Rosso

di Sheriza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX ***
Capitolo 10: *** Capitolo X ***
Capitolo 11: *** Capitolo XI ***
Capitolo 12: *** Capitolo XII ***
Capitolo 13: *** Capitolo XIII ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIV ***
Capitolo 15: *** Capitolo XV ***
Capitolo 16: *** Capitolo XVI ***
Capitolo 17: *** Capitolo XVII ***
Capitolo 18: *** Capitolo XVIII ***
Capitolo 19: *** Capitolo XIX ***
Capitolo 20: *** Capitolo XX ***
Capitolo 21: *** Capitolo XXI ***
Capitolo 22: *** Capitolo XXII ***
Capitolo 23: *** Capitolo XXIII ***
Capitolo 24: *** Capitolo XXIV ***
Capitolo 25: *** Capitolo XXV ***
Capitolo 26: *** Capitolo XXVI ***
Capitolo 27: *** Capitolo XXVII ***
Capitolo 28: *** Capitolo XXVIII ***
Capitolo 29: *** Capitolo XXIX ***
Capitolo 30: *** Capitolo XXX ***
Capitolo 31: *** Capitolo XXXI ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Rosso

Capitolo I


Il sedicesimo compleanno, si dice sia maledetto, o per lo meno quello di Aoi lo fu.

La neve quel giorno cadeva, lacrime dal cielo ghiacciate e morbide si poggiavano al suolo per dare quel tocco bianco e candido, anche qualcuno senza emozioni avrebbe provato un brivido a quello spettacolo.

Una ragazza guardava dal balcone di una villa in mezzo alle montagne la neve poggiare per terra, era seduta sul marmo del balconcino con le gambe a penzoloni.

Aveva i capelli rossi con un taglio a caschetto scalato che andavano ad allungarsi davanti, occhi verdi come smeraldi puntati verso il cielo, portava un corpetto color blu notte che si stringeva con sopra una giacchetta nera di piume, dei guanti blu con del pizzo e una gonna che le arrivava a metà coscia sempre blu con degli stivali che le arrivavano fino un po' sotto al ginocchio.

Hey...Aoi ah ah, auguri” cercò di dire un uomo sulla cinquantina che quasi sicuramente era ubriaco fradicio e non riusciva a reggersi in piedi.

Che schifo...” sussurrò la ragazza guardando dentro al salone tutta quella gente che nemmeno conosceva ubriacarsi o spettegolare su qualcuno.

Aoi, su vieni dentro, ti vogliono fare gli auguri, piccola compi sedici anni devi festeggiare.” disse un uomo sul ciglio della porta finestra.

Non festeggio con gente che nemmeno conosco papà. Tutta quella gente con sa nemmeno che esisto sono qui solo per far vedere che loro sono gente importante, gente che merita di stare alla festa di uno dei più ricchi e potenti personaggi di tutto il Paese.” disse Aoi con una voce di disprezzo.

Non fare così, guarda quanti regali ti hanno portato.” disse l'uomo cercando di convincere la ragazza.

Sinceramente” disse la ragazza girandosi di scatto e guardando il padre negli occhi “Preferisco di gran lunga qualcuno che si occupi di me, dei miei sentimenti non voglio dei regali!” dopo aver detto questo, Aoi saltò giù dal balcone come se niente fosse e sparì nel buio.

Sono così abituata a scappare da feste del genere che ormai sono diventata agile come un gatto, persino dal balcone riesco a saltare senza farmi male” pensò la ragazza mentre camminava nella neve verso un boschetto tutto imbiancato.

Ogni passo le costava una fatica immensa, in quel punto la neve era molto più alta però continuò a camminare fino a quando non si ritrovò in uno spiazzale tra gli alberi, probabilmente dalla forma circolare che aveva doveva essere un lago ghiacciato.

Aoi camminando cautamente notò sotto un albero un accumulo di neve molto grande così decise di buttarsi sopra di esso, ma quando lo fece sbatté violentemente la testa contro qualcosa di metallico nascosto sotto la neve.

Ma che diavolo ci sta qui sotto?! Dio che dolore, la mia testa!” gridò Aoi mettendosi le mani dietro la testa, poi guardò il cumulo di neve e cominciò a scavare per vedere cosa c'era sotto, una volta tolta la maggior parte della neve, fu sorpresa di trovare un auto ancora con le luci accese.

Aoi aggirò l'auto e saltò sul cofano che era accartocciato contro il tronco dell'albero per vedere se c'era qualcuno dentro, ma quando lo fece notò che non c'era nessuno dentro, solo un sacco di disordine.

Forse chi guidava quest'auto ha fatto un incidente ed è andato a cercare aiuto...ma qui l'unico aiuto che ci sta è casa mia...forse è meglio se cerco un po' in giro questo tizio non vorrei che morisse di freddo...” pensò Aoi, così scese dal cofano e cominciò a camminare verso gli alberi.

Hey c'è nessuno qui?? Ho visto l'auto! Sono venuta ad aiutare! C'è nessuno?!” gridò Aoi, quando a un certo punto una lamentela si sentì sollevare da per terra.

S...sono q...qui!”.

Da lì viene una voce”.

Aoi si avvicinò a un albero e sotto notò un cumuletto di neve e appena la tolse vide il corpo di un uomo.

Hey amico tutto bene?” chiese lei, mentre girava l'uomo che aveva la faccia rivolta verso la neve, poi dopo averlo fatto Aoi lanciò un urlo agghiacciante notando che l'uomo era ferito gravemente, aveva ferite multiple sul collo, braccia e i vestiti sembravano essere stati stracciati.

M...Maria ed Es..Esmeralda...le hai viste?” sussurrò l'uomo, mentre tossiva.

Aoi che intanto si era allontanata lasciando il corpo dell'uomo a terra nella neve che piano cominciava a colorarsi di rosso, scosse la testa e porto la mano sporca di sangue davanti alla faccia.

C..cercale ti scongiur...o” l'uomo riuscì a malapena a dire quelle ultime parole quando un colpo di tosse lo fece spirare.

Dio, ma che gli hanno fatto, meglio andare via da qui, oddio devo vomitare” gridò Aoi, si alzò da terra e cominciò a correre verso il sentiero che l'avrebbe riportata a casa, i vestiti bagnati dalla neve, il freddo e la neve che scendeva dal cielo le facevano sentire le ossa ghiacciate, quando a un certo punto una sagoma nera cominciò ad apparire davanti ai suoi occhi.

Chi è li??” gridò Aoi mentre continuava a correre.

Arrivò difronte la sagoma e notò che era una bambina, una bambina con metà del viso sporco di sangue che sorrideva.

Ciao, hai visto il mio papà?” disse la bambina sorridendo.

Tu...chi sei...” sussurrò Aoi indietreggiando.

Mi chiamo Maria...E tu hai visto il mio papà.” disse la bambina avvicinandosi.

No...non ho visto nessuno io...” disse Aoi.

E invece si, hai le mani sporche di sangue...non si dicono le bugie...”.

Dai piccola, cos'è successo?” chiese Aoi.

E' successo che hanno ucciso me e mio padre, e ora stai per morire anche tu...” la bambina sorrise ancora di più spalancando la bocca e facendo notare ad Aoi dei denti più lunghi.

Oh mio dio!” gridò Aoi sferrando un calcio alla bambina e ricominciando a correre verso casa.

Che sta succedendo mi sembra di stare in un film dell'orrore, ma che diavolo succede! Un attimo cos'è quella luce arancione là in fondo?!” pensò Aoi girandosi più volte per vedere se quella bambina la stava seguendo. Arrivò alla fine del bosco e vide la sua casa nel fuoco più totale, lingue di fuoco gigantesche stavano divorando tutto, grida disumane arrivavano dalla casa, persone che cercavano di saltare dal balcone ma non riuscivano, e poi tre persone, tre persone stavano guardando la scena, uno di loro aveva in mano come una fiamma di fuoco, com'era possibile una cosa del genere? Come poteva un uomo tenere del fuoco sulla mano senza bruciarsi?!

Uno di quelle tre persone si girò verso Aoi e si dirisse verso di lei.

Non era un uomo anziano, era un ragazzo avrà avuto sui diciott'anni, aveva dei capelli neri come la cenere, la pelle bianca come la neve che quella sera si stava colorando di rosso, gli occhi non si distinguevano, portava un lungo cappotto nero che arrivava fino alle caviglie e camminava lentamente verso Aoi. Anche gli altri due si rigirarono, stavano ridendo, scrutarono Aoi e sorrisero ancora di più poi si rigirarono.

Aoi era paralizzata, sentiva il cuore battere all'impazzata e sentiva la gola fredda, il respiro che le cominciava a mancare, poi un dolore caldo le pervase la gamba, la bambina l'aveva raggiunta e l'aveva graffiata su quel pezzo di pelle di gamba che le rimaneva scoperta.

Il sangue cominciò a sgorgare dalla ferita, mentre la bambina si allontanava e il ragazzo si avvicinava.

Sembrava che quella situazione gli piacesse, i suoi occhi erano neri come l'ossidiana e più si avvicinava più si illuminavano, si passò la lingua sul labbro superiore e con uno scatto si ritrovò faccia a faccia con Aoi.

Era paralizzata, riusciva a fare solo passetti indietro fino a quando non si ritrovò contro il tronco di un albero, un nodo alla gola non la faceva ne respirare ne parlare, riusciva solo a guardare quel ragazzo dalla bellezza devastante.

Il ragazzo sorrise mostrando i denti bianchissimi e poi li socchiuse, anche lui li aveva lunghi, si divertì a guardare l'espressione spaventata di Aoi, e poi le si avvicinò all'orecchio mettendole una mano sulla ferita alla gamba e le disse “Sei interessante, e anche un sacco, peccato che tu non possa scappare, penso che mi divertirò con te un po'...che ne dici?” aveva una voce dolce e seducente che fece venire i brividi ad Aoi.

Il ragazzo la guardò mentre in un disperato tentativo cercava di fuggire, ma non ci riuscì la blocco all'albero e scostando il cappottino di piume che aveva le mise le labbra fredde come marmo sul collo caldo di Aoi.

Sei calda nonostante questo freddo...interessante...” sussurrò lui.

T...togliti subito da me!” gridò Aoi.

Il corpo del ragazzo la bloccava contro l'albero, mentre le sue labbra la cominciarono a baciare, rendendo quel collo caldo freddo, il cuore di Aoi batteva all'impazzata, poi da quelle labbra morbide cominciarono ad uscire degli spuntoni, che cominciarono a graffiare il collo di Aoi fino a quando quegli spuntoni non entrarono nella carne di Aoi.

Il sangue sgorgava, lo sentiva bene lei, due ferite sul collo, il rumore delle sue labbra, l'eccitazione di quel ragazzo, il freddo che stava cominciando a prendere possesso del suo corpo, solo in quel momento riuscì a mettere a fuoco la situazione.

Creature che si nutrono si sangue umano, dalla pelle bianca come il latte, una leggenda molto diffusa, ma questa volta non è una leggenda, i vampiri esistono veramente, Aoi lanciò un grido di dolore, che sparì subito perché il piacere la pervase, i suoi occhi cominciarono a farsi pesanti, fino a quando non li chiuse.

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


Rosso

Capitolo II


Quel piacere, quel ragazzo, la casa in fiamme, la bambina tutti questi pensieri tormentavano il riposo di Aoi che si svegliò in un lago di sudore.

Era in un ospedale, si guardò intorno la stanza era piccola e cupa, le pareti erano piastrellate di piastrelle color crema, il pavimento era anche di color crema, affianco al letto di Aoi c'era un separé e dall'altra parte un altro paziente.

Guardò sul comodino affianco al suo letto e vide una flebo di sangue e dall'altra una normale che si usa per alimentare, poi si guardò e si vide in un camice bianco, non è che si intonasse molto con il suo colore di pelle che era sul bianco pallido.

Ma guarda un po', sembro un fantasma con i capelli rossi...Come ci sono finita qui, ho i ricordi sfocati...” come un fulmine le tornarono tutti i ricordi di quella sera, ma le tornarono tutti insieme come un film che va portato avanti a tutta velocità.

Aoi si accasciò a terra reggendosi la testa mentre emetteva qualche gridolino.

Un infermiera accorse subito nella camera e quando vide Aoi per terra la rialzò e la fece sedere sul letto.

Dottore! La paziente nella camera tre si è svegliata la prego di venire!” gridò l'infermiera.

Un uomo sulla sessantina entrò nella stanza, era cicciottello e aveva la barba molto curata, indossava un camice bianco e aveva un blocchetto in mano, dopo aver guardato il numero della camera si diresse verso il letto dove Aoi lo seguiva con lo sguardo.

Allora signorina...Neil come sta?” chiese il dottore mostrando i denti perfettamente bianchi.

Stordita” rispose secca Aoi.

Lo vedo normale visto che le abbiamo dovuto somministrare un calmante, ma non si preoccupi le passerà subito, ha dormito per parecchi giorni a quanto vedo.”.

Si. Ma come mai mi trovo qui, e sopratutto questa flebo di sangue?” chiese Aoi indicando la flebo e socchiudendo gli occhi.

Oh beh, un ragazzo ha chiamato dalla montagna qui vicino e ci ha avvisato che un incendio ha distrutto la sua residenza e che una ragazza era stata ritrovata dissanguata, in seguito siamo andati a controllare subito e infatti l'abbiamo trovata quasi dissanguata, per fortuna siamo stati avvisati...” rispose il dottore.

Okay, e mio padre e gli altri invitati? Sono stati ritrovati i cadaveri?” chiese Aoi con una punta di cattiveria.

Oh beh...ricordi?” chiese il dottore con una voce dolce e mettendo una mano sopra la spalla di Aoi.

Si.” rispose secca lei.

Mi dispiace veramente, so che è una grande perdita...” disse il dottore.

E' la vita.” disse Aoi fissando il vuoto, i suoi occhi da verde smeraldo erano diventati verde cupo e ricordò la scena di quella sera.

Oh beh, ora dimmi come ti sei salvata e come mai eri quasi dissanguata?” chiese il dottore.

Non lo so.” rispose Aoi stendendosi sul letto poi pensò Non è vero ricordo tutto, quella sera era un inferno, neve macchiata di sangue, le lingue di fuoco che distruggevano tutto, la bambina agghiacciante e poi lui, quel ragazzo, freddo come il ghiaccio, perché ha chiamato? Ha detto che voleva divertirsi con me, cosa intendeva?! Perché non ha finito di dissanguarmi, avrei potuto dire cos'era successo...no...mi avrebbero presa per pazza, sapeva che non avrei detto nulla...E' stato lui ad appiccare l'incendio? Vorrei trovarlo, ma ho paura, le sensazioni di quella sera sono state traumatiche...”.

Signorina Neil!” gridò il dottore riportando Aoi nel mondo reale lasciando le sue domande e fantasie per dopo.

D...dica!” balbettò Aoi, che gradualmente si stava riprendendo.

Condoglianze per tuo padre, era un uomo potente, dopo tua madre anche tuo padre e tu sei così giovane...hai parenti che possano accoglierti?”.

No, non ho parenti, e se li ho non li conosco. Per quanto riguarda mio padre, è sempre stato assente per me non c'era mai, penso non sentirò molto la sua mancanza, anche se era l'unica persona che mi dimostrava affetto a volte...” sussurrò Aoi.

E quindi!? Non hai un posto dove stare!” sbottò il dottore.

Sono emancipata. Mio padre prima di morire mi ha fatto questo ''regalo'', avevo espresso il desiderio di vivere da sola e lui me lo ha realizzato.”.

Oh beh...Allora va bene, resterai in ospedale fino alla tua riabilitazione poi sarai libera di andare, il periodo massimo sarà di una settimana, non hai riportato nulla di grave.” disse il dottore uscendo dalla stanza.

Grazie.” gridò Aoi rimettendosi a dormire.

Vampiri, mi sembra di stare sognando...quella sera se io fossi rimasta dentro casa cosa sarebbe successo? Sarei morta anche io penso...Ma che volevano da mio padre? E quando sarebbero arrivati?! Quell'uomo, è stato attaccato da quelle creature ma non aveva segni di morsi o altro, aveva una ferita profonda sul petto...invece la figlia Maria...Merda in che guaio mi sono cacciata, ma nonostante tutto sono ancora calma...” domande e pensieri affollavano la mente di Aoi, senza lasciarle un attimo di pace fino a quando non si addormentò.

Si risvegliò la sera verso la tarda notte e nella stanza l'oscurità dominava, Aoi accese la sua lampada sul comodino e notò con suo grande stupore che sopra di esso c'erano dei fiori, così li prese e dentro ci trovo un bigliettino che diceva:

Grazie della splendida serata che mi hai fatto passare l'altra notte, non ho mai mangiato così bene penso, spero ti rimetterai in forma, mi piaci e non vedo l'ora di incontrarti ancora. Buona guarigione. Astor.”

Aoi spalancò gli occhi e lanciò un urlo lasciando cadere il biglietto, poi scesa dal letto si recò fuori dalla stanza e si mise a guardare il corridoio lungo e buio.

Mio dio ti prego, dimmi che è uno scherzo, il mio cuore ha quasi ceduto leggendo quel biglietto, sono in pericolo e ora che cosa faccio!”.

Dei passi lontani riecheggiarono per il corridoio, facendo salire i brividi ad Aoi, i passi sembravano dirigersi verso di lei e lentamente una sagoma si andava formando, poi i passi improvvisamente si fermarono e quando Aoi si rigirò vide il ragazzo di quella sera davanti alla sua faccia che la fissava con i suoi occhi neri.

Ancora tu, me che vuoi da me!” gridò Aoi facendo uno scattò all'indietro e cercando qualche porta da aprire per poter scappare.

E io che volevo essere gentile!” sussurrò il ragazzo, avvicinandosi e bloccando le flebo.

Lasciale subito! Ma che vuoi da me!? Ci sono talmente tante ragazze, aiuto! Qualcuno mi sente?! Merda qualcuno mi aiuti!” gridò Aoi con tutta la voce che aveva in gola.

Ah ah, no non urlare o dovrò punirti, se ti stacco queste flebo non te la passerai molto bene quindi vedi di stare muta e buona. E io che volevo essere gentile con i fiori.” rispose lui chinandosi verso Aoi che era caduta a terra.

Sei stato tu ad inviarmi quel biglietto allora, Astor.”.

Hey che tono di voce arrogante, posso farti fuori in qualsiasi secondo quindi non sfidarmi ragazzina.” disse ridendo di gusto lui.

Stai zitto, perché non mi hai ucciso? Lo avrei preferito.” disse lei cercando di muoversi verso la porta.

Stai ferma o ci rimetti la pelle, comunque sia ti ho lasciato viva perché voglio divertirmi ogni tanto, sono stufo di uccidere tutti perché fanno i pazzi psicopatici e poi io ho un debole per i capelli rossi.” disse lui con un sorriso malizioso.

Perché fanno i pazzi psicopatici? Ma ti senti, e tu che sei un mostro pazzo psicopatico?!” disse Aoi, poi con uno scattò si rimise in piedi e cominciò a correre verso la parte più buia del corridoio nonostante le flebo si staccarono.

Devo trovare un maledetto posto in cui non mi può trovare! Hey aspetta un attimo, che sono questi rumori? Non dirmi che ci sono altri vampiri in questo ospedale!”.

Mentre Aoi correva passò davanti a una camera con la porta aperta, e la luce che entrava da fuori le bastò per farle intravedere un vampiro che stava succhiando il sangue a una signora, lasciando poi cadere il suo corpo morto per terra.

Quanti ne sono! Ne ho già visti due!” sussurrò a se stessa Aoi.

Aoi corse fino ad arrivare in una stanza isolata dal resto dell'ospedale, era buio pesto e non vedeva dove metteva i piedi, così inciampò su un tubo che passava per terra.

Pensi di essere al sicuro? Forse non sai che la mia vista è molto più sviluppata a vedere di notte che di giorno e quella meravigliosa scia di sangue che lasci dietro ti rende rintracciabile facilmente. Vedi l'ho detto sei divertente.” la voce di Astor riecheggiava nella stanza, seducente e morbida si avvicinava a Aoi che era per terra.

Aoi sentì il corpo freddo di Astor praticamente sopra di lei, anche se non lo vedeva poteva sentire la sua faccia vicinissima alla sua, poi la mano di Astor le afferrò il collo e la bloccò per terra.

Sai, non ho mentito quando ho detto che il tuo sangue era meraviglioso, era carico di odio e disprezzo, ma anche affetto e amore, era semplicemente meraviglioso non ho fatto altro che pensare alla prossima occasione che avrei avuto per riassaporarlo...”.

Mi dispiace per te, ma hai fatto un viaggio a vuoto, questa volta non ci riuscirai tanto facilmente” gridò Aoi e così con una mossa abile e rapida si liberò dalla presa e si alzò, accendendo la luce notò che si trovava nella stanza che controllava le luci di tutto l'ospedale e un sorriso le dipinse il volto.

Bene, Astor tu e i tuoi amichetti state per essere liquidati. Addio” disse Aoi abbassando la leva per accendere tutte le luci e, in meno di un minuto tutte le luci dell'ospedale furono accese, come si accende un albero di natale quando è pronto.

Astor sparì qualche secondo prima che tutte le luci si accendessero e lo stesso per gli altri.

Okay, sono ufficialmente la preda di un vampiro” disse Aoi, poi ritornò indietro nella sua stanza.

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


Rosso

Capitolo III


Le ombre che ritornano dal passato sono sempre difficili da reggere, sopratutto se un vampiro ti viene a trovare la notte per fare strage di persone innocenti.

Era la prima volta che Aoi, da quando era entrata all'ospedale, riusciva a dormire, ogni volta il suo riposo era disturbato da Astor oppure qualche urlo.

I giorni di riabilitazione passarono presto e come era arrivata, uscì.

Prima che il padre di Aoi morisse qualcosa di buono lo aveva fatto, darle l'emancipazione, adesso poteva essere libera di andare ad abitare nella casa che il padre le aveva lasciato se fosse morto.

La casa era in città, che si trovava proprio ai piedi della montagna in cui si consumò la strage, poche volte Aoi aveva visto quel luogo perché il padre non amava stare tra le ''comuni persone'' come diceva lui.

Era eccitante per lei, tutta quella fretta che gira per le strade, la quantità di ragazzi che escono e si divertono, le scuole varie e di diverso genere.

Aoi girò per un po' prima di trovare la via in cui si trovava la sua casa e quando la trovò resto a bocca aperta. Nonostante la città fosse molto moderna e attiva, la casa era in stile gotico, dava un non so ché di macabro e oscuro e questo le fece molto piacere.

Entrò in casa, anche l'interno era arredato in stile gotico, la tonalità era centrata tutto su bianco e nero, e per la maggior parte era quasi tutto in vetro, ispezionò per minuti la casa composta da due piani e poi decise che ci sarebbe stato da modernizzare un po' le cose, in seguito si sistemò in una stanza molto bella. Era molto larga e spaziosa, appena entravi vedevi un grande armadio a specchio bianco e nero, sulla sinistra c'era un mobile anche esso bianco e nero ricoperto di cianfrusaglie, a destra un letto matrimoniale gigante, poi tende bianche riprese al centro da una spilla e portate ai lati della finestra stile principessa.

Sistemò nei vari scaffali quello che le rimaneva di suo, dopo l'incendio tutto andò perso e si buttò nel letto.

Perfetto, menomale che è già tutto arredato dovrò comprarmi un bel po' di vestiti e iscrivermi a qualche scuola...niente più insegnanti privati, che meraviglia” disse Aoi saltando dal letto.

Uscì di fretta di casa prendendo le chiavi e il cappottino di piume e si recò prima in banca.

Ci volle come minimo mezz'ora per ritrovare la banca, un edificio cupo e tetro, dava l'impressione di essere tutto tranne una banca, una volta entrata, Aoi arrivò allo sportello quasi subito e lì trovo una signora sui sessant'anni con i capelli bianchi raccolti in una codina e gli occhi nocciola da cerbiatto che la guardavano.

Salve cosa posso fare per lei?” chiese la donna con un sorriso stampato sul volto.

Ehm salve, sono venuta per ritirare dei soldi dal conto bancario di mio padre, il Sig. Neil Andres” quando Aoi pronunciò quel nome tutte le persone presenti nella stanza cominciarono a bisbigliare tra di loro qualcosa e una particolare frase che riuscì a intercettare Aoi fu “Quella ragazza è la figlia di Neil! Quell'uomo è stato assassinato insieme a tutta quella gente importante e lei è sopravvissuta? Sarà una maledetta!”.

A quelle parole Aoi si innervosì e dopo aver dato un documento di riconoscimento alla signora si rigirò verso tutti quelli che stavano ancora parlando.

Allora, avete finito? Solo perché sono salva o ho i capelli rossi o mi vesto in questo modo dovrei essere una maledetta?!” gridò Aoi.

Nessuno rispose, l'unico rumore che si sentiva era quello della signora che batteva sulla tastiera del computer.

Signorina Neil, quanto desidera ritirare?” chiese la signora.

Mille euro.” rispose secca Aoi.

Oh accidenti, una bella somma...Va bene ecco a lei” disse la signora dopo aver erogato dal distributore di soldi, biglietti da cinquanta euro l'uno e averli dati ad Aoi.

La ringrazio” disse Aoi con un sorriso dolce e poi scappò fuori dalla banca.

L'ho sempre detto io, che gente stupida, credono ancora alla legenda secondo cui chi ha i capelli rossi sia maledetto, mettici pure il fatto che sono l'unica sopravvissuta di un incendio e magari anche il fatto che sono perseguitata da un vampiro maniaco e mi ritroverei attaccata a un palo con la folla che grida sotto ''al rogo la maledetta!''. Speriamo resti solo un mio film mentale...”.

La giornata passò velocemente tra negozi, centri commerciali, fino a quando non arrivò la sera, nonostante questo le strade erano ancora molto piene, certo non come il giorno ma comunque erano piene.

Aoi si destreggiava tra la folla per passare, e intanto guardava le vie, dopo quasi un oretta di camminata riuscì ad arrivare a casa sua e dopo essere entrata poggiò tutte le buste con dentro vestiti, pantaloni, vernici, lenzuola e vari prodotti per pulire tutta la casa più la spesa.

Quanta roba! E non ho speso nemmeno tanto, l'unica cosa che sono riuscita a fare oggi e comprare tutte queste cose e non sono riuscita a vedere le scuole, ho solo il dépliant!” sussurrò Aoi cacciando dalla borsa nera e blu un foglietto con scritto le vari scuole presenti e le varie facoltà.

Dopo aver cenato, messo a posto e pulito si tuffò sul divano presente in soggiorno, era un posto che dava un senso di calore, aveva un caminetto di mattoni sul muro centrale, affianco una televisione e i mobili bianchi e neri che finivano fino alla fine della parete.

Aoi si rannicchiò nell'angolino del divano e si mise a leggere il foglietto commentando ogni istituto, fino a quando non arrivò a leggere di una scuola molto particolare.

L'istituto Sirio...” sussurrò Aoi poi continuò a leggere, “L'istituto Sirio è stato creato per tutti i giovani con una forte voglia di fare, le varie specializzazioni sono Chimica, Musica, Letteratura e Meccanica.”.

Sembra essere interessante la specializzazione di Chimica, ma anche quella di musica è buona...” Pensò Aoi mentre si appuntava il nome, la via e i requisiti per entrare.

Perfetto, domani mattina mi sveglierò presto e andrò a visitare l'istituto!” gridò Aoi entusiasta di frequentare una scuola normale.

Mente Aoi esultava, dei rumori provenienti dal secondo piano la fecero sobbalzare dal divano, facendole arrivare il cuore a mille. Erano dei rumori strani, come di sacchi buttati sul pavimento.

Oddio e se sono ladri?! Cosa faccio? Meglio portarsi qualcosa con il quale proteggersi!” così afferrò una mazza della scopa e salì le scale lentamente.

Il rumore proveniva dalla stanza di Aoi, muguli e rumore di sacchi buttati, Aoi si accostò alla porta per sentire meglio ma a un certo punto il rumore finì, così entrò nella stanza e rimase traumatizzata da quello spettacolo.

Corpi di donne senza vita sparsi per il pavimento, seduto sul letto c'era Astor con un altra ragazza in mano. Era chino su di lei, aveva la testa della ragazza tra le sua mani tirata per i capelli, in modo da far scoprire il suo collo, e i suoi denti la stavano trapassando poi appena ebbe finito le spezzò il collo e la lasciò cadere a terra.

Oh merda, qui ci sono più di venti ragazze, mio dio!” gridò Aoi mettendosi le mani davanti la faccia per non vedere.

E' colpa tua” disse Astor tenendo la testa bassa in modo da non far vedere gli occhi, poi fece uno scatto e si ritrovò dietro Aoi così chiuse la porta e la spinse verso il letto.

Aoi per evitare i cadaveri a terra si buttò sul letto e guardava i cadaveri sparsi per quella stanza poi il suo sguardo si spostò negli occhi di Astor, così neri ma anche così voraci, erano occhi che desideravano lo si leggeva bene.

Colpa mia?! Non le ho uccise io...Perché mi fai questo!?” sussurrò Aoi tirandosi indietro e finendo contro il muro freddo.

Ho un infinito desiderio di sangue, eppure succhiando tutto il sangue di queste donne non è placato, anzi penso sia aumentato, e so bene che se potessi bere il tuo anche solo una goccia sarei sazio..” sussurrò lui saltando sul letto e avvicinandosi ad Aoi che lo guardava impaurita.

Mi dispiace, vuol dire che morirai di fame” disse ironica Aoi tirando un cuscino.

No, io penso che invece sarò sazio più presto di quanto credi”.

Sembra piacerti questa situazione” sussurrò Aoi ormai attaccata ad Astor.

Non immagini quanto mi piace, sento la tua paura da chilometri ma sento anche che sei un fremito di eccitazione, Aoi” sussurrò Astor con una voce seducente e magnetica.

Non mettermi quelle mani addosso, vampiro pervertito e maniaco” disse Aoi strozzata dalla troppa vicinanza.

Astor prese i polsi di Aoi e li bloccò sul letto con una forza disumana, mentre con l'altra mano era finito sulla cicatrice che Aoi aveva sulla coscia, poi con un gesto rapido delle mani riaprì la ferita.

Fermati maledetto, fa male, fermati!” gridò Aoi mentre guardava Astor sopra di lei sorridere con aria maliziosa.

Sai devo ammettere che non capisco l'interesse che ho in te, cioè io sono un vampiro e tu un comune essere umano, eppure io sono attratto dal tuo sangue, cosa strana visto che avendo una ''fidanzata nobile'' dovrei essere attratto solo dal suo...”.

Fidanzata?!”.

Eh si, che c'è sei gelosa?” chiese divertito Astor.

Non ne vedo il motivo visto che cerchi solo di uccidermi”.

Andiamo, lo sento che muori dalla voglia di essere morsa” disse lui scansando i capelli di Aoi avvicinandosi al collo.

Forse ma tu non mi vuoi mordere, se davvero lo avresti voluto a quest'ora starei già per terra morta”.

“Ah-ah e chi lo ha detto? Se io voglio posso anche farti diventare una bellissima vampira.” disse lui mostrando i denti.

Che cosa? Vuoi dire che puoi decidere se far diventare vampiro una persona oppure farla morire?” disse Aoi sbalordita.

Esatto, in più posso anche decidere se lasciare in vita la persona senza che io la trasformi o uccida, tutto questo con un morso e la mia volontà..” disse lui divertito, poi aggiunse “Per ora ho solo voglia del tuo sangue e ti lascerò sicuramente in vita, preparati”.

In un attimo i denti di Astor erano dentro il collo di Aoi, rispetto la prima volta stava stringendo di più la presa non solo sul collo ma anche le mani sulla ferita alla coscia e sui polsi.

Mi fai male...” sussurrò Aoi con l'ultimo filo di voce che le rimaneva, prima di entrare nel vortice di piacere che quei morsi trasmettevano.

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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


Rosso

Capitolo IV


La prima notte che Aoi avrebbe dovuto passare da sola nella sua nuova casa, la passò con Astor. Era ancora chino su di lei, mentre Aoi non si muoveva, era solo rossa e respirava a fatica, dopo un periodo che sembrava infinito Astor lasciò la presa sul collo e si passò la lingua sui denti.

Contento ora?” sussurrò Aoi tossendo.

Si, sono decisamente sazio ora” sussurrò Astor mentre premeva le mani sulla coscia.

Che vuoi ancora? Vattene e porta via tutti questi cadaveri...ah ho sonno..” disse Aoi socchiudendo gli occhi.

Che voglio ancora?” ripeté Astor ridendo poi aggiunse “Voglio te.”.

Cosa!?” prima che Aoi riuscisse a ragionare su quelle parole Astor sparì nel nulla insieme ai corpi delle ragazze.

E con questo siamo a due...Mi ha morso già due volte, sono impotente confronto a lui...” Pensò Aoi prima di addormentarsi.

La mattina seguente Aoi si risvegliò con un mal di testa terribile e si guardò attorno in cerca di qualche corpo o di Astor ma non vide nessuno, solo il sole che entrava attraverso la finestra e le puntava in faccia i raggi caldi.

Si passò una mano sul collo per vedere i due segni che sicuramente Astor le aveva lasciato e trovo due rigonfiamenti, in più le aveva riaperto la ferita sulla coscia che durante la notte aveva lasciato sul piumone una macchia di sangue molto estesa.

Andò in bagno e si fece una fasciatura al collo che poi coprì con un girocollo di seta a cui attaccato c'era una specie di cristallo, poi passò a fasciarsi la gamba.

Devo andare a visitare la scuola, meglio che copro un po' queste fasciature...” sussurrò poi dopo essersi vestita e fatta un abbondante colazione uscì di casa.

Quel giorno si sentiva particolarmente male, cosa che si deduceva dal suo abbigliamento, portava una maglietta con una scollatura a ''V'' che metteva un po' in risalto il seno e poi sulla vita la maglia era stretta mentre sulle braccia era più larga, sulla tonalità nera/grigia, dei pantaloni stretti neri che mettevano in risalto le curve per poi finire degli stivaletti scamosciati anch'essi neri con un po' di tacco.

Aoi prese dalla tasca posteriore dei pantaloni un biglietto con tutto quello che le serviva per ritrovare la scuola, ma comunque essendo una città nuova per lei, sarebbe stato ancora più complicato.

Ehm, scusi signore, mi dispiace disturbarla, mi saprebbe dire dove si trova ''Via delle rose''?” chiese Aoi a un signore che passava di lì.

Oh, buongiorno nessun disturbo, comunque signorina se vuole arrivare in via delle rose le conviene prendere l'autobus, è difficile arrivarci a piedi. L'autobus passerà qui tra più o meno dieci minuti” rispose con un sorriso il signore.

La ringrazio infinitamente!” disse Aoi, poi scappò in un edicola per comprare il biglietto e tornò alla fermata.

L'autobus non si fece aspettare dopo dieci minuti esatti era davanti la fermata, era un autobus piccolo, non molto grande, era blu con strisce bianche e davanti al finestrino dell'autista c'era scritto “Autobus riservato, prossima fermata Via delle Rose”, Aoi salì e lo trovò quasi pieno, ma comunque riuscì a trovare posto.

Dopo venti minuti di strada l'autobus frenò bruscamente e l'autista avvisò che erano giunti al capolinea.

Scesa, Aoi guardò la mega struttura che si ereggeva davanti a lei.

Era un edificio molto ben strutturato, prima dell'ingresso aveva una specie di cortile tutto curato e con stradine fatte per andare da una parte e l'altra, alberi sparsi ovunque con sotto delle panchine, l'edificio di un bianco sfumato di grigio era pieno di piante rampicanti che per metà lo coprivano con fiori e foglie e il portone era di legno stile antico.

Aoi attraversò il cortile fino a giungere nell'atrio della scuola, era magnifico, il pavimento era in marmo con una rosa rossa al centro di tutto, sia da destra che da sinistra partivano delle scale a chiocciola, difronte all'entrata c'era la segreteria che stava distribuendo volantini a dei ragazzi, mentre si disperdevano in una delle tantissime porte in legno che erano presenti al piano terra, i muri erano di un bianco panna ricoperti di quadri.

Aoi continuandosi a guardare in giro arrivò alla segreteria e disse “Salve sono qui per visitare la scuola e probabilmente iscrivermi.”.

Che bello, una nuova arrivata e sei pure carina! Prego ecco a te il modulo, intanto chiamo qualcuno che ti faccia fare il giro della scuola, ehm...guarda laggiù c'è Davide, lui ti farà fare il giro della scuola, chiedi pure a lui!” disse frettolosa la signora della segreteria, puntando il dito in un angolo vicino alle scale.

Lì c'era un ragazzo, era alto e biondo stava con la schiena contro il muro che guardava il soffitto, si girò verso Aoi che le stava andando incontro e i suoi occhi azzurri erano così chiari che quasi sembravano bianchi, indossava una camicia sbottonata fino al terzo bottone nera e dei pantaloni bianchi.

Ciao..scusa se disturbo dovrei farti una domanda...” sussurrò Aoi tenendo la testa bassa.

Il ragazzo la guardò per un po' poi con un dito le sollevò la testa e disse con una voce dolce e sensuale “Tranquilla, devo farti fare il giro della scuola lo so già, piacere io sono Davide”.

Io, ehm mi chiamo Aoi...”.

Aoi continuava a fissare Davide come se fosse un angelo, capelli biondi, occhi azzurri, alto, pelle chiarissima, fisico da far paura e mentre camminavano per la scuola non faceva altro che lanciargli occhiate.

Allora hai capito?” chiese Davide con un sorriso meraviglioso da mostrare i denti bianchissimi.

Eh!? Cosa??”.

La specializzazione di chimica” disse lui tirando un colpetto in testa a Aoi.

Ah si beh, io ero indecisa tra chimica e musica, ma penso proprio che prenderò il ramo di chimica!”.

Oh come me, che ne dici se ti metti nella mia classe?” disse Davide con un sorriso malizioso.

Se per te va bene...accetto volentieri...” sussurrò Aoi arrossendo come un peperone.

Perfetto, vieni compiliamo il modulo e andiamo a consegnarlo” ridacchiò Davide prendendo Aoi per mano e trascinandola in un aula.

Andarono in un aula al secondo piano, era deserta non c'era anima viva così si sedettero sulla cattedra e cominciarono a riempire il modulo.

Ehm data di nascita?” chiese Davide mentre riempiva il foglio.

