La mia Coscienza č una Cacca Rosa Gigante

di GWatcher
(/viewuser.php?uid=133375)

Disclaimer: Questo testo proprietā del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dā diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Twelve and Shit ***
Capitolo 2: *** Poo's Danger ***
Capitolo 3: *** All the Lines Before We Left ***
Capitolo 4: *** About Three ***
Capitolo 5: *** ShaXia ***
Capitolo 6: *** Dancing in th Poo ***
Capitolo 7: *** Invasion ***
Capitolo 8: *** Pregnant ***
Capitolo 9: *** Coming Shit ***
Capitolo 10: *** I Hope Your Poo is Good - Part I ***
Capitolo 11: *** I Hope Your Poo is Good - Part II ***



Capitolo 1
*** Twelve and Shit ***






1x01 Twelve and Shit

Tutti quelli che hanno letto il mio delirio sul social network più famoso del mondo, conoscono il mio modus operandi, chi invece non mi ha già seguito corra a farlo subito sennò stanotte si ritroverà una Cacca Rosa Gigante con lo sguardo minaccioso.
Ora, ammesso e concesso che le Cacche Giganti esistano e possano avere sguardi da gangster malavitosi, sono tornato con una sorte di diario virtuale che voglio mettere a disposizione di tutto il popolo di EFP. Questa nuova idea nasce dal fatto che i troll non si estinguono e continuano a voler far parte della mia vita, nonostante io cerchi semplicemente di stanarli con il Raid.
Vi racconterò (senza raccontarvi niente) diverse mie esperienze, assurde quanto ironiche, che ho avuto negli ultimi tempi.

Tutto ebbe inizio otto anni fa, quando io, con il mio amico di cui non farò il nome perché sticazzi, passeggiavamo per l’Upper East Side (in realtà era per Napoli, ma un po’ di glamour non fa mai male)  con Serena van der Woodsen (ovvero mia mamma) e  Blair Waldorf (rullo di tamburi: mia nonna).
A quei tempi ero un piccolo scassa anime di dodici anni, il mio mito era Goku e la mia massima ispirazione era diventare un Super Saiyan. Tracciato questo profilo bimbominkiesco, bisogna aggiungere che i miei compagni non erano certo migliori di me: la maggior parte dei miei coetanei era ancora più rintrollata, senza contare che il mio stesso amico del cuore era un fan di Leonardo, non l’artista, non l’attore, bensì la Grande Tartaruga Ninja dall’indubbia esistenza.  
Cari lettori, vi starete rendendo conto che il trolling di questa storia aumenta rigo per rigo, ma io voglio stupirvi ancora: adesso arriva il pezzo forte.
Io, a dodici anni, oltre che scassa anime, ero anche un po’ cleptomane. Andiamo, non fate quelle facce disgustate da signori della grande nobiltà, quando voi siete i primi a mangiare nei cerchioni delle auto, per giunta rubate.
Da piccoli tutti avevamo dei vizi sbagliati, il mio era quello di prendere ciò che Serena van der Woodsen mi impediva di comprare.
Ecco perché non piangevo quasi mai, non mi facevo mancare niente.

Il fatto si svolse in una fumetteria, lì dove intravidi un bellissimo e imperdibile portachiavi con la scritta “I’m Super Saiyan, bitches”. Ammetto che non ricordo bene cosa ci fosse scritto, ma suppongo che fosse così.
Serena aveva già fatto spese ai grandi magazzini di quella lussuosa città (cioè la spesa al Conad) e aveva esaurito i liquidi sulla carta di credito (era tornata a casa con novanta centesimi e un biglietto del pullman marcato) per cui aveva bisogno di andare alla banca e prelevare (rivolgersi a mia nonna) per comprarmi quella sciocchezzuola.
La banca, però, quel giorno era piuttosto indisposta (mia nonna progettava di fuggire con Chuck Buss – il vecchietto che giocava sempre a briscola il venerdì sera al Club della Parrocchia -  alle Hawaii – probabilmente Terracina - e conservava i denari per tale occasione).
In ogni caso, io avevo poco tempo a disposizione. Così, tra un ripensamento e l’altro, decisi di allungare la mia manina e di sbattermi quella conquista nella tasca del mio pantalone di Dragon Ball (suona come una cosa erotica, ma non lo è, pervertito).
E ci riuscii.
Tutto contento andai via con mia mamma e mia nonna, mentre il mio amico privo di nome restò nel negozio e da quel momento non lo rividi mai più… forse perché accusai lui del furto, ma non ne sono certo, è molto più probabile che gli anziani gestori del negozio lo abbiano rapito per venderlo ai cinesi in affari con gli alieni.

Quando tornai a casa e gettai quel portachiavi nella spazzatura, perché tanto ormai lo avevo avuto e non mi importava più di averlo, successe una cosa molto strana.
Giusto il tempo di stendermi sul letto e un bagliore di luce comparve al centro della mia stanza, illuminando ogni cosa lì presente, persino me stesso.
Quello fu il momento della mia vita in cui ebbi un pene fosforescente e illuminato, ma tutti si rifiutarono di credermi e lo fanno tutt’oggi.
Ancora incredulo, ad un certo punto, vidi uscire da questa luce un’enorme sagoma rosa. Quest’ultima, lentamente, si avvicinava a me e più si avvicinava più riuscivo a vederla meglio e a capire cosa fosse.
E così la vidi.
Bellissima, maestosa, quasi rotonda, squisitamente rosa, ovviamente dalla massa informe.
Una Cacca Rosa Gigante.
In quel momento, la mia bacata mente da ragazzino pensò che quella Cacca mi fosse amica, che mi avrebbe portato in misteriosi e magici luoghi in grembo alla sua sella.
Io avevo sempre sognato quel momento: cavalcare una Cacca Rosa! E chi non lo ha sognato almeno una volta?
E invece…

“Ascoltami, figlio di puttana, se non la smetti di rubare giuro che ti spezzo le dita una ad una e poi te le faccio mangiare” furono le prime parole che udii da quella Merda.


Continua il 4 Agosto con un nuovo Caccoso Capitolo!  


Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Poo's Danger ***





1x02 Poo’s Danger

Guardando la televisione, ho fatto una scoperta terribile.
Non so se il mondo ne fosse già a conoscenza e se solo io sia arrivato così tardi, però, il livello di shock è stato lo stesso altissimo. Infatti, mi sono reso conto di un’agghiacciante somiglianza: Barbapapà è terribilmente identico alla Cacca Rosa.
Ora, non solo mi sento offeso per questa evidente mancanza di fantasia e puro plagio, ma anche per il razzismo diffuso in questo cartone: perché la mamma è Nera? Gli autori sono così stupidi da non sapere che la Cacca Nera rappresenta la Morte nel mondo delle Cacche? Sono disgustato e profondamente amareggiato.
Anche perché questo sadico rapporto Barbapapà/Mamma Nera mi fa pensare ad un sottotesto erotico sadomaso, nel quale alla moglie piace lanciare escrementi neri contro il marito per puro piacere personale.
Che perversione!
Sono questi i problemi che attanagliano la nostra società e la rendono un posto peggiore in cui vivere. Le persone che pensano certe cose sono malate e le si dovrebbe rinchiudere!
Quindi, con questi presupposti, ho deciso di prendere un aereo per Tokyo e incendiare  la sede di produzione dei Barbapapà! Tuttavia, questa, amici miei, è un’altra storia… (in conclusione: se al telegiornale sentite di un improvviso attacco terroristico, voi tenete la bocca chiusa!).

