Solo la verità

di Cami_sunny
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dubbi che si insinuano ***
Capitolo 2: *** Chi sarà?! ***
Capitolo 3: *** Mi ami? ***
Capitolo 4: *** La rabbia di Ai ***
Capitolo 5: *** Chi ami?...te ***
Capitolo 6: *** IDIOTA! ***
Capitolo 7: *** Stranezze ***



Capitolo 1
*** Dubbi che si insinuano ***


L'UNICA VERITÀ. 

Conan Edogawa

Ormai si era abituato a risolvere casi restando nell'oscurità e dando il merito a quell'incapace di "detective Mouri Poirot" in grado solo di spendere i soldi giocando alle corse. 
Ci mancava a rovinargli la vita solo il fatto che Eisuke Hondo si dichiarasse a Ran e se questa poi avesse pure ricambiato... Insomma, la vita di Conan stava diventando un incubo da quasi due mesi, da quando Hondo si era fidanzato con Ran... La sua Ran... O sarebbe meglio dire "di Shinichi", quella persona che sembrava ormai essere stat gettata nel dimenticatoio. Ormai Shinichi Kudo stava lentamente scomparendo lasciando il posto a Conan Edogawa, il suo piccolo saccente alter ego. 
A dirla tutta a lui stava pure bene, tanto ormai non aveva più senso tornare adulto visto l'andamento delle cose. 
Erano in Hokkaido da ormai una settimana a trascorrere le vacanze invernali tra i bianche paesaggi dell'isolotto, quando si ritrovarono sulla scena di un crimine impossibile. Conan si stava già preparando ad imitare Goro grazie all'ausilio del suo papillon multifunzione, quando... qualcosa andò storto. Sebbene avesse già sparato l'ago soporifero da un pezzo, Goro non accennava ad addormentarsi. L'anestesia non faceva più effetto. E ora?
- Allora Goro perché ci hai fatti riunire qui? Non ci volevi svelare il colpevole? - sbuffò spazientito l'ispettore Nishimura. 
- Chi, io? Quand'è che le avrei detto una cosa simile? - gli rispose uno stupito detective-non-in-trace. 
Conan, grazie alla sua prontezza di riflessi, decise di intervenire addormentando il tanto odiato rivale in amore, Eisuke. Sarebbe bastato trovare la voce giusta e...
- Attenzione prego, ora v...-
Oooooooops voce sbagliata. 
- Cosa dicevi Ran?- esordì il padre ancora più confuso. Nessuno era più in grado di capire cosa stesse succedendo. Tanto meno Conan, il quale, preso dalla foga e dall'ansia prodotta dagli inaspettati movimenti del ragazzo che avrebbe dovuto essere narcotizzato, gli tartassò il collo di anestetici. Povero Eisuke, lo sfortunato avrebbe ormai dormito per giorni. 
- Allora dicevo...- okay finora tutto bene, pensò sollevato Conan raggiungendo di soppiatto la saletta buia confinante e dando inizio allo show. 
-... Il colpevole è...- così venne risolto un altro caso a prima vista impossibile. 
Conan sospirando si lasciò cadere a terra... un altro caso andato, senza che lui se ne prendesse il merito. 
Non gli rimaneva più niente: Ran, la scuola, i suoi amici, e la sua fama. Ormai da più di un anno Shinichi Kudo era scomparso definitivamente e nessuno sembrava curarsene più. Era acqua passata. Solamente dentro quel corpicino da studente delle elementari giaceva la prova della sua esistenza, ma ormai anche quella consapevolezza stava sfumando agli occhi di Conan: tanto valeva dire che fosse morto. 
Se ne stava là fermo, malinconico a ricordare mentre lacrime fine, amare, da troppo tempo represse gli solcavano il volto. Si sarebbe perfino vergognato se non fosse stato troppo stanco per combattere e tirare avanti, e poi lì era solo. O almeno questo era ciò che credeva lui...

Ran Mouri
Da qualche tempo ormai ran stava tentando di ricucire lo strappo nel suo cuore invano anche se negli ultimi due mesi andava migliorando. Eisuke ha portato nuova gioia e serenità nella vita della giovane mouri che risentiva troppo la mancanza del detective nella sua vita. Ora sta facendo l'università e è maestra di karatè livello base nel tempo libero. Shinichi non lo sente più da quando si era fidanzata... Era come se lui sapesse tutto ciò che le accadeva... Ultimamente poi anche il piccolo conan era estremamente apatico nei suoi confronti, per non dire nei giorni dopo la rivelazione dell'unione con hondo alla famiglia.... Assolutamente intrattabile,inavvicinabile. Aveva pure deciso di trasferirsi dal dottor agasa per una settimana...
Poi era arrivata la fatidica vacanza italiana... L'omicidio eccetera eccetera... E poi quelle voci dalla stanza affianco gli avvenimenti con suo padre, eisuke poi conan col farfallino papillon davanti al naso che narrava come si trattasse di una storia la successione del crimine, ma dalle sue labbra usciva la voce di eisuke... In un lampo le tornarono a mente i sospetti, i dubbi che lui fosse kudo.... I tratti fisici, gli atteggiamenti, la logica, il carattere, l'intelligenza... Identici... Ma com'è possibile??!!? Non siamo in un film fantascientifico.... Però quella sera quando arrivò conan shinichi scomparve.... Comunque è troppo poco per poter sospettare di una persona... Ma non lascio perdere, questo è poco ma sicuro. 

Conan edogawa
Tornarono a Tokyo il giorno stesso stremati dalla vacanza. 
Ran ed eisuke si salutarono con un semplice bacio sulla guancia. Era strano ma hondo non aveva ancora avuto il piacere di sfiorare la bocca della ragazza con la propria. 
Quella sera conan fece un incubo terribile: Vermouth aveva rivelato il suo segreto e ora ran era in pericolo. 
- consegnaci la piccola Sherry se non vuoi veder perire quest'angelo sotto i tuoi occhi- dice crudele Vermouth ridendo e stringe la presa sulla sua preda innocente. 
-lasciala andare, lei non ti ha fatto niente!- risponde il mini kudo angosciato. 
- dimmelo o per lei sarà troppo tardi!!!- e premette il coltello sul collo di Ran in segno di sfida. 
- no, non toccarla! Vermouth giuro che ti sbatterò in galera maledett... RAAAAAN!!- Vermouth fece forza e Conan si svegliò tutto sudato urlando, per fortuna Goro aveva un sonno pesante...

Ran mouri 
Dopo gli avvenimenti di quel giorno Ran non riusciva ad addormentarsi così andò in cucina a prepararsi una camomilla. Sembrava tutto tranquillo. 
Mentre l'acqua si scaldava andò a vedere il piccolo Conan che dormiva affianco a suo padre, ma l'espressione sul suo volto era tutt'altro che tranquilla. Sembrava agitato. Ad un certo punto cominciò a urlare: 
-no, non toccarla! Vermouth giuro che ti sbatterò in galera maledett... RAAAAAN!!- poi si svegliò di colpo e Ran spaventata tornò a letto dimenticandosi della camomilla. 
Era troppo sconvolta... Conan che urlava e il suo nome. Poi quel Vermouth associato a maledetta significa che era una donna e doveva aver fatto qualcosa a lui... Ma chi è? Aspetta! Ma il Vermouth è un liquore... Ma cosa c'entra?! Però l'ho già sentita... 

Conan edogawa 
La notte non dormì granché e la mattina dopo si risvegliò molto stanco e sconfitto. Anche Ran sembrava avere le occhiaie più nere del solito... Il suo comportamento era privo di gioia e non aveva detto una sola parola per tutta la durata della colazione. Era domenica e non sapevano che fare così decise di andare dal dottor agasa e chiarire il mancato funzionamento degli anestetici... TOC TOC
- dottore sono io!-
- oh ciao shinichi. Cosa ti porta da queste parti?-
- gli aghi soporiferi non funzionano più di Goro-
- cosa?!? Davvero??- domanda stupito il dottore. 
-mi sembra owio! Il suo corpo si sarà abituato e ora non gli faranno più effetto!- risponde aspra una voce. 
- ciao Haibara. Ma ora che facciamo?- chiede Conan. 
- ci sono!! potremmo cambiare le dosi del sonnif-
- potrebbe essere molto pericoloso per mouri!!- interviene ai. 
- allora cosa proponi di fare? Si scalda Conan. 
- nulla! Lasciamolo tornare un inutile detective alcolizzato, tanto non mi sembra che stando con lui tu abbia raccolto molte informazioni sul l'organiz...- 
- ma cosa stai dicendo?!?! E i criminali?? Dovranno essere essere imprigionati da qualcuno....- risponde per le rime Conan ad Haibara. 
- ma non da lui...- conclude la scienziata - non capisci che è pericoloso sottoporlo continuamente a degli anestetici?! Vorresti ucciderlo?-
Conan rimase senza parole, l'aveva capita, eccome però cosa poteva fare?
- Non lo so... Vado a casa mia a riposare... Stanotte non ho chiuso occhio...- 
E se ne andò. 

