Don't think, just live

di criptica
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** New Life ***
Capitolo 3: *** You can't think about him ***
Capitolo 4: *** She's an angel ***
Capitolo 5: *** Fall ***
Capitolo 6: *** This will be hard ***
Capitolo 7: *** Hide and Sick ***
Capitolo 8: *** Chocolate for breakfast ***
Capitolo 9: *** If this is a dream..don't wake me up! ***
Capitolo 10: *** Are you Cinderella? ***
Capitolo 11: *** Friends ***
Capitolo 12: *** A present for you ***
Capitolo 13: *** Welcome to Miami ***
Capitolo 14: *** A special birthday ***
Capitolo 15: *** With you everything is different ***
Capitolo 16: *** You're my home ***
Capitolo 17: *** Best feeling ever ***
Capitolo 18: *** Family ***
Capitolo 19: *** That's Amore ***
Capitolo 20: *** Don't leave me alone ***
Capitolo 21: *** Where are you? ***
Capitolo 22: *** Mistakes ***
Capitolo 23: *** On stage ***
Capitolo 24: *** All I need is you ***
Capitolo 25: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 
 

PROLOGO

 

 
Era un pomeriggio d’Agosto.
Il sole brillava intensamente sopra la mia testa accecandomi, ma il suo calore sulla pelle mi dava una sensazione di piacere e mi rilassava riscaldando ogni angolo del mio corpo.
Distesa sull’asciugamano blu guardavo i riflessi dei miei lunghi capelli biondi illuminati da quella luce, incapace di continuare a leggere il libro che mi trovavo davanti.
Le onde del mare si infrangevano sul bagnasciuga e il rumore che producevano riusciva a farmi liberare la mente dal pensiero fisso che mi batteva in testa da quando avevo fatto quel provino.
Erano passate due settimane, ed io stavo trascorrendo una giornata al mare con le mie amiche per tentare di godermi gli ultimi giorni d’estate il giorno in cui arrivò quella telefonata.
Quando il telefono squillò le mani iniziarono a sudarmi e il cuore mi salì in gola impedendomi quasi di respirare.
Maya vedendo il display del mio cellulare illuminarsi, mi strinse la mano per farmi coraggio e darmi forza, mentre con le labbra mimava uno “Sta tranquilla, andrà tutto bene”.
Ma io non ce la facevo: da quella telefonata dipendeva tutto il mio futuro.
Avevo dedicato tutta la mia vita alla danza, sacrificando la mia vita sociale, privandomi della maggior parte delle esperienze che le ragazze di vent’anni possono dire di aver vissuto: non avevo mai viaggiato molto, non avevo mai fatto pazzie, non bevevo né fumavo, ero andata in discoteca si e no una decina di volte, non era da me, preferivo le cose tranquille.
Mi ero anche chiusa alla socializzazione, avevo le mie poche amiche e mi bastavano, o almeno così credevo, ma forse ero troppo codarda per ammettere a me stessa che a volte mi sentivo sola. Ma la danza era la mia ancora di salvezza, la mia migliore amica.
Non avevo mai avuto un fidanzato..
Non avevo mai capito che cosa volesse dire tenere ad una persona più della propria vita e sentirsi completa solo ad un suo semplice tocco.
Non avevo mai provato cosa significava amare qualcuno.
La danza era la mia vita, lo era sempre stata, perciò quella telefonata rappresentava il mio passato, il mio presente e soprattutto il mio futuro.
Volevo entrare a far parte di quella compagnia a Londra con tutta me stessa e il solo pensiero di non farcela mi faceva morire dentro.
Desideravo così ardentemente quel lavoro.
Attendevo che quella telefonata arrivasse da così tanto tempo, che avevo persino scordato il momento in cui il desiderio di fare della danza la mia vita si era fatto largo nella mia testa. Probabilmente sapevo da tutta la vita che quella doveva essere la mia strada.
Ed ora che il telefono stava squillando avevo una tremenda paura di rispondere.
Maya mi mise una mano sulla spalla in modo dolce e rassicurante, proprio nel suo stile, ed io, stritolando le sue dita, e continuando a puntare i miei occhi verdi nei suoi color nocciola, finalmente risposi.
-Pronto?-dissi timidamente e con la voce tremante.
-Salve, parlo con la signorina Melanie McWilliams?-
-S-si..sono io- risposi in un soffio.
-Chiamo per conto della “D&M Company”. Qualche settimana fa lei ha partecipato ad un provino per diventare ballerina della nostra compagnia che collabora con star internazionali della musica e della danza. Volevamo farle le nostre più sentite congratulazioni e informarla che è riuscita a superare il provino e che l’aspettiamo a Londra la prossima settimana per dare inizio alla nostra collaborazione- disse la segretaria che stava all’altro lato del telefono.
In quel momento il mio cuore si bloccò, la bocca mi era diventata secca e il mio sguardo era diventato di ghiaccio. La mia mente cercava di concentrarsi sulle parole che avevo appena ascoltato, mentre Maya mi passava una mano davanti agli occhi cercando di farmi riprendere e mi osservava preoccupata.
-Signorina? È ancora in linea?- domandò la segretaria
-Si..- fu tutto quello che riuscii a dire
-Oh bene, dicevo l’aspettiamo a Londra la prossima settimana, la compagnia le ha già riservato un appartamento. La sua prima collaborazione con noi prevede la partecipazione in qualità di ballerina nel tour mondiale della band inglese più famosa del momento, i One Direction. Tutte le altre informazioni le verranno inviate via mail all’indirizzo che ci ha lasciato. Congratulazioni ancora e arrivederci!- disse la signorina prima di riattaccare.
Un flebile grazie mi uscì dalla bocca, ma dall’altra parte della cornetta non c’era più nessuno.
 
Londra.
Ballerina.
Tour mondiale.
One Direction.
Chi erano i One Direction? Oh beh poco importa.
 
Cercai di riprendermi.
Guardai Maya che mi osservava ancora preoccupatissima insieme a Tamara che nel frattempo si era avvicinata a noi abbandonando il suo mp3 sopra il telo da mare rosso.
Mi guardavano e sembravano sull’orlo dell’infarto.
-M-Mel? Cosa ti hanno detto?- tentò Tamara cauta.
Non risposi.
Dovevo sembrare un automa in quel momento.
-Oh, cavolo.. beh dai non preoccuparti, insomma.. se..se non ti hanno presa ci saranno altre occasioni- proseguì Maya.
-Esatto, dopotutto è stato solo il primo provino, non ti devi arrendere- concluse Tamara.
Le guardai e scoppiai a ridere di gusto, come non mi capitava da tanto tempo.
Ridevo di felicità, ma le mie amiche non lo sapevano ancora.
Iniziai a rotolare sulla sabbia come una bambina.
Le ragazze mi guardavano come se mi fossi drogata con qualche sostanza e sembravano non riuscire a comprendere.
E probabilmente vedendomi con i loro occhi in quel momento, anche io avrei pensato di essere pazza.
-Ragazze, credo che mi mancherete un sacco… perché mi hanno presaaaaaaaaaa!!!!- urlai non riuscendo ancora a credere alle mie parole e sentendo una lacrima di gioia inumidirmi le guance e unirsi alle mie risate.
Maya e Tamara mi guardarono immobili ancora un secondo e, appena afferrarono il significato delle mie parole, sorrisero e iniziarono ad urlare con me dalla felicità.
Ci abbracciammo e saltammo in piedi continuando a dimenarci senza sosta, finché ridendo non cademmo di nuovo a terra mangiando qualche granello di sabbia dorata.
Tutti gli altri bagnanti ci guardavano come se fossimo pazze, ma in quel momento, per la prima volta nella mia vita, non mi importava cosa gli altri stessero pensando di me.
Volevo godermi quell’istante a pieno, senza preoccuparmi di apparire perfetta agli occhi di chi mi stava intorno e senza avere il timore di non esprimere le mie emozioni per paura del giudizio altrui. Ero sempre stata troppo insicura e non mi andavo mai bene, non mi sentivo apprezzata. Ma ora, dopo quella che era forse la notizia più importante e bella della mia vita, mi sentivo leggera: niente timori, niente paure o preoccupazioni, solo un’immensa felicità.
 
-Una cosa..ma voi lo sapete chi sono i One Direction?- chiesi alle mie due amiche ricordando le parole della voce femminile che avevo ascoltato al telefono pochi minuti prima e riprendendomi per un attimo dallo stato d’estasi in cui ero caduta.
Queste scossero la testa e mi guardarono interrogative probabilmente domandandosi di chi si trattasse.
-Oh beh poco importa!- esclamai – Eh sapete perché? Perché io me ne vado a Londra a far la ballerinaaaaa!- urlai di nuovo per poi scoppiare a ridere con le splendide ragazze che erano al mio fianco fin da quand’eravamo bambine e che, lo sentivo, malgrado la distanza dall’Italia, ci sarebbero state per sempre.
 
 
 
 
 
 
 
 
Spazio autrice
Ciao :)
Sono una scrittrice di fan fiction alle prime armi!
Probabilmente questa storia non verrà letta da nessuno e vi fermerete alle prime righe del prologo, anche se spero profondamente che non sia così e che qualcuno sia stato attirato da queste poche righe!
Intanto ringrazio tutte le persone che leggeranno e spero che qualcuno decida di seguire questa ff e lasci qualche recensione, anche negativa, perché le critiche possono aiutare a migliorare! :)
Beh ok.. mi dileguo!! A prestooo ( spero) ;)

 

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Capitolo 2
*** New Life ***


 

NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 
1.NEW LIFE
“The time has come for my dreams to be heard”
Beyoncé

 
 
 
 
Mi ero trasferita a Londra ormai da dieci giorni.
Ero dovuta partire dopo cinque giorni dalla famosa telefonata per potermi sistemare nel mio nuovo appartamento prima di iniziare a lavorare. Era molto grazioso e ampio e aveva una grande vetrata che lasciava passare i deboli raggi  del sole londinese perché illuminassero il salotto.
Lo avevo già personalizzato con le cose che mi ero portata dall’Italia per renderlo più familiare e accogliente: le foto della mia famiglia e delle mie amiche erano appese ai muri o appoggiate sopra gli scaffali, alcune coperte e dei cuscini dai colori caldi erano posati sul divano bianco e avevo comprato qualche girasole e alcuni tulipani da mettere nei vasi per rendere l’ambiente profumato e allegro.
Malgrado la felicità nel trovarmi in quella città e nell’aver realizzato il mio sogno però, lasciare la mia famiglia, le mie amiche, la mia insegnante di danza e la sala prove dov’ero cresciuta era stato molto difficile.
Mia madre all’aeroporto non la smetteva di piangere, tanto che, alla fine, fui contagiata e anche a me una lacrima scivolò lungo la guancia inumidendomi la pelle, mentre lei mi ripeteva che mi voleva bene e che era orgogliosa di me.
Era forse la persona più importante della mia vita, la mia forza. Aveva sempre creduto in me e mi aveva spronata ad andare sempre avanti e a credere nelle mie potenzialità, perché sapeva benissimo che io non mi ritenevo mai all’altezza. Inoltre, dopo il divorzio con mio padre, che era un uomo alcolizzato e violento anche nei nostri confronti, si era sacrificata moltissimo per fare in modo che mia sorella ed io potessimo avere una vita migliore di quella che aveva avuto lei.
Era il mio modello e, un giorno, sarei voluta diventare una persona come lei.
 
Quella mattina stavo finendo di prepararmi per andare alla sala prove quando il campanello suonò.
Andai ad aprire la porta e mi ritrovai davanti le mie due amiche inglesi: Danielle e Audrey.
Erano molto diverse fisicamente l’una dall’altra.
Danielle aveva i capelli lunghi e castani, occhi scuri e una carnagione bellissima. Era più alta di me e aveva un fisico spettacolare. Era la prima con cui avevo fatto amicizia all’interno della compagnia e, in così poco tempo, eravamo già diventate molto legate, cosa che non mi era mai successa prima considerando la mia difficoltà nel socializzare e fare nuove amicizie. Ero molto timida e riservata, ma lei riusciva sempre a mettermi a mio agio e capiva se qualcosa non andava semplicemente guardandomi. Era una delle persone più dolci che avessi mai incontrato.
Poi c’era Audrey, una ragazza dai capelli rossi, corti e ricci, con degli enormi occhi verdi e alcune lentiggini sul naso. Aveva una faccia simpatica e anche lei come Danielle era bellissima, ma al contrario era una pazza scatenata. Aveva sempre la testa fra le nuvole e era disposta a provare qualsiasi tipo di esperienza. Lei mi faceva sempre ridere e ciò mi sollevava il morale nelle giornate in cui sentivo di più la nostalgia della mia famiglia.
-Buongiorno dolcezza!- esclamarono le ragazze all’unisono sorridendomi.
-Ciao ragazze!- esclamai –Entrate pure, sistemo le ultime cose e arrivo-
-Sei sempre in ritardo Mel, dovremmo regalarti una orologio- disse Audrey prendendomi in giro.
Danielle alzò gli occhi al cielo guardandola e sorridendomi per poi cambiare discorso.
-Allora siete contente di incontrare i ragazzi oggi? Liam mi ha detto che non vedono l’ora di iniziare a lavorare con noi, sono molto eccitati per questo tour- disse Danielle e una luce si accese nei suoi occhi pronunciando il nome del suo fidanzato.
Liam era un membro dei One Direction e fidanzato di Danielle, ma io non l’avevo ancora incontrato e non mi ero ancora informata su chi fossero questi cinque ragazzi, perché ero stata troppo impegnata sul mio lavoro per farlo. L’unica informazione che avevo era che si erano classificati terzi a X Factor UK nel 2010 e che avevano venduto milioni di dischi in tutto il mondo.
Da un lato ero curiosa di sapere per chi avrei lavorato, ma dall’altro ero talmente concentrata sul mio lavoro da dimenticarmi di tutto il resto.
Volevo solo ballare e migliorare per diventare una grande ballerina.
-Eh direi bene! No ma dico quando mai ci ricapita di lavorare con cinque fighi messi tutti insieme?!- esclamò Audrey.
-Si ma ricordati che uno è occupato!- rispose Danielle facendo il labbro imbronciato e socchiudendo gli occhi.
-Tranquilla bambolina, il tuo Liamuccio non te lo tocca nessuno.- concluse Audrey pizzicandole la guancia come se fosse una bambina e provocando la mia risata.
-Dai andiamo a conoscere questi One Direction ragazze!- mi intromisi io guardando l’orologio e spingendole verso la porta dopo aver preso il borsone.
-Vedrai te ne innamorerai come abbiamo fatto noi!- concluse Danielle euforica.
Alzai gli occhi al cielo e insieme uscimmo dal mio appartamento.
 
Eravamo nella sala prove ad aspettare Mark, il coreografo, che sarebbe dovuto arrivare con i ragazzi.
Tutti erano euforici, a quanto pare erano tutti dei grandi fan di questi cantanti e io mi vergognavo un po’ a non conoscere nemmeno le loro facce, ma cercai di non darlo a vedere.
Quando Mark aprì la porta,  tutti si ricomposero osservando l’entrata con occhi speranzosi, mentre io stavo raccogliendo i capelli nel solito chignon disordinato.
Mark era radioso quella mattina, gli occhi marroni scintillavano e il suo volto incorniciato dai corti capelli neri sprizzava felicità da tutti i pori. Da quello che avevo capito i One Direction erano il gruppo preferito da lui e dal suo compagno e il fatto di doverci lavorare insieme lo rendeva sereno come un bambino.
E si, Mark era omosessuale.
Io l’adoravo, era una delle persone più gentili, premurose e disponibili sulla faccia della terra ed, inoltre, era uno dei coreografi più bravi della scena mondiale.
Si schiarì la voce e iniziò a parlare, mentre io era ancora impegnata a sistemare i miei capelli che sembravano non voler stare a loro posto –Buongiorno a tutti ragazzi! Beh credo che loro non abbiano bisogno di presentazioni particolari, perciò date un caloroso benvenuto ai One Direction!- disse.
Tutti iniziarono ad urlare ed applaudire, Danielle saltava allegra al suo posto e lo sguardo le si illuminò non appena vide quello che doveva essere il suo fidanzato entrare nella stanza seguito dagli altri quattro.
Tutti e cinque salutarono con un cenno della mano e con un sorriso e Liam mandò un bacio a Danielle che arrossì leggermente continuando a sorridere.
Ora che lo vedevo, Liam e Danielle erano davvero una coppia bellissima.
Osservai bene i ragazzi che non avevo mai visto prima e che avevano iniziato e presentarsi e notai che erano tutti molto belli.
Liam aveva una faccia molto dolce e tenera e continuava a ringrazi are tutti per il caloroso benvenuto che gli altri ballerini gli avevano riservato e, inoltre, ripeteva di esserci tremendamente grato per aver accettato di lavorare con loro.
Poi fu il turno di Louis , un ragazzo castano dagli occhi vispi e allegri che indossava una maglietta a righe bianche e blu con dei pantaloni rossi. Era indubbiamente un bel ragazzo  e durante la sua presentazione non la smetteva di fare continue battute. In più, aveva avvisato tutte le ragazze di non avvicinarsi ad Harry perché era di sua proprietà.
La cosa mi fece sorridere, doveva essere davvero simpatico.
Harry si presentò dopo di lui. Osservai che il suo viso furbo assomigliava un po’ a quello di un bambino, forse per le fossete che si formavano sul suo volto quando sorrideva.
-Louis mi rovini la piazza così!- aveva rimproverato il suo amico-Tranquille ragazze, Harry Styles è tutto vostro!- aveva concluso ammiccando. 
Alle sue parole Audrey mi si avvicino e sussurrò –Con Styles ci starei subito senza pensarci due volte.-
-Audrey non lo conosci nemmeno- le avevo risposto io.
-Oh beh ci sarà molto tempo per conoscerci- mi rispose lei facendomi l’occhiolino con aria maliziosa.
-Si ma dovresti pensare a fare bene il tuo lavoro, non a rubare il cuore di Harry Styles!- le risposi alzando gli occhi il cielo.
-Oh andiamo McWilliams! Tu dovresti pensare a divertirti un po’ di più invece..e goditela questa vita! E poi chi ha parlato di rubargli il cuore?!- concluse sorridendo.
Sgranai gli occhi osservandola e poi, mentre un sorriso si faceva spazio sul mio volto, scossi la testa rassegnata per tornare a puntare lo sguardo verso i cinque ragazzi.
Successivamente si presentò Niall.
Aveva una faccia angelica, capelli biondi e occhi di un azzurro cristallino che esprimevano una dolcezza illimitata. Era l’unico di origine irlandese e mi fece anche lui una bellissima impressione.
Per ultimo toccò a Zayn Malik.
Mi incuriosì molto.
Era davvero bellissimo, una folta chioma di capelli scuri incorniciava i suoi occhi color cioccolato che sembravano essere infiniti. Aveva la pelle ambrata e un sorriso mozzafiato, malgrado sembrasse più timido e imbarazzato rispetto a quello degli altri. Pensai che i tatuaggi visibili sull’avambraccio e la sua aria riservata lo facessero sembrare tenebroso e duro.
Immaginai subito che fosse uno di quei ragazzi sicuri di poter avere tutto ciò che vogliono senza bisogno di chiedere ed estremamente sicuro di sé .
Non so perché attirò così tanto la mia attenzione, ma rimasi a fissarlo per tutto il tempo.
 
ZAYN’S POV
Liam voleva salutare Danielle prima di tornare alla casa discografica, così gli facemmo compagnia nel parcheggio dello stabile. Fortunata mente non c’era nessuno in giro, perché avremmo rischiato di essere assaliti da miliardi di fan.
Certo da un lato era bello essere riconosciuti per strada e aver realizzato il proprio sogno di diventare cantanti, ma dall’altro spesso ci mancava la privacy e desideravamo ardentemente poter restare un po’ tranquilli vicino alle persone che amavamo.
 
Nell’attesa decisi di accendermi una sigaretta.
-Dovresti smetterla con quella robaccia Zayn, è per la tua salute- mi rimproverò Liam.
Aveva ragione, ma era più forte di me.
-Sarà il mio proposito per il nuovo anno prometto- risposi facendo un tiro.
-Si peccato che manchino ancora mesi all’inizio del nuovo anno- concluse lui alzando gli occhi al cielo.
-Ragazzi io ho fame!- esclamò Niall.
-Andiamo Niall ti sei fatto fuori un quarto di torta questa mattina, sei un pozzo senza fondo- rispose Harry concentrato a scrivere chissà cosa su twitter dal suo telefono, mentre stava seduto su un muretto.
-Diventerai un tenero maialino prima o poi!- disse Louis scompigliando i capelli del biondo.
Niall fece un finto broncio, ma poi sorrise facendo spallucce.
-Amore!- sentimmo esclamare dalla voce di Danielle mentre correva verso Liam.
Lui le si avvicinò prendendola tra le braccia per poi darle un bacio.
Erano perfetti e mi faceva piacere che lei riuscisse a rendere il mio amico così felice.
-Ciao ragazzi!- disse poi Danielle e tutti ricambiammo il saluto.
Con lei c’erano anche Audrey, che avevamo conosciuto qualche tempo prima, e una ragazza che non avevo mai visto, ma che non so per quale motivo attirò la mia attenzione.
Aveva lunghi e lisci capelli biondi che le arrivavano a metà schiena e un paio di  occhi verdi con una particolare forma a mandorla incorniciati da lunghissime ciglia nere come la pece che ti incantavano. Una bocca carnosa e di un rosa acceso e malgrado la sua carnagione chiara le sue guance si erano leggermente colorate di una tenue sfumatura di rosso.
Non era molto alta, ma aveva davvero un bel fisico e i jeans stretti e la maglietta rossa che indossava e che le lasciava scoperta una spalla, mettevano in risalto le sue forme perfette.
Danielle la presentò a tutti.
Molto timidamente lei aveva detto di chiamarsi Melanie.
 A quanto pare, però, doveva sentirsi molto a disagio, perché subito dopo aver stretto la mano a tutti, tranne a Harry che come al solito aveva preferito darle due baci sulle guance giusto per farsi riconoscere, aveva chinato il capo per tentare di nascondere il rossore sul suo volto che si era fatto sempre più intenso.
Non capivo perché, ma mi sembrava tremendamente tenera e indifesa che mi sarebbe venuta voglia di coccolarla seduta stante se non fosse stato del tutto inopportuno.
Mentre ancora la fissavo, alzò leggermente gli occhi verso di me e istintivamente le sorrisi in modo dolce, ma lei rimase bloccata, con la bocca leggermente aperta e lo sguardo che lasciava trapelare una leggera agitazione, prima di tornare frettolosamente a fissare il paio di converse rosse che portava ai piedi.
La scena mi fece sorridere.
Ma i miei pensieri vennero distratti dal cellulare che iniziò a squillare.
Guardai il display e risposi.
-Perrie, ciao piccola, tutto ok?
 
 
 

 
 
Spazio autrice
Eccomi di nuovo qui con il primo capitolo! :)
Non sono molto convinta di questo capitolo e so che è un po’ noioso, ma dovevo introdurre un po’ l’incontro fra Melanie e i ragazzi e non sapevo come fare. Che ne pensate?
Spero di riuscire ad essere più appassionante nei prossimi.
Intanto ringrazio molto chi ha letto il prologo e in modo particolare Luce Lawliet per aver recensito, sei stata carinissima :)
Ok, spero che qualcuno inizi a seguire la storia e aspetto ansiosa qualche recensione!!
Al prossimo capitolo!!! xx
 p.s.  spero non troviate errori grammaticali, l’ho riletta di fretta! xx
 


Lei potrebbe essere Melanie
 
 

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Capitolo 3
*** You can't think about him ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 

2.YOU CAN’T THINK ABOUT HIM
There’s something in your eyes,
say c’mon c’mon and dance with me baby ”
One Direction
 

 
SPAZIO AUTRICE:
Ciaoooo!!! Rieccomi !!!
Beh magari preferivate che non tornassi, ma io son qua lo stesso :)
Ho messo lo spazio autrice all’inizio perché oggi mi ispirava così!
Oggi sono depressa, perché ieri sera sono andata a fare un giro a Verona con le mie amiche e vedevo in giro un sacco di fan dei ragazzi, che stasera hanno il concerto, ma io ovviamente oggi me ne sto a casa :(
Sono così vicini, eppure lontani anni luce! Depressione!
Comunque, per chi andrà a una delle tappe italiane, mi fate sapere com’è stato? Quali canzoni hanno cantato? Quali sono stati i momenti più divertenti? Ecc ecc? ;)
In ogni caso ho deciso di dedicare questo capitolo a quelle che come me se ne stanno a casa, così magari vi consolate con questo righe anche se fanno un po’ schifo! Ah se trovate qualche errore è perché ho riletto di fretta:)
Ringrazio chi ha letto!!
Aspetto le vostre recensioni sul capitolo e i commenti sui concerti!!! E spero che qualcuno decida di seguire la storia anche se so che non è delle migliori:)
Byeeeee!!! xx
 

 
 
 
 
 
MEL’S POV
Sarei arrivata in ritardo, me lo sentivo.
Maledetta sveglia.
Maledetto autobus in ritardo.
Maledetta pioggia.
E maledetto ombrello rotto.
Proprio questa mattina  in cui  i ragazzi dovevano venire a provare con noi per imparare qualche passo e per capire come muoversi sul palco in nostra presenza.
Avrei fatto una pessima figura.
Mi avrebbero rimproverata davanti a tutti e mi sarei sentita tremendamente  in imbarazzo.
Mi sarei vergognata a morte e mi sarei sentita a disagio per un bel pezzo!
 
Ero arrivata davanti all’edificio della compagnia, stavo salendo di corsa i pochi gradini che separavano la strada dall’ingresso guardandomi i piedi e facendo attenzione a non scivolare sul marmo bagnato, mentre cercavo di respirare profondamente, quando, raggiunto il portico davanti all’entrata, mi scontrai con qualcuno e caddi a terra.
-Ahia! Ma non puoi mica guardare dove vai?- mi uscì dalla bocca mentre mi massaggiavo la coscia con una mano.
-Ehi sei tu che mi sei venuta addosso.. e comunque buongiorno anche a te..Melanie giusto?!- rispose una voce maschile che non mi era del tutto nuova.
Mi bloccai e lentamente voltai la testa nella direzione da cui avevo sentito arrivare la voce.
Vidi un paio di scarpe nere di pelle.
Iniziai a sollevare lo sguardo.
Un paio di jeans neri e stretti a vita bassa, una maglia bianca attillata coperta in parte da un giubbino di pelle nero, sopra un corpo magro, ma muscoloso.
Sollevai un altro po’ la testa.
Non potevo crederci.
Il volto perfetto di Zayn Malik, che portava un berretto grigio in testa con un ciuffo di capelli corvini che fuoriusciva e una sigaretta tra le labbra carnose era proprio li davanti a me e mi sorrideva divertito.
Sbarrai gli occhi consapevole della figura che avevo appena fatto.
Sentii le guance avvampare e aprii la bocca per dire qualche parola di scusa che non uscì in quell’istante.
-Ti sei fatta male?- provò a domandarmi probabilmente notando che non rispondevo.
Il mio cervello non connetteva il quel momento.
-Si..sono io!- risposi imbambolata.
Ma appena sentii le mie parole, mi resi conto di non aver risposto alla domanda giusta.
Lui doveva aver notato la mia espressione strana e rise lievemente della mia risposta sbagliata.
-Cioè..volevo dire, no! Insomma, solo una piccola botta, n-non è niente- dissi abbassando lo sguardo, cercando di riprendermi da quello stato di trance e iniziando a raccogliere le cose che mi erano cadute dalla borsa a causa dell’urto.
-Sei sicura, hai fatto un bel volo- disse lui chinandosi vicino a me e iniziando ad aiutarmi a raccogliere le mie cose.
Mi voltai e involontariamente mi ritrovai a guardarlo negli occhi che erano vicinissimi ai miei e mi guardavano preoccupati.
Il cuore iniziò a battere forte contro il mio petto come se avesse voluto crearsi un varco per uscire..
Erano davvero bellissimi.
Due buchi neri in cui si rischia di perdersi definitivamente senza riuscire più a trovare la strada di ritorno, se non si presta attenzione.
Il suo sguardo era così magnetico, che mi ci volle un notevole sforzo per riuscire a distaccare il mio.
-S-si..non ti preoccupare.. sto bene, grazie- risposi riportando l’attenzione sugli oggetti a terra davanti a me e iniziando a rimetterli freneticamente in borsa, mentre Zayn continuava a guardarmi.
Ci fu un attimo di silenzio.
-Scusa- dissi timidamente sentendo ancora il calore sulle mie guance.
Maledetta timidezza.
Odiavo arrossire per ogni minima cosa.
Mi vergognavo di parlare con le persone che non conoscevo e non mi piaceva stare al centro dell’attenzione, perciò ogni volta che mi capitava diventavo rossa come un peperone, iniziavo a fissarmi i piedi e iniziavo a sentire caldo in tutto il corpo.
Solo sul palco riuscivo a liberarmi di questa timidezza e ad essere sicura di me.
-Per cosa?- domandò lui con sguardo perplesso, mentre ci rimettemmo in piedi.
-Beh per esserti venuta addosso! Il fatto è che sono in ritardo e non mi sono accorta di te per l’agitazione- risposi tutto d’un fiato.
-Diciamo che io non mi sono spostato! - disse sorridendomi e facendo l’occhiolino.
Risposi con un sorriso imbarazzato.
Alzai leggermente lo sguardo e mi incantai di nuovo nel suo..poi mi bloccai!
-Beh allora, io vado, c-ci vediamo dentro- dissi dirigendomi velocemente verso l’entrata, senza lasciargli il tempo di rispondere.
Non potevo!
Non potevo permettermi distrazioni!
Non potevo permettermi di rischiare di perdere la testa per un ragazzo!
E soprattutto non potevo permettermi di perdere la testa per Zayn Malik, il cantante famoso venerato come un dio da milioni di ragazze e che oltretutto da quello che avevo capito era pure fidanzato.
Per quanto fosse bello, per quanto i suoi occhi fossero due calamite, per quanto il suo sorriso fosse abbagliante e la sua voce seducente… basta!
Non mi ero mai invaghita di nessuno per vent’anni e non avrei cominciato proprio ora, proprio mentre stavo vivendo il sogno della mia vita.
Non avrei buttato tutto all’aria.
Io ero li per ballare, era l’occasione che aspettavo da troppo tempo e dovevo concentrarmi solo su questo.
Iniziai a correre verso lo spogliatoio scacciando il pensiero di Zayn Malik dalla mia testa!
 
 
ZAYN’S POV
Continuai ad osservarla mentre correva lungo il corridoio, finché non svoltò l’angolo e sparì dalla mia vista.
Ma che le era preso? Perché era scappata così?
Iniziai a pensare alla nostra conversazione per paura di aver detto qualcosa di sbagliato, ma non riuscivo a capire. Magari si era offesa per qualcosa e non me ne ero accorto.
Non capirò mai le ragazze.
Certo che Melanie era davvero carina. E bagnata dalla pioggia aveva l’aspetto di un pulcino appena uscito dall’uovo che ha bisogno di cure.
Sembrava così piccola e indifesa.
Forse quest’impressione era dovuta alla sua estrema timidezza. Arrossiva in continuazione e si fissava spesso le scarpe per evitare di incrociare lo sguardo altrui. Come se avesse avuto paura che qualcuno potesse leggere dai suoi splendidi occhi verdi quello che stava pensando.
O almeno questo era quel poco che avevo potuto percepire per quel poco che l’avevo osservata durante i nostri due brevissimi incontri.
-Zayn!- qualcuno mi chiamò e mi risvegliai dai miei pensieri.
Mi voltai e vidi Niall venirmi incontro con una ciambella in una mano e un caffè nell’altra.
-Buongiorno Niall!- dissi
-Ciao amico! Che fai qui fuori non entri? Ci stanno aspettando- disse masticando.
-Lezioni di ballo?! Non ricordarmelo ti prego. Non fa per me, sto cercando di rimandare questo momento il più possibile- risposi con tono quasi disperato.
-Oh andiamo, sarà divertente! Poi pensa a tutte quelle ballerine che ci gireranno attorno.- rispose Niall con aria sognante.
-Harry ti sta contagiando con i suoi ormoni agitati Nialler?- chiesi sarcastico.
-Oh andiamo amico, prima di giocare a fare il maritino felice sposato da cinquant’anni con Perrie, eri così anche tu, se non peggio! Ti sei rammollito amico!- rispose tirandomi un pugno sulla spalla e provocandomi.
Alzai gli occhi al cielo e ridendo ci dirigemmo verso la sala prove, mentre inspiegabilmente mi tornarono in mente le poche parole scambiate con Mel poco prima e i miei pensieri si fermarono sui suoi occhi chiari e ipnotizzanti.
 
Entrammo nella sala e i ragazzi erano già lì a chiacchierare tra di loro circondati da alcuni ballerini.
Io mi sarei volentieri messo a camminare in ginocchio sui carboni ardenti, invece che passare tre ore a fare prove di ballo.
Mi diressi trascinandomi svogliatamente verso i ragazzi seguendo Niall.
Notai Mel in un angolo lontana da tutti, mentre si raccoglieva i capelli.
Sembrava non importarle di noi, tanto che quando ebbe finito di sistemarsi le ciocche bionde in una coda alta, accese il suo mp3 e iniziò a fare stretching, invece di avvicinarsi come avevano fatto tutti.
Chissà perché non era desiderosa di conoscerci come tutti quanti per cercare di entrare nelle nostre grazie?!
Mi ero imbambolato a guardarla, quando sentii Louis tirarmi una gomitata e dire – Se continui a fissarla in quel modo la consumi Malik!-
-Che..? Cosa? Io non sto fissando nessuno!- risposi con un po’ troppa enfasi.
Louis scoppiò a ridere.
- Oh certo allora io sono pazzo e ho le allucinazione, perché vedo la McWilliams proprio nella direzione che stai puntando da un’ora- disse.
-Sai Tommo, ho sempre sospettato che tu avessi qualche problema mentale e adesso ne ho la conferma! Che ti fumi per avere le allucinazioni?!- risposi sorridendo.
Sentii le guance riscaldarsi inspiegabilmente e mi girai per fare in modo che Louis non vedesse il probabile rossore.
- Io sarò anche matto, ma se la mia supposizione fosse giusta dovresti farti qualche domanda- disse Louis improvvisamente serio.
-Che vuoi dire?- domandai ingenuamente
-È la prima ragazza diversa da Perrie su cui ti incanti da quando state insieme. Era da una vita che non ti capitava- rispose
Lo guardai stranito. Louis poteva sembrare con la testa sempre sulle nuvole, ma quelle poche volte in cui diventava serio ci azzeccava sempre e diceva cose molto intelligenti.
-Non preoccuparti, non è così, mi ero solo perso nei miei pensieri- replicai
-Se lo dici tu!- concluse lui e ci unimmo agli altri.
 
Finalmente le tre ore erano terminate.
Avevo trascorso le ultime tre ore a pestare i piedi a chiunque si trovasse a fare un movimento vicino a me. In realtà mi piaceva ballare per divertirmi con i miei amici, ma la coreografia non era roba per me.
-Ragazzi ricordatemi di chi è stata la brillante idea di pensare che potevamo ballare anche noi ai concerti?!-  chiesi scrutando gli altri quattro mentre eravamo nello spogliatoio a cambiarci.
-Ehm.. Harry!- rispose Niall.
Mi voltai verso Harry che era intento a fotografare le sue scarpe nuove e non aveva sentito la mia domanda.
Presi l’asciugamano con cui Louis si era appena asciugato i piedi dopo la doccia e glielo lanciai dritto in testa sotto lo sguardo divertito degli altri quattro.
-Ehi chi ha spento la luce?!- domandò il riccio –Perché mi avete lanciato sto coso?- continuò levandosi il telo dalla testa e guardandoci confuso.
-Così impari a volerti improvvisare ballerino mettendo in mezzo tutti quanti!- risposi
-Ehi ehi c’è una motivazione più che valida..- rispose lui con aria innocente
-Ah si e sarebbe?- domandai
-Vi immaginate come potrò toccare tutte quelle ballerine senza prendermi uno schiaffo in faccia? Se ci devo ballare insieme e la mano mi sfugge da qualche parte, son giustificato no?! E in più è un modo per far colpo più facilmente!- disse lui con tono fiero pensando che la sua idea fosse davvero brillante.
Niall gli si avvicinò dicendo –Genio! Batti il cinque fratello!- ma quando Hazza stava per colpirgli il palmo, Niall tolse la mano per passarsela fra i capelli e Harry perse l’equilibrio cadendo a terra.
Tutti ridemmo, Louis stava per piangere dalle risate per quella scena e si teneva le mani sulla pancia indicando la faccia di Harry che in quel momento sembrava quella di un bambino che non ha capisce cosa gli succede attorno.
-Beh se intendi far colpo cadendo come ora sei proprio sulla strada giusta!- disse Liam.
-Ma che simpatici! Ridete pure, ma vi farò vedere io!- disse il riccio imbronciato.
Continuando a sorridere presi il mio borsone con l’occorrente per la doccia all’interno e mi avviai fuori dallo spogliatoio con Liam e Niall, mentre Louis e Harry dovevano sistemare le ultime cose.
-Ah un’ultima cosa Harry! Fossi in te mi laverei i capelli, Louis ci si era asciugato i piedi con quell’asciugamano!- e ridendo uscii dalla porta sentendo Harry che imprecava.
 
 
MEL’S POV
Io e le ragazze uscimmo dallo spogliatoio dopo l’allenamento ridendo, perché Audrey non la smetteva di fare battute.
L’allenamento era stato lungo e stancante, ma allo stesso tempo molto divertente.
La presenza dei ragazzi stranamente aveva alleggerito il lavoro.
Facevano battute in continuazione, disturbando la spiegazione di Mark che molto spesso era costretto a fermarsi per rispiegare o semplicemente per riprendersi dalle risate.
Inoltre, c’era da dire che la danza non era proprio il loro mestiere.
Certo qualcuno si muoveva meglio degli altri, ma avrebbero dovuto lavorarci molto.
Nel corso dell’allenamento, avevo cercato di non guardare Zayn per paura che i pensieri che si erano fatti largo precedentemente nella mia testa riaffiorassero, ma ogni tanto il mio occhio cadeva nella sua direzione.
Sbuffava e imprecava silenziosamente, perché non riusciva a seguire i passi e quando sbagliava guardava gli altri in cagnesco e mimava frasi come “questa me la pagate”.
Mi ero sforzata di non scoppiare a ridere, anche perché mi avrebbero presa tutti per pazza.
-Ragazze perché non venite a casa mia stasera? Ci facciamo una pizza e dormite da me vi va? Magari chiedo a Liam se vuole venire anche lui con i ragazzi così ci divertiamo un po’- propose Danielle.
-Io ci sto! Basta che venga Styles!- rispose Audrey ammiccando.
Danielle alzò gli occhi al cielo. Quella ragazza era sempre la solita.
-Mel?- si rivolse a me Daniel per sapere se accettavo l’invito.
-Non lo so ragazze, domani mattina abbiamo le prove molto presto e non vorrei arrivare distrutta..-risposi. In realtà non volevo rischiare di imbattermi nella possibile distrazione chiamata Zayn Malik che quella mattina stessa era riuscita a farmi andare in tilt.
-Dai Mel sei una rompipalle! Vieni senza fare storie o ti vengo a prendere a casa con la forza- disse Audrey.
-Ha ragione Audrey! Devi pur divertirti ogni tanto, non faremo tardi vedrai, andremo a letto presto e domattina saremo fresche come delle rose- concordò Danielle.
Da quando ero arrivata a Londra effettivamente non mi ero svagata molto, ma a dir la verità non lo facevo molto nemmeno in Italia. Comunque per evitare che quelle due al mio fianco continuassero ad assillarmi dissi con aria arrendevole – E va bene! –
Le due mi abbracciarono lanciando qualche piccolo urletto.
-Che avete da urlare?- domandò Liam che aspettava Danielle fuori dall’edificio insieme agli altri ragazzi.
-Mel ha accettato di venire a dormire da me con Audrey questa sera! Volevamo chiedere se vi univate anche voi, magari solo per una pizza- rispose Danielle.
-Ragazzi che dite?- domandò Liam agli altri.
-Pizza? Chi ha parlato di pizza? Dove? Quando? Se c’è la pizza io ci sto!- domandò Niall improvvisamente attento alla conversazione.
-Anche io, El è impegnata con le sue amiche questa sera, perciò sono tutto vostro- rispose Louis sorridendo e facendoci l’occhiolino.
-Dove va Louis vado io!- rispose Harry avvicinandosi all’amico e cominciando ad accarezzarli i capelli.
-Oh amore, sei così romantico!- rispose Lou accarezzando una guancia al riccio.
Tutti ridemmo.
-Zayn? Tu che fai?- domandò Niall al moro che sembrò riprendersi da un trance profondo.
-Oh beh.. io..- iniziò
-Oh andiamo, la Edwards è in tour e tu non hai un cavolo da fare quindi vieni e punto!- concluse Louis al posto suo.
Zayn sorrise all’amico e disse –Agli ordini capo!- Facendo un gesto alla militare che fece sorridere tutti noi.
 
Ero passata a casa a prendere alcune cose per la notte e ero andata a casa di Danielle dove trovai anche Audrey.
Avevamo già ordinato le pizze e stavamo aspettando i ragazzi sedute sul divano quando suonarono alla porta.
Danielle andò ad aprire e si trovò davanti Louis e gli altri con le pizze in mano.
-Beh avete bisogno di arrotondare e allora vi mettete a fare i fattorini?- domandò Audrey vedendo i ragazzi entrare con la cena in mano.
Tutti fecero una piccola risata e poi Harry rispose –Abbiamo trovato il fattorino all’entrata e le abbiamo prese. Anche se di la verità babe, non ti piacerebbe trovarti sempre davanti dei fattorini come me?- domandò Harry avvicinandosi leggermente a Audrey e sorridendole maliziosamente.
Lei ricambiò il sorriso per poi dire –Mh..ho visto di meglio!-
Zayn entrò per ultimo e non potei fare a meno di guardarlo.
Mi salutò con un cenno e un sorriso, io feci altrettanto, ma abbassai subito la testa arrossendo leggermente.
“Niente distrazioni”continuavo a ripetermi.

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Capitolo 4
*** She's an angel ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 

3.SHE’S AN ANGEL
“You’ve got a heart as loud as lions,
So why let your voice be tamed”
Emili Sandé

 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE:
Hola!!! :)
Come state?
Si lo so sono ancora qui a rompere! ;)
Ho letto un sacco di commenti in internet sui concerti dei ragazzi e su quello che hanno detto, fatto, cantato a Verona e Milano e sono stata felicissima che loro si siano trovati così bene qui in Italia!  Grazie a chi è andato ai concerti e ha fatto in modo che si ricordassero di noi italiane :)
Magari la prossima volta che tornano riuscirò a beccarli da qualche parte!!! Incrociamo le dita :D
Cooooomunque, grazie mille a chi ha messo la storia tra le preferite e ha letto. Certo speravo che qualcuno in più iniziasse a seguire o lasciasse una recensione, ma mi accontento di poco dai!!
 Ma ditemi una cosa però, con la massima sincerità: che cosa vi sembra di questa storia? È tanto brutta? Perché non riesco a capire cosa pensate visto che viene letta, ma non mi dite la vostra opinione.
Insomma, io vorrei sapere anche in modo da far del mio meglio per renderla più gradita!!
Perché io mi impegno a scriverla, ma se a voi non piace, mi dispiace (non suona tanto bene questo giro di parole :) ).
Va beh comunque, fatemi sapere!
Ci “vediamo” alla prossimaaaaa ;) xx
Spero che l’immagine sotto si veda, perché devo ancora capire bene come usare il sito e caricarle ecc ecc.. pardon io e la tecnologia non siamo molto amiche! Se qualcuno può aiutarmi vi ringrazio :)
Byeeeeee -V-

 
 
 
 
 
 
La serata stava procedendo nel migliore dei modi.
I ragazzi ci stavano facendo ridere come delle matte ed era la prima volta che riuscivo a trovarmi a mio agio con delle persone che non conoscevo bene.
Facevo fatica a credere che fossero dei cantanti famosi in tutto il mondo, perché in realtà si comportavano come dei ragazzi del tutto normali.
Eravamo seduti in salotto a casa di Danielle e io mi ero sistemata a terra sul morbido tappeto color magenta, con le gambe incrociate e i gomiti appoggiati al tavolino, mentre guardavo sconvolta Niall che al mio fianco stava divorando l’ennesima fetta di dolce!
-Come puoi avere ancora spazio nello stomaco?- domandai guardandolo con espressione incredula.
-È queftione fi allenamenfo!- borbottò Niall con la bocca piena- Poi come si può lasciar lì questo ben di dio?- continuò ingoiando e catapultandosi su un altro pezzo di torta.
- Finirai per scoppiare- dissi
-O per diventare un maiale!- continuò Louis
Tutti ridemmo dall’espressione non curante di Niall, il quale non si fermò e finì la fetta di dolce.
-Beh Mel, perché non ci parli di com’è la vita in Italia?- domandò poi Liam con aria interessata.
L’Italia!
Era da un po’ che non ci pensavo.
Tentavo di tenere il più lontano possibile quel pensiero da quando ero arrivata, per evitare di  sentire troppo la mancanza delle persone e di quei piccoli bei ricordi che avevo lasciato li.
-Beh..ecco, l’Italia è…l’Italia!- risposi con aria ovvia.
Tutti risero.
- Beh fin qui ci eravamo arrivati!- mi prese in giro Harry.
-Volevo assicurarmi che lo sapeste, insomma non si sa mai!- scherzai facendo l’occhiolino al riccio. Non era da me comportarmi già così amichevolmente con persone appena conosciute, ma non capivo perché con loro era diverso.
Mentre ricominciavo a parlare notai che Zayn mi stava fissando intensamente, come se volesse leggere nei miei pensieri  quello che mi passava nella testa.
Distolsi lo sguardo dai suoi occhi e iniziai a torturarmi le mani improvvisamente agitata.
-Vediamo che posso dire.. credo che se una persona ha la possibilità di viaggiare molto, l’Italia sia uno dei posti più belli da vedere. La tradizione e la storia del mio paese, il calore delle persone e i luoghi da visitare, difficilmente si trovano dalle altre parti del mondo. Anche se ovviamente io parlo solo per sentito dire, perché prima di venir qui non ero uscita dai suoi confini. E poi noi abbiamo il bidè!- dissi con un sorriso a trentadue denti.
- Oh si me lo ricordo il bidè.. è quel WC per persone piccole giusto?- incalzò Harry
- No è quel WC per i dementi come te- lo prese in giro Louis lanciandogli un cuscino dritto in faccia.
Ridemmo tutti a quella scena.
Harry fece il labbruccio e disse – Ahi mi hai fatto male!-
-Così metti in moto il criceto nel tuo cervello!- continuò a prenderlo in giro Louis scatenando le nostre risate ancora più forti.
Harry facendo l’aria da finto offeso ad un certo punto si voltò verso Audrey e con aria da cucciolo e un sorriso speranzoso disse -Audrey mi  dai un bacino sulla guancia dolorante per farmi passare la bua?-
La rossa si avvicinò e quando le fu a un centimetro dalla faccia lo pizzicò sul braccio.
-Ahia! E questo perché?- domandò Harry massaggiandosi il punto in cui era stato pizzicato.
-Così ti fa male il braccio e non pensi più alla guancia!- concluse Audrey ovvia facendo spallucce.
Ridemmo tutti, Louis aveva le lacrime agli occhi.
 – Hai trovato pane per i tuoi denti Styles!- osservò Liam.
Harry guardò l’amico con un aria strana continuando a fare su e giù con le sopracciglia e tutti ridemmo ancora.
Poco dopo, quando iniziammo a calmarci qualcuno interruppe quel momento di ilarità con una domanda.
- Ti manca?- sentimmo poi chiedere Zayn.
-Che cosa?- domandai io notando che si stava rivolgendo a me.
-L’Italia!- rispose.
- Si e no!- risposi –Si perché mi mancano mia madre, mia sorella e le mie amiche, mi manca la sala prove dove ho praticamente vissuto tutta la vita e mi mancano i miei pochi, ma bellissimi ricordi..-
-E no?- continuò il pakistano dagli occhi di tenebra.
Sembrava aver colto che da un certo punto di vista avevo lasciato lì anche ricordi brutti e dolorosi.
Continuava a fissarmi come se volesse cogliere ogni mia minima espressione per scorgere chissà quale segreto nascosto.. ma io abbassai lo sguardo senza rispondere, non ero pronta a parlare di quanto avevo sofferto in passato…
Danielle sembrò percepire che mi sentivo a disagio in quel momento, così, come se nulla fosse, cambiò discorso iniziando a prendere in giro i ragazzi per la pessima lezione di ballo che avevano affrontato quella giornata.
Le lanciai un’occhiata piena di gratitudine e lei senza farsi  notare mi sorrise e mi fece l’occhiolino. L’adoravo, mi comprendeva al volo senza che io dicessi nulla.
Zayn, però, continuò a lanciarmi sguardi strani per tutta la sera, mentre io tentavo di evitare i suoi occhi.
 