Tornando al delirio dello scorso capitolo, bisogna dire che quando la Cacca Rosa Gigante mi rispose in quel mondo, io ebbi una strana quanto geniale reazione.
All’improvviso, senza proferire parola, corsi in bagno e presi un voluminoso rotolo di Carta Igienica, la nemica numero uno delle Cacche.
Quel Sacro Rotolo del Perpetuo Tormento mi avrebbe difeso da ogni male Caccoso.
Purtroppo, non fu così facile: Serena van der Woodsen mi vide trafficare in bagno con tutta quella carta e mi sgridò per il casino che stavo combinando.
E le cose peggioravano a vista d’occhio… o meglio, a colpo di narice: frattanto che lei gridava, io cominciavo a sentire un’insopportabile puzza di merda e, come al solito, stilai le miei ipotesi:
A) mi sono cacato addosso per lo spavento,
B) mi trovo in un cazzo di bagno ed è normale che puzzi,
C) mia mamma ha problemi di incontinenza,
D) Mia nonna ha combinato un altro dei suoi pasticci.
Sfortunatamente, tutte le mie ipotesi erano sbagliate. Infatti, quello sgradevole odore era dovuto al fatto che la Cacca Rosa Gigante si stesse avvicinando a me.
Così, in una breve combinazione di grida e puzze, vidi quell’enorme montagna rosa dietro le spalle della mamma.
Non l’avessi mai fatto… o meglio, detto.
“Mamma, spostati o la Cacca ti farà del male!”.
Serena, povera illusa, pensò il peggio, ovvero che io stessi per espletare un’abnorme serie di escrementi e che lei si sarebbe dovuta immediatamente allontanare.
Ad un tratto la vidi scappare fuori dal bagno e chiudermi dentro, a chiave, fece la doppia serratura, giusto per essere sicura!

Diciamo che quella non fu una delle mie giornate migliori, soprattutto perché dopo potei sentire mia nonna complimentarsi riguardo la mia nascita: “Brava, hai partorito un demente cagasotto che a dodici anni sporca ancora le mutande”.
Non ho mai capito perché mia nonna mi odiasse così tanto.
In ogni caso, non avevo il tempo di pensare a questo. Nello stesso momento in cui ero rimasto solo in bagno, avevo assistito ad una cosa che mi aveva scioccato: mia madre era passata attraverso la Cacca Rosa Gigante, senza minimamente accorgersi di lei, come se quest’ultima non fosse presente!
Di conseguenza, la domanda mi fu spontanea: “Oh Dio… sei per caso una Cacca Rosa Gigante Fantasma?”.


Continua l’8 Agosto con un nuovo Caccoso Capitolo! 


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** All the Lines Before We Left ***





1x03 All the Lines Before We Left

Se c’è una cosa che odio nelle persone, questa è la falsità.
Prima di cominciare con le idiozie, voglio raccontarvi un breve aneddoto, realmente accaduto, che non centra niente con la storia e che non fa nemmeno ridere, ma cui ho bisogno di parlare e sentire pareri.
La mia migliore amica ha deciso di fare un colloquio per l’importante società che si occupa della vendita di Koala nei supermercati. E’ una compagnia molto importante, la Marketoala, e tutti sanno che è difficile entrare a farne parte, a meno che non si abbiano lunghe gambe pelose.
Lei, ovviamente, ha un bel gruppetto di peli amici sulle cosce, ma non abbastanza da poter fare tale mestiere. Ciononostante, non ha voluto darmi ascolto e ha deciso di provarci lo stesso… Il fatto è che anche mia nonna è intenzionata a fare questo lavoro.
Come risolvere? Senza dire niente, ho deciso di pregare il Dio delle Cacche, ovvero Cacallah,  affinché Pasquale venisse cacciata a calci in culo da questo Paese e venisse deportata in Africa, lì dove  le scimmie dotate di cervelli radioattivi potessero molestarla giorno e notte.
Ho anche tentato di dissezionarle la faccia ed incollarla su mia nonna, tuttavia i risultati non sono stati produttivi… anzi, direi disgustosi come vedere la mamma di tua mamma con una placenta nelle narici.
L’unica cosa che posso fare è aspettare e vedere come andrà.
Beh, penso di aver finito, in fondo non volevo nessun consiglio. Vi  sto semplicemente prendendo per il culo, già da mezza pagina ormai.
P.S. Tutti quelli che sono curiosi di conoscere l’avvincente fine della storyline “Pasquale VS. Nonna”, possono inviare un SMS al Cacca.08 scrivendo il numero di volte al giorno in cui fanno la Cacca Rosa. Se il numerò sarà considerato sufficiente, un fattorino vestito da Cacca Rosa Gigante vi leggerà il resto del racconto direttamente a casa vostra su un Elegante e Raffinato Rotolo di Carta Igienica!
Per qualsiasi info o reclamo rivolgetevi alla Trolling Corporation.

Torniamo al dunque (un dunque che non c’è mai stato).
La Cacca Rosa Gigante, dopo avermi confessato che se potesse mi sparerebbe in bocca, mi spiegò che non era un fantasma, ma bensì la manifestazione della mia Coscienza e, in quanto tale, solo io potevo vederla.
Adesso, cercate di mettervi nei miei panni: mi trovavo in una situazione piuttosto difficile da accettare per vera, tanto difficile che decisi di stilare le mie solite ipotesi:
A) mia nonna mi droga nel sonno
B) discendo da una generazione di fattucchiere
C) tutto questo non esiste ed è solo un sogno che sto facendo sul gabinetto mentre cago
D) questo mondo era originariamente governato da Cacche Giganti.
Tra tutte, l’ultima mi era sembrata sicuramente quella più plausibile, così mi feci coraggio e diedi ascolto alla massa informe davanti a me.

**
Dopo aver saputo la Grande Rivelazione sulla proiezione della mia coscienza, niente più fu come prima. La mia vità cambiò in modo radicale.
Prima di tutto, cominciai a sentire il bisogno di cagare almeno ventinove volte al giorno. Mia mamma mi guardava con occhi increduli, pensando che fossi indemoniato dal Diavolo delle Cacche, mentre mia nonna mi chiamava “il piccolo masturbatore cronico”. A quell’età non conoscevo ancora il significato della parola “masturbazione” (non è vero, lo conoscevo eccome), ma sapevo che essere chiamato in quel modo non era un complimento.
Un altro cambiamento fu rappresentato dal fatto che il mio corpo reagiva diversamente alle sensazioni esterne. Prima, quando ero spaventato, cominciavo a sudare freddo, mentre adesso sprigionavo un alone di merda insopportabile.
Ricordo che una volta la professoressa di Storia, quella che aveva due vagine, mi chiamò all’interrogazione ed io non sapevo un bel niente. Zero assoluto, visto che il giorno prima ero stato troppo impegnato a fare la cosa di quella parola di cui non conoscevo il significato.
Quando mi alzai dal banco, rigorosamente l’ultimo della classe, e mi diressi alla cattedra di Double Vagina cominciai ad innervosirmi parecchio, tanto che tutto questo innervosirsi mi portò a sudare freddo… cioè, manifestare puzzolenti e malvagi odori da tutte le parti del corpo.
Ebbi anche una nota sul registro: l’alunno NonSono CazziVostri mostra una scarsa conoscenza dell’igiene fisica e pertanto gli consiglio caldamente di lavarsi il culo prima di venire a scuola, a meno ché non voglia essere sospeso per oltraggio alla pubblica decenza.
Io, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, ci rimasi di… merda, menomale che Pasquale era lì e poté stringermi la mano con la sua, smaltata di rosso.
Ah, che ragazza secsi Pasquale, peccato che fosse una tale stronza… anche se bisogna dire che era parecchio richiesta tra i miei amici.

