American Idiot

di ketyblack
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a scuola ***
Capitolo 2: *** Odio incondizionato ***
Capitolo 3: *** L'idea dell'Uchiha ***
Capitolo 4: *** Il guaio di essere ricchi ***



Capitolo 1
*** Ritorno a scuola ***


American Idiot

 

Capitolo 1: Ritorno a scuola

 

Liceo Classico di Osaka, ore 8.00

 

Fiumi di studenti e studentesse affluivano al prestigioso istituto, che aveva la fama di sfornare i migliori matematici, fisici, atleti, avvocati…in pratica chiunque si diplomasse in quella scuola aveva libero accesso a tutte le facoltà all’università; oltre ad avere la fama di essere la migliore scuola superiore del Giappone, aveva anche la fama di essere la scuola popolata dalla gente più snob dell’intero cosmo. Ragazzi e ragazze griffati fino alle unghie dei piedi, tutti ovviamente figli di grandi avvocati, notai…tutta gente piena di soldi, e chiunque entrasse in quella scuola con una borsa di studio o per meriti scolastici era marchiato per il quinquennio come sfigato e di conseguenza emarginato dal gruppo. Il motto “il denaro non fa la felicità” non esisteva in quella scuola, nella quale chi possedeva più milioni nel conto in banca era quello che contava di più, i ragazzi che frequentavano quella scuola fondavano qualsiasi cosa sull’ipocrisia e sull’invidia, non conoscevano i valori veri, che non fossero quelli dei soldi. Una ragazza dai particolari capelli rosa se ne stava con le gambe incrociate seduta comodamente nell’erba del grande parco che circondava l’istituto che frequentava ormai da quattro anni, quel giorno avrebbe cominciato il suo ultimo anno di liceo. Odiava la scuola, non aveva mai studiato in tutti gli anni passati al liceo, era sempre stata salvata all’ultimo da quelli che si chiamano “soldi del papi”

Ma a Sakura Haruno non importava di passare l’anno ed iscriversi a legge, come andava predicando il padre a tutti i suoi amici e conoscenti, a lei importava solo di sé stessa, di comprare l’ultimo paio di scarpe di Chanel o di Armani, e di divertirsi con i ragazzi.

Sakura Haruno aveva la scuola ai suoi piedi, era la più bella, la più furba e la più snob; scrutava il mondo storcendo il nasino all’insù e aggrottando la sua fronte spaziosa, come se niente fosse degno del suo interesse. Sbuffava qualunque cosa le venisse detta, si sentiva bene solamente quando era insieme alle sue “amiche” a sperperare l’intero patrimonio del padre, famoso banchiere internazionale.

Suonò la campanella. La ragazza sbuffò guardando in alto, raccolse la sua borsetta griffata, e camminando con le sue scarpe con i tacchi arrivò al suo armadietto.

-         Ehilà, Sakura!- la rosa si voltò e vide una faccia fin troppo conosciuta, la sua migliore amica, Ino Yamanaka, finta bionda, occhi azzurri ed un fisico da fare invidia ad una modella di alta moda, sì, perché proprio quello avrebbe voluto fare Ino da grande: la modella, inutile dire che la figlia del famoso Inoichi Yamanaka, un ricco notaio originario di Tokyo, il padre non le avrebbe mai permesso di abbandonare legge per “giocare a fare le sfilate”

-         Ciao, Ino…passate bene le vacanze?- la bionda ripose la borsetta viola nell’armadietto e ne estrasse il libro di greco

-         Uno schifo totale…papà non mi ha voluto fare andare sullo yacht insieme a Choji e Shika…che stronzo…mi ha permesso solamente di fare una breve vacanza in Italia e poi una piccola sosta in Australia, mi ha lasciato il jet piccolo, quel tirchio!- storse il naso vedendo una ragazza con una gonna succinta nonostante il suo fisico tornito e continuò

-         E tu, Sakura?- la rosa rispose cominciando ad incamminarsi verso l’aula

-         Uno schifo di viaggio in America con mio padre e la sua fidanzata, si sono sposati a Las Vegas, erano ubriachi fradici, sono proprio penosi…almeno gli americani ci sanno fare a letto, credimi…-

-         Almeno tu hai scopato…io in bianco per tre mesi! Non vedo l’ora di vedere Shika!- non appena svoltarono l’angolo del corridoio incontrarono gli altri “amici”, Shikamaru Nara, Choji Akimichi, Naruto Uzumaki e Kiba Inuzuka.

