ Mi ha lasciato. Dice che se non le credo non vuole avere niente a che fare con me e credo sia il caso di risolvere il problema. Vado a rifare le analisi così saprò al più presto i risultati” dico.
“Mario,spero proprio che non sia tardi per recuperare ciò che stai perdendo. Non sai quanto è brutto rischiare di perdere la donna che ami” mi dice Armando.
“So che Sandra non può avermi tradito e che forse c’è stato un errore,che  quel bambino è probabilmente mio,ma voglio rifare le analisi e dimostrare a Sandra e a tutti voi che non ho inventato questa storia per sottrarmi alle mie responsabilità. Vi porterò le vecchie analisi e le nuove.” Dico. Bussano all’ufficio di Betty ed è Sandra.
“Accomodati Sandra.” Le dice Betty.
“No Betty. Devo parlarti da sola di questioni lavorative.” Le dice,senza degnarmi di uno sguardo.
“No,parla davanti a loro perché sai che non nascondo nulla ad Armando e che Mario purtroppo è il miglior amico di mio marito” le dice Betty. Per una volta mi viene incontro.
“Bene. Vorrei far parte dell’organico della sede Svizzera. Avevi detto che alla signora Camilla serve una brava segretaria e che io e le ragazze eravamo adatte. Sai che le ragazze hanno qualcosa che le lega a Bogotà,io non più” dice guardandomi.
“Devo pensarci,Sandra e credo dovresti farlo anche tu.” Le risponde Betty.
“Ho preso al mia decisione Betty e poi ho motivi validi per allontanarmi da qui. Intanto che prendi una decisione vorrei un periodo di aspettativa” risponde Sandra.
“Te lo concedo e ti aggiornerò più presto.”le risponde Betty. Sandra esce dall’ufficio di Betty.
“ È la sua vendetta? Perché la vuole mandare in Svizzera?” le grido.
“Prima di tutto si calmi e poi non ho accettato la sua decisione. Sandra non vuole vederla e la capisco,ma purtroppo devo ammettere che la cosa migliore sarebbe che vi sposaste.” Mi risponde Betty.
“Amore cosa vuoi fare?” le chiede Armando.
“Prendere tempo e aspettare che il dottor Calderon abbia quei risultati e aiutarlo a sistemare le cose.” Risponde Betty.
“La ringrazio, Betty.” Le dico.
“In questi 7 anni si è comportato bene e credo che quel bambino meriti due genitori che si amano,anche se non ho molta stima di lei!” mi risponde Betty.
 
[Sandra]
Esco dall’ufficio di Betty e inizio a radunare tutte le mie cose per raggiungere casa mia il prima possibile. Mariana mi guarda piangere e sembra dispiaciuta per me. La banda si raduna attorno a me.
“Tornerai a casa nostra?” mi chiede Asia.
“Sarebbe il primo posto dove mi cercherebbe Mario e non voglio ricadere nella sua trappola. Voglio tornare dai miei, a Santa Marta.” Dico.
“Ti prego resta. Mi faresti compagnia e ti giuro che se il dottor Calderon ti viene a cercare farò finta che tu sia dai tuoi. E poi cosa diresti ai tuoi? Che sei incinta di un bastardo? “ dice Asia.
“Si e poi ci saremo noi a starti vicino. “ dice Berta.
“Certo e vedrai che andrà tutto bene” dice Mariana.
“Si e sono sicura che la felicità che ti spetta arriverà prima di quanto immagini” dice Anna Maria.
“Ho chiesto a Betty di diventare la segretaria della signora Camilla in Svizzera” dico.
“Ma sei matta?” mi chiede Sofia. Esce Mario dall’ufficio di Betty e si avvicina a noi.
“Oggi non lavora nessuno?” chiede.
Le ragazze vanno al loro posto,mentre continuo ad impacchettare le mie cose con il suo sguardo fisso su di me.
“Vieni nel mio ufficio che ti devo parlare e non rifiutarti perché è un ordine” mi dice. Lo seguo per evitare ulteriori tensioni e per evitare di dare scandalo davanti a tutti.
“Sto andando via. Che altro vuoi?” gli chiedo.
“Che mi ascolti” mi risponde.
“C’è altro da dire oltre a ciò che mi hai già detto?” gli chiedo.
“Ho sbagliato a dirti quelle cose. So che il bambino che aspetti è mio e anche se le analisi che ho fatto 10 anni fa mi diagnosticano la sterilità,so che è nostro il bambino che aspetti. Voglio rifare quelle analisi e portarti la prova che non ho inventato tutto questo per sottrarmi alle mie responsabilità” mi dice.
“Tu mi hai nascosto la tua presunta sterilità e mi hai accusato di averti tradito. Voglio partire per andare dai miei.” Gli dico,cercando di andarmene,ma me lo impedisce e mi stringe a lui.
“Ti prego,amore,dammi un’ultima opportunità per farmi perdonare e ti giuro che sarò un buon padre e un buon marito” mi dice. Mentre stiamo discutendo,squilla il suo cellulare e ne approfitto per andare via.
Mi siedo alla scrivania e gli scrivo una lettera perché non me la sento di vederlo. Chiedo a Mariana di consegnargliela e di dire alle altre che vado a casa. La istruisco anche per le domande che di sicuro le farà lui:deve dirgli che sono dai miei e che non sa quando tornerò.
 
[Betty]
“Vorrei proprio sapere cos’ha in testa il tuo amico! È un imbecille e non provare a difenderlo!” dico ad Armando.
“Gli hanno diagnosticato la sterilità. Cosa volevi che facesse?” mi risponde.
“Che credesse alla sua donna! Vuoi sapere la mia? Il tuo amico è un immaturo e ora si mangia le mani!” gli dico.
“Non è vero,sei tu che l’hai preso di punta! Non perdi occasione per punzecchiarlo e per deriderlo e ora non ti sembra vero di poter dire che avevi ragione:che è un bastardo irresponsabile. Quando Sandra ha iniziato una storia con lui volevi quasi morire!” mi dice.
“Devo ricordarti cosa mi avete fatto tu e il tuo amichetto? E cosa ha fatto lui a Sandra? Il tuo amico stava per rovinarci la vita e ora l’ha rovinata a Sandra.” Gli dico.
Esco dal mio ufficio per parlare da sola con Sandra,ma Mariana mi ha detto che è appena andata via. Escono in corridoio anche Armando e Mario.
“Dove diavolo è Sandra?” chiede Mario.
“È andata via,la cercavo anch’io,ma non c’è” gli rispondo.
“Dottore,prima di andare via mi ha detto di darle questa” gli dice Mariana,porgendogli la lettera.  
 
[Mario]
Strappo quel pezzo di carta dalle mani di Mariana. Perché è andata via mentre stavamo parlando? Perché il cellulare ha squillato proprio mentre ero con lei?
 
“ Mario,mai avrei pensato che una gioia così grande si unisse ad un grande dolore:quello di dover rinunciare a te e a noi per una gioia maggiore di quella che mi da il tuo amore:quella della maternità. Ho sempre immaginato che questa notizia ti avrebbe fatto piangere di gioia,ma sai bene che non è stato così e non voglio importi una mia scelta. Non cercarmi e non chiedere di me,se quello che vuoi non è il frutto del nostro amore e se non senti per tuo figlio lo stesso amore che sento io. Se sceglierai di rifiutarci,vivrò del ricordo del nostro grande amore e non sentirò alcun rancore per te. Ti amo e ti amerò qualsiasi sia la tua scelta.
                                                                                                                                             Sandra”
 
È andata via e forse non la rivedrò più. Betty e Armando mi guardano come se volessero sapere cos’è quel pezzo di carta.
“Betty,dov’è? So che ha tutti i motivi per odiarmi,ma la supplico di aiutarmi.” Le dico,in ginocchio.
“Mario,alzati. Ora andiamo tutti e tre nel mio ufficio,non è il caso di fare uno scandalo qui” dice Armando.
Li seguo nell’ufficio di Armando e chiudo la porta alle mie spalle.
“Volevo ospitarla a casa nostra,ma è andata via prima che potessi parlarle. Vi giuro che non so dove sia e voglio trovarla” dice Betty.
“Amore non sai dove potrebbe essere?” le chiede Armando.
“A casa dei suoi a Santa Marta. Armando cerca se c’è un volo che parte a breve per Santa Marta e se è così chiamiamo per vedere se nella lista dei passeggeri c’è il suo nome” dice Betty.
“E se non è andata dai suoi?” le chiedo.
“Beh forse è tornata dove vive Asia oppure da qualcuna delle ragazze. Voglio mettere da parte il passato e darle una mano,ma non me ne faccia pentire” mi dice Betty.
“Beh potresti anche darmi del tu:sei la moglie del mio migliore amico e ci conosciamo da 10 anni e poi sono il padre del bambino che aspetta una delle tue migliori amiche.” Le dico.
“Ci proverò,Mario. Allora,Armando?” dice Betty.
“C’è un volo questa sera,amore. L’unica cosa da fare è chiamare qualcuno e farci dire se è nella lista dei passeggeri.” Dice Armando.
“Ora convoco le ragazze e mi faccio spiegare la situazione” dice Betty. Bacia Armando e va via.
 
[Betty]
Le ragazze entrano nel mio ufficio e si accomodano.
“Ragazze,se sapete dov’è Sandra,dovete dirmelo.” dico loro.
“Da quando ti sei alleata con quel disgraziato? Ha insinuato che l’ha tradita e ora la cerca? Sandra ha fatto bene ad andare via” dice Sofia.
“Sofia c’è di mezzo un bambino! E poi non possiamo decidere della vita degli altri!” le dico.
“Infatti ha scelto Sandra di andarsene e di non dire a quel bastardo dov’è andata e dobbiamo rispettare la sua scelta.” Ribadisce Berta.
“ Si ma Sandra lo ama e anche lui e sta accettando l’idea di diventare padre. Dobbiamo aiutarlo!” dico loro.
“No,Betty! Licenziaci,puniscici,ma non ti diremo niente” sentenzia Anna Maria. Le ragazze vanno via.
 
[Armando]
Spero davvero che le cose si sistemino e che quel bambino possa crescere con due genitori che lo amano e che si amano proprio come i miei figli. Squilla il telefono aziendale e spero non ci sia qualche altro problema perché per oggi credo sia troppo.
“Qui è Armando Mendoza” rispondo.
“Fratellone,sono Camilla” sento dall’altro capo del telefono.
“Sorellina,come stai?” le chiedo.
“Bene. L’azienda va benissimo e dovresti farmi partire lo stilista e la modella di sartoria di cui avevamo parlato.” Mi dice.
“Certo Mark e Jenny partiranno al più tardi domani come avevamo pattuito. Ma i bambini e Guido come stanno?” le chiedo.
“Bene. Con Guido va tutto a meraviglia da quando ci siamo sposati,Roberta ha i primi problemi adolescenziali e Armando Jr. è la tua fotocopia da piccolo. Ma Betty e i bambini?” chiede.
“Beh Betty sta bene e la amo di più ogni giorno che passa. Camilla è una bambina intelligentissima,i gemelli sono una sottospecie di terremoto e il piccolo Roberto potrebbe farci da allarme antifurto.” Le dico.
“Non vedo l’ora di conoscere il nuovo arrivato e di fare la zia. Volevo dirti che domani in serata arrivo a Bogotà. Dell’azienda se ne occuperà Guido,anche se alla mamma non andrà a genio.” Mi dice.
“Se non ti danno fastidio i pianti dei neonati potrai venire da noi,così avrai modo di conoscere meglio Betty” le dico.
“Già solo per il fatto che ti ha fatto mettere la testa a posto,l’adoro, lo sai. Vorrei che lo dicessi tu ai nostri genitori e soprattutto che raccomandassi loro di non farmi pressioni.” Mi dice.
“Certo,allora a domani. Se arrivi prima delle 7 ti aspettiamo in azienda,se fai più tardi passeremo io e Betty a prenderti all’aeroporto.” Le dico.
“Ti farò sapere. Dai un bacio a Betty e ai bambini.” Mi dice.
“Avevo dimenticato che domani c’è la sfilata,quindi passerà Betty a prenderti e andrete a casa a cambiarvi,poi passerò io a prendervi e andremo al lancio.” Le dico.
“Bene e ci saranno anche i nostri genitori?” mi chiede
“Si,partiranno il giorno dopo il consiglio e spero non litigherete” le dico.
“No,mi basterà stare lontano dalla mamma. Io ora vado.” Mi dice.
“Salutami i bambini e Guido.” Le dico.
 
[Berta]
Ci riuniamo nel bagno. Siamo molto preoccupate e non ci preoccupiamo di nasconderlo. Con noi viene anche Freddy.
“Si può sapere cosa ci fai qui?” chiede Mariana.
“ Mariana,lui è mio marito e poi è come se fosse membro della banda!” ribatte Anna Maria.
“Sono membro ufficiale!” la corregge Freddy.
“Ah si,e da quando?” chiede Sofia.
“Comunque non sei diverso dagli altri uomini,siete tutti dei bastardi. Forse si salva solo il mio ciccino!” dico.
“Non è vero! Il mio Freddy è un bijou!” ribatte Anna Maria.
“Comunque ora dobbiamo parlare fra donne,quindi la mascotte della banda è pregato di andare altrove!” dice Sofia.
“Mia regina,io vado via perché le tue amiche disprezzano la mia presenza!” dice Freddy,facendo il baciamano a sua moglie.
“Ragazze secondo voi abbiamo esagerato con Betty?” chiede Asia.
“No. Betty sta diventando complice di quel disgraziato e quindi non deve sapere dov’è Sandra.” Dice Sofia.
“Si,ma è il nostro capo e ci da sempre una mano. Non è giusto il modo in cui l’abbiamo trattata!” dice Asia.
“Siamo amiche di Betty da più di 10 anni e le vogliamo bene,ma Sandra ha bisogno di stare tranquilla e non vuole vedere quel degenerato,quindi Betty per questa volta sta dalla parte del nemico!” dico.
“ Si ma voi avete sempre proclamato la compattezza della banda e ora la escludiamo solo perché suo marito è amico di quel gran bastardo!” dice Asia.
“ Asia,io al posto di Betty avrei cacciato a pedate il dottor Calderon e anche il dottor Armando per quello che le hanno fatto 10 anni fa. Quei due insieme sono peggio del demonio e il fatto che in questi anni si siano dati una calmata,non vuol dire che saranno santi per la vita! Betty doveva stare dalla nostra parte,da quella di Sandra,ma non l’ha fatto!” dico.
“ Si ma ricordatevi che Betty non sapeva più come dire a Sandra di non frequentare il dottor Mario e non è colpa di Betty se è successo quello che è successo!” ribatte Anna Maria.
“Si,ma ora è Sandra che ha bisogno di noi e quando Betty era a pezzi noi l’abbiamo aiutata.” Dice Mariana.
“ Ragazze,l’importante è che Sandra non vada via da Bogotà perché qui ci siamo noi ad aiutarla con il bambino,se quel degenerato non torna con lei;invece se va via sarà sola e noi la rivedremo chissà quando!” dice Sofia.
“ Si,ma come fa a tornare con lei se non gli diciamo che è a Bogotà? Ragazze noi stiamo decidendo della vita di due anzi tre persone e io non credo sia giusto!” dice Asia.
“ Noi non stiamo disponendo di nulla. Sandra ha detto a chiare lettere che non vuole vederlo e noi dobbiamo solo accontentare la sua richiesta. Sta scegliendo lei di non vederlo.” Dice Sofia.
“ Si,ma perché nascondere dov’è? Per me sta solo mettendo noi in una posizione scomoda e poi Betty è una di noi e implicitamente l’abbiamo esclusa!” dice Asia.
“Noi non dobbiamo dire niente: mi raccomando soprattutto a Mariana,Anna Maria ed Asia,che hanno gli uomini che lavorano in Ecomoda!” dico.
“ Io non dirò niente” dice Asia.
“Neanche io,anche se ciò mi porterà a litigare con Freddy!” dice Anna Maria.
“Terrò il segreto e non dirò nulla a Wilson!” dice a malincuore Mariana.
 

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Capitolo 15
*** 15 ***


[Nicola]
Vedo Asia rientrare nel mio ufficio con una faccia triste e sconsolata. Si siede e riprende il lavoro da dove si era interrotta.
“Che ti succede?” le chiedo.
“ A me niente,ma a Sandra si.” Mi risponde.
“Ho saputo che è incinta e che Mario non ha fatto i salti di gioia.” Le dico.
“Dire che non ha fatto i salti di gioia è un eufemismo,l’ha accusata di averlo tradito e Sandra lo ama da morire.” Mi dice.
“Si ma non capisco tu cosa puoi farci. Sei triste perché è partita per Santa Marta?” le chiedo.
“Se ti confido una cosa mi giuri che non la dirai a nessuno?” mi chiede.
“Certo” le assicuro.
“Neanche a Betty?” mi chiede.
“No,neanche a Betty.” Le dico.
“Voglio fidarmi di te e spero non mi deluderai. Sandra non è partita per Santa Marta,né ha intenzione di farlo perché dovrebbe spiegare ai genitori che Mario non vuole il bambino.” Mi dice.
“E allora dov’è?”le chiedo.
“Non posso dirtelo,Nicola. Le ho promesso che non l’avrei detto a nessuno e so che Betty ti torturerebbe per farselo dire e spifferarlo a Mario.” Mi dice.
“È  a casa vostra vero?” le chiedo. Non mi risponde.
“Ti prego,non mi faresti dormire se sapessi che è in giro chissà dove incinta. Conosco Sandra da 10 anni e mi preoccupo,le voglio bene come ad un’amica,anzi è un’amica.” Le dico.
“Si,è da me e resterà lì,ma non devi dirlo a nessuno,neanche sotto tortura perché ha bisogno di stare tranquilla e Mario non rappresenta la sua tranquillità.”mi dice.
“Fidati e ti giuro che non ti deluderò.” Le dico.
“È tardi e devo ancora andare a fare la spesa. Se mi dai il permesso,andrei a casa” mi dice.
“Se vuoi ti accompagno a fare la spesa e poi a casa” le dico.
“Ok.”mi risponde.  
 
[Marcella]
Come al solito Patrizia è in ritardo!Sono già le 8 e spero abbia prenotato altrimenti questa sera non riusciremo a cenare neanche in quella bettola dove mangiano quelle della banda! Suona il citofono e il portiere mi dice che Patrizia è all’ingresso. Prendo la mia borsa e la vedo nella sua macchina sportiva che le ha regalato il mio fratellino.
“Marce sei divina! Questi capelli lunghi ti stanno benissimo!” mi dice.
“Anche tu stai bene!E i bambini?” le chiedo.
“Sono con la baby-sitter. Che mi racconti? John come sta?” mi chiede.
“Veramente ci siamo lasciati quando sono tornata qui!” le confesso.
“Non mi dire che l’hai fatto perché ami ancora quella bestia pelosa che ha sposato quella lì,perché ti ammazzo!Marce avevi un uomo che ti amava,bello,ricco e soprattutto FEDELE e tu lo lasci?O ti ha lasciata lui?” mi chiede.
“No,l’ho lasciato io e non per Armando. So che lui mi ama,ma io no. Ho perso 7 anni della mia vita con un uomo che mi adora,ma che non amo e lui mi ha chiesto di mettere su famiglia,ma non posso fare un figlio con un uomo che non amo.”le dico.
“Per me sei matta! E hai già visto la bestia e sua moglie?” mi chiede.
“Si,appena sono arrivata e a pranzo ero con lei!” le dico.
“Non ci posso credere,Marce!Hai preferito quella lì alla tua migliore amica!Non me lo sarei mai aspettato da te.!” Mi dice,mentre parcheggia. Ha parcheggiato che peggio non si poteva! Non capisco perché Daniele non le ha insegnato come parcheggiare questo bolide senza occupare due posti. Entriamo e vediamo che la sala è quasi piena.
“Signora Valencia come sta?” chiede un cameriere che non ho mai visto.
“Bene grazie,Quino! Ho prenotato un tavolo. Le presento mia cognata,la dottoressa Marcella Valencia!” dice.
“È un onore avervi qui! Il tavolo è il numero 18,in fondo al locale!” dice conducendoci al tavolo.
Ci fa accomodare e ci porta i menù.
“Certo che ti conoscono tutti qui!” le dico.
“Ovvio,Marce! Sono la moglie del Presidente del fondo per le risorse finanziarie e poi i Valencia sono conosciuti a Bogotà! Di cosa avete parlato a pranzo?”mi chiede.
“ Della sua vita in questi 10 anni,dei nostri rancori e della discussione di ieri su Asia e il dottor Mora” le dico.
“ Perché cos’è successo?” mi chiede,interessata all’argomento.
“ È successo che ieri li ho beccati abbracciati in ufficio e ho riportato l’accaduto a Betty che ha minimizzato! Diciamo che abbiamo litigato con toni molto accessi,ma ieri sera è venuta Margherita Mendoza a parlarmi perché trattassi meglio sua nuora “ le dico.
“E la bestia,ha difeso la moglie?” mi chiede.
“Secondo te?! “ le dico.
“Naturalmente si,la difendeva quando era la sua segretaria,figurati ora che gli ha dato dei bambini! Comunque ieri ho visto Nicola e la sciacquetta a cena al “Le Noir” e Nicola ha confermato che sta con quella.” Mi dice.
“Si ma tanto quello è amico della presidente e può fare ciò che vuole e poi non mi va di litigare ancora con lei” le dico.
“E vuoi dargliela vinta?” mi chiede.
“Non mi interessa la questione e se vuole trasformare l’Ecomoda in una casa di appuntamenti,che lo faccia! Voglio solo riprendermi ciò che è mio!” le dico.
“Armando?” chiede.
“No! Il mio capitale! Voglio tornare a New York e dimenticare Bogotà” mi dice.
“Ma tu non puoi!Qui ci siamo io,Daniele,i tuoi nipoti e poi quelli sono i soldi di tuo padre e di tua madre e non puoi lasciare a Betty anche l’azienda.” Mi dice.
Arriva il cameriere e prende le ordinazioni. Ordiniamo entrambe due insalate.
“E cosa vorresti che facessi?” le chiedo.
“Beh che ti tenessi la tua parte e che ti alleassi con Daniele per liquidarla,magari potreste fondare un’azienda insieme e includere Maria Beatrice. E poi per me dovresti mettere un po’ di zizzania fra quei due” mi dice.
“A chi ti riferisci?” le chiedo.
“Alla coppia del secolo:la bestia e miss Universo!” mi dice.
 
[Betty]
Raduno tutte le mie cose per tornare a casa,perché almeno lì non ci saranno brutte sorprese. Entra Armando nel mio ufficio.
“Mi dispiace per la discussione di prima” mi dice,porgendomi delle rose.
“Questa storia di Sandra e Mario ci ha un po’ preso la mano!” gli dico,abbracciandolo.
“Amore ho prenotato un tavolo al << Bonterra >> perché vorrei che ci distraessimo dai problemi di Sandra e Mario,dai problemi dell’azienda e da quelli familiari e anche perché da domani sera ci sarà il lancio e poi avremo un’ospite!” mi dice.
“Che vuoi dire?” gli chiedo prendendo la borsa.
“Che domani sera arriva mia sorella e le ho offerto di dormire da noi. “ mi dice.
“Hai fatto bene,anche perché credo preferirebbe dormire sotto i ponti piuttosto che dormire dai tuoi. Tua madre non le ha ancora perdonato di essersi messa con Guido e averlo sposato,anche se è il padre di quei due angioletti.”gli dico.
Saliamo in auto e chiamo a casa per dire a mia madre che vado a cena fuori. Come al solito mi dice di stare attenti e le raccomando i miei bambini.
“Vorrei proprio sapere chi è l’idiota che ha parcheggiato l’auto prendendosi due posti!Somiglia a una delle auto di quel mentecatto di Daniele Valencia” dice Armando.
“Amore,ci manca solo lui! Siamo venuti qui per rilassarci e Daniele Valencia è detestabile,oltre al fatto che sembra un disco inceppato che ripete sempre e solo:”liquidare l’Ecomoda,dividere l’azienda”.Troppo monotono!” gli rispondo.
Entriamo nel ristorante ed è strapieno di gente.
“Che piacere! I coniugi Mendoza! Il vostro tavolo è il solito” dice Quino accompagnandoci al tavolo. Ci accomodiamo e sfogliamo i menù per vedere cosa ordinare.
“Carne o pesce?” mi chiede Armando.
“Non so,amore. Magari carne.”dico.
“I signori Mendoza!” sentiamo dire da una voce,purtroppo,conosciuta.
“ Patrizia Fernandez in Valencia,anche conosciuta come “la bionda finta”. In compagnia,niente di meno,che di Marcella Valencia. E il maritino “ liquido l’Ecomoda” dove l’hai lasciato?” dice Armando.
“Armando,Daniele è a una riunione perché lui è …” Armando ferma subito Patrizia.
“… il presidente del fondo per le risorse finanziarie,lo sappiamo. Da qualche anno hai cambiato repertorio,visto che prima il tuo vanto era di aver fatto sei semestri di finanza alla San Marino e di essere l’ex moglie di Maurizio Brickman” dice Armando.
“Comunque cosa ci fate qua?” chiede Patrizia.
“Ci hanno assunti:io scaldo la sedie e Betty sfoglia i menù e nel tempo libero ci fanno sbucciare patate. Siamo venuti a cenare,ma a saperlo che c’eri tu,avremmo evitato.”le dice Armando.
“Sei diventato ancora più scontroso” dice Patrizia.
“Non è colpa mia,è un comportamento involontario che si attiva quando mi rivolgi la parola.” Ribatte Armando
“Noi ora andiamo,buona cena. Ci vediamo domani in azienda” dice Marcella.
“Buon proseguimento” dico loro.
 
[Marcella]
Sarà il destino o chissà cosa,ma ritrovarsi nello stesso ristorante in una città così grande non è normale!
“Certo che quella bestia è sempre più odiosa e poi lei lo asseconda” dice Patrizia.
“Era meglio salutarli da lontano con un cenno. Sai che Armando non ti sopporta e sapevo che saresti tornata al tavolo ricoperta di insulti” le dico.
“Allora?Ti metterai tra quei due?” mi chiede.
“Ma sei impazzita? No,per diversi motivi: 1) lui non guarda altri che Betty; 2) hanno 4 figli e non sono una rovina famiglie; 3) non voglio creare scandali in azienda; 4) non mi interessa farlo perché non mi interessano Armando e Betty. È come se tu volessi togliere Nicola a quella lì. Tu vorresti una storia con Nicola?” Le dico.
“Che c’entra? Io sto con tuo fratello e se non stessi con lui,beh si. Ora è divino. Quella lì non è stata stupida a prenderselo ora che è carino,affermato e ricco. Se fosse stato così anche 10 anni fa,non l’avrei usato anche perché da quanto mi ricordo non era male a letto.” Mi dice.
“Patrizia! Comunque io queste cose non le faccio. Non sono Betty,che si è messa con lui anche se era fidanzato con me e poi ci sono dei bambini di mezzo e poi lo sai.” Le dico.
“Cambiando argomento: come va in azienda?” mi chiede.
“ Bene. Beh diciamo che bene è un parolone. Perché? Non vorrai venire a lavorare di nuovo in azienda,vero?” le chiede.
“Sei matta? No ora sono la moglie di un uomo importante. E c’è qualcuno di carino? Daniele mi ha detto che sei affiancata da quel bocconcino del francese che venne a prendersi Betty 10 anni fa.” Mi dice.
“Si,lavora con me ed è simpatico.” Le dico.
“Da quello che mi ricordo,non è solo simpatico.”mi dice.
“Si,è anche un bell’uomo,il che non guasta,ma non è ciò che pensi. Io voglio solo andarmene e non cerco l’amore,non per ora.” Le dico.
 
[Asia]
Finalmente ho finito di fare la spesa e Nicola parcheggia sotto casa mia.
“Grazie,se non fosse stato per te sarei tornata a casa a mezzanotte. Spero che tu tenga per te quello che ti ho detto di Sandra” gli dico.
“Tranquilla,non preoccuparti. Salutami Sandra e falla stare tranquilla.” Mi dice.
“Grazie.” Gli dico.
Si avvicina a me e il mio cuore inizia a battere forte,non capisco più nulla quando si avvicina a me e credo lui lo sappia. Mi bacia e mi lascio coinvolgere in quel bacio.
“Io ora devo andare. Ci vediamo domani” gli dico,staccandomi.
“Ok,domani ti passo a prendere alle 7 e trenta.” Dice.
Salgo le scale e apro la porta di casa,anche se sembro una contorsionista visto che sono piena di buste per la spesa.
“Potevi anche bussare,non sono paralitica,posso ancora aprire la porta” mi dice Sandra.
“Non sono più abituata ad averti in giro per casa” le dico.
“Già,neanche io pensavo di tornare a vivere qui,ma è così e credo lo sarà per molto tempo.” Mi dice.
“Era disperato. Non pensi di dovergli dare un’altra possibilità?” gli chiedo.
“Tu sei stata assunta 3 anni fa e non sai la parte dolorosa della nostra storia. Il primo approccio tra me e Mario è stato molto doloroso per me. Mario voleva solo un’avventura e il giorno dopo mi ha liquidato senza tanti complimenti. Dopo circa un anno abbiamo iniziato a frequentarci,anche se avevo delle riserve e non volevo una storia stabile con lui,ma ha fatto di tutto per dimostrarmi il suo amore e ho acconsentito a dargli una seconda opportunità,ma come hai visto abbiamo rimandato il nostro matrimonio per tre volte e sono sicura che questo matrimonio non si farà e che mio figlio resterà senza padre.” Mi dice.
“Ma lui non ti ha mai detto delle sue analisi?”le chiedo
“No,mi ha omesso questa cosa ed è come se mi avesse ingannata. Comunque ti ho visto prima con il dottor Mora” mi dice.
“Si,ti manda i saluti. Mi ha solo accompagnata” le dico.
“Vi ho visti,mentre vi baciavate e mi dispiace se non hai potuto farlo salire.”mi dice.
“Non volevo farlo salire e comunque non importa perché voglio andarci piano. E tu cosa farai?” Le dico.
“Ho chiesto a Betty di partire per la Svizzera e spero mi accontenterà,altrimenti mi toccherà tornare a Santa Marta.” Mi dice.
 
[Mario]
Poso le chiavi nel centrotavola e mi sdraio sul divano. Poso lo sguardo sul tavolino,sulla foto che ritrae me e la mia donna. La donna che sta per darmi un figlio e che forse non rivedrò. Come ho fatto ad essere tanto imbecille da accusarla e maltrattarla in quel modo? E se quelle analisi fossero sbagliate? Ho buttato a mare la mia vita per dei risultati che non pregiudicano i miei sentimenti:perché nonostante tutto non riesco a smettere di pensare a quel bambino,a come sarà tenerlo in braccio,a come saranno i suoi occhi e i suoi capelli. Avrei dovuto rendere grazie a Dio per la gioia che sta per darmi e invece ho dato per scontato che i risultati di quelle analisi fossero esatti solo perché basati sulla scienza,e i miei sentimenti? Sono forse meno importanti perché non hanno riscontri scientifici? Sandra è l’unica donna che io abbia mai amato e ho rimandato il matrimonio con lei,portandola all’esasperazione e ho rinnegato un figlio che può essere solo mio per dei risultati scientifici di cui non sono sicuro. La verità è che Sandra e Betty hanno avuto ragione: sono solo un bambinone immaturo,che teme la paternità e il legame con la donna che ama.
 
[Betty]
Ci troviamo ancora al ristorante e finalmente sono rilassata dopo una giornata orribile.
“ Amore stavo pensando ad una cosa” mi dice Armando.
“Riguardo cosa?” gli chiedo.
“L’Ecomoda. Il figlio di Sandra erediterà il 10 % di Mario e i nostri figli diventeranno la minoranza perché avrebbero solo il 5,6% . “ mi dice.
“E allora?” gli chiedo.
“Amore la maggioranza l’avrebbero i figli di Daniele perché Maria Beatrice sembra un quadro di Picasso e non si sposerà mai e neanche Marcella se continua con il suo tono acido quindi loro avranno il 45% dell’Ecomoda e i nostri figli solo il 22,5% come i figli di Camilla.” Mi dice.
“Si,ma cosa possiamo fare?” gli chiedo.
“Amore questo vuol dire che il presidente dell’azienda sarà o un/a mister/miss “liquido l’Ecomoda” come il padre e un/a mister/miss “dirigo con sei semestri di finanza alla San Marino” come la madre che alla San Marino non ha imparato neanche le tabelline e questo mi porterebbe alla tomba!” mi dice. 
“E cosa vuoi fare?” gli chiedo.
“ Quando Daniele e Marcella decideranno di vendere dobbiamo fare in moda che a comprare siano Nicola o i tuoi,ma non possiamo permettere che salga uno dei figli di Daniele perché una persona che ha i geni di quei due non può essere normale.”
“Amore ma né Nicola né i miei dispongono di 15 miliardi di pesos e non credo che i Pinson abbiano accumulato tutti questi soldi neanche in 10 generazioni. “ gli dico.
“Lo so tesoro,ma dobbiamo prendere tempo e iniziare a risparmiare per mettere da parte quello che ci serve per liberarci di Daniele Valencia e della sua prole perché mio padre non potrebbe tollerare che il figlio di Patrizia Fernandez con i suoi geni e soprattutto i suoi neuroni affondi l’Ecomoda. Dobbiamo fare dei conti e cercare di capire cosa fare.” Mi dice.
“Amore cosa vuoi fare? Purtroppo dobbiamo rassegnarci perché fra 6 mesi o un anno al massimo Marcella chiederà di vendere e Daniele farà lo stesso,magari coinvolgendo quella sciroccata di Maria Beatrice e non possiamo comprare tutte le loro azioni. Sarebbero 45 miliardi di pesos e non ce la faremmo.” Gli dico.
“C’è solo una soluzione:dobbiamo truccare i bilanci dell’Ecomoda e rendere la situazione più critica di quello che è per fare in modo che quei tre non possano vendere finché non ci stabilizziamo e così riusciremo a prendere tempo. Dobbiamo temporeggiare per almeno un paio d’anni.” Mi dice.
“E credi che Daniele Valencia,dopo i nostri precedenti non verificherà il bilancio? Armando ci stiamo per infilare in un guaio grosso a danno dei nostri amici e dei nostri figli. Tuo padre e tua madre ci ammazzerebbero e poi ci sono i Valencia,Mario,Nicola. Sai bene che Nicola è nel mirino dei Valencia e cadiamo noi,inevitabilmente anche lui perderà credibilità” gli dico.
“Amore questa volta non ci sono mezze misure:o sei con me o contro di me. Non voglio farti pressioni,ma lo faccio solo per il bene dell’Ecomoda e dei nostri bambini. Credi che se ci fosse Daniele al nostro posto,farebbe diversamente?” mi chiede Armando.

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Capitolo 16
*** 16 ***


[Marcella]
Ancora mi chiedo perché ieri sono uscita con Patrizia,avevo quasi dimenticato quanto la sua voce fosse insopportabile! Mi ha distrutto i timpani e ho ancora la sua voce nelle orecchie e come se non bastasse oggi devo anche andare al lavoro! Mi sveglio svogliatamente e vado a lavarmi. Non capisco perché ieri ci sono toccati quei due con il loro amore smielato. E poi Patrizia mi ha anche costretto ad avvicinarmi al loro tavolo,come se non bastasse vederli ogni giorno in azienda!Oddio oggi c’è anche il lancio e non so cosa mettere,perché ho lasciato tutti i vestiti migliori a New York,dovrò chiedere ad Ugo un vestito della scorsa collezione. Prendo la borsa e salgo in auto. È così diversa dalla mia auto di New York,che mi sembra ancora strano guidare quest’auto! Non sono più abituata al traffico scorrevole di questa città,a New York a quest’ora le auto sono tutte attaccate e attraversare la strada è un’impresa titanica. Sono cambiati molti sensi di marcia e poi sembra di trovarmi in una città ignota! Parcheggio la mia auto e Wilson sta già per venire a protestare,ma quando mi vede scendere ritorna al suo posto senza dire una parola.
“MARCEEEE” mi sento chiamare. Può essere solo Ugo.
“Giusto te cercavo! Mi serve un vestito per il lancio di questa sera! Ho lasciato tutti i miei vestiti migliori nell’attico che ho a New York e solo tu puoi aiutarmi,altrimenti dovrò presentarmi con i mini abiti di mia cognata Patrizia” gli dico.
“No,i vestiti di Patzy Pat lasciali a lei,a te ci penso io. Devi essere una bomba e dimostrare alla presidente cosa vuol dire essere una vera donna!” mi dice.
“E cosa vuol dire? Farsi rubare l’uomo da una tipa qualsiasi? Comunque non iniziare con le tue battute su quella lì che già me la trovo dovunque e non è il caso!” gli dico.
“ Ho un vestito adatto a te e sarai una bomba. Armando si pentirà di averti lasciato!” mi dice.
“Non iniziamo! Armando è un capitolo chiuso e sai già che non mi va di parlarne!” gli dico.
“E con chi verrai questa sera?” mi chiede.
“Ugo,non lo so!Verrò da sola come una donna del terzo millennio che non ha un fidanzato,né un marito,né un compagno,né un amante occasionale! Ugo e tu verrai con tuo marito?” gli chiedo
“No,lui odia gli eventi sociali e poi non mi va che me lo rubino!” mi dice.
 
[Mario]
Ho provato a chiamarla al cellulare tutta la notte,senza ottenere risposta. Sono stato il primo ad arrivare in ufficio questa mattina perché il pensiero di lei da sola con mio figlio in grembo mi fa impazzire. Sento qualcuno bussare alla porta del mio ufficio. È Betty.
“Allora come va?” mi chiede.
“L’avrò telefonata 1000 volte,ma non mi risponde e non ho dormito tutta la notte,poi siccome ero stanco di stare a casa sono venuto qui alle 7 di mattina,come un povero disperato.” Le dico.
“Purtroppo non so niente. Le ragazze non hanno voluto dirmi niente e le capisco.” Mi dice.
“Io no,anche se ormai saperlo sarebbe inutile visto che sarà a Santa Marta. Non conosci il recapito dei suoi genitori?” le chiedo.
“Secondo me non è a Santa Marta. Forse mi sbaglio,ma l’omertà delle ragazze mi fa pensare  che sia ancora a Bogotà.” Mi dice.
“E dove potrebbe essere?” le chiedo.
“A casa di Asia,dove abitava prima di stare con te. Ho avuto un’idea per scoprire se è come dico io.” Mi dice.
“Cioè?” dico,mentre entra Armando nel mio ufficio.
“ Appena Asia sarà qui in azienda,tu comporrai il numero di casa loro e se risponde Sandra il gioco è fatto. Naturalmente devi nascondere il numero altrimenti non risponderà.” Mi dice Betty.
“Hai fatto bene a sposare un genio,Armando.” Dico.
“Lo so e spero che tu questa sera possa venire al lancio con Sandra.” Mi risponde Armando. Betty ci lascia da soli.
“Quando saranno pronte le analisi?” mi chiede Armando.
“Alle 5,saranno la prova che sono un imbecille che sto buttando tutto all’aria.” Gli dico.
“Tu una volta mi hai detto che ogni volta che un uomo fa soffrire una donna il suo amore per lui cresce ed io ne sono la prova. Mi sono comportato con Betty come una bestia ed ora siamo felicissimi. Tu con Sandra non ti sei comportato peggio di me e sono sicuro che ti perdonerà.” Mi dice.
“Si,ma questa è la punizione per ciò che ho fatto a Betty. La colpa è stata mia e ora la sto pagando stando lontano dalla donna che amo e da mio figlio.” Gli dico.
“Vedrai che le cose si sistemeranno e sono sicuro che fra qualche mese sarete in giro mano nella mano a comprare carrozzina e fasciatoio per il prossimo Calderon. Anzi se vuoi puoi fare un po’ di pratica con Robertino!” mi dice.
“No guarda,quando ti telefonai a casa tua l’altra volta scambiai il suo pianto con l’allarme antincendio e spero che mio figlio sia tranquillo come i tuoi gemelli quando erano piccoli” gli dico.
 
[Marcella]
Entro nel mio ufficio,dopo una bella chiacchierata con Ugo e dopo aver trovato il vestito per il lancio di questa sera.
“Ciao” mi dice Michel
“Ciao,com’è andata ieri in ufficio senza di me?” gli chiedo
“A parte che Sandra se n’è andata perché aspetta un figlio da Mario Calderon e lui ha insinuato di essere stato tradito, tutto bene! So che sei andata a pranzo con Betty:lo sai che in azienda si sono fatte scommesse su chi avrebbe portato il cadavere dell’altra in segno di vittoria?” mi dice.
“Come vedi non c’è alcun cadavere e siamo entrambe sane e salve. Mi dispiace per Sandra anche se doveva aspettarselo visto che il dottor Calderon non è nuovo a non voler riconoscere i figli.” Gli dico.
“Ha altri figli?” mi chiede.
“No,però la mia migliore amica per un disguido credeva di essere incinta e lui non voleva responsabilità,anzi le suggerì di abortire.” Gli dico.
“Cambiando argomento: stasera c’è il lancio e sono tutti interessati a tutto tranne che a quello!” mi dice.
“Già,spero solo che non ci sia qualche scandalo perché non lo sopporterei!” gli dico.
 
[Berta]
Sto consumando il mio spuntino mentre aspetto notizie dalle altre riguardo Sandra. Quella ragazza è stata proprio stupida a restare incinta di quel disgraziato! Dopo quello che è successo con la bionda finta,quello che ha fatto a Betty e i vari tentennamenti sul matrimonio,cosa si aspettava il tappeto rosso?
“ Da quanto lo sapevi?” chiede una voce che conosco benissimo.
“Di che parli,Sofia?” le chiedo.
“Del fatto che il tuo Juan Carlos sta con la mia Anita! Vanno a letto?” mi chiede.
“Senti Sofia io non te l’ho detto perché ti conosco e so che saresti andata in escandescenza e poi scusa hanno 17 anni cosa vuoi che facciano? Che dicano il rosario insieme?” le dico.
“Tu sai come mi sono rovinata la vita con quel disgraziato del mio ex marito? Come la mia Anita,non dicendo solo il rosario con il mio ragazzo e per forza di cose abbiamo dovuto sposarci senza conoscerci bene ed ecco i risultati. Io non voglio questo per mia figlia!” Mi dice
“Ah certo perché mio figlio è un poveraccio e tua figlia l’Infanta di Spagna! Neanche io per mio figlio volevo la figlia di una coppia divorziata,avrei preferito scegliesse una ragazza proveniente da una famiglia con due genitori che si amano e non che si azzuffano per l’assegno di mantenimento che non arriva! “ le dico.
“Guarda che la mia Anita è una ragazza con dei valori e non è colpa sua se io ed Efraim abbiamo divorziato!” mi dice.
“E non è colpa mia neanche se mio figlio si è innamorato proprio di tua figlia!Avrebbe potuto scegliere qualunque altra,ma ha scelto tua figlia” le dico.
“E certo,non sapevo che tuo figlio fosse Ridge Forrester di Beautiful! “ mi dice.
“ È più bello perché almeno non ha la mascella così pronunciata e poi se tua figlia se n’è innamorata vuol dire che è bello” le dico.
“Ragazze piantatela immediatamente! State dando spettacolo e se vi sente la dottoressa Valencia vi licenzia! “ ci dice Betty,che è accorsa sentendo le grida.
“Scusa Betty” diciamo all’unisono.
 
[Mario]
Provo a seguire il consiglio di Betty. Nascondo il numero e compongo il numero di casa di Sandra. Uno squillo,due squilli … il tempo mi sembra infinito e l’attesa è interminabile. Qualcuno risponde.
“Pronto” sento dire,ma non rispondo.
“Qui è Sandra Patiño. Si può sapere chi è?” chiede. Riaggancio e corro nell’ufficio di Betty. Entro senza bussare.
“Avevi ragione. È a casa sua e devo correre da lei” le dico.
“Accetti un consiglio?” mi chiede.
“Certo.” Le dico.
“Ritira le analisi così le dimostrerai che non è stata la paura a spingerti a rinnegare tuo figlio,ma solo un disguido con delle analisi passate. Ora peggioreresti solo le cose e poi c’è un lancio da ultimare e non possiamo lasciare l’azienda.” Mi dice.
“Grazie” le dico uscendo dal suo ufficio.
 
[Asia]
È così strano lavorare accanto a Nicola,che mi sembra di sognare! È bello vedere la sua espressione concentrata e non vederlo con il contagocce come quando stavo alla reception. Bussano alla porta ed entrambi rispondiamo con un “avanti”.
“Collega,dovrei parlare con la sua segretaria e vorrei venisse nel mio ufficio” dice Giovanni.
“Se vuole venire,per me non c’è problema.” Gli risponde Nicola.
“La seguo dottore.” Gli dico. Chiudo la porta alle mie spalle,senza scambiare uno sguardo con Nicola. Percorriamo il corridoio e mi fa accomodare nel suo ufficio. Chiude la porta e si accomoda sulla sua poltrona.
“Ti aspettavo nel mio ufficio ieri,ma non sei venuta” mi dice.
“Avevo da fare! Il dottor Mora aveva bisogno di me e siccome ne ha tutt’ora spero arrivi al nocciolo della questione!” gli dico.
“Che fine ha fatto quel bambino?” mi chiede freddamente come se si trattasse di un oggetto.
“Non è un suo problema!” gli dico.
“Asia,per favore! È un mio problema e come,vorrei sapere cosa sa di suo padre!” mi dice.
“Quel bambino non c’è più. L’ho perso in un incidente e se fosse nato l’avrei tenuto il più lontano possibile da lei” gli dico.
“Mi dispiace!Avrei voluto conoscerlo” mi dice.
“Dopo quasi 12 anni? Poteva pensarci dopo 18 anni! Comunque ora può dormire tranquillo:mio figlio non è mai nato e non ha sofferto per un padre assente. La sua coscienza può lasciarla in pace,anche se dubito che ne abbia una!” gli dico. Mi alzo per andarmene,ma mi afferra per il braccio.
“Asia io vorrei che ricominciassimo da 0. Io ti amo e sono sicuro che potremmo avere altri bambini! “ mi dice,tentando di baciarmi,ma mi scanso.
“Io e lei non abbiamo nulla ricominciare” gli dico.
“Vorrei che questa sera mi accompagnassi al lancio,vorrei che ci andassimo insieme!” mi dice.
“Non posso perché sono una segretaria e perché forse c’è già qualcun altro che mi porterà al lancio!” gli dico. Chiudo la porta alle mie spalle e ritorno in ufficio.
 
[Nicola]
Richiude la porta alle sue spalle.
“Che ti ha detto?” le chiedo.
“Ha chiesto del bambino e quando gli ho detto che non è mai nato mi ha chiesto di ricominciare e voleva invitarmi al lancio.” Mi dice.
“E hai accettato?” le chiedo.
“No,non voglio niente da lui e poi non posso venire al lancio perché sono una segretaria.” Mi dice.
“E se ti invitassi a venire con me?” le chiedo.
 “Non voglio che tu lo faccia per compassione e poi non credo sia giusto. Sono una segretaria come le altre e non sarebbe giusto.” Mi dice. Bussano alla porta e rispondo con un << avanti >> di circostanza. È Mariana.
“Asia questi li manda Betty. Sono gli inviti per il lancio di questa sera per noi impiegate. Ha detto che il nostro lavoro va premiato. Tu questa sera vieni con noi?” le chiede.
“Non saprei voi siete già tutti accoppiati e non voglio disturbarvi” le dice.
“Asia verrà con me al lancio.” Rispondo.  Mariana va via.
“Allora verrai con me?” le chiedo.
“Beh si.” Mi risponde.
 
[Armando]
Entro nell’ufficio di Betty e vedo che è impegnata con il telefono fisso. Mi fa cenno di restare e liquida presto il suo interlocutore.
“Menomale che sei venuto,altrimenti ti avrei chiamato io” mi dice.
“Volevo parlarti di quello che ti ho detto ieri sera,perché dopo la mia proposta ti sei ammutolita e avrai detto in tutto una trentina di parole.” Le dico.
“ Quando mi hai parlato di truccare i bilanci,mi è tornato alla mente tutto e ho passato la notte a ricordare le facce sbigottite al consiglio di amministrazione quando hanno saputo al verità. Oltre al fatto che non sai per certo la divisione delle azioni di tua madre e tuo padre,non sai per certo quante azioni avrai e non capisco perché ti allarmi per qualcosa che per ora non ci tocca!” Mi dice.
“Lo so,amore,ma è solo per tutelare l’Ecomoda e i nostri figli. Io ho pensato a cosa fare e non sarà niente di scorretto.” Le dico.
“Anch’io ho avuto un’idea ma vorrei ascoltare prima la tua.” Mi dice.
“Ho pensato di riunire i fondi nostri,di Nicola e dei tuoi e fondare un’azienda di investimenti che dovrebbe gestire Nicola perché sai meglio di me che in queste cose è il migliore.” Le dico.
“Era la mia stessa idea. È l’unico modo legale per racimolare denaro per comprare le azioni dei Valencia.” Mi dice.
Chiama Nicola per dirgli di venire nel suo ufficio.
“Sono contento che mi appoggi in questa cosa” le dico.
“Ti ho appoggiato quando eri il mio capo,come potrei non farlo ora che sei mio marito? E poi tutto ciò che facciamo è per i nostri bambini.” Mi dice. Iniziamo a baciarci in modo passionale,tanto che ci accorgiamo della presenza di Nicola,il quale per far capire che c’è anche lui inizia a tossire.
“Nicola,io e Armando ti vogliamo parlare. Vorremmo fondare con te e mio padre una società di investimenti che gestiresti tu.” Gli dice Betty.
“Non mi dite che volete creare altri guai come 10 anni fa” dice Nicola.
“No,Nicola ora ti spiego. Quando io e Betty andremo in pensione,l’azienda rischia di finire nelle mani dei figli di Daniele Valencia e siccome non ci fidiamo vorremmo comprare le azioni di Marcella e Daniele quando le cose si sistemeranno,ma non abbiamo i fondi necessari. Per incrementare il nostro capitale vogliamo investire in questa società in modo da essere pronti a comprare quando loro vorranno vendere. Naturalmente anche tu puoi comprare la parte di uno dei due così anche tu e i tuoi figli sarete azionisti dell’Ecomoda.” Gli dico.
“Io ho solo 35.000 dollari sul conto e sono disposto ad investirne 30.000”dice Nicola.
“ Noi ci mettiamo 50.000 dollari e credo che i miei abbiano 20.000 dollari. In tutto abbiamo 100.000 dollari” dice Betty.
“ In quanto tempo riusciremo a mettere insieme 45 miliardi di pesos?” chiedo.
“Credo che in un paio d’anni ce la faremo” mi dice.
“Allora al prossimo consiglio il bilancio mostrerà un’azienda sull’orlo del fallimento,dobbiamo prendere tempo fino ai prossimi 2 anni” dice Betty.
“L’azienda sarà a nome tuo e del signor Hermes “ dico a Nicola.
“E come si chiamerà l’azienda?” chiede Nicola.
“ Investimenti B.A. N.”dice Betty.
“Allora vado a compilare le carte e poi le faccio firmare al signor Hermes e poi li porto alla camera di commercio per registrarla. Ci vediamo questa sera al lancio.” Dice Nicola.
 
[Mario]
Mi siedo in macchina ed apro la busta dei risultati. Li temo perché che confermino o meno la precedente diagnosi,sono rovinato. Mi faccio forza e leggo i risultati. Non sono sterile,ma in compenso sono un idiota! Ho trattato Sandra come la peggiore delle donne perché credevo volesse incastrarmi ed ora vorrei suicidarmi. La voglia di suicidarmi mi abbandona appena penso al piccolino che sta crescendo dentro di lei. Compongo il numero di Armando.
“Pronto” dice.
“Armando,sei con Betty?” gli chiedo.
“Si,Calderon. Perché?” mi chiede.
“ Beh ho ritirato le analisi e non sono sterile e questo sai cosa vuol dire?” gli dico.
“Che sei un idiota?” mi dice.
“Anche. Ma soprattutto significa che Mario Calderon sta per diventare padre e che sarà l’uomo più felice della terra.” Gli dico.
“Te l’avevo detto che appena ti saresti affezionato all’idea,saresti impazzito di gioia.” Mi dice.
“ Devo ringraziare te e Betty,anche se non ho ancora compiuto la mia missione,perché devo essere anche un marito perfetto oltre ad essere il migliore dei neo-papà!” dico.
“ Andrai da Sandra?” mi chiede.
“Si,voglio dirle quanto la amo e quanto sono felice di essere padre” gli dico.
“ Si,ma prenditi prima una valeriana perché sei troppo euforico!” mi dice.
“Vorrei vedere te! Comunque ci vediamo stasera al lancio,tu ci sarai?” gli chiedo.
“Mario,sono il vicepresidente e credo proprio che ci sarò! Comunque la paternità ti fa male perché ti ha fuso gli ultimi neuroni che avevi!” mi dice.
“ Allora a stasera” gli dico.
 
[Sandra]
È così bello starsene a casa a cucinare. Ho una voglia di cioccolata calda,che mi sembra di impazzire! Accendo la radio e inizio a prepararmi la mia cioccolata calda. Solo il profumo di cioccolata mi fa stare meglio! Suonano alla porta e vado ad aprire.
“Chi ti ha detto che ero qui?” chiedo.
“Nessuno,l’ho scoperto da solo e ora fammi entrare che ti devo parlare” mi dice Mario.

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Capitolo 17
*** 17 ***


[Mario]
Mi fa entrare in casa sua e mi colpisce subito l’odore di cioccolato. Mi siedo sul divano,mentre lei continua a preparare la sua cioccolata.
“Vedo che hai fame” le dico.
“Non sono io,è mio figlio!” mi dice.
“Nostro figlio! Deve essere già un piccolo Calderon!” le dico.
“Cos’è ti si è risvegliato l’istinto paterno con un giorno di ritardo?” mi dice.
“No,ma ho la prova che se mi sono comportato come mi sono comportato c’era un motivo. Questi sono i risultati delle vecchie e delle nuove analisi. Non sono sterile e non voglio giustificare il mio comportamento,ma sappi che dopo un minuto dalla mia scenata già scoppiavo di gioia perché sarò padre e perché ti amo.” Le dico.
“Mario,io non so che dire.” Mi dice.
“Dimmi che mi perdoni” le dico.
“Mario io ho bisogno di un po’ di tempo. Non posso tornare con te come nulla fosse dopo che mi hai accusato di tradirti,vivrei nel terrore che alla prossima difficoltà mi abbandonerai con il nostro bambino. Devo ritornare a fidarmi di te.” Mi dice.
“Vuoi lasciarmi?” le chiedo,incredulo.
“Non lo so. Mario io ho trascorso una notte d’inferno per quello che mi hai detto.” Mi dice.
“Anch’io. Non ho dormito perché pensavo alle stupidaggini che ho detto ieri e sono pentito. Torniamo al punto in cui eravamo ieri mattina.” Le dico.
“Al punto del matrimonio che non si celebra mai? È questo il punto a cui vuoi tornare? Mario abbiamo rimandato il nostro matrimonio tre volte e sono sicura che anche questa volta l’avresti fatto perché tu non riesci a cambiare.” Mi dice.
“Questo non puoi dirlo:sono 7 anni che non guardo e non sfioro altri che te e questo per me è un miracolo. Io sono deciso a sposarti e farò tutto quello che vuoi per dimostrartelo.” Le dico.
“ Mario tu credi davvero che il nostro rapporto sia stabile? Io non voglio che nostro figlio veda i nostri continui tira e molla,non posso andare e venire da casa tua con un bambino piccolo. Per mio figlio voglio il meglio,tu credi di esserlo?” mi chiede. Le consegno la busta che avevo nascosto dietro la schiena.
“Cos’è?” mi chiede.
“ Aprila. Anche se dalla busta si deduce che non è per te!” dico. Mi sorride. E tira fuori le scarpine che ho preso per nostro figlio.
“ Quando sono uscito dalla clinica per ritirare le analisi,ho iniziato a camminare e a guardare le vetrine perché non avevo il coraggio di aprire le analisi. Sono passato per quel negozio che ci fermiamo a guardare sempre,immaginando un bambino nostro,lo ricordi? Le ho viste in vetrina ed ho pensato che sia giusto che il primo regalo per nostro figlio sia quello di suo padre!” le dico. Si asciuga le lacrime e va in camera sua. Spero non si sia arrabbiata. Eccola che ricompare. Ha in mano una tutina! La stessa che ho visto nel negozio delle scarpine.
“Sei il secondo,ma spero non ti dispiaccia lasciare il primato alla mamma. Abbiamo avuto la stessa idea! Adesso il bimbo ha il suo primo completino!” mi dice. La abbraccio forte.
“ Beh io adesso vado …” le dico,prima di scoppiare a piangere. Sarebbe la prima donna a vedermi piangere.
“Voglio darti un’ultima opportunità perché voglio crederti.” Mi dice,prima che apra la porta per andar via. Torno indietro e la sollevo in alto perché sono felice della sua decisione.
“Mario se continui così finirò per vomitarti addosso!” mi dice. La faccio scendere per evitare che faccia davvero ciò che ha detto.
“Stasera te la senti di venire con me al lancio o vuoi che restiamo a casa a vedere un bel film?” le chiedo.
“Io non sono stanca e quindi andiamo al lancio. Scusa non ti ho offerto neanche un po’ di cioccolata” mi dice.
“No,grazie,l’hai fatta per il piccolo Calderon e deve mangiarla tutta!” le dico.
“ Mi sa che diventerai peggio del signor Armando quando nacque Camilla” mi dice,mentre appoggio la mia testa sul suo ventre.
 
[Betty]
Guido verso l’aeroporto per passare a prendere Camilla che sta per arrivare. Spero che questa storia dell’azienda segreta non ci crei disastri con i Valencia e soprattutto con mio padre che detesta questo genere di affari! In questo aeroporto non c’è neanche un posto per parcheggiare e ora come faccio? Dove lascio la mia auto? Finalmente ho trovato un posto adatto alla mia auto. Scendo dall’auto e arrivo giusto in tempo per l’arrivo di Camilla.  Arriva leggiadra,come se il tempo per lei non passasse mai.
“Betty,come stai?” mi dice abbracciandomi.
“Bene e tu? I bambini come stanno?” le chiedo.
“Beh i bambini stanno bene anche se volevano venire a conoscere Robertino,anche se a sentire Armando dice che è più agitato degli altri bambini che avete.” Mi dice.
“Si,se i gemelli fossero stati come Roberto,io e tuo fratello saremmo già da tempo ricoverati al manicomio. E Guido?” le chiedo.
“ In questi giorni farà il mammo!” mi dice.
“Speriamo di non trovare traffico perché Armando passerà a prenderci alle 8 e mezza e sono già le 7 e un quarto.” Le dico.
“ Io spero che mia madre non abbia da ridire anche questa volta. Non so come fai a sopportarla,ma io quando viene in Svizzera mi sento male al solo pensiero.” Mi dice.
“ Deve solo metabolizzare l’idea che sei felice con Guido.” Le dico.
“Betty,io e Guido ci siamo risposati qualche mese dopo te e Armando, nonostante avessimo già Roberta e lo sai che ha tentato di separarci.” Mi dice.
 
[Marcella]
Spero tanto che questa serata non mi crei imbarazzi,visto che ci saranno anche loro sempre appiccicati! Non posso neanche inventare che non ho il vestito adatto come scusa per non andarci,altrimenti Ugo mi ammazza! Squilla il mio cellulare.
“Pronto” dico.
“Sorellina,sono Daniele. Volevo sapere se vuoi che io e Patrizia ti passiamo a prendere per andare al lancio o se ci vediamo direttamente lì.” Mi dice dall’altra parte del telefono.
“E Maria Beatrice?” chiedo.
“Beh non lo so,non riesco a rintracciarla. Tu cosa vuoi fare?” mi chiede.
“Facciamo che ci vediamo direttamente lì,anche perché devo ancora finire di prepararmi e poi vorrei capire che fine ha fatto quella pazza di nostra sorella. “ gli dico.
“Ok,allora ti riserviamo il posto accanto a noi,non vorrei capitassi vicino a quel demente di Armando e sua moglie.” Mi dice.
“Ok,allora conserva anche il posto a Maria Beatrice” gli dico.
Stacco con Daniele e provo a chiamare Maria Beatrice,ma a quanto pare non sente il telefono.
“Marce,dimmi” mi risponde finalmente.
“Volevo sapere se verrai al lancio” le dico.
“Ovvio. Ughetto mi aspetta e poi metti che gli si ammala una modella,può sempre usare me” mi dice. A volte mi chiedo se i miei l’hanno adottata.
“Ci vediamo direttamente là o vuoi passarmi a prendere?” le chiedo.
“No Marce,ci vediamo lì e prendimi un posto a sedere.” Mi dice.
 
[Asia]
È il terzo vestito che mi provo e finalmente sono soddisfatta di ciò che vedo allo specchio. Guardo l’orologio,che porta già le 8.Devo sbrigarmi o Nicola mi troverà ancora con le ciabatte e i bigodini. Mi trucco,mi pettino e mi metto le scarpe. Scelgo la borsa da portare e i gioielli da indossare. Squilla il telefono di casa.
“Pronto” dico.
“ Asia,sono Berta. Volevo chiederti se ti serve un passaggio perché se vuoi dico al mio Ciccino di passare da te” mi dice.
“Ti ringrazio Berta,ma ho già un passaggio. Grazie per il pensiero. Ci vediamo là.” Le dico.
 
[Nicola]
Arrivo fuori il suo appartamento e le faccio uno squillo per farla scendere. È la nostra prima uscita ufficiale e sono un po’ teso. Non sarò accompagnato da una modella o una delle mie amichette,ma da una ragazza dolce e sensibile che mi sta facendo battere il cuore. La vedo uscire dal portone con i capelli sciolti e in un vestito del colore dei suoi occhi. Resto quasi a bocca aperta quando sale in auto.
“Sei bellissima” le dico.
“Grazie. È un complimento fuori luogo per una che fa parte della banda delle racchie.” Mi dice.
“Smettila,sai bene di essere bella,ma non lo vuoi accettare! E Sandra resta a casa da sola?” le chiedo.
“ È tornata con Mario e credo che questa volta i fiori d’arancio ci saranno. Stasera verranno al lancio e li vedrai. Ti dico solo che quando sono tornata a casa per cambiarmi ho visto Sandra seduta sul divano e Mario addormentato con la testa sul suo ventre. Mi sono quasi commossa” mi dice.
“Sarà fiero del piccolo Calderon che aspetta Sandra.” Le dico.
“Fiero è dir poco! Ha perso la testa! Parla solo del bambino e di quanto gli somiglierà,delle cose che faranno insieme e che sta per nascere il piccolo Calderon!” mi dice.
“Almeno una cosa si è sistemata” le dico
Parcheggio l’auto ed entriamo. Mostriamo gli inviti all’ingresso e accediamo alla sala. Ci sono già Gutierrez ,Anna Maria e Freddy, Mariana e Wilson, Sofia ed Alfred. Spero arrivi presto Betty.
 
[Armando]
Parcheggio la mia auto e apro gli sportelli di Betty e Camilla per farle scendere. Betty è stupenda nel suo abito di seta nero. Se ci fosse Ugo direbbe “ modestamente è un Lombardi”,ma la realtà è solo che è Betty a rendere bello quel vestito. Anche Camilla sta bene nel suo vestito da sera turchese,ma è sicuramente più appariscente di Betty con tutti i suoi gioielli. All’ingresso incontriamo i miei genitori. Salutano affettuosamente tutti e tre,ma la mamma verso Camilla ha sempre un’aria di rimprovero.
“Betty,figliola,sei bellissima!” dice mia madre.
“Grazie Margherita,anche tu sei stupenda!” le risponde Betty.
“Camilla,tesoro,fatti abbracciare!” dice papà. Si abbracciano ed in concomitanza iniziano gli interrogatori di mia madre verso la mia povera sorella.
“E dove alloggi,figliola?” le chiede mamma.
“Da Armando,ne approfitto per stare con i miei nipotini e con Betty e Armando.” Risponde Camilla.
“Potevi venire da noi invece di dare fastidio a loro che hanno dei bambini piccoli” rimprovera la mamma.
“Sarà solo fino al consiglio,poi me ne vado e comunque mi hanno invitato loro” ribatte Camilla.
“Ma cosa c’entra! Robertino è piccolo e di notte piange,mentre a casa nostra saresti servita e riverita! Quel buono a nulla di tuo marito che fine ha fatto?” chiede mia madre.
“È a Zurigo. Deve occuparsi dei bambini perché non potevo lasciarli da soli!” risponde Camilla.
“Mai come in questo caso è giusto il proverbio “meglio soli che male accompagnati”. Quei poveri bambini starebbero meglio da soli che con quell’impiastro!” ribatte mia madre.
“ Guido è un buon padre e un buon marito e non capisco perché lo svaluti tanto!” risponde Camilla.
“Adesso basta! È meglio chiudere questa conversazione e goderci la serata!” dice mio padre.
A quanto pare il 1° round è terminato. Io e Betty ci guardiamo,sapendo che questa serata non sarà facile.
 
[Marcella]
È la prima sfilata a cui vado da sola e mi fa uno strano effetto. Dentro ci sono già Roberto e Margherita,c’è anche Camilla con loro. Ci sono Nicola Mora ed alcune della banda,ma non vedo mio fratello.
“MARCE” sento dire. Mi volto e vedo Daniele e Patrizia. Patrizia indossa uno dei suoi soliti abitini succinti che hanno fatto perdere la testa a mio fratello e Daniele ha sempre la sua solita aria da funerale.
“Patrizia,vuoi venire con me a salutare Ugo?” le chiedo.
“Oddio Marce,dimmi che non è vero!” mi dice.
“Cosa?” le chiedo.
“Guarda Betty cosa indossa!” mi dice.
Vedo Betty mano nella mano con suo marito e noto ciò che voleva farmi vedere Patrizia:ha il mio stesso vestito! Spero che questa non sia opera di Ugo altrimenti mi sente.
“Buonasera” dicono Betty e Armando.
“Buonasera” rispondiamo tutti e tre.
“A quanto pare i modelli di Ugo Lombardi piacciono a tutte e due” dice Betty.
“Già” mi limito a dire.
“Speriamo solo che Armando non si confonda visto che con questo vestito vi somigliate” dice Patrizia.
“Perché non ti limiti a respirare,bionda finta?Comunque riconoscerei mia moglie fra mille e non la cambierei con nessuna al mondo. E credo che anche Danielino non ti potrebbe mai scambiare con nessuna:perché non esiste una bionda finta dentona ed oca come te,o sbaglio?” dice Armando.
“Mendoza evita di offendere la mia signora,altrimenti mi toccherà offendere la tua e credo che da quando è nata abbia già ricevuto abbastanza offese,non pensi?” dice Daniele.
“Chiunque veda Betty si complimenta per la sua bellezza,ma soprattutto per la sua intelligenza! Scommetto che nessuno si è mai complimentato con tua moglie per la sua intelligenza!” ribatte Armando.
“Forse mia moglie non ha un’intelligenza pari a quella della tua,ma nessuno l’ha mai paragonata ad una scimmia o ad un pagliaccio e soprattutto non ha avuto bisogno della fata turchina o di chissà quale chirurgo plastico per essere bella e desiderabile!” ribatte Daniele.
“Daniele Valencia, nessun chirurgo può cambiare una testa piena di segatura come quella di tua moglie ed è meglio andare in giro con una donna non bellissima che con una che mostra a tutti la propria ignoranza e superficialità! Comunque la mia Betty almeno non è dentona come tua moglie e azzardati di nuovo a dire anche solo una parola su Betty e giuro che ti ammazzo!” dice Armando.
Betty e Armando si allontanano ed io e Patty andiamo nei camerini delle modelle da Ugo. Ugo è sempre super agitato in queste circostanze,infatti le sue urla isteriche si sentono a notevole distanza.
“UGO” gli dice Patrizia,facendogli quasi prendere un colpo visto che è di spalle.
“Non ci posso credere: Patrizia Valencia è venuta a salutarmi! Marce sei una bomba,sarai sulla bocca di tutti! ” dice.
“Beh questo è sicuro visto che indosso lo stesso vestito della dottoressa Betty. Se è opera tua giuro che ti ammazzo!” gli dico.
“Non ci credo! Oddio un mio vestito addosso a quella donna è uno spreco! Comunque di sicuro tra le due tu sarai la più bella” mi dice.
“A detta di Armando non direi” incalza Patrizia.
“E da quando quella bestia capisce qualcosa di donne? Altrimenti avrebbe sposato la bellissima Marcella Valencia e non Betty la racchia!” dice Ugo.
“Non farti sentire Ugo,perché Armando sarebbe capace di evirarti! Appena si dice qualcosa di negativo su sua moglie lui scatta come una molla!” incalza Patrizia.
“Ognuno ha ciò che si merita e Armando merita quella lì.” dice. Io e Patrizia usciamo dai camerini e mi scontro con qualcuno che mi sorregge per non farmi cadere.
“Scusi” dico,accorgendomi poi che si tratta di Michel.
“Se non sbaglio ci davamo del tu!” mi dice.
“Si,non ti avevo visto. Se cerchi Ugo,è dentro!” gli dico.
“Beh veramente cercavo il bagno. Comunque sei bellissima e i capelli sciolti ti rendono ancora più bella” mi dice. Arrossisco,forse perché non sono abituata ai complimenti.
“Grazie,anche tu stai molto bene. Comunque non sono l’unica con questo vestito,c’è anche Betty.” Gli dico. Patrizia mi fa un cenno per ricordarmi che non l’ho presentata.
“Lei è mia cognata” dico,ma mi interrompe.
“Sono Patrizia Fernadez in Valencia. Noi ci siamo già conosciuti quando sei venuto a cercare lo sgor … ehm Betty all’Ecomoda.” Dice Patrizia. Non capisco perché civetta con tutti!
“Si,felice di rivederla. Beh io ora vado Marcella,a dopo.” Mi dice. Michel si allontana da noi ed io e Patrizia andiamo a prendere posto.
“Marce,sapessi che sguardi di fuoco ti lanciava! Altro che Betty,quello era ipnotizzato dalla tua scollatura! Io al tuo posto ci farei un pensierino!” mi dice Patrizia.
“Ma non sei al mio posto e poi è solo un collega,molto carino,ma nulla di più!” le dico.
 
[Anna Maria]
“Oddio ragazze! Avete visto che Betty e la signora Marcella hanno lo stesso vestito?” dice Mariana.
“Mi ricorda quando facevo i dispetti alla bionda finta copiandole i vestiti!” dice Berta.
“Si,ma il vestito che Betty indossa gliel’ha regalato il marito il giorno dopo il lancio di quella collezione,quindi è Betty ad avere il primato ed è la signora Marcella che l’ha copiata!” dico.
“ Come se bastasse comprare lo stesso vestito di Betty,per riprendersi il signor Armando!” dice Mariana.
“ Perché voi pensate voglia riprenderselo?” chiede Sofia.
“ Beh di sicuro è ancora arrabbiata nera con loro due e si vede subito!” dico.
“Secondo me sta già puntando un’altra preda!” dice Berta.
“Ahhhh e chi sarebbe?” chiede Sandra.
“ Un biondino,bello,alto e con un accento francese!” dice Berta.
“ Certo è che lui se la mangia con gli occhi,ma secondo me lei è ancora presa dal dottor Armando!” dico.
“Invece secondo me quei due a furia di stare a stretto contatto finiranno per collaudare la scrivania per le loro prodezze in campo sessuale!” dice Berta.
“Dai Berta!” dice Mariana.
“Ragazze:la signora Marcella è in astinenza sessuale e lo si nota anche dal suo carattere e anche il dottor Michel è in astinenza quindi immaginate cosa potrebbe succedere fra i due,sempre che non sia già successo!” dice Berta.
“Che vuoi dire?” chiede Asia.
“Che scommetto che presto non useranno al scrivania solo per lavorare!” dice Berta.
 
[Marcella]
Prendo posto accanto a Daniele per attendere l’inizio della sfilata.
“Marce voglio ritirare la mia parte dall’Ecomoda e voglio convincere Maria Beatrice a fare lo stesso!” mi dice.
“Si,ma non possiamo! L’Ecomoda è in crisi e ritirando il capitale la porteremmo alla tomba!” gli dico.
“ Beh hai centrato in pieno quello che voglio! Voglio fondare un’azienda solo per me,te e Maria Beatrice,anche se sai bene che per lei poco conta da dove arrivino i soldi che percepisce ogni mese!” mi dice.
“Daniele io non so nulla di finanza e poi loro hanno Ugo,hanno quel computer umano di Betty e la loro azienda è rinomata!” gli dico.
“ Presto non lo sarà più! Voglio che Ugo lavori per noi,anche se ciò vorrà dire sopportare le sue isterie e i suoi momenti da donna in menopausa! Lombardi deve essere nostro e a questo devi pensare tu!” mi dice.
 
[Nicola]
Ci sono proprio tutti e devo ammettere che sono contento di essere qui con Asia. Ormai tutti hanno capito che ci stiamo frequentando e sono contento di questo perché con lei sto proprio bene. Ci sediamo accanto a Betty e Armando che mi presentano Camilla Mendoza,la sorella di Armando.  Betty e Armando si alzando per fare il discorso iniziale della sfilata,che come sempre finirà per fare per tre quarti Armando,visto che Betty si imbarazza a parlare in pubblico.
“ Benvenuti a questa sfilata che presenterà la nuova collezione dell’Ecomoda. Come sempre i capi che vedrete portano il nome di Ugo Lombardi,il nostro famosissimo stilista,ma vorremmo ringraziare anche coloro che lavorano nell’anonimato e che hanno uguale importanza e uguale merito per la realizzazione di questo evento” dice Betty.
“Infatti vogliamo ringraziare gli operai,gli impiegati e tutti coloro che rendono “L’Ecomoda” una delle aziende leader nel settore. Vogliamo inoltre ricordare che presto saremo anche in Italia e che i modelli del signor Lombardi sono già disponibili anche in Svizzera. Speriamo vi piacciano i nostri modelli e ora vi lasciamo al bagliore della nostra collezione.” Dice Armando.  Tutti applaudiscono e Armando e Betty tornano a sedersi accanto a noi. Ugo esce per fare il suo solito discorso.
“Tutti conoscete la bellezza dei miei modelli perché sono anni che lavoro per l’Ecomoda e perché la magia,il colore,la creatività sono impersonati da me,da Ugo Lombardi. Questa collezione sarà la prima ad avere una linea per bambini che potrà essere ammirata sul nostro sito internet e per questo porta il nome di “Future”. Volevo solo presentarvi la mia musa,la mia fonte d’ispirazione: Marcella Valencia che finalmente è tornata per far tornare ad essere l’Ecomoda un’azienda di classe.” dice Ugo. Tutti ci guardiamo basiti e mi chiedo perché abbia fatto tutta questa propaganda a Marcella. Ugo la invita a salire sul palco e lei senza tanti complimenti lo fa,come fosse una diva o una modella. Ugo la fa sfilare,come a voler sfidare Betty,che indossa il suo stesso vestito,come a voler dimostrare che quella è una donna migliore di lei. 

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Capitolo 18
*** 18 ***


[Betty]
Armando è nervosissimo da quando Ugo ha fatto salire Marcella sul palco per sfidarmi. Mi sa che questa volta non se la caverà con una scenata. Non ho mai visto Armando così nervoso e devo ammettere che anche a me ha dato fastidio il suo atteggiamento: non capisco perché ha voluto umiliarmi in questo modo e soprattutto perche Marcella si è prestata a questo gioco. Né io né Armando riusciamo a goderci la sfilata perché Armando non fa altro che agitarsi sulla sedia perché stenta a trattenersi dal correre da Ugo e prenderlo a schiaffi e io temo che lui faccia una sciocchezza e mandi all’aria tutto. La sfilata volge al termine ed Ugo torna sul palco per prendersi gli applausi del pubblico.
“Sono contento che vi sia piaciuta la mia collezione,ma credo dovreste applaudire anche Marcella,visto che è lei la mia musa. Ora godetevi il buffet.” Dice. Armando sta per reagire,ma si trattiene per evitare di dare scandalo in pubblico. Ugo va via dal palco ed Armando lo segue inferocito ed io vado con lui per evitare che accada il peggio.
“Forse i tuoi neuroni sono andati tutti in pensione,ma io non ti permetto di mettere in ridicolo la mia azienda facendo salire sul palco Marcella Valencia.” Gli grida.
“E chi avrei dovuto chiamare sul palco ?Tua moglie? Le ha già avuto il suo momento di gloria” gli risponde Ugo. Armando lo prende per il collo.
“Ugo Lombardi io sono stanco delle tue stranezze e delle tue crisi da donna in astinenza sessuale. Non dovevi fare l’imbecille e ringrazia che mi servi per mandare avanti l’azienda altrimenti saresti a spasso da molto tempo.” Gli grida.
“Per avermi fanno la fila” ribatte Ugo.
“ La fila la fanno per lapidarti,imbecille che non sei altro! Nessun essere normale vorrebbe avere a che fare con una pazza isterica come te,con un essere tanto irrispettoso e sgarbato. Ora tu uscirai e chiederai pubblicamente scusa per la scenetta pietosa che hai fatto prima altrimenti giuro che ti cambio i connotati e che neanche tua madre ti riconoscerà!” gli dice Armando.
“E se non lo facessi? “lo provoca Ugo.
“Ti ricordo che c’è Asia Suarez pronta a rimpiazzarti,qui,in Svizzera e ovunque l’Ecomoda voglia. O chiedi scusa o te ne vai perché ti licenzio e giuro che manderò delle referenze pessime su di te così dovrai disegnare i tuoi vestiti sotto i ponti!”dice Armando.
“E va bene,dirò che ho bevuto e che non sapevo cosa dicevo!” dice Ugo.
“Non basta cara Ugo! Tu ora chiederai scusa a mia moglie perché lei non ha niente meno di Marcella Valencia né di quelle che tu reputi di classe ” gli grida Armando.
“Non c’è bisogno,Armando!” gli dico.
“E invece si! È il caso che il signor Lombardi capisca chi comanda in azienda e che nonostante la sua bravura e la sua creatività nel suo lavoro,lui è solo un IMPIEGATO e che non può permettersi di offendere te o me o chicchessia! Muoviti Ugo perché la mia pazienza sta finendo!” dice Armando.
“ Mi scusi dottoressa!” dice Ugo.
 
[Asia]
Certo che Ugo ha esagerato con la storia della sua amica e credo che il dottor Mendoza gli starà forando le orecchie con le sue grida. Nicola mi porge un bicchiere di champagne.
“A che pensi?” mi chiede.
“Che il dottor Mendoza starà cambiando i connotati al signor Ugo” gli dico.
“Ha esagerato e Armando ha ragione ad essere arrabbiato! “ mi dice.
Ugo sale di nuovo sul palco e tutti accorriamo per ascoltare cosa dice.
“Mi scuso per la scena imbarazzante a cui avete assistito che non è degna dell’azienda per cui lavoro,volevo solo mostrare quanto i dirigenti apprezzano le mie creazioni infatti ci sono due dirigenti che indossano le mie creazioni! Non volevo offendere la dottoressa Pinzon o altri!” dice Ugo.
“ A quanto pare Armando si è trattenuto dal gonfiarlo come una zampogna!” dice Nicola.
“Già.” Gli dico.
“Nicola Mora e la signorina Suarez” sentiamo dire da una voce conosciuta.
“Il dottor Valencia e consorte. Come state?”chiede Nicola
“Bene grazie.” Dice quell’oca della Fernandez.
“Allora è vero che state insieme! La dottoressa Pinzon aveva detto a mia sorella che tra voi non c’era niente quando vi ha trovati abbracciati!” dice il dottor Valencia.
“Questa è la nostra vita privata e non sono affari di sua sorella!” dice Nicola.
“Nicola,stai parlando con Dracula e consorte ? Puoi venire un attimo con me?” chiede il dottor Mendoza.
“ Certo. Andiamo Asia.”dice Nicola.
“Asia,posso parlarti?” mi chiede Giovanni.
“Nicola,tu vai con il dottore,ci vediamo dopo al buffet.” Gli dico. Nicola mi strappa un bacio e va con il signor Armando.
“Posso sapere cosa vuole dirmi?” gli chiedo.
“Stai con lui! È per questo che non vuoi darmi un’altra opportunità?” mi chiede.
“ Questa è la mia vita e non è un suo problema,io non voglio niente da lei e spero non mi importuni mai più” gli dico,allontanandomi da lui.
 
[Nicola]
Seguo Armando,anche se ho sempre il pensiero rivolto a ciò che quel tipo starà dicendo ad Asia.
“Ma mi ascolti?” chiede Betty.
“No scusa,stavo pensando ad altro. Cosa volevate dirmi?” chiedo loro.
“Se è tutto ok per quella cosa.” Mi dice Armando.
“Si certo,domani mattina vado alla camera di commercio per registrarla e da domani sera la B.A.N. inizierà ad investire. Sapete bene che potrò occuparmi di questa cosa solo quando sono a casa!” dico loro.
“E mio padre cos’ha detto?” chiede Betty.
“Le solite cose,ma quando gli ho detto che era per i suoi nipotini non ha resistito!” le dico.
“E che questa cosa resti tra noi perché non voglio che si sappia. Capito,Nicola?” mi chiede Armando.
“Certo,non potrei mai tradirvi,siete i miei migliori amici e poi si tratta del benessere dei vostri figli e di quelli che potrei avere un giorno io!” dico.
“Magari da Asia!” sottolinea Betty.
“Si. Asia è capace di darmi ciò di cui ho bisogno e non mi vergogno di lei.” Dico loro. Si avvicina Asia a noi e la vedo un po’ nervosa.
 
[Mario]
Accompagno Sandra al buffet così la ammonisco qualora voglia prendere qualcosa che faccia male a nostro figlio. Le consiglio di prendere alimenti ricchi di vitamine e di proteine,almeno il piccolo Calderon crescerà sano e forte!
“No amore! Niente schifezze! Mangia un’insalata “ le dico.
“Amore io vorrei le tartine e anche le patate alla francese!” mi dice.
“Si e poi ci nasce il piccolo Calderon con il colesterolo alto!” le dico. Sandra sbuffa.
“La coppietta mi sposo – non mi sposo! A quando il prossimo falso allarme delle nozze?” chiede una voce dietro di noi,che può essere solo di Patrizia Fernandez.
“Patrizia “bionda finta” Fernandez! Le tue battute sono spiritose quanto la faccia del tuo maritino! A tal proposito dov’è visto che non lo tieni al guinzaglio? L’hai mandato a fare i bisognini?” le chiedo.
“È a discutere con i suoi amici di questioni finanziarie” risponde.
“E come mai non sei con lui visto che hai fatto sei semestri di finanza alla San Marino? Potresti dargli una mano,invece di importunare gli altri con la tua presenza!” le risponde Sandra.
“Cara giraffa zitellona,io non sono come te che stai sempre appiccicata ad un uomo che non ti sposerà mai!” ribatte Patrizia.
“Veramente abbiamo intenzione di sposarci a breve,quindi non chiamarla mai più né giraffa né zitellona! E comunque sappiamo bene che non stai sempre accanto al tuo uomo,infatti ti piace volare di fiore in fiore!” le dico.
“Spero di non dover restituire per l’ennesima volta il regalo per le vostre nozze!” dice acidamente.
“No,anzi inizia a preparare un regalo per un battesimo perché fra meno di un anno ce ne sarà uno!” le dice Sandra.
“ Non mi dire che aspettate un figlio senza essere sposati! Oppure l’hai fatto per intrappolarlo e per costringerlo a sposarti?” dice Patrizia.
“No,Sandra non usa questi trucchetti per legare gli uomini a sé e soprattutto non inventa finte gravidanze!”le dico. La vedo allontanarsi da noi e tiro finalmente un sospiro di sollievo perché non sopporto né lei né i suoi commenti verso Sandra.
“Ecco il prossimo papà!” sento dire alle mie spalle da Armando. Vedo Armando e Betty che ci salutano.
“ Ha parlato il papà dell’anno! Devi darmi un po’ di lezioni per allevare questo piccolo Calderon!” dico.
“E se ne fossero due?” chiede Betty.
“Sarei doppiamente felice e sarei quattro volte più felice se fossero come i vostri gemellini” dico loro.
“Beh conoscendo il padre è più probabile il contrario!” dice Armando.
“Ma era tua sorella Camilla quella che ho visto con tua madre?” gli chiedo.
“Credo di si,se poi le hai viste mentre si prendevano per i capelli,allora sono sicuro che fosse lei! Stanno litigando da quando si sono viste! E menomale che alloggerà da noi altrimenti avrei già visto sui giornali “ Povera donna esasperata uccide la madre e si suicida!”  ” dice Armando.
“Esagerato! Tua madre è solo un po’ pesante!” dice Betty.
“Un po’? Ha criticato Guido 10 volte in un quarto d’ora,ha  criticato il mio vestito! Per te per essere pesante cosa avrebbe dovuto fare? Scusa Mario,ciao. Come stai?” chiede Camilla,intervenuta nella discussione.
“Bene. Ti presento la mia futura moglie,Sandra Patiño.” Dico.
“La conosco,Mario. Lavorava da noi anche prima che mi esiliassero.” Dice Camilla.
“Ma tu non sai che il signorino sta per diventare papà” dice Armando.
“Beh allora auguri! E come mai questo playboy da strapazzo,ha messo la testa a posto?” dice Camilla.
“ Perché ha trovato una donna stupenda che aspetta un piccolo Calderon!” dico toccando il ventre di Sandra.
“Vero,piccolino? Lo sai che io e la tua mamma non vediamo l’ora di che tu venga al mondo? E poi il tuo papà deve insegnarti tantissime cose!” dico sfiorando la pancia di Sandra.
“Si è rincretinito,lo sapevo! “ dice Armando.
“Perché tu com’eri quando è nata Camilla? E con i gemelli? Con Robertino? Tu ormai parli solo il linguaggio dei bambini!” gli dico.
“Tu invece secondo me,quando nascerà tuo figlio,non ti staccherai da lui neanche per un attimo! Saresti capace di chiedere tu l’allattamento!” mi dice Armando.
“Ovvio:il mio bambino deve sapere che il suo papà gli vuole un gran bene!” gli dico.
“E chi si aspettava questo da Mario Calderon! Sei sicuro che non ti abbiano clonato?” chiede Camilla.
“Si,sono solo felice di diventare papà! Ma i tuoi bambini?” chiedo.
“ Roberta non è più una bambina ed Armando è il tuo amico da piccolo. Gridano anche alla stessa maniera!” dice Camilla.
“Spiritosa,sorellina! E poi quando mai io ho urlato?” dice Armando.
“ Beh puoi chiederlo alla povera Betty,che quando era la tua assistente ne ha sentite di grida!” gli dico.
“Amore difendimi!” dice Armando.
“ Su questo sei indifendibile! Le tue urla hanno avvelenato le mie notti!” dice Betty.
“ Vedi? Ho ragione! Almeno Sandra non potrà mai dire su di me una cosa del genere!” dico.
“ In effetti è vero. Comunque  il signor Ugo poteva risparmiarsi la sua trovata!” dice Sandra.
“Amore tu non devi farci tanto caso perché i neuroni di Ugo sono in menopausa da tempo e il suo cervello è sconnesso dalla sua bocca!” dico.
 
[Nicola]
Mi chiedo dove sia finita Asia:aveva detto che andava in bagno,ma la sto aspettando da un’eternità! Forse sono esagerato,ma senza di lei non so stare!
“Nicola Mora!” mi sento dire da una voce che conosco,mi giro e mi trovo davanti Patrizia Fernadez!
“Patty,come va?” le chiedo.
“Bene,ma sono annoiata. Daniele sta parlando con i suoi amici,Marcella è con Ugo e non so cosa fare!” mi dice.
“ È una sfilata ed è scontato che sia tutto un po’ noioso,ma ci sono tante persone con cui parlare,tante persone del bel mondo che conosci!” le dico.
“ E la tua amichetta dov’è?”mi chiede.
“Si chiama Asia e comunque è in bagno.” Le dico.
“Beh potremmo fare un brindisi!” mi dice.
“E a cosa?Senti Patrizia quando ci siamo conosciuti mi hai adescato perché volevi riprenderti la tua Mercedes;ora hai un’auto,un marito pieno di soldi,due bei bambini,una casa,la barca e non so quante altre cose! Per te non sono più un buon partito quindi non capisco cosa vuoi da me!” le dico.
“Perché mi tratti così?” mi chiede.
“Tu come mi hai trattato da quando ci siamo conosciuti? Mi hai sedotto per i miei soldi e quando non ti ho aiutato a riscattare la tua Mercedes hai iniziato a disprezzarmi. Quando l’ho comprata per me hai iniziato a sfruttarmi,poi sei sparita con la tua amichetta,7 anni fa sei tornata e ti sei fidanzata con tuo marito,poi vi siete sposati e avete avuto dei bei bambini. Quando soffrivo per te tu dov’eri?” le chiedo.
“Nicola io ho sbagliato con te,ma voglio esserti amica  e vorrei dimenticassi il male che ti ho fatto!” mi dice.
“ Io e te non dobbiamo essere amici,ma solo due persone del bel mondo che non si disprezzano!” dico.
“Sono tornata Nicola. Vorrei tornare a casa,che ne dici se salutiamo Betty e gli altri e andiamo via?” mi chiede Asia,ignorando totalmente Patrizia.
“Certo amore. La nostra discussione è conclusa Patrizia. Ciao.” Le dico.
 
[Berta]
“Oddio ragazze pensavo che la sfilata sfociasse nel sangue! Avete visto il dottor Armando quando il signor Ugo ha avuto quella trovata? “ chiede Mariana.
“ Secondo me gli ha strappato gli attributi e l’ha costretto a chiedere scusa ed ha fatto bene! Ha trattato al signora Marcella come fosse una diva!” dice Sofia.
“Secondo me se ci si mette anche il signor Ugo,qui finisce che Betty e la signora Marcella si prenderanno per i capelli!” dice Anna Maria.
“Ma non saranno le uniche! Presto anche la signora Camilla e la signora Margherita si prenderanno per i capelli!” dico.
“ Già! La signora Margherita non gliene fa passare una da quando restò incinta di quel tipo! E pensare che prima sembravano due sorelle per come andavano d’accordo!” dice Sofia.
“Si,ma lei l’ha mandata in esilio quando ha saputo che era incinta di un poveraccio! Comunque a me fa pena il signor Roberto perché i litigi fra quelle due lo porteranno alla tomba!” dice Mariana.
 
[Marcella]
Avevo dimenticato quanto fossero affollati questi eventi. Tocca sempre sorridere anche se non sono per niente dell’umore e soprattutto mi tocca sopportare Patrizia. Non capisco dove sia finita Maria Beatrice,anche se in parte è meglio che non si sia fatta vedere perché basta Patrizia a riempirmi di chiacchiere.
“Marce,è arrivata Maria Beatrice!” mi dice Patrizia. Anche questa sera andrò a casa con il mal di testa!
“Ti sei persa la sfilata!” dico a Maria Beatrice.
“Ma mi ha raccontato tutto Patty. Mi ha detto che Ugo ha umiliato Betty e che Armando l’ha fatto ritrattare e che il tuo collega ti spogliava con gli occhi!” dice Maria Beatrice.
“ A parte la storia del collega,è tutto vero. Diciamo che Patrizia potrebbe fare la giornalista,se non fosse per la sua fervida immaginazione!” dico.
“Ma dai Marcellina,io sono contenta se ti trovi un fidanzato,anche perché sei giovane e puoi ancora trovare qualcuno con cui dividere la tua vita,anche se forse se ti ritoccassi un po’ gli uomini sarebbero di più!” dice Maria Beatrice.
“Non capisco!” Le dico.
“Qualche ritocco aumenta il numero dei pretendenti,ma se tu sei innamorata del tuo collega resta così” dice Maria Beatrice.
“Lo conosco da tre giorni Maria Beatrice!” le dico.
“ Ma non c’è niente di male ad innamorarsi di un tipo appena conosciuto!” dice Maria Beatrice
“Comunque io non sono innamorata di nessuno,non cerco l’amore e sono qui solo per sanare l’Ecomoda e vendere la mia parte e non per rifarmi da capo a piedi o per trovare il principe azzurro!” Le dico.
Mi allontano da loro perché le loro chiacchiere mi hanno già fatto venire il mal di testa. Vado sul terrazzino per prendere un po’ d’aria e per stare un po’ da sola perché non ne posso più di tutta questa confusione e di tutta quella gente che mi guarda come fossi un fantasma o che mi compatisca perché vedo Armando con Betty.
“Lo sai che la festa è dentro?” sento alle mie spalle. Mi volto e vedo Michel.
“ È per questo che sono qui,perché sono stanca di quel caos!” gli dico.
“Già,io sono scappato da una che mi stava sempre appiccicata,ma a quanto pare non l’ho depistata!” mi dice.
“Hai fatto colpo! E com’è?” gli chiedo.
“È quella lì!” mi dice,indicandomi una persona che conosco,purtroppo!
“Si chiama Marina Loreda,è la donna più pettegola che io conosca dopo Maria San Miguel,la donna con cui sta parlando ora!” gli dico.
“Ti prego aiutami a liberarmi di quella,altrimenti fra tre mesi finisco all’altare!” mi dice,mentre si avvicinano come un gruppo di galline.
“Marcella Valencia,come stai? “ mi chiede Maria San Miguel.
“Bene. Ti trovo in splendida forma!” le dico.
“Anche tu stai benissimo. Non ci presenti?” chiede alludendo a Michel.
“Lui è…” mi interrompe mentre sto terminando la frase.
“Michel Doinel,il fidanzato di Marcella” dice. Lo guardo sbigottita.   
“Non mi avevi detto di avere un fidanzato quando ci siamo incontrate al Copernico” mi dice Marina Loreda.
“Veramente non …” mi interrompe Marina.
“ Hai ragione non te l’ho chiesto. Comunque è un bell’uomo,complimenti!” mi dice Marina. Quelle due pettegole se ne vanno e resto da sola con Michel che ride. La sua risata mi coinvolge e viene da ridere anche a me.
“Menomale che avevi bisogno di me per difenderti da quella! Mi hai messo in un guaio grosso quanto una casa! “ gli dico.
“ È stata la prima cosa che mi è venuta in mente” mi dice.
“E adesso mi dici come ne usciamo?” gli chiedo.
“Dai che ti interessa?” mi chiede.
“Tu non ti rendi conto che quelle due diranno a tutta Bogotà quello che hai detto e io non voglio essere sulla bocca di tutti per bugia! Michel tu non solo hai fatto un guaio,ma non ne sei neanche consapevole! Non è vero che stiamo insieme e tutta Bogotà saprà il contrario.” Gli grido. Invece di rispondermi si avvicina e mi bacia. È un bacio forte,passionale,che mi sconvolge. Non riesco a staccarmi da lui,anche se mi ha infastidito il suo atteggiamento e mi infastidisce anche questo suo bacio. Mi stacco da lui e non so cosa mi prende,ma gli do uno schiaffo e scappo via.

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Capitolo 19
*** 19 ***


[Marcella]
Mi rendo conto che è arrivato un nuovo giorno perché vedo i raggi del sole oltrepassare le fessure delle ante del mio balcone,questo vuol dire solo una cosa:che ho passato la notte in bianco! Non mi capitava dai tempi di Armando di non dormire eppure ora è accaduto,dopo quel bacio. Come farò a tornare in ufficio dopo quello che è successo? Vorrei tanto mandare tutto all’aria ma non posso. Non posso lasciare la mia Ecomoda a causa di un uomo,un’altra volta! Devo trovare uno stratagemma per non affrontare quel tipo. Vorrei proprio stare a casa oggi,ma sicuramente dovrò contattare i responsabili dei vari punti vendita e non voglio avere problemi con Betty e poi domani c’è il consiglio. Mi lavo e mi vesto svogliatamente perché so che sarà una giornata dura per me oggi. Accendo il mio cellulare e vedo 30 chiamate perse:sono tutte di Michel.
 
[Armando]
Suona per la terza volta la sveglia e credo che questa volta dovrò svegliare Betty,anche se detesta essere disturbata quando dorme,devo farlo altrimenti arriveremo tardi.
“Amore mio,svegliati! Ti prego Betty sono le 8 e sai che anche i bambini devono andare a scuola” mentre le sto dicendo queste parole,squilla il suo cellulare.
“Pronto” dico con una voce assonnata.
“Sono Marcella,posso parlare con Beatrice?” chiede Marcella. Vorrei proprio sapere come si fa a chiamare a quest’ora! Questa è la dimostrazione che quella donna non è normale!
“Si sta lavando,se vuoi puoi dire a me” le dico.
“Volevo solo dirle che vorrei prendermi un giorno di festa per motivi personali!” mi dice.
“Ma sai quanto lavoro abbiamo oggi? Non credo che Betty sarà d’accordo” dico.
“Senti Armando io ho bisogno di una pausa!” mi dice.
“Ma se stai lavorando da meno di una settimana! Senti Marcella domani c’è il consiglio e dopo il consiglio puoi assentarti anche per una settimana,ma oggi no!” le dico.
“Va bene,allora ci vediamo in ufficio” mi dice. Non ci posso credere mi ha fatto la concessione!
“Amore ma che succede?” mi chiede Betty che si è svegliata per le mie urla.
“Ti ha chiamato Marcella sul cellulare perché voleva un giorno di festa dal lavoro! Proprio oggi,capisci? Comunque amore dobbiamo dire i tuoi che oggi devono chiamare Marisa perché quando tutti se ne saranno andati dall’azienda dobbiamo truccare i bilanci e sai anche il motivo!” le dico.
“Lo so,dobbiamo impegnarci molto perché Daniele Valencia inizierà ad impicciarsi come al solito e se trova anche solo un buco nel nostro bilancio ci farà destituire! Stasera io,tu e Nicola dobbiamo fermarci a lavorare. Mi dispiace perché stiamo svezzando Roberto e vorrei stare di più a casa,ma è anche per il suo futuro che stiamo agendo così!” mi dice Betty.
“Non parliamo di futuro,amore,perché se penso che la mia azienda potrebbe finire nelle mani dei Valencia mi viene l’ulcera. Comunque stamattina presto la macchina a Camilla perché voleva andare in giro,quindi dobbiamo andare con la tua.”le dico.
“Amore io non so come dirti una cosa che è accaduta ieri,ma conviene che te le dica di getto! Tua madre mi ha proposto di mandare Camilla in un collegio a Santa Marta dove la educherebbero ad essere una dama e a dirigere un’azienda!” mi dice.
“Una dama? Crede che mia figlia sia l’infanta di Spagna o l’erede della regina d’Inghilterra? E tu che le hai detto?” le chiedo.
“Che ci avremmo pensato. Mi sembra assurdo dovermi separare dalla mia bambina così e poi questo collegio costerà una fortuna e sai bene che non possiamo permettercelo se vogliamo comprare le azioni dei Valencia! Comunque ora mi vado a preparare,ne riparliamo dopo il consiglio!” mi dice,mi da un bacio e va a lavarsi.
 
[Anna Maria]
Sto ancora pensando alla discussione con Jimmy! Non avrei mai creduto che il mio bambino sarebbe diventato un fumatore! Perché l’ha ammesso: lui fuma e quel cretino di Freddy  si è fatto fregare dalle moine di mio figlio e non gli ha detto nulla!
“Anna Maria,la dottoressa Pinzon è già qui?” mi chiede la signora Marcella e ciò mi riporta alla realtà.
“No,non sono ancora arrivati lei e il dottor Mendoza” le rispondo.
“Quando arriva puoi avvertirmi? … Mi ascolti?Io sono all’atelier di Ugo.” Mi dice con un tono di voce più alto.
“Si signora Marcella,mi scusi ma ero distratta. Comunque si,la contatto appena arriva!” le dico.
“C’è qualche problema? È successo qualcosa con Freddy?”mi chiede.
“Sono una pessima madre,signora Marcella. Mio figlio fuma da due anni e io non mi sono accorta di niente. L’ho scoperto trovando un accendino. La verità è che io i miei figli li vedo solo quando li metto a letto e Jimmy che ormai ha 17 anni lo vedo solo a colazione” le dico in lacrime.
“Vedrai che le cose si sistemeranno e poi pensa che sarebbe stato peggio crescerlo da sola,invece tu hai Freddy,che per quanto pazzerello ti da una mano!” mi dice e va via.
Non capisco perché così complicato lavorare ed essere madre insieme,perché inevitabilmente fare bene una cosa implica trascurare l’altra! Per non parlare poi del mio rapporto con Freddy che vedo ormai solo al lavoro perché a casa ci dividiamo i compiti per essere genitori e quando ci rincontriamo in camera da letto abbiamo solo una gran voglia di dormire. Armando e Betty sarebbero un buon esempio da seguire perché nonostante il lavoro e i bambini,sanno essere una coppia sempre e comunque! Li vedo uscire dall’ascensore sbaciucchiandosi!
“Ciao Anna Maria,ci sono messaggi per noi?” mi chiede Betty.
“Ti ha cercato la signora Marcella,Betty, ed ora è nel laboratorio del signor Ugo! Se vuoi te la chiamo!” le dico.
“No,manda Berta a chiamarla! Tu dovresti farmi delle telefonate per organizzare degli incontri con responsabili dei punti vendita! “ mi dice Betty.
“Beh Anna Maria,noi andiamo nei nostri uffici!” dice il dottor Armando.
Lascio la mia scrivania e mi reco da Berta e Sofia,che stanno ancora litigando perché i figli si sono fidanzati!
“Berta,devi andare nel laboratorio del signor Ugo e dire alla signora Marcella che Betty è qui e che se vuole può parlarle! Io non posso perché ho molto lavoro da sbrigare” le dico.
 
[Berta]
Anna Maria ritorna alla sua scrivania e scendo le scale che portano al laboratorio del signor Ugo. Lo vedo confabulare con la signora Marcella,come ai vecchi tempi,ma quando mi vedono smettono subito di parlare.
“Mi dica balenottera gigante!” mi dice il signor Ugo.
“Veramente mi dispiace per lei,ma sono qui per la signora Marcella!” gli dico.
“È tutto un piacere che non sia venuta a cercare me!” risponde il signor Ugo.
“Mi dica Berta!” mi dice la signora Marcella.
“Volevo dirle che Betty è arrivata e che se non ha da fare può andare a parlarle” le dico.
“Grazie Berta! La raggiungerò più tardi perché devo finire di discutere con Ugo” mi dice.
“E ora vada! Fly Fly ! Si smaterializzi!! Mi dice il signor Ugo.
Fingo di allontanarmi,ma mi nascondo sulle scale perché il loro atteggiamento mi ha insospettito! Credo stiano tramando qualcosa. Ricominciano a parlare.
“Ugo giurami che quello che ti dirò resterà tra me e te!” gli dice lei.
“Certo Marce! Lo sai che sono una tomba! Ti sei trovata un amante,vero?” le chiede.
“No,Ugo! È una cosa più seria che riguarda anche te! Ieri sera prima che andassi via dalla sfilata,mio fratello Daniele ha parlato con me e mia sorella perché vuole che ritiriamo le nostre quote dall’Ecomoda per fondare un’azienda di moda solo nostra!” gli dice lei.
“Ma non capisco cosa c’entro io,Marce!” le dice lui.
“ Vorremmo che lavorassi per noi! Insomma che ti licenziassi da quest’azienda e lavorassi per noi! Daniele vuole creare un’azienda capace di concorrere con l’Ecomoda e vuole allontanarsi dai Mendoza e lo capisco!” gli risponde lei.
“Beh Marce,sai bene che sarei superfelice di lavorare per te senza quella bestia pelosa e quello sgorbio di sua moglie,ma credi che mi lascerebbero andare?” chiede il signor Ugo.
“Tu non hai bisogno del permesso di nessuno. Sei una persona libera e come tale devi agire!” dice lei.
Mi allontano dalla loro discussione perché Betty deve sapere questa cosa e credo che vogliano sabotare lei e il dottor Armando.
“Allora consuocera,che dice la signora Marcella?” chiede Sofia sottolineando ancora una volta la storia tra i nostri figli.
“Sofia ho scoperto una cosa che devo riferire subito a Betty,ne va della nostra amicizia” le dico.
“Non capisco!” mi dice.
“Parlo con Betty e poi convoco un 911 per spiegarvi tutto!” le dico.
 
[Betty]
Oggi sono oberata di lavoro e come se non bastasse la signora Marcella deve parlarmi! Spero che non nasca una nuova discussione perché oggi non sono in vena di sopportarla. Bussano alla porta.
“Avanti” dico. Entra Berta e chiude la porta.
“Scusa Betty,so che sei impegnata,ma ho scoperto una cosa che devi sapere!”mi dice.
“Se è un pettegolezzo,non è il momento! Ti prometto che stasera ti invito a cena e ne parliamo ma ora no!” le dico.
“Riguarda l’Ecomoda” mi dice. Quella parolina mi fa desistere da tutti i miei impegni per concentrarmi solo su ciò che vuole dirmi.
“Allora dimmi” le dico.
“Prima sono andata nel laboratorio del signor Ugo per riferire il tuo messaggio alla signora Marcella,ma quando sono arrivata hanno smesso di parlare e questo mi ha insospettito!” mi dice.
“Si Berta,ma arriva al punto!” le dico.
“Quindi ho fatto finta di andarmene e mi sono messa ad ascoltare! La signora Marcella,il dottor Valencia e quella sciroccata della sorella vogliono vendere le loro azioni dell’Ecomoda!” mi dice.
“Questo lo sapevamo già,Berta!” le dico.
“E sapevi anche che vogliono fondare un’impresa di moda  come l’Ecomoda per schiacciarvi?” mi chiede. Mi cade la penna da mano.
“No … questo non lo sapevo! Volevano prenderci di sorpresa! Berta tieni per te quello che sai perché ora siamo noi a doverli cogliere di sorpresa! Chiama Anna Maria e aspettami in sala riunione!” le dico.
Berta esce ed entra Anna Maria.
“Dimmi Betty” mi dice.
“Devi farmi un favore: chiamami Nicola Mora,Asia,Mario Calderon, e cerca di rintracciare mia cognata Camilla e i miei suoceri! Li voglio tutti in sala riunione fra 10 minuti e che nessuno ci disturbi. Anna Maria nessuno oltre quelli che ho detto deve avvicinarsi alla sala riunione per nessun motivo!” le dico.
Anna Maria esce e chiamo Armando,che si precipita da me.
“Amore che succede?” mi chiede.
“Che  l’Ecomoda sta per essere affondata dall’uragano Valencia: i Valencia vogliono ritirarsi dall’Ecomoda per fondare una loro azienda di moda e schiacciarci” gli dico.
“E q-quando accadrà questo disastro?” mi chiede.
“Non lo so,ma credo prima del previsto. L’azienda che abbiamo fondato con Nicola deve fruttare il prima possibile o siamo rovinati!” gli dico. Entra Anna Maria.
“La signora Camilla è qui vicino e sta arrivando,ma i tuoi suoceri non riesco a rintracciarli,Betty” mi dice.
“Non importa! Quando viene Camilla falla venire subito in sala riunioni perché la aspettiamo” le dico.
 
[Sofia]
Non capisco come Berta abbia potuto farmi questo! Non mi ha detto che è suo figlio il disgraziato che sta con la mia bambina! Anita è ancora piccola ed io non voglio che finisca con in disgraziato come suo padre,che la lascerà per la prima maggiorata che gli sculetterà davanti. Voglio per mia figlia un matrimonio felice e non voglio soffra quanto ho sofferto io per vivere la felicità che le spetta. Esce finalmente quella traditrice di Berta. Vorrei proprio sapere in cosa consiste il 911.
“Allora?” le chiedo.
“ Betty mi ha chiesto di tenere il segreto,Sofia!” mi dice.
“Come te l’hanno chiesto i nostri figli? Beh visto che siamo quasi parenti potresti dirmi di cosa si tratta!” le dico.
“Senti Sofia,io sono stufa del fatto che mi incolpi della relazione tra i nostri ragazzi! Si sono conosciuti,piaciuti e fidanzati senza il mio intervento. Non voglio che tu sia così ostica con me,anche perché siamo amiche da più di 20 anni e ora,come hai detto tu,siamo quasi parenti. Fatto sta che non posso dirti quello che so perché Betty non vuole, comunque è una cosa che riguarda l’Ecomoda e anche noi!” mi dice.
“Berta,non capisco! Devo preoccuparmi? Rischiamo il posto e una futura pensione?” le chiedo.
“ Se le cose vanno male si e credimi c’è una buona possibilità che le cose vadano male per l’Ecomoda e per tutte noi!” mi dice.
 
[Nicola]
Non capisco perché Betty mi abbia convocato. Spero non sia perché ieri sono andato al lancio con Asia! Ora la chiamo.
“ Betty,sono Nicola! Posso sapere perché mi hai convocato? Ho fatto qualcosa che non va? È per quella serpe della signora Marcella che non ha gradito la mia uscita ufficiale con Asia?” le chiedo.
“Asia non c’entra,ma se puoi portala con te in sala riunione!” mi dice Betty. Chiudo la chiamata.
“Betty ci ha convocato in sala riunioni” le dico.
“Stai usando il plurale maiestatis?” mi chiede Asia.
“No,vuole anche te. Mi sa che è successo qualcosa di grave!” le dico. Usciamo dall’ufficio e ci rechiamo in sala riunioni.
“Betty,che è successo?” le chiedo.
“Asia per favore vai a chiamarmi Berta e tornate quando arriverà mia cognata!” dice Betty. Asia esce e restiamo io,Betty e Armando.
“Posso sapere che sta succedendo?” le chiedo.
“Che l’azienda a tuo nome deve fruttare,altrimenti perderemo l’Ecomoda! I Valencia vogliono ritirare il loro capitale da quest’azienda per fondare una loro azienda di moda e schiacciarci!” dice Armando.
“Armando io non faccio miracoli e ci vuole il tempo che ci vuole per guadagnare 45 miliardi di pesos visto che ne abbiamo investito solo 200 milioni! L’unica cosa da fare è temporeggiare anche perché a me sono rimasti solo 10 milioni di pesos più lo stipendio.” Gli dico. Entra Mario Calderon.
“Come mai questa riunione?” chiede Mario.
“Calderon,i Valencia vogliono rovinarci mettendo su un’azienda per farci la concorrenza con il capitale che hanno in quest’azienda! Vogliono vendere qui e investire in un’attività per rovinarci!” dice Armando.
“E ci sono proposte per evitare la tragedia?” chiede Mario.
“L’unica è temporeggiare. Mario tu quanto hai sul conto?” chiede Betty.
“ Ho 15 milioni di pesos e gli extra per il matrimonio. Perché?” risponde Mario.
“Pensavo avessi di più,ma con quello che abbiamo non riusciamo a fare niente. L’unica cosa da fare è chiedere un prestito dalla Banca Monreal di 45 miliardi di pesos!” dice Betty.
“Aspettiamo Camilla,magari ha qualcosa da parte che può usare per comprare le azioni di quelli.” Dice Armando.
Entrano Asia,Berta e Camilla. Camilla saluta tutti noi e iniziamo la riunione.
“Berta potresti raccontare ai dottori cos’hai sentito da Ugo?” chiede Betty.
“Beh tutti sanno che ho un udito portentoso e che non mi sfugge neanche una parola. La signora Marcella ha detto al signor Ugo che suo fratello le ha proposto di ritirare le quote loro e quelle della signora Maria Beatrice per fondare una loro azienda di moda e volevano il signor Ugo come stilista” dice Berta.
“Quindi ci tolgono anche lo stilista! Facciamo prima a chiudere bottega!” dice Mario.
“Camilla tu hai dei soldi sul conto?” chiede Armando.
“Ho 20.000 dollari.” Risponde Camilla.
“Allora siamo spacciati!” dice Armando.
 
[Marcella]
Era da un po’ che non chiacchieravo con Ugo e devo ammettere che mi ha fatto bene e mi ha fatto dimenticare il bacio di ieri sera. Ora vado a parlare con Betty,almeno risolvo la questione.
“Scusa Anna Maria il signor Doinel è in ufficio?” le chiedo.
“Si sta lavorando.” Risponde.
“E Betty?” chiedo.
“Mi dispiace ma è in riunione con gli altri dirigenti e dovrà aspettare” mi dice.
“E come mai non sono stata convocata?” le chiedo.
“ È una riunione a porte chiuse con i dirigenti e non vuole essere disturbata,dovrà aspettare!” mi dice.
“Perché le risulta che io sia un’operaia o l’addetta alle pulizie? Perché non ha convocato né me n’è Ugo?” le grido.
“Non saprei” mi risponde,intimorita.
“Beh se la signora Betty ha bisogno di chiacchierare con i suoi amici può invitarli a cena oppure in caffetteria,ma non può indire una riunione e rimandare questioni importanti per un suo capriccio!” grido.
 
[Betty]
“E quali sarebbero le questioni importanti?” le dico. Si volta,accorgendosi che ho sentito le sue urla.
“Quando sono arrivata questa mattina ho chiesto di parlarle ma lei non c’era e mi è stato detto di aspettarla e ora si intrattiene con i suoi amici e a me tocca ancora aspettare. Io devo lavorare “ mi dice.
“Perché io sono venuta a giocare! Sono 10 anni che gioco in quest’azienda! Se aveva da lavorare poteva aspettarmi tranquillamente nel suo ufficio insieme al dottor Doinel,che non ha mai mangiato nessuno,invece di perdere tempo con il signor Ugo! Comunque la riunione è finita e può accomodarsi nel mio ufficio! La prossima volta non si azzardi a sindacare come impiego il mio tempo in quest’azienda perché se ho riunito determinate persone è perché dovevo parlare con loro di lavoro” le dico. E menomale che doveva darsi una calmata,perché altrimenti che faceva? Distruggeva l’Ecomoda a furia di grida? Entra nel mio ufficio e si accomoda.
“Ora ho tutto il tempo per ascoltarla” le dico.
“Vorrei un ufficio tutto per me perché ho bisogno di concentrarmi e perché io e il signor Doinel non riusciamo ad entrare in sintonia. So che siamo in un periodo di austerità e che dovrò affittare l’ufficio con il mio denaro,ma sono disposta a farlo!” mi dice.
“Non mi piace ripetere le stesse cose più volte,ma credo che lei non abbia capito che lei e Michel dovete collaborare e non andare d’accordo o sposarvi! Oltre al fatto che Mariana è la vostra segretaria e se lei si trasferisce altrove dovremmo cercarle una nuova segretaria e pagare un altro stipendio ed è una cosa che non possiamo permetterci perché se esce anche solo un peso in più di quelli contemplati dal bilancio rischiamo la bancarotta e siccome non c’è un’altra Terramoda a supportarci rischiamo che l’Ecomoda chiuda i battenti,quindi la mia risposta è no per ora! Le prometto però che se dovessi trovare un locale adatto su questo piano,le darò l’ufficio che tanto brama!” le dico.

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Capitolo 20
*** 20 ***


[Marcella]
Mi dirigo verso il mio ufficio sperando che non ci sia quel tipo,ma purtroppo c’è! Sta controllando alcuni documenti e sta inserendo dei dati nel computer,ma quando mi vede smette di fare ciò che sta facendo.
“Ciao. Ti ho chiamato tante volte.” mi dice.
“Buongiorno! Ho letto le tue chiamate e mi dispiace se ho fatto tardi!”dico.
“Non preoccuparti mi sono occupato io di alcune cose!” mi dice.
“ È il caso di stabilire i nostri ruoli e le nostre mansioni perché voglio lasciare quest’ufficio. Ho chiesto a Betty un ufficio tutto per me e ha detto che quando le sarà possibile me ne darà uno” gli dico.
“È per ciò che è successo ieri?”mi chiede.
“Esattamente. Non mi va che si prenda determinate confidenze  con me e dopo quello che è successo ieri non voglio dividere l’ufficio con lei!” gli dico.
“Credi che io sia un maniaco sessuale? Io non so cosa mi sia successo e ti chiedo scusa se il mio comportamento ti ha offeso,ma non voglio che tu vada via.” Mi dice.
“Me ne andrò comunque. O forse credeva che sarei invecchiata qui? Beh no,appena le cose si sistemeranno io e i miei fratelli venderemo le nostre azioni!” gli dico.
“ Davvero te ne andrai?Comunque non ti disturberò più!” mi dice.
“Meglio così anche perché voglio chiedere a Betty di farci lavorare in turni diversi!” gli dico.
 
[Betty]
La giornata è iniziata nel peggiore dei modi e spero proprio di riuscire a lavorare al bilancio perché questa sera io,Armando e Nicola dobbiamo modificarlo! Bussano alla porta e spero non siano altri guai.
“Avanti” dico. Entrano Anna Maria e Sofia.
“Betty,io dovrei parlarti” mi dice Anna Maria.
“Dimmi,ma in fretta perché domani c’è il consiglio e non ho ancora preparato il bilancio!” le dico.
“Freddy vuole licenziarsi” mi dice.
“E perché? Ha trovato un impiego migliore?” le chiedo.
“No,ma è stanco di fare il fattorino e poi i nostri problemi economici persistono e in tutto questo non riusciamo neanche a seguire i nostri bambini!” mi dice.
“C’è dell’altro?” chiedo.
“Alfred ha perso il lavoro e sai bene che era lui a mantenere i miei figli perché Efraim non ci manda neanche un soldo!” mi dice Sofia.
“Anna Maria ho un’idea ma devo farla approvare dal consiglio!” le dico.
“Quale?” mi chiede.
“ Lavorare per me e Armando è troppo per una persona sola,anche se in questi 8 anni te la sei cavata bene,ma come mi hai fatto notare tu,hai bisogno di dedicarti anche alla tua famiglia ed è anche giusto. Quindi ho pensato di scegliere Freddy come segretario di Armando, per i primi tempi dovrai stargli dietro e insegnargli cosa fare!” le dico.
“E il ruolo di fattorino?” mi chiede Sofia.
“Freddy farà prima le consegne e poi si occuperà degli impegni di Armando.” Dico.
“Non puoi fare niente per Alfred?” mi chiede Sofia.
“Ho pensato anche a lui e vorrei fargli ricoprire il ruolo di receptionist visto che ora Asia è la segretaria di Nicola,ma non vi prometto niente perché devo proporre le mie idee al consiglio di domani.” Dico loro.
“Grazie Betty! Noi ora andiamo!” dicono.
 
[Nicola]
Penso all’azienda a mio nome e a quello che abbiamo scoperto qualche ora fa non posso credere che rischiamo di fallire.
“Nicola ma mi ascolti?” Asia mi riporta alla realtà.
“No,scusami.” Le dico.
“È successo qualcosa?” mi chiede.
“Se ti confido una cosa mi giuri che non lo dirai a nessuno e neanche alle tue amiche della banda?” le chiedo.
“ Se per te è importante che non lo sappia nessuno per me va bene!” mi dice.
“Io,il signor Hermes,Betty e Armando abbiamo investito del capitale in un’azienda a mio nome per trovare i soldi che servono a comprare le azioni di quei tre” le dico.
“Bene almeno avrai anche tu delle azioni,non sei contento?” mi chiede.
“No,sono preoccupato perché se non riusciamo nel nostro intento perdiamo tutto e sarebbe un danno enorme per me,per la famiglia Mendoza e per i genitori di Betty che sono come dei genitori per me! Mi sento la responsabilità del loro futuro addosso e non è una bella sensazione!” le dico.
“Lo so,ma andrà tutto bene!Sono sicura che in meno di un anno sarete i proprietari di quest’azienda e che Betty e Armando saranno felici di averti dato fiducia!” mi dice.
“ Lo sai che Ugo se ne andrà nell’azienda dei Valencia?” le chiedo.
“Quindi potrei diventare la stilista dell’Ecomoda”. Mi dice
“Ci sono buone probabilità e se così fosse io preferisco restare con te qui quindi rinuncerò alla direzione generale della sede italiana” le dico.
 
[Armando]
Vado nell’ufficio di Betty,che sta lavorando e a quando pare non si è accorta di me. Mi avvicino a lei e inizio a baciarle il collo. Si gira e mi bacia.
“Amore siamo in ufficio e se entra Marcella inizierà  con i suoi sermoni.” Mi dice.
“Volevo solo chiederti se volevi venire a pranzo con me” le dico.
“Amore ancora non ho terminato il bilancio reale e questa sera dobbiamo fare quel lavoretto perché domani mattina c’è il consiglio.” Mi dice.
“Lo so,ma voglio farti distrarre e poi quando torniamo ti aiuto! DAIII! “ le dico.
“E dove vorresti portarmi?” gli chiedo.
“Non lo so,scegli tu!” le dico.
“Le terrazze di San Josè,ci manchiamo da tanto e poi c’è una vista così bella che sarebbe l’ideale per rilassarci prima del consiglio di domani e dopo le cose che abbiamo saputo oggi!” mi dice.
“Aggiudicato!” le dico.
Spegniamo il computer ed usciamo dal suo ufficio abbracciati.
 
[Michel]
Non riesco a stare in questo ufficio con lei,che non mi rivolge la parola e fa come se io non ci fossi. In più ripenso in continuazione al bacio di ieri,che a quanto pare ha contato molto anche per lei visto come si comporta con me. Non ci posso credere che non dice una parola da circa un’ora!
“Potrebbe dire qualcosa,giusto per dare segnali di vita!” mi dice.
“ Sei tu che non vuoi avere a che fare con me e io ti ho preso in parola,anche perché non vorrei che mi accusassi di molestie!” le dico.
“Hai mai sentito parlare di mezze misure? Tu ieri sera mi hai baciata e oggi non mi parli. In quest’ora per dirmi le cose mi hai passato i bigliettini come si fa a scuola. Non ti senti un po’ infantile?” mi chiede,passando di nuovo al << tu >> .
“Se tu che sei infantile. Quel bacio ti è piaciuto e sono sicuro che ci ripensi e che questa notte non hai dormito pensando a quello che è successo ieri e ora vuoi tagliare i ponti con me! Mi dispiace,ma io credo che possiamo fare come se nulla fosse successo e continuare la nostra collaborazione senza creare disagi a Betty o agli altri.” le dico.
“Ogni volta che tu vai in un’azienda baci le tue colleghe e poi dici loro di far finta di niente?” mi chiede.
“No,ma cosa suggerisci? Tu ti sei arrabbiata per il bacio e ora sei arrabbiata perché ti ho chiesto di fare finta di niente.” Le dico. Non le do il tempo di ribattere,che la bacio di nuovo. Sento la sua pelle delicata e i brividi che le provocano le mie mani sulla sua schiena. Mi stacco e mi molla un altro schiaffo.
“Lei è un imbecille” mi dice arrabbiata e se ne va sbattendo la porta. Mi viene solo da sorridere perché penso che la signora Marcella Valencia ci sta prendendo gusto ad essere baciata di sorpresa!
 
[Sandra]
Eccomi di nuovo in questo bagno a vomitare! Non ne posso più di queste maledette nausee!
“Amore,è tutto ok?” mi chiede Mario,che mi ha seguito a ruota appena sono corsa in bagno. Mi ci mancava anche il fidanzato superapprensivo.
“ Andrebbe meglio,se non fossi amica intima del water!” gli dico.
“Lo so,amore,ma pensa che è ancora per poco. Ho letto su una rivista che dovrebbero smettere dopo la 12esima settimana. Manca poco!” mi dice.
“Mario,se continui a leggere riviste femminili prima o poi finiremo per scambiarci i vestiti e mi lascerai da sola la sera per travestirti da Drag Queen insieme al signor Ugo!” gli dico.
“Amore è il nostro primo figlio!” mi dice.
“E ti giuro che sarà anche l’ultimo perché non ne posso più di questi vomiti!” gli dico.
“Dai non scherzare! Noi avremo tanti bambini!” mi dice.
“Quando sarai tu a partorirli! Amore questa gravidanza è una tortura!” gli dico.
“ Vedrai che presto finiranno le nausee” mi dice.
“E la tua eccessiva preoccupazione quando finirà?” gli chiedo.
“Perché dici che sono esagerato?” mi chiede.
“Ti se solo addormentato con la testa sul mio ventre e questa mattina hai iniziato a parlarci! Oltre al fatto che appena vengo in bagno mi segui come un’ombra. Amore sei passato dal rinnegare tuo figlio all’apprensione e io altri 6 mesi e mezzo così non ci resisto!” gli dico.
“Ma amore,non sei entusiasta? Non sei impaziente di vedere a chi di noi due somiglierà,se sarà un bimbo o una bimba,non sei curiosa?” mi chiede.
“Si,ma tu sei un’esagerazione e ti giuro che se continui così parto per Santa Marta e ci resto fino al parto. Mario io rivoglio il mio Mario e non il papà del secolo. Da ieri pomeriggio mi parli solo di pannolini e dei sintomi della gravidanza! Sembri un’amica di Lombardi!” gli dico.
“Ma amore,io non sono come Ugo e posso dimostrartelo quando vuoi!” mi dice. Mi bacia con passione.
“Mario io non sto scherzando! A me basta averti vicino per stare bene e non servono tutte le attenzioni superapprensive con cui mi stai soffocando!” gli dico.
“E va bene! Ti giuro che modererò le mie attenzioni verso il piccolo Calderon e la sua mamma a patto che tu non ti strapazzi troppo!” mi dice.
“Te lo prometto” gli dico,abbracciandolo.
 
[Betty]
Entriamo al ristorante e devo dire che è abbastanza affollato.
“Signori Mendoza,che piacere! Volete il vostro solito tavolo con vista o uno qualsiasi?” chiede il cameriere.
“Il solito,grazie!” risponde Armando.
Ci accomodiamo al nostro solito tavolo. Devo ammettere che questo ormai è diventato il nostro posto:qui Armando mi chiese di sposarlo ed eravamo a cena qui quando gli ho annunciato di essere incinta 9 anni fa. Questo tavolo mi ricorda delle occasioni speciali e felici.
“Signori volete ordinare” dice il cameriere.
“Io vorrei un piatto di pasta ai formaggi e il pollo con verdure ” dico.
“ Io vorrei il piatto di pasta come mia moglie e un pollo con champignon” dice Armando. Il cameriere si allontana e mi sento inquieta perché non so proprio da dove cominciare.
“Amore che hai? È per il consiglio di domani? Per il bilancio? Non ti devi preoccupare andrà tutto benissimo!” mi dice Armando.
“Non si tratta di questo,ti devo parlare!” gli dico.
“Se è per Camilla e il collegio proposto da mia madre:scordatelo. Anzi le parlerò io per dirle che mia figlia resta con me e poi non è la principessa d’Inghilterra,né il delfino di Francia!” mi dice.
“Non ti devo parlare di quello! Ho un ritardo: forse aspettiamo un bambino!” gli dico.
“Oltre al tuo ritardo ci sono altri sintomi che confermano la tua ipotesi?” mi chiede sconvolto.
“Ho dei capogiri e la nausea al mattino,ma potrebbero essere conseguenze dello stress di questi giorni. Dopo il consiglio voglio fare degli esami e cercare di capire. Se fosse come dico,tu cosa diresti?” gli chiedo. Si copre il volto con le mani e temo inizi ad urlare!
“Non lo so amore mio. Mi prendi alla sprovvista. Ti rendi conto che Roberto non ha neanche un anno e poi l’hai detto tu stessa che vorresti dedicargli un po’ più di tempo e un altro figlio vorrebbe dire togliere del tempo a tutti i figli e a noi due. Ad ogni nuovo arrivo sono diminuite le cenette e le notti di passione e poi Camilla sta crescendo ed ha bisogno di te,i gemelli vanno seguiti e Roberto fra un po’ inizierà a camminare e dovremo stargli dietro e tu come farai a correre dietro a lui con il pancione?” mi dice.
“Lo so,ma è capitato ed è anche colpa tua perché ogni volta che mi sono fidata di te sono rimasta incinta!” gli dico.
“Touchè. Comunque qualsiasi cosa accadrà noi saremo insieme e se dovesse essere come dici,questo bambino avrà due genitori che si amano e una famiglia unita.” Mi dice Armando,accarezzandomi la mano.
“Come credi la prenderanno i bambini?” gli chiedo.
“ Camilla sarà quella che la prenderà peggio! Amore mio lei è passata dall’essere principessa ad una bambina che dorme in un buco a causa dei suoi fratelli e all’aumentare dei fratelli diminuiscono i metri quadri della sua stanza! Fra un po’ la metteremo a dormire in terrazza!” mi dice.
“Amore,credi che dovremmo abortire?” gli chiedo.
“Non lo so amore. Se dovessimo optare per questa soluzione,so che non riuscirei a dormire per il resto della vita, sarebbe come uccidere una parte di noi due e del nostro amore,ma se lo teniamo senza consultare i bambini sarà Camilla ad ucciderci!” mi dice.
“Lo so,amore. E se rivalutassimo la proposta di tua madre?” gli chiedo.
“COSA???? Amore ma parli sul serio? Camilla potrebbe sentirsi rifiutata e poi Santa Marta è lontana!” mi dice.
“ Anche a me fa paura staccarmi dalla nostra bambina,ma io credo che sia lei a dover scegliere della sua vita e credo dovremmo dirle della proposta di tua madre. Camilla è una bambina matura e sono sicura che farà la scelta più giusta per il suo futuro. Forse sceglierà di partire e ciò farà soffrire noi due,ma potrebbe anche scegliere di restare.” Gli dico.
“ E se sceglie di partire? Betty,Camilla ha solo 9 anni,è una bambina e Santa Marta è a più di 1000 km da Bogotà. Se dovesse sentire la nostra mancanza? Se dovessero trattarla male?” mi dice. Lo sapevo che veniva fuori l’Armando paranoico.
“ Ci penseremo quando sarà,ma io credo che Camilla debba essere libera di scegliere del suo futuro. Non possiamo comportarci come i miei genitori,che mi hanno tappato le ali per molti anni. Io non voglio questo per mia figlia. Te lo ricordi il secondo motivo per cui ci siamo sposati prestissimo?” gli chiedo.
“Si,il primo motivo era il nostro amore,ma ha contribuito anche il fatto che tuo padre ci cronometrava le uscite e ci piantonava a vista quando venivo a casa tua.” Mi dice.
“ Ecco io non voglio essere oppressiva con Camilla,come i miei genitori lo sono stati con me. Non li sto criticando o cose simili, a loro devo molto,ma ammetterai che il nostro fidanzamento è stato una tortura,un continuo susseguirsi di bugie verso i miei e pensa che è stato il periodo meno brutto della mia vita. La mia infanzia,la mia adolescenza e la mia vita fino a che non ci siamo sposati, sono state piene di divieti.” Gli dico.
“ E va bene! Diremo a Camilla dell’offerta di mia madre,ma vorrei che lo facessimo dopo esserci accertati di questa gravidanza perché adesso è questa la cosa principale!” mi dice.
“Avevo pensato anch’io la stessa cosa!” gli dico prendendogli la mano.
 
[Marcella]
Quel tipo è un imbecille,un idiota,un presuntuoso! Come si è permesso di baciarmi di nuovo? Ma la più pazza sono io che non mi sono sottratta! Non può piacermi quel tipo,né i suoi baci! No,io sono Marcella Valencia e non mi faccio trattare così da un tipo qualsiasi,amico di Betty per giunta! Squilla il mio cellulare.
“Marce,sono Patrizia!” sento dall’altro capo del telefono.
“Dimmi,Patrizia!” le dico. Ci mancava solo lei oggi!
“ Ieri sei andata via dalla sfilata senza dire una parola. Tutto bene?” mi chiede.
“Si. Perché?” le chiedo.
“Perché ti cercava quel bocconcino del tuo collega. L’hai davvero stregato per ridurlo così! Hai già pranzato?” mi chiede.
“No,perché devo finire di lavorare e non ho molta fame!” le dico.
“Volevo parlarti di ciò che ti ha detto ieri Daniele,volevo chiederti di non farne parola con nessuno perché sai bene e Armando cercherebbe di accattivarsi Ugo e sai anche che Ugo Lombardi nella nostra azienda ci farebbe stravincere sull’Ecomoda. Ora stacco perché ho un appuntamento al centro massaggi e dall’estetista! Comunque una sera di queste ti voglio a cena anche perché Giulietto e Susy vogliono conoscerti!” mi dice. Ci mancava Giulietto! Sembra quasi il gemello di Giulietta Capuleti!
“ Ok,te lo prometto,ma ora devo andare perché ho una montagna di lavoro da fare!” le dico.
“Va bene. Bacetto,Marce!” mi dice. Chiudo la chiamata.
Esco dal bagno e mi ritrovo davanti Freddy e Anna Maria.
“Davvero,amore mio. Betty ha detto che vuole farti diventare il segretario di Armando. Sarai il segretario alla vicepresidenza!” dice Anna Maria.
“Mia regina,le cose si stanno sistemando e poi il dottor Armando è il nostro padrino quindi sono felicissimo di lavorare per una persona tanto illustre!” dice Freddy.
“Cosa vuole fare Betty? Lei non ha le giuste capacità per fare da segretario ad Armando e poi Betty non può decidere da sola” dico.
“Ma lei ci ha solo anticipato una cosa che vuole proporre al consiglio di domani” ribatte Anna Maria.
“Betty non può prendere tali decisioni e soprattutto non può fare favoritismi solo perché siete amiche. Voglio che sappiate che io voterò contro domani,tanto so che lo direte anche a Betty” dico.
Non capisco perché fa e disfa senza chiedere le opinioni dei consiglio e domani mi opporrò alla sua decisione.
Squilla il mio cellulare.
“Pronto” dico,senza guardare neanche il display.
“Sono John!” dice la voce dall’altra parte del telefono.
“Mi sembrava di essere stata chiara! Hai liberato la mia casa di New York?” gli chiedo.
“Quando torni? Vorrei parlarti …” mi dice.
“Non so se e quando tornerò,quindi lascia casa mia perché voglio venderla e voglio vendere anche la mia auto.” Gli dico.
“Lo fai per il tuo ex? Ti sei rimessa con lui?” mi chiede.
“Ci mancherebbe solo questo! John è finita e non ti devo spiegazioni. Non chiamarmi più e non cercarmi più perché uccideresti solo i ricordi belli dei nostri 7 anni insieme. “ gli dico. Chiudo la chiamata.

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Capitolo 21
*** 21 ***


[Betty]
Esco dall’ascensore di ritorno da un pranzo rilassante. Armando ha parlato solo della mia gravidanza. Spero tanto che non si illuda per un falso allarme!
“Posso sapere perché prende sempre decisioni senza chiedere?” mi dice Marcella,che viene verso di me infuriata come non mai.
“Perché sono la presidente,anche se non capisco di cosa parla!” le dico.
“ Ah non capisce? Ho sentito Anna Maria e suo marito gioire perché lei vuole affidargli l’incarico di segretario della vicepresidenza e non mi pare di essere stata interpellata!” mi grida.
“Marcella,abbassa i toni!” le dice Armando.
“Ah scusami tanto se ho detto a tua moglie che deve chiedere al consiglio prima di prendere determinate iniziative!” dice Marcella.
“Io ho solo detto ad Anna Maria che avrei fatto il possibile per aiutarla.” Le dico.
“Non doveva impegnare la sua parola per una decisione che il consiglio non ha ancora preso e che forse non prenderà perché io voterò contro. Freddy non ha le capacità adatte a fare da segretario alla vicepresidenza!” mi grida.
“Ma dato che la vicepresidenza sono io,prendo io la decisione e Freddy va più che bene come segretario.” Le dice Armando.
“Vedremo cosa dirà il consiglio!” dice Marcella.
“Noi avevamo un accordo,ma lei peggiora di giorno in giorno e ora se la prende con il povero Freddy,che vuole solo un lavoro migliore per mantenere la sua famiglia! Non ha chiesto un prestito all’Ecomoda che non restituirà mai come una certa bionda finta amica sua! Freddy vuole solo tirare avanti e io voglio aiutarlo!” le dico. Io e Armando entriamo nel mio ufficio e lancio la borsa sul divano.
“Amore ti devi calmare per il bambino!” mi dice Armando.
“E io che avevo dei rimorsi per quello che abbiamo fatto 10 anni fa e per quello che abbiamo fatto ora! Marcella è una persona ignobile,ha scaricato la sua frustrazione su Freddy,come se ci guadagnasse qualcosa se resta fattorino!” grido.
“Andrà tutto bene,vedrai che si sistemerà tutto! Ora chiamo Nicola e terminiamo il bilancio per poi fare quella cosa!” mi dice.
“Si,dovrà essere tutto perfetto e inattaccabile!” gli dico.
 
[Nicola]
Asia è andata a prendermi un caffè anche se sono teso come una corda di violino e mi ci vorrebbe una valeriana! Squilla il telefono.
“Pronto” dico.
“Nicola Mora,non pensavo fossi messo così male da non avere neanche una segretaria,se vuoi puoi assumermi!” mi dice la voce di Patrizia Fernandez,dall’altro capo del telefono.
“È andata a prendermi un caffè,se ti interessa! Mi sembrava di essere stato chiaro ieri sera,anzi mi scuso per i modi,ma non per il concetto!” le dico.
“ Ho sbagliato a volerti solo per i soldi 10 anni fa,ma tutti possono sbagliare! Vorrei che tornassimo ad essere amici!” mi dice.
“Perché non ti bastano più i soldi del dottor Valencia?” le chiedo.
“Io voglio essere tua amica perché di persone come te ce ne sono poche!” mi dice.
“Forse prima di incontrarti ero una persona unica,ero un uomo intelligente e sensibile,ma dopo il dolore che mi hai dato sono diventato come il tuo Danielino o peggio!” le dico.
“Allora anche con quella ragazzina è un gioco come con le altre?” mi chiede.
“No,con lei è diverso,anche se non sono affari tuoi!” le dico. Entra Armando,che mi fa segno che devo seguirlo.
“Ora devo andare!” le dico. Chiudo la chiamata. Entra Asia.
“Dottore ti ho portato il caffè” mi dice.
“Senti io ora vado con il dottor Mendoza e credo resterò lì per tutto l’orario lavorativo. Per quanto mi riguarda sei libera,se vuoi tornare a casa puoi andare!” le dico.
“Allora aspetterò le ragazze e poi andrò via. A domani,dottori.” Dice. Usciamo dal mio ufficio ed entriamo in quello di Betty.
“Allora ci tocca metterci sotto perché altrimenti per domani non ci sarà nulla di pronto” dice Betty.
“Si Betty,ma non ti stressare. Lo sai che devi stare calma!” le dice Armando.
“Non mi dite che aspettate un altro bambino” dico loro. Si guardano complici.
“ Forse” dice Betty.
“Io al vostro posto pregherei che non pianga come il vostro Roberto” dico loro.
“Ti ricordo che l’hai battezzato tu ed è il tuo figlioccio!” dice Armando.
“Ora è il caso di mettersi al lavoro altrimenti passiamo la giornata qui.” Dice Betty.
 
[Berta]
Anna Maria ha convocato un 911 ed entro nella nostra sala riunioni per sapere il motivo della convocazione,anche se credo di saperlo visto che le urla di Betty e della signora Marcella si sono sentite per tutti i corridoi.
“ Anna Maria ma si può sapere che è successo?” chiede Sandra.
“ Io e Freddy abbiamo messo Betty nei guai.” Risponde Anna Maria.
“In che senso?” le chiedo.
“ Betty vuole che Freddy diventi il segretario di suo marito e io e Freddy stavamo gioendo per la notizia,ma lei ci ha sentito e se l’è presa con Betty perché non ha consultato il consiglio e perché secondo lei Freddy non è adatto!” risponde Anna Maria.
“ Non ci posso credere che quella donna sia così vipera da impedire a Betty di aiutarvi!” dice Sandra,prima di correre verso il bagno a vomitare.
“ Già “l’amica del water” ha ragione” dice Mariana,riferendosi a Sandra.
“Guarda che ti sento!” ribatte Sandra.
“ Si,ma non voglio che Betty si stressi a causa nostra!” dice Anna Maria.
“ La signora Marcella è uno stress!” dice Mariana.
“Ma Betty ha subito tutto?” le chiedo.
“Le ha risposto per le rime e anche suo marito l’ha difesa e credo che anche questo abbia indispettito la signora Marcella!” dice Anna Maria.
“La signora Marcella non sopporta che Betty e il dottore siano ancora così uniti dopo tanti anni!” dice Mariana.
“ Solo perché lei non ha saputo tenerselo!” dice Sofia.
“ Al povero dottor Armando,quando stava con quella,mancavano solo le catene e la palla al piede e poi era facilmente scambiabile con un prigioniero!” dice Sandra.
“ È vero però che anche lui l’ha riempita di corna! Ogni modella era buona per farsi un giro!” dico.
“ Si ma lei non lo lasciava respirare! Ogni giorno c’era una scenata e ancora ricordo la figuraccia che fecero davanti alla signora Cecilia Bolocco!” dice Mariana.
“Magari avessero fatto figuracce solo davanti a lei!” dico.
“ Pensi che Betty riuscirà a vincere su quella?” chiede Mariana.
“ Non saprei. Lei è la presidente” dice Anna Maria.
“Ma la signora Marcella ha i fratelli e il loro voto conta! Anche se a quella deficiente della signora Maria Beatrice dovrebbe essere tolto,visto che non capisce neanche cosa vota!” dico.
“In effetti! Ma Betty e il dottor Armando hanno la signora Camilla, il signor Roberto e la signora Margherita,il dottor Mora e Mario con loro!” dice Sandra.
 
[Marcella]
Concludo le ultime pratiche per avere tutto in regola per il consiglio di domani. Non mi va di litigare ancora con quella,anche perché ogni volta va sempre peggio! Possiamo cenare mesi o anni interi,ma l’unica spiegazione possibile per i nostri litigi è che siamo inconciliabili e ogni sforzo per andare d’accordo peggiora solo le cose. Entra Michel.
“ Stai preparando le cose per domani?” mi chiede.
“Si,altrimenti litigo di nuovo con la tua amica e rischiamo di arrivare alle mani!” gli dico.
“ E quale sarebbe il motivo di questa discussione?” mi chiede.
“La tua amica prende decisioni senza chiedere autorizzazioni a nessuno e vuole far diventare il fattorino il segretario di Armando” gli dico.
“ Pensavo avesse pensato di dipingere le pareti di giallo!” risponde sarcasticamente.
“ Io sono proprietaria del 15% dell’azienda e non c’è da ironizzare sul fatto che la tua amica non interpella nessuno per prendere decisioni. Forse tu non sei abituato ad essere considerato,ma io non sono una dirigente fantoccio e non mi faccio mettere da parte da lei!” gli dico.
“Marcella,tu odi Betty e anche se lei ti portasse in braccio per tutta l’Ecomoda osannando le tue doti,tu avresti da recriminare. Ti sei mai chiesta come si è sentita Betty quando tu la umiliavi,la insultavi,la deridevi e lei non poteva attaccarti come fai tu? Tu l’hai offesa per mesi e ora che lei prende decisioni,cosa che fa parte delle sue mansioni,tu ti offendi e l’attacchi ancora. Marcella tu non sei il centro del mondo e non ti rendi conto che Betty va rispettata non perché è il presidente di quest’azienda e un tuo diretto superiore,ma perché è una persona come lo era quando l’avete assunta come assistente di Armando e tu l’hai sempre trattata peggio di una bestia!” mi dice Michel.
“Tutti che difendete la vostra Betty:tu,Armando e persino Roberto e Margherita. Non sarà forse che la ami ancora?” gli chiedo.
“No,ma la stimo,le voglio bene,ne voglio ad Armando e ai loro bambini” mi dice.
“Si,certo … come no! La verità è che tu sei ancora pazzo di Betty come 10 anni fa e ti fai trattare da zerbino da lei per elemosinare un po’ di affetto. Ma che razza di uomo sei?” gli chiedo. Mi arriva uno schiaffo in piena faccia,che restituisco immediatamente. Michel mi guarda e senza pensarci un attimo,mi prende fra le braccia e mi bacia. Mi dimeno,ma non riesco a staccarmi da lui. Il suo bacio è quasi punitivo,un modo per non riempirmi di schiaffi e lo sento perché non è un bacio dolce come quelli di prima,ma è forte,è quasi dato con odio,per evitare che io dica altre cose che potrebbero infastidirlo. Si stacca da me e riprende fiato.
“Scusami per lo schiaffo di prima,sei la seconda donna a cui do uno schiaffo” mi dice.
“Hai dato uno schiaffo anche alla tua Betty?” gli chiedo.
“No,la prima donna che ho schiaffeggiato è stata mia moglie la sera prima che morisse.” Mi dice con aria triste.
“Posso chiederti il perché?” gli chiedo.
“Perché stava dando da bere del whisky a mia figlia,me ne sono accorto e l’ho rimproverata e lei mi ha detto che sposarmi era stato un errore e che avrebbe preferito abortire!” mi dice.
“Mi dispiace per averti fatto arrabbiare e per quanto hai sofferto.” Gli dico.
“Io dovrei essere risentito con il mondo più di te perché ho amato sempre e solo persone sbagliate e mi sono tuffato in una storia senza senso,ma non lo faccio. Tu non hai patito quello che ho passato io.” Mi dice.
 
[Asia]
Finisco di riunire i documenti per domani e prendo le mie cose per andare via. Sono da pochi giorni in quest’ufficio e già lo sento mio. È bellissimo veder lavorare Nicola e potergli stare accanto per tutto il giorno. Sento la porta aprirsi.
“Cos’hai dimenticato,Nicola?” chiedo,mentre sono di spalle alla porta.
“Gli dai già del tu!” dice una voce che mi ricorda un passato doloroso.
“Posso sapere che cosa ci fa qui,Dottor Bianchi? Lo sa che il dottor Mora non ha piacere che si entri nel suo ufficio quando lui non c’è?” dico.
“Non sono qui per lui,ma per te” mi dice.
“Non abbiamo niente da dirci e la prego di andarsene. Non voglio problemi con il dottor Mora!” gli dico.
“ Sbaglio o gli dai del tu al tuo caro dottorino?” mi chiede.
“Questi sono affari miei e di Nicola! Se non se ne va mi costringe a chiamare Betty e a farla cacciare.” Gli dico.
“Stai con quel tipo?” mi chiede.
“Ci stiamo frequentando.” Gli dico.
“ Perché non dai un’altra opportunità al nostro rapporto? Eravamo giovani e io non potevo avere quel bambino perché mi sarei giocato la carriera!” mi dice.
“Ed io? Io non ero giovane? Io avevo la sua stessa età e lei mi ha accusato di averla tradita,di aver cercato di intrappolarla! E adesso vorrebbe un’altra opportunità? Io ho perso un bambino che volevo con tutta me stessa e lei parla di carriera,di futuro senza pensare che MIO figlio non ha potuto vedere i fiori,la luce del sole,il mare e che non ho potuto guardarlo negli occhi e ascoltare la sua voce. Per lei è stata una liberazione il mio incidente e la perdita del mio bambino,ma io ancora piango di notte. Le chiedo solo una cosa se ha un po’ di rispetto per me e per il mio dolore e se rispetta ciò che abbiamo vissuto tanti anni fa: MI LASCI IN PACE.” Gli dico. Fuggo,tentando di asciugarmi le lacrime.
 
[Nicola]
“ Abbiamo finito il bilancio reale e ora ci tocca modificarlo! Dovrò chiamare mia madre!” dice Betty.
“Si,amore! Dovrai dire alla signora Giulia di guardare i bambini ancora per qualche oretta!” dice Armando.
“Ci conviene ordinare qualcosa da mangiare!” dico.
“Si,chiamiamo al “Le Noir” per farci portare qualcosa!” dice Armando.
“Amore non credo sia il caso. Nicola vai al bar all’angolo e compra dei panini.” Dice Betty.
“Ok. Noi intanto iniziamo a cercare di capire come modificare il bilancio!” dice Armando.
Esco dalla sala riunioni e incontro Asia in lacrime.
“Asia,ma che succede?” le chiedo,mentre l’abbraccio.
“Niente,niente. Devi restare ancora in ufficio?” mi chiede.
“Beh ho promesso a Betty e Armando di aiutarli a finire il bilancio. Stavo andando a comprare dei panini per tamponare la fame. Volevi che ti portassi da qualche parte?” le chiedo.
“Non importa. Prenderò un taxi.” Mi dice.
“Perché non aspetti che finiamo,così ti accompagno? Adesso andiamo a prendere i panini e poi torniamo su” le dico.
“Non voglio disturbarvi e poi vorrei tornare a casa. Nicola tu resta e io torno in taxi!” mi dice.
La porto con me in sala riunioni.
“Non mi dire che hai già preso i panini e li hai divorati tutti!” dice Armando.
“Veramente Asia vorrebbe che l’accompagnassi a casa perché non sta bene,vi dispiace continuare da soli?” chiedo.
“No,vai tranquillo. L’unica cosa se puoi procurarci qualcosa da mangiare,non tanto per me ma per Betty.” Mi dice Armando.
“ No,Nicola lascia stare. Adesso chiamiamo in caffetteria e ci facciamo portare dei panini. Ci vediamo domani.” Mi dice Betty.
Usciamo dalla sala riunioni ed entriamo in ascensore. Spero che Betty e Armando riescano a truccare quel bilancio anche senza di me,ma non potevo restare lì e lasciare Asia da sola.
“Grazie per essere venuto con me! Spero solo che Betty e il dottor Armando riescano a cavarsela da soli!” mi dice Asia,mentre metto in moto l’auto per riaccompagnarla a casa.
“Posso sapere cosa ti è successo? Non voglio forzarti a dirmelo,ma forse posso darti una mano!” le dico.
“Giovanni è venuto nel tuo ufficio per parlarmi e abbiamo discusso. Abbiamo parlato del bambino e mi è tornato alla mente tutto il dolore che ho provato e tutto l’odio che sento per lui.” Mi dice.
“Mi dispiace per il tuo passato doloroso e che quel tipo continui a molestarti.” Le dico.
“E a me dispiace rovesciarti addosso i miei problemi! Comunque ora va meglio,grazie a te!” mi dice.
“Sono contento. Vuoi che andiamo a cena fuori? Vorrei che ti distraessi,che ti divertissi,insomma che stessi bene.” Le dico.
“No,lascia stare. Sto bene.” Mi dice.
“E se cucinassi per te?” le chiedo.
“ E va bene,basta che non finiamo all’antiveleni!” mi dice.
“Donna di poca fede! Ti farò ricredere!” le dico.
 
[Betty]
“Amore abbiamo quasi finito!” mi dice Armando.
“Si,è impeccabile,anche se per come stanno le cose mi preoccupa più Marcella,che Daniele!” gli dico.
“Già. Nicola se l’è data a gambe,anche se credo passerà una notte più allegra della nostra” dice Armando.
“Perché dici questo?” gli chiedo.
“ Perché mi sa che il nostro caro Nicola non passerà la notte da solo!” mi dice Armando.
“A me basta che non faccia soffrire la povera Asia” gli dico.
“Nicola è cotto,è innamorato pazzo di Asia. L’hai più visto uscire con una modella?” mi chiede.
“No” gli rispondo.
“Eppure ne cambiava una a sera. Ora è un cagnolino di Asia,le fa anche le feste!” mi dice.
“Tu non sei molto diverso da lui. O forse sei stato con qualche altra donna in questi anni?” gli chiedo.
“Mai. Io non potrei mai stare con un'altra donna che non sia tu. Sei tu la donna della mia vita e mi dispiace di aver perso tutto quel tempo prima di accorgermi che eri tu la donna che cercavo. La prima volta che ti ho visto avrei dovuto chiederti in moglie!” mi dice. Ci baciamo appassionatamente.
“Io invece quando ti ho visto la prima volta ho capito che eri l’uomo della mia vita. Sentivo che eri l’unico con cui poter dividere la mia vita,l’unico da cui avere dei figli e l’unico con cui invecchiare!” gli dico. Mi ricopre di baci.
 
[Asia]
Devo ammettere che Nicola è un cuoco eccezionale ed è riuscito a farmi stare bene. Metto i piatti nella sua lavastoviglie e mi siedo sul suo divano. Nicola prende posto accanto a me.
“Allora? Stai un po’ meglio?” mi chiede.
“Molto meglio. Ti ringrazio.” Gli dico.
“E spero tu ti sia ricreduta sulla mia cucina!” mi dice.
“Si,te la cavi,ma non montarti la testa!” gli dico.
“Sono contento di averti aiutato a star meglio perché per me sei importante!” mi dice.
“Che cosa vuoi dire?” gli chiedo.
“Tu sai bene che non sono mai stato un santo,direi che è sempre stato il contrario,ma con te è diverso! Non mi stanco mai di te dopo e ogni volta che ci allontaniamo,non vedo l’ora di rivederti! Tu ti chiederai perché mi sono accorto di te solo adesso dopo 3 anni che lavoriamo nella stessa azienda e la verità è che:non lo so! I tuoi capelli,i tuoi occhi,il tuo viso mi hanno stregato e non riesco ad interessarmi ad altre donne perché ti penso in continuazione. Forse tu non mi crederai perché sono un playboy,ma vorrei che tu mi dessi un’opportunità per dimostrarti che sono serio.” Mi dice.
“Io non lo so,mi vengono in mente le parole di Betty,delle mie amiche e poi c’è il mio passato …” Gli dico,ma lui mi ferma.
“Senti io non posso assicurarti che invecchieremo insieme,che avremo tanti bambini che corrono per casa o che ci sposeremo fra un anno,ma voglio provare a stare con te perché quello che provo per te è diverso e voglio costruire qualcosa con te,ma se tu non te la senti non voglio forzarti perché posso aspettare per tutto il tempo che vuoi.” Mi dice.
Le sue parole mi hanno convinto a dargli un’opportunità perché forse sta cambiando e perché forse le carte di Mariana avevano ragione. Lo abbraccio forte e iniziamo a baciarci con passione.

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Capitolo 22
*** 22 ***


[Nicola]
Mi risveglio accanto a lei ed è così bello vederla dormire. Non mi era mai successo di fermarmi a guardare dormire la donna con cui sono stato la notte precedente. Guardo la sveglia e noto che è tardissimo:a quest’ora dovremmo già essere in ufficio.
“Asia,Asia,svegliati!” le dico. Apre gli occhi e si guarda attorno smarrita.
“Che ore sono?” mi chiede.
“Le 8 e trenta e tra un’ora ci sarà il consiglio. Io mi vado a vestire” le dico.
“ Dovrei già essere in ufficio,lo sai?” mi dice.
“Si ma siccome sono il tuo capo,facciamo un’eccezione!” le dico,baciandola.
“Nicola,se tu vuoi considerare questa notte come un episodio isolato,non voglio condizionarti ad avere una storia con me!” mi dice.
“Io ieri sera ero serio e non voglio che tu dica altre sciocchezze! Ci conviene vestirci e correre in ufficio altrimenti la signora Marcella ci ammazzerà e Betty le darà una mano.” Le dico.
 
[Marcella]
Arrivo in azienda e sono tutti in fibrillazione perché stanno per arrivare i miei fratelli e la famiglia di Armando. Entro in ufficio e vedo Michel riordinare delle cartelline.
“Scusa ma non riesco a trovare delle cose e sto cercando nelle cartelline” mi dice.
“Non è colpa di nessuno se tu e l’ordine non siete mai stati presentati. Se mi dici cosa cerchi ti posso aiutare!” gli dico.
“ Il documento riguardante i punti vendita che abbiamo stampato ieri.” Mi dice. Tiro fuori il documento dalla borsa e glielo sventolo sotto il naso.
“Ecco perché non lo trovavo!” mi dice.
“No. Non lo trovavi perché sei disordinato. Finché la presidente non mi darà un altro ufficio,ti prego di tenere in ordine questo!” gli dico.
“Scusami tanto.” Mi dice.
“ Forse è il caso che andiamo in sala riunioni “ gli dico.
 
[Sofia]
Oggi è il gran giorno e a quanto pare si farà tardi! Sono così felice che Betty voglia aiutare Alfred,anche perché mi ha reso felice in questi anni ed è stato un padre eccellente per i miei figli. Quando l’ho conosciuto ero così amareggiata e rassegnata all’infelicità,che ho creduto fosse come gli altri. Ricordo quanto ha dovuto lottare per farmi ricredere e quanto mi ha aiutato economicamente e moralmente e crescere i miei ragazzi in questi due anni. È stato strano il nostro primo incontro in quel supermercato,lo stesso dove avevo perso mio marito.
“ Sofia,hai visto Asia?” mi chiede Betty.
“No,manca anche il dottor Mora!” dico.
“Quei due hanno deciso di farmi litigare con la signora Marcella! A cosa pensavi?” mi chiede.
“Al mio incontro con Alfred e al fatto che è stato una benedizione per me ed i miei figli!” le dico.
“ Già,è riuscito ad alleviare le tue sofferenze,a colmare il vuoto lasciato da Mister Assegno nelle vite dei tuoi ragazzi e soprattutto ti ha dato una mano anche a pagar loro gli studi,nonostante non fossero i suoi figli!” mi dice.
“Fino a che non ho incontrato Alfred,credevo che l’amore della mia vita fosse Efraim e che l’amore non mi spettasse più. Da quando mi lasciò per Jenny,ho sempre creduto sarebbe tornato da me e che anche questo era amore,ma poi con Alfred ho capito che l’amore è la quotidianità.” Le dico.
“Sono felice della tua serenità ed è anche per questo che voglio aiutare il tuo compagno!” mi dice.
“Betty io non so come ringraziarti e spero tu non debba litigare con i Valencia a causa mia!” dico.
“Non importa,anche perché litigo con i Valencia praticamente ogni giorno” dice Betty. Betty va via e arrivano le ragazze della banda.
“ Che ha detto Betty?” mi chiede Anna Maria.
“Che ci aiuterà a dispetto di ogni parere contrario. “ dico.
“Dici sul serio?” chiede Sandra.
“Si. Io mi fido di Betty e sono sicura che ci darà una mano!” dico.
“Anche io. In fondo ci ha sempre aiutate e non vedo perché ora non debba farlo!” dice Anna Maria.
“Avete ragione e spero che il consiglio approvi le proposte di Betty” dice Mariana.
“ Io credo che l’unica restia sarà la signora Marcella,ma solo per contrastare Betty!” dice Berta.
“ Lo credo anch’io che sia solo per questo. Lei va contro di noi solo perché sa che così fa del male a Betty.” Dico.
“ In effetti è una strega e poi le porta ancora rancore per la storia del dottor Armando.” Dice Sandra.
“ Secondo me le porta rancore perché non si è sposata,mentre la nostra Betty è sposata da ben 10 anni con un uomo che l’adora,la ama e la rispetta. Poi Betty ha 4 splendidi bambini dall’uomo che ama,mentre lei è sola!” dice Berta.
 
[Betty]
Vorrei capire dove si è cacciato Nicola! Spero non mi faccia discutere di nuovo con la signora Marcella per difenderlo!
“Amore,Nicola è arrivato!” mi dice Armando.
“Bene allora che vengano in sala riunioni lui ed Asia.” Dico ad Armando,che va a comunicare a Nicola.
Mi dirigo in sala riunioni e mi accomodo al mio posto. Presto giungono Armando,che si siede di fronte a me, Nicola,che si siede accanto a me e Asia che si siede accanto a lui. Arrivano Camilla,che si siede accanto ad Armando,Roberto che si siede accanto a lei e Margherita,che prende posto accanto a Roberto. Arrivano Michel ,che si siede accanto a me e Marcella che si accomoda accanto a lui. Poi giungono Daniele e Maria Beatrice che si siedono rispettivamente accanto a Marcella e Asia. Poi arrivano Mario,che si accomoda accanto ad Armando,Gutierrez che prende posto accanto a lui e Ugo che si siede tra Gutierrez e Maria Beatrice.
“Mi chiedo perché a questa riunione prende parte anche una segretaria! Capisco che scaldi il letto del dottor Mora,ma ciò non l’autorizza a stare qui!” dice Daniele.
“L’ho convocata io e credo sia giusto resti qui,per quanto riguarda la sua vita privata non credo sia argomento di questa riunione né credo debba dare conto a lei.” Dico.
“ Certo per una che ha fatto carriera in questo modo,non deve essere niente di scandaloso!” ribatte Daniele.
“Porta rispetto a mia moglie,Daniele,visto che la tua di letti ne ha scaldati molti e spero per te che si sia fermata nel tuo senza andare oltre!” risponde Armando.
“ Per favore,non degenerate! E tu Daniele,modera le parole nei confronti di Betty!” dice Roberto.
“ Comunque Asia è qui perché ci saranno grandi novità che la riguarderanno,ma prima di parlarvi di queste novità vorrei riassumervi il bilancio,che purtroppo non è positivo!” dico.
“Cosa vuole dire?” chiede Marcella.
“Che risanare la situazione non sarà facile perché le perdite sono ingenti e questa collezione non riuscirà a riparare la situazione creata dalla crisi economica.” Dico.
“Senta,dottoressa, lei sa che io e mia sorella vogliamo vendere le nostre quote,ora io le faccio una sola domanda:quanto ci vorrà perché possiamo mettere in atto questa nostra scelta?” mi chiede Daniele.
“Potrebbe volerci un mese,un anno,sei mesi o due anni! Le assicuro che preme molto più a me che a lei risollevare l’Ecomoda dalla crisi e quando ciò accadrà sarà informato così potrà vendere e morire in pace. Perché è questo il suo fine ultimo,no? È da quando la conosco che ripete ininterrottamente le parole “liquidare,mio capitale”. ” dico. Affrontiamo ancora l'argomento con i miei suoceri contrari alla decisione di Daniele Valencia di vendere il capitale.
“E cosa sarebbe questa cifra così alta nelle uscite?” chiede Daniele per cambiare argomento.
“ Sono le spese per le stoffe e gli accessori scelti dal signor Ugo per la collezione!” rispondo.
“Ugo ma sei impazzito?” gli grida Daniele.
“ Caro ex zitellone,mi dispiace ma lavorare con me vuol dire spendere molto per i materiali perché i miei abiti sono esclusivi e le stoffe devono essere di prima qualità. Mai come questa volta la dottoressa Betty,mi ha accontentato e le stoffe erano divine!” dice Ugo.
“Lo sai che con i soldi spesi per le tue stoffe,potevamo sfamare  tutto il paese?” chiede Daniele.
“ Beh non è colpa mia se le stoffe che mi occorrono,costano molto! E poi Daniele,da quando ti occupi dei costi?” chiede Ugo.
“Senta dottor Valencia,sono 10 anni che faccio la presidente e non mi pare che l’azienda sia mai stata ipotecata o che le collezioni fossero un insuccesso,quindi se ha voglia di polemizzare lo faccia sulla fame nel mondo e lasci lavorare i membri del consiglio!” dico.
“Wonderful and so let’s go con le proposte!” dice Gutierrez.
“Già parliamo adesso delle sue proposte,perché alcune già mi sono note!” mi dice Marcella.
“Ok. Vorrei che Freddy diventasse il segretario di mio marito,ma visto che la signora Marcella non è d’accordo la metterei al voto. Devo però ricordarvi che Freddy ha 4 figli anzi 5,che lavora presso la nostra azienda da più di 10 anni e che nonostante il suo carattere pazzerello è efficiente e preciso nelle consegne quindi merita un riconoscimento. Lui effettuerà le consegne e poi si occuperà degli impegni del dottor Mendoza.” dico. Margherita,Roberto,Camilla, Nicola, Mario, Michel,Gutierrez,io e Armando votiamo a favore,mentre i restanti dirigenti e azionisti tranne il dottor Bianchi che si astiene,votano  contro.
“Bene allora la mia proposta è approvata . “ dico.
“Proposta approvata niente! Chi ci dice che Freddy abbia le giuste capacità per svolgere doppio impiego?” chiede Daniele.
“Lo dico io,sarà il mio segretario e spetta solo a me decidere!” dice Armando,zittendo Daniele.
“Un’altra proposta è quella di dare il posto di receptionist al compagno di Sofia,che ha perso il lavoro e che mantiene i figli di Sofia come fossero suoi. Forse a voi tutto ciò non interesserà ma il benessere di quei due ragazzi dipende da Alfred e condannando lui alla disoccupazione,condanniamo i figli di Sofia alla povertà!” dico. Anche per questa proposta i voti a favore e contro sono uguali alla precedente proposta.
“Approvata anche questa. Inoltre formalizziamo l’assunzione della dottoressa Valencia,del dottor Doinel e del dottor Bianchi. Inoltre il dottor Bianchi si occuperà della vendita online dei nostri capi d’abbigliamento!” dico.
“Ma questo è il mio settore!” ribatte Marcella.
“Se lei ha competenze nella vendita online,la mansione è sua” le dico.
“No,non ho competenze,ma posso imparare.” Mi risponde.
“ Questa non è una scuola,Marcella. Ci servono persone competenti e il dottor Bianchi ha già svolto questa mansione in altra aziende!” dice Armando.
“ Allora questa mansione sarà del dottor Bianchi. C’è un’ultima novità:la signorina Suarez diventerà la nostra stilista insieme al signor Lombardi!” dico.
“Allora io mi licenzio!” dice Ugo.
“Perché teme le sfide? Non ha abbastanza coraggio per affrontare la sfida con un’altra stilista? Sono in molti a temere il confronto con una donna e a tirarsi indietro!” dico.
“Io non temo proprio nessuno!” ribatte Ugo.
“E allora perché questa rinuncia? Crede che Asia possa rubarle il successo? Beh se intende licenziarsi,può farlo da adesso,anzi saremo noi a licenziarla e affiancheremo alla sua lettera di licenziamento,tutte le sue trovate di questi anni!” dico.
“ E di cosa si occuperebbe la sua amica?” mi chiede Ugo.
“Della linea di intimo e di quella per adolescenti,mentre a lei resteranno la linea elegante e quella per neonati! “ dico.
“E questo perché soddisfa sessualmente il suo amico?” chiede il dottor Valencia.
“Beh se fosse per questo dovremmo assumere anche sua moglie,ma Asia ha una laurea e non sei semestri di finanza alla San Marino!” dico suscitando le risate di quasi tutti i presenti. Votano tutti alla stessa maniera,tranne il dottor Bianchi che cambia il suo astenersi in un voto contro la mia proposta.
“Bene la maggioranza ha approvato le mie proposte. Il consiglio si riunirà dopo la prossima collezione per constatare i miglioramenti delle condizioni dell’Ecomoda!” dico.
“Ci sono delle domandine che non ho fatto: perché non assumete me come stilista? E poi: riceverò il mio assegno mensile?” chiede Maria Beatrice.
“Perché non ha le giuste competenze  e si,le arriverà il suo assegno mensile!” dico. La riunione si protrae ancora per un po' con toni più leggeri.
I componenti del consiglio vanno via e restano solo Marcella,Nicola,Armando, Mario e Michel oltre a Camilla e i miei suoceri.
“Può ritenersi soddisfatta visto che le sue proposte sono state approvate!” mi dice Marcella.
“Si,lo sono. Io penso che il lavoro vada gratificato e sto cercando di farlo!” le dico.
“Soprattutto con la nuova stilista! E scommetto che non c’entra nulla il fatto che si accompagni al suo amichetto e che oggi i promessi sposi sono arrivati insieme e in ritardo!” mi dice.
“Senta cosa faccio o non faccio nel mio privato non è un suo problema!” le risponde Nicola.
“Se implica il favorire la sua amica nella mia azienda,mi riguarda e come!” risponde Marcella.
“ Forse quella che ha bisogno di qualcuno che le scaldi il letto,è lei! Le consiglio di trovarsi un uomo che la soddisfi, almeno si toglierà quella faccia da zitellona inacidita!” le dice Nicola.
“Per favore,dottor Mora,non è il caso di portare la discussione su questi temi!” dice Roberto.
“ È la signora Valencia che affronta argomenti che non le competono!” ribatte Nicola.
“Marcella ti dovrei parlare,ma prima vorremmo comunicare una decisione alla famiglia Mendoza quindi vorrei che mi aspettassi fuori.” le dice Margherita. Iniziano ad uscire tutti e anche io faccio per andarmene.
“No,Betty tu sei una Mendoza e voglio che tu ascolti!” mi dice Margherita.
“ Io e Margherita vogliamo lasciare l’Ecomoda in maniera definitiva.” Dice Roberto.
“Papà,non capisco cosa intendi. L’Ecomoda è sempre stata la tua vita ed ora vuoi disinteressarti di lei!” dice Armando.
“Si,sono stanco dei contrasti che nascono ad ogni consiglio ed io e tua madre vogliamo venire a Bogotà solo per vedere i nostri nipotini.” Dice Roberto.
“ Sapete che a casa nostra siete i benvenuti” dico.
“Ed è per questo che il 22,5% di Roberto verrà diviso in parti uguali tra Armando e Camilla avendo entrambi l’11,25% delle azioni!” dice Margherita.
“ E le tue azioni,mamma?” chiede Armando.
“Il mio 22,5% verrà diviso con il 3,75% a Camilla e il restante a te figliolo.” Dice Margherita.
“Quindi io avrò il 30%  e Camilla l’15% delle azioni! Mamma non ti sembra ingiusto verso Camilla?” chiede Armando.
“No,è il mio patrimonio e non voglio finisca nelle mani di quell’inetto di Guido Lascano! Ora dovrei parlare con Marcella” dice Margherita.
“Ma io sono tua figlia come Armando ed ora lui ha il doppio delle mie azioni” ribatte Camilla.
“Ha anche il doppio dei figli rispetto a te ed ha sposato una donna che vale il doppio se non il decuplo rispetto a quell’inetto di tuo marito. Io ti avevo avvisato che non avrei mai lasciato che quell’idiota amministrasse le nostre ricchezze,ma tu te ne sei fregata ed oltre a sposarlo ci hai fatto anche un altro figlio! Complimenti!” le dice Margherita,che poi esce dalla sala riunione.
 