Ran mouri
Dopo che se ne fu andato dal dottor Agasa, Ran poté correre a curiosare in camera sua tra i suoi vestiti... Non riusciva a trovare quel papillon... Maledizione!

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Capitolo 2
*** Chi sarà?! ***


L'UNICA VERITÀ PART 2
Detective Conan cap 2

Conan Edogawa
- uffa! Ora che faccio??- non poteva certo permettere a Goro di rischiare la vita per lui ogni volta. Ma d'altronde che poteva fare?? Ormai tardo pomeriggio fece ritorno a casa Mouri e trovo Ran intenta a rileggere un libro. Non un libro qualsiasi. Il suo libro preferito, il segno dei 4... 
- ciao Conan come va? Cos'hai fatto oggi di bello?
- oh niente di che. Ho testato un nuovo videogame creato dal dottor Agasa. 
- però che fortunato!! Posso venire anch'io la prossima volta?? Sai mi piacerebbe proprio svagarmi un po' e poi in giornate come oggi che non ho niente da fare mi annoio... - disse Ran con un sorrisino sulle labbra. 
- c-certo c-come no!- Conan impallidì alla richiesta della ragazza  che non se lo fece scappare. 
- che c'è Conan stai male per caso?? Sei pallido- Ran sorrideva sotto i baffi. 
- t-tutto ok. Tranquilla- detto questo si diresse verso la sua stanza, si cambiò, prese il pallone da calcio e uscì. Di certo non gli avrebbe fatto male sfogarsi un po'....

Ran Mouri
Cercò invano quel maledetto papillon per tutto il pomeriggio rifiutando chiamate e messaggi. 
Probabilmente Conan c'è l' aveva con se così si mise a leggere il primo libro che le capitò sotto mano per ingannare il tempo... Sentì all'improvviso la porta di casa aprirsi e vide la bassa figura di Conan entrare. 
Aveva indovinato. Si era proprio vestito da cerimonia con papillon compreso. 
Intavolò una conversazione allo scopo di incastrarlo. 
Lo vide uscire con una palla da calcio in mano. Si era cambiato e si era tolto gli occhiali. A vederlo così assomigliava ancora di più a Shinichi e questo la fece star male. Si riprese e si precipitò nella camera che condividevano Goro e Conan. 
Lo vide era lì, sopra i vestiti ben piegati. Era il momento della verità. 

Conan Edogawa
Che giornata magnifica non c'era miglior modo di pensare mentre si calcia un pallone!!
Però più della questione di Goro era Ran che lo turbava. Aveva uno strano atteggiamento... Pazienza avrà litigato con Eisuke. Troppo bello... 
Ad un certo punto sentì squillare il telefono. 
- pronto?- il numero era sconosciuto...
- ciao Conan sono Shinichi- Conan rimase perplesso. 
- s-scusi non credo di aver capito bene...- balbettò. 
- Shinichi, Shinichi Kudo il giovane detective- fu la seccata risposta dell'altro. 
- a-an o-ok, c-che vuole da me?-
- niente sapere come stai...-
- bene grazie ma ora sono un po' impegnato- e così riattaccò. 
Conan corse a casa del dottor Agasa. 

Ran Mouri 
Rimise giù il papillon delusa che Conan non avesse reagito dicendo, che so io, magari "impostore sono io Shinichi Kudo!!" Ma evidentemente non ottenne il successo sperato...
Improvvisamente le balenò un idea in mente. Prese il cellulare e compose il numero di Heiji Hattori. 
- pronto?- rispose una voce dall'altra parte della cornetta. 
- ciao Hattori sono io- Ran impostò la voce di Conan per parlare. 
- ah ciao cosa vuoi Kudo??-
-eh?!?- si lasciò scappare la ragazza. 
- oi Kudo che succede?- 
- niente niente... Pensavo... Ran chiedeva se tu e Kazuha siete liberi per il prossimo weekend..- inventò Ran. 
- mi dispiace ma Kazuha è impegnata in una gara di karatè, e io...-
- tranquillo capisco. Stai pure col tuo amore. A presto ciaooo- TU TU TU. 
È fatta pensò Ran soddisfatta. Ed ora che avrebbe fatto??

Conan Edogawa
- senta dottore Ai è un pericolo Vermouth potrebbe aver svelato agli uomini in nero come stanno davvero le cose...- Conan ansimava. 
- macché chi ti dice fossero proprio loro??- domanda lo scienziato. 
- bhe chi mai potrebbe riuscire a camuffare la propria voce imitandone un'altra, solo ladro kid. Oppure dovrebbero essere in possesso di un papill.....- questa consapevolezza lo fulminò. Il papillon!! L'aveva lasciato a casa! Come aveva fatto a non pensarci. Ma come avranno fatto a rubarlo con Ran in casa.... Sbiancò. 
-ehi Shinichi tutto ok?-
- Ran potrebbe essere in pericolo!!- gridò uscendo. 

Arrivò trafelato a casa Mouri. 
Entrò. Silenzio più totale. 
- RAN! RAAAAAAN!- silenzio. 
Ad un certo punto sentì arrivare qualcuno ma era troppo tardi. Da dietro lo bloccò in una mossa di karatè e lo stritolò................... In un abbraccio. 
Girò il capo lentamente e si ritrovo la faccia di Ran fronte contro fronte. Ma quanto era bella pensava... Però che strano.....non l'aveva mai abbracciato così. Era sempre più vicina finché Conan si ricordò del papillon e disse 
- attenta c'è qualcuno in casa!!-
-ma che dici!- 
- si qualcuno mi ha chiamato con la voce di Shinichi!!- spiegò convinto. 
- e? Sarà stato Shinichi. - rispose semplicemente. 
- nono. Io so che non era lui perché, ehm, io, dopo l'ho chiamato... E mi ha detto di non avermi mai telefonato. -
- aaaaaan capisco... Non è che tu mi stia nascondendo qualcosa??- chiese Ran indagatrice. 
- ma figurati. Dovrei avere dei segreti alla mia età? Sono solo un bambino....!!- 
- ma perché non piangi mai se sei solo un bambino? Perché neanche quando vedi dei cadaveri! Perché sei così bravo a scuola se non studi mai e perché gli assomigli così tanto??- Ran stava per piangere e lui fece tempo a darle un leggero bacio sulla guancia per poi andare a cercare il papillon ma lei lo bloccò. 
- perché non ti mancano
I tuoi genitori? Perché sai troppe cose, hai troppe esperienze professionali, sei così intelligente?- lo sussurrò. 
- perché di si, è la vita. Elementare watson, tsk, tsk tsk- fu la semplice risposta del piccolo mentre faceva ondeggiare l'indice a destra e sinistra, proprio come faceva Shinichi. - ma io sono solo un bambino!!- e se ne andò.

Ran Mouri
Si sentiva strana adesso. Con l'ultima frase Conan sembrava volesse incitarla a continuare le sue ricerche, d'altra parte però ora stava bene con Eisuke e se ora cercava Shinichi aveva paura di tornare a soffrire. Sentiva però di aver bisogno di lui, come l'acqua e ogni giorno di più il suo cuore stava appassendo. Si! L'avrebbe ritrovato! E così seguì Conan nella stanza affianco. 
Lo vide con in mano il suo papillon...
- vedi Ran, questo è un congegno   inventato dal dottor Agasa per cambiare voci... Ma io non uso quella di Shinichi da tempo ormai...- a parlare fu Conan. 
- perché hai quella roba?-
- bhe può sempre tornare util..-
- ma se ce l'hai sempre addosso!-
- appunto non si sa mai.- Conan indossò un sorriso angelico. 
-Sai che non me la fai bimbo....- e lo prese in braccio avvicinandolo al suo viso...
Sempre più vicino e alla fine fecero incontrare le loro labbra in un piccolo morbido bacio... 💜

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Capitolo 3
*** Mi ami? ***


Ciao a tutti spero che questo capitolo vi piaccia anche se l'ho fatto un po' frettolosamente. Ringrazio mille volte giugy00 e keisisinani che hanno recensito le storie precedenti. Come mia prima ff spero verrà bene un saluto e un bacio a tutti ciao cami💚
P.S. Aggiornerò ogni giorno se posso. 