Quattordici Novembre”.

Okay, ora mi devi dire il nome di tuo padre o tua madre”.

Ehm, Andreas Neil, è di mio padre.” rispose lei dondolandosi sulla cattedra.

Perfetto, è completo ho riempito il resto io, ah manca solo dove abiti.”.

Via Angelica II, numero civico 98” rispose seccata.

Hey, aspetta è quella casa in stile gotico?”.

Si e tu come lo sai?” chiese Aoi incuriosita.

Passo sempre di là quando torno a casa” disse lui ridendo.

Ah okay capito.”.

Perfetto, andiamo a consegnare il modulo” disse Davide prendendo Aoi per mano e trascinandola di nuovo alla segreteria.

Dopo aver consegnato l'iscrizione Aoi e Davide presero la scala che si trovava a destra dell'entrata e andarono nell'ala riservata alla chimica e entrarono in un aula completamente vuota e si misero a parlare.

Okay, all'ora dopo qui avremo lezione..” disse Davide sorridendo.

Okay, intanto che si fa?” chiese Aoi sedendosi affianco a Davide.

Bo, parliamo, per esempio cosa ti sei fatta al collo e alla coscia?”.

Ma che diavolo” gridò Aoi allontanandosi di scatto da Davide, poi aggiunse “Che ne sai?”.

Beh hai una fasciatura sotto il girocollo e si nota un rigonfiamento bello grosso sulla gamba..” disse lui avvicinandosi.

Nulla, un incidente.” si affrettò a rispondere Aoi.

Sicura? E come avresti fatto questo incidente?” chiese Davide dopo aver messo le mani sulle spalle di Aoi.

Ma che ti frega?!” gridò Aoi cercando di allontanarsi, ma Davide l'afferrò per il girocollo e con un solo tocco strappò sia girocollo che le bende.

Scusa non volevo, perdonami” disse Davide raccogliendo il girocollo da per terra.

Merda! Ma stai attento!? Ridammi subito la collana!” gridò Aoi che intanto si copriva con una mano la ferita lasciatagli da Astor.

Tranquilla te lo rimetto subito, togli la mano.” con un rapido gesto Davide tolse la mano di Aoi e notò la ferita e ridacchiò, poi aggiunse “Bene bene, due buchi al livello della vena, esattamente circolari e a più o meno tre centimetri di distanza, con colorazione tra rosso e viola il che significa che la parte di pelle bucata e stata succhiata, ancora un incidente?”.

Ma chi sei tu?” sussurrò Aoi tenendo la testa bassa.

Solo uno che conosce bene chi ti ha lasciato quel segno sul collo, è il morso tipico di Astor vero?” a quelle parole Aoi restò sbalordita, poi Davide continuò “Sai, sei una bella ragazza, capelli rossi, pelle bianca, abbigliamento molto gotico, sei una preda piuttosto interessante per quelle creature o a volte addirittura puoi essere scambiata per una di loro, tu non te ne sei accorta, ma quando sei entrata molta gente si è rigirata a guardarti.”.

Come conosci Astor?”.

Ci andiamo in classe insieme.” a quelle parole Aoi sgranò gli occhi e rimase muta.

Solo pochi sanno che è un succhia sangue, per pochi intendo tre persone, mi stupisce che tu sia ancora viva...comunque se vuoi ti posso dare una mano a tenerlo lontano, ci ho già avuto a che fare in passato” disse sorridendo Davide.

No grazie me la cavo da sola, non voglio il tuo aiuto, so come proteggermi da Astor” disse Aoi.

Quella ferita dice il contrario” ridacchiò Davide, ma Aoi non lo aveva sentito minimamente il suo sguardo era puntato verso la porta, sul ciglio c'era Astor in tutta la sua bellezza che guardava Aoi con uno sguardo di desiderio, mentre Davide si era messo davanti a Aoi.

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Capitolo 5
*** Capitolo V ***


Rosso

Capitolo V


Quando i nostri occhi cercano solo una persona tutto il resto diventa insignificante.

Astor era lì, sulla porta che la guardava, i suoi occhi neri erano puntati in quelli di Aoi, ma quel breve momento fu interrotto da Davide che si posizionò davanti ad Aoi.

Ebbene, Davide, parli di me? Cos'è questa novità?” disse Astor con un tono di voce tranquillo mentre avanzava verso i due ragazzi.

Era bellissimo, i capelli neri danzavano nell'aria come piume, indossava una canotta bianca che faceva vedere tutti i muscoli e dei jeans a bassa vita.

Oh, sai com'è quando si tratta di salvare delle ragazze, sono sempre in prima linea.” disse Davide spingendo indietro Aoi che cercava di scorgere la figura di Astor.

Perché...quante ne ha uccise?” chiese Aoi a Davide con un fil di voce.

Più di quante tu possa immaginare.” rispose Astor sedendosi e poggiando la testa sulla mano mentre sorrideva, poi aggiunse “Beh fai tanto il moralista con me, perché non parliamo di te?”.

Che intende?” domandò Aoi allontanandosi.

Nulla, tranquilla, cerca sempre di screditarmi...” sussurrò Davide.

Aoi, stai attenta a sto tipo, e poco affidabile credimi..” sussurrò Astor facendo uno scatto verso Aoi e spingendola al muro, ma Davide lo fermò in tempo e gli tirò un pungo.

Fermati succhia sangue, cosa pensi di fare in mia presenza?” disse con un tono serissimo Davide che guardava Astor con i suoi grandi occhi azzurri.

Uh, è arrivato il cavaliere...povero stupido” gridò Astor spingendo Davide via e tirandogli una fiamma di fuoco addosso, uscita dalla sua mano.

Prima che potesse raggiungere Davide, la fiamma venne intercettata e in pochi secondi al posto della fiamma c'era una stalattite di ghiaccio.

Ma che fai?! Sei impazzito forse?” una ragazza seduta sulla cattedra guardava Astor con uno sguardo malvagio e teneva il braccio alzato, era stata lei a lanciare quel ghiaccio.

Raluca, che ci fai qui?” chiese Astor sbuffando.

Ho sentito dei rumori e sono venuta a controllare” disse lei saltando giù dalla cattedra.

Era una ragazza alta sul metro e sessanta, aveva lunghi capelli castani che andavano via via schiarendo verso le punte, grandi occhi castani tendenti verso il verde ed era pallida. Indossava una mini gonna nera con delle calze che si fermavano a metà coscia bianche, una camicetta che metteva in mostra il seno anch'essa bianca, aperta fino al terzo bottone.

Si avvicinò ad Astor e poi gli diede un bacio a stampo sulla bocca, successivamente vide Aoi e le lanciò un occhiataccia fulminante.

Ma guarda, una rossa e lei chi è?” chiese Raluca, assottigliando gli occhi e guardando male Astor.

Nessuno” rispose secco lui.

Ah-Ah è la sua nuova preda” aggiunse Davide che si era rialzato.

Cosa?!” gridò Raluca stringendo i denti.

Ha le zanne! Aspetta, ha baciato Astor, lei è la fidanzata di cui lui mi ha parlato ieri..” pensò Aoi innervosendosi e uscendo dall'aula.

Hey dove vai!?” gridò Davide seguendola fuori.

A casa, ho già visto e subito troppo oggi!”.

Ma dai, non sarai mica gelosa di Astor vero?!”.

Per niente, ci vediamo domani” disse Aoi camminando velocemente per raggiungere le scale.

Fermati, dai non fare la bambina” gridò Davide prendendo Aoi per un braccio e facendola ruotare e cadere per terra.

Ma sei pazzo?!”.

Scusa, non volevo, non ho controllato la mia forza” si scusò Davide prendendo Aoi in braccio e riportandola indietro.

Ritornarono in classe e Raluca era sparita, c'era solo Astor che sorrideva nel suo banco all'ultima fila.

Ora ti farai Aoi?” disse ridendo Astor, sembrava che in quel lasso di tempo fosse diventato ancora più cattivo di quanto non lo fosse già.

Stai zitto.” rispose secco Davide.

Povera ragazza indifesa” disse ridacchiando Astor.

Passarono pochi minuti prima dell'arrivo di altri studenti e del professore, Aoi restò affianco alla cattedra per presentarsi, mentre gli studenti prendevano posto nei banchi.

Le ragazze si erano affollate vicino al banco di Astor e Davide e offrivano colazioni o pasti preparati da loro, addirittura regali impensabili.

Un professore giovane si sedette alla cattedra e richiamò l'attenzione degli alunni che subito ripresero i loro posti, avrà avuto al massimo trent'anni, era vestito con un lungo cappotto nero, pantaloni grigi e camicia nera, gli occhi grigi che scrutavano Aoi, mentre poggiava dei libri sulla cattedra.

Lei chi è signorina?” chiese il professore.

Ecco, sono nuova, mi chiamo Aoi Neil e frequenterò questa scuola...” disse Aoi facendo un sorriso.

Per la classe si elevarono delle voci che subito il professore fece tacere, poi guardando Aoi disse “Allora signorina, decida dove si vuole mettere”.

Il banco affianco a quello di Davide era occupato da una ragazza bionda che non faceva altro che disturbarlo, gli unici liberi erano uno affianco ad Astor e un altro affianco a un gruppo di ragazze che stavano bisbigliando tra di loro mentre Aoi attraversava l'aula.

E' carina, non ho mai visto una rossa!” bisbigliò uno.

Guarda come se la ricrede e si veste, ha pure i capelli rossi! Se li sarà tinti sicuramente!” ridacchiò un altra.

Allora signorina? Dove si vuole mettere?” la incoraggiò il professore.

Lei si metterà qui, vero?!” gridò Astor dall'ultima fila, sorridendo maliziosamente.

Cosa?! Lo hai sentito?? Ha invitato quella a sedersi affianco a lui? Che fortuna!” gridarono delle ragazze.

Aoi si diresse verso il banco libero e si sedette non guardando minimamente Astor che invece aveva gli occhi puntati su di lei.

Allora Aoi, posso rivenirti a far visita stanotte?” disse ridendo lui.

Ma chi ti vuole, vai piuttosto da Raluca, è la tua ragazza.” disse fredda lei.

Gelosa eh?”.

Per niente” rispose seccata Aoi.

Lo hai voluto tu mi dispiace” disse Astor creando un fiammata e bruciando il braccio di Aoi.

Che male!” gridò lei facendo girare tutta la classe.

Che succede signorina?” chiese il professore alzando un sopracciglio.

Si è tagliata con il banco, la accompagno in infermeria” disse Astor.

No! La accompagno io!” intervenne Davide.

Finitela!” gridò il professore, “Astor, porta in infermeria Aoi e poi tornate subito in classe!” concluse gridando.

Astor prese in braccio Aoi e fece una smorfia nella direzione di Davide e poi uscì dalla stanza, lasciandosi tutto il resto alle spalle.

Hai finito?! Basta! Cosa diavolo vuoi da me!?” gridò Aoi tirando un pugno ad Astor che pero riuscì a bloccare.

Allora hai un po' di forza, comunque parliamoci chiaro, stai lontana da Davide è pericoloso” disse lui facendosi serio.

Dovrei stare lontana da uno che mi protegge? E fammi capire, dovrei stare vicino a uno che prima o poi mi ucciderà?” disse in tono ironico Aoi.

Smettila per un secondo e ascoltami, Davide è pericoloso! Non farti ingannare dalla bellezza o la gentilezza”.

Ma ti rendi conto di quello che dici? Sei entrato nella mia vita anche se non ti volevo, ti sei permesso di mordermi e di aggredirmi, come potrei mai credere a una persona del genere?” gridò Aoi.

Lo so che è difficile, ma ascoltami, se non lo lasci stare ora te ne pentirai in futuro credimi...lo conosco bene, so cosa è capace di fare, lui non è quello che sembra” disse Astor prendendo per mano Aoi.

Ah si? E dimmelo tu cos'è così magari ti credo!”.

Non posso dirtelo, comunque cerca di stargli alla larga”.

Ma chi sei tu per dirmi di stare alla larga da lui?! Vai dietro alla tua ragazza e vedi di lasciarmi in pace” Aoi cominciò a gridare, ma la mano di Astor la bloccò subito poi la trascinò in un aula e si chiuse la porta dietro.

Allora stammi bene a sentire, io non sono per niente interessato a Raluca, le nostre famiglie per puro profitto vogliono che noi ci sposiamo, ma io non la voglio.” disse serio Astor sedendosi su un banco.

E pensi che me ne possa fregare qualcosa?” rispose Aoi incrociando le braccia.

Si, ti interessa, perché sai benissimo che io sono attratto dal tuo sangue e non da quello di Raluca”.

No, non lo so e non mi interessa e tanto per aggiornarti grazie a te ho perso mio padre tu e gli altri due che stavano con te.” gridò Aoi.

Aoi, tu non sai nulla, la tua famiglia ha a che fare con i vampiri da prima che tu nascessi.” sospirò lui, che dopo essersi alzato si diresse verso Aoi che cercava di schiacciarsi contro il muro.

Non è vero...vuoi confondermi le idee”.

Tua madre, è morta dandoti alla luce, e questo che ti hanno sempre detto vero?” disse Astor.

Come lo sai tu?” rispose Aoi cominciando a sgranare gli occhi.

Lo so, perché tua madre si è suicidata, non è morta quando sei nata, tu avevi solo tre anni quando successe, e ovvio che non ricordi” sussurrò Astor all'orecchio di Aoi.

Tu sei malato, vattene via!” gridò lei.

Ascoltami! E' la verità!”.

Mi gira la testa, basta!” disse Aoi prima di tirare un pugno allo stomaco ad Astor e scappare fuori l'aula.

Mi sta scoppiando la testa, mi sta facendo il lavaggio del cervello quel maledetto vampiro, mi scoppia tutto!” Pensò Aoi mentre correva verso il cortile, le mancava l'aria non riusciva a respirare, tutto quello che aveva intorno le sembrava inutile e ingombrante, trovò un posto nel cortile isolato e nascosto e si mise lì accasciata a terra a pensare.

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Capitolo 6
*** Capitolo VI ***


Rosso

Capitolo VI


Il buio inghiotte tutto quello che incontra, ma c'è sempre una luce che salva la situazione, Aoi però quella luce non la vedeva, erano ormai passati tre giorni da quando Astor le aveva detto quelle cose e lei non era più andata a scuola.

Era distesa nel letto sotto le coperte ormai da giorni, guardava il soffitto e pensava cosa sarebbe mai successo una volta ritornata a scuola.

Quel giorno non era tornata più in classe e chissà cosa aveva detto Astor al professore, sopratutto le parole che lui le aveva detto, perché la madre si sarebbe suicidata?

Aoi si rigirò nel letto e richiuse gli occhi, cominciando a pensare alla madre ma non riusciva ad immaginare nulla, vedeva solo buio.

Prima che potesse riaddormentarsi il campanello suonò e la voce di Davide arrivava da fuori, così Aoi andò ad aprire.

Davide” sussurrò Aoi, aprendo la porta e riparandosi con una mano dal sole che entrava.

Hey, ma stai bene? Sono tre giorni che non ti si vede più a scuola e quel giorno non sei tornata in aula. Mi sono preoccupato, ho pensato che Astor ti avesse fatto qualcosa...” si affrettò a dire il ragazzo.

Grazie, sto bene, se vuoi entra” disse Aoi aprendo la porta e facendo entrare Davide.

Sai, quando Astor è tornato senza di te ha detto che siccome ti eri sentita male eri tornata a casa di corsa e mi sono preoccupato e poi aveva un viso stranamente in colpa, ne sai nulla?”.

Eh? Si sentiva in colpa??” chiese Aoi scattando.

Così sembrava! Non ne sono sicuro, ma basta che tu stai bene”.

Grazie..forse domani torno a scuola..” sussurrò la ragazza.

Perfetto, comunque sono di fretta, sono passato solo per vedere come stavi, ci vediamo domani a scuola, scappo!” gridò Davide avvicinandosi alla porta.

Che devi fare a quest'ora è buio!” chiese Aoi inseguendolo.

Nulla, nulla tranquilla ci si vede domani!” e dopo aver detto questo sparì, inghiottito dalla porta, mentre Aoi si sedette sul divano.

Era in colpa? Non riesco a immaginare che lui possa essere in colpa...Perché ci si dovrebbe sentire? Non ha un senso logico, cioè io per lui cosa dovrei essere? Una preda?” pensò Aoi.

No, non sei una preda.” la voce di Astor giungeva da dietro il salotto e Aoi saltò in aria quando la sentì.

Da quanto sei lì? E da quando puoi leggermi la mente?!” gridò Aoi allontanandosi.

Sono qui da quando sono uscito da scuola e la stessa cosa ho fatto per i restanti altri due giorni” sussurrò lui.

Come riesci..?”.

A leggerti la mente?” la interruppe lui, poi continuò “Da quando ti ho morso ci riesco, solo se i tuoi pensieri sono così forti da arrivarmi..cioè quando sei vulnerabile oppure vuoi che io senta un tuo pensiero, io lo sento”.

Astor uscì da quel buio e i suoi occhi neri erano freddissimi.

Per quanto io ti voglia evitare non ci riesco...” sussurrò Aoi abbassando lo sguardo sui suoi piedi.

Per quanto io non ti voglia pensare non ci riesco” rispose Astor sedendosi sul divano.

Mi hai morso mentre dormivo?”.

Sono stato tentato più di una volta a farlo, ma poi non l'ho mai fatto, perché ho pensato che farlo quando tu eri sveglia, vedere la tua paura e la tua eccitazione sarebbe stato meglio, che ne dici?” rispose abbozzando un sorrisino malizioso.

Che sei un grandissimo vampiro maniaco” rispose lei ridendo.

Cos'è questa novità? Non hai paura? Ah, comunque sei sexy con quel pigiamino nero” disse Astor chiudendo gli occhi.

Ormai il nero è il mio colore preferito, dovresti saperlo, comunque dimmi quello che sai di mia madre” disse lei alzandosi e andando verso Astor.

E pensi che questo tono minaccioso mi convinca?”.

Ovvio”.

Aoi si sedette sopra Astor e gli passò una mano nei capelli soffici che poi lasciò scivolare sopra il petto e afferrò una collana che teneva nascosta nella camicia per poi strappargliela violentemente.

Che ti prende?!” chiese Astor mettendo la mani intorno ai fianchi di Aoi.

La stessa cosa che prende a te quando mi vuoi mordere” disse lei giocherellando con la collana.

Era una collana d'oro bianco e aveva un ciondolo a forma di ''A'' con in mezzo un diamantino.

Questa, la prendo io” sussurrò Aoi.

Non puoi, è mia e non te la lascio prendere...” disse dolcemente Astor mentre stringeva la presa sui fianchi.

Perché? Che ti prende?” chiese Aoi spostandosi i capelli da un lato.

Sembra che stai facendo di tutto per farti mordere, o sbaglio?” sussurrò Astor prendendo Aoi e girandola contro il divano.

E perché dovrei mai fare una cosa del genere?” disse ironica lei.

Non sembri quasi tu...sembra che stia parlando qualcos'altro al tuo posto...”.

Intanto Astor cominciava ad avvicinarsi alla faccia di Aoi e cominciò a scendere piano sul collo.

Anche se così fosse, stai morendo dalla voglia di azzannarmi”.

Tu dici?” disse lui, prendendo il collo di Aoi con le mani fredde.

Si” rispose lei abbracciando Astor.

Lui si avvicinò al collo e lo baciò delicatamente e il contatto con quelle labbra fece venire dei brividi ad Aoi, e quando si aspettava il morso, Astor si tirò indietro.

Cos'è? Perché mi guardi così?” disse ridendo lui.

Che ti prende, non mi hai morsa..”.

Quando vorrò morderti sarò molto più crudele con te, come minimo sarai attaccata a qualcosa mentre mi guardi” gridò ridendo lui.

Sadico...” sussurrò Aoi.

Va bene basta con gli scherzi, ti avrei fatto già fuori se non eri nel suo corpo” disse facendosi serissimo Astor e il suo sguardo torno duro e freddo.

Di cosa parli?” chiese lei.

Davide, conosco i tuoi trucchetti, non sono così sciocco.”.

Peccato, tentativo fallito, se l'avresti morsa saresti morto sull'istante ho calcolato male i miei piani” disse Aoi con una voce non sua.

Quando sei entrato dentro di lei?” chiese Astor risedendosi sul divano poi aggiunse “Non ho notato nulla”.

Quando me ne stavo andando, avevo sentito la tua presenza così ho deciso di entrare per qualche minuto nel suo corpo ma mi sono sbagliato, non l'hai morsa, meglio che vada non mi diverto più, anche se questo corpo è una bomba.” dopo averlo detto il corpo di Aoi ricadde all'indietro, stava dormendo, così Astor la portò nella camera da letto e l'adagiò nel letto.

Mm...” sussurrò Aoi che dopo qualche oretta aprì gli occhi e si ritrovò Astor davanti che la guardava.

Buonasera.” le disse lui sorridendo.

Merda! Che ci fai qui?!” gridò Aoi tirandosi le coperte fino al collo.

Ero venuto a trovarti e quel simpaticone di Davide, si stava facendo un viaggetto nel tuo corpo.” disse lui mantenendo il sorriso.

Che intendi?” chiese Aoi.

Sono venuto e pensando che fossi tu, mi sono messo a parlare con te, poi ti sei cominciata a comportare in modo strano e ti sei messa sopra di me, facendo chiari gesti in cui mi chiedevi di morderti, poi ho notato altre cose e ho scoperto che Davide ti stava controllando” spiegò Astor.

Ma che cavolate inventi?”.

E' vero, cosa ti è successo dopo che se ne è andato di casa?”.

Non ricordo, non ricordo nulla, e come se mi fossi addormentata in piedi.” rispose Aoi cercando di ripensare a cosa era successo.

Va bé, non ricordi per questo, io ti avevo avvisato di stargli alla larga questo è il minimo che può fare, neanche immagini di cosa è capace, perciò ti devo proteggere” sorrise Astor.

Ma nemmeno morta! Tu non ti avvicini a me!”.

Morta lo sarai se non mi permetti di proteggerti!” gridò Astor.

E poi non ha senso! Che diavolo è Davide che entra ed esce dal mio corpo come se niente fosse?”.

Non te lo dico è inutile che insisti” rispose Astor girandosi e andando verso la porta.

Aoi si lanciò dal letto e riprese Astor dalla camicia e lo guardò con i suoi occhioni verdi pregandolo.

Lasciami, molla la presa!” disse lui.

No dimmi cos'è Davide e ti lascio.”.

Cocciuta proprio!” disse Astor aprendo la porta.

Allora non hai capito!” gridò Aoi, richiudendo la porta e sbattendo Astor contro il muro, poi aggiunse “Io ti tengo qui fino a quando non me lo dici!”.

Allora accomodati” rispose lui sorridendo.

Dimmi chi è Davide” sussurrò Aoi avvicinando il viso a quello di Astor.

No, non te lo dico” disse lui avvicinandosi.

Sei troppo vicino, allontanati”.

Perché non lo fai tu?” chiese lui.

Aoi guardava nei freddi occhi di Astor, ma non ne aveva più paura, provava qualcosa per quei occhi, così strinse la camicia da cui lo teneva e si alzò sulle punte, Astor afferrò il pigiama di Aoi e anche lui lo strinse a sé e si chinò, per poi far incontrare le loro due labbra, quel bacio bastò per far scatenare in loro un vortice di emozioni mai provate prima.

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Capitolo 7
*** Capitolo VII ***


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Capitolo VII


Le sue labbra, è sempre dolce un bacio, è come toccare l'anima di una persona, Astor sentiva tutto di Aoi, i suoi brividi, il suo cuore la sua timidezza ed eccitazione.

Dopo qualche minuto Aoi si staccò poggiando i palmi delle mani sul petto di Astor e abbassò la testa arrossendo.

Che idiota che sono” sussurrò lei.

Perché?” chiese Astor mettendole una mano in testa e accarezzandola.

Vado a baciare una persona che mi ucciderà prima o poi...senti vai via ho bisogno di stare sola” disse Aoi girandosi e andando verso il letto e buttandosi sopra di esso.

Ma che ti prende?” disse Astor avvicinandosi a lei.

Ti prego...vai..” sussurrò Aoi con la faccia sopra al cuscino mentre guardava il vuoto.

Astor obbedì a quelle parole e in meno di due minuti sparì, lasciando Aoi sola nel suo letto.

La mattina seguente Aoi si risvegliò con un senso di vuoto e alzandosi scese in salotto dove sul tavolino di cristallo notò una collana, era la collana che aveva strappato a Astor era rimasta lì.

Aoi la prese in mano, e la fece scivolare tra due dita, poi alzandola la osservò e sorrise successivamente se la mise al collo notando che le stava a pennello, dalla collana arrivava un profumo malinconico ma allo stesso tempo seducente.

Salì le scale e si andò a cambiare, quel giorno decise di mettersi un corpetto nero e bianco che le arrivava fino all'ombelico, una gonna a palloncino nera con del pizzo nero, delle calze fino al ginocchio nere e degli stivaletti neri con la pelliccia. Si guardò allo specchio, scrutò i suoi capelli rossi che risplendevano con i raggi del sole che entravano dalla finestra e poi passò ai suoi occhi, cerchiati di nero, nonostante quello brillavano e non capiva il perché, poi vide ripassare nella mente le immagini del bacio e scuotendo la testa prese la borsa e uscì di casa per prendere l'auto che sarebbe passato in meno di cinque minuti.

Arrivata a scuola Aoi attraversò il cortile, attirando tutti gli sguardi dei ragazzi su di lei, all'entrata incontrò Davide che la riguardò con uno sguardo voglioso, gli stessi occhi di Astor quando ha sete, ma quella sensazione come era apparsa subito sparì.

Buongiorno, hey sei molto sexy oggi” disse Davide entrando nella scuola.

Grazie..” sussurrò Aoi guardando tutte le mosse di Davide, per quanto non credesse ad Astor non poteva negare che qualcosa era successo.

Salirono le scale ed andarono nel laboratorio di chimica, dove la classe si era già radunata, quando Aoi entrò tutti i ragazzi si fiondarono su di lei offrendo il loro camice da laboratorio ma alla fine accettò quello di una ragazza, che stranamente gli e lo aveva offerto.

Era una ragazza alta sul metro e quaranta, capelli biondo platino e occhi azzurri, piuttosto magra, solo successivamente Aoi si ricordò di quella ragazza, era quella che il primo giorno di scuola si mise affianco a Davide.

Grazie” disse Aoi, prendendo il camice dalle mani della ragazza.

Di nulla, dopo me lo devi ridare, comunque piacere Aisha” disse la ragazza girandosi e facendo un cenno con la mano.

Aoi prese posto al banco, e intanto con lo sguardo cercava Astor che però non c'era.

Come mai Astor non c'è? Forse gli è successo qualcosa...Ah ma che me ne frega!” pensò Aoi sbattendo le mani sul banco.

La lezione cominciò e Aoi con la mente fantasticava, quando a metà lezione entrò in classe Raluca, la fidanzata di Astor.

Mi scusi professore...Ho trattenuto Astor facendolo arrivare in ritardo, potrebbe accettarlo in classe?” disse con voce seducente mentre si arricciava i capelli.

Oh, nessun problema!” disse il professore con un tono docile.

La ringrazio, come presidentessa del comitato studentesco le farò avere un premio!” disse lei, uscendo e facendo entrare Astor.

Prima di uscire, Aoi notò che Raluca aveva lanciato un occhiata ad Aisha e successivamente a lei.

Astor si sedette vicino ad Aoi, ma i due non si rivolsero la parola per tutta la lezione, una volta giunta al termine Aoi uscì di corsa dal laboratorio e scappò nell'aula di musica, dove si sarebbe tenuta una riunione speciale dell'istituto.

Arrivata nell'aula di musica, una mega stanza tutta addobbata a festa e piena di strumenti musicali si sedette tra le prime poltrone, seguita a ruota da Davide e Astor che si sedettero affianco a lei.

La ragazza che aveva prestato il camice ad Aoi, Aisha, salì su un enorme palco e prese un microfono con il quale fece delle prove, poi iniziò a parlare.

Salve ragazzi, mi fa molto piacere che voi vi siate uniti in questa aula per parlare della festa di inizio anno. Come molti di voi sapranno, questo istituto organizza una festa per festeggiare i nuovi arrivati, quest'anno siamo un po' in ritardo ma ci rifaremo, ora darei la parola a Raluca, presidente del comitato studentesco!”.

Raluca salì sul palco in tutta la sua bellezza, la pelle chiara era messa in risalto da una camicetta scollata rossa e una gonna nera.

Buongiorno” solo dicendo una semplice parola tutti i ragazzi fischiarono e lanciarono complimenti a Raluca che sorrideva e salutava, poi continuò “Quest'anno la nostra band composta da Astor Toru, Gim Wisley e Morgan Grein, i componenti sono pregati di alzarsi e raggiungermi, stanno cercando una voce per il loro gruppo, quindi vi ho radunati qui per una specie di provino, chi è interessato può avvicinarsi” concluse Raluca applaudendo.

Astor e altri due ragazzi salirono sul palco e si affiancarono a Raluca che guardava l'intera massa di studenti avvicinarsi, Aoi si guardò intorno e poi con un sorriso si alzò e si diresse verso l'uscita.

Hey ragazza con i capelli rossi!” gridò Raluca al microfono facendo rigirare tutti verso Aoi che si era fermata.

Merda...” sussurrò Aoi che si girò verso il palco.

Voglio che partecipi al provino, quindi sei pregata di metterti in coda” ordinò Raluca sorridendo.

Non ci penso proprio, non fa per me cantare” rispose Aoi.

L'avete sentita? Ha sfidato Raluca!!” dissero alcuni ragazzi.

Non è una domanda, è un ordine e come presidente del consiglio studentesco tu devi eseguire i miei ordini.” disse Raluca con un tono serio.

Se ci tieni tanto.” disse Aoi sorridendo e andando verso il palco.

Ogni ragazza o ragazzo che saliva dopo la quarta parola veniva allontanato e ne saliva un altro che faceva la stessa fine del precedente, alla fine una folla si era radunata sotto al palco a guardare chi sarebbe diventato il cantante della band, una buona motivazione per saltare le lezioni.

Erano rimasti in quattro, Aoi, una ragazza mora e una bionda e un ragazzo dai capelli biondi e pieno di percing.

Le due ragazze appena salite, furono scartate subito poi toccò al ragazzo, Raluca ci teneva particolarmente a far esibire Aoi sotto gli occhi di tutti, il ragazzo dopo aver cantato fu fatto rimanere sul palco, in effetti aveva una bella voce e aveva cantato piuttosto bene, successivamente Raluca chiamò Aoi e le diede il microfono.

Che canzone vuoi cantarci?” chiese Astor guardando Aoi.

So cleardisse Aoi.

Okay, comincia pure” disse un altro ragazzo.

Tutti gli studenti la guardavano e si sussurravano qualcosa tra di loro, poi Aoi cominciò a cantare sulle note dolci e malinconiche di ''So Clear.

I suffer because I was not fragile that day and the memory explodes inside me and I feel that no one would understand what I'm experiencing.

La voce di Aoi era un qualcosa di favoloso, tutti i ragazzi che stavano ascoltando rimasero come ipnotizzati dalla sua voce e la seguivano a tempo, era dolce e delicata ma allo stesso tempo distruttiva e malinconica, una voce che ti arrivava fin dentro il cuore e te lo faceva battere come se si fosse acceso qualcosa dentro.

Raluca fermò Aoi evidentemente irritata e poi si girò verso il ragazzo che era come in uno stato di trance, si affiancò ad Aoi e Raluca rivolgendosi al gruppo e agli alunni chiese di votare il migliore.

Votate bene...” disse Raluca lanciando un occhiataccia ad Astor che rideva di gusto.

La bonazza rossa!” gridarono gli studenti creando il caos nell'aula.

Aoi” sussurrò Astor con un sorriso soddisfatto.

Lo stesso per gli altri due ragazzi che facevano parte della band.

Raluca decretò la vincitrice poi, sbattendo il microfono sul palco e prendendo per mano Astor uscì furiosa dall'aula.

Perché hai votato lei?!” gridò furibonda Raluca.

E' brava” sorrise Astor.

Bastardo! Dov'è la tua collana?!”.

Merda..bo penso di averla persa” disse Astor.

Aoi proprio in quel momento usciva dall'aula con un sorriso di sfida e in quel momento Raluca notò il ciondolo di Astor al collo di Aoi, e sbattendo i pugni contro il muro andò via.

Aoi!” gridò Astor, fermandola per un braccio.

Che c'è??” rispose lei.

La collana...è mia...” disse lui.

Ah, e come ci è finita a casa mia?” chiese lei.

Quando Davide ti stava controllando...me l'ha presa...” sussurrò lui.

Ah, okay.” disse Aoi riprendendosi il braccio e andando via.

Non me la ridai!?” gridò Astor.

No!” rispose Aoi sparendo tra la gente che usciva dall'aula.

Davide era poggiato all'orlo della porta e rideva, poi rivolgendosi ad Astor gli disse “Non ti crederà mai sul fatto del controllo, passi solo per un povero pazzo” ridacchiò Davide.

E chi ti dice che invece lei ci creda?” disse Astor con un sorriso beffardo, poi si staccò dal muro a cui era stata attaccato fino a quel momento e passando affianco a Davide gli andò a sbattere contro la spalla sussurrandogli “Aoi è mia”, dopo aver detto questo Astor sparì nei corridoi.

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Capitolo 8
*** Capitolo VIII ***


Rosso

Capitolo VIII


I ricordi affiorano più facilmente con la musica, riescono a colpirti dritto nel cuore e a farti riflettere.

Aoi ascoltava la musica che usciva dagli amplificatori e ripensava alla sua vita, ma a un tratto la musica finì all'improvviso.

Raluca era apparsa nell'aula di musica e aveva staccato la presa.

Dopo essere diventata la cantante della band Aoi ogni pomeriggio si dirigeva a scuola per fare le prove, ma Raluca le doveva sempre rendere la vita difficile.

Che vuoi ancora Raluca?” chiese il batterista, Gim, era un ragazzo piuttosto alto, aveva un fisico assurdo ed era pieno di tatuaggi, i capelli colorati di rosso gli davano un tocco misterioso e gli occhi neri lo facevano assomigliare a un demone, amava vestirsi con canotte e jeans ed era uno dei maggiori playboy in giro per la scuola.

Aoi! Finiscila di strillare quando canti!” gridò Raluca.

Ma non stava strillando!” rispose il bassista, Morgan, era piuttosto basso, portava i capelli lunghi fino a metà collo, biondo cenere, grandi occhi castani con un percing sopra il sopracciglio, aveva un fare scontroso e ribelle, amava vestirsi largo cosa che lo faceva sembrare ancora più basso.

Basta, Raluca. Smettila di interromperci ogni due secondi, esci e non tornare fino a quando non abbiamo finito!” disse Astor con la sua voce suadente, era estremamente sexy quel giorno, portava una camicia nera attillata sbottonata fino al quarto bottone, dei jeans grigi strappati in alcune parti, e una collana che gli pendeva dal collo, un altra ''A'' con un diamantino incastonato dentro.

Aoi guardò Raluca uscire dalla stanza furibonda, poi si rimise a cantare come se non fosse mai successo nulla, quel giorno anche Aoi era vestita in modo molto provocante, indossava un girocollo di pizzo nero da cui uscivano oltre alla collana di Astor altre collane che si intrecciavano tra loro che arrivavano fino alla pancia, portava un corpetto blu notte che le lasciava scoperte le spalle e faceva risaltare il seno, una minigonna blu notte-nera che brillava con varie catene che scendevano da essa, poi delle calze nere strappate e degli stivaletti neri.

Open your heart, I can still save you from this destinyla dolce voce di Aoi riusciva a richiamare qualsiasi persona che passasse di lì.

La musica si interruppe ancora, le prove erano finite, era ormai buio inoltrato fuori ed era ora di tornare a casa, così dopo aver salutato tutti, Aoi si incamminò verso casa, seguita da Astor.

Perché torni a casa sola? Non vuoi la compagnia di qualcuno?” chiedeva Astor standole appiccicato.

No grazie. Vado da sola a casa” rispose secca lei con un sorriso.

Mentre attraversavano il cortile, una sagoma si andò a formare vicino al cancello, dai lineamenti sembrava Raluca.

Astor, ti devo parlare” disse Raluca.

Che c'è?” rispose seccato Astor.

Aoi intanto continuò a camminare fino a quando non trovò un albero da dove poteva spiare Astor e Raluca.

Devi stare lontano da quella!” gridò Raluca.

Ma che vuoi, è la cantante del gruppo!”.

E da prima che fosse la cantante del gruppo che le ronzi attorno! Non dirmi che ti piace quella rossa gotica del cavolo!”.

Finiscila di gridare, sei patetica” rispose secco Astor mentre guardava con occhi freddi Raluca.

Perché non ti piaccio? Perché non desideri il mio sangue? Che ho io che non va rispetto ad Aoi” chiese Raluca abbassando lo sguardo e stringendo i pugni.

Non ho scelto io di stare con te, lo sai meglio di me che il nostro fidanzamento è conveniente per entrambe le famiglie” disse Astor avviandosi verso la strada, ma prima che potesse muovere tre passi Raluca lo fermò e lo baciò.

Alla vista di quel bacio Aoi sentì una spada trafiggerle il cuore, e così si addentro nel boschetto in cui continuava la strada verso casa.

Quei due stanno insieme, è ovvio che si baciano, come sono stupida, prendermi una cotta per lui!” pensò Aoi mentre correva piangendo.

Astor accortosi della presenza di Aoi si staccò con forza da Raluca e si mise a inseguirla.

Aoi intanto, correndo non si era accorta che era finita in una parte del bosco opposta alla strada che doveva percorrere e dopo essersi fermata cercò di orientarsi, però prima che potesse riuscire a guardarsi intorno Davide sbucò dal nulla.

Che ci fai qui?” chiese lui sorridendo.

Ah, Davide sei tu...mi sono persa...e tu che ci fai qui?” chiese Aoi sospettosa.

Mi piace venire nel bosco a quest'ora, è rilassante, perché piangi?”.

Nulla, tranquillo..” rispose Aoi cercando di nascondere la faccia.

Dai dimmi, lo sai che ti puoi fidare di me...” sussurrò Davide avvicinandosi ad Aoi.

Sono una stupida...” disse Aoi cominciando a singhiozzare.