Tirando le somme, vi ho raccontato questo episodio per farvi capire che avere una Cacca Rosa Gigante come coscienza non è mica tutto ROSA e fiori! Bisogna accettare dei compromessi, adattarsi ad una nuova vita, essere disposti a sacrificare il proprio ano in nome di forza maggiori e così via.
Spero che voi abbiate compreso il mio fardello rosa, perché io vi reputo pronti. Eh si, vi reputo davvero pronti a sopportare il peso delle parole che sto per dirvi: l’episodio Caccoso più scioccante della mia vita.
Allora, nel 1665 mi trovavo a… Ops, mi sono appena ricordato che la scorsa volta qualcuno di voi ha osato lamentarsi dicendo che il capitolo era troppo breve.
Beh, sapete che vi dico? Ficcatevi questo cazzo di capitolo in culo e ditemi se ci entra o no, vi accorgerete se è breve o se a voi piace semplicemente lamentarvi!
 O magari avete un culo enorme?
Io sento troppo caldo per continuare a scrivere, ci vediamo dopo le vacanze, luridi figli di puttana!


Continua a Settembre con un nuovo Caccoso Capitolo! 


Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** About Three ***





1x04 About Three
N.B. Se questo capitolo vi sembra inconcludente e troppo introduttivo, nonché decisamente poco per un’attesa durata un mese, beh… avete ragione, ma a me… fotte un cazzo! XOXO

Fatti mandare dalla Cacca,
a prendere il latte
perché lo sai,
tu lo sai,
Cacca e latte a tutti piaceeee!
Fatti mandare dalla Cacca,
a prendere il deodorante,
perché la puzza,
perché la puzza,
la puzza di merda è insoportabileeee!

Come celebrare il ritorno di questa storia se non cantando l’imperdibile tormentone dell’estate 2013? Fatti mandare dalla Cacca è stato senza dubbio il nuovo successo discografico che ha fatto impazzire tutti, vecchie megere e bambini puzzolenti, animali cuozzi e (ovviamente) le Cacche Rose Giganti.
Posso dire di aver ballato questa canzone per l’intera la vacanza che mi sono goduto, mentre voi aspettavate giorno e notte che io aggiornassi, ahah!
Volete sapere come si balla? In pratica dovete piegare le gambe e accovacciarvi in posizione fetale, come quando dovete cagare ma il bagno è occupato. A questo punto simulate anche la sottile striscia di dolore dipinta sul volto, dopodiché contorcetevi come dannati e il gioco è fatto! Bello, vero?
Se proprio volete saperlo, ho cantato questo motivo anche mentre andavo in bici per strada, facevo il bagno al mare e prendevo il sole in spiaggia.
L’ultimo giorno di villeggiatura abbiamo fatto pure un flash mob tutti assieme nella piazzetta e perfino il Sindaco è venuto a complimentarsi con noi!
Ora, finiti i preamboli, raccontata la mia fantasmagorica vacanza, un nuovo sprazzo delle  storyline più demenziali EVER.

“Mio Caccallah, oggi ho le mie cose: un dolore all’ano incredibile, ieri ho cagato come una posseduta dalle tre di notte fino alla mattina” disse Pasquale, in un’imprecisata giornata di settembre.
Mentre lei si avvinceva a parlare dei suoi dolori caccosi, la Nonna la osservava con uno sguardo minaccioso davvero terrificante. Vedevo perfettamente il Diavolo delle Cacche dipinto nelle sue orbite e, se solo avesse potuto, avrebbe bruciato quella puttana con gli occhi.
 “NonSono CazziVostri, cosa stai facendo?” mi chiese Serena van der Woodsen, sporgendo la testa dalla porta della cucina.
“Sto cagando!” risposi io, ovviamente, onorando per la diciassettesima volta il mio rito quotidiano.
Poi successe un fatto inaspettato: mamma uscì dalla stanza, lasciando sole Pasquale e Blair, e si avvicinò allo spioncino del bagno, che ormai era divenuto la mia seconda camera da letto. Mentre lei si assicurava che io facessi la cacca, udimmo uno strano rumore provenire dalla cucina. Non mi era ben chiaro se quello fosse un urlo o un gemito, piuttosto la strana combinazione di entrambi, fatto sta che fosse uno scenario raccapricciante.

**
Il campanello tuonò come una scorreggia pre-cagata di liberazione, suonò tanto forte al punto da svegliare la trentenne che dormiva. La donna aprì gli occhi e d’improvviso fu invasa da una puzza di merda insopportabile. Il primo pensiero che ebbe, fu riferito a me: forse quel ragazzino disturbato dal culo puzzolente è venuto a trovarmi anche a casa. Beh, se vuole scopare avrà un BIGNO-NO.
Carla, ovvero la mia insegnate di Storia, cioè Double Vagina, si alzò e si diresse in direzione dell’entrata. Aveva addosso solo un fine pigiama, sopra il quale vi era disegnata una sorridente Cacca Rosa neonata.
“E tu chi cazzo sei?”.
Non poteva credere ai suoi occhi.
 Un’Enorme Cacca Nera si trovava davanti a lei, con tanto di odore sgradevole.
(Lo so che tutto questo può sembrare assurdo, ma fidatevi, non è successo davvero. In fondo, in questo diario io dico solo verità mascherate da un mucchio di bugie.)
Carla provò un profondo imbarazzo, d’altronde non aveva mai ricevuto corteggiatori di colore nero e la casa non era nemmeno in ordine…
Che figura di… merda! Se solo fossi più ordinata lo farei entrare e magari…
“Perché non parli?” lo provocò lei con un sorrisetto, in un disperato tentativo di portarselo a letto, o meglio in bagno.
Le uniche parole che quella massa informe afroamericana disse, furono: “Sei tu la femmina dalla doppia vagina?”.
E, dopo aver ricevuto una risposta affermativa, niente più fu come prima.

**
La Cacca Rosa Gigante che mi faceva da Coscienza si risvegliò dal suo sonno nel Magico Ano e all’istante mi comparve davanti, provocandomi, tra l’altro, un dolore cane.
“AHHH!” sibilai io, riuscendo a scagazzare in una volta sola un’incredibile quantità di sostanza.
“Devi aiutarmi, il Diavolo delle Cacche è tornato!” esordì, impaziente come una Diarrea.
“Che cosa? Ma tu non eri la mia Coscienza? Che diavolo centra il diavolo?”
“Stronzo, non rivolgerti a me così oppure ti cago in bocca! Io non ti ho detto tutta la verità, ma l’ho fatto per il tuo bene”.
“Ma quale verità? Di cosa parli?”.
“Beh… io non so se posso fidarmi, non abbiamo ancora sancito il Sacro Patto della Cacchina Indifesa”.
“Mah… io non capisco”
“La verità è che… io sono un Angelo. Tutte le Cacche Rose Giganti sono angeli. Tu hai una Cacca Rosa Gigante che ti custodisce e protegge da ogni infima Cacca Nera”.

Scusate, ma devo fermarmi qui, mi stanno cascando le palle dalle assurdità.


Continua il 7 Settembre con un nuovo Caccoso Capitolo!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** ShaXia ***





1x05 ShaXia

Nella prima parte dell’episodio Caccoso più scioccante della mia vita, abbiamo scoperto che Pasquale e Nonna hanno avuto una sorta di scontro/incontro dai fini misteriosi, Double Vagina ha ricevuto la visita del Diavolo delle Cacche e il sottoscritto ha scoperto incredibili verità sul Mondo delle Cacche Giganti.
 Chi non si fosse ancora reso conto dell’assurdità e dello squilibrio narrativo di questa storia (nonché dello stesso scrittore) prosegua pure nella – sicuramente istruttiva ai fini della propria esistenza – lettura, tanto se non mi leggete più voi, ho sempre Nicole Kidman che mi chiama e commenta i capitoli a telefono.