[Marcella]
Entro nel mio ufficio seguita da colei che una volta mi sosteneva nelle mie battaglie e che ora mi è contro.
“Marcella,vorrei sapere che cosa ti prende e perché sfrutti ogni occasione per aggredire la povera Betty” mi dice Margherita.
“Non mi piacciono le ingiustizie e quelle che ha fatto Betty lo sono. Non può assumere o promuovere le persone solo perché fanno parte delle sue amicizie o per scopi umanitari! Questa è un’azienda e ci vogliono delle competenze per essere assunti o almeno era così quando l’ha fondata mio padre e quando ci lavoravo io!” le dico.
“E chi ti dice che il compagno di Sofia o che Freddy o Asia non siano competenti nello loro nuove mansioni?” mi chiede.
“Lo spero per l’Ecomoda altrimenti finiremo tutti a chiedere la carità ai semafori.” Le dico.
“ Prova a fidarti un po’ più di Betty,ti assicuro che è un’ottima persona e soprattutto che sa quello che fa!” mi dice.
“Lo spero per voi” le dico.
“Beh quest’azienda è anche tua e dei tuoi fratelli” mi dice Margherita.
“Conto di vendere le mie azioni appena le cose si saranno sistemate e quindi il benessere di quest’azienda mi interesserà ancora per poco” le dico.
 
[Asia]
Non posso credere che da oggi sono anch’io una stilista dell’Ecomoda. Devo mettermi subito all’opera per non deludere Betty e Nicola.
“Hai realizzato il tuo sogno! Complimenti!” mi dice la voce di Giovanni alle mie spalle.
“Peccato che  lei volesse impedirmelo! “ gli dico.
“Senti perché non usciamo a cena per riconciliarci? Io voglio solo avere una seconda possibilità con te e voglio che valuti la possibilità di avere un futuro con me come stai pensando ad un futuro con quel cretino!” mi dice.
“ 1° Nicola non è un cretino,ma un uomo brillante,pieno di interessi e non sarebbe mai capace di farmi ciò che mi ha fatto lei; 2° lei non avrà nessun’altra possibilità con me perché io e Nicola stiamo insieme e perché lo amo” gli dico.
“E se provassimo ad essere amici?” mi chiede.
“Non lo so,ci devo pensare!” gli dico.
“Sappi solo che io vivrò sempre nella speranza che tu un giorno possa tornare con me!” mi dice.
 
[Betty]
Sono contenta che mia suocera si sia portata via quella guastafeste di Marcella perché non è mai contenta di niente. Io Armando e Nicola mettiamo a posto le cartelline e cerchiamo di rilassarci.
“ Mi dispiace per Camilla” dico.
“ Mia madre è testarda come un mulo e non credo cambierà idea. Spero solo vada tutto bene con l’impresa e che le cose migliorino sia per noi che per Camilla!” dice Armando.
“ Vedrete che le cose andranno bene!” dice Nicola.
“Allora andiamo a festeggiare stasera?” chiede Armando.
“Si,naturalmente puoi portare con te anche Asia,Nicola.” Dico a Nicola.
“Sempre che tu non voglia festeggiare da solo con lei” dice Armando.
“Beh si,possiamo andare tutti e quattro al “Le Noir” ” dico.
“Non lo so,è solo che vorrei parlare da solo con voi due” dice Nicola.
“Ma è successo qualcosa con Asia?” chiede Armando.
“No,ma devo parlarvi!” dice Nicola.
“ È successo qualcosa di grave?” chiedo.
“Si:mi sono innamorato di Asia e se lei resta,io rinuncio alla direzione di Milano” dice.
“Nicola io non avevo pensato a voi due quando ho pensato di dare una chance ad Asia come stilista e non credevo ti fossi innamorato di lei.” Gli dico.
“Beh invece avresti dovuto farlo perché io senza di lei non parto. Me ne infischio della carriera e cedo volentieri il mio posto a quel tipo imbalsamato se serve a farlo stare lontano da Asia!” mi dice.
“Beh se il posto dovesse essere tuo potresti partire con Asia!” dice Armando.
“No,amore! Asia non può partire se quella pazza di Lombardi si fa comprare dai Valencia! Rischiamo di restare senza stilista e sai bene che un’azienda di moda senza stilista non va avanti!” dico.
“L’unica cosa da fare è rinunciare al posto in Italia e restare qui!” dice Nicola.
“Altrimenti dovreste partire e tornare per ogni sfilata!” dice Armando.
“Vedremo il da farsi con il passare del tempo!” dico.
“Intanto andiamo a cena. Tu che fai,Nicola,vieni?” chiede Armando.
“No,vorrei stare con Asia! A tal proposito: Asia dovrà lavorare con l’sterica Lombardi o potrà restare nell’ufficio con me?” chiede Ugo.
“Beh con Lombardi c’è il rischio che le distrugga i modelli,se vuole restare con te per me non ci sono problemi!” dico.
 
[Marcella]
Raduno le mie cose in ufficio per ritornare a casa dopo il disastro di giornata lavorativa che si è appena concluso. Per fortuna Michel non c’è,non mi andrebbe di litigare anche con lui! Inizio a pensare ai nostri baci e mi perdo in quei pensieri tanto da non accorgermi del suo ingresso nel nostro ufficio.
“ Vai via?” mi chiede.
“Ehm … si,dopo una giornata del genere non voglio restare qui dentro un minuto di più!” dico.
“ Mi dispiace dirtelo,ma giornate così stressanti le vuoi tu!” mi dice.
“ E cosa dovrei fare? Piegare la testa senza ribellarmi alle imposizioni di Betty? Betty sta trasformando la mia azienda in una succursale di un’associazione di beneficenza. Ha preso a lavorare il compagno di Sofia senza referenze,né curriculum,ma solo perché sfama i figli di Sofia!” dico.
“ Devi rassegnarti al fatto che la maggioranza l’ha appoggiata e che è lei che comanda!” mi dice.
“E che in quella maggioranza ci sei anche tu,perché la ami ancora!” gli dico.
“Non è vero! Le sue proposte erano giuste!”  mi dice.
“E invece tu l’hai appoggiata perché ti piace ancora!” gli dico.
“NO PERCHÉ MI PIACE UN’ALTRA!” mi grida.
“Non ci credo!” gli dico.
“E invece è così” mi dice.
“Secondo me tu sei ancora pazzo di lei!” gli dico.
“ È COSÌ, MI PIACI TU!” mi grida. Resto sbalordita,mentre mi prende tra le braccia e mi bacia.  

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Capitolo 23
*** 23 ***


[Michel]
Non so cosa mi sia preso e so che mi prenderò un altro schiaffo,ma non potevo fare altro. Lei insisteva con la storia di Betty e le ho solo detto la verità. Poi la situazione è precipitata e ci siamo trovati sulla scrivania. Non abbiamo neanche chiuso a chiave la porta! Non so neanche cosa mi sia successo,ma i vestiti sono volati sul pavimento e quella scrivania mi è sembrata il posto più comodo del mondo. Non credevo fosse capace di una tale passione e soprattutto che lo volesse quanto me! Ho sentito che anche lei era coinvolta come e più di me. Per la prima volta l’ho sentita mia. È stato come se non aspettasse altro che essere amata,come se quello che stava accadendo tra noi fosse la cosa più naturale del mondo. Non mi è mai capitato di andare a letto con una donna che conosco da meno di una settimana. Mi stacco da lei,che mi guarda sconvolta come se non credesse a ciò che è successo. Si alza e si veste senza dirmi una parola,tornando ad essere la donna fredda che ho conosciuto qualche giorno fa e per la quale ho perso completamente la testa. Non ho il coraggio di parlarle perché temo la sua reazione,temo mi schiaffeggi e che denunci l’accaduto a Betty,anche se non mi sembrava tanto dispiaciuta di quello che è accaduto poco fa!
“S- senti Marcella,noi dobbiamo parlare!” le dico.
“No … non mi sembra il momento e poi voglio andare a casa!” mi dice.
“E se ti accompagnassi?” le chiedo.
“Ho la mia auto e poi non mi sembra il caso.” Mi dice.
“Senti Marcella non puoi liquidare la faccenda così:noi due abbiamo fatto l’amore e tu non puoi trattare tutto come una pratica che non ti interessa!” le dico.
“Tu non puoi capire!” mi dice.
Mi guarda,poi apre la porta e va via. Vorrei sapere cosa accadrà e cos’ha provato,ma so che fra di noi si è complicato tutto di nuovo e che questo colpo di testa mi costerà molto.
 
[Betty]
Usciamo in corridoio con Nicola e Asia,che si sono convinti a venire a cena con noi. Vedo Marcella camminare pensierosa verso l’ascensore e salirvi senza chiedere a noi se vogliamo un passaggio e senza salutarci.
“Sembrava Alice nel paese delle meraviglie” commenta Armando.
“Casomai la regina che tagliava tutte le teste!” ribatte Nicola.
Escono dall’ufficio di Mario,lui e Sandra.
“E dove si dirige questa bella comitiva?” chiede Mario.
“Calderon,andiamo a festeggiare il consiglio,volete unirvi a noi?” chiede Armando.
“Beh magari! C’è solo il consiglio da festeggiare?” chiede Mario.
“No! Forse sta per arrivare un nuovo Mendoza o una nuova Mendoza!” dico.
“E bravi! Naturalmente noi ci candidiamo come padrini” dice Sandra.
“Avevo pensato anche io a voi” dice Armando.
“E naturalmente voi battezzerete il piccolo Calderon” dice Mario.
“Ecco lo sapevo che c’era la fregatura!” ironizza Armando,suscitando le risate di tutti. Squilla il telefono della presidenza.
“Amore,dai chi ti vuole chiamerà domani!” mi dice Armando.
“L’ultima telefonata e poi usciamo!” dico.
Vengono con me in presidenza e prendo il telefono per vedere chi è lo scocciatore che chiama a quest’ora.
“Pronto” dico.
“ Investimenti B. A. N. , le dice niente?” dice una voce identificata come quella di Daniele Valencia.
“Se lei mi dice chi è sarei molto contenta!” dico.
“Daniele Valencia. Comunque l’azienda che ho citato è intestata niente poco di meno che al suo caro amico Nicola Mora e al suo adorato papà!” mi dice. Guardo i presenti sbalordita.
“E allora?  Nicola può avere una doppia attività,il contratto non prevede che i dirigenti siano legati a doppio filo qui! E mio padre non ha niente a che vedere con l’Ecomoda quindi non vedo perché lei debba interessarsi di ciò che fa. E poi posso sapere chi le ha detto di quest’azienda?” chiedo.
“Diciamo che da quando lei,suo marito e Mario faceste quello scherzetto 10 anni fa,sono molto interessato al bollettino della camera di commercio! Giusto per sapere in tempo della nascita di un’eventuale azienda che ipoteca la mia! Spero per voi che questa volta non c’entrate niente perché per il dottor Mendoza non è una novità usare dei prestanome e in questo caso si tratta del vostro amico e del suo paparino!” dice.
“Beh se Nicola ha fondato un’azienda ha fatto bene visto che lui qui non ha quote e deve assicurarsi qualcosa per il futuro! E neanche mio padre ha quote e deve pensare al suo futuro!” dico.
“Per il futuro con la nuova stilista scommetto! Comunque volevo solo avvisarvi di non fare scherzi come l’altra volta altrimenti vi denuncio!E suo padre passerà gli ultimi anni di vita che gli restano in un’umida cella!” dice Daniele. Chiudo la chiamata.
 
[Nicola]
Betty è svenuta e stiamo tutti cercando di rianimarla. Sta riaprendo gli occhi! Deve essere per la gravidanza,anche se la telefonata di prima deve averla turbata!
“Amore mio,come stai?” le chiede Armando.
“Bene,ma c’è un problema: Daniele Valencia ha saputo dell’azienda di Nicola e mio padre e minaccia di denunciarci se scopre che c’è del capitale anche nostro!” dice Betty.
“Non può farlo e poi né tu,né tuo padre né Nicola siete azionisti qui e potete investire il vostro capitale in un’altra azienda!” dice Armando.
“Scusate,ma vorrei capire anch’io. Voi avete fondato un’azienda come Terramoda?” chiede Mario.
“Si,Calderon,ma parla piano! È per comprare le azioni dei Valencia e non perdere il controllo dell’azienda.” Dice Armando.
“Quindi non è per coprire i debiti dell’azienda!” dice Mario.
“Abbiamo truccato il bilancio per aggravare la situazione e impedire ai Valencia di vendere!” dice Betty.
“Non ci posso credere! Comunque io non posso investire perché Valencia lo scoprirebbe e finirebbe tutto,ma vi appoggio e questa cosa resterà fra noi!” dice Mario.
“Ma noi non avevamo in mente una cena?” dico.
 
[Marcella]
Entro in casa e chiudo a chiave la porta. Lancio la borsa sul divano,poso le chiavi nel centrotavola sul tavolino e appendo il soprabito sull’attaccapanni. Guardo il display del mio telefonino e ci sono 50 chiamate di Michel. Spengo il cellulare e mi stendo sul divano. Oggi è stata una giornata terribile e ho fatto una cosa che non avevo mai fatto in vita mia:ho fatto l’amore in ufficio con un collega e non so come uscirne. Ho paura di quello che accadrà! Ho paura di ciò che ho provato quando abbiamo fatto l’amore. È stato tutto così intenso e così surreale che mi è sembrato solo il frutto della mia immaginazione. Ma cosa provo per Michel?Perché ho fatto l’amore con un uomo che conosco solo da qualche giorno? Sono queste le domande a cui non trovo risposta e che mi tormentando da quando ci siamo baciati per la prima volta. Vorrei dormire e svegliarmi quando sarà tutto risolto e potrò andare via per sempre senza affrontare Michel,Betty,Armando e tutto quello che succede ogni giorno. Perché Michel merita una spiegazione dopo quello che è successo oggi e anche io merito una spiegazione per quello che ho fatto. Non so cosa mi sia successo,ma ho sentito uno slancio verso di lui. Mi sono abbandonata alle sue mani calde,mi sono persa nei suoi occhi azzurri e ho fatto sì che lui mi possedesse su quella squallida scrivania,nell’ufficio che condividiamo ogni giorno e che è stata la prima cosa ad accomunarci. Voglio prendermi una settimana di ferie e forse è il caso che le mie ferie inizino da domani. Compongo il numero di cellulare di Betty. Uno squillo,due squilli …
“Pronto” mi dice la sua voce. È in un luogo affollato perché si sentono voci di sottofondo.
“Sono Marcella Valencia,mi dispiace per l’ora! L’ho disturbata?” chiedo.
“ No,se dopo la scenate fatte nella giornata di oggi, non ha potuto aspettare fino a domattina vuol dire che era qualcosa di urgente quindi mi dica!” mi risponde.
“Ho pensato che di mattina sarà impegnata con i suoi figli e ho preferito parlarle adesso.” Le dico.
“Ha dedotto bene,comunque mi dica!” risponde.
“Sono molto stressata e vorrei una settimana di ferie,anzi due! Forse non è il momento migliore,ma ne ho bisogno!” le dico.
“Ha chiesto a Michel se può occuparsi di tutto lui?” mi chiede. Penso a quello che è successo tra noi due e quasi mi manca il respiro.
“No,preferirei che gli parlasse lei!” le dico.
“Va bene,allora si prenda tutto il tempo che vuole,ma entro due mesi deve essere in azienda per la prossima collezione! Può anche assentarsi tutto e due i mesi se pensa che le potrà giovare!” mi dice.
“Allora tornerò fra due mesi e ne approfitterò per sistemare le cose a New York e a controllare il punto vendita di Miami!”  le dico.
“Bene,grazie e spero porterà notizie favorevoli.” Mi dice. Chiudo la chiamata. È la decisione giusta,anche se non riesco a smettere di pensare a Michel e a quello che ho vissuto.
 
[Betty]
“Amore chi era? È successo qualcosa ai bambini?” mi chiede Armando,quando chiudo la chiamata.
“No,era Marcella che mi ha chiesto due mesi di ferie e io gliel’ho concesso.” Gli dico.
“Saggia decisione,almeno Morticia Addams eviterà di avvelenarci le giornate” dice Nicola.
“Lei e il fratello dovrebbero lavorare in un’agenzia di onoranze funebri invece di voler fondare un’azienda di moda per farci concorrenza!” dice Armando.
“E per incrementare i clienti potrebbero usare Maria Beatrice! L’avete vista? Sembra un quadro di Picasso,fa spavento!” dice Mario.
“Ma poi l’azienda come va,Nicola?” chiede Armando.
“Beh diciamo che sto investendo il capitate in varie società. Forse in qualche mese ce la faremo a riavere i nostri soldi e la somma che ci serve per comprare le azioni” dice Nicola.
“Si ma noi non dovevamo festeggiare?” chiedo.
Si avvicina il cameriere e ordiniamo ostriche,champagne e caviale.
“Betty ti ricordi quando venimmo per la prima volta al “ Le Noir”?” mi chiede Sandra.
“Ahahhaha ad Armando stava per venire un infarto!” dice Mario.
“E perché a te no? Mai come quel giorno avrei strozzato Betty” dice Armando.
“ Beh grazie,amore! Comunque è stato l’episodio più divertente della mia vita!” dico.
“ Si,ma mi hai tolto tre anni di vita!” mi dice Armando.
“Buonasera” dice una voce alle mie spalle. Purtroppo quella voce può essere solo di Daniele Valencia.
“E dicci Danielino,perché sei qui? C’è un funerale,ti hanno assunto come porta- sfortuna oppure sei in missione? Perché da oggi abbiamo scoperto che sei anche un’agente segreto,ti hanno ingaggiato al posto di 007?” chiede Armando.
“No,ma ci tengo al mio capitale e nelle mani tue,di tua moglie e del tuo amico non è in buone mani! Come mai siete qui tutti insieme?” chiede Daniele.
“Siamo a cena fra amici e non ci crederai ma non stavamo malignando su te e la tua signora,anche se sembra strano” dice Mario.
“E come mai la dottoressa Pinzon si accompagna a Mario,visto che fino a qualche tempo fa neanche lo voleva sentir nominare! Io al tuo posto starei attento,Armando,non vorrei che Mario diventasse troppo simpatico a tua moglie!” dice Daniele.
“Mia moglie non è come la tua che ha molte simpatie maschili e poi ama solo me,tu puoi dire lo stesso della tua?” chiede Armando.
“Ha gusti discutibili,se si accontenta di te!” ribatte Daniele.
“No,perché Armando è un uomo,cosa di cui lei non potrà mai vantarsi ed è migliore di lei in tutto anche se per essere migliori di lei basta davvero poco. “ gli dico.
Squilla il cellulare di Armando che si allontana per rispondere e devo ammettere che un po’ mi scoccia.
“Beh se suo marito si è allontanato vuol dire che ha i suoi segretucci e non è perfetto come crede!” dice Daniele prima di andarsene.
“Betty sai bene che Armando non ha nessun segreto!” mi dice Nicola.
“Confermo,presidente!” dice Mario. Squilla il mio cellulare.
“Pronto” dico.
“Sono Michel. Hai sentito la dottoressa Valencia?” mi dice la voce dall’altra parte del telefono.
“ Si,mi ha chiesto un periodo di ferie e mi ha detto di dirti di occuparti di tutte le pratiche in questo periodo! Ma è successo qualcosa?” chiedo.
“ Abbiamo avuto delle discussioni e non vorrei che si fosse risentita. Non hai il suo numero?” mi chiede.
“Michel sai che non ho un buon rapporto con lei,ma il suo numero dovrebbe essere sulla guida. “ gli dico.
“Ok,grazie Betty. Buona serata” mi dice. Chiudo la chiamata e Armando torna da noi.
“Era Camilla” mi dice.
“ È successo qualcosa ai bambini?” gli chiedo.
“No,nostra figlia mi stava raccontando che mia sorella si sta esaurendo con Robertino e che i gemelli hanno rotto non so cosa” mi dice.
“ Andiamo bene. Se penso che forse ne aspettiamo un altro!” dico.
“Sempre che non sia un parto gemellare!” ironizza Mario. La faccia preoccupata di Armando la dice lunga sulla sua preoccupazione se fossero davvero due gemelli come ha detto Mario.
 
[Marcella]
Vado a prepararmi una tisana prima di andare a letto,altrimenti passerò un’altra notte in bianco e alla mia età non posso permettermelo perché non sono più giovanissima e poi perché sarebbe già la seconda e non è il caso. Non capisco cosa mi ha spinto ad andarci a letto,a concedermi a lui su quella scrivania,con il rischio di essere scoperti da Betty,che mi avrebbe fatto uno dei suoi sermoni come ho fatto io con il suo amico. Non deve più capitare! È stato solo un incidente e non può più ripetersi,anche se è stato bellissimo e passionale! Il suono della porta mi distrae dai miei pensieri. Guardo dallo spioncino e vedo la fonte dei miei turbamenti. Non apro perché so che potrebbe sedurmi di nuovo e non voglio complicare ulteriormente la situazione. Mi allontano dalla porta senza fare alcun rumore e mi siedo delicatamente sul divano. Suona di nuovo e anche se la tentazione di farlo entrare è forte,resisto. Domani partirò e questo incidente sarà come se non fosse mai avvenuto. Ma allora perché sento ancora le sue mani sulla mia pelle? Perché non riesco a liberarmi del suo odore? Quello che ormai è diventato anche il mio,nonostante il bagno schiuma e la doccia calda. Perché quell’odore me lo sento addosso,come se lui fosse ancora qui con me?
 
[Michel]
Esco dall’androne del suo palazzo. So che era in casa,ma non mi ha aperto. Non è accaduto come in quei film romantici in cui i protagonisti si riabbracciano e non si lasciano più. Ed ora lei andrà via per un po’ di tempo,fuggirà da me e da noi per non cadere di nuovo tra le mie braccia e per evitare i miei baci. Non posso costringerla ancora una volta a fuggire dal suo lavoro,dalla sua città,dalla sua vita a causa di un uomo. Non voglio metterla di nuovo davanti alla fuga per evitare la sofferenza come è già accaduto in passato. Per evitare la sua fuga c’è un solo modo:devo essere io ad andare via. Sembra strano amare così tanto una persona,da anteporre il suo bene al proprio,soprattutto se si conosce da poco questa persona,ma è proprio ciò che sento. Marcella ha sofferto troppo in passato e non posso pretendere che si abbandoni a me dopo quello che ha passato,né posso costringerla a fuggire. Squilla il mio cellulare.
“Pronto” dico.
“ Papà” sento dire.
“Tesoro mio. Che bello sentirti!” le dico.
“ Posso venire da te?” mi chiede.
“ Non ancora,amore mio,ma domani verrò io da te!” le dico.
“ E stai qui per sempre?” mi chiede.
“ No,ma quando tornerò a Bogotà,tu verrai con me! Abiteremo in una casa bellissima e poi ti farò conoscere due bambini della tua età!” le dico.
“ E chi sono?” mi chiede,curiosa.
“ Sono i figli di alcuni amici di papà. Si chiamano Hermes e Margherita e se vorrai andrai all’asilo con loro per giocare!” le dico.
“E quando torni?” mi chiede.
“ Domani il papà prenderà l’aereo solo per stare con te e poi staremo sempre insieme,ma tu fino a che non arrivo non dovrai far arrabbiare i nonni e neanche la tua baby-sitter. Come si chiama?” le chiedo.
“Gabriela.” Mi risponde.
“ E non far arrabbiare neanche Gabriela.” Le dico.
“Va bene papà. Ora vado a nanna.” Mi dice.
“ Buonanotte principessa” le dico. Chiudo la chiamata con le lacrime agli occhi,non solo perché domani rivedrò la mia bambina,ma anche perché da domani sarà tutto finito anche se non è mai cominciato nulla. Abbandonerò l’idea di costruire qualcosa con lei,smetterò di immaginarla come una madre per mia figlia,come una moglie perfetta,come la donna con cui condividere i miei sogni. Scoppio a piangere anche se ormai non posso più tornare indietro.
 
[Daniele]
Entro in casa e poso le chiavi sul mobile. Faccio piano perché i bambini staranno dormendo e anche Patrizia starà riposando. Mi verso un bicchiere di whisky e mi tolgo la cravatta. Sento dei passi e vedo mia moglie in babydoll. A quanto pare stasera non ha molto sonno,ma io ho troppi pensieri per rilassarmi!
“Posso sapere cos’hai?” mi chiede.
“Nicola Mora ha fondato un’azienda di investimenti e io temo che abbia lo stesso scopo di Terramoda!” le dico.
“Pensi che lo sgorbio voglia consegnare l’Ecomoda a Nicola?E credi che la bestia pelosa glielo permetterà?” mi dice.
“Armando è amico di quel tale,pensa che li ho visti al “Le Noir” insieme a Mario,la sua fidanzata,la nuova stilista e Betty” dico.
“Hanno licenziato Ugo?” mi chiede.
“No,ma gli hanno affiancato quella tipa che va a letto con Nicola Mora!” le dico.
“Non ci posso credere! Ti rendi conto che quando lavoravo da loro non ho mai avuto una promozione e quella lì ora è stilista?” mi dice.
“Patrizia noi dobbiamo salvaguardare il nostro capitale perché non voglio che finisca nelle mani di Nicola Mora! Io non mi fido dei Mendoza né di quel cretino di Mario!” dico.
“E che possiamo fare?” mi chiede.
“Devi stringere amicizia con Nicola Mora e scucirgli delle informazioni sulla B.A.N.” le dico.
 “Vuoi farmi andare a letto con Nicola Mora?” mi chiede arrabbiata.
“Non ho detto questo. Tu ci tieni all’auto di lusso,all’appartamento in centro?” le chiedo.
“Si,ma cosa vuol dire?” mi dice.
“In questi 4 anni non ti ho mai fatto mancare niente e ti chiedo solo di sedurlo e di farti dire tutto!” le dico.
“E va bene,accetto!” mi dice.
“Ma c’è un’unica condizione:non dovrai andarci a letto né superare i limiti con lui perché altrimenti chiederò il divorzio.” le dico.
“Ok” mi dice. Ora posso davvero rilassarmi e godermi il babydoll che indossa mia moglie!

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Capitolo 24
*** 24 ***


[Asia]
Mi sveglio accanto a lui e mi sembra un miracolo vederlo dormire accanto a me. Non posso credere che tra tante donne abbia scelto me e che abbia messo da parte tutte le modelle che frequentava prima,solo per me. Forse è solo un sogno che finirà presto e non voglio illudermi su un futuro con lui perché l’amore mi ha già deluso tanto tempo fa e non voglio provare lo stesso dolore.
“Ehi a che pensi?” mi chiede.
“A niente.” Gli dico. Mi prende fra le braccia e mi bacia,ma guardando l’orologio si accorge che anche oggi stiamo facendo tardi.
“Asia io voglio parlarti di una cosa!!” mi dice. Iniziano a sudarmi le mani e il cuore inizia a battermi forte.
“D- dimmi” gli dico.
“Non è niente di grave,non spaventarti!” mi dice.
“ Se mi dici di cosa si tratta forse smetto di agitarmi.” Gli dico.
“ Lo so che stiamo insieme da poco e forse ti sembrerà una pazzia ciò che voglio proporti,ma se non te la senti io non ti metterò fretta” mi dice.
“Nicola,non capisco cosa intendi!” gli dico.
“ Non mi piace il fatto che dobbiamo rifugiarci a casa di uno di noi per stare insieme. Forse sono poco romantico e penserai che questa è la proposta peggiore che hai ricevuto,ma io vorrei che cercassimo una casa per noi. “ mi dice. La sua proposta mi lascia sbalordita,ma temo di offenderlo se gli dico che non me la sento.
“Nicola,forse è troppo presto! In fondo stiamo insieme da due giorni e vorrei conoscerti meglio prima di vivere con te. Spero tu non prenda male il mio rifiuto,ma preferisco procedere con calma!” gli dico.
“No,voglio che tu sia sicura come me prima di fare un passo così importante” mi dice. Ci baciamo e mi abbraccia forte.
 
[Marcella]
È così strano prendere di nuovo un taxi per l’aeroporto quando solo pochi giorni fa ne ho preso uno per tornare nella mia città! Mi chiedo perché scappo via da questa città ancora una volta,perché un uomo condiziona la mia vita e perché glielo lascio fare. Perché purtroppo il motivo per cui lascio Bogotà è un uomo biondo con gli occhi chiari,per il quale provo una forte attrazione e forse non solo questo. Chiunque al mio posto vivrebbe questa storia senza chiedersi come finirà,ma io non voglio spezzare un altro cuore né far spezzare il mio perché sono sicura che non riuscirei a rimettere insieme i pezzi ancora una volta. Ora sono una donna stabile e in fondo sono felice della mia vita.
Squilla il mio cellulare e rispondo perché può essere importante.
“Pronto” dico.
“Marce,sono tua cognata. Ti devo parlare” mi dice la voce dall’altra parte del telefono.
“Patrizia io sono in taxi per andare all’aeroporto e tornerò fra un paio di mesi,non puoi dirmi tutto per telefono?” le chiedo.
“ No,Marce perché riguarda anche te e quindi se puoi torna indietro!” mi dice.
“Patrizia io devo allontanarmi da qui e non posso tornare indietro!” le dico.
“Marce se non torni indietro giuro che vengo all’aeroporto e ti trascino via con la forza! Ho bisogno di te e ti prego di rimandare il tuo viaggio di qualche giorno!” mi dice.
“Va bene! Ci vediamo nel mio ufficio fra un’ora!” le dico.
Chiedo al tassista di tornare indietro e di portarmi a casa mia,almeno poi prenderò la mia auto e andrò all’Ecomoda.
 
[Betty]
Prendo la borsa,attraverso il corridoio ed entro in sala da pranzo dove ci sono Armando,sua sorella Camilla, nostra figlia e i gemelli. Prendo posto accanto a loro.
“ Zia partirai oggi?” chiede Margherita.
“Si,tesoro,ma ti prometto che presto tornerò con zio Guido e con i tuoi cuginetti” le dice Camilla.
“A tal proposito,a che ora hai l’aereo? Vuoi che ti accompagniamo?” le chiedo.
“No Betty,prenderò un taxi perché ho l’aereo alle 10 e non voglio che fate tardi all’Ecomoda. Aspetto tua madre così bado a Robertino e poi vado via.” Mi dice.
“Bene allora noi andiamo. Mi raccomando non far passare mezzo secolo prima di tornare e salutaci Guido e i ragazzi” le dico,abbracciandola.
“Ciao sorellina. Camilla,Hermes,Margherita,forza che è ora di andare a scuola e non fate chiasso perché altrimenti si sveglia Robertino!” dice Armando
“Uffa papà!” dice Hermes.
“ Questo bambino è a tua immagine e somiglianza!” commenta Camilla ad Armando.
“Veramente è tutto suo nonno Hermes!” dice Armando.
Entriamo in ascensore per arrivare al garage. Sono molto preoccupata perché oggi scoprirò se aspetto un altro bambino e devo ammettere che non so se essere contenta o meno.
“Mamma perché non parli?” mi chiede Margherita.
“Tesoro,la mamma è preoccupata per il lavoro e poi forse ci sarà una novità!” le dice Armando. Guardo male Armando perché non voglio ancora coinvolgere i bambini.
“Non aspettate un altro bambino,vero?” chiede Camilla. Non riesco a dire nulla,ma a quanto pare Camilla ha capito tutto.
“Mamma ti prego stiamo diventando una squadra di calcio e poi si raddoppierebbero i pianti,i pannolini!” dice la mia Camilla.
“ E io non voglio dargli i miei giocattoli” dice Hermes
“ Neanche io” dice Margherita.
“Bambini,non è ancora sicuro e poi sarà bello avere un altro fratellino che gioca con voi e al quale insegnare tante cose!” dico loro.
“A me basta che non siano altri due gemelli perché altrimenti non avrò più una stanzetta,visto che lo spazio per me diminuisce sempre di più ogni volta che arriva un nuovo fratellino!” dice Camilla.
“Tesoro,sai bene che la nostra casa è quella e che non puoi avere tutto lo spazio per te,anche io e la mamma abbiamo rinunciato allo studio per la cameretta dei gemelli e voler bene agli altri vuol dire anche sacrificare un po’ di ciò che abbiamo per loro.” Dice Armando.
 
[Nicola]
Parcheggio l’auto ed entriamo in Ecomoda. Ci sono rimasto male per il rifiuto di Asia,ma in fondo ha fatto bene a rifiutare se non si sente pronta. Alla reception c’è una donna spazientita,una donna che purtroppo riconosco dai suoi spacchi vertiginosi. Non lontano dalla reception ci sono Freddy ed Anna Maria,che come al solito stanno discutendo.
“Buongiorno” diciamo all’unisono io e Asia.
“Buongiorno” rispondono Freddy e Anna Maria.
“Ciao Nicola. Posso sapere perché la reception è scoperta? Non avevate assunto il nuovo marito della pulce?” chiede Patrizia.
“ Alfred sta aspettando Betty perché deve firmare il contratto,bionda finta!” risponde Anna Maria.
“ Ti ricordo che sono la moglie di un’azionista e quindi porta rispetto,pezzente!” le risponde Patrizia.
“ Perdono,signora Patrizia,ma a mia moglie deve portare rispetto! Lei è la moglie di un’azionista,ma mia moglie è la mia regina e le si deve rispetto!” interviene Freddy.
“ Anna Maria,noi saliamo in ufficio,anche perché devo parlare anch’io con Betty riguardo la mia sistemazione!” dice Asia,cercando di allontanarci da quelle grida da gallina che si leveranno di lì a breve.
“ Sapete se c’è Marce?” chiede Patrizia.
“La dottoressa non è ancora arrivata” dice Freddy.
“Allora l’aspetterò nel suo ufficio” dice Patrizia,entrando con me ed Asia in ascensore.
“Ho saputo che sei stata nominata stilista. Complimenti!” dice ad Asia.
“ Grazie.” Risponde Asia. Arriviamo al nostro piano e vedo Asia andare dalla parte opposta al nostro ufficio.
“Amore ma dove vai?” le chiedo.
“Vado a parlare con Betty perché se devo restare nel tuo ufficio ho bisogno di alcuni materiali per lavorare e siccome non voglio contrattare con il signor Ugo,preferisco mi procuri lei quello che mi occorre! Se non c’è,l’aspetterò nel suo ufficio,almeno le parlerò appena arriva!” mi dice. Le do un bacio e mi dirigo verso il mio ufficio.
“Ti dispiace se intanto vengo nel tuo ufficio?” mi chiede Patrizia.
“ C’è una sala d’attesa,ci sono riviste e potrai distrarti come credi,il mio ufficio non è una sala d’intrattenimento e io devo lavorare!” le dico.
“ Ti chiedo solo 5 minuti!” mi dice.
“E va bene,ma solo 5 minuti perché devo lavorare!” le dico.
 Entriamo nel mio ufficio e si accomoda accavallando le gambe.
“Ti sei sistemato bene in quest’ufficio!” mi dice.
“ Non sapevo ti intendessi si arredamento! Ora ti faccio una sola domanda e spero risponderai sinceramente: cosa vuoi da me?” le chiedo.
“ Perché mi chiedi questo?” mi chiede.
“ Perché non fai altro che girarmi intorno anche se sei sposata e se io ho iniziato una relazione!” le dico.
“Non è la prima relazione che hai in 10 anni” mi dice.
“Si,ma con lei è diverso e poi non hai risposto. Voglio sapere cosa vuoi e voglio che tu te ne vada dal mio ufficio!” le dico.
“ Mi sono accorta che mi attrai e che anche io ti attraggo” inizia a dire,ma la fermo subito.
“Non so dove vuoi arrivare e neanche mi interessa. Io sono fidanzato e tu sposata e non c’è nient’altro da dire!” le dico.
“Beh non ti ho mai chiesto di lasciare la sciacquetta con cui stai!” mi dice.
“Io non voglio né lasciarla,né tradirla,né che mi lasci. Voglio solo continuare la mia storia con lei senza te intorno!” le dico.
“Se fossi sicuro della tua storia con lei,non ti darebbe fastidio la mia presenza! La verità è che io ti piaccio e che temi solo la tua coscienza,ma quando stavi con Betty non eri così fifone,o sbaglio?” mi dice. Qualcuno bussa alla porta prima che io possa ribattere. È Sandra.
“La reception mi ha avvisato che la dottoressa Valencia sta salendo e che se vuole la signora bionda finta può andare nel suo ufficio” dice Sandra.
“Giraffa zitellona,devo terminare una discussione con il dottore e poi vado.” Risponde Patrizia. Sandra esce e anche Patrizia si alza.
“Sappi che non mi arrendo e sono sicura che presto sarai tu a cercarmi” mi dice,prima di andare via.
 
[Marcella]
Entro nel mio ufficio,ma a quanto pare Patrizia non è ancora arrivata. In compenso c’è lui e anche se vorrei correre via,so che devo affrontarlo. Sta mettendo in una scatola delle cose.
“Ciao” mi limito a dirgli.
“Ciao.” Mi dice.
“ Hai visto mia cognata Patrizia?” gli chiedo.
“No,non ha bussato qui! Ma tu non dovevi essere in vacanza?” mi chiede.
“Patrizia ha bisogno di me e sono rimasta!” gli dico.
“Stai tranquilla tanto vado via io!” mi dice.
“Che vuoi dire?” gli chiedo.
“Che non mi va di importi la mia presenza perché so che volevi fuggire a causa mia! Stai tranquilla sarò io ad andarmene e poi chiederò a Betty di mandarmi in Svizzera,in Italia,il Uganda o dove voglia lei basta che sia lontano da te!” mi grida.
“ Io non voglio che tu vada via per me!” gli dico.
“Io vado via perché tu non sai amare né essere amata e io non voglio costringerti a lasciare l’Ecomoda di nuovo e a farla naufragare!” mi dice.
“Senti mi dispiace,ma non voglio che tu vada via e poi mi serve il tuo aiuto” gli dico.
“Non mi farò trasferire,ma ho bisogno di un periodo per me e quindi partirò per due mesi!” mi dice. Non riesco a trattenermi e lo bacio. Non si tira indietro,ma ci stacchiamo quasi subito.
“ E questo cosa vuol dire?” mi chiede.
“Che non voglio che tu vada via! Ho bisogno di tempo,ma non voglio che tu lasci il tuo lavoro. So cosa vuol dire dover abbandonare tutto per qualcuno e non voglio che sia proprio tu a sacrificarti.” Gli dico.
“ Ti rendi conto che in ogni conversazione c’è un riferimento alla tua sfortunata storia con Armando? Io non sopporto più che fai cenno sempre a quella storia! Perché non ci scrivi un bel libro? Potresti intitolarlo “I promessi sposi” … ops ci ha già pensato Manzoni qualche secolo fa! Marcella io sono stufo e se dovessimo iniziare una relazione,io non ce la farei a sopportare paragoni con la tua idilliaca storia con Armando. Armando è lì,vattelo a riprendere se proprio vuoi ripetere l’idillio,ma io non sono Armando e quindi rifletti bene su quello che vuoi perché fra due mesi dovrai prendere una decisione e vorrei fosse definitiva!” mi dice. Esce e sento un gran vuoto dentro. Entra Patrizia e si accomoda.
“Ho visto il bocconcino francese con un’aria da funerale,ma è successo qualcosa?” mi chiede.
“Niente,non è successo niente. Piuttosto posso sapere perché mi hai impedito di partire?” le chiedo.
“Mmmm … non me la dai a bere,Marce! Comunque conosci la B. A. N. Investimenti?” mi chiede.
“No,cos’è? Vuole fare affari con l’Ecomoda?” chiedo.
“No,è una società di investimenti che Daniele ha visto sul bollettino della camera di commercio. E sai chi sono i proprietari?” mi chiede.
“Patrizia se non la pianti con queste domande da telequiz giuro che non rispondo più di me,dimmi che c’entra con la mia partenza e facciamola finita!” le dico.
“ I proprietari sono Nicola Mora ed Hermes Pinzon e tuo fratello sospetta che l’ideatore di questa nuova azienda sia lo stesso che creò Terramoda! Non so se ti ricordi di cosa parlo!” mi dice.
“Se ci penso mi vengono ancora i brividi,ma io continuo a non capire!” le dico.
“Daniele vuole che io mi avvicini a Nicola per capire le intenzioni sue e dei Mendoza! Gli ho detto che volevi partire e mi ha detto che ho fatto bene a trattenerti perché vuole che almeno voi due siate compatti in questo periodo!” mi dice.
“Patrizia,ma tu sei sposata e lui sta con quella ragazza! Come ha potuto chiederti questo?” le chiedo.
“ Ha posto come condizione che io non ci vada a letto,altrimenti chiederà il divorzio.” Mi dice.
“Patrizia tu non puoi provarci con Nicola perché siete impegnati e perché è mostruoso” le dico.
“Ma se è diventato così sexy!” mi dice.
“Non parlavo di Nicola! È mostruoso quello che ha progettato Daniele e poi appunto perché è sexy non vorrei che tu non ti controllassi e finisse tutto con un divorzio!” le dico.
“Ma che dici,Marcella Valencia? E poi se anche fosse non è detto che tuo fratello lo saprà!” mi dice.
“ Che vuoi dire?” le chiedo,preoccupata.
“ Giurami che qualsiasi cosa ti confiderò da ora in avanti resterà tra me e te e Daniele non la saprà!” mi dice.
“Tu devi giurarmi che non farai idiozie!” le dico.
“E va bene!” mi dice.
 
[Michel]
Busso alla porta dell’ufficio di Armando.
“Avanti” mi dice.
“ Scusa,ma volevo parlare con te!” gli dico.
“Accomodati e dimmi!” mi dice.
“ Vorrei assentarmi per due mesi per stare con Charlotte. Ha bisogno di me e non voglio cresca senza di me.” Gli dico.
“ Non so come la prenderà Betty perché c’è molto lavoro qui e poi anche Marcella è andata via!” mi dice.
“No, Marcella resta. Vado via io perché mia figlia ha bisogno di me. A Charlotte già manca la madre e non mi va che cresca solo con i miei genitori senza di me.” Gli dico.
“ Beh passa più tardi da Betty e ne parliamo tutti e tre!” mi dice. Squilla il suo telefono.
“ Pronto … si amore,arrivo!” dice.
 
[Betty]
Adesso avrò modo di parlare da sola con mio marito. Non mi piace che abbia parlato ai nostri figli della gravidanza senza consultarmi. Squilla il telefono e comunico di portare il materiale ad Asia nell’ufficio di Nicola. Vorrei sapere come gli è passato per la testa di fare in questo modo!
“Amore,mi volevi?” mi chiede,facendo capolino dalla porta.
“ Si,hai già messo il bando?” gli chiedo.
“Non capisco!” mi dice.
“Mi ha infastidito che tu abbia parlato ai nostri figli della possibilità di avere un fratello! Non sappiamo neanche se aspetto un bambino e tu li hai già fatti affezionare all’idea e anche se hanno reagito negativamente,ora pensano che arriverà un nuovo bambino e non è detto che sia così!” gli dico.
“Amore,io credevo che fosse giusto farlo,anche perché avranno bisogno di tempo per metabolizzare la notizia!” mi dice.
“Lo so che avevi buone intenzioni e capisco il tuo ragionamento,ma sono anche i miei figli e quando dobbiamo dirgli qualcosa vorrei che prima ne parlassimo noi due! Già c’è tua madre che decide,fa e disfa e che con la trovata del collegio a Santa Marta ci ha quasi scavalcato,non voglio che anche tu ti comporti allo stesso modo!” gli dico.
“Sono stato impulsivo,ma credevo che avendone parlato ai nostri amici era giusto parlarne anche con i nostri bambini!” mi dice.
“Ho capito,ma loro sono adulti e non hanno aspettative alte quanto quelle dei bambini e non vorrei deludere le loro aspettative. Magari loro si stanno affezionando all’idea di avere un fratello che neanche esiste!” gli dico.
“ E va bene,scusami! Vuoi che mi metta in ginocchio? Forse la stai facendo un po’ lunga!” mi grida.
“Armando sai bene che non mi piace quando gridi! Io non sono più la tua assistente,sono tua moglie e sono anch’io genitore come te e voglio decidere anch’io se dire o meno qualcosa ai miei figli!” gli dico.
 “Vuoi sminuirmi anche in famiglia come fai in azienda?” mi dice.
“Ma io non ti ho mai sminuito né in azienda né in famiglia!” gli dico.
“ Le prime a ridermi dietro sono le tue amiche della banda. Ti sei presa il mio posto e tutti ti rispettano. Vuoi essere tu il capofamiglia? Magari i bambini potrebbero chiamarsi Pinzon Mendoza invece che Mendoza Pinzon!” mi dice.
“Ti rendi conto di cosa stai dicendo?” gli dico.
“ Tu non sei la presidente anche in famiglia,sei mia moglie e non il mio capo!” mi dice.
“ Ma qui lo sono e ti voglio fuori dal mio ufficio! SPARISCI!” gli dico.
“Come vuole,dottoressa!” mi dice,sbattendo la porta.
È la prima volta che litighiamo in questo modo in 10 anni e temo di aver esagerato. Inizio a piangere come non facevo da tempo.
 
[Armando]
Entro nel mio ufficio e sbatto la porta. Sono un idiota e ho litigato con lei per un’idiozia. Ho detto cose che non pensavo   e so che le ho fatto del male. Mi vengono in mente le lacrime che ha versato per me ed ora l’ho trattata così male. Le lacrime scendono da sole e devo dire che era da tanto che non piangevo.
“Mendoza …” Mario si interrompe appena mi vede piangere.
“Armando posso sapere che è successo? Sta male Betty? Stanno male i bambini?” mi chiede.
“No,ho litigato con Betty. Le ho detto delle cose orribili e che lei non mi rispetta come marito e che si è presa il mio posto in azienda!” gli dico.
“Armando,io non capisco perché non conti fino a 10 prima di parlare. Betty ti ama da morire e se fosse per lei ti cederebbe la carica domani o meglio te l’avrebbe ceduta ieri.” Mi dice.
“Lo so e anch’io la amo da morire,lo sai. Credi che mi perdonerà?” gli chiedo.
“Si,vi amate da morire e figurati se non ti perdona,ma la prossima volta pensaci prima di trattarla male!” mi dice.
“Dovrei farle una sorpresa!” gli dico.
“No,dovresti farle una statua perché ti sopporta!” mi dice.

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Capitolo 25
*** 25 ***


[ Nicola]
Vedo Asia lavorare e mi viene voglia di abbracciarla. Sta già lavorando alla collezione e devo ammettere che è brava.
“Carino questo completo intimo” le dico,abbracciandola.
“ Spero che piaccia anche a coloro che vedranno la sfilata” mi dice.
“ Secondo me sarà un successo. Scommettiamo?” le dico.
“ E cosa?” mi chiede,abbracciandomi.
“Allora se sarà un successo come ho predetto io tu mi farai una sfilata in privato con questo completino che hai disegnato” le dico.
“Se  non sarà così tu mi porterai la colazione a letto per 3 mesi” mi dice.
“E va bene!” le dico. Iniziamo a baciarci e la stringo forte a me. Mi sento in paradiso e credo di essermi innamorato davvero.
“Ehm ehm” dice Armando,che è entrato senza che ce ne accorgessimo.
“ Ci siamo lasciati trascinare,Armando” dico.
“ Menomale che sono entrato io e non Marcella! Volevo parlarti di Betty” mi dice. Asia esce e ci lascia da soli.
“Dimmi,è successo qualcosa?” gli chiedo.
“Abbiamo litigato di brutto e le ho detto delle cose orribili. Spero possa perdonarmi!” mi dice.
“Armando,Betty ti adora,ma tu devi ponderare le parole con lei.” Le dico.
“Lo so,ma sono tanto nervoso e le ho detto cose che non pensavo e che non penso! Tu sai che adoro Betty e che l’ultima cosa che voglio al mondo è farla soffrire,ma sento di essere stato ingiusto con lei!” mi dice.
“Ora vai da lei e vedrai che le cose si sistemano!” gli dico.
 
[Asia]
Mi tocca andare a contrattare con il signor Ugo perché mi fornisca i recapiti per contattare una modella di sartoria. Odio dover discutere con quell’essere. Non devo neanche scendere le scale perché è qui in corridoio.
“Signor Ugo,le devo parlare!” gli dico.
“ Cosa vuole,sottospecie di parodia di Coco Chanel?” mi chiede.
“Vorrei che mi fornisse i contatti per assumere una buona modella di sartoria e anche per contattare le modelle della mia collezione!” mi dice.
“ Beh perché non fa sfilare le sue amiche? Sa che successo,finirà per fare due sfilate in una:la prima e l’ultima!” mi dice.
“Le mie amiche non possono sfilare,non perché sono racchie come dice lei,ma perché non sono modelle e anche se risparmieremmo sui costi dovremmo pagare loro una scuola di modelle.” Dico.
“ Ci sarebbero tanti bambini a guardare la collezione perché ricorderebbe molto il circo. Perché è da lì che vengono,no?” chiede.
“Ma come si permette? La signorina è una sua collega e non la sua segretaria,non può trattarla così!” dice Giovanni alle mie spalle.
“Grazie ma so difendermi da sola e poi il signor Ugo è solo geloso perché forse le mie amiche potrebbero davvero lavorare in un circo perché sono divertenti e spiritose,mentre lui non starebbe bene neanche lì perché farebbe spaventare i bambini e perché la sua ironia è pessima!” dico.
“Non è colpa mia se le sue amiche sono racchie” dice il signor Ugo.
“ Forse le amiche di Asia sono racchie,ma sono delle ottime persone,lei può dire lo stesso?” dice Nicola, abbracciandomi.
“Dottor Mora,solo perché lei ha bevuto una pozione miracolosa ed è cambiato,non vuol dire che possa dare giudizi di estetica!” dice il signor Ugo.
“Lei si è mai chiesto perché non riesce a trovare un’assistente dopo la morte di Ines? Perché nessuna persona con un po’ d’amor proprio sarebbe capace di lavorare con un mostro come lei,perché forse quelle della banda sono davvero brutte come lei dice,ma lei è più brutto di loro perché è marcio dentro” gli dice Nicola.
“Ma come si permette?” chiede isterico il signor Ugo.
“UGO POSSO SAPERE CHE SUCCEDE? Le tue grida isteriche si sentono dall’ufficio di Nicola e se i tuoi neuroni sono andati in menopausa,forse è il caso che ti dai una calmata o che te ne vai in vacanza!” dice il dottor Armando,uscito dall’ufficio di Nicola.
“Sappia solo che dovrà cavarsela da sola con la collezione,perché io non intendo aiutarla!” mi dice Ugo.
“Ugo i contatti che hai non sono tuoi,ma dell’Ecomoda e quindi anche di Asia e se non vuoi darglieli tu,vorrà dire che ci penseremo noi! Devi metterti in testa che non hai l’esclusiva,ma che ora l’Ecomoda dipende anche da Asia.” dice il dottor Armando,che si allontana.
 
[Betty]
Non capisco perché non riesco a smettere di piangere,o meglio so perché non riesco a smettere. Armando ha esagerato e non capisco come siamo finiti così,non capisco perché gli ho detto quelle cose che non penso. Bussano alla porta e mi giro di spalle per ricompormi e non mostrare che sto piangendo.
“Avanti” dico asciugandomi le lacrime.
“Sono io” mi dice Armando.
“Sei venuto ad accusarmi di qualcos’altro?” gli chiedo.
“No e ti prego di smettere di piangere.” Mi dice.
“Si vede così tanto?” gli chiedo.
“No,ma ti conosco da 10 anni e so bene quando piangi.” Mi dice.
“Comunque io vado a casa perché devo dare un’occhiata a Roberto e poi devo andare dal medico per ciò che sai già” gli dico.
“Ti accompagno?” mi chiede.
“Non ce n’è bisogno e poi non vorrei tu togliessi del tempo all’azienda che ti ho rubato!”gli dico.
“La sai che non pensavo quelle cose!” mi dice.
“Ma le hai dette! Armando tu mi hai ferito perché io non ho mai voluto scavalcarti,né farti perdere credibilità!” gli dico.
“ Lo so e ti chiedo scusa,mi dispiace davvero. Puoi perdonarmi e dimenticare ciò che ti ho detto?” mi chiede.
“ Lo stai chiedendo alla presidente o a tua moglie?” gli chiedo.
“Alla donna della mia vita,a colei che amo più di me stesso,alla madre dei miei figli e alla donna che ha salvato la nostra azienda. Sono stato un idiota a dirti quelle cose che non penso. Io ti amo da morire e ti chiedo di perdonarmi. Forse non mi perdonerai mai perché sono stato crudele,ma sappi che farò qualsiasi cosa per farmi perdonare.” Mi dice. Lo abbraccio forte e ci scambiamo un bacio lunghissimo.
“ Ho esagerato anch’io e anch’io ti amo.” Gli dico.
“Allora che ne pensi se ti accompagno dal medico e poi andiamo a cena fuori?” mi chiede.
“Amore per il medico va bene,ma per la cena preferirei rimandare per parlare con i nostri bambini perché sai bene che qualsiasi sia l’esito degli esami dobbiamo parlare con i bambini.” Gli dico.
“Hai ragione,allora lasciamo la baracca in mano a Nicola e andiamo!” mi dice. Usciamo dal mio ufficio abbracciati,ma incontriamo Michel.
“Io vi dovrei parlare!” ci dice. Siamo costretti a rientrare nel mio ufficio e accomodarci.
“Dimmi.” Gli dico.
“Sono sorti dei problemi a Cartagena con la bambina e devo partire immediatamente. Approfitto anche del fatto che Marcella non è più partita e che può occuparsi lei delle pratiche in sospeso.” Ci dice.
“E quando pensi di tornare?” chiedo.
“Non lo so,perché se non riesco a risolvere il problema,mi toccherà portare la bambina qui e iscriverla a scuola,trovare una casa per noi due e ci vorrà un po’.” Dice.
“Senti Michel,tu risolvi le cose con calma e quando sarà tutto a posto tornerai!” gli dico.
“C’è altro?” chiede Armando.
“Si,la bambina non è il solo motivo per cui mi allontano.” Dice Michel.
“Marcella ti ha fatto qualcosa? Ti ha trattato male?” chiede Armando.
“Abbiamo fatto l’amore ed ora lei scappa da me e per evitare che la sua fuga danneggi sia lei che l’Ecomoda preferisco andare via io. Io credo di essermi innamorato di lei,ma le cose sono complicate.” dice Michel.
“Beh allora condoglianze! Sai cosa vuol dire avere a che fare con Marcella?” commenta ironicamente Armando.
“E quando è successo?” chiedo a Michel.
“Ieri,in ufficio!” mi risponde.
“ Cioè la signora Valencia ha suscitato un polverone quando vide Nicola e Asia abbracciarsi e ieri …” dico.
“Già ma dovete promettermi che non le direte niente.” Dice Michel.
“Va bene,ma ho una sola curiosità!” gli dico.
“Dimmi” dice Michel.
“E lei cosa prova per te?” gli chiedo.
“Non lo so e a questo punto non conta perché non riesce a lasciarsi andare. Fa un passo avanti e 10 indietro con me. Comunque ora vado perché ho l’aereo per Cartagena e poi ho visto che anche voi stavate uscendo. Ci vediamo al mio ritorno!” dice Michel.
“Buon viaggio” diciamo all’unisono io e Armando.
 
 [Marcella]
 Patrizia è ancora qui e spero vada via presto perché ho bisogno di restare un po’ da sola e pensare.
“Secondo me è successo qualcosa con il bocconcino francese! Sei stralunata,ma anche molto appagata!” mi dice.
“Patrizia! ” le dico.
“ Dai! Guarda che non ci sarebbe nulla di male e poi ho visto come ti guardava alla sfilata! Ma soprattutto ho visto l’effetto che ti fa!” mi dice.
“ E che effetto mi fa?” le chiedo.
“Non lo so,non so spiegartelo,ma quando c’è lui diventi più bella,ti brillano gli occhi e poi sei diversa! Ti si toglie la faccia da zitellona acida!” mi dice.
“Ah,grazie! Mi fai sempre complimenti!” le dico.
“Allora?Vi siete baciati?” mi chiede.
“Non ne voglio parlare!” le dico.
“Ci sei andata a letto?” mi chiede.
“Ti prego Patrizia! Voglio stare sola e non mi va di parlarne!” le dico.
“Allora è vero:ci sei andata a letto!” mi dice.
“SI! Abbiamo fatto l’amore!” le dico,esasperata.
“A casa tua?” mi chiede.
“No,su questa scrivania. È successo ieri sera e la mia partenza era per fuggire da lui! Ora se non ti dispiace vorrei restare da sola!” le dico. Patrizia si alza e si avvicina alla porta.
“ Secondo me è l’uomo giusto per te !” mi dice,prima di andare via.
Apro il computer per iniziare a lavorare,perché è l’unico modo per non pensare a quello che è successo e quello che succederà. Mi manca un documento ed apro la cartella di Michel perché sicuramente si trova lì. C’è un file con il mio nome e ciò mi spinge ad aprirlo. È una lettera.
 
“ Marcella,quasi sicuramente non leggerai mai questa lettera perché è solo il mio modo per tirare fuori i miei sentimenti. Ho saputo che partirai e sono sicuro che è per ciò che è successo ieri,anche se tutto mi aspettavo dopo quello che è successo tranne che tu fuggissi da me. Quello che è successo ieri sera è stato bellissimo e non credevo di riuscire ad amare qualcuno dopo la morte di mia moglie,ma poi ho conosciuto te e sei stata quello che gli scrittori chiamano “ il colpo di fulmine” e anche se sono rare le volte in cui ti ho vista sorridere,mi sono innamorato della tua irruenza,del tuo orgoglio,della tua caparbietà,ma soprattutto della voglia d’amore che nascondi dietro la tua freddezza. Per tutto ciò che hai passato,non voglio che tu debba rinunciare di nuovo alla tua vita a causa di un uomo come è accaduto 10 anni fa,quindi sarò io a sacrificarmi e ad andare via per un po’,affinché tu possa tornare nella tua azienda senza il timore di incontrarmi. “
 
Mi asciugo le lacrime e chiudo il documento appena letto. Non capisco perché è andato via senza affrontare con me l’argomento. Ha fatto tutto da solo e io non gli avrei mai imposto di andarsene. Forse Patrizia ha ragione: è davvero l’uomo adatto a me! Prendo la borsa per correre all’aeroporto! Spero solo di essere più veloce della sfortuna che mi perseguita!
 
[Mario]
Spero proprio che Armando e Betty abbiano fatto pace! Sono una coppia così affiatata,ma le rare volte che litigano si fanno del male a vicenda. Bussano alla porta.
“Avanti” dico.
“Amore sono io,volevo solo dirti che vado in caffetteria” mi dice Sandra.
“Perché? Se vuoi vado io a prenderti qualcosa! Non mi va che tu ti affatichi e che mangi quelle porcherie.” le dico.
“Senti Mario,io sono incinta e non paralitica! Vado a prendere un panino e un succo di mandarino,nulla di nocivo per nostro figlio. Cosa vuoi che mangi,un pranzo di 10 portate?” Mi dice.
“Sandra,tu aspetti un bambino e devi mangiare sano. Non mi va che mangi un panino al volo,vorrei che facessi dei pasti decenti,perché il piccolo Calderon deve crescere sano e forte!” le dico.
“Così invece di prendere 9 kg in 9 mesi,prenderò 81 kg in 9 mesi e dovranno costruire una stanza solo per me dove partorirò. Poi dopo che avrò partorito sembrerò una balena e ti non mi vorrai più.” Mi dice.
“Sandra non prenderai 80 kg se mangerai in modo decente e poi dobbiamo andare a fare un’ecografia! Non è vero che non ti vorrò più e poi a me le balene piacciono!” le dico e per scherzo mi da uno schiaffetto.
“Amore fra un po’ dovrò fare degli esami per vedere se il bambino è sano e non voglio che tu mi faccia pressioni. La settimana prossima abbiamo l’ecografia e ti prego di stare calmo fino ad allora!” mi dice.
“ E va bene,amore,ma sappi che stasera cucinerò per te,almeno so per certo che mangerai sano!” le dico. Mi fa una linguaccia e corre via.
Se penso a com’ero 10 anni fa,stento a riconoscermi. Ero allergico ai bambini e solo la parola matrimonio mi portava il prurito e ora sono ad un passo dall’altare e fra 6 mesi e mezzo sarò padre di un piccolo Calderon. Non vedo l’ora di vederlo camminare,correre,di giocare con lui,di sentigli dire “papà”, di vederlo dormire,di imboccarlo,di portarlo al parco.
“ Anche se ora mi tocca il passo più importante”,mi dico stringendo fra le mandi l’astuccio dell’anello che ho comprato per la mia Sandra.
 
[Armando]
 Betty è nervosa,non fa altro che toccarsi l’orologio mentre aspettiamo il nostro turno per andare a fare l’ecografia che ci dirà se aspettiamo il quinto figlio. In effetti neanche io sono tranquillo,ma lei esagera!
“Se dovesse nascerci un altro bambino come Roberto,giurami che lo lasciamo ai tuoi e scappiamo via!” dico.
“Armando sii serio,per favore! Ti rendi conto che forse aspettiamo il quinto figlio e che il nostro ultimo bambino ha poco più di sei mesi.” Dice Betty.
“Lo so,ma pensa che potranno giocare insieme,saranno quasi coetanei e spero solo che non piangano insieme altrimenti finiremo al manicomio e tua madre si suiciderà!” dico.
“Non oso pensare cosa diranno i miei!” mi dice Betty. Penso a suo padre e alla sua faccia! Poveri noi!
“Potete accomodarvi signori” dice il medico.
Entriamo nel suo studio e ci accomodiamo.
“Beh qual è il problema?” chiede il dottore.
“ Ho i sintomi tipici della gravidanza e ho un ritardo. Vorrei sapere se aspetto un bambino” dice Betty.
“Signora lei ha partorito circa sette mesi fa” dice il dottore.
“Si” rispondo.
“ Beh adesso vediamo” dice il medico.
La fa sdraiare sul lettino e le fa l’ecografia,ci guardiamo e mentre aspettiamo l’esito le tengo la mano.
“Beh si,la gravidanza è di 8 settimane precise e sembra una gravidanza gemellare!” dice il dottore.
 
[Betty]
Mi sento venir meno e Armando ha una faccia cadaverica. Sono sicura che la notizia ha sconvolto anche lui! È  la seconda gravidanza gemellare ed è strano perché nella mia famiglia si è verificato solo un caso di parto gemellare da cui sono nate le zie Pinzon! Devo ammettere che Hermes e Margherita vanno molto d’accordo e anche quando erano più piccoli erano uno spettacolo,ma ora c’è Roberto e poi Camilla mi ammazzerà quando saprà che la sua stanza si ridurrà ad un buco più piccolo dell’ufficio che avevo quando misi piede all’Ecomoda come segretaria di Armando.
“Signori,avete un mese per pensare se interrompere o meno la gravidanza. Sapete bene che allo scadere della 12^ settimana si potrebbe interrompere solo qualora ci fossero malformazioni!” dice il dottore.
“Beh io non credo ci siano dubbi sul fatto che porterò avanti la gravidanza,anche se come lei sa abbiamo già 4 figli!” dico.
“Beh,i bambini sono una benedizione,ma,amore,io vorrei che ci pensassimo,perché vorrei sentire anche i bambini,non so te!” mi dice Armando.
“Forse hai ragione,ma io credo che la decisione fondamentale spetti a noi e io non voglio ammazzare i bambini che aspettiamo,sarebbe come uccidere Robertino o Camilla o Hermes o Margherita e starei male allo stesso modo!” gli dico.
“La signora ha ragione! È come l’omicidio di una qualsiasi persona! Ma la decisione spetta a voi! Posso solo dirvi che l’interruzione di gravidanza a molte donne lascia segni permanenti nella psiche e molte donne anche se dopo quell’aborto,portano avanti altre gravidanze,restano comunque shockate!” dice il dottore.
“Si,dottore,ma lei non immagina come resteranno shockati i membri della nostra famiglia!” dice Armando.
“ Amore,forse adesso sarà come tu dici,ma quando saranno grandi,per loro sarà importante avere tanti fratelli con cui confrontarsi. Te lo dice una che è figlia unica e a cui è sempre mancato un fratello o una sorella!” dico.
“Hai ragione,questi bambini verranno al mondo e li ameremo come amiamo gli altri nostri figli.” Dice Armando.
 
[Michel]
Prendo posto accanto al finestrino e mi allaccio la cintura per prepararmi a quando l’aereo decollerà. Prendo il mio cellulare dalla tasca perché devo spegnerlo. Ci sono delle chiamate perse:di Marcella! Preferisco non chiamarla perché non servirebbe a nulla,se non farmi stare peggio di come sto. Non so cosa voglia dirmi e forse neanche mi interessa perché sto per allontanarmi da lei.
 
[Armando]
Apro la porta di casa e troviamo la signora Giulia con Robertino in braccio. Betty prende subito in braccio Robertino, che sorride subito appena vede la sua mamma. Poso le chiavi e il cappotto e mi siedo sul divano.
“È successo qualcosa,Armando?” chiede il signor Hermes,che viene in salotto con Margherita e il piccolo Hermes.
“ Forse è il caso che ci sediamo tutti. Signora Giulia,può chiamarmi Camilla? Voglio che ci siate tutti perché dobbiamo parlarvi!” dico. La signora Giulia va a chiamare mia figlia,molto allarmata. Arrivano subito in soggiorno e ci accomodiamo sui divani. Betty tiene in braccio Robertino e il signor Hermes e la signora Giulia hanno in braccio i gemelli, Camilla è seduta tra me e Betty.
“Non volete divorziare,vero figliola?” chiede la signora Giulia.
“Zitta,Giulia! Ci sono i bambini!” dice il signor Hermes,che mette subito a tacere la sua povera sposa e martire.
“No mamma,ma come ti viene in mente?” risponde Betty.
“ È solo perché il diavolo è in agguato e non si sa mai! Anche la figlia del vecchio Lazzaro ha divorziato dal marito. Ormai è una cosa di moda.” risponde il Signor Hermes.
“Anche se abbiamo un’azienda di moda,non contiamo di seguire questa tendenza,signor Hermes” gli dico.
“Vi abbiamo convocato perché c’è una novità: sono incinta!” dice Betty.
“Che bella notizia,figliola!” dice la signora Giulia.
“ Ci sarà un altro Mendoza Pinzon!” dice il signor Hermes.
“Non è esatto,signor Hermes!” gli dico.
“Che vuoi dire,figliolo?” mi chiede il signor Hermes.
“Papà,Armando vuole dire che la gravidanza è gemellare. Sono due gemelli!” dice Betty.
“Vuoi dire che dovrò occuparmi di altri due bambini?” chiede la signora Giulia,sconvolta.
“Zitta,Giulia! Non capisci che avremo altri due nipotini a tenerci compagnia durante la nostra vecchiaia?” dice il signor Hermes.
“Mamma,quando i bambini nasceranno Roberto andrà al nido e gli altri vanno già a scuola!” dice Betty.
“E poi c’è un’altra novità!” dico.
“Basta che non siano altri bambini,perché la mia stanza sta diventando più piccola della gabbia dei leoni allo zoo!” dice Camilla.
“No Milla, la novità ti riguarda. La nonna Margherita ci ha consigliato una scuola privata o meglio un collegio dove potresti andare. Ci sono tutte le bambine altolocate e lei pensa sia la scuola adatta a te. All’inizio io e la mamma non eravamo molto d’accordo perché questa scuola si trova a Santa Marta e potresti tornare qui solo a Natale,ma ora ci siamo convinti che sia la scelta migliore per il tuo futuro e se tu sei d’accordo puoi comunicarlo alla nonna ed andare” dico.
“Ma tua madre è impazzita? Vuole che la bambina vada via di casa? E se nel collegio ci sono dei pervertiti che attentano alla sua purezza? Potrebbe tornare a casa incinta di chissà chi!” dice il signor Hermes.
“Papà,non esagerare! Milla ha solo 9 anni e poi è la figlia maggiore e probabilmente sarà la prossima presidente dell’Ecomoda e quel collegio è il posto giusto dove adattarsi al suo futuro! Naturalmente se le sue aspirazioni saranno altre,noi l’aiuteremo a realizzare i suoi sogni!” dice Betty.
“Io voglio andare perché voglio essere la prossima presidente dell’Ecomoda come la mamma. Ma voglio essere qui quando nasceranno i fratellini!” Dice Camilla.
“Certo,tesoro e vedrai che i tuoi fratelli saranno orgogliosi di avere una sorella maggiore come te!” le dico.
“E la mamma andrà via di nuovo,come quando è nato Roberto?” chiede Margherita.
“Si,ma noi l’andremo a trovare tutti i giorni e poi tu ed Hermes dormirete nel lettone con papà.” le dico.
“Io sono contento solo se non si prendono i miei giocattoli!” dice Hermes.
“ Ti prometto che non toccheranno i tuoi giocattoli,altrimenti li rimanderemo indietro!” gli dico.
I bambini abbracciano me e Betty. Non pensavo la prendessero così bene e non vedo l’ora di veder nascere i nuovi Mendoza!
 
[Marcella]
Arrivo all’aeroporto e posteggio l’auto. Spero di aver fatto in tempo,anche se ho trovato un traffico enorme. Michel non mi risponde e spero solo che non sia già salito su quel maledetto aereo! Guardo il tabellone delle partenze e a quanto pare l’aereo di Michel non è ancora decollato. Corro per arrivare in tempo,per impedirgli di partire senza avergli detto che credo di amarlo e che voglio provare a lasciarmi andare a questo sentimento.
“Signorina,mi scusi,vorrei sapere dov’è l’imbarco del volo per Cartagena!” dico ad un’impiegata.
“ È da quella parte,ma l’aereo sta per decollare!” mi dice.
“Lei deve fermarlo! Io devo parlare con una persona per una questione di vita o di morte!” le dico.
“Vedrò cosa si può fare!” mi dice. Si mette in contatto con qualcuno,mentre io prego che quel maledetto aereo non mi separi da lui.
“Mi dispiace,ma l’aereo è in fase di decollo! È quello lì!” mi dice,indicando l’aereo che è ormai già qualche metro da terra. Guardo l’aereo portare via lui e le mie illusioni,mentre le lacrime mi rigano il viso. 

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Capitolo 26
*** 26 ***


[Marcella]
Mi sveglio (se così si può dire) dopo una notte di pianti. Non capisco perché la sfortuna si sia accanita così tanto su di me. Se solo fossi arrivata 10 minuti prima,ora sarei con lui a Cartagena o lui sarebbe qui con me. Ho provato a chiamarlo tutta la notte,ma ha il cellulare spento. Ora mi tocca andare a lavorare in quell’ufficio dove abbiamo fatto l’amore e che l’ha ospitato fino a meno di 24 ore fa. Prendo la borsa ed esco.
 
[Asia]
Mi metto le scarpe,mentre Nicola cerca di farsi il nodo alla cravatta. Gli do una mano,altrimenti restiamo qui fino al parto di Sandra.
“Scusa,ma prima che arrivassi io nella tua vita,come facevi con la spesa,la cravatta ecc?” gli chiedo.
“Avevo una colf,ma si è licenziata quando ho conosciuto te!” dice. Lo colpisco,ma mi afferra per un braccio e mi bacia con passione.
“ Nicola,dobbiamo andare in azienda e poi devo mettermi al lavoro!” gli dico,mentre mi bacia il collo.
“E se ci prendessimo un giorno di vacanza?” mi chiede.
“ Così tutti direbbero che sono stata promossa a stilista perché abbiamo una storia. Nicola,questa è la mia prima collezione e deve essere perfetta,altrimenti sarò solo l’ombra del signor Ugo Lombardi! Tu,Betty,il signor Armando,il signor Mario,la signora Margherita e il signor Roberto avete avuto fiducia in me e non voglio deludervi!” gli dico.
“ E va bene amore,ma sappi che dopo questa collezione voglio portarti a fare un bel viaggio!” mi dice.
“ Si ma prima che Sandra partorisca,voglio esserci quando nascerà quello che il dottor Mario chiama “il piccolo Calderon”. Chissà a chi somiglierà!” gli dico.
“Beh io so per certo che dovrò lucidare lo smoking o il frac,perché fra un mese ci sarà un evento!” mi dice.
“Non capisco!” gli dico.
“ Mario oggi chiederà a Sandra di sposarlo,me l’ha confidato ieri!” mi dice.
“ Spero tanto che accetti!” gli dico.
 
[Mario]
Vedo la mia Sandra dormire e penso al nostro futuro radioso e a quello che accadrà fra meno di 7 mesi. Ci sarà un bambino in questa casa.
“Amore” le dico abbracciandola. Si sveglia e mi sorride,ma ecco che immancabilmente arriva la nausea mattutina. Corre in bagno e so che ci resterà minimo un quarto d’ora. Mi preparo un caffè e cerco nella dispensa qualcosa di commestibile. Apro l’astuccio dell’anello,tolgo l’anello e lo metto nella rosa rossa che ho appoggiato sulla sua tovaglietta da colazione.
“Amore hai qualche preferenza per la colazione?” le chiedo,quando esce dal bagno.
“Mario,ti prego non parlarmi di colazione,altrimenti resto attaccata al wc per un altro quarto d’ora.” Mi dice.
“Tesoro mio,ma devi pur mangiare qualcosa! Di cosa hai voglia?” le chiedo.
“ Delle patate ripiene che fanno al “Corientarso”, ne mangerei fino a scoppiare!” mi dice.
“Amore,ma sono le 7 e mezza di mattina e tu vuoi una bomba del genere! E poi ti lamenti che sei sempre attaccata al bagno!” le dico.
“Ma non è colpa mia! È tuo figlio che preferisce le patate ripiene al cornetto!” mi dice.
“Ho capito,ma dovrebbe imparare gli orari colombiani,altrimenti finirà per scombinare anche i nostri pasti e poi il “Corientarso” a quest’ora sarà chiuso!” le dico.
“Lo so,amore. Allora mi preparo una frittata con bacon e le patatine fritte!” mi dice.
“Si e al lavoro non andiamo più! Senti amore mio,facciamo che noi adesso andiamo all’Ecomoda e passiamo alla caffetteria per vedere se c’è qualcosa che piace al piccolo Calderon! Però fammi il favore di sederti un attimo.” le dico. Adocchia il barattolo della marmellata e con un cucchiaino la assaggia.
“Pensi che diventerò una balena?” mi chiede. Lo sapevo che mi faceva questa domanda a trabocchetto:se le dico di si,si offenderà e se le dico di no,dirà che mento solo perché la amo.
“ Non diventerai una balena perché se non corriamo all’Ecomoda,Betty ci ammazzerà!” le dico. Mi sono salvato da una domanda scomoda! Prende la rosa e nota l’anello all’interno.
“Mario,hai messo tu quest’anello nella rosa?” mi chiede Sandra.
“ Si. Sandra io ho fatto di tutto perché tu ti sedessi a tavola e la trovassi,ma non è andata come volevo. Io ti amo da morire e sono felice di averti incontrato perché con te posso essere un uomo migliore,soprattutto ora che sarò padre del piccolo Calderon. Forse tu rifiuterai la mia proposta per quello che è successo quando mi hai detto della tua gravidanza,ma vorrei pensassi a questi anni stupendi che abbiamo vissuto e a quelli ancora più meravigliosi che potremo vivere se accetterai di diventare mia moglie. Vuoi sposarmi?” le chiedo. Spero non svenga e non rifiuti la mia proposta.
“Si,dottor Calderon. Io voglio essere tua moglie e voglio passare tutta la vita con te” mi dice,mentre si asciuga le lacrime. Sto per abbracciarla,ma corre di nuovo in bagno.
 
[Berta]
Arrivo alla mia scrivania e poso la borsa. Sofia sta terminando delle pratiche lasciate ieri in sospeso.
“ Sofia,le altre?” le chiedo.
“ Anna Maria e Freddy stanno dal tecnico per cercare un modo per usare lo stesso pc per Betty e il dottore Armando, Sandra ha chiamato dicendo che lei e il dottor Mario stanno per arrivare, Mariana è in bagno e Asia e il dottor Mora sono nell’ufficio.” Mi dice. Esce Asia.
“Ciao Berta.” Mi dice.
“Allora? Come va con il tuo principe azzurro?” le chiedo.
“Bene,ma il principe azzurro,come lo chiami tu,si chiama Nicola” mi dice.
“ E Nicolino tuo come si comporta?”  le chiedo.
“ Bene,divinamente! Ma Sandra?” chiede.
“ Ha telefonato dicendo che avrebbe fatto tardi,ma dovrebbe essere qui a momenti!” risponde Sofia. Vediamo sbucare Sandra e Mario,che escono dall’ascensore sbaciucchiandosi.
“Salve ragazze,vogliamo dare a voi la bella notizia!” dice Sandra.
“Ho chiesto per l'ennesima volta a questa meravigliosa donna di diventare mia moglie e abbiamo deciso di sposarci fra un mese!” dice Mario.
“E le conviene dottor Calderon? Con tutto quello che mangia!” dico.
“ Non ne parliamo! Cos’è che volevi appena sveglia?” le chiede.
“Le patate ripiene del Corientarso! Ma cos’è questo profumo di dolce?” dice Sandra.
“ Sono i cornetti della caffetteria!” dico.
“Oh ti prego Berta,portami a comprane uno!” dice Sandra.
“Mi raccomando a non esagerare!” dice il dottor Calderon.
 
[Betty]
Usciamo dall’ascensore e troviamo le ragazze e Mario.
“Allora? Questo Mendoza c’è o non c’è?” chiede Mario.
“ Fuoco!” dice Armando.
“ O c’è o non c’è!” dice Mario.
“ Armando vuole dire che i Mendoza in arrivo sono 2!” dico.
“Nooooooo! Mendoza stai mettendo su una squadra di calcio.” Dice Mario. Arrivano Berta e Sandra,che sta mangiando un cornetto.
“Allora?” chiede Sandra.
“ Sono in arrivo 2 Mendoza:” dice Mario.
“Noi vogliamo battezzarne uno!” dice Sandra.
“Ovvio! Ma di quanto è la gravidanza?” chiede Mario.
“8 settimane.” Dico.
“Quindi nasceranno due settimane dopo il piccolo Calderon. Ci pensi che potranno crescere insieme?” dice Mario.
“ Ma solo se prende di Sandra perché non vorrei che se fossero due femminucce,si innamorassero di un piccolo playboy!” dice Armando.
“ Dottor Mendoza,piantala! Il mio bambino sarà la degna copia di suo padre!” dice Mario.
“Allora siamo rovinati!” dice Armando.
“Però c’è un’altra novità importante!” dice Mario.
“ Non mi dire che vuoi andare a recuperare il tuo cervello!” dice Armando.
“No,Mendoza,ma diciamo che sto per perdere qualcos’altro!” dice Mario.
“Sandra ti ha evirato!” dice Armando.
“Ma cosa dice,dottore!” dice Sandra,arrossendo.
“Mendoza:fra un mese perderò ufficialmente il mio celibato! Io e Sandra fra un mese esatto ci sposiamo!” dice Mario. Esultiamo tutti e facciamo gli auguri.
“Naturalmente sarete tu e Betty i miei testimoni!” dice Mario.
“Calderon,sarà un piacere!” dice Armando.
“Mentre i miei saranno Wilson e Mariana!” dice Sandra.
“ E dove andrete in luna di miele?” chiedo.
“ Crociera e viaggio in Europa.” Dice Mario.
“Oddio e quanto starete via?” chiede Armando.
“ Un mese” dice Mario.
“ Dai Calderon,non scherzare!” dice Armando.
“Non scherzo per niente. Voglio che Sandra ricordi il nostro viaggio di nozze per tutta la vita!” dice Mario.
“Ho sentito bene? Vi sposate?” chiede Nicola,uscendo dal suo ufficio.
“Si,fra un po’ ci saranno i tanto attesi fiori d’arancio!” dice Sandra.
“Allora ci sarà anche una coccarda fuori la porta di casa Mendoza?” chiede Nicola.
“Diciamo che ci sono due Mendoza che stanno per venire al mondo!” dico. Mi abbraccia forte.
“ Adesso è meglio se andiamo a lavorare perché non vorrei arrivasse la donna di ghiaccio e ci facesse una scenata!” dico.
“ A tal proposito,amore mio: per favore in questi 7 mesi evita di discutere con Marcella,fallo per i bambini che aspetti!” mi dice Armando.
“Armando ha ragione,non vorrei che il figlioccio,venisse su debilitato o isterico per i tuoi litigi con Marcella!” dice Mario.
“ È vero Betty,anche perché le precedenti gravidanze le hai affrontate in serenità e i bambini sono nati sani e forti!” dice Berta.
“ Si,anche il parto gemellare è stato tranquillo!” dice Anna Maria.
“E poi devi ricordarti che ogni emozione negativa arriva ai bambini e non vorrei nascessero arrabbiati come Robertino!” dice Nicola.
“State tranquilli,intendo rilassarmi e non litigare con i Valencia! Vi giuro che starò calma e che non farò nulla che possa farmi star male!” dico loro.
“ Anche perché altrimenti dobbiamo ricordarti il potere delle racchie e con l’autorizzazione di tuo marito,ti chiuderemo in casa!” dice Mariana.
“ State tranquilli!” dico.
 
[Marcella]
Esco dall’ascensore e vedo tutta la bella comitiva impegnata a parlottare.
“Buongiorno” dico.
“Buongiorno” rispondono all’unisono. Li supero e mi reco nel mio ufficio. Sono così nervosa per la sua partenza,per il fatto che sono arrivata troppo tardi per impedirgli di partire senza sapere ciò che sento per lui. Squilla il mio cellulare e spero tanto che sia lui.
“Pronto” dico.
“Volevo sapere come stavi,Marce!” mi dice Patrizia dall’altro capo del telefono.
“BENE! STO BENE! PERCHÉ DOVREI STARE MALE,EH?” le grido.
“Marce lo sappiamo tutte e due che non stai bene. Ieri sera ti ho chiamata,ma non mi hai risposto. Marcella io sono la tua migliore amica e voglio esserci,voglio consolarti in momenti come questi e voglio essere con te quando sei felice.”  Mi dice.
“Lo so e scusami se ho gridato,ma non riesco a parlarne! Patty,questo ufficio mi ricorda Michel ed io sto male anche mentre lavoro.” Le dico in lacrime.
“ Marce,non piangere! Hai provato a chiamarlo?” mi chiede.
“Un milione di volte,ma non mi risponde” le dico.
“ Ti sei innamorata,vero?” mi chiede.
“Non lo so,Patrizia!” le dico.
“Senti questa sera lascio i bambini a tuo fratello e andiamo insieme alle Terrazze di St. Josè,così ti rilassi e ne parliamo. Ci vediamo lì alle 8,ok?” mi chiede.
“Sei proprio un’amica,rinunci ad una serata con Daniele per stare con me!” le dico.
“ Sei mia cognata e sei la mia migliore amica! Ci vediamo questa sera. Ora ti lascio perché ho un massaggio ayurveda!” mi dice.   
 
[Betty]
Squilla il mio cellulare e spero non sia qualche altro guaio.
“Pronto” dico.
“Betty,sono Margherita. Volevo solo dirti che ho comunicato al mio amico la decisione di Camilla.” Mi dice.
“Ah bene,sai che Camilla non vede l’ora di partire? E poi stavo per chiamarti io.” le dico.
“Beh non dovrà aspettare molto perché Camilla deve partire domani.” Mi dice.
“ Non mi aspettavo fosse così presto!” le dico,mentre mi asciugo le lacrime. Sarà doloroso veder partire la mia bambina!
“Lo so,ma è l’unica condizione che mi ha imposto il preside del collegio. Ma tu cosa volevi dirmi?” mi chiede.
“Volevo organizzare una cena con i miei genitori,te e Roberto e con Nicola per dare a tutti una notizia,ma adesso questa festa sarà per salutare la nostra bambina!” le dico.
“Lo so che fa male,Betty,ma pensa che è per il suo bene.” Mi dice.
“Lo so,Margherita,ma non è facile. Non so come ringraziarti dell’opportunità che hai dato alla mia bambina. Ci vediamo questa sera a casa nostra.” Le dico.
“Non devi ringraziarmi. Tu sei come una figlia per me e Roberto, Camilla è nostra nipote e poi sei riuscita a responsabilizzare quel testone di Armando e questo non è poco! Sono io che devo ringraziarti per aver trasformato mio figlio in un uomo e per aver perdonato gli sbagli che ho fatto con te!” mi dice.
“ Armando è l’uomo della mia vita e senza di lui non sarei ciò che sono e poi tutti possono sbagliare. Ora devo andare perché devo ultimare delle pratiche. Ci vediamo questa sera e salutami Roberto.” le dico.
 
[Nicola]
Entro in ufficio e trovo tutti i modelli di Asia sulla scrivania. Lei sta cercando qualcosa.
“Ma che fai?” le chiedo.
“ Non trovo un modello che ho disegnato ieri e ti sto mettendo tutta la scrivania in subbuglio!” mi dice.
“Preparati perché questa sera siamo invitati a cena!” le dico.
“E da chi?” mi chiede.
“Beatrice Pinzon Solano e Armando Mendoza. Ci saranno anche i loro genitori!” le dico.
“E allora io non vengo!” mi dice.
“Ma perché? Che ti hanno fatto il signor Hermes e la signora Giulia?” le chiedo.
“ Niente,anzi mi sono simpatici da quello che mi racconti di loro e poi il signor Hermes l’ho intravisto quando lavorava qui,ma mi sentirei in imbarazzo.” Mi dice.
“Asia,noi due stiamo insieme e non capisco che imbarazzo c’è!” le dico.
“ Nicola,tu sei un dirigente ed io … io sono stilista da due giorni,tu vai ai cocktail ed io ai cocktail potrei fare solo la cameriera,questa sera ci saranno i Mendoza,che sono i proprietari dell’Ecomoda ed io non saprei cosa fare. Nicola tu sei ricco,io invece vengo da un quartiere dove la licenza di quinta elementare è un’utopia.” Mi dice.
“ Lo so,ma sai che anche io provenivo da un quartiere povero ed ora sono quello che vedi e non voglio che tu ti sminuisca.” Le dico.
“Perché non capisci che io non sono Patrizia Fernandez che sta bene in ogni luogo e che sa far bella figura in ogni circostanza. Io ti farei sfigurare!” mi dice.
“Adesso voglio che tu mi dica cosa diavolo ti sta succedendo.” Le dico.
“Ho trovato questa nel tuo cassetto mentre cercavo il mio modello!” mi dice,indicandomi la foto di Patrizia Fernandez che mi portavo a spasso 10 anni fa.
“ Puoi buttarla! Io avevo dimenticato di averla!” le dico.
“ Se non l’hai buttata via tu,non vedo perché debba farlo io. Comunque questa foto è servita a qualcosa: mi ha fatto capire che io non sarò mai come lei,che ti farei solo cadere nel ridicolo. Sei sicuro che vuoi questo?” mi chiede.
“Si,io voglio te  e tu per me sei perfetta così. A me di Patrizia non importa più nulla e questa sera voglio che tu stia con me e con i miei amici. Il signor Hermes e la signora Giulia sono come dei genitori per me, Betty e Armando come dei fratelli e poi ci sono i bambini che ho visto crescere,per quanto riguarda i signori Mendoza sono sicuro che saranno talmente presi dalla gravidanza di Betty da non notare neanche se saremo vestiti o meno. Allora vuoi conoscere il mio mondo,come Sandra ha fatto con Mario? O credi per caso di valer meno di Sandra o di Betty?” le chiedo,mentre cestino la foto di Patrizia.
“ Questa sera verrò con te,anche se muoio di paura e non so cosa mettere!” mi dice. La abbraccio forte e spero di essere riuscita a rassicurarla un po’.
 
[Berta]
Menomale che nessuno ci ha scoperte ancora in bagno!
“ Ragazze,ma secondo voi perché il francese è partito?” chiede Anna Maria.
“ Ah ragazze,non chiedetelo a me perché anche se sono la sua segretaria non so niente!” dice Mariana.
“ Te lo dico io il perché!” dico.
“Ancora con la storia della storiella fra quei due?” dice Asia.
“ Ragazze ma mettiamo insieme tutti i pezzi che abbiamo!” dico.
“E quali sarebbero?” chiede Sandra,mentre sgranocchia delle noccioline.
“ Allora quei due si attraggono e questo l’ho notato alla sfilata dove non facevano altro che cercarsi con lo sguardo e poi li ho visti fuori a baciarsi!” dico.
“NOOOOOOOOOOO!! Ma potrebbe essere stato solo un momento di debolezza!” dice Sofia.
“ Lui va via a pochi giorni dal bacio e lei viene in azienda con una faccia da funerale peggio di quella usuale del fratello!” dico.
“ E quale sarebbe la tua famigerata teoria?” chiede Asia.
“ Che quei due hanno copulato e lei voleva portarlo all’altare,ma lui è corso via prima di finire come il signor Armando 11 anni fa.” Dico.
“Ah che stress! Non ce la faccio più con queste tue teorie che poi ci fanno finire sempre in un mare di guai!” dice Mariana.
“Ma quale mare di guai? La verità è che tutti sono troppo impegnati a pensare alle loro cose personali per non accorgersi che quei due si sono innamorati!” dico.

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Capitolo 27
*** 27 ***


[Marcella]
Mi preparo per la cena con Patrizia,anche se non ne ho molta voglia. Vorrei tanto che lui fosse qui con me e invece non mi risponde al cellulare. Esco con Patrizia solo perché con la sua stravaganza,spero riesca a togliermi il pensiero fisso di Michel. Prendo le chiavi dell’auto e scendo per andare alle Terrazze di St. Josè. Arrivo alla hall,ma vedo fuori l’auto di Patrizia.
“Ma non dovevamo vederci al ristorante?” le chiedo.
“Si ma non ha senso usare due macchine e poi vorrei che parlassimo anche durante il tragitto!” mi dice.
“ E di cosa?” le chiedo.
“Dai Marce,vorrei solo che tu ti sfogassi e cercassi di stare meglio!” mi dice.
“Prima che andasse via l’ho baciato e ieri sono corsa all’aeroporto,ma ho fatto in tempo solo a vedere il suo aereo decollare! Ti rendi conto della sfortuna che ho?” le dico.
“ Si Marce,ma tu devi chiamarlo!” mi dice.
“ E cosa credi che abbia fatto da ieri sera? Non mi risponde,ormai ho fatto amicizia con la sua segreteria telefonica! Patrizia io non so più che fare,era dai tempi di Armando che non stavo così dietro ad un uomo perché sai bene che con John era tutta un’altra musica!” le dico.
“In effetti John ti portava in palmo di mano ed era lui a seguirti come un cagnolino,ma tu sei sicura che con lui sia finita?” mi chiede.
“Patrizia ti ho appena detto che non riesco a togliermi Michel dalla testa e tu mi parli di John! Non ti sembra che la mia vita sia già complicata così?” le chiedo.
“ Si Marce,ma forse a quel Michel non interessi o forse ti teme,mentre John forse ti ama ancora!” mi dice.
“No,Patrizia a me non interessa niente di John e voglio approfittare di questo periodo per cercare di capire cosa voglio,voglio passare più tempo con te e con i bambini e soprattutto voglio indagare meglio in quello che sento per Michel!” le dico. Parcheggia come al suo solito occupando due posti e prendendosi anche degli insulti da parte di un altro automobilista che voleva parcheggiare accanto a noi.
 
[Asia]
Sistemo i miei modelli e controllo che sia tutto a posto prima di uscire da quest’ufficio. Devo ancora passare da casa per cambiarmi! Spero Nicola mi possa accompagnare e soprattutto spero di non rovinare la serata che ha organizzato Betty. Bussano alla porta.
“Avanti” dico.
“Ti devo parlare!” mi dice Giovanni.
“Senta non è proprio il caso. Vado di fretta perché ho un impegno,quindi se vuole parlarmi dovrà farlo domani!” gli dico.
“ E cosa dovresti fare? Uscire con il tuo amichetto?” mi chiede.
“Non è il mio amichetto,ma il mio fidanzato e comunque non è un suo problema come impiego il mio tempo libero e con chi lo divido!” gli dico.
“ Pensare che qualche anno fa ci siamo amati!” mi dice.
“ Veramente si parla di 12 anni fa e comunque non sono io ad aver rovinato tutto!” gli dico.
“ Possiamo ancora recuperare quell’amore che ci legava,possiamo avere altri bambini …” dice,ma lo interrompo prima di farlo finire.
“ Che magari rimpiazzeranno quello che HO perso! Io non so lei che valore dia alle persone,ma i bambini non sono oggetti intercambiabili né si comprano nei negozi! E comunque io non voglio nessun figlio da lei,né voglio recuperare qualcosa che non esiste!” gli dico.
“ Magari vorresti averli da quel tale!” mi dice.
“ Quel tale si chiama Nicola e sicuramente sarà un padre meraviglioso!” gli dico.
“Esatto amore mio!” sento dire alle mie spalle.
“ Beh io sono pronta,se vuoi possiamo andare perché ci stanno aspettando!” dico a Nicola.
“ Spero che domani avrai più tempo per me!” mi dice Giovanni.
“ Non abbiamo niente da dirci e se vengo qui è per lavorare!” dico. Giovanni va via e anche io e Nicola lasciamo l’ufficio.
 
[Sandra]
Mi siedo sul divano e appoggio il vassoio dei popcorn sul tavolino.
“Mario,amore,ma dove sei finito?” gli chiedo.
“Eccomi” dice portando con sé un vassoio di cioccolatini,delle polpettine di carne e delle patate alla francese.
“Hai invitato qualcuno a vedere il film con noi?” gli chiedo,mentre si siede accanto a me.
“Si,il piccolo Calderon. Amore tu hai fame praticamente sempre e siccome non mi va che ti alzi ti ho preso le cose che ti piacciono di più.” Mi dice,mentre mi adagio sul suo petto.
“Sei sicuro che non ti dispiace che non andiamo a cena a casa del dottor Armando?” gli chiedo.
“No,amore. Tu devi riposarti e poi avremo tante occasioni per andare a cena con Armando,anche quando nascerà il piccolo Calderon. Poi già mi immagino cosa diranno i genitori di Betty,Roberto e Margherita e immagino le facce di funerale che ci saranno perché la piccola Camilla parte. Io sono sicuro di voler stare con te e il piccolo Calderon su questo divano a guardare questo bel film,anche se so che ti addormenterai prima della fine del primo tempo.” Mi dice.
“ Betty e il dottor Armando non si sono mai staccati dalla bambina ed ora sarà doloroso per loro.” Gli dico.
“Lo so,ma è per il bene della bambina! E poi se ne faranno una ragione,anche perché comunque alle feste comandate tornerà qui!” mi dice.
“Si,ma non è la stessa cosa. Comunque spero che anche noi saremo felici come Betty e il dottor Armando,dopo 10 anni di matrimonio!” gli dico.
“ Lo saremo. Poi mi vedo noi quattro a 90 anni a giocare a carte a casa nostra o a casa loro! Vedo me e Armando litigare perché io cercherò di barare e allora Betty giudicherà la situazione perché si sa che è un genio dei numeri!” mi dice. Mi viene da ridere.
“ Ti è dispiaciuto che ho chiesto loro di farmi da testimoni?” mi chiede.
“No,sono felice che tu l’abbia fatto perché il dottor Armando è il tuo migliore amico e Betty è come una sorella per me e per la banda!” dico.
“ Già,le ho fatto molto male in passato e devo ammettere che non lo meritava,anche se è anche merito mio se Armando ha notato Betty! Ma il passato è passato ed ora vorrei solo pensare al nostro futuro e al piccolo Calderon.” mi dice.
“ Hai dato per scontato che sarà un maschio,e se fosse una bambina?” chiedo.
“No,quello che aspetti sarà un maschio e dopo di lui ci saranno altri bambini e forse qualche femmina,ma questo piccolino nella tua pancia è un maschio!” mi dice,mentre mi bacia il ventre.
 
[Betty]
Ho preparato tutto per la cena e sia i miei genitori che i miei suoceri sono già qui,mancano solo Asia e Nicola.
“Figliola,ma Nicola che fine ha fatto? Non è che ha sbagliato strada ed è arrivato a Santa Marta?” mi chiede mio padre.
“Papà! Nicola ha il navigatore satellitare e poi conosce la strada di casa mia meglio di quella per arrivare a casa sua, visto che vuole stare sempre con i suoi nipotini!” gli dico.
“E verrà da solo o con qualche modella?” mi chiede.
“Papà!! Verrà con la sua fidanzata e ti prego di non chiedere loro quando si sposeranno,né altre cose imbarazzanti!” gli dico.
“Amore,ma Asia e Nicola dove sono finiti?” mi chiede Armando.
“Vedi,vuole saperlo anche tuo marito! Secondo me Nicola si è perso!” dice mio padre.Suonano il campanello.
“Devono essere loro! Amore,per favore apri un attimo tu perché intanto metto Robertino nel seggiolone!” gli dico. Entrano Asia e Nicola.
“Buonasera a tutti” dicono Nicola e Asia.
“Buonasera” rispondiamo tutti.
“Allora,Asia loro sono il signor Hermes,che già conosci e sua moglie,la signora Giulia. Sono la mia seconda famiglia! E loro sono i genitori di Armando,che già conosci perché sono i proprietari dell’Ecomoda.” le dice Nicola.
“Piacere” dice Asia stringendo la mano a mia madre e “Salve!” dice stringendo la mano ai miei suoceri e a mio padre.
“ Ottima scelta!” dice mia madre a Nicola.
“Spero che la signorina sappia quanto mangi,Nicola! Perché cara Asia,Nicola sarebbe capace di mangiare quanto un esercito di bersaglieri!” dice mio padre. Asia inizia a ridere sotto i baffi.
“ Il signor Hermes mi conosce bene perché sono cresciuto a casa loro!” dice Nicola.
“ Si è anche sfamato a casa nostra!” dice mio padre,suscitando una risata generale. I miei bambini corrono per abbracciare Nicola.
“Zio Nicolaaaaa!!!” dicono i gemelli.
“ I miei nipoti preferiti e la damina del mio cuore!” dice facendo il baciamano a Camilla.
“Allora loro sono Camilla,Margherita ed Hermes e lei invece è la mia fidanzata Asia!” dice Nicola presentando Asia e i miei figli.
“Dopo questi convenevoli,volevo portarvi gli aperitivi,quindi sarebbe meglio prendere posto a tavola!” dico.
 
[Marcella]
Il cameriere va via dopo aver preso le nostre ordinazioni. Devo ammettere che non è affollato come pensavo.
“ Allora che mi racconti di nuovo?” mi chiede.
“Beatrice è incinta di nuovo! L’ha comunicato questa mattina ai suoi amichetti e Calderon si sposa fra un mese!” dico.
“ Nooooooo! Ma come fa quello sgorbio a sfornare figli come il pane?” dice Patrizia.
“ Non lo so e sinceramente non mi interessa il fatto che quei due si riproducano come conigli!” le dico.
“ E allora perché me l’hai raccontato?” mi chiede.
“Per evitare che tu al matrimonio di Mario la vedessi e mi chiedessi perché non te l’ho detto! Aspetta due gemelli!” le dico.
“ Cioè la bestia e lo sgorbio sono a quota 6! E com’è la storia che quel disgraziato Mario sposa la giraffa zitellona?” mi chiede.
“ Mario e Sandra hanno deciso di sposarsi forse per il bambino che aspettano che ha rincretinito Mario o forse perché si amano,non lo so!” le dico.
“Ti rendi conto che quando credevo di essere incinta,quel disgraziato mi chiese di abortire?” mi dice.
“Lo so,ma sono passati 10 anni e Mario è maturato e poi ha fatto anche pace con Betty,infatti saranno lei e Armando i suoi testimoni!” le dico.
“ E pensi che questa volta faranno sul serio?” mi chiede.
“Credo proprio di si,anche perché c’è un bambino di mezzo e come ti ho detto Mario si sta rimbecillendo!” dico.
 
[Mario]
Guardo Sandra dormire sul mio torace. Come previsto si è addormentata dopo mezz’ora di film per lasciarmi solo con i miei pensieri. Oggi ho chiesto alla donna della mia vita di sposarmi e fra un mese sarò in viaggio di nozze con lei. Fra circa 6 mesi e mezzo nascerà mio figlio e spero solo di riuscire a crescerlo al meglio,spero non diventi come il vecchio me e che non faccia soffrire nessuno. Spero riesca ad imparare il valore delle persone a prescindere da loro aspetto e che riesca ad apprezzare l’amore di una donna senza spezzare il cuore di nessuno,spero sia buono come sua madre e che abbia la sua stessa pazienza. Perché per sopportarmi di pazienza ce ne vuole! Soprattutto se mettiamo in conto che ha accettato di farlo per tutta la vita!
“Amore ma il film?” mi chiede stiracchiandosi.
“ È finito da quasi un quarto d’ora.” Le dico.
“ Ho dormito così poco! Mi sembrava di aver dormito di più!” mi dice.
“Sandra ti sei addormentata dopo mezz’ora dall’inizio e non mi hai lasciato neanche un popcorn” le dico.
“Scusami,amore,se vuoi te li vado a  preparare!” mi dice.
“No,adesso ho solo voglia di dormire nel nostro lettone!” le dico.
“Amore a tal proposito,non abbiamo pensato ad una casa per noi tre!” mi dice.
“In effetti hai ragione. Il mio appartamento è troppo piccolo e poi non è adatta ad una famiglia!” le dico.
“ Giusto il centro di seduzione è adatto solo alle relazioni occasionali!” mi dice.
“Piantala! È da quando ci siamo fidanzati che non è più il centro di seduzione e non è il caso di fare ironia.” Le dico.
“ Allora che facciamo?” mi chiede.
“ Domani inizieremo a cercare un appartamento per noi tre nella zona centrale!” le dico.
“Sai a cosa pensavo?” mi chiede.
“ Al fatto che vuoi un appartamento con giardino?” le chiedo.
“No,che ho fame e vado a farmi un panino!” mi dice.
 
 [Nicola]
La cena sta procedendo nel migliore dei modi e anche Asia si sente a casa. I bambini di Betty la adorano e anche la signora Giulia.
“ Figliola,mangi troppo poco!” le dice la signora Giulia.
“ Giulia, i due si compensano:lei mangia poco e Nicola troppo!” ribatte il signor Hermes,suscitando la risata di tutti.
“Beh il signor Hermes ha ragione!” dice Armando.
“ Smettetela di prendere in giro il povero Nicola!” dice Betty.
“ Già il dottor Mora è solo una buona forchetta!” dice il signor Roberto.
“ E lei dove vive Asia?” chiede il signor Hermes.
“Sulla 43^ strada!” risponde Asia.
“Allora abita vicino casa nostra! Quando vuole può venire a cena da noi,perché a pranzo noi stiamo qui visto che badiamo ad bambino!” dice Giulia.
“ Beh Asia abiterà lì ancora per poco perché fra qualche tempo andremo a vivere insieme!” dico.
“Quindi vi sposate!” dice il signor Hermes.
“Papà!” lo ammonisce Betty.
“Che ho detto di male? Se stanno cercando casa,vuol dire che fra un po’ si sposeranno!” ribatte il signor Hermes.
“Veramente vogliamo andare a convivere!” dico,anche se mi pento subito di quello che ho detto perché so che scatenerò i commenti del signor Hermes.
“ Vuoi che questa povera ragazza sia la tua concubina? Nicola tu sei cresciuto in casa mia,dove il concubinato non è mai stato contemplato ed ora ti comporti così!” mi dice il signor Hermes. I signori Mendoza ridono sotto i baffi.
“ Veramente diventerebbe la mia compagna e non la mia concubina e poi comunque ci sposeremo fra un paio d’anni,ma intendo sposarla e poi,signor Hermes,i tempi sono cambiati!” dico.
“È vero,Hermes!” dice la signora Giulia.
“Zitta,Giulia! E i genitori di questa ragazza sanno che vuole concubinare con te?” chiede il signor Hermes.
“Hermes!” lo ammonisce la signora Giulia.
“Veramente i miei genitori non sanno neanche che siamo fidanzati perché non vivono a Bogotà. Ho lasciato casa loro quando ho iniziato l’università e poi loro si sono trasferiti con mio fratello a Rio!” risponde Asia.
“ Cioè i suoi genitori non sanno che lei è concubina di questo pozzo senza fondo?” chiede il signor Hermes.
“ Ma cosa importa se mangio tanto?” dico.
“ Non importerà a te,ma a loro di sicuro se ti inviteranno a cena! Devono sapere che mangi quanto un reggimento di soldati,almeno per regolarsi con le dosi di cibo da preparare!” ribatte il signor Hermes.
“ Papà! Allora io adesso dovrei dare una notizia e quindi vorrei che la smetteste di parlare di questa situazione di Asia e Nicola!” dice Betty. Le devo un favore perché mi ha salvato da un sermone!
 
[Armando]
Betty è riuscita a salvarci da una discussione eterna e Nicola le sarà grato di sicuro! Quando Betty ha stoppato la discussione,Nicola ha ripreso il suo colore naturale perché durante il dibattito con il signor Hermes,ha fatto concorrenza all’arcobaleno!
“Allora ci sono due novità. La prima è che domani Camilla prenderà un aereo che la porterà a Santa Marta per studiare e questo rattrista un po’ tutti noi,ma renderà felice lei.” Dice Betty. Il signor Hermes e la signora Giulia si commuovono,mentre i miei genitori tirano fuori uno scatolo.
“Visto che Camilla si allontanerà dai suoi genitori che l’adorano,abbiamo pensato di farle un piccolo regalo per sentirsi vicina alla famiglia!” dice mio padre.
“Già,la nonna e il nonno ti regalano questo tablet con connessione ad internet illimitata e dovrai solo istallare un programma di videochiamata per parlare con i tuoi genitori,con i tuoi fratelli e noi tutti che ti vogliamo bene. Io e tuo nonno volevamo dirti che sei l’orgoglio di tutti i Mendoza e che siamo fieri che tu vada a studiare in un collegio così prestigioso!” dice mia madre.
“ Grazie!” dice la mia bambina,abbracciando i suoi nonni. Anche Asia e Nicola abbracciano Camilla,che quasi si commuove perché non sa quando ci rivedrà.
“ Bene dopo tutte queste belle parole,anch’io vorrei dire qualcosa per mia figlia: io e la mamma siamo orgogliosi di te e ci mancherai moltissimo,ma sappi che per qualsiasi cosa noi per te ci saremo sempre e che se ce ne fosse bisogno,prenderemo il primo aereo per correre da te!” le dico.
“ E anche i nonni,eh? E se qualche bambino cercherà di attentare alla tua purezza,ricordati che il diavolo è in agguato!” le dice Hermes.
“Allora dopo tutte queste lacrime c’è un’altra notizia:ci saranno due nuovi arrivi nella famiglia Mendoza!” dice Betty. “E sai per certo che saranno 2?” chiede mia madre.
“ Beh si,mamma. La gravidanza è di 8 settimane ed è gemellare.” Dico.
“ Papà,cosa vuol dire gemellare?” mi chiede Margherita.
“ Che nasceranno due bambini insieme,come te ed Hermes che siete nati insieme e andate all’asilo insieme e spegnete le candeline insieme al vostro compleanno!” le spiego.
“E giocheranno con i giocattoli miei e di Marghe?” mi chiede Hermes.
“No,Hermes,te l’ho già spiegato. I bambini che nasceranno saranno piccoli e non potranno giocare con i vostri giocattoli,ma quando voi sarete grandi come Camilla,loro potranno prenderli in prestito,come avete fatto voi con i giochini di Camilla.” Gli spiega Betty.
“ E piangeranno come Roberto?” mi chiede Hermes.
“ Beh noi speriamo proprio di no,ma se dovesse accadere troveremo un modo per farli smettere” gli dico.
“Mamma,ma tu ci vorrai sempre bene,vero?” chiede Margherita.
“Certo,solo che adesso il mio cuoricino deve ospitare altri due bambini e anche voi dovrete voler bene a loro come ne volete a Bob e Milla.” Dice Betty.
“ Mamma ormai sono grande,potresti evitare di chiamarmi “Milla”! Sto anche per andare a Santa Marta!” dice Camilla.
“ Beh ma lo zio Nicola,può continuare a chiamarti “Milla” oppure non ti girerai quando ti chiamerò così?” le chiede Nicola. Camilla si limita ad abbracciarlo. Stappo lo champagne e tutti brindiamo alle novità che stravolgeranno la nostra famiglia.
 
[Marcella]
Patrizia mette in moto l’auto per accompagnarmi a casa dopo questa serata fuori.
“Allora,com’è stare con la tua amichetta come ai vecchi tempi?” mi chiede.
“ Diciamo che ai vecchi tempi eri tu quella che aveva gli incubi per questioni finanziarie,ora sono io quella con gli incubi,ma non per le mie finanze!” le dico.
“ Spero che almeno in queste ore,hai smesso di pensarci!” mi dice.
“ No,non ho smesso neanche un attimo di pensare a lui. Ogni emozione vissuta con lui,è stata così intensa,che anche se si è sviluppato tutto in pochi giorni,mi sembra di aver vissuto con lui la storia di una vita.” Le dico.
“Allora lo ami!” mi dice.
“Patrizia,non lo so. Sono così confusa e poi lui è andato via,nonostante tutto quello che abbiamo vissuto!” le dico.
“Posso farti una domanda?” mi chiede.
“ Certo!” le dico.
“ Quando avete fatto l’amore cos’hai provato?” mi chiede.
“Non lo so,è stato come uno slancio,come un fuoco che prendeva corpo in me. Mi sono sentita leggera come fossi su una nuvola e mi sono sentita amata,al sicuro,protetta.” Le dico.
“ Si ma ti sei pentita di averci fatto l’amore?” mi chiede.
“No,ero convinta di ciò che facevo e il ricordo di quella notte è con me. Sento ancora il suo sapore sulla pelle ed ogni volta che mi faccio la doccia,spero sempre che il bagnoschiuma non allontani da me il suo profumo!” le dico.
“Beh allora lo ami ed anche molto! Perché non gli hai detto che lo ami?” mi chiede.
“ Perché non ne sono sicura e poi voglio vedere se sarà capace di aspettarmi!” le dico.

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Capitolo 28
*** 28 ***


[Betty]
Sono seduta sul mio divano che mi accarezzo il ventre,mentre guardo la tv. Aspetto l’arrivo di Armando,ma squilla il telefono.
“Pronto”
“ Mamma,sono io” dice Camilla. Sta piangendo,me ne accorgo dalla voce.
“ Amore mio,che hai?” le chiedo.
“ Perché mi hai mandata qui? Voglio tornare a casa da te! Mamma ti prego,vieni a prendermi!” mi dice,disperata.
“ Amore ti prego non piangere! Prenderò il primo aereo per venirti a prendere,tesoro!” le dico. Non si sente più nulla.
“Mi senti? Milla, Milla!” grido.
Sento la voce di Armando riportarmi alla realtà e svegliarmi dal mio incubo.
“Amore mio,che succede?” mi chiede.
“Amore ho fatto un sogno orribile! Nostra figlia era infelice e piangeva a telefono! Mi chiedeva perché l’avevamo mandata lì! Sei sicuro che non stiamo sbagliando a mandarla a Santa Marta? Amore,Milla è ancora piccola e poi Santa Marta è così lontana!” gli dico,mentre mi abbraccia.
“Amore,anch’io pensavo alla stessa cosa,ma hai visto com’è felice di partire? Ieri sera ha salutato tutti i parenti con gli occhi pieni di gioia e non  mi sembrava dispiaciuta di partire!” mi dice.
“Si,ma una cosa è amare l’idea di partire,un’altra è partire sul serio! Armando,ripensiamoci! “ gli dico,piangendo.
“ Amore,anche a me non va a genio che parta,ma è per il suo bene e poi lei è stata felicissima quando gliel’abbiamo proposto due giorni fa! Credi per caso che a me non venga da piangere? Che non mi senta male al pensiero di non vederla svegliarsi al mattino e di non poterle dare il bacio della buonanotte? Amore, Milla mi ha insegnato ad essere un buon padre,ricordo ancora quando è nata,quando ha detto la prima parola e quando ha mosso i primi passi la nostra Mostrilla,ma adesso dobbiamo permetterle di fare quell’esperienza anche se ciò ci farà morire di nostalgia! Amore mio,dobbiamo essere forti,perché sai bene quanto è sensibile e se ci vedrà tristi,piangerà anche lei!” mi dice,mentre si asciuga le lacrime.
“ Però devi giurarmi che se la bambina si troverà male,noi manderemo al diavolo tutti i buoni propositi per il suo futuro e andremo a riprenderla!” gli dico.
“ Si,amore! Ti giuro che se Milla vorrà tornare qui perché quel collegio non fa per lei,noi prenderemo il primo mezzo di trasporto disponibile e andremo a riprenderci al nostra bambina,ma adesso voglio che tu mi prometta una cosa!” mi dice.
“ Cioè?” gli chiedo.
“Amore devi promettermi che piangerai per la sua mancanza solo quando saremo soli io e te e che davanti a lei non ti farai venire crisi di pianto perché faresti stare male Milla e sai bene che se lo fai davanti ai bambini loro andranno  a riferirglielo! E anche un’altra cosa:non tenerti dentro il dolore o le sensazioni negative perché arrivano ai gemelli che aspetti e non vorrei mi nascessero come Robertino!” mi dice,facendomi tornare il sorriso.
“ Te lo giuro,amore mio!” gli dico,abbracciandolo.
 
[Asia]
Mi risveglio abbracciata a Nicola e penso a quanto lo amo e a quanto sono felice.
“Amore,ma che ci fai sveglia? Oggi non dobbiamo andare in azienda!” mi dice.
“ Lo so,ma mi sono svegliata presto,anche se ieri abbiamo fatto tardi!” gli dico.
“ Si,ti sei divertita?” mi chiede.
“ Beh si! Il signor Hermes e tu formate un duetto formidabile,anche se quel sermone sul concubinato poteva risparmiarselo! I signori Mendoza si sono sbellicati dalle risate durante i battibecchi tra te e il signor Hermes! Per non parlare poi di quando la sua povera moglie cercava di spezzare una lancia a favore nostro e lui la zittiva!” gli dico,ancora ridendo.
“ Te l’avevo detto che ti saresti divertita! Il signor Hermes e la signora Giulia sono la mia famiglia e poi sono così simpatici! Ai battibecchi tra me e il signor Hermes non devi fare caso perché sono il nostro modo per dimostrarci affetto!” mi dice.
“ Tu mi parli sempre di loro,ma non mi hai mai parlato della tua famiglia!” gli dico. Il suo viso si scurisce ,ma mi accoglie fra le sue braccia.
“Scusa,non volevo essere indiscreta!” gli dico.
“No,hai il diritto di farti delle domande ed io ho il dovere di darti delle risposte. Mio padre e mia madre gestivano una panetteria nel mio quartiere e sin da quando ero bambino,ho passato molto più tempo con i Pinzon che con i miei genitori. Dopo l’università,non trovai lavoro e quindi fui costretto a guadagnarmi la pagnotta,lavorando nel panificio dei miei,nonostante la mia laurea in economia e le mie specializzazioni.” Mi dice.
“Non parli di loro con lo stesso affetto che traspare quando parli dei genitori di Betty.” Gli dico.
“Non è facile provare affetto per persone che ti hanno fatto crescere da altri.” Mi dice.
“ E ora i tuoi che fine hanno fatto?” gli chiedo.
“ Mio padre è morto quando ero all’università e mia madre vive nel quartiere dove vivono i genitori di Betty e quando vorrai te la farò conoscere,ma ora sono io che voglio sapere qualcosa di più sui tuoi genitori!” mi dice. Mi sento il cuore in gola perché non credevo di dover toccare questo argomento proprio adesso.
“Se non ti senti pronta,possiamo anche non parlarne!” mi dice.
“No,è giusto che tu sappia. Quando ti raccontai del mio trascorso con Giovanni,non ti dissi tutto!” gli dico.
“ Che vuoi dire?” mi chiede.
“Quando scoprii di essere incinta e lo dissi ai miei genitori,non la presero bene. Mia madre voleva che lo dessi in adozione e mio padre che abortissi. Dopo l’incidente,sono stata in coma per un anno.” Gli dico.
“ Non sapevo fossi stata in coma!” mi dice.
“ Quando mi sono svegliata,ho visto il mio ventre piatto e il calendario segnare l’anno successivo a quando è accaduto tutto. Pensavo di aver messo al mondo il mio bambino e che lui ora fosse a casa con i miei genitori e con Pedro Manuel,mio fratello.” Gli dico.
“Ma l’avevi perso,non è vero?” mi chiede.
“I miei genitori mi avevano detto che era stato per via dell’incidente,ma un anno dopo il mio risveglio dal coma,quando sono andata a fare gli accertamenti di routine e ho richiesto la mia cartella clinica,ho letto che non c’era scritto raschiamento post aborto spontaneo,ma c’era scritto aborto volontario! Mio figlio era vivo! “ gli dico,piangendo. Mi abbraccia forte.
“E hai … hai chiesto spiegazioni ai tuoi genitori?” mi chiede.
“ Hanno approfittato del mio stato di incoscienza per liberarsi di quello che loro consideravano un problema! Quando l’ho scoperto avevo 18 anni e sono andata via di casa,dicendo loro che non volevo più vederli e così è stato! Non li vedo da qual giorno e ogni tanto sento solo mio fratello.” Gli dico.
“Quindi non sai se sono vivi o morti!” mi dice.
“Mio padre è morto 2 anni fa,ma non sono andata al suo capezzale o al suo funerale! Loro sono stati due assassini! Hanno ucciso il mio bambino e non li perdonerò mai!” gli dico. Mi tiene stretta fra le sue braccia,come a volermi difendere da tutto quel dolore che la vita mi ha inflitto e che con le sue domande, mi ha fatto inconsapevolmente rivivere.
“ Amore,io sono sicuro che il tuo bambino ti protegge e sa quanto desideravi che venisse al mondo! Vorrei solo sapere se tuo fratello sapeva quello che avevano fatto i tuoi genitori!” mi dice.
“ No,Pedro Manuel è un ragazzo buono e all’epoca dell’incidente stava preparando l’esame di maturità e sono sicura che se ne fosse stato a conoscenza,avrebbe impedito che mi infliggessero un tale dolore. Dovresti conoscere mio fratello, entrereste subito in sintonia!” gli dico.
“ E la famiglia di … insomma di quel tipo,l’ha mai saputo?” mi chiede.
“ Non credo,altrimenti sarebbero stati i primi a volere il mio aborto! Loro sono persone facoltose e non avrebbero retto ad un tale scandalo!” gli dico.
“ Amore,io però credo che dovresti parlare con tua madre,per sapere almeno la sua versione!” mi dice.
“Non ce n’è bisogno,credimi! La mia versione dei fatti accaduti quando ero in coma è molto più veritiera di quella che darebbe lei! Non la conosci! Sarebbe capace di incolpare chiunque per le sue malefatte e credo sarebbe capace di dire la verità solo in punto di morte!” gli dico.
“Fai come vuoi,ma io credo che finché non saprai la verità su ciò che è successo quando eri in coma,non supererai mai quello che è successo!” mi dice.
“ Invece lo supererò,se tu sarai con me!” gli dico.
“Io non ti lascerò mai!” mi dice,abbracciandomi.
 
[Marcella]
Apro gli occhi e guardo la sveglia:sono già le 11. Accendo il mio cellulare,ma a quanto pare non c’è alcuna chiamata di Michel,anche se in fondo me l’aspettavo. Non so proprio cosa diavolo fare e non riesco a capire perché fa così! Tre giorni fa avrebbe fatto carte false per avere tutte le mie attenzioni e ora mi snobba,come se tra noi due non fosse successo nulla. Squilla il mio cellulare,ma è Daniele.
“Daniele,dimmi” gli dico.
“ Volevo sapere come stavi e se avevi voglia di venire a pranzo da noi! Ti assicuro che non cucina,Patrizia!” mi dice.
“Lo spero! Comunque grazie,accetto l’invito e spero davvero sia come tu dici perché non vorrei finire all’antiveleni!” dico.
“ Tranquilla,ci tengo anch’io alla mia vita! Comunque ci vediamo fra un paio d’ore a casa nostra,così conoscerai Giulio e Susanna!”  mi dice.
 
[Betty]
Entro in camera della mia bambina,che sta preparando la sua valigia. Non riesco a pensare che fra un’ora questa stanza sarà vuota e che una parte di me,andrà lontano per chissà quanto tempo.
“Che hai,mamma?” mi chiede la mia piccola donna.
“Niente tesoro,ma vorrei parlarti prima della tua partenza” le dico,cercando di non piangere.
“ Dimmi,mamma!” dice,sedendosi sulle mie ginocchia,come quando era solo una pulce.
“ Tesoro,io voglio che tu sappia che io e tuo padre ti vogliamo bene e che se tu hai cambiato idea e vuoi restare,noi siamo fieri di te lo stesso.” Le dico,abbracciandola,come a voler trattenere il suo profumo.
“ Mamma,lo so,ma il collegio di Santa Marta è il migliore e lo dice anche la nonna Margherita!” mi dice.
“ Si,ma non sempre gli adulti hanno ragione e forse la nonna si è sbagliata. Tesoro,pensaci bene! Amore,puoi ancora tornare indietro e scegliere di restare! Io e tuo padre saremmo felici e anche i tuoi fratelli!” le dico.
“Lo so,ma io voglio andare e non credere che non mi mancherete. Mi mancheranno le marachelle dei gemelli,l’amore tuo e di papà,i pianti di Roberto,i battibecchi di nonno Hermes e di zio Nicola e anche quelli di nonno Hermes e nonna Giulia,ma io voglio diventare come te!” mi dice. Sapevo che mia figlia volesse emularmi,ma non pensavo che questo suo desiderio la portasse migliaia di km lontano da me!
“Milla,ascoltami! Io e tuo zio Nicola,non abbiamo frequentato scuole prestigiose e siamo venuti su preparati ugualmente! Se tu vuoi restare qui, non partire!” le dico.
“ Mamma,io voglio partire e ti prometto che tornerò appena potrò!” mi dice,stringendomi forte.
“ È un’altra la promessa che voglio tu mi faccia!” le dico.
“Quale?” mi chiede.
“Che semmai ti dovessi trovare male per un qualsiasi motivo,lo dirai a me e tuo padre e tornerai qui da noi! Se tu dovessi renderti conto che quel collegio non fa per te,voglio che tu lo ammetta senza il timore di non essere accettata dalla nonna Margherita e dal nonno Roberto o da me e tuo padre,perché noi siamo la tua famiglia e qualsiasi cosa accadrà noi saremo con te!” le dico.
“Mamma,ti voglio tanto bene! E ti prometto che se dovesse starmi stretto quel collegio,tornerò qui a Bogotà!” mi dice. La abbraccio forte come per non farla allontanare da me.
 
[Mario]
Vedo Sandra,mentre ammira il suo anello e sono contento del passo che ho fatto. Non avrei mai creduto che un giorno avrei chiesto ad una donna di dividere la sua vita con me per sempre e meno che mai che quella donna fosse Sandra. Ancora ricordo quando non la degnavo neppure di uno sguardo ed ora invece sono qui che la guardo come se non esistesse altro nella vita,come se non ci fosse altro al mondo che mio figlio e la donna che diventerà mia moglie.
“Perché mi guardi con quegli occhi da triglia?” mi chiede Sandra.
“ Perché io sono una triglia! Sono Mario la triglia! Pensavo a te e a quello che abbiamo costruito e che costruiremo!” le dico.
“ Pensavi che non ti saresti mai aspettato di finire incastrato in un matrimonio?” mi chiede.
“Pensavo che il nostro rapporto è la trappola migliore che si possa desiderare e che sono felice. Quando io e Armando eravamo due playboy,pensavo fosse quella la felicità:volare di fiore in fiore senza legami,senza pensieri,ma adesso io non riuscirei a stare con nessun’altra donna che non sia tu!” le dico.
“Dici,davvero?” mi chiede.
“Si. Forse la versione romantica di me stona un po’ con il personaggio che tutti vi siete creati di me,ma tu fai fuoriuscire la parte migliore di me!” le dico. Iniziamo a baciarci e a fare l’amore sul nostro divano.
 
[Marcella]
Busso alla porta della casa di Daniele e Patrizia. Devo ammettere che la casa,almeno all’esterno,sembra essere uguale a quando eravamo piccoli!
“Chi è?” mi chiede  un bambino che avrà circa 3 anni. È il ritratto di mio fratello da bambino e mi sembra di essere tornata indietro nel tempo.
“ Giulio,come ti devo dire che si chiede prima chi è e poi si apre la porta e non il contrario!” dice Patrizia, sopraggiungendo alle sue spalle.
“ Beh se disturbo,vado via!” le dico.
“No,Marce. Giulietto,lei è la zia Marce! “ dice prendendo in braccio Giulio.
“ E la piccolina?” le chiedo. Arriva un bambina nel girello con gli occhi azzurri di sua madre e che mi ricorda me da piccola.
“ Lei è Susanna! È una peste e somiglia a te da piccola!” dice Daniele,mentre prende il mio cappotto e lo appende all’attaccapanni.
Mi guardo intorno in quella casa piena di agi molto mutata rispetto a come la ricordavo e a com'era quando ero piccola. Sono sicura che Patrizia sia felice in una casa del genere.
“Accomodati,Marce!” dice Patrizia.
“ Mi aspettavo che viveste nel lusso,ma non pensavo avessi cambiato la casa in questo modo!” le dico. I miei stenterebbero a riconoscerla!
“Hai visto,Marce? Danielino non mi fa mancare nulla! E cosa dici dei tuoi nipotini?” mi chiede.
“ Beh Susanna ha i tuoi stessi occhi!” le dico.
“Ma l’espressione è la tua e spero non erediti la tua faccia da zitellona da grande! Senza offesa!” mi dice.
“E chi si offende! Ormai sono abituata ai tuoi complimenti! Giulio,invece,è tutto suo padre! “ le dico. Ha solo la sua arcata dentale,ma non glielo dico per timore che si offenda.
“ Già e da grande sposerà una ragazza che avrà fatto sei semestri alla San Marino,proprio come suo padre!” mi dice. Spero proprio di no! E che cavolo! Sarebbe una maledizione!
“ Hai una famiglia bellissima!” le dico.
“ Pensi a Michel?” mi chiede.
“ Se ti dicessi di no,ti mentirei! Vorrei conoscere la sua bambina,ma forse non rivedrò mai più neanche lui!” le dico.
“ Non ti buttare giù,Marce! Comportati come la donna di classe che sei e cerca di farti desiderare!” mi dice.
“ E invece è forse perché mi sono fatta desiderare troppo che lui se n’è andato!” le dico.
“ No,Marce! Fai come ti dico io: richiama John e fai ingelosire il francese!” dice.
“Ma non capisci che così farei del male a John? Non posso illuderlo di nuovo!” le dico.
“ Illudere chi?” chiede mio fratello,sopraggiungendo con tre aperitivi.
“ Nessuno! Tua moglie mi ha raccontato la storia di Nicola Mara e le stavo dicendo che non può illuderlo di nuovo!” gli dico.
“ Ah,Marcella! Preferisci che ci diano qualche altra fregatura come con Terramoda? Devo ricordarti cos’è accaduto circa 11 anni fa? Tu rimanesti senza soldi e senza fidanzato e siccome io ci tengo al mio capitale,dobbiamo essere noi a prenderli in castagna questa volta!” mi dice Daniele.
 
[Armando]
Posteggio l’auto nel parcheggio dell’aeroporto per accompagnare la mia Camilla a prendere l’aereo. Betty ha una faccia di funerale e temo che se le rivolgo la parola,scoppi a piangere all’improvviso. La nostra Camilla,invece, sembra il ritratto della felicità e spero che anche la sua nuova vita la renda felice. Squilla il cellulare di Betty.
“ Un sms?” le chiedo.
“No,una mail di tuo padre: “ Cari Betty e Armando,quando leggerete questa mail,noi saremo a Londra,ma abbiamo preferito dirvi così della nostra sorpresa,piuttosto che comunicarlo davanti a tutta la famiglia riunita ieri sera a cena. Abbiamo pensato di farvi un regalo per la vostra numerosa famiglia e ieri sera,quando ci avete comunicato la nuova gravidanza,ci siamo resi conto di aver scelto la sorpresa giusta per voi e i nostri nipotini. La sorpresa consiste nell’acquisto della casa all’ultimo piano del vostro stabile,quella con la terrazza e numerose stanze. Lo facciamo anche per Camilla,che ieri non sembrava molto felice di dover dimezzare nuovamente la sua camera,anche se per ora la userà di rado! Forse dovevamo consultarvi,ma ci è sembrato il regalo più giusto per dimostrarvi il nostro immenso affetto. La casa sarà disponibile dalla prossima settimana e la vostra potrete venderla a chi più vi aggrada. Speriamo di riabbracciarvi presto. Un bacio Margherita e Roberto Mendoza” . Amore,ti rendi conto che i tuoi ci hanno comprato una casa più grande?” mi chiede.
“ Beh si,ne sono felice e credo che quella più felice sarà la nostra Camilla!” le dico.
“Si,papà,ma io voglio la stanza più bella!” dice.
“Certo! Amore mio, la tua camera sarà sempre pronta per un tuo improvviso ritorno e troverai tutte le tue cose ad aspettarti!” le dice Betty. Scendiamo dall’auto ed entriamo in aeroporto dove un hostess aspetta la nostra Camilla. Arriva il momento dei saluti e temo davvero di scoppiare a piangere o che lo faccia Betty.
“ Allora io vado!” dice Camilla.
“Ricordati quello che ci siamo dette,tesoro mio! Voglio che tu ti senta libera di tornare indietro se non te la senti!” le dice Betty.
“ Ricordati che noi sentiremo sempre la nostra mancanza e che ti penseremo spesso!”  le dico.
“Anche voi mi mancherete e vi prometto che mi farò sentire spesso!” dice la mia piccola donna. La abbraccio forte e prolungo quell’abbraccio come fosse l’ultimo,perché so che non la rivedrò tanto presto. Mi asciugo una lacrima che sta venendo giù prima di staccarmi da lei,per evitare che mi veda piangere. Anche Betty sta per piangere,ma si trattiene. Ora tocca al loro abbraccio che sembra durare un’eternità,come se quei 1000 km potessero recidere per sempre il legame tra una madre e una figlia,come se quei km tagliassero definitivamente il cordone ombelicale che ha sempre legato Betty ai nostri 4 bambini. Il volo di Camilla viene chiamato per la seconda volta e trattengo Betty per far sì che sciolga quell’abbraccio e che lasci andare nostra figlia. Accolgo Betty tra le mie braccia,mentre vediamo Camilla sparire dalla nostra vista e scoppiamo a piangere l’uno tra le braccia dell’altra. 
 
[Betty]
Usciamo dall’aeroporto abbracciati,accumunati dal dolore della partenza della nostra bambina. Armando ha appena smesso di piangere,mentre io non riesco a fermare le lacrime e forse è meglio così perché non voglio che il dolore arrivi ai bambini che aspetto.
“ Cambiando discorso,hai pensato se accettare il regalo dei miei?” mi chiede,mentre mette in moto.
“ Amore,sai bene che l’arrivo di altri due bambini ci impone di accettare e poi non possiamo far dormire i bambini in scatoline di sardine come abbiamo fatto finora! Oltre al fatto che ritorneremmo ad avere uno studio nostro per lavorare!” gli dico,mentre mi asciugo le lacrime.
“ Spero solo che la nostra casetta finisca in buone mani!” mi dice.
“ Io ho un’idea,ma vorrei consultarti!” mi dice.
“Dimmi,amore! Sai bene che se hai in mente una vendita privata,mi fai un favore!” mi dice.
“ Sandra e Calderon! Ti sembrerà strano,dopo tutto quello che mi ha fatto Calderon in passato,ma aspettano un bambino e sai bene che non possono restare in quella casa che noi due conosciamo bene!” gli dico.
“Vorresti venderla a loro?”mi chiede.
“ Se tu sei d’accordo,si! La casa dove vivono è stata importante per noi e sai a cosa mi riferisco,ma non è adatta alla famiglia che stanno costruendo! In quell’appartamento sono passate le vostre conquiste ma non ci vedrei mai e poi mai un bambino,tantomeno il bambino che sta attirando tutte le attenzioni del tuo amico! Ti ripeto che non lo faccio per Mario,ma per il bambino che nascerà!” gli dico.
“ Io sono d’accordo! D’accordissimo! Amore,tu mi sorprendi ogni giorno che passa e mi dai ogni giorno un motivo in più per amarti!” mi dice. Appoggio la mia testa sulla sua spalla mentre guida e cerco di non pensare alla partenza della mia bambina.
 
[Mario]
Compongo il numero di Armando per chiedergli notizie della bambina.
“ Allora?” gli chiedo.
“ È partita e già ci manca,ma mia moglie ha avuto un’idea per te e la tua futura signora!” mi dice.
“ Dimmi,sai bene che le idee di Betty non mi spaventano,sono le tue ad inquietarmi!” gli dico.
“Spiritoso! Visto che i miei ci hanno regalato una casa più grande,se tu e Sandra non vi offendete,vorremmo vendervi casa nostra!” mi dice.
“Beh io vi ringrazio e credo sia la soluzione giusta per noi,ma voi in che condominio andrete a vivere?” gli chiedo.
“Nello stesso condominio! Oddio,saremo vicini di casa! Ritiro l’offerta!” dice,scherzando.
“ Mendoza,so che non stai nella pelle! Comunque credo che anche Sandra farà i salti di gioia! Ora devo staccare,gliene parlo adesso. Grazie amico e ringrazia anche tua moglie!” gli dico. Chiudo la chiamata e vedo sopraggiungere Sandra.
“Era la tua amante?” mi chiede ironicamente.
“Si,mi ha proposto una casa per noi due!” le dico.
“Hai trovato casa per noi? E dove?” mi chiede.
“Armando e Betty si trasferiranno in una casa più grande nello stesso condominio e ci vendono casa loro! Ti rendi conto che saremo vicini di casa di Armando e Betty?” le chiedo.
“ Amore,è una soluzione perfetta!” mi dice,abbracciandomi.

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Capitolo 29
*** 29 ***


[Sandra]
Sono già passate quasi due settimane da quando Mario mi ha chiesto di sposarlo e abbiamo fissato la data del matrimonio. Mancano due settimane al fatidico si e siamo entrambi in fibrillazione. Asia mi ha disegnato il vestito da sposa e spero riesca a vederlo prima del matrimonio,anche se vogliono sia una sorpresa anche per me. Fra due settimane partirò per un viaggio di un mese e visiterò posti che finora ho visto solo nelle cartoline. Ci sono ancora tante cose da fare e spero di riuscire a organizzare tutto come desidero.
“Amore mio,dai sbrigati che dobbiamo andare a vedere gli altri mobili!” mi dice Mario.
“ Sono così emozionata e felice!” gli dico.
“Anch’io,è la prima volta che mi sposo. Comunque dobbiamo chiedere a Betty e Armando se possono tenerci d’occhio la casa e ricevere gli operai del mobilificio quando consegneranno i mobili,perché di sicuro noi saremo in viaggio!” mi dice.
“Già. Povera Betty,doversi occuparsi anche di questo oltre che della prossima collezione! Dobbiamo solo scegliere la stanza per il bambino e poi oggi pomeriggio abbiamo l’ecografia.”gli dico.
“Si,ma devi solo stare tranquilla. Andrà tutto bene e poi oggi vedremo il piccolo Calderon. Dobbiamo festeggiare!” mi dice.
“Lo sapevo! Ora ricomincerai a parlare con la pancia! Mario non possiamo perdere tempo:dobbiamo andare a dare un’occhiata ai lavori,poi dal ginecologo e poi al mobilificio e menomale che da oggi siamo in ferie!” gli dico. Prendo la borsa e usciamo dall’appartamento.
 
[Marcella]
Chiudo la cartellina dei documenti del punto vendita di Palm Beach e mi ritrovo ancora a pensare a lui,a quello che c’è stato e alle sue ultime parole  “ Ti rendi conto che in ogni conversazione c’è un riferimento alla tua sfortunata storia con Armando? Io non sopporto più che fai cenno sempre a quella storia! […] Marcella io sono stufo e se dovessimo iniziare una relazione,io non ce la farei a sopportare paragoni con la tua idilliaca storia con Armando. Armando è lì,vattelo a riprendere se proprio vuoi ripetere l’idillio,ma io non sono Armando e quindi rifletti bene su quello che vuoi perché fra due mesi dovrai prendere una decisione e vorrei fosse definitiva!”. Quelle parole mi tormentano e spero non sia ancora arrabbiato con me. E se non lo è,perché non mi risponde al cellulare? Magari ha conosciuto un’altra donna e mi ha dimenticata! Bussano alla mia porta.
“Avanti” dico.
“ Buongiorno! Mi scusi,ma mi servirebbero i rendiconti di Palm Beach!” mi dice Betty.
“ Sono questi” le dico.
“ Si ma sono quelli aggiornati a 6 mesi fa,non ha fatto il lavoro che le ho chiesto?” mi chiede.
“ No,ho dimenticato di stamparlo! Le dispiace se glielo consegno poi?” le chiedo.
“Dipende cosa intende lei per poi,perché fra qualche ora vorrei averli fra le mie mani!” mi dice.
“Le ho detto che fra un po’ saranno pronti! Non siamo tutti efficienti come lei!” le dico.
“ Non le ho fatto alcuna critica! Volevo solo sapere se li avrà pronti in giornata!” mi dice.
“ Ed io le ho detto di si. Saranno pronti a breve e quindi non mi faccia pressioni!” le dico.
“ Lei non può parlarmi in questo modo! Io sono un suo superiore e il suo non è il modo corretto di trattare una persona!” mi dice.
“ Altrimenti cosa fa? Chiama il suo maritino per farmi richiamare?” le chiedo.
“No. Io non ho bisogno che Armando mi difenda!” mi dice.
“ Ah certo,come no! Come quando mi faceva litigare con lui a causa sua! Comunque se ora esce mi lascia lavorare,avrà il suo benedetto rendiconto fra le sue mani!” le dico.
“Lo spero! E comunque spero non si azzardi più ad usare questo tono con me,altrimenti sarò costretta a prendere provvedimenti!” mi dice. Va via sbattendo la porta. Ho sbagliato a prendermela con lei,ma sono così nervosa per quello che è successo,che scarico il mio nervosismo su chiunque.
 
[Nicola]
Ultimo i calcoli per i costi della collezione,mentre Asia sta finendo il vestito di Sandra.
“Asia,ma ce la farai ad occuparti di entrambe le cose? Non ti stai strapazzando un po’ troppo?” le chiedo.
“Ma no;tranquillo! Il vestito di Sandra è quasi finito e la collezione è a buon punto! Ma tu piuttosto stai chino su quelle carte da qualche giorno,non vuoi riposare un po’?” mi chiede.
“ Sono i primi risultati dell’investimento fatto in quella società giapponese!” le dico.
“Ah,e come vanno le cose?” mi chiede.
“Bene, diciamo che il capitale sta crescendo e le cose vanno bene! Ma se mi vai a prendere un caffè giù,te ne sarei grato!” le dico. Esce subito. Sono fortunato ad averla al mio fianco e spero ci resti per sempre. Squilla il telefono.
“Pronto” dico.
“ Se indovini chi sono,vinci un premio!” mi dice una voce conosciuta.
“Mi sembrava di essere stato chiaro l’ultima volta!” le dico.
“Ma io sono testarda,caro Nicola!” mi dice.
“Patrizia,cosa diavolo vuoi?” le chiedo.
“ Lo sai cosa voglio e cosa vuoi anche tu! Comunque mi accontento di una cenetta.” Mi dice.
“ Mi dispiace,ma ho da fare!” le dico.
“ Dai! Facciamo così: ci vediamo a casa tua alle 7 o magari scegli tu il posto!” mi dice.
“ Mi dispiace,ma non posso uscire con te!” le dico.
“ Per via di quella tizia con cui stai? Allora temi di cedere al mio fascino!” mi dice.
“No,ti sbagli!” le dico.
“ Allora ci vediamo questa sera,a  casa tua?” mi chiede.
“No” le dico.
“ E dove?” mi chiede.
“ Senti Patrizia,ma tu non hai proprio niente da fare?” le chiedo.
“Si,ma preferisco uscire con te. Allora dove ci vediamo? O preferisci che venga a casa tua?” mi chiede.
“ Ci vediamo al Green,non so se sai dove si trova!” le dico.
“Certo,in periferia,ma è un locale malfamato! Senti ho una bella idea: io non ho mai venduto quell’appartamentino dove vivevo 10 anni fa e se vuoi possiamo vederci lì!” mi dice.
“Ok,ci vediamo alle 8” le dico e chiudo la chiamata.
 
[Asia]
Salgo le scale con il caffè per Nicola ,ma sento due mani cingermi i fianchi. Mi giro di scatto e vedo Giovanni.
“Cosa vuole?” gli chiedo.
“Te. Questa sera ti aspetto a casa mia!” mi dice.
“Lei è pazzo! Questa sera ho di meglio da fare! “ gli dico.
“No,invece questa sera verrai da me! Ti aspetto alle 8 e mezza e non fare tardi!” mi dice.
Entro nell’ufficio mio e di Nicola.
“ Sei così pallida! Sembra che tu abbia visto un fantasma!” mi dice.
“No,sto bene” gli dico.
“ Sicura?” mi dice.
“Si,sto bene. Ecco il tuo caffè” gli dico. Gli sto mentendo,gli sto omettendo l’invito di Giovanni. Perché? Perché gli sto facendo questo?
 
[ Betty]
Non posso credere che quella donna abbia avuto il coraggio di trattarmi in quel modo solo perché le ho chiesto dei documenti. Forse sta pensando a Michel e a quello che è successo fra loro. Squilla il mio cellulare.
“Stavo proprio pensando a te. Come vanno le cose?” chiedo.
“Beh abbastanza bene,perché pensavi a me?” mi chiede Michel.
“ Perché ho appena avuto l’ennesimo diverbio con la cara Marcella!” gli dico.
“Come sta?” mi chiede.
“ Isterica,acida e nevrotica come sempre. Perché non la chiami?” gli chiedo.
“Perché le avevo promesso di lasciarla riflettere e così intendo fare,ma lei continua a chiamarmi ed io fatico molto a non correre da lei.” Mi dice.
“ Beh allora perché non le rispondi? Michel parlale,potreste risolvere tutto.” Gli dico.
“Non posso,Betty. Marcella non è pronta ad affrontare una storia con me e a fare da madre a Charlotte.” Mi dice.
“ E quindi vuoi lasciar perdere la storia con Marcella?” gli chiedo.
“Non lo so,voglio solo lasciarle del tempo per pensare e voglio del tempo da dedicare a me e alla mia bambina. Come va in azienda?” mi chiede.
“ Bene, ma quando pensi di tornare?” gli chiedo.
“Fra un mese,un mese e mezzo e spero solo che la mia assenza non danneggi l’Ecomoda.” Mi dice.
“ Stai tranquillo che le cose vanno bene. Io ora devo andare perché devo andare a lavorare.” Gli dico.
“Ci aggiorniamo a breve. Ciao e salutami Armando e i bambini.” Mi dice. Chiudo la chiamata e penso alla storia di Michel e Marcella e all’epilogo felice che potrebbe avere.
 
[Mariana]
Vado in bagno perché Berta ha convocato un 911 e vorrei sapere cosa vuole comunicarci.
“Berta,ho la signora Marcella isterica e devo tornare al mio posto altrimenti mi ammazza!” le dico.
“Volevo solo sapere se i maschi vogliono organizzare l’addio al celibato al dottor Mario,perché così organizziamo anche noi qualcosa a Sandra” dice Berta.
“ Di solito queste cose le organizza Freddy e non credo si faccia niente” dice Anna Maria.
“In effetti sarebbe un po’ ridicolo,perché il dottor Mario ha abbandonato da un pezzo il celibato e lo stesso vale per Sandra.” Dice Asia.
“ Ragazze quei due convivono praticamente da quando si sono messi insieme e sarebbe ridicolo organizzare loro una festa per salutare qualcosa che non sanno più neanche cosa vuole dire!” dice Sofia.
“ Ma anche per Betty abbiamo organizzato una festa di addio al celibato quando si è sposata!” dico.
“Si,ma i genitori di Betty non sapevano delle sue fughe a casa del dottor Armando. Vi ricordate quante volte scappavano prima dall’ufficio per rintanarsi in casa del dottor Armando?” dice Berta.
“ E quando a quella sfilata dell’Ecomoda,i genitori di Betty la cercavano come dei forsennati e noi dicemmo loro che Betty aveva avuto un contrattempo in azienda,invece era andata a casa del dottor Mandoza?” dice Sofia.
“Davvero facevano tutto questo per avere un po’ di intimità?” chiede Asia.
“ Alle volte si chiudevano nell’ufficio di uno o dell’altro! Diciamo che per loro il matrimonio è stato l’abbandono della vita alla Mission Impossible!” dice Berta.
“Si,ma allora cosa facciamo?” chiedo.
“ Ragazze forse avete ragione sulla storia di Betty,ma lei non era incinta e Sandra si. Ora quei due sono genitori ed è un controsenso far loro una festa di addio al celibato e al nubilato,fra un po’ Sandra romperà le acque e noi vogliamo organizzarle queste idiozie come fosse una verginella,ma insomma!” dice Sofia.
“ E tu che hai?” chiedo ad Asia.
“ Niente,ragazze è solo che purtroppo in questi anni vi ho taciuto qualcosa del mio passato ed ora credo sia il momento di parlarvene!” dice.
“ Di cosa si tratta?” chiede Anna Maria.
 
[Asia]
Le vedo accomodarsi sulle panchine situate nel bagno ed inizio a raccontare il mio passato,la mia storia.
“ Voi sapete da sempre che conosco Giovanni da prima che venisse a lavorare qui,ma non ne conoscete il motivo. Io e Giovanni siamo stati fidanzati quando avevamo 16 anni” dico.
“ Vuoi dire che sei andata a letto con quel bocconcino?” chiede Anna Maria.
“Si e il “bocconcino”,come lo chiami tu, mi ha lasciato anche un bel souvenir. Rimasi incinta di Giovanni e quando glielo dissi lui ebbe più o meno la stessa reazione che ha avuto il dottor Mario quando Sandra gli ha rivelato la sua gravidanza,solo che poi non si è redento,ma si è messo con un’altra ragazza e dopo poco è partito per l’Italia” racconto.
“Quindi tu hai un bambino!” mi dice Sofia.
“No,al terzo mese ho avuto un incidente e sono entrata in coma per quasi un anno. Quando mi sono svegliata,pensavo di aver partorito,ma i miei genitori mi hanno detto che il bambino era morto durante quell’incidente.” Dico loro.
“ Ci dispiace tanto per quello che ti è successo!” dice Berta.
“E quel disgraziato ha avuto anche il coraggio di presentarsi a lavorare qui! E adesso cosa vuole da te?” chiede Anna Maria.
“ Dice che mi ama e che mi rivorrebbe al suo fianco e questa sera mi ha invitata a cena a casa sua!” dico loro.
“ E Nicola che dice? Insomma tu sai che questa non è una semplice uscita e sai anche come potrebbe concludersi,vero?” chiede Mariana.
“ Si,ma certe occasioni vanno colte al volo e potresti divertirti!” dice Anna Maria.
“Ferme! Io non voglio né divertirmi né fare quello che pensate. Voglio solo parlarne con Nicola e avere un vostro parere!” dico.
“ Per me dovresti andarci! Lui ti ha fatto soffrire,ma una notte di passione non si rifiuta mai!” dice Anna Maria.
“E Nicola? La mia storia con lui che fine fa?” chiedo.
“Per me dovresti rifiutare l’invito e andartene a casetta tua con Nicolino tuo!” dice Berta.
“ Anche io la penso così!” dice Sofia.
“ E tu,Mariana? Non dici niente?” le chiedo.
“Io credo che dovresti sentire il tuo cuore,oltre che le ragioni di quel tipo. Magari vuole spiegarti le motivazioni che l’hanno spinto a lasciarti!” mi risponde Mariana.
“ Non so cosa fare,ma una cosa è certa:Nicola deve saperlo perché non voglio perderlo!” dico.
 
[Mario]
Entriamo nello studio del ginecologo e stringo forte la mano di Sandra.
“Amore,posso sapere cos’hai?” mi chiede sottovoce.
“Niente,perché?” le chiedo.
“Perché mi stai stritolando la mano!” mi risponde.
“Allora,come vanno le cose?” chiede il ginecologo.
“ Bene,ho fatto gli esami che mi aveva prescritto e a quanto pare il bambino è sano!” risponde Sandra.
“E la gravidanza come procede? Ha ancora voglie strane,nausee?” chiede il ginecologo.
“ Le voglie le ha sempre,dottore. Diciamo che nostro figlio è un tipetto un po’ naif,mangia le cose più strane agli orari più strani!” dico. Il dottore scoppia a ridere.
“Bene,allora adesso andiamo a vedere cosa combina il vostro bambino naif e come batte il suo cuore!” dice il dottore.
Sandra si sdraia sul lettino si scopre il ventre, dove noto quasi una rotondità. Devo ammettere che tutto questo mi emoziona.
“Mario,mi stai stritolando la mano! Non stai entrando in sala parto!” mi dice Sandra.
“Non si preoccupi,signora! Quasi tutti i padri sono così! È il vostro primo figlio,vero?” chiede il dottore.
“Si e se Mario continua così sarà anche l’ultimo!” dice Sandra.
“La signora scherza,dottore! Noi vorremmo almeno altri due figli!” dico.
“Quando li partorirai tu,tesoro! Dottore,allora il bambino?” chiede Sandra.
“Allora,questa piccola macchia è vostro figlio,che si sta muovendo,anche se lei non può ancora sentirlo!” dice il dottore,indicando il monitor. Vedo quella macchia,che presto si trasformerà nel mio futuro.
“ E il battito,dottore?” chiedo. Si sente un rumore di sottofondo:un rumore più bello di quello del mare e del canto degli uccellini che annunciano la primavera. È il battito del cuore del mio bambino,la musica più bella che abbia mai sentito in tutta la mia vita.
“Mario,ma che fai? Piangi?” mi chiede Sandra.
“Amore,scusami,è che non so cosa mi succede! Senta dottore,non potrebbe trasferire il video e il sonoro dell’ecografia su questa micro sd?” chiedo.
“Lo scusi,dottore!” dice Sandra,imbarazzata.
“Non si preoccupi,signora! Molti padri fanno lo stesso:alcuni mettono il battito cardiaco del loro bambino come suoneria per il cellulare,altri come sveglia,capita!” dice il dottore.
 
[Armando]
Sono teso come una corda di violino perché non riesco a trovare dei documenti della vecchia collezione. Bussano alla porta.
“Avanti” dico.
“Amore,come va?” mi chiede Betty.
“ Male,amore mio,molto molto male!” le dico.
“ Amore,sono dei documenti e di sicuro ci sarà una copia nei verbali del consiglio. O forse c’è dell’altro?” mi chiede.
“Si,mi manca la bambina. Non lo so,ma io credo che abbiamo fatto male a mandarla così lontano. Anche se ci sono le chat e le videochiamate,non è come averla qui!” le dico. Vedo le lacrime solcarle il viso e non credevo mi facesse così male vederla piangere.
“Amore,scusami,ti prego! Non volevo farti piangere!” le dico.
“Non è colpa tua! È solo che io la penso come te,ma cerco di mascherare il dolore perché tutto questo gioverà a nostra figlia,solo che quando ti ho sentito dire quelle cose è uscita fuori tutta la nostalgia che sento anch’io!” mi dice.
“ E se l’andassimo a trovare?” le chiedo.
“Lo sai cos’ha detto tua madre: finiremo solo per farla stare male perché annulleremo tutti i progressi di ambientamento che ha detto finora!” mi dice.
“ Fosse per me la riporterei a casa adesso ed anche tuo padre la pensa così!” le dico.
“No,ti sbagli:mio padre l’avrebbe riportata a casa ieri o meglio non l’avrebbe proprio fatta partire!” dice Betty. Riesce a farmi sorridere. Mi arriva un messaggio su whatsapp!
“ È Camilla?” mi chiede Betty.
“No,è quel cretino di Calderon! Dice: ” Cari padrini,il vostro figlioccio vi manda i suoi saluti e a quanto pare ha il temperamento vivace di suo padre e si spera non erediti il temperamento aggressivo di sua madre! Mentre aspettiamo il suo arrivo,vi mandiamo un anticipo! Baci dal vostro figlioccio naif” “ dico. Guardiamo il video dell’ecografia del bambino di Mario e Sandra e ascoltiamo il battito del suo cuoricino. Arriva un messaggio a Betty.
“Camilla?” chiedo.
“No,la mamma del figlioccio naif. Dice: “Sapessi la figuraccia che abbiamo fatto dal ginecologo a causa di Mario! Quasi quasi ci ripenso e non lo sposo più! Comunque abbiamo inviato una sorpresa sul cellulare di tuo marito,quindi raggiungilo e godetevela insieme. Baci Sandra!” “ dice Betty.
“ Povera Sandra e anche povero il ginecologo!” dico.
“ Immagino la scena e speriamo che quel poveretto la voglia ancora in cura e che il tuo amico non l’abbia spaventato!” dice Betty.
“Quello è capace! Secondo me gli ha fatto più domande di Sandra! Menomale che non lo voleva questo figlio!” le dico.
 
[Asia]
Entro in ufficio e vedo Nicola completamento immerso nei suoi pensieri,ma preferisco non rivolgergli la parola perché non riesco a dirgli la verità.
“ Giovanni mi ha invitata a cena e non so cosa fare!” gli dico. Nicola si allontana dai suoi pensieri e mi guarda sbalordito.
“ Ed ha invitato anche me?” mi chiede.
“ Non essere spiritoso! Nicola io non me la sentivo di mentirti,perché non ti voglio perdere. Se tu mi dirai di non andare,io non lo farò!” gli dico.
“Anche Patty mi ha invitato a cena ed io ho accettato,perché vorrei dirle in faccia di non perseguitarmi,ma se vuoi rinunciamo alle nostre cene.” Mi dice.
“No,entrambi andremo ad affrontare il nostro passato e vedremo se il destino tifa per noi oppure no! Ma prima che vai via voglio domandarti una cosa,che non ti chiederò di nuovo:cosa provi per lei?” gli chiedo.
“ Beh,è una bella donna,ma l'amore per lei è finito 4 anni fa ed ora ci sei tu! Ed ora sei tu che devi dirmi cosa senti per quel tipo.” Mi dice.
“Io ti amo e nel mio cuore non c’è spazio per nessun’altro che non sia tu!” gli dico. Ci scambiamo un bacio ed entrambi andiamo a prepararci ad affrontare il nostro passato.

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Capitolo 30
*** 30 ***


[Marcella]
Ripongo le chiavi nel porta chiavi dell’ingresso e appendo il soprabito all’attaccapanni. Premo il tasto per ascoltare i messaggi della segreteria telefonica,ma nessuno mi ha cercato. In cuor mio credevo ci fosse un messaggio di Michel,ma a quanto pare non ha voglia di parlare con me. Squilla il telefono e corro a rispondere,sperando che sia lui.
“Pronto” dico.
“Marce,sono io!” mi dice una voce che fa a pezzi tutte le mie illusioni.
“Patrizia,dimmi” le dico.
“Indovina con chi sto uscendo!” mi dice.
“Guarda,Patrizia,non sono dell’umore per i tuoi indovinelli!” le dico.
“Con Nicola Mora!” dice,sghignazzando.
“ E per te è un vanto dire alla sorella di tuo marito che esci con un altro?” le chiedo.
“Ma tuo fratello mi ha chiesto di farlo! E tu stai sempre pensando al tuo bocconcino?” mi chiede.
“ Si,ma stai tranquilla perché non intendo tagliarmi le vene o buttarmi dalla finestra!” le dico.
“ Brava Marce,comportati come la donna di classe che sei!” mi dice.
“ E tu non fare idiozie con quel tipo,altrimenti Daniele ti ammazzerà!” le dico.
“Ok,Marce! Ora devo proprio andare! Ci sentiamo in questi giorni!” mi dice. Chiudo la chiamata e mi chiedo cosa abbia in testa quella donna.
 
[Asia]
Scendo dal taxi e arrivo alla porta di casa sua. Penso che sono ancora in tempo per correre via. Suono il campanello e mi apre quasi subito. Mi fa entrare e devo ammettere che ha una casa molto carina.
“Sapevo che saresti venuta” mi dice. Chiude la porta di casa e mi fa accomodare sul divano.
“Posso sapere di cosa deve parlarmi?” gli chiedo.
“ Di noi due. Cosa hai detto al tuo fidanzatino per essere qui?” mi chiede.
“La verità:che venivo ad affrontare il mio passato!” gli dico.
“E il tuo futuro!” mi dice,sfiorandomi la mano.
“Mi dica quello che deve dirmi!” gli dico.
“ Beh c’è tempo per parlare! Accomodati,è pronta la cena” mi dice.
 
[Nicola]
Arrivo al suo appartamento e mi fa entrare. È tutto come l’ultima volta che sono stato qui e mi sembra di essere tornato a quella sera,alla sera in cui abbiamo fatto l’amore.
“Allora,ci voleva tanto a venire qui?” mi chiede,mentre varco la soglia della porta.
“ No,è stato più facile del previsto anche perché non hanno cambiato i sensi di marcia!” le dico.
“Spiritoso,ma ora siediti sul divano che prendo il vino!” mi dice. Prendo posto sul divano e lei arriva porgendomi il calice.
“E tu non ti siedi?” le chiedo. A queste parole prende posto sulle mie gambe.
“Ma che fai?” le chiedo.
“ Mi siedo. Tu mi hai detto di sedermi!” mi dice.
“Si,ma il divano e abbastanza grande per ospitare entrambi!” le dico.
“ Beh anche così ci ospita entrambi e si sta molto più comodi!” mi dice.
“ Patrizia,per favore!” le dico. Si accomoda ancora meglio sulle mie gambe,stendendo le sue sul resto del divano.
“Ti prego,Patrizia!” le dico.
“Nicola,rilassati! Posso sapere cosa hai detto alla tua amichetta?” mi chiede.
“ Che venivo ad affrontare il mio passato!” le dico.
“ E lo sai che non si dicono le bugie? Le bugie sono già un tradimento! Tu non sei venuto qui ad affrontare il tuo passato!” mi dice.
“E cosa sarei venuto a fare?” le dico.
“ Chiedilo a te stesso,chiediti perché sei corso qui! Cosa credi penserebbe la tua amica se ci vedesse così?” mi chiede.
“E tuo marito cosa penserebbe?” le chiedo.
“ Ci ammazzerebbe!” mi dice.
 
[Mario]
Torniamo finalmente a casa dopo aver scelto la stanzetta del bambino. Sandra è stanchissima e si accascia sul divano.
“Amore,vuoi che ti porti qualcosa?” le chiedo.
“Si,le pantofole! Mario queste scarpe sono una tortura!” mi dice.
“Perché dovresti comprare delle scarpe specifiche e non queste ballerine!” le dico.
“Lo so,amore,ma quelle scarpe sono orribili!” mi dice.
“ Si,ma niente capricci! Amore,è per il bene del bambino e tuo,quindi domani compreremo quelle scarpe!” le dico.
“Questo lo dice il mio capo,il mio fidanzato o il padre di mio figlio?” mi chiede.
“Tutti e tre! Quindi da domani scarpe nuove e comode!” le dico. Suona il campanello e corro a vedere chi è. Vedo Betty e Armando.
“Ma che sorpresa!” dico.
“Volevamo farvi una sorpresa nella vostra casa.” Dice Armando.
“ Già,fra un po’ saremo vicini di casa!” dice Sandra.
“Oddio,non me lo ricordare,altrimenti mi sento male!” dice Armando.
“ Non è vero! Conta i giorni per poter vivere nello stesso stabile del suo grande amore!” dice Betty.
“ Speriamo che i condomini non facciano una petizione contro i vostri disastri!” dice Sandra.
“ In effetti,noi due insieme siamo come dinamite!” dico.
“ Il gatto e la volpe. Ma perché non vi fermate a cena? Ordiniamo delle pizze” dice Sandra.
“ Magari quando vi trasferirete nel nostro condominio,ma adesso dobbiamo andare a casa perché ci sono i bambini da soli e ci aspettano i miei!” dice Betty.
“ Povera tua madre con quei tre!” dico.
“ Puoi dirlo forte. Quei due poveretti rischiano di impazzire con i nostri bambini!” dice Armando.
“ Allora la prossima cena sarà nella vostra ex casa” dico.
“ E poi come avete disposto le stanze?” chiede Betty.
“ La camera da letto,la cucina,i servizi igienici,il salone,l’ingresso e la sala da pranzo occuperanno le stanze dove stavano le vostre,la stanza del bambino prenderà la stanza più grande” dice Sandra.
“ Dove stava la stanza della Mostrilla” dice Armando.
“ Quindi starà sotto la stanza di Robertino” dice Betty.
“ Ditemi che non è vero!” dico.
“Sopravvivrà! Adesso noi andiamo,eravamo passati a farvi un saluto! Ci vediamo fra qualche giorno!” dice Armando. Ci salutano e vanno via.
 
[Asia]
Finisco il mio piatto e devo ammettere che almeno in cucina se la cava.
“Da quando cucina cinese?” gli chiedo.
“Non è di mia produzione,l’ho comprato al ristorante cinese del centro!” mi dice.
“Adesso che abbiamo terminato la cena,potrei sapere di cosa deve parlarmi?” gli chiedo,mentre mi accarezza i capelli.
“ Di quando ci siamo lasciati 12 anni fa. Io non ero pronto a quella notizia,ma in questi anni ho sempre pensato a quel bambino,a voi due e quando sono tornato a Bogotà ho cercato di rintracciarvi,poi ti ho incontrato all’Ecomoda ed ho capito che tra noi non era finito nulla. Io ti amo.” Mi dice.
“Io amo Nicola e poi c’è una cosa che non torna nella sua versione shakespeariana!” gli dico.
“ Cosa?” mi chiede.
“ Io ti ho visto baciare un’altra quando ci siamo lasciati! Allora,caro William Shakespeare,cosa mi dici di questo?” gli chiedo.
“Io volevo dimenticarti e ci ho provato in tutti i modi,ma non ci riesco e sono sicuro che anche tu mi ami.” Mi dice.
“Tu sei stato un uomo infimo con me ed io non posso perdonarti!” gli dico.
“ Ci riuscirai,ti giuro che mi farò perdonare!” mi dice.
“Non serve. Io ora sono felice con Nicola!” gli dico.
 
[Nicola]
“Devo ammettere che sei migliorata in cucina” le dico,dopo aver mandato giù l’ultimo boccone della cena che ha preparato.
“ Grazie” dice,mentre mi sfila davanti per andare a mettere i piatti in lavastoviglie. Torna subito e si siede di nuovo sulle mie gambe.
“Allora,a che ora hai la ritirata?” mi chiede.
“ Fono a prova contraria quella sposata sei tu!” le dico.
“ Quindi ti consideri libero!” mi dice.
“No,ma io e Asia abbiamo un rapporto molto libero!” le dico.
“ Bene,anche io e Daniele. Lui adesso è ad una cena di lavoro e tornerà di sicuro per le 3 di mattina. Quindi abbiamo altre 4 ore per noi!” mi dice.
“ Io fra un’ora andrò via,anzi credo sia meglio andare via adesso.” Le dico.
“Ti ricordi quel letto?” mi sussurra,indicandomi il letto di fronte a me.
“ Si,mi hai curato quando Armando mi ammazzò di botte!” le dico.
“Beh non è servito solo a questo! In quel letto abbiamo fatto l’amore!” mi sussurra.
“ Quando ti servivano 6 milioni di pesos! Ma soprattutto qui è dove mi hai sbattuto la porta in faccia quando sono venuto a supplicarti di non sposarti con Daniele!” le dico.
“ Fino a quando mi rinfaccerai questo errore? “ mi chiede.
“ E tu quante volte mi hai fatto sentire uno stupido quando lavoravamo fianco a fianco?” le chiedo.
“ Per me la notte in cui abbiamo fatto l’amore è stata speciale e non la dimenticherò mai. Io non potevo ammettere né a me stessa né al mondo che mi era piaciuto stare con te!” mi dice.
“E adesso cos’è cambiato?” le chiedo.
“Che adesso sei diverso,che siamo diversi …” mi dice.
“E tu sei sposata ed io fidanzato!” le dico.
 
[Michel]
Metto a letto la bambina e mi siedo sulla sedia a dondolo in veranda.
“Quando ti siedi qui,vuol dire che c’è qualche problema!” dice mio padre,sopraggiungendo alle mie spalle.
“ Ho lasciato qualche problema a Bogotà!” gli dico.
“Riguarda quella ragazza di cui ti innamorasti 10 anni fa?” mi chiede.
“No,sono innamorato di un’altra donna che ha sofferto molto in passato.” Gli dico.
“E lei ti ama?” mi chiede.
“Non lo so. Lei ha sofferto molto 10 anni fa,proprio come me. Anche lei è stata un rimpiazzo ed è stata messa da parte.” Gli dico.
“ Un’altra storia impossibile,Michel! Quando capirai che ciò che serve a te e tua figlia,è una donna normale che vi ami e che formi con voi una famiglia!” mi dice.
“ Lo so,ma io amo Marcella! È stato un colpo di fulmine,anche se all’inizio non è stato facile il nostro rapporto!” gli dico.
“ Perché adesso è facile,vero? Se è così idilliaco,perché sei qui?” mi chiede.
“Per lei. Non volevo lasciasse di nuovo la sua città a causa di un uomo e poi sono venuto a vedere Charlotte.” Gli dico.
“ Credi che la spaventi la presenza della bambina?” mi chiede.
“No. Marcella sembra una persona dura,ma in realtà è dolcissima e credo che potrebbe voler bene a Charlotte.” Gli dico.
“Quindi vuoi portare la bambina con te!” mi dice.
“Si,papà. Sono suo padre ed è giusto che stia con me e poi se le cose dovessero andar bene con Marcella …” mi interrompe.
“E se dovessero andare male? Faresti affezionare la bambina a quella donna senza pensare al dolore che potrebbe causarle una vostra separazione!” mi dice.
“ È anche per questo che voglio andarci piano con Marcella,per non far soffrire Charlotte. Comunque devi solo stare tranquillo perché so per certo che Marcella è al donna adatta a me e a Charlotte e se per averla dovrò aspettare,aspetterò!” gli dico.
“Tanto a te cosa interessa il benessere di tua figlia? Lei ha bisogno di una madre,adesso e non quando farà comodo alla tua Marcella.” Mi dice.
“E cosa vuoi che faccia?” gli chiedo.
“ Che pensi alla tua vita e a quella della bambina! Tua figlia merita una madre,visto che la scellerata che l’ha messa al mondo non era in grado di occuparsi di lei.” Mi dice.
“E allora?” gli chiedo.
“ Se questa Marcella non si decide,dovrai dimenticarla!” mi dice.
 
[Betty]
Entro in camera da letto ed Armando è già lì nel nostro letto,con il suo tablet.
“Amore cosa fai?” gli chiedo entrando nel letto.
“ Controllavo le e-mail e ne ho trovata una di Camilla,ma ho aspettato te per leggerla!” mi dice. Mi appoggio al suo petto per leggere con lui l’e-mail.
“ Cari mamma e papà, Santa Marta è bellissima ed anche il collegio sembra un castello delle fiabe. I compagni sono simpatici e tutto sommato anche le maestre. Ci sono tanti bambini gentili,ma non ditelo al nonno Hermes,perché direbbe che il diavolo è in agguato. Mi mancate molto,mi mancano i capricci dei gemelli e i pianti notturni di Robertino e spero di riuscire a riabbracciarvi presto.
                                                                                                                                             Camilla”
 
“Amore,non puoi piangere ogni volta che abbiamo notizie di Camilla” mi dice Armando,mentre mi asciugo le lacrime.
“ Ma non è colpa mia! Sono gli ormoni!” gli dico.
“ Quindi pensi di piangere ad ogni capello storto fino alla fine della gravidanza?” mi chiede.
“ È solo che mi manca la nostra bambina!” gli dico. Mi abbraccia forte.
 
[Nicola]
È già mezzanotte e sono ancora qui,mentre dovrei già essere a casa dalla mia Asia.
“A cosa pensi?” mi sussurra.
“Al fatto che devo andare!” le dico,ma non si alza dalle mie gambe.
“ Dove?” mi chiede.
“ A casa. Dove vuoi che vada a quest’ora?” le chiedo.
“Beh è solo mezzanotte e potresti restare qui ancora un po’!” mi dice. Inizia a baciarmi il collo e a slacciarmi la cravatta.
“Patrizia! Io devo andare ed anche tu!” le dico.
“Nicola,tu non vuoi andare via! Tu vuoi restare qui con me!” mi dice,mentre mi sbottona la camicia.
“ Ti prego! Io devo andare a casa!” le dico.
“ Ma non vuoi! Parli sempre di doveri,ma tu cosa vuoi? “ mi chiede.
“ Che ti alzi dalle mie gambe e mi lasci andare via!” le dico.
 