No, sei solo vulnerabile..” disse dolcemente Davide abbracciando Aoi che piangeva.

Sto male, lo odio eppure mi fa male vederlo baciarsi con un altra! Ma che mi prende, a volte lo voglio veder sparire e a volte voglio che stia solo con me...Sono confusa!” gridò Aoi tra le lacrime ricambiando l'abbraccio di Davide.

Astor proprio in quel momento aveva trovato Aoi e dopo averla vista abbracciata a Davide tirò un pungo a un albero e sparì nel nulla.

Davide fece un sorriso soddisfatto e poi allontanò Aoi e disse “Andiamo a casa, okay?”.

Aoi annuì e insieme a Davide ritornarono sulla strada di casa.

Perché dovrei stare lontana da una persona che mi fa stare bene, che mi consola e che è tanto dolce con me..” pensò Aoi che mentre camminava guardava in basso e singhiozzava.

Dopo un bel po' di tempo i due ragazzi arrivarono davanti a casa di Aoi e lì trovarono Astor che li aspettava appoggiato al muro.

Astor..” sussurrò Aoi con gli occhi pieni di lacrime.

Astor non disse nulla, si staccò dal muro e strappò dalle mani di Davide Aoi e la mise dietro di sé.

Che fai maledetto vampiro, Aoi attenta!” gridò Davide mettendosi in posizione di difesa.

Stalle lontano o ti farò dal male” disse con un tono freddo e tagliente Astor.

Ma che fate!” gridò Aoi cercando di mettersi tra i due ragazzi, ma Astor la bloccò dietro di sé con una mano.

Aoi, hai detto che volevi sapere cos'era Davide, bene te lo sto per dire..” disse Astor, ferendo Aoi sulla spalla.

Che fai?!” gridò Aoi prendendosi la spalla con la mano ma il sangue cominciò a scorrere tra le pieghe della mano colando vicino al corpetto.

Tra poco vedrai cos'è lui...” disse Astor guardando con un tono maligno Davide che indietreggiava.

Ma cosa...” Aoi guardava Davide che sembrava in difficoltà in quella situazione, Astor la proteggeva ancora con il suo corpo mentre il sangue continuava a scorrere.

A un tratto il corpo di Davide sembrò attraversato da piccole scariche di elettricità e solo successivamente sulla superficie della sua pelle cominciarono a formarsi veri e proprie scariche di elettricità.

Perché mi fai questo?” balbettò Davide che guardava Astor.

Per farle vedere che tu non sei quello che dici di essere, solo un impostore.” disse freddo Astor.

Davide sembrava affaticato, dolorante e guardava Aoi, quando a un certo punto i suoi occhi diventarono rosso fuoco e dalla sua bocca due zanne spuntarono.

E' un vampiro pure lui?” sussurrò Aoi coprendosi dietro Astor.

No, non è un vampiro. E' un mezzo vampiro, l'altra sua parte è umana.” disse Astor.

Ma è impossibile! Non può accadere!” gridò Aoi.

Infatti, non è possibile, ma per qualche strano motivo è successo. Suo padre era un vampiro e sua madre un umana, tecnicamente lui può far a meno del sangue, vivere come ogni essere umano, ma questo diventa impossibile se si comincia a interessare a una persona, comincia a pensare come un vampiro ad agire come un vampiro e a succhiare sangue come un vampiro. Lui si è interessato a te e vuole averti e l'unico modo che trova e succhiarti il sangue fino alla morte, non essendo un vero e proprio vampiro non può decidere di farti diventare una di noi o di lasciarti in vita...può solo uccidere” cerco di spiegare Astor.

Quindi io sono più in pericolo con lui che con te?” sussurrò Aoi.

E quello che cercavo di farti capire, se ti avessi detto prima di lui non mi avresti creduto mi avresti impedito di starti vicino quindi è meglio che lo hai scoperto così. Io riesco a controllarmi quando ho sete, lui no attacca e basta! E da tanto che cerco di eliminarlo ma non ci riesco, anche lui ha un potere quello dei fulmini, merda” disse Astor mettendosi in guardia.

La cosa si mette male..” disse Aoi premendo la mano sulla ferita.

Aoi, allontanati da lui...vieni vicino a me ti sta mentendo!” sussurrò Davide con un sorriso sul volto.

No! Io credo ad Astor!” gridò Aoi.

Astor invocò una fiammata di fuoco con quale bloccò Davide in un cerchio, poi si avvicinò e invocando un altra fiammata gli e la lanciò addosso.

Davide lanciò una scarica elettrica ad Astor che ritirò il braccio, la sua camicia era stata completamente bruciata dalla scarica di Davide.

Astor, non mi ucciderai. Per quanto tu possa provare a uccidermi o a proteggerla non ci riuscirai” ridacchiò Davide.

Tu, essendo un mezzo umano puoi morire anche per delle ustioni di terzo grado.” disse Astor alzando le fiamme intorno a lui.

Davide fece un salto assurdo e finì davanti ad Aoi che si riparò con le mani, ma Davide le tirò una scarica e la morse sulla spalla dove aveva la ferita.

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Capitolo 9
*** Capitolo IX ***


Rosso

Capitolo IX


Il morso dei vampiri dopo un po' porta piacere alle vittime, ma invece quello di Davide portava solo dolore ad Aoi.

Davide era lì, attaccato alla sua spalla con i denti, fino a quando una fiammata di fuoco non lo fece staccare, Aoi cadde a terra aveva un colorito cadaverico e nonostante le piccole ferite, il sangue grondava dalla spalla.

Aoi..” sussurrò Astor che vedendola in quel lago di sangue perse la calma e si scatenò contro Davide.

Non è morta tranquillo” disse ridendo Davide.

Astor cominciò a lanciare colpi su colpi a Davide finché una fiammata lo colpì distraendolo, a quel punto Astor corse verso il corpo di Aoi e una volta presa in braccio sparì con lei.


Aoi si risvegliò in una camera in stile antico, le pareti erano di un colore rosa antico con lampade dappertutto, il pavimento finemente lavorato bianco perla splendeva, lei si trovava sopra un divano rosso e dorato, vari mobili di legno lavorati a mano erano sparsi per la stanza in modo confuso, solo dopo aver scrutato la stanza si accorse che non indossava più i suoi vestiti, ma al loro posto indossava una camicia da notte di seta che le arrivava a metà coscia, era nera e sul seno e sulle cosce fatta di pizzo bianco.

Si alzò e poggio i piedi nudi sul pavimento gelido come ghiaccio e si diresse verso una porta a due ante bianca e lavorata, la aprì e Astor le cadde addosso.

Oddio, che botta” sussurrò Astor alzandosi e guardando Aoi.

Ma che ci facevi sopra la porta?!” gridò Aoi abbassandosi la camicia che le si era alzata.

Controllavo che nessuno ti avrebbe disturbato, bel ringraziamento” disse Astor fingendosi offeso poi aggiunse, “Tutto bene?”.

Si, ho solo un po' di male alla spalla, un momento...chi mi ha cambiata!?” gridò Aoi.

Io perché?” disse ridendo Astor.

Oh mio dio!”.

Scherzo, ti hanno cambiato delle cameriere...” disse Astor chiudendo la porta dietro di sé e dirigendosi verso il divano.

Cameriere? Sei così ricco da potertele permettere?” chiese Aoi appoggiandosi al muro.

In verità sono solo ragazze che in cambio della giovinezza eterna, hanno deciso di servirmi” disse lui appoggiando la testa al divano e chiudendo gli occhi.

Vuoi dire che le hai trasformate?”.

Si, ma ora non è questo quello che conta...Il fatto è che non puoi più tornare a casa tua o andare a scuola” disse Astor facendo una smorfia di dolore.

Perché?” domandò Aoi.

Ma sei scema? Davide ti sta dando la caccia, Raluca ti odia a morte, vuoi ancora andare a scuola?” disse Astor.

Già...come mai non sono morta?”.

Nonostante ti abbia succhiato via più della metà del sangue l'ho bloccato, altri venti secondi e saresti morta, un po' come me, la prima volta non volevo fermarmi infatti ero arrivato quasi al limite.” disse Astor ridendo.

Un tonfo si sentì fuori dalla porta, e dopo alcuni secondi un grande pastore tedesco entrò nella stanza saltando addosso ad Aoi.

Aoi attenta! E' aggressivo!” gridò Astor, ma prima che potesse finire la frase Aoi era distesa a terra a rotolarsi insieme al cane mentre faceva vocine dolci, Astor guardò la scena e scoppiò a ridere.

Che ridi?” chiese Aoi distesa a terra, era estremamente sexy, i suoi capelli rossi arruffati mentre i suoi occhioni verdi fissavano Astor, la camicia da notte leggermente ritirata sulle cosce, Astor a quella scena fece fatica a ridere e si avvicinò a lei.

Scostò il cane e si mise sopra ad Aoi che cominciò a scalciare.

Che fai maniaco levati subito!” gridò Aoi.

Perché non sei un vampiro...” sussurrò lui poggiando la fronte su quella di Aoi.

Cosa...intendi dire?”.

Vuoi essere trasformata in un vampiro?” chiese dolcemente e con una voce suadente Astor.

Ma cosa ti salta in mente! Avanti Astor levati” disse Aoi cercando di spostare il ragazzo, ma senza successo.

Astor fermò sia le mani che le braccia di Aoi a terra e poi guardandola con occhi voraci gli disse “Sono serio. Vuoi essere un vampiro?”.

Io..No! Non posso...” sussurrò Aoi scostando lo sguardo dal volto rattristito di Astor che si alzò e andò verso la porta.

Dove vai?” chiese Aoi cercando di raggiungere a gattoni il ragazzo che stava uscendo dalla stanza.

A scuola, tu resta in casa.” disse lui.

Ma devo farti molte domande!” gridò Aoi.

Me le farai al mio ritorno, intanto riposati, io vado...ciao” disse Astor facendo un cenno con la mano e sparendo per i tanti corridoi che la casa aveva.

Aoi uscì dalla stanza e si guardò in giro, una mega casa senza la minima anima viva, cominciò ad entrare in alcune stanze per farsi un idea dove viveva Astor poi pensando e ripensando decise di andare a scuola, anche se si sentiva debole.

Incontrò delle cameriere che senza dire nulla gli porsero dei vestiti e dopo sparirono, così dopo aver indossato i vestiti uscì di casa.

Portava dei pantaloni grigi attillati con una maglia nera che le arrivava a metà coscia, degli stivali neri e si era raccolta in due codini i capelli.

Dopo anni arrivò a scuola ed entrò in classe e quando lo fece il volto di Astor diventò cupo e preoccupato, era seduto sempre infondo all'aula e non faceva altro che guardare la porta.

Signorina Neil, è un piacere rivederla, prego si accomodi al suo banco” disse il professore di chimica che sorrideva mostrando i suoi denti giallognoli.

Aoi andò infondo all'aula e si sedette vicino ad Astor che continuava a guardarla male, poi dopo un paio di minuti alzò la mano e chiese al professore di andare in bagno.

Faccia presto” rispose secco il professore.

Scusi, siccome non ricordo bene dove si trova la toilette potrebbe accompagnarmi Astor?” chiese Aoi.

Cosa? Un ragazzo? Non se ne parla proprio, ti accompagnerà una ragazza, Aisha vai tu” disse il professore puntando la ragazza bionda.

Aisha si alzò e insieme ad Aoi uscirono dalla classe, dopo un paio di giri ancora non erano arrivate al bagno ma a uno stretto vicolo che finiva con una porta dove c'era un aula deserta.

Da quanto tu e Astor state insieme?” domandò Aisha strisciando vicino ad Aoi.

Noi...non stiamo insieme...Lui sta insieme a Raluca..” rispose Aoi schiacciandosi contro il muro.

Ah, capisco e allora perché gli stai attaccata? Questa cosa a Raluca non piace...Lo sai vero?”.

Mi dispiace...Non ne avevo intenzione...” disse Aoi, notando che negli occhi di Aisha si era acceso qualcosa.

Sai, Raluca mi ha proposto uno scambio, io ti faccio fuori e lei mi dona l'immortalità...quindi e meglio se stai zitta e la faccio finita subito” sussurrò Aisha prendendo per il collo Aoi.

Sono sopravvissuta a vampiri, non mi faccio certo uccidere così” ridacchio Aoi.

Sei solo un orfanella, sei così pericolosa per le persone che ti circondano che tua madre si è tolta la vita per non vederti più” disse con un tono freddo e cattivo Aisha che aumentò la presa sul collo di Aoi.

Tu..come lo sai di mia madre...lei...non parlare di lei!” gridò Aoi mentre calde lacrime le rigavano il volto, mentre la rabbia le cresceva dentro come un onda.

Ma...ma che ti prende!? I tuoi occhi stanno cambiando colore! So...Sono neri ora!” disse Aisha staccando la mano dal collo di Aoi ma prima che potesse scappare Aoi le riprese la mano e mentre le lacrime continuavano a scendere, lei sorrideva con un sorriso beffardo e dopo un po' guardò Aisha con i suoi occhi neri come la brace e disse “Nessuno parla di mia madre!”.

In quel momento dal braccio di Aoi cominciò a partire una scarica elettrica, si muoveva come un serpente sul suo braccio e in un lampo colpì Aisha che cercava di scappare mentre gridava come una pazza.

Il corpo di Aisha carbonizzato cadde a terra e dopo averla guardata Aoi corse verso la classe e rientrando si riandò a sedere al suo posto, Astor la guardava incredulo.

I tuoi occhi...” sussurrò Astor facendo cadere la matita che teneva in mano.

Riportami a casa, ora” disse Aoi facendo la borsa.

Dove si trova Aisha?!” chiese Astor.

E' morta, l'ho uccisa io e non so come!” gridò Aoi con le lacrime agli occhi erano due buchi voraci arrossati dal pianto.

Astor afferrò Aoi ed uscì di classe, usò una specie di teletrasporto e ritornò alla sua villa dove poggiò Aoi e si allontanò.

Cosa mi succede!?” gridò piangendo lei.

Non lo so...come l'hai uccisa..?” chiese Astor prendendo una coperta.

Con una scarica elettrica...” sussurrò Aoi.

Il potere di Davide?! Ma è impossibile! Non esistono due creature che hanno lo stesso potere!” gridò Astor.

E allora cosa mi prende!?” gridò Aoi alzandosi.

Un altra scarica partì dal suo braccio per andare a finire contro il muro, poi chiudendo gli occhi e buttandosi per terra i suoi occhi tornarono piano alla normalità.

Qui le cose si mettono male...Aoi...Gli hai assorbito il potere!” disse Astor sgranando gli occhi.

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Capitolo 10
*** Capitolo X ***


Rosso

Capitolo X


Il silenzio è la cosa che si teme di più al mondo e Aoi restava in silenzio a guardare Astor che cercava una spiegazione logica, poi Astor chiamò una cameriera che in pochi secondi si materializzò sulla porta e con un inchino disse con una voce sottile “Cosa desidera mio signore?”.

A quelle parole un brivido corse lungo la schiena di Aoi pensando che Astor le aveva morse e ora loro lo stavano servendo chiamandolo ''padrone''.

Vai nella biblioteca antica e cercami un volume sul potere divino” disse preoccupato Astor alla cameriera che sparì.

“Potere divino?” sussurrò Aoi avvicinandosi.

Si, è l'unica spiegazione a questa tua capacità di lanciare fulmini che prima non avevi...E' un potere rarissimo è molto difficile da trovare negli esseri umani...” sussurrò Astor avvicinandosi ad Aoi e facendola sedere sul divano.

Mi devo preoccupare?” chiese lei portandosi le mani al petto.

Astor sorrise maliziosamente e prese per la vita Aoi e se la mise in braccio e disse “Finché ci sono io con te non ti devi preoccupare di nulla” poi accarezzandole i capelli sorrise e le diede un bacio sulla guancia.

Aoi lo guardò con i suoi occhi verde smeraldo, arrossì un po' e dopo averlo bloccato al divano lo baciò mordendogli un labbro alla fine.

Mi piace questa Aoi..” sussurrò Astor ma fu interrotto dalla cameriera che entrò silenziosamente nella camera e poggiò il libro che Astor aveva chiesto sul tavolino di cristallo.

Ecco a lei signore..” disse la ragazza sparendo come era apparsa.

Andiamo nella mia stanza” disse Astor prendendo il libro e Aoi e uscendo dalla stanza.

Arrivarono in un corridoio lungo e stretto tutto illuminato e alla fine c'era una porta di vetro nero, entrarono e Aoi vide una camera meravigliosa, le tonalità erano centrate sul rosso e il nero. Il letto difronte alla porta aveva le coperte rosso fuoco, affianco c'erano due comodini neri con sopra lampade che emanavano luce rossa, le pareti erano sfumate di rosso e verso il pavimento andavano sul nero, il pavimento nero e lucido rispecchiava l'immagine dei due ragazzi, in tutta la stanza c'era solo un letto due comodini e un mobile nero che stava attaccato al muro affianco al letto.

Astor si sedette sul letto invitando Aoi a sedersi su di lui e dopo essersi guardata in giro e aver chiuso la porta andò verso di lui e si sedette.

Continuiamo dal bacio a cui eravamo rimasti oppure leggiamo il libro?” chiese Astor accarezzando Aoi sulla schiena, per poi alzarle leggermente la maglia quanto bastava a far entrare la mano.

Decisamente libro” disse Aoi ridendo.

Va bene..” disse lui.

Astor scostò dolcemente Aoi tenendo le sue gambe sotto quelle di lei e afferrò il libro e se lo mise a sfogliare, sfogliava velocemente e i suoi occhi sembravano leggere tutto quello che c'era scritto in meno di cinque secondi ad un certo punto si fermò in una pagina e sorrise.

Cosa succede?” chiese Aoi cercando di scorgere le scritte sul libro.

Ho trovato, era come pensavo...hai un potere divino” disse lui sorridendo rendendo quel momento magico.

Cosa??” chiese Aoi.

Ora ti spiego...hai un potere speciale e rarissimo, di solito questo potere lo si trova nei vampiri più vecchi, in pratica tu puoi assorbire i poteri dei vampiri che ti mordono e in caso sia anche tu un vampiro che mordi. Ti basta solo mischiare il tuo sangue a quello di un vampiro e avrai il suo potere, in poche parole non hai solo il potere di Davide, ma anche il mio visto che ti ho morso due volte” disse lui guardandola con i suoi occhi neri, sembravano assetati.

Oddio, sono una specie di mostro quindi...” disse lei.

No, sei solo una ragazza speciale fantastica che sarebbe ancora più speciale se fosse un vampiro..” disse lui avvicinandosi.

Te l'ho già detto...non voglio...” disse lei tirandosi indietro.

Perché? Cosa c'è che non va nel diventare una vampira? Non hai nulla da perdere solo da guadagnare!”.

Non voglio diventare un assassina! Dovrei uccidere delle persone per saziarmi?!” gridò lei.

E' la natura, adesso uccidi animali per mangiare, infondo la mangi la carne e ti piace non ti fai problemi su che animale è morto per sfamarti. Gli umani sono uguali, animali da uccidere per mangiare” disse lui abbracciandola e sussurrando con una voce suadente.

Non ne avrei il coraggio...Mi farebbe senso bere sangue dal collo delle persone, morirei per denutrizione..” disse lei.

Non è così, tutti dicono questo ma una volta che sono vampiri anche se non vuoi bere sangue, hai una voce in testa che ti dice di farlo ti fa desiderare di uccidere fino a quando non perdi la ragione e cominci a uccidere senza pietà per mangiare dopo sembra tutto così normale” sussurrò lui.

E se non ci riuscissi?” chiese lei stringendo la mano di Astor che le stringeva la vita.

Ci riuscirai e poi ci sarò io a vegliare su di te”.

Hai sete?” chiese Aoi sentendo Astor che si tratteneva dal morderle il collo.

Un po'...La tua vicinanza me ne mette sempre” disse lui lasciando cadere la sua testa sulla schiena di Aoi.

Se vuoi...puoi” disse Aoi scostandosi i capelli da un lato, poi aggiunse “Se lo desideri puoi anche mordermi e trasformarmi...”.

Cosa!?” disse lui guardandola in faccia e aggiungendo “Sei seria? Non scherzi? Sei sicura?!”.

Si, ci ho pensato hai ragione. Odio questa società e diventare una creatura immortale e succhia sangue non è male come idea...Però prima mi devi dire una cosa..” sussurrò lei abbassando la testa.

Quello che vuoi” rispose lui.

Mia madre...Chi era? E perché le cause della sua morte mi sono state nascoste?!” gridò lei afferrando per la camicia Astor.

E va bene...cercherò di spiegarti...Michal Eris, tua madre sapeva dell'esistenza dei vampiri, come d'altronde tutta la tua famiglia” disse lui.

I miei sapevano dell'esistenza dei vampiri?!”.

Si, capitò che quando nascesti tu un vampiro si presentò da tua madre chiedendo il tuo affidamento, ovviamente tua madre rifiutò. Col passare del tempo le casate vampiresche cominciarono ad attentare alla vita della tua famiglia, così un giorno Eris decise di scappare e mentre lo fece incontrò un vampiro che promise di aiutarla, così seguì questo vampiro e dopo poco tempo si innamorò di lui e lui di lei. Dalla loro unione...” disse Astor fermandosi e guardò Aoi che aveva un espressione sconvolta in faccia, poi guardando in basso concluse dicendo “Dalla loro unione nacque un bambino, il bambino però era un vampiro e il suo nome era...”.

Aoi guardava ferma Astor sussurrando “Davide”.

Esatto...” sussurrò lui.

Davide sarebbe mio fratello!?” gridò Aoi sconvolta.

Si, dopo che tua madre partorì Davide e vide che aveva generato un ''mostro'' ne rimase sconvolta e si suicidò...Aoi ti prego non piangere...” disse Astor afferrandola e abbracciandola più forte che poteva.

Non ci posso credere! Ho appena scoperto che mia madre non sono ha tradito mio padre, ma che ha partorito un ragazzo che ha tentato di uccidermi e che è mio fratello, Astor aiuto mi sento morire dentro” gridò singhiozzando Aoi che non riusciva a fermare le lacrime che finivano col bagnare la camicia di Astor.

Ti prego, sta tranquilla. Era per questo che per tutto questo tempo ti è stata nascosta la verità perché non si poteva sapere come avresti reagito.”.

La mia vita è stata tutta una maledetta stronzata, come vuoi che ci stia?! Tu, come lo sai?!” gridò fuori controllo Aoi.

E' stata emanata una sentenza per Davide, deve essere ucciso prima che uccida troppe persone per divertimento personale, prima o poi impazzirà, e emanando questa sentenza si è venuta a conoscere la storia...”.

Che ci facevi il giorno del mio compleanno a casa mia?! Sei stato tu ad appiccare il fuoco?!”.

No, non sono stato io...Eravamo lì per distruggere ogni prova di quello che era successo negli anni passati, per paura che potesse un giorno riaccadere, io ero lì per te...Mi era stato affidato un incarico strano, salvare una ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi che sicuramente si sarebbe trovata all'interno della villa, ma tu non c'eri e quando ti ho vista uscire da quel bosco, mi hai colpito subito eri diversa da come immaginavo, eri stupenda e non ho avuto il coraggio di non morderti, dovevo farlo...” disse lui stringendo Aoi che cominciò a tirare pugni sul suo petto e a gridare.

Merda! Come fa ad essere più grande di me Davide?”.

I vampiri crescono di un anno ogni mese fino ad arrivare a diciott'anni massimo, arrivati a quell'età si blocca la loro crescita...” concluse Astor.

Aoi si era calmata di botto, non parlava più e sembrava non respirare più, guardava il pavimento e poi sussurrò con un fil di voce “Non mi resta più nulla”.

Hai me, e ti giuro che ti proteggerò da tutto e tutti”.

Aoi sollevò lo sguardo verso il viso di Astor, i suoi occhi erano rossi e gonfi dal piangere e lo guardavano quasi a supplicarlo di far finire tutto quel dolore.

Sei sicura di volerlo...Sicura di voler veramente diventare come me? Un vampiro?” disse Astor guardandola con occhi seri, Aoi fece cenno di sì con la testa e dopo aver afferrato la camicia di Astor si diresse verso il letto.

Arriverò quasi al limite, dovrai resistere per un po' e non svenire” disse lui spingendo Aoi sul letto e mettendosi sopra di lei.

Va bene..” rispose lei che si scostò i capelli e girò la testa.

Astor si chinò su Aoi e dopo aver baciato il suo collo lo morse dolcemente, Aoi non riusciva a fermare il suo corpo che tremava così Astor la prese della schiena e se la tirò a sé provocando in Aoi un misto di eccitazione, paura, piacere e amore.

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Capitolo 11
*** Capitolo XI ***


Rosso

Capitolo XI


Il fiatone di Aoi cresceva sempre più mentre stringeva le mani sulla maglietta di Astor che stava per arrivare al limite.

Sto cominciando a vedere tutto sfocato” disse con un fil di voce Aoi che guardava la parete difronte a lei.

Astor non faceva il minimo rumore, però stava stringendo in un modo impressionante sul collo di Aoi lasciandole un livido violaceo, a un certo punto strinse il corpo di Aoi a sé con tutta la sua forza e dopo levò i denti dal collo di Aoi.

Alzò la testa e la guardò, aveva le labbra leggermene macchiate di rosso e passandosi la lingua sopra si avvicinò alla faccia di lei che stava sul punto di svenire.

Brava, resisti un altro po', poi potrai dormire” disse con un tono soffice e seducente Astor che la mise sotto le coperte del suo letto.

Aoi non riusciva a sentire più nulla e la sua vista era appannata, sentiva il cuore quasi scoppiarle e la testa pulsarle da morire, ogni singola cellula del suo corpo sembrava scoppiarle e il freddo fino a dentro le ossa, riuscì a resistere per altri cinque minuti poi il sonno la raggiunse.

Astor la guardava sorridendo e dopo essersi assicurato che dormiva e che stesse al sicuro uscì dalla camera e chiamò una cameriera.

Miki, prepara l'abito per la cerimonia” disse lui.

Certo mio padrone” rispose la cameriera che sparì in una porta di legno lavorato.

Astor camminò fino alla porta della sua villa, poi si teletrasportò in una specie di casa e si guardò intorno.

Cosa cerchi, Astor?” chiese un ragazzo uscendo dall'ombra.

Era un ragazzo alto e magro, aveva i capelli a cresta biondi, due occhi gialli e luminosi, sul sopracciglio aveva un piercing e un sorrisino gli dipingeva il volto, indossava dei jeans un po' abbassati e una felpa bianca.

Astor si girò rapidamente e alla vista del ragazzo tirò un sospiro di sollievo, poi disse “Hey Matt sei tu...”.

Chi altri? Cosa cerchi qui?” chiese in ragazzo abbassando la testa e dirigendosi verso Astor.

Devo fare una cerimonia di iniziazione, e mi servite tutti voi non basta solo un vampiro elementare” disse Astor fissando il ragazzo negli occhi che rideva.

E' per un altra tua schiavetta?” chiese divertito Matt.

No, è diverso. E' una ragazza molto importante ha un potere speciale”.

Ah, sempre ragazza è. E che potere sarebbe?” chiese incuriosito Matt che inarcò il sopracciglio facendo risaltare il piercing.

Lo scoprirai solo alla cerimonia, sempre se chiamerai gli altri due vampiri elementari.” disse Astor con un tono maligno.

E va bene, stanotte alle due di notte a casa tua fai trovare tutto pronto io porto Teck e Rein.” disse il ragazzo sparendo nel buio.

Astor sorrise e ritornò alla sua villa, dove le cameriere stavano rifinendo l'abito che Aoi avrebbe dovuto indossare quella sera.

Che è successo all'abito?” chiese Astor notando che era cambiato qualcosa.

La parte di sotto era completamente rovinata quindi lo abbiamo dovuto ricucire..” disse una cameriera guardando il pavimento.

Okay, ma fate in modo che sia tutto pronto per mezzanotte e poi occupatevi del salone.” disse Astor facendo un gesto con la mano e uscendo fuori.

Arrivò velocemente la sera e Aoi si risvegliò, al suo risvegliò si sentì debole e affamata come non lo era mai stata, alzò lo sguardo e vide sulla porta due cameriere con un abito blu notte in mano.

Aoi si alzò e prese l'abito in mano guardandolo incuriosita, era formato da un corpetto che lasciava le spalle scoperte, una gonna stile principesco fatta di pizzo che le arrivava fino a terra e per coprire le spalle c'era una giacchetta tutta ricamata in pizzo.

La prego di indossarlo signorina e di seguirmi” disse una cameriera facendo un inchino.

Perché?” chiese Aoi che aveva poggiato il vestito sul letto.

Dovremo fare una cerimonia” rispose la cameriera mettendosi a un angoletto e guardando Aoi, poi aggiunse “La prego di vestirsi”.

Aoi non chiese nulla e andò in bagno e la prima cosa che fece fu guardarsi allo specchio, non era cambiato nulla era uguale a prima tranne la pelle, era più candida e bianca di quanto non lo fosse prima, aprì la bocca per controllare se aveva i denti e non vide nulla, così tornò indietro e cominciò a infilarsi il vestito con l'aiuto delle cameriere.

Una volta indossato Aoi si guardò allo specchio, era bellissima quel colore e quel modello la facevano sembrare una bellissima principessa gotica.

In quel momento entrò Astor nella stanza e appena vide Aoi vestita in quel modo la corse ad abbracciare facendo andare via le cameriere.

Sei stupenda” disse Astor abbracciandola con tutta la sua forza.

Grazie..” disse Aoi che riusciva a sentire odore di sangue sui vestiti di Astor.

Vieni seguimi” disse Astor prendendo Aoi per mano e dirigendosi nell'atrio, dove c'erano due ragazzi e una ragazza che osservavano Aoi muoversi sinuosamente.

C'era il ragazzo biondo, Matt che alla vista di Aoi sgranò di occhi e sorrise, poi un ragazzo un po' più basso aveva i capelli neri con dei riflessi violacei e gli occhi color ametista che la guardavano freddamente e infine una ragazza aveva i capelli neri come petrolio e i suoi occhi erano rossi come il sangue.

Aoi giunse davanti ai tre ragazzi che la scrutavano e Matt dopo averla guardata per un po' la prese per mano e la condusse in mezzo all'atrio.

Io sono Matt, il vampiro elementare dell'aria” disse sorridendo, poi indicando il ragazzo con gli occhi viola aggiunse “Lui è Teck, il vampiro elementare dell'acqua, mentre la ragazza si chiama Rein è la vampira elementare della terra, e lui già lo conosci ovviamente, Astor il vampiro elementare del fuoco”.

Vampiri elementari?” chiese con un fil di voce Aoi che guardava negli occhi Matt.

Sono i vampiri da cui derivano tutti gli altri poteri, i più potenti” rispose Astor.

Direi che possiamo iniziare” disse con una voce candida e melodiosa Rein.

Astor, Matt, Teck e Rein si misero intorno ad Aoi e cominciarono a parlare in una lingua strana.

Che diavolo succede?” gridò Aoi che sentiva il cuore scoppiarle e una voce in testa che le diceva di mordere qualcuno.

Matt mentre recitava le parole guardava ardentemente Aoi, non c'era un momento in cui non la guardasse e questo faceva innervosire Astor.

I quattro ragazzi finirono di recitare le parole e da i loro piedi cominciarono a uscire i vari elementi. Astor fu avvolto da un turbine di fuoco, Matt da un turbine di aria, Teck da uno di acqua e Rein fu avvolta da blocchi di terra, dopo pochi secondi tutti e quattro gli elementi si unirono sulla testa di Aoi formando una specie di capanna intorno alla ragazza.

Che diamine fate?” chiese Aoi che sentiva il desiderio di mordere qualcuno urgentemente.

I quattro ragazzi si fermarono e Matt e Astor fecero un sorrisino soddisfatto poi delle cameriere apparirono dietro di loro con in mano corpi di donne svenute e le piazzarono intorno ad Aoi.

Avanti, bevi si vede che hai sete” disse Teck.

Sono bloccata...” rispose Aoi che tirava pugni a quella specie di barriera trasparente.

Distruggila” disse Matt.

Mostra il tuo potere, anche se non sei un vampiro di nascita comunque sia se ne acquisisce sempre uno quando si viene morsi e iniziati.” disse Rein.

Aoi sentiva il bisogno del sangue di quelle donne tanto che cominciò a perdere la calma e a non ragionare più. I suoi occhi cominciarono a diventare di un azzurro chiaro tanto da sembrare bianco, e la sua pelle cominciò ad avere un colorito sul rosso.

Astor fece un sorriso molto esteso e guardava Aoi come se quello spettacolo fosse la cosa più straordinaria che aveva mai visto.

Ma che diavolo?!” gridò Matt sgranando gli occhi insieme a Rein e Teck.

Aoi alzò le mani al cielo e dopo aver detto delle parole in una lingua sconosciuta invocò un turbine di fuoco unito a una scarica elettrica che distrussero in meno di dieci secondi l'intera capanna.

Fuoco e fulmini?!” gridò Matt che ancora non riusciva a credere a quello che aveva visto, intanto Aoi si era fiondata sulle donne e dopo aver annusato l'odore del sangue che riusciva a sentire spalancò la bocca e due canini lunghi e appuntiti si infilarono nel collo della donna che teneva in braccio.

Come è possibile, già esiste il potere del fulmine per non parlare del fuoco, è un potere elementare non può avercelo lei...” balbettò Matt che continuava a guardarla incredulo.

Te l'ho detto è diversa...Ha il potere divino” sussurrò Astor.

Il potere divino?! Il potere rarissimo che si può trovare solo nei vampiri più antichi?” gridarono in coro Matt, Teck e Rein.

Esatto” rispose secco Astor.

Chi è quella ragazza?” chiese Matt.

Ti sei risposto da solo, una ragazza” disse Astor avvicinandosi ad Aoi.

Lei ha il potere divino...” continuava a sussurrare Matt.

Aoi intanto aveva prosciugato la prima donna lasciandola cadere a terra come un sacco, proprio come fece Astor quella sera a casa sua. Ora capiva cosa si provava, come si sentiva Astor ogni volta che aveva sete, come si sente un vampiro attratto dal sangue era una sensazione a cui non si poteva scappare è un po' come l'istinto di sopravvivenza si fa di tutto per non morire, era quella più o meno la sensazione, una sensazione che la fece sentire più viva di quanto non lo fosse mai stata.

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Capitolo 12
*** Capitolo XII ***


Rosso

Capitolo XII



Capita che ci si avveleni facilmente delle abitudini altrui per essere accettati o solo guardati fino a perdere completamente la propria personalità.

Ad Aoi gli occhi erano tornati verde smeraldo com'erano prima e guardavano Astor avvicinarsi in tutta la sua bellezza mentre sorrideva mostrando i denti, poi il suo sguardo si spostò su Matt che dalla sua faccia sorpresa fece un sorriso.

Tutto bene? Stai meglio ora?” chiese Astor allungando la mano verso Aoi.

Si...E' stato strano...” disse lei guardando il corpo della donna per terra che ormai aveva assunto un colore cadaverico e i due morsi che aveva sul collo erano diventati di un colorito violaceo.

Ho notato che ogni volta che usi un potere diverso il colore dei tuoi occhi cambia, quando hai usato solo il fulmine erano neri e quando hai usato fuoco e fulmine sono diventati azzurro chiarissimo, chissà come saranno quando usi solo il fuoco...” disse Astor.

Non riesco a decidere quando usare i ''miei poteri'' e una cosa che mi viene naturale fare quando perdo il controllo...” rispose Aoi spiando la figura di Matt che continuava ad osservarla da prima.

Allora ti dovrai allenare” disse sorridendo maliziosamente Astor poi alzò la testa e guardò male Matt.

Che vuoi?” chiese Matt inarcando il sopracciglio e facendo un sorrisino beffardo.

Perché continui a fissare Aoi? Mi dai sui nervi”.

Ma sentitelo, sei geloso? Scusa ma non sei fidanzato? Faccio quello che mi va con Aoi.” disse guardando Astor con uno sguardo di sfida e cattiveria.

Per il fidanzamento non ci vuole granché. Aoi adesso vado da Raluca, tu vai subito nella mia stanza” disse Astor prima di sparire come sempre.

Aoi si guardò intorno cercando il corridoio da cui era arrivata, ma non riusciva a ricordare, così decise di provare un po' tutti i corridoi.

Intanto Teck e Rein erano spariti nel nulla dopo lo spettacolo di Aoi e l'unico che era rimasto nell'atrio era Matt che la guardava come se si aspettasse qualcosa da lei.

Aoi si incamminò verso il primo corridoio a destra e cercò di scrutare in fondo per vedere se c'era una porta nera di vetro ma non ci riuscì, nonostante era tappezzato di luci non erano abbastanza forti per illuminare tutto, così cominciò a camminare ma fu fermata dalla voce di Matt che risuonava.

Perché non chiedi a me dove sta la stanza? Guarda che lo so e non mordo mica...non voglio farmi assorbire il potere” disse con un tono tranquillo e pacato Matt.

Perché non sei andato via con gli altri? Che ci stai a fare qui?” disse con un tono seccato Aoi.

Beh ho pensato che avresti avuto bisogno di una mano” disse sorridendo il ragazzo.

No grazie, so badare a me stessa.”.

Se vai dietro a un tipo come Astor, beh credo proprio di no”.

Ma che avete tutti contro di lui? Vi brucia perché è più forte o cavolate varie?!” gridò Aoi.

Matt si avvicinò ad Aoi e un intenso profumo di rose la stordì, poi Matt avvicinandosi al suo orecchio le sussurrò “Se io volessi, in questo momento non esisterebbero nemmeno più i vampiri”.

Spostati sei irritante” sussurrò Aoi, tirandogli uno schiaffo che lo fece allontanare.

Aggressiva, che ne dici di usare i tuoi poteri su di me?”.

Non riesco usarli a mio piacimento” disse a denti stretti Aoi.

Se fossi aria pura spazzerei via l'umanità” sussurrò Matt che alzando il braccio verso Aoi le lanciò un turbine di vento.

Aoi si buttò a destra ed evitò l'attacco di Matt che sorrideva.

Ma sei pazzo?!” gridò lei che stava a terra.

Perché non cerchi di usare i tuoi poteri...potresti fare grandissime cose con essi...oltretutto ora sei un vampiro” disse il ragazzo lanciando un altro turbine questa volta più forte.