Nel momento in cui Blair Waldorf, mia nonna, sputò la dentiera sul pavimento della cucina e preparò il pugno duro da sferrare sulla faccia di Pasquale, la mia sexy amica, io mi trovavo in bagno a scoprire informazioni che probabilmente non avrei voluto sapere.
Prima di tutto, a forza di cagare, il mio ano si era piuttosto dilatato e, nonostante non avessi certe preferenze sessuali, adesso ero costretto a portane il marchio.
Poi, il deodorante era finito e sembrava di trovarsi in una camera a gas, una tale puzza che nemmeno i vostri zii di campagna sopporterebbero.
 Anche il mio IPhone era scarico e non potevo neanche ascoltare Fatti mandare dalla Cacca per consolarmi
In tutto ciò, avevo appena scoperto che la mia Coscienza, vista come una Cacca Rosa Gigante, non era frutto di qualche mio possibile disturbo mentale, al contrario era solo un’associazione che la razionalità aveva fatto per restare nella normalità.
La Cacca Rosa Gigante era un Angelo mandato dal Paradiso delle Cacche, un grande posto tondo e buio dove poter sguazzare senza limiti e senza via di uscita, che adesso dovevo pure salvare. Si, perché se non bastasse, il Diavolo delle Cacche era tornato sulla Terra e minacciava la distruzione del Paradiso Caccoso.
Mi chiedo sempre se questa continui ad essere semplice trollaggine o anche blasfemia, ma tant’è. .
In ogni caso, la cosa peggiore era che l’entità maligna Caccosa aveva bisogno di un corpo per poter girare sulla terra, magari una persona speciale e fuori dal normale.
 Il mio ego aveva suggerito me stesso, ma quando azzardai l’ipotesi che potessi essere io, la Cacca Rosa Gigante mi sputò Cacca Nera in faccia.
In realtà, io conoscevo una persona speciale o meglio qualcuno che aveva doti che nessun altro aveva…


**
“Ecco, Luigi” – nel caso non ve l’avessi raccontato, ci fu un breve momento imbarazzante quando mi trovai in autobus con la Cacca Rosa Gigante per la strada di Casual Club, ovvero l’istante in cui chiesi alla Cacca il suo nome e lei mi rispose semplicemente ‘Luigi’. Ora, non che io mi aspettassi un nome grazioso e fantasioso come ‘Caccasia’ o ‘Castana’, ma ‘Luigi’ mi sembrò davvero così banale.
Allora, dove eravamo rimasti?
“Ecco, Luigi, questa è ShaXia”.
ShaXia, nome d’arte, era una cavallona giovane studentessa di origini nipponiche che lavorava al Casual Club, un locale popolato da spogliarelliste e dai vostri fratelli. Questa puttanella era sicuramente la persona più ‘speciale’ che io conoscessi.
“Vedi, Luigi, la professionista ShaXia è capace di… beh, come posso dirlo, di… assaporare… otto… leccalecca, contemporaneamente”.
Non chiedetemi come un ragazzino di dodici anni possa sapere certe cose o ancora peggio come possa avere queste conoscenze dirette, perché cercare un senso a questo racconto dopo cinque capitoli sarebbe ancora più assurdo. O forse vi state chiedendo come sia possibile… otto… contemporaneamente ?
Quando la Cacca Rosa Luigi Gigante capì dove volevo andare a parare, decise di punirmi con cento granelli di Cacca nel sedere. Avevo organizzato tutto quel viaggio perché credevo che il Diavolo delle Cacche avrebbe scelto il corpo di ShaXia – e chi non l’avrebbe fatto? – senza sapere che in realtà la mia ‘Coscienza” sapeva già tutto, nomi e cognomi compresi.
Mi allontanai di corsa in cerca del bagno più vicino, mentre ShaXia mi guardava ancora sconvolta, perché non riusciva proprio a capire con chi stessi parlando e chi caspita fosse quel Luigi.
Avevo persino dimenticato che solo io potevo vederlo!


**
Quando appresi che la mia insegnate di Storia era la preda designata dal Diavolo delle Cacche, non ebbi il tempo di essere sconvolto, perché nello stesso momento ricevetti una telefonata da Serena Van Der Woodsen: mia Nonna era in ospedale e Pasquale era… beh, lei era…


Continua il 13 Settembre con un nuovo Caccoso Capitolo!



Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Dancing in th Poo ***






1x06 Dancing in the Poo
GUEST STAR: MARIA LA COMMESSA

Nella seconda parte dell’episodio Caccoso più scioccante della mia vita, abbiamo appreso che Miley Cyrus non si fa problemi a zoccoleggiare in diretta mondiale, e che suo padre dovrebbe seriamente prenderla a sprangate lì sotto per farle passare la libido… Ops, credo di aver sbagliato resoconto (in ogni caso, ho detto la verità).
Insomma, io sono un coglione, Carla è impossessata dal Diavolo delle Cacche, mia Nonna è all’ospedale e Pasquale è… beh, lei è…

Quando ricevetti la telefonata di Serena Van Der Woodsen, il cellulare mi cascò da mano come una Cacca Sciolta Improvvisa casca da un ano (poetic moment).
Tanto che ero sconvolto non riuscivo nemmeno più a cagare.
Solo qualche minuto più tardi mi resi conto che ad essere appena cascato per terra fosse il mio IPhone bianco – come la tazza del WC – e in quel momento ne ebbi a sufficienza per tutti i santi del Paradiso (anche quello delle Cacche).
La notizia di Pasquale che era… beh, lei era… passò subito in secondo piano, perché non c’è nulla di più traumatico di far cadere il proprio IPhone.
Ora, preferisco tralasciare questa parte della storia, cioè quella in cui io entro nel centro Apple di Napoli dell’Upper East Side con un bazooka tra le mani, salgo sul bancone e minaccio di far saltare il cervello a Maria la commessa se non mi consegna immediatamente un terminale nuovo, quindi mi limiterò ad andare avanti.

“Dove abita questa sgualdrina?” mi chiese Luigi, consapevole che mi trovassi in pubblico e che se l’avessi risposto le persone mi avrebbero preso per pazzo, poiché solo io potevo vederlo.
“ShaXia la spogliarellista abita a…” dovetti arrestarmi, perché i miei occhi subirono un annebbiamento improvviso: avevo Cacca Nera negli occhi.
L’angelo mi aveva punito di nuovo.
“Andiamo, cosa ho fatto adesso?” chiesi iroso, cercando un fazzoletto nelle tasche con l’intento di pulirmi.
“Voglio sapere dove abita Double Vagina!”.
Forse voi non ci crederete, ma per prendere quel cazzo di fazzoletto, dovetti frugare tra le tasche così voracemente che feci cadere di nuovo l’IPhone per terra.
Si, come potete immaginare, andò in frantumi.
Ora, preferisco tralasciare questa parte della storia, cioè quella in cui io torno indietro e mi accorgo che il centro Apple è chiuso, così vado nel condominio di Maria la commessa e punto un mitra alla testa del figlio affinché mi consegni immediatamente le chiavi del negozio, quindi mi limiterò ad andare avanti.