La mattina seguente Danielle, Audrey ed  io ci svegliammo dopo aver fatto una lunga dormita.
La sera prima i ragazzi se n’erano andati poco dopo mezzanotte e noi eravamo crollate subito dopo esserci distese sul letto.
-Avete delle facce orribili di mattina!- disse Audrey stropicciandosi gli occhi con la voce ancora impastata dal sonno.
-Ha parlato Miss “sono la perfezione in persona”- rispose Danielle sarcastica.
-Dovresti vedere i tuoi capelli, sembra che tu sia appena stata centrifugata!- replicai io facendole una linguaccia.
Ridemmo tutte e tre.
-Allora Mel che pensi dei ragazzi? Simpatici vero?- esclamò Danielle con un sorrisetto ironico come per dire “te l’avevo detto”.
-Si accettabili- risposi io ricambiando il sorriso e facendo l’occhiolino.
-Eddai che ti sei divertita, poi hai parlato un sacco.. tanto silenziosa e timida, ma quando inizi non ti fermi più!- mi prese in giro Audrey.
Feci spallucce e sorrisi.
-In realtà non so nemmeno io come mai ero così socievole ieri sera- risposi.
-Oh beh con una compagnia come la nostra come puoi resistere?!- disse Audrey facendo finta di atteggiarsi.
Io e Danielle ci guardammo con sguardo complice, prendemmo un cuscino e glielo lanciammo dritto in faccia.
La rossa fu sorpresa dal nostro gesto e fece il labbruccio.
-Sembri Harry ieri sera!- esclamai ridendo.
-Beh almeno hanno qualcosa in comune: sanno fare il labbruccio tutti e due!- rispose Danielle unendosi alle mie risate.
-Brave prendete in giro! Lasciatemi tempo ed Harry Styles ed io avremo molto di più in comune oltre a questo!- rispose Audrey con aria maliziosa.
-Ma smettila!- la liquidammo Danielle ed io.
-Dai prepariamoci e facciamo colazione altrimenti facciamo tardi alle prove- concluse Danielle e iniziammo a sistemarci per affrontare un’altra lunga giornata.
 
ZAYN’S POV
Quella mattina saremmo andati alle prove per osservare le coreografie che i ballerini avrebbero dovuto eseguire al tour, fortunatamente non dovevamo ballare anche noi, non l’avrei sopportato per due giorni di fila.
Avevo pensato molto a Melanie dopo essere andato via da casa di Danielle.
Avevo impressa nella mente l’espressione che aveva assunto quando le avevo posto quella domanda, chiedendole se le mancava casa sua.
Nei suoi occhi si era accesa un’espressione malinconica e triste, che lasciava trasparire un dolore profondo e, anche se non ero sicuro che la mia ipotesi fosse corretta, avrei voluto sapere che cosa le era successo.
La domanda che però mi tormentava da un paio di giorni era “perché passavo il mio tempo a interrogarmi su una ragazza che conoscevo appena e non mi concentravo sulla mia ragazza che era in tour dall’altra parte del mondo e che non vedevo da tre settimane?”.
Ero innamorato di Perrie, ne ero certo, ma Melanie..era come se in sua presenza non potessi fare a meno di concentrarmi solo ed esclusivamente su di lei, come se fosse stata una calamita che mi attirava a sé.
Pensai che forse era solo la curiosità che mi spingeva a pensare queste cose e non mi preoccupai esageratamente della situazione. Inoltre, ero sicuro che, dopo il ritorno di Perrie, tutto sarebbe tornato come prima.
Arrivammo nella sala prove ed erano tutti li.
Anche lei.
Era davvero una ragazza bellissima nella sua semplicità.
Indossava un leggins nero con una maglia larga a mezze maniche che le lasciava una spalla scoperta color verde, che si abbinava perfettamente ai suoi occhi.
I capelli biondi oggi erano sciolti e le ricadevano lisci lungo la schiena, inoltre, aveva un sorriso radioso mentre scherzava con Audrey e Danielle.
Mark, il coreografo, richiamò tutti all’ordine e noi ci sedemmo e terra davanti allo specchio.
-Bene ragazzi, oggi proveremo gli assolo per mostrarli ai ragazzi. Dunque se non sbaglio Danielle tu ballerai  “I wish” da sola e “Moments” insieme a Audrey che farà anche “Stole my Heart”. Mentre vediamo, oh si Mel tu farai “Little things”, “They don’t know about us”, “Irresistible”, “Summer Love” da sola e “More than this” con le tue amiche. Più tardi proveremo anche i pezzi in gruppo- concluse Mark.
Le ragazze si guardarono sorridenti, probabilmente contente dei pezzi che avevano ricevuto e notai che a  Mel erano stati assegnati molti più pezzi rispetto agli altri, evidentemente doveva essere davvero brava.
-Mel iniziamo con te, “Little things”- affermò il coreografo.
Mel si posizionò al centro della sala e mi sembrò di vederla sollevare gli occhi verso di me prima di iniziare.
La canzone iniziò.
Era tra le mi preferite di tutto il nuovo album. Mi emozionavo spesso cantandola.
Guardavo quella ragazza volteggiare al ritmo della musica e il mio cuore si bloccò.
Sembrava di vedere un angelo che svolazzava di qua e di là con un’incredibile leggerezza.
Il suo volto era sereno e sembrava sicura di sè come non mai, mentre accarezzava il pavimento con i suoi graziosi piedi.
I capelli fluttuavano seguendo i movimenti del suo corpo che sembrava produrre musica.
Se la base musicale non ci fosse stata, pensai che probabilmente sarei riuscito a sentire la base in ogni caso, come se il suo corpo la riproducesse al posto del lettore musicale.
Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso e quasi mi scordai di essere dentro a una sala prove.
Quando la canzone terminò e io mi ripresi lentamente dal mio stato d’incoscienza, mi sembrò di vederla asciugarsi velocemente una lacrima caduta sulla sua guancia, ma vista la velocità del gesto pensai non volesse darlo a vedere, o forse semplicemente la mia immaginazione era  un po’ troppo aperta.
Tutti le applaudirono e lei sorridendo timidamente tornò vicino alle sue amiche.
-Molto bene Mel- disse Mark estasiato.
Guardammo tutti gli assolo e a mio avviso, malgrado i ballerini fossero tutti bravissimi, nessuno era riuscito a trasmettermi le stesse emozioni di Melanie.
Al termine delle esibizioni ci complimentammo con tutti  molto calorosamente.
-Louis, Zayn, Harry,Niall, Liam?- disse Mark, al quale rivolgemmo l’attenzione.
-Ecco visto che dovrete fare qualche mossetta ai concerti, pensavo che forse potrei affiancarvi una ballerina che sarà la vostra compagna di ballo anche durante il tour, in modo che possiate provare insieme e imparare se per voi va bene?- continuò
-Certo, sarebbe perfetto!- risposero Harry e Niall entusiasti.
Immaginavo già da cosa scaturisse tutto quell’entusiasmo e sorrisi all’idea di quei due che ci provavano con le ballerine.
-Perfetto!- continuò Mark sorridendo- Dunque, Danielle seguirà Liam ovviamente, Audrey tu aiuterai Harry. Jade tu affiancherai Niall, Lidya a te spetterà il compito di seguire Louis e…Zayn..beh Zayn credo che Mel sia perfetta per poterti aiutare!-
Sgranai gli occhi e mi voltai verso Mel che mi guardava un po’ spaventata.
Avevo un po’ paura di trascorrere del tempo da solo a provare con lei, ma allo stesso tempo, ero inspiegabilmente molto felice e non vedevo l’ora di iniziare.
 

 
 
 
 

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Capitolo 5
*** Fall ***


ATTENZIONE!!
Il capitolo è lo stesso pubblicato ieri, solo che per problemi tecnici l’ho ricaricato :)

 
 

NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 

 
4. FALL

“What you want, what you need has been right here,
I can see that you’re holding back those tears”
One Direction

 
 
 
 
MEL’S POV
Il cielo quella mattina era illuminato da un sole splendente e caldo, del tutto insolito a Londra, soprattutto visto che ottobre era ormai alle porte.
Le foglie degli alberi lungo le strade, erano ormai tutte colorate da tonalità calde e iniziavano a cadere a terra, accompagnate dalle leggere raffiche di vento che invadevano la città.
Camminando lungo il Tamigi, accompagnata dal mio fedele mp3, assaporavo il calore dei raggi solari che accarezzavano la mia pelle e osservavo spensierata ogni movimento frenetico di quella meravigliosa città. Movimento che sembrava stonare con la mia insolita tranquillità.
Probabilmente questo mio stato d’animo, era dovuto alle note che invadevano le mie orecchie. La musica mi faceva dimenticare di tutti i miei pensieri e preoccupazioni, mi faceva sentire leggera e libera, mi faceva stare bene e mi faceva tranquillizzare,  ma se mi fermavo a pensare alla giornata che mi attendeva, forse nemmeno lei mi sarebbe stata d’aiuto.
Dopo che Mark ci aveva detto la settimana precedente che avremmo dovuto lavorare individualmente con i ragazzi e, che io avrei dovuto aiutare Zayn, avevo pensato che il destino dovesse avercela proprio con me.
Più cercavo di evitare di guardarlo, parlarci e scontrar mici, più mi ci imbattevo ed ora avrei dovuto trascorrere ore intere con quel dio greco, che rappresentava la minaccia più grande per la mia concentrazione sul lavoro e per il mio autocontrollo.
Mai nella vita qualcosa o qualcuno era stato in grado di distrarmi dalla danza: nessun problema, nessun altro hobby, nessuna amicizia, nessun ragazzo…
E adesso, proprio nel momento in cui mi sarei dovuta dedicare completamente alla mia passione senza badare al resto, ogni volta che mi imbattevo in quel pakistano, la mia concentrazione tentennava pericolosamente.
Quello sguardo così scuro e profondo, all’apparenza triste e malinconico, ma allo stesso tempo vivace e sognante. Quei capelli neri e perfettamente pettinati in quel ciuffo all’insù. Quella pelle ambrata e quel fisico a mio avviso perfetto. E poi, quel sorriso, ammaliante e pieno di fascino, ma che purtroppo non si faceva vedere spesso.
Tutto ciò era capace di destabilizzarmi, ma mi ero ripromessa di non lasciarmi distrarre, e avrei dovuto farlo.
Arrivai  alla sala prove, ma Zayn non c’era ancora.
Mancavano ancora venti minuti al nostro incontro, così decisi di accendere lo stereo e provare un po’. Ballare così solo per il gusto di farlo, abbandonandomi alla musica e lasciandomi guidare dalle sue note.
Dalle casse uscì il suono di una delle mie canzoni preferite, “Mirrors” di Justin Timberlake, così inebriata da quel suono, mi misi ad improvvisare una coreografia, scivolando leggera sul pavimento della stanza e dimenticandomi di tutto ciò che mi circondava.
Mi lasciai  abbracciare da quella melodia, emozionandomi mentre vivevo quelle sensazioni che solo la danza era capace di farmi provare.
Probabilmente sbagliavo quando dicevo di non essere mai stata innamorata, perché se quello che provavo quando danzavo non era amore, allora cosa poteva essere?
La canzone terminò e io mi bloccai davanti allo specchio, osservando il mio riflesso e vedendo un volto sorridente bagnato da una piccola lacrima di gioia.
 Mi sentivo bene e leggera.
Poco dopo distolsi lo sguardo dal mio viso, distratta da una seconda figura che mi osservava dallo stipite della porta e che sembrava immobile, incantata.
Zayn.
Asciugai velocemente gli occhi cercando di non dare troppo nell’occhio.
-C-Ciao- dissi andando a spegnere lo stereo e abbassando la testa, imbarazzata per quello che lui aveva appena visto.
-Ciao- rispose lui con voce fioca, quasi tremante –S-Sei bravissima-
Con gli occhi sbarrati e le guance arrossate e calde mi voltai verso di lui e tutto quello che riuscii a dire fu –Grazie-.
Lui scosse il capo come per riprendersi e disse –No dico davvero, non ho mai visto nessuno ballare così, certo non sono un esperto, ma credo che avere la pelle d’oca per l’emozione che mi hai trasmesso sia un buon segno no?- e nel frattempo si toccava i capelli sulla nuca.
Sorrisi timidamente –Suppongo di si!- risposi.
Com’era bello anche quando si trovava in imbarazzo. Perché in quel momento sembrava essere davvero imbarazzato.
Lui mi rispose con un sorriso smagliante e il mio cuore perse un battito.
“Stai calma”continuavo a ripetermi. “Pensa solo al tuo lavoro”.
Ma nel profondo sapevo che quella giornata sarebbe stata molto difficile.
 
-No Zayn devi aprire prima la destra altrimenti non prendi il tempo… oddio Zayn, ti dei fatto male- dissi notando che, nel tentativo di fare un giro, si era pestato un piede ed era caduto a terra dopo aver perso l’equilibrio.
Se c’era una cosa che Zayn Malik non sapeva fare, era muoversi a tempo facendo una coreografia.
Eravamo li da un’ora e mezza sullo stesso pezzo, ed era riuscito a farlo giusto solo due o tre volte.
-Arrrgh! Ricordami di uccidere Harry per favore! Lui e le due stupide idee di improvvisarsi ballerino- imprecò lui arrabbiato e con un’espressione corrucciata, mentre si massaggiava la coscia e si rialzava lentamente.
A quella visione non riuscii a trattenere una fragorosa risata, che mi sfuggì involontariamente dalla bocca.
Zayn mi guardò facendo il finto offeso e alzando il sopracciglio sinistro.
-Mi spieghi signorina McWilliams, io mi ammacco il mio bel lato B, e lei si mette a ridere di me?- domandò incrociando le braccia al petto.
- Scusi signor Malik, ma non riesco a trattenermi! Quando qualcuno cade o si fa male, scoppio sempre a ridere!- risposi senza poter fermare le mie risate.
La mia timidezza in quel momento sembrava essere sparita.
La mia era stata una reazione del tutto naturale e avevo perso il controllo su quella facciata seria e infrangibile che mi caratterizzava, colta alla sprovvista da quella scena troppo comica ai miei occhi.
Zayn mi guardò con aria divertita e disse –Beh almeno sono riuscito a farti ridere!-
A quelle parole mi ripresi leggermente e lo guardai negli occhi.
Mossa sbagliata.
Guardarlo significava rimanere incatenata in quelle iridi nere e fu quello che accadde in quel momento.
I suoi occhi erano la cosa più bella che avessi mai visto. Mi ci sarei persa..
“Riprenditi”diceva una vocina nella mia testa, ma darle ascolto mi risultava tremendamente difficile mentre osservavo quelle due perle nere.
-Io, non è vero.. io rido spesso- risposi con un pizzico di finta irritazione.
-Oh si e io sto bene biondo- rispose lui sorridendo di nuovo e facendomi un gesto di noncuranza.
Lo guardai storto, ma poi non riuscendo a trattenermi scoppiai a ridere di nuovo al pensiero dei suoi capelli colorati di biondo.
-E adesso che c’è?- mi domandò guardandomi divertito.
-Beh forse una tinta platino ti starebbe bene, mai pensato di cambiare colore? Se vuoi posso farti la tinta io!- ribattei.
-Non provare ad avvicinarti ai miei capelli signorina o la pagherai cara- rispose lui facendo un passo indietro e mettendosi una mano davanti al ciuffo come per proteggerlo, mentre sul suo viso si dipingeva un’espressione spaventata.
-Fifone!- riposi io avvicinandomi allo stereo –Dai facciamo un’ultima prova e poi ce ne andiamo a casa- continuai mentre lui mi faceva un verso di noncuranza con la mano per quello che avevo appena detto.
Sorrisi e riaccesi la musica.
Mi posizionai vicino a lui –E 5, 6, 7, 8…-
Iniziammo a fare quei pochi passi che avevamo provato fino a quel momento, quando ad un certo punto Zayn mi schiacciò un piede, io persi l’equilibrio e tentai di aggrapparmi al suo braccio per rimanere in piedi, ma purtroppo i miei tentativi furono inutili e caddi a terra trascinando lui con me e ritrovandomelo addosso.
Il suo volto era vicinissimo al mio, e i suoi occhi si erano incastonati nei miei rimanendo incollati come due calamite nelle mie iridi verdi.
Potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra rosee e la sua mano che tratteneva il mio fianco. Appena mi resi conto del suo tocco, un brivido mi percorse la schiena e il mio cuore prese a battere più velocemente, come se nel mio petto vi fosse una mandria di bufali incalliti.
Non riuscivo a smettere di guardarlo e avrei voluto attirarlo ancora più vicino a me posando delicatamente le mie labbra sulle sue per assaporare il loro sapore e sentire il suo buon profumo sulla mia pelle.
-S-Scusa…s-stai bene?- mi chiese con un filo di voce senza distogliere lo sguardo dal mio.
In quel momento realizzai la situazione in cui ci trovavamo e ripresi coscienza di me stessa.
Lo scostai da me nel m odo più naturale possibile e risposi –Si tutto bene! Abbiamo finito per oggi.. io..io devo andare, ci vediamo la settimana prossima- e dopo aver raccattato le mie cose, corsi verso la porta e scappai via da lì, da lui, da quelle sensazioni così belle, ma sbagliate allo stesso tempo.
Scappai dalle mie paure e dalle mie insicurezze.
Scappai per proteggermi da qualcosa che non sarei stata in grado di gestire… di nuovo!
 
 
ZAYN’S POV
Rimasi li, bloccato a terra, ad osservarla mentre prendeva le sue cose e fuggiva via dalla sala. Incapace di proferire parola.
Incapace di muovermi.
Mentre ancora tentavo di comprendere che cosa fosse successo pochi attimi prima.
Mentre ancora dovevo rendermi conto dell’elettricità che avevo sentito tra di noi in quei pochi istanti.
L’avevo stretta tra le mie braccia e i miei occhi non riuscivano a lasciare i suoi.
Avevo sentito il suo profumo dolce e fruttato inebriarmi i sensi e mandarmi in estasi.
Il suo respiro leggermente affannato, solleticare l’incavo del mio collo facendomi venire la pelle d’oca.
Il suo corpo esile così vicino, adattarsi perfettamente al mio. E avevo avuto l’impulso di baciarla e non lasciarla andare.
E riflettendo su tutto ciò, l’unico pensiero che si faceva largo nella mia mente era “è tutto sbagliato”.
Ogni sensazione che mi aveva invaso in quel momento era dannatamente sbagliata, perché io ero fidanzato, innamorato della mia ragazza, o almeno così credevo, e non era giusto sentire emozioni così potenti, in grado di disorientarmi completamente, quando stavo vicino ad un’altra donna.
Allo stesso tempo, però, desideravo che quella ragazza dagli occhi verdi non se ne fosse andata via da me, non fosse scappata nuovamente.
Cercai di rimuovere quei pensieri.
Perrie doveva tornare, la lontananza mi stava confondendo.
Doveva tornare, o sarei impazzito.
 
 
SPAZIO AUTRICE

Ciao belle donzelle :)
Come state?
Allora per prima cosa ringrazio chi ha messo la storia tra le seguite e le preferite, vi adoro! E ringrazio anche le lettrici silenziose che l’hanno visitata!!! :)
Allora tornando al capitolo, cosa ve ne sembra? Io non sono mai convinta di quello che scrivo, mi sento perennemente senza ispirazione, poi soprattutto quando leggo delle ff bellissime mi sento ancora più una cacchetta.
Comuuuunqueee, c’è stato il primo contatto fra i nostri due bei protagonisti e sono scoppiate un po’ di scintille:) Cosa ne pensate di questi due????
E soprattutto cosa porta Mel a scappare di fronte al contatto con Zayn??
Volete saperlo?
Continuate a leggere la storia e pian piano tutto sarà svelato!!!
Spero che recensiate per farmi sapere che pensate della storia.. anche perché così magari cerco di aggiornare prima anche se lo studio mi tiene occupatissima ultimamente!!
Ora mi defilo!! :)
Byeeeee 
–V- 

Melanie cioè Hayden Panettiere

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Capitolo 6
*** This will be hard ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE :)

5.THIS WILL BE HARD

If I lay here. If I just lay here
Would you lie with me and just forget the world”
Snow Patrol

 
 
 
ZAYN’S POV
Dopo quella lezione di ballo, non avevo più visto Mel ed erano passati cinque giorni.
Avevo pensato molto a quel nostro contatto involontario e, ancora di più, ai brividi che avevo provato tenendola tra le braccia, appiccicata al mio corpo.
Non riuscivo a capire il perché di quelle sensazioni indescrivibili, ma ero sicuro che erano solo frutto della necessità di avere un contatto di quel genere; che non ricevevo da molto, visto che la mia ragazza si trovava in tour a chilometri di distanza e io non potevo raggiungerla.
Certo Melanie era indubbiamente una bellissima ragazza, non solo fisicamente per quel poco che avevo potuto constatare. Oltre ai suoi incantevoli occhi verdi che avevano spesso un’aria triste e che sembravano nascondere chissà quale segreto, i suoi capelli biondi che arrivavano sotto al seno, le sue labbra rosate che risaltavano su quella pelle chiara che sembrava perfetta come quella di una bambina, le sue fossette sulle guance che si creavano ogni volta che sorrideva e il suo sorriso dolce e tenero; era una ragazza semplice e timida, tanto che le sue guance si coloravano di rosso ogni volta che si ritrovava al centro dell’attenzione.  E avevo la sensazione che la sua bontà, fosse infinita e che possedesse migliaia di qualità che in pochi erano stati in grado di scorgere.
Ma per quanto mi attirasse l’idea di conoscere ogni singolo aspetto di questa ragazza, ero convinto che vedendo Perrie tutta la mia curiosità sarebbe scomparsa, perché avevo già tutto quello di cui avevo bisogno.
O almeno così credevo.
Sentii vibrare il cellulare nella tasca, guardai il display e apparve il nome di Liam.
-Ehi amico tutto ok?- dissi rispondendo al telefono.
-Ciao Zayn! Tutto bene tu?-continuò Liam dall’altra parte della cornetta.
-Al solito!-
-Ti ho chiamato per domandarti che fai domani-chiese poi
-Non ho programmi.. a cosa pensavi?-
-Beh visto che è previsto bel tempo  e probabilmente sarà uno degli ultimi week-end liberi che avremo, pensavo che potremmo andare in campeggio, passare li la notte e rilassarci prima del tour. Ti va?-
-Perché no, facciamo questa pazzia!- risposi pensando che forse tutto ciò mi avrebbe aiutato per distogliere la mente dal pensiero di Mel.
-Perfetto allora! Ho chiesto anche a Danielle e alle ragazze, Audrey e Mel, insomma più siamo meglio è! In più viene anche El con Louis.- disse Liam entusiasta.
“Diamine”pensai.
Sarebbe venuta anche lei e ormai avevo accettato, non potevo tirarmi indietro, anche perché avrei dovuto dare troppe spiegazioni  e non mi andava di dire ai miei amici “non vengo perché questa ragazza mi ipnotizza e ho paura di tradire Perrie”.
-Fantastico!- esclamai con un finto entusiasmo rispondendo all’affermazione di Liam.
-Perfetto, allora ci troviamo a casa di Danielle alle 8.00 domani mattina! Ciao amico-
-Ciao Liam!-  dissi per poi riattaccare.
Bene quel fine settimana il mio autocontrollo sarebbe stato messo a dura prova.
Ma mi venne un’idea.
Pensai che, forse, l’unico modo per sconfiggere il “nemico” era quello di conoscerlo meglio.
E così avrei fatto.
 
MEL’S POV
Quel sabato mattina mi svegliai alle 07.00 grazie alla sveglia che suonava fastidiosamente sopra il mio comodino.
Il mio corpo e la mia testa protestavano violentemente per restare a letto fra le lenzuola morbide, ma se fossi arrivata in ritardo da Danielle, gli altri mi avrebbero uccisa.
Mi alzai controvoglia dopo aver spento quell’aggeggio  infernale che mi aveva fatta riprendere dal mondo dei sogni e andai al bagno, per rinfrescarmi velocemente sotto la doccia.
Dopodiché, avvolsi il mio corpo in un asciugamano e tornai in camera aprendo l’armadio.
Misi slip e reggiseno neri e coordinati, e rimasi ad osservare i vestiti davanti a me.
Non sapevo proprio che indossare. Cosa si mette quando si va in campeggio?
Dopo aver riflettuto qualche minuto, senza aver concluso granché, decisi di indossare un paio di pantaloni lunghi color verde militare, stretti sulla gamba, ma con il cavallo un po’ basso e una maglia mezza manica nera con delle borchie sulle spalle che restava un po’ morbida. Sopra misi un giubbetto corto marrone e ai piedi degli anfibi sempre marroni.
Sembravo un soldato pronto ad andare in guerra più che una campeggiatrice, ma decisi di restare così, lasciai i capelli sciolti e mi truccai leggermente per coprire le occhiaie, infine, contornai gli occhi con un po’ di eye-liner nero e mascara. Indossai il mio berretto nero con i miei Ray-Ban, visto che fuori c’era il sole.
Dopo essermi vestita, presi il borsone, dove la sera prima avevo riposto l’occorrente per la notte, poiché avremmo dormito fuori e uscii di casa. Durante il tragitto, mi fermai a prendere qualcosa per colazione e, con il mio latte macchiato e il mio muffin in mano, mi incamminai verso casa di Danielle.
Ero emozionata all’idea di andare in campeggio con i miei nuovi amici, sempre se potevo definire gli One Direction miei amici, ma allo stesso tempo ero molto agitata, perché avrei rivisto per la prima volta Zayn dopo il nostro “incontro” ravvicinato.
Avevo pensato a tutto quello che avevo sentito in quei pochi istanti, e, malgrado mi sforzassi in tutti i modi di togliermi quei pensieri dalla testa e concentrarmi su ciò per cui mi ero trasferita a Londra, mi era tremendamente difficile rimuovere il tutto dalla mia mente.
Ogni volta che lui mi guardava o mi si avvicinava il mio cuore iniziava a battere più velocemente e le mie guance si infuocavano e non mi era mai capitata una cosa del genere con nessuno, soprattutto dopo un solo mese di conoscenza.
E questo, era totalmente sbagliato!
Lui era fidanzato felicemente e io non dovevo, non potevo permettermi di fantasticare su qualcuno che non avrei mai avuto e che mi distraeva dalla cosa più importante per me.
Non sarei mai più stata male per qualcun altro.
Immersa nei miei pensieri, arrivai a casa di Danielle e trovai già tutti fuori vicino alle macchine ad aspettare.
-Buongiorno ragazzi!- esclamai con un sorriso a trentadue denti.
-Buongiorno splendore!- esclamò Niall sorridendomi e stampandomi un bacio sulla guancia.
Io risposi con un sorriso ancora più grande. Quel ragazzo mi metteva tenerezza, era di una dolcezza infinita.
-Buongiorno!- esclamarono tutti gli altri sorridendomi.
Mancavano ancora Louis e Zayn.
Bene per una volta non ero l’ultima.
Notai che Audrey era vicina a Harry e mi fece l’occhiolino appena si accorse che la stavo osservando.
Mi avvicinai a Danielle che era vicina a Liam e senza farmi sentire dagli altri le dissi –Credo che Audrey ne combinerà una delle sue questo Week-end- e indicai con la testa lei e Harry che si stuzzicavano a vicenda.
Danielle si girò nella direzione che le avevo indicato e sorridendo disse –Non sarebbe Audrey Parker altrimenti!-
Risposi con un semplice risolino e scossi la testa.
Poco dopo sentimmo qualcuno salutare.
-Buongiorno compagni d’avventura!- era un sorridente Louis, accompagnato da una ragazza mora e bellissima che teneva per mano, doveva essere Eleanor.
A pochi passi dietro di loro, scorsi lui..Zayn.
Aveva una faccia piuttosto assonnata, il labbro inferiore che sporgeva e gli occhi coperti da occhiali scuri. Salutò con un cenno della mano.
Era davvero bellissimo.
Jeans stretti a vita bassa chiari e stracciati qua e là, una maglia bianca con sopra una camicia a quadri rossa e verde e delle converse rosse. In mano un borsone nero.
I capelli scompigliati, non sistemati nel solito ciuffo impeccabile, e la barba un po’ incolta.
Perfetto.
Ma appena mi resi conto di ciò a cui stavo pensando, scossi la testa come per risvegliarmi e ripensai a tutti i contro che avevo scritto nella mia lista immaginaria e che avrebbero dovuto portarmi all’idea di ignorare quei pensieri. In questo modo tentai di ricordarmi l’obiettivo che mi ero prefissa: non lasciarsi incantare da Zayn Malik!
 
Dopo due ore di viaggio, arrivammo in un luogo meraviglioso. Un’immensa distesa d’erba verde si estendeva davanti ai nostri occhi e un piccolo agglomerato di alberi sempreverdi circondava un laghetto su cui galleggiavano alcune barche di legno attraccate al piccolo molo.
Era deserto, sembrava non esserci anima viva e la tranquillità invadeva ogni angolo di quel luogo.
Le macchine si fermarono davanti ad una casa in legno e pietra che dava sul lago.
Era una casetta bellissima, con i fiori alle finestre e dell’edera che saliva lungo la parete.
Scendemmo ed io rimasi incantata da quello spettacolo naturale.
-Siamo arrivati!!- iniziò a urlare Louis saltando qua e la come un bambino, per poi montare in groppa ad Harry che iniziò a correre sullo spiazzo davanti alla casa.
Quei due erano dei bambini, ma insieme erano fenomenali.
-Bene ragazzi, quando avete finito di giocare, venite a darci una mano a portare dentro i bagagli- disse Liam con aria seria.
-Agli ordini capo!- risposero Louis e Harry mettendosi sull’attenti e facendo il saluto da militari.
-Un momento.. ma non dovevamo fare un campeggio?- domandai ripensando alle parole di Liam.
-Si certo, è quello che faremo- rispose Niall facendo spallucce.
-E il campeggio lo fate in una casa? Non si usano più tenda, falò e sacco a pelo?- continuai
- Si usano ancora, ma non fa per noi!- rispose Liam facendomi un sorrisetto.
Sorrisi e scuotendo la testa esclamai –Non smetterete mai di stupirmi-
-È una delle nostre qualità migliori, non smettere mai di stupire- mi disse Zayn all’orecchio, avvicinandosi tanto da farmi sentire il suo fiato caldo sul collo e facendomi correre un brivido lungo la schiena. Si avvicinò talmente tanto, che potei sentire il profumo di menta proveniente dalla sua bocca Poi si voltò guardandomi in viso e sorridendomi, mi fece l’occhiolino per poi allontanarsi.
Io rimasi lì bloccata.
Perché mi faceva questo e tentava di mandare in frantumi tutti i miei sforzi?
Rimasi ferma a guardarlo mentre scompariva dietro la porta di casa insieme a tutti gli altri.
-Mel tutto ok?- domandò Audrey notando la mia espressione da pesce lesso e scuotendomi la spalla per farmi rinvenire da quello stato di trance.
-S-Si, tutto ok, stavo solo pensando a….oh lasciamo stare.. entriamo?- domandai svelta tentando di non farle percepire il leggero tremolio della mia voce.
-Certo, sarà un week-end indimenticabile!- esclamò la rossa sorridendo e mettendomi un braccio intorno al collo avviandosi con me verso l’ingresso.
-Già- risposi sorridendole.
 “Sarà un week-end lungo, molto lungo” pensai.
 
SPAZIO AUTRICE
Eccolaaa! :)
Ma ditemi quanto sono stata veloce?!
Troppo veloce direi, anche perché voi non vi siete fatte sentire :(
Va beh comunque, questo capitolo è un po’ noiosetto, perché è molto introspettivo, ma insomma c’è tempo per i colpi di scena.
Zayn e Mel continuano a pensarsi, ma tentano di non farlo ognuno per i suoi motivi e ora trascorreranno un week-end sotto lo stesso tetto. Che succederà??? Voi che dite???
Bah, non lo so ancora nemmeno io, ma qualcosa succederà ;P
Dunque, siccome io son curiosa di sapere se la storia vi piace o meno, facciamo che se trovo almeno una recensione continuo il prima possibile!! :)
Sono curiosa di sapere se è quantomeno decente come ff!!
Ok vi lascio ora! Ciao Bellezze!! E mi raccomando scrivete qualche righetta!
Grazie ancora a chi legge preferisce e segue!! Baci :)
-V-
I ragazzi :)

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Capitolo 7
*** Hide and Sick ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 

6.HIDE AND SICK

The pain splatter tear drops on my shirt
I told you I’d let them go”

Ed Sheeran

 

LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE :)

 
 
MEL’S POV
- Credo di non aver mai mangiato così tanto in vita mia!- esclamò Niall mettendosi una mano sulla pancia, dopo aver ingoiato la terza fetta di dolce alla crema – Sto per esplodere!-
- Te l’avevo detto di non mangiare così tanto Nialler, sei sempre il solito!- lo rimproverò Liam.
-Scusa Daddy, ma era tutto così buono!- rispose il biondo facendo il labbruccio e la faccia da cucciolo.
Tutti scoppiammo a ridere a quella scena che somigliava molto a una conversazione tra padre e figlio.
Eravamo tutti seduti sui divani di tessuto rosso nel salotto della casetta sul lago, avevamo appena terminato la buonissima cena cucinata dai ragazzi, dopo una giornata di relax e divertimento.
Quel pomeriggio, dopo aver sistemato i bagagli, ognuno di noi si era dedicato a ogni genere di attività: Harry e Zayn avevano dormito per quasi tutto il tempo e sembravano sul punto di riaddormentarsi ancora da un momento all’altro, Danielle e Liam si erano impegnati a completare un puzzle, Louis ed Eleanor avevano fatto un giro del lago con una delle barche del molo, mentre Audrey, Niall ed io ci eravamo avventurati in una camminata esplorativa nella foresta li vicino.
-Facciamo un gioco!- propose Louis.
-Io ci sto, ma a cosa pensavi?- domandò Harry entusiasta.
-Giochiamo a nascondino, fuori all’aperto e al buio, intorno alla casa e nella foresta!-
- Tu sei matto, e se ci fosse qualche bestia pericolosa là in mezzo?- replicò Audrey
-Beh tranquilla, ti proteggerei io piccola..- rispose Harry avvicinandosi alla rossa e stringendole i fianchi con un sorriso malizioso stampato in faccia.
- Si certo come no, sono sicura che davanti al pericolo scapperesti a gambe levate Styles!- disse Audrey sciogliendo la presa del riccio e facendo un gesto di noncuranza a cui Harry rispose con un espressione tra l’offeso e il divertito.
Quei due si sarebbero messi insieme, pensai!
-Ragazzi io passo e vado a stendermi a letto, ho davvero mangiato troppo e lo stomaco sta per scoppiarmi!- disse Niall con un espressione dolorante.
-Sei sicuro Niall?- domandò El premurosa.
-Certo state tranquilli, una bella dormita e sarò come nuovo!- rispose il biondo –Buonanotte ragazzi-
-Buonanotte biondino- dissi accarezzandogli i capelli  visto che si trovava vicino a me.
Quando Niall scomparve su per le scale, Louis continuò a programmare il gioco.
- Giochiamo a coppie, così se qualcuno si perde o succede qualcosa non è solo…dunque.. Danielle e Liam, Harry e Audrey, El ed io e Mel e Zayn direi no?- concluse Louis.
“Perfetto”pensai.
Non solo era tremendamente difficile non fare pensieri strani su di lui quando ce l’avevo sotto lo stesso tetto, dovevo pure essere in coppia con lui.
Il destino è davvero crudele!
-Perfetto!- esclamarono gli altri con dei sorrisi raggianti stampati in faccia.
Mi voltai per guardare Zayn e notai che mi stava guardando con un sorrisetto divertito.
Fantastico, mi sorrideva pure.. voleva proprio vedermi sbavare ai suoi piedi!
Calmati Mel! Non è poi così difficile.. concentrazione, ce la puoi fare!
Continuavo a ripetermi queste parole in testa, nel tentativo di persuadere i miei ormoni a tornare nel letargo in cui erano stati per gli ultimi vent’anni, ma non ero sicura che il mio metodo fosse molto efficace.
-Bene io ed El contiamo, voi andate a nascondervi- continuò Louis.
Annuii controvoglia e, insieme agli altri, mi avviai all’esterno, posizionandomi vicino al mio partner di gioco.
Quando fu dato il via, tutti iniziarono ad allontanarsi dalla casa e Zayn ed io  prendemmo la direzione della foresta, inoltrandoci in essa.
Camminavamo vicini senza proferire parola.
Quel silenzio mi sembrava enormemente imbarazzante, ma non volevo essere la prima a romperlo, perché ero sicura che la mia concentrazione sarebbe sparita sentendo il suono della sua voce bassa e seducente.
Perciò avrei resistito il più possibile.
-Dovremmo nasconderci prima o poi, non possiamo continuare a camminare in eterno..- disse Zayn.
-Come? Oh si certo..beh scegli tu dove- risposi distogliendo l’attenzione dal flusso dei miei pensieri e voltandomi leggermente verso di lui che mi osservava con aria curiosa.
- Vieni con me, credo che lì sia perfetto- disse indicandomi un punto preciso e mettendo una mano sulla mia schiena, coperta dalla felpa grigia, per spingermi verso la direzione esatta.
Il suo tocco mi fece sussultare leggermente, ma cercai di non darlo a vedere.
Facemmo qualche altro passo nella direzione da lui indicata e ci ritrovammo davanti a due alberi  intrecciati tra di loro che formavano una piccola rientranza nel punto in cui i  due tronchi si ritrovavano più vicini.
Era un nascondiglio perfetto e difficilmente ci avrebbero visti provenendo dal sentiero che riportava alla casa.
Ci sedemmo per terra e io poggiai la schiena contro la dura corteccia  portando le ginocchia vicino al petto e circondandole con le braccia, mentre Zayn, sempre appoggiato all’albero, teneva una gamba distesa e una piegata con sopra il suo braccio.
Mi sembrava di aver già vissuto quella scena, molto tempo prima, in Italia  durante un campeggio estivo in cui mi ero ritrovata in mezzo alla foresta e mi ero persa nel corso di uno di quegli stupidi giochi notturni. Tutti mi avevano cercato per ore ritrovandomi poi seduta in quella stessa posizione. Solo che quella volta non c’era Zayn, ero da sola, perché nessuno era entusiasta di stare in coppia con me, visto che evidentemente non ero abbastanza interessante agli occhi altrui.
-A che cosa stai pensando?- domandò Zayn interrompendo nuovamente il flusso dei miei pensieri.
- Ti capita mai di vivere esperienze che ti ricordano qualche episodio del tuo passato?- chiesi
Lui ci pensò un po’.
-A dire la verità, non molto spesso ultimamente!-
-Che vuoi dire?-
-Beh…da quando faccio parte della band, è tutto così nuovo e diverso, che non sono molte le cose che mi riportano a quando la mia vita era “normale” ed ero un semplicissimo studente di Bradford con la passione per il canto-
-E ti manca? La normalità intendo..- dissi scrutando attentamente l’espressione del suo volto per poterne cogliere ogni minimo particolare. Accantonando il  mio presupposto di fare di tutto per non incantarmi su di lui.
-A volte…Mi piace far parte della band, aver realizzato il mio sogno e condividerlo con i ragazzi. È molto più di quanto potessi desiderare, ma…ci sono dei momenti, in cui vorrei poter girare per strada e non essere placcato da centinaia di fan che mi chiedono foto e autografi. Vorrei non dover vedere la mia vita privata spiattellata sulle copertine di giornali che rilasciano notizie false sul mio conto e vorrei trascorrere molto più tempo con la mia famiglia e le persone che amo.. insomma, vorrei sentirmi un semplice ragazzo di vent’anni, che se ne va fuori con gli amici a fare le cose più stupide, senza preoccuparsi di essere fotografato da paparazzi in cerca di qualche scoop- disse osservando chissà quale punto indefinito della boscaglia verde che ci circondava con espressione concentrata e voltandosi verso di me solo dopo aver concluso il suo discorso, per  esaminare il mio viso con uno sguardo curioso.
I nostri occhi si incatenarono gli uni agli altri per qualche istante che sembrò interminabile, quando in imbarazzo abbassai lo sguardo verso le mie mani che stavano torturando le maniche della felpa.
- E tu? Vorresti tornare indietro, alla tua vita in Italia?- domandò dopo poco.
Alzai il volto per osservare il suo che aveva ancora quell’espressione curiosa ed interessata.
Lo fissai per qualche altro secondo pensando alla domanda che mi aveva appena posto.
-No, credo proprio di no..-
-Non ti manca quello che avevi lì?-
-Non tutto…- risposi puntando lo sguardo verso la distesa di alberi di fronte a me – Non ho mai avuto granché lì. Oltre a mia madre e a mia sorella, non avevo molte amiche, solo due che sono con me fin da quand’ero piccola. Ho avuto sempre e solo la danza. Ammetto che non mi sentivo molto a mio agio nella mia vita di prima: non sono mai stata come tutti i miei coetanei, non ho mai avuto un ragazzo, ero spesso presa in giro per la mia timidezza o il mio starmene in disparte da tutti, non ero considerata la ragazza perfetta con cui farsi vedere in giro, piuttosto ero l’emarginata. E poi avevo problemi ben più gravi a cui pensare, cose che mi facevano soffrire e che non vorrei rivivere mai per niente al mondo..- mi interruppi quando una lacrima iniziò a scendere lungo la mia guancia, mentre ripensavo a ciò che avevo affrontato prima d’allora, a ciò che nessun bambino dovrebbe sopportare. A mio padre che rientrava in casa ubriaco e distruggeva tutto ciò che gli capitava in mano. Agli ematomi che lasciava sul corpo a mia madre, a mia sorella e a me. Al dolore e alle lacrime versate per lui.
Immobile, con lo sguardo fisso davanti a me, sentii qualcosa stringermi la mano. Abbassai lo sguardo su di essa e notai che Zayn mi si era avvicinato stringendola fra le sue dita. Alzai gli occhi fino ad incrociarli con i suoi che mi guardavano intensamente.
Alzò l’altra mano verso la mia guancia, fino ad asciugare la goccia salata che mi aveva rigato la pelle arrossata, e poi la  lasciò lì ferma per qualche istante, mentre io chiudevo gli occhi beandomi di quel tocco così dolce e delicato, ma allo stesso tempo forte e rassicurante.
Riaprii gli occhi e notai che i nostri volti erano vicinissimi.
Sentivo il suo respiro sulla mia bocca e un profumo di menta e dopobarba mi inebriava i sensi.
I suoi occhi color cioccolato non si staccavano dai miei verdi e bagnati, come se fossero incatenati e la chiave per aprire il lucchetto fosse andata perduta.
- Non soffrirai più così.. non devi soffrire per colpa di altri Mel, non permettere che la tua luce venga spenta da persone che non sanno vederla, non so cosa tu abbia passato, ma non lasciarti abbattere da tutto questo..- sussurrò vicinissimo alle mie labbra, come se quello che mi stava dicendo, fosse un segreto che nessuno doveva scoprire.
Erano davvero poche le persone che sapevano quello che avevo passato nella mia vita e tutti cercavano di consolarmi, ma odiavo quell’aria di commiserazione che vedevo nei loro occhi. Mentre con Zayn era diverso.
Le sue parole non erano di commiserazione. Le sue parole erano state pronunciate per darmi forza, per farmi ritrovare quella tenacia che sembrava essere andata perduta, ma che probabilmente era ancora presente da qualche parte dentro di me.
Ero ancora persa nei suoi occhi, concentrata sulle parole che mi aveva detto, così vicina al suo volto, da sentire i nostri respiri diventare affannosi e le mie mani desiderose di afferrare quel volto così maledettamente perfetto per poterlo sentire ancora più vicino.
-Mi dispiace, di averti detto queste cose, non avrei dovuto..- dissi a fatica.
- Non preoccuparti, sfogarsi fa bene a tutti- disse sorridendomi dolcemente senza mollare la presa sulla mia mano, ne sui miei occhi.
La sua stretta mi faceva sentire protetta e sicura in quel momento. Mi sentivo forte, come se nessuno avesse potuto scalfirmi.
Pochi istanti dopo, immersi in quel momento così pieno di significato, sentimmo un rumore provenire dalla foresta, dei rami che si spezzavano sotto alcuni piedi e una voce in lontananza. Ci staccammo istintivamente e una manciata di secondi dopo, vedemmo le teste di Louis ed El spuntare da dietro le foglie.
-Trovati!- esclamò Louis con un sorrisetto soddisfatto, per poi  cominciare a correre a tutta velocità verso la casa per fare mea, mentre El lo seguiva.
Io e Zayn ci guardammo velocemente e ci alzammo di scatto, iniziando a correre verso la casa, mentre la sua mano si era intrecciava nuovamente alla mia.
 
 
SPAZIO AUTRICE

Good evening girls :)
How are you?
Bene e dopo questo schizzo inglese torna seria! :)
Allora, parlando del capitolo.. sono successe un po’ di cose, confessioni inaspettate fra i nostri due “ eroi”, contatti molto ravvicinati e emozioni forti. Abbiamo scoperto che Mel ha un passato piuttosto duro alle spalle,ma non ha ancora confessato tutto a Zayn.
Non ho fatto un POV Zayn perché altrimenti il capitolo veniva troppo lungo, ma ci sarà sicuramente nel prossimo.
Domanda: vi va che ci sia un prossimo capitolo vero?
Fatemelo sapere e come l’altra volta, facciamo che continuo se ho almeno almeno una recensione..non è molto dai :)
Grazi mille a chi segue la storia, a chi la legge rimanendo in silenzio e un grazie particolare a Sab97 che ha recensito :)
Mi raccomando aspetto le vostre righette, anche negative se vi fa schifo (spero di no ;P)!!
Kisses
-V- 

La nostra Mel:)<3

Vi piacciono Mel e Zayn? :)

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Capitolo 8
*** Chocolate for breakfast ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 

7.CHOCOLATE FOR BREAKFAST

“Oh how I wish that was me”
One Direction

 
 
ZAYN’S POV
Ero immerso completamente nel mondo dei sogni.
Sprofondato in un sonno tranquillo e profondo, come non mi capitava da tempo.
Lentamente, accarezzato dal calore di un flebile raggio di sole che mi colpiva il naso, iniziai a liberarmi dalle braccia di Morfeo, per tornare nel mondo reale.
Mi svegliai sentendo un sorriso farsi spazio fra le mie labbra, mentre dall’esterno giungevano alle mie orecchie i cinguettii di chissà quale strano volatile.
Ma nel tentativo di prolungare ancora un po’ quella piacevole sensazione di relax, decisi di tenere gli occhi serrati ancora qualche istante.
Improvvisamente, mi tornò in mente tutto ciò che era successo la sera prima nella foresta.
Mel ed io, seduti vicino ad un tronco per giocare a quello stupido gioco, le nostre confessioni così segrete, le lacrime e il dolore che invadevano il suo viso mentre si raccontava, il mio dolore nel vederla soffrire così tanto, la mia mano sulla sua e le mie dita ad accarezzare la sua guancia. I nostri respiri e i nostri volti così tremendamente vicini, troppo vicini.
Il mio desiderio inspiegabile di tenerla fra le mie braccia e non lasciarla andare più.
Le sensazioni che avevo provato la sera precedente mi erano nuove, mi avevano fatto sentire bene, ma sapevo che erano dannatamente sbagliate.
Sentendo dei rumori, urla e risate provenire dal piano di sotto, mi decisi ad aprire gli occhi per guardare la sveglia sul comodino, deciso a nascondere nuovamente i miei pensieri su quella splendida ragazza che si trovava nella stanza accanto.
Le 11.00.
Come al mio solito avevo dormito troppo.
Mi alzai dal letto controvoglia, con gli occhi ancora socchiusi per via della luce del sole che filtrava dalle tende bianche e che mi infastidiva.
Mi misi un paio di pantaloni della tuta blu, giusto per non scendere solo son i boxer e mi avviai verso le scale aprendo la porte della mia camera.
Scesi lentamente le scale e mi diressi verso la cucina.
- Audrey togli quella mano non vedo niente.. dai piccola… no la cioccolata no!!- era la voce di Harry.
Mi affacciai alla porta della cucina.
La scena che mi comparve davanti, fu assolutamente esilarante.
Vidi tutti i ragazzi in cucina ricoperti di farina e cioccolata.
Harry aveva i capelli completamente bianchi e qualche spolverata di farina era presente anche sulle spalle nude, mentre Audrey che gli era salita in groppa come un koala, cercava di sporcargli la faccia con la cioccolata che aveva fra le mani. Anche lei aveva gambe e braccia sporche.
Danielle ed El avevano placcato Liam e gli tenevano puntato un cucchiaio davanti alla faccia per farlo stare buono, mentre gli sporcavano i capelli e la faccia con la panna montata.
Niall teneva fermo Louis incastrandogli le braccia dietro la schiena, mentre Mel gli dipingeva la faccia con la cioccolata e lo riempiva di farina versandogliela sulla testa.
-Ma che diavolo state facendo?- domandai io senza nascondere la mia faccia divertita.
Tutti si bloccarono nascondendo dietro la schiena le loro “armi” e guardandomi con aria innocente.
-Buongiorno Zayn! Dormito bene?- domandò Niall mentre ancora teneva fermo Louis, che tentava in tutti i modi di liberarsi dalla sua presa.
-Si grazie! Che state combinando?- ripetei nuovamente.
-Abbiamo deciso di cucinare, non si vede?- domandò Audrey facendo spallucce come se fosse la cosa più ovvia del mondo, mentre gli altri le davano appoggio annuendo con la testa.
-E questo prevedeva inzuppare sia voi che la cucina di farina, panna e cioccolato?- replicai io alzando un sopracciglio.
I ragazzi risero.
- Ci siamo fatti un po’ prendere la mano!- esclamò El ridendo e guardando gli altri che la appoggiarono ridendo.
-Zayn dai vieni a darci una mano, le ragazze e Niall ci stanno distruggendo- implorò Louis.
- E perché Niall aiuta le ragazze?- domandai
- Amore, ma perché io sono una ragazza!- rispose Niall atteggiandosi come una donna e facendo ridere tutti.
-Allora ci aiuti o no?- continuò Liam rivolgendosi a me.
- E dovrei lasciarmi sporcare il mio bel faccino? No grazie!!- risposi sorridendo.
-Che c’è Malik hai paura?- disse Mel mentre si avvicinava pericolosamente a me con aria di sfida e un sorrisetto perfido sul volto.
Aveva una guancia sporca di cioccolata e i capelli infarinati.
Riusciva ad essere bellissima anche così.
Mi incantai nei suoi occhi e non mi accorsi che aveva preso una manciata di farina che subito dopo mi scaraventò in testa.
Chiusi gli occhi e respirai a fondo.
Quando gli riaprii, la guardai con uno sguardo simile all’odio per quello che mi aveva fatto e un sorrisetto malefico sulle labbra.
Nessuno può toccare o sporcare i capelli di Zayn Malik.
-Questo non dovevi farlo- sibilai – L’hai voluto tu babe!- e mi scaraventai addosso a lei.
La poggiai per terra e la bloccai mettendomi sopra di lei incastrandole i fianchi fra le gambe.
Presi il pacco di farina che teneva in mano e glielo rovesciai addosso, mentre lei  rideva come una pazza.
-Non dovevi svegliare la belva, piccolina!- dissi unendomi alle sue risate.
 
