Un cupido per cugina

di neamh
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Compagni di viaggio ***
Capitolo 2: *** Cassiopea Malfoy ***
Capitolo 3: *** Litigata in treno ***
Capitolo 4: *** Serpe o grifone? ***
Capitolo 5: *** Una Principessa per Amica ***
Capitolo 6: *** Interruzioni ***
Capitolo 7: *** Ballo in vista! ***
Capitolo 8: *** Start of Something New ***
Capitolo 9: *** Il dopo festa ***
Capitolo 10: *** Chiarimenti ***
Capitolo 11: *** Mezzosangue e Mezzevoci ***
Capitolo 12: *** Segreti... non tanto segreti ***
Capitolo 13: *** Indagini a Capodanno ***
Capitolo 14: *** Pensieri e Parole ***
Capitolo 15: *** Il ritorno della Serpe ***
Capitolo 16: *** Colpevole ***
Capitolo 17: *** Domande & Risposte ***
Capitolo 18: *** La verità ***
Capitolo 19: *** Conseguenze ***
Capitolo 20: *** Conseguenze: II parte ***
Capitolo 21: *** Solitudine ***
Capitolo 22: *** Guerra e pace ***
Capitolo 23: *** Chiarimenti II parte ***
Capitolo 24: *** Shopping e confessioni ***
Capitolo 25: *** Imprevisti ***
Capitolo 26: *** Problemi di cuore ***
Capitolo 27: *** Sorpresa! ***
Capitolo 28: *** Debolezze ***



Capitolo 1
*** Compagni di viaggio ***


compagni di viaggio
So che avevo promesso il seguito di Piove (di cui a proposito ringrazio nuovamente tutte le fan) ma mi è venuta un'idea e ho deciso di metterla per inscritto. Il pairing principale è sempre Draco/Herm, anche se da questo capitolo non si direbbe. Spero che vi piaccia.
Ricordo che questi personaggi non mi appartengono ma sono di proprietà di J.K.Rowling e questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.



Un cupido per cugina
                                       di mary0094


Capitolo 1: Compagni di viaggio!


Un nuovo anno stava per cominciare ad Hogwarts. Decine di studenti affollavano il binario 9 e 3/4, mentre altri erano già a bordo del treno rosso che li avrebbe condotti a  scuola.

Un ragazzo dai capelli scuri e gli occhi verdi (e un’inconfondibile cicatrice sulla fronte) si faceva strada nel corridoio di uno dei vagoni.

“Scusa Harry! Dobbiamo andare nel vagone dei Prefetti, ci vediamo più tardi!” Begli amici! Adesso sono qui da solo. Spero di incontrare Neville o qualcun altro che conosco, almeno il mio viaggio non sarà una conversazione con me stesso in cui mi chiedo chi me lo ha fatto fare a trovarmi degli amici così traditori…  Un Bambino sopravvissuto più scocciato che mai trascinava pesantemente il suo baule, quando intravide, dalla porta semichiusa, uno scompartimento vuoto…


Solo dopo essere entrato si accorse che c’era un viaggiatore al suo interno.
Una ragazza sui quindici anni dai capelli biondo grano, lisci e sciolti sulle spalle stava sfogliando una rivista di gossip babbano. Gli occhi azzurro chiaro, quasi grigi, scorrevano veloci lungo le pagine, soffermandosi ogni tanto su qualche pettegolezzo più interessante. L’abbigliamento era tipicamente babbano e molto curato, da vera modaiola, tuttavia la giovane non aveva un aria snob.


Harry era rimasto imbambolato a fissarla e non si era accorto che la bionda aveva distolto lo sguardo dalla rivista e lo guardava con un’espressione curiosa. Quando se ne rese conto, il ragazzo diventò paonazzo e a lei scappò un sorriso.

“Sono… sono occupati questi posti?” le chiese cercando di ritrovare un po’ di contegno.

“Solo uno” rispose indicando quello accanto a sé “siediti pure!”

Nonostante l’imbarazzo, Harry si accomodò nel posto dinanzi a lei e le porse la mano.

“Io  sono Harry… Harry Potter” le disse ancora a disagio

“Ti presenti anche... ti ho riconosciuto, sai!” affermò la ragazza sorridendo e afferrando la mano del giovane, che, se possibile, diventò ancora più rosso. “Io sono Cassy!”


Che bello! Una compagna di viaggio! pensò entusisto.
Volevi dire: che BELLA compagna di viaggio! lo corresse una vocina nella sua testa, ma Harry preferì ignorarla.


“Non ti avevo mai vista a scuola! Di che Casa sei?” le domandò il giovane curioso

“Nessuna, ancora. Sono nuova. Prima frequentavo Beauxbatons ma poi, per vari motivi, mi sono dovuta trasferire in Inghilterra, da mio cugino. Lui studia ad Hogwarts, e così… eccomi qui!”

“E chi è tuo cugino? Lo conosco?”

“Sì… penso di sì!” la ragazza distolse lo sguardo dagli occhi verdi del moro.


“Qualcosa dal carrello, cari?” una paffuta signora che trasportava un carrello pieno di delizie si affacciò nello scompartimento.

“Sì, volentieri” disse la ragazza cercando i soldi nella borsa.

“Non preoccuparti, pago io!” Harry si alzò per scegliere qualcosa dal carrello.

Il cioccolato è afrodisiaco gli disse la vocina nella sua testa. Senza rendersene conto il moro comperò una quantità un spropositata di cioccorane e altre delizie al cioccolato.
Ma lo faccio perché amo il cioccolato, non certo perché è afrodisiaco si disse, poco convinto.

Intanto la bionda guardava fuori dal finestrino, osservando il riflesso della sua pelle chiara e degli occhi di ghiaccio sul vetro.

Salva per un pelo! pensò.




I due giovani passarono più di metà del viaggio da soli, parlando del più e del meno (ma evitando accuratamente l’argomento famiglia).

“Come hai fatto a capire che mi piacciono le cioccorane?” gli chiese mentre scartava l’ennesima confezione.

“Ho tirato ad  indovinare!”le disse sorridendo imbarazzato.
Come mai quella ragazza gli faceva questo effetto? Non riusciva neanche a guardarla senza arrossire, faticava a spiccicare una frase di senso compiuto in sua presenza, eppure si sentiva anche molto a suo agio con lei!

Io insisto che è il cioccolato che è afrodisiaco ancora quella vocina nella sua testa, una vera rottura!

Chi se ne frega se il cioccolato è afrodisiaco! Non sto mica cercando di fare colpo! Pensò convinto

Certo, come no? La vocina non voleva desistere

Parlo sul serio!

Naturalmente!


“E piantala!” questa volta non lo aveva solo pensato, purtroppo.

La bionda lo fissò curiosa e anche piuttosto irritata “Scusami!?!”
No, irritata non era la parola giusta, incazzata rispecchiava di più il suo stato d’animo.

Che diamine! Allora è veramente uno stronzo come mi avevano detto… peccato, sembrava simpatico! Pensò

E carino! Le vocine odiose non risparmiarono la povera Cassy

Che c’entra il fatto che è carino! Io parlavo di simpatia!

Sì, certo! Ma è anche mooolto mooolto carino!!!

Cassy era parecchio scettica, ma si fermò ad osservare il ragazzo, che nel frattempo cercava una scusa per giustificare il suo comportamento: capelli neri spettinati, cicatrice sulla fronte (simbolo di coraggio sussurrò la vocina  fonte di guai, più che altro ribattè la ragazza), profondi occhi verdi in cui annegare…
Cassy ma che diamine stai pensando!!! Queste vocine mi stanno dando alla testa!

Nel frattempo Harry sembrava aver ritrovato l’uso della parola.

“Mi dispiace, non ce l’avevo con te! Ero soprappensiero… stavo pensando a una cosa e… cioè… è come se mi fossi risposto da solo… lo so, adesso penserai che sono completamente pazzo… però…”

È così carino quando è imbarazzato! si ritrovò a pensare la ragazza, guardando il moro che la fissava con occhi speranzosi, completamente rosso.

“Va bene, ho capito. Non angosciarti. Ma usa un’altra volta quel tono con me e te pentirai!” lo squadrò con un ghigno (che Harry trovò stranamente familiare) poi scoppiò in una risata cristallina.

Il ragazzo si lasciò travolgere da quelle risa così fresche e genuine.

Continuarono a ridere di gusto per un po’, finchè non si resero conto di essersi avvicinati pericolosamente.

I visi erano a meno di venti centimetri di distanza. Si fissarono negli occhi imbarazzati, avvicinandosi… le loro labbra erano sempre più vicine, quasi si sfioravano e…



“POTTER! CHE CAZZO STAI FACENDO CON MIA CUGINA!?!”

Un Draco Malfoy più irato che mai era appena entrato nello scompartimento.





Spazio dell'autore:
ecco il primo chap! che ne pensate? è il caso che continui? spero di sì, perchè voglio approfondire la storia e soprattutto la mia coppia preferita... succederà di tutto!!!
Lasciate un commentino per favore e... bacioni!!!                  mary

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Capitolo 2
*** Cassiopea Malfoy ***


cassiopea malfoy
Capitolo 2: Cassiopea Malfoy


“Draco!” Cassy saltò in piedi “Era ora! Mi avevi promesso che saresti venuto. Ti avevo anche occupato il posto…”

“Ma a quanto vedo non ci hai messo molto a rimpiazzarmi” disse il biondo, scoccando un’occhiataccia ad Harry, ancora sconvolto.

“Lui è… è tuo… tuo cugino?” balbettò incredulo.

La ragazza annuì “Te lo avevo detto che lo conoscevi!”

“E non fare quella faccia da idiota, sfregiato! Sembra che tu abbia…”

“DRACUCCIO!!!”

Un urlo proveniente dal corridoio lo interruppe.

“Oh no! Cassy, ti prego!” continuò il biondo, rivolto alla cugina.

La ragazza sospirò “Solo perché sei tu!” gli disse uscendo e chiudendosi la porta alle spalle.


Draco si sedette davanti al moro, che potè osservare quanto in effetti somigliava alla bionda: stessa carnagione chiara, stessi occhi di ghiaccio… lei aveva i capelli un po’ più scuri, ma per il resto erano identici.

“Non sapevo avessi una cugina” disse Harry

“Ci sono parecchie cose che non sai di me, Potter. Comunque è la figlia del fratello di mio padre”

“Cassy Malfoy” sussurrò il Bambino sopravvissuto tra sé e sé

“Cassiopea Malfoy” lo corresse il biondo

“Cassiopea?”

“Sì, la mia famiglia è fissata con le costellazioni!” sopirò.


La ragazza rientrò sbuffando.

“Quel carlino della Parkinson è impossibile! Come fai a sopportarla?”

“Non la sopporto, altrimenti perché ti avrei chiesto di togliermela dai piedi”

“Credevo che tu e la Parkinson foste in ottimi rapporti” intervenne Harry, con una punta di malizia nella voce.

“È quello che crede lei! Ma figurati se IO, Draco Malfoy, posso sprecare il mio tempo con quella sgualdrina!” il disgusto nella sua voce era evidente “È peggio di una sanguisuga quando ci si mette!”

“Quindi è un carlino-sanguisuga!” sentenziò la biondina fingendosi seria “Evidentemente hai un fascino bestiale, cuginetto!”

Sia lei che Harry scoppiarono a ridere!

E no, signorina, non ti permettere di insultarmi, non davanti a Potter.

“Frena la lingua, Cassiopea!” ghignò il biondo, soffermandosi accuratamente sul nome.

La ragazza cambiò subito espressione, il sorriso le morì sulle labbra rosee e lanciò al Serpeverde uno sguardo che avrebbe fatto gelare il sangue nelle vene a Lord Voldemort in persona.

“Non chiamarmi Cassiopea!” gli disse a denti stretti, i begli occhi color del cielo in tempesta ridotti a fessure.

Draco però non sembrava spaventato (come invece era il moro), anzi sfoggiava uno dei suoi migliori ghigni Made-In-Malfoy, soddisfatto della reazione che aveva ottenuto.



“Io vado a vedere se trovo Ron ed Hermione”  affermò ad un certo punto Harry, per spezzare la tensione che si era venuta a creare, o comunque per tirarsene fuori.

Considerando che nessuno dei due Malfoy dava segno di averlo sentito, né tanto meno di essere interessato a quello che stava dicendo, uscì dallo scompartimento.
Draco lo seguì con lo sguardo mentre se ne andava, il ghigno gli sparì dal volto e l'espressione prima soddisfatta divenne seria. Si voltò verso la cugina, ancora indispettita.

“Che stavate facendo quando sono entrato?”

“Niente, D”

Tesoro, a me quello non pareva propriamente un niente

“Esagerato”

“Non ti azzardare, Cas, non pensarci nemmeno!”

“Draco si può sapere che diamine stai blaterando!?!”

“Lui è Potter, diamine! Il mio peggior nemico, la mia nemesi, il mio opposto in tutto e per tutto, San Potty, lo Sfregiato… pensavo avessi capito che tipo fosse, e invece ti trovo qui, da sola, con lui, a fare chissà cosa…”

“Draco guarda che a me non piace Potter. Trovo che sia un bel ragazzo, è vero, ma questo lo pensano tutte le alunne di Hogwarts, compresa la tua adorata Pansy. E poi mi conosci, io sono un tipo che cerca l’amore per gli altri, non certo per me stessa.”

E come potrei dimenticarmelo! Draco non si era certo scordato di tutte le volte che la sua adorata cuginetta aveva messo nei guai la gente, lui per primo, perché era convinta di aver individuato la coppia perfetta. Non importava se le vittime di turno fossero due sconosciuti bagnanti al mare o due celebrità (chi credete che abbia “accoppiato” Brad e Angelina?), se si metteva qualcosa in testa nessuno poteva fermarla! Metà dei flirt estivi del biondino erano opera sua! Ma non può farlo anche a scuola, non può!

“A questo proposito, quest’anno non…”

Il ritorno del moro gli impedì di completare la frase.

“Begli amici che mi ritrovo! Non solo mi hanno scaricato, ma si sono anche volatilizzati!”

“Vedi che succede a frequentare Weasley e la Granger!”

“Per una volta nella mia vita sono d’accordo con te!”


“Harry, ti stavo cercando! Ti ho visto entrare e…” Hermione si era appena precipitata nello scompartimento in cui aveva visto sparire il ciuffo spettinato dell’amico. Ma la sua voce si spense non appena mise a fuoco la scena che si era trovata davanti: il moro seduto a chiacchierare amichevolmente con Malfoy e con una ragazza che somigliava incredibilmente a quest’ultimo!

O mio Dio! Il mondo è impazzito!!!




Spazio dell'autore:
e anche il secondo chap è andato! Che dirà Hermione di questa stramba situazione? E quali saranno i piani di Cassy per quest'anno? se volete saperlo non perdete il prossimo chap!!! nel frattempo recensite, please!

MiRi: ecco a te il secondo chap! che ne pensi?
cinderella: sono contenta che Piove ti sia piaciuta! devo dire che come primo esperimento è venuta abbastanza bene! non posso anticiparti niente, ma vedo che la trama l'hai già capita da te. per saper come si svolgeranno i fatti, però, aspetta il prossimo chap!
buffy88: se mio cugino si azzardasse a comportarsi così lo farei secco all'istante. tu come fai a sopportarlo? comunque a draco non succede ancora niente per ora, ma vedrai quante gliene combinerà la nostra piccola cupido...
Dubhe92: grazie di aver recensito! che ne pensi di questo chap?
falalula: grazie mille tesoro! soono contenta di aver conservato lettori di Piove! mi farebbe piacer sapere che ne pensi di questo chap!
micia95: draco è sempre il migliore! un commentino è sempre gradito!!!

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Capitolo 3
*** Litigata in treno ***


litigata in treno
Capitolo 3: Litigata sul treno!


Hermione guardava la scena sconvolta. Apriva e chiudeva la bocca, tentando di dire qualcosa ma senza successo.

“Che c’è, Granger, ti hanno mangiato la lingua?”

La ragazza tornò in sé, non poteva certo lasciarsi insultare così da quell’odioso furetto!

“Molto spiritoso, Malfoy” rispose sarcastica.

“Certo. Io sono il re della risata, Mezzosangue” affermò con un ghigno.

Hermione lo guardò disgustata e si rivolse all’amico: “Come mai sei qui?”

“Bhe, sai, i miei migliori amici mi hanno scaricato per fare i Prefetti…” nella sua voce si percepiva un evidente risentimento “Ho cercato uno scompartimento e sono venuto qui, dove prima c’era solo Cassy” accennò alla ragazza con loro “Non sapevo che ci avrebbe raggiunti il Furetto”

“Modera i termini, Sfregiato!”

“Perché se no che mi fai?”

“Voi due siete impossibili!” sospirò la bionda prima che il cugino potesse controbattere “Non mi presenti, Draco?” la sua voce si era fatta più dolce, quasi suadente.

“Con la mezzosangue non ne vale la pena!” Ma lo sguardo della ragazza non ammetteva repliche.
“Granger, ti presento mia cugina, Cassiopea (occhiataccia assassina da parte di Cassy
n.d.a.) Malfoy! Cugina, ti presento Miss So-Tutto-Io Granger!”

“Ma come siamo gentili, Malfoy!” il tono di Hermione era a dir poco ironico.

“Con te sempre e comunque, Mezzosangue!”

La riccia si sedette affianco all’amico, cercando di ignorare il biondo che la guardava ghignando.

“Dov’è Ron?” le chiese il moro senza neanche guardarla.

“Lo ha trattenuto Ginny mentre venivamo a cercarti!”

Harry non rispose e la ragazza non poteva far altro se non aspettare che gli passasse l’arrabbiatura.

Nel frattempo il Principe delle Serpi era ancora intento a fissarla.
Non sei più la scocciante bambinetta zannuta, Mezzosangue! Pensò il biondo squadrandola da capo a piedi: curve morbide, gambe da favola, occhi dorati che lo fissavano male…

“Lo so che sono bella Malfoy, non c’è bisogno di farmi la radiografia!”

La voce della ragazza lo riportò alla realtà.
“Non ti illudere, Mezzosangue, io non perdo il mio tempo con te!”

“Illudermi? Come se io volessi stare con te”


“Certo che lo vuoi, tutte lo vogliono”

“Ma come siamo modesti!”

“Non serve la modestia, quando si è me!”

“Quando si è te? Cioè un lurido, viscido, Serpeverde figlio di mangiamorte?”

Harry e Cassy seguivano la conversazione spostando lo sguardo da Draco a Hermione.

“Non usare quel tono con me! Non ti permettere di insultare un Malfoy!”

“Un Malfoy? Ti comporti come se fossi un dio! Ma chi ti credi di essere!?!”

“Un Purosangue che merita rispetto, Granger”

“So quali persone meritano rispetto, e tu non sei tra queste!”

Erano scattati entrambi in piedi, terribilmente vicini, a un passo da mettere mano alla bacchetta.
Cassy e Harry si scambiarono un’occhiata e saltarono a dividerli.

“Sentite ragazzi, questo non mi sembra il modo migliore di iniziare l’anno quindi ora vi mettete seduti…”

“Cas, non ti impicciare!”

“Taci, Draco! Vedi di metterti seduto e di darti una calmata!”

“Ben detto!” intervenne Herm

“Lo stesso vale per te, Granger!”

Eh, sì, quei due erano proprio cugini.
Quelle parole potevano essere uscite dalla bocca del serpeverde, visto il tono di disprezzo e superiorità con cui la bionda le aveva pronunciate.

Tutti si ammutolirono.

Il resto del viaggio trascorse in silenzio.
Il quartetto più pazzo di hogwarts rimase lì seduto per circa un’altra ora, a fissarsi.

Quando arrivarono alla stazione Hermione ed Harry scesero immediatamente. Quest’ultimo salutò Cassy con un cenno del capo, ma quando incontrò lo sguardo infuriato del biondo uscì velocemente dalla cabina.

Anche Draco si era alzato, pronto per lasciare il treno, ma la cugina lo trattenne.
“Hai esagerato!”
“Non dovevi intrometterti!”
“Certo, meglio lasciare che vi scannaste sul treno!” rispose sarcastica
“Tranquilla, tra di noi è sempre così!” c’era un velo di amarezza nella sua voce.

Uscirono e cominciarono a camminare lentamente lungo il binario
“Se la consideri davvero così inferiore, perché ti ci scaldi tanto con lei?” gli chiese la ragazza ad un certo punto.
“Perché è divertente!”
“Ti diverte farti dare del lurido, viscido, Serpeverde figlio di mangiamorte?”
“No, mi diverte farle perdere le staffe!”
E quante volte l’ho fatto! Un ghigno, anzi un mezzo sorriso, gli spuntò sul volto mentre ripensava a tutti i casini che le aveva combinato, alle litigate…
E quel mezzo sorriso non sfuggi all’occhio attento della bionda.

“Comunque la Granger è una bella ragazza, vero?” gli disse con aria fintamente disinteressata.
Draco stava per rispondere con una frase del tipo “Che cazzo vuoi che me ne freghi a me se la Granger è una bella ragazza” ma non potè perché una voce stridula lo chiamò

“DRACUCCIO!!!”

Pansy Parkinson, con il suo indistinguibile muso da carlino si stava avvicinando.

“Dracuccio finalmente ti ho trovato. Cassy, ci sei anche tu? Credevo che non avessi visto Draco!”

“Infatti l’ho incontrato solo ora” qualunque persona intelligente avrebbe capito che era una balla, ma i suoi interlocutori erano un carlino e due gorilla (Tiger e Goyle) quindi Cassy non corse il rischio di essere scoperta.

La bionda si guardò intorno e intravide un essere enorme figura che richiamava a sé gli alunni del primo anno.

“Io devo andare! Anche se non sono proprio una Primina penso di dover fare anch’io l’attraversamento in barca del lago. Ciao!”

Detto questo salutò con un cenno della mano il gruppetto di serpeverde.

Questa me la paghi cuginetta! Pensò Draco mentre Pansy lo trasportava di peso verso una delle carrozze.




Spazio dell'autore:
salve a tutti! che ne pensate di questo chap? volevo introdurre i rapporti di Draco ed Her, che non saranno proprio tra i più pacifici, ma se cupido ci mette lo zampino... a presto!
p.s. scusate se vi ho fatto aspettare ma in questi giorni sono molto incasinata! spero di poter aggiornare presto!

micia95: che bello! un'ammiratrice! sono contenta che questa fic ti piaccia e soprattutto che ti sia piaciuta piove. visto che è la mia prima fic ci sono molto affezionata!
MiRi: ecco l'inizio tra i due piccioncini! come pensi che continuerà?
falalula: ciao tesoro! lo so, Brangelina è tutta opera di cupido, perchè originariamente Pitt doveva stare con me, ma poi... XD. lasciami un commentito tesoro, a presto!
cinderella: spero che anche questo chap ti piaccia! fammi sapere!

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Capitolo 4
*** Serpe o grifone? ***


serpe o grifone
Capitolo 4: Serpe o grifone?



Hermione e Harry raggiunsero Ron in una delle carrozze pronte per scortarli al castello.

“Finalmente ragazzi, ma dove eravate finiti?” cominciò il rosso non appena li vide.

“A litigare con Malfoy, essenzialmente!” la riccia era visibilmente irritata.

“Abbiamo conosciuto sua cugina!” intervenne il Bambino Sopravvissuto, prima che l’amica potesse lanciarsi nell’ennesima discussione sul perché Draco Malfoy fosse l’essere più odioso di questo mondo.

“Che tipo è? Una viperetta come il cugino?”

“Viperetta non direi, ha la nostra età! È bionda, con gli occhi azzurri…” cominciò lui

“… ed è molto bella, vero Harry?” concluse la ragazza.

Il moro arrossì vistosamente “Che… che cosa vorresti insinuare con questo?”

“Che ti sei preso una cotta per lei!” affermò tranquilla la Grifondoro, afferrando un pretesto per non pensare al Furetto.

Non è assolutamente vero!” il suo colorito si avvicinava sempre più a quello dei capelli dell'amico.

“No? Allora che stavate facendo quando è arrivato Malfoy? E perché quando siamo usciti lui ti ha lanciato uno sguardo del tipo se ti azzardi ad avvicinarti a lei te la vedrai con me?”

“E come mai tu stavi guardando quello che faceva Malfoy?” nella sua voce cera un velo di malizia

“Non cambiare argomento! Stavamo parlando di te e della cara Cassiopea!”

“Cassy!” la corresse lui

“Harry mi dici che è successo oppure no?”

“Herm non deve essere successo per forza qualcosa!” intervenne Ron, ma un’occhiataccia rabbiosa dell’amica lo zittì.

“Ha ragione!” convenne il moro Ma sono i tuoi migliori amici la vocina era tornata all’attacco non puoi mentire dicendo che non è successo niente! “Non è successo niente” ripetè Harry “Ma forse sarebbe successo se Malfoy non ci avesse interrotti!”




Cassy stava aspettando fuori dalla Sala Grande circondata da un mucchio di mocciosetti primini, che le arrivavano sì e no al gomito.
Che imbarazzo! Come posso presentarmi alla scuola circondata da queste sottospecie di Puffi!

Le porte del salone si aprirono e i nuovi alunni fecero il loro ingresso.
La stanza era gremita di gente. Centinaia di alunni affollavano i quattro tavoli. Il soffitto era un profondo cielo stellato.
Draco mi ha descritto tante volte questo posto, ma non avrei mai immaginato che fosse così bello gli occhi azzurri scrutavano meravigliati l'enorme sala.


Dopo una breve introduzione della McGranitt, e un’allegra canzoncina del cappello su come sia imprevedibile la vita, i novellini vennero smistati uno ad uno, finchè rimase solo Cassy.
La professoressa riprese la parola: “Quest’anno abbiamo una nuova studentessa, proveniente da Beauxbatons, che procederemo immediatamente a smistare. Miss Malfoy, si accomodi!” concluse indicando lo sgabello su cui stava il consunto cappello rattoppato.

La bionda si sedette, nervosa.
Il cappello cominciò il suo discorso nella testa della ragazza: “Una Malfoy! Avrei scommesso che sarebbe stato più facile con te! Vedo molto qui dentro: coraggio, intelligenza, forza d’animo… saresti un’ottima grinfondoro! Ma… cosa scorgo qui… c’è qualcosa dentro di te… nel tuo passato… non mi lascia altra scelta… devo optare per…  SERPEVERDE!” declamò infine.

Fischi di apprezzamento arrivarono dal tavolo verde-argento, accompagnati da calorosi applausi. Draco sorrise entusiasta nel vedere la cugina avvicinarsi. Lei però era turbata: come faceva il cappello a sapere che…


Harry nel frattempo era furioso. Guardava con odio Malfoy abbracciare la ragazza e lei scoccargli un bacio sulla guancia mentre si sedeva al suo fianco. Per un attimo desiderò essere il biondo e poterla stringere tra le sue braccia…
Brutto pervertito! Guarda che è il cugino! E poi credevo che a te non interessasse nulla di lei … la vocina non solo era invadente, ma faceva anche la spiritosa.

“Ti dispiace che sia una serpe, vero?” Hermione come sempre gli aveva letto nel pensiero.

Il moro inizialmente ebbe l’impulso di risponderle male, ma si frenò.
“È solo che, prima che arrivasse Malfoy, a me sembrava diversa… forse se avessi prestato più attenzione me ne sarei accorto, ma…”

“Harry non ti angosciare! Solo perché è una Malfoy non significa che sia una stronza come il cugino!” questa volta era stato Ron a parlare.

Il Bambino Sopravvissuto non sembrava molto convinto. Alzò lo sguardo verso il tavolo delle serpi ed incontrò quegli occhi azzurri che lo avevano stregato. Un sorriso triste le incurvava le labbra come a dire “Scusami se sono finita qui!”
Harry ricambiò il sorriso “Forse avete ragione ragazzi!” affermò.




La serata era finita e la coppia di cugini più perfida di Hogwarts si accingeva a lasciare la sala grande.

“Domani ti faccio fare il tour della scuola!” le disse Draco

“Me lo immagino in cosa consiste il tuo tour…” la voce della bionda presentava un accento di malizia.

“Ehi, sei pur sempre mia cugina. Non sono così pervertito!”

La ragazza scoppiò in una risata cristallina “Lo so, Dray, tranquillo. Stavo solo scherzando!”


Una figura vestita di nero, dagli unti capelli corvini e la carnagione pallida si parò davanti ai due biondini.
“Miss Malfoy, è un piacere conoscerla!”
“Piacere mio, professor… Piton?” rispose incerta la giovane, cercando lo sguardo del cugino, che annuì impercettibilmente.

“Spero vivamente che lei abbia lo stesso talento di suo cugino nella mia materia” continuò l’uomo.

Fu Draco a rispondere, questa volta “Non si preoccupi, proff, è un vero genio. Forse è addirittura più brava di me!” un ghigno scettico gli comparve sul volto

“Questo lo constateremo a lezione, Draco. ‘Notte ragazzi!”
“ Buonanotte professore!” lo salutarono i biondini all’’unisono.

Il ragazzo si avvicinò alla cugina e le sussurrò “Sono quasi certa che tu sia più brava di me, soprattutto nelle pozioni d’amore!”
“Io non uso pozioni d’amore!” controbatté lei irritata “Punto primo perché non ne ho bisogno: io ottengo sempre quello che voglio! E poi sarebbe immorale: l’amore che cerco di far sbocciare io non è…”

“Ok, va bene, ho capito!” la fermò lui “Hai già scelto le tue vittime per quest’anno?”

“Sì, penso di sì!”

“E chi sono?”

“Lo vedrai!” concluse laconica.
Draco sapeva che non avrebbe aggiunto altro ma decise di insistere perché la cosa lo preoccupava. Ti prego, fa che non ce l’abbia con me anche questa volta.

“Non me li vuoi proprio dire i nomi!?!” le chiese speranzoso.
Lei scosse la testa.

Tranquillo, cuginetto, scoprirai presto di chi sto parlando! un ghigno le dipinse il volto a questo pensiero, mentre seguiva il biondino nei sotterranei di Hogwarts.





Spazio dell'autore:
Scusate il ritardo! nonostante le vacanze non sono riuscita ad aggiornare prima! mio padre si è messo ad imbiancare casa e pretende il mio aiuto! non ho il tempo di studiare figuriamoci di aggiornare! comunque ecco il nuovo chap! mi dispiace per coloro che speravano in una grifoncina: Cassy è una vera serpe e il motivo ve lo spiegherò poi... comunque non sono molto convinta di questo chap, quindi fatemi sapere che ne pensate. è un insieme di vari avvenimenti e battute per delineare meglio la storia e spero che vi sia piaciuto!
con la speranza di poter aggiornare presto!
                       Baci              mary

iaiaMalfoy_4ever: tesoro, che bello risentirti! sono contenta che la storia ti piaccia e spero che questo chap non ti abbia deluso! in effetti cassiopea non è brutto nome, ma mi sono ispirata un po' a Tonks, per una scena del tipo "Non chiamarmi Ninfadora!" Lascia un commentino per favore! p.s. ho dato un'occhiata alla tua fic, come avrai notato, complimenti!
micia95: sono contenta che il 3 chap ti sia piaciuto e spero che lo stesso valga per questo! fammi sapere!
cinderella: il fatto che Cas sia una serpe non esclude un'amicizia con Herm, e la vicinanza ad Harry. scoprirai tutto nel prossimi chaps!
MiRi: per ora il cupido sta ancora architettando il suo piano! vedrai che guai combinerà!
Summers84: eh già, Cas è un mito, ma non un grifone! qualcosa nel suo passato la pone tra le serpi...continua a seguire la fic e scoprirai cosa! comunque che ne pensi di questo chap?


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Capitolo 5
*** Una Principessa per Amica ***


una principessa per amica
Capitolo 5: Una Principessa per Amica


La nuova arrivata si dimostrò immediatamente degna della sua casa e in meno di una settimana si era già meritata il titolo di Principessa delle Serpi.

La sua vittima preferita era un malcapitato Ronald Weasley.

Tutto era cominciato uno dei primi giorni di scuola, davanti all’aula di Pozioni.
I biondini più in di Hogwarts camminavano indisturbati per il castello, facendo scansare tutti al loro passaggio, tutti tranne un rosso di nostra conoscenza.
Ron stava camminando all’indietro mentre chiacchierava con Harry ed Hermione. Non guardava dove andava e… BUM!
I libri di Cassy erano a terra e il caffè che aveva in mano… tutto sulla divisa!
“WEASLEY!” urlò.
Draco con uno schiocco di dita fece sbattere Lenticchia contro la parete dei sotterranei da quei gorilla di Tiger e Goyle, sotto gli sguardi increduli del Bambino Sopravvissuto e della Mezzosangue.
La bionda intanto aveva una crisi isterica “Era la divisa nuova e ora…” si avvicinò minacciosa al rosso “Sei sulla mia lista nera, Weasley!” Gli scoccò un’occhiataccia tipica dei Malfoy e corse in bagno a ripulirsi.

Draco si avvicinò a Ron, ancora contro il muro “Se ti azzardi a starle a meno di venti metri di distanza, Lenticchia, ti spedisco all’inferno!” Il ricordo del viaggio in treno fece capolino nella sua mente e aggiunse, rivolto ad Harry “E lo stesso vale per te, Sfregiato!”
Fece rilasciare Ron ed entrò in classe, lanciando un ultimo sguardo truce ad Hermione.


Da quel giorno era stato un continuo. Ogni incontro/sconto nei corridoi divenne un occasione per insultarsi, più di quanto non lo fosse già prima.
Ma lei ce l’aveva solo con Weasley: mai una battuta ad Herm, a volte persino dei mezzi sorrisi per Harry.


“Perché te la prendi solo con Lenticchia?” le chiese un giorno Draco “Certo, lui è un bersaglio perfetto, ma ci deve essere qualcosa sotto! E non dirmi che è ancora per quella storia del caffè!”

“Stona!” rispose lei, sempre molto laconica.

“Stona?”

“Sì, stona! So che tu detesti sia Potter che la Granger, ma in fondo loro non sono tanto male…”

“Soprattutto San Potty, vero!?!” la interruppe il biondino malizioso.

“Piantala con questa storia! Comunque sono entrambi affascinanti, intelligenti , coraggiosi…” ad ogni parola il volto di Draco si contorceva in una smorfia di puro disgusto, e scetticismo, ma lei lo ignorò e continuò “Weasley invece non ci azzecca niente e può solo essermi d’impaccio!”

A quel punto il Principe ebbe un’illuminazione “D’impaccio? Cas, non vorrai mica accoppiare Potter e la Granger!?!”

“No, Dray!” suo cugino a volte sapeva essere così tonto, non aveva ancora capito cosa aveva in mente la bionda!?! “Ho ben altri progetti per loro!” Soprattutto per lei pensò ghignando!


“Quella ragazza mi da’ incredibilmente sui nervi!” a Weasley non piaceva essere la vittima preferita della Principessa.

Harry però era di tutt’altra idea “Non è così male quando la conosci!”

“E’ indubbiamente meglio del cugino!” Herm, dal canto suo, stava sviluppando un odio viscerale per l’erede di casa Malfoy e non perdeva occasione mai occasione di denigrarlo  
“Però Ron ha ragione, non è certo Miss Simpatia, anzi!”

Ma la bella grinfoncina si sarebbe ricreduta, e presto.



Come ogni mercoledì mattina, Hermione si recò alla lezione di Aritmanzia.

“Buongiorno ragazzi” affermò il professor Vettor sedendosi dietro la cattedra “Oggi volevo parlarvi della storia della mia materia. Forse alcuni di voi non sanno che ha origini babbane. Chi di voi sa chi fu il primo ad applicare la numerologia all’alfabeto?”
La mano della Grifona scattò in aria, ma non fu la sola.
“Sì, Miss Malfoy!” disse il professore.

La bionda sorridente prese la parola: “Fu Heinrich Cornelius Agrippa di Nettesheim, o più semplicemente Cornelio Agrippa, alchimista, astrologo, esoterista e filosofo tedesco, nel XVI secolo. Egli per le sue predizioni applicava un metodo numerologico al nome e alla data di nascita di una persona in modo simile all'onomanzia greca. Da lui prende il nome anche il più utilizzato dei metodi di Aritmanzia, che si basa sull'associazione tra le lettere dell'alfabeto latino e i numeri da 1 a 9*.”

“Ottimo! Cinquanta punti a Serpeverde!” affermò soddisfatto il prof, rivolgendosi poi ad un’Hermione visibilmente indispettita “Miss Granger, finalmente avrà una degna rivale in classe!”

La lezione proseguì normalmente e al termine la Grifona, ancora irritata, fu raggiunta dalla Principessa in persona.

“Spero che tu non ti sia offesa per il commento del prof!” le disse la biondina.

Herm la guardò sconvolta: non solo le aveva rubato la parola in classe, cosa che un Serpeverde faceva molto raramente, ma le stava quasi chiedendo… scusa. Quella ragazza non era certo una Malfoy!

“Attenta, sembrano quasi delle scuse. Tuo cugino non ti ha insegnato che i Malfoy non chiedono mai scusa!?!”

“Non è certo Draco a predicare che I Malfoy non chiedono mai scusa, più che altro questi sono gli insegnamenti di suo padre…”

“E ovviamente il Principe fa tutto quello che dice papino…” ribattè la riccia

“Purtroppo sì, ma in realtà Dray odia suo padre!” confessò la bionda

Hermione la guardò scettica “Ma se è il suo mentore!”

“No, non lo è. Ma lui si crede tale e Draco non lo smentisce, anche se vorrebbe!”