**
Feci una lunga doccia calda, uno shampoo rigenerante e una gran cacata. Dovevo affrontare quelle situazioni al massimo delle mie forze e di certo non potevo permettermi di fare errori.
Mentre mi vestivo, la Cacca Rosa Luigi Gigante si soffermò a guardarmi per tutto il tempo, e qui mi fermo perché EFP potrebbe bannarmi a vita e voi potreste subire una grave paresi dovuta allo shock.
Quando arrivai in Ospedale, vidi mia mamma seduta nella sala d’aspetto, con gli occhi gonfi di lacrime e un vibratore tra le mani.
Come si dice, la curiosità vince sempre.
“Perché il giocattolo sessuale?”.
“Tua Nonna ha sempre desiderato essere stuprata prima di morire”.
Adesso si spiega tutto.
 Per un attimo mi soffermai a guardare la bambina di cinque anni che bramava il plasticone tra le mani di Serena.
Il tempo scorreva lentamente, come quando gli stitici vanno in bagno e non riescono a liberarsi del carico esplosivo. Io andavo avanti e indietro per la sala e per il WC, aspettando i risultati che non volevano arrivare.
Poi vidi un volto conosciuto.
“Guarda, mamma, c’è anche Miley Cyrus”.
“Si, è la sesta volta che abortisce dall’estate. Sta migliorando molto”.
“Lo credo anche io”. Ma in realtà non lo credevo.  
Vedendo un giovane ragazzo dai capelli color Cacca Oro, mi venne in mente Pasquale e la sua nuova condizione. Non mi ero ancora fatto sentire e non mi stavo comportando come un buon amico avrebbe dovuto, ma mia Nonna si trovava in ospedale ed io dovevo assisterla, anche se lei mi aveva sempre odiato e ripudiato come nipote.
“Notizie da Pasquale?” chiese Serena, stringendo a sé il vibratore e facendomi credere che fosse telepatica.
“No. Purtroppo”.
Effettivamente, non riuscivo ancora ad accettarlo, Pasquale era… beh, lei era…


Continua il 19 Settembre con un nuovo Caccoso Capitolo!


Angolo Caccoso
Ciao a tutti!
Purtroppo non ho avuto il tempo di rispondere alle vostre recensioni e, per poco, non riuscivo nemmeno ad aggiornare! Sappiate che vi ringrazio uno ad uno, perché i vostri folli commenti mi fanno capire di non essere l’unico squilibrato, qui!
A prestissimo!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Invasion ***





1x07 Invasion

Nella terza parte dell’episodio Caccoso più scioccante della mia vita, abbiamo scoperto un bel nulla, a parte che il mio IPhone si è rotto due volte, che la Nonna si trova in Ospedale e che Pasquale è… beh, lei è…
Prima di cominciare, devo assolutamente informarvi che Maria la Commessa (della Apple) è stata denunciata ai servizi sociali per le riprovevoli condizioni in cui il figlio è costretto a vivere, e che il tutto è merito di una telefonata “anonima”. Ora, io non mi ritengo una persona vendicativa, ma dico solo che se lei avesse consegnato le chiavi del negozio senza esitare, adesso non si troverebbe per cavilli legali (siamo chiari: le chiavi me le ha date, ma ho dovuto aspettare ben sei minuti e sorbirmi tre pianti isterici!).

Tornando a noi…
La Nonna era uscita dall’ospedale già da una settimana e tutto sembrava essere di nuovo nella norma. Poco a poco si riprendeva dallo scontro avuto con la mia sexy amica, quando se le avevano date di brutto in cucina. A tal proposito, io non avevo ancora chiamato Pasquale e lei nemmeno si era fatta vedere.
La Cacca Rosa Luigi Gigante continuava ad assillarmi sull’incombente apocalisse, mentre io dovevo affrontare la mia di apocalisse, chiamata Diarrea.
Non vedo l’ora di raccontarvi la fine di questo evento, perché le parti veramente interessanti vengono dopo, come conseguenza dei suddetti accadimenti, ma tant’è.

“Se riattacchi il telefono ti pianto una Cacca Gigante in gola finché non sento l’ano!”.
Al televisore trasmettevano Scream 2.0, ormai conforme all’attualità, costellata di cacche.
Mi fermai un attimo a pensare a quanto la società fosse rapidamente cambiata, così come il modo di pensare fosse altrettanto diverso (poetic moment). Adesso, le Cacche erano considerate Cool, soprattutto se Giganti, e non c’era celebrità che non avesse una maglia, un pantalone, un assorbente o qualsivoglia legato alla merda.
Tutto ciò era successo in pochissimo tempo, senza che io potessi nemmeno accorgermene, soprattutto perché ero preso da ben altri problemi.
E, intanto, i film a tema Escremento aumentavano a vista d’occhio, come “Se Caghi Ti Sposo”, “4 amiche e un paio di scagazzate” o ancora “Ti Presento il mio Ano”.
Persino gli pseudo horror avevano preso una piega morbida e puzzolente: come non citare “L’ultima Cacata”, “Lo sguardo del Cacatore” oppure “Il Bidet del Diavolo”.
E potrei dirvene molti altri, ad esempio “Harry Potter e la Diarrea di Voldemort”, “Percy Jackson e gli Dei dello Sciacquone”, “Twilight” e per finire “Hunger Shit”.

E vogliamo parlare delle serie televisive?

·        The Shitting Dead

·        American Horror Shit

·        Sex and Poo

·        Dr. Poo

·        The Poo Diares

·        True Merd

·        La Cacca Segreta di una Teenager Americana

·        Grey’s Poo

·        Lost (con un Bidet gigante al posto dell’Isola)

·        Sleepover Merd

·        Buffy L’ammazzaCacche

·        Glee

·        CSI – Unità Cacche Speciali

·        NCIS – Reparto Cacche Sessuali

Per non parlare della letteratura e degli annessi libri…
Avete presente i romanzi di True Blood? “Finchè non cala il Buio” era diventato “Finchè non cala la Tazza”.
Susanna Tamaro aveva riscritto “Va dove ti porta il cuore”, reinventando la storia dal punto di vista della nipote con il titolo “Va dove ti porta l’Ano”. Un vero schifo per me, come quando si dice ‘che tamar(r)o!’
Anche le guide antologiche non scherzavano affatto: “L’importanza della Cacca nel Porno”, “Come farsi amare dalla Cacca” e, il più famoso di tutti, “Come usare la Cacca per conquistare le donne”. Ragazzi, che suc-cesso!
La stessa Licia Troisi aveva deciso (finalmente) di ribattezzarsi come Licia Merdisi, o ancora Fabio Volo divenuto FaCacca (in) Volo.  
In seguito, avrò modo di parlarvi anche di certe celebrità, ma adesso sono troppo pigro per aprire il mio glossario di cattiverie e sparare nomi famosi a caso, per cui mi limiterò a proseguire nella narrazione.
Dove eravamo rimasti?
Ah, si, avevamo esorcizzato Double Vagina con crocifissi e carta igienica, dopodiché avevamo spedito il Diavolo delle Cacche in un profondo cesso dallo sciacquone infinito e così tutti vissero felici e contenti (e se non ve l’ho raccontato, è solo per pura pigrizia!).

Adesso possiamo parlare delle conseguenze Scandal? Ma si!
Pasquale era… beh, lei era… diventata padre!
E la madre del bambino era… beh, lei era… mia Nonna!

AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!
ZAN-ZAN-ZAN-ZAN-ZAN-ZAN-ZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN!



Continua il 28 Settembre con un nuovo Caccoso Capitolo!