-         Eccovi, ragazze, vi stavamo cercando!- esclamò il biondo Naruto sorridendo. Ino si affrettò ad avvicinarsi a Shikamaru, il quale non tardò a fare l’occhiolino agli altri ragazzi passando una mano sul fondo schiena della bionda, che si lasciò palpare sorridendo

-         È meglio se andiamo in classe, ragazzi, altrimenti il prof si incazza di brutto…mio padre ha detto che non ha proprio tanta voglia di pagare il preside per non farmi sospendere…se no qua rischio la Porsche per Natale…- Kiba lo interruppe

-         Ma non te ne aveva già presa una per il tuo diciottesimo compleanno?- il biondo scoppiò a ridere

-         Ma quella è roba vecchia, senza contare che l’ho distrutta il mese scorso di ritorno dalla festa di quella tizia là…non mi ricordo chi…-

E così, raccontandosi le ultime novità entrarono in classe, sedendosi a branco e incontrando le ragazze mancanti all’appello dei “Più snob dell’Istituto”, ma scoprirono essere già in classe a tenere i posti in ultima fila

- Tenten, Hinata, Temari!- urlarono le due come delle oche, abbracciando le tre amiche, le quali una, Hinata, era l’ereditiera delle grandi industrie di trasporti “Hyuuga Twins”, Temari rampolla dei Sabaku no, infatti suo padre fu fondatore della ben nota catena di alberghi “Hill”, i suoi fratelli Kankuro e Gaara a soli 18 anni gestivano già un albergo…mentre nelle vene di Tenten scorreva per metà sangue reale francese. Un altro ragazzo si aggiunse alla comitiva, occhi perlacei, capelli castano scuro lunghi legati in una coda bassa, sguardo da superiore, Neji Hyuuga, cugino di Hinata, anch’esso l’erede delle industrie di trasporti dei gemelli Hyuuga.

- Ehilà, Neji! Ti sei degnato di onorarci della tua presenza a quanto vedo!- esclamò l’Inuzuka battendogli il cinque…

- Che rottura di coglioni! Meglio essere poveri in modo di non potersi permettere questa scuola, che essere ricchi e doverci andare per forza…- sbottò Neji buttandosi a sedere al fianco dell’Inuzuka che continuava a giocherellare con la zip della felpa

- Adesso non mi dire che non ti piace spendere tutto quello che vuoi senza curarti di nulla alla faccia di quei poveracci che per comprare un paio di queste – mostrò le nuove scarpe di Louis Vuitton – risparmiano per mesi sperperando l’intero stipendio del mese!- crudele rise. Hinata si alzò in piedi e si ritrovò faccia a faccia con Kiba

- Non c’è proprio niente da ridere…insomma, perché noi siamo nati ricchi non vuol dire che siamo migliori delle persone “normali” né tanto meno migliori di quelle che faticano ad arrivare a fine mese…- la Hyuuga era forse una delle poche persone dolci e gentili della scuola, era una ragazza molto sensibile, innamorata da tempo di una persona che non la notava affatto.

- Hina, stai tranquilla! Qua puoi anche smettere di “fare finta” di avere pena per coloro che non si possono permettere il lusso…qua non c’è nessuno che ti sente!- la Hyuuga si voltò dall’altra parte per non vedere Kiba, non lo sopportava quando faceva così, ma quando mai Kiba Inuzuka era sopportabile?

 

La classe cominciò a riempirsi solo venti minuti dopo il suono della campanella e delle volte il professore arrivava anche un’ora dopo, tanto che spesso le lezioni avevano inizio alle 9:00, bel concetto della puntualità che veniva insegnato a dei futuri pezzi grossi nel mondo del lavoro…

Il professor Kakashi insegnava greco e latino, a lui importava solamente di prendere lo stipendio a fine mese, perciò se i ragazzi stavano disattenti non li riprendeva nemmeno, anzi, continuava imperterrito la spiegazione, come se stesse parlando più a sé stesso che alla classe e alcune volte perfino, quando non riusciva a richiamare l’ordine all’interno della classe si metteva seduto alla cattedra a leggere “giornalini”.

 Ma quel giorno il professor Kakashi non entrò da solo: appena dietro di lui entrò un ragazzo moro dai capelli pettinati all’indietro con una consistente quantità di gel, gli occhi neri e profondi, fisico statuario, jeans a vita bassa e attillati quel tanto che bastava per mettere in mostra le sue “grazie”, dall’espressione che aveva tatuata in volto non sembrava eccessivamente contento di trovarsi lì. Il professor Kakashi richiamò l’ordine e stranamente tutti tacquero

-         Ragazzi, da quest’anno abbiamo un nuovo studente, lui è Sasuke Uchiha, si è trasferito da poco dagli Stati Uniti…-

 

 

 

Che ne pensate? Ho deciso di cominciare una nuova long-fic, nonostante non abbia ancora finito l’altra, ma andrò avanti, lo prometto -.-‘

Beh lasciatemi una recensione per dirmi che ne pensate…kiss8

 

Ketyblack

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Capitolo 2
*** Odio incondizionato ***


American Idiot

 

Capitolo 2: Odio incondizionato

 

 

-         Ragazzi, da quest’anno abbiamo un nuovo studente, lui è Sasuke Uchiha, si è trasferito da poco dagli Stati Uniti…-

Il moro accennò un segno di saluto e si andò a sedere al primo banco nonostante nessuno glielo avesse assegnato.