[Asia]
È passata da un po’ mezzanotte e dovrei tornare a casa.
“Io devo andare” gli dico.
“ Dove?” mi chiede.
“A casa mia!” gli dico.
“ Allora non c’è fretta!” mi dice,avvicinandosi a me.
“ Ci siamo detti tutto e non capisco perché dovrei restare oltre!” gli dico.
“Non ho detto che devo parlarti.” Mi dice.
“ E allora non capisco!” gli dico.
“Resta qui questa notte! Asia siamo stati così bene e sono sicuro che sei stata bene come me!” mi dice.
“Io sono fidanzata con Nicola e lui mi sta aspettando!” gli dico.
“ Dimmi che non sei stata bene con me!” mi dice.
“ Voglio tornare a casa!” gli dico.
“ Vedi? Perché non ammetti ciò che senti per me?” mi chiede. Faccio per alzarmi,ma mi trattine per un braccio facendomi sedere sulle sue gambe e facendomi percepire tutto il suo desiderio. Mi fa sdraiare ed inizia a baciarmi il collo,mentre le sue mani scorrono ogni centimetro del mio corpo. Cerco di dimenarmi,ma ogni suo movimento è più veloce di me.
Inizia ad avvicinarsi al mio viso. Siamo ad un centimetro di distanza,sta per baciarmi, riesco a sentire il suo respiro sulla faccia,ma riesco a liberarmi dalla sua presa e  a tirargli un ceffone prima di fuggire dalla sua casa.
 
[Nicola]
“ E se non volessi alzarmi dalle tue gambe?” mi chiede con fare sfacciato.
“ Non mettermi alle strette,Patrizia.” Le dico. Si alza e spero che lo faccia per timore,ma poi si sistema il vestito e si siede a cavalcioni su di me.
“ Patrizia!” le dico,mentre inizia a spogliarmi.
“Voglio un’ultima notte con te! Voglio solo stare con te per questa notte!” mi dice,mentre mi bacia il collo.
“ Patrizia,tu sei sposata!” le dico.
“Ti giuro che dopo questa notte ti lascerò in pace!” mi dice. Non mi da il tempo di replicare perché mi travolge in un bacio appassionato. Continua a spogliarmi,ma mi stacco da lei,la scaravento sul divano e mi ricompongo.
“ Patrizia,te lo dico una volta per tutte: lasciami in pace!” le dico. Prendo il mio cappotto e scendo velocemente le scale. Esco come una furia dal suo portone e mi infilo in auto. Ringrazio Dio per essermi per essermi fermato. Metto in moto per andare a casa di Asia,dove mi aspetta la mia donna. Controllo se ci sono i segni di ciò che è accaduto,ma a quando pare la camicia è pulita come quando sono uscito. Dovrei dirle ciò che è successo? Bel dilemma! Se le dico ciò che è successo,potrebbe pensare che per me è stato importante e quindi la nostra entrerebbe in crisi e se invece non le dico ciò che è accaduto,è come se le mentissi. In qualsiasi caso la nostra storia entrerebbe in crisi!
 
[Asia]
Varco la soglia di casa mia con il cuore a mille. A quanto pare Nicola non è ancora arrivato ed ho ancora un po’ di tempo per pensare a se dirgli o meno quello che è successo con Giovanni. Non so cosa fare e spero in un’illuminazione divina prima del suo arrivo. Quello che è successo mi ha sconvolto molto e da oggi eviterò ogni contatto con Giovanni per non avere problemi con Nicola,perché lo amo. Sento bussare alla porta ed una parte di me teme sia Giovanni.
“Chi è?” chiedo.
“Amore,sono io! Chi vuoi che sia?” mi chiede Nicola. Apro la porta e mi lancio fra le sue braccia. Nicola mi chiude nel suo abbraccio e mi sento finalmente al sicuro.
“Sei tornata da molto?” mi chiede.
“No,da qualche minuto! Ho preso un taxi e sono venuta qui!” gli dico.
“ Com’è andata?” mi chiede.
“Beh Giovanni mi ha detto di amarmi e voleva restassi lì a dormire,ci ha provato con me ma l’ho respinto. Ti prego di non fare scandali in azienda per quello che è successo. E a te com’è andata? “ gli chiedo.
“ Anche Patrizia ci ha provato,ma l’ho respinta. Voleva passare l’ultima notte con me,ma non ho voluto.” Mi dice.
“Infatti ho sentito un profumo femminile sulla tua camicia!” gli dico.
“ Ti giuro che non c’è stato niente!” mi dice.
“Ti credo,perché non dovrei?” gli dico.
“Allora da oggi basta con il passato?” mi chiede.
“Si,basta con il passato.” Gli dico.
“ Da oggi ci siamo solo io e te.” Mi dice,stringendomi fra le braccia.
 
[Marcella]
Sono ore che mi giro e mi rigiro nel letto cercando di prendere sonno e di trovare un pensiero diverso da Michel. Quell’uomo mi ha stregato e non riesco a fare nulla da quando è partito. Mi sembra essere passata un’eternità da quando è partito e invece sono solo due settimane e pensare che ne dovranno passare altre 6. Se continuo così rischio di impazzire. Devo dimenticare Michel. Marcella Valencia quando Michel tornerà non proverà più nulla per lui!

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Capitolo 31
*** 31 ***


[Armando]
Sono passate tre settimane dal matrimonio di Mario e Sandra e devo ammettere che mi manca quel disgraziato,ma sono felice che abbia trovato l’amore della sua vita e che abbia messo finalmente la testa a posto,anche se devo ammettere che mi manca il mio compagno di avventure. Il mio cuore soffre sempre di più per la mancanza della mia Mostrilla. Anche se ogni giorno riceviamo sue notizie,non è la stessa cosa. Mi manca il vederla scorrazzare per casa,il conoscere il suo parere sulla casa nuova dove siamo andati ad abitare e il suo caratterino che è tutto quello di sua nonna Margherita. Betty ha ragione quando dice che avremmo dovuto chiamarla Margherita,anche perché nostra figlia Margherita di sua nonna ha preso solo gli occhi,visto che fisiognomicamente è tutta mia sorella Camilla e caratterialmente somiglia molto a me. Bussano alla porta.
“ Amore,senti volevo dirti che hanno chiamato quelli del mobilificio e hanno detto che è pronto il nostro studio!” dice Betty.
“E quando verranno a montarlo?” le chiedo.
“ Non saprei,ma credo che sarà a breve!” mi dice.
“E dei mobili di Calderon non sai nulla?” le chiedo.
“No,ma credo che dovremmo svegliare anche quelli del loro mobilificio,altrimenti finisce che il piccolo Calderon,come lo chiama il tuo amico,avrà una stanzetta quando avrà l’età per sposarsi!” mi dice.
“ Certo che però anche Calderon,ha cambiato idea un miliardo di volte per quanto riguarda la stanzetta del bambino.” Le dico.
“Perché non ricordi quando aspettavamo Camilla? Scegliemmo 20 stanzette e facemmo votare i tuoi genitori,i miei,Nicola,sembrava un reality show!” mi dice.
“Già,la nostra Mostrilla! Chissà cosa starà facendo!” le dico.
“ Amore,manca tanto anche a me!” mi dice. La tengo stretta a me,mentre appoggia la sua testa sul mio petto.
“ Cambiando discorso prima di scoppiare a piangere: hai ordinato gli iris da mettere in veranda?” le chiedo.
“ Si amore,ma temo solo che Robertino finisca per distruggerli o che lo faccia una pallonata di Hermes!” mi risponde.
“ Ad Hermes ho vietato espressamente di usare il pallone in casa,soprattutto adesso che Roberto sta iniziando a muovere i primi passi,non vorrei ricevesse qualche pallonata e si facesse male!” dico.
“ Lo so,amore,ma gli abbiamo già vietato di usare la macchina a pedali che gli hanno regalato i tuoi per Natale!” mi dice.
“E certo,ci manca lui con quella macchina! Tu lo sai che quella è un veicolo? E se investe Roberto o Margherita oppure distrugge qualcosa? Ti ricordo che in casa nostra ci sono cose costose e che molte di quelle sono regali dei miei! Immagini la faccia di mia madre se le diciamo che Hermes ha distrutto qualcosa che ci ha regalato lei?” le dico.
“ Lo so,tesoro,ma ha solo 3 anni e mezzo. Non possiamo legarlo alla sedia e non farlo muovere!” mi dice.
“ Si,ma anche Margherita ha 3 anni e mezzo e non gioca a pallone,né guida quella macchina infernale,lei gioca con le bambole!” dico.
“ Vuoi che Hermes giochi con le bambole? Bene,poi non ti lamentare se diventa amico di Lombardi!” mi dice. È riuscita a terrorizzarmi!
“Amore,mi vuoi morto? Comunque troveremo il modo per dare spazio ai giochi spericolati di nostro figlio,senza mettere in pericolo gli altri e senza che ci distrugga casa!” le dico.
 
[Marcella]
Anche questa mattina sono arrivata in ufficio prima del solito,come per autopunirmi,perché questo luogo conserva molti ricordi di quella sera che ha sconvolto la mia vita. Lo sbattere della porta mi riporta nel mondo reale.
“Daniele,ma sei impazzito?” gli chiedo.
“ Scusa,ma ho combinato un guaio!” dice.
“Si ma non è modo di entrare nel mio ufficio! Daniele,tu sei entrato qui dentro come se fosse casa tua!” gli dico.
“LO CAPISCI CHE FRA UN PO’ RISCHIO DI PERDERE CASA MIA?” mi grida.
“Daniele,parla piano e spiegami che razza di manovre hai fatto per finire sul lastrico!” gli dico. Mi guarda stranito.
“ Dimmi che non è come penso!” dico. Non ha la forza di rispondermi,ma solo di annuire mentre si copre il volto con le mani.
“ Con chi hai tradito Patrizia?” gli chiedo. Non mi risponde.
“Mi hai trascinato in questo guaio e adesso parli,Daniele!” gli dico.
“ Con una donna che ho conosciuto in un locale. È stata una storia occasionale e che non si ripeterà!” mi dice.
“ Lo spero bene! E Patrizia l’ha scoperto?” gli chiedo.
“No,non credo o meglio spero di no! Non lo so,Marce. Aiutami,ti prego!” mi dice.
“Voglio sapere come sono andate le cose!” gli dico.
“ Ero in un locale con degli amici ed ero molto ubriaco,lei era lì e abbiamo scambiato qualche parola. Alla chiusura del locale l’ho incontrata mentre cercava di mettere in moto la sua auto che non partiva,così l’ho accompagnata a casa sua,sono salito con lei e il resto lo sai,ma non capiterà più.” Mi dice.
“ E come fai a saperlo per certo?” gli chiedo.
“ È stato la prima ad assicurarsi che la cosa restasse fra noi perché è fidanzata!” mi dice.
“Ah non perché tu ami tua moglie,ma perché la sgualdrina con cui sei andato a letto è fidanzata! Daniele tu stai per far succedere uno scaldalo!” gli grido.
“Ho fatto un errore. Non è facile sostenere una vita con Patrizia,i suoi vizi e i suoi capricci. A volte vorrei strozzarla e andarmene via,ma so per certo che senza i miei bambini morirei! “ mi dice.
“ E allora assicurati che non lo scopra,Daniele! Sappi solo che se Patrizia lo scopre e ti lascia senza un centesimo,io la appoggio in pieno! Tu non sai come fa male essere traditi con una sgualdrina qualsiasi,io si!” dico.
“ Marce,ti giuro che è stata la prima e l’ultima volta!” mi dice.
“ Meglio per te e io al tuo posto inizierei a pregare che Patrizia non lo scopra,perché altrimenti scoppierà uno scandalo oltre a scoppiare il vostro matrimonio!” dico.
“Cosa credi che debba fare?” mi chiede. Non l’ho mai visto così sconvolto,neanche quando abbiamo perso l’Ecomoda.
“ Non lo so,Daniele,ma se puoi cerca di non farle regali importanti per attenuare il tuo senso di colpa,perché va bene che Patrizia è un po’ tonta,ma potrebbe capire il perché di tante attenzioni!” gli dico.
“Ora ti lascio al tuo lavoro e mi raccomando a non farti sfuggire nulla con Patrizia!” mi dice.
“ Sappi che se lo faccio,è solo per non farla soffrire e non perché condivido il tuo comportamento!” gli dico. Va via con uno sguardo mesto,lasciando a me un fardello enorme.
 
[Asia]
Salgo le scale per andare a dare un salutino a Nicola,visto che ho finito le prove dei modelli. Sono davvero soddisfatta della mia vita in questo periodo:sto con l’uomo che amo, sto per debuttare come stilista e ho le mie amiche accanto. Vedo palesarsi il mio unico problema davanti a me:Giovanni. Non ha smesso di cercarmi un attimo da quando sono andata a cena a casa sua ed io faccio di tutto per evitarlo. Mi guarda come se volesse mangiarmi con gli occhi.
“Ciao” mi dice.
“ Ciao” gli rispondo.
“ Da quella sera,mi eviti!” mi dice.
“ Per non essere assalita di nuovo!” gli dico.
“Sicura che sia solo per questo?” mi chiede.
“E per che altro?” gli chiedo.
“Perché temi ciò che senti per me!” mi dice.
“ Senti,Giovanni,lasciami in pace! Io sono fidanzata con l’uomo che amo e non voglio che mi importuni più!” gli dico.
“ Non hai detto che non senti nulla per me!” mi dice.
“ Tu sei solo un ricordo e nient’altro!” gli dico.
“ E credi che un ricordo possa baciarti e fare l’amore con te?” mi chiede.
“ Infatti tu non farai mai tutto questo!” gli dico.
“Vieni con me” mi dice. Mi trascina nel suo ufficio e chiude la porta.
“ Senti,se non mi lasci in pace,mi metto ad urlare!” gli dico. Chiude a chiave la porta e inizio a d allontanarmi di più da lui. Inizia a rincorrermi nel suo ufficio,fino a che mi prende e mi stringe a sé.
“Lasciami!” gli grido. Mi stende sul suo divanetto e inizia a baciarmi e a toccarmi dovunque,mentre cerco di spingerlo via. All’improvviso si allontana lui,senza che io faccia nulla. Mi alzo dal divanetto e lo schiaffeggio.
“Non ti permettere mai più,altrimenti giuro che ti faccio cacciare!” gli dico.
“ Sono sicuro che ti è piaciuto e che il tuo Nicola non ti trasmette ciò che ti trasmetto io!” mi dice. Si becca un altro schiaffo. Apro la porta ed esco dal suo ufficio. Incontro le ragazze.
“Sei bianca come un lenzuolo! Che hai?” mi chiede Berta.
“Niente,non vi preoccupate!” rispondo.
“ Mariana,convoca un 911! Io mi preoccupo e come,non è che sei incinta anche tu?” chiede Berta.
“No,di questo sono certa.” Rispondo. Entriamo tutte in bagno e inizia il loro terzo grado.
“ Perché uscivi dall’ufficio del David?” mi chiede Sofia.
“ Vi ricordate quando vi dissi che a casa sua ci aveva provato?” chiedo loro.
“ Si e io ti dissi che sei proprio fortunata!” mi dice Anna Maria.
“ Come no! Il tipo mi ha trascinato nel suo ufficio,mi ha buttato sul suo divano e mi ha baciata!” dico loro.
“ E tu?” chiede Mariana.
“ E io gli ho dato un ceffone!” dico.
“ No,voglio dire e tu cos’hai provato?” mi chiede Mariana.
“Niente,cosa vuoi che abbia provato? Nulla di ciò che sento quando bacio Nicola. Giovanni può baciarmi tutte le volte che vuole,ma se crede di potermi conquistare si sbaglia perché io amo Nicola Mora!” dico.
“ Già il fatto che hai detto che può baciarti tutte le volte che vuole …” dice Anna Maria.
“Era un modo di dire,nel senso che ci può provare quanto gli pare,ma io non cederò mai perché amo Nicola!” dico loro.
“ E glielo dirai?” mi chiede Sofia.
“Ma sei matta? Succederebbe uno scandalo grande quanto una casa e metterei Betty in una situazione scomoda.” Dico.
“Non è che non glielo dici per qualche altro motivo?” chiede Mariana.
“ E sentiamo,cara la mia veggente,quale sarebbe il motivo?” chiedo.
“Che magari,non sei sicura di non provare niente per il David e temi di perdere Nicola!” dice Mariana.
“Mariana,tu cosa mi hai predetto quasi due mesi fa?” le chiedo.
“Che a breve sarebbe iniziata la storia d’amore della tua vita con l’uomo che amavi.” Mi dice Mariana.
“E chi amavo due mesi fa?E chi amo ora? NICOLA!” dico.
“Lo so,ma le carte ti hanno anche detto che non sarebbe stata una storia facile e non ti sembra che stia filando tutto fin troppo liscio?” mi chiede Mariana.
“ Non vorrai mica portarmi sfortuna? Forse avremo dei problemi con la casa o con la mamma di Nicola,ma io non credo che i problemi a cui facevano riferimento le carte,avessero a che fare con Giovanni!” le dico.
“ Io invece credo proprio di si. O forse sarà Nicola a tradirti!” dice Anna Maria.
“ Ecco,adesso mi mettete paura! Io vado a lavorare!” dico. Esco dal bagno.
 
[Mariana]
Asia è uscita e credo si sia arrabbiata per ciò che le ha detto Anna Maria.
“ Mariana,perché non le hai detto quello che è uscito?” mi chiede Sofia.
“ Cosa?” chiedo.
“ L’altra parte della profezia,quella che hai rivelato solo a noi e che hai omesso a lei quel giorno!” dice Berta.
“ Cioè quella per cui il suo passato sarebbe tornato per facilitarle una scelta presente?” chiedo. Annuiscono.
“Ragazze,ormai è chiaro: il passato è il dottor Bianchi ed è tornato per evitare che scelga Nicola Mora!” dice Anna Maria.
“Ma forse si riferisce a qualcos’altro!” dico.
“ E a cosa? L’unica figura del suo passato che c’è ora nella sua vita,è il David che la corteggia e che secondo me non le dispiace affatto!” dice Berta.
“ Ragazze,lasciate che le cose vadano come devono andare,senza che influenziamo le scelte di Asia e se il dottor Bianchi è il passato predetto dalle carte,allora lo sapremo più avanti!” dico.
 
[Nicola]
Mi chiedo dove diavolo sia finita Asia! È tutta la mattina che non la vedo e non capisco dove sia finita. Squilla il telefono.
“Pronto” dico.
“ Sei ancora senza segretaria,non posso crederci!” dice una voce familiare.
“Mi sembrava di essere stato chiaro l’ultima volta che ci siamo visti!” le dico.
“ Nicola,volevo solo sapere come stavi!” mi dice Patrizia.
“Bene!” le dico.
“ E non ti interessa sapere come sto io?” mi chiede.
“ Beh se sei a telefono con me,vuol dire che stai bene!” le dico.
“ In effetti sto bene! Senti Nicola,io non voglio litigare con te,voglio essere tua amica come quando ci siamo conosciuti telefonicamente,ti ricordi?” mi chiede.
“Perché ti servono di nuovo 6 milioni di pesos?” le chiedo.
“Nicola,mi stai offendendo! Io voglio essere tua amica perché con te mi trovo bene,ti ricordi le nostre chiacchierate?” mi chiede.
“ Si,le ricordo,ma non capisco perché chiacchierare con me,quando è tornata tua cognata,la tua amica del cuore,insomma io a cosa ti servo?” le chiedo.
“ Ma parlare con te è diverso!” Mi dice.
“Senti Patrizia,io adesso devo andare perché sono molto impegnato con il lavoro e poi non abbiamo niente da dirci!” le dico. Chiudo la chiamata giusto in tempo perché dopo una manciata di secondi entra Asia. Mi alzo e la bacio.
“Allora come va questa collezione?” le chiedo.
“Bene,molto bene,ma io volevo parlarti di una cosa!” mi dice.
“Anch’io. Senti Asia,io voglio chiederti una cosa che ti ho già chiesto un po’ di tempo fa e che tu hai rifiutato:vuoi venire a vivere con me?” le chiedo.
“ Lo fai per non cadere tra le braccia della Fernadez o perché ne sei convinto?” mi chiede.
“ Patrizia non c’entra e se ben ricordi te lo proposi anche tempo fa. Comunque non mi hai risposto!” le dico.
“ Continuo a sostenere che è ancora troppo presto per fare un passo così importante,ma io credo che possiamo tentare. Potresti iniziare a mettere in vendita il tuo appartamento e venire a vivere da me,in attesa di trovare una casa solo per noi due!” mi dice. La prendo in braccio e la sollevo in alto.
“Amore mio,sono così felice che tu abbia accettato! Ma adesso voglio sapere anch’io se la presenza di quel tipo ti ha influenzato.” Le dico.
“ Si,non posso negarlo. Vedendo Giovanni,ho capito che … - mi si ferma il cuore per un attimo- che sei tu l’uomo con cui voglio stare!” mi dice. Iniziamo a baciarci appassionatamente e la faccio sedere sulla mia scrivania.
 
[Marcella]
Il senso di colpa verso Patrizia,mi sta uccidendo. Ci conosciamo da quando eravamo ragazze e c’è sempre stata per me. È vero che quando aveva problemi finanziari era peggio di un mutuo,ma quando avevo problemi con Armando,quando ho scoperto la sua tresca con quella donna e quando ho lasciato l’Ecomoda,lei c’era. Patrizia mi è stata accanto nei momenti peggiori,ha lasciato il suo lavoro (anche se forse l’ha fatto per timore che Betty la licenziasse),la sua città per starmi accanto e non merita che sia proprio io a tradirla. Perché Daniele mi ha messo in una situazione così scomoda? Sa bene che voglio bene a Patrizia quanto ne voglio a lui ed implicitamente mi ha costretto a scegliere fra la lealtà verso di lui e quella verso di lei,come se si potesse scegliere fra due affetti con la stessa intensità,come se nella mia avita potessi fare a meno di uno di loro due. Adesso sono completamente sola e non posso neanche coinvolgere quella sciroccata di Maria Beatrice,altrimenti quello che deve restare un segreto diventa un gossip internazionale! Mi servirebbe un consiglio,ma non saprei a chi chiederlo: Patrizia e Daniele non sono consultabili ed oltre a loro,su chi posso davvero contare nella mia vita? Mi viene in mente una persona,un altro bel problema,ma che almeno non mi fa venire i sensi di colpa. Mi servirebbe un suo abbraccio e invece non c’è e anche se lo chiamassi per chiedergli un consiglio,non mi risponderebbe,come non ha risposto alle mie chiamate finora. Gli manderò un e-mail.
 
[Asia]
Mi abbottono la camicetta,mentre Nicola si aggiusta la cravatta. Non avevamo mai fatto l’amore in ufficio e devo ammettere che ho avuto una paura tremenda che ci scoprissero.
“ È stata la prima volta che ho usato il mio ufficio in questo senso!” mi dice,abbracciandomi.
“Amore e sarà anche l’ultima volta perché ho avuto una paura che ci scoprissero!” dico.
“ In effetti,siamo stati fortunati,anche perché ho dimenticato di chiudere la porta!” mi dice.
“E me lo dici così?” gli chiedo.
“Tanto non è successo niente!” mi dice.
“E menomale,altrimenti bella figuraccia!” gli rispondo.
“Dai amore,quando avremo una casetta nostra,avremo tutto lo spazio del mondo per …” mi dice.
“ Si,ma abbiamo sbagliato ad usare l’ufficio,anche perché se ci avesse trovato la signora Marcella,avremmo messo Betty in un bel guaio!” gli dico.
 
[Michel]
Leggo le e-mail. Tutta pubblicità e c’è un e-mail. Di Marcella.
“ So che non mi hai risposto alle telefonate per tuo volere e non per motivi improrogabili,ma volevo sapessi quello che ho da dirti,anche se forse non ti interessa. Mai come oggi ho bisogno di te e tu sei a centinaia di km da me e da quel giorno che ha legato le nostre vite. Forse mi hai dimenticato o forse mi odi per come mi sono comportata,ma ho bisogno di parlare con te perché sei l’unico su cui posso contare oltre a mio fratello e a mia cognata. Sono in un guaio enorme a causa loro,perché sono combattuta fra l’affetto che provo per mio fratello e quello che sento per Patrizia,che oltre ad essere mia cognata è anche la mia migliore amica. Mio fratello ha tradito mia cognata e mi ha chiesto di tenere il segreto,ma il senso di colpa mi sta divorando,in più ci sei tu che non mi rispondi e che entri a far parte dei motivi per cui non riesco a dormire. So che non risponderai a questa mail,ma avevo bisogno di farlo,anche se ho ancora le mani che mi tramano.
                                                                                                                                             Marcella”
 
Tremano anche a me le mani e il cuore ha accelerato i suoi battiti. Marcella è nei guai ed io sono qui,che faccio il sostenuto e non rispondo alle sue chiamate. E se rispondessi alla sua e-mail? E cosa le scrivo?
“Michel,mantieni la calma!” mi dico. Inizio a digitare qualche parola.
 
[Marcella]
Sto guardando il monitor come una deficiente,aspettando un’e-mail che non arriverà mai. Appare una finestra sullo schermo che dice che è arrivata un nuovo messaggio. Lo apro,con il timore che non sia il suo.
 
“ Marcella,mi dispiace di aver ignorato le tue telefonate e di essere diventato uno dei tanti problemi che avvelenano le tue notti e ti impediscono di abbandonarti alle braccia di Morfeo. Sono contento che tu abbia confidato a me le tue pene e allo stesso tempo sono dispiaciuto che le persone su cui solevi contare,sono le stesse che ti danno tutte queste preoccupazioni. Posso solo dirti di non farti coinvolgere in questo problema più grande di te,perché non sei tu ad aver tradito né sei tu quella che sta ingannando. So che non è facile doversi dividere tra due tipi di affetto ugualmente importanti ed intensi,ma non devi farti avvelenare la vita da problemi che non sono tuoi. Colgo l’occasione per dirti che tornerò fra una settimana circa e che spero di vederti più tranquilla.
                                                                                                                                             Un bacio
                                                                                                                                             Michel”
Tornerà fra una settimana! Tra una settimana! Tra una settimana!
 

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Capitolo 32
*** 32 ***


[Betty]
Armando infila le chiavi nella serratura ed entriamo nella nostra nuova casa,un luogo che ancora non mi da il calore necessario per definirlo “casa mia”. Certo,è una casa più grande dove ogni figlio ha il suo spazio e dove io e Armando abbiamo lo spazio per lavorare senza pannolini e biberon,ma alla vecchia casa ero affezionata. Lì i gemelli hanno detto la loro prima parola,Roberto si è alzato in piedi e sono stati concepiti in quella casa i bambini che porto dentro.
“Amore,a cosa pensi?” mi chiede Armando,mentre mi infilo il grembiule e inizio a tirar fuori le pentole per preparare qualcosa da mangiare.
“ A niente o meglio al fatto che questa casa non sembra neanche nostra. Mi sembra di essere in quei bungalow estivi,impersonali che si affittano alle famiglie d’estate.” Gli dico.
“Amore mio,ma è solo perché siamo qui da poco più di una settimana e perché non sono ancora arrivati tutti i mobili,ma vedrai che fra qualche mese,andrà tutto bene e questa casa ti sembrerà la nostra reggia!” mi dice.
“ E non credi sia un po’ troppo per noi,considerato che non siamo i reali di Spagna o quelli d’Inghilterra?” gli chiedo.
“ No,considerato che abbiamo 4 figli e stanno per arrivarne altri 2. Amore mio,tu sai meglio di me che in quella casa che abbiamo venduto a Calderon, stavamo stretti come sardine,senza uno studio e con le stanzette dei bambini che sembravano degli sgabuzzini. Camilla ha già 9 anni e fra qualche anno sarà un’adolescente,ha bisogno dei suoi spazi” mi dice.
“ Se è per questo mi sembra che ha già fin troppo spazio,visto che sta a vari km di distanza da noi!” gli dico.
“ Amore! Tesoro,senti:Camilla fra una settimana,un mese,un anno potrebbe tornare e non credo le piacerebbe ritrovare la scatola di sardine che ha lasciato quando è partita per Santa Marta,né le piacerebbe dover dormire con un neonato che piange o con Margherita che dorme con la lucetta accesa sul comodino!” mi dice.
“ Credi che abbiamo fatto la scelta giusta?” gli chiedo.
“ Amore,la casa non è quella dove ci sono i ricordi o dove abbiamo vissuto gli anni più belli della nostra vita,la casa è dove siamo noi due con i nostri bambini e sono sicura che fra qualche settimana sentirai anche questa come casa tua. Ti ricordi quando siamo tornati dal viaggio di nozze e siamo andati ad abitare nella casa che avevamo prima di quella che abbiamo venduto a Mario e Sandra?” mi chiede. Annuisco. Mi sentivo spaesata! Mi sembrava di non essere a casa mia!
“ Mi ricordo che ti aggiravi per la casa come una sottospecie di ospite,come se nulla in quella casa ti appartenesse,come se quella casa non fosse frutto del nostro lavoro! Ti mancava la casa dei tuoi genitori,quella in cui pensavi di invecchiare,quella in cui sei nata e cresciuta,in cui hai sofferto e riso,ma poi con il passare del tempo quella casa che abbiamo comprato con i nostri soldi,è diventata sempre più nostra,soprattutto quando abbiamo scoperto di aspettare la Mostrilla. Lo stesso è stato quando ci siamo trasferiti nella casa al piano di sotto e oltre a te che ti sentivi a disagio in quella casa,c’era anche Camilla che piangeva solo a guardare quella casa così diversa da quella che avevamo.” Mi dice. Lo abbraccio forte e mi accoglie sul suo petto.
“Hai ragione:casa nostra siamo noi due con la nostra famiglia e qui o da un’altra parte,l’importante è che stiamo insieme” gli dico.
 
[Marcella]
Entro in casa e poso il soprabito sull’attaccapanni. Non so perché ma in questo periodo ho una voglia matta di cose dolci. Apro il frigorifero e come al solito ci sono solo cose salate. Ispeziono tutti gli scaffali,come se non sapessi che non ci sono dolci in casa mia. E adesso come faccio? C’è un pacco di patatine fritte abbastanza invitante. Lo prendo e mi siedo sul divano e faccio zapping cercando un programma interessante. Vorrei un film romantico,anche se in questo periodo mi capita di addormentarmi davanti alla tv. Squilla il telefono e mi allungo per prenderlo dal tavolino.
“Pronto” dico.
“Marce,come va?” mi chiede Patrizia. Vorrei sotterrarmi,perché mi sento malissimo per la mia omertà sul tradimento di Daniele.
“Be – bene,come vuoi che stia?” le chiedo.
“ Sono contenta e del tuo bocconcino francese ci sono notizie?” mi chiede.
“ Si,torna fra una settimana.” Le dico
“ E come l’hai saputo?” mi chiede.
“ Come vuoi che l’abbia saputo,Patrizia? Credi per caso che mi abbia mandato un piccione viaggiatore?” le chiedo.
“Ti ha chiamata?” mi chiede.
“Mi ha mandato una mail in cui diceva che torna fra una settimana” le dico.
“ Beh allora manca davvero poco!” mi dice.
“ Non dirmelo!” le dico.
“ Perché? Non mi dire che volevi che non tornasse più!” mi dice.
“No,sono felice del suo ritorno,ma sono così confusa!” le dico.
“ In che senso?” mi chiede.
“ Nel senso che una parte di me vorrebbe che il tempo volasse per poterlo rivedere e l’altra parte vorrebbe che il tempo si fermasse perché non so cosa accadrà!” le dico.
“ E cosa vuoi che accada,Marce? Lui ti abbraccerà,ti bacerà e inizierete una storia!” mi dice.
“Si e andremo a vivere nel bosco incantato con Biancaneve e i sette nani!” le dico.
“Marce! Non puoi essere così pessimista! Ti ha contattato per dirti che tornerà fra una settimana ed è un ottimo segno!” mi dice.
“Dici?”le chiedo,continuando a sgranocchiare le mie patatine.
“ Marce,ma stai mangiando?” mi chiede.
“ Si,non so perché ma sono settimane che ho sempre fame!” le dico.
“ Si,ma almeno non mangiare schifezze,altrimenti per il lancio della prossima collezione dovrà prestarti un vestito la balena della banda delle racchie e non ci faresti una bella figura! Altrimenti dovrò prestarti un vestito mio di quando aspettavo Giulio o Susanna!” mi dice.
“ Patrizia! Comunque non temere,perché in questo periodo do spesso di stomaco,quindi tutte le porcherie che mando giù, vengono espulse subito!” le dico.
“Marce,il problema è che sei troppo stressata! Con la storia del francese ti stai rovinando la vita!” mi dice.
“ Patrizia,io non riesco a non pensare a lui,capisci?” le chiedo.
“ Marce,pensa che fra qualche giorno tornerà da te e chiarirai tutti i tuoi dubbi,invece io con Daniele rischio un infarto una sera si e l’altra pure!” mi dice.
“ Perché? È successo qualcosa con Daniele?” le chiedo. Spero non abbia scoperto tutto!
“ Questa notte rischiavo di impazzire perché tuo fratello è tornato alle 4 di mattina,lo sai?” mi chiede. Ho l’impulso di dirle che so anche dov’è stato,ma mi fermo per evitare di far scoppiare il putiferio,soprattutto per il bene dei miei nipotini!
“ Patrizia,tu sai che Daniele fa tardi alle cene di lavoro!” le dico.
“ Si,ma di solito mi avverte e invece questa notte stavo per andare alla polizia,credevo gli fosse capitato un incidente!” mi dice. Se solo sapesse che si è scontrato con un bel paio di gambe,sarebbe la polizia ad andare da lei e ad ammanettarla per aver ucciso Daniele!
“ L’avrà dimenticato! E adesso è lì con te?” le chiedo.
“No,ma starà per arrivare,anche è se devo ammettere che sta tardando e spero non faccia come ieri sera” mi dice. Lo spero anch’io!
“ Vedrai che arriverà a momenti!” le dico.
“ Sento le chiavi nella serratura,deve essere lui! Senti Marce,ci sentiamo domani! Bacetto” mi dice. Chiudo la chiamata e poso il telefono sul tavolino.
 
[Daniele]
Entro in casa e si sente la voce di Patrizia. Deve essere a telefono con qualcuno! Il suo livello di decibel è percepibile dalla hall!
“Amore,sei arrivato!” mi dice,saltandomi al collo.
“ Si! Scommetto che eri al telefono!” le dico.
“ Come hai indovinato?” mi chiede.
“ Diciamo la tua voce si sente dalla hall e siccome non sono sordo …” le dico.
“ Spiritoso! Vediamo se indovini anche con chi ero al telefono!” mi dice,sedendosi in braccio a me.
“ Non saprei! Qualche tua amica logorroica?” le chiedo.
“ Non scherzare! Ero a telefono con Marce!” mi dice. Mi si gela il sangue nelle vene. Temo le abbia detto tutto,ma in fondo non può essere perché altrimenti Patrizia mi avrebbe sfiorato il collo solo per strangolarmi!
“Ah si? E di cosa avete parlato?” le chiedo.
“ Cose da donne e le ho anche detto della paura che mi hai fatto prendere questa notte!” mi dice. Rabbrividisco di nuovo!
“ Amore,ho solo dimenticato di avvisarti,non è il caso di mettere il bando! E lei che ti ha detto?” mi chiede.
“ Ti ha giustificato,come sempre! Comunque io vado a scaldarti la cena” mi dice. Mi da un bacio e va via.
 
[Michel]
Ormai la mia bambina sarà persa nei suoi sogni e vorrei tanto fare lo stesso,ma il pensiero di Marcella non mi abbandona neanche un attimo e dopo il contatto avuto oggi, non credo riuscirò a smettere di pensare a lei. Sento una mano sfiorarmi la spalla e vedo Gabriela.
“Ciao” le dico. Si siede sulla sedia a dondolo accanto alla mia e sono contento che ci sia lei accanto a me,invece che mio padre.
“ Ciao. Da quando hai accaso il computer oggi pomeriggio,sei assorto nei tuoi pensieri!” mi dice.
“Scusa,è solo che ho avuto novità da Bogotà e non riesco a smettere di pensare a Bogotà!” le dico.
“Per “novità” intendi dire che l’hai sentita?” mi chiede.
“Si e ciò ha rafforzato il mio pensiero continuo a lei.” Le dico.
“E lei sa tutto? Insomma le hai detto che …” la interrompo.
“No,non le ho detto nulla e non so se dirglielo perché è una cosa delicata” le dico.
“ Quindi non sei sicuro di ciò che senti per lei?” mi chiede.
“ Io la amo. La amo da morire e non credevo di poter amare di nuovo dopo la morte di Claire,ma con Marcella è stato amore al primo litigio! Non so come spiegarti” le dico.
“ Beh,è una cosa tua che non voglio sapere,ma io credo che dovresti dirle tutto o credi che non possa capire?” mi chiede.
“Non lo so,Gabriela. Con te è diverso,perché ci conosciamo da molto,ma Marcella è così diversa da tutte le altre!” le dico.
“ Tanto diversa che l’ha fatto fuggire a Cartagena” dice mio padre alle mie spalle. Gabriela va via e mio padre prende il suo posto sulla sedia a dondolo.
“ Quella ragazza è così dolce e non capisco perché non provi a creare una famiglia con lei! Gabriela ti vuole bene e stravede per la bambina!” mi dice.
“Papà,per favore,non ti ci mettere anche tu! Io amo Marcella e non posso illudere Gabriela,facendole credere che un giorno potrei innamorarmi di lei!” gli dico.
“Vorrei proprio conoscerla questa Marcella,per sapere cos’ha più di Gabriela!” dice mio padre.
“ Pierre,lascialo in pace! Nostro figlio si è innamorato e al cuore non si comanda!” gli dice mia madre,sopraggiungendo alle nostre spalle.
“ Si comanda e come,se di mezzo c’è una bambina! O forse vuoi correre dalla tua bella a fare l’eterno innamorato, abbandonando per l’ennesima volta tua figlia?” mi chiede.
“ Papà,io amo Marcella e anche lei mi ama!” gli dico.
“ E tua figlia? Ami più questa Marcella che il sangue del tuo sangue? Michel,tu devi smetterla di fare il ragazzino!” mi dice.
“ Io non sono un ragazzino ed è per questo che fra una settimana partirò con mia figlia per tornare dalla donna che amo e che sarà la madre di mia figlia” gli dico.
“ E la tua amichetta sa le tue intenzioni? Sa che vuoi che lei faccia da madre a tua figlia?” mi chiede.
“Marcella sarà una madre e una moglie perfetta!” gli dico.
“ Peccato che qui hai tutto quello di cui hai bisogno: c’è una donna che ti ama e che ama tua figlia,che pagherebbe oro per sposarti e fare da mamma a Charlotte e tu ti ostini a rincorrere una passione frivola!” mi dice.
“ Pierre! Non conosciamo la donna che ha conquistato nostro figlio e non capisco perché continui a scagliarti contro di lui!” dice mia madre.
“ Camille, non intrometterti! E poi forse non la conosciamo di persona,ma sappiamo che è una donna da giornali scandalistici,una donna che quando inizia e chiude una storia con un uomo,la notizia diventa di dominio pubblico” dice mio padre.
“Pierre,per favore!” dice mio padre.
“ Ti ho già detto di non intrometterti!È colpa tua se nostro figlio a oltre 45 anni non ha ancora intrapreso la strada giusta,costringendo quella bambina a fare a meno di te un giorno sì e l’altro pure e a non avere una madre per il tuo egoismo!” mi dice.
“Questo non puoi dirlo! Io amo Charlotte e darei la mia vita per lei,ma ho il diritto di essere felice con Marcella e con mia figlia!” gli dico.
 
[Marcella]
Mi ritrovo stesa sul pavimento. Devo essere svenuta! Ricordo solo che mi sono alzata per andare a prendere un bicchiere d’acqua e poi ho sentito venir meno le forze. Ha ragione Patrizia,quando dice che sono stressata e che devo darmi una calmata,ma come faccio a rilassarmi quando mi scaraventano addosso tutti i loro problemi? Mio fratello e il suo amore infedele per Patrizia,Patrizia e lo scandalo che potrebbe creare se sapesse del tradimento di mio marito, Michel e l’amore che prova per me,i miei sentimenti confusi e la nostalgia di lui che mi tormenta. Non mi aspettavo un’e-mail di risposta a quella che gli ho mandato,ma quando è arrivata il cuore ha iniziato a battermi forte e le gambe a tremare. Michel è riuscito a sciogliere il mio cuore ibernato dopo la delusione con Armando ed è riuscito a farlo in così poco tempo,che quel sentimento che è entrato prepotentemente in me,mi ha fatto paura. Mi ha terrorizzato l’idea di farmi pervadere da un sentimento così forte,ha iniziato a spaventarmi l’idea che questo amore potesse recarmi la stessa sofferenza che ho provato 10 anni fa.  
 
[Michel]
Mi avvio verso la mia stanza per vedere se riesco a prendere sonno,nonostante abbia sentito Marcella oggi. Vedo Gabriela che sta andando in camera sua. Forse mio padre ha ragione,ma il mio cuore è di Marcella e non posso illudere Gabriela.
“ Vai a dormire?” mi chiede.
“Si,per me non è stata una giornata facile e a questo ha contribuito in parte anche mio padre!” le dico.
“ Tuo padre si preoccupa per te e per Charlotte e non puoi biasimarlo per questo! Michel,tu e Charlotte siete la sua famiglia e vorrebbe vedervi felici!” mi dice.
“ E non gli passa per la testa che Marcella potrebbe essere la nostra felicità?” le chiedo.
“Potrebbe? Sarebbe? Usi sempre e solo condizionali con lei! Se tu fossi così convinto dei tuoi sentimenti,useresti il presente o il futuro e non modi verbali che non rappresentano la realtà,ma la possibilità!” mi dice.
“Forse hai ragione,ma sono abbastanza adulto per fare da solo le mie scelte!” le dico.
“ No. Non quando di mezzo c’è una bambina che ha solo te! Se con Marcella dovesse andare male,credi che Charlotte non ne risentirebbe? I bambini assorbono tutto e tu non puoi concederti quelle storielle che crollano alla prima tempesta,perché distruggeresti la vita di quella bambina e a quanto mi hai detto quella Marcella,non ha proprio le caratteristiche di una donna stabile e capace di allevare tua figlia!” mi dice.
“ Forse hai ragione! Marcella,forse non sarà mai la madre adatta a mia figlia,ma la amo e questo non cambierà perché mio padre me lo ordina,né perché tu non credi che questa storia andrà bene. Io amo Marcella Valencia con  tutto me stesso e lascerò perdere questa storia,solo se sarà lei a volerlo!” le dico.
“Marcella Valencia? La figlia dei coniugi Valencia,quelli morti nell’incidente aereo?” mi chiede. Annuisco.
“ Quindi ti sei innamorato dell’ex fidanzata del marito di una tua ex fiamma! Quella tipa 10 anni fa moriva d’amore per il marito della donna di cui eri innamorato! Ricordo ancora l’annuncio del loro matrimonio,stampato su tutte le riviste.” Mi dice.
“ Adesso capisci perché non posso e non voglio metterle fretta?Marcella,ha sofferto molto nella vita!” le dico.
“ E tu no,vero? Tu non hai sofferto per la moglie dell’ex di Marcella,per Claire? E adesso che potresti vivere tranquillo,ti ritrovi in una storia ingarbugliata e vuoi trascinarci dentro anche quella povera anima innocente!” mi dice.
“ Comunque la mia decisione è questa e nessuno mi farà cambiare idea! Fra una settimana io e Charlotte partiremo per Bogotà per sempre e nessuno potrà farmi cambiare idea!” dico.
“Allora,buon fortuna! Spero che non ti dispiaccia se ogni tanto vorrò venire a trovare la bambina!” mi dice.
“No,sarai la benvenuta,anche perché Charlotte ti adora e anche io ti voglio bene!” le dico.
“Ma non mi ami,vero?” mi chiede. Faccio cenno di no con la testa.
“ Peccato,avremmo potuto essere felici!” mi dice. Si avvicina a me e mi sfiora le labbra con un bacio,ma mi allontano e vado in camera mia.
 
[Asia]
Sparecchio la tavola e metto i piatti in lavastoviglie. La casa di Nicola è così accessoriata,che temo che la mia casa gli sembrerà una topaia quando verrà a viverci. Avvio la lavastoviglie e torno in salotto,dove Nicola sta cercando un dvd da vedere insieme.
“Amore e se preparassimo dei popcorn?” mi chiede.
“ Ma abbiamo appena finito di cenare e poi non hai neanche trovato il dvd!” gli dico.
“ Si,ma ricordati le parole del signor Hermes:io sono un pozzo senza fondo e ho ancora fame!” mi dice.
“ Amore,ci sono dei biscotti,un po’ della torta che ho preparato ieri e dei cioccolatini!” gli dico.
“ Allora,fammi un favore:porta tutto quello che hai nominato qui e poi siediti sul divano che ho trovato un film comico da vedere!” mi dice. Vado a prendere i cibi che chiesto.
“ Come fai ad essere così magro,devi ancora spiegarmelo!” gli dico,mentre mi siedo sul divano.
“ Lo dici,perché Sandra,che mangia quanto me,è ingrassata?” mi chiede. Gli tiro una cuscinata.
“Ma la smetti? Sai meglio di me,perché è ingrassata! Anche se Berta dice che anche la signora Marcella è ingrassata!” gli dico.
“Forse segue la mia stessa dieta!” mi dice.
“ Non sto scherzando! Quelle della banda hanno iniziato a malignare!” gli dico.
“ Cioè?” mi chiede,mentre sgranocchia i biscotti.
“ Pensano che sia incinta!” gli dico. Nicola sta quasi per strozzarsi con i biscotti e mi tocca dargli dei colpetti sulla schiena prima di dover chiamare il 911!
“Ma voi della banda siete matte?” mi chiede.
“No,ma la signora Marcella non ha 60 anni e poi in fondo è una bella donna!” dico.
“ E chi sarebbe il padre della creatura,secondo voi?” mi chiede,mentre manda giù un cioccolatino.
“ Abbiamo scartato il dottor Armando,anche perché altrimenti non ne uscirebbe vivo! La banda lo ammazzerebbe e Betty anche!” gli dico. Sta per strozzarsi di nuovo,ma riesce a deglutire.
“ Menomale! Già immaginavo il povero Armando,preda delle vostre cattiverie! E chi è il candidato primo delle vostre previsioni?” mi chiede.
“ Te lo dico se non mangi nulla mentre parlo,perché non vorrei dover chiamare il 911” gli dico. Posa il cioccolatino che aveva in mano e mi guarda aspettando una risposta.
“ Il francese. Pensiamo sia il francese il padre dell’ipotetico bambino!” dico. Nicola mi guarda basito e con le pupille dilatate.
“ Vorrei proprio sapere perché non vi date alla letteratura! Dico sul serio! Potreste scrivere dei romanzi rosa ed avreste anche successo! Posso sapere a chi è venuta in mente questa teoria?” mi chiede.
“ A Berta! Dice che ultimamente la si vede mangiare spesso e anche dare di stomaco spesso!” gli dico.
“L’anoressia l’avete scartata?” mi chiede.
“ Si,perché una persona anoressica dimagrisce,non ingrassa!” dico.
“ Voi lo sapete che se vi becca a spettegolare su questa cosa,vi licenzia in tronco,vero?” mi chiede.
“ Ma stai tranquillo,perché anche noi siamo un pettegolezzo abbastanza comune!” dico.
“ Vuoi dire che parlate anche di noi?” mi chiede.
“ Si” rispondo.
“ Anche della nostra vita … intima?” mi chiede.
“ Soprattutto di quella!” gli dico. Mi guarda,sconvolto.
“Amore,scherzavo! Comunque siamo argomento di pettegolezzo per via di Giovanni.” Gli dico.
“ Sarebbe stato meglio se fosse stato per la nostra vita intima!” mi dice.
“Tesoro,sai bene che questa situazione infastidisce anche me,ma sono sicura che con il tempo tutto andrà a posto e saremo felici senza ostacoli!” gli dico. Mi abbraccia forte.

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Capitolo 33
*** 33 ***


[Marcella]
Oggi tornerà,forse dovrei avere delle risposte da dargli quando sarà al mio cospetto,ma per ora non le ho. Ho letto quell’e-mail 300 volte in una settimana,come se potesse dirmi cosa prova per me. Bussano alla porta.
“Marce” mi dice Patrizia,anche se mi aspettavo fosse lui. È in lacrime.
“Patrizia,che hai?” le chiedo.
“ Guarda cos’ho trovato nella giacca di tuo fratello” mi dice. Prendo il biglietto che ha in mano.
 
“ È stata una notte bellissima,anche se sai bene che è stata la prima e l’ultima per noi. Entrambi siamo impegnati e la passione di questa notte,è destinata a morire dove è nata,proprio dopo poche ore dalla sua esplosione. È tempo per noi due di tornare alle nostre vite.
                                                                                                                             Buona fortuna
                                                                                                                                 Sarah”
“Deve esserci un malinteso” le dico,poco convinta.
“Nessun malinteso,Marce. Era nella tasca di quel disgraziato di Daniele! Marce,tuo fratello mi ha tradito!” mi dice. L’abbraccio forte,ma mi viene una gran voglia di vomitare. Non so perché ma il suo profumo mi da la nausea.
“ Patrizia ma che profumo ti sei messa?” le chiedo.
“Ma Marce è l’ultimo di Dior! Mi è costato un occhio della testa! Non dirmi che non ti piace!” mi dice,mentre si asciuga le lacrime. Ho solo il tempo di correre in bagno a vomitare. Devo aver mangiato qualcosa che mi ha fatto male,anche se ho spesso la nausea.
“Marce,che hai?” mi chiede Patty che mi ha seguito a ruota in bagno.
“ Niente. Ho la nausea! Deve essere lo stress!” le dico.
“ E adesso ci sono anch’io con i miei problemi!” mi dice.
“Patrizia,mi dispiace,ma io credo che dovresti parlare con  Daniele prima di giungere a conclusioni affrettate!” le dico.
“No,Marce! Avrebbe dovuto parlarmi della sua storia con questa sgualdrinella,ma non l’ha fatto.” Mi dice.
“Patrizia,ma tu ami Daniele?” le chiedo.
“ Si. Tra me e tuo fratello c’era un amore celato dal disprezzo che fingeva di provare per me,ma in fondo c’è sempre stato qualcosa a legarci. Tuo fratello è l’uomo della mia vita. Ma perché mi ha fatto questo?” mi chiede,scoppiando di nuovo in lacrime.
“Non lo so,Patrizia. Gli uomini sono strani e la domanda che mi hai fatto,era la stessa che mi facevo io ad ogni tradimento di Armando!” le dico.
“E guarda com’è finita!” mi dice.
“E cosa vuoi fare?” le chiedo.
“ Porterò i bambini da mio padre per qualche tempo. Lui voleva godersi un po’ i nipoti ed io non me la sento di spiegare ai bambini cose che non potrebbero capire!” mi dice.
“E con Daniele?” le chiedo.
“Non lo so,Marce. Ci devo pensare.” Mi dice.
“Sappi che io per te ci sono sempre e che se vuoi venire a vivere da me per qualche tempo,io sarò felicissima di ospitarti!” le dico. Mi abbraccia forte.
 “ Comunque io penserei un po’ meglio a queste nausee,soprattutto se sono frequenti! Io ora vado. ” Mi dice.
 
[Michel]
Atterro all’aeroporto di Bogotà,l’ultimo luogo che ho visto due mesi fa,quando sono partito con il cuore a pezzi e dove sono tornato con la speranza di migliorare la mia vita. Charlotte si è addormentata e spero si svegli solo quando saremo in taxi perché non voglio che faccia i capricci. Le mancheranno i suoi nonni,Cartagena e il mare.
Non so proprio come farò con la bambina e il lavoro,anche se il problema più grosso ha degli occhi stupendi che mi hanno rapito il cuore e si chiama Marcella Valencia. Mi ha chiamato mille volte in questi mesi,ma non le ho mai risposto forse per paura del suo ennesimo rifiuto o forse perché sono stanco dell’amore che si comporta con me in modo sempre più malvagio. Eppure una settimana fa,le ho risposto all’e-mail,dicendole nei dettagli che sarei tornato oggi e spero di trovare delle risposte.
 
[Betty]
Entriamo in azienda e ci troviamo Mario e Sandra in fibrillazione,quasi più di noi!
“Allora?” chiede Mario,euforico.
“Beh c’è stato un pareggio:un maschietto e una femminuccia! Voi chi dei due volete battezzare?” chiede Armando.
“Beh il maschietto,chissà che non diventi un playboy come noi due,amico!” dice Mario,beccandosi uno scappellotto da Sandra.
“ La bambina la battezzeranno Anna Maria e Freddy” dico.
“E i nomi? Vogliamo i nomi.” Dice Sandra.
“ Nicola e Giulia. Nicola perché è il fratello che non ho mai avuto e Giulia come mia madre.” Dico.
“ Sperando che non mangi quanto Nicola!” dice Mario.
“Ahahahahah spiritoso,Mario! Sandra ma non sapevi lasciarlo sulla nave?” dice Nicola,che giunge alle nostre spalle.
“ Ma se ci siamo sposati solo da un mese!” ribatte Sandra.
“Dottoressa Pinzon,vorrei parlarle!” dice Marcella,appena uscita dal suo ufficio.
“Marcella,non far arrabbiare Betty! Moderatevi con le parole!” dice Armando.
“Armando chiamami quando arriva Michel,perché vorrei salutarlo!” gli dico. Entriamo io e Marcella nel mio ufficio. Si accomoda ed io faccio lo stesso perché questa gravidanza mi stanca molto.
“ Mi dica!” le dico.
“ Ho saputo che oggi tornerà il dottor Doinel e volevo sapere se resterà a lavorare qui!” mi dice.
“Beh non lo so,ma credo di si e lo spero perché è un collaboratore valido e non vorrei perderlo. Io so tutto di quello che è successo e so anche il motivo per cui è andato via!” le dico.
“Spero solo che lei mantenga riservato ciò che sa,anche perché non si ripeterà più!” mi dice.
“ Lo spero,anche perché l’ufficio è un luogo pubblico,ma nessuno le sta chiedendo di dimenticare Michel! Io credo dovreste darvi un’opportunità per essere felici insieme. Perché non prova a dare una nuova chance all’amore?” le chiedo.
“Perché l’amore mi ha già distrutto il cuore una volta e se accadesse di nuovo,so che non sopravvivrei!” mi dice.
“ Si sopravvive a tutto,alle delusioni,alla tristezza,alla fame e anche al dolore,lo dice una che di batoste ne ha prese tante e che altrettante volte credeva di morire!” le dico.
“Però per lei l’orco è diventato principe ed ora siete la famiglia perfetta!” mi dice.
“ La perfezione non esiste. Siamo una famiglia felice,ma abbiamo dei problemi come tutti! E comunque anche lei e Michel potreste formare una famiglia felice con la piccola Charlotte. Dipende solo da lei!” le dico. Bussano alla porta.
“Amore mio,Michel è arrivato!” mi dice Armando.
 
[Marcella]
Usciamo dall’ufficio di Betty ed ho le gambe che mi tremano. Vicino l’ascensore ci sono Michel con in braccio una bambina. Ci sono le ragazze della banda attorno a loro.
Ci avviciniamo lentamente e spero di non svenire.
“Betty,come stai?” le chiede Michel vedendola.
“Incintissima,come vedi! E lei è la tua piccolina?” chiede Betty.
“Si,lei è Charlotte!” dice lui.
“Beh è bellissima! Salve principessa!” le dice Armando. Lo sguardo di Michel si posa su di me,me ne accorgo perché anche io lo sto guardando. I nostri sguardi non si lasciano neanche per un attimo.
“ Ho saputo del vostro matrimonio!” dice a Sandra e Mario.
“ Ci è dispiaciuto molto che lei non ci fosse!” dice Sandra.
“ Sarà per la prossima volta!” ironizza Mario.
“ Beh io vorrei parlarti,Michel!” gli dice Betty.
“ Si,anch’io! Armando mi terresti la bambina?” dice Michel.
“ Certo! La porto nel mio ufficio!” dice Armando.
Vedo Michel allontanarsi con Betty e torno nel mio ufficio,che ormai per me è diventato un nascondiglio che mi protegge dal mondo.
 
[Nicola]
Termino il mio lavoro,ma sento bussare alla porta.
“Entra amore” dico,credendo sia Asia.
“ Non credevo di essere il tuo amore!” mi dice Patrizia. Chiude a chiave la porta.
“Credevo fosse Asia!” le dico.
“Ah la tua amichetta! Comunque credo sia giù da Ugo” dice,sedendosi di fronte a me. Accavalla le gambe,mentre si guarda intorno.
“Che ci fai qui?” le chiedo. Si alza e viene a sedersi sulle mie gambe.
“ Ti prego,Patrizia! Vattene!” le dico.
“ No,Nicola. Io ho bisogno di te,ti prego!” mi dice.
“Ho detto che ti voglio fuori dal mio ufficio! “le dico. La prendo per un braccio e la faccio uscire.
 
[Betty]
Michel si accomoda e lo faccio anch’io.
“Allora aspettavi davvero un bimbo” mi dice.
“Sono due:un bambino e una bambina!” gli dico.
“Sono contento per voi. Un bambino è una benedizione. Io voglio chiederti un favore” mi dice.
“Dimmi!” gli dico.
“Vorrei trasferirmi alla sede di tua cognata qualora le cose con Marcella non dovessero andare bene. Mi avete detto che voleva un responsabile dei punti di vendita e poi sarei più vicino alla Francia…” lo interrompo.
“… e più lontano da Marcella,giusto?”gli chiedo. Annuisce.
“Senti Michel,io ho bisogno di te qui e non voglio perdere un collaboratore come te solo perché temi Marcella Valencia. Ignorala,parlale o fai come vuoi,basta che non metti da parte la tua professionalità solo per questioni d’amore! So solo che Marcella è stata molto male perché rifiutavi le sue chiamate” gli dico.
“Ma non conosci gli schiaffi che ho ricevuto ad ogni mio avvicinamento. Prima mi baciava e poi scappava via. Betty io amo Marcella,ma devo pensare a mia figlia. È lei la persona più importante della mia vita ed anche quella che ha più bisogno di me visto che non ha una madre! Se Marcella dovesse rifiutarmi,io non voglio essere costretto a vederla ogni giorno.” mi dice.
“Hai ragione,ma pensa che se tu sei felice,lo sarà anche tua figlia” gli dico.
“ E va bene,ma sappi che non cambierò idea!” mi dice.
 
[Asia]
Entro in bagno perché le ragazze hanno convocato un 911. Ci sono tutte e a quanto pare mancavo solo io.
“Eccoti! Cos’è il dottor Mora non ti lasciava venire?” mi chiede Berta.
“Piantala! Cosa c’è di tanto urgente?” le chiedo.
“ Ho una teoria” risponde Berta.
“Oddio! E su chi sarebbe?” chiede Sandra.
“ Sulle balene! Sandra è una teoria sulla signora Marcella e il francese!” dice Berta.
“Ancora? Per me è solo nella tua testa! Ti pare che la signora Marcella possa mai avere una storia clandestina?” dice Sofia.
“ E invece secondo me quei due hanno fatto qualcosa prima che lui partisse,perché lei quando è arrivato l’ha guardato come avesse visto un fantasma! E poi la sua fuga improvvisa,la sua assenza due mesi all’improvviso …” dice Berta.
“In fondo Berta ha ragione perché la signora Valencia chiedeva notizie di Michel ogni giorno e due persone che si conoscono da meno di una settimana non sono così interessati l’uno all’altra e poi la signora Marcella che è sempre stata un pezzo di ghiaccio non è la tipa da interessarsi ad un uomo se non ha una storia con lui” dice Mariana.
“E lui ti ha mai chiesto di lei?” le chiede Anna Maria.
“ Si,ma non si sono mai parlati in questi mesi da che io sappia” risponde Mariana.
“Potrebbero anche essersi parlati al cellulare o in chat!” risponde Berta.
“ Ok,esponici la tua teoria altrimenti non ci darai pace!” le dico.
“ La teoria è questa: secondo me quei due hanno copulato e il francese per non farsi trascinare all’altare è corso via!” dice Berta.
“Beh se così fosse,perché tornare con sua figlia?” chiedo.
“Questo non mi è chiaro perché comunque nessun uomo che vuole fuggire da una donna,ritorna da lei portando con sé sua figlia.” Risponde Berta.
“ E quindi cosa vuoi fare per confermare o smentire la tua teoria?” le chiede Mariana.
“ Dovremo aguzzare la vista e l’udito per capire che sta succedendo fra i due!” dice Berta.
 
[Betty]
Certo che le cose si stanno complicando parecchio e spero proprio che Michel trovi una soluzione. Nel mio ufficio ci sono anche Mario e Armando che parlano dei bambini in arrivo. Bussano alla porta.
 “Avanti” dico.
“Ah ci siete tutti e tre,perfetto!” dice Nicola.
“ È successo qualcosa?” gli chiedo.
“ Entro 2 mesi avremo la somma per riscattare l’Ecomoda!” dice Nicola.
“Non stai facendo imbrogli,vero?” gli chiede Mario.
“No,vi avevo detto che avevamo trovato la metà del denaro e che era stato un colpo di fortuna per alcuni investimenti fatti in Giappone. L’altro ieri ho incontrato Pedro Juan Vallero,un compagno di università mio e di Betty,che ha un’impresa di onoranze funebri famosissima. ” Dice Nicola.
“Vallero è un tipo che Nicola ha picchiato perché mi insultava con il suo gruppo!” dico.
“ Vallero vuole aprire un’impresa che costruisce bare per fare un tutt’uno con la sua impresa e ho investito nel suo progetto. Entro 2/ 3 mesi al massimo,avremo il doppio del capitale se non il quadruplo.” Dice Nicola.
“Non porterà sfortuna investire in un campo così … lugubre?” chiede Mario.
“Ma cosa dici? Il campo delle onoranze funebri è un sempreverde perché le persone muoiono sempre e poi hanno moltissimi clienti e la maggior parte di essi sono benestanti! Fabbricando loro stessi le bare,faranno affari d’oro!” risponde Nicola.
“P- posso sapere quanto hai investito?” chiede Armando.
“ Quasi tutto! Perché non ti fidi?” chiede Nicola.
“No,so che hai fiuto negli affari e spero di risolvere questa questione una volta per tutte,ma non vorrei perdessimo tutto!” dice Armando.
“Anche perché io guadagnerò un terzo e i due terzi del capitale sono i vostri o meglio sono di Betty e del signor Hermes!” dice Nicola. Squilla il cellulare di Nicola perché deve essergli arrivato un messaggio. Legge il messaggio sbuffando.
“Che succede?” chiede Armando.
“Succede che Patrizia Fernandez mi sta dando il tormento! Sono due mesi che mi tormenta!” dice Nicola.
“Condoglianze! Ci sono passato anch’io” dice Mario.
“Cosa pensi che voglia?” chiedo.
“ Il messaggio chiede se ci vogliamo vedere! E secondo te una donna del genere vuole andare in un ristorante e parlare di finanza?” chiede Nicola.
“ Vuole sedurti! Perché non ne parli con il marito o con la cognata?” gli chiedo.
“Il marito le toglierebbe i figli e poi Marcella se la prenderebbe con me!” risponde Nicola.
“A parte che i figli a quei due dovevano toglierli a prescindere,perché non sono normali e quelle povere creature non meritano un tale castigo! Per me non dovresti andarci!” dice Armando.
“ Non voglio andarci anche perché so bene dove vuole andare a parare!” Risponde Nicola
 “Se tradisci Asia ti cambio i connotati e finirai per vestirti da Drag Queen con il nostro stilista!” gli dico.
“C’è dell’altro” dice Nicola.
“Oddio! Ci sei andato a letto?” gli chiedo.
“No,ma quella donna mi perseguita.” Mi dice Nicola.
“ E tu devi essere forte,Nicola!” dice Armando.
 
[Marcella]
Non posso credere che sia tornato con sua figlia e che non abbia scambiato una parola con me,come se quello che è successo due mesi fa non contasse o meglio,come se non fosse mai accaduto. Bussano alla porta.
“Avanti” dico,non distogliendo lo sguardo dal pc.
“ Ciao” dice. Riconosco la voce che mi è tanto mancata in questi due mesi.
“ Ciao.” Gli rispondo.
“Volevo presentarti Charlotte. Charlotte,lei è un’amica di papà,si chiama Marcella.” Dice.
“Ciao” mi dice la bambina. La guardo meglio e noto che ha poco di Michel:capelli castani e pelle non proprio bianchissima,ciò che ha in comune con Michel sono gli occhi chiari.
“Ciao. Ma lo sai che sei proprio bella?” le dico.
“Grazie. Ma tu sei tanto amica di papà?” mi chiede.
“ Beh io e il tuo papà lavoriamo insieme in questo ufficio,infatti guarda – le dico mostrandole la foto sulla scrivania che la ritrae – questa l’ha portata qui il tuo papà quando tu eri a Cartagena!” le dico.
“ E sei amica di papà come Gabriela?” mi chiede. Questo nome femminile mi da un po’ fastidio. Vorrei proprio sapere chi è questa tipa!
“ Charlotte,perché non vai un po’ da Mariana? Ha detto che vuole farti giocare al computer” le dice Michel. La bambina mi saluta e va via.
“Perché l’hai mandata via? Temevi potesse raccontarmi qualcosa di sconveniente?” gli chiedo.
“ Non capisco a cosa ti riferisci!” mi dice.
“ Tipo che magari la tipa che ha menzionato prima tua figlia,dorme con te o peggio vive con voi.” Gli dico.
“Gabriela?” mi dice.
“Senti non mi devi alcuna spiegazione. In fondo sono passati due mesi e Cartagena è piena di tentazioni.” Gli dico.
“ Perché secondo te sono un tipo che dopo aver fatto l’amore con una,passa subito ad un’altra senza far passare neanche un giorno! Marcella, Gabriela è solo la baby-sitter di Charlotte.” Mi dice.
“ Mi dispiace per te,ma ho avuto 4 anni di bugie in passato e le so ancora fiutare anche se sono stata fuori allenamento in questi 10 anni! E poi non voglio spiegazioni! Io e te non stiamo insieme!” gli dico.
“E quel bacio prima che io partissi?” mi chiede.
“Adesso conta quel bacio? In questi due mesi,non mi pare che tu ci abbia pensato,o forse eri troppo occupato con Gabriela?” gli chiedo. Mi prende all’improvviso e mi bacia. Non tento di divincolarmi o di staccarmi dalla sua presa perché quel bacio l’ho aspettato per tutto il tempo,perché quelle labbra mi sono mancate e perché tra le sue braccia ci sto così bene! Ci stacchiamo per evitare l’esperienza di due mesi fa,perché potremmo non essere così fortunati da non essere scoperti. Michel si mette le mani sulle guancie per evitare che io lo colpisca.
“ Temi i miei schiaffi?” gli chiedo.
“Beh,è riduttivo chiamarli schiaffi! I tuoi “gesti d’affetto” fanno abbastanza male!” mi dice. Mi viene da sorridere alla sua constatazione.
“Comunque io ora vorrei andare a casa perché la bambina sarà stanca! Vorrei che ne parlassimo domani.” Mi dice.
“Ok,a domani!” gli dico. Mi bacia di nuovo,questa volta più castamente,e va via.
In tutto il trambusto successo oggi,ho dimenticato di chiamare Daniele per dirgli che Patrizia sa tutto,perché se non lo avverto,rischio di dover presenziare al suo funerale a breve. Cerco il suo numero in rubrica e lo chiamo. Uno squillo,due squilli,parte la segreteria.
“Daniele,sono Marcella. Quando senti questo messaggio richiamami!” dico alla segreteria,sperando che quel tonto di mio fratello lo ascolti prima di tornare a casa.
Pensare che 3 mesi fa avevo la mia vita tranquilla a New York e invece adesso ho una serie di problemi familiari,sentimentali e poi ci sono queste nausee. Corro di nuovo in bagno e arrivo giusto in tempo alla tazza.
 
[Armando]
Ultimo le pratiche per la collezione e il mio sguardo cade sulla foto della mia famiglia. La mia famiglia. Se 10 anni fa mi avessero detto che avrei avuto dei figli e una moglie,gli avrei riso in faccia ed ora sono qui che aspetto con ansia che passino questi 5 mesi per veder nascere i miei bambini,che arrivi Natale per vedere la mia Camilla che si trova a Santa Marta,che arrivi la sera per vedere i miei tre bambini e per dormire abbracciato alla mia donna,colei che amo più della mia stessa vita e che amerò per tutta la vita. Bussano alla porta.
“Avanti” dico.
“Armando,che fai?” chiede Calderon,entrando nel mio ufficio.
“Ti sembrerà strano,Calderon,ma stavo lavorando!” gli dico.
“ Ti manca Camilla,vero?” mi chiede.
“Si,è partita da quasi due mesi e anche se io e Betty la sentiamo ogni sera,mi manca da morire. È la mia bambina. Ti ricordi quando tornasti a Bogotà che era ancora una pulce?” gli dico.
“Ricordo soprattutto l’enorme quantità di cacca che produceva!” dice per sdrammatizzare.
“Se penso che l’anno scorso era sempre in giro per casa che rivendicava uno spazio più grande per la sua stanzetta,che ora è vuota.” Gli dico.
“Non voglio neanche pensare a quando il piccolo Calderon dovrà andare via da casa. Lo sai che Sandra vuole chiamarlo Mario Jr.? “ mi chiede.
“Vuoi dire che il mondo avrà un altro Mario Calderon? Oddio! Sandra vuole molti cuori spezzati!” dico.
“Spiritoso … comunque devi pensare che il suo futuro dipende dalla sua lontananza da casa e anche se non accetti la scelta di tua madre,io credo abbia fatto bene. Betty soffre per la mancanza di Camilla?” mi chiede.
“Lei lo nega,ma la sento piangere la notte per la mancanza di Camilla e lavora nella sua cameretta per sentirla più vicina. Per te sarà patetico,ma quando nascerà il piccolo Mario,ci capirai. Conterai le ore che ti separano dal tenerlo in braccio e anche cambiargli il pannolino sarà una bella esperienza perché è un modo per stare accanto al tuo bambino. Anche se Robertino è una peste,io ammazzerei chiunque per proteggerlo e per averlo accanto a me” gli dico.
“E pensa quando si fidanzerà la tua piccola Camilla” dice Mario.
“Solo al pensiero che un omone possa baciare la mia bambina,mi viene l’ulcera! “ gli dico.
 
[Betty]
Guardo e riguardo l’ultima ecografia e penso alla mia Camilla. Chissà come se la cava senza me e suo padre,se le manchiamo,se le mancano i pianti di Roberto, i capricci dei gemelli e se pensa ai nuovi arrivi della famiglia Mendoza. Bussano alla porta e mi asciugo le lacrime che mi sono scese prima.
“ Avanti” dico.
“ Betty,è successo qualcosa?” mi chiede Michel.
“Niente,pensavo a Camilla,mi manca tanto,ma credo tu sappia cosa voglio dire,visto che hai una figlia!” gli dico.
“Ho parlato con Marce!” mi dice.
“E allora?” gli chiedo.
“Ci siamo baciati e la cosa più bella è che non mi ha schiaffeggiato.” Mi dice.
“Quindi? Partirai lo stesso per la Francia?” gli chiedo.
“Non lo so,Betty,sono così confuso dai suoi atteggiamenti che non so proprio cosa fare!” mi dice.
“Hai tutto il tempo per pensare e poi potrebbe sempre accadere qualcosa che ti aiuti a scegliere.” Gli dico.
“Si,ora vado a casa,anche perché riprenderò a lavorare domani!”mi dice.
 
[Sandra]
Busso alla porta di Mario.
“Avanti” sento dire ed entro.
“Amore volevo solo dirti che vado in caffetteria con le ragazze perché così mostro loro le foto del nostro viaggio di nozze” gli dico.
“Si ma non voglio che mangi schifezze anche perché dobbiamo insegnare al piccolo Calderon a mangiare sano.” Mi dice.
Si avvicina alla mia pancia e come al solito inizia a parlare con vocina demenziale al mio pancione.
“Lo sai che non vedo l’ora di conoscerti? Abbiamo tante cose da fare insieme! E poi tu devi mangiare sano perché sono sicuro che sarai un atleta.” dice al pancione.
“ Non ti senti un po’ ridicolo a parlare con la mia pancia?” gli chiedo.
“No,sai che il bambino ascolta tutte le voci e secondo me quando ascolterà la mia voce non piangerà. Io non voglio che nostro figlio sia come Robertino,che piange come l’allarme antincendio.” Mi risponde.
“Se lo dici tu! Per me lo rimbecillisci soltanto!” gli dico.
“Ma lo senti muoversi?” mi chiede.
“Mario è troppo presto e comunque quando si muoverà sarai il primo a saperlo” gli dico.
“ E vorrei ben vedere anche perché il piccolino del suo papà deve fargli sapere che c’è e che si muove perché non vede l’ora di conoscerci!” dice,sempre rivolto al mio pancione.
“ Tu lo sai che se continui così parto per Santa Marta e torno quando il bambino avrà 5 anni,vero?” gli dico.
“Ma amore,ti prometto che farò il bravo” mi dice. Da un bacio al pancione ed uno a me. Esco dal suo ufficio e incontro le ragazze.
“Allora sposina,hai portato il tablet?” mi chiede Berta.
“ Si,anche se la posa è sempre la stessa,cambiano solo i luoghi!” dico.
“Che vuoi dire?” chiede Mariana.
“Vi ricordate che quando seppi di essere incinta temevo che il cambiamento del mio corpo spingesse Mario a non guardarmi più e ad interessarsi ad altre donne?” chiedo.
“Si,ma non mi pare si comporti così!” dice Berta.
“No,ma non mi guarda più perché ormai parla solo un linguaggio demenziale con la mia pancia,come se poi il bambino che porto in grembo potesse rispondergli! In tutte le foto c’è lui che accarezza la mia pancia.” dico.
“ Neanche il dottor Armando si è mai ridotto così!” dice Sofia.
“E neanche Freddy!” dice Anna Maria.
“Comunque su Armando non ci giurerei perché voi qui lo vedete tutto perfettino e imbalsamato,ma a casa durante tutte le gravidanze passava ore a parlare con il mio pancione e tutt’ora quando cambia i pannolini a Roberto parla quasi come lui! Per non parlare del fatto che alla mia prima gravidanza fece l’abbonamento a tutte le riviste sulla maternità per essere informato!” dice Betty.
“E poi deve averle passate a Mario,visto che da quando sa di questo bambino non legge più il quotidiano,ma giornali sui neo-genitori!” dice Sandra.
“ Li avete proprio trasformati! Pensare che 11 anni fa pensavano solo alle modelle e ora neanche le guardano!” dice Anna Maria.
“Si,ma parlano con le pance e non è tanto normale!Comunque io adesso ho fame e sinceramente spero la smettano!” dico.
“E ti pareva! Ormai Sandra non è più affamata di gossip,ma di cioccolato e patatine per il baby Calderon!” dice Sofia.
“Ti prego Sofia non nominare questi cibi che mi vengono le voglie e poi Mario mi ammazza perché dice che nostro figlio nascerà con il colesterolo alto!” dico.
 
[Nicola]
Finisco di compilare i dati nel computer per tenerli aggiornati e non impiegare due secoli per preparare il bilancio per il prossimo consiglio di amministrazione. Con la nuova azienda e il lavoro qui,sto perdendo di vista la ricerca dell’appartamento per me ed Asia. Bussano alla porta,ma il dottor Bianchi non mi da il tempo di dire “Avanti” ed entra.
“Scusi,pensavo ci fosse Asia!” mi dice.
“Mi dispiace ma la MIA fidanzata è in caffetteria,se vuole può dire a me!” dico.
“No,grazie. Sono cose personali e non credo la riguardino!” mi dice.
“ Non ci sono cose personali che accomunano lei e Asia,che io non conosca. Io ed Asia ci diciamo tutto,quindi che me ne parli lei ora o che lo dica più tardi ad Asia,lo verrei a sapere comunque.” Dico.
“Questo lo crede lei. Ma sappiamo bene sia io che lei che la sua storia con Asia avrà vita breve e che io ed Asia abbiamo un passato comune che non si può cancellare!” mi dice.
“ È vero il passato non si cancella,ma il passato ed il futuro non esistono realmente,invece il presente si ed il presente di Asia è con me!” Gli dico.
“ Allora si goda il suo bel presente con Asia,perché nel futuro di Asia non c’è posto per lei,ma solo per me! Oltre al fatto che sappiamo entrambi bene di quanto lei sia vulnerabile al fascino di … com’è che si chiama? … Patrizia Valencia,giusto? Vedremo se riuscirà a non mandare all’aria la sua storia con Asia,per qualche ora con quella stangona.” Mi dice.
“Questo è il passato! Il mio presente e il mio futuro sono con Asia!” gli dico.
“ Questo è da vedersi! Voglio solo dirle che io rivoglio Asia e sono sicuro che alla fine sarò io il suo futuro!” mi dice. Va via e chiude dietro di sé la porta. Tiro il fermacarte contro la porta,ma dopo poco entra Armando. Per fortuna che non è stato colpito dal fermacarte!
“ Che succede Nicola?” mi chiede,guardano il fermacarte a terra.
“NIENTE! NIENTE! NIENTE! Quel tipo mi fa saltare i nervi! Si è messo ad indagare sul mio passato e vuole portarmi via Asia.” Gli dico.
“Nicola,devi mantenere la calma! Asia è la tua donna,è pazza di te e nessuno tantomeno quel becchino te la porterà via!” mi dice.
“ E se ricadessi davvero nella rete di Patrizia e buttassi tutto all’aria? Lo sai che una volta sono uscito con lei e ha tentato di portarmi a letto?E se lui riuscisse a riprendersela? “ gli dico.
“ Devi stare calmo e rilassarti! Nicola,tu ami Asia e lei ama te! State cercando casa insieme e avete passato due mesi splendidi e perché lei dovrebbe scegliere quel tipo?” mi chiede.
“Perché io ero un playboy e lui è un tipo stabile!” gli dico.
“Io ti capisco. Quando Michel venne a trovare Betty per portarla con lui a Cartagena,io mi sentivo esattamente come te. Mi sentivo un inetto rispetto a lui: lei era bello,le offriva un lavoro,non l’aveva mai umiliata,l’aveva sempre amata e rispettata;io invece ero bello,ma l’avevo fatta soffrire,le avevo inflitto la peggiore umiliazione che si potesse darle,ma l’amavo con tutte le mie forze e poi lei chi ha scelto?” mi chiede.
“Beh ha scelto te,ma dopo che le hai fatto dedicare la canzone da Montaner ed io ora su due piedi dove lo trovo Montaner?” gli chiedo.
“ Ma Montaner è stato un caso. Betty ha scelto me,non per Montaner o per i miei appostamenti sotto casa sua,ma solo perché nulla è più forte dell’amore e quello vero non conosce rancore,pregiudizi e supera anche il passato!” mi dice Armando. 

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Capitolo 34
*** 34 ***


[Asia]
Entriamo in caffetteria e prendiamo il nostro solito tavolo. Sandra ci mostra le foto del suo viaggio di nozze.
“Qua siete in Francia?” chiede Sofia.
“Si questa è la Tour Eiffel. Mario mi ha fatto salire fin su e non vi sto a dire le nausee che mi sono venute,ma mi sono consolata con un’omelette aux 4 fromages” risponde Sandra.
“ Cioè?” chiede Berta.
“ Una frittata con 4 formaggi. È buonissima! Berta dovresti provarla! Comunque mi sono fatta dare la ricetta e devo cucinarla e invitarvi a cena.” Dice Sandra.
“E questa foto?” chiedo.
“ È la Sagrada Familia di Barcellona.” Spiega Sandra.
“ E scommetto che anche lì hai mangiato qualcosa di buono!” dice Mariana.
“ Ah si, ho mangiato la paella. È con il riso,il pesce,le verdure. Ne ho mangiato due piatti e Mario non mi ha ostacolato visto che non è nulla di troppo grasso!” dice Sandra.
“ E questo è il Colosseo?” chiede Betty.
“Si,è il Colosseo. Qui eravamo a Roma,in Italia. C’erano tanti negozietti e abbiamo fatto un sacco di compere per il bambino!” dice Sandra.
“ E tutti questi piccioni?” chiede Sofia.
“Questa è piazza San Marco di Venezia,in Italia! Mario cercava di scacciarli perché temeva fossero pericolosi per la gravidanza. Lì abbiamo mangiato un fegato alla veneta e un piatto che si chiama polenta. Erano divini!” dice Sandra.
“Tu non hai fatto un viaggio di nozze,ma un tour di ristoranti!” dico.
“ Beh non è colpa mia,se il piccolo Calderon è una buona forchetta ed anche il grande!” dice Sandra.
 
[Armando]
Vado nell’ufficio di Mario per parlare un po’ con lui.
“ Allora sposino,come va?” gli chiedo.
“ Sto guardando le foto del matrimonio e a quest’ora le staranno guardando anche quelle della banda!” dice Mario.
“ Oddio, quanti posti avete visto!” gli dico.
“Credimi,sono stati più i ristoranti che abbiamo visitato!” dice Mario.
“In che senso?” gli chiedo.
“Nel senso che per ogni città,Sandra ha mangiato qualcosa e si è fatta dare le ricette di tutti quei piatti per farli anche qui!” mi dice.
“Allora fra un po’ ti vedrò rotolare qui con la tua signora!” gli dico.
“Non scherzare,testimone, mio figlio mangia troppo e non vorrei spendere tutto il mio stipendio in un supermercato quando crescerà!” mi dice. Immagino il figlio di Mario che va mangiando a destra e a manca e scoppio a ridere.
“Tu ridi,ma io mi preoccupo,non vorrei diventasse una miniatura di Berta!” dice. E non riesco a smettere di ridere.
“Ma anche Betty mangia così?” mi chiede.
“No. Nelle gravidanze precedenti mangiava a periodi. Quando aspettava Camilla era ghiotta di dolci,andava in giro con le buste grandi di marshmallow,mentre con i gemelli i dolci non li poteva proprio vedere perché anche solo l’odore le portava la nausea.” Gli dico.
“ E con Roberto?” mi chiede.
“ Con Roberto mangiava un bel po’ di cose,ma non come Sandra. Ed ora mangia abbastanza,ma non troppo e poi beh in tutte le gravidanze ci sono state le nausee. Ma tu eri qui con le ultime due gravidanze di Betty,possibile che non le ricordi?” gli chiedo.
“Si,ma credevo che Betty avesse la nausea a causa mia e poi se ben ti ricordi fino a qualche mese fa tua moglie mi odiava. Credi sia una cosa normale la fame di Sandra?” mi chiede.
”Tu sei sicuro che aspetti un solo bambino e non 5 o sei gemelli?” gli chiedo.
“No,è uno,ma lei mangia come se aspettasse 10 gemelli!” mi dice. 
 
[Marcella ]
Sento un ottimo odore dal mio ufficio. Berta deve aver portato dei dolci. Spero tanto me ne faccia assaggiare qualcuno. Esco dal mio ufficio e vedo tutta la banda attorno ad una confezione di dolci.
“ Salve signora Marcella” dicono tutte.
“Si festeggia qualcosa?” chiedo.
“ No,signora Marcella. Solo che le due donne gravide,soprattutto Sandra, avevano voglia di dolce e quindi abbiamo preso dei dolci. La disturba?” chiede Sofia.
“No,diciamo che il profumo è venuto a chiamarmi nel mio ufficio!” dico.
“ Beh se vuole favorire!” dice Betty. Non so cosa mi succede,ma non me lo faccio ripetere due volte e prendo tre o quattro dolcini.
“Grazie” dico. Entro poi nel mio ufficio chiedendomi cosa sia questa voglia improvvisa di dolce.
 
[Sofia]
Certo che la signora Marcella mangia quasi quanto Sandra!
“Ragazze ha preso più dolci di me!” dice Sandra.
“E anche di me!” dice Berta.
“ Meglio che abbia mangiato con noi,almeno non ci ha sgridato!” dice Asia.
“Ragazze,forse sarò maligna ma secondo me la signora Marcella ha qualche novità!” dice Berta.
“Cioè?” chiedo.
“ Avete visto quanto dolci si è presa? Va bene voler assaggiare,ma una che mangia tutti quei dolci non è normale!” dice Berta.
“ Che stai insinuando? Pensi sia bulimica?” chiede Betty.
“Ma che bulimica? Betty,svegliati! Non vedi che è ingrassata?” dice Berta.
“ In effetti,se il signor Ugo adesso volesse farla sfilare di nuovo farebbe una figuraccia!” dice Asia.
“ E tu cosa pensi che sia,espertona?” chiedo.
“ Non saprei,ma queste nausee e la voglia di dolce,mi fanno pensare che potrebbe essere incinta!”dice Berta.
 
[Asia]
Torno nel mio ufficio per ultimare la lista delle modelle che parteciperanno al lancio che ci sarà fra due giorni.
“ Il tuo fidanzato ti ha detto che prima ti ho cercato?” mi chiede Giovanni,irrompendo nel mio ufficio.
“ Nicola non è il mio segretario e comunque non abbiamo nulla da dirci!” gli dico.
“ Invece si. Da quella sera mi hai evitato molto accuratamente e una settimana fa sei scappata via come una saetta,ma noi due dobbiamo parlare” mi dice.
“Lasciami in pace! Io non voglio guai in Ecomoda e non voglio guai con Nicola!” gli dico.
“E se ci vedessimo di nuovo a casa mia?” mi chiede. Mi torna alla mente quella sera.
“NO! Io non metterò mai più piede a casa tua.” Gli dico.
“ Asia,io non ti sono indifferente. ” mi dice. Esco dal mio ufficio lasciandolo da solo.
 
[Michel]
Porto a letto la bambina perché è stanca per il viaggio.
“Papà,ma Gabriela verrà a trovarci?” mi chiede.
“Tesoro, potrai andarla a trovare quando vorrai,ma lei non può venire qui perché a Cartagena ci sono i suoi genitori!”le dico.
“ E tu verrai con me?” mi chiede.
“Non solo,poi vedremo! Ma dimmi un po’,ti è simpatica Marcella?” le chiedo.
“ Si,e tu le vuoi bene?” mi chiede.
“Si,tanto.” Le dico.
“E lei ti vuole bene?” mi chiede.
“Si,credo di si.” Le dico.
“ E vuoi più bene a lei o a Gabriela?” mi chiede.
“ Perché mi fai questa domanda?” le chiedo.
“ Perché anche Gabriela ti vuole bene!” mi dice.
“Tesoro mio,questa sono cose da grandi che ancora non puoi capire,ma il voler bene ha diversi aspetti e diciamo che per diversi aspetti voglio più bene a Marcella che a Gabriela.” Le dico.
“Va bene. Buonanotte papà!” mi dice. Le do un bacio sulla fronte e vado in soggiorno. Marcella affolla i miei pensieri. È ancora più bella di quanto ricordassi e questo viaggio mi ha confuso più di quando sono partito. Forse dovremmo darci un’opportunità,ma se dovesse andare male quella che ci perderebbe di più sarebbe la mia bambina. Non so proprio cosa fare e spero di trovare presto una risposta alle mie domande.
 
[Daniele]
Entro in casa e poso le chiavi sul mobile all’ingresso. Marcella mi ha lasciato un messaggio in segreteria,ma fra una cosa e l’altra non ho avuto tempo di richiamarla. Non vedo i bambini gironzolare per casa e mi chiedo dove siano.
“Patrizia” grido. La cerco in tutte le stanze e arrivo nella nostra camera. Sta facendo una valigia.
“Perché non mi hai risposto? Dove sono i bambini?” le chiedo.
“ Da mio padre. Voleva vederli e ho pensato di portarli da lui per qualche tempo!” mi dice.
“ E quella valigia?” le chiedo.
“ Il presidente del fondo per le risorse finanziarie non riesce proprio ad indovinare di chi sia? Vediamo se questo nome ti ricorda qualcosa:Sarah!” mi dice. Mi sento sbiancare! Come l’ha saputo? Marcella non conosceva il nome di quella ragazza.
“ Adesso non fai più domande? O forse Sarah ti ha tolto anche le parole oltre ai pantaloni?” mi chiede.
“ Patrizia,ti posso spiegare!” le dico. Mi arriva un ceffone forte.
“ Il bigliettino era abbastanza eloquente e non credo servano altre spiegazioni! Un consiglio voglio dartelo io:la prossima volta che vai a prostitute,evita di farti lasciare biglietti d’addio!” mi dice.
“ Cosa vuoi fare?” Le chiedo.
“ Io non farò proprio nulla. Sarai tu a lasciare questo appartamento.” Mi dice,mentre chiude la valigia.
“Non puoi farmi questo! Questa è casa mia.” Le dico.
“ ERI TU CHE NON DOVEVI TRADIRMI! DANIELE VALENCIA,TU HAI TRADITO ME,PATRIZIA FERNANDEZ,TUA MOGLIE,L’EX MOGLIE DI MAURIZIO BRICKMAN,L’EX STUDENTESSA DELLA SAN MARINO,CON UNA SARAH QUALSIASI! TI VOGLIO FUORI DA QUESTA CASA  ADESSO!” mi dice.
“E i bambini?” le chiedo.
“ Mio padre non sa nulla del fatto che hai frantumato in mille pezzi la nostra famiglia,quindi puoi andare a trovarli quando più ti aggrada,anche perché resteranno lì fino a quando la tua faccia mi darà al nausea!” mi dice.
“Patrizia,io ero ubriaco e quella tipa neanche me la ricordo. Perdonami!” le dico.
“ Scordatelo,Daniele Valencia! Tu sei un disgraziato!” mi dice.
“ E cosa farai qui tutta sola?” le chiedo.
“Non te lo immagini? Cosa fa una donna che sta per separarsi?” mi chiede,con aria provocatoria.
“Vuoi rendermi pan per focaccia!” le dico.
“ Si. Voglio tu sappia cosa vuol dire essere tradito e ti assicuro che da domani mi toglierò uno sfizio che avevo in mente da tempo!” mi dice.
“ Sarebbe” le dico.
“ Sarebbe andare a letto con Nicola Mora. Credi che sia alla tua altezza,Daniele Valencia?” mi chiede. Sto per darle uno schiaffo,ma lei mi ferma.
“Non azzardarti,Daniele.” Mi dice.
“Sei una sgualdrina,ecco quello che sei!” le grido.
“ Se sono io a tradirti sono una sgualdrina,ma tu che l’hai fatto prima di me,cosa sei? Comunque adesso sei avvertito.” Mi dice. Prendo le mie cose e vado via come una furia dall’appartamento prima di commettere uno sproposito.
 
[Nicola]
Scendo in atelier per andare a chiamare Asia,visto che oggi non l’ho vista per niente. La vedo in mezzo ai suoi modelli,mentre cerca di renderli ancora più perfetti.
“ Amore,sei pronta?” le chiedo. Mi abbraccia forte.
“ Volevo chiederti una cosa prima di andare via.” Mi dice.
“Basta che non sia sedurre Ugo Lombardi” le dico.
“Non scherzare! Amore,guarda questi modelli e dimmi secondo te cosa manca!” mi dice.
“ Nulla. Sono perfetti!” le dico.
“ Forse l’appellativo “amore” influenza le tue scelte,ma guardali come se li avesse fatti Lombardi,non credi che manchi qualcosa?” mi chiede.
“ No,per niente. Sono divini,unici e non capisco perché non ti capaciti del fatto che sei bravissima! Amore,io sono imparziale nel mio giudizio e ti dico che saranno un successo!” le dico.
“ Va bene,adesso sono stanca e poi magari stanotte mi verrà l’ispirazione giusta per migliorarli!” mi dice.
“ Beh io spero che questa notte tu sia ispirata a fare altro” le sussurro,mentre le bacio il collo.
“ Siamo in Ecomoda,amore e non è il caso. Andiamo a casa!” mi dice,prendendomi per mano.
 
[Betty]
Armando infila la chiave nella toppa della porta di casa nostra,apre la porta ed entriamo. Ci sono mia madre e mio padre addormentati sul divano con la tv accesa su un documentario di balene,mentre Robertino,seduto fra i due, guarda interessato il programma. Armando inizia a ridere per la scena davanti ai nostri occhi. Fa un colpo di tosse e i miei genitori si svegliano urtando le loro teste l’una contro l’altra.
“Giulia,ma cosa fai!” le dice mio padre,mentre si massaggia la testa. Armando prende in braccio il bambino e lo mette nel box a giocare.
“ Allora è così che badate ai nostri bambini!” dico sorridendo.
“ Veramente ci eravamo appena appisolati!” dice mia madre.
“Ma se papà russava così tanto che si sentiva nella hall!” dico. Armando scoppia a ridere.
“ Bettina,non essere irrispettosa! E poi io non russo!” dice mio padre.
“ Se lo dici tu! I gemelli?” chiedo.
“ Stanno giocando in camera di Hermes. Prima hanno litigato perché Hermes ha rotto una bambola a Margherita!” dice mia madre.
“E ha fatto bene! Quella bambola è un modello sbagliato per la bambina:troppo svestita! Mi meraviglio di te,Armando,che fai giocare tua figlia con quelle tentazioni del demonio!” dice mio padre. Armando mi guarda stranito.
“ Veramente,quando le abbiamo comprato la bambola,era vestita!” dice Armando.
“ Certo,con una gonna che le copriva a stento il sedere!” dice mio padre.
“Hermes!” gli dice mia madre.
“Zitta,Giulia! Quella bambina ha bisogno di un’educazione morale come quella di Beatrice Aurora!” dice mio padre.
“Papà! Ormai le bambole sono tutte vestite così! Alcune indossano addirittura il costume,ma non c’è niente di scandaloso!” dico.
“ E allora visto che lavorate in un’azienda di moda,cucite voi i vestiti alle bambole della bambina! E che siano dei vestiti da persone perbene!” dice mio padre.
“ E magari vorrebbe che chiedessimo a Lombardi di fare una linea di vestiti per le bambole di Margherita!” dice Armando. Immagino la faccia del signor Ugo!
“ È il caso che io e tuo padre andiamo a casa! Salutaci i bambini!” dice mia madre.
“ Volete che vi accompagni?” chiede Armando.
“ No grazie,figliolo,abbiamo la mia auto.” Dice mio padre.
“Sperando che parta!” aggiunge mia madre.
“Zitta,Giulia! Non offendere il nostro gioiellino!” dice mio padre. Vanno via e spero davvero che parta l’auto di mio padre perché non è la prima volta che fa i capricci.
 
[Marcella]
Suona il campanello e mi sveglio di soprassalto. Devo essermi addormentata davanti alla tv e devo ammettere che mi capita spesso ultimamente. Mi alzo pigramente e vado a vedere chi è. Vedo dallo spioncino Daniele.
“ Che ci fai qui?” gli chiedo.
“Scusami,Marce. Non sapevo dove andare.” Mi dice. Vedo la valigia e intuisco facilmente cos’è successo.
“ Ti ho lasciato un messaggio in segreteria,appena ho scoperto che Patrizia lo sapeva,ma tu non mi hai richiamato.” Gli dico.
“Non avresti potuto fare niente e neanche io.” Mi dice.
“ Aveva già portato i bambini da suo padre?” gli chiedo,mentre gli porto un whisky.
“ Si,non me li ha fatti neanche salutare. Ha detto che aveva bisogno di stare da sola,ma che posso vederli quando voglio perché suo padre non sa niente.” Mi dice.
“ Vuol dire che non ti odia come dovrebbe.” Gli dico.
“Ma tu da che parte stai?” mi chiede.
“Daniele,tu sei mio fratello e sai quanto ti voglio bene,ma ti sei comportato male e imprudentemente. Hai lasciato il biglietto di quella ragazza nella tua giacca e lei l’ha trovato. Patrizia ti ama e tu le hai spezzato il cuore.” Gli dico.
“ Marcella per favore. Se Patrizia mi avesse amato,non mi avrebbe trattato così!” mi dice.
“ Daniele,tu sei bravissimo a puntare il dito,ma fino a prova contraria chi ha tradito sei tu. Tu perché hai tradito Patrizia? E non uscire con la storia del vino.” Dico.
“ Marcella,sono sotto pressione per l’Ecomoda,per il fatto che sono vincolato a quella maledetta azienda e ai Mendoza e lei,alla quale ho chiesto un solo favore,non è riuscita neanche a farmelo!” mi dice.
“ Daniele,tu le hai chiesto di sedurre Nicola Mora. È come se l’avessi fatta prostituire!” gli dico.
“ Lo sai la tua cara protetta cosa mi ha detto?” mi chiede. Faccio cenno di non con la testa.
“ Che il suo obiettivo sarebbe stato andare a letto con Nicola Mora. Pensa che sacrificio è stato per lei passare un po’ di tempo con lui,senza scucirgli neanche un’informazione,per giunta!” mi dice.
“Daniele,l’avrà detto in un momento di rabbia,ma non è detto che lo faccia e poi per la legge del taglione è quello che ti meriteresti e lo sai.” Gli dico.
“ Dimmi che domani la farai ragionare,perché se pensa di rifarsi una vita con quello assieme ai miei figli,ha fatto male i suoi conti.” Mi dice.
“ Le parlerò,ma adesso vado a prepararti il letto nella stanza degli ospiti.” Gli dico.
 
[Asia]
Mi ritrovo sdraiata sul suo petto e fra le sue braccia. Mi sembra di essere in paradiso. Pensare che fino a 3 mesi fa,non avrei mai pensato di poter avere tutto questo.
“A che pensi?” mi chiede Nicola.
“ A nulla.” Gli dico.
“ Domani impacchetto le mie cose e le porto da te.” Mi dice.
“ Fai bene,amore. Sai bene che casa mia è libera e che puoi venire a stare da me da domani stesso.” Gli dico.
“Quindi forse dovresti salutare questa casa!” mi dice.
“ Mi mancherà questa casa. Qui abbiamo fatto l’amore per la prima volta e la sento come fosse … casa nostra.” Gli dico.
“ Lo so,anche a me mancherà,ma io voglio andare a vivere in una casa per noi,dove un giorno possiamo metter su una famiglia nostra.” Mi dice.
“E ti mancherà per le modelle che ci sono state?” gli chiedo. Mi abbraccia più forte.
“ Mi mancherà perché questa è stata la mia prima vera casa pagata da me,perché qui abbiamo trascorso momenti bellissimi,ma so che ci saranno momenti ancora più bella nella casa che compreremo per noi!” mi dice. Ci scambiamo un bacio lungo e passionale. 
 
[Sandra]
Mario si è addormentato davanti alla tv e mi tocca svegliarlo,altrimenti domattina si sveglierà con il mal di schiena. Dorme sorridendo e mi chiedo cosa stia sognando.
“Mario! Amore! Mario” dico. Si sveglia e si stiracchia.
“Amore,non dirmi che ci siamo! Ti si sono rotte le acque?” chiede,ancora tutto addormentato.
“ Mario,mancano 4 mesi e mezzo circa!” dico.
“ E allora perché mi hai svegliato?” mi chiede.
“Perché stai dormendo sul divano e non voglio che tu domani ti svegli con la schiena a pezzi!” gli dico. Si alza lentamente,portandosi la mano alla schiena,già dolorante.
“ Vedi? Hai già mal di schiena!” gli dico.
“ Adesso conviene andare a dormire!Anche perché domani vorrei scegliere con te quale stanza adattare a studio per me!” mi dice.
“Amore ce ne sono 3 libere esclusa quella del bambino,quindi puoi sceglierne una qualsiasi!” gli dico.
“ Non siamo neanche andati su da Armando” mi dice.
“ L’importante è che tu non voglia andarci adesso,anche perché è quasi mezzanotte e poi non si sentono i passi quindi vuol dire che staranno dormendo” dico.
“ Già! La loro camera da letto è sopra la nostra quindi vuol dire che se Armando russa troppo,lo sentiremo anche noi!” dice.
“Mario! Credi che il dottor Armando russi?” chiedo.
“ Dovresti chiederlo a Betty! Io non ho mai dormito con Armando e non intendo fare quest’esperienza,perché non sono amica di Lombardi!” dice. Si versa un whisky.
“ Adesso,a vedervi,potreste sembrare due gay.” Dico. Mario spunta il whisky.
“Ma sei matta? No,Sandra,tu mi preoccupi. Davvero io e Armando sembriamo gay?” mi chiede. Scoppio a ridere.
“Non ridere. Sandra tu non sai una cosa.” Mi dice. Smetto di ridere.
“ Cosa?” chiedo.
“ Quando Ugo venne a lavorare da noi,io ero talmente sconvolto dalla sua estrosità e dal suo modo di fare che ancora oggi mi irrita …” lo interrompo.
“Non mi dire che tu e il dottor Armando avete avuto una storiella con il signor Ugo!” dico.
“ No! Una notte sognai che Ugo era stato eletto presidente e che faceva vestire tutti da donna,me,Armando,Roberto, Gutierrez e al tempo c’era anche Olarte e una sera aveva organizzato un’orgia. Era un incubo!” mi dice. Scoppio a ridere e non riesco a fermarmi.
“Non è che magari,sei un gay represso?” gli chiedo.
“ Non prendermi in giro! Comunque è il caso di andare a dormire,anche perché domani dobbiamo lavorare molto perché fra due giorni ci sarà la sfilata e poi ci sarà il consiglio di amministrazione!” mi dice.
“ Pensi che andrà tutto bene alla sfilata? Non vorrei che il signor Ugo facesse fare una figuraccia ad Asia!” dico.
“ Spero proprio di no,anche se conoscendo il soggetto,è molto probabile che usi le sue frecciatine strane” mi dice.
“ E voi non potete fare niente?” chiedo.
“ L’unica cosa da farsi darebbe chiuderlo in una scatola e spedirlo in Alaska o in Africa!” mi dice. 
 
[Armando]
Mi tolgo le pantofole e mi infilo nel letto. Entra in camera anche Betty. Da quando è incinta,è più bella che mai. Si accorge che la guardo e mi sorride.
“ Perché mi guardi?” mi chiede.
“Perché da quando sei incinta,sei più bella che mai.” Le dico.
“ Lo dici adesso! Vedrai quando sarò diventata una balenottera obesa,se dirai ancora che sono bella!” mi dice. Mi avvicino a lei per baciarla,ma bussano alla porta della nostra camera.
“Avanti” dice Betty. Entrano i nostri gemelli.
“Bambini,che ci fate svegli a quest’ora?” chiedo.
“ Non riusciamo a dormire!” dicono,mentre si arrampicano sulla coperta,per salire sul letto. Io e Betty ci sporgiamo per prenderli in braccio per darli salire,immaginando che questa notte dormiranno con noi.
“ Perché non riuscite a dormire?” chiede Betty.
“ Pensavamo a Camilla” risponde Hermes.
“E perché?” chiedo.
“Perché se c’è qualche bambino che le vuole fare male,noi non ci saremo” risponde Hermes. Ha preso tutto di suo nonno!
“ Tesoro,guarda che Camilla non è andata in prigione,ma in una scuola dove conoscerà tanti amichetti.” Dico,sperando di liquidare la faccenda e di riuscire a convincerli a dormire nei loro letti.
“ E se conosce altri fratellini e si dimentica di noi?” chiede Margherita.
“ Tesoro,ma i fratelli non si conoscono a scuola. Sono fratelli i bambini che hanno la stessa mamma e lo stesso papà. Tu,Camilla,Hermes,Roberto e i bimbi che sono nella pancia della mamma siete fratelli perché io e la mamma siamo i vostri genitori,siamo i genitori di tutti e sei. Io e la mamma non abbiamo altri figli.” Dico.
“ Su di me metterei la mano sul fuoco,ma su di te ho i miei dubbi,viste tutte le tue conquiste passate” dice Betty. La guardo male.
“ Che vuol dire “conquiste”? “ chiede Margherita.
“ Che papà aveva molte amiche,ma nessuna è stata capace di far innamorare papà tranne la mamma” dico.
“ Adesso,che sapete per certo di essere gli unici figli di mamma e papà,potete tornare a dormire nelle vostre camere?” chiedo.
“ Facciamo un’accezione?” chiede Margherita.
“Un’eccezione!” la corregge Betty.
“ Bambini,voi avete le vostre belle stanzette,con i vostri bei lettini,quindi a nanna!” dico.
“ Dai,papà!” dice Margherita.
“ Solo per questa notte,il diavolo è un gatto!” dice Hermes. Proprio identico al signor Hermes!
“ Seh … un cane! È in agguato,casomai!” dico.
“ Sentite bambini,per questa volta passi,ma voi siete grandi e non potete dormire nel lettone ogni volta,anche se il diavolo è in agguato!” dice Betty.
“Anche perché fra un po’ alla mamma crescerà il pancione e non potremo dormire in quattro nel lettone,altrimenti soffocherete i fratellini.” Dico.
“ Perché loro ci ascoltano?” chiede Margherita.
“ Beh si” dico. Hermes si avvicina alla pancia di Betty.
“ Hey,c’è nessuno? Quando arrivate? … Perché non mi rispondono?” chiede Margherita.
“ Perché possono solo ascoltare le nostre voci e non rispondere,purtroppo.” Dice Betty.
“ Allora,adesso è ora di dormire,altrimenti domattina farete i capricci quando dovrete svegliarvi!” dico.
“ Buonanotte” dicono i bambini.
“Buonanotte” diciamo io e Betty,mentre spengo la luce.

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Capitolo 35
*** 35 ***


[Asia]
Vado in cucina a preparare la colazione visto che Nicola sta ancora dormendo. Apro la sua dispensa per cercare qualcosa di commestibile per preparare una colazione accettabile,ma noto che è peggio del deserto dei Tartari. E ora cosa diamine faccio? Almeno a casa mia c’è sempre la dispensa piena.
“Amore dove sei?” mi chiede dalla camera da letto.
“ Sono in cucina,ma noto che il supermercato non è un luogo che visiti spesso!” gli rispondo.
“ Amore sai bene che non abbiamo mai tempo di fare la spesa e poi siamo l’unica coppia che ha due case! Senti dopo il lancio dobbiamo metterci seriamente alla ricerca della casa,anche perché oggi impacchetto la roba per trasferirmi da te!” mi dice,abbracciandomi.
“ Si,ma dottor Mora è lei che è troppo esigente e poi sai bene che per me andrebbe bene anche la casa di tua madre!” gli dico.
“ Sai bene che voglio una casa tutta per noi con mobili scelti da noi e non con i mobili della mia infanzia,anche se sono cresciuto più a casa del signor Hermes che a casa di mio padre e mia madre!” mi dice.
“ Si ma non possiamo andare a vivere dai genitori di Betty” gli dico.
“ Almeno avremmo sempre la dispensa piena e poi non sai come cucina la signora Giulia!” mi dice.
“ A quanto pare il dottor Armando non la pensa come te!” gli dico.
“ Beh Armando è scappato a gambe levate dal signor Hermes ed ora con la squadra di basket che hanno messo su lui e Betty,non potrebbero mai abitare a casa del signor Hermes!” mi dice.
 
[Betty]
Mi sveglio con un insolito profumo. Apro gli occhi e vedo una rosa rossa. Mi sveglio e noto il vassoio con la colazione e Armando che mi guarda amorevolmente.
“ Buongiorno amore” mi dice.
“ Buongiorno. A che devo tutte queste attenzioni? Non è il nostro anniversario di matrimonio o di fidanzamento!” gli dico.
“ No,ma è il giorno della casa deserta. I gemelli sono a scuola,i tuoi si sono portati via la sirena dei pompieri e la casa è tutta per noi!” mi dice. Inizia a baciarmi. Facciamo colazione a letto insieme come durante i primi mesi di matrimonio,prima che nascesse Camilla.
“ Amore ma l’azienda?” gli chiedo.
“C’è Nicola!” mi dice.
“No amore,domani c’è il lancio e non ci possiamo permettere una vacanza e poi Nicola deve occuparsi dell’affare con Vallero!” dico.
“ Spero solo non ci porti sfortuna fare affari con un’agenzia di onoranze funebri!” dice Armando.
“Amore! Lo sai che se l’affare va in porto abbiamo risolto la metà dei nostri problemi!”  gli dico.
“ Dovrei chiederti una cosa!” mi dice.
“ Dimmi,amore!” gli dico.
“ Ieri mi ha chiamato mia madre perché Daniele ha chiamato mio padre e gli ha detto della BAN. Non capisco perché non gliel’abbia detto quando l’ha scoperto,ma … insomma mio padre è preoccupato che finisca come con la Terramoda!” mi dice.
“Amore lo so,ma i tuoi devono stare tranquilli perché stiamo per salvare l’azienda e stiamo per migliorare la vita dei nostri bambini! A tal proposito ci sono mail di Camilla?” gli dico.
“ Si Milla mi ha mandato una mail ieri sera,ma l’ho letta solo 10 minuti fa. Dice che si trova bene e che sta facendo amicizia. In compenso dice che la sua maestra ha i baffi più lunghi di tuo padre!” mi dice.
“Mia madre piange tutti i giorni da quando Milla è andata in collegio!” gli dico.
“ E perché tuo padre? Sta sempre a dirmi “ Armando vai a riprendere la bambina perché il diavolo è in agguato e poi i ragazzi di oggi sono precoci e degenerati,non vorrei le facessero del male”. Sembra un disco rotto!” mi dice.
“ Se è per questo ha detto che non so chi vuole attentare alla purezza di Margherita. È apprensivo con le bambine come lo era con me!” gli dico.
 
[Marcella]
Eccomi ancora china sul water dell’Ecomoda per la mia ennesima nausea mattutina. Spero di trovare il tempo per andare dal medico perché non riesco proprio a spiegarmi questa nausea e l’improvvisa voglia di cose che prima detestavo. Mi sembra di avere la soluzione a portata di mano,ma non mi torna qualcosa,come se ciò che mi sta accadendo fosse ovvio e fossi io a non capire. Qualcuno sta entrando in bagno perché sento delle voci. È la banda delle racchie  mi conviene restarmene qui buona e uscire quando saranno andate via.
“Allora come va con Romeo e Giulietta della banda delle racchie?” chiede Anna Maria.
“Si,tu scherza,ma intanto io rischio l’infarto se mia figlia ha un piccolo ritardo nelle sue cose!” dice Sofia.
“Al massimo diventeremo nonne!” dice Berta.
“Dai Berta non scherzare,avere un bambino all’età della figlia di Sofia non è facile!” dice Asia.
“A proposito di figli,secondo me la cicogna sta per andare a trovare un’altra persona!” dice Berta.
“ E chi?” chiede Sofia.
“ La signora Marcella Valencia! Avete visto com’è pallida? E poi ultimamente sta più in bagno che nel suo ufficio! Io me ne intendo e credo proprio che fra qualche mese la signora Marcella sarà mamma!” dice Berta. Se ne sono accorte anche loro!
“Ancora con questa storia,Berta?!Non può essere,ricorda che la signora Valencia non ha un marito e tu credi che sia tornata a Bogotà già incinta?” chiede Anna Maria.
“No,io credo che il padre del bambino abiti a Bogotà!” dice Berta.
“Non può essere il dottor Armando perché se ha tradito Betty,lo ammazziamo tutte insieme!” dice Sandra.
“Ma chi ammazzi tu con quella pancia?” le dice Sofia.
“ Non saprei,ma la mia teoria è un’altra!” dice Berta.
“Ed è sempre la stessa?” chiede Sofia.
“Io credo che il figlio della signora Marcella avrà gli occhioni azzurri e i capelli biondi!”dice Berta.
“Dai Berta!” dice Mariana.
“ Questa è solo una mia teoria! Secondo me tra Michel e la signora Marcella è successo il fattaccio e lui è andato via per non essere portato all’altare con le catene come stava accadendo al povero signor Armando!” dice Berta.
“Ahahahah basta con questa storia,secondo me a furia di suggestionarci, finirai per portare sfortuna al francese e a farlo fidanzare proprio con quella! E poi non ci sono prove.” dice Sofia.
“E invece si: in questi due mesi la signora Marcella ha cercato ininterrottamente il dottor Doinel,ma non è mai riuscito a rintracciarlo e due colleghi che si conoscono così poco non si cercano così assiduamente!” dice Mariana.
“Prova n° 1! Prova n° 2: ho sentito per caso Michel che confessava a Betty e al signor Armando qualcosa sulla signora Marcella prima di partire,so che era qualcosa di personale perché Betty gli ha chiesto cosa provava lei e so che si parlava della dottoressa Valencia perché il dottor Armando l’ha menzionata in quella conversazione con Michel  !” dice Berta.
“E poi c’è un’altra prova: il giorno prima della partenza del dottor Doinel,quando siamo andati a cena tutti insieme,ricordi Sandra?” chiede Asia.
“Si,quando stavamo festeggiando il consiglio! Che abbiamo mangiato quei piatti così buoni!” dice Sandra.
“ Ormai sei peggio di Berta! Pensi solo al cibo!” dice Sofia.
“Beh prima che usciste tu e il signor Mario,la signora Marcella è uscita dal suo ufficio ed è entrata in ascensore senza salutare ed era sconvolta,molto strana!” dice Asia.
“ Ecco tre prove a favore della mia tesi: i due se la sono spassata e quando lei voleva intrappolarlo lui ha tagliato la corda ed ora troverà una sorpresa che lo incastrerà per la vita!” dice Berta.
“Berta,non sappiamo neanche se è incinta e tu hai già scritto un romanzo,forse è anoressica e per questo vomita!” dice Asia.
“Ma non vedi che è ingrassata,come fa ad essere anoressica?!” dice Sandra.
“Senti chi parla! Se continui così il dottor Calderon finirà per dormire per terra a causa del tuo pancione! In viaggio di nozze avete chiesto camere comunicanti?” chiede Sofia.
“No,siamo stati divinamente in un solo letto e comunque non mi ci fate pensare perché siamo tornati solo ieri e già vorrei ripartire.” Dice Sandra.
“Ragazzeeeee!” dice Freddy.
“Amore,come hai fatto a sapere che eravamo qui?” gli chiede Anna Maria.
“Mia regina,sono più di 10 anni che passate la maggior parte del vostro tempo in bagno e non era tanto difficile indovinare dove vi foste nascoste! Comunque vi cerca la nostra beneamata presidente,la dottoressa Pinzon!” dice Freddy. La banda al completo esce e finalmente posso uscire anch’io. Come ho fatto a non pensare a quest’ipotesi? Squilla il mio cellulare.
“Pronto” dico.
“Marce,come stai?” mi chiede Patrizia.
“B- bene,ma vorrei parlarti!” le dico.
“Ma è successo qualcosa?” mi chiede.
“Forse si” le rispondo.
 
[Anna Maria]
Inizio a contattare la signora Caterina per il lancio che ci sarà domani. Spero non si sia dimenticata della sfilata di domani. Entra una donna sulla quarantina.
“Posso esserle utile?” le chiedo.
“Vorrei parlare con il presidente,se è possibile!” mi dice.
“Mi dispiace,ma la dottoressa Pinzon riceve solo su appuntamento e non so se posso farla accomodare nel suo ufficio!” le dico.
“ Potrebbe chiederle se può ricevermi?”mi chiede.
Compongo il numero per contattare l’ufficio della presidenza.
“Anna Maria,lo sai che non ci sono per nessuno!” mi dice.
“Betty,c’è una donna che ti vuole parlare!” le dico.
“ Si,ma lo sai che domani c’è il lancio? Fatti dire chi è e al limite fatti lasciare un biglietto da visita così quando ho un po’ di tempo mi metto in contatto con lei!” mi dice.
“Signora,potrebbe dirmi il suo nome?” le dico.
“Tais Araujo” mi dice. È un’attrice famosissima.
“Mi scusi,non l’avevo riconosciuta! Betty,è Tais Araujo,è un’attrice famosissima,cosa faccio?”
 
[Betty]
Esco dal mio ufficio e vedo Tais in corridoio. Ci sono anche Armando e Mario.
“Tais,ti ricordi di me?” le chiedo.
“Noooo … Betty,come stai?” mi chiede.
“Bene e tu? Che ci fai qui? Posso esserti utile?” le chiedo.
“Sto bene,Caterina non mi aveva detto che lavoravi qui,né tantomeno che eri la presidente. Sono venuta per proporti di far disegnare al tuo stilista i vestiti per il film di cui curo la regia. So che da te lavora Lombardi e che è rinomato in Colombia!” mi dice. Esce dall’ascensore anche Michel.
“Nooooo Tais,come stai?” le chiede Michel.
“Michel,come stai tu? Non sapevo lavorassi qui! Non dirmi che vi siete sposati!” dice Tais. Vedo Armando scurirsi in volto e Mario ridacchiare sotto i baffi.
“Ehm … veramente io sono sposata con quest’uomo stupendo che si chiama Armando Mendoza,mentre Michel è vedovo!” gli dico. Tais e Armando si stringono la mano.
“ Ah,mi dispiace,comunque volevo parlarti con calma,ma se hai da fare possiamo fare un’altra volta. Sono contenta di avervi rivisto,mi avete ricordato il viaggio a Cartagena,è stato indimenticabile!” dice. Armando è ancora scuro in viso e va nel suo ufficio.
“ Beh io adesso non ho impegni inderogabili,quindi se vuoi possiamo parlarne nel mio ufficio.” Le dico.
Ci accomodiamo nel mio ufficio e ordiniamo due caffè in caffetteria.
“Allora,dimmi qualcosa in più!” le dico.
“Allora il mio film è sulla società contemporanea e ho visto sul vostro sito gli abiti disegnati da Lombardi e sono rimasta affascinata.” Mi dice.
“Si,Lombardi è in gamba e sono contenta che ti siano piaciuti i suoi modelli” le dico.
“ Ma c’è un problema” mi dice.
“ Beh se posso aiutarti …” le dico.
“ I vestiti per adulti e bambini sono meravigliosi,ma mi servirebbe anche qualche capo di intimo … perché la sceneggiatura prevede delle scene in intimo.” mi dice.
“Beh della linea di intimo se ne occupa l’altra nostra stilista e ti assicuro che è molto brava! Se non sei convinta puoi venire a vedere la mia sfilata di domani,così deciderai in base a ciò che vedrai.” Le dico.
“Va bene,allora ci vediamo domani sera!” mi dice. Esce dal mio ufficio.
 
[Marcella]
Non posso essere rimasta incinta,non adesso. Io e Michel non stiamo neanche insieme e non facciamo altro che baciarci e litigare. No,quelle della banda sono solo delle visionarie ed io non sono incinta,non può essere vero.
“Ciao” dice Michel.
“Ciao” dico.
“Che hai? Sei così pallida,ti senti bene?” mi chiede.
“Benissimo.” Gli dico. Come faccio a dirgli che forse sono incinta di lui? Oddio che guaio! Bussano alla porta.
“Avanti” dico.
“Marce,allora cosa c’è?” chiede Patrizia,non facendo caso a Michel. La fulmino con lo sguardo.
“ Michel,puoi lasciarci da sole? Dovremmo parlare di cose di famiglia.” Gli dico.
“Si,io vado a ritirare l’elenco che ci serve per stilare il rapporto da consegnare al consiglio!” mi dice. Va via e Patrizia si accomoda.
“Riguarda il francese,vero?” mi chiede.
“Forse sono incinta!” le dico. Ho sparato questa notizia come una bomba,come per liberarmi di questa rivelazione shockante.
“ E di chi?” mi chiede basita.
“Secondo te?” le dico.
“NOOOO! Vuoi dire che con il francese non hai fatto attenzione come facevi con John?” mi chiede.
“Patrizia ti ho sempre detto che è stato uno slancio e nessuno di noi ha pensato alle precauzioni,poi c’è stata la sua partenza e a tutto ho pensato in questo periodo tranne che a pensare alle conseguenze di quel momento!” le dico.
“ E come hai fatto a pensare a questo?” mi chiede.
“ Ero in bagno e sono entrate le racchie che guardando la me di questi mesi,pensano che sia incinta! Le ho spiate mentre elencavano dettagliatamente tutti i miei sintomi di questi due mesi e c’erano tutti. Io ho voglia delle cose che meno mi piacciono,sono sempre in bagno a vomitare e quasi sempre pallida,sul punto di svenire!” le dico.
“E tu dai retta a quelle disgraziate?” mi dice.
“Si,perché il dubbio è venuto anche a me!” le dico.
“E cosa vuoi fare?” mi chiede.
“Voglio andare da un bravo ginecologo e cercare di capire se sono davvero incinta e poi pensare al da farsi!” le dico.
“ Bene. Quel disgraziato di tuo fratello l’hai sentito?” mi chiede.
“ Ieri sera ha dormito da me,ma oggi ha detto che si sarebbe trovato una camera in un residence.” Gli dico.
“ E certo,perché Sarah non può venire a casa tua,Marce!” mi dice.
“ Guarda che mi ha giurato che non la vede più! Perché non provi a perdonarlo e non tornate insieme?” le chiedo.
“ Perché ha sbagliato e se adesso lo perdono,a 50 anni fuggirà con una babysitter europea e mi lascerà sola!” mi dice.
“ E non c’entra niente Nicola Mora?” le chiedo.
“Ti ha detto anche questo! Se mi hai chiamato per farmi cambiare idea,sei matta.” Mi dice.
“Patrizia,ragiona,Nicola è fidanzato con la signorina Suarez e se tu inizi una storia con lui,quella ragazza soffrirà come hai sofferto tu a causa di Daniele!” dico.
“ Ma a me non interessa e poi ti assicuro che non dirò niente a quella ragazza,anzi ti prego di tenere il segreto. Ora devo andare. Ci sentiamo più tardi” mi dice e va via.
 
[Armando]
Poso i documenti nelle cartelline e penso alle parole di quella donna e a quanto ho sofferto quando Betty era a Cartagena. Bussano alla porta.
“Avanti” dico.
“Mendoza,ma perché sei andato via? Non dirmi che ti sei arrabbiato perché quella tipa pensava che Betty si fosse sposata con Michel!” mi dice Mario.
“ Si,mi sono arrabbiato perché per Betty,Cartagena è stata un punto importante ed io non ero con lei,c’era Michel. Michel ha visto il fiorire della sua bellezza,mentre io ero imprigionato in quest’azienda!” dico.
“Ah Mendoza,ti prego! Tu ci sei stato per gli altri traguardi di Betty e tu sei uno di questi,lei ti adora e poi ti ha presentato come “stupendo uomo” e non come “schifezza di uomo”. Betty ti adora e non è pentita di averti sposato!” mi dice. Bussano di nuovo alla porta ed entra Betty.
“Amore,posso sapere perché sei andato via?” mi chiede.
“Io vado,vi lascio soli e mi raccomando a te Mendoza:non far arrabbiare la mamma del mio figlioccio!” dice Mario,riferendosi a Betty. Mario esce dall’ufficio,lasciandoci soli.
“Perché non dovrei arrabbiarmi?” mi chiede Betty.
“Per niente. La tua amica se n’è andata?” mi chiede.
“Si e ci sono ottime probabilità che l’Ecomoda diventi il fornitore ufficiale degli abiti del suo film! Ma perché hai questa faccia?” mi chiede.
“La mia faccia è sempre stata questa,non sono biondo e non ho gli occhi azzurri,ma forse in questi anni non te ne sei accorta!” le dico.
“Armando! Sei arrabbiato per quello che ha detto Tais? Perché credeva avessi sposato Michel?” mi chiede.
“Si,perché vuol dire che non mi hai detto tutto del tuo viaggio a Cartagena,visto che lei pensava vi foste sposati forse a Cartagena c’è stato qualcosa tra te e lui!” le dico.
“ Amore è il mio passato e non puoi essere geloso di qualcosa che è successo una vita fa,è come se io fossi gelosa del passato che hai con Marcella! Da 11 anni per me esisti solo tu e di Cartagena sai tutto ciò che c’è da sapere!” mi dice.
“ Ma a Cartagena tu ci sei andata dopo avermi conosciuto,mentre io da quando mi sono innamorato di te,ti sono sempre stato fedele!” le dico.
“Anch’io. A Cartagena Michel mi corteggiava,gli piacevo,ma io pensavo a te,amavo te e con lui non c’è mai stato niente. Io ero molto depressa e loro si sono fatti in quattro per farmi sentire a mio agio,soprattutto Michel,per questo pensavano che tra noi ci fosse del tenero,ma non sono mai stata con Michel perché non ti ho mai dimenticato, nonostante il male subito! Io ti amo!” mi dice. La stringo forte.
“Anch’io,ma anche per te il viaggio a Cartagena è stato indimenticabile?” le chiedo.
“Si,sono cambiata ed ho conosciuto molti amici,ho capito che potevo essere diversa dalla Betty presa in giro da tutti e umiliata da tutti. Ma sai qual è il viaggio che non dimenticherò mai?” mi chiede.
“Il viaggio di nozze?” le chiedo.
“Anche,ma il mio viaggio indimenticabile è quello iniziato 10 anni fa e che ho intrapreso con te,che mi ha regalato solo grandi gioie. È quello fatto dal nostro non avere mai tempo per noi,il nostro amarci sempre e per sempre. Credi davvero che ci sia qualcosa di più importante di quello che abbiamo costruito insieme? Credi che possa preferire un viaggio qualsiasi a tutti i viaggi fatti insieme?” mi dice. Ci scambiamo un bacio dolce e passionale.
 
[Michel]
Torno in ufficio e la vedo totalmente assorta nei suoi pensieri.
“Tua cognata ti ha portato problemi?” le chiedo.
“No,assolutamente! Direi che i problemi sono altri!” mi dice.
“ E posso aiutarti?” le chiedo.
“ No guarda, tu sei l’ultimo che può aiutarmi” mi dice.
“Se il problema è quello che è successo due mesi fa,non credevo lo considerassi un problema!” le dico.
“ Non intendevo dire questo!” mi dice.
“Ma l’ hai fatto! Visto che la pensi in questo modo,puoi anche dimenticare quel momento! Fai conto che non sia mai esistito!” le dico e vado via sbattendo la porta.
 
[ Marcella]
Magari fosse così facile dimenticare qual momento! Mi tocco il ventre chiedendomi se davvero c’è il frutto del nostro momento! Lui è andato via ed io non so cosa fare e cosa pensare! Squilla il mio cellulare.
“Pronto” dico,cercando di non far capire che sto piangendo.
“Marce,ho parlato con la mia ginecologa e ci aspetta oggi nella pausa pranzo! Ti aspetto fuori l’Ecomoda fra 20 minuti!” mi dice Patrizia.
“E tu puoi venire?” le chiedo.
“Certo,non ti lascerei mai in un momento come questo anche se sai come la penso sul fatto che dovrebbe esserci anche lui con te in questo momento!” mi dice.
“Abbiamo appena discusso e sai cosa mi ha detto? Di dimenticare quella sera! Credi davvero che lo renderebbe felice sapere che forse sta per essere di nuovo padre?” le dico.

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Capitolo 36
*** 36 ***


[Nicola]
Ultimo le cose e mando via mail la copia del contratto firmato a Vallero. Se Dio vuole fra un paio di mesi questo inferno sarà finito. Asia è una pila elettrica per la sfilata di domani e credo sia normale perché si tratta del suo debutto.
“ Amore vedrai che andrà tutto bene!” mi dice.
“Lo spero. Betty confida in me e non vorrei deluderla!” mi dice.
“Lo so,ma tu sei bravissima e poi non sarai l’unica a presentare dei modelli.” Le dico.
“ Ed è proprio questo che mi preoccupa: il paragone con il grande Ugo Lombardi!” mi dice.
“ Si ma non puoi vivere in funzione di Lombardi,anche perché lui è già famoso e tu invece …” le dico.
“ Certo,io sono una principiante buona a nulla,no?” mi dice.
“Non intendevo dire questo! Volevo solo dire che è normale che l’attenzione di tutti sarà concentrata su di lui!” Le dico.
“ Quindi posso anche evitare di presentare i modelli! Tanto nessuno li guarderà,no? Se la pensavi in questo modo perché non hai votato contro la proposta di farmi diventare stilista?” mi chiede.
“ Perché sei la mia fidanzata!” le dico.
“ Allora era vero quello che disse il dottor Valencia! Comunque grazie per avermi tirato su di morale!” mi dice e va via sbattendo la porta.
 
[ Marcella]
Entro nell’ingresso dello studio privato della ginecologa. Ci sono donne incinte accompagnate dal loro uomo,io invece sono qui con mia cognata,mentre il mio uomo (se così si può definire) crede di essere stato solo un problema nella mia vita e non sospetta che forse diventerà padre.
“Pensi a lui?” mi chiede Patrizia.
“E a chi dovrei pensare,Patrizia? Se dovesse essere come tutti pensano,il figlio è suo ed io cosa gli dico? Non certezze su di noi,ma in compenso ti sto per incastrare con una bella gravidanza!” le dico.
“ Ma tu non l’hai fatto di proposito,è capitato e basta. E poi vedrai che si aggiusterà tutto e magari sarà proprio questa gravidanza a farvi stabilire una volta per tutte cosa fare di questa storia che state vivendo!” mi dice Patrizia.
 
[Sandra]
Ultimo la scaletta degli ultimi impegni di Mario prima di scendere in caffetteria a prendere un panino. Mario aveva ragione:le nausee sono terminate e questa gravidanza è diventata sul serio una benedizione. Mi accarezzo il ventre e cerco di percepire qualche movimento del mio piccolo,ma tutto tace.
“Amore,che fai?” mi chiede Mario.
“Stavo cercando di capire se nostro figlio si muove,ma a quanto pare vuole farmi i dispetti!” gli dico.
“ Secondo me è solo un gran pigrone proprio come me e poi è ancora presto,manca un mese!” mi dice.
“ Giurami che mi terrai la mano durante il parto!” gli dico.
“Ma certo,amore,non vedo l’ora di stare con voi e poi non mi perderei per nulla al mondo questo momento!Ma perché,hai paura?” mi chiede.
“Un po’. Berta e Sofia hanno sofferto molto per i parti,mente Anna Maria no. Betty ha sofferto solo per Robertino!” gli dico.
“Chissà perché,me l’aspettavo che avesse sofferto solo per Robertino! Comunque,amore,ogni parto è diverso e poi io verrò con te!” mi dice.
“ Non farai come il dottore Armando che faceva l’isterico fuori la sala parto,vero?” gli chiedo.
“No,anche perché tu non hai i genitori come quelli di Betty,fortunatamente! Ma come mai tutte queste preoccupazioni?” mi chiede.
“Perché ho avuto un incubo in cui soffrivo molto per il parto ed ero da sola in una stanza!” gli dico.
“Forse c’era lo sciopero del personale ospedaliero!” ironizza Mario.
“Amore,non scherzare! Questo sogno mi ha inquietata molto!” gli dico.
“ Amore,andrà tutto bene se starai calma! Il piccolo Calderon e tu starete benissimo!” mi dice.
“Lo spero!” gli dico. Mi abbraccia forte.
 
[Marcella]
Fra un po’ sarà il mio turno e saprò la verità. Sono molto agitata,mentre Patrizia sfoglia riviste di moda. Io non riesco a guardare nessuna rivista perché non servirebbe a niente visto che i miei pensieri sono altrove.
“ Signora Valencia” dice l’assistente. Entriamo nello studio e mi sembra di dover sostenere un esame.
“ Dottoressa,lei è mia cognata appena tornata da New York e voleva farsi visitare.” Mi introduce Patrizia.
“Io sono la dottoressa Garcia.” Dice allungandomi la mano.
“Piacere,io sono Marcella Valencia” le dico stringendole la mano.
“Allora,qual è il problema?” mi chiede.
“ Ho saltato il ciclo questo mese e ho vari motivi per pensare di essere incinta!” le dico.
“Si dottoressa,mia cognata crede di essere incinta!” dice Patrizia.
“ E ha qualche sintomo?” mi chiede la dottoressa.
“ Beh ho la nausea al mattino e ho sempre voglia di dolci e di cioccolato,anche se di solito non mi fanno impazzire!” le dico.
“E poi è pallida come Morticia Adams” aggiunge Patrizia.
“Beh si sdrai sul lettino così facciamo un’ecografia.” Mi dice. Mi alzo dalla sedia e mi sdraio sul lettino scoprendo il ventre. Non sono mai stata così agitata in vita mia. Mi spruzza del gel sul ventre e inizia l’ecografia. Mi viene voglia di andare in bagno e spero proprio di non farmela addosso.
“Allora?” le chiedo.
“Allora?” chiede Patrizia.
“ Si,lei sta entrando nell’ottava settimana e a quanto pare le cose non vanno proprio alla grande!” dice la dottoressa.
“ Cosa vuole dire? Mio figlio è in pericolo?” le chiedo.
“ Signora data la sua età,vorrei consigliarle di evitare lo stress e grandi sforzi! Per ora la gravidanza non è delle migliori: forse in questi mesi si è sottoposta a stress eccessivo e se continua così rischierà un aborto spontaneo. Lei vuole portare avanti la gravidanza?” mi dice.
“Certo,che voglio portarla avanti!” le dico.
“Allora dovrà seguire delle regole precise: dovrà evitare sentimenti negativi perché potrebbero nuocere al bambino, evitare di guidare e cercare di sottoporsi a meno stress possibile. Dovrà seguire un regime alimentare regolare e dormire quanto necessario,inoltre adesso le prescrivo l’acido folico e le vitamine!” mi dice.
“Quando dovrò tornare?” le chiedo.
“ Beh prima di entrare nel terzo mese per fare l’amniocentesi e per assicurarsi che le cose vadano meglio!” mi dice.
“ Crede che il bambino sopravvivrà?” le chiedo.
“ Beh se seguirà le istruzioni che le ho dato,fra 7 mesi avrà fra le braccia suo figlio!” mi dice. Usciamo dal suo ufficio e mi sento felice come non mai.
“Lo dirai a Michel?” mi chiede Patrizia.
“ Non lo so” le dico.
“E vuoi tenerlo senza dirlo a lui?” mi chiede.
“Patrizia,questo bambino è l’unico punto fermo della mia vita in questo momento e anche se non dovessi iniziare una storia con suo padre,sarà lui il mio punto di partenza per costruire la mia felicità” le dico,toccandomi il ventre.
 
[Armando]
Chiudo la mia valigetta e controllo se ho preso tutto. Bussano alla porta.
“Avanti” dico.
“Allora,Otello, com’è andata?” mi chiede Calderon.
“ Calderon,smettila! Comunque abbiamo fatto pace!” gli dico.
“Bene,tutti e due felici,innamorati,sposati e soprattutto tutti e due papà!” mi dice.
“Già,ma tu ti rendi conto che parli solo di questo? 10 anni fa pensavi solo alle modelle e adesso pensi alle tutine e ai pannolini!” gli dico.
“Già,ma mi preoccupa Sandra!” mi dice.
“ Ancora per la storia che mangia troppo?” gli chiedo.
“No,ha fatto un incubo che le fa temere il parto. Mi ha chiesto di prometterle di entrare con lei in sala parto!” mi dice.
“ Menomale che Betty non ha mai neanche pensato di chiedermi una cosa del genere! E tu hai accettato?” gli chiedo.
“Ovvio,non vedo l’ora! E comunque tu sei un insensibile,perché deve essere emozionante veder nascere il proprio figlio!” mi dice.
“ No,quando Betty è in sala parto,io sono troppo agitato e passo il tempo ad urlare e poi il solo vederla soffrire mi fa stare troppo male” gli dico. 
 
[Betty]
Spero vada tutto bene per il lancio di domani e soprattutto che Armando la pianti con questa gelosia. Squilla il mio telefono.
“Pronto” dico.
“Beatrice,sono Caterina” dice la signora Caterina.
“Signora Caterina,come sta?” le chiedo.
“Come sta lei? Io sono appena atterrata a Bogotà e sto andando in hotel.” Mi dice.
“E per domani è tutto ok?” le chiedo.
“Si,certo,ma mi ha contattato Tais e mi ha detto dell’affare che sta per andare in porto,sa che domani ci saranno molti giornalisti,tra cui Andrea Serna? E i bambini?” mi chiede.
“ Camilla è a Santa Marta da due mesi, Margherita ed Hermes vanno all’asilo e Robertino sta cercando di imparare a camminare,ma per ora gattona solo e ogni tanto si regge in piedi da solo.” Le dico.
“E Armando? Tais mi ha detto che ha fatto una gaffe e che Armando se n’è andato!” mi dice.
“ Si,Tais credeva che io e Michel ci fossimo sposati e Armando non ha preso bene questa sua gaffe e abbiamo discusso,ma è tutto a posto!” le dico.
“ E mi hanno anche detto che aspetta un altro bambino!” mi dice.
“Non è esatto! Sono due un bambino e una bambina! Ma domani avremo tutto il tempo per parlare! Spero vada tutto bene!” dico.
“Sarà così! Betty andrà tutto bene! Ora vado a disfare le valigie perché poi ho un’agenda piena! A domani” mi dice.
“A domani,signora Caterina!” le dico. Bussano alla porta.
“Avanti” dico.
“Amore,senti volevo dirti che fra 10 minuti ho finito e vorrei tornare a casa,tu che fai?” mi chiede Armando.
“ Sono così stanca che fosse per me,me ne andrei adesso! Comunque anch’io ho finito! Spero domani vada tutto bene! “ gli dico.
“Certo che andrà bene! “ mi dice.
“Intanto non so cosa mettere,perché con questa pancia sono orribile!” gli dico.
“E invece sei stupenda e poi questa non è una semplice pancia,è la casetta di Nicola e Giulia,che si stanno preparando a venire al mondo!” dice.
“ Comunque sono agitata da morire anche per la storia del film!” gli dico.
“Devi solo calmarti” mi dice.
 
[Asia]
Chiudo il computer e raccolgo le mie cose. Nicola mi ha offeso e spero non mi rivolga la parola per offendermi nuovamente. Forse sono io quella troppo nervosa,ma anche lui riesce a farmi saltare i nervi! Comodo per lui dare giudizi:tanto non deve dimostrare quanto vale perché lavora qui da quasi 11 anni,non è lui che deve dimostrare di essere in gamba a prescindere dalla persona con cui va a letto.
“ Io vado a casa!” gli dico.
“Amore,sei ancora arrabbiata?” mi chiede.
“Secondo te? Implicitamente mi hai detto che hai votato a mio favore solo perché andiamo a letto insieme! Tu non hai votato le mie capacità professionali,ma la mia bravura a letto,non è così?” gli chiedo.
“ Sai che non è così!” mi dice.
“ E com’è? Perché io non so più niente! Io ora vado a casa perché devo riposare. Domani sarà una giornata stressante per me!” gli dico.
“ Dopo passo da te?” mi chiede.
“Fai come vuoi!” gli dico. Vado via e sbatto al porta. Spero che domani passi in fretta per scrollarmi di dosso questo nervosismo. Mentre mi dirigo verso l’ascensore sento qualcuno che mi prende il braccio. Mi giro e vedo Giovanni.
“ Non ti ci mettere anche tu,che non è aria!” gli dico.
“ Vieni un attimo nel mio ufficio che ti devo parlare!” mi dice,mentre mi trascina nel suo ufficio. Mi fa entrare e chiude a chiave la porta dietro di sé.
“Posso sapere cosa vuoi? Ti ho già detto che non è giornata! Domani è un giorno importante per me e non voglio fare tardi!” gli dico. Lo vedo avvicinarsi a me indietreggio,ma a pochi passi trovo il muro quindi non posso andare più dietro. I nostri corpi aderiscono l’uno all’altro e riesco a sentire il suo profumo. Con le mani sfiora i miei fianchi ed arriva fino al fondo schiena. Mi ha bloccato e non posso muovermi.
“Lasciami andare!” gli grido,mentre le sue labbra accarezzano il mio collo e scendono lentamente verso la mia scollatura.
“No,non ti lascio andare. Voglio aiutarti ad alleviare la tensione!” mi dice. Sto per controbattere,ma mi chiude la bocca con un bacio. Sta per aprire la mia camicetta,ma lo spingo via.
“Non ti azzardare più!” gli dico dopo avergli dato un ceffone.
 
[Marcella]
Prendo le mie cose e penso a cosa fare con Michel. Mi tocco il ventre e penso che c’è già qualcosa che ci legherà per sempre.
“Ehi piccolino,sai che qualsiasi cosa accadrà,io ci sarò sempre per te? Non so se dire al tuo papà che tu ci sei,perché non voglio incastrarlo e perché è tutto così complicato.” Gli dico.
Il mio bambino non è ancora nato ed ha già tutti questi problemi! Non è stato concepito dopo il matrimonio,né da due persone che stanno insieme e forse suo padre non saprà mai di lui. Entra Michel in ufficio.
“Ciao” gli dico.
“Ciao” mi risponde a brutto muso.
“Vai già via?” gli chiedo.
“Si,non vorrei crearti altri problemi!” mi dice.
“ Perché prendi male tutto ciò che dico? Tu non sei un problema e non lo è neanche quello che è successo due mesi fa! È solo che ci sono problemi nella mia famiglia e a volte vorrei tanto essere rimasta a New York!” gli dico.
“E allora cos’è stato per te quello che è successo due mesi fa? Voglio saperlo,Marcella,perché io sono stanco di questi giochetti e sono stanco del fatto che tu mi respingi,quindi se non mi dai una spiegazione,io ti giuro che il nostro sarà solo un rapporto professionale!” mi dice.
“ Michel,io sono confusa. Io e te ci siamo conosciuti,dopo qualche giorno abbiamo fatto l’amore e poi tu sei partito per due mesi senza farmi una chiamata e senza rispondere alle mie ed ora sei tornato pretendendo delle risposte che io purtroppo non ho. Non posso dirti che mi sei indifferente,perché mentirei sia a te che a me stessa,ma …” mi interrompe.
“Ma niente,Marcella Valencia. Tu mi accusi di non essermi fatto vivo in questi mesi,ma l’ho fatto per darti modo di pensare ad una scelta stabile e definitiva perché non posso permettermi donne occasionali o instabili:io ho una bambina e non è sano né per lei e né per me un viavai di donne nella mia vita!” mi dice.
“ Io vorrei capire cosa provo per te prima di iniziare una storia che coinvolga anche tua figlia!” gli dico.
“Allora stai tranquilla perché non ti importunerò più!” mi dice e va via sbattendo la porta.
Questa giornata è stata un incubo,ma è stato anche uno dei giorni più felici della mia vita. Mi tocco la pancia e penso che devo cambiare casa perché questa è la casa di una single e fra 7 mesi non sarò più sola,ma ci sarà lui o lei con me e dovrà avere la sua cameretta,i suoi giochi. Domani dovrò cercare una casa più adatta. Mi sento così egoista a godere da sola di questa gioia e a non aver detto nulla a Michel. Devo tacergli questa notizia oppure dirgli quello che sta per sconvolgere le nostre vite? Michel merita che gli sia nascosto questo bambino che sta per nascere?E mio figlio merita di crescere senza suo padre? Cosa gli dirò quando mi chiederà di lui? Mio figlio avrà una sorella che non conosce e magari un giorno si conosceranno per caso,magari si odieranno per un uomo o per un lavoro e non si ameranno come due persone con lo stesso sangue. Squilla il mio cellulare.
“Pronto” dico.
“Gliel’hai detto?” mi chiede Patrizia.
“No,non ne ho avuto il coraggio. Patrizia,ha detto che vuole avere con me solo un rapporto professionale,come facevo a dirgli che dall’unico momento d’amore che abbiamo vissuto sta per nascere suo figlio?” le dico.
“Senti Marce,quell’uomo è il padre di tuo figlio ed è anche l’uomo per cui il tuo cuore ha ricominciato a battere dopo 10 anni. Credi davvero che questo non conta? Marcella tu hai la possibilità di costruire la tua felicità e non puoi perderla!” mi dice.
“E credi sia così facile? Lui ha una bambina e se io non fossi all’altezza?” le chiedo.
“ Farai le prove generali! Vedrai che si sistemerà tutto!” mi dice. Chiude la chiamata e a me restano solo i miei dubbi e il frutto di ciò che sento per lui che mi cresce dentro. Devo dirlo a Michel? A quest’ora dovrei essere tra le sue braccia e invece la nostra storia si fa sempre più complicata.
 
[Nicola]
Finisco di impacchettare le mie cose e mi sembra di lasciare una parte di me in questa casa,ma la convivenza in due case non è possibile,anche se Asia non si è comportata molto bene con me. Non avevamo mai litigato e non credevo potesse essere così. Bevo un bicchiere di whisky forse per conciliare il sonno o forse per dimenticare il litigio avuto con Asia. Questa sera dormirò da solo per la prima volta dopo tante sere. Sento bussare alla porta ed apro perché spero sia lei che vuole far pace,ma mi ritrovo davanti un problema biondo e con una minigonna cortissima.
“Allora non mi fai accomodare?” mi chiede Patrizia.
“Prego!” le dico.
“Posso offrirti qualcosa?” le chiedo.
“Un whisky!” mi dice.
Si accomoda sul divano accavallando le gambe mentre preparo due whisky.
“Carina casa tua,ti sei sistemato proprio bene e poi questo divano è molto comodo” mi dice,mentre mi accomodo accanto a lei.
“Già” mi limito a rispondere.
“Scommetto che molte modelle te l’hanno detto” mi dice.
“In effetti l’ho scelto proprio per la sua comodità e poi somiglia ad un letto” rispondo.
“Già chissà se è anche comodo come un letto” mi risponde.
“Non saprei,non l’ho mai usato in questo senso” le dico.
“Non è mai troppo tardi” mi dice,avvicinandosi.
“Che vuoi dire?”le chiedo.
“Che non è mai troppo tardi per farlo” mi risponde.
“Non per tutto è così” sottolineo.
“Non capisco”mi dice.
“Adesso sei sposata,hai scelto Daniele e avete due bambini e da ciò non si può tornare indietro,si può solo andare avanti” le dico. Inizia a piangere.
“Che hai?” le chiedo. Si alza e si siede in braccio a me.
“ Daniele mi ha tradito” mi dice.
“Mi dispiace.” le dico. Inizia a baciarmi,ma mi stacco.
“Perché sei qui?” le chiedo.
 “Beh diciamo che ho provato a vedere se eri a casa tua. Mi andava di vederti dopo che ho scoperto il tradimento di Daniele.” mi dice.
“ Tu ami Daniele,nonostante tutto. Lo amavi 10 anni fa quando ti umiliava e io ti difendevo e lo ami adesso,che ti ha tradito” le dico.
“ Ma adesso sono venuta da te!” mi dice.
“E se ci fosse stata Asia? Qui con me poteva esserci anche la mia fidanzata e tu cosa avresti fatto?” le chiedo.
“ Asia l’ho vista uscire dall’Ecomoda e prendere il bus verso la 43^!” mi dice. Mi travolge in un bacio.
Riesco a stento a staccarmi da quel bacio.
“ Ti prego,Patrizia. Un minuto prima piangi perché tuo marito ti ha tradito e un minuto dopo mi baci” le dico.
“ Vuoi che continui a piangere?” mi chiede.
“No” le dico.
“ Allora baciami” mi dice. Inizia a baciarmi con passione.
“Se solo fosse accaduto qualche anno fa io sarei stato un uomo felice,ma adesso non possiamo tornare indietro”le rispondo.
“E perché?Cos’è cambiato?Niente,tu mi desideri come allora,te lo leggo in faccia”mi dice.
“Ma sto con un’altra e poi sono mezzo ubriaco”cerco di ribattere.
“Beh meglio,in vino veritas …” mi dice.
“ Patrizia,ma tu sei sposata!” le dico,mentre mi sbottona la camicia e mi bacia il collo.
“ Voglio te” mi dice. Inizia a baciarmi e questa volta non ho la forza di tirarmi indietro. Iniziamo a spogliarci a vicenda,mentre mi sdraia sul divano.
 
[Michel]
Esco dalla stanza di Charlotte. Mia figlia è riuscita ad ambientarsi bene anche a questo asilo e mi sento quasi egoista a doverla costringere a partire per la Svizzera fra due mesi,ma è l’unica scelta conciliabile con ciò che ho promesso a Marcella e a me stesso. La storia con Marcella non ha alcun fondamento e farebbe soffrire entrambi. Forse non sarei mai dovuto tornare da Cartagena perché Marcella ha solo inflitto l’ennesima coltellata al mio cuore. Domani dopo la sfilata parlerò con Betty perché mi faccia trasferire in Svizzera.

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Capitolo 37
*** 37 ***


[Nicola]
Busso alla porta di casa sua e spero non stia ancora dormendo. Le ho preso i croissant,così smetterà di dire che da  quando sta con me sta facendo la dieta,alludendo alla dispensa sempre vuota di casa mia! Anche se mi sento un verme per ciò che è successo ieri sera con Patrizia. È andata via questa mattina,dicendomi che è stato bellissimo,ma la verità è che non ricordo quasi nulla.
“ Chi diavolo … Nicola! Amore” dice abbracciandomi e baciandomi.
“ Se questo è l’effetto che ti fa la mia assenza,devo dormire più spesso da solo!” le dico.
“Non scherzare,mi sei mancato da morire! Mi dispiace per quello che è successo ieri.” mi dice.
“Asia,eri solo nervosa,può capitare! Comunque ci sono dei croissant ai mirtilli per te!” le dico.
“ Grazie,amore! Come mai non sei passato ieri?” mi chiede.
“Diciamo che ho fatto tardi e per non svegliarti,ho preferito dormire a casa!” le dico.
“Comunque hai la faccia di uno che si è preso una sbronza!” mi dice.
“Si,ho preso un whisky per rilassarmi ieri sera e tu sai bene che l’alcool non lo reggo. Comunque adesso dobbiamo andare in azienda anche perché oggi debutta la migliore stilista della Colombia!” le dico.
“Non me lo ricordare perché ho già la tremarella! Comunque io sono pronta per andare in azienda!” mi dice.
“Andrà tutto bene!” le dico. Mi bacia e mi abbraccia forte.
 
[Marcella]
Mi sveglio e chiamo un taxi perché non mi va di guidare,non dopo aver scoperto di aspettare un bambino! Oggi c’è anche il lancio e spero di trovare qualcosa di adatto al lancio e che non evidenzi la piccola rotondità del mio ventre. Ho tutti vestiti attillati e non posso chiedere ad Ugo di nuovo,perché i suoi modelli sono attillati! Ed ora cosa faccio? Se metto uno dei miei vestiti da cocktail,capiranno tutti che aspetto un bambino. Patrizia! Si ma di sicuro quella avrà buttato via tutti i vestiti che metteva durante le due gravidanze,ma tentar non nuoce. Compongo il suo numero.
“Pronto” dice una voce assonnata.
 “Marce,come va?” mi chiede.
“Diciamo che sul piano personale va bene,ma sul lato dei capi d’abbigliamento,va male!” le dico.
“In che senso?” mi chiede.
“ Non ho un vestito per questa sera,o meglio tutti quelli che ho sembrano avere un cartello con scritto: “Ehi,Michel! Sono incinta!”. Non hai nulla da prestarmi?” le chiedo.
“Marce,mi stai offendendo! Vuoi dirmi che sono ingrassata?” mi chiede.
“No,intendevo qualcosa che indossavi in gravidanza,Patrizia! Non dirmi che quando aspettavi i bambini non andavi alle sfilate!” le dico.
“ Beh si,ti porto il vestito fra un’ora,così ne approfittiamo per parlare un po’!” mi dice.
“Ok,grazie! Io ora devo correre al lavoro perché c’è il taxi che mi aspetta di sotto! Ci vediamo nel mio ufficio!” le dico.
“Ok,bacetto!” mi dice. Cerco l’ecografia fatta ieri per rivedere il mio bambino,ma non riesco a trovarla. Dove diamine l’avrò messa?
 
[Asia]
Mi sento così male per non aver detto a Nicola che ieri Giovanni ci ha provato di nuovo. È solo che so com’è fatto Nicola e so che finirebbe tutto con uno scandalo enorme. Nicola è così strano da questa mattina ed ora è andato a prendere un caffè con il dottor Calderon. Bussano alla porta.
“Avanti” dico,sperando siano le modelle.
“ Ciao” dice Giovanni.
“ Che ci fai qui?” gli chiedo.
“Volevo solo augurarti buona fortuna per stasera e dirti che faccio il tifo per te!” mi dice.
“Grazie,ci vuole un colpo di fortuna davvero per avere successo!” gli dico.
“Non è vero! So per certo che avrai un grande successo!” mi dice e va verso la porta. Nicola e Giovanni si incontrano sull’uscio della porta e Giovanni va via.
“Che voleva?” mi chiede.
“ Augurarmi buona fortuna per la sfilata. Non ha fatto niente di offensivo!” gli dico.
 
[Marcella]
Entro nel mio ufficio insieme a Patrizia,che ho incontrato giù. Ha portato il vestito che indosserò questa sera.
“Allora,ti piace? Non dire di no perché mi è costato un occhio della testa,Marce!” mi dice.
“Beh è stupendo e sono sicura che nasconderà la gravidanza. A tal proposito per caso ti ricordi dove ho messo l’ecografia che ho fatto ieri?” le chiedo.
“No,ricordo che l’avevi fra le mani quando ti ho riaccompagnata qui. A proposito sai ieri sera dove sono stata?” mi chiede.
“Alle Terrazze di St. Josè?” le chiedo.
“No,a casa Mora!” mi dice.
“ Patrizia! Io sono la sorella di Daniele,tuo marito!” le dico.
“ Che mi ha tradito” precisa.
“Ok,hai ragione!E credi sia una buona ragione per andare a casa di un tuo ex amante?” le chiedo.
“ Beh diciamo che n’è valsa la pena!” mi dice.
“ Cos’è successo?” le chiedo.
“ Sicura di volerlo sapere?” mi chiede.
“Ci sei andata a letto?” le chiedo.
“Abbiamo parlato per un po’ e poi abbiamo iniziato a baciarci e l’abbiamo fatto,in ogni angolo della sua casa. È stato così travolgente e passionale che mi sono dimenticata di tutto era da molto che non mi sentivo così. Lui all’inizio era restio,ma poi si è ubriacato e quando si è svegliato non si è ricordato nulla” mi dice.
 
[Berta]
Non posso credere a ciò che ho sentito e non so se dirlo o meno ad Asia.
“Oh my God!Berta,cosa diavolo sta facendo?” mi dice Gutierrez,che si materializza alle mie spalle.
“ N- niente dottor Gutierrez! Devo solo consegnare dei d- documenti alla signora Marcella e aspetto che finisca di parlare!” arranco.
“ Con l’orecchio attaccato alla porta! È inaudito,Berta! Torni immediately al suo lavoro!” mi dice. Torna nel suo ufficio.
“Ahhh Gutierrez non mi ha fatto sentire ciò che stavano dicendo!” dico fra me e me. Mi allontano prima di finire nei guai,tanto ormai ho capito che il dottor Mora e la bionda finta sono andati a letto.
 
[Marcella]
“Ok,ti sei vendicata di Daniele,ma adesso basta!” le dico.
“Marce,tu parli così perché non hai vissuto la notte che ho passato io!” mi dice.
“E cosa vorresti fare? Buttare all’aria la tua famiglia per nulla?” le chiedo.
“ Voglio solo divertirmi un po’!” mi dice.
“E Daniele?” le chiedo.
“Daniele è l’uomo della mia vita e lo amo,ma si è comportato male e adesso voglio divertirmi io. Ora vado a fare un massaggio perché questa notte mi ha sfinito. Ciao Marce” mi dice.
 
[Berta]
Quella ragazza ne morirà,ma credo debba sapere che il dottor Mora è stato con la bionda finta. Convoco un 911 e mi dirigo in bagno. Iniziano ad arrivare tutte le ragazze,manca solo Asia per fortuna.
“Berta,per favore oggi c’è il lancio quindi raccontaci in fretta!” mi dice Sandra.
“Ragazze,ho scoperto una cosa,ma non so come dirlo ad Asia” dico.
“ Cos’hai scoperto?” mi chiede Sofia.
“ Nicola …” dico,interrompendomi appena vedo Asia.
“ Allora? Cos’è quest’urgenza?” chiede Asia,tutta allegra. Mi dispiace dover distruggere la sua allegria.
“ Niente” dico,poco convincente.
“ Berta,parla!” mi dice. Non riesco a dire nulla.
“Dimmi che non è successo nulla a Nicola” mi dice,allarmata.
“ Asia,io non so come dirtelo!” le dico.
“Dire cosa? Parla Berta!” dice Asia.
“ Passavo per caso per l’ufficio della signora Marcella ed ho sentito dalla voce che c’era la bionda finta,quindi mi sono messa ad origliare per sapere se stavano ordendo qualche piano contro Betty.” Dico.
“E allora?” chiede Sofia.
“La bionda finta ha detto alla signora Marcella che ieri sera è andata  letto con Nicola.” Dico. Vedo Asia sbiancare e le lacrime le rigano il viso.
“Dai Asia,non piangere si tratterà di un altro Nicola o forse c’è stato un equivoco! Berta deve aver sentito male!” dice Anna Maria.
“No,cara,di me si può dire tutto tranne che sento male!” dico.
“ Forse è stata con un altro che si chiama Nicola e poi Nicola era con te ieri sera,vero?” chiede Mariana.
“No,Nicola ed io abbiamo litigato ieri e siccome lui doveva riempire gli scatoloni,ha dormito a casa sua!” dice Asia,ancora sotto shock.
“ E comunque era il tuo Nicola! Mi dispiace! Ma ha anche detto che Nicola era ubriaco e non si ricordava niente.” le dico.
“ Che altro ha detto?” mi chiede.
“Ha detto che l’hanno fatto in ogni angolo della casa e che lui era passionale,poi non ho sentito più nulla perché mi ha beccata Gutierrez.” le dico.
“Nicola ha detto addio alla nostra storia!” dice e va via.
 
[Michel]
Entro in ufficio e cerco i documenti riguardo i punti vendita. Marcella non c’è e se ci fosse mi farebbe un’altra predica! Ha ragione:sono disordinato e quindi cercherò nel suo cassetto perché ce ne sarà di sicuro una copia. Apro la cartellina rossa che aveva in mano ieri,deve essere qui. Questa è un’ecografia che porta la data di ieri ed è di Marcella. Apro l’ecografia. Sembra un bambino. NO! Non può essere! Leggo il referto in allegato: “ Gravidanza all’ottava settimana. Feto perfettamente nella norma. Data l’età della paziente si consiglia riposo e dieta alimentare adeguata …”  All’ottava settimana vuol dire che Marcella ha concepito il bambino a Bogotà e che il padre del bambino sono io. Sarò padre! Sono ancora shockato da questa scoperta e mi chiedo perché Marcella non mi abbia detto nulla! Anche se non le ho reso le cose proprio facili,visto che da quando sono tornato stiamo litigando molto. La vedo entrare.
“Posso sapere perché hai le mani nelle mie cose?” mi chiede,ma il suo sguardo si fissa sull’ecografia che ho in mano.
“Chi ti ha autorizzato a frugare nelle mie cose?” mi chiede strappandomela dalle mani.
“Cercavo dei documenti ed ho trovato questa! Sbaglio o devi dirmi qualcosa?” le chiedo.
“Si,è tuo! “ mi dice. È sconvolta e cerca una conferma di ciò che penso guardandomi negli occhi.
“Senti Michel,io so che non era previsto e che io e te non sappiamo neanche cosa sentiamo,ma io non intendo rinunciare alla possibilità che la vita mi da per essere madre! Se tu non te la senti di crescere questo figlio,io non posso obbligarti! Voglio solo che tu sappia che questo bambino nascerà con te o senza di te!” mi dice.
“Marcella,io sono felice! Divento padre di un bambino mio!” le dico,sollevandola fra le mie braccia.
“Non capisco cosa vuoi dire! Michel che vuol dire che diventi padre di un bambino tuo?” mi chiede.
“Niente … niente!” mi affretto a dire.
“Ti prego Michel,dimmi che non è come penso! Charlotte non è tua figlia?” mi chiede. Non riesco a proferire parola perché non voglio mentirle.
“ Come l’hai scoperto?” mi chiede.
“ Quando Claire è morta ho dovuto lasciare la bambina ai miei genitori e un giorno è caduta ed ha perso molto sangue. Quando l’abbiamo portata in ospedale mi hanno chiesto di sottopormi alle analisi per vedere se potevo donarle il sangue,ma dalle analisi è risultato che i nostri gruppi sanguigni erano incompatibili. Non può essere mia figlia!” le dico. Mi abbraccia forte.
 
[Nicola]
Mi sento un verme per come mi sono comportato,ma non so cosa fare con Asia. La vedo entrare con le lacrime che le rigano il volto.
“Amore mio che ti è successo?” le chiedo. Mi arriva uno schiaffo in piena faccia.
“Hai chiamato così anche quella?” mi chiede.
“ Non capisco Asia. Ti prego,calmati!” le dico.
“Ah non capisci? Cos’è questa notte hai perso anche l’intelligenza oltre a tutte le inibizioni?” mi chiede.
“ C- Chi te l’ha detto?” le chiedo.
“ Non posso dirtelo,anche se non è difficile da immaginare! La tua amichetta ha messo il bando,come se fosse un vanto essere infedele al proprio marito!” mi grida.
“Ti prego,non urlare! Io ero ubriaco e ti assicuro che è stata l’ultima volta!” le dico.
“Per me puoi portartela a letto tutte le volte che vuoi perché con me hai chiuso! E poi a quanto pare le prestazioni da ubriaco ti riescono bene,visto che la tua amica non ha saputo tenersi per sé il suo segreto!E poi ha raccontato della panoramica della casa che le hai fatto fare.” mi dice.
”Ti prego,Asia, non rovinare tutto!” le dico.
“Sei tu che hai rovinato tutto! Non sono io che sono andata a letto con il mio ex,anche se ti assicuro che non è mancata l’occasione!” mi dice.
“Che vuoi dire?” le chiedo.
“Che ieri quando sono ufficio per tornare a casa ad aspettare come una stupida che tu arrivassi,ho incontrato Giovanni che voleva parlarmi,siamo entrati nel suo ufficio e ci ha provato con me,ma io non ho ceduto perché ti amo! Tu invece ti sei ben guardato dal rifiutare,vero?” mi dice.
“ Asia,dimentichiamo tutto! Possiamo ricominciare!” le dico.
“ Ricominciare da cosa? Dalla Fernandez? Pensare che mi sono anche sentita in colpa per non averti detto niente di ieri sera,questa mattina!” mi dice.
“Lo dirai a Betty? A quelle della banda?” mi chiede.
“ Non lo dirò a nessuno perché la tua vita non mi interessa più! Per quanto riguarda Betty, rimando la questione alla tua coscienza,ammesso che tu ne abbia una!” mi dice.
“Lo so io perché mi lasci: per tornare con Giovanni!” le dico,ma mi becco un altro schiaffo.
“Non ti azzardare mai più a pensare che sono come te o come la bambolina che ti sei portato a letto e non ti azzardare più ad addossare a me i tuoi sbagli!” mi dice sbattendo la porta.
 
[Asia]
Esco dal suo ufficio per andare in atelier,ma mi scontro con Giovanni.
“Che ti succede?” mi chiede.
“Niente. Lasciami in pace! “ gli dico mentre scappo via. Addosso anche a lui il mio fallimento con Nicola. Forse lui ha ragione,forse ho solo trovato un pretesto per mandare tutto all’aria,ma adesso non mi interessa saperlo. È lui che ha sbagliato e sarà lui a pagare. Mi asciugo le lacrime per ultimare il mio lavoro. Sento Betty chiamarmi,ma la ignoro per evitare domande.
 
[Betty]
Asia non mi ha sentito,ma le urla sembravano provenire dall’ufficio suo e di Nicola. Vorrei bussare alla porta dell’ufficio di Nicola,ma c’è un modo più semplice per scoprire cos’è successo. Entro nel mio ufficio e convoco le ragazze della banda. Arrivano tutte subito.
“Ragazze,perché Nicola e Asia hanno discusso?” chiedo loro.
“Betty,io credo dovresti chiederlo a loro!” dice Sofia.
“ Ma lo chiedo a voi,perché ognuno di loro mi darebbe una versione a proprio favore! So che sapete qualcosa e dato che anch’io faccio parte della banda!” dico.
“Si,ma sei amica di Nicola …” dice Berta.
“ Nicola ha fatto qualcosa ad Asia?” chiedo. Tutte si guardano perché indecise. Sanno qualcosa,ma non sanno se rivelarmela o meno.
“Ragazze,è vero:io sono amica di Nicola,ma lo sono anche di Asia e merito di sapere! Cosa ha fatto Nicola?” chiedo.
“Nicola … ha fatto una cosa che non doveva fare!” dice Sandra.
“E questo si era capito!” dico.
“E Asia si è arrabbiata!” dice Anna Maria.
“Anche questo era ovvio! Ragazze per favore … io credevo di essere una di voi,ma a quanto pare lo sono solo quando si tratta di non far saltare le vostre teste! Credevo fossimo amiche,ma quando si tratta delle cose importanti,mi tagliate fuori!” dico.
“Betty,Nicola ha tradito Asia!” dice Berta.
“Berta! Non dovevamo dirglielo così!” dice Mariana.
“ Come l’avete saputo?” chiedo.
“ Questa è un segreto professionale!” dice Berta.
“Non sapevo facessi la detective,invece della segretaria! Da quando sei la Miss Marple dell’Ecomoda?” chiedo.
“ Betty,lo facciamo solo per non metterti nei guai!” dice Sofia.
“ Sofia,da quando vi conosco il pericolo è il mio mestiere!” dico.
“ Si,ma è una cosa delicata!” dice Anna Maria.
“ Senti Betty,noi ti abbiamo detto il fatto,ma il resto deve dirtelo il tuo amico o Asia! È una loro questione e devo scegliere loro se fare uno scandalo!” dice Mariana.
“ Vi giuro che fingerò di non sapere nulla!” dico.
“ Nicola è andato a letto con la bionda finta ieri sera ed io l’ho sentito mentre lei lo confidava alla signora Marcella.” Dice Berta.
“ Non ci posso credere!” dico.
“Nemmeno noi,ti assicuro!” dice Sofia.
“ Vi ringrazio per la confidenza! Ora potete andare e vi assicuro che la mia bocca è cucita!” dico.
 
[Asia]
Finisco di preparare le modelle per questa sera e anche il signor Ugo fa lo stesso,ma inizio a pensare alla mia storia con Nicola e mi viene da piangere. Tutte le modelle si radunano attorno a me,ma vorrei solo essere lasciata in pace.
“Ragazze,forza lasciatela in pace … fly fly!” dice il signor Ugo. Le ragazze vanno via,ma il signor Ugo resta con me.
“ Che le succede?” mi chiede.
“Niente,signor Ugo. Fra un po’ mi passa.” Gli dico.
“ Ha litigato con il mascellone? “ mi chiede. Annuisco.
“ Mia cara,lei deve sapere che gli uomini sono tutti uguali!” mi dice.
“ Ma lei si è sposato!” gli dico.
“ Si,ma io parlo degli eterosessuali! Vuole dirmi cosa le ha fatto?” mi chiede.
“ Mi ha tradito …” gli dico.
“ Con una modella,scommetto! La verità è che quel mascellone da quando ha bevuto la pozione magica,è diventato peggio di Mendoza ai tempi d’oro!” mi dice. Mi viene da ridere.
“ La verità è che sono confusa!” gli dico.
“E non c’entra nulla il David?” mi chiede,riferendosi a Giovanni.
“ Forse!” gli dico.
“ Beh se quel David corteggiasse me,come corteggia lei,lascerei mio marito e fuggirei con lui in Alaska se me lo chiedesse” mi dice. Mi viene da ridere.
“ Adesso non pianga più! Oggi sarà la sua prima sfilata e deve essere raggiante! Deve dimostrare che oggi è il giorno più felice della sua vita! Niente lacrime,solo sorrisi!” mi dice.
 
[Marcella]
Finiamo di lavorare anche se vorrei sapere cos’erano quelle grida. Sarà successo qualche altro scandalo con quelle della banda delle racchie.
“Verrai al lancio?” mi chiede Michel.
“ Si,ho anche il vestito! “ dico,mostrandogli il vestito che mi ha portato Patrizia.
“Non credevo amassi questo tipo di vestiti!” dice,adducendo alle dimensioni ridotte dell’abito.
“Questo passa il convento!” dico.
“ Direi che non viene proprio da un convento!” mi dice,facendomi sorridere.
“ Non volevo mostrare a tutti la mia pancia e che questo abito nasconde bene le forme!” dico.
“ Peccato che mostri le gambe! Comunque tu non hai niente da nascondere!” mi dice.
“ Diciamo che tra noi due la situazione non è del tutto chiara e prima lo era ancora meno,quindi non potevo e non posso mostrare al mondo che sono ingrassata!” gli dico.
“ Beh veramente sei ancora più bella!” mi dice.
“ Le ragazze della banda hanno notato subito che sono ingrassata!” gli dico.
“Ma è per una buona causa,o no?” mi chiede accarezzandomi il ventre.
“No,è per un’ottima causa!” gli dico.
“Riguardo la nostra situazione,io …” lo interrompo prima che termina la sua frase.
“Io non voglio che questa gravidanza affretti le cose,anche se viste le mie condizione fa un po’ ridere! Noi abbiamo già bruciato le tappe qualche mese fa e credo che nostro figlio meriti una famiglia,ma per questo ci vuole tempo e poi vorrei sapere se conosci il padre biologico di Charlotte!” gli dico.
“ L’amante di Claire è morto qualche giorno prima che lei scoprisse la sua gravidanza,me l’ha detto la sua migliore amica,Gabriela! I miei genitori hanno assunto Gabriela senza che io lo sapessi e a Cartagena si è occupata di mia figlia.” mi dice.
“Chi altro sa di questa cosa?” gli chiedo.
“ Nessuno. Ai miei non l’ho detto per non finire di rovinare l’immagine che hanno di Claire e perché trattino Charlotte come fosse davvero la loro nipote,anche se adesso stanno per avere un altro nipote!” mi dice.
“ E glielo dirai?” gli chiedo.
“No. Mio padre farebbe delle preferenze e Charlotte ne soffrirebbe! Vorrei che anche tu lo tenessi per te,per favore!” mi dice. Annuisco,mentre mi ritrovo avvolta nelle sue braccia. Squilla il mio cellulare.
“ Pronto” dico.
“ Marce,sono Patrizia.” Mi dice.
“ Dimmi” le dico.
“ Ho parlato con quel disgraziato di Daniele e abbiamo deciso di salvare le apparenze almeno in pubblico quindi questa sera verremo insieme al lancio. Vuoi che ti passiamo a prendere per ciò che sai?” mi chiede.
“ Beh mi fareste un favore. Ci vediamo più tardi,allora” dico. Chiude la chiamata.