Angolo Caccoso
Inutile chiedervi scusa per aver ritardato l’aggiornamento di due giorni, come dire… sono stato sommerso dalla cacca! Spero di essermi fatto perdonare con la super scandalosa rivelazione di fine capitolo… !
Voglio ringraziarvi tutti, ma proprio tutti, per aver  continuato a recensire questa “storia”, soprattutto
_Astrea7469_ che mi lascia sempre gli unici poemi graditi da leggere!
A prestissimo e buona cacca!


Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Pregnant ***



1x08 Pregnant

Scoprire che mia nonna dall’indefinita età fosse incinta, in realtà, non mi disturbava più di tanto. Insomma, quella vecchia megera mi aveva sempre odiato e disprezzato ed io, nonostante non avessi fatto altrettanto con lei, di certo non desideravo la sua morte (?). Mi era quasi indifferente, come mi era indifferente il fatto che mia mamma avesse tre capezzoli.
Tuttavia, devo ammettere che se un ricco proprietario nipponico mi avesse chiesto di buttare Blair giù da una torre in un mare pieno di squali, per avere in cambio 1000 rotoli di carta igienica, io non avrei esitato a dire si.
Ciò che mi sconvolgeva per davvero, invece, era il fatto che il padre del bambino fosse niente poco di meno Pasquale, la mia sexy amica.
Scommetto che vi starete chiedendo come questa nascita fosse biologicamente possibile, dal momento che:
A)  l’abbonamento alla fertilità della vecchia baldracca dovrebbe essere già scaduto da un pezzo, per fare spazio ad uno meno costoso ma parecchio più triste: menopausa, bitches!
B) si presume che entrambe abbiano la vagina
C) non sono coinvolte in un relazione ne sentimentale ne sessuale attualmente attiva
D) porca puttana, stiamo parlando di Nonna e Pasquale!!
Io, però, dopo settimane e settimane di intenso cagamento, posso dare le risposte alle vostre domande: come può esistere questa creatura e soprattutto non è che sarà il figlio del demonio?
Allora, vi tranquillizzo subito dicendo che il Diavolo (anche quello delle Cacche) non sceglierebbe mai la placenta della mamma di mia mamma per mettere alla luce qualsiasi cosa, anche un tostapane, perciò tranquilli.
Poi, per quanto riguarda la procreazione… ricordate quando vi ho parlato della società adattata ai tempi moderni, cioè sommersa dalla merda? – Coro all’unisono: SI.
E ancora, vi ricordate di quando vi ho detto che Pasquale si lamentava dei suoi dolori Caccosi, ovvero poco prima che lei e Nonna se le dessero di santa ragione? – Coro ultras: Si, Si, Si è il nostro ricordo, Si, Si, Si!
Bene, ora unite le due cose.
Ovviamente, non c’è da restare sorpresi se la Cacca ha invaso anche il campo scientifico. Gli scienziati di tutto il mondo si sono messi all’opera (sul WC) e hanno appurato come sia possibile generare la vita anche attraverso la Cacchina.
Si! Non è ridicolo fantastico?
In conclusione, andiamo ad esaminare la scena dello scontro nei minimi dettagli:
Sudore +
Cacca dal Culo di Pasquale +
Determinazione +
Affanni +

Violenza +
Sangue +
Respiri mozzati =
Hate!Sex.

Scusate, ma se queste caratteristiche non vi ricordano una scena di sesso, beh, allora significa che siete ancora vergini (mi correggo: finocchi/puttanelle vergini, ma pur sempre vergini).
Ed ecco spiegata anche la foto dell’album di famiglia in cui Blair Waldorf era stesa sul divano di casa, con le mani sulla pancia, pronta ad accudire il nascituro (in realtà, in seguito scoprirò che quella foto risaliva ad anni prima e fu  scattata subito dopo che la Nonna aveva avuto un duplice orgasmo con il fattorino della pizza).
Per quanto riguarda il fatto che il contenitore fosse la Nonna e non Pasquale, beh… partiamo dal fatto che la Cacca ce l’aveva Pasquale, e ancora… ma cosa diavolo vi aspettavate da una che si chiama Pasquale?!

D’altro canto, bisogna dire che la Nonna era davvero determinata a crescere quel bambino/bambina/trans. Infatti, aveva già dichiarato che:
IT’S A BOY EDITION // “Se questa creatura sarà un maschietto, di certo non sarà moscio e fastidioso come il mio nipote”.
IT’S A GIRL EDITION // “Se invece questa creatura sarà femmina, di certo non sarà brutta ed effemminata come il mio nipote”.
IT’S A TRANS EDITION // “Se al contrario questa creatura sarà trans, di certo non sarà puzzolente e ambigua come il mio nipote”

P.S. non fate caso ai complimenti di Blair, in fondo so che quella grande putta-nonna mi vuole bene.
P.P.S parlando di peni e  cose ambigue, non potete perdere QUESTO mio racconto!


Continua il 4 Ottobre con un nuovo Caccoso Capitolo!


Angolo Caccoso
Ringrazio tutti INFINITAMENTE, non sapete quanto è frustrante non poter leggere/rispondere alle vostre bimbominkiose recensioni. Perciò GRAZIE!
Buona Cacca Rosa <3


Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Coming Shit ***



1x09 Coming Shit

Poco dopo aver scoperto che in realtà non avevo una Cacca Rosa Gigante per Coscienza, bensì un Angelo custode chiamato niente poco di meno Luigi, realizzai che in effetti io non avevo affatto una voce interiore portatrice di consigli giusti e rimproveri sbagliati. Tant’è che ricominciai a rubare qualsiasi cosa mi passasse davanti agli occhi (e al culo), persino una confezione di assorbenti per donne incontinenti, che decisi di regalare a mia Nonna, la quale me lì infilò con forza dritti nell’ano.
Eh, si, Blair era divenuta piuttosto suscettibile da quando aveva zavorra in grembo. Ormai erano passati già tre mesi e la nascita era piuttosto vicina. Ah, no, perché non ve l’ho detto? Chi resta incinta attraverso la Cacca partorisce prima rispetto alle altre donne, con esattezza dopo cinque mesi e cinque giorni.
Pasquale, ormai, era diventata una di famiglia: stava sempre a casa nostra, mangiava con noi, rideva con noi, cagava con noi e per noi. Cercava di essere vicina al bambino, anche se mal sopportava la presenza di quella grande cessa di Blair.
Aveva persino lasciato il lavoro alla Marketoala per avere più tempo libero, e di conseguenza faceva la spogliarellista per arrotondare.
“Credo che dovremmo chiamarlo Sandro se è una femminuccia e Anna se è un maschietto” suggerì Pasquale, mostrando chiaramente di aver ereditato dai genitori il cattivo gusto nella scelta dei nomi.
Comunque, frattanto che le tre puttanelle + essere misterioso nella pancia chiacchieravano della gravidanza, io mi rintanavo nella mia camera e pensavo a tutte le possibili torture a cui avrei sottoposto il mio nuovo…ehm, in realtà non sapevo come chiamarlo considerato che quello sarebbe dovuto essere mio… zio/a/trans.
Ok, quanti di voi stanno pensando alla remota possibilità che il nuovo arrivato possa essere trans? Ci sarebbe mancato solo quello, giusto?!