Ah potrei fare grandissime cose, e come con te che provi ad uccidermi?” disse Aoi evitando ancora l'attacco.

Non cerco di ucciderti ma di farti reagire”.

Aoi si alzò di scatto nonostante l'abito le impediva movimenti molto veloci e si diresse verso Matt.

Sai, penso che il potere più facile da controllare sia quello del fulmine...quello del mio ''fratellastro'', forse gli elementi sono più difficili, ma sono sicura che se li saprei controllare qualcuno si farebbe molto male a scherzare...” disse Aoi tenendo la testa bassa e raggiungendo Matt.

Io no di certo...” sussurrò Matt sollevando la testa di Aoi e sgranando gli occhi, non li aveva più verdi, ma erano diventati neri come l'ossidiana un nero vorace che non lasciava scampo.

Prima che potesse accorgersi di quello che stava succedendo con una scarica elettrica potentissima Aoi lo aveva colpito e fatto volare fino al muro dove Matt per la violenta botta perse quasi i sensi, Aoi si avvicinò lentamente e si chinò sul ragazzo.

Potrei assorbirti il potere in questo momento, mi basta solo toccare il tuo collo bianco...” disse con un tono seducente Aoi che aveva messo le braccia intorno al collo di Matt e lo stava sfiorando con le labbra.

Provi il desiderio di mordermi?” chiese Matt afferrando Aoi per i fianchi e stringendola.

Cosa hai già ripreso i sensi?” gridò Aoi cercando di alzarsi da lui, ma non ci riusciva, la teneva troppo forte.

Dove vai? Prima cerchi di mordermi e poi non lo fai?” disse con un sorriso Matt.

Certo che sei scemo, prima dici che non vuoi farti assorbire il potere e dopo vuoi essere morso?” ridacchiò Aoi.

Non si sa mai quello che voglio”.

In qualunque caso che tu mi morda o sia io a morderti il tuo potere passerebbe a me”.

Giusto...ma se tu” Matt non fece in tempo a finire la frase che una scarica elettrica arrivò da fuori e colpì Aoi.

Ma perché ti sei colpita da sola” gridò Matt che aveva lasciato la presa su Aoi e si era spostato per non essere preso.

Non sono stata io, è stato Davide” disse tossendo Aoi che si rialzò.

Il suo vestito era quasi tutto stracciato sulla gonna e sulle gambe aveva delle ustioni leggere, in più i suoi occhi stavano tornando alla normalità e lei non sapeva come riuscire a usare i suoi poteri.

Davide la guardava da un balconcino che stava sopra l'atrio e rideva, era diverso dall'ultima volta che lo aveva visto, il suo volto sembrava molto più magro e stanco, i suoi occhi più spenti e senza forza, ma una cosa non era cambiata la sua voglia di sangue, se ne poteva sentire l'odore anche a chilometri di distanza.

Ciao, Aoi” sussurrò con una voce debole e aggressiva allo stesso tempo.

Aoi non rispondeva, stringeva i denti e lo guardava con occhi freddi, con occhi che desideravano vendetta solo successivamente si accorse che da lui proveniva un forte odore di sangue umano, probabilmente aveva appena ucciso qualche donna o uomo.

Un iniziazione, un vampiro elementare, corpi di donne morte...Aoi, non sarai per caso diventata una vampira?” disse ridendo Davide che sgranò i suoi occhi azzurri.

Maledetto, cosa vuoi da me?!” gridò Aoi stringendo i pugni tanto da lasciarsi sui palmi delle mani delle mezze lune.

Il tuo sangue, ne voglio ancora fino a lasciarti senza, fino a sapere che nessun altro potrà mai averlo”.

Tu sei pazzo!”.

Matt li guardava senza muovere un muscolo poi si alzò lentamente e si avvicinò ad Aoi che era rimasta pietrificata al centro dell'atrio.

E così tu saresti il mezzo sangue, lo sai vero che ci è stato dato l'ordine di ucciderti?” disse Matt con il solito sorrisino che faceva saltare i nervi mentre si levava la sporcizia di dosso e guardava con i suoi penetranti occhi gialli Davide.

Si si sempre la solita storia, eppure da quando è stato mandato quell'ordine io sono ancora vivo” sogghignò Davide.

Non hai incontrato me, se vuoi questa pupa, ti tocca prima fare un duellino contro di me, credi di reggere il confronto con un vampiro elementare?”.

Niente di più semplice, infondo siete come me o forse siete addirittura più in basso di me” disse Davide saltando dal balcone fin dall'atrio un volo più o meno di tre metri.

Più inutili di te? Non credo” disse Matt creando una leggera brezza che rinfrescava il tutto.

E questo che sai fare?!” gridò Davide ridendo di gusto.

Non è nemmeno l'inizio” sussurrò Matt che con un gesto delle dita fece scatenare una vera e propria tempesta dentro l'atrio facendo volare quasi tutti gli oggetti su Davide che cercava di evitarli.

Ti piace ballare a quanto vedo!” rise Matt che continuava a lanciargli addosso oggetti.

Perché fai questo per me?” chiese Aoi che lo guardava con i suoi occhioni verdi.

Non lo faccio per te, lo faccio per me” disse Matt che sollevò con un gesto morbido e veloce della mano un mobile nero situato dall'altra parte della stanza, lo spezzettò in tante piccole e appuntite schegge e circondo Davide.

Non avrai mica intenzione di lanciarmele addosso?” disse Davide che era caduto a terra e guardava la malvagità crescere negli occhi di Matt.

Almeno vedo che sei intelligente” disse Matt che con un gesto fece indirizzare tutte le schegge sul corpo di Davide, ma queste prima che potessero raggiungere il ragazzo furono carbonizzate da del fuoco che proveniva da dietro Matt e girandosi vide Aoi con gli occhi bianchi come la neve che teneva una mano rigida con delle piccole fiamme che si espandevano sulla superficie della sua pelle.

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Capitolo 13
*** Capitolo XIII ***


Rosso

Capitolo XIII


C'era il silenzio, ma quel silenzio sembrava gridare vendetta e odio, le stesse emozioni che stava provando Aoi in quel preciso istante.

Era in piedi in quel caos guardando Matt che avrebbe voluto ucciderla in quel momento, aveva appena salvato il suo ''fratellastro'' da una morte sicura.

Davide approfittò di quell'istante per cercare di scappare dalla porta secondaria, sparendo così dalla vista di Aoi e Matt.

Perché lo hai fatto?! Era morto!” gridò Matt fuori di sé.

Io, devo essere io ad ucciderlo e nessun altro!” gridò Aoi puntando una palla di fuoco contro Matt che la guardava stupefatto.

Ma adesso è scappato!” gridò Matt che si era calmato.

Lo ritroverò, non può andare molto lontano, questa villa è isolata del resto della città e se non usi il teletrasporto ci vuole molto ad andare via, quindi ora tu mi segui e mi aiuti a trovarlo” sussurrò Aoi guardandosi in giro.

E perché mai, lo vuoi uccidere da sola e quindi trovalo da sola” disse Matt girandosi fingendosi offeso.

Aoi si avvicinò silenziosamente a lui puntandogli la palla di fuoco sulla schiena e sussurrandogli qualcosa all'orecchio.

Okay, ti aiuto basta che levi questa cosa della schiena fa male!” gridò Matt che tirò un sospiro di sollievo appena Aoi ubbidì.

Dove può essere?”.

E' uscito da dietro, quindi starà attraversando il boschetto che finisce vicino alla città, lo recuperiamo veloce corri ti ci porto io!” disse Matt che si avviò tra i mobili frantumati verso una porta che si trovava dalla parte opposta a dove si trovavano loro.

Raggiunsero la porta e cominciarono a percorrere un sentiero oscuro tra degli alberi che emanavano inquietudine, erano quasi a fine dicembre e il freddo si faceva sentire, l'unico rumore era il respiro affaticato di Aoi che non riusciva a correre veloce come Matt, sul sentiero a volte si notavano dei schizzi di sangue e a giudicare dall'odore Aoi e Matt capirono che appartenevano a Davide.

C'è qualcos'altro qui intorno” disse Matt che mentre correva riusciva a esaminare parte del bosco.

Davide?” chiese in tono ironico Aoi.

No, non è Davide...Sembra che ci siano come minimo sei persone” sussurrò Matt alquanto preoccupato.

Sei persone?! Forse ci sono anche Astor e gli altri vampiri elementari!” gridò Aoi.

No, esclusi noi qua ci sono come minimo quattro persone di cui due umane, riconosco gli odori di quelli che conosco, ricordati controllo l'aria e tutti gli odori percepibili e non, io li sento anche a chilometri di distanza cosa che un normale vampiro non può fare” gridò Matt per farsi sentire da Aoi che era sempre più lontana da lui.

E' vero...e cosa ci fanno qui? Questo luogo è praticamente impossibile da trovare!”.

E' questo il punto, chi sono e cosa fanno qui” gridò Matt che si fermò all'improvviso e tirò con sé pure Aoi che lo aveva raggiunto a fatica, poi tappandole la bocca le ordino di guardare oltre gli alberi.

Aoi notò dei grandissimi cristalli color miele spuntare dagli alberi a intermittenza, poi un grandissimo fracasso e i cristalli si sbriciolarono come biscotti.

Che diavolo sono quei cosi?” sussurrò Aoi.

Cristalli mi sembra ovvio, non spuntano dal nulla, questa è opera di un vampiro” sussurrò Matt che guardava oltre.

Di che genere?”.

Non lo so, non sapevo sinceramente dell'esistenza di un vampiro con il potere dei cristalli...” disse Matt con un tono pensante.

Vado a vedere” disse Aoi che si mise a correre nella direzione in cui aveva visto apparire i cristalli, più si avvicinava e più sentiva delle voci sovrapporsi, si fermò dietro un albero molto grande notando la vasta porzione di bosco che era stata rasa al suolo.

Alcuni tronchi erano bruciati, altri completamente tagliati come se fossero stati strappati.

Si può dire che Davide è stato qui se ci sono degli alberi bruciati...” sussurrò Aoi.

Matt raggiunse velocemente Aoi e le diede uno spintone che la fece cadere a terra subito dopo dei cristalli color rosa chiaro si andarono a conficcare nella corteccia dell'albero da cui Aoi stava scrutando il panorama.

Che diavolo, Matt...” sussurrò Aoi che cercava di scorgere la figura che le aveva lanciato i cristalli.

Non riusciva a vedere nulla né a sentire nulla e si chiedeva tante cose, intanto Matt si guardava intorno innervosito e prese per un braccio Aoi sollevandola di peso.

Siamo circondati” disse Matt che continuava a passare lo sguardo sullo spazio attorno come in cerca di qualcosa.

Come dici?” chiese Aoi che si stava cominciando a sentire male.

Sono cinque persone, di cui tre sono vampiri e due umane, come avevo sentito prima”.

Cosa vogliono da noi?” sussurrò Aoi che sentiva la paura crescerle dentro come un onda.

Una palla di materia nera si materializzò dal nulla e colpì Matt sullo stomaco facendolo finire a terra dolorante, era come se fossero in una gabbia ogni mossa era sotto controllo e il fatto che loro non riuscivano a vederli era molto vantaggioso per gli aggressori.

Che volete da noi!?” gridò Aoi che sollevò lo sguardo al cielo ed evitò un'altra palla di materia, questa volta era color crema.

Aoi, attenta questi sono forti” balbettò Matt che si rialzò con il respiro affannato.

Aoi...” ripeté una voce che sembrava arrivare da davanti la ragazza.

Che..che c'è?” sussurrò lei sgranando gli occhi bianchi, aveva ancora il potere attivo, ma non riusciva ad usarlo era troppo spaventata per riuscirci.

Di che mi preoccupo, ora sono immortale e non posso morire...penso...e se così non fosse? Chi sono questi e cosa vogliono da me? Soprattutto dove è finito Davide?” pensò Aoi.

Sapevamo ti saresti manifestata un giorno di questi e finalmente lo hai fatto stasera usando tutti e due i poteri contemporaneamente” disse la voce misteriosa.

E voi come mi avete trovata!?” chiese Aoi indietreggiando di qualche passo.

C'è stata una forte onda di potere quando hai usato i due poteri insieme e molte persone l'hanno avvertita, tra cui noi che ti stavamo per l'appunto cercando, sorella” disse la voce.

Davide?” gridò Aoi.

No...” sussurrò la voce.

Dal buio uscirono due ragazze e due ragazzi, due ai lati e due dietro circondavano Matt e Aoi che stavano al centro e per logica il ragazzo che parlava doveva star davanti, le due ragazze stavano dietro e avevano le mani unite e guardavano con occhi tristi Aoi.

La ragazza di destra aveva i capelli lunghi fino alle ginocchia ripresi in un morbida coda di cavallo laterale e la cosa che fece sobbalzare Aoi era il fatto che il loro colore era bianco, mentre i suoi occhi rosso fuoco erano incorniciati da un viso dolce ma triste, la sua pelle era chiara tanto che sembrava un cadavere. La ragazza di sinistra invece aveva i capelli raccolti in due codine laterali che le arrivavano fino a metà schiena e anch'essi erano di un colore strano erano blu con riflessi sul violetto, gli occhi viola trasmettevano un senso di inquietudine che sembravano guardarti dentro, la sua pelle era rosea e delicata sembrava una bambola e il suo viso dolce.

Aoi passò poi a guardare i due ragazzi e con sua grande sorpresa notò che erano uguali alle due ragazze, stessi capelli e stessi occhi. Il ragazzo di sinistra era uguale alla ragazza di destra, capelli bianchi a cresta con ciuffo che gli copriva l'occhio destro e occhi rossi come rubini, mentre il ragazzo di destra era uguale alla ragazza di sinistra, capelli a cresta blu con riflessi viola e occhi viola come ametista, entrambi avevano un corpo scolpito e indossavano lunghi capotti bianchi.

Merda, i gemelli divini” sussurrò Matt.

I che?” gridò Aoi girandosi di scatto verso Matt che aveva dipinto in volto un espressione sconcertata.

Matt provò a fare un passo verso Aoi, ma appena si mosse una polvere nera gli bloccò i piedi, la ragazza con i codini guardò Matt e sorrise e poi disse sussurrando quasi con una voce impercettibile “Non farmi arrabbiare”.

Era stata lei a lanciare quella polvere strana, erano circondati ma quello che adesso interessava ad Aoi era il ragazzo che l'aveva chiamata sorella.

Ora che il vampiro elementare è stato fermato, Luc può parlare senza interruzioni” disse il ragazzo dai capelli bianchi che giocava con delle strane stelle di luce bianca.

Aoi muoviti in avanti” disse la ragazza con i capelli bianchi, aveva un voce dolce ma allo stesso tempo aggressiva.

Aoi obbedì a mosse alcuni passi in avanti, la sua paura era svanita e al suo posto la curiosità l'avrebbe portata a qualsiasi cosa.

Cavolo...devo essere proprio in ritardo...” disse la voce misteriosa, ora era più vicina sembrava proprio davanti il viso di Aoi, ma non vedeva nessuno.

Tardi per cosa?” chiese Aoi cercando di scrutare indietro per vedere le mosse dei ragazzi.

Ti hanno trasformata in un vampiro o meglio ti stai trasformando”.

Ma che dici? Io sono già un vampiro!” rispose Aoi.

No, non lo sei ancora, il processo per diventare vampiro dura almeno una settimana anche se vieni iniziata una parte di umano resta e finché quella parte non viene completamente distrutta dalla parte vampiresca resti ancora per metà umana, questo processo a volte porta alla morte” disse il ragazzo dai capelli blu che teneva sotto tiro Matt.

Aoi sentì una spada trafiggerle il cuore e si sentì come se stesse per svenire.

Sorellina..” sussurrò la voce, ora era più forte che mai, ogni rumore sembrava amplificato.

Dal buio cominciò a sbucare una sagoma e alla fine dopo un tempo che sembrava infinito un ragazzo uguale ad Aoi si presentò davanti a Matt e Aoi.




P.s: Ciao ragazzi, mi prendo questo piccolo angolino per chiedervi scusa, ho avuto dei problemi con il mio pc e non ho potuto aggiornare molto presto la storia spero che vi vada di leggere, ora che è tornato tutto apposto recupererò il tempo perso. Come sempre spero vi piaccia il capitolo e vi ringrazio per seguire la mia storia.

* Saltella via con un aura di depressione attorno*

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Capitolo 14
*** Capitolo XIV ***


Rosso

Capitolo XIV


Le persone desiderano sempre ciò che non hanno e poi, quando lo hanno desiderano quello che avevano prima, Aoi si trovava in quella situazione e desiderava come non mai tornare umana e far finta di non aver mai incontrato Astor e gli altri.

Il ragazzo che aveva davanti era uguale a lei, stessi capelli rossi con un ciuffo che copriva i grandi occhi verde smeraldo che la guardavano quasi lucidi, alto e con un colorito di pelle molto pallido, il corpo muscoloso e snello si intravedeva dalla maglietta nera che portava.

Il ragazzo si avvicinò lentamente ad Aoi che era rimasta paralizzata davanti a lui e nella sua mente niente aveva più un senso, la voce di Matt che gridava di allontanarsi sembrava così lontana fino a cessare completamente, lo sguardo di Aoi era come sfocato e le sue orecchie tappate l'unica cosa su cui riusciva a concentrarsi era la figura che vedeva davanti a lei avvicinarsi piano quasi per non spaventarla.

Aoi, non ho mai potuto conoscerti e ora sei davanti a me” disse il ragazzo.

Io..” sussurrava la ragazza che sembrava in uno stato di trance.

Il ragazzo si avvicinò e dopo averla accarezzata dolcemente sulla guancia l'abbraccio e le passò una mano nei capelli rossi arruffandoli ancora di più, era una sensazione stupenda, una sensazione di calore e di affetto la pervase quell'affetto che non aveva mai ricevuto da nessuno e quel calore che avrebbe sempre voluto ricevere dai propri famigliari.

Aoi senza accorgersene aveva ricambiato l'abbraccio e aveva chiuso gli occhi come per assaporare ancora di più quel momento, non sentiva più il freddo pungente di fine dicembre ma sentiva il caldo affetto di quel ragazzo che la stava stringendo il più forte possibile.

Matt cercò di muoversi in direzione di Aoi nonostante fosse bloccato, ma i ragazzi lo tenevano sotto tiro e ogni suo movimento gli poteva risultare fatale e nonostante gridava ad Aoi di staccarsi da quel ragazzo, lei non lo ascoltava sembrava come se ci fosse una barriera trasparente che l'aveva avvolta.

Mi sei mancata sorellina” sussurrò il ragazzo che si era staccato da Aoi e la stava fissando nei suoi occhi bianchi.

Tu...chi sei precisamente?” chiese lei con un tono spaesato.

Il ragazzo sembrò ricevere un pugno allo stomaco e fece una smorfia di dolore, nonostante era così misterioso e oscuro era bellissimo, riusciva a far sembrare tutto così bello e meraviglioso.

Luc stai bene?” chiese con voce premurosa la ragazza dai capelli bianchi che aveva mosso dei passi verso i due ragazzi.

Tranquilla Lucia, tutto apposto” rispose il ragazzo sollevando il braccio, poi prendendo la mano tremolante di Aoi aggiunse “Cosa ricordi della tua infanzia?”.

Nulla, ricordo solo dai miei quattordici anni in poi...il resto è tutto sfocato” disse Aoi, era la prima volta che parlava con una persona che non conosceva come se la conoscesse da sempre e questo le sembrava strano ma allo stesso tempo gli sembrava la cosa più naturale del mondo con quel ragazzo.

Lo sapevo che non potevi ricordare nulla sennò ti saresti posta qualche dubbio...” Luc parlava con una calma e dolcezza sovrannaturale.

Chi sei tu e perché sei identico a me?” chiese Aoi che aveva lo sguardo perso in quello del ragazzo, era come se si specchiasse in se stessa.

Noi due siamo gemelli” disse secco Luc che la guardava e la reggeva per le spalle.

Ma...io non so dell'esistenza di un gemello, mi hanno sempre detto che mia madre è morta alla mia nascita e poi ho scoperto che non era vero che si è suicidata per Davide che sarebbe il mio fratellastro e che quindi” il ragazzo la fermò e le asciugò delle lacrime che le stavano rigando il volto e poi sorrise.

Povera sorellina, il tuo passato nascosto per tutto questo tempo...”.

Che passato? Vuoi dire che quello che so io è una menzogna? Cosa altro si può nascondere nel mio passato?” chiese Aoi che sembrava tornata alla normalità adesso riusciva a risentire la voce di Matt e indietreggiò per raggiungere il suo compagno bloccato.

Pensi veramente che Neil sia il tuo vero cognome? Pensi davvero di appartenere a quella società di ricchi nobili e approfittatori che tanto odi? Pensi seriamente che quello che ti è capitato ti è capitato per caso?” chiese Luc socchiudendo gli occhi fino a farli diventare due spiragli verdi.

Io non lo so...mi stanno succedendo tante di quelle cose che non riesco a capire più nulla, chi siete voi, che volete da me e perché mi stavate cercando da così tanto tempo e perché vi somigliate tutti così tanto?” chiese Aoi diventata improvvisamente nervosa e impaurita.

Noi siamo chiamati gemelli divini” si intromise il ragazzo dai capelli blu che abbassò la mano.

Gemelli divini?” ripeté Aoi.

Sono delle creature nate dall'unione di un vampiro antico e un essere umano” disse a denti stretti Matt.

Cosa?” sussurrò Aoi.

Devi sapere che il cacciatore si innamora sempre della preda e la preda si innamora del cacciatore, quando questo succede con un vampiro antico la storia è molto più complicata.” disse la ragazza dai capelli blu, poi fermandosi un attimo e guardando Aoi continuò “Quando un vampiro si innamora di un essere umano comincia a diventarne ossessionato e vuole averlo tutto per sé così lo trasforma, purtroppo questo processo avviene in minimo una settimana e nel caso si abbiano rapporti in quella settimana può accadere di generare dei figli”.

Quando si generano questi figli si avranno sempre dei gemelli di cui uno sarà un vampiro e un altro un umano, ovviamente il vampiro avrà un potere specifico come ogni altro mentre l'umano riceverà un potere divino, ed esistono tre poteri divini.” concluse il ragazzo dai capelli bianchi.

Tre poteri divini?” chiese Aoi.

Si, tu per esempio sei mia sorella gemella, eri la parte umana e hai il potere divino più potente di tutti quello di assorbire il potere degli altri vampiri, il secondo è quello di poter guardare nel passato e modificarlo, alterare il futuro o il presente e lo ha Mix il ragazzo dai capelli bianchi, il terzo è quello di poter padroneggiare la magia di tutti i generi e lo ha Rebel la ragazza dai capelli blu” disse Luc.

Quindi voi siete il frutto di una relazione tra vampiri antichi e esseri umani?” chiese Aoi sgranando gli occhi e cominciando a tremare come una foglia sospinta dal vento.

Non voi, noi, anche tu lo sei” disse Luc.

Ma io ho una famiglia! Io non sono stata mica adottata!” gridò Aoi.

Invece lo sei stata, un giorno nostra madre ti portò a fare un giro con lei vicino a un fiume, e mentre raccoglieva dell'acqua tu sparì. I Neil ti trovarono e ti adottarono, successivamente nostra madre fu assassinata, di questo delitto si accusarono proprio i Neil che scoperta la tua natura volevano sbarazzarsi di noi. In seguito ci furono diversi attentati alla famiglia di cui pensi di far parte fino a quando tua madre non decise di scappare e dopo più o meno la sai la storia” disse Luc guardando freddamente Aoi.

Quindi, dopo tutte le varie versioni che mi hanno raccontato questa sarebbe la verità? Sono nata da una vampira o un umana? Merda non so nemmeno quali siano le mie origini”.

Nostra madre era una vampiressa una delle più potenti e forti e nostro padre era un umano, successivamente non resse la trasformazione in vampiro e morì, ero rimasto solo al mondo e sapevo di avere una sorella scomparsa chissà dove, e poi quando compì sedici anni mi venne raccontata tutta la storia e riuscì a capire tutto e da quel momento che ti sto cercando, ho avuto la speranza quando ho sentito che la villa dei Neil era stata rasa al suolo da un incendio e che una ragazza dai capelli rossi era sopravvissuta” disse Luc con odio e rabbia negli occhi.

E come mai non ho mai visto o sentito la tua presenza?” chiese Aoi più confusa che mai.

Mi sono sempre tenuto alla larga da quando stavi all'ospedale dovevo avere la certezza che eri tu la ragazza che stavo cercando e la prova me l'hai data questa sera, sorellina vieni con me ti prego cercherò di spiegarti tutto con più calma” sussurrò Luc che protese la mano in avanti.

Aoi scosse la testa e si guardò in giro era spaventata non capiva più nulla, cercava di riconnettere le parole di Luc con la sua vita e i suoi poteri e poi pensava ad Astor, quello che le aveva detto lui? Era tutta una menzogna? Cosa ci poteva mai guadagnare Astor mentendo ad Aoi sul suo passato? E se nemmeno lui lo sapeva?

Aoi cominciò a sentirsi girare la testa e poi subito dopo una vampata di fuoco le passò davanti e cominciò a bruciare e a ardere sulla terra secca e arida, Aoi alzò lo sguardo verso un albero e lì vide Astor che fece un salto pazzesco per atterrare davanti alla ragazza.

Aoi resta dietro di me!” gridò Astor che teneva l'intero braccio rosso come se a momenti stesse per scoppiare.

Astor, che cosa fai tu qui?!” gridò Luc mettendosi in posizione di difesa.

Salvo la ragazza che amo da voi” sussurrò Astor accennando a un sorrisino.

Brutto cretino dov'eri finito mentre noi eravamo nella merda?” gridò Matt.

Stai zitto” gridò Astor.

Girandosi di scatto Astor prese Aoi e velocemente si teletrasportò via insieme a Matt che era riuscito a mettersi in mezzo.

Si ritrovarono in una villa stile antico in una grandissima stanza arredata tutta sul bianco e guardandosi in giro Aoi notò su una grande poltrona bianca di velluto Raluca seduta con le gambe a sulla spalliera avvolta in un bellissimo vestito color panna tutto lavorato e rifinito.

Che ci fate voi qui?” chiese Raluca con una voce calda e stizzita allo stesso tempo.

Mi hai mentito, Astor sei un bastardo sparisci dalla mia vita!” gridò Aoi che era andata su tutte le furie ed era uscita di corsa dalla camera di Raluca.


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Capitolo 15
*** Capitolo XV ***


Rosso

Capitolo XV


Quando non si sa la verità, è facile credere a qualunque cosa ti dicono.

Aoi dopo essere uscita furiosa dalla stanza di Raluca notò che si trovava al secondo piano della villetta e dopo aver raggiunto le scale a chiocciola a destra del corridoio, saltò dalla ringhiera in legno per atterrare davanti alla porta di legno bianco all'ingresso.

Dopo averla aperta sentì dei passi veloci che scendevano le scale, così uscì velocemente e si mise a correre senza una metà ben precisa.

La casa di Raluca per fortuna si trovava in città, era grande ma non esageratamente e solo dopo aver oltrepassato un incrocio si accorse di essere sulla strada che l'avrebbe riportata a casa sua, era da molto che non ci andava dalla sera in cui scoprì che Davide era un mezzo sangue.

Ogni tanto Aoi si rigirava per vedere se qualcuno la stesse seguendo ma per tutto il tragitto non vide nessuno, così smise di correre e si appoggiò a un muro per riprendere fiato.

Non era molto lontana dalla via in cui abitava ma comunque le sembravano chilometri di strada.

Mi sento male” sussurrò Aoi che respirava avidamente, si sentiva la gola ghiacciata e a ogni respiro si sentiva sempre più male.

Si staccò dal muro e cominciò a muovere dei passi cercando di respirare il più piano possibile poi pensò “Aspetta, i vampiri respirano? Ma teoricamente non sarebbero morti? Forse è dovuto al fatto che non sono ancora del tutto un vampiro...”.

Le mancava poco per arrivare a casa così si fece forza e fece un ultimo scatto. Una volta arrivata nella via smise di correre e cominciò a camminare molto piano fino a quando non arrivò davanti al cancelletto di ferro di casa e, dopo aver cercato la chiave di scorta che aveva messo dentro la cassetta della posta entrò in casa.

Inizialmente per la troppa stanchezza non vide che la casa era completamente messa a soqquadro, ma quando alzò lo sguardo vide che c'era il caos più totale.

Ma che diavolo è successo qui?” sussurrò Aoi a se stessa cercando di mantenere il fiatone per captare qualche rumore.

Non sentì nulla così si avviò verso le scale guardandosi attorno, era tutto buio l'unica luce che filtrava attraverso le finestre era quella della luna e illuminava ben poco.

Una volta salita fino a metà scala sentì dei rumori provenire da sotto di lei e girandosi vide Mix il ragazzo dai capelli bianchi che qualche ora prima l'aveva accerchiata nel boschetto.

E tu come sei entrato?” chiese con un fil di voce Aoi che aveva sgranato gli occhi.

Con la chiave” disse ironicamente il ragazzo che mostrò la chiave nel palmo della sua mano.

Quando...Cosa fai qui?”.

Hey calmati non balbettare così, non voglio mica farti del male non ne sarei capace”.

Altri rumori si sentivano provenire dal piano superiore, erano leggeri scricchiolii e al loro suono Aoi alzò la testa di scatto e si appiccicò al muro.

Chi c'è sopra?” disse a denti stretti lei.

Tranquilla è solo Rebel” disse calmo Mix.

Oh, finalmente ho trovato le scale pensavo proprio di essermi persa!” disse con un tono dolcissimo e morbido Rebel che stava in cima alle scale a lisciarsi le lunghe codine blu.

Aoi la osservò per un bel po' poi si girò verso il ragazzo e chiese “Chi altro c'è?”.

Nessuno, siamo solo noi tre. Luc non è potuto venire altrimenti sarebbe passato lui a prenderti, comunque carina la casa” si intromise la ragazza guardando il soffitto per poi poggiare lo sguardo su Aoi.

Prendermi?”.

Eh purtroppo si, ci devi seguire. Mica ti dispiace?” rispose la ragazza in tono ironico.

In effetti un po' mi dispiace visto che non mi sento molto bene” ribatté Aoi che fece un sorrisino beffardo.

Tranquilla, useremo il teletrasporto non sentirai nulla” disse Rebel che scese lentamente le scale fino ad arrivare a Aoi.

Un fascio di luce blu avvolse l'intero piano e un rumore assordante come di grida disperate si amplificavano nelle menti dei ragazzi, poi il silenzio.

Rebel! Mi hai quasi spaccato i timpani esercitati di più col teletrasporto!”.

Scusa Mix!”.

Aoi aprì gli occhi e si ritrovò in una specie di taverna, aveva le pareti giallo limone, tre poltrone color oro davanti a un caminetto di mattoni acceso e a sinistra ci stava una tavola di legno con tantissimi fiori poggiati sopra.

Da un angolino uscì la ragazza dai capelli bianchi, Lucia, era meravigliosa.

Indossava un abito da sera rosso che le arrivava fino a metà coscia ripreso ai lati, una collana di diamanti che si abbinava ai numerosi bracciali che portava e delle scarpe rosse aperte con un tacco molto alto, il tutto si abbinava con i suoi occhi rosso fuoco.

Ciao Aoi” disse con voce dolce Lucia che si era appena accorta della presenza dei tre ragazzi, poi guardando Rebel aggiunse “Portala da Luc la sta aspettando”.

Rebel non disse nulla si limitò a prendere Aoi per mano e a portarla davanti a una porta di legno nero, una volta raggiunta la porta la ragazza sparì nel nulla.

Entra” si sentì pronunciare da dentro la stanza.

Aoi abbassò piano la maniglia e altrettanto piano aprì la porta fino a quando non sgusciò dentro richiudendo la porta dietro di sé il più piano possibile.

Luc era seduto su un divano di velluto rosso con le gambe incrociate mentre le mani seguivano i contorni della spalliera e con i suoi grandi e bellissimi occhi verdi fissava la porta.

Era vestito anche lui elegantemente, portava una camicia bianca sbottonata fino al terzo bottone con una cravatta nera un po' slacciata, dei pantaloni neri e delle scarpe nere lucidissime. I suoi capelli rossi erano arruffati e il ciuffo gli andava a ricoprire l'occhio destro facendo intravedere una leggera cicatrice sotto l'occhio sinistro.

Vieni, siediti vicino a me” disse gentilmente Luc.

Sembrava un altra persona, qualche ora prima il suo carattere oscillava tra il dolce vampiro ferito e l'aggressivo vampiro assassino, ora sembrava semplicemente un ragazzo super sexy che vuole corteggiare la ragazza che ama.

Aoi mosse alcuni passi verso il divano al centro della stanza spoglia e si fermò a pochi centimetri da una poltroncina su cui si poggiò con le mani.

Non vuoi sederti?” chiese Luc.

No grazie, sto bene in piedi” rispose fredda e tagliente Aoi.

Come preferisci, sorellina” disse Luc calcando la voce sull'ultima parola.

Ancora con questa storia...” sussurrò lei che strinse la presa sulla poltroncina.

Non ti piace? Pensavo ti avesse fatto piacere sapere che hai un fratello.”.

Io non ho nessun fratello, ho sempre pensato questo e sempre lo penserò”.

Ha fatto ancora l'espressione ferita che aveva fatto nel bosco...Gli da fastidio quando gli dico che non ho un fratello” pensò Aoi.

Mi dispiace che pensi questo..” disse il ragazzo alzandosi dalla poltrona e andando verso la poltroncina.

A me no. Perché mi hai fatto venire a prendere da quei due?”.

Volevo invitarti a una cerimonia” rispose Luc aggirando la poltrona e dirigendosi verso l'unico mobile presente in quella camera, un armadio di legno.

Lo aprì e da esso tirò fuori un vestito nero imbustato che mise poi sulla poltrona, e dopo averlo tirato fuori dalla busta lo porse ad Aoi.

Cos'è?”.

Il vestito di nostra madre, era il suo preferito. Ricordi almeno questo?”.

No.” sussurrò Aoi che continuava a fissare quel vestito stupendo.

Era formato da un corpetto con dei lacci bianchi che brillavano che si intrecciavano tra loro per finire in un fiocco, dalla fine del corpetto iniziava una gonna che andava a finire fino al pavimento ripresa in vari punti e bloccati con dei diamanti e alla fine della gonna c'era un po' di pizzo bianco. Insieme al vestito c'erano pure due guanti bianchi con dei risvolti alla fine tempestati di diamanti e un copri spalle bianco che si chiudeva con un medaglione a forma di cristallo.

Vorrei che lo indossassi” sussurrò Luc.

Perché?”.

Voglio che tu venga con me alla cerimonia che si terrà tra poco” disse abbassando la testa.

Che cerimonia?” chiese incuriosita Aoi.

E' una cerimonia che si tiene una volta all'anno. Vi partecipano tutti i vampiri nobili e anche quelli che hanno un rango più o meno agiato” cercò di spiegare Luc.

Nobili? Quindi anche...”.

Si anche Astor e la sua combriccola” concluse Luc.

Adesso capisco perché Raluca era vestita in quel modo prima, si era preparata per andare alla cerimonia...quindi Astor anche parteciperà e forse andrà proprio con lei!” pensò Aoi che cominciava a provare una forte sensazione di gelosia.

Io non sono un vampiro nobile” disse la ragazza seccata.

Discendi da un vampiro antico molto potente e hai il potere divino, tu non saresti cosa?” disse ironico il ragazzo.

Verranno anche gli altri gemelli?”.

Si”.

Ho paura di incontrare Astor e gli altri e poi io non ti conosco nemmeno” sussurrò Aoi che stringeva tra le mani il vestito.

Ti proteggeremo noi, non permetterò a nessuno di potarti ancora via da me” sussurrò Luc che abbracciò dolcemente Aoi.

Va bene, verrò alla cerimonia”.


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Capitolo 16
*** Capitolo XVI ***


Rosso

Capitolo XVI


Un vestito non rende migliore una persona da un altra, riesce solo a farla apparire più bella.

Aoi guardava quel vestito da minuti oramai, seduta sul divano della stanza di Luc che l'aveva lasciata sola per vestirsi.

E se Astor andasse con Raluca alla cerimonia? E se mi vede con Luc? Come reagirò...e come reagirà lui?!” pensava tra sé e sé.

Dopo aver guardato per un altro po' il vestito si decise e lo indossò.

Andò dietro un angolino per non farsi vedere e cominciò a mettere il vestito e a stringere i lacci sul corpetto per far in modo che non le cadesse niente, dopo aver indossato l'abito trovò delle scarpe nere di velluto con un abbondante tacco che avevano dei lacci che andavano allacciati fino al ginocchio.

Una volta finito di indossare tutto, uscì dalla stanza e fuori c'erano tutti i gemelli ad aspettarla.

Sei bellissima...” sussurrò Luc che fissava Aoi incantato.

Grazie...” rispose la ragazza arrossendo come un peperone.

Aoi, vieni con noi” dissero dolcemente Rebel e Lucia.

Aoi le seguì in un altra camera, era più grande rispetto a quella di Luc. Le pareti erano di un viola molto chiaro, varie lampade erano attaccate al muro dando un tocco di mistero a quell'ambiente, un altro caminetto e altre poltrone color oro l'unica differenza era un enorme specchio che stava sopra al caminetto.

Rebel prese un astuccio color rosso chiaro e ne tirò fuori due trucchi sul nero e li porse ad Aoi.

Starai meglio se ti trucchi con questi, brillano” disse sorridendo la ragazza.

Grazie..” sussurrò Aoi prendendo i trucchi e cominciando a metterseli mentre Lucia le stava pettinando i capelli.

Sai, quando abbiamo incontrato per la prima volta Luc era spaventato come te...” sussurrò Lucia.

Quando lo avete incontrato?” chiese Aoi mentre guardava il riflesso delle due ragazze nello specchio.

Qualche anno fa, lo incontrammo alla cerimonia. Non sapeva dove andare e Rebel si prese una cotta per lui” disse ridendo Lucia che guardava maliziosamente Rebel che arrossì e uscì dalla stanza.

Capisco..” sussurrò Aoi che rimise apposto le matite e si guardò allo specchio, i suoi occhi brillavano come il sole che però andava in contrasto con la tristezza che portava dentro.

Lucia dopo aver pettinato i capelli di Aoi ci mise una rosa nera in mezzo e le diede un bacio sulla guancia.