L’intera classe era in subbuglio, Sasuke era carne fresca, tutte le ragazze della classe lo guardavano allupate con occhi famelici. Anche Sakura distolse per un nano secondo la sua attenzione dalle sue unghie perfettamente curate per rivolgere uno sguardo al moro seduto al primo banco.

Le arrivò una gomitata, un bigliettino venne appoggiato sul suo banco: riconobbe subito la calligrafia di Ino:

Che bocconcino, hai visto?

Me lo farei anche subito…

Sakura sorrise verso la compagna di banco; ecco quale sarebbe stata la prossima vittima della biondina. La lezione di greco cominciò, nessuno prestava attenzione: erano alle solite. Il suono della campanella dell’intervallo destò gli allievi dai loro pensieri e dalle loro sofferenze…

 

Di consueto ci si riuniva sempre nella caffetteria, ma dato che era una bella giornata uscirono tutti fuori nel parco, si sedettero tutti quanti su una panchina tutta piena di graffiti.

-         Che due coglioni…io domani taglio non ne posso più!- sbottò Kiba buttandosi a sedere e accendendosi una Marlboro rossa e inalando l’acre fumo. Shikamaru fece la stessa cosa pochi secondi dopo.

-         Siete disgustosi! Il fumo mi impregna i capelli, lo devo sempre ripetere?- sbottò Temari strappando di bocca a Shikamaru e a Kiba la sigaretta. I due sbuffarono

-         Cazzo Tem quanto sei noiosa…beh, andiamo, Kiba, qua la signorina non vuole che fumiamo, e io se mi salto la sigaretta di metà mattinata esco da qui che sembro un drogato…- i due si allontanarono, Choji, Neji e Naruto per “solidarietà tra maschi” li seguirono

 

Le ragazze fremevano di esprimere i loro pareri sul nuovo arrivato: inutile dire che la prima ad esprimersi fu Ino

-         Ha un culo da paura! E poi quei capelli, tutti da accarezzare…- le altre annuirono vistosamente

-         Secondo me ha un accento affascinante…un po’ Swarzenegger e un po’ scoiattolo…- ridacchiò Tenten

-         Ma ragazze! Si veste da schifo, sembra uno straccione…sono convinta che compra la biancheria al supermercato…orrendo…- fece Sakura polemica guardando da un’altra parte

-         Ma immaginatelo senza biancheria! Così non sarebbe più così orrendo come dici tu…e poi ho saputo che è il figlio di Fugaku Uchiha, il costruttore americano, è più pieno di soldi di tutte noi…- intervenne Hinata arrossendo.

-         Bene, allora, dato che non ha ancora amici all’interno della scuola, ho pensato che noi potremmo “aiutarlo ad ambientarsi” che ne pensate?- propose Sakura. Le ragazze si squadrarono e d’un tratto si misero a correre verso la caffetteria, nella speranza di trovarlo lì, magari tutto solo ed impaurito.

 

Le ragazze avevano il fiatone per la gran corsa con i tacchi a spillo, lo intravidero nel mezzo di una folla di ragazze che starnazzavano tutte in coro. Sasuke aveva un’aria di sufficienza in viso. Si alzò dalla propria poltrona superando tutte quelle appiccicose ragazzine che gli urlavano contro quanto fosse figo. Non aveva certo bisogno di sentirselo dire, pensò vanitoso il moro camminando con superiorità per i corridoi dove qualunque ragazza si voltava al suo passaggio ridacchiando stupidamente o arrossendo inspiegabilmente

Per Sakura questo fu davvero la goccia che fece traboccare il vaso. La rosa si diresse irata verso l’Uchiha, che per tutta risposta non la degnò di uno sguardo.

-         Senti un po’, tu!- sbottò la rosa indicando minacciosamente il ragazzo. Lui si girò verso Sakura con aria di sfida

-         Che vuoi?-  Sasuke non aveva alcuna voglia di attaccar briga, era sempre il primo giorno: doveva fare bella figura nella nuova scuola e con i nuovi compagni, come gli aveva raccomandato suo padre prima di scaricarlo davanti al liceo con l’elicottero.