**
“Anche se non sono la tua vera Coscienza, devi comunque obbedirmi ed io ti ordino di non rubare più, piccolo psicolabile puttaniere” disse dolcemente Luigi.
Tutt’oggi non so se le persone facessero a gara per affibbiarmi i complimenti più belli, considerato anche che avevo soli 12 anni. Quindi, se adesso insulto facilmente quelle teste di cazzo che leggono questa cazzo di storia perché non hanno un cazzo da fare e vogliono provare una cazzo di emozione per non apparire come cazzi, beh, non lamentatevi, tutti abbiamo i propri cazzi di traumi.
“Vai a farti fottere” fu la mia semplice risposta e, il secondo dopo, mi ritrovai a correre per tutto il centro commerciale alla disperata ricerca di un bagno.
Ma questa, ormai, è storia vecchia!

**
“Credo che tu sia relativamente brava a lavorare qui e hai una faccia da troia vogliosa niente male, ma dovresti allargare un po’ più le gambe per dare un senso di infinita elasticità” suggerì Pamela, la proprietaria del locale Casual Club, lo stesso in cui lavorava ShaXia e lo stesso in cui adesso lavorava Pasquale.
La mia sexy amica apprese quel consiglio con molta serietà e si mise a lavoro duramente per sembrare una vera troia.
Se solo fossi più troia, non è giusto!
(Se questo capitolo ha preso una piega maschilista, beh, non venite a cercare me!)
“Un padre di famiglia non dovrebbe fare la puttana” una voce rauca e assurda allo stesso tempo si udì nel locale a luci rosse.
“Blair, e tu che ci fai qui?”. Diciamo che Pasquale era sconcertata quanto me. Ah, nel caso non ve l’avessi detto, io mi ero nascosto sotto il tavolo per non farmi vedere, d’altronde mia mamma mi credeva nel bagno a defecare.
“Sono venuta a iscrivere mia figlia, mi hanno detto che cercano una nuova spogliarellista chiamata Trinità e i tre capezzoli di Serena sembrano perfetti per questo ruolo”.
(Ma stiamo ancora parlando di mercificazione della donna? Bah!)
“Io non voglio vederti in questi locali” sibilò d’improvviso Pasquale “non voglio che nostro figlio mi veda in questo stato”.
“Tuo figlio non può vederti, cretina, è nel mio utero”.
(Cercando di cancellare questa boriosa immagine dalla mente… comunque Pasquale non aveva tutti i torti: i bambini concepiti attraverso la Cacca erano dotati della vista a raggi X)
“Ma se è per questo… nemmeno io voglio vederti così piena di vergogna. Devi essere fiera di fare la puttana per mantenere la famiglia”.
Ad un tratto le luci si abbassarono e il silenzio calò nella saletta soft. Molto probabilmente non crederete a quello che sto per dirvi, ma io ve lo dico lo stesso.
Pasquale e Nonna si guardarono languidamente negli occhi, come due lontani amanti che non scopano da mesi.
“Grazie” fu la risposta della mia sexy amica.
Lettori miei, credetemi quando vi dico che si avvertiva una profonda tensione sessuale che urlava chiaramente “voglio il BIS!”.
Non so come fosse possibile, non so se io avevo avuto i paraocchi per tutto quel tempo e non avevo mai fatto caso a nulla, non so se il bambino aveva fatto avvicinare le due acerrime nemiche, ma… in quel momento capii come stavano le cose.
Pasquale e Nonna si amavano.
Per davvero.


Continua l’11 Ottobre con un nuovo Caccoso Capitolo!


Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** I Hope Your Poo is Good - Part I ***



1x10 I Hope Your Poo is Good – Part I


Attenzione: questo capitolo raggiunge livelli di traash imbarazzanti,
non a caso ha il compito di introdurre quello che sarà il gran finale.
Frattanto, ringrazio tutti, ma proprio tutti quelli che continuano a
leggere questa storia e di cui purtroppo non
 ho il tempo per rispondere alle recensioni.
Che la Cacca Rosa sia sempre con voi!


La Cacca Rosa Luigi Gigante mi svegliò dal sonno nel cuore della notte e mi costrinse a correre in bagno, come un bimbominkia quando vede il suo idolo preferito. Considerata l’intensità della merda e la sua durezza, dovevo capire che si trattava di qualcosa di serio, molto serio.
Aprii la porta, richiusi la porta, mi appoggiai sul cesso e inizia il mio lungo rito di gratitudine ai cibi che avevo mangiato quel giorno. Giusto due minuti di dolori e poi comparse il mio pseudo Angelo in un elegante smoking color rosa, con una cravatta tempestata di piccoli WC e un diamante a forma di culo nel taschino sinistro.
Adorabile.
“Presumo che tu debba andare ad un evento importante” azzardai con un sorriso, ricevendo in cambio forti scosse di natura marrone.
“E’ per il matrimonio, idiota”.
Giusto, il matrimonio.
In quei giorni non si parlava d’altro che del matrimonio del secolo, il primo di una lunga serie. Dovete sapere che la Cittadella l’Upper East Side è un piccolo paesino, quasi un buco, dove tutti si conoscono e sanno i fatti di ognuno, per cui era facile che una chiacchiera facesse il giro delle bocche di ogni essere vivente del posto. Per quanto riguarda la cerimonia, non sapevo se esserne entusiasta o meno, forse semplicemente non me ne fregava un cazzo, anzi, sembrava che importasse più alla mia Cacca Rosa Mondana che a me.
“Come sto, stronzetto?”.
“Stai bene. Sei eccitante”.
E salterò il resto della conversazione per le solite regole di EFP e del buon vivere quotidiano. Fidatevi, se sapeste di cosa parlo mi ringraziereste.
In ogni caso, mancavano ancora tre mesi al matrimonio e, per il momento, non sembrava un problema mio.

**
“Devo dire che comincia a piacermi fare la troia”. Pasquale, credetemi, era tanto convinta della sua femminilità che mostrare la vagina ai quattro venti sembrava essere divenuto il suo nuovo sport preferito.
“Tesoro, tu sei brava, ma dovresti seriamente scegliere un nome d’arte diverso”. Francesca (e imparate bene questo nome) sembrava l’unica ad aver un po’ di buon senso in quel locale, d’altronde si esibiva solo per i vecchi over 90.
“Perché? Cos’ha il mio nome che non va?”.
“Beh… come spiegartelo… non so come fartelo capire. Diciamo che è troppo, troppo… femminile. E gli uomini che frequentano questi locali non hanno bisogno di una Cacca Femminile, ma hanno bisogno di una Cacca Troiesca, non so se mi spiego”.
“Come posso chiamarmi, allora?”.
“Beh, i nomi di repertorio sono sempre quelli. Hai mai pensato a…”


Signori e signori, signore e trans, vi presento l’unica, inimitabile, incredibilmente sexy… GENOVEFFA. Andiamo piccola, sculetta bene quel sedere, facci vedere quanta merda può defecare! Vedere ma non toccare ragazzi, questa donna è già promessa ad un’altra in fondo alla sala…

Ebbene si, mia Nonna aveva preso il vizio di sorvegliare Pasquale tutte le volte che si esibiva. Diciamo che era piuttosto gelosa della sua relazione e avrebbe smembrato chiunque si fosse messo tra lei e la sua amata. Tutt’ora non so spiegarmi come questa storia d’amore sia andata in porto, però, credetemi, è passato molto tempo e le due stanno ancora felicemente assieme.
Quando due ore dopo il turno di Pasquale finì, lei si rintanò nel suo camerino dotato di una tazza color oro e diede libero sfogo alle sue preoccupazioni. D’altronde stava per diventare padre e doveva affrontare un cambio di vita radicale. Poco dopo, arrivò Blair che sorprese l’amata a fare Diarrea.
“C’è qualcosa che ti preoccupa, zuccherino?”. Sorvoliamo sull’ultima parola e semplicemente andiamo avanti, grazie.
“Sono solo spaventata”.
Seguì un intenso bacio durante il quale la cacca scivolò via nel modo più delicato possibile…

**

Uscii dal… beh, ormai avrete capito da dove e due minuti dopo rientrai in… beh, sicuramente non c’è bisogno che ve lo dica. Quando mi sedetti sulla tazza, la Cacca Rosa Gigante comparve di nuovo davanti a me.
“Luigi, come credi che mi faccia sentire il fatto che ogni volta che mi calo i pantaloni tu compari?”.
“E tu come credi che mi faccia sentire il fatto che stai vomitando dall’ano un mio simile?”.
Come non detto… colpito e affondato.
Quello scambio di battute, però, fu irrilevante ai fini di quello che sarebbe successo dopo. Udii il suono del campanello, poi i passi di Serena verso la porta, ancora la serratura che veniva aperta, il cigolio della maniglia, lo strisciare del legno sul pavimento e… lo sparo di una pistola.