 
MEL’S POV
Dopo pranzo, ripulimmo tutta la cucina e ci riposammo un po’ seduti attorno al tavolo esterno, mentre Niall suonava la chitarra e i ragazzi intonavano alcune canzoni.
Per la prima volta li sentii cantare dal vivo, e devo ammettere che avevano delle voci spettacolari.
Ora capivo il perché di tanto successo.
Purtroppo, però, dovemmo interrompere il nostro pomeriggio per andare a fare i bagagli, visto che quella sera saremmo dovuti tornare in città.
Verso le 19.00 cominciammo a caricare i bagagli nelle auto e partimmo diretti di nuovo verso Londra.
Salii in auto con Louis ed El che occupavano i posti davanti, mentre io ero seduta tra Niall e Zayn.
Dalla sera precedente Zayn ed io eravamo stati molto vicini, senza parlare di ciò che ci eravamo detti, ma semplicemente scherzando e ridendo insieme.
Stare con lui mi faceva sentire leggera e spensierata.
Quando ero in sua compagnia non mi accorgevo del tempo che passava e avrei continuato a parlarci per ore e ore.
Quel pomeriggio mi aveva raccontato molte cose sulla sua famiglia. Avevo scoperto che aveva un’adorazione particolare per la più piccola delle sue sorelle e che aveva paura del buio e dell’altezza. Cosa che ci accomunava direi.
La cosa che più mi aveva colpito però, oltre al fatto che fosse in grado di farmi ridere a crepapelle, era di aver scoperto che in realtà, al di là delle apparenze, era un ragazzo molto sensibile e timido, con il quale si poteva conversare per ore, avendo l’assoluta  certezza che lui stesse ascoltando ogni singola parola.
Inoltre, era stato un sollievo aver scoperto che la fama non gli aveva dato alla testa.
Mi sembrava talmente strano riuscire a conversare così facilmente con una persona che conoscevo da così poco.
Il rapporto che avevo con mio padre era stato la causa della mia paura di rapportarmi con gli altri e soprattutto con gli individui del sesso opposto. Ciò, mi aveva portata a rifiutare ogni genere di relazione.
Ma con Zayn era diverso, lui mi faceva sentire a mio agio e non mi giudicava, anzi mi era stato vicino in quel momento di debolezza.
Sapevo che non potevo invaghirmi di lui, vista la sua relazione sentimentale con Perrie e il mio lavoro a Londra, che richiedeva la mia massima attenzione; ma quand’ero vicino a lui, tutto il resto sembrava scomparire ed io mi sentivo bene.
Stargli vicino mi faceva sentire protetta e al sicuro, anche se allo stesso tempo sapevo che tutto ciò era completamente sbagliato e che io non avrei dovuto provare questo genere di sensazioni.
Passammo tutto il viaggio a ridere e parlare del più e del meno e ogni tanto Niall e Zayn si divertivano a importunarmi facendomi il solletico senza che io potessi ribellarmi, dato che ero incastrata tra i loro due corpi.
Arrivammo davanti casa di Danielle in poco meno di due ore.
Quella notte Audrey ed io avremmo dormito da lei per concludere il week-end in bellezza e non dover tornare a casa a piedi a quell’ora.
Scendemmo tutti dalle macchine continuando a ridere alle battute di Louis e alla vista di Audrey che rincorreva Harry come una pazza assatanata nel tentativo di picchiarlo, perché questo le aveva palpato il sedere mentre l’aiutava a scendere dall’auto.
-Io ti ammazzo Styles, il mio culo è proprietà privata!- urlò Audrey.
- Oh andiamo piccola.. non ti arrabbiare! Se ti consola hai un culo bellissimo, è impossibile resistergli- disse Harry indietreggiando verso il giardino di Danielle, con la rossa che lo guardava infuriata mentre gli si posizionava davanti.
-È bello ma è mio Harry!- esclamò la mia amica prima di saltare addosso al riccio per tirargli alcuni schiaffetti sulla testa.
-Ahi, ahia!! Così mi fai male.. ti prego Audrey.. ok ok scusa, non lo farò mai più!- esclamò Harry.
- Ti conviene!- rispose Audrey camminando verso di noi con un sorrisetto soddisfatto, mentre Harry si alzava con una smorfia di dolore stampata in viso e una mano che si massaggiava la testa!
-Mai mettersi contro Audrey Parker!- disse Danielle dando il cinque alla rossa e scatenando una risata comune.
-Beh ragazzi, direi che purtroppo è ora di salutarsi- concluse Liam con uno sguardo un po’ triste.
-È stato davvero un bellissimo fine settimana e voi ragazze mi mancherete un sacco finché non ci vediamo!- disse Niall abbassando lo sguardo con un espressione da cucciolo bastonato.
-Oh piccolo Niall!- esclamai io fiondandomi tra le sue braccia e abbracciandolo forte.
Era il mio orsacchiotto.
- Eh che cavolo, vi rivedete domani mattina!- disse Louis, mentre tutti scoppiarono a ridere.
Io e Niall facemmo una linguaccia e scoppiammo a ridere insieme agli altri sciogliendo l’abbraccio.
Salutai tutti con un bacio sulla guancia e ringraziando per il fantastico week-end trascorso insieme.
Lasciai per ultimo Zayn e lui sembrò fare la stessa cosa con me.
-Dunque è ora di salutarsi?!- disse osservandomi con lo sguardo basso, un timido sorriso sulle labbra e le mani in tasca.
-Così sembra!- risposi io puntando lo sguardo sui miei piedi.
-È stato un bellissimo fine settimana, sai non ero entusiasta all’idea di venire ieri mattina, ma grazie a te mi sono ricreduto- esclamò illuminando il suo volto con uno dei suoi sorrisi più belli che mi mozzavano il fiato e puntando i suoi splendidi occhi scuri sui miei.
Quando incrociai il suo sguardo, il mio viso si illuminò in un sorriso smagliante e le mie guance si colorarono di sfumature di un rosso sempre più intenso.
Zayn si avvicinò alla mia guancia e il mio cuore iniziò ad accelerare violentemente.
L’effetto che quel ragazzo era capace di provocarmi era assolutamente inspiegabile.
-Magari domani mattina vengo ad aiutarti con la colazione un’altra volta!- sussurrò al mio orecchio con un tono divertito e sexy allo stesso tempo, mentre un forte brivido percorreva la mia schiena al contatto del suo fiato con la pelle del mio collo.
Sorrisi ripensando alla scena di quella mattina.
-Mi dispiace, ma credo che dovrò rifiutare la tua offerta, ci saranno già Audrey e Danielle ad aiutarmi- risposi divertita.
-Mmmmh.. peccato!- soffiò vicino al mio orecchio prima di stamparmi un bacio sulla guancia che mi fece perdere i sensi per qualche secondo.
Puntò gli occhi nei miei, ancora vicinissimo al mio viso.
-Sarà per un’altra volta!- sussurrò provocando un mio sorriso e facendomi arrossire ancora di più.
Ci fissammo per qualche istante che sembrò interminabile restando in silenzio, senza accorgerci che da distante i nostri amici ci osservavano di sottecchi.
In quel silenzio, percepivo il mio profondo desiderio di abbracciarlo per non lasciarlo andar via e prolungare quel momento così perfetto.
E avevo la strana sensazione che anche lui stesse pensando la stessa cosa, ma una parte di me continuava a ripetermi che stavo sbagliando.
-ZAYNNNN!- sentimmo qualcuno urlare dall’altro lato della strada.
Una voce femminile che non conoscevo.
Ci voltammo distanziando all’istante i nostri corpi.
Vidi una ragazza dai capelli viola e la pelle chiara sbracciarsi e correre verso Zayn con un enorme sorriso a trentadue denti.
Zayn la guardò sorpreso e tutti gli altri spalancarono gli occhi.
Giurai di aver visto con la coda dell’occhio Niall ed Harry fare una smorfia di disgusto per poi voltarsi dall’altra parte.
La ragazza saltò in braccio al moro, che la strinse con le braccia appena in tempo per non farla cadere a terra.
-Amore mio, mi sei mancato tanto!- disse la ragazza.
-P..Perrie!- fu tutto quello che Zayn riuscì a pronunciare.
Io rimasi immobile.
Guardavo quella scena con occhi spalancati e trattenevo il fiato.
Era qui.
Era tornata.
 
 
SPAZIO AUTRICE
Buonasera!! :)
Eccomi qui!
Tutto bene? Io insomma, sono un po’ ammalata!!
Devo ammettere che sono anche un po’ giù però!
Il motivo è che mi sembra che la storia non piaccia più di tanto e questo mi demoralizza un po’, perché io faccio del mio meglio per scrivere dei capitoli quantomeno decenti, ma a quanto pare non ci riesco, perché non hanno molto successo.
So che leggete la storia, ma non capisco cosa pensate e mi piacerebbe anche ricevere dei consigli in modo da migliorarla e magari renderla più gradita!! :(
Comunque ringrazio in ogni caso chi l’ha visualizzata :)
Vi saluto e vi mando comunque un bacio!! :)
Ciaooo!
-V- 

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Capitolo 9
*** If this is a dream..don't wake me up! ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 

8.IF THIS IS A DREAM..DON’T WAKE ME UP!

Cause you’re amazing, just the way you are”
Bruno Mars

 
 
 
 
MEL’S POV
Le tre settimane che avevano seguito la nostra gita, erano passate lente, ma fin troppo occupate.
Novembre era ormai arrivato e la partenza per il tour si avvicinava, diffondendo un’agitazione generale tra tutte le persone coinvolte.
Lo show era praticamente pronto, bisognava solo renderlo perfetto in quelle poche settimane che rimanevano.
In quel periodo avevo dedicato anima e corpo al mio lavoro, cercando di mettere tutta la mia dedizione in quello che era il sogno della mia vita, ma, malgrado fossi sempre molto impegnata e avessi pochissimo tempo da dedicare a me stessa, faticavo a scordare la sensazione opprimente che avevo percepito la sera in cui eravamo tornati dal campeggio e avevo visto Perrie avvinghiarsi a Zayn.
Continuavo a ripensare a tutto quello che era successo durante quel maledetto week-end: alla nostra conversazione nel bosco, così profonda e personale, alle nostre risate e ai nostri discorsi su ciò che riguardava le nostre vite, alle nostre parole sussurrate davanti a casa di Danielle, ai nostri contatti così timidi, ma che mi facevano tremare e sentire il bisogno di non staccarmi da lui per nulla al mondo.
Ma più ci riflettevo, più capivo che quel “nostro”, in realtà, era solo frutto della mia fantasia.
Questi erano diventati i miei pensieri fissi in quelle tre settimane e continuavo a maledire me stessa per esserci cascata, per aver infranto la promessa che avevo fatto a me stessa di concentrarmi solo ed esclusivamente su quello che era il mio lavoro lì, per aver creduto anche solo per un momento che una come me potesse interessare ad uno come lui, per essermi illusa di poter essere felice veramente almeno una volta nella mia vita.
Da quando Perrie era tornata, Zayn ed io non ci eravamo più parlati, se non per scambiarci qualche saluto di cortesia e per le spiegazioni su qualche passo della coreografia visto che ero ancora il suo tutor.
Non so perché lui si comportasse in questo modo, visto che non significavo nulla per lui, ma questo suo atteggiamento era la cosa più giusta e allo stesso tempo più frustrante che potesse fare.
Perrie veniva sempre alle prove e anche se non lo ammettevo con le altre persone, a me non stava per nulla simpatica. Non perché fosse lei la causa della mia distanza da Zayn, ma perché per quel poco che l’avevo conosciuta, non eravamo per nulla compatibili.
La cosa che mi rasserenava era che, per quanto avevo capito, non andava a genio nemmeno a tutti gli altri, così non mi sentivo troppo in colpa per i miei pensieri.
Audrey e Danielle erano venute a casa mia quel giorno dopo le prove, poiché quella sera tutti coloro che avrebbero partecipato al tour, dovevano presenziare a una serata di gala per presentare il tutto alla stampa.
Le ragazze ed io, perciò, ci stavamo adoperando per apparire quantomeno presentabili, vista l’importanza della serata.
- Giuro che se quella oca della Edwards, trova da ridire qualcosa su una di noi questa sera, la faccio diventare un babbuino- esclamò Audrey mentre tentava di domare i suoi riccioli impazziti.
Io e Danielle ci guardammo sorridendo per ciò che aveva detto la nostra amica, accaparrandoci uno sguardo confuso da parte della rossa.
-Beh Audrey, chiamami quando stai per compiere questa trasformazione perché non voglio perdermela- continuò Danielle.
-Puoi contarci sorella!- replicò Audrey con un sorriso soddisfatto e facendo il segno delle corna con la mano come una rapper.
-Ma io mi chiedo, come fa Zayn a starci insieme poi?- continuò.
-Non chiederlo a me, io l’ho sempre immaginato con una ragazza diversa, non con una piena di sé come Perrie..io credo che gli servirebbe una ragazza come..come Mel!- continuò Danielle.
In quel momento rischiai di soffocarmi con l’acqua che stavo bevendo e tossii violentemente per non rischiare di andare all’altro mondo.
Le mie due amiche mi guardarono con aria interrogativa, come  per capire che cosa mi stesse capitando.
-M-ma Danielle che ti salta in testa?.. I-io con Zayn..ma dai è..è..è da pazzi- dissi agitatissima, tentando di non incontrare gli sguardi delle mie amiche, mentre sentivo le guance arrossarsi.
Le due mi guardarono, ma ad un certo punto, entrambe contemporaneamente, si stamparono in faccia un’espressione felice e un sorriso abbagliante, prima di esclamare insieme –TI PIACE ZAYNNNNN!!!- per poi travolgermi in un abbraccio stritolante e facendomi cadere sul letto.
-R-ragazze…n-non respiro..- tentai di dire.
Si alzarono e si sedettero sul letto affiancandomi e fissandomi con ancora un sorriso da dementi in faccia.
Ma che problemi avevano?
-Ti piace Zayn!- ripeterono insieme lasciandosi sfuggire qualche risatina.
-Smettetela..n-non è vero non mi piace Zayn..- tentai di dire, guadagnandomi solo due paia di occhi che mi scrutavano come per dire “si certo, dalla a bere a qualcun altro”.
Esasperata dissi –Ok va bene, forse posso trovarlo..interessante-
-Ti piace Zayn, ti piace Zayn..- le due iniziarono a saltellare vicine facendo una specie di girotondo insieme, mentre io le guardavo sconvolta.
- Dobbiamo renderti splendente questa sera, devi essere la stella della serata e voglio vedere le bave di quel moro toccare terra- disse Audrey euforica mentre prendeva il suo beauty dei trucchi, mentre Danielle cominciava ad armeggiare con i miei capelli.
-Ragazze ferme, ferme, ferme.. lui sta con Perrie e anche se una come me gli potesse anche solo minimamente andare a genio, cosa assolutamente impossibile, non potrei mai essere una rovina coppie..- dissi
Le due si bloccarono per poi pararsi davanti a me guardandomi negli occhi.
-Senti signorina, apri bene le orecchie.. tu sei splendida, non hai nulla da invidiare a nessuno, tanto meno a quella Perrie Edwards del cavolo.. perciò non voglio più sentirti dire che non sei all’altezza capito?!- disse Audrey con sguardo minaccioso e puntandomi un dito contro.
-E poi Zayn ti divora con gli occhi dal primo giorno che ti ha visto, e quando è vicino a te, sorride come non sorrideva da tempo.. si è vero, sta con lei, ma solo perché è ancora troppo cieco per capire che razza di tesoro gli è capitato davanti.. perciò, al diavolo il gioco leale, ora stai ferma e non uscirai di qui finché non avremo finito!- concluse Danielle stampandomi un bacio sulla guancia e riprendendo insieme alla rossa a prepararmi.
Un sorriso mi si stampò in faccia per le meravigliose parole delle mie amiche.
-Grazie ragazze!- esclamai affidandomi alle mani esperte di quelle due pazze.
 
ZAYN’S POV
La sala prenotata per la serata, stava iniziando a riempirsi di persone, io e i ragazzi eravamo al centro dell’attenzione, pronti per essere assaliti di domande sul tour.
Perrie era accanto a me che continuava a lamentarsi per ogni minima cosa e i miei nervi erano sul punto di esplodere.
Da quando era tornata, iniziavo a non sopportare più alcuni suoi modi, soprattutto quelli sgarbati e pieni di sé che riservava alle altre persone.
Avrei pensato che forse era solo questione di riabituarsi alla sua presenza dopo quel lungo periodo di lontananza, se non fosse stato che nella mia testa era sempre presente l’immagine di un’altra ragazza: Mel.
Dopo che eravamo tornati dal campeggio, non ci eravamo più rivolti la parola, non so per quale motivo, ma avevo paura di affrontare quel suo sguardo così limpido e sincero.
Malgrado tutto però, ogni volta che la osservavo di nascosto, mi si mozzava il fiato.
Fui distratto da una gomitata che mi arrivò sul braccio, proveniente da Harry che si trovava al mio fianco.
Lo guardai, era bloccato, con la bocca aperta e gli occhi spalancati.
-Idiota mi hai fatto male!- lo ripresi –Harry che hai?-
-Audrey..guardala, è splendida!-
Mi voltai nella direzione che stava fissando e vidi la rossa e Danielle avvicinarsi a noi con un sorriso smagliante.
Audrey era avvolta da un vestito lungo fino a terra con alcuni drappeggi e uno scollo a cuore di colore verde che si incrociava dietro al collo, mentre Danielle aveva un vestito lungo fin sopra in ginocchio nero con il collo alto e le maniche lunghe in pizzo, ma che le lasciava la schiena completamente scoperta.
Erano davvero belle.
-Styles, chiudi la bocca, ti sta scendendo la bava…Buonasera ragazzi!- esclamò Audrey ridendo, imitata poi da Danielle che si era accoccolata tra le braccia di Liam.
-Sei bellissima!- disse il mio amico alla sua fidanzata, che sorridendo dolcemente le stampò un bacio a fior di labbra.
-Parker..ehm..Audrey..s-sei…- balbettò Harry
-Sono?- lo incalzò la rossa, fissandolo con occhi curiosi.
-Sei splendida..- concluse Harry con un filo di voce e tremendamente imbarazzato.
Non lo avevo mai visto così timido e Audrey dovette accorgersene, perché le sue guance divennero rosse e riuscì a pronunciare solo un flebile “Grazie”.
-Dov’è Mel?- chiese Niall ponendo la domanda che avrei voluto formulare io, se solo al mio fianco non ci fosse stata la mia ragazza.
-Oh, eccola- disse Danielle sorridendomi e indicando un punto preciso della sala.
La vidi sopra la piccola scalinata davanti all’entrata, avvolta in un vestito blu senza spalline.
Aveva lo scollo a cuore che le stringeva il seno e il resto del vestito cadeva morbido, mettendo in risalto le sue forme perfette. Stava in piedi su dei tacchi color panna che la slanciavano. I capelli biondi erano raccolti in un morbido chignon che lasciava liberi alcuni ciuffi ad incorniciarle il viso. Un punto luce al collo, e degli orecchini e un braccialetto dello stesso genere, le impreziosivano la pelle candida, facendola risplendere ancora di più di quanto già non facesse da sola. Gli occhi erano contornati da una semplice linea di eyeliner e del mascara e le guance e la bocca corposa, avevano una sfumatura di rosa più accentuata rispetto al solito, ma non eccessiva.
Era semplice ed essenziale, ma perfetta.
Lentamente si avvicinò a noi con un sorriso imbarazzato, mentre alcuni dei presenti in sala si voltavano ad osservarla avidamente, come volessero mangiarla.
La cosa mi infastidì molto e serrai la mascella per tentare di controllare la rabbia che stava nascendo in me in quel momento.
Appena ci fu davanti, salutò debolmente tutti e i suoi occhi si incastrarono involontariamente nei miei, che non avevano smesso di osservarla dal primo momento in cui l’avevano vista.
-Caspita, piccola sei splendida!- esclamò Niall sorridendole.
-Siete tutte meravigliose signorine, ma se volete scusarmi, vado a cercare la mia dama, El dovrebbe essere qui intorno- esclamò Louis per poi allontanarsi.
Mel ed io, non riuscivamo a staccare lo sguardo l’uno dall’altra, i miei occhi scuri e i suoi chiari si erano incatenati senza potersi staccare volontariamente, come i due poli opposti di una calamita.
Non riuscivo più a percepire le altre persone intorno a noi, come se lì ci fossimo stati solo noi due, come se il resto del mondo si fosse annullato nel momento in cui lei era entrata in quella sala illuminandola.
- Sei meravigliosa Mel!- mi uscì dalla bocca senza che me ne rendessi conto.
Lei avvampò violentemente e abbassando lo sguardo, tutto ciò che riuscì a fare fu sorridermi osservandomi da sotto le ciglia.
-Si si stai bene, ma io avrei messo le scarpe si un altro colore.. il panna è noioso!- esclamò Perrie al mio fianco.
Io non la badai, ancora incantato dallo spettacolo che avevo davanti, ma mi parve di sentire Audrey e Harry pronunciare all’unisono e in un sussurro uno “Sta zitta vipera invidiosa” per poi guardarsi e scoppiare a ridere senza dare nell’occhio.
 
 
SPAZIO AUTRICE
Ciao Dolcezze!! :)
Tutto bene?
Volevo pubblicare domani, ma siccome domani compio vent’anni e non credo che sarò mai a casa, mi sono impegnata per finire il capitolo stasera e pubblicarlo. :)
Ora voi direte “che cavolo ce ne frega a noi?”. Giustamente, ma io vi ho avvisate lo stesso per farvi capire quanto volevo regalarvi questo capitolo piuttosto mediocre :) Sorry!!
Comunque, è la serata di gala e Zayn resta imbambolato cucciolino!!
Nel prossimo capitolo, non so cosa succederà, ma sarà sempre ambientato alla festa, almeno in parte.. o almeno credo! Va beh insomma sarà una sorpresa anche per me capire cosa succederà! ;)
In ogni caso, ringrazio chi leggerà il capitolo, chi segue e preferisce e in modo particolare, ringrazio GLAM_1D per avermi lasciato quella carinissima recensione nel capitolo precedente e avermi fatto venir voglia di continuare!! :)
Spero che anche qualcun’altra di voi decida di farmi sapere che pensa della storia!! :)
Vi bacio tutte!! :-*
Al prossimo capitolo :)
-V-

 IL VESTITO DI MEL:)

 

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Capitolo 10
*** Are you Cinderella? ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 

9. ARE YOU CINDERELLA?

“Are we friends or are we more?”
One Direction

 
 
 
 
 
MEL’S POV
Ero uscita dalla sala per prendere un po’ d’aria.
All’interno c’erano davvero troppe persone e mi sentivo soffocare, malgrado non indossassi un vestito per nulla accollato.
Danielle e Audrey, mi avevano costretta a mettere quell’abito, che devo ammetterlo, era splendido e indossarlo mi faceva sentire completamente diversa: mi sentivo bella, o almeno carina e non mi era capitato molto spesso nella mia vita.
Ma, avere addosso decine di occhi che mi squadravano dalla testa ai piedi non era proprio di mio gradimento, mi faceva sentire terribilmente a disagio.
Certo, molto probabilmente nessuno stava osservando me, ma Danielle o Audrey che avevano trascorso al  mio fianco tutta la serata, ma mi sentivo in soggezione in ogni caso.
Perciò, eccomi qui, sola, in mezzo alla strada, davanti alla porta di quel magnifico edificio affittato per l’occasione, ad assaporare sulla mia pelle la fresca aria autunnale, forse anche troppo fredda vista la pelle d’oca che affiorava sulle mie braccia nude.
Mi sedetti su una panchina li davanti e mi strinsi nelle braccia per tentare di scaldarmi un po’.
La serata, dopotutto, era stata piuttosto piacevole.
Subito dopo aver raggiunto i ragazzi, Zayn si era incantato a guardarmi facendomi arrossire violentemente e mi aveva addirittura fatto un complimento davanti a tutti, come se non si fosse minimamente preoccupato del fatto che intorno a noi ci fossero i nostri amici e soprattutto quella che doveva essere la sua fidanzata, che ovviamente nemmeno questa volta si era risparmiata con le critiche.
Quella situazione mi aveva fatto gioire per qualche momento, prima che la cruda realtà mi ripiombasse di nuovo addosso e i fotografi iniziassero a domandare le foto dei ragazzi con le loro fidanzate. Perrie, prontamente, si era avvinghiata al fianco del moro con un sorrisetto soddisfatto, pronta per sfoggiare il suo fascino davanti alle macchine fotografiche dei paparazzi.
La cosa mi aveva infastidita molto, in quel momento avrei desiderato di essere la ragazza di Zayn Malik, ma non per farmi fotografare, anzi, piuttosto per poter abbracciare il bel pakistano pubblicamente proprio come era permesso fare a lei.
Ormai che lo avevo ammesso con le mie amiche, ero riuscita ad ammetterlo anche a me stessa; volente o nolente, Zayn Malik mi attraeva, mi attraeva molto.
Il resto della serata era trascorso piuttosto tranquillo, i ragazzi avevano tenuto la conferenza stampa dando alcune informazioni importanti sul tour imminente e poi tutti si erano spostati nella sala banchetti, dove era stato allestito un buffet e dove chi voleva poteva farsi trascinare dalla musica di sottofondo.
Fra qualche ora, la serata formale si sarebbe conclusa e tutti noi ci saremmo spostati in un locale alla moda di Londra per festeggiare prima della partenza per il tour.
Non vedevo l’ora di partire.
Ero così emozionata all’idea di girare il mondo grazie al mio sogno, che non stavo più nella pelle.
Inoltre, avremmo fatto alcune tappe in Italia, e finalmente avrei potuto rivedere mia madre, mia sorella e le mie splendide amiche che mi mancavano moltissimo.
Sorrisi all’idea di riabbracciarle.
-Vedo che sei allegra questa sera- una voce conosciuta interruppe i mie pensieri.
Alzai lo sguardo nella direzione da cui avevo sentito pronunciare quelle parole.
Zayn.
Era di fronte a me, con un sorriso smagliante che sotto la luce lunare sembrava ancora più magico, avvolto perfettamente dal suo abito nero elegante e con le mani in tasca.
-Z-Zayn.. ciao- dissi imbarazzata perché seduta da sola su una panchina a sorridere dovevo sembrare un po’ stupida.
-Ciao- rispose lui – che ci fai qui?- domandò
-Avevo bisogno di un po’ d’aria..troppe persone.. e tu? – chiesi
-Idem!- rispose continuando a sorridere e sedendosi al mio fianco.
Ricambiai il sorriso.
-Allora ti stai divertendo?- domandò
-Beh, è una bella serata.. si ecco.. non il mio genere di divertimento abituale, ma…-
-Oh andiamo Mel puoi dirlo: è una vera noia!- esclamò appoggiando la schiena sulla panchina e indirizzandomi un sorriso divertito.
Le sue parole mi fecero ridere.
-Beh si è una vera noia!!- esclamai.
-Ti va se andiamo a farci un giro? Scappiamo, camminiamo un’oretta e saremo di ritorno prima che nessuno se ne accorga, giusto per la fine della serata!- chiese
-Ecco, non saprei.. non ti cercheranno? Perrie non si chiederà dove sei finito?- domandai provocandolo e lanciandogli un sorrisetto di sfida.
Non era da me usare tutti questi metodi, ma per una volta non sarebbe morto nessuno no?
-Oh tranquilla, non mi cercherà nessuno, tanto meno Perrie che è troppo occupata a rilasciare interviste con i giornalisti.. e poi in ogni caso, posso sempre dire che mi hai rapito!- esclamò facendomi l’occhiolino.
- Oh certo così poi mi mandano in galera per aver rapito una delle più grandi popstar del momento!- alzai gli occhi al cielo.
-Beh vorrà dire che ti rapisco io! Vieni con me!- Zayn mi prese la mano e iniziò a trascinarmi correndo per le strade della città, senza smettere di ridere.
Correre mi risultava un po’ difficile con i tacchi alti e il vestito lungo, ma la sensazione che provavo nel tenere la mia mano intrecciata alla sua, avrebbe ripagato anche il dolore più lancinante dei miei piedi.
 
ZAYN’S POV
Avevo portato Mel lungo il Tamigi, illuminato dalle luci artificiali e dalla luna che brillava sopra le nostre teste.
-Zayn fermati ti prego, non ce la faccio più!- esclamò lasciando la mia mano e smettendo di correre, per poi piegarsi a metà con le mani appoggiate alle ginocchia.
-Che c’è una ballerina che non riesce a resistere a una corsa?- la presi in giro.
Lei mi fulminò con lo sguardo.
-Prova tu a correre con questi cosi Malik e poi vediamo quanto resisti!- disse indicando i tacchi color panna che portava ai piedi e facendo una faccia leggermente offesa.
Incredibile.
Era splendida anche quando faceva l’arrabbiata. Sembrava una bambina di cinque anni a cui hanno appena portato via la sua bambola, ma lei non era una bambina, era una donna meravigliosa, talmente bella da togliere il fiato, anche se lei non se ne accorgeva.
E io...io ero fidanzato, ma resisterle mi risultava difficile.
-Toglile!- dissi io indicando le scarpe col tacco.
-E camminare per Londra scalza? Sei matto? E se pestassi una siringa e un vetro?- rispose lei.
Alzai gli occhi al cielo, per farle capire che quello che stava dicendo non aveva alcun senso, o forse ce l’aveva, ma mi divertivo a non darle ragione in quel momento data la sua espressione così buffa.
Mi guardai intorno e notai delle bancarelle a pochi metri di distanza da noi.
-Aspettami qui!- le dissi.
Mi avviai verso i venditori ambulanti, sotto il suo sguardo confuso ed incuriosito. Guardai i banchetti davanti a me, uno di quelli vendeva della pantofole, di quelle che hanno la faccia di animali o dei cartoni animati che sembrano dei pupazzi.
Non erano un granché, ma erano l’unica cosa che potesse assomigliare a delle scarpe.
Ne presi un paio a forma di elefante, erano simpatiche. Pagai e tornai dalla ragazza che mi aspettava seduta sul muretto di fronte al fiume.
- Chiudi gli occhi!- le dissi appena le fui davanti.
-Come scusa?- rispose lei alzando un sopracciglio.
-Andiamo McWilliams, chiudi gli occhi e basta!- esclamai.
Incredibile quanto avesse voglia di parlare quella sera.
Lei di malavoglia fece quello che le avevo detto e un sorriso soddisfatto si fece largo fra le mie labbra.
Mi chinai e iniziai a levarle le scarpe rimproverato dalle sue lamentele che zittii con un semplice “Shh”.
Estrassi le pantofole dalla borsa di nylon della bancarella e gliele misi ai piedi.
Mi alzai posando le sue scarpe sul muretto e soddisfatto dissi –Ok ora puoi aprirli!-
Mel obbedì.
Mi guardò titubante, poi alzò i piedi e li fissò.
Una serie di espressioni strane si susseguirono sulla sua faccia.
Stupore, interesse, concentrazione, sorpresa e alla fine scoppiò in una sonora risata senza controllo a cui mi unii anche io.
-Degli elefanti? Mi hai messo ai piedi degli elefanti?- disse rivolgendomi lo sguardo e continuando a ridere.
Io annuii soddisfatto.
-Belli no?- domandai
-Oh certamente, e molto eleganti anche, guarda si abbinano con il vestito!- disse indicando il colore azzurrino delle sue ridicole pantofole.
-Beh direi che ora possiamo camminare senza problemi!- annunciò alzandosi dal muretto e iniziando a camminare.
La bloccai per un braccio e la guardai negli occhi.
-Beh non si ringrazia il tuo salvatore?- domandai con aria da cucciolo.
Lei sorrise timidamente.
-Grazie!- esclamò per poi stamparmi un dolce bacio sulla guancia.
Al contatto delle sue labbra con la mia pelle, sentii come un fuoco esplodere nel punto in cui mi aveva toccato e una serie di brividi iniziò e percorrermi la schiena.
La trattenni istintivamente vicino a me, prendendole i fianchi con le mani e fissando i miei occhi nei suoi a pochissimi centimetri di distanza.
Passammo così qualche istante.
-Sei Bellissima!- le dissi in un sussurro, consapevole che non c’era niente di più vero che potessi dire in quel momento così perfetto.
Lei rispose alle mie parole sorridendo debolmente e arrossendo nella maniera che mi faceva impazzire.
Abbassò gli occhi, ma prontamente li riportai nei miei alzandole il volto con una mano.
Il mio cuore stava per esplodere dalla cassa toracica e i nostri respiri, così vicini, si facevano affannosi.
Potevo sentire il suo profumo di pesca e vaniglia sulle labbra.
Portai la mano destra sulla sua guancia e completamente immerso in quel momento, che sembrava così magico, mi avvicinai sempre di più alle sue labbra, annullando totalmente la distanza tra di noi pochi secondi dopo.
Accarezzai le sue labbra morbide con le mie, con la lingua domandai l’accesso alla sua bocca, che non mi venne negato e iniziammo così ad approfondire quel bacio perfetto.
Ci baciammo dolcemente.
Un bacio dolce e tenero, ma pieno di desiderio da parte di entrambi.
Le nostre bocche si muovevano insieme in una specie di danza, adattandosi perfettamente l’una all’altra.  
Come se entrambe avessero trovato la loro metà.
In quel momento, mi sentii vivo, come non ero da tempo, come non ero mai stato prima.
Ma tutta quella magia si interruppe, quando lei di colpo si staccò da me.
Aveva uno sguardo sconvolto ed era agitata.
Io rimasi bloccato e capii immediatamente il perché della sua reazione.
-Zayn.. io..noi..non posso farlo.. non sarebbe giusto…Perrie… io-io…io devo andare..- esclamò.
E prima ancora che potessi dire qualcosa, scappò via, dirigendosi nella direzione da cui eravamo arrivati poco prima.
Mi  lasciò li solo, mentre ancora immobile cercavo di focalizzare al meglio tutto quello che era successo.
Mi voltai verso il fiume appoggiandomi con le mani al muretto.
Stupido, stupido Zayn impulsivo.
Perché non ragioni mai prima di agire?
Continuavo a ripetermi in testa.
Guardai poco più in là, vicino alle mie mani.
Mel aveva dimenticato qui le sue scarpe con il tacco che le avevo levato pochi minuti prima.
La mia bella se n’era andata e tutto ciò che mi aveva lasciato era un paio di scarpe.
 
AUDREY’S POV
Stavo cercando Mel ovunque.
Era da quasi un’ora che non la vedevo e iniziavo a preoccuparmi.
-Dove diamine si è cacciata ora? Se non mi darà una buona  motivazione alla sua assenza non so cosa potrei farle..- continuavo a ripetere tra me e me, mentre scrutavo attentamente la folla che mi circondava nel tentativo di trovarla.
Danielle e Liam erano seduti a chiacchierare ad uno dei tavoli, ma non l’avevano vista, Niall stava parlando con alcuni giornalisti e non mi sembrava il caso di interromperlo per domandargli se casualmente aveva visto la mia amica. E Louis ed Eleanor, erano piuttosto impegnati a scambiarsi effusioni amorose, perciò, dubito che avessero visto Mel.
Zayn era scomparso e di certo non avrei domandato a quell’oca della sua fidanzata informazioni sulla bionda.
Perciò, quando vidi Harry al bar, mentre stava aspettando che qualcuno gli preparasse il suo drink, mi precipitai da lui.
-Harry, hai per caso visto Mel? Non riesco a trovarla e la sto cercando da un’ora!- dissi seriamente preoccupata per la mia amica.
Harry mi guardò corrucciato per poi rispondere –No non l’ho vista, hai guardato se è in una delle stanze al piano di sopra?- mi domandò cominciando a guardarsi intorno anche lui, nel tentativo di scovarla da qualche parte.
-Ci sono stanze al piano di sopra?- domandai stupita.
-Vieni con me- disse lui prendendomi la mano e trascinandomi verso le scale.
Scale.
È ovvio che ci sia un altro piano di sopra se ci sono le scale Audrey, che razza di domande fai?!Pensai.
-Mel? Mel?- chiamai aprendo le porte di ogni stanza seguita da Harry che mi osservava in un religioso silenzio.
-Non c’è- dissi voltandomi verso di lui –Spero per lei che non le sia successo nulla, perché se solo si è azzardata a cacciarsi nei guai, la ucciderò con le mie mani!!- dissi camminando su e giù per l’ultima stanza in cui ero entrata e iniziando a gesticolare nervosamente.
-Ehi tranquilla, vedrai che sta bene, magari è solo andata a casa-disse Harry avvicinandosi a me e bloccandomi con una mano sul fianco e una sulla guancia.
I nostri occhi verdi si incrociarono e io subito mi tranquillizzai, come se il suo sguardo avesse un effetto calmante per me.
Senza accorgercene, indietreggiammo insieme avvicinandoci sempre di più, finché la mia schiena non fu appoggiata contro la parete bianca e fredda di quella stanza.
-Mi fai impazzire Audrey..- disse poi Harry in un sussurro avvicinandosi un altro po’.
-G-grazie…- risposi dopo qualche istante incapace in quel momento di formulare un discorso più sensato viste le farfalle che avevo nello stomaco e il groppo che mi si era formato in gola.
Lui mi guardò con un espressione stupita, alzando un sopracciglio per poi sorridermi e dirmi –Cioè io ti dico che mi fai impazzire e tu mi dici grazie? Ma dico, non potevi dire che so “Anche tu Harry Styles sei l’uomo più sexy che io abbia mai incontrato” o una cosa simile..-
Sorrisi alle sue parole, ma ero stanca di sentirlo parlare, perché tutto quello che desideravo in quel momento erano le sue labbra carnose sulle mie e il suo corpo ancora più vicino di quanto già non fosse.
-Zitto e baciami Styles..- lo interruppi per poi fiondarmi sulle sue labbra che sorridevano soddisfatte.
Assaporammo entrambi il sapore di quel bacio e ci abbandonammo insieme alla passione che conteneva.
 
 
SPAZIO AUTRICE
Buenos dias chicas!! :)
Ho riesumato un po’ si spagnolo per iniziare questo spazio autrice!! :)
Allora, allora.. finalmente Mel e Zayn si sono baciatiiiiiiii :) peccato che poi lei sia scappata, ma è un piccolissimo dettaglio!!!
Che ve ne è parso di questo bacio?
Non dimentichiamoci però che c’è stato anche un secondo bacio fra i nostri Harry e Audrey!! Direi che questa serata di gala ha fatto schioccare un bel po’ di scintille!! :)
Comunque, che ne pensate del capitolo? Vi è piaciuto? Vi avverto che l’ho scritto in pochissimo tempo prendendomi una pausa dallo studio.. l’inizio non mi convinceva molto, ma poi rileggendolo ho pensato che forse c’è di peggio :)
In ogni caso, spero mi diate la vostra opinione con una recensione!! :)
Ringrazio infinitamente chi continua a seguire e a preferire anche se non siete in moltissime, ma come si suol dire, poche ma buone :)
Ringrazio moltissimo anche chi legge e basta, ma come al solito i miei ringraziamenti particolari vanno e GLAM_1D  e a callmemarii per le magnifiche recensioni!
Inoltre, ringrazio anche ek-directioner per avermi contattata privatamente!! :)
Prima di lasciarvi vi voglio consigliare una storia che io trovo molto carina, ma che purtroppo non riceve molta attenzione: si intitola “Quello strano” e l’autrice è callmemarii. Se vi va leggetela e se passate lasciatele tante recensioni, perché è scritta molto bene e l'autrice è carinissima!! :)
Aspetto le vostre opinioni sul mio capitolo!!
Un beso donzelle!! :)
-V-

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Capitolo 11
*** Friends ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 

 
10. FRIENDS

“Illusion never changed  into something real,
I’m wide awake and I can see the perfect sky is torn”
Natalie Imbruglia
(cantata anche dai ragazzi)
 

 
 
 
MEL’S POV
Quella sera il tour avrebbe avuto inizio, proprio a Londra.
Dopo tutto il duro lavoro per realizzare lo spettacolo, finalmente saremmo andati in scena.
Finalmente il mio sogno si sarebbe completamente realizzato e ogni secondo che trascorreva, lo sentivo concretizzarsi sempre di più.
Ma, già da un paio di settimane, mi sentivo come in possesso di una doppia personalità: una di queste, era euforica all’idea di esibirsi davanti a migliaia di persone e di realizzare finalmente il suo più grande desiderio; l’altra era triste, confusa, con il cuore che rischiava di esplodere da un momento all’altro e che ripercorreva con la mente in continuazione un bacio ricevuto qualche settimana prima e che, di sicuro, non avrebbe mai dimenticato.
Un bacio, che nel momento in cui era stato scambiato da quelle due persone, sembrava la cosa più naturale, dolce e giusta del mondo, come se fosse scritto che dovesse verificarsi. Ma allo stesso tempo, appariva fin troppo sbagliato.
Lui aveva una fidanzata e per quanto io lo desiderassi, non avrei mai potuto fare una cosa simile, finché la relazione tra Zayn e Perrie sarebbe durata.
Per tutto quel tempo, avevo cercato di evitarlo per quanto la cosa mi ferisse e lui non aveva cercato di avvicinarmi, forse timoroso di una qualche strana reazione da parte mia, o forse, ipotesi molto più probabile, perché pensava di aver commesso un enorme sbaglio.
Tutta questa situazione mi stava distruggendo, non potergli parlare, non potergli stare accanto, era tutto tremendamente difficile e se solo ci fosse stata la remota possibilità di restargli vicina anche solo come amica, a malincuore, avrei fatto tutto il possibile perché fosse possibile.
Avevo raccontato a Danielle e Audrey tutto ciò che era successo e il perché della mia fuga improvvisa. Fortunatamente avevano compreso alla perfezione le mie motivazioni e, vedendomi così triste, avevano fatto di tutto per starmi accanto.
Passavano con me tutto il tempo libero che avevano, rischiando di trascurare Liam e Harry.
Ebbene si, Harry e Audrey si erano finalmente dichiarati l’uno all’altra, come avevamo tutti previsto. La loro storia non era ancora ufficiale, almeno da quello che continuava a ripetermi la mia amica, ma avevano deciso di frequentarsi e di vedere come andavano le cose.
Una cosa era certa però, non avevo mai visto Audrey così felice e questo, malgrado il mio cattivo umore, mi riempiva il cuore di gioia.
Eravamo già tutti nel backstage, pronti per dare inizio allo spettacolo.
Il mio cuore sembrava impazzito, le mie mani tremavano come foglie al vento e le mie gambe sembravano aver deciso di non collaborare quella sera: le sentivo tremendamente deboli.
Strinsi forte la mano di Danielle, che sembrava molto tranquilla visto che non era la prima volta che affrontava una situazione del genere.
- E se sbaglio i passi o non me li ricordo? Se cado dal palco o inciampo addosso a qualcuno? Se mi blocco e non riesco più a continuare? Oddio Danielle, andrà malissimo me lo sento, farò una bruttissima figura..io..io non posso farlo.. ora vado da Mark e gli dico di sostituirmi con te e Audrey..sapete tutti i miei pezzi, non ci saranno problemi…- iniziai a blaterare in preda ad un attacco di panico.
Mancavano solo venti minuti all’inizio dello show e sentivo che non ce l’avrei fatta.
In più, avevo il pensiero fisso di Zayn nella mente, avrei dovuto fare un piccolo pezzo di coreografia vicino a lui e ballargli intorno, molto vicina e considerando che non ci eravamo più nemmeno parlati da quella sera, la cosa non mi tranquillizzava per niente.
Eppure in quel momento, avrei voluto essere tra le sue braccia accoglienti, per sentirmi tranquilla, per ricevere un abbraccio pieno di amore e rassicurazione, come quello che si stava scambiando con Perrie in quell’istante, proprio davanti ai miei occhi.
Mi imbambolai a fissarli e sentii gli occhi pizzicare e inumidirsi.
Danielle si accorse del mio stato di shock dovuto a ciò che le avevo detto poco prima e alla visione di ciò che avevo davanti agli occhi, così si posizionò davanti a me, prendendo il mio volto con le mani e bloccandomi la visuale sulla scena di fronte a me.
-Mel ora basta! Smettila di guardarli, così ti fai solo del male e peggiori la situazione! Questa sera devi pensare solo al tuo spettacolo, pensa che stai per realizzare il sogno che ti porti dietro da una vita e lo farai alla grande. Sarai bravissima e lascerai tutti senza fiato..solo.. non pensare, vai li sopra e stupiscili, come solo tu e la tua danza sapete fare. Lasciati andare e vedrai che tutto andrà bene- disse la mora per poi sorridermi gentilmente.
Pensai bene a quello che mi aveva appena detto.
Aveva ragione!
Avevo raggiunto il mio obiettivo!
E non avrei permesso a nulla e a nessuno di impedirmi di godere di questo momento fino alla fine. Né alla mia improvvisa paura da palcoscenico, né ai mille pensieri su quel ragazzo così dannatamente perfetto, che stava a pochi metri di distanza da me.
Dovevo tornare la Melanie tenace che ero sempre stata e liberare la mente.
Un sorriso si fece largo fra le mie labbra e abbracciai Danielle con talmente tanta foga, che cademmo a terra ancora avvinghiate.
Iniziammo a ridere come bambine, cominciando ad urlare senza un motivo preciso, forse per darci la carica. Anche quando ci rialzammo, iniziammo a saltellare allegre pronunciando frasi di incitamento per la serata.
Ovviamente, la scena non passò inosservata a coloro che ci circondavano e ci osservavano alcuni con sguardi di rimprovero, altri divertiti.
Improvvisamente anche Louis, Audrey, Harry e Niall, contagiati dalla nostra euforia ci strinsero in un abbraccio e cominciarono a saltare e urlare con noi.
-Ehi ma perché stiamo festeggiando?- domandò Louis bloccandosi e guardandoci interrogativo.
-Perché stasera conquisteremo il mondooooo!!!- urlò Danielle puntando un pugno in aria.
Ci guardammo qualche altro istante e poi ricominciammo a saltare e festeggiare insieme.
Io mi fermai, guardando la scena divertita e con il sorriso ancora stampato sulle labbra.
Involontariamente, mi voltai nella direzione in cui Zayn e Perrie erano poco prima.
Si erano staccati da quell’abbraccio e, mentre lei ci osservava con sguardo altezzoso, come se fossimo dei pazzi, il moro aveva un sorriso divertito stampato sulle labbra, che si allargò ancora di più, appena notò che lo stavo osservando.
Io ricambiai allo stesso modo e facendogli l’occhiolino. Poi seguii Danielle, Louis e i miei nuovi splendidi amici che si erano allontanati.
Forse ce l’avrei fatta.
Ce l’avrei fatta quella sera ad essere la ballerina che avevo sempre desiderato.
Ce l’avrei fatta ad essere sua amica, anche se desideravo altro.
Ce l’avrei fatta!
 
 
ZAYN’S POV
Vedere Mel così serena e sorridente insieme ai ragazzi, mi aveva reso inspiegabilmente felice.
Il suo sorriso era capace di scaldarmi il cuore e mi cambiava la giornata.
Se solo fossi stato sicuro che non le avrebbe dato fastidio, mi sarei fiondato subito anche io in quei festeggiamenti privi di senso.
Ma purtroppo, da due settimane non ci parlavamo.
Lei non mi cercava e io ero troppo codardo per andare da lei e parlarle.
Sapevo che la sua fuga era giustificata, ma ero anche tremendamente confuso sul da farsi.
Avevo paura e non volevo che soffrisse ancora, dopo tutto quello che aveva passato nella sua vita.
Starle lontano, era stato molto doloroso, soprattutto perché lei non mi degnava di uno sguardo. Sembrava che quel bacio per lei fosse stato del tutto sbagliato e, anche se da un lato era così, perché io ero fidanzato con Perrie, dall’altro continuavo a pensare che non mi ero mai sentito così vivo tenendo qualcuno tra le mie braccia.
 Ora stava su questo palco insieme a me e non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso.
Quella ragazza mi aveva stregato in tutti i sensi, ormai dovevo ammetterlo a me stesso.
Liam, dopo che gli avevo raccontato ciò che era successo tra noi, continuava a ripetermi che dovevo seguire l’istinto e fare quello che sentiva il mio cuore.
Ma io, insicuro com’ero stato per tutta la vita, non sapevo davvero come gestire tutta la situazione: con lei, con Perrie.
Le note di “Irresistible” mi fecero riprendere per un attimo da quella sorta di trance in cui ero apparentemente caduto fin dall’inizio del concerto.
Mel era pronta sul palco, in posizione per cominciare la sua danza.
Iniziò a muoversi abbandonandosi alla musica, come se il resto del mondo non esistesse e li su quel palco ci fosse solo lei.
Lo sguardo all’apparenza sereno, lasciava trasparire una nota di tristezza.
Mi venne la pelle d’oca e non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso.
Iniziai a cantare il ritornello, continuando a guardarla insistentemente, come se il resto delle persone presenti nell’arena, la band e i ragazzi non ci fossero, come se io stessi cantando solo ed esclusivamente per lei.
E in realtà, stavo cantando per lei in quel momento.
Avrei desiderato che lo sapesse.
La canzone terminò e così anche la danza di Mel.
Non avevo ancora distolto lo sguardo da lei, che si voltò per uscire dal palco e andare fuori scena.
Mi osservò per un attimo incastrando i suoi occhi color smeraldo nei miei.
Una lacrima solcava la sua guancia rosea e liscia.
Non appena fu uscita di scena, mi toccai la guancia e sentii sulle dita qualcosa di umido.
Stavo piangendo e non me ne ero accorto.
Fu in quel momento che realizzai che desideravo con tutto il cuore poter tenere vicino a me quella ragazza.
Avrei parlato con Perrie, ma soprattutto, avrei parlato con lei.
 