-         Io sono Sakura Haruno, non ti permetto di rispondermi così, hai capito? E comunque volevo solamente offrirti il mio aiuto per intergrati, sai, una nuova scuola, nuova gente…- il moro la interruppe

-         Cambio scuola sì e no tre volte l’anno, quindi ci sono abituato, e poi non ho bisogno dell’aiuto di nessuno…e ora se mi vuoi fare il favore di andartene…- le fece segno di allontanarsi

-         Senti un po’, Uchiha…nessuno ha il diritto di trattarmi in questo modo, lo sai…mio padre…- lui la zittì

-         Tuo padre so bene chi è…è un sottoposto di mio padre, dal quale può anche rischiare il licenziamento in tronco se solo gli dico che la “figlia di Haruno” mi ha infastidito…stai attenta a ciò che fai…- Sakura era stata umiliata davanti a tutta la scuola. Come poteva suo padre essere un sottoposto di qualcuno con tutto quello che guadagnava? Ma lei quanto ne sapeva veramente di suo padre? Sapeva solamente che si chiamava Shiniji Haruno, e che veniva a Osaka una volta all’anno in alternanza con il suo compleanno o con Natale. lo vedeva davvero poco e non sapeva che lavoro faceva, tante volte, quando l’aveva domandato a sua madre, lei sviava il discorso dicendo che era “libero professionista” ma non diceva mai in quale campo fosse specializzato. Fino ad allora non se n’era mai posto il problema, aveva soldi, tanti, tutti i mesi per sfogare i suoi sfizi con lo shopping, ma ora che le prendeva? Perché si sentiva così insicura sapendo che suo padre aveva un capo? Semplicemente perché i soldi le davano sicurezza, così come la popolarità a scuola.

-         Idiota…- sussurrò la rosa scappando via dalla caffetteria, umiliata; nel suo cuore sentì montare una sorta di odio verso quel bell’imbusto americano, che era in quella scuola da due ore e si credeva già il padrone del mondo. Forse solo perché Sasuke era meno insicuro di lei, magari perché l’Uchiha aveva altri valori, non solo quelli dei soldi.

 

Temari, Tenten e Ino erano chiuse in un bagno insieme a Sakura, la quale non la smetteva di piangere

-         Dai, Sakura…non è niente, che te ne importa se tuo padre ha un capo? Tutti ne hanno uno…e poi porta a casa un sacco di soldi ugualmente, non preoccuparti…- la rassicurò Ino, porgendole un fazzoletto di seta.

-         Avete ragione, ragazze…ma da oggi una cosa è certa: io odio Sasuke Uchiha!- e, ringalluzzita, uscì dal bagno con le tre amiche al seguito, come se non fosse successo niente…

 

Ed ecco a voi il 2 chappy! Scusate per il ritardo mostruoso, ma ero andata in un periodo di “crisi creativa” non sapevo più che scrivere -.-‘ beh ora passiamo ai ringraziamenti per le recensioni:

 

inoooo: allora, grazie mille della rece, sì, penso proprio che sarà una SasuSaku, per forza di cose…invece per la ShikaIno ovvio che sì! Beh scusa per il ritardo mostruoso e grazie di aver aggiunto la storia nei preferiti^^ kiss8

 

crusade: grazie del complimento: sono contenta che ti piaccia, le coppie che avevo pensato sono proprio quelle che hai detto tu…sarà telepatia…ihihih…grazie della rece, kiss8

 

hinata93: wow dal nick ho notato ke siamo coetanee! Va beh a parte questo…Kiba in questo FF è arrogante e viziato per adattarlo al contesto della storia, altrimenti sarebbe fuori posto…e sicuramente sarà NaruHina, promesso ^^ kiss8

 

Andrearomanista: yeah, una bella FF su ricconi che non conoscono i veri valori della vita…e Sasuke credo che in questo capitolo si capisca che non è proprio uno “sfigato”, anzi…ha dato del filo da torcere a Sakura…grazie delle rece kiss8

 

Wow, ringrazio anche tutti quelli che hanno aggiunto la storia ai preferiti, siete stati davvero in tanti, non me lo aspettavo, mi fate commuovere ç_ç grazie a:

 

1 - candy14
2 - chibiSuzaku
3 - DarkSakura
4 - inoooo
5 - Kiki93
6 - lolki
7 - marikuccia
8 - Saku_piccina93
9 - selly_92
10 - serysaku

 

Anche grazie a tutti quelli che hanno solo letto ma nn recensito…kiss8!