**
Tempo di ginecologo per Blair. E, soprattutto, tempo di cattive notizie.
“Lei è incinta di due gemelli, signorina” disse il medico scioccando tutti nella sala, e non perché avesse rivelato la nascita di due bambini, ma perché avesse chiaramente chiamato “signorina” quella vecchia baldracca di mia nonna.


Continua il 20 Ottobre con l’Ultimo Caccoso Capitolo!

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** I Hope Your Poo is Good - Part II ***



1x11 I Hope Your Poo is Good – Part II

Un giorno mi dissero che avrei fatto tanta Cacca.
Un giorno mi dissero che quella Cacca sarebbe stata la mia fortuna.
Un giorno tutto questo si avverò.
Poi, il mio culo cascò.


Serena Van Der Woodsen, mia mamma troia dai tre capezzoli, aveva appena colpito il ladro che aveva cercato di intromettersi nella nostra proprietà.
Era bastato un colpo di pistola. La cosa sconvolgente, però, non era tanto il fatto di doversi preoccupare per quel cadavere sanguinante, piuttosto di trovare le chiavi della macchina e portarmi in ospedale.
La situazione sembrava complicarsi sempre di più. D’altronde sapevo che prima o poi sarebbe successo, ma auguravo a me stesso di arrivare almeno ai sedici anni e poi operarmi. Invece no.  A forza di cagare, era successo.
Con la fretta di una diarrea indiavolata, ci dirigemmo verso l’ospedale più vicino in una disperata corsa alla Fast & Poo 7.
Stavo rischiando seriamente la vita, avrei anche potuto non farcela.
Senza troppe esitazioni, la Cacca Rosa Luigi Gigante mi strinse la mano in segno di sostegno e, in quel momento, fui davvero felice di averlo lì vicino.
Beh, sinceramente mi sarei accontentato anche di mia nonna, visto che stavo per morire, e non volevo crepare in solitudine, ma tant’è.
“Andrà tutto bene” continuava a ripetermi mia mamma, guidando all’impazzata.
Durante la corsa, investimmo (per caso?) Miley Cirius, tuttavia mia madre commentò con un sorriso e un: “Ora al mondo c’è una troia in meno”.
Eravamo appena arrivati a destinazione quando ricevemmo la chiamata di Nonna, la quale ci diceva di aspettare due gemelli.
“Sono contenta per te ma in questo momento mio figlio sta rischiando la vita e io non posso pensare ad altro”.
“Finalmente sta per schiattare, quel piccolo bastardo!” commentò mia Nonna, esprimendo il suo immenso  amore e la sua comprensione nei miei confronti.

“Posso farle venire la diarrea più violenta di tutti i tempi” mi disse la Cacca Rosa Luigi Gigante, riferendosi a Blair, ed io acconsentii.
Quella vecchia puttana ebbe ciò che si meritava.

“Che cosa Cacallah succede?” infierì un’infermiera, notando la scia di cacca che lasciavo dietro di me. Era desolante.
“Presto, abbiamo bisogno di un… TRAPIANTO DI CULO!”.

**
476 Cacche Dopo…

Mi risvegliai nel letto dell’ospedale, con le coperte macchiate di cacca e il sedere penzolante all’aria. Per un secondo pensai di essere di nuovo in qualche fantasia erotica di Luigi, poi ricordai dell’incidente sul bagno, delle natiche cascate e del mio urgente trapianto di culo.
Il primo nella storia napoletana americana di tutti i tempi.

**
47568374638337846378567846075 Cacche Dopo…

Serena aveva deciso di essere la prima poliziotta al mondo con tre capezzoli, la più rispettata della nostra comunità, e ogni giorno si occupava di portare bambini mentalmente disturbati all’ospedale per un trapianto di culo, la quale era divenuta la nuova pratica chirurgica più abusata dalle celebrità e non solo. Meglio non raccontarvi dell’asta in cui sono state vendute le chiappe originali di Katy Perry.
In ogni caso, quel tentato furto e la mia disgrazia l’avevano ispirata ad essere una puttanella migliore.

Nonna e Pasquale continuavano a fare le cose zozze assieme e ad amarsi tanto. Pasquale era divenuta così famosa nel fare la troia al Casual Club che le avevano offerto un posto fisso come personaggio principale nel cast di 90210.
Lei ovviamente accettò e divenne la nuova protagonista preferita dello show.
Pure Nonna era diventata famosa, infatti aveva scritto il “Kamasutra 2.0 – Versione con la Cacca” e da lì il suo successo fu mondiale.
Posso anche dire di aver indirettamente sperimentato tutte le tecniche citate nel libro perché, mentre lei le provava con Pasquale, noi tutti nella casa e nel palazzo potevamo udirle.
Il bambino nacque bello e sano e… trans. (Chi aveva scommesso sul trans? Complimenti, avete uno spiccato senso per la pupù!)

La mia Cacca Rosa Luigi Gigante era finalmente convolata a nozze: il fatidico matrimonio era arrivato.
Infatti, da quando le Cacche Giganti erano state riconosciute dal Presidente di Caccaville degli Stati Uniti D’America come validi cittadini con eguali diritti e doveri, esse erano divenute visibili anche a tutte le altre persone. Il mondo spopolava di Cacche Rose Giganti e tutti sembravano esserne felici.
Soprattutto io.
(A proposito: visto che ho scoperto dei fan club zozzi che avete creato su Luigi, vi lascerò credere che la sua sposa sia ognuna di voi, ma in realtà è una bella biondona chiamata Britney Spears).

Io… io sempre il solito.
Ai tempi del matrimonio scoprii una formula per non crescere più e divenire immortale, per cui la bevvi e rimasi per sempre un dodicenne disturbato, malato e vendicativo, il cui sogno di cavalcare tutte le Cacche Rose Giganti del mondo prevale ancora nella sua testa, con caccosità.





Angolo Caccoso
Inutile dire che ringrazio di cuore (e di culo) tutti gli sfigati che hanno seguito da’inizio alla fine questa storia super demenziale e altamente intossicante. E’ stato bello poter leggere le vostre opinioni e i vostri scleri (giustamente) causati dalla lettura del racconto (e ringrazio anche chi non si è fatto sentire, va!).
Chissà se tornerò con una nuova manciata di comicità assurda, sinceramente non lo so. Di sicuro posso dire che questo non è il periodo giusto per scrivere a causa del pochissimo tempo, tuttavia mi auguro lo stesso di poter inventare qualcosa di nuovo che vi faccia ridere (chi non ride è triste dentro, GB!).
gRaZiE a tUtTI e tAnTA, tAnTA cACcA rOSA!1!! xOXO


Ritorna all'indice


Questa storia č archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2036611