Malgrado la mia mente non fosse presente sul palco, quella sera il concerto andò benissimo.
Uscii dal camerino, pronto per tornare in hotel, dove Perrie si era già diretta prima della fine del concerto.
Percorsi il corridoio per dirigermi all’esterno a fumare una sigaretta, prima di salire sulle auto che ci avrebbero riportati in albergo.
Appena uscii, la vidi lì fuori, seduta sul marciapiede con accanto il suo borsone, mentre era intenta a guardare qualcosa sul suo cellulare con un’espressione concentrata che le faceva arricciare leggermente e labbra.
I capelli biondi che le ricadevano lunghi culle spalle, svolazzavano leggeri a causa della brezza leggera.
Era avvolta in un cappotto nero corto e al collo portava una sciarpa con dei ricami oro e rossi. Le sue gambe perfette erano fasciate da dei jeans lunghi scuri e stretti e ai piedi portava degli stivaletti bassi neri con alcune borchie laterali.
Nella sua semplicità era perfetta ed irresistibile.
Presi coraggio e mi avvicinai a lei.
- Fa freddino stasera eh?- dissi pentendomi immediatamente per le mie mediocri tecniche di approccio.
Mel alzò la testa puntando i suoi occhi su di me, con un’espressione stupita e confusa.
-G-Già…freddo- balbettò.
Un silenzio imbarazzante calò su di noi, ma ero deciso a romperlo.
Così, sedendomi vicino a lei domandai –Allora, com’è stato salire sul palco stasera?-
Lei mi guardò e subito mi rivolse un sorriso enorme.
-È  stato il momento più bello della mia vita! Sentire tutte quelle persone urlare..certo urlavano per voi magari, ma… l’emozione che ho sentito sin dal primo momento che ho messo piede su quel palco, ripaga tutti gli anni di sforzi e sacrifici- rispose continuando a sorridere come una bimba e osservando un punto indefinito davanti a lei con aria sognante.
-Sono sicuro che urlavano anche per te!- le sorrisi e di nuovo lei mi fissò con aria serena.
In quel momento, avrei voluto baciarla di nuovo, come quella sera.
Avrei voluto sentirla mia, almeno per un istante, senza preoccuparmi di Perrie, senza preoccuparmi della sua reazione…
Avrei voluto percepire sul mio corpo la gioia che provava per aver realizzato il suo sogno.
Dovevo dirle ora che avevo intenzione di lasciare la mia fidanzata per lei, perché quel bacio mi aveva stravolto la vita, perché lei mi stava stravolgendo la vita, anche se l’avevo incontrata solo pochissimo tempo prima.
- Mel, io..io vorrei parlarti della sera in cui..beh..della sera in cui ci siamo baciati- dissi dopo attimi di silenzio interminabile, accelerando nel pronunciare l’ultima frase.
Improvvisamente, abbassò lo sguardo verso le scarpe.
-Non c’è nulla da dire Zayn.. insomma, abbiamo sbagliato, tu stai con Perrie e vi amate, si vede da come la stavi abbracciando oggi pomeriggio. Ed io quella sera, non so cosa mi sia preso, forse ero solo agitata e sotto stress per il tour imminente e ho sbagliato. Ti chiedo scusa, non avrei dovuto, anche perché non voglio creare problemi tra te e Perrie. È stato un errore e non deve ripetersi, per me non ha significato nulla, perciò non ci pensiamo ok? Amici? Insomma.. amici come prima?- disse per poi sorridermi e porgermi una mano.
Uno sbaglio…
Un errore…
Non ha significato nulla…
Le sue parole continuavano a riecheggiare insistentemente nella mia testa.
Per lei non aveva significato nulla.
Quel bacio, che era il mio pensiero fisso da settimane e che mi aveva stravolto, quel bacio che ero sicuro anche lei avesse desiderato, in realtà a suo avviso era stato solo un errore.
Il mio cuore sembrava essersi frantumato in mille pezzi, per quello che la splendida ragazza che avevo davanti a me, mi aveva appena confessato.
Gli occhi iniziarono a pizzicarmi, ma non volevo che le lacrime scendessero, così le ricacciai dentro con tutto me stesso.
Lei non mi voleva.
Non mi voleva, ma avrei dovuto accettarlo.
Era doloroso, ma se l’unico modo per starle accanto era esserle amico, avrei accettato la mia amicizia, tentando di reprimere quello che sentivo.
Strinsi la sua mano.
-Amici..- esclamai con un filo di voce, facendole un sorriso sforzato.
Non mi stupii che a me quella parola, suonasse totalmente falsa.
 
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
Ciao bellezzeee :)
Ebbene si, dopo tutta la fatica per trovare un po’ di tempo per scrivere questo nuovo capitolo ce l’ho fatta.
Ho deciso di prendermi due orette di pausa dallo studio anche se ho un esame mercoledì, per scrivere.
Il risultato non è dei migliori, infatti questo capitolo non mi convince un granché!!! Sorry :)
Comunque, Mel ha proposto a Zayn di restare amici, perché non vuole immischiarsi nella sua relazione con Perrie. Lui, malgrado avesse deciso di lasciare Perrie e di dirle quello che aveva provato realmente con quel bacio, ci rinuncia, perché spiazzato dalle parole di Mel.
Pensate che durerà quest’amicizia?
La relazione tra Zayn e Perrie continuerà?
Mah..chi lo sa..lo scopriremo solo vivendo!! :)
In ogni caso, ringrazio chi legge, chi ha messo la storia tra le seguite e le preferite, (spero aumenterete ;) ), chi legge e basta e ovviamente come al solito le meravigliose ragazze hanno recensito: GLAM_1D, callmemarii e directioner_1808!!!
Fatemi sapere che pensate del capitolo!!! :)
A presto , spero :)
Vi adoro tutte!!!
-V-

  

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Capitolo 12
*** A present for you ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 

 
11. A PRESENT FOR YOU

“And you’ve got a smile that could light up this whole town,
I haven’t seen it in awhile, since she brought you down”
Taylor Swift
 

 
ZAYN’S POV
Era ormai un mese che giravamo per l’Europa ospitati da alcune delle più importanti arene nelle maggiori città europee, accumulando soddisfazioni e affetto da tutti i nostri fan, ma ora saremo tornati a casa per trascorrere tutti insieme il Natale  con le nostre famiglie.
Avevamo deciso di ritrovarci tutti a casa della mia famiglia a Bradford insieme a tutti i nostri parenti.
Ovviamente sarebbero venute le nostre rispettive fidanzate e avevamo invitato anche Mel, visto che non sarebbe potuta tornare a casa dalla sua famiglia.
Lei, come previsto, aveva cercato di rifiutare l’invito dicendo che non voleva disturbare visto che eravamo tutti in famiglia, ma io avevo insistito molto perché venisse.
Qui a Londra eravamo come la sua famiglia e io desideravo con tutto il cuore averla sempre vicina, malgrado la sua proposta di restare solamente amici.
Questo esperimento sembrava andare bene, o meglio, a me non andava bene per niente, ma dovevo accettare la sua decisione se la rendeva felice. E vederla felice era diventata una delle cose più importanti per me in questo periodo.
Io continuavo a stare con Perrie e cercavo di convincermi ogni giorno, che prima di conoscere Mel amavo quella ragazza, perciò avrei solo dovuto imparare a farlo di nuovo. Ma, tutto ciò mi suonava ridicolo e impossibile.
Ero arrivato a Bradford due giorni prima e ero stato davvero contento di rivedere tutta la mia famiglia.
Avevo trascorso con loro ogni secondo delle mie giornate.
Vivere il proprio sogno, a volte pesava solo per il fatto di restare distanti dalle persone che amavo e per questo cercavo di assaporare ogni istante che trascorrevo insieme a loro e quand’ero a casa, tentavo di riconquistare quella normalità che la mia vita non mi concedeva più molto spesso.
In ogni caso, fra poco i ragazzi, le loro famiglie e le ragazze sarebbero arrivati a casa nostra, così le mie sorelle ed io stavamo aiutando a sistemare le ultime cose.
-Zayn, ma Perrie non viene vero?- domandò Waliyha con aria speranzosa.
Risi della sua espressione.
-Certo che verrà, è la mia fidanzata- risposi, anche se il mio pensiero volò ad un’altra persona.
-La tua fidanzata non mi sta simpatica!- confessò Safaa con espressione scocciata, mentre Waliyha annuiva con la testa in segno di approvazione.
Io mi limitai a scuotere la testa e a sorridere.
-Waliyha, Safaa, smettetela di criticare la ragazza di vostro fratello, se piace a lui noi dobbiamo accettarla ed essere contenti per lui- le rimproverò mia madre, ma le sue parole mi intristirono, perché in realtà, anche io nel profondo avrei voluto che la mia ragazza fosse un’ altra.
E per quanto cercassi di convincermi del contrario, era la pura verità.
- Zayn, amore tutto bene?- domandò mia madre probabilmente notando la mia espressione.
Tentai di sorridere il più naturalmente possibile, anche se quello che mi usci fu solamente un sorriso forzato.
-S-Si certo mamma, sono solo stanco-
Lei accarezzandomi una guancia, continuò a guardarmi come se sapesse che in realtà il motivo di tale atteggiamento fosse un altro. Non ero mai riuscito a nascondere nulla a mia madre, per lei ero un libro aperto e a volte la cosa mi metteva in agitazione.
Trisha continuava ad osservarmi intensamente, ma per fortuna il campanello suonò ed io mi precipitai ad aprire la porta per sfuggire allo sguardo indagatore  stampato sul volto di mia madre.
Quando aprii la porta, mi ritrovai davanti quasi tutta la comitiva.
Davanti a me, Niall sorrideva felice.
-Ciao amico!- disse abbracciandomi.
-Ciao Niall entra pure, entrate tutti.- dissi facendo passare anche i suoi familiari venuti direttamente dall’Irlanda.
Dietro di loro vidi arrivare tutti gli altri, Louis con El e la sua immensa famiglia.
Harry che teneva la mano ad Audrey ed era seguito dagli altri Styles.
Liam e Danielle, anche loro con a seguito la comitiva.
Perrie si teneva a distanza da tutti come se non volesse essere contagiata da qualche malattia infettiva e sorpassò Audrey urtandola con una spallata, che le fece guadagnare uno sguardo fulminante dalla rossa.
Si diresse verso di me e dandomi un bacio a stampo disse –Ciao amore mio, ti sono mancata vero?-.
Io mi limitai a sorridere, ma non feci in tempo a rispondere che si era già accomodata in casa.
Salutai tutti sorridente, ma mi accorsi che Mel mancava, mi soffermai sulla porta e vidi una ragazza bionda arrivare di corsa mentre cercava di correre il più velocemente possibile su dei tacchi altissimi.
Era lei.
Si avvicinò alla casa con uno sorriso a trentadue denti stampato in faccia e fece un cenno con la mano vedendomi sulla soglia ad aspettarla.
Come al solito era meravigliosa.
Indossava una gonna  nera a vita alta che le arrivava a metà coscia, una maglia rossa a maniche lunghe, che la fasciava perfettamente ed aveva una decorazione in pizzo sulla schiena. Dei decolté rossi e un cappotto nero aperto sopra.
I capelli erano raccolti in un grazioso chignon, circondato da un piccolo fiocco rosso, una pochette dello stesso colore che teneva nella mano destra e una borsa un po’ più grande nell’altra mano.
-Ciao ritardataria!- la salutai appena fu abbastanza vicina.
Lei sorrise.
-Scusa, scusa, scusa. Ma un signore mi ha fermata al parcheggio domandandomi delle informazioni sulla città e non capiva che non sono di qui, così sono rimasta indietro e ho perso gli altri-
-Ti hanno scambiata per un’inglese, io ne sarei onorata se fossi in te-
Lei mi guardò storto.
-Beh, insomma, posso entrare Malik?- domandò facendo un gesto di noncuranza con la mano.
Risi al pensiero che non l’avevo ancora invitata ad accomodarsi.
-Ovviamente signorina! Vuole darmi il cappotto?- chiesi una volta chiusa la porta.
-Oh grazie messere! Posso lasciarle anche questo per la padrona di casa?- domandò con un sorrisetto divertito porgendomi il suo cappotto e mostrandomi la borsa più grande che teneva in mano.
-Che cos’hai li?- chiesi curioso.
-Beh non sapevo come sdebitarmi per l’ospitalità, cosi ho portato un dolce e un piccolo pensiero per tua madre, non è un granché e non conosco i suoi gusti, così ho optato per qualcosa di semplice e neutro, una sciarpa color panna- ripose facendo spallucce.
- Non avresti dovuto Mel- risposi pensando a quanto fosse dolce.
-Dovere!- rispose sorridendo.
-Vieni andiamo di là dagli altri!- dissi prendendole la mano senza accorgermene e dirigendomi verso l’ampio soggiorno di casa mia.
Fortunatamente avevamo una casa enorme pensai vedendo tutta quella gente.
-Oh Zayn eccoti! E lei dev’essere la famosa Mel suppongo?!- disse mia madre avvicinandosi alla ragazza al mio fianco –Benvenuta in casa nostra cara!- continuò abbracciandola.
Mel sorrise gentile e ricambiò l’abbraccio, ed io sorrisi pensando a quanto mi rendesse felice quella scena.
-Grazie mille signora Malik, la sua casa è splendida!- rispose Mel gentile.
-Grazie cara- continuò mia madre riservandole un sorriso pieno di tenerezza, che raramente le avevo visto in volto quando si rivolgeva a persone che non erano i suoi figli.
Evidentemente, doveva essere rimasta affascinata dallo splendore di quella ragazza, proprio come me.
-Mamma, Mel ha portato qualcosa per te- esclamai porgendo la borsa a mia madre.
- Non è nulla di che, solo un dolce e un piccolo pensiero per ringraziarla dell’ospitalità- continuò Mel.
-Oh cara non avresti dovuto disturbarti, per noi è davvero un piacere averti qui, Zayn ci ha parlato davvero moltissimo di te, fa come se fossi a casa tua!- disse mia madre sorridendole e facendomi l’occhiolino, per poi rifugiarsi in cucina.
Mel ed io arrossimmo violentemente e Perrie, che stava osservando la scena da distante seduta sul divano di pelle bianca, fulminava la ragazza al mio fianco con lo sguardo, mentre gli altri, impegnati a conversare tra di loro, fortunatamente non si erano accorti della scena imbarazzante.
 
MEL’S POV
La madre di Zayn era davvero un’ottima cuoca, aveva preparato moltissime cose squisite e se solo avessi mangiato qualcos’altro credo che sarei scoppiata.
Essere li a casa di Zayn, mi metteva leggermente a disagio, anche se la piccola Safaa e le altre sorelle di Zayn, erano state così accoglienti e gentili con me da farmi sentire come una di famiglie.
Dopo quella sera, alla fine del concerto a Londra, in cui avevo proposto a Zayn di restare amici, facendogli credere di non provare nulla per lui, la nostra amicizia sembrava andare a gonfie vele, anche se ogni giorno mi rendevo conto di quanto lui fosse tremendamente perfetto e questa situazione fosse letteralmente dolorosa per me.
Mi faceva male vederlo con Perrie, ma ero sicura di aver preso la decisione giusta lasciando che lui vivesse la sua vita, senza ulteriori problemi o preoccupazioni.
La famiglia di Zayn e quelle degli altri ragazzi, erano veramente meravigliose, da subito avevano cercato di farmi sentire a casa, malgrado mi mancasse immensamente la mia famiglia che non avevo potuto raggiungere per via di alcuni problemi con mio padre, il quale era tornato a tormentare mia madre e mia sorella.
Mia madre non voleva che tornassi a rivivere quelle brutte situazioni, così mi aveva praticamente obbligata a restare in Inghilterra, promettendomi che ci saremmo viste non appena fossi stata in Italia durante le tappe del tour.
Solo Danielle e Audrey sapevano il vero motivo per cui ero rimasta a Londra, ma malgrado fossero tutti anche troppo gentili con me, ad eccezione di Perrie che continuava a lanciarmi sguardi omicida, vedere quelle dolci scene familiari mi metteva una certa tristezza addosso, perciò, prima di crollare definitivamente, decisi di andare a rinfrescarmi in bagno per scrollarmi quei pensieri dalla testa.
Chiesi a Doniya, seduta al mio fianco, dove potessi trovarlo e dopo che mi ebbe indicato la strada, mi incamminai nella sua direzione.
Lo trovai con molta facilità al piano superiore, dove probabilmente dovevano trovarsi le camere da letto e uno studio.
Mi ci chiusi dentro, lasciai scorrere l’acqua nel lavandino e mi rinfrescai i polsi, cosa che facevo spesso per tranquillizzarmi quando mi sentivo nervosa. Mi inumidii il collo e sistemai un po’ la sbavatura della matita sui miei occhi.
Presi un respiro profondo per scacciare via la preoccupazione che sentivo nel petto ed uscii.
Mentre percorrevo il corridoio, mi accorsi che sulle pareti c’erano appese moltissime foto della famiglia Malik.
Ne notai innumerevoli di Zayn da bambino, che aveva un’espressione furba e vivace sul volto.
Sorrisi osservando quelle foto, sembrava essere davvero un bambino felice.
Poi spostai lo sguardo poco più avanti, nell’angolo proprio davanti alle scale.
C’era un mobiletto in vetro a più piani, con sopra un cartello probabilmente realizzato dalla piccola Safaa che recitava “Lo scaffale di Zayn”.
Guardai le foto che erano poggiate sopra gli scaffali e notai che appartenevano tutte al periodo in cui Zayn era diventato una famosa popstar.
Alcune erano più vecchie e risalivano probabilmente ai primi periodi della sua carriera. Ritraevano uno Zayn felice e spensierato, a volte timido, ma sempre sorridente, con una luce vivida negli occhi che non avevo mai visto da quando lo conoscevo.
Altre, più recenti, lo rappresentavano bellissimo come sempre, maturato e uomo ormai, ma c’era qualcosa nelle sue espressioni che lasciava intravedere una leggera tristezza e la luce nei suoi occhi, che mi aveva incuriosita nelle foto osservate in precedenza, si era come affievolita.
Mi domandai il perché di tale cambiamento, ma i miei pensieri vennero interrotti.
- Hai trovato lo scaffale?- disse una voce femminile profonda e calda.
Mi voltai e trovai vicino a me Trisha con un dolce sorriso sul volto.
Mi si avvicinò lentamente.
-Lo hanno realizzato le sorelle di Zayn. Siamo così fieri di lui!- disse con aria amorevole.
-Dovete esserlo, Zayn è una persona splendida e un cantante bravissimo.- dissi io senza pensare alle mie parole.
-Lo è!- continuò Trisha guardandomi, mentre io contemplavo ancora il ragazzo nelle foto.
-E anche tu lo sei Melanie. E credo se ne sia accorto anche lui-
Arrossii.
Dopo qualche istante di silenzio dissi –Sembrava così felice in quelle foto, ora sembra che si sia un po’..come dire..spento-
Lei mi osservò concentrata, poi sospirò tristemente.
-Lo penso anche io ogni volta che vedo queste foto, ma non gliel’ho mai detto. Non voglio che soffra. Vedere com’è cambiata la sua vita da quando fa parte della band, mi sconvolge ogni giorno, dopotutto è sempre il mio bambino. So che è quello che lui ama fare di più, ma non vedere più il mio piccolo vivace e combina guai mi rattrista molto-disse.
-Crede che non si senta bene nella sua vita? Che non sia soddisfatto?- domandai esitando.
-Credo che sia contento del suo lavoro, ma che non abbia accanto qualcuno che gli ricordi cosa vuol dire vivere una vita normale e piena, serena e semplice. E ogni tanto, tutti hanno bisogno di tornare alla normalità per sentirsi felici. Quando è qui a casa, torna lo Zayn di una volta e…beh..oserei dire che anche quand’è vicino a te sembra il ragazzo di quelle foto- disse mentre un sorriso si faceva largo tra le sue labbra e indicava le foto dello Zayn più giovane con la mano.
Io arrossii nuovamente, ma non riuscii a rispondere.
-Ho visto come ti guarda mia cara, sono una mamma e conosco mio figlio come le mie tasche. Perrie non fa per lui, è troppo diversa. Ma quando guarda te, rivedo nei suoi occhi la luce che c’era una volta e so che prima o poi vi renderete conto che ho ragione- continuò Trisha sorridendomi e posando la sua mano sulla mia spalla.
Io ricambiai il sorriso e sono sicura che nel mio sguardo, quella splendida donna, lesse la mia approvazione alle sue parole.
Poco dopo, il nostro dialogo silenzioso, venne interrotto dalla voce di Zayn che stava salendo le scale.
-Siete qui allora!- disse sorridente –Mamma, papà sta facendo un disastro con il dolce, potresti scendere a tagliarlo tu?- domandò
-Ah, gli uomini, cosa fareste senza noi donne mi chiedo io?!- disse Trisha alzando gli occhi al cielo divertita e dirigendosi di nuovo dai suoi ospiti, facendo nascere un sorriso divertito sulle mie labbra.
-Che stavate facendo qui voi due?- mi domandò Zayn curioso.
-Non è ovvio? Parlavamo di te! Del pupetto di casa- dissi pizzicandogli la guancia per prenderlo in giro e ridendo della sua espressione rassegnata.
-Sarà maglio tornare dagli altri- dissi continuando a ridere e avviandomi verso le scale.
-No aspetta, voglio darti il mio regalo!- mi interruppe lui prendendomi per il polso e trascinandomi verso una stanza del corridoio.
Appena varcai la soglia, supposi che quella fosse la sua stanza di quand’era più piccolo.
Alle pareti c’erano i poster di Chris Brown, Bruno Mars e di Michael Jackson ai tempi di Thriller. Un letto coperto da una coperta blu, regnava al centro della stanza. Un’enorme libreria era evidente appoggiata alla parete ed erano ben visibili i libri della saga di Harry Potter. L’armadio e la scrivania erano in legno chiaro e, sopra quest’ultima, vi erano una quantità illimitata di fogli da disegno e pastelli.
Zayn stava aprendo uno dei cassetti dell’armadio, mentre io ero rimasta ancora vicino alla porta ad osservare la stanza. Poi mi si avvicinò con in mano un pacchetto rosso piuttosto grande e con un sorriso stampato in faccia me lo porse.
-Per me?- chiesi un po’ incredula.
Lui annuì con la testa – Aprilo- mi incoraggiò.
Iniziai a scartare delicatamente la carta sedendomi sul letto, imitata da lui, tentando di nascondere il tremolio delle mie mani.
Appena vidi il contenuto rimasi a bocca aperta.
Era una mia foto incorniciata, che risaliva al primo concerto di Londra.
Stavo ballando e la mia espressione era felice, ma una lacrima solcava il mio viso. Sullo sfondo di lato c’era Zayn con il microfono vicino alla bocca, mentre accompagnava la mia danza con la sua voce e nel frattempo mi osservava con un’espressione meravigliata.
-Z-Zayn..io..io non so cosa dire…è…è bellissima! Grazie.- esclamai, mentre sentivo gli occhi umidi.
Vedere me in quel modo, così felice, così bella, come non mi ero mai vista prima, avere un ricordo del momento più felice della mia vita e poterlo ricordare in questa immagine.. era il regalo più bello che potesse farmi.
-Volevo che ti ricordassi, come sei quando sei felice! Volevo che non dimenticassi mai quanto sei splendida Mel, perché lo sei e quando non ti senti così, voglio che guardi questa foto e te lo ricordi-
Lo guardai ormai piangendo, incapace di proferire parola, sorridendo alle sue splendide parole.
-È stato il giorno in cui ti ho vista.. il giorno in cui ti ho vista veramente!- disse in un sussurro lui, avvicinandosi un po’ di più a me.
Alle sue parole mi si riempì il cuore e inconsciamente i nostri volti si ritrovarono vicinissimi e le nostre mani intrecciate.
-Grazie- sospirai chiudendo gli occhi.
-Prego- rispose lui in un soffio.
Potevo sentire il calore del suo corpo vicinissimo, ma sentimmo la voce di Perrie provenire dalle scale.
Appena l’udimmo, ci distanziammo immediatamente e Zayn si diresse correndo fuori dalla stanza, diretto dalla sua fidanzata dopo avermi lanciato un ultimo sguardo.
Io rimasi lì immobile, ad osservare quella foto.
Ad osservare la mia figura serena.
Ad osservare la sua figura sullo sfondo.
Ad osservare i suoi occhi, che mentre mi guardavano avevano di nuovo la loro luce.
Osservai la mia felicità.
 
 
SPAZIO AUTRICE
Ciao splendori!! :)
Come va?
Eccomi qui con questo lungo capitolo.
Non sapevo bene cosa scrivere in questo capitolo lo ammetto, infatti non sono molto convinta, però mi è uscito così :)
Spero vi piaccia ugualmente!!
Comunque Mel conosce le famiglie dei ragazzi e guardando le foto di Zayn nota che una volta sembrava più felice.
Trisha le confida i suoi pensieri e poi Zayn le dà il suo regalo e c’è una vicinanza pericolosa.
Cosa ne pensate del regalo?????????? :)
Spero mi facciate sapere cosa pensate del capitolo e le vostre impressioni sulla storia.
Grazie mille a chi continua a leggere, seguire e preferire e come al solito grazie infinite alle mie ragazze delle recensioni: callmemarii e directioner_1808.
Un bacio enorme a tuttiii :-*
Al prossimo capitolo, spero vi farete sentire in tanti!!
-V-


 
Lei potrebbe essere Audrey, che dite? :)


 I nostri eroi natalizi :)

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Capitolo 13
*** Welcome to Miami ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 
 

12.WELCOME TO MIAMI

 “Tonight’s the night when we forget about the deadlines, it’s time”
Taylor Swift
 

 
 
 
 
MEL’S POV
9 Gennaio, ore 8.30.
Eravamo tutti all’ aeroporto, pronti a partire per Miami, dove si sarebbe svolta la prossima tappa del tour.
Malgrado fosse mattina inoltrata, tutti quanti sembravamo sul punto di addormentarci in piedi.
Harry era disteso sulle panchine con la testa appoggiata alle gambe di Audrey, che a sua volta aveva la testa posata alla spalla di Danielle.
Liam era incantato a guardare la vetrina dei negozi, ma stava osservando lo stesso paio di scarpe da un’ora e se non fosse che ogni tanto sorseggiava il caffè che teneva in mano, avrei pensato che stesse dormendo in piedi.
Louis e Eleanor, che questa volta ci avrebbe seguiti in America, sembravano gli unici svegli, mentre scherzavano con Paul e Josh.
Mentre io ero seduta sulla panchina di fronte a Audrey, con le ginocchia al petto, un caffè bollente in mano che sorseggiavo ogni tanto malgrado odiassi il suo sapore, il cappuccio della felpa blu in testa e gli occhiali da sole, assolutamente inutili vista la giornata nuvolosa, incantata ad osservare Niall che giocava con le corde della sua chitarra nel tentativo di tenersi sveglio.
Zayn, invece, mancava all’appello.
Dopo aver trascorso il Natale a casa sua, fra di noi le cose non erano cambiate.
Avevamo fatto finta che l’episodio avvenuto in camera sua, non si fosse mai verificato, così da non creare ulteriori frustrazioni, ma negli ultimi giorni lo vedevo strano, assente e pensieroso.
E questa mattina era in ritardo.
-Ragazzi?..ragazzi?.. ehi bell’addormentati!!!- urlò Paul per farsi sentire e attirare la nostra attenzione visto che nessuno lo stava calcolando.
Harry per lo spavento, cadde dalla panchina sbattendo il sedere a terra, Audrey e Danielle si scontrarono le teste e Liam colpì, sempre con la testa, la vetrina che stava osservando e che si era precedentemente avvicinata in modo pericoloso alla sua faccia.
Io e Niall ci riprendemmo come se fossimo appena stati catapultati in un altro mondo e osservando Harry per terra che si massaggiava il sedere, chiedemmo contemporaneamente –Ma ti sei innamorato del pavimento Styles?-
-Ridete pure… Paul, non potresti essere un po’ più delicato la mattina?!-
-Andiamo Harry, se non ti svegliassi così saresti in grado di dormire tutta la giornata.. poche storie! In ogni caso, possiamo salire sull’aereo-
-Si ma..Zayn?- domandò Louis come leggendo la mia domanda mentale.
-Mi ha appena chiamato, sta arrivando, sarà qui tra cinque minuti- rispose Paul.
Detto ciò, ci incamminammo e salimmo sull’aereo, dove inspiegabilmente si trovavano già gli altri ballerini, i membri della band e dello staff.
Poco dopo, in lontananza, vidi Zayn camminare verso il jet, per poi raggiungerci all’interno.
Aveva una faccia strana quella mattina, sembrava stanco o forse arrabbiato, ma i suoi occhi erano leggermente più sereni.
I capelli erano scompigliati, come la mattina in cui eravamo andati in campeggio qualche mese prima. La barbetta incolta gli incorniciava il viso. Indossava dei semplici pantaloni della tuta neri, con una felpa grigia.
La comodità in persona.
Una comodità piuttosto sexy, pensai.
-Buongiorno a tutti, scusate il ritardo-
-Che fine avevi fatto amico?- domandò Liam.
-Dovevo solo sbrigare una faccenda, niente di che- rispose con un sorriso disinvolto.
-Ehi ma Perrie dov’è? Non doveva venire con noi?- intervenne Niall.
-Beh.. diciamo che c’è stato un cambiamento di programma- rispose lui, e non so se per la stanchezza, o forse perché stavo iniziando a soffrire di allucinazioni, ma mi sembrò che nel pronunciare l’ultima frase mi avesse lanciato un’occhiata d’intesa, della quale però non colsi il significato.
 
Un’infinità di ore dopo, finalmente giungemmo a destinazione. Era la prima volta che mi trovavo in America e l’emozione di trovarmi in quel luogo era grandissima.
Dopo essere scesi dall’aereo ci dirigemmo verso l’hotel che era circondato da centinaia di fan dei ragazzi, i quali si fermarono a firmare autografi e a scattare fotografie.
Nel frattempo, le ragazze ed io, osservavamo la scena dalla hall dell’albergo.
-No ma dico, guardatelo come sorride lui!!! Si fa sbaciucchiare così da tutte quelle ragazzine come se fosse un pavone- disse Audrey evidentemente irritata dalla visione di Harry assalito dalle fan.
-Benvenuta nel club!- esclamò El lanciandole uno sguardo comprensivo e posandole una mano sulla spalla.
-Si ma guardalo? Almeno potrebbe dimostrarsi un minimo irritato..- continuò la rossa.
-Audrey è il loro lavoro, capiterà sempre, devi solo farci l’abitudine e pensare che l’unica che vuole veramente sei tu. È normale che con le fan sia gentile, se non esistessero, i nostri ragazzi non sarebbero quello che sono.-
Audrey annuì poco convinta e ancora visibilmente irritata, così prendendola in giro dissi –Audrey Parker gelosa di Harry Styles.. queste sono cose che si vedono poche volte nella vita, la ragazza “io non mi innamorerò mai” si è rammollita!-
Audrey mi fulminò con lo sguardo.
-Ti conviene iniziare a correr McWilliams se non vuoi che ti dimostri che non mi sono rammollita per niente- esclamò la rossa lanciandomi uno sguardo fulminante.
Scoppiai a ridere.
Poco dopo anche i ragazzi entrarono nella hall e quando Harry si avvicinò alla rossa, questa subito le tirò uno schiaffo sulla nuca lasciandolo perplesso.
- E questo? Cos’ho fatto ora amore?- domandò il riccio
-Con te facciamo i conti dopo signorino!- rispose lei puntandogli un dito contro.
 
Ci sistemammo tutti nelle nostre rispettive camere. Visto che le mie amiche avrebbero dormito con i loro rispettivi fidanzati, io avevo una grandissima e lussuosissima stanza tutta per me.
Rimasi meravigliata dallo spettacolo che appariva dall’immensa vetrata. Si vedeva il mare azzurrissimo infrangersi su una spiaggia dorata affollatissima.
 Distolsi l’attenzione dal paesaggio quando il mio telefono squillò: un messaggio da Danielle.
 
“Stiamo andando tutti in piscina, ci raggiungi? :)”
 
Non ci pensai due volte, aprii la valigia e ne estrassi il mio costume nero con il reggiseno a fascia, andai in bagno e lo indossai, misi ai piedi le infradito e dopo aver afferrato il mio asciugamano con i pesci, mi diressi verso la piscina dell’hotel.
Quando arrivai, li trovai già tutti lì intenti a godersi il sole e quegli ultimi attimi di relax prima di tornare a lavoro.
Le ragazze erano distese sui lettini, mentre Louis ed Harry si preparavano a fare un tuffo dal trampolino e Niall, Liam e Zayn li incitavano da dentro l’acqua.
Appena i primi fecero il loro ingresso in acqua con un tuffo a bomba, una miriade di schizzi andò a colpire Danielle, Audrey ed El che prendevano il sole. Le ragazze non si risparmiarono di offendere in ogni modo i due poveretti, soprattutto Audrey con la sua famosa “tranquillità”.
Mi avvicinai posando l’asciugamano su un lettino.
-Andiamo Audrey, è solo un po’ d’acqua- la presi in giro.
-Certo, solo perché non sei tu quella ad essere stata bagnata-  rispose lei facendomi la linguaccia, per poi sorridere.
-In effetti Audrey ha ragione, sei ancora troppo asciutta per i miei gusti- disse una voce che ormai conoscevo fin troppo bene.
Zayn.
Mi voltai ritrovandolo davanti a me a petto nudo, tutto bagnato, con alcune gocce che scendevano lungo il suo torace delineando i suoi addominali non troppo visibili, ma che non passavano inosservati.
Tutti i suoi tatuaggi erano in bella vista e lo rendevano ancora più attraente.
Alcune gocce scendevano anche dai suoi capelli, percorrendo i lineamenti del volto perfetto e permettendo alla luce del sole di evidenziare il bellissimo colore dei suoi occhi così profondi e il sorriso sghembo che si faceva largo tra le sue labbra carnose.
La mia bocca era secca e feci fatica a rispondere a causa dello spettacolo che mi trovavo davanti.
Come si fa ad essere così perfetti?Mi domandai mentalmente.
- Credo che dovresti cambiare i tuoi gusti Malik, perché io sto benissimo così- risposi .
- Nah, credo che non seguirò il tuo consiglio- continuò lui avvicinandosi minaccioso, sempre con il sorriso stampato in faccia.
-Non ci provare Zayn- dissi iniziando ad indietreggiare – Prova solo a buttarmi in acqua e ti ritroverai senza il tuo adorato ciuffo!-
-Correrò il rischio!- disse per poi correre verso di me e afferrarmi per i fianchi, mentre io tentavo di sfuggirgli senza successo.
Mi sollevò da terra mentre tentavo di divincolarmi dalla sua presa, ma qualche istante dopo mi ritrovai completamente immersa nell’acqua della piscina, mentre le mani di Zayn ancora mi cingevano, visto che si era tuffato insieme a me.
Riemersi in superficie scrollandomi l’acqua dalla faccia.
Notai che si toccava in piscina e probabilmente era per quello che il bel pakistano aveva avuto il coraggio di tuffarsi visto che non sapeva nuotare.
-Dì addio al tuo ciuffo Malik!-  dissi per poi aggrapparmi alla sua schiena unendomi alle sue risate.
 
ZAYN’S POV
Avevamo trascorso l’intero pomeriggio in piscina e ormai era l’ora del tramonto.
Tutti gli altri erano già andati a prepararsi per la cena, mentre seduto sull’erba vicino alla piscina eravamo rimasti solo Mel ed io.
Ci stavamo godendo il tramonto parlando del più e del meno.
Dopo il Natale a casa mia e quello che era quasi successo in camera mia, avevo riflettuto molto sulla nostra situazione e negli ultimi giorni mi ero convinto a prendere una decisione importante.
Avevo lasciato Perrie.
Era questo il motivo del mio ritardo quella mattina.
La sera prima di partire, avevo scritto un messaggio alla mia ormai ex fidanzata, dicendole che sarei andato da lei per parlarle di una cosa seria prima di partire.
Così la mattina seguente mi presentai a casa sua e con tutta la delicatezza possibile, le avevo detto tutto.
Le avevo detto che non riuscivo più a portare avanti questa relazione, che non pensavo che lei fosse la persona adatta a me e che non potevo continuare a prenderla in giro mentre continuavo a pensare ad un’altra persona, perché in fondo lei non se lo meritava.
Ovviamente lei si era infuriata, iniziando ad offendermi in qualsiasi maniera, perché io così avrei rovinato la sua carriera, visto che il nostro rapporto aveva da sempre fatto molto parlare la stampa, che io non potevo farle questo per una qualsiasi altra sgualdrinella.
Dopo che pronunciò queste parole però, non ci vidi più dalla rabbia.
Per prima cosa perché, anche se lei non sapeva che l’altra persona era Mel, non le avrei mai permesso di definirla con tali appellativi e poi perché, se il suo amore per me dipendeva dalla quantità di prime pagine sulle riviste che riusciva a guadagnare e non da un sentimento vero, io non volevo averci nulla a che fare.
Così, anche se mi sentivo un po’ male per quello che era appena successo, me ne andai da casa sua con una nuova sensazione di leggerezza.
Mi ero perso nei miei pensieri senza accorgermene, ma la voce di Mel mi riportò alla realtà
-Zayn? Tutto bene? È da questa mattina che ti vedo pensieroso!-
-Come? Oh si scusami.. stavo solo pensando!-
Lei mi guardò con uno sguardo interrogativo come ad invitarmi a renderla partecipe dei miei pensieri.
Presi un respiro profondo.
-Perrie ed io ci siamo lasciati questa mattina!-
Mel sgranò gli occhi.
-Oh..io… mi dispiace molto Zayn..e..tu stai bene?- chiese con un’espressione sinceramente dispiaciuta.
Alzai le spalle puntando lo sguardo all’orizzonte, mentre sentivo i suoi occhi verdi osservarmi intensamente.
-Si! Diciamo che è stata una mia decisione..- dissi
-E posso chiederti come mai?- chiese.
Io esitai un momento senza proferire parola.
-S-Scusa, non avrei dovuto chiedertelo, non sono affari miei..- concluse lei, pensando che non volessi raccontarle nulla.
-No no, anzi… diciamo che è da un po’ di tempo che mi sono accorto che non era la persona adatta a me. Lei basava la nostra storia sulla fama, ma io non sono così. Io credo che in una relazione debba esserci un sentimento reale e sincero perché le cose possano funzionare. Io voglio potermi sentire felice e vivo accanto alla persona che ritengo la mia compagna. Voglio poter sentire le farfalle nello stomaco e i brividi sulla mia pelle ad ogni tocco, voglio poter parlare con la mia metà di ogni cosa, senza stancarmi mai, voglio poterla rendere felice anche solo con un gesto insignificante, ma così pieno d’amore che per lei significa tutto. Io voglio un amore vero e non era quello con Perrie.-
Mel mi  guardava con sguardo interessato e dolce.
Poso una mano sulla mia come per infondermi conforto e sicurezza, ma non proferì parola.
A dire la verità, quel suo contatto e ciò che trasmettevano i suoi occhi, erano capaci di esprimere tutto quello che delle semplici parole non sarebbero state in grado di dire.
Dovevo dirglielo, dovevo confessarle che avevo lasciato Perrie anche perché, la persona che mi faceva vibrare l’anima ogni volta che mi stava accanto, era lei.
Così puntai i miei occhi nei suoi e presi coraggio.
-C’è anche un altro motivo per cui l’ho lasciata..-
-Quale?- domandò lei in un soffio.
-Tu-
-I-Io?- domandò lei incredula con voce tremante.
-Melanie, da quando ti ho incontrata la prima volta, mi hai ipnotizzato. Penso a te in continuazione e ogni volta che ti sfioro, il mio cuore si blocca e io rimango come paralizzato. Non so che cosa sia ma, ma tu sei una persona splendida e io sento che non posso fare a meno di averti accanto ora. Non posso rinunciare a vederti arrossire quando ti senti in imbarazzo. Non posso rinunciare a osservarti mentre abbassi lo sguardo sulle tue scarpe quando sei nervosa. Non posso smettere di pensare a come ti arricci i capelli son le dita quando pensi o a come increspi le labbra quando sei concentrata. Non posso più fare a meno di parlare con te, perché tu mi capisci e non mi giudichi e mi fai sentire al sicuro. Con te riesco ad essere pienamente me stesso, non sono la popstar, sono solo Zayn. Sono la persona che ero una volta, senza pensieri o preoccupazioni, che vive una vita normale e serena, come tutte le altre persone… credo di provare qualcosa per te Mel! Sarò egoista, ma non voglio rinunciare a te e non potevo più evitare di ammettere a me stesso i miei sentimenti! Dopo il bacio che ci siamo scambiati quella sera, tutto il resto ha perso la sua importanza e se tu non ci sei, è come se nulla avesse significato..io non so cosa provo in questo momento, ma non potevo continuare così..- conclusi.
Mel non parlò.
Una lacrima iniziò a scendere lungo la sua guancia ed io iniziai a preoccuparmi.
-Ti prego, non piangere! Io non pretendo che tu provi nulla per me, so che per te quel nostro bacio non ha significato nulla, ma non riuscivo più a tenermi dentro queste cose.. dovevo dirtele…- continuai asciugandole la guancia con la mano.
Lei improvvisamente bloccò la mai mano sul suo volto e chiuse gli occhi.
Rimanemmo così per qualche istante, poi aprì gli occhi.
-Quel bacio… ha significato tutto Zayn…- disse lei arrossendo leggermente e abbassando gli occhi.
Mi sentii come rinato, come se con le sue parole lei avesse cancellato ogni mio singolo timore, ogni insicurezza.
Le alzai il volto con le dita e la osservai.
Mi avvicinai sempre di più a lei.
Ma quando i nostri volti erano ormai vicinissimi e potevo percepire il sapore del suo respiro sulle mie labbra, sentimmo gli innaffiatoi del prato avviarsi e spruzzarci addosso moltissima acqua.
Così alzandoci frettolosamente e ridendo spensierati, forse come mai prima di allora,  ci dirigemmo correndo all’interno dell’edificio, mentre le nostre mani lasciavano intrecciare le nostre dita, come se non dovessero staccarsi mai più.
 
 
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
Ehilà! :)
Ok forse qualcuno mi ammazzerà perché non si sono baciati, ma se non si sta un po’ sulle spine che divertimento c’è?!
In questo capitolo c’è un avvenimento importante direi!
Zayn si è dichiaratoooooo :)
Premetto che non mi convince molto quello che ho scritto, soprattutto non mi convince il momento della rivelazione, non credo di essere riuscita ad esprimere bene la sensazione del momento, però spero venga apprezzato lo stesso, cercherò di migliorare nei prossimi promesso!!
In ogni caso, fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo!!! Sono ansiosa di conoscere le vostre opinioni.
Grazie infinite a chi legge, a chi preferisce e segue la storia e come al solito un grazie particolare va a directioner_1808 per essere sempre presente fra le recensioni di questa storia come lo è stata nel capitolo precedente!
Spero vi facciate sentire in tante!! :)
Un bacione
-V-

Questo splendore ve lo dedico <3


Come può essere così bello?!

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Capitolo 14
*** A special birthday ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 
 

13. A SPECIAL BIRTHDAY

 
“And all I want is the taste
That your lips allow”
Ed Sheeran

 
 
 
MEL’S POV
La sera precedente mi ero addormentata con il sorriso sulle labbra, incredula alle parole che Zayn mi aveva dedicato poco prima.
Non riuscivo a credere che tutto ciò fosse reale, tanto che quella mattina mi svegliai convinta di aver sognato ogni minima cosa.
Aveva lasciato Perrie e da quel che avevo capito, in parte l’aveva lasciata per me.
Nessuno mai in vita mia, mi aveva detto qualcosa di simile.
Gli piacevo, gli piacevo davvero e lui me l’aveva confidato.
Speravo solo che non avesse nessun ripensamento riguardo a ciò che mi aveva confidato.
Quanto a me, ero al settimo cielo.
Ormai avevo accettato il fatto di provare qualcosa per Zayn, qualcosa che non avevo mai sentito prima, vista la mia poca esperienza con i ragazzi.
Con lui riuscivo ad essere me stessa, mi sentivo a mio agio e al sicuro.
Avevo capito che interessarsi ad un ragazzo, non voleva dire necessariamente distogliere l’attenzione dal proprio lavoro e dalla propria passione. Anzi, da quando avevo approfondito la mia conoscenza con Zayn, mi sentivo un po’ meglio e anche nel lavoro i risultati erano migliori.
Ero distesa sul letto, appena svegliata, a osservare il soffitto con un sorriso sulle labbra, mentre ripensavo a tutto ciò che era successo, quando qualcuno bussò alla porta della mia camera distraendomi dai miei pensieri.
Sempre con un’espressione radiosa in volto, saltellai fino all’entrata della stanza e aprii la porta ritrovandomi davanti Danielle, Audrey e El con un sorriso in faccia.
-Buongiorno!- esclamai saltandogli letteralmente addosso per abbracciarle.
-Buongiorno a te!- disse Danielle sorridendo.
-A cosa dobbiamo tutta questa felicità questa mattina?- chiese  Audrey.
-Entrate e vi dirò tutto!- dissi trascinandole dentro la stanza e chiudendo la porta.
Raccontai tutto ciò che Zayn mi aveva detto e le ragazze ascoltavano ogni singola parola senza perdersi un particolare.
Quando finii di parlare, dopo un breve istante di silenzio, tutte e tre iniziarono ad urlare e mi saltarono addosso facendomi cadere sul letto.
-Ragazze così mi soffocate- tentai di dire mentre ridevo.
-Cioè, lui ha mollato Perrie per te?- chiese El.
Io annuii –Così sembra-.
-Mel è così dolce, e tutto quello che ti ha detto..da Zayn non me lo sarei mai aspettato! Quello che dice Liam è proprio vero, lui è freddo solo all’apparenza, ma in realtà è un cucciolo- disse Danielle portandosi le mani al petto e guardandomi con aria dolce e sognante.
Risi alle sue parole e pensai che aveva tremendamente ragione.
Zayn non era insensibile o duro, tutt’altro.
-Ehi ragazze, ma vi rendete conto che ci siamo liberate di quella gallina?- esclamò Audrey riferendosi alla ormai ex fidanzata del bel moro.
-Finalmente direi! Quando seguiva Zayn in tour, si lamentava per qualsiasi cosa e faceva battute davvero poco gradite. Louis una volta ha avuto l’istinto di strozzarla!- continuò Eleanor con aria divertita, mentre Danielle annuiva.
-Anche agli altri ragazzi non è mai andata a genio, ma la accettavano per Zayn, per fortuna ha aperto gli occhi anche lui!- continuò quest’ultima.
Io continuavo ad ascoltare la conversazione, facendomi distrarre a tratti dalla scena di me e Zayn in mezzo al prato della piscina, al nostro bacio vicino al Tamigi, al giorno in cui mi aveva regalato la foto..mi sembrava tutto così irreale.
Non riuscivo a credere che lui potesse essere interessato ad una ragazza come me, io che ero sempre stata un’emarginata sociale fin dai tempi delle scuole medie.
Dovevo cercare di non illudermi.
-Ehi, Mel! Ci sei?.. beh ragazze è ufficiale, l’abbiamo persa..- disse Audrey passandomi una mano davanti agli occhi visto che mi ero incantata.
Io le guardai e mi coprii il volto imbarazzata, mentre non riuscivo a smettere di sorridere e le mie guance diventavano sempre più rosse.
-Scusate ragazze, è che non mi è mai capitata una cosa simile, non ho mai avuto un flirt e tantomeno un ragazzo fisso, sono sempre stata sfortunata da questo punto di vista e mi sembra tutto così irreale e impossibile che ho paura che tutte queste sensazioni possano svanire. Certo io e Zayn non stiamo insieme e non so di preciso cosa succederà ora, ma non voglio smettere di provare ciò che sento ora- dissi tutto d’un fiato.
-Tesoro non devi preoccuparti, conosco Zayn e potrei giurare che non fa quasi mai niente senza ragionarci sopra come minimo un milione di volte- disse Danielle
-E poi non preoccuparti, tu sei splendida e lui non potrebbe mai cambiare idea- disse Eleanor accarezzando i miei capelli.
-Grazie ragazze, io.. io vi voglio un mondo di bene!- dissi ridendo e scaraventandomi di nuovo addosso alle mie amiche, finché non ci ritrovammo tutte e quattro distese sul letto a ridere come bambine.
-Ehi Mel, non devo farti il discorsetto delle api e dei fiori vero?- disse Audrey guardandomi divertita.
Sempre la solita pensai, prima di lanciarle un cuscino in faccia e tornare a ridere insieme a quelle splendide ragazze.
 