 

Beh ve lo lascio e ditemi che ne pensate…alla prossima, spero non in ritardo mostruoso come al solito -.-‘

 

Kiss8

 

Ketyblack

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Capitolo 3
*** L'idea dell'Uchiha ***


American Idiot

 

Capitolo 3: L’idea dell’Uchiha

 

Sasuke si aggirava per la scuola, scrutando con odio ogni meandro di quell’edificio che già non sopportava più. Che fine aveva fatto l’umiltà umana? In quel posto c’erano persone veramente arroganti, che credevano che nella vita contassero solo i soldi, gente senza veri valori. Gente pronta a pugnalarti alle spalle non appena mostravi debolezza. Come aveva visto con quella ragazza dai capelli ridicoli poco prima in caffetteria; il moro pensò che lei si atteggiasse a quel modo solamente per compiacere le persone che la attorniavano, decise di darle una mano per farle scoprire il vero mondo, quello dove c’erano sentimenti autentici, persone che lottavano ogni giorno contro tutti per tirare avanti e per difendere i propri ideali. Sasuke non sapeva perché era così distante dal mondo della propria famiglia, il lusso sfrenato, non aveva mai fatto per lui quel mondo così pieno di ipocrisia e falsità di sentimenti. Voleva essere riconosciuto non come “il figlio del ricco Fugaku Uchiha” ma come “Sasuke Uchiha, figlio del ricco Fugaku, colui che cambiò il mondo”.

Dopo scuola non appena tornò a casa incontrò suo fratello Itachi, comodamente stravaccato sul comodo divano in pelle del salotto.

-         Ehilà, fratellino… com’è andato il primo giorno di scuola?- gli chiese il maggiore

-         Non sono cazzi tuoi, Itachi…- gli rispose con voce strascicata il moro facendo finta che il maggiore non esistesse

-         Secondo me c’è qualcosa che non va…non vuoi parlarne con me? Il tuo fratellone?- gli domandò Itachi

-         Ma fammi il favore…senti, se non vuoi sparire dal salotto me ne vado in camera mia…- e così dicendo il moro salì al piano superiore

 

Il moro salì il camera al piano superiore, accese il computer portatile e accedette al sito del liceo. Lì c’erano informazioni su tutti gli studenti dell’istituto, cercò dati sulla ragazza dai capelli ridicoli, poco dopo trovò una marea di articoli del giornale della scuola dedicati a lei:

“Sakura Haruno, capitano delle cheerleader. Haruno con la sua squadra fa conquistare i regionali di ginnastica ritmica al liceo classico di Osaka per il quarto anno di fila, ce la farà anche quest’anno a stracciare le avversarie?”

E così, la ragazza dai capelli ridicoli si chiamava Sakura, ricordò che la rosa gliel’aveva gridato dietro a scuola, ma lui se n’era completamente dimenticato. Vide una foto che ritraeva la ragazza con le solite amiche che la seguivano ovunque: Ino Yamanaka, la biondina che aveva notato in caffetteria quella mattina, Sabaku no Temari, la ragazza dai capelli crespi divisi in quattro codini, Tenten, la tizia con due chignon castani e l’altra aveva un’espressione imbarazzata, capelli corvini e occhi bianchi, lesse sotto il trafiletto: Hinata Hyuuga. Quella sarebbe stata perfetta per avvicinarsi, senza dare nell’occhio, alla rosa.

 

La mattina dopo, a scuola, il moro era seduto solo in caffetteria, vide con la coda dell’occhio la Hyuuga che si avvicinava al bancone per ordinare. L’Uchiha le si avvicinò

-         Mmm…Mokaccino…raffinata…- esclamò il moro con voce suadente facendola voltare e arrossire nello stesso tempo

-         Hinata, giusto?- le chiese porgendole una mano, che lei poco dopo strinse

-         Sasuke…o il nuovo…- sorrise l’Uchiha

-         Molto…piacere…- sussurrò la mora Hyuuga guardandosi le mani

-         Allora? Che ne dici di farmi vedere questa scuola? Ieri non ne ho avuto modo…- la mora annuì timidamente e lo condusse nell’atrio, dove venne notata subito dalle altre amiche, che stavano varcando la soglia della scuola in quel preciso istante, chiamala sfiga, Sakura fulminò subito l’Uchiha, poi vide che vicino a lui c’era la piccola figura di Hinata. Le quattro ragazze le passarono vicino scrutandola con sguardo torvo, la mora si sentì morire…fece per seguirle, ma il moro le posò una mano sulla spalla

-         Lascia stare…le passerà…le ragazze viziate fanno sempre così…è arrabbiata solamente perché non l’ha avuta vinta, per una volta…- commentò il ragazzo

-         Beh, Hinata, che ne dici se finiamo il nostro giro magari nell’intervallo?- le chiese facendole l’occhiolino.