L'UNICA VERITÀ PART 3

- MA COSA FAI!! Io sono solo un bambino!!- gridò quasi ridendo Conan. 
- un bambino che bacia già molto bene- Conan arrossi. 
- lasciami andare!- 
- no! Prima non devi rivelarmi qualcosa??-
- ok prima però mettimi giù!!-
- ok. Dimmi ti ascolto. -
- allora, ecco, vedi, io...  Prima che ero andato dal dottor Agasa... Io, ecco...- Ran si fece più attenta. 
- ecco io ho rotto un vaso, ecco!- Conan scappò dalla stanza. 
- se lo prendo!- esclama Ran un po' arrabbiata. 

Conan Edogawa
-Ma come fa a sapere tutto!-Urla sull'orecchio del detective di Osaka.
-Non voglio chiedere a me, e poi sono ancora arrabbiato con te!- Heiji finse un tono arrabbiato. 
-Cosa? Perché scusa?!- Conan è molto confuso. 
-sì, sì fai finta di niente!- 
-Cos'è successo? Quando ti avrei fatto arrabbiare?-
-Prima! Quando mi hai chiamato, scemo. Mi hai buttato giù il telefono dopo aver detto che Kazuha è il mio amore!-
Conan rimase molto stupito... 
- Heiji , io non ti ho mai telefonato...-
-se se, credi che me la beva? Scusati piuttosto-
- ti ripeto e sono serio: io non ti ho mai telefonato!- Silenzio per un po' di tempo.
-Ma allora...- Heiji non concluse il ragionamento che Conan lo completò. 
- Sì, qualcuno ha usato il mio papillon. Sai ho ricevuto una telefonata da un certo Shinichi Kudo al parco aveva la mia voce...-
- ehm avrei da dirti una cosa... Vedi prima mi ha chiamato qualcuno con la voce di Conan io ho urlato ciao  Kudoooooo e poi quando ho sentito quello dall'altra parte il tacere gli ho ripetuto ci sei Shinichi?-
- coooosa?! Ma sei un idiota grande come una casa! Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così?... Va bene per oggi ho sentito abbastanza. Ciao!- E riattaccò. Ma chi può essere? Un'altra persona avrebbe potuto usare il papillon... Era proprio Ran!!

Ran Mouri 
Uffa è proprio uno scemo altro che detective... Si è pure preoccupato per me... Le trillò il cellulare. 
- pronto?-
- ciao bellissima come stai??-
- ciao Eisuke! Bene bene...-
- non ti ho più sentita che combini?-
- oh niente... Ero impegnata col karatè...-
- ah si? Vabbè dopo ci vediamo che devo chiederti una cosa...-
- mmmh oggi non posso... Devo stare con Conan, non mi va che stia sempre da solo.... Dimmi ciò che devi dirmi ora-
- ok ok e se vengo là?-
- no!... È che vedi... Io ora sono a fare la spesa... Ti ripeto, dimmi pure...-
- è che è un po' difficile bhè ecco, Ran, t-tu mi ami?-
Ahia questa non me l'aspettavo!!
- ehm, scusa ma c'è Conan che mi chiama... Ci sentiamo dopo...-
- no Ran non ci sentiamo dopo!- era la voce di Shinichi. 
- Conan non ti sta chiamando- riprende la voce di Conan.
- allora, mi ami??- Eisuke parlò ancora... Ran non capiva più niente. Ad un certo punto si girò attratta dalla voce di Shinichi. 
Per un attimo lo vide ma in realtà dopo qualche secondo che focalizzò meglio l'immagine si accorse che era Conan a parlare con in mano il papillon tenuto vicino alla bocca. Appoggiò il telefono sulla scrivania dell'agenzia è andò verso Conan che continuava a parlarle con la voce di Shinichi. 
- allora mi ami?-
Ran sbarrò gli occhi guardava Conan che era identico a Shinichi e intanto vedeva lui. S'inginocchiò alla sua altezza e intanto lo ammirava incantata.
- sei tornato da me...- mormorò. 
Conan si bloccò e Ran ne approfittò per stringerlo in un abbraccio dolcissimo. 
- perché hai usato il mio papillon?- le domandò Conan impassibile senza ricambiare l'abbraccio. 
- Io... Avevo bisogno della verità... tanto, credimi. Avevo bisogno di sapere dov'eri finito...- Ran cominciava a piangere.
- non capisci ancora che io ci tengo a te? Per cui avrò avuto i miei buoni motivi per non svelartelo giusto?!?-
- ma perché te?! Cosa gli hai fatto? Cosa, Loro, ti hanno fatto?? Chi? Io devo saperlo!-
- Ran smettila per favore- Conan, dolce, ricambiò infine l'abbraccio. 
- ok, scusa..- singhiozzò Ran. 
- scusa dovrei dirtelo io... Non so come abbia fatto tu a perdonarmi...- Conan sorrise sincero in quel modo che faceva solo Shinichi... Con quegli occhi blu come zaffiri che riflettevano il suo volto e le regalavano calore. Come aveva fatto a vivere così a lungo senza quel sorriso, si chiese...
- mi confermi, cioè, vorrei sentirmelo dire da te... Che, che sei S-Shinichi intendo-
- se ci tieni così tanto ok... Ciao Ran piacere il mio nome è Kudo Shinichi, sono il detective più bravo e carino dell'ultimo secolo- 
Ran sorrise e lo guardò allontanarsi mentre cresceva in lei la consapevolezza che non se ne sarebbe più andato via da lei.. Non l'avrebbe più lasciata sola, come, d'altronde, non aveva mai fatto.

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Capitolo 4
*** La rabbia di Ai ***


Solo la verità part 4

Mentre usciva chiamò Hattori.

-Kudo hai la faccia tosta di chiamarmi dopo avermi buttato giù il telefono per ben due volte?-

-taci Hattori. Ran sa tutto.- disse con una punta di rimasto rimpianto.

-Ma come osi?! Aspetta che hai detto?- sbottò dopo aver capito la situazione.

-Hai capito, era lei che ti ha chiamato prima...- spiegò cauto.

-oh!- rimase senza parole.

-Mi serviresti qui, vieni in settimana per favore...- lo supplicava pure...

-Ok vedrò cosa posso fare con Kazuha...- Heiji si convinse.

-A proposito non credi di doverti dichiarare a lei, tu che puoi?- Conan si permise una mini vendetta.

-bhè... Adesso puoi pure tu...- lo rimbeccò il liceale.

-Dimentichi che Ran è già impegnata con Hondo- gli ricordò sbuffando.

-Giusto, ma io non ci riesco mi dispiace.- gli confidò abbattuto.

-Va bene, ti aspetto presto-       tu tu tu


Ran Mouri

Lacrime sul suo volto, di nuovo, rimase in questo stato per ore. Non sapeva se essere felice o meno. Shinichi era tornato però si è portato con sé una valigia di bugie e soprattutto dolore. Anche serenità, completezza, gioia. Cose che non provava da tempo. Voleva delle risposte! Decise di andare a casa di Agasa. DLIN DLON.
Una figura piccolina aprì la porta.

-Ciao Ai! Come stai?-Domanda Ran cordiale.

-chi stai cercando?- rispose brusca la piccola scienziata.

-oh bhè i cercavo il dottore...-

- entra... DOTTORE ABBIAMO OSPITI IO TORNO GIÙ-

- ok Ai sali presto che è quasi ora di cena- rispose un allegro dottor Agasa.
 Haibara non rispose.

- oh ciao Ran come stai?- Era felice di vederla.-Io bene vorrei chiederle delle cose su Shinichi e,quindi... su Conan...- disse seria.

- o-ok... Sediamoci, ceni da noi oggi Ran?- chiese il dottore per sviare il discorso anche se la sua espressione era molto preoccupata...

- no, no grazie... Torniamo al nostro discorso... So che gli è successo qualcosa che l'ha fatto ridurre così... Vorrei sapere chi è stato e perché. Vede ho bisogno di un po' di verità...-Disse Ran velocemente.

-Mi dispiace io non so di cosa tu stia parlando...- Agasa stava sudando freddo.

-Andiamo, chi crede di prendere in giro... Ma non capisce che io ci sto male?!- le lacrime cominciarono a sgorgare -nessuno che voglia dirmi sta succedendo?-

- Ran io non so...-Il dottore era in pena per lei.