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Capitolo 38
*** 38 ***


[Betty]
Io e Armando aspettiamo gli ospiti insieme a Caterina Angel,ma io sono un fascio di nervi per la situazione che si è creata fra Asia e Nicola e non posso dire niente perché ho promesso alle ragazze di mantenere il segreto.
“Amore,dai andrà tutto benissimo e poi domani diventeremo i fornitori degli abiti del film della tua amica!” mi dice. Avevo proprio dimenticato Tais!
“Lo spero!” dico. Vedo entrare Asia e quelle della banda. In cuor mio speravo di vederla con Nicola,ma a quanto pare la rottura fra i due è definitiva ed insanabile. Entrano poi i Valencia,come fossero i Cullen di Twilight e con il volto lugubre di sempre. Le uniche raggianti sono la bionda finta e Marcella. Poco dopo entra Michel,che prende subito posto. Vorrei proprio sapere dove diavolo è Nicola! Sapeva che per Asia e per l’azienda questa è una sera importante. Lo vedo entrare,ma ha un aspetto strano. Mi avvicino a lui per capire che cosa gli è capitato.
“ Eccoti! Ma dove sei stato?” gli chiedo,visto che mi accorgo che non si è neanche cambiato.
“ In un bar! È già iniziata la sfilata?” mi chiede.
“Nicola,tu hai bevuto! Posso sapere che diavolo ti è successo?” gli chiedo.
“Niente,pensa alla tua famiglia felice!” mi dice.
“Nicola,anche tu sei la mia famiglia! Siamo cresciuti insieme,i miei bambini ti adorano e sia io che Armando ti vogliamo bene!” gli dico.
“ Io ho rovinato tutto! Ho distrutto la mia vita!” mi dice. Sta quasi per piangere.
“Nicola,ti prego! Adesso vai in bagno e sciacquati la faccia! Vedrai che qualsiasi cosa sia successa la risolveremo insieme!” gli dico. Mi abbraccia  e poi va in bagno.
 
[Asia]
Siamo tutti in fibrillazione e per la prima volta capisco perché il signor Ugo è tanto isterico le ore prima della sfilata. Andrà tutto bene! Almeno in questo deve andare tutto bene perché già la mia storia con Nicola è andata in fumo.
“Come va?” mi chiede Giovanni.
“Lo chiedi alla donna o alla stilista?” gli chiedo.
“Ad Asia!” mi dice.
“ Vorrei scoppiare a piangere,ma so che ho lavorato molto per arrivare fin qui e che molte persone credono in me,quindi non posso piangere e mandare tutto in fumo” gli dico.
“Allora guarda in alto,rimanda indietro le lacrime e dimostra alle persone che sono lì fuori che i tuoi modelli sono divini!” mi dice. Mi da un bacio sulla guancia e va via. Mi nascondo dietro al palco e vedo Betty salire per fare il discorso.
“Buonasera a tutti e benvenuti a questa sfilata dell’Ecomoda. I modelli che vedrete sono diversi da quelli presentati finora,perché oltre a quelli del signor Lombardi ci saranno quelli di una stilista nuova che ha tanta voglia di sorprenderci ed il suo nome è:Asia Suarez. Vorrei un grande applauso ai suoi modelli che potrete acquistare presto anche online. Volevo inoltre salutare una persona molto importante che questa sera ha rinunciato ai suoi impegni per assistere a questo evento,sto parlando dell’attrice e regista Tais Araujo.Ora lascio la parola alla signorina Asia e al signor Lombardi.” Dice Betty. Applaudono tutti e mi tremano le gambe e salire su quel palco.
“Buonasera a tutti e benvenuti all’ennesima sfilata con i miei modelli. Per quanto riguarda questo evento,c’è una novità: il palco lo dividerò con una collega eccellente. Vi prego di non farvi influenzare dalla sua giovane età e dalla sua scarsa esperienza,perché i suoi modelli sono quasi divini quanto i miei. Ora vi auguro di godervi questi modelli che sono di una bellezza abbagliante!” dice il signor Ugo. Devo ammettere che non mi aspettavo tutti questi elogi da parte sua. Mi avvicino al microfono con le gambe che mi tremano e vedere Nicola in mezzo al pubblico non aiuta.
“B- buonasera a tutti e benvenuti a questa sfilata. Volevo ringraziare tutti coloro che mi hanno dato l’opportunità di presentare una collezione tutta mia e sono onorata di dividere il palco con uno stilista tanto rinomato. La mia punta di diamante si chiama “Placer” e spero soddisfi i vostri gusti. Grazie e buon proseguimento!” dico. Applaudono tutti.   Torno dietro al sipario e vedo le mie modelle sfilare con quelle del signor Ugo,entrambi siamo tesi e ci teniamo le mani anche se credo che quando passerà tutta questa tensione e questa suo spirito di solidarietà,tornerà ad essere il solito presuntuoso di sempre.
 
[Mario]
La sfilata di Asia sta avendo grande successo,anche se mi chiedo perché abbia litigato con Nicola. Sembravano così felici fino a qualche  giorno fa ed ora lui è ubriaco e lei gli sta alla larga.
“Non mi dire che stai guardando le modelle” mi dice Sandra.
“No,amore. Pensavo ad Asia e Nicola! Tu sai perché hanno litigato,vero?” le chiedo.
“ Non credevo di aver sposato un uomo più pettegolo del signor Ugo! Comunque non posso dirtelo perché ho promesso alle ragazze che restava un segreto e poi non è difficile da indovinare!” mi dice.
“ Non mi dire che è Bianchi!” le dico.
“No!” mi dice seccata.
“ Nicola l’ha tradita!” le dico.
“ Se ti dico di si,mi fai vedere la sfilata in santa pace?” mi chiede.
“Con chi?” le chiedo.
“Non posso dirtelo,ma puoi escludere me e la banda dalla lista di donne!” dice.
 “Non lo dico a nessuno!” le dico.
“Ahhhhh Mario! Ho detto che non posso dirtelo e poi è un problema loro o meglio di Nicola,perché Asia non lo perdonerà mai!” mi dice.
“Dai” le dico.
“ Non è difficile da indovinare. È una donna con poco cervello,con vestiti ridotti e che è stata anche con te qualche tempo fa” mi dice.
“No! Sai che sarebbe uno scandalo,vero?” le chiedo.
“ È già uno scandalo e voglio vedere la faccia del dottor Valencia quando lo scoprirà!” mi dice.
 
[Marcella]
Daniele è con i suoi amici e sono da sola con Patrizia.
“Ma sbaglio o Nicola è da solo?” mi chiede.
“ Si,oggi ha discusso con la fidanzata e credo proprio che si siano lasciati!” le dico.
“ Credi che quella stupida abbia saputo quello che è successo ieri?” mi chiede.
“Spero di no,altrimenti scoppierà uno scandalo epocale” dico.
“Mi sono tolta uno sfizio e succeda ciò che succeda!” mi dice.
“Ah quindi per te è stato uno sfizio!” dico.
 “Che sfizio?” chiede Daniele sopraggiungendo alle nostre spalle.
“Quello di esaurire la carta di credito!” gli dico per non far scoppiare uno scandalo proprio adesso.
“ È vero?” chiede Daniele. Prego che Patrizia non gli dica la verità.
“ Non ci arrivi a quale sfizio mi riferisco? Pensa Daniele Valencia!” dice lei. Daniele la afferra per un braccio e sento già l’odore di scandalo. Inizio a sudare freddo.
“Lasciami,Daniele!” dice Patrizia.
“Lasciala. Non è il caso di dare spettacolo qui” dico.
 “Si,io vado in bagno a rifarmi il trucco!” dice Patrizia.
“Ed io vado a salutare degli amici!” mi dice Daniele.
 
[Michel]
Finalmente Marcella è sola e posso parlare con lei senza la presenza di suo fratello e di sua cognata.
“Ciao” le dico. Si volta e mi sorride.
“Ciao” mi risponde.
“Dovresti mangiare qualcosa e soprattutto posare quel bicchiere di champagne!” le dico.
“ Non ho molta fame e lo champagne mi serve per alleviare la tensione” mi dice. Le tolgo il bicchiere dalle mani,perché quella scena mi ricorda momenti dolorosi.
“Per la gravidanza?” le chiedo.
“No,ma che dici?” Mi dice.
“ C’entra la tua famiglia?” le chiedo.
“ Hai indovinato. Patrizia ha scoperto il tradimento di mio fratello e l’ha cacciato di casa,sono venuti qui insieme solo per non dare scandalo.” Mi dice.
“ Vedrai che le cose si sistemeranno” le dico,mentre l’abbraccio.
“ Patrizia è andata a letto con Nicola Mora!” mi dice.
“Cosa? Ma quello sta con Asia. E adesso? Tuo fratello lo sa?” le chiedo.
“Lo sospetta e io temo che questa sera scoppi uno scandalo qui.” Mi dice.
“ Vedrai che è stata solo una ripicca!” le dico.
“Ed io cosa dovrei fare? Come mi devo comportare?” mi chiede.
“Io credo che tu non c’entri in questa storia perché ti metteresti solo nei guai,meno ti metti in mezzo e meglio è per te,per loro e per il bimbo che aspetti e che è anche mio figlio!” le dico. Mi sorride.
“ È così strano! In due mesi che ci conosciamo abbiamo già qualcosa che ci legherà per la vita!” mi dice.
“ Già! Credi dovrei accennare la cosa a Charlotte?” le chiedo.
“Non lo so. Spero non la prenda male,anche perché mi sembrava legata a quella tipa che menzionò!” mi dice.
“ Si,ma con Gabriela non c’è niente e poi prima o poi dovrà saperlo,a meno che non intendi nascondere nostro figlio per tutta la vita!” le dico.
“ Non voglio nasconderlo da nessuna parte,ma credo che dovremmo prima farla abituare alla mia presenza!” mi dice.
“ Forse hai ragione” le dico.
 
[Betty]
Nicola è da solo accanto al buffet e spero non ricominci a bere e a dare scandalo.
“ Come va?” gli chiedo.
“Come prima!” mi dice.
“ Mi spieghi cos’è successo?” gli chiedo,fingendo di non sapere nulla.
“ Così perdo anche la tua amicizia!” mi dice.
“Perché cos’altro hai perso? E comunque tu sei come un fratello per me e non mi perderai mai,non dopo il sostegno che mi hai dato da quando ci conosciamo!” gli dico.
“Ho perso l’amore di Asia. Ieri sera sono andato a letto con Patty ed Asia l’ha scoperto. Mi ha dato anche degli schiaffi!” mi dice.
“Io ti farei una faccia di schiaffi e pensare che ti avevo anche avvisato,ma tu giocavi al Romeo! Comunque non credo sia tutto perduto,Nicola! L’amore vero perdona ed io ne sono la prova vivente! Il male che mi ha fatto Armando non è servito ad allontanarmi da lui e questo pancione ne è la prova! Dovrai solo darle del tempo e soprattutto non andare più a letto con quella,anche perché se ti scopre il marito,ti ammazza!” gli dico.
“ Betty,avevo bevuto due bicchieri di whisky senza ghiaccio e sai bene che dopo un bicchiere solo bacerei anche Gutierrez!” le dico.
“ Ci mancherebbe anche questa trovata geniale! Comunque non addurre scuse come l’alcool perché rischi di beccarti un calcio da una certa parte da Asia. Parlale a cuore aperto e dalle tempo per metabolizzare la notizia e perdonarti!” gli dico.
“ E se mentre metabolizza,si avvicina a quel tipo?” mi chiede.
“ Dovrai correre questo rischio e non potrai risentirti con lei,se accadrà,perché sei stato tu per primo a rovinare tutto!” gli dico.
“ Quindi dovrei darle tempo?” mi chiede.
“Si e soprattutto dovresti smettere di bere!” gli dico. Si allontana e spero vada da lei.
 
[Nicola]
Entro nei camerini per congratularmi con Asia e per cercare di farmi perdonare.
“Ciao” le dico.
“ È venuto a farla piangere di nuovo?” mi chiede Lombardi.
“ Signor Ugo,lasci perdere! Non è il caso!” gli dice Asia. Il signor Ugo va via e ci lascia soli.
“ Volevo congratularmi con te per il successo della sua sfilata! Ho vinto la scommessa come vedi!” le dico.
“ Beh se vuoi regalo il completino in questione alla tua amante così ti fa lei una bella sfilata,attenti però a non farvi sorprendere da suo marito!” mi dice.
“ Ti prego Asia,io sto male!” le dico,prendendola fra le braccia.
“Lasciami! Eri venuto a congratularti? L’hai fatto,ora vattene!” mi dice. Entra Bianchi.
“ C’è qualche problema?” le chiede.
“No,Nicola stava andando via!” risponde lei.
“ E a lei cosa importa? È colpa sua se io ed Asia ci siamo lasciati!” gli dico,afferrandolo per il collo.
“Nicola,tu hai bevuto! Lascialo!” mi dice Asia.
“Non è colpa mia se vi siete lasciati! Gliel’avevo detto che era questione di tempo e che non sareste durati!” mi risponde quel tipo.
“Adesso basta! Uscite immediatamente da qui! Nicola domani ti porto in ufficio tutte le cose che hai lasciato a casa mia e tu Giovanni dimmi quello che mi devi dire e poi vai via!” dice Asia. Esco come una furia da quell’atelier.
 
[Asia]
Nicola esce dall’atelier come una furia.
“Allora,si può sapere cosa vuoi?” gli chiedo.
“ Complimentarmi con te. La tua sfilata è stata un successo e sono felice per te. Ma soprattutto sono contento che tu abbia lasciato quel tipo!” mi dice.
“ Questo non è un tuo problema!” gli dico.
“Invece credo proprio di si! Anzi credo sia la soluzione al nostro problema!” mi dice,avvicinandosi a me.
“Non capisco cosa intendi!” gli dico.
“ Adesso sei libera e spero vorrai approfittare della tua libertà!” mi dice,avvicinandosi sempre di più. Arrivano Betty e una donna e Giovanni va via. Mi sono salvata dalle sue avances e lui si è salvato dall’ennesimo ceffone!
“Asia,complimenti! I tuoi modelli erano strepitosi! Ti voglio presentare Tais Araujo,una mia amica oltre che una donna famosissima!” dice Betty. Ci stringiamo la mano.
“Beh devo dirti che i tuoi modelli sono incantevoli e che sicuramente li userò nel mio film! Grazie a te e a Lombardi, l’Ecomoda sarà il nuovo fornitore ufficiale degli abiti del mio film!” mi dice Tais.
“Sono contenta che le siano piaciuti i miei modelli anche se sono solo agli inizi!” le dico.
“ L’importante è il talento e non la notorietà e tu di talento ne hai molto!” mi risponde.
“ Asia,noi vorremmo andare a bere qualcosa all’Almirante,vieni con noi?” mi chiede Betty.
“Dipende per “noi” chi intendi!” le dico.
“Io,Armando,Tais, Nicola e tu se vuoi venire!” mi dice.
“ A parte che credo che Nicola abbia brindato abbastanza da solo questa sera,ma per motivi personali devo declinare l’invito! Ci vediamo domani in Ecomoda!” dico.
“Ok,in ogni caso se cambi idea sai dove trovarci!” mi dice Betty. Betty e Tais vanno via e scoppio a piangere per il mio dolore.
 
[Anna Maria]
Io e le ragazze finiamo di salutare gli altri e ci incamminiamo verso l’uscita.
“Voi pensate sia finita fra quei due?” chiede Berta.
“ Io credo che lei lo ami ancora!” dice Sandra.
“ Si,ma anche lui,solo che Asia non lo perdonerà mai e poi ha quel bel tipo che le fa la corte! Per me quei due non torneranno mai più insieme!” dice Sofia.
“ E noi non possiamo fare niente?” chiedo.
“Non credo. Certo io preferirei che tornassero insieme,ma viste le cose,non credo accadrà!” dice Mariana.
“Anche con Betty e il dottor Armando sembrava così e poi invece …” dico.
“Si,ma qui non c’è né Montaner né la signora Marcella,qui si tratta di quella disgraziata della bionda finta che di sicuro non dirà ad Asia che Nicola ha sbagliato,ma metterà ancora più zizzania fra quei due!” dice Berta.
 
[Asia]
Esco dall’uscita secondaria per andare a chiamare un taxi e tornare a casa mia. Non voglio vedere Nicola,né le ragazze,né Betty! Voglio solo stare sola.
“Vuoi un passaggio?” mi chiede qualcuno alle mie spalle. Mi giro e vedo Giovanni.
“ No,grazie,prendo un taxi!” gli dico.
“La stilista dell’Ecomoda non può andare in giro in taxi! Ti accompagno!” mi dice.
“Va bene,ma non metterti idee strane in testa!” gli dico. Ci dirigiamo verso la sua auto senza dirci una parola. Una volta arrivati, mi apre lo sportello per farmi salire.
“Allora dove ti accompagno?” mi chiede.
“Alla 43^ strada!” dico.
“Sicura?” mi chiede.
“Si,sicura e ti avevo chiesto di non metterti idee strane in testa!” gli dico.
“Volevo solo portarti a bere qualcosa nel mio appartamento e poi riaccompagnarti. Che ne dici?” mi chiede.
“No,davvero. Non voglio né bere né stare in compagnia,voglio solo dormire!” gli dico.
“Va bene,non insisto!” mi dice,mentre mette in moto.
 
[Nicola]
Parcheggio sotto casa di Asia per vederla arrivare e parlarle. Pendo la mia bottiglina di whisky tascabile che è la mia unica consolazione,visto che a breve non saprò neanche dove andare a vivere. Credevo che il mio rapporto con Asia fosse indistruttibile e invece ci ho messo poco a ridurre tutto in frantumi: la mia storia d’amore,la mia vita e anche il mio fegato che non ha mai bevuto tanto come in questi due giorni! Betty crede che Asia mi perdonerà e che è solo questione di tempo,ma come fa a perdonarmi se ho distrutto tutti i suoi sogni,le sue illusioni e la sua felicità per poche ore di sesso? Come fa a ridare fiducia ad un uomo che al primo litigio ha trovato consolazione in un’altra donna,invece che coccolarla tutta la notte? Come farò a riconquistare Asia. Arriva la macchina di Bianchi e dentro c’è lei.
 
[Asia]
Finalmente siamo arrivati e Giovanni spegne il motore.
“Grazie per il passaggio!” gli dico.
“ Sei un’ingrata!” mi dice.
“Ti ho appena ringraziato!” gli dico.
“Si ma non mi hai invitato a vedere casa tua!” mi dice.
“ E va bene!Sali,ma solo 5 minuti perché poi voglio andare a dormire!” gli dico. Chiude la macchina e saliamo insieme. Infilo la chiave nella toppa e accendo la luce.
“Allora ti piace casa mia?” gli chiedo.
“Beh hai un bel salotto ed è grande per una persona sola” mi dice.
“ Veramente prima vivevano con me Mariana e Sandra,ma poi hanno trovato l’amore ed ora vivo qui solo io!” gli dico. Si siede sul divano.
“ Posso offrirti qualcosa?” gli chiedo.
“ No,grazie. Siediti.” Mi dice. Mi siedo accanto a lui,ma a debita distanza. Una distanza che ci mette poco a ridurre.
“ Senti Giovanni,io sono stanca e vorrei andare a dormire. Ho i piedi a pezzi e se non ti dispiace ci vediamo domani!” gli dico. Mi prende in braccio e mi porta nella prima camera da letto disponibile,mentre cerco  di farmi mettere giù. Entriamo in quella che era la camera di Sandra.
“Avevi detto che avevi i piedi a pezzi e che eri stanca!” mi dice. Mi adagia sul letto.
“ Ti prego,non è il momento!” gli dico,ma sembra non ascoltarmi. Si adagia su di me iniziando a far scorrere le sue mani su tutto il mio corpo e baciandomi il collo.
“ Giovanni,per favore! Lasciami in pace.” Gli dico,ma le sue mani si fanno spazio fra gli abiti,mentre io non riesco a fermarlo né con le con le parole né con il corpo. Inizia a baciarmi con passione,mentre mi abbassa la cerniera del vestito. Cerco di dimenarmi,ma non ci riesco,così lo spingo dall’altra parte. Lui mi lascia fare perché crede di avermi in pugno,ma mi alzo e lo trascino via dal letto.
“Mi porti in camera tua?” mi chiede.
“No!” gli dico,mentre apro la porta d’ingresso e lo faccio uscire. Scoppio a piangere per dare sfogo al mio dolore,al dolore che mi ha portato la fine della storia con Nicola alla quale ho dato sepoltura. E se Nicola avesse ragione? Se avessi usato la scusa del suo tradimento per non ammettere che volevo già buttare tutto all’aria? No,io amo Nicola ed è per questo che non mi sono lasciata andare con Giovanni. Riuscirò mai a perdonare Nicola per quello che mi ha fatto?
 
[Nicola]
Finalmente quel deficiente è andato via e mi chiedo cosa diavolo sia salito a fare dalla mia Asia. Scendo dalla mia auto e vado sotto la sua finestra con il mazzo di rose che ho comprato per lei.
“ASIAAAAAA!” le grido una,due,tre volte finché non la vedo comparire.
“La smetti di urlare? Sveglierai tutto il quartiere! VATTENE!” mi dice.
“Non smetterò di urlare finché non scenderai a parlare con me!” le dico.
“Ma te lo puoi dimenticare! Fa freddo,è notte e tu pretendi che io scenda?” mi chiede.
“E allora fammi salire!” le dico.
“E va bene,ma solo 5 minuti e senza urlare perché non voglio una denuncia dai vicini!” mi dice.
 
[Asia]
Aspetto che salga le scale e che arrivi. Vorrei sapere cosa gli passa per la testa! Sento i suoi passi ed apro la porta prima che svegli i vicini. Varca la soglia della porta ed entra.
“Allora? Qual è l’urgenza?” gli chiedo.
“ Io ho bisogno di te,ti amo!” mi dice.
“Senti Nicola,me l’hai già detto e ti ho già ripetuto che è finita e poi dove diavolo hai preso questi fiori?” gli chiedo.
“Da un fioraio notturno! Ho visto quel tipo scendere da casa tua!” mi dice
“Mi spii! Lo sai che questo si chiama stalking? “ gli dico.
“Io sono venuto qui per parlarti di una cosa!” mi dice.
“Allora dimmi” gli dico.
“Voglio sposarti! Voglio passare tutta la vita con te e non voglio che buttiamo via tutto per una sciocchezza!” mi dice. Resto di stucco e non riesco a pensare.
“Nicola tu sei ubriaco e domani non ricorderai neanche ciò che mi hai detto. E poi reputi davvero una sciocchezza il tuo  tradimento? “ gli chiedo.
“Ero ubriaco! Ti prego perdonami!” mi dice.
“Comunque mi hai detto quello che dovevi dirmi e ora chiamo un taxi per farti tornare a casa,visto che in questo stato non puoi guidare!” gli dico.
“No,ti prego! Fammi restare qui!” mi dice.
“ Va bene! Dormirai in camera di Sandra o di Mariana! Buonanotte!” gli dico,mentre metto il chiavistello alla porta e vado nella mia camera.
“Voglio dormire nella tua! Ti prego Asia!” mi dice.
“E va bene,allora sarò io a dormire in una delle altre due stanze!” gli dico. Lo vedo arrancare per dirigersi nella mia stanza e decido di accompagnarlo prima che con la sua goffaggine mi distrugga casa. Apro la porta e lo faccio distendere.
“Io ora vado. Buonanotte!” gli dico,facendo per allontanarmi,ma mi trattiene e perdo l’equilibrio,finendo per sdraiarmi su di lui. Le nostre labbra sono vicinissime e sento il cuore battermi forte perché nonostante tutto non riesco a smettere di amarlo. Iniziamo a baciarci e a spogliarci. All’inizio sono molto fredda perché non riesco a dimenticare neanche per un attimo ciò che mi ha fatto,ma alla fine mi abbandono tra le sue braccia.

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Capitolo 39
*** 39 ***


[Asia]
Esco dall’ascensore dell’Ecomoda e credo di non essere mai arrivata così presto in azienda. L’ho fatto per evitare Nicola e per evitare di pensare al da farsi. Ieri sera abbiamo fatto l’amore ed oggi ho in mano uno scatolone con le sue cose da mettere nel suo ufficio.
“Allora,stilista,come va?” mi chiede Anna Maria,facendomi prendere quasi un colpo.
“ Devo mettere questo nell’ufficio di Nicola!” le dico.
“Vai pure,tanto non è ancora arrivato!” mi dice.
“Lo so!” le dico.
“Che vuoi dire?” mi chiede.
“Che ha passato la notte da me!” le dico.
“Vuoi dire che l’hai perdonato?” mi chiede.
“Veramente l’ho invitato a restare solo perché era ubriaco,poi però abbiamo fatto l’amore e adesso sono corsa qui per non vederlo!” le dico.
“Veramente io credevo avessi passato la notte con qualcun altro visto che ieri ti abbiamo visto salire nella sua auto!” mi dice.
“ Io sono uscita dall’uscita secondaria,come mi avete visto?” le chiedo.
“ Lo so,ma siete passati davanti all’uscita principale mentre Freddy stava tentando di mettere in moto la macchina!” mi dice.
“ Beh Giovanni è un altro problema. Ieri è salito da me e mi ha preso in braccio,mi ha portato in camera di Sandra e mi ha adagiato sul letto. Insomma mi hai capito!” le dico.
“Certo che hai due bei problemi! E sei confusa?” mi chiede.
“Si. Io amo Nicola,lo amo da morire,da quando l’ho conosciuto e il nostro rapporto era più che solido fino a ieri mattina,ma Giovanni mi sta sempre attorno,soprattutto ora che non sto più con Nicola.” Le dico.
 
[Nicola]
Mi sveglio in un letto familiare,ma che non è il letto di casa mia. Mi sento un po’ disorientato,ma alla fine mi ricordo cos’è successo ieri sera. Ho fatto l’amore con Asia e le ho chiesto di sposarmi.
“Asia,amore!” chiamo,ma a quanto pare è uscita presto questa mattina. Non faccio neanche in tempo a tornare a casa perché è già tardi! Finirò per andare in ufficio con gli stessi abiti di ieri!
 
[Mario]
Sandra sale in auto e metto in moto perché altrimenti oggi rischiamo di fare tardi all’Ecomoda.
“Amore c’è una cosa a cui non abbiamo pensato finora!” mi dice.
“E cosa?” le chiedo,sperando non siano altri gingilli per il piccolo Calderon.
“ Amore guarda dove siamo!” mi dice.
“Nella mia auto,e allora?” le chiedo.
“Si ma guardati attorno!”  mi dice.
“Amore è la mia storica auto rossa,forse con qualche acciacco,ma ci abbiamo tanti viaggi!” le dico.
“ Si,ma guardala bene!” mi dice.
“ Amore,lo so che è un po’ ammaccata,ma non capisco cosa intendi!” le dico.
“ Amore,non è adatta a quello che siamo da 4 mesi circa e a ciò che saremo ufficialmente fra 5 mesi.” Mi dice.
“ Dici che dovremmo cambiarla?” le chiedo.
“ Credo di si! Amore noi siamo una famiglia e credi che questa macchina sia adatta a portare in giro il piccolo Calderon?” mi chiede.
“ No,in effetti hai ragione! Dovremmo venderla e comprare una macchina più spaziosa!” le dico.
“Lo so che è una macchina importante per te e per noi due,ma ogni cosa ha un periodo preciso per esserci e il tempo di noi due in quest’auto è finito!” mi dice.
“ Allora la venderemo su internet e ne troveremo un’altra!” le dico. 
 
[Asia]
Entro nel suo ufficio,nell’ufficio che dovrò lasciare e al quale ormai mi ero affezionata. Ci sono in giro i miei modelli,i suoi documenti e ciò che io reputavo il mio mondo. Mi asciugo la lacrima che mi riga il viso e poso sulla sua scrivania lo scatolone con le sue cose e la lettera che gli ho scritto. La porta del suo ufficio si apre e appare lui.
“ Eri qui!” mi dice.
“Già!” mi limito a rispondergli.
“ Non ho trovato nulla di mio a casa tua! Quello scatolo è per me?” mi chiede.
“Si,è tuo. Ora devo andare in atelier,da oggi mi stabilisco lì definitivamente!” gli dico.
“Io credevo …” mi dice.
“ Mi dispiace,ma troverai le spiegazioni nella lettera che ti ho lasciato. Adesso devo proprio andare! Ci vediamo domani al consiglio di amministrazione!” gli dico e vado via.
 
[Nicola]
Va via dal mio ufficio prima che possa dirle qualcosa o che possa fermarla. Posso solo cercare le spiegazioni in quella lettera e scoprire cosa c’è nel pacco che ha lasciato sulla mia scrivania. Prendo la busta con scritto “PER NICOLA”. La apro con le mani tremanti di chi teme che lo scritto possa distruggergli la vita.
 
“ Quando abbiamo iniziato la nostra storia temevo di ricevere una lettera del genere da te e che il mio cuore si sarebbe infranto,ma ora sono io a scrivere a te,dopo due mesi d’amore e con il cuore a pezzi. Il tempo trascorso insieme è stato il migliore della mia vita,ma il dolore che mi ha arrecato il tuo tradimento inaspettato,il tradimento che hai messo in atto proprio quando stavamo facendo dei progetti a lungo termine per il nostro amore,mi ha sconvolto e nonostante la notte stupenda che abbiamo passato insieme,non riesco a dimenticare quello che mi hai fatto,non riesco a dimenticare che mi hai tradita proprio con lei e che tu lo abbia fatto proprio nel periodo in cui ti avrei voluto più vicino. Non voglio negare a te e al mondo l’amore che sento per te,ma ho bisogno di tempo per capire se un giorno potrò dimenticare la sofferenza che mi hai causato. Voglio che tu da oggi ti senta libero da ogni impegno con me e che prosegua per la tua strada. Voglio che tu cerchi di capire quale percorso seguire e se vuoi dividerlo con me,senza inganni e senza ripensamenti. Ti sembrerò una vigliacca perché non sono stata in grado di dirti queste cose guardandoti negli occhi,ma non sarei riuscita a non gettarti le braccia al collo e a non tornare con te. Se mi ami davvero non forzarmi e non provare a farmi tornare indietro perché mi faresti solo male.
                                                                                                                                                                                            Asia”
 
Poso la lettera sulla scrivania e scoppio a piangere.
 
[Marcella]
Entro nel mio ufficio e trovo già Michel.
“Ciao“ gli dico.
“Ciao,come sei venuta?” mi chiede.
“Tranquillo,non ho guidato anche perché non posso. Ho preso un taxi!” gli dico.
“Avresti potuto dirmelo! Ti sarei venuto a prendere prima di accompagnare Charlotte all’asilo!” mi dice.
“Non volevo disturbarti!” gli dico.
“Nessun disturbo! Marcella,sei la madre di mio figlio.” Mi dice.
“Io non voglio che tu ti senta in dovere nei miei confronti solo perché aspetto un figlio da te,non lo sopporterei! Michel,io me la cavo bene anche da sola!” gli dico.
“Tu si, ma nostro figlio ha bisogno anche di me!” mi dice.
“ Senti Michel,vorrei mettere in chiaro una cosa: che tu ci vuoi essere ai controlli,quando sceglierò la sua stanzetta o quando partorirò,a me sta più che bene perché sei suo padre,ma non voglio la tua compassione,né che tu mi stia vicino per pietà o perché ti senti in colpa!” gli dico.
“ Perché non vuoi capire che faccio tutto questo perché ti amo e non solo per il bambino che aspettiamo? Io sono innamorato di te e non mi fai né pena,né compassione!” mi dice. Mi prende e mi bacia con passione.
 
[Armando]
Io e Betty andiamo da Nicola per dargli le notizie che abbiamo. Bussiamo.
“Avanti” sentiamo. Vediamo Nicola con la testa china sulla scrivania.
“Nicola,che hai?” chiedo. Alza la testa e vediamo le lacrime rigargli il volto.
“Betty,per favore lasciaci soli! Ti chiamo quando si sarà calmato!” le dico. Betty va via.
“Nicola,ma che hai?” gli chiedo. Mi da una lettera. Gliel’ha scritta Asia ed è una lettera in cui lo lascia.
“Ma qua si parla di un tradimento. Nicola sembravi così innamorato di quella ragazza .” gli dico.
“ L’ho tradita con … Patrizia” mi dice.
“Chi Patrizia? … Ci sono tante Patrizia … No,ti prego non mi dire che è la dentona,la bionda finta,la moglie di Daniele Valencia. Dimmi che non sei andato a letto con Patzy Pat!” gli dico,sconvolto. Annuisce,con le mani sul volto.
“Nicola,dimmi  che Daniele non lo sa!” gli dico.
“No,non credo!” mi dice.
“ Si,ma non piangere che tutto si aggiusta!” gli dico.
“Asia mi ha lasciato dopo aver fatto l’amore con me ieri sera. Armando io sono disperato!” mi dice.
“Nicola,per favore! In questa lettera dice che ti ama e che vuole del tempo. Ora tu devi solo lasciarla riflettere e soprattutto  stare alla larga dalla bionda finta! Posso chiamare Betty per parlare di lavoro?” gli chiedo.
“Si” mi dice,mentre cerca di ricomporsi. Prendo il telefono del suo ufficio e chiamo Betty.
 
[Marcella]
Metto in ordine i documenti da presentare al consiglio di domani,mentre Michel continua a stampare dei documenti. Non ho saputo dirgli nulla dopo quel bacio e anche adesso non so cosa fare. Lo guardo quando non mi guarda per non farmi notare.
“Ti vorrei invitare a casa mia!” mi dice.
“Cosa?” gli chiedo.
“Hai capito bene! Vorrei che questa sera venissi a cena da me per conoscere meglio Charlotte,anche perché vorrei parlarle del bambino che sta per arrivare!” mi dice.
“ E se la prendesse male?” gli chiedo.
“Vedrai che sarà felice e poi dovrà abituarsi all’idea di dividere suo padre e la sua casa con un altro bambino!” mi dice. A queste parole resto sbalordita. Vuole far vivere mio figlio a casa sua o vuole che vada anch’io a vivere da lui? Si accorge della mia perplessità.
“ Naturalmente vorrei che veniste a vivere a casa mia,anche perché casa mia è abbastanza grande!” mi dice. Ecco,lo sapevo!
“ Non sei d’accordo?” mi chiede,vedendo che non proferisco parola.
“ Non lo so,Michel. Io mi sento che stiamo bruciando le tappe e che questo bambino ci sta facendo procedere troppo velocemente!” gli dico.
“Ok,abbiamo 7 mesi per pensarci,ma intanto l’invito di questa sera lo accetti?” mi chiede.
“ Va bene,ma senza impegni!” gli dico.
“Certo!” mi dice.
“ Senti Michel,io vorrei portare qualche regalo a Charlotte,ma non so cosa le piaccia!” gli dico.
“Non mi va che la vizi,quindi non comprarle nulla!” mi dice.
 
[Betty]
Entro nell’ufficio di Nicola,dove ci sono lui e Armando. Nicola è a pezzi quasi più di ieri e spero riesca a concentrarsi sul lavoro senza farsi sopraffare dalle questioni sentimentali in sospeso che ci sono nella sua vita.
“ Allora?” mi chiede Nicola.
“Volevo solo avvisarti che grazie alle stoffe scelte dal signor Ugo e da Asia,non dobbiamo più truccare i bilanci perché le loro stoffe sono costate un capitale sul serio questa volta!” gli dico.
“ Puoi evitare di nominarmi Asia?” mi chiede.
“ Perché?” gli chiedo.
“Ieri sera abbiamo fatto l’amore e stamattina mi ha consegnato questa!” mi dice,porgendomi un foglio. Leggo tutto d’un fiato la lettera che Asia ha scritto a Nicola.
“ Non è un addio definitivo! Dalle tempo come ti ha chiesto e pensa che chi ha sbagliato sei tu!” le dico.
“Grazie per avermi rincuorato!” mi dice.
“Nicola,tu sai quanto ti voglio bene,ma cosa ti aspetti da me? Un applauso? Nicola tu hai tradito una mia amica,la donna che dici di amare ed è piuttosto normale che non ti voglia avere accanto!” gli dico.
“ Vedi perché non volevo dirti nulla?” mi dice.
“ Nicola,tu non puoi pretendere che io ti sostenga dopo quello che hai fatto perché l’unica che merita sostegno è Asia.” Gli dico.
 
[Mario]
Entro nel mio ufficio a cercare dei documenti prima di uscire a pranzo. Riguardo il video dell’ecografia del mio bambino.  È così bello sentir battere il suo cuore e sapere che c’è,che fra un po’ potrò abbracciarlo e coccolarlo. Bussano alla porta e mi distolgono dai miei pensieri.
“Avanti!” dico.
“ Amore mio,volevo solo avvisarti che sto per andare a pranzo con le ragazze!” dice Sandra.
“ Ok,ma non esagerare e stai attenta a cosa mangi!” le dico.
“ Stavi guardando ancora nostro figlio?” mi chiede.
“Si,guardarlo in quel video,mi da la consapevolezza che c’è,che è qui!” le dico,toccandole il ventre.
“ Non ti basta vedere questo pancione,per essere consapevole della sua presenza?” mi chiede.
“ Beh certo,ma nel video si sente il suo cuore,lo si vede muovere,mentre da fuori ancora non si vede!” le dico.
“ A tal proposito! Guarda Betty e il dottore cosa mi hanno dato!” mi dice. Prendo in mano il pacchetto e lo scarto. Vedo una copertina azzurra e un biglietto.
“ Il piccolo Calderon,o meglio il nostro figlioccio,merita di stare al caldo quando nascerà e visto che saremo i suoi padrini,volevamo dargli il nostro benvenuto!
                                                                                              Betty & Armando”
 
“Mario,non puoi piangere per una copertina!” mi dice Sandra.
“Lo so,ma penso al nostro piccolo Calderon avvolto nella copertina!” le dico.
 
[Asia]
Metto da parte i modelli che bisognerà inviare alla sede Svizzera e lo stesso fa il signor Ugo.
“Ri- eccolo!” gli sento dire. Mi volto e vedo Nicola.
“Possiamo parlare?” mi chiede.
“Nicola,mi sembrava di essere stata chiara e poi sto lavorando!” gli dico.
“ Ha sentito,no,dottor Mascellone? Quindi fly fly,evapori,si smaterializzi,sparisca!” dice il signor Ugo.
“Può lasciarci da soli o deve fare sempre la suocera pettegola?” gli chiede Nicola.
“ Ma come si permette? Sottospecie di mascellone miracolato!” ribatte il signor Ugo. Trascino Nicola fuori dall’atelier, prima che quella discussione si protragga all’infinito.
“ Dimmi quello che devi dirmi e poi lasciami lavorare!” gli dico.
“Da quando ti sei alleata con il signor Ugo?” mi chiede.
“Il signor Ugo mi è stato vicino in questi due giorni,mi ha fatto sorridere e mi ha aiutato a sostenere il pubblico della sfilata mentre avrei voluto correre via piangendo,mentre tu cos’hai fatto per sostenermi? Sei andato a letto con un’altra donna alla vigilia del mio debutto come stilista invece di starmi accanto ed aiutarmi ad alleviare l’ansia! Nicola,tu non hai alcun diritto di essere qui e di disturbarmi mentre lavoro! Forse il signor Ugo fino a qualche giorno fa,mi ha sempre umiliata,ma tu credi di esserti comportato diversamente andando a letto con quella?” gli chiedo.
“ Ma questa notte …” dice.
“Questa notte abbiamo fatto un errore e credevo di essere stata chiara nella lettera! Torna a lavorare e non cercarmi!” gli dico. Si allontana e lo vedo salire le scale. Torno dentro.
“Cosa voleva?” mi chiede il signor Ugo.
“ Dei chiarimenti sulla notte che abbiamo passato insieme!” gli dico.
“ È  andata a letto con il mascellone? Non ci posso credere!” mi dice.
“E non basta! Prima di andare a letto con lui,stavo per cedere alla corte del dottor Bianchi!” gli dico.
“ Ecco il corteggiatore numero 2!” mi dice il signor Ugo. Mi giro e vedo Giovanni.
“ Ciao” mi dice.
“ Ciao!” gli dico.
“ Ho capito,tolgo il disturbo!” dice il signor Ugo.
“ Come va?” mi chiede Giovanni.
“ Sono oberata di lavoro,come vedi!” gli dico.
“ Volevo solo chiederti se sei arrabbiata per ieri sera!” mi dice.
“ No,ma non mi va che tu ti prenda certe libertà! Io e te non stiamo insieme e il fatto che io e Nicola siamo in crisi,non vuol dire che tu abbia una possibilità con me!” gli dico.
“ Perché? Io ti piaccio e tu piaci a me,io sono libero e anche tu!” mi dice.
“Perché amo Nicola Mora e non voglio illudere né te né me stessa!” gli dico.
“ Stasera cosa fai?” mi chiede.
“Non lo so! Sono piena di lavoro e se non smetto di chiacchierare,questa sera sarò ancora qui!” gli dico.
“ Allora ti lascio,ma sappi che non mi arrendo!” mi dice.
 
[Anna Maria]
Siamo riunite in bagno a spettegolare.
“Allora? È andata a letto con il David?” chiede Mariana.
“ Anna Maria,ricordati che siamo amiche!” dice Berta.
“ Ragazze,io non posso dirvi niente,riguarda la vita privata di Asia,ma posso assicurarvi che ha due bei problemi!” dico.
“ Cioè?” chiede Sandra,mentre sgranocchia dei grissini.
“ Cioè è contesa tra il David e il dottor Mora,ma noi sappiamo benissimo che è innamorata solo di una persona!” dico.
“ Si,di quel fedifrago disgraziato del mio ex-capo!” dice Sofia.
“ Pensate che torneranno insieme?” chiede Berta.
“ Ma quanto sei ingenua,amica mia. Dopo quello che le ha fatto,Asia non lo perdonerà mai e poi ha quel David a portata di mano e credi davvero che se lo lascerà sfuggire?!” dice Mariana.
“Invece se l’è già fatto sfuggire!” dico. Mi pento subito di ciò che ho detto.
“Che vuoi dire?” chiede Sandra.
“ Niente!” mi affretto a dire.
“ Anna Maria!” dice Berta.
“Ieri sera lui ci ha provato e lei l’ha respinto e poi ha fatto l’amore con Nicola!” dico.
“ Quindi torneranno insieme!” dice Sandra.
“ Non saprei! Certo è che il David dovrà fare i salti mortali per farle dimenticare Nicola e non credo ci riuscirà. È tipo come quando Betty era corteggiata dal francese e lei amava il dottor Armando!” dico.
“Si,ma fra il David e la nostra amica c’è stato il fuoco in passato e quindi ha più possibilità di riprendersela!” dice Berta.
“ Vi devo ricordare a cosa ha rinunciato Betty per stare con il dottor Armando? Ragazze per me Asia tornerà con Nicola perché nonostante tutto lo ama!” dico.
 
[Nicola]
Attraverso il corridoio per andare da Betty e per aiutarla con il bilancio,ma incontro quella sottospecie di cretino di Bianchi. Lo ignoro per evitare guai,perché so che questa volta finirebbe male.
“ Buongiorno” mi dice.
“Salve!” dico.
“ Sbaglio o la vedo un po’ triste?” mi chiede.
“Nel contratto non è prevista la felicità obbligatoria! Comunque non è un suo problema!” dico.
“Si,perché lei mi ha facilitato le cose e anche se questa notte Asia è stata debole,sono sicuro che non tornerà con lei!” mi dice.
“ Le ha detto lei di questa notte?” gli chiedo.
“Ho sentito le sue amiche che ne parlavano in bagno! Comunque non si faccia illusioni perché Asia tornerà con me e anche presto!” mi dice.
“ Asia è innamorata di me e mi perdonerà!” gli dico.
“ Invece no! Lei l’ha tradita e sono sicuro che sarà più facile perdonare me,soprattutto dopo che avrà fatto l’amore con me!” mi dice. Inizia a ribollirmi il sangue e inizio a colpirlo. Sono su di lui e lo colpisco con forza,mentre lui cerca di dimenarsi e anche lui mi colpisce al volto. Sento qualcosa che mi solleva.
“POSSO SAPERE CHE DIAMINE SUCCEDE?” chiede Betty,imbestialita,mentre aiuta quel tipo ad alzarsi.
“Ma siete impazziti?” mi chiede Armando,mentre mi trattiene ancora per evitare che la zuffa ricominci. Vedo Asia salire le scale. Si avvicina subito a noi,preoccupata.
“Ma che è successo?” chiede,avvicinandosi a me.
“Il tuo amico è impazzito!” le dice lui.
“ No,sono impazziti entrambi! Lo sapete che se fosse entrato Daniele Valencia o un rappresentante,avremmo fatto una figura indegna?” dice Armando.
“Armando,ti posso spiegare!” dico.
“Lo spero bene! Venite tutti e due in presidenza,anzi vieni anche tu,Asia!” dice Betty.
 
[Asia]
Entriamo tutti e 5 in presidenza. Betty e il dottor Armando hanno una faccia scura e li capisco. Nicola e Giovanni sono malconci. Betty siede sulla sua poltrona,io e Nicola di fronte a lei e Giovanni e il dottor Armando si siedono sul divano di pelle. Sembra strano vedere Nicola così conciato e fa ancora più strano sapere che se quei due hanno litigato,il motivo sono io.
“ Vorremmo sapere la vostra versione!” dice Betty. Nicola e  Giovanni si guardano.
“Chi comincia?” chiede Armando.
“Inizio io. Sono uscito dall’ascensore e ho incontrato il dottor Mora che ha iniziato a dirmi di lasciare in pace Asia perché erano tornati insieme e perché questa notte avevano fatto sesso. Io gli ho risposto che era una scelta di Asia con chi stare,allora lui mi ha colpito e il resto lo sapete” racconta Giovanni.
“Nicola,perché hai detto a Giovanni di questa notte?” gli chiedo.
“Non gliel’ho detto io! Ha ascoltato le tue amiche che ne parlavano.” Mi risponde.
“Nicola,vorremmo la tua versione!” dice Betty.
“Io stavo venendo da voi per darvi una mano con i documenti per domani e quando l’ho visto,l’ho ignorato per evitare discussione,ma lui ha iniziato a provocarmi e a dirmi che Asia sarebbe tornata con lui e che non avrebbe mai perdonato il mio tradimento e poi abbiamo iniziato a picchiarci ed una cosa giusta quel tipo l’ha detta:sono stato io picchiarlo per primo!” dice.
“ E te ne vanti? Vi siete picchiati come due ragazzini al primo amore! Credete che questo vi faccia onore? Che io sia felice del fatto che vi siate azzuffati a causa mia?” chiedo.
“Ma Asia …” dice Nicola.
“Ma Asia … nulla! Io sono stanca! Avete superato il limite! Tu mi hai abbandonato quando aspettavo tuo figlio e tu mi hai tradito alla vigilia del mio debutto come stilista e voi invece di pensare al male che mi avete fatto,pensate a chi di voi due riuscirà a farsi perdonare e a chi di voi sceglierò! Vi risparmio la fatica e anche l’occasione di picchiarvi di nuovo: non scelgo nessuno dei due perché siete immaturi e perché mi avete fatto del male entrambi!” dico. Esco dall’ufficio sbattendo la porta.
 
[Betty]
Asia esce dall’ufficio sbattendo la porta e Nicola si alza per seguirla,ma Armando lo ferma.
“Lasciatela da sola. L’avete messa in una situazione scomoda e questo episodio l’ha esasperata. Ora cosa credete che io debba fare,eh?” chiedo.
“Betty,io ho sbagliato a iniziare la zuffa,ma ti giuro che non si ripeterà più!” dice Nicola.
“Lo spero bene. Lei ha qualcosa da dire?” chiedo a Bianchi.
“No,volevo solo scusarmi e tornare al mio lavoro se per lei va bene!” dice Bianchi.
“ Si,ma devo prendere un provvedimento! Siccome le vostre versioni sono entrambe plausibili ed io non voglio giocare al piccolo detective,avrete entrambi una punizione!” dico.
“Una sanzione disciplinare?” chiede Nicola.
“No,questo andrebbe a danneggiare tutti e due ed entrambi avete già perso Asia, quindi ho deciso di detrarvi un giorno di stipendio dalla paga e la prossima volta sarete licenziati in tronco!” dico. Escono dal mio ufficio e resto da sola con Armando.
 
[Berta]
Ci accingiamo a lasciare il bagno,ma entra Freddy.
“Non sai leggere?” chiedo.
“ Scusa cara Berta,ma sono venuto a cercare la mia regina!” dice Freddy.
“Si,tesoruccio,ma questo è il bagno delle donne!” gli dice Anna Maria.
“ Sono venuto a dirti una cosa che è successa poco fa!” dice Freddy.
“Allora dilla!” dice Sofia.
“ Il dottor Mora e l’adone dal capello dorato se le sono appena date di santa ragione!” dice Freddy.
“Cosa? E il dottor Mora?” dice Sofia.
“ Betty e il dottor Armando li hanno convocati in presidenza!” dice Freddy.
“E non sai chi ha cominciato?” chiedo.
“No,li ho solo visti per terra!” dice Freddy.
“Ahhh non posso assentarmi un attimo!” dico.

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Capitolo 40
*** 40 ***


[Asia]
Metto a posto le mie cose in fretta per non perdere l’ultimo autobus per tornare a casa.
“Posso parlarti?” sento dire da Betty.
“ Se sei qui per lavoro va bene,ma se sei venuta a spezzare una lancia a favore di Nicola perdi il tuo tempo!” le dico.
“So che non è colpa tua quello che è successo,ma vorrei che sapessi che Nicola si sta rovinando la vita e anche il fegato da quando vi siete lasciati. Ieri è venuto al lancio completamente ubriaco e questa mattina l’abbiamo trovato a piangere nel suo ufficio. Asia,io non posso costringerti a tornare con Nicola o a perdonarlo,ma ti posso dire che quello che Nicola ti ha fatto non è paragonabile al dolore che mi ha causato Armando tanti anni fa. Quando ho scoperto il suo inganno,avrei preferito che mi avesse tradito,ma purtroppo ha fatto di peggio però l’ho perdonato e sono tornata con lui quando ho capito che mi amava. Io so cosa vuol dire riconsegnare il proprio cuore in mano a chi l’ha frantumato già una volta. Nicola si sta rovinando proprio come Armando quando io scoprii il suo inganno,ma Armando a suo tempo si è salvato dalla morte,mentre Nicola potrebbe non essere così fortunato e tu potresti non vederlo più!” mi dice.
“Betty,io so che sei sua amica,ma non puoi pretendere che lo perdoni solo perché temi che faccia una sciocchezza! Io amo Nicola,ma è troppo presto per perdonarlo!” le dico.
“ Io ti ho detto ciò che dovevo dirti,ora sta a te decidere! Ci vediamo domani!” mi dice.
“ A domani,Betty.” Le dico. Betty va via,lasciandomi da sola con i miei pensieri e con il mio disordine in testa.
“ Possiamo?” chiedono le ragazze.
“ Se siete qui per parlarmi di Nicola o della rissa che c’è stata a causa mia,non è il caso!” dico.
“Esattamente di questo!” dice Berta.
“ Berta,per favore,non ne voglio parlare!” le dico.
“ E invece si! Asia,noi siamo tue amiche e non puoi liquidarci così!” mi dice Sofia.
“ E va bene:Nicola e Giovanni si sono picchiati per me,perché vogliono che scelga fra loro!” dico.
“ E tu chi sceglierai?” mi chiede Mariana.
“ Nessuno. Mi hanno fatto entrambi del male e io sono stanca di entrambi! Da oggi voglio stare da sola,senza legami!” dico.
“ E Nicola? Lo ami ancora?” mi chiede Sandra.
“ Si,lo amo da morire e se avessi ascoltato il mio cuore,ora gli starei curando le ferite,ma non posso perdonarlo,anche se Betty me l’ha quasi chiesto in ginocchio. Io voglio che lui capisca il suo errore e voglio cercare di capire se posso fidarmi di nuovo di lui!” dico.
“Quindi non escludi l’ipotesi di dargli una seconda chance!” dice Anna Maria.
“No,sono sicura che un giorno torneremo insieme,ma non adesso!” dico.
“E allora perché non dare una seconda possibilità anche al David?” chiede Anna Maria.
“Perché non lo amo,non lo amo più ed io non voglio illudere nessuno!” dico.
“ Per me dovresti cercare di capire se puoi dare un’opportunità alla tua storia con Nicola e a quella con Giovanni e poi scegliere!” mi dice Anna Maria.
“E cosa fa? Un giorno con uno e uno con l’altro?” chiede Berta.
“Beh di sicuro si divertirebbe!” dice Anna Maria.
“ Basta! Io voglio stare sola,non voglio alcun legame e ora voglio andarmene a casa mia!” dico.
“ Se vuoi ti accompagniamo io e Freddy!” mi dice Anna Maria.
“ Accetto volentieri il tuo passaggio!” dico.
 
[Marcella]
Michel infila la chiave nella toppa e mi fa entrare a casa sua. È molto carina e devo ammettere che anche l’arredamento è molto curato e fine.
“Ciao” mi dice Charlotte.
“Ciao,piccolina!” le dico. Michel la prende in braccio e la solleva in alto. Mi fa tenerezza e immagino che fra qualche anno farà lo stesso con il bambino che porto dentro di me.
“Tesoro mio,io e Marcella dobbiamo dirti una cosa!” le dice Michel. Si siede sul divano e la fa accomodare sulle sue ginocchia. Mi ricorda molto mio padre,quando mi metteva a sedere sulle sue ginocchia e mi scende una lacrima.
“ Perché piangi?” mi chiede la bambina. Non riesco a risponderle,riesco solo ad accarezzarle la guancia.
“ Tesoro,tu saresti contenta se arrivasse un fratellino?” le chiede Michel a bruciapelo. La bambina lo guarda perplessa.
“Charlotte,papà vuole saperlo perché vorrebbe sapere la sua opinione!” le dico.
“ Ma poi tu non mi vuoi più bene?” chiede la bambina.
“Ma no,tesoro. Io ti vorrò sempre bene e poi adesso c’è anche Marcella che ti vuole bene” le dice Michel.
“E la mamma di questo fratellino,è Marcella?” chiede la bambina. Michel ed io ci scambiamo uno sguardo pieno di imbarazzo.
“ Beh si.” Dice Michel.
“ E perché il fratellino avrà una mamma ed io no?” chiede la bambina.
“Tesoro,tu sai bene che la tua mamma è volata in cielo e che questo non è dipeso da lei,ma se tu lo vuoi,Marcella farà da mamma anche a te!” dice Michel. Ecco lo sapevo! Adesso la bambina finirà dall’analista a causa nostra! E soprattutto,Michel mi ha incastrato! E menomale che era senza impegni!
“ E Gabriela?” chiede la bambina. Ecco! Mi mancava questo nome!
“Tesoro,Gabriela potrà venire a casa nostra quando vorrà e conoscere il tuo fratellino!” dice Michel. Cosa??? Se davvero dovessi venire a vivere qui,metterò un divieto d’accesso con la sua fotografia!
“ Ma non può essere Gabriela la mamma del fratellino?” chiede la bambina. Ci mancherebbe questo!
“No,tesoro,sai bene che è la cicogna a scegliere la mamma e il papà e la cicogna ha scelto Marcella,ma vedrai che sarà una mamma perfetta!” dice Michel.
“ E va bene!” dice la bambina. Menomale!
 
[Asia]
Scendo dall’auto di Freddy,ringraziando lui e Anna Maria per il passaggio che mi hanno dato. Oggi è stata una giornata difficile e avrei tanto voluto correre via. Nicola e Giovanni hanno litigato a causa mia ed io non sono stata capace di prevenire lo scandalo che c’è stato oggi.
“ Ciao” sento dire alle mie spalle. Mi giro e vedo Giovanni.
“ Mi sembrava di essere stata chiara! Lasciami in pace! Giovanni,tu e Nicola vi siete comportati in un modo così immaturo e mi avete trattato come un oggetto,come se fosse implicito il fatto che debba scegliere per forza uno dei due,ma non è così! Io posso scegliere anche un altro uomo e non è detto che scelga di dividere la mia vita con te o con Nicola.” Gli dico. Faccio per andarmene,ma mi trattiene per un braccio.
“Voglio solo parlarti!” mi dice.
“ Così domani dirai a Nicola che ti ho dato la facoltà di parola e litigherete di nuovo! No! Giovanni,vattene!” gli dico.
“Non litigherò con il tuo Nicola,anche perché altrimenti la dottoressa Pinzon ci licenzierà! Voglio solo parlarti!” mi dice.
“ Così poi farai come ieri sera! Giovanni,io non voglio altri problemi,perché Nicola potrebbe avere la tua stessa idea e presentarsi qui e non voglio che litighiate. Voglio essere lasciata in pace da tutti e due!” dico.
“ Nicola è uscito con la presidente e il vice presidente e quindi non verrà qui! Ti prego,voglio solo 5 minuti per spiegarti!” mi dice.
“ Va bene,ma solo 5 minuti e sappi che se mi metterai anche solo una mano addosso,ti sbatterò fuori da casa mia all’istante!” dico. Saliamo le scale e infilo la chiave nella toppa. Accendo la luce e Giovanni si siede sul divano.
“Avanti,dimmi ciò che devi e poi vai via!” gli dico.
“ Volevo solo dirti che mi ha fatto male la sicurezza di Nicola sul tuo amore per lui. È così sicuro che tornerai con lui e che la notte che avete passato insieme lo dimostra! Io voglio solo sapere se è vero,se pensi di tornare con lui!” mi dice.
“ Giovanni,per favore! Questa è una questione tra me e Nicola e che non ti riguarda! Io non ti ho mai dato speranze e mai te ne darò! Io ti ho perdonato per quello che è successo tanti anni fa,ma non si può tornare indietro!” gli dico.
“ E allora perché a lui vuoi dare una seconda chance e a me no? Asia,io sono sicuro che Nicola ti tradirà di nuovo e sono sicuro che se noi due ci riprovassimo potremmo tornare ad essere felici come quando aspettavamo nostro figlio! Sono sicuro di poterti rendere felice e di poterti dare tutti i figli che vorrai!” mi dice.
“ Non si tratta di dare una seconda possibilità! Io amo Nicola e non posso tornare con te,sapendo di amare un altro!” gli dico.
“ E quando ci siamo baciati ieri?” mi chiede.
“ Beh se analizzi il contesto,non mi pare che tu mi abbia dato molta scelta! Comunque i 5 minuti sono scaduti ed è il caso che tu vada!” gli dico.
“Sei sicura?” mi chiede,mentre si avvicina a me.
“ Si,sicurissima!” gli dico,mentre lo allontano da me. Si allontana per andarsene,ma torna indietro e mi stringe a sé tentando di baciarmi.
“Vattene!” gli dico,respingendolo. Lo spingo verso la porta,la apro,lo faccio uscire e chiudo la porta dietro le sue spalle.
 
[Betty]
Metto i piatti in lavastoviglie e torno in soggiorno,dove Armando e Nicola stanno giocando con i gemelli e con Robertino insieme a Sandra e Mario.
Invitarlo a casa nostra con i bambini,è stato l’unico modo che abbiamo trovato per evitare che Nicola finisse per ubriacarsi di nuovo e per creare altri disastri.
“ E Asia?” chiede Margherita a Nicola.
“Aveva … mal di testa,ma la prossima volta verrà anche lei!” dice Armando,per evitare un imbarazzo a Nicola.
“Bambini,è ora di dormire perché domani dobbiamo andare a scuola!” dico,mentre prendo in braccio Robertino.
“Amore,non ti preoccupare,li metto a letto io!” mi dice Armando. Prende in braccio Roberto e i bambini lo seguono. Nicola è ancora addolorato e lo dimostra il fatto che non ha fatto neanche una battuta in tutta la cena.
“ Nicola,c’è una cosa di cui dobbiamo parlare!” gli dico.
“ Dimmi” mi dice.
“ Sai bene che Asia,ormai ha la sua vita professionale come stilista e che tu sei sprovvisto di segretaria.” Gli dico.
“Si,lo so!” mi dice.
“ Un paio di giorni fa ho messo un annuncio per trovarti una segretaria. Lo so che avrei dovuto consultarti,ma tu non puoi restare senza segretaria!” gli dico.
“Magari una bella biondona,che mi porti altri guai con Asia! Betty,non voglio che la scelga Gutierrez,altrimenti quello è capace di assumere Miss Colombia! Voglio che la scegliate brutta o magari un maschio,brutto anche quello e che non sia amico di Lombardi!” dice. Mario ride sotto i baffi.
“ Quindi vuoi un segretario? Sei sicuro?” gli chiedo.
“Si! Un maschio,perché le donne creano solo problemi e possibilmente sposato perché non vorrei che si innamorasse anche lui di Asia!” dice.
“Nicola! Con Asia devi avere solo un po’ di pazienza e vedrai che le cose si sistemeranno! Lei ti ama e un giorno ti perdonerà.” gli dico. Sandra fa una faccia che comunica che non è proprio convinta di quello che sto dicendo a Nicola.
“Io adesso vado,salutami Armando” mi dice. Lo accompagno alla porta e lo vedo andare via.
 
[Marcella]
La bambina si è addormentata e Michel torna in salotto dove sono seduta. Devo ammettere che ha buon gusto nell’arredamento. Guardo l’orologio ed è già mezzanotte.
“Hai visto? A quanto pare l’ha presa bene!” mi dice,riferendosi alla notizia della mia gravidanza.
“ A parte il fatto che voleva dare al nascituro le bambole rotte,credo di si!” dico.
“ Forse è il suo modo per accettarlo” mi dice.
“ Quella bambina è così legata a te e poi quando l’ho vista la prima volta,non avrei mai potuto pensare che non fosse …” dico.
“Mia figlia. In effetti è bionda come me,ha gli occhi chiari come me,ma non ha il mio stesso dna. All’inizio anch’io credevo fosse un errore del laboratorio,ma non è così e devi sapere che ho sofferto molto.” Mi dice.
“Michel,io devo andare. È tardi e rischio di non trovare taxi per tornare a casa.” Gli dico.
“Non posso neanche accompagnarti perché non saprei a chi lasciare Charlotte” mi dice.
“Non ti preoccupare,sono abituata a cavarmela da sola” gli dico. Mi alzo e mi dirigo verso la porta,ma mi trattiene.
“Resta qui” mi dice.
“Avevi detto che era senza impegno” gli dico.
“ Allora resta qui senza impegno” mi dice. Riesce a strapparmi un sorriso. Abbasso lo sguardo,ma lui mi solleva il mento e mi bacia con passione,con desiderio. Lo stesso che ci porta a spogliarci a vicenda quasi con violenza,a sdraiarci sul pavimento freddo e sentire solo l’uno il corpo ardente dell’altro,a consumare lì l’amore e la passione che ci unisce con il rischio di essere visti e nonostante ci sia un letto comodo non molto lontano.
 
[Nicola]
Sto girando i bar da più di un’ora e sono ubriaco fradicio,ma non me la sento di tornare nel luogo in cui ho rovinato la mia vita. Sono all’Almirante e mi rendo conto che sta chiudendo.
“Nicola,che sorpresa!”mi volto e vedo lei:Patty.
“E che ci fai tu qua?Mi segui?” le chiedo.
“No,avevo voglia di stare un po’ da sola” mi risponde.
“Siamo in due.” le dico.
“Magari possiamo andare altrove,visto che qui sta chiudendo” mi risponde.
“Dove vorresti andare?Tutti i locali stanno chiudendo o sono già chiusi visto che sono quasi le due e credo sia meglio andare a casa. ” rispondo.
“La mia o la tua?”mi chiede,con fare provocante.
“Beh veramente intendevo dire ognuno a casa propria”le dico.
“Sei proprio sicuro?”mi chiede,avvicinandosi pericolosamente a me.
“Si.” Rispondo.
“ Comunque non mi sembri in grado di guidare” mi dice.
“ E cosa proponi di fare?” le chiedo.
“ Lascia la macchina qui e ti accompagno io a casa” mi dice. Faccio cenno di no con la testa.
“Lo faccio solo per la tua sicurezza e per quella delle persone che circolano per strada” dice.
“E va bene” dico. Entro nella sua auto che non si addice molto ad una madre,ma più alla ragazza libertina che ho conosciuto 10 anni fa.
 
[Armando]
Siamo ancora tutti e quattro in salone a parlare della rottura tra Nicola e Asia.
“ Per me fa bene a mettere in pratica il metodo del chiodo schiaccia chiodo,anche se il dottor Mora è sotto ad un tram” dice Sandra.
“ Ma cosa dici? Nicola sta pensando al suicidio e tu vuoi che Asia ceda alla corte di quel tipo?” le chiede Mario.
“ In effetti,Nicola sta proprio male,ma ha sbagliato” dice Betty.
“Ho capito,ma un errore capita a tutti.” Dico.
“ Amore,tu come dici sempre? Dici che ti sei accorto di amarmi quando non riuscivi ad andare a letto con nessun’altra che non fossi io e adesso giustifichi il tradimento di Nicola?” mi dice Betty.
“ Non lo sto giustificando,ma era ubriaco” dico.
“ Che c’entra anche tu quando Betty era a Cartagena ti ubriacavi tanto da non riconoscere neanche tua madre,ma non sei riuscito a fare l’amore né con Marcella né con altre!” dice Mario.
“ E cosa vogliamo fare? Condannarlo al rogo? Metterlo in croce? Tagliargli la testa? Ha sbagliato,ma dovete ammettere che in due mesi di fidanzamento con Asia,ha sempre rigato dritto!” dico.
“Mi scusi,dottor Armando,ma ha sempre rigato dritto per quello che sappiamo noi,perché chi glielo dice che non è capitato altre volte? Chi le dice che lui avrebbe confessato se Berta non avesse riferito ciò che ha sentito dalla Fernadez ad Asia?” dice Sandra.
“ In effetti,Sandra ha ragione.” Dice Mario.
“Comunque non è un nostro problema perché sono adulti e abbastanza grandi per scegliere cosa fare” dice Sandra.
“ Beh,amore,Sandra ha ragione:sono tutti e due tuoi amici e credo che immischiandoti in questa storia,rischieresti solo di perdere entrambi.” Dico.
 
[Nicola]
Patrizia infila la chiave nella toppa e mi rendo conto che non è il mio appartamento quello dove mi ha portato,ma il suo.
“Patrizia,io volevo andare a casa mia” le dico. Faccio per tornare indietro,ma inciampo e Patrizia mi sorregge giusto in tempo prima che cada. Mi fa sedere sul divano. Imposta la macchinetta del caffè. Torna da me.
“Perché ti sei ridotto così,Nicola?” mi chiede,mentre si siede accanto a me.
“ Perché non ho più niente!” le dico.
“ Hai un lavoro,hai la tua casa,hai i tuoi amici …” mi dice.
“ Ma ho perso la donna della mia vita” le dico.
“ L’uomo della mia vita mi ha tradito dopo neanche 5 anni di matrimonio,non credi sia peggio? Nicola, non puoi distruggere la tua vita per amore.” Mi dice. Si alza e si siede in braccio a me.
“Non è il momento,Patrizia” le dico.
“ Invece credo proprio sia il momento giusto. Nicola,tu devi riprenderti la tua vita ed io voglio aiutarti” mi dice,mentre mi bacia tutto il viso.
“ Patrizia, tu ami Daniele ed io amo Asia,che senso ha?” le chiedo.
“ E chi ti dice che l’amore che sentiamo basti?” mi chiede.
“E cosa vuoi fare?” le chiedo. Si alza per andare a versare il caffè. Rifletto sulle sue parole,che mi sembrano prive di senso. Torna con un vassoio e una tazza.
“Bevi,Nicola” mi dice. Sorseggio il caffè.
“Ma è amaro” protesto.
“ Servirà perché tu domani riesca ad arrivare in Ecomoda senza i postumi della sbronza che ti sei preso!” mi dice. Non conoscevo questo lato di Patrizia! Per me è sempre stata una donna sexy,ma molto frivola.
“Grazie” le dico. Si siede di nuovo in braccio a me. Guardo l’orologio e vedo che sono l’una e mezza.
“Patrizia,hai visto che ore sono?” le chiedo.
“ Sono l’una e mezza,e allora?” mi chiede.
“ Beh è tardi. Domani c’è il consiglio e poi anche tu sarai stanca. ” le dico. Si alza e mi alzo anch’io.
“ Vuoi che ti accompagni a casa?” mi chiede. Già,ho lasciato l’auto all’Almirante.
“No,prenderò un taxi” le dico.
“ A quest’ora? “ mi chiede.
“Si,perché i tassisti a quest’ora dormono?” le chiedo.
“No,allora siediti e chiama il taxi” mi dice. Mi accomodo sul divano.
 “ Non so come ringraziarti per esserti occupata di me.” le dico.
“Io un’idea ce l’avrei” mi dice,mentre si siede a cavalcioni su di me. Mi chiude la chiamata che stavo facendo alla compagnia dei taxi e mi toglie la giacca.
“ Patrizia,ti prego!” le dico. Inizia a baciarmi con passione,mentre mi sbottona la camicia e mi slaccia la cravatta.
“ Patrizia,tu ami tuo marito ed io Asia,così finiamo solo per complicare di più le cose” le dico. Mi ignora,mentre continua a baciarmi il petto.
“ Solo per questa notte,Nicola. Diamo il nostro addio al passato!” mi dice. Mi travolge in un altro bacio appassionato,mentre la sollevo e la porto sul letto.

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Capitolo 41
*** 41 ***


[Nicola]
Mi sveglio con i raggi del sole che prepotentemente irrompono dalla finestra e con un enorme mal di testa. Vedo  accanto a me un corpo che conosco bene. Patrizia sta dormendo,mentre io penso ad Asia.
“Ciao” mi dice,mentre si stiracchia.
“Ciao” le dico.
“ Senti Nicola,è stata una notte bellissima,ma io ci ho pensato bene e la mia vita è con Daniele. Io non voglio perderlo, quindi da oggi ti lascerò in pace e per quanto riguarda questa notte non ne farò parola con nessuno. Tu riesci a tirare fuori il meglio di me,quello che non tutti vedono. Io per molti sono solo apparenza,come dicesti tu tanto tempo fa e la maggior parte di chi mi conosce,mi apprezza solo per quello. Se io avessi saputo apprezzare l’amore che provavi per me,adesso le cose sarebbero diverse,ma non è successo e tu hai una donna che ami e che ti ama ed io amo un uomo che forse non mi merita,ma che mi ha dato la vita che ho sempre sognato e che non voglio perdere. Spero che tu sia felice con la tua ragazza e che tu riesca a recuperare quello che io ho tentato di distruggere” mi dice.
“Ed io spero che tu riesca a perdonare Daniele e che lui perdoni te. Spero che Daniele si accorga che in quel petto prosperoso,batte un cuore e che riesca a renderti felice oltre a darti la vita che hai sempre sognato.” le dico.
“ Lo spero anch’io. Comunque Daniele da me non saprà mai nulla,te lo assicuro” mi dice.
 
[Michel]
Mi risveglio nel mio letto e stendo il braccio per cercare un corpo che non c’è. Trovo in compenso un biglietto.
“ Michel,questa notte è stata bellissima ed indimenticabile. Non sono andata via perché pentita o spaventata,ma solo per andare a casa a cambiarmi e a cercare di sapere notizie dal fronte dei coniugi infedeli. Forse penserai che sono una stupida a preoccuparmi per loro,ma sono la mia famiglia e devo farlo per evitare che mio fratello e le mia migliore amica si distruggano la vita.
                                                                                                                                             Un bacio
                                                                                                                                           Marcella”
 
Devo ammettere che questo biglietto mi ha rincuorato e ora devo solo sbrigarmi ad accompagnare Charlotte a scuola e a correre al lavoro.
 
[Marcella]
Mi infilo la giacca e prendo la borsa. Do un ultimo sguardo allo specchio e vedo una donna diversa: i miei occhi luccicano e anche se sono ingrassata (come dicono quelle della banda),mi vedo più bella. Squilla il mio telefono.
“Pronto” dico.
“Marcella,sono Daniele” mi dice la voce dall’altra parte.
“ Come stai? Sei pronto per il consiglio?” gli chiedo.
“Patrizia ha dormito da te?” mi chiede.
“No,perché?” gli chiedo.
“ Perché ho provato a telefonarla al nostro appartamento tutta la notte e non mi ha risposto e questo sai che vuol dire?” mi chiede.
“Che ha il sonno pesante? Che usa i tappi di cera?” gli chiedo.
“No,che ha dormito da quel tipo,ma ti giuro che me la riprendo! Quel tipo deve lasciare in pace mia moglie! Ora vado,ci vediamo più tardi” mi dice. Chiude la chiamata. Lo sapevo che quei due mi avrebbero dato altri problemi!
 
[Asia]
Scendo dal taxi e mi avvicino all’ingresso dell’Ecomoda.
“Ciao” sento alle mie spalle. Mi volto e vedo Nicola.
“Ciao” gli dico. Ha la faccia di uno che ha dormito poco e credo di sapere il motivo.
“ Come va?” mi chiede.
“Bene,tu? Hai una faccia stanca!” gli dico.
“ Già,avevamo deciso di andare a fare un viaggio dopo il consiglio,ma …” mi dice,mentre entriamo in ascensore.
“Ma è saltato tutto per motivi che conosci bene,comunque tu puoi sempre partire con la tua amichetta” gli dico.
“ Quel viaggio lo farò con te,perché sono sicuro che le cose miglioreranno fra di noi” mi dice,prendendomi la mano. Mi sottraggo subito.
“Nicola,per favore …” gli dico.
“Lo so,vuoi del tempo e ti capisco. Io non ho fretta,voglio solo sapere se mi ami perché io non ho mai smesso” mi dice.
“Si,ti amo,ma non cambia la mia decisione. Nicola,quell’episodio ha cambiato le sorti della nostra storia radicalmente e non posso fare finta di niente. Ora scusami,ma devo passare in atelier,ci vediamo fra quindici minuti in sala riunione.” Gli dico,mentre mi allontano e scendo in atelier.
C’è il signor Ugo di spalle. Sta scegliendo le riviste da portarsi alla riunione.
“Buongiorno signor Ugo.” Dico.
“ Salve. La aspettavo. Ormai la sua storia è meglio di quella delle telenovelas,allora? È tornata con il mascellone o con il David?” mi chiede.
“Nicola mi ha dichiarato il suo amore,ma io ho bisogno di tempo e non posso cancellare il suo errore dalla mia testa. Appena chiudo gli occhi,lo vedo rotolarsi nel letto con la bionda finta” dico,pentendomi subito di ciò che ho detto. Vorrei tornare indietro,ma ormai la bomba è scoppiata.
“ Con chi? Patrizia Valencia è andata a letto con il mascellone? Lei lo sa che se Daniele lo scopre,il mascellone finisce sotto i ponti o peggio sotto terra?” mi dice.
“Lo so e spero non accada” dico.
“ Adesso ci tocca andare. Lei non si porta una rivista?” mi chiede,mentre prende una rivista a caso dalla sua raccolta.
“No,ho la testa così affollata di pensieri che non servirà alcuna rivista a distrarmi dalla riunione.” Dico.
 
[Armando]
Io e Betty entriamo in sala riunioni e mi siedo di fronte a lei. Entrano poi Nicola e Mario che si siedono rispettivamente accanto a lei e accanto a me. Aprono la porta Asia e Ugo che si accomodano:lei accanto a Betty e di fronte a Nicola e lui accanto ad Asia. Entrano Daniele e il dottor Bianchi che guardano male Nicola e si siedono rispettivamente:uno accanto a Mario e l’altro accanto a Ugo. Entra Gutierrez che si siede tra me e Bianchi e poi arriva Marcella che si siede accanto e Daniele e successivamente arriva anche Michel che si siede tra Nicola e Marcella. Spero tanto che non ci siano scandali. Nicola non smette di guardare Asia,che però finge di non vederlo.
“ Allora,visto che ci siamo tutti,possiamo iniziare a parlare delle condizioni dell’Ecomoda in questo periodo. Come potete vedere dal bilancio,le cose si stanno assestando,anche se per le collezioni che hanno sfilato due giorni fa abbiamo speso una cifra abbastanza alta” dice Betty. Sono così fiero di lei!
“ Perché due stilisti non sono necessari,dottoressa Beatrice!” dice Daniele.
“ Daniele,sai bene che la collezione di Asia è stata un successone e che Ugo non ha mai creato collezioni di intimo!” dice Mario.
“ Oltre al fatto che fra qualche tempo diventeremo i fornitori ufficiali degli abiti del film di Tais Araujo e ciò aiuterà ad incrementare la vendite! Tais è stata entusiasta della linea di intimo!” dice Betty.
“Non sapevo fosse la regista di un film erotico!” dice Daniele.
“ Ci saranno scene in intimo!” dico.
“ E come attore principale hanno scelto il vostro amico? La fidanzata stilista e il fidanzato attore dello stesso film!” dice Daniele,facendo riferimento a Nicola.
“ Non capisco a cosa si riferisce!” dice Nicola.
“DAVVERO NELLA SUA TESTOLINA DA ECONOMISTA NON CI SONO PIÙ NEURONI PER CAPIRE COSA LE HO DETTO? ALLORA ESPLICITERÒ CIÒ CHE VOLEVO DIRLE: LEI È UN GRAN BASTARDO E DEVE SMETTERE DI INTRATTENERE SESSUALMENTE MIA MOGLIE!” grida Daniele. Lo sapevo io! Asia e Nicola sono pallidi!
“ Io non intrattengo proprio nessuno”  dice Nicola.
“ Ah no? Allora dove diavolo ha passato questa notte mia moglie?” chiede Daniele. Ugo sghignazza e io e Betty ci scambiamo uno sguardo.
“ E … e cosa vuole che ne sappia io?” chiede Nicola. Daniele si alza e spinge Nicola contro il muro.
“Scommettiamo che se adesso andiamo a casa sua,la trovo nel suo appartamento?” gli dice Daniele.
“ Nel mio appartamento troverà la colf che starà facendo le pulizie!” dice Nicola.
“ E chissà che non trovi qualche perizoma di mia moglie!” dice Daniele.
“Adesso basta! DANIELE LASCIA IMMEDIATAMENTE NICOLA! QUESTO NON è UN RING!” dico,mentre cerco di separarli.
“ Io glielo dico una volta per tutte: lasci in pace mia moglie!” gli dice Daniele,mentre finalmente lascia il collo della sua camicia.
“ Altro che l’Otello di Shakespeare!” commenta Ugo.
“ Ugo,per favore! Adesso Nicola chiarirà ogni cosa e poi continueremo la riunione!” dico.
“ Io e Patrizia ci siamo incontrati in un bar,ma non è come pensa lei!” si affretta a dire Nicola.
“Ah no?” chiede Daniele.
 
[Asia]
Il signor Ugo mette da parte i giornali.
“ A saperlo che c’era questo teatrino,avrei evitato di portarmi le riviste!” mi dice sottovoce. Il mio cuore è in agitazione, ma mi concentro sulla discussione di Nicola e del dottor Valencia.
“ Io ero ubriaco e lei mi ha preparato dei caffè e poi siccome era tardi,mi ha messo a letto e lei si è addormentata sul divano. Le assicuro che non è successo niente! Patrizia la ama” dice Nicola al dottor Valencia. Ha mentito! Me ne sono accorta dal tono di voce,ma spero che il dottor Valencia gli creda.
“ Non conoscevo l’aspirazione di mia moglie a fare la crocerossina...avesse la stessa dedizione come madre,sarei a cavallo!” dice il dottor Daniele.
“ Forse non la conosce abbastanza bene!” dice Nicola.
“ Senti Daniele,se Nicola dice così,vuol dire che è così!” gli dice il dottor Calderon.
“E poi,dottor Valencia, questo è un consiglio di amministrazione e non è il caso di affrontare faccende personali davanti a tutti” dice Betty.
 
[Marcella]
 Non avrei mai creduto di dover essere grata a Betty nella mia vita,ma questa volta è riuscita a salvare Patrizia e il matrimonio di mio fratello oltre al mio cuore,perché stavo rischiando l’infarto. L’ha fatto solo per il suo amico,ma devo ammettere che ha fatto un favore anche a me.
“E va bene,le credo dottor Mora,ma stia lontano da mia moglie” dice Daniele.
Appena finirà questa riunione dovrò parlare con Patrizia,perché non può continuare così sia per il suo matrimonio,sia per la tranquillità aziendale dell’Ecomoda. Michel mi guarda,mentre mi tiene la mano sotto il tavolo.
“Le riunioni dovrebbero essere sempre così” mi dice sottovoce.
“ Se così fosse,dovrebbero scavarmi una fossa!” gli rispondo a bassa voce.
“ Allora, torniamo alle sudate carte! Come vedete dal grafico le vendite sono aumentate soprattutto online e anche la linea per bambini,curata dal signor Ugo,ha dato risultati strabilianti. Gran parte dei guadagni proviene anche dalla Svizzera,infatti il 43% dei ricavi sono in franchi svizzeri.” Dice Betty.
“Quindi a breve potrò vendere la mia parte?” chiede Daniele.
“ Si,ma non prima che si sistemi questa situazione economica dell’azienda!” dice Armando.
“ E magari vorresti risollevare tu le sorti dell’Ecomoda? Armando,tu in quest’assemblea non ci dovresti neanche essere per tutto quello che hai combinato 10 anni fa! Abbiamo tutti chiuso un occhio,ma non è il caso che tu parli di questioni che non conosci! Parla di donne,di macchine di lusso,ma non di economia perché faresti solo ridere!” dice Daniele.
 
[Betty]
Vedo Armando diventare rosso di rabbia e spero non esploda un’altra lite.
“ Sai cosa ti dico,Daniele Valencia? Che se fosse per me potresti andartene anche adesso,perché se avessi il denaro la comprerei io la tua parte pur di non vedere più la tua faccia,di non sentire più la tua voce e di non dover ascoltare più le tue offese e le tue battute stupide!” dice Armando.
“ Se non c’è altro,allora andrei perché non vorrei che al dottor Mendoza venisse un infarto,anche perché è un padre di famiglia!” risponde Daniele Valencia.
“Non c’è nient’altro! La prossima riunione sarà fra due mesi,dopo la prossima collezione!” dico.
“ Allora,arrivederci!” dice Daniele Valencia. Va via dalla sala riunioni e man mano lo seguono tutti gli altri membri del consiglio.
 
[Asia]
Esco dalla sala riunioni,ma sento qualcuno trattenermi il braccio. Mi giro e vedo Nicola.
“ Ti devo parlare” mi dice. Guardo Ugo.
“ La aspetto in atelier e mi raccomando:non si faccia irretire dal mascellone!” mi dice il signor Ugo.
Seguo Nicola nel suo ufficio.
“Dimmi” dico mentre mi siedo,in quello che fino a qualche giorno fa era il nostro ufficio all’uomo che fino a qualche giorno fa credevo di conoscere.
“Voglio spiegarti quello che è successo in sala riunioni!” mi dice.
“Senti Nicola,io non sono il dottor Valencia,che ti conosce poco,io so che hai mentito in sala riunioni” gli dico..
“ Si,ho mentito per non far sapere a Daniele Valencia la verità,anche perché è stata l’ultima volta!” mi dice.
“ Questa l’ho già sentita,Nicola! Comunque a me non devi spiegazioni perché io e te non stiamo più insieme!” gli dico.
“Si,ma potremo tornare insieme a breve!” mi dice.
“No. Tu sei stato di nuovo a letto con la Fernandez e se suo marito non avesse scatenato quel pandemonio in sala riunioni,tu non me l’avresti detto! Nicola,questa è la seconda volta che mi menti,per quanto ne so io,perché potrebbe essere successo anche altre volte!” gli dico.
“Ti assicuro che non ci sono state altre volte oltre a quelle che sai!” mi dice.
“ Ah se me lo dici tu,sto tranquilla!” gli dico sarcasticamente.
“ Vuoi dire che non mi ami più?” mi chiede. Non rispondo.
“ Non mi ami più?” mi chiede.
“ Io non posso amare un bugiardo come te. Non posso amare una persona che non conosco. Perché è questo che mi hai dimostrato comportandoti come hai fatto:che non ti conosco. Tra noi è finita per sempre!” gli dico. Esco dal suo ufficio sbattendo la porta.
 
[Nicola]
La inseguo fino all’atelier,ma mi ritrovo davanti il signor Ugo.
“ Che altro vuole,mascellone? Non l’è bastato lo scandalo che stava per scatenare prima in sala riunioni? Crede per caso di non aver umiliato abbastanza la povera Asia?” mi chiede.
“Non mi pare che lei da quando la conosce,l’abbia trattata come una principessa. Quella che mostra adesso è pietà, compassione o cosa?” gli chiedo.
“È stima perché è riuscita a non versare neanche una lacrima alla sfilata,nonostante lei le abbia frantumato il cuore il mille pezzi!” mi dice.
“ Dovrei parlarle!” gli dico.
“E di cosa? Nicola,basta! Puoi dirmi tutte le parole del mondo,ma non cambierò idea,mai! La nostra storia è finita per sempre!” mi dice Asia,in lacrime.
“ Adesso che le ha parlato,evapori,fly fly!” mi dice Lombardi,mentre mi spinge via.
 
[Michel]
Torniamo in ufficio dopo quella riunione movimentatissima. Marcella è impallidita quando suo fratello ha iniziato a litigare con Nicola e ho temuto di doverla portare in ospedale. Si siede sul divano e mi accomodo vicino a lei.
“ Ho temuto di doverti portare in ospedale quando eravamo in sala riunioni” le dico. Mi accarezza la mano.
“ Io ho temuto che il matrimonio di mio fratello finisse oggi.” Mi dice.
“ E tu credi alla storia che ha raccontato Nicola?” le chiedo.
“No,conoscendo Patrizia,no. Patrizia non dormirebbe sul divano neanche se la pagassero! Ora te la do io la mia versione: per me Patrizia e Nicola sono andati a letto insieme di nuovo ed io voglio capire dove vuole spingersi Patrizia!” mi dice.
“ Ed io vorrei che tu ti riposassi perché sei incinta!” le dico.
“Va bene,adesso ti dispiace lasciarmi un attimo da sola per parlare con Patrizia?” mi chiede.
“Ok” le dico. Faccio per andarmene,ma mi trattiene e mi bacia.
 
[Marcella]
Michel esce dall’ufficio e chiamo Patrizia sul cellulare. Risponde al secondo squillo.
“ Marce” mi dice.
“ Patrizia,ma che cavolo hai combinato? Al consiglio è scoppiato un pandemonio tra Daniele e Nicola Mora!” le dico.
“Davvero Marce?” chiede con una voce quasi compiaciuta.
“ SI! C’è poco da essere contenti: tuo marito e il tuo amante stavano per scazzottarsi in sala riunioni!” dico.
“ Oddio! Che è successo?” mi chiede.
“Che Daniele ti ha chiamato tutta la notte e siccome tu non rispondevi,ha pensato che ti fossi rintanata nell’appartamento di Nicola” le dico.
“ E poi come si è risolta la questione?” mi chiede.
“Che Nicola ha inventato che era ubriaco e che siete andati nel suo appartamento,dove tu l’hai fatto tornare in sé e poi lui ha dormito nel suo letto e tu sul divano. Adesso però voglio la verità!” le dico.
“ La parte di lui ubriaco è vera e anche il fatto che l’ho fatto rinsavire,ma il resto no” mi dice.
“ Patrizia,parla!” le dico.
“L’ho portato nel mio appartamentino da single e poi abbiamo passato la notte insieme,ma è stata l’ultima: Te lo giuro,Marce!” mi dice.
“Se lo dici tu,sto tranquilla! Io vorrei capire dove vuoi spingerti: vuoi restare incinta di quel tipo? Vuoi che mio fratello chieda il divorzio o cosa?” le dico.
“È stato il nostro addio al passato e ti giuro che non lo cercherò più!”mi dice.
“ Patrizia,spero tu mantenga i tuoi buoni propositi!” le dico.
“ Marce,così mi stai offendendo! Credi che io non riesca a stare lontana da Nicola Mora?” mi dice.
“Lasciamo perdere! Sappi solo che se ti avvicini a quel tipo,io lo dirò a Daniele. A tal proposito,lo farai tornare a casa?” le chiedo.
“No,Marce. Io amo tuo fratello,ma ho bisogno di un po’ di tempo per me. Ho appena detto addio definitivamente ad una cosa importante e adesso voglio pensare a rimettere in piedi il mio matrimonio!” mi dice.
“ Ok,ma non creare altri guai!” le dico.
“Te lo giuro,Marce! Bacetto” mi dice. Chiudo la chiamata e spero sul serio che non crei altri guai.
 
[Armando]
Non posso credere a quello che è successo in sala riunioni e al fatto che Nicola si è messo di nuovo nei guai a causa della bionda finta. Bussano alla porta.
“ Si può?” chiede Mario,affacciandosi.
“Entra.” Dico.
“ Sono venuto a vedere se eri ancora vivo,perché dopo la scenata di Daniele e Nicola,pensavo ti fossero scoppiate le coronarie!” mi dice.
“ Ci sono andato vicino e credo anche tu!” gli dico.
“In effetti,tutto faceva supporre che la riunione sarebbe finita nel sangue. Stavo per far uscire le donne,per evitare venissero ferite!” dice Mario.
“ Tu ci scherzi? Mario,noi rischiavamo sul serio di dover chiamare il 911. Marcella è sbiancata, Betty ed io stavamo per sentirci male e Daniele stava per uccidere Nicola. Se non si fossero appianate le cose,l’ospedale si sarebbe trasferito qui!” gli dico.
“ Come credi che andranno le cose  tra Nicola e Asia?” mi chiede.
“Ahhh Calderon,non lo so! Certo è che Nicola ha messo su un bel pandemonio e non credo che Betty potrà aiutarlo” gli dico.
 
[Asia]
Continuo a lavorare per non pensare alla fine della mia storia con Nicola. Il signor Ugo cerca di farmi sorridere,ma la verità è che non ho più voglia di sorridere,né di ridere,né di piangere.
“Posso parlarti?” sento dire alle mie spalle. Mi giro e incontro lo sguardo di Giovanni.
“ Oggi sembro un padre confessore,tutti che vogliono parlarmi! Allora dimmi ciò che devi,ma in fretta,perché come vedi ho da lavorare!” gli dico.
“ Volevo solo chiederti come stai! Deve averti fatto male quello che è successo in sala riunioni e vorrei solo che tu fossi felice” mi dice.
“ Senti Giovanni,io ti ringrazio per la tua solidarietà,ma non ho bisogno di pietà né di compassione! Io sto bene e comunque la mia storia con Nicola è un capitolo chiuso e ciò che fa o non fa non è un mio problema.” Gli dico.
“ Volevo solo dirti che se hai bisogno di qualcuno con cui parlare,io ci sono! Ora ti lascio al tuo lavoro!” mi dice.
“Ok,ci vediamo” gli dico. Mentre Giovanni va via,si incontra sulla porta con Betty.
“Asia,dovrei parlarti” mi dice Betty.
 
 

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Capitolo 42
*** 42 ***


[Betty]
Asia e il signor Ugo mi guardano sorpresi,anche se nello sguardo del signor Ugo c’è anche una punta di fastidio.
“Beh,Asia,quando ha finito il confessionale,l’aspetto di là per fare l’inventario delle stoffe rimaste e visto che si trova in veste di padre confessore,benedica l’atelier e confessi anche me!” le dice stizzito. Il signor Ugo va via,lasciandomi sola con Asia,che si mette a sedere.
“Allora,dimmi” mi dice.
“ Non ti chiedo come stai,perché te l’avranno già chiesto in molti e so quanto dia fastidio perché ci sono passata.” Le dico.
“Non dire idiozie,Betty! Il dottor Armando non ti ha mai tradito e mai lo farà e non te ne venire con la storia dell’inganno architettato con il dottor Mario,perché non è il caso!” mi dice.
“ No,non voglio parlarti di questo. Quando tornai in Ecomoda cambiata e fui nominata presidente,i rapporti tra me e Armando erano glaciali e lui decise di partire per il Venezuela anche per motivi di lavoro.” Le dico.
“Betty,non capisco dove vuoi arrivare” mi dice.
“ Quando è tornato,non era solo. È venuta con lui,una donna venezuelana,una sua amica. Le ragazze della banda appena la videro iniziarono a malignare insinuando fosse la sua nuova fiamma ed io mi sentivo così irritabile,che una minima domanda mi faceva saltare i nervi.” Le dico.
“ E ci è andato a letto con la venezuelana?” mi chiede.
“ No. Armando non ci è andato a letto,ma tutta l’Ecomoda sosteneva il contrario.” Le dico.
“ Betty,se tutta questa tua fiaba,vuoi usarla per farmi perdonare Nicola,hai sbagliato. Tra me e Nicola è finita,anzi come dicevi tu non sarebbe mai dovuta cominciare. Io avrei dovuto darti ascolto,ma me ne sono accorta in tempo e credimi, anche se soffro da morire, sento che questa è la scelta giusta.” Mi dice.
“ C’entra Bianchi?” le chiedo.
“No,io amo Nicola e Giovanni sarebbe solo un diversivo. Non ho lasciato Nicola per Giovanni!” mi dice.
“ Ok. Senti io volevo organizzare una cena quando usciamo,se vuoi venire!” le dico.
“ Inviterai anche Nicola,vero?” mi chiede. Annuisco.
“ Allora sai già qual è la mia risposta. Per il bene mio e di Nicola,è meglio non vederci fuori dall’orario lavorativo!” mi dice. Arrivano le ragazze della banda.
“Ah ci siete tutte e due,bene!” dice Anna Maria.
“ Volevamo organizzare un’uscita sole donne per noi!” dice Berta.
“ Non saremo tutte donne:c’è il piccolo Calderon e poi c’è anche il bimbo di Betty!” dice Sandra.
“ Allora?” chiede Mariana.
“ Per me va bene” dico.
“Anche per me” dice Asia.
“Allora ci vediamo fuori tra un’oretta circa” dice Sofia.
“Ok” dico.
 
[Marcella]
Prendo tutte le mie cose per lasciare l’ufficio ed andare a casa. La riunione di oggi mi ha sfinita e vorrei solo un letto dove dormire. Michel ritorna in ufficio.
“ Vai già via?” mi chiede.
“Si,sono troppo stanca e poi ho finito tutto quello che dovevo fare!” gli dico.
“Vuoi un passaggio?” mi chiede.
“ Se vieni via subito si,altrimenti prendo un taxi!” gli dico.
“ Perché non ti trasferisci da me?” mi chiede. Mi cadono tutte le cartelline da mano. Entrambi ci abbassiamo a raccoglierle.
“ Non credevo ti facesse questo effetto la mia proposta” mi dice.
“ Mi hai preso alla sprovvista e sono rimasta di sasso!” dico.
“Si ma la risposta qual è? “ mi chiede.
“ Michel,non lo so. La nostra storia è stata complicata dall’inizio e anche se adesso siamo quasi una famiglia,io voglio andarci con i piedi di piombo. Non ho dubbi o perplessità sui miei sentimenti,ma ci sono di mezzo dei bambini e voglio essere sicura che il nostro sentimento abbia basi abbastanza solide per dare a tutti e quattro un futuro sereno!” gli dico. Adesso si arrabbierà di sicuro,litigheremo e torneremo a baciarci e a respingerci fino alla sala parto!
“Per me va bene! Non voglio forzarti a fare qualcosa che non ti senti e a cui non sei pronta,ma voglio solo dirti che quando vorrai casa mia sarà pronta a diventare casa nostra!” mi dice.
“Non sei arrabbiato?” gli chiedo.
“No,perché dovrei? Non mi hai detto che non mi ami o che ami un altro,hai solo detto che vuoi andarci piano e ti capisco! Ora andiamo,anche perché devo andare da Charlotte!” mi dice. Entrambi usciamo dall’ufficio.
 
[Mario]
Armando spegne il computer mentre aspettiamo le nostre mogli per tornare a casa.
“ Chissà che fine hanno fatto le due pancione!” dico.
“Mario! E poi la mia Betty non è panciona!” mi dice.
“ Per ora! Comunque vorrei proprio sapere dove diavolo sono finite! Tu sei sicuro che Betty aveva detto solo che andava in atelier?” gli chiedo.
“Si,ma sono sparite anche quelle della banda e non me lo spiego” mi dice. Entrano Sandra e Betty.
“ Amore,ma dove eravate finite?” chiede Armando a Betty.
“ Da Asia e questa sera non verrò a casa con te!” risponde Betty.
“Hai trovato un uomo meno nevrotico,vero?” le chiedo,mentre Armando mi tira uno schiaffetto dietro la testa.
“No,Mario e poi con questa pancia chi vuoi che mi prenda? Comunque io e Sandra usciamo con le ragazze per una serata fra donne,ma se volete potete cenare insieme a casa nostra tu e Mario!” dice Betty.
“ E Asia verrà con voi?” chiede Armando.
“ Si,siamo riuscite a stanarla per una sera” risponde Betty.
“E se invitassimo anche Nicola a cena da te?” chiedo ad Armando.
“ Prima che finisce di nuovo a letto con la bionda finta!” dice Sandra.
“ Si ma,amore, io e Armando non possiamo fare da baby-sitter a Nicola per evitare che ricada nel peccato della carne.” Dico.
“ In effetti,hanno ragione!” dice Betty.
“ Comunque noi lo inviteremo a casa lo stesso,anche solo per distrarlo e poi i bambini lo adorano!” dice Armando.
“Ma voi non farete tardi,vero?” chiedo.
“No,tranquillo! Ti prometto che tua moglie e il piccolo Calderon,torneranno a casa prestissimo. A tal proposito,chi dei due ci presta la macchina?” chiede Betty.
“ Amore,usa la mostra auto e io vado con Calderon. Mi raccomando,guida piano e tornate presto!” dice Armando. Si scambiano un bacio e lo stesso facciamo io e Sandra.
“E non mangiate troppo!” dico ad entrambe,ma Sandra mi risponde con una linguaccia. Le nostre mogli escono. Armando mi guarda preoccupato.
“Che c’è?” chiedo.
“E adesso cosa cuciniamo?” mi chiede.
 
[ Marcella]
Michel accosta fuori dal mio palazzo e spegne il motore.
“ Allora ci vediamo domani” gli dico.
“Sei sicura che non vuoi venire a dormire da me?” mi chiede.
“No,Michel,perdonami,ma non me la sento. Magari domani potremmo andare a pranzo insieme,ma ora sono stanca” gli dico. Ci scambiamo un bacio veloce e scendo dall’auto per entrare nell’androne del mio palazzo. Vedo la sua auto allontanarsi e poi mi avvio verso l’ascensore.
 
[Asia]
Scendiamo dall’auto di Betty e aspettiamo che il taxi che hanno preso Sofia e Berta arrivi. Le vediamo scendere e pagare.
“Io non capisco perché con la crisi,sono aumentati anche i prezzi dei taxi!” dice Sofia.
“ Ragazze,purtroppo l’auto ha solo 5 posti e noi siamo in 7” dice Betty.
“ Poi c’è qualcuno che continua a mangiare per colpa della gravidanza!” dice Berta.
“Senti chi parla!” dice Sandra. Entriamo nel locale. È uno dei posti che Anna Maria frequentava da nubile,dove la clientela non è delle migliori,ma la cucina è ottima. Ci sediamo al nostro tavolo.
“Anna Maria,ma come hai potuto portarci in questo posto?” chiede Sofia.
“Il mio ciccino mi uccide,se sa che sono venuta in questa balera!” dice Berta.
“ Ragazze,era l’unico posto che conoscevo perché sapete bene che da quando mi sono sposata e ho avuto altri bambini,non frequento molto i locali!” risponde Anna Maria.
“ In fondo non facciamo niente di male,siamo qui per parlare un po’ fra di noi e non per trovare un uomo!” dice Sofia.
“Ci mancherebbe!” dice Betty.
 
[Armando]
Io,Nicola e Calderon entriamo in casa e Marisa ne approfitta per andare via,visto che adesso ci sono io con i miei bambini. Margherita ed Hermes vengono subito da me.
“Papà,ma dov’è la mamma a quest’ora? Non lo sa che è tardi?” mi chiede Hermes.
“ Tale e quale a suo nonno!” mi bisbiglia all’orecchio Nicola.
“ Tesoro,la mamma è uscita con le sue amiche,ma tornerà presto e poi adesso ci sono zio Nicola e zio Mario con noi!” dico.
“ E adesso chi ci racconterà la storia della buonanotte?” chiede Margherita.
“ Viene zio Mario! Zio Mario è il più grande narratore della Colombia!” dice Mario,mentre si allontana con i gemelli.
“Bambini,e Roberto?” chiedo.
“Fa la nanna” dice Hermes.
“Ecco,siamo fortunati!” dice Mario.
“ Allora buonanotte,bambini!” dice Nicola.
“ Buonanotte zio! Buonanotte papà!” dicono in coro,mentre vanno via con Mario.
“ Mario,un grande narratore di fiabe? Siamo sicuri che non creda di essere qualcun altro?” mi chiede Nicola.
“ Nicola,Mario vuole fare pratica per quando nascerà suo figlio!” gli dico.
“Scherzavo! Sono sicuro che sarà un ottimo padre! Allora cosa prepariamo di buono? Ho una fame!” dice Nicola.
“ Ecco! Io non so cucinare e neanche Mario! Con i surgelati ce la caviamo bene,grazie all’amico microonde,ma la cucina non è il nostro forte!” dico.
“ Male,perché la cucina è un’arma di seduzione formidabile con le donne!” dice Nicola.
“ Ma siccome né io né Mario dobbiamo mettere in pratica quest’arte perché siamo già felicemente sposati,non è il caso di imparare adesso!” dico.
“ Allora se vi fidate cucino io e non perché sono amico di Lombardi,quindi state tranquilli che non voglio sedurvi.” dice.
“ Senti Nicola,non dubito della tua cucina,ma forse sarebbe meglio ordinare una pizza!” dico. Mario ritorna da noi.
“ Noi avevamo pensato ad una pizza,ma volevamo il tuo parere” gli dice Nicola.
“ Ok,per me va bene,però conviene ordinarla subito” risponde Mario.
  
[Berta]
Cominciamo a parlare,anche se l’argomento centrale è Nicola. Betty continua a spezzare una lancia a favore di quel degenerato,ma purtroppo nel gruppo è la sola.
“ Allora secondo voi dovrebbe rinunciare ad un uomo che ha sbagliato in favore di un uomo che l’ha lasciata da sola con un figlio in grembo e che in questi anni non si è mai preoccupato di sapere se i due fossero vivi o morti?” chiede Betty.
“Ma il dottor Giovanni,le ha chiesto perdono e in questi mesi è stato divino! Le è sempre stato accanto e non vede nessun’altra che non sia Asia!” dice Mariana.
“ Ma io amo Nicola e non me la sento di prendere in giro Giovanni,facendogli credere qualcosa che non accadrà mai, perché io non potrò mai amarlo!” dice Asia.
“Che ne sai se non ci provi neanche?” le chiedo.
“ Ahhh Berta,non è un gelato! Cosa dovrei fare secondo te? Tenerlo in prova tre mesi come si fa quando si assume una persona?” mi chiede Asia.
“ No,ma dovresti provare a dimenticare Nicola a partire da domani. Da domani non dovrai più pensare a Nicola e se quel tipo ti inviterà a cena tu dovrai fermarti anche a dormire” le dico.
“ Berta,ha ragione!” dice Mariana.
“ Si,anche perché se proprio non lo ami,almeno ti diverti” dice Anna Maria.
“Non è un giro in giostra! Mi meraviglio di voi,ragazze!” dice Betty.
“ Asia,la scelta è solo tua,ma posso solo dirti che Nicola ti ha già mentito troppe volte e io non so fino a che punto potrai fidarti ancora di lui un giorno! Vuoi vivere come faceva la signora Marcella che cronometrava le uscite del dottor Armando quando stava con lei? Vuoi vivere ogni sua assenza con l’ansia che sia con la bionda finta o con qualche altra modella?” chiede Sofia.
“ Sofia ha ragione. Asia,l’uomo è traditore di natura e Nicola non è cambiato. Non puoi continuare a sperare in un miracolo!” dice Mariana.
“ Ragazze,non lo so. Voglio pensare al da farsi senza farmi condizionare dai vostri schieramenti pro e contro Nicola.” Dice Asia.
 
[Armando]
Finalmente sono arrivate le pizze e le metto in tavola in modo da poter cenare con i miei migliori amici. Quando conobbi Nicola,se mi avessero detto che saremmo diventati amici,avrei riso ed ora è uno dei miei migliori amici.
“A che pensi?” chiedo a Nicola.
“Ad Asia. Con quella ragazza ho sbagliato tutto e sono sicuro che non mi darà mai una seconda chance” mi dice.
“ Ma allora è vero che sei andato a letto con Patrizia!” dice Mario. Nicola annuisce.
“ Amico,sei in un mare di guai! E lei vuole continuare?” gli chiede Mario.
“ No,ha detto che ama suo marito e che ieri è stato il nostro addio e di questo sono più che felice. Il problema è Asia e quel polpo di Bianchi!” risponde Nicola.
“Perché quel tipo le sta ancora attaccato?” chiedo.
“ Si e credo si approfitterà di tutto questo per mettersi fra noi due” dice Nicola.
“ Pensi che Asia non ti perdonerà?” chiede Mario.
“ Non lo penso io,me l’ha detto lei. Mi ha detto che tra noi è finita per sempre e quindi lui non si farà tanti scrupoli a farsi avanti” dice Nicola.
“ Ma lei ama te” gli dico.
“Ama,ama, Armando ma non capisci che lei non si fida più di me? E non posso neanche darle torto,perché l’ho tradita due volte:una da ubriaco e una da semi-sobrio. Armando,questa mattina,in ascensore,le parlavo del futuro di noi due e alla riunione ho litigato con Daniele per un’altra donna. Mi dici quale donna perdonerebbe tutto questo?” mi chiede Nicola.
“ Nicola,se ben ricordi io ho fatto di peggio e ora guardami:aspetto due gemelli dalla donna che amo da 11 anni e che mi ha già dato 4 figli. Nicola,noi siamo esseri umani e siamo fatti per sbagliare e per redimerci e se tu farai capire ad Asia che sei pentito e che non andrai più a letto con la bionda finta non perché lei ama suo marito,ma perché tu ami solo Asia,allora vedrai che tutto tornerà a posto “ gli dico.
“ Per ora il problema è un altro” mi dice Nicola.
“Sarebbe?” chiede Mario.
“ Domani devo lasciare l’appartamento perché dovevo trasferirmi da Asia,come sapete, e quindi non so dove andare!” dice Nicola.
“ Potresti fermarti qui per un po’” gli dico.
“ Non voglio disturbare la vostra tranquillità familiare” mi dice.
“ I tuoi nipotini ti adorano e poi ci sarebbero meno tentazioni!” gli dico.
“ Potresti andare da tua madre!” gli dice Mario.
“ No,guarda,Mario,preferisco andare sotto i ponti!” dice Nicola.
“ Dai genitori di Betty! Potresti andare da loro:li conosci da una vita,la cucina della signora Giulia ti piace molto …” dico.
“ Bravo Armando! È un’ottima idea!” mi dice Nicola.
 
[Daniele]
Infilo le chiavi nella serratura della porta di casa e spero che Patrizia sia in casa. C’è la televisione accesa quindi vuol dire che è qui.
“Patrizia” la chiamo.
“ Che ci fai qui?” le chiedo.
“ Sono venuto a prendere dei ricambi” le dico.
“ Perché la tua Sarah non ha la lavatrice o forse non sa usarla?” mi chiede.
“ Sai bene che io e quella donna non ci vediamo più e non è il caso di infierire!” le dico.
“ Io infierisco quanto mi pare perché questa è casa mia!” mi dice.
“ Ti ricordo che è intestata a me!” le dico.
“ Vogliamo vedere cosa ne pensano gli avvocati? Io ho due figli piccoli e sono disoccupata anche se ho fatto sei semestri di finanza alla San Marino,a chi pensi che darebbe la casa un giudice? Ad un fedifrago o ad una donna con dei figli?” mi chiede.
“ Di sicuro non ad una donna che ha lasciato i figli da suo padre per tuffarsi nel letto di Nicola Mora! O forse credi che non sappia che ci sei andata a letto qualche giorno fa?” le chiedo.
“ Ti ho solo reso pan per focaccia e credimi se ti dico che mi sono divertita molto! E adesso fuori da casa mia altrimenti chiamo la polizia!” mi dice. Prendo il cappotto e vado via.
 
[Betty]
Infilo la chiave nella serratura e spero Nicola sia andato via,visto che con me c’è anche Asia oltre a Sandra. A quanto pare le mie preghiere sono state vane perché ci troviamo tutti e sei nella stessa stanza. C’è di tutto in quella stanza: tensione,imbarazzo, amore,quello che lega me ed Armando,Nicola ed Asia,Mario e Sandra.
“Buonasera!” diciamo tutte e tre.
“Buonasera” rispondono loro.
“Amore mio,andiamo a casa?” chiede Sandra a Mario.
“Si,sarai stanca. Buona serata,ragazzi! A domani.” Dice Mario. Mario e Sandra vanno via e la tensione tra Nicola e Asia si avverte ancora di più.
“ Allora,com’è andata la serata?” chiede Armando,per rompere il ghiaccio.
“Bene. Ci siamo divertite molto,anche se devo ammettere che sono abbastanza stanca!” gli rispondo.
“ Beh,Betty, io adesso chiamo un taxi per tornare a casa,così ti riposi!” dice Asia,con lo sguardo basso.
“ Asia,credo proprio sia arrivato il momento di comprarti una bella auto!” le dico.
“ Beh ormai è diventata una necessità improrogabile,altrimenti rischio di spendere tutto lo stipendio in taxi!” risponde Asia.
“Beh potresti avere un fidanzato con la macchina” le risponde Nicola.
 
[Asia]
Questa proprio non me la tengo da quel fedifrago!
“ Un fidanzato onesto, fedele,che non omette le cose e soprattutto libero da ossessioni che lo portano ad andare al letto con le mogli degli altri,beh è un’idea,poi che abbia l’auto o meno conta poco!” gli rispondo.
“ Tipo come Giovanni Bianchi,che forse non fa tutte quelle cose che hai nominato,ma abbandona le fidanzate incinte,almeno io non mi comporto così!” mi risponde pungente.
“ Già,tu fai peggio,tu rischi di far restare incinte più donne alla volta,no? E comunque almeno con Giovanni non correrei il rischio di essere tradita quando ho più bisogno di lui!” gli dico.
“ Io ho sbagliato e l’ho ammesso,ma tu a me non ne fai passare una!” mi dice.
“Ah no? Mi ha tradito per ben due volte con la stessa donna,con la moglie di un azionista dell’azienda per cui lavori,mentre mi proponevi di mettere su famiglia. Per curiosità: nel tuo concetto di famiglia,veniva inclusa anche Patrizia Fernandez? Avrebbe dormito con noi? Volevi fare una specie di harem arabo? “ gli chiedo. Non ha il coraggio di controbattere ed è meglio per lui.
“Comunque,Betty,adesso chiamo un taxi e vado via!” dico.
“ Potrei accompagnarti io” risponde lui.
“ Basta che non ti confondi e mi porti a casa della bionda finta!” gli dico.
“Ragazzi,per favore! I bambini stanno dormendo e poi ricordatevi che dovrete lavorare insieme per tanto tempo e non è il caso di comportarvi così!” dice il signor Armando.
“ Mi dispiace,dottor Armando! Comunque devo contraddirla perché io e il signore qui presente non lavoriamo insieme e volendo possiamo anche ignorarci!” gli dico.
“ Fate come volete,basta che non iniziate a litigare anche in azienda!” dice Betty.
“ Ah Betty,volevo solo chiederti un favore prima di accompagnare Asia a casa!” dice Nicola.
“ Dimmi” gli dice Betty.
“Domani devo lasciare  casa mia perché è in vendita e volevo chiedessi ai tuoi se possono ospitarmi per qualche tempo!” le dice.
“Sono sicura che accetteranno. Entrambi sentono la tua mancanza e poi la mia camera che avevo da ragazza è vuota,ma ad un solo patto!” gli dice Betty.
“Quale?” chiede lui.
“ Che non tocchi le mie cose da bambina. Sono ancora lì e non mi piace che le tocchino altre persone!” gli dice Betty.
“Ok,allora io accompagno Asia e poi torno a casa” dice lui.
“Arrivederci Dottor Armando! Ciao Betty” dico.
 
[Nicola]
Ci chiudiamo la porta alle spalle e Asia prenota l’ascensore,che arriva quasi subito. Entriamo in ascensore e premo il pulsante per arrivare nella hall. Fino ad una settimana fa avremmo approfittato del viaggio in ascensore per strappaci qualche bacio e invece adesso lei sta il più lontano possibile da me per evitare ogni contatto con la mia pelle,per non respirare il mio profumo e sta in silenzio. Un silenzio tombale che disturba più di 1000 parole. L’ascensore arriva al piano e la precedo per farle strada verso la macchina. Le apro lo sportello e lei si siede e lo richiude. Entro anch’io in auto e metto in moto. Non riesco neanche ad accendere la radio,perché temo si scateni un’altra discussione con lei e che torni sul motivo della nostra rottura,sul mio imperdonabile errore.
“ Potresti almeno dire qualcosa” le dico.
“ Mi sembra di averti già detto tutto e anche troppo. Quando ti sei offerto di accompagnarmi,non ho mai detto che ti avrei parlato!” mi dice.
“ Senti,Asia,noi due dobbiamo parlare e farlo adesso mi sembra la soluzione ideale” le dico.
“ E allora parla,visto che ne senti il bisogno perché per me c’è poco da dire o meglio non sono io a doverti delle spiegazioni” mi dice. È tagliente e quasi scocciata da me. Penso quasi che avrebbe preferito andare a casa con un tassista maniaco piuttosto che viaggiare in quest’auto con me.
“ Io ho sbagliato. Ho sbagliato a tradirti con lei la prima volta e anche la seconda,ho sbagliato a non dirti niente nessuna delle due volte e a fartelo scoprire casualmente,ho sbagliato a tirar fuori Bianchi a casa di Betty e Armando ,ma io ti amo e non posso fare nulla per cancellare questo dal mio cuore” le dico.
“ Per cuore ti riferisci a quello che ti batte in petto o a quello che custodisci nei tuoi pantaloni? Nicola,tu non fai altro che ripetere che hai sbagliato,ma non mi spieghi mai il motivo per cui mi hai tradito 2 volte con la stessa donna!” mi dice.
“ La prima volta ero ubriaco e sai bene che dopo un paio di whisky sarei capace di andare in giro in mutande” le dico.
“ E su questa posso anche sorvolare,perché eri ubriaco anche se ciò non ti autorizza a tradire dopo un paio di bicchierini! E ieri sera?” mi dice.
“ Ieri sera io ho fatto un tour di bar e puoi immaginare come ero ridotto quando l’ho incontrata e lei per non farmi guidare mi ha portato nel suo vecchio appartamento e mi ha preparato un caffè per farmi passare la sbronza” le dico.
“E tu per ringraziarla,hai deciso di pagarla in natura,vero Nicola? Allora appena una donna ti aiuta,tu ci vai a letto. Andavi a letto anche con Sofia quando era la tua segretaria? Sai com’è visto che ti aiutava! Ah no Sofia era pagata per farlo e poi non è una 90-60-90,giusto?” mi chiede.
“ Per favore,Asia! È stato un momento di debolezza,un modo per dire addio al passato!” le dico.
“No! No,Nicola! Tu non hai detto addio al passato,hai detto addio alla nostra storia,all’unica possibilità che avevi di tornare con me. Perché se tu avessi resistito,se tu mi avessi dimostrato che potevo fidarmi di te,io ti avrei perdonato!” mi dice.
“ Daniele l’aveva tradita” le dico.
“E allora siccome il dottor Valencia ha tradito la bionda finta,la stessa sorte deve toccare a tutte,anche a me! Siccome la bionda finta è stata tradita,possono essere tradite tutte,compresa la donna che dicevi di amare!” mi dice.
“Io ti amo ed ho sbagliato. Ora sta a te decidere se perdonare il mio errore e darmi una nuova possibilità o chiudere con me per sempre” le dico,mentre accosto sotto casa sua.
“Io ho già scelto e so che se ti perdonassi,tu torneresti a sbagliare con lei o con un’altra ed io non posso vivere con la paura che tu mi tradisca di nuovo,non posso cronometrare le tue uscite per sapere se sei stato da un’altra donna. Nicola,sarebbe un inferno per me e per te e quindi mi dispiace,ma la nostra storia è finita e non perché non ti amo più,ma perché non posso amarti più” mi dice. Scende dall’auto e va via,lasciando il mio cuore in mille pezzi.

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Capitolo 43
*** 43 ***


[Betty]
Controllo di aver preso tutto in borsa,mentre apro la porta. Entrano i miei genitori che sono venuti per dare un’occhiata a Roberto.
“Salve Figliola! Ciao Armando” dice mio padre.
“Buongiorno” dice mia madre.
“Salve” diciamo all’unisono io e Armando.
“Allora,il principino dov’è?” chiede mia madre.
“ Il principino dorme ed io dovrei parlarvi.” dico. I miei genitori si siedono ed io e Armando facciamo lo stesso.
“Che succede figliola?” mi chiede mia madre.
“Allora,Armando?” chiede mio padre.
“  Nicola ha venduto la sua casa perché voleva andare a vivere con Asia!” dico.
“ Senza sposarla!” sottolinea mio padre.
“ Si,ma poi le cose si sono complicate e ora lui è senza casa!” dice Armando.
“ Povero figliolo e cosa farà?” chiede mia madre.
“ Volevamo chiedervi di ospitarlo per qualche tempo nella mia vecchia stanza!” dico.
“ Per qualche tempo,quanto? Perché non vorrei che si piazzasse a casa nostra a svuotare la dispensa fino alla nostra morte!” dice mio padre.
“Hermes!” dice mia madre.
“Zitta,Giulia! Tu forse non ricordi che quel tipo è una sottospecie di aspirapolvere umana,che mangia tutto quello che vede e finiremmo per spendere tutta la mia pensione al supermercato!” dice mio padre.
“Papà! Sappiamo bene tutti che vuoi bene a Nicola come ad un figlio e che non lo lasceresti mai per strada!” gli dico.
“ Si ma ci tengo all’economia familiare e se quel tipo si piazza a casa nostra,i prossimi senza casa saremo io e tua madre perché quel tipo ci costringerà ad andare al supermercato 3 volte al giorno a causa della sua fame insaziabile!” mi dice.
“ Credi davvero a quello che dici? Papà ti ricordo che Nicola ha consumato tutti i suoi pasti a casa nostra da quando è nato e che non ti sei mai lamentato!” gli dico. Tace e si commuove pensando ai vecchi tempi!
“Allora,lo ospiterete?” chiedo.
“ Va bene,ma dovrà stare a dieta!” dice mio padre.
“ Aggiusterò oggi stesso al tua camera!” dice mia madre
 
[Asia]
Ho passato tutta la notte a piangere e solo gli occhiali scuri riescono a celare gli occhi gonfi di una notte insonne,ma quando entrerò in azienda dovrò toglierli e tutti si accorgeranno che ho trascorso la notte in compagnia dei fazzoletti. Entro e incontro Anna Maria.
“ Vuoi un po’ di correttore? Almeno nessuno si accorgerà che hai pianto tutta la notte!” mi dice,mentre entriamo in ascensore e dopo essermi tolta gli occhiali da sole.
“ Si vede così tanto?” le chiedo.
“Sembri un panda! Ieri sera eri a casa di Betty,vero?” mi chiede. Annuisco.
“E tu l’hai incontrato?” mi chiede. Annuisco.
“ Vi siete parlati?” mi chiede.
“L’ho lasciato in modo definitivo” le dico,scoppiando di nuovo a piangere. Mi abbraccia,cercando di consolarmi da un dolore che forse non mi abbandonerà mai.
“ Adesso devi solo cercare di pensare alla tua carriera,alla tua vita e a quello che di buono potrebbe arrivare!” mi dice.
“Adesso non riesco a vedere nulla di buono nella mia vita!” le dico.
“Lo so,ma vedrai che fra qualche settimana riuscirai a capire che la tua vita non è finita e che non morirai per questo! Devi pensare che sei una stilista emergente,che presto sarai famosa in tutta l’America latina perché i tuoi modelli saranno indossati dai personaggi di un film,che hai un uomo che muore d’amore per te,anche se tu non lo consideri!” mi dice.
“ Per favore,non mi va di sentir parlare di Giovanni” le dico.
“E invece devi pensarci,perché è un’alternativa al tuo dolore!” mi dice.
Usciamo dall’ascensore e ci sono molti ragazzi che aspettano di essere esaminati per il posto di segretaria di Nicola.
“Non ci posso credere” sento dire da Anna Maria.
“Che succede?” le chiedo.
“ Guarda chi c’è!” mi dice.
 
[Anna Maria]
“ Efraim!” chiamo. Si avvicina a noi un ragazzo  non molto alto di circa vent’anni. Ha i capelli scuri e gli occhi castani.
“ Signora Anna Maria,come sta?” mi chiede.
“ Bene,ma tua madre sa che sei qui?” gli chiedo.
“Veramente no! Mia madre è così indaffarata” mi dice.
“Quindi non sei qui per il posto” gli dico.
“Si,sono qui proprio per quello,ma non voglio che mia madre lo sappia e mi raccomandi con la presidente. La signora Betty e lei sono amiche,ma io voglio avere questo posto perché lo merito e non perché mia madre lavora qui ed è amica della presidente” mi dice. È un ragazzo maturo e considerando suo padre,non mi aspettavo fosse un ragazzo di principi.
“ Lei è Asia Suarez,la nostra seconda stilista ed è amica di tua madre” dico a Efraim,presentandogli Asia. Entrambi si allungano la mano.
“Allora in bocca al lupo per il colloquio! Noi ci vediamo dopo” dice Asia allontanandosi.
“Beh io adesso inizio a lavorare. Comunque tua madre lo scoprirà lo stesso perché l’ufficio di Gutierrez, quello che si occupa della selezione del personale, si trova vicino alla scrivania di tua madre e poi la segretaria di Gutierrez è Berta,una delle migliori amiche di tua madre” gli dico.
“Ah la madre del fidanzatino di Anita!” dice.
“ E stanno ancora litigando per questo! Comunque in bocca al lupo” gli dico.
“Grazie signora” mi dice.
 
[Sofia]
Esco dall’ascensore e vedo l’inaspettato. Che diamine ci fa mio figlio all’Ecomoda?
“Efraim” gli dico alle spalle. Sussulta e si volta verso di me.
“Mamma” mi dice.
“ Non mi chiedere cosa ci faccio qui,perché ci lavoro da quando portavi il pannolino” gli dico.
“Sono qui per … per il posto di segretario del dottor Mori” mi dice.
“Mora … Nicola Mora! E posso sapere perché non me l’hai detto?” gli chiedo.
“Perché ho bisogno della mia indipendenza! Non mi va più di pesare su te ed Alfred” mi dice.
“ E credi davvero che Gutierrez scelga te quando ha a disposizione tutte queste donne? Se vuoi un consiglio tornatene a casa!” gli dico.
“ Ed è per questo che gli altri maschi che stavano qui,sono andati via?” mi chiede.
“Si. Gutierrez sceglie le segretarie in base alla bellezza e figurati se tu hai speranze” gli dico. Si avvicina a noi il signor Ugo.
“Buongiorno signor Ugo” gli dico.
“ Buongiorno e chi è questo ragazzo?” mi chiede,con tono interessato.
“Mio figlio Efraim Rodriguez Lopez” gli dico.
“ Suo figlio? Questo adone è suo figlio? Lei è sicura che questo ragazzo sia figlio suo e di Mister Assegno? È sicura che non l’hanno scambiato al momento del parto?” mi chiede.
“No,signor Ugo,è figlio mio e di quel disgraziato” gli dico.
“ Gli strani scherzi di madre natura” dice a mio figlio e va via.
“E quel tipo chi è?” mi chiede mio figlio,quando il signor Ugo si allontana.
“Lo stilista. È un uomo (un uomo per modo di dire) un po’ strano” gli dico.
“ Comunque ho deciso di sostenere il colloquio lo stesso,anche se non sei d’accordo!” mi dice.
“ Allora fai come vuoi e buona fortuna!” gli dico.
 
[Nicola]
Entro in atelier per parlare con Asia,che sta scendendo le scale per arrivare in atelier. Posa la borsa sul tavolo e noto dai suoi occhi che è stata una pessima notte per lei,come per me. Nota che sono già lì e sembra volermi evitare.
“ Possiamo parlare?” le chiedo.
“ Mi sembrava di essere stata chiara ieri sera,ma se è qualcosa inerente al lavoro,allora ti ascolto!” mi dice,mettendosi a sedere.
“ Non è per lavoro che sono qui,anzi di quello mi importa poco! Asia,io non posso pensare di buttare tutto così!” le dico.
“ Dovevi pensarci prima di copulare con la Fernandez!” mi dice.
“Si,ma non si può tornare indietro,si può solo andare avanti e io voglio andare avanti con te!” le dico.
“ E cosa pretendi che faccia? Che passi sopra le tue scappatelle con la bionda finta? Così fra qualche anno,mi tradirai con una donna più giovane ed io dovrò soccombere di nuovo. No,Nicola,mi dispiace!” mi dice.
“ Vuoi davvero buttare tutto all’aria solo per le tue paure?” le chiedo.
“ Non per le mie paure,ma perché non  mi fido più di te. Nicola,tu mi hai tradito due volte:la mattina mi professavi amore e la sera eri nel letto con quella ed io non posso perdonartelo,non ci riesco!” mi dice. Vado via dall’atelier.
 
[Asia]
Nicola va via e mi viene solo una gran voglia di piangere. Sto per scoppiare a piangere,ma arriva l’unica persona capace di tirarmi su il morale in questo periodo.
“ Scommetto che ha pianto tutta la notte,vero? Chi glielo fa fare di piangere per quel mascellone,io ancora non l’ho capito!” mi dice.
“ L’amore! Comunque mi passerà! E lei come mai è così allegro,signor Ugo?” gli chiedo.
“ Perché ho conosciuto il figlio della sua amica,la pulce! Certo che la natura ha fatto un bello scherzo a quel ragazzo:lui bello come un attore di telenovelas e la madre e il padre che potrebbero lavorare al circo! Deve essere quella che Leopardi chiamava “Natura Maligna”,non crede?” dice. Vorrei capire come le tira fuori queste cose!
“ Non credo! Comunque l’attore di telenovelas,come lo chiama lei, ha fatto basket per questo è così alto,le assicuro che è figlio di Sofia e di Mr. Assegno e non è stato scambiato nel nido,né è frutto del tradimento di Sofia con chissà che attore del cinema!” gli dico.
“ Ah guardi,non c’era da sperare che un attore del cinema mettesse gli occhi su Sofia,anche perché avrebbe dovuto usare la lente d’ingrandimento o il microscopio per vederla e dopo averla vista bene sarebbe rimasto stecchito!” mi dice.
“ Ma perché è così crudele?” gli chiedo.
“Ma non sono io che sono crudele! Crudele con lei è stata madre natura! Lei si rende conto che Sofia può aver ispirato i fratelli Grimm alla stesura della favola di Biancaneve e i sette nani e di sicuro non per la protagonista,ma per i suoi sette amichetti!” mi dice.
“Signor Ugo,possibile che in più di 10 anni che lavora con lei,non nutre neanche un po’ di affetto per Sofia?” gli chiedo.
“ Beh provare affetto non vuol dire essere ciechi! Non è mica colpa mia se Sofia è bassa?!” mi dice.
 
[Betty]
Io e Armando usciamo dall’ascensore e ci dirigiamo verso il mio ufficio,ma fuori c’è Sofia ad aspettarmi.
“ Sofia! È successo qualcosa?” le chiedo.
“ No o almeno non ancora!” mi dice.
“ Dimmi cos’è successo!” le dico. Entriamo io lei ed Armando nel mio ufficio.
“ Efraim è fra i candidati per il posto di segretaria alla direzione commerciale” mi dice. Penso subito al suo ex marito e alle scintille che farebbero lavorando sullo stesso piano! Anche Armando mi guarda sconvolto pensando ai teatrini che farebbero insieme!
“ E vuoi che dica a Gutierrez di non assumerlo?” le chiedo.
“ Veramente vorrei che fossi tu ad esaminarlo,perché sai bene che Gutierrez predilige un bel decolleté alle qualità intellettive!” mi dice.
“ Ma sei sicura? Non è che poi finisce come quando c’era la promoter a lavorare qui,che ogni volta era uno show?” le chiedo.
“ Betty,che esagerazione! Al massimo potrei dargli uno schiaffo ogni tanto,ma è mio figlio!” mi dice. Suo figlio? Scoppio a ridere e non riesco a fermarmi.
“ Ma che ti prende?” mi chiede.
“ Betty ed io pensavamo che l’ Efraim in questione fosse Mr. Assegno!” dice Armando.
“ No,Betty! Comunque puoi farmi questo favore?” mi chiede Sofia.
“ Certo,adesso avviso Gutierrez che dei colloqui per il personale per oggi me ne occupo io!” le dico. Alzo il telefono e compongo il numero per mettermi in contatto con quel pervertito di Gutierrez,prima che assuma qualche bambolona per fare da segretaria a Nicola,che ha già un sacco di problemi!
“Hello!” sento dall’altra parte.
“Gutierrez,sono la dottoressa Pinzon! Volevo solo dirle che mi occupo io dei colloqui per assumere la segretaria di Nicola! Lei intanto inizi a preparare il contratto e gli esami a cui sottoporre il prescelto o la prescelta!” dico.
“ Ok,dottoressa! Goodbye!” mi dice.
 
[Marcella]
Io e Michel entriamo in ufficio. Poso la borsa sulla scrivania,ma Michel mi gira verso di se e mi bacia. Mi sento avvolta dalle sue braccia possenti,dove mi sento al sicuro. Mi stacco bruscamente perché non voglio che ci vedano in atteggiamenti intimi in ufficio.
“Che hai?” mi chiede.
“Niente è solo che in ufficio non mi piace essere così affettuosa!” gli dico.
“ Beh non sei voluta venire a casa mia,in ufficio non vuoi,allora dimmi dove possiamo essere affettuosi!” mi dice. Gli sorrido.
“Michel,sai bene che il mio rapporto con Betty non è dei migliori e non mi va che abbia da ridire sul mio comportamento,anche perché in passato sono stata io ad avere da ridire su di lei!” gli dico.
“ Lo so e sai bene che non ho mai apprezzato questo tuo rapporto con Betty,perché senza di lei non ci saremmo mai conosciuti” mi dice.
“ E credi davvero che sia stato un bene per te conoscermi?” gli chiedo.
“ Nonostante il tuo carattere non proprio facile,si. Io credo sia stata una benedizione per me incontrarti,anche se stava per andarci bene anche il mio dentista,visti tutti gli schiaffi che mi hai dato!” mi dice. Scoppio a ridere e in effetti non posso dargli torto. Squilla il mio cellulare e rispondo subito.
“Pronto” dico.
“ Marce,sono Patrizia,come ti va la vita?” mi chiede.
“Bene,non potrebbe andare meglio e a te come vanno le cose? Hai fatto pace con Daniele?” le chiedo.
“No,ieri sera abbiamo litigato bruscamente ed è andato via sbattendo la porta!” mi dice.
“ Ma non avevi detto che volevi perdonarlo?” le chiedo,mentre Michel mi guarda  sorridendo.
“ Lo so,ma non ci riesco. Mi viene in mente quel bigliettino e sragiono completamente!” mi dice.
“Questa non è una novità! È da quando ti conosco che sragioni! Comunque cosa pensi di fare?” le chiedo.
“ Non lo so,Marce. Daniele mi manca da morire,ma non riesco perdonarlo e poi lui è sempre lì a rinfacciarmi la storia di Nicola!” mi dice.
“E ci credo,gliel’hai sventolata sotto il naso,cosa volevi che facesse?” le dico.
“Lo so,Marce,ma una volta per uno non fa male a nessuno. A tal proposito,Nicola come sta?” mi chiede.
“ Lui e quella ragazza si sono lasciati il giorno del lancio e diciamo che non penso torneranno insieme,ma perché ti interessa tanto?” le chiedo.
“ Per niente” mi dice,poco convinta.
“Patrizia,bada a non fare idiozie perché se poi Daniele ti ammazza,io lo aiuto! Non ti avvicinare a Nicola Mora!” le dico.
“ E se lo venissi a trovare?” mi chiede.
“Non è il caso perché già è a ferri corti con la sua ex fidanzata e tu complicheresti di più sia la faccenda tua che la sua!” le dico.
“ Hai ragione. Ci sentiamo in questi giorni e voglio solo chiederti se è possibile di passare tu a prendergli i ricambi a casa perché vedendoci ci faremmo solo male!” mi dice.
“Ok,ma tu non tirare troppo la corda perché potresti perdere tutto e salutami i bambini” le dico. Chiudo la chiamata e mi siedo.
“Problemi?” mi chiede Michel.
“Tu devi imparare una cosa semplice ma fondamentale: quando chiamano Patrizia o Daniele ci sono sempre problemi perché quei due sono una catastrofe insieme!” dico.
“ Ma tu non devi stressarti perché il bambino ha bisogno di tranquillità” mi dice. Lo abbraccio.
 
[Mario]
Chiudo il computer e penso a cosa fare in pausa pranzo,perché Armando sta selezionando la segretaria per Nicola e spero che Sandra non si sia accordata con la banda per andare a pranzo. Bussano alla porta.
“Amore” le dico,appena la vedo.
“ Amore,ti disturbo?” mi chiede Sandra.
“ Pensavo a te!” le dico.
“ A me o a Mario jr.?” mi chiede,sospettosa.
“ A te. Vuoi venire a pranzo con me?” le chiedo.
“ Non è una cattiva idea,anche se avevo pensato ad altro” mi dice.
“Se sei impegnata con le ragazze,per me non c’è problema!” le dico.
“No,veramente pensavo di andare a scegliere il passeggino per la nostra pulce,se tu sei d’accordo!” mi dice. Mi vengono le lacrime agli occhi e se ne accorge.
“ Amore,non puoi piangere appena si parla del bambino! Sono io quella con gli ormoni in subbuglio!” mi dice.
“Lo so. Allora senti il mio programmino: allora noi adesso andiamo al centro commerciale,compriamo il passeggino e la carrozzina per il piccolo Calderon e poi pranziamo lì in quel ristorante che usa solo i prodotti biologici!” le dico. Mi guarda con uno sguardo di disapprovazione.
“ Cosa volevi mangiare?” le chiedo.
“ Hai presente quei panini pieni di mostarda,patatine …?” mi chiede.
“ Si,ho presente,ma non ti sembra di esagerare?” le chiedo.
“ Dici che sarebbe troppo pesante?” mi chiede.
“ Tesoro,lo sai che dovresti tenerti a dieta! Facciamo così: a pranzo andiamo nel ristorantino biologico e questa sera compriamo una bel take away italiano!” le dico,tentando di negoziare.
“ E va bene,in fondo hai ragione anche perché altrimenti rischio di ingrassare più di Betty che aspetta due gemelli. Ma stasera siamo dai Mendoza!” mi dice.
“ E allora prega che Betty cucini qualcosa di buono!” le dico,mentre l’abbraccio.
 
[Betty]
È il turno del figlio di Sofia ed io e Armando lo facciamo chiamare da Anna Maria. Spero tanto non sia come i candidati precedenti perché altrimenti siamo rovinati sul serio,anche perché è l’ultimo. Entra e lo facciamo accomodare. Mi consegna il curriculum.
“ Allora Efraim Rodriguez Lopez,dal tuo curriculum abbiamo letto che hai un corso di dattilografia e che conosci bene l’uso del computer oltre al fatto che stai frequentando la facoltà di Economia” gli dico.
“Si,dottoressa. Sono al terzo anno di Economia e mi piacerebbe molto affiancare il dottor Mora nel suo lavoro!” mi dice.
“ Speriamo tu sappia che questo lavoro è a tempo pieno e che Nicola avrà bisogno di una persona su cui contare dalle 8 di mattina alle 6 di sera,sei sicuro che ce la farai?” gli chiede Armando.
“ Si,dottore. Conto di portare con me i libri e studiare fra un impegno e l’altro,oppure studiare quando esco da qui. Io ci tengo a questo lavoro e affiancare il dottor Mora mi aiuterà anche con i miei studi perché è un ottimo economista e un eccellente modello a cui ispirarsi!” dice.
“Allora congratulazioni! Inizi da domani,qui ci sono il badge e il contratto. Congratulazioni!” dico. Stringe la mano ad entrambi e si dirige verso la porta,la apre e si incontra con Nicola. Efraim esce e Nicola si accomoda.
“ Quel tipo che hai visto sull’uscio della porta è il tuo segretario!” gli dico.
“Ah bene,avete preso un maschio!” risponde Nicola.
“Si ed è il figlio di Sofia e di Mr. Assegno!” gli dice Armando.
“ Bene, a me basta che sia maschio,che non sia amica di Lombardi e soprattutto che non si interessi ad Asia!” dice Nicola.

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Capitolo 44
*** 44 ***


[Nicola]
Busso alla porta di casa Pinzon Solano con le lacrime agli occhi e la valigia fra le mani. Mi apre il signor Hermes.
“ Salve! Buona permanenza!” mi dice il signor Hermes. Sopraggiunge la signora Giulia e abbraccio entrambi.
“ Vi ringrazio per quello che state facendo per me” dico loro.
“ Immagino sarai depresso!” dice la signora Giulia. Annuisco.
“ E spero non vorrai fiondarti sulla nostra dispensa!” dice il signor Hermes,beccandosi una gomitata dalla signora Giulia.
“ Ferma,Giulia! Perché noi ti conosciamo,signorino! E tu già quando non sei depresso,mangi per 7,adesso che sei anche depresso perché la tua ragazza non vuole più concubinare,non oso pensare cosa resterà della dispensa!” mi dice.
“Hermes!” gli dice la signora Giulia.
“ Allora cosa c’è per cena?” chiedo.
“ Ho preparato la carne” dice la signora Giulia.
“ Bene e allora ci aggiunga del riso,3 uova, 2 calzoni fritti e 2 succhi di mora!Io intanto vado a posare le valigie!” dico.
“ Lo sapevo che questo gesto d’affetto ci sarebbe costato l’intera dispensa!” dice a bassa voce il signor Hermes a sua moglie. Sono riusciti a strapparmi un sorriso e credo siano gli unici a potermi salvare dalla tristezza in cui sono sprofondato.
 
[Armando]
Finiamo la cena a casa dei Calderon e Sandra mette i piatti nella lavastoviglie. Questa sera:cenetta a quattro senza bambini perché ce li tiene la babysitter. Sandra torna da noi e ci accomodiamo tutti in salotto.
“ Sapete di cosa ho voglia?” chiede Sandra.
“ Di cosa?” chiede Calderon,ormai rassegnato alle voglie strane di sua moglie.
“ Di una fetta di torta di ricotta e miele!” dice Sandra.
“ Già,anche a me ne è venuta voglia” dice Betty.
“ Ma sono le 10!” dice Mario.
“Si,ma io ne ho voglia!” dice Sandra.
“E anch’io!” dice Betty.
“Sandra,ma cos’ha fatto? Me l’ha contagiata!” le dico isterico.
“Ma amore,non è mica la varicella! Ho solo una voglia di torta! Fallo per Nicolino e Giulietta!” mi dice.
“ Ma quale Nicolino e Giulietta?! Amore,ma tu ti rendi conto che sono le 10 e che nessuna pasticceria è aperta a quest’ora!” le dico.
“ Armando ha ragione!” mi spalleggia Mario.
“Ma quale ragione? Senti Mario,io ti giuro che se tu non mi compri quella maledetta torta,tuo figlio lo vedrai quando avrà la patente!” grida Sandra.
“Ed io vi giuro che se non mi comprate quella torta,io vi licenzio!” dice Betty.
“Ma dove la prendiamo?” chiedo.
“ Armando,come ci sono le farmacie di turno,ci saranno anche le pasticcerie di turno! DEVI SOLO TROVARLA!” dice Betty.
“E va bene,noi andiamo,ma voi non vi muovete e cercate di pensare ad altro!” dice Mario. Prendiamo i giacconi e usciamo.  Prenoto l’ascensore.
“Armando e adesso che facciamo?” mi chiede Mario.
“Calderon per favore,sta zitto perché qui rischiamo di restare senza mogli,senza figli e senza lavoro! Quante pasticcerie credi ci saranno in tutta Bogotà?” gli chiedo.
“ Speriamo di avere fortuna trovandone subito una aperta!” mi dice.
 
[Marcella]
Michel è andato a mettere a letto la bambina e sono sul divano di casa sua,mentre lo aspetto. Spero non ci metta molto perché vorrei tornare a casa,visto che sono stanca morta. Squilla il mio cellulare e rispondo subito.
“Pronto” dico.
“Marce,sei a casa?” mi chiede Daniele.
“ No,sono a cena fuori,ma fra un’oretta al massimo torno,perché?” gli chiedo.
“ Nulla,non volevo disturbarti,ma avevo bisogno di parlare con qualcuno!” mi dice.
“ Daniele,non mi disturbi. Dimmi pure” gli dico.
“Oggi sono andato a trovare i bambini dal padre di Patrizia.” mi dice.
“E come stanno?” gli chiedo..
“ Bene,ma credo che il padre di Patrizia abbia capito che tra me e la figlia le cose non vanno bene” mi dice.
“ E ti ha detto qualcosa?” gli chiedo.
“ No,ma mi ha guardato in cagnesco tutto il tempo!” mi dice.
“ Daniele,tu sai bene che non condivido ciò che hai fatto a Patrizia e non posso biasimare il signor Fernandez per come si è comportato e tantomeno Patrizia. Tu hai fatto una piazzata a Nicola Mora ieri,ma non mi pare lei abbia fatto lo stesso con la tipa che ti sei portato a letto e non credo le mancasse la voglia,te lo dico per esperienza personale!” gli dico.
“Perché la difendi sempre?” mi chiede.
“Perché è la mia migliore amica e perché sei stato tu il primo a sbagliare. Ti bastano come motivazioni o ne vuoi delle altre? Comunque con Patty come va?” gli chiedo.
“ Male o almeno peggio di quanto pensassi. Ieri sono passato da lei e per poco non mi mandava al diavolo. Mi ha praticamente cacciato fuori,ricordandomi che in una causa di divorzio avrebbe la meglio!” mi dice.
“Sai bene che Patty non è nuova al divorzio e che questa volta non finirebbe in miseria come quando divorziò da Brickman,sia perché avete dei figli sia perché la colpa in teoria sarebbe tua!” gli dico.
“ Credi che mi perdonerà?” mi chiede.
“ Si,ma dalle tempo e cerca di non tradirla più!” gli dico.
“ Ora stacco perché ho bisogno di rilassarmi! Ci sentiamo domani,sorellina!” mi dice.
“A domani” gli dico. Chiudo la chiamata e arriva Michel.
“ Scusa,ci ho messo un po’ ad addormentare la bambina anche perché ha iniziato a farmi domande sul famoso fratellino che dovrebbe arrivare!” mi dice,mentre si siede accanto a me.
“ Come credi l’abbia presa?” gli chiedo,mentre mi accoccolo tra le sue braccia.
“ In fondo si sta abituando all’idea di questo fratellino nella tua pancia e anche alla tua presenza e al ruolo che avrai nelle nostre vite!” mi dice.
“ Una cosa è abituarsi e un’altra è accettarlo!” gli dico.
“ Ci vorrà un po’ di tempo,anche perché si tratta di una bambina e non di un robot,ma sono sicuro che riuscirai a farti amare da lei!” mi dice.
“ La verità è che Charlotte vorrebbe che tu sposassi quella Graziella!” gli dico.
“ Gabriela!” mi corregge.
“ È uguale! Comunque non credo accetterà mai l’idea che la madre di suo fratello sono io!” gli dico.
“ Parli come se Charlotte avesse 20 anni! Marce, Charlotte ha solo 3 anni e non sa cosa voglia dire avere una madre. L’unica figura che si avvicinava a quella materna era quella di Gabriela ed è normale che si senta un po’ spaesata,ma sono certo che quando nascerà il bambino e verrai a vivere qui,tutto andrà bene anche con lei e sarai una madre perfetta sia per Charlotte sia per nostro figlio!” mi dice.
“Adesso credo sia meglio andare perché sono molto stanca!” gli dico.
“Perché non resti a dormire?” mi chiede,baciandomi il collo.
“ Perché domani mattina dovrei svegliarmi prima per prendere un taxi ed andare a casa mia a cambiarmi.” Gli dico.
“ Perché non lo fai per me?” mi chiede con la sua faccia da cucciolo.
“E va bene! Vorrà dire che domani dovrò uscire presto e andare a casa a cambiarmi prima di andare in Ecomoda!” gli dico.
 
[Mario]
È la quarta pasticceria dove andiamo,ma è chiusa anche questa! Armando sta urlando da circa tre quarti d’ora perché sta per avere una crisi di nervi e lo capisco.
“ Ti rendi conto che se continuiamo così,finirà che la torta la compreremo per domani mattina e finiremo anche la benzina!” mi dice.
“ Ho capito,Armando,ma se non torniamo con la torta quelle due ci ammazzeranno e in fondo non è neanche colpa loro,ma dei nostri figli!” gli dico.
“Ho capito,ma se iniziamo a viziarli prima che nascano,finirà che andremo al manicomio tutti e due!” mi dice.
“Allora facciamo una cosa:chiama tua moglie e vedi se le voglie di questa stramaledetta torta sono passate!”gli dico. Prende il cellulare e inizia a chiamare Betty.
“ Amore … si,siamo ancora in giro … ti pare che se l’avessi trovata,starei ancora in giro? … Quindi vi sono passate le voglie … ah … uhm … capisco! … Allora dico a Mario che possiamo tornare … si fra 10 minuti saremo a casa … ok … ti amo!” gli sento dire. Il fatto che possiamo tornare è positivo.
“Allora?” gli chiedo.
“ Ha detto che Sandra era stufa di aspettare e quindi ha scongelato dei dolcini e stavano aspettando che si cuocessero!” mi dice.
“E cosa aspettavano a chiamarci,che arrivassimo a Medellin?” gli chiedo.
“No,Betty ha detto che stavano per chiamarci e mi hanno chiesto se volevamo anche noi dei dolcetti!” mi dice.
“Ti rendi conto che solo la parola “Dolcetto” mi da la nausea dopo aver passato un’ora a girare le pasticcerie? Mi spieghi come faccio a volere dei dolci?” gli chiedo un po’ alterato.
“In effetti non hai tutti i torti! Comunque di Betty non posso lamentarmi perché non ha spesso queste voglie strane!” mi dice.
“ E non ti lamentare,Armando,anche perché l’unico che deve lamentarsi sono io,visto che è mia moglie che ha sempre voglia di qualcosa e che ha gli ormoni in subbuglio!” gli dico.
“Ti assicuro che passerà! Vedrai che con il secondo figlio,sarà tutto diverso!” mi dice.
“ No,Armando,forse non hai capito:per il secondo figlio,farò una petizione a chi di dovere perché lasci una pasticceria e un ristorante aperto di notte,altrimenti dovrò imparare a cucinare!” gli dico. Scoppia a ridere.
“ Sei davvero così disperato?” mi chiede.
“No, a parte gli scherzi:sono un uomo felice e ti assicuro che nonostante le voglie notturne,gli sbalzi d’umore di Sandra,questo è il miglior periodo della mia vita e sono sicuro che quando nascerà Mario jr. mi sentirò finalmente completo!” gli dico.
“ Intanto ci conviene trovare un’area di servizio subito,altrimenti arriveremo a casa quando a quelle due si saranno rotte le acque!” dice Armando.
 
[Asia]
Anche il film è finito ed è strano trovarmi sul divano da sola,quando fino a poco tempo fa c’era Nicola accanto a me. Devo ammettere che mi manca,ma che in fondo è meglio così! Non posso stare con un uomo che al primo bicchiere di whisky e alla prima difficoltà corre nel letto di un’altra donna,anche se lo amo da morire. Quelle della banda dicono che prima o poi mi passerà e che fra qualche giorno lo vedremo uscire con qualche modella,ma solo il pensiero mi uccide. Come farò a vederlo uscire con altre senza muovere un dito e soprattutto senza morire di gelosia? Come farò a vederlo ogni giorno ostentando indifferenza? La cosa migliore sarebbe che partisse per l’Italia da solo,sarebbe la cosa migliore per lui e per me. Squilla il mio cellulare. “NICOLA” Non posso rispondere,non mentre sono soffocata dalle lacrime.
“Pronto” rispondo.
“Volevo sapere come stavi e dirti che mi manchi” mi dice.
“ Nicola,per favore,perché non capisci che così mi fai solo male?” gli chiedo.
“ Stai bene senza di me?” mi chiede.
“ Non voglio risponderti!” gli dico.
“ Invece vorrei che tu lo facessi” mi dice.
“ Mi dici che differenza farebbe una mia risposta affermativa alla tua domanda? Ti riterresti soddisfatto se ti dicessi che mi manchi?” gli chiedo.
“ Per te è solo una questione di ego? Per te se ti ho chiamata è solo per alimentare il mio ego?” mi chiede.
“ Si. Si,Nicola,perché se tu mi amassi come dici,non saresti andato a letto con lei né con nessun’altra.” gli dico.
“Non riesci proprio a perdonarmi?” mi chiede.
“No, Nicola,io ci ho provato quella sera dopo il tuo tradimento. Ho provato a giustificare il tuo tradimento con la storia dell’alcool,ma poi tu l’hai rifatto senza alcuna scusa. Nicola tu hai distrutto il mio cuore e non contento di ciò,hai distrutto anche le macerie rimaste. Io non ho più niente che mi batte nel petto e tutto questo le devo a te! Tu hai sempre conosciuto il mio passato e quanto ci ho messo a riprendermi dalla batosta di 12 anni fa e cos’hai fatto? Ti sei mascherato da principe azzurro,per poi ritornare ad essere ciò che sei:un fedifrago!” gli dico. Lo sento piangere e mi rendo conto che forse ho esagerato.
“ Credi davvero che io con te abbia finto?” mi chiede.
“Non lo so,Nicola. Non credo che tu abbia finto di proposito di amarmi,ma forse c’è un problema di fondo nel tuo modo di amare e questo problema non posso risolverlo io,Nicola.” gli dico.
“ Ti riferisci al mio tradimento con Patrizia?” mi chiede,come quei bambini ingenui.
“ Non è il tradimento di per sé,è perché non sei riuscito a resistere a lei,non sei riuscito a resistere al nostro primo litigio e al fatto che volessi del tempo. Nicola,tu non sei stato capace di resistere alle nostre crisi” gli dico.
“ E adesso che farai?” mi chiede.
“Non lo so,Nicola,ma credo sia giusto che ricominci a pensare alla mia vita” gli dico.
“ Con Giovanni?” mi chiede.
“Non mi va di parlarne! Ci faremmo solo del male e credo che non sia il caso.” Gli dico.
“ Io ti amo e mi dispiace di averti fatto del male.” Mi risponde.
“ Buona fortuna,Nicola!” gli dico fra le lacrime.
“ Buona fortuna,Asia!” mi dice. Chiudo la chiamata prima di scoppiare a piangere.
 
[Marcella]
 Sono sdraiata sul suo petto e finalmente sono felice. Stare chiusa nel suo abbraccio mi trasmette sicurezza e in cuor mio spero di restare qui per sempre,ma so che presto dovremo affrontare il mondo e devo ammettere che ciò mi fa un po’ paura. Mi fa paura il giudizio di mio fratello,di quelli che lavorano all’Ecomoda e del bel mondo di Bogotà.
“ A che pensi?” mi chiede.
“ Al fatto che prima o poi dovremo dire ciò che ci sta capitando” gli dico.
“ Tu non sei sposata e neanche io. Non facciamo niente di male in fondo e non credo che i giudizi delle persone saranno tanto negativi” mi dice.
“ Michel,io ti devo dire una cosa” gli dico.
“ Mi devo preoccupare,Marce? Riguarda il bambino?” mi chiede.
“ No,il bambino non c’entra niente,ma io credo tu debba sapere questa cosa. Io e i miei fratelli vogliamo metter su una nuova azienda di moda a Medellin per fare concorrenza all’Ecomoda. Mio fratello vuole che io e Maria Beatrice ritiriamo il nostro capitale entro l’anno” gli dico.
“ COSA??? Volete fare questo ai Mendoza? Volete andare contro l’azienda che tuo padre ha messo su con tanto impegno? Vuoi andare contro Betty e Armando che nonostante tutto ti hanno sempre teso una mano?” mi chiede.
“ Michel,tu sai maglio di me che io e Betty conviviamo forzatamente nell’ambiente lavorativo e che appena ci rivolgiamo la parola scoppia la lite. Io non posso continuare a lasciare il mio capitale nelle mani di una donna che non stimo e di cui non ho fiducia. Daniele e Maria Beatrice sono tutto ciò che resta della mia famiglia ed io voglio appoggiarli in tutto. Ho già rinnegato Daniele una volta per amore e l’ho rimpianto per tanto tempo,ma adesso non voglio ripetere lo stesso sbaglio!” gli dico.
“ Ma perché fare tutto alle spalle? Io non ti biasimo,perché non ne ho il diritto,ma credo che tu stia agendo come una vigliacca!” mi dice.
“ E cosa dovrei fare? Pugnalare alle spalle i miei fratelli? Michel,già una volta li ho pugnalati alle spalle e per poco non perdevamo tutto,ma ora non posso farlo,non per dei perfetti estranei!” gli dico.
“ E se investissimo il nostro denaro in un’azienda di abiti da sposa? Non faresti concorrenza ai Mendoza e resteresti nel tuo settore!” mi dice.
“ Perché parli al plurale?” gli chiedo.
“Perché siamo una coppia e non resterò all’Ecomoda se andrai via! Marce,ti prego di non creare altre tensioni in azienda. Pensa a quando giocavate insieme tu,i tuoi fratelli e Armando …” mi dice.
“ E credi lui ci abbia pensato quando stava per mandarci in rovina? Credi ci pensi quando ogni volta arriva sul punto di iniziare una rissa con mio fratello? Lui ci stava mandando in rovina 10 anni fa e se non ci fosse stata Betty,adesso io farei la commessa o la segretaria di qualche dirigente maniaco,non avrei il mio appartamento,né la mia auto,l’Ecomoda non esisterebbe più e adesso sarei io a dover pensare ai bei tempi andati?” gli dico.
“ Comunque abbiamo tempo per pensarci,ma voglio che tu pensi che si tratta dell’avvenire di nostro figlio,dei bambini di Betty e Armando e del figlio di Sandra e Mario” mi dice,mentre mi accoccolo di nuovo fra le sue braccia.
 
[Betty]
Mi ritrovo nel mio letto tra le braccia di Armando,che a quanto pare è stanco e non lo biasimo visto che ha dovuto girare la città di notte.
“ Con la storia della rottura tra Nicola ed Asia stiamo perdendo di vista la questione della BAN” mi dice Armando.
“ Già,ma credo che Nicola stia facendo dei buoni affari,anche se io temo la concorrenza dei Valencia quando metteranno su un’impresa di moda” gli dico.
“ Amore,non avranno mai te come presidente o Nicola come direttore commerciale. Potrebbero mettere la bionda finta a fare da direttore commerciale o da presidente” mi dice.
“ Già con i sei semestri di finanza alla San Marino” dico.
“ Si darebbero la zappa sui piedi! Comunque licenzierai me e Mario per non aver trovato la torta?” mi chiede.
“ Non licenzierei mai due padri di famiglia,soprattutto un padre che ha sei figli da mantenere!” gli dico. Scoppia a ridere.
“ Credi che Nicola si riprenderà dalla fine della sua storia con Asia?” mi chiede.
“ Non lo so. Asia è irremovibile e credo non abbia tutti i torti. Io credo che le loro strade siano destinate a dividersi per sempre. Se ben ricordi io sono stata sempre contro a questa storia perché conosco Nicola dal nido e sapevo che sarebbe finita così,ma lui ha cercato di auto convincersi e di convincere tutti di essere cambiato. Il problema è che il suo cambiamento è stato troppo repentino per essere duraturo ed ora lui piange da una parte e Asia dall’altra.” dico.
“ Hai ragione,anche perché sia il mio cambiamento che quello di Mario sono stati lenti e nessuno di noi due è cambiato da un giorno all’altro com’è successo a Nicola” mi dice.
“ E non è solo questo! Nicola ha il chiodo fisso della bionda finta! È come se fosse stregato da quella donna. Per lei passa sopra tutto e tutti,anche sui suoi sentimenti. Lui è ossessionato da quella donna,non è amore o desiderio il suo,ma una vera e propria fissazione!” gli dico.
“ Credi che dovrebbe andare in terapia?” mi chiede.
“Ma quale terapia?! Ci vorrebbe l’esorcista!” gli dico.

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Capitolo 45
*** 45 ***


[Mario]
Mi ritrovo seduto di fronte al seggiolone,mentre mio figlio guarda me e la pappina con un’aria schifata.
“ Marietto,guarda l’aeroplanino!” gli dico,mentre simulo la traiettoria di un aereo con il cucchiaio contenete la sua pappina verdognola. In effetti fa schifo anche a me. Lui mi guarda e sorride,ma non accenna ad aprire al bocca.
“ Guarda che se non la mangi tu,la mangia papà!” gli dico. Speriamo che apra la bocca e non mi costringa a buttar giù questa schifezza! Finalmente il mio bambino apre la bocca e mangia. Inizio a caricare un altro cucchiaio,ma mi ritrovo tutto il pastrocchio che gli avevo dato in faccia.
“Amore,amore” sento dalla mia Sandra e mi sveglio di soprassalto. Mi guarda interrogativamente e vedo ancora la sua pancia gonfia. Mio figlio non è ancora nato!
“ Che succede?” mi chiede.
“ Stavo sognando!” le dico,ancora un po’ sconvolto.
“ E me ne sono accorta! O meglio se ne saranno accorti anche Betty e il signor Armando!” mi dice.
“ Perché?” le chiedo.
“ Perché hai urlato così forte!” mi dice.
“ Stavo sognando nostro figlio … io lo stavo imboccando. Stavo facendo l’aeroplanino e lui all’inizio ha mangiato,ma poi mi ha sputato il boccone in faccia” le dico. Scoppia a ridere a crepapelle,mentre la guardo interrogativamente.
“ E scommetto che la pappina era verde!” mi dice.
“ Si,verde! Come hai indovinato?” le chiedo. Non vorrei aver sposato una strega!
“ Perché stavi urlando “NO,IL VERDE NO”  e poi facevi anche tutti i rumori dell’aeroplanino!” mi dice.
“ Davvero?” le chiedo.
“ Si,ma temo che dovrai perfezionare le tue doti imitative perché più che un aeroplano,sembrava un elefante!” mi dice.
“ Tu pensi che mi sputerà sul serio la pappetta in faccia?” le chiedo.
“ Vuoi sul serio che ti risponda?” mi chiede,con una faccia che dice tutto.
“ E adesso dove vai?” le chiedo,mentre si infila le pantofole.
“ A prepararmi perché dobbiamo andare in Ecomoda o forse volevi andare all’aeroporto per perfezionare le tue doti? Comunque io credo che dovresti andare dall’analista!” mi dice,mentre si dirige in bagno.
 
[Nicola]
Sono trascorse due settimane dal consiglio di amministrazione in cui ho discusso con Daniele Valencia a causa di Patrizia. Ricordo le facce sbigottite di tutti e soprattutto quella di Asia. Lei ha ragione su tutto perché le ho mentito,le ho omesso volutamente quello che è successo,sperando in cuor mio che non ne venisse mai a conoscenza e invece per un motivo o per un altro ha saputo dei miei tradimenti ed ora mi evita accuratamente,come si fa con gli appestati,con i lebbrosi. Forse per lei sono peggio dei lebbrosi,perché distruggo tutto ciò che tocco ed ho distrutto anche tutto ciò che stavo costruendo con lei. Io l’ho tradita quando aveva più bisogno di me ed ora mi tocca solo accettare che è tutto finito. Mi allaccio la cravatta ed esco dalla mia stanza,o meglio da quella che era la camera di Betty prima che si sposasse. Scendo le scale e arrivo in cucina dove ci sono già il signor Hermes e la signora Giulia. Lui sta leggendo il giornale e lei sta portando le varie pietanze a tavola. È così da sempre,da quando ero bambino,da quando c’era anche Betty a questa tavola.
“Buongiorno” dico,mentre mi siedo.
“ Ciao Nicola,vuoi che ti porti qualcosa?” chiede la signora Giulia.
“ Che domande,Giulia: è da quando ha messo il primo dentino che Nicola vuole qualcosa da mangiare,di cosa ti stupisci?” dice il signor Hermes.
“ Se ci sono vorrei dei dolcetti ai lamponi,miele,succo di mora e un caffè!” dico.
“ Menomale che la nostra casa non è di marzapane,altrimenti già da tempo saremmo dei senzatetto!” dice il signor Hermes.
“Hermes!” lo ammonisce la signora Giulia.
“ Giulia,tu stai zitta che questi dolci sono senza zucchero!” le dice il signor Hermes.
“ Ma non li ho fatti io,li ho solo comprati!” dice.
“ Dalla madre di questo signore,scommetto! Quante volte te lo devo dire che non devi comprare nulla nella panetteria di sua madre?! Vuoi che finiamo all’antiveleni?” le dice.
“ Forse è il caso che chiudete questo tenero siparietto e che conservate il resto dello spettacolo per quando tornerò questa sera! Io ora vado a guadagnarmi la pagnotta!” dico.
“ La pagnotta che poi vieni a divorare a casa mia!” chiosa il signor Hermes.
“ Cosa vuole,Signor Hermes? Risparmia i soldi per una badante!” dico,mentre la signora Giulia ride sottecchi.
“ Io non ho bisogno di nessuna badante!Sfruttatore!” mi dice,mentre apro la porta ed esco.
 
[Marcella]
Michel fa sedere Charlotte sul sedile posteriore dell’auto e si siede al posto del guidatore. Questa mattina abbiamo fatto tardi come non mai.
“Marcella,ma tu sai preparare i biscotti?” mi chiede Charlotte.
“ Si,me la cavo!” le dico.
“ Dai bambolina,chiedi quello che le devi chiedere!” dice Michel.
“ A scuola ci vogliono fare i biscotti e io non li so fare!” mi dice la bambina.
“ Allora questa sera ti aiuto a fare i biscotti.” Dico.
“ Magari vi do una mano!” dice Michel.
“ Basta che non finiamo all’antiveleni!” dico.
“ Pulce,devi sapere che Marcella è molto spiritosa!” dice Michel.
“Io non sono una pulce … sono una bambina!” protesta la bambina.
“ In effetti ha ragione! Buona scuola,piccola!” dico,mentre Michel la fa scendere dalla macchina.
“ Ciao” mi dice la bambina,mentre chiude lo sportello.
 
[Asia]
Entro in ascensore e prima che le porte si chiudano entra anche la nuova ragazza che sta in produzione. Mi sembra di aver sentito dire in giro che si chiama Jole e che ha circa 20 anni. Mi chiedo cosa diavolo venga a fare sul nostro piano se la produzione è da tutt’altra parte. E se cercasse Nicola? Dopotutto è una ragazza avvenente e giovane e Nicola è sempre stato un donnaiolo.
“ Lei è la stilista?” mi chiede.
“ E lei la nuova ragazza che sta in produzione,giusto?” le chiedo.
“ Si” mi dice.
“ Allora temo si sia sbagliata perché la produzione è da tutt’altra parte” le dico,mentre usciamo dall’ascensore.
“ Lo so,ma devo parlare con il direttore commerciale” mi dice. Con Nicola,lo sapevo!
“ Beh allora si rivolga al suo segretario,sono sicuro che l’accoglierà come farebbe il dottor Mora!” le dico. Si siede e inizia a sfogliare una rivista.
“ Ciao Anna Maria” dico.
“ Ciao” dice.
“ Io vado in atelier” le dico.
“ Hai visto quella Jole?” mi dice.
“ E allora?” le chiedo.
“ Ha l’occhio troppo lungo e la gonna troppo corta” dice Sofia,che sopraggiunge alle mie spalle.
“ Non capisco cosa intendi!” dico.
“ Che quella lì,mira a prendere il tuo posto” dice Anna Maria.
“ Ma se ha a stento il diploma!” dico.
“Non il tuo posto come stilista! Lei vuoi il tuo posto nel letto di Nicola Mora!” dice Anna Maria.
“ Anna Maria,ti prego,avrà 20 anni!” dico.
“ Come se fosse la prima volta che Nicola esce con una ventenne,quanti anni credi che avessero le modelle che frequentava? E poi quella lì non mi piace!” dice Sofia.
“ Comunque anche se fosse,non è un mio problema! Io e Nicola non stiamo più insieme e se quella mira ad infilarsi nel suo letto,che lo faccia!” dico stizzita e mi allontano da loro.
 
[Sofia]
Asia si allontana da noi e credo sia gelosa marcia di quella tipa e in fondo la capisco. Quando Jenny stava con Efraim mi sentivo proprio come lei quando Jenny mi sculettava davanti.
“ Ahi ahi mi sa che Asia è ancora gelosa!” mi dice Anna Maria.
“ Non iniziare,Anna Maria! Comunque quella tipa gira attorno a Nicola Mora!” le dico.
“ Già e sinceramente non mi piace! Non vorrei ci provasse anche con Freddy!” dice Anna Maria.
“ Tu pensi a Freddy? Dovresti pensare a quella poveretta di Asia,sarà a pezzi!” le dico.
“ Io ho detto ad Asia cosa deve fare per dimenticare: deve buttarsi con Bianchi!” dice.
“ Ma buttarsi dove? Anna Maria,si parla di amore!” dico.
“ Amore,che nobile sentimento!” dice Bianchi che sopraggiunge alle mie spalle.
“ Scusi,dottor Bianchi,non l’avevamo sentita!” dice Anna Maria.
“ E di quale amore parlavate?” chiede Bianchi.
“ Di nessuno in particolare” dico.
“ Di quello che potrebbe nascere tra Jole e il dottor Mora!” dice Anna Maria.
“ Tornate al lavoro e non spettegolate più!” dice e va via fischiettando.
 
[Betty]
Io e Armando usciamo dall’ascensore ed entriamo in ufficio.
“ Amore,ma tu non credi che dovresti lavorare di meno?” mi dice Armando.
“ E perché mai?” gli chiedo.
“ Come perché mai? Perché sei incinta di due gemelli!” mi dice.
“ Ti ricordo che quando aspettavo Hermes e Margherita ho lavorato fino alla settimana prima del parto! Mi spieghi perché adesso dovrei fare diversamente?” gli chiedo.
“ Perché quando aspettavi Hermes e Margherita erano 4 anni fa e poi adesso c’è lo stress della BAN,di Nicola che ha litigato con Asia ed io ti vorrei più tranquilla!” mi dice.
“ Vuoi dire che sono vecchia?” gli chiedo.
“ No,amore mio,ma sei stressata ed io non vorrei che tu o che i nostri bambini corriate alcun pericolo …” mi dice.
“  L’unico che corre pericoli sei tu se continui così! Armando,io sto benissimo e i nostri bambini nasceranno sanissimi e bellissimi,saranno vispi come Robertino!” gli dico.
“ Io mi accontento anche di molto meno,magari tranquillo e sano mi farebbe più felice!” mi dice. Mi viene da ridere.
“Mi ami davvero così tanto?” gli chiedo. Mi bacia con passione,ma qualcuno bussa alla porta ed interrompe il nostro momento romantico.
“ Avanti” dico.
“ Permesso. Scusate,ma le ragazze mi hanno detto che eravate qui” dice Mario.
“ Ma no,Calderon,tu hai un tempismo ad arrivare nei momenti meno opportuni,speriamo che tuo figlio non erediti questa tua dote innata!” dice Armando.
“ Se volete torno dopo” dice Mario.
“ No,Mario,Armando scherza!” dico.
“ Comunque cosa volevi dirmi?” chiede Armando. Mario tace.
“ Se volete me ne vado” dico.
“ No,Betty,puoi restare! Questa notte ho avuto un incubo …” dice Mario.
“ Non molto tempo fa,Betty ti aveva consigliato un analista!” dice Armando.
“ Tu scherzi,ma era un incubo vero e proprio!” dice Mario.
“Sentiamo” dice Armando.
“ Ho sognato che Marietto …” dice Mario.
“Chi?” chiedo.
“Mario jr.,mio figlio, era nel seggiolone e gli stavo dando la pappa. Non voleva mangiare e non sapevo più che santi pregare. Stavo facendo l’aeroplanino e l’ho imboccato,ma mi ha sputato tutto quel pastrocchio in faccia!” dice. Io e Armando scoppiamo a ridere.
“ Siate seri per favore,secondo voi cosa vuol dire?” chiede Mario.
“ Che devi imparare a cucinare piatti presentabili,altrimenti tuo figlio non mangerà!” dico.
“ Dite?” chiede Mario,allarmato.
“ Può anche essere che a tuo figlio faccia male l’aereo e per questo ti ha sputato il pastrocchio in faccia!” dice Armando,rincarando la dose.
“ A voi è mai successo?” chiede Mario.
“ Con Camilla si,ma solo un paio di volte. Con i gemelli mai e con Roberto …. Beh si qualche volta!” dico.
“ Ma,Mario,mancano 8/9 mesi perché ciò accada ed hai tutto il tempo per imparare a cucinare e per trovare espedienti validi per imboccare tuo figlio.” Dice Armando.
“ Speriamo” dice Mario.
 