 

Hinata entrò in classe e si sedette al fondo, vicino a Temari, la quale guardò dalla parte opposta, sbuffando

-         Che ci facevi con l’Uchiha?- le chiese la bionda curiosa e con una punta di gelosia nella voce

-         Mi ha chiesto di mostrargli la scuola…- sussurrò la Hyuuga

-         Sicura che te l’abbia chiesto lui per primo?- chiese in tono inquisitorio la bionda girandosi a fissando Hinata negli occhi

-         Certo…mi conosci…non sono particolarmente loquace con quelli che non conosco…- rispose la mora guardandosi le unghie perfettamente smaltate. Temari sorrise. In quel momento il prof di latino entrò in classe.

 

Nell’intervallo, mentre Hinata era con le solite amiche, le si avvicinò l’Uchiha. Sakura, convinta che fosse venuto fin lì per lei, si fece strada, fino ad arrivare di fronte al ragazzo, che di tutta risposta la sorpassò con passo deciso e si avviò vicino ad Hinata

-         Mi sembra che tu mi debba ancora mostrare il resto della scuola…fino ad adesso ho visto solamente l’atrio…- disse alla mora che non poté far altro che arrossire.

-         E…va bene…- sussurrò la ragazza, guardando le amiche in cerca di approvazione e sostegno, invece incrociò solamente lo sguardo infuriato di Sakura che, per una volta non era stata notata…

 

I due ragazzi erano nel cortile della scuola, seduti sotto un grande albero. Sasuke scagliava sassi e pezzi di ramo nel laghetto poco lontano dal prato

- Io odio questo mondo…come mi piacerebbe essere un ragazzo normale…- sospirò il moro.

- Mi sembra di essere sempre fuori posto, mai all’altezza, ho paura di deludere mio padre, che confida più in mia sorella minore che in me…- confessò la mora

- Credono sia facile essere ricchi…ma i soldi non fanno la felicità: pensa che io non ho mai trovato un amico, o una ragazza, che siano stati realmente interessati a me: per loro valeva solamente il mio cognome, che ogni giorno disprezzo sempre di più…- Hinata si passò una mano tra i lunghi capelli corvini e chiese

- Ti posso fare una domanda, Sasuke?- il moro lanciò un sasso nel laghetto e annuì

- Come mai hai scelto proprio me per farti da guida?- aveva colpito nel segno

- Semplicemente perché tu non sei come le altre ragazze che frequentano questa scuola: tu sei vera, Hinata…- la campanella di fine intervallo interruppe il loro colloquio e rientrarono in classe.

 

SPAZIO AUTRICE

 

Bene in ritardo mostruoso (come sempre nd tutti) ma ce l’ho fatta^^ sono fiera di me stessa, finalmente mi è ritornata l’ispirazione…ed ecco il 3° chappy, spero che vi piaccia!!!

 

Passiamo ai ringraziamenti:

 

lollyna: beh, sì, non si fanno mancare proprio niente questi ricconi, e come vedi Sasuke si è già dato da fare per portare dei veri valori all’interno di questa scuola di gente ricca e senz’anima…grazie della rece! Kiss8!

 

Saku_piccina93: diciamo che per la SasuxSaku dovrai un po’ aspettare…però sicuramente ci sarà, scusa per il ritardo mostruoso e grazie 1000 per la rece! Kiss8!

 

E ringrazio anche chi ha messo la storia nei preferiti, siete davvero tantissimi! Ma recensite anche così so che ne pensate!! Non vi mangio mica…per favoooore *.*

Grazie a:

1 - akatsukina fur immer
2 - candy14
3 - chibiSuzaku
4 - chicchetta
5 - DarkSakura
6 - inoooo
7 - Kiki93
8 - kikka95p
9 - kitty1995
10 - kya chan
11 - ladysakura
12 - Liby_chan
13 - lolki
14 - lollyna
15 - marikuccia
16 - RBAA
17 - Reikauchiha
18 - Sakura Figther
19 - Saku_piccina93
20 - selly_92
21 - serysaku
22 - Veronica91

 

E grazie a tutti quelli che leggono ma non recensiscono…kiss8! Alla prossimaaaaaaaa

Spero presto…

Ketyblack

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Capitolo 4
*** Il guaio di essere ricchi ***


American Idiot

 