Per la Grifondoro fu come uno schiaffo in faccia. Pensò a quanto poco in realtà sapesse del Principe, a come, tuttavia, l’avesse sempre giudicato, avesse osato esprimere commenti sulla sua vita apparentemente perfetta… e poi si lamentava quando era lui a insultarla senza sapere veramente chi fosse…

“Non avevo mai considerato questo punto di vista!” ammise la ragazza.

“Nessuno lo fa mai, Granger!” una voce molto familiare le interruppe ed Hermione avvampò: le aveva sicuramente sentite!

“Da quanto tempo ci stai seguendo, Dray?” chiese Cas, visibilmente irritata.

“Abbastanza per capire che la signorina qui mi considera solo un figlio di papà superviziato, anzi, per l’esattezza un lurido, viscido, Serpeverde figlio di mangiamorte, non era così che mi avevi definito? Ti facevo più profonda, Granger!” affermò ironico, ma con un’evidente punta di amarezza nella voce.

Hermione era sempre più a disagio: nonostante tutte le volte che il biondino l’aveva insultata, non era mai riuscito a umiliarla come in quel momento, con quelle semplici, e veritiere, parole!

“Devo andare” affermò il Malfoy per spezzare il silenzio imbarazzante che lui stesso aveva creato “Più tempo resto fermo nello stesso posto, più possibilità ci sono che Pansy mi trovi!”
La cugina scoppiò a ridere e anche ad Herm scappò un sorriso, mentre lui si allontanava speranzoso di non incontrare lungo la sua strada il carlino-sanguisuga più fastidioso di Hogwarts!

Quando smise di ridere, Cassy tornò a guardare la riccia, ancora rossa per l’intervento del ragazzo.
“Non credevo riuscisse a farti arrossire!”

“Neanche io! È la prima volta che ce la fa…”

L’occasione era troppo perfetta perché la promettente cupido se la lasciasse sfuggire “Comunque è un bel ragazzo il mio cuginetto, vero!?!” il tono di voce era fintamente disinteressato, come quando aveva chiesto di lei a Draco…

Hermione era sconvolta da quell’affermazione “CAS!!!! Tu sei appena arrivata ma…” la sua voce era incerta per l’indignazione e l’imbarazzo allo stesso tempo “pensavo avessi capito che io e Malfoy… insomma… ci odiamo da quando ci siamo conosciuti… non è assolutamente possibile che…”

La bionda rimase sconcertata da quella reazione: non si aspettava che la reginetta dell'autocontrollo perdesse le staffe per una semplice domanda innocente. “Ritira gli artigli, tigre! Stavo solo parlando dell’aspetto fisico. Ti sembrerà incredibile, ma si può riconoscere la bellezza anche nel proprio peggior nemico!” le disse scherzando

La Grifoncina rise “Ok, se la metti così… direi che non è poi così male…”

Cassy la guardò scettica: pensava davvero di poter liquidare il playboy di Hogwarts con un non è poi così male… insomma stava pur sempre parlando del suo favoloso cugino, era una questione di famiglia.
E poi la ragazza sapeva che, per quanto volesse fare la sostenuta, neppure l’adorata So-Tutto-Io era del tutto indifferente al fascino del mitico Draco Malfoy!

Lo sguardo della Serpeverde  mise terribilmente a disagio la sua povera interlocutrice
“Ok, è vero, tuo cugino è mooolto carino” ammise imbarazzata
“ma non farti strane idee!” l’ammonì subito dopo, vedendo il ghigno compiaciuto della bionda.

“Stai tranquilla, mia cara!” le disse con la voce d’angioletto, prendendola sotto braccio.

Herm la squadrò dubbiosa e con voce ironica, ma in realtà un po’ curiosa, le disse “Sei sicura di essere una Malfoy? Come mai tutta questa confidenza con una come me? Non hai paura di macchiarti toccando una lurida Mezzosangue!?!” poi si fece seria “Insomma, sembra che tu, a differenza di tutti gli altri Malfoy che conosco, non ti faccia molti scrupoli per il tuo Sangue Puro!”

Cas, inizialmente divertita dal tono della ragazza, s’incupì “E’ una lunga storia!” affermò.

Herm capì che era meglio non approfondire e cambiare argomento.
“Che nn pensi di Harry?” le chiese con un sorriso a trentadue denti.

La bionda sbuffò “Ma siete un’associazione a delinquere!!!”

“Chi?”

“Tu e Draco”

“Evidentemente, per la prima volta siamo d’accordo su una cosa… voi vi piacete!” affermò la riccia divertita

“NON E’ VERO!”

“Allora per te è normale baciare qualcuno, che non ti piace” precisò Hermione “la prima volta che lo vedi!?!”

“Può darsi!” ribattè la ragazza, ma aggiunse imbarazzata “E comunque non ci siamo baciati…”

“Perché tuo cugino vi ha interrotti…” la Grifondoro non era facile da trarre in inganno, ma con Cassy aveva trovato pane per i suoi denti!

“Ma tu parli sempre di Draco?” le chiese con evidente malizia nella voce

“Adesso siete tu ed Harry a formare un’associazione a delinquere!” rispose la riccia

Scoppiarono entrambe a ridere e trascorsero l’intero pomeriggio a discutere del più e del meno, con casuali accenni rispettivamente a un moro e a un biondo di nostra conoscenza.

Si salutarono prima di cena.
Herm guardò la sua nuova amica allontanarsi Chi avrebbe mai detto che la Principessa delle Serpi fosse così… piacevole! Sì, piacevole era la parola esatta per descrivere quella ragazza, così divertente e spiritosa, ma allo stesso tempo seria e determinata. Non si sarebbe mai aspettata di avere così tante cose in comune con una Malfoy. Ed era contenta di questa nuova, strana amicizia.

Forse anche il cugino non sarebbe poi così terribile, se lo conoscessi meglio… La vocina nella sua testa faceva sempre capolino con pensieri inopportuni… molto inopportuni se il cugino in questione era niente di meno che Draco Malfoy!



*non è una mia invenzione, ho trovato queste notizie su Wikipedia.

Spazio dell'autore:
Eccomi qua! Spero di non avervi fatto attendere molto e che questo nuovo chap vi sia piaciuto! E' molto dialogato e quindi non so se la lettura risulti piacevole.
Provate a immaginarvelo come la sceneggiatura di un film:

Emma Watson, Tom Felton, Daniel Radcliffe e Ashley Tisdale as Cassy in
UN CUPIDO PER CUGINA
regia di mary0094
prodotto da: tutti coloro che leggono, e recensiscono!

Ok, sono ufficialmente uscita fuori di testa, vi autorizzo a chiamare l'ospedale psichiatrico per farmi rinchiudere!!!
Fatemi sapere che ne pensate del chap, ho bisogno di sapere se vale la pena di essere continuare la storia!

micia95: sono contenta che lo scorso chap ti sia piaciuto (spero che valga anche per questo!)! comunque cas è assolutamente un serpe anche se molto particolare...
MiRi: davvero ti piace!?! Sono contentissima! Spero che la storia continui sempre a farsi più interessante!
littlehinata: l' "imbiancaggio" fortunatamente è andato bene e, ancora più fortunatamente, è finito! questo chap è un po' più lungo dei precedenti, anche se si tratta più che alto di dialogo spero che ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi!
juju210: GRAZIE!!! è sempre piacevole ricevere dei complimenti! per quanto riguarda harry e cas ci saranno sviluppi nel prossimo chap!

kisses a tutti, lettori e "recensitori"! a presto!
mary

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Capitolo 6
*** Interruzioni ***


interruzioni
Capitolo 6: Interruzioni


Tra lezioni di Aritmanzia, passeggiate in giardino e qualche sana chiacchierata tra ragazze, la Principessa e la So-Tutto-Io erano diventate inseparabili amiche.
Era diventata una cosa comune vederle camminare per i corridoi insieme, mentre parlavano del più e del meno.

Ma non a tutti questa nuova amicizia andava genio!


“Come diamine fai a sopportarlo, Draco?”
Il bel biondino era sdraiato sul letto e fingeva di ascoltare la predica del suo migliore amico, alias Blaise Zabini, riguardo alla coppia di amiche più discussa di Hogwarts.

“Non è che io ci possa fare molto, Blaise. Se vuole essere amica della Granger, lo sia!” rispose sincero il biondo. In fondo lui che ci poteva fare se la cugina aveva gusti strani in fatto di amicizie.
E poi era sicuro che ci fosse dell’altro sotto. Cas non era certo un’idiota, aveva di sicuro qualcosa in mente.

La voce dell’amico lo distolse dai suoi pensieri “Quindi non hai intenzione di fare nulla!?!”

“Se c’è una cosa che ho imparato è che non bisogna mai mettersi contro Cassiopea Cassy Malfoy! Non sopporta che qualcuno mandi a monte i suoi piani!”

“Piani? Che piani?”

“Probabilmente spera che facendosi amica la Granger arriverà a conquistare Potter! Anche se non lo ammetterà mai!” una smorfia di disgusto gli comparve sulle labbra. Il ricordo del viaggio in treno lo perseguitava Come può la mia adorata cuginetta avere gusti del genere?

Mentre il biondo era ancora immerso nei suoi pensieri, Blaise cercava di riprendersi dalle parole di Draco …conquistare Potter…
I muscoli gli si contrassero, gli occhi si ridussero a fessure, cominciò a uscirgli fumo dalle narici…


“P-po-pot-potter…” balbettò mentre tentava di calmarsi “Potter!” prese fiato, ma la rabbia si impossessò di lui
“CHE CAZZO CENTRA ORA POTTER!?!”

Il Principe delle Serpi squadrò confuso l’amico “Non ti avevo detto che sul treno li ho beccati mentre stavano per baciarsi?”

“BACIARSI!?!” Blaise era ufficialmente uscito fuori di testa

“No, evidentemente non te lo avevo detto!” si disse Draco, mentre il moro cominciava a guardarsi intorno cercando qualcosa da spaccare “Comunque che te ne frega a te se a Cas piace lo Sfregiato
(altra smorfia di disgusto) ?”

Blaise, che aveva già afferrato il vaso sul tavolino per scagliarlo contro il muro, si fermò improvvisamente. Divenne rosso e cominciò a balbettare “Bhe… ecco… vedi Draco... lei… insomma… tua cugina… Cassy è… una… una bella ragazza… no?”

Il biondo fissò sconvolto l’amico senza riuscire a spiccicare parola.
Blaise invece, guardando il biondo, era stato colto da una folgorante illuminazione.

“Tu… insomma… tu non la vedresti meglio con me che con quell’idiota di San Potty? Io sono il tuo migliore amico, Draco, lui invece è lo Sfregiato, il Bambino Sopravvissuto…”

“D-dove vuoi andare a parare, Zabini?” gli chiese dopo aver recuperato l’uso della parola

“N-non potresti… bhe…mettere una buona parola per me con lei?” gli domandò speranzoso.

Altra doccia fredda per Draco, che per la seconda volta nel giro di un minuto aveva ricevuto informazioni indesiderate sull'amico e sulla sua amata cuginetta.
Ok, è vero pensò Blaise è il mio migliore amico, ma lui e Cas… certo è sicuramente meglio di quell’ “eroe” senza arte nè parte di Potter, ma… e poi mi dovrei mettere contro di lei e questo è molto molto pericoloso…

“Ci proverò Blaise” rispose il biondo titubante molto molto pericoloso si ripetè mentalmente.

Il moro però sembrava felice e, se l’amico non lo avesse gelato con lo sguardo, probabilmente sarebbe corso ad abbracciarlo.


Zabini, comunque, non era l’unico preoccupato dell’amicizia tra la Serpe e la Grifona.

“Non capisco proprio come fai ad essere amica sua!” Ron era sconvolto dal fatto che Hermione stesse fraternizzando con quell’odiosa viperetta, che non perdeva mai occasione di denigrarlo.

“Non essere esagerato, Ron! Cas è un mito! So che a volte ti tratta un po’ male, però…” cercò di controbattere la ragazza

“A volte mi tratta un po’ male? Herm, quella mi detesta con tutta se stessa!”

“Esagerato!”

“Non sto esagerando! È la pura verità! Ma non capisco perché: cioè, tu e lei siete grandi amiche, è palesemente cotta di Harry…”

“Non è cotta di me!” affermò il moro, arrossendo. Magari si ritrovò a pensare.

“Se lo dici tu!” intervenne la riccia con un sorrisino sulle labbra.



Un giorno il Bambino Sopravvissuto stava camminando distrattamente per i corridoi, intento a pensare ad una bella ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri, quando…

“Ciao Harry!” gli disse una voce soave alle sue spalle, e il suo cuore perse un battito.

Parli del diavolo…

“Ciao Cassy!” la salutò imbarazzato “C-come va?”

“Abbastanza bene, ma l’ultima lezione mi ha distrutta!”

“Che cosa hai avuto?”

“Trasfigurazione!”

“Bhe, la McGranitt non lascia scampo! Io invece torno ora da Divinazione!”

“Come è andata con la Cooman?”

“A parte qualche presagio di morte, l’imminente distruzione della mia casa e la scomparsa del mio gufo entro la fine del mese… alla grande!” rispose ironico.
Scoppiarono entrambi a ridere.

“Dio, quanto sei bella quando ridi!” sussurrò, ma lei lo sentì ugualmente e arrossì di colpo.

Harry si diede uno schiaffo in testa. Da quando in qua perdeva così il controllo? Quella ragazza gli faceva uno strano effetto…

“Sembro un lurido pervertito, scusa! È solo che…” comiciò lui tentando di giustificarsi, ma lei lo interruppe tappandogli la bocca con… il dito indice, facendogli segno di tacere (vi aspettavate un bacio, eh!?!
N.d.A)

“Tranquillo, Harry!” le disse lei mentre riacquistava il suo solito colorito “Che mi dici di… Hagrid?” gli chiese per cambiare argomento.
Lui, felice che la ragazza non gli avesse chiesto spiegazioni, le cominciò a parlare del suo amico mezzogigante.

La bionda lo stava ascoltando solo a metà, per il resto si malediceva mentalmente.
Cassy sei un’emerita idiota! Che mi dici di Hagrid? Un soggetto meglio no? Dovevo proprio chiedergli di quella sottospecie di yeti? Ora mi sta dicendo qualcosa riguardo ad un drago, com’è carino… (Harry, non Norberto!)

“Comunque tuo cugino ci ha scoperti e Norberto è stato spedito in Romania!” disse Harry.
Ormai stavano parlando da più di un’ora e si erano fermati in un corridoio nei sotterranei.
“Draco è proprio un guastafeste!” convenne la ragazza
“Allora non lo penso solo io? Come mai lo credi anche tu, che sei la sua adorata cuginetta?”
“Perché ha un talento speciale per disturbare, come quel giorno sul treno…”

Il moro arrossì di colpo. Lei gli si avvicinò pericolosamente.
“Che sarebbe successo se non ci avesse interrotti?” chiese lei maliziosa
“Probabilmente questo!” affermò lui avvicinandosi ancora di più.

Le loro labbra erano a pochi millimetri… stavano per incontrarsi…

“Ehm emh”

I ragazzi si separarono di colpo, voltandosi verso l’interruttore.

“Scusate il disturbo, ragazzi!” Severus Piton li guardava piuttosto divertito.
“Miss Malfoy, suo cugino sa con quali persone si intrattiene?” le chiese il professore

“Non saprei, dovrebbe chiederlo a lui!” rispose la bionda.
L’imbarazzo non le aveva fatto perdere la faccia tosta.

“Ottima idea, miss. Andiamo subito da lui!”
Si incamminarono verso la sala comune, lasciando Harry solo.

Corro a fare testamento! pensò Harry Quando Malfoy scoprirà cosa è successo mi avadakevradrizzerà in un nanosecondo!





Spazio dell'Autore:
Ciao a tutti! ecco a voi il nuovo chap! chiedo perdono perchè è passata più di una settimana dall'ultimo aggiornamento, ma c'è stato il ponte e per di più mi sono anche presa l'influenza quindi...
Questo cappy è dedicato alla coppia numero 2 della fic!
Di solito Blaise fa il guastafeste nella coppia Draco/Herm ma ho preferito metterlo come "disturbatore" fra Harry e Cassy! E anche Piton si è messo in mezzo!
Come reagirà Draco? Lo scoprirete nel prossimo chap!

falalula: tesoro non preoccuparti, è sempre un piacere risentirti! Cassy è un genio del male e sta architettando un gran bel piano, come si renderanno presto conto i nostri adorati piccioncini...
juju210: qualche passo avanti c'è stato tra Cassy e Harry ma è ancora tutto da vedere... che ne pensi di questo chap?
anc: sono contenta che la mia fic ti diverta! non sono mai stata molto brava con le commedie! tu che dici, me la cavo?
littlehinata: penso che tutte le ragazze abbiano bisogno di una best femmina perchè non si posso mica trattare "certi argomenti" con i ragazzi, specialmente con Ron ed Harry... per quanto riguarda i "pensieri inopportuni", in effetti a volte gli schiaffi servono, consiglierò alla mia Herm di utilizzarli quando pensa a Draco, e come vedi Harry ha molto apprezzato il tuo suggerimento...
micia95: Spero che anche questo chap ti sia piaciuto! Il fatto che Ron sia single o no non è molto importante, ma di certo non gli piace Herm! Non voglio ricadere nel triangolo classico Ron/Herm/Draco! Tu con chi lo vedresti bene il nostro Re Weasley? Magari potrei inserire nel corso della fic un suo flirt!


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Capitolo 7
*** Ballo in vista! ***


ballo in vista
Capitolo 7: Ballo in vista!


“Ti sei fatta beccare da Piton a pomiciare con Potter!?!”
Dopo la conversazione avuta poco prima con il prof di Pozioni, Draco si stava sfogando sulla povera cuginetta.
“Già è inammissibile il fatto che ti piaccia quell’idiota dello Sfregiato, ma almeno sii discreta!”

La ragazza sbuffò “Per l’ennesima volta, Dray, non stavamo pomiciando, non ci siamo nemmeno baciati!”
Maledetto Piton! Aggiunse tra sè e sè.

“Non è questo il punto!” il ragazzo trattenne un’imprecazione. Guardò la ragazza seduta sul suo letto, che, apparentemente innocente, si limava le unghie. Non voleva mettersi contro di lei: era pur sempre sua cugina, uno dei pochi membri sopportabili della sua famiglia, non poteva perderla per San Potty!
“Per questa volta farò finta di niente, ma sarà meglio che io non incroci Potteruccio per i corridoi, perché non sarò così clemente con lui!”

Fortunatamente per Harry non ci fu nessun incontro indesiderato, così Draco si risparmiò l’ennesima arrabbiatura e il Bambino Sopravvissuto un occhio nero.



Era arrivato ormai dicembre. Al freddo vento invernale era seguita una candita nevicata che aveva imbiancato tutto il parco di Hogwarts.
La neve, però, non era stata l’unica nota positiva del periodo: dicembre infatti significa Natale, e Natale significa… Ballo della Vigilia!

Da vari anni Silente aveva deciso che un ballo era il modo migliore per festeggiare e gli studenti si erano detti subito d’accordo.
Ma bisognava trovare un accompagnatore, e in fretta!


“San Potty ti ha già invitato?” il Principe delle Serpi, sdraiato sul letto, punzecchiava la cuginetta.

“No! E poi chi dice che io voglia andare al ballo con lui?” nella voce della ragazza si percepiva un pizzico di amarezza.
Harry non si era più fatto vivo, dopo il loro quasi-bacio-con-tempismo-perfetto-da-parte-Piton.
Forse aveva paura di imbattersi in Draco, o forse si è semplicemente stufato di me questo pensiero la tartassava e non riusciva a liberarsene.

Il biondo fissò per un attimo la cugina: sembrava impassibile, come sempre, ma lui sapeva che c’era qualcosa che non andava. Quegli occhi di ghiaccio che avevano entrambi a prima vista appaiono freddi e inespressivi, ma possono dire molto a chi è abituato a guardarci dentro.
“Senti, Potter non è mica l’unico ragazzo della scuola! In molti farebbero la fila per uscire con te!”

La ragazza abbozzò un sorriso: in fondo quello era un tentativo di consolarla!
“Parli di qualcuno in particolare?”

Draco alzò le spalle “No, di nessuno. Ma, se proprio insisti… che ne pensi di Blaise?”




Allora Harry, ora le vai incontro e la inviti, senza fare troppe storie! Stai calmo… respira… prendi fiato… il Bambino Sopravvissuto stava cercando di trovare il coraggio di parlare con una certa biondina che, casualmente, era appena apparsa all’imboccatura del corridoio, da sola.

“Ciao Cas!”
Lei lo guardò un attimo “Ciao! Mi rivolgi ancora la parola?” gli chiese sarcastica

“Ascolta Cas, mi dispiace che non ci siamo più parlati da quando… bhe, lo sai… ma mi farebbe piacere se ti degnassi di ascoltarmi un secondo!”

La ragazza avrebbe voluto alzare i tacchi e lasciarlo lì come un allocco, ma i suoi occhietti da cane bastonato gli impedirono di farlo. Quant’è carino! Si morse il labbro, indecisa.
“ok!” sospirò

Il moro sorrise e prese un respiro profondo: “Vuoi venire al ballo con me?”

Cassy lo guardò, triste. Era proprio la domanda che temeva!
“Harry…”

Ma lui la interruppe “Lo so che mi sono comportato da stronzo nell’ultimo periodo, però…”

“No, Harry, non è colpa tua!”  disse la ragazza Un po’ sì, però, se si fosse fatto vivo prima… la vocina aveva ragione, in fondo, ma quello non era il momento  “E’ solo che mi sono già impegnata con un altro e…”

Il ragazzo la interruppe di nuovo, visibilmente deluso “Capisco. Pensavo che, fra di noi, ci fosse… qualcosa…”

Lei gli si avvicinò, con un perfetto ghigno alla Malfoy stampato in faccia “Due cose, Mr Potter: uno, non si azzardi mai più ad interrompermi; due, dovevo un immenso favore a mio cugino per non averle spaccato la faccia dopo aver parlato con Piton!” gli sussurrò ironica.

“L’ha presa così male?”

“Abbastanza!” ammise lei “ma gli è passata. Solo che, quando mi ha detto che un suo amico voleva invitarmi, non ho potuto dirgli di no!”
Improvvisamente un’idea malvagia le balenò in testa.
Gli sorrise maliziosa “Se proprio ci tieni, comunque, un modo per rendermi felice c’è!”

Harry sorrise a sua volta “Ai suoi ordini, Maestà!” sussurrò, avvicinandosi a quelle labbra che tanto aveva desiderato…

Lei, a pochi centimetri dalla sua bocca, sussurrò “Potresti invitare Hermione!”

Lui si allontanò di scatto “Her-Hermione!?!”

“Sì, Hermione” affermò lei convinta

“Non penso che lei sarebbe contenta di sapere che le stai cercando un ragazzo, soprattutto se il ragazzo in questione è il suo migliore amico!”

“Non le sto cercando un ragazzo!” ma poi precisò “Per lo meno non sei tu il ragazzo che avevo in mente! Comunque me lo farai questo piacere?” la biondina mise su lo sguardo da cuccioletta bastonata, lo stesso che aveva usato lui prima, e nessuno può resistere a quello sguardo…

“D’accordo! Però… a me piaci tu!” le sussurrò dolce

Lei sorrise “Lo so! Questo è indispensabile per la riuscita del mio piano…”

Ma il Bambino Sopravvissuto non era molto interessato a scoprire quale fosse il suo piano. Si sporse verso i lei e, finalmente, la baciò.
Un bacio veloce e casto, ma incredibilmente passionale.

"Devo andare!" mormorò lei, guardandolo negli occhi.

"Ci vediamo in giro!" rispose il moro.
Un sorriso si dipinse sulle sue labbra mentre la guardava allontanarsi: quell'anno gli piaceva sempre di più!




“Harry mi ha invitata!” affermò elettrizzata la Principessa, entrando nella camera del cugino.

“E tu che hai risposto?”

“Che ti dovevo un favore!”

Draco la guardò storto “E perché sembri così felice?”

“Perché, sotto mio consiglio, adesso lui ci va con Hermione!”

Il biondo saltò in piedi soddisfatto “Allora avevo ragione, vuoi accoppiare Potter e la Granger!”

Lei sbuffò “No! Ma, se ci va con Harry, a cui sono sicura di piacere io, impedisco che ad invitarla sia qualcun altro, del quale poi si potrebbe… infatuare!”

“Punto primo: la Granger se lo scopre ti ammazza! Punto secondo: sei proprio una serpe. Punto terzo: con chi la vorresti accoppiare invece?”

“Draco sei un emerito impiccione! Ti ho già detto troppo! Se vuoi sapere chi è, aspetta il ballo!” affermò irritata.
O usa il cervello, che fai prima! A volte i maschi sono veramente idioti!!!

Ma ripensando un attimo alle parole del ragazzo aggiunse: “Che ne sai tu che Herm mi ammazza se lo scopre? E poi che te ne frega a te con chi voglio accoppiare la Granger?”

Il biondo alzò le spalle “Miss So-Tutto-Io ha un gran bel caratterino, da far invidia al tuo!" rispose ghignando "Per il resto… semplice curiosità!”

“Semplice curiosità!?!”
Ormai lo conosceva da troppo tempo: Draco Malfoy non faceva mai niente per  semplice curiosità! C’era sicuramente qualcosa sotto, ma,conoscendo il biondino era probabile che neanche lui se ne fosse accorto!

Ma te ne accorgerai, cuginetto, e prima di quanto immagini!




Spazio dell'autore:
Chiedo umilmente perdono! E' passata più di una settimana dal mio ultimo aggiornamento, ma con la scuola è tutto un gran casino (per fortuna è quasi finita!!!) Spero che il chap vi sia piaciuto!
Nel prossimo ci sarà il ballo e ne vedrete delle belle tra i nostri due piccioncini...
Baci a tutti!
p.s. Vi piace High School Musical? (rispondete, è importante!)

juju210: per dei veri sviluppi tra Draco e Herm, dovrai aspettare il prossimo chap! spero che questo ti sia piaciuto!
falalula: Blaise per adesso ha raggiunto un traguardo, ma poi... fammi sapere che ne pensi di questo chap(prometto che il prossimo sarà quasi interamente su Draco e Herm)!
iaiaMalfoy_4ever: il bacio alla fine è arrivato, e non sarà l'ultimo... grazie per i tuoi commenti!
Astoria Malfoy: grazie di avermi fatto notare l'errore, che ho provveduto a correggere! ti è piaciuto questo chap?
pompeibe: finalmente qulcuno si è accorto che c'è un segreto nascosto... manca ancora un po' prima che venga scoperto! capitoli più lunghi annullerebbero la suspence che cerco di dare, spero che non sia un problema!
micia95: ciao tesoro! sto leggendo la tua fic preferita e mi piace molto, ma è molto lunga e mi ci vorrà del tempo! non ho ancora deciso se ron troverà l'amore o no, sarà il tempo a consigliarmi (o magari qualche suggerimento futuro!)
francy_hurt_16: Cassy è molto più pericolosa di quanto non possa sembrare e Draco questo lo sa bene! Che ne pensi del chap?
kucciolaflea: basta interruzioni (per adesso)! sono contenta che la fic ti piaccia, continua a farmi sapere che ne pensi!


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Capitolo 8
*** Start of Something New ***


start of something new

Capitolo 8: Start of Something New


La grande serata era finalmente arrivata!
Il castello era gremito di ochette odiose in crisi con trucco, vestiti, capelli, e le nostre due studentesse preferite avevano deciso che per una sera potevano essere frivole anche loro!

“Non sono sicura che questo abito vada bene!” la Grifoncina si guardava allo specchio, insicura.

“Herm, per l’ennesima volta, è perfetto! Vogliamo andare? I nostri cavalieri ci stanno aspettando!” la Principessa era esausta, da ormai venti minuti la sua migliore amica non si decideva a scendere. Non che ci tenesse particolarmente ad uscire con Blaise, ma quella festa sarebbe stata molto interessante…

La riccia non era affatto sicura. Il vestito era favoloso, ma non era certo un look da so-tutto-io.
E che c’è di male in questo?Anche noi ogni tanto possiamo permetterci di esser FAVOLOSE! E poi con questo abito potremmo anche far colpo sul bel biondino… Se avesse potuto, Herm avrebbe ucciso la vocina: che c’entrava adesso quell’odioso di Malfoy!?! Ma la bella Grifondoro dovette ammettere che quella che probabilmente era la sua coscienza aveva ragione su una cosa: anche lei poteva smettere i panni della secchiona per una sera.
“Ok, andiamo!” disse convinta.


Nel frattempo Draco (più Pansy incollata al suo braccio) e Zabini chiacchieravano nell’atrio in attesa della bionda. Più in là c’era anche Harry, immerso in una conversazione con Nick-Quasi-Senza-Testa, anche lui in ghingheri per la serata.

Le ragazze fecero il loro ingresso.
Cas percorse le scalinate come neanche la più leggiadra delle Veele avrebbe saputo fare. Il lungo abito argentato, leggermente tendente all’azzurro, le fasciava il corpo perfetto. I capelli biondi scendevano luminosi sulla spalla destra, lasciando scoperta la sinistra.
Sembrava una dea discesa dall’Olimpo.

Blaise stava sbavando come un maniaco e Harry…

La ragazza strappò anche a Draco un ghigno soddisfatto E brava la mia cuginetta!
Ma qualcos’altro, o meglio qualcun’altro, lo lasciò letteralmente senza fiato.

Una Hermione Grenger più imbarazzata che mai cominciò a scendere a sua volta la scalinata. Indossava un abito viola lungo fino al ginocchio, legato dietro al collo, che lasciava in mostra gambe e schiena.
I capelli erano stati perfettamente domati (cosa non può fare una Malfoy!?!) e raccolti in uno chignon alto. Solo alcuni boccoli cadevano a incorniciarle il viso.

Fu il turno di Cassy di ghignare soddisfatta. L’espressione del cugino era impagabile: gli occhi sgranati, la bocca spalancata e la lingua penzoloni… Anche se il dannatissimo orgoglio alla Malfoy lo fece presto tornare in sé, non gli venne in mente nessun insulto, nessuna frecciatina, che avrebbe potuto scalfire quell’essere celestiale…


A braccetto con i rispettivi accompagnatori, le due amiche entrarono in sala, pronte a godersi la festa.

Il ballo cominciò, tra luci soffuse e musica d’atmosfera. Decine di coppiette erano impegnate nelle danze a centro sala, e altre si dedicavano a ben altro dietro le colonne.

Non tutti però si stavano divertendo!
Cassy continuava a guardarsi in giro, in cerca di qualcosa che la distraesse dal chiacchierare ininterrotto di Blaise sulla sua nobilissima e illustrissima famiglia (Come se a me fregassero certe cose? Io provengo già da una nobillissima e illustrissima famiglia! N.d.Cas)… Ogni tanto si scambiava qualche sorriso con Harry, che sembrava essersi scordato di Hermione, stancamente seduta al suo fianco. Ogni tentativo di intrattenere una qualche forma di conversazione con il suo migliore amico era inutile… il moretto era da tutt’altra parte…

Qualcun altro però non si era affatto dimenticato che la mezzosangue era alla festa: cercando di staccarsi di dosso Pansy, Draco non mancava di lanciare occhiate, fintamente casuali, alla ragazza.
Dio quant’è bella! Se l’era ripetuto più volte quella sera, incapace di non pensarlo.


Fortunatamente intervenne Silente a interrompere quella monotona situazione!
“Miei cari studenti” cominciò il preside entusiasta “ho avuto l’idea, subito appoggiata dal comitato studentesco, di introdurre una novità nel ballo di quest’anno. Forse alcuni di voi non hanno mai provato, ma sono certo che in molti non vedono l’ora di salire su questo palco e cimentarsi nel… karaoke!”
Silente schiocco le dita e apparvero accanto a lui due microfoni in stile babbano e uno stendardo sospeso in aria su cui sarebbero comparse le parole delle canzoni.
“Estrarremo a sorte chi di voi dovrà salire sul palco di volta in volta” continuò l’uomo “Cominciamo con il primo… Neville Paciock!”

Tra applausi d’incoraggiamento, e qualche fischio di disapprovazione serpentesco, il Grifondoro salì sul palco. La sua voce stupì tutti quando cominciò a cantare una canzone babbana!



Cas era riuscita a liberarsi di Blaise.
“Ti diverti?” Harry si era avvicinato non appena aveva notato l’assenza di Zabini.
“Non molto, ma tra poco andrà meglio…” disse la bionda, sempre misteriosa.
“Si può sapere che stai architettando?”
“Tranquillo, lo scoprirai presto!” affermò soddisfatta, notando che Neville aveva terminato la canzone, e poi aggiunse tra sé e sé “E non sarai il solo…”

Silente salì nuovamente sul palco, per annunciare il prossimo cantante “E ora passiamo ad una coppia” girò la mano nel suo lungo cappello a punta ed estrasse due bigliettini “Hermione Granger e Draco Malfoy!”

Un silenzio tombale calò sulla sala, che si girò a fissare i due ragazzi. La riccia sembrava essersi appena svegliata da un lungo sonno e per una volta faticò a capire le parole del preside: avrebbe dovuto cantare con Malfoy!?! EVVIVA! la vocina era entusiasta e ancora una volta ebbe la meglio sulla Grifoncina, che titubante cominciò ad avvicinarsi. Il biondo dal canto suo, dopo l’iniziale stupore, afferrò immediatamente l’occasione: non gliene fregava niente di dover cantare, si sarebbe liberato di Pansy per un po’ e avvicinato alla ragazza che per tutta la sera aveva occupato i suoi pensieri!


Salirono sul palco un po’ incerti. Silente li salutò gentilmente e, cosa che lasciò Harry senza parole, strizzò l’occhiolino a Cassy, che se la rideva soddisfatta!

La musica iniziò a diffondersi per la sala ancora silenziosa, desiderosa di vedere la strana coppia all’opera. Hermione conosceva quella canzone, doveva verla sentita in qualche film babbano…

Toccava a Draco iniziare:
(tra “ ” le parole della canzone, in corsivo i pensieri dei cantanti n.d.a)

“Living in my own world
Didn't understand
That anything can happen
When you take a chance”

Già, il mio mondo: lusso, soldi, bella vita… quante volte me lo hai rinfacciato da quando ci conosciamo! In fondo io sono sempre stato il lurido, viscido, Serpeverde figlio di mangiamorte ! Non ho mai preso neanche in considerazione l’idea di cambiare la mia vita… fino ad ora!

”I never believed in
What I couldn't see
I never opened my heart
To all the possibilities”

La mia mente razionale da so-tutto-io ha sempre avuto la meglio su di me! Non mi sono mai lasciata veramente andare! Ma stasera, in questa sala, ho deciso di buttarmi per una volta…

”I know that something has changed
Never felt this way
And right here tonight
This could be the start
Of something new
It feels so right
To be here with you
And now looking in your eyes
I feel in my heart
The start of something new”

Ora su questo palco, sento che sta nascendo qualcosa di diverso tra di noi! Ti vedo qui, bellissima, accanto a me, e non riesco a capire come ho fatto a

Adesso sul tuo viso non c’è la maschera di freddezza che ci divide sempre, che trovo ogni volta che ti guardo… Ora i tuoi occhi stanno ridendo! Perché mi sento così strana quando guardo i tuoi occhi?

”Now who'd of ever thought that
We'd both be here tonight
And the world looks so much brighter
With you by my side”
 
Mi ero preparato alla solita serata noiosa e invece… già quando ti ho vista scendere ho capito che sarebbe successo qualcosa di speciale, e ho anche un’idea su chi sia il responsabile, anzi la responsabile…

Sembra strano essere qui, a cantare con te… Eppure non posso fare a meno di sentirmi bene… E’  tutto molto strano… strano ma bello…

”I never knew that it could happen
Till it happened to me
I didn't know it before
But now it's easy to see”

Tu, la mezzosangue so-tutto-io… se fino a poco fa mi avessero detto che avrei cantato con te, e che mi sarebbe piaciuto, non ci avrei mai creduto… Ma sono felice di essere qui!

Può la musica unire così tanto? Fino a stasera avrei detto di no! Ma ora non scenderei più da questo palco, pur di continuare a sentire la tua voce…

”It's the start
Of something new
It feels so right
To be here with you (ooh)
And now looking in your eyes
I feel in my heart
The start of something new
Start of something new
The start of something new”


La musica dolcemente terminò! La novella coppia di cantanti si ritrovò con i microfoni in mano, e i volti pericolosamente vicini… Ma lo scrosciare dell’applauso della sala li riportò alla realtà. Arrossirono violentemente, persino le guance diafane di lui si tinsero di porpora… si separarono e scesero imbarazzati dal palco…

“E’ stata tutta opera tua, vero?” la voce di Harry distolse Cassy dalla scena. Ma non gli rispose. Si girò verso di lui e, con un ghigno, o forse un sorriso, sulle labbra, lo baciò…



Il biondo si era rifugiato sul balcone, lontano dalla festa che proseguiva indisturbata.
Hermione lo intravide e non riuscì a resistere: gli si avvicinò e si appoggiò sulla balaustra accanto a lui… Lo sguardo di Draco era perso oltre l’orizzonte, in quella fredda notte stellata.

“Canti bene!” cominciò la Grifondoro “Non l’avrei mai detto!”

“Prima di stasera non erano molte le persone che potevano affermare di avermi sentito cantare!” rispose lui, senza guardarla.