-Nessuno sa cosa provo, come mi sento, io sono...-Non finì in tempo che una voce arrabbiata completò la frase per lei:

-Un'egoista, una terribile, ignorante, insensibile, egoista, ecco cosa sei! Come puoi non capire ciò che prova lui?! Non ti rendi conto di cosa ha vissuto? Di come si odia per averti fatto piangere? E poi? Arrivi a casa a presentargli il tuo nuovo ragazzo e mentre a lui si spezza il cuore tu pensi a come dimenticarlo. Ma quando scopri la verità... BUM! Ecco che il tuo egoismo raggiunge l'apice... Non credi avesse un motivo per tacere e mentire? Credevi forse che gli facesse piacere? Oh, magari ora sei pure triste dopo che hai scoperto che lui è messo in condizioni peggiori delle tue e non puoi più fare la vittima... Poverina, mi dai la nausea!- E detto questo Ai levò le tende lasciando Ran stupita e sull'orlo delle lacrime.

-Scusala, a volte sa essere molto... Aggressiva- disse Agasa, anche lui un po' scosso. -Tutto ok?- 

Ran non parlava, aveva lo sguardo perso, lacrime cominciarono a scenderle, amare, calde, bollimenti, cattive, accusatorie. Si riscosse ricordandosi di avere compagnia:

- oh, sì mi scusi ora devo proprio tornare a casa, anch'io ho due persone da sfamare- disse con un falso sorriso e si diresse verso la porta seguita dal dottore...

- allora salutami, ehm, Shinichi...- la salutò.

- eh? Oh certamente. Salve e g- grazie.- e si avviò verso casa.


Conan Edogawa


Passeggiò un po' di tempo. Aveva bisogno di schiarirsi le idee. Non aveva voglia di incontrare né il dottor Agasa, tantomeno Ai. Ran ormai sapeva, tutto ciò che aveva fatto finora era stato inutile, lei era di nuovo in pericolo. E ora che succederà ancora? Per ora comunque lei non è a conoscenza dell' organizzazione per cui è ancora all'oscuro del materiale pericoloso... Era ora di cena, meglio tornare a casa. Entrò tanto le chiavi le aveva e trovò Ran ai fornelli che con un sorriso lo salutò:

- ciao Conan dove sei stato?- domandò curiosa la ragazza.

- ho fatto una passeggiata. E tu? Dove sei stata?- la domanda gli uscì involontaria, normale, da tutti i giorni e non ci diede molto peso.. Ma questo non sembrava pensarlo Ran, tutt'un tratto paonazza.
-Io? Da nessuna parte...-

-Beh dubito, visto che hai appena iniziato cucinare... Poi le tue scarpe sono in entrata, e un po' umide dentro... Sai rimango un detective, in fin dei conti...-Rispose lui semplicemente.

-Già me ne sono accorta-lo disse dopo essersi ripresa da un attimo di perplessitudine.

-Allora dove sei stata e per favore, sii sincera-
-dal dottore Agasa... Mi ha detto di salutarti-

-beh cosa facevi lì?- Chiese sospettoso

-come detective non puoi proprio farti gli affari tuoi vero?-

-Posso provarci-e con un sorriso Conan si ritirò in camera sua.

 Si addormentò e al risveglio trovò Ran distesa sul bordo del suo letto, dalla posizione sembrava fosse venuta a dirgli qualcosa e che poi si fosse addormentata ammirandolo. Era proprio carina. Peccato fosse già innamorata di un altro... Il trillo di un telefono lo scosse. Era quello di casa. Rispose:

- pronto??-

- ehi ciao sono Eisuke, c'è Ran??- domandò gentile.

- ciao. Si c'è Ran.- rispose asciutto mentre pensava " questo tizio mi dà proprio su i nervi!"

- ehm... Me la passeresti??- il suo tono si era fatto insicuro.

- no- risposta semplice e glaciale alla quale Eisuke si infastidì un poco.

- perchè scusa? È la mia ragazza, devo venire a casa di persona per vederla??!- scoppiò irritato.

- non serve che tu lo ripeta lo so bene che è la TUA ragazza, per carità. Comunque visto che insisti la vado a svegliare...- e si avviò non sentendo Eisuke urlare di lasciarla pure dormire che non lo sapeva...

Mentre lasciò la chiamata in attesa scorse Ran che, già sveglia, stava andando a rispondere al telefono...

- è Eisuke...- la informò Shinichi.

- l'ho capito...- rispose lei lanciandogli un'ultima occhiata.- aspettami di là che ti devo parlare....- e con un cenno della testa Conan disse di sì.


Ran Mouri


- ciao Eisuke cosa c'è??- frustrata rispose, senza voglia di sentirlo...

- oh che accoglienza glaciale, disturbo per caso? Potrò sentire la mia ragazza ogni tanto o no??-

giusto...era la sua ragazza, doveva tenerci a lui infondo, avrebbe dovuto amarlo.

- ovvio è che... Sai, dormivo e sono ancora un po' assonnata- mentì.

- certo, capisco.. Allora oggi ci vediamo? Ho tanta voglia di vederti...- Ran si voltò in cerca di Conan, credeva di poter trovare  una risposta nei suoi occhi magnifici, ma se n'era già andato.

- ehm oggi? Quando??- rispose frastornata.

- bhè  magari domani... andiamo a prenderci un gelato...-

Un gelato?? Perché no?! Ma da soli... Noi due... Bah,

- posso portarmi dietro Conan?? Non disturberà...- 

- ehm, ecco, oggi volevo restassimo un po' soli ma se...- a Eisuke non voleva il moccioso antipatico sempre in mezzo a loro due..

- Graaaaaaaaaaazzie mille. a domani allora, verso le 4 ok? Ciao,ciao- e riattaccò senza sentire il parere del suo "ragazzo".

- Ran, aspet- TU, TU, TU


- hei Conan- disse tornata in camera di suo padre, - abbiam...., Shinichi Kudo non fare finta di dormire!! - la sua voce era allegra, e per scherzo cominciò a prenderlo a cuscinate... 😋

- ahi, ahi, ok pausa, tempo!! Ho capito Ran!- era ormai stato sepolto vivo sotto i cuscini quando Ran si placò...

- si dopo tre anni... Comunque dicevo che abbiamo programmi per domani pomeriggio... Con Eisuke...- gli lasciò lo spazio per un commentino... Che non tardò ad arrivare...

- io passo- disse subito il detective.

- hahà! Domani non mi scappi!- rispose lei maliziosa.

- come no... Vuoi vedere??- le rispose lui a tono.

- non è che qualcuno qui è geloso, Fratellino?- chiese lei angelica.

Conan arrossì fin sulle orecchie...

- io di certo no!- rispose poco convinto.

-sarà... Vabbè allora ci conto eh..... - prima di uscire, Ran gli stampò un bacio sulla guancia, pericolosamente vicino alla bocca del bimbo, che arrossì ancora di più se possibile...


Bacini a tutti, a domani con un nuovo capitolo... Scusate da morire il ritardo... Sapete com'è con la scuola... Grazie a tutti, quelli che recensiscono soprattutto... Mi dispiace se le storie non sono il massimo, soprattutto questo capitolo, un po' insulso...
Scusate ancora il ritardo...  ciaooooo, notte  a domani... :*
Ps.. Non è colpa mia se la storia viene tutta attaccata non so come fare...

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Capitolo 5
*** Chi ami?...te ***


SCUSATE. SCUSATE. SCUSATE. SCUSATE. SCUSATE ALL'infinito il ritardo. Scusatemi ancooora!!! Spero almeno che il quinto capitolo piaccia... Non è molto chi sa che cosa. Nei prossimi credo ci sarà probabilmente il coinvolgimento dell'organizzazione ma non so ancora è non vorrei essere una guastafeste e rovinare la sorpresa. Grazie ancora a quelli che seguono la mia storia e scusate se è tutta attaccata... 😘.                                               Conan Edogawa:              
                        Non è giusto! Essere convinti in sto modo... Approfittatrice!! Donne, tutte uguali... Chissà cosa succederà questo pomeriggio... Meglio non pensarci... 

Il giorno dopo al pomeriggio Conan si diresse assieme a Ran dal gelataio più vicino dopo vari tentativi di corruzione ai quali  la ragazza rispondeva con un 
- sembri un vero e proprio moccioso quando fai così, dovresti avere 17 anni no?-
Già appunto. Dovrebbe. 
Erano arrivati da un pezzo ma Eisuke Hondo non sembrava volersi fare vivo mentre loro avevano già mangiato una pallina di gelato... Arrivò con mezz'ora di ritardo. 
- scusate!! Ran perdonami. Ho avuto un imprevisto-
Ran non gli rispose, seccata. 
- ok sono qua perché devo dirti una cosa importante!-
- sentiamo...- rispose la ragazza sarcastica. 
- Conan ehm intanto non potresti andare a prenderti un gelato??-
- l'ho già mangiato grazie.- ribatté con freddezza. 
- dai Conan vai un attimo- lo invitò Ran e a queste parole il bimbo se ne andò... Dopo aver attaccato una cimice collegata al suo auricolare.