Un’ora dopo io e le altre scendemmo nella hall dell’hotel, dove avremmo dovuto incontrarci con i ragazzi e il resto della squadra per recarci al luogo dello spettacolo previsto per quella sera.
Quando arrivammo, Niall, Harry e Louis erano già lì.
Louis e Harry abbracciarono le loro rispettive ragazze dando loro dei dolci baci, mentre io e Danielle corremmo ad abbracciare Niall.
-Per fortuna ci siete voi a darmi un po’ di amore ogni tanto- disse Niall.
-Per il nostro piccolo Nialler questo ed altro!- esclamai io mentre Danielle gli lasciava un bacino sulla guancia.
Lui sorrise dolce.
-Ragazze, dobbiamo proporvi una cosa per cui ci serve il vostro aiuto- disse Louis guardandosi intorno, per assicurarsi che nessuno sentisse ciò che aveva da dirci.
Ci avvicinammo a lui con aria curiosa.
-Domani è il compleanno di Zayn e stavamo pensando di organizzargli una festa a sorpresa, ci aiutate?- continuò Louis.
-Assolutamente si!- esclamò Danielle, per poi farmi un occhiolino a cui risposi con un sorriso.
-Perfetto, stavamo pensando di andare in un locale qui a Miami! Ovviamente noi dovremmo camuffarci per non farci assalire, anche se faremo riservare un’ala del locale per sicurezza- disse Harry.
-Grandioso!- disse Audrey – Entreremo nell’ala vip-
Tutti ridemmo a quell’affermazione e Harry, scuotendo la testa divertito, la abbracciò da dietro dandole un dolce bacio fra i capelli.
-Mi raccomando però, non una parola con Zayn, per lui dobbiamo andare ad una noiosissima conferenza stampa- continuò Niall.
Tutti annuimmo.
Poco dopo, Zayn scese le scale dell’albergo con Liam.
Era di umore raggiante quella mattina, continuava a sorridere e a salutare tutti.
Quando era di buon umore era ancora più bello, era da tanto che non lo vedevo così, anzi, probabilmente non l’avevo mai visto così contento.
Per un istante, mi sembrò di rivedere lo Zayn delle vecchie foto a casa Malik.
Continuavo a guardarlo e non potei fare altro che sorridere.
Dopo aver salutato tutti, puntò lo sguardo su di me e il suo sorriso si allargò ulteriormente seguito dal mio.
Mi si avvicinò, mise una sua mano sul mio fianco e l’altra fra i mie capelli e mi lasciò un dolce bacio sulla guancia che mi fece rabbrividire.
-Buongiorno piccolina!- mi sussurrò poi all’orecchio facendomi avvampare.
-Buongiorno anche a te!- dissi io guardandolo negli occhi.
Ci guardammo per qualche altro istante, prima che i ragazzi ci disturbassero con urletti e battutine sul fatto che Zayn mi avesse appena salutata così affettuosamente.
-Sono troppo giovane per vedere queste scene Zayn- disse Harry mettendosi un amano davanti agli occhi in modo teatrale.
-Che volete bloccare la crescita al mio amore?- continuò Louis abbracciando il riccio.
Ci voltammo verso i nostri amici sorridendo, ma diventando entrambi rossi come pomodori.
Notai che Danielle, Niall e Liam scuotevano la testa, mentre Audrey e El, lanciavano sguardi di rimprovero ai loro fidanzati, anche se in realtà erano molto divertite.
- E smettetela!- disse Zayn spintonando Harry e Louis verso l’uscita, non prima di avermi fatto l’occhiolino.
Capii che almeno per quella giornata, il sorriso non avrebbe abbandonato il mio volto.
 
 
ZAYN’S POV
Il giorno precedente era stato bellissimo.
Il mio buonumore sembrava non volersene andare nemmeno il giorno seguente.
Dopo che avevo parlato con Mel, mi ero sentito subito più leggero e il fatto che anche io non le fossi indifferente, mi faceva sentire al settimo cielo.
Inoltre, oggi era il mio compleanno e sapere che l’avrei vista quella giornata, era il regalo più bello che potessi desiderare.
Sentii bussare alla porta della stanza e, appena l’aprii, fui travolto da otto corpi che mi fecero cadere letteralmente a terra.
-Tanti auguri!- esclamarono tutti insieme.
-Grazie mille ragazzi, ma se vi fa piacere che l’anno prossimo compia di nuovo gli anni, vi conviene alzarvi!- esclamai divertito.
I ragazzi ridacchiarono e si alzarono lasciandomi respirare.
Mi fecero gli auguri uno ad uno, compresa Mel che rimase per ultima e che abbracciai fortissimo in modo da prolungare il più possibile quel contatto.
I ragazzi ci fissavano ininterrottamente.
Alcuni con sorrisetti beffardi come Harry, Louis e Audrey e altri con dolcezza infinita come El, Danielle, Liam e Niall.
Il giorno precedente, mi ero confidato con gli altri componenti della band, spiegando loro cos’era successo in piscina qualche giorno prima.
Le loro reazione era stata migliore di quanto mi potessi aspettare.
Trovavano Mel una splendida persona, decisamente più adatta a me di quanto non lo fosse Perrie, che avevo scoperto non avevano mai sopportato.
Certo io e Mel non eravamo fidanzati, ma di certo, a mio avviso, non eravamo nemmeno normali amici. Non so di preciso quale fosse la nostra situazione in quel momento, ma ero intenzionato a scoprirlo.
Passammo la giornata a rilassarci in hotel, visto che il giorno precedente era stato impegnativo per via del concerto, ma verso sera io e i ragazzi dovemmo andare a prepararci per la conferenza stampa.
Non era esattamente uno dei modi migliori per trascorrere il compleanno, ma faceva parte del mio lavoro.
Mi sistemai per la serata indossando una maglia bianca, un paio di pantaloni neri e un giubbino di jeans e dopo aver perfezionato il ciuffo, mi recai dai ragazzi che mi aspettavano nella hall pronti per incontrare i giornalisti.
 
Eravamo in macchina già da un po’, quando ci fermammo davanti a un locale.
Strano posto dove organizzare una conferenza pensai.
-Ragazzi, siamo sicuri di non aver sbagliato strada? Non credo sia il posto giusto..- dissi guardandomi intorno.
-Tranquillo Zayn è il posto giusto, i giornalisti ci aspettano dentro.- disse Louis
-Tieni, indossa questi- continuò Niall, passandomi un cappello nero simile ad una bombetta e un paio di occhiali da sole neri.
-Niall è sera, perché dovrei indossarli?- replicai, notando che anche loro si stavano camuffando in un modo simile.
-Zayn, hai mai sentito parlare di crearsi un personaggio? Beh, daremo un tocco di innovazione ai nostri per questa sera, indossando cappelli e occhiali anche se il sole è già tramontato- continuò Harry in modo frenetico e agitato, come se nemmeno lui avesse una motivazione valida per quel travestimento.
Guardai i miei amici in modo perplesso, ma decisi di accontentarli.
Crearsi un personaggio.. ma che gli era saltato in testa?
Scendemmo dall’auto e ci dirigemmo verso l’entrata secondaria del locale, camminammo lungo un infinito corridoio nero, salimmo due rampe di scale, per poi ritrovarci in una sala vuota.
Ma appena mi ci ritrovai dentro, capii che i miei amici mi aveva fregato e non c’era nessuna conferenza quella sera.
La sala era addobbata con decine di palloncini colorati.
Un cartellone appeso al soffitto, recitava la frase “Buon compleanno Zayn”.
Sul lato destro, un dj era occupato a far andare la musica, mentre lungo la parete alla mia sinistra, vi erano due tavoli: uno con quintali di cibo e una torta e l’altro con alcuni pacchetti regalo.
Alcuni divanetti erano posizionati lungo la stanza e la parete davanti a me, era completamente in vetro e si apriva su una sala da ballo gremita di persone.
Nella stanza erano presenti tutti i miei amici, i ragazzi della band e le persone dello staff che ci seguivano nel tour.
Avevano prenotato il privè del locale per festeggiare il mio compleanno.
Un sorriso si aprì sul mio viso e saltai addosso a quei quattro svitati dei  miei amici, iniziando a saltare.
-Me l’avete fatta anche stavolta! Grazie ragazzi- urlai
-Buon compleanno fratello!- replicarono loro ricambiando l’abbraccio.
Mi guardai intorno e notai che c’erano proprio tutti, ma il mio sguardo andò a posarsi su una ragazza in particolare che stava nascosta ad osservare la scena dietro ad altre persone. Sorridendole mi avvicinai a lei, dimenticandomi degli altri.
Pensai che se la perfezione esisteva, doveva trovarsi davanti a me proprio in quel momento.
Mel indossava un vestitino corto, con uno scollo a cuore decorato fin sotto al seno da una miriade di piccole pietre dorate. La parte della gonna invece era nera a balze.
I tacchi alti e neri, la slanciavano, malgrado non fosse molto alta.
I capelli biondi le ricadevano mossi lungo le spalle e il suo collo era impreziosito da una semplice catenina dorata. Il suo trucco era semplice ma brillante e il sorriso che si formò sulla sua bocca quando mi ritrovai davanti a lei, la illuminava ulteriormente.
-Ciao- mi disse, notando che mi ero incantato.
-Ciao- risposi io deglutendo a fatica.
-Beh , buon compleanno…di nuovo!- disse lasciandomi un bacio sulla guancia.
Rabbrividii a quel contatto.
-Grazie- dissi stringendola a me –sono contento che tu sia qui-
-Lo sono anche io- disse lei sorridendomi.
-Sei bellissima!- le sussurrai all’orecchio.
Non potevo vederla bene in viso, viste le luci soffuse, ma abbassò lo sguardo e immaginai che stesse arrossendo in quel momento.
Adoravo vederla arrossire, era così dolce ed indifesa.
Poco dopo si avvicinò al mio orecchio.
-Lo sei anche tu- sussurrò in un soffio.
Sorrisi.
Immaginai che, per lei, fosse stato davvero difficile dirmi una cosa del genere vista la sua timidezza.
Le presi la mano.
-Balla con me- dissi prima di trascinarla in mezzo alla pista insieme a tutti i nostri amici.
 
 
MEL’S POV
Avevo ballato per quasi tutta la serata, prima con Zayn, poi con Danielle, Audrey e tutti gli altri.
Stavamo trascorrendo una bella serata e Zayn sembrava davvero divertirsi e la cosa non poteva che farmi piacere.
Vederlo sorridere, era una delle cose più belle per me al momento.
Senza fiato, decisi di andare fuori a prendere un po’ d’aria, giusto per riprendermi.
Uscii dalla porta sul retro che si affacciava su un piccolo giardino molto curato e mi appoggiai con le mani ad un muretto poco distante.
I tacchi alti mi stavano massacrando, così decisi di togliere le scarpe e non potei fare a meno di pensare alla sera in cui Zayn mi aveva comprato un paio di pantofole per poter continuare a camminare.
Era la stessa sera in cui ci eravamo baciati.
Sembrava essere passata un’eternità, ma la sensazione di pienezza che avevo percepito quando le nostre labbra si erano unite, era ancora vivida nella mia mente.
Desideravo ardentemente poter incontrare quelle labbra ancora una volta…
-Che fai ti nascondi da me?- domandò una voce alle mie spalle.
La voce che desideravo sentire più di ogni altra.
-Forse.. o forse volevo solo che mi trovassi- esclamai senza voltarmi ma con un piccolo sorriso che nasceva sulle labbra.
Mai avrei pensato di riuscire ad essere così coraggiosa nel pronunciare queste parole.
Lo sentii avvicinarsi silenzioso, per poi posare le sue mani calde e morbide sui miei fianchi e lasciare un piccolo bacio sulla mia spalla.
Un brivido mi percorse l’intera schiena e il mio cuore iniziò ad accelerare leggermente.
-Sai di pesca- sussurrò lui annusando la pelle della mia spalla –Mi piace-
Io sorrisi senza dire nulla.
Spostai le mie mani sopra le sue, appoggiate sul mio ventre piatto, e con delicatezza intrecciai le nostre dita.
Lo sentii sorridere sulla mia spalla.
-Cosa c’è?- domandai curiosa.
-Combaciano perfettamente- sospirò lasciando un altro bacio un po’ più vicino al collo.
Sorrisi constatando che aveva incredibilmente ragione.
Osservando le nostre mani, Zayn iniziò a canticchiare al mio orecchio una delle sue canzoni, estremamente adatta a quel momento: Little things.
Mi beai della sua voce, pensando che non ne avevo mai sentita una più bella.
Chiusi gli occhi e assaporai ogni singolo attimo di quel momento perfetto, lasciandomi cullare da quella melodia, che in quell’istante era dedicata a me.
Quando Zayn terminò di cantare, lo sentii sospirare.
-Dove sei stata tutto questo tempo Mel?- domandò.
Capii perfettamente quello che voleva dire.
-Potrei farti la stessa domanda!- risposi facendolo ridere.
Mi voltò verso di lui, incrociando le sue mani dietro la mia schiena, mentre io posai le mie sul suo petto.
Ci guardammo negli occhi ed io mi persi ad osservare i suoi, illuminati dalla luce della luna e dei lampioni sulle strada.
Pensai che avrei potuto contemplarli per ore senza mai stancarmi.
-Hai ricevuto tutto quello che desideravi?- domandai
-Più o meno!- disse lui con un sorriso sghembo che toglieva il fiato.
-Devo ancora darti il mio regalo- continuai.
-Mi hai fatto un regalo?- domandò curioso.
-Certo, ma nulla di costoso o importante come quelli che hai ricevuto questa sera, per questo mi vergogno un po’ a dartelo-risposi imbarazzata.
-Ehi, io voglio vederlo, sarà sicuramente bellissimo- disse lui sorridendomi teneramente.
Allungai la mano per prendere la pochette sopra il muretto che ora si trovava alle mie spalle.
La aprii e ne estrassi un piccolo sacchettino dorato che gli porsi.
Lui lo aprì e ne estrasse un braccialetto in acciaio, con una pietra incastonata nel centro di colore nero e verde.
Mi imbarazzai molto, anche perché l’avevo scelto per un motivo ben preciso. I due colori di quella pietra mi ricordavano i nostri occhi: cromaticamente opposti, ma che si fondevano alla perfezione.
Lui osservò il piccolo oggetto nelle sue mani. Poi alzò lo sguardo verso di me e sorrise.
-È splendido!- disse
-L’ho preso perché, credo che ci rappresenti un po’- dissi abbassando di nuovo lo sguardo.
-L’ho pensato anche io! La pietra ha lo stesso colore dei nostri occhi. Rimangono incastrati gli uni negli altri ogni volta che si incontrano-
-Già..- sussurrai.
Zayn prese il mio mento con le dita e alzò il mio volto in modo da potermi guardare negli occhi.
-Non ti devi vergognare, è un regalo bellissimo, il più bello fra tutti quelli che ho ricevuto e se l’avessi visto in qualche negozio, anche io avrei pensato a te- disse dolcemente.
Gli regalai un sorriso che lui ricambiò.
In seguito si stacco leggermente da me per indossare il braccialetto.
-Sarà il mio portafortuna d’ora in poi- disse
-Mi fa piacere che ti piaccia- risposi.
-Ti ricordi quando prima, mi hai chiesto se avevo ricevuto tutto quello che desideravo?- mi chiese.
-Certo perché?- replicai
-Beh a dire il vero c’è qualcosa che desidererei ricevere..più di ogni altra- disse, mentre un sorriso malizioso si fece largo fra le sue labbra e il suo volto si avvicinò sempre di più al mio.
-E sarebbe?- domandai divertita.
-Faccio prima a mostrartelo..- disse lui prima di afferrare i miei fianchi e posare le sue labbra morbide sulle mie.
Si mosse lentamente sulle mie labbra, poi con la lingua fece dischiudere le mie, in modo da poter incontrare la mia lingua.
Quel bacio inizialmente timido e delicato, divenne pian piano passionale e pieno di desiderio, totalmente diverso da quello che ci eravamo scambiati sul Tamigi, ma non per questo meno bello ed emozionante.
Infilai le mie mani nei suoi capelli, mentre lui mi stringeva di più a sé incollando le sue mani bollenti alla base della mia schiena.
Ci desideravamo entrambi.
I nostri respiri affannosi erano diventati un tutt’uno  e i nostri cuori impazziti battevano all’unisono.
Ogni gesto sembrava così naturale e semplice.
Mi sentivo completa, come se il contatto con questo ragazzo fosse l’unica cosa che potesse farmi sentire veramente me stessa.
Continuammo a baciarci e questa volta, nulla faceva apparire quel bacio sbagliato.
Eravamo lui ed io e tutto il resto non contava.
Fummo costretti a staccarci per riprendere aria, ma rimanemmo così vicini che potei percepire il suo sorriso soddisfatto sulle mie labbra.
-Mi correggo, questo è il regalo più bello della serata!- disse facendomi ridere e facendo aderire maggiormente i nostri corpi già vicinissimi.
-Buon compleanno Zayn Malik- esclamai sorridendo e con un pizzico di emozione nella voce.
-Grazie piccolina- rispose, per poi rituffarsi sulle mie labbra.
 










SPAZIO AUTRICE
Ciao splendori :)
Tutto bene?
Sono arrivata con un nuovo capitolo e devo ammettere che mi è piaciuto troppo scriverlo!!! :)
Ebbene si, si sono baciatiiiiiiiiiiii :)
Cosa ne pensate? Vi è piaciuto il capitolo?
Spero tanto di si, e spero me lo farete sapere in tante, se desiderate che io continui questa storia al più presto, più recensioni trovo, prima continuo!!!! Mi raccomando, fatevi sentire, sono curiosa di conoscere le vostre opinioni. :)
Grazie mille a voi che leggete, preferite e seguite. Grazie infinite a directioner_1808 per aver recensito il capitolo precedente:)
Aspetto con ansia di leggere le vostre righe sperando che me le scriviate:) anche se volete insultarmi, sono pronta a tutto :)
Nel frattempo vi bacio :-*
Alla prossima!
-V-





Vi lascio questo splendore in carne ed ossa!! :) Prima o poi morirò se continuo ad ammirarlo!!! :)

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Capitolo 15
*** With you everything is different ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 

 

14. WITH YOU EVERYTHING IS DIFFERENT

 
“There is no other place that I would rather be
Than right here with you tonight”
One Direction

 
 
 
 
MEL’S POV
Il sole pizzicava insistentemente la pelle del mio volto, come se il suo intento fosse quello di svegliarmi.
Beh, devo dire che ci riuscì perfettamente, ma la cosa non mi infastidì.
Quella mattina nulla poteva infastidirmi.
Mi svegliai avvolta da un’ incredibile sensazione di leggerezza, totalmente rilassata e con la mente libera da ogni pensiero. O meglio, un pensiero c’era ed era lo stesso son il quale mi ero addormentata la sera precedente e che sembrava non volersene andare per continuare a regalarmi quel sorriso che portavo con me.
Continuavo a ricordare la festa di Zayn, il nostro momento all’esterno del locale, il nostro bacio, le nostre parole dolci e sincere, i suoi occhi che mi osservavano come mai nessuno aveva fatto prima, le sue labbra morbide che esploravano le mie e inumidivano il mio collo, il suo profumo sulla mia pelle, il suo sorriso perfetto e luminoso, le sue mani sul mio corpo, la buonanotte davanti alla porta della mia camera, suggellata da un bacio a dir poco perfetto…
Speravo solo di non essermi sognata tutto.
Controvoglia, mi alzai dal letto per andare in bagno e rinfrescarmi con una doccia fredda, prima di incontrare gli altri in previsione della nostra gita in città, programmata la sera precedente.
Uscita dalla doccia, avvolsi il mio corpo in un asciugamano candido per asciugarmi e poi indossai l’intimo scelto in precedenza.
Asciugai i miei capelli lunghi lasciandomi inebriare dal profumo dello shampoo al cocco, per poi infilare un paio di jeans stretti, una canotta larga nera e le mie adorate converse bianche.
Afferrai la borsa, gli occhiali da sole e un giacchetto di jeans, pronta per scendere nella hall, ma appena aprii la porta della camera, mi ritrovai ad osservare il volto più perfetto sulla faccia della terra.
Mi osservava sorridendomi nel modo in cui solo lui sapeva fare e non potei far altro che sciogliermi e ricambiare il suo sorriso.
Indossava dei jeans neri e  una maglia bianca con una stampa sul davanti che recitava la frase “Cool kids don’t dance” e ai piedi portava delle vans dello stesso colore.
-Buongiorno- mi disse notando che, come al solito, mi ero incantata ad osservarlo.
-Buongiorno- ricambiai io, allargando il mio sorriso.
-Dormito bene?- chiese.
Annuii senza proferire parola.
- Ho pensato di passarti a prendere e scendere insieme dagli altri, ti dispiace?- domandò
-E me lo chiedi?!- esclamai con un po’ troppa enfasi.
Lui rise divertito dal mio tono ed io imbarazzata, mi grattai la testa ed abbassai leggermente lo sguardo.
-Cioè volevo dire.. certo che no.. non mi dispiace!- tentai di rimediare.
Lui sorrise scuotendo la testa e prendendomi la mano disse – Meglio così! –
Mi trascinò fuori dalla stanza, chiusi la porta e insieme ci avviammo lungo il corridoio per raggiungere l’ascensore.
Le nostre mani erano ancora intrecciate e non potei non sorridere osservandole. Ogni suo tocco mi faceva tremare lo stomaco, invaso da migliaia di farfalle impazzite.
Improvvisamente si bloccò facendo aderire la mia schiena al muro del corridoio e il suo petto al mio.
Posizionò le sue mani sui miei fianchi.
- Non sono soddisfatto del “buongiorno” che ho ricevuto signorina McWilliams- disse mettendo un finto broncio
Lo assecondai intrecciando le mie braccia attorno al suo collo –Mmmh mi dica Signor Malik, come posso rimediare a questa situazione?- chiesi fingendo di non aver capito.
-Oh vediamo.. qualche idea ce l’avrei..- esclamò sorridendo e avvicinando sempre più i nostri volti.
- Sono davvero curiosa di sapere cos’ha in testa Signor Malik..- replicai sorridendo insieme a lui ed avvicinandomi ancora di più.
Fu un attimo e le sue labbra si posarono sulle mie nuovamente.
Era un bacio dolce e perfetto, nel quale le nostre bocche si adattarono perfettamente l’una all’altra.
Il mio cuore prese a battere freneticamente seguito dal suo.
Qualche istante dopo si staccò leggermente da me, mantenendo la sua fronte incollata alla mia e un’espressione serena sul volto.
-È soddisfatto ora Mr.?- lo presi in giro.
- Decisamente!- rispose lui regalandomi uno di quei sorrisi che mi toglieva il fiato.
Mi guardò negli occhi, per poi lasciarmi un dolce bacio a stampo sulle labbra.
-Potrei non stancarmi mai di tutto questo!- soffiò sulle mie labbra facendomi rabbrividire.
Mi prese per mano e si diresse verso l’ascensore con me al suo seguito.
 
Era una giornata davvero calda a Miami ed io e le ragazze ci stavamo divertendo a svaligiare ogni negozio della città e a comprare diversi souvenir, ma se noi pensavamo di aver fatto compere folli, era solo perché non avevamo ancora visto l’innumerevole quantità di acquisti dei ragazzi.
Tra le mani avevano decine di pacchetti pieni di vestiti, scarpe, cappelli e souvenir di ogni tipo.
-State attenti a non svaligiare tutti i negozi, lasciate qualcosa da comprare anche alle altre persone!- esordì Audrey.
I ragazzi la guardarono divertiti.
-Vi ci vorranno come minimo due valigie nuove per farci stare tutto quello che avete comprato- continuò Danielle.
-Beh vedi questi sono i privilegi di avere un jet privato, puoi portare le valigie che ti pare- esclamò Harry atteggiandosi.
Audrey lo colpì dietro la nuca – Vedi di non vantarti troppo Styles o ne pagherai le conseguenze- esclamò la rossa.
-Conseguenze?- domandò Harry mentre si massaggiava la testa.
Audrey lo guardò fulminandolo – Attiva i neuroni una buona volta- continuò.
Harry ci pensò su e finalmente capì a quale genere di conseguenza si riferiva.
-Oh quel genere di conseguenze… No amore ti prego, non mi punire, non potrei resistere senza sess…-.
Ma prima che potesse concludere la frase Audrey gli tirò un’altra sberla – Eh potresti evitare anche di esprimere i tuoi pensieri ad alta voce!-
Tutti ridemmo.
Continuammo a girare per la città, interrotti nella nostra camminata da alcune fan che di tanto in tanto chiedevano foto e autografi ai ragazzi.
Stavo osservando un negozietto  davvero carino che avevo trovato sul lungomare e che vendeva dei carinissimi gioielli e gingilli etnici e di bigiotteria.
Erano davvero molto belli e mi incantai ad osservarli.
Improvvisamente, sentii due mani conosciute circondarmi i fianchi e una testa posata sulla mia spalla.
Sorrisi a quel contatto.
-Siamo in pubblico, non hai paura che ci vedano?- domandai.
-Non mi importa..- rispose lasciando un casto bacio sulla mia spalla.
- Potrebbero infastidirti, nessuno sa ancora della tua rottura con Perrie e vederti con una qualsiasi ragazza potrebbe destare sospetti nelle persone- esclamai.
-Ma tu non sei una qualsiasi ragazza..- soffiò lui sul mio collo facendomi rabbrividire.
Mi voltai verso di lui incuriosita e fissandolo negli occhi domandai un po’ titubante – E che genere di ragazza sono?-
È vero, ci eravamo baciati solo il giorno prima e di certo non potevamo definirci fidanzati, ma se non ero una qualsiasi ragazza cos’eravamo ora io e lui?
Mi scrutò attentamente con aria accigliata, ma quando sembrò essere sul punto di rispondere alla mia domanda fummo interrotti da Liam che ci richiamava per tornare in albergo, visto che saremmo dovuti ripartire da lì a due ore.
Così ci dirigemmo verso i nostri amici con questo enorme interrogativo che mi balenava nella testa.
 
- Quindi lui ti ha baciata, stamattina è venuto a prenderti in camera, non ti toglie gli occhi di dosso un secondo e tu hai paura di quello che puoi significare per lui? Mel ma che razza di problemi ti fai?- domandò Audrey, mentre eravamo in aereo intente a conversare su ciò che era  successo fra me e Zayn e che non ero riuscita a raccontare prima alle mie amiche.
-Lo so Audrey, non dovrei preoccuparmi, anche perché non stiamo insieme, voglio dire ci siamo solo baciati un paio di volte.. ma lui ufficialmente sta ancora con Perrie, nessuno tranne noi sa che si sono lasciati ed io non so come devo comportarmi, non so se posso baciarlo, abbracciarlo o anche solo tenergli la mano in pubblico come se niente fosse..- dissi ansiosa.
- Io credo sia più che chiaro che lui prova qualcosa per te, ma forse nemmeno lui sa come comportarsi in questa situazione non credi?- esclamò El.
-Penso che dovresti provare a parlarne con lui! Insomma, è l’unico che ti può dire come comportarti al momento, perché è l’unico che può sapere cosa gli passa per la testa e che sa ciò che vuole, perciò discutetene- propose Danielle
-Ma non pensate che sia ancora troppo presto per parlare di cose così serie, insomma..- provai a replicare.
Le ragazze capirono perfettamente quello che intendevo.
- Vedi Mel, se stessimo parlando di un ragazzo normale, ti direi che è troppo presto, ma qui parliamo di Zayn, che per quanto sia un ragazzo normale, è comunque una popstar conosciuta in tutto il mondo e seguito ovunque dai paparazzi, quindi credo che sia meglio mettere in chiaro fin da subito come devi comportarti per evitare che si creino problemi di qualsiasi tipo- continuò Danielle.
-Ha ragione! Devi sapere se puoi lasciarti andare alle vostre effusioni, o se devi trattenerti- concluse El.
- E comunque fossi in te non mi preoccuperei troppo, insomma oggi ti ha abbracciata lui davanti a tutta Miami!- esclamò Audrey rivolgendomi un enorme sorriso.
Annuii sorridendo, leggermente rincuorata grazie alle parole delle mie amiche.
Ne avrei parlato con Zayn.
 
 
ZAYN’S POV
Dopo tre settimane in giro per l’America eravamo tornati a Londra per qualche giorno di riposo.
Saremmo andati tutti a casa di Harry insieme alle ragazze dalle quali ormai non ci staccavamo più.
All’allegra comitiva, si era unita anche Lydia, un’altra delle ballerine sulla quale Niall aveva messo gli occhi e a quanto pare anche a lei piaceva molto. Era una ragazza molto dolce e, come Niall, era una buongustaia quindi sarebbero andati sicuramente d’accordo.
Dopo che a Miami Mel mi aveva posto quella strana domanda, ero rimasto molto sorpreso, insomma, credevo di averle fatto capire che sentivo qualcosa di forte per lei, ma non capivo questa sua titubanza.
Avevo fatto finta di nulla, continuando a comportarmi normalmente con lei e regalandomi un contatto con il suo corpo e le sue labbra ogni volta che potevo, ma non lo facevo mai in pubblico, perché non sapevo bene come comportarmi e soprattutto non sapevo che cosa pensasse lei a riguardo.
Ormai la rottura fra me e Perrie era venuta allo scoperto, visto che lei era stata avvistata insieme a Max dei The Wanted, ironia della sorte pensai quando vidi le foto.
Ma la cosa non mi preoccupava minimamente.
L’unico pensiero che avevo era questo mio rapporto con Mel.
Non sapevo bene a che punto fosse la nostra relazione, non stavamo insieme ufficialmente.
Avrei dovuto parlarle e l’avrei fatto quella sera stessa.
Dopocena le chiesi di accompagnarmi fuori per fumare una sigaretta.
Uscimmo e ne accesi una, lei si sedette su una delle poltrone in vimini in giardino e si strinse nella sua felpa rossa visto il leggero venticello che soffiava, mentre io mi  appoggiai al muro vicino a lei e cominciai a giocare con i suoi capelli con la mano libera.
Eravamo entrambi in silenzio.
-Dovresti smetterla con quella robaccia!- esclamò, riferendosi al mozzicone che avevo in mano.
Lo gettai a terra divertito. Mi ripeteva ogni volta la stessa frase.
Mi avvicinai a lei, la feci alzare per sedermi e farla accoccolare tra le mie braccia seduta sulle mie gambe.
La sentii rabbrividire, come ogni volta che la toccavo e sorrisi  pensando all’effetto che le provocavo.
La circondai con le braccia, mentre lei posava la sua schiena sul mio petto e io posavo il mento sulla sua spalla stringendola a me.
-Dovresti aiutarmi a smettere!- risposi riferendomi al rimprovero che mi aveva fatto poco prima.
-Oh no signorino, dipende solo dalla tua forza di volontà- esclamò lei con finta aria saccente.
Risi e le scoccai un bacio sulla guancia.
Restammo in silenzio per qualche altro minuto, assaporando ognuno il contatto con l’altro. Contatto che mi faceva sentire completo e tranquillo.
-Mel dovrei parlarti di una cosa..- iniziai.
Lei si voltò leggermente verso di me come per incitarmi a parlare.
-Ecco io vorrei parlarti di noi.. insomma, sempre se tu ci consideri un noi. Il fatto è che non so come comportarmi…ormai tutti sanno che la relazione tra me e Perrie è finita da tempo, ma io non so come posso comportarmi con te, non so se posso tenerti la mano e baciarti, non capisco cosa provi, non so se vuoi essere definita la mia ragazza o se non sei ancora pronta, non lo so Mel.. sto impazzendo e non sapere quello che pensi mi sta facendo diventare pazzo! Ti prego dimmi quello che pensi..- dissi tutto d’un fiato e forse troppo velocemente.
Lei mi posò un indice sulla bocca come per zittirmi.
-Sei diventato improvvisamente logorroico?- domandò divertita.
Sorrisi.
-Zayn, io ho gli stessi dubbi da un mese. Non so come devo comportarmi in pubblico, non so se posso starti vicina e se ti fa piacere. Non vorrei crearti problemi come pedinamenti da parte di paparazzi o chissà quale altro genere di difficoltà. E non so cosa siamo, non so come posso definirti e non so cosa vuoi tu di preciso e la cosa mi spaventa.-disse
-Mel io voglio te! Voglio poter stare con te senza preoccuparmi di niente e nessuno. Voglio poterti baciare, abbracciare o stringere  quando ne ho voglia. Il rapporto che ho con te, è la cosa più normale presente nella mia vita da quando sono diventato quello che sono. Tu mi fai tenere i piedi per terra e io non voglio rinunciare a te e alle nostre sensazioni. Vorrei poter urlare al mondo di non toccarti perché sei mia e mia soltanto, ma non so se per te va bene. Ci sarebbero conseguenze anche per te, verresti probabilmente seguita spesso da fotografi e giornalisti, o magari attaccata da qualche fan scatenata e per quanto io voglia vivere la mia relazione con te alla luce del sole, non voglio che tu ti senta costretta a subire tutto questo- continuai.
Lei si posizionò meglio sulle mie gambe prendendo il mio volto con le mani.
-Zayn, io voglio la stessa cosa. Io voglio te, non perché sei una popstar, voglio lo Zayn Malik che ho incontrato per la prima volta quel giorno sulle scale della compagnia, voglio lo Zayn che nel bosco in campeggio è riuscito a farmi sentire protetta e forte, voglio lo Zayn che mi fa venire i brividi ogni volta che mi sfiora, voglio te, tutto, pacchetto completo. Certo mi spaventa che la mia vita privata possa essere spiattellata ai quattro venti sulle pagine di un giornale, ma sono stanca di non poter stare con te come e quando voglio e per te, per la tua felicità, sono disposta a tutto! Affronteremo insieme ogni cosa, se anche tu lo vuoi.- disse senza staccare mai lo sguardo dal mio.
Quelle parole mi fecero sorridere.
Mi sentii sollevato, percepivo una miriade di farfalle invadere il mio stomaco e gli occhi inumidirsi.
-Mel, certo che lo voglio. Io ti voglio al mio fianco sempre, sei l’unica che mi fa sentire invincibile e affronteremo tutto insieme, cercherò di tenere la stampa lontana da te, te lo prometto-dissi
Lei sorrise dolce, mentre anche i suoi occhi diventavano lucidi.
-Quindi?- sussurrò
-Quindi diventerai la mia fidanzata signorina McWilliams?- domandai sorridendole.
Lei ricambiò.
- Si!- sussurrò soltanto.
-Adesso baciamo perché non resisto più!- esclamai.
Lei si tuffò sulle mie labbra e ci abbandonammo ad un bacio sentito e appassionato.
Potevo sentire il suo cuore battere contro il mio petto e il mio respiro risultava affannoso.
Ero felice, felice come non ero mai stato prima.
Era perfetta in tutto e per tutto, mi completava e con lei, mi sentivo invincibile.
Ci staccammo leggermente sorridendo entrambi.
-Non immagini nemmeno in che guaio ti sei cacciata piccola- esclamai divertito.
-Oh mi piace correre rischi- replicò lei per poi mettersi a ridere.
La sua risata era qualcosa di straordinario. Le si accendeva una luce abbagliante negli occhi quando rideva e ciò non poteva fare altro che rendermi felice.
-La mia ragazza, Melanie McWilliams è la mia ragazza- ripetei entusiasta.
Lei mi guardò divertita.
-Solo tua- disse sulle mie labbra.
-Mia- ripetei prima di baciarla nuovamente.
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
Buonasera tesori:)
Ecco a voi un altro capitolo, che non mi convince granché ma è sempre un capitolo. Ho avuto un po’ il blocco dello scrittore perché non sapevo davvero che scrivere. Spero non sia una schifezza totale!
Comunque grazie alle mie lettrici, siete tante anche se silenziose:)
Grazie a chi preferisce e segue e grazie alle tre splendide ragazze delle recensioni: callmemarii, directioner_1808 e RONNIE_1995.
Ora scappo, perché le mie amiche mi aspettano e io sono in ritardassimo.
Riusciamo ad arrivare almeno a cinque recensioni?
Su fatemi sapere le vostre opinioni, altrimenti la prossima volta niente immagine alla fine :)
Non sono molto brava nelle minacce!!! :)
Mi raccomando aspetto le vostre recensioni, un bacione!
-V-




    


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Capitolo 16
*** You're my home ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 
 

15.YOU’RE MY HOME

 

“And your eyes look like coming home
All I know is a simple name, everything has changed”
Taylor Swift e Ed Sheeran

 
 
 
ZAYN’S POV
La mattina seguente mi svegliai a casa di Harry, in una delle camere da letto della sua enorme abitazione.
La prima cosa che percepii prima di aprire gli occhi, fu un dolce profumo di pesca che riconobbi all’istante.
Apparteneva alla ragazza che era ancora addormentata tra le mie braccia: la mia ragazza.
Non riuscivo ancora a capacitarmi di ciò che era successo la sera precedente e se solo ritornavo con la mente a quei ricordi così freschi e recenti, ogni cellula del mio corpo iniziava ad emanare eccitazione e felicità.
Aprii gli occhi per osservare il volto sereno e tranquillo di Mel al mio fianco.
Pensai che non poteva esistere persona più bella.
I suoi capelli erano arruffati e alcune ciocche le ricadevano disordinate davanti al volto. La sua bocca era leggermente dischiusa e il suo respiro regolare era capace di rilassarmi.
Sarei potuto restare a guardarla dormire per tutta la vita, senza stancarmi mai. In quel momento, era proprio questa la sensazione che avevo, sentivo che non mi sarei mai stancato di lei, di vederla dormire, sorridere o imbarazzarsi. Non mi sarei stancato delle dolci fossette sul suo volto quando sorrideva, dei suoi abbracci, dei suoi baci…
La strinsi un po’ di più tra le mie braccia e delicatamente le baciai la fronte per svegliarla, visto che la sveglia segnava già le dieci e trenta ed io avevo tutta l’intenzione di dedicare quella giornata solo a noi due.
Lei mugugnò qualcosa di incomprensibile e con estrema lentezza aprì gli occhi.
Si stiracchiò leggermente per poi guardarmi ancora assonnata e sorridermi.
-Buongiorno piccola! Dormito bene?- domandai, mentre le posavo un dolce bacio a stampo sulle labbra.
Lei se le lecco lievemente, per poi sorridere imbarazzata e annuire, mentre si aggrappava con le braccia al mio busto scoperto.
Con le dita sottili, iniziò a percorrere i contorni dei miei svariati tatuaggi partendo dal braccio, passando per i pettorali, per poi arrivare alla mio volto e accarezzarmi il mento dove in seguito lasciò un altro casto bacio.
Solo il suo tocco, mi provocava miliardi di brividi in tutto il corpo, resisterle era davvero difficile.
-Allora che si fa oggi?- domandò poi sorridente, probabilmente compiaciuta dal vedere la mia pelle d’oca nelle zone toccate dalle sue dita.
-Facciamo qualcosa io e te, soli, ti va?- proposi
-Non chiedo di meglio!- rispose.
Sorrisi sincero. – E cosa avresti voglia di fare?- domandai
Lei ci pensò qualche istante.
-Beh, pensavo che potrei mostrarti casa mia e poi potremmo fare una passeggiata al parco se per te va bene?!- disse
-Se sono con te, tutto va bene- risposi baciandole il collo.
Lei rise leggermente al nostro contatto, staccandosi leggermente.
-Ehi dove scappi? Non mi hai ancora dato un bacio come si deve- protestai imbronciato.
-Il mio cucciolo…rimediamo subito!- esclamò coinvolgendomi successivamente in un bacio appassionato. Le nostre lingue si incontrarono subito e malgrado non fosse la prima volta, l’effetto che mi facevano i suoi baci era sempre unico e indescrivibile.
Intrecciò le dita ai miei capelli e io le strinsi i fianchi con maggior vigore, mentre i nostri piedi si intrecciavano.
-Ragazzi, sveglia, vi stiamo aspettando per colazione…oddio scusate, io non ho visto niente!- disse Liam fermo davanti alla porta della nostra stanza che aveva appena spalancato, mettendosi una mano davanti agli occhi.
Mel ed io ci staccammo svogliatamente, ma subito lei arrossì ed io non potei che sorridere.
-Non ti preoccupare Liam, non c’era nulla da vedere in ogni caso!- risposi dirigendomi verso il mio amico, mettendogli una mano sulla spalla.
-Oh..ok va bene, comunque vi aspettiamo giù per colazione ok?- continuò Liam rilassandosi.
-Non preoccupatevi per noi, se a voi non dispiace, oggi Mel ed io staremo fuori tutto il giorno- continuai.
Liam sorrise felice dandomi una gomitata amichevole.
-Ovvio che non ci dispiace, fateci sapere se ci raggiungete per stasera in ogni caso!- esclamò.
-Certo amico- risposi, mentre lui tornava dagli altri.
Chiusi la porta e mi voltai verso Mel che mi guardava seduta sul letto.
-Dicevamo?- incalzai, avvicinandomi di nuovo a lei.
-Dicevamo, che ora io vado a farmi una doccia e tu vai a farti la barba signorino..questa mattina pungi un po’ troppo per i miei gusti- disse dandomi una dolce schiaffetta sulla guancia e dirigendosi verso il bagno ridendo.
La guardai deluso per non aver ripreso la nostra “conversazione” di poco prima. Ma dopo che chiuse la porta del bagno, scossi la testa divertito e un sorriso sincero nacque sulle mie labbra.
 
-Non ti spaventare, la mia casa non è di certo grande e lussuosa come quella di Harry o come immagino possa essere la tua, ma è carina e mi ci sono affezionata- mi avvertì, mentre era intenta ad aprire con le chiavi il portone bianco del suo appartamento.
Annuii per compiacerla, anche se in realtà a me non importava nulla che la sua casa fosse come quella di Harry o come la mia.
Se ero con lei, mi sentivo sempre a casa. Dovunque fossi.
-Vieni entra- mi invitò
Davanti ai miei occhi, apparve un graziosissimo salotto illuminato da una grande vetrata dalla quale si vedeva Londra. Un divano bianco ricoperto di cuscini e coperte dai colori caldi, regnava al centro della stanza e appena si svoltava l’angolo dell’ingresso, appariva una bellissima cucina con un’isola al centro, separata dal salotto grazie ad un arco.
Nel salotto c’erano diversi scaffali e mensole, sui quali erano posizionati fiori e oggetti di vario tipo e diverse fotografie erano appese alle pareti. A destra, vi era un piccolo bagno e una scala che portava al piano superiore, dove solo successivamente, scoprii si trovavano la camera da letto, un altro bagno e un piccolo studio.
Era davvero carina e ben curata.
Abbracciai la mia ragazza da dietro, mentre stava appoggiando la borsa e il giubbotto sopra il divano e baciandole il collo le dissi –Ha davvero una casa graziosa signorina McWilliams-
Lei sorrise.
-Grazie!- rispose accarezzando le mie mani che circondavano i suoi fianchi.
Rimanemmo così abbracciati per qualche altro istante, poi Mel guardò l’orologio e notando che era mezzogiorno chiese –Hai fame?-
-Un po’- risposi sincero.
-Ti va una pasta?- disse voltandosi verso di me e circondando il mio collo con le sue braccia.
-E chi la cucina?- domandai
-Io ovviamente, e chi sennò?- rispose facendo spallucce e dirigendosi verso la cucina.
-E io dovrei fidarmi?- domandai prendendola in giro, mentre la osservavo con una finta aria spaventata.
Si voltò verso di me, incrociò le braccia sotto il seno e assunse un’espressione offesa e di rimprovero.
-Signorino Malik, le ricordo che in quanto italiana, la pasta è una mia specialità, perciò non scherzi sulle mie doti culinarie se non vuole finire in pronto soccorso- rispose.
Scoppiai a ridere, mentre lei vedendo la mia reazione, mi lanciò addosso uno straccio da cucina, senza riuscire però a trattenere un sorriso divertito.
-Eh va bene mi fido- dissi appena mi fui ripreso leggermente, alzando le mani in segno di resa.
Mi avvicinai e le lasciai un bacio a stampo.
-Però il numero del pronto soccorso lo teniamo comunque a portata di mano, non si sa mai che mi venga un’intossicazione- dissi ridendo sulla sue labbra.
Lei mi tirò uno schiaffetto sulla nuca facendo l’offesa, per poi scoppiare a ridere e mettersi ai fornelli.
-Audrey ti sta influenzando piccola!- esclamai, mentre mi massaggiavo la zona colpita.
Lei mi rispose con una linguaccia.
Ridemmo entrambi e iniziai ad osservarla mentre si metteva all’opera.
 
 
 
MEL’S POV
-Ok lo ammetto, sei una bravissima cuoca!- disse Zayn, mangiando anche l’ultimo spaghetto che rimaneva nel piatto.
-Vedi caro, io possiedo molte doti nascoste di cui tu non sei a conoscenza- dissi atteggiandomi, mentre mi alzavo dalla sedia con l’intento di iniziare a sparecchiare.
Lui rise.
-Non vedo l’ora si scoprirle queste doti!- esclamò tirandomi a sé e facendomi sedere sulle sue ginocchia.
Lo osservai guardandolo negli occhi e imprimendo nella mia testa ogni minimo particolare del suo volto, così bello e perfetto. Gli accarezzai la guancia per poi lasciargli un dolce bacio.
Mi stupii del fatto che quei contatti, sembrassero così semplici e naturali fra noi. Non avrei mai immaginato di poter star bene con qualcuno come stavo bene con lui. Mi faceva sentire protetta e al sicuro, desiderata e felice. Avrei voluto rimanere così per sempre, perché l’unica cosa di cui avevo bisogno al momento era lui.
Non mi ero mai sentita così forte prima d’ora, da quando l’avevo conosciuto ero cambiata totalmente: mi sentivo più sicura e stavo meglio anche con me stessa, inoltre, non avevo più pensato molto ai problemi che mi ero lasciata alle spalle in Italia e, tutto questo, era merito suo e del suo essere in grado di farmi stare bene.
-Sei così bello- dissi sovrappensiero.
-Oh si lo so, me lo dicono in molti!- disse atteggiandosi.
Risi.
-Come sei vanitoso! Intendevo che sei bello in tutti i sensi, non solo fisicamente. Sei bello dentro, sei bello qui- esclamai toccando la parte del suo petto dove si trovava il suo cuore.
-È anche merito tuo se sono così…tu fai uscire il lato migliore di me. Stare con te, mi fa sentire normale e mi fai venir voglia di migliorare per essere alla tua altezza e non deluderti- esclamò abbassando lo sguardo leggermente imbarazzato e iniziando a disegnare con le dita figure immaginarie sulla mia gamba.
Presi il suo mento con le dita e lo sollevai fino ad incontrare i suoi splendidi occhi.
-Ehi, tu sei già alla mia altezza, vai già bene così e non devi migliorare per me…semmai sono io quella che deve prendere esempio da ciò che sei. Perché pensi queste cose?- domandai
-Non lo so! Il fatto è che sono sempre stato piuttosto insicuro su di me e sulle mie capacità e tu sei perfetta e il fatto di voler stare con te, è la prima cosa di cui io sia mai stato sicuro e non voglio perderti- disse tutto d’un fiato.
Sorrisi felice.
Mi avvicinai a lui e sulle sue labbra sussurrai – Non succederà-
Lui sorrise, per poi baciarmi con passione.
 