Lei sorrise ma un brivido di freddo le percorse la schiena: l’abito era scollato e là fuori la temperatura sarà stata sotto lo zero…

Il ragazzo si accorse che la sua “partner canora” stava tremando e, da vero galantuomo, si sfilò la giacca e gliela posò sulle spalle.
Un altro brivido attraversò  la fanciulla, ma questa volta non aveva niente a che fare con il freddo…

“Grazie” sussurrò imbarazzata
Lui si limitò a dire “Comunque anche tu come cantante non sei male!”

“Ho sempre amato la musica!” spiegò la giovane “E a volte ho l’impressione che, attraverso le canzoni, si riesca a…”

“… a esprimere quello con riusciamo a dire apertamente!” concluse lui.
Lei annuì, poi decise di metterla sullo scherzo “E sentiamo, caro il mio Principe Serpeverde, c’è qualcosa che non mi hai mai detto?” gli chiese fintamente seria.

Lui si voltò guardandola dritto negli occhi dorati, a pochi centimetri dal suo viso
“Sì” rispose tranquillo “Che sei bellissima!”

Se ne andò così, lasciando un’Hermione sconvolta, ma incredibilmente felice, immersa nel profumo della sua giacca…


Forse quello era davvero l’inizio di qualcosa di nuovo….




Spazio dell'autore:
Chiedo perdono per il ritardo, ma in questo periodo la scuola mi prende enormemente e non riesco mai ad aggiornare! Spero che questo chap vi sia piaciuto! Forse Draco vi è sembrato un po' OOC ma è così dolce...
Spero di riuscire ad aggiornare presto!
Baci

micia95: finita la fic "la scommessa" e devo dire che il finale mi ha un po' deluso! spero nel seguito! complimenti per il concorso e spero che il chap ti sia piaciuto!

RaggioDiLuna: Bhe, Casssy è un mito assoluto! che ne pensi del ballo?

kucciolaflea: io non sono una super fan di hms ma questa canzone era perfetta! spero non sia un problema!

littlehinata: i destini si sono incrociati, ma non sarà tutto così facile...

pompeibe: tranquilla ho capito il tuo suggerimento, ma i capitoli più lunghi non lascerebbero la suspence e io vivo di suspence!che ne pensi di come cas ha fatto "incontrare" i nostri due piccioncini?

iaiaMalfoy_4ever: e anche il ballo è arrivato! che ne pensi?

Astoria Malfoy: il fatto che i maschi siano stupidi è una specie di verità assoluta! che ne pensi del chap?

giumi: sono contenta che la fic ti piaccia e spero che questo chap non ti abbia deluso!

valefan: ecco cosa centra hsm! sia ben chiaro che non ho intenzione di fare molti accenni al film, ma le canzoni sono perfette...




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Capitolo 9
*** Il dopo festa ***


Il dopo festa
Capitolo 9: Il dopo festa


Il venticinque dicembre era arrivato da poche ore. Il freddo sole invernale aveva appena fatto capolino oltre le colline imbiancate dalla candida neve.

Il dormitorio di Grifondoro era immerso in un dolce silenzio. Tutti gli studenti dormivano, dopo l’intensa nottata di festeggiamenti.

Tutti… tranne una.

Una bella ragazza dai lunghi capelli castani si stringeva nella calda vestaglia e osservava il paesaggio fuori dalla finestra.

Ci aveva provato a dormire, ma senza successo. Gli avvenimenti della sera precedente l’avevano troppo sconvolta.
Ora, ripensandoci, e sembrava tutto un sogno: lui era stato così dolce, così diverso dal ragazzo arrogante e presuntuoso che aveva sempre odiato! L’intera scena le era sembrata molto naturale… e allo stesso tempo incredibilmente bella! Forse era stato davvero un sogno…

NO! Non poteva essersi sognata tutto, e quella giacca nel suo armadio ne era la prova… Eh già, la sua giacca… gliela aveva lasciata sulle spalle… impregnata del suo inebriante profumo…


Le ore trascorsero veloci e lei rimase lì, cullata dai ricordi della sera prima… e da quella canzone…


Il dormitorio cominciò a svegliarsi e Hermione decise che era arrivato il momento di aprire i regali.
Libri, accessori magici, biglietti d’auguri incantati… come ogni anno i suoi desideri erano stati esauditi!
Mancava solo il regalo di Cas.

Naturalmente la bionda non si fece attendere.

“Tesoro!” urlò poco dopo, precipitandosi nella stanza dell’amica “Voglio sapere tutto!"

“Tutto cosa?” fece la riccia, fingendo di non capire.

La Principessa cominciò ad alterarsi “Hermione Jane Granger non trattarmi da idiota!”

Questa scoppiò a ridere, riconoscendo nella posa autoritaria che aveva assunto l’amica quella del cugino. Ma la Malfoy non dava cenni di cedimento, così lei cominciò a raccontare: della sintonia sul palco, della giacca, della conversazione, di come se ne era andato dopo averle detto che era bellissima…


“È andata meglio di quanto sperassi!” esclamò Cas, incapace di trattenere l’euforia.

Hermione la guardò torva “Cosa vorresti dire?”

La bionda si morse la lingua: beccata!

“Niente, che cosa dovrei voler dire?” affermò facendo l’innocentina.

“Adesso sei tu a trattarmi da idiota!” la Grifona ci pensò un attimo e poi capì “Hai organizzato tutto tu, vero?”

La serpe alzò le spalle “Io ho solo suggerito a Silente l’idea del karaoke…” disse, e poi aggiunse con disinvoltura “… e gli ho detto che tu e Draco sareste stati una coppia fantastica!”

“CAS!!!”




“Dracuccio!” urlò la bionda piombando nella camera del cugino.

Si era appena sorbita la strigliata dell’amica sul come hai potuto spiattellare la mia vita sentimentale a Silente? ma era evidente che anche lei era felice del suo intervento, inoltre il regalo l’aveva parecchio addolcita…


Nel frattempo il principe si era messo a sedere sul letto.
L’arrivo della ragazza l’aveva riscosso dai sui pensieri, che riguardavano una certa bella Grifoncina…


Cas gettò le braccia al collo del cugino e gli stampò un bacio sulla guancia.

“Che cosa sono tutte queste smancerie stamattina?” le chiese lui ridendo, mentre quella gli si sedeva accanto.

“Ho appena parlato con Herm!” disse lei in risposta e le parve di scorgere una sfumatura porpora sulle guance del ragazzo.

“Sei un mito!” gli sussurrò, abbracciandolo di nuovo.

“Si può sapere di che stai parlando?” chiese lui, facendo il finto tonto.

Cassy lo guardò scettica “Lo sai benissimo di cosa sto parlando!”

Draco sbuffò “Guarda che non è successo niente!” affermò, leggermente in imbarazzo.

La ragazza ghignò “Lo sapevo di averci preso questa volta!”

“Da quando stai complottando?”

“Da quel giorno sul treno!”

Al biondo per poco non venne un colpo: l’aveva vista tramare piani “malefici” tante volte, ma di solito si stufava dopo pochi giorni. Questa volta ci si era davvero impegnata e, anche se gli pesava ammetterlo, aveva avuto successo.

Cas si accorse dell’espressione stupita del cugino perché si affrettò a precisare “Sai come sono fatta! Io ho un sesto senso per queste cose!” Draco le scoccò un’occhiata dubbiosa e lei continuò “Lo so che non ci ho sempre preso… ma questa volta è diverso Dray!”

“Diverso?” fece lui

“Sì, diverso!” ripetè quella. Ripensò alla faccia del cugino quando aveva nominato Hermione e non riuscì a controllarsi “E poi non ti avevo mai visto arrossire!”

Il Principe scattò in piedi “Finiscila con questa storia, Cas!”

“Non puoi far finta di niente!” dichiarò la ragazza, che cominciava a irritarsi per quell'atteggiamento “Io avrò anche organizzato il karaoke e scelto la canzone, questo te lo concedo, ma sei tu che ti sei scoperto con lei e adesso devi affrontare la situazione!”

Lui scosse il capo.

“Quello che è successo al ballo rimane al ballo!”

Quelle parole, sussurrate con tono piatto dal biondo, furono come una doccia fredda per Cassy.

“Come puoi dire una cosa del genere” non aveva neanche la forza di parlare “Non puoi pensarlo sul serio” mormorò sconvolta

Draco annuì, evitando attentamente il suo sguardo.

“Perché? Perché è una grifondoro? Perché è Mezzosangue? Perché?”
Cas era furiosa: non per il suo piano, che stava miseramente sfumando, ma per il fatto che ormai in ballo c’era la felicità della sua migliore…

La bionda guardò il cugino con ira “Ti credevo diverso” sibilò “Non pensavo somigliassi tanto a tuo padre!”

Detto questo si sbattè la porta alle spalle, ma senti ugualmente il rumore di qualcosa che si infrangeva all’interno della stanza: l’insulto era andato a segno!




Nel frattempo nella torre di Grifondoro, Hermione canticchiava frugando nell’armadio.
La mano sfiorò una giacca nera, dal taglio decisamente maschile, di seta purissima, e sicuramente molto preziosa. Il profumo di cui era impregnata poi provocava dei giramenti di testa…

Un sospirò sfuggì tra le labbra della ragazza: la magia della sera precedente era stata bella, fantastica, unica… Un avvenimento del genere non si sarebbe ripetuto, lui non si sarebbe mai ripetuto…

Insomma, stava pur sempre parlando di Draco Malfoy! Poteva essere stato quello che voleva poche ore prima, ma in fondo probabilmente non era poi così cambiato…

Non lo aveva incontrato  per i corridoi, come faceva a sapere se a lui era rimasto qualcosa della loro serata?

Non era da lei crogiolarsi così per un uomo, soprattutto per il principe delle serpi!

Doveva chiarire la situazione!

Doveva parlargli, il prima possibile!




Spazio dell'autore:
SCUSATE!!! So che mi credete pazza perchè vi ho fatta attendere settimane per un chap così corto, ma non ho avuto tregua! Anche se la scuola è finita, infatti, continua a perseguitarmi... Inoltre ci si è messo anche internet a dare i capricci! avessi potuto avrei postato una settimana fa!
Comunque a me questo chap, anche se breve, sembra molto significativo. Non accenna ad Harry e Cas ma per loro due c'è tempo!
Come riuscirà Draco a farsi perdonare? E Herm cosa farà? Non dimenticatevi che Blaise poi è sempre in agguato...
BACI

p.s. Spero di poter postare entro la settimana prossima!


drhermxever: che bello una nuova fan!!! Sono contenta che la fic ti piaccia! continua a seguirla!!!
francy_hurt_16: sono contenta che ti piaccia! che ne pensi di questo chap?
iaiaMalfoy_4ever: le tue recensioni mi mettono sempre di buon umore tesoro! quindi continua a lasciarle...
falalula: sinceramente per blaise io non provo mai molta pietà, quindi lo farò morire (sguardo diabolico)... no scherzo, ma tranquilla, lui non si rassegnerà!
Astoria Malfoy: spero che hsm non te lo dimentichi più in senso positivo! Che ne pensi del chap?
micia95: ciao dear! sto continuando a leggere la fic, sono al chap 36! mi piace un sacco ma non vedo l'ora che qualcuno metta a posto quell'odiosa di May... ma come fanno i ragazzi a essere così ciechi!!! comunque spero che il chap ti sia piaciuto!
valefan: una scazzotata non so, ma già nel prossimo chap si incontreranno, quindi...
Gnometta08:sia ben chiaro che io non ho intenzione di seguire la trama di hsm! inoltre anche se Herm somiglia un po' a Gabriella (che secondo me è MOOOLTO più antipatica della grifoncina!), Draco non è mica Troy Bolton!!! Molto meglio il mio principino... Spero che sia il chap precedente che questo ti siano piaciuti ugualmente!!!

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Capitolo 10
*** Chiarimenti ***


chiarimenti
Capitolo 10: Chiarimenti


Come aveva osato paragonarlo a quello stronzo di suo padre. Ok, lui non era uno stinco di santo, ma Lucius… al solo pensiero della conversazione avuta con la cugina risentiva i nervi a fior di pelle.

Detestava litigare con lei. Cassy era l’unico membro della sua famiglia che stimasse, l’unica a cui… volesse bene.


Draco fu riportato alla realtà da qualcuno che stava bussando alla porta.

La testa di Blaise fece capolino nella stanza prima che il biondo gli desse il permesso.

“Ehi Dray come va?” chiese indifferente al fatto che l’amico non gli avesse neanche fatto un cenno di saluto, ma se ne era rimasto sdraiato sul letto “Non sei sceso a pranzo, o pensato di venirti a dare un’occhiata!”

“Non avevo fame!” si giustificò, senza guardare il moro.

Blaise notò i cocci del vaso affianco alla porta.

“Hai litigato con Cassy?” chiese in un sussurro.

Il biondo non rispose e Zabini decise di non insistere.


“Ieri sera mi sono divertito un mondo!” affermò ripensando alle ore trascorse con la sua adorata dea.

“Pensò che Cas abbia proprio un debole per me!” disse sognante.

Draco ghignò. Dubitava che la cugina avesse avuto occhi per altri che non fossero Potter, a parte forse quando lui si era esibito, ma evitò di farlo presente a Blaise, che sembrava perso nella sua fantastica illusione.

 
“Non pensavo avessi una voce così bella, Dray!” dichiarò Zabini ad un tratto.

Se c’era una cosa che dava più fastidio in quel momento al biondo del sentirsi nominare la cugina era proprio il ricordare gli avvenimenti della sera precedente.

 
Scattò in piedi, guardando irato il moro, gli occhi glaciali ridotti a fessure.

“Fuori!” sibilò indicando la porta.


Zabini non se lo fece ripetere due volte e uscì in fretta.

 
Passeggiando per i corridoi incontrò l’oggetto dei suoi pensieri immersa nella lettura di un libro, regalo di Hermione, sotto le arcate antistanti al parco. 

“Ciao piccola!” le sussurrò all’orecchio quando l’ebbe raggiunta.

Cassy sussultò. Si voltò sperando di incontrare due profondi occhi verdi, invece si trovò davanti un paio di iridi blu, molto vicine.

Blaise fece per baciarla ma lei si scansò in fretta, alzandosi in piedi.

“Zabini” lo salutò fredda

“Non devi fare tutti questi complimenti con me tesoro!” affermò il moro con voce roca, cercando di apparire sensuale.

 Cas lo guardò scettica, limitandosi a scuotere la testa, divertita dal comportamento del giovane. Credeva davvero di averla conquistata!?!

 Blaise sembrava non aver colto il messaggio, in quanto si avvicinò nuovamente a lei mirando alle sue labbra.


Ancora prima che la bionda potesse scansarsi, qualcuno li interruppe.

“ehm ehm”

Zabini impallidì e si allontanò di colpo dalla ragazza temendo di trovarsi di fronte un professore.

 

Il colpevole dell’interruzione passò una mano intorno alle spalle di Cas, che gli sorrise dolcemente.

 
“Vuoi qualcosa Potter?” chiese duramente Blaise dopo aver riconosciuto il disturbatore. 

Distogliendo a malavoglia lo sguardo dagli occhi di ghiaccio della sua bella, Harry gli rispose con altrettanta freddezza “Solo sapere per quale motivo stai importunando la mia ragazza, Zabini?”

La sua… ragazza!?! Blaise accolse quella notizia come una doccia fredda, incapace di rispondere.

Seguì un silenzio glaciale, interrotto da un aiuto inaspettato.

Draco aveva abilmente intuito che il moro sarebbe andato in cerca di Cassy, ma dove c'era lei sicuramente ci sarebbe stato Potter e sarebbe successo un bel casino. Nonostante fosse ancora irritato, si era trascinato fuori dalla sua stanza, alla ricerca del compagno di Casa.

Prima che qualcuno potesse impedirglielo, il biondo afferrò l’amico per la collottola e lo trascinò lontano dagli altri due, scongiurando così una scazzottata tra i due pretendenti.

 
Potter aveva guardato sconcertato la scena “Come mai ha portato via Blaise?”

“Ha voluto impedire una rissa…” affermò la bionda

“… e sta cercando di farsi perdonare!” aggiunse sorridendo.

Cas sapeva di averlo ferito con il suo insulto, ma era certa che Draco se lo meritasse. E questo lo sapeva anche lui, altrimenti perché aveva fermato Zabini? Non gli erano mai dispiaciute le risse Grifondoro/Serpeverde, specialmente quando riguardavano un certo moretto dagli occhi verdi…

 
“Che cosa deve farsi perdonare?” chiese Harry perplesso.

Cassy decise di non parlare di Herm e cambiò abilmente discorso.


Lo guardò con un sorrisetto malizioso “E così io sarei la tua ragazza?” chiese fintamente arrabbiata.

Potter, dimentico della sua precedente domanda, arrossì di colpo.

“Bhe… ecco… io…” balbettò tentando si formulare una frase di senso compiuto.

Ma per fortuna Cas ruppe il suo imbarazzo con un bacio.

“Sei fortunato che io sia d’accordo!” gli sussurrò fintamente minacciosa quando si separarono “Altrimenti te la saresti dovuta vedere con me!”

Harry sorrise tornando a baciarla.
 

Era davvero un ragazzo fortunato!

 
 

Hermione si guardava nervosamente allo specchio pensando a cosa dire. Solitamente parlava bene anche spontaneamente, ma quel pomeriggio doveva essere tutto perfetto!

Ormai aveva deciso: avrebbe parlato con lui, a costo di passare la giornata a cercarlo per i corridoi!

Lo sguardo le cadde sul regalo di Cassy: in una raffinata cornice argentata rappresentante un serpente  che si morde la coda, dall’occhio di smeraldo, c’era una loro foto. L’avevano scattata solo poche settimane prima nel giardino di Hogwarts. Le sciarpe delle rispettive Case erano in primo piano e venivano usate come armi dalle due ragazze, che passavano da un finto scontro a un abbraccio autentico.

L’eterno rapporto di odio che era sempre corso tra Serpeverde e Grifondoro loro l’avevano trasformato in una bellissima amicizia.


Sotto la cornice, sul comodino, spuntava il biglietto di auguri, scritto con una grafia precisa e svolazzante:

Dicono che Grifone e Serpe non possono essere amici!

Che siano come il giorno e la notte, la luce e il buio, il bianco e il nero, il caldo e il freddo, l’acqua e l’olio…

Mille e più sono le metafore che ci hanno attribuito, ma io non credo che in fondo siamo poi così diverse: intelligenti, ambiziose, testarde, orgogliose…

Non è un consunto cappello parlante a decidere il nostro destino, Herm, tanto meno uno stupido cognome, ricordatelo sempre.

Non importa se le nostre divise sono verdiargento o rossoro, l’amicizia, e l’amore, superano queste barriere. Dovremo lottare, perché non sarà facile in una scuola in cui tutti, anche i più aperti, hanno dei pregiudizi, ma so che noi ce la faremo.

Non è ancora nato l’essere in grado di fermarci!

Spero che questo sia solo il primo di tanti Natali insieme, amica mia.

Cassy

 

Le si riempivano gli occhi di lacrime ogni volta che lo leggeva. Cas aveva ragione, aveva assolutamente ragione. Inoltre quando aveva scritto il biglietto, la bionda, Hermione ci avrebbe scommesso,  non si riferiva solamente alla loro amicizia…

 

 

Stava camminando con il suo solito passo spedito, seguito da un Blaise ancora scocciato per la mancata rissa con Potter, quando la vide all’imbocco del corridoio.

I suoi occhi dorati si guardavano intorno speranzosi. Sembrava che stesse cercando qualcuno…

La mora si voltò e i loro sguardi si incrociarono: Draco non ebbe più dubbi, stava cercando lui!

Si girò verso Zabini “Io dimenticherò quello che è successo stamani, ma tu evita Potter a tutti i costi. Vai nei dormitori, ci vediamo a cena!”

Blaise non osò disobbedire e, una volta che lui ebbe girato l’angolo, il biondo si avvicinò alla Grifoncina.

 

“Ti devo parlare!” le disse lei, leggermente imbarazzata

Lui annuì, facendo cenno di seguirlo in giardino.

 

Il parco di Hogwarts era ricoperto di neve, ma il percorso per le serre era stato spalato.

I due ragazzi si incamminarono in silenzio.

 

Draco decise di prendere in mano la situazione “Di che dovevi parlarmi?”

Herm andò nel panico: si era preparata un discorso perfetto, ma ora non si ricordava più nulla.

Percorsa da un brivido di freddo si strinse nel cappotto e ebbe un’idea.

“La tua giacca è ancora nel mio armadio!”

 

Lui rise, una risata fresca, vera…

“Ti prego Granger, dimmi che non mi hai fatto uscire per parlare della mia giacca!” affermò sempre sorridendo, e aggiunse “Comunque la puoi tenere!”

“Chi ti dice che io voglia tenere una cosa tua?”

“Ho un sesto senso per queste cose!” sussurrò malizioso.

Lei sorrise, arrossendo leggermente.

“Sono stata bene ieri sera!” bisbigliò la ragazza.

“Con Potter?”

“Con te!”

Fu il turno di Draco di arrossire. Si passò una mano sul collo della camicia, imbarazzato.

Rimasero un attimo in silenzio. Le parole sussurrate dal ragazzo arrivarono appena alle orecchie della Grifondoro “Anch’io!”


Lei sorrise: qualcosa gli era rimasto!

Qualcosa che, lo sapevano entrambi, non poteva durare!

Si scambiarono uno sguardo, che valse più di mille parole.

“Non possiamo…” cominciò lui, ma lei preferì non sentire “Lo so!”

 
Si riavviarono verso la scuola.

Prima di separarsi, però, Hermione gli pose la domanda fatidica “Lo pensavo sul serio?”

Il biondo capì di cosa parlava, ma fece finta di non aver afferrato.

“Quando mi hai detto che ero bellissima” spiegò lei “lo pensavi sul serio?”

Non la guardò, ma sentiva quei pozzi ambrati su di sé.

Poteva dire di no, che stava scherzando, che era una bugia… ma non ce la fece.

 
“Io non mento mai, Granger!” sussurrò per poi andarsene, lasciandola di nuovo sola, a pensare a lui.





Spazio dell'autore:
So che di non riuscire ad aggiornare con regolarità, ma spero che non sia un problema.
Mi è piaciuto molto scrivere questo chap e quindi vorrei sapere se per vuoi lettori è riuscito bene!
Non so se partirò la settimana prossima, quindi non posso anticiparvi quando aggiornerò!
baci baci

micia95: in questi giorni non mi sono connessa, ma spero che ci sentiremo presto! non sono andata avnti neanche con la lettura della fic, ma rimedierò, spero che il chap ti sia piaciuto!

falalula
: neanche Cas è infallibile... per adesso! fammi sapere che ne pensi del chap!

Astoria Malfoy
: I maschi sono sempre stupidi!!! Cas non è ancora intervenuta, ma lo farà... Lasciami un commentino!

iaiaMalfoy_4ever
: Sono d'accordo con te, riguardo a Lucius-io-sono-il-più-fottuto-e-stronzo-mangiamorte-sulla-faccia-della-terra-Malfoy, ma Draco si riscatterà, promesso!

valefan
: eccoti HarryVSBlaise, nessun duello all'ultimo sangue, grazie a Draco, ma diamo tempo al tempo...

drhermxever
: ma draco non è cattivo... è che lo disegnano così!!!XD che ne pensi di questo chap?


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Capitolo 11
*** Mezzosangue e Mezzevoci ***


mezzosangue e mezzevoci
Capitolo 11: Mezzosangue e Mezzevoci


Doveva piantarla di fare così! Si era ripromesso che avrebbe di chiudere la faccenda una volta per tutte, ma quando se l’era trovata davanti l’unica cosa a cui era riuscito a pensare erano le sue labbra carnose e un desiderio immenso di baciarla l’aveva invaso…
Si era trattenuto, anche se a fatica, ma comunque quella frase finale l’aveva scoperto troppo…
Avrebbe dovuto negare tutto, mentire, ma non c’era riuscito, perché ormai quando la vedeva perdeva ogni razionalità…
Si erano ripromessi di dimenticare tutto, in un certo senso, ma ce l’avrebbero fatta?
Draco aveva i suoi dubbi.


Mentre lui si perdeva in questi pensieri sdraiato sul letto, Blaise camminava avanti e indietro per quella stanza esternando tutto il suo odio per Potter.

“Non avresti dovuto fermarmi!” diceva

“L’avrei gonfiato a dovere”

“Ma chi si crede di essere a chiamare Cassy la sua ragazza!”

Il biondo, anche se non lo stava ascoltando, era esausto da quel discorso che gli penetrava a forza nelle orecchie.

“Blaise” sussurrò allora con tono stranamente soave “mi faresti un piacere?”

Il moro lo guardò strabuzzando gli occhi: da quando in qua Draco chiedeva qualcosa? Lui di solito ORDINAVA!

“Certo Dray!” gli rispose quindi con voce preoccupata

“Bene!” fece l’altro in tono ancora soave , poi i suoi occhi si fecero scuri

“ESCI IMMEDIATAMENTE DA QUESTA STANZA E PIANTALA DI ASSILLARMI CON I TUOI PROBLEMI!!!” gli urlò contro e poi aggiunse, a bassa voce “Che non sei l’unico ad averne!”


Blaise sconvolto fuggì a gambe levate dalla camera e incontrò nel dormitorio una piacevole presenza…

“Cassy!” la salutò allegro mascherando la paura che gli aveva lasciato Draco.

Lei si limitò a un cenno del capo ed entrò nella stanza del cugino, dove, ne era certa, Blaise non sarebbe entrato.


“Ho sentito i tuoi toni soavi dalla sala comune, cuginetto, che ha fatto Zabini di tanto grave!?!”

Draco si mise a sedere e sorrise alla vista della ragazza “Sono felice di vederti qui!”

“Non avrai mica pensato che con una piccola lite ti potessi disfare di me!?!” gli rispose lei ridendo, prima di abbracciarlo dolcemente “Mi dispiace per averti paragonato a lui!” gli sussurrò.

“No, sono io a dovermi scusare!” affermò Draco “Tu avevi solo che ragione!”

Il biondo era strano e Cassy non tardò ad accorgersene “Che è successo?”

Dopo un lungo sospiro, il ragazzo le spiegò in breve cosa si erano detti in giardino, senza sorvolare sulle ultime parole.

Lei scosse la testa “Dovete decidervi una volta per tutte!” disse “Non potete continuare così!”

“Lo so!” sussurrò lui. Ma qual’era la decisione giusta?

“Pensa se tuo padre scoprisse che ti stai infatuando della Granger!”

Le parole di Cas generarono l’ilarità in entrambi.

“Penso che mi ucciderebbe pur di non macchiare la sua famiglia con una sporca mezzosangue!” affermò non troppo sarcastico, ma si morse la lingua non appena vide abbuiarsi gli occhi della ragazza.

“Mi dispiace, Cas, non volevo…” poi un pensiero le balenò in testa.
“Lo hai detto a Hermione?” le chiese, conoscendo già la risposta.

Come previsto, Cassy scosse la testa “Non posso…”

Draco, cercando di ignorare il ricordo che gli suscitavano quelle due parole sussurrate da lui solo qualche ora prima, si concentrò sulla ragazza “Devi dirglielo” affermò “Sia a lei che a Potter!”

“O li perderai entrambi” continuò

“E ti assicuro che un Malfoy con il cuore spezzato basta e avanza!” sussurrò, più a se stesso che a lei.

Quelle parole fecero sorridere Cas, che strinse più forte il cugino, senza riuscire a frenare le lacrime.




La neve scendeva candida in quella fredda giornata di fine dicembre.
Il trio dei miracoli passeggiava tranquillamente per i corridoi, godendo di quell’atmosfera post-natalizia.
Nell’aria c’era una strana calma… la tipica calma che precede la tempesta!

“Guarda guarda, la feccia infesta ancora la scuola a quanto pare!”
la voce di Pansy Parkinson li raggiunse alle spalle.

I tre si voltarono, ritrovandosi davanti l’intero gruppo serpeverde del loro anno, quasi al completo, capeggiato da miss carlino-sanguisuga.

“Dovreste piantarla di girare per la scuola, rendete l’aria irrespirabile!” sibilò la ragazza, scatenando le risatine della comitiva.

“Pensa a noi, che dobbiamo sorbirci l’appestante puzza da carlino che emani, Parkinson!” la battuta di Harry fece infuriare la mora, che mise subito mano alla bacchetta.

Hermione scoppiò a ridere “Che vuoi fare, Pansy, sfidarci a duello!?! Ti ho vista a lezione, hai problemi persino a far levitare una piuma!”

La faccia le si gonfiò, facendosi rossa per la rabbia “Chiudi il becco, sporca mezzosangue!” sibilò in preda all’ira.

“Perché invece il becco non lo chiudi tu, Pansy!”


Tutti i presenti si voltarono sbalorditi verso chi aveva parlato.

Le guance di Hermione si imporporarono quando riconobbe la sua voce.

Draco si staccò dalla parete a cui era appoggiato e scoccò uno sguardo penetrante alla riccia, che avvampò ancor di più.

La Serpeverde, nel frattempo, sentendosi umiliata, cercò di far ragionare il suo amato
“Ma è soltanto la Granger, Dracuccio” affermò, con tono quasi supplichevole.

Il biondo le si avvicinò, visibilmente scocciato.
“Non chiamarmi Dracuccio!” sibilò prima di andarsene, tra lo sguardi ancora esterrefatti dei presenti e il sorriso compiaciuto di Hermione.

La riccia si voltò verso la rivale, le labbra incurvate in una perfetta imitazione del ghigno Made-In-Malfoy
“Ciao ciao, Pansy!” la salutò prima di incamminarsi a sua volta.
Doveva parlare con Cassy e in fretta.



“È stato incredibile, Cas! Mi ha difesa!”
Hermione era in preda alla gioia e saltellava per la stanza.
La scena fece ridere di gusto la bionda.

“Eh già, il mio cuginetto è un tipo a dir poco sorprendente!” affermò divertita “E tu sei completamente uscita di testa!”

La riccia le si sedette accanto “Lo so! Ma è così strano! Lui è stato il primo a insultarmi per anni e ora…”
Sospirò felice. Non avrebbe mai creduto che una cosa del genere sarebbe potuta accadere!!!

Ma negli ultimi mesi erano molte le cose che non avrebbe mai ritenuto possibili… e che invece erano accadute!

“E ha pure detto alla Parkinson di non chiamarlo Dracuccio!” continuò “È  stata una scena memorabile! Ti sarebbe piaciuta!”

“Non ne dubito!” rise Cassy


Le due ragazze risero a lungo, ma Hermione sentiva chiaramente il retrogusto amaro della situazione.
“Non ce la faccio più!” sussurrò all’amica, facendosi improvvisamente scura in volto.

La bionda capì a cosa si riferiva e l’abbracciò forte.
“Vedrai che troverete un modo per…”

“NO! No, Cas, non ci riusciremo mai!” affermò liberandosi da quella stretta “È tutto troppo complicato…”

“Troppo complicato!?!” la Serpeverde la guardò scettica
“Sono sicura che hai affrontato situazioni peggiori!” affermò
“E poi è un bene che sia complicato, altrimenti non sarebbe una sfida! E noi adoriamo le sfide!” concluse ridendo.

Hermione la guardò e sorrise. Quella ragazza era davvero incredibile!


“Non riesco ancora a crederci! Insomma, fino a poco tempo fa per lui ero solo la So-Tutto-Io Zannuta e per di più Mezzosangue e invece…”

La riccia non continuò.
Vide gli occhi della bionda farsi scuri.

“Cas che cos’hai?”

Come faccio a dirglielo? Mi odierà! Pensò guardando l’amica preoccupata
Devi farlo gli disse una vocina Lo hai anche promesso a Draco…

Cassy inspirò e guardò negli occhi la ragazza davanti a sé.
“Herm, devo dirti una cosa!





Spazio dell'autore:
Chiedo umilmente perdono! E' quasi un mese che non aggiorno, ma sono stata in vacanza e con questo caldo la voglia di scrivere è calata notevolmente...
Chiedo scusa anche a gli autori di cui ho perso gli aggiornamenti che sicuramente avranno fatto, ma non ho proprio tempo di leggere!!!
PERDONATEMI, VI PREGO!
Comunque parliamo del chap...
I lettori più attenti avranno notato che il titolo non è proprio originale, ma è preso da "HP e la camera dei segreti". Spero che non lo considererete plagio!
Avete visto? Cassy e Draco si sono riappavificati, ma ora lei deve rivelare il suo segreto a Herm...
Di cosa si tratterà? Come la prenderà Herm?
Appuntamento... al prossimo chap!!!

Hollina: sono contenta che il personaggio di Cassy ti piaccia, ma per quanto riguarda lei e harry... vedrai nei prossimi chap!
valefan: per ora niente scazzottata, e niente Harry/Caddy in questo chap, ma arriverà il loro momento...
iaiaMalfoy_4ever: non avrai compassione per Blaise da parte mia! come ha visto non si sono ancora messi insieme, ma diamo tempo al tempo... per quanto riguarda lucius... ti assicuro che mr malfoy farà vedere presto la sua faccia da culo nella fic...
Sasigranger:non posso rivelarti il finale, non si fa... però sono contenta che qualcuno non sia dispiaciuto per Zab!!! Grazie per i tuoi complimenti!
drhermxever: per il bacio devi aspettare... ma arriverà, promesso! nel frattempo lasciami un commentino...
micia95: tesoro mio!!!!!!!! ho visto che mi hai dedicato, in parte, la tua fic, grazie! sono molto orgogliosa di essere la beta di una scrittice così talentuosa! continua così!!! per quanto riguarda questa fic... scommetti che riuscirò a farti stare blaise almeno un po' antipatico? baci la tua beta

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Capitolo 12
*** Segreti... non tanto segreti ***


segreti... non tanto segreti
Capitolo 12: Segreti... non tanto segreti...


“Cas se fai quella faccia mi fai preoccupare!” le disse Hermione ridendo, ma si vedeva che era veramente agitata.

La bionda non stava ridendo.
“Te lo devo dire, anche se dopo probabilmente mi odierai e non vorrai rivolgermi mai più la parola. Ma io te lo devo dire!”

“Che cosa mi devi dire Cas?” chiese la Grifondoro, con la voce che le tremava.

“Il vero motivo per cui sono venuta a studiare qui” sussurrò la ragazza “Lo stesso per cui mi incupisco tutte le volte che sento pronunciare la parola mezzosangue”

Hermione si sedette sul suo letto, accanto all’amica, pronta ad ascoltare.

La bionda cominciò il suo racconto.

“Mi sono trasferita in Francia con i miei poco prima di iniziare la scuola. Beauxbatons non è Hogwarts, non ci sono tutte queste distinzioni di case o cose simili. Ma tra gli studenti le differenze ci sono sempre… Appena arrivata io ero la straniera, quella con l’accento strano… ma sono riuscita a impormi. Io sono una Malfoy, non sono abituata a stare in disparte, amo stare al centro dell’attenzione!!! Con il tempo il mio accento e migliorato, per non dire scomparso e io mi sono creato il mio gruppo… l’equivalente di quella che per voi è la corte di Draco!

“Eravamo i padroni della scuola… ero la padrona della scuola! Ma ti assicuro che ero molto peggio di mio cugino. Lui per quanto abbia cercato di tiranneggiare ha sempre avuto chi gli teneva testa. Io invece avevo la strada spianata… e le mie vittime servite su un piatto d’argento. Ce n’era una in particolare. Sia chiamava Giselle Naif. Adoravo torturarla, era il mio passatempo preferito a scuola. La mezzosangue...” le labbra le si incresparono in un ghigno “Anche quella volta l’avevo chiamata mezzosangue…"
E le sembrò di nuovo di essere lì, raggiante nella sua perfetta divisa. Bellissima, come sempre, ma con qualcosa di strano negli occhi, di cattivo. Le sue compagne la seguivano, come delle serve, devote a quella dea del male che le onorava della sua compagnia. Una ragazza minuta, con gli occhiali spessi e i capelli biondo sporco, lunghi e ricci, a coprirle il viso. Gli insulti volavano e Giselle diventava sempre più piccola… sembrava sparire, sopraffatta dalle altre.
Cassy le aveva lanciato un’ultima offesa, tra le risate delle compagne. Anche lei aveva riso: una risata fredda, crudele.

“–Faresti un piacere al mondo se ti impiccassi, mezzosangue, e di certo faresti un piacere a te stessa.- le dissi.” Ricordò la bionda “Mi prese sul serio”

“La mattina seguente, dopo colazione, salutai le ragazze e andai direttamente in classe. Adoravo arrivare per prima, scegliermi il posto, guardare fuori dalla finestra… Ma la classe non era vuota quella volta… c’era una sedia a terra… e lei… che penzolava dal soffitto con una corda appesa al collo…”

Le lacrime cominciarono a rigare il volto pallido della ragazza.
“Era là, come se mi stesse aspettando… Fu subito evidente che era stata colpa mia… Tutti mi evitavano… Madame Maxime mi invitò ad andarmene… Non poteva espellermi, non ero stata direttamente io… ma la mia presenza non era più gradita… forse non lo era comunque mai stata…”

Hermione al suo fianco era sconvolta, rigida come una statua. Guardò l’amica in lacrime.
“Non ti impedirò di andartene” stava dicendo “faresti bene a farlo!”
La Grifoncina le passo un braccio intorno alle spalle e l’abbracciò “Io non me ne vado” le disse con voce incredibilmente ferma “Tu sei cambiata, Cas, non sei più quella persona. Tu non sei cattiva!”
La bionda si abbandonò tra le sue braccia, continuando a piangere.