Ran Mouri:
                                   - dimmi ora- 
- allora ehm ecco è un po' difficile. Ma uhm ecco, Ran Mouri lo so che siamo ancora giovani ma tra poco maggiorenni... Mi vuoi.... Ehm sposare?- chiese senza guardarla, imbarazzato.
- che???? No!- rispose senza pensare -ehm ecco scusa, volevo dire che ci devo pensare...- 
Eisuke ci rimase decisamente male... Avrebbe messo una mano sul fuoco che lei avrebbe accettato. 
Ran intanto stava pensando a cosa avrebbe comportato un matrimonio con lui... Che non era Shinichi... Non aveva mai pensato o immaginato o sognato di sposarsi con qualcuno non fosse il detective. E ancora ora lo pensava... Lo sguardo cadde in un bottone di troppo sulla sua giacca della divisa scolastica. Non centrava niente.
- Eisuke vuoi un gelato?-
- eh? Oh si... Caffè grazie.-
- ok-  e si avviò all'interno del locale. Si tolse il bottone e lo esaminò poi urlò - Conan!!!! Non si spia la gente vieni fuori subitooo!!-
Dal bagno spuntò fuori Conan imbarazzato.
- si, dimmi...-
- dimmi?? Avanti andiamo a casa- e gli tirò un pugno in pancia facendolo piegare in due dal dolore:
- m-ma c-che c-cosa tti v-viene in m-mente. Sei fuori?!!!!!-
- muoviti almeno fingi bene!- e Ran prendendolo in braccio corse fuori e poi verso l'agenzia dicendo a Eisuke qualcosa del tipo: 
- Conan sta male. Devo portarlo a casa di corsa.... Ci vediamo presto.....-
E lasciandolo incavolato con quel bambino saccente che si intrometteva continuamente tra loro.

Conan Edogawa:
                          - Ran ESIGO una spiegazione- le urlò contro appena arrivato a casa. 
- ed io PURE!! Che ci faceva un bottone-cimice attaccato addosso a me??- controbatté lei altrettanto irata. 
- ehm... Comunque non c'era bisogno mi stendessi solo per salvarti il fondoschiena. Poi scusa perché non hai detto al tuo "ragazzo" che volevi andare a casa?? Lo ami Ran??-
- certo e poi scusa ma te lo sei meritato il pugno, Kudo. Eri forse geloso??- chiese lei maliziosamente. 
- chi?? Io? Scusa perché dovrei. Volevo solo rimanere aggiornato... E perché tu lo rifiuti? Sei innamorata di un altro per caso?- chiese preoccupato. 
- mmmh forse- e gli lanciò un'occhiataccia. 
- chi è?- chiese brusco. 
- e a te che importa? Ripeto non sarai geloso??- chiese lei facendo una faccia d'angelo. 
- ma a te che frega. Dimmi chi è, cavolo!!- Ran rimase colpita dal modo in cui pronunciò l'ultima frase quel piccolo bambino. 
- mmmh allora è molto bello ma la cosa più bella sono gli occhi, del colore del mare. È alto, castano, intelligente e ha la mia età. Hai capito chi è??- intanto Conan pensava ma non riusciva a trovare il misterioso ragazzo. 
- no! Dai dimmelo....- la supplicò. 
- allora... Te lo dirò stasera se sarà necessario. Intanto scervellati pure, "detective"- e lo lasciò con un occhiolino mentre andava a ordinare del sushi per cena. 
Goro rientrò poco dopo e trovò già il cibo in tavola. 
Mentre cenavano lo sguardo di Conan era perso. Stava pensando a chi potesse essere quel misterioso ragazzo che ha rubato il cuore a Ran quando Goro richiamò la sua attenzione: 
- hei bell'addormentato chi stai sognando??- 
- eh?? Sognando? Aaaaaan certo. Sai pensavo alla bambina che mi piace...-
Ran dapprima divertita dall'espressione impegnata da investigatore che c'era sulla sua faccia, ora era sconcertata dalla notizia che a Conan piaccia una bambina...
- e chi sarebbe la fortunata? Eh Conan??- gli chiese infastidita. 
- uhm... Te lo dico stasera...- e le fece l'occhiolino. 
Ran arrossì e si rifugiò in cucina a lavare i piatti... Si preparò per andare a letto e, ormai sotto le coperte, sentì la porta aprirsi. Non alzò lo sguardo perché tanto sapeva già chi era e non voleva parlargli. Lui arrivò silenziosamente al suo capezzale e le carezzò la guancia sussurrandole:
- lo so che sei sveglia... Ti ricordi che dobbiamo scambiarci delle informazioni??- 
Ran si girò,aprì gli occhi e si ritrovò Conan vicinissimo. Notò che era senza occhiali e il suo sguardo era un misto tra curiosità e... Gelosia. 
- ehm io...- non riusciva a parlargli. 
- vediamo. Ti aiuto. Per chi hai deciso di tradire la tua ultima fiamma??- disse ironico.
- prima tu- disse lei. 
- ok... Ti darò un indizio. È castana, ha i capelli lunghi, è alta e bella. Chi è?- chiese misterioso... 
- bhe non che tu mi abbia dato chissà quali indizi..- disse Ran. 
- dai ora dimmi come si chiama???- chiese impaziente Conan. 
- mmmmh non so se dirtelo...- era confusa e imbarazzata. 
- va bene, ho capito. Scusa se mi sono immischiato. Vado a dormire notte- ribatté lui offeso. 
- aspetta! Ecco io sono innamorata...- rimase in silenzio un po' come per metabolizzare le parole da dire. 
- non serve. Se non vuoi non importa a domani- e fece per uscire che...
-....tu...- rispose lei piano. 
- scusa??- chiese lui praticamente già  fuori dalla stanza. 
- ecco... Niente a dom...- ma fu bloccata da Conan. 
- ripetilo!- disse lui rientrando nella stanza e chiudendo la porta. 
- niente. Non ho detto niente. Però tu? Chi avevi detto che ti piace scusa??- chiese lei in evidente imbarazzo. 
Lui si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò piano: 
- tu!- e le baciò la guancia per poi uscire - notte!-.







        Finito anche questo capitolo spero di aggiornare domani... Scusate ancora il ritardo. 

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Capitolo 6
*** IDIOTA! ***


Ciao a tutti scusate se aggiorno a quest'ora è che mi è sempre più difficile trovare l'ispirazione... Comunque sono riudpscita ad aggiornarlo in giornata che non sia che poi faccio aspettare troppo😜 scherzo comunque spero vi piaccia un bacio😘
Ora dovrebbe essere pure più scorrevole dato che non è attaccato...😄😄😄 grazie e buona lettura a domaniiiiii. Cami💚