Dopo pranzo, ci eravamo seduti sul divano a parlare e ad osservare tutte le foto presenti in casa che ritraevano me, la mia famiglia e i miei amici. Zayn mi aveva chiesto di raccontargli tutto su di loro e sulla mia vita lì.
Ed io, malgrado fossi sempre stata titubante nel raccontare certe cose, mi lasciai andare, consapevole che da parte sua non avrei ricevuto nessun giudizio.
Si limitò ad ascoltare tutti i miei racconti in silenzio, facendo qualche domanda di tanto in tanto.
Verso le quattro del pomeriggio, decidemmo di uscire per fare una passeggiata al parco.
Era ormai febbraio inoltrato e l’aria di Londra era ancora gelida, perciò ci chiudemmo nei nostri piumini, mettemmo il berretto entrambi e ci dirigemmo all’esterno del mio condominio.
Arrivati in strada, prendemmo la via del parco e mentre camminavamo Zayn mi cinse le spalle con un braccio ed io, feci intrecciare le mia mano con quella che lui teneva sopra la mia spalla.
Sorrisi felice, contenta perché quel gesto così semplice mi faceva sentire sua a tutti gli effetti. Non avevo paura di nulla ed ero al settimo cielo all’idea di poter stare accanto a lui anche di fronte ad altre persone, senza dovermi preoccupare di nulla.
Certo mi spaventava un po’ il giudizio degli altri. Non sapevo cosa avrebbero potuto pensare vedendo una come me, accanto ad uno come lui, non sapevo se avrebbero fatto confronti con Perrie, ma volevo stare con lui e, per qualche inspiegabile motivo, lui voleva me, quindi avrei goduto di quegli istanti di normalità finché possibile.
Continuavamo a camminare parlando del più e del meno, finché non arrivammo al parco e ci inoltrammo al suo interno confondendoci con le persone che si rilassavano o facevano jogging.
Eravamo mano nella mano, quando Zayn mi bloccò per portarmi fra le sue braccia. Mi fece indietreggiare fino a far adagiare la mia schiena sul tronco di un albero lì vicino.
Intrecciai le mie braccia sulla sua schiena, mente lui iniziò a giocare con le punte dei miei capelli sciolti.
Mi sorrise dolcemente e successivamente, prendendo il mio volto fra le mani, iniziò a baciarmi con foga.
Ricambiai il bacio senza esitazione, mentre dentro di me si mescolavano le più svariate sensazioni di piacere.
Poco dopo di staccò dalle mie labbra, per andare a torturare il mio collo parzialmente scoperto dalla sciarpa e lasciarvi un evidente segno violaceo.
-Zayn!- protestai, pensando che quel segno mi sarebbe rimasto per giorni.
Lui rise tornando a guardarmi.
-Così tutti sapranno che sei occupata e che non devono toccarti- disse lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra.
Cercai di guardarlo con aria di rimprovero, ma assalita dalla contentezza per le sue parole sempre così dolci, iniziai a ridere insieme a lui.
-Ma tu sei Zayn Malik!!- ci interruppe una voce femminile dietro le spalle del mio ragazzo.
Lui si voltò e io mi sporsi dalla sua spalla per vedere di chi si trattasse.
Davanti a noi, trovammo due ragazze di circa quindici o sedici anni, che osservavano il volto del moro con aria sognante.
Mi infastidiva un po’ che divorassero il mio ragazzo in tal modo, ma erano fan e probabilmente avrei dovuto farci l’abitudine, dopotutto era uno dei ragazzi più belli che avessi mai visto e le comprendevo, perché nemmeno io ero riuscita a resistergli malgrado i miei sforzi iniziali.
Zayn mi prese per mano, dirigendosi verso le due ragazze e sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi.
-In persona- esclamò.
-Oddio, sei proprio tu!- disse una delle ragazze eccitata.
-Zayn, noi ti adoriamo, vi adoriamo tutti e cinque! Non siamo potute venire ai concerti a Londra, ma credici avremmo davvero voluto- esclamò l’altra, senza riuscire a nascondere l’emozione.
-Mi dispiace davvero per voi ragazze, spero riuscirete ad esserci in futuro- continuò Zayn gentile, facendo l’occhiolino alle fan.
Una delle due poi, abbassò gli occhi sulle nostre mani intrecciate e guardandomi in volto con un’espressione indecifrabile, domandò -È la tua ragazza?-
Zayn mi guardò sorridente stringendomi un fianco e probabilmente tentando di rassicurarmi, visto che doveva aver notato che ero in preda all’agitazione.
-Si, lei è la mia fidanzata!- esclamò felice lasciandomi un bacio dolce sulla tempia.
Sembrava contento, come un bambino che mostra fiero a tutti, il premio che ha appena vinto ad una gara di sillabazione contro gli altri compagni di classe.
Non potei che ricambiare il suo sorriso dolcemente.
Sentirgli dire quelle parole mi faceva un certo effetto, non ci avevo ancora fatto l’abitudine. Ma ora che l’aveva confessato pubblicamente a due estranee, realizzai veramente come stavano le cose tra noi e mi sentii completa e totalmente serena.
Distolsi l’attenzione dal bel pakistano e feci un cenno di saluto cordiale con la testa verso le due ragazze che mi fissavano insistentemente.
Stettero in silenzio per qualche istante e poi i loro volti si aprirono in un sorriso sincero.
-Sei davvero bellissima- disse una.
-Assolutamente… molto più di Perrie!- esclamò l’altra facendomi l’occhiolino.
Io sorrisi imbarazzata e sentii Zayn stringere maggiormente il mio fianco.
-Come ti chiami?- domandarono.
-Melanie!- esclamai.
-Possiamo farci una foto con voi?- ci chiesero.
-Ovviamente ragazze!- esclamò il mio ragazzo.
Titubante, mi misi in posa davanti all’obbiettivo insieme agli altri tre e sorrisi.
Subito dopo aver scattato la foto, le due amiche ci salutarono per poi allontanarsi e lasciarci nuovamente soli.
Io ero ancora leggermente sconvolta.
-Tutto bene?- domandò Zayn notando che mi ero incantata.
-Si credo, è stato….strano!- esclamai, per poi guardarlo negli occhi.
Lui sorrise divertito.
-Lo è le prime volte, ma credo dovrai farci l’abitudine, perché io non ho intenzione di tenerti lontana da me nemmeno per un secondo- disse cingendomi i fianchi.
Sorrisi e gli stampai un bacio casto sulle labbra.
-Torniamo dagli altri?- domandò.
-Si, ma mi trasporti tu, io non mi sento più i piedi!- esclamai saltandogli sulla schiena e avvinghiandomi al suo collo con le braccia, mentre cingevo i suoi fianchi con le gambe.
Lui rise.
--Non sapevo di avere una scimmia come fidanzata!- mi prese in giro, iniziando a camminare con estrema facilità, malgrado avesse me sulle spalle.
-Taci e cammina se non vuoi che tiri fuori la Audrey che è in me- lo schernii.
Lui rise nuovamente.
-Agli ordini scimmietta- disse.
Gli lasciai un bacio sulla guancia e posai la mia testa sulla sua spalla, beandomi del suo profumo dolce, che avrei voluto avere addosso tutta la vita.
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
Good morning girls :)
Vas Happenin'? (per citare il nostro splendore) :)
Oggi ho dato l’ultimo esame, perciò che sia andato o meno, d’ora in poi avrò un po’ più di tempo per dedicarmi a voi :)
In questi giorni inoltre, ho scoperto che andrò tre giorni a Londra insieme ai miei compagni di squadra per partecipare ad uno show di danza lì e sono troppo felice e, anche se non ve ne frega un cavolo, volevo rendervi partecipi :)
Andrò nella patria di quei cinque splendidi scalmanati <3
Va beh tralasciando i vaneggi poco interessanti, cosa mi dite di questo capitolo?
Questi due piccioncini trascorrono una giornata tutta per loro, nella più assoluta normalità. Mi piaceva il fatto di sottolineare che insieme loro due non sono la popstar e la ballerina, ma semplicemente Zayn e Melanie. Spero di esserci riuscita :)
Comunque, non so quanti capitoli scriverò ancora, perché purtroppo iniziano a scarseggiarmi le idee! Magari un po’ di riposo mi riporterà l’ispirazione, ma credo comunque che la storia arriverà circa intorno alla ventina o poco più (di capitoli intendo) :)
Come al solito ringrazio chi segue la storia e chi la preferisce, chi la legge in silenzio, siete davvero tantissime :)
Ma un doveroso ed immenso grazie va alle mie, ormai soprannominate, ragazze delle recensioni: RONNIE1995, directioner_1808, GLAM_1D, EverybodyElse_ e, per le recensioni nei primi capitoli, Giulsl93:)
Grazie infinite a tutte, perché leggere le vostre righe mi fa venir voglia di continuare facendo del mio meglio <3
Ora mi dileguo, fatemi sapere che ne pensate!
Un bacione enorme!
-V-


        

<3                                           

   Ve ne ho messe un sacco ma mi piacevano tutte :)




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Capitolo 17
*** Best feeling ever ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 

 
16.BEST FEELING EVER
 

“They don’t know I’ve waited all my life
Just to find a love that feels this right”
One Direction
 

 
 
 
MEL’S POV
Zayn ed io stavamo ufficialmente insieme ormai da circa tre mesi e le cose non potevano andare in modo migliore tra noi.
Tutti ormai sapevano della nostra relazione e devo ammettere che, malgrado all’inizio fosse stato difficile sopportare le migliaia di critiche o giudizi, col il tempo stavo iniziando a farci l’abitudine e cercavo di non darci peso. Inoltre, Zayn mi aiutava molto continuando a ripetermi che non dovevo prestare attenzione a quello che la gente diceva, perché lui era felice e sicuramente con il tempo, appena avrebbero imparato a conoscermi, tutti mi avrebbero adorata come faceva lui.
L’unica cosa che non riuscivo ancora a sopportare, erano le centinaia di ragazze che gli si gettavano addosso in continuazione. Ma erano le sue fan e dovevo accettarlo, probabilmente anche io sarei stata così se mi fossi ritrovata davanti al mio idolo. O forse non avrei avuto il coraggio nemmeno di salutarlo, ma ognuno è fatto a modo suo!
Zayn comunque era estremamente dolce e protettivo.
Per la prima volta nella mia vita mi sentivo al sicuro tra le braccia di un uomo e considerando la mia infanzia difficile, soprattutto nel rapporto con mio padre, non avrei mai pensato che fosse possibile.
Eravamo agli inizi di maggio e fra circa due mesi il tour si sarebbe concluso.
Zayn mi aveva proposto di passare l’estate con lui ed io avevo accettato senza alcuna esitazione.
Non so se avremmo viaggiato o saremmo rimasti a Londra, ma non mi importava la nostra destinazione.
Ormai avevo trovato il mio posto vicino a lui e non avevo alcuna intenzione di rinunciarvi.
Qualche tempo prima, mi aveva anche presentata ufficialmente alla sua famiglia come la sua fidanzata e devo dire che non potevo desiderare un’accoglienza migliore.
Trisha mi aveva accolta come una figlia e mi aveva detto che sin dalla festa di Natale a casa loro, aveva sperato che Zayn si accorgesse di me e era certa che prima o poi si sarebbe svegliato.
Anche con le sorelle del mio ragazzo, andavo perfettamente d’accordo, tanto che addirittura, quei pochi giorni in cui il tour ci concedeva delle pause e tornavamo in Inghilterra, Donyia ed io uscivamo insieme per fare colazione o shopping
Ci trovavamo a Barcellona in quei giorni e devo ammettere, che era davvero una delle città più belle che avessimo visitato durante tutto il tour.
Ero emozionata all’idea del concerto di quella sera, ma un altro pensiero mi rendeva tremendamente felice: la settimana seguente saremo volati in Italia e questo significava che avrei potuto rivedere la mia famiglia e le mie amiche.
Mi mancavano così tanto. Saremmo stati lì per circa una settimana e questo significava che, nei momenti liberi, avrei potuto godere per tutto il tempo della compagnia di alcune delle persone più importanti della mia vita.
Ero un po’ agitata però, ed il motivo era che avrei presentato a tutti Zayn.
Non stavo più nella pelle, ero certa che l’avrebbero amato, ma era il mio primo ragazzo ed era una popstar ed ero quasi certa che mia madre avrebbe rischiato di cadere nel panico più totale non sapendo come comportarsi.
L’avevo già avvertita della mia relazione con Zayn, o meglio, ne era venuta a conoscenza grazie ai giornali di gossip e devo ammettere che era rimasta parecchio sconvolta.
Anche le mie amiche, Maya e Tamara, erano molto emozionate all’idea che la loro migliore amica stesse con una persona del calibro di Zayn, ma erano contente per me che lui mi facesse stare così bene. Avevano sentito che ero felice solamente ascoltando il suono della mia voce al telefono e lo devo ammettere, ero davvero felice.
Non mi interessava del ruolo che Zayn ricopriva nella società, io lo volevo semplicemente per la persona che era, per quello che provavo quando stavo con lui e se avessi potuto, avrei fatto scomparire tutte le riviste e i giornalisti che si accanivano sulla nostra storia.
Facevamo di tutto però per mantenere la nostra privacy e Zayn era semplicemente splendido nei suoi tentativi di non farmi provocare troppo stress da questa situazione.
Insomma, per un volta,sembrava che le cose per me stessero andando nel verso giusto.
 
Nel pomeriggio Audrey, Danielle ed io avevamo deciso di fare un giro per la città visto che non avevamo le prove, malgrado il concerto fosse la sera stessa.
Volevamo passare un po’ di tempo solo fra di noi, visto che i ragazzi ci giravano sempre intorno. El mancava, ma era dovuta tornare a casa per i suoi studi.
Camminavamo per le strade e scattavamo centinaia di fotografie, beandoci della bellezza di quel luogo e divertendoci facendocene alcune di davvero buffe.
Inoltre, ci divertivamo a chiacchierare e spettegolare sui ragazzi.
-Ragazze devo dirvi una cosa importante!- iniziò Danielle diventando seria.
Audrey ed io la osservammo interessate.
La mora prese un bel respiro e sorrise.
-Liam mi ha chiesto di andare a vivere con lui!- continuò.
-Oddio Danielle ma è bellissimo!- esclamai abbracciandola seguita da Audrey.
-Lo so, infatti ho accettato. Però sono un po’ spaventata, insomma,se poi la convivenza non dovesse funzionare? Io non voglio perderlo…- disse rattristandosi leggermente.
-Andiamo Danielle, voi due siete perfetti insieme e poi condividete già praticamente ogni minuto della vostra giornata insieme, quindi non devi preoccuparti..- dissi convinta.
Danielle annuì e sorrise rincuorata.
Audrey si schiarì la voce.
-Ho anche io una confessione da fare!- disse la rossa.
-Ehi ma mi avete presa per un prete oggi?- esclamai divertita facendole ridere.
Guardammo Audrey incitandola a continuare.
-Ecco..H-Harry… mi ha…mi ha detto che mi ama!- disse abbassando lo sguardo e arrossendo, pronunciando forse troppo velocemente quelle parole. Era la prima volta che la vedevo imbarazzata.
Danielle ed io sgranammo gli occhi.
-A-Audrey, ma…ma è fantastico! E tu cosa gli hai risposto?- chiese Danielle
-Beh..ho detto che lo amo anche io!- disse la rossa giocando nervosamente con i suoi ricci.
-Audrey sono davvero felicissima per te- quasi urlai abbracciandola insieme a Danielle.
-Anche io, è la prima volta che mi capita di sentire qualcosa di così profondo per qualcuno. E si, lui è un bambino sotto tanti punti di vista e a volte mi fa davvero saltare i nervi, ma mi fa ridere come non sa fare nessun altro e beh, i nostri battibecchi sono così eccitanti. Per non parlare di quando stiamo insieme, si insomma avete capito in che senso.. ragazze è davvero bravissimo e passionale e…- continuò con aria sognante.
-Ok, ok abbiamo capito, Styles è bravo a letto,ma non vogliamo sapere i particolari- la interruppe Danielle.
Ridemmo tutte e tre.
-E tu Mel? Zayn non ti ha ancora fatto dichiarazioni importanti?- domandò Audrey
-Beh, a dire il vero no…- risposi tranquilla facendo spallucce.
- Non ti ha detto che ti ama?- domandò Audrey incredula.
-Non ancora..ma insomma, stiamo insieme da qualche mese, non è così grave- dissi cercando di essere convincente.
- Tu lo ami?- chiese sempre la rossa.
-Io..beh…io credo, credo di..di si!- esclamai abbassando la testa e arrossendo, mentre ci avvicinammo ad una panchina per sederci.
-E perché non glielo dici?- continuò la riccia.
-Beh..ecco.. se poi per lui non fosse lo stesso, rischierei di rovinare tutto e non voglio perderlo. Le cose vanno bene tra noi e…- dissi
-Siete andati a letto insieme?- chiese in modo diretto Audrey.
Arrossii ancora di più.
-A dire il vero no!- esclamai sempre più a disagio.
-Ecco spiegato tutto! In genere i ragazzi aspettano di farlo almeno una volta per dichiarare i propri sentimenti- continuò Audrey facendo spallucce.
-Audrey ma che diavolo dici?- intervenne Danielle – Non ascoltarla Mel, non sa quel che dice. Liam me lo ha detto prima e anche lui ci ha messo del tempo. Sono sicura che Zayn ti ama e non aspetta che tu ti conceda a lui per dirtelo-lanciò uno sguardo di rimprovero ad Audrey.
Io annuii tentando di sorridere.
-Il fatto è che..beh ragazze per me sarebbe la prima volta e voglio essere sicura che sia la cosa giusta quando succederà..credete che dovrei preoccuparmi di perderlo?- domandai preoccupata.
-Mel, credimi quando ti dico queste cose. Zayn è timido e insicuro, ma sono sicura che ti ama e che tiene a te più che a qualsiasi altra persona, basta guardare come ti osserva per capirlo! Perciò non spaventarti, se non sbaglio non ti ha mai forzata o spinta a concederti a lui, dunque sta tranquilla e goditi la tua storia senza pensarci troppo, quando ti sentirai pronta allora capiterà, ma non devi sentirti costretta…- continuò Danielle accarezzandomi i capelli.
Sorrisi grata alla mia amica per le parole che aveva appena detto e lei mi scoccò un bacio sulla guancia in risposta.
-Oddio ragazze, guardate l’ora  dobbiamo andare- disse improvvisamente Audrey, osservando l’orologio sul polso e alzandosi di scatto dalla panchina.
La guardammo e vedendola correre verso la via del ritorno iniziammo a seguirla.
 
Anche quella sera il concerto era andato a meraviglia e decidemmo di concludere la serata uscendo tutti insieme e andando a ballare in un locale, nella speranza che i ragazzi non venissero assaliti dalle fan.
-Amore, hai visto la mia maglia bianca?- mi chiese Zayn, mentre io ero intenta a truccarmi.
-Zayn, hai decine di maglie bianche dentro la valigia, prendine una  basta- risposi.
-Non capisci Mel, quella che cerco è la maglia bianca: quella che si abbina perfettamente a questi pantaloni chiari e a questo giubbetto di jeans, non posso metterne un’altra!- disse affacciandosi alla porta del bagno.
Scossi la testa divertita.
Era sempre il solito, non trovava mai nulla anche se aveva le cose davanti agli occhi, così chiedeva a me perché sapeva che avrei trovato subito ciò che cercava.
-Sei sempre il solito!- dissi sorpassandolo e lasciandogli un bacio sulla guancia -Dove l’hai messa l’ultima volta?- chiesi.
-Credo..sopra la poltrona rossa!- esclamò poco convinto grattandosi la nuca.
Mi avvicinai alla poltrona e scostai un po’ di vestiti, finché non trovai una maglia bianca con uno scollo a V e il risvolto sulle maniche.
-È questa?- domandai sollevandola e facendogliela vedere.
Lui sorrise annuendo imbarazzato.
-Come farei senza di te?- disse prendendomi per i fianchi e lasciandomi un bacio sulla fronte.
-Me lo chiedo anche io!- risposi ironica, lanciandogli la maglia in faccia e tornando in bagno ridendo per finire di prepararmi.
Mentre ero concentrata a mettermi il mascara, sentii Zayn circondare i miei fianchi con le mani e iniziare a lasciare una scia di baci umidi lungo il mio collo che mi fecero rabbrividire.
-Sei troppo provocante questa sera- disse riferendosi al mio abbigliamento composto da degli shorts neri in pelle e un corpetto senza spalline azzurro.
-Non so se mi va che tu venga al locale così, ti guarderanno tutti- continuò annusando i miei capelli sciolti.
Mi voltai verso di lui e incrociai le braccia dietro al suo collo.
-Siamo gelosi Malik?- chiesi divertita.
-Forse- rispose lui regalandomi uno di quei sorrisi mozzafiato nei quali incastrava la lingua tra i denti.
Lo baciai a stampo e sorrisi.
-Mi piace lo Zayn geloso, ma…- iniziai a dire
-Ma?- domandò lui incitandomi a continuare.
-Ma se non ci diamo una mossa faremo tardi e gli altri ci lasceranno a piedi- dissi per poi dirigermi verso la porta prendendo la pochette e il giacchetto di pelle.
Lui sbuffo e mi seguì fuori dalla stanza alzando gli occhi al cielo –Devo prendere la patente, almeno ci muoviamo quando ci pare!- disse scocciato prendendo la mia mano.
Scossi la testa divertita e mi lasciai trascinare.
 
 
ZAYN’S POV
Mel era splendida nella sua semplicità quella sera. Ma del resto lo era sempre.
Eravamo arrivati al locale già da un’ora circa e lei e le ragazze, si stavano scatenando in pista ridendo come delle pazze.
Era bellissimo starle a guardare, mettevano allegria.
Anche io e i ragazzi ci stavamo divertendo facendo migliaia di versi e, fortunatamente, nessuno ci aveva ancora assaliti.
Mel si avvicinò a me sorridente buttandomi le braccia al collo ed io la accolsi volentieri in un mio abbraccio.
-Ciao!- disse lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra.
-Ciao!- esclamai io sorridente.
Credo che avesse bevuto leggermente quella sera e non essendo abituata, mi sembrava un po’ brilla.
-Stai bene?- le chiesi
-Si, ma mi fanno male i piedi per le scarpe!- disse mettendo il broncio.
-Mi spiace piccola, ma non ci sono venditori di pantofole in giro questa sera!- esclamai divertito, ripensando alla sera del nostro primo bacio.
Sembravano passati secoli, eppure il ricordo di quella sera era vivido nella mia mente.
Lei rise per baciarmi di nuovo.
-Devo andare al bagno! Stai qui e osservami in tutto il mio splendore finché mi avvio alla toilette..ma non sbavare!- disse puntandomi un dito contro come per minacciarmi, per poi ridere e incamminarsi verso il bagno.
Scossi la testa divertito.
L’alcool le faceva perdere tutta la timidezza che tanto adoravo, ma anche così, era semplicemente perfetta.
Ero lì ad aspettarla e a muovere la testa a tempo di musica circondato dagli altri, quando una ragazza mora venne a ballarmi addosso in modo provocante, restandomi un po’ troppo appiccicata per i miei gusti. A mio avviso doveva essere piuttosto ubriaca, considerando che emanava un fortissimo odore di alcool.
Tentai di respingerla delicatamente, allontanandola con le mani, bloccandole le spalle, ma improvvisamente questa si avventò sul mio volto prendendolo con le mani e lasciandomi un bacio sulle labbra, bagnandomele con la lingua.
Mi staccai respingendola, ma con la coda dell’occhio vidi Mel correre via verso l’uscita del locale.
-Merda!- esclamai inseguendola fuori dal locale.
Uscii e iniziai a guardarmi intorno per riuscire a vederla in mezzo alla folla di persone che si trovavano per strada quella sera.
La notai mentre correva sul marciapiede e iniziai a rincorrerla.
-Mel!- la chiamai –Mel fermati!- dissi con tutto il fiato che avevo, ma lei continuava a correre.
La seguii ancora, ma stremato e ormai senza fiato urlai nuovamente –Mel, fermati ti prego, non ce la faccio più!-
Lei si blocco e si voltò verso di me con aria infuriata.
-Non ce la fa più il signorino..oh ma quanto mi dispiace- disse con finta ironia.
-Mel lasciami spiegare, quella mi è saltata addosso, stavo cercando di allontanarla e ci sono riuscito solo quando sei corsa via- esclamai ansimando.
-Oh certo, ovviamente non riuscivi a toglierti di dosso una ragazza che è la metà di te Zayn e ovviamente, ci sei riuscito solo quando io sono andata via!- continuò infuriata.
Tentai di parlare, ma mi bloccò.
-No Zayn, non inventarti balle, sono brilla, ma non sono stupida. Sono stufa, di tutte queste ragazzine che ti saltano addosso ogni tre secondi e tutto quello che sai fare tu, è sorridere e annuire. Lo so è il tuo lavoro, sono le tue fan e devi essere gentile con loro, ma questo è troppo. Te la stavi baciando davanti ai miei occhi. Sono stata una stupida! Come ho potuto pensare che tu potessi tenere veramente a me, come ho potuto credere che ti accontentassi di un’insignificante biondina come me. Tu puoi permetterti di più e io lo sapevo fin dall’inizio e dovevo capirlo prima, prima di immergermi in questa storia, prima di donarti il mio cuore e prima di innamorarmi di te. Ma voi siete uomini, voi non vi innamorate se prima non ci concediamo a voi. Stupida, stupida, stupida… non ti sei mai innamorata in vita tua e la prima volta che lo fai ti innamori di una popstar…- stava iniziando a schiaffeggiarsi la fronte, ma prima che si facesse male le bloccai la testa e mi fiondai sulle sue labbra.
Aveva detto che mi amava, mi amava veramente.
Avrei voluto dirglielo io per primo, ma ero stato troppo codardo e avevo paura che per lei non fosse lo stesso, così avevo rimandato il momento, ma sentirle dire quelle parole, mi faceva esplodere di gioia e mi sentivo in un altro mondo.
Inizialmente, tentò di staccarsi dalla mia presa dimenandosi, ma poi cedette intrecciando le dita nei miei capelli e ricambiò il bacio con foga.
Ci staccammo per prendere fiato, ma mantenni la presa sulle sue guance e la fronte incollata alla sua.
I nostri respiri affannati si confondevano l’uno con l’altro.
-Ti amo!- riuscii a dire in un soffio
Lei strabuzzò gli occhi.
-Non dirlo se non lo pensi, mi faresti ancora più male…- rispose guardandomi tristemente con gli occhi leggermente lucidi.
-Mel, Ti amo! Ti amo e lo penso veramente…avrei voluto dirtelo prima,ma ero troppo codardo per dirtelo, avevo paura che il mio amore non fosse corrisposto, ma ti amo. Non ho mai provato un sentimento così forte per nessun altro. Mi manca il fiato quando ti sto accanto, quando ti guardo e ti stringo fra le mie braccia e ogni volta che ti bacio, mi sento sempre un ragazzino alle prime armi e ogni parte del mio corpo viene percossa da brividi. Ti amo e non mi serva che tu ti conceda a me per amarti…quando ti sentirai pronta, affronteremo anche quello, insieme, senza alcuna fretta, ma io ti amo e non devi metterlo in dubbio!- dissi lasciandole un dolce bacio sulle labbra, mentre le lacrime invadevano i miei occhi.
Lei sorrise felice e anche dai suoi occhi sfuggì una goccia salata.
-Ti amo!- disse per poi rifiondarsi sulle mie labbra.
Erano le parole più belle che avessi mai sentito.
Tenevo tra le braccia l’amore della mia vita e, l’ansia che mi aveva catturato poco prima vedendola fuggire da me, sparì completamente, lasciando spazio alla pura e genuina felicità.
Le nostre lingue si accarezzavano desiderose di appartenersi.
Ci staccammo sorridendo e guardandoci negli occhi.
Poi lei mi tirò un dolce schiaffetto sul braccio.
-Ahi! E questo?- domandai.
-Beh visto che hai tutti questi muscoli, la prossima volta impegnati un po’ di più per staccarti di dosso le ragazze in calore!- disse incrociando le braccia sotto al seno.
Risi e la strinsi e me.
Le lasciai un bacio vicino all’orecchio che la fece rabbrividire.
Sorrisi soddisfatto notando l’effetto che le facevo.
-Lo farò, promesso Amore- dissi
Lei sorrise, mi butto le braccia al collo e rimanemmo in quella posizione per diverso tempo, a scambiarci calore, affetto…Amore!
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
Ciao bellezze:)
Come state?
Finalmente sono arrivate le fatidiche paroline!!! :)
Comunque, a volte credo che questa storia faccia venire il diabete, ma questa coppia mi ispira dolcezza e mi lascio prendere la mano *.*
Va beh, non mi dilungo molto perché sono abbastanza stanca visto che sono appena tornata da una giornata al mare!  Fatemi sapere cosa pensate del capitolo:)
Spero non ci siano errori, nel caso perdonatemi! :)
Ringrazio di cuore chi segue, preferisce, legge e ovviamente chi ha lasciato le recensioni nel precedente capitolo: directioner_1808 e EverybodyElse_ .
 
Se vi interessa ho pubblicato una nuova storia. Si intitola “You, Me…Us” spero passiate a visitarla e mi diciate che cosa ne pensate! Ci conto!
Vi lascio il link:)

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1972392&i=1
Un bacione
-V-


  

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Capitolo 18
*** Family ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 
 

17. FAMILY
 

“Cause with every kiss and every hug
You make me fall in love”
Chris Brown

 
 
ZAYN’S POV
Italia.
Non era la prima volta che ci andavamo, ma in quest’ occasione ero realmente emozionato e la motivazione principale, era che avrei conosciuto la famiglia e gli amici della mia fidanzata, i quali l’avrebbero raggiunta per assistere al concerto e vederla ballare.
Ci trovavamo ancora in aereo e non la smettevo di torturarmi le mani per l’angoscia, malgrado non li avrei incontrati prima del giorno successivo.
Se non gli fossi piaciuto?
Se mi avessero trovato antipatico?
Se non mi avessero considerato un uomo all’altezza della loro splendida Mel?
Non riuscivo a togliermi questi pensieri dalla testa e Mel sembrò accorgersi della mia agitazione, tanto che, come se fosse riuscita a leggermi nel pensiero, si avvicinò lasciandomi un bacio sulla guancia con le sue labbra morbide e sussurrò al mio orecchio –Sta tranquillo piccolo, ti adoreranno-
Sorrisi solleticato dal suo fiato dolce e caldo sul mio collo.
-Non puoi saperlo Mel. Magari mi considerano un montato, non adatto a te. E se fosse così? Cosa faremo? Mi lascerai? Ti prego amore dimmi che non mi lascerai? Non voglio nemmeno pensarci!- esclamai tutto d’un fiato, chiudendo gli occhi e lasciando cadere la mia testa sul sedile.
Mel rise divertita.
-Non dovrebbe essere la ragazza in genere a farsi questi problemi Malik?- domandò ironica.
-E che problemi dovresti farti tu? Sei perfetta e piaci a tutti!- risposi sicuro di ciò che dicevo.
-Ma come siamo dolci- disse pizzicandomi una guancia e lasciandomi un veloce bacio sulle labbra, che fece spuntare un sorriso sul mio volto.
Ecco cos’era capace di fare questa ragazza: sapeva farmi tornare il sorriso anche con un gesto così semplice e casto, facendomi abbandonare per qualche istante le preoccupazioni che si accanivano su di me.
-Ascoltami bene ora bel moretto!- disse prendendo il mio volto tra le sue mani –Gli piacerai ne sono certa. Ti adoreranno come ti adoro io. E se per qualche impensabile e assurdo motivo non ti troveranno la persona adatta a me, beh, non mi interessa. Se ne dovranno fare una ragione perché io non ho intenzione di lasciarti andare da nessuna parte. È chiaro?-concluse minacciosa puntandomi un dito contro, quando ebbe finito di parlare.
Risi del suo tentativo di sembrare autoritaria.
Da quando stavamo insieme, aveva imparato a lasciarsi andare senza paura di esprimersi o sembrare inopportuna, almeno con me.
-Sissignora!- esclamai divertito, portandomi due dita alla fronte come un militare.
-Ottimo soldato- rispose ridendo e intrecciando le sue dita con le mie nel modo più naturale che potesse esistere.
 
Arrivammo all’aeroporto di Milano verso le venti e subito ci accompagnarono in albergo dove avremmo trascorso la notte.
La sera seguente ci saremmo dovuti spostare a Verona, dove si sarebbe tenuto il concerto e dove avrei incontrato la famiglia di Mel, con cui avremmo trascorso qualche giorno, prima di tornare a Milano per la seconda tappa del tour italiano.
Quella sera andammo tutti a letto presto, per riposarci al meglio per l’indomani mattina quando avremo raggiunto la favolosa città raccontata nei libri di Shakespeare.
Mi addormentai abbracciato a Mel, inebriato dal suo dolce profumo.
 
Dopo esserci alzati e preparati al meglio, la mattina seguente ci eravamo spostati in elicottero a Verona ed ora, ci trovavamo all’interno della splendida e antica Arena che regnava in una delle tante piazze della città.
All’esterno le strade erano gremite di fans, giunte da ogni parte d’Italia per assistere al concerto. Era uno spettacolo davvero unico e l’amore che queste ragazze riuscivano a trasmetterci era inestimabile.
Eravamo tutti emozionati, ma io ero ancora agitato, poiché a momenti avrei incontrato le persone più importanti nella vita di Mel.
Durante tutta la giornata, la mia ragazza era stata di ottimo umore. Non vedeva i suoi cari da molto tempo e vederla così felice, sarebbe stato meraviglioso se non fosse stato per l’ansia che mi soffocava.
Eravamo nel backstage, quando Mel che si trovava al mio fianco, corse via sparendo dalla mia vista, lanciando un urlo di gioia e felicità.
Mi voltai verso la direzione in cui era scappata e la ritrovai abbracciata ad una figura femminile dai capelli corti e rosso chiaro che immaginai fosse la madre, vista la perfetta somiglianza con Mel.
Sorrisi nel vedere quella scena.
Mel stringeva la madre a sé come se avesse paura che scappasse ed entrambe, iniziarono a piangere senza sosta.
La mia dolce metà, mi aveva detto che era molto legata alla madre e vedere quel quadretto familiare era molto commovente.
Mi lasciai sfuggire un dolce sorriso, osservando tutti, mentre Mel abbracciava anche la sorella, per poi fiondarsi da tutto il resto della comitiva.
Dopo che ebbe salutato ed abbracciato tutti, si voltò verso di me con un sorriso dolce e rassicurante, facendomi un gesto con la mano per invitarmi a farmi avanti.
Timidamente e con estremo imbarazzo, mi avvicinai al gruppo di persone che mi scrutavano attentamente: chi con aria seria e attenta, chi con sorrisetti divertiti o amichevoli.
-Zayn, amore, ti presento tutta la mia famiglia- iniziò la mia ragazza.
Io rivolsi un sorriso amichevole ad ognuno e con un cenno della mano esclamai –È un vero piacere conoscervi-
-Oh il piacere è tutto nostro mio caro! Sono davvero felice di conoscerti. Io sono Clara, la madre di Mel- disse quella bellissima donna, sorridendomi e circondando le mie spalle in un abbraccio.
Era minuta proprio come Mel e malgrado, inizialmente, quel gesto così amorevole mi avesse del tutto spiazzato, ricambiai con piacere.
Sorrisi spontaneo alla donna davanti a me, per poi osservare il volto della mia splendida ragazza che sorrideva soddisfatta e forse quasi commossa.
-Amore loro sono mia sorella Amanda, mio zio Walter e sua moglie Kelly. Lei invece e mia nonna Angelica, mentre loro due sono quelle due pazze delle mie migliori amiche Maya e Tamara- disse Mel indicando tutti i restanti.
Io sorrisi amichevole continuando a salutare gentile.
-Sai Zayn, le foto e i poster non ti rendono proprio giustizia! Sei un figo da paura!- esclamò Tamara, una delle amiche di Mel facendo ridere tutti.
Io sorrisi imbarazzato abbassando la testa, mentre Mel strinse la mia mano e mi accarezzò una guancia divertita.
-Zayn, non sappiamo bene come ci si deve comportare con una celebrità, perciò perdonaci se possiamo risultare inopportuni o fuori luogo. Spero non ti offenderai se, innocentemente, finiremo per  trattarti come uno di noi- intervenne Amanda.
-Oh beh, mi offenderei se doveste fare il contrario. Voglio che mi consideriate esattamente come uno di voi. Siete la famiglia della persona più importante della mia vita e mi farebbe davvero piacere farne parte. So che non sarà facile, che magari non vi piacerò o non mi accetterete, ma amo la vostra Mel e spero che mi diate almeno una piccola possibilità per farmi accettare- dissi tutto d’un fiato, in preda ad un tremendo imbarazzo.
Clara mi osservò con  un sorriso dolce e Amanda, Maya, Tamara, Angelica e Kelly, mi sorrisero amichevolmente.
Mentre Walter, mi osservava serio scrutando ogni mio minimo movimento.
Deglutii rumorosamente guardandolo preoccupato. Sapevo che per Mel era stato quasi come un padre, visto che lei era stata tanto sfortunata con il suo, così ero molto impaurito da quell’uomo.
Mi rilassai soltanto quando si avvicinò a me porgendomi la mano e dicendo –Benvenuto in famiglia ragazzo!-
Ricambiai la stretta con forza vigorosa e sorrisi felice.
-Grazie signore!- risposi entusiasta.
Tutti i dubbi e le paure che avevo svanirono pian piano nella stretta di mano con quell’uomo.
Ora ero parte della famiglia.
Osservai Mel al mio fianco, che sprizzava felicità da tutti i pori e con un enorme sorriso sulle labbra si fiondò tra le mie braccia inspirando il mio profumo, sotto gli occhi sorridenti dei suoi cari.
 
 
MEL’S POV
Avevamo trascorso il pomeriggio tutti insieme nel backstage.
Avevamo fatto qualche prova sul palco, per poi riunirci tutti nella cosiddetta zona relax.
La mia famiglia si era ambientata quasi subito.
Maya, Tamara e Amanda avevano subito legato con i ragazzi, Danielle e Audrey e la cosa non poteva che rendermi felice.
Mia nonna era tornata in albergo per riposarsi un po’ in previsione della serata, mentre i miei zii stavano parlando con qualche membro dello staff e si godevano la giornata di sole.
Io ero seduta su una poltroncina rossa sotto uno dei tendoni, ad osservare la scena con serenità.
Ora mi sembrava davvero che tutti i pezzi del puzzle fossero al posto giusto e non potevo chiedere di meglio.
Mentre un sorriso soddisfatto spuntò tra le mie labbra, finché osservavo Zayn che guardava, quasi sicuramente, alcune delle mie foto più imbarazzanti sul telefono di Tamara, sentii qualcuno sedersi vicino a me.
Mi voltai quando la mano di mia madre mi accarezzò i lunghi capelli sciolti.
-Mamma! Tutto bene?- domandai.
-Si amore! Tutto ok… sono contenta di vederti così felice- disse sorridendo.
-Già, non mi capitava da molto tempo- risposi
-Lo so- esclamò con un sorriso amaro sulle labbra.
-Ehi, va tutto bene..ora sto bene- la rassicurai sapendo perfettamente a ciò che stava pensando, a tutto quello che avevamo affrontato insieme.
Annuì convinta.
Mi voltai nuovamente ad osservare Zayn che continuava a ridere insieme a tutti gli altri e mi incantai ad osservare il suo sorriso così perfetto e luminoso.
-Ti ha cambiata- disse mia madre, posando amorevolmente una mano sul mio ginocchio.
-Come?- esclamai voltandomi verso mia madre, senza capire bene il senso delle sue parole.
-Sei diversa! Radiosa, solare…felice. Sprizzi serenità da ogni poro e credo che il merito sia proprio di quel bel moretto laggiù- continuò mia madre indicando Zayn, con un sorriso sul volto.
Arrossii imbarazzata, senza poter nascondere un sorriso sul mio volto.
-Mi piace sai. È un bravo ragazzo e da quel che ho capito è pazzo di te e ti ama alla follia. Sono contenta che riesca a renderti così felice- concluse.
-Ne è veramente capace. Mi fa sentire amata e protetta. Quando sono con lui sento che non mi potrà mai accadere nulla di male. È stato l’unico uomo in grado di conquistarmi e avvicinarmi a sé. Sai anche tu come mi ero chiusa al genere maschile per la storia di papà, ma con lui mi sento viva e felice. Non so spiegare nemmeno io tutte le emozioni che provo quando mi sta accanto o mi sfiora solamente. È perfetto, o almeno lo è per me. E non posso ancora credere che lui voglia me- risposi senza smettere di sorridere, alzando gli occhi per incontrare quelli di mia madre.
Mi accarezzò una guancia e notai che una lacrima solitaria era sfuggita dai suoi occhi.
-Sono fiera di te piccola mia. Sono fiera del fatto che tu abbia realizzato il tuo sogno e del fatto che tu sia stata capace di imparare ad amare e a farti amare. So che non hai avuto una vita facile e ti chiedo scusa, perché in parte è stata anche colpa mia visto che ho sposato tuo padre, ma tu ce l’hai fatta e sono sicura, che quel ragazzo, sarà capace di renderti veramente felice. Ti voglio bene bimba- disse.
Le lacrime iniziarono a scendere incontrollate sulle mie guance. Mi fiondai tra le braccia di mia madre, stringendola in un abbraccio pieno d’amore.
-Ti voglio bene anche io mamma, te ne vorrò sempre- dissi.
Lei mi strinse ancora di più a sé. Poco dopo si staccò e, guardandomi negli occhi, mi accarezzò dolcemente una guancia per poi alzarsi.
Mi voltai nella direzione in cui si era incamminata e notai che Zayn si era avvicinato a noi.
Mia madre lo accolse in un abbraccio e ancora con le lacrime agli occhi disse –Grazie Zayn per amarla così tanto. È un onore averti nella nostra famiglia-
-Grazie a lei per avermi concesso di farne parte e per avermi donato lei- disse indicandomi e sorridendo dolce.
Mia madre sorrise amorevole accarezzando una guancia al mio ragazzo, per poi allontanarsi sorridente dirigendosi verso i miei zii.
Era la donna più importante della mia vita, il mio modello da seguire, la mia forza.
Zayn si accucciò davanti a me, che ero ancora appollaiata sulla poltroncina.
-Tutto bene piccola?- domandò.
Lo guardai in quegli occhi così splendidi e limpidi.
Gli accarezzai una guancia sorridente, per poi fiondarmi su di lui circondando le sue spalle con le braccia e affondando la testa nell’incavo del suo collo.
Lui mi alzò prendendomi in braccio come una bimba, con le gambe circondate al suo bacino ed iniziò a darmi dei dolci baci sul collo provocandomi moltissimi brividi.
Mi staccai leggermente da lui per osservarlo negli occhi e sorridergli nuovamente.
-Ora si. Ora è tutto perfetto- esclamai felice.
Lui sorrise sornione e mi lasciò un dolce bacio a stampo sulle labbra.
Ma a me non bastava, così presi l’iniziativa e lo coinvolsi in un bacio appassionato, non curandomi degli occhi dei presenti che erano tutti puntati su di noi.
Le nostre lingue giocavano allegre adattandosi perfettamente l’una all’altra, assaporandosi come se non potessero fare a meno di incontrarsi.
-E prendetevi una camera!- esclamò Harry divertito, mentre Audrey gli lasciava una pacca di rimprovero sulla spalla.
Ci staccammo divertiti, fulminando il riccio con lo sguardo.
Zayn mi teneva ancora in braccio e sembrava non volermi lasciare.
Lo guardai negli occhi dolcemente.
-Ti amo, grazie di tutto- sussurrai sulle sue labbra facendolo sorridere.
-Grazie a te amore! Ti amo- rispose lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra.
Mi fece girare volteggiando e iniziando a ridere.
Felicità, era tutto quello che sentivo in quel momento.
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
Ed eccolo qui, un altro capitolo da diabete :)
Mi dispiace ragazze, ma loro due mi ispirano troppa dolcezza <3
Avete visto che Zayn è stato accettato dalla famiglia senza problemi?
E pensare che lui aveva tanta paura! Non ma dico: chi non accetterebbe Zayn Malik in famiglia?! :)
Comunque non mi dilungo troppo!
Grazie ha chi ha letto, a chi segue e preferisce.
Un milione di grazie alle splendide ragazze delle recensioni, cinque recensioni in un capitolo per me erano un’utopia, quindi sappiate che vi amo follemente.
Grazie quindi a RONNIE1995, EverybodyElse_ , directioner_1808, What you want, smjlesrauhl :)
Aspetto tantisissimi vostri commenti per sapere che cosa pensate del capitolo e della storia in generale e vi invito a passare per la mia nuova fanfiction e a farmi sapere che ne pensate se vi va. Il titolo è “Me, You…Us” e questo è il link
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1972392&i=1
Ciao splendori miei, alla prossima:)
-V-

  


  tutti per voi <3
 

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Capitolo 19
*** That's Amore ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 

18. THAT’S AMORE

 
“You reflect me, I love that about you
And if I could, I would look at us all the time”
Justin Timberlake

 
 
 
 
ZAYN’S POV

-Buongiorno dormiglione!- sussurrò una voce angelica al mio orecchio prima ancora che io aprissi gli occhi.
Sorrisi, riconoscendo la tonalità di quella voce e, ancora con gli occhi ben serrati, attirai verso di me la responsabile del mio risveglio che mi era ancora distesa accanto sull’enorme lettone bianco del nostro albergo italiano.
Immersi il viso fra i suoi capelli biondi e morbidi, beandomi del dolce profumo che emanavano e che amavo alla follia e solo dopo essere stato assuefatto da quella fragranza, ormai così familiare, aprii gli occhi per perdermi in quelli verdi e limpidi della mia ragazza, che quella mattina aveva un’espressione vispa dipinta sul volto.
-Buongiorno piccola!- esclamai per poi lasciarle un dolce bacio sulle labbra.
-Dormito bene?- domandò
-Benissimo- risposi sorridente, ma ancora un po’ assonnato.
Lei ricambiò il sorriso avvinghiando le sue braccia attorno al mio collo e intrecciando le sue mani ai miei capelli scompigliati.
Ogni suo tocco era fuoco per la mia pelle.
Ogni centimetro del mio corpo sfiorato dalle sue mani, fremeva bramoso di averla tutta per sé.
Era incredibile l’effetto che Mel era in grado di provocarmi.
Mi lasciò qualche dolce bacio sulle labbra e sul collo per poi incollare i suoi occhi ai miei sorridendo.
-Stavo pensando- dissi
-Zayn Malik pensa? Questo è l’evento del secolo!- esclamò melodrammatica.
Assunsi un’espressione leggermente offesa.
-Fai poco la spiritosa signorina!- dissi facendole il solletico sui fianchi.
Iniziò a ridere.
-Ok, ok scusa ritiro tutto..ma ti prego smettila! A cosa pensavi?- chiese non appena smisi di farle il solletico.
-Beh è l’ultimo giorno che passeremo in Italia, la tua famiglia è partita e non abbiamo prove o concerti stasera, perciò, perché non ci prendiamo una giornata solo per noi?- chiesi
Lei sembrò pensarci un attimo.
Poi sorrise dolce.
-Credo si possa fare- disse baciandomi sulle labbra.
-Perfetto, vai a prepararti allora, perché ci aspettano per le undici!- dissi vittorioso
-Ci aspettano? Come facevi a sapere che avrei accettato?- domandò lei con un sopracciglio alzato.
-So che è impossibile resistere alla tentazione di trascorrere un’intera giornata con me baby!- risposi atteggiandomi.
Lei scosse la testa divertita tirandomi una pacca sulla spalla.
Poi si alzò dal letto e si diresse in bagno per prepararsi.
-Sei la persona più modesta che conosca Malik- mi prese in giro facendomi sorridere.
 
Dopo essere usciti dall’albergo per le undici e aver salutato qualche fan, ci eravamo diretti insieme nel parcheggio sul retro dell’hotel dove Paul ci aspettava.
-Ciao Paul- lo salutammo
-Ciao ragazzi! Ecco a te Zayn, passate una buona giornata- disse lui porgendomi un mazzo di chiavi e dirigendosi di nuovo verso l’albergo, dopo averci fatto l’occhiolino.
Lo salutammo di nuovo.
-Cosa sono quelle chiavi?- domandò Mel curiosa una volta che Paul si fu allontanato.
-Vieni con me- la presi per mano trascinandola nel parcheggio fino a ritrovarci davanti ad un maggiolone rosso decapottabile.
-Ti piace?- domandai a Mel che guardava l’automobile confusa.
-Amore è..bello, ma a cosa ci serve?- domandò.
-Ad arrivare in un posto- dissi sorridendo.
-E dov’è l’autista?- chiese
-Proprio davanti ai tuoi occhi: Zayn Malik al suo servizio signorina!- dissi sistemandomi la giacca con fare teatrale e tirando fuori il petto.
Mel alzò un sopracciglio scettica.
-Zayn non hai la patente, non puoi guidare- disse sicura
-Il fatto che io non abbia la patente non significa che io non sappia guidare- ribattei.
-Non salirò in macchina con te senza patente, non è prudente- disse incrociando le braccia sotto al seno.
-Andiamo Mel, lascia da parte la prudenza una buona volta e smettila di preoccuparti, andrà bene. So guidare e non devi agitarti- le dissi guardandola con una faccia da cucciolo, sicuro che non mi avrebbe resistito.
Lei sorrise divertita e mi abbracciò lasciandomi un bacio sulla guancia.
- E va bene, rischiamo- disse sorridendo.
Non so perché, ma sembrava che quel sorriso fosse accompagnato da un’espressione di vittoria.
Non ci diedi peso e sciogliendo l’abbraccio con un sorriso vittorioso mi diressi sul lato destro della macchina e salii, pronto per portare la mia bella nel luogo che avevo scelto per trascorrere la nostra giornata.
Quando mi sedetti sul sedile però, non mi ritrovai davanti il volante che mi aspettavo di vedere. Assunsi un’espressione confusa, quando notai di essere salito al posto del passeggero.
Mel nel frattempo, si era accomodata al posto di guida e ridendo si stava allacciando la cintura.
Mi voltai verso di lei.
-Zayn te l’hanno mai detto che in Italia si guida dal lato opposto rispetto all’Inghilterra?- domandò mettendo in moto.
-Mi hai imbrogliato- dissi imbronciato.
-No amore, ho semplicemente approfittato della tua ingenuità!- rispose lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra.
La guardai storto.
-Andiamo amore, non puoi guidare dal lato opposto senza saperlo fare e per di più senza patente. Lascia che guidi io, prometto che sarò una brava pilota e andrò dove vorrai- tentò di dire.
La guardai serio ancora un altro po’, pensando che dopotutto non aveva tutti i torti.
Acconsentii sciogliendomi in un sorriso.
-E va bene imbrogliona, segui il navigatore, l’indirizzo è già impostato- risposi mettendomi comodo sul sedile, mentre la mia ragazza premeva il piede sull’acceleratore tutta contenta.
 
MEL’S POV
Stavo guidando da ormai un’ora e mezza e il navigatore ci aveva portati in un posto deserto, circondato da colline e alberi secolari, dove sembrava non esserci anima viva.
-Zayn, sei sicuro di aver impostato correttamente questo affare?- domandai per l’ennesima volta.
-Sono sicuro Mel, ma smettila di chiedermelo, siamo quasi arrivati- rispose
-Potremmo morire e nessuno troverebbe mai i nostri cadaveri- dissi scherzando.
Zayn alzò gli occhi al cielo e sbuffò – Sei assurda!- disse provocando le mie risate.
Dopo una decina di minuti esclamò –Ci siamo-
Avanzammo qualche altro metro, superando una serie d’alberi che si stendeva ai lati della strada e ci ritrovammo davanti ad un piccolo casolare in pietra che mi lasciò letteralmente senza parole.
Parcheggiai la macchina e, appena scesa, mi guardai intorno ammirando quella splendida abitazione.
La casetta era molto intima e ricoperta in parte dall’edera verde che si arrampicava alle pareti, mentre il giardino era ricoperto di fiori di ogni tipo e alberi. Un piccolo sentiero di ciottoli, si faceva largo fra l’erba verde per giungere all’entrata dell’abitazione e sul lato sinistro del cortile, vi era una piscina.
Il tutto era circondato da un paesaggio a dir poco spettacolare.
Le colline frastagliate da alberi di ogni genere, incorniciavano il panorama e gli unici rumori che si sentivano, erano quelli dei grilli o delle foglie che si muovevamo grazie alla brezza leggera.
La pace regnava in quel luogo e, in un certo senso, mi ricordava molto la casetta in cui eravamo andati in campeggio tutti insieme qualche tempo prima.
Sentii due mani forti, ma delicate allo stesso tempo, posarsi sui miei fianchi e provocarmi dei brividi che mi distrassero dalla mia contemplazione del paesaggio.
-Ti piace?- domandò Zayn lasciandomi un bacio sulla spalla
-È meraviglioso- sussurrai
-Pensavo che forse ci meritavamo un po’ di tranquillità- disse
-Per una volta hai pensato bene- lo presi in giro con il sorriso sulle labbra.
Lo sentii sorridere sul mio collo.
Si staccò da me per prendermi la mano e trascinarmi verso la piccola casetta che ci attendeva.
 