Hermione la lasciò sfogare poi le chiese piano “Harry lo sa?” ma la risposta la conosceva già.
Cassy scosse il capo.
La riccia sospirò “Deve saperlo da te, prima che glielo dica qualcun altro”
“Lo so” assentì “ma tu sai com’è fatto…”
Sì lei lo sapeva com’era fatto Harry… lo sapeva fin troppo bene…
“Tu diglielo” insistette “Ha il diritto di saperlo!” anche se la prenderà male… si disse tra sé.
Cas prese un bel respiro.
“Lo farò!” annunciò “Ma lasciami il tempo di trovare il modo giusto… sempre che esista!”
Risero.

“Allora quanto siamo a saperlo ora?” chiese Hermione
“Siamo quattro, contando anche Silente!” le rispose.
Ma si sbagliava, e se ne sarebbe accorta troppo tardi.


Ultimo dell’anno.
Quella sera ci sarebbero stati i fuochi e la tradizionale battaglia a palle di neve nel parco… Ma era ancora mattina, e tutti si stavano godendo il meritato riposo nei rispettivi dormitori. Quasi tutti.
La redazione della Gazzetta di Hogwarts era in fermento. Un incredibile scoop era arrivato la sera prima, guadagnandosi la prima pagina. Il direttore sorrise soddisfatto: quel numero sarebbe andato a ruba!!!


Harry uscì dal dormitorio solo all’ora di pranzo. Fuori dalla Sala Grande l’occhio gli cadde sul banco dove venivano distribuite le copie della Gazzetta. E gli mancò il fiato

PRINCIPESSA ASSASSINA recitava il titolo.

Una foto di Cas, sfoggiante uno dei suoi migliori ghigni Made-In-Malfoy, troneggiava sotto.

Seguiva un inquietante articolo:
“È arrivata qui qualche mese fa, sotto le spoglie di un’innocente studentessa. Ma Cassiopea “Cassy” Malfoy è tutt’altro che innocente. Una fonte attendibile ci ha rivelato dettagli sulla sua permanenza a Beauxbatons…”

Harry scorse la lista di malefatte e atti di bullismo con gli occhi strabuzzati. Non mancava, ovviamente, il racconto esagerato della storia di Giselle Naif…
L’articolo terminava con un indecente colpo basso “Sarà stato il suo lato il suo lato oscuro ad attrarre Harry Potter? Speriamo che il nostro eroe non si lasci trascinare!”


Hermione trovò l’amico sotto il portico, con gli occhi pieni di rabbia e lacrime, il giornale ancora in mano. La ragazza lesse in fretta l’articolo, poi accartocciò la pagina.
“Giornalisti…” mormorò disgustata.
“Sì, dai la colpa a loro!” sibilò Harry piccato.
“Non puoi credere a queste cose! Tu che sei stato torturato dalla stampa per mesi… Non puoi affiadarti ai giornalisti!”
Il moro scosse il capo, sogghignando “Stai cercando di dire che sono tutte balle?” chiese irato poi il tono di voce aumentò “Guardami negli occhi e dimmi che queste cose non sono vere!” e indicò il giornale appallottolato a terra.
“Non tutte” rispose lei.
“Una ragazza non è stata uccisa per colpa sua?”
“Si è suicidata” lo corresse.
“Per colpa sua!” stava urlando ormai.
Hermione abbassò il capo.
“Bene!” concluse Potter.
Ron arrivò canticchiando, ma vedendo le facce degli amici si ammutolì.
“Che succede?” domandò.
Harry e Hermione si scambiarono un’occhiataccia, furibondi.


Il primo impulso di Draco, nel vedere il giornale, fu di dare alla fiamme la redazione della Gazzetta, anzi tutta la scuola.
Non aveva ancora visto Cassy quella mattina, e ora ne capiva il motivo.
Chi altra sapeva di quella storia? Lui, Cas, Silente e…


“A chi diamine lo hai detto?” la voce irata del biondo raggiunse il trio alle spalle.
Hermione si ritrovò inchiodata da quegli occhi d’argento che aveva imparato a conoscere…
“Non puoi pensare che l’abbia veramente detto a qualcuno!” affermò la ragazza sconvolta.
“Eri l’unica a saperlo!”
“Evidentemente no!”
“Chi lo ha detto lo ha detto… fatto sta che Cassy è un’assassina…” sibilò Harry.
Potter si ritrovò la bacchetta di Draco puntata alla gola.
“Se ti azzardi a ripetere una cosa del genere, Sfregiato, ti assicuro che ti ammazzo con le mie mani” affermò il biondo a denti stretti, in preda alla collera.

“Draco ti prego”
Solo la voce di Hermione, che lo raggiunse come un sussurro, sembrò calmarlo. La rgazza gli sfiorò il braccio, che lui abbassò automaticamente, lasciando libero Harry. si voltò verso di lei, che lo guardava sollevata, e per l’ennesima volta in pochi giorni dovette reprimere il desiderio di baciarla.

“Andiamo da Cassy” gli mormorò lei, ignorando il volto irato di Harry.
Mentre i due si allonavano, quest’ultimo sibilò “Per me Cassy è morta” e non si accorse che la sua frase fece sogghignare sotto i baffi qualcuno che aveva assistito alla scena.


I due ragazzi trovarono Cas dove si aspettavano: chiusa in camera di Draco.
L’ingresso nel dormitorio fu imbarazzante.
Il biondo entrò disinvolto. Blaise si alzò per andargli incontrò ma alla vista di Hermione si bloccò. L’intera sala comune li fissò. Il serpeverde, però, gelò tutti con un’occhiataccia che non permetteva repliche e guidò la ragazza verso camera sua.
Era la prima volta che la Grifoncina ci entrava. Era proprio come se l’era immaginata: mobili scuri, lenzuola di seta verdi, ricami argentati, tutto in ordine… l’unica foto sul comodino era una di lui e Cas, bambini, che si tenevano per mano. Sembravano gemelli!
Hermione non potè trattenere un sorriso dolce, che non sfuggì a Draco, il cui cuore cominciò a battere all’impazzata. Quant’era bella quando sorrideva…

La cugina era sdraiata sul letto, in lacrime.
I due le si avvicinarono, le scansarono i capelli dal viso e tentarono di consolarla.
Sembrò calmarsi e raccontò loro di come era fuggita non appena aveva visto l’articolo. Prima era uscita fuori nella neve, a piangere, poi si era rintanata lì, dopo che Draco era uscito, lontana da sguardi indiscreti.

Poi la domanda tanto temuta arrivò “Harry come l’ha presa?”
Lo sguardo che si scambiarono i due le fornì la risposta. Riaffondò la testa nel cuscino.
“Fregatene di Potter!” sibilò il biondo laconico.
“Lo sai come è fatto” disse Hermione “Per lui è tutto o bianco o nero. Niente sfumature. Ma vedrai che appena si renderà conto di quanto tiene a te…”
“No!” Cassy si tirò a sedere !Lui ha fatto la sua scelta… anche se senza consultarmi… e io devo andare avanti senza di lui!”
L’amica non era pienamente d’accordo, perché sapeva quanto quei due si piacessero, e che avrebbero sofferto tanto tutti e due, ma la bionda aveva ragione: Harry aveva fatto la sua scelta!

Dopo un momento di silenzio, la serpeverde cercò di sfoggiare una maschera si buonumore.
“A qualcosa di buono ha portato, alla fine, questa situazione” disse Cassy, apparentemente consolata
“Voi due… quaggiù… insieme…” pronunciò l’ultima parola con un sorrisetto compiaciuto, anzi, malizioso.
Draco e Hermione si scambiarono uno sguardo imbarazzato e arrossirono entrambi.
“Io stasera non esco” affermò la Malfoy e fermò con uno sguardi l’obiezione dell’amica “Ma voglio che voi due andiate almeno a vedere i fuochi… insieme” il sorrisetto tornò.

Seguì un silenzione terribilmente imbarazzante, rotto dal ragazzo.
“Solo perché sei tu…” sussurrò, nascondendo un moto di soddisfazione.
“Già…” convenne la Grifondoro, sorridendo sotto i baffi “E poi ne potremmo approfittare per investigare un po’…”

I due si diedero appuntamento tra poche ore e Draco la riaccompagnò all’uscita del dormitorio.
Cassy rimase di nuovo sola.
È inutile che fingete pensò lo so che siete contenti di passare insieme la serata…
Sorrise, sfiorando con un dito le lenzuola di seta e si sorprese di come quel verde somigliasse a quello degli occhi di Harry…




Spazio dell'autore:
Chiedo umilmente venia!!! Venia! Venia! Venia!!!
Lo so che mi odiate perchè sono due mesi che non aggiorno e vi avevo lasciato con il fiato sospeso, ma l'estate non mi andava di scrivere e poi è ricominciata la scuola e mi ha travolta...
Chiedo nuovamente scusa anche a gli autori di cui ho perso gli aggiornamenti che sicuramente avranno fatto, ma non ho proprio tempo di leggere, soprattutto perchè sono immersa in Twilight...
PERDONATEMI!!!
Spero che il chap vi sia piaciuto! Che ne pensate del segreto di Cassy? E chi sarà la misteriosa spia?
Vi prometto che nel prossimo chap il rapporto tra Draco e Hermione avrà una notevole svolta...

Vi comunico inoltre il link del forum mio e di Ilaria (alias iaiaMalfoy_4ever) su Draco/Herm e Edward/Bella...
fatuousfire.forumcommunity.net
venite a trovarci!!!

little_reader: grazie mille dei complimenti! sono contenta che la fic ti piaccia! spero che nè questo nè i prossimi capitoli ti deluderanno!!!
whateverhappened: grazie mille! le tue recensioni mi hanno dimostrato che sei un'ottima lettrice e hai colto particolari sfuggiti alle altre! spero che continuerai a recensire!
drhermxever: pansy se l'è proprio cercata! comunque draco sarà sempre meglio... al prossimo chap!
iaiaMalfoy_4ever: stella!!! te l'ho detto che ho finito twilight!?! è bellissimo! grazie di avermelo fatto conoscere! spero che il chap ti sia piaciuto!!!
valefan: scusa il ritardo! bel segretuccio che aveva cas, vero!?! continua a commentare!
micia95: ciao ale!!! finalmente ho aggiornato, scusa se ci ho messo tanto! spero che il capitolo ti sia piaciuto!
Hollina: eccomi! spero che commenterai anche questo chap, mi piace sapere che ne pensate! baci

CIAO a tutte!!!! Vi voglio bene!!!

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Capitolo 13
*** Indagini a Capodanno ***


Indagini a Capodanno Anche se in ritardo, voglio dedicare questa fanfic a Jessica! Grazie tesoro! Ti voglio bene!



Capitolo 13: Indagini a Capodanno



Che mi metto? Che diamine mi metto? Dannazione Cas… non potevi dirci di passare la serata a consolarti!?! No, dovevi organizzarci un.. appuntamento! AIUTO!!!

Hermione stava riversando sul letto l’intero contenuto del suo armadio. Voleva essere elegante senza però esagerare, casual ma non sportiva…
Si provò gonne, vestiti, giacche, ma non la convinceva niente!!!
Infine optò per una maglia bianca dalle maniche svasate, abbinata a dei jeans skinny neri.

Mi serve qualcosa di rosso… è Capodanno… ho bisogno di qualcosa di rosso!!!
E cosa meglio delle scarpe!?! Indossò le ballerine rosso con un elegante fiocchetto bianco, ma mancava ancora qualcosa…
Afferrò un fermaglio a forma di rosa, ovviamente rossa, e lo mise tra i capelli, che aveva legato leggermente.
Si truccò leggermente e si diede un’ultima occhiata allo specchio: adesso era pronta!


“Non finirai mai di stupirmi” affermò Draco, rivolto alla cugina, ancora sdraiata sul suo letto.
“Grazie Dray! In quale straordinario modo ti ho stupito quest’oggi?” disse quella, apparentemente allegra.
“Oggi è stata una giornata difficile… puoi far finta di niente, ma io lo so che stai soffrendo! E nonostante tutto hai ancora voglia di fare il cupido…”
Cassy scoppiò a ridere “Ma chi pensi di fregare!?! Puoi far finta di essere scocciato, ma io lo so che non vedevi l’ora di uscire con la bella Grifondoro…” lo canzonò.
Draco ghignò: aveva dannatamente ragione! “Non sai di che parli…”
“Certo, certo… è la semplice vanità che ti tiene davanti a quel dannato specchio da un secolo!?! E comunque stai benissimo!”
Ed era vero: i capelli leggermente scompigliati, la camicia nera sui jeans scuri…
(*sbav* nda)

“Devo andare! Tu vedi di non deprimerti troppo…”
Diede un bacio sulla guancia alla cugina e uscì dalla stanza, certa che lei avrebbe trascorso la serata a piangere…
“Se scopro chi è stato…” si disse tra sé, ma una voce familiare alle spalle lo distrasse.
“Ehi amico, dove vai così in tiro?” Blaise gli diede una pacca sulla spalla.
“Ho da fare stasera, ci vediamo dopo” lo liquidò il biondo, uscendo.
Il moro avrebbe voluto saperne di più, ma aveva imparato per esperienza che era meglio non impicciarsi… altrimenti la vendetta di Draco non si sarebbe fatta attendere!


Lei era lì, immancabilmente in anticipo. Si guardava intorno nervosa, toccandosi i capelli, in attesa. Lui sorrise avvicinandosi e, entrando nella sua visuale, sfoderò un ghignò perfetto, a mo’ di saluto.
“Ciao”
“’Sera” rispose lui, apparentemente tranquillo.
“Niente giacca stasera?” le chiese lei ironica, alludendo all’ultima serata trascorsa insieme…
“Pensavo che avessi imparato la lezione, ma questa maglietta mi sembra comunque troppo leggera…” sussurrò, sfiorandole il braccio.
Hermione sentì un brivido lungo la schiena, ma come al solito non era certo colpa del freddo.
Anche lui si accorse di quella reazione e ne fu compiaciuto. Stava per farglielo notare ma l’adorata vocina tornò all’attacco Certo, tu tutte le volte che la vedi hai voglia di saltarle addosso e ora hai intenzione di sfotterla per così poco!?! È un colpo troppo basso persino per te, Malfoy…
Draco ruotò gli occhi esasperato e decise di tacere.

“Oggi da Cas hai detto che dovevamo approfittare di questa serata per investigare” le disse cambiando argomento “Che cosa intendevi?”
“Non uoi scoprire chi è stato a rivelare il segreto di Cassy?”
“Certo che sì, ma…”
“Bene allora andiamo!”


Hermione camminò per un po’ lungo i corridoi e si arrestò davanti a una delle tante aule. Il cartellino affianco alla porta diceva “Redazione Gazzetta di Hogwarts”. I rumori provenienti dall’interno avvisavano che c’era ancora qualcuno.
Draco sorrise, capendo le intenzioni della ragazza “Sono autorizzato ad usare la forza?”
“Solo in caso di assoluta necessità” le rispose lei, scherzando a sua volta “Aspetta qui!”
Hermione bussò e si affacciò, con un finto ma incoraggiante sorriso sul volto, osservando il presunto direttore della Gazzetta.
Il ragazzo alzò lo sguardo e riconobbe la ragazza: la celebre Hermione Granger! Ma che ci faceva lì?
“Ciao” disse lei con una voce suadente “Posso entrare?” Quello annuì sconcertato. Non gli capitava spesso che una così bella ragazza si interessasse a lui.
Hermione entrò lasciando la porta accostata, così che Draco potesse sentire cosa succedeva.
“Sono Hermione, Hermione Granger! Tu come ti chiami?”
“Rufus, Rufus Skeater, direttore della Gazzetta di Hogwarts”
“Skeater? Parente di Rita?” Gli chiese, nascondendo il moto di disgusto che quel nome le provocava.
“È mia zia.”
“La conosco” tagliò corto lei “Mi piacerebbe tanto fare la giornalista…” riprese “chissà, forse potresti insegnarmi i trucchi del mestiere…”
“Volentieri, sarebbe un onore aiutare una così bella ragazza”
“Oh, sei troppo gentile! Comunque sembra un lavoro così interessante?”
“Oh sì, lo è molto. Ma bisogna avere fiuto, non può farlo chiunque…”
“Tu devi essere molto portato, visto che sei il direttore…”

Queste infinite lusinghe porteranno da qualche parte? Pensò Draco tra sé, irritato dal tono mieloso della ragazza verso quell’energumene!
La gelosia è una brutta bestia… cominciò a canticchiare la solita vocina.
Dannata vocina!!!
Ci mancò poco che Draco imprecasse, mandando a monte il lavoro di Hermione, che intanto continuava…

“Sì in effetti io ho una marcia in più!” si vantava Rufus “E conosco, per così dire, le persone giuste…”
“Che ti passano le notizie?” chiese la ragazza: il suo piano stava facendo progressi!
“Anche… ma preferisco non fare nomi…”
“Oh, certo… ma deve trattarsi di persone molto informate: studenti, professori o esterni?”
“Mi dispiace, ma il segreto professionale mi impedisce di…”
Hermione stava per puntargli la bacchetta alla gola (Segreto professionale… ma fammi il piacere!!!
ndHermione) ma fu preceduta.

“Allora Rufus” Draco pronunciò quel nome con tutto il disgusto possibile, tenendolo sotto tiro “Ci dai i nomi dei tuoi informatori o no?”
“Io non capisco di cosa state…”
“Chi diamine ti ha fornito quelle informazioni su Cassy?” Anche la bacchetta di Hermione era ormai alta.
“Io… non lo so… una fonte anonima…”
Sì, gola profonda… affermò la vocina nella testa della ragazza, sarcastica. E per una volta aveva ragione!
Nessuno dei due osava abbassare l’arma ma quello insisteva “Ve lo giuro… mi è arrivata ieri sera la documentazione, ma non so chi l’abbia inviata…”

“Legilimens” sussurrò Draco.
E i ricordi di Rufus furono subito noti: un gufo piomba nella sua stanza quando fuori è ormai notte, porta una busta, niente mittente…
“Dice la verità” affermò il biondo, a malincuore, abbassando la bacchetta.
Hermione stava per imitarlo, ma si fermò “Se fai parola con qualcuno su questo incontro ti verremo a cercare…”
“…e la prossima volta non sarai così fortunato!” concluse il giovane Malfoy.
Uscirono, lasciando il caro direttore a sudare freddo, certi che non avrebbe parlato.


“Chi credi sia stato?” le domandò Draco una volta fuori.
“Non saprei, Rufus non ci è stato d’aiuto”
“Magari avresti dovuto usare altri metodi” sussurrò con uno sguardo malizioso
“Ci sarei dovuta andare al letto?”
“Ci sarebbe venuto!”
“Incredibile, ho sedotto un ragazzo…” e marcò quell’un con eccessivo vigore, nonostante il sarcasmo.
“Ti sottovaluti”
“Sarebbe un complimento?”
Un alzata di spalle fu l’unica risposta che ottenne.

“Ci serve qualcuno che ce l’abbia con Cassy” affermò lei, cambiando argomento.
“Già… forse c’è qualcos’altro sotto… che effetti ha avuto l’articolo?”
“A parte il fatto che io e te siamo qui insieme?” risero “Bhe, Cassy è distrutta, lei e Harry si sono lasciati…” una lampadina si accese nella testa di entrambi “E chi conosciamo che li avrebbe voluti far lasciare?”
Si avviarono verso il parco: sapevano che i Serpeverde erano lì!


“Blaise, ti posso parlare?” sibilò Draco raggiungendo l’amico alle spalle.
Quello, sorpreso, annuì e lo seguì sotto il portico.
Hermione era nascosta lì affianco, ascoltava.

“Hai letto l’articolo su Cassy, stamani?”
“Sì, brutta storia. Ci credo che avete cercato di coprire tutto…”
“Ma qualcuno ha saputo…”
“Hai idea di chi sia stato?”
“Veramente speravo fossi tu a dirmelo”
“Io? E come farei io a saperlo?”
“Questo non lo so… ma so che se qualcuno voleva che lei e Potter si mollassero quello eri tu!”
“Ma io non avrei mai sparlato di Cas solo per…”
“Sicuro?”
“Certo che sì” sbottò Blaise, quasi offeso “Non sono stato io Draco, ma sono contento che abbia lasciato perdere Potter” e se ne andò.


Draco sferrò un pugno alla colonna “Dannazione”
“Non abbiamo niente” sussurrò Hermione, sedendosi sotto le arcate del portico che davano sul cortile interno.

Tutta la scuola era nel parco in attesa dei fuochi d’artificio.
“È quasi mezzanotte” mormorò lei
“Già” acconsentì lui, sedendosi lì accanto, ma a debita distanza.

“Ti vergogni di farti vedere in giro con me?”
“Non capirebbero…”
“Non c’è niente da capire! Cas ci ha praticamente combinato un… appuntamento!”
“Se non volevi venire…”
“Non ho detto questo!” e mise troppa convinzione in quella frase…

Si guardarono negli occhi.
Potevano udire il baccano della folla all’esterno che cominciava il conto alla rovescia.

Draco le si avvicinò lentamente senza interrompere quello sguardo che li aveva rapiti…alzò la mano e le disegnò lentamente i lineamenti del volto…
Chi se ne fregava se era mezzosangue, era bella da mozzargli il fiato!

“Buon anno” le sussurrò dolcemente, posando le sue labbra su quelle di lei.




Spazio dell'autore:
PERDONATEMI!!!
Dire che sono in un ritardo mostruoso è un eufemismo!
Vi chiedo solo di non linciarmi!
Spero di essermi fatta perdonare con il chap... avete visto? si sono BACIATI!!!
Ma i guai non sono certo finiti...
vabbè, vedrete nei prossimi aggiornamenti, che non so quando arriveranno!

Un mega saluto alle mie amiche del FatuousFire, senza le quali il forum sarebbe crepato da un pezzo... vi voglio bene, ragazze!!!
Come forse avrete notato all'inizio ho dedicato la fic alla mia amica Jessy, che mi ha aiutato a scrivere Piove e mi ha spinto a pubblicarla. Le avevo promesso di dedicarle il seguito di quella (che nella mia testa è sempre più nitido!!!) ma mi ha detto che prima che ci arrivassi sarebbero passati secoli e quindi... eccoti qui!!! Contenta?

Se mi volete contattare sapete come fare...
passiamo alle risposte:

micia95: ciao stella!!! grazie ancora per l'aiuto... come hai visto la Skeater qualcosa ci entrava ma Blaise è innocente... mi sa che invece di farlo odiare a voi lo sto amando io... ci si vede su Fatuous... baci!
little_reader: ho aggiunto il tuo contatto... speriamo di incontrarci ogni tanto... spero che il chap ti sia piaciuto!
whateverhappened: c'è sempre quello 0,01%... comunque ci voleva qualcosa di tosto per rendere Cassy una Malfoy così anomala... aspetto un commento anche su questo chap!
valefan: ma volete uccidere tutti Blaise!?! Ci sono tante altre persone che si meriterebbero una fine atroce, tra cui la spia, che è... lo scoprirete poi!XD un commentino è sempre gradito!
Hollina: Grazie mille!!! Comunque vedrete poi che succederà tra Harry e Cassy... ciao e alla prossima!!!

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Capitolo 14
*** Pensieri e Parole ***


Pensieri e Parole
Capitolo 14: Pensieri e Parole


Si sfiorò lentamente la bocca, incredula. Non poteva essere successo davvero.
Non aveva veramente baciato Draco Malfoy.
Sì invece! La vocina non la lasciava mai in pace, neanche in quel momento così confuso.
Non riusciva a rendersene conto, l’unica cosa che ricordava era la magia del momento…
Forse è stato proprio questo, un’incantesimo! Pensò, ma sapeva che non era possibile, sapeva che era stato reale… Ma sembrava proprio un sogno! Lui, sparito così, nel nulla pochi istanti dopo, sembrava solo un miraggio nei suoi ricordi…
Abbandonò la testa contro la colonna, per una volta incapace di pensare…
 
 
Era scappato. Come al solito gli suggerì la vocina.
Già come al solito.
Non aveva avuto neanche il coraggio di guardarla, era solo fuggito via, interrompendo quel momento così speciale.

Entrò in camera e salutò la cugina distesa su un secondo letto che aveva materializzato nella camera del ragazzo “Ciao Cas, come stai?”
“Sopravvivo” gli rispose la bionda “E tu? Come è andata la serata?”
“E’ andata…” baciò la cugina sulla fronte e si sdraiò sull’altro baldacchino.
“Spiegati meglio, Dray…”
Il biondo sospirò, “Ne parliamo domani, ora sono stanco”
“E’ andata così male?” Impossibile sentenziò la vocina.
“Buona notte Cas” sussurrò.
 
Male… non era andata male… anzi era stato bellissimo prima… anzi quello era stato il momento più bello… se solo non fosse scappato…
Ma aveva dovuto farlo! Se suo padre l’avesse scoperto… troppi casini, meglio tirarsene fuori! Ma come diamine faccio a dirlo a lei?
 
Cassy guardò il cugino fingere di dormire, cercando di immaginare i suoi pensieri, ma senza successo. Cosa poteva essere andato storto? Loro erano una coppia perfetta! Complicata, forse, ma perfetta! Ne era certa! E anche loro lo avrebbero capito, prima o poi…
 
 

Hermione non riuscì a stabilire quanto tempo fosse passato, un minuto o forse un giorno, quando sentì altri passi avvicinarsi.
Due figure molto conosciute giunsero subito dopo.
“Ciao Herm, ma sei stata qui tutto il tempo?” chiese il rosso.
“Ciao Ron” lo salutò la ragazza, poi guardò con sufficienza il moro al suo fianco “Harry. Comunque ero da Cas, sono salita ora”
I due annuirono
“Bhe, ti sei persa una grande battaglia a palle di neve…”
Ma il tentativo di Ron di cambiare argomento non funzionò.
“Come sta Cassy?” chiese Harry alla ragazza.
Quella ghignò, imitando alla perfezione il biondino che le aveva tenuto compagnia fino a poco prima “Alla grande! È stata sputtanata davanti a tutta la scuola e il suo ragazzo invece di aiutarla l’ha mollata… Sta davvero benissimo…” rispose sarcastica, con l’amarezza nella voce.
Il moro arrossì “Herm, senti, io…”
“Non è con me che ti devi scusare, Harry” lo interruppe “Tu sei il mio migliore amico, lo sai, e non voglio che il nostro rapporto si alteri, ma non tentare di farmi cambiare idea su Cas…”
“Non lo farò” gli rispose serio “ma tu…”
“Noi siamo amici, Harry, io non sono la tua balia. Se ti comporti da idiota, non ci posso fare molto.”
E lasciò il moro a farsi torturare dai sensi di colpa, mentre il rosso le raccontava la clamorosa battaglia di neve di quella sera.
 


 
Il sole era ormai alto nel cielo quando la porta della camera si aprì.
Cassì era in bagno e Draco si mise a sedere agitato, non vedendo nessuno.
“Paura, Malfoy?” chiese una voce ben nota alle sue spalle.
Hermione si sfilò il Mantello facendosi vedere dal biondo, che la fissò confuso “Come hai fatto?”
“Un prestito di Harry” disse indicando l’indumento magico abbandonato sul letto “Si sente dannatamente in colpa” gli spiegò.
“Troppo poco” sibilò lui.
Herm alzò le spalle.
Si guardò intorno nervosa: erano soli…
Deglutì e cercò di scacciare i ricordi dalla sua mente…
 “Cassy?” chiese per rompere il silenzio che si era creato.
Il biondo gli indicò la porta del bagno, quando la biondina spuntò fuori sorridente.
“Buon anno, my dear” disse correndo ad abbracciarla. Aveva una voglia matta di chiederle cosa fosse successo, ma dalle facce dei due c’era qualcosa di cui dovevano parlare.
Già fantasticava su quale esito imprevisto avrebbe potuto avere quella conversazione (che pervertita che sono!ndCas), quando si accorse entrambi la stavano fissando.
“Ok… io vado a prepararmi… baci baci piccioncini”disse uscendo.
Draco alzò gli occhi al cielo.
 

“Come sta?” chiese la riccia, quando fu uscita.
“Ce la mette tutta per resistere… credo che voglia tornare in pista… forse anche oggi stesso!”
“Non le farebbe male fermarsi un attimo, è successo tutto solo ieri!” affermò la ragazza, preoccupata per la sua migliore amica.
“Non lascerà che la gente la insulti o la compianga senza fare niente!” disse lui, certo delle sue parole.
“È proprio una Malfoy…” rise Hermione.
“Già” convenne Draco “Ma corre un po’ troppo su alcune cose…”
La ragazza capì a cosa si riferiva, ma rimase in silenzio. Spettava a lui parlare.

“Forse anche noi corriamo troppo…”
Pugno nello stomaco per la Grifoncina. Se lo aspettava, in realtà, sapeva che lui avrebbe reagito così, e che probabilmente era la soluzione più giusta…
Ma un conto era pensarlo un’altra sentirselo dire…

“Quello che è successo, non dovrà ripetersi, mai più” cercò di dirlo nel modo più convincente possibile. Si era ripetuto mille volte nella testa ogni frase, ma averla lì davanti rendeva tutto più difficile. Ma era l’unica scelta possibile.

Hermione non aveva alcuna intenzione di restare lì a testa bassa a farsi lasciare da un ragazzo con cui non stava neanche insieme.
Frenò la lacrime che premevano per uscire e tirò fuori tutto il suo orgoglio Griffyndor...
“Certo che no.” Affermò con tono fermo “E’ stato solo un… momento di debolezza. Un errore. Niente che valga la pena ripetere”
Balle sussurrò la vicina.
Lei la ignorò “Facciamo finta che non sia successo nulla”

Draco avrebbe dovuto essere contento eppure si sentiva ferito, quindi tirò su la sua maschera da bastardo-Slytherin “Vorresti dire che non ti è piaciuto Granger?”
“Piaciuto cosa, Malfoy?” ribattè quella.
“Bene…” sibilò il biondo “Cassy ti raggiungerà quando sarà pronta, tu puoi andare”
La riccia lo guardò per un attimo negli occhi: abbastanza per sfidarlo, ma non per perdersi in quei pozzi ghiacciati…
Si rimise il mantello e scappo fuori dal dormitorio serpeverde. Aveva bisogno distare sola.



Era di nuovo lì, sotto le arcate a pensare. Era diventata un’abitudine nell’ultimo periodo…
“Herm ti posso parlare?”
Riconobbe la voce del suo migliore amico senza bisogno di voltarsi “Sentiamo…”
“Mi sento in colpa”
“Lo hai già detto, ma non è con me che ti devi scusare”
“Lo so, e se fosse troppo tardi?”
Non lo è, idiota! Avrebbe voluto urlargli la ragazza, ma non poteva…
Cassy sarebbe sembrata “una dolce damigella indifesa che soffre per amore”e, Hermione ci avrebbe scommesso, quella era l’ultima immagine che la bionda desiderava trasmettere.

“Se ha lei non importa più nulla di me?” insistette.
“Come mai tu hai cambiato idea?” gli chiese l’amica. Era strano, conoscendo Harry…
“Bhe, ho capito di essere stato un idiota… tengo troppo a lei per lasciarmela sfuggire così”
“Bene” affermò Hermione “sta venendo qui, dille a lei tutte queste cose!”
Potteruccio fu preso dal panico Che diamine le dico?
Cominciò a formulare qualche pensiero confuso ma quando la vide tutto si cancellò…
Anche perché quella non era lei…
 
Occhiali scuri da diva a coprirle gli occhi glaciali, sandalo tacco 12 dorato in tinta con la borsa, su cui era scritto - messaggio chiaro e deciso – The world is mine.
La principessa era tornata.






Spazio dell'autore:
O mio Dio! E' passato più di un anno dall'ultima volta che ho aggiornato! Non so come scusarmi...
Che dire? L'ispirazione se n'era andata...
Dedico questo capitolo alla mia amica Sofy che, con la sua novella storia d'amore, me l'ha fatta tornare...
Grazie a tutti coloro che ritroveranno la storia, scusatemi...

Piccola_Star: una nuova lettrice! Evviva! Ho continuato, finalmente, scusami!
deaselene: dovrai aspettare ancora un po' per sapere chi è la spia... recensisci se ti va!
sakura_87: grazie mille! ecco il nuovo chap! spero ti piaccia... fammi sapere!
Tanny: che bella recensione! adoro quelle così! grazie sia per i complimenti che per i "consigli", come vedi ho rallentato, ma era già nelle mie intenzioni... ottimo intuito comunque, ma per avere la risposta dovrai aspettare! ciao
micia95: tesoro mio! ecco la sorpresa! contenta!?! ti adoro!!
whateverhappened: no, niente Blaise, anche se lui continuerà ad avere un ruolo importante... lascia un commentino se vuoi!
Hollina: grazie! scusa il ritardo!
scatty: Draco è Draco... ma la talpa chi sarà? prossimamente su questi schermi! ciao


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Capitolo 15
*** Il ritorno della Serpe ***


Il ritorno della Serpe
Capitolo 15: Il ritorno della Serpe


Si avvicinò i due ma non degnò Harry del minimo sguardo. La sua camminata era fiera, altezzosa, più di quanto non lo fosse mai stata. Sulle labbra un ghigno di cui Lucius Malfoy sarebbe stato orgoglioso.

"Facciamo due passi, tesoro?" chiese rivolta ad Hermione.
Harry rimase sorpreso dalla sua voce: era così vouta... come la maschera che stava indossando.
Avrebbe voluto sfilarle gli occhiali da sole e guardarla negli occhi: solo così, forse, avrebbe capito se da qualche parte c'era ancora la ragazza che baciava nei corridoi fino a due giorni prima.
Aveva deciso: doveva parlarle.
"Cassy ti posso...?" cercò di articolare, mentre faceva per alzarsi.
Ma quella non diede segno di averlo sentito. Continuò a trascinarsi dietro Hermione, parlando di vestiti, o forse scarpe...

La Grifondoro dal canto suo non riusciva ad ascoltarla. Si chiedeva chi fosse la persona che la teneva a braccetto.
L'aveva vista poco prima nella stanza di Draco, ma era normale, forse eccessivamente allegra data la situazione, ma era sempre lei... ora invece era così falsa...

O forse è solo se stessa! Sentenziò la vocina, ma Herm sapeva che non era così.

Ora si erano fermate e Cassy la riscosse dai suoi pensieri.
"Allora racconta..."
"Cosa?" chiese Hermione, tornando alla realtà.
"Quello che è successo! D non parla..."
Eccola! Era tornata la stessa!
Scossa da questo cambiamento improvviso, ci mise un attimo a raccogliere le idee e poi esplose in un fiume di parole.
Le raccontò tutto su ciò che era avvenuto e osservò l'amica cambiare espressione: curiosità, gioia, rabbia... omise il racconto su Rufus (non voleva toccare l'argomento), ma non della sua conversazione con Draco quella mattina...
Cassy continuava a scuotere la testa: quei due sarebbero stati più problematici di quanto non avrebbe pensato!

Stava per rinfacciare ad Hermione che perfetta coppia di idioti che fossero, e di come questa fosse la dimostrazione che dovevano stare insieme perchè nessun altro si sarebbe accollato quei due cocciuti, ma furono interrotte...

"Ti devo parlare, Cas.."
Harry era lì affianco a loro.
Questa volta Cassy non lo ignorò, si voltò a guardarlo con il suo fantastico ghigno e gli occhi di ghiaccio coperti dagli occhiali.
Hermione si ritrasse leggermente, per lasciarli parlare, e notò che Draco era appoggiato alla parete, poco più in là.
Chissà da quanto è qui, probabilmente cercava Cassy... pensò fissandolo, ma distolse lo sguardo mentre lui si voltata, per evitare di incrociare il suo. Non era il momento.

"Parla, Potter"
La voce della bionda era ghiaccio.
"Penso che meriti di dire la tua versione dei fatti" iniziò il moretto "non dico che questo sistemerà tutto e che io ti perdonerò automaticamente, però..."
"Perdonare?" lo interruppe lei, la voce sempre gelida, ma con un toccò d'ira.
"Io non ho bisogno di farmi perdonare... a me non serva il tuo perdono."
"Cas, lo so che sei arrabbiata, ma se vuoi sistemare quello che c'è tra noi dobbiamo parlarne" insistette.
"Perchè, Potter, cosa c'è tra noi? Cosa siamo? Fidanzati? Innamorati?" il sarcasmo nella sua voce colpì Harry come una pugnalata.
Era arrabbiato, deluso per quello che era successo, aveva detto e pensato cose terribili, ma in effetti quello che provava per lei non era cambiato...

Possibile che invece lei...
"Guardami negli occhi. Guardami negli occhi e dimmi che di me non ti importa niente e che non hai mai provato niente..." il suo tono era duro, quasi la stesse sfidando, ma dentro di sè supplicava che la risposta fosse quella che voleva.
Lei si sfilò gli occhiali da sole e lo guardò dritto negli occhi: "Non mi importa niente de te e quello che c'è stato tra noi è stato... solo un gioco". Lo disse con voce piatta, ma decisa. dai suoi occhi non traspariva niente e Harry non riuscì a scorgere il minimo segno di menzogna.
"Cosa pensavi, che avrei sprecato il mio tempo con te?" continuò gelida "Illuso..."
Si voltò e fece la sua uscita di scena.
Complimenti, ottima interpretazione! Le sussurrò una vocina nella sua testa.