[Marcella]
Sono qui da mezz’ora e il telefono non ha smesso di squillare un attimo. Ed eccolo di nuovo.
“Mariana,per favore,non passarmi più telefonate!”dico,convinta che dall’altra parte ci sia la mia segretaria.
“Marce,ma sono io!” mi dice Patrizia.
“ Che vuoi Patrizia?” chiedo.
“ Sei molto impegnata?” mi chiede.
“Si,io a differenza tua lavoro! Comunque dimmi” le dico.
“ Marce,volevo invitarti a cena” mi dice.
“ Quando?” le chiedo.
“ Stasera” mi dice.
“ Stasera non posso proprio!” le dico,memore della promessa fatta a Charlotte.
“ Ho capito,notte di fuoco!” mi dice.
“No,devo aiutare la figlia di Michel a fare dei biscottini.” Le dico.
“ E non puoi rimandare?” mi chiede.
“ Non possiamo rimandare la nostra cena?” le chiedo.
“ No,Marce,ti devo parlare!” mi dice allarmata.
“ Allora passa da qui,almeno parliamo!” le dico.
“Allora ci vediamo fra 20 minuti!” mi dice.
“ Ok,ti aspetto!” le dico.
 
[Nicola]
C’è una ragazza fuori dal mio ufficio che sta parlando con Efraim. Questi si accorge della mia presenza e mi saluta.
“ Ci sono telefonate per me?” chiedo.
“ Si,dottore,ha chiamato il direttore della banca Monreal che voleva sapere quando arriverà l’ultima rata del pagamento e poi c’è questa ragazza che voleva parlarle” mi dice,indicando la ragazza che stava parlando con lui. Devo ammettere che è molto carina,ma mi chiedo sinceramente cosa voglia da me.
“Beh fra 10 minuti falla accomodare nel mio ufficio.” Dico ad Efraim,mentre entro in ufficio.
Poso le scartoffie sulla scrivania e accendo il computer,mentre mi metto a sedere. In queste due settimane non sono riuscito neanche ad avvicinarmi ad Asia. Sono così impegnato nel lavoro che mi sembra di essere ormai di essere solo un dirigente dell’Ecomoda e non un uomo che deve cercare di rimediare al guaio enorme che ha combinato. Bussano alla porta.
“Avanti” dico.
“ Mi scusi,dottor Mora,ma aveva detto che potevo entrare …” dice quella ragazza.
“ Si,prego,si accomodi” le dico. Si siede sulla sedia.
“ Lei è?” le chiedo.
“ Io sono un’impiegata della produzione,mi chiamo Jole Martinez.” Dice.
“ Molto piacere,mi illustri il suo problema” le dico,mentre continuo a guardare il monitor del pc e lo schermo del tablet.
“  Io vorrei cambiare i miei turni per problemi personali” mi dice.
“ Mi dispiace,ma non è con me che deve parlarne. Dovrebbe rivolgersi in primis al responsabile del suo reparto e se lui è d’accordo,al direttore del personale,al dottor Gutierrez” le dico.
“ Ed è il dottor Gutierrez il problema” mi dice.
“ Non capisco” le dico.
“ Diciamo che il dottor Gutierrez,ha detto che potrei ottenere questo favore solo in cambio di qualcosa …” mi dice.
“ Signorina,si spieghi meglio” le dico.
“ Il dottor Gutierrez mi ha invitato a cena …” mi dice. In effetti è tipico di Gutierrez.
“ Senta,dottor Mora,io non lo sopporto con tutti i suoi tic e i suoi inglesismi! E poi sarebbe un ricatto bello e buono!” dice.
“ Si,ma comunque non sono io che posso risolvere il suo problema! Io sono solo il direttore commerciale,lei deve rivolgersi alla presidente o al vicepresidente. Sono solo loro a poter risolvere il suo problema … se è solo quello” le dico.
“ Che vuole dire?” mi chiede.
“ Che l’ho vista parlare con il mio segretario,ed ho visto come lo guardava!” le dico.
“ Beh,si mi piace Efraim,ma non è per questo che sono venuta da lei … cioè è anche per questo,ma non solo … mi capisce?” mi chiede.
“ Si e ora le ho spiegato come risolvere il suo problema.” Le dico. Bussano alla porta.
“Avanti” dico. Entra Asia.
“Scusa,se avessi saputo che eri impegnato,sarei passata dopo” dice.
“No,aspetta Asia,la signorina stava andando via” dico.
“ Beh,io vado. La ringrazio,dottor Mora.” Mi dice Jole.
“ Arrivederci” le dico. Jole va via ed Asia resta in piedi.
“ Accomodati” le dico.
“ Non ce n’è motivo,sarà una cosa di pochi minuti” mi dice.
“ Dimmi” le dico.
“ Sono venuta a portarti i costi degli accessori e delle calzature per la sfilata. Diciamo che il signor Ugo ha preteso il massimo” dice.
“ Lo vedo” dico,guardando i numeri con troppi zeri.
“ Io ho cercato di moderarmi,scegliendo accessori da fornitori meno cari,ma il signor Ugo ha dato di matto ed ha scelto anche per me perché ha detto che l’Ecomoda si è sempre distinta per la qualità e che voi lo sapete che se non gli date quello che vuole,lui se ne va!” mi dice.
“ Lo dice da 10 anni,ma non c’è stata neanche una volta che l’abbia fatto sul serio!” le dico. Sorride.
“Beh io adesso vado perché quello che dovevo dirti,te l’ho detto ed ho un miliardo di cose da fare” mi dice.
“ Aspetta” le dico.
“ Nicola,per favore,non rendere le cose più complicate di quanto non siano già.” Mi dice.
“ Sono complicate a causa tua” le dico.
“ Ah a causa mia? Sono io che sono andata a letto con il mio ex due volte facendotelo scoprire dagli altri? Sono io che mi sono comportata da vigliacca con te? Non attribuirmi colpe solo per scaricarti la coscienza,Nicola,perché non accetterò che tu mi accusi di aver dato un calcio alla nostra storia per capriccio,perché sai bene che gran parte della colpa è tua!” mi dice e va via sbattendo la porta.
 
[Asia]
Ma cose da matti! Accusarmi di aver rovinato tutto,quando lui è il solo artefice della rovina della nostra storia. Ed io che continuo ad amarlo nonostante la sua vigliaccheria e la sua mancanza di responsabilità.
“ Ciao” sento dire alle mie spalle.
“ Ciao,Giovanni!” gli dico.
“ Come va?” mi chiede.
“ Diciamo che va meglio” gli dico.
“Vieni un attimo con me che ti devo parlare” mi dice. Lo seguo nel suo ufficio.
“ Ho saputo del dottor Mora!” mi dice.
“ Cos’hai saputo?” gli chiedo.
“ Che sta con una della produzione e che è anche piuttosto carina” mi dice. Allora sta davvero con quella!
“ E a te chi l’ha detto?” gli chiedo.
“ Voci della produzione e poi devo ammettere che ha buon gusto il signorino perché è davvero carina!” mi dice.
“ Già” gli dico.
“ Ma mai quanto te” mi dice.
“ Mi devi parlare solo dell’avvenenza di quella tipa o c’è altro?” gli chiedo.
“ Potresti anche sederti. Ti faccio portare un caffè” mi dice,mentre mi siedo sul divano.
“ No,grazie,l’ho appena preso e non voglio esagerare.” Gli dico,mentre si siede accanto a me.
“ Stai ancora male per il dottorino?” mi chiede.
“ No,io non sto male proprio per nessuno” gli dico,mentre tengo basso lo sguardo. Mi mette una mano sotto al mento per guardarmi negli occhi e mi bacia. Mi fa alzare dal divano e vuole adagiarmi sulla scrivania,ma mi allontano da lui.
“ Lasciami stare” gli dico. Ma mi chiude la bocca con un altro bacio,mentre le sue mani percorrono le mie gambe. Riesco a scostarmi da lui.
“ Lo sai che non puoi scappare per sempre” mi dice. Apro la porta del suo ufficio e vado via.
 
[Marcella]
Sento bussare alla porta e spero proprio sia Patrizia.
“ Avanti” dico.
“ Marce,scusa se ti disturbo,ma ti devo parlare!” mi dice Patrizia,mentre si mette a sedere.
“ Dimmi,è successo qualcosa con Daniele?” le chiedo.
“ No,Daniele non c’entra niente … o meglio c’entra forse,ma non come pensi tu!” mi dice.
“ Non ti capisco … Daniele c’entra o no?” le chiedo.
“Non lo so,Marce,ma spero di si,altrimenti …” dice.
“Altrimenti cosa?” le chiedo.
“ … altrimenti il mio matrimonio sarà finito!” mi dice.
“ Capisco sempre meno,Patrizia,parla chiaro!” le dico.
“ Ho un ritardo” mi dice.
“Sai che novità,è da quando ti conosco che fai sempre tardi o ti riferivi ad un ritardo mentale?” le chiedo.
“ A nessuno dei due che hai citato!” mi dice sconvolta.
“ Vuoi dire che ...” Le dico. Mi si blocca la domanda in gola per il terrore di pronunciare quelle parole.
“ Forse aspetto un bambino” mi dice.
“ Hai già fatto il test?” le chiedo.
“ No,ho paura. Marce,e se sono incinta come faccio?” mi chiede,con il volto fra le mani.
“ Beh potrebbe essere un motivo per ricostruire il tuo matrimonio” le dico.
“ … o per distruggerlo!” mi dice.
“ No … non mi dire che … non sei sicura che sia di Daniele?” le chiedo.
“ C’è la possibilità che sia di …” la interrompo prima che termini la frase.
“ … non nominarlo nemmeno,Patrizia! Tu lo sai che sarebbe una tragedia? Come lo diresti a Daniele e soprattutto a quel tipo? Sarebbe uno scandalo! E poi scusa,non avevate preso precauzioni?” le chiedo.
“ Quando lui era ubriaco si,ma l’ultima volta no. Eravamo così presi dalla passione che … ce ne siamo dimenticati!” mi dice.
“ Il cervello avevate dimenticato! Ma di quanto è il ritardo?” le chiedo.
“ 10 giorni! Lo so,non è molto,ma insomma … mi è successo solo quando aspettavo Giulio e Susanna!” mi dice.
“ Devi fare il test immediatamente,non c’è tempo da perdere! L’hai comprato?” le chiedo.
“ Si,ma non volevo farlo da sola! Ti prego,vieni a cena da me questa sera!” mi dice.
“ Va bene,poi mi aggiusto io con Charlotte,adesso è più importante risolvere il tuo problema!” le dico.
“Allora ci vediamo questa sera!” mi dice.
“ Si,ma io al tuo posto inizierei a parlarne con quel pagliaccio da circo del tuo amante!” le dico.
“Gliene parlerò solo se sono davvero incinta,per ora voglio tenere per me questa cosa.” Mi dice.
“ Allora alle 8 ci vediamo a casa tua.” Le dico.
“Grazie,Marce” mi dice e va via.

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Capitolo 46
*** 46 ***


[Berta]
“Berta,ma cosa stai facendo?” mi chiede Sandra. Mi stacco immediatamente dalla porta della signora Marcella e mi sposto verso il corridoio.
“ Non sai che notiziona ho appena sentito!” mi dice.
“ Passa il tempo,ma non smetti di origliare! Cos’hai sentito?” mi chiede.
“ Convoca un 911!” le dico.
 
[Michel]
Entro nel mio ufficio e vedo Marce assorta nei suoi pensieri.
“ Super mamma,che hai?” le chiedo.
“ Scusa non ti avevo sentito!” mi dice.
“ Me ne ero accorto! Che succede?” le chiedo.
“ Secondo te Charlotte ci resterà molto male se questa sera non l’aiuterò come promesso?” mi chiede.
“ Beh spero di no,perché?” le chiedo.
“ Devo andare da Patrizia” mi dice.
“ Ancora? Marce,ma non puoi farti coinvolgere così dai problemi di tuo fratello e consorte!” le dico.
“ Patrizia forse è in attesa” mi dice.
“ Di chi? Aspetta visite?” le chiedo.
“ Si,della cicogna! Forse Patrizia è incinta!” mi dice.
“ E tuo fratello che dice?” le chiedo. Sorride.
“ Mio fratello … Patrizia dovrà pregare molto!” mi dice.
“ Temi che la prenderà male?” le chiedo.
“ Se non dovesse essere lui il padre,credo proprio di si!” mi dice.
“ Potrebbe essere di … Nicola Mora?” le chiedo.
“ Si,ora capisci perché questa sera devo andare da Patrizia?” mi chiede.
“Si,magari domani farete i biscotti tu e Charlotte. Vuoi che ti accompagni?” le chiedo.
“ No,prenderò un taxi per andare e per tornare e mi fermerò a casa mia!” mi dice.
“ Allora io adesso vado. Ci sentiamo più tardi” le dico e ci scambiamo un bacio.
 
[Berta]
Andiamo tutte in bagno. Arriva anche Asia.
“Allora? Qual è quest’urgenza?” mi chiede Anna Maria.
“ Sedetevi perché questa è una notizia che vi farà svenire!” dico.
“ Ahhh,dai racconta!” dice Asia.
“ La cicogna sta per bussare alla porta di una persona” dico.
“ Un’altra?” chiede Mariana.
“ Si. Una cicogna bionda” dico.
“ Basta con questi misteri,parla!” mi dice Sofia.
“ Ho sentito una conversazione tra la bionda finta e la signora Marcella e la bionda finta è incinta!” dico. C’è in tumulto generale,mentre Asia sembra in trance.
“ Scusa,Asia,io non …” dico.
“ Hai solo detto la verità,non è colpa tua.” Mi dice Asia.
“ Ed è del marito?” chiede Sofia.
“ Non lo sa,c’è la possibilità che sia di Nicola Mora!” dico.
“ Ma non avevano preso precauzioni?” chiede Sandra.
“ Evidentemente,no. Comunque dobbiamo indagare su questa storia!” dico.
“ Già!” dice Anna Maria.
“ Ragazze,io ora devo andare a lavorare.” Dice Asia e va via.
 
[Sandra]
Asia va via e spero che la notizia di Berta non la faccia soffrire di più. Deve essere orribile sapere che l’uomo che ami aspetta un figlio da un’altra.
“ Che hai,Sandra?” mi chiede Mariana.
“ Pensavo ad Asia. Credo abbia preso male la notizia della gravidanza della bionda finta.” Dico.
“ Già,ma io credo che questo possa facilitare il distacco da Nicola. E chissà che non inizi a guardarsi intorno” dice Anna Maria.
“ Ma per lei deve essere una pugnalata al cuore. Ma tu sei sicura che sia incinta?” chiede Sofia.
“ Lei crede di si” dice Berta.
“ Vuoi dire che la notizia non è ancora verificata?” chiedo. Fa cenno di no.
“ E tu hai dato quella pugnalata al cuore ad Asia solo per un sospetto della bionda finta?” le chiedo.
“ Ma lei diceva che è quasi certa di essere incinta,ma è incerta sulla paternità del nascituro.” Dice Berta.
“ E ci credo! Quella lì è una ******* !“ dice Anna Maria.
“ Anna Maria” la ammoniamo tutte insieme.
 
[Marcella]
Compongo il numero di Michel.
“ Amore” mi dice.
“ Michel,mi passeresti Charlotte?” gli chiedo.
“ Vuoi dirglielo tu?” mi chiede.
“ Si.” Gli dico. Passa il telefono alla bambina.
“ Marcella,dove sei?” mi chiede.
“ Charlotte,sai mantenere un segreto?” le chiedo.
“ Cos’è un segreto?” mi chiede.
“ Il segreto è una cosa che sappiamo solo io e te,che non devi dire neanche a papà!” le dico.
“ Ok,me lo dici?” mi chiede.
“ Questa sera mi è stato affidato un compito importante. Devo fare in modo che due bambini vivano felici come te,che possano fare dei biscotti con la loro mamma e farli assaggiare al loro papà!” le dico. In fondo non ho mentito,anche perché se Patrizia fosse incinta di Nicola,sicuramente Daniele le metterebbe contro i bambini ed io voglio il bene dei miei nipotini. Voglio vederli felici con i loro genitori uniti.
“ Come le Winx? “ mi chiede. E chi diavolo sono? Prima della nascita del mio bambino,dovrò fare una full immersion nel mondo dei cartoni animati.
“ Si,come le Wix!” dico poco convinta.
“ Winx” mi corregge.
“ Ti dispiace molto se i biscotti li facciamo domani sera? Lo so che te l’avevo promesso,ma i biscotti si possono fare sempre,mentre quei bambini potrebbero restare senza la mamma e il papà!” dico.
“ Ma me l’avevi promesso!” mi dice.
“ Lo so e anche papà c’è rimasto male perché voleva assaggiare i nostri biscotti,ma ti faccio un giuramento: domani faremo a gara con papà per chi fa i biscotti più buoni,vuoi?” le chiedo.
“ Ma il giuramento è più importante della promessa?” mi chiede.
“Molto di più! Allora? Lo facciamo nero domani?” le chiedo,sperando di essere riuscita a convincerla.
“Si,io e papà andiamo a comprare le formine.” Mi dice.
“ Ok,ma mi raccomando:non dirgli della gara,altrimenti ci fa perdere!” le dico.
“ Ok,ciao Marce!” mi dice.
“ Ciao tesoro,passami papà,per  favore!” le dico.
“Marce” mi dice Michel.
“ Le ho dovuto dire che dovevo salvare una famiglia e lei mi ha paragonato alle Witch o come si chiamano! A tal proposito,ma chi diavolo sono le Wix? ” gli chiedo.
“ Boh, è una cosa sua:se uno fa una cosa buona è come le Wix o come si chiamano loro,se fa una cosa cattiva è come il diavoletto!” mi dice.
“ Comunque si è convinta!” dico.
“ Sei riuscita a non farla piangere! Devi spiegarmi come si fa! Comunque ora vado. Ci sentiamo dopo. Baci” mi dice.
“ Ciao. Baci” gli dico.
 
[Betty]
Vorrei proprio sapere cosa passa per la testa a Gutierrez. Fare avances sessuali ad una nostra impiegata,cose da matti!
“ Amore,mi hai mandato a chiamare?” mi chiede Armando.
“ Si,sto aspettando anche Gutierrez. Non sai cosa ha fatto quel degenerato!” gli dico.
“ Mi siedo preventivamente!” mi dice.
“ E fai bene! Quell’imbecille ha rifiutato un permesso di cambio turni ad un’impiegata,perché non ha voluto uscire con lui. Ti rendi conto di dove siamo arrivati? Finiremo sulla bocca di tutti per essere i dirigenti di un’azienda in cui per andare aventi bisogna andare a letto con dei pezzi grossi!” gli dico.
“ Non mi sembra una novità” dice Armando.
“ Dimmi che stai scherzando! Armando,questa è una cosa squallida. Ti rendi conto che quella ragazza può denunciarlo per mobbing?” gli dico.
“ Oddio! Già me li vedo Marina Loreda,Maria San Miguel, Dago Garcia,Luis Felipe Salamanca e tutti gli altri amichetti di Ugo a spargere la voce che all’Ecomoda si fa carriera con le prestazioni sessuali! Credi che quella ragazza denuncerà quell’idiota per mobbing?” mi chiede.
“ Non lo so,io al suo posto lo farei giusto per dare una lezione a Gutierrez!” dico. Bussano alla porta e spero sia Gutierrez.
“ Avanti” dico.
“ Se disturbo torno dopo!” dice Mario,con il sorriso stampato sulla faccia.
 
[Armando]
“Vieni avanti,cretino!” dico.
“ Ma stavate litigando?Per questioni coniugali o professionali?” chiede.
“ Calderon,c’è un problema serio che riguarda anche te!” dico.
“ Daniele Valencia?” chiede.
“ No,questa volta il vampiro non c’entra nulla!” dico.
“ Sapete com’è,quando sento parlare di brutte notizie o leggo i necrologi,ho sempre stampata davanti agli occhi la faccia del vampiro sorridente! E allora che succede?” chiede Mario
“ Gutierrez ha negato dei favori ad una ragazza perché non ha accettato le sue avances.” Dice Betty.
“ Sai che novità!” dice Mario.
“Calderon,la novità è che questo forse 10 anni fa non era reato,ma da qualche tempo lo è,si chiama mobbing e se non stiamo attenti finiremo invischiati in un processo legale! Per non parlare poi del fatto che Valencia approfitterebbe subito dello scandalo per vendere le sue quote e come ben sai io e la mia signora siamo al verde perché abbiamo investito tutto nella BAN,ora capisci il dramma?” chiedo.
“Oltre al fatto che poco impiegherebbero le voci del bel mondo di Bogotà a far girare voce che io sono a capo dell’azienda perché tua moglie,caro Armando,visto che a pochi mesi dalla mia prima nomina è iniziata la nostra relazione! Si inizierebbe a parlare di corruzione,di clientelismo e Valencia ci manderebbe fuori di qui a calci!” dice Betty. Bussano alla porta.
“ Avanti” dice Betty.
“ Good afternoon,doctors! What’s happened?” chiede Gutierrez. Se non la pianta con questo inglese,giuro che prima o poi gli faccio fare la fine di quelli che cantano nelle voci bianche!
“ Ci sono giunte voci dalla produzione che la additano come una persona che ha negato un favore di cambio turni ad una dipendente perché lei gli ha negato dei favori!” dice Betty,molto più calma di me.
“ I don’t understand!” dice.
“ Succede,che lei è un porco! POSSO SAPERE COME DIAVOLO L’È PASSATO PER LA MENTE DI NEGARE UN FAVORE PROFESSIONALE AD UNA DIPENDENTE PERCHÉ SI È RIFIUTATA DI USCIRE A CENA CON LEI? LEI RISCHIA UNA DENUNCIA,understand?” gli chiedo,alzando (forse un po’ troppo) il tono di voce.
“ Armando,per favore!” dice Mario,cercando di calmarmi.
“Posso spiegarvi!” dice Gutierrez,cercando di giustificarsi.
“ Adesso le spiego io due cosette: l’Ecomoda rischia di finire in pasto ai giornalisti per il suo viziaccio di non saper distinguere il privato dal professionale,per il suo viziaccio di correre dietro a qualsiasi cosa di sesso femminile purchè respiri!” dice Betty.
“ Betty,questo non è propriamente vero,perché il nostro Gutierrez ha il palato raffinato!” dice Mario.
“ Mario,per favore! Gutierrez,lei ha rischiato una denuncia per mobbing ed è grazie a me se la ragazza non ha sporto denuncia nei suoi confronti,solo perché le ho promesso che avrei risolto io la faccenda! Le sue abitudini,i suoi vizi e le sue stranezze le tenga fuori da quest’azienda! Se vuole uscire ogni sera con una donna diversa,lo faccia,ma non coinvolga l’Ecomoda! Frequenti le balere,i night club,ma lasci stare le impiegate! Questo è solo un avvertimento,ma la prossima volta che accade un episodio simile,io la licenzio in tronco e mando una lettera con pessime referenze a tutte le imprese dell’America Latina,chiaro?” chiede Betty.
“ Yes,dottoressa!” dice Gutierrez.
“ E adesso torni al suo lavoro!” dice Betty.
 
[Asia]
Mi asciugo le lacrime e scendo in atelier. Sono ancora shockata da ciò che mi ha detto Berta e vorrei tanto che si fosse sbagliata. Quella donna aspetta un figlio che forse è di Nicola. Ma perché mi fa così male? Perché non riesco a strapparmelo dal petto? Perché continuo ad amarlo?
“ Asia,che le succede?” mi chiede il signor Ugo. Riesco solo ad abbracciarlo e a far scorrere sulla sua spalle il fiume in piena delle mie lacrime.
“ Asia,forza,non pianga! Se non la smette,penseranno che sono diventato un conformista!” dice,facendomi sorridere.
“Mi scusi,signor Ugo!” dico.
“ Io vorrei che mi dessi del tu,in fondo siamo colleghi e poi sono diventato il diario delle tue sventure!” mi dice.
“ In effetti,sarà perché ultimamente nella mia vita ci sono solo sventure!” dico.
“ Cos’altro ti è successo?” mi chiede.
“ Patrizia Fernandez aspetta un bambino!” dico.
“ Caspiterina! E adesso?” mi chiede.
“ Potrebbe essere di Nicola” dico.
“ … oppure di suo marito!” dice Ugo.
“ Cosa?” chiede Nicola,che si trova sul terzultimo gradino.
“ Cosa vuole sottospecie di esemplare riproduttore?” chiede Ugo.
“ Chi ti ha detto che Patty è incinta?” mi chiede Nicola.
“Ugo,per favore,ci lasci da soli un attimo?” chiedo.
“ Ok,ma se ti vuole violentare,urla perché non vorrei che lo stallone ingravidasse anche te! E da oggi non si avvicini a me per nessun motivo,non vorrei che l’abitudinaria routine le mettesse strane idee in testa!” dice Ugo. Ugo va via e ci lascia soli.
“ Mi dici chi te l’ha detto? È stato il signor Ugo? Giovanni? Chi?” mi chiede.
“ Le mie amiche hanno sentito la tua cara amante che lo confessava alla signora Marcella! Da quanto tempo lo sapevi?” gli chiedo.
“ Io non ne sapevo nulla,ti giuro!” mi dice.
“ E secondo te,io ti credo! Adesso,se non ti dispiace dovrei lavorare!” gli dico.
“ Non hai altro da dire su questa storia?” mi chiede.
“ Auguri e figli maschi! Spero solo che quel bambino non ti somigli in nulla!” gli dico.
 
[Nicola]
Salgo le scale in fretta e furia e corro nell’ufficio di Armando. Entro e sbatto la porta dietro di me.
“ Oh ma sei impazzito?” mi chiede,mentre posa la valigetta dove stava mettendo a posto le sue cose.
“Stavi andando via?” gli chiedo,mentre si apre la porta dietro di noi.
“Amore,sei pronto? Ah,Nicola,ci sei anche tu!” dice Betty.
“ Che succede?” mi chiede Armando.
“È incinta!” dico.
“ Si,lo so che mia moglie è incinta,modestamente è opera mia!” dice Armando.
“ Ma non Betty!” dico.
“ E chi?” chiede Betty.
“ P – P- Patty!” dico. Armando si mette a sedere e lo stesso fa Betty. Mi copro il volto con le mani,mentre cerco di elaborare la notizia.
“ Ed è tuo?” chiede Armando.
“ Non lo so,non lo so è questo il problema,lo capisci? Se il bambino che aspetta è mio,io che faccio? Mi spieghi come recupero con Asia,come faccio con Daniele Valencia?” dico.
“ Stai calmo e riprendi fiato,Nicola. Non è detto che sia tuo e se pure fosse,lo crescerai e gli vorrai bene perché è tuo figlio!” mi dice Betty.
 
[Betty]
“ Ulalà  che bella riunione che c’è qui,perché non mi avete invitato? Mi riservate solo le notizie brutte e quelle belle ve le godete fra di voi?” dice Mario.
“ Calderon,siediti e comunque non è una bella notizia quella di cui stiamo parlando!” dice Armando.
“ Dire che non è una bella notizia è un eufemismo,è una tragedia!” dice Nicola.
“ Hai scoperto che ti piace Ugo!” dice Mario,tirando fuori il suo solito umorismo.
“ Patrizia è incinta!” dico. Mario resta sbalordito.
“Sarai padre!” dice Mario rivolto a Nicola.
“ Non è detto che sia suo! C’è la possibilità che sia del vampiro!” dico.
“ Caspiterina! Peggio di Beautiful! Vogliamo organizzare una cena,così elabori la notizia con noi?” chiede Mario.
“ No,grazie. Voglio stare da solo!” dice Nicola.
“ Sarà un po’ difficile a casa Pinzon Solano! A tal proposito,non dire a mio padre della tua sospetta paternità perché non vorrei sentire il sermone domattina! Sai bene che mio padre attaccherebbe stasera e finirebbe alla nascita di tuo figlio!” dico.
“ Io adesso vado nel mio ufficio! Buona serata!” dice Nicola,ancora sotto shock. Nicola va via.
“ Io inizio a prendere i fucili!” dice Mario.
“ Calderon!” lo ammonisce Armando.
“ Armando,qui fra un po’ si scatenerà una guerra peggiore delle guerre mondiali che ci sono state. Daniele Valencia pretenderà la testa di Nicola e farà a pezzettini noi tre. Io preventivamente farò testamento,perché non si sa mai!” dice Mario.
“ Ma doveva trastullarsi proprio con la bionda finta!” dice Armando.
 
[Nicola]
Compongo il suo numero. Uno squillo … due squilli … tre squilli …
“Pronto” dice.
“ Sono Nicola” dico.
“ Chi non muore,si risente. Come vanno le cose?” mi chiede.
“ Arrivo al sodo perché non ne posso più:in Ecomoda gira voce che sei incinta e che forse sono io il padre!” dico.
“ Ho un ritardo e oggi farò il test. Ci sono serie probabilità che sia tuo.” Mi dice.
“ Vuoi che venga da te?” le chiedo.
“ Sta già venendo Marcella e poi non è il caso. Domani per sicurezza,indipendentemente dal test,farò le analisi e nel pomeriggio sapremo se sono incinta o no!” mi dice.
“ E se tu fossi incinta?” le chiedo.
“ Dovrò aspettare qualche tempo prima di fare il test del DNA per sapere se sei il padre!” mi dice.
“ E se il figlio fosse mio?” le chiedo.
“ Non lo so,ci penseremo poi!” mi dice.
“ Appena saprai notizie certe,spero mi farai sapere!” le dico.
“ Allora domani nel pomeriggio,verrò nel tuo ufficio per dirti i risultati. Ora vado perché deve essere arrivata Marce! Buonanotte!” mi dice. Buonanotte,come se fosse facile!
 
[Asia]
Salgo le scale dell’atelier e vado verso l’ascensore. Questa è stata una delle giornate peggiori della mia vita e vorrei solo dormire per i prossimi anni. Non bastava il tradimento di Nicola,adesso anche un figlio.
“ Posso parlarti?” mi dice una voce alle mie spalle. Vedo Nicola,che a quanto pare vuole prendere l’ascensore.
“ Non sprecare fiato ed energie perché fra un po’ ti serviranno per cambiare i pannolini a tuo figlio!” gli dico.
“ Ti rendi conto che c’è solo il 25% delle probabilità che io abbia un figlio? Perché fai così?” mi chiede.
“ Perché la tua cara amante ha avuto altri partner sessuali oltre a te e suo marito? Te la sei scelta proprio ad hoc! Chissà che tuo figlio non nasca mulatto o con gli occhi a mandorla!” gli dico.
“ Non hai capito! Patrizia non è certa di essere incinta e comunque può essere solo di suo marito o mio!” mi dice.
“ Mi stai dando spiegazioni non richieste! Ora se non ti dispiace,vorrei andare a casa mia per dimenticarmi di te e di questa giornata!” gli dico. Mi afferra il braccio.
“ Ti prego,aspetta!” mi dice.
“Lasciami” gli intimo.
“La lasci stare” dice Giovanni alle sue spalle.
“ Si faccia gli affari suoi,questa è una questione privata!” dice Nicola.
“ Che Asia non vuole affrontare,quindi la lasci!” dice Giovanni.
“ Questo lo lasci decidere a lei!” dice Nicola.
“ Ti ho già detto di lasciarmi stare e tra me e te non ci sono più questioni private da discutere!” dico.
“ Ti prego,Asia!” mi dice Nicola.
“ Buonanotte Nicola” dico,mentre entro in ascensore seguita da Giovanni. L’ascensore si chiude e premo il pulsante per andare in garage.
“ Ti ringrazio per avermi aiutato,ma ti pregherei di non intrometterti nelle questioni che riguardano me e Nicola” gli dico.
“ Vuoi un passaggio?” mi chiede.
“ Ho la mia auto,grazie!” dico.
“ E se ti invitassi nel mio appartamento?” mi chiede.
“ Ti direi di no perché sono stanca e ho bisogno di rilassarmi!” dico.
“ Beh io conosco un metodo di rilassamento molto efficace!” mi dice,mentre si avvicina pericolosamente a me.
“ E quale sarebbe?” gli chiedo,mentre mi allontano da lui avvicinandomi alla parete. Si avvicina a me.
“ Te lo dico solo a patto che tu venga nel mio appartamento” mi dice,mentre inizia a baciarmi il collo.
“ Allora vorrà dire che non scoprirò mai questo metodo” gli dico. Si avvicina a me e mi bacia,mentre le sue mani percorrono le mie gambe,i miei fianchi,fino ad arrivare al mio seno. L’ascensore arriva al piano e riesco a divincolarmi dalla sua presa.
“ Sapevo che avrei dovuto bloccare l’ascensore!” mi dice.
“ Se tu l’avessi fatto,ti avrei denunciato per sequestro di persona!” gli dico,mentre mi avvio verso la mia auto.
 
[Marcella]
Siamo in bagno da un po’ di tempo e Patrizia mi guarda sconvolta.
“ Forza,non fare la bambina” le dico. Sono 10 minuti che ha il test in mano e non riesce a guardarlo.
“ E se fosse positivo?”  mi chiede.
“ Tanto domani andrai a fare le analisi che confermeranno o smentiranno i risultati del test. Ora lo vuoi guardare?” le chiedo spazientita.
“ Ho paura!” mi dice.
“ Dovevi avete paura mentre ti intrattenevi con quel tipo!” le dico.
“ Ah Marce,non mi ci far pensare! Tu non sai come sia Nicola Mora sotto le lenzuola!” mi dice.
“ E neanche ci tengo a saperlo!” le dico.
“ Certo tu hai il bocconcino francese! E ti ricordo che tu non puoi farmi la morale visto che hai concepito tuo figlio sulla scrivania del tuo ufficio!” mi dice.
“ Si,ma non ero né fidanzata né sposata né convivente ed ora fammi vedere questo cavolo di test!” le dico.
“ E se bevessimo un caffè prima?” mi chiede.
“ Non posso bere il caffè in questo stato! E se tu non mi fai vedere questo benedetto test,io giuro che seduta stante me ne vado e ti lascio con i tuoi problemi sessuali e sentimentali!” le dico. Mi porge l’asticella e la guardo attentamente. Ci sono due lineette,anche se una non è proprio ben delineata.
“ Patrizia,è positivo!” dico sconvolta.
“ Ma sei sicura,Marce?” mi dice,sporgendosi a guardare il test con in mano il foglietto illustrativo.
“ Io non penso,Marce perché sul foglietto parla di due lineette blu e a me queste sembrano un indaco tendente al turchese! Magari si è sbagliato! Forse è taroccato!” mi dice.
“ Patrizia,non è il colore a pregiudicare la gravidanza. Le linee sono due. Ma tu non hai mai fatto un test del genere?” le chiedo.
“ No,di solito faccio le analisi e poi le ecografie!” mi dice.
“Comunque la seconda è sbiadita e non si capisce molto bene!” le dico.
“ Tanto domani farò le analisi!” mi dice.
“ Ed ora che farai?”le chiedo.
“ Non lo so,Marce. E se fosse di Nicola? Marce,come faccio?” mi chiede in lacrime.
“ Aspettiamo i risultati delle analisi di domani e poi vedremo il da farsi.” Le dico.

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Capitolo 47
*** 47 ***


[Asia]
Non ho chiuso occhio per tutta la notte e mi sento uno straccio. Arrivo all’ingresso dell’Ecomoda e vedo Nicola. Ha l’aria di chi ha passato una notte in bianco,proprio come me,ma nel suo caso è diverso. È stato lui a volere tutto questo,io invece sono stata solo una suo vittima,una vittima dei suoi inganni,dei suoi tradimenti ed ora sta solo raccogliendo i frutti,o meglio il frutto del suo bel lavoretto notturno.
“ Almeno un “buongiorno” potresti dirlo” mi dice.
“ Buongiorno! Ora lasciami in pace!” gli dico.
“ No,io e te dobbiamo parlare e se ti rifiuti è solo perché temi l’amore che senti per me!” mi dice.
“ E di cosa vuoi parlarmi? Del nome che avete scelto? Vuoi propormi di fare da madrina al bambino? Cosa vuoi? Magari tu adesso mi dirai che non è colpa tua,che è colpa del destino,ma sei tu che sei andato a letto con quella e questa gravidanza n’è la prova! Cosa vuoi che faccia? Che ti dica che sono disposta a stare con te nonostante il bambino? Che voglio essere la sua matrigna? Beh scordatelo! Io ho sognato tante volte di vederti tenere in braccio un bambino,ma un bambino nostro e non un bambino tuo e di quella!” gli dico.
“ Possiamo ancora farlo,amore mio! Possiamo ancora avere un figlio nostro!” mi dice.
“ E cosa gli diresti? “ Senti tesorino,una sera la cicogna ha deciso di portare un bambino da una mia ex e quel bambino è tuo fratello!”  Scordatelo,Nicola, io voglio un uomo che sia tutto mio e tu non sei mio,non lo sei mai stato!” gli dico.
“ Ascoltami,ti prego! Io sto male quanto te,questo figlio non era in programma  ed ho passato una notte d’inferno. Mai come in questo momento,ho bisogno di te!” mi dice.
“ Chi è causa del suo mal,pianga se stesso! Non sono stata io a tradirti. Sei stato tu a volere tutto questo!” gli dico e vado via.
 
[Nicola]
Chi è causa del suo mal pianga se stesso,comodo parlare in questo modo quando non sei tu nei guai! È vero:sono stato io a cercarmi tutto questo,ad andare a letto con una donna per puro piacere e non per amore e con una donna sposata con un azionista dell’azienda per cui lavoro! E adesso cosa farò? Come rimedierò a tutto questo? Daniele Valencia chiederà la mia testa ed io non posso nascondermi sempre dietro Betty,non posso permettere che lei arrivi ai farri corti con i Valencia per le mie malefatte. E mio figlio? Cosa ne sarà del bambino di Patrizia? Forse Daniele Valencia lo riconoscerà come suo,anche se non credo! E se divorziassero? Sarei la causa della disgrazia di Patrizia e di mio figlio,oltre che dei bambini che ha con lui. Patrizia minimo pretenderebbe che ci sposassimo,ma posso sposare una donna che non amo? Ed Asia? Come finirà con lei? Non dovrei neanche chiedermelo,visto che per lei è già finita! E il bello è che ha ragione! Io non posso darle torto perché passi che l’ho tradita da ubriaco,passi che l’ho tradita anche da semi sobrio,passi che le ho nascosto entrambi i tradimenti e che li ha scoperti per altre vie,passi che la discussione tra e me e Daniele Valencia l’abbia fatta sentire sotto un treno oltre che umiliata di fronte a tutto il consiglio direttivo,ma come fa a passare sopra anche alla gravidanza di Patrizia? Come fa a tornare con me e a vedere quel bambino che le ricorderà ogni giorno il mio tradimento? Eppure tutto questo il mio cuore non lo comprende,forse perché in questo momento voglio pensare solo a me stesso e a quanto vorrei averla accanto,ma è disumano. È disumano pretendere che la donna che ho ferito,mi sostenga in questo periodo.
“Come va?” mi chiede Armando,mentre esco dall’ascensore.
“ Ti dispiace venire nel mio ufficio?” gli chiedo. Entriamo nel mio ufficio.
“ Allora?” mi chiede.
“ Sto sotto un treno,non sono mai stato peggio in tutta la vita. Ti dico solo che questa mattina non avevo neanche la forza di mangiare e sai quanto me che questo è grave!” gli dico.
“ Ma la bionda … volevo dire Patrizia,non ti ha chiamato?” mi chiede.
“ No,doveva fare le analisi oggi e nel pomeriggio saprò qualcosa!” gli dico.
“ E con Asia?” mi chiede.
“ Se prima andava male,puoi immaginare adesso! Non vuole ascoltarmi e neanche parlarmi!” gli dico.
“ Beh,è anche comprensibile!” dice Armando.
“Tutti che capiscono lei,tutti che hanno comprensione per lei e per me? Chi si preoccupa per quello che sento io? Forse sarò padre di un bambino che neanche so se voglio,ho perso la donna che amo ed ho messo nei guai una donna che rischia di perdere tutto! Se tu ti fossi trovato nella mia situazione quando stavi con Betty … insomma se quando hai iniziato ad amare Betty,Marcella ti avesse detto di essere incinta,tu cosa avresti fatto?” gli chiedo.
“Uhm … è una bella domanda e sinceramente non so proprio cosa dirti. Sarebbe potuto succedere perché comunque due mesi prima di amare Betty,io e Marcella … diciamo che non contavamo le pecore prima di andare a dormire,ma non lo so cos’avrei fatto. Betty forse avrebbe reagito come Asia,anche se comunque tecnicamente era Betty l’altra,visto che ero fidanzato ufficialmente con Marcella. Io credo che avrei dato di matto,proprio come stai facendo tu adesso e avrei voluto avere Betty vicino!” mi dice.
“ Allora vedi che mi capisci?” gli dico.
“ Ma la situazione era diversa,Betty sapeva di Marcella e fino all’ultimo ha sempre creduto che io andassi a letto anche con Marcella ed anche se ciò la infastidiva,Betty tollerava tutto questo e forse avrei avuto qualche speranza che tollerasse anche la gravidanza di Marce,ma per te è diverso,direi che è tutto l’opposto!” mi dice.
“ E cosa posso fare se Patrizia …” dico. Non riesco a pronunciare quelle parole.
“ Se i sospetti di Patrizia sono fondati ed il bambino è tuo,dovrai starle accanto anche perché credo che Daniele Valencia non vorrà crescere un figlio non suo!” mi dice.
“ Quindi pensi che dovrò sposarla?” gli chiedo.
“ Non ho mai detto questo! Questo casomai lo direbbe il signor Hermes,ma io credo che tu debba solo stare accanto a tuo figlio e a sua madre. Non devi per forza tornare con lei!” mi dice.
“ E se non dovesse essere incinta di me?” gli chiedo.
“ In quel caso andrai avanti con la tua vita,senza il peso sulla coscienza di aver rovinato quella di Patrizia e dei suoi figli.” Mi dice.
“ E credi che in quel caso potrei tornare con Asia?” gli chiedo.
“ Questo non dipende dalle analisi di Patrizia o dalla tua paternità,dipende da Asia,da cosa sente per te,se è disposta a perdonarti dopo tutto quello che è successo.” Mi dice.
“Speriamo bene!” gli dico.
“ Ora devo proprio andare. Ci vediamo dopo!” mi dice.
“ Ok” gli dico.
 
[Marcella]
Non ho chiuso occhio tutta la notte ed oggi ho anche l’ecografia. Spero che Patrizia non sia incinta perché so che scoppierebbe uno scandalo enorme. Bussano alla porta.
“ Avanti” dico.
“ Mi scusi,signora Marcella!” dice Nicola Mora.
“ Prego” dico.
“ Volevo sapere se … insomma … se sa qualcosa di P – Patrizia!” mi dice,visibilmente imbarazzato.
“ Si accomodi” gli dico. Si mette a sedere,muovendo la gamba in continuazione.
“ Ieri sera Patrizia ha fatto il test e non era ben definito. Insomma la seconda lineetta non era ben definita!” dico.
“ Ah … Uhm … Ed oggi andrà a fare le analisi?” mi chiede.
“ Si. Ora sono io che voglio farle una domanda.” Gli dico.
“ Mi dica” mi dice.
“Se Patrizia fosse davvero incinta di lei,cosa accadrebbe?” gli chiedo.
“ Io … ehm … io non lo so. Non avevo mai pensato a questo!” mi dice.
“ Perché lei credeva che i bambini li portasse la cicogna?” gli chiedo.
“ No,ma non avevo pensato ad un bambino quando … insomma ha capito,no?” mi dice.
“ Io mi chiedo come abbia potuto mia cognata tradire mio fratello con un uomo come lei! Ma si rende conto che Patrizia si è giocata il matrimonio quando è venuta a letto con lei? Ed ora rischia di dover crescere vostro figlio da sola!” gli dico.
“ Non ho mai detto questo! Io aiuterò Patrizia a crescere il bambino,se dovesse essere mio,ma non posso assicurarle il matrimonio o cose del genere perché amo un’altra persona!” mi dice.
“ E allora perché è andato a letto con Patrizia?” gli chiedo.
“ È stato il nostro addio al passato ed è stato un errore con cui faccio i conti tutti i giorni! Crede forse che io me la passi meglio? Ho perso la donna della mia vita,la donna che amo ed ora c’è la possibilità che io diventi padre di un bambino che ho concepito con la moglie di un’azionista dell’azienda in cui lavoro. Crede davvero che le cose per me vadano meglio?” mi chiede.
“ Io adesso ho da fare! Quando avrò notizie di Patrizia,le farò sapere!” gli dico per liquidarlo.
“ Non ce ne sarà bisogno perché ha detto che mi avrebbe fatto sapere lei stessa! Ora vado a lavorare. Arrivederci!” mi dice.
“ Arrivederci!” gli dico. Apre la porta e va via,mentre entra Michel.
“ Che voleva?” mi chiede Michel.
“ Voleva notizie sulla sua futura paternità!” gli rispondo.
“ Quindi … tua cognata è …” mi dice.
“ Ieri ha fatto un test che non ha dato una risposta definitiva e adesso starà aspettando l’esito delle analisi. Comunque poteva cercare un padre alternativo migliore per suo figlio! Nicola Mora è un immaturo oltre che un imbecille! Ti rendi conto che sembra un adolescente? Non sembra un uomo di 30 anni che sta per ricevere i frutti di ciò che ha seminato!” gli dico.
“ Non ha mai fatto mistero dell’amore che sente per Asia! “ mi dice.
“ Ho capito,ma non credo che Patrizia l’abbia obbligato a giacere con lei! Quello che sta succedendo è anche colpa sua e lui invece di comportarsi da uomo,sembra un imbecille!” gli dico.
“ E tua cognata come sta?” mi chiede.
“ Confusa! Teme l’esito delle analisi e credo faccia bene!” gli dico.
“ Perché?” mi chiede.
“ Perché mio fratello chiederebbe il divorzio per colpa,non accetterebbe mai di crescere un figlio non suo.” Dico.
“ Neanche per amore?” mi chiede.
“ Un tempo l’avrebbe fatto,ma adesso no!” dico.
“ Cosa pensi che accadrà?” mi chiede,mentre mi abbraccia.
“ Non saprei! So solo che se le analisi danno esito positivo,qui scoppierà la guerra civile! Daniele vorrà la testa di Nicola Mora e di sicuro la sua amica e tutta la compagnia bella cercheranno di difenderlo. Ci saranno discussioni su discussioni!” dico.
“ Perché non la chiami?” mi chiede.
“ Perché ho paura del risultato delle sue analisi!” dico.
 
[Betty]
Bussano alla porta. Questa giornata è iniziata proprio male!
“ Avanti!” dico.
“ Posso?” chiede Armando.
“ Si,amore mio. Non riesco a combinare niente oggi!” dico.
“ A chi lo dici! Comunque Nicola è a pezzi,tu hai sentito casa?” mi chiede.
“Amore,Nicola se l’è anche cercata! Comunque ho sentito  mia madre un quarto d’ora fa e Robertino ha ancora la febbre alta,in più è andato il pediatra a casa e,indovina un po’? I gemelli hanno la varicella!” dico.
“ No! E Marisa?” chiede.
“ Marisa sta con Robertino e mia madre con i gemelli. Ho paura che i gemelli contagino anche Bob! Bob è così piccolo e sai bene che avrebbe bisogno di noi!” gli dico.
“ E come possiamo fare?” mi chiede.
“ Il pediatra dice che secondo lui non ci sarebbe nulla di pericoloso se Bob prendesse la varicella! Anche perché prima o poi tutti la prendono!” dico.
“ Quindi?” mi chiede.
“ Quindi non lo so,Armando!” dico. Bussano alla porta.
“Avanti!” dico.
“ Posso?” chiede Nicola.
“  Certo,entra!” dico.
“ Sono preoccupato per la gravidanza di Patrizia!” mi dice.
“ Non si sa ancora nulla?” chiedo. Fa cenno di no con la testa.
“ Potresti chiamarla!” dice Armando.
“ Voi dite?” chiede.
“ Beh,è una cosa che riguarda anche te!” gli dico.
“Allora vado a telefonarle!” dice.
“ Ok,ma non fare altri impicci!” dico.
 
[Nicola]
 Esco dall’ufficio di Betty e compongo il numero di Patty. Uno squillo … due squilli
“Pronto” sento dire.
“ Nicola … dimmi” mi dice.
“ Hai ritirato i risultati?” le chiedo.
“ Sto andando adesso,perché?” mi chiede.
“ Come perché? Sono stato agitato tutta la notte!” le dico.
“ Allora dovrai aspettare un altro po’!” mi dice.
“ Dove ci vediamo?” le chiedo.
“ Vuoi che venga in Ecomoda?” mi chiede.
“ No. Già gire voce della tua gravidanza e questo peggiorerebbe le cose!” dico.
“ Allora ci vediamo nel mio vecchio appartamento!” mi dice.
“ Ok,a che ora?” le chiedo.
“ Ci vediamo alle 14,per te va bene?” mi chiede.
“ Si,allora alle 14!” le dico. Apro la porta ed entro nel mio ufficio.
 
[Asia]
Questa mattina non mi va bene nulla e Ugo non fa altro che guardarmi male!
“Che c’è?” mi chiede.
“ Niente!” rispondo.
“ Pensi ancora al mascellone?” mi chiede.
“ Si, non riesco a farne a meno! Se la bionda finta dovesse essere incinta,sarà finito tutto” dico.
“ Asia,è già finito tutto,ti ha tradito!” mi dice.
“ Lo so,ma adesso c’è la speranza …” dico.
“ Che ti tradisca di nuovo? Asia,lo devi dimenticare!” mi dice.
“ Concordo!” sento dire da una voce alle mie spalle. Mi volto e mi ritrovo Giovanni davanti.
“ Ciao” gli dico.
“ Possiamo parlare?” mi chiede.
“ Certo,non credo che ciò disturbi Ugo!” gli dico.
“ Veramente vorrei che venissi con me in ufficio!” mi dice.
“ Questa tecnica non mi è nuova e ti giuro che se mi metti anche solo una mano addosso inizio ad urlare talmente forte che mi sentiranno anche a Medellin!” gli dico.
“ Ok,ora andiamo?” mi chiede. Annuisco e lo seguo. Saliamo le scale senza una parola. Apre la porta del suo ufficio ed entriamo insieme.
“ Dimmi” gli dico.
“ Nicola vedrà la moglie di Valencia!” mi dice. Sento le gambe venirmi meno.
“ E te l’ha confidato lui?” gli chiedo.
“ No,l’ho sentito per caso parlare a telefono con lei e si vedranno alle 14,ma non so dove!” mi dice.
“ Non mi interessa cosa fa Nicola e se era solo questa la cosa importante che dovevi dirmi,mi hai fatto perdere del tempo!” gli dico.
“ Volevo solo dirti che mi dispiace che tu soffra!” mi dice.
“ E allora perché me l’hai raccontato?” gli grido.
“ Perché voglio che tu ti renda conto che quel tipo non è adatto a te e che sono io l’uomo che cerchi!” mi dice.
“ E tu cosa ne sai?” gli chiedo.
“ Lo so,perché io non ti tradirei mai,per nulla al mondo!” mi dice,mentre mi stringe a sé e mi abbraccia. Mi ritrovo così vicina a lui e in un attimo le nostre labbra si cercano. Questa volta non è lui ad avermi obbligata. È un bacio passionale,in cui cerco conforto per il dolore che sento. Sento la porta dell’ufficio sbattere forte e mi accorgo che qualcuno ci ha visto.
 
[Nicola]
 Non ci posso credere! Si stavano baciando! Ma perché? Perché si è tuffata tra le sue braccia? E perché mi fa così tanto male?
“Nicola” sento chiamarmi,ma mi chiudo nel mio ufficio.
“ Nicola,apri” sento.
“ Cosa vuoi?” le chiedo,aprendo la porta.
“ Voglio spiegarti!” mi dice.
“ Non sono così stupido! Ti sei fatta consolare da quello! È così che mi ami?” le chiedo.
“ Tu vieni a farmi la morale? Tu che aspetti un figlio da un’altra? Sai cosa ti dico? Hai ragione tu. Non hai bisogno di alcuna spiegazione perché io e te non stiamo più insieme. Ho baciato Giovanni perché mi andava!” mi dice.
“ Disprezzi tanto Patrizia,ma sei come lei!” le dico. Mi arriva un ceffone in piena faccia.
“ NON AZZARDARTI PIÙ! NON PERMETTERTI MAI PIÙ DI PARAGONARMI A QUELLA LURIDA DONNACCIA CHE TI PORTI A LETTO!” mi grida.
“ Credi davvero di essere migliore di lei dopo quello che ho visto? Da quanto va avanti con quel tipo,eh? “ le chiedo.
“ Da quanto va avanti la tua storia con quella!” mi risponde indispettita.
“ Asia,ti prego … scusami,è che io sono impazzito quando ti ho visto tra le braccia di quel tipo!” le dico,trattenendola per un braccio.
“È solo un assaggio di quello che ho provato io in queste settimane! Credi per caso che non mi sentissi come te,mentre ti pensavo fra le braccia di quella?” mi chiede.
“ Ti prego,Asia! Stammi accanto!” le dico.
“ No,Nicola! Dopo le cose che mi hai detto sono ancora più sicura di non voler tornare con te!” mi dice e va via sbattendo al porta.   
 
[Mario]
“Amore” sento dire. Mi volto istintivamente.
“ Amore,io avrei un po’ fame!” mi dice Sandra.
“ In effetti anch’io. Dove vuoi andare a pranzo?” le chiedo.
“ Non lo so,amore! Sai di cosa avrei voglia?” mi chiede.
“ Mi siedo preventivamente!” le dico.
“ Vorrei una vaschetta di gelato a cioccolato,fior di latte e stracciatella,sai quelle vaschette di un kg?” mi chiede.
“ Si,ma non puoi mangiare un gelato a pranzo!” le dico.
“ E chi lo vieta? Per favore!” mi dice.
“ Dai Sandra! Perché non ordiniamo due belle insalatone miste?” le chiedo.
“ Ma Marietto non vuole l’insalatona, vuole il gelato!” mi dice.
“ E devi dire a Mario che il gelato gli fa venire il diabete!” le dico. Sbuffa e va via.
 
[Nicola]
Suono il campanello di casa sua. Ho il fiatone perché l’ascensore era occupato ed ho preferito fare le scale. Apre la porta con indosso una camicia da notte di seta. Mi fa accomodare e scorgo sul tavolino lo champagne e due calici.
“ Aspettavi qualcun altro?” le chiedo.
“ No. Ti dispiace se mi sono messa comoda?” mi chiede. Faccio cenno di non con la testa.
“ Accomodati” mi dice e mi metto a sedere sul divano.
“ Hai ritirato i risultati?” le chiedo.
“ Eccoli” mi dice,mentre si siede sulle mie gambe. La guardo un po’ sorpreso.
“ Ti dispiace se sto qui?” mi chiede. Faccio cenno di no con la testa.Apro la busta e leggo i risultati.
“ Non sei incinta” dico,tirando un sospiro di sollievo.
“Già” mi dice.
“ Beh,allora io vado” le dico.
“ Ma no,dai, dobbiamo festeggiare lo scampato pericolo!” mi dice,porgendomi la bottiglia di champagne. Stappo lo champagne,che mi bagna la camicia e lo verso nei nostri calici.
“ Alla mia non gravidanza!” dice.
“ Cin” dico. Bevo lo champagne.
“ Devo passare da casa a smacchiarmi la camicia,guarda qui!” le dico,indicandole la macchia.
“ Toglietela!” mi dice.
“Ma che dici?” le chiedo.
“ Ci metto un po’ d’acqua e tra un po’ sarà pulita!” mi dice.
“ Ed io come ci torno in Ecomoda?” le chiedo.
“ Basterà aspettare!” mi dice,mentre le porgo la camicia. Va in bagno a lavarla,mentre mi siedo sul suo divano. Torna in salotto.
“ Vuoi fermarti a pranzo?” mi chiede.
“ No,grazie,non ho molto appetito!” le dico.
“Dai,Nicola! Non essere così mogio,possiamo approfittarne per festeggiare!” mi dice.
“ Ma se abbiamo appena brindato e sono rimasto senza camicia!” le dico.
“ Ma c’è un modo più divertente di festeggiare!” mi dice,mentre si siede sulle mie gambe e inizia a baciarmi.
“ Non possiamo! Dopo l’ultima volta,hai visto cos’è successo!” le dico.
“ Sarà l’ultima volta! Il nostro modo di festeggiare! Sarà l’ultima volta! E poi staremo attentissimi!” mi dice,mentre mi sdraia sul divano.
“ Aspetta” le dico.
“Nicola,è il modo divertente che conosco per impiegare il tempo che dobbiamo aspettare per la tua camicia!”mi dice.
“ Lo so,ma …” le dico.
“ Che c’è?” mi chiede.
“ Giurami che non lo dirai a nessuno,neanche alla signora Marcella!” le dico.
“ Te lo giuro” mi dice. Iniziamo spogliarci e a dare sfogo alla nostra passione,mentre penso ad Asia e quel tipo insieme.

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Capitolo 48
*** 48 ***


 [Nicola]
Mi sistemo il nodo della cravatta,mentre Patrizia esce dalla doccia.
“ Nicola” mi dice.
“ Dimmi” le dico.
“ Giurami che quello che è successo non uscirà da qui dentro.” Mi dice.
“ Conviene anche a me che quello che è successo resti fra noi due!” le dico.
“ Il fatto è che io …” dice,cercando di spiegarmi.
“ … che ami Daniele,vero?” le chiedo. Annuisce,chinando il capo.
“ Lo amo tantissimo,ma noi due abbiamo un’alchimia sessuale speciale.” Mi dice.
“ Lo so.” Le dico.
“ Quando ci siamo conosciuti,tu eri per me il pollo da spennare. Non mi importava come fossi davvero o come ti credevano gli altri,mi importava solo il tuo conto in banca.” Mi dice.
“ Quando ti ho visto la prima volta,in fotografia,io sono rimasto folgorato,come alla vista di un angelo.” Le dico.
“ Poi però ti vedevo così diverso dagli altri,da Daniele,da Mario Calderon,dal mio ex marito. Mi proteggevi,anche a costo di essere insultato,deriso o picchiato,mi sembrava di essere una di quelle principesse descritte dalle fiabe. Non pensavo che un uomo potesse amarmi tanto,ma non  riuscivo ad accettare che fra i tanti uomini di bella presenza che potevo avere,l’unico a provare un amore sincero nei miei confronti,fossi tu!” mi dice.
“ Io ti avrei difeso contro il mondo se fosse stato necessario,ma poi tu hai iniziato a sfruttarmi per l’automobile,per il cellulare,per farti portare a cena e per essere riaccompagnata a casa. Il giorno che tu e la signora Marcella siete andate via dall’Ecomoda,lo stesso giorno in cui ti dissi che eri solo apparenza, ti vidi con Daniele e non immagini come stetti male.” Le dico.
“ Nicola,io, vorrei sapere cosa provi per me!” mi dice.
“ Tu sei una donna molto attraente,sei una di quelle che fa girare la testa al primo sguardo,sei stata difficile da dimenticare e sei riuscita a ridurmi il cuore a brandelli. Quando abbiamo fatto l’amore per la prima volta,io mi sono sentito completo,sentivo che quella era la cosa giusta,adesso invece … io mi sento come se avessi sbagliato tutto,come se stessi soddisfacendo ciò che avrei voluto fare 10 anni fa.” Le dico.
“ Se solo tu fossi stato così 10 anni fa,forse fra noi … “ mi dice.
“ Io credo che non dovremmo vederci più. Stiamo solo distruggendo quello che abbiamo costruito. Ci comportiamo come animali,lasciandoci trasportare dall’istinto e ogni volta calpestiamo i sentimenti di tuo marito,di Asia,ma soprattutto i nostri sentimenti. Credi davvero che qualche ora di passione possano valere più della tua vita con Daniele e del mio amore per Asia? Io non posso negare che provi trasporto per te,che ci sia alchimia,passione fra di noi,ma tutto questo è  dannoso,nocivo,deleterio per quello che la vita ci ha donato. Io ho perso Asia e tu rischi di perdere la famiglia che tu e Daniele avete costruito,credi che i tuoi figli meritano questo? Pensaci,Patrizia!” le dico.
 “ Ora che farai?” mi chiede.
“ Non lo so. Con Asia le cose vanno male,soprattutto dopo la scenata di tuo marito!” le dico.
“ Forse fra qualche tempo ti perdonerà!” mi dice.
“ Non credo!” le dico.
“ E se le parlassi io?” mi chiede.
“ Non credo sia il caso! Ormai non vuole saperne più niente di me!” le dico.
“ Vedrai che cambierà idea!”mi dice.
“ Lo vorrei tanto. Io vado perché devo passare in azienda a prendere delle cose” le dico.
“ Allora le nostre strade si separano qui! Ciao Nicola” mi dice.
“ Ciao Patty” le dico.
 
[Marcella]
Compongo il numero di Patrizia,mentre io e Michel aspettiamo il nostro turno dalla ginecologa.
“ Pronto” risponde subito.
“ Allora?” le chiedo.
“ Negativo! Marce,sono così felice!” dice.
“ A chi lo dici! Senti e l’hai detto al tipo … insomma a Nicola Mora?” le chiedo.
“ Si,gli ho fatto una telefonata! Tranquilla,Marce!” mi dice.
“ E non cacciarti più in questi impicci!” le dico.
“ Si,Marce,da oggi tornerò sulla retta via!” mi dice.
“ Lo spero,anche perché se Daniele scopre questa storia ti ammazza!” le dico.
“ Tranquilla,Marce!” mi dice.
“Ora devo andare!” le dico. Chiudo la chiamata.
“Valencia” dice l’infermiera. Io e Michel ci alziamo tenendoci per mano.
“ La trovo molto meglio!” dice la dottoressa Garcia.
“ Grazie,dottoressa. Le presento il mio compagno!” dico. Michel e la dottoressa si stringono la mano.
“ Allora vediamo come se la passa il piccolino e se lei ha seguito le mie direttive!” dice la dottoressa.
“ Dovrei drogarla per farla stare calma!” dice Michel. Gli faccio una linguaccia. Mi siedo sul lettino e mi scopro la pancia. La dottoressa inizia a muovere l’ecografo sulla mia pancia,mentre ho lo stimolo di urinare.
“ Allora,suo figlio sta benissimo e cresce al meglio” dice la dottoressa mentre io e Michel ci sorridiamo.
“ Quindi va tutto bene,dottoressa?” chiede Michel.
“ Certo,suo figlio è sanissimo!” dice la dottoressa.
“ Allora non è più in pericolo?” chiedo.
“ No,il pericolo sopraggiunge qualora lei si sottoponga a sentimenti negativi o a periodi di stress intenso. Deve cercare di restare tranquilla fino al parto,ci riesce?” mi chiede.
“ Dottoressa,come si vede che non la conosce!” dice Miche.
“ Dottoressa,lui scherza! Quando sarà il prossimo controllo?” le chiedo.
“ Beh fra una settimana dovrà sottoporti all’amniocentesi e poi può inviarmi l’esame via e-mail. Per quanto riguarda la prossima ecografia,salvo complicazioni,potremmo vederci fra un paio di mesi! Naturalmente per ogni perplessità,può chiamarmi!” mi dice.
“ La ringrazio,dottoressa” le dico. Io e Michel le stringiamo la mano e andiamo via.
 
[Sofia]
“ Hey Sofia!” mi dice Berta.
“ Dimmi” le rispondo.
“ Hai notato che qualcuno non è ancora tornato dalla pausa pranzo?” mi chiede.
“ Chi?” le chiedo,spazientita.
“ Se non lo vuoi sapere,non te lo dico!” mi dice.
“ E allora non me lo dire!” le dico.
“ Ok,visto che insisti,te lo dico lo stesso!” mi dice.
“ Ho capito:se non mi dici questo scoop,non mi darai tregua,quindi parla!” le dico.
“ Nicola Mora,il tuo ex capo!” mi dice.
“ Ho capito chi è,non c’è bisogno che specifichi! Credi che bisogni chiamare la polizia o possiamo tornare a lavorare?” le chiedo.
“ Che noiosa! Tu dove credi che sia?” mi domanda.
“ Ma cosa vuoi che ne sappia? Forse si è fermato a mangiare dai Pinzon!” le dico.
“ O forse … è andato a premurarsi che la sua amante resti gravida!” mi dice.
“ Berta!” la ammonisco.
“Che ho detto di male?” mi chiede.
“ Davvero non lo sai? Stai insinuando che il dottor Mora sia nel letto della bionda finta! Ti ricordo che quel poveretto questa mattina sembrava uno zombie,sembrava che fosse stato investito da un caterpillar!” la chioso.
“Sarà,ma io ti ricordo che raramente mi sbaglio ed io mi sento che quel tipo a quest’ora sta facendo gioire la bionda finta” mi dice,beccandosi una gomitata da parte mia.
 
[Asia]
“Allora? Hai finito i modelli?” mi chiede Ugo.
“ No,me ne mancano 2! Secondo te che colore farà tendenza?” chiede.
“ Ah non saprei!” mi dice.
“ E se mi ispirassi al Tao?” chiedo.
“ Cioè?” mi chiede.
“ Yin e Yang. La collezione sarebbe sul bianco e sul nero con accessori color argento!” dico.
“ Spiegati meglio!”mi dice.
“ Ogni capo avrà la facciata bianca e nera,ad esempio un vestito tutto bianco sul davanti e tutto nero sul di dietro con collane,cinture e scarpe argento,è una cretinata?” chiedo,un po’ incerta.
“ No,è un’idea bomba bombissima! Come mai non è mai venuta a me un’idea del genere? Ma se vuoi impostare tutto sul tao,come farai con la linea di intimo?” mi chiede.
“ Ascolta e dimmi cosa ne pensi: ho pensato a dei completi con reggiseno bianco e slip nero e viceversa o dei babydoll bianchi o neri con merletti argentati con reggicalze inversi ( per babydoll bianchi reggicalze neri e viceversa)” dico.
“ Tu sei la reincarnazione di Chanel! Sei un genio!” mi dice,mentre mi bacia la fronte.
“ E tu,invece? “ gli chiedo.
“Io vorrei impostare la collezione su un tema più nazionalistico,come colori:rosso,blu e giallo con accessori in oro! E vorrei chiamarla:orgoglio colombiano,che ne pensi?” mi domanda.
“ Non è male! Quanti modelli ti mancano?” gli chiedo.
“ Uno. Poi dobbiamo mandarli in produzione!” mi dice.
“ Secondo te,dov’è?” gli chiedo.
“ La produzione?” mi chiede. Faccio cenno di no con la testa.
“ Ahhhh ancora con quello lì? Asia,io ti porto da un analista se non la smetti!” mi dice.
“ Ho baciato Giovanni!” gli dico.
“ Cosa?” mi chiede,mentre si mette a sedere.
“ Mi stava consolando e l’ho baciato e Nicola ci ha visto. Capisci? Ci ha visti!” le dico.
“ Ho capito,ma ti ha detto qualcosa? Perché se ti ha detto qualcosa,io lo castro!” mi dice.
“ No,nulla di diverso dalla sua tiritera che ripete da quando ci siamo lasciati. E se fosse con lei?” gli chiedo.
“ Se fosse con lei,vorrà dire che oltre a te perderà anche il lavoro perché Daniele lo licenzierà!” mi dice.
“Dici?” gli chiedo.
“ Si ed ora concentrati sul tuo lavoro e sul David!” mi dice.
 
[Betty]
Chiudo il pc e aspetto Armando per tornare a casa. Mi fanno un male i piedi.
“Amore,ma hai visto Nicola?” mi chiede,mentre entra nel mio ufficio.
“ No. In effetti non lo vedo da questa mattina. Perché mi chiedi questo?” gli domando.
“ Perché nel suo ufficio non c’è e non ci ha avvertito del fatto che non ci sarebbe stato!” mi dice.
“ Avrà avuto qualche impegno fuori sede,ma tu l’hai visto inquieto?” gli chiedo.
“ Beh,per la gravidanza si,ma tu credi sia per quello?” mi chiede.
“ Ah non lo so!” gli dico.
“ Spero solo che non abbia saputo cattive notizie!” mi dice.
“ Adesso mi fai preoccupare! Senti,amore io adesso chiamo mia madre e le chiedo se è passato da loro per pranzo.” Gli dico. Compongo il numero di casa mia,perché i miei sono lì.
“Pronto” dice mio padre.
“ Papà,sono Betty,volevo chiederti se hai visto Nicola per pranzo o se l’hai sentito!” gli dico.
“ No,l’ultima volta che ho visto quel microcefalo parassita del tuo amico è stato questa mattina a colazione,perché temi che abbia affogato i dispiaceri in un dolce alla panna?” mi chiede. Spero solo che non abbia affogato i dispiacere nell’alcool.
“ No,è solo che non si trova in azienda e dovrebbe firmare alcune carte,comunque i bambini come stanno?”chiedo.
“ La febbre è scesa sia a Roberto che a Hermes,invece Margherita vuole grattarsi a tutti i costi,ma c’è tua madre a piantonarla e ad impedirle di lasciarsi i segni!” dice mio padre.
“ Ok,senti io cerco Nicola e poi torno a casa!” dico.
“ E ricorda a quel cretino che io e tua madre lo aspettiamo per cena!” mi dice. Chiudo la chiamata.
 
[Marcella]
 Michel mette Charlotte a letto,mentre cerco di pulire i miei vestiti dalla farina. Vado a specchiarmi e vedo che ho anche la faccia sporca di impasto.
“ Marce,dove sei?” mi chiede Michel.
“ Sto in bagno. Certo che sembro una superstite di un film horror ambientato in un panificio” dico,uscendo dal bagno. Scoppia a ridere.
“ Perché,io ti sembro pulito?” mi chiede. Scoppio a ridere vedendo la sua faccia sporca più della mia.
“ Lo sai che non mi sono mai divertita tanto? Non credevo di poter stare così bene anche solo facendo biscotti!” dico.
“ Anch’io non sono mai stato tanto felice,anche se mi avete fatto scoprire che sono una frana in pasticceria!” mi dice,alludendo al fatto che i suoi biscotti erano immangiabili.
“ Credi che riusciremo ad essere felici sempre come lo siamo stati oggi?” gli chiedo.
“ Io credo di si,io credo che dopo tanta infelicità,adesso la felicità è arrivata da noi!” mi dice.
“ Credi che Charlotte sia felice?” gli chiedo.
“ Certo! Non l’ho mai vista ridere tanto! Non credevo sareste entrate tanto in sintonia!” mi dice.
“ Neanch’io lo pensavo. Pensavo di non avere dimestichezza con i bambini ed è questo che mi ha spaventato quando ho scoperto di aspettare un bambino!” dico.
“Vedrai che andrà tutto bene,anche perché ci sarò io con te! Tu sarai una madre splendida,perché sei già una donna meravigliosa!” mi dice,mentre mi abbraccia forte.
 
[Nicola]
Esco dall’ufficio dell’Ecomoda e mi chiedo dove siano Betty e Armando. Forse saranno già a casa loro ed io non li ho nemmeno avvisati del fatto che sono sparito. Giro l’angolo e mi scontro con qualcuno.
“Stia più attento!” dice Asia,che è a terra. Le tendo una mano per aiutarla a rialzarsi,ma appena si accorge che sono io,si alza da sola.
“ Mi dispiace!” le dico.
“ Questa è la cosa meno grave che mi hai fatto e quindi non c’è bisogno che ti dispiaccia!” mi dice.
“ Hai visto Betty?” le chiedo.
“ I bambini avevano la febbre e lei e il signor Armando sono andati via mezz’ora fa!” mi dice.
“ Il fatto è che mi sono intrattenuto …” dico.
“ So meglio di te dove ti sei intrattenuto e vorrei che tu mi risparmiassi i dettagli! Comunque adesso devo andare!” mi dice.
“ Come mai sei ancora qui?” le chiedo.
“ Io e Ugo siamo rimasti a finire i modelli della collezione,infatti torno dalla produzione,un altro settore a te molto caro! Adesso vado” mi dice.
“ Aspetta,prendo l’ascensore con te se non ti dispiace!” le dico.
“ Mi dispiace e come! So che oggi hai fatto molto esercizio fisico,ma non credo ti farebbero male le scale!” mi dice.
“ No,senti adesso io e te approfittiamo del viaggio in ascensore per parlare chiaro perché queste tue insinuazioni e frecciatine mi stanno iniziando a dare ai nervi!” le dico.
“ Io non ho niente da dirti!” mi dice.
“ Io si: Patrizia non è incinta!” le dico.
“ Meglio così! Il bambino che sarebbe venuto al mondo,non sarebbe stato molto fortunato con un padre come te e una madre come lei! Comunque non mi interessa la tua vita riproduttiva!” mi dice. La prendo per le braccia e la trascino con me in ascensore.
“ Io so che non è così,so che tu mi ami come io amo te e non capisco perché non vuoi ricucire la nostra storia!” le dico.
“ Chiedilo a te stesso il motivo e domandatelo pensando a dove hai passato la pausa pranzo e le ultime ore prima di venire qui!Nicola,tu sei un uomo inaffidabile,inconcludente,immaturo,infedele,doppiogiochista,meschino e bugiardo,hai anche molte qualità che non ti nego,ma le tua qualità non bastano a compensare i tuoi difetti che non riesco ad accettare. Io lo so che l’uomo ideale non esiste,ma tu sei un agglomerato di difetti insormontabili che mi fanno soffrire! L’amore non mi basta a dimenticare quello che è successo,non adesso,forse fra qualche tempo riuscirò a perdonarti,ma io adesso un futuro con te non riesco proprio a vederlo,mi dispiace!” mi dice,mentre esce dall’ascensore.
 
[Betty]
Apro la porta di casa e vado i miei genitori seduti sul divano.
“ Ciao” dico loro.
“Salve” dice Armando.
“ Salve ragazzi!” dicono loro.
“ I bambini?” chiede Armando.
“ La febbre si è abbassata a tutti e tre. Robertino sta dormendo,mentre i gemelli stanno guardando un cartone animato.” Dice mia madre.
“ Mamma,ti avevo chiesto di non far fare loro un’indigestione di cartoni animati,perché fanno male! Potevi raccontare loro una storia o farli giocare con le costruzioni!” le dico.
“ Ti assicuro che è il primo che guardano da questa mattina,perché oggi pomeriggio hanno giocato con i puzzle che ha regalato loro Nicola. A tal proposito,quel degenerato si è più fatto vivo?” chiede mio padre. Squilla il cellulare.
“ Pronto” dico.
“ Betty” dice Nicola.
“Parlavamo proprio di te,ma dove sei sparito?” gli chiedo.
“ Sono appena uscito dall’Ecomoda e sto andando a casa dei tuoi a svuotare la dispensa! Devo darti un’ottima notizia: Patty non è incinta!” mi dice. Vorrei esultare di gioia,ma non posso perché i miei non sanno niente.
“ Ok,allora ci vediamo domani in azienda e mi raccomando a te!” dico.
“Ok,ciao!” mi dice e chiude la chiamata.
“Allora?” chiede mia madre.
“ Sta andando a casa vostra a svuotare la dispensa perché ha fame!” dico.
“ Sai che novità!” dice mio padre.
“Allora noi andiamo,così preparo qualcosa di caldo a Nicola. Ciao figliola! Ciao Armando!”dice mia madre.
“ Si,noi andiamo,altrimenti quel rimbambito divorerà anche la casa! Buonanotte!” dice mio padre.
“ A domani” diciamo io e Armando. I miei genitori vanno via e mi siedo sul divano.
“ E ti ha detto se la bionda finta …” mi chiede Armando con un gesto inequivocabile che indica la gravidanza.
“ No. Non è incinta e lui era al settimo cielo,anche se la prossima volta che ci fa spaventare così lo spedisco tre metri sotto terra! Ti rendi conto che è sparito tutto il pomeriggio e adesso mi chiama tutto allegro,come se il lavoro non esistesse!” gli dico.
“ Amore,avrà voluto scaricare la tensione!” mi risponde Armando.
“ A me preoccupa quando Nicola vuole scaricare la tensione,perché l’ultima volta che ha cercato di scaricare la tensione la bionda finta stava rimanendo incinta! Spero tanto che non abbia combinato nessun disastro e che non si metta in altri guai almeno finché non arriva all’età della pensione!” dico.
 
[Asia]
Mi alzo dal divano dopo aver sentito il suono del campanello. Spero proprio non sia Nicola! Apro la porta e mi ritrovo di fronte Giovanni.
“ Posso entrare?” mi chiede. Mi sposto dalla porta per farlo entrare.
“Che ci fai tu qui?” gli chiedo.
“ Non mi offri da bere?” mi chiede.
“ Vuoi qualcosa da bere?” gli chiedo.
“ No grazie!” mi dice,mentre si siede sul divano.
“ Ora mi spieghi il motivo che ti ha portato qui?” gli chiedo.
“ Perché sei così sbrigativa? Hai qualche impegno?” mi chiede.
“ Si,vorrei andare a fare una doccia e andarmene a letto!” gli dico.
“ Entrambe le cose potresti farle con me!” mi dice,mentre mi trascina sulle sue gambe.
“ Dai,Giovanni,sii serio! Dimmi cosa vuoi!” gli dico.
“ Io e te abbiamo un discorso in sospeso,o meglio abbiamo tanti discorsi in sospeso perché tu sul più bello vai via o mi cacci via!” mi dice.
“ E un motivo c’è se ti caccio via! Ti prometto che questa volta non ti caccio via prima di portare a termine questo discorso!” gli dico.
“Bene,è una prospettiva interessante!” mi dice.
“ Se parli” gli dico,mentre inizia a baciarmi il collo.
“ Allora,hai ragione:è meglio parlare prima! Oggi in ufficio io e te ci siamo baciati ed io ho sentito che tu c’eri,non come le altre volte in cui scappi,tu lo volevi!” mi dice.
“ Giovanni,io …” provo a dire,ma mi bacia prima che possa controbattere.
“ Non voglio che tu tenti di negare quello che è successo!” mi dice.
“ Hai ragione: quando ci siamo baciati,io c’ero,ma non per quello che tu credi. Io cercavo consolazione in quel bacio perché sto ancora male per la mia storia con Nicola!” gli dico.
“ Ed io vorrei aiutarti!” mi dice.
“E come?” gli domando.
“Lascia fare a me!” mi dice,mentre inizia a baciarmi. Non mi sottraggo a quel bacio. Le sue labbra si spostano sul mio collo,mentre mi sdraia sul divano. Inizia a sbottonarmi al camicetta.
“ Ti prego,aspetta” gli dico,mentre mi bacia il seno.
“ Voglio solo aiutarti!” mi dice,mentre cerca di slacciarmi il reggiseno.
“ Io non me la sento,Giovanni! “ gli dico.
“  Lasciati amare! Io voglio solo aiutarti a star meglio!” mi dice,mentre vuole ritornare a baciarmi.
“ Ma così stai solo ingarbugliando ancora di più le cose ed io credo che se continuiamo così ci facciamo solo del male! Io amo Nicola e questo sarebbe solo un errore per me e per te! Io non sono pronta!” gli dico,mentre mi rimetto la camicetta.
“ Sappi solo che io ti aspetterò e che sono sicuro che un giorno torneremo insieme!” dice,mentre si alza dal divano . Apre la porta e va via.
 
[Nicola]
Entro in casa Pinzon Solano e accendo la luce nell’ingresso.
“C’è nessuno?” chiedo.
“ Vieni avanti,imbecille!” dice il signor Hermes.
“ Signora Giulia,che c’è di buono?” chiedo.
“ Ho preparato la minestra e le polpettine di mais!” dice.
“ Allora ci aggiunga dei pomodori,due bistecche e del succo di mora!” dico,mentre mi siedo.
“ Questa sera dieta rigida?” chiede sarcastico il signor Hermes.
“ Hermes,lascialo stare! Non vedi com’è affamato?” gli dice la signora Giulia.
“ Ho capito,Giulia,ma se continua così finirà per divorare anche la sedia su cui è seduto! Che poi vorrei capire come fa a restare così magro!” dice il signor Hermes.
“ Tanto lavoro e attività fisica!” dico.
“ Ma se il tuo sport preferito è mangiare!” dice il signor Hermes.
“ Ah signor Hermes,sono così felice!” dico,mentre lo abbraccio.
“ Ma sei impazzito? Non ti sarai mica drogato? Perché lo sai,eh … i drogati non verranno mai a stare a casa Pinzon Solano!” dice.
“ Ma quale droga! Sono solo felice! Ed è per questo che ho una fame da lupi!” dico.
“ Questa non mi sembra una grande novità! Piuttosto sei felice perché la ragazza con cui volevi concubinare,ha fatto pace con te?” mi chiede.
“ No e credo mi dovrete sopportare ancora per un po’!” dico.
“ Lo sapevo che non c’erano buone notizie!” dice il signor Hermes.

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Capitolo 49
*** 49 ***


[Asia]
È passato un mese da quella riunione in cui Nicola e il dottor Valencia litigarono per la bionda finta. Ogni tanto tenta di rivolgermi la parola,ma non posso concedermi cedimenti. Non di nuovo! So che se gli rivolgessi la parola, cadrei di nuovo fra la sue braccia e sono già stata male una volta. Poi con la storia della gravidanza,mi ha dato un’altra pugnalata ed io non posso più permettermi di stare così male.  Entro in Ecomoda,come tutte le mattine e incontro Freddy e Anna Maria all’ingresso. Anna Maria sale con me,mentre Freddy resta a fare due chiacchiere con Wilson.
“ Stai un po’ meglio?” mi chiede Anna Maria,memore della disperazione che mi ha accompagnato in questo mese.
“ Hai una domanda di riserva?” le chiedo.
 “Credo proprio che dovresti voltare pagina!” mi dice.
“ Ancora con la storia di Giovanni?” le chiedo.
“Si,ancora con la storia di Giovanni. Quell’uomo ti ama,ti è sempre stato vicino e in questo mese è stato paziente con te. Per me dovresti dargli una seconda opportunità” mi dice.
“ Ma io amo Nicola Mora” le dico.
“ Ricorda il metodo del chiodo scaccia chiodo. Ti assicuro che funziona! Provaci,dammi retta!” mi dice.
“ Non lo so,non lo so.” Le dico.
“ Ascoltami e sono sicura che riuscirai ad essere felice” mi dice.
“ E va bene. Ti prometto che se Giovanni dovesse provarci di nuovo,cederò alla sua corte e gli darò una seconda chance!” le dico.
“ Giura!” mi dice.
“Te lo giuro. Anche perché in fondo da qualcosa devo pur ricominciare e con Nicola non posso tornare! Poi chissà che il tuo metodo non funzioni a farmi dimenticare Nicola per sempre!” le dico.
“ Se poi non dovessi riuscirci,almeno ti sarai divertita!” mi dice. Si avvicina a noi Nicola e Anna Maria va alla sua scrivania.
“Ciao” mi dice.
“Ciao” gli rispondo.
“Volevo solo dirti che Betty ha indetto una riunione per scegliere insieme i materiali per la nuova collezione” mi dice.
“ Ok,avverto Ugo e arrivo in sala riunioni. Dovresti solo dire a Betty che ieri la signora Araujo è venuta a prendersi i vestiti per il suo film e che a breve arriverà il pagamento” gli dico.
“ Come stai?” mi chiede.
“ Vado avanti,come te!” gli rispondo.
“ Io non sono andato avanti!” mi dice.
“ Strano perché hanno visto come guardi Jole,la ventenne che è arrivata 3 settimane fa in produzione! Comunque hai fatto bene ad andare avanti e credo sia giusto che anch’io faccia lo stesso! Magari questa volta riuscirai ad avere un bambino e da una donna senza legami!” gli dico,mi trattiene per un braccio.
“ 1: io non guardo Jole in nessun modo; 2: lei è persa di Efraim,il figlio di Sofia e credo che fra i due possa sbocciare l’amore per questo facilito i loro incontri; 3: sei tu l’unica donna con cui voglio mettere su famiglia e se non sarà con te,non sarà con nessun’altra. Io non riesco a dimenticarti,Asia e so che anche per te è così! Asia,io non capisco perché ti ostini a non volerci riprovare” mi dice.
“ Perché mi hai tradito ben due volte con una donna che non è ancora tornata con suo marito e che per puro capriccio potrebbe volere un’altra notte di lussuria con te e sono sicura che non ti negheresti neanche questa volta. Io non mi fido più di te e questo non cambierà per un mese che ti astieni dal frequentare l’universo femminile!” gli dico. Vado via.
 
[Marcella]
Michel entra in ufficio e mi bacia,ma mi sento abbastanza a disagio perché in ufficio non sanno nulla di noi e non voglio che si facciano pettegolezzi.
“ Non sarebbe il caso di dirlo?” mi chiede.
“Cosa?” gli chiedo.
“Guarda che se non ci sbrighiamo,fra un po’ sarà la tua pancia a parlare e a dire quasi tutto!” mi dice.
“ Dici che si nota così tanto?” gli chiedo.
“ No,con questo vestito non si nota molto,ma non credo potrai nasconderlo per molto tempo!” mi dice.
“ Lo so,ma sono sicura che ci sarebbero i soliti pettegolezzi di quelle della banda e mi darebbero fastidio!” gli dico.
“Sei sicura che non è per Armando?” mi chiede.
“ No,Armando non c’entra e poi sai bene che non staremo a lungo in quest’azienda. Ho pensato molto alla tua proposta in questo mese e sono d’accordo con te sull’idea di fondare un’azienda di abiti da sposa,ma vorrei prima sentire il parere di Daniele e soprattutto vorrei che si appianassero le divergenze che ha con Patrizia. Mi capisci,vero,amore?” gli dico. Mi rendo conto di averlo chiamato per la prima volta in questo modo e arrossisco. Leggo nei suoi occhi la felicità per ciò che ha sentito. Mi prende fra le braccia.
“ Ti sei resa conto che sei riuscita a chiamarmi per la prima volta “amore”? Lo sai che dobbiamo festeggiare?” mi chiede,mentre mi solleva in alto.
“Si,ma mettimi giù! Ricordati che sono incinta” gli dico. Mi rimette giù e mi bacia. Il nostro bacio viene interrotto dall’apertura della porta. Vedo comparire Patrizia e Michel si stacca da me.
“ Allora noi ci vediamo dopo” mi dice Michel e va via.
“ Scusa se ti ho disturbato” mi dice Patrizia.
“ Tranquilla,non hai interrotto nulla di importante! È successo qualcosa?” chiedo.
“ Ho deciso di concedere una seconda chance a Daniele” mi dice.
“ Quindi sei pentita di essere andata a letto con Nicola Mora” le dico.
“ No,ma sei matta? Sono state due notti di passione intensa,ma io amo Daniele” mi dice.
“ Intanto hai rovinato la vita di quel poveretto con la stilista” le dico.
“ Ma parliamo di cose belle! Ti ho vista con il francesino! Tutto ok?” mi chiede.
“ Prima di tutto si chiama Michel quindi non chiamarlo più né bocconcino,né francesino e comunque le cose vanno bene e pensavamo fosse giusto che mi trasferissi a casa sua!” le dico.
“ E quando pensi di portarlo a casa nostra per presentarlo a Daniele?” mi chiede.
“ Quando le cose tra te e mio fratello si saranno stabilizzate,anche perché devo parlarvi e credo sia giusto che lo faccia quando sarete entrambi tranquilli” le dico.
“E di cosa?” mi chiede.
“ Ne parleremo quando sarà il momento” le dico.
 
[Nicola]
La riunione per i costi è finita e credo che anche questa collezione costerà un capitale,anche se in fondo ne vale la pena visto che siamo i fornitori ufficiali del film della Araujo.
“Bene,per noi è tutto e ci aggiorniamo alla prossima settimana se per voi va bene” dice Betty.
“Ah per me va benissimo,la ringrazio dottoressa Pinzon! Tu che fai,Asia, vieni con me in atelier o ti fermi qui?” chiede Ugo.
“ No,Ugo vai! Io finisco di riordinare le mie cose,passo dal dottor Mora per fargli annotare delle cifre e poi ti raggiungo. Volevo solo chiederti di iniziare a far misurare i capi alle modelle” risponde Asia.
“ Certo,cara! Allora con permesso!” dice Ugo e va via.
“ Beh anche io mi ritiro! A dopo” dice Mario.
“ Anche noi andiamo! Ci vediamo a pranzo,Nicola”  dice Armando e lui e Betty vanno via. Asia ha messo tutti i fogli nella sua cartellina e si avvicina alla porta. Le spalanco la porta e la faccio uscire.
“ Allora vieni nel mio ufficio per consegnarmi le carte” le dico.
“ Si,andiamo” mi dice. Entriamo nel mio ufficio e mi mostre le carte dove ci sono le cifre da inserire nei pagamenti.
“ Vorrei che le analizzassi con calma e che mi facessi sapere se per l’Ecomoda sono troppo alti i costi della pelletteria e degli accessori” mi dice.
“ E in questi preventivi sono inseriti anche i costi per la collezione di Lombardi? Perché io con due stilisti sono un po’ confuso!” le dico.
“ Si,Ugo ed io ne abbiamo parlato e abbiamo sommato i costi di tutto!” mi dice.
“ Lo sai che si è liberata quella casa che ci piaceva tanto?” le chiedo.
“ Ho notato anch’io che l’hanno messa in vendita” mi dice.
“ Peccato che l’abbiamo messa in vendita troppo tardi” le dico.
“ O forse sei tu che mi hai tradito troppo presto! Comunque è meglio così,perché sarebbe stato un investimento sbagliato e dovresti saperlo meglio di me,visto che sei tu il mago degli investimenti” mi dice freddamente.
“ Già,peccato che io avrei investito tutto il mio patrimonio in quella casa se fosse servito a tenerti al mio fianco!” le dico.
“ Sarebbe bastato che tu non mi avessi tradito” mi dice. Bussano alla porta.
“Avanti” dico. Entra Patrizia. Proprio il momento migliore ha scelto!
“Buongiorno” dice.
“ Buongiorno! Io tolgo il disturbo,perché immagino vogliate essere lasciati soli!” dice Asia e va via prima che possa fermarla.
 “ State ancora in freddo?” mi chiede Patrizia.
“ L’hai visto,no? Comunque cosa ti porta qui?” le chiedo.
“Volevo solo sapere come stai perché l’ultima volta che ci siamo visti eri  in ansia per la gravidanza e prima ancora c’è stato quel periodo in cui eri da ricovero per gli alcolisti anonimi” mi dice.
“ Mi sono ripreso e ho smesso di bere eccessivamente. E tu?” le chiedo.
“ Ed io ho pensato molto alla nostra ultima conversazione e alle tue parole. Noi stiamo facendo male a tutti e credo che la cosa migliore sia stare lontani e riprenderci le nostre vite!” mi dice.
“ Che farai?” le chiedo.
“ Voglio tornare con Daniele e sarei stata contenta se anche tu fossi riuscito a tornare con quella ragazza. Mi dispiace di averti rovinato la vita,anche se quello che abbiamo vissuto è stato bello.” mi dice.
“Non è colpa tua! La colpa è solo mia,che ho ceduto!” le dico.
“ Comunque buona fortuna per tutto” mi dice e va via.
 
[Asia]
Scendo le scale per arrivare in atelier in tutta fretta. E menomale che con lei era finita! Scommetto che adesso staranno collaudando la scrivania! Ma perché mi fa così male?
“ Che hai piccina?” mi chiede Ugo.
“ Niente. Avevi ragione quando dicevi che gli uomini sono tutti uguali!” gli dico.
“ Il mascellone,vero?” mi chiede. Annuisco.
“Senti,Asia,io te lo dico come un fratello,anzi come una sorella:tu quel tipo devi dimenticarlo! Vedrai che fra qualche settimana uscirà con qualche tua modella e allora che farai?” mi chiede.
“Anna Maria mi ha consigliato di dare una chance a Giovanni” gli dico.
“ E per una volta quella pettorona ha detto una cosa giusta! Hai quel David a disposizione e pensi ancora a quel mascellone!” mi dice.
“ Ma cosa posso farci se non ci riesco?” gli chiedo.
“ Adesso ti dico solo di voltarti e di gettarti tra le sue braccia!” mi dice. Mi giro e vedo Giovanni.
“ Allora io vado a prendere quei tessuti” dice Ugo e si allontana.
“ Come stai?” mi chiede Giovanni.
“ Meglio,diciamo che il peggio è passato” gli dico.
“Sono contento per te e credo sia il caso di festeggiare” mi dice.
“ Cosa?” gli chiedo.
“Il tuo ritrovato sorriso” mi dice. Mi viene da ridere se penso che sono furiosa con Nicola.
“ Allora che ne pensi se questa sera ti invito a cena?” mi chiede. Penso alle parole di Anna Maria,a quelle del signor Ugo e all’entrata di quella donna nell’ufficio di Nicola.
“ Accetto l’invito. Va bene se ci vediamo alle 8?” gli chiedo.
“ Devo confessarti una cosa” mi dice.
“ Dimmi” gli dico.
“Non ho fatto la spesa,in pratica ho la dispensa che piange,quindi casa mia è off limits. Se vuoi possiamo andare in un ristorante a tua scelta.” mi dice.
“Altrimenti possiamo rimandare” gli dico.
“No,altrimenti mi farai aspettare altri 3 mesi,e se facessimo da te?” mi chiede.
“ Allora vieni tu da me alle 8,ok?” gli chiedo.
“ Va bene” mi dice. Va via e chiamo Berta per convocare un 911.
 
[Berta]
Avverto le altre e ci riuniamo tutte in bagno perché a quanto pare Asia ci deve parlare. Sofia si siede sulla panchina e lo stesso fa Sandra. Asia arriva finalmente.
“Allora?” chiedo.
“ Siete così impazienti di tornare al lavoro?” mi chiede Asia.
“ No,ma siamo impazienti di sapere qual’era l’urgenza” dice Sofia.
“ Oggi la bionda finta è andata da Nicola e ho capito che voi avevate ragione” dice Asia.
“ Grazie,ma su cosa?” chiede Mariana.
“ Sul fatto che devo voltare pagina e ho deciso di accettare l’invito a cena di Giovanni” dice Asia.
“ E hai già un completino sexy per l’occasione?” le chiede Anna Maria.
“ Ma è solo una cena!” dice Asia,imbarazzata.
“ Ed escludi la possibilità di un dopocena piccante?” le chiede Mariana.
“ Non lo so,ragazze! Mi sento come se lo stessi prendendo in giro!” risponde Asia.
“ Lo vuoi un consiglio?” chiede Anna Maria. Asia annuisce.
“ Goditi la serata e lasciati andare. Asia,tu sei una donna single,bella e intelligente e se ti diverti un po’ che male c’è?” le dice Anna Maria.
“ Io non sono d’accordo,ragazze. Asia,ha ragione perché tecnicamente sta illudendo quel ragazzo perché lo si vede lontano un miglio che è pazza di Nicola!” dice Sandra.
“ Sandra,è vero ciò che hai detto,ma io non so più nulla di Nicola e questa mattina la bionda finta è andata a cercarlo nel suo ufficio e magari in questo mese si sono visti altre volte” dice Asia.
“ Su questo puoi stare tranquilla perché il tuo ex vive ancora dai Pinzon e non ha saltato un pasto a casa loro,lo so per certo,visto che il signor Hermes ogni sera tormenta la povera Betty. Comunque la scelta è tua,Asia!” dice Sandra.
“ Io credo che Sandra abbia ragione,ma credo anche che chiodo scaccia chiodo,quindi goditi la tua cena e sia quel che sia” le dico.
“ Al massimo avrai messo le corna a Nicola e sarete pari!” dice Sofia.
“ Che stress! Ragazze,Asia ha il diritto di rifarsi una vita a prescindere da Nicola” dice Mariana.
“ Va bene,sono più confusa di prima. Ora torno a lavorare. Ci vediamo fra un po’ per la pausa pranzo” dice Asia ed esce dal bagno.
 
[Asia]
Certo che quelle ragazze mi faranno impazzire! Volevo un consiglio da loro ed ora sono più confusa di prima. Mi ritrovo Nicola davanti.
“Possiamo parlare?” mi chiede.
“ Hai esaminato i costi?” gli chiedo.
“ No,devo parlarti di quello che è successo stamattina” mi dice.
“ Allora ti evito lo spreco di energie,visto che immagino tu ne abbia già investite molte in altro,a me non interessa la tua vita privata” gli dico e cerco di superarlo,ma si mette davanti a me. Il suo corpo è vicino al mio e mi sento avvampare. Non può più farmi quest’effetto! Non deve più farmi quest’effetto!
“ Nicola,sto per perdere la pazienza!” gli dico.
“Io non mi sposto finché non mi ascolti!” mi dice.
“ Vuoi farti sentire da tutta l’Ecomoda?” gli chiedo.
“ Allora vieni nel mio ufficio” mi dice e mi trascina in quello che è stato anche il mio ufficio. Chiude la porta e si siede.
“Siediti” mi dice.
“Preferisco stare in piedi! Dimmi quello che devi dirmi e facciamola finita!” gli dico.
“ Patrizia è venuta solo per sapere come stavo” mi dice.
“ Oh … si è preoccupata di qualcosa di diverso da se stessa! Deve amarti davvero molto!” gli dico.
“ Ha deciso di tornare con Daniele” mi dice.
“ Immagino tu sia affranto! Cos’è  si è ricordata che il conto in banca del suo maritino è più ricco del tuo?E per curiosità:ha deciso di tornare con lui stabilmente o fino a che non le tornerà la voglia di andare a letto con qualche altro uomo,magari fidanzato?” gli chiedo. Si ammutolisce.
“ Cos’è il dolore ti ha tolto le parole? Comunque se pensi di tornare con me fino alla prossima crisi matrimoniale del dottor Valencia,hai fatto male i tuoi conti perché non mi farò usare da te un’altra volta,Nicola!” gli dico.
“ Io ti amo e non mi interessa che Patty sia tornata con suo marito,mi importa di noi!” mi dice,prendendomi le mani. Mi stacco subito dalla sua presa.
“ Non ci casco più,Nicola,mi dispiace ma non ti credo e ci sono testimonianze viventi che non si può vivere una relazione con il fucile puntato aspettando l’ennesimo tradimento!” gli dico.
“ Ti prego,amore mio,non parlare così!” mi dice,fra le lacrime.
“ Non sono più il tuo amore,anzi non lo sono mai stata. Il tuo amore è la donna decolorata che è entrata oggi nel tuo ufficio con i suoi tacchi vertiginosi e le sue gonne a pareo. Io non sono lei,Nicola,non ho la Mercedes,né un marito ricco,non ho fatto i semestri alla San Marino e non ho un ex marito famoso. Io sono una stilista emergente che ha da poco acquistato la sua prima auto con il suo stipendio,sono una persona che non tradisce e non mi vestirei mai come lei,soprattutto da sposata. Tu non vuoi me,Nicola ed io voglio un altro tipo di uomo al mio fianco” gli dico.
“Uno come Bianchi?” mi chiede.
“ Hai capito bene! Ho deciso di dare una seconda opportunità a me stessa per essere felice e chissà che con Giovanni non ci riesca sul serio” gli dico e vado via dal suo ufficio.
 
[Armando]
Invio l’ e-mail al fornitore e sento levarsi un grido. Ricorda molto l’urlo che diedi quando Michel si presentò qui per portare Betty a Cartagena. Stavo per radere al suolo l’ufficio quel giorno e non c’è mancato molto! Entra Mario nel mio ufficio.
“ Hai sentito quell’urlo spaventoso?” mi dice.
“Si,stavo per andare a vedere cos’è capitato! Ma perché sei venuto qui?” gli chiedo.
“Pensavo fossi tu! L’isterico qui dentro sei tu!” mi dice ironicamente. Gli do una pacca sulla spalla ed esco con lui dal mio ufficio. Ci sono tutti gli impiegati del piano atterriti! Sono usciti anche Betty,Marcella e Michel dagli uffici e sbuca fuori anche Gutierrez.
“What’s happen?” chiede Gutierrez.
“ Gutierrez, giuro che se non la pianta con questo inglese,io le torco il collo ed il prossimo a gridare sarà lei,HA CAPITO??”  gli grido.
“ Ma chi diavolo è stato? Sei stato tu,Armando? Perché di solito sei tu il Tarzan dell’Ecomoda” dice Ugo che sale le scale con Asia. Mario mi guarda come a dire “te l’avevo detto”
“ Si ma adesso non è il caso di fare ironia,bisogna andare a vedere cos’è successo e chi è stato ad urlare!” dice Betty.
“ Me ne occupo io,voi tornate tutti in ufficio!” dico.
“Vengo con te” mi dice Mario. Tutti tornano nei loro uffici.
“Ma chi può essere questo squilibrato? Sarà per caso il nuovo? Quel Bianchi sembra tanto calmo,ma non lo conosciamo bene,vado a verificare?” mi chiede Mario.
“No,io so bene chi è stato ed è qualcuno che rischia di perdere tutto proprio come me 11 anni fa!” dico. Indica l’ufficio di Nicola e annuisco.
“ Credi che i suoi investimenti con i becchini siano andati a male?” mi chiede.
“ No,credo riguardi la sua storia con Asia e credo sia meglio che andiamo a vedere cos’è successo!” dico. Entriamo nell’ufficio o meglio in quello che resta dell’ufficio di Nicola. C’è una tale confusione in quest’ufficio che sembra sia stato vittima del napalm! Calderon ripete a voce bassa il mio pensiero e gli do una gomitata. Si scorge dietro la scrivania capovolta, Nicola in lacrime.
“ Nicola” dico.
“Ti prego,Armando vai via!” mi dice.
“ No. Nicola tu sei uno dei miei migliori amici e sei come un fratello per me e Betty. Io sono preoccupato per te,dimmi cos’è successo!” gli dico.
“ Asia … tornerà con lui! Ce l’ha fatta a riprendersela” mi dice. Mario mi guarda in un modo che dice tutto,come a dire  “ chi è causa del suo mal pianga se stesso”.
“ Nicola,vedrai che non è così! Magari con il tempo riuscirai a far capire ad Asia quanto la ami e a farti dare una seconda chance” gli dice Mario.
“ No,no!!!” grida.
“ Asia non mi darà mai più un’altra chance perché non si fida più di me ed io la capisco!” mi dice. Mi sembra un deja vu di me 11 anni fa. Sono i miei pensieri,le mie emozioni e anche i disastri combinati da me!
“ Nicola,io ti prometto che risolveremo le cose. Vedrai che Asia tornerà con te quando si renderà conto che la ami” gli dice Mario.
“ Adesso però devi riprenderti e dimostrare a te stesso quanto vali. Adesso ti aiutiamo a rimettere tutto a posto in quest’ufficio e poi ti aiuteremo a mettere ordine nella tua vita” dico. Ci abbraccia forte.
 
[Asia]
Ugo mi guarda e so per certo che vorrebbe farmi una domanda.
“Avanti,parla” gli dico.
“ Secondo te è stato mascellone a gridare in stile Armando Mendoza?” mi chiede.
“ Non lo so e neanche mi interessa. Se crede di impietosirmi in questo modo,sbaglia di grosso! Se è stato lui,l’ha fatto perché gli ho detto che voglio dare una chance a Giovanni” gli dico. Ugo da un grido di gioia.
“ Allora vi vedete?” mi chiede.
“ Si,ci vediamo a cena” gli dico.
“ Ottimo,ma mi sa che dovrai prima sorbirti un bel sermone” mi dice. Mi volto e vedo Betty e il dottor Armando.
“ Siete qui per me o per Ugo?” chiedo.
“ Per te o meglio per Nicola!” dice Betty.
“ Quindi è stato lui a trasformarsi nell’incredibile Hulk! Ed è anche diventato verde o è tornato brutto come prima?” chiede Ugo prima di scoppiare a ridere.
“ Ugo,per favore,ci puoi lasciare soli un attimo?” gli chiede Armando e Ugo va via.
“ Sentite io non voglio le responsabilità dei guai di Nicola! Ci siamo lasciati un mese fa e sono stanca che ad ogni sua bravata voi corriate da me come se fossi stata io a tradirlo! Nicola mi ha tradita più di una volta ed ora fa l’innamorato deluso! Mi dispiace ma con me non attacca!” dico loro.
“ Senta Asia,io mi sono comportato allo stesso modo 11 anni fa quando Betty se ne stava andando via con Michel” mi dice il dottor Armando.
“ Con tutto il rispetto,dottor Armando,ma lei non è un modello di comportamento da seguire alla lettera e poi lei non ha mai tradito Betty! Volete sapere perché Nicola Mora ha fatto il matto? Perché gli ho detto che avrei dato una seconda chance a Giovanni e l’egocentrico Nicola Mora non poteva sopportare questo affronto e come un bambino ha iniziato a distruggere il suo ufficio,pensando che io sarei corsa da lui!” dico.
“ Davvero darai una seconda possibilità a Giovanni?” mi chiede Betty.
“ Non sto dando una seconda possibilità solo a Giovanni,ma anche a me stessa. Betty,io ho il dovere di cercare di rimettere insieme i pezzi della mia vita e ho il diritto di essere felice!” dico.
“Lo sappiamo bene,ma pensi anche a Nicola” mi dice il dottor Armando.
“ E lui ha pensato a me quando mi ha distrutto il cuore,quando progettava una casa con me e andava a letto con la bionda finta? Se credete di farmi sentire in colpa per un urlo in ufficio,un bicchiere di troppo e qualche fermacarte rotto,vi sbagliate! Io vivrò la mia vita anche se il mio cuore batte ancora per Nicola!” dico loro. Si guardano negli occhi e vanno via.

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Capitolo 50
*** 50 ***


[Asia]
Fra 5 minuti dovrebbe arrivare Giovanni e ho fatto appena in tempo a preparare la cena. Sono così preoccupata per Nicola e per quello che ha fatto avrei voluto disdire quest’appuntamento,ma gliel’avrei data vinta ed io sono stanca delle sue trovate. Suona il campanello.
“ Ciao” mi dice Giovanni,porgendomi delle rose.
“Grazie,sono bellissime” gli dico,mentre chiudo la porta.
“Si sente un odorino meraviglioso” dice.
“ Si,in effetti è pronta la cena” gli dico.
“ Hai il cellulare acceso?” mi chiede.
“Si,perché?” gli chiedo.
“ Vorrei che lo spegnessi,perché questa serata dovrà essere solo per noi due” mi dice. Spengo il mio cellulare.
“Fatto” gli dico.
 
[Daniele]
Infilo le chiavi nella toppa della porta di casa. Da quando Patrizia mi ha detto che voleva vedermi a cena,sono un fascio di nervi perché temo voglia chiedere il divorzio.
“Patrizia” la chiamo.
“ Ciao Daniele” mi dice languidamente.
“ Sono venuto appena ho potuto perché ho fatto tardi al lavoro,perdonami” le dico.
“ Ci sono tante cose che dovrei perdonarti” mi dice.
“ Che dovresti,ma non fai” le dico.
“ Perché tu mi perdoneresti?” mi chiede.
“ Cosa?” le chiedo.
“ Di averti tradito con Nicola” mi dice.
“ Allora l’hai fatto davvero?” le chiedo.
“ Si e anche tu mi hai tradito davvero” mi rinfaccia.
“ Senti qualcosa per lui?” le chiedo.
“E tu hai sentito qualcosa per lei?” mi chiede.
“ No,Patrizia io amo te” le dico. Mi bacia con passione e mi trascina sul divano. La fermo.
“ Non hai risposto alla mia domanda” le dico.
“ Io l’ho fatto solo per vendicarmi di quello che mi avevi fatto. Certo,Nicola è carino,ma io amo te!” mi dice.
“Quindi non lo vedrai più” le dico.
“ Dipende da te:se tu continui a non assolvere ai tuoi doveri coniugali,tornerò da lui molto volentieri” mi dice per provocarmi. Questa volta sono io a baciarla e a trascinarla in camera da letto.
 
[Marcella]
Mi siedo sul divano mentre parlo con il mio piccino.
“ Piccolino,forse quando nascerai non sarai contento di avermi come mamma,perché non so se sarò una buona madre, ma posso assicurarti che ti amerò per sempre e anche il tuo papà. Il tuo papà è riuscito a farmi credere di nuovo nell’amore e sono sicura che quando nascerai gli vorrai subito bene. È la persona migliore del mondo e anche se all’inizio l’ho trattato molto male,adesso non riuscirei a vedere la mia vita senza voi due. Poi c’è la tua sorellina,che non è proprio tua sorella di sangue,ma che sono sicura ti proteggerà da chiunque voglia farti del male,anche se adesso non si è ancora abituata all’idea di dividere il suo papà con te” gli dico. Penso a quanto sia strano che in meno di sei mesi,la mia vita sia tanto cambiata da non sembrarmi neanche più la mia. Fra sei mesi mio figlio sarà qui con me e suo padre. Chissà se avrà i suoi occhi azzurri o i miei occhi scuri,se avrà la carnagione chiara come la sua,chissà quale sarà la sua prima parola e chissà come sarà la mia vita d’ora in poi.
 
[Betty]
Apro la porta di casa ed io e Armando posiamo i nostri soprabiti,mentre Marisa toglie il disturbo. Sono preoccupata per Nicola e per quello che ha fatto oggi. Credo che sia arrivato al limite della disperazione e in più è scomparso da dopo la pausa pranzo. Armando fa un ultimo tentativo per rintracciarlo,ma il suo telefono è spento e credo l’abbia fatto per stare un po’ da solo.
“ Ma dove diavolo sarà finito?” mi chiede.
“ Non lo so. Ho detto a Mario e Sandra di salire fra un po’ così almeno stiamo tutti insieme e aspettiamo notizie perché Nicola non è mai scomparso così. E poi ho detto a mio padre di telefonarci appena arriva a casa loro,almeno ci tranquillizziamo tutti” gli dico.
“ Hai provato a chiamarla?” mi chiede,riferendosi ad Asia.
“Ha il telefono spento,come lui” gli dico.
“ Magari sono insieme!” mi dice,cercando di farmi coraggio.
“ Sarebbe stupendo” gli dico. Squilla il telefono di casa e rispondo immediatamente per non far svegliare i bambini.
“Pronto” dico.
“ Betty,sono papà. Nicola è da voi?” mi chiede.
“No,papà! Ti avrei avvisato se fosse venuto qui e ti devo confessare che questa cosa mi sta inquietando. Ho paura che gli sia successo qualcosa di grave. Papà,se non  ti dispiace vorrei che tu e la mamma veniste qui,per stare tutti insieme” dico.
“ Bettina,ma sai che ore sono? Comunque io e la mamma restiamo qui aspettando notizie.” Mi dice.
“ Va bene,allora io e Armando lasciamo i bambini a Mario e Sandra e andiamo a cercarlo” dico.
“ Restiamo che il primo di noi che sa qualcosa di quell’idiota,chiama gli altri” mi dice.
“ Si,papà” dico. Chiudo la chiamata.
“Hai fatto uno squillo a Mario e Sandra per farli salire?” chiedo ad Armando.
“Si,ma non sono d’accordo con ciò che hai detto a tuo padre:tu non puoi uscire di notte con questa pancia in cerca di Nicola. Io preferirei che tu stessi a casa con i bambini” mi dice.
“ E vuoi andare solo a cercare Nicola?” gli chiedo.
“ No, andremo io e Mario a cercare Nicola e tu e Sandra starete qui con i bambini.” Mi dice. Iniziano a pungermi gli occhi e sento le lacrime rigarmi il volto.
“Amore mio,vedrai che starà bevendo in qualche bar e gli si sarà scaricato il cellulare. Sono sicuro che non gli è accaduto nulla di brutto” mi dice,stringendomi tra le sue braccia. Sentiamo l’ascensore e Armando si avvicina alla porta per evitare che Mario e Sandra suonino il campanello per farsi aprire e sveglino i bambini. Sono loro e Armando apre la porta.
“Allora?” chiede  Sandra.
“ Nessuna novità” dico.
“ Allora prendi il giubbino e andiamo a cercarlo” dice Mario.
“ Si,iniziamo dai bar e intanto chiamiamo gli ospedali e le cliniche della zona. Andiamo con la mia auto” dice Armando.
“Andate piano” dico.
“ E voi state tranquille! Vedrete che torneremo prestissimo con Nicola” dice Mario.Armando e Mario si congedano da noi con un bacio e vanno via.
“L’hai chiamata?” mi chiede Sandra.
“ Sia a casa sia al cellulare,ma c’è la segreteria da entrambe le parti. L’ultima volta che le ho parlato ha detto chiaramente che non vuole assumersi le responsabilità dei guai di Nicola,ma credo che questa volta debba sapere che Nicola è scomparso,anche perché in parte è responsabile di quello che è successo.” Dico.
 
[Michel]
Questa sera Charlotte non vuole proprio dormire,continua a correre per tutta la casa e a voler giocare con me,ma io continuo a pensare a Marcella e alla nostra storia,a quanto sono felice con lei. Bussano alla porta e spero sia lei. Apro la porta e mi ritrovo davanti chi non avrei mai pensato.
“ Michel” mi dice,gettandomi le braccia al collo.
“ Ciao,Gabriela!” le dico.
“Gabrielaaaaaaaa!” le grida mia figlia,correndole in braccio.
“ Non mi sembri felice di vedermi!” mi dice,mentre prende in braccio Charlotte.
“No,è solo che credevo fosse un’altra persona!” le dico.
“ Credevi fosse Marcella?” mi chiede. Annuisco.
“Io vado a nanna” dice Charlotte.
“Buonanotte” diciamo io e Gabriela.
“E le cose con lei come vanno?” mi chiede,dopo che Charlotte è andata via.
“Meglio,molto meglio e a te come vanno le cose con il lavoro?” le chiedo.
“ Beh a Cartagena il lavoro scarseggia e quindi sono venuta qui a trovare la principessina e anche al suo papà!” mi dice.
“ Siamo contenti che tu sia qui,ma sai già dove andare a dormire,perché se vuoi puoi restare nella camera degli ospiti!” le dico.
“Ti ringrazio e accetto la tua ospitalità!” mi dice.
 
[Asia]
Tolgo i piatti dal tavolo e li metto in lavastoviglie. Giovanni è seduto sul divano e ha cercato di farmi ridere tutta la sera,ma con scarsi risultati. Ho chiuso il cellulare e messo fuori posto il telefono di casa,ma la verità è che muoio dalla voglia di sentirlo e di sapere come sta. L’idea del chiodo scaccia chiodo mi sta sembrando solo un’enorme cretinata.
“ Non è che sei finita anche tu nella lavastoviglie?” mi chiede Giovanni.
“ No” dico,tornando in salone.
“ Pensi al pazzo furioso che stava per distruggere l’ufficio?” mi chiede.
“ No,come ti viene in mente?!” gli dico,mentendo a lui e a me stessa.
“ Beh dimostralo” mi dice.
“ E come?” gli chiedo. Mi bacia con passione,mentre il mio pensiero va a Nicola e a cosa starà facendo. Si stacca da me.
“ Questa è una delle poche volte in questi mesi che non mi hai dato nessuno schiaffo e non ti sei sottratta” mi fa notare.
“ Perché non te lo sei meritato!” gli dico.
“E neanche le altre volte!” mi dice.
“ Le altre volte ero fidanzata con Nicola e lo amavo” gli dico.
“ E ora?” mi chiede.
“Adesso voglio smettere di amarlo per sempre” gli dico. Mi fa sedere sulle sue gambe e mi bacia di nuovo con passione,ma mi stacco.
“ Ti prego,Asia,dammi una possibilità,una sola possibilità per aiutarti a dimenticarlo a ad innamorarti di nuovo di me!” mi dice. Non riesco a dirgli di si,perché io amo Nicola,perché non sono sicura di riuscire a dimenticarlo e non sono sicura di volerlo dimenticare.
“Allora?” mi dice.
“Non lo so” gli dico.
 
[Michel]
 Mi verso un whisky e mando un messaggio di buonanotte alla mia Marce.
“ Ti sei dato anche tu alla tecnologia” mi dice Gabriela alle mie spalle.
“ Si,ho dovuto farlo” le dico.
“ Scrivevi a lei?” mi chiede.
“Si,scrivevo alla donna della mia vita e alla madre dei miei figli” le dico.
“ Che vuoi dire?” mi chiede.
“ Che Marcella è incinta di 3 mesi” le dico.
“ E farà da madre anche Charlotte?” mi chiede.
“Fra non molto saremo una famiglia e Charlotte e il nuovo arrivo saranno nostri figli senza alcuna differenza” le dico.
“Una differenza c’è ed è sostanziale:in uno dei due c’è il tuo sangue e nell’altro no!” mi dice.
“Lo so. Non credere che per me sia facile crescere una bambina che non ha il mio sangue,ma io non farò mai particolarità fra Charlotte e il bambino che avrò da Marcella,cosa che invece farebbe mio padre se lo sapesse!” le dico.
“ E la bambina come l’ha presa?” mi chiede.
“ All’inizio non era proprio felice,ma adesso sta accettando l’idea che Marcella e il suo fratellino verranno a vivere qui” dico.
“Pensare che avremmo potuto costruire insieme questa famiglia” mi dice.
“ Non avremmo potuto,invece e sai bene anche il perché” le dico.
“ Io ti amavo anche quando stavi con Claire e soffrivo quando lei ti tradiva e quando ti ho visto trascinare un rapporto logoro,mentre lei affogava nell’alcool tutti i suoi guai” mi dice.
“ Si,ma i momenti bui sono finiti adesso,perché come vedi sono felice” le dico.
“ Potresti esserlo anche con me” mi dice. Mi bacia,ma la sposto.
“ No,perché amo Marcella,amo la donna che mi darà un figlio tra sei mesi” le dico.
“ Io vado a dormire. Buonanotte Michel” mi dice.
“Buonanotte Gabriela” le dico.
 
[Asia]
Sono già le due di notte e mi rendo conto che si è fatto tardi e che dovrei andare a dormire visto che domani dovrò lavorare.
“ Sono già le due” dico a Giovanni.
“Già,immagino che tu voglia andare a letto” mi dice.
“ Beh in effetti sono un po’ stanca,ma ti pregherei di non prendermi in braccio come l’ultima volta,altrimenti riceverai lo stesso trattamento” gli dico.
“ Allora la stanza dell’altra volta non era tua,quindi ne restano altre due:se indovino qual è la tua resto a dormire qui” mi dice.
“ Nella stanza di Mariana o di Sandra” preciso.
“ No, nella tua che è quella” dice indicando l’ex camera di Mariana.
“ E mi dispiace per te,ma hai perso perché lì ci dormiva Mariana,è questa la mia stanza” dico,avvicinandomi alla porta della mia stanza.
“ E adesso quindi dovrei andarmene” mi dice. Annuisco.
“ Non senza le prove che quella è la tua stanza,perché potresti anche avermi mentito” mi dice. Gli apro la porta della mia stanza dove ci sono tutte le mie foto.
“Soddisfatto?” gli chiedo. Mi stringe a sé con vigore e mi bacia con passione,trascinandomi sul letto,mentre inizia a spogliarmi. Mi affollano la mente i consigli delle ragazze e la scena di quella donna che entra nell’ufficio di Nicola.
“Lasciati andare! Voglio amarti come meriti!” mi dice,mentre lancia sul pavimento la camicetta. Non posso di nuovo tirarmi indietro. Merito di essere felice e forse devo lasciarmi andare.
 “ Vuoi che me ne vada?” mi chiede mentre mi bacia il collo.
“ No” gli sussurro,mentre gli tolgo la camicia.
“ Allora mi dai una seconda chance?” mi chiede,mentre fa scorrere le sue mani su tutto il mio corpo.
“Si” gli dico,mentre inizio a spogliarlo. Iniziamo ad amarci,perché forse è davvero questo il mio destino.
 
[Betty]
Questa tensione continua mi sta facendo impazzire. Vorrei sapere dove sono finiti quei due e soprattutto dov’è finito Nicola. Continuo ad agitarmi sul divano e cerco di scuotere Sandra che si è appisolata sul sofà.
“Sono tornati?” mi domanda Sandra,mentre si stiracchia.
“ Non ancora!” le rispondo.
“Credi che gli sia successo qualcosa di brutto?” mi chiede Sandra.
“ Non lo so. Questa tensione mi sta uccidendo. Nicola è il mio migliore amico da sempre e mi fa male vederlo buttar via la sua vita!” le dico.
“ Il dottor Mora è sempre stato uno dei dirigenti più gentili dell’Ecomoda. Non è mai pieno di sé o sgarbato. Per carità:con le donne è un cataclisma,ma mi dispiace vederlo così affranto per la fine della sua storia con Asia!” mi dice Sandra.
“ A chi lo dici! All’inizio pensavo che … insomma … se la fosse un po’ cercata perché l’ha tradita,ma vederlo a pezzi come oggi,mi ha fatto capire che forse lui ama davvero Asia e vorrei tanto che lei gli desse una seconda chance!” le dico.
“ Io invece vorrei che accendesse questo benedetto cellulare!” mi dice Sandra.
“ La verità è che Asia si sta comportando un po’ come me,quando partii per Cartagena. Quando la signora Marcella,mi racconto che Armando stava rischiando la vita in quel periodo,io mi sono sentita così in colpa per non averlo ascoltato che avrei voluto morire!” le dico.
“ Spero che non accada lo stesso ad Asia e che il dottor Mora stia bene!” mi risponde.
“Menomale che i bambini non si sono svegliati e spero che dormano fino a domattina,perché non saprei a chi lasciarli se Nicola …” dico,ma mi si bloccano le parole in gola e non riesco a continuare la frase.
“ Vedrai che non gli è successo niente! Io sono sicura che è rimasto in panne con l’auto o si è fermato a parlare con qualche amico e si è dimenticato di avvisare!” mi consola Sandra.
“ Fino a quest’ora? Io credo sia successo qualcosa di brutto! E anche Armando e Mario che non ci danno segnali di vita!” dico,quasi sull’orlo di una crisi di nervi.
“ Calmati! Pensa alle tue condizioni!” mi dice Sandra.
“ Questa situazione mi ricorda 8 anni fa quando Armando,Nicola,Mario e gli altri vennero rapinati da quelle donne! Avevo un presentimento terribile!” le dico.
Squilla il telefono e rispondo subito.
“ Pronto” dico.
“ L’avete trovato?” mi chiede mia madre.
“No,mamma. Armando e Mario sono usciti da molto ma non hanno ancora telefonato” dico.
“Va bene figliola,ma quando sai qualcosa,avvertici perché io e tuo padre siamo molto in ansia” mi dice,mentre sento le chiavi nella serratura.
“ Mamma aspetta in linea,ho sentito delle chiavi nella serratura” dico.
 Vedo Armando e Mario che sorreggono Nicola.
“Allora sono loro?” mi chiede mia madre.
“ Si,mamma è tutto a posto. Domani ti racconto. Tranquillizza papà” le dico. Chiudo la chiamata per sapere che diavolo è successo. Nicola è ubriaco fradicio e Mario e Armando lo appoggiano sul divano.
“ Ma che è successo?” chiedo a loro.
“ Diciamo che i bar di Bogotà sono diventati i fornitori ufficiali di carburante di Nicola,che dovrebbe prendersi qualcosa per purificare il fegato visto tutto quello che ha mandato giù” dice Mario.
“ E dove l’avete trovato?” chiedo.
“ Al Santuario. Non si reggeva neanche in piedi e credo che per fargli evitare il sermone di tuo padre,sia meglio tenerlo a dormire qui per stanotte” mi dice Armando.
“E Asia?” chiede Nicola.
“ Nicola,ma tu sei impazzito? Ti rendi conto che eravamo tutti in pensiero per te?” gli chiedo.
“ Anche lei?” mi chiede.
“Lei non sa niente per fortuna. Adesso per favore aspetta qui che ti preparo dei caffè amari da bere,altrimenti domani in ufficio tutti sapranno cosa ti è successo!” gli dico,mentre vado a impostare la macchinetta per il caffè.
 
[Armando]
“ Lei è con lui?” chiede.
“ Non lo sappiamo,Nicola,ma non è un buon motivo per rovinarsi il fegato!” dice Mario.  
“ Mario,io vorrei andare a casa,se non ti dispiace” dice Sandra.
“ Si,amore,in effetti è tardi! Armando,noi andiamo. Salutaci Betty e ci vediamo domani” dice Mario.
“ Ok,a domani” dico. Vanno via.
“Anche tu ti sei ridotto così per Betty” mi dice Nicola.
“ Si,ma non è un vanto per me perché avrei preferito non farle del male e vivere la storia con lei senza fare follie” gli dico. Betty torna da noi con il caffè per Nicola.
“Bevilo,ti servirà!” gli dice.
“ Grazie” risponde lui.
“Grazie niente,Nicola! Ti rendi conto che potrebbero svegliarsi i bambini che hai visto nascere e vederti in queste condizioni,credi sarebbe una cosa piacevole? Nicola,tu devi reagire e non in questo modo. In azienda a momenti distruggevi l’ufficio,adesso sei qui che non ti ricordi neanche il tuo nome,credi davvero che facendo così Asia tornerà da te?” gli chiede.
“ La verità è che lei non mi ha mai amato e appena è tornato quel tipo,ha subito voluto portarselo a letto!” risponde Nicola.
“ Nicola,adesso basta fare la vittima! Tutti e tre sappiamo bene cos’è successo con Asia e sappiamo bene che Asia non ti ha lasciato per tornare con quel tipo! Nicola tu hai tradito Asia due volte,hai fatto in modo che lo scoprisse in maniera casuale,senza dirle nulla ed ora ti comporti come se fosse stata lei a tradirti. Io le ho parlato dopo la tua sceneggiata in Ecomoda ed ho capito che lei ha ragione a volersi rifare una vita dopo quello che le hai fatto e che ora tocca a te rifarti una vita,senza eccessi di alcool e comportandoti come un dirigente quale sei! Asia l’hai persa per tua colpa e adesso devi fartene una ragione!” gli dice.
“ Adesso vai nella stanza degli ospiti e cerca di chiudere occhio anche se sono le 3 e dormirai ben poco!” dico.
“ Domani resta a casa! Ti do un giorno di ferie,ma dopo domani ti voglio in ufficio e alla prima escandescenza che dai ti spedisco in Alaska!” dice Betty.
“ Ti prometto che da domani sarò un uomo migliore e che non farò più pazzie! Domani voglio occuparmi io dei bambini,non fate venire la baby-sitter.” dice Nicola.
“ Va bene” dico.
 
[Betty]
Nicola va nella camera degli ospiti,mentre io prendo tutte le stoviglie e le poso in cucina.
“Pensi davvero che Asia faccia bene a rifarsi una vita?” mi chiede Armando.
“No,ma se avessi dato ragione a Nicola,avremmo finito per trovarlo ogni sera in un letto diverso o in un bar diverso e non è il caso!” gli dico.
“ Quindi anche secondo te,Asia ha colto l’occasione per mollare Nicola e andare a letto con quel tipo?” mi chiede.
“Amore,non lo so,ma una cosa è certa: Nicola è come se fosse un Pinzon Solano da sempre,è come se avesse il mio stesso sangue ed io non gli permetterò di rovinarsi per Asia o per chicchessia! Asia domani mi sentirà,perché se fosse accaduto qualcosa a Nicola,la colpa sarebbe stata solo sua!” dico.

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Capitolo 51
*** 51 ***


[Marcella]
Provo a chiamare Michel perché ieri sera non mi ha fatto sapere se passava a prendermi questa mattina. Spero proprio di non dover usare un taxi! Compongo il suo numero di cellulare. Uno squillo … due squilli …
“ Pronto” sento dire da una voce femminile. Devo aver sbagliato numero!
“ Scusi devo aver sbagliato numero” dico.
“ Dipende da chi cerca” mi dice.
“ Questo dovrebbe essere il numero del signor Doinel” dico. Sposto il telefonino dal mio orecchio e vedo che il numero è proprio il suo. Allora chi diavolo è questa donna?
“ Si,questo è il suo cellulare,ma lui è sotto la doccia,se vuole vado a chiamarlo” mi dice. Carina,vuole andare a chiamarlo sotto la doccia! Se lo scordi!
“ No grazie,lo richiamerò più tardi” dico.
“ Vuole che gli dica qualcosa?” mi chiede.
“ Che l’ha chiamato la sua fidanzata” gli dico. Chiudo la chiamata e prendo le mie cose per uscire.
 
[Michel]
Esco dalla mia camera da letto. Mi sembra di aver sentito squillare il mio cellulare,ma devono aver staccato perché dopo un po’ ha smesso.
“ Ehi! Hai risposto tu al mio cellulare?” chiedo a Gabriela.
“ Si,era la tua fidanzata” mi dice.
“ Ah e ti ha detto cosa voleva?” le chiedo.
“No,ha detto che ti avrebbe chiamato più tardi!” mi dice.
“ Cavolo! Dovevo passarla a prendere dopo aver accompagnato Charlotte all’asilo” dico.
“Pensavo facessi il dirigente e non lo chauffeur!” mi dice.
“ Marce non può guidare per via della gravidanza. Comunque che le hai detto?” le chiedo.
“ Che eri sotto la doccia,che se voleva ti venivo a chiamare e se voleva lasciarti detto qualcosa!” mi risponde.
“ Beh se dovesse esserci una prossima volta,evita di rispondere al mio cellulare!” dico. Prendo in braccio la bambina ed esco di casa.
 
[Asia]
Parcheggio l’auto nel garage dell’Ecomoda e mi tremano le gambe perché temo anche il solo vedere Nicola,so di amarlo e dopo questa notte ho la conferma di non riuscire a dimenticarlo,anche se ho dato una chance a Giovanni.
“Sei pronta?” mi chiede Giovanni che scende dalla sua auto.
“ Si” dico.
“ Preferisci che saliamo separatamente?” mi chiede.
“No,io non ho nulla da nascondere” dico,anche se mi chiedo se sono ubriaca. Prendiamo l’ascensore e non riesco a rivolgergli la parola per tutto il viaggio in ascensore. Arriviamo al piano ed esco da essa,come un animale da una gabbia.
“Allora buona giornata” mi dice Giovanni,facendo per avvicinarsi.
“Non qui” gli dico. Va via sconsolato. Con Nicola non avevo tutta questa paura delle smancerie perché era amore. Ci sono le mie amiche e mi avvicino a loro sorridente,mentre bisbigliano con lo sguardo su di me. Non sono le battute abituali che ci sono fra di noi,ma mi sento criticata come di solito fanno con gli altri.
“ Ragazze che succede?” chiedo.
“ Sandra ci stava raccontando di questa notte” mi dice Berta.
“ A tal proposito:perché mi avete chiamato tante volte ieri sera?” chiedo.
“ Perché non riuscivamo a trovare Nicola. Abbiamo fatto le 3 questa notte” dice Sandra. Mi sento venir meno.
“ Che è successo a Nicola?” chiedo allarmata. Si guardano fra di loro con aria complice,ma imbarazzate perché non sanno se dirmelo.
“ Lasciamo stare,ti sei divertita?” mi chiede Anna Maria,non mostrando il suo solito entusiasmo e cercando di deviare il discorso.
“ Cos’è successo a Nicola?” chiedo,alzando il tono di voce.
“ Lascia stare,parliamo della tua serata” mi dice Mariana,chiedendolo solo per allontanarmi dall’argomento “Nicola”.
“ No. Non lascio stare per niente. Voglio sapere cos’è successo a Nicola! Nicola è il mio …” mi fermo,perché mi rendo conto che non è più il mio fidanzato o meglio che non è più mio.
“ È il tuo cosa? Prima dici che non vuoi responsabilità su ciò che fa e poi ti preoccupi? Ieri sera siamo tutti morti di paura perché temevamo avesse fatto una sciocchezza,mentre tu dov’eri? Pretendi di sapere cos’è successo,ma allora perché hai spento il cellulare?” mi chiede Sandra.
“ Siete state voi a dirmi di dimenticarlo e di rifarmi una vita con il David o sbaglio? Fino a ieri osannavate la mia indifferenza verso Nicola e adesso la condannate? Credete che per me sia facile non correre tra le sue braccia? Adesso voglio sapere cos’è successo e lo pretendo perché ho più diritti di voi!” dico.
“ E che diritto avresti?” chiede Betty,sopraggiunta alle mie spalle.
“Dov’eri quando i miei genitori si disperavano per la scomparsa di Nicola? Dov’eri quando Armando e Mario hanno girato tutta Bogotà per trovarlo? Quando abbiamo chiamato tutte le strutture ospedaliere per sapere se fosse lì? Dov’eri? Te lo dico io:eri nel tuo letto in buona compagnia! Tutte le donne che vedi felici adesso:io,Sandra,Anna Maria … non abbiamo mai tradito i nostri uomini alla prima difficoltà come hai fatto tu! Sandra è stata trattata come una carta usa e getta da Mario e l’ha perdonato! Quando gli ha detto che era incinta,lui l’ha trattata male,ma l’ha perdonato! Freddy ed Anna Maria hanno fatto un tira e molla continuo,ma hanno superato tutto! Ed io ho sentito cospirare Armano e Mario,deridermi,umiliarmi,ho letto una lettera d’istruzioni deplorevole,ma l’ho perdonato e quando sono partita per Cartagena ed ho conosciuto Michel,non ci sono andata a letto e non gli ho permesso neanche di baciarmi! Chi credi di essere tu per pretendere lealtà e sincerità assoluta? Per pretendere che l’uomo che ami non commetta errori?Nicola,ti ha supplicato di perdonarlo e tu cos’hai fatto? Una cosa giusta Nicola l’ha detta questa notte: tu non vedevi l’ora di andare a letto con Giovanni! E adesso se proprio ci tieni a saperlo cos’è successo a Nicola,te lo dico io: Nicola è tornato a casa sorretto da mio marito e da Mario. Non si reggeva in piedi e gli ho dovuto preparare una brocca di caffè per farlo riprendere! Non oso pensare a come sia ridotto il suo fegato dopo tutto ciò che ha bevuto! Adesso sei soddisfatta? Puoi correre dal tuo nuovo fidanzato,che 12 anni fa ti ha lasciata da sola con un bambino suo in grembo,sei sicura che non lo rifarebbe  di nuovo se dovesse capitare? Nicola avrà tutti i difetti del mondo,ma non farebbe mai una cosa del genere!” mi dice Betty. Mi asciugo le lacrime.
“ E adesso dov’è?” le chiedo.
“ A casa mia. A casa delle uniche persone che lo stanno aiutando a mettere insieme i pezzi,delle uniche persone che non gli hanno chiuso la porta in faccia perché troppo presi dalla loro felicità. Io questa notte sono andata a dormire alle 3 e mezza,perché non sarei riuscita a prendere sonno senza sapere dov’era Nicola e lo stesso hanno fatto le ragazze della banda,i miei genitori,Armando e Mario;tu invece non solo sei riuscita a dormire senza sapere dove fosse Nicola,ma sei riuscita anche a spassartela con quel tipo! Complimenti! Era questo l’amore che dicevi di provare per Nicola?” mi dice. Si allontana a va via.
“ Betty” le dico,ma mi ignora ed entra nel suo ufficio chiudendo la porta.
“La pensate anche voi come lei?” chiedo loro.
“Si. Asia,Nicola si è umiliato al massimo dopo la vostra rottura e tu hai distrutto tutto quello che avevate costruito per il tuo stupido orgoglio e per la smania di portarti a letto quel bronzo di Riace!” dice Sandra,andando via.
“ Beh ieri sera ci siamo spaventate anche noi e in fondo Sandra e Betty non hanno torto!” dice Sofia.
“Potevi almeno tenere il cellulare acceso!” dice Anna Maria. Le lascio lì e vado in atelier.
 
[Marcella]
Ma chi può essere quella donna? Chi è quella donna che ha risposto al telefono di Michel? E lui dov’è? Inizio a ticchettare nervosamente la penna sulla scrivania. Squilla il telefono e spero sia lui.
“ Pronto” dico.
“Marce” dice Patrizia.
“ Patrizia,come va?” le chiedo.
“Divinamente” dice.
“ Cioè? Vi siete perdonati?” le chiedo
“ Ieri sera ho fatto l’amore con Daniele” mi dice.
“ Quindi l’hai perdonato” le dico.
“ Si,ho paura che lui lo faccia di nuovo!” mi dice.
“ E raccontami com’è successo! ” le dico.
“Ah Marce! Ieri sera è venuto a casa e abbiamo parlato di quella tipa,di Nicola e alla fine siamo finiti a letto insieme” mi dice.
“ Quindi lo farai tornare a casa vostra” le dico.
“ Ovvio,Marce! Ma tu che hai?” mi chiede.
“ Patrizia,secondo te l’essere cornuta è a rischio recidiva?” le chiedo.
“ Che vuoi dire,Marce? Pensi che il bocconcino francese ti abbia tradito?” mi chiede.
“Non lo so” le dico.
“E che cos’è un’epidemia? Prima Daniele,poi il tuo francesino …” mi dice.
“ Adesso stacco che potrebbe arrivare da un momento all’altro. Ci sentiamo” le dico.
“Ok,Marce,ma fammi sapere” mi dice. Chiudo la chiamata. Entra Michel in ufficio e fingo di scrivere qualcosa al pc.
“Amore mio,scusa se non sono passato a prenderti” mi dice,tentando di baciarmi,ma mi scanso.
“Immagino avessi altro da fare” gli dico.
“ Che hai?” mi chiede.
“ Cos’ho? Vuoi davvero saperlo? Ho che questa mattina quando ho cercato di mettermi in contatto con te mi ha risposto una donna che ha tanto insistito per venirti a portare il cellulare nella doccia,evidentemente per godersi lo spettacolo! Credo di meritare una spiegazione” gli dico.
“ Prima di tutto calmati perché fai male al bambino e secondo,sei gelosa?” mi dice con quella punta di orgoglio maschilista,che mi fa saltare la mosca al naso.
“ No,ma vorrei sapere cosa diavolo ci faceva un’altra donna a casa tua! Si suppone che noi due abbiamo una relazione e siccome questa situazione non mi è nuova per esperienze che ti ho raccontato,vorrei sapere la verità!” dico.
“ La donna con cui hai parlato non è la mia amante,né la mia seconda donna. È Gabriela! È venuta a trovare Charlotte e l’ho fatta dormire nella camera degli ospiti” mi dice.
“ Ed è venuta a trovare solo Charlotte o anche suo padre?” gli dico.
“ Posso sapere cos’ho fatto di male per ricevere tutta questa sfiducia da parte tua? Mi sembra di essermi comportato sempre correttamente con te e non capisco perché fai così!” mi dice.
“ Ah non lo capisci? Vuoi che ti faccia un disegnino? Quella donna deve andare via dalla tua casa,subito! Michel,io non sono più la Marcella Valencia di 10 anni fa,quella che sopportava tutto per amore o per timore di essere lasciata. La mia tolleranza,la mia pazienza l’ho terminata tutta in quei quattro anni con chi sappiamo noi e adesso non tollero più altre donne,né bugie,né tradimenti,né relazioni a tre.” Gli dico.
“ Cosa credi io abbia fatto con Gabriela?” mi chiede.
“Non lo so,ma sicuramente tu non saresti felice se un giorno mi chiamassi e rispondesse un uomo dicendoti che può portarmi il telefono nella doccia,soprattutto se tu sapessi che quell’uomo è innamorato di me” gli dico.
“ Marcella,la questione è una:o ti fidi di me o non  ti fidi!” mi dice.
“ Io mi fido di te,ma voglio dormire tranquilla,senza gli incubi di quella nel tuo letto!” gli dico.
“ Resterà solo per qualche giorno,per vedere la bambina” mi dice.
“Ti voglio informare  che a Bogotà,come in qualsiasi città progredita,ci sono ostelli,alberghi,bed and breakfast, residence e non capisco perché quella deve dormire a casa tua!” gli dico.
“Io invece non capisco che male ti ha fatto!” mi dice.
“ Niente,non mi ha fatto niente,ma ho la vaga impressione che il suo obiettivo sia il tuo letto” gli dico. Vado via e sbatto la porta alle mie spalle.
 
[Betty]
Continuo a lavorare incessantemente per smettere di pensare a quello che è successo stanotte,allo spavento che ci siamo presi tutti e al menefreghismo di Asia. Pensare che la credevo diversa e invece è stata solo capace di far sprofondare Nicola nella dipendenza dall’alcool! Bussano alla porta.
“Avanti” dico.
“Si può?” mi chiede Margherita.
“Margherita,che piacere rivederti! E Roberto?” chiedo.
“ Roberto è andato da Armando,ma io ho una sorpresa per te” mi dice. Spunta da dietro le sue spalle la sorpresa migliore che potesse farmi. La bambina che ho visto partire 3 mesi fa per Santa Marta mi corre incontro abbracciandomi. La tengo stretta a me per assicurarmi che tutto questo non è un sogno,che è davvero tra le mie braccia,che posso abbracciarla e baciarla senza vedere la sua immagine solo attraverso un pc.
“ Amore mio,quanto mi sei mancata!” le dico.
“Mamma! Mi sei mancata così tanto! E papà,i nonni,zio Nicola come stanno?” mi chiede.
“ Tuo padre è in ufficio con nonno Roberto, i nonni stanno bene anche se tuo nonno Hermes è sempre super apprensivo e zio Nicola è a casa nostra” le dico.
“ Come sarebbe a casa vostra?” chiede Margherita. Le faccio un cenno per chiederle di rimandare la questione ad un secondo momento.
“ E quanto vi fermate?” chiedo a Margherita.
“ Beh io e Roberto contiamo di stare qui un mese e di tornare a Londra dopo il consiglio di amministrazione post lancio” mi dice.
“ E tu,tesoro mio?” chiedo alla mia bambina.
“ Io resterò qui una settimana perché il collegio è chiuso per manutenzione e sono tornata a casa,ma come capirai a casa ho tanto da studiare. Ora però vado a salutare Mariana e Sandra” dice la bambina,correndo fuori.
“Allora,figliola,mi dici che cos’è capitato?” mi chiede.
“ Margherita,non immaginerai mai cos’è successo! Nicola ed Asia si sono lasciati perché lui l’ha tradita con la moglie di Daniele,tradita a sua volta da suo marito (a quanto dice lei)” dico.
“ Quindi adesso il dottor Mora è l’amante di Patrizia!” mi dice.
“No,non esattamente. Diciamo che i due hanno avuto qualche debolezza,ma adesso non si vedono più,anche perché un mese fa è scoppiato uno scandalo al consiglio di amministrazione che stava per mandare al campo santo Armando” le dico.
“ Cioè?” mi chiede.
“ Daniele e Nicola stavano per picchiarsi perché lui ha scoperto la tresca di Patrizia con Nicola. E adesso Nicola passa le notti a bere ed ogni volta è uno spavento. Ieri sera Mario e Armando l’hanno dovuto portare a casa perché non ce la faceva a reggersi in piedi!” dico.
“Ma che peccato! Un professionista del genere che deve ridursi così! Per il resto come va la gravidanza?” mi chiede.
“ Beh crescono bene e come vedi anche la mia pancia cresce” le dico.
“ Lo sai che sei sempre bellissima e poi è per una buona causa,tesoro mio!” mi dice. Ritorna in ufficio la mia bambina e la tengo ancora stretta a me,per evitare che svanisca,temo quasi che questo sia solo il frutto della mia immaginazione che fa in modo che sogni mia figlia ad occhi aperti. Riconosco il suo profumo,quello che non si trasmette con una videochiamata,ma che si percepisce solo tenendo tra le braccia una persona.
 
[Armando]
Apro la porta dell’ufficio di Betty per far vedere a mio padre quanto è cresciuto il pancione di Betty e vedo la sorpresa che mi accennava mio padre davanti ai miei occhi. Una donna e una bambina:gli stessi occhi e gli stessi capelli,identici i lineamenti e la dolcezza.
“Papà” mi grida,correndomi incontro,mentre mi appresto ad allargare le braccia per prenderla in braccio.
“Mostrilla del mio cuore,quanto mi sei mancata!” le dico,stringendola tra le mie braccia. Mi sembra di non vederla da un secolo e invece sono stati solo 3 mesi.
“Papà,mi stai stritolando” mi dice.
“Scusa,è solo che non ci posso ancora credere! “ le dico,mentre mi asciugo le lacrime.
“ Sono stata via solo 3 mesi! Quando tornerò dopo un anno,verrò con una corazza almeno non correrò il rischio di essere stritolata da te o dalla mamma” dice la mia bambina. Vedo Betty asciugarsi le lacrime.
“ Betty,non puoi piangere ogni volta” le dice mio padre.
“ Roberto,sono gli ormoni” la difende mia madre.
“ Adesso perché non scendiamo in caffetteria a prendere qualcosa?” chiedo. Acconsentono tutti e usciamo dall’ufficio di Betty.
 
[Marcella]
Esco in corridoio per andare a prendere dei campioni che ho lasciato in produzione. Arrivano dall’ufficio di Betty i Mendoza al gran completo: Roberto,Margherita,Armando e Betty.Vedo con loro una bambina che deve avere all’incirca 10 anni e che mi sembra di aver già visto da qualche parte! Forse fa parte di qualche campagna pubblicitaria per la linea infantile. In un lampo ricordo:è la stessa bambina della foto che ho visto nell’ufficio di Betty,solo che nella foto doveva avere qualche anno in meno perché ora sembra una donna in miniatura: capelli neri lunghi fino alle spalle,carnagione non molto chiara che si sposa bene con gli occhi scuri con lo stesso taglio di quelli di Armando e un corpo esile,ma grazioso come quello di Betty. È molto graziosa,somiglia abbastanza sia a Betty che ad Armando.
“Marcella!” dicono Margherita e Roberto,mentre si avvicinano a me per abbracciarmi.
“Come state?” chiedo a loro.
“ Bene,grazie cara! Ti presentiamo Camilla Mendoza Pinzon,la primogenita di Betty e Armando. È appena tornata da Santa Marta perché frequenta il collegio dove avete studiato anche voi” mi dice.
“ Complimenti,non sapevo aveste una figlia tanto bella!” dico loro.
“Grazie” dice Betty.
“ Devo dire che anche tu sei bellissima,Marcella. Hai una luce particolare negli occhi,come se aspettassi …” dice Margherita. Si ferma pensando di aver fatto una gaffe,visto il mio stato civile.
“ Non è come se,aspetto davvero un bambino!” dico. Si guardano e mi guardano tutti. Quelle della banda che hanno sentito tutto si guardano e commentano con degli “oh” non troppo velati,facendo chiaramente intendere che il pettegolezzo diverrà presto di dominio pubblico.
“ Beh … siamo contenti che anche tu sarai presto madre” dice Roberto.
“ Beh non proprio presto,mancano 6 mesi al lieto evento. Adesso devo proprio andare però perché ho molte cose da fare. Arrivederci.” Dico.
 
[Asia]
Sto ancora pensando alla discussione con le ragazze,alle parole di Betty e a quelle di Sandra. Sapevo che Betty voleva bene a Nicola,ma non immaginavo arrivasse ad attaccarmi per difenderlo e soprattutto che Sandra la spalleggiasse.
“ Asiaaaaa” dice Ugo,facendomi tornare alla realtà.
“ Che succede?” gli chiedo.
“ Guarda dove stai mettendo gli spillini! Hai intensione di creare un vestito per le Barbie?” mi chiede.
“ No,solo che oggi non me ne va bene una” gli dico.
“ Perché?” mi chiede.
“Ieri sera ho fatto l’amore con Giovanni e ho deciso di dargli una chance,ma già questa mattina ero pentita,poi sono arrivata qui e mi sono trovata le ragazze che mi hanno dato addosso perché ieri Nicola si è ubriacato a causa mia ed erano tutti preoccupati” dico.
“Io non ero preoccupato” mi dice.
“ La verità è che adesso vorrei solo correre da Nicola,ma finirei per fare del male a Giovanni” gli dico.
“ Vuoi un consiglio?” mi chiede. Annuisco perché ormai le ho sentite tutte e una in più non fa mai male.
“ Buttati alle spalle il passato e vivi il presente. Provaci con Giovanni e se dovesse andarti male,saprai cosa fare!” mi dice.
“ E se intanto Nicola si innamora di un’altra?” gli chiedo.
“Vuol dire che non era quello giusto” mi dice.
“La verità è che io so già che andrà male,perché non faccio altro che pensare a Nicola” gli dico.
“ E allora cosa vuoi fare?” mi chiede.
“ Io devo parlare con Nicola” gli dico.
“ Adesso?” mi chiede. Lo guardo pensando al da farsi.
 
[Berta]
Sandra ha convocato un 911 e spero proprio non sia perché le si sono rotte le acque. Io e  Sofia corriamo in bagno e a quanto pare siamo state le ultime ad arrivare. Manca Asia.
“E Asia?” chiedo.
“ Non l’abbiamo convocata. Ragazze,io non me la sento di vederla dopo la discussione di questa mattina,in cui ci ha praticamente accusate di averla fatta andare a letto con il David” dice Sandra.
“ Beh in effetti è come se l’avessimo fatto” dice Anna Maria.
“ Si,ma nessuna di noi le ha detto “ eclissati dal mondo” oppure “ spegni il cellulare e stacca il telefono fisso”. Questa notte Nicola poteva essere morto e lei ci ha fatto parlare con la sua segreteria. Oltre al fatto che questa mattina è venuta qui cercando delle spiegazioni e rivendicando diritti e dimenticando che certi diritti comportano anche dei doveri. Se ieri sera non avessimo cercato noi il povero Nicola,adesso quel poveretto sarebbe in pessime condizioni” dice Sandra.
“ Allora per cos’è questo 911?” chiedo.
“ La signora Marcella ha detto al signor Roberto,alla signora Margherita,al dottor Armando e a Betty che è incinta. Berta aveva ragione” dice.
“ E che vi avevo detto? Ragazze,quella portava una scritta a caratteri cubitali che diceva “ASPETTO UN BAMBINO”. Voi dovete imparare a fidarvi di più di me! In questi anni non ho mai sbagliato una diagnosi. Sono affidabile quasi quanto le carte di Mariana” dico.
“ E Betty come ha reagito?” chiede Sofia.
“ Era sorpresa,ma sollevata,quasi felice” dice Anna Maria.
“ Per lei deve essere stato un gran sollievo che la donna che ha tentato di rovinarle la vita,tentando di separarla dal dottor Armando, è incinta e soprattutto la sua coscienza deve sentirsi molto meglio,visto che la felicità di Betty e del signor Armando ha causato non poche lacrime a quella donna” dico.
“ E il dottore come l’ha presa?” chiede Sofia.
“ Contento anche lui” dice Sandra.
“ Ma contento come fosse il padre di quel bambino o contento in modo distaccato?” chiede Sofia.
“ Ma che diavolo ti viene in mente,Sofia? Il signor Armando non può essere il padre di quel bambino perché : 1. Non tradirebbe mai Betty; 2. Se l’avesse tradita,se la vedrebbe non solo con Betty,con Nicola e con i signori Pinzon,ma anche con noi “ dico.
“ E questa volta non esiterei a trascinarlo per le ***** per tutti i corridoi dell’Ecomoda!”  dice Sandra.
“ Oltre al fatto che sono sicura che presto si saprà che il padre di quel bambino è il francese!”  dico.
“ Ragazze,anche io la penso come Berta,anche perché il bambino è stato concepito qui a Bogotà e in azienda gli uomini sono pochi: tolti Freddy,Wilson,Efraim,Alfred,il dottor Mario e il dottor Armando,gli unici che restano sono: il francese, Nicola (che non mi stupirebbe più di tanto visto che è andato a letto con la bionda finta e stava per lasciarle un souvenir) e Gutierrez” dice Mariana.
“ Ma voi ve la immaginate la signora Marcella con Gutierrez e il suo inglese orripilante? Magari le nasce un piccolo Guty Guty con tanto di tic e di lingua inglese” dico,suscitando le risate di tutte.
“ E perché con Nicola Mora? Va bene che quando la bionda finta era povera,la signora Marcella le prestava i soldi e l’auto,ma sarebbe strano che adesso che sono entrambe ricche si passassero gli uomini!” dice Anna Maria.
“ Anche perché io non ce la vedo la signora Marcella che dice alla bionda finta “ Patrizia,mi presteresti Nicola per una sera?” e lei che le risponde “ Certo Marce,basta che non me lo sciupi troppo”. “ dice Sandra,imitando la voce delle due.
“ Quindi resta solo il francese come opzione oltre a quelli accoppiati” dice Sofia.
“ Beh quelli accoppiati è meglio lasciarli stare perché io non penso che Mario o il dottor Armando possano aver tradito me o Betty” dice Sandra.
 
[Nicola]
“Bambini,adesso voi vi nascondete ed io conto,ok?” chiedo.
“ Si,zio” dice Hermes.
“ Si,ma non imbrogliate e soprattutto non svegliate Bob,altrimenti non giochiamo più!” dico.
“Va bene” dice Margherita.
“ Allora inizio a contare” dico,mentre inizio a contare e loro corrono via. Ho fatto bene a restare qui con i bambini,sono terapeutici contro la tristezza. Bussano alla porta. Chi sarà? Betty e Armando staranno ancora all’Ecomoda. Apro la porta e mi trovo davanti chi non mi aspettavo.
“ Che ci fai qui?” le chiedo.

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Capitolo 52
*** 52 ***


[Nicola]
“Non mi fai neanche accomodare?” mi chiede.
“Prego” le dico. Asia entra e si accomoda.
“ In azienda mi hanno detto cos’è successo ieri sera” mi dice.
“ E mossa da compassione,sei venuta a verificare che non mi fossi suicidato? O forse sei venuta a spiarmi per riferire al tuo nuovo fidanzato? Puoi riferirgli che non sono morto e che quindi non diventerà il direttore della sede di Milano senza che sia io a volerlo” le dico.
“ Perché mi tratti così?” mi chiede.
“ Cosa ti aspettavi?” le chiedo,mentre inizio a vedere le lacrime rigarle il volto. Mi rendo conto che forse ho esagerato.
“Ho sbagliato a venire. Volevo solo che sapessi che ti voglio bene” mi dice,mentre si alza per andare via.
“Mi hai mai amato?” le chiedo. Si volta verso di me.
“ Perché mi chiedi questo? Credi forse che scherzassi? Io ti amavo da morire,avrei dato la vita per te e per noi due. Credi che per me fosse un gioco?” mi chiede. Mi avvicino a lei e siamo ad un passo dal baciarci,ma arrivano i bambini.
“Zio non ci trovavi mai” dice Hermes.
“Asiaaa” dice Margherita,correndole in braccio.
“ Bambini,perché non fate un bel disegno alla mamma?” chiedo loro.
“ No,perché non facciamo giocare anche Asia?” mi chiede Hermes.
“Perché Asia deve andare via! Deve tornare al lavoro” dico. La salutano e vanno via.
“Non credevo fossi così bravo con i bambini” mi dice.
“ Non hai avuto molte opportunità per vedermi in azione e non ti sei sforzata di conoscermi meglio” le dico.
“ Nicola,sei tu che mi hai tradito” mi dice.
“ E tu cos’hai fatto per salvare la nostra storia? Asia,tu sei andata a letto con un altro uomo dopo neanche 2 mesi dal mio tradimento,con lo stesso uomo che 12 anni fa ti ha lasciato incinta e grazie al quale hai perso tuo figlio. Io ho fatto di tutto per farmi perdonare da te per uno stupido tradimento,mentre a lui sono bastate due paroline smielate per farti dimenticare del figlio che hai perso.” Le dico.
“ Non è vero,io non dimenticherò mai il figlio che ho perso” mi dice,fra le lacrime.
“ Ha pesato più una debolezza,che il fatto che lui ti abbia considerata una donnaccia,che abbia rinnegato vostro figlio!” le dico. Non riesce a rispondermi nulla.
“Lo ami?” le chiedo. Fa cenno di no con la testa. Mi avvicino a lei e la bacio con passione. Non si tira indietro,ma ricambia il mio bacio. La lascio andare.
“ Devo andare. Rimettiti presto” mi dice e va via.
 
[Betty]
Ritorniamo tutti insieme in ufficio e devo ammettere che la notizia della gravidanza di Marcella,ha shockato tutti noi. Margherita e Roberto avranno sicuramente dubbi sulla paternità del bambino,ma non li hanno manifestati apertamente né a noi né a Marcella,mentre io e Armando sappiamo perfettamente che si tratta di Michel.
“Non pensavo davvero che Marcella potesse essere incinta” dice Margherita.
“ Già,è davvero una bella sorpresa!” dico.
“ E voi sapete chi è il padre? Perché il padre deve essere di Bogotà,visto che quando è tornata non era già incinta” dice Roberto. Cala immediatamente il silenzio.
“ Tu non c’entri niente,vero Armando?” chiede Margherita.
“Mamma,ma sei impazzita? No,che non c’entro niente” dice Armando.
“ E allora chi è questo padre?” chiede Margherita.
“ Marcella aspetta un bambino da Michel. I due hanno avuto una relazione tre mesi fa e non so se sia continuata quando lui è tornato,ma il padre del bambino può essere solo lui” dice Armando.
“Vuoi dire che non si sa se quell’uomo riconoscerà il bambino?” chiede Roberto.
“ Non si sa neppure se è al corrente della gravidanza” dico.
“ Ragazzi,voi sapete che da quando Giulio e Susanna Valencia sono morti,Marcella è diventata come una figlia per noi e siamo preoccupati!” dice Margherita.
“Mamma,per favore! Marcella ha 40 anni ed è capacissima di risolversi la vita a suo modo,quindi ti pregherei vivamente di non entrare in questa storia che è già abbastanza complicata di suo!” dice Armando.
“Voi siete sicuri?” chiede Margherita.
“ Si” diciamo all’unisono.
 
[Marcella]
Termino le mie cose e prendo la borsa per andare via. Non ho rivolto la parola a Michel per tutta la giornata e devo ammettere che mi pesa aver litigato con lui.
“Te ne vai?” mi chiede.
“ Secondo te?” gli chiedo.
“ Sei ancora arrabbiata?” mi chiede.
“ Prova ad indovinare” gli dico. Mi prende fra le braccia e mi bacia,cerco di opporgli resistenza,ma cadiamo sul divanetto.
“Lasciami” gli dico,mentre mi inizia a ricoprire di baci.
“ Non arrabbiarti! Fai male al bambino!” mi dice.
“Sei tu che fai male alla mamma del bambino,facendo sfilare in casa tua altre donne!” gli dico.
“ Ma lo sai che sono un latin lover!” mi dice per prendermi in giro,ma gli do un colpetto sulla spalla.
“ Ho un’idea:puoi dormire da me finché non se ne andrà,così sarai sicura che nessuna salterà addosso al tuo uomo” mi dice,prendendomi in giro. Sorrido,mentre mi lascio baciare.
“ L’ideale sarebbe che tu venissi a vivere da me,ma non voglio metterti fretta perché voglio tu sia sicura di noi come lo sono io” mi dice.
“ Io sono talmente tanto sicura che ho detto a tutti di essere incinta” gli dico. Mi guarda basito e anche un po’ shockato.
“ Mi stai prendendo in giro?” mi chiede.
“Per niente. La signora Margherita ha detto che mi trovava diversa e stava insinuando che potessi essere incinta,ma poi si è fermata perché sono nubile,ma io ho confermato i suoi sospetti” gli dico.
“ E hai anche detto che sono io il padre del bambino?”  mi chiede.
“No,ma credo che Betty l’abbia capito,visto che le hai accennato quello che è successo” gli dico.
“Meglio così,almeno avremo un segreto in meno!” mi dice.
“ Questa sera siamo stati invitati da Patrizia a casa loro a cena e credo sia meglio approfittare dell’occasione per annunciare che vogliamo creare un’azienda di abiti da sposa e che non sono ingrassata per il troppo cibo,ma perché sono incinta!” dico.
“ E Charlotte?” mi chiede.
“ O la lasciamo alla sexy babysitter che ti sei messo in casa o la portiamo con noi!” gli dico.
“ Piantala con questa storia della sexy babysitter! Comunque approfitteremo della gentilezza disinteressata di Gabriela!” mi dice.
“ Disinteressata eh? Vedremo a cosa mira la tua amichetta!” gli dico.
 
[Asia]
Entro in atelier a prendere le cartelline che avevo dimenticato.
“O la borsa o la vita!” sento dire alle mie spalle. Mi giro e vedo Ugo.
“ Ugo mi hai fatto morire di paura!” gli dico.
“ Sei andata da lui?” mi chiede.
“ A chi ti riferisci?” gli chiedo.
“ All’uomo che ti ha rapito il cuore nonostante la sua mascella non proprio discreta!” mi dice.
“ Si e ci siamo baciati!” gli dico. Mi guarda sbalordito.
“ Certo che con te non c’è mai da annoiarsi! Quindi hai intenzione di tornare con il mascellone!” mi dice.
“Non lo so,Ugo e neanche ci voglio pensare. Senti,Giovanni è già andato via?” gli chiedo.
“ No. Ti ha cercato come un pazzo e non sapevo più cosa dirgli. Quel poveretto penserà che devi aver mangiato qualcosa di avariato,visto che gli ho detto che eri in bagno circa due ore fa e che da allora non sei più tornata!” mi dice.
“Si,ma anche tu Ugo! Potevi inventarti qualcosa di più credibile!” gli dico.
“ Non è mica colpa mia se hai dei romanzetti con due persone!” mi dice.
“ Non è vero! Io ora sto con Giovanni!” gli dico.
“ Si certo come dici tu! Comunque oggi è arrivata questa” mi dice porgendomi una lettera. Viene dal Brasile.
“Vorrei proprio sapere chi è così antiquato da scrivere ancora le lettere al posto delle mails che sono anche ecologiche!” dice Ugo.
“ Soddisfo subito la tua curiosità dicendoti che è mio fratello dal Brasile” gli dico.
“ Hai un fratello? E com’è?” mi chiede.
“ Non lo vedo da 12 anni,ma all’epoca era alto,biondo,occhi verdi,adesso magari sarà stempiato!” gli dico.
“ No,intendevo dire com’è nel senso … insomma … volevo sapere i suoi gusti” mi dice.
“ In fatto di musica?” gli chiedo.
“No,Asia. Volevo sapere se è un uomo … convenzionale ecco” mi dice.
“ Ah … per tua disgrazia,è un uomo convenzionalmente sposato con una donna!” gli dico.
“ E non apri la lettera?” mi chiede,mentre continuo a rigirarmi quella busta fra le mani.
“ Magari domani” gli dico.
“No,magari subito perché:punto 1° sono curioso e punto 2° è meglio sapere subito cosa contiene quella lettera.” Mi dice.
“ E va bene! Leggiamo questa lettera!” gli dico,mentre apro la busta.
“Amore” sento dire alle mie spalle. Mi volto e vedo Giovanni. Ripongo la lettera nel mio cassetto e chiudo a chiave.
“ Giovanni” dico.
“ Beh di quella questione parliamo domani! Notte piccioncini!” dice Ugo.
“ Ciao Ugo” gli dico,mentre si allontana.
“Cos’era quella busta?” mi chiede Giovanni.
“ Pubblicità!” mi affretto a dire.
“ E perché l’hai nascosta nel tuo cassetto?” mi chiedo.
“Perché adesso sei arrivato tu e non mi sembrava corretto guardare la pubblicità con Ugo,ma se vuoi richiamo Ugo e mi metto con lui a vedere la pubblicità!” gli dico. Si avvicina a me per baciarmi,ma ripenso al bacio con Nicola.
“ Che hai?” mi chiede.
“ Niente,cosa vuoi che abbia?” gli chiedo.
“ Sei preoccupata perché quel tipo non è venuto in ufficio?” mi chiede.
“ No,figurati!” gli dico.
“ A tal proposito,dove sei stata tutta la giornata? E non rifilarmi anche tu la bugia del bagno perché il tuo collega ha tentato di infinocchiarmi con questa storia!” mi dice.
“ Ero andata a vedere dei tessuti che non mi hanno convinto molto!” gli dico.
“Capisco,perché quelli che hai preso non ti piacciono più?” mi chiede.
“ Beh quelli che ho adesso sono di un’altra azienda e preferivo quelli con cui ho lavorato per la vecchia collezione,ma ormai non posso più tornare indietro!” dico.
“ Si dice nei corridoi che hai litigato con le tue amiche!” mi dice.
“ Non abbiamo litigato! Abbiamo discusso! Comunque sei venuto a dirmi qualcosa di concreto?” gli chiedo.
“ Beh volevo sapere se vuoi venire da me questa sera.” Mi dice. Sono titubante.
“Io credevo mi avessi dato una chance!” mi dice.
“Ed è così,credimi!” gli dico.
“Allora? Verrai da me?” mi chiede.
“ Veramente vorrei andare a casa mia,se non ti dispiace!” gli dico.
“ Bene,casa tua è perfetta” mi dice,mentre inizia a baciarmi il collo. Cerco di liberarmi dalla sua presa.
“Ora che ci penso anche questo tavolo di lavoro è perfetto!” dice,mentre mi solleva e mi siede sul tavolo di lavoro.
“Giovanni,potrebbe entrare qualcuno!” gli dico,mentre lo sposto da me.
“Allora andiamo a casa tua!” mi dice.
“No,Giovanni,io intendevo andare a casa da sola” gli dico. Mi guarda allibito.
“ Sei sicura?” mi chiede.
“Si.” Gli dico. Il suo volto si rabbuia.
“ Giovanni,il provare a stare insieme non implica il dormire sempre insieme o lo stare sempre appiccicati,perché mi sentirei soffocata!” gli dico.
“Però con lui non ti sentivi soffocata e non ti davano fastidio le vostre smancerie in pubblico!” mi rinfaccia.
“ Non fare paragoni con la mia storia con Nicola. Ieri sera non ti ho mai promesso che la nostra storia sarebbe stata come la mia con Nicola” dico.
“ I tessuti non c’entrano niente,non è vero? I tessuti che hai comprato e che non ti convincono simboleggiano me! Tu sei andata da lui,non è vero?” mi dice,alzando il tono di voce. Non rispondo. Mi prende per le braccia e mi solleva il mento.
“ Rispondimi” mi grida.
“Si,sono andata da lui per sapere come stava!” gli dico esasperata.
“ Sei andata a casa sua! Casa sua poi,vive con quei due vecchi che non sono neanche i suoi genitori!Ci sei andata a letto?” mi chiede.
“ 1. Non gridare; 2. Porta più rispetto per i genitori di Betty; 3. Io e Nicola abbiamo solo parlato a casa di Betty” gli dico.
“ Siete tornati insieme?” mi chiede.
“ No! Non ti avrei mai fatto questo! Giovanni,io ho il diritto di sentirmi libera e di agire come meglio credo e se questo implica avere contatti con Nicola,io lo farò! Non ho bisogno del tuo consenso o di quello di qualcun altro per fare quello che mi pare! E se le regole del gioco non ti stanno bene,puoi chiudere la storia con me!” gli dico.
“No,scusa! Hai ragione tu! Mi dispiace! Mi perdoni?” mi chiede.
“ Si,ma non fare più scenate simili!” gli dico.
“Allora ci vediamo domani” mi dice. Mi da un bacio e va via.
 
[Marcella]
Suono il campanello di casa di Daniele. Michel mi guarda curioso di conoscere la reazione di mio fratello. Apre Patrizia la porta.
“Salve!” dice. Da un bacio sulla guancia a me e a Michel. Compare dal salone Daniele.
“ Buonasera” dice mio fratello.
“Daniele,lui è Michel Doinel,il mio … fidanzato !” gli dico imbarazzata.
“Piacere” dicono entrambi,stringendosi al mano.
“Così era questa la notizia di cui dovevi parlarmi!” mi dice Daniele. Fulmino Patrizia con lo sguardo. Perché non si toglie il vizio di parlare troppo?
“ Veramente c’è anche dell’altro!” gli dico,facendo cenno sia alla gravidanza sia all’idea mia e di Michel.
“Beh accomodatevi” dice Daniele.
“ Io direi di accomodarci a tavola perché mi fanno cenno che in sala è tutto pronto” dice Patrizia. I padroni di casa vanno avanti.
“Non sapevo che tuo fratello si trattasse così bene!” mi dice all’orecchio Michel.
“ Questa era casa dei miei genitori,anche se di quando ero bambina è rimasto poco. Diciamo che è Patrizia a trattarsi bene e che mio fratello la asseconda!” dico.
 