Dopo aver pranzato, trascorremmo il pomeriggio nella più completa tranquillità, beandoci di ciò che ci circondava. Distesi abbracciati sull’erba fresca, parlammo e ridemmo, appisolandoci di tanto in tanto e scattando qualche foto con la macchina fotografica che Zayn si era premurato di portare con sé.
Era stato un pomeriggio davvero perfetto, non avevamo fatto nulla di particolare, eravamo semplicemente stati insieme io e lui, soli, a godere l’uno dell’altra.
Era un luogo perfetto per rilassarsi e stare insieme.
Verso sera, decidemmo di entrare nella piccola abitazione per preparare la cena e, mentre Zayn si decise di preparare qualcosa di commestibile, io preparai la tavola, aggiungendo anche una candela al centro per ottenere un’atmosfera più intima.
Mangiai tutta la pasta che avevo nel piatto e devo ammettere che era davvero squisita.
-Se la carriera di cantante non dovesse andar bene, potresti sempre dedicarti alla cucina- mi complimentai con il mio fidanzato, andandomi a sedere sul divano ed essendo raggiunta poco dopo da lui.
-Grazie piccola- disse sorridendo e sedendosi di fianco a me.
Ci guardammo per istanti infiniti negli occhi.
Mi persi in quei due pozzi così profondi e magnetici che ti incatenavano al minimo contatto.
Sarei potuta rimanere ad osservarli in eterno senza mai stancarmi. Mi sentivo a casa  e protetta quando li osservavo. Erano come una sorta di ancora, che mi teneva appigliata alla realtà. Erano come lo specchio che potevo osservare ogni volta che mi sentivo sola o impaurita, perché, quando li osservavo, l’unica cosa che vedevo era amore.
Mi avvicinai a lui senza pensarci, mettendomi cavalcioni sulle sue gambe e intrecciai le mie braccia dietro al suo collo, sentendo la sua presa ferrea sui miei fianchi.
Senza pensarci, mi fiondai sulle sue morbide labbra e mi lasciai travolgere da quel bacio colmo di passione e desiderio.
I nostri respiri si fondevano affannosi e le sue mani mi stringevano sempre più verso di sé, per sentirmi più vicina.
Ci staccammo controvoglia per prendere aria, restando con le fronti attaccate. Sentivo il suo respiro irregolare sulle mie labbra e la sua  presa incandescente sul mio corpo.
-Devo chiederti una cosa- disse alzando lo sguardo per osservarmi.
Lo guardai incitandolo a continuare, troppo presa ad osservare il suo sguardo per pronunciare qualsiasi parola.
-Mel…ecco…beh, io…vuoi venire a vivere con me?- disse guardandomi e parlando in un sussurro.
La sua proposta mi spiazzò.
-So che non stiamo insieme da molto e che siamo giovani e che tu hai così tante preoccupazioni e impegni e devi pensare alla tua carriera, ma credo che tu sia la persona che voglio al mio fianco ora e voglio poter trascorrere con te più tempo possibile, voglio condividere la mia quotidianità con te. Voglio svegliarmi con te il mattino ed addormentarmi la sera sapendoti al mio fianco. Ti amo Mel. Non voglio costringerti, se tu non vorrai accettare…- continuò agitato, prima che lo zittissi baciandolo con trasporto, stanca di sentire tutte quelle parole che non avevo bisogno di sentirmi dire. Lui mi dimostrava ogni secondo di voler restare al mio fianco e io desideravo esattamente ciò che voleva lui.
-Si- sussurrai sulle sue labbra –Verrò a vivere con te e..ti amo anch’io amore!-
Lui sorrise e si fiondò nuovamente sulle mie labbra.
Non so cosa mi spinse a farlo, forse l’euforia del momento o forse la consapevolezza di aver trovato il lui l’altra metà di me, ma pienamente convinta di ciò che stavo per fare, cominciai a sbottonare la camicia azzurra che indossava.
Lui mi guardò con sguardo perplesso e io sorrisi nuovamente baciandolo.
Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai –Ti voglio, ora-
Lo sentii fremere e rabbrividire stringendomi ancora di più a sè.
Mi prese in braccio ed io attorcigliai le mie gambe al suo bacino ridendo.
Camminò fino alla camera da letto e si diresse fino al letto adagiandomi su di esso delicatamente e posizionandosi sopra di me, per poi fiondarsi sulle mie labbra.
Centinaia di brividi incandescenti stavano percorrendo il mio corpo.
-Sei sicura?- chiese lui guardandomi negli occhi con tono dolce, mentre mi spostava una ciocca di capelli dal viso.
-Mai stata più sicura in vita mia- lo rassicurai sorridendo, anche se ero leggermente spaventata da quella che per me sarebbe stata la prima volta.
Lui mi tranquillizzò baciandomi con passione, per poi sollevare leggermente la mia maglietta e sfilarmela con agilità.
Molto coraggiosamente, senza staccare le labbra dalle sue, gli levai la camicia che gli avevo sbottonato in precedenza.
Zayn iniziò a lasciare baci umidi sul mio collo, per poi raggiungere la mia pancia.
Mi imbarazzai leggermente, quando un piccolo gemito di piacere mi uscì dalla bocca.
Lui sorridendo soddisfatto per l’effetto che mi stava provocando, mi lasciò un bacio sulle labbra, mentre una mano esperta si posava sul mio seno e lo stringeva da sopra il reggiseno.
Mi lasciai sfuggire un altro gemito di piacere, mentre con le braccia lo attiravo ancora di più a me.
Cominciai a baciargli il petto ricoperto dai tatuaggi che tanto adoravo, mentre lo sentivo respirare sempre più affannosamente, ogni volta che le mie labbra si posavano sulla sua pelle.
Con agilità, sganciò il gancetto del mio reggiseno, sfilandomelo e lanciandolo a terra, in qualche angolo indefinito della stanza buia.
Feci scorrere le mie mani inesperte e timide lungo i suoi addominali, fino ad arrivare al bottone dei sui jeans neri. Slacciai quei pantaloni che in quel momento sembravano così ingombranti e con il suo aiuto glieli sfilai.
-Come sei coraggiosa piccolina- soffiò al mio orecchio facendomi arrossire.
Nascosi il viso nell’incavo del suo collo.
-Sei bellissima quando ti imbarazzi- lo guardai per poi baciargli le labbra contenta.
Lo sentii sorridere su di esse, per poi imitare la stessa mossa che avevo fatto io con lui poco prima.
Mi levò gli shorts che indossavo e premette dolcemente i suoi fianchi ai miei.
Sentii una vampata di calore invadere il mio corpo e un altro gemito farsi spazio nelle mie corde vocali.
Mi privò anche dell’ultimo indumento che indossavo e poi fece lo stesso con i suoi boxer, probabilmente impaziente e stanco di aspettare ulteriormente.
Lo capivo benissimo, perché l’unica cosa che volevo anche io in quel momento, era sentirlo mio.
Si posizionò dolcemente sopra di me e mi osservò con sguardo rassicurante.
Mi bacio le labbra dolcemente e con gli occhi mi chiese il permesso di procedere.
Annuii convinta e spaventata allo stesso tempo e mi strinsi più forte a lui guardandolo negli occhi per sentirmi al sicuro.
-Sta tranquilla piccola- disse baciandomi dietro l’orecchio, mandandomi in estasi.
Lentamente entrò in me.
Sentii un dolore lancinante.
Si immobilizzò lasciandomi abituare a quando annuii, iniziò a muoversi lentamente dentro di me, lasciando che pian piano, il dolore si trasformasse in piacere.
Lasciando che pian piano, io e lui, diventassimo una cosa sola, come dopotutto, eravamo sempre stati destinati ad essere.
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti:)
Ebbene si, dopo tantissimo tempo sono tornata!
Mi scuso subito per il ritardo, ma non avevo mai voglia, tempo o idee per mettermi a scrivere.
Allora, Zayn e Mel l’hanno fatto<3
Ora, vi dico che sono molto imbarazzata per quello che ho scritto nel capitolo, non so veramente se ho reso l’idea. Mi vergogno molto:)
Comunque spero vi piaccia:)
Ok, beh non so molto cosa dire, su questo capitolo, tranne che mi è piaciuto veramente molto scriverlo e che spero di avervi fatto provare almeno un quinto dell’emozione che ho provato io scrivendolo:)
Aspetto le vostre opinioni con ansia, spero ne lascerete qualcuna.
Nel frattempo vi ringrazio con tutto il mio cuore per seguire la storia, per leggerla e per perdere un po’ del vostro tempo per me e per Mel e Zayn:)
Come al solito ringrazio le mie splendide ragazze delle recensioni: directioner_1808 e I am a WaschingMachine.
Non ho ricevuto  molte recensioni per questa storia, probabilmente non è abbastanza bella e coinvolgente come molte altre e ne sono consapevole, ma sono contentissima quando leggo quelle poche recensioni che mi lasciate e anche nel vedere che la storia viene calcolata almeno un minimo, perciò vi ringrazio nuovamente!! <3
Non so quando riuscirò ad aggiornare la prossima volta, perché parto per due settimane di lavoro al mare, perciò spero non perdiate l’interesse per la storia:)
Un bacione enorme, con amore
-V-
 
p.s. se vi va vi aspetto nella mia nuova fan fiction   “Me, You…Us” :)

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1972392&i=1  


  

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Capitolo 20
*** Don't leave me alone ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 

19. DON’T LEAVE ME ALONE

 
“Think that  we got more time
When we’re falling behind
Gotta make up our mind”
One Direction
 

MEL’S POV
 -Mel, sveglia, che hai oggi?- mi chiese Audrey sventolandomi la mano davanti agli occhi, notando che mi ero incantata ad osservare un punto non ben definito davanti a me.
Scossi la testa risvegliandomi dal mio stato di trance e sentii un leggero dolore alle guance, causato probabilmente dal sorriso che non riuscivo a scacciare dalle mie labbra da tutto il giorno ormai.
Stavo ripensando alla notte precedente, la notte in cui io e Zayn avevamo fatto l’amore per la prima volta, la notte in cui mi ero sentita così viva e felice, che mi sembrava di aver iniziato a respirare veramente per la prima volta.
Dopo essermi svegliata nel lettone bianco in quella casa in collina e non aver visto Zayn accanto a me, mi ero spaventata, ma vederlo varcare la porta della camera con in mano un vassoio della colazione e un sorriso smagliante e rilassato sul volto, mi aveva fatta subito tranquillizzare.
Se qualche mese fa mi avessero detto che sarei stata così felice, non ci avrei mai creduto, ma ora mi godevo ogni istante, incredula di tutto ciò che stavo vivendo.
Il mio unico timore era che prima o poi, come tutte le cose belle, anche questo potesse finire.
Dopo aver fatto colazione io e Zayn eravamo tornati all’albergo appena in tempo per fare i bagagli e dirigerci all’aeroporto  insieme agli altri, dove avremmo preso il volo che ci avrebbe portati nella città che avrebbe ospitato il tour nella sua prossima tappa.
Dopo essere atterrati ci avevano accompagnati subito all’hotel e visto che i ragazzi avevano degli impegni da sbrigare, io e le mie amiche ci eravamo ritrovate in camera di Audrey per trascorrere un po’ di tempo insieme.
-Insomma biondina, ci sei o no?- mi riprese di nuovo Audrey, notando che mi ero incantata ancora.
-Che ti hanno drogata o cosa?- continuò Danielle.
Presi un bel respiro e continuando a sorridere dissi tutto d’un fiato –Ho fatto l’amore con Zayn la notte scorsa!-
Subito dopo mi coprii la faccia con il cuscino del letto su cui ero appollaiata.
Tutto ciò che sentii, fu un silenzio assordante, perciò, preoccupata del fatto che le mie amiche mi avessero lasciata lì da sola, sbirciai da dietro al cuscino per verificare che fossero ancora nella stanza.
Le trovai immobili ad osservarmi a bocca aperta.
-Ehi, state bene?- domandai preoccupata, notando che non davano segni di vita.
Scossero la testa, si lanciarono un’occhiata fugace, per poi saltarmi letteralmente addosso e schiacciarmi sotto il loro peso.
-È assolutamente fantastico Mel!- esclamò Danielle entusiasta.
-Era ora!- concluse Audrey beccandosi una sberla in testa da parte mia.
Scoppiammo a ridere tutte e tre rialzandoci pian piano dalla scomoda posizione che mi avevano fatto assumere.
-Ora capisco perché tu e Zayn non vi siete scollati un minuto da quando siete tornati questa mattina- disse Danielle con aria maliziosa.
-Già, tutti quei baci, quegli sguardi sdolcinati..hai capito la nostra piccola Mel!- concluse Audrey stuzzicando il mio fianco con un dito e facendomi il solletico.
Mi limitai a sorridere imbarazzata ripensando a Zayn e a tutti i nostri momenti insieme.
-Allora, com’è stato?- mi domandò Danielle ansiosa di sapere tutto.
-È bravo?- chiese Audrey –Insomma, a vederlo sembra uno che ci sa fare!- continuò.
-Audrey!- la schernii imbarazzata e leggermente infastidita allo stesso tempo.
-Che c’è ? E’ semplice curiosità!- rispose ovvia, guadagnandosi una cuscinata in faccia.
-Comunque, è stata la notte più bella della mia vita. Lui è perfetto, anche troppo direi ed è stato così premuroso e gentile, mi ha fatta sentire amata e desiderata e…ed è stato semplicemente fantastico!- dissi sorridendo con aria sognante abbassando la testa sulle mie mani imbarazzata.
Le due mi abbracciarono nuovamente urlando e ridendo ed io ricambiai stringendole forte a me.
-Ah…anche i più piccoli crescono!- disse Audrey pizzicandomi la guancia scherzosamente.
Ridemmo nuovamente.
-Sono così felice per te Mel. Tu e Zayn vi meritate a vicenda ed è davvero una fortuna che vi siate incontrati-disse invece Danielle con fare materno.
-Grazie ragazze!- esclamai felice con gli occhi un po’ lucidi.
Loro mi accarezzarono la guancia e poi intrecciammo tutte e tre le nostre mani.
-E comunque, Audrey….ci sa proprio fare!- esclamai divertita, rispondendo alla domanda che la rossa mi aveva posto poco prima.
-Lo sapevo!- urlò la riccia per poi scoppiare a ridere accompagnata da me e Danielle.
 
 
Erano passati ormai  due mesi da quella notte e mentre ormai Agosto era alle porte, noi facevamo il nostro ritorno in Inghilterra visto che il tour si era appena concluso.
Era stato un anno meraviglioso per me, l’agosto precedente dopo la telefonata della compagnia, la mia vita era radicalmente cambiata. Avevo un lavoro che adoravo, dei nuovi amici splendidi e un fidanzato che amavo alla follia.
Il mio appartamento mi era mancato moltissimo, così dopo che Zayn mi aveva accompagnata fin sotto casa, quando varcai la porta di casa mia, sorrisi alla vista di tutte le mie cose.
Avevo messo tutto l’impegno che potevo nel sistemare quella casa e ne andavo veramente fiera.
Pensare che l’avrei lasciata fra qualche tempo mi dispiaceva un po’, ma Zayn ed io parlavamo seriamente della convivenza da quel giorno in collina e malgrado mi dispiacesse andarmene da lì, non vedevo l’ora di cominciare la mia vita insieme a lui.
Posai la valigia e la borsa e iniziai a scartare tutte le buste che il portiere mi aveva consegnato in precedenza.
Erano davvero moltissime, ma la mia attenzione fu attirata da una busta bianca piuttosto grande che aveva sopra il simbolo di una casa discografica ed il mio nome.
La aprii curiosa di scoprire di cosa si trattava.
Iniziai a leggere il tutto con molta calma, ma arrivata alla fine, non potevo credere a ciò che avevo appena letto.
 Era una lettera della casa discografica di Bruno Mars, uno dei cantanti che più stimavo e apprezzavo. Mi avevano scritto perché, dopo avermi notata durante il tour con i ragazzi, volevano propormi un contratto per prendere parte al suo nuovo tour.
Non potevo credere a tutto ciò.
Avevano scritto proprio a me, tra tutti i ballerini talentuosi presenti sulla scena mondiale.
Mi affrettai a chiamare il numero di telefono riportato sulla lettera senza pensarci due volte e appena dissi il mio nome alla segretaria che rispose, questa mi passò immediatamente al manager del cantante.
-Signorina McWilliams sono davvero felice di sentirla- disse l’uomo al telefono.
-Il piacere è mio- risposi allegra.
-Suppongo che lei abbia ricevuto la nostra lettera, così senza dilungarmi in inutili giri di parole le chiedo: è disposta a prendere parte a questo tour, girando per il mondo per nove lunghi mesi?- domandò
-Nove mesi?- domandai leggermente più nervosa.
-Ha sentito bene! Noi l’abbiamo vista ballare e vogliamo lei, senza discussione!- rispose l’uomo.
In quel momento il mio primo pensiero fu rivolto a Zayn.
Avremmo resistito per nove mesi lontani l’uno dall’altra? Ma soprattutto, se avessi rinunciato me ne sarei pentita?
Ragionai per un po’ su tutto ciò indecisa sul da farsi, ma poi accettai la proposta, sicura che l’amore fra me e Zayn era troppo forte per cedere a causa della lontananza e che non potevo rinunciare a questa occasione.
-Sono contento di sapere che accetta signorina, passi domani da me in ufficio, troverà il suo contratto pronto ad aspettarla. Dobbiamo fare in fretta visto che il tour comincerà tra dieci giorni. Arrivederci- disse l’uomo per poi riattaccare.
Dieci giorni.
Solo dieci giorni.
La cosa mi spaventava. Era così poco tempo, ma la mia euforia non dava segni di volersene andare.
Ero troppo contenta di ciò che mi era appena capitato, così decisi di chiamare Zayn perché volevo dirglielo il prima possibile.
 
 
ZAYN’S POV
Dopo che Mel mi aveva chiamato per dirmi di precipitarmi subito da lei, ero corso fuori casa diretto da lei, preoccupato che le fosse successo qualcosa.
-Che è successo?- domandai con il fiatone appena spalancò la porta.
Lei mi sorrise dolcemente dandomi un bacio a stampo per poi farmi entrare.
-Mangi qui per cena?- domandò serena.
-Cioè tu mi hai fatto correre per tutta la città, in ansia per paura che ti fosse successo qualcosa, solo per chiedermi se ceno con te?- domandai incredulo alzando un sopracciglio.
Lei rise correndo ad abbracciarmi.
-Volevo stare un po’ con te, mi mancavi! E poi devo dirti una cosa- rispose allegra.
-Spara- continuai sorridendo, incapace di arrabbiarmi con lei.
-Te lo dico dopo, intanto mangiamo- rispose per poi dirigersi verso la cucina e iniziare a cucinare.
 
Ero disteso sul divano della mia ragazza a fare zapping con il telecomando nel tentativo di trovare qualcosa di decente alla tv, mentre Mel sistemava la cucina.
Aveva insistito per fare tutto da sola e io non avevo protestato, visto che ero davvero molto stanco dopo il viaggio.
Alla tv, però, non trasmettevano nulla, così mi diressi da Mel per parlare un po’ con lei.
Mi soffermai ad osservarla, mentre era intenta ad asciugare alcuni piatti con un’espressione serena in volto.
Da quando avevamo fatto l’amore la prima volta, quell’espressione felice e rilassata non l’aveva più abbandonata e mi piaceva pensare che la causa del suo perenne buonumore fossi io, proprio come lei lo era del mio.
La amavo, la amavo davvero tanto, come non mi era mai capitato prima e il solo pensiero che in breve tempo avremmo iniziato la nostra vita insieme andando a convivere, mi rendeva l’uomo più felice della terra.
Mi avvicinai a lei prendendole i fianchi e iniziando a lasciarle baci umidi sul collo.
-Ehi, non eri tu quello troppo stanco per fare qualsiasi cosa?- mi domandò divertita beandosi del nostro contatto.
-Mmm..potrei aver cambiato idea!- risposi sorridendo e continuando a baciarla.
Lei si voltò lentamente sorridendo e facendo congiungere le nostre labbra in un dolce bacio.
Ormai i suoi baci erano diventati come una droga per me e non avrei potuto vivere senza farne uso ogni giorno.
Il solo pensiero di saperla distante e di non poterla vedere quando volevo mi spaventava, ma ero talmente sicuro di noi, che questi timori si cancellavano appena la guardavo negli occhi e la vedevo sorridere.
-Sei una bandiera al vento Malik!- rise lei sulle mie labbra per poi tornare a baciarmi questa volta con più passione.
La sollevai da terra facendola sedere sul ripiano della cucina e lei intrecciò prontamente le gambe coperte da dei semplici shorts della tuta al mio bacino.
Afferrai i suoi glutei sodi e perfetti con le mie mani e la sentii sussultare al mio tocco.
Gioii soddisfatto ed iniziai a torturarle il collo con la bocca, mentre lei intrecciava le sue esili dita ai miei capelli corvini.
Stanca di questo gioco, alzò l’estremità della mia maglietta dei Nirvana togliendomela e lanciandola a terra.
-Vacci piano belva, è una delle mie maglie preferite- la schernii divertito.
Lei sorrise in risposta iniziando a baciare il mio petto.
Dalla nostra prima volta era diventata molto più sicura di sé.
Decisi di passare al contrattacco a le levai la canottiera larga che indossava.
Continuammo a giocare così per un po’, spostandosi sul divano, finché non ci ritrovammo completamente nudi, attorcigliati l’uno all’altra.
Entrai in lei deciso, fondendomi con la cosa più preziosa che possedevo e che era capace di farmi battere il cuore permettendomi di sopravvivere.
 
Eravamo distesi sul divano abbracciati e coperti solamente da una coperta.
-Credo che non mi stancherò mai di fare l’amore con te!- dissi giocando con una ciocca dei suoi capelli.
Lei sorrise dolce lasciandomi un bacio sul petto, mentre io la strinsi ancora più forte a me.
-Ho ricevuto un’offerta di lavoro- disse improvvisamente lasciandomi spiazzato.
-M-Ma è..è fantastico e..cosa dovresti fare?- chiesi guardandola, mentre lei cercava di evitare il mio sguardo.
-Mi hanno chiesto di prendere parte al tour di Bruno Mars, parto fra dieci giorni e starò via per nove mesi- disse in fretta forse per paura di non avere il coraggio necessario.
Le sue parole furono come una doccia fredda per me.
Mi raggelai.
Nove mesi.
Nove mesi in giro per il mondo.
Nove mesi da sola.
Nove mesi lontana da me.
-N-Nove mesi?- domandai con la gola secca.
-Amore lo so sono tanti, ma è Bruno Mars, capisci? E’ un’opportunità irripetibile- disse guardandomi negli occhi cercando un segno di conforto.
-Melanie starai via per nove mesi, non ci potremmo vedere così spesso come ora, come faremo?- domandai alzandomi di scatto dal divano e iniziando a vestirmi.
Sentivo la rabbia nascere dentro di me e non riuscivo a calmarmi.
-Zayn, potrai raggiungermi e io tornerò qui o dovunque sarai quando mi sarà possibile, ci vedremo e passeremo tutto il tempo libero insieme- provò a convincermi.
-Mel non ci potremmo vedere sempre e lo sai. E poi come faremo con la convivenza ci hai pensato?- domandai alzando leggermente il tono di voce.
-Zayn, abbiamo tutta la vita per vivere insieme, ma dovrei rinunciare a questa opportunità secondo te? Io ti amo e sono sicura che ce la faremo. Credo che ti stia comportando da egoista in questo momento- mi rimproverò lei infilandosi le mutandine e la mia felpa posata sulla poltrona.
-Ma non sarà come ora, non ci vedremo sempre, non sarai qui con me- continuai arrabbiato – potevi almeno chiedermi un parere prima di accettare-
-Vuoi che rinunci alla mia carriera? Zayn sei un egoista- disse irritata.
-Credo che sia tu l’egoista, visto che stai pensando solo a te stessa senza preoccuparti di lasciarmi qui ad aspettarti- sbottai.
-Zayn ci vedremo comunque, ma non posso rinunciare ai miei sogni- disse lei facendo scendere una lacrima sulla sua guancia.
-Fa come ti pare- dissi uscendo dal suo appartamento sbattendo la porta e correndo fuori per le strade di Londra senza riuscire a controllare la rabbia.
Calciai una lattina che si trovava a terra con un piede per sfogarmi.
Il solo pensiero che non l’avrei vista tutti i giorni mi distruggeva, ma ripensando alle sue parole, mi pentii di aver reagito così.
Avrei dovuto essere contento per lei senza comportarmi da egoista, avrei dovuto sostenerla e pensare che noi ce l’avremmo fatta insieme, perché il nostro amore era più forte di tutto.
Ma, malgrado la consapevolezza dell’errore che avevo appena commesso, abbandonando in tal modo il suo appartamento, si facesse sempre più pesante in me, da vero codardo, mi diressi verso casa mia, mentre lacrime salate inondavano i miei occhi.
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
E dopo giorni e giorni di assenza, sono tornataaaaaaa :)
Ciao splendori! Come state?
Mi siete mancati :)
Dunque dunque, ho creato un colpo di scena.
Volevo far finire la storia, ma non ero pienamente soddisfatta del tutto, perché mi sembrava tutto fin troppo perfetto e irreale, così eccovi serviti un po’ di problemini:)
Che ve ne pare? Era meglio non inserire questo capitolo?
Non mi convince molto, ma ci ho provato!
Fatemi sapere please, per me è importantissimo!!!
In ogni caso, grazie grazie grazie a chi ha inserito la storia tra preferite, seguite e ricordate e a chi legge silenziosamente.
Un grazie davvero speciale va chi ha recensito lo scorso capitolo: GLAM_1D, directioner_1808 e Lol_. Le vostre parole mi ispirano e supportano davvero molto, non potete capire quanto siano importanti per me.
Attendo tutte le vostre recensioni.
Un bacio enorme!!! <3
-V-

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Capitolo 21
*** Where are you? ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 
20. WHERE ARE YOU?
 
I have died everyday waiting for you
Darling don't be afraid I have loved you
For a thousand years
I love you for a thousand more”
Christina Perri
 
 
 
MEL’S POV

Cinque giorni.
Cinque lunghissimi giorni.
Cinque maledettissimi giorni erano passati dalla nostra discussione.
Cinque giorni in cui mi ero rinchiusa in casa senza voler parlare con nessuno.
Cinque giorni in cui avevo telefonato più volte a quel numero, il suo numero, sentendomi ripetere in continuazione le stesse parole dalla vocina elettronica della segreteria telefonica.
Cinque giorni in cui non l’avevo sentito o visto.
Il mio cellulare squillava in continuazione, ma appena dal display verificavo che non si trattava di lui, lo spegnevo e mi ributtavo sul letto a guardare il soffitto.
Avevo sbagliato, avevo sbagliato a non parlarne con lui prima di accettare quell’impiego, ma ormai era troppo tardi, stavo aspettando che il taxi che avevo chiamato mi raggiungesse sotto casa per portarmi all’aeroporto e farmi intraprendere quel tour che aveva rovinato la mia relazione con la persona più importante della mia vita.
Già, la mia partenza era stata anticipata, ma il mio entusiasmo per questa esperienza, era svanito non appena Zayn aveva lasciato il mio appartamento quasi una settimana prima.
Avevo sbagliato tutto ed ora lui non voleva più parlarmi o vedermi.
Troppo presa da questi pensieri, non mi accorsi che una lacrima calda e salata, forse la miliardesima versata in quei giorni, stava solcando la mia guancia.
I miei pensieri vennero distratti dal suono del citofono che mi annunciava che il taxi era arrivato.
Mi sbrigai a raccattare tutte le mie cose e scesi le scale.
Salutai il portiere e uscii con tutte le mie valigie.
Il conducente del taxi mi aiutò a caricare i bagagli in macchina e, dopo essermi accomodata sul sedile posteriore, partimmo.
-Dove sta andando signorina? Se posso permettermi ovviamente…- chiese sorridente il tassista.
-Oh, certo..mi aspettano a Los Angeles per un lavoro- risposi sforzandomi di sorridere.
-Dicono che sia una città splendida e che ci siano molte persone interessanti- continuò il conducente.
Mi limitai a sorridere cordiale facendo cadere il discorso.
Puntai lo sguardo fuori dal finestrino.
Non volevo partire.
Non volevo stare senza di lui…non potevo stare senza di lui!
Altre lacrime inondarono il mio volto.
 
Vagavo annoiata per l’aeroporto alla ricerca del terminal da cui mi sarei imbarcata.
Dopo svariati minuti lo trovai e, notando che mancava ancora mezzora alla sua apertura, mi accomodai sulle panchine lì vicino.
-Dovrei proprio essere infuriata con te…- disse una voce a me conosciuta facendomi voltare.
-Non rispondi al telefono da cinque giorni, non ti fai vedere ed ora stavi per partire senza salutarci..se non ti volessi così bene ti avrei già uccisa Melanie McWilliams!- mi rimproverò Audrey con un’espressione contrariata in volto, mentre si avvicinava a me.
Mi alzai di corsa per raggiungere la mia amica e l’abbracciai con tutta la forza che avevo.
-Anche tu mi sei mancata Mel ma così mi strozzi- disse lei divertita.
Mi staccai sorridendo sinceramente da lei.
-Beh non si saluta?- disse la voce dolce dell’altra mia amica.
Danielle ci stava raggiungendo seguita da Harry, Liam, Niall e Louis.
Mi guardai subito intorno speranzosa, in cerca di una chioma folta e corvina, ma non ne trovai nessuna.
-Non sappiamo dove sia- mi informò Danielle accarezzandomi una guancia, comprendendo immediatamente chi stessi cercando.
Abbassai lo sguardo triste iniziando a torturarmi le mani.
-È sparito senza dire nulla a nessuno, non ha il telefono con sé e nessuno l’ha visto- mi informò Liam.
-Paul e gli atri stanno cercando di capire dove si possa trovare, ma è difficile- continuò Louis.
-Ma sta bene, ci ha chiamati da una cabina telefonica per assicurarci che sta bene, per quanto possa essere in forma dopo quello che è successo..-continuò Harry.
-Non preoccuparti Mel, tornerà e risolverete- disse Niall abbracciandomi stretta a sé.
-E come potremmo risolvere? Sto partendo Niall..sto partendo per nove mesi, non so dove sia lui e non ci siamo lasciati bene per questa mia stupida decisione. Se solo gliene avessi parlato prima…sono stata una stupida- sbottai accasciandomi sulla panchina e prendendomi la testa con le mani.
-Mel smettila, gli passerà e poi ha avuto una reazione esagerata ad andarsene così per una stupidaggine…parti e goditi quest’esperienza, vedrai che tutto si risolverà- mi rassicurò Audrey.
Non mi sentivo meglio, ma la mia amica aveva ragione, ormai era troppo tardi per rinunciare a questa opportunità.
La voce metallica dell’altoparlante, invitò i passeggeri del volo diretto a Los Angeles a presentarsi all’imbarco.
Salutai tutti i miei amici con un forte abbraccio e tentando di stamparmi un sorriso credibile sul volto.
-Si risolverà tutto, divertiti!- mi disse nuovamente Danielle scoccandomi un bacio sulla guancia e stringendomi a sé.
Annuii sorridendo e guardai nuovamente tutti i volti delle persone che ormai erano diventate parte della mia famiglia.
Sospirai e sorridendo ad ognuno di loro, mi allontanai per prendere quell’aereo.
“Si risolverà tutto” mi ripetei.
 
 
ZAYN’S POV

Parigi brulicava di persone in quel periodo dell’anno.
I turisti camminavano curiosi per strada, sotto lo sguardo scocciato degli abitanti della città, forse stanchi di doversi muovere per le strade sempre così affollate.
Io camminavo tranquillo, indifferente alle meraviglie di quella città, troppo preso dai miei pensieri per badare alle attrazioni turistiche.
Avevo cercato di camuffarmi il più possibile per non essere inseguito dalle fans, delle quali non avrei sopportato le attenzioni in quel momento.
Gli occhiali da sole scuri mi coprivano il volto e il cappello nascondeva i miei capelli.
Certo non era un gran travestimento, ma per il momento sembrava funzionare.
Sentii il telefono che avevo appena comprato squillare, era mia madre così decisi di rispondere.
-Zayn dove sei? Ti sto aspettando- disse dall’altro capo del telefono.
-Sto arrivando mamma, due minuti e sono lì- risposi.
-Va bene tesoro- concluse lei prima di riattaccare.
Affrettai il passo per raggiungere in più velocemente possibile il punto di ritrovo concordato con mia madre e, pochi minuti dopo, la vidi davanti al ristorante nel quale avevamo prenotato per pranzo.
Avevamo deciso di pranzare da soli quel giorno, solo io e lei.
Dopo la litigata con Mel, me ne ero andato da casa sua come un codardo e non avevo avuto più il coraggio di richiamarla.
Ero stato egoista e avevo pensato di lasciarla andare, senza essere per lei un ostacolo, così dopo che mia madre mi aveva chiesto di unirmi a lei, alle mie sorelle e a mio padre per un viaggio a Parigi, avevo accettato subito l’invito, perché ciò di cui avevo più bisogno in questo momento era la vicinanza della mia famiglia.
-Mamma- la chiamai.
Lei si voltò e mi sorrise –Ciao tesoro- disse prima di lasciarmi un dolce bacio sulla guancia.
-Entriamo?- chiese indicando la porta del ristorante.
Annuii ed insieme varcammo la porta del locale.
Un cameriere ci accompagnò ad un tavolo appartato e ci lasciò i listini.
-Come stai Zayn?- chiese come ormai faceva ogni giorno.
-Più o meno come ieri mamma…- dissi facendole un piccolo sorriso.
-L’hai chiamata?- domandò seria.
Negai con la testa abbassando il capo verso il listino che tenevo fra le mani.
-Dovresti farlo..- continuò.
-Per dirle cosa mamma? Per dirle che per quanto io sia felice per lei e abbia sbagliato a comportarmi in quella maniera a casa sua, sono talmente tanto egoista da non volere che lei parta perché non riesco più a stare senza di lei?- sbottai, mentre gli occhi iniziarono ad inumidirsi.
-Potrebbe essere un’idea..- rispose lei pacata.
-Non posso, lei rinuncerebbe e io non posso permettere che metta da parte la sua carriera per un  mio capriccio. Se le dicessi così, non partirebbe ne sono certo…ma non voglio essere io la causa di tutto ciò!- sussurrai con la voce ormai rotta dal pianto.
-E come credi che si senta ora? Non la chiami da una settimana e nessuno sa dove sei…Lei ti ama Zayn, come non ti ha mai amato nessun’altra ragazza, l’ho capito subito appena è arrivata alla nostra festa di Natale. Starà soffrendo e si sentirà in colpa per aver preso questa decisione. Se la ami veramente Zayn, devi correre da lei ora, scusarti e dirle che qualunque cosa accada, per quanti chilometri vi separeranno, voi ce la farete- disse mia madre stringendomi la mano.
-Non vorrà più vedermi- dissi in un sussurro.
-Se si ama veramente, si impara a perdonare Zayn. Mel è una ragazza splendida, ma tu ora stai fuggendo per paura di perderla e non ti rendi conto che è proprio così che la perderai. Dicono che in amore vince chi fugge, ma io non credo molto a questo proverbio… se non lotti per ciò che desideri e per la tua felicità, se non lotti per il tuo amore, allora sarai un perdente e tu non lo sei tesoro mio. Non lo sei mai stato…- continuò mia madre accarezzandomi una guancia e facendomi alzare il viso per incontrare i suoi occhi.
Ormai le lacrime avevano inondato il mio volto.
-Hai un cuore così grande e puro Zayn, saresti disposto a rinunciare alla tua felicità per quella di Melanie..- disse dolcemente.
-La amo mamma! La amo più di ogni altra cosa al mondo!- risposi sentendo un sorriso nascere sul mio volto al pensiero di quella biondina che mi aveva rubato il cuore.
Trisha illuminò il suo volto in un sorriso amorevole.
-Allora vola da lei e falla tornare da te!- mi incitò mia madre.
Annuii convinto prima di abbracciarla.
-Grazie mamma!- dissi stringendola a me.
-Dovere di mamma! Ora va corri all’aeroporto-disse spingendomi verso la porta d’ingresso del locale.
Le sorrisi un’ultima volta, prima di correre verso l’albergo nel quale alloggiavamo per prendere le mie cose.
Avrei chiamato un taxi che mi avrebbe portato all’aeroporto e una volta lì avrei prenotato il primo volo per Londra.
Parlare con mia madre mi aveva aiutato.
Lei era in grado di comprendermi e consigliarmi come nessun’altro al mondo.
Attraversai la strada davanti all’hotel e mi diressi verso l’entrata.
-Zayn!- mi chiamò qualcuno pochi secondi prima che varcassi la soglia.
Mi voltai confuso per vedere di chi fosse quella voce.
Appena vidi chi era la persona che mi aveva chiamato, rimasi sorpreso e incredulo di rivederla proprio in quel luogo.
-Perrie!- esclamai.
 
 
 
SPAZIO AUTRICE

Lo so non mi faccio viva da un bel po’ e mi dispiace follemente, ma lo studio non mi dà tregua!!
Dovete ringraziare la febbre che mi ha costretta a fermarmi se sono riuscita a scrivere e pubblicare:)
Ciaooo, come va?
Dunque in questo capitolo troviamo una Mel distrutta e uno Zayn in crisi che si distanzia dal mondo intero, poveri i nostri due piccioncini:(
In più ricompare Perrie, che cosa succederà?????? Mah, chissà… :)
Comunque ringrazio come al solito chi ha inserito la storia fra le preferite, seguite o ricordate e il mio ringraziamento particolare va alle splendide ragazze delle recensioni che non mi abbandonano mai: directioner_1808 e Lol_
Mi dispiace che nessun altra si faccia  sentire lasciandomi il proprio parere, perché vedo che leggete in molti, ma non commentate e per me le vostre recensioni sono importantissime per capire se vi piace o meno la storia, anche perché essendo questa la prima ff che ho scritto, ci tengo particolarmente e se non viene apprezzata mi dispiace:(
In ogni caso, grazie anche solo per leggerla silenziosamente!! :)
Beh che dire, vi lascio e spero di leggere i vostri commenti!
Vi lascio il link dell’altra mia fan fiction, spero che passiate e mi diciate che ne pensate
 

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1972392&i=1 
 
Un bacio grande <3
-V-

 




 

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Capitolo 22
*** Mistakes ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 
21. MISTAKES
 
“Or else we'll play, play, play all the same old games
And we wait, wait, wait for the end to change
And we take, take, take it for granted
That will be the same
But we're making all the same mistakes”
One Direction
 
 
 
ZAYN’S POV

-Che cosa ci fai qui?- domandai a quella che un tempo era stata la mia ragazza e che ora si trovava davanti a me, proprio di fronte al mio albergo di Parigi.
-Ho un concerto qui con le ragazze domani sera, non sapevo fossi a Parigi- rispose lei avvicinandosi cautamente.
-Sono qui con la mia famiglia- risposi freddo.
-Oh, capisco…e lei non c’è?- domandò e capii perfettamente a chi si stava riferendo.
-No, ma sto per raggiungerla…- dissi abbassando lo sguardo.
Ci fu un momento di silenzio che parve eterno, finché Perrie non si decise a interrompere quell’imbarazzo che si era venuto a creare.
-Zayn, io ecco io vorrei parlarti.. ti va di fare una passeggiata?- mi chiese titubante.
Anche se di malavoglia, acconsentii.
Ci incamminammo in silenzio lungo le strade di Parigi, fino a quando non raggiungemmo una panchina appartata in un parco sulla quale ci sedemmo.
-Ti ricordi quando siamo stati qui per il nostro primo anniversario?- domandò guardando verso il cielo.
La guardai confuso, non sapendo bene dove volesse arrivare.
-Lo ricordo Perrie, è stato un giorno importante per me…- risposi infierendo sul fatto che io avessi provato veramente dei sentimenti per lei durante la nostra relazione, mentre lei non aveva fato altro che sfruttarmi per tutto il tempo.
-Lo è stato anche per me!- si affrettò a dire.
-Non prendermi in giro Perrie, lo hai già fatto fin troppo in passato fingendo di essere innamorata di me, quando invece, volevi solamente pubblicizzare te e le tue amiche- dissi freddamente iniziando a scaldarmi.
-Non è così Zayn, ti ho detto questo solo per ferirti. Avevo capito già da tempo che ti eri invaghito di quella biondina e non volevo dartela vinta, volevo che soffrissi, proprio come stavo soffrendo io- disse incatenando i suoi occhi di ghiaccio ai miei.
-Certo e il fatto di esserti fidanzata subito con Max?- domandai acido.
-Ci siamo lasciati qualche mese fa, era solo una mia ripicca nei tuoi confronti…- rispose.
-Non lo so Perrie, mi hai mentito fin troppe volte, mi dispiace ma non ti credo più- sbuffai guardando le nuvole che correvano veloci nel cielo.
-Andiamo Zayn, credi veramente che sarei stata capace di fingere di amarti per così tanto tempo solo per avere successo?- disse prendendo il mio viso affinché la osservassi.
-Non lo so…- risposi.
-Così mi offendi Malik, anche io ho un cuore sai- continuò.
La fissai attentamente negli occhi per cercare di capire se stesse dicendo la verità o meno, per comprendere se potessi veramente credere a quelle parole convincermi che un anno e mezzo della mia vita non era stato solo menzogna, ma prima che potessi elaborare un pensiero sensato mi ritrovai le labbra della ragazza attaccate alle mie.
Appena realizzai ciò che stava facendo mi staccai immediatamente, ma prima ancora di poterle chiedere che cosa stesse facendo vidi quattro paparazzi nascosti poco più in la di noi correre via con le macchine fotografiche al collo, probabilmente fieri di aver immortalato quello che era tutto un enorme equivoco.
-Che diamine volevi fare Perrie me lo spieghi? Hai chiamato i paparazzi, hai organizzato tutta questa farsa per quale motivo?- domandai infuriato alzandomi in piedi e urlando contro di lei.
-Fama, successo, lavoro, chiamalo come vuoi Zayn…è da parecchio che non si parla di me e delle ragazze nelle copertine delle riviste e cosa c’è  di meglio di un ritorno di fiamma fra due popstar per scatenare la curiosità della gente?- disse malefica accavallando le gambe e iniziando ad arricciarsi i capelli con un dito, mentre un sorriso strafottente le nasceva in viso.
-Mi fai schifo Perrie! Sono felice di averti lasciato, sono felice di non avere più nulla a che fare con te e ti assicuro che se questa storia mi creerà problemi con la mia fidanzata ti verrò a cercare in fino in capo al mondo per fartela pagare. Non sono mai stato una persona vendicativa, ma questo è un colpo basso Perrie, troppo basso perfino per te…- urlai con tutto il fiato che avevo per poi correre via lasciando lì la bionda.
Sarei volato a Londra, avrei risolto tutto, avrei riconquistato Mel…dovevo farlo!
 
 
MEL’S POV

-Melanie sei pronta?- mi chiese Becky fuori dalla porta del bagno.
Aprii la porta  ritrovandomi la mia collega e amica davanti agli occhi.
-Ok possiamo andare!- dissi raccattando tutte le mie cose dallo spogliatoio e dirigendomi fuori dalla palestra nella quale avevamo appena concluso le prove per il primo concerto del tour che si sarebbe tenuto tre giorni dopo.
-Sono stanchissima, penso che appena arriverò in albergo crollerò sul letto e dormirò fino a domattina- disse Becky sbuffando.
-Sai io invece credo che andrò a fare una passeggiata. Ho una voglia matta di vedere la città e non ho nessuna voglia di rinchiudermi in albergo alle cinque del pomeriggio, perciò credo ci vedremo dopo- dissi alla mora.
-Non so proprio come tu faccia ad avere tutta questa energia Mel, in ogni caso ci vediamo dopo- rispose scoccandomi un bacio sulla guancia e incamminandosi verso l’albergo.
Iniziai ad avventurarmi per le strade affollate della città facendomi largo tra la miriade di passanti che si beavano del sole che, quasi all’ora del tramonto, illuminava ogni angolo di quella città così caotica.
Da dieci giorni ormai non riuscivo a togliermi dalla testa l’unico pensiero che continuava ad assillarmi: Zayn.
Non si era fatto vivo e malgrado tutto quello che era successo, malgrado se ne fosse andato via, abbandonandomi senza alcuna spiegazione, se solo me lo fossi ritrovata davanti gli sarei corsa incontro, stringendolo forte a me e dimenticandomi di tutto ciò che era successo, gli avrei detto che mi dispiaceva, che avevo sbagliato ad accettare questo lavoro senza consultarlo e che per lui, per noi avrei rinunciato a mille altri lavori, perché l’unica cosa che volevo nella mia vita era avere lui al mio fianco, sentirmi protetta fra le sue braccia, sentirmi amata ogni volta che ci baciavamo e sentirmi al posto giusto ogni volta che facevamo l’amore.
Ma lui non c’era e io non l’avevo più cercato da quando ero arrivata qui a Los Angeles.
Mi mancava tremendamente, ma volevo lasciargli tutto il tempo che gli serviva.
Sentii il telefono squillare e mi affrettai a prenderlo dalla borsa per rispondere.
-Pronto?- dissi .
-Ehi biondina come va a Los Angeles?- esclamò la voce della mia amica Danielle dall’altra parte della cornetta.
Sorrisi, contenta di sentire la sua voce.
-Potrebbe andare meglio..- risposi sospirando.
-Ci pensi molto?- domandò comprendendo subito il motivo per cui il mio tono di voce era così triste.
-In continuazione!- esclamai.
-Mel, ecco io te lo devo dire anche se mi ha fatto giurare che non te l’avrei detto… è tornato due giorni fa da Parigi. Era disperato, è venuto a cercarti a casa, ma vedendo che non c’eri è venuto subito da me. Non sapeva che fossi partita in anticipo e quando gli ho detto che eri a Los Angeles è corso all’aeroporto e ha preso il volo del giorno dopo, quindi ecco, dovrebbe essere in città…- mi disse la mia amica.
Appena le sentii pronunciare quelle parole, iniziai a guardarmi intorno nella speranza di  vedere i suoi occhi scuri che mi mancavano così tanto e un sorriso nacque immediatamente sulle mie labbra.
Ma non lo vidi, non vidi lui, non vidi i suoi occhi marroni e i suoi capelli sistemati in un ciuffo perfetto, vidi qualcosa che mi fece smettere di cercarlo, vidi qualcosa che fece scomparire il mio sorriso e mi sgretolò pian piano il cuore fino a ridurlo in tanti piccoli pezzi.
Vidi la copertina di un giornale scandalistico, sistemato sulla vetrina di un edicola.
 
“L’amore trionfa a Parigi: Malik ed Edwards di nuovo insieme”
 
Il titolo a caratteri cubitali invadeva la copertina e una foto di Perrie e del mio ormai ex fidanzato che si baciavano, faceva era messa in risalto.
Mi bloccai a guardare la vetrina, incapace di muovermi, trattenni il respiro e sbattei più volte le palpebre nella speranza che quello fosse solo un brutto incubo, ma non fu così.
Ecco perché non si era più fatto sentire, ecco perché non mi aveva cercata, ecco perché era scomparso. Non mi voleva più e probabilmente era venuto a Los Angeles solo per lasciarmi o per continuare a prendermi in giro come aveva fatto fino a quel momento.
-Mel? Mel? Ci sei?- mi chiese preoccupata Danielle dall’altro lato del telefono.
Mi risvegliai dallo stato di trance in cui ero caduta.
-S-Si Danielle, sai credo che non mi interessi il fatto che lui sia qui.. non mi interessa più, ora scusami ma devo andare, ci sentiamo- dissi attaccando il telefono.
Gli occhi mi pizzicavano e le lacrime stavano per uscire a fiumi, perciò decisi di correre in albergo dove stare sola con me stessa.
Sola.
Ancora.
 