Il gelo era calato nel corridoio. Cassy se ne era andata e loro non riuscivano a muoversi. Lo sapevano che mentiva, dentro di loro lo sapevano, ma era stata così chiara...
Fu Draco il primo a muoversi. Poteva vedere Harry solo di spalle ma non serviva un genio per capire che era rimasto pietrificato. In modo automatico cercò lo sguardo di Hermione. Lo trovò. Anche lei gelata. Si guardarono per un istante che sembrò interminabile, ma Draco lo interruppe e se ne andò. Di nuovo.
Doveva trovarla.


Hermione si avvicinò ad Harry. Le posò una mano sulla spalla ma lui si ritrasse. Non riusciva a parlare. Non riusciva neanche a pensare. Possibile avesse preso un tale abbaglio? Possibile che lei lo avesse preso in giro tutto questo tempo? Trovò la forza di muoversi e lentamente indietreggiò e se ne andò.

Lei si guardò intorno, rimasta sola. Perchè doveva essere tutto così dannatamente complicato?


Era lì, in camera sua, dove si aspettava di trovarla. In piedi. Immobile. Le si avvicinò da dietro, le sfiorò una spalla. Non si mosse.
"Reagisci" sospirò Draco "Di' qualcosa"
"Penso di aver già detto tutto" affermò lei, sempre con il gelo nella voce.
"Non hai bisogno di usare quel tono con me" disse il biondo "non hai bisogno di mentire con me"
"Io non sto mentendo" continuò Cassy.
"Sì, invece" il ragazzo si sedette sul letto " Complimenti! Non ho mai sentito un Malfoy mentire così bene, sembravi pensarlo davvero"
Lei restò in silenzio.
Draco si fermò a riflettere sulle sue stesse parole... E se qualcuno l'avesse chiesto a lui? Ce l'avrebbe fatta a mantenere addosso la maschera da stronzo e a mentire così? Si immaginò due occhi dorati che lo fissavano...


"Perchè lo ha fatto?"
"Lo sai perchè"
"Ha mentito ed è stata così... sembrava lo pensasse davvero"
"Lo so"
"Harry è distrutto"
"Questo non è un problema mio"
"No, ma a lei farà piacere sapere che è riuscita nel suo intento"
"Non credere che lei stia bene"
"No, lo so che non sta bene. Non vuole parlare con noi, vero?"
"Non parlerà con nessuno."

Come erano finiti a parlare Hermione non lo sapeva.
Voleva vedere Cas, voleva capire. Si era avvicinata al dormitorio di Serpeverde e lui ne stava uscendo. Si erano guardati.
Ora erano sotto le arcate. Non sono passate neanche ventiquattro ore...

"Dobbiamo scoprire chi è stato"
"E come facciamo? Quel pezzente di Skeater è stato inutile"
"Ma è l'unico modo per risolvere la situazione. Al di là di lei e Harry, noi dobbiamo fare qualcosa per aiutarla"
Si stava appassionando a questa missione. E vederla credere così in qualcosa piaceva a Draco. Si ritrovò a fissarla, e si odiò per non riuscire a smettere.
"Perchè?" sospirò fra se, ma Hermione lo sentì.
Si voltò a guardarlo "Perchè qualcuno avrebbe dovuto fare una cosa del genere a Cassy? Non lo so, perchè è una Malfoy, perchè è una vipera, forse ci sono motivazioni che noi ignoriamo..."

No, non perchè a Cassy! Perchè a me? Perchè devi farmi questo dannato effetto ogni volta che ti vedo?
Perchè ogni secondo in cui tu non ci sei mi sembra sprecato?
Perchè anche se so che è sbagliato ho una voglia matta di passare ogni istante con te?
Perchè ogni scusa è buona per starti accanto? Perchè?


Questo avrebbe voluto dirle, glielo avrebbe voluto urlare in faccia e lei con la sua aria da saccente so-tutto-io gli avrebbe dato una risposta logica e razionale e forse tutto sarebbe finito lì. Ma non lo fece. Continuò a fissarla, sentendosi il cuore uscire fuori dal petto. Lei nemmeno se ne accorse, troppo presa dalle sue teorie di cospirazione.



Poi, tutto a un tratto, capì.
"Non era solo Harry, ma anch'io..." sussurrò "Non poteva saperlo..."
Draco continuò a guardarla, senza capire.
"So chi è stato" affermò sicura "Ma ti prego lascia che ci parli io, prima..."


Spazio dell'autore:
Chiedervi scusa è inutile. Non so neanche se qualcuno tornerà a leggere questa fic. Spero di sì, ma io posso solo dirvi che non so quando continuerò. Spero presto perchè l'ispirazione c'è in questo momento, ma non posso promettervi niente.
Sperando che il capitolo vi sia piaciuto...
xoxo Mary

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Capitolo 16
*** Colpevole ***


Colpevole
16: Colpevole



"Perchè?"

"Di che parli?"
"Lo sai benissimo di che parlo..."
"E tu dovresti sapere che io non so neanche la metà dellle cose che sai tu, quindi sii chiara..."
"Non prendermi in giro, ti prego..."


Capirlo era stato terribile.
Per un attimo si era sentita geniale, soddisfatta, come sempre quando sapeva la risposta giusta.
Il trionfo le si era dipinto sul volto, ma poi la consapevolezza l'aveva spazzato via.
Non poteva averlo fatto.
Non era il tipo di persona che fa una cosa del genere.
Non per come lo conosceva lei.
E ormai erano anni che erano amici.
"Non posso credere che tu l'abbia fatto, Ron..."

Il rosso abbassò lo sguardo. Ormai negare era inutile. Lo sapeva.
Avrebbe dovuto aspettarselo: Hermione sa sempre tutto.
Però non capiva.
"Come fai ad essere così cieca? Come fai a volerle essere amica nonostante tutto?"

Hermione si sedette sul bracciolo della poltrona rossa dove lo aveva trovato.
Non voleva litigare con lui.
"Io lo sapevo già Ron..."
"Lo so, l'ho capito da quello che ti ha detto Malfoy... e non capisco come tu possa ancora difenderla!"
"Lei si è confidata con me e stava per raccontare tutto anche ad Harry, non c'era bisogno di..."
"Non c'era bisogno? Non c'era bisogno!?!" Ron balzò in piedi, incredulo "Così avrebbe potuto continuare ad andarsene in giro senza nessuno capisse veramente chi era...
Ma io l'ho beccata! Sapevo che una stronza del genere non poteva essere spuntata fuori dal nulla... Io non potevo essere l'unico con cui se la prendeva - perchè io poi non lo so...-
E avevo ragione! E' un'assassina! Sono arrivata tardi e tu ti sei già fatta plagiare, ma grazie a Dio sono riuscito a salvare Harry..."
"Plagiare? Ron ma ti ascolti mentre parli? Io non mi sono fatta plagiare! Cassy ha solo commesso un errrore in  passato e non merita di pagare..."
"Già povera piccola Cassy..." la canzonò il rosso "Sveglia, Hermione! Quella lì è una Malfoy! E se qualcuno pensava che fosse la santarellina di famiglia, beh, oramai si sarà ricreduto..."
Hermione lo guardò. Era arrabbiato, ma così orgoglioso di quello che aveva fatto.
"Come puoi essere così felice di aver fatto soffrire tanto una persona?"
"Io avrei fatto soffrire lei? E tutto quello che ha fatto lei a me? E quello che è successo a quella povera ragazza francese?"
"Ron..." il tono di Hermione era quasi supplichevole. Perchè non vuoi capire...
"Credimi se non l'avessi fatto io, presto ci avrebbe pensato qualcun altro. Sono stato solo il primo a chiedere.
Fuori da qui c'è molta gente che vuole farla pagare ai Malfoy e sputtanare la loro pupilla appena entrata in scena è un ottimo modo.
Ma sono così fiero di essere stato io. Lo farei altre mille volte."
Hermione non poteva crederci: quello che fino a poco prima era stato indiscutibilmente uno dei suoi migliori amici per anni aveva appena fatto un discorso che mai si sarebbe aspettata da uno come lui.
Era delusa.
"Ron..." prese fiato, sapeva cosa doveva dire "Io ti voglio bene. Sei un fratello per me e in nome di questo cercherò di evitare che ci siano... ripercussioni nei tuoi confronti"
Ron la squadrò: che Malfoy l'avrebbe fatto a fette una volta smascherato l'aveva messo in conto!
"Tuttavia..." continuò la ragazza "Se te ne frega ancora qualcosa della nostra amicizia devi chiedere scusa a Cassy..."
"Non lo farò, Herm" cocciuto come sempre "Ma voglio che tu sappia che non doveva finire così"
Sembrava sincero.
"Spero che questa non sia la fine, Ron"
Si alzò e se ne andò: aveva perso, forse per sempre, il suo migliore amico.


Sembrava sapere sempre dove trovarla quando ce n'era bisogno.
"Allora?" era impazziente e, a dirla tutta, anche un po' incazzato.
Come ti permetti di piantarmi come un idiota! Io voglio sapere chi è stato molto più di te! Parla, dannatissima ragazza!!
Hermione sentiva lo sguardo di lui su di sè e si voltò.
Draco si bloccò vedendo che gli occhi di lei erano carichi di lacrime che non volevano uscire, o che più probabilmente lei stava tentando disperatamente di frenare.
Avrebbe voluto fare qualcosa per lei, sentiva il bisogno di stringerla a sè, sapeva che lei ne avrebbe avuto bisogno.
"Devi fare una cosa per me..."
Se gli stava davvero per chiedre un favore doveva essere una cosa seria. Sarebbe stato in grado di negarglielo? Sperò di non averne bisogno...
O dille semplicemente che faresti qualsiasi cosa per lei, senza tante scene... e già che ci sei stampale anche un bel bacio che adesso la vedo abbastanza vulnerabile...
Dracò si accigliò nel sentire quella dannata vocina: piantala!
"Chi è?" lo chiese in tono asciutto, forze troppo visto quanto lei era scossa in quel momento.
"Ti prego, non fargli del male... Lo capisco che ti vuoi vendicare, ma, Draco, ti prego..."
Sentirle il suo nome gli fece un effetto così strano: dannazione, non avrebbe saputo dirle di no!
La fissò, fissò i suoi occhi lucidi, sul punto delle lacrime, e capì.
Teneva così solo a due persone. E se non era Potter...
"Weasley..." lo sibilò tra i denti. Era la risposta più ovvia del mondo.
Lei balzò in piedi, allarmata dal nome, quasi temesse che Draco, ora che sapeva, non avrebbe saputo controllarsi.
"Ti prego" lo afferrò per un braccio "E' stato un idiota. Non avrebbe dovuto farlo, ma ormai quel che è stato è stato..."
Sentire il suo toccò lo annullò.

"Perchè mi fai questo dannato effetto?" lo disse ad alta voce e non avrebbe voluto. Ma ormai quel che è stato è stato...
"Ti rendi conto che in questo momento non me ne frega niente di Weasley, o di Cassy?
Dovrei voler salire da quel dannato Lenticchia e spaccargli il muso con le mie mani! Dovrei maledirlo e fargli rimpiangere il giorno in cui è nato!
E invece l'unica cosa che riesco a fare, che voglio fare, è restare qui con te e vorrei..." si interruppe come se i pensieri, o i sentimenti magari, corressero più delle parole.
Hermione lo fissava sconvolta.
Non aveva capito di cosa stava parlando all'inzio, troppo scossa da una giornata così densa di emozioni, e ora anche questo...
Non se l'aspettava!

Lo fissò mentre lui continuava a maledirsi mentalmente per aver parlato.
Pensò a Cassy, che fingeva che non fosse successo nulla, a Harry che, conoscendolo, era da qualche parle lì nel castello a fingere che quello che la bionda gli aveva detto non lo toccava, a Ron, che per aveva finto di essergli amico mentre tramava contro una persona a cui lei voleva così bene...
Per quella sera Hermione decise che non avrebbe finto...

Draco fu colto del tutto di sorpresa, ma non ci pensò due volte a rispondere a quel bacio.
Strinse a se la ragazza a cui non faceva che pensare ormai da troppo tempo.
Era passato così poco tempo dall'ultima volta che l'aveva baciata ma gli sembrava un'eternità. C'erano mille ragioni per cui quello che era successo la sera prima non avrebbe dovuto ripetersi, eppure gli sembrava la cosa più giusta del mondo.
Nessuno dei due voleva separarsi.
Interrompere quel bacio avrebbe significato tornare alla realtà e ammettere che stavano commettendo un errore. Che era sbagliato.
Che non avrebbero dovuto e che se li avessero scoperti sarebbe stata la fine.

Si staccarono, tornando a respirare e purtroppo alla realtà...
Non avevano il coraggio di guardarsi. Avevano un accordo.
"Niente che valga la pena ripetere" aveva detto lei...
Ne è valsa eccome la pena...
"Cosa facciamo adesso?" gli chiese, sempre senza voltarsi verso di lui.
"Non lo so"

Spazio dell'autore:
Beh dai, stavolta non mi sono fatta attendere troppo...
Immagino che il colpevole ormai lo avevate capito, però qui c'è molto dramione...
Spero vi sia piaciuto!
Scusate se non rispondo personalmente ad ogni recensione, ma sappiate che le leggo tutte con piacere e voglio ringraziare tutti i lettori, specialmente i nuovi...
Grazie davvero!

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Capitolo 17
*** Domande & Risposte ***


conseguenze
Capitolo 17: Domande & Risposte


Far finta di niente non era possibile.
Ci avevano provato e non avevano resistito neanche ventiquattro ore.
Era successo, di nuovo. Ed era stato molto più intenso... molto meglio del loro primo bacio.
No, è stato molto peggio... Devo considerare il tutto sotto una luce negativa, o sarà inutile...
Ma era comunque inutile: non riuscivano a vederci niente di male in quel bacio.
Certo avrebbero potuto stilare una lunga lista di persone che sarebbero rimaste sconvolte, molti non avrebbero apprezzato, tanti si sarebbero detti disgustati e qualcuno non avrebbe disdegnato le maniere forti per far capire meglio la sua opinione.
Ma pensare a tutto ciò che gli altri avrebbero potuto dire e fare non li aiutava. Non cambiava quello che era successo.
Ma che diamine avevano quest'anno?
Fin dal giorno sul treno c'era stato qualcosa, ma la situazione negli ultimi giorni era precipitata. E non potevano tornare indietro.

Il colpevole era facile da individuare: Cassy.
Una persona li aveva uniti (volutamente, lo sapevano bene entrambi), li aveva costretti a frequentarsi e li aveva spinti a considerare lati dell'altro a cui mai avevano pensato.
Perchè erano sempre stati la Mezzosangue so-tutto-io e il Principino delle Serpi.
Niente sarebbe dovuto cambiare.

E invece era cambiato, eccome.
E adesso non sapevano come comportarsi.
Ignorarsi era impossibile: c'era Cassy, a cui nessuno dei due voleva rinunciare, e poi Hogwarts non era comunque abbastanza grande...
Si sarebbero incontrati prima o poi, e sarebbero stati da capo a dodici.
Concedersi del tutto: MAI!
Troppo orgogliosi tutti e due per ammettere davvero quello che provavano.
Ma era innegabile che ogni volta uno dei due finiva per cedere.
E quello che sapeva trattenersi di meno era Draco, che se ne era uscito con frasi che si era stupito da solo di pronunciare.
Hermione riusciva a mantenersi distaccata quando lui falliva.
In quel momento, però, era stata troppo vulnerabile e non aveva saputo frenarsi.
Non aveva voluto farlo.
E non riusciva a pentirsene.


Restarono in silenzio per quella che parve un'eternità.
Dovevano scegliere con cura la prossima mossa.
Era una partita a scacchi (era sempre stata una partita tra di loro) ma ormai non sapevano più a chi toccasse muovere.
Hermione aveva preso l'iniziativa, sicuramente, ma questo significava che ora spettava a Draco giocare?
Lei aveva paura di cosa avrebbe potuto dire: avrebbe retto un altro rifiuto?
Ma il biondo, da parte sua, non aveva idee: Respingerla? Di nuovo? Ce l'avrebbe fatta?
Ma quando mai l'hai respinta, sciagurato, intervenne la vocina. Ci hai provato e adesso sei qui, l'hai appena baciata e non vedi l'ora di rifarlo.
Odiava quella vocina, specie quando aveva ragione.
Ma quali altre opzioni c'erano: "dichiararsi", magari? E per dirle che?
E' questo il problema, non hai ancora capito che sei... Ma ti pare che ti devo dire tutto io!?! Di nuovo la vocina. A Draco ricordò così tanto la sua adorata cuginetta.
Gli scappò un sorriso.

Ho cominciato io... forse si aspetta che dica qualcosa.
Lo guardò di sottecchi: sorrideva.
Oddio, magari è come temevo? Mi ha preso in giro per tutto questo tempo e ha lasciato che io mi... confondessi con lui. Ora l'ho baciato, ha la prova di aver avuto successo e ride!
Tu sei scema... gentilezza tipica da vocina.
No, invece, ho ragione.
Certo... per quello ha risposto così appassionatamente al bacio. Per quello ti ha detto che eri bellissima. Per quello...
Era tutto parte di un piano...
E da quando in qua Draco Malfoy è così intelligente? Bello magari sì, ma intelligente... Anche se devo dire che sto mettendo in dubbio anche la tua di intelligenza, visti i discorsi che fai...
Sono discorsi del tutto plausibili.
Se lo dici tu...

"Complimenti"
"Lo so che bacio bene, Granger, ma addirittura i complimenti non me li avevano mai fatti" si trovava dannatamente a disagio e l'unico modo per nasconderlo era la sua solita stronzaggine da Serpe.
Lei lo fulminò con lo sguardo, vedendolo ghignare. Era la conferma dei suoi sospetti.
"No, è che... qualunque scommessa tu abbia fatto, hai vinto. Congratulazioni!" lo disse tutto d'un fiato, le seccava ammetterlo.
Draco la guradò senza capire "Scommessa!?!"
"Beh, sì. Direi che è stato un piano ben strutturato. Anche sapevi anche della canzone o è nato tutto da lì? Vabbè guarda non lo voglio sapere, lasciamo perdere... Comunque direi che ti ho baciato io, quindi se il tuo intento era... sedurmi, beh... devo ammettere che ci sei riuscito. Ora me ne vado, questa conversazione sta diventando davvero troppo imbarazzante..." Si voltò e si allontanò.
Sentì Draco articolare qualcosa, ma non voleva ascoltare.


Entrò in camera, in silenzio.
Cassy era sdraiata sul letto, a fissare il soffitto.
Si ricordò di Weasley e si maledisse per essersene dimenticato.
Ma quello che era successo dopo l'aveva spiazzato.
Si appuntò mentalemente di fare qualcosa a riguardo...
Cassy si voltò a guardarlo "Ciao D, dov'eri?"
"In giro" laconico.
Nessuno dei due aveva una gran voglia di chiacchierare.
Draco, avrebbe voluto raccontarle quello che era successo, ma gli mancò il coraggio.
Una cosa però doveva dirgliela "Puoi riferire una cosa a Hermione da parte mia?"
La bionda lo guardò, incuriosita.



"Se vuoi farmi la predica, per favore risparmiatela"
Hermione la guardò: in effetti una bella strigliata se la sarebbe meritata.
"Capire perchè l'hai fatto sarebbe già un passo avanti"
"Perchè? Non dovevo? Ho ferito il povero Harry?" sarcastica e sprezzante come solo una serpe sa essere.
"Era davvero necessario trattarlo così? Mentirgli così?"
"Non stavo mentendo" era l'ennesima volta che se lo ripeteva quel giorno.
"Come funziona? Se te lo ripeti mille volte alla fine ci credi anche tu?" sembrava averle letto nel pensiero.
Cassy sbuffò. Era inutile.
Hermione fece per andarsene, non era aria.
Ma le parole della bionda la costrinsero a fermarsi: "Non c'è nessuna scommessa. Non c'è mai stata. Ti facevo più intelligente, Granger"

"Come!?!"
"Non c'è nessuna scommessa. Non c'è mai stata. Ti facevo più intelligente, Granger"
La Grifondoro la fissò, sbigottita. Come faceva a...?
"Draco mi ha chiesto di dirtelo, ma non mi ha voluto spiegare. Lo fai tu?"
"E perchè non me lo ha detto di persona?"
"E che ne so io... Si può sapere che diamine è successo?" Era ancora turbata per tutto quello che stava succedendo nella sua di vita e impicciarsi dei fatti di qualcun altro era il modo migliore per evadere. Se si trattava di quei due poi, non c'era rischio di annoiarsi.
Hermione non sapeva se glielo voleva raccontare, ma a qualcuno doveva parlarne e, beh, infondo Cassy era la sua migliore amica...




Blaise parlava. Blaise sapeva sempre e solo parlare. E non diceva mai nulla. Nulla che valesse la pena essere ascoltato.
Era come trovarsi da solo ma allo stesso tempo essere distratti, così da non cadere troppo nei propri pensieri.
Per questo a Draco piaceva frequentarlo. Anzi più che altro c'erano momenti in cui gli serviva.
E questo era uno di quei momenti.
Ma poi finiva sempre che il moro toccava un argomento off-limits.
"Insomma che è successo tra Cassy e Potter?"
Draco lo fulminò con lo sguardo: un altro dramma a cui non voleva pensare.
"E hai scoperto chi è stato? Insomma lo sai che non sono stato io?"
"Non so chi è stato, ma so che non sei stato tu" rispose piatto.
Non capiva perchè difendeva ancora Weasley.
Fosse stato nel pieno delle sue facoltà, il Lenticchia sarebbe già stato sul fondo del lago.
Ma non era nel pieno delle sue facoltà.
"Insomma con Potter?" insisteva.
A volte sapeva essere così snervante.
Forse un buon amico gli avrebbe detto che ormai tra quei due era tutto finito, raccontandogli il modo brutale con cui lei lo aveva respinto, e incoraggiandolo che ora era il suo momento.
Ma Draco non lo disse. Probabilmente non era un buon amico. O più semplicemente conosceva sua cugina: con Potter non era finita, non davvero.
Blaise a volte gli faceva pena: era così cotto! Era patetico!
Ma ti sei guardato allo specchio ultimamente? Simpatica la vocina, ma aveva ragione. Come sempre.
Era passato qualche giorno dall'ultima volta che aveva incontrato Hermione.
Si era rintanato nel covo dei Serpeverde e quella era una delle prime volte che si tratteneva in giro dopo i pasti. Ma prima o poi le lezioni sarebbero ricominciate.
O forse non c'era neanche bisogno di aspettare.

La vide spuntare all'inizio del corridoio.
La guardò fermarsi quando lo vide, contemplare l'ipotesi di cambiare strada e poi decidere coraggiosamente di continuare.
Blaise nel frattempo si era interrotto. Non guardava Hermione.
Qualche Serpe stava combinando qualcosa nel parco e lui li osservava da lontano.
"Quei primini mi fanno ridere, vado a vedere che combinano"
Draco non lo seguì.
Dannazione, erano soli.

Aveva incrociato Blaise per il corridoio. Lui se n'era andato.
Aveva appena superato Draco quando si fermò, sentendo che lui la guardava.
"Non c'era nessuna scommessa?"
"No"
Cassy glielo aveva detto, ma accettarlo non era così facile. Voleva dire che c'era qualcos'altro...
"Nessun trucco, niente del genere?"
"No"
"E allora perchè?" sospirò.
"Sono giorni che me lo chiedo..."
Era sincero. Hermione lo guardò negli occhi: lo vedeva che era sincero.
"Nessuna risposta?"
"La so-tutto-io sei tu..."
Hermione sorrise: non ce l'aveva la risposta questa volta, o forse aveva paura di accettarla...
"Mi dispiace, non ho studiato abbastanza"
Aveva pensato a un'idea però... Non era una soluzione, ma che altro potevano fare?
"E se..." era titubante e dirlo la imbarazzava da morire.
Lui la guardò speranzoso.
"Se la vivessimo solo così... così come viene? Senza drammi, senza troppe preoccupazioni, senza troppe domande..."
Lui distolse lo sguardo: stava pensando. Forse era l'unico modo...
Perchè ormai era troppo evidente: non riuscivano a stare lontani!
"Questo vuol dire che se domani abbiamo voglia di fare una grande litigata di quelle epocali, stile
lurido, viscido, Serpeverde figlio di mangiamorte, non c'è problema?"
Hermione rise. "Esatto... E' fin troppo tempo che non litighiamo"
"Posso spaccare il muso a Weasley?"
"No"
"Però se ne ho voglia posso baciarti, vero?"
Cercò di controllarsi, ma diventò rossa come un peperone. La faccia tosta però non le mancava mai "Solo se va anche a me..."
Draco, ghignò "E' impossibile..."
"Cosa?"
"Che non ti vada di baciarmi!"
"Oddio, quanto sei narcisista, Malfoy... Sei impossibile!" La ragazza stava ridendo di gusto.
"Vorresti negare che in questo momento hai una voglia matta di baciarmi?" lui si avvicinò malizioso.
Hermione resse il suo sguardo. Imitò alla perfezione il ghigno di lui "Sei sicuro di non essere tu quello che ogni volta che mi vede vuole baciarmi?"
"Taci, Granger" e le tappò la bocca pronta a ribattere con le labbra.


Spazio dell'autore:
Chi mi sta seguendo in questo periodo è fortunato perchè sono in vena.
Che ne pensate di questo capitolo? Draco e Herm sembrano essere arrivati ad un accordo ma questo non significa "per sempre felici e contenti", per lo meno non per ora...
Ci saranno ancora nuovi problemi e nuove intrusioni...
E poi non dimenticatevi di Harry e Cassy, anche loro hanno una storia in sospeso!
Nel prossimo capitolo si parlerà un po' anche di loro, perchè mi mancano...
Ma Harry non si è più visto dopo aver parlato con la biondina di ghiaccio, cosa farà ora? E Ron? Draco si vendicherà?
Beh, non vi resta per continuare a seguirmi per scoprirlo...
Come sempre un grazie di cuore hai lettori!
xoxo
Mary

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Capitolo 18
*** La verità ***


conseguenze
Capitolo 18: La verità




"Ehi"

Harry alzò gli occhi dal libro che aveva in mano: erano ore che leggeva la stessa riga, ma la mente era altrove...
Si voltò a guardare la ragazza al suo fianco "Ehi".
"Come stai?"
"Mai stato meglio..." rispose sarcastico.
Hermione sorrise. Un sorriso triste.
Odiava vederlo così. Harry non era mai stato un tipo facile, ma era tanto tempo che non gli vedeva quell'espressione da porto-il-peso-del-mondo-sulle-spalle.
Sinceramente sperava di non dovergliela vedere mai più.
Non c'era più un Signore Oscuro da affrontare, non stava rischiando di rompersi l'osso del collo come al solito...
Lei, però, gli sarebbe comunque stata affianco anche questa volta.

Lo abbracciò.

"Vorrei tornare indietro" iniziò lui "A prima di saperlo... Avrei preferito che fosse lei a dirmelo..."
"Sarebbe venuta da te, Harry, forse quella mattina stessa..."
"Sarebbe stato diverso! Io... avrei capito... invece ho combinato solo un casino. Forse non mi avrebbe detto quelle cose.
O magari sì, perchè è quello che pensa davvero... Avrebbe continuato a prendermi per il culo."
"Harry..." Hermione lo guardò, rattristata. Non poteva pensarlo davvero...
"Perchè secondo te non lo pensa?"
"Secondo me è così arrabbiata... Direbbe qualsiasi cosa per smettere di stare male come anche tu stai male ora..."
"Mi ha gurdato negli occhi in un modo inequivocabile, Hermione... Lo pensava, è l'unica possibilità! Lo avrei capito altrimenti..."
"Allora perchè non hai capito che ti stava prendendo per il culo? Insomma, se era quello che stava facendo, avresti dovuto capirlo..."
"Ero troppo preso..." si giustificò.
"Certo, perchè invece adesso è acqua passata, vero?" lo squadrò, scettica.
Poi pensò a quello che sarebbe successo se in quel momento si fossero parlati: Cassy avrebbe mantenuta la linea dura che aveva negli ultimi giorni e Harry avrebbe avuto la conferma che cercava.
Pessima idea.
"Ascolta, cerca di non pensarci per un po'. Parlerò io con Cassy" Harry sentì una fitta al cuore nel sentir pronunciare quel nome "e vedrai che le cose si sistemeranno!"
"Fai come credi" E poi aggiunse "Non avrei dovuto prendermi una sbandata per una Malfoy..."
A chi lo dici...


Colpa di Ron. Colpa di Ron. Colpa di Ron.
Non riusciva a pensare ad altro: certo Harry era stato uno stronzo e Cassy anche peggio, ma se Ron non si fosse intromesso tutto questo non sarebbe mai successo...
Perchè poi non aveva detto al moro che era stato lui non riusciva a spiegarselo: probabilmente voleva solo risparmiare al suo migliore amico un'ulteriore sofferenza.
Vedi la situazione di merda in cui ti trovi? Pensa un po', è stato il tuo adorato Ron è cacciartici, il tuo migliore amico, praticamente tuo fratello, ha deciso di distruggere per sempre la tua relazione con Cassy!
No, non suonava bene.
Dannatissimo Weasley!

Dannatissimo Weasley!?! Non che io non sia d'accordo con la tua affermazione
sentenziò la vocina ma non pensi di passare un po' troppo tempo con un certo biondino!?!
Gli scappò un sorriso solo a pensare a lui e si maledisse mentalmente: dannazione, le mancava!
Però avevano deciso di viverla così come veniva, quindi...
"Harry, che mi presteresti il mantello?"




La camera dei Malfoy era vuota.
Sfilandosi il mantello, Hermione si sedette su uno dei letti.
Dal profumo era quello di Draco.
Per un attimo si lasciò inebriare...

La porta si aprì e la Grifondoro scattò in piedi.
"Ciao Herm, che fai qui?" le disse Cassy, sorridente.
La Grifondoro camuffò la sua delusione "Ti sono venuta a trovare ovviamente... Come va?"
"Benissimo" sembrava quasi sincera. Quasi...
Aveva promesso a Harry che le avrebbe parlato. L'occasione sembrava perfetta.
"Senti Cas volevo parlarti di..."
"Ho deciso..." la interruppe quella "che devo ricominciare a uscire. Non posso mica piangere dietro a quell'idiota di Potter tutta la vita..."
Hermione era scettica "Cas, se ti prendi un po' di tempo prima di vedere qualcun altro non sarebbe così strano..."
"E lasciare questa soddisfazione a San Potty?" disse sarcastica, mentre si acconciava i capelli allo specchio.
Guardò dritta il suo riflesso "Mai!"
La mora sospirò "Come credi tu... Avevi già qualcuno in mente?"
"Ci sto lavorando!" laconica come sempre.



Le lezioni erano ricominciate.
Quando Grifondoro e Serpeverde erano insieme però, il professore passava in secondo piano.
Hermione doveva fare uno sforzo per restare concentrata.
Non è da te! Si ripeteva Questo è l'ultimo anno, la scuola dovrebbe essere il tuo unico pensiero, non lui...

Draco, d'altra parte, non si poneva il problema.
Quando c'era lei il resto dell'aula sarebbe potuto sparire, anzi sarebbe stato meglio se l'avesse fatto, così non avrebbe dovuto guardarla di nascosto.
Ormai era un po' che durava questa strana situazione tra di loro.
Che cos'erano non lo sapevano... rifiutavano di darsi definizioni e non parlavano mai di quanto fosse assurdo il loro rapporto.




Il biondo sentì la porta della sua camera aprirsi e richiudersi alle sue spalle, ma non vide nessuno.
Sorrise però al pensiero di chi sperava che fosse.
"Dove sei?" sussurrò.
Lei gli comparve davanti all'improvviso. Lo afferrò per il mento.
"Qui" disse, prima di baciarlo.

Approfondì subito il bacio.
Sei peggio di una droga... pensò, sentendo quanto le era mancato.
Ed erano poche ore che non si vedevano.
I loro baci continuarono sul letto del ragazzo, ma non andavano mai oltre...
Quel limite non l'avevano ancora superato.

Si separarono in cerca d'aria e si guardarono negli occhi.
A Draco sembrò così strano pensare che anche stare semplicemente così disteso a guardarla gli bastava.
Non era da lui. Tutta quella strana situazione non era da lui.
Ma non vi avrebbe mai rinunciato.


"Ho notato una cosa strana oggi a lezione di Pozioni" iniziò.
Hermione si voltò a guardarlo "E io che pensavo che non avessi occhi che per me..." disse ironica.
Sentiva sempre lo sguardo del ragazzo su di sè, per quello concentrarsi le risultava così difficile.
"Simpatica lei..." commentò Draco ghignando.
"Ok, parla. Che hai notato di strano?"
"Che Potter e Weasley stanno seduti vicini. E parlano anche..."
Hermione sembrò non afferrare il problema "E allora?"
"Beh... Direi che è strano. So quanto Potter si era arrabbiato per l'articolo di Cassy, ma mi era sembrato di capire che  avesse intenzione di fare pace..."
Hermione capì dove voleva andare a parare ma lo lasciò continuare.
"Insomma, restare così amico con il diretto responsabile di quello che è successo mi pare eccessivo persino per lui."
La ragazza non rispose.
"O forse è solo più idiota di quanto pensassi."
Ancora zitta. Neanche l'insulto versò il suo migliore amico l'aveva fatta reagire.
Se ne stava lì distesa a fissare il soffitto.
A Draco venne un sospetto.
Le afferrò il mento e la costrinse a guardarlo negli occhi "Tu hai detto a Potter che è stato Weasley, vero?"

Si sentiva a disagio a guardarlo negli occhi, specialmente sapendo di essere in torto.
"Beh..." iniziò "diciamo che potrei averlo omesso..."
"Perchè???" Il ragazzo era a dir poco contrariato.
"Per non dargli un ulteriore dispiacere..." Draco sbuffò.
"Non lo abbiamo detto neanche a Cassy..."
"Già ma a Cassy non lo abbiamo detto per salvare la vita al tuo povero Weasleyuccio" ribattè il biondo "Ed io non ero d'accordo..."
Anche perchè l'idea di Cassy che in un impeto d'ira si vendica di Lenticchia in un modo violento e molto doloroso non gli dispiaceva per niente. Anzi, l'avrebbe voluto fare lui.
Ma probabilmente Hermione non l'avrebbe più perdonato, e comunque, come minimo, non gli avrebbe mai più permesso di baciarla.
Non ne vale la pena, mio caro gli ricordava sempre la vocina.
"Non è giusto" sentenziò il ragazzo.
"Ma ti pare che l'unico Serpeverde moralista me lo sono beccata io?" sulle sue labbra un'imitazione ormai perfetta del ghigno made-in-Malfoy.
Lui scosse la testa e la baciò.



Stava passengiando per i corridoi. La sua meta era la biblioteca ma non aveva molta voglia di studiare.
Forse per quello cominciò a guardarsi in torno.
Vide quei due passare in lontananza.
Cambiò strada e li seguì, cercando di sembrare naturale.
Quando fu abbastanza vicino non riuscì a controllarsi.
"Giri ancora con questa feccia, Potter?"
Il moro si girò a guardarlo sprezzante "Chiudi il becco, Malfoy!"
Ron, da parte sua, ebbe un infarto. Lo stava aspettando.
Dal giorno in cui aveva parlato con Hermione, sapeva che lui sapeva.
Però fino ad allora niente e si era quasi convinto che la ragazza fosse riuscito a fermarlo, perchè quando lo incrociava quello non gli si era mai avvicinato.
Fino a quel momento.

"Sono solo sorpreso che tu gli rivolga ancora la parola" insistette, accennando con il capo al rosso "Dopo quello che è successo..."
"Risparmiati le tue battute, furetto" Harry ne aveva sentite fin troppe da lui.
"Nessuna battuta. Solo la verità." Draco si voltò per guardare negli occhi Ron "Che c'è Weasley, non l'hai detto al tuo amichetto?"
Anche il moro si girò e lo vide impallidire "Dirmi che cosa?" chiese improvvisamente sospettoso.
"Che l'articolo su Cassy è colpa sua" disse con tono tranquillo, tornando a rivolgersi a Harry.
"Che lo ha fatto per farti lasciare con Cassy" fece una pausa ad effetto.
"Che è lui la causa della vostra rottura."

Il Bambino Sopravvisuto guardava il suo migliore amico.
Non è possibilie...



Spazio dell'autore:
Ecco il nuovo capitolo. Con il ritorno di Harry e Cassy, come promesso...
Come reagirà il moro a questa notizia? Cosa sta architettando la Principessina? E tra Draco e Hermione?
Per saperlo continuate a seguirmi!
Un bacio a tutti
Mary

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Capitolo 19
*** Conseguenze ***


conseguenze
Capitolo 19: Conseguenze



Lo schiaffò vibrò con sonoro sulla guancia diafana.
Draco fece una smorfia con le labbra: se lo aspettava, stavolta l'aveva combinata grossa.
Non era pentito, però.
Aveva fatto la cosa giusta.