Cosa..” gridò Aoi che sentiva il suo cuore battere fortissimo.

Scusa e che mi piace vedere la reazione delle persone, seguimi andiamo dagli altri”.

Ritornarono nel salone principale e trovarono solo Luc ad aspettarle.

Dove sono gli altri?” domandò Lucia guardandosi intorno.

Nella limousine, è già arrivata” sbuffò Luc che continuava ad avere lo sguardo puntato su Aoi.

Perfetto raggiungiamoli!” disse Lucia trascinando Aoi per mano, ma fu bloccata da Luc.

Porto io Aoi se non ti dispiace” disse dolcemente il ragazzo.

Uh, va bene” sussurrò Lucia che uscì fuori correndo.

Cosa, limousine?” chiese Aoi guardando il ragazzo che la teneva per mano.

Si, il posto è abbastanza lontano”.

Aoi fece una smorfia e poi seguì il ragazzo fuori di casa, tre limousine erano parcheggiate davanti alle scalinate. Nella seconda c'erano Rebel e Cami i due gemelli dai capelli blu, nella terza c'erano Lucia e Mix i due gemelli dai capelli bianchi mentre la prima era vuota.

Dopo essere saliti in auto queste tre partirono contemporaneamente e presero una stradina secondaria che passava per dei viali poco illuminati.

Aoi continuava a fissare fuori dal finestrino e continuava a pensare ad Astor, solo dopo che alzò lo sguardo al cielo notò che la luna era rossa.

Oh mio dio, la luna è rossa!” esclamò richiamando l'attenzione di tutti.

Certo signorina e per questo che si tiene la cerimonia non lo sa?” disse calmo l'autista.

Per la luna rossa?!”.

Ma come lei non sa?” chiese stupito l'autista guardando Luc.

No, è nuova diciamo..” sussurrò Luc guardando Aoi e ridendo.

Deve sapere signorina che quando la luna è rossa nascono i vampiri, e in onore di questa occasione che succede una volta l'anno si tiene una cerimonia”.

Ma i vampiri non possono procreare..” sussurrò Aoi.

Si, ma quello che intende l'autista e che tutti quelli che sono stati morsi da vampiri e sono stati trasformati, con la luna rossa assumono l'essenza vampiresca” cerco di spiegare Luc.

Ma non ci sarebbe l'iniziazione?”.

Oltre quella, i vampiri elementari non possono occuparsi dei milioni di vampiri sparsi per la terra per questo esiste la luna rossa”.

Aoi fece cenno con la testa ma non era stata tanto ad ascoltare quello che le aveva detto Luc, più che altro pensava a Raluca e Astor insieme e alle scene che si stava immaginando.

La macchina si fermò all'improvviso e Aoi fu spinta in avanti, successivamente guardando fuori dal finestrino si rese conto di stare davanti a una villa enorme. Scese dalla macchina e si mise a guardare il panorama, un enorme giardino tutto illuminato e pieno di rose era attraversato da una stradina di pietre che portavano a delle scale in granito.

Dopo che tutti furono scesi dalle auto si avviarono lungo la stradina tenendo per mano il proprio partner.

Dammi la mano” sussurrò Luc che guardava Aoi con uno sguardo dolcissimo.

Si, scusa”.

Una volta giunti davanti l'ingresso due signori vestiti elegantemente fecero un inchino e aprirono le porte di vetro bianco tutto lavorato.

Aoi fu investita da un forte aroma di fragole, in più quando entrò nel salone tutti i presenti si girarono a guardarla e si azzittirono in meno di un minuto.

Il salone da come se lo aspettava era molto illuminato, al centro un grandissimo lampadario di cristallo emanava giochi di luci sulle pareti rosa antico.

L'alta presenza di balconcini e scale fece quasi girare la testa ad Aoi che cercava di scrutare ogni singola persona per riconoscere in qualcuna Astor.

Saliamo così ti sentirai più a tuo agio” disse Luc stringendo la mano di Aoi il più forte che poteva e avviandosi verso una rampa di scale a chiocciola nascosta da un angolo.

Sono tutti vampiri questi?” chiese la ragazza che non riusciva a tenere il passo veloce del ragazzo.

Si”.

Oh dio, quanti sono!”.

Non ci fare caso...” ribatté Luc che finalmente era riuscito a raggiungere un balconcino separato dal resto della gente.

Ma cosa devo fare qui io? Odio quest'atmosfera!” gridò Aoi che con uno strattone si riprese la mano.

Scusa” disse Luc con un tono di voce dispiaciuto.

No...scusa tu e che questi posti mi fanno pensare a quanto la gente è stupida...” cercò di giustificarsi Aoi che si sentiva improvvisamente in colpa.

Tranquilla”.

A un certo punto la folla piombò nel silenzio più totale, solo qualche bisbiglio si sentiva e quello che arrivò ad Aoi fu peggio della morte.

Li avete visti? Sono meravigliosi! Astor Toru vampiro elementare del fuoco e Raluca Kishi vampira di nobile stirpe” disse una donna guardando la porta di ingresso.

Aoi a quelle parole corse dall'altra parte del balconcino che mostrava l'ingresso e vide Astor e Raluca mano nella mano entrare lentamente nella sala come fossero due sposi.

Astor...tu sei con lei...non con me...se non fosse stato per Luc io non lo avrei mai saputo di questa cerimonia” pensò Aoi mentre il cuore le batteva come non mai, non riusciva a staccare gli occhi dall'ingresso anche se la sua mente le diceva di non guardare, lacrime amare cominciarono a scenderle dagli occhi fino a quando non le cominciarono a bruciare fortemente.

Luc raggiunse Aoi per capire cos'era successo e quando vide Astor e Raluca insieme non riuscì a trattenere un sorrisino che gli si stampò in faccia per tutto il tempo.

Prima che potesse dire qualcosa, Aoi scappò giù dalle scale e andò sul retro dove pensava di essere al sicuro, ma una volta raggiunto il retro trovò Matt che era poggiato a un albero mentre guardava la luna.

Ciao, mi chiedevo dove eri finita” disse il ragazzo guardandola e inarcando il sopracciglio per far luccicare il percing.

Matt...” sussurrò la ragazza che non poteva nascondere le lacrime che le rigavano il volto.

Matt si avvicinò piano ad Aoi e la sbatté contro il muro bloccandole i polsi.

Te lo avevo detto che non ti conveniva andare dietro a uno come Astor!” sussurrò il ragazzo con un tono minaccioso.

Lo so ma io...” cercò di dire Aoi.

Sei una stupida, una grandissima stupida”.

Che fai?” sussurrò Aoi schiacciandosi contro il muro.

Matt si avvicinò lentamente a lei e dopo averla guardata con i suoi occhi seducenti la baciò delicatamente stringendo la presa sui polsi per non farla muovere.

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Capitolo 17
*** Capitolo XVII ***


Rosso

Capitolo XVII


Come si può capire da un bacio quello che una persona prova?

Era la domanda che Aoi si stava ponendo in quel momento. Matt era lì, che la bloccava al muro mentre la baciava con una dolcezza inaspettata e lei che cercava di liberarsi da quella stretta.

Ma cosa gli salta in mente?” pensò Aoi che si continuava a muovere fino a quando non morse il labbro di Matt così forte da fargli lasciare la presa.

Che dolore” disse lui allontanandosi e mettendosi una mano sul labbro.

Ma sei impazzito? Cosa ti è saltato in mente eh? Chi ti ha dato il permesso?” gridò lei sbattendo i piedi a terra e stringendo così forte i pugni da sembrarle che le vene le stessero per scoppiare.

Ti sei arrabbiata?” chiese lui facendo un sorrisino compiaciuto.

Matt sparisci!”.

Prima devi sapere una cosa, vedi questa serata è molto speciale. La ricorderai per tutta la vita credimi, perché non mi segui?” disse Matt afferrando il polso di Aoi che era ancora dolorante.

La ragazza fece un rapido movimento con le mani e gli tirò uno schiaffo.

Non mi toccare. Cosa mi devi far vedere?” chiese lei.

Seguimi”.

Matt si avviò verso una scala nascosta dietro un albero che dall'esterno andava all'interno, una volta attraversata la porta si ritrovarono al secondo piano su un balcone che si affacciava sull'atrio del piano di sotto in cui si stava tenendo la festa.

Che devo vedere?”.

Zitta e guarda”.

Un uomo sulla trentina d'anni con capelli corti, brizzolati, neri e pieni di gel tirati indietro entrò nella sala e si diresse verso il centro dell'atrio dove si trovavano Astor e Raluca.

Un attimo di silenzio prego” gridò l'uomo richiamando tutta l'attenzione su di sé.

Aoi guardava attentamente la scena e soprattutto guardava le mosse di Astor, ogni singolo movimento.

Questa sera, siamo riuniti qui per festeggiare la ''nascita'' dei vampiri. Ed è in quest'occasione che vorrei farvi sapere con felicità che mio figlio Astor Toru si sposerà con questa bellissima creatura, Raluca Kishi” concluse l'uomo sorridendo.

Figlio? Sposare?” ripeté Aoi che guardava Astor come un mondo troppo lontano.

Sì” rispose Matt ammiccando un sorriso.

Ma i vampiri non possono avere figli...E lui non si può sposare, lui non la ama” sussurrò la ragazza che aveva un nodo alla gola, non riusciva a parlare e guardava Astor ballare con Raluca.

E' una lunga storia sul fatto dei figli, comunque non è questo che ci interessa. Astor si sposerà con Raluca. Il ché significa che ha giocato con te giusto per divertirsi e tutto quello che ti aveva detto è falso” sussurrò Matt che mise le mani intorno al collo della ragazza.

No, è un sogno” continuava a ripetere mentre lacrime fredde le rigavano il volto.

Ho cercato di proteggerti da lui credimi ci ho provato”.

Aoi continuava a piangere ma non si accorse che stava tremando come una foglia, poi spostando lo sguardo a sinistra vide Luc compiaciuto che sorrideva.

Lui, lo sapeva. Sta ridendo, sono stata presa in giro da tutti” pensò.

Un profondo sentimento di odio misto a disprezzo cominciò a insinuarsi dentro Aoi che sentì la vista appannarsi per pochi secondi, si sentiva tradita, delusa ma quello che la feriva di più era Astor le aveva mentito e si era divertito a giocare con lei.

Delle grida inquietanti cominciarono a sentirsi per tutta la villa, una leggera scossa fece rovesciare tutti i bicchieri e le pietanze sul tavolo richiamando l'attenzione di tutta la folla sul balcone dove si trovava Aoi.

Matt si allontanò da lei un po' perplesso, un aura viola cominciava a prendere possesso del corpo di Aoi.

Questo dev'essere il potere che ha acquisito all'iniziazione, il potere demoniaco” sussurrò Matt.

Astor rivolse il suo sguardo sulla balconata e quando vide Aoi sgranò gli occhi e strinse i pugni sui fianchi.

Terzo potere” sussurrò Matt che rideva.

Anime nere cominciarono ad apparire nell'aria, a ogni loro movimento delle grida acute riecheggiavano nell'atrio.

Aoi alzò lo sguardo su Raluca, il verde era sparito e al loro posto bellissimi occhi viola chiedevano vendetta.

Pagherete” sussurrò Aoi che indirizzò con un gesto delle mani le anime su Raluca.

Le grida si facevano sempre più forti fino a quando non raggiunsero il suolo dove si schiantarono lasciando un buco nel pavimento, all'ultimo momento Raluca si era spostata evitando così di venire investita ma comunque l'avevano colpita sul braccio destro che stava grondando di sangue.

Luc cominciò a salire le scale per cercare di raggiungere Aoi ma Matt gli e lo impedì formando uno scudo d'aria intorno al balcone poi con un altro scudo bloccò tutte le uscite della villa in modo che nessuno potesse scappare.

Aoi! Riprenditi, che diavolo fai?” gridava Luc cercando di entrare ma i suoi sforzi erano inutili.

La ragazza saltò dal balcone e atterrò vicino a Raluca e dopo aver sorriso leggermente sferrò un altro attacco.

Delle mani spuntarono dal suolo bloccando ogni movimento possibile e lentamente Aoi si avvicinò a Raluca che la guardava con disprezzo.

Che ne dici di una scarica?” disse ridendo Aoi che era evidentemente fuori controllo.

Sbatté i piedi a terra e una scarica elettrica percosse le mani fulminando così tutte le persone che erano bloccate.

Il sangue di Raluca schizzò vicino alla bocca di Aoi che con un rapido movimento lo leccò.

Oh no...tu non avrai mica...” balbettò Raluca che cominciò a sentirsi male.

Si, ho appena bevuto il tuo sangue. Ho un nuovo potere, e con il tuo arrivo a quattro”.

Fermati Aoi lei non c'entra nulla!” gridò Astor che cercava di liberarsi dalla stretta di quelle mani.

Dopo aver invocato una fiammata di fuoco le mani si ritirarono dentro al suolo e Astor corse vicino ad Aoi per cercare di calmarla.

Lei non c'entra nulla, prenditela con me” disse Astor cercando di bloccare la ragazza.

Nemmeno io c'entravo nulla in tutto questo, eppure eccomi qua” sussurrò Aoi dirigendo delle anime su Astor che gli trafissero il fianco.

Il ragazzo si accasciò a terra reggendosi il fianco mentre guardava Aoi che torturava tutta quella gente. Un altra scarica questa volta più intensa partì provocando le urla di tutti i presenti, gli unici che non erano stati bloccati erano i gemelli, Matt e Astor.

Astor si rialzò da terra e prese Aoi per le spalle facendola cadere all'indietro, ma prima che potesse toccare il suolo Matt la riprese al volo e si piazzò davanti a lei.

Hey amico, non ci si comporta così con una donna” disse ridendo Matt.

E tu che vuoi? Togliti di mezzo non hai nessun diritto di intralciarmi” sussurrò Astor.

Come tu non avevi il diritto di farla soffrire”.

Io non le ho fatto nulla” gridò Astor che non riusciva a reggersi in piedi a causa della ferita.

Tranquillo, vivi la tua vita da marito infedele da oggi mi prendo io cura di lei”.

Detto questo Matt provocò un grandissimo tornado d'aria dentro al salone facendo volare tutto e creando il caos più totale.

In quel caos Matt afferrò Aoi per il braccio e si diresse verso la porta, ma fu bloccato da Luc che le teneva l'altro braccio.

Dove credi di andare?” gridò Luc.

In un posto sicuro da tutti voi” rispose Matt.

Aoi non lo seguire, resta con me”.

Aoi guardava i due ragazzi e le lacrime cominciarono a scenderle di nuovo.

Non riesco a usare il teletrasporto”.

Ovvio, Rebel sta usando la sua magia per evitare che qualcuno possa fuggire col teletrasporto” sogghignò Luc.

Merda, hai fatto circondare la villa dai gemelli” sussurrò Matt.

Esatto”.

Tutto questo per me, cos'ho io che tutti vogliono? Cosa posso fare per fermare tutto?!” i pensieri di Aoi sembravano divisi, una parte voleva far cessare tutto quanto, l'altra voleva solo distruzione e dolore. Fu in quel momento che riuscì a capire che qualcosa non andava.

Finitela” sussurrò Aoi che lanciò delle scariche che le percossero il braccio fino a fulminare i due ragazzi.

Aoi” sussurrò Matt che provò a riprenderle la mano, ma Aoi si scansò prima che potesse farlo.

Voglio restare sola” gridò prima di scappare verso la porta di ingresso mentre la inseguivano.

Prima che potesse raggiungere la porta Astor le si piazzò davanti, aveva tutti i vestiti sporchi di sangue, i suoi occhi erano neri freddi e taglienti come la prima volta che incontrò Aoi.

Sparisci” sussurrò Astor.

Aoi sgranò gli occhi e abbassò lo sguardo, sembrava che solo lei avesse sentito quelle deboli parole, quelle parole che adesso le stavano bruciando dentro creandole una terribile furia. Demoni, anime e grida si alimentavano intorno a lei fino a quando raggiunsero un picco incredibile di grida e Aoi sparì nel nulla lasciandosi dietro tutto il caos che aveva creato.


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Capitolo 18
*** Capitolo XVIII ***


Rosso

Capitolo XVIII


L'unico posto sicuro è casa propria, o almeno dove pensi sia la tua casa.

Aoi aprì gli occhi e si ritrovò davanti casa sua, non quella attuale in città ma quella bruciata in montagna.

Le macerie erano ricoperte dalla neve che sembrava rendere meno spettrale il tutto, le prime luci dell'alba illuminavano le distese bianche che sembravano formate da piccoli diamanti.

La ragazza era seduta nella neve a chiedersi come ci era arrivata, e alzandosi lentamente cominciò a ricordare la serata che aveva passato e alle parole che le aveva detto Astor.

Sparisci.”

Calde lacrime cominciarono a rigarle il viso mentre si cominciò a incamminare per la stradina tra i boschi. Prima di entrare in esso si fermò vicino a un albero su cui c'era una goccia di sangue, era l'albero dove per la prima volta Astor la morse e le lacrime a quel ricordo si fecero più grandi.

Passò oltre e si fermò in ogni punto che le ricordava qualcosa ad ammirare come quel posto fosse cambiato nel tempo.

Arrivò al laghetto che quella sera era ghiacciato e sporco di neve rossa e notò che il ghiaccio si era sciolto, al suo posto c'era acqua limpida. Nonostante ci fosse ancora la neve le temperature si erano alzate nell'ultimo periodo.

Aoi si sporse sul lago e guardò il suo riflesso, aveva gli occhi arrossati dal pianto e il trucco nero le si era sciolto, i capelli leggermente arruffati ed era pallida come non mai. Ad un tratto notò qualcosa sul fondo del lago, c'era qualcosa di scuro affianco a qualcosa di chiaro, dalla forma dell'oggetto scuro riconobbe un auto e dopo aver fatto più attenzione all'oggetto chiaro notò che era un corpo.

Oddio! L'auto e l'uomo di quella notte sono ancora qui!” gridò Aoi buttandosi all'indietro.

I soccorsi non li hanno trovati e quando il ghiaccio si è sciolto devono essere affondati nelle acque del lago” pensò la ragazza che si era messa le mani davanti agli occhi.

Quando le tolse notò una figura femminile vicino la sponda del lago era alta e slanciata avvolta in un abito verde smeraldo e guardava il fondo del lago con occhi lucidi che poi si spostarono su Aoi.

Scusi signorina” gridò Aoi per farsi sentire fin l'altra parte.

La ragazza la guardò spaventata e dopo averla fissata per qualche secondo si rigirò e si incamminò nel bosco.

Aoi si alzò di scatto e aggirò il lago per raggiungere la ragazza e quando lo fece lei si fermò e dolcemente girò la testa.

Dimmi” sussurrò con voce rotta dal pianto.

Le volevo chiedere...se mi saprebbe indicare un posto dove passare un po' di giorni...” sussurrò Aoi.

E perché mai avresti bisogno di un posto dove stare, non sei umana” sussurrò la ragazza accennando a un piccolo sorriso.

E lei come..come lo sa?!”.

Ti ho osservato prima, ho cercato di percepire l'odore del tuo sangue ma non ci sono riuscita quindi non sei un umana”.

E lei nemmeno presumo” disse Aoi stringendo i pugni sui fianchi.

Purtroppo è così” disse ritornando ad avere un viso sconsolato.

Quindi..”.

Seguimi, ti ospiteremo per un po' noi”.

Noi?” ripeté Aoi affiancandosi alla ragazza che camminava abbastanza piano.

Sì, abito con un uomo e suo figlio. Mi hanno trovato nel bosco in fin di vita qualche tempo fa, non ricordo esattamente quando, il tempo mi sembra non passare mai...” sospirò la donna.

Capisco”.

Camminarono senza parlarsi per un bel po' prima di raggiungere una casetta in mezzo al nulla, era fatta di mattoni e a giudicare dall'aspetto doveva essere molto vecchia.

Dal caminetto usciva fumo bianco e dalle finestrelle si intravedevano delle figure muoversi per le stanze fino a quando un uomo non apparse sulla soglia della porta.

Oh Esmeralda, già di ritorno?” chiese l'uomo con un sorriso che partiva da un orecchio per terminare all'altro, ma quel sorriso presto si spense quando poggiò lo sguardo su Aoi e aggiunse “Lei chi è?”.

L'uomo avrà avuto sui cinquantanni, aveva una leggere barba incolta, dei capelli biondo cenere arruffati, occhi marroni come il cioccolato ed era abbastanza robusto.

L'ho trovata nel bosco tutta infreddolita e ho pensato che potesse stare da noi per un po'” rispose la donna.

Va bene, entrate”.

Aoi guardava quella donna che l'uomo aveva chiamato Esmeralda, non era un nome molto comune per quelle parti, lo aveva già sentito ma non ricordava dove.

I lunghi e biondi capelli della donna che le arrivavano fino alla fine della schiena erano ripresi in una coda di cavallo che ad ogni suo movimento si muoveva sinuosamente, i suoi occhi castano chiaro erano così delicati e dolci e i suoi lineamenti soffici.

Entrarono nella casetta e un ragazzino di più o meno dieci anni alla vista di Esmeralda le si buttò addosso.

Mi sei mancata!” gridò il bambino stringendo la vita della donna.

Anche tu piccolino” sussurrò la ragazza accarezzando la testa del bambino.

Pel di carota chi è?” chiese il ragazzino puntando il dito contro Aoi.

Hey pel di carota a chi?” ribatté Aoi che era leggermente arrossita.

Tu!” gridò il ragazzino scappando nell'altra stanza.

Perdonalo non è abituato a vedere nuovi volti” si intromise l'uomo.

Non si preoccupi non mi sono offesa...”.

Piacere sono Dan” disse l'uomo stringendo forte la mano di Aoi e aggiungendo “Il ragazzino di prima è Michele”.

Piacere, io sono Aoi” disse sorridendo e stringendo altrettanto forte la mano di Dan.

Esmeralda, potresti preparare la tavola? Devo uscire un attimo a prendere della legna” chiese l'uomo mettendosi un berretto di lana.

Certo” rispose dolcemente lei.

L'uomo uscì e la donna andò in cucina seguita a ruota da Aoi che non sapeva dove andare, restarono per parecchio tempo in silenzio prima che la ragazza rivolse alcune domande ad Aoi.

Come ci sei finita in questo posto, Aoi?” sussurrò mentre tagliava delle carote.

Beh, diciamo che sono scappata da una festa e mi sono ritrovata qui” cercò di spiegare mentre metteva la tavola.

Teletrasporto?”.

Si, non so come ma l'ho usato”.

Ma il teletrasporto ti porta in luoghi in cui desideri andare, perché hai desiderato venire su questa montagna?” chiese la donna lasciando cadere le carote in una pentola d'acqua che bolliva.

Io prima abitavo qui..” sussurrò Aoi quasi per non farsi sentire mentre poggiava i bicchieri di vetro sul tavolo.

Ah si? In quella villa che è stata rasa al suolo da un incendio?”.

Si”.

Io ero qui quella notte...” disse Esmeralda guardando negli occhi Aoi che si era fermata a fissare il vuoto.

Un ricordo molto veloce le passo per la mente, il suo nome, il nome di quella ragazza lo aveva sentito dall'uomo che aveva trovato quella sera.

M...Maria ed E..Esmeralda...le hai viste?”.

Lei era la donna che l'uomo le aveva incaricato di trovare e con suo grande stupore lo aveva appena fatto, Maria invece era la bambina che la aggredì, la bimba vampiro.

Tu sei la donna...tu sei la donna che quella sera stava con quell'uomo! E quella bambina Maria, era vostra figlia? Ecco perché eri al lago che guardavi il fondo! Stavi guardando quello che rimaneva del tuo passato, sei stata tu a ucciderli?? Eri l'unica che non si trovava in quel luogo al momento...”.

La donna al nome di Maria fece uno scattò e sgranò gli occhi avvicinandosi ad Aoi.

Tu l'hai vista? Maria? Dove!” gridò.

Quella sera, dopo aver trovato il corpo dell'uomo nella neve cercai di tornare a casa e sul sentiero c'era una bambina che mi ha aggredito...però era un vampiro...” sussurrò Aoi cercando di farsi piccola.

Un vampiro?” sussurrò la donna guardando il pavimento “L'hanno trasformata, anche lei!” gridò scoppiando in un pianto disperato.

Chi?! Chi l'ha trasformata??” gridò Aoi.

Quella donna sapeva qualcosa, forse lei poteva spiegare come mai si trovavano lì quella sera e come mai dei vampiri li avevano attaccati.

Aoi fece sedere Esmeralda a una delle sedie e dopo averla fatta smettere di piangere le rifece la domanda.

Dei vampiri, erano tre ragazzi...Due ragazzi e una ragazza. Ricordo tutto come se fosse ieri” disse la donna guardando il soffitto.

Può raccontarmi tutto?”.

E va bene, anche se mi farà male ricordare ogni singolo particolare...Iniziò tutto alcuni giorni prima delle vacanze, ricevetti una telefonata da un ragazzo che ci diceva di passare le vacanze su questa montagna, inizialmente rifiutammo poi il ragazzo ci disse che se non avremmo fatto come diceva lui ci sarebbe capitato qualcosa così accettammo. Insomma delle vacanze in montagna non possono essere pericolose...Quella sera eravamo su una stradina al buio che cercavamo di raggiungere qualche posto per la notte quando i fari dell'auto illuminarono tre ragazzi sulla strada. Mio marito frenò ma c'era ghiaccio quella sera e finimmo contro un albero” disse la ragazza.

Ecco perché l'auto era lì” sussurrò Aoi che la invitò a proseguire.

Mio marito scese dall'auto e i ragazzi ci raggiunsero, la ragazza ci raggiunse per prima, aveva i capelli neri e gli occhi rossi...”.

In quella descrizione Aoi riconobbe Rein, la vampira elementare della terra.

Il secondo ad avvicinarsi fu un ragazzo biondo, aveva gli occhi gialli come quelli dei gatti e un piercing sopra il sopracciglio che brillava”.

Matt...” sussurrò Aoi incredula.

L'ultimo era un ragazzo alto, aveva i capelli di un nero così intenso uguali agli occhi neri e freddi come lame taglienti...era forse il più pericoloso” sospirò Esmeralda che lasciò cadere la testa all'indietro.

Aoi sgranò gli occhi e con un fil di voce sussurrò “Astor...” mentre delle spade le stavano trafiggendo il cuore lasciandolo in mille brandelli ancora una volta.

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Capitolo 19
*** Capitolo XIX ***


Rosso

Capitolo XIX



La verità quasi sempre ferisce una persona o forse la rende felice.

Quella verità da un lato feriva Aoi, dall'altro la rendeva felice.

Infondo lei aveva sempre saputo che Astor si doveva trovare lì quella sera, lui l'aveva morsa ma quello che la feriva era la presenza di Matt, il ragazzo ribelle che sembra odiare a morte Astor, lo aiuta nel distruggere una casa o una famiglia?

Li conosci?” chiese Esmeralda riportando alla realtà Aoi che aveva lo sguardo perso nel vuoto.

Diciamo..” sussurrò la ragazza alzando leggermente lo sguardo.

La donna fece una smorfia con la bocca poi rialzò la testa e ricominciò a raccontare.

Okay, dopo che i tre ragazzi si erano avvicinati il ragazzo moro...come lo hai chiamato tu, Astor, ha preso per la maglietta mio marito e lo ha scaraventato a terra sorridendo come se quello che aveva fatto era una scena comica...” disse cercando di trattenere le lacrime che le si erano affacciate agli occhi, poi continuò “La ragazza sbatté un piede e dal suolo uscirono degli spuntoni di terra che provocarono diverse ferite sul corpo di mio marito, era una scena orribile. Successivamente si avvicinò alla macchina e vide Maria..”.

Quindi...è stata la ragazza a ferire suo marito...e il ragazzo biondo?”.

Era fermo vicino a un albero, non faceva nulla il suo sguardo era rivolto verso il ragazzo moro e gli si poteva leggere tanto ribrezzo dentro..Però quando la ragazza fece uscire dall'auto Maria lui gli è la strappo dalle mani” ormai le lacrime erano diventate troppo grandi per riuscire a trattenerle e le stavano rigando il candido volto.

Si ribellò?” chiese Aoi cercando di essere il più dolce possibile.

Si. Cominciò a dire che la bambina non c'entrava nulla che i piani non erano quelli e il ragazzo moro rise. La ragazza subentrò nella conversazione che stava per degenerare e prese Maria, era spaventata, piangeva e mi chiamava. Poi la quella creatura senza farsi troppi scrupoli l'ha morsa sul collo, ho visto mia figlia morire davanti i miei occhi senza poter fare nulla, ero paralizzata dal terrore e dalla paura” sussurrò la donna che ormai non tratteneva più le lacrime e i gridi che le provocavano i ricordi.

Mi dispiace...”.

Dopo che la ragazza succhiò tutto il sangue alla mia bambina la lasciò cadere nella neve, come quando si butta un sacco di spazzatura. In quel momento sentì la rabbia crescermi dentro e senza accorgermene mi stavo accanendo sul ragazzo moro. Lui mi sbalanzò via e dopo essersi chinato su di me mi morse e...mi trasformò” sussurrò Esmeralda si teneva il vestito con i pugni stretti sul grembo.

Quindi Matt era contrario, e sua figlia è diventata un vampiro e anche lei...suo marito invece è morto ed eravate stati convocati da qualcuno...ricorda qualcosa sul ragazzo al telefono?”.

La sua voce era calda e seducente e non era assolutamente come quella dei ragazzi, era molto diversa. A pensarci bene ti assomigliava un po' era solo più profonda perché era sicuramente di un uomo” disse la donna asciugandosi le lacrime.

Aoi a quelle parole sentì una fitta al cuore, una voce che le assomigliava solo un po' più profonda per lei era come se Esmeralda avesse detto che era Luc ad averla chiamata.

Guarda caso ho un gemello che è apparso nella mia vita e sapeva della mia esistenza, e ora spunta fuori che qualcuno con la voce che mi somiglia ha telefonato a Esmeralda...che c'entra Luc? Che c'entrano quelle persone innocenti? Perché Luc avrebbe dovuto chiamarla!!” pensò Aoi mentre si reggeva a malapena in piedi.

Un rumore di passi pesanti rimbombava nella casa e subito dopo arrivò Michele di corsa tutto impaurito.

Mic cosa ti prende?” chiese Esmeralda cercando di fare un sorriso.

C'è un ragazzo fuori...mi guarda male e ha i capelli bianchi e gli occhi rossi mi fa paura!” gridò il bambino mettendo la testa sul grembo della donna che fissava Aoi.

Deve essere Mix, cosa diavolo fa qui? Esmeralda, porta Michele al sicuro mentre io vado a vedere” disse Aoi correndo verso la porta.

Sta attenta!” gridò la donna per farsi sentire da Aoi che ormai era uscita.

Aoi uscì e andò sul retro, si muoveva furtivamente e si guardava intorno. La neve le arrivava fino alle caviglie e mentre camminava si sentì afferrare per una spalla, girandosi di scatto notò Esmeralda.

Che fai qui?” chiese sottovoce Aoi.

Potrebbe essere pericoloso” sussurrò la donna che si era affiancata alla ragazza.

Tranquilla, vai da Michele ci penso io qui”.

Niente da fare, resto con te”.

Aoi tirò un sospiro e si avviò verso il garage da dove si affacciava la finestra di Michele però una volta raggiunto il luogo, di Mix non c'era traccia.

Esmeralda che si trovava dietro Aoi svenne improvvisamente e Rebel uscì dal buio come un gatto, mentre Mix sbucò dall'angolo del garage nascosto.

E voi come mi avete trovata?” chiese evidentemente agitata Aoi.

Hai forse scordato il potere di Mix? Abbiamo dato una sbirciatina al tuo futuro ed eccoti qui” sussurrò Rebel con un tono seccato.

Merda, e che volete?”.

Che vieni con noi, ci hai piantato in asso alla cerimonia creando il caos più totale” rispose Mix con la sua candida voce.

E se ve lo impedissi io?” la voce di Matt arrivava dappertutto, probabilmente stava usando l'aria come strumento di comunicazione.

Hey tu, esci se ne hai il coraggio!” gridò Rebel ma Matt non rispose.

Una tempesta di neve cominciò a scatenarsi e Matt dopo essere apparso prese Aoi e con lei sparì facendo terminare la tempesta.

Si ritrovarono in una casa al calduccio, niente più ville o casette di legno.

Matt si incamminò verso il camino mentre si puliva i vestiti sporchi di neve, poi notando che erano tutti bagnati si tolse la maglia.

Rimettiti subito quella maglietta!” gridò Aoi girandosi e arrossendo.

Scusa? Mi stai dicendo che ti vergogni a vedermi senza maglia? E al mare che fai allora?” chiese il ragazzo mettendo la maglia davanti al camino acceso.

E' diverso il mare!”.

Ah già scusa, la stiamo in mutande” sghignazzò.

Finiscila!”.

Dopo essersi passato una mano nei capelli bagnati si diresse verso la ragazza che era ancora girata con le mani davanti alla faccia e dopo averla guardata la strinse a sé.

Fermo, smettila di stringere”.

Ti danno fastidio i miei pettorali?”.

Ma quanto te la ricredi?” disse Aoi cercando di staccarsi da quell'abbraccio ma per quanta forza ci mettesse le era praticamente impossibile.

Non me la ricredo, è così”.

Matt sollevò di peso la ragazza e la portò davanti al camino buttandola su un divano che era posto lì poi ci si mise sopra.

Cosa fai? Mi metto a gridare sai?” balbettava Aoi mentre si sentiva andare a fuoco.

Fallo e ti tappo la bocca”.

Ah si? E come? Non fare il grande con me perché io...”.

Aoi non riuscì a terminare la frase che Matt la stava ribaciando ancora mentre con le mani le andava a prendere i capelli e la coscia.

F...fermo” sussurrò Aoi mentre con le mani sul suo petto cercava di allontanarlo.

Sei così dolce” sussurrò lui mentre con la mano aveva risalito la gonna ed era finito vicino alla cerniera del vestito.

Io non posso, allontanati”.

Non puoi? Allora perché muori di desiderio? Lo si sente da chilometri di distanza” sussurrò lui.

Aoi arrossì e girò la testa contro i cuscini per non farlo notare, ma Matt la riprese e dolcemente la baciò.

Le labbra di Matt sapevano di miele, un sapore intenso e un profumo di rose li avvolgeva facendo volare con la fantasia Aoi.

Erano su quel divano da soli completamente al buio se non fosse stato per il caminetto acceso che emanava un po' di luce. Matt era sopra Aoi a petto nudo e non faceva altro che baciarla mentre con le mani cercava di abbassare la cerniera dell'abito.

Sento freddo, fermo” disse Aoi prendendo il braccio di Matt.

Lui sorrise e la riprese in braccio dirigendosi verso una porta di legno nera, una volta aperta Aoi capì che era la camera da letto di Matt e le si fuse il cervello.

Il ragazzo la poggiò delicatamente nel letto, mentre lui prendeva una maglietta dall'armadio.

Prendila” disse lui lanciandola alla ragazza.

Che ci devo fare?”.

Usala come pigiama, non puoi dormire con un vestito elegante e per metà bagnato” disse lui indicando una porta trasparente.

Il bagno?” chiese lei inarcando il sopracciglio.

Si”.

Aoi andò in bagno e dopo essersi cambiata ritornò nell'altra stanza cercando di coprirsi il più possibile.

Oh diavolo, penso che mi dovrò contenere dal saltarti addosso” disse Matt che si trovava sotto il piumone.

Che fai li? I vampiri non dovrebbero dormire!” disse Aoi avvicinandosi alla porta.

Dove vai? Guarda che dormi con me” sussurrò Matt chiaramente ridendo.

Non ci pensare nemmeno, io me ne vado sul divano ciao!”.

Matt si alzò rapidamente e raggiunse Aoi alla porta bloccandogliela poi le sussurrò all'orecchio “Non ci pensare, ora sei mia”.

Cosa?!”.

Prima che potesse ragionare su quello che stava accadendo Aoi si ritrovò tra le braccia di Matt, nello stesso letto sotto le stesse coperte.

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Capitolo 20
*** Capitolo XX ***


Rosso

Capitolo XX


C'è sempre la calma prima della tempesta, e per Aoi quella era la calma.

Si trovava nel letto con Matt e si sentiva tremendamente in colpa per essere li in quel momento, si sentiva come se stesse tradendo Astor. Era ferma a guardare il soffitto quando un rumore proveniente da fuori non la fece saltare.

Si alzò senza fare rumore per non svegliare Matt e uscì dalla stanza in punta di piedi per recarsi vicino la porta d'entrata, ma prima che la potesse raggiungere Matt la fermò richiamando la sua attenzione.

Dove vai a quest'ora?” sussurrò piano Matt ancora assonnato.

Ho sentito dei rumori provenire da fuori e volevo andare a controllare...”.

Sarà stato qualche animale, non allarmarti per niente”.

No, non era un animale ne sono sicura...Fammi andare a controllare per favore”.

No, tu resta qui vado a controllare io...” sbuffò Matt avviandosi verso la porta.

La aprì con cautela e sporse leggermente la testa di fuori per vedere se c'era qualcuno, inizialmente non vide nessuno ma poco dopo sentì anche lui dei rumori sospetti provenire dal retro della casa e una strana presenza.

Merda...Aoi, mi sa che è Davide” sussurrò Matt ma ben presto si accorse che lei non era più dietro di lui.

Aoi?! Dove sei finita?”.

Un urlo agghiacciante fece sobbalzare Matt che subito corse dietro la casa, appena raggiunse il retro trovo Davide e Aoi che stavano combattendo.

Matt. Vai via!” gridò Aoi che cercava di contrastare Davide.

Ma cosa fai?! Non sei ancora pronta per sostenere un combattimento con Davide!”.

Non mi interessa, sono stufa di scappare sempre, di essere sempre protetta” gridò Aoi che fu colpita da un fulmine lanciato da Davide, poi aggiunse con voce rotta “Sono stufa di essere sempre l'ultima a sapere la verità, non voglio più essere presa in giro, vivere così...da oggi sarò diversa...”.

Aoi diventò particolarmente silenziosa e la si vedeva chiaramente mentre cercava di concentrarsi, Davide intanto che si era anche lui fermato guardava i due ragazzi e ruppe il silenzio.

Vuoi farla finita vero?” chiese con voce debole e stanca Davide ad Aoi.

