«what about you?» di thakyoujdols (/viewuser.php?uid=559571)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** «don't dream it's over» ***
Capitolo 2: *** «be mine.» ***
Capitolo 1 *** «don't dream it's over» ***
PROLOGO: LA STORIA SI AMBIENTA IN IRLANDA.
NIALL E DEMI, SI INCONTRANO, E, DA LI’, INCOMINCIERA’ LA LORO ‘STORIA’.
«don't dream it's over»
Non è mai facile ambientarsi in un nuovo posto, con nuove persone, che non hai mai visto prima.
La mia famiglia si doveva trasferire, per forza, in Irlanda?! Non avevo niente contro gli irlandesi, anzi, erano anche simpatici, a volte, ma, il fatto di stare in un posto nuovo mi… spaventava.. sì, penso che mi spaventasse stare in una nuova città. Per me, era molto difficile fare amicizie, e, in Irlanda, ero sicura che non avrei avuto molti amici..forse neanche uno..
La mia vita faceva letteralmente schifo.. e, i bulli della scuola, non aiutavano per niente la mia autostima.. a causa loro, tornavo a casa sempre piena di lividi, graffi, e cose del genere. Dicevo a mia madre, ed al mio patrigno, Eddie, che andavo a sbattere contro qualcosa, ma, un giorno, erano stanchi di vedermi tornare da scuola in quello stato, così, andarono a scuola, a parlare con la preside, chiedendole, come mai io tornassi con tutti quei lividi, e, se c’era qualcuno che mi infastidiva. Qualcuno.. certo, con ‘qualcuno’, intendevano tutta la mia classe, praticamente..
In classe, cercavo sempre di non pensare a quei stupidi bulli, ma non ci riuscivo..catturavano sempre la mia attenzione, in un modo, o nell’altro… come, lanciare palline di carta, o farmi scherzi stupidi, e, il bello era che, gli insegnanti, non dicevano niente, restavano a guardare, dietro a quella cattedra.. li odiavo per questo!
La scuola era appena iniziata, e, in classe, sarebbe dovuto venire un nuovo ragazzo..
Eccoci lì, alla prima ora, storia.. i bulli continuavano a darmi fastidio, senza tregua.. Entrò un ragazzo, probabilmente quello nuovo.
«Lui è Niall Horan, e sarà un vostro compagno di classe.» Disse la professoressa.
Niall, ringraziò la professoressa, e si sedette nell’ultima fila, proprio affianco a me. Lo guardai sorpresa, come tutti gli altri, d’altronde.. si sedette vicino a me, e, cercando di non farmi notare, sorrisi.
«Ciao, sono Niall. Tu, come ti chiami? » Mi sussurrò. Io lo guardai un paio di secondi, prima di rispondergli..
«Ciao, sono Demi. » Gli dissi sorridendogli. Già dal fatto che mi aveva rivolto la parola, mi era simpatico..
Tutti quelli della mia classe, ci fissavano, increduli. Forse, vedendo che Niall si fosse seduto vicino a me, non mi avrebbero dato più fastidio..
Le ore mattutine finirono, dovevamo andare a mensa.. o meglio, il mio inferno.. almeno, fino a quando Niall non decise di sedersi vicino a me..
«Ti metterai nei guai sedendoti vicino a me, lo sai?» Gli dissi, vedendo che incominciava già a mangiare. Posò il suo cibo, e mi guardò.
«Perché? Sei fidanzata?» Mi chiese. Pensavo che dicesse sul serio, ma, come potevo, io, essere fidanzata?!
«No, non sono fidanzata.. è solo che, be’, tutti mi prendono in giro e..» Non mi lasciò neanche finire la frase, che incominciò a parlare lui..
«Non mi importa degli altri.. Mi possono fare quello che vogliono.. non smetterò di parlarti, ok?» Mi disse sorridendomi. Era il primo ragazzo che mi diceva una cosa del genere. Era così carino.. Biondo, occhi azzurri, dolce, e pronto a difendermi.. insomma,il ragazzo perfetto.. il ragazzo che tutte le ragazze vorrebbero..
La scuola finì. Niall, mi accompagnò fino a casa, per assicurarsi che nessun bullo mi desse fastidio.. era un gesto molto carino da parte sua, ma, era anche un comportamento strano.. forse perché, di ragazzi così, ce ne sono pochissimi in giro.. o forse mi stava solo usando, ma non pensavo che fosse così, lo sapevo. Lo capivo dal modo in cui mi guardava, in cui mi sorrideva, era lo stesso sguardo di un ragazzo dolce, sincero, sensibile, carino, premuroso, e, non penso, che ci siano altri aggettivi per definirlo.. sembrava che non avesse difetti.. ma lo conoscevo da poco, e, forse, dovevo aspettare ancora un po’ per vedere i suoi difetti..
FINE.
SPERO CHE LA STORIA VI SIA PIACIUTA, LASCIATEMI TANTE RECENSIONI, E, SPERO, CHE SIANO TUTTE POSITIVE. :)
SE PENSATE CHE DEBBA AGGIUNGERE QUALCOSA, NON ESITATE A DIRLO, ACCETTO OGNI TIPO DI CRITICA. |
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** «be mine.» ***
«be
mine.»
DEMI’S
POV.
Ormai,
era passato più di un mese, dall’arrivo di Niall
nella mia vita, e, onestamente, non mi dispiaceva affatto, anzi, la mia
vita
stava come… migliorando..