Ron deglutì "Ti posso spiegare..."
Harry continuava a fissarlo senza capire: non poteva essere stato lui, non gli avrebbe mai fatto un torto simile.
"Sentiamo che bella storiella ti sei inventato, sono proprio curioso" Draco guardava strafottente Weasley, che cercava di trovare le parole giuste.
"Io dovevo fare qualcosa Harry... Tu non ci arrivavi..."
Il moro lo guardò, poi si girò verso Malfoy, che ricambiò il suo sguardo, ghignando. Non stavano mentendo: era tutto vero.
"Eri così preso da lei, non riuscivi a vedere come stavano davvero le cose"
Harry si concentrò sul suo stesso respiro. Calmati... calmati...
"Quella ragazza non era la dolce fanciulla che pensavi tu, io avevo il dovere di dimostrartelo"
Calmati...
"Come amico io dovevo..."
"Amico?" il ragazzo non riuscì a trattenersi "Un amico non mi avrebbe mai fatto questo"
"Tu dovevi vedere come stavano le cose"
"E venire da me a raccontarmelo ti costava troppo?"
"Tutti aveva il diritto di sapere..."
"Quindi distruggere Cassy era più importante di me?"
"No, tu ed Hermione eravate l'obbiettivo principale. Voi prima di tutti!"
"Mi sembra ovvio" intervenne Draco "Metterle contro il suo ragazzo e la sua migliore amica era il modo migliore per distruggerla."
Harry non l'avrebbe mai fatto in una situazione normale. Avrebbe urlato al furetto di sparire e avrebbe ignorato le sue parole.
Ma in quel momento non poteva non dargli ragione.



"Cazzate, Malfoy! Cazzate! Da quando in qua tu fai qualcosa perchè è la cosa giusta da fare?"
Hermione aveva perso completamente le staffe.
Il biondo non aveva intenzione di cedere "Se tu fossi un po' più lucida e meno coinvolta ti renderesti conto che lui meritava di sapere"
La ragazza prese un respiro profondo: nessuno poteva accusarla di non essere lucida!
"Quindi io dovrei credere" disse con un tono stranamente calmo "che lo hai fatto per il bene di Harry"
"Dovrei credere che lo hai fatto per lui" insistette, la voce che cominciava a incrinarsi.
"Dovrei credere che non è stato il tuo modo per vendicarti di Ron" gli occhi lo fissavano con disprezzo.
"Ho un'idea un po' più violenta di vendetta" rispose Draco a tono.
"Si era deciso di non dirlo a Harry" Hermione continuava a cercare di mantenersi piatto.
"No" la corresse il ragazzo "Tu avevi deciso. E io non sto ai tuoi ordini Granger"
L'espressione di odio era sempre più definita sul suo volto



"Tu mi hai usato"
"No io ti ho mostrato come stavano davvero le cose..."
"Sulla prima pagina di un giornale?"
"Non mi avresti dato retta..."
"Di sicuro in futuro non lo farò. Con me hai chiuso!"



Hermione aveva incontrato Harry per caso.
Gli aveva fatto un cenno di saluto, ma quello non sembrava averla vista.
Poi si fermò, si voltò a guardarla e tornò verso di lei.
I suoi occhi bruciavano di rabbia.
"Da quanto lo sai?"
Non gli servirono spiegazioni.
"Perchè non mi hai detto che era stato lui?"
La ragazza lo fissò un attimo: solo una persona poteva averglielo detto...



"Scusami tanto se il fatto che io pensi prima di agire mi mette contro il tuo fottuto orgoglio"
"Già tu pensi troppo, tu manipoli la situazione..."
"Io? Io sarei quella che manipola qui? Ti ricordo che il Serpeverde sei tu!"
"E io vorrei sapere dov'è la grande lealtà dei Grifondoro... Come al solito la tirate fuori solo quando vi serve..."
"Beh, almeno non la vendiamo al primo coglione che sale sul treno per Hogwarts...
Altrimenti come spiegheresti l'atteggiamento che hanno nei tuoi confronti i tuoi adorati compagni di casa?"
Draco stava per ribattere ma lei continuò "D'altronde... i soldi di papino servono a questo, no?"
Hermione sentì la bacchetta del ragazzo puntata sul suo volto. La mano gli tremava per la rabbia.
"Vattene" sibilò.
Non se lo fece ripetere due volte: indossò il mantello e sparì.







Spazio dell'autore:
Una bella litigata ci stava, no? Era troppo tempo, non volevo che vi scordaste chi sono i nostri protagonisti...
Se non litigano un po' non è divertente...
Questo capitolo è un po' più corto, ma volevo focalizzare l'attenzione su queste conseguenze.
Non tarderà un ritorno di Cassy in prima persona, promesso.
Fatemi sapere che ne pensate!
xoxo
Mary

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Capitolo 20
*** Conseguenze: II parte ***


conseguenze: II parte
Capitolo 20: Conseguenze II parte



Far finta che ti piaccia quello non cambierà niente...

Non faccio finta che mi piaccia, ci voglio solo uscire una volta... Magari si merita una chance!
Beh, in effetti quando ci sei andata al ballo è stato così emozionante...
La vocina faceva la sarcastica, come al solito.
E Cassy continuava a risponderle.
Non è una buona cosa fare tutte queste discussioni con se stessi!
E poi ormai ho deciso!

Aveva un appuntamento con Blaise.
Perchè lui?
Perchè semplicemente era la scelta più ovvia.
Non aveva tempo di trovare un ragazzo che le piacesse ed affannarsi a conquistarlo.
Blaise era già cotto di lei, e non era poi così male...
Certo non possiamo mica aspettare per far ingelosire Potter...
Cassy sbuffò: dannata vocina!
Il suo scopo era quello, ormai non poteva negarlo, ma solo sentire quel nome le faceva uno strano effetto.
Un effetto a cui preferiva non pensare.

"Ciao, splendore!"
Blaise si presentò con un tentativo di sguardo sornione, ma non riuscì a mascherare l'entusiasmo di vederla.
Era così felice che avesse accettato il suo invito.
La ragazza stette al gioco e sfoderò un sorriso che avrebbe fatto sciogliere qualunque uomo.
Era bellissima come sempre.
Ma la realtà era che non riusciva a sopportare Blaise.
Ci aveva provato, si era impegnata, ma alla descrizione dettagliata del quarto matrimonio di sua madre si era già arresa.
Il ragazzo riuscì però ad attirare la sua attenzione.
"Non posso credere che i Weasley siano ancora a scuola..."
La testa rossa della più giovane della famiglia era appena sparita dietro l'angolo.
"Pensavo che tu e Draco li avreste sterminati tutti visto quello che è successo..."
Cassy si voltò a guardarlo negli occhi: di sicuro non era una fan di quella famiglia e l'idea di non averli più intorno non le dispiaceva...
Un'affermazione del genere era un po' pesante, non se l'aspettava da uno come Zabini.
"Perchè che hanno combinato stavolta?" chiese.
"Beh, dopo quello che ti a fatto Ronald... ti serve altro?"
La bionda ora era seriamente preoccupata: o il Serpeverde era completamente uscito fuori di testa, o c'era qualcosa che lei non sapeva...
"Perchè, che mi ha fatto Ron?"

Se Blaise Zabini avesse veramente imparato a conoscere i Malfoy in tutti quegli anni di amicizia con Draco, si sarebbe fermato.
Avrebbe capito che non avrebbe dovuto immischiarsi in una situazione del genere e avrebbe cambiato con eleganza argomento.
Bisogna rendergli atto che fece un misero tentativo di distrarre la ragazza, ma lei ormai si sentiva troppo coinvolta...


Entrò in camera sbattendo la porta.
Si piantò di fronte al cugino, sdraiato sul suo letto in contemplazione del soffitto, e  lo fissò con gli occhi che bruciavano di rabbia finchè lui non le diede retta.
"Che c'è?"
"Alzati!"
Draco sbuffò e si tirò su a forza.
"Allora, che c'è?"
Sentì lo schiaffo arrossargli la guancia.
Fece una smorfia: ma allora è un vizio oggi?
"Ho per caso un cartello con scritto picchiami in fronte e non me ne sono accorto?" se ne uscì sarcastico.
"Sei uno stronzo!"
Il ragazzo si rimise a sedere.
L'ultima litigata, conclusasi solo da qualche ora, ancora gli bruciava.
"Non mettertici anche tu, adesso..."
"Non posso credere che tu non me lo abbia detto!"

Odiava le donne, specialmente quando facevano così.
Una era incazzata perchè aveva parlato, l'altra perchè non lo aveva fatto.
Ma che volevano tutte da lui?
"Lo sono dovuta venire a sapere da Blaise, a cui lo ha detto non so chi, a cui è stato riferito da qualche altro idiota che ha assistito ad un'interessante scenetta tra te, Harry e... Weasley!"
Appunto mentale: ricordarsi di menare Blaise.
"Io avrei dovuto saperlo prima di tutti, sono io che ci sono andata di mezzo!"
Era il turno di Draco parlare.
"Avevamo paura che potessi esagerare..."
"Avevamo? Un'idea di Hermione immagino..."
Il biondo fece una smorfia a quel nome, poi continuò "Stavo cercando il modo giusto per dirtelo..."
Cassy rise. Una risata senza gioia. "E Potter doveva saperlo prima di me? Aveva più diritto lui di me ad esserne informato?"
"Beh, è il suo migliore amico... Doveva sapere con chi aveva a che fare" Si stava giustificando per la seconda volta in un giorno.
"E il fatto che sono stata io ad essere sputtanata davanti a tutta la scuola è un dettaglio, vero?"
"Non dire idiozie..."
"E tu non trattarmi da idiota... Come hai fatto fino ad ora!"



Odiava litigare con Draco, ma stavolta se l'era cercata.
E non era l'unico colpevole. Adesso toccava a lei.
Era lì dove si aspettava di trovarla, in biblioteca.
Non era immersa in un libro come al solito, però. Si girava la penna d'oca tra le mani.
Leggeva e rileggeva la riga che aveva scritto, come se avesse la mente da un'altra parte.
In un giorno normale Cassy le avrebbe chiesto cosa le era successo.
Ma era troppo arrabbiata per preoccuparsi di cosa la turbasse.
"E io e te dovremmo essere amiche?"

"Cassy" Hermione sobbalzò, colta all'improvviso "Che ti prende?"
"Scusa tanto se la vita ti ha costretta a scegliere tra me e il tuo adorato Weasley... Sono così felice che tu abbia scelto lui!"
Il tono sarcastico della ragazza colpì la Grifondoro, che capì immediatamente di che cosa parlava.
D'altronde, se lo sapeva Harry era solo questione di tempo...
"Non è andata come credi..."
"Oh, povera piccola Herm, su raccontami come è andata..." il suo tono era sempre più cattivo.
"Quando l'ho scoperto io... non potevo crederci! Ero sconvolta!"
"Ti sembra un buon motivo per tenermi all'oscuro?"
"Io... Avevo paura di come avresti potuto reagire..." ammise Hermione.
"Certo che ti fidi di me..." Cassy ghignò.
"Non è questione di fiducia... io ti conosco... tu..."
"Io? Cosa sono io? Una Serpeverde? Una Malfoy?" Cassy era sempre più sprezzante "Pensavo che avessimo superato questo punto..."
La guardò negli occhi e le disse, prima di allontanarsi "Devo essere questi i rischi di farsi amica una mezzosangue..."

Era passata un'eternità dall'ultima volta che aveva usato quella parola in quel modo...
Pronunciarla, con quel tono sprezzante, le aveva procurato una fitta nel petto a cui cercò di non pensare.
Hermione, da parte sua, rimase immobile, guardandola allontanarsi.
Mai, prima di allora, le era sembrata così simile a Draco.
Al vero Draco... le suggerì la vocina. Aveva ragione.
Quella era la vera essenza dei Malfoy, avrebbe dovuto ricordarselo prima di finire in quella faccenda.
Ora era sola.




Spazio dell'autore
Le litigate continuano. Spero non vi dispiacciano un po' di dissapori tra i nostri protagonisti...
Se volete qualche riconciliazione dovrete aspettare... Almeno fino al prossimo capitolo! xD
Grazie, come sempre, a tutti coloro che leggono e recensiscono.
Un bacio

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Capitolo 21
*** Solitudine ***


21
Capitolo 21: Solitudine


La biblioteca era quasi vuota a quell'ora, ma lei era sempre lì.
Libri di praticamente qualsiasi materia mai studiata a Hogwarts erano su tutto il tavolo.
La ragazza tamburellava con le dita sulla penna, ripetendo come un mantra le nozioni che stava leggendo.
Con un leggero sventolio di bacchetta incantò la penna d'oca che cominciò a scrivere veloce sulla pergamena le parole che Hermione diceva sottovoce.
Era una vita che faceva così. I suoi libri, i suoi amati libri, erano sempre stati la barriera tra lei e il resto del mondo.
Quando non aveva voglia di parlare o semplicemente di stare con gli altri poteva rifugiarsi lì dietro e nessuno osava più toccarla.
Erano sempre stati la sua scusa preferita.
Ma ora non era stata lei a scappare: gli altri l'avevano abbandonata.
In pochi giorni aveva litigato con i suoi due migliori amici, quelli che erano per lei dei fratelli fin dal primo anno.
La sua migliore amica non le parlava più: l'ultima volta che si erano parlate le aveva datto della Mezzosangue.
E poi c'era lui: non erano amici (non sarebbero mai potuti esserlo), non era il suo ragazzo, non erano amanti... era solo Malfoy.
Fatto sta che neanche lui voleva saperne più niente di lei...
Hermione aveva perso il conto di quanti giorni erano passati da quando tutti le avevano voltato le spalle.
Da allora si rinchiudeva in biblioteca in ogni momento. Era raro che si presentasse anche in Sala Grande e al massimo entrava, sgraffignava qualcosa dal tavolo e se ne riusciva, senza guardare nessuno.
Era davvero sola.

Draco era sdraiato sul letto. Teneva gli occhi chiusi cercando di farsi passare l'emicrania che non voleva dargli tregua.
E Blaise con il suo ininterrotto chiacchiericcio di sottofondo non lo aiutava.
Il biondo, come al solito, non lo ascoltava. Ma gli faceva troppo comodo la sua presenza.
A forza di tenere gli occhi chiusi però si stava appisolando e la sua mente stava vagando lontano dalla voce di Blaise.
Gli tornarono alla mente le note di una canzone conosciuta... Non appena le riconobbe spalancò gli occhi e si mise a sedere.
Non voleva pensare a lei. Ormai era una storia archiviata.
L'amico lo guardò, confuso dalla sua reazione improvvisa. Lo squardò mentre si alzava e si chiudeva in bagno.
Draco si lavò il volto con l'acqua fredda, come se servisse a sciacquare via quel ricordo.
Osservò il suo riflesso nello specchio. Quant'era che non faceva una dormita davvero riposante?
Tornò in camera e lanciò uno sguardo a Blaise che lo fissava.
"Che c'è?"
Il moro ci pensò su un attimo e poi parlò "Ti stai curando da qualche dipendenza e non mi hai detto niente?"
Draco alzò il sopracciglio: era impazzito?
"Amico, sembri essere in crisi d'astinenza! Queste cose di solito dopo un po' passano, ma tu sono settimane che stai in questo stato..."
Crisi d'astinenza... interessante! Pensò il biondo. E in effetti si sentiva un po' in quello stato...
Sentiva che gli mancava qualcosa, qualcosa di cui aveva bisogno...
Che coglione che sei! La vocina era sempre un amore: sofisticata e molto elegante.
E' ovvio cos'è a ridurti in questo stato: è da quando avete litigato che stai così!
Draco sbuffò: si rifiutava categoricamente di ammettere che era colpa della Granger quella situazione.
E poi, effettivamente, non era tutta colpa sua: il litigio con Cassy era stato forse ancora peggio!
Il fatto poi che entrambe le liti si fossero verificate nello stesso giorno, beh, in effetti aveva peggiorato tutto.
Fortuna che c'era ancora Blaise. Inoltre sembrava che le cose tra lui e Cas andassero a gonfie vele...
Ma questa era la versione del ragazzo che, come noto, aveva una leggera tendenza all'esagerazione...


Lunedì mattina, lezione di aritmanzia.
La professoressa Vector scrutò la classe in cerca di qualcuno che rispondesse alla sua domanda.
Le mani alzate erano sempre le solite.
Sospirò "Basta, sono stufa di sentire sempre voi due"
Le ragazze si guardarono e sorrisero istintivamente.
Si mancavano.

La lezione era finira. Si affrettarono tutti verso l'uscita.
Loro due erano sempre le ultime.
"Ehi"
"Ehi"
Camminarono un po' fianco a fianco, in silenzio.
Poi si voltarono l'una verso l'altra.
"Mi dispiace"
L'avevano detto all'unisono.
Scoppiarono a ridere.
Hermione cominciò "Mi dispiace. Ti ho nascosto la verità, ho deciso per te... invece avrei dovuto raccontarti tutto..."
"No, tu devi perdonarmi" ribattè Cassy "Ti ho chiamata in quel modo ..."
Si abbracciarono forte.
"Mi sei mancata"
"Anche tu".


Per fortuna Harry non le aveva più chiesto indietro il mantello.
Entrò di soppiatto nella Sala Comune di Serpeverde e si guardò intorno proccupata. C'era un gruppetto di Serpi davanti al caminetto, ma di lui nessuna traccia.
Hermione tirò un sospiro di sollievo. Non voleva incontrarlo.
Cassy le aveva detto che non ci sarebbe stato.
Entrò nella camera dei Malfoy, come non faceva da tempo.
Draco era lì, davanti all'armadio, in cerca di una camicia. A torso nudo.
Dannazione, Cas!

Il ragazzo si voltò sentendo la porta aprirsi. Poi si girò nuovamente verso l'armadio. Prese una stampella per studiare la camicia appesavici.
"Sei venuta a chiedere scusa, Granger?"
Hermione si morse la lingua. Dannazione, dannazione, dannazione...
"Su andiamo, lo so che sei lì. Togliti quel mantello"
La ragazza sentiva di avere le guance in fiamme e non voleva che la vedesse così. Ma che altro poteva fare?
Si sfilò il mantello ma non lo guardò.
"Allora queste scuse?" Draco le si piantò di fronte, sapendo di metterla a disagio.
Mettiti qualcosa addosso, Malfoy...
"Non sono qui per te"
"Ah, no?"
"No, dovevo vedermi qui con Cassy..." ... e invece quella stronza mi ha fregato!
Il ghignò si affievolì sul volto del ragazzo "Avete fatto pace?"
"Sì, non te l'ha detto?"
"Non ci siamo parlati molto ultimamente,,,"
Stettero un attimo in silenzio. Hermione vide gli occhi del ragazzo rattristarsi.
Però... Che bel fisichetto, Malfoy! La ragazza odiava quella vocina.
Solo che è un po' troppo vestito per i miei gusti...
"Sta zitta" sentenziò Hermione a bassa voce.
Draco la sentì e la guardò, perplesso.
Lei arrossì fino alla punta delle orecchie e il ragazzo non poteva perdere l'occasione.
"Che c'è? Ti metto a disagio, Granger?" la provocò con un perfetto ghigno ad increspargli le labbra.
"No" cercò di dire Hermione. Se solo ti mettessi qualcosa addosso... Possibilmente anche a coprirti la faccia. Da quando il tuo ghigno mi fa questo effetto?
Doveva tornare in sè. "Come al solito ti sopravvaluti, Malfoy, non mi fai il minimo effetto!" Ecco l'orgoglio Gryffindor che tornava alla ribalta.
"Sicura?" Lui le si avvicinò, ormai troppo preso dal suo gioco.
"Sicurissima" disse mentre indietreggiava per allontanarsi dal ragazzo.
Si ritrovò spalle al muro: non poteva scappare.
Draco era sempre più vicino. Lei cercò di sottrarsi sgattaiolando verso destra, ma quello allungò il braccio e appoggiò la mano sul muro, bloccandole la strada.
Fu costretta a girarsi e guardarlo: perchè mi fai quest'effetto Malfoy?
"Sai che c'è" le sussurrò il ragazzo avvicinando le labbra al suo orecchio "Così è molto scorretto... Io sono qui a torso nudo e tu resti con la tu bella camicetta addosso..."
Cominciò a giocherellare con i bottoncini di quell'indumento, che gli sembrava improvvisamente così superfluo...
Hermione sospirò. Poi sentì le labbra di lui sul suo collo e fu scossa da un brivido.
Avrebbe potuto rifiutarlo, andarsene, ma non voleva farlo.
Abbandonò la testa all'indietro e lasciò che lui continuasse.
Affondò la mano tra i capelli biondi del giovane e si sentì sollevare in aria e adagiare sul letto.
No, non l'avrebbe fermato.





Spazio dell'autore
Sono così contenta di come finisce questo capitolo, però allo stesso tempo così insicura!
Per favore, fatemi sapere che ne pensate perchè ci tengo molto. Non sono sicura di essere riuscita a renderlo come volevo.
Aggiornerò il prima possibile. Grazie mille!

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Capitolo 22
*** Guerra e pace ***


22
Capitolo 22: Guerra e pace


Si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Era inutile: i boccoli erano più indomabili del solito!
Guardò il suo riflesso nello specchio e sospirò.
Si massaggiò lentamente le tempie, ad occhi chiusi. Non riuscì a fermare il sorriso che le affiorò sulle labbra.

Uscì dal bagno evitando di guardarlo. Afferrò la camicetta, che era scivolata ai piedi del letto e se la infilò.
Mentre si allacciava i bottoni sentiva il suo sguardo su di sè. Fece finta di ignorarlo, si immaginava un ghigno compiaciuto sulle labbra.

Complimenti, mi hai ufficialmente sedotta, Malfoy.
Finì di vestirsi e si sedette sul letto per infilarsi le scarpe. Lui era lì disteso e la fissava.
Hermione fece per alzarsi, pronta ad andarsene, quando si sentì afferrare per un braccio.
"Che fai non mi saluti?" si era messo a sedere e le sussurrava nell'orecchio.
Lei reclinò la testa all'indietro e l'appoggiò sulla spalla del ragazzo, che le cinse la vita con le braccia.
"Mi lasci qui così? Non pensavo fossi il tipo da una botta e via..." continuò a provocarla.
Hermione non potè fare a meno di sorridere "Ci sono così tante cose che non sai di me, Malfoy"
Lui le poggiò le labbra sul collo e le sussurrò a fior di pelle "Penso di averne imparate due o tre stasera..."
La sentì ridere e anche il biondo non trattenne il sorriso.
"Dovremmo essere a cena" gli ricordò Hermione.
"Sopravviveranno anche senza di noi..." era passato a baciarle l'incavo del collo e con la mano le aveva già slacciato il primo bottone della camicia.
"Avrei da studiare stasera"
"Lo farai più tardi" anche il secondo bottone era andato.
Hermione gli afferrò la mano e si voltò a guardarlo negli occhi "Penso che per oggi ne hai avuto abbastanza..."
"Io non credo..."
"Oh andiamo, Malfoy, non mi vorrai mica andare in overdose la prima volta..."
Draco prese l'iniziativa e la baciò sulle labbra, senza incontrare resistenze.
Non avrebbero voluto staccarsi più ma Hermione era risoluta quel giorno.
"Ciao, Malfoy!" disse alzandosi.
"Ci vediamo domani?" chiese il ragazzo speranzoso.
"Che c'è, non mi dire che già ti manco?" lo schernì lei, afferrando il Mantello.
"Per me non te ne dovresti proprio andare... Posso offrirti passatempi migliori di una serata di studio in biblioteca" propose malizioso.
La Grifondoro rise. Si infilò il Mantello e uscì dalla camera. Draco si sdraiò di nuovo: aveva un sorriso da idiota stampato in faccia.


Adorava farsi la doccia e sentire l'acqua che le scorreva sulla pelle, ma quella sera lo trovava fastidioso.
Sentirsi il profumo del ragazzo addosso le provocava uno strano inebriamento a cui non voleva rinunciare.
Ora invece stava scivolando via da lei e la cosa non le piaceva.
Chiuse gli occhi: cercò di isolarsi dall'acqua che aveva intorno e dai capelli bagnati che le incorniciavano il viso, per restare attaccata a quel profumo che lentamente si dissolveva.
Nei suoi ricordi, però, quell'essenza era ancora più forte e capì che non le serviva avere ancora il suo odore addosso per sentirlo.
Rimase a crogiolarsi sotto l'acqua per un altro po' poi chiuse il getto. Riprenditi, devi studiare stasera!
Indosso l'accappatoio e, quando uscì dal bagno, dovette trattenere un grido.
"Che ci fai qui?"

"Avevo paura di cosa avrei trovato se fossi tornata in camera mia, quindi ho preferito aspettarti qui"
Cassy se ne stava seduta sul letto a limarsi le unghie, apparentemente disinteressata.
Hermione rise, mentre con un asciugamano si tamponava i capelli.
"Allora?" "Allora cosa?" "Racconta!" Il finto disinteresse era finito.
La Grifondoro la guardò "Che c'è vuoi sapere i dettagli?"
Cassy storse il naso "No, grazie. E' ancora mio cugino... Ma voi invece che cosa diamine siete? L'avete capito?"
La mora si morse il labbro. Bella domanda...
"Tu e Draco dovreste fare pace"
"Bella mossa, miss guarda-come-ti-cambio-argomento!"
Hermione sapeva che aveva ragione ma non dermorse "Parlo sul serio..."
"Noi abbiamo già fatto pace" se ne uscì la bionda.
L'amica la guarda scettica: guarda che fino a tre secondi fa ero a letto con lui... Quand'è che avete chiarito?
"Perchè, vi siete parlati?"
"No, ma tu sei stata la mia offerta di pace..." sentenziò maliziosa.
"Oh, beh... grazie di avermi avvertito. La mia parcella è piuttosto alta, però." Hermione era piccata per il commento, ma Cassy non le diede peso.
"Lo sai benissimo che ho fatto un piacere a tutti e due... Comunque, se proprio insisti, ci vado ora..."
Si voltò a guardarla, una volta arrivata alla porta della camera. "Vuoi che gli dia un bacio da parte tua?" chiese con una vocetta smielata.
Corse via prima di sentire la risposta di Hermione.


Draco tornò alla realtà sentendo bussare alla porta.
Una testa bionda fece capolino, sorridendo "Disturbo?"
Il ragazzo sorrise "No, la tua offerta di pace se n'è andata..."
Cassy sorrise: la conosceva troppo bene! "Lo so, le ho parlato..."
Draco scossè la testa ridendo, vedendo il sorrisino malizioso che aveva sul volto.
"Devo considerarmi perdonato?"
"Sì" disse la ragazza stampandogli un bacio sulla guancia "Anche perchè sono stufa di non parlarti. Odio quando litighiamo."
"Anch'io... mi sono dovuto sorbire settimane ininterrote di Blaise."
Cassy alzò gli occhi al cielo "A chi lo dici..."
Il cugino si voltò a guardarla "Lui dice che tra di voi va alla grande"
La bionda si sforzò di accennare un sorriso "Lui ne è convinto..."
"Non va, eh?" Se loro due si somigliavano anche solo un po', Cassy non poteva stare con uno come Blaise.
Ma allo stesso tempo lo frequentava per lo stesso motivo di Draco: quando ti serviva un diversivo, niente era meglio delle chiacchiere incessanti made-in-Zabini.
"Diciamo che non è il mio tipo..."
Il biondo sbuffò "E chi è il tuo tipo? Potter?"
Cassy alzò di nuovo gli occhi al cielo, ma poi si stampò un sorriso a trentadue denti sulla faccia.
"Disse quello che va a letto con Hermione Granger..."
Draco ghignò. Colpito e affondato.


Ora di pozioni. Immancabilmente Sepeverde-Grifondoro.
Un denso fumo color melanzana si alzava da molti del calderoni della sua classe e il professor Piton scosse la testa nel constatare che quegli alunni avrebbero dovuto a breve sostenere i M.A.G.O.
"Non avete speranze" sentenziò rivolto alla nube viola oltre cui dovevano celarsi i suoi studenti.
Cominciò a vagare per la classe cercando di capire che cosa stesse succedendo.
Draco Malfoy era nelle prime file a sinistra. Il suo calderone era pieno di un'inquitante sostanza marrone che ribolliva in modo poco rassicurante.
Piton agitò la bacchetta sul miscuglio per capire dove fosse l'errore.
"Draco, mi sorprendi" disse rivolto al ragazzo, preoccupato per l'espressione del professore "sembra che tu abbia completamente sbagliato le dosi."
"Devo essermi confuso, signore..." cercò di giustificarsi.
Piton afferrò la copia del manuale che il suo studente preferito teneva aperto sul banco.
Scorse velocemente la lista degli ingredienti, poi tornò a guardare negli occhi l'alunno "Hai confuso le dosi con quelle nella pozione della pagina affianco... Concentrati Draco!"
Se fosse stato un qualsiasi altro studente, possibilmente non Serpeverde, gli sarebbe valso 20 punti in meno.
Detto fatto. "Weasley, cos'è quello schifo?" disse Piton guardando orribilato il contenuto del calderone di Ron.
"Un livello del genere non è accettabile all'ultimo anno, a pochi mesi dai vostri esami finali! Mi rifiuto di portare ai M.A.G.O. chi commette ancora errori del genere!"
La sfuriata di Piton con Ron costò ai Grifondoro quei 20 punti che erano stati risparmiati alle Serpi.
Il professore si avvicinò speranzoso al calderone di Hermione Granger: non poteva aver combinato un disastro anche lei!
In effetti, rispetto al resto della classe, la ragazza era un passo avanti, ma la sua pozione era ben lontana dalla perfezione.
Anzi la tonalità che aveva era del tutto sbagliata.
"Anche lei deve essere più concentrata, signorina Granger. Con un preparato del genere sarà fortunata se riuscirà a strappare un Accettabile ai M.AG.O."
Hermione  sgranò gli occhi alle parole del professore, che le si fece più vicino e abbassò il tono di voce, in modo che solo lei potesse sentirlo.
"E già che c'è, signorina Granger, cerchi di non far distrarre ulteriolmente il mio alunno preferito".
Lo sguardò della ragazza schizzò istintivamente verso Draco, che intravedeva a stento con quel fumo.

Alla fine della lezione nessuno dei calderoni era esploso, e quello poteva già considerarsi un buon risultato.
Certo, Neville aveva assunto uno strana colorazione tendente al blu a causa del vapore della sua pozione che si era rivelata un'ottimo colorante, ma questo non era poi così strano...
Cassy, Hermione e Draco uscirono velocemente dall'aula, felici di poter tornare a respirare aria pulita.
Gli studenti più frettolosi abbandonarono subito i sotteranei, ma loro tre rimasero a chiacchierare.
La Grifondoro era turbata per le parole di Piton, ma non lo aveva ancora detto agli altri.
Blaise fece capolino dietro di loro, richiedendo la compagnia di Cassy. La ragazza lanciò uno sguardo eloquente a Draco e poi afferrò la mano che il moro le porgeva.
In quell'istante stava passando Harry e la bionda non si lasciò sfuggire l'occasione: afferrò il volto di Blaise e gli stampo un lungo bacio sulle labbra.
Hermione notò lo sguardo ferito del Bambino Sopravvissuto e scosse il capo: per quanto quei due avrebbero continuato con quel giochetto?
Poi si voltò e si rese conto che lei e Draco erano rimasti soli.
"Il dormitori di Serpeverde è a due passi da qui..." la provocò il ragazzo, malizioso.
"Abbiamo lezione" le ricordò lei, non che l'idea non l'allettasse...
"Sei troppo diligente, sai? Potrei quasi offendermi per il tuo rifiuto..."
Hermione rise "Dobbiamo parlare di cose più serie"
"Tipo? Se è per Cassy che cerca di far ingelosire Potty, risparmiami per favore"
"No, è per Piton. Sospetto ti legga nel pensiero."
Draco la guardò perplesso "Che vuol dire che mi legge nel pensiero?"
"Tipo Legilimanzia o qualcosa del genere... oppure legge il tuo diario, non lo so..."
Il ragazzo fece una smorfia "Io non ho un diario... e che io sappia non mi è mai entrato nella testa... Ma perchè dici così?"
"Beh... mi ha pregato di smetterla di distrarre il suo studente preferito!"
Il biondo era sconvolto "Questo è inquietante!"
"Già..."
"Beh, gli parlerò e vedrò di chiarire la situazione..."
Hermione, però, aveva ancora un'espressione preoccupata.
Draco si guardò intorno, per controllare che fossero soli nel corridoio, e le passò un braccio intorno alla vita, stringendola a sè.
"Per quell'offerta di prima..." le sussurrò all'orecchio, malizioso "sei ancora sicura di voler rinunciare?"
"Sì" insistette lei, testarda "Ma mi farò perdonare più tardi"
Il ragazzo sembrò accettare il compromesso perchè Hermione sentì che le sue labbra erano increspate in un sorriso quando la baciò.







Spazio dell'autore
Devo ammettere che mi è piaciuto molto scrivere questo capitolo e sono anche soddisfatta del risultato, quindi spero piaccia anche a voi.
Ci tengo davvero molto al vostro parere, quindi ringrazio di cuore chi recensisce.
Il titolo del capitolo... beh, lo so, non c'entra molto, ma mi è venuta l'ispirazione così, quindi...
La scena con Piton è ispirata a ciò che succede praticamente ogni giorno nella mia classe. Infatti sono al quinto liceo e i prof non risparmiano mai di ricordarci che tra poco abbiamo l'esame di stato e che faremo fare a tutti loro una figura orribile se non ci mettiamo in testa che è arrivato il momento di iniziare a studiare. Si dice sempre che leggendo si scoprono più cose su chi scrive che sull'argomento del testo, quindi non sorprendetevi se inserirò commenti sull'esame o su cosa fare nella vita e se magari Hermione vi suona rompiscatole perchè dice sempre di dover andare a studiare, quella in realtà è la vocina nella mia di testa che mi ricorda che non le materie da studiare non mi mancano, eppure io preferiscono starmene qui a scrivere.
Scusate il mio sfogo, so che non c'entra molto ma in questo capitolo ho messo nel personaggio di Piton (che inoltre è uno dei miei preferiti, lo adoro!!) un po' della mia ansia pre-esame!
Comunque fatemi sapere che ne pensate!
A presto!
Mary

P.S. Come avrete notato ho cambiato nickname...

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Capitolo 23
*** Chiarimenti II parte ***


23
Capitolo 23: Chiarimenti, II parte


Draco fece un respiro profondo e bussò.
"Avanti"
La testa bionda fece capolino nella stanza "La disturbo, professore?"
Piton, seduto alla scrivania, distolse lo sguardo dalle pergamene che aveva sul tavolo per rivolgere la sua attenzione al ragazzo.
Gli fece cenno di entrare e sedersi. Draco si sentiva a disagio: non era la prima volta che entrava in quello studio, ma non aveva mai avuto una situazione così delicata da discutere.
Gli sembrò che quella sedia spartana davanti alla scrivania fosse distante chilometri, tanto ci impiegò per arrivarci. Contemplò le pareti scure di quella stanza, simili a quelle di tutti i sotteranei, a cui ogni Serpeverde è abituato. Eppure quel giorno lo mettevano terribilmente a disagio.
Piton raccolse le pergamene e le accatastò in un angolo della scrivania, poi tornò a rivolgersi a Draco, che nel frattempo si era seduto di fronte a lui "Come posso aiutarti?"
Il ragazzo lo sguardò, spaesato: si era preparato un bel discorsetto, educato ma deciso, con cui avrebbe persuaso il professore a stare fuori dalla sua vita privata.
Ora tutto gli sembrava terribilmente sbagliato.
Deglutì, in cerca delle parole giuste.
"Se è per la pozione dell'ultima volta, non preoccuparti, capita anche ai migliori una giornata no..." la voce di Piton suonò piatta, senza una vera intenzione di rassicurarlo, come se il suo scopo fosse saggiare lo stato d'animo del ragazzo che aveva davanti. Era per quello che era venuto?
"Non è solo per quello..." trovò il coraggio di dire Draco "Nell'ultimo periodo... diciamo che sono un po' confuso..."
Quelle non erano le parole che voleva usare, ma gli erano uscite fuori in modo spontaneo. Era andato lì per scoprire come facesse a sapere di Hermione, non per raccontargli di loro due... Inoltre, su di loro non c'era proprio niente da raccontare...
"L'ho notato, Draco... E non sono l'unico..." commentò il professore e il biondo si fece prendere dal panico. Quanta altra gente lo sapeva?
"Sai nell'ultimo consiglio si è parlato a lungo di te. Sei sempre stato uno studente di buon livello, ma negli ultimi mesi sei decisamente calato. Se ne sono accorti un po' tutti i professori. Si è parlato anche di cosa possa aver causato questo calo. Succede spesso che in previsione degli esami finali gli studenti, anche i migliori, si facciano prendere dal panico."
Draco tirò un sospiro di sollievo: questi erano problemi scolastici! Hermione non c'entrava niente, magari si era immaginata tutto e Piton in realtà non sapeva niente...
Certo, perchè Hermione Granger è proprio il tipo di persona che si immagina le cose...
"Qualcuno ha provato a sostenere che poteva essere una ragazza la causa di tutto questo... Ma non gli hanno dato peso..."
Piton fece una pausa ad effetto, guardando Draco fisso negli occhi "A torto, secondo me!"
Dannazione...  Il professore gli lesse l'imprecazione negli occhi mentre parlava.
"Non è mia abitudine discutere della vita privata dei miei studenti con i colleghi, anzi preferisco non discuterne affatto. Ma ti ritengo un caso eccezionale, Draco"
Il biondo si prese la testa tra le mani: era rovinato!
"Signore, io le posso spiegare..."
La mano alzata di Piton gli intimò di fermarsi "Non voglio giustificazioni da te, Malfoy. Punto primo, perchè non credo che tu sia in grado di darmene. Punto secondo, perchè non è compito mio farti una ramanzina su chi dovresti o non dovresti frequentare. Se vuoi farti dire quanto sia sbagliato che tu abbia una relazione con una mezzosangue vai da tuo padre. Sono sicuro che sarebbe una scenetta interessante... Ma non sarò io ad interpellarlo."
Draco era a dir poco sconvolto "Ma quando ha beccato Cassy con Potter me lo è venuto a riferire immediatamente..."
Piton lo guardò sorpreso "Ma era Potter!" disse in tono ovvio "Il problema di Harry Potter è la sua discendenza paterna, non che contamina il sangue puro di tua cugina"
Il ragionamento non faceva una piega: per Piton il grande difetto di Potteruccio era essere figlio di suo padre, non il sangue sporco... Quindi a lui non importava niente di Hermione.
"Non capisco quale sia il problema, allora, signore" disse Draco con sincerità.
"Il problema è che tra pochi mesi avete gli esami, quindi se proprio vuoi trascorrere il tuo tempo con Hermione Granger, almeno sfruttalo per farti dare ripetizioni!"
Draco non riuscì a trattenere un sorriso "Lo farò, signore!"
Piton scosse la testa, rassegnato, e gli fece cenno di uscire.
Il ragazzo si alzò ma, arrivato alla porta, si ricordò di una domanda importante "Chi le ha detto di me e Hermione, professore?"
"Detto? Draco, tu sei, e lo sai, uno dei miei studenti preferiti, e uno dei più portati nella mia materia del tuo dormitorio. Sei seduto ai primi banchi in ogni lezione. Quando vedo la tua distratta testolina bionda girata a fissare Hermione Granger, che si volta e ricambia i tuoi languidi sguardi, e mi accorgo che neanche quando insulto i Grifondoro e tolgo loro dei punti riesco ad attirare la tua attenzione, non c'è bisogno che qualcuno me lo venga a dire per sapere cosa sta succedendo" gli rispose Piton sempre con il suo tono piatto.
"Secondo lei se ne è accorto qualcun altro?"
"Dei professori, non credo... E tra voi studenti, a quest'età siete talmente egoisti che di chi c'è intorno a voi ve ne frega molto poco, e poi siete così distratti che sì e no vi ricordate come vi chiamate..."
Draco sembrò soddisfatto da quella risposta e fece per uscire, ma la voce di Piton lo fermò.
"E poi, signor Malfoy, anche se qualcuno avesse notato qualcosa, chi mai ci avrebbe creduto?"
"Allora perchè lei lo ha capito, signore?" Piton gli ordinò di andarsene e quello obbedì. Il ragazzo diventava troppo impertinente.