Capitolo 4: Il guaio di essere ricchi

Sulla via di casa Sakura era a dir poco imbestialita: come si permetteva Hinata di rubarle la scena? Che cosa aveva in mente di fare quell’opportunista della Hyuuga, “certo, con quell’aria da cane bastonato che ha sempre è più che normale che Sasuke abbia avuto pietà di lei e per quello le ha chiesto di mostrargli la scuola, in altre circostanze avrebbe sicuramente scelto me, insomma, sono o no la migliore?” pensava Sakura, arrogante, stringendo la borsetta di Chanel ed estraendone fuori le chiavi della BMW parcheggiata appena davanti l’ingresso della scuola. Tutta impettita si mise dritta sul sedile anteriore, specchiandosi nello specchietto retrovisore; così facendo mise in moto e andò a sbattere contro qualcosa…

-         E porca puttana! Ma dove cazzo guardi, Haruno?- quella voce acuta simile ad un ringhio…era di nuovo andata a sbattere contro la Lamborghini di Kiba, era la terza volta in quel mese

-         Scusa, Kiba…non l’ho fatto apposta…stavo…- un ragazzo moro affiancò l’Inuzuka

-         Scusala, era nel mondo in cui comanda lei e la gente fa tutto quello che dice…vero, Haruno?- la rosa lo fulminò con lo sguardo

-         Quello che penso e quello che faccio non credo sia affar tuo, Uchiha…- fece lei, acida, ritornando nell’abitacolo della macchina. Prima di sfrecciare via, si affacciò al finestrino e urlò

-         Inuzuka, tranquillo, domani ti faccio avere un assegno…- e poi partì alla volta di casa

 

Kiba continuava a guardare incessantemente quel bollo proprio sulla fiancata della macchina rosso fiammante. Certo, poteva permettersene quante ne voleva di quelle, ma gli scocciava chiedere di nuovo liquidi a suo padre, poiché avesse già esaurito quelli che aveva sul bancomat solamente per portare fuori una ragazza.

-         Ehi, il danno non è grave, devi solo portarla da un carrozziere e si sistema tutto…- sentenziò il moro tastando la fiancata dell’auto

-         Nessuno ha chiesto niente a te, Uchiha…- ringhiò il ragazzo chiudendo con un gesto secco lo sportello, sfrecciando via, senza aggiungere altro. Sasuke sospirò, non gli sarebbero mai andati a genio quei tizi montanti come la panna, ma chi si credevano di essere? Loro ci erano nati ricchi, non avevano mica faticato per accrescere il loro patrimonio, che branco di idioti che aveva intorno.

-         Si prospetta un gran bel periodo in questa nuova scuola…- sospirò lui, prima di incamminarsi verso casa.

 

Sakura rientrò nella sontuosa villa in cui viveva, come tutti i giorni, da principessa: mollando il cappotto in pelliccia alla domestica, sporcando di impronte il pavimento appena lavato e cerato, insomma, come sempre, fregandosene bellamente degli sforzi altrui, della gente che faceva onestamente il proprio lavoro cercando di mantenere la propria famiglia. Beh, lei quelle persone le trattava come vermi, come esseri inanimati, persone di poco conto “di cui il mondo avrebbe fatto volentieri a meno” continuava a ripetere con ostinazione fin dall’asilo.

Si buttò sull’enorme letto a baldacchino posto al centro della propria camera da letto e accese il portatile, ovviamente non per studiare, quello era bandito: nessuno del gruppo “dei più snob” studiava o apriva mai libro, era un sacrilegio, da nullità. “Solamente quei poveri sfigati senza il becco di un quattrino sono costretti a studiare” ripeteva in continuazione Ino. Però ogni tanto Sakura si fermava a guardare le persone “normali”, con uno stipendio fisso, una famiglia a carico, e le vedeva felici, forse più felici di loro ricchi spocchiosi, una felicità genuina che non ha prezzo. Ecco, una delle cose che faceva veramente infuriare Sakura Haruno era non poter aver qualcosa, odiava le cose senza prezzo, che non si possono comprare con nessuna carta di credito Gold del “papi”.

-         Sakura, scendi è pronto!- la chiamò la merda dalla sala da pranzo.