Quella
settimana, sarebbe venuto mio padre, che non
sentivo da 5 anni.. ero eccitata, ma anche preoccupata.. insomma, non
ci
sentivamo, né vedevamo, da anni.. Sarà cambiato?
Mi vedrà in modo diverso? Penserà
che io non sia più la sua Dems? Erano queste le domande che
mi facevo davanti
allo specchio, nella mia mente.. avevo bisogno di qualcuno che mi
aiutasse, che
mi dicesse che sarebbe andato tutto bene.. ma non c’era
nessuno.. mia madre
stava pensando a mia sorella, Dallas, e la mia sorellastra, Maddie..
Volevo
bene a tutte e due ma, penso, che quella più agitata fossi
io.. volevo
vederlo, ma non volevo.. ero confusa..
Mi
arrivò un messaggio, così,
all’improvviso.. Presi il
telefono in mano, lessi il messaggio.. era di Niall..
Sorrisi
quando finii di leggere il messaggio,e
gliene mandai subito uno.. Avrei voluto che
lui fosse lì, con me.. forse mi stavo innamorando di Niall..
??
NIALL’S
POV.
Eccomi
lì, sul mio letto, a mandare messaggi a Demi, la
mia migliore amica.. l’unica di cui mi potessi fidare,
penso.. Era nervosa,
perché il padre, che non sentiva da 5 anni, sarebbe andato a
mangiare a casa
sua.. io, a scuola, le dissi che sarebbe andata alla grande, la cena..
lei non
era così sicura, ma, dentro di me, sapevo che sarebbe andato
tutto alla grande!
Volevo
andare anche io lì.. insomma, la madre mi
conosceva, le sorelle mi conoscevano, il patrigno, Eddie, mi
conosceva.. forse,
se sarei andato, non avrei dato molto fastidio,no?
Presi
una camicia, una cravatta, e dei pantaloni scuri,
dovevo fare bella figura, e non solo al padre, ma anche a Demi, avevo
intenzione di chiederle di diventare la mia ragazza, e non sapevo che
cosa mi
avrebbe risposto..
Guardai
l’ora.. erano le 18.10, ok, avevo tempo per
prepararmi.. mi vestii, e mi aggiustai i vestiti, tutti sgualciti
addosso, e
scesi, giù dal fioraio, per prendere dei fiori per la madre
di Demi, e per
Demi, ovviamente.
Cercai
di fare tutto più velocemente possibile.. volevo
vederla, abbracciarla.. e dirle tutto quello che provavo per lei, una
volta per
tutte!
Ci
avevo messo un’ora a fare tutto, ed erano le 19.15. Mi
avviai verso casa di Demi, bussai la porta del retro, sperando che, la
madre,
Eddie, e il padre,dovessero ancora arrivare dall’aereoporto..
e così fu, mi
aprì Demi, fortunamente..
«Che cosa ci fai
qui?!» Mi chiese in tono, quasi,
arrabbiata.
«Sono qui per
te.» Le risposi sorridendole, lei mi fece un
grande sorriso, e mi fece entrare, nella casa c’erano solo le
sue sorelle, che
salutai, e loro salutarono me.. le vedevo parlare, e vedevo Demi.. era
bellissima.. aveva un vestito bellissimo, lei era bellissima.. le porsi
i fiori
che, in realtà erano per la madre, ma non
m’importava, li dovevo dare a lei,
sentivo l’istinto di doverglieli dare.. Mi
ringraziò, ed io le sorrisi..
Dopo qualche minuto, arrivarono i
genitori di Demi. La
madre, era molto sorpresa di vedermi, visto che, quando era uscita, io
non c’ero,
ma Demi, le disse che le avrebbe spiegato più tardi..
Quella serata fu fantastica, e
finì in bellezza, proprio
come era iniziata.. Il padre di Demi, in più, sembrava molto
simpatico.
Io e Demi andammo in camera sua, come
facevamo quando andavo
a casa sua.. era il momento giusto.. le dovevo chiedere di essere la
mia
ragazza.. dovevo prendere coraggio, e tirare fuori tutto quello che
avevo
dentro..
«Ok, prima che incominci a
parlare, e a fare una specie di
polemica, lascia parlare prima me, ok?» Le dissi tutto
d’un fiato, lei annuì,
un po’ confusa..
«Senza giri di parole,
sembrerà più facile, forse.. »
Incominciai a dire, e la feci sedere, per poi sedermi vicino a lei..
«Tu sei.. la migliore amica
che io abbia mai avuto.. giuro..
e vorrei, più di qualunque altra cosa al mondo che tu..
be’, si, che tu…
diventassi la mia ragazza.. se vuoi del tempo per decidere, per me non
ci sono
problemi, ma, ti prego, dimmelo subito se non vuoi stare con
me… » Le dissi
sincero.. Lei mi guardò, non sapevo cosa stava per dire..
speravo che era un
sì..
«Niall.. »
Incominciò a dire, e, il mio cuore, andava
velocissimo, non ero mai stato così nervoso nella mia
vita… «Sì,
voglio essere la tua ragazza.. » Finì,
io le sorrisi, e, poi, la baciai, sulle labbra, era il giorno
più bello di
tutta la mia vita..
FINE.
Spero
che, questo capitolo, vi sia piaciuto c:
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=2230742
|