"C'è chi sostiene che dovresti darmi ripetizioni"
"Ti sembrerà incredibile ma ci sono momenti in cui non mi va di parlare di scuola" cercò di zittirlo Hermione e per rincarare la dose lo baciò sulle labbra, mentre con le mani cercava di sbottonare il più velocemente possibile la camicia del ragazzo.
Erano sul letto di lui e non si erano visti tutto il giorno: la Grifondoro non capiva perchè volesse parlare...
Invece Draco era determinato "Dico sul serio, me l'ha consigliato Piton"
Hermione si fermò "Hai parlato con lui?"
Draco annuì, scansandole una ciocca di capelli da davanti al viso e baciandole il collo "Non c'è nessun problema"
Lei lo afferrò per il mento per costringerlo a guardarla negli occhi "Sei sicuro?"
Lui sbuffò "Sì! Dice che se ne è accorto da solo e che non lo dirà a nessuno. L'unico appunto che mi ha fatto è che se voglio stare con te, almeno dovrei sfruttarti per farmi dare delle ripetizioni."
Hermione tirò un sospiro di sollievo e si rilasso "E tu che ne pensi?"
"Che in effetti i miei voti sono un po' calati nell'ultimo periodo, una mano mi farebbe comodo" mentre parlava giocherellava con le ciocche di capelli che le cadevano sulla schiena nuda.
"Avere come tutor la migliore studentessa di Hogwarts ti costerà caro..." gli disse con un pizzico di arroganza nella voce.
"I soldi non sono un problema..."
"Chi ha parlato di soldi?" le sussurrò maliziosa. Ormai gli aveva sfilato la camicia e era passata a litigare con la chiusura dei pantaloni "Anzi, che ne dici di un bell'anticipo?"
Il ragazzo scoppiò a ridere "Volentieri"


"Non pensavo che mi avresti davvero fatto studiare"
"Te l'avevo detto"
"Sì, ma pensavo che fosse una metafora"
"Una metafora?"
"Sì. Quando mi hai detto di venire in biblioteca per studiare, io ho capito che ci saremmo visti qui, ci sarebbe stato qualche preliminare e poi saremmo andati in camera mia..."
"Ma come sei romantico, Malfoy!" lo schernì quella, poi tornò seria "E sei anche un povero illuso!"
Erano seduti ad uno dei tavoli della biblioteca e Hermione aveva deciso che quel giorno avrebbero studiato Incantesimi, quindi si era portata dietro tutti i libri che possedeva sulla materia.
Erano tanti libri.
Draco era deluso. "Mi immaginavo un pomeriggio più divertente..."
"Se non vuoi che Piton si impicci ulteriolmente devi far salire i tuoi voti. Inoltre prepararti un po' per gli esami non ti farà male."
Il ragazzo sbuffò.
"Ehi! Posso unirmi alla vostra sessione di studio?" chiese un'entusiasta Cassy, anche lei con gli esami da preparare "Sempre che non vi disturbi..."
"Tranquilla" la rassicurò il cugino "Oggi si studia..." disse con uno sguardo seccato a Hermione, che invece sembrava davvero concentrata.
I due Malfoy dovettero riconoscere che studiare con Hermione era un bel vantaggio; certo a volte doveva ripetere le cose tre o quattro volte, perchè se iniziava a parlare a macchinetta nessuno riusciva a capirla, ma era impossibile coglierla impreparata. Draco ebbe la strana impressione di aver capito di cosa stessero parlando, il che era una novità in quel periodo. Di sicuro, però, il motivo per cui più gli piaceva studiare con Hermione era che poteva stare lì a fissarla senza problemi, e lei non aveva tempo di riprenderlo, oppure faceva finta di credere che lui stesse davvero attento.
Stava illustrando, tramite le immagini dinamiche del libro di testo, cosa avrebbe dovuto provocare l'impronunciabile incantesimo di turno, quando fu interrotta.
"Ti posso parlare?" non gli servì voltarsi per riconoscere la voce del suo migliore amico.
"Certo". Mentre si alzava vide Cassy affondare gli occhi nel libro che aveva davanti per evitare di vederlo.
"Mi servirebbe indietro il Mantello" Hermione si era praticamente dimenticata che l'indumento non era suo, visto quanto lo aveva usato nell'ultimo periodo, ma non poteva non restituirglielo.
"Va bene, te lo vado a prendere subito se è urgente..."
"No, non preoccuparti. Me lo darai stasera."
Hermione sapeva che a Harry serviva il mantello per sgattaiolare in giro di notte "Hai in mente qualcosa?"
Un'alzata di spalle fu l'unica risposta che ottenne.
C'era un periodo in cui condividevano sempre i loro piani e le scorribande notturne insieme erano all'ordine del giorno. Odiava questa situazione.
"Oh, Harry... mi dispiace tanto! So che te ne avrei dovuto parlare, ma non volevo ferirti ancora di più!"
Il moro abbozzò un sorriso "Non preoccuparti non ce l'ho con te..."
La ragazza lo abbracciò "Sono stufa di litigare, pace?"
"Pace"
Quella sorrise soddisfatta e sciolse l'abbraccio "Vuoi unirti a noi? Stiamo studiando incantesimi..."
"Non credo che sia il caso..."
"Andiamo, Harry. La situazione può cambiare. Ci sono buone possibilità..."
"Se non sbaglio ha un ragazzo ora" Hermione non sapeva cosa rispondere "Non sta con Zabini?"
"Beh, ma non è una cosa seria..."
Il moro la guardò scettico "Quando li vedo io sono sempre avvinghiati..."
Già, quando li vedi tu! E non ci sarà un motivo se esattamente quando li vedi tu lei gli salta addosso? Idiota!
"Lasciamo perdere, Herm. Ci vediamo più tardi!"
La ragazza lo salutò con un abbraccio. Le era mancato.
Quando tornò al tavolo trovò quattro occhi glaciali che la fissavano.
Fu Draco a prendere la parola "E così... avete fatto pace?"
"Già"
"E adesso siete... amici?"
"Sì, amici!"
"E tu i tuoi amici li abbracci tutti così calorosamente?"
A Hermione venne da ridere "Non sarai mica geloso, Malfoy?"
Quello storse il naso "Geloso? Io? Ma per favore... vorrei evitare che la signorina qui decidesse di ucciderti nel sonno perchè le stai soffiando Potter!"
"Perchè ti mancherei se Cassy mi uccidesse nel sonno?" gli chiese beffarda, ma lui alzò gli occhi al cielo e non rispose alla provocazione.
"E comunque a me non frega niente se abbracci Potter! Facci pure quello che ti pare, se non importa a Draco..." Si giustificò la bionda, beccandosi un'occhiataccia da parte del cugino.
"E' un vero peccato..." sentenziò Hermione "Se ti importasse qualcosa di lui ti racconterei di quanto è geloso di te e Blaise, ma visto che non ti interessa..."
Cassy si voltò lentamente a guardarla e riconobbe sulle labbra dell'amica un perfetto ghigno made-in-Malfoy.


Hermione se ne stava seduta su una delle poltrone davanti al fuoco, nella sala comune di Grifondoro, ma aveva la mente in una stanza del dormitorio serpeverde, dove era stata fino a poco prima. Draco le faceva girare la testa, non poteva negarlo, e al solo pensiero le correvano i brividi lungo la schiena.
Lo scoppiettio del fuoco la riportò alla realtà. Vide Harry accomodarsi sulla poltrona accanto a lei, con una rivista sul Quidditch in mano.
Alla ragazza non sfuggì che l'amico era perso nei suoi pensieri.
"Tutto ok, Harry?"
Quello chiuse la rivista e alzò lo sguardo, così da guardarla negli occhi "Tra di noi è tutto come prima, vero?"
Hermione annuì.
"Quindi possiamo raccontarci tutto?"
"Certo"
"Devo comfessarti una cosa... è un po' imbarazzante..." Hermione gli rivolse un sorriso incoraggiante per farlo continuare "Da quando io e Cassy... non ci frequentiamo più... Capita che io usi la Mappa del Malandrino per... beh, per tenerla d'occhio..."
La ragazza temeva questo da un po' ed ebbe un terribile presentimento, ma lo lasciò proseguire.
"Anche oggi ad esempio... Dopo che abbiamo parlato mi sono un po' depresso e quindi ho preso la Mappa... E' abbastanza facile trovarla. Di solito, per andare sul sicuro, prima la cerco nel dormitorio di Serpeverde. Ormai so a memoria qual è la camera che divide con il cugino. Solo che lei non c'era oggi..."
Hermione chiuse gli occhi, sperando che una volta riaperti sarebbe stato tutto un brutto sogno. Ma non fu così.
"Tu però sì... con Malfoy..."
Harry avrebbe continuato ad insinuare ma la ragazza preferì fermarlo.
"D'accordo, Harry. Vado a letto con Draco Malfoy."




Spazio dell'autore
Se non si è ancora capito, io adoro il personaggio di Piton, è uno dei miei preferiti dell'intera saga! E se qui ci avete letto un accenno di Severus/Lily... beh, avete perfettamente ragione! Adoro quella coppia! Però questa è una Dramione e questo accenno mi è servito solo per spiegare la sensibilità di Piton, che secondo me sarebbe completamente favorevole a una relazione tra i due... Inoltre avrete notato la mia ulteriore ansia pre-esame (non posso avercela già a novembre, altrimenti a giugno non ci arrivo... *piccolo sfogo personale*)
Ora anche Harry è tornato in gioco: che succederà tra lui e Cassy? Dovrete aspettare ancora un po' per scoprirlo...
Per il momento vi saluto e vi ricordo quanto mi faccia piacere ricevere le vostre recensione, perchè tengo davvero molto alle vostre opinioni!
Un bacio
Mary

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Capitolo 24
*** Shopping e confessioni ***


24

Capitolo 24: Shopping e confessioni



“Evviva la sincerità …” Si aspettava di dover discutere delle ore per riuscire a tirarle fuori la verità, invece Hermione era stata schietta e diretta: andava a letto con Draco Malfoy.

“Evita di farmi la morale, per favore …”

Avrebbe voluto che Harry lo venisse a sapere in tutt’altro modo, oppure che non lo venisse a sapere affatto, visto quanto la situazione era già confusa senza intrusioni esterne. Allo stesso tempo, però, temeva fin da quando aveva iniziato a frequentare Draco che Harry e quella sua dannata mappa li avrebbero beccati. Ed ora era successo: tanto valeva prendere il toro per le corna …

“Non voglio farti la morale, Herm” Quando aveva aperto la Mappa alla ricerca di Cassy non si aspettava di fare una scoperta del genere e, sinceramente, sperava di aver frainteso la situazione. Invece no. “Insomma, non è compito mio giudicarti, però …” Si era preparato un bel discorsetto per farle sputare la verità, ma non aveva pensato a come comportarsi una volta che i suoi sospetti si fossero dimostrati veri. Ora stava cercando le parole giuste, ma non esistevano parole giuste per quella situazione … Guardò la ragazza dritta negli occhi e lei resse senza problemi il suo sguardo. Harry abbandonò l’espressione da duro che aveva deciso di adottare “Herm … Draco Malfoy?”

Non poté trattenere una smorfia di sconcerto/disgusto che fece ridere l’amica.

“Lo so, anzi no, non lo so … Non so come è successo né perché, però adesso è così” Non era un granché come giustificazione, Hermione se ne rendeva conto, ma era molto sincera: lei davvero non si rendeva conto di come era finita in quella situazione assurda!

Harry aveva sempre quella strana smorfia sul volto mentre rifletteva sulle parole della ragazza, poi la sua espressione si fece più seria “Rimarrai scottata!”

“Harry…” Non voleva sentire il predicozzo dell’amico.

“Dico sul serio. Non puoi fidarti di loro.”

“Quello che è successo tra te e Cassy non c’entra niente. E’ una situazione del tutto diversa.”

“Perché? Perché tu e Draco siete veramente innamorati?” la voce di Harry era carica di sarcasmo.

Hermione scosse la testa “Ti ho detto che ci vado a letto, non che ne sono innamorata …”

Il moro ci pensò un po’ su “Non so se la cosa mi rende più felice, oppure solo contrariato …”

“Tu e Cassy avevate una storia vera” continuò la ragazza “Io e Draco, invece … beh, stiamo solo vivendo alla giornata … Non siamo una coppia!”

“Sembri aver dimenticato il modo in cui lui ti ha trattata da quando lo conosci!”

“Non dire idiozie... Ma devo confessarti che non è la persona che pensavo. Né lui né Cassy sono gli stronzi che noi pensavamo …” Vide l’espressione contrariata dell’amico nel sentir nominare la sua ex e non riuscì a trattenersi “E da uno che si è innamorato perso di una Malfoy non ammetto questo genere di discorsi!”

“Io non sono innamorato di Cas” il tono di voce che aveva non convinceva neanche lui. Abbassò lo sguardo, incapace di reggere quello dell’amica. Le faceva quasi tenerezza “Sì, certo, come no …”

“Si è vista come è andata a finire …”

“Se Cassy fosse davvero stata la persona che gli altri, come Ron, sono convinti che sia, tu non avresti mai potuto provare quei sentimenti per lei, ammettilo.” Pronunciare il nome del loro ormai ex migliore amico era stato difficile. Non avevano mai parlato apertamente di quello che era successo: era ancora una ferita aperta. Il modo in cui li aveva delusi era la prova di quanto entrambi tenessero alla bionda in questione, ed Harry questo non lo poteva negare.

“Me lo ha detto lei, Herm, non dimenticarlo …”

“E tu non dimenticare cosa le avevi fatto e perché lei si è vendicata …”

Il moro sbuffò. Voleva crederle, voleva avere ancora la speranza che non fosse finita per sempre, ma era difficile. Decise che per il momento avevano altro di cui discutere.

Tornò a guardare l’amica con fare inquisitorio “Allora … Malfoy, eh? Racconta!”

“Che vuoi i dettagli?”

Harry che si ficcava un dito in gola fingendo di vomitare la fece scoppiare a ridere di nuovo.

 

 

Odiava storia della magia. Tutte quelle date e quei nomi non facevano per lui.

Uscì lentamente dall’aula, massaggiandosi le tempie, quasi per scacciare la soporifera voce di Rüf dalla testa. D’improvviso si sentì afferrare per la manica e trascinare in un’aula vuota lì accanto. Ci mise qualche secondo per reagire, ma poi portò automaticamente la mano alla bacchetta, prima di rendersi conto di chi era il brutto muso che lo fissava.

“Che diamine vuoi, Potter?”

Aveva sonno e un forte mal di testa: il grande eroe era l’ultimo dei suoi pensieri.

Quello però continuava a fissarlo minaccioso e Draco notò che stringeva in mano la bacchetta.

“Falla soffrire e io ti ammazzo, Malfoy”

Il biondo ci mise qualche istante per comprendere la minaccia. Hermione deve averglielo detto …

“Non penso sia un problema tuo”

“Certo che lo è. Hermione è la mia migliora amica. Non mi interessa  capire qualsiasi cosa ci sia tra di voi, ma tu falle del male e io …”

“Tu sei l’ultima persona autorizzata a farmi questi discorsi …”

Harry capì perfettamente a cosa si riferiva, ma fece finta di nulla: odiava il modo in cui quei due cambiavano discorso …

“Tu dovresti ringraziare che io non ti ho ammazzato, quando te lo saresti meritato”

“Se quella volta non mi hai ammazzato è stato merito di Hermione se non ricordo male” Harry rifletté un attimo sulle sue stesse parole “Questa situazione va avanti da prima di quanto credessi …” si disse tra sé e sé.

“Non va avanti da Capodanno” lo corresse Draco, poi ci ripensò “Cioè non proprio …”

Il moro scosse la testa, cercando di scacciare quei pensieri.

“Comunque io e Hermione non stiamo insieme, quindi non farti troppi problemi. E anche se ti sembrerà strano tra me e te non sono io quello che spezza i cuori …” C’era ironia nella voce del ragazzo, ma non solo e Harry se ne accorse. “La tua amata cuginetta mi ha detto in faccia che per lei è stato solo un gioco”

“Tu sei veramente un idiota” non voleva suonare come un insulto, era più che altro una costatazione. “Devo ammettere che è stata una bella recita, Cas è una grande attrice, però …”

Harry guardò Draco dritto negli occhi: non lo stava prendendo in giro. “Che vuoi dire?”

“Oh andiamo, Potter. Non costringermi a fare discorsi melensi.” Ma quello continuava a fissarlo e voleva una spiegazione. Il biondo sbuffò “Non posso credere che te lo sto dicendo, perché credimi io sarei stato molto più contento se lei non si fosse … Però è andata così! E, credimi, non le è passata. Quelle cose te le ha dette solo perché era incazzata! Se tu ti dessi una mossa … anche perché mi sono stufato che tutte le volte che passi quella si deve sbaciucchiare Blaise per farti ingelosire …” Il Grifondoro lo guardò con tanto d’occhi: Draco Malfoy gli stava davvero dando consigli di cuore!?! Inoltre questa storia della gelosia era interessante …

Il biondo non era meno sorpreso di sé stesso: gli sembrava assurdo che stesse cercando di aiutare Potter a tornare con la sua adorata cuginetta. Cassy sarebbe stata fiera di lui, se non fosse stata lei l’oggetto di questi intrighi. Anzi se avesse scoperto cosa aveva appena detto Draco lo avrebbe proprio ammazzato.

Anche Harry lo sapeva “Ti ammazza se scopre che mi hai detto una cosa del genere” gli venne spontaneo sorridere pensando al caratterino della ragazza e sentì una fitta di nostalgia.

“Perché scommetto che invece a minacciarmi ti ha mandato direttamente Hermione, eh?” gli disse sarcastico.

“Non proprio …”

“Quello che mi hai detto vale anche per te” chiarì Draco “Te la sei scampata una volta, ma spera che non ce ne sia una seconda …”

 

 

“Hai saputo di questa festa?”

“Che festa?”

“C’era l’avviso in bacheca … Non è proprio una festa, giusto un modo diverso per passare il sabato sera: un po’di musica, qualcosa da bere, niente di che! Tema: primavera! E io non ho niente da mettere!!”

“Balle, Cas! Tu hai l’armadio più fornito che io abbia mai visto!”

Ma la bionda sembrava non esserne convinta.

“E comunque sabato andiamo ad Hogsmeade, quindi ti comprerai il tuo bel vestito …”

“Questo sì che è un piano, Herm!”

 

 

Sabato mattina. La maggior parte degli studenti di Hogwarts si affrettava ad uscire dal castello, sotto lo sguardo invidioso dei più giovani. La neve si era ormai sciolta quasi del tutto e un timido sole primaverile splendeva nel cielo.

Cassy non aveva dubbi sull’obbiettivo di quella giornata: trovare qualcosa da mettersi quella sera. Passò davanti Stratchy&Sons - Abbigliamento per Maghi senza degnarlo di uno sguardo.

“Ehi” Hermione cercò di attirare la sua attenzione, mentre quella svoltava in una stradina secondaria poco distante “hai appena superato il più grande negozio di vestiti di Hogsmeade. Si può sapere dove vuoi andare?”

Cassy si fermò “Senti, mia cara, se ci fosse un testo in rune antiche da decifrare sicuramente chiederei il tuo parere, ma quando si parla di vestiti lascia fare a me.”

Draco rise vedendo l’espressione piccata di Hermione.

Cassy lo aveva incastrato, come al solito. In quel momento sarebbe potuto essere ai Tre manici di Scopa a scolarsi una burrobirra con Blaise, che non era stato neanche invitato ad unirsi alle donne per andare a fare shopping. Ma forse poteva uscire qualcosa di buono da quel pomeriggio. La bionda si fermò all’improvviso davanti al portone di una casa e bussò. Hermione la guardò perplessa e si volto verso Draco, che si limitò ad alzare le spalle.

Un uomo sulla trentina con un paio di baffetti ben curati sorrise nel vedere Cassy.

“Ma chérie, ti stavo aspettando!” Disse facendosi da parte per far entrare il trio.

Cas lo salutò affettuosamente baciandolo sulla guancia “Non ti ringrazierò mai abbastanza, Jean Philippe. Sei stato davvero un tesoro! Loro” disse accennando agli altri due “Sono mio cugino Draco e la mia amica Hermione”

“Enchanté” affermò l’uomo e non fece mancare un baciamano alla Grifondoro, che arrossì visibilmente. Draco li guardò con un sopracciglio alzato, poi rivolse la sua attenzione alla stanza in cui si trovavano: era il classico salottino borghese, se non fosse stato per i numerosi vestiti che svolazzavano per la stanza, e per quelli che  sembravano due camerini improvvisati, in cui però non mancavano grandi specchi a figura intera. Il piano di Cassy cominciava a chiarirsi.

Hermione gli si avvicinò di sottecchi, mentre la bionda scambiava quattro chiacchiere con il francese, con cui dovevano essere vari mesi che non si vedeva.

“Sapevi che si sarebbe fatta portare un negozio di Parigi a domicilio?” sembrava a dir poco stupefatta. “No” rispose sincero il ragazzo “ma non mi sorprende più di tanto!”

Jean Philippe invitò le due ragazze a provare i vari vestiti che lentamente si adagiavano nel camerino, pronti per essere indossate. Cominciò quindi una lunga sfilata, accompagnata dalle risate delle amiche, che non la smettevano di prendersi in giro e complimentarsi a vicenda.

Draco al terzo vestito si era già addormentato.

“Non mi convince, Cas”

“Ma figurati! E’ perfetto! Se non ti fidi di me …” la testolina bionda spuntò fuori dal camerino di Hermione “Dracuccio! Ci serve la sua opinione!”

La smorfia che fece il ragazzo nel sentire il suo soprannome preferito, la convinse di aver catturato la sua opinione. La Griofondoro fu spinta fuori, abbastanza scocciata dal doversi sottoporre a quella prova.

Gli occhi gli brillarono nel vederla. Con il dito le fece cenno di girarsi.

Hermione fece velocissimo giro su se stessa, rossa fino alle orecchie.

“Può andare” decretò il biondo, con il suo bel ghigno sulle labbra.

“Sempre laconico tu, eh?” la ragazza era decisamente a disagio.

“Anche D ha approvato quindi è deciso!” sentenziò Cassy. Guardò verso la porta dietro cui Jean era sparito qualche minuto prima “Chissà se sta ancora con …” e se ne andò anche lei, pronta a impicciarsi della vita amorosa di qualcun altro.

Draco approfittò dell’assenza della cugina per infilarsi nel camerino della brunetta, dove lei continuava a guardarsi allo specchio, poco convinta di quel vestito.

“Sei bellissima!” le sussurrò, accarezzandole con le dita i fianchi, che il vestito le fasciava.

“Non so … Sono indecisa … Mi piaceva anche quello rosa …”

Draco storse il naso “No, questo!”

“Tanto non c’è nessuno che mi debba guardare stasera” constatò “Non ho un accompagnatore …”

Il biondo si allontanò un attimo da lei: il colpo era andato a segno. Era un argomento delicato, ma entrambi sapevano che prima o poi andava affondato.

“Cassy deve vedersi con Blaise non appena avrete fatto qui … Ti va se io e te ce ne andiamo a fare un giro?”

Hermione lo guardò: forse il momento era arrivato … Gli sorrise e lui capì che era un sì.

“Ora però dobbiamo fare la scelta definitiva, quindi lasciaci lavorare” gli disse scherzando, mentre lo spingeva verso l’uscita. Si misero d’accordo su dove incontrarsi e si salutarono con uno di quei baci che toglievano il fiato ad entrambi.

 

Lo trovò seduto su un grande masso appena fuori dal villaggio, da cui si vedeva un bellissimo paesaggio, con le cime ancora innevate e il treno a vapore che serpeggiava elegantemente nella vallata. Gli si sedette vicino.

“Scelto questo vestito?”

“Sì”

“Quale? Quello che piace a me?”

“Lo scoprirai stasera …”

Lui sorrise “Ma se non ci andassimo a questa festa? Con quel vestito sei fantastica, ma ti assicuro che senza sei anche meglio …” le propose malizioso, sfilandole la sciarpa per poterla baciare sul collo “Inoltre ti assicuro che ho idee migliori su come potremmo passare la serata …”

“Beh, almeno così potremmo stare insieme” commentò Hermione.

Lui si fermò, sospirando. “E’ complicato …”

Lei scosse la testa: sentiamo che bella scusa ci proporrà oggi?

“Sarebbe un problema per entrambi se gli altri lo sapessero, nessuno di noi due vuole …”

“Non ci provare, Malfoy. Quando è iniziata questa cosa ero d’accordo quanto te a non parlarne, perché avevo paura della reazione che avrebbero avuto gli altri, soprattutto Harry e Ron. Ma ora uno lo sa, e stranamente non ha ancora ucciso né me né te, e con l’altro non parlo da una vita, quindi quello che non vuole parlare sei tu …”

“Beh, magari Potter è il tipo che minaccia e basta” Hermione lo guardò perplesso a queste parole “ma mio padre no! Se lo viene a sapere saranno guai per tutti e due!”

“Dimentico sempre quanto il mio sangue sporco inquini il tuo, mio caro purosangue …” A volte pensava che tutto quello che si erano detti negli ultimi sei anni appartenesse a un passato remoto.

“Oddio” Draco si prese la testa tra le mani “Non dire idiozie. Sai bene che se pensassi davvero certe cose non sarei mai … non sarei mai venuto a letto con te.”

“Perché no? Uno sfizio possono toglierselo tutti …”

“Ok, ammetto che per un periodo le ho credute anch’io certe cose, ma più che altro è stato solo un modo per seguire la massa. Non me ne è mai fregato niente di queste storie di sangue. Magari dei soldi sì, ma se tu sei una mezzosangue adesso non me ne importa.”

“Allora hai paura che papino ti tolga l’eredità?”

“La pianti di fare così?”

“Così come?”

“Di voler litigare a tutti i costi. Hai ragione, non voglio dirlo a mio padre, ma questo … questo non vuol dire che non voglia stare con te.”

Gli era costato molto fare quel discorso e sperava almeno di fare effetto.

Hermione rimase senza parole, e non era da lei. Poi lo guardò negli occhi “Da quando io e te stiamo insieme?” Lui alzò semplicemente le spalle, poi le si avvicinò, prendendole il viso tra le mani.

“Non so cosa dirti, non ho promesse da farti, ma adesso voglio stare con te. Viviamo alla giornata, così come avevi detto tu.” Posò le sue labbra su quelle di lei, sperando che rispondesse. Hermione le schiuse leggermente, lasciandogli approfondire il bacio.

Sapeva che quel discorso non era finito, ma la verità è che neanche lei sapeva più cosa rispondere, perché approfondire quel discorso voleva dire accettare qualcosa che non riusciva ad ammettere neanche a se stessa.



Spazio dell'autore
Scusate il ritardo ma le ultime settimane sono state infernali! Però sono riuscita ad aggiornare.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e sapete quanto tengo ai vostri commenti, quindi per favore fatemi sapere che ne pensate.
Come avete letto sono successe molte cose e tra Draco e Hermione la situazione è delicata e presto ci saranno nuovi sviluppi che potrebbero essere un problema ... In compenso vi prometto una scena tra Harry e Cassy nel prossimo capitolo, quindi continuate a seguirmi.
A presto!
Mary

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Capitolo 25
*** Imprevisti ***


imprevisti
Capitolo 25: Imprevisti


Odiava quella situazione. La odiava, la odiava, la odiava. E quando ci pensava odiava Potter per averla costretta a ridursi così. Poi però si rendeva conto che era un’idiozia: non era colpa di quel dannato Grifondoro, con quei suoi dannatissimi occhi verdi che cercava di evitare a ogni costo, se adesso si ritrovava così. Aveva deciso lei di far ingelosire Potter e sempre lei aveva scelto Blaise per questo scopo. E allora perché adesso era seduta da sola come un idiota al bancone del bar? Zabini se ne stava in fondo alla sala con gli altri Serpeverde a fare a gara a chi beveva di più. Cas odiava certe cose, specialmente visto che erano solo le sei del pomeriggio e che quella sera il suo accompagnatore sarebbe stato in  condizioni così pessime che le avrebbe sicuramente dato buca.

Sbuffò. Improvvisamente la sua burrobirra le sembrò troppo leggera ed ebbe la tentazione di chiedere a Madama Rosmerta un whisky incendiario.
Qualcuno le si sedette vicino. Lo riconobbe con la coda dell’occhio: un firewhisky ci voleva proprio.
Fece un cenno alla donna e quella la guardò male: una ragazza così giovane e florida, un superalcolico a quell’ora? “Qualunque pena d’amore tu abbia, non sarà il whisky a fartela passare”.
Pessima scelta di parole. Sapeva per certo che il ragazzo seduto accanto a lei la stava guardando. Si fece portare un’altra bottiglia di burrobirra e pagò il conto, uscendo in fretta dal locale.
Mentre camminava il viale principale di Hogsmeade, osservava la bottiglia nelle sue mani.
Sentì la porta dei Tre Manici di Scopa aprirsi e qualcuno uscire: sperò che non fosse lui. Bevve un lungo sorso di birra per esorcizzare quel pensiero.
Sentì che quel qualcuno aveva affrettato il passo per raggiungerla e tenne gli occhi chiusi: non può essere lui.
“Da quando ti sei data all’alcol?”
Dannazione, dannazione, dannazione.
Avrebbe voluto fuggire lontano, ma sapeva che non era il metodo giusto. Si fermò di colpo e strinse la bottiglia che aveva ancora in mano: gli venne un impulso malsano di spaccarla in testa al disturbatore.
“Vuoi qualcosa, Potter?” lo disse cercando di aver il tono più sprezzante possibile, ma dovette riconoscere che con altri soggetti le veniva meglio. Con lui proprio non ci riusciva …
“Solo vedere se stai bene …”
Sembrava sincero e questo fece infuriare ancora di più Cas. Dannato Potter …
Si voltò a guardarlo e capì immediatamente perché per tutto quel tempo aveva cercato di evitare i suoi occhi … Sentì una fitta al petto che non volle spiegarsi, mentre lui riuscì a scorgere in quei pozzi ghiacciati che gli mancavano da morire qualcosa che cercava da tempo.
“Devo andare, stasera c’è la festa e devo prepararmi …” distolse lo sguardo da lui e si voltò per andarsene verso il castello.
Lui ebbe l’impulso di seguirla ma decise di prendere le cose con calma “Ci vediamo lì allora …”


“Stai benissimo …”
“Abbastanza affinché nessuno si accorga che il mio accompagnatore ha la testa infilata nel cesso e continua a vomitare?” Non aveva ancora raccontato ad Hermione di aver incontrato Harry e per il momento non aveva intensione di farlo. Sperava di riuscire a evitarlo quella sera, ma presentarsi da sola non era un buon modo per ottenere il suo scopo, e farlo con la sua migliore amica lo era ancora di meno: non avrebbe avuto bisogno neanche di una scusa per attaccare bottone.
“E se non venissi? Tanto è solo una festicciola così, niente di che …”
“Ma piantala! Hai fatto venire apposta il povero Jean Philippe da Parigi per quel vestito, ora devi usarlo …”
“Hai ragione! Non gli darò questa soddisfazione …” disse alzandosi improvvisamente in piedi, pronta ad andare.
“A chi?” chiese Hermione confusa.
“Lascia stare. Andiamo!” e la trascinò fuori dal dormitorio diretta alla Sala Grande.

Hermione dovette ammettere, una volta entrata, di averla vista decorata in modi più maestosi, ma per un sabato sera normale tutti quei fiori che volteggiavano nell’aria e si aprivano e chiudevano a ritmo di un elegante musica di benvenuto erano più che sufficienti.
Vide la sua migliore amica guardarsi intorno preoccupata, quasi in imbarazzo, ma non capiva il perché. Chi di verde si veste a sua beltà si affida dice un proverbio, ma con Cas non si correvano certi rischi: anche se avesse indossato un sacco della spazzatura (Hermione ebbe il dubbio che Cassy non avesse neanche mai visto un sacco della spazzatura) sarebbe stata mozzafiato. E poi quella particolare tonalità di verde metteva in risalto i suoi occhi in una maniera tale che la Grifondoro si sorprese che nessuno avesse ancora chiesto alla ragazza di ballare da quando erano entrate due minuti prima.
Per quanto la riguardava, era soddisfatta del suo acquisto e si ritrovò a pensare che era curiosa di sapere che ne avrebbe detto un certo biondino …
“Dov’è Draco?”
La bionda in risposta alzò le spalle. Vizio di famiglia, eh?

La festa era cominciata da un pezzo, ma Blaise aveva appena smesso di vomitare.
Draco lo aveva fatto mettere comodo, ma se l’era data a gambe prima che l’amico cominciasse uno dei suoi celebri sproloqui post-sbronza. Si era infilato un paio di jeans e la prima camicia che aveva trovato nell’armadio e se ne era andato di sopra, per vedere che si combinava alla festa.
Notò con piacere che la stragrande maggioranza dei ragazzi era vestito come lui e che pochi si erano azzardati ad indossare un abito elegante: con che gliene fregasse qualcosa, tanto anche se fosse stato in mutande avrebbe fatto la sua figura …
Si guardò intorno in cerca della sua cuginetta e di una Grifondoro a caso, ma non riuscì a scorgerle in mezzo al caos della pista da ballo, dove gli studenti si dimenavano al ritmo di una qualche musica babbana a tutto volume che già gli faceva venire il voltastomaco. Si avvicinò al tavolo delle bevande in cerca di qualcosa di interessante.
Tiger gli spuntò affianco all’improvviso “Prova il punch” gli consigliò, facendo l’occhiolino.
“Non l’hai fatto tu vero?”
“No, ma io e Goyle abbiamo fatto una aggiunta” Altro occhiolino.
Draco lo guardò perplesso mentre si allontanava ridacchiando, soddisfatto del suo operato: il fatto che quei due avessero avuto un’idea era a dir poco preoccupante, ma non aveva niente di meglio da fare e si servì …
Ingoiò titubante la prima sorsata e sentì la gola bruciargli da dentro. Riconobbe la sensazione di sentirsi sul punto di sputare fuoco dalla bocca: whisky incendiario, senza dubbio.

Cassy era sparita. Quella sera era proprio strano. Se ne era andata in bagno più di un quarto d’ora prima ed era scappata via così in fretta che Hermione non aveva neanche potuta offrirsi di accompagnarla. Uscì dalla Sala Grande e si guardò intorno nel corridoio. Niente.
Girò l’angolo, diretta verso il bagno delle ragazze più vicino e si trovò davanti una scena che avrebbe preferito non vedere.
Mani che andavano su e giù e cercavano invano di sfilare un vestito con troppi fiocchi e di un rivoltate color vomito. Mani che fino a poche ore prima lei aveva avuto addosso. Le venne un conato e si sentì improvvisamente così sporca. Avrebbe voluto andare da lui e mollargli uno schiaffo su quel suo muso da furetto, ma quello era così impegnato con le labbra della sua partner che difficilmente se ne sarebbe accorto.
Decise di allontanarsi senza far rumore. Di una cosa era certa: Pansy Parkinson era appena diventata il primo nome sulla sua lista nera.