[Betty]
Infilo le chiavi nella toppa e persino la mia casa mi sembra più bella grazie all’arrivo di Camilla.
“Allora,com’è andata la giornata?” chiede Nicola. Vede Camilla che gli corre incontro e lo abbraccia.
“ Zio Nicola! Dov’è Asia?” chiede la bambina. Ci guardiamo tutti imbarazzati.
“ Tesoro,Asia è a casa sua e adesso anche io vado via perché devo tornare a casa mia o meglio a casa Pinzon Solano!” dice Nicola.
“ Beh Nicola,aspetta! Io credo che il signor Hermes e la signora  Giulia possano aspettare! Perché non ti fermi a cena?” chiede Armando.
“ No,Armando. Questo è un momento solo vostro e credo dobbiate vivervelo in pace! Comunque ho guardato l’andamento dell’azienda di Vallero!” dice Nicola.
“ Ah e raccontaci come vanno le cose!” dico.
“ Benone! Avevo scelto bene e quindi fra qualche settimana avremo i soldi che ci servono e anche qualcosa in più! Credo che dovremmo iniziare a pensare a come proporre ai Valencia di vendere a noi,perché sapete bene che dopo quello che è successo con Patrizia,non credo che Daniele venderà proprio a me” dice Nicola.
“ A te no,ma a me si e anche al signor Hermes Pinzon Galarza!” dico.
“Vuoi comprare insieme a tuo padre?” mi chiede Nicola.
“Esatto. Io comprerò il 30% e mio padre il 15% che cederà a te! Nicola fra qualche settimana sarà un azionista dell’Ecomoda!” dico.
“ Amore mio,sei un genio!” dice Armando,baciandomi la fronte.
“ Bene,io ora vado perché di sicuro i tuoi saranno in pensiero. Ci vediamo domani in Ecomoda!” dice Nicola.
 
[Marcella]
“Allora quale notizia dovete darmi?” chiedo a Daniele.
“ Ho deciso di dire ai Mendoza che vogliamo vendere!” dice. Il mio cuore si ferma per un attimo. In questi mesi ho sempre pensato di lasciare l’Ecomoda,ma ora che questa possibilità rischia di realizzarsi sul serio,mi tremano le gambe. Ricordo mio padre mentre dava i migliori anni della sua vita per tirar su quest’azienda con Roberto Mendoza ed ora lasciare quest’azienda sarebbe come farlo morire di nuovo perché morirebbero i suoi sforzi,i suoi sacrifici e morirebbe una parte di me.
“Marce,ma mi ascolti?” mi chiede Daniele. Mi asciugo una lacrima ed annuisco.
“Eri d’accordo con me a lasciare quest’azienda ed ora cos’hai?” mi chiede.
“Pensavo a nostro padre e agli sforzi che ha fatto per mettere su quest’azienda,e chi sarebbe l’acquirente?” chiedo.
“ Marce,sbaglio o volevi vendere anche tu? Comunque non so ancora chi comprerà,ma di certo non voglio che il lavoro di nostro padre finisca nella mani di quel deficiente di Mendoza che ha dato le redini della baracca a sua moglie,la quale è incinta un anno si e l’altro pure e lascia tutto a quel cretino di Nicola Mora.” Dice Daniele,guardando Patrizia.
“ Hai ragione sulle gravidanze di Betty,sul fatto che Armando non è affidabile,ma non mi pare che il dottor Mora abbia fatto naufragare l’Ecomoda!” dico.
“ No,a quello pensa il tuo ex,che dovrebbe proprio essere espulso da quell’azienda per quello che combinò 10 anni fa insieme a sua moglie e al suo amico,quell’altro imbecille,che ora pensa solo alla gravidanza di sua moglie. Mi spieghi come diavolo faccio a lasciare il mio 15% nelle mani di quella compagnia da circo? La presidente che sta più in maternità che in azienda perché sposata con l’uomo più prolifico e idiota dell’America Latina;il vicepresidente che se non stiamo attenti ci dilapida il capitale ancora una volta; il direttore commerciale che pensa solo alle donne,anche se è il male minore di quell’azienda;il direttore amministrativo che pensa solo a pappe e pannolini da quando la moglie è incinta e il direttore del personale che pensa anche lui solo alle donne e poi che ha tutti quei tic e che usa sempre quell’inglese odioso. A me non sembra un’azienda ma un circo,per non parlare poi dei dipendenti,perché altrimenti finiamo al manicomio!” dice Daniele.
“Daniele ha ragione perché la banda delle racchie non sa cosa vuol dire la parola “diligenza”! E poi non sanno come gestire un’impresa,perché sapete bene che le cose andrebbero meglio se fossi io la Presidente,visti i miei sei semestri di finanza alla San Marino!” dice Patrizia.
“ Ok,anche io voglio vendere,ma io e Michel abbiamo avuto un’idea!” dico.
“ Sentiamo” dice Daniele.
“ Un’azienda di abiti da sposa. Insomma loro sono i leader nel settore di abiti quotidiani e noi saremo i leader nel settore degli abiti da sposa. È l’unico modo che abbiamo per non tradire la memoria di nostro padre!” dico.
“ Nostro padre avrebbe fatto meglio a mettere su quell’impresa da solo! Non ho nulla contro Roberto e Margherita,ma contro i loro figli si: hanno quell’incapace che pensa solo a procrearsi e quell’altra che ha sposato quel morto di fame ed ora vive in Svizzera e se ne frega dell’Ecomoda!” dice.
“ Daniele,non puoi essere ancora arrabbiato con Camilla per quello che è successo 15 anni fa! Aveva solo 21 anni e poi ha seguito il suo cuore! Non ti amava e sai bene che è anche per non causarti un dolore ancora più grande se i Mendoza l’hanno spedita in Svizzera!” dico. Daniele si rabbuia in volto.
“ Che non mi amasse è opinabile. Comunque sono d’accordo con la vostra idea e voglio concludere la questione domani stesso! Da domani l’Ecomoda per noi Valencia cesserà di esistere!” dice Daniele.
“ Dobbiamo avvertire Armando e Betty per convocare una riunione domani!” interviene Michel.
“ Chiamateli voi!” dice Daniele.
“ Daniele,c’è anche un’altra novità! ... Aspetto un bambino!” dico. Per la prima volta in questa serata Daniele sorride.
“ Sono contento per te,soprattutto perché hai scelto l’uomo giusto!” dice Daniele abbracciando me e Michel.
 
[Nicola]
Compongo il numero di Asia. Uno squillo … due squilli …
“Pronto” dice.
“ Sono io” le dico.
“Ciao,Nicola. È successo qualcosa?” mi chiede.
“ No,volevo solo sentirti!” le dico. Cade il silenzio.
“ Sei ancora da Betty?” mi chiede.
“ No,sono a casa Pinzon Solano. Tu sei da lui?” le chiedo,sapendo di farmi male.
“ No,sono a casa mia” mi risponde.
“ Con lui?” le chiedo.
“No,sono da sola. Non avrei mai potuto farlo dormire qui dopo quello che è successo oggi” mi dice.
“Stavi pensando a quel bacio?” le chiedo.
“ Non solo a quello! Pensavo ad una cosa che è successa oggi” mi dice.
“ Cioè?” le chiedo. Non risponde.
“ Se non vuoi dirmelo non fa niente” le dico.
“ No … è solo che io e te non stiamo più insieme e non mi piace addossarti i miei problemi!” mi dice.
“ Io voglio ascoltare i tuoi problemi” le dico. Vorrei anche starle accanto,ma preferisco non dirglielo.
“ Quando sono tornata in azienda … ho trovato una lettera … di Pedro Manuel” mi dice.
“ Tu fratello ti ha scritto una lettera,nonostante ci siano gli sms,le mails,i fax! E l’hai letta?” le chiedo.
“ Ugo mi stava facendo pressioni per conoscere il contenuto della lettera,ma poi è arrivato Giovanni e ho nascosto la lettera nel cassetto. Ma il problema è che mi tramavano le mani quando ho visto il mittente. Nicola,Pedro Manuel non mi ha mai scritto lettere,neanche quando è morto mio padre!” mi dice.
“ Temi sia successo qualcosa?” le chiedo.
“Non lo so. La mia vita è così incasinata che non sarebbe una sorpresa se si aggiungesse un altro problema alla lista!” mi dice.
“Promettimi che domani la leggerai!” le dico.
“ Voglio anch’io una promessa!” mi dice.
“ Voglio averti accanto quando la leggerò! Non voglio che Giovanni sappia perché sai bene che i problemi che ho con la mia famiglia sono dovuti anche al suo comportamento passato,al quale non voglio più pensare!” mi dice.
“Sarò con te! Io non ti lascerò da sola se è quello che vuoi!” le dico.
“ Grazie per avermi ascoltato!” mi dice.
“ Sono felice di averti ascoltato!” le dico.
“Buonanotte Nicola” mi dice.
“ Buonanotte Asia” le dico.
 
[Marcella]
Saliamo in auto e compongo il numero di casa Mendoza per dir loro della riunione di domani,mentre Michel mette in moto.
“ Pronto” sento dire da Armando.
“Sono Marcella. Mi passeresti Betty?” chiedo. Passa il telefono a Betty.
“ Sono Betty,dica signora Marcella” dice Betty.
“ Volevo chiederle di convocare una riunione degli azionisti per domattina perché mio fratello deve annunciare una cosa che riguarda l’Ecomoda. Se è possibile dovrebbe esserci anche sua cognata” dico.
“ Beh Camilla è in Svizzera e credo sia d’accordo per essere convocata in videoconferenza! Comunque domani la riunione sarà alle 12! Buonanotte signora Marcella” dice Betty.
“ Anche a lei” dico,chiudendo la chiamata.
“ Come credi la prenderanno?” mi chiede Michel.
“Non saprei,ma vorrei che Daniele fosse più corretto con loro e che desse loro più tempo per organizzarsi con l’acquisto delle quote” dico.
“ Mi spieghi perché hai detto quella cosa a tuo fratello?” mi chiede.
“ Cosa?” gli chiedo.
“ Tuo fratello ha avuto una storia con Camilla Mendoza?” mi chiede. Non mi resta che raccontarlo,anche perché non ha senso mentirgli.
“ Come ben sai,io Maria Beatrice,Daniele,Camilla e Armando siamo cresciuti insieme,come fratelli,abbiamo frequentato lo stesso collegio. Daniele aveva 27 anni e lei ne aveva 21. Io e Armando ci stavamo frequentando e Daniele e Camilla erano già una coppia da 7 anni.” Dico.
“ Insomma i genitori di Armando volevano che tu sposassi Armando e che sua sorella sposasse tuo fratello,giusto?” mi chiede. Annuisco.
“ Quindi erano fidanzati?” mi chiede.
“ Sì. Daniele era cotto di Camilla. All’epoca era molto diverso da com’è ora e credo che il suo cambiamento sia dovuto anche alla delusione avuta con Camilla. Prima lui e Armando erano come fratelli,come adesso Armando è con Mario o con Nicola Mora.” Dico.
“ E poi?” mi chiede.
“ Daniele e Camilla erano agli occhi di tutti una coppia perfetta,ma una sera eravamo alla festa di compleanno di Mario Calderon e Camilla ha conosciuto Guido Lascano,che come puoi immaginare non era un invitato,ma solo il cameriere! Non so come sia accaduto o cosa abbia scatenato in Camilla,l’attrazione per quell’uomo così diverso da noi. Forse è stata la voglia di ribellarsi agli schemi della società o il rapporto conflittuale con sua madre,ma quella sera ha cambiato per sempre mio fratello e anche la vita di Camilla. Dopo qualche tempo lei rimase incinta e lasciò Daniele,ma i suoi spedirono quel tale in Sivzzera,quindi lei rimase qui sola. Furono giorni molto difficili,sia per Daniele sia per Camilla,ma mio fratello era deciso a sposarla e a crescere quel figlio,quindi i Mendoza e i miei genitori prepararono il matrimonio e sembrava tutto a posto.” Dico.
“ Tuo fratello l’amava così tanto?” mi chiede.
“ Si,l’amava da morire e prima che arrivasse quell'uomo anche Camilla lo amava. Il giorno del matrimonio Camilla è partita per Zurigo non presentandosi in chiesa,mio fratello è rimasto male ed è stato peggio quando ha saputo che Armando l'aveva aiutata. È per questo che il rapporto tra Armando e Daniele è peggiorato ed anche il carattere di mio fratello. Mio fratello era diventato una larva per il dolore,ha sofferto molto più di me quando Armando mandò all’aria la nostra storia. Dopo qualche mese si è ripreso ed è diventato un playboy ed anche con Patrizia era così fino a che … insomma il resto lo sai!” gli dico.
“Adesso capisco” mi dice.
“ Anche la lotta per la presidenza e tutti i battibecchi che hanno avuto Armando e Daniele sono stati perché Daniele non è mai riuscito a perdonare ad Armando l’essersi schierato con Camilla,poi c’è stato il disastro all’Ecomoda e i rancori sono aumentati e ora mi chiedo cosa succederà domani alla riunione!” dico.

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Capitolo 53
*** 53 ***


[Marcella]
Esco dalla camera da letto per andare in cucina. Questa casa è così grande che rischio di perdermi e spero non si perda anche quell’altra perché se si avvicina a Michel più del dovuto,le torco il collo. A quanto pare non si è ancora svegliata,ma in cucina ci sono già Charlotte e Michel.
“Ciao,amore” mi dice Michel,mentre si avvicina a me per baciarmi.
“Ciao piccolina” dico alla bambina,mentre le accarezzo la testa.
“Ciao,ma lo sai che papà non mi sa fare i codini?” mi chiede.
“ Tu devi sapere che papà è un uomo che non è capace di fare certe cose!” le dico.
“ Non iniziamo a fare comunella perché siete in maggioranza!” dice Michel. Si avvicina al mio ventre.
“ Tu devi essere maschio perché altrimenti mi massacrano” dice al bambino. Sorrido e penso che in fondo non sta andando male questa convivenza!
“ Come mai ti sei svegliata così presto?” mi chiede Michel.
“ Sai bene che dopo aver portato Charlotte all’asilo,dobbiamo correre all’Ecomoda” gli dico.
“ Ecco,il verbo “correre” non si adatta alle tue condizioni! I verbi che si adattano alla gravidanza sono “ rilassarsi” “ riposare” “calmarsi”! Hai capito?” mi dice.
“ Si,ma se mi rilasso troppo e non intervengo,finisce che all’Ecomoda ci scappa il morto oggi!” dico. Dalla porta compare quella tizia con una camicia da notte che a stento le copre il sedere. Ripeto a me stessa di non strozzarla!
“ Buongiorno” dice.
“Ciao Gabriela,ma oggi mi accompagni tu a scuola?” chiede Charlotte.
“ Certo,pulce! Michel,oggi la vado a prendere io!” dice con quella voce da anatra di cortile.
“ Ok,allora io e Marce andiamo in azienda e poi andiamo a vedere qualcosa per il bambino!” dice Michel.
“ Non vi sembra un po’ prematuro?” chiede quella gallina.
“ No! Non è prematuro,considerando che nostro figlio non ha ancora nulla!” dico,intervenendo nella discussione.
“ Fate come volete,ma di solito il corredino si inizia dopo” dice.
“ Noi lo inizieremo prima! Non credo sia chissà quale reato! Oltre al fatto che è una cosa che riguarda i genitori del bambino e nessun altro!” dico.
“ Forse è il caso di andare” dice Michel,che a quanto pare teme ci sia una lite tra me e quella tizia.
“ Si,andiamo! Vado solo a prendere la borsa!” dico.
 
[Michel]
Marcella va in camera a prendere la borsa. Il dialogo tra quelle due sembrava una partita di tennis ed ho temuto sul serio che si lanciassero delle palle da tennis in faccia! La convivenza tra le due è iniziata nel peggior modo possibile.
“Certo che la madre di tuo figlio,è acida! Cosa beve tutte le mattina? Cicuta? Stavamo così bene noi tre!”dice Gabriela.
“ Ma noi tre non siamo una famiglia,invece io e Marce diventeremo presto una famiglia!” le dico.
“Perché sei tu a volerlo!” mi dice.
“ Si,io amo Marcella e voglio una famiglia con lei! Gabriela,la convivenza tra me,te e Marcella sta iniziando male ed io ho capito che tutte e due sotto lo stesso tetto non potete restare!” le dico.
“ Quindi tornerà a casa sua?” mi chiede.
“ No. Marcella resterà qui perché Charlotte deve abituarsi a lei e perché,come ti ho detto,presto saremo una famiglia!” dico.
“ Quindi vuoi che vada via io? Michel,io ci sono sempre stata con te ed è così che mi ripaghi?” mi chiede,mentre scoppia in lacrime.
“NO! Papà non far andare via Gabriela!” dice Charlotte.
“ Tesoro,vai in camera tua a prendere lo zainetto! Queste sono cose da grandi che tu non puoi capire!” le dico.
“NO! Promettimi che resta qui!” mi dice,implorandomi.
“ Per favore,amore,vai di là a prendere lo zainetto!” le dico. Inizia a piangere e a fare i capricci,mentre Marcella torna in cucina. Assiste alla scena,mentre mi guarda interrogativamente.
“ Succede che Charlotte non vuole che Gabriela vada in hotel e sta facendo i capricci!” dico,esasperato da questa storia.
“ Michel,non preoccuparti! Sarò io ad andarmene!Questa sera tornerò a casa mia!” dice Marce.
 
[Mario]
Io e Sandra entriamo in azienda e la faccio sedere perché da quando la sua pancia è cresciuta,si affatica troppo in piedi. C’è un tumulto generale tra le ragazze e mi chiedo cosa diavolo stia succedendo.
“ Ragazze,sembrate galline in un pollaio,si può sapere che sta succedendo?” chiedo.
“ Betty e il dottor Armando sono riuniti in sala riunione  con il dottor Mora e avevano una faccia cadaverica questa mattina” dice Mariana.
“ E sapete perché?” chiedo.
“ Pare che il dottor Valencia stia per arrivare!” dice Anna Maria.
“Ah allora tocco ferro!” dico. Che diavolo sarà successo?
“ E sapete perché verrà?” chiedo.
“ Non lo sappiamo e credo non lo sappiano neanche Betty e il signor Armando,ma temo che non ci siano buone notizie!” dice Sofia.
“ Quando c’è di mezzo Daniele Valencia non ci sono mai buone notizie! Ora vado a posare la valigetta in ufficio e poi vado in presidenza!” dico.
 
[Betty]
Armando mi porge il cappuccino perché questa mattina non ho mangiato nulla.
“ Amore mio,che hai? Questa notte non hai fatto altro che rigirarti nel letto e poi non hai mangiato nulla,lo sai che questo fa male ai bambini?” mi dice.
“Lo so e non credere che mi faccia piacere,ma questa notte non ho chiuso occhio a causa di questa riunione” dico.
“ Pensate sia arrivata la resa dei conti?” chiede Nicola.
“ Io credo che i Valencia vogliano vendere e sinceramente ho paura!” dico.
“Betty,non ti preoccupare! Risolveremo tutto noi tre!” dice Nicola.
“Noi 4 vorrai dire!” dice Mario,entrando in presidenza.
“ Noi siamo una squadra e né Daniele Valencia né nessun altro potrà mai intimorirci!” dice Armando.
“ Speriamo! Dobbiamo avvertire Roberto e Margherita!” dico.
“I vostri figli?” chiede Mario.
“No,i genitori di Armando. Non credo che Marge e Bob possano fare niente! Comunque vorrei che Roberto e Margherita fossero presenti alla riunione e vorrei che anche Camilla assistesse alla riunione!” dico.
“ Vuoi farle una videochiamata?” chiede Armando.
“ Si” dico.
 
[Marcella]
Io e Michel usciamo dall’ascensore per recarci nel nostro ufficio. Noto subito che gli occhi delle segretarie sono su di noi e conosco anche il motivo,ma ora non sono dell’umore giusto per affrontare l’ennesima discussione con loro. A breve si scatenerà l’inferno in sala riunione e la colpa di tutto ciò in parte sarà anche mia. Voglio lasciare l’Ecomoda,ma non voglio farla naufragare e non voglio nuovi conflitti all’interno di quest’azienda. Oltre al fatto che la convivenza tra Michel e quella donna,non mi va giù!
“Amore mio,stai pensando a quello che sta per accadere?” mi chiede Michel.
“ Esattamente. Non ho chiuso occhio tutta la notte,per cercare di pensare a come placare mio fratello. Io sono sicura che né Mario né i Mendoza posseggono i soldi per rilevare le nostre quote e sinceramente sarei più contenta se fossero loro ad acquistare le nostre azioni!” dico.
“ Si,ma tuo fratello ha deciso!” mi dice Michel.
“Si,ma vorrei desse loro almeno una proroga,un paio di mesi,un anno,ma un tempo sufficiente a fare in modo che siano loro a comprare il 45% che vogliamo vendere. Tu sai che si sta parlando di quasi metà azienda e se quelle quote dovessero finire in mani sbagliate …” non oso continuare il discorso perché mi fa paura pronunciare quello che sto pensando.
“Non sembri per niente la donna che incontrai 3 mesi fa nell’ufficio di Betty. Volevi lasciare tutto,vendere le tue azioni e andartene ed ora lotti perchè gli altri azionisti non perdano il controllo dell’Ecomoda!” mi dice.
“ Questi 10 anni in cui sono stata via,mi avevano fatto dimenticare quanto amo quest’azienda e tornando qui anche solo per 3 mesi,io ho capito che non posso danneggiare i Mendoza in questo modo,non se lo meritano! Michel, io voglio vendere a Roberto,a Margherita,a Betty,ad Armando,a Mario o a Nicola Mora,basta che sia qualcuno che conosco e che so non farà capitolare l’Ecomoda!” dico.
“ Si,ma Betty e Armando non posseggono 45 miliardi di pesos e neanche Nicola o Mario Calderon! Armando e Mario stanno per avere dei figli e Nicola vive dai Pinzon! Ma c’è dell’altro,vero?” mi chiede.
“ Ok! Non mi sta bene che quella tipa continui a vivere a casa tua,che vada in giro praticamente svestita e che metta bocca in cose che non la riguardano. Oltre al fatto che ha un’ascendente su tua figlia,che è troppo pericoloso!” ammetto a brutto muso.
“ Non ti sembra di esagerare?” mi chiede.
“No! No che non mi sembra di esagerare! Quella donna è una presenza nefasta nella vita di Charlotte e noi non saremo mai una famiglia se c’è sempre lei di mezzo!” dico.
“ E cosa vuoi che faccia? Charlotte è legata a Gabriela e le provocherei un trauma separandola da lei! Oltre al fatto che Gabriela mi è stata vicino quando è morta mia moglie e non è bello liquidarla così!” dice.
“ E allora liquida me e tuo figlio!” gli dico.
“Non ho detto questo!” mi dice.
“ Cosa vuoi fare? Vuoi allestire un harem? Vuoi che dormiamo con te a turni?” gli dico.
“ Non ho mai pensato ad una cosa simile!” mi dice.
“ E vorrei vedere! Sai cosa ti dico? Sposati con lei e lascia in pace me e mio figlio!” gli dico. Non gli do il tempo di replicare e vado via sbattendo la porta.
 
[Asia]
L’azienda sembra in subbuglio. Le ragazze sono tutte agitate,anche se dopo la discussione di ieri non mi hanno rivolto la parola,se non per un saluto veloce. Non vedo Giovanni da ieri sera e devo ammettere che non ne sento la mancanza! Ho già troppi problemi per occuparmi anche di lui. Scendo in atelier e c’è già Ugo.
“Non mi dire che hai letto la lettera senza di me,che mi offendo!” mi dice.
“No,non l’ho letta,ma puoi spiegarmi che sta succedendo?” gli chiedo.
“ Sta per arrivare Daniele Valencia e come già sai in azienda è considerato un portatore di pessime notizie! Sono tutti preoccupati!” mi dice.
“ Nicola è arrivato?” gli chiedo.
“Non lo so!” mi dice.
“ E sai cosa voglia il dottor Valencia?” gli chiedo.
“No e neanche mi interessa! Mi interessa la lettera che hai ricevuto ieri!” mi dice.
“ Si,ma io adesso non ho la testa per leggerla! Devo fare una cosa!” dico. Salgo le scale di corsa e busso alla porta dell’ufficio di Nicola. Non c’è risposta,ma apro la porta lo stesso. Non c’è!
“Amore mio” sento e mi volto. Vedo Giovanni.
“ Ciao” gli dico.
“Che ci fai qui?” mi chiede.
“ Dicono che ci sarà una riunione e breve e sono qui per aspettare!” dico.
“ Beh allora vieni nel mio ufficio! Mi faresti compagnia!” mi dice. Volevo vedere Nicola,ma a quanto pare il destino mi è contro.
“ Ok” gli dico. Lo seguo nel suo ufficio e aspetta che entri per poi chiudere la porta a chiave. Mi solleva e mi fa sedere sulla scrivania.
“ Mi sei mancata moltissimo stanotte” mi sussurra all’orecchio.
“ Giovanni,siamo in ufficio!” gli dico,mentre mi bacia il collo.
“ Ma tanto la porta è chiusa!” mi dice. Cerca di baciarmi,ma mi sposto.
“ Lasciami!” gli dico.
“Posso sapere che hai?” mi chiede.
“ Sono tesa per la riunione ed ho mal di testa!” gli dico.
“ E il dottor Mora non c’entra niente,vero?” mi chiede.
“ Adesso basta! Sono stanca!” gli grido e vado via.
 
[Betty]
Io,Armando e Mario entriamo in sala riunioni e prendiamo posto io e Armando l’uno di fronte all’altro e Mario accanto ad Armando. Entrano Roberto e Margherita che si siedono rispettivamente accanto ad Armando ed accanto a me. Entrano Daniele e Marcella che si siedono vicini accanto a Mario. Compongo il numero di skype di Camilla che risponde.
“Direi che possiamo avvisare i dirigenti!” dico.
“ Giacché ci siamo potremmo chiamare anche gli impiegati,quelli della caffetteria,quelli della produzione!” ribatte Daniele.
“ La presidente sono io e se voglio convocare i dirigenti,posso farlo senza chiedere autorizzazioni!” dico.
“ Adesso che ci penso lei non è azionista!” dice Daniele.
“ Si che lo è! Ha il 30% che divide con me! È mia moglie e siamo sposati in comunione dei beni,quindi tutto ciò che è mio,diventa automaticamente suo!” dice Armando.
“ Che romantico,Armando! Sembra quasi uno di quei film strappalacrime che fanno un sacco di incassi!” commenta Daniele. Prendo il telefono e compongo il numero per mettermi in contatto con Anna Maria.
“ Dimmi Betty” dice Anna Maria.
“ Anna Maria,per favore convoca in sala riunioni gli stilisti,Gutierrez,Michel,il dottor Bianchi e il dottor Nicola Mora!” dico. Entra Maria Beatrice che si siede accanto a sua sorella. Entrano Ugo e Asia.Non parlo con Asia da ieri e credo di aver esagerato,ma questo non è il tempo per affrontare questioni personali. Ugo accanto a Maria Beatrice e Asia accanto a lui. Entra Nicola che si siede tra me e Asia.Entra Bianchi che si siede accanto a Margherita. Sopraggiungono Michel e Gutierrez che si siedono rispettivamente vicino a Roberto e tra Bianchi e Michel. Inizio una videochiamata con mia cognata Camilla,perché è un’azionista e credo sia importante anche il suo parere.
“Adesso che ci siamo tutti,vorrei che il dottor Valencia spiegasse il motivo per cui ha voluto riunirci” dico.
“ Il motivo è semplice:io e le mie sorelle vogliamo vendere le nostre azioni!” dice. Io,Armando,Mario e Nicola ci guardiamo.
“ Daniele,ma sei impazzito?” chiede Margherita.
“No,Margherita. Sono 10 anni che voglio vendere e ogni volta per un motivo o per un altro,sono costretto a soccombere al vostro volere,ma adesso che ho anche le mie sorelle dalla mia parte,voglio ciò che mi spetta!” dice Daniele.
“Io credo che bisognerebbe discuterne prima!” dice Mario.
“ Perché? Per caso avete consegnato l’azienda nelle mani di qualche altro impiegato? No,perché non siete nuovi a queste cose! Dovrei forse chiedere se l’azienda è ancora nella nostre mani?” dice Daniele.
“ Daniele,non credo sia il caso di rivangare un passato che sta scomodo a tutti! L’azienda è ancora dei Valencia e dei Mendoza e se vuoi puoi controllare i bilanci oggi stesso,ma il problema non è questo!” dice Armando.
“ Se il problema è l’acquirente,vi informo che ho già trovato un compratore:uno spagnolo che sta investendo nel campo della moda!” dice Daniele.
 
[Marcella]
Non è possibile! Daniele sapeva bene che volevo vendere agli altri azionisti o a qualche dirigente dell’Ecomoda.
“Daniele,non erano questi i patti!” dico.
“ Non capisco” mi dice.
“ La clausola perché noi Valencia vendessimo,era che a comprare fossero i Mendoza o Mario o qualche altro dirigente e non un tipo che neanche conosciamo e che potrebbe mandare in fumo un’azienda di 40 anni,in cui nostro padre ha investito tutti i suoi sogni!” dico.
“ Perché credi davvero che nella mani di Armando Mendoza e associati,l’azienda vedrà altre 10 generazioni? Sorellina,non ti facevo così ottimista! Se quest’azienda arriva ai figli di Armando e Mario,sarà solo per miracolo! Marcella,se lasciamo qui il nostro capitale,i nostri figli non avranno nulla perché questi tizi manderanno all’aria tutti gli sforzi di nostro padre ed io voglio che il nostro patrimonio resti a Giulio,a Susanna e al bambino che aspetti!” dice Daniele.
“ Comunque lo statuto parla chiaro: la precedenza nelle trattative di vendita,è per gli azionisti e i dirigenti dell’Ecomoda” dice Roberto.
“ Bene e allora si facciano avanti gli acquirenti!” dice Daniele. Nessuno avanza alcuna proposta e temo davvero per le sorti di quest’azienda.
“ Come vedi,Roberto,nessuno dei signori seduti qui vuole acquistare!” dice Daniele.
 “ Io” dice Nicola Mora. Tutti lo guardiamo stupiti.
“ Se si tratta solo della sua parte,compro io!” ribadisce Nicola. Mio fratello inizia a ridere.
“ Ha dimenticato il cervello a casa? Si tratta della parte mia,di quella di Marcella e di quella di Maria Beatrice!” dice Daniele.
“ Dottor Valencia,io non posseggo 45 miliardi di pesos” dice Nicola.
“ E allora,l’affare non si può concludere!” dice mio fratello.
“ E se chiedessimo una proroga di un mese? Potrei comprare io il restante!” dice Betty.
“ In un mese riuscireste a trovare 45 miliardi di pesos? E cosa avete in mente? No perché lei,suo marito e la vostra combriccola di amici,mi fate un po’ paura!” dice Daniele.
“ Non mi pare lei sia molto interessato alla natura del denaro che incasserebbe dallo spagnolo che ha citato prima e mi chiedo come mai sia così diffidente!” dice Betty.
“ Dottoressa,fa la finta tonta o lo è per davvero? Io voglio che i miei figli e i miei nipoti,un giorno,abbiano un patrimonio,il mio e quello delle mie sorelle,patrimonio che nelle vostre mani non è al sicuro! Lei,Armando e Mario dovreste essere in carcere per truffa dopo quello che avete combinato 10 anni fa con la complicità del caro dottor Mora!” grida Daniele.
“ Ancora con questa storia? Sono passati 10 anni,Daniele e tu continui a menzionare un errore! E poi tu mia moglie non la tratti così,hai capito?” grida Armando,che si alza dalla sedia. Mario lo trattiene per il braccio per evitare una rissa.
“ Adesso basta! Continuando in questo modo,non verremo a capo di nulla! Io propongo che il problema venga riproposto fra un paio di mesi!” dice Roberto.
“ No,Roberto,scordatelo! Questa questione è stata sviscerata a fondo in questi anni ed ogni volta si rimanda per poi non concludere un bel niente ed ora io sono stufo! Io e le mie sorelle vogliamo i nostri soldi e visto che nessuno dei dirigenti è intenzionato a comprare,oggi firmerò l’accordo per vendere le nostre quote!” dice Daniele.
“ Daniele,io mi oppongo!” dico. Tutti mi guardano allibiti e capisco il motivo di tanta incredulità.
“ Mi dispiace,ma non venderò le mie quote ad un estraneo e quindi l’affare salta!” dico.
“ Ma sei impazzita? Ortega vuole tutto il pacchetto! E poi vuoi vendere il tuo 15 % a questa comitiva di pagliacci da circo?” chiede Daniele,imbestialito.
“ Smettila di offendere,Daniele,o giuro che ti ammazzo!” ribatte Armando.
“Daniele,ragiona,per favore!” dice Camilla dal tablet.
“ E certo ha parlato quella che se n’è sempre fregata di tutto e tutti per coronare il suo sogno d’amore con quel morto di fame! Vuoi che venda tutto al tuo caro maritino?” grida Daniele a Camilla.
“ NON TI AZZARDARE MAI PIÙ AD USARE QUESTO TONO CON MIA SORELLA,DANIELE VALENCIA, MAI PIÙ! Mia sorella non è una delle tue cameriere! “ gli grida Armando.
“ Non ci manca molto,visto chi ha scelto di sposare!” gli risponde Daniele. 
“ Adesso basta!Daniele,tu hai fatto tutto da solo come sempre! Fai,disfi,decidi,rimandi,come fossero tutti al tuo comando e non è così! Io e Maria Beatrice,abbiamo una testa per ragionare … vabbè forse più io ho una testa di ragionare,ma non importa perché tu hai concluso l’affare senza neanche interpellarci! Mi dispiace ma io venderò le mie quote solo se a comprarle sarà un membro del consiglio direttivo!” dico.
“Non credevo potessi pugnalarmi alle spalle,di nuovo!” dice Daniele,riferendosi a quando votai per Armando per la presidenza dell’azienda.
“ Hai ragione,ma da quell’esperienza ho imparato a non farmi guidare dal cuore negli affari!” dico.
“ Bene … bene,allora quale sarebbe la proposta del consiglio?” chiede Daniele.
“ Io e Nicola compreremo il vostro 45% fra due mesi. Io comprerò i due terzi del pacchetto e il restante sarà del dottor Mora,se il consiglio è favorevole!” dice Betty.
“ E se non fossi d’accordo?” chiede Daniele.
“ Le ricordo che c’è uno statuto e poi possiamo metterla ai voti!” dice Betty. Mia sorella solleva il capo dalla sua trousse che l’ha assorta per tutta la riunione.
“Allora?” chiede con una vocina odiosa.
“ Maria Beatrice,dobbiamo votare per la proposta di Betty: se vogliamo vendere a lei e al dottor Mora oppure no!” dico.
“ Basta che paghino!” risponde Maria Beatrice,facendo chiaramente trasparire quanto le interessi la questione.
“ Bene,allora mettiamola ai voti” dice Daniele.
Votiamo tutti a favore della proposta di Betty eccetto Daniele.
“ Bene,allora ci vediamo fra un mese per il solito consiglio di amministrazione. La riunione è finita e mi dispiace per la discussione a cui avete preso parte!” dice Armando.
“Aspettate” dice Daniele. Tutti ritornano ai loro posti.
“ Io e le mie sorelle,vogliamo investire il nostro capitale in un’azienda di abiti da sposa e vorremmo Ugo!” dice Daniele.
 
[Nicola]
“CHE? TU NON SOLO VOLEVI RIVINARCI E LASCIARE L’AZIENDA NELLE MANI DI UN SIGNOR NESSUNO,MA ADESSO VUOI ANCHE TOGLIERCI LO STILISTA?” grida Armando.
“ Mi sembra che ne abbiate un’altra di stilista,anche se adesso non va più a letto con il dottor Mora per motivi che tutti conosciamo!” dice Daniele.
“ Io non le permetto di parlare così alla mia fidanzata!” dice Bianchi.
“ Ah! Non conoscevo questo scoop! La signorina,passa da un letto all’altro per conservare il suo posto! Piacerebbe provarla anche a me!” dice Daniele.
“Adesso basta! Ma come diavolo si permette? Asia è un’ottima persona e una professionista seria!” dico.
“ Ah se lo dice lei!” dice Daniele. Betty mi trattiene per il braccio prima che scoppi una rissa.
“ Visto che il pomo della discordia sarei io,vorrei esprimere la mia opinione!” dice Ugo,attirando l’attenzione su di sé.
“ Bene,io sono onoratissimo di essere tanto conteso e voglio molto bene a Marce,ma io non me la sento di lasciare la varietà dell’Ecomoda per la monotonia di un’altra azienda!” dice Ugo.
“Non capisco” dico.
“ E quando mai! Voglio dire che in un’azienda di abiti da sposa,si disegnano solo abiti da sposa,dove predomina il bianco e la più trasgressiva sceglierà l’ecru! Io,invece,sono abituato a giocare con i colori e a vestire anche gli uomini,i bambini e da 10 anni anche le racchie! Poi non mi ci vedo a disegnare abiti da sposa per tutte le donne,a dover soddisfare i capricci di donne obese che sceglieranno vestiti che le faranno sembrare delle mongolfiere o di donne basse che sceglieranno abiti con lo strascico lungo per sembrare ancora più alla portata dei 7 nani!” dice Ugo.
“ Quindi non accetti di lavorare per noi?” chiede la signora Marcella.
“ No,Marce,mi dispiace ma il mio posto è qui!” risponde Ugo.
“ Allora approfitteremo di questi due mesi per cercare uno stilista da assumere” dice la signora Marcella. Esce dalla sala riunioni e a poco a poco tutti vanno via.
“ Volevo parlarti” mi dice Asia.
“ Hai letto la lettera?” le chiedo.
“ Ah già la lettera! No,mi ero completamente dimenticata della lettera! Comunque ti ringrazio per come mi hai difesa prima …” dice Asia,ma Betty la interrompe.
“Asia,vorrei parlarti!” dice Betty.
“Ok. Allora ci vediamo dopo nel tuo ufficio,Nicola!” dice Asia.
“ Ti aspetto” le dico.
 
[Berta]
“Chissà che diavolo è successo!” dico a Sofia.
“ A giudicare dalle urla,qualcosa di grave” mi risponde,non staccando gli occhi dal monitor del pc.
“ Le voci erano del dottor Valencia,del dottor Mora e del signor Armando!” dico.
“ E quando mai quella iena del signor Armando,non si faccia sentire! Io non so come Betty abbia ancora i timpani intatti!” mi risponde Sofia.
“ Almeno si è liberato dalla pallina antistress!” ribatto.
“ Si ma quando c’è Daniele Valencia nei paraggi,le urla del dottor Armando arrivano fino in caffetteria!” mi risponde.
“ Si,quei due sono facili alla lite,ma il dottor Mora?” le chiedo,cercando un parere.
“ Forse è andato a letto di nuovo con la bionda finta! Questa non è più un’azienda,ma è il teatro delle corna! Somiglia sempre di più a Beautiful,tanto azienda di moda per azienda di moda,siamo anche simili nel settore!” mi risponde.

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Capitolo 54
*** 54 ***


[Betty]
Asia entra con me nel mio ufficio e la faccio accomodare. Devo ammettere che non so da dove cominciare.
“Betty,io avrei da fare” mi dice.
“ Asia,mi dispiace. Quelle cose che ti ho detto ieri non le pensavo e ti assicuro che erano dettate solo dalla rabbia. Nicola è il mio migliore amico,è come e più di un fratello per me,i miei genitori lo adorano,come fosse il figlio maschio che non hanno mai avuto. Vedere Nicola in quelle condizioni e temere per la sua vita,mi ha spinto a rivolgerti quelle parole ignobili. Lo so che anche io e te siamo amiche,ma il legame che ho con Nicola,è più forte di quello che ho con voi della banda,perché lo conosco da più tempo e perché come ti ho già detto è come fosse mio fratello. Io so quanto hai sofferto in questo periodo e quanto hai amato Nicola e non riesco a credere che non ti importi più nulla di lui. ” Le dico.
“Lo so,Betty,ma Nicola ha sbagliato con me ed anche io ho sbagliato con lui. Ieri sono andata a casa tua e ho parlato con lui,quelle della banda non lo sanno  …” mi dice.
“ E cosa ti ha detto?” le chiedo.
“ Nulla di nuovo che tu non conosca già. Dopo le inutili chiacchiere ci siamo baciati e da allora non penso ad altro” mi dice.
“ Adesso sta parlando il tuo cuore. Ti rendi conto che per la prima volta da quando tu e Nicola avete rotto,fai parlare il tuo cuore?” le chiedo.
“ Si,ma pensavo di non avere più un cuore e invece il mio cuore appartiene ancora a Nicola o meglio non ha mai smesso di appartenergli!” mi dice.
“ E gliel’hai detto?” le chiedo. Fa cenno di no con la testa.
“ E cosa aspetti a dirglielo?” le chiedo.
“ Giovanni … Giovanni non c’entra niente con la questione mia e di Nicola ed ora non so come comportarmi. Non posso lasciarlo di punto in bianco,mi capisci?” mi chiede.
“Si,ma non puoi continuare così,Asia” le dico.
“ Lo so,ma non so come comportarmi e poi c’è la lettera di mio fratello che è arrivata ieri e che non ho ancora aperto” mi dice.
“ Un altro problema che devi affrontare … io ti consiglio di affrontare una cosa alla volta e di prenderti il tuo tempo” le dico.
“Betty,io … io non so cosa fare! Se faccio il bene di uno,danneggio l’atro e viceversa! Credi sia facile stare con uomo che non amo?” mi domanda,esasperata. È sull’orlo di una crisi di pianto e in fondo la capisco.
“ Asia,io non posso consigliarti in merito! Voglio solo chiederti di pensare bene a che svolta vuoi dare alla tua vita! Già quando ci si sposa per amore,spesso le cose dopo molti anni di matrimonio,vanno a scatafascio,puoi figurarti quando si sta con una persona solo per non farle del male!” le dico.
“ Perché dici questo? Le cose tra te e tuo marito vanno male?” mi domanda.
“ No,anzi … questi 10 anni sono stati i più belli della mia vita,ma guarda Sofia e Mister Assegno: loro si amavano quando si sono sposati e la crisi del settimo anno ha distrutto tutto quello che avevano costruito. È bastata una 90 – 60- 90 per distruggere le promesse,le illusioni e i progetti!” le dico,rendendomi conto,forse troppo tardi,che citando il tradimento non sto per nulla perorando la causa di Nicola.
“Sai bene che Nicola non ha aspettato neanche un anno per tradirmi con una 90 -60 -60 e non una volta sola! Betty,io questo non riesco proprio a perdonarglielo,capisci? Io lo amo,lo amo ancora da impazzire come un mese fa,come un anno fa,ma non riesco a chiudere gli occhi senza vedere loro due in ufficio,a casa sua … tu non sai come ci si sente!” mi dice.
“ E invece lo so perfettamente! Anch’io sono stata vittima di un tradimento,forse di un tradimento ancora più sottile di quello che hai subito tu e mi sentivo proprio come te:sfiduciata e in ogni gesto e in ogni parola di Armando,io io vedevo un modo per non perdere l’azienda. Non è stato facile ritornare ad avere fiducia in lui e quindi ti capisco! Prenditi tutto il tempo che ti serve,perché sono sicura che Nicola ti aspetterà e intanto ci saremo io e Armando a tenere a bada le sue manie di autodistruzione! Voglio che tu sia serena nelle tue decisioni,senza sentirti in colpa per come potrebbe reagire Nicola!” le dico.
“ Grazie,Betty! Io ora devo andare da Nicola. Grazie per avermi ascoltato” mi dice,abbracciandomi.
“ Grazie a te di avermi perdonato per ciò che ti ho detto! Ed ora vai da Nicola che ti aspetta!” le dico.
 
[Nicola]
A quanto pare le quotazioni sono salite! Fra un po’ sarà tutto finito e sarò anche io azionista dell’Ecomoda. Sono fiero di cosa sono diventato e di dove sono arrivato con i miei studi. Bussano alla porta.
“Avanti” dico.
“Posso?” mi chiede Asia,facendo capolino dalla porta.
“ Entra” le dico.
“ Cosa voleva Betty?” le chiedo.
“ Scusarsi per ieri e ci siamo chiarite” mi dice.
“ Bene. Sono contento che abbiate fatto pace.” Le dico.
“ Io sono qui perché ti devo parlare” mi dice. Il mio cuore sembra fermarsi per un attimo.
“ Dimmi” le dico.
“ Io da quando ci siamo baciati ieri,non riesco a smettere di pensare a te e anche quando ieri mi hai telefonato,io … io avrei voluto correre da te” mi dice. Sento il cuore scoppiarmi di gioia.
“ E … e perché non l’hai fatto?”  le chiedo.
“ Perché io adesso sto con Giovanni e non voglio tradirlo come hai fatto tu con me” mi dice,spezzandomi nuovamente il cuore.
“Quindi? Cosa vuoi fare?” le chiedo.
“ Niente. Nicola,io non posso fare questo a Giovanni. Giovanni è sempre stato corretto in tutta questa storia …” mi dice.
“ Lo so,ma anche tu dovresti essere corretta con lui e dirgli che non lo ami!” le dico.
“ Proprio tu mi parli di correttezza? Ti rendi conto che la colpa di tutto questo è tua? Nicola,io ti amo,ma non sono in grado di infliggere un tale dolore ad una persona che mi è stato accanto e mi ha aiutato a rimettere insieme i cocci di ciò che tu hai distrutto!” mi risponde.
“ E quello che è successo ieri?” le domando.
“ Nicola,fai come se ieri non fosse accaduto niente … tu continuerai per la tua strada ed io per la mia!” mi dice.
“ Non mi puoi chiedere questo,lo capisci? Io ti amo e tu non puoi chiedermi di ignorare quello che sento e quello che è accaduto ieri!” le dico,alzando la voce.
“ Vuoi che ti sentano tutti? Nicola,tutto questo bel trambusto è successo a causa tua! Io non posso lasciare Giovanni dopo tutto quello che ha fatto per me. Non posso essere così ingrata verso una persona che non sa più come dimostrarmi il suo amore!” mi dice.
“ Ed io?”le domando.
“ Io non riesco a perdonarti! Ci provo,cerco di spiegarmi il perché tu l’abbia fatto,perché tu abbia distrutto tutto quello che avevo costruito,ma non riesco a darmi una spiegazione abbastanza esaustiva e altrettanto ragionevole da spingermi a perdonarti e a fidarmi di te. Io ho bisogno di vivere tranquilla,di non andare in ansia al tuo minimo ritardo per timore di un tuo nuovo romanzetto … Non si può vivere in questo modo e pensare di poter essere felici! Ci faremmo solo più male di quanto non ce ne siamo già fatti! Io voglio vivere tranquilla e la mia tranquillità è Giovanni!” mi risponde,con le lacrime agli occhi.
“ E noi? E i nostri progetti che fine fanno?” le chiedo.
“ I nostri progetti li hai mandati in fumo tu!Nicola,io ho bisogno di andare avanti!” mi grida.
“ Con Giovanni?” le chiedo.
“ Con Giovanni” mi risponde e va via.
 
[Armando]
Entro nell’ufficio di Betty che è talmente assorbita dal suo lavoro,da non accorgersi della mia presenza.
“Ehm ehm … la dottoressa Pinzon Solano è desiderata dal dottor Mendoza sul pianeta terra!” dico,per richiamare l’attenzione. Alza lo sguardo dal suo tablet e mi sorride.
“ Amore mio … stavo leggendo una notizia su internet” mi dice.
“ Riguardo?” le chiedo.
“ Riguardo uno stabile in vendita al centro della città.” Mi dice.
“ Capisco … la tua faccia mi dice che hai un’idea” le dico.
“ Si. Armando,io vorrei acquistare lo stabile per creare una succursale dell’Ecomoda che riguardi l’abbigliamento accessibile a tutti.” Mi dice.
“ Quindi …” dico.
“ Quindi Nicola sarebbe il direttore generale e Asia la stilista di punta. Avremmo Ugo come stilista dell’abbigliamento costoso e Asia come stilista per capi accessibili alla popolazione comune. Nicola non dovrebbe trasferirsi in Italia e avrebbe il riconoscimento che merita e anche Asia” mi dice.
“ E quanto vorresti investire in questo progetto?” le chiedo.
“ Vorrei investire parte dei guadagni ricavati dalla collezione e dal film di Tais,se tu sei d’accordo!” mi dice.
“ Amore,io sono d’accordo perché ogni tua proposta in questi 10 anni ci ha portato solo risultati positivi,ma credo ne dovremmo parlare anche con Mario e con Camilla” le dico.
“ Si,ma vorrei stilare prima il progetto da presentare al consiglio e poi vorrei proporre il progetto dopo l’acquisizione delle quote dei Valencia. Amore,io sono stanca di lottare con Daniele Valencia per ogni cosa e sono stufa del fatto che ogni consiglio d’amministrazione si trasforma in un dibattito.” Mi dice.
“ E quando lo accennerai a Nicola?” le chiedo.
“ Vorrei che si concentrasse prima sulla BAN e sui problemi che ha con Asia e poi gliene parleremo insieme,dopotutto siamo i suoi migliori amici,no?” mi dice. Annuisco.
 
[Asia]
Scendo le scale e vedo Ugo,con la sua faccia curiosa.
“ Betty mi ha chiesto scusa per quello che mi ha detto ieri e ho deciso di restare con Giovanni” dico,prima che ricominci con le sue domande.
“ E la lettera?” mi chiede.
“ Ugo,sono stanca e a quella lettera darei fuoco,se potessi! Ti sembra che con tutti i guai che ho,passa mettermi a leggere l’ennesimo tentativo di mio fratello per farmi riappacificare con mia madre?” gli chiedo.
“ Ma Giovanni l’hai perdonato!” mi dice.
“ Perché lui non mi ha fatto abortire,come hanno fatto i miei genitori. Ugo,Giovanni ha sbagliato a lasciarmi mentre aspettavo suo figlio,ma non ha contribuito al mio aborto.” Gli dico.
“ E se così non fosse?” mi chiede.
“ Se così non fosse,non glielo perdonerei mai” gli dico.
 “ Perché non apri quella lettera?”mi chiede.
“ E tu perché sei così gentile con  me?” gli chiedo.
“ Perché tu sei così diversa da quelle della banda … insomma sei quella che ha meno in comune con loro … sei un po’ come la mia Ines,te la ricordi,no? Ines era così diversa da loro e così diversa da me,eppure stava bene sia con me e sia con loro,era un po’ come l’arcobaleno,che fa da tramite tra il sole e la pioggia ( e nel paragone naturalmente il sole sono io!). Ora l’arcobaleno che collega Ugo Lombardi e la banda delle racchie,sei tu!” mi dice.
“Ti manca?” gli chiedo.
“ Si. A volte dico a me stesso che tutto questo è solo un incubo e che quando mi sveglierò vedrò la mia Ines con il suo bel metro che prende le misure alle modelle. L’unica cosa positiva di questo incubo è il David che illumina i corridoi con  la sua bellezza!” dice.
“ A volte manca anche a me. Era la persona che più si avvicinava alla mia concezione di figura materna,a quella che mi è sempre mancata e che non è mai stata mia madre. “ dico,asciugandomi una lacrima.
“Si,ma non cambiamo discorso,carina! Apri questa lettera” mi dice,mentre continuo a rigirarmi tra le mani quella busta e lui si asciuga la lacrima che gli ha rigato il viso mentre parlavamo di Ines.
“Guarda che se continui a toccarla,non esce il genio che fa esprimere 3 desideri,anche perché non dovresti avere altri desideri da esprimere,visto che sei fortunatamente fidanzata con quel bronzo di Riace!” dice Ugo.
“Infatti,non ho solo 3 desideri,ma almeno 33! Ugo,io non ce la faccio!” dico,mentre poso la lettera nel cassetto e richiudo a chiave.
“ Ma cosa aspetti? Che si decomponga? Senti,Asia,se non la apri tu,giuro che la apro io!” dice.
“ Ugo,io non me la sento!” gli dico,mentre appoggio la testa sul tavolo.
 
[Marcella]
Da quando abbiamo avuto quel diverbio questa mattina,io e Michel non ci parliamo e questa volta non intendo cedere perché la presenza di quella donna è una cosa su cui non transigo. Quella donna è una presenza pericolosa e non posso costruire una famiglia con Michel,se lui non riesce a mettermi al primo posto a causa di un’altra donna. Forse la Marcella di una volta l’avrebbe fatto. La Marcella di una volta l’ha fatto quando Armando mi tradiva o quando mi confesso di amare Betty,ma io non sono più così e non voglio più essere così. Io ho bisogno di un uomo che mi sia fedele nelle azioni e nelle parole perché l’amore vero vuole tutto:vuole passione,vuole unicità,vuole fedeltà e sincerità ed io non sono più disposta ad ingoiare il boccone amaro solo per amore.
“ Ti accompagno a casa o vieni da me?” mi chiede Michel.
“Non c’è bisogno che ti disturbi tanto! Prendo un taxi così puoi tornare da tua figlia e dalla donna che aspira a prendere il mio posto. Puoi dirle che il suo tentativo di prendere il mio posto,ha dato i suoi frutti: è te che vuole? Sei tutto suo!” gli dico.
“ Io non sono un oggetto,Marcella. Gabriela è innamorata di me,ma io amo te!” mi dice,mentre mi afferra per fare in modo che lo guardi negli occhi.
“ Hai uno strano modo di dimostrarlo! Michel,io ti ho chiesto solo una cosa e tu non l’hai fatta. Implicitamente ti ho chiesto di scegliere tra lei e me e tu l’hai fatto:hai scelto lei!” gli dico.
“Io non ho scelto lei,altrimenti adesso sarei a casa con lei e con mia figlia.” Mi dice.
“ Ma non hai scelto neanche me,altrimenti lei adesso sarebbe fuori da casa tua!” gli dico.
“ Tu mi hai chiesto di cacciare via una persona che mi è stata vicina quando mia moglie è morta,quando ho scoperto che la bambina che credevo fosse mia figlia e non lo era e adesso io cosa dovrei fare? Dovrei dirle “ Cara mia,visto che ora non mi servi più,tornatene a casa tua!”. È questo che secondo te dovrei fare? Marcella,io non sono abituato a trattare le persone in questo modo,io sono riconoscente a chi mi è stato vicino e non sono un ingrato!” mi dice.
“ E nella tua riconoscenza è incluso anche il tradimento nei miei confronti? Visto che non decidi tu il da farsi,scelgo io cosa fare: tu da oggi sarai solo il padre di mio figlio,sarà questo il ruolo che occuperai nella mia vita.” Gli dico,mentre mi divincolo dalla sua presa.
“ Marcella,ti prego” dice,cercando di fermarmi.
“ Michel,io non ci sto a contendermi un uomo come le donne si contendono i capi durante i saldi un’altra volta,ci sono già passata e sono uscita sconfitta e con il cuore a pezzi. Non voglio e non posso ripetere un’esperienza tanto umiliante e dolorosa. Mi dispiace.” Gli dico.
“ Non la ripeterai perché io ti amo e non ci sarà mai niente tra me e lei,te lo assicuro!” mi dice.
“ Ci devo pensare,Michel.” Gli dico. Mi abbraccia,ma mi divincolo dalla sua presa e vado via.
 
[Nicola]
Bussano alla porta del mio ufficio ed ho ancora la vana speranza che sia lei,che abbia cambiato idea e che fra un po’ l’avrò tra le mie braccia.
“ Avanti” dico speranzoso. Ma le mie aspettative sono deluse,quando la porta si apre ed appaiono Betty e Armando.
“ La tua faccia dice chiaramente che aspettavi un’altra persona!” dice Armando.
“ Non posso negarlo,ma sono felice di vedervi!” dico.
“Dalla tua faccia non si direbbe” dice Betty.
“ Comunque volevamo sapere come stai e se vuoi venire a cena da noi!” dice Armando.
“ Sto abbastanza bene,ma devo declinare il vostro invito!” dico.
“ Hai qualche altro appuntamento galante?” chiede Armando.
“ Purtroppo no. Mi piacerebbe festeggiare con voi il ritorno temporaneo di Camilla,ma non questa sera. Vorrei stare da solo” dico.
“ Asia?” chiede Betty. Annuisco.
“ Abbiamo discusso e ha deciso di lasciare le cose come stanno:lei con quel tipo ed io da solo” dico.
“ Mi dispiace e spero le cose si sistemino,anche perché abbiamo una bella notizia da darti” dice Betty.
“ Cioè?” chiedo.
“ Doveva essere una sorpresa,ma visto che è l’unico modo per tirarti su di morale,saprai la notizia in anteprima!”dice Betty.
“ Mi manderai in Italia?” chiedo.
“ No,il posto a Milano andrà a Bianchi” dice Armando.
“ Bel modo di tirarmi su davvero!” commento sarcasticamente.
“ Non mi hai fatto terminare! Bianchi andrà in Italia da solo. Ogni mese invieremo i modelli che saranno riprodotti in Italia,ma Asia resterà qui con te!” dice Betty.
“ Betty,non credo di capire!” dico,un po’ confuso.
“ Vogliamo investire i guadagni dell’Ecomoda in una nuova azienda con sede a Bogotà. Un’azienda che produrrà capi di qualità a prezzi low cost,vista la crisi!” dice Betty.
“ Quindi Asia sarà la stilista della nuova azienda? O forse vuoi mandarci Ugo?” chiedo.
“ Nicola,ma tu ce lo vedi Ugo a disegnare per il popolo? “ Io la magia,il colore,l’essenza,che disegno per degli straccioni? AHHHHHHHH”  questo direbbe il caro Ugo!” dice Armando,imitando alla perfezione Ugo e facendoci morire dalle risate.
“ Quindi Asia sarà la stilista di questa nuova azienda” dico.
” Si,ma a questa nuova azienda servirà un direttore generale! E chi meglio del dottor Nicola Mora,economista brillante ed eccellente uomo d’affari?” dice Betty. Salto al collo di entrambi.
“ Lo prendo per un si!” dice Armando.
“ Voi siete gli amici migliori del mondo e spero di essere degno della vostra fiducia!” dico.
“ Lo sarai. Nicola,tu stai salvando l’Ecomoda dal naufragio grazie alla BAN e poi non dimenticare la Terramoda!” dice Betty.
“ Tu sei un ottimo economista e soprattutto sei un uomo buono e sono sicuro che riuscirai a riprenderti la tua donna” dice Armando.
“ Lo spero!” dico.
“ Si,ma ci devi un favore!” dice Armando.
“ Lo sapevo che c’era la fregatura!” dico sarcasticamente.
“ Ti vogliamo a cena questa sera. Abbiamo organizzato una festicciola per Camilla con i nonni e visto che l’unico zio che ha in Colombia sei tu,non puoi mancare!” dice Betty.
“ E va bene” dico,mentre esco con loro.
 
[Asia]
Chiudo la cartellina dei miei modelli e la ripongo sullo scaffale. Ugo oggi è andato via prima perché Felipe aveva la recita e lui voleva essere in prima fila per applaudire il suo bambino.
“Ciao” sento dire alle mie spalle e in cuor mio spero sia Nicola,ma la delusione prende corpo in me quando vedo Giovanni.
“ Ciao” gli dico.
“ Stai andando via?” mi chiede.
“ Si. Ho finito e credo sia giusto riposare un po’!” gli dico.
“ Perché non andiamo da me?” mi chiede.
“ Ti ho già detto che sono stanca e che voglio andare a casa!” gli dico.
“ Ti accompagno?” mi chiede.
“ Ho l’auto” gli dico freddamente. Da un pugno alla scrivania.
“ POSSO SAPERE COSA VUOL DIRE PER TE STARE INSIEME? QUI IN UFFICIO NON VUOI,A CASA NEANCHE … È QUESTO IL TUO MODO DI DARMI UNA SECONDA CHANCE?” mi grida.
“ Non usare questo tono con me! Sono molto stanca ed ho bisogno di stare a casa tranquilla,non sto commettendo alcun reato contro l’umanità!” dico.
“ E come mai quando stavi con quel tipo,non eri mai stanca?” mi chiede.
“ Ti ho già chiesto di non fare paragoni con Nicola e non chiamarlo “ quel tipo” o “lui”,ha un nome e preferirei lo chiamassi così!” gli dico.
“ Io sono stanco del fatto che stai sempre a difendere il tuo caro Nicola. Ti ha tradito o forse l’hai scordato? Hai dimenticato tutte le lacrime che hai versato per lui? Hai dimenticato che ha litigato con il marito della sua amante in un consiglio d’amministrazione e che con questo gesto ti ha messo in ridicolo di fronte a tutti? “ mi dice.
“ Hai ragione, Nicola ha sbagliato,ma cosa vuoi che faccia? Che lo lapidi? Che lo mandi alla gogna? Che lo impicchi? Anche tu hai sbagliato 12 anni fa a lasciarmi da sola e incinta e non mi pare che ti abbia mozzato la testa per questo!” gli dico. Va via sbattendo la porta e resto sola con i miei pensieri e con quella lettera che non ho proprio voglia di scartare. La mia vita sta andando in pezzi ed io non so che fare. Non torno con Nicola,ma non riesco a dare una chance sul serio a Giovanni,in più c’è questa maledetta lettera,che probabilmente farà riaffiorare tutto il dolore che ho cercato di seppellire in questi mesi.
 
[Mario]
Apro la porta di casa e faccio entrare Sandra,che,come al solito,non vede l’ora di sdraiarsi sul divano e riposarsi. A volte penso che dovrebbe prendersi una pausa per maternità difficile e tornare subito dopo l’allattamento,ma di sicuro mi ucciderebbe se le proponessi una cosa simile.
“ A che pensi?” mi chiede.
“ Ma tu sei sicura di voler venire in ufficio fino all’ottavo mese di gravidanza?” le chiedo.
“ Amore,ne abbiamo già parlato! Io sto bene e finché sarò così pimpante,lavorerò. E poi scusa mi spieghi cosa dovrei fare 4 mesi più l’allattamento,chiusa a casa? Non pretenderai che mi metta sulla sedia a fare tutine e golfini di lana a mano! Amore,io voglio lavorare il più possibile in questi mesi,perché poi ci sarà il bambino e forse dovrò chiedere il part-time! Sai bene che non abbiamo nessuno che può occuparsi di lui tranne noi due!” mi dice.
“ Sandra,ci sono gli asili-nido e credo sia il caso di approfittare di questa grande trovata!” dico.
“ Cioè tu,il papà dell’anno,lasceresti il piccolo Calderon nelle mani di un’estranea?” mi chiede.
“ No” dico. In effetti solo il pensiero di lasciare il mio fagottino nelle mani di una sconosciuta mi mette i brividi!
“ E allora?” mi chiede.
“ Non lo so,amore mio, ci penseremo fra un po’ ” le dico,mentre do un bacio al suo pancione.
 
[Nicola]
“ Allora brindiamo al ritorno di Camilla,anche se non è definitivo!” dice Armando.
“ Papà,sembra quasi che sia partita per il militare!” dice Milla.
“ Mostrilla,non fare la donna vissuta perché so che in fondo senti anche tu la nostra mancanza!” dice Armando.
“ E poi quando sarai madre capirai!” dice Betty.
“ Speriamo il più tardi possibile,perché il solo pensiero che un uomo metta le mani sulla mia bambina mi agghiaccia!” dice Armando.
“ Giusto! Il diavolo è in agguato!” dice il signor Hermes.
“Anche per lei?” chiedo al signor Hermes.
“ Si,ma di te si è proprio impossessato vista la tua voracità nel mangiare! Lo sapete che il signore qui presente è capace di consumare in 2 giorni quello che io e mia moglie consumiamo in una settimana?” dice il signor Hermes.
“ Il signor Nicola è una buona forchetta!” dice la signora Margherita.
“ Non è solo una buona forchetta,è anche un buon coltello e un buon cucchiaio. Mangia per sette!” dice il signor Hermes.
“ Papà fa così ma in fondo è felice di ospitarlo!” dice Betty.
“ Il più felice è il direttore del supermercato all’angolo,visto che da quando Nicola è nato ha incassato metà del mio stipendio! Grazie a questo signore,ho fatto studiare tutti i figli e i nipoti del proprietario del supermercato!” dice il signor Hermes.
“ Beh sono il bastone della sua vecchiaia!” dico.
“ Io non sono vecchio,rimbambito!” mi dice il signor Hermes.
“ Hermes,non iniziare” lo chiosa la signora Giulia.
 
[Asia]
Salgo le scale e arrivo in corridoio.
“Possiamo parlare?” mi chiede Berta.
“ Siete voi ad avermi voltato le spalle,non io!” dico.
“ Asia, noi ti vogliamo bene e ieri eravamo solo arrabbiate e preoccupate per Nicola!” dice Mariana.
“ E credete forse che io non lo fossi? Ieri sono andata a parlargli e ci siamo baciati” dico.
“ Cosa?” chiede Anna Maria.
“ Si,ma non posso lasciare Giovanni. Devo impegnarmi nella mia storia con lui. Per me e Nicola non c’è futuro!” dico.
“ Perché?” chiede Sofia.
“ Perché non posso lasciarlo e farlo soffrire senza motivo. Non lo merita.” Le rispondo.
“ E Nicola merita di soffrire così?” mi domanda Berta.
“ Ed io? Io meritavo di soffrire quando lui mi ha tradito con la bionda finta? Tutto quello che ho passato io,l’avete rimosso? Io sono stata umiliata in un consiglio di amministrazione perché Nicola era impegnato ad accapigliarsi con il dottor Valencia per la bionda finta! Ed ogni volta che io soffrivo,ogni volta che mi sentivo uno schifo,con me c’era Giovanni ed io non posso dimenticarlo!” rispondo loro.
“ In effetti non ha tutti torti! Comunque qualsiasi decisione prenderai,noi saremo con te!” mi dice Anna Maria.
“ Vi ringrazio. Ora vado” dico.
“ Da lui?” chiede Berta.
“ Non lo so. Voglio stare un po’ da sola!” dico.
 
[Michel]
Chiudo la porta della camera di Charlotte. Questa sera ha fatto un po’ di fatica a dormire. Mi ha chiesto in continuazione il motivo per cui Marcella e il fratellino dormivano in un’altra casa. Ma come si può spiegare ad una bambina così piccola che suo padre ha combinato un disastro?
“Si è addormentata?” mi chiede Gabriela.
“ Si,ci ho messo un po’. Diciamo che il fatto che Marce sta dormendo a casa sua,l’ha destabilizzata non poco!” dico.
“ Si era abituata alla sua presenza!” dice.
“ Già. Ma io adesso vorrei chiederti una cosa” le dico.
“ Dimmi” mi risponde. Leggo nei suoi occhi la speranza che ciò che sto per proporle sia ciò che aspetta da molto tempo.
“ Io vorrei che tu ti cercassi una casa per conto tuo. Io credo sia la cosa migliore per te,per me,per la bambina e anche per Marcella” dico. L’illusione sul suo volto,lascia posto ad un’amara disillusione.
“ Ti rendi conto che non completi una frase dove non ci sia Marcella?” mi chiede.
“ Perché Marce è il mio futuro e non posso stare senza lei e mio figlio!” le dico.
“Credi davvero che quella donna sia adatta a te? Sia adatta a crescere tua figlia? Michel,sei ancora in tempo!” mi dice.
“Per cosa?” le domando.
“ Lasciala. Riconosci tuo figlio,ma non unirti a lei!” mi dice,in lacrime.
“ Marcella è la donna della mia vita ed io la amo!” le dico.
“Amavi anche Claire e guarda cosa ti ha fatto!” mi dice.
“ Quindi per te io sono un masochista! Credi che io mi innamori degli amori che mi fanno soffrire,è così?” le chiedo. Annuisce.
“ Io sono l’unica che ti ama per quello che sei,che ama tua figlia e che non ti farà mai soffrire! Pensaci,Michel!” mi dice.
 “Voglio che da domani tu viva altrove! Questa è la mia ultima parola!” le dico. Vado via dal soggiorno per andare in camera mia.
 
[Asia]
Penso alla lettera di mio fratello che non ho avuto il coraggio di aprire,a Nicola che non ho avuto il coraggio di perdonare e a Giovanni che non ho avuto il coraggio di lasciare,mentre posteggio l’auto. Non posso andare avanti così,non posso continuare a stare con un uomo che non amo e ad amare un uomo di cui non mi fido. Sto facendo del male a Giovanni,a me stessa e a Nicola. Devo impegnarmi nella storia con Giovanni,devo innamorarmi di lui nuovamente e questo è il modo giusto. Suono il campanello di casa sua. Mi apre e mi guarda stupefatto.
“Posso entrare?” gli chiedo. Annuisce.
“ Vuoi qualcosa da bere?” mi chiede.
“ No,grazie! Volevo solo parlarti” gli dico,mentre mi siedo sul divano.
“ A me non va di litigare ancora!” mi dice.
“Neanche a me. Mi dispiace per come mi sono comportata in questi giorni” gli dico.
“ Dimostramelo” mi dice.
“Come?” gli chiedo.
“ Fermati qui.” Mi dice.
“ Veramente io …” gli dico.  Inizia a baciarmi mentre mi sdraia sul divano.
“ Aspetta. Io dovrei parlarti” gli dico.
“Possiamo farlo dopo” mi dice,mentre continua a baciarmi.
“ No,Giovanni,dobbiamo parlare ora. Io amo ancora Nicola ed è inutile negarlo a me stessa e a te.” Gli dico,mentre mi alzo dalle sue gambe.
“ L’avevo capito,non sono stupido. E allora perché mi hai dato una speranza? Perché sei qui adesso?” mi chiede.
“ Perché finora non ho fatto nulla per dimenticarlo ed ora voglio farlo” gli dico.
“ Non capisco” mi dice.
“ Giovanni,aiutami a dimenticare Nicola, fammi innamorare di nuovo di te. Aiutami a non farmi pensare a lui e a ricordare com’era il nostro rapporto 12 anni fa!” gli dico. Lo faccio sdraiare sul divano e mi metto a cavalcioni su di lui,mentre inizio a baciarlo. Inizia a spogliarmi ed io faccio lo stesso.
 
[Marcella]
Domani avrò le occhiaie! Non riesco a dormire e vorrei tanto correre da lui.
“No,Marcella Valencia. Se cedi adesso,ti troverai quella oca in mutande in giro per casa anche fra 20 anni!” dico a me stessa. Magari adesso sono insieme! Forse stanno facendo l’amore. Inizia a girarmi la testa al pensiero di Michel con quella donna. Inizio a sentire dei dolori al ventre. Cerco il numero in rubrica e chiamo. Uno squillo … due squilli …
“ Marce,ma sei impazzita?” mi chiede la voce dall’altro capo del telefono.
“ Corri qui,ti prego! Sto male!” dico dolorante.

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Capitolo 55
*** 55 ***


[Michel]
“Maledizione! Ma chi diavolo è a quest’ora?” mi chiedo,mentre sento il mio telefono squillare. Devo sbrigarmi a rispondere prima che Charlotte si svegli. Dopo una ricerca sfrenata,trovo il cordless.
“Pronto” dico.
“ Parlo con Michel Doinel?” mi chiede una voce femminile.
“ Si,lei chi è?” chiedo.
“ Sono Patrizia Fernandez” dice la voce. Patrizia Fernandez … non mi è nuovo questo nome,ma non riesco a ricordare dove l’ho sentito.
“ La cognata di Marcella Valencia” dice,dopo aver capito dal mio silenzio che mi era ignota la sua identità.
“Mi scusi,ma alle 6 di mattina non sono molto concentrato. E chi le ha dato il mio numero?” chiedo.
“ Marcella. Volevo solo chiederti di dire a Betty e ad Armando che Marce non verrà al lavoro per un po’ di tempo!” mi dice.
“ Cos’è successo a Marcella?” le chiedo,allarmato.
“Niente,non ti preoccupare!” mi dice.
“ Niente un corno! Si parla della salute della donna che amo e che aspetta mio figlio! Ho tutti i diritti di sapere cosa diavolo sta succedendo!” dico.
“ Marcella è alla clinica Renaissence.” Mi dice. Chiude la chiamata. Fortunatamente la clinica è vicino casa mia e posso raggiungerla senza imbattermi nel traffico.
“ Ho sentito il telefono. Chi era?” mi chiede Gabriela,mentre entra in camera mia.
“ Devo andare. Più tardi accompagna a scuola Charlotte e inizia a pensare ad una sistemazione per te!” le dico. Esce dalla mia stanza. Mi vesto in fretta ed esco.
 
[Asia]
Mi ritrovo nella sua cucina a preparare la colazione con indosso la camicia di Giovanni.
“ Amore,ti sei già svegliata” mi dice.
“ Si,anche perché dobbiamo correre all’Ecomoda” gli dico.
“E chi lo dice?” mi chiede,mentre inizia a baciarmi il collo.
“ Lo dice il fatto che rischiamo di essere licenziati” dico. Mi bacia appassionatamente e mi siede sul tavolo della cucina.
“Ti prego,Giovanni,dobbiamo andare all’Ecomoda” dico.
“Sei pentita?” mi chiede. Lo bacio appassionatamente,come a voler convincere me stessa ed anche lui,che è quella la scelta giusta.
“ Ti sembro pentita?” gli chiedo,mentre mi stacco da lui.
“ No! Ma potresti essere più convincente!” mi dice,mentre inizia a sbottonarmi la camicia che indosso.
“ Non ora,dobbiamo andare in azienda!” gli dico.
“Hai ragione,ma ricordati che noi due abbiamo un conto in sospeso!” mi dice.
“ Ok,io adesso vado a farmi la doccia perché è tardi.” gli dico.
“ Un modo sbrigativo e molto ecologico c’è:potremmo andare insieme sotto la doccia!” mi dice,mentre mi prende in braccio e mi trascina in bagno.
 
[Michel]
Salgo i gradini due alla volta per arrivare prima,per vedere la mia donna e mio figlio. Ho corso fin qui con il cuore in gola e con il terrore che mio figlio non ce l’abbia fatta o che a Marce sia accaduto qualcosa. Vedo sua cognata e suo fratello.
“ Da quanto tempo siete qui?” chiedo loro,dopo i convenevoli.
“ Da questa notte” mi risponde lui.
“ Perché mi avete avvisato solo ora?” chiedo.
“ E lei dov’era? Si suppone che un uomo sta accanto alla propria donna,soprattutto se incinta!” mi dice.
“ Ho chiesto tante volte a Marcella di venire a vivere da me,ma lei si è sempre rifiutata. Io non posso fare come faceva Armando,io ho una bambina piccola a cui devo badare,capirete bene che non posso lasciarla sola!” dico loro. Esce la dottoressa e ci avviciniamo tutti a lei.
“ Dottoressa,lui è mio marito,il fratello di Marcella e lui è il compagno di Marcella,nonché il padre del bambino” dice Patrizia,facendo le presentazioni.
“ Piacere,io sono la dottoressa Genevieve Garcia” dice,stringendoci la mano.
“ Come sta mia sorella?” chiede Daniele.
“ La signora ha avuto un piccolo distacco della placenta e se continua così rischia un aborto. Mi dispiace,ma la situazione è grave e lei sapeva che lo stress avrebbe danneggiato la sua gravidanza” dice la dottoressa.
“ E quindi cosa consiglia?” chiedo.
“ La signora deve restare a letto fino al termine della gestazione. Non può lavorare,né viaggiare,né sollevare pesi o fare sforzi inutili e dannosi per il bambino. Lei è il suo compagno,giusto?” mi chiede. Annuisco.
“ Perfetto. La signora Valencia deve stare a riposo. L’ultima volta non le avevo imposto regole restrittive,ma ora situazione è grave e se non volete perdere il bambino dovete seguire le mie direttive!” dice.
“ La ringrazio,dottoressa” dice Daniele. La dottoressa si allontana.
“ Adesso che si fa?” chiede Patrizia.
“ Io suggerirei di farla venire a casa nostra!” dice Daniele.
“ No. Marcella e mio figlio staranno a casa mia. Fino ad ora Marce ha fatto come voleva,senza darmi ascolto e senza porsi limiti,adesso di questa faccenda me ne occupo io. Adesso chiamo Betty per spiegarle la situazione e poi organizzerò le cose a casa perché possa venire da me oggi stesso!” dico.
“ Lei è sicuro?” mi chiede Daniele.
“ Si,potrete venire a trovarla quando volete,ma come lei mi ha fatto notare,tocca a me stare accanto a Marcella e da oggi Marcella dovrà riguardarsi per bene!” dico.
“Vuole entrare prima lei per vederla?” mi chiede Daniele.
“ Se per voi non è un problema! In modo che dopo chiamerò Betty e andrò a casa a preparare per l’arrivo di Marcella.” Dico.
“ Allora entri prima lei. Intanto mia moglie andrà nell’appartamento di Marce e prenderà le cose indispensabili,le metterà in un borsone e le porterà qui,affinché lei se le porti a casa.” Dice Daniele.
“ Si,adesso intanto chiamo la babysitter per vedere cosa fanno i bambini” dice Patrizia,allontanandosi da noi.
 
[Marcella]
Vedo la porta aprirsi e compare lui. Come ha fatto a sapere che ero qui? Non ho chiesto a nessuno di chiamarlo e non sono stata io a farlo.
“ Ciao” mi dice.
“ Che ci fai qui?” gli chiedo.
“ Mi ha chiamato tua cognata” mi dice. Maledetta Patrizia e la sua indiscrezione!
“ Non ce n’era bisogno!” gli dico.
“ Marcella,ma sei impazzita? Tu rischi di perdere nostro figlio e mi dici che non c’era bisogno che io venissi a vedere cosa diavolo è successo! Marcella,si parla di mio figlio!” mi dice.
“ Sei venuto qui per aggredirmi? Per dirmi che sono una pessima madre?” gli chiedo.
“ Non ho mai detto questo! Marcella,tu ti vesti da super donna da quando ti conosco,ma adesso basta! Marcella,tu aspetti un bambino ed io non posso vivere con il timore che vi accada qualcosa ogni volta che non siete con me!” mi dice.
“ Credi per caso che non mi sia spaventata anch’io?” gli dico.
“ Bene,ci siamo spaventati tutti e due e adesso basta. Marcella,da oggi si fa come dico io e senza discutere! Da oggi ti trasferirai a casa mia” mi dice.
“ Non vedo l’ora di veder sfilare in mutande la tua amica!” gli dico.
“ Mi dispiace per te,ma non la vedrai sfilare perché le ho chiesto di trovarsi un’altra sistemazione!” mi dice.
“ Sul serio?” gli chiedo,esterrefatta.
“ Si. Marce,io adesso chiamo Betty e le spiego la situazione,poi torno da te e ti porto a casa mia,a casa nostra!” mi dice.
“ Michel” gli dico. Si volta a guardarmi.
“ Perdonami per quello che è successo!” gli dico.
“ Solo se ti comporterai bene. Ora vado a chiamare Betty.” Mi dice. Mi da un bacio e va via.
 
[Betty]
Vorrei proprio sapere dove diavolo sono finiti tutti questa mattina! Nicola,Michel,la signora Marcella,Mario,sembra quasi che si siano dimenticati che oggi è un giorno lavorativo. Squilla il mio cellulare.
“ Pronto” dico.
“ Betty” dice la voce di Michel.
“ Michel,ma che fine avete fatto?” chiedo.
“ Marce è in ospedale” mi dice.
“ Oddio,è successo qualcosa?” chiedo. Va bene che non ci siamo mai state simpatiche,ma non ho il cuore ibernato.
“ Ha avuto un distacco della placenta e la ginecologa le ha prescritto riposo assoluto fino al parto! Io ora aspetto che la dimettano e poi la porto a casa mia!” mi dice.
“ Mi dispiace tanto e spero si possa rimettere presto! Senti tu oggi stai a casa con lei,poi domani penseremo al da farsi e credo dovrà delegare qualcuno per quanto riguarda le sue quote perché se non può muoversi da casa per tutta la gravidanza,non credo ci potrà essere quando i Valencia venderanno!” dico.
“ In effetti,lo penso anch’io,ma adesso questo è l’ultimo dei miei pensieri. Ora voglio pensare solo a Marcella e a mio figlio. Ora devo andare,ci vediamo fra un’oretta perché vorrei discutere con te di alcune cose!” mi dice.
“ Ok.” Gli dico. Bussano alla porta.
“ Amore mio,io e Nicola volevamo chiederti una cosa!” dice Armando,entrando nel mio ufficio con Nicola.
“ Non ci sono buone notizie!” dico.
“ Daniele Valencia?” mi chiede Nicola.
“ La signora Marcella è stata ricoverata!” dico.
“ Perché?” chiede Nicola.
“ Ha avuto un distacco della placenta e la ginecologa le ha ordinato il riposo assoluto fino alla fine della gravidanza!” dico.
“Mi dispiace per lei,ma non capisco la tua preoccupazione” dice Armando.
“ C’è il rischio che Daniele si faccia portavoce anche per Marcella e che,con la maggioranza delle quote in vendita, disponga di venderle a chi più l’aggrada!” dico.
“ Non ci avevo pensato! Questo è un guaio grosso!” dice Armando.
“ Ho cercato di sondare il terreno con Michel,per cercare di sapere se Marcella vuole delegare lui o Daniele come suo rappresentante,ma non mi ha saputo dire niente” dico.
“ Basta che non nomini la bionda finta!” dice Armando.
“ Comunque ho un’ottima notizia per voi!” dice Nicola.
“ Parla!” gli dico.
“ Se tutto va come deve andare,fra due settimane la BAN incasserà ben 30 milioni di dollari,ossia 60 miliardi di pesos!” dice Nicola.
“ Vuoi dire che oltre alla cifra per comprare le azioni dei Valencia,ci saranno anche 15 miliardi di pesos per noi?” chiede Armando.
“ Che,se voi siete d’accordo,vorrei investire nel progetto che avete menzionato ieri! Dobbiamo pensare al nome e registrare la società!” dice Nicola.
“ Beh io sono d’accordo!” dice Armando.
“ Anch’io,ma vorrei che parlassimo di quest’investimento dopo l’acquisizione delle quote dei Valencia,non mi va di litigare con Daniele Valencia anche per questo!” dico.
“ Ok,ma mi piacerebbe che iniziassimo a parlare del progetto,di cosa si occuperà” dice Nicola.
“ Tu sarai il direttore generale,nonché presidente e gli azionisti saremo noi tre. Asia sarà la stilista e gli altri dipendenti potrai sceglierli come ti pare. Hai carta bianca su tutto,ma vorrei rimandare la questione a quando avremo il denaro e quando ci saremo liberati di Daniele Valencia e associati!” dico.
“ Adesso parliamo di cose imminenti: Michel vuole venire a lavorare in questo periodo o preferisce stare con Marcella? E il lavoro di Marcella lo porterà a termine Michel o sarà diviso tra gli altri dirigenti?” chiede Armando.
“ Non so dirti,amore, Michel ha detto che verrà qui fra un po’ e dopo che avrò parlato con lui,faremo una riunione anche con gli altri per organizzarci!” dico.
“ Quindi ci aggiorniamo fra due ore?” chiede Nicola.
“ Si,perfetto!” dico.
“ Ora,vado a lavorare. Ciao,amore! Ciao,Nicola!” dice Armando e va via.
 
[Berta]
Mi volto verso Sofia quando esce il dottor Armando. Aspetto che sia allontani.
“Allora cos’hai captato con il tuo radar?” mi chiede Sofia.
“ Che avevo ragione: il francese è il padre del bambino che aspetta la signora Marcella!” dico.
“ Ah si?” chiede Sofia.
“ Si e adesso loro sue sono in ospedale perché lei si è sentita male.” Dico.
“ E cos’ha avuto?” mi chiede Sandra,che si avvicina a noi.
“ Distacco della placenta. Rischia l’aborto e quindi starà a letto fino al parto! Comunque io avevo ragione: era Michel il padre del bambino!” dico.
“ E non hanno detto altro?” chiede Mariana.
 “ Ho sentito solo questo perché parlavano più ad alta voce,le altre cose che hanno detto non le ho sentite perché le voci erano troppo basse. Secondo me l’hanno fatto per farmi un dispetto!” dico.
“ Non credo! Comunque la faccenda si fa seria per Mariana!” dice Anna Maria,che ha sentito tutto.
“ Perché?” chiede Sandra.
“ Perché se i due direttori dei punti di vendita,se ne vanno,lei sarà inutile perché non avrà superiori!” dico.
“ Volete dire che rischio di essere licenziata?” chiede Mariana.
“ A meno che non  vadano in ordine di assunzione,perché in quel caso farebbero fuori il figlio di Sofia!” dice Sandra.
“ Una parte di me sarebbe contenta perché almeno smetterebbe di vedere quella tipa!” dice Sofia.
“ L’amante del dottor Mora?” chiede Anna Maria.
“ Ma quale amante! Quella va dal dottor Mora solo per accalappiare il figlio di Sofia. A Jole il dottor Mora non interessa,le interessa Efraim Rodriguez Lopez!” dice Sandra.
“ Questo è vero! Preparati perché potresti diventare nonna!” dico a Sofia.
“ Non scherzare,Berta! Non mi piace che mio figlio si veda con quella lì,non è adatta a lui!” dice Sofia.
“ E Mister Assegno che dice?” chiede Anna Maria.
“ E cosa deve dire quel disgraziato? Quello sarebbe capace di portarsela a letto lui stesso una del genere,come farebbe ad dire a nostro figlio che quella lì non è adatta a lui?” dice Sofia.
“E Alfred?” le chiedo.
“ Alfred non vuole dare giudizi,perché teme che mio figlio non accetti i suoi consigli visto che non è suo padre. L’unica cosa che penso è che prima ero contraria alla storia di mia figlia con il figlio di Berta,ma adesso mi sono ricreduta perché poteva andarle molto peggio!” dice Sofia.
“ Anche al mio Juan Carlos poteva andare molto peggio,poteva capitargli una come la nuora di Sofia!” dico sghignazzando.
“ Quella lì non è mia nuora e mai lo diventerà se non allunga le gonne che indossa!” dice Soafia.
 
[Michel]
Apro la porta di casa mia e poso le chiavi nel posacenere. Mi passo le mani fra i capelli perché non riesco ad accettare che questa notte ho rischiato di perdere mio figlio. Se Marcella è stressata è soprattutto a causa mia e della presenza di Gabriela.
“ Ciao” mi dice la mia bambina.
“ Amore mio!” le dico.
“ Dov’eri?” mi domanda.
“ Tesoro, Marcella non è stata tanto bene stanotte e sono andato a trovarla per sapere come sta!” le spiego.
“ È stata male per colpa del fratellino?” mo domanda.
“ Beh … il tuo fratellino è un po’ delicato e quindi Marcella è dovuta andare in ospedale per farlo curare!” le spiego.
“ Ma non è volato in cielo come la mamma,non è vero?” mi domanda.
“ Ma cosa dici? No. Il tuo fratellino sta bene e per farlo stare ancora meglio,ho pensato di far venire Marcella ad abitare con noi,così possiamo starle vicino. Cosa ne pensi?” le chiedo. Temo molto la sua reazione.
“ E va bene. Così se il fratellino si ammala di nuovo,gli diamo un bacino e lo facciamo guarire!” mi dice. Mi scende una lacrima e l’asciugo in fretta.
“ Charlotte,è ora di andare a scuola! Sei già in ritardo,lo sai che ore sono?” le dice Gabriela.
“ Appunto! Vai a prendere lo zainetto!”  intimo alla mia piccina.
“ È vero ciò che hai detto alla bambina?” mi domanda Gabriela,dopo che Charlotte si è allontanata.
“ Si. Marcella ha rischiato l’aborto e diciamo che questa cosa ha fatto riflettere tutti. Io non voglio perdere né lei né mio figlio,quindi vivranno qui.” Le dico.
“ Ma tu sei sicuro?” mi domanda.
“ Si. Io amo Marcella e amo mio figlio,non c’è altra scelta che voglio prendere in considerazione. Fra qualche ora andrò a prendere Marcella e ti prego di radunare le tue cose e di non farti vedere per un po’. Marcella ha bisogno di tranquillità ed io esigo che l’abbia!” le dico. Vedo le lacrime rigarle il volto.
“ Quindi le nostre strade si dividono per sempre?” mi domanda. Annuisco.
“ E cosa dirai a Charlotte?” mi chiede.
“ Io niente. Sarai tu a parlarle e a dirle che partirai per un viaggio o qualsiasi altra idiozia! Io non posso perdere Marcella!” le dico.
 
[Asia]
Metto in una cesta i capi che devo essere mandati in produzione per le rifiniture. Oggi la giornata non passa mai e devo ammettere che senza Ugo,mi annoio. Chissà dove sarà finito!
“ Buongiorno” dice una voce inconfondibile. Vedo Ugo con degli occhiali scuri.
“ Notte di fuoco?!” gli chiedo.
“ No,ho un cerchio alla testa! E tu come mai sei così felice? Notte di fuoco?” mi chiede.
“ Si,notte di fuoco!” dico.
“ No … non mi dire che sei tornata con il mascellone,che muoio di morte lenta!” dice.
“ No,Nicola è un capitolo chiuso. Avevi ragione tu! Io sono fortunata e me ne sono resa conto anch’io!” dico.
“ Immagino che la tua fortuna sia il David! E cos’hai scoperto di lui sotto le lenzuola?” mi chiede. Arrossisco.
“ Ugo! Ti ricordo che io e lui siamo stati già insieme 12 anni fa e che per me non c’era nulla da scoprire!” dico.
“ Che c’entra le riscoperte in quel senso sono sempre piacevoli e certi ritorni di fiamma sono sempre interessanti!” mi dice. Non riesco a dire nulla.
“ Che c’è? Non mi dire che quel bell’imbusto è impotente perché non ci credo neanche se lo provo!” mi dice.
“ Non è impotente,anzi!” gli dico.
“ Quindi ti è piaciuto!” mi dice.
“ Si,ok? Diciamo che mi piace …” dico.
“ E lo ami?” mi chiede. Faccio cenno di no con la testa.
“ Oddio,ancora il mascellone!” mi dice.
“ Si,amo ancora Nicola,ma mi passerà. Voglio impegnarmi seriamente nella storia con Giovanni e voglio dimenticare Nicola per sempre.” Dico.
“ Ah,così mi piaci! E la lettera?” mi chiede.
“La lettera resterà dov’è finché non deciderò di sapere cosa c’è scritto. Ora voglio concentrarmi solo sulla mia storia con Giovanni!” dico.
“ Credi di poterlo amare?” mi chiede.
“ Se l’ho amato 12 anni fa, potrebbe accadere di nuovo!” dico.
“ Mi sa che cercano te!” mi dice. Mi volto e vedo Nicola.
“ Puoi venire un attimo nel mio ufficio?” mi chiede.
“ Ora non posso,passo prima di andar via,se per te va bene!” gli dico.
“ Ok,allora ti aspetto!” mi dice e va via.
“ Cos’altro vorrà?” mi chiede Ugo.
“ Non lo so,ma se vuole farmi cambiare idea,perde il suo tempo!” gli dico,anche se in cuor mio so che non è così.
 
[Betty]
 Sento bussare alla mia porta.
“Avanti” dico. Questa giornata sembra non finire mai.
“ Betty,ho fatto prima che ho potuto!” mi dice Michel.
“ Marcella come sta?” gli chiedo.
“ Beh,sta un po’ meglio ed è di questo che ti volevo parlare.
“ Dimmi.” Gli dico.
“ Marcella non può tornare in azienda per i prossimi mesi e sai bene che se Dio vuole fra due mesi dovrete comprare le quote dei Valencia … Marcella non vuole delegare suo fratello per la vendita delle sue quote.” Mi dice.
“ Devo confessarti che questo era la cosa che mi spaventava di più della sua salute cagionevole! Quindi cosa farà?” gli chiedo.
“ Vuole che sia io ad occuparmi della vendita delle sue quote,l’ha detto anche a Daniele che ha accettato a brutto muso.” Mi dice.
“ Sono contenta che abbia scelto te,perché avere a che fare con Daniele per il 15 % è già pesante,figurati con il 30%!” dico.
“ Sai meglio di me perché non ha scelto Maria Beatrice!” mi dice.
“ Si,perché ha una noce al posto del cervello!Tu cosa farai?” gli chiedo.
“ Beh era anche di questo che ti volevo parlare! Io andrò via insieme a Marce da quest’azienda perché non posso essere la concorrenza,non dopo tutto quello che abbiamo passato per stare insieme! Dovrai trovare un nuovo direttore dei punti di vendita!” mi dice.
“ E in questi mesi,continuerai a lavorare qui oppure starai a casa con Marcella?” gli chiedo.
“ Una parte di me vorrebbe venire a lavorare per non lasciarvi in balia degli eventi,ma un’altra parte vorrebbe restare a casa con Marcella,perché altrimenti potrebbe strapazzarsi e perdere il bambino!” mi dice.
“ Sappi solo che qualsiasi cosa sceglierai,noi ti capiremo!” gli dico.
“Ora vado perché devo fare la spesa e cucinare! Per oggi sarò un casalingo!” mi dice.
“ Mi raccomando di non mandare Marcella e Charlotte all’antiveleni!” gli dico.
“Ci proverò!” mi dice.

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Capitolo 56
*** 56 ***


[Nicola]
Bussano alla porta del mio ufficio.
“ Avanti” dico. Entra Asia.
“ Mi volevi?” mi chiede.
“ Accomodati” le dico. Si siede.
“ Hai letto la lettera?” le chiedo.
“No,adesso ho altro per la testa! Quella lettera è l’ultimo dei miei pensieri!” mi dice.
“ Adesso i tuoi pensieri sono tutti per quel tipo,no? Ti ho sentito mentre parlavi con Ugo!” le dico.
“ Non ne ho mai fatto mistero! La nostra ultima conversazione è stata abbastanza chiara!” mi dice,con una freddezza che mi sconvolge e mi manda in bestia.
“ Era questo l’amore che provavi per me?” le chiedo,molto alterato.
“ Ce l’hai messa tutta per farmelo passare!” mi risponde.
“ Io non ci credo! Io non credo che tu non mi ami più!” le dico,quasi supplicandola.
“ Io adesso sto con Giovanni e non voglio tradirlo,perché so quanto fa male essere traditi! Giovanni è una persona buona,gentile e mi ama!” mi dice.
“ Asia,io non ce la faccio a vivere senza di te,io ti amo e so che anche per te è lo stesso. Ti prego di dare a noi due una seconda opportunità! Il nostro amore merita di avere una seconda chance!” le dico. Inizia a ridere.
“Perché ridi?” le chiedo.
“La mia è una risata isterica. Io non ne posso più di parlare sempre della stessa storia,non ne posso più di sentirti parlare d’amore. Credi per caso che io non ti abbia amato?” mi dice.
“ Perché parli al passato?” le chiedo.
“ Perché la nostra storia appartiene al passato!” mi dice.
“ Non parlare così,ti prego!” le dico.
“ Io voglio dimenticarti e voglio dedicarmi solo alla mia storia con Giovanni!”mi dice.
“ Vuoi vendicarti?” le chiedo.
“ Credi di essere il centro del mondo,vero? Io voglio solo essere felice e Giovanni mi renderà felice,come non hai saputo fare tu!” mi dice.
“ Lo ami?” le chiedo.
“ Imparerò ad amarlo quanto lo amavo 12 anni fa!” mi dice.
“ Non riesci proprio a perdonarmi,vero?” le domando.
“ Possibile che il tuo egocentrismo non riesce a farti capire che ormai non si tratta più solo di noi due! Non c’entra più solo il perdono! Facciamo una supposizione: mettiamo che io voglia sul serio tornare con te e che tu sia davvero fedele,anche se non ci credo! Io spezzerei il cuore di Giovanni,che non lo merita,solo per dar credito a te che mi hai tradito ben due volte e senza un valido motivo!” mi dice.
“ E lui? Lui ti ha lasciato mentre aspettavi suo figlio,insinuando che tu fossi una poco di buono,questo conta meno di qualche scappatella?” le domando.
“ Le tue scappatelle sono recenti e fanno ancora male. La sua codardia risale a 12 anni fa,quando lui era un ragazzino proprio come lo ero io e sono sicura che adesso non scapperebbe di nuovo,mentre sono certa che se la bionda finta ti cercasse,tu torneresti tra le sue gambe!” mi dice.
“ Non è vero! Io ho sbagliato,ma in questo periodo non sono stato con nessun’altra e non perché non c’è stata l’occasione,ma solo perché amo te!” le spiego.
“ Io adesso devo andare!” mi dice. Si alza per andare via,ma la blocco.
“ Lasciami andare” mi dice.
“Io non mi arrenderò mai.” Le dico. Mi guarda e va via.
 
[Asia]
Esco dall’ufficio di Nicola con il cuore a mille,ma con la gioia di chi è riuscita a non cedere.
“ Amore mio” dice Giovanni.
“ Ciao” gli dico e gli do un bacio.
“ Che ci fai qui?” mi chiede.
“ Beh io sono pronta per andare via e volevo sapere se devo aspettarti ancora molto” gli dico.
“ Sai bene che  vorrei già essere a casa con te!” mi dice.
“ E allora andiamo?” gli chiedo.
“ Devo solo prendere la valigetta in ufficio,vieni con me!” mi dice. Lo seguo nel suo ufficio.
“ Dove vuoi andare a cena questa sera?” mi chiede.
“ Non mi va di uscire,vorrei stare a casa!” gli dico.
“ Allora andiamo da te! Cucinerò per te!” mi dice.
“ Ok! Stupiscimi!” gli dico.
“ Non desidero altro” mi dice. Iniziamo a baciarci.
 
[Marcella]
Sento la porta d’ingresso aprirsi e poi chiudersi. Deve essere tornato Michel!
“ Amore,sei sveglia?” mi chiede.
“ Si,anche se non immagini come sia annoiata!” gli dico.
“ È solo questione di abitudine,pensa che non potrai fare altro fino al parto!” mi dice.
“ Non me lo dire! Non so lavorare all’uncinetto né a maglia,né so dipingere o fare il decoupage! Mi spieghi cosa farò a letto per tutto questo tempo?” gli chiedo.
“ Potresti guardare dei film in tv o sul pc oppure imparare tutte quelle attività che hai citato prima,potrai leggere dei libri o delle riviste. Facciamo così: domani quando vado ad accompagnare Charlotte a scuola passo in edicola e ti compro tutte le riviste per imparare a dipingere o a fare a maglia ecc. In questi mesi potrai trovare degli hobby!” mi dice.
“ Mi prendi in giro o dici sul serio?” gli chiedo.
“ No,faccio sul serio. Ti comprerò tante riviste sulla maternità e poi guarda cos’ho comprato!” mi dice,porgendomi un pacchetto.
“È qualcosa da mangiare?” gli chiedo,mentre scarto il pacchetto.
“ No. Aprilo!” mi dice. Vedo il libro dei nomi. Non ci ho mai pensato in questi mesi!
“ Ma il nome dobbiamo sceglierlo insieme!” dico.
“ Già! Questo non è un libro qualsiasi. Ci sono nomi di ogni nazionalità:colombiani,spagnoli,messicani, francesi, inglesi. Ci sarà l’imbarazzo della scelta!” mi dice. Gli do un bacio.
“  Speriamo solo che nostro figlio non ci condanni per il nome che sceglieremo!” gli dico. Mi sorride.
“ Perché nascerà nostro figlio,non è vero? Michel,giurami che nostro figlio nascerà,che non lo perderò!” gli dico.
“ Tesoro,andrà tutto bene e nostro figlio ci farà diventare i capelli bianchi per quanto sarà vispo e vedrai che fra qualche anno vedremo lui e Charlotte rincorrersi per tutta la casa!” mi dice.
“ Vorresti un bambino o una bambina?” gli chiedo.
“ Sarei felice in entrambi i casi!” mi dice.
“ Non sai quanto ho avuto paura questa notte! Mi sono incolpata per quello che è successo!” gli dico.
“ Perché non mi hai chiamato?” mi chiede.
“ Avevo paura,paura che tu mi incolpassi di quello che stava succedendo,paura che fosse ancora lei a rispondere al tuo telefono,che lei fosse nel tuo letto,paura di deluderti,paura che tu mi avessi dato retta e che ti fossi fatto consolare da quella!” gli dico.
“ Io sono stato male quando l’ho saputo da tua cognata e solo questa mattina. Mi sono sentito tagliato fuori e poi mettici anche il sermone di tuo fratello … Marce,io mi sono sentito in colpa per averti lasciata sola,per le discussioni di questi giorni e per non essere stato con te in ospedale questa notte!” mi dice.
“Adesso è passato e dobbiamo pensare solo al nostro bambino e a Charlotte. A tal proposito,è da quando sei uscito che non la sento,ma cosa sta facendo?” gli chiedo.
“ Mi ha detto che voleva fare una sorpresa!” mi dice. Sento bussare alla porta della camera.
“Avanti” dico. Entra la piccolina.
“ Ciao,pulce!” dice Michel.
“ Ciao. Come sta il fratellino?” mi chiede,mentre Michel l’aiuta a salire sul letto.
“ Diciamo che il fratellino questa notte ci ha fatto uno scherzetto,ma adesso sta bene!” le dico. Mi porge un disegno dove ci sono 3 persone di cui una ingrassata. Nel disegno ci sono due femmine e un maschio.
“ Questa sono io?” chiedo indicando la donna con il pancione.
“ Si e nella pancia c’è il fratellino che porta la cicogna!” dice.
“ Scusa,ma perché mi hai disegnato così alto?” chiede Michel.
“Perché tu sei alto!” gli risponde la bambina.
“ Sai adesso dove mettiamo questo disegno?” chiedo a Charlotte. Fa segno di no con la testa.
“ Lo mettiamo nella camera del fratellino così quando nascerà vedrà il tuo disegno e capirà che tu gli vuoi bene!” le dico.
“ E gli posso dire una cosa?” mi chiede. Annuisco. Si appoggia con la testa sopra la mia pancia.
“ Fratellino,io sono Charlotte ed ho 3 anni. Non fare più scherzi a Marce o a papà,altrimenti quando nascerai ti metteranno in punizione e non potrai più vedere i cartoni animati!” dice alla mia pancia.
“ Ho fatto bene?” chiede a suo padre,che è commosso almeno quanto me.
“ Benissimo! Tu sei la sorella maggiore e sono sicuro che ti darà ascolto!” le dice Michel,mentre con una mano mi accarezza il ventre e con l’altra abbraccia Charlotte.
 
[Asia]
Lo vedo tagliuzzare le verdure e mi chiedo se riuscirò ad innamorarmi nuovamente di lui,se riuscirò a scacciare il fantasma di Nicola dalla mia vita.
“ A che pensi?” mi chiede.
“ A niente!” gli dico.
“ Non si può non pensare a niente!” mi dice.
“ Io invece vorrei proprio non pensare a niente!” gli dico,mentre mi avvicino al tavolo.
“ Io invece vorrei qualcos’altro!” mi dice,mentre si avvicina a me. Iniziamo a baciarci e mi siede sul tavolo,mentre mi strappa di dosso la camicetta ed io inizio a spogliarlo.
“ Giovanni,così rischiamo di restare senza cena!” gli dico,mentre ci sdraiamo sul tavolo.
“ Per questo esistono i take away!” mi dice,mentre mi bacia il collo.
 
[Betty]
Io e Armando entriamo in casa e vediamo i bambini giocare in soggiorno con i miei genitori. Appena ci vedono entrare,ci corrono incontro per abbracciarci.
“ Buonasera!” diciamo io e Armando.
“ Allora? Com’è andata all’Ecomoda?” chiede mio padre.
“ Beh,come al solito. E qui come sono andate le cose?” chiede Armando.
“ Bene,anche se la bambina ci mancherà!” dice mia madre.
“ Signora Giulia,mancano un po’ di giorni alla partenza ed ora è meglio goderci la nostra Mostrilla senza ansie!” dice Armando.
“ A proposito,ma Milla?” chiedo a mia madre.
“Sta studiando in camera sua!” dice mio padre.
“ E Roberto?” chiedo.
“ Sta nel suo box a giocare con i cubi!” dice mia madre.
“Ma lo sai che oggi Bob mi ha chiamato “ nonno”? È un vero Pinzon!” dice mio padre.
“ Comunque,stategli dietro perché quando è fuori dal box è un vero e proprio terremoto e non vorrei che toccasse cose pericolose!” dice Armando.
“ Ed è per questo che avete riempito tutti gli spazi di nastro adesivo? “ chiede mio padre. Annuisco.
“ Pensate che io oggi non ho potuto stirare!” dice mia madre.
“ Ho capito,signora Giulia,ma il bambino infila le dita dovunque e vorremmo solo stare tranquilli!” dice Armando.
“ E quando dovete stirare oppure usare il pc,come fate?” chiede mio padre.
“ Stacchiamo il nastro adesivo e passa la paura!” dico.
“ Noi non abbiamo mai fatto questo eppure tu non hai mai corso pericoli!” dice mio padre.
“ Ho capito,papà,ma erano altri tempi e poi vedi com’è Bob! È un uragano,un terremoto!” dico.
“ Speriamo solo che i bambini che aspetti siano più tranquilli. Ora io e tua madre torniamo a casa,anche perché di sicuro Nicola avrà fame di ritorno dall’Ecomoda!” dice mio padre.
“Beh allora preparategli qualcosa di buono perché se lo merita visto quanto sta lavorando!” dice Armando.
“ Già svaligia la dispensa tutti i giorni,volete che gli regali un supermercato?” chiede mio padre.
“ Hermes!” lo ammonisce mia madre.
“ Allora a domani!” dico.
“ Si,buonanotte ragazzi!” dicono i miei genitori.
“ Arrivederci!” dice Armando.  I miei genitori escono e Armando chiude la porta,facendo un sospiro.
“ Sono pressanti,vero?” gli chiedo.
“ Solo un po’! Comunque l’augurio di tuo padre è quello che mi auguro anch’io,ti immagini se Giulia e Nicola dovessero essere come Bob? Non so te,ma io mi butterei di sotto!” mi dice,mentre si siede sul divano.
“ Ah no,amore mio,io non potrei gestire sei bambini da sola,quindi non ti far venire strane idee!” gli dico,mentre mi siedo accanto a lui.
“ Sei bambini! Ci pensi che fra qualche anno questa casa sembrerà un parco giochi?” mi chiede.
“ Già! Mettici anche il tuo amico Calderon che appena potrà porterà qui suo figlio!” gli dico.
“Non sai quant’è felice per la nascita del bambino! Pensare che prima si teneva alla larga dai bambini e adesso …” mi dice.
“  … e adesso pensa solo a culle e passeggini! Anche tu eri così!” gli dico.
“ Papà! Mamma!” dice la nostra Milla,che corre per poi tuffarsi sul divano accanto a noi.
“ Mostrilla! Hai finito di studiare?” chiede Armando.
“ Si!” risponde.
“ Amore mio, cosa vuoi mangiare per cena?” chiedo alla mia bambina.
“ Hamburger e patatine!” dice.
“ Non è il caso di mangiare qualcosa di più salutare?”  chiede Armando.
“ Si,tesoro. Le patatine fanno male e anche gli hamburger,si possono mangiare una tantum,ma non sempre!” dico.
“Mi mancherete!” dice,mentre si accoccola tra le mie braccia. Io e Armando ci scambiamo uno sguardo interrogativo.
“ Perché dici questo,Mostrilla?” le chiede Armando.
“ Perché fra qualche giorno dovrò partire e dovrò lasciare voi,i nonni,Marghy,Hermes,Bob,zio Nicola!” dice,trattenendo a stento le lacrime.
“ Armando ci lasci un attimo da sole?” chiedo a mio marito. Fa cenno di si con la testa e va verso le camere dei bambini. Faccio sedere la mia bambina sulle mie ginocchia ed è come se fossi tornata indietro nel tempo a quando era una pulce impaziente di esplorare il mondo intorno a lei,ma allo stesso tempo timorosa di quel mondo tanto ignoto.
“ Camilla,ho fatto andare via papà perché volevo parlarti da sola,perché il legame che c’è tra la madre e il figlio è più forte di qualsiasi legame esistente tra persone. Voglio solo dirti che se tu per qualsiasi motivo non te la senti di tornare a Santa Marta,perché ti manchiamo noi,perché vuoi continuare a giocare tutte le sere con i tuoi fratelli,perché vuoi restare qui ad assaggiare le torte di nonna Giulia e a ridere dei battibecchi tra nonno Hermes e zio Nicola o per qualsiasi altro motivo,non sei obbligata a partire. Se fosse per me,ti terrei sempre accanto a me perché in questo periodo mi sei mancata molto,ma non posso tapparti le ali per puro egoismo. Sei tu a dover decidere cosa fare e voglio che tu sappia che qualsiasi decisione prenderai,io e tuo padre saremo con te!” le dico.
“ Io ho paura!” mi dice.
“ Di cosa,amore mio?” le chiedo. Magari ha subito qualche torto in quel collegio!
“ Ho paura che vi dimenticate di me,che mi volete meno bene perché sono lontana,ma ho anche paura di deludervi se rinuncio al collegio!” mi dice. La stringo forte a me,come per volerle mostrare quanto la amo.
“ Nulla di ciò che hai detto è possibile! Tu non sarai mai una delusione per noi,mai! Tu sarai sempre il nostro orgoglio, che tu sia qui,a Santa Marta, a Cartagena,a Medellin,in Europa o in Alaska,che tu faccia la dottoressa, l’impiegata, l’operaia o l’estetista! Tu sei nostra figlia e né io né tuo padre potremmo mai desiderare una figlia migliore di te! E poi ricordati una cosa: anche se in questi mesi sei stata svariati km lontana da noi,il nostro pensiero è sempre stato con te,aspettavamo la sera per videochiamarti,per leggere le tue mails,per chattare con te! Io non voglio condizionare la tua scelta,ma se tu parti solo perché temi il nostro giudizio o temi di deluderci,ti prego di non farlo,perché la cosa peggiore per me e tuo padre sarebbe saperti infelice! Ora sta a te decidere cosa fare! So che hai solo 9 anni e che questa decisione sembrerà la più difficile della tua vita,ma sei una Mendoza e una Pinzon e sei abbastanza matura da sapere quello che è giusto per te,per la tua vita e per il tuo futuro!” le dico,mentre mi asciugo le lacrime. Anche lei sta piangendo.
 
[Armando]
Hanno fatto piangere anche me,le mie due donne! Le vedo piangere l’una fra le braccia dell’altra e vorrei tanto stringerle a me,ma non posso! È un momento solo loro e voglio lasciarglielo! Betty è riuscita ad esprimere a pieno anche i miei sentimenti verso la mia Mostrilla e non c’è bisogno che aggiunga altro! Ora starà a lei scegliere in piena libertà,senza il peso della ripercussione della sua decisione sui nostri sentimenti. Spero che il peso di questa decisione non sia troppo gravoso per la mia piccola donna … mi fa strano chiamarla “donna”,ma se la guardo vedo la miniatura della mia Betty,della donna che amo più della mia stessa vita. Ricordo ancora quando è nata,quando ha mosso i primi passi,quando ha detto la sua prima parola,quando le ho cambiato per la prima volta il pannolino,quando la portavo a spasso nel passeggino.
“Lo sai che non si origlia?” mi dice Betty,che sopraggiunge distogliendomi dai miei ricordi. Mi asciugo le lacrime.
“ Scusa … è che … lo vedi,no? ... Mi sono commosso!” le dico.
“ So che quelle cose le pensavi anche tu e che insomma … avresti potuto dirle anche tu quelle cose,ma l’ho fatto io perché Milla è una donna … “ mi dice.
“ Non devi giustificarti,amore! Quando ti ho sentito parlare con Camilla,io ho avuto l’ennesima conferma della meravigliosa donna che sei e di quanto sono fortunato ad averti al mio fianco!” le dico. Mi da un bacio.
“Anch’io sono molto fortunata! Se non ci fossimo incontrati 11 anni fa,adesso non sarei la donna che sono. Probabilmente sarei rimasta la donna insicura e fragile che ero quando mi hai conosciuto e soprattutto non avremmo la famiglia meravigliosa che abbiamo!” mi dice.
“Ed io sarei il playboy instabile,isterico e irresponsabile che ero 11 anni fa. Io sono diventato un uomo grazie a te e ti devo tutta la felicità che ho da 11 anni.” le dico.
 
[Marcella]
Mi ritrovo sdraiata sul suo petto a pormi domande su come sarà il mio futuro d’ora in poi. È strano come la vita possa cambiare in sei mesi e mi sembra ancora di sognare.
“ Come pensi che sarà?” mi chiede Michel,riportandomi alla realtà.
“Cosa?” gli domando.
“ Nostro figlio!” mi dice.
“ Non lo so. Speri sia un maschio o preferiresti una femmina?” gli chiedo.
“ Beh,a me basta un figlio sano e forte,anche se devo ammettere che in fondo preferirei un maschio! E tu,cosa vorresti?” mi domanda.
“ Non lo so,per me è uguale. Mi basta solo che nostro figlio sia vivo! Dopo quello che è successo oggi,ho paura!” gli confesso,stringendomi ancora di più a lui.
“ Anch’io,mi sono spaventato! Non sai quanto! Quando tua cognata mia ha chiamato,mi è sembrato di morire! Ho pensato che fossero finiti i nostri sogni,i nostri progetti!” mi dice,mentre mi stringe nel suo abbraccio.
“ E invece ti sto ancora fra i piedi e fra qualche mese ci sarà anche un frugoletto che ci cambierà la vita!” gli dico.
“ Non sono mai stata tanto contento di avere qualcuno fra i piedi come adesso!” mi dice.
 
[Mario]
Sandra è seduta sul divano a mangiare popcorn,mentre guarda un film strappalacrime. Avrà consumato 2000 fazzoletti da quando ha iniziato a vederlo e temo che fra un po’ le sue lacrime allagheranno tutta la casa e toccherà muoverci con le galosce!
“ Amore mio,si può sapere che hai?” le chiedo,mentre mi siedo accanto a lei. Mi guarda con gli occhi pieni di lacrime e si accascia sul mio petto continuando a piangere e inzuppandomi tutta la camicia.
“ Ma è per il film?” le chiedo. Fa cenno di si con la testa,mentre continua a piangere. Oramai sembra una fontana e sinceramente non so che pesci prendere per calmarla! Spengo la tv.
“ Perché l’hai fatto?” mi chiede,disperata.
“ Ti faceva piangere! L’ho fatto per te … e anche per la casa … l’abbiamo ristrutturata da poco e non vorrei che si allagasse!” le dico. Inizia a piangere ancora più forte.
“ Ma perché piangi?” le chiedo.
“ Mi hai fatto perdere il finaleeeee!” mi dice.
“ Si,ma anche quando stavi guardando il film piangevi!” le dico.
“ Perché mi sono commossa! Ma tu mi ami?” mi chiede.
“ Ma certo!” le dico.
“ Non è vero! Tu pensi che sono una balena e che non ti piaccio più!” mi dice,piangendo.
“ Ma non sei una balena e poi dopo il parto tornerai ad essere come prima!” le dico.
“ E se così non fosse? Se diventassi come Berta che pensa solo a mangiare? Lei adesso è più magra di meeeee!” dice continuando il suo pianto.
“ Amore mio,ma tu aspetti un bambino,il nostro piccolo Mario ed è normale che tu sia ingrassata,ma io sono sicuro che quando Marietto nascerà,tu tornerai ad essere la bomba sexy che eri prima di essere incinta!” le dico. Inizia a piangere ancora più forte.
“ Vuoi dire che adesso sono brutta! Sono un ippopotamo!” mi dice.
“ No,non sei brutta e neanche un ippopotamo! Sei una donna incinta ed è normale che tu sia un po’ ingrassata,perché dentro di te c’è nostro figlio e poi il dottore dice che sei in forma e che è tutto sotto controllo! Pensa alla povera Betty che aspetta due bambini ed è ingrassata il doppio rispetto a te! Io sono sicuro che anche tu come lei,tornerai ad essere magra come prima! Per Betty è la quarta gravidanza e dopo le varie nascite è tornata come prima?” le chiedo. Fa cenno di si con la testa.
“ E sarà così anche per te! Poi vedrai che quando avremo il piccolo Marietto fra le braccia,tutto questo sarà solo un ricordo e tu sarai felice,poi avremo altri bambini …” le dico.
“ E tornerò ad essere una balenaaaaaa!” dice,piangendo.
“ Ma tu non sei una balena e poi un modo c’è se vuoi sentirti meno … gonfia!” le dico.
“ Cioè?” mi chiede.
“ Tu e Betty potreste farvi delle lunghe passeggiate anche per fare shopping,per portare i bambini di Betty al parco … potresti proporglielo e sono sicura che sarà felice della tua iniziativa” le dico. Sembra essersi calmata.
“ Ma tu vedrai altre donne più belle di me,come le modelle” dice,sull’orlo delle lacrime.
“ Amore mio,in 7 anni non ho mai guardato nessuna e ti sembra che adesso con un bambino in arrivo,io pensi alle altre? Amore,io sono felice così,come lo è Armando … noi non faremmo mai una cosa del genere! Adesso però andiamo a dormire altrimenti domani faremo tardi all’Ecomoda!” le dico.
“ Va bene!” mi dice.
 
[Betty]
Io e Armando stiamo per spegnere la luce e per dormire,ma sentiamo bussare alla porta della nostra stanza.
“ Avanti” dice Armando. Ha la faccia scocciata perché immagina siano i gemelli che vogliono dormire nel lettone con noi.
“ Posso?” chiede la mia piccola damina.
“ Entra,Milla” le dico.
“ Vi devo parlare!” dice.
“ Ok. Vieni nel lettone,Mostrilla!” le dice Armando.
“ Papà,ormai sono grande!” risponde.
“ Come vuoi! Cosa devi dirci?” le domando.
“ Io ho pensato alle tue parole,mamma, ed ho preso una decisione!” dice. Sembra già una donna ed è certamente più sicura di me quando avevo la sua età.
“ Hai deciso di restare?” le chiede Armando,speranzoso.
“ No. Ho deciso di continuare il collegio a Santa Marta,anche se mi mancherete molto. Mamma,papà,io mi trovo bene al collegio e poi ho già fatto tante amicizie.” Spiega la mia piccolina.
“ Tesoro,se tu sei felice,noi siamo felici per te,vero Armando?” dico.
“ Certo,Mostrilla. Noi siamo superfelici per te!” le dice Armando.
“ Beh io adesso vado a nanna. Buonanotte mamma! Buonanotte papà!” dice la nostra Mostrilla.
“ Buonanotte” diciamo all’unisono io e il mio adorato marito. Camilla esce dalla nostra stanza.
“ Ha scelto di partire!” dico ad Armando,mentre sono ancora sotto shock.
“ Amore mio,dispiace anche a me,ma è la sua vita! Le abbiamo dato noi la libertà di scelta ed ha scelto!” mi dice,con uno sguardo molto triste. Vedo le lacrime rigargli il volto,mentre le lacrime traboccano anche dai miei occhi. 

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Capitolo 57
*** 57 ***


[Asia]
Sono trascorse due settimane dal giorno in cui ho iniziato seriamente la mia storia con Giovanni. Le cose vanno piuttosto bene,anche se non posso dire di essere felice. È difficile illudersi di essere felici,quando si è conosciuta la felicità in passato. Giovanni si fa in 4 per rendermi felice e se potesse mi regalerebbe la luna,ma io proprio non ce la faccio a non pensare a Nicola ed è per questo che mi sento in colpa verso Giovanni. Merita davvero di essere preso in giro? Adesso sarebbe inutile e doloroso lasciarlo e per lui sarebbe solo un dolore gratuito e immeritato. Io merito di essere infelice? Non lo so! Tutto questo caos l’ho messo su io e forse mi merito questo: merito di poter guardare Nicola solo da lontano e di vivere accanto ad un uomo che mi attrae,ma che non amo.
“Amore mio,sei pronta?” mi chiede Giovanni.
“ Si,certo!” gli dico.
“ Sei preoccupata?” mi chiede.
“ Un po’. Diciamo che quando Betty convoca i consigli dalla sera alla mattina,non c’è da star tranquilli!” gli dico.
“ Pensi che voglia effettuare un taglio del personale?” mi chiede.
“ Spero proprio di no,altrimenti rischierei il posto. Sai bene che due stilisti non sono necessari all’Ecomoda!” Dico.
“ Anch’io rischierei il posto,perché anche tu sai bene che non si sa quale sia il mio ruolo in Ecomoda. E poi mi dispiace dirlo,ma la tua amica ha già il suo pupillo!” mi dice.
“ Ti riferisci a Nicola?” gli chiedo. Asserisce.
“ Non puoi negare che quella tipa abbia un occhio di riguardo per il suo amico d’infanzia e chissà che non ci sia anche qualcos’altro tra quei due!” mi dice.
“ Lo escludo. Betty e Nicola sono come due fratelli,sono cresciuti insieme e anche per il dottor Armando ora è un fratello. È presente a tutte le loro feste di famiglia e anche i bambini di Betty lo vedono come uno zio.” Dico.
“Sarà! Comunque a me la vita del dottor Mora non interessa e neanche quella della dottoressa Betty! Anche perché a breve forse andremo in Italia!” mi dice. Mi sento come dopo una doccia fredda!
“ Già!” dico.
“ Sei preoccupata perché non sai l’italiano?” mi chiede.
“ No,è solo che mi chiedo chi sceglierà Betty!” dico.
 
[Betty]
Aggiusto la cravatta ad Armando e controllo se ho messo tutto in borsa. I bambini sono già pronti,anche se devo ammettere che da quando Camilla è partita,mi sento svuotata.
“ Tesoro,hai preso tutto?” mi chiede mia madre.
“ Si,mamma. Piuttosto ricordati che i bambini oggi escono un’ora prima perché vanno al cinema a vedere un cartone animato con la scuola e quindi devi dirlo a Marisa.” Le dico.
“ Ma no,Betty,andrò a prendere io i miei nipotini!” dice mio padre.
“ Fate come volete,basta che non dimenticate Margherita ed Hermes a scuola e soprattutto che non perdete di vista Robertino!” dice Armando.
“ Ragazzo,guarda che noi siamo stati genitori prima di te!” dice mio padre.
“ Lo so,signor Hermes,ma la prudenza non è mai troppa!” dice Armando.
“ E voi state attenti perché il diavolo è in agguato!” dice mio padre,mentre squilla il cellulare ad Armando,il quale si muove maldestramente e fa urtare la sua cartellina contro la gamba di mio padre.
“ Mi scusi,signor Hermes!” gli dice,trattenendo le risate. Mio padre arrotola il giornale e lo colpisce.
“ Si ma potresti stare più attento! Sembra che lo fai di proposito!” lo ammonisce mio padre.
 
[Armando]
“Pronto” dico.
“ Fratello,ci sei?” mi chiede Calderon.
“ Calderon,sei un tormento! Dimmi” dico,mentre Betty ride.
“ Mi servirebbe una mano!” mi dice.
“Ne ho due.” Gli rispondo sarcasticamente.
“ L’umorismo non è il tuo forte,amico!” mi dice. Saluto con la mano i miei suoceri ed esco con Betty.
“ Infatti il ruolo del comico lo lascio volentieri a te! Dimmi cosa ti serve!” gli dico.
“ Mi servirebbe che tu mi dessi delle ripetizioni” mi dice.
“ Come quando andavamo a scuola! In che materia?” gli chiedo.
“ Cambio dei pannolini! Vorrei che tu mi insegnassi come si fa!” mi dice.
“ E va bene! Dopo la pausa pranzo veniamo da me e ti insegno,ma bada che se fai male al mio Bob,ti castro!” gli dico.
“ Ok,allora ci vediamo in azienda!” mi dice. Chiudo la chiamata.
“Allora?” mi chiede Betty.
“Vuole che gli insegni a cambiare i pannolini e oggi gli farò vedere come si fa!” le rispondo.
“ Povero il mio Bob! Comunque ci sarà da ridere! Anzi fate un video così stasera lo vediamo tutti quanti insieme!” mi dice. Scoppio a ridere.
“ Cambiando discorso,come pensi che la prenderà Nicola?” le chiedo.
“ Parli della mia decisione?” mi chiede. Annuisco.
“ Nicola,sa bene che i nostri progetti per lui e per Asia sono altri,quindi io penso che sarà lieto e che ci ringrazierà per la nostra scelta!” mi risponde.
“ E se Asia volesse partire?” le chiedo.
“ Vedrai che le cose si sistemeranno! E poi non essere sempre così catastrofico!” mi dice.
 
[Michel]
“Amore mio,vai in Ecomoda?” mi chiede Marcella.
“ Accompagno prima la bambina e poi vado,anche perché ieri sera Betty ci ha annunciato che in mattinata ci sarà un consiglio e mi conviene arrivare presto!” le rispondo.
“ Credi riguardi le azioni?” mi chiede.
“ Non lo so,amore. Ha convocato anche Daniele e non è un buon segno! Non vorrei che iniziassero le loro solite dispute e che la riunione durasse più del previsto,anche perché lo sai che oggi Charlotte esce un’ora prima!” le dico.
“ Ma se è per la piccolina,posso andare io a prenderla o credi che debba venire in Ecomoda?” mi chiede,facendo per alzarsi dal letto.
“ Forse è il caso che le rinfreschi la memoria,dottoressa Marcella Valencia: lei non può muoversi dal letto né per andare a prendere Charlotte,né tantomeno per venire in Ecomoda! Tu devi restare qui,per salvaguardare la salute di nostro figlio!” le dico.
“ Ma io qui mi annoio!” mi dice.
“ Lo so,ma è per una giusta causa e non costringermi a chiuderti dentro,perché sai che sarei capace di farlo!” le dico.
“ Papà! “ dice Charlotte,entrando in camera.
“ Sei già pronta?” le chiedo.
“Si,ma mi sistemi le trecce?” mi chiede.
“Almeno questo posso farlo io o credi che mi provochi danni?” mi chiede Marcella. Annuisco,tanto ormai ho capito che più le proibisco qualcosa più finisce per fare il contrario.
“ Allora,amoruccio,vieni qua!” dice alla bambina. Marcella le sistema le trecce e Charlotte le da un bacino.
“ Buona scuola” le dice Marce,dandole un bacio.
“ Ciao,Marce! Ciao,fratellino” dice Charlotte,mentre accarezza la pancia di Marcella.
“ Ciao,amore” le dico.
“Ciao,amore tiranno” mi risponde. Ci scambiamo un bacio e vado via.
 
[Mariana]
Siamo tutte vicino alla scrivania di Freddy e Anna Maria,che ormai non si staccano neanche sul luogo di lavoro!
“ Allora?” chiede Berta,interessata al motivo di una riunione d’amblé.
“ Ragazze,io non so niente,come devo dirvelo? Potreste chiedere qualcosa alla nostra stilista!” dice Anna Maria,riferendosi ad Asia,che sembra cadere dalle nuvole.
“ Berta chiama la donna più contesa di Bogotà!” dice Berta per cercare di ottenere l’attenzione di Asia.
“ Ah … dicevate?” chiede Asia.
“Benvenuta tra noi! Volevamo sapere se sai il motivo della riunione indetta dai capi!” dico.
“ No,non so niente e sinceramente sono preoccupata!” risponde Asia.
“ Non mi dire che hai un ritardo!” dice Sofia.
“ Macché … ci mancherebbe anche quello! Sono preoccupata perché Giovanni questa mattina mi ha fatto riflettere su una cosa!” risponde Asia.
“ Su quanto sia divino?” chiede Anna Maria,beccandosi un’occhiataccia da suo marito.
“ Tu sei più divino!” dice a Freddy.
“ Mi ha fatto riflettere sul fatto che se lui fosse scelto al posto di Nicola per la sede italiana,io e lui dovremmo partire insieme ed io … io non vedrei mai più Nicola!” dice Asia.
“ Cosa? Vuoi dire che tu … che noi … insomma che lascerai la banda?” chiede Berta.
“ Non lo so! Insomma noi saremo sempre amiche,qualsiasi cosa accada,ma non sarà come stare qui! E poi allontanarmi da Bogotà con Giovanni vorrebbe dire … rinunciare a Nicola definitivamente!” dice Asia.
“ Io credevo avessi rinunciato a lui quando hai iniziato seriamente la tua storia con il David!” dico.
“Lo so,Mariana,ma una cosa è dirlo e un’altra e sentirlo! Diciamo che averlo davanti agli occhi tutti i santi giorni non spegne la speranza né in me né in lui!” mi risponde.
“ Allora per il tuo bene,devi partire! Una parte di noi sarà triste,ma se è l’unico modo che hai per uscire da questo caos,noi siamo con te!” dice Sofia.
“ Ma tu sei proprio sicura?” mi chiede Sandra.
“ Non lo so. Io amo Nicola,ma non posso lasciare Giovanni. Con lui ho trovato un mio equilibrio e poi un dolore così forte non lo merita. Giovanni mi ha aiutato a raccogliere i pezzi quando volevo solo morire e adesso sono io che voglio restituirgli il favore,rendendolo felice,anche se ciò significa rinunciare alla mia felicità!” dice Asia.
“ Ma tu non puoi metterla su questo piano! L’amore non c’entra niente con la gratitudine o con l’affetto e l’attrazione! E se tu ami Nicola,non puoi partire con Giovanni!” mi dice Sandra.
“ Ma non posso neanche buttare all’aria tutto e distruggere il cuore di Giovanni! E poi chissà che non mi innamori di lui e che non sia felice!” dice Asia,poco convinta.
“ Qualunque sia la tua scelta,sappi che noi saremo con te!” dico.
“ Ci vorrebbe proprio il consiglio di Ines!” dice Asia.
“ Io sono sicura che ti consiglierebbe di guardare a fondo nel tuo cuore,perché è lì la soluzione al tuo dilemma!” dice Sandra.
“ Io ti consiglio di pensarci con la dovuta calma e di mettere su una bilancia i pro e i contro di qualsiasi decisione prenderai. Le decisioni di un momento sono quelle che si rimpiangono per la vita!” le dice Sofia.
“Amica mia,tu sei l’unica che può sapere cos’è giusto per te e cosa ti rende felice!” dice Anna Maria.
“ Pensa bene a ciò che perdi!” le dice Berta.
 
[Betty]
Io e Armando ci sediamo in sala riunioni ai lati opposti del tavolo. Entrano poi Mario,che si siede accanto ad Armando e Bianchi che prende posto anch’egli accanto a mio marito. Successivamente arrivano Nicola,che si siede accanto a me e Gutierrez,che prende posto accanto a lui. Dopo un po’ arrivano Michel,che si siede vicino a me,Daniele Valencia che si siede tra Mario e Gutierrez,e Ugo che si siede accanto a Michel.
“ Cominciamo?” chiede Valencia.
“ Non ancora,manca Asia!” dico.
“ Si vede che è rimasta addormentata in qualche letto. È a casa sua o a casa del dottor Bianchi?” chiede Daniele.
“ Non le permetto!” dice Nicola,mentre lo tengo per il braccio per evitare che si scaldi troppo.
“ Porti rispetto alla mia donna,dottor Valencia!” dice Bianchi.
“ Ah,avevo dimenticato che adesso è passata a lei. Chissà chi sarà il prossimo!” ironizza Daniele.
“ Non ci sarà alcun prossimo,perché Asia resterà con me!” dice Bianchi,quasi con un’aria di sfida verso Nicola. Si spalancano le porte della sala riunioni ed entra Asia.
 
[Asia]
Entro in sala riunioni e ci sono già tutti: Betty,suo marito,Nicola,il dottor Mario, Ugo, Gutierrez, Giovanni, il dottor Daniele e il signor Michel. Mi siedo tra Ugo e Giovanni,che mi accarezza la mano.
“ Finalmente è arrivata il pomo della discordia!” ironizza il dottor Valencia.
“ Non capisco!” dico.
“ Lascia stare! Dottoressa,cominciamo?” chiede Giovanni.
“ Visto che ci siete tutti,volevo comunicarvi la mia decisione in merito al lavoro svolto in questi mesi! Dagli ispettori sono stata chiamata a prendere una decisione riguardo la direzione generale della sede di Milano. Come ben sapete i candidati interessati a quel posto sono due: Nicola Mora e il dottor Giovanni Bianchi! Esaminando il lavoro di Nicola e del dottor Bianchi,ho preso una decisione e spero di non creare malcontenti!” dice Betty.Questa decisione contagerà anche la mia vita privata: se la scelta ricadesse su Giovanni e io dovessi partire con lui,per me e Nicola sarebbe tutto finito sul serio. Il mio trasferimento in Italia mi allontanerebbe per sempre da lui.
“ Allora,dottoressa?” chiede il dottor Daniele.
“ Sarà il dottor Bianchi a ricoprire il ruolo di direttore generale della sede italiana!” dice Betty. È finita! Sento i miei occhi riempirsi di lacrime,ma riesco a trattenermi. Giovanni,mi stringe la mano e riesco solo a sorridergli.
“Quindi io e Asia partiremo quando?” chiede Giovanni.
“ Veramente … Asia mi serve qui!” dice Betty. Sento un sollievo enorme e allo stesso tempo mi sento sorpresa dalla decisione di Betty. È da prima che iniziasse il mio triangolo con Nicola e Giovanni,che sapevo di dover partire ed ora improvvisamente viene rimesso tutto in discussione.
“ Cosa?? Questa è una trovata del suo amico?” chiede Giovanni.
“ Non le permetto!” dice Nicola.
“ Come se non si sapesse che è raccomandato dalla presidente e dal vice presidente,ma Asia è mia e questi mezzucci non funzioneranno!” dice Giovanni.
“Adesso basta! Io non le permetto di insinuare che io e mia moglie facciamo favoritismi,altrimenti sa bene che non avrebbe ottenuto il posto e avremmo concesso ad Asia e Nicola di partire!” dice il dottor Armando.
“ Asia ci occorre a Bogotà e non ammetto discussioni tanto infantili! Dottor Bianchi,qui non siamo al giardino d’infanzia e se credeva di partire per la luna di miele,ha fatto male i suoi conti! Il suo trasferimento non ha niente a che vedere con la sua storia d’amore con Asia e se non vuole più la sede italiana,può dirlo di fronte a testimoni e il dottor Mora sarà ben lieto di prendere il suo posto!” dice Betty.
“ Prendere o lasciare!” dice il dottor Armando.
“ Mai come questa volta mi trovo d’accordo con i signori Mendoza! Si dia un po’ di contegno e parta!” dice il dottor Valencia.
“ Allora?” chiede Betty a Giovanni.
“ Non rinuncerò al mio posto per darla vinta al vostro pupillo e quindi accetto la dirigenza della sede di Milano! Quando dovrei partire?” chiede Giovanni.
“ Fra tre settimane al massimo. Naturalmente il suo incarico non implica l’autonomia dalla casa madre,quindi ogni sua decisione dovrà essere approvata da noi! Per quanto mi riguarda non c’è nient’altro da aggiungere,quindi la riunione si chiude qui!” dice Betty. Giovanni va via imbestialito e sbatte la porta.
 
[Anna Maria]
“Ragazze,avete visto?” chiede Berta,indicando il David arrabbiato nero.
“ Quindi hanno preso Nicola Mora!” dico.
“ Credo di si!” dice Sandra.
“ Hanno risolto anche il dilemma amletico di Asia! Dovrà partire con Nicola!” dice Sandra.
“ Sempre che non decida di restare qui con il David!” dico.
“ Ma lei non può scegliere! È Betty che decide dove mandarla!” dice Sofia.
“ Quindi il dado è tratto!” dice Berta.
“ Così pare!” dice Mariana.
“ Vorrei proprio sapere cosa sta pensando Asia adesso!” dico.
“ Sarà al settimo cielo! Il destino ha scelto per lei: lei con Nicola Mora a Milano e il David qui! Fossero tutti così facili i problemi!” dice Sofia.
“ Sempre che Asia non scelga di restare!” dico.
“ Ahhhh allora sei stupida! È Betty a decidere se Asia starà qui o a Milano!” dice Sandra.
 
[Nicola]
Betty mi ha tolto un problema e sono sicuro che così le cose tra me e Asia miglioreranno. Michel e gli altri iniziano ad uscire dalla sala riunioni.
“ Allora oggi mi fai fare un po’ di pratica?!” dice Mario ad Armando.
“ Per cosa?” chiedo.
“ Niente. Mario vuole imparare a cambiare i pannolini e quindi verrà a casa nostra per vedere come si fa!” dice Armando.
“ Ahahaha allora ci sarà da ridere! Povero il mio figlioccio!” dico.
“ Ti posso parlare?” mi chiede Asia,avvicinandosi a me.
“ Certo! Vieni nel mio ufficio!” le dico. Usciamo dalla sala riunioni ed entriamo nel mio ufficio.
“ Dimmi” le dico.
“ Ti sarai divertito!” mi dice.
“ A fare cosa?” le chiedo.
“ A condizionare Betty! Credi forse che io sia una stupida? Che non mi sia accorta che hai fatto tutto questo per allontanarmi da Giovanni e per fare in modo che io resti con te? Tanto io per te sono solo un oggetto e il tuo ego ipertrofico non può permettere che sia un altro ad avermi! Preferisci avermi con te solo per fare il galletto del pollaio,ma io non te lo permetterò!” mi dice,furiosa.
“ Non è colpa mia se Betty ti vuole qua e se pensi che a me dispiaccia la partenza del tuo adone,ti sbagli! Tu ami me come io amo te e sono sicuro che senza l’influenza nefasta di quel tipo,tu tornerai a credere in me!” le dico.
“ E certo,come se io senza un uomo non potessi stare! Sei sicuro di troppe cose,Nicola Mora,ma ti sbagli se pensi che resterò a guardare mentre vuoi distruggere di nuovo la mia vita!” mi dice.
“ Betty ti ha risolto un problema! Ha fatto in modo che tu debba lasciare quel tipo senza farlo soffrire,così noi due …” dico.
“ Noi due? Nicola,tu credi di conoscere cosa provo,cosa sento,come se fossi una tua proprietà! E se io in queste settimane mi fossi innamorata di Giovanni?” gli chiedo. Si ammutolisce.
“ E cosa vuoi fare? Chiedere a Betty di far partire me?” le chiedo.
“ No,quando Giovanni sarà in procinto di partire,mi licenzierò dall’Ecomoda e partirò con lui per l’Italia! L’esperienza fatta in questi mesi,accanto ad Ugo mi aiuterà a trovare un buon lavoro a Milano e ad allontanarmi da te per sempre!” mi dice. Sento il cuore spaccarsi in mille pezzi.
“ Forse ti allontanerai con il corpo,ma il tuo pensiero sarà sempre con me perché tu non hai mai smesso di amarmi!” le dico,mentre la stringo a me e la bacio con passione. Cerca di divincolarsi,ma non le do modo di allontanarsi da me. Non adesso. La voglio accanto.
La lascio per riprendere fiato e mi arriva un ceffone in piena faccia.
“ Non provarci mai più! E vuoi sapere una cosa? Io non ti amo,ho smesso di amarti da molto tempo e te lo dimostrerò!” mi dice.
“ E come?” le chiedo.
“ Partirò con Giovanni e sarò felice con lui! Questa sarà una delle nostre ultime conversazioni e ti giuro che se riprovi ad avvicinarti a me,io ti denuncio per molestie!” mi dice.
“ Puoi anche partire con Giovanni,ma il tuo cuore appartiene a me!” le dico.
“ Pensa quello che ti pare,ma sappi che tu sei la persona peggiore che abbia mai conosciuto nella vita! Sei un manipolatore e distruggi tutto quello che tocchi!” mi dice e va via sbattendo la porta.
 
[Asia]
Esco dall’ufficio di Nicola e corro in bagno prima di scoppiare a piangere nel corridoio. Mi siedo sulla panchina del bagno affranta.
“ Asia,che succede?” mi chiede Berta,seguita dalle ragazze della banda. Non riesco a parlare né a smettere di piangere.
“ Ehi che succede?” chiede Anna Maria,mentre mi abbraccia.
“Parto con Giovanni fra tre settimane e lascio l’Ecomoda!” dico tutto d’un fiato.
“ Come sarebbe?” mi chiede Mariana.
“ Ma ti sei ammattita?” mi chiede Sandra.
“ Nicola ha fatto in modo che Betty scegliesse Giovanni per il posto in Italia e che io restassi qui,ma per non dargliela vinta ho scelto di seguire Giovanni!” dico.
“ Ma tu sei matta? Cioè tu lasci Bogotà,lasci noi,lasci il tuo lavoro solo per non darla vinta a Nicola?” mi chiede Sofia.
“ Si. Nicola sta manipolando la mia vita ed io non glielo permetterò,anche a costo di pentirmi di questa decisione per tutta la vita!” dico,mentre mi sistemo la faccia.
“ E l’amore che senti per lui? Tu ami Nicola e se parti,lo perdi per sempre!” mi dice Sandra.
“ Smetterò di amarlo perché non posso più farlo. Lui mi vuole solo per soddisfare il suo ego,ma io non sono un giocattolo e non lo sarò mai!” dico. Esco dal bagno per tornare al mio lavoro.
 
[Sofia]
Asia è andata via e ci sediamo tutte sulle panchine.
“ Ah ragazze,abbiamo combinato un bel guaio!” dice Anna Maria.
“ Ma sentila … avete combinato un bel guaio! E poi te ne accorgi troppo tardi!” dice Sandra.
“ In effetti,è vero! Abbiamo sbagliato a non spingerla verso Nicola e ad alimentare il suo odio verso di lui!” dico.
“ E adesso?” chiede Berta.
“ E adesso,il dado è tratto e non possiamo fare più niente!” Anna Maria
“ Già! Alea iacta est! “ ribatte Sandra.
“Vuole licenziarsi e né Betty né Nicola Mora,né nessun altro può fare niente!” dice Mariana.
“ Certo che se i tuoi tarocchi parlavano di quel passato che era tornato per aiutarla in futuro,si poteva stare dov’era! “ dice Sandra.
“ Voi dite che dovremmo parlarne con Betty?” chiedo.
“ No,ragazze! Questa è una cosa a cui deve pensare Asia! Si tratta di una questione fra dirigenti e noi non c’entriamo niente!” dice Mariana.
“ E se l’accennassi a Mario?” chiede Sandra.
“ No! Ragazze,abbiamo combinato questo caos appunto perché ci siamo immischiate in una questione che non ci riguardava e adesso tocca far in modo che sia il destino a fare il suo corso!” dico.
“ Sono d’accordo!” dice Anna Maria.
“ Anch’io!” dice Berta.
“ Ok!” dice Sandra.
“ Va bene!” risponde Mariana.
 
[Asia]
“ Allora?” mi chiede Ugo.
“ Allora cosa?” gli domando.
“ Cosa pensi della partenza del tuo adone?” mi chiede.
“ Penso che Nicola Mora è un vigliacco e che se pensa di riavermi mandando via Giovanni,si sbaglia perché se prima avevo dei dubbi,adesso non ne ho più: io resterò con Giovanni!” dico.
“ Non ti ho mai vista così!” mi dice.
“ Ho deciso di lasciare l’Ecomoda e di partire per Milano con Giovanni! Nicola avrà perso il posto di lavoro tanto bramato e anche me,così impara a sfruttare la sua influenza su Betty per fare quello che vuole!” dico.
“ Mi dispiace che tu vada via,ma se è l’unico modo che hai per liberarti del Mascellone … e al grande capo l’hai già detto? “ mi chiede.
“ No e adesso andrò a parlarle perché da lei proprio non me l’aspettavo!” dico. 

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Capitolo 58
*** 58 ***


[Betty]
Sento bussare alla porta del mio ufficio.
“ Avanti” dico. Vedo Asia entrare come una furia.
“ Asia,dimmi” le dico.
“ Infatti sono qui proprio per dirti quello che penso di te. Non mi aspettavo un comportamento del genere da parte tua!” mi dice.
“ Non capisco” le dico.
“ Ah non capisci? Hai scelto Giovanni solo perché a chiedertelo è stato Nicola per chissà quale desiderio perverso! Stava per accapigliarsi con Giovanni per quel posto e adesso ti chiede di dargli il posto solo per avermi di nuovo in suo potere,ma il tuo amichetto fedifrago ha fatto male i suoi conti!” mi dice con rabbia.
“ No,fermati perché non è così. Nicola mi serve qui per la BAN e il punto vendita di Milano non può restare inattivo ancora! Giovanni è un professionista in gamba e io credo sia il più indicato anche perché conosce la lingua,gli usi e sa come muoversi! Se ben ricordi,Nicola aveva scarse possibilità di ottenere il posto quando è arrivato Bianchi!” le dico.
“ E perché vuoi tenermi qui? Se non sbaglio era nei patti che io partissi per l’Italia quando c’era solo Nicola come candidato!” mi dice.
“ Anche tu mi occorri qui! Il punto vendita di Milano è solo un punto vendita e può essere rifornito anche senza la tua presenza. Tu  sei una delle stiliste di punta e mi servi alla casa madre!” le dico.
“ Io credevo fossi dalla mia parte e invece mi sbagliavo!” mi dice.
“ Io sono dalla tua parte!” le dico.
“ E poco t’importa che il tuo amico vuole solo una rivalsa su Giovanni e che mi ha già fatto a pezzi una volta con la scusa dell’amore,poco t’importa che mi ha tradito più di una volta e che potrebbe rifarlo anche se io gli dessi una seconda possibilità! Giovanni mi è stato vicino in questi mesi ed io so che se lui partisse senza di me,io rischierei di cadere di nuovo tra le braccia di Nicola,perché nonostante tutto,io amo Nicola!” mi dice.
“ Asia,fuggire non serve a nulla e neanche la lontananza! Te lo dico per esperienza personale!” le dico. Va via sbattendo la porta.
 
[Asia]
Esco dall’ufficio di Betty e busso alla porta del suo ufficio. Entro e lo vedo assorto dal lavoro.
“ Se vuoi vado via” gli dico. Si alza e mi bacia con passione.
“ Sei arrivata al momento giusto” mi dice.
“ Perché?” gli chiedo.
“ Perché avevo proprio voglia di prendermi una pausa!” mi dice,mentre chiude la porta a chiave.
“ Anch’io avevo bisogno di una pausa” gli dico,mentre lo trascino con me sul divano. Ci sediamo sul divano.
“Lo sai che dobbiamo prendere una decisione,vero?” mi chiede. Annuisco.
“ Io ho accettato per non darla vinta a quel tipo,ma lasciandoti qua,nelle sue grinfie,io sento che … che ha vinto lui!” mi dice.
“ No,che non ha vinto!” gli dico.
“ Che vuoi dire?” mi chiede.
“ Che ho preso una decisione!” gli dico.
“ Cioè?” mi chiede.
“ Se tu vuoi,io vengo a Milano con te e mi licenzio dall’Ecomoda!” gli dico. Mi guarda sorpreso.
“Allora?” gli chiedo.
“ Beh,certo che lo voglio! Tu non sai come sono felice!” mi dice,mentre inizia a baciarmi.
“ Aspetta” gli dico.
“Che altro c’è?” mi chiede.
“ Tu sei sicuro che ti basta quello che riesco a darti?” gli chiedo.
“Tu ti sottovaluti,cara” mi dice,mentre inizia a baciarmi.
“ Dai,intendevo dire nel senso che … “ dico.
“ Nel senso che ancora non mi ami?” mi chiede. Annuisco.
“Io so che con il tempo ti innamorerai di nuovo di me e che quando ci trasferiremo in Italia sarà più facile visto che non vedrai quel tipo tutti i giorni! O credi che non potrà mai accadere? Perché se è così io devo saperlo!” mi dice.
“ Io credo che sia come dici tu,credo che in Italia sarà più facile!” gli dico.
“ E poi credo che queste settimane siano riuscite ad aiutarti in parte,no?” mi chiede.
“ Si,diciamo che mi sto esercitando a dimenticarlo!” gli dico,mentre lo bacio.
“ Beh ma potremmo anche esercitarci qui!” mi dice,mentre mi solleva e mi siede sulla sua scrivania.
“ Ma se qualcuno ti cerca?” gli chiedo,mentre mi bacia il collo.
“ Aspetterà!” mi dice.
“ Ma sei sicuro?” gli chiedo,mentre inizia a spogliarmi.
“ Mai stato più sicuro!E tu?” mi chiede.
“ Non perdiamo tempo!” gli dico,mentre lo trascino con me sulla scrivania.
 
[Nicola]
Bussano alla porta del mio ufficio e vorrei tanto mandare al diavolo chiunque sia.
“Avanti” dico,ascoltando la buona educazione che ho sempre avuto.
“ Posso parlarti?” mi chiede Betty. Annuisco.
“ Asia è venuta da me e diciamo che non è entusiasta della mia scelta. Mi ha accusato di fare preferenze e capirai che non ho potuto negare perché tu sei il mio migliore amico ed è normale che ti preferisca agli altri!” mi dice.
“ Se non ti senti a posto con la tua coscienza e vuoi mutare la tua decisione,io non ti biasimo,Betty!” le dico.
“ Non capisco,Nicola! Vuoi partire per Milano?” mi chiede. Asserisco.
“ Betty,io in questi mesi ho fatto troppi errori e troppi colpi di testa,soprattutto con Asia e adesso che diritto ho di precluderle la possibilità di essere felice? Non voglio costringerla a scegliere tra le sue amiche,il suo lavoro,la sua carriera e l’uomo che ha cercato di porre rimedio al dolore che le ho causato! Bianchi è riuscito a scuoterla e si merita di averla accanto,ma soprattutto Asia merita di vivere tranquilla e c’è un solo modo perché questo accada!” le dico.
“ La ami così tanto?” mi chiede.
“ Si,ma non ho mai trovato il modo giusto per dimostrarglielo e adesso l’ho trovato:parto io per Milano! Appena la storia con la BAN sarà risolta prenderò il 15 % che mi spetterebbe e partirò per Milano! Sai bene che è l’unica scelta sensata da fare!” le dico.
“ E i tuoi nipoti,io,Armando,i miei genitori? Come credi faremo senza di te? Cosa dirò a Camilla quando tornerà da Santa Marta?” mi chiede.
“ Non lo so,Betty,ma io non posso fare questo ad Asia. Sono io che ho rovinato tutto! Se non l’avessi tradita con Patrizia,lei ora sarebbe con me e invece ho mandato tutto a rotoli per qualche ora di piacere sessuale!” le dico.
“ E il progetto che volevamo fare?” mi chiede.
“ Non lo so,Betty.Potreste mettere Mario come direttore generale del progetto che avevamo in mente,ma io sono fuori dai giochi!” Le dico.
“ Ascoltami,Nicola,tu adesso pensaci e non prendere decisioni di cui potresti pentirti!” mi dice.
“ Ok,adesso vorrei stare un po’ da solo!” le dico.
“Va bene,ma voglio chiederti solo una cosa: perché non lotti per Asia?” mi chiede.
“ Betty,tu non sai con che occhi mi ha guardato oggi in ufficio e dopo quello che è successo stamane,io butto la spugna. Ho lottato e ho perso a causa mia. Amare vuol dire anche rinunciare alla propria felicità per quella della persona che amiamo e se la felicità di Asia è Giovanni Bianchi,io non li ostacolerò! Se Asia,vorrà tornare da me,dovrà essere lei a fare il primo passo!” le dico.
“ Va bene,ma sappi che per qualsiasi cosa potrai sempre contare su di me!” mi dice.
“Lo so,Betty” le dico. Chiude la porta dietro di sé e va via.
 
[Betty]
Entro nel mio ufficio e chiamo a casa mia per conoscere le condizioni generali dei miei bambini.
“Pronto” sento dire.
“Mamma,come vanno le cose?” chiedo.
“ Betty,tesoro,tuo padre è andato a prendere i gemellini a scuola e penso che stia per tornare!” mi risponde.
“ E Bob?” le domando.
“ Roberto dorme. Quando arrivano tuo padre e i bambini,noi andiamo a casa e lasciamo i bambini a Marisa!” dice mia madre.
“ Si,tanto fra qualche ora dovrebbero arrivare Armando e Mario,che vuole imparare a cambiare i pannolini!” dico.
“ Tesoro,ma va tutto bene? Ti sento un po’ giù!” mi dice mia madre. Certo che mi conosce bene!
“ Nicola vuole lasciare Bogotà e partire per Milano!” dico.
“ A causa di quella ragazza,vero?” mi chiede.
“ Si,è per Asia! La verità è che Nicola è il fratello che la vita mi ha regalato,è come se fosse figlio vostro e so che anche Armando ci resterà malissimo!” dico.
“ Lo credo,sono così legati! Non oso pensare ai tuoi figli e alla bambina quando tornerà dal collegio! Per non parlare di tuo padre! Nicola è come un figlio per noi e da quando ti sei sposata è come se avesse attenuato la nostra solitudine!” mi dice. Sta piangendo e purtroppo viene da piangere anche a me. Sarà per via degli ormoni!
“Senti,mamma,non dire nulla a papà di questa cosa perché io vorrei convincerlo a restare,anche se so per esperienza personale che l’unica che potrebbe convincerlo a rimanere sarebbe Asia!” dico.
“ E perché non provi a parlare con quella ragazza?” mi chiede.
“ Perché Nicola l’ha fatta soffrire troppo e non ho il coraggio di chiederle un favore del genere!” le dico.
“ Questo deve essere tuo padre … adesso vado a ricompormi e ad aprire la porta! Buon lavoro!” mi dice.
“ Grazie,mamma!” le rispondo.
 
[Sandra]
Vedo Berta venire verso di noi bianca come un lenzuolo. Ha la faccia di una che ha scoperto qualcosa che muore dalla voglia di raccontare,ma temo sia una pessima notizia.
“ Che succede?” chiede Mariana,mentre noi altre ci avviciniamo a lei.
“Andiamo nella sala riunioni della banda!” dice. Ha la faccia scura. La seguiamo in bagno con la curiosità di sapere cos’ha scoperto di tanto eclatante.
“ Allora?” le chiede Sofia.
“ Nicola Mora vuole lasciare l’Ecomoda!” dice.
“ Cosa?” chiedo.
“ Avete capito! Vuole prendere il posto di Bianchi e partire lui per Milano!” dice.
“ E perché?” chiede Mariana.
“ Secondo te?” chiedo.
“ Per Asia. La ama così tanto da non volerla spingere a lasciare tutto quello che ha!” dice Anna Maria.
“ Abbiamo combinato proprio un bel macello!” dice Berta.
“ E tu come lo sai?” chiedo.
“ Ho ascoltato Betty che lo diceva a sua madre!” risponde Berta.
“ Povero signor Hermes,ne morirà quando lo saprà!” dice Sofia.
“ Per lui sarà come perdere un figlio!” dico.
“ Credete che dovremmo dirlo ad Asia?” chiede Sofia.
“ Si. Ragazze,si tratta della sua vita e dobbiamo essere sincere con lei per farla scegliere in piena autonomia!” dico.
“ Sono d’accordo. Abbiamo combinato abbastanza guai!” dice Anna Maria.
“ Si,ragazze,non mi perdonerei mai se Asia dovesse essere infelice!” dice Mariana.
“ Allora glielo diremo!” dice Berta.
 
[Armando]
Metto il mio Bob sul fasciatoio e aspetto Mario.
“ Allora?” chiedo,cercando Mario. Entra il mio compagno di sventure con un blocchetto e una matita dietro l’orecchio.
“ Vorrei tre etti di salame!” dico ironicamente. Mi guarda stranito.
“ Calderon,sembri un salumiere e ora se la pianti con quel blocchetto e ti concentri …” dico.
“ Devo prendere appunti!” mi dice.
“ Calderon,è tutta questione di pratica! Non servono le istruzioni!” gli dico.
“ Toh,ha parlato quello che per cambiare il pannolino a Camilla dopo quasi un anno,si fece scrivere le istruzioni passo passo dalla moglie! Io con il piccolo Marietto voglio sapere fare tutto … quindi cominciamo!” mi dice.
“ Allora per prima cosa devi sbottonargli la parte inferiore della tutina e del body! Mi raccomando di non svestirlo tutto,altrimenti prende freddo!” dico. Mario scherza con Bob,che gli sorride,ignorando completamente quello che gli ho detto!
“MARIO! Forza!” gli dico. Esegue quello che gli ho indicato un po’ riluttante,come se stesse aprendo un pacco bomba.
“ Mario! Ti assicuro che non c’è l’esplosivo,quindi datti una mossa!” gli intimo.
“ Fatto!” mi dice.
“ Ok. Step 2. Devi staccare le alette che sono attaccate sul davanti e abbassare il davanti del pannolino!” dico. Lo fa e si diffonde nell’aria una puzza enorme.
“ Ma cosa gli fate mangiare? Puzza più del letame delle stalle!” dice.
“ Vai avanti e non offendere il mio bambino!” gli dico.
“ Veramente è lui che ha offeso me,facendomi trovare questo spettacolo!” mi dice.
“ Gli stai cambiando il pannolino,cosa ti aspettavi di annusare? Fahrenheit di dior?” gli chiedo.
“ Vabbè,passiamo oltre! Step 3?” mi chiede.
“ Step 3. Togliere il pannolino sporco e detergere le parti intime con queste salviette. P.s. se una minima parte del contenuto del pannolino,si sparge,pulisci tu!” gli dico.
“ Ok,sergente!” mi dice,facendo anche il saluto militare.
 
[Asia]
Mi rimetto le scarpe,mentre Giovanni si sistema la cravatta.
“Certo che questa pausa mi ha rimesso proprio al mondo!” mi dice,mentre mi fa sedere in braccio a lui sul divano.
“ Che c’è? A cosa pensi?” mi chiede.
“ Penso che Ugo mi ammazzerà perché manco dall’atelier da un sacco di tempo.” Gli dico.
“ Beh ma n’è valsa la pena!” mi dice.
“ Smettila” gli dico.
“ Se vuoi possiamo fare il bis!” mi dice.
“ Giovanni! Io ora vado a lavorare e non c’è tempo per fare il bis!” gli dico.
“ Perché la scrivania è scomoda?” mi chiede.
“ Anche,ma soprattutto perché se ci becca qualcuno,ci licenziano!” gli dico.
“ Peccato perché volevo collaudare il divano dell’Ecomoda!” mi dice,mentre mi sdraia sul divano.
“ Non è il caso!” gli dico,mentre mi alzo.
“ Allora ci vediamo quando abbiamo finito!” mi dice.
“ Ok” gli dico. Mi bacia con passione e mi stacco. Apro la porta e vado via.
In corridoio le ragazze non ci sono. Vorrei proprio sapere dove sono finite! Vado verso l’ascensore e le vedo attorno alla scrivania di Anna Maria.
“Pensate che licenzieranno qualcuna di noi?” chiede Sofia.
“ Beh … è una possibilità che non possiamo scartare. Se il dottor Mora andrà via,qualcuna di noi sarà superflua!” dice Anna Maria. Mi sento come se mi avessero fatto a pezzi!
“Cosa?” chiedo alterata. Si girano tutte verso di me con la faccia di chi non immaginava io fossi presente. Non può essere vero!
“ Hai capito bene: Nicola va via!” mi dice Mariana.
“ Vuoi dire che ha deciso di andare via dall’Ecomoda?” le chiedo.
“ Non solo dall’Ecomoda,ma anche da Bogotà! Sembra voglia partire al posto del David per far restare quel tipo qua con te!”  mi dice Sandra.
“ E perché?” chiedo.
“ Non lo so. Ho sentito Betty parlarne con sua madre e devo dire che non sembrava felice!” mi dice Berta.
“ Se ti importa qualcosa di lui,fermalo! “ mi dice Sandra.
“ Mi dispiace,ma non posso! Capite che Giovanni non merita questo? Io non posso lasciarlo dopo avergli detto di voler costruire qualcosa con lui!” dico,mentre le lacrime mi rigano il viso.
“ E quello che senti per Nicola?” mi chiede Anna Maria.
“ Anna Maria,io non posso pensare solo a me stessa! Se non ci fosse Giovanni,io forse darei una nuova chance a Nicola,ma so quanto si può soffrire per amore e non voglio dare questo dolore ad una persona che in questi mesi non ha fatto altro che dimostrarmi quanto mi ama!” dico.
“ Vuoi dire che lasci che Nicola vada via?” mi chiede Sofia.
“ Se è questa la sua decisione,io non posso fare niente!” dico,mentre mi allontano da loro.
 
[Berta]
Asia è andata via sconvolta dopo aver saputo della decisione di Nicola e in fondo la capisco: se il mio ciccino dovesse andarsene,io ne morirei!
“ Ma non possiamo fare niente?” chiedo loro.
“ E cosa vorresti fare? Vuoi dire al David di lasciare in pace Asia per farla essere felice con Nicola? Io credo che con i consigli dati ad Asia,ci siamo già immischiate troppo in questa storia!” dice Sofia.
“ Ma quando Betty e il dottor Armando non volevano riconciliarsi,abbiamo fatto vari tentativi!” dice Sandra.
“ Si,ma adesso è diverso e poi in fondo Asia non ha tutti torti: adesso sta con un uomo che la ama e non può fargli questo!” dice Anna Maria.
“ Allora lasciamo che si separino?” chiedo.
“ Lasciamo che il destino faccia il suo corso e se tifa per loro,credo troverà un modo per farli riconciliare!” risponde Mariana.
 
[Betty]
Apro la porta di casa mia e vedo una sottospecie di caos primordiale. Questo è l’uragano Mendoza - Calderon! Sento le loro voci in salotto e vado a ascoltare cosa dicono.
“ Ahhhhh Calderon! Ci vogliono prima le salviette! Non puoi mettere il talco sopra la …” dice Armando.
“ Quindi prima le salviette,poi la crema e poi il talco!” dice Mario,prendendo appunti.
“ Nooo! Prima il talco e poi la crema!” lo ammonisce Armando.
“ Allora,mio figlio è ancora integro?” chiedo loro.
“ Si,è tutto ok,amore! Ma è successo qualcosa?” mi chiede Armando.
“ Nicola vuole lasciare Bogotà e partire al posto di Bianchi per non far andare via Asia!” dico. Armando e Mario si guardano sconcertati.
“ Dimmi che è uno scherzo!” mi dice Mario.
“ Lo vorrei tanto,ma non è così! Nicola è irremovibile e credo che partirà!” dico.
“ E Asia?” mi chiede Armando.
“ Asia,non credo lo sappia perché comunque non ho ancora diffuso la notizia,ma siccome all’Ecomoda anche i muri hanno le orecchi,non escludo che sia già venuta a conoscenza della notizia bomba!” dico.
“ Si,ma bisogna che si chiariscano! Insomma,Nicola ha sbagliato,ma non è giusto che tra loro finisca in questo modo!” dice Mario.
“ E cosa vorresti fare? Io credo che questa storia ci ha coinvolti troppo e che adesso devono sbrigarsela da soli perché sono adulti e capaci di ragionare con le proprie teste!” dico loro. Suona il campanello e vado a vedere chi è.
Apro la porta e mi ritrovo di fronte Asia.
“ Posso entrare?” mi chiede. Le faccio strada e saluta Armando e Mario.
“ Ho saputo della decisione di Nicola e vorrei che gli chiedessi di non farlo!” mi dice.
“ Credi che non l’abbia fatto? Non vuole sentire ragioni e credo che l’unica che possa far mutare la sua decisione sia tu!” le dico.
“ Betty,io non posso! Non posso tornare con Nicola e lasciare Giovanni senza un motivo valido!” mi dice.
“ Lo ami? Ami Giovanni?” le chiedo.
“ No” mi risponde.
“ Ecco il motivo valido. Tu ami Nicola e lui ama te ed è questo il motivo per cui dovresti lasciare Giovanni!” le dico.
“ Betty,Giovanni si è sempre comportato molto bene con me e non posso fargli questa carognata!” mi dice.
“ E allora perché sei venuta qui?” le chiedo.
“ Perché voglio che tu convinca Nicola a non partire!” mi dice.
“ Ci ho già provato,ma non posso  fare niente!” le dico. Mi guarda con aria sconfitta e rassegnata.
“ Io,allora vado!” mi dice e va via.
 
[Michel]
Entro nella mia camera da letto dove vedo Marcella guardare un programma sulla gravidanza ala tv,mentre sgranocchia popcorn.
“ Allora,mammina,come va?” le chiedo,dopo averle dato un bacio.
“ Sono mortalmente annoiata. Cosa ha detto Betty alla riunione?” mi chiede.
“ Sarà Bianchi a partire per Milano e diciamo che lui non l’ha presa molto bene!” le rispondo.
“ Come sarebbe? Stavano per accapigliarsi per quel dannato posto e adesso …” mi dice.
“ Si,ma Asia resterà qui e a Bianchi questo non va giù! Pensa che Nicola Mora abbia suggerito a Betty di far restare Asia a Bogotà per potersela riprendere!” le dico.
“ Bello schifo! Comunque non credo che Betty si sia fatta convincere da quel tipo a scegliere Bianchi e sinceramente poco mi interessa! In verità pensavo volesse parlare della vendita delle quote dei Valencia!” mi dice.
“ No. E comunque stai tranquilla perché quando accadrà,sarò io a salvaguardare gli interessi tuoi e di nostro figlio!” le dico.
“ Ed è per questo che ti ho fatto mio rappresentante,perché Daniele con le mie quote avrebbe troppo potere e non vorrei facesse  a modo suo senza rispettare il mio parere!” mi dice.
 
[Nicola]
La signora Giulia sta lavando i piatti,mentre io e il signor Hermes stiamo litigando per il possesso del telecomando e per decidere cosa si vedrà questa sera in tv. La signora Giulia ci raggiunge in salotto e prende possesso del telecomando.
“ Signora Giulia,ma cosa fa?” le chiedo,mentre cambia canale.
“ Questa sera c’è uno spettacolo di ballerini di tango,Giulia!” le dice  il signor Hermes.
“ E c’è anche la partita!” aggiungo.
“ Non mi interessa! Questa sera c’è l’ultima puntata della mia telenovela preferita e voi la vedrete con me!” dice la signora Giulia.
“ Ma Giulia,non puoi vederla in camera?” le domanda il signor Hermes.
“ No,perché questa tv è più nuova e posso vedere la puntata in hd!” gli risponde.
“ Signora Giulia,ragioni! Che differenza fa se la vede con una tv normale o hd? Tanto lei ha sempre gli occhi pieni di lacrime,le si appanna tutto e comunque vede tutto sfocato!” le dico.
“ Se non mi lasciate vedere la puntata,giuro che farò uno sciopero di 2 mesi senza cucinare!” dice.
“ Io,non so lei,signor Hermes,ma mi arrendo!” rispondo.
“ E ti pareva,vigliacco! Adesso dovrò soccombere anch’io a andare a vedere i tangheri in camera mia!” dice,arrabbiato il signor Hermes. Suona il campanello e si alza per andare ad aprire la porta.
“ Prego,che piacere!” gli sento dire. Riconosco la voce di chi è con lui e mi alzo di scatto dal divano.
“ Nicola,c’è qui Asia,credo ti voglia!” mi dice il signor Hermes. Mi guarda fisso e anche i miei occhi sono fissi su di lei.
“ Possiamo parlare?” mi chiede. Annuisco.
“ Allora noi,vi lasciamo soli! Vieni Hermes!” dice la signora Giulia,allontanandosi con suo marito.
“ Non ti chiedo di accomodarti in soggiorno perché la signora Giulia ha bisogno del televisore e poi credo avrai fretta di tornare a casa tua o del tuo fidanzato!” le dico.
“ Non ho alcuna fretta!” mi dice.
“ Già,avete tutta la vita da passare insieme! Dimmi quello per cui sei venuta!” le dico.
“ Non voglio che tu parta a causa mia! Se lo fai per me,non è il caso!” mi dice.
“ Ti ha chiesto Betty di venire qui?” le chiedo.
“ No. Betty non sa che sono qui e credo sia talmente addolorata per la tua decisione,che non penso le interessi molto ciò che faccio!” mi dice.
“ Comunque io ho scelto di partire per me stesso e quindi puoi gettarti tra le braccia del tuo adone con la coscienza tranquilla!” le dico.
“ Nicola io…” cerca di dirmi,ma la fermo.
“ Mi hai detto ciò che dovevi dirmi,adesso se non ti dispiace,vorrei restare solo!” le dico.
“ Allora a domani!” mi dice,mentre le spalanco la porta. Esce e chiudo la porta prima di scoppiare a piangere.
 
[Asia]
Esco da casa Pinzon con la voglia di bussare e correre da Nicola,per dirgli che lo perdono,che lo amo e che non posso fare a meno di lui. Entro in auto e scoppio a piangere con la testa appoggiata sul manubrio. Perché è successo tutto questo? Perché la mia storia con Nicola è così travagliata? Perché non siamo riusciti a superare la nostra crisi senza coinvolgere Giovanni? Metto in moto la mia auto e mi allontano dalla dimora del mio solo amore,con la certezza di aver sbagliato tutto.
 