ZAYN’S POV

Ero arrivato a Los Angeles ed ero corso al suo albergo appena atterrato.
Avevo chiesto di lei al signore della reception, ma da quanto mi aveva detto doveva ancora rientrare così mi sistemai fuori in strada ad aspettarla, non curandomi delle persone che mi stavano guardando perché probabilmente mi avevano riconosciuto.
Volevo vederla, volevo sentire il suo profumo e stringerla forte a me.
Volevo baciarla e dirle che ero stato un coglione ad andarmene così, che non doveva rinunciare per me, perché noi ce l’avremmo fatta, avremmo superato ogni difficoltà rimanendo insieme come avevamo sempre fatto. Avrei voluto dirgli che l’avrei seguita fino in capo al mondo e aspettata tutta la vita anche solo per restare con lei per cinque minuti, sicuro che sarebbero stati i migliori della mia vita.
Volevo dirle che l’amavo e che non potevo fare più a meno di lei.
Tutti questi pensieri mi balenavano in testa, finché osservando la folla da lontano non vidi dei capelli biondi spuntare fra le persone.
I suoi capelli.
Le andai incontro osservandola in tutta la sua bellezza e senza pensarci appena le fui abbastanza vicino l’abbracciai, anche se lei non mi aveva ancora visto.
La sentii staccarsi dimenandosi tra le mie braccia.
-Mel calmati sono io!- esclamai facendomi riconoscere.
-Appunto, lasciami!- disse lei secca.
-Mel ascoltami, mi dispiace, non sarei dovuto andarmene da casa tua quel giorno, non avrei
Dovuto. Sarei dovuto rimanere li e supportarti invece di scappare via come un codardo per la paura di perderti. Avrei dovuto dirti che ti amo e che ti avrei seguito ovunque e ti avrei aspettata tutto il tempo necessario e mi dispiace di non averlo fatto, ma lo sto facendo ora quindi ti prego perdonami- dissi  sull’orlo del pianto.
La vidi alzare gli occhi verso di me.
Stava piangendo, era triste e le lacrime bagnavano le sue guance rosee.
Cercai di abbracciarla di nuovo, ma si scostò.
-Ti prego Mel perdonami!- la implorai lasciando cadere una lacrima salata sul mio volto.
-Mi fai schifo Zayn! Hai ancora il coraggio di venire qui e mentirmi e piangere davanti a me dopo quello che hai fatto? Sei andato via e sei tornato da lei e ora vieni qui da me a mentire ancora anche davanti all’evidenza? Mi fai schifo Zayn…dovevi dirmelo mesi fa, prima che mi innamorassi di te, prima che facessi l’amore con te, prima che fosse troppo tardi per me per riuscire a dimenticarti facilmente. Sei andato a Parigi con la tua vecchia fidanzata, vi siete baciati e io sono stata qui a soffrire per te e ad aspettarti inutilmente per dieci fottutissimi giorni. Ma credimi, sarà l’ultima volta che piangerò per te, ti ho dedicato già troppe lacrime..- disse presa dalla rabbia avviandosi poi verso l’entrata dell’albergo.
Facevo fatica ad elaborare ciò che mi aveva appena detto, poi pensai ai paparazzi e alla chiacchierata al parco con Perrie e capii che doveva aver visto le foto su qualche giornale.
-Mel aspetta, è tutto un  malinteso, lei mi ha incastrato..non potrei mai farti una cosa del genere, io ti amo dannazione!- quasi urlai ricevendo una miriade di sguardi confusi e incuriositi dai passanti di cui non mi curai minimamente.
-Smettila di mentirmi Zayn e adesso tornatene a casa, smettila di farmi soffrire, vattene non voglio più vederti!- disse in preda ad un pianto disperato per poi sparire dentro l’albergo.
Rimasi li fermo, come paralizzato ad osservarla mentre si allontanava da me.
Distrutto.
Mi appoggiai con la schiena al muro dell’edificio e mi feci scivolare a terra
Mi  presi la testa con le mani, sorreggendo i gomiti con le ginocchia piegate e mi lasciai andare ad un pianto che conteneva solo dolore.
 
SPAZIO AUTRICE
Lo so, è una vita che non aggiorno. Purtroppo università, lavoro e impegni vai mi tengono sempre occupata.
Va beh comunque, sono tristissima per questo capitolo, non so se è lo stesso anche per voi:(
Non mi dilungo molto in questo spazio autrice perché non so che dire sinceramente.
Grazie mille a chi Preferisce/segue/ricorda, a chi legge silenziosamente e alle mie splendide ragazze delle recensioni: directioner_1808 e Lol_
Spero che anche altre ragazze si facciano sentire perché mi rattrista che non mi diate una vostra opinione per me estremamente importante.
Comunque grazie in ogni caso!
Vi lascio, vado a prepararmi per uscire!
Un bacio a se vi va passate dalla mi a seconda ff

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1972392&i=1 
 
vado di fretta, perciò perdonatemi eventuali errori
-V-


 

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Capitolo 23
*** On stage ***


LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE PLEASE :)

NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 
22.ON STAGE
 

“I’ve been sitting here
Can’t get you off my mind
I’ve tried my best to be a man and be strong
I’ve drove myself insane
Wishing I could touch your face
But the truth remains
 
You’re gone…”
NSYNC
 
 
 
MEL’S POV
 
Un’ora, solo un’ora e sarei dovuta salire su quel palco ed esibirmi di fronte a migliaia di persone venute per assistere al concerto di Bruno Mars.
Non ero assolutamente dell’umore giusto.
In quel momento avrei solo voluto starmene rintanata nella mia camera d’albergo, rannicchiata fra le soffici lenzuola di seta a ingozzarmi di gelato e caramelle, guardando film commoventi, ma il lavoro a quanto pare non poteva permettersi di attendere che il mio umore migliorasse, perciò almeno in scena dovevo fingere che la mia vita privata fosse perfetta.
-Ecco fatto tesoro, ora sei meravigliosa!- mi disse Kara la parrucchiera appena terminò di sistemarmi i capelli dando loro più volume.
Le sorrisi gentilmente.
-Grazie Kara. Sono splendidi- affermai.
Lei mi fece l’occhiolino ed io mi allontanai per avere qualche minuto per me prima dello spettacolo.
Erano passati tre giorni dal mio incontro con Zayn e il suo pensiero non aveva lasciato la mia mente nemmeno per un istante.
Ero delusa, amareggiata e soprattutto ferita da ciò che era successo, ma allo stesso tempo avevo il dubbio che tutto ciò potesse essere solo un malinteso proprio come aveva detto lui.
Le foto però non mentivano e lui aveva avuto il tempo di incontrare Perrie, ma in quei dieci giorni non aveva mai provato nemmeno a contattarmi telefonicamente.
La verità è che malgrado fossi tremendamente arrabbiata con lui, tanto da pensare di odiarlo, la cosa che avrei voluto fare il giorno del nostro litigio, sarebbe stata abbracciarlo e stringerlo a me, essere cullata tra le sue braccia, perché dopotutto erano l’unico luogo nel quale mi sentivo felice.
Mi sedetti su uno dei gradini del backstage, davanti ad una porta antipanico e iniziai a guardare un po’ twitter, nel tentativo di distrarmi un po’ dai miei pensieri.
Cambiai subito idea, però, quando notai centinaia di tweet delle fans del mio ex ragazzo che si ponevano domande sul presunto ritorno di fiamma tra Zayn e Perrie.
La maggior parte di loro sembravano contente di questa notizia.
Pensai che, dopotutto, lei era alla sua altezza e che io, anche se mi fossi impegnata, non avrei mai potuto competere.
Una lacrima mi rigò la guancia, ma mi affrettai ad asciugarla con il dorso della mano prima che qualcuno se ne accorgesse.
-Ma guardala, è diventata una ballerina talmente famosa, da non disturbarsi nemmeno ad andare a salutare i suoi amici venuti apposta per lei dall’Inghilterra!- affermò una voce che conoscevo ormai fin troppo bene.
Alzai lo sguardo ritrovandomi davanti Audrey, Danielle, Harry, Liam e Niall che mi osservavano sorridenti.
Un sorriso sincero si fece largo sul mio volto, il primo dopo quei giorni infernali.
Mi alzai di fretta correndo a stringere le mie due amiche in un abbraccio soffocante.
-Oddio, ma che ci fate qui?- chiesi euforica staccandomi leggermente per salutare gli altri.
-Ma che domande fai? Siamo venuti a vederti ovvio!- esclamò Danielle.
-A dire il vero io sono venuto per Bruno, ma si potrei urlare un po’ anche per te!- disse Audrey facendomi l’occhiolino.
Le risposi con una linguaccia, per poi scoppiare a ridere con  tutti loro.
-Come avete fatto ad entrare qui nel backstage?- domandai non rendendomi conto che la risposta sarebbe stata più che ovvia.
-Essere membri degli One Direction ha i suoi vantaggi!- rispose Liam.
-Giusto! Beh e Louis dov’è?- domandai curiosa.
I ragazzi si guardarono titubanti fra loro lanciandosi sguardi d’intesa e la cosa parve un po’ strana.
-Ecco vedi Mel…- tentò di dire Harry grattandosi la nuca imbarazzato.
-Il fatto è che ecco, è rimasto con Zayn in albergo. Lui è ancora qui a Los Angeles, ci sono i Teen Choice Awards la settimana prossima, perciò siamo tutti qui ed ecco, credevamo non fosse il caso di portarlo al concerto, così Louis ha deciso di fargli compagnia..non è proprio in gran forma!-continuò Niall andando in soccorso di Harry.
Sentendo pronunciare il suo nome sentii un nodo alla gola e tentai con tutta me stessa di non ricominciare a piangere.
-Oh…- fu tutto quello che riuscii a dire abbassando lo sguardo.
-Ragazzi, potete lasciarci sole un momento?- domandò Danielle rivolgendosi ai tre che capirono subito e si allontanarono.
Ci riaccomodammo dove mi ero seduta poco prima.
Continuavo a massacrare il braccialetto che portavo al polso cercando di allentare la tensione.
-Come stai Mel? Seriamente…- domandò Audrey.
Presi un bel respiro.
-La verità? Sto male, davvero male…non capisco più nulla di ciò che sta accadendo. Sono così arrabbiata con lui e credo si essere stata una stupida a lasciarmi abbindolare, ma allo stesso tempo, tutto ciò che vorrei è che lui ora fosse qui con me a stringermi e a rassicurarmi, a dirmi che questa sera sarò spettacolare su quel palco. Vorrei sentire il suo profumo e vedere i suoi occhi, ma non posso perdonargli di avermi presa in giro e probabilmente lui non starà pensando già più a me e in questi giorni se la sarà spassata con l’altra- dissi lasciando che le lacrime inondassero il mio viso, rovinando così l’accurato lavoro della truccatrice.
Danielle mi accarezzò i capelli e mi circondò le spalle con un braccio, mentre Audrey mi strinse la mani.
-Mel, quando ho visto quelle foto sul giornale volevo ammazzarlo. Gli avrei fatto un occhio nero se Harry non mi avesse bloccata in tempo allontanandomi da lui- disse Audrey facendomi sorridere leggermente- ma poi ho provato a parlarci e ad ascoltare le sue ragioni su suggerimento degli altri e credimi, non ho mai visto un uomo così distrutto. Ci ha detto che Perrie lo ha incastrato con i paparazzi, stavano parlando quando lei gli si è fiondata sulle labbra per permettere a quegli avvoltoi di scattare qualche immagine per la stampa. E sai, anche se non volevo credergli all’inizio, beh i suoi occhi non mentivano Mel, io penso che sia stato tutto un grandissimo equivoco- concluse la rossa.
Ascoltai ogni singola parola e una miriade di dubbi iniziarono a balenarmi nella mente.
E se fosse stato davvero tutto un malinteso?
E se veramente lui avesse detto la verità?
-Si ma allora perché è scomparso per dieci giorni? Non una chiamata nulla! Abbiamo discusso, ma perché sparire?- domandai istericamente.
-Aveva paura Mel, paura di perderti e paura che tu rinunciassi al tuo sogno per il suo egoismo dovuto al desiderio di tenerti sempre al suo fianco. Certo non è giustificabile, avrebbe dovuto parlarne con te invece di fuggire, ma credo che volesse che tu prendessi una decisione a prescindere da lui- disse Danielle.
-Ma come ha potuto pensare una cosa del genere? È assurdo..- esclamai
-Lo è, ma l’amore è assurdo in un certo senso no? Vedi il suo come un gesto d’amore..- disse Audrey.
Sospirai confusa.
Non riuscivo a capire tutta questa situazione.
-Ci sarò anche io ai Teen Choice Awards, sapete ci esibiamo con Bruno..- esclamai incantandomi ad osservare un punto indefinito davanti a me.
Le ragazze mi guardarono curiose.
-E ci sarà anche lui..- continuai.
Audrey aggrottò le sopracciglia confusa, Danielle allargò il suo volto in un sorriso, segno che aveva compreso la situazione.
-Gli darai una possibilità?- domandò ansiosa.
-Non lo so, ma forse dovrei parlarci. Se quello che dite è vero, si merita la possibilità di spiegarsi no? O forse merito io una spiegazione a tutto ciò…- esclamai.
Le ragazze annuirono felici, per poi stritolarmi in un abbraccio che ci fece ridacchiare.
-Ora vai a sistemarti il trucco, altrimenti farai prendere paura a qualcuno se sali sul palco con il mascara sbavato- disse Audrey prendendomi in giro.
Le sorrisi per poi alzarmi e correre dalla truccatrice a sistemare quel disastro.
Avevo ancora mille dubbi e tanti rompicapo per la testa, ma mi sentivo un po’ più leggera.
 
ZAYN’S POV

-Amico muoviti, Paul è già giù ad aspettarci con Andy e gli altri- mi richiamò  Louis dal corridoio della stanza d’albergo.
-Arrivo Lou, arrivo. Sai che allegria andare a quest’evento…- risposi seccato sistemandomi la giacca in jeans sopra la felpa blu e la bombetta in testa.
-Zayn riprenditi, oggi devi sorridere, per le nostre fans. È merito loro se vinceremo un premio oggi, perciò stampati un sorriso anche finto su quella faccia e cammina..- mi rimproverò Louis, mentre ci avviavamo verso l’ascensore dell’hotel.
-Calmati Lou, davanti al mondo sarò carino e coccoloso, non serve ricordarmelo- risposi leggermente brusco.
Ormai erano giorni che il mio cattivo umore aveva preso il sopravvento facendomi essere scontroso.
Ciò che era successo con Mel mi aveva distrutto e non sapevo come fare per riaverla con me. Se solo fossi potuto tornare indietro nel tempo, non sarei mai andato a passeggiare con Perrie, non mi sarei lasciato incastrare in questo modo e soprattutto sarei stato vicino alla donna che amavo per non perderla.
-Si sistemerà tutto Zayn me lo sento…- disse Louis con un sorriso fiducioso sul volto mettendomi una mano sulla spalla.
Sapeva perfettamente a cosa stavo pensando.
Lo guardai bene negli occhi e non so perché ma avevo la sensazione che mi stesse nascondendo qualcosa.
-C’è qualcosa che mi devi dire Lou?- domandai con sguardo indagatore, mentre, giunti al pian terreno raggiungemmo gli altri nella hall.
-Assolutamente no amico!- rispose facendomi un occhiolino divertito.
Quel suo atteggiamento mi stava dando sui nervi, ma decisi di lasciar perdere.
-Eccovi finalmente!- esclamò Harry appena ci vide.
-Bene possiamo andare- concluse Liam prendendo la mano di Danielle e trascinandola verso le auto.
-Aspettate, fatti guardare Zayn…sistemiamo il ciuffo, ecco così..fa vedere i denti?!- disse Audrey iniziando a sistemarmi i capelli e ad aprirmi la bocca con le mani per guardare i miei denti – ok si sono perfetti..alito, prova alito, forza Zayn soffia…- esclamò la rossa avvicinando il naso alla mia bocca.
-Audrey ma che diavolo stai facendo?- domandai incredulo allontanandomi leggermente da lei.
-Oh, beh, ecco…mi sto assicurando che tu sia perfetto e che non ti puzzi l’alito quando ti avvicinerai alle fans, insomma non vorrai mica farle svenire per l’odore?!- disse la ragazza più euforica del solito.
La guardai sconvolto.
Audrey non si era mai preoccupata di cose come questa, perché iniziare adesso? Non riuscivo a capire che fosse preso a lei e a Louis quel giorno.
-Beh ecco, ora dobbiamo andare. Lasciala stare Zayn, questa mattina ha bevuto troppo caffè e le ha dato alla testa..andiamo!- disse Harry trascinando la sua ragazza e lanciandole uno sguardo che non riuscii a decifrare.
Gli altri si incamminarono verso le macchine ed io li seguii più confuso che mai.
 
Superati i momenti di rito sul red carpet, ci avevano fatti accomodare su dei posti vicini per poter stare tutti insieme.
Mi sedetti tra Liam e Louis, che negli ultimi giorni mi era stato davvero vicino.
La serata iniziò ed io non vedevo l’ora di raggiungere il nostro albergo ed andare a dormire.
Pensavo costantemente a Mel e stare in mezzo alla gente mi infastidiva visto il mio umore, soprattutto se dovevo fingere che tutto andasse per il meglio.
Tutti continuavano a pormi domande riguardo al mio ritorno di fiamma, ma io continuavo a rispondere che era stata tutta una trovata pubblicitaria organizzata a mia insaputa.
Non mi interessava che Perrie facesse una brutta figura o che non mi credessero, era la verità e l’avrei detta fino alla fine.
I presentatori continuavano a consegnare premi su premi agli artisti più meritevoli, ma io non stavo ascoltando nulla di tutto ciò che dicevano, fino a quando venne annunciata l’esibizione di Bruno Mars.
Alzai la testa di scatto puntandola sul palco dove l’artista si sarebbe esibito.
La canzone iniziò e come se fosse un miraggio la vidi.
Era su quel palco a ballare.
Bellissima e sorridente, con i lunghi capelli biondi, acconciati con dei ricci morbidi che la rendevano tremendamente sexy se accostati alle sue movenze.
Era una visione.
Sembrava così serena e spensierata, diversa da com’era l’ultima volta che l’avevo vista.
La osservavo attentamente e pensai che non ci fosse ballerina più talentuosa su quel palco, che non ci fosse donna più bella e persona più meravigliosa.
Mi mancava, mi mancava da morire e iniziai a sentirmi male nel vederla così vicina a me, ma troppo distante per poterla stringere fra le mie braccia.
Non riuscivo a respirare e Liam e Louis dovettero accorgersi di come stavo, perché mi afferrarono le spalle preoccupati nel tentativo di tranquillizzarmi.
Non distolsi lo sguardo da lei, finché non la vidi sparire nel backstage da dov’era uscita.
Lei era lì.
 
 
 
 


 
SPAZIO AUTRICE

Ciao a tutte! :)
Come state?
Allora in questo capitolo sembra esserci qualche intenzione di far pace da parte di Mel che è disposta a dare qualche possibilità di spiegarsi a Zayn.
Lui rimane spiazzato nel vederla lì, perché, come avrete capito, i suoi amici non gli hanno detto nulla pur sapendolo.
Audrey si preoccupa del fatto che sia perfetto, probabilmente vuole che sia nella sua forma migliore nel caso dovesse incontrare Mel. Che dite la incontrerà? ;)
Dunque, vi avviso ora che la storia sta arrivando alla fine, mancheranno due, massimo tre capitoli alla conclusione, compreso l’epilogo, perciò siamo veramente agli sgoccioli.
Spero che fino ad ora l’abbiate apprezzata. So che ce ne sono di migliori, ma io ci sono abbastanza affezionata perché è la prima ff che ho scritto.
Comunque oltre a continuare “You, Me…Us” (
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1972392&i=1  questo è il link) , ho già un’idea per una nuova fan fiction, che pubblicherò però solo fra un po’ di tempo, quando questa sarà finita e quando quella nuova sarà abbastanza definita. Il motivo è che voglio fare le cose con più calma rispetto a questa, perché vorrei renderla più bella e appassionante in più ci tengo perché appunto è un po’ più particolare.
Comunque spero che sarete curiose di leggerla e magari di farvi avanti per dirmi cosa ne pensate. Chi di voi passerebbe?
A questo proposito incito le lettrici silenziose a dirmi cosa pensano di questo capitolo;)
Un grazie a chi preferisce/segue/ricorda.
 Un enorme grazie alle mie ragazze delle recensioni: GLAM_1D, PiccolaMalik_1D, directioner_1808 e Lol_
Quattro recensioni per me sono tantissime, perciò non potete capire quanto vi amo <3
Vi bacio tutte
-V-

 



 

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Capitolo 24
*** All I need is you ***


NOT TO THINK, JUST LIVE

 
23. ALL I NEED IS YOU
 
There’s just one life to live
And there’s no time to wait”
Demi Lovato
 
 
 
ZAYN’S POV
 
Vedere Mel su quel palco mi aveva come paralizzato, mi sentivo nervoso e agitato, ma allo stesso tempo speranzoso di poterle parlare, magari all’after party dell’evento.
-Voi lo sapevate? E non mi avete detto che lei ci sarebbe stata?- domandai ai ragazzi, mentre al termine dell’evento ci stavamo dirigendo in auto al luogo della festa.
-Non potevamo, non sapevamo se saresti venuto o meno…- tentò di dire Liam.
-In più lei ci ha fatto promettere di non dirtelo, non voleva che decidessi di non venire a causa sua- continuò Niall.
Effettivamente, avevano ragione, se l’avessi saputo, non ero sicuro che sarei andato comunque, per evitare di vederla lontana e soffrire inutilmente. Ma ora che me l’ero ritrovata davanti agli occhi, volevo solo poterla riabbracciare e chiarire quella situazione.
Assorto nei miei pensieri, non mi resi conto che eravamo arrivati al luogo prestabilito.
Mi stampai in faccia il miglior sorriso e scesi dall’auto venendo accecato dai flash dei paparazzi.
Mi trattenni con alcune fans insieme ai ragazzi, ma poco dopo mi affrettai ad entrare nello stabile, ansioso di rivedere al più presto la mia Mel.
I ragazzi mi affiancarono e Louis mi strinse una spalla sorridendomi per rassicurarmi.
Ricambiai il sorriso e feci un cenno con la testa per ringraziarlo del suo supporto.
Insieme ci avviammo all’interno del locale, dove ormai la musica ad alto volume riempiva l’atmosfera. Di tanto in tanto ci imbattevamo in qualcuno da salutare, ma la mia attenzione vagava per la stanza, alla ricerca di una chioma di capelli biondi e di due meravigliosi occhi verdi.
Ad un tratto la vidi.
Stava parlando con alcune persone e sorrideva serena.
Il suo corpo era avvolto in uno splendido vestitino color oro corto e senza spalline che le fasciava il corpo esile, esaltando le sue magnifiche forme.
Ai piedi un paio di tacchi neri e i capelli lunghi sciolti sulle spalle.
Era tremendamente provocante.
Era tremendamente bella.
Mi incantai ad osservarla, non curandomi degli sguardi perplessi delle persone intorno a me.
Poco dopo la vidi voltarsi nella mia direzione. Si bloccò a guardarmi con un’espressione sorpresa e la bocca leggermente aperta.
I nostri occhi si incastrarono gli uni con gli altri, proprio come succedeva ogni volta che si incontravano.
In quel momento avrei voluto correrle incontro, stringerla fra le mie braccia e baciarla.
Eravamo entrambi bloccati e nessuno dei due riusciva a far nulla.
D’un tratto però, un ragazzo biondo distolse il nostro contatto visivo prendendola in braccio sorridente e facendola roteare in aria.
Rimasi spiazzato e mi sentii male.
Aveva trovato un altro.
Lei gli sorrise gentile ed io non potei più stare a guardare.
Mi incamminai fuori dal locale, verso il giardino esterno e appena mi ritrovai all’aria aperta, accesi una sigaretta aspirando avidamente dal filtro nel tentativo di rilassarmi.
Mi poggiai al muro del locale e lasciai che la mia testa si adagiasse ai mattoni.
Misi una mano in tasca e mi lasciai sfuggire un sospiro, mentre sentivo gli occhi inumidirsi.
Il pensiero di averla persa mi distruggeva. Ero stato talmente stupido ed egoista. Lei meritava di più. Meritava qualcuno che sapesse starle vicino sempre e che non l’abbandonasse e probabilmente quel ragazzo era giusto per lei.
Poco dopo, la porta dalla quale ero uscito si spalancò, ma non mi curai di guardare chi fosse.
-Dovresti perdere questo vizio del fumo, te l’ho ripetuto milioni di volte, ma ancora non ci arrivi- disse una voce.
La sua voce.
Mi voltai di scatto sgranando gli occhi, ritrovandomela davanti con un leggero sorriso sulle labbra.
Mi incantai nuovamente ad osservarla, incapace di proferire parola, abbagliato dalla sua bellezza.
Lei si avvicinò cauta e mi sfilò la sigaretta dalle labbra, lanciandola a terra e schiacciandola con la scarpa elegante.
-Sono testardo, lo sai bene!- dissi tentando di recuperare un po’ di lucidità, ma senza distogliere il mio sguardo dal suo.
-Io avrei usato stupido autolesionista, ma anche testardo ti si addice!- ribatté lei facendomi sorridere.
Ci osservammo per un altro po’ senza dire una parola.
Mi concentrai sul suo volto dolce, tracciandone con la mente i lineamenti perfetti.
-Come stai?- mi domandò infine lei.
Mi scossi lievemente alla sua domanda.
-Oh…ecco…bene, se così si può dire!- esclamai poco convinto abbassando il volto –Tu?- chiesi poi con un filo di voce.
-Idem!- rispose lei.
Sospirammo entrambi contemporaneamente.
-Mel io…-
-Zayn io…-
Parlammo contemporaneamente per poi scoppiare a ridere.
-Prima tu…- dissi tranquillizzandomi lentamente.
-No tu!- esclamò lei sorridendo.
Presi un bel respiro.
-Mi dispiace Mel, per tutto ciò che è successo. Per essere sparito così da un momento all’altro lasciandoti sola, senza farti sapere dove fossi. Avrei dovuto starti accanto e sostenerti e farti sapere che il nostro amore poteva resistere a tutto, poteva resistere alla distanza. Invece sono scappato come un vigliacco, perché egoisticamente non volevo che te ne andassi, non volevo che andassi via lontano da me, perché la verità è che io non ce la faccio a stare lontano da te e il solo pensiero mi faceva venire il voltastomaco. Ma, allo stesso tempo, avevo paura che a causa mia avresti rinunciato e così stupidamente sono scomparso per lasciarti prendere la decisione più giusta per te. Ma ho sbagliato e me ne rendo conto solo ora che ti ho persa e non avrei dovuto…- dissi tutto d’un fiato, mentre Mel mi osservava e ascoltava attentamente.
-Quei giorni sono stati durissimi per me, non sapevo dove fossi e cosa sarebbe successo fra noi e la cosa mi ha spaventata molto. Mi hai fatta soffrire molto Zayn e dopo che ho scoperto quella cosa che è successa con Perrie…- disse.
-Mel non è successo nulla tra noi te lo giuro, mi ha incastrato. Mi ha detto che voleva chiacchierare, invece ha organizzato tutto con i paparazzi per ottenere una foto da copertina e farsi pubblicità, te lo giuro, non è successo nulla fra noi, io lo giurerei su qualsiasi cosa…io…- la interruppi.
Ma lei mi zittì mettendomi un dito sulla bocca.
-Lo so!- esclamò.
La guardai confuso.
-Lo sai?- domandai incredulo.
-Lo so Zayn, so che sei sincero e ti credo! Ho letto le dichiarazioni che hai lasciato ad alcune interviste riguardo a questo fatto e l’hai accusata e in più Audrey, Danielle e i ragazzi ti credono. Ma cosa più importante, io mi fido di te! Malgrado tutto io mi fido di te. E ti devo delle scuse, perché anche io ho sbagliato non parlando del lavoro con te prima di accettare e mi dispiace di non averti creduto e di non averti lasciato spiegare subito come stavano le cose..- disse avvicinandosi leggermente e appoggiando una mano sul mio petto che ormai si alzava e si abbassava velocemente.
Mi beai di quel contatto innocente tra noi, assaporando ogni più piccola sensazione che le sue delicate dita provocavano sulla mia pelle.
Le alzai il mento con la mano per poterla guardare negli occhi.
-Non devi scusarti di nulla, sono stato io a sbagliare. Chiunque avrebbe pensato quello che hai pensato tu vedendo la copertina di quel giornale. Mel non sai quanto mi dispiace, io non ce la faccio più a stare senza di te, sto impazzendo, è come se mi mancasse l’aria e la cosa mi spaventa perché non sono mai stato così dipendente da una persona come lo sono con te. Voglio stare con te, stringerti a me, toccarti e baciarti in ogni momento e non voglio lasciarti andare mai più, perché ti amo. Ti amo con tutto il mio cuore e credo che nessuno potrà mai amare così tanto un’altra persona. Spero che mi perdonerai e che mi vorrai ancora, in caso contrario lo capirò, ma sappi che il mio cuore ti apparterrà sempre e..mio dio..so che sono stato uno stupido, ti prego perdonami Mel io ti amo e…- dissi velocemente.
Lei mi zittì nuovamente con il dito e iniziò a ridere.
-La vuoi smettere una buona volta di parlare e mi baci?!- domandò sorridendo.
Non me lo feci ripetere due volte e mi avvinghiai alle sue labbra, impossessandomene come se fossero il mio ossigeno.
La strinsi a me posando le mani sui suoi fianchi, mentre lei intrecciava le mani ai miei capelli e li tirava delicatamente.
In quel bacio non c’era nulla di casto.
C’era passione, desiderio di appartenersi e felicità per essersi finalmente ritrovati. C’erano le migliaia di parole non dette che non avrebbero mai potuto esprimere ciò che provavamo, quanto invece stava facendo quel contatto tra le nostre labbra. C’erano scuse e frustrazione.
C’era amore.
Il nostro amore.
Quell’amore puro che in pochi riescono a trovare e che, per qualche scherzo del destino, io avevo scovato.
Una lacrima salata iniziò a solcare la mia guancia fino ad arrivare alle nostre labbra.
Ci staccammo leggermente con i respiri affannati, ma un sorriso sulla bocca e le fronti incollate.
-Comunque ti amo anch’io sciocchino e certo che ti voglio, ti voglio da una vita e non ti lascio andare via!- disse lei con gli occhi lucidi.
La baciai a stampo.
-Non desidero altro!- le risposi felice e sollevato.
Mi baciò un’altra volta in modo più delicato, ma che mi mandò in estasi.
-Aspetta un momento…-dissi staccandomi leggermente da lei –Chi è quel tipo che ti ha abbracciata prima?- domandai guardandola storto.
Lei scoppiò a ridere.
-È Sam, un amico… e credimi gelosone, non devi preoccuparti di lui, penso che dovrei preoccuparmi io in effetti…- rispose divertita.
La  guardai perplesso senza comprendere bene il senso delle sue parole.
-Sam è gay Zayn!- disse chiarendo i miei dubbi.
-Oh…- esclamai stupito.
Mel scoppiò a ridere.
La osservai senza riuscire a trattenermi e mi unii alle sue risate stringendola a me e affondando la testa fra i suoi capelli profumati e morbidi.
La guardai negli occhi nuovamente sorridendo.
Era di nuovo mia e lo sarebbe stata per sempre.
-Ti amo!- le sussurrai sulle labbra.
-Sai ne avevo il sospetto!- mi prese in giro lei –Ti amo anch’io amore mio!-
La baciai di nuovo, sentendo ogni cellula del mio corpo andare in fibrillazione.
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
 
Ciao miei dolci tesori!! :)
Chiedo umilmente perdono per il ritardo stratosferico che sto facendo con questa ff, ma anche con “You, Me…Us”.
Mi scuso infinitamente, ma ho ricominciato l’università e come se non bastasse lavoro ogni giorno, se poi ci aggiungiamo anche qualche allenamento e la mia vita sociale, il tempo che mi resta per scrivere è davvero poco. Spero che mi possiate perdonare!!
Dunque ecco il penultimo capitolo, il prossimo sarà l’epilogo e poi questa storia sarà conclusa:)
Un po’ mi dispiace, perché come ormai sapete è la prima ff che ho scritto e ci sono affezionata anche se non ha avuto un grande successo:)
Comunque hanno fatto paceeeeeeee!!! E personalmente penso che l’abbiamo fatto nel loro dolcissimo stile che li caratterizza da un bel po’ ormai!!! <3<3<3<3<3
Lo so questa storia è stata molto mielosa, ma mi ispirava così e non me ne pento :)
Dunque vorrei chiedervi un favore, è più un regalo!!
Mi piacerebbe molto sapere cosa ognuna delle mie lettrici pensa di questa storia, se vi ha suscitato qualche emozione o che so io, quindi mi farebbe un enorme piacere leggere i commenti di ognuna di voi tra questo capitolo e l’epilogo o anche per messaggio privato!! :)
Mi renderebbe davvero felicissima!!! :)
Avverto le mie lettrici di “You, Me…Us” che credo che prima di continuare con il prossimo capitolo, mi concentrerò sull’epilogo di “Not to think, just live”. Perdonatemi, ma voglio portarla a termine e potermi dedicare al finale pienamente. E non vorrei pubblicare capitoli scadenti e scritti male per l’altra ff!! :)
Ringrazio infinitamente chi preferisce, segue e ricorda questa storia e anche chi la legge silenziosamente e spero si farà sentire in questi ultimi due capitoli:) VI AMO!! <3
Un ringraziamento speciale alle ragazze delle recensioni: directioner_1808, GLAM_1D e Lol_ Non sapete quanto vi amo <3<3<3
Detto questo vi bacio e spero vi facciate sentire! Ci vediamo all’epilogo!!:)
-V-
 
“You, Me…Us”     
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1972392&i=1

 


   
                          

 

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Capitolo 25
*** Epilogo ***


LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE PLEASE :)

 

NOT TO THINK, JUST LIVE

 
 
24.EPILOGO
 
“I will be there to take care of you
I will be there when you cry babe
I will be there when you need someone to tell you
That you’re beautiful baby
 
I will be there when you need someone to run with
I will be there when you need someone to dance with
I’m your lover when the skies turn gray
Everyday till its beautiful baby”
Robin Thicke
 
 
 
MEL’S POV
 
Me ne stavo davanti alla specchiera, seduta sullo sgabello ricoperto da un cuscino di velluto rosso.
Osservavo il mio volto riflesso, alla ricerca di qualche piccola imperfezione da correggere con un trucco dell’ultimo minuto.
Ero dentro quella stanza da più di tre ore e ogni volta che osservavo la mia immagine riflessa, continuavo a trovare qualcosa che non andava, ma non ero capace di sistemare tutto alla perfezione.
Ero agitata, le mani mi sudavano e mi mancava il fiato.
Mi lasciai sfuggire uno sbuffo spazientito, poco prima che due bellissime ragazze fasciate da un vestito blu elettrico lungo, varcassero l’uscio, dopo aver picchiettato la porta di legno scuro, senza ricevere una mia risposta che le invitasse ad entrare.
Mi alzai voltandomi verso di loro.
Appena mi videro, si bloccarono a guardarmi a bocca aperta.
-Wow- boccheggiò la rossa.
-Wow- le fece eco Danielle, già con gli occhi lucidi.
-Andiamo ragazze, non dite cavolate! Non c’è nulla di wow in me oggi!- esclamai spazientita tornando a sedermi svogliatamente sullo sgabello e lasciando che uno sbuffo di disapprovazione uscisse dalle mie labbra colorate da un rossetto rosa.
Le ragazze mi corsero incontro.
-Smettila tu signorina!- mi rimproverò Audrey.
-Sei bellissima Mel!- proseguì Danielle sfiorandomi un ciuffo biondo che ricadeva morbido sulla mia guancia.
Le fulminai con lo sguardo alzandomi innervosita.
-Guardatemi, aprite gli occhi! L’acconciatura è un disastro, non reggerà mai, il trucco è orribile e il vestito mi sta male, forse dovevo prendere una taglia in più, oppure sceglierne uno diverso..andrà tutto malissimo me lo sento!- esclamai sull’orlo di una crisi isterica.
Le ragazze mi guardarono con un sorriso dolce sul volto.
Danielle mi prese per mano e mi fece accomodare accanto a lei e Audrey sul divanetto.
-Tesoro respira, andrà tutto benissimo! È normale essere agitati, è uno dei giorni più importanti della tua vita, ma tu sei splendida e quell’uomo ti ama da impazzire Mel…- disse Danielle accarezzandomi una mano.
Audrey annuì – Non ho mai visto nessuno amare così tanto una persona come Zayn ama te biondina. Un po’ d’agitazione è normale..ti ricordi che Danielle ha pianto per quasi un’ora solo perché le si era sbavato il rossetto?-
La mora rise divertita facendo sorridere anche me.
Poco dopo, sentii  qualcuno bussare alla porta e, subito, mia madre fece capolino dalla porta tenendo per mano una bellissima bimba dai riccioli rossi e dei grandi occhioni verdi.
La piccola corse in braccio a Audrey.
Era sua figlia. Sua e di Harry. La piccola Daisy ormai aveva quasi tre anni ed era la bambina più bella, dolce ed intelligente che avessi mai conosciuto.
Audrey ed Harry non si erano mai sposati, non era per loro dicevano, ma stavano insieme da cinque anni ormai e il loro rapporto era solido e forte. Inoltre, l’arrivo della piccolina, aveva aiutato i due a consolidarlo ancora di più. Si amavano follemente tutti e tre ed erano una famiglia meravigliosa.
-Sei bellissima zia Mel!- esclamò la piccolina facendomi sorridere.
Le accarezzai una guancia.
Mia madre avanzò verso di me, fasciata da uno splendido abito grigio. Appena mi fu davanti, mi alzai abbracciandola forte, come quando i bambini stritolano i loro genitori per paura che si allontanino da loro e per sentirsi al sicuro. Avevo bisogno del suo calore e probabilmente ne avrei avuto bisogno per tutta la vita. Era la mia ancora e in quel momento mi stava tenendo attaccata a sé. Non mi avrebbe mai lasciata.
-Piccola mia, sei splendida!- disse lei, con una leggera nota di commozione nella voce.
Si allontanò leggermente per potermi guardare negli occhi e sorridermi.
Ricambiai immediatamente ed iniziai a tranquillizzarmi.
-Non lo so mamma, sembra che nulla sia come me l’aspettavo, il vestito, il trucco, dovrebbe essere tutto perfetto, ma non è così. E se Zayn cambiasse idea? E se fra qualche anno si stancasse di me perché il matrimonio ucciderà inaspettatamente il nostro amore?- dissi.
Mia madre guardò Danielle ed Audrey che, interpretando lo sguardo d’intesa della donna che mi aveva messa al mondo, silenziosamente si alzarono lasciando la stanza insieme alla piccola Daisy.
Mi fece sedere nuovamente.
-Tesoro mio, ti capisco, il matrimonio spaventa ed io e tuo padre non siamo stati un buon esempio per te e tua sorella. Ma una cosa è certa, tu non sei me e Zayn non è tuo padre- disse prendendomi le mani –Vedi piccola mia, molte cose cambieranno e starà a voi due saper far crescere il vostro amore e farlo resistere a tutto. Ma tu sei forte e tenace, non ti arrendi facilmente e sono sicura che ce la farai. Tu e Zayn vi amate alla follia e il sentimento che c’è tra voi, viene percepito da chiunque vi circondi. Resisterete. E se non sarà così,  gestirai la situazione a tempo debito, ma non pensarci troppo. Vivi questo momento con lui e assapora ogni istante della vostra vita insieme. Sarà splendida bambina mia.- concluse accarezzandomi una guancia.
Alle parole di mia madre mi sciolsi, la tensione iniziò a farsi sentire meno. Con delle semplici frasi riusciva a farmi tranquillizzare.
-Ti voglio bene mamma, con tutto il cuore. Sei il mio esempio- esclamai abbracciandola forte quasi commuovendomi.
La sentii singhiozzare.
-Anche io piccola mia, sei la mia vita- rispose. Riuscii a percepire un sorriso nella sua voce.
Mi staccai da lei lentamente con una lacrima salata che aveva iniziato a rigarmi il viso e notai che mia madre si trovava nella stessa situazione.
-Non piangere che ti si scioglie il trucco- mi disse.
-Resta con me- la implorai.
-Sempre- rispose sorridendo.
Bussarono alla porta e la testa riccioluta di Audrey fece capolino nella stanza.
-Scusate se disturbo, ma è ora- disse sorridendo.
Presi un bel respiro e, tenendo la mano a mia madre, mi alzai dal divanetto.
Afferrai il bouquet di rose bianche e rosse.
-Sono pronta- dissi sorridendo.
 
La piccola Daisy saltellava sul tappeto rosso, adagiato sopra l’erba del giardino di quella tenuta di campagna affittata per l’occasione, lanciando petali di fiori lungo il suo cammino.
Poco dopo Audrey, Danielle, Eleanor e Lidya, la fidanzata di Niall, si avviarono lentamente verso l’archetto nuziale situato al termine della passeggiata, dove il celebrante e lo sposo con i suoi quattro migliori amici, attendevano il mio arrivo davanti a famigliari ed amici intimi.
Quando le damigelle arrivarono alle loro postazioni, partì la marcia nuziale ed il mio cuore iniziò a martellare insistentemente nel petto.
Presi un bel respiro e aggrappandomi al braccio di mio zio, che in tutti quegli anni mi aveva fatto da padre, mi avviai con passo lento verso l’altare. Alzai gli occhi dalle mie scarpe e lo vidi, in piedi vicino a Liam, fasciato da un meraviglioso completo nero elegante. I capelli sistemati nella solita cresta perfetta che negli anni non lo aveva abbandonato. La leggera barbetta perfettamente curata a decorargli il volto. Un sorriso smagliante stampato sulle labbra e i suoi splendidi occhi accesi di una luce calda e abbagliante, che non avevo mai visto prima. Mi guardava avanzare lentamente e sorridendo non potei evitare di arrossire, sentendo il suo sguardo di fuoco puntato sulla mia figura.
In quel momento non c’era altro che lui.
Lui che malgrado fosse maturato negli ultimi cinque anni, era sempre un cucciolo nei modi di fare.
Lui che ogni volta che mi sfiorava, mi faceva vibrare l’anima.
Lui che mi aveva salvata dalla mia depressione, accogliendomi fra le sue braccia e stringendomi a sé per non farmi affogare.
Lui che mi ero tanto impegnata a respingere, prima di scoprire che era l’altra parte di me.
Lui che mi faceva sentire viva.
Lui che mi aveva chiesto di sposarlo inginocchiandosi davanti a me, nello stesso luogo dove avevamo fatto l’amore la prima volta.
Lui che mi fermavo a contemplare la mattina nel letto accanto a me, mentre ancora dormiva profondamente.
Lui che mi aveva amata per la prima volta nella mia vita.
Lui che continuava ad amarmi, malgrado i miei innumerevoli difetti.
Lui, che era tutto ciò che desideravo tenere accanto a me per il resto della mia esistenza.
Lui che mi aveva fatto capire che cosa significa amare una persona.
Lo amavo.
Sorrisi a quei pensieri e fui consapevole che mia madre aveva ragione.
Sarebbe andato tutto bene.
Sarebbe durata.
Perché noi ci appartenevamo.
Il nostro era amore.
 
ZAYN’S POV
 
Osservavo la fede al mio dito e mi sentivo felice e appagato.
Mel stava ballando con suo zio in mezzo alla pista da ballo.
Nel suo vestito bianco era semplicemente bellissima.
Vederla arrivare all’altare, era stata l’emozione più intensa mai provata prima e non potevo che essere più felice.
Avevo appena sposato la donna della mia vita, la donna con cui avrei avuto dei figli, con cui sarei invecchiato e avrei badato ai nostri nipoti e non avrei potuto desiderare moglie più perfetta per me.
Non potevo più fare a meno di lei, era la mia aria, il mio punto fisso, la mia luce, la mia casa.
L’unica per cui avevo provato un amore così grande.
Sorrisi nel vederla ondeggiare insieme a suo zio, che al contrario di lei, che era ormai una ballerina di successo nel mondo dello spettacolo, risultava parecchio impacciato.
In quel momento, avevo tutto ciò che avevo sempre desiderato.
Una carriera che andava a gonfie vele e un lavoro che amavo. Dei fratelli acquisiti che condividevano con me questo viaggio. I miei amici e la mia famiglia attorno a me. E la persona che mi aveva fatto sentire vivo per la seconda volta al mio fianco. La persona a cui avevo affidato il mio cuore e avevo deciso di farglielo custodire per tutta la vita.
Mia moglie che amavo alla follia.
Ero felice.
Mi avvicinai a Mel e allo zio.
-Posso rubartela?- domandai all’uomo panciuto.
-Oh grazie mille ragazzo, sei il mio salvatore! Il ballo non fa proprio per me- esclamò l’uomo facendo ridere Mel e me –È tutta tua!- aggiunse prima di fare un occhiolino e allontanarsi per raggiungere la moglie.
Presi Mel fra le mie braccia circondandole i fianchi e inebriando i sensi del suo profumo fruttato.
-Ti ho detto che sei meravigliosa oggi?- le domandai, mentre circondava le braccia al mio collo.
Lei sorrise.
-Almeno un centinaio di volte!- rispose divertita.
-Beh sei splendida!- dissi ridendo e lasciandole un dolce bacio a stampo sulle labbra.
Iniziammo ad ondeggiare lentamente sulla pista senza badare realmente al ritmo della musica di sottofondo, ma perdendoci l’uno negli occhi dell’altra ad ascoltare il battito dei nostri cuori che andava all’unisono.
Mel mi baciò il collo facendomi venire i brividi come ogni volta che mi sfiorava ed io la strinsi più forte a me.
Poco dopo si staccò leggermente osservandomi con un’espressione strana sul volto.
-Vieni con me- disse prima di trascinarmi fuori dalla pista.
Corse ridendo, trascinandomi dentro la villa e non si fermò, malgrado le mie domande sulla nostra destinazione, finché non ci ritrovammo in una delle tante stanze dell’edificio.
Mel si fermò davanti ad un grande specchio ed osservò il suo riflesso.
D’istinto, vedendola improvvisamente pensierosa, la abbracciai da dietro stringendole il ventre piatto e posando il mento sulla sua spalla.
-Ci pensi mai a come saremo da vecchi?- domandò d’un tratto.
Ci riflettei.
-Certo che ci penso ogni tanto- risposi, osservandola tramite lo specchio.
-E come ci vedi?- chiese.
Pensai alla sua domanda. Non sapevo dove voleva arrivare o che cosa volesse sentirsi dire, ma per me c’era solo una risposta a quella domanda.
-Insieme!- esclamai deciso accarezzandole la spalla nuda con la punta del naso.
Sul suo volto si allargò un sorriso incantevole e dopo essersi voltata verso di me, incollò le sue labbra alle mie, dove si incastravano alla perfezione.
Ci lasciammo coinvolgere da quel bacio appassionato, staccandoci solo quando necessitavamo di riprendere fiato.
I nostri respiri erano leggermente pesanti.
Mel mi guardò negli occhi e prese un bel respiro.
-E ci vedi anche un piccoletto o una piccoletta che ti chiama papà nel nostro futuro?- domandò con un sorrisetto furbo.
-Certo che ce lo vedo, ma…Mel…- risposi rendendomi conto pian piano di ciò che aveva detto.
Continuava a guardarmi con il sorriso stampato in faccia e gli occhi che brillavano.
-Sei incinta?- domandai con la voce che tremava per l’emozione.
Lei annuì semplicemente con il capo ed io rimasi spiazzato.
Mi incantai a bocca aperta ad osservarla, senza sapere cosa dire.
-Amore? Tutto ok?- mi domandò dopo poco mia moglie preoccupandosi visto che non davo segni di vita.
-Sei incinta….sei incinta!- riuscii ad esclamare felice prima di prenderla in braccio e farla volteggiare stringendola fra le mie braccia.
Mel iniziò a ridere felice.
Le feci appoggiare nuovamente i piedi a terra.
-Da quanto tempo?- domandai commosso, mentre i miei occhi si inumidivano dalla felicità.
-Quasi un mese, volevo fosse il nostro regalo per il matrimonio, per quello non te l’ho detto- disse con aria colpevole, ma divertita.
-Diventerò papà!- esclamai al settimo cielo.
Lei sorrise dolcemente accarezzandomi una guancia.
Le lasciai un dolce bacio sulle labbra per poi abbassarmi all’altezza del suo ventre.
-Ciao piccolino o piccolina! Sono il tuo papà. Non vedo l’ora di stringerti tra le mie braccia e non vedo l’ora che tu veda la tua mamma. È bellissima sai ed è la migliore che potessi desiderare, perciò trattala bene finché stai lì dentro- esclamai guardando Mel negli occhi facendola ridere, mentre lei mi accarezzava i capelli.
Baciai il ventre di mia moglie, lasciando un bacio al nostro bambino e mi alzai di nuovo in piedi.
Abbracciai stretta Mel.
Ora era davvero tutto perfetto.
-Spero sia come te- dissi alla donna che tenevo tra le braccia.
Lei si allontanò per guardarmi negli occhi.
Mi sorrise.
Poi si avvicinò lentamente.
-Ti amo-sussurrò sulle mie labbra.
-Mai quanto io amo te…voi!- risposi riferendomi a lei e alla piccola creatura che cresceva in lei.
Lei sorrise e una lacrima le bagnò la guancia.
Inspirai il suo profumo ancora una volta e la baciai.
Assaporai il suo sapore.
Sapore di casa.
 


SPAZIO AUTRICE
 
Lo so, vi ho fatto aspettare tantissimo, chiedo venia!!!
Perdonatemi, ma ho avuto pochissimo tempo e la connessione che faceva i capricci.
Eccovi l’epilogo di  “Not to think, just live” :)
Ebbene si, siamo arrivati alla conclusione di questa storia a cui come sapete sono particolarmente legata. Lacrimuccia :’(
Cosa ne pensate? Ho deluso le vostre aspettative? Speravo di poterla concludere meglio, ma mi usciva solo così il capitolo, anche dopo averlo letto e sistemato un sacco di volte. Sorry, spero non sia troppo brutto;)
Allora visto che siamo alla fine voglio ringraziare di cuore ognuna di voi per aver seguito la storia. Ringrazio ovviamente le ragazze che hanno recensito il capitolo precedente: GLAM_1D, directioner_1808, Princess_Sam e Lol_
Ma oltre a loro, stringo in un abbraccio tutti i miei lettori. Grazie di cuore, non sapete quanto siete importanti <3
Non dimenticate di farmi sapere cosa ne pensate di questo epilogo con le vostre recensioni, spero davvero che non vi faccia schifo totalmente:)
Detto questo, avete ascoltato “Story of my life”?
Io sono impazzita quando l’ho sentita, credo sia un pezzo meraviglioso, inizio a tremare ogni volta che l’ascolto e sento di avere il bisogno di abbracciare i ragazzi, anche se probabilmente non succederà mai! :(
Sono davvero fiera di loro, sono maturati davvero tantissimo e li adoro <3
Va beh comunque, vi annuncio che la nuova canzone mi ha dato l’idea per un’altra storiaaaaa!! Non so quando inizierò a scriverla, né quando la pubblicherò, ma se vi va di leggere qualcos’altro di mio, tenete gli occhi aperti;)
Nel frattempo potete passare da “You, Me…Us” se non l’avete già fatto. È da tanto che non pubblico nemmeno lì, ma mi farò viva al più presto! Scusatemi ancora!!!
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1972392&i=1
 
Spero di rivedervi presto mie care lettrici :)
Vi mando un bacio e un abbraccio che viene dal mio povero cuoricino!
A presto
-V-

 


 

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