Si, ma devo essere io a vendicarmi e nessun altro...non permetterò a nessuno da oggi in poi di manovrarmi o altro...voglio iniziare da capo e per farlo devo prima eliminare te.” la voce di Aoi era fredda e meccanica, sembrava non provare più sentimenti.

Si era accasciata a terra con la testa verso il basso, sembrava stanca e dolorante eppure non era così era la prima volta che si sentiva davvero in grado di poter distruggere tutto con le sue mani.

Quindi vuoi distruggermi...e come farai? Non sei capace di usare i tuoi poteri”.

Ormai Aoi non sentiva più nessuno, sentiva solo i suoi poteri scorrergli nelle vene, alzò la testa e mostrò dei bellissimi occhi color oro.

Ma quanti poteri hai?!” chiese Davide rimasto sbalordito.

Fuoco, ghiaccio, fulmini, demoniaco...sono quattro e con questi attuerò la mia vendetta...” sussurrò Aoi, poi con un balzo felino saltò in aria e evocò un blocco di ghiaccio che cominciò a crearsi intorno a Davide senza che lui potesse fare nulla.

Come fai a usarli...non ne eri capace!” gridò Matt che osservava il svilupparsi della vicenda incredulo.

Nessuno rispose, Davide era come rassegnato e sembrava non voler più combattere oramai, subito dopo che il ghiaccio lo avvolse completamente Aoi evocò il fuoco mutando ancora colore di occhi e facendoli diventare bianchi. Creò un vortice di fuoco che avvolse completamente il blocco di ghiaccio che teneva imprigionato Davide e una volta che ebbe fatto sciogliere il ghiaccio facendolo diventare acqua diede il colpo finale. Evocò il potere dei fulmini e fredda come il ghiaccio lanciò una scarica su Davide che bagnato prese la scossa riportando così ustioni che lo portarono lentamente alla morte, mentre Aoi con gli occhi neri come l'ossidiana, voraci e assetati di sangue si avvicinò a Davide.

Perdonami, ma non c'era posto per tutti e due in questo mondo...” sussurrò Aoi, mentre gli occhi di Davide si socchiudevano.

Matt era rimasto paralizzato vicino al muro di casa e non riusciva a credere a quello che aveva appena visto, Aoi aveva appena ucciso il suo fratellastro senza farsi troppi problemi e questo gli creava sia un senso di piacere che di terrore puro.

Forse...ti dovrei ringraziare...non dovrò più uccidere nessuno ne sentirmi diverso ed emarginato...sappi solo che ti voglio bene e ti ringrazio, mi hai liberato...” con a malapena un fil di voce Davide sussurrò queste parole che provocarono una fitta assurda al cuore di Aoi che scoppiò a piangere.

I vestiti bruciati e strappati del ragazzo erano ovunque e nell'aria l'odore era insostenibile.

La ragazza ormai stanca e con le lacrime agli occhi guardò Matt che era ancora li fermo.

E' morto oramai...Diamogli almeno una sepoltura, era comunque mio fratello...” sussurrò lei lasciandosi cadere per terra.

Prendo la pala...aspettami qui, lo seppelliremo nel bosco qui vicino”.

Dopo pochi minuti che era stesa li ferma, accanto al corpo del fratello senti una mano calda accarezzarle la testa, Matt era tornato con una pala e la invitava ad alzarsi e a seguirlo.

Come lo portiamo in mezzo al bosco?” disse Aoi con la voce rotta dal pianto.

Ci penso io”.

Matt creò come un cuscinetto d'aria che sollevò il corpo del ragazzo e lo portò fino in mezzo al bosco.

Arrivarono in un punto in cui gli alberi erano del tutto assenti e li Matt comincio a scavare una buca mentre Aoi cercava qualche fiore da mettere.

Una volta che ebbero finito Aoi osservò il corpo o almeno quello che rimaneva del fratellastro che scivolava nella buca.

Sono capace di cose orribili e questa ne è la prova...” sussurrò Aoi mentre ricopriva la buca con la terra.

Ti stai solo riprendendo la tua vita” disse Matt.

Già, e non è finita qui. Dovrò affrontare Astor, Luc, i gemelli, Raluca e la verità”.

La verità?” chiese incuriosito Matt.

La verità che non mi è stata detta, quella che mi manca. Ho le idee confuse voglio sapere tutto sulle mie origini, chi erano i miei genitori e perché mi sta capitando tutto questo, fin'ora ho avuto solo ombre del passato” disse Aoi poggiando dei fiori azzurri sulla tomba del fratellastro.

Ti posso capire...non mi piace questa situazione...”.

Andiamo a casa, dopo ti devo chiedere una cosa”.

Camminarono nel silenzio più totale fino alla casa di Matt poi una volta entrati Aoi sbatté il ragazzo contro il muro.

Cosa ti prende?” chiese lui guardandola stupefatto.

Tu mi conosci da quando la mia casa è bruciata, non è vero?”.

No ma cosa dici...Io non ti conoscevo credimi”.

Stai zitto! Ho parlato con la ragazza che aggrediste la sera dell'incendio, ricordi quello che avete fatto?! Ricordi la bambina?” gridò in preda dalla furia Aoi.

Ma tu come hai fatto a parlarci Astor l'ha uccisa...”.

No! Avete trasformato quella povera bambina, la donna e avete ucciso l'uomo! Erano tre perfetti innocenti. COSA VI AVEVANO FATTO?!”.

Gli occhi di Aoi cominciarono a diventare di un viola così scuro da sembrare due buchi neri.

Io non ho fatto nulla, Astor e Rebel hanno fatto tutto!”.

Aoi si calmò improvvisamente e afferrò il collo di Matt cominciando a leccarlo dolcemente come se lo stesse assaporando.

Sai...ho tanta sete e muoio dalla voglia di morderti” sussurrò con voce seducente lei all'orecchio di lui.

Anche io ho voglia di morderti, ma non possiamo. Non possiamo avere contatti”.

E chi lo dice?”.

Mi succhieresti il potere e non voglio, tesoro mio.” disse Matt stringendo a sé Aoi.

Perché sto provando questo desiderio verso di te?”.

Io l'ho sempre provato da quando ti ho visto per la prima volta, ho desiderato ardentemente averti solo mia...”.

Io sono solo stata presa in giro da Astor e adesso non voglio essere presa in giro anche da te”.

Io non ti ho mai presa in giro”.

Aoi poggiò la testa sul petto di Matt chiudendo gli occhi e lasciandosi cullare dalle sue dolci parole.

Almeno tu, restami vicino...ti prego non lasciarmi” sussurrò Aoi stringendo ancora più forte Matt.

Il ragazzo la staccò dal suo petto e con un bacio appassionante la fece andare in estasi, questa volta però Aoi non cercò di scansarlo anzi lo strinse di più a sé come per non farlo scappare. In mezzo a tutto quel buio Matt sembrava l'unica luce per Aoi dopo che tutti l'avevano abbandonata al suo destino.

Il ragazzo la sollevò senza smettere di baciarla e la portò in camera, la poggiò delicatamente sul letto e dopo averla accarezzata e tranquillizzata si mise sopra di lei e la baciò ancora con una passione travolgente.

Aoi non sapeva più cosa pensare, non sapeva più cosa provare, l'unica cosa che riusciva a capire e che voleva lasciarsi tutto alle spalle e che dopo la morte del fratellastro il suo nuovo inizio poteva essere proprio Matt.

Senza pensarci si lasciò andare tra le braccia di lui e ormai Astor le sembrava solo un lontano ricordo.



Salve ragazzi, ecco il ventesimo capitolo che finalmente viene pubblicato...Mi vorrei scusare per la mia assenza di mesi e per aver lasciato la storia a metà così. La farò continuare e spero che mi perdoniate per l'assenza e ricomincerete a leggere Rosso. Baci Sheriza :)

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Capitolo 21
*** Capitolo XXI ***


Rosso

Capitolo XXI


In quella notte che sembrava infinita come tutte le altre che stava passando in quel periodo sentì come una voce risuonarle in testa.

Fermati.

Aoi riaprì gli occhi e spinse via Matt che si trovava ancora sopra di lei.

Ma cosa ti prende?!” gridò Matt che era finito sul pavimento freddo.

Io non posso restare qui...Devo trovare la mia strada”.

Ma cosa stai farneticando da prima?! Non puoi fare nulla sei impotente..” sussurrò Matt che cercò di risalire sul letto.

Non devo legarmi a nessuno...voglio essere un lupo solitario. In questo momento non posso avere nessuno accanto a me. Capiscimi, non posso fidarmi più di nessuno...io non volevo questa vita mi è stata imposta io non volevo niente” cercò di spiegare Aoi mentre si rannicchiava in un angolino del letto al buio.

Era destino...non puoi farci nulla”.

Il destino non esiste, sento che dietro tutta questa storia c'è qualcuno...qualcuno che mi conosce che sa i miei movimenti. Qualcuno di così forte a cui nessuno si può opporre. Non è forse così?” il tono di Aoi si era fatto più serio e cupo.

Matt ebbe un momento di esitazione e sul suo volto si dipinse una smorfia di dolore poi come niente fece un sorriso chiaramente forzato e con voce apparentemente calma e dolce rispose “No, ma cosa vai mai pensando, tranquilla Aoi...”.

Scappa.

Ancora quella voce. Aoi non esitò un momento e corse fuori dalla camera inseguita a ruota da Matt.

Cosa ti sta succedendo si può sapere?!” gridò Matt cercando di bloccarla in preda dalla furia.

Sento una voce ora...posso controllare i miei poteri...sto cambiando lentamente” sussurrò Aoi.

Senti una voce?”.

E' nella mia testa mi dice cosa fare e io la devo seguire...la voglio seguire, devo andare non posso restare”.

Credo che la tua trasformazione in vampiro sia quasi completa se senti quella voce” disse Matt fermandosi vicino alla porta d'ingresso poi aggiunse “Vai pure se vuoi, ma sappi una cosa da adesso iniziano i veri guai, non sai a cosa stai andando in contro”.

Un vortice di tenebre avvolse Aoi portandola via da casa di Matt e lasciandosi dietro solo una leggera brezza.

Era di nuovo su quella montagna, questa volta davanti casa di Esmeralda. Le luci della casa erano accese e si vedevano ombre passare davanti le finestre, dopo essersi fatta coraggio Aoi si avvicinò alla casa e busso sull'antica porta in legno.

Aprì la porta proprio la ragazza che alla vista di Aoi si buttò al suo collo.

Mi ero così preoccupata! Dove eri finita?! Avevo perso i sensi...” sussurrò la ragazza scoppiata in un pianto infinito.

Scusami se ero andata via senza dirti nulla e per averti lasciato lì, ma dovevo scappare era pericoloso restare...sono passata a vedere se stai bene e a ringraziarti” disse con voce dolce Aoi.

Entra almeno due minuti spiegami cosa sta succedendo, chi erano quelle persone e perché ti cercavano...”.

Lo vorrei sapere anche io...L'unica cosa che so e che quei ragazzi sono pericolosi, penso che ci sia qualcuno sotto tutto quello che mi sta succedendo”.

Aspetta, mi stai dicendo che qualcuno ti sta dando la caccia?” disse Esmeralda guardando dritto negli occhi Aoi.

Si. Prima la mia casa viene bruciata da tre vampiri, comincio a essere pedinata da uno di loro che diventa parte della mia vita, finisco in una scuola dove i succhia sangue sono all'ordine del giorno e dove mi provano a uccidere...scopro di avere un fratellastro mezzo sangue e di avere un potere divino, divento una vampira e incontro i gemelli divini nel quale c'è Luc il mio fratello biologico. Non ci sto capendo più nulla questi incontri non possono essere casuali”.

Infatti, troppe cose in troppo poco tempo. Ascoltami bene adesso, dopo che quella ragazza mi aveva fatto svenire ho fatto un sogno premonitore, darsi che il mio potere è proprio fare questi sogni, in cui c'era un uomo che era fortemente preso da te, non ho visto molto perché ho ripreso subito i sensi e ho sentito quei due ragazzi parlare di un certo Kevin poi sono spariti nel nulla” disse molto preoccupata e agitata Esmeralda.

Kevin? Non l'ho mai sentito nominare, ne sei proprio sicura?”.

Si, ma aspetta che potere hai tu?”.

Se il sangue di qualcuno che ha dei poteri si dovesse mischiare col mio, io entrerei in possesso del potere dell'altra persona...”.

Quindi in pratica se vieni morsa o mordi prendi il potere...perfetto allora mordimi...”.

Cosa?! Sei impazzita? Non lo farei mai!” gridò Aoi allontanandosi dalla porta e dalla ragazza.

Ti prego fallo, si sente che hai sete e poi il mio potere ti potrebbe tornare utile per il futuro...” disse Esmeralda con un sorriso dolce e convincente.

Aoi si avvicino piano alla ragazza e senza dire niente le morse il collo dolcemente e il sangue di lei cominciò a scorrere nelle sue vene.

Le sembrava di non bere da secoli, tanto che ad un certo punto strinse troppo la presa su Esmeralda e la ragazza si accasciò a terra.

Scusa, lo sapevo che sarebbe successo...” sussurrò Aoi piena di sensi di colpa e di complessi mentre aiutava Esmeralda a rialzarsi da terra.

Tranquilla...sono felice di poterti aiutare, non so perché ma ti voglio bene come una figlia anche se ti conosco da pochissimo. Ogni volta che avrai bisogno di qualcosa vieni pure da me, sarai sempre la benvenuta” disse con un fil di voce Esmeralda che a malapena riusciva a reggersi in piedi.

Arrivano.

La voce era tornata e risuonava ancora più forte nella testa di Aoi, che subito si allarmò.

Esmeralda chiuditi in casa e non uscire per niente al mondo, sento che stanno ritornando i gemelli a prendermi, ti farò sapere!” gridò Aoi correndo verso il bosco come la notte che iniziò tutto.

Da lontano riusciva a sentire la voce di Esmeralda che le augurava la buona fortuna e che chiudeva la porta a chiave.

Dove posso andare?! Sono rintracciabile ovunque. Il potere di Mix gli permette di trovarmi”.

Aoi si sentiva seguita e osservata, come un animale che sta per essere catturato. Il giorno era ormai arrivato, le prime luci dell'alba cominciarono a illuminare il percorso che l'avrebbe riportata alle macerie di casa sua.

Arrivò davanti l'albero da cui quella sera vide la sua casa bruciare e notò una figura slanciata e nera vicino le macerie, Astor.

Aoi ebbe un attimo di esitazione, una sensazione di panico e ansia le cominciò a intorpidire il corpo fino a quando Astor non la vide e si avviò verso di lei.

Aoi era nel panico più totale non sapeva cosa fare, non sentiva più la voce nella sua testa, non sapeva più come usare i suoi poteri non si sentiva nemmeno più le gambe che le tremavano come foglie.

Astor arrivò davanti a lei con tutta la sua bellezza e senza dire una parola strinse Aoi a sé.

Cosa fai?” sussurrò con un fil di voce Aoi che era strozzata da quella presa così forte.

Ti ho persa” rispose Astor con un tono di voce calmo ma allo stesso tempo triste.

In che senso? Io sono sempre stata qui, sei tu che te ne sei andato”.

Non è vero...non l'ho fatto”.

Non solo ti sposerai con Raluca, ma addirittura mi hai detto di sparire ed è quello che ho fatto e che farò”.

Non lo fare, non posso sopportarlo”.

Mi dispiace ma adesso voglio cambiare, iniziare da zero. E per farlo ho già ucciso Davide” bisbigliò Aoi fredda.

Cosa? L'hai ucciso?” chiese sbalordito Astor che la guardava incredulo.

Ora riesco a usare i miei poteri, riesco a sentire una voce che mi dice cosa fare quando e come, mi sento per la prima volta libera e capace di distruggere qualsiasi cosa io abbia davanti a me che mi intralcia”.

Quindi vuoi distruggere pure me?”.

Per quanto io ti possa odiare per avermi presa in giro, per aver solo giocato con me, per quanto io possa dire di non provare nulla per te, è tutto inutile. Io provo qualcosa per te e non riesco a farmene una ragione.”.

Astor la guardò dritto negli occhi e dopo averle fatto un sorriso dolce e premuroso le diede un bacio sulla fronte per poi scivolare lentamente sulle labbra.

Il sapore non era cambiato era sempre lo stesso, per quanto Aoi si sforzasse di capire quel comportamento strano non ci riusciva e come sempre lui era capace di cancellare tutte le sue preoccupazioni e i suoi dubbi in un attimo.

Ti sposerai con Raluca?” chiese lei con le lacrime agli occhi che scendevano calde sulle guance rosate.

No, non lo farò finché ci sei tu. E nessuno me lo obbligherà dovessi mettermi tutti contro...Quella sera alla cerimonia non ero io che parlavo, mi dispiace per averti fatto soffrire. Se me lo permetterai da oggi sarò io a proteggerti da ciò che non vedi”.

Da ciò che non vedo? Cosa intendi?” chiese Aoi sospettosa.

Aoi, nulla è successo per caso in tutto questo tempo, tu non lo sai ma c'è qualcosa di molto più potente dietro questa storia, ormai penso che lo avrai capito anche tu” cercò di dire Astor con tono calmo.

Kevin” sussurrò Aoi cercando negli occhi di Astor la conferma che andava trovando.

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Capitolo 22
*** Capitolo XXII ***


Rosso

Capitolo XXII


Un flebile vento che poi può diventare una tempesta, soffia in qualunque vita.

Alla pronuncia di quel nome, Aoi vide diventare il volto di Astor cupo e malinconico.

Tu lo conosci vero? Ne sai qualcosa?” chiese la ragazza stringendo il cappotto che indossava il ragazzo.

Si purtroppo. Ma non te ne posso parlare almeno per ora, lui ci vede e sente sempre ed è meglio evitare certi discorsi, non dico che dovrai scoprire tutto da sola ma la maggior parte delle cose”.

Devo affrontare in faccia i miei problemi, ma come faccio se non so la verità? Tu sapevi dell'esistenza di Luc e dei gemelli divini? E sapevi pure di Kevin? Dimmi almeno questo ti scongiuro...” sussurrò Aoi lasciandosi cadere a terra.

Astor fece una smorfia di disappunto poi sedendosi affianco ad Aoi sbuffò e disse “Va bene, ti dirò almeno questo” una leggera pausa e poi aggiunse “Sapevo dell'esistenza dei gemelli divini ma non sapevo che tra questi c'era tuo fratello, Luc. L'ho scoperto solo alla festa dopo avervi visto vicini, la somiglianza era impressionante...”.

Alla festa? Ma se hai appena detto che non eri tu...mi prendi in giro?”.

No, ero io e non ero io. Diciamo che qualcuno parlava al mio posto, dopo che sei scappata da casa di Raluca qualcuno mi ha attaccato prendendo possesso del mio corpo per un po'. Solo dopo terminata la festa sono tornato in me, vedevo e sentivo tutto quello che succedeva ma a parlare non ero io, ora capisci?” cercò di spiegare Astor rivolgendo la testa al cielo che si stava riempiendo di nuvoloni minacciosi.

Ah, va bene. Continua...e su Kevin?”.

So di Kevin perché...” il volto di Astor era contratto e sembrava che finire quella frase fosse la cosa più difficile di questo mondo, poi tirò un altro sospiro e terminò la frase lasciando Aoi spiazzata.

E' stato Kevin a ordinarvi di bruciare casa mia?!” ripeté gridando la ragazza che si era alzata di scatto.

Ti prego non urlare!” disse Astor alzandosi e tappando con una mano la bocca di Aoi che con un morso si liberò.

Come faccio a non gridare?! Quindi tu sei sotto i comandi di Kevin. DIMMI CHI E'!”.

Non lo so nemmeno io bene, per me è una figura astratta non l'ho mai visto di persona mi hanno sempre e solo detto di eseguire i suoi ordini altrimenti l'avrei pagata..Ma in questo periodo sta succedendo qualcosa, si comportano tutti in modo strano e sembra che stiano organizzando qualcosa. Comincio a pensare che chi mi ha posseduto quella sera sia stato proprio Kevin. Era un potere così forte da farmi venire i brividi...era malvagità allo stato puro” la voce di Astor sembrava rotta dalla rabbia mentre stringeva i pugni.

E il motivo di quell'ordine? Cioè quando ve l'hanno dato non vi hanno detto la motivazione?” chiese curiosa Aoi che cercava di scrutare ogni mossa di Astor.

No ci hanno detto solo che quella casa doveva essere distrutta e basta, gli ordini venivano dall'alto e non potevamo opporci non sai come funziona questo mondo...”.

Dall'alto? Intendi i vampiri antichi?”.

Esatto, ma quella sera tutto era strano. Quei stranieri proprio in mezzo al nostro cammino, tu che non eri in quella casa. Penso che l'ordine ci sia arrivato proprio perché qualcuno sta cercando di eliminarti ma non ci riesce, oppure solo qualcuno che vuole i tuoi poteri”.

Astor guardava Aoi, ogni parola che lui diceva sembrava ferirla.

Aoi tutto bene?” chiese premuroso Astor.

Quei stranieri, perché li avete uccisi?” chiese Aoi con le lacrime agli occhi.

E tu che ne sai? Comunque oltre al fatto di bruciare quella casa ci era stato detto pure di eliminare qualsiasi persona che ci avrebbe potuto intralciare” rispose tenendo la testa bassa.

Quella sera ho incontrato la bambina che avevate trasformato, era in mezzo alla neve. Te la ricordi? E sempre quella notte mentre scappavo da quella festa ho incontrato il corpo dell'uomo abbandonato a se stesso in quella neve fredda con tutte quelle ferite...e una sera fa la donna” bisbigliò Aoi.

Mi dispiace che hai dovuto subire tutto questo..”.

Adesso però mi dovrai aiutare, devo sapere chi era veramente mia madre. A quanto pare era una vampira antica...Quante possibilità ci sono che ci sia qualcosa su di lei da qualche parte?”.

Se era davvero una vampira antica ed è morta o ancora in vita ci dovrebbero essere i fascicoli nella cattedrale” disse Astor pensieroso.

Cattedrale?”.

La cattedrale è una costruzione dove ogni vampiro è registrato, almeno quelli che si conoscono e che sono di un certo rango”.

E allora andiamo cosa aspettiamo dove si trova?!”.

Aoi era euforica, ma presto tutta la sua euforia e le sue speranze svanirono quando Astor la guardò con uno sguardo rassegnato.

Cosa succede?” chiese la ragazza.

Non è mica un posto dove si possono presentare tutti...E' estremamente riservato e nemmeno io da vampiro elementare potrei entrarci, inoltre la sicurezza è di ventiquattro ore su ventiquattro e le guardie sono autorizzate a eliminare chiunque osi avvicinarsi senza permesso...” rispose Astor evidentemente preoccupato.

E quindi? Come faccio io a scoprire qualcosa sulla mia famiglia?”.

Credo dovrai aspettare”.

Non se ne parla proprio! Ho aspettato abbastanza, se non verrai con me ci andrò da sola. Entrerò senza farmi vedere”.

Perché devi farti ammazzare, così peggiori solo la situazione. Non pensi che potrebbe esserci anche una trappola per te? Che forse questo Kevin sta aspettando solo un tuo passo falso per eliminarti?” disse preoccupato Astor che stringeva Aoi tra le sue braccia.

Ho fatto così tanti passi falsi che se avrebbe voluto eliminarmi lo avrebbe già fatto. Lui vuole altro da me”.

Ti prego non lo fare...fallo per me” sussurrò con voce dolce e seducente Astor all'orecchio di Aoi che ebbe un brivido sulla schiena.

Mi dispiace ma adesso non posso più tirarmi indietro, dove si trova questa cattedrale?”.

Hai presente la nostra scuola? In quel bosco da qualche parte c'è la cattedrale, però attenta è nascosta dietro una barriera che la rende invisibile perciò non è mai stata trovata da chi non ne sa l'esistenza...”.

Mi accompagnerai o mi lascerai da sola?” chiese Aoi guardandolo con occhi dolci.

Come potrei mai lasciarti da sola?”.

Il viso di Astor si avvicinò lentamente a quello di Aoi, prima un bacio sulle labbra poi la testa di Astor cadde sulla spalla di lei.

Hai sete?” chiese dolcemente lei accarezzandogli i capelli.

Non bevo da giorni ormai...”.

Se vuoi mordimi, amore mio...”.

A quelle parole Astor ebbe come una vampata di calore e improvvisamente una sensazione che non aveva mai provato prima gli esplose nel petto, con uno scatto felino prese Aoi per la mano e in meno di cinque secondi si ritrovarono nella camera di Astor.

Ma cosa succede?” cercò di dire Aoi ma non fece in tempo che lui già la stava abbracciando con tutte le sue forze e cadendo finirono sul letto.

Il volto di Astor era diventato di una dolcezza assurda ed era leggermente arrossito, era ancora più bello così.

Ho detto qualcosa che non dovevo dire?”.

No tranquilla, e che è la prima volta che provo questa sensazione e non voglio che finisca. Solo tu me la riesci a far provare...” bisbigliò Astor.

Che sensazione?”.

Ssh non parlare. Adesso non voglio più parlare...abbiamo già discusso troppo non credi?”.

Negli occhi di Astor si era acceso qualcosa che non si sarebbe spento per ora, il desiderio. Desiderava con tutto se stesso Aoi e per lei la cosa era uguale, ma oltre al desiderio c'era qualcosa in più che rendeva quella voglia speciale, l'amore.

Come possono due persone amarsi? Anzi, come possono due vampiri amarsi. Mi sembra così strano...Non ho mai conosciuto l'amore quando ero umana e se lo avessi conosciuto ora? Provo per lui cose che non avevo mai provato prima e non voglio smettere di sentire queste cose. Lui lo considero parte di me”.

Il brivido che Astor faceva salire ad Aoi era indescrivibile, una scarica di piacere e amore puro, a ogni bacio che si davano le loro anime sembravano avvicinarsi.

Tu hai mai...” ebbe un leggero momento di ansia Aoi a fare quella domanda, però per lei era arrivato il momento.

Se c'è stata la prima volta per me?” chiese Astor completando la frase al posto di lei.

Si...” sussurrò timorosa.

Ti dirò la più sincera verità...no” prese una boccata d'aria e poi aggiunse “Penso che per te sia lo stesso...”.

Già...”.

Allora adesso ti chiedo...se ti senti pronta, vuoi essere la mia prima volta?” bisbigliò Astor all'orecchio di Aoi con voce seducente mentre lei arrossì di botto.

Si..” rispose Aoi con l'imbarazzo e la dolcezza dipinti sul suo volto.

In quel momento più che mai le loro anime si avvicinarono, provocando in loro un unione che nessuno sarebbe riuscito a spezzare facilmente. In quel momento tutti i problemi svanirono, esistevano solo loro due travolti da un vortice di amore e piacere.

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Capitolo 23
*** Capitolo XXIII ***


Rosso

Capitolo XXIII


Descrivono i vampiri come creature crudeli e senza sentimenti, ma è davvero così?

L'abbraccio avvolgente di Astor teneva stretto a sé Aoi che nel sonno si lamentava.

No...non è gius...”.

Aoi tutto bene?” chiese dolcemente Astor smuovendo un po' il corpo della ragazza.

Aoi era nel sonno più profondo, un sonno che sembrava quasi realtà per lei.

La ragazza lanciò un urlo agghiacciante e subito dopo si alzò di scatto mettendosi a sedere sul letto e cercando con lo sguardo e con le mani Astor.

Lui era lì, bellissimo come sempre che la guardava tra le lenzuola con uno sguardo preoccupato.

Astor...” sussurrò Aoi incantata da quella bellezza.

Tutto bene?”.

Si, era solo un incubo...” disse lei abbassando lo sguardo sulle sue mani che tremavano ancora.

Sei sicura che era solo un incubo? A me non è sembrato così” disse lui avvicinandosi e baciandola dolcemente.

Un forte profumo di rose pervase la mente di Aoi che si allontanò di scatto, quel profumo non era di Astor, ma di Matt.

Lo senti anche tu questo profumo?”.

Quale profumo?”.

Ah no, niente. E' la mia fantasia...scusa”.

Sei sicura di stare bene? Non mi sembra...”.

Si sto bene, è solo che stanotte ho sognato la cattedrale. Era piena di libri ed era così vecchia e c'era una strana figura nera che mi fissava e non la smetteva, ero in imbarazzo. Poi quella figura si è avvicinata a me e mi sono svegliata” raccontò Aoi.

E subito dopo ho sentito quel forte odore di rose, lo stesso di Matt”.

C'è nient'altro? Sicura che era la cattedrale?”.

Nient'altro...Ne sono sicura, questo significa solo una cosa. Ho fatto un sogno premonitore, devo andare lì” disse Aoi alzandosi e recandosi verso lo specchio per guardare il suo riflesso.

Sogni premonitori? Tu non hai questo potere” ridacchiò Astor che la scrutava con lo sguardo.

Per un attimo Aoi vide il suo riflesso sparire e la voce di Astor allontanarsi, sembrava come se stesse entrando nello specchio, ma come era arrivata quella sensazione sparì.

Eh, in verità una persona mi ha dato il suo potere, questo dei sogni. Ma non pensavo di usarlo già da subito...”

Chi?”.

La ragazza che avete trasformato in vampiro la sera dell'incendio...Esmeralda.”.

Il ragazzo abbassò la testa e il silenzio piombò nella stanza per qualche minuto poi Aoi si incamminò verso la porta e silenziosamente uscì recandosi nell'atrio seguita da Astor.

Senti” disse Aoi fermandosi in mezzo al corridoio e abbassando la testa mentre stringeva i pugni vicino la camicia che portava, poi aggiunse “Mi accompagneresti alla cattedrale oggi stesso?”.

Oggi?” rispose stupefatto Astor.

Perché cosa c'è di male?”.

Come cosa c'è di male? Non sappiamo in che area del bosco si trova, non sappiamo dove si trovano gli archivi dei vampiri antichi, non sappiamo quante guardie ci sono a proteggere la cattedrale...non sappiamo nulla”.

E come facciamo a sapere queste cose?”.

Io non lo so, non credo esistano cartine del posto. Stiamo andando alla cieca insomma...”.

Stanotte, andiamo a cercare la cattedrale. Ma non ci entriamo solo a scoprire dove si trova”.

Va bene, così ci sto”.

Il tempo passò in fretta e presto si fece sera.

Astor” disse Aoi seduta sulle scale dell'atrio.

E' ora eh?” aggiunse lui che si sistemava la camicia di velluto nero.

Eh si, che c'è hai paura?” chiese con una voce estremamente seducente la ragazza che con un balzo felino si ritrovò affianco al ragazzo che la prese in braccio.

Magari tu hai paura”.

Che vuoi che sia, solo una piccola gita”.

Aoi corse verso la porta, i piccoli campanellini che portava attaccati alla gonna risuonarono in tutto l'atrio.

Dovrei togliere questi campanelli, rovinano la gonna”.

Aoi era vestita con un corpetto nero legato da nastri dietro la schiena, una mini gonna nera a palloncino con una coda fino alle caviglie che ondeggiava sul blu notte, calze nere fino a metà coscia e degli stivaletti blu notte.

Puoi anche tenerli, ma ti fai trovare facilmente così”.

Si hai ragione, ma anche tu non puoi certo venire con dei pantaloni bianchi...”.

Astor si guardò e rise poi spostò lo sguardo verso Aoi e disse “Mi scusi, mi metto subito quelli neri”.

Appena Astor ebbe finito di cambiarsi corse subito vicino la porta dove lo aspettava Aoi.

Dai andiamo”.

In meno di un minuto si trovarono davanti la scuola che al buio e con i cancelli chiusi sembrava abbandonata.

Io vado a destra e tu a sinistra del bosco?” chiese Aoi guardando Astor che sembrava agitato.

Non sarebbe meglio restare insieme?”.

Ma così non riusciremmo mai a trovarla, perché cosa avverti?” sussurrò preoccupata Aoi.

Sento la presenza di qualcuno, forse sono solo le guardie della cattedrale, o forse no..”.

Hai detto che la cattedrale è avvolta da una barriera che la rende invisibile no?”.

Si, ma cosa c'entra questo?”.

Ho un idea per trovarla subito, però non guardarmi che mi vergogno...” balbettò Aoi che aveva abbassato lo sguardo a terra e aveva cominciato a spostare la terra con il piede.

Va bene, mi giro”.

Aoi si fermò improvvisamente e alzò leggermente le mani chiudendo gli occhi. Si cominciarono a sentire delle urla assordanti, Astor si girò verso Aoi e la vide a tre centimetri da terra con gli occhi viola come l'ametista.

Ancora quel potere” sussurrò Astor che si tappò le orecchie.

Sembrava che le porte dell'inferno si erano aperte, da ogni centimetro di terra spuntava una sagoma nera che sfrecciava a velocità impressionante verso il cielo buio.

Un botto. Un rumore assordante come un esplosione si sentì all'improvviso, Aoi girò la testa verso Astor e con un sorriso quasi disegnato gli sussurrò “Trovato. Andiamo”.

Astor cominciò a seguire Aoi che era ancora sospesa in aria e avanzava tra le sagome che continuavano a uscire da terra e, poco più lontano si vedevano delle sagome sparire in un fascio di luce bianco mentre un rumore tremendo le accompagnava.

E' li?” chiese il ragazzo ancora incredulo su quello che Aoi aveva appena fatto.

Si, siamo arrivati” rispose Aoi sorridendo e tornando con i piedi per terra e gli occhi verdi.

Quando hai imparato?”.

Quando la mia trasformazione in vampiro è stata completa” disse lei sorridendo.

Va bene, adesso però che sappiamo dov'è possiamo tornare a casa” sussurrò Astor che prese il polso della ragazza.

Cosa? E' ancora presto e poi dopo tutto quel rumore che ho fatto non posso mica tirarmi indietro. Altro che campanelli, prima o poi saremmo dovuti entrare”.

Ma avevi detto che...”.

Aoi non gli fece finire la frase che si lanciò contro la barriera e in un attimo sparì.

Un enorme edificio era davanti a lei, quasi tre volte la sua scuola che era già gigante di suo. La cattedrale era in stile gotico e molto vecchia alle finestre aveva delle sbarre e delle guardie corazzate con delle falci in mano stavano tutt'intorno all'edificio controllando ogni singolo posto.

Astor raggiunse Aoi e come lei rimase stupefatto da quell'edificio che gli si presentava davanti.

Abbassati!” sussurrò Astor che spinse Aoi dietro una siepe prima che una guardia l'illuminò il cespuglio con una torcia.

Dobbiamo entrare assolutamente!”.

Lasciamo stare è troppo pericoloso, è pieno di guardie qui.”.

Astor...Guarda lì, dietro quella guardia a destra, c'è una specie di porta aperta e non è sigillata. Entriamo da lì!”.

Ma sei pazza e le guardie? Come le distraiamo?!”.

Appicca il fuoco dall'altra parte dell'edificio così quando correranno per spegnerlo noi entreremo, muoviti dai!” bisbigliò Aoi con fretta.

Astor la guardò per qualche secondo poi abbassando la testa fece come gli fu ordinato e scoppiò un incendio in pochi secondi.

Le guardie, come sperato, corsero tutte vicino l'incendio per spegnerlo.

Perfetto! Adesso corri!” gridò Aoi che cominciò a correre come una pazza verso quella piccola entrata, seguita a ruota da Astor.

Chiudi la porta! Chiudila!” gridò esausta Aoi con il cuore in gola.

Siamo dentro...tu sei pazza!” sbottò Astor che si era accasciato a terra.

Aoi si girò per ammirare la cattedrale dall'interno ma quello che vide le fece gelare il sangue.

Oddio...Astor...guarda” bisbigliò Aoi sgranando gli occhi e ingoiando un grido.

Ma quello, quello...” Astor aveva un nodo alla gola e non riusciva a parlare, poi facendo un respiro profondo si alzò e si avvicinò ad Aoi e aggiunse “Quello è Matt..”.

Matt era a pochi metri dai due ragazzi, legato e con una falce conficcata nella schiena che gli trapassava la cassa toracica, era morto.


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Capitolo 24
*** Capitolo XXIV ***


Rosso

Capitolo XXIV


Vedere una persona che conosci sparire è come buttare una parte di te in un pozzo senza fondo.

L'odore di sangue che si avvertiva era così forte da provocare la sete nelle bocche di Astor e Aoi, ma i due ragazzi erano troppo shockati per pensarci in quel momento.

Ad Aoi erano salite le lacrime agli occhi che piano scendevano rigandole il volto diventato ancora più pallido, Astor invece guardava quel corpo morto.

Perché, perché lui è qui” disse Aoi tra i singhiozzi che non riusciva a calmare mentre distoglieva lo sguardo.

Non ne ho idea, magari è solo un imboscata, forse sanno che siamo qui. Non credo Matt era a conoscenza di questo posto e non avrebbe avuto nessun motivo di venire qui” cercò di risponde Astor.

Non sentirò mai più il suo profumo di rose accarezzarmi, la sua dolcezza che non sapeva mai dimostrare ma che aveva, l'ultima volta che l'ho salutato non l'ho fatto come avrei dovuto...E' così fragile da spezzare una persona?”

Aoi ti supplico non piangere così” disse Astor abbracciando Aoi il più forte possibile.

Non saremo mai dovuti venire qui, è tutta colpa mia. E' sempre colpa mia”.

Non sappiamo perché era qui, non è colpa tua. Meglio che usciamo da questo posto...Non mi piace”.

Astor lasciò un attimo Aoi dietro di sé per andare ad aprire la porta da cui erano entrati.

Non si apre, come è possibile...” sussurrò il ragazzo che cercava di forzare la porta.

Come no?! Non fare scherzi” gridò Aoi che stava per perdere il controllo.

Delle voci.

Arriva qualcuno! Presto dobbiamo nasconderci” bisbigliò Astor prendendo Aoi e nascondendosi dietro una catasta di libri ammucchiati in un angolo.

Una ragazza entrò nella stanza e restò per un po' davanti la porta con un lumino in mano. Era piuttosto bassa e aveva dei lunghi capelli poi con un fil di voce disse “Benvenuti”.

Aoi sgranò gli occhi e da quella voce riconobbe quella di Raluca, la conferma gli arrivò quando Astor ebbe un attimo di esitazione.

Ma cosa...Astor, cosa succede”.

Non ne ho la più pallida idea, cosa ci fa Raluca qui” disse il ragazzo stringendo i denti e cercando di scorgere la figura sulla porta, ma era sparita.