[Sandra]
Mario prende posto nel letto e lo vedo un po’ triste.
“ Amore mio è successo qualcosa?” gli chiedo.
“ Diciamo che Betty ha dato brutte notizie a me e ad Armando!” mi dice.
“ Che cambiate male i pannolini?” gli chiedo.
“ No,anzi ho imparato bene a cambiare i pannolini,anche se devo ammettere che i bambini producono più cacca dei cavalli!” mi dice. Mi viene da ridere.
“ E allora cos’è successo?” gli domando.
“ Nicola se ne va!” mi dice.
“ L’ho saputo e dispiace tanto a anche a me e a quelle della banda! Mi dispiace per come sia finita tra lui e Asia!” gli dico.
“ Io e Armando ci siamo rimasti così male. Diciamo che in questi anni siamo diventati ottimi amici e che anche se non lo conosco da quando era piccolo,come conosco Armando,io voglio bene ad entrambi allo stesso modo! Quando l’ho conosciuto non mi era proprio simpatico,ma il lavoro all’Ecomoda,la rapina che subimmo 8 anni fa e tutti questi anni pieni di risate,di battute,mi hanno fatto affezionare a Nicola!” mi dice.
“ Anche noi della banda gli vogliamo bene,ma credi che non si possa fare qualcosa?” gli domando.
“ E cosa vuoi fare? Ormai le jeux son fait!” mi risponde.
“ Credi che partirà davvero?” gli chiedo.
“ Spero di no!” mi dice.
 
[Asia]
Infilo le chiavi nella toppa ed entro a casa mia. Accendo la luce e poso le chiavi. Lancio la borsa sul divano,mentre vorrei tanto lanciarmi dalla finestra. Mi sono ficcata in un guaio enorme e vorrei fare a cazzotti con il mondo per sfogare tutta la rabbia che mi provoca questa situazione. Mi squilla il cellulare.
“ Pronto” dico.
“ Amore mio,che fine hai fatto?” mi chiede.
“ Giovanni,scusa,ma mi sono dimenticata di aspettarti in Ecomoda ed ora sono a casa perché ho il cervello che mi scoppia!” gli dico.
“ Volevo portarti a festeggiare la nostra nuova vita!” mi dice.
“ Beh,magari domani perché adesso sono a casa e non ho proprio voglia di uscire!” gli dico.
“ E se ti dicessi che sono fuori dal tuo appartamento?” mi dice.
“ Non scherzare!” gli dico,mentre mi asciugo le lacrime.
“ E va bene,mi costringi a suonare il campanello se non mi apri!” mi dice. Chiudo la chiamata e apro la porta. Entra e si chiude la porta alle spalle.
“ Perché sei venuto?” gli chiedo.
“ Beh mi sono preoccupato,sei sparita e poi ti ho vista rientrare! Ma è successo qualcosa?” mi domanda.
“ No. Sto bene!” gli dico.
“ Non è che non vuoi più partire con me?” mi chiede.
“ No,non è per questo! Ho solo un gran mal di testa!” gli dico.
“ Conosco un modo infallibile per far passare tutti i mali!” mi dice,mentre mi stringe a sé.
“ Dai,Giovanni! Voglio solo andare in camera mia e andarmene a letto!” gli dico.
“ La cura è proprio questa!” mi dice. Inizia a baciarmi con passione,ma lo spingo via.
“ Ti prego,voglio stare sola!” gli dico.
“ E va  bene! Allora ci vediamo domani!” mi dice. Gli do un bacio e lo faccio uscire. Chiudo la porta e mi butto sul divano per cercare di dimenticare questa giornata terribile.

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Capitolo 59
*** 59 ***


[Nicola]
Scendo le scale di casa Pinzon Solano e sento discutere il signor Hermes e la signora Giulia. Dovrò custodire questi momenti perché fra qualche giorno diverranno solo un ricordo. Domani se Dio vuole sarà tutto finito e fra qualche giorno sarò ben lontano dai Pinzon,Betty e Armando,dai miei nipotini e da Asia. È la scelta giusta sia per me che per lei,ma non riesco ad accettare l’idea di non vederla più! So che è tutta colpa mia e che sono io ad aver sbagliato più d’una volta,ma è così difficile vedere la donna che amo tra le braccia di un altro.
“ Buongiorno” dico al signor Hermes e alla signora Giulia,mentre prendo posto a tavola.
“ Ciao,caro!” mi dice la signora Giulia.
“ Ciao,Nicola!” mi dice il signor Hermes,mentre si serve dal vassoio.
“ Che ti porto?” mi domanda la signora Giulia.
“ Mangio solo due frittelle e poi,se c’è,vorrei del succo di mora!” le rispondo.
“ Come mai mangi così poco?” mi domanda il signor Hermes.
“ Si è sempre la lamentato del mio smisurato appetito e adesso si lamenta della mia inappetenza?! Certo che lei è proprio strano!” gli rispondo.
“ Cosa c’entra! È solo che non è buona educazione rifiutare il cibo quando si è ospite! Ma dimmi la verità: la cucina di mia moglie ti ha annoiato,vero? È per questo che te ne vai,non è così?” mi domanda,approfittando che la signora Giulia è andata in cucina.
“ Signor Hermes,magari fosse per questo! Io con lei e con sua moglie mi sono sempre sentito a casa,sono sempre stato qui da quando andavo all’asilo con Betty,se lo ricorda? Adesso però io non posso più stare qui a Bogotà ed è per questo che fra due giorni partirò!” gli dico. Gli cade la tazza dalle mani,mentre i suoi occhi si fanno pericolosamente lucidi.
“ È per quella ragazza,vero?” mi domanda,asciugandosi una lacrima prima che io la veda.
“ C’è chi pensa che chi sbaglia deve pagare ed io voglio solo scontare la mia pena! Lei dice sempre che il diavolo è in agguato e diciamo che io sono caduto in pieno nella sua trappola!” gli rispondo.
“ Ma ci sono il perdono,la penitenza …” mi dice la signora Giulia.
“ No. Io ho morso la mela proibita e adesso devo andare via dal paradiso terrestre!” le rispondo. Mi alzo dalla sedia e vado nel corridoio a prendere la giacca.
“ Gli hai proibito di mangiare una mela? Ma perché l’hai fatto,Giulia? Abbiamo tante mele,una in più una in meno,dove sta il problema!” dice il signor Hermes a sua moglie con aria di rimprovero..
“ Faceva riferimento alla Bibbia,Hermes!” gli risponde sua moglie.
“ Comunque secondo me,va via perché le tue frittelle sono senza zucchero! Se tu mi avessi ascoltato,adesso lui resterebbe a Bogotà!” l’ammonisce il signor Hermes.
“ Ma cosa c’entro io!” gli risponde lei.
“ Facciamo un patto: se resta,tu ti iscrivi ad una scuola di cucina!” le impone lui. Anche tutto questo mi mancherà!
 
[Armando]
Sono trascorse due settimane da quando Nicola ha deciso di lasciare l’Ecomoda e di partire per Milano al posto di Bianchi. Nonostante le nostre continue suppliche e pressioni,non ha cambiato idea,ma ci ha promesso che resterà a Bogotà fino a che non concluderemo la trattativa delle quote dei Valencia. Le abbiamo provate tutte in queste settimane per farlo restare,ma è irremovibile sia con noi che con Asia. Quella ragazza ha cercato di parlargli,ma con scarsi risultati. Credo che l’unica cosa che potrebbe convincerlo a restare sarebbe una dichiarazione d’amore da parte di Asia,ma non credo che quella ragazza lascerà Bianchi. I genitori di Betty sono affranti quasi come se fosse Betty a partire. Il signor Hermes da quando ha saputo della decisione di Nicola,ha preso a trattarlo meglio e spesso incita la povera signora Giulia a cucinare meglio per convincere Nicola a rimanere. Io e Betty stiamo cercando di far abituare i gemelli al’idea della partenza di Nicola,ma non è facile: i miei bambini lo vedono praticamente ogni giorno e per loro è inconcepibile l’idea che vada dall’altra parte del mondo. Non abbiamo ancora accennato nulla alla piccola Mostrilla, perché ciò la spingerebbe a lasciare il collegio e a tornare qui e vogliamo dirglielo qualche giorno prima della partenza di Nicola così che faccia in tempo a salutarlo. Anche Mario e Gutierrez sono giù di morale per questa notizia e quelle della banda non sono da meno.
“Amore,sei pronto?” mi chiede Betty.
“ Si” le dico. Si avvicina a me e mi bacia.
“ Mi ha chiamata Nicola!” mi dice.
“ E cos’ha detto?” le chiedo.
“ Ci deve parlare! E questo sai cosa vuol dire?” mi chiede.
“ Ho paura di si!” le dico.
“ Ho paura anch’io!” mi dice.
“Credi che siano risolti i nostri problemi con i Valencia?” le chiedo.
“ Credo di si. E questo vuol dire che presto Nicola andrà via!” mi dice.
“ Quindi questa sera …” dico.
“ Dobbiamo raccontare a Camilla che zio Nicola partirà per Milano!” mi risponde.
“La prenderà malissimo!” le dico.
“ Lo so,ma non mi pare che noi,i miei genitori e i gemelli l’abbiamo presa bene!” mi risponde.
“ Speriamo cambi idea!” dico a Betty.
“ Conosco abbastanza bene Nicola,per dirti che sarà difficile che ciò avvenga!” mi risponde.
“Dobbiamo andare a lavorare!” le dico,mentre mi guardo l’orologio.
“ Già! Non possiamo fare tardi anche oggi!” mi dice,mentre apre la porta.
 
[Asia]
 È ormai trascorso un mese da quando io e Giovanni abbiamo iniziato la nostra storia. Due settimane fa Nicola ha comunicato la sua decisione di partire al posto di Giovanni ed io sono stata così codarda da non lasciare Giovanni per stare con l’amore della mia vita. Penso che quando finirà tutta la storia della BAN,lui si licenzierà dall’Ecomoda e tutto questo mi strazia. Mi sento divisa tra l’amore che non ho mai smesso di sentire per Nicola e la lealtà verso un uomo che mi porta in palmo di mano e che vuole costruire il suo futuro con me.
“Pensavo ad una cosa!” mi dice,mentre mi abbraccia.
“ Dimmi” gli dico.
“ Visto che ormai siamo consolidati,voglio proporti una cosa!” mi dice.
“ Ti ascolto,Giovanni” gli dico.
“ La nostra storia 12 anni fa è finita per quello che sai ed è da questo che vorrei ripartire!” mi dice.
“ Non capisco!” gli dico.
“ Voglio un figlio da te!” mi dice. Quelle parole mi risuonano in testa come se ci fosse l’eco. Ripenso alla mia gravidanza di 12 anni fa e sento un brivido lungo la schiena. Riprovo tutte le sensazioni provate allora quando mi dissero che il mio bambino non c’era più.
“Amore mio,mi ascolti?” mi chiede. Annuisco.
“ Allora?” mi chiede.
“ Io … non lo so. Mi sembra prematuro e poi …” dico. Mi zittisce.
“ Non dire nulla,ti prego! Non può essere prematuro,perché noi ci conosciamo da tanti anni e adesso che stiamo insieme,credo sia una cosa normale!” mi dice.
“ Beh…” dico.
“ Dimmi di si!” mi dice. Mi bacia con passione e con foga,trascinandomi sul letto.
“Ma che fai? Dobbiamo andare all’Ecomoda! “ gli dico,mentre mi spoglia.
“ Voglio iniziare a provarci!” mi dice.
“ Aspetta! Io vorrei che ci provassimo più avanti,ho bisogno di un po’ di tempo!” gli dico.
“ Un po’ quanto?” mi chiede.
“ Non lo so,Giovanni. Potrebbe volerci una settimana,un mese … non lo so! Non è stato facile per me superare quello che è successo 12 anni fa e sai bene che fino a qualche mese fa ero impegnata in una relazione che è stata molto dolorosa per me … io voglio solo cercare di innamorarmi di nuovo di te e poi penseremo ad un bambino!” gli dico.
“ E va bene!” mi dice,sconsolato.
“ Io vado a lavarmi” gli dico. Mi alzo dal letto ed esco dalla mia stanza.
 
[Marcella]
Michel si sta aggiustando la cravatta mentre sistemo le trecce di Charlotte.
“ Marcella,ma il nome del fratellino lo posso scegliere io?” mi chiede Charlotte.
“ E che nome vorresti dargli?” le chiede Michel.
“ Possiamo chiamarlo Verde!” dice. Oddio!
“ Perché vuoi chiamarlo Verde,tesoro?” le chiedo.
“ Perché è un bel colore!” mi dice. Io e Michel ci scambiamo uno sguardo abbastanza eloquente.
“Tesoro,ma non esiste nessuno con questo nome!” le dice Michel.
“ E poi non si può dare ad un bimbo il nome di un colore!” le dico.
 “ E allora perché ci sono alcuni bambini che si chiamano Rosa o come i fiori come Margherita?” mi chiede. Non so cosa risponderle perché sono cose che non so neppure io.
“ Tesoro,questi sono nomi antichi,ma nessuno potrebbe mai chiamarsi Arancione o Marrone oppure Garofano o Crisantemo! “ le dice Michel.
“ E allora chiamiamolo come il nonno Pierre!” dice.
“ Tesoro,vai a prendere lo zainetto e poi quando torni da scuola ci pensiamo!” le dice Michel. Charlotte esce dalla camera.
“L’hai detto ai tuoi genitori?” gli chiedo. Si limita a fissarmi.
“ Guarda che hanno il diritto di sapere che stanno per diventare nonni di nuovo!” gli dico.
“ Parli così perché non conosci mio padre!” mi risponde.
“ Questa non è una cosa di cui vado fiera! Non è bello aspettare un figlio da un uomo che non mi ha ancora presentato i genitori!” gli dico ironicamente.
“ Diciamo che non la storia della tua gelosia,del bambino,del distacco della placenta,io …” dice.
“  … tu stai rimandando una cosa che prima o poi dovremo affrontare! Io non temo il giudizio dei tuoi genitori,anche perché sono abituata a stare sotto i riflettori ed il giudizio degli altri mi spaventava prima,ma adesso no! Ti ricordo che il mio mancato matrimonio ha dato scandalo,credi ci sia qualcosa di peggiore dello sposo che manda all’aria il matrimonio a poche ore dal suo svolgimento? O forse ti vergogni di me?” gli chiedo.
“  Marce,sai bene che non è per questo! Tu sei la donna migliore che io conosca,nonostante i tuoi non pochi difetti,ma so che mio padre non mancherebbe di fare paragoni con Claire e non è ciò che voglio per te!” mi risponde.
“ A ma non interessa nulla dei commenti di tuo padre,né dei paragoni con la tua prima moglie! Nostro figlio merita l’affetto dei suoi unici nonni in vita!” gli dico.
“ Facciamo che ci penserò,anche perché adesso devo scappare in Ecomoda!” mi dice. Mi da un bacio veloce ed esce dalla stanza.
 
[Mario]
Io e Sandra usciamo dall’ascensore dell’Ecomoda e ci sono quelle della banda a parlottare! Io non capisco se le paghiamo per lavorare o per spettegolare!
“ Ragazze,questa non è la redazione di un giornale di gossip,quindi marsch!” dico loro.
“ Dottor Calderon,è che ci chiedevamo una cosa!” mi dice Sofia.
“ Sentiamo” le rispondo.
“ Quando il dottor Mora andrà via,chi prenderà il suo posto?” mi chiede Mariana.
“ Non lo so,ragazze. È una domanda che preferisco non farmi! Diciamo che da quando so che Nicola vuole andarsene,le mie notti sono avvelenate da incubi abbastanza ricorrenti!” rispondo loro.
“ Anche lei è dispiaciuto?” mi chiede Berta.
“ Certo,ma vedrete che troveremo una soluzione!” dico loro.
“ E senta dottor Calderon,le vorremmo chiedere un’altra cosa!” mi dice Anna Maria.
“ Ditemi” rispondo loro.
“ Se il dottor Mora va via,vuol dire che anche una di noi perderà il posto o che perderanno il posto o il compagno o il figlio di Sofia!” mi dice Berta.
“ No,di questo potete stare tranquille: nessuno verrà licenziato e sono sicuro che anche per quanto riguarda Nicola troveremo una soluzione!” dico loro.
“ Io vado alla mia scrivania,amore!” mi dice Sandra. Le do un bacio.
“ Si,anch’io vado in ufficio! Armando e Betty sono già arrivati?” chiedo alle ragazze.
“ No,dottore. “ mi risponde Freddy.
 
[Betty]
Io e Armando usciamo dall’ascensore dell’Ecomoda e Mario sta parlando con le ragazze della banda e con Freddy.
“ Buongiorno” diciamo io e Armando.
“ Buongiorno!” rispondono tutti.
“ Vi cercavo!” ci dice Mario.
“Mio prode cavaliere,la tua ricerca è giunta al termine perché siamo arrivati!” ironizza mio marito.
“ Ci siamo svegliati allegri questa mattina!” gli risponde Mario.
“ Veramente non proprio!” dico.
“ Perché? Problemi con il mio figlioccio?” mi chiede Mario.
“ No,problemi con Nicola! Temo che la questione che doveva portare a termine,sia terminata e che fra un po’ andrà via!” dico.
“ Ma non si può fare proprio nulla per farlo restare?” chiede Mario,mentre entriamo nel mio ufficio.
“ Temo di no!” risponde Armando.
“E se organizzassimo una cena?” chiede Mario.
“ Una cena?” chiedo.
“ Si,una specie di festa in onore di Nicola,potremmo invitare le ragazze della banda,Freddy,Wilson, il figlio di Sofia, il signor Hermes e la signora Giulia.” Dice Mario.
“ E quando?” chiede Armando.
“ Stasera. Potrebbe diventare un’occasione per stare tutti insieme e per convincerlo a restare! Allora? Che ne dite?” chiede.
“ Ok!” dice Armando.
“ Per me va bene,ma dove sarebbe questa festa?” chiedo.
“ A casa mia o a casa vostra!” dice Mario.
“ A casa nostra sarebbe meglio,anche per i nostri bambini! Allora dico a mia madre di iniziare a preparare la casa e più tardi torno a casa per organizzarmi con il cibo!” dico.
“ Allora poi ci mettiamo d’accordo per l’ora! Adesso,io vado a lavorare!” dice Mario. Mario esce dal mio ufficio.
“ Amore,ti chiedo solo una cosa!” mi dice Armando.
“ Cosa?” gli chiedo.
“ Non ti strapazzare! Prepara tutto con calma e non strafare,perché aspetti due bambini!” mi dice.
“ Te lo prometto! Stasera sarà tutto perfetto!” gli dico.
 
[Nicola]
Entro nell’ufficio di Betty e c’è anche Armando.
“ Salve” dico.
“ Ciao” mi dicono.
“ Ci sono novità!” dico.
“ Hai deciso di restare?” mi chiede Armando.
“ No. Sapete anche i motivi che mi spingono a lasciare l’Ecomoda e vi chiedo di non cercare di dissuadermi dalla mia decisione!” dico.
“ Allora cosa c’è?” mi chiede Betty.
“ La BAN è arrivata alla somma desiderata per acquistare le quote dei Valencia e c’è anche quell’extra che servirà per quel vostro progettino!” dico. Li vedo esultare felici e poi fermarsi d’un tratto.
“ Che c’è?” chiedo.
“ Quindi vuoi dire che …?” chiede Armando.
“ Che dovete convocare i Valencia per domani e che dopo la trattativa vi consegnerò la mia lettera di richiesta di trasferimento!” dico. Vedo gli occhi di Betty riempirsi di lacrime e anche Armando ha gli occhi lucidi.
“ Sei sicuro di voler andare a Milano?” mi chiede Armando.
“ Si. Ho sbagliato ed è giusto così!” dico.
“ Tu lo sai che Milano è lontana e che i tuoi nipotini ci resteranno male?” mi dice Betty.
“ Lo so ed anch’io starò male al solo pensiero di non rivederli per un bel po’ di tempo,di non assistere al ritorno di Milla,alla nascita dei tuoi bambini,al primo giorno di scuola dei gemelli e al primo giorno di nido di Bob,ma non posso fare altro!” dico.
“Dove troverò un altro economista come te?” mi chiede Betty.
“ Beh,mi dispiace per te,ma sono un pessimo economista visto che non sono riuscito a dare il giusto valore alle cose davvero importanti!” dico.
“ Nicola,tutti noi sbagliamo,ma tu prenditi questa notte di tempo per pensare a cosa fare e ti prego di pensarci bene!” mi dice Armando. Lui e Betty vengono ad abbracciarmi.
“ Mi mancherete tanto!” dico loro.
“ Anche tu!” dice Betty.
“ Sei ancora in tempo per restare!” mi dice Armando.
“ No. Armando,io non posso restare e conosci anche i motivi che mi spingono a partire.” Dico.
“ E se questa sera ci vedessimo a casa nostra per una cena tra amici?” mi chiede Betty.
“ Perché?” le chiedo.
“ Beh tu a breve partirai e i tuoi nipoti hanno bisogno di averti vicino e anche tutti noi!” mi dice Armando.
“ E chi sarebbero questi amici?” chiedo.
“ Beh noi,i miei genitori,Mario,Sandra,le ragazze della banda,Freddy,Wilson…” mi dice Betty.
“ E va bene,ma … non …” mi si fermano le parole in gola.
“ Ho capito … non la inviterò,stai tranquillo!” mi risponde Betty.
“ Sai bene che lei verrebbe con quel tipo e che starei peggio di come sto!” le dico.
“ Allora a stasera?” mi chiede Armando.
“ Si. Io adesso vado a lavorare. Ci vediamo più tardi!” dico loro.
 
[Berta]
Non ci posso credere! Asia mi ha fatto spiare la conversazione di Nicola con Betty e il dottor Armando. Mi scuote per farmi uscire dal mio stato di shock. Nicola esce dall’ufficio di Betty e va verso il suo ufficio.
“ Allora?” mi chiede,appena Nicola entra nel suo ufficio.
“ Domani i Valencia venderanno e Nicola andrà via!” le dico. Ora è lei quella che sembra shockata. Fissa il vuoto con gli occhi lucidi per via delle lacrime.
“ Asia! Tutto bene?” le chiedo,cercando di farla reagire. Mi guarda negli occhi e poi corre in bagno. La seguo immediatamente! Speriamo non sia incinta anche lei! La vedo appoggiarsi al lavandino e guardarsi allo specchio mentre scoppia a piangere.
“ Asia,ma perché non corri da lui per dirgli che lo ami?” le chiedo. Mi guarda e mi abbraccia continuando a piangere ininterrottamente.
“ Non è ancora partito e stai già allagando l’Ecomoda,come credi starai quando partirà?” le chiedo.
“ Io non volevo tutto questo!” mi dice singhiozzando.
“ Lo so! So bene che non volevi questo! Quanto credi riuscirai a resistere continuando così? “ le domando.
“ Io gli ho detto che sarei partita in un impeto di rabbia,perché credevo che il suo fosse solo un atto di egoismo,ma ho sbagliato tutto!” mi dice,mentre mi stringe più forte.
“ Perché non vai da lui?” le chiedo.
“ Credi sia la cosa giusta?” mi domanda.
“ Non conta ciò che penso io! Conta ciò che senti dentro,conta come ti ha sconvolto la notizia della sua immediata partenza!” le dico. Si allontana da me e mi guarda negli occhi. Mi sorride e si asciuga gli occhi.
“Grazie!” mi dice.
“ Vai da lui!” le rispondo.
 
[Mario]
Sento bussare alla porta del mio ufficio e vedo Betty e Armando con due facce da funerale.
“ Che succede?” chiedo loro.
“ Calderon,ci sono due notizie:una bella e una brutta! Quale vuoi sapere per prima?” mi domanda Armando.
“ Mendoza,non fare il melodrammatico! Casa tua non è più disponibile per la festa a Nicola? Beh possiamo sempre rimandare a domani o a dopodomani!” gli rispondo. Lui e Betty si scambiano uno sguardo.
“ Veramente … credo che dopodomani sia troppo tardi!” mi dice Betty.
“ Non capisco! Non parlate a telegramma,insomma!” dico loro.
“ Calderon, la BAN ha racimolato 60 miliardi di pesos!” mi dice Armando. Esulto saltellando ovunque e li abbraccio forte.
“ E qual è la brutta notizia? Ce li mandano a rate?” chiedo.
“ No. Nicola parte fra due giorni!” mi dice Betty. Mi metto a sedere e capisco il motivo della loro tristezza.
“ C – come mai così … presto?” domando loro.
“ Ci ha chiesto di convocare domani i Valencia e il legale che si occuperà della trattativa e dopo la vendita … consegnerà la sua lettera di trasferimento!”  mi dice Armando.
“ Quindi … non ci sono più speranze che resti?” chiedo loro. Fanno cenno di no con la testa.
“ E a Camilla … l’avete detto?” chiedo loro.
“ Non ho il coraggio di parlarle!” dice Betty.
“ Neanch’io,ma credo che si arrabbierà molto con noi se non glielo diremo!” risponde Armando.
“Se volete un consiglio: aspettate fino a domani dopo il consiglio!” dico.
“ Per una volta hai detto una cosa giusta,Calderon!” mi risponde Armando.
“ Beh adesso noi torniamo a lavorare! Per questa sera,ci vediamo a casa nostra!” dice Betty.
“ Allora ci accordiamo più tardi per il resto!” rispondo loro.
 
[Nicola]
Sono così fiero di me per la BAN,ma sono anche triste per la mia decisione. So bene che è l’unica scelta possibile,ma mi fa male lasciare i miei amici,la mia famiglia,i miei nipotini e Betty. Betty è stata l’unica amica che mi è stata accanto per tutta la vita. Ricordo ancora quando l’ho accompagnata in ospedale quando stavano per nascere i gemelli,ricordo che mi stritolò la mano,mentre i dolori la stavano uccidendo. Lo sbattere della porta mi riporta lontano dai miei ricordi. Vedo Asia di fronte a me. Ha gli occhi di chi ha pianto non poco e temo di conoscere il votivo della sua visita.
“ Ti posso parlare?” mi chiede.
“ Non credo ci sia molto da dire!” le rispondo.
“ Io invece,devo parlarti!” mi dice.
“ Allora dimmi” le dico.
“ Ho saputo che andrai via!” mi dice.
“ Dimenticavo che voi ragazze avete i radar al posto delle orecchie!” le dico. Mi sorride,come quando eravamo felici insieme. Come prima che rovinassi tutto!
“ Per una volta sono state utili! Io credo che dovremmo parlare della tua decisione!” mi dice.
“ Non c’è niente da discutere allora!” le ribadisco.
“ Nicola,tu vuoi partire a causa mia e credo che prima ne dovresti parlare con me!” mi dice.
“ Tu stai con un altro e volevi partire con lui! Non vedo la differenza se sei tu a partire con quel coso o io! Tu volevi allontanarti da me ed io ti sto semplificando tutto: me ne vado io e tra 3 giorni al massimo!” le dico.
“ Nicola,non partire!” mi dice. Dai suoi occhi fuoriescono un mare di lacrime. Riesco solo a prenderla tra le mie braccia e a stringerla più forte che posso. Siamo troppo vicini per evitare che le nostre labbra si trattengano dal donarsi l’una all’altra. Mi è mancato da morire il suo sapore,tanto che non so se riuscirei a farne a meno qualora lei decidesse di restare con quel tipo. Ci avviciniamo alla porta e la chiudo a chiave,mentre la sollevo da terra per sdraiarla sul mio divanetto.

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Capitolo 60
*** 60 ***


[Asia]
Mi ritrovo ancora tra le sue braccia perché non riesco e non voglio staccarmi da lui. Era così anche prima: quando facevamo l’amore restavamo abbracciati per ore,solo per sentirci vicini. Adesso però c’è Giovanni,c’è il guaio che ho combinato,c’è Milano e c’è tutto ciò che ancora non riesco ad affrontare.
“ Stai pensando a lui?” mi chiede.
“ Anche. Gli ho inflitto la stessa bastardata che tu hai fatto a me! Mi faccio schifo per come mi sono comportata!” gli dico.
“ Pensare che tutto questo caos l’ho messo su io!” mi dice.
“ Io però adesso devo andare in atelier perché Ugo mi avrà data per dispersa. Sai che ore sono?” gli chiedo,quasi per fuggire dall’argomento “noi due”.
“ Cavolo! Sono le sei e mezza!” mi dice.
“ No! Oddio!” dico. Afferro i miei vesti al volo e inizio a vestirmi velocemente.
“ Asia,io credo che noi due dovremmo parlare!” mi dice.
“ Credi che non lo sappia? Nicola,non puoi mettermi fretta,io mai come ora ho bisogno di pensare a quello che è successo oggi,alla mia storia con Giovanni e anche a quella lettera di mio fratello che non ho avuto il coraggio di aprire!” gli dico.
“ Vuoi che resti con te,così la leggiamo?” mi domanda.
“ Nicola,Giovanni mi ha chiesto di avere un bambino insieme!” gli dico. Gli cadono i pantaloni dalle mani e glieli raccolgo.
“ E … e tu?” mi domanda.
“ Sai bene quanto mi ha fatto male la morte del mio bambino e sai anche che vorrei tanto un figlio,ma la proposta di Giovanni,quello che è successo tra me e te,mi sta facendo mettere in discussione tutto! Io reputavo il tradimento una cosa ignobile e adesso ho tradito Giovanni;amavo l’idea di avere tanti figli e adesso la proposta di Giovanni mi agghiaccia e poi c’è quel passato che non riesco ad affrontare,che mi fa paura e che riguarda anche Giovanni …” gli dico.
“Io … io non volevo confonderti e se tu mi dici che lo ami e che il nostro è stato solo un momento di debolezza per te,io ti giuro che non ne faccio parola con nessuno e che ti lascio in pace!” mi dice.
“ Credi che se fossi innamorata di Giovanni,avrei ceduto? Io ho provato tante volte in questo mese ad illudermi che Giovanni fosse il mio destino,che fosse giusto allontanarmi da te,mi sono illusa di amarlo,ma non è così ed io non posso farci niente!” gli dico. Mi stringe forte tra le sue braccia,l’unico posto in cui mi sento davvero al sicuro e dove vorrei restare per tutta la vita. Riesce a darmi i brividi anche solo abbracciandomi.
“ Cosa farai?” mi chiede.
“ Ho bisogno di una sera tutta per me e di ricominciare a gestire la mia vita a partire da quella benedetta lettera.” Gli rispondo.
“ Gli dirai di noi?” mi chiede.
“ Non lo so,Nicola. È arrivato il momento di scegliere ed è forse proprio questo che mi spaventa!” gli dico.
“ Asia,io adesso devo andare da Betty per una cena con amici e parenti,ma sappi che puoi chiamarmi per qualsiasi motivo e che il mio cellulare sarà acceso 24 h su 24.” Mi dice.
“ Io adesso vado,ma prima voglio chiederti una cosa!” gli dico.
“ Ti ascolto” mi risponde.
“ Partirai lo stesso?” gli chiedo.
“ Dipende solo da te. Per me conta solo la tua felicità e se sarà per il tuo bene,io mi trasferirò in Alaska,anche a costo di morire per ipotermia!” mi dice. Riesce a farmi ridere anche quando non ce n’è motivo!
“ Voglio solo dirti una cosa prima che tu vada via!” mi dice.
“Ti ascolto!” gli rispondo.
“ Io voglio che tu sappia che ti amo,che non ho mai smesso di amarti e che sono pentito di tutto quello che ho fatto! Sono stato un imbecille e se tu sceglierai lui,io non ti biasimerò!” mi dice. Ha le lacrime agli occhi e sento anche io gli occhi umidi. Vado via prima di scoppiare a piangere di nuovo.
 
[Anna Maria]
“Allora,ragazze,siete pronte?” chiedo.
“ Ha parlato quella che è sempre in ritardo,in tutti i sensi!” mi risponde Berta.
“ Sapete se hanno invitato anche Asia?” chiede Sofia.
“ No. Il dottor Nicola non l’ha voluta.” Dice Sandra.
“ Non ha tutti i torti,visto che sono lei e il David la causa della sua partenza!” risponde Mariana.
“ Le tue carte l’avevano detto!” le dico.
“ Ho capito,ma il destino ha anche combinato un bel patatrac con quei due!” mi dice Mariana.
“ Eccola!” dico sottovoce a loro,mentre la vedo uscire dall’ufficio di Nicola e si dirige verso l’atelier.
“ Ma che ci faceva nell’ufficio di Nicola?” chiede Sandra. Scrollo le spalle. Si avvicina a noi il figlio di Sofia.
“ Mamma,io vado a cambiarmi e ci vediamo a casa del dottor Armando!” dice a sua madre.
“ Efraim,senti ma Asia a che ora è entrata nell’ufficio del tuo capo?” gli chiedo.
“ Beh prima della pausa pranzo … si e poi  …” dice interrompendosi.
“ E poi cosa?” gli chiede sua madre.
“ Oggi non ha ordinato nulla per pranzo,mentre di solito ordina parecchio!” risponde il ragazzo.
“ Vabbè,adesso vai!” gli dice sua madre. Efraim ci saluta e va via.
“ Gli orari coincidono perché quando ho visto Asia l’ultima volta,in lacrime e disperata per la partenza del suo grande amore,era prima della pausa pranzo. Me lo ricordo perché avevo un languorino! Voi cosa pensate sia successo?” domanda Berta.
“ E cosa vuoi che sia accaduto? Avranno litigato e discusso fino ad ora!” dice Mariana.
“ No. C’è un solo motivo per cui gli esseri umani dimenticano le prime necessità!” dico.
“ E lei lo sa bene!” dice Freddy,sopraggiungendo alle mie spalle.
“ Quindi tu credi …” mi chiede Sandra.
“ Io penso che i due abbiano lavorato in un modo più piacevole …” dico.
“ Anna Maria!” mi ammoniscono tutte.
 
[Marcella]
Sento squillare il mio cellulare.
“ Pronto!” dico piuttosto scocciata.
“ Sorellina,è tutto finito!” mi dice Daniele.
“ Cosa è finito?” gli chiedo.
“ Domani vendiamo le quote a Nicola Mora e a Betty!” mi risponde. Devo ammettere che non sono proprio entusiasta della notizia,ma in fondo è meglio lasciarle in mano loro che in mani estranee!
“ Hai avvertito nostra sorella?” gli chiedo.
“ Si,è già sull’aereo diretto a Bogotà! Tu verrai di persona o manderai Michel?” mi chiede.
“ Sai bene che non posso muovermi dal letto fino al parto …. Verrà Michel,come avevamo concordato!” gli dico.
“ Ok. Non immagini come sono felice che sia tutto risolto. Ho anche contattato quel mio amico che aveva una ditta di costruzione!” mi dice.
“ E perché?” gli domando.
“ Beh per metter su la nostra impresa,sorellina! Josè mi ha detto che lavorerà nel minor tempo possibile e che presto la nostra azienda potrà essere attiva!” mi dice.
“ E il personale?” gli chiedo.
“ Ah di questo se ne sta occupando mia moglie!” mi dice.
“ Allora sto tranquilla!” gli rispondo sarcastica.
“ Dai! Comunque ora vado perché immagino sarai stanca! Domani io e Patrizia ti verremo a trovare anche per festeggiare l’affare!” mi dice.
“ Ok,tanto sono qua!” gli rispondo. Chiudiamo la chiamata e scoppio a piangere forse a causa degli ormoni o forse perché una parte della mia vita domani si concluderà per sempre.
 
[Betty]
Poso l’ultimo vassoio sulla tavola,mentre aspetto Nicola,le ragazze della banda,Gutierrez, Mario e Sandra.
“ Figliola,ma Nicola?” mi chiede mio padre.
“ Papà,penso che a momenti sarà qui! Forse sarà rimasto indietro con il lavoro e poi domani c’è l’incontro con i Valencia!” dico. Suonano il campanello. Vado ad aprire ed entrano Mario e Sandra.
“Buonasera!” dicono.
“Buonasera!” rispondiamo tutti.
“ Ma che bel pancione!” dice mia madre a Sandra.
“ E se sapesse come pesa!” risponde Sandra.
“ Sarà una femmina?” chiede mia madre.
“ Nossignora,sarà un maschio! Sarà un piccolo Calderon!” risponde fiero Mario.
“ No,signora Giulia! Se Calderon attacca a parlare del piccolo Calderon,siamo rovinati!” dice Armando.
“ E zio Nicola?” mi chiede Margherita.
“ Vedi? Anche la bambina,si chiede che fine ha fatto quel degenerato!” incalza mio padre.
“ Credo arriverà molto tardi!” mi dice Sandra.
“ Perché?” le chiedo,portandola con me verso la cucina.
“ Diciamo che lui e Asia si sono trattenuti in ufficio insieme dalla pausa pranzo fino a un’oretta fa! Quindi credo che il dottor Mora dovrà farsi un bel bagno rilassante per riprendere le energie!” mi dice Sandra.
“ Credi abbiamo litigato?”
“ No,ma secondo Anna Maria,in quell’ufficio c’è stato un gran consumo di energie!” mi dice,con una faccia che dice tutto.
“ Se dai retta ad Anna Maria,che pensa solo a quello!” le dico.
“ Comunque se fosse vero,ci sarebbe la possibilità di un ripensamento da parte del dottor Mora!” mi dice.
“ Su questo hai ragione!” le rispondo.
 
[Asia]
È la cinquantesima chiamata che porta il nome di Giovanni,ma non posso rispondere e parlargli come se nulla fosse. Ho aperto il mio cassetto e ho preso la lettera per poi posarla almeno un decina di volte,ma è arrivato il momento di essere coraggiosa e di affrontare quella lettera e il mio passato. Ora sono a casa mia sul divano e la fisso come se,da sigillata com’è,potesse dirmi in anteprima cosa c’è scritto. Ho aspettato troppo e credo che sarebbe stato giusto compiere quest’atto eroico quando è arrivata questa lettera,cioè un mese fa. Ho scelto di farlo adesso perché la proposta di Giovanni di questa mattina e quello che è successo con Nicola oggi,mi hanno fatto capire che per superare il mio passato devo conoscere tutto di esso e questa lettera probabilmente mi aiuterà a chiudere una volta per tutte quella dolorosa storia e a decidere cosa fare della mia vita. Apro cautamente la busta,come se da quella busta potesse uscire un mostro pronto a divorarmi. Estraggo un primo foglio,vedendo che c’è dentro un’altra busta. Sembra una sottospecie di matrioska!
 
“ Cara Asia,
ti sembrerà strano che ti scriva una lettera,visto che ci sono i fax,gli sms e la posta elettronica,ma questa lettera,come vedi,ne contiene un’altra che dovrai leggere solo dopo aver letto questa che ora hai fra le tue mani. Il mittente dell’altra lettera è nostra madre e ti prego di non strapparla,ma di leggerla tutta,perché questa è una delle sue ultime volontà. Nostra madre è morta due ore fa,ma prima di morire ha chiesto che ti inviassi la lettera che ti ha scritto qualche anno fa. Voleva che la leggessi solo dopo la sua morte e così ho fatto,anche se avrei preferito consegnartela a mano,ma so che non saresti mai venuta a vedere nostra madre come non sei venuta a vedere nostro padre. Non so di cosa tratti la lettera perché,come vedrai,la busta che la contiene è intatta,ma qualsiasi cosa dica,ti prego di perdonare nostra madre e nostro padre per il dolore che ti hanno causato e di mettere fine a questo odio verso le due persone che ti hanno messa al mondo e  che ormai non ci sono più. Ora puoi leggere quella lettera o farne ciò che vuoi,ma ti consiglio di leggerla per chiudere una volta per tutte con il passato che ti ha causato tanto dolore.
                                                                                                                                            
Con tutto l’affetto del mondo
                                                                                                                                                  Pedro Manuel Suarez
 
Mia madre è morta! Senza rendermene conto mi asciugo una lacrima prima che mi righi il volto. Non so se leggere quella lettera e farmi male con un passato tanto crudele oppure archiviare tutto,senza una spiegazione e continuando a vivere in un odio che ha divorato ogni rapporto con i miei genitori ormai defunti. Apro la busta e prendo il figlio.
 
“Asia,hai appena portato via le tue cose da questa casa e già sento che dovrei rincorrerti e raccontarti la verità,ma so che non mi perdoneresti e quindi scrivo ciò che è accaduto due anni fa in questa lettera che leggerai solo quando non ci sarò più. Hai scoperto che tuo figlio era vivo quando hai avuto l’incidente,ma è giusto che tu sappia i motivi che hanno spinto me e tuo padre a prendere la decisione che ha distrutto la nostra famiglia e la tua vita. Quando ci hai detto che aspettavi un bambino,sono morti tutti i progetti che avevamo fatto per il tuo futuro e sapevamo che quel bambino ti avrebbe rovinato la vita,ma speravamo che la rottura con Giovanni e lo scorrere del tempo avrebbero contribuito a mutare la tua decisione. Qualche giorno dopo la tua rivelazione,sono arrivati i Bianchi a casa nostra,i nonni e il padre di tuo figlio. Loro volevano ciò che volevamo noi:che quel bambino non rovinasse la vita tua e di Giovanni,che non venisse al mondo. Ci hanno proposto di convincerti ad abortire offrendoci del denaro e anche se volevamo a tutti i costi che tu lo facessi,abbiamo detto loro che eri decisa a portare a termine quella gravidanza e a tenere con te quel bambino,contro il nostro parere. Qualche settimana dopo,sono partiti per l’Italia,ma ci hanno inviato una lettera con il loro indirizzo perché volevano sapere se ti eri convinta e quindi se inviarci quei soldi,che dovevano essere un risarcimento per il dolore che ti avrebbe procurato la perdita di tuo figlio. Dopo qualche giorno tu hai avuto quell’incidente e sei entrata in coma,ma i dottori avevano specificato che avresti potuto portare avanti la tua gravidanza,anche in quelle condizioni,ma noi non potevamo permetterlo:non potevamo accettare che tu rovinassi la tua vita e non potevamo permetterci di rifiutare quella somma di denaro offertaci dal padre di tuo figlio,perché servivano per mandare Pedro Manuel all’università,quindi abbiamo chiesto che ti praticassero l’aborto e abbiamo inviato una lettera a Giovanni Bianchi perché sapesse che la scomoda vicenda era risolta perché tu eri in coma e perché eravamo riusciti a farti abortire e che meritavamo il nostro compenso. Forse quando leggerai questa storia,odierai me e tuo padre più di quanto ci odi adesso,ma è giusto che tu sappia la verità. È giusto che tu sappia cosa c’è dietro la morte di tuo figlio. Spero che quando leggerai questa lettera,sarai già madre così da poter capire cosa si prova a vedere una propria figlia che intende rovinarsi. Mi auguro che quando leggerai questa storia,tu abbia dimenticato il dolore che ti abbiamo provocato e che tu abbia trovato la felicità che ti spetta accanto ad un uomo che meriti il tuo amore.
                                                                                                                                                                           
Mamma”
 
Accartoccio la lettera e mentre mi asciugo le lacrime,che continuano a scendere inesorabilmente. Mi augura di essere felice,mentre mi stavo rovinando la vita,mentre stavo per consegnare la mia vita nelle mani di quell’essere immondo che è stato tanto ipocrita da farmi credere di non sapere nulla di nostro figlio! Avrebbe potuto cercarmi prima,dirmi tutta la verità 10 anni fa e invece stava per farmi la sua ennesima bastardata! Stavo per rinunciare alla felicità all’uomo che amo,per non ferire l’uomo che ha ucciso mio figlio per la sua carriera! Scoppio di nuovo a piangere.
 
[Nicola]
Squilla il mio cellulare e leggo “ASIA” sul display. Resto con lo sguardo fisso sul cellulare senza far nulla.
“ È lei?” mi chiede Armando. Annuisco.
“ Se vuoi rispondere puoi andare nello studio,perché qui come vedi c’è troppo caos!” mi dice.
“ Ok” dico,mentre mi allontano da quella bolgia infernale.
Entro nello studio e chiudo la porta.
“Pronto” dico. Sento singhiozzare dall’altro lato.
“ Asia,tutto bene?” chiedo allarmato.
“ N – Nicola … “ dice piangendo.
“ Asia,che succede?” le chiedo. Non risponde,ma la sento piangere.
“ Asia,dove sei?” le chiedo.
“ A … a casa” mi dice.
“Perfetto,aspettami lì. Io fra mezz’ora al massimo sono da te!” le dico.
“ Ma sei ad una festa? Ti ho disturbato” mi dice.
“ No,per me tu vieni prima di tutto. Aspettami” le dico. Chiudo la telefonata e mi precipito fuori.
“ Nicola,è successo qualcosa?” mi chiede Betty.
“ Devo andare da Asia. Mi ha chiamato e piangeva. Perdonatemi,ma devo correre da lei” dico.
“ Vai,ma sii prudente!” mi dice Betty.
“ Vuoi che ti accompagni?” mi chiede Armando.
“ No,non vi preoccupate!” dico,mentre mi infilo la giacca e apro la porta per andare via.
 
[Mario]
Nicola è uscito. Mi piacerebbe sapere proprio dov’è andato!
“ Ma scusate la festa non era per Nicola?” chiedo a Betty e Armando.
“ Ha ricevuto una chiamata!” mi risponde Betty.
“ Da chi?” chiede mia moglie,mentre addenta una pizzetta.
“ Indovinate!” risponde Armando.
“ No! Quindi c’è la speranza che non parta!” dico. Betty e Armando incrociano le dita.
“ Cosa pensate debba dirgli?” chiede Sandra.
“ Ah non lo so proprio! Spero solo che non lo faccia soffrire più di quanto non stia soffrendo già!” dice Armando.
“ Io ho un buon presentimento!” dico.
 
[Michel]
Mi sdraio accanto alla mia Marce. È girata su un fianco e da quando sono tornato non ha proferito parola. Non vorrei fosse arrabbiata con me.
“Amore mio” le dico,mentre cerco di girarla verso di me. La vedo con il viso rigato dalle lacrime.
“ Marce,cos’è successo?” le chiedo.
“ Domani le quote mie e dei miei fratelli saranno vendute e Betty e Nicola Mora!” mi dice.
“ Non capisco!” le dico.
“ Una parte della mia vita andrà perduta e ciò mi fa male!” mi risponde. La prendo fra le braccia per cercare di calmarla.
“ Marce,era quello per cui sei tornata e poi i sacrifici di tuo padre finiranno in mani competenti!” le dico.
“Lo so,ma non riesco ad accettare che domani sarà tutto finito! In quell’azienda ci sono cresciuta,è il posto dove ho lavorato per 9 anni della mia vita!” mi dice.
“ Amore mio,sei ancora in tempo per non vendere!” le dico.
“No,Michel. Io so che vendere è la cosa giusta da fare,ma non sai quanto mi fa male!” mi dice.
“ Non sempre quello che è giusto fare,coincide con ciò che è meglio per noi!” le dico.
“ Amore,voglio che tu mi faccia una promessa!” mi dice.
“ Certo!” le dico.
“ Devi giurarmi che domani difenderai le mie azioni e i miei interessi come se fossero tuoi! Che non firmerai la cessione se non sarai sicuro al 101 % che le mie azioni finiranno in mani fidate!” mi dice.
“ Ti giuro che farò tutto ciò che mi hai chiesto,ma adesso sono io a chiederti una cosa!” le dico.
 “ Dimmi!” mi dice.
“ Marcella,io ti chiedo di stare tranquilla e di riposare,di non pensare a nulla che non sia la nascita del nostro bambino!” le dico.
“ Te lo prometto!” mi dice,mentre l’abbraccio forte.
 
[Asia]
Suona il campanello e mi ritrovo faccia a faccia con l’uomo della mia vita. Perché non ci sono dubbi che l’uomo della mia vita è Nicola Mora. Mi fiondo tra le sue braccia,con il volto ancora inondato dalle lacrime.
“Amore mio,non piangere” mi sussurra. Non riesco a fermare le lacrime. Come ho fatto a preferire quel mostro a un uomo che corre da me nel bel mezzo della notte solo per fermare le mie lacrime?
“ Ti prego,calmati e dimmi cos’è successo!” mi dice. Mi stacco dal suo abbraccio e prendo la lettera di mia madre,che quasi non si legge più per via delle lacrime che ho versato su di essa. La legge tutta d’un fiato,ha uno sguardo sbalordito e anche un po’ arrabbiato. Finisce la lettura e la stringe fra le mani.
“ Ma come si fa a uccidere il proprio figlio e a pagare qualcuno perché lo faccia?” dice.
“ Non lo so … non lo so,Nicola. La morte di mio figlio ha fatto comodo ai miei genitori,a lui e alla sua famiglia,a mio fratello  e nessuno ha mai pensato a quel bambino. Nessuno si è mai chiesto come sarebbe stato,nessuno tranne me. Io ci penso da sempre,penso a come sarebbe stato bello cullarlo,insegnargli a camminare e a parlare. Mi chiedo come sarebbe stato il bambino che loro hanno ucciso” gli dico,scoppiando di nuovo a piangere.
“Ti prego,non fare così! Io sono sicuro che tuo figlio sarebbe stato bello e intelligente proprio come la sua mamma e che sa che non è stata colpa tua. Lui ti vuole bene e ti protegge perché sa che avresti voluto tenerlo fra le braccia e coccolarlo. Io sono certo che dovunque sia,lui ama la sua mamma con tutto il cuore e che prega perché tu sia felice anche senza di lui.” Mi dice.
“Lo pensi davvero?” gli chiedo.
“Certo. Tuo figlio sa che non è dipesa a te la sua non nascita,sa che l’avresti tenuto contro tutto e tutti e sa che saresti stata la madre migliore che un figlio possa mai desiderare,perché sei già la donna migliore che un uomo possa desiderare. Forse tu adesso ti senti come se avessi perso questo bambino un’altra volta,ma io sono sicuro che il tuo bambino non vorrebbe vederti così disperata.” Mi dice.
“ E cosa dovrei fare?” chiedo.
“ Asciugati le lacrime e sii felice. È questo che vorrebbe tuo figlio.” Mi dice.
“ Grazie,Nicola. Mi dispiace di averti fatto venire fin qui!” gli dico.
“ L’ho fatto volentieri. Adesso però vado,altrimenti domani dovranno raccogliermi col cucchiaino!” mi dice,mentre si gira verso la porta per andare via.
“Se vuoi puoi dormire qui!” gli dico.
“ Grazie. Allora mi appoggio nella camera di Mariana” mi dice.
“Grazie,Nicola! Sono stata una stupida a buttare via tutto per il mio orgoglio!” gli dico.
“ Sono stato io lo stupido a tradirti e a farti male,ma adesso voglio starti vicino,anche se solo come amico! Magari un giorno riuscirai a perdonarmi …” mi dice.
“ Io non voglio essere solo una tua amica!” gli dico.
“ Vuoi dire che …” mi dice.
“ Questa sera mi hai fatto capire che quello che senti per me non è un amore fittizio ed io ho capito che ho sbagliato tutto in questi mesi. Ora sei tu che se puoi,devi perdonarmi per tutto il male che ti ho fatto!” gli dico. Mi abbraccia forte.
“Amore mio … amore mio!” dice,stringendomi più forte e riempiendomi di baci.
“ Non mi lasciare più! Io ho fatto molti errori …” gli dico,ancora in lacrime.
“ Abbiamo sbagliato entrambi,in modi diversi,ma abbiamo sbagliato. Io sono disposto a cancellare tutto quello che è successo in questi mesi e a tornare a ciò che eravamo qualche mese fa: una coppia che cercava casa,anche per la gioia del signor Hermes che non credo sia felice di avermi davanti ai piedi!” mi dice. Sorrido per la sua ultima frase.
“Si,io sono disposta a dimenticare quello che è successo con la Fernandez e questi mesi orribili perché ti amo.” gli dico.
“ Anch’io” mi dice.

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Capitolo 61
*** 61 ***


[Betty]
Se Dio vuole oggi sarà tutto finito,ma non so se esserne felice. Nicola andrà a Milano e tutto il peso dell’azienda graverà sulle spalle mie e di Armando. Dovrò pensare a qualcuno con cui rimpiazzarlo perché sinceramente quel Bianchi non lo voglio qui al posto di Nicola. Come se si potesse trovare uno come Nicola!
“ Amore mio,sei pronta?” mi chiede Armando.
“ Se tutto andrà come previsto oggi ci libereremo di Daniele Valencia!” gli dico.
“ Dobbiamo pensare anche a qualcuno che sostituisca Michel nella direzione dei punti di vendita oltre che Nicola …” mi dice. È quasi più triste di me. Nicola è diventato anche per lui come un fratello e gli vogliamo tutti un gran bene. Suona il campanello e vado ad aprire la porta ai miei genitori.
“ Buongiorno” dicono.
“ Ciao” dico io.
“ Salve” dice Armando.
“ Figliola,è successo qualcosa a Nicola?” mi chiede mio padre.
“ Perché?” chiede Armando.
“ Questa notte non ha dormito a casa. Io e tuo padre non lo vediamo da ieri sera e poi anche alla festa qui,è sparito all’improvviso!” dice mia madre.
“ Mamma,ieri Nicola è stato chiamato da Asia e credo …”dico.
“ Di nuovo more uxorio?” chiede mio padre.
“ Papà! Se così fosse,Nicola non avrebbe alcuno motivo per andarsene oltre al fatto che andrebbe a vivere con la sua donna,senza gravare sul vostro bilancio familiare!” dico.
“ Quindi pensi che resterà qui?” mi domanda mia madre.
“ Beh, Signora Giulia,tutti speriamo che resti,ma prima dovremmo accertarci che sia davvero così per non illuderci!” dice Armando.
“ Quindi se chiama la bambina,che facciamo?” chiede mio padre. Io e Armando ci guardiamo in cerca di una risposta.
“ Papà,facciamo passare il consiglio di oggi e se stasera la sentiremo,saremo noi a parlarle della partenza di Nicola, qualora volesse ancora andarsene!” gli dico.
“ Beh,adesso è ora di andare! Arrivederci!” dice Armando.
“ Ci sentiamo dopo!” dico loro.
“ Buona giornata,ragazzi!” dicono i miei genitori.
 
[Nicola]
Mi metto la cravatta e prendo le chiavi della macchina.
“ Asia,sei pronta?” le chiedo.
“ Si” mi risponde. Ha la faccia di chi non ha dormito tutta la notte e infatti l’ho sentita rigirarsi nel letto tutta la notte.
“ Perché non chiedi a Betty un giorno di malattia?” le chiedo,mentre le accarezzo la guancia.
“ Perché preferisco distrarmi,qui starei solo a rimuginare. Tu adesso passi da casa o vai subito in ufficio?” mi chiede.
“ No,vado a cambiarmi dai Pinzon,che ho dimenticato di avvisare  e che si saranno sicuramente preoccupati perché non mi hanno trovato questa mattina,prendo la valigetta con i documenti e poi vengo in Ecomoda,perché?” le chiedo.
“Perché io vado adesso. Voglio affrontare subito quell’assassino!” mi dice.
“ No. Asia,per favore,aspetta che ci sia anche io con te. Mi faresti solo preoccupare,già ieri quando ti ho sentito piangere a telefono,ho rischiato l’infarto!” le dico.
“ Ok. “ mi dice. Leggere quella lettera l’ha totalmente scossa e sinceramente ha sconvolto anche me. Ok che quel tipo non mi è mai stato simpatico per ovvi motivi,ma non lo credevo capace di tanto.
“ Oggi c’è anche la trattativa con i Valencia?” mi domanda. Cavolo!
“ Si e temo che Betty mi ammazzerà se arrivo in ritardo!” le dico.
“ Ma poi sarà felice quando le dirai che resti qui!Perché tu resti,vero?” mi domanda.
“ Si. Non ti lascio di nuovo! A tal proposito,io voglio dirti che se per te questa notte è stata il frutto di un momento di fragilità e non te la senti ancora di … insomma io ti aspetto!” le dico. Si avvicina a me e mi abbraccia forte.
“ Tu sei l’unica certezza che ho e forse sei stato quello che mi ha mentito di meno …. Io sono disposta a dare una nuova possibilità a noi due,ma a patto che tu non mi nasconda mai più nulla,perché non riuscirei a sopportarlo!” mi dice.
“ Beh,allora mettiti comoda perché c’è una cosa che non sai e siccome abbiamo detto di volerci buttare alle spalle tutto il passato,voglio che tu sappia anche questa cosa,prima di prendere una decisione!” le dico.
“Nicola,mi stai mettendo paura!” mi dice.
“Ho più paura io di dirti questa cosa,credimi! Ma penso che tu debba sapere che c’è anche questa cosa che devi superare se vuoi darmi un’altra opportunità! Quello che sto per dirti non lo sa nessuno e nessuno oltre a te deve saperlo perché se si venisse a sapere in giro,si rovinerebbe un matrimonio che si è da poco ricompattato!” le dico.
“ C’entra la Fernandez?” mi chiede. Asserisco.
“ Quando  … insomma quando sono andato da Patrizia per sapere il risultato delle sue analisi sulla gravidanza … ci siamo concessi la nostra ultima debolezza! Subito dopo,mi sono reso conto di non poter continuare in quel modo e l’ho fatto presente anche a lei. Insomma le ho fatto un bel discorsetto su quanto fosse sbagliato rovinare tutto quello che abbiamo costruito e da allora non è successo più nulla fra di noi,te lo giuro!” le dico.
“ Neanche quando venne nel tuo ufficio un mesetto fa?” mi domanda.
“ No. Quel giorno è venuta solo per dirmi che aveva pensato alle mie parole e che aveva deciso di tornare sulla retta via. Mi ha chiesto di noi due,se mi avevi perdonato e mi ha augurato  buona fortuna.” Le dico.
“ Spero che con questo siano finiti i segreti!” mi dice.
“ Non proprio!” le dico.
“ Nicola!” mi ammonisce.
“ Questo segreto è bello,anzi bellissimo e riguarda il nostro lavoro!” le dico.
“ Cioè?” mi chiede.
“ Io,Armando e Betty vogliamo acquistare uno stabile per creare una nuova azienda di abiti con prezzi modici,ma con la stessa qualità dei vestiti dell’Ecomoda e mi hanno proposto di diventare il direttore generale di quest’azienda!” le dico. Si scurisce in viso.
“ E dove avrebbe sede?” mi chiede.
“ A Bogotà,ma non è tutto,perché la signorina Suarez,la stilista più affascinante del mondo, è candidata per il posto di stilista di punta!” le dico. Mi salta al collo e mi abbraccia.
“ Ma sia io,che tu non dovremo trascurare il nostro lavoro all’Ecomoda,né adesso né quando lavoreremo anche nell’altra azienda!” le dico. Inizia a baciarmi,ma mi stacco da lei perché so bene come andrebbe a finire e perché se arrivo tardi Betty mi ammazza. Guarda l’orologio e si alza di scatto.
“ Cavolo! Dobbiamo andare! Tu vai dai Pinzon?” mi chiede.
“ Si,ma vorrei solo chiederti di parlare con quel tipo dopo la riunione. Non voglio che la trattativa sia mandata a monte,mi capisci?” le chiedo.
“ Ok, gli parleremo insieme dopo la riunione. Allora ci vediamo in Ecomoda.” Mi dice. Annuisco e le do un bacio prima di uscire da casa sua.
 
[Marcella]
Oggi è il gran giorno e avrei tanto voluto esserci,ma purtroppo ora ho altre priorità. La mia priorità è il bambino che aspetto e che merita di venire al mondo. Oggi terminerà un periodo importante della mia vita.
“ Allora? Vado?” mi chiede Michel.
“ Amore,sai bene che io non posso andare all’Ecomoda a vendere perché devo stare a letto,devi andarci tu!” gli dico.
“ Sai bene a cosa mi riferivo! Sei sicura di voler vendere?” mi domanda.
“ Michel,è la cosa giusta e poi le mie quote finiranno in mani sicure. C’ho pensato tutta la notte senza chiudere occhio ed ho capito che questa è la cosa giusta!” gli dico. Mi accarezza la guancia.
“ Sappi solo che fino all’ultimo momento puoi sempre chiedermi di ritirarmi! Io vado lì solo per seguire le tue direttive!” mi dice.
“ Non c’è alcun ripensamento e a tal proposito,vorrei consegnassi questa a Betty” gli dico,porgendogli la mia lettera di dimissioni.
“ L’hai scritta stanotte?” mi domanda. Annuisco.
“ Tu avrai tutto il tempo di scriverla prima della riunione,se hai deciso di andar via!” gli dico.
“ Io vado dove vai tu!” mi dice. Mi bacia appassionatamente.
“ E allora oggi sarà il tuo ultimo giorno all’Ecomoda!” gli dico.
“ Spero solo di non mettere in difficoltà Betty con la mia scelta!”  mi dice.
“ Betty se la caverà e poi puoi sempre aiutarla finché non trova qualcuno che ci sostituisce!” gli dico.
“ Credo tu abbia ragione! Adesso vado!” mi dice. Mi da un bacio veloce e va via.
 
[Freddy]
Mi avvicino al mio compagno di sventure e amico Wilson. È ancora assonnato come sempre.
“ Freddy” mi dice.
“ Mio fedele amico,sono già arrivati i novelli fidanzati?” gli domando.
“ E chi sarebbero,Freddy?” mi domanda.
“ Ma non essere stupido,chi vuoi che siano? Sono il dottor Mora e Asia!” gli rispondo.
“ Ma se lei sta con Bianchi! E poi scusa cosa ti fa pensare che siano tornati insieme?” mi domanda.
“ Sai che sei proprio tonto? Ieri sera alla festa lui è corso da lei e adesso non sono ancora arrivati!” dico.
“ Secondo me non sono insieme!” mi dice.
“ Quanto scommetti che fra un po’ arriveranno insieme?” gli domando.
“ 50000 pesos! Per me arriveranno separati!” mi dice.
“ 50000 pesos che arriveranno insieme!” gli rispondo.
“ Allora inizia a tirare fuori i tuoi 50000!” mi dice soddisfatto. Mi volto e vedo Asia scendere dalla sua auto da sola.
“Buongiorno” le diciamo io e Wilson.
“ Buongiorno a voi!” ci risponde ed entra in azienda.
“ Per me non sarà un buongiorno!” dico a bassa voce,mentre Wilson mi guarda con la faccia soddisfatta di chi ha appena guadagnato un po’ di grana senza muovere un dito.
 
[Nicola]
Esco da casa Pinzon Solano e chiamo i genitori di Betty che di sicuro saranno a casa di Betty.
“ Pronto” risponde il signor Hermes al telefono.
“ Signor Hermes,sono io!” dico.
“ BRUTTO SCONSIDERATO,MA CHE FINE HAI FATTO?” mi domanda arrabbiato come un toro!
“ Ho dormito fuori!” gli rispondo.
“ Ma non mi dire! Me ne sono accorto,stupido! E se n’è accorta anche la mia dispensa!” mi dice.
“ Ma c’è una bella notizia!” gli dico.
“ Ti sei messo a dieta!” mi risponde ironicamente.
“ No! Resto a Bogotà! Non parto più!” gli dico.
“ Dici sul serio?” mi domanda. È felice!
“ Si! Ho fatto pace con Asia e quindi a breve lascerò casa sua!” gli dico.
“ Sono contento per te e anche per il mio portafoglio! Ma confessa: non ti piace più la cucina di mia moglie,vero?” mi domanda.
“ No,cosa dice?! Anzi per dimostrarle quanto apprezzo le doti culinarie della signora Giulia,verrò a cena a casa vostra una volta a settimana e porterò con me anche la mia fidanzata!” gli dico.
“ La tua concubina,casomai! E comunque fai bene a portarla,anche perché lei mangia poco! Ora devo andare a cambiare il pannolino a Roberto! Ci vediamo questa sera e non fare tardi!” mi dice.
“ Arrivederci,signor Hermes!” gli dico e chiudo la chiamata.
 
[Mario]
Io e Sandra usciamo dall’ascensore ed oggi c’è un gran fermento tra le ragazze della banda.
“Buongiorno” dicono le ragazze della banda.
“ Buongiorno” dico loro. Sandra va alla sua scrivania.
“ I dirigenti sono già arrivati?” chiedo loro.
“ Il dottor Gutierrez è nel suo ufficio,mentre gli altri non sono ancora arrivati. Però …” dice Berta.
“ Però?” chiedo.
“ Però … in sala riunioni ci sono già il dottor Daniele Valencia e la signora Maria Beatrice!” mi risponde Anna Maria.
“ Daniele Valencia? E Armando lo sa?” le chiedo.
“Sapere cosa?” chiede Armando,che è sopraggiunto alle mie spalle insieme a Betty.
“ Il dottor Valencia è in sala riunioni!” dice Anna Maria.
“ Avete portato l’aglio?” chiedo loro.
“ Calderon!” mi ammonisce Armando.
“ Cosa vuoi da me? Dicono che scacci i vampiri!” rispondo.
“ Nicola e Asia?” chiede Betty.
“ Asia è in atelier e il dottor Mora non è ancora arrivato!” risponde Sofia.
“ Bene! Anna Maria,quando arrivano Nicola e Michel,convoca tutti i dirigenti in sala riunioni che cominciamo! Berta,Sofia, portatemi gli ultimi bilanci e anche gli ultimi rendiconti! Efraim,quando arriva Nicola digli di portare tutta la documentazione che sa lui!” dice Betty. Tutti scattano ad eseguire gli ordini.
“ Sei un generale dell’esercito mancato!” dico a Betty.
“ Lo so! Quindi al lavoro,Colonnello!” mi risponde.
“ Agli ordini!” dico,scattando sull’attenti.
 
[Asia]
Ugo mi sta fissando da quando sono arrivata,mentre la mia testa è altrove.
“ Cosa vuoi chiedermi?” gli chiedo,esasperata dal suo continuo fissarmi.
“ Hai una faccia smorta,ma hai anche una luce particolare negli occhi!” mi dice.
“ Ieri ho letto la lettera,ricordi?” gli chiedo,mentre la estraggo dalla mia borsa.
“ Quella lettera?” mi chiede. Annuisco.
“ Sei una pessima amica! E cosa diceva?” mi chiede,strappandomela quasi dalle mani. Vedo i suoi occhi muoversi velocemente da una riga all’altra. Nei suoi occhi passano milioni di emozioni:sorpresa,incredulità,c’è di tutto!
“ Vuoi dire che il David con cui ti sei trastullata in questi mesi ha commissionato l’omicidio di tuo … cioè di vostro figlio?” mi domanda.
“ La lettera è abbastanza esplicita!” gli dico.
“ Pensare che è così bello!” mi dice. Guarda la mia espressione seria e mi sorride.
“ È un caso sporadico in cui la bellezza non corrisponde alla bontà! Io ad esempio sono buono e bello,ma lasciamo stare … e adesso che vuoi fare?” mi domanda.
“ C’è dell’altro!” gli dico.
“ La tua vita è proprio piena di sorprese!” mi dice.
“ Sono tornata con Nicola!” gli dico.
“ COSA??? Vuoi dire che ha vinto il Mascellone?” mi domanda.
“ No,ha vinto l’amore,quello che non ho mai smesso di sentire per Nicola!” gli dico.
“ E con il David cosa farai?” mi chiede.
“ Secondo te cosa dovrei fare,eh? Lo lascerò,non prima di averlo ricoperto di insulti per come ha giocato con la mia vita e con quella di mio figlio! Io stavo rinunciando al mio grande amore per non ferirlo e lui 12 anni fa ha pagato mia madre e mio padre per uccidere mio figlio!” gli dico,mentre mi sale dentro una gran rabbia.
“ L’unica cosa positiva è che almeno resterai qui,anche se con quel Mascellone!” mi dice.
“ Ugo,ma perché? Perché mi fa così male?” gli dico,scoppiando a piangere fra le sue braccia.
“ Dai,Asia,calmati! Cerca di pensare al futuro stupendo che hai davanti! Io sono sicuro che tuo figlio ti ha perdonato molto tempo fa e che adesso è felice di vederti innamorata ( anche se del Mascellone), impegnata in un lavoro che ti piace e con un’amica come me!” mi dice,facendomi sorridere.
“ Guarda che non è facile diventare mia amica!” mi dice.
“ Lo so! Adesso forse è ora di salire per prendere parte alla riunione!” gli dico.
“ Vuoi schiaffeggiarlo davanti a tutti?” mi domanda.
“ Magari! Ho promesso a Nicola di non dare in escandescenze alla riunione!” gli dico.
 
[Betty]
Io e Armando ci sediamo ai lati opposti del tavolo della sala riunioni,aspettando gli altri per cominciare. Ci sono già Daniele e Maria Beatrice Valencia.
“Alla buon’ora!” commenta Daniele Valencia.
“ Scusaci,Daniele,ma dovevamo aspettare l’arrivo degli altri e dei miei genitori!” gli risponde Armando.
“ Menomale che da oggi le nostre strade si dividono per sempre,Mendoza!” gli risponde il dottor Valencia.
“ Credimi,è un piacere anche per me!” gli risponde Armando. Arriva poi Mario che si siede tra Armando e Daniele Valencia. Entrano Roberto e Margherita,che prendono posto rispettivamente accanto ad Armando e a me. Arriva Nicola,che si siede accanto a me e poi Gutierrez che si siede tra Margherita e Maria Beatrice Valencia. Arriva Asia,che si siede accanto a  Nicola,seguita da Ugo che prende posto accanto a lei.
“ Avevo capito che fosse una trattativa riservata agli acquirenti e non una specie di consiglio di amministrazione!” commenta Daniele Valencia.
“ Oltre alla cessione delle sue quote ci sarà anche una specie di consiglio per aggiornare le decisioni prese!” gli rispondo. Arrivano Michel e Bianchi,che si siedono rispettivamente accanto a Roberto e tra Michel e Ugo. Arriva il dottor Santa Maria che dovrà presenziare a questa riunione. Quest’ultimo prende una sedia e si frappone tra Mario e Daniele.
“ Mi sembra che ci siamo tutti!” dico.
“ Si,io rappresento la signora Marcella Valencia,che per problemi di salute non può prendere parte a questa riunione!” dice Michel.
“ Perfetto. Michel,porgi la delega della signora Valencia al dottor Santa Maria perché depositi l’atto.” Gli dico.
 “Per prima cosa credo sia il caso di iniziare la trattativa delle quote!” dice Daniele Valencia.
“ Perfetto. Dopo di ciò ci sarà un consiglio con gli azionisti e i dirigenti per comunicare dei cambiamenti!” dico.
 
[Berta]
“ Ragazze,credo che oggi si farà tardi!” dice Anna Maria.
“ Andiamo bene! Ma perché hanno convocato anche gli stilisti se è solo una vendita di quote?” chiedo.
“ Ah non lo so! Secondo me,dopo la trattativa ci sarà un consiglio per comunicare la partenza del dottor Mora!” dice Sofia.
“ Però avete visto Asia?” domando loro.
“ Aveva una faccia che sembrava di cera! Secondo me è successo qualcosa!” dice Sandra.
“ Perché?” le chiedo.
“ Perché ieri sera il dottor Mora è scappato come una saetta dalla nostra festa,non avete visto?” risponde.
“ Si,ma io pensavo si fosse commosso!” risponde Anna Maria.
“ No. A me è giunta voce che è stato chiamato da Asia!” risponde Sandra.
“ E poi?” chiedo.
“ Ed io ho saputo che non è tornato a dormire dai Pinzon e che il signor Hermes è stato preoccupato tutta la notte!” dice Freddy.
“E perché non me l’hai detto?” chiede Anna Maria al marito.
“ Perché non me l’hai domandato!” le risponde lui con nonchalance.
“ Vabbè le vostre questioni matrimoniali,non interessano! Voi credete siano tornati insieme?” domando.
“ Penso di si!” mi risponde Sandra.
“ E allora perché questa mattina sono arrivati ad orari diversi e con macchine separate?” chiedo.
“ Forse l’hanno fatto per non farsi scoprire,anche perché ricordatevi che Asia è fidanzata con il David e non credo lui lo sappia!”  mi risponde Sofia.
“ Già! Quando è arrivato l’ha cercata prima di andare in sala riunioni!” dice Mariana.
“ Speriamo che non volino denti e sedie in quella riunione!” dico.
“ Pensi che potrebbero litigare durante il consiglio?” mi domanda Sandra.
“ E chi può saperlo! Vi ricordo che anche il dottor Valencia e il dottor Armando litigarono 10 anni fa e che ad ogni riunione ogni tanto si sentono le loro urla, poi Nicola e il dottor Valencia un mesetto fa! Chi può dire che non litighino anche quei due! In quel caso mi piacerebbe assistere!” dico.
 
[Nicola]
La trattativa è andata bene ed ora sono anch’io azionista di quest’azienda,anche se solo per il 15 %.
“ Allora da oggi i proprietari dell’Ecomoda sono i signori Beatrice Aurora Pinzon Solano per il 30 %, il signor Armando Mendoza Sàenz per il 30 %, il signor Nicola Mora per il 15 %, la signora Camilla Mendoza Sàenz,che non è qui presente,per il 15 % e il signor Mario Calderon per il 10 %.” Dice il dottor Santa Maria.
“ Perfetto! Noi adesso ci salutiamo qui! Spero di ricevere al più presto quanto mi spetta!” dice Daniele Valencia.
“ Le assicuro che alla fine di questa riunione effettuerò l’operazione!” gli rispondo.
“ Ah se me lo assicura lei,sono tranquillo!” dice sarcasticamente.
“ Io adesso vado perché ho un aereo che mi aspetta! Arrivederci!” dice Maria Beatrice.
“ Arrivederci!” diciamo.
“ Vado anch’io. Addio!” dice Daniele Valencia,che esce dalla sala riunioni insieme a sua sorella.
“ Betty,io ho deciso di dimettermi,come sai!” dice Michel. Nessuno di noi dice nulla.
“ Betty,ti avevo detto che  … insomma la mia storia con Marcella è abbastanza seria e vorrei lavorare per lei!” dice lui,cercando di giustificarsi.
“ Michel,io sono contenta che tu sia felice e mi di spiace di perdere un professionista come te,ma se è la tua scelta,io non posso che accettarla” gli risponde Betty.
“ Se non c’è altro …” dice Mario.
“ No,Mario … c’è altro!” dice Armando. Mario ritorna a sedersi.
“ C’è la questione della sede di Milano!” dice Betty,mentre i suoi occhi diventano lucidi,come quelli di Armando e di Mario. Io e Asia ci scambiamo uno sguardo.
“ Credevo fosse già tutto risolto! Che fossi io ad andare a Milano!” dice Bianchi.
“ Veramente ….” Cerca di dire Armando,ma lo interrompo.
“ Beh non ci sono dubbi su chi partirà per Milano,dottor Bianchi! Si rilassi,dottor Bianchi,in fondo ha ottenuto ciò che voleva … almeno in parte!” dico,sfumando il volume della mia voce sul finale.
“ Non capisco!” dice Betty.
“ Betty,il posto del direttore generale di Milano è del dottor Bianchi,giusto?” le domando.
“ Si! Si,dottor Bianchi,non si preoccupi!” dice Armando,capendo al volo ciò che intendevo dire.
“ Quindi io e Asia …” dice Bianchi.
“ Io resto!” dice Asia.Bianchi la guarda sbigottito,invece lei ha gli occhi vitrei mentre lo guarda.
“ Questi credo siano problemi vostri!” dice Betty,intuendo la situazione.
“ C’entra quel tipo,non è vero?” chiede lui imbestialito.
 
[Asia]
Dopo tutto quello che mi ha fatto ha anche il coraggio di urlarmi contro? Adesso gli faccio vedere io. Sento salirmi una rabbia incontenibile.
“ Sentite,non è il contesto per parlare di faccende private! Io vorrei solo comunicare delle cose riguardanti l’Ecomoda” dice Betty.
“ C’è qualche problema?” le domanda Nicola.
“ No,ma credo sia importante prendere una decisione sulla direzione dei punti di vendita … insomma adesso Michel andrà via e credo dovremmo discutere delle cose!” gli risponde Betty.
“ Vuole assumere qualcuno,dottoressa? Io sarei disposto … ehm ehm … ad occuparmi della questione … immediately! Le dice Gutierrez.
“ Io avrei una proposta!” dice il dottor Armando.
“ Prego!” gli risponde Betty.
“ Potremmo evitare di assumere personale e quindi dividere le mansioni di Michel e Marcella tra di noi.” Dice il dottor Mendoza.
“ È un’idea ottima oltre che economica! Solo che resta il problema delle segretarie perché ci sarebbero due segretarie in più,quella di Michel e Marcella e quella del dottor Bianchi che andrà via!” dice Betty.
“ Io credo che dovremmo prenderci un giorno per pensarci!” le consiglia suo marito.
“ Allora ci aggiorniamo a domani per quanto riguarda la questione degli impiegati!” decide la nostra presidente.
“ Very very well,doctors! “ commenta Gutierrez.
“ Ora se non vi dispiace,io e Armando vorremmo parlare con Mario,Asia e Nicola …” dice Betty. Gutierrez,i signori Mendoza e il signor Michel vanno via insieme a quell’essere squallido.
“ Posso sapere che succede?” chiede Betty.
“ Resto all’Ecomoda e …” dice Nicola,prendendomi per mano.
“  … e noi due siamo tornati insieme!” dico,finalmente felice. Li vedo esultare e ci abbracciano.
“ Finalmente!” dice Betty.
“ Diciamo che la nostra riconciliazione è stata facilitata da una notizia infausta sul passato di Asia” spiega loro Nicola.
“ E le hai parlato della nostra idea?” gli domanda il dottor Mendoza. Nicola asserisce.
“ Che idea? Quella dell’azienda di vestiti low cost? Se è per quella voglio partecipare anch’io!” dice il dottor Calderon.
“ E quindi hai trovato i soldi?” gli chiede il dottor Armando.
“ Si,ho venduto delle cose che un neo papà non può utilizzare più! 5 miliardi di pesos,pensate bastino?” chiede il dottor Mario.
“ Si. Quindi partiremo da un capitale iniziale di 20 miliardi di pesos. Dobbiamo pensare ad un nome!” dice Betty.
“ Sentite,adesso io e Asia dobbiamo affrontare una cosa importante!” dice Nicola.
“ No. Nicola,è il mio passato e voglio affrontarlo da sola per chiudere una volta per tutte questa storia!” gli dico.
“ Amore mio,sei sicura?” mi domanda.
“ Si.” Gli rispondo. Esco dalla sala riunioni,mentre vedo le ragazze della  banda radunate a confabulare.
 
[Anna Maria]
Esce Asia dalla sala riunioni. Le andiamo tutte incontro.
“ Allora?” le domandiamo.
“ I Valencia non sono più azionisti dell’Ecomoda!” ci risponde con indifferenza.
“ Abbiamo visto il tuo ragazzo nero come la pece! Che è successo?” le domanda Berta.
“ Giovanni non è più il mio ragazzo! È stato lui a commissionare la morte di mio figlio!” ci dice. Ci scambiamo tutte uno sguardo di stupore misto al disgusto per il gesto inqualificabile di quell’uomo.
“ Ma … ma tu come l’hai saputo?” le domando.
“ Mia madre prima di morire mi ha scritto una lettera abbastanza dettagliata di come andarono i fatti.” Risponde,mentre scoppia di nuovo in lacrime.
“ Ma tu sei sicura che sia vero?” la domando.
“Si,si,Anna Maria! Coincide tutto,lo capisci?” mi dice.
“ E cosa vuoi fare? Insomma … lo affronterai?” le chiede Sofia.
“ Io non sono una codarda e gli dirò in faccia ciò che penso di lui!” risponde.
“ E Nicola?” le chiede Sandra.
“ Non sapete quanto è stato carino! Ieri sera è corso da me appena l’ho chiamato!” risponde Asia.
“ Credo sia una bella prova d’amore!” le risponde Sandra,mentre apre un’altra busta di patatine.
“Quindi resta qui con te … cioè con noi … insomma restate?” gli chiede Berta.
“ Si. Resteremo a lavorare qui,insieme.” risponde sfoderando finalmente un sorriso.

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Capitolo 62
*** 62 ***


[Asia]
 Apro la porta del suo ufficio ed entro. Sarebbe stato un formalismo inutile bussare ed essere rispettosa verso qualcuno che ha contribuito a distruggermi la vita e poi per ciò che devo dirgli,si sarebbe rivelato un preambolo fuori luogo.
“ Ti aspettavo! Credo tu mi debba qualche spiegazione!” mi dice, allontanando il suo sguardo dal monitor del pc,per indirizzarlo verso di me.
“ Se andiamo in ordine cronologico,sei tu a dovermi delle spiegazioni,ma pensandoci bene … neanche mi interessano le scuse che potresti addurre per giustificare il tuo gesto a dir poco empio!” gli dico.
“ Hai bevuto? Quella dal comportamento strano sei tu! Sei tu che il giorno prima accetti l’idea di un figlio nostro e quello dopo decidi di rimanere qui,con quel tipo! Oltre al fatto che ieri sei praticamente scomparsa e immagino tu abbia trascorso la notte in compagnia!” mi dice,alzando notevolmente il suo tono di voce.
“ Diciamo che questa notte mi ha fatto pensare e mi ha fatto capire chi sei veramente! Quanto ti è costato?” gli domando.
“ Non capisco!” mi dice.
“QUANTO DIAVOLO HAI SBORSATO PER FAR UCCIDERE MIO FIGLIO? QUANTI SOLDI HA SPESO LA TUA FAMIGLIA PER LIBERARSI DI UNA SCOMODA VERITÀ?” gli grido.
“ Io non capisco! Cosa ti ha messo in testa qual tipo?” mi chiede,tentando di avvicinarsi a me. Gli do uno schiaffo.
“ NON MI TOCCARE! TU MI FAI SCHIFO,MI FAI ORRORE,MI FAI RIBREZZO! HAI AMMAZZATO IL SANGUE DEL TUO SANGUE PER PAURA DELLO SCANDALO,PER LA CARRIERA! QUANTO TI È COSTATO? QUANTI SOLDI HAI SPESO?” gli grido.
“ Come l’hai saputo?” mi domanda.
“ La tua complice,per ripulirsi la sua anima macchiata,mi ha raccontato tutto! Come hai fatto ad essere così falso?” gli domando.
“ Io ho salvato il nostro futuro,perché non lo capisci? Credi davvero che se quel bambino fosse nato,tu avresti avuto la vita che hai? Tu non saresti mai diventata quello che sei e neanch’io! Di bambini ne possiamo avere quanti ne vogliamo,ma si può far carriera solo una volta nella vita!” mi dice.
“ Io avrei rinunciato volentieri a tutto questo,per salvare mio figlio! Io e mio figlio non ti avremmo chiesto mai niente,non avresti saputo nulla né di me e né di lui,ma tu dovevi sbarazzartene per sempre,dovevi avere la certezza che non ti avrebbe mai dato rogne e l’hai ucciso! E poi sai che ti dico? Io un figlio da te non lo vorrò mai perché non ti amo e ancor meno adesso che so come sei davvero! Con i tuoi soldi hai comprato il tuo futuro libero e senza il peso di un figlio, hai comprato la mia famiglia,ma il mio amore non lo compri con un assegno! Io vorrei solo che tu morissi senza una ragione,proprio come è morto mio figlio!” gli grido.
“ Peccato che i miei soldi abbiano fatto comodo anche a te,visto che sei andata all’università e ti sei laureata! Se sei quello che sei è anche per merito mio! Tua madre non ti ha detto che i soldi che le ho dato hanno fatto studiare sia te che tuo fratello?” mi chiede. Gli do uno schiaffo in piena faccia,che gli fa quasi perdere l’equilibrio.
“ Mi dispiace ferire il tuo ego,ma dalla tua attività di filantropo assassino non ho tratto alcun giovamento! Io,i miei studi,li ho pagati lavorando! Sono il frutto del mio lavoro e non della morte di mio figlio! Quando ho scoperto che i miei mi avevano fatto abortire,ho lasciato casa mia e ho iniziato a mantenermi da sola,quindi non ti devo niente!” gli dico.
“Perché non provi a dimenticare? “ mi domanda.
“ Come hai fatto tu? Hai avuto il barbaro coraggio di chiedermi notizie di mio figlio,sapendo di averlo ucciso 12 anni prima! Ho rischiato di perdere l’uomo che amo per non ferirti,invece tu 12 anni fa mi avevi pugnalato alle spalle! Io non voglio mai più vederti neanche dall’altra parte della strada,perché mi dai solo repulsione!” gli dico.
“Io ti faccio repulsione,ma l’uomo che ti ha tradito più di una volta,no! Lui lo adori,come fosse un dio!” ribatte.
“ Tu Nicola non sei neanche degno di nominarlo! Forse lui mi ha fatto del male,ma non è mai paragonabile a ciò che tu mi hai tolto!” gli dico.
“ Senti,Asia,perché non dimentichiamo tutto? Io ti amo!” mi dice,cercando di prendermi la mano. Mi sottraggo immediatamente. Il solo contatto con la sua pelle mi fa orrore.
“ Come puoi dire di amarmi dopo aver ucciso una parte di me? Tu sei un vile,un maledetto bastardo e spero di non incrociarti mai più sul mio cammino,mai più!” gli dico. Faccio per andarmene,ma poi mi fermo.
“ C’è un’altra cosa che mi devi!” gli dico.
“ Sentiamo!” mi risponde.
“ Quanto ti è costato? Quanti soldi hai speso?” gli domando.
“ 1 milione di pesos,contenta?” mi dice. Apro il portafoglio e gli do ciò che ha speso per quel gesto atroce.
“ Spero che ti servano per pagarti le cure per una grave malattia,ma intanto vorrei lasciarti un mio dono di congedo!” gli dico. Mi guarda interrogativamente. Lo colpisco di nuovo in piena faccia e anche nelle zone basse.
“ Adesso si che sono soddisfatta! Questo è solo un anticipo di ciò che avrai se provi ad avvicinarti a me!” gli dico e vado via sbattendo la porta.
 
[Nicola]
Betty e Armando mi guardano sbigottiti dopo il racconto di ciò che è successo ad Asia.
“ Quindi è per questo che ieri sera ti ha chiamato!” mi dice Betty.
“ Era sconvolta! L’ho trovata in un mare di lacrime e devo dire che quella lettera ha sconvolto anche me!” le risponde.
“ Ed è certa la sua autenticità?” mi domanda Armando.
“ Beh era così dettagliata da non lasciare dubbi! E poi credo che Asia conosca la grafia di sua madre!” gli dico.
“ Certo che quel tipo è proprio un mostro! Non dico che tu sia stato santo con Asia,ma lui è stato proprio infimo! Come si fa a commissionare l’omicidio del proprio figlio?! Menomale che fra qualche giorno partirà per l’Italia e Asia se ne libererà per sempre!” commenta Betty.
“ Vorrei parlarti anche di questo … io vorrei che tu intimassi a quel tipo di restarsene a casa fino al giorno della partenza! Sarebbe una sofferenza gratuita per Asia vederlo ogni giorno e per me sarebbe una tortura non potergli spaccare la faccia!” le dico.
“ Nicola,io preferirei non fare questi favori,ma ci proverò!” mi risponde Betty.
“ Io credo che dovremmo affrontare anche la questione delle segretarie perché siamo finiti con più segretari che dirigenti!” ricorda Armando.
“ Ognuno di quegl’impiegati ha bisogno di quel lavoro: Freddy e Anna Maria hanno 5 figli, Alfred e Sofia hanno bisogno di lavorare,Efraim ha bisogno di lavorare anche per apprendere qualcosa su campo …” risponde Betty.
“ Beh,se per voi va bene,io vorrei che Efraim lavorasse per me nell’azienda che vogliamo metter su per farlo diventare il mio braccio destro,lo voglio come assistente alla presidenza della nuova azienda!” dico.
“ Beh sarebbe perfetto … e qui chi prenderai come segretaria?” mi domanda Armando.
“ Sofia! Sarà Sofia la mia segretaria!” dico.
“ Resta fuori Mariana!” dice Betty. Non è facile per lei scegliere tra le sue amiche.
 
[Berta]
Mi allontano dalla porta della presidenza togliendo anche il bicchiere che avevo usato per origliare. Mariana resterà senza lavoro. Convoco un 911 e aspetto tutte nel bagno delle donne. Mariana deve sapere cosa l’aspetta.
 
[Betty]
“Beh Mariana potrebbe dare una mano a tutti noi negli incarichi dei punti di vendita!” propone Armando.
“ Già! E poi quando Sandra andrà in maternità,ci vorrà qualcuna che prenda il suo posto!” conclude Nicola.
“ Sempre che non sia Mario ad andare in maternità!” ironizza Armando,beccandosi una gomitata da Mario.
“Glielo comunichiamo oggi o domani?” domando loro.
“ Beh io direi di prenderci una nottata di tempo!” opta Nicola.
“ In effetti non è il caso di convocarle adesso!” dichiara mio marito.
“ Allora domani daremo loro la notizia e intanto questa notizia dovrà restare top secret perché sapete bene che il passaparola in quest’azienda fa solo danni!” dico.
“ Neanche ad Asia?” mi domanda Nicola.
“ No! Si tratta di meno di 24 ore e non mi sembra una notizia tanto immane da non poter essere nascosta!” gli rispondo.
“ Allora io adesso vado a radunare le mie cose e a recuperare la mia fidanzata!” mi dice Nicola.
“ A domani” gli diciamo io e Armando. Nicola esce dal mio ufficio,seguito da Mario.
“ Finalmente è felice anche lui!” mi dice Armando.
“ Già! E soprattutto non andrà a Milano!” gli rispondo,mentre mi stringe nel suo abbraccio.
 
[Berta]
“ Allora?” mi chiede Sandra.
“ Voglio aspettare che arrivino tutte!” dico. Arrivano anche Mariana,Sofia, Anna Maria e per ultimo Asia.
“ Allora?” mi domanda Anna Maria.
“ Ho ascoltato una conversazione riservata!” dico.
“ Berta!” mi ammoniscono tutte.
“ Beh se non volete sapere arrangiatevi!” dico loro.
“ Ormai il danno è fatto,quindi parla!” mi dice Sandra.
“ Ho ascoltato Betty che parlava con suo marito,con il marito di Sandra e con Nicola Mora di noi della banda!” dico.
“ Nel senso che parlavano male di noi?” mi chiede Sofia.
“ No! Parlavano dei nostri posti di lavoro! Asia,tu lo sapevi che vogliono metter su una nuova impresa?” chiedo.
“ Si! Sarà qui a Bogotà ed io sarò la stilista,mentre Nicola sarà il presidente,perché?” mi domanda.
“ Efraim,il figlio di Sofia sarà l’assistente di Nicola Mora! Diverrà l’assistente alla presidenza di quell’azienda! Insomma,Sofia, tuo figlio sarà quello che guadagnerà di più nella tua famiglia!” dico.
“ Efraim sarà felicissimo!” mi dice Sofia.
“ Infatti sarà qualcun altro ad essere infelice della decisione che hanno preso i capi!” dico.
“Che vuoi dire?” mi domanda Anna Maria.
“ Beh … vi ricordate quando abbiamo pensato che qualcuna di noi … insomma che una di noi rischiava il posto?” domando loro.
“ Si! Bianchi va via, il francese e la signora Marcella sono già andati via  … la matematica non è un’opinione!” dice Sofia.
“ Ecco! E neanche per loro è un’opinione! Sofia sarà la segretaria di Nicola Mora qui all’Ecomoda!” dico. Sofia tira un sospiro di sollievo.
“ Menomale! E allora chi rischia il posto?” mi chiede Sofia.
“ Beh … chi di noi è rimasta senza superiori?” domando loro.
“ Berta non fare indovinelli … parla!” mi intima Anna Maria. Direziono il mio sguardo verso la malcapitata. E come me tutte loro iniziano a guardarla.
“ Vuoi dire che  … che mi licenzieranno?” mi chiede Mariana,ancora incredula.
“ Mi dispiace,ma è quello che ho sentito!” le dico.
“ Noi dobbiamo parlare con Betty,non puoi farci questo!” dice Sofia.
“ Ragazze,sicuramente ci sarà stato un equivoco! Betty non farebbe mai una cosa del genere a Mariana che lavora qui da prima di lei!” risponde Asia,spezzando una lancia a favore di Betty.
“Forse Betty non è a favore della cosa,ma vi ricordo che non è la sola a decidere! Betty deve dar conto anche al marito e al tuo grande amore,Asia!” le rispondo.
“ Ragazze,non fasciamoci la testa prima di cadere! Aspettiamo la convocazione di domani e poi decidiamo con calma!” dice Asia,tentando di placare gli animi.
“ Comodo per te! Asia,tu sei l’unica che non rischia il posto,ma che ne ha addirittura due!” le dice Sofia.
“ Credi per caso che la vostra sorte non mi interessi? Io sono sicura che Betty troverà una soluzione per non licenziare nessuno! Al massimo ti assumerà nell’altra impresa e forse con un incarico più prestigioso,Mariana!” dice Asia,per rassicurare Mariana.
 
[Michel]
Entro in casa e sento un odore di dolce.
“Marce” la chiamo.
“Papààààà!” mi grida la mia bambina correndomi incontro.
“Pulce! Marcella dov’è?” le domando,mentre la prendo in braccio. Noto che è tutta sporca di farina e cioccolato.
“ Pulcetta,ma che ti è successo?” le domando.
“ Io e Marce abbiamo preparato una torta!” mi dice. Protesta per farsi mettere giù e corre in cucina. Poso la valigetta in anticamera e vado anch’io in cucina.
“ Marcella!” le dico,con un tono di rimprovero.
“ Ti assicuro che mi sono riposata e che non sono mai stata meglio! E poi,scusa,ma dovevo dare uno sguardo a Charlotte! Lei si annoiava e per non farla uscire,visto che non avrei potuto accompagnarla,abbiamo pensato di fare una torta,anche perché avevo una voglia di dolce!” mi dice.
“ Charlotte,vai a lavarti le mani!” dico alla mia bambina. Charlotte va verso il bagno.
“ Com’è andata?” mi chiede Marcella,facendomi chiaramente intuire che il suo gesto era per distrarsi dal pensiero della trattativa.
“Bene! È tutto finito e a brave incasseremo!” le dico.
“ E mio fratello?” mi domanda.
“ Cosa vuoi sapere?” le chiedo.
“ Com’è stato?” mi domanda.
“ Odioso come al solito! Tu come stai?” le domando.
“ Ti ho già detto che sto bene! Non accuso alcun dolore!” mi dice.
“ Non mi riferivo alla gravidanza! Parlavo di come ti senti per la vendita!” le dico.
“ Male! Mi sento che se fossi stata travolta da un treno velocissimo,ma ormai le jeux sont fait!” mi dice.
“ Perché non mi hai chiesto di non vederle se stai così male come dici?” le domando.
“ Michel,io all’Ecomoda ho trascorso gli anni migliori della mia vita. Sono cresciuta professionalmente e umanamente,ma è un capitolo chiuso o meglio è un capitolo che avrei dovuto chiudere 10 anni fa e che ho solo archiviato al tempo,ma adesso che so che quell’azienda è in buone mani e che né mio fratello né mia sorella potranno fare danni,io ho bisogno di voltare pagina e voglio investire in un’azienda che sia solo della famiglia Valencia e dei loro discendenti.” mi dice.
“ Tu sei sicura?” le domando.
“ Si. Michel,mi passerà! È come quando lasci la casa dove hai vissuto per tutta la vita per andare in una casa più grande! Michel,adesso devo pensare al nostro futuro,a nostro figlio e alla nostra famiglia!” mi dice. La stringo tra le mie braccia.
 
[Nicola]
Vorrei proprio sapere dove diamine è finita Asia! Sono scomparse tutte quelle della banda e vorrei proprio sapere che fine hanno fatto!
“Eccolo il ladro delle fidanzate altrui!” dice una voce alle mie spalle. Mi volto e vedo Bianchi.
“ Proprio lei non può farmi la morale! Era lei ad insidiare la mia donna quando stava con me ed ha approfittato di una nostra crisi per mettersi in mezzo,ma l’è andata male! “ gli dico.
“ Si sarà sentito sollevato quando Asia ha saputo tutta la verità,perché sa bene che se non fosse venuto a galla tutto il passato,Asia non sarebbe mai tornata con un fedifrago come lei!” mi risponde.
“ Meglio fedifrago che assassino! E poi se proprio vuole saperlo,Asia aveva già intenzione di lasciarla … diciamo che la verità ha dato un piccolo incentivo ad Asia! “ gli dico.
“ E chissà che dietro questa riesumazione della verità non ci sia lei!” mi dice.
“ Mi dispiace per il suo spirito da tenente Colombo,ma non c’entro niente,ma non sono dispiaciuto per il corso degli eventi,se proprio vuole saperlo!” gli dico.
“Lo immaginavo! Ma sappia che quando Asia stava con me,non pensava mai a lei! Rifletta su questo: Asia prova qualcosa per me,anche se non lo ammetterà mai!” mi dice.
“ Ha ragione,Asia prova qualcosa per lei: prova odio,ribrezzo,cose che non ha mai sentito per me! Asia mi ha sempre amato,anche quando stava con lei! Ricordi: amor vincit omnia!” gli dico e mi allontano lasciandolo da solo. E se fosse come ha detto lui? Se Asia provasse davvero qualcosa per quel tipo?
 
[Wilson]
Poso la divisa ed esco dal bagno degli uomini. Oggi è stata una giornata pesantissima,anche se ho vinto 50000 pesos per la scommessa con Freddy.
“ Caro usciere,mi devi qualcosa!” mi dice Freddy.
“ Cosa Freddy?” gli domando.
“ I miei 50000 + i tuoi! Ho sentito le ragazze in bagno e Asia ha confidato alle amiche che hanno dormito insieme ... quindi tira fuori i soldi!” mi dice.
“Cavolo Freddy,ma così non vale!” protesto.
“Questo lo dici tu! Io ho le prove che ho vinto la scommessa,quindi mi spettano i soldi!” dice. Arrivano le ragazze.
“ Che succede?” chiede Anna Maria.
“ Mia regina,succede che il qui presente Wilson ha perso una scommessa ed io ho vinto 50000 pesos,quindi questa sera ti invito a cena fuori ed offro io!” si pavoneggia Freddy.
“ E ci mancherebbe! Comunque questa sera non possiamo andare da nessuna parte e ti conviene restituire i soldi a Wilson!” gli risponde Anna Maria.
“ Ma perché,mia regina? La scommessa l’ho vinta lealmente!” protesta Freddy.
“ Perché domani mi licenziano!” si intromette Mariana.
“Come sarebbe?” le domando.
“Sarebbe che ho perso il mio capo e quindi non servo più!” mi risponde,fiondandosi tra le mie braccia.
“ E adesso che facciamo? Lo sai che con i nostri stipendi riusciamo a stento a pagare l’affitto!” le dico.
“ Credi sia colpa mia?” mi chiede alterata.
“ No,figurati se è colpa tua! Ma non si può parlare con la dottoressa Betty e con il dottor Armando?” le domando.
“ Beh in fondo il padrino è una brava persona!” dice Freddy.
“ Potreste parlarci subito!” propongo.
“ Dovremmo ammettere che Berta ha origliato come al solito!” dice Sofia.
“ Parleremo con loro domani! Adesso fate silenzio che arrivano il dottor Mario e il dottor Nicola!” dice Berta.
 
[Mario]
Io e Nicola ci avviciniamo alla banda,che sta animatamente discutendo con Freddy e Wilson.
“ Buonasera a tutti!” diciamo io e Nicola.
“ Buonasera dottori!” rispondono loro.
“ Amore mio,andiamo a casa?” chiedo a Sandra.
“ Si,amore! Questa pancia inizia un po’ a pesare!” mi risponde mia moglie.
“ Si,solo la pancia!” commenta Berta.
“ Pensi alla sua di pancia! La mia Sandra sta benissimo!” le rispondo.
“ Se lo dice lei,dottore!” mi dice Sofia.
“ Certo! In questa pancia c’è il mio erede!” dico.
“ Non gli toccate l’erede,che è capace di sbranarvi!” commenta Nicola.
“ Capirai cosa vuol dire quando la tua donna sarà incinta! Ora andiamo,amore?” chiedo a Sandra.
“Certo! A domani,ragazze!” dice Sandra ed entrambi ci congediamo da loro.
 
[Asia]
“ Asia,andiamo?” mi domanda Nicola.
“ Si,ma che faccio con la macchina?” gli chiedo.
“ Già! Potresti lasciarla qui in garage!” mi propone.
“ Non vorrei caricare l’azienda di una responsabilità che non le spetta!” gli dico.
“ Allora andiamo con due macchine?!” mi dice.
“ Ma il garage di casa mia può contenere una sola auto … potresti lasciare la tua qua!” gli propongo.
“ Hai ragione per la storia delle responsabilità … vorrà dire che andremo via con due macchine!” mi dice. Ci congediamo dagli altri e andiamo verso il garage.
“ Potresti posarla dai Pinzon! Possiamo andare con due macchine dai Pinzon,tu posi la tua e poi andiamo da me!” gli propongo.
“ No. Io mi fermo lì!” mi dice. È strano da quando è arrivato con il dottor Mario,è come se fosse teso,nervoso.
“ Perché fai così? Avevamo deciso di stare da me,anche per i Pinzon!” gli rammento.
“Lo so,ma voglio dormire da solo!” mi risponde sfuggente.
“ Mi dici che ti è preso? Nicola hai qualche altro impegno?” gli domando.
“ Se vuoi,puoi chiamarmi più tardi dai Pinzon e accertarti che non ho altri impegni!” mi dice.
“ Non ho bisogno di piantonarti a vista! Mi dici quando hai cambiato programmi? Credo di meritare una spiegazione! Ti ha dato fastidio qualcosa che ho fatto?” gli domando.
“ Ho incontrato Bianchi.” Mi dice,mentre il volume della sua voce va sfumando.
“ Non capisco cosa c’entra questo! Comunque visto che siamo in argomento,cosa ti ha detto?” gli domando.
“ Che tu quando stavi con lui,non pensavi a me,che sentivi e senti qualcosa per lui!” mi dice.
“ E tu cosa gli hai detto?” gli chiedo.
“ Beh io mi sono mostrato sicuro di quello che senti per me e del fatto che non senti nulla per lui,ma …” mi risponde.
“ Ma cosa?” gli domando.
“ Ma … insomma … io non sono sicuro che tu non senta nulla per quel tipo! Ci sei stata insieme un mese,volevi partire con lui e formare una famiglia con lui! Questo non si fa per dimenticare qualcun altro!” mi dice.
“ Nicola,io avevo bisogno di ripartire da qualcosa,di costruire il mio futuro accanto a qualcuno che mi amasse e credevo che lui fosse la persona giusta per dimenticarti!” gli dico.
“ E cosa sentivi per lui?” mi domanda.
“ Giovanni è un bell’uomo,è piacente,ma non lo amo! Io amo te,non ho mai smesso di amare te! È come se io ti chiedessi cosa hai provato quando sei andato a letto con quella donna!” gli rispondo.
“ Peccato che io te l’abbia ripetuto fino alla nausea che era solo attrazione!” mi risponde.
“ E adesso ti ho risposto anch’io! Io non provo nulla per Giovanni,niente,capito? Senti,Nicola,se noi due dobbiamo ripartire da dove eravamo rimasti prima che succedessero tutti gli incidenti di percorso,bisogna che tu torni a credere in me e che il nostro amore ci aiuti a dimenticare questi mesi!” gli dico.
“ Io non credevo fosse così difficile non pensare a te nel suo letto,a voi due che fate l’amore in macchina,in ufficio,in atelier!” mi dice,sull’orlo di una crisi di nervi.
“ Ti capisco! Lo è stato anche per me,quando ho scoperto delle tue scappatelle con la bionda … con la moglie del dottor Valencia! Vi vedevo dovunque ed è stato orribile,ma sono riuscita a superarlo! Hai sbagliato e anch’io ho sbagliato,ma devi essere tu a dirmi se riesci a superare questa cosa subito o se hai bisogno di più tempo!” gli dico.
“ Io non lo so! Ho paura di rovinare tutto! Io ho paura di perderti!” mi risponde.
“ Nicola,io ho bisogno di sapere cosa senti,cosa provi …” gli dico.
“ Ho paura … paura di non riuscire a superare tutto quello che è successo,ho paura di quello che è successo tra te e quel tipo e di non riuscire a dimenticarlo!” mi dice.
“ Allora cosa pensi di fare?” gli chiedo.
“ Io … non voglio distruggere i nostri progetti,non voglio che la paura rovini quello che potremmo diventare,il nostro futuro e la nostra vita insieme!” mi dice. La sua decisione mi rincuora.
“Quindi?” gli domando.
“ Quindi voglio superare il passato con te,voglio costruire il nostro futuro con te e voglio cercare la nostra casa con te,se tu lo vuoi!” mi dice. Gli sorrido e gli butto le braccia al collo.
 
[Betty]
Sono sdraiata sul suo petto e riesco ad ascoltare i battiti del suo cuore. Mi è sempre piaciuto sdraiarmi sul suo petto per ascoltare il suo cuore,quella melodia riesce a tranquillizzarmi,anche se adesso ci vorrebbe una valeriana! Dovrei essere tranquilla perché Asia e Nicola hanno fatto pace,perché ora l’Ecomoda è nelle nostre mai e nessuno potrà portarcela via,ma non riesco a prendere sonno! Ho dovuto prendere molte decisioni oggi e molte di esse riguardavano le mie amiche,le persone che conosco da più di 10 anni.
“ Amore mio,a cosa stai pensando?” mi domanda Armando.
“ Credi sia giusta la nostra scelta di dividerci le mansioni di Michel e Marcella senza assumere un nuovo dirigente?” gli domando.
“ Credo di si. In fondo abbiamo salvato i posti delle tue amiche,di Freddy,del compagno e del figlio di Sofia e anche di Wilson,oltre al fatto che d’ora in poi risparmieremo lo stipendio del direttore dei punti di vendita! Sai bene che quel denaro potrebbe servirci per la nuova impresa e potremmo migliorare il tenore di vita dei dirigenti e anche degli impiegati!” mi risponde.
“ Amore mio,tu sai che in questi anni di decisioni ne ho prese tante,ma sono sempre stata tranquilla e consapevole di quello che stavo facendo! Adesso,invece, io non riesco a prendere sonno,come se avessi sbagliato qualcosa!” gli dico.
“ Betty,abbiamo salvato il posto di Mariana,che si occuperà di dare una mano per quanto riguarda le questioni di cui prima si occupavano Michel e Marcella e che d’ora in poi saranno spartite tra noi altri. Abbiamo trovato un impiego migliore al figlio di Sofia che,a contatto con Nicola,diverrà un eccellente economista. Abbiamo evitato che Nicola partisse,anche se di questo dobbiamo ringraziare soprattutto la divina provvidenza!” mi dice.
“ E se non fossimo in grado di far fronte al futuro senza una direzione dei punti di vendita? Se la nostra azienda naufragasse?” gli chiedo,mentre il solo pensiero mi manda in ansia.
“ Quante volte siamo naufragati in questi 10 anni?” mi domanda.
“ Mai!” gli rispondo,prontamente.
“ E non avevamo alcun direttore dei punti di vendita! Ce la siamo cavati sempre noi 4:io,tu,Mario e Nicola! Credi che adesso non potremmo fare lo stesso? Adesso abbiamo un motivo in più per dimostrare a Daniele Valencia che la nostra Ecomoda vedrà ancora tante e tante generazioni!” mi dice.
“ Pensi sul serio che ce la faremo?” gli chiedo.
“ Certo! Anche se adesso Mario è un po’ rintronato per la gravidanza di sua moglie e anche se Nicola adesso è nella fase zuccherosa della sua storia con Asia ed anche se noi due stiamo per avere altri due figli,credo che qualche neurone funzionante ci sia rimasto e che ce la faremo! E poi dimentichi che tu sei la dottoressa Mostro,il genio indiscusso dell’Ecomoda e anche se i tuoi ormoni stanno dando di matto in questi mesi,il tuo cervello è ancora perfettamente funzionante e in grado di mandare avanti la baracca!” mi dice.
“ Credi così tanto in me?” gli domando.
“ Se così non fosse,non saresti la presidente dell’Ecomoda da quasi 11 anni e visto che ogni anno votano tutti per te alle elezioni per la presidenza,credo di non essere il solo a credere in te: c’è Mario,Nicola,mia sorella Camilla e poi ci sono i miei genitori,i tuoi genitori e i nostri stupendi bambini che sognano di diventare in gamba come te e di emularti quando saranno abbastanza grandi per dirigere l’Ecomoda e poi ci sono io,che ti amo ogni giorno di più e che chiedo al cielo cosa ho fatto di così speciale per meritare di dividere la mia vita con te!” mi dice. Le sue parole hanno spazzato via tutte le mie paure lasciando il posto solo alle lacrime di gioia per aver sposato un uomo come Armando Mendoza.

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Capitolo 63
*** 63 ***


[Mariana]
Ho trascorso tutta la notte senza chiudere occhio. Lavoro all’Ecomoda da 15 anni ed ora vengo liquidata in questo modo. Cosa farò della mia vita? Come pagheremo il mutuo della casa nuova io e Wilson? Dovrò tornare ad abitare nella casa dove ora vive Asia,dovrò cercare un nuovo lavoro e forse ci saranno colleghe come la bionda finta o magari razziste !
“ Amore cos’hai?” mi chiede Wilson.
“ Quando arriveremo all’Ecomoda dovrò sgomberare la scrivania!” gli dico.
“ Perché non aspetti la comunicazione ufficiale della dottoressa Betty? Magari questa notte hanno cambiato idea!” mi dice. Troppo ottimista il mio Wilson!
“ Fosse per me,non mi presenterei proprio oggi e ne approfitterei per cercare un nuovo lavoro,visto che da domani ingrosserò le file dei disoccupati di questo paese!” gli dico.
“ Mariana,io non credo che Betty possa farti una carognata del genere dopo quasi 15 anni di lavoro presso l’Ecomoda!” mi dice,cercando di placare la mia ansia.
“ Ma Betty non è al sola a decidere e non credo che al dottor Mario o al dottor Armando interessi qualcosa che io abbia sgobbato come un mulo per 15 anni!” gli rispondo.
“ Questo non puoi dirlo! Il dottor Armando è un isterico stressatissimo,ma è giusto ed ha sempre protetto voi della banda!” mi dice.
“ Certo! Quando nella banda era inclusa anche sua moglie come segretaria! Wilson,io ho paura! Tu lo sai che se dovessi perdere il posto,non potremmo più pagare il mutuo e anche il progetto del matrimonio e di un figlio verrebbero accantonati!” gli dico. Mi stringe a sé.
“ Vedrai che non è così! Io sono sicuro che la dottoressa Betty è riuscita a salvare tutti i posti e che domani pensando ai tuoi timori di oggi,riuscirai a farti una grossa  risata!” mi dice.
“ Speriamo!” gli rispondo.
 
[Asia]
“ Amore,sei pronta?” mi grida Nicola.
“ Siii!Lo sai che siamo in ritardo come al solito,vero?” gli chiedo sbucando dalla cucina.
“ Non è mica colpa mia se questa notte,sembravi indemoniata!” mi dice. Arrossisco come al solito.
“ Ah io? Comunque dobbiamo sbrigarci!” gli dico.
“ Si,anche perché Betty deve convocare gli impiegati!” mi risponde.
“ Già! Chissà Mariana come la prenderà!” gli dico. Mi guarda sorpreso.
“ Che c’entra Mariana?” mi domanda.
“ Come che c’entra? Certo che voi della direzione generale le avete fatto un bello scherzo! Lo sai che lei lavora lì da prima che arrivassimo noi due?” gli chiedo.
“ Ed è per questo che abbiamo deciso di fare questo!” mi risponde. Ma cosa da matti! Non mi aspettavo questo da Nicola!
“ Cioè voi avete deciso di licenziarla perché lavora lì da 15 anni? Bella gratitudine verso una persona che ha sgobbato per 15 anni,che ha cambiato mansione in continuazione! Certo che siete proprio degli ingrati!” dico,alterandomi.
“ No,tu adesso questa me la spieghi! Chi vuole licenziare Mariana?” mi domanda,esterrefatto.
“ Voi! Berta ha sentito che ne parlavate!” gli rispondo.
“ A parte che è stata un’ipotesi temporanea e che in seguito abbiamo scartato,ma poi voi della banda la dovete smettere di origliare!” mi dice.
“ Quindi non la licenzierete?” gli domando,un po’ confusa.
“ No! No che non la licenzieremo! Credo sia inutile chiederti se il radar dell’Ecomoda ha diffuso la notizia!” mi dice. Non posso fare altro che annuire. Si passa le mani fra i capelli.
“ Cioè adesso quella poveretta di Mariana,crede che le daremo il benservito! Ma voi siete matte! Cioè non avete altro da fare che origliare le conversazioni altrui? Che poi non le ascoltate neanche per intero le notizie!” mi dice. In effetti non ha tutti i torti!
“ A parte che io non origlio,ma ascolto solo … “ puntualizzo.
“ Non iniziare a fare l’avvocato del diavolo! La notizia non doveva trapelare: era una cosa tra me,Mario, Betty e Armando e voi stavate per informare la CNN! Io ti giuro che oggi prendo Berta e la passo nella grattugia! La dovete smettere di divulgare le notizie!” mi dice.
“ Lo so! Berta se non origlia si sente persa!” gli dico.
“ Lo so io dove la farei sperdere! Adesso la povera Mariana si sarà presa uno spavento per nulla! Voi sarete contente solo quando metterete nei guai l’Ecomoda per i vostri pettegolezzi!” mi dice.
“ Chiamo Mariana?” gli domando.
“Perché la vostra rete di pettegolezzi è sfornita?! Lascia stare! Smentiremo la notizia io e gli altri!” mi risponde.
“ Mi perdoni?” gli domando.
“ Come hai detto tu prima,non è colpa tua,ma è certo che la prossima volta strozzo Berta!” mi risponde.
 
[Mario]
Sandra mi sistema il nodo della cravatta. La gravidanza la rende ancora più bella e se penso che fra qualche mese nascerà mio figlio,mi sento l’uomo più felice del mondo. Non capisco come abbia fatto Bianchi a pagare perché uccidessero suo figlio! Bisogna essere proprio matti per volere la morte del proprio figlio,anche se io non posso essere il primo dei suoi accusatori,visto che quando ho saputo della gravidanza di Sandra l’ho persino rifiutata! Quel giorno mi sembra così lontano,che talvolta mi pare di averlo solo sognato.
“ Amore mio,a cosa pensi?” mi domanda mia moglie.
“ A Bianchi!” le dico.
“ Non starai mica diventando amico di Lombardi?” mi dice.
“ No! Solo che è mostruoso quello che ha fatto!” le rispondo.
“ La morale non ha leggi universali ed ognuno segue la propria! Probabilmente la legge morale di Bianchi è diversa dalla mia o dalla tua!” mi risponde.
“ Non si tratta di legge morale,si tratta proprio di cattiveria bella e buona!” le dico.
“ Beh è una cattiveria bella e buona anche licenziare qualcuno che ha lavorato per un’azienda quasi 15 anni!” mi dice.
“ No,questa è proprio una bastardata! “ le rispondo.
“ E allora perché licenziate Mariana?” mi domanda,indignata. Ma è matta?
“ Licenziamo chi? Ma hai bevuto?” le domando.
“ No,forse siete voi che avete bevuto! Ok,forse Mariana non è la migliore fra le impiegate, è sempre con noi a spettegolare e a leggere le carte,avete anche ragione perché ormai sono più le segretarie che i dirigenti,ma non potete buttarla in mezzo ad una strada da un giorno all’altro,senza un preavviso!” mi dice.
“ A parte che noi non licenziamo proprio nessuno,ma se anche fosse per licenziare non serve mica il preavviso? Adesso ti faccio una domanda: chi ti ha detto che volevamo licenziare Mariana?” le chiedo.
“ Vuoi proprio saperlo?” mi domanda,con la faccia di chi ha appena combinato un disastro.
“ Dimmi solo se è lei. È una donna di circa 3 tonnellate,che passa la giornata a sgranocchiare qualsiasi cosa abbia le dimensioni atte ad entrare nel suo stomaco e con le orecchie che sembrano dei radar? È lei?” le chiedo. Annuisce.
“ Ed io che ti faccio anche domande così imbecilli! Immagino sia inutile chiederti se lo sa tutta la banda,compresa la presunta vittima di ingiustizia da parte mia e dei miei amici! Quando imparerete a non spettegolare prima della pensione? Comunque adesso avverti lo speaker di Radio Ecomoda di fare una bella smentita!” le dico.
“ Ma Marietto …” mi dice.
“ Non chiamarmi “Marietto” che non attacca! Tu avresti dovuto parlarmene ieri sera,in modo che avresti potuto avvertire la tua amica e non far passare una notte d’inferno a lei e all’usciere,che si suppone debba vigilare l’entrata e che di sicuro non potrà farlo visto che avrà passato la notte in bianco( anche se non fa molta differenza visto che dorme una volta si e 100 pure)!”  le dico.
“ Amore cerca di capirmi: mi avevano chiesto di non far trapelare la notizia!” si giustifica.
“ E certo le donne più discrete di Bogotà che decidono di essere riservate con uno degli autori del presunto licenziamento! Io non capisco perché partite in quarta e non chiedete spiegazioni prima di scrivere un romanzo! La nostra era un’ipotesi che abbiamo scartato perché Betty non avrebbe mai approvato il licenziamento di Mariana o di una di voi!” le dico.
“ E adesso che facciamo?” mi domanda.
“ Andiamo a lavorare e speriamo che Armando e Betty non mi ammazzino,altrimenti il mio povero Marietto non conoscerà il suo papà!” le dico.
 
[Marcella]
Maledette le nausee mattutine! Vorrei proprio sapere come mai si ritrovano ad essere precise più di un orologio svizzero!
“ Amore mio,io vado!” mi grida Michel. Esco dal bagno.
“ Vai in Ecomoda?” gli domando.
“ Beh veramente vado prima ad accompagnare la pulce all’asilo e poi conto di passare di lì per prendere le nostre ultime cose rimaste lì,perché?” mi domanda.
“ Chi assumeranno al nostro posto?” gli domando.
“ Io credo che si dividano le nostre mansioni,senza assumere nessuno!” mi risponde.
“ Ci sarà un ufficio in più!” gli dico.
“ Due … saranno due gli uffici vuoti: il nostro e quello di Bianchi!” mi risponde.
“ Ma parliamo del nostro futuro: l’azienda dei Valencia?” gli domando.
“ Beh tuo fratello investirà gli incassi ricavati dalla vendita delle quote,tua cognata si sta occupando di reclutare il personale e tua sorella dell’arredamento. Sinceramente le ultime due persone che ho menzionato,mi preoccupano un po’,non so te!” mi dice.
“ Se solo potessi lavorare!” gli dico.
“ Amore,ne abbiamo già parlato: tu devi restare a casa per il bambino! Se lui sta bene,noi stiamo bene,ricordi?” mi dice. Annuisco.
“ Adesso vado” mi dice. Mi bacia e poi va via. Fosse facile stare tranquilla con quelle due matte che si occupano dell’azienda!
 
[Anna Maria]
Io e Freddy usciamo dall’ascensore e vediamo Mariana raccogliere le sue cose e riporle in uno scatolone. Ha il volto rigato dalle lacrime e la capisco. Mi sentirei allo stesso modo se volessero licenziarmi.
“ Come va?” le domando.
“ Come vedi! Pensare che le carte non me l’avevano predetto!” mi dice.
“ Magari ci hanno ripensato!” le dico,cercando di risollevarle il morale.
“ Credi sul serio che con la crisi economica che affligge il nostro paese,loro regaleranno lo stipendio ad un’impiegata che non è utile a nessuno?” mi domanda.
“ Beh secondo me i nostri cari Presidenti,non ti lasceranno mai in mezzo ad una strada!” interviene Freddy.
 
[Betty]
Io e Armando usciamo dall’ascensore e vediamo Anna Maria e Freddy accanto alla scrivania di Mariana che sta … raccattando le sue cose.
“ Buongiorno” dice loro Armando.
“ Buongiorno” rispondono tutti e tre. Mariana ha gli occhi di chi ha smesso da poco di piangere.
“ Posso sapere che succede?” chiedo.
“ Niente” rispondo Freddy e Anna Maria.
“ Mariana,ma hai qualche problema? Wilson ha fatto qualcosa?” le domando.
“ No” mi risponde.
“ Amore,aspettami nel mio ufficio!” dico ad Armando. Armando annuisce e va via.
“ Mariana,io e te siamo amiche e se hai qualche problema,mi piacerebbe che me ne parlassi!” le dico.
“ Senti Betty,lascia stare …” mi risponde.
“ Io voglio aiutarti …” le dico.
“ E allora perché vuoi licenziarmi?” mi domanda. Ma è impazzita?
“ Cosa? Chi ti ha detto questa cosa?” le domando.
“ Non importa! Betty io lavoro qui da 15 anni e non mi merito questo! Io ti credevo un’amica,ma forse mi sono sempre sbagliata!” mi dice.
“ Adesso,ti chiedo solo di ascoltarmi. Io non voglio licenziarti! C’era la possibilità di dover tagliare il personale perché ormai ci sono più impiegati che dirigenti,ma tu sei importante per le tue competenze e perché lavori qui da 15 anni,da prima che arrivassi io!” le spiego. Si asciuga le lacrime.
“ E di cosa mi occuperò?” mi chiede.
“ Tu assisterai tutti noi nello svolgimento delle mansioni che erano prima della dottoressa Valencia e di Michel. Sei l’unica che è sempre stata segretaria dei punti vendita e nessuna meglio di te può aiutarci!” le spiego.
“ Betty,io … insomma … a me dispiace!” mi dice.
“ Adesso però voglio sapere chi ti ha riferito questa notizia falsa!” le dico.
“ Sono stata io!” sento dire alle mie spalle. Vedo Berta.
“ Quando imparerai a tenere la bocca chiusa? Ti rendi conto che hai scatenato un pandemonio?” le chiedo.
“ Scusa Betty … è che” arranca.
“ No! Berta sono quasi 11 anni che ci conosciamo e in 11 anni ti avrò detto almeno 2 miliardi di volte di non origliare e che una notizia ascoltata male può scatenare i peggiori problemi,tu lo sai che se lo viene a sapere Armando,darà uno di quegli urli che sentiranno anche a Medellin,vero?” le dico. Annuisce.
“Cosa non dovrei sapere?” chiede Armando,sopraggiunto alle mie spalle.
“ Noi andiamo a lavorare” dice Berta.
“ No,Berta,qualcosa mi dice che c’entra lei in quello che mi state nascondendo! Amore mio,sputa il rospo!” mi dice Armando.
“ Amore,è solo una quisquilia! Ti assicuro che non è nulla di preoccupante!” gli dico.
 “ Betty,Armando siete qua!” dice Mario,mentre lui e Sandra escono dall’ascensore.
“ Cos’altro è successo?” chiede Armando.
“ Ah Mariana,c’è anche lei! Volevo rassicurarla e dirle che … insomma … noi non vogliamo licenziarla!” dice Mario,ignorando totalmente i miei segnali,che gli indicavano di tacere.
“COSA???? Era questo che mi volevi nascondere,Betty?” mi domanda,molto alterato.
“ Si,ma perché ormai è tutto risolto,amore mio! Ho parlato con Mariana e le ho spiegato la nostra decisione,così risparmieremo tempo nella riunione!” gli dico,cercando di calmarlo.
“ Immagino,che questo sia opera sua!” dice lui a Berta.
“ Mi scusi,dottore!” gli risponde lei,con la bocca piena.
“ Mi scusi,mi scusi … mi scusi un corno! LEI CHIEDE SCUSA OGNI VOLTA CHE APRE BOCCA,ANCHE SE SONO PIÙ LE VOLTE CHE APRE LA BOCCA PER INGURGITARE QUALCOSA,SI RENDE CONTO?” le grida Armando.
“ Armando,calmati per favore! È tutto risolto,vedi? Tutto risolto!” gli dice Mario.
“Tutto risolto,un corno! Sono più di 10 anni che la banda non fa altro che spettegolare ed io sono stanco!” risponde Armando.
“ Armando,facciamo una cosa: spostiamo la riunione con le segretarie ad oggi pomeriggio e adesso ci riuniamo con i dirigenti per parlare della questione e decidere il da farsi,ok?” gli chiedo. Certo che le ragazze della banda hanno messo su un bel pandemonio!
“ E va bene,ma questa volta la pagano!” dice Armando e va via imbestialito. Mario lo segue e spero riesca a calmarlo.
 
[Anna Maria]
Il dottor Armando è nero di rabbia e credo che questa volta si metta male! Betty sta andando verso il suo ufficio.
“ Betty” la chiama Berta. Betty si volta e torna verso di noi.
“ Che altro avete combinato? Avete indetto uno sciopero,avvertito la CNN o cosa?” chiede Betty. Anche lei è parecchio arrabbiata.
“ Ti prego! Ti giuriamo che è l’ultima volta!” dice Sofia.
“ Questa l’ho già sentita! E comunque potete giurarci che è stata l’ultima volta,perché se conosco bene mio marito,oggi qualcuna di voi perde il posto!” risponde Betty.
“Betty,non puoi permetterglielo!” le dico.
“ Provate anche a dargli torto? Quante volte vi ho supplicato di smetterla di origliare? Ve ne siete sempre fregate e adesso io come faccio a convincere Armando?” dice.
“ Ma tu sei la presidente!” ribatte Sofia.
“ Sono la presidente quando vi fa comodo,perché quando vi chiedo una cosa fate orecchie da mercante e comunque sono la presidente di un’azienda che per il 30 % è sua!” ci ricorda.
“ Si ma anche tu hai il 30% !” le ricorda Mariana.
“ Ok,siamo entrambi azionisti e il suo voto vale doppio proprio come il mio! E non tirate di nuovo fuori la storia che sono la presidente perché vi ricordo che lui è il vice-presidente e che in mia assenza è lui a comandare!” ci risponde.
“ Si,ma tu adesso ci sei!” le dico.
“ Ok,ci sono,ma non per questo Armando non ha potere! Armando ha il mio stesso potere e questo dovete mettervelo in testa una volta per tutte! Poi credete davvero che per come era infuriato,io possa distoglierlo dalla sua idea di licenziarvi?” ci domanda.
“ Potresti usare le tue armi femminili!” le dice Berta.
“ Sentite,ragazze,io conosco Armando da più di 11 anni e non l’ho mai visto così arrabbiato,neanche con la bionda finta! Io non vi prometto nulla! Posso solo dirvi che cercherò di dare delle motivazioni valide per non licenziarvi,ma nelle mie condizioni non posso fare arringhe o cose simili!” ci dice.
“ Potrebbe pensarci il dottor Calderon!” dico.
“ Non ci giurerei! Anche Mario era piuttosto arrabbiato questa mattina! Non mi sembrava molto propenso a perdonare!” dice Sandra. Tutte guardiamo Asia.
“ Ragazze,anche Nicola era una furia e sinceramente abbiamo da poco fatto pace e non mi va di litigare di nuovo con lui! Voleva mettere Berta in una grattugia! Abbiamo sbagliato e credo sia meglio far sbollire il dottor Armando e gli altri,prima di provare a convincerli!” risponde Asia.
“ Siamo spacciate,ragazze!” dice Berta.
“Io adesso vado,ma sappiate che farò il possibile per non farvi perdere il posto!” dice Betty.
“ Anch’io!” dice Asia.
“ Grazie” diciamo insieme.
 
[Armando]
Finalmente arrivano in sala riunioni anche Betty e Asia. Immagino che quelle della banda avranno cercato di convincerle a stare dalla loro parte,ma questa volta sarò inflessibile. In questi anni i loro pettegolezzi hanno creato non pochi equivoci e litigi,ma adesso sono stanco di far passare loro anche questa e non credo di essere l’unico.
“ Allora vorrei iniziare questa riunione spezzando una lancia in favore delle ragazze!” dice Betty.
“ Beh sprechi il tuo tempo … Betty,io lo so che sono tue amiche,che le vuoi bene,ma a tutto c’è un limite e il mio limite è già superato da un pezzo. Ho accettato che passano più tempo in bagno che alle loro scrivanie,che ogni tanto si levino delle grida,che ogni tanto c’è una zuffa con qualcuno,ma che facciano da cimici no,non lo accetto mi dispiace!” le dico.
“ In fondo l’hanno fatto a fin di bene. Loro volevano solo sapere se l’avremmo licenziate!” mi dice Nicola.
“ Quindi a te fa piacere essere spiato!” gli rispondo.
“ No,infatti anch’io ero una furia questa mattina,ma bisogna anche capirle … rischiavano il posto!” ribadisce Nicola.
“ Avrebbero dovuto fidarsi di noi e non spiarci! Quando siamo chiusi in ufficio,spesso ci scambiamo informazioni confidenziali,riguardanti il nostro privato,a te sembra giusto che la nostra vita personale finisca nelle grinfie di quella banda di pettegole?” gli chiedo.
“ Armando,ti ricordo che le nostre mogli fanno parte di quel gruppo e così offendi anche loro!” mi rammenta Mario.
“ Cosa volete che io faccia? Che soccomba anche questa volta? Poi se un giorno dovessimo trovarci le microspie negli uffici,sarà solo colpa vostra!” dico loro.
“ Non ti sembra di esagerare?” mi domanda mia moglie.
“ No,Betty,non mi sembra di esagerare! Mi sembra di essere più lucido e obiettivo di tutti voi! Anch’io voglio bene alle ragazze,lavoriamo in sinergia da più di 10 anni e poi sono tue amiche,ma meritano una lezione! Abbiamo chiesto loro più di una volta di smetterla di origliare,ma niente ed io sono arrivato al limite!” dico.
“ Io credo che tu la stia facendo più nera di quanto non sia in realtà! Ci hanno spiato,ma non hanno fatto nulla di talmente grave da essere licenziate! Non hanno rubato e hanno sempre fatto il loro lavoro!” mi risponde Betty.
“ Tu ti rendi conto che Mariana stava per cercarsi un altro lavoro a causa loro? Le loro chiacchiere ci hanno creato spesso dei problemi. La loro invadenza è spesso entrata nelle nostre vite private ed io non ne posso più!” le dico.
“ Forse potremmo perdonarle,facendoci promettere …” dice Mario.
“ Sei ottimista se credi ancora alle loro promesse!”gli rispondo.
“ Io sono perfettamente d’accordo con il dottor Armando! Ci vuole una punizione now!” dice Gutierrez.
“ Non credo lei sia il più indicato a dare giudizi su comportamenti non consoni all’ambiente lavorativo o devo ricordarle tutto ciò che ha combinato da quando ho messo piede in azienda?” lo zittisce mia moglie.
“ Betty,le tue amiche non sono delle sante,anche loro ci hanno dato dei bei grattacapi!” le rammento.
“ E cosa suggerisci?” mi domanda.
“ Berta va licenziata subito!” le dico.
“ Ti ricordo che sono ancora io quella che comanda e che certa decisioni vanno prese insieme agli altri!” mi dice.
“ E certo,come dimenticare questa cosa che mi ricordi praticamente sempre?!” le dico.
“ Ragazzi,per favore!” dice Nicola,cercando di placare gli animi
“ Armando,perché non facciamo una cosa?! Ti cedo il tuo agognato posto e la facciamo finita,eh? Ti va bene così?” mi domanda alterata.
“No,continua a decidere sempre tutto da sola così io continuerò ad essere solo la tua ombra!” le rispondo.
“ Io non ho mai deciso tutto da sola! Volevo che decidessimo tutti insieme,ma tu ti sei incaponito con la storia del licenziamento!” mi dice.
“Tu vuoi che decidiamo tutti insieme a patto che non si licenzino le tue amiche,giusto?” le domando.
“ Perché per te è una cosa giusta licenziarle per un pettegolezzo dopo tanti anni di lavoro?” mi chiede.
“ Ci credi davvero in quello che dici? Credi davvero che abbiano lavorato duro in questi anni? Scommetti che se adesso apro la porta le ritrovo a chiacchierare e a spettegolare sul malcapitato di turno? O magari me le ritrovo con l’orecchio attaccato alla porta per sapere cosa stiamo dicendo! Le tue amiche sono superficiali, nullafacenti ed è da quando le conosco che passano ore ed ora in bagno,in caffetteria,a spettegolare o ad origliare ed io sono stufo!” le dico esasperato.
“ Per favore,calmiamoci tutti e troviamo una soluzione!” dice Mario.
“Possiamo non pagar loro gli straordinari per 2 mesi e alla prossima indiscrezione da parte loro,scatta il licenziamento!” dice Betty
“Voi che ne pensate di questa bella trovata di mia moglie? Scommetto che sia inutile chiederlo tanto sarete tutti d’accordo con lei! Fate come volete!” dico e vado via sbattendo la porta.
 
[Anna Maria]
Siamo tutte riunite accanto alla scrivania di Berta,quando sentiamo sbattere la porta della sala riunione.
“Dottor Armando,le serve qualcosa?” gli chiedo. Mi guarda con gli occhi furenti.
“ NO! IO NON CI SONO PER NESSUNO! E POTETE ESSERE CONTENTI PERCHÉ IL VOSTRO ANGELO CUSTODE È RIUSCITO A SALVARVI ANCHE STAVOLTA” grida e va verso il suo ufficio.
“ Mi sa che ha litigato con Betty!” dico alle ragazze.
“ Credi sia per colpa nostra?” mi domanda Berta. Annuisco. Esce Betty dalla sala riunioni.
“ Allora?” chiede Sandra.
“ Non vi verranno pagati gli straordinari per 2 mesi,ma non verrete licenziate!” mi dice.
“ Grazie,Betty.” Dice Berta.
“ Ma al prossimo pettegolezzo sarò io stessa a licenziarvi!” risponde Betty.
“ Noi torniamo al lavoro!” dice Sofia.
“ Aspettate! Non ha senso convocare una riunione visto che siete tutti qui! Efraim diverrà l’assistente alla presidenza della nuova azienda che presiederà Nicola e Sofia sarà la sua segretaria qui all’Ecomoda! Adesso vado a lavorare!” dice Betty.
 
[Michel]
Uno squillo … due squilli …
“ Pronto” sento dire dall’altra parte.
“ Papà,sono io!” dico tutto d’un fiato.
“ Ah … chi non muore si risente!” mi dice.
“ Gabriela ti avrà sicuramente detto che ho avuto un po’ di problemi qui a Bogotà!” gli dico.
“ Quella ragazza è a pezzi e spero sia per una buona causa!” mi risponde.
“ Beh … credo possa giudicarlo tu stesso in base alla notizia che sto per darti!” gli dico.
“ Sentiamo …” mi risponde.
“ Stai per diventare nonno per la seconda volta. Marcella è incinta!” gli dico. Si sente un silenzio assordante dall’altra parte.
“ Papà ci sei?” gli chiedo.
“ Volevi le mie congratulazioni? Ti stai rovinando la vita e la stai rovinando anche a due poveri innocenti! Lo sai che ci sono le foto della tua bella su una rivista di gossip di tua madre? Vuoi davvero questo per i tuoi figli?” mi chiede.
“ Papà,io sono felice con Marcella e lo è anche Charlotte! Se c’erano le foto di Marcella sul giornale è solo perché i Valencia hanno venduto le loro quote dell’Ecomoda ai Mendoza! Non mi pare che Marcella sia una di quelle che fa pubblicare le sue foto osé sui giornali scandalistici e non è nemmeno una di quelle che ama questa mondanità!” gli dico.
“ Certo non è mica colpa sua se 10 anni fa tutta la Colombia ha saputo del suo matrimonio saltato! Michel tu stai rovinando la tua vita!” mi ribadisce.
“ Non riesci proprio ad essere felice per me,vero?” gli domando.
“ No,non riesco a credere che tu abbia preferito quella donna a Gabriela! Adesso devo andare. Dirò a tua madre che stai per diventare di nuovo padre e sono sicuro che la sua sprovvedutezza la renderà felice per te!” mi dice. Chiudo la chiamata.

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Capitolo 64
*** 64 ***


[Betty]
Busso alla porta dell’ufficio di Armando e lo trovo alla sua scrivania intento a scrivere chissà che cosa. Non mi ha neanche sentito bussare.
“ Posso entrare?” gli chiedo.
“ Sei tu la padrona … fai come vuoi!” mi risponde.
“ Armando,se la mettiamo su questo piano,è inutile che tenti di parlarti!” gli dico.
“ L’inutilità di questa conversazione si basa sul fatto che tu tenti sempre e solo di difendere le tue amiche,anche a danno dell’azienda di cui sei presidente ed ora azionista!” mi dice.
“ Io ci tengo all’Ecomoda e sai bene quanto,ma loro sono le mie amiche,ci sono sempre state,anche quando tutti mi trattavano come se avessi la peste ed io non posso liquidarle con una stretta di mano!” gli rispondo.
“ Quante volte farai pesare la tua amicizia sulle loro inadempienze lavorative? Betty,oggi c’era da schierarsi e tu ti sei rivoltata contro di me!” mi dice.
“ Non puoi metterla su questo piano!” gli rispondo.
“ E invece io la metto proprio su questo piano,perché tu tra me e loro preferisci sempre e solo loro!” mi dice.
“ Sai bene che anche io,tu e Mario abbiamo fatto degli errori in passato e non possiamo essere proprio noi a scagliare la pietra contro di loro!” gli dico.
“ Per quanto tempo ancora peserà il nostro errore di 10 anni fa? Mi sembra che l’abbiamo scontato a sufficienza!” mi dice.
“ Quando Berta ci riferì che i Valencia volevano soffiarci Ugo,non mi pare che tu l’abbia rimproverata per aver origliato,ma adesso no! Adesso che non ci sono più complotti da sventare,vuoi liberarti di Berta perché spia le nostre conversazioni private!” gli dico.
“E va bene … forse ho esagerato,ma non mi va che continuino a spiarci! Sembra di stare nel libro di Orwell!” mi dice. Gli sorrido,anche perché in fondo il Grande Fratello di “1984” nei confronti della nostra rete di spionaggio è un’inerzia. Sorride anche lui.
“ Pensi sul serio che sia un po’ despota?” gli chiedo. Si alza e mi abbraccia.
“ Ma ti amo così come sei. Io non voglio il posto di presidente perché so che stai facendo un lavoro perfetto da quasi 11,ma vorrei che ti prendessi un po’ più sul serio il mio ruolo!” mi dice.
“ Mi dispiace se pensi questo,ma io volevo che decidessimo tutti insieme e se mi sono espressa male,ti chiedo scusa!” gli dico.
“ E come intende farsi perdonare,dottoressa Mostro?” mi chiede.
“ Non lo so,dottor Mostro!” gli dico.
“ Un’idea l’avrei!” mi dice maliziosamente. Inizia a ricoprirmi di baci.
“ Ti ricordo che sono incinta!” gli rammento.
“ Appunto. Allo scadere degli 8 mesi,dovrai chiedere un bel congedo e dovrai tornare qui solo dopo i 3 mesi di allattamento!” mi dice.
“ Ma Mostro!” protesto.
“ Mostro,ti ricordo che Roberto stava per nascere nell’ascensore dell’Ecomoda!” mi ricorda. In effetti,non posso dargli torto.
“ Facciamo che quando finisco i conti,vado in maternità?” dico,cercando un compromesso.
“ No! Mostro! Allo scadere dell’ottavo mese tu andrai in maternità!” mi dice.
“ E chi si occuperà dell’Ecomoda e dell’azienda nascente?” gli domando.
“ Ci siamo io,Nicola e Mario,poi c’è Gutierrez!” mi dice.
“ Amore,sai bene che Mario andrà in maternità insieme a Sandra,già me lo vedo: “ il piccolo Calderon ha bisogno del suo grande papà!” Finirai per fare sempre più tardi in Ecomoda ed io non voglio!” gli dico. Scoppia a ridere per la mia imitazione di Calderon.
“ Certo che come lo imiti tu!” mi dice,mentre continua a ridere.
“ Per non parlare poi di quando toccherà partorire a sua moglie “ Mio prode cavaliere,lo sai che il mio piccolino sta nascendo e deve vedere la mia faccia quando verrà al mondo!” e ti lascerà a gestire da solo le imprese!” gli dico.
“ A parte che non sarei solo,ma con me ci sarebbero Nicola e Gutierrez,ma poi devi stare calma perché ho già parlato con Camilla!” mi dice,mentre si asciuga le lacrime che gli sono fuoriuscite per le troppe risate.
“ Con la Mostrilla?” gli domando.
“ No,con mia sorella Camilla e ha detto che quando nasceranno i bambini verrà lei qui a darmi una mano! Allora, prometti?” mi domanda. Asserisco,mentre mi stringe tra le sue braccia.
 
[Asia]
“Allora?” domando ad Ugo.
“ Non è perfetta … è di più! Sarà una sfilata bomba bombissima!” mi dice,euforico.
“ Speriamo!” gli dico.
“ Ti ricordo che la tua prima sfilata è stata preceduta da tante lacrime e avevi l’autostima sotto i piedi! Adesso sei felice con il Mascellone e quindi non può che andare super bene!” mi incoraggia.
“Lo spero! Io adesso vado perché domani sarà una giornata dura!” gli dico.
“ Mi sembra che ci sia qualcuno per te” mi dice,indicando qualcuno alle mie spalle. Mi volto sorridente,illudendomi che sia Nicola,ma il sorriso sparisce in fretta appena vedo Giovanni.
“ Io vado,Ugo!” gli dico.
“ Aspetta,io ti devo parlare!” mi dice Giovanni.
“ Io vado a posare i modelli!” dice Ugo. Ugo va via.
“ Dovevi parlare molto tempo fa,ma soprattutto non dovevi fare quello che hai fatto a me e a mio figlio!” gli dico.
“ Era anche mio figlio!” mi risponde.
“ Peccato che tu non te ne sia ricordato quando hai pagato perché lo ammazzassero! Comunque non abbiamo nulla di cui parlare e anche per questioni di lavoro puoi rivolgerti ad Ugo!” gli dico.
“ Sono stati i miei genitori a pagare,io avevo solo 16 anni … proprio come te!” mi dice,tentando di fermare il mio procedere verso le scale.
“ Ma ti sei guardato bene dal fermarli! Tu eri d’accordo con loro!” gli dico.
“ Però il caro Nicola l’hai perdonato dopo che ti ha tradito più volte,dopo che ha rischiato di diventare padre di un bambino di quella donna … io ho sbagliato ma è una cosa passata!” mi dice,raggiungendomi.
“ Avete sbagliato entrambi,ma tu hai fatto qualcosa di molto più grave,che anche dopo 100 anni resta tale!” gli dico e mi allontano da lui.
“ E chi ti dice che il tuo Nicola non ti tradisca ancora? Io invece voglio un figlio da te e questa volta non lo ucciderei!” mi dice,mentre si avvicina di nuovo a me.
“ Nicola me l’ha giurato!” gli rispondo.
“ Ah se giura lui,puoi star tranquilla,no? In fondo non ha mai tradito gli impegni presi,no? “ mi dice.
“ Questi non sono affari tuoi!” gli rispondo,mentre scendo di nuovo le scale per allontanarmi da lui.
“ Non riesci a dirmi che non è così,perché in cuor tuo sai di non poterti fidare di quel tipo! Io,invece,non avrei nessuna ragione per ripetere il mio gesto ora. Siamo entrambi affermati e un figlio nostro sarebbe stupendo” mi dice,mentre si avvicina a me.
“ Peccato che in quel caso sarei io a non volerlo!” gli dico,mentre mi allontano da lui e salgo le scale.
 
[Mario]
Spero proprio che Betty e Armando abbiano fatto pace. Armando è andato via dalla sala riunione come una furia e Betty era scura in viso peggio della pece. Bussano alla porta del mio ufficio.
“ Avanti” dico.
“ Amore,posso?” mi chiede Sandra.
“ Certo! Come sta la mamma più bella del mondo?” le domando.
“ Affaticata! Non sai quanto pesa questo piccolo Calderon e quanto si muove!” mi dice.
“ Lo so bene,visto che di notte mi riempie la schiena di calci quando ti giri con la pancia verso di me!” le dico.
“ Tu credi che saremo dei buoni genitori?” mi domanda.
“ Amore mio,ma che domanda mi fai? Purtroppo non esiste una scuola per imparare a fare i genitori,ma la cosa importante è che il piccolo Mario nasca in una famiglia unita,che riesca a crescere felice grazie al nostro amore …” le dico.
“ E se non riuscissimo ad essere abbastanza per lui?” mi domanda.
“ Amore mio,noi gli daremo amore,protezione,gli insegneremo ad avere una morale e credo che questo basti!” le dico.
“ Speriamo!” mi risponde.
“ Cos’è tutta questa sfiducia?” le domando.
“ È solo che ho paura!” mi risponde.
“ Anch’io! Ho paura che Betty mi ammazzi se non è tutto pronto per la sfilata di domani!” le dico.
“ Già,domani c’è la sfilata!” ricorda improvvisamente.
“ La prima senza i Valencia,speriamo solo che la stampa ci dia tregua!” le dico.
 
[Nicola]
Spengo il computer e controllo se è arrivato qualche messaggio. Bussano alla porta.
“ Avanti” dico. Entra Asia.
“ Amore” le dico,quasi sorpreso.
“ Aspettavi qualcun altro?” mi chiede.
“ No,è solo che non sono più abituato ad aspettarti prima di andar via!” le dico.
“ Ah ma se vuoi ci vediamo direttamente domani!” mi dice e fa per andarsene,ma la trattengo. Ci scambiamo un bacio.
“ Domani inizierò a riempirti la casa di scatoloni,lo sai?” le dico.
“ Tanto li sistemeremo in quella che era la stanza di Sandra!” mi risponde.
“ Amore mio,è successo qualcosa?” le chiedo.
“ Giovanni è venuto in atelier!” mi risponde.
“ Betty non ha potuto obbligarlo a starsene a casa! Sarebbe stato un abuso di potere,ma pensa che fra due giorni partirà e non lo rivedremo mai più!” le dico.
“ Non è questo… cioè è anche questo,ma non solo!” mi risponde.
“ Non ti capisco!” le dico.
“ Ha insinuato delle cose che mi hanno dato fastidio!” mi risponde.
“ Delle cose tipo?” le domando.
“ Lascia stare!” mi risponde.
“ Asia!” la ammonisco,invitandola a parlare.
“ Mi ha chiesto come faccio a star certa che non mi tradirai più,visto quello che è successo con la bionda finta e che invece lui non rifarebbe mai quello che ha fatto 12 anni fa perché adesso potrebbe allevare un bambino!” mi dice.
“ Come se ci volesse per forza il conto in banca a 6 zeri per crescere un figlio! I miei genitori ed anche i tuoi,quelli di Betty erano poveri,ma noi siamo diventati quello che siamo anche senza il fasciatoio multifunzione ecc. Un bambino si cresce con amore,trasmettendogli dei valori e non intestandogli dei titoli!” le rispondo.
“ Lo so e la penso come te e non è questo che mi ha infastidito!” mi risponde.
“ Ti ha dato fastidio la storia del tradimento? Te ne ha dato la prova lampante la lettera: a quel tipo piace giocare sporco,preferisce agire nell’ombra! Comunque su di me puoi stare tranquilla perché dopo tutto il male che ci siamo fatti in questi mesi,sarei un cretino se rifacessi di nuovo il medesimo errore.” Le dico. Mi sembra ancora un po’ preoccupata.
“ Asia, ti ho raccontato tutto quello che è successo per filo e per segno,anche quello che avrei potuto tranquillamente omettere perché con te non voglio segreti e perché sono errori che non voglio commettere più!” le dico.
“ Non è questo … è solo che vorrei che quel tipo sparisse per sempre!” mi dice,accoccolandosi tra le mie braccia.
“ Fra due giorni partirà per Milano e se Dio vuole,non lo rivedremo mai più!” le dico.
 
[Marcella]
Sento le chiavi nella toppa della porta d’ingresso. Dev’essere Michel. Mi vede in piedi e mi lancia uno sguardo di rimprovero.
“ Se vuoi puoi chiedere a Charlotte,sono appena scesa dal letto!” gli dico.
“ Ormai con te ho deposto le armi!” mi dice. Ha uno sguardo amareggiato. Si siede in soggiorno e prendo posto sulle sue gambe.
“ Amore,è successo qualcosa?” gli domando.
“ Non ce l’ho con te,ma oggi non è stata una bella giornata!” mi dice.
“ Problemi con Daniele?” gli domando.
“ No,anzi. Tuo fratello è molto gentile con me…” mi dice.
“ Sei sicuro che non l’abbiano clonato? E allora che succede?” gli chiedo.
“ Ho chiamato mio padre!” mi dice.
“ Davvero? Che bello,amore mio!” gli dico,mentre lo abbraccio.
“ Quando ti dirò come l’ha presa,smetterai di gioire tanto!” mi dice. Mi stacco da lui,mentre aspetto che mi racconti.
“ Dire che non ha fatto i salti di gioia è un eufemismo! Ha detto che sto rovinando la vita a me stesso,a Charlotte e anche al bambino che aspetti,che le tue foto sono su una rivista di gossip e che solo mia madre che è una sprovveduta sarà capace di gioire della notizia!” mi dice.
“ Su una rivista di gossip?” gli domando.
“ Si. Deve essere per la vendita delle quote che c’è stata ieri. Comunque non ha preso bene la notizia e se pensavamo che l’arrivo del bambino facilitasse le cose,credo che abbiamo toppato alla grande!” mi dice.
“ Amore mio,io lo so che è tuo padre e che il suo rifiuto ti causa sofferenza,ma noi non abbiamo bisogno della sua approvazione per essere felici e nostro figlio non avrà bisogno del benestare di suo nonno per nascere!” gli dico.
“ Non lo dici solo per farmi contento,vero?” mi domanda.
“ No. In questi anni ho imparato che non sempre ciò che non è approvato dal mondo è sbagliato. Io penso che questa felicità ce la meritiamo e chi non è contento per noi,vuol dire che forse non è ancora in grado di capirlo o forse non ci vuole bene sul serio!” gli dico.
“ Quindi pensi che prima o poi mio padre ti accetterà?” mi domanda.
“ Non lo so,ma se così non dovesse essere,io non mi strapperò di certo i capelli,anche perché già con la gravidanza ne sto perdendo parecchi! Te l’ho detto,a me non serve essere accettata dai tuoi o da chicchessia,a me basta il tuo amore,basta nostro figlio per essere felice! Io sono contenta che tu abbia informato i tuoi solo perché era giusto che sapessero che fra qualche mese avranno un altro nipote che potranno scegliere di conoscere e di amare o,nella peggiore delle ipotesi, di ignorare per sempre.” Gli dico. Mi abbraccia forte e mi bacia.
“ Sei molto saggia,dottoressa Valencia!” mi dice.
“ Sarà a causa della maternità!” gli rispondo.
“Voglio che tu mi prometta una cosa,Marce!” mi dice.
“ Si ho capito,non vuoi che mi alzi dal letto!” gli rispondo.
“ No … cioè… anche,ma voglio che mi giuri un’altra cosa!” mi dice.
“ Cioè?” gli domando.
“ Devi giurarmi che se dovesse accadermi qualcosa,tu ti prenderai cura di Charlotte come fosse figlia nostra,che non permetterai ai miei genitori di crescerla lontana da nostro figlio. Voglio che Charlotte e il nostro bambino crescano insieme,come fratelli,anche se non lo sono realmente!” mi dice.
“ Michel,mi nascondi qualcosa? C’è qualcosa che non va?” gli domando,allarmata. Non voglio perdere anche lui.
“ No,amore mio,ma la morte non avvisa di certo ed io,semmai dovesse arrivare prima del previsto,voglio sapere che Charlotte vivrà con te e con suo fratello e che tu la crescerai con amore,con lo stesso amore con cui crescerai il nostro bambino!”  mi dice.
“ Sai,che anche se conosco Charlotte da poco,le voglio bene e ti assicuro  che semmai dovesse accadere qualcosa di brutto,io crescerò entrambi i bambini con lo stesso amore che metterei se tu fossi al mio fianco!” gli dico.
“Sai bene che mio padre finirebbe per allontanare Charlotte dal bambino che aspetti ed io non voglio… per la legge saranno entrambi miei figli,anche se solo il figlio che aspetti ha il mio stesso sangue!” mi dice.
“ Adesso voglio che sia tu a giurarmi una cosa!”  gli dico.
“ Cioè?” mi domanda.
“ Voglio che mi giuri che semmai dovessi essere io a lasciarvi per una complicazione durante il parto,un incidente,una malattia,tu non ti lascerai andare allo sconforto,che non vivrai nel dolore per la mia morte e che ti occuperai di Charlotte e del nostro bambino,che farai in modo che crescano felici… me lo prometti?” gli domando.
“ Si,amore mio,te lo giuro! Anche se so che noi due invecchieremo insieme,giocheremo con i nipotini al parco racconteremo loro del nostro grande amore!” mi dice. Lo bacio forte.
 
[Asia]
Mi ritrovo stretta tra le braccia di Nicola. Non riesco a credere di essere riuscita a superara l’abisso che ci separava e di essere ritornata con lui al punto in cui ci eravamo interrotti.
“ A cosa pensi?” mi chiede.
“ Che siamo stati dei matti a pensare che fosse tutto finito. Ci pensi che stavamo per dare un calcio a tutto questo?” gli chiedo.
“Già. Per una serie di mie cavolate stavamo perdendo tutto questo,ma ti assicuro che non accadrà più!” mi dice.
“ Lo spero bene,anche perché nell’eventualità non sarò clemente come lo sono stata qualche mese fa!” gli rispondo.
“ Ma io non lo farò e sai perché?” mi domanda. Faccio cenno di no con la testa.
“ Perché in questi mesi senza di te,la mia vita è stata un inferno e questo mi ha aiutato a capire che tu sei la cosa più bella che la vita mi ha donato e che non voglio perderti!” mi dice.
“ Ah ed io che pensavo che fosse la Fernandez la cosa più bella della tua vita!” gli dico. Mi inizia a fare il solletico e a ricoprirmi di baci.
 
[Armando]
Stringo la mia Betty fra le braccia. Questi 11 anni insieme sono stati i più belli della mia vita.
“ Stai pensando alla lite di oggi?” mi domanda.
“ Certo che noi ogni tanto dobbiamo litigare,eh?” le dico.
“ Meglio litigare ogni tanto che tutti i giorni come molte coppie,non credi?” mi domanda.
“ Assolutamente! Mi dispiace per quello che ti dico in ogni lite. Sono cose che non penso… è solo che …” le dico.
“ … lo so: è più facile essere sposato con una gallina senza cervello che con una donna che dirige la tua azienda,soprattutto perché spesso abbiamo opinioni contrastanti sulle questioni lavorative,ma io ti giuro che non ti ho mai considerato un accessorio” mi dice.
“ Lo so. Io so quanto mi ami e da quanto mi ami. Lo so da quando lessi il tuo diario,ti ricordi? Quell’azione meschina mi ha aiutato a comprendere i miei errori e soprattutto la profondità dei tuoi sentimenti. So che non faresti mai nulla per farmi del male e per sminuirmi!” le dico.
“ Pensaci la prossima volta che farai il pazzo!” mi dice.
“ Beh e tu abituati all’idea che domani farò il pazzo perché domani c’è il lancio!” le dico.
“ Perché credi che io domani sarò calma? Avrò i nervi a fior di pelle!” mi dice.
“ Ecco… questo non mi rassicura! Ti ricordo che in questa pancia ci sono due bei bambini che hanno bisogno di una mamma calma e rilassata,altrimenti il loro papà la sequestrerà in casa fino al parto!” le dico.
“ Ok… starò calma,ma tu cerca di farmi dimenticare il lancio!” mi dice.
“ Credi che questo sia l’approccio giusto?” le domando mentre inizio a baciarla. Annuisce.

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Capitolo 65
*** 65 ***


[Nicola]
Stasera ci sarà la prima sfilata dell’Ecomoda senza i Valencia … io,Betty,Armando,Mario,sembriamo tranquilli,ma in cuor mio temo i giudizi della stampa. Spero che l’abbandono dei Valencia non allontani i clienti abituali dai nostri prodotti! Ma non è solo questo il mio timore …
“ Amore mio,a cosa stai pensando?” mi domanda Asia,abbracciandomi.
“ A questa sera!” le dico.
“ Ti assicuro che le collezioni mie e di Ugo sono stratosferiche!” mi dice.
“ Lo so … so bene che sei bravissima! Anche se non è solo per stasera che sono preoccupato!” le dico.
“ Ah no? È successo qualcosa che non so?” mi domanda. Apro il cassetto del comodino ed estraggo l’astuccio dell’anello. L’ho comprato due settimane fa,quando tutto era in bilico tra un addio e una fuga da parte mia. Ho giurato a me stesso,che se lei mi avesse dato un’altra chance,le avrei chiesto di restare con me per la vita.
“Co – cos’è?” mi domanda quando le porgo il cofanetto. Ha uno sguardo sconvolto.
“ Asia,io lo so che questo gesto ti sembrerà prematuro,visto che ci siamo appena riconciliati,ma io in questo periodo ho capito che non posso e non voglio vivere la mia vita senza di te. Lo so che ho fatto un sacco di idiozie e che ti ho causato tante sofferenze,ma adesso voglio impegnarmi seriamente con te e voglio svegliarmi tutte le mattine al tuo fianco,voglio addormentarmi tutte le notti accanto a te ed invecchiare con te!” le dico. Ha gli occhi colmi di lacrime,ma non dice una parola.
“ Faremmo anche la felicità del signor Hermes,che continua a rinfacciarci che viviamo nel concubinato!” le dico,per scuoterla dal suo stato di shock. Mi sorride.
“ Veramente manca la domanda fondamentale! Non mi hai chiesto nulla e quindi non posso risponderti!” mi dice,con un sorriso sulle labbra che fa accelerare i battiti del mio cuore.
“ Asia, vuoi diventare la moglie di questo gran mangione e casinista che hai di fronte?” le domando. Scoppia a ridere. Resto un po’ sorpreso dalla sua reazione perché di solito le donne si commuovono alle proposte di matrimonio e non scoppiano a ridere in faccia al pretendente.
“ Scusami,Nicola!” dice,mentre cerca di ricomporsi.
“ Mi trovi ridicolo?” le domando.
“ No,amore mio,cosa dici? È solo che ti sei autodefinito mangione e casinista e non potevo non ridere!” mi spiega.
“ Non hai risposto alla mia proposta!” le dico.
“ Si,Nicola Mora! Io voglio sposarti,voglio stare con te per tutti i giorni della mia vita!” mi dice. Il peso che avevo sul cuore scompare come per magia. La sollevo fra le braccia,mentre la bacio.
“ Amore mio,questo è il giorno più bello della mia vita!” le dico.
“ Sarà anche il giorno più bello della tua vita,ma non mi hai ancora infilato al dito l’anello di fidanzamento!” mi dice,sorridendo.
“ Venale!” le dico. Mi fa una linguaccia.
“ Betty e le ragazze della banda saranno felicissime quando glielo racconterò!” mi dice.
“ Beh ma prima di dirlo a loro,credo dovremmo fissare la data!” le dico.
“ Non ti sembra di essere troppo … precipitoso?” mi domanda.
“ Credevo avessi accettato!” le dico. Non capisco.
 
[Asia]
Mi guarda dubbioso. Il mio comportamento l’ha lasciato un perplesso.
“ Amore mio,siamo tornati insieme da così poco e non vorrei che …” cerco di spiegargli,senza trovare le parole.
“ Hai bisogno di pensarci ancora un po’?” mi domanda.
“ Amore,io non ho bisogno neanche di un attimo per sapere che voglio stare con te per sempre,ma ho bisogno di sapere se sei convinto di questa scelta,ho bisogno di essere certa che non lo fai per convenzione sociale,per non cadere in tentazione o per un motivo che non ha a che fare con l’amore!” gli dico. Perché è questo che mi spaventa.
“ Credi sul serio che io voglia sposarti per convenzione sociale o per banalità simili?” mi chiede visibilmente alterato.
“ No,ma ammetterai che i miei dubbi sono legittimi. Ci siamo riconciliati da due giorni e adesso vuoi scegliere una data per il matrimonio! Io pensavo che la tua proposta fosse a lungo temine … insomma … che trovasse compimento il prossimo anno o giù di lì!” gli dico.
“ Vuoi dire che tu fra un anno mi sposeresti e fra due mesi no? Cosa cambia fra due mesi o un anno?” mi domanda.
“No,ma ho paura che sia tu quello insicuro! Io ti sposerei anche domani,ma non voglio che tu lo faccia …” mi interrompe.
“ Sai cosa odio delle persone?!” mi domanda. Faccio cenno di no con la testa.
“ Quando pensano di sapere perché gli altri decidono di fare una cosa! E tu stai facendo proprio questo! Tu non sei Nicola Mora! E se ti ho chiesto di sposarmi è perché gli errori di questi mesi mi hanno fatto capire quanto tengo a te,mi hanno fatto comprendere che ti amo più di quanto abbia mai amato qualcuno nella vita! Forse sei tu che non vuoi sposarmi,in quel caso basta che tu sia sincera con me. Adesso sta a te decidere: mi vuoi sposare si o no?” mi domanda a brutto muso. Mi asciugo una lacrima.
“ Lo sai che questa entrerà nelle proposte di matrimonio peggiori della storia?” gli domando.
“ Pazienza!” mi dice.
“ Comunque la mia risposta è si!” gli dico. Mi abbraccia forte.
“ E quando?” mi chiede euforico.
“ Beh … memore della nostra conversazione precedente … fra due mesi?” gli dico. Mi abbraccia e mi solleva in alto.
 
[Sandra]
Oggi ci sarà il lancio e non so ancora cosa indosserò … con questa pancia non so proprio quale vestito mettere!
“Ahhhhh ragazze!” grida Berta,correndo verso di me,seguita da tutta la banda tranne Asia e Betty.
“ Ma sei matta? Vuoi farmi venire un infarto?” le domando.
“ No,ma c’è una notizia bomba!” mi dice.
“ Berta! Avevamo promesso!” le dico.
“ Ma non ho origliato!” ribatte.
“ Confermo!” dice Sofia.
“ Si,ma se da quell’ascensore escono Betty e il dottor Armando o se da quell’ufficio esce mio marito,sono guai!” le dico.
“ Sai perché Asia e Nicola non sono ancora arrivati?” mi domanda Anna Maria.
“ Inizi anche tu? Ragazze,io non voglio avere guai con Mario o con Betty!” dico loro.
“ Ma è una bella notizia e lo diremo anche a loro!” dice Mariana.
“ Io credo che già il fatto che sono in ritardo proprio oggi che c’è il lancio,manderà il dottor Armando in bestia!” rispondo.
“ Asia e Nicola si sposano!” mi grida Sofia. Lascio cadere la penna che avevo in mano.
“ Chi ve l’ha detto?” domando loro.
“ Asia! Ha detto che stanno arrivando,ma che prima dovevano festeggiare a modo loro la proposta di matrimonio!” mi risponde Berta.
“ E chissà che non arrivi anche da loro la cicogna!” commenta Anna Maria. Tutte la guardiamo male.
“ Era un augurio!” si giustifica lei.
“ Wow! Ragazze,Betty e il dottor Armando saranno felicissimi!” dico.
 
[Armando]
“Felicissimi di cosa?” chiedo alle ragazze della banda,mentre esco dall’ascensore con mia moglie. Se hanno combinato qualche altro guaio,giuro che prima le ammazzo e poi le licenzio!
“ Niente,dottore! È che Asia ha mandato un messaggio a Berta!” spiega Sandra. Mario esce dal suo ufficio.
“ Ma cos’è questo pollaio?” domanda.
“ Sandra,si spieghi!” dico.
“ Dottore,Asia e il dottor Mora si sposeranno! Lui gliel’ha chiesto e lei ha accettato!” mi racconta Berta.
“ Ma guardi un po’,io pensavo gliel’avesse proposto lei! Comunque è una splendida notizia e dobbiamo festeggiare … ma non ora!” dico.
“ E perché amore?” mi domanda Betty.
“ Come sarebbe? Hai dimenticato che questa sera c’è il lancio?” le domando.
“ Comunque sarà bellissimo quando saranno sposati!” commenta Betty.
“ Speriamo che Asia resti incinta dopo che voi due avrete partorito,altrimenti qui dovremo istallare un montacarichi!” ironizza Mario,beccandosi una gomitata da Sandra,mentre quelle della banda ridono.
“ Armando,pensa se Nicola ci chiede di fare i testimoni! Sarebbe bellissimo! Non ho fatto da testimone al tuo matrimonio,ma potrei farlo a quello di Nicola che è uno dei miei più cari amici!” dice Mario,tutto elettrizzato.
“ Immagina se per pura follia chiede ai tuoi genitori di fargli da testimoni!” sussurro a mia moglie,che inizia a ridere.
“ Beh mio padre sarebbe felice di aiutare Nicola a porre fine al suo “concubinato” come lo chiama lui!” mi risponde sottovoce.
“ Piccioncini,rendeteci partecipi della vostra conversazione!” commenta Mario.
“ Allora,visto che oggi dobbiamo lavorare perché questa sera,come vi ha appena ricordato mio marito,c’è il lancio, domani organizziamo una bella festa per i due promessi sposi!” dice Betty.
“ Pensate che faranno l’annuncio ufficiale al lancio?” chiede Sandra.
“ Non credo vogliano farlo sapere anche a quel tale!” rispondo.
“ Si,ma adesso è tempo di lavorare e non di fare congetture! Forza!” dice Betty.
“ Agli ordini,presidente!” rispondiamo tutti.
 
[Asia]
“ Dimmi che il mio orologio porta due ore avanti!” mi dice Nicola sconvolto.
“ No,amore mio! Ti avevo detto che non era il caso di fare le prove per la luna di miele proprio oggi! Betty e il marito ci ammazzeranno prima di arrivare all’altare!” gli dico.
“ Ho detto al signor Hermes che passeremo fra qualche tempo a prendere le mie cose anche perché abbiamo già fatto tardi in Ecomoda,poi stasera c’è il lancio e da domani dobbiamo pensare al nostro matrimonio!” mi dice. Sono così felice!
“ Amore mio,l’ho detto alle ragazze della banda!” gli dico.
“ Allora lo saprà già tutta l’Ecomoda! Vorrà dire che Wilson appena ci vedrà,ci farà gli auguri!” mi risponde.
“ Dai,smettila!” gli rispondo.
“ Hai paura che l’abbia saputo anche Bianchi?” mi domanda.
“ Io non devo dar conto a nessuno,tantomeno a lui! Quel tipo domani partirà e sarà come se nulla fosse successo!” gli dico.
“ Speriamo riesca a starci lontano!” mi risponde Nicola. Mi ha letto nel pensiero!
“ Perché credi sul serio che potrebbe ostacolare la nostra felicità? Credi ci sia qualcuno che possa impedirci di arrivare all’altare?” gli domando.
“ Armando e Betty,perché se non ci sbrighiamo,ci ammazzeranno prima!” mi risponde ironicamente.
“ Dicevo sul serio!” gli dico.
“ No,amore mio! Nessuno ci dividerà,mai!” mi risponde,mentre mi accoglie fra le braccia.
 
[Marcella]
Michel ha ragione:dobbiamo trovare una domestica perché questa casa è un vero disastro! Io non posso fare le faccende domestiche e a volte mi sento di peso. Squilla il telefono e lo cerco per tutta la casa. Lo dico sempre a Michel che è un disordinato!
“ Pronto” dico,rispondendo all’ultimo minuto.
“ C’è il signor Doinel?” mi chiede la voce di una donna dall’altra parte.
“ Mi dispiace,ma Michel è al lavoro. Se vuole può cercarlo al cellulare o stasera sul tardi. Oppure può dirmi il suo nome e gli dirò che lei l’ha cercato!” le dico.
“ Lei è la domestica? Non c’è la compagna del signor Doinel?” mi chiede quella voce. Come fa a sapere che Michel ha una compagna?
“ Veramente sono io la sua compagna. Con chi ho il piacere di parlare?” chiedo. Chi è questa donna?
“ Lei è Marcella? Io sono Camille Doinel,sono la mamma di Michel.” Mi dice,rivelando finalmente la sua identità.
“ Mi fa piacere che lei abbia chiamato,anche se capisco la sua delusione visto che non ci sono né suo figlio né sua nipote!” le dico.
“ Ma c’è lei! Pierre mi ha detto che aspetta un bambino da Michel!” mi dice. Dalla sua voce si direbbe che è contenta.
“ Si. Questo bambino ci ha unito molto,anche se ha avuto non pochi problemi,ma adesso stiamo bene!” le dico.
“ Sono contenta! E sapete già se è un maschietto o una femminuccia?” mi domanda.
“ Suo nipote ci fa gli scherzetti e non sappiamo ancora cosa sarà,infatti abbiamo comprato tutine,body di colori neutri,ma Michel vorrebbe un maschio!” le racconto.
“ Le ha raccontato la reazione di mio marito?” mi domanda.
“ Si,io e Michel ci siamo promessi di non nasconderci nulla.” Le dico.
“ Volevo scusarmi per lui. Mio marito non è cattivo,ma ha le sue idee e non è facile fargli cambiare opinione sulle persone,ma sono sicura che lei gli sarà simpatica!” mi dice.
“ A me dispiace più per la frattura che si sta creando tra lui e Michel. Non so come fossero i loro rapporti prima che arrivassi io,ma non mi va che si incrinino i rapporti tra padre e figlio per colpa mia. Lei avrà saputo dai giornali che ho perso mio padre molto tempo fa,ma quello che i giornali non hanno detto è quanto io lo stimassi e quanto ho sofferto per la sua morte.” Le racconto. Non so perché,ma questa donna mi mette a mio agio,mi sembra gentile e affabile.
“ Mi dispiace che lei abbia sofferto e ho capito i suoi timori perché sono anche i miei. Senta,Marcella,quello che dovevo dire a Michel posso dirlo anche a lei: fra due settimane vorrei venire a trovarvi,se non do fastidio!” mi dice.
“ Io credo che Michel e Charlotte saranno lieti di rivederla e poi … almeno avremo il piacere di conoscerci dal vivo!” le dico.
“ Con Charlotte come va?” mi domanda.
“ Charlotte è una bambina bellissima ed è così dolce con me e con il bambino che aspetto. Ha fatto molti disegni per il suo fratellino,ci ha aiutato a scegliere i mobili per la stanzetta del bambino ed è entusiasta di questa novità. Io cerco di fare del mio meglio per rendere felici entrambi e spero di riuscirci!” le dico.
“Sono sicura che ce la farà! Io vorrei venire a trovarvi con mio marito,ma se la cosa la disturba …” dice,ma la interrompo subito.
“ Signora Camille,io sarei felice di far riconciliare Michel con suo padre e in me trova un’alleata se è questo il suo scopo! Comunque sarete i benvenuti e credo che farete felici anche Charlotte!” le dico.
“ Marcella,posso darti del tu?” mi domanda.
“ Certo” le dico.
“ Mi fa piacere che mio figlio abbia trovato una compagna come te!” mi dice. Maledetti ormoni!
“ La ringrazio,ma mi creda se le dico che sono io quella fortunata ad aver trovato un uomo come suo figlio!” le dico,mentre mi asciugo una lacrima.
“ Sarai tu a riferirgli il mio messaggio?” mi domanda.
“ Si,non si preoccupi! Allora ci vediamo presto!” le dico.
“ Sarà un piacere!” mi risponde.
“ Anche per me!” le rispondo. Chiude la chiamata. Almeno la madre di Michel è dalla nostra parte. Mi è parsa così gentile e spero pensi davvero tutto ciò che mi ha detto.
 