 

La rosa scese le scale lentamente, poi si diresse nella sala da pranzo. C’era un tavolo lunghissimo, uguale a quelli da banchetto dei castelli, sua madre dall’altro capo del tavolo aveva già cominciato a mangiare. Non la degnò nemmeno di uno sguardo per tutto il pasto. Poi, finita la mousse di fragoline di bosco. La madre arrivò fino al posto della figlia

-         Sakura, papà ha ricevuto l’ultimo estratto conto della tua carta di credito! Ma ti rendi conto che hai speso mezzo patrimonio per un paio di scarpe di Gucci? Ti ho sempre detto che la carta di credito la devi usare per la scuola, i libri e anche qualche svago! Non devi spendere soldi così, tanto perché non hai niente da fare!- la rosa alzò lo sguardo dal proprio piatto

-         E che gliene importa a papà? Tanto di scarpe di Gucci, se voglio, me ne posso comprare anche tra paia al mese…e poi non devi essere tu a farmi la predica! Ti sei vista? Spendi tre volte quello che spendo io per le terme, massaggi e trattamenti di bellezza e ti vesti come una ventenne! Non mi rompere…fammi questo favore, mamma!- la donna andò al piano di sopra, fino alla stanza della figlia, estrasse dalla borsetta di Chanel la carta American Express Gold e la tagliò con un colpo di forbici deciso. A Sakura crollò il mondo addosso: come avrebbe fatto adesso senza soldi? Si sarebbe ridotta a un paio di scarpe nuove al mese, come la gente normale. Non lo poteva permettere, e poi a scuola che avrebbero detto gli altri, non ci voleva nemmeno pensare. E Uchiha? L’avrebbe presa in giro a vita

-         Ridammela, è mia! Mamma, adesso fammene avere un’altra, telefona a papà o fai qualcosa: ce l’ho dalle scuole elementari quella carta, non puoi farmi questo!- stava per mettersi a piangere disperata

-         Proprio per questo io e tuo padre ci siamo resi conto di aver sbagliato, ti rendi conto di quanto tu diventi arrogante ogni anno che passa? Non hai veri amici, Sakura, pensi solo ai soldi…- disse in tono duro la madre, scendendo le scale.

 

Sua madre aveva proprio centrato il punto: era sola, senza nessun amico al mondo, tutti la evitavano; si accorse che gli altri la evitavano non perché, come diceva Tenten “ Si sono accorti che non possono nemmeno passarci vicino, questi morti di fame”, ma perché era una persona orribile, non volevano niente a che fare con lei. Era quello il punto. Quel pomeriggio Sakura non uscì di casa, non andò al solito pub esclusivo con gli altri, i quali considerava amici, ma ai quali interessava solamente frequentare altra gente piena di soldi per non fare brutta figura, per proteggere la propria reputazione. Ma perché Uchiha e Hinata non erano come loro? Perché non si erano adattati al mondo dei ricchi diventando arroganti e superficiali? Forse non erano loro quelli sbagliati, quelli che sbagliavano erano tutti gli altri…”

 

Bene, finalmente, e anche abbastanza presto, sono riuscita a postare il 4° chappy! Grazie delle recensioni ragazzi siete tutti mitici e anche a chi ha mesos la storia tra i preferiti, vi ringrazio di cuore!

 

Lollyna: sì, diciamo che a Sakura sta proprio a pennello essere ignorata da Sasuke, così impara a fare l’arrogante con tutti! Eh sì, Sasuke si sta dando da fare per farsi notare, sta cominciando la sua strategia, attirando l’attenzione di Sakura attraverso Hinata! Grazie della rece! Kiss8!

 

Saku_piccina93: allora, prima di tutto ti dico chiaramente che non sarà una SasuHina, diciamo che preferisco le SasuSaku, quindi tranquilla^^! Spero di essermi fatta perdonare con questo chappy, che, anche se non risolve niente, spero che ti piaccia! Grazie della rece! Kiss8!

 

Kry333: grazie, sono contenta che ti piaccia l’idea e che ti piaccia la mia ficcy…*.* spero di aver aggiornato abbastanza presto e di non averti delusa…grazie 1000 della rece! Kiss8!

 

Kitty1995: felicissima che ti piaccia la mia umile ficcy…grazie grazie! Ma tranquilla sul fatto che non sia una SasuHina non ci sono dubbi…come coppia non mi piace molto, Hinata è solamente il tentativo iniziale di Sasuke per avvicinarsi a Sakura…grazie della rece! Kiss8!

 

_YuNaThEVaMpIrE_: sono contenta che la ficcy ti sia piaciuta dal primo momento in cui l’hai letta, davvero molto felice…per le coppie è sicuro SasuSaku, non sono per niente una fan delle SasuHina, non li vedo bene insieme…grazie della rece! Kiss8!

 

Renny uchiha: grazie dei complimenti! Anche se devo ammettere che Sasuke non è per niente tra i miei personaggi preferiti…anzi…non lo sopporto proprio, ma ho fatto un’eccezione per questa ficcy…e tranquilla è SasuSaku e Sakura cambierà presto, promesso ^V^ grazie della rece! Kiss8!

 

Bene, grazie a tutti anche a chi legge ma non recensisce! Kiss8

 

Ketyblack

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