Era un lunedì mattina e Ran si svegliò alle 8 poiché oggi la scuola sarebbe iniziata alle 8.50 a causa della mancanza di un'insegnante. 
Conan fatalità avrebbe dovuto svegliarsi a quell'ora ma non si vedeva in giro. Ran, dopo aver preparato la colazione entrò nel buio della camera da letto che condivideva con Goro e lo trovò che dormiva beato sul letto di Goro il quale era via per lavoro dalla sera precedente. La sveglia suonava ma lui non voleva saperne di alzarsi così la ragazza cercò di svegliarlo: 
- Conan sveglia.... Ehi svegliati, Conan... Conan, svegliati... SHINICHI SVEGLIAAA!!!- urlò nelle orecchie del piccolo Conan che si svegliò urlando. 
- AAAAAAAAAAAAAH! Che succede??- si mise subito a sedere sbattendo contro qualcosa nell'oscurità. 
- ahia mi hai fatto male!- esclamò Ran massaggiandosi la testa. 
- Ran?? Che ci fai qui? Non dovresti essere a scuola?- chiese con aria innocente.
- no entro più tardi. La colazione è pronta. Io vado a farmi una doccia- e uscì dalla stanzetta e accendendo la luce. 
Conan, mezzo addormentato andò a far colazione. Intanto tutti e due pensavano a quello che si erano  detti ieri sera... Mentre era soprappensiero Conan mise i piatti nel lavandino e andò in bagno con l'intenzione di sciacquarsi il viso e lavarsi i denti. 
Appena entrò capì di aver fatto un passo falso, infatti si trovò davanti una Ran paonazza con addosso un asciugamanino troppo corto che lasciava in vista le sue belle gambe. rimase ad ammirarla per qualche secondo di troppo infatti gli arrivò un calcio che lo fiondò fuori dal bagno ancora con un'espressione ebete stampata in faccia...
- IDIOTA!- gli urlò la ragazza imbarazzatissima. 
Quella mattina i due ogni volta che si guardavano arrossivano di brutto così neanche si salutarono. 
Conan avrebbe trascorso una mattinata monotona e noiosa a scuola a differenza di Ran...
Questa arrivata a scuola si annoiò per ben due ore. Durante l'intervallo, mentre chiacchierava con l'ereditiera Suzuki si sentì un urlo proveniente dal bagno delle ragazze. Si precipitò sul luogo ma non riusciva a vedere niente a causa della folla che si era radunata attorno ai bagni femminili. 
- cos'è successo??- domandò a un ragazzo.
- hanno trovato un corpo...- disse lui lugubre.
- un morto???- chiese lei esterrefatta
- non si sa potrebbe essere ancora viva anche se dubito... Ha una ferita profonda a livello dello stomaco...- disse lui scosso.
- è stata chiamata un'ambulanza? E l'arma?- Ran era visibilmente sconvolta e con lei Sonoko che nel frattempo l'aveva raggiunta.
- l'arma è un pugnale ed è tra le mani della vittima... Sembra suicidio... Comunque non è stata ancora chiamata un'ambulanza...- il ragazzo rabbrividiva mentre raccontava.
- coosa? Sonoko chiama un'ambulanza mentre io chiamo Conan...- disse la ragazza fingendo un coraggio che non aveva...
- posso andare io??- chiese il ragazzo al quale Ran annuì con la testa.
- arrivano il dottore e l'ambulanza tra 10 minuti...ma mi dici perché stai chiamando Conan??- chiese la Suzuki un po' stupita, ma Ran le fece segno di star zitta e urlò praticamente nell'orecchio a Conan per la terza volta in quella mattina...
- raggiungimi subito a scuola!!! Al secondo piano! C'è un corpo!!!! MUOVITI!- e riattaccò.
L'ereditiera la guardò alquanto stupita...

Dopo la telefonata Conan lasciò di corsa la sua classe e, grazie al suo skateboard modificato dal dott. Agasa, arrivò in 2 minuti al liceo Teitan.
Raggiunse di corsa il secondo piano e corse subito verso l'aula di Ran. Entrò che c'era una confusione tremenda per via della quale non riusciva a intravedere la ragazza.
La prof, che riconobbe come quella d'inglese, non riusciva a mantenere l'ordine così si issò sulla cattedra non badando alle prediche della sua ex insegnante, e urlò con quanto fiato aveva in gola:
- TACETE!!!- 
In molti si girarono in direzione della voce che aveva parlato e si scontrarono con lo quegli occhi magnifici che conoscevano fin troppo bene. Cominciarono a sentirsi dei sussurri del tipo: " guarda un Kudo in miniatura..." oppure  " chi sarebbe questo qui??" o ancora "che carinoooooo!"
- qualcuno sa dirmi dov'è Ran?? Diceva qualcosa a proposito di un cadavere se non sbaglio... Dovrei esaminare la scena del crimine...- finito il suo discorso c'era chi rideva e chi piombò nel panico ma nessuno che rispose... Allora si rivolse alla prof.
- signora Masumi* mi potrebbe dire che succede?- ma non ottenne risposte dalla prof, scandalizzata dalla notizia del corpo.
Ad un certo punto una voce inveì contro di lui:
- Shi-Conan ce ne hai messo di tempo... Ma dov'eri finito???- Ran entrò in classe -Lo sai che ero nel panico?? Mentre tu eri qui quell'altra povera fanciulla è m-morta dis-dissanguata... Sono disperata....- e singhiozzando gli si buttò al collo.
- ehm Ran stiamo dando spettacolo mentre io avrei un caso da risolvere...- in effetti in classe erano tutti commossi, non vedevano una litigata così dai tempi di Shinichi...
- g-giusto, a-andiamo- 
Arrivarono di corsa ai bagni e mentre Shinichi seminava la scena del delitto Ran intratteneva professori e addetti alle pulizie che protestavano contro il bimbo.
Non trovava prove schiaccianti... Potrebbe essere stato chiunque a commettere l'omicidio, perché almeno su quello era sicuro, era un omicidio premeditato. Le uniche prove erano dei residui neri sulla lama e un'orma.
Poi spiegando una delle sue interessantissime teorie riuscì a scovare il colpevole e assicurarlo alla giustizia...
- sei stato bravo, idiota- lo punzecchiò lei...
- grazie Watson- disse lui.
Le lezioni erano arrivate ormai alla fine e lei è Conan tornavano a casa. In quel momento squillo il telefono di Ran.
- pronto??- rispose la ragazza.
- hoi Ran finalmente, mi eviti per caso in questi giorni??-
- c-ciao Eisuke... Ma che d-dici...- Ran guardò verso Shinichi che sbuffò seccato.
- boh sembrava... Va beh oggi sei impegnata immagino... Magari col karatè... Allora ci vediamo presto almeno. E spero in una risposta per, beh, hai capito...- 
- sicuro... Ehm allora ciao... A presto allora...- e riattaccò. 
Erano arrivati a casa la cena quella sera era una cenetta a due visto che lo zietto era via per lavoro... Come se sarebbe riuscito a risolvere un caso senza di lui.... Quella sera Conan era un po' arrabbiato con Ran e questo lei non se lo fece scappare. Per tutta la serata non si rivolsero praticamente la parola, finché Ran non ne poté più.
- senti Shinichi, cos'hai??- sbottò lei improvvisamente.
Quasi fosse in un mondo immaginario lui si svegliò in quel momento: 
- uhm? Niente figurati...- mentì geloso e irritato.
- figurati, certo. Ma credi che io sia stupida??- cominciava a innervosirsi.
- ma una persona non può tenersi le cose per sé? Gli altri devono sempre farsi affari non propri giusto??- Conan si stava scaldando parecchio ma mai quanto Ran:
- ah quindi io sarei quella che non si fa mai gli affari propri vero?? Beh non mi aspettavo di certo che sarebbe stato uno che di professione non si fa mai i cavoli suoi a dirmelo...- continuarono così per tutta la sera finché Conan non se ne andò a dormire lasciando Ran da sola in cucina, con una pila di piatti da lavare.
La notte tutti e due si addormentarono pensando a quanto fossero stati stupidi... Litigi così infantili potevano farli solo loro...