Stavate cercando me?”.

Una voce inquietante arrivò da dietro le spalle dei due ragazzi, Raluca era dietro di loro.

Aoi lanciò un grido e indietreggiò facendo cadere la catasta di libri, Astor era come pietrificato guardava in faccia Raluca come se fosse un mostro mentre lei era ferma lì.

Una mano si poggiò sulla spalla di Aoi, e quando la ragazza si girò vide Matt che le stava sorridendo. Un altro urlo.

Cosa succede, oh mio dio. Mi sembra di stare in un film dell'orrore, Astor aiutami!”.

La ragazza si alzò da terra e andò verso la porta per cercarla di aprire ma niente.

Presto vieni, usciamo da qui” gridò Astor che sembrava essersi ripreso.

Da dove usciamo!?”.

Dalla porta da cui è entrata Raluca, è l'unica soluzione”.

Attraversarono la porta da cui Raluca era entrata e video un corridoio con diverse porte di legno socchiuse.

Dobbiamo trovare un uscita, separiamoci e se la trovi urla o fa qualcosa. D'accordo?” disse Astor con fretta.

Va bene”.

Mentre Aoi cercava un uscita intravide alla fine del corridoio una porta diversa dalla altre, non era di legno, ma sembrava fatta di oro massiccio ed era chiusa. Affianco alla porta c'era una scritta “Archivio V.A”.

Archivio Vampiri Antichi potrebbe significare, potrei dare un occhiata” bisbigliò tra sé e sé Aoi che poggio la mano sulla maniglia della porta con tutta l'ansia di questo mondo addosso.

Entra.

Quella vocina nella sua testa era tornata e le diceva di entrare e così fece lei, ma la porta si apriva solo a metà.

Aoi cercò di schiacciarsi e farsi piccola e dopo svariati tentativi riuscì a entrare dalla piccola apertura, e rimase pietrificata quando vide che quell'archivio era uguale a quello del suo sogno.

Scaffali di legno vecchi e polverosi dominavano la stanza, le poche finestre che c'erano erano piene di polvere e ragnatele e la luce non riusciva a filtrare, l'aria era pesante e viziata insomma un posto alquanto tetro.

Penso sia quello giusto, ora non mi resta che trovare il fascicolo dedicato a mia madre. Ma da dove comincio?!”.

Su ogni scaffale c'era una piccola lettera incisa nel legno.

A quanto ne so mia madre dovrebbe chiamarsi Eris Michal, quindi inizio dallo scaffale con la E”.

Una folata di vento improvvisa fece chiudere la porta dietro Aoi creando un gran rumore, quando la porta si chiuse delle torce attaccate al muro si accesero illuminando così la stanza.

Aoi cominciò a girare per la stanza alla ricerca dello scaffale, fino a quando non lo trovò in un angolo vicino a quello della M e della R.

Il dito della ragazza cominciò a passare sui vari nomi messi in fila, fino a quando non si bloccò. Era lì.

Fascicolo di Eris Michal, sei tu mamma?” sussurrò Aoi con l'adrenalina che gli attraversava il corpo.

Prese il fascicolo e si sedette sul pavimento polveroso con quasi le lacrime agli occhi.

Accarezzò delicatamente la copertina del fascicolo e poi la aprì piano quasi come fosse un papiro antico riportato alla luce.

Nella prima pagina c'era raffigurata una donna. Era alta e aveva lunghi capelli rossi e occhi verdi, delle lentiggini le macchiavano un po' la perfetta pelle bianca. Portava lo stesso vestito che portava Aoi alla cerimonia e sembrava danzare in un groviglio di rose spinate, era bellissima.

Sotto quella raffigurazione c'era una dedica che recitava:

Alla più bella e forte vampiressa che esista, con amore Kevin Detroiz.

Ma cosa significa?!” sussurrò Aoi tenendo tra le mani tremanti il fascicolo.

Con uno scatto improvviso Aoi cominciò a girare le pagine e con sua sorpresa erano bianche e vuote.

No! Non è possibile, è uno scherzo!” gridò buttando tutto a terra e mettendosi le mani nei capelli.

Ad un tratto su una delle pagine bianche cominciò ad apparire una scritta “Benvenuta Aoi”.

La ragazza sentì il suo corpo gelare e pietrificarsi, sentiva qualcuno o qualcosa che le stava alla spalle. Girò lentamente la testa e lanciò un urlo agghiacciante.

Sai il sapore che ha la paura ora”.

Matt. Tu sei morto, non puoi essere qui. Chi sei...” balbettò Aoi che era caduta a terra e cercava di allontanarsi.

Il volto di Matt cominciò a deformarsi, un altra figura si cominciava a intravedere. Era un ragazzo aveva i capelli neri con una ciocca rossa, occhi azzurri che sembravano ghiaccio, labbra rosse e denti lunghi e affilati.

Piacere, io sono Kevin” ridacchiò il ragazzo avvicinandosi ad Aoi.

Astor...Astor dove sei?!”.

Astor non può sentirti, sapevo che saresti entrata qui. E' una stanza speciale, questa stanza non si trova nella cattedrale ma nel mio castello” sussurrò con voce suadente il ragazzo che fece un leggero sorrisino compiaciuto.

No, non è vero io sono ancora nella cattedrale è solo un sogno questo” disse Aoi cercando di non far notare la paura che la stava divorando.

Kevin si mise sopra Aoi e con una mano cominciò a premere sotto il petto di lei.

Non mi sento bene, cosa stai facendo” bisbigliò con un tono di voce stanco e fiacco la ragazza, che cominciava a vedere sfocato.

Ti dico una cosa, il punto su cui ti sto premendo è il punto col quale puoi ammazzare un vampiro. Strano eh? Noi vampiri non siamo diversi dagli essere umani, siamo solo un po' più superiori. Questo non è un sogno” sussurrò all'orecchio di Aoi il ragazzo che sembrava divertito e eccitato da quella situazione.

Cominciò a premere sempre più forte, Aoi era immobile con un nodo in gola che non le permetteva di parlare.

Fermati...fermati”.

Kevin lasciò la presa e si avvicinò alla bocca di Aoi e sussurrò “Sei uguale a tua madre e anche più bella, voglio il tuo sangue”.

No, a costo di morire non te lo farò bere mai”.

Potrei farti ancora più male, non uccidendo te. Ma Astor”.

Le torce si spensero in un attimo lasciandoli al buio e un forte senso di paura e ansia cominciò a prendere possesso del corpo di Aoi.

Lasciati andare a me, fatti cullare dal suono della mia voce, dimentica tutti Astor, Matt, Raluca, Luc. Ora esistiamo solo noi due” disse Kevin spostando i capelli di Aoi da un lato e avvicinandosi lentamente.

No fermo. Non voglio, fermati”.

Aoi era stremata, era come se tutte le sue forze fossero state risucchiate, la vista era offuscata e la bocca asciutta.

Sei impotente difronte a me”.

Aveva ragione, Aoi era impotente in quel momento. Kevin la morse, stringendo la presa e tirandola a sé. Erano in quell'angolo da soli al buio, questa volta nessuno l'avrebbe salvata.

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Capitolo 25
*** Capitolo XXV ***


Rosso

Capitolo XXV


Cosa significa veramente provare il terrore, la paura e la disperazione?

Aoi aprì gli occhi e si ritrovò in una stanza al buio, sdraiata su un letto a baldacchino e con ancora i vestiti sporchi di sangue.

Si passò una mano sul collo e notò che le ferite erano molto gonfie.

Dove sono?” sussurrò piano la ragazza ancora sdraiata.

A casa mia, ti piace?” rispose una voce dolce e melodiosa.

Ke-Kevin?” balbettò Aoi che non riusciva ancora a capire cos'era successo.

Esatto, è eccitante quando pronunci il mio nome”.

“Dov'è Astor?”.

Astor...Beh che dire, diciamo che la sua presenza mi infastidiva e per quanto mi abbia aiutato a portarti da me non ho potuto fare a meno di imprigionarlo chissà dove” disse ridacchiando Kevin dirigendosi verso di lei.

Aiutato? Cosa intendi?!”.

Aoi cercò di muoversi e di scendere dal letto per cercare di scappare, ma ben presto si rese conto che alla caviglia aveva attaccata una catena.

Cosa significa tutto questo...” disse ancora Aoi guardando Kevin davanti al letto.

Significa che sono sadico” rispose lui sedendosi.

Fai pure l'ironico?!”.

Ssh, non gridare o ti dovrò punire. Non sono ironico è la verità, sai infondo c'è chi darebbe di tutto per stare al tuo posto” sussurrò lui avvicinandosi all'orecchio di lei.

Guarda cosa mi hai lasciato sul collo, per essere così gonfi e io così stanca mi devi aver quasi prosciugato”.

Si lo ammetto, non sono riuscito a controllarmi. E che eri così bella, eri come una droga”.

Kevin accarezzò il volto di Aoi e piano si cominciò ad avvicinare alla bocca ma prima che potesse fare qualcosa, Aoi lo fermò tirandogli uno schiaffo.

Non ti azzardare” bisbigliò lei che aveva cambiato in pochi secondi colore degli occhi.

Pensi di farmi paura? Potrei annientarti in meno di un minuto” disse lui infastidito mentre si passava una mano sul viso.

Fallo allora. Uccidimi come stavi facendo prima”.

Sei troppo divertente aveva ragione Astor, ora capisco perché ha perso la testa per te, e pensare che ti sono sempre stato vicino e nessuno se ne è mai accorto”.

Sempre vicino..?” sussurrò Aoi sgranando gli occhi.

In realtà quello che voi credevate Matt, ero sempre stato io” disse Kevin con tono quasi maligno mentre guardava Aoi incredula muoversi per toglierselo da sopra.

No, no! Non è vero” gridò lei che cominciò a tirare calci e pugni ma a vuoto.

Invece è così, hai baciato me quella notte ed hai dormito con me, non hai mai sospettato di niente eppure dietro il vampiro dell'aria c'ero sempre io”.

Matt...Matt era diverso da te! Stai mentendo non può essere vero! Lui è un vampiro elementare tu non puoi avere il suo potere...lui...”.

Aoi non riusciva più a parlare, gli occhi di Kevin la stavano divorando poi lui si chinò su di lei e disse “Anche tu hai quello di Astor, eppure non sei un vampiro elementare”.

La ragazza a quelle parole sgranò gli occhi e prima che potesse dire qualcosa, sentì una lama trafiggerle il petto. Le sembrava di gridare dal dolore ma non era così, era muta. L'unica cosa che faceva era guardare Kevin che impugnava la spada con cui la stava trafiggendo.

Cosa...” bisbigliò Aoi.

Nella stanza c'era un odore di sangue così forte da farle girare la testa, ma non era solo il sangue di lei a sgorgare a fiumi, Aoi si accorse che con la stessa spada si era tagliato anche Kevin e il loro sangue si stava mescolando.

Quando ti sveglierai non sarai mai più la stessa” sussurrò lui con i vestiti sporchi di sangue mentre tirava fuori la spada dal petto di Aoi e la buttava a terra.

Padrone” due uomini vestiti in abiti eleganti fecero irruzione nella stanza e si gettarono sul ragazzo accasciato a terra, poi Aoi perse i sensi ricadendo nel buio.

Aoi?”.

Una voce angelica sembrava chiamare la ragazza.

Chi sei?”.

Segui la mia voce”.

Ma sto sognando, quindi sono ancora viva...Chi è che mi chiama, dove sei?”.

Vieni da me”.

Aoi cominciò a correre verso la voce fino a quando non incontrò una donna seduta vicino a un lago che si pettinava i lunghi capelli rossi.

Tu sei...Eris?”.

La donna non rispose.

Dimmi chi sei ti prego, sei mia madre?”.

Nulla, nessuna risposta. Aoi cominciò ad avanzare alcuni passetti verso la donna ma prima che potesse vederla in faccia vide nel riflesso del lago un volto insanguinato, non sembrava quasi umano a quel punto la donna si girò e con un sorriso inquietante le disse “Salvami”.

Gli occhi della donna erano di un verde scuro, cerchiati di nero e molto incavati, le labbra secche e screpolate, c'era sangue ovunque sui vestiti, sul volto, sulle mani che cercavano di afferrare Aoi.

Cosa ti è successo...”.

La donna non rispose e sparì in una leggera nebbia per lasciare posto alla desolazione più totale.

Non riesco a capire cosa significa tutto questo” bisbigliò Aoi che alzando gli occhi al cielo notò che fiocchi di neve stavano cominciando a cadere.

Il lago e il paesaggio cominciarono a sparire come la donna e Aoi si ritrovò nella sua villa di montagna durante la sua festa di compleanno.

Aoi, su vieni dentro, ti vogliono fare gli auguri, piccola compi sedici anni devi festeggiare”.

La voce di papà, ma perché sono qui...”.

Preferisco di gran lunga qualcuno che si occupi di me, dei miei sentimenti non voglio dei regali!”.

Ma questa sono io...Oddio tra poco qui brucerà tutto. Questa è la sera in cui tutto è iniziato!”.

Aoi vide il padre rientrare dalla finestra e cominciò a seguirlo su per le scale finendo nell'ufficio, dove tre persone erano sedute nelle poltroncine difronte alla scrivania.

Eccomi signori, scusate l'attesa”.

Aoi avanzò nella stanza e cercò di vedere i volti delle tre persone sedute ma inutilmente, erano oscurati.

Una di loro si alzò, portava un lungo cappotto nero e sembrava essere un uomo poi iniziò a parlare.

Astor...?” sussurrò Aoi incredula, ma nessuno la sentiva.

E' andata via?”.

Si, è appena scappata. Anche se non c'è, non è lei l'obbiettivo quindi potete procedere però prima ovviamente come pattuito dovete aspettare che io esca dall'edificio e scappi con i miei soldi”.

Cosa dici papà?!”.

Un altra persona si alzò, Matt.

Voi esseri umani fate davvero pena, sempre attaccati ai soldi. Bene prima bruciamo questo posto e prima me ne potrò andare a casa”.

Potevi non venire Matt. Non fai altro che lamentarti”.

Sto vedendo quello che è veramente successo quella sera o è solo una manipolazione da parte di qualcuno?”.

Stammi a sentire, mi stavo facendo i cavoli miei quando sei venuto da me e mi hai detto che dovevamo bruciare una casa. Io non ne so niente di questa storia”.

Ma di cosa diavolo parlano”.

Ad un certo punto una nebbia come quella di prima cominciò a far sparire le immagini.

No! Cos'è successo, cosa?!”.

Aoi si risvegliò nella stessa stanza di prima, tutta sudata. Questa volta indossava una camicia da notte rossa, il sangue era sparito e anche Kevin.

La ferita...la ferita dov'è, non c'è più!” sussurrò mentre si toccava il petto in cerca della ferita.

La ragazza scese dal letto notando che la catena era sparita e si avviò verso la porta, la aprì e un uomo in abiti eleganti la invitò a seguirlo.

Dove stiamo andando?” chiese Aoi guardandosi attorno.

L'uomo non rispose e continuò a camminare. Si fermarono davanti una porta in legno di ciliegio rifinita e con un gesto delle mani l'uomo in abiti eleganti invitò la ragazza ad entrare.

Aoi fece come le fu detto ed entrò, si ritrovò in una grande camera illuminata tutta da lampadari di cristallo che davano alla stanza un atmosfera di pace e tranquillità.

Nella stanza c'era Kevin vestito con una camicia bianca che faceva intravedere il corpo perfettamente scolpito e dei pantaloni neri, era di spalle vicino la finestra con un bicchiere di vino rosso in mano.

Eccoti finalmente, com'è stato il sogno?” sussurrò Kevin con un tono dolce.

Lo sapevo che non poteva essere la verità, sei stato tu a farmelo fare” rispose Aoi con tono calmo.

Si, te l'ho fatto fare io. Ormai sono legato a te e posso farti fare quello che voglio, però quello non era un semplice sogno. Era la realtà, tutto quello che hai visto è accaduto veramente. Da tua madre a tuo padre”.

Legato?”.

Si, di questo parleremo dopo. Ti ho chiamata qui per lui” disse Kevin avvicinandosi a una poltroncina e girandola.

Sulla poltroncina imbavagliato c'era il padre di Aoi, Andreas Neil.

Tuo padre dopo che era venuto a sapere dei miei piani, ovvero bruciare la villa per eliminare qualsiasi problema che sarebbe potuto derivare da te, mi ha promesso che nell'incendio ci saresti stata anche tu a patto che io gli donassi la libertà e qualche spicciolo”.

Papà...”.

Questo verme non è tuo padre, è solo uno sporco approfittatore. Non vuoi vendicarti? Lasciati andare al dolce sapore della rabbia e della vendetta” sussurrò con voce calda Kevin.

Hai ragione, quest'uomo non è mio padre e non merita clemenza. Merita solo la morte”.

Forse la verità che Aoi cercava gli e la poteva dare solo Kevin, solo lui poteva soddisfare ogni sua esigenza. Un barlume di speranza misto a odio e rabbia si accese in quel momento nel cuore della ragazza, Kevin aveva ragione era cambiata.

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Capitolo 26
*** Capitolo XXVI ***


Rosso

Capitolo XXVI


Il sangue per il vampiro non è l'unica fonte di piacere, la paura che a volte riescono a evocare nella loro preda è più dolce del sangue stesso.

Aoi era in piedi davanti al padre e con un gesto veloce della mano gli tolse il bavaglio dalla bocca.

Ti...ti prego Aoi, non prendertela con me! Io non ne sapevo niente ti giuro, non uccidermi...Io ti voglio bene lo sai” balbettò Andreas cercando di allontanarsi.

Non ne sai niente? Vedi di essere più sincero” disse Aoi con un tono freddo e tagliente.

Io sono sincero...Lo sono sempre stato con te no?! Ti ho dato sempre tutto, non fidarti di questa persona nemmeno ti conosce! Io invece ti ho cresciuta!”.

Dimmi cosa sai di me e della mia famiglia”.

Io...io ti trovai all'età di tre o quattro anni vicino a un lago. Non potevo immaginare che eri la figlia di una vampiressa antica.”.

E tu come lo sai che ero la figlia di una vampiressa?” chiese Aoi.

Me lo ha detto lui...” rispose l'uomo indicando Kevin che sorrideva mentre sorseggiava il vino.

Quando?”.

Quando venni a sapere dell'incendio...Capiscimi pensavo eri una creatura orribile...una succhia sangue” cercò di dire Andreas.

Quindi mi vendi come un mostro?”.

No...cioè...”.

Una fiammata partì dal pugno di Aoi per terminare vicino la poltroncina su cui era seduto Andreas.

No! Cosa fai, non puoi bruciarmi vivo! Sono tuo padre” gridò l'uomo cercando di alzarsi dalla sedia ma prima che potesse farlo Kevin lo bloccò.

Mi dispiace amico, ma se lei decide di darti fuoco chi sono io per fermarla?” sussurrò Kevin con un sorriso stampato in volto.

Spero che la tua morte sia lenta e dolorosa. Sei fuggito già una volta da un incendio la seconda volta non può andarti di nuovo bene. Buona sauna, papino” disse Aoi con una punta di cattiveria mentre si avviava verso la porta seguita a ruota da Kevin.

Andreas Neil era lì, bloccato tra le fiamme che avevano creato un muro di fuoco nella stanza.

Sei sicura di volerlo lasciare così?” bisbigliò Kevin all'orecchio di Aoi.

Si, anzi per evitare che scappi metterò una barriera di fuoco anche qui”.

Prima di uscire definitivamente della stanza Aoi con i suoi grandi occhi bianchi guardò per l'ultima volta il padre prima di gettare la stanza nel fuoco più totale.

Una volta sigillata la stanza la ragazza guardò Kevin e senza dire una parola si avviò nel corridoio.

Ti senti in colpa?” chiese lui cercando di attirare l'attenzione di Aoi.

Per niente, se lo meritava” rispose lei continuando a camminare.

Dove vuoi andare si può sapere?”.

Voglio andare in un posto tranquillo in cui nessuno mi possa disturbare, un posto dove mi possa riposare. Tutto quello che mi sta succedendo mi stressa”.

Puoi restare benissimo qui, non ti disturberà nessuno”.

Ora che ci penso...tu mi devi spiegare un sacco di cose” disse Aoi fermandosi e girandosi verso Kevin che stava sorridendo.

Bene, se ti devo spiegare tutte queste cose seguimi. Andremo in un posto in cui nessuno ci potrà mai disturbare credimi...”.

Aoi girò e cominciò a seguire Kevin per un lungo corridoio al buio fino a quando non raggiunsero una porta color bronzo.

Cosa c'è qua dentro?” chiese Aoi cercando di intravedere la maniglia.

Una cosa che ti piacerà tanto” disse Kevin e subito dopo aprì la porta.

Una folata di vento freddo investì i due ragazzi poi il buio li inghiottì.

Dove siamo? Non vedo nulla!” sussurrò Aoi portando le mani avanti per cercare di afferrare qualcosa.

Kevin si avvicinò ad Aoi e dopo averle accarezzato la testa le sussurrò “Usa il fuoco per farti luce”.

La ragazza fece come gli fu detto e in pochi secondi l'intera stanza si illuminò da una specie di dragone di fuoco.

Cos'è quella...” sussurrò Aoi.

Un monumento tutto fatto di marmo bianco era al centro della stanza, sembrava quasi una lapide.

Aoi si avvicinò piano e toccò la fredda superficie del marmo fino a quando non trovo delle lettere incise in esso e una foto.

In memoria di Regina Ervic.”.

La ragazza fece luce sulla foto e notò che la donna nella foto era sua madre.

Ma che presa in giro è questa? Lo credi divertente?” gridò Aoi in lacrime.

Non è una presa in giro, tua madre non si chiamava Michal Eris. Si chiamava Regina Ervic”.

Nell'archivio c'era pure il suo fascicolo!”.

Si messo lì da me per attirarti. Michal Eris è il nome della moglie di Andres Neil, morta suicida dopo che un vampiro la aggredì nel bosco” spiegò Kevin con le spalle attaccate al muro.

E questa è la sua tomba, cioè di mia madre?”.

Si, dopo che fu ferita sotto i miei occhi cercai di salvarla portandola qui. Purtroppo era troppo grave e poche ore dopo morì, successivamente le feci fare una lapide degna di un vampiro antico e la allestì in questa camera.”.

Quindi tu sai tutta la verità! Ti prego dimmela” supplicò Aoi buttandosi nelle braccia di Kevin.

Cosa sei disposta a dare per la verità?”.

Disposta a dare...?” sussurrò Aoi guardando nei grandi occhi azzurri il ragazzo.

Se ti dico la verità farei una buona azione, ma non ci guadagnerei nulla.” sussurrò con voce seducente.

Sporco approfittatore!”.

Aoi tirò uno schiaffo a Kevin e poi si recò verso la lapide, ma fu bloccata dal ragazzo che la fece cadere a terra.

Non so se amare o odiare la tua aggressività. Nessuno ha mai osato tirarmi uno schiaffo e tu sei già al secondo”.

Lasciami andare!”.

Delle mani oscure uscirono dal suolo e cominciarono ad afferrare Kevin buttandolo a terra più volte.

E' inutile usare questo potere su di me, dimentichi che lo possiedo anche io”.

Aoi approfittò del momento per correre via dalla stanza e cercare l'uscita di quel castello.

E' inutile scappare, questo castello nemmeno io lo conosco bene. E' troppo grande e l'uscita è solo una ed è nascosta bene. Inoltre il teletrasporto non funziona. Sei mia adesso.”.

Kevin era davanti ad Aoi e la guardava sorridendo mentre si avvicinava a passetti.

Troverò un modo per uscire” sussurrò la ragazza stringendo i pugni.

Cos'è questa sensazione Aoi? Perché la stai provando proprio ora?”.

Cosa...ch-che sensazione”.

Questa bellissima sensazione di piacere e adrenalina, ricordi? Io sono legato a te.”.

Cosa intendi con legato?”.

Quando ti ho trafitto con quella spada in oro il nostro sangue si è unito, il che ci ha legati” disse dolcemente il ragazzo mentre tirava a sé la ragazza.

Ma cosa dici...Questo allora può avvenire anche con un morso”.

Ho usato la spada per unire il nostro sangue, è come un matrimonio. Tu mi appartieni come io appartengo a te”.

Io appartengo solo ad Astor” sussurrò con tono freddo Aoi.

Scordati Astor, lui non esiste più”.

Invece ci troverà e poi saranno guai per te”.

Si e poi da principe azzurro qual'è ti porterà in salvo e vivrete felici e contenti. Mi dispiace ma non sarà così.” disse sghignazzando Kevin mentre accarezzava i morbidi capelli di Aoi.

Non toccarmi!”.

Eppure non mi rifiutavi quando ero sotto l'aspetto di Matt, che succede ti manca?”.

Sei spregevole e senza sentimenti”.

E' forse questo che ti attira di me? In fondo sei uguale a tua madre sai...All'inizio anche lei mi diceva le stesse cose che mi stai dicendo tu, ma poi si lasciò andare completamente a me” sussurrò Kevin all'orecchio della ragazza.

Non parlare di lei, non ne hai il diritto. Tu non sai niente!” gridò Aoi con le lacrime agli occhi.

Io ero l'amante di tua madre, Aoi.” bisbigliò il ragazzo facendo cadere Aoi nel silenzio più totale.

Amante...?” ripeté shockata la ragazza.

Si, devi sapere che tua madre non era una santa. Anche lei aveva i suoi segreti e lati oscuri”.

Quindi potrei essere anche tua figlia, non ti vergogni?” disse con voce tremolante la ragazza.

Tu sei la figlia del mezzo sangue, Davide” disse secco Kevin allontanandosi.

Aoi era rimasta ferma a fissare il vuoto mentre ripensava al Davide che lei conosceva.

Davide...? Vuoi dire proprio il Davide che io ho ucciso?” disse in stato di trance Aoi.

Già, lui era tuo padre. Ora giustamente ti chiederai “era un mezzo sangue come ha potuto riprodursi con mia madre?”, ho deciso di spiegarti un po' come stanno le cose. Tua madre si era fermata all'età di diciott'anni come d'altronde ogni vampiro, a quel tempo Davide aveva solo 17 anni e incontrò tua madre. Cominciarono a conoscersi e diventarono sempre più intimi fino a quando tua madre non lo morse, dopo averlo morso ebbe dei rapporti con lui e rimase incinta di Luc e te. Nella settimana in cui avviene la trasformazione in vampiro Davide diciamo che non ha retto e non ha completato la trasformazione, sparì dalla circolazione e si presumette che era morto” raccontò Kevin schiacciandosi al muro.

Davide era mio padre?” balbettò Aoi accasciandosi a terra.

Non solo, è stato pure colui che ha ucciso tua madre”.

Aoi alzò lo sguardo verso Kevin incredula su quello che aveva appena detto, il suo volto era troppo serio per una bugia. Quella sembrava essere la proprio la verità.

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Capitolo 27
*** Capitolo XXVII ***


Rosso

Capitolo XXVII


La verità a volte deve rimanere un segreto.

Il pavimento freddo su cui giaceva Aoi era il suo unico sostegno, Kevin le stava dicendo la verità? Come poteva essere Davide suo padre?

Volevi sapere la verità e io te la sto dando” sussurrò Kevin appoggiandosi a una colonna di marmo mentre fissava Aoi negli occhi.

Sono confusa...” bisbigliò Aoi con un fil di voce tremolante.

Dopo che Davide sparì tua madre, Regina, cominciò ad allevare te e Luc. Un giorno però mentre vi trovavate sulla sponda di un lago a giocare, Davide sbucò dal nulla e aggredì tua madre, dietro gli alberi a guardare quella scena c'ero anche io. Purtroppo non potetti fare nulla per salvarla, Davide oltre ad averle trapassato il petto le portò via tutto il sangue...d'altronde era un mezzo sangue e non riusciva a controllarsi”.

Io...io ho visto tutto?” balbettò Aoi.

Si, non ricordi nulla eri piccola. Davide stava per aggredire pure te ma a salvarti c'era un Hanta accorso dopo aver sentito il forte odore di sangue” spiegò Kevin.

Hanta?” ripeté Aoi.

Si, diciamo che è un guardiano vampiro che ha il compito di proteggere i vampiri antichi o di nobili origini. Comunque Davide scappò e l'Hanta lo inseguì, tu sconvolta ti avvicinasti a tua madre e lei con le ultime forze ti disse qualcosa a quel punto uscì dal mio nascondiglio e presi tua madre per portala qui nel mio castello”.

Un flashback passò nella mente di Aoi il sogno che aveva fatto, era sua madre, il ricordo di quel giorno perso.

E io?”.

Tu eri rimasta al lago, dove poi Andreas Neil ti avrebbe trovato e adottato”.

Aoi si mise le mani sulla faccia accovacciandosi in un angolo, finalmente sapeva la verità, ma quella verità era troppo sconvolgente e forte per lei non era ancora pronta.

Cos'è che ti sconvolge? Infondo hai ucciso con le tue stesse mani Davide, hai vendicato tua madre dovresti esserne felice” disse Kevin avvicinandosi alla ragazza.

Fai un altro passo e giuro che ti uccido” sussurrò Aoi.

Eri tu a volerla sapere la verità, sei stata tu ad aver insistito e ora? Ora sei sconvolta perché non eri preparata a sentirti dire questo” rispose infastidito il ragazzo che aveva mosso alcuni passi verso la ragazza.

Ho ucciso mio padre, che all'inizio ho incontrato per caso e mi voleva proteggere da Astor, e alla fine è stato Astor a proteggere me da lui...”.

Nulla accade per caso Aoi, il destino per quanto tu ci creda o no è già scritto. Solo noi all'ultimo momento possiamo cambiarlo con le nostre scelte. Siamo come gli attori di un film seguiamo un semplice copione”.

Astor...dov'è? Voglio vederlo” sussurrò Aoi.

Mi dispiace, non lo vedrai mai più”.

Fammelo vedere!” gridò Aoi.

Facciamo un patto. Ti farò rivedere Astor solo se ucciderai Teck e Rein e prenderai i loro poteri” disse Kevin con un ghigno in faccia.

Teck e Rein?” ripeté Aoi sgranando gli occhi e alzando la testa poi aggiunse “Ma sono i vampiri elementari dell'acqua e della terra...”.

Esatto”.

Perché li vuoi morti?!”.

Stanno creando troppi problemi, mi stanno ostacolando. Dopo che ho fatto sparire Matt dalla circolazione e aver preso il suo posto, Teck e Rein sospettano su di me e se dovessero scoprire che in realtà Matt è morto si scatenerebbe una guerra di proporzioni giganti. I vampiri elementari sono alcuni tra i più potenti, la loro scomparsa provocherebbe la perdita dei quattro elementi. Però questo non accadrà perché se prendi i loro poteri sarà come se i quattro vampiri elementari siano in un unico corpo anche se in realtà solo morti...Io possiedo solo quello di Matt e quello di Astor che ho preso da te, invece se tu farai quello che ti ho appena detto avrai tutti e quattro i poteri”.

Che senso ha? Non puoi farlo da solo?! Mi renderesti solo più forte così”.

Ovviamente dopo mi prenderò i poteri da te, purtroppo io non posso stare troppo fuori dal castello altrimenti verrei localizzato da alcuni Hanta che mi vogliono morto”.

Perché...”.

Tanto per iniziare sono stato accusato dell'omicidio di tua madre, poi ho realmente ucciso un vampiro antico oltre ad aver fatto una strage di vampiri nobili e non. I loro Hanta ancora mi cercano” sghignazzò Kevin.

Che mostro...” sussurrò Aoi.

Allora ucciderai Teck e Rein oppure lascerai Astor a marcire?”.

La risposta era quasi ovvia per Aoi.

Va bene li ucciderò...”.

Benissimo, preparati allora. Sto per spedirti da loro due”.

Cosa?! Ora?” gridò Aoi alzandosi da terra.

E che ti aspettavi che ti avrei aspettato a vita?” disse Kevin prima di aprire una specie di buco nero che cominciò a risucchiare Aoi.

La ragazza cercò di reggersi a qualcosa ma fu tutto inutile pochi secondi dopo fu risucchiata da quella cosa.

Il buio avvolgeva il corpo di Aoi che era in caduta libera in quel pozzo senza fondo, una luce chiarissima alla fine sul fondo cominciò ad avvicinarsi sempre di più fino a quando il contatto con il terreno non fece riaprire gli occhi della ragazza.

Era sdraiata su un prato freddo e pungente alzò gli occhi al cielo e vide che il sole era al crepuscolo colorando il cielo di un rosso intenso, si guardò attorno e sentì una forte puzza di bruciato. Si alzò e dopo aver constatato che stesse bene cominciò ad andare dove la puzza era più forte, delle risatine e delle parole si sentivano in lontananza sembravano un ragazzo e una ragazza. Aoi si nascose dietro un albero e comincio a muoversi furtivamente per non farsi sentire.

Dove mi ha mandata Kevin...Quell'uomo è pazzo” pensò la ragazza mentre notava che i due ragazzi che ridevano e parlavano non erano altro che Teck e Rein intorno a un fuoco scoppiettante.

Aoi sentì un ansia mista a terrore addosso mentre cercava di capire come avrebbe fatto da sola a sconfiggere due vampiri elementari, anche se lei aveva fuoco e aria non sarebbe mai riuscita a farcela.

Per un breve momento Teck e Rein smisero di parlare accorgendosi della presenza di qualcuno ma subito ignorarono la cosa. Aoi ripassò a mente tutti i poteri che sapeva usare e che conosceva e si fece coraggio.

Uscì da dietro l'albero e si avvicinò silenziosamente a i due ragazzi che si girarono con un espressione stupita in volto.

Hey, sei la ragazzina a cui abbiamo fatto il rito di iniziazione...cosa ci fa qui?” chiese Teck guardando la figura tremolante di Aoi.

La ragazza non rispose e alzò leggermente la mano da cui fece comparire una leggera fiamma, Teck allarmato si alzò e invoco dell'acqua.

Perdonatemi, ma se non lo faccio...Astor morirà” bisbigliò Aoi con le lacrime che le rigavano il volto, uno scatto felino e si ritrovo a lanciare fiammate di fuoco contro i due ragazzi che in parte le schivavano e in parte usavano i loro poteri.

L'acqua sconfigge il fuoco ragazzina” disse Teck socchiudendo gli occhi in due flessure violacee.

Rein che fino a quel momento era restata in silenzio cominciò a lanciare contro Aoi blocchi di terra, nonostante la ragazza li schivava uno le colpì la spalla talmente forte da farla cadere a terra dove delle mani stavano uscendo per bloccare il corpo di Aoi.

Chi ti ha mandato? Non avresti nessun motivo di attaccarci così” sussurrò Rein che troneggiava davanti Aoi.

Aoi non rispose e invocò il potere dell'oscurità misto a un altro che non aveva mai visto prima, delle spade dorate che si abbattevano su i due ragazzi.

Deve essere un potere che aveva Kevin e che mi deve aver passato” pensò la ragazza guardando quello spettacolo.

Prese una delle tante spade che erano cadute e tagliò i blocchi di terra come se fossero burro poi si rialzò in piedi.

Appena fu in piedi Aoi sentì una punta affilata contro la schiena e girandosi vide Teck che brandiva l'arma nonostante la sua mano stesso come bruciando al contatto con la spada.

Stai ferma o ti infilzo” sussurrò il ragazzo mettendo la punta esattamente un po' sotto il petto.

Il potere divino è sprecato su di te, potresti essere tanto forte eppure non li sai controllare bene i tuoi poteri...chi è che ti manda?” chiese ancora Rein.

Non posso dirvelo...o Astor morirà...”.

Prima Matt che sparisce e ora Astor che rischia di morire? Cosa succede ragazzina?” bisbigliò Teck affondando un po' di più la spada e sentendo il suo gemito per l'ustione sulla mano.

Teck lascia quella spada, ti stai bruciando!” consigliò Rein che vedeva l'amico chiaramente in difficoltà.

No, prima deve parlare”.

Affondò ancora di più la spada e sulla camicia rossa che portava Aoi una macchia più scura si stava diffondendo, la ragazza sussultò ma non disse nulla.

Allora? Vuoi morire?” la incalzò Teck.

Uccidimi pure se vuoi, forse faresti una buona azione” disse in tono freddo e distaccato Aoi.

Un sibilo veloce accarezzò l'orecchio di Aoi e poi qualcosa affondo nella carne di Teck facendogli cadere di mano la spada. Una figura cominciò a correre verso i tre ragazzi e appena il fuoco scoppiettante illuminò il volto della misteriosa persona Aoi sentì crescere dentro di sé una sensazione che non sapeva spiegare, ma non le importava in quel momento, Luc l'aveva appena salvata.


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Capitolo 28
*** Capitolo XXVIII ***


Rosso

Capitolo XXVIII


Si dice che i gemelli siano legati da un filo trasparente, forse è davvero così.

Luc si teneva la spalla stretta al busto come se l'avessero colpito e ridacchiava leggermente, Aoi intanto era scappata dietro il fratello al sicuro da Teck e Rein.

E tu chi sei?!” gridò Rein correndo affianco a Teck che si era accasciato a terra.

Il gemello di Aoi, e se pensate che ve la farò uccidere senza nemmeno aver provato a difenderla vi sbagliate” rispose Luc lasciandosi andare la spalla e avanzando di qualche passo.

Uno dei gemelli divini? Vuoi dire che lei...” sussurrò Teck incredulo.

Cosa volete voi da noi?” chiese Rein mettendosi davanti al corpo del suo compagno.

Luc restò in silenzio e si voltò verso Aoi che era immobile davanti al fuoco e lo guardava con grande attenzione.

Ci dev'essere un modo per sconfiggerli...Acqua e terra, fuoco e aria. L'acqua posso contrastarla con il fuoco ma la terra...con cosa si contrasta la terra?!” pensò Aoi mentre i suoi occhi color smeraldo sembravano quasi arancioni.

Aoi...?” bisbigliò Luc che si era avvicinato alla ragazza e la stava prendendo per mano “Cosa succede?” aggiunse guardandola negli occhi.

Qual'è il tuo potere da vampiro?” sussurrò Aoi.

Padroneggiare i minerali” rispose secco Luc.

I minerali...? Quindi tu puoi” Aoi non finì la frase che vide sul volto del ragazzo formarsi un leggero sorriso.

La ragazza ebbe un momento di esitazione, prendendo quella spada dorata prima Teck si era bruciato, perché lei no?