[Nicola]
Io ed Asia usciamo sbaciucchiandoci dall’ascensore. Le ragazze della banda ci accolgono con un applauso. Ok,non mi sono mai sentito tanto imbarazzato in vita mia! Escono anche Mario,Betty,Armando e Gutierrez dai loro uffici.
“ Congratulations,Nicola! Congratulations to you too!” dice Gutierrez a me ed Asia,mentre ci abbraccia. Anche gli altri ci abbracciano.
“ Allora? A quando il lieto evento?” chiede Betty. Asia indica 2 con le dita.
“ 2 anni?” chiede Armando.
“ Di meno!” dico.
“ 2 settimane?” chiede Mario.
“ 2 mesi!” rispondo.
“ Oddio e ce la farete a fare tutto?” domanda Sandra.
“ Beh,speriamo di si! Dopo la collezione inizieremo a pensare alla casa,ai preparativi …” risponde Asia.
“ E avete già pensato ai testimoni?” chiede Betty.
“ Ne abbiamo parlato in macchina e …” dico,interrompendomi di proposito per creare un attimo di suspance.
“ E?” chiede Mario.
“ All’inizio avevo pensato alla coppia più bella degli ultimi dieci anni!” dico. Tutti guardano Betty e Armando.
“ Bene!” dice Betty.
“ Tutti sapete che considero voi due come i fratelli che non ho mai avuto,ma la mia futura moglie mi ha rubato Betty e quindi opterò per i miei migliori amici,se accettano!” dico.
“ Quindi saremo io e Armando?” mi domanda Mario. Annuisco.
“ Hai sentito,Tigre? I testimoni perfetti!” esulta Mario.
“ E i tuoi?” chiede Betty ad Asia.
“ Beh io ho pensato a te e ad … Ugo!” risponde Asia.
“Ho sentito il mio nome!” dice Ugo,comparendo in corridoio.
“Ugo! Devo dirti una cosa!” gli dice Asia.
“ Hai capito che non sai stare senza di me?” gli domanda Ugo.
“ Anche! Io e Nicola ci sposiamo fra due mesi e vorrei fossi tu il mio testimone!” gli dice Asia. Ugo le salta al collo.
“ ODDIOOOOOOOOOO! NON HO MAI FATTO IL TESTIMONE!” grida Ugo. Successivamente si ricompone, rendendosi conto che si trova nel contesto lavorativo.
“ E chi sarà l’altro testimone? Perché saranno 2,no?” domanda ad Asia.
“ Quelli di Nicola saranno Armando e Mario!” risponde Asia.
“ I due ex depravati dell’Ecomoda con il terzo ex depravato! “ commenta Ugo.
“ I miei sarete tu e … Betty” termina la frase Asia.
“ Scherzi,vero? Lo fai solo per vendicarti che ho offeso il tuo futuro marito,vero?” le domanda Ugo. Asia fa cenno di no con la testa.
“Sto per morire … lo sento!” dice Ugo,inscenando uno dei suoi soliti drammi che sanno di commedia.
“ Ugo ti prego! Accetti o no? Mi sei stato vicino in questi mesi ed io ti vorrei vicino anche nel giorno più felice della mia vita!” gli dice Asia.
“ Più felice … non esageriamo! Sposi questo depravato!” commenta Ugo.
“ Ugo!” lo ammoniscono Mario e Armando.
“ E va bene,ma ad una condizione!” risponde Ugo.
“ Vuoi mettere il vestito corto o vuoi prendere tu il bouquet durante il lancio?” lo provoca Armando.
“ No,cretina! Nella foto con i testimoni metti la coppia felice da un lato e io con Mario dall’altro! Non vorrei mai che pensassero che ho cambiato gusti!” dice Ugo.
“ Così però penseranno che li ho cambiati io!” risponde Mario.
“ Sarebbe un onore per te,caro!” gli risponde Ugo.
 
[Asia]
“ Sarebbe un onore fare cosa?” chiede Bianchi,sopraggiunto alle nostre spalle.
“ Ma allora è un vizio sopraggiungere alle spalle delle persone in quest’azienda!” mi sussurra Nicola. Mi viene da ridere.
“ Nulla di cui preoccuparsi,dottor Bianchi! Adesso forse è meglio tornare a lavorare anche perché non manca molto alla sfilata e il tempo vola!” dice il dottor Armando.
“ Yes,so good … congratulations again!” dice Gutierrez prima di allontanarsi.
“Perché si è congratulato?” mi chiede Giovanni.
“ Questi non credo siano affari suoi!” gli risponde Nicola.
“ La domanda non era rivolta a lei!” gli risponde lui.
“ Basta! Nicola ha ragione:questi non sono problemi tuoi!” gli rispondo.
“ Se riguardano l’azienda si,visto che sono ancora parte dell’organico!” mi risponde Bianchi.
“ Contiamo le ore che mancano alla sua partenza,mi creda!” gli risponde Nicola.
“ Chissà che non parta in compagnia di qualcuno!” gli risponde provocatoriamente Giovanni. Nicola sta per reagire,ma io e il dottor Armando lo fermiamo.
“ Amore,andiamo nel tuo ufficio!” gli dico,mentre lo trascino per mano per evitare una rissa.
 
[Betty]
Nicola ed Asia vanno via ed anche Bianchi si rintana nel suo ufficio. Io e Armando entriamo nel mio ufficio.
“ Amore mio,ho temuto il peggio!” mi dice Armando,mentre si siede.
“ Lo dici a me? Immagina le facce dei nostri ospiti questa sera nel vedere due dirigenti con il volto tumefatto!” gli rispondo.
“ Menomale che domani sarà tutto finito!” mi risponde.
“ Già! Bianchi andrà via e fra due mesi i nostri piccioncini convoleranno a nozze!” dico.
“ Sperando che in questi due mesi non accada nient’altro con quel soggetto e con la bionda finta!” mi risponde.
“ Già! Se solo penso a due mesi fa,mi viene l’ulcera!” gli rispondo.
“ Ti verrà quando saprai che guaio ha combinato quel cretino di Freddy!” mi risponde.
“ Non avrà mica messo incinta Anna Maria un’altra volta!” gli dico.
“ No,ha fatto di peggio! Ti ricordi quando gli chiesi di mandare le mails per invitare gli ospiti questa sera?” mi domanda.
“ Si,gli desti anche la lista degli invitati … che poi sono sempre gli stessi a parte i Valencia!” gli rispondo.
“ Appunto!” mi risponde.
“ Armando,per favore sii chiaro!” gli dico.
“ Io avevo detto a Freddy che non doveva invitare anche i Valencia anche perché hanno venduto e … non mi sembrava di buon gusto!” mi dice.
“ E hai fatto bene! Già ci siamo dovuti sorbire Daniele Valencia e consorte per 11 anni,adesso che possiamo farne a meno, mi sembrerebbe stupido non approfittarne!” gli dico.
“ E infatti io sono un cretino perché mi sono fidato di quell’idiota di là che con il suo “ si padrino” “non si preoccupi,padrino” ha dimenticato di non invitare i Valencia e quindi stasera ci ritroveremo Mister Vampiro e la bionda finta al lancio!” mi dice,imitando perfettamente Freddy. Scoppio a ridere.
“ Tu ridi? Ti rendi conto che questa sera ci ritroveremo quel cretino di Daniele Valencia al lancio? Già me lo vedo con la sua signora,che criticheranno tutte le nostre scelte! Per non parlare della stampa!” mi dice.
“ Amore mio,può essere anche che declineranno l’invito!” gli dico.
“ Speriamo sia così!” mi risponde.
 
[Nicola]
Io ed Asia siamo nel mio ufficio da qualche minuto,ma né io né lei ci rivolgiamo la parola. Prima stavo per perdere le staffe di nuovo con quel tipo. Se Asia e Armando non mi avessero fermato,forse gli avrei spaccato la faccia.
“ Sei arrabbiata con me?” le chiedo. Si volta a guardarmi. Fa cenno di no con la testa.
“ Non è colpa mia,ma quel tipo mi ha fatto saltare la mosca al naso! Ti rendi conto che pensa ancora di conquistarti?” le domando.
“ Lo so,ma cosa vuoi che faccia? Inoltre,amore mio,sei tu che non hai voluto dire al suddetto soggetto il motivo di tanta ilarità!” mi dice.
“Asia,quel tipo mi fa paura! Un uomo che ha organizzato la morte di suo figlio,è capace di tutto ed io ho avuto paura che dicendogli che ci sposeremo presto … insomma ho temuto che quel tipo potesse farti del male … che potesse allontanarti da me!” le dico.
“ Quindi pensi di tenere la notizia riservata fino alla partenza di … di lui?” mi domanda.
“ Amore mio … non fraintendermi,ma io non voglio scandali! Betty e Armando ci ammazzerebbero,se …” le dico.
“ Ho capito! Temi che dando l’annuncio ufficiale questa sera,Bianchi possa fare uno scandalo al lancio!” mi dice.
“ Amore,facciamo così: non programmiamo nulla. Se questa sera ci andrà di fare l’annuncio ufficiale lo faremo, altrimenti la stampa e il mondo lo sapranno qualche settimana prima del matrimonio!” le dico. Mi bacia con passione.
“ Lo prendo come un si!” le dico,staccandomi.
 
[Marcella]
Sono proprio curiosa di sapere che faccia farà Michel quando saprà che sua madre verrà a trovarci! Non posso credere che quella donna sia stata così gentile con me,pur non avendomi mai vista prima! Squilla il mio cellulare che mi interrompe le mie riflessioni.
“ Pronto” dico.
“ Hai impegni per questa sera?” mi chiede la voce di mio fratello.
“ Daniele,ma che ti prende? Sei matto?” gli chiedo.
“ Da quanto tempo non leggi le mails che ti arrivano?” mi domanda.
“ Daniele,ti ricordo che non ho una domestica,poi c’è Michel,la bambina … comunque se mi spieghi cosa avrei dovuto leggere …” gli dico.  
“ Indovina cosa ci sarà questa sera!” mi dice.
“ Stare con Patty non ti fa bene! Ti sei messo anche tu a fare gli indovinelli! Comunque non lo so cosa c’è stasera!” gli dico.
“ Il lancio della collezione dell’Ecomoda!” mi dice. L’avevo dimenticato!
“ Ed io ti ricordo che non siamo più proprietari di quell’azienda!” gli dico.
“ Si,ma i Mendoza ci hanno invitato … o almeno hanno invitato me e Patty!” mi dice.
“ E ci andrai?” gli domando.
“ Ovvio! Voglio proprio vedere cosa dirà al stampa! E poi chissà che non riesca ad assistere al loro fallimento!” mi dice.
“ Daniele! Comunque io non verrò!” gli rispondo.
“ Perché?” mi domanda.
“ 1) perché la ginecologa mi ha proibito di andarmene in giro; 2) perché non saprei cosa mettere e perché non potrei usare i tacchi, 3) perché la visione di un lancio dell’Ecomoda senza di noi non mi interessa; 4) perché come ti ho già detto con Michel,la bambina e la mancanza di una colf sono troppo stanca per prendere parte a questi eventi mondani!” gli rispondo.
“ Fai come vuoi! Vorrà dire che domani ti racconterà tutto Patrizia!” mi dice.
“ Ok. Ora vado.” Gli dico.
“ Riguardati,sorellina!” mi dice. 

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Capitolo 66
*** 66 ***


[Armando]
La sfilata sta per cominciare e spero sul serio che i Valencia non si presentino! Tutta colpa di quel decerebrato di Freddy!
“ Armando,ma che succede? Ti vedo un po’… teso!” mi dice Nicola.
“ Freddy ha combinato un macello!” gli risponde Betty.
“ Sarebbe?” mi domanda Nicola.
“ Diciamo che ha mandato gli inviti anche ai Valencia e quindi anche la sicurezza ha i loro nominativi sulla lista!” gli rispondo.
“ Pensi che verranno?” mi domanda Nicola.
“ Armando sta pregando da quando l’ha scoperto!” gli risponde Betty.
“ Io adesso vado a dare man forte ad Asia e poi prendo posto!” dice Nicola e va via.
Nicola ha ragione: sono un fascio di nervi perché mi immagino la stampa cosa dirà e solo al pensiero mi viene voglia di spaccare tutto!
“ Amore mio,stai calmo!” mi sussurra Betty. Già,menomale che c’è lei!
“ Si nota molto?” gli domando.
“ Abbastanza! Per questo motivo tu adesso sorridi perché si stanno avvicinando Daniele Valencia e consorte!” mi dice.
“ Con questa frase mi hai tolto la voglia di sorridere per i prossimi 10 anni!” le rispondo.
“ Mendoza,leggere la tua mail mi ha messo di buon umore!” mi dice Daniele.
“ Non si direbbe,visto che la tua faccia da funerale è sempre la stessa!” gli rispondo. Sorride.
“ Ma adesso che ti ho visto,il mio umore è nettamente migliorato! Non succede tutti i giorni di essere invitati al circo dai pagliacci stessi!” mi risponde. Sto per reagire,ma Betty mi trattiene leggermente la giacca per trattenermi.
“ Come mai la tua signora non parla?” continua Valencia.
“ Di solito non mi piace utilizzare parole offensive,ma siccome quando c’è da rivolgersi a lei,mi vengono spontanee,preferisco tacere!” risponde prontamente Betty.
“ Ah Betty,come sei pungente!” commenta la bionda finta.
“ Beh anche per essere pungenti,bisogna avere cervello,quindi lei non potrà esserlo mai!” risponde mia moglie,mentre io sorrido per come ha messo a posto la bionda finta.
“ Sbaglio o quando era segretaria,era più … più remissiva?” le domanda Daniele.
“ Diciamo che a stare a contatto con i serpenti,si impara a sopravvivere e ad agire come loro!” risponde mia moglie.
“ Armando,il serpente saresti tu?” chiede Patrizia.
“ Patrizia,io avrei una domanda da farti!” le dico.
“ Dimmi” mi risponde.
“ Perché ti cimenti a far cose che non sei in grado di fare? Ragionare non è il tuo forte,lascia perdere!” le dico.
“ Adesso avrei io una curiosità:perché ci avete invitati a questo lancio?” chiede Daniele.
“ Diciamo che c’è stato un qui pro quo,che spero non si ripeta più,ma adesso,giacché siete qui,godetevi l’ultima sfilata dell’Ecomoda che vedrete!” gli dico.
“ Non sapevo fosse così indebitata!” commenta Patrizia.
“ Mio marito voleva dire,che questa è l’ultima sfilata che avrete l’onore di vedere perché speriamo non ci siano più equivoci del genere!” spiega Betty.
 
[Marcella]
“ Marce,ma quando torna papà?” mi domanda Charlotte.
“ Tesorino, non saprei! Però sai cosa possiamo fare? – scuote la testa- possiamo scegliere i colori per la stanzetta del fratellino,che ne pensi?” le chiedo.
“ Ma la coloriamo con i pastelli?” mi domanda.
“ No,pulce! Verranno gli imbianchini che coloreranno la stanzetta prima che arrivino i mobili che abbiamo scelto,ti ricordi?” le domando. Annuisce.
“ E dove sono i colori?” mi domanda.
Vado in soggiorno,apro il cassetto del mobile e prendo il catalogo dei colori. Sento lo scatto della porta e la bambina gridare “PAPÀ!”. Ritorno in cucina. Michel mi fissa con un’aria di rimprovero.
“ Charlotte,ecco il catalogo!” le dico.
“ Allora vado a scegliere il colore del fratellino!” mi dice,mentre prende quel depliant quasi più grande di lei. Charlotte va via.
“ Sbaglio o avevamo fatto un patto?” mi domanda,mentre mi prende fra le braccia.
“  Ma guarda che io sto benissimo!” gli dico.
“ Lo spero bene!” mi dice. Mi prende fra le braccia e mi bacia. Mi ricordo la telefonata ricevuta stamattina.
“ Amore,io ti devo parlare!” gli dico. Si mette a sedere ed io prendo posto sulle sue gambe.
“ Marce,mi devo preoccupare? È successo qualcosa al bambino? Stai male?” mi chiede quasi a raffica.
“ No,il bambino non c’entra … o meglio … c’entra ma non come pensi tu!” gli dico.
“ Amore,ti prego sto impazzendo!” mi dice.
“ Questa mattina ha chiamato tua madre! Mi ha chiesto del bambino,di Charlotte,della gravidanza e poi ha lasciato detto che verrà fra due settimane!” gli racconto. Il suo volto si incupisce.
“ E verrà da sola?” mi domanda.
“ Se riuscirà a convincere tuo padre,verrà con lui!” gli dico.
“ E quanto si fermano?” mi domanda.
“ Non lo so,Michel. Non gliel’ho chiesto! Non potevo chiedere ad una donna così gentile “ Scusi,ma si ferma per molto?”. Sarebbe stato scortese!” gli dico.
“ Qualcosa mi dice che dovremo armarci di tanta pazienza!” mi dice.
“ Amore mio,magari le cose andranno meglio del previsto e poi sarà una bella sorpresa anche per la bambina!” gli dico.
“ Sperando che mio padre in poche ore non annulli tutti i progressi che ci sono stati tra te e Charlotte!” mi dice.
“ Io spero solo che alla fine voglia bene anche a nostro figlio come ne vuole a Charlotte!” gli dico.
“ Io non ne sarei così certo!” mi risponde.
 
[Asia]
Ormai le modelle sono pronte per salire in passerella! Sono un fascio di nervi anche se non è la prima collezione che porta il mio nome.
“ Ragazze,ricordatevi le coreografie,mi raccomando!” dice Ugo,tutto agitato anche lui.
“ Si e mi raccomando di uscire nell’ordine che abbiamo concordato!” dico.
“ Amore mio,io vado a prendere posto perché Betty inizierà a breve il discorso!” mi dice Nicola.
“Ok,ma tifa per me!” gli dico.
“ Come sempre!” mi dice,incrociando le dita.
“ Mi da forza,sapere che ci sarai anche tu in prima fila!” gli dico. Mi coinvolge in un bacio pieno di passione. Mi tremano ancora le gambe quando mi bacia,come la prima volta.
“ Ti amo!” mi dice.
“ Anch’io,amore!” gli rispondo. Nicola va via e Betty sale sul palco.
“ Asia,è ora!” mi dice Ugo.
“ Non dirlo,che mi tremano le gambe!” gli rispondo.
“ Immagina il giorno del tuo matrimonio!” commenta.
“ Buona serata a tutti! Sono molto contenta di avervi qui ad assistere all’ennesima sfilata che porta il nome di Ecomoda! Anche in questo evento come nei precedenti ci saranno i modelli di Ugo Lombardi,che è ormai un’istituzione per l’Ecomoda e ci saranno i modelli della nostra nuova stilista,Asia Suarez, che è ormai diventata indispensabile per la sua bravura e il suo talento! Ma è inutile tediarvi con inutili chiacchiere quando possiamo impiegare il tempo a nostra disposizione per ammirare i capolavori di queste due grandi stelle nel firmamento della moda. Non mi resta che augurarvi buona visione e buon proseguimento di serata!” dice Betty. C’è un applauso generale.
 
[Berta]
Io e le ragazze della banda siamo in prima fila. I modelli del signor Ugo stanno sfilando,suscitando acclamazione da tutte le parti.
“ Ragazze,sono divini questi modelli!” commenta Sandra,seduta tra me e suo marito.
“ Si,ma se continui a mangiare così,ce ne vorranno due di quei modelli,per fasciarti il corpo!” commenta Sofia.
“ Sofia,la smetta! La mia Sandra sta benone!” risponde il dottor Mario. Iniziano ad uscire anche i modelli di Asia,che si alternano con quelli del signor Ugo. Anche i modelli di Asia riscuotono tantissimi consensi.
“ Ragazze,la nostra amica sta diventando famosa!” dice Anna Maria.
“ Già! Le cose iniziano ad andarle bene,per fortuna!” commento.
“ Non direi!” dice Mariana.
“ Che vuoi dire?” chiede Sandra.
“ Guardate lì!” dice Mariana,indicando qualcosa lontano da noi. Ci voltiamo tutti a guardare. La bionda finta è seduta accanto a suo marito.
“ La bionda finta!” dice Anna Maria.
“ Prevedo guai,ragazze!” dico.
“ Vi giuro,che se prova a mettersi fra quei due di nuovo,io la trascino per i capelli!” dice Sandra.
“ Ma dove vai con questa pancia!” le dice Sofia. Mario la guarda male.
“ In effetti,tu devi stare calma! Con questa pancia non puoi prendere per i capelli proprio nessuno!” le dice suo marito.
“ Si fa per dire!” risponde Sandra.
“ No,neanche per dire! E poi sono problemi di Asia e Nicola!” le dice il dottor Mario.
“Guardate quella gatta morta come fa la svenevole con il marito dopo essere andata a letto con Nicola!” dice Anna Maria.
“ Speriamo che Asia e quella sgualdrina non si prendano per i capelli proprio qui!” dice Sofia.
“Avrei una voglia di torcere il collo a quella disgraziata!” dice Sandra.
“ Ragazze,per favore! State calme! E poi,anche se il dottor Nicola è una cara persona,ma non credo che la donna dal capello dorato l’abbia violentato!” interviene Freddy.
“ In effetti,il mio grilluccio ha ragione!” dice Anna Maria.
“ Si,ma il tuo grilluccio ha dimenticato quanto tempo ci è voluto perché Asia e il dottor Mora si riconciliassero e non vorrei che quella cagna si mettesse di mezzo di nuovo,soprattutto adesso che stanno per sposarsi!” dico.
 
[Michel]
La cena è trascorsa nel più totale silenzio,tranne per qualche richiesta di Charlotte soddisfatta da me o da Marcella. Non riesco a non pensare che fra due settimane mia madre e mio padre saranno qui. Temo che mio padre possa minare il rapporto che sta nascendo tra Charlotte e Marcella,la relazione tra me e Marcella e che tutto questo faccia crollare l’equilibrio che abbiamo faticosamente costruito in questi mesi.
“ Papà,io vado a vedere i cartoni alla tv!” mi dice Charlotte.
“ Va bene,ma fra mezz’ora ti voglio a letto! Domani c’è l’asilo e non possiamo fare tardi tutte le mattine!” le dico.
“ E va bene,ma solo ad una condizione!” mi dice.
“ Andiamo bene! Quale sarebbe?” domando alla mia bambina.
“ Che Marce viene a darmi la buonanotte e mi legge la storia della principessa che dorme!” mi dice Charlotte. Guarda interrogativa verso Marcella,che le annuisce sorridendo. Charlotte corre in camera sua.
Marce inizia a prendere i piatti per metterli in lavastoviglie,ma glieli tolgo dalle mani e la faccio sedere.
“ Michel,mi dici cos’hai?” mi domanda. Si è accorta che il mio silenzio è insolito.
“Nulla. Va tutto bene!” le dico,tentando di rassicurarla.
“ Michel,ti ho già detto più di una volta che ho fatto un corso intensivo di bugie e so quando qualcuno mi mente! Adesso siediti qui e dimmi cosa ti passa per la testa!” mi dice,mentre mi fa sedere.
“ La notizia che mio padre verrà qui mi da pensieri!” le dico.
“ E questo era chiaro! Ma io sono sicura che tutto andrà bene! Pensa quando Charlotte saprà che i suoi nonni stanno per arrivare!” mi dice.
“ Non capisci che la presenza di mio padre potrebbe distruggere tutto? Tu non conosci mio padre! Sa essere così cattivo e non vorrei che ti mettesse Charlotte contro o cose simili!” le dico.
“ Potrebbe anche affezionarsi all’idea di un nuovo nipotino!” mi risponde Marcella.
“ Si,ma potrebbe anche mettere Charlotte contro il bambino che aspetti,dicendole magari che smetterei di volerle bene ecc.” le dico.
“ Amore mio,io ho sempre pensato che il miglior modo per sconfiggere il nemico è conoscerlo e se tuo padre vuole essere mio nemico,la cosa migliore è che io lo guardi negli occhi e che lui faccia lo stesso con me!” mi dice.
“ Lo credi sul serio?” le domando.
“ Si. Questo incontro non si può più rimandare ed è giunto il momento che io conosca i tuoi genitori e che loro conoscano me” mi dice.
“ Credo che tu sia troppo famosa per essere loro sconosciuta!” le dico.
“ Loro conoscono la Marcella Valencia,ex azionista dell’Ecomoda,figlia di Giulio e Susanna Valencia,coofondatori dell’Ecomoda con i Mendoza,ma non conoscono la Marcella donna,la Marcella compagna e forse presto conosceranno anche la Marcella madre! Forse a loro sta antipatica la Marcella che descrive la stampa,ma magari apprezzeranno la Marcella che vive tutti i giorni con te,che ama te e tua figlia e che sta aspettando il loro secondo nipote!” mi dice.
“ Lo sai che ti amo?” le domando.
“ Anch’io!” mi dice,mentre si fionda tra le mie braccia.
 
[Nicola]
La sfilata è stata un successone,ma adesso finalmente ho Asia tutta per me. Da quando è scesa dal palco,non riusciamo a stare lontani neanche un attimo.
“Amore mio,ti dispiace se mi allontano un attimo?” mi domanda,mentre si stacca dal mio bacio.
“ Se ti dico che mi dispiace,resti con me?” le chiedo. Mi sorride.
“ Beh non posso! Devo andare un attimo alla toilette e lì non puoi seguirmi!” mi dice sorridendo,mentre le strappo un altro bacio.
“ Va bene,ma non metterci molto!” le dico.
“ Ok… potresti approfittare della mia assenza per prendere qualcosa al buffet,visto che siamo stati qui mezz’ora e non abbiamo messo nulla nel piatto! E poi,amore mio,dovresti conservare le energie per questa notte!” mi dice maliziosa.
“ Beh in quel senso non ti ho mai delusa!” le dico con lo stesso tono malizioso.
“ Lo so! Ma se continuiamo con bacini ed effusioni varie,finiamo per perdere ogni inibizione e va a finire che sul giornale anziché parlare della mia collezione,pubblicheranno foto osé della stilista e del direttore commerciale dell’Ecomoda!” mi dice,strappandomi un bacio.
“ Beh farebbero più scandalo se fossero foto del direttore commerciale dell’Ecomoda e dello stilista!” rispondo.
“ Guarda che se ti sente Ugo,la scambia per una proposta indecente!” mi dice.
“ Ah ah sei molto spiritosa! Adesso vai,prima che ti rapisco!” le dico. Mi da un ultimo bacio,prima di dirigersi verso la toilette.
Approfitto dell’assenza di Asia per prendere qualcosa per noi due,perché anch’io ho un leggero languorino. Mi allontano dal buffet e mi scontro con qualcuno.
“Scusi” mi dice una voce nota.
“ Patrizia!” le dico.
“ Nicola Mora!” mi risponde.
“ Beh tuo marito è fuori dall’Ecomoda e non capisco cosa ci fai qui!” le dico.
“Beh ci avete invitato e siamo venuti a dare un’occhiata. Volevamo vedere a cosa abbiamo rinunciato!” mi risponde.
“ Perché parli al plurale? Tu da quando hai sposato Daniele non hai mai voluto saper nulla dell’Ecomoda!” le dico.
“ Si,ma non parlavo solo dell’Ecomoda. Il mio era più un discordo riguardante le rinunce in generale!” mi dice.
“ Cos’è? Daniele ti ha tradito di nuovo?” le domando.
“ No,anzi … la nostra crisi ci ha fatto capire che ci amiamo ancora!” mi dice.
“ Sono contenta per voi!” le dico.
“ E tu? Sei riuscito a rifarti una vita?” mi domanda.
“ Io e Asia siamo tornati insieme e … non mi va che dubiti di me ancora!” le dico.
 
[Asia]
Esco dal bagno e mi ritrovo di fronte Giovanni.
“ Fammi passare,altrimenti mi metto ad urlare!” gli dico.
“ Voglio solo mostrarti una cosa!” mi dice.
“ Non mi interessa!” gli rispondo.
“ Volevo solo aprirti gli occhi … guarda laggiù!” mi dice,indicando. Vedo Daniele Valencia.
“ Beh è venuto a sincerarsi che non abbiamo bisogno di lui per avere successo!” gli rispondo.
“ Dove credi sia sua moglie,visto che è venuto accompagnato?” mi domanda.
“ Non mi interessa!” gli rispondo.
“ Beh non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere! Eccola lì … insieme al tuo Nicola … credi davvero che Nicola sia cambiato?” mi domanda. Nicola e Patrizia stanno parlando a debita distanza.
“ Ma cosa vuoi da me? Domani andrai via e finalmente non sarò più costretta ad ascoltarti!” gli dico.
“ Voglio che lasci quel fedifrago e che parti con me! Io ti amo!” mi dice. Nicola mi nota e mi fa cenno con la mano di raggiungerlo.
“ Buon viaggio,Giovanni!” gli dico,mentre mi allontano da lui e raggiungo Nicola.
 
[Nicola]
Asia si avvicina a me e le cingo le spalle con il braccio.
“ Amore,stavo raccontando a Patrizia che siamo tornati insieme!” le dico.
“ Sono contenta per voi!” dice Patrizia.
“ Beh allora potrò stare tranquilla sulla fedeltà del mio fidanzato!” risponde Asia.
“ Mi dispiace per essermi messa fra di voi!” dice Patrizia.
“ Non è solo colpa sua … anche Nicola ha sbagliato,si può rubare solo chi si vuole far rubare!” le risponde Asia.
“ A questa cosa non ci avevo mai pensato!” le risponde Patrizia. Si crea un silenzio imbarazzante fra di noi.
“ Io adesso raggiungo mio marito. Complimenti per la sfilata e per la vostra riconciliazione!” ci dice Patrizia. Si allontana da noi.
“ Che voleva quel tale?” domando ad Asia.
“ E la bionda finta?” mi chiede. Scoppiamo entrambi a ridere.
“ Non lo so e neanche mi interessa! E quel tipo?” le chiedo.
“ Dire la sua ultima cattiveria prima di andarsene per sempre!” mi risponde.
“ Gliel’hai detto?” ci domandiamo contemporaneamente.
“ No. Tanto lei e suo marito non sarebbero invitati comunque!” le rispondo.
“ Neanche io gli ho detto nulla!” mi risponde.
“ Comunque ti assicuro che non è successo nulla tra me e Patrizia!” le dico.
“ Lo so,vi ho visti. Quel tipo mi ha mostrato voi due,con la speranza che succedesse qualcosa!” mi dice.
“ Che grandissimo …” dico.
“ Si,ma adesso voglio sapere una cosa… non è che magari non sei sicuro di … insomma di volermi sposare?” mi domanda.
“ Davvero la pensi così?” le chiedo alterato.
“ No,scusa…io non volevo…” dice. La trascino con me sul palco,mentre cerca di capire cosa voglio fare. Tutti si voltano a guardarci,incuriositi dalla nostra salita sul palco.
“ Colgo l’attenzione,vista la presenza della stampa per informare il mondo che questa mattina ho chiesto a questa bellissima donna di condividere la sua vita con me e che per mia fortuna,questa talentuosa stilista ha accettato di sopportarmi per il resto dei suoi giorni!” dico.
Si levano degli “oh” non troppo velati,mentre i giornalisti e i fotografi colgono l’occasione per raccogliere materiale sul nuovo scoop che spopolerà su tutte le rivista di domani.
“ Il matrimonio si terrà fra due mesi circa e sarà solo per i familiari e gli amici!” annuncio.
 
[Anna Maria]
I giornalisti e i fotografi si accalcano sui neo promessi sposi,che temo non si libereranno tanto presto di loro.
“ Ha dato l’annuncio ufficiale!” dico a Freddy.
“ Adesso,non potrà più rimangiarsi la parola!” dice Sofia.
“ Mai dire mai,ricordate l’annuncio del dottor Armando e della signora Marcella e ricordate com’è andata a finire?” chiede Berta.
“ Beh non può farlo! Ormai mi sono fatto la bocca al fatto che sarò testimone dello sposo e se annulla il matrimonio sono io il primo a rincorrerlo per tutto il Sudamerica! Già quando dovevo fare il testimone al matrimonio di Armando e Marcella,il matrimonio saltò,adesso non potrei sopportarlo e scommetto neanche Ugo!” commenta il dottor Mario.
“ Beh nel caso saltasse il matrimonio,potrebbero pensare che sia tu a portare sfortuna!” dice il dottor Armando.
“ Per favore,non scherziamo! Asia non lo sopporterebbe e neanche Nicola! Hanno lottato molto per il loro amore e credo meritino di essere felici!” dice Betty.
“ Sperando che al lancio del bouquet,lo prenda la nostra cara Mariana!” dico.
“ O magari Sofia!” dice Berta,beccandosi una gomitata dalla diretta interessata.
 
[Daniele]
“Lo sapevi?” domando a mia moglie.
“ Cosa,Daniele?” mi chiede.
“ Che il tuo focoso ex amante si sposa con la stilista!” le dico.
“ Mi avevi promesso che non avremmo più discusso dei nostri momenti di debolezza,visto che non puoi essere considerato propriamente un santo!” mi risponde.
“ Comunque lo sapevi o no?” le chiedo.
“ No,io e Nicola ci siamo a stento salutati! Sapevo che erano tornati insieme anche perché si stanno sbaciucchiando da quando lei è scesa dal palco!” mi dice.
“ E a te da fastidio?” le domando.
“ Che si sposano? A meno che se ci invitano,non lo spostino 10000 volte come Mario e la giraffa,non mi da fastidio!” mi risponde.
“ Volevo dire se ti da fastidio che quel tale si leghi per sempre a quella lì!” le dico.
“ Daniele! Nicola è un bell’uomo,attraente ed è un buon amante,mi sono divertita con lui,ma io amo te,altrimenti non sarei tornata con te! E se Nicola è riuscito a ricostruire la sua storia con quella ragazza,dopo l’uragano Patrizia,beh … io non posso che essere contenta!” mi dice.
“ Adesso conviene andare perché non vorrei fare troppo tardi,visto che domani abbiamo del lavoro da fare!” dico. Patrizia prende il mio braccio e ci allontaniamo da quel posto.
 
[Asia]
Finalmente i giornalisti ci hanno lasciato in pace! Non credevo che Nicola fosse capace di un gesto così plateale!
“ Adesso,pensi ancora che non sia convinto?” mi domanda provocatoriamente.
“ Guarda che vado a richiamare i giornalisti!” lo minaccio.
“ Per carità mi arrendo! A meno che tu non voglia dar loro un servizio sulla nostra anteprima della luna di miele!” mi dice,baciandomi il collo.
“ Dai! Comunque l’anteprima della luna di miele mi interessa!” gli sussurro maliziosamente all’orecchio. Inizia a baciarmi appassionatamente.
“  … ma ti conviene approfittarne prima che cambi idea!” gli dico.
“ Allora volo a prendere l’auto. Aspettami fuori!” mi dice. Ci scambiamo un bacio. Nicola esce per andare a prendere l’auto ed anch’io esco per aspettarlo e andare via con lui.
 
[Nicola]
Arrivo al posto dove ho parcheggiato l’auto e dietro alla mia c’è quella inconfondibile di Daniele Valencia. Porca miseria! Quell’idiota mi ha bloccato! Lo vedo arrivare con la sua signora.
“ Scommetto che voleva prendere la sua auto!” mi dice Daniele.
“ Che intuito! Beh…se sposta la sua!” dico.
“ Abbiamo sentito il suo annuncio e ci congratuliamo con lei!” dice Daniele.
“ Beh … grazie!” rispondo.
“Mi auguro che smetterà di andare a letto con le mogli altrui!” mi dice.
“ Daniele!” lo ammonisce la moglie.
“ Io sposto l’auto,così puoi salire!” dice alla moglie. Daniele sale in auto.
“Spero sarai felice!” mi dice.
“ Credo proprio di si! Asia è la donna della mia vita e spero di riuscire a renderla felice!” le rispondo. Daniele suona il clacson per richiamare l’attenzione di sua moglie.
“ Beh io adesso devo andare! Auguroni!” mi dice.
“ Grazie!” le rispondo,mentre mi accingo a salire in auto.
 
[Asia]
Ma che fine avrà fatto Nicola? Ricordo che la macchina non era posteggiata molto lontano! Non vorrei che gli fosse accaduto qualcosa!
“ Così ti sposi con il fedifrago!” mi dice una voce alle mie spalle. Noto Giovanni.
“ Non è un tuo problema!” gli rispondo.
“ Ti farà solo soffrire!” mi dice.
“ Disse colui che non mi ha mai arrecato nessun danno,no?” gli rispondo sarcasticamente.
“ Perché non riesci ad accettare che è stato 12 anni fa? Come puoi sposare un uomo che ti ha tradito qualche mese fa e con cui ti sei riconciliata da due giorni e solo a seguito della scoperta fatta su un mio errore passato?” mi domanda.
“ Se proprio vuoi saperlo,avevo scelto Nicola prima della lettera! La scoperta su quello che hai fatto,mi ha solo confermato che Nicola è la scelta giusta!” gli dico.
“ E la tua “scelta giusta” adesso dov’è?” mi chiede.
“ Nicola è andato a recuperare la sua auto!” dico.
“ E guarda caso è andata via anche la sua ex amante con il marito,chissà che non abbiano optato per un menage a trois!” mi dice. Lo schiaffeggio.
“ Non azzardarti mai più! Nicola non è come te! Ha sbagliato,ma ha annunciato al mondo di voler stare con me,ha insistito perché questo matrimonio avesse luogo il prima possibile ed io non ti permetto di infangarlo con accuse tanto empie!” gli dico.
“ Come se un tipo del genere avesse paura di dare scandalo con un mancato matrimonio! Ti ricordo che stava per trasformare un noiosissimo consiglio di amministrazione in un incontro di lotta libera con il marito della sua amante,se pensi che in tipo del genere ti sposi solo per non dar luogo ad uno scandalo,lo sopravvaluti!” mi dice.
“ Ti sbagli! Nicola non mi sposa per paura dello scandalo. Nicola mi sposerà perché mi ama come io amo lui! E adesso sparisci dalla mia vita,vai in Italia e non farti mai più rivedere!” gli dico. Nicola arriva all’ingresso e suona il clacson per invitarmi a salire in auto.
“ Beh una cosa che mi rincuora c’è: almeno gli ho soffiato il posto di direttore generale alla sede di Milano! Lui invece resterà qui sotto il comando dei Mendoza!” mi dice.
“ Chissà che a Nicola non tocchi una sorte migliore!” gli dico,lasciandolo lì impalato per raggiungere l’auto di Nicola.
 
[Marcella]
Michel non riesce a prendere sonno. Continua a rigirarsi nel letto e ciò impedisce anche a me di dormire. Accendo la luce.
“ Ti senti male?” mi domanda Michel.
“ Questo dovresti dirmelo tu! Sei ancora agitato perché fra due settimane arriveranno i tuoi genitori?” gli domando. Annuisce.
“ Michel,così mi fai pentire di avertene parlato! Dovrei essere io quella agitata! Loro sono i tuoi genitori e lo saranno per sempre!” gli dico.
“ E tu come ti senti? Non ti ho chiesto nulla!” mi dice.
“ Tua madre mi è parsa gentile e abbastanza felice per la mia gravidanza. Mi sento agitata,ma non  quanto te. Amore mio,io con te ho scoperto cosa vuol dire essere felice e non permetterò a nessuno di rovinare la nostra storia,soprattutto adesso che aspettiamo un figlio!” gli dico.
“ Neanche io lo permetterò! Ma tu devi giurarmi che qualsiasi cosa dirà mio padre su Gabriela,su Claire,tu non ti offenderai. Devi promettermi che i commenti di mio padre non mineranno mai la tua autostima!” mi dice.
“ Te lo prometto! Adesso però voglio che sia tu a promettermi una cosa!” gli dico.
“ Cosa?” mi domanda.
“ Che smetterai di essere così agitato per le prossime settimane,che adesso cercherai di dormire,anche perché domani è giorno lavorativo!” gli dico.
“ Te lo giuro!” mi dice.
 
[Nicola]
Io ed Asia entriamo in casa. Premo l’interruttore per accendere la luce,mentre Asia si toglie le scarpe. Mi allento il nodo della cravatta.
“Sbaglio o avevamo un discorso in sospeso?” mi domanda,mentre inizia a sbottonarmi il colletto della camicia.
“ Aspetta!” le dico. Si ferma immediatamente.
“ Nicola,che hai?” mi domanda.
“ Ti ho visto parlare con quel tipo! Asia,tu non devi darmi conto di ciò che fai,ma vederti con quel tipo mi fa tornare alla mente quello che è successo in questi mesi ed io voglio buttarmi tutto alle spalle!” le dico.
“ Lo so. Per me è stato lo stesso vederti parlare con lei,ma quel tipo domani sparirà dalle nostre vite e tutto sarà come se nulla fosse accaduto!” mi dice.
“ Che ti ha detto?” le domando.
“ Ha insinuato che stavi tardando perché coinvolto in un incontro romantico con quella!” mi dice.
“ Beh  …” dico.
“ Nicola,che vuoi dire?” mi domanda allarmata.
“Che quel cretino di Daniele Valencia mi aveva bloccato con la sua auto ed ho dovuto aspettare che quell’impedito uscisse dal parcheggio! Sembrava guidasse una motonave!” le dico. Inizia a ridere.
“ Perché ridi?” le domando.
“ Perché Bianchi ha insinuato che fossi impegnato in un menage a trois con la bionda finta e Daniele Valencia!” mi risponde. Oh mio Dio!
“ No,Daniele non è proprio il mio tipo! E poi per quanto Ugo mi consideri un depravato,non mi piacciono le orge!” le dico. Scoppia a ridere.
“ Ah no? Meglio così!” mi dice.
“ E poi preferisco i rapporti monogamici,magari con qualche stilista…” le dico,baciandole il collo per poi riprendere con lei il discorso che avevamo interrotto.

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Capitolo 67
*** 67 ***


[Michel]
Il suono del campanello mi riporta alla vita reale. Questa giornata già si prospetta difficile! Non bastava l’arrivo dei miei genitori,ci mancava anche il campanello a prima mattina! Vedo Marcella dormire accanto a me e destarsi per il rumore molesto del campanello.
“ Ma chi diavolo è?” mi domanda,con la voce ancora impastata di sonno.
“ Resta qui,vado io!” le dico. Si apre la porta della nostra camera.
“ Papà,mi sono svegliata!” dice la piccolina.
“ Vai nel lettone con Marcella! Io vado a vedere chi bussa alla porta alle 7 di mattina!” dico. Le lascio in camera e mi dirigo verso la porta d’ingresso. Vorrei proprio sapere chi va in giro a quest’ora!
Apro la porta e mi ritrovo davanti mio padre e mia madre.
“ Ci fai entrare e vuoi farci accampare qui fuori?” mi domanda mio padre. Mi scosto dalla porta per farli passare. Mia madre mi abbraccia forte.
“ Mi dispiace,ma ti abbiamo svegliato?” mi domanda mia madre.
“ Diciamo che di solito alle 7 di mattina,dormo! Ma non dovevate arrivare all’ora di pranzo?” chiedo loro.
“ Tua madre era così impaziente di vederti che siamo partiti ieri sera ed eccoci qui!” mi dice mio padre.
“ Papààààà!” mi reclama la mia principessa.
“ Charlotte è già sveglia?” mi domanda mio padre.
“ Diciamo che ha il sonno abbastanza leggero!” gli dico. Vedo la mia bambolina correre scalza per venire da me. Vede i miei genitori e si fionda fra le loro braccia per reclutare baci e coccole. Mio padre solleva fra le braccia Charlotte,ma lei protesta quasi subito per farsi rimettere giù.
“ Nonno,ti devo presentare una persona!” gli dice.
“ Ah si? E chi è?” domanda mio padre.
“ Marce! Lei è la mamma del mio fratellino!” dice orgogliosa. Un’ombra sfreccia sul volto di mio padre.
“ Charlotte,lo sai che le signorine non vanno in giro scalze?” dice Marcella,svoltando l’angolo. Vede i miei genitori, cercando di scoprire la loro identità.
“ Marce,scusa!” dice la piccolina.
“ Tesoro,io e papà ti abbiamo spiegato un sacco di volte che sul pavimento possono esserci dei pezzi di vetro o delle cose che possono ferirti i piedini e che quindi è meglio usare le pantofole! Sono anche più comode,no? E poi sono di quelle fate che ti piacciono tanto!” dice Marcella alla bambina,che si mette subito a sedere sul sofà per indossare le ciabatte.
“ Amore,non mi presenti?” mi domanda.
“ Marce,loro sono … i miei genitori!” dico.
Marcella allunga loro la mano. Mia madre la travolge in un abbraccio,mentre mio padre si limita a stringerle freddamente la mano.
“ Scusate la mise,ma non aspettavamo il vostro arrivo!” dice Marcella.
“ Beh,in effetti le sue foto sui rotocalchi scandalistici,sono in un abbigliamento più … formale!” esclama mio padre, beccandosi uno sguardo severo da parte mia.
 
 [Asia]
Sono trascorse due settimane da quando io e Nicola abbiamo deciso di sposarci e fra un mese e mezzo sarà il grande giorno. Se solo ci penso mi sento il cuore in gola per l’emozione e per la felicità.
“ Amore,dove sei?” mi domanda Nicola.
“ Dio,amore mio,ma tu sei ancora così? Hai dimenticato che dobbiamo andare dai genitori di Betty prima di andare in Ecomoda?” gli domando.
“ 5 minuti e sono pronto,giuro!” mi dice,tornando in bagno. Speriamo che si sbrighi prima del giorno delle nozze!
“Amore mio,ma poi cos’hai deciso?” mi domanda dal bagno.
“ Nicola,ci ho pensato tutta la notte e sinceramente non lo so!” gli rispondo.
“Ma in fondo con lui non hai alcun conto in sospeso e poi non ti ha fatto nulla!” mi dice.
“ Lo so,ma non posso chiamarlo e dirgli “ Pedro Manuel,forse non lo sai,ma in questi mesi mi sono innamorata follemente di un uomo e fra un mese e mezzo ci sposiamo!”. Credi sia bello che mio fratello sappia così del nostro matrimonio?” gli domando.
“ Ti ricordo che due settimane fa l’abbiamo annunciato alla stampa e visto che in Brasile internet c’è,io credo che tuo fratello l’abbia già saputo,quindi dovresti telefonargli!” mi dice,uscendo dal bagno.
“Nicola,la verità è che il rapporto tra me e mio fratello,non è molto … stretto! Non ci vediamo da molti anni e di solito ci scambiamo solo gli auguri per le feste comandate!” gli dico.
“ Amore mio,fai come vuoi! Io però credo che a tuo fratello farebbe piacere esserci e soprattutto conoscere il suo futuro cognato,che sarei io!” mi dice.
“ Ci penserò,ma adesso dobbiamo sbrigarci perché è tardi!” dico,mostrandogli l’orologio.
“ Già! Credo non ce la faremo a passare dai Pinzon adesso! Ci toccherà passare quando usciamo dall’ Ecomoda!” mi dice Nicola.
“ Credo tu abbia voluto rimuovere che questa sera ci aspetta tua madre!” gli dico.
“ Ecco! Passeremo prima dai Pinzon e poi andremo da mia madre!” mi dice,scocciato.
“ Lo sai che non possiamo farne a meno! Già non siamo stati molto corretti,visto che farà la mia conoscenza a poche settimane dal nostro matrimonio…” gli dico.
 
[Armando]
Apro la porta d’ingresso per far entrare i miei suoceri.
“ Ciao Armando!” mi dice il signor Hermes.
“ Ciao caro!” mi dice la signora Giulia.
“ Buongiorno!” dico loro.
 “Betty,sei pronta?” le chiedo.
“ Si,amore mio!” mi risponde,dalla camera da letto.
“ Minimo ci vorrà un’altra mezzora!” commenta il signor Hermes.
“ Ma poi Nicola è passato?” chiedo loro.
“ No! Quel degenerato aveva detto che passava a riprendersi le sue cose e invece sono 2 settimane che lo aspettiamo! Ci ha lasciato tutti gli scatoloni per casa!” risponde il signor Hermes. Ho toccato un tasto dolente!
“ Lo so,ma prima c’è stato il lancio,poi il consiglio,poi ci sono i preparativi per il matrimonio! Nicola ha un mucchio di cose da fare!” gli dico,cercando di spezzare una lancia a favore del mio povero amico.
“ Ho capito,Armando,ma casa nostra è piena di scatoloni! Pensa che il postino questa mattina,vedendo tutte quelle scatole ha pensato che stessimo traslocando e voleva sapere il nostro nuovo indirizzo!” mi risponde.
“Amore mio,andiamo?” mi dice Betty.
“ Parlavamo di Nicola!” dice la signora Giulia.
“ Ah,è passato a riprendere le sue cose?” chiede Betty,ignorando completamente i miei segni di tacere.
“ NO! Casa nostra sembra una casa di accampati!” risponde furente il signor Hermes.
“ Non esagerare,Hermes! I ragazzi stanno preparando il matrimonio ed è normale che non abbiano mai tempo!” risponde la signora Giulia.
“ Mi dispiace interrompere queste belle arringhe pro e contro Nicola,ma noi dobbiamo andare a lavorare! Buona giornata!” dice Betty.
“ Quando ti metterai in maternità? Con quel pancione vai ancora a lavorare?” dice il signor Hermes a Betty.
“ Papà! Sono incinta e non paraplegica!” si ribella Betty.
“ Armando,diglielo anche tu!” mi incoraggia il signor Hermes.
“ Hermes!” lo ammonisce sua moglie.
“Taci,Giulia! Ti devo ricordare che il nostro nipotino stava per nascere all’Ecomoda?” le dice il signor Hermes.
“ Stop! Betty allo scadere dell’ottavo mese andrà in maternità e resterà a casa fino al terzo mese dopo il parto! Io e lei abbiamo fatto un patto e Betty lo rispetterà,non è vero amore mio?” le domando.
“ Si,ma siccome manca ancora un po’ di tempo,io non vorrei trascorrerlo tutto a discutere qui,anche perché in Ecomoda ci aspettano!” mi risponde.
 
[Marcella]
A casa di Michel mi sono sempre sentita a casa,anche se non sono stata io a scegliere l’arredamento,la disposizione dei mobili e delle stanze. Questa casa mi è sempre sembrata casa mia,ma adesso mi sento come se volessi scappare via … forse per lo sguardo di disapprovazione costante del padre di Michel. Dire che non gli sto simpatica mi sembra quasi un eufemismo!
“ E come va la gravidanza?” mi domanda la signora Camille.
“ Beh è abbastanza faticosa,ma allo stesso tempo sono felice di diventare madre!” le rispondo.
“ Questo bambino è arrivato all’improvviso,ma è stato il regalo più bello che la vita potesse farci!” dice Michel, stringendomi la mano.
“ Beh la vita ti ha già regalato Charlotte!” risponde il signor Pierre.
“ Pierre,un figlio è sempre una benedizione!” gli risponde la moglie.
“ Dipende dalle circostanze!” la fredda il marito.
“ Nonnino,vieni a vedere la stanzetta del fratellino?” gli chiede Charlotte,prendendolo per mano.
“ Quindi sapete già che sarà un maschio?” domanda la madre di Michel.
“ Si,la settimana scorsa abbiamo fatto dei controlli e si è visto nitidamente!” le dico. Il padre di Michel si allontana con la bambina.
“ E come lo chiamerete?” mi domanda.
“ Beh Charlotte aveva proposto di chiamarlo come papà,ma io non voglio!” risponde Michel.
“ Figliolo,lo sai che tuo padre è fatto a quella maniera!” cerca di rabbonirlo sua madre.
“ Mamma,a me non interessa com’è fatto! Ti rendi conto che non è per nulla felice del bambino che sta per nascere?! Se ne disinteressa totalmente!” risponde Michel.
 
[Pierre]
Seguo la mia nipotina in quel mondo fatto di fasciatoio,culla e apette. Un altro nipote!
“ Nonno,guarda!” mi invita la bambina.
“ Charlotte,ma tu sei contenta dell’arrivo del fratellino?” le domando. Non vorrei mai che quella tipa le avesse fatto qualche ricatto morale sul fatto che deve accettare per forza questo bambino!
“ Si. Papà e Marce dicono che dovrò insegnargli tante cose perché sarò la sua sorella grande e che dovrò proteggerlo sempre sempre!” mi risponde.
“ Da cosa dovrai proteggerlo?” le domando.
“ Il mio fratellino è stato tanto male ed ha fatto spaventare papà e Marcella! Io non voglio che lui sta male di nuovo!” mi risponde. Questo non lo sapevo!
“ Ed è per questo che Marcella è venuta a vivere qui con voi?” le domando. Annuisce.
“ E tu sei contenta? Insomma… ti piace Marcella?” le domando.
“ Marcella è simpatica,mi fa le trecce tutti i giorni e anche i biscotti,fa la torta a papà e mi ha dato il libro dei colori per decidere come colorare la stanza del fratellino!” mi racconta. Mi guardo in torno in quella stanza,fatta di colori vivaci e noto un disegno.
“ Ma quel disegno?” domando a Charlotte.
“ Quello è il disegno che ho fatto per il fratellino quando aveva la bua! Quelli siamo io,papà e Marce,che ha il fratellino nella pancia!” mi spiega.
“ E come si chiamerà il tuo fratellino?” le domando.
“ Io volevo chiamarlo Verde,ma poi Marce mi ha spiegato che non va bene e allora io volevo chiamarlo come te!” mi dice. Pierre Doinel Valencia,non suona male!
“ E Marcella cosa dice?” le domando.
“ Non lo so!” mi risponde.
“Charlotte,tu lo sai che insomma … Marcella,in un certo senso … diventerà un po’ mamma anche tua ?” le domando.
“ Si,papà mi ha detto che la mia mamma sta in cielo,ma che Marcella sarà anche la mia mamma!” dice. Secondo me è un po’ confusa.
“E tu sei felice? Insomma ti piacerebbe che Marcella … insomma vuoi Marcella come mamma?” le domando.
“ Io voglio bene a Marcella e anche papà ed è una brava mamma!” mi risponde.
 
[Betty]
Io e Armando entriamo nell’ascensore dell’Ecomoda. Stiamo per premere il pulsante per salire,ma Nicola ci fa segno di aspettare lui ed Asia. Corrono verso l’ascensore ed entrano.
“ Buongiorno” dicono all’unisono.
“ Ciao” diciamo io e Armando. Squilla il cellulare di Asia,che risponde immediatamente.
“ Ciao Ugo … dove sono? Nell’ascensore dell’Ecomoda,perché? ... Ugo,ti prego,per pietà … se rivedo di nuovo il bozzetto del mio abito da sposa,lo incenerisco con lo sguardo! … ma certo che mi voglio ancora sposare! … ci vediamo tra due minuti!” le sentiamo dire. L’ascensore arriva al nostro piano.
“ In due settimane avrò visto il bozzetto almeno 100 volte!” ci dice Asia.
“ Ma avete deciso se ci sarà la cerimonia religiosa?” domando loro.
“ Beh,è ovvio che si!” risponde Nicola.
“ Dobbiamo solo scegliere gli addobbi per la chiesa!” risponde Asia.
“ Ti capisco,Asia,ci sono passata anch’io! È stato un periodo infernale!” le dico.
“ Amore,mio!” mi ammonisce mio marito.
“ Pensa che domani abbiamo la giornata piena:il club,le bomboniere,le fedi,i fiori,la torta!” dice Nicola.
“ L’architetto,il compromesso per la casa,i mobili…” continua Asia.
“ Ragazzi,ma perché non vi assentate per una settimana? Almeno preparate con calma le cose per il matrimonio!” dice Armando.
“ Dottore,magari fosse facile! Con Ugo,che si è incaricato di disegnarmi l’abito,starò sempre qui!” risponde Asia.
“ Te lo sei scelta ad hoc lo stilista!” rispondo.
“ Che poi sarei curioso di vederlo anch’io!” dice Nicola.
“ Ugo?” chiede Armando.
“ No,il vestito!” risponde Nicola.
“ No,non iniziamo! Porta sfortuna vedere l’abito della sposa prima delle nozze e siccome di malintesi e incomprensioni tra noi due ce ne sono stati fin troppi,non è il caso di sfidare la sorte ulteriormente!” gli dice Asia.
 
[Michel]
Non so se sono peggiori le fantasie che mi hanno ossessionato in queste due settimane o i momenti che sto vivendo da quando mio padre ha varcato la soglia di casa mia. Marcella è diventata marmorea e si è assentata più di una volta per più di un quarto d’ora con la scusa delle nausee.
“ Scusate,ma vado a vedere come si sente Marcella!” dico ai miei,seduti in salotto.
“ La tua fidanzata,sarà anche ricca,ma non ha il senso dell’educazione. Nessuno le ha insegnato che non si lasciano soli gli ospiti?” dice mio padre.
“ Diciamo che gli ospiti non si sono mai rivolti in maniera così sgarbata con lei! Adesso,io vado!” dico loro.
“ Papà!” mi dice Charlotte.
“ Dimmi” le dico.
“ Ma Marce? Aveva promesso che facevamo i biscotti!” mi dice.
“ Pulce,lo sai che Marce ogni tanto deve riposare e se non riposa,il fratellino si sente male!” le dico.
“ Ma quando il fratellino sta bene,Marcella viene a fare i biscotti?” mi domanda.
“ Si. Adesso,prendi le formine e falle vedere ai nonni,ma senza mettere in disordine!” le dico.
Mi allontano da loro e vado in camera mia e di Marce. Busso,ma non mi risponde nessuno. Entro perché non vorrei mai che si fosse sentita male. La vedo sdraiata sul letto. Ha gli occhi lucidi.
“ Amore mio,Charlotte ti reclama ed anch’io!” le dico.
“ Puoi dire che sono indisposta? Non me la sento di tornare di là!” mi risponde.
“ Adesso capisci perché ero inquieto in queste settimane? Io lo sapevo che sarebbe finita così perché mio padre è sempre stato così e non cambierà mai,ma adesso vado di là e gliene dico quattro!” le dico. Mi trattiene per un braccio.
“ Non voglio che litighiate a causa mia!” mi dice.
“ E allora dimostra a tutti quanto è forte la Marcella Valencia che ho conosciuto all’Ecomoda,quella che mi schiaffeggiava ad ogni bacio!” le dico. Sono riuscito a strapparle un sorriso.
 
[Pierre]
Ci mancava anche questa! Mio figlio che quasi mi da del maleducato per difendere quella donna!
“ Non ti sembra di aver esagerato?” mi domanda Camille.
“ No. Mi sembra solo che nostro figlio sia caduto in basso scegliendo una donna che non sa neanche ricevere gli ospiti! Non credo che alle sfilate della sua azienda,lasci gli ospiti in balia degli eventi per occuparsi dei fatti suoi!” le dico.
“ Lei è andata via perché non sopporta le tue critiche e forse non le sopporto più neanch’io!” mi dice.
“ Ma Camille” le dico.
“ Ma Camille,nulla! Ho conosciuto quella ragazza telefonicamente 2 settimane fa e ti assicuro che con me è stata un angelo! Nostra nipote la adora e nostro figlio non era così felice da anni! Tu in quella donna vedi solo quella che appare sulle riviste,ma io vedo una compagna meravigliosa,una madre amorevole sia con Charlotte sia con il bambino che aspetta! Prova a darle un’opportunità,a guardarla per quella è e non per quella che si vede sulle riviste! Prova a parlarle senza sputarle veleno addosso,anche perché a mio parere non lo merita affatto!” mi dice.  
“Nonni,queste sono le formine!” dice la bambina.
“ Oh che belle!” dice mia moglie.
“MARCELLA!” grida la bambina,correndole incontro. Neanche quando ha visto me e sua nonna ha esultato così tanto.
“Pulce,lo sai che non devi correre così! Potresti far male a Marce!” la rimprovera il padre.
 “Michel,lasciala stare!” gli dice quella donna.
“ Stai male per colpa del fratellino?” le domanda la bambina.
“ Ma no! Il tuo fratellino sta bene e anch’io,non devi preoccuparti!” le dice quella donna.
“ Andiamo a preparare i biscotti?” le domanda Charlotte.
“ Certo!” risponde Marcella.
“ Charlotte,Marcella ha avuto un lapsus freudiano,voleva dire di no!” dice Michel. Quella donna sbuffa.
“ C’era un patto!” le ribadisce Michel.
“ Il fratellino deve star bene!” dicono in coro mio figlio e mia nipote.
“ Questa è una congiura a danni miei! “ dice quella donna.
“ Michel,perché non ci porti a fare un giro?” domanda Camille.
“ Beh perché no! Potremmo andare in giro per Bogotà e poi andare al mobilificio!” risponde mio figlio.
“ Ah si che bello! Così potrò vedere la stanzetta del mio nipotino! Ma Marcella l’ha vista?” domanda mia moglie.
“ Veramente i mobili li abbiamo scelti io e la mia assistente,vero Charlotte?”domanda quella donna. La bambina annuisce.
“ E poi sono andate lei e Michel al mobilificio! Charlotte ha fatto da portavoce per me,vero tesoro?” domanda quella donna. Charlotte annuisce sorridente.
“ Cara mamma,come vedi,qui sono accerchiato da due donne testarde … e spero tanto che con la nascita del piccolino,riesca a mettermi in pari!” dice Michel.
 
[Nicola]
Manca un mese e mezzo al mio matrimonio e mi sento emozionato come un bambino. Non riesco a credere di essere riuscito a tornare con lei dopo tutto il disastro che ho combinato.
“ Il bell’innamorato dell’Ecomoda è pregato di tornare sul pianeta Terra!” mi dice Mario. Non mi ero neanche accorto che fosse entrato!
“ Scusa è che sono così felice!” gli dico.
“ Si vede! Hai il sorriso che ti va da un orecchio all’altro! Ma sappi che quel sorriso te lo tolgo a suon di ceffoni se nella foto di gruppo mi fai stare vicino a Lombardi! Non vorrei che si mettesse strane idee in testa,io sono sposato e presto sarò papà!” mi dice.
“ E sei venuto qui per chiedermi di non farti mettere vicino ad Ugo?” gli domando.
“ No,veramente ti volevo chiedere un’altra cosa!” mi dice,mettendosi a sedere.
“ Se è per il regalo,abbiamo fatto la lista nozze perché non vorremmo in regalo uno di quei mausolei orribili che non si sa mai bene dove piazzare e che se si rompe è solo meglio!” gli rispondo.
“ No … il regalo non c’entra anche perché speravamo voi faceste la lista nozze!” mi dice.
“ A proposito! Devo dare un colpo di telefono al tipografo,perché sarebbe capace di stampare gli inviti il giorno prima del matrimonio!” gli dico.
“ Nicola! Mi fai parlare?” mi domanda un po’ seccato.
“ Ah si,scusa!” gli dico.
“ Io e Armando volevamo sapere se organizzarti o meno un addio al celibato in grande stile!” mi dice.
“ No! Non tentare di convincermi! Sai bene cos’è successo in questi mesi e mi sembra che il mio celibato l’abbia festeggiato abbondantemente tradendo Asia con Patrizia! Io al mio matrimonio ci tengo e poi si sa queste cose come vanno a finire e non vorrei che foste tu o Armando a divorziare per colpa mia!” gli dico.
 
[Asia]
Ugo mi sta facendo una testa enorme da due ore con la storia del vestito! Mi sta quasi facendo venir voglia di sposarmi in jeans!
“ Allora le balze le metto oppure no?!” mi domanda.
“ No! Ugo ti ho ripetuto un centinaio di volte che le balze io le odio!” gli rispondo.
“ Ma poi il tuo vestito rimarrebbe spoglio sul davanti! Andresti in giro tutta scollata!” mi dice.
“ Lo so,ma meglio scollata che con tutte quelle balze che mi darebbero solo fastidio!” gli rispondo.
“ La verità è che non vorrei che quel degenerato di tuo marito,affacciandosi sul belvedere della scollatura,ti saltasse addosso durante la cerimonia o durante il ricevimento,anche perché non ci tengo a vedere i vostri amplessi! E poi pensa alla faccia del prete,se il tuo caro Nicola si imbambola a guardare il tuo davanzale e non pronuncia le formule di rito!” mi dice.
“ UGO! Nicola non è un animale in calore!” gli dico.
“ Ed è per questo che stava per saltarti addosso alla sfilata? Non negare perché l’hanno notato tutti!” mi risponde. Finalmente arrivano le mie amiche a salvarmi dalla persecuzione di Ugo!
“ Sposina,come va?” mi domanda Sandra.
“ Male! Ugo pensa che sto per sposare un maniaco,quasi mi disegna un burqa!” rispondo.
“ In effetti non ha torto! Alla sfilata stavate per perdere ogni inibizione!” commenta Sofia.
“ La nana concorda con me! “ risponde Ugo.
“ Comunque perché siete giunte qui come la cavalcata delle Valchirie? “ domando loro.
“ Per parlare del tuo addio al nubilato!” dice Anna Maria tutta esaltata.
“ Anna Maria,tu mi spaventi con la tua euforia!” le dico.
“ Preferisci degli spogliarellisti francesi,brasiliani o hawaiani?” domanda imperterrita.
“ Ah la pettorona ha bei gusti! Vengo anch’io a questo addio al nubilato!” si entusiasma Ugo.
“Allora? Cosa preferisci?” mi domanda Berta.
“ Preferisco stare a casa accanto all’uomo che diventerà mio marito!” le rispondo.
“ Uffa! Come se foste una coppia con 60 anni di matrimonio alle spalle! Sei proprio noiosa!” mi dice Anna Maria.
“ Anche su questo la pettorona ha ragione!” dice Ugo.
“ Basta! Lasciatela in pace! Se ha detto che non vuole,vuol dire che non le organizzeremo alcun addio al nubilato!” dice Betty.
“ Io credo che tra me e Nicola ci siano state già abbastanza incomprensioni e che sia io che lui ci siamo allontanati fin troppo dalla vita di coppia monogamica e adesso tutto quello che mi rende felice è stare con Nicola!” dico loro.
“ Contenta te!” dice Ugo.
“ Betty,io vorrei chiederti se è possibile per me e Nicola lasciare un po’ prima l’Ecomoda perché dobbiamo passare dai tuoi a prendere gli scatoloni di Nicola e poi vogliamo andare da sua madre. È arrivato il momento che mi conosca!” dico.
“Non ti invidio per niente,amica mia! Sono solidale con te,quindi vi concedo di uscire prima!” dice Betty.
“ Betty,così mi spaventi però!” le dico.
“ Non è per la mamma di Nicola che sono solidale con te! Sai cosa vuol dire affrontare mio padre e dirgli che tu e Nicola sarete concubini per altre 6 settimane?” mi domanda Betty.
“Beh è il caos di andare,anche perché altrimenti il dottor Armando leverà un grido che lo sentiranno a Cartagena!” dice Berta. Le ragazze della banda vanno via e Ugo va a prendere dei tessuti.
Compongo il numero di cellulare di Pedro Manuel.
“ Olà!” dice una voce maschile dall’altro capo del telefono.
“ Pedro Manuel,sono Asia!” dico.
“ Sorellina,che piacere sentirti!” mi dice.
“ Ti chiamo per un motivo importante!” dico
“ Hai letto la mia lettera?” mi domanda.
“ Si,ma non c’entra nulla!” dico.
“ Dimmi,ma ho poco tempo perché ho un intervento fra mezz’ora!” mi dice.
“ Fra un mese e mezzo mi sposo!” dico.
“ Davvero? Sono così felice per te!” mi dice.
“ Io vorrei che tu ci fossi! Io lo so che non sono più venuta a trovarti a Rio e che ti sembra un invito di circostanza,ma vorrei fossi tu ad accompagnarmi all’altare!” gli dico.
“ Ci sarò!” mi dice.
“ Adesso ti lascio al tuo intervento e sono sicura che farai un buon lavoro!” gli dico.
“ Sono sicura che farai lo stesso con le tue creazioni! A presto,sorellona!” mi dice.

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Capitolo 68
*** 68 ***


[Betty]
Apro la porta di casa per tornare finalmente a riabbracciare i miei bambini. Armando si siede sul divano esausto.
“ Amore! Perché non vieni a sederti?” mi domanda.
“ Volevo parlarti di una cosa!” gli dico.
“ Stai male?” mi domanda.
“ No … sto benissimo! Secondo te dovremmo mandare a prendere Milla per il matrimonio di Nicola?” gli domando.
“ Beh io credo di si! Lei di sicuro vorrebbe esserci e credo sia anche giusto! È una festa familiare e tutti noi siamo la famiglia di Nicola!” mi dice. Squilla il telefono di casa e Armando inizia a cercare forsennatamente il cordless.
Lo ritrovo tra i due cuscini del divano e rispondo prima che cada la linea.
“ Pronto” dico.
“ Mamma!” mi dice la voce dall’altro capo.
“ Milla! Stavamo parlando proprio di te,amore mio!” le dico.
“ Stavate dicendo che vi manco e che mi vorreste a casa,vero?” mi domanda.
“ Saccente e supponente come tua nonna! Comunque fra un mese e mezzo dovresti rientrare!” le dico.
“Perché? Dovrai far nascere i fratellini?” mi domanda.
“ No … o almeno spero,anche perché zio Nicola mi ammazzerebbe! Immagino un parto il giorno del suo matrimonio!” le dico.
“ Zio Nicola si sposa?” mi domanda.
“ Si. Lui e Asia hanno deciso e manca poco!” le dico.
“ Che bello!” mi risponde.
“ Speriamo che né i tuoi fratelli né il figlio di Mario decidano di nascere proprio quel giorno perché Nicola non ce lo perdonerebbe!” le dico.
“ Già! Papà si agita sempre quando nascono i fratellini!” mi dice. E menomale che non ha mai visto i teatrini che fanno suo padre e suo nonno fuori dalla sala parto!
“ Ma non credo che Mario sarà tanto diverso da tuo padre! Comunque adesso te lo passo!” le dico,mentre Armando mi fa dei gesti per farsi passare il telefono.
“ Mostrilla … si,tutto bene … hai visto che novità? … basta che al lancio del bouquet non lo prendi tu,altrimenti rischierò l’infarto … no,con la direttrice parliamo noi … almeno una settimana prima … ok e fai la brava … ciao,amore mio” gli sento dire.
“ Armando,a volte sembri mio padre!” gli dico.
“ In che senso?” mi domanda preoccupato.
“ La storia del bouquet di Asia! Credi davvero che se pure Camilla dovesse prendere il bouquet,sarebbe la prossima a sposarsi?” gli domando.
“ Non si sa mai!” mi risponde.
“ E comunque dovresti coordinare l’infarto con mio padre,perché lui sarebbe il primo a sentirsi male se Camilla dovesse prendere quel bouquet!” gli dico.
“A proposito,chissà che siparietto ci sarà quando Nicola andrà a prendere le sue cose dai tuoi!” mi dice Armando.
“ Sempre che non sia già in atto!” gli rispondo.
 
[Nicola]
Spengo il motore e scendo dall’auto per poi aprire lo sportello di Asia. In effetti sono un po’ preoccupato perché non credo che tutti gli scatoloni che ho lasciato dai Pinzon,entrino nella mia auto.
Suono il campanello ed il signor Hermes ci fa entrare.
“ Alla buon ora! Pensavo di doverti portare le tue cose al matrimonio!” mi dice.
“ Ci scusi,signor Hermes,ma vede con il matrimonio,l’azienda,non abbiamo avuto tempo di passare prima. Mi dispiace di avervi arrecato tanto disturbo!” dice Asia.
“ Non è colpa sua! È colpa di questo scellerato che sta per sposare! “ le risponde il signor Hermes. Compare la signora Giulia.
“ Ragazzi,benvenuti! Perché non vi fermate a cena?” ci domanda.
“ Perché la sanguisuga qui presente ci ha già prosciugato in questi mesi di permanenza in casa nostra!” le risponde il marito.
“ Hermes! Nicola potrebbe offendersi!” lo rimprovera la signora Giulia.
“ Zitta Giulia! Lei piuttosto,Asia,se la sente davvero di sopportare tutta la vita questo mangione?” le domanda il signor Hermes.
“ Non vedo l’ora!” risponde Asia.
“ Contenta lei! Al masochismo non c’è mai fine!” le dice il signor Hermes.
“ Beh anche sua moglie è un’autolesionista,visto che ha scelto di sposare lei!” gli dico.
“ Ma come ti permetti,maleducato! Mia moglie è fortunata ad aver sposato un Pinzon!” mi dice.
“ Capirai la fortuna di aver sposato un brontolone che la zittisce sempre!” gli dico.
“ Piuttosto quando finisce il vostro vivere more uxorio?” domanda il signor Hermes,beccandosi una gomitata da parte della moglie.
“ Fra 6 settimane,signor Hermes! “ risponde Asia.
“ Di questi tempi fra 6 settimane staremo tutti al club per festeggiare il nostro matrimonio!” dico.
“ Vi sarà costato un capitale!” dice la signora Giulia.
“ Diciamo che hanno fatto un piccolo strappo alla regola perché il club era prenotato da qui all’eternità e il loro unico buco era il giorno in cui ci sposeremo!” risponde Asia.
 
[Michel]
Io e mia madre usciamo dal mobilificio. La stanzetta sarà pronta fra due settimane e mi sento così emozionato.
“Hai gli occhi che ti brillano!” mi dice mia madre.
“ Lo so! Marcella è la cosa più bella che mi è capitata nella vita e questo figlio che aspetta da me mi rende così felice!” le dico.
“ Lo vedo! Charlotte è euforica quasi quanto te!” mi dice.
“ E tu? Cosa pensi di Marcella,del nipotino,di come mi sono sistemato?” le domando.
“ Beh Marcella è una donna così diversa da come la descrivono i giornali … l’ho sempre immaginata come una donna di ghiaccio e all’inizio non credevo fosse adatta ad un vedovo con una figlia piccola,ma quando le ho parlato due settimane fa e in queste ore trascorse con voi ho capito che Marcella è una donna meravigliosa e che sarà una madre amorevole ed una moglie perfetta!” mi dice. Mi viene da sorridere.
“ Rido perché quando l’ho conosciuta abbiamo iniziato una specie di litigio infinito e al primo impatto mi è sembrata sul serio fosse di ghiaccio,mi è sembrata una di quelle donne che credono di essere le padroni del mondo,ma poi mi è bastato guardarla negli occhi per vedere quanto amore celasse dietro quella durezza. E del nipotino,che ne pensi?” le domando.
“ Non vedo l’ora che nasca e sono sicura che anche tuo padre è felice!” mi dice.
“ Maman,non vorrei toccare l’argomento!” le dico.
“ E invece dovrai farlo! Io sono sicura che tuo padre si ricrederà su Marcella e chissà che non l’abbia già fatto in queste ore che ha trascorso con lei e con la bambina!” mi dice.
“ Quindi l’hai fatto di proposito! Io spero solo che Marce non si senta male a causa di papà!” le dico.
 
[Mario]
Io e Sandra entriamo in casa. Non posso credere che fra qualche tempo ci sarà un piccolino a rallegrare questa casa.
“A che pensi?” mi domanda mia moglie.
“ Al fatto che fra un anno lui sarà qui e che magari starà gattonando per la casa!” le rispondo.
“ Sperando che non ce la distrugga la casa!” mi risponde.
“ Sono sicuro che sarà bellissimo!” le dico.
“ Già! Mario,io sono un po’ preoccupata!” mi dice.
“ Per cosa,amore?” le domando.
“ Ho paura! E se nostro figlio dovesse decidere di nascere il giorno del matrimonio di Asia?” mi domanda. Sento un brivido lungo la schiena. Già immagino Nicola che mi insegue con un bastone perché gli sto rovinando il matrimonio.
“ Io sono sicuro che nostro figlio,aspetterà e che nascerà senza creare scandali! È un Calderon!” le dico.
“ Appunto!” mi risponde.
“ Ma lo sai che sei proprio un’impertinente!” le dico.
“ Lo so,ma sono realista! Ti devo ricordare dello scandalo con la bionda finta?” mi dice.
“ Diciamo che anche Nicola non è esente dagli scandali!” le rispondo.
“ Beh si, quei due meritano proprio un bel matrimonio dopo tutto quello che hanno passato!” mi dice.
“ Certo,anche perché se dovessero litigare di nuovo,troveremmo Nicola dagli alcolisti anonimi!” le rispondo.
“ O a curarsi per l’HIV!” ribatte.
“ Amore!” la ammonisco.
 
[Pierre]
È buio,ormai quei due saranno tornati! Non mi va di uscire dalla mia stanza ed affrontare quella donna! In queste ore ho capito quanto ho sbagliato con lei e con mio nipote,ma sono sicuro che adesso sia tardi per fare un passo indietro perché di sicuro si sarà chiusa nella sua corazza da donna di ghiaccio e a stento mi rivolgerà la parola.
Mi dirigo verso la cucina dove c’è la luce accesa. Forse sono tornati! Mi avvicino alla porta senza farmi vedere.
Vedo la donna che mio figlio ha scelto di amare di spalle,mentre si accinge a tentare di preparare qualcosa di commestibile. La donna che si ritrova spesso in balia dei paparazzi,con tanto di grembiule che armeggia con padelle e mestoli per amore di mio figlio. Se la si guarda bene,si nota la pancia dove si trova mio nipote. Forse sono stato sul serio troppo precipitoso nel giudicarla. Si volta e nota che la stavo guardando.
“ Vuole una mano?” le domando.
“ La ringrazio,signor Pierre,ma ho già la mia aiutante!” mi dice. Mia nipote mi sposta dalla porta,mentre entra in cucina con un buffo cappello da cuoco.
“ Charlotte,che modi sono? Chiedi scusa al nonno per averlo spinto!” dice Marcella a Charlotte.
“ Scusa nonno!” mi dice.
“ Lo sai che quando c’è qualcuno che ti ostruisce il passaggio,devi chiedere permesso!” le dice.
“ Scusa,Marce,ma non dirlo a papà!” le dice mia nipote.
“ Va bene,segreto fra donne!” le dice Marcella,facendole l’occhiolino. Charlotte sorride.
“ E tu che ci fai conciata così?” domando alla bambina.
“ Nonno,io sono l’aiutante di Marce! Papà dice che non deve lavorare per il fratellino!” mi risponde la bambina.
“ E papà ha ragione!” le dico.
“ Charlotte,mi prenderesti la pasta nella dispensa? Ma se sta dove non arrivi,non prendere la sedia,ma chiama me,ok?” le dice Marcella. Charlotte apre la porta dello stanzino accanto alla cucina,dove presumo ci sia la dispensa.
“ Posso rendermi utile?” le domando.
“ Michel è troppo apprensivo,non si preoccupi,sono sempre stata abituata a cavarmela da sola!” mi risponde. Non è arrabbiata,ma è molto fredda con me. In fondo la capisco:non è facile aprirsi con qualcuno che ti fa pesare la tua notorietà e che ti fa notare che non fa i salti di gioia per la scelta di suo figlio di stare con te.
“ Ho visto la stanza del bambino! Mi è piaciuta molto!” le dico,solo per scalfire il muro che ho eretto fra me e lei. Mia moglie è stata più dolce con lei,sin da quando si sono conosciute telefonicamente.
“ I colori li ha scelti sua nipote! Io ho solo pensato ai disegni per decorarla.” mi dice.
“ Charlotte mi ha detto che si trova molto bene con lei!” le dico.
“ All’inizio era un po’ restia,aveva le sue stesse preferenze riguardo che dovesse stare accanto a suo padre,ma alla fine abbiamo legato! Forse non mi crederà, perché in me vede solo l’ex azionista dell’Ecomoda che ha fatto scandalo mandando a monte il matrimonio con il suo ex a pochi giorni dalla sua realizzazione,ma voglio bene a Charlotte e credo che con il passare del tempo riuscirò ad amarla come una figlia.” Mi dice.
“ Io ho sempre voluto accanto a mio figlio una donna normale,capace di amare sia lui che sua figlia con un amore incondizionato!” le dico.
“ Peccato che Michel sia abbastanza adulto da scegliere da solo cosa è meglio per lui e per Charlotte! E poi chi le dice che quella donna non possa essere io? Pensa per caso che solo le donne ricche siano capaci di mentire,tradire,far soffrire? Forse è come pensa lei perché io ho sofferto da cani a causa di un uomo ricco,ma chi le dice che non avrei sofferto ugualmente se Armando Mendoza fosse stato un operatore ecologico o un impiegato qualsiasi? Io per lei non sono adatta a Michel solo perché sono ricca di famiglia,solo perché dopo la laurea non ho dovuto inviare curriculum a destra e a manca prima di avere un contratto,ma sono stata assunta nell’azienda di mio padre. La verità è che lei non sa niente ti me e neanche vuole saper nulla,le basta solo alimentare i suoi pregiudizi verso una donna che ha la sola colpa di aver scoperto prima del matrimonio che il suo ex aveva una storia con la sua segretaria e di aver mandato a monte il matrimonio per questo! È forse anche lei uno di quelli che pensa che le donne devono sopportare tutto:le botte,le umiliazioni,le corna? Beh io prima ero proprio così:per Armando Mendoza avrei sopportato tutto,ma quella storia mi ha segnata molto ed è anche per questo che ci sono stati dei problemi con Michel,però una cosa buona da quella storia l’ho ricavata: ho capito che non si può amare una persona se non si ama prima se stessi ed io quando mi facevo etichettare da tutti come una povera donna tradita di continuo,non avevo amore per me stessa! Adesso ce l’ho ed ho altrettanto amore verso suo figlio e se è per questo che vuole condannarmi,lo faccia!” mi dice.
“ Senta,forse io e lei abbiamo iniziato con il piede sbagliato!” le dico.
“ In tutta questa storia a me dispiacciono solo 2 cose: la prima è di non aver accettato subito l’amore di Michel e la seconda è che in tutta questa storia l’unico a perdere un nipote sarà lei. Io accetto che lei non riesca a tollerare l’idea che io allevi i suoi nipoti e che viva con suo figlio,ma non riesco a concepire che lei non nutra neanche il minimo interesse verso il sangue del suo sangue e che non riesca a capire che tutto questo non fa altro che allontanarla da Michel!” mi dice.
“ Ama così tanto mio figlio,da volere la riconciliazione di Michel con me?” le domando.
“ Io non ho mai avuto nulla contro di lei e non vedo come avrei potuto visto che non ci siamo mai visti prima! Lei forse non mi crederà perché il mio rapporto con Michel si è sviluppato in così poco tempo che a volte mi sembra solo un sogno,ma io voglio bene a lui e la bambina e faccio del mio meglio per renderli felici! Io so per certo che per loro essere felici vuol dire avere lei nelle loro vite! Lei ha cresciuto Charlotte ed è il padre di Michel,crede davvero che a loro non importi la sua freddezza?”  mi dice.
“ Io credo di averla giudicata senza conoscerla!” le dico.
“ Appunto,lei non mi conosce,quindi le dirò chiaramente come la penso: lei molte volte ha fatto pesare il fatto che 11 anni fa ho annullato il mio matrimonio a pochi giorni dalla cerimonia,ma in quel periodo ho capito che è inutile elemosinare l’affetto delle persone e non è questo quello che voglio per me o per il bambino che aspetto! Forse le sembrerò rude e anche un po’ acida,ma né io né mio figlio abbiamo bisogno di un affetto ipocrita o forzato,quindi se lei vuole includerci nei suoi affetti,dovrà farlo con tutti i nostri difetti e soprattutto spontaneamente!” mi dice. Non mi aspettavo fosse una donna così forte!
“ Quando Michel è tornato a Cartagena per prendere la bambina,mi ha parlato tanto di lei e mi ha detto che era è una donna in gamba ed ora ho avuto modo di appurarlo! Non so se riuscirò ad affezionarmi a lei come ad una figlia,ma voglio che mio nipote sappia che c’è un nonno a Cartagena che gli vuole bene e che sarà pronto ad accoglierlo ogni volta che verrete a fargli visita!” le dico. Si asciuga una lacrima.
“ Mio figlio sarà fortunato ad avere un nonno come lei!” mi risponde.
“ Charlotte ha detto che il bambino è stato male!” le dico. Abbassa lo sguardo.
“ Forse non sono affari miei!” le dico.
“ Ho rischiato di perdere il bambino ed è anche per questo se … sono costretta a passare le giornate in casa,senza andare a lavorare! Michel è così apprensivo anche per questa ragione! Suo figlio ha amato questo bambino da quando ha saputo che c’era e quando abbiamo rischiato di perderlo,ha sofferto molto.” mi dice.
“Beh allora dovrebbe stare a sentire ciò che le raccomanda!” le dico.
“ Lo so,ma anche se vengo da una famiglia ricca,io con le mani in mano proprio non ci so stare!” mi dice. Sentiamo le chiavi nella serratura e delle voci all’ingresso.
Arrivano mia moglie e mio figlio.
 
[Marcella]
“ Pierre,stai dando una mano a Marcella?” domanda la signora Camille a suo marito.
“ No! Ha un’ottima aiutante!” le risponde. Charlotte torna con la pasta che le avevo chiesto.
“Come mai ci hai messo tutto questo tempo?” le domando. Sorrido perché vedo Charlotte con la bocca sporca di cioccolato.
“ Perché era in alto!” risponde la piccolina.
“Avresti potuto chiamarci!” le dice il signor Pierre.
“ Non è che per caso hai mangiato un po’ di cioccolata?” le domanda Michel.
“ No,papà!” risponde.
“ Charlotte,ti ricordi la storia di quel burattino che aveva il naso lungo perché diceva le bugie?” le chiedo. Charlotte si tocca il caso,per verificare che non sia cresciuto anche a lei.
“ Quante volte ti dobbiamo spiegare io e Marcella,che non devi dire le bugie?” le chiede Michel.
“ Scusa papà!” dice la piccolina.
“ Amore mio,possiamo parlare?” mi domanda Michel. Annuisco.
Lasciamo i suoi genitori con la bambina e andiamo in camera nostra.
“ Dimmi” gli dico,mentre chiudo la porta.
“ Ti vedo tranquilla!” mi dice.
“ Beh si,io e Charlotte si siamo divertite un sacco! Ha voluto usare i colori a dita e ha fatto un disegno bellissimo!” gli racconto.
“ Sono contento,ma non è Charlotte che mi preoccupa!” mi dice.
“ Amore mio,ancora con la storia del fatto che mi devo riposare? Ti assicuro che io e Charlotte abbiamo dipinto sedute come due brave bambine!” lo canzono.
“ Lo spero! Comunque non è neanche questo che volevo sapere!” mi dice.
“ Ah no? E cosa,amore?” gli chiedo.
“ Mio padre… insomma cos’ha fatto il tempo che noi non ci siamo stati?” mi domanda.
“ Beh mentre io e Charlotte disegnavamo lui si è rintanato nella camera degli ospiti e penso si sia riposato,anche perché lui e tua madre hanno passato la notte in aereo!” gli dico.
“ Quindi non avete parlato?” mi domanda.
“ Si! Abbiamo parlato!” gli rispondo.
“ Senti,adesso basta! Io adesso vado di la e seduta stante lo sbatto fuori!” mi dice. Lo trattengo.
“ Ti calmi?” gli domando. Si mette a sedere.
“ Io e tuo padre ci siamo chiariti,lui mi ha spiegato le sue perplessità ed io l’ho rassicurato sul fatto che tengo a te e a Charlotte.” Gli spiego. Mi guarda con un attimo di sgomento.
“ E sei tu che hai iniziato la conversazione?” mi domanda.
“ No. Ho visto tuo padre che osservava me e Charlotte e quando lei si è allontanata,lui ha iniziato a scalfire il muro eretto fra noi due. Ha ammesso che siamo partiti con il piede sbagliato anche se io gli ho fatto notare che è stato lui a mettersi sul piede di guerra e che io non ho mai avuto motivi per avercela con lui!” gli racconto.
“ In effetti … e poi?” mi domanda.
“ E poi Charlotte gli ha detto che sono stata male e ha voluto sapere se il bambino sta bene e basta!” gli dico.
“ Non mi aspettavo questo atteggiamento da gambero da parte di mio padre! Già lo vedevo in atteggiamento tipo “ questo matrimonio non s’ha da fare” o tipo “ scegli o me o lei” e invece…” mi dice.
“ … e invece si è fatto intenerire dal fatto che presto sarà nonno di nuovo e dal fatto che anche Charlotte si è rassegnata a sopportarmi per tutta la vita!” gli dico.
“ No,cara mia… Charlotte non si è rassegnata! Charlotte ti adora,proprio come me e anche se a volte fate comunella contro di me ( e la cosa mi da un po’ fastidio) sono contento che abbia imparato a volerti bene!” mi dice.
 
[Asia]
Io e Nicola siamo ancora dai Pinzon. Il discorso sui preparativi ci ha preso un po’ la mano e faccio segno a Nicola di guardare l’orologio,anche perché non vorrei che sua madre andasse a dormire.
“ Signor Hermes,noi dobbiamo proprio andare!” dice Nicola.
“ Ah tanto ci vediamo presto,no?” chiede. Ha gli occhi lucidi.
“ Signor Hermes,lei e la signora Giulia,siete la mia seconda famiglia e se non fosse stato per voi,il periodo trascorso qui senza la mia Asia,sarebbe stato il peggiore della mia vita! Una parte di me vorrebbe restare qui perché mi avete fatto sentire a casa e perché vivere con voi mi ha fatto tornare indietro nel tempo,quando con noi c’era anche Betty,prima di sposarsi!” dice Nicola. Anche i suoi occhi sono lucidi e sento un certo pizzicore anch’io.
“ Non c’è bisogno di dirvi che potete venire a casa nostra quando volete e che io e Nicola saremo molto felici ogni volta che ci verrete a trovare!” dico.
Il signor Hermes estrae un fazzoletto di stoffa dalla tasca e si asciuga gli occhi dietro i vetri appannati dei suoi occhiali.
“ Anche per voi casa Pinzon Solano è sempre aperta e sappi che se la signorina Asia cucina porzioni troppo ridotte di cibo,puoi sempre venire a fare rifornimento a casa nostra,naturalmente insieme a lei!” dice,ancora commosso.
“ Nicola,tu per noi sei come un figlio e siamo contentissimi che tu abbia trovato al tua strada e che tu voglia dividerla con questa ragazza meravigliosa! Come ha detto mio marito,casa nostra per voi è sempre aperta,potrete venire ogni volta che volete!” dice la signora Giulia,anche lei commossa.
“ Io vorrei chiederle una cosa,signor Hermes!” dice Nicola.
“ Dimmi” gli risponde.
“ Lei sa che ci sarà anche una cerimonia civile oltre a quella religiosa e che si po’ chiedere a qualcuno di officiare al posto dell’ufficiale di stato civile?” gli dice.
“ Si,lo so,ma vuoi testare la mia cultura in materia?” gli domanda.
“ Voglio che sia lei ad officiare la cerimonia!” dice Nicola.  Il signor Hermes,si asciuga un’altra lacrima.
“ Con piacere,figliolo!” gli dice,abbracciandolo. Salutiamo entrambi e andiamo via,chiudendoci la porta alle spalle.
 
[Nicola]
Chiudiamo la porta alle nostre spalle. Mi sembra di aver lasciato un pezzo di me in questa casa. Qui sono cresciuto e nei giorni più tristi della mia vita c’erano i signori Pinzon a consolarmi.
“ Ti mancheranno,vero?” mi domanda Asia. Annuisco.
“ Anche tu mancherai a loro,ma appena possibile li verremo a trovare!” mi rincuora.
“Lo so,ma per loro sarà come quando Betty si sposò! Tu non c’eri ancora,ma soffrirono molto e il loro dolore fu attenuato solo dal fatto che io stavo sempre a casa loro!” le spiego.
“ Cambiando argomento:prendiamo l’auto per andare da tua madre?” mi domanda.
“ Ci conviene lasciarla qui e andare a piedi tanto non è lontano. Io facevo quella strada 3 volte al giorno quando ero disoccupato!” le dico. Ci incamminiamo verso casa di mia madre.
“ E tu? Poi cos’hai fatto con tuo fratello?” le domando.
“ Dopo tutto il siparietto con Ugo e le ragazze per la storia dell’addio al nubilato,che ti ho raccontato prima, l’ho chiamato!” mi dice.
“ Bene … e?” le domando.
“ E … verrà! Credo voglia conoscerti e che sia un desiderio legittimo,visto che è tutto ciò che resta della mia famiglia!” mi dice triste.
“ Li avresti voluti vicini?” le domando.
“ Non lo so e non ha neanche più senso chiederselo visto che sono morti entrambi!” mi dice.
“ Se loro fossero vivi,li avresti invitati? È questa la domanda che deve porti.” Le dico.
“ No. Io non riesco a perdonarli. Penserai che sono un mostro e che mi sento superiore al mondo perché non riesco a perdonare un errore commesso in buona fede e solo perché io non rovinassi il mio futuro,ma io proprio non ci riesco a perdonarli!” mi dice.
“ Però con me ci sei riuscita!” le dico.
“ Che c’entra? Tu non hai ucciso mio figlio!” mi risponde.
“ Lo so,ma questa storia dovrai pur archiviarla un giorno ed io credo che dovresti farlo adesso. Ora tu sai tutta la verità e,come si fa quando si risolve un giallo,dovresti archiviare il caso!” le dico. Non annuisce né dissente.
“ Potremmo fare una cosa!” le dico.
“ Cioè?” mi domanda.
“ Prima di partire per la nostra luna di miele potremmo fare una deviazione a Rio!” le dico.
“ No … Nicola,no!” mi dice,tremando.
“ Invece si. Andremo a Rio e tu metterai una bella croce di legno bianca con il nome del tuo bambino accanto alla loro tomba. Asia,tu non riesci a perdonarli perché in cuor tuo non sei ancora riuscita a lasciare il tuo bambino e questo è un modo per farlo! Il tuo bambino riposerà accanto a loro!” le dico.
“ Accanto ai suoi assassini!” mi dice.
“ Detto così fa ribrezzo,ma se tu pensi che tuo figlio riposerà accanto ai suoi nonni,forse starai meglio!” le dico.
“ No! Io non starò meglio! Mio figlio sarebbe vivo,se loro non avessero chiesto al medico di farmi abortire!” mi dice.
“ E sarebbe vivo se tu non avessi avuto quell’incidente …” le dico.
“ Che vuoi dire?” mi domanda.
“ Che dovresti prendertela con l’uomo che ti ha investito,con il medico che ti ha praticato l’aborto oltre che con i tuoi e con quel tale!” le dico.
“ Ma loro sapevano quanto volessi quel bambino!” mi dice,scoppiando a piangere.
“ Lo so. Anche io sapevo quanto male ti avrei fatto tradendoti,ma l’ho fatto e tu sapevi quanto male mi avresti fatto accettando di partire con quel tale per Milano ed hai accettato,anche se poi non sei partita. Io,tu,i tuoi genitori abbiamo fatto degli errori,ma loro sono morti,non ci sono più e tu sei l’unica che può lasciarli andare con la coscienza pulita perdonandoli e facendo vedere loro che sei felice con me!” le dico.
“ Tu credi che io possa farcela?” mi domanda.
“ Io credo di si. Tu sei già perfetta così,ma credo che quando avrai archiviato questa storia,riuscirai ad essere una persona migliore,una moglie ed una madre migliore … perché sappi,signorina Suarez presto in Mora,che voglio avere tanti bambini nostri in giro per casa!” le dico,strappandole un sorriso.
“Allora?” le domando.
“ Mi hai convinta,Nicola Mora. Io non so dirti quanto sono stata fortunata ad averti incontrato!” mi dice.
“ Vedremo se dirai lo stesso dopo avermi sposato!” le dico.
“ E comunque anch’io voglio un figlio da te,il prima possibile!” mi dice.
“ Allora,quando torneremo a casa,potremmo iniziare a provarci!” le dico,mentre le apro il cancelletto che conduce a casa di mia madre. Mi da un bacio.
Suoniamo al campanello. Speriamo vada tutto bene!
 
[Asia]
Apre la porta una signora che somiglia molto al mio Nicola.
“ Mamma,possiamo entrare?” le domanda.
“Certo,figliolo,questa è casa tua!” gli risponde la donna. Ci fa accomodare in salotto.
“ Posso offrirvi qualcosa da bere?” domanda la signora.
“ No,grazie!” le rispondo.
“ No,mamma è già tardi!” le dico.
“ Lei è la tua fidanzata?” gli domanda.
“ Si,mamma. Lei è Asia Suarez!” dice lui.
“Molto piacere,signora!” le dico,stringendole la mano.
“ Mio figlio ha scelto proprio bene! Sei proprio una bella ragazza!” mi dice.
“ Grazie!” le rispondo.
“ Mamma,io e Asia siamo venuti ad invitarti al nostro matrimonio. Ci sposiamo tra un mese e mezzo!” le dice.
“ Oddio! E dove?” domanda lei,piuttosto felice.
“ Volevamo sposarci nella chiesa del quartiere!” le dico.
“ Dove si è sposata Bettina!” risponde la signora.
“Si,dove si è sposata Betty!” le risponde il figlio.
“ Piuttosto,signorina le consiglio di stare attenta a questo marpione! Non so se Bettina gliel’ha raccontato,ma una volta è tornato a casa in mutande perché si è fatto rapinare da una banda di femmine!”  mi dice la signora. Scoppio a ridere.
“ Mamma!” la ammonisce il figlio.
“ Si,Betty me l’ha raccontato! Comunque stia tranquilla,perché semmai dovesse riaccadere,il letto a casa Pinzon sarebbe di nuovo di suo figlio!” le rispondo.
“ E faresti bene! Non si può sposare un adultero!” mi risponde la signora.
 
[Armando]
Io e Betty siamo a letto,abbracciati come sempre.
“ Amore mio,credi che ce la farò a trovare un vestito per il matrimonio?” mi domanda.
“ Si! Ma ti prego di non diventare paranoica con la storia della gravidanza,che non ti va bene nulla dei vestiti che hai,perché a quello ci pensa già Sandra! Il povero Mario sta per impazzire!” le dico.
“Immagino! Comunque per voi è facile,ma siamo noi che abbiamo due bei pancioni e dobbiamo scegliere cosa indossare! A voi basta uno smoking e avete risolto!” mi dice.
“ No,ci vuole un signor smoking,perché nel caso l’avessi dimenticato,io e Calderon siamo i testimoni dello sposo!” le dico.
“ E chi lo dimentica! Ci pensi,io e Lombardi a fare da testimoni ad Asia?” mi domanda.
“ Oddio! Speriamo non faccia un tavolo per i testimoni a parte,altrimenti ti giuro che ammazzo Nicola!” le dico.
“ Non può farlo! Sandra resterebbe senza suo marito e poi il tuo amico come farebbe a stare 5 minuti senza accarezzare la pancia dove vive il piccolo Calderon? E poi non può impormi un flagello come sopportare Ugo Lombardi per tutta la giornata!” mi risponde. Bussano alla porta della nostra stanza.
“ Avanti!” dico. Entrano i gemelli.
“ Bambini,ma non stavate dormendo?” domanda Betty.
“ Si,ma io voglio fare la damigella!” dice Margherita.
“ Anch’io!” dice Hermes.
“ No,tu al massimo,puoi fare il paggetto,ma la damigella no! “ gli dico. Altrimenti qui succede che puoi vuole fare da damigella anche Ugo!
“ Siiii!” esulta Hermes.
“ Bambini,zio Nicola e zia Asia ve l’hanno promesso e poi ci vuole tempo!” dico.
“ E il paggetto cosa fa?” mi domanda Hermes.
“ Di solito porta il cuscino con le fedi!” gli rispondo.
“ E ci insegni come si fa?” chiede Margherita.
“ Si,ma non adesso! Adesso è notte e si deve dormire!” dice Betty.
“ Ma mamma!” protesta Margherita.
“ Bambini! Guardate che se se non andate subito a dormire,parlo io con zio Nicola e gli chiedo di far pare il paggetto e la damigella ad altri bambini!” dico.
“ E va bene!” dice Margherita. Ci salutano e vanno al letto.
 
[Nicola]
Abbraccio la mia Asia e lei si accoccola di più a me.
“ Credi che sia successo davvero?” mi domanda.
“ Io mi sono concentrato al massimo e spero di si!” le rispondo.
“ Sarebbe bellissimo” mi risponde.
“ Si,ma non c’è fretta! Se non è accaduto adesso,abbiamo tutta la luna di miele per tentare!” le rispondo.
“ A tal proposito,tu sei sicuro di voler passare per Rio?” mi domanda.
“ Quella dubbiosa mi sembri tu! Io sono sicuro che dopo il viaggio a Rio,riuscirai ad essere più serena e chissà che ciò non favorisca i nostri tentativi!” le rispondo.
“ Ho paura che una volta arrivati lì,il mio odio cresca e che sarà tutto inutile!” mi dice.
“ Beh è per questo che dopo Rio andremo per 15 giorni alle Mauritius!” le rispondo.
“ Già,quel paradiso sarà perfetto per rilassarci!” mi risponde.
“ E anche per metterci all’opera!” le rispondo,mentre riprendo a baciarla.

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Capitolo 69
*** 69 ***


[Nicola]
“ Qui è il comandante che parla,l’aereo  Bogotà- Rio de Janeiro,sta per atterrare all’aeroporto di Rio de Janeiro,si pregano i signori passeggeri di allacciare le cinture di sicurezza!” dice l’altoparlante.
Mi stiracchio,mentre cerco di svegliare mia moglie. Mi fa ancora strano chiamarla così visto che ci siamo sposati solo 24 ore fa! Se non vedessi la fede al mio anulare,penserei che tutto questo è solo un sogno e che quando mi sveglierò rivedrò di nuovo Asia con quel cretino! Nicola Mora,il dongiovanni più incallito di Bogotà è felicemente sposato.
“ Amore,siamo arrivati?” mi domanda Asia.
“ Amore mio,allaccia la cintura perché stiamo per atterrare!” le rispondo.
“ Sai ho sognato tutto quello che è accaduto ieri:l’altare,io,tu,Ugo che si è commosso,mio fratello …” mi dice.
“ Anch’io! Secondo me abbiamo sbagliato a non dire a Pedro Manuel che saremmo venuti a Rio!” le dico.
“ Lo so,ma mio fratello partirà da Bogotà fra due giorni e noi allora saremo già alle Mauritius,perché noi questa sera abbiamo l’aereo,vero?” mi chiede.
“ Si,tranquilla! Oggi andremo al cimitero e poi partiremo per Port Louis alla volta del nostro viaggio di nozze!” le dico.
“ Non vedo l’ora!” mi dice,mentre mi abbraccia.
 
[Marcella]
Mi giro sull’altro fianco e allungo il braccio per cercare Michel,ma non c’è. Mi sveglio di colpo.
Ma dove sarà finito? Mi metto la vestaglia e le ciabatte e mi alzo.
“Michel” lo chiamo.
“ Amore mio,ma che ci fai già sveglia?” mi domanda.
“ Non ti ho trovato nel letto e mi sono spaventata!” gli rispondo. Mi da un bacio.
“ Pensavi che fossi scappato via lasciandoti qui la pulce!” mi dice.
“ Scemo!” gli rispondo.
“ Senti,Marce,visto che le cose tra te e i miei genitori si sono sistemate …” mi dice.
“ Puoi anche semplicemente dire che tuo padre si è rassegnato!” lo interrompo.
“ Ok,diciamo così! … io vorrei chiederti una cosa!” mi dice.
“ Vuoi sapere se sono sicura di voler stare con te?” gli domando.
“ In un certo senso …si!” mi risponde.
“ Michel! Sono sicura! Io sto bene qui con te,con la pulce e con il bambino che sta per nascere! “ gli ribadisco.
“ E vuoi stare con me per sempre?” mi domanda.
“ Oggi sei assillato dalle insicurezze? Si,mi piacerebbe invecchiare con te,anche se la sola idea di vedermi piena di rughe e con i capelli bianchi,mi agghiaccia!” gli rispondo.
“ Allora sposami!” mi dice,mettendosi in ginocchio.
“ Perché sposandoti non mi verranno le rughe?” gli domando.
“ No … insomma … le cose tra di noi vanno bene e a parte quando fai di testa tua e non riposi a sufficienza,andiamo d’accordo …allora io ho pensato…” lo interrompo subito.
“ Hai pensato che per convenzione sociale sia meglio infilarmi un anello al dito!” gli dico.
“ Non è per convenzione sociale e lo sai! Se fosse stato per quello ti avrei chiesto di sposarmi con un solitario,che non ho ancora comprato,e quando ho scoperto che eri incinta!” mi dice.
“ Cosa ti aspetti che risponda?” gli domando.
“ Ah guarda,da quando ci siamo conosciuti,ho subito capito che da te mi posso aspettare di tutto…quindi non lo so proprio!” mi risponde.
“ E fai bene! Comunque la mia risposta è si!” gli dico con tono serio. Si alza e mi abbraccia forte.
“ Ma ci sono delle condizioni!” gli dico.
“ Quali?” mi domanda.
“ La prima è che ,essendo anch’io una donna,voglio il solitario che mi spetta” dico.
“ Provvederò al più presto” mi dice,strappandomi un bacio.
“ E la seconda è che il nostro matrimonio avvenga dopo la nascita del bambino!” gli dico.
“ Perché?” mi domanda.
“ Perché la stampa ci mangerebbe vivi e poi non voglio che la gente pensi che mi sposi solo perché sono incinta. Oltre al fatto che ho sempre sognato di sposarmi in bianco e il bianco ingrassa,siccome sono già grassa,preferirei evitare!” gli rispondo. Sorride.
“ Allora? Accetti le mie condizioni,Michel Doinel?” gli domando.
“ Come vuole,dottoressa Valencia!Preferisce metterle nero su bianco?” mi domanda.
“No,dottor Doinel,mi fido di lei!” gli rispondo,mentre lo bacio.
 
[Armando]
Il matrimonio di ieri è stato uno dei più belli a cui ho assistito. Ed anche Nicola Mora,uno degli scapoli più incalliti di Bogotà è convolato a nozze! Era così felice ieri e adesso si starà godendo il suo bel viaggio di nozze alle Mauritius!
“ Amore mio,a che pensi?” mi domanda Betty,mentre mi abbraccia.
“ Al fatto che per smaltire tutto quello che abbiamo mangiato ieri,ci vorrebbe una settimana di digiuno!” le rispondo.
“ E allora chissà Sandra! Hai visto ieri quante tartine ha mangiato? Lei e Berta erano insaziabili,credo che quelli del club siano rimasti sconvolti!” mi dice.
“ No,quello sconvolto era Mario! Quel poveretto non sa più dove sbattere la testa visto che Sandra mangia quasi più di Nicola!” le rispondo.
“ Beh il tuo amico dovrà pazientare un altro po’,visto che fra qualche tempo dovrebbe nascere il suo bel principino!” mi dice.
“ Già! Speriamo tanto che il parto non diventi uno show perché con Calderon non si sa mai! Quello sarebbe capace di svenire in sala parto!” le dico.
“ Disse colui che ad ogni parto della moglie fa l’isterico insieme al suocero,vero Mendoza?” mi domanda.
“ Ma cosa c’entra? Io sono isterico di natura,Mario no! Questo bambino lo sta rincretinendo e finirà che quando nascerà in ufficio invece di portare la borsa da lavoro verrà con quella dei pannolini!” le dico. Scoppia a ridere.
“Tu ridi,ma Calderon sta impazzendo con la storia del piccolo Calderon,Marietto ecc.! Mi meraviglio di come non si sia comprato un bambolotto interattivo per fare un po’ di pratica!” le dico. Arriva un segnale dal suo cellulare.
“ Chi è?” le domando.
“ È Asia. Sono atterrati a Rio!” mi dice. A Rio?
“ Oddio! E adesso come ci arrivano a Port Louis?” le domando.
“ Dovevano prima fare una cosa e stasera prenderanno l’aereo per andare a Port Louis!” mi risponde.
“ Speriamo che vada tutto bene!” le dico.
 
[Sandra]
Ho trascorso una notte d’inferno:il bambino non ha fatto altro che agitarsi ed ogni tanto ho qualche fitta.
“ Amore mio,che hai?” mi domanda Mario.
“ Nulla,amore,è solo che non ho dormito molto e poi il bambino si sta muovendo parecchio!” gli rispondo.
“ Ti sta solo dicendo “mamma,ieri hai esagerato con le tartine ed ho impiegato tutta la notte a digerirle!”,capito?” mi domanda,imitando la voce di un bambino.
“ Non è vero! È colpa sua se mi sono abbuffata di tartine!” gli rispondo.
“ Non è che vuoi che andiamo in clinica?” mi domanda.
“ Ma no e poi mancano ancora delle settimane allo scadere del tempo e poi tuo figlio è agitato come te!” gli rispondo.
“ Casomai,come te visto che non sono io che litigo con tutta l’Ecomoda!” mi risponde,mentre usciamo dall’ascensore.
“Buongiorno!” diciamo all’unisono.
“Buongiorno!” dicono le mie amiche e Freddy.
“ Io adesso vado nel mio ufficio perché ho molto lavoro da sbrigare!” mi dice.
“ Ok,io resto qui fino a che non mi autorizzi ad andare a pranzo con le ragazze!” gli rispondo,mentre sento un’altra fitta.
“Amore mio,se decidi di andare in clinica chiamami e se ti senti male avvertimi!” mi dice.
“ Si,ma tu stai calmo!” gli dico. Mi da un bacio e va chiudersi in ufficio.
“ Sandra che hai?” mi domanda Mariana.
“ Niente,ho trascorso una notte orribile e ogni tanto ho qualche fitta!”  le rispondo.
“ Ogni quanto?” mi domanda Berta.
“ Non lo so.” Dico,mentre un’altra fitta mi colpisce.
“ Tu sei sicura che non sia arrivato il momento?” mi domanda Sofia.
“ No,mancano ancora alcune settimane!” le dico.
“ Possiamo chiamare Betty o vuoi qualcosa da mangiare?” mi chiede Anna Maria.
“ Niente … voglio solo sedermi!” dico loro.
“ Non capisco perché non sei rimasta a casa!” mi dice Berta.
“ Perché Mario ha bisogno di me!” dico,mentre arriva un’altra fitta.
“ Secondo me ieri ti sei affaticata troppo,il matrimonio ti ha provato troppo!” mi dice Mariana.
“ Io adesso mi metto a sedere!” dico.
 
[Asia]
Il giorno tanto temuto è arrivato ed ho un po’ paura. Risento dentro tutte le sensazioni provate 12 anni fa,anche se ora è tutto diverso:c’è Nicola con me,mio marito. Mi stringe forte la mano,mentre ci fermiamo davanti alla loro tomba.
Ci sono dei fiori quasi secchi e le loro foto. In vecchiaia non sono cambiati poi molto,rispetto a quando li ho visti l’ultima volta.
Non riesco a piangere,le lacrime non escono e non voglio sforzarmi di farle uscire.
“ Amore mio,dai! Siamo qui per un motivo!” mi dice.
Apro la busta che ho portato con me ed estraggo la croce bianca di legno. Vi sono incise le iniziali che avrebbe avuto mio figlio,se non gli avessero tolto il diritto di nascere: R. S. R come Ruben. Era quello il nome che avrei voluto dare a mio figlio. Non c’è alcuna foto sulla croce perché non potuto scattargli alcuna foto. Me l’hanno tolto troppo presto.
Adesso le lacrime sono incontrollabili e non riesco a fermarle neppure volendo.
“ Come avresti voluto chiamarlo?” mi domanda Nicola.
“ Ruben. Non ricordo neanche io il motivo. Ero una ragazzina e quel nome mi piaceva!” gli racconto,mentre metto la croce accanto alle tombe dei miei genitori.
“ Adesso che l’hai lasciato andare,te la senti di pregare per la sua anima e per quella dei tuoi genitori?” mi domanda. Scoppio a piangere,mentre mi abbraccia forte.
“ Liberati,amore mio! Anche questo è un modo per salutare tutti loro!” mi dice.
“ Nicola,io non voglio dimenticare mio figlio!” gli dico.
“ Non lo stai dimenticando! Ruben sa che non lo dimenticherai,anche quando avremo altri figli. Lui sa che nel tuo cuore occuperà un posto importante,ma adesso è tempo che lasci riposare la tua anima,archiviando questa parte dolorosa del tuo passato e perdonando i tuoi genitori e quel tipo per il male che hanno fatto a te e al tuo bambino!” mi dice.
“ Vuoi davvero che perdoni Giovanni?” gli domando sorpresa. Annuisce.
“ Vuoi che ti lasci un momento da sola?” mi domanda.
“ No. Voglio che resti qui con me. Voglio che mio figlio sappia che tu saresti potuto essere il suo patrigno se le cose fossero andate diversamente.” Gli dico. Mi abbraccia più forte.
“ Mamma,papà,voi mi avete distrutta 12 anni fa,mi avete colpito alle spalle quando meno me l’aspettavo e questo dolore non mi ha mai abbandonato,ma poi ho incontrato Nicola,un uomo meraviglioso che amo più della mia stessa vita ed ho capito che l’unico modo per essere felice è lasciar andare questo mio dolore. Io vi perdono per tutto il male che avete fatto a me e mio figlio e perdono anche Giovanni,per avervi indotto a fare quello che avete fatto. Spero che veglierete sul mio Ruben e che proteggerete me e la mia famiglia! Addio!” dico. Non so neppure io dove ho trovato il coraggio di lasciarmi andare.
“ Ce l’hai fatta,amore mio!” mi dice Nicola. Lo abbraccio forte.
“ Ti amo!” gli dico.
“ Ti amo anch’io!” mi risponde.
 
[Berta]
Sandra è ancora seduta in attesa che suo marito la lasci venire a pranzo con noi.
“Sandra,ma insomma quello schiavista di tuo marito quando ti lascia venire?” le domanda Sofia.
“ Ragazze,non lo so!” risponde ancora dolorante.
“ Ma stai ancora male?” le domando.
“ Si. Ragazze,ho paura!” dice.
“ Sandra,cosa aspetti a chiamare tuo marito ed andare in clinica?” le domanda Anna Maria. Sandra si alza e si sente uno scrosciare e c’è il pavimento bagnato.
“Ditemi che avete fatto cadere dell’acqua da qualche bottiglietta!” dice Mariana.
“ Ma quale bottiglietta!”dice Sofia.
“ Dimmi che ti sei fatta solo la pipì addosso!” le dice Mariana. Sandra scuote la testa.
“A Sandra si sono rotte le acque!” grido.
 
[Mario]
Sono ancora attaccato a questo pc e so che Sandra mi ammazzerà perché la sto costringendo a lavorare e le sto impedendo di andare a pranzo con le sue amiche,che di sicuro la staranno aspettando e mi staranno etichettando come “schiavista” o “tiranno”. La porta del mio ufficio si apre e sbatte violentemente contro il muro. Non alzo lo sguardo dal pc,perché se mi distolgo adesso,finisce che mi intrattengo qui fino a mezzanotte.
“ Mario … si sono rotte” dice Sandra,con una voce strozzata.
“ Mi meraviglio del tuo linguaggio colorito,amore mio! Potresti anche dire che si sono scocciate!” le dico,guardando il computer.
“ No,Mario … si sono rotte …” mi ripete.
“ Si ma potrebbero avere un po’ di pazienza le tue amiche … poi se vuoi andare con loro per me non c’è problema!” le dico,continuando a guardare lo schermo del pc.
“ Mario … le acque … si sono rotte!” mi dice.
“ E ti sembra il momento? Ci mancavano anche i rubinetti! Chiamate l’idraulico,no? Va bene che qui cerchiamo di arrangiarci,ma io non so riparare i rubinetti!” le dico.
“ MARIOOOOOOO! STA NASCENDO IL BAMBINO!” grida,facendomi quasi rompere i timpani.
“ A – A - Adesso?” le domando shockato.
“ Mario,maledizione! Vuoi che gli dica di restare dentro?” mi domanda.
“ N – N – No! Ma che facciamo?” le chiedo.
“ Non so,vuoi prenderti un caffè? CHIAMA QUALCUNOOOOO!” mi grida.
“O – Ok,ma tu stai qui eh? Siediti qui e non muoverti!” le dico,mentre la adagio sul divanetto del mio ufficio.
“ E dove vuoi che vada!” mi dice dolorante.
 
[Armando]
Io e Betty stiamo controllando le proiezioni,mentre in corridoio c’è il caos più totale da circa 10 minuti. La porta dell’ufficio si apre di botto ed entra Mario.
“ SANDRASTAPARTORENDO!” grida non facendo capire nulla.
“ Che?” chiede Betty.
“ Mia moglie sta partorendo!” scandisce.
“ Adesso?” chiedo.
“Si! Armando devi accompagnarmi o meglio … accompagnarci in ospedale!” risponde.
“ Ma perché non hai la tua auto?” gli domando.
“ Si,ma non riesco a guidare!” mi risponde.
“ Si,ma neanche io riesco a guidare con tutta quest’ansia!” gli rispondo.
“ Chiama Freddy e andate tutti e andate in ospedale! Armando,ti conviene accompagnare Mario,altrimenti rischia di farsi venire un infarto!” mi dice Betty. Compongo il numero di Freddy che si precipita nel mio ufficio.
“ Mi dica,padrino!” mi dice. Mario lo prende per il colletto della camicia.
“ A Sandra si sono rotte le acque!” grida Mario.
“ E vuole una mano?” chiede Freddy.
“ A far cosa?” gli domando.
“ Ad aggiustarle! Ci vuole una chiave inglese!” risponde Freddy.
“ MA COSA DICE? STA NASCENDO MIO FIGLIO!” grida Mario. Ok è più isterico di me!
“ Ed io cosa posso fare?” chiede Freddy.
“ Deve accompagnarla in ospedale!” dico.
“ Con la moto aziendale?” domanda Freddy.
“ MA QUALE MOTO? MIA MOGLIE È INCINTA E LE DONNE INCINTE NON SALGONO SULLE MOTO” grida Mario.
“ Ma non stava partorendo? Anche se sta partorendo la considera ancora incinta?” gli chiede Freddy.
“FREDDY,MIA MOGLIE POTREBBE PARTORIRE DA UN MOMENTO ALL’ALTRO E LE DONNE IN QUESTO STATO NON SALGONO SULLE MOTO!” grida Mario.
“ MARIOOOOOOOOOOOOO” si sente il grido di Sandra proveniente da fuori.
“ Andiamo forza! Amore,ti chiamo appena partorisce!” dico a Betty.
“ Ok,ma cercate di non farvi ricoverare nel reparto di igiene mentale!” mi risponde.
 
[Mario]
Non ci posso credere! Il momento che aspetto da tanto tempo è arrivato e sono nel panico più totale.
“ Dottore,chiamo l’ascensore?” mi domanda Freddy.
“ Vuole far scendere la povera Sandra a piedi? Certo che deve chiamare l’ascensore! SI SBRIGHI,FREDDY!” gli grida Armando. Lo sapevo che sarebbe diventato isterico anche lui!
“Si,padrino!” gli risponde Freddy con quella voce fastidiosa. Le ragazze sono tutte in corridoio e stanno trasformando l’Ecomoda in un pollaio.
“Ma che succede qui? Come mai la giraffona è tra le tue braccia,Mario? Non vorrete mica fare le vostre cose qui,vero?” domanda Ugo.
“Ugo,per favore! Sandra ha rotto le acque! Mio figlio sta per nascere e l’ascensore non arriva!” gli dico piuttosto nervoso.
“ Non vorrai mica farla partorire qui,vero? Calderon,non puoi farmi questo!” dice Ugo.
“ Vuoi farla partorire tu per caso?” gli domanda Armando.
“ No!” risponde Ugo schifato.
“ E ALLORA STAI ZITTO!” gli grida Armando.
“ Giraffona,respiri!” dice Ugo.
L’ascensore arriva al nostro piano ed sulla porta c’è Wilson,che si sposta parallelamente a noi. Sembra che questo cretino lo faccia a posta!
“ Senta Wilson,balliamo un’altra volta!” gli dico.
“ Non capisco,dottore!” mi risponde.
“ WILSON,SE NON SPARISCE IPSO FACTO,IO GIURO CHE PRIMA LA AMMAZZO E POI LA LICENZIO! NON VEDE CHE LA PUERPERA DEVE PARTORIRE? VUOLE FARLA PARTORIRE LEI?” gli grida Armando.
“ Ma cosa dice,dottore?” gli dice Sandra. Wilson si sposta dall’ascensore e noi quattro entriamo.
 
[Betty]
Speriamo che mio marito,Mario e Freddy non si facciano riconoscere anche in clinica! Sarei dovuta andare con loro per dare man forte a Sandra perché con quei tre non è in buone mani,ma non c’è neanche Nicola e non posso lasciare l’Ecomoda in mano a Gutierrez. Menomale che Armando non ha chiesto a lui di accompagnarli,altrimenti sarebbe stato peggio.
Le ragazze entrano nel mio ufficio.
“ Betty,che disastro!” dice Berta.
“ Berta,per favore! Il mio tesoruccio li accompagnerà subito in clinica!” le risponde Anna Maria.
“ E vorrei vedere! Lo sai che il tuo tesoruccio voleva accompagnare Sandra con la moto aziendale?” le domando. Le altre scoppiano a ridere.
“ Perché non sei andata con loro?” mi domanda Mariana.
“ Perché non posso lasciare l’Ecomoda a quel cretino di Gutierrez e poi quei tre sarebbero capaci di far rompere anche le mie di acque!” dico loro.
“ Speriamo non li ricoverino tutti e tre al manicomio!” dice Sofia.
“ Ah guarda,se arrivano in clinica come sono partiti da qua,è probabile che li internino a vita!” commenta Mariana.
“ Perché?” domando loro.
“ Prima ci si è messo il tesoruccio di Anna Maria che voleva far scendere la povera Sandra a piedi e tuo marito ha iniziato a gridare,poi ci si è messo il signor Ugo con le sue solite battutine seguite dall’ennesimo grido di tuo marito e poi,ciliegina sulla torta, è arrivato Wilson che sembrava  non volerli far entrare nell’ascensore ed anche lui come i precedenti si è beccato una rottura di timpani da parte di tuo marito!” mi racconta Sofia. Scoppio a ridere.
“ Spero tanto che la povera Sandra resista a quei tre!” dico loro.
 
[Nicola]
Rio è una città bellissima e,a parte la tappa del cimitero,il nostro viaggio di nozze è iniziato benissimo! Io e Asia stiamo girando da un po’ per le strade di Rio mano nella mano.
“ Ti senti meglio?” le domando.
“ Si,avevi ragione!” mi dice.
“ Come sempre!” le rispondo.
“ Presuntuoso!” mi dice. Le strappo un bacio,ma il suo cellulare ci interrompe.
“ Ti giuro che se non spegni il cellulare lo butto!” le dico.
“ Indovina chi è!” mi dice.
“ Non saprei!” le rispondo.
“ Ughetto,come va? … si,Rio è bellissima… si,mi sento decisamente sollevata … sapevo che avresti sentito la mia mancanza,ma all’Ecomoda? … COME? … E adesso dov’è? … Oddio! E chi l’ha accompagnata? ... Già me li vedo! … No,appena posso chiamo Betty e le domando informazioni … si,ciao Ugo!” le sento dire.
“ Che ha detto?” le domando.
“ Il dottor Calderon sta per diventare papà! A Sandra si sono rotte le acque mentre era all’Ecomoda e adesso sono andati in clinica!” mi risponde.
“ Immagino Mario!” le dico.
“ Non è andato da solo!” mi dice.
“ Ah no? E chi è che ha accompagnato quel pazzo?” le domando.
“ Il dottor Armando e Freddy!” mi risponde. Mi metto una mano sulla fronte preventivamente.
“ Immagino la scena!” le dico.
“ Ugo mi ha detto che è stato praticamente uno show,anzi una barzelletta!” mi risponde.
 
[Armando]
Sono seduto sul sedile anteriore della mia auto,mentre Mario e sua moglie sono seduti dietro. Ho fatto mettere Freddy al volante,ma non l’avessi mai fatto! Si è messo in un ingorgo.
“ Freddy,quanto manca?” chiede la povera Sandra dolorante.
“ Cara Sandra,siamo in un ingorgo!” annuncia Freddy.
“ E ME LO DICI COSÌ? IO STO PER PARTORIRE E NON VOGLIO FARLO IN QUESTE CONDIZIONI!” grida Sandra.
“ E allora rimettilo dentro!” dice Freddy con la sua vocina fastidiosa.
“ Freddy!!!! Suoni il clacson,attivi la segnalazione luminosa di pericolo!” gli dice Mario,ormai posseduto dal panico.
“ Faccio tutto insieme?” chiede Freddy.
“ Freddy,io le giuro che se mio figlio nasce in questa macchina in mezzo allo smog e al traffico e costringe me a fare da ostretica,io la faccio arrivare in Alaska senza toccare terra con i piedi!” gli intima Mario.
“ E IO LE GIURO,FREDDY, CHE SE MI COSTRINGE AD ASSISTERE AL PARTO (COSA CHE NON HO MAI FATTO IN VITA MIA PERCHÉ MI FA IMPRESSIONE),IO LE FACCIO FARE LA FINE OSIRIDE!” gli grido.
“ E chi è? Una sua parente?” mi domanda con la sua vocina.
“No. Osiride viene fatto a pezzi e la moglie è costretta a cercare i pezzi sparsi per il mondo,vuole che Anna Maria si ritrovi nei panni della moglie di Osiride?” gli domando.
“ No no,padrino!” mi dice,spaventato.
“ ANCHE PERCHÉ IO PRIMA LA FAREI A PEZZI E POI LA LICENZIEREI!” gli grido.
“AHHHHHHHHHHHHHH!” grida Sandra.
“ Sta nascendo?” chiede Freddy.
“ Pensi a guidare!” gli dice Mario.
“ FREDDY,PREGA CHE MIO FIGLIO NON NASCA IN QUEST’AUTO PERCHÉ SE MI COSTRINGI A PARTORIRE QUI DAVANTI A MIO MARITO E AL DOTTOR ARMANDO,IO PRIMA TI CASTRO E POI TI AMMAZZO CON LE MIE MANIIIII!” grida Sandra.

 

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Capitolo 70
*** 70 ***


[Michel]
Marce è accoccolata tra le mie braccia con le mani sul ventre e un’espressione dolcissima. È quasi un peccato doverla svegliare. Mi avvicino a lei lentamente e le bacio la guancia. Si sveglia lentamente sorridendo.
“ Mi sono appisolata!” mi dice,stiracchiandosi.
“ Me ne sono accorto! Questa gravidanza ti porta sonno!” le dico.
“ Si,un po’. Volevo chiederti una cosa!” mi dice.
“ Dimmi!” le rispondo.
“ Credi che dovremmo accennare a Charlotte la nostra idea di sposarci? Non vorrei che la prendesse male! Insomma una cosa è sapere che il proprio padre ha una fidanzata,che questa aspetta un bambino e un’altra è sapere che si sposeranno,perché tu vuoi ancora sposarmi,vero?” mi domanda.
“ Si,voglio ancora sposarti e non ho intenzione di cambiare idea almeno fino ai prossimi cento anni!” le dico. Mi strappa un bacio.
“ Comunque io penso che Charlotte sarà felicissima! Insomma con  il matrimonio tu sarai a tutti gli effetti una mamma per lei!” le dico.
“ E tu credi che sarà felice di questo?” mi domanda un po’ timorosa.
“Buuuuuuuuu!” sentiamo alle nostre spalle. Si palesa davanti a noi la piccola Charlotte.
“ Charlotte,stava per prendere un colpo a me e Marce,ma ti sembra il modo?” le domando.
“ Scusa,papà! Scusa,Marcella!” risponde.
“ Non ti preoccupare,pulce,tuo padre è sempre il solito melodrammatico!” le risponde Marcella.
“ E tu come al solito ti schieri sempre con lei!” le dico.
“ Che vuoi farci,è l’inconveniente di essere in minoranza!” mi risponde Marcella.
“ Ancora per poco,cara mia!” le dico. Charlotte si mette a sedere accanto a Marcella,la quale mi guarda titubante. Non sa se dirglielo. Le faccio un cenno di approvazione.
“ Charlotte,io e papà dobbiamo chiederti una cosa!” le dice Marcella.
“ Il fratellino?” mi domanda.
“ No,tuo fratello non c’entra nulla. Lui sta bene e arriverà presto!” la rassicuro.
“ E che cosa?” domanda curiosa.
“ Tu lo sai che io e papà siamo fidanzati … insomma noi due” dice Marcella,cercando con lo sguardo il mio aiuto.
“ … tu saresti contenta se io e Marce ci sposassimo?” le domando.
“ E cosa vuol dire?” domanda curiosa.
“ Quando due persone si vogliono molto bene,come io e tuo padre,scelgono di passare tutta la vita insieme,di vivere insieme,di diventare genitori e questo si fa sposandosi!” le spiega Marcella.
“ Solo che noi avremo prima il fratellino e poi ci sposeremo!” dico.
“ Quindi vi sposate dopo che arriva il fratellino con la cicogna!” dice un po’ confusa.
“ No,aspetta. Tu lo sai no che la cicogna lascia il fratellino all’ospedale,dove siamo andati a fargli la foto,ti ricordi?” le domanda Marcella. Charlotte annuisce.
“ Noi,dopo che la cicogna porta il fratellino in ospedale,lo andiamo a prendere e lo portiamo qui a casa,dove ha la sua stanzetta,i giochini che gli abbiamo comprato…” dico.
“ E poi vi sposate!” dice la bambina.
“ No. Dopo un po’ di tempo,se tu sei d’accordo,io e papà ci sposiamo!” le dice Marcella.
“ Che bello! Ma come ci si sposa?” domanda la bambina.
“ Beh si va in chiesa,si ascolta il prete,ci si mettono gli anelli e poi si va al ristorante e in viaggio di nozze!” le spiego.
“ E in viaggio vanno anche i figli?” domanda la bambina.
“ Di solito no,ma tu e il tuo fratellino,verrete con noi,sei contenta?” le domando. Annuisce,mentre ci abbraccia.
 
[Betty]
Sono andati via da più di quattro ore e vorrei proprio sapere come vanno le cose. Speriamo non si siano fatti riconoscere anche in clinica! Sfioro il tasto per chiamare Armando.
“Amore mio!” mi dice rispondendo.
“ Amore,come va? Siete arrivati in clinica?” gli domando.
“ Si,nonostante la lentezza di Freddy,le parolacce di Mario e Sandra,siamo arrivati in clinica tre quarti d’ora dopo che abbiamo lasciato l’Ecomoda e non ti racconto l’Odissea che c’è stata tra la partenza e l’arrivo perché se ci ripenso mi viene l’emicrania!” mi dice.
“ Ed è nato?” gli domando.
“ Sandra è entrata subito in sala travaglio e Mario è con lei,anche se gli ha chiesto poco garbatamente svariate volte di andare all’inferno!” mi dice.
“ Senti,io adesso lascio l’Ecomoda e vengo in clinica!” gli dico.
“ Amore,perché non vai a casa a riposare?” mi domanda.
“ Perché non riesco a pensare che tu stai lì da solo con quel matto di Mario!” gli rispondo.
“ E i bambini?” mi domanda.
“ Marisa starà con loro!” gli dico.
“ Ok,ma se senti anche una piccola contrazione dimmelo!” mi dice.
“ Amore mio,sto benissimo e tu calmati!” gli rispondo. Si sente un grido “ TI VOGLIO FUORIIIIIII”.
“ Amore,era Sandra?” gli domando.
“ Si. L’infermiera ha appena accompagnato Mario fuori dalla sala parto! Vieni presto,perché non so se riuscirò a supportare Mario da solo!” mi dice.
 
[Sofia]
Siamo tutte sedute in corridoio,mentre tartassiamo Anna Maria.
“ Ma Freddy cosa ti ha detto?” le domanda Berta.
“ Che ha ricevuto minacce da tutti e tre e che si sono trovati in un ingorgo!” risponde Anna Maria.
“ Immagino! La verità è che tuo marito è un casinista più unico che raro!” le dico.
“ Non è vero! Quei due sono uno più isterico dell’altro!” risponde Anna Maria.
“ Si,ma Sandra?” domanda Mariana.
“ Non lo so,ragazze! Freddy poi è tornato qui!” risponde Anna Maria,esausta del nostro interrogatorio.
“ Ragazze,l’unica cosa da fare è chiamare il dottor Armando al cellulare!” dico.
“ Si,così qualcuna di noi rischia di perderci un orecchio!” mi dice Berta.
“ Che ci fate tutte qui?” ci domanda Betty.
“ Aspettavamo notizie!” le rispondo.
“ Sandra è in sala parto e ancora non ha partorito. Ho parlato poco fa con Armando e Mario è stato cacciato fuori dalla sala parto!” dice Betty.
“ Capirai! Il dottor Calderon era già agitato quando Sandra era ancora al quarto mese di gravidanza,immagino come starà adesso!” commenta Berta.
“ Io adesso vado in clinica perché non vorrei che quei due si facessero cacciare fuori!” dice Betty.
“ Ti accompagno?” le domanda Anna Maria.
“ No,ragazze,andate a casa a riposare e appena nasce vi chiamo io,sempre che non ricoverino prima sia me che quei due!” risponde Betty.
“ Io al tuo posto porterei loro della valeriana,troppo stressati!” le dice Mariana.
“ Allora? La gestante ha partorito il nuovo mandrillone dell’Ecomoda?” domanda il signor Ugo.
“ Non ancora e adesso vado ad evitare che i due mandrilloni dell’Ecomoda si facciano venire una crisi isterica!” gli risponde Betty.
“ E se vogliono ricoverarli,dica loro che possono tenerseli!” le dice il signor Ugo.
“ Non credo che in clinica siano tanto masochisti!” commento.
“ Io vado e mi raccomando,andate a casa!” dice Betty.
“ Tranquilla,Betty!” le dico.
“ Sofia,”tranquilla” è la parola giusta!” mi risponde Betty.
“ E faccia stare tranquilli anche quei due,che sono partiti agitati già da qui!” le dice il signor Ugo.
“ Betty,e se chiama Asia?” le domanda Mariana.
“ Avverto io Nicola quando il piccolo nascerà e se lui ha il telefono staccato per il viaggio in aereo,gli lascerò un messaggio in segreteria!” risponde Betty. Betty entra in ascensore,che si chiude dopo qualche istante alle sue spalle.
“ Speriamo che quello stallone di Calderon non si faccia riconoscere anche in clinica!” commenta il signor Ugo.
“ A me dispiace per Sandra nelle mani di quei due!” commenta Anna Maria.
“ Beh chi è causa del suo mal pianga se stesso!” le risponde il signor Ugo.
“ In che senso?” gli domando.
“ Nel senso che tra tanti uomini convenzionali, lei doveva farsi ingravidare proprio dal mandrillone!” mi risponde il signor Ugo.
“ Speriamo solo che il dottor Armando non gridi come il suo solito!” commenta Berta.
 
[Armando]
Da quando è uscito dalla sala parto,Mario non è stato fermo un attimo:prima ha iniziato con il muovere la gamba di continuo,poi ha iniziato ad alzarsi e a sedersi ogni 5 minuti e adesso sta andando avanti e indietro come se avesse il mal di mare.
“ Se continui così,finirai per bucare il pavimento!” gli dico.
“ Ti rendi conto che mi ha fatto uscire? Mia moglie mi ha chiesto di uscire!” mi dice.
“ La capisco! Mario,stai mettendo agitazione a me,figurati quella povera donna come l’hai ridotta!” gli rispondo.
“ Tigre,ma tu da che parte stai?” mi domanda nervoso.
“ Dalla parte di quei poveri infermieri che ti hanno dovuto sopportare per tre ore!” gli dico.
“Dici che sono esagerato?” mi domanda.
“ Nooo! Li hai solo quasi spinti allo sciopero,all’ammutinamento e al suicidio!” gli rispondo. Esce un infermiere dalla sala parto. Mario gli corre incontro,mentre io vado a fermarlo perché non vorrei mai che spaventasse quel poveretto.
“ Allora?” gli domanda.
“ Suo figlio se l’è presa comoda,ma sua moglie è forte!” gli risponde.
“ Si,ma manca molto?” gli domando.
“ Perché lei è un parente?” mi domanda.
“ No,sono un amico di questo povero disgraziato che sta impazzendo e siccome non vorrei impazzire anch’io,mi piacerebbe sapere se conviene sedarlo o meno!” gli rispondo.
“ Allora?” domanda Betty,sopraggiunta alle mie spalle.
“ Anche lei fa parte del gruppo di supporto del padre?” le domanda l’infermiere.
“ No,io sono per il vostro supporto perché mio marito e il padre del bambino sono un mix micidiale insieme!” risponde mia moglie.
“ Comunque…” l’arrivo di un’altra infermiera lo interrompe.
“ Marcus,deve rientrare! C’è bisogno di lei! La signora Calderon sta partorendo!” dice l’infermiera al suo collega.
“ Devo rientrare!” dice Mario.
“ Non se ne parla neanche,signor Calderon,lei mi agita la paziente e rischiamo sul serio che le cose si complichino!” gli risponde l’infermiere.
“ Allora aspetto qui?” domanda Mario.
“ A sua discrezione!” gli risponde l’altra infermiera. Entrambi rientrano in sala parto.
“ Vedrai che andrà tutto bene!”  gli dico.
“ E se così non fosse? Magari qualcosa è andato storto e non me lo vogliono dire!” dice Mario.
“ No. Sandra è forte e poi anche io con Camilla ho impiegato più tempo!” gli dice Betty.
“ Sul serio?” mi domanda Mario.
“ Si. Le ore sembravano eterne,ma poi si è levato un pianto ed ho capito che la mia vita sarebbe cambiata per sempre!” gli rispondo.
 
[Betty]
Cambiata per sempre perché da Camilla in poi ci sono stati altri figli! E non ci siamo ancora fermati!
“ Tigre chissà a chi somiglierà!” dice Mario euforico.
“ Speriamo sia un po’ meno agitato di te,altrimenti si prospettanonotti in bianco per tutto lo stabile dove abitiamo!” gli risponde Armando.
“ A questo non avevo mai pensato!” risponde Mario.
“ Ma l’ho fatto io,visto che se tuo figlio piange e fa piangere anche i gemelli che nasceranno,sisveglierà anche Robertino e allora si che saranno dolori! Già vedo noi 4 giocare a carte di notte per ammazzare il tempo e andare in Ecomoda come tanti zombie!” li risponde Armando.
Sentiamo un vagito.
“ Armando,tienilo fermo perché o sviene o distrugge la clinica con la sua euforia!” dico a mio marito. Escono due infermieri.
“ Allora?” domandiamo tutti e tre.
“ Suo figlio è bellissimo, signor Calderon!” dice l’infermiera.
“E sta bene?”le domanda Mario.
“ Si,anche se ha una leggera forma d’ittero ma è abbastanza frequente!” gli risponde l’infermiere.
“Ed è grave?” gli domanda Armando.
“ No. Passerà presto. Il piccolo è forte e sano come un pesce!” risponde l’infermiera.
Mario inizia a saltellare come uno squilibrato,mentre io e Armando ci abbracciamo.
“ E Sandra?” domando.
“ La signora ha chiesto di suo marito,dice che non vuole vedere il bambino prima dell’arrivo di suo marito in sala parto!” risponde l’altro infermiere.
“Possiamo vederli?” chiedo.
“ No. Per oggi la signora è stata abbastanza provata e se proprio dobbiamo far entrare qualcuno,preferiamo che a vederla sia suo marito!” risponde l’infermiere.
“ Allora vado,non vorrei mai che Marietto si sentisse rifiutato!” dice euforico Mario.
“ Mario,allora noi andiamo a casa! Se ti serve qualsiasi cosa,chiama!” gli dice Armando.
“ Tranquillo,Tigre! Vi ringrazio per essere stati qui con me!” risponde Mario.
“ L’abbiamo fatto perché questa clinica sta qui da 50 anni e ci saranno affezionati! Vorrebbero durasse almeno altri 150 anni!” gli rispondo ironicamente.
“ Credo proprio che tuo marito si comporterà come me quando sarà il tuo momento!” mi dice Mario.
“ E per questo ci sarai tu a tenerlo calmo! Comunque ci vediamo domattina,così ti do il cambio e resto io con Sandra!” gli dico. Io e Armando lo salutiamo con la mano e Mario corre come un fulmine verso la sala parto,seguito a ruota dagli infermieri.
“ Speriamo che non si faccia riconoscere anche dal figlio!” commento.
“ No,amore mio,è meglio che si abitui da subito ad avere un padre così squilibrato!” mi risponde Armando.
“ Povero bambino,non sa cosa l’aspetta!” commento.
“ Puoi ben dirlo!” mi risponde mio marito.
 
[Sandra]
Questi 8 mesi sono stati una specie di limbo e adesso finalmente tutti i miei sforzi sono stati premiati. Il travaglio è stato comico con Freddy,Mario e il dottor Armando. Sembrava una specie di sitcom! Con Freddy alla guida ho temuto di dover partorire in auto e invece è andato tutto bene! Vedo Mario correre verso di me.
“ Amore mio,come stai?” mi domanda. Se solo penso a quando gli ho comunicato di essere incinta,mi sembra che l’uomo che ho davanti sia solo un clone di quello che mi ha fatto soffrire.
“ Bene! Mi dispiace di averti detto che ti odiavo e che non volevo mai più essere toccata da te!” gli dico.
“ Erano parole dettate dal dolore! Ma il nostro Marietto?” mi domanda.
“ Volevo fossi tu il primo a vederlo! In questi mesi non hai fatto altro che pensare a lui e credo sia giusto che tu lo veda per primo!” gli dico. L’infermiera si avvicina a Mario tenendo in mano un fagotto celeste. Gli poggia il bambino fra le braccia e va via. Mario è emozionato e lo stringe a sé con la delicatezza di chi ha in mano una statua di ceramica.
Si avvicina a me per mostrarmi il bambino. Sta dormendo. Somiglia moltissimo a Mario.
“ L’infermiera aveva ragione: è bellissimo!” dico.
“ Modestamente è il figlio dell’ex playboy più apprezzato in tutta Bogotà!” mi risponde. Il bambino apre gli occhi,simili ai miei.
“ Ehi piccolino! Io sono il tuo papà! Sono quello che ti ha fatto una testa così per tutta la gestazione!” gli dice.
“ E se speravi di liberarti di lui con la nascita,piccolino mio,hai fatto male i tuoi conti!” dico al mio bambino.
 
[Asia]
Chissà se il figlio di Sandra è nato. Nicola è agitato quasi quanto me.
“Io credo che ci avrebbero chiamato se fosse già nato!” mi dice.
“ Si. Io adesso chiamo Mariana,prima di salire in aereo!” gli rispondo. Compongo il numero di Mariana.
“ Ehi sposina!” mi risponde.
“ Mariana,si sa nulla?” le domando.
“ No. Betty è andata in clinica,ma noi stiamo tornando a casa!” mi risponde.
“ Sono passate molte ore! Senti noi fra un po’ ci imbarchiamo e quindi dobbiamo spegnere i cellulari,dici che dovrei chiamare Betty?” le domando.
“ Betty ha lasciato detto che avrebbe lasciato un messaggio sulla segreteria qualora vi avesse trovati irraggiungibili, quindi partite tranquilli!” mi dice Mariana.
“ Ok,speriamo che le cose non vadano avanti per le lunghe! Io adesso stacco,ci sentiamo appena atterriamo!”  le dico.
“ Bene,buon viaggio!” mi risponde. Chiudo la chiamata.
“ Allora?” mi domanda Nicola.
“ Non ha ancora partorito e Betty è andata in clinica. Ha lasciato detto che ci farà sapere e ci lascerà un messaggio in segreteria!” gli rispondo.
“ Vuoi tornare a Bogotà?” mi domanda.
“ No. Tanto non potremmo fare nulla! Vuol dire che vedremo il piccolo Calderon quando torneremo dal viaggio di nozze,amore mio!” gli rispondo.
“ Chissà che il viaggio non aiuti anche noi!” mi dice.
“ Che vuoi dire?” gli domando.
“ Insomma … l’attesa di Mario,la sua emozione,mi fanno desiderare di vivere le sue stesse sensazioni!” mi dice.
“ Lo so. Ti capisco bene. Devo ammettere che dopo la morte del mio bambino,avevo un po’ timore di restare incinta di nuovo,paura di rivivere la stessa esperienza,ma da quando ti conosco,io ho sempre sognato di avere un figlio tuo.” Gli dico.
“ Un mangione casinista come me?” mi domanda.
“ Magari un po’ meno casinista e anche un po’ meno mangione!” gli rispondo.
“ Io sono sicuro che al ritorno da questo viaggio,avremo qualcosa per cui festeggiare!” mi dice.
“ Sarebbe bellissimo!” gli dico,accoccolandomi sul suo petto.
 
[Nicola]
Squilla il mio cellulare. È Betty.
“Amore mio,chi è?” mi domanda Asia.
“ Amore,è Betty!” le dico. Passo il dito sullo schermo per rispondere.
“ Betty!” dico.
“ Nicola! È nato il piccolo!” mi dice.
“ Oddio! E Mario come sta? Sandra?” le domando.
“ Beh Mario è più esaltato del solito e Sandra è sopravvissuta al terzetto Mario-Armando-Freddy! Noi adesso siamo arrivati a casa perché non ci hanno fatto entrare,quindi io darò il cambio a Mario domattina. Voi quando vi imbarcate?” mi domanda.
“ Noi,abbiamo l’imbarco tra un quarto d’ora circa! Comunque quando atterriamo chiamerò Mario per fare gli auguri a lui e Sandra!” le dico.
“ Mi raccomando! Comunque appena posso scatto una foto al bambino così te la invio!” mi dice.
“ Non vedo l’ora! Speriamo non somigli troppo a Mario,altrimenti per la povera Sandra la vedo dura! Betty,io adesso stacco! Salutami Armando e i bambini! Ci sentiamo quando atterriamo!”le dico.
“ Ok. Dai un bacio ad Asia da parte nostra!” mi risponde.Chiudo la chiamata.
“ Allora?” mi domanda mia moglie.
“ È nato il piccolo Calderon! Domani dobbiamo chiamare Sandra e Mario!” le dico.
“ Sono così felice per loro,ma adesso ci conviene iniziare a prepararci per l’imbarco!”  mi dice.
“ Non vedo l’ora che succeda lo stesso anche a noi!” le dico.
“ Anch’io!” mi risponde.
 
[Armando]
Betty entra in camera nostra e si sdraia accanto a me.
“I bambini?”le domando.
“ Sono crollati,anche Camilla!” mi risponde.
“ Non ho mai visto Mario così felice!” le dico.
“ Neanche quando andavate a caccia di galline?” mi chiede maliziosa. Sorrido.
“ No. Neanche quando andavamo alla conquista di nuove donne! Un figlio ti cambia la vita,soprattutto se è il primo!” le dico.
“ Quando è iniziata tutta questa storia,non osavo sperare che potesse finire così!” mi dice.
“ Non dirlo a me! Temevo per la serenità del piccolino!” le dico.
“ E invece va tutto bene!” gli dico.
“ Benissimo! Credo che Mario sarà un buon padre!” le rispondo.
“ Un po’ schizzato,ma darà a quel bambino tutto ciò di cui ha bisogno!” mi dice.
“ Lo pensi sul serio?” le domando.
“ All’inizio “Calderon” e “padre” erano due nomi che accostati mi facevano solo ridere,ho sempre avuto di Mario una pessima opinione! Per me era solo un sadico,uno di quelli che passa sopra tutto e tutti senza rispettare i sentimenti di nessuno,ma poi ha sposato Sandra e il piccolo Marietto anche se gli ha bruciato l’ultimo neurone funzionante,l’ha reso più responsabile e credo saranno felici lui e Sandra!” mi risponde.

Ormai manca solo un capitolo per chiudere questa storia. Ringrazio chi la segue dall'inizio e chi l'ha letta tutta d'un fiato. Spero vi sia piaciuta e che apprezzerete anche l'ultimo capitolo che. Successivamente pubblicherò un'altra storia che farà da seguito a questa e che spero leggerete e apprezzerete. 
A presto.

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Capitolo 71
*** Epilogo ***


[Mario]
Mi sistemo il nodo della cravatta e i gemelli della camicia. Oggi è un giorno importante e noi Calderon non possiamo mancare. Sono trascorsi quattro anni dal parto esilarante di Sandra che diede alla luce la miniatura di me … perché Mario jr. è proprio come me da piccolo! Due anni fa abbiamo regalato una bella sorellina a Mario,la piccola Carmen che è anche lei un vero e proprio terremoto. Sandra dice che le loro energie dipendono tutte dai geni Calderon,come se avessi dimenticato tutte le volte che lottava con la Fernandez all’Ecomoda!
“ Papà!” grida il mio piccolo ometto.
“ Mario jr.! Ti avevo detto di non correre e adesso sei tutto sudato!” gli dico.
“ Per non parlare di Carmen che corre con lui come se fosse un maschio anche lei!” mi dice mia moglie.
“ Questi sono i geni materni o ti devo ricordare tutte le volte che ti accapigliavi con la bionda finta?”  le dico.
“ Se solo ripenso a tutto quello che ci ha portati fini a questo punto …” mi dice.
“ Intendi la nascita di Marietto?” le domando.
“ No,penso a tutta la nostra storia. Insomma,non abbiamo avuto una storia proprio semplice!” mi risponde.
“ Ma adesso le cose si sono sistemate e siamo una famiglia un po’ stramba,ma felice … perché tu sei felice con me,vero?” le chiedo.
“ Mmmm … si,Mario!” mi dice,mentre mi abbraccia.
 
[Sandra]
Ricordo quando ho iniziato a lavorare all’Ecomoda … non avrei mai pensato di innamorarmi di Mario. Era un uomo così superficiale e inconcludente che solo una pazza poteva sognare di formare una famiglia con lui.Eppure adesso sono qui con lui e lo vedo giocare con Mario jr., raccontare la storia della buonanotte a Carmen e sono felice di essere riuscita a trasformare il più disgraziato degli uomini nel migliore dei padre. Marietto gli somiglia così tanto che a volte mi ritrovo a pregare che non diventi un dongiovanni da grande,ma che trovi presto la donna della sua vita e che le sia fedele per il resto dei suoi giorni.
“Amore mio,dai! Guarda che se non arriviamo presto Nicola ci ammazza!” mi ricorda mio marito.
“ Sperando che sua moglie non rompa le acque durante la sfilata!” gli dico.
“ Non dire così! Sono ancora scosso per la nascita di Marietto!” mi dice.
“ Figurati io! Tanto la cosa importante è che né tu,né il dottor Armando,né Freddy vi offrite di aiutarla!” gli dico.
“Spiritosa!” mi dice,facendomi una linguaccia.
 
[Marcella]
Sono passati 4 anni dalla nascita del mio piccolo  Jean Lou e siamo riuniti tutti insieme a casa mia e di Michel per festeggiare il suo compleanno. Ci siamo io,Michel,Charlotte, i miei fratelli, Patrizia, Giulio,Susanna e i genitori di Michel. Sei anni fa non avrei mai creduto di poter essere così felice,di poter avere una famiglia mia ed una casa con un uomo che mi dimostra ogni giorno di più quanto mi ama. Dopo qualche mese dalla nascita del bambino,ci siamo sposati e ci siamo trasferiti in una casa più grande. Charlotte all’inizio non era entusiasta dell’arrivo del fratellino perché,come tutti noi,se lo aspettava più silenzioso e invece le urla di Jean Lou erano facilmente scambiabili con le sirene antincendio e non si placavano neanche di notte,ora però sono inseparabili e mio figlio stravede per sua sorella. Il mio rapporto con Charlotte migliora di giorno in giorno e da qualche mese mi chiama “mamma”. L’azienda che ho messo su con i miei fratelli va sempre meglio ed anche se all’inizio non ero proprio convinta della scelta di lasciare l’Ecomoda, ora sono sicura della mia scelta. Patrizia e Daniele litigano spesso,ma non c’era da aspettarsi nulla di diverso visto che quei due sono un mix esplosivo. I genitori di Michel sono riusciti ad accettarmi e a volermi bene. Michel non è riuscito a confidare loro che Charlotte non è sua figlia e da quando conosco suo padre,approvo di più la sua decisione. Jean Lou è circondato dall’affetto di tutti: Daniele lo adora ed anche i suoi nonni.
“ Mamma,ma dove sei?” mi chiede.
“ Eccomi,tesoro mio!” gli dico,mentre lo prendo in braccio.
“ Lo sai che papà è tornato con la torta? Devo spegnere le candeline!” mi dice.
“ E devi anche scartare i regali!” gli dico.
“  Giulio mi sta cercando!” mi dice.
“ E perché? Gli hai fatto qualcosa?” gli chiedo.
“ No,sta contando ed io mi devo nascondere! Ha già trovato Charlotte!” mi dice.
“ E allora non restare qui,no? Vai a nasconderti e stai tranquillo perché se Giulio mi chiederà di te, gli dirò che non ti ho visto!” gli dico. Scende dalle mie ginocchia e corre a nascondersi. Non credevo che la felicità potesse durare tanto,credevo fosse solo un attimo breve ed invece questi anni mi hanno dimostrato che anch’io posso essere felice.
 
[Michel]
Marcella Valencia … quando l’ho conosciuta ho pensato che fosse un castigo di Dio per chissà quale pena commessa in qualche vita passata. Mai incontrata una persona saccente e litigiosa come lei ed ora sono qui che gioisco dei progressi di quel bambino che ha la sua stessa tenacia ed i mei stessi occhi. Mai avrei pensato che da noi due potesse venir fuori un amore tanto grande ed un bambino tanto bello quanto il sentimento che ci lega. Marcella è diventata una meravigliosa madre per entrambi i bambini,un’ottima compagna di vita che mi supporta in ogni decisione e che mi fa ringraziare il cielo per averla incontrata.
“Amore mio,che fai?” chiedo a Marcella.
“ Consigliavo a nostro figlio di nascondersi. Giulio lo sta cercando dovunque!” mi dice. L’abbraccio forte.
“ Non credevo di poter essere così felice!” le dico.
“ Neanch’io. Ma adesso mi basta guardare i tuoi occhi o quelli di nostro figlio che sono così uguali ai tuoi,per sapere che la felicità esiste,che siamo noi 4 e che questo non potrà mai togliercelo nessuno.” Mi risponde. Ci scambiamo un bacio dolce.
“ Dobbiamo andare di là!” le dico.
“ Perché?” mi domanda.
“ Perché ci sono quelle pazze di tua sorella e tua cognata che stanno pensando alle modifiche che dovremmo fare a casa! Tu sei sicura che Maria Beatrice sia proprio tua sorella?” le domando.
“ Purtroppo ne sono certa! Andiamo,prima che quelle due ci trasformino casa in una specie di manicomio!” mi dice.
 
[Betty]
Sono passati quattro anni dalla nascita di Nicola e Giulia e da quando i Valencia hanno lasciato l’Ecomoda. Le cose vanno più che bene sia a Bogotà che nei vari punti vendita. Dopo quattro anni siamo riusciti a realizzare il progetto per la nuova azienda e oggi ci sarà il lancio.Per quanto riguarda la mia famiglia,siamo tutti abbastanza felici: io e Armando ci amiamo sempre di più, Camilla ha optato per un liceo di Bogotà per la gioia di tutta la famiglia. I miei genitori hanno venduto la loro casa per comprarne una più vicina a noi e più piccola,anche se stanno più tempo a casa mia che da loro. I miei suoceri spesso trascorrono lunghi periodi a Londra e,quando capita in estate,andiamo a trovarli. Mia cognata Camilla e suo marito Guido, continuano a mandare avanti la sede di Zurigo con ottimi risultati e chissà che fra qualche anno non li aiuti anche Roberta,la loro primogenita,a dirigere l’impresa di famiglia. Anche la loro famiglia si è allargata,infatti hanno avuto un’altra bambina 3 anni fa,Barbara. Margherita ed Hermes vanno a scuola elementare,mentre Robertino sta imparando a scrivere ma,come dice Armando,sembrano più geroglifici che lettere! Giulia e Nicola vanno all’asilo e sono ogni giorno sempre più fiera dei loro progressi.
“Allora,amore mio,sei pronta?” mi chiede Armando.
“ Si. Sono certa che sarà un lancio perfetto! Nicola sarà un fascio di nervi!” gli rispondo.
“ E ci credo! Comunque sarà un presidente perfetto! Adesso conviene radunare il nostro piccolo esercito!” mi dice.
“ Non esagerare! Sono solo 6 … potremmo anche farne un altro!” gli dico ironicamente.
“ Satana,esci da questo corpo!” risponde Armando,incrociando le dita a mo di croce.
“ Scherzavo! Comunque speriamo non combinino disastri!” gli dico.
“ Spero solo che Calderon non combini qualche disastro altrimenti … mmm!” mi dice.
“ Beh se non combina disastri Caderon senior,ci penserà Calderon junior! Quel bambino ha un’energia incredibile!” gli rispondo.
“ Beh io lo avevo avvertito quando ha deciso di volerlo chiamare Mario! Forse lui non lo ricorda ma da piccolo mi distruggeva tutti i giocattoli!” mi risponde.
 
[Armando]
Quindici anni di matrimonio … non male per uno che fino a sedici anni fa amava un po’ tutte le donne! Ricordo la prima volta che la mia Betty è arrivata all’Ecomoda … Mario mi ha sempre preso in giro,anche se scherzando ha poi predetto quello che è accaduto davvero: Betty ha rapito il mio cuore ed è diventata la donna della mia vita,è entrata nella mia vita un po’ alla volta riuscendo a trasformarmi pian piano in un uomo profondo,maturo,facendomi scoprire che in fondo anche un Casanova come me poteva diventare qualcosa di più: un buon padre e un buon marito. Prima di conoscere Betty,il solo sentir parlare di bambini mi faceva venire l’orticaria e invece adesso ne ho ben 6 e sono la cosa più importante che ho nella vita.
“ Papà,andiamo?” mi dice Nick.
“ Si,ma mi raccomando: tu e Mario jr. dovete comportarvi bene perché questo sarà un giorno importante per zio Nicola e per zia Asia e non possiamo rovinarglielo!” gli dico.
“ Papino,andiamo?” mi domanda Giulia.
“ Si,signorina!” le risponde mia moglie.
“ Allora? Come sto?” domanda Camilla.
“ Figliola,quel vestito è troppo corto! Ti si è ristretto in lavatrice?” domando a mia figlia.
“ Armando! Sei diventato peggio di mio padre!” mi rimprovera Betty.
“ E anche le battute sono quelle del nonno!” risponde la mia primogenita.
“ Sarà,ma voglio che tu vada a metterti un vestito più lungo! Si vedono tutte le gambe!” le dico. Milla va via sbuffando.
“ Armando!” mi ammonisce Betty.
 
[Asia]
Sono trascorsi più di 4 anni da quando ho scoperto tutta la verità sul mio bambino e mi sono riconciliata con l’uomo che è ormai mio marito e il padre dei miei figli. Eh si anche il latin lover più famoso di Bogotà si è trasformato in un padre meraviglioso,anche perché dal viaggio di nozze siamo tornati con un piccolo regalo del cielo: Carlos.
“ Amore mio,come sta la mamma più bella del mondo?” mi domanda Nicola.
“ Affaticata! Diciamo che Bianca si muove un po’ troppo!” gli rispondo.
“ Pensa che quando nascerà sarà bellissimo!” mi dice.
“ Immagina se Carlos per gelosia le combina qualche scherzetto dei suoi!” gli rispondo.
“ Amore! Ha solo 3 anni e mezzo,è normale che faccia così!” mi dice.
“ Forse è il caso di andare!” gli dico.
“ Ma lo sai che se non ti avessi sposato 4 anni fa,ti risposerei?!” mi dice.
“ Spenderesti di nuovo tutti quei soldi per risposarmi?” gli domando.
“ Si!Tu mi hai dato le cose più importanti che ho nella vita!” mi dice.
“ E soprattutto ti ho salvato dal prendere qualche malattia venerea o dal lasciare figli sparsi per il mondo!” gli rispondo.
“ Andiamo vah… spiritosona!” mi risponde.
“ Carlos,sei pronto?” chiedo al mio bambino,che è tutto suo padre. Si presenta con la faccia tutta sporca di marmellata.
“ Pulcino! Te l’avevo detto che ti saresti sporcato! Sei proprio un golosone!” gli dice Nicola.
“ Chissà di chi avrà preso!” rispondo.
“ E la mia piccola Pilar?” chiedo a Nicola. Nicola solleva la nostra piccolina di un anno da box.
“Andiamo principessa?” le chiede Nicola.
“Ti!” risponde la mia bambolina.
 
[Nicola]
A chiunque mi chieda come mi sento,rispondo che mi sento felice e realizzato perché è quello che sento davvero,perché non riuscirei mai a vedere la mia vita diversa da com’è,senza Asia,senza Carlos e Pilar e senza la bambina che scalcia nella pancia di mia moglie. Quindici anni fa pensavo che la vita fosse piacere alle donne e scegliere ogni volta una donna diversa,credevo che l’amore della mia vita fosse Patrizia e invece ciò che sento per Asia mi riempie la vita e mi rende l’uomo più felice del mondo. Se penso a tutto quello che è successo fra di noi 4 anni fa,mi viene da prendere a testate il muro. Ho rischiato di perderla e se non fosse stato per quella lettera,adesso lei non sarebbe qui al mio fianco e non ci sarebbero neanche le gioie più grandi della mia vita:i miei bambini.
“Amore mio,andiamo?” mi domanda Asia.
“ È già ora di andare?” le domando.
“ Si,non possiamo aspettare oltre!” mi risponde.
“ Hai ragione,dobbiamo proprio andare!” le dico,mentre chiudo la porta della mia casa.
 
[Anna Maria]
Freddy sta cercando di mettere in moto l’auto inutilmente. Menomale che i bambini ieri sera sono andati a dormire da Mariana. Vanno così d’accordo con Sara,la piccola peste di 3 anni avuta dalla mia amica. Il mio Jimmy,invece sta studiando come un matto per laurearsi.
“Allora?” chiedo a mio marito.
“ Mia regina,ce l’ho quasi fatta!” mi risponde.
“ Lo spero,perché non vorrei arrivare al discorso di benvenuto e non al momento del congedo!” gli rispondo.
“ Sempre spiritosa! Il nostro gioiellino ha bisogno di tanta fiducia!” mi dice.
“ No,ha bisogno di essere rottamato!” gli rispondo. L’auto fa un rumore strano.
“ Ecco,si è offeso!” mi dice Freddy.
“ Io mi sono offesa e ti giuro che adesso me ne vado!” gli dico.
“ E siccome mi sono offeso anche io,papà, chiamiamo un taxi!” risponde Jimmy.
“ Ecco! Guarda! Ha tutte le mani sporche!” faccio presente a mio marito.La macchina si mette in moto.
“ Visto? Bastava un po’ di gentilezza!” mi dice.
 
[Michel]
Guardo il mio piccolo Jean Lou. Tutti dicono che è la mia fotocopia, ma in lui riesco a vedere la mia Marce. Ha la sua stessa decisione,il suo sguardo forte.
“ Allora? Pronto a spegnere le candeline?” gli domanda Daniele.
“ Si,zio!” risponde Jean Lou. Si avvicina a me per farsi prendere in braccio e farsi mettere sulla sedia. Accanto a lui si mette Charlotte. So bene che non sono fratelli di sangue e che forse questo un giorno li farà dividere,ma io vorrei che fossero così uniti per sempre.
“ Soffia,Jean!”lo incita la mia principessa. Jean Lou la guarda,sorride e poi spegne le candeline. Tutti noi ci avviciniamo a lui per fargli gli auguri.
Jean Lou va a prendere i regali con l’aiuto di sua sorella e dei suoi cugini per scartarli.
Apre il primo pacchetto,mentre io stringo fra le braccia mia moglie.
“Guarda,mamma!” dice il mio pulcino,mentre stringe fra le mani un gioco interattivo portatile.
“ Si,tesoro,ma non passare tutta la giornata a giocare con quell’aggeggio,altrimenti io e la mamma te lo sequestriamo!” gli dico.
“ Ma,Michel,quel gioco aiuta le capacità intellettive!” dice Patrizia.
“ Non era meglio regalargli un assegno?” le domanda Maria Beatrice.
“ Dici?” le risponde Patrizia.
Marcella mi guarda sconvolta. A volte mi domando sul serio se Maria Beatrice è davvero sorella di mia moglie!
 
[Nicola]
Presidente … non posso crederci! Se solo penso a dove sono nato e cresciuto,mi sembra irreale essere diventato parte del mondo che ormai è diventato mio. Mia madre e mio padre erano solo gestori di una panetteria ed io invece sono diventato un’azionista dell’Ecomoda e il presidente di questa nuova azienda,possiedo un’auto di lusso e svariate carte di credito,ma soprattutto ho incontrato la donna della mia vita,che sta per rendermi padre per la terza volta.
Asia mi guarda negli occhi per infondermi coraggio ora che Armando mi invita a raggiungerlo sul palco. Le do un bacio prima di raggiungere il mio grande amico. Se penso al giorno in cui ci siamo presi a cazzotti ( o meglio quando lui ha massacrato me) mi viene da ridere. Armando è diventato il fratello che non ho mai avuto e gli sono grato per avermi supportato quando ne avevo più bisogno.
“ Nicola Mora in questi anni è diventato un fratello,un amico,per l’esattezza il mio miglior amico ed io e mia moglie siamo onorati di affidargli la direzione di questa nuova azienda delle famiglie Mendoza,Calderon e Mora e che ci auguriamo un giorno dirigano i nostri bambini,quelli che stanno giocando in sala e quelli che ancora non sono nati!” dice Armando. Armando e Betty mi abbracciano cedendomi la parola.
Sotto il palco ci sono mia moglie e i miei figli,le segretarie e i loro mariti, i miei migliori amici e tutti coloro che in questi anni hanno imparato a credere nel mio operato.
“ Sono onorato della fiducia dei miei amici Betty,Armando e Mario e spero di riuscire a dirigere al meglio questa nuova azienda che da oggi inizierà il suo viaggio nel mondo della moda. Volevo ringraziare soprattutto Betty,perché mi è sempre stata accanto come la sorella che non ho mai avuto. Per chi non lo sapesse,io e Betty veniamo da uno dei quartieri più poveri di Bogotà e quando Betty è entrata all’Ecomoda come segretaria di Armando Mendoza,mai avremmo sognato di arrivare a far parte del mondo della moda e invece adesso siamo gli azionisti dell’azienda di abbigliamento più famosa della Colombia e tutto questo lo dobbiamo ad Armando Mendoza. Amico mio,se ricordo il nostro primo incontro mi viene da ridere,ma poi ripenso ai mesi più bui della mia vita,ai mesi senza la mia splendida moglie e vedo Armando,Betty e Mario che mi sono sempre stati accanto,non so come ringraziarvi! Io vi prometto di gestire al meglio la nostra impresa,quella che un giorno sarà dei nostri figli! Questa nuova azienda produrrà vestiti di alta qualità a prezzi modici perché tutta la Colombia possa vestire bene!” dico. Un grande applauso succede le mie parole.
 
[Betty]
Le parole di Nicola mi hanno molto toccato,mi hanno fatto ripensare alla nostra infanzia,alla nostra scalata verso il mondo che da 15 anni è diventato nostro. Ripenso alle nostre battute sulla nostra bruttezza e a come siamo diventati adesso. Della mia vecchia vita è rimasta solo una certezza: Nicola. Sapevo che anche se non avessi mai trovato l’amore della mia vita,Nicola sarebbe rimasto il mio migliore amico,uno delle persone cardine della mia esistenza e così è stato,anche se adesso entrambi abbiamo l’amore,i figli,il successo,io so che noi due non ci perderemo mai,perché saremo amici per sempre.

Ecco l'epilogo che ho scritto per questa storia,spero vi piaccia e spero vi appassionerete con la stessa solerzia anche al prosieguo di questa storia che pubblicherà fra qualche giorno! Vi ringrazio per tutte le recensioni ricevute per i precedenti capitoli e a presto!

 

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