La mattina seguente si alzarono in sincrono quasi come se si fossero messi la sveglia. In cucina, nel luogo del litigio, Conan trovò il coraggio e si scusò con Ran...
- scusa per ieri sera- le disse mantenendo uno sguardo basso.
- scusa anch'io. Non volevo litigare con te... Ma mi vuoi dire perché eri arrabbiato??- era troppo curiosa, che non riuscì a contenersi. 
- solito discorso...- sospirò lui. -Ran, tu ami veramente Eisuke??- le chiese calmo.
Lei non si agitò, chiese solo il perché.
- perché per mettersi con una persona bisogna esserne innamorati e volerle molto bene, tu invece lo tratti con freddezza, lo eviti, lo ignori e poi... Quel discorso, bhè, quello dell'altra sera... Insomma tu...- si interruppe quando Ran disse:
- h-ho capito... Quindi tu eri seccato perché mi aveva chiamato e io gli ho promesso di rivederci presto.. Giusto?- lei sorrise.
- E se anche fosse? Non devo spiegare a nessuno le mie reazioni...- disse lui un po' rosso in viso.
- non eri... Geloso??- chiese anche lei rossa.
- i-io ammetto di esser stato un po' geloso se tu sarai sincera con me adesso e guardami. Io Ran Mouri ti ho amata sin da quando sono stato dotato di sentimenti... Tu come mi consideri nella tua vita? Tu mi ami ancora Ran? È per questo che ora ignori Eisuke?- distolse lo sguardo un secondo buono da lei imbarazzatissimo, paonazzo, col sangue che gli ribolliva nelle vene.
Lei era ancora più rossa se poteva essere. Era una dichiarazione in piena regola!! Cosa avrebbe fatto ora? Oddio! Lui le ha chiesto di essere sincera... Si, glielo devo. Io lo amo e lui lo deve sapere.
Corse e lo abbracciò così da non guardarlo negli occhi mentre glia apriva il suo cuore.
- i-io ti ho aspettato tanto. Ti ho amato alla follia e con Eisuke credevo di poterti dimenticare, farmi una vita e vivere, con o senza di te perché negli ultimi mesi eri diventato come una droga. Eri la mia forza vitale e io non ce la facevo più ad aspettarti. Il mio cuore stava appassendo e io con lui... Dovevo stoppare questo andare delle cose. Però i miei sentimenti non sono mai svaniti anzi continuavano a crescere dentro di me, repressi da me stessa fino a quel giorno. Quando mi hai detto chi eri veramente è stata come la rinascita di una fenice, dalle ceneri del mio cuore è tornato tutto l'amore respinto e mi ha sopraffatta... E-ecco perché, si, perché io, io t-ti ho baciato- le ultime parole uscirono come un sussurro dalla bocca della ragazza.
- credo di aver capito abbastanza... Ma perché non gli dici la verità??- le chiese stringendola di più a sé.
- potrei ferire i suoi sentimenti e i suoi sogni... Mi ha perfino chiesto di sposarlo....- replicò indignata.
- lo stai solo illudendo, così. Ma non puoi neanche trascurare i tuoi sentimenti... E i miei- concluse infine Kudo guardandola. Sembravano proprio perfetti loro due insieme. Come se fossero due metà che si completano a vicenda... E che l'uno senza l'altra non potrebbero esistere.
Questa volta, insieme avvicinarono lentamente i loro visi sfiorandosi dapprima il naso, poi la fronte, infine facendo combaciare i 2 visi perfettamente. Rimasero così, immobili, ad assaporare quel bacio molto desiderato, senza approfondirlo né staccarsi. Solo così. 
Dopo un tempo che parve infinito i giovani si staccarono sorridendo appena finché un cellulare non suonò, ma non era la suoneria di prima per cui il telefono doveva essere quello di Shinichi...
- ehi ciao Ai, dimmi- rispose allegro.
- dimmi che non è vero!- gli urlò lei.
- vero cosa?!- il detective cambiò espressione e Ran se ne accorse.
- Shinichi che succede??- domandò infatti.
- dimmi che non sei tu quello che è in prima pagina del quotidiano con scritto "caso risolto al liceo Teitan, stile Shinichi Kudo", DI- MME- LO!- conan fece un'espressione agitata.
- come sarebbe?! In prima pagina?? Oddio!!! Che guaio!- 
- che guaio??- ripeté al telefono la scienziata -che disastro, che sei tu! Io direi... Inutile... Che sto a parlare tanto il detective non mi ascolta....- riprese infuriata.
- grazie Ai, ora devo andare a scuola... Ciao.- tu,tu,tu
Meno male riattaccò in tempo per non sentire le offese che gli lanciò Haibara.... Ora si che era nei guai... E parecchio.

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Capitolo 7
*** Stranezze ***


Ok gente, ciao a tutti😇. Non era mia intenzione far aspettare così tanto per un solo capitolo... Ma non sono riuscita a fare più in fretta di così... L'ispirazione era andata in vacanza... 😩😫😓 ho letto e recensito moltissime storie in questo periodo a caccia di idee, e alla fine qualcosa è venuto fuori... Purtroppo succede e mi dispiace moltissimo... Spero almeno che questo capitolo sia soddisfacente... Ne approfitto per ringraziare di ❤️ adler_kudo che mi ha sopportata e tirata su di morale non una sola volta, anche con le sue storie fantastiche. 😘 buona lettura a tutti. Cami💚