Come se Luc le avesse letto nella testa si girò verso di lei e le fece un altro sorriso prima che le sue labbra si schiusero pronunciando parole che alla ragazza non erano troppo chiare.

Mi stai dicendo che per uccidere un vampiro elementare non c'è bisogno dell'argento, ma dell'oro?” sussurrò Aoi ripetendo le parole di Luc.

Si, l'argento funziona solo sui vampiri non elementari. Questo spiega perché Teck si è bruciato con la spada d'oro e tu no”.

Ma...ATTENTO!” gridò Aoi spostando il fratello di lato.

Rein si era mossa con uno scatto e stava invocando altri blocchi di terra.

Riesci ancora a invocare quelle spade?! Però devi farle uscire dal suolo e accerchiare quei due” disse Luc prima di fare un salto felino per evitare Rein.

Io non so se riesco, cioè posso provarci ma...”.

Fallo e basta!” gridò Luc evidentemente in difficoltà, per quanto lui schivasse Rein, lei era troppo veloce.

Aoi cercò di raccogliere tutta la sua concentrazione e il suo coraggio per trovare il modo di invocare ancora quelle spade.

Devo farcela, devo visualizzare il potere nella mia mente...ECCOLO!”.

Un luccichio leggero cominciò a sollevarsi piano dal terreno, delle spade stavano uscendo da esso circondando Rein e Teck.

Perfetto ora lascia fare a me” disse Luc e poi anche lui cominciò a concentrarsi.

Prima che Teck e Rein potessero fare qualcosa per scappare, le spade cominciarono a riempirsi di una sostanza giallastra. Oro.

Fermatevi!” gridò Teck che era bloccato a terra con gli occhi spalancati.

Aoi si avvicinò rapidamente a Rein e dopo essere entrata nel cerchio di spade la vide a terra senza forza, si avvicinò piano e la morse delicatamente.

No...” sussurrò con un fil di voce la vampiressa mentre la vista le si appannava.

Un flebile grido si sollevò dall'altro cerchio di spade in cui era bloccato Teck.

Adesso prenderò il potere dell'acqua e tutto questo avrà fine” bisbigliò Aoi.

Entrò nel cerchio di Teck e pochi secondi dopo ne uscì.

Cosa succede?” chiese Luc guardandola sconvolto.

Aoi si girò verso i corpi dei due vampiri ormai morti e fece un cenno col capo.

Dobbiamo andare via, ti spiegherò tutto quando saremo al sicuro” disse la ragazza prendendo Luc per mano e cominciando a camminare.

Al sicuro da cosa?”.

Da me.” una voce dolce e melodiosa quanto aggressiva e arrabbiata aveva raggiunto le orecchie di Aoi.

La ragazza fece un balzo e cadde a terra guardando Kevin che era faccia a faccia con Luc.

Kevin...?” chiese Luc incredulo.

Ma che piacere vederti. Cosa ci fai tu qui? Non credo tu sia stato invitato”.

Scappa Luc!” gridò la ragazza ma nessuno sembrò sentirla.

Nemmeno tu sei stato invitato” rispose freddo e tagliente il ragazzo.

Si conoscono?” si chiese Aoi guardando quella scena.

Già, ma io sono legato ad Aoi quindi è mio diritto starle vicino” sussurrò dolcemente Kevin mentre usciva un pugnale da sotto la camicia e lo puntava sullo stomaco di Luc.

Il ragazzo aggrottò la fronte alla parola Legato ma non disse nulla, si limitò ad allontanarsi e ad afferrare una delle spade d'oro con cui erano morti Teck e Rein.

La punta della spada d'oro cominciò a illuminarsi di un grigio intenso e poi Aoi capì, aveva ricoperto la punta di argento.

Se vuoi combattere prego, non aspetto altro” disse divertito Kevin che si leccò un labbro.

Una rincorsa e si ritrovarono a incrociare la spada e il pugnale sotto le loro teste all'altezza del petto, Kevin si era avvicinato pericolosamente al punto di non ritorno dei vampiri mentre Luc si era parato all'ultimo momento.

Non credevo sapessi maneggiare una spada” disse nervosamente Kevin mentre cercava di colpire Luc.

Ci sono tante cose che non sai di me” disse con un tono di assoluta tranquillità Luc.

La spada di Luc fece uno scatto veloce e andò a colpire di striscio il braccio di Kevin provocandogli un taglio molto profondo a causa dell'argento.

Un urlo di dolore, ma non era di Kevin ma bensì di Aoi che si teneva il braccio destro sanguinante.

Ma cosa significa?” disse Luc distraendosi e permettendo a Kevin di colpirlo a tradimento sulla gamba destra.

Un altro urlo. Questa volta Aoi guardava la sua gamba, rivoli di sangue che la percorrevano e finivano a terra formando una macchia rosso scuro.

Cosa diavolo succede?!” gridò Aoi che continuava a guardarsi la gamba.

Non ci posso credere, sei legata sia a me che a Luc” disse stupito Kevin che lasciò andare il pugnale e cominciò a vedere sul suo jeans una macchia di sangue.

In che senso?” chiese Luc voltandosi verso il ragazzo.

Lei è legata a me perché ho unito il nostro sangue con una spada d'oro, ma dev'essere legata anche a te per via del fatto che siete gemelli. In poche parole, se ti uccido non solo muori tu, ma anche lei e se muore lei anche io...La mia strategia per non farmela rivoltare contro si è rivelata lo stesso un arma a doppio taglio” disse nervosamente Kevin calpestando il terreno.

Ecco perché ti reggevi la spalla quando sei arrivato, quando Rein mi ha colpito lo ha fatto alla spalla e avendo fatto del male a me lo ha fatto pure a te...come si legano due persone...?” disse Aoi tenendosi la gamba.

Se sono gemelli, se il sangue di due individui viene mischiato attraverso una spada d'oro oppure se entrambi gli individui si scambiano le loro anime, ovvero si fanno una promessa d'amore” spiegò Kevin che alzò un sopracciglio.

Oh...no...sono legata anche ad Astor” sussurrò Aoi.

COSA?!” gridò Kevin avvicinandosi di scatto alla ragazza e prendendole le spalle provocando una fitta lancinante a tutti.

Io e Astor ci siamo donati l'uno all'altra...ci siamo fatti una promessa d'amore in pratica” sussurrò Aoi scostando la testa.

Sai che significa questo?!” gridò furente Kevin.

Cosa”.

Che stiamo per morire tutti, ho dato l'ordine che Astor venga giustiziato!”.

Le bocche dei due ragazzi si schiusero e i loro occhi per poco non uscirono dalle orbite, Aoi sentiva la rabbia crescerle dentro come un onda.

Cosa hai fatto tu?!” gridò fuori di sé la ragazza.

Devo correre subito a fermarli”.

Prima di sparire completamente Kevin afferrò il braccio di Aoi riportandola nel suo castello in quella stanza dove si erano legati.

Resta qui, io devo andare” sussurrò il ragazzo che uscì di stanza in gran carriera.

Aoi si sentiva morire dentro, una sensazione mai provata prima come se un macigno le stesse schiacciando il petto impedendole di respirare, la paura che aumentava ad ogni secondo. Non poteva restare lì senza fare niente. Uscì dalla stanza di corsa e cominciò a cercare qualche porta o uscita, il castello era deserto o forse era troppo grande per incontrare qualcuno.

Un fitta lancinante la fece piegare a terra con gli occhi sbarrati, mise una mano sopra la pancia e vide una rosa di sangue formarsi lentamente, si alzò la camicia scoprendosi la pancia. Un taglio profondo e netto che le bruciava come un fuoco.

Oddio...no! Chi è stato ferito?!” gridò Aoi cominciando ad avere la vista offuscata dalle lacrime.

Dei passi cominciarono a risuonare nella testa della ragazza, si girò e vide dei uomini correre in fila tutti vestiti di nero con le facce preoccupate.

Uno le si fermò affianco e le appoggiò una mano sulla schiena.

Cosa succede” sussurrò Aoi guardando gli occhi scuri dell'uomo.

Il nostro padrone Kevin ha salvato dalla morte un vampiro Astor Toru, ma entrambi sono feriti gravemente e non possono usare il teletrasporto inoltre Hanta, vampiri antichi e nobili li stanno inseguendo dobbiamo intervenire per evitare incresciosi incidenti” disse prima di sparire nel nulla.

Astor...la sua dolce figura...se non avessi insistito per andare alla Cattedrale ora staremmo ancora nel suo letto a coccolarci mentre il mondo continua a girare inconsapevole della nostra esistenza” le lacrime ormai le avevano offuscato la vista e con l'ultimo filo di voce, prima di scoppiare in un pianto doloroso disse soltanto “Astor ti amo.”.


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Capitolo 29
*** Capitolo XXIX ***


Rosso

Capitolo XXIX


Da cosa si capisce di amare veramente una persona? Dal modo in cui la si guarda? Dal modo in cui la si ascolta? Non si sa veramente, lo capisci e basta. Questo è l'unico mistero davvero eterno per gli esseri umani.

Aoi aprì le palpebre e la forte luce che penetrava nella stanza la stordì, si mise a sedere e qualcosa di freddo le si rovesciò addosso sulle gambe. Acqua.

Doveva essere svenuta per qualche ora pensò.

Si mise a sedere e notò con piacere che tutte le ferite erano sparite, ma sopratutto che era ancora viva il che significava che Astor e Kevin erano ancora vivi, un profondo senso di sollievo misto a terrore sbocciò dentro di lei.

Chi l'aveva portata in quella stanza? E ora dove si trovava Astor?

Dal buio uscì una figura femminile esile e dai capelli lunghi e mossi che le rivolse uno sguardo disgustato.

Bene, allora non eri morta” disse la ragazza mettendosi le mani dietro la testa.

Raluca? Cosa ci fai tu qui?” chiese con un tono abbastanza sorpreso Aoi che la guardava come se fosse un alieno.

Io sono l'amante di Kevin. E' normale che sia qui.” la sua voce era tagliente.

Ma...ma tu dovevi sposarti con Astor, dicevi di amarlo” sussurrò Aoi con una confusione non indifferente nella testa.

Si certo, per poi consegnare il suo potere a Kevin. Ne aveva bisogno ma vedo che gli e lo hai portato tu...” Raluca si fermò un momento a guardare Aoi e quasi non le saltò addosso per ucciderla, poi aggiunse “Ti avviso Aoi, rubami anche Kevin e giuro che ti uccido con le mie mani”.

Aoi pensò a quando Raluca era nella cattedrale e a quanto fosse inquietante quando li aveva sorpresi, doveva essere in combutta con Kevin da tanto, un brivido la percosse.

Non mi interessa minimamente Kevin, è lui che è interessato a me. O meglio ha paura di me visto che mi ha legata a lui per non far in modo che io lo uccida, ma evidentemente ha fatto male i conti. Ora mi interessa solo di Astor...dove si trova?”.

Raluca restò immobile ma sul suo volto si dipinse un espressione di disgusto misto a odio e rabbia poi senza guardare in faccia Aoi le disse “Nella stanza accanto”.

Uscendo di corsa dalla stanza Aoi si accorse che il silenzio che prima regnava adesso era ancora più pesante.

Si avvicinò alla porta accanto alla sua e lentamente abbassò la maniglia scivolando dentro la stanza come un serpente. Le finestre erano chiuse e solo un lumino proiettava una flebile luce su un letto uguale a quello suo, su cui era sdraiato Astor, un senso di sollievo la pervase e non potette fare a meno di buttarsi accanto al letto e prendere la mano fredda di lui.

Astor...Mi senti?” sussurrò dolcemente Aoi togliendogli dei ciuffi di capelli dalla faccia.

Astor mosse le ciglia e aprì i suoi bellissimi occhi neri e li puntò su Aoi come se fosse un angelo sceso dal cielo.

Aoi...cosa ci fai tu qui?” il suo tono di voce era flebile e ne si poteva capire la stanchezza, ma allo stesso tempo era dolce.

Kevin mi ha portato qui, dopo che eravamo entrati nella cattedrale sono entrata in una stanza...pensavo di trovare il fascicolo su mia madre e invece sono capitata nella sua trappola. Mi aveva detto che ti avrebbe fatto uccidere se non avessi ucciso Teck e Rein...”.

Aoi era quasi sul punto di piangere ma la mano di Astor si strinse intorno alla sua e lentamente si mise a sedere.

Io non ricordo quasi nulla, ricordo solo che avevo trovato l'uscita e poi qualcosa mi ha colpito alla nuca. Raluca mi aveva tramortito con una specie di mazza e quando mi risvegliai ero in una specie di cella” sussurrò Astor reggendosi con la mano che gli rimaneva libera la testa.

Aoi raccontò il più velocemente possibile tutto quello che era accaduto con Kevin osservando l'espressione inorridita di Astor, quando ebbe finito il ragazzo aveva un espressione al limite dell'incredulità e del disgusto.

Perfetto, quindi Raluca è l'amante di Kevin, lui era l'amante di tua madre e tuo padre è Davide?! In più io, te, Luc e quella specie di vampiro siamo legati?! Teck, Rein e Matt sono morti e l'unico vampiro elementare sono io...perlomeno adesso tu sai tutta la verità su tua madre e la tua vita” il tono di Astor era amareggiato.

Sono successe così tante cose in così poco tempo...” sussurrò la ragazza abbassando lo sguardo a terra.

Troppo poco tempo. Aoi, senti dobbiamo fuggire e inoltre dobbiamo tagliare tutti i legami. Sia con Kevin che con Luc. Ormai questa situazione sta diventando troppo pericolosa ci siamo spinti troppo in là”.

Come si può spezzare un legame?” chiese Aoi sedendosi affianco a Astor che la guardava dolcemente.

E' una cosa quasi impossibile da fare, l'unica possibilità che esiste e quella di radunare in un unico vampiro i tre poteri divini. Questo vampiro alla fine potrà spezzare tutti i legami ma non solo, sarebbe così forte da poter eliminare chiunque. Perciò è impossibile, avere tutti e tre i poteri divini non è così semplice, sono così potenti che potrebbero far impazzire il vampiro che li possiede portandolo a cose mai viste” spiegò il ragazzo.

Ma non possiamo nemmeno restare in questo stato!” esclamò Aoi.

C'è di più, quando Kevin mi ha salvato dalla morte e io ero mezzo svenuto l'ho sentito parlare e diceva che avrebbe radunato tutti e tre i poteri divini e li avrebbe poi usati non solo per spezzare tutti i legami, ma anche per uccidere tutti coloro che lo avevano rinnegato”.

Ma lui non può uscire dal castello, me lo ha detto lui. Gli Hanta lo troverebbero e lui a quel punto dovrebbe combattere o...” Aoi si fermò per un momento e guardò Astor sconvolta, poi aggiunse “Lui vuole usare me, vero?”.

Astor rimase in silenzio a guardarla.

Ma certo! Userà questa storia dei legami per sfruttarmi e farmi raccogliere tutti i poteri divini ma a quel punto me li prenderà e poi per non avere rivali mi ucciderà. Se pensa questo si sbaglia di grosso!” gridò Aoi furibonda.

Tecnicamente non può ucciderti fino a quando non avrà fatto il rituale per spezzare il legame. Fino a quel momento siamo al sicuro, ma c'è solo un piccolo problema.” disse Astor guardandosi le mani.

Scappare di qui?” chiese Aoi piegandosi in avanti per scorgere il viso di Astor.

Esatto.”.

In quel momento Kevin entrò nella stanza e sembrò non essere sorpreso quando vide Aoi e Astor insieme.

Ma che bella coppia, mi viene quasi da piangere” disse con tono divertito Kevin.

Tu brutto bastardo...” Aoi si stava per lanciare su Kevin, ma prima che potesse farlo Astor l'aveva bloccata.

Cosa intendi fare adesso? La Corte ti starà cercando, come starà cercando me” disse in tono tranquillo Astor che aveva aumentato la presa sulla mano di Aoi.

Semplice ho intenzione di restare nascosto e fare in modo che voi due mi portiate i gemelli divini. O meglio solo Mix e Rebel. Gli altri sono completamente inutili per i miei scopi. E per quanto riguarda la Corte, sono patetici, non saranno così ingenui da cercarmi per sempre” il suo tono era completamente rilassato e tranquillo.

La Corte? Cos'è?” chiese Aoi guardando Astor, ma la risposta gli arrivò da Kevin.

E' semplicemente un gruppo di vampiri antichi che amministrano la società dei nobili e che mi danno la caccia da quando tua madre è morta. Una cosa da niente insomma”.

Vampiri capaci di trapassarti da parte a parte in un unico gesto” puntualizzò Astor.

Aoi rabbrividì e guardò Kevin che se ne stava tranquillamente appoggiato alla porta come se Astor non avesse parlato.

Ritornando a noi, voglio che tu Aoi mi porti Mix e Rebel senza fare storie”.

E perché mai dovrei fare una cosa così stupida per te?!” sbottò Aoi.

Perché altrimenti Astor finirà sotto tre metri di terra”.

Se lo uccidi, morirò anche io e con me anche tu morirai.” disse la ragazza con la voce che le tremava.

Non mi importa tanto, vuoi essere davvero la causa per cui tre vampiri perderanno la vita? Tra cui Astor?” la voce di Kevin era tagliente.

Non lo faresti mai...”.

Kevin fece uscire da dietro la camicia un pugnale e con velocità sovrumana lo avvicinò alla gola di Astor facendogli un leggero taglio.

Aoi si portò di scatto le mani alla gola e fece un singhiozzo strozzato.

Dici ancora che non ne sono capace?” chiese Kevin, nonostante del sangue gli colava sulla camicia bianca immacolata.

Va bene, ti porterò Mix e Rebel ma fermati” sussurrò Aoi.

Kevin fece un leggero sorriso e disse “Così va meglio” e poi sparì dietro la porta.

Perché hai accettato?! Non mi avrebbe mai fatto morire, ha rischiato grosso per far in modo che non venissi giustiziato e adesso?!” Astor era una maschera di rabbia.

Lo avrebbe fatto...credimi” sussurrò la ragazza stringendosi le mani al petto.

No! A che servirà questo? A farci avere un giorno in più?! Tanto quando avrà i tre poteri non solo spezzerà i legami ma ci ucciderà tutti!”.

Non necessariamente...ho un piano”.

Quello di far ammazzare l'intera comunità dei vampiri?!” gridò Astor.

In quel momento entrò Raluca con una grossa spada d'argento in mano con un elsa che sembrava d'oro, forse era per quello che non si stava bruciando, avanzò lentamente e si mise difronte ai due ragazzi. Alzò lentamente la spada che sembrava pesare tonnellate e la puntò dritta sotto il cuore di Aoi, con uno sguardo assassino.


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Capitolo 30
*** Capitolo XXX ***



Rosso

Capitolo XXX



La morte è davvero così facile da trovare? O è lei che viene a cercare noi?

Il viso di Raluca non aveva espressione, era immobile come Aoi.

Ra-Raluca cosa vuoi fare?” chiese balbettando la ragazza ancora ferma sotto la minaccia della spada.

Astor si alzò con uno scatto felino e mettendosi dietro Raluca le prese la spada di mano e la gettò a terra.

Suvvia, so che ti piacciono questi giochetti, ma non mi sembra il caso di farli ora” sussurrò il ragazzo guardando la spada che luccicava per terra alla luce del lumino.

Raluca sembrò soffocare una risata crudele poi guardando Aoi disse “Kevin mi ha detto che dovrò starti dietro per monitorare il tuo operato”.

Tu?” chiese meravigliata Aoi.

Si, non vuole che tu prenda gli altri due poteri divini. Non ha tutti i torti no? Chi ci dice che quando porterai qui quei due vampiri non berrai prima il loro sangue? E' un rischio troppo grosso da correre”.

Peccato che Kevin non abbia pensato al fatto che Aoi potrebbe trapassarti da parte a parte, non è così debole come pensi, Kishi” sussurrò Astor con incredibile sensualità mista a crudeltà.

Non nominare il mio cognome! Non sei degno di pronunciarlo” gridò Raluca improvvisamente furiosa.

Io non sono degno di pronunciarlo? Ma sentitela, colei che tradisce la sua stessa famiglia per essere l'amante di un rinnegato. Cos'è? Ti piaceva il tipo duro e fuorilegge?” disse Astor improvvisamente di una cattiveria in viso unica.

Parli proprio tu di tradimento? Appena Aoi è apparsa nella tua vita hai tradito tutti!”.

Io non ho tradito nessuno, Kishi” bisbigliò Astor con un tono freddo e tagliente.

Raluca fece una smorfia di disappunto ma non ribatté, si limitò a stringere i pugni e guardare Aoi.

Domani, andremo a prendere Mix e Rebel. Fatti trovare pronta la sera quando il sole sta per tramontare.” detto questo Raluca uscì dalla stanza sbattendo la porta.

Astor...” sussurrò Aoi cercando di incrociare lo sguardo con quello del ragazzo.

Non ora Aoi...scusa. Non avresti dovuto assistere a questa scenata”.

Tranquillo. Non è successo niente. Adesso vieni qui, devi riposarti e poi è da tanto che non ti vedo...vorrei stare un po' con te” sussurrò Aoi.

Astor si lasciò cadere sul letto e si mise una mano sulla fronte guardando il soffitto, il viso di Aoi era sfocato, una macchia rossa con due buchi verdi.

Mi sei mancata tanto...” disse Astor con un tono dolce e melodioso.

Anche tu, non c'era momento in cui non ti pensavo...Quando ho saputo che stavi per morire non potevo crederci”.

Il mio ultimo pensiero in quel momento eri tu sai?” Astor alzò le braccia e tirò a sé Aoi facendola cadere su di lui.

Cosa stai facendo?”.

Se questa deve essere l'ultima notte che passeremo insieme da soli, voglio almeno addormentarmi sapendo di averti al sicuro tra le mie braccia” bisbigliò Astor, accarezzando i capelli di Aoi completamente arruffati.

Va bene, dormirò qui con te. Kevin non ci separerà, te lo prometto”.

Sono così stanco”.

La mano che Astor stava muovendo sui capelli della ragazza improvvisamente si fermò e cadde a peso morto sul lenzuolo, gli occhi del ragazzo si chiusero dolcemente mentre la stanchezza prese possesso del suo corpo.

Si è addormentato, poverino...Te lo prometto, noi due resteremo insieme e Kevin non potrà mai dividerci.

Poco dopo anche Aoi cadde nel dolce abbraccio del sonno.


Urla ovunque, in ogni singola strada, angolo o edificio. Aoi era in piedi sopra un tetto dalle cupole rossicce e un fumo nero le appannava la vista.

Due figure davanti a lei stavano in equilibrio su un cornicione ed erano forse le uniche cose che non producevano alcun rumore.

Una di esse si muoveva con eleganza mai vista, mentre l'altra faticava a muoversi.

Allora ancora ti arrendi? Certo che sei determinato lo devo ammettere”.

La voce di Kevin?” disse Aoi tra sé e sé.

Beh sai com'è...non ti permetterò di ferirla due volte”.

Luc...”.

Aoi guardò dietro la figura che doveva essere quella di Luc e notò altre due persone sulle cupole, una era sdraiata mentre l'altra era china sul corpo con una luce azzurra che gli esplodeva dalle mani.

Si avvicinò lentamente e con un terrore crescente si accorse che il ragazzo sdraiato a terra era Astor con un grosso squarcio sulla gola, l'altra figura invece era lei e stava piangendo.

Ad un certo punto un liquido rossastro cominciò a colare verso Aoi che perse l'equilibrio e cadde giù dal tetto, atterrò sui piedi e quando girò lo sguardo per capire dove si trovasse un urlo terrificante le si bloccò in gola.

Case che andavano a fuoco, corpi senza vita gettati a terra come sacchi di spazzatura, tra i corpi ne riconobbe uno in particolare. Quello di Raluca era rannicchiato in un angolino, i lunghi capelli riversi sul volto con le punte macchiate di sangue mentre i canini affilati erano ancora ben visibili dalla bocca ancora aperta.

Aoi dovette combattere per mandare giù un conato di vomito e si allontanò in fretta da quella scena terrificante, quando alzò la testa notò una porta luminosa di un azzurro intenso e senza pensarci su ci si buttò dentro.


Le braccia di Astor la avvolgevano e quando Aoi aprì gli occhi capì che, era tutto un sogno.

Era un sogno premonitore? E' forse entrato in azione il potere di Esmeralda? Oppure era solo una mia paura? Era un sogno terrificante...

Aoi non fece in tempo a dare una risposta ai suoi pensieri che Astor l'aveva già tirata a sé e le stava baciando dolcemente le labbra.

Ti...ti ho per caso svegliato?” balbettò Aoi guardando i grandi occhi neri di Astor.

No, tranquilla...ho avuto solo un incubo” un leggero sorriso stanco dipinse le labbra del ragazzo.

Oh...e che hai sognato?” chiese nervosamente Aoi giocherellando con la mano.

Ho sognato che ti perdevo per sempre, cioè mentre io morivo lentamente tu mi guardavi e piangevi chiamando il mio nome. E' una cosa che vorrei non accadesse mai”.

Aoi ebbe un brivido e le immagini che aveva visto in sogno le tornarono in mente come un flash, lui che moriva tra le sue braccia.

Tranquillo non succederà” sussurrò piano Aoi.

Ma quanto abbiamo dormito?”.

Non ne ho idea, penso sia mezzogiorno”.

Beh non esattamente, sono le cinque del pomeriggio...abbiamo dormito quasi un giorno” disse divertito Astor mentre guardava vicino al lumino degli abiti ripiegati.

Le cinque?! Il sole tramonta alle sette e mezza! Devo cominciare a fare qualcosa, a prepararmi...cosa devo fare?”.

Tranquilla, quando stavamo dormendo qualcuno dev'essere entrato e ci ha lasciato degli abiti e...dei pugnali d'argento” disse dopo aver preso dal comodino degli abiti neri.

Dovremmo indossare queste cose?”.

Beh sicuramente sono meglio di una camicia da notte o di dei vestiti strappati” disse lui sorridendo e alludendo ai loro vestiti.

Quando finirono di prepararsi erano ormai le sette. Aoi aveva indossato una gonna nera con una coda che le arrivava fino alle caviglie, un corpetto attillato con sulla schiena due buchi in cui infilare i pugnali. Astor invece portava un semplice pantalone nero con una maglietta aderente anche questa dello stesso colore del pantalone.

Almeno sapevano i nostri gusti” disse sarcasticamente Astor mentre avvolgeva Aoi in un dolce abbraccio e le sfiorava con le labbra la pelle nuda delle spalle.

Un bussare insistente alla porta però li fermò e li fece girare verso la figura di Raluca che ormai era a metà stanza e guardava i due ragazzi con aria disgustata.

Bene, siete pronti. Cominciamo ad avviarci, prima di andare Kevin ci vuole parlare. Seguitemi”.

Poco dopo si ritrovarono in una specie di biblioteca e seduto in uno delle poltroncine a leggere c'era Kevin con un aria assonnata.

Bene, siete qui. Aoi avvicinati” disse Kevin come se Raluca e Astor non fossero lì.

Dopo che Aoi si fu avvicinata, Kevin le avvicinò le labbra all'orecchio e le sussurrò qualcosa mentre la ragazza cercava di ritrarsi.

Bene, ho detto tutto quello che dovevo dire. Ora potete andare, un portale che vi porterà davanti l'abitazione dei gemelli divini è stato già aperto, scendete la scala e lo troverete” detto questo Kevin tornò al libro.

Il silenzio regnava e nessuno dei presenti sembrava voler dire parola, scesero le scale e raggiunsero il portale. Era uguale alla specie di buco nero che l'aveva inghiottita portandola da Teck e Rein, seguendo Raluca ci si buttò dentro nonostante una vocina dentro di lei gli ordinava di non farlo.

Sbatté violentemente le ginocchia sull'asfalto e per un momento Aoi pensò di essersi rotta qualcosa, ma quando si mise in piedi vide solo i gemelli divini messi in fila che li guardavano con aria minacciosa.

Però, devo dire che è una delle migliori accoglienze mai ricevute” disse Astor con tono sarcastico mentre lentamente posò la mano sull'elsa d'oro del pugnale.

Sono tutti vostri” la voce di Raluca era ormai lontana e l'unica cosa che Aoi riusciva a sentire era una vocina che le diceva “E' finita.”.

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Capitolo 31
*** Capitolo XXXI ***


Rosso

Capitolo XXXI


Che senso ha combattere, per cosa si combatte? Infondo nemmeno chi lotta lo sa.

Aoi riusciva a intravedere alla luce dei lampioni sparsi per il cortile, i riflessi violetti dei capelli blu di Cami e Rebel, gli occhi ardenti di Mix e Lucia e infine l'aria addolorata di Luc.

Non ti salutano?” chiese sarcasticamente Astor.

Astor aveva già sfoderato le armi e le teneva in mano lungo i fianchi, mentre il suo sguardo era ancora fisso sui gemelli.

Luc si mosse leggermente in avanti provocando un guizzo sulla guancia di Aoi, che poggiò i palmi delle mani sull'elsa dei pugnali che aveva sulla schiena.

Aoi, non pensavo avresti rischiato la tua vita e quella degli altri per il potere” disse in tono tagliente Luc che si era messo a metà tra loro e i gemelli.

Io non rischio niente per il potere” ringhiò Aoi, mettendosi in posizione di difesa.

Eppure sei qui. Sei venuta a prendere Mix e Rebel, ma non te lo permetterò. Anche se sei mia sorella, la mia amata sorella non posso permetterlo”.

Lei non è la tua amata sorella.sibilò Astor avvicinandosi a Luc.

In una frazione di secondo i gemelli si ritrovarono affianco a Luc, mentre tendevano delle armi simili a spade contro Astor.

Non ci provate!” gridò Aoi mettendosi tra Astor e le spade provocandosi qualche ferita.

Non toccate la ragazza” disse Lucia indietreggiando e mettendo una mano sulla spalla di Luc, poi aggiunse “Se la feriamo anche Luc si ferirà”.

Astor soffocò una risata e puntò un pugnale sotto la gola di Mix, facendo aderire la lama al mento, bruciandolo.

Mix si mosse istintivamente e colpì Astor al braccio mentre il ragazzo si allontanava imprecando.

Astor, finiscila” sussurrò Aoi reggendosi il braccio indolenzito e sanguinante.

Tu, sei legata anche a lui” bisbigliò Rebel, lasciando cadere la spada che aveva in mano.

E' un arma a doppio taglio, se uccidiamo lui è come uccidere Luc...” disse piano Lucia mettendosi in ginocchio.

Noi non vogliamo combattere, non vogliamo nemmeno consegnare il potere nelle mani di Kevin. Ma purtroppo se non vi porteremo da lui, ci ucciderà tutti, compreso Luc” spiegò Aoi avvicinandosi al fratello che la guardava ostile.

Io verrò di mia spontanea volontà” disse improvvisamente Rebel, scatenando la furia di Cami e Mix.

Sei impazzita?! Vuoi farci uccidere tutti? Cosa pensi di risolvere?!” gridò Cami afferrandola per le spalle.

Ho le mie buone motivazioni” rispose la ragazza.

Scusate, potete lasciarmi un attimo da solo con Aoi?” chiese Luc.

Tutti i presenti restarono in silenzio per un po', poi senza dire una parola si allontanarono mentre Astor guardava i due ragazzi preoccupato.

C'è una cosa che ti devo dire...” cominciò Luc avvicinandosi ancora di più ad Aoi.

Sono qui, dimmi” sussurrò la ragazza riponendo le armi.

Prima del vostro arrivo, sapevamo cosa avevate in mente di fare grazie al potere di Mix. All'inizio volevamo combattere, ma poi abbiamo ideato una strategia” la voce di Luc era ferma e decisa e continuando a parlare spiegò il loro piano ad Aoi, alla fine le porse una collanina in acciaio che intrappolava una pietra rosso vivo al centro.

Cos'è?” chiese incuriosita Aoi prendendola in mano.

Ti sarà utile, credimi. Al momento opportuno ti dirò cos'è, per ora non c'è bisogno che tu lo sappia”.

Luc poggiò una mano sulla spalla della ragazza e debolmente le sorrise poi, guardando al di là di Aoi fece cenno ai ragazzi di avvicinarsi.

Quando furono di nuovo tutti riuniti Astor imprecò qualcosa e si mise affianco ad Aoi, prendendole la mano.

C'è Raluca, fate finta di combattere un po'. Solo per non farle avere sospetti su di noi” disse Luc, uscendo da dietro la schiena una spada e cominciando ad attaccare Astor.

Il ragazzo si spostò agilmente ed evitò la spada, prese i pugnali e poi contrattaccò, intanto Aoi stava respingendo Lucia che le si era avvinghiata addosso mentre Rebel, Mix e Cami li accerchiavano.

Non sono sicuro che tu stia fingendo” disse ansimando Astor, fendendo l'aria con colpi andati a vuoto.

Aoi cadde a terra, ai piedi di Rebel, e una strana nuvola nera cominciò ad avvolgerla.

Non penso proprio che stiano fingendo!” gridò Aoi cercando di scappare da quella nube.

Intanto Raluca guardava la scena appollaiata su un albero, con un sorrisino appena accennato.

Aoi!” gridò Astor cercando di raggiungerla, ma prima che si potesse avvicinare a lei, Luc gli bloccò la strada.

Con calma, di lei mi prendo cura io” bisbigliò Luc, con un tono di voce freddo.

Dalla terra cominciarono ad uscire delle radici infuocate, che bloccarono ogni persona presente, eccetto Aoi e Astor.

Che diavolo di potere sta usando” disse con voce strozzata Mix.

Terra e fuoco” sussurrò Astor leggermente sorpreso.

Astor! Prendiamo Mix e Rebel e portiamoli via...” gridò Aoi alzandosi da terra e inciampando in una radice.

Raluca con un balzo scese dall'albero e atterrò vicino i due ragazzi e aprì un portale, un buco nero che risucchio solamente loro tre, Mix e Rebel.

Quando si ritrovarono dall'altra parte del portale, Kevin era ancora seduto sulla sedia a leggere in quella specie di biblioteca.

Bene, me li avete portati...Ottimo lavoro” sussurrò Kevin alzandosi e mettendosi davanti i ragazzi stesi a terra.

Delle catene argentate uscirono dal suolo e bloccarono i polsi e le caviglie di tutti, con grande sorpresa di Raluca.

Kevin, cosa fai?! Liberami!” gridò Raluca cercando di togliersi le catene.

Scusami, ma ormai non mi servi più. Sei inutile mia cara, ora mi interessano solo Mix, Rebel e Aoi” disse il ragazzo inginocchiandosi davanti Rebel e sfiorandole con un dito i capelli blu.

La ragazza si ritrasse e per poco non gli sputò in faccia.

Non siete molto collaborativi, a quanto vedo” ringhiò Kevin, spostandosi su Aoi.

Va all'inferno” sibilò Aoi, distogliendo lo sguardo da Kevin.

Tu verrai con me però” sussurrò lui afferrandola e girandole il volto, avvicinandolo al suo.

Kevin, ma tu mi avevi detto...avevi detto di amarmi...” sussurrò incredula Raluca, mentre guardava la scena con le lacrime agli occhi.

Ho mentito, comunque devo solo scegliere a chi bere prima il sangue. Cosa ne dici Aoi, se ti lascio per ultima? Voglio assaporare il tuo sapore ancora una volta, più intensamente e più lentamente” sussurrò con voce seducente Kevin, alitando sul collo di Aoi.

Astor ebbe un esplosione di rabbia e per poco le catene non si ruppero sotto la sua forza, un ondata di furia omicida lo pervase dalla testa ai piedi.

Non permetterti di parlarle così, verme” bisbigliò Astor cercando di avvicinarsi alla ragazza.

Altrimenti? Mio caro Astor, ti ucciderò appena il rituale per spezzare il legame sarà completato”.

Kevin si spostò velocemente su Mix, lo afferrò per i capelli e gli tirò la testa all'indietro con incontrollata violenza, poi prima di morderlo fermò il suo sguardo in quello di Aoi, che guardava la scena inorridita.

MIX!” gridò Rebel con le lacrime agli occhi, stava cercando di liberarsi dalle catene per aiutare il suo compagno che aveva la testa buttata all'indietro e gli occhi rivoltati, mostrando il bianco.

Fermati!” gridò Aoi immobile, era scandalizzata, mai aveva visto tanta crudeltà in una persona.

Non guardare, girati” sussurrò Astor cercando di coprire la visuale ad Aoi.

Mai, non posso farlo! E' colpa mia! E' solo colpa mia!”.

Non servirà a niente guardare! Solo a farti stare peggio!”.

Kevin lasciò cadere il corpo di Mix a terra con un tonfo e si pulì la bocca con il dorso della mano, i canini prolungati e affilati come aghi gli percorrevano le labbra socchiuse. Aoi ebbe un improvviso conato di vomito quando Kevin si avvicinò a Rebel, ignorando il corpo senza vita di fianco a lui.

La ragazza scalciava e piangeva, provocando acuti da far male.

Non farlo! Lasciala, lasciala!” supplicò Aoi al limite della disperazione.

Il loro sangue è amaro, non vedo l'ora di bere il tuo, molto più dolce” sussurrò Kevin ad Aoi prima di avventarsi su Rebel.

Prova solo a sfiorarla e giuro che ti uccido con le mie mani!” ringhiò Astor.

Ormai le urla e i pianti di Rebel non si sentivano più, era riversa a terra con gli occhi che mostravano in bianco e la bocca spalancata in un urlo muto.

Con noncuranza Kevin si alzò e si diresse al centro della biblioteca dove c'era disegnato un cerchio con dentro un rombo.

Maledetto, la pagherai!” gridò piangendo disperatamente Aoi che non riusciva più a controllare i suoi singhiozzi.

Kevin sembrò non sentirla e si sedette al centro del cerchio, in mezzo al rombo e cominciò a recitare delle parole in lingua sconosciuta.

Sta iniziando il rito” sussurrò Astor.

Tra poco, ci ucciderà tutti” disse Raluca con la testa abbassata e lo sguardo perso nel vuoto.

Un fascio di luce nera uscì dal rombo e un altro fascio di luce rossa dal cerchio unendosi sulla testa del ragazzo, un folata di vento caldo attraverso l'intera stanza. Aoi lanciò un urlo di dolore, era come se qualcosa le stesse strappando il cuore dal petto, l'unica cosa che la faceva resistere era la mano di Astor che si era intrecciata alla sua e la stringeva con forza.

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