STRANEZZE

-Cosa sta succedendo- chiese Ran affannata.
-Sono sul giornale!- si riscosse il ragazzo con un'aria abbastanza preoccupata. Conan in realtà era decisamente preoccupato. Cosa sarebbe potuto accadere adesso? Ran poteva essere in pericolo! E con lei tutti coloro che lo conoscevano... Tutto quello che aveva fatto finora per rimanere nell'ombra era stato invano, ora era addirittura nella prima pagina del quotidiano! Scese velocemente le scale di marmo che portavano fuori dal condominio arrivando davanti alle cassette postali. Non essendo, Goro, abbonato a nessun tipo di giornale serio se non a quelle sciocche riviste con donne in topless sulla copertina, spostò lo sguardo sulle cassette in fianco. Era lì, che sporgeva in fuori dalla cassetta del vicino... Con un balzo lo prese e mentre leggeva l'intestazione saliva lentamente le scale. 
<< BAMBINO PRODIGIO RISOLVE UN CASO IN STILE KUDO!
Il bambino in questione ha dimostrato doti deduttive e metodi investigativi molto somiglianti al detective liceale recentemente scomparso Shinichi Kudo. Il suo nome è Edogawa Conan... Eh sì, gente, proprio la nemesi di furto Kid!! Questa è un'altra cosa che lo accomuna al liceale, infatti questi già altre volte era riuscito a sventare i piani del celebre mago, proprio come il nostro Conan...
Sarà che la misteriosa scomparsa di Kudo centri qualcosa con la comparsa di questo Sherlock Holmes miniaturizzato?? Per sapere tutti i dettagli del caso e della sua risoluzione girate a pagina 2>> 
Nel frattempo era arrivato al pianerottolo davanti all'entrata del piccolo appartamento. 
Aveva i piedi scalzi che si erano congelati a contatto col pavimento. Quando entrò trovo Ran ad aspettato seduta sul divanetto, si sedette accanto a lei e assieme cominciarono a leggere l'articolo intero. 
Mamma no che leggeva, Ran rimaneva sempre più sconvolta... Com'era possibile che dei giornalisti che avevano avuto a che fare con Conan per la prima volta già avessero intuito e messo bianco su nero la verità celata dietro quel suo ingenuo visetto da bambino?? Ma allora la scema era proprio lei... Si vergognò immediatamente dei suoi pensieri. Come faceva a pensare a cose del genere quando era evidente che ormai il guaio era fatto e entro poco tempo sarebbe potuto accadere l'imprevedibile?? Guardò in direzione di Shinichi. C'era qualcosa che non andava nella sua espressione. Era troppo serio e concentrato su qualcosa... Ma chi sa cosa...
Effettivamente il ragazzo era preoccupato per l'articolo però c'era un dettaglio in tutto ciò che non gli quadrava. Il nome del giornalista. Tom Hurve. Sembrava straniero però aveva un suono famigliare, sebbene fosse sicuro di non conoscere nessun Hurve. 
Non trovò informazioni su Tom Hurve in internet. Provava una strana sensazione... Come se avesse la soluzione sulla punta della lingua... 
- cavolo! Siamo messi male!- sbottò il detective. 
- siamo nei guai vero??- chiese retorica Ran. Era molto preoccupata, anche il comportamento di lui non era normale, infatti non dava segno di averla sentita... Sembrava in un altro mondo...
- Shin cosa succede ancora?? C'è qualcos'altro che non va vero?- ma Conan non la stava ascoltando. Ripeteva quel nome dentro di sé come se lo aiutasse a trovare la soluzione... Tom Hurve, Tom Hurve, Tom Hurve...
- Shin mi ascolti??- Tom Hurve, dov'è che l'ho già sentito... 
- Shinichi per favore, potresti badarmi quando ti parlo?- 
Tom Hurve, Tom Hurve, Tom Hurve, Tom Hurve, Tom Hurve...
- allora? Shinichi!- Ran finì per urlare. Incredibile quanto possa essere difficile comunicare con lui mentre è immerso nei suoi pensieri intricati. 
- Tom Hurve!- sbottò di colpo Conan come risvegliato da uno stato di trans. 
- che? Cos'è? Un soprannome?- chiese Ran un po' spaesata. 
Ma Kudo no. Come un lampo di genio gli balenò un'idea. 
Un soprannome oppure... Un'anagramma, un codice, un significato celato... Rimase tutto il pomeriggio tra libri, e internet, appuntando sulla sua fidatissima agendina prendi-appunti dei detective boys.
Intanto Ran telefonò a Eisuke.... O meglio tentò a contattarlo, ma non rispondeva... Ritentò ancora ma il numero suonava libero... "Bah, vabbè sarà occupato al momento" pensò la ragazza... D'altronde ora aveva cose più importanti da fare...
- che facciamo??- inutile tentare, tanto ogni tentativo di mascherare la sua tensione era inutile...
- niente, aspettiamo... Devi cercare di far finta di niente... Finché non ci danno un segnale, un indizio, non sappiamo niente di loro... Magari neanche si sono insospettiti della notizia... Non si ricorderanno neanche di quella sera al Tropical Land...- si rassegnò a rispondere.
- approposito deduco che siamo in pericolo dal fatto che tu non mi abbia detto niente della tua identità per proteggermi... Però, ora che ci penso.... Non mi hai detto né con chi abbiamo a che fare, né cos'è stato a farti rimpicciolire.... Che era successo quella sera al Tropical Land ci sono arrivata... Però il resto mi farebbe piacere saperlo....- e concluse con una faccina da adorabile angioletto. 😇
- mi dispiace ma non se ne parla! Già sai troppe cose.. Capiscimi Ran...non posso rischiare di metterti i  pericolo ancora di più... Per favore, fidati di me...- già, fidarsi di lui... Era un'impresa anche solo chiederle di farlo... Non si fidava neppure lui di se stesso... Con tutte quelle bugie, quei segreti... Come poteva Ran riporre un po' di fiducia in lui?? Meglio pensare ad altro...avevano già abbastanza pensieri in testa in quel momento per permettersi di perdersi nei soliti pensieri tristi...
- comunque domani per pranzo arrivano Heiji e Kazuha... Sai, Ran?- ah si?? Allora sarà meglio che vada a fare un po' di spesa...- 
E Ran, presa la borsetta di paillette ed il portafoglio, uscì di casa. Intanto Goro che era tornato dal baretto sotto casa era decisamente sbronzo. 
- go, ih, go, ih, Yo-Ko- continuava a cantare col singhiozzo lo zietto. Era proprio innamorato cotto della cantante. Subito accese la tv e si mise a stonare a squarciagola sulle note della canzone della Okino... Che caso disperato... Meno male che sotto c'era l'agenzia sennò chissà quante lamentele avremmo già ricevuto da parte dei vicini, tra il volume altissimo della televisione e i tonfi di Goro che salta e canta. 
Arrivò presto la mattina del giorno seguente... Si sentiva il freddo sotto i piedi quando ci si alzava dal letto e, scalzi, ci si dirige a passo lento e strascicato verso la cucina, con lo stomaco vuoto e brontolante. 
Prima di far colazione però uscì per andare a comprare il quotidiano, non gli andava di rubarne un altro. Voleva assicurarsi di non essere nuovamente l'argomento principale del giornale... Fortunatamente sfogliando il giornale non trovò da nessuna parte accenni a lui. I giornali vanno così... il giorno prima una notizia che il giorno seguente la maggior parte della gente ha già dimenticato... Meglio così comunque.
Mentre tornava a casa col giornale chiuso in mano, attirò la sua attenzione la foto ingrandita della cantante preferita di Goro in prima pagina accanto al titolo di testata scritto a caratteri cubitali: 
<< SCOMPARSA MISTERIOSA DELLA GIOVANE CANTANTE IDOL DEL GIAPPONE>>
Cercò immediatamente con lo sguardo il nome del giornalista e rimase di stucco. Di nuovo lui. Tom Hurve. Come può essere che ci sia sempre lui in mezzo?? E poi si conoscevano davvero?? Chi è?? Troppe domande, nessuna risposta... Decise ad affrettasti... d'altronde a stomaco pieno si ragiona meglio. 
Appena tornato a casa sentì subito che c'era tensione nell'aria... 
- lasciami ih Ran! Come ih ti permetti?? Ih Porta ih rispetto a ich tuo padre... Ich Che figlia ich ingrata ich che mi ich ritrovo... - sembrava proprio che il vecchio Goro fosse brillo, di nuovo. Magari ancora non sapeva della scomparsa della sua amata cantante... 
- dai papà non sai quello che dici... Guardati, sei ubriaco fradicio... Lascia che se ne occupi la polizia di quella...
- Ran! Non posso ih lasciare ih a  quel ih branco di ih idioti buoni ih a nulla ih della polizia ih il compito ih di ritrovarla! Ih. Yokoooooooooooo dove sei? Ih. Tesoro miooo ti ih ritroverò. Ih. Te lo giur-ih-oooooo!- e si addormentò di colpo.... E si che si era appena svegliato... Come faceva ad essere sbronzo a quell'ora?? Mah. 
La voce di Ran lo riscosse dai suoi pensieri... 
- hei dove sei stato di bello finora? Sono già le 10.30 e non hai neppure mangiato... 
- eh? No no, sono andato a fare una passeggiata e ho comprato il quotidiano. Così sono venuto a sapere della Okino... Tuo padre l'ha presa tanto male? Come l'ha saputo?
- era uscito con degli amici ed è tornato a casa ubriaco come hai notato. Ha acceso la tv e... PUM, un'edizione speciale del Tg ha annunciato la scomparsa di Yoko.
Ovviamente e dire poco dire che l'ha presa male... Insomma, l'hai visto anche tu, no?- La ragazza andò a vestirsi dato che indossava ancora il pigiama e Conan ne approfittò per divorare la sua colazione. 
Dopo due ore i preparativi erano conclusi: Goro era bello che sveglio ed anche vestito agghindato, Conan e Ran pure, ma quest'ultima era impegnata nel sistemare per la centesima volta la posizione di una candela viola sul tavolo. Insomma neanche arrivasse il presidente in persona...
Mai che i due da Osaka fossero in anticipo o, perlomeno, puntuali... Arrivarono con 20 minuti di ritardo nei quali Conan e Ran non ce la facevano più a trattenere Goro che cercava di scappare dalla porta d'entrata per andare a cercare il suo "amore". Alla fine comunque arrivarono. 
Kazuha si fiondò ad abbracciare Ran mentre Heiji fece il suo ingresso trionfale col suo immancabile:
- hei Kudoooo! Come va?- lasciando una Kazuha intenta a chiedersi se fosse scemo o cosa, una Ran basita e Conan che lo inceneriva con lo sguardo. Inutile dire che Goro era troppo preoccupato per la cantante per farci caso. 
- Heiji ma sei tonto per caso? Dove vedi Kudo qui dentro?? Mi sto cominciando a preoccupare... Non è che ti sei innamorato di questo qui?? Se è così devi prima vedertela con Ran- gli urlò contro spietata la sua amica d'infanzia. 
- ha ha ha che ridere! Che simpatica Kazuha!! Mi dispiace ma io sono già innamorato di una ragazza, femmina, se era questo che volevi sapere...- le rispose per le rime Heiji, al che lei, furiosa come non mai, gli tenne il muso tutto il giorno. 
- comunque com'è stato il viaggio? Quanto rimarrete?- Ran come sempre cerca di calmare le acque ma con scarso successo dato che i due continuavano a lanciarsi occhiatacce fulminanti. 
- resteremo fino a domani. Abbiamo il treno alle 15. Stanotte dormiremo in un bed&breakfast qui vicino. - rispose Kazuha. Poi rivolgendo lo sguardo a Ran - cosa c'è da mangiare? Sto morendo di fame!- e così andò avanti la giornata ma Conan e Goro sembravano assenti... Goro inutile ripetere il perché, ma il cool guy non riusciva a non pensare al giornalista misterioso, anche se si era comunque accorto delle occhiate indagatrici che gli rivolgeva il detective dell'Ovest. 
Era notte inoltrata quando si salutarono e finalmente tutti si rifugiarono sotto le coperte tranne Ran che dovette sistemare i piatti sporchi. 

La mattina successiva Conan venne svegliato da Ran che gli urlava disperata di non riuscire più a trovare Goro. 
- probabilmente sarà uscito a cercare quella cantante... Vedrai che più tardi tornerà...- disse Conan molto assonnato. 
- sarà però ho un brutto presentimento...- infatti Ran si sentiva come quella volta al Tropicol Land con Shinichi. 
- va bene ora mi lasci dormire??-
- assolutamente, tra poco arriveranno Kazu ed Heiji. Io è Kazuha andremo via. Mentre tu è Heiji... Farete quello che volete. Ciaoo "Kuuuudo"- è detto questo andò ad aprire al campanello... Era Kazuha ma senza Heiji e la cosa non prometteva nulla di buono. 
- ehilà Kazu dov'è Heiji?- chiese Ran alla sua amica. 
- stamattina presto è uscito a correre come ogni mattina, deve tenersi allenato per il campionato di kendo, sai... ma non è ancora tornato... Che ti importa? Meglio!- e così dicendo la ragazza di Osaka trascinò Ran giù per le scale e poi... viaaa ad una giornata di shopping sfrenato. 
Heiji non arrivò e neanche si fece sentire in tutta la mattina. "Chissà che fine avrà fatto" pensava il nostro giovane detective. Lo chiamò e richiamò ma non rispondeva finché tornarono a casa anche Kazuha e Ran, ognuna con una domanda per Conan. 
Il -dov'è Heiji?- di Kazuha arrivò contemporaneamente al -hai visto papà?- di Ran. 
Il ragazzino fece cenno di no con la testa a entrambe. 
- in realtà non rispondono neanche al telefono- spiegò loro Conan. 
Aspettarono tutto il giorno ma di Heiji e Goro neanche l'ombra. 

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