Hermione mi starà cercando. Quanto sono idiota! Non posso scappare via così solo perché lui stava andando in quella che poteva, oppure no, essere quasi la mia direzione.
Si affrettò a rientrare in Sala Grande ed ecco che se lo ritrovò lì davanti all’ingresso, come se la stesse aspettando. Si voltò su se stessa e fece per uscire.
“Ehi, potrei cominciare a pensare che mi stai evitando” le disse afferrandola per il braccio e costringendola a fermarsi.
“Non riesci a sopportare la mia presenza se non hai il tuo bel fidanzato da sbaciucchiare?”
Cassy ghignò “Se vuoi farmi una scenata di gelosia, evita, Potter. Non ne hai alcun diritto!”
“Perché no? È così tanto tempo che cerchi di farmi ingelosire che direi che una scenata è proprio quello che vuoi …”
“Non capisco di che parli …”
“Tu non lo ami” ora non aveva più un tono sarcastico. La guardava semplicemente negli occhi.
“L’unica cosa che ti riguarda è che non amo te” Quando glielo aveva detto, mesi prima, era stata forte, decisa, sapeva di essere andata a segno perché la rabbia l’aveva guidata, ma trovarselo davanti così all’improvviso l’aveva spaesata: non era stata abbastanza convincente.
“Lui non ti merita” insistette Harry, tenendola sempre stretta per il braccio, per paura che scappasse via.
Cassy sentì un dolore rabbioso farle salire le lacrime agli occhi “E chi mi merita? Tu? Tu che al primo dubbio mi hai piantata come un’idiota senza neanche chiedere la mia versione? Tu saresti il grande uomo che mi merita?” La rabbia le aveva dato la forza di liberarsi dalla stretta del ragazzo, ma non era scappata: avevano iniziato una discussione e voleva sapere come sarebbe andata a finire.
“Ho sbagliato. Sono stato un idiota e non potrò mai chiederti scusa abbastanza. Capisco perché sei arrabbiata, capisco perché mi odi, ma io so che le cose che ci siamo detti non le pensavamo e non le pensiamo ora.” Lei non rispose, ma non si oppose alle lacrime che sentiva rigarle le guance.
Harry la guardò e ognuna di quelle lacrime era per lui un pugno nello stomaco: non poteva vederla così e finalmente si rese conto del perché.
“Io ti amo” lo disse così, senza altri preamboli, secco e diretto, ma sincero. E Cassy lo capì.
Rimase senza parole a guardarlo negli occhi e sentì un bisogno urgente di baciarlo.
Lui alzò una mano ad accarezzarle il viso e con il pollice le asciugò le lacrime.
Le si fece più vicino, ma lei lo scansò: quella vicinanza le faceva troppo male.
“No …” sussurrò più a se stessa che al ragazzo, mentre indietreggiava.
Harry la guardò attonito: perché no?
Ma non ebbe nessuna spiegazione perché Cassy corse semplicemente via.

Eccola lì, sotto quelle arcate dov’era cominciato tutto.
“Ciao bellezza” le sussurrò abbracciandola da dietro “Sapevo che avresti fatto la scelta giusta …”Con lo sguardo percorse la siluette della ragazza, avvolta in un abito azzurro, leggermente svasato.
Hermione storse il naso nel sentire il suo fiato, che puzzava d’alcool. “Davvero? Io penso di aver fatto una cazzata” ribatté con rabbia. Draco indietreggiò, stupito dalla reazione.
“E perché mai?”
“Perché ho scelto questo abito per i motivi sbagliati” stesso tono duro, troppo aggressivo per un look sbagliato.
Il ragazzo le si avvicinò suadente “Io non sono un motivo sufficiente?” le sussurrò avvicinandosi alle sue labbra, ma quella si voltò dall’altra parte.
“Si può sapere che diamine ti prende?”
“Scusa ma in questo momento non ho voglia di baciarti” rispose a tono.
“E quale sarebbe il motivo?”
Lei gli si avvicinò con atteggiamento di sfida, le labbra piegate in un ghigno, gli occhi colmi di rabbia “Perché le tue labbra in questo momento sanno un po’ troppo di quel carlino della Parkinson per i miei gusti!




Spazio dell'autore
Pensavo di poter aggiornare prima, ma ho avuto tempo solo oggi!
Come promesso c'è stato qualche momento tra Harry e Cassy e un bel colpo di scena...
Che ne pensate di Draco e Pansy?
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere!
A presto
Mary

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Capitolo 26
*** Problemi di cuore ***


problemi di cuore
Capitolo 26: Problemi di cuore


Malfoy si morse il labbro “Ci hai visti?”

Lo sguardo furente di Hermione era una chiara risposta.
La ragazza si sforzò di non cedere alla tentazione di prenderlo a pugni. Si sentiva un’idiota: come aveva fatto a ridursi così? Come aveva fatto a diventare una delle donne di Draco Malfoy? In quel momento si faceva schifo più di quanto non le facesse schifo lui.
Il biondo la guardava senza dire una parola, cercando di capire cosa le passava per la testa.
Hermione odiava quello sguardo indagatore “Se hai qualcosa da dire, dilla”
Quello sfoggiò un bel ghigno “Non credo di averti mai visto gelosa …”
La Grifondoro strinse i pugni “Io non sono gelosa, sono solo sorpresa” Vide lo sguardo scettico del ragazzo e decise di buttare fuori tutti i suoi pensieri “Ti ricordi la chiacchierata che abbiamo fatto qualche ora fa? Abbiamo parlato del sangue, di tuo padre, di noi …” Pronunciò l’ultima parola con un misto di rabbia e disgusto. “Quando hai detto adesso voglio stare con te, non pensavo volesse dire in questo preciso istante, però magari tra qualche ora mi faccio una scopata con un’altra
“Non ci sono andato a letto” cercò di giustificarsi lui, senza guardarla negli occhi.
“Mi sembravate sulla buona strada …” Hermione fece una smorfia e pregò di poter cancellare presto quella scena dalla sua mente.
“Non è successo niente!” insistette Draco, stavolta con più forza.
“Ascoltami bene, Malfoy. Vuoi avere una ragazza diversa ogni sera, fai pure, ma non credere che io stia a questo gioco. Io non sono una delle tante per nessuno, tanto meno per te!”
“Non ho mai pensato che tu fossi una delle tante …” gli mancò di nuovo il coraggio di guardarla negli occhi mentre parlava.
“Balle” Hermione era sempre più nera “L’abbiamo presa con leggerezza, non lo nego … io non voglio niente da te, Malfoy …” lo stava dicendo a lui o a se stessa? Non era arrabbiata per quello che era successo ma per il fatto stesso di essersi arrabbiata. Non era così che dovevano vivere questa storia, quindi ora non poteva prendersela così.
“Non è successo niente” continuò lui: doveva spiegarsi, prima che fosse troppo tardi “Ho bevuto un po’ di drink, Pansy si è fatta avanti, ci ha provato e io non mi sono tirato indietro. Lei voleva andare fino in fondo, ma non ci sono stato …”
“Perché no? Potevi avere tutte e due, no? Se io non ti avessi visto saresti venuto qui e mi avresti rimorchiata, dimenticandoti di raccontarmi i retroscena …”
Il ragazzo la fissò: cosa voleva che le dicesse? Che non riusciva a pensare ad altre che a lei? Che voleva solo lei? Si sarebbe scoperto troppo e già lo aveva fatto troppo per i suoi gusti …
“Io voglio stare con te, davvero! Come devo dirtelo?”
Hermione lo guardò negli occhi: sembrava così dannatamente sincero. Sentì la rabbia sfumare via e le lacrime salirle agli occhi. Non piangere, non piangere …
“Vorrei crederti” sussurrò. Draco percepì che la sua voce era cambiata.
La ragazza sbuffò. Ripensò all’ammonimento di Harry e a come lei lo aveva confortato dicendogli che loro due andavano solo a letto insieme. Non erano coinvolti sentimentalmente quindi non poteva rimanere ferita. Balle … Ma non aveva alcun diritto di reagire così: allora perché le faceva così piacere sapere che non ci era andato a letto?
Hermione prese un respiro profondo e tornò a guardarlo: ora la sua espressione era forte e determinata.
“Non giocare con me, Malfoy”
Lui ricambiò il suo sguardo: sapeva che stavolta aveva rischiato …
Le si avvicinò e le prese il volto fra le mani. Lei chiuse gli occhi, ispirando il profumo del ragazzo, che le dava le vertigini: era facile parlare, ma staccarsi da lui sarebbe stato troppo difficile. Sentì le labbra di lui sulle sue e si aprì a quel bacio.
Quando si separarono la ragazza lo guardò con disapprovazione. “Odio il tuo modo di interrompere le conversazioni …”
“Lo odi, eh?” la schernì lui ghignando “Secondo me invece ti piace da impazzire”
La baciò di nuovo, questa volta con più passione.


Persecuzione. Questa è persecuzione …
No, sei tu che sei fissata.
No, mi sta seguendo!
E’ così che si finisce conversando tra sé e sé. Ma la vocina non aveva tutti i torti, tanto per cambiare. In effetti ogni volta che Cas intravedeva una testa mora la prendeva per quella di un certo Grifondoro e si dava alla fuga. Era terrorizzata dall’idea di incontrarlo: sabato, quando si erano parlati, aveva sentito che era scattato qualcosa ed era stata costretta ad ammettere quanto le mancava. Cassy odiava ammettere le sue debolezze e al momento il moretto in questione era il suo principale punto debole.
Inoltre aveva un’altra questione da risolvere. Quello non era il momento migliore per rimanere da sola, era molto pericoloso, ma quella situazione non poteva andare avanti: non avrebbe mai permesso a Blaise di trattarla di nuovo così.
“Ti devo parlare” disse attirando l’attenzione del Serpeverde, che si voltò a guardarla con un sorriso.
“Ciao splendore” la saltò avvicinandosi per baciarla, ma quella si scansò, lasciandolo perplesso.
“Che succede?”
“E’ finita!” schietta, diretta, come solo lei sapeva essere.
Blaise spalancò gli occhi, stupito “Cosa? Come? Dove? Quando? Perché?”
Cas prese fiato: sapeva che sarebbe stato complicato. “E’ finita. In modo indolore, spero. Qui. Ora. Perché sì.” Lo guardò negli occhi “Altre domande?”
“Perché sì non è una risposta” commentò semplicemente il ragazzo, non ancora consapevole di ciò che stava accadendo.
“Ma dove sei stato per tutto questo tempo? Non mi vorrai dire che ti trovavi bene con me …?”
“Sì …”
“Ma io ti ho trattato malissimo” Cassy aveva deciso di addossarsi tutta la colpa, pur di non sorbirsi il piagnisteo di Blaise “Ti ho usato”
“Secondo me io e te siamo una coppia perfetta” Quel ragazzo era inarrestabile! Cas sapeva perfettamente che era cotto di lei fin da quando l’aveva conosciuta, ma sperava fosse una cosa superficiale. Purtroppo, però, illudendolo così aveva peggiorato la situazione.
Era inutile continuare a giustificarsi “Mi dispiace, Blaise. È finita.” Concluse, andandosene via e lasciando Zabini attonito.

Lo trovò seduto sul suo letto a dondolarsi avanti e indietro, in uno stato catatonico.
“Ehi, tutto ok?” Draco gli sventolò una mano davanti al viso, per svegliarlo.
Blaise sbatté le palpebre e cominciò a parlare “Non posso credere che l’abbia fatto … Non ha proprio senso” la sua voce diventava sempre più acuta “No, no, non ha senso” cominciò a ridere con una risatina isterica che preoccupò Draco.
“Che è successo?”
“Che è successo? Chiede che è successo …” nuova risata isterica. Il biondo cominciò a chiedersi se l’amico non si fosse fatto qualcosa.
Blaise si voltò a guardato “Mi ha mollato! Quella stronza mi ha mollato!” urlò ad tratto.
Draco comprese immediatamente l’accaduto e si sforzò di non commentare con un “era ora!” e si limitò a dire: “Beh, forse è la cosa migliore per entrambi …”
Zabini non dava segno di averlo sentito e iniziò un lungo monologo, di cui il biondo si stufò dopo poche parole, ma fu costretto a subirsi una lunga descrizione sul perché lui era un buon partito, su come mai Cassy (il suo nome era accompagnato, a turno, da uno sguardo dolente o da qualche insulto gratuito) avrebbe trovato qualcuno migliore di lui. Draco pensava al discorso che aveva fatto con Potter: non sapeva se i due si erano parlati, ma se Cas aveva lasciato Blaise il motivo numero uno riportava il nome dello Sfregiato, su questo non c’erano dubbi. L’amico però non sembrava aver collegato, perché non aveva nominato neanche una volta il Grifondoro.
Dopo quella che a Draco sembrò un’eternità, quello si zittì. Il biondo si riscosse dal torpore sentendo l’improvviso silenzio: si voltò verso il moro e lo vide appisolato sulla poltrona che aveva usato come pulpito per il suo discorso. La sua stessa voce gli aveva fatto da ninna nanna.


“Ricordami di non accettare mai più i tuoi consigli di cuore”
Draco si voltò a guardare chi l’aveva interrotto: era appena rientrato al castello dopo gli allenamenti di Quidditch e quello lo aveva fermato.
“Mi stai pedinando, Potter?” lo schernì facendogli cenno di entrare in un aula vuota. Ci mancava solo che i Serpeverde li beccassero a confabulare.
“No, ti stavo dicendo che sei un idiota”
Draco sbuffò e si sedette su uno dei banchi, facendo una smorfia di dolore: aveva le ossa a pezzi.
“Niente che tu non mi abbia mai fatto notare”
“E avevi torto marcio”
Il biondo lo guardò scettico: lui aveva sempre ragione, per definizione.
Harry camminava avanti e indietro, come una bestia in gabbia e cominciò a raccontare. Draco si mise comodo, tanto ormai si era abituato a questi lunghi discorsi.
“Ho fatto quello che avevi detto tu, ho fatto la prima mossa” riassunse infine Potter “E non è servito a nulla! Mi ha respinto!”
“Dalle tempo” commento Draco “Cambierà idea …”
“Dicevi che aveva già cambiato idea …”
“Sì, ma è testarda. È più che altro una questione di orgoglio …”
Il biondo fece di tutto per ignorare la faccia da chissà-da-chi-avrà-preso-questo-dannato-orgoglio di Potter “E comunque qualche effetto lo hai già avuto …”
Ora Harry aveva una faccia interrogativa.
“Non lo sai? Ha piantato Blaise …”
Draco scattò all’indietro procurandosi uno strappo alla schiena perché ebbe la terribile sensazione che Potter stesse per abbracciarlo. Gli rivolse uno sguardo confuso e Harry, paonazzo, si fermò, ma sfoderò un sorriso soddisfatto.
“Non posso crederci …” cominciò a saltellare in un modo buffo, che Draco commentò con una smorfia schifata “Risparmiami la tua danza della vittoria, per favore.”
Il moro esplose in una risata da pazzo isterico, che aumentò la preoccupazione del biondo.
“Che c’è di tanto divertente, Harry?” li interruppe improvvisamente una voce inconfondibile.
“Come diamine hai fatto a trovarci?”
“Beh, quando si becca un coppia così strana bisogna controllare …” lo schernì Hermione, sventolando sotto il naso dell’amico una pergamena ben nota a entrambi.
“Ehi, non mi saluti?” disse Draco, attirando la sua attenzione.
La ragazza si voltò e gli andò incontro “Ciao” lo salutò baciandolo a fior di labbra, ignorando volontariamente la smorfia disgustata di Harry.
Hermione gli passò le braccia intorno alla vita, avvicinandolo a sé. Lo sentì gemere di dolore.
“Che hai fatto?”
“Diciamo che l’allenamento non è andato molto bene.”
“Succede quando uno non sa giocare …” commentò malevolo Harry, beccandosi un’occhiataccia dal Serpeverde.
La ragazza tornò a concentrarsi sulla strana coppia. “Si può sapere che ci fate voi due qui, insieme?”
“Niente di che” “Due chiacchiere”
Hermione li guardò storto “E di che parlavate?”
“Ti sembrerà incredibile, ma non di te” la prese in giro Draco.
Quella mantenne un’espressione torva: non era un tipo egocentrico, ma quale altre argomento potevano avere in comune quei due, se non lei? C’era solo un’altra ragazza che poteva interessare entrambi …
Hermione improvvisamente capì “Contento che Cassy abbia lasciato Zabini?”
Il sorrisetto di Harry fu la conferma che cercava. Scosse la testa, ancora sconvolta dalla scena a cui stava assistendo “Non volevo interrompere il vostro scambio di confidenze. Vi lascio soli …”
Draco si allungò per afferrarla ed impedirsi di allontanarla, ma ilmovimento gli causò un’altra fitta di dolore. “Io proporrei che Potter lasci noi due soli …”
Harry colse la palla al balzo: c’erano scene a cui preferiva non assistere. “Con molto piacere …” disse uscendo velocemente dalla stanza.
“Allora? Ti fa male la schiena?” Draco alzò le spalle per fare l’indifferente, ma non riuscì a fermare una smorfia di dolore.
“Non vorrei che qualche mossa esagerata ti peggiorasse questo mal di schiena …”
Lui fece un bel ghigno malizioso “Non preoccuparti, ci sono mosse per cui vale la pena soffrire …”





Spazio dell'Autore
So che probabilmente vi aspettavate qualcosa di completamente diverso, ma questo capitolo mi è uscito così, senza la litigata epica che si prospettava.
In compenso vi posso assicurare che non mancheranno grossi problemi nel prossimo futuro.
Non vi resta che aspettare, quindi!
A presto
Mary

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Capitolo 27
*** Sorpresa! ***


sorpresa
Capitolo 27: Sorpresa!


“Sei un idiota”

“E tu sei sempre un tesoro …” la prese in giro Draco, accompagnando alle parole una smorfia di dolore.
Hermione e Cassy erano vicino al suo letto, in infermeria, dopo un’epocale caduta dalla scopa da parte di Malfoy, a un palmo dal boccino, durante la partita contro Tassorosso.
Madama Chips si avvicinò “Non si preoccupi, signor Malfoy, non è niente di grave. Prenda questo” disse mostrando una tazza contenente un liquido incolore, ma con uno strano odore “Poi le basterà rimanere in osservazione per qualche ora per vedere come reagisce …”
“Qualche ora? E io che speravo di lasciarlo qui almeno una settimana …” lo schernì Cassy, facendo ridere Hermione.
“Mi dispiace deluderla, ma non è un caso così disperato. È solo un brutto mal di schiena poco curato”
Madama Chips si congedò, ma prima insistette per vedere Draco bere la pozione.
La smorfia di disgusto che fece il ragazzo procurò l’ilarità di entrambe.
“Ehi, amico tutto bene?” Blaise si presentò improvvisamente in infermeria.
Cas lo guardò di sfuggita. Speriamo gli sia passata, non ho voglia di una scenata …
Quello non diede segno di averla vista e continuò a chiacchierare con Draco: la ragazza apprezzò molto il fatto di essere ignorata.
“… insomma abbiamo perso di venti punti? Che sfiga! Beh, ci rifaremo contro Grifondoro, tanto sarò tornato in forma per allora …”
“Voi Serpi non riuscireste a batterci neanche se foste venti in campo” una voce ben nota a tutti i presenti li colse alla sprovvista. Cassy sentì un brivido correrle lungo la schiena.
“Frena la lingua, Sfregiato. Vi stenderemo!”
“Ma se non sei riuscito a prendere il boccino a quella distanza!?! Persino Hermione avrebbe fatto di meglio …” commentò beccandosi una gomitata nello sterno dall’amica. Lui le passò un braccio intorno alle spalle e le stampò un bacio sulla fronte, per farsi perdonare. Quel contatto fisico tra i due fece irritare improvvisamente Draco “Si può sapere che diamine ci fai qui, Potter?”
“Ero sinceramente preoccupato per te …”
Il Serpeverde alzò un sopracciglio, scettico “Sì, certo, come no …”

“E poi si fanno sempre incontri interessanti in infermeria …” Cas sentì un brivido percorrerle la schiena, consapevole del fatto che Harry la stava fissando. Draco e Hermione si scambiarono uno sguardo complice e alzarono gli occhi al cielo: quella situazione era insostenibile.
L’unico davvero stupito era Blaise, che come al solito impiegò un po’ di tempo per rendersi conto di cosa stava succedendo. Già la presenza di Potter lo disturbava, ma il modo in cui fissava la sua Cassy e lei che timidamente arrossiva, imbarazzata dalla sola presenza di quello.
“No …” mormorò fra sé. “No” stavolta lo disse più forte, facendo voltare i presenti, sorpresi. “Nooooo” questo più che altro era un urlo “Non posso crederci … Allora non ero io il problema?” stava guardando fisso Cas, che faticava a mantenere il suo sguardo “Il mio unico difetto è non avere una dannata cicatrice a forma di saetta a deformare il mio bel faccino.”
“Blaise, piantala” gli sussurrò Draco, vedendo la cugina a disagio e il sorrisetto soddisfatto che Potter riusciva a malapena a celare.
“E tu sapevi tutto?” ora Zabini si rivolgeva al Serpeverde “Bell’amico …” concluse, uscendo dall’infermeria con fare drammatico. Draco cercò di tirarsi su per fermarlo, ma non potè trattenere un gemito di dolore, che colpì istintivamente Hermione. Si avvicinò al ragazzo con aria preoccupata e lo fece sdraiare di nuovo: la pozione non aveva ancora fatto effetto.
Harry dal canto suo sembrava più soddisfatto che mai: aveva ottenuto tutto ciò che poteva desiderare da quella visita in infermeria. Ci era andato per stuzzicare un po’ Cassy e aveva avuto la netta conferma che quella aveva lasciato Zabini per lui. Dopotutto frequentare Draco Malfoy aveva i suoi lati positivi …


A volte si stupiva di se stessa: chiunque altro avrebbe ceduto sotto il peso dell’infinità di libri che trasportava, oppure, più semplicemente, sarebbe ricorso ad un banale incantesimo di levitazione per evitare lo sforzo. Lei, invece, camminava spedita nel corridoio, quasi quei macigni fossero leggeri come piume, nonostante, visti quanti erano e il loro spessore, riuscisse a malapena a vedere davanti a sé. Fu solo per puro caso che lo scorse, infatti, dall’altra parte del corridoio.
Il ragazzo, invece, l’aveva individuata velocemente e, dopo una rapida occhiata intorno per controllare di essere soli, le si avvicinò.
“Stanno traferendo la biblioteca e ti sei offerta come facchino?” la schernì e fece per avvicinarsi a baciarla, ma la colonna di libri le copriva il volto. Il ragazzo scosse la testa “Mi liberi la strada, per favore?”
Hermione alzò gli occhi al cielo, ma nessuno poteva vederla a causa di quei volumi, che cercò di appoggiare alla meno peggio ai piedi di una minacciosa armatura.
“Sempre un cavaliere tu, eh?” commentò, vedendo che il biondo non aveva mosso un dito per aiutarla.
“Ehi, io mi sto riprendendo da un terribile mal di schiena che è costato a Serpeverde una pesante sconfitta in campionato …” stavolta vide chiaramente Hermione alzare gli occhi al cielo.
Draco le si avvicinò e la baciò. Quella rispose senza pensarci al bacio e gli passò le braccia intorno alla vita, ma indugiò al contatto con la sua schiena. Si staccò da lui.
“Come ti senti?” gli chiese, sinceramente preoccupata.
“Voi donne e il vostro istinto da infermierine …” commentò il biondo “Mi piace quando ti preoccupi per me …” aveva uno dei suoi immancabili ghigni stampato sul volto.
Hermione fece una smorfia “Ti odio”
Lui marcò ancora di più il suo ghigno “Non è vero …”
La ragazza scosse la testa, sorridendo e vide che anche il ghigno di lui si distendeva in un magnifico sorriso. Aveva ragione: non lo odiava affatto. Sentì parole che non voleva pronunciare, anzi nemmeno pensare, salirgli alle labbra e le costò un grande sforzo di volontà non dirle ad alta voce. Sentì il bisogno urgente di urlarle, a lui e al mondo intero, ma si trattenne. Non poteva, non era possibile …
Si allontanò dal ragazzo, confusa da questa nuova consapevolezza.
Quello la guardò senza capire “Che c’è?”
Hermione rimase in silenzio per una attimo, incredula. “Niente …” balbettò, avvicinandosi di nuovo a lui. Quello la afferrò per i fianchi e cominciò a baciarle il collo.
La ragazza lo lasciò fare, mentre la sua mente vagava lontano: quel ragazzo la coinvolgeva, senza dubbio, ma non si era resa conto di quanto il loro rapporto fosse intenso, fino ad ora.

Si infilò sotto la doccia e lasciò che l’acqua gelata le scorresse addosso. Doveva svegliarsi!
Era assurdo, totalmente assurdo. Sicuramente era stato un abbaglio, un momento in cui la lucidità era venuta meno. La sua mente razionale non aveva mai fatto un pensiero del genere: ne aveva previsto la possibilità, ma non le era mai capitato.
La verità era che non l’aveva solo pensato: era stato come sentirlo. Non era come arrivare ad una deduzione logica, ma si trattava piuttosto di un qualcosa che le era salito alle labbra e che ancora si stupiva di essere riuscita a reprimere.
Si concentrò sul rumore dell’acqua che scorreva per non sentire quelle due parole che le rimbombavano nella testa. Ma più cercava di non ascoltarle e più quelle aumentavano di volume.
L’idea di incontrarlo di nuovo la preoccupava.
Una parte di lei sperava che vederlo le avrebbe dimostrato come era stata sciocca a preoccuparsi tanto: in realtà non provava niente. Probabilmente, però, non sarebbe stato così, anzi avrebbe ottenuto la conferma di cui aveva paura. E come si sarebbe dovuta rapportare con lui, una volta certa dei suoi sentimenti? Raccontargli la verità, beccandosi una risata in faccia e chiudendo tutto per sempre, o mentire spudoratamente? In generale con Malfoy aveva sempre preferito la sincerità schietta, soprattutto quando risultava graffiante, anzi quando era un vero e proprio insulto.
Stavolta però non era così. Non era solo la paura della sua reazione a bloccarla, ma la consapevolezza che ammettere una cosa del genere a lui significava renderla vera, quando lei ancora si rifiutava di crederci.


Sentiva un moto di rabbia al pensiero della sfacciataggine di Potter. Come si era permesso di presentarsi lì in quel modo? Non aveva avuto il minimo ritegno …
Non era abituata a tutta quell’imprudenza: San Potty era in pieno corteggiamento e non mancava occasione di inviarle frecciatine. Sicuramente una parte di lei era lusingata da quel comportamento, ma doveva ammettere che le mancava l’imbranataggine che aveva dimostrato Harry quando si erano conosciuti. Le scappò un sorriso ripensando alla faccia da idiota che aveva la prima volta che l’aveva visto o a come era diventato rosso sentendosi in imbarazzo …
Scosse la testa, cercando di scacciare quei ricordi. Dannazione, ci stava cadendo di nuovo …
“Che pensieri passano nella tua testolina per procurarti quell’espressione compiaciuta?”
Tempismo perfetto! Non l’aveva neanche sentito avvicinarsi, ma ora gli stava così vicino da restare inebriata dal suo profumo. Non era una di quelle essenze costose che piacevano a Draco, ma il suo odore a farle quell’effetto … Cercò di allontanarsi velocemente da lui per evitare di restare troppo coinvolta.
“Ehi, non scappare!” Harry l’aveva afferrata delicatamente per il braccio, tirandola di nuovo affianco a sé. Affondò il viso nei suoi capelli biondi, sentendo quanto quel contatto fisico gli fosse mancata.
Cassy sentì che le spostava i capelli dal collo e ci si avvicinava con le labbra: si sforzò di rimanere impassibile. Non voleva dargliela vinta …
Harry sentì al freddezza che emanava la ragazza e si bloccò.
La guardò negli occhi: “E’ tutto inutile, vero?”
Lei gli restituì lo sguardo, inespressiva. “Qualunque cosa farò o dirò non cambierà niente … Non hai intenzione di perdonarmi, vero?” Non rispose. “O forse semplicemente non ti importa più niente di noi …”
Cassy sentiva una voce urlarle nella testa e ordinarle di reagire, di fare qualcosa. Ma non l’ascoltò.
Rimase impassibile alle parole di Potter e non lo contraddisse.
“Io voglio stare con te” disse il ragazzo. Lei lo guardò negli occhi e capì di non averlo mai visto così vulnerabile “Se capisci che è quello che vuoi anche tu sai dove trovarmi. Oppure continua a fare la regina di ghiaccio, che ti riesce benissimo.” E se ne andò, lasciandola lì da sola.


Entrò nel dormitorio di Serpeverde avvolta dal Mantello. Ormai conosceva la strada a memoria, ma quel giorno camminò più lentamente. Aveva deciso di scendere da lui, ma non era sicura di riuscire ad affrontarlo. Indugiò a lungo davanti alla porta della sua camera, poi si fece coraggio ed entrò.
Alle prime neanche lo riconobbe: se ne stava sdraiato come al solito sul letto, ma invece della sua classica camicia o della divisa perfettamente stirata indossava un tuta, con una di quelle felpe enormi il cui cappuccio gli nascondeva il viso.
“Che ti è successo?” chiese Hermione sfilandosi il Mantello e appoggiandolo ai piedi del letto.
In risposta il ragazzo indicò il suo comodino, su cui era appoggiata una lettera. La Grifondoro non riconobbe la calligrafia affilata, ma capì velocemente chi era il mittente.
“Ti ha detto quando viene esattamente?” chiese lei, poco entusiasta.
“Presto, ma non ha specificato quando.” Sbuffò quello. Si sfilò il cappuccio e guardò Hermione negli occhi “E se avesse parlato con Piton?” il dubbio lo attanagliava da quando aveva aperto la lettera: perché altrimenti sarebbe venuto ad Hogwarts?
“Piton ha detto che non ne avrebbe parlato, figuriamoci se, tra tante persone, andava a dirlo proprio a lui” Sapeva che la ragazza aveva ragione, ma comunque non era tranquillo.
“Non vorrai restare qui a deprimerti nell’attesa?”
Lui alzò un sopracciglio, cercando di capire dove volesse andare a parare.
“Sono quasi sicura che tu non voglia che io mi faccia trovare in giro quando arriverà, quindi non vorrei lasciarti troppo in astinenza …” gli si avvicinò provocante.
Lui stette subito al gioco e lasciò che quella gli sfilasse la felpa. “Senza offesa, ma questo look non ti dona …” continuò la ragazza “meglio senza niente …”
Si bloccarono immediatamente sentendo la porta aprirsi e Cassy urlare poco dopo “Scusate!”
I due si staccarono e si voltarono a guardarla: quella, rossa dall’imbarazzo, si copriva gli occhi con la mano. “Scusate, non vi avrei disturbato se non fosse stata una cosa urgente, ma …”
“Che succede, Cas?”
La bionda si rivolse al cugino “Tuo padre. L’ho visto di sopra. Sta venendo qui.”




Spazio dell'autore
Scusate il ritardo. Questo capitolo mi è costato non poca fatica, perchè l'ho buttato giù, cancellato e riscritto più volte, visto che non ero certa di come volevo far reagire Hermione alla "scoperta" che ha fatto. Credo che tutti voi abbiano capito di che si tratta ...
Comunque al momento hanno un problema più grande da affrontare. Lucius Malfoy in persona ... Vi avviso che non sarà una situazione facile, però forse potrebbe essere utile... Basta non dico altro!
Fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo: spero che alla fine sia riuscito bene!
A presto

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Capitolo 28
*** Debolezze ***


debolezze
Capitolo 28:  Debolezze


I due si guardarono negli occhi, scambiandosi uno sguardo allarmato e scattarono in piedi. Draco si infilò la felpa e diede un’aggiustata al letto, mentre Hermione si riallacciava la camicetta.

Si coprì con il Mantello e si avvicinò alla porta per uscire, ma, mentre metteva la mano sulla maniglia qualcuno bussò.
I tre si sentirono gelare.
Draco lanciò un’occhiata a Cassy. Sii naturale …
La bionda afferrò un libro a caso dal comodino e si mise a leggere sulla poltrona.
La Grifondoro nel frattempo si mise affianco alla porta, pronta ad uscire all’entrata dell’ospite.
“Avanti” disse Draco, cercando di apparire rilassato.
Lucius Malfoy entrò nella stanza, sbattendosi la porta alle spalle. Hermione era in trappola, ma almeno era invisibile.
“Draco” si scambiò un cenno di saluto con il figlio “Cassy” si rivolse alla ragazza che scattò in piedi. “Vuoi sederti, zio?” chiese educatamente quella, accennando alla poltrona su cui era seduta fino a poco prima, ma l’uomo non le rispose, intento com’era ad esaminare la camera.
Hermione, in un angolo, cercava di rimanere immobile e di respirare più silenziosamente che poteva. Sentì lo sguardo di Malfoy senior passarle attraverso ed indugiare un attimo nel punto in cui si trovava. Trattenne il fiato, ma quello passò oltre. Da dov'era vedeva l’espressione impassibile di Cassy e quella torva che Draco riusciva a mala pena a celare.
“A cosa dobbiamo la visita, padre?” chiese. “A un padre serve un motivo per venire a visitare il figlio?” La Grifondoro notò Draco frenare una risata sarcastica, mascherandola con uno dei suoi ghigni.
Lucius posò lo sguardo sul figlio. “Come ti sei conciato?” gli fece notare “Sembri un babbano” non nascose il moto di disgusto che quel termine gli procurava. Hermione si ricordò improvvisamente quanto, anche nei momenti in cui più aveva odiato Draco, lo aveva sempre preferito al padre. Ora che lo conosceva meglio sapeva che la somiglianza tra i due era più apparenza che altro.
“Comunque sono venuto per parlare con i tuoi professori. Vengo ora dall’ufficio del professor Piton.”
Draco cercò lo sguardo di Hermione alle spalle del padre, anche se sapeva che non lo avrebbe potuto vedere. Dannazione …
“Cosa – Cosa ti ha detto?”
“E’ il tuo ultimo anno, voglio che tu esca bene da qui. Mi ha detto che hai avuto un calo nei mesi passati, ma ora i tuoi voti si stanno riprendendo.”
“Piton dice che è piuttosto normale, anche tra i migliori studenti.”
“Quindi non c’è un motivo particolare?” Per un istante il figlio ebbe la terribile tentazione che lui sapesse. Scosse la testa, incapace di dire altro.
Lucius lo guardò fisso. “Non c’è qualcosa che ti distrae, vero? Il Quidditch? Una ragazza?” ipotizzò.
Draco fu preso dal panico, ma intervenne Cassy a salvarlo.
“Hai parlato anche di me al professor Piton, zio?” gli chiese.
Quello rivolse la sua attenzione alla ragazza. “Certo. Dice che sei una studentessa brillante. Una delle migliori che abbia mai avuto. E ha aggiunto che non hai problemi a tenere testa alla Granger.” Draco ebbe un attacco improvviso di tosse solo al sentir pronunciare il nome. “Non che io avessi dubbi: una Malfoy non può certo essere battuta dalla prima mezzosangue che passa.”
B o o m
Lucius si voltò di colpo verso alla sua destra, ma non vide niente di sospetto, nonostante il rumore.
Hermione trattenne il respiro e si maledisse mentalmente: aveva colpito il comodino di Draco, facendo cadere un libro.
Glielo tirerei volentieri in testa questo libro.
“A proposito di quella sangue sporco” continuò Lucius, rivolto sempre alla nipote “Mi hanno riferito che tu e lei siete grandi amiche.”
Se Draco e Hermione avevano fatto di tutto per nascondersi, lei e Cassy non ci avevano neanche pensato.
“Vero” ammise semplicemente quella. “E’ una ragazza intelligente, la sua amicizia mi fa comodo.”
Lucius era a dir poco colpito da quella risposta “E ti sembra adeguato?” le chiese, ma non le diede il tempo di rispondere “Girano voci anche su una tua presunta relazione con un certo Bambino Sopravvisuto …”
A parlare di Hermione non aveva problemi, ma l’argomento Harry Potter era fuori questione. “Fra me e Potter è finito tutto tempo fa” rispose con tono piatto, maledicendosi mentalmente perchè solo nominarlo le faceva un effettaccio.
“Potter?” Lucius scoppiò in una risata fredda “Speravano mi stessero mentendo. Ci mancherebbe solo che finissi con l'imparentarmi con quella sottospecie di eroe dei miei stivali. Non sarebbe degno neanche di lucidare i miei calderoni, figuriamoci di diventare mio nipote." Guardò Cas, stavolta più serio "Dopo le voci che sono circolate a Capodanno non possiamo permetterci un altro scandalo ...”
“E tu?” si rivolse improvvisamente al figlio “Le permetti di frequentare certe compagnie?”
“Permetti?” era Cas ad obbiettare. “Io frequento chi mi pare e piace, non ho bisogno di avere il permesso da nessuno.”
“E in questo modo costringi mio figlio a frequentare certa gente …”
“Già, gli ho puntato la bacchetta alla tempia” commentò sarcastica.
“E questo che vorrebbe dire?” lo sguardo di Lucius era rivolto di nuovo verso il figlio.
“Niente, non vuol dire niente” rispose Draco, ignorando lo sguardo della cugina che lo invitava a parlare.
“Tu non hai niente a che fare con loro, vero?”
“Certo che no”
Sentì lo sguardo indagatore del padre ancora su di sé. Doveva mettere a tacere ogni suo dubbio.
“Oh andiamo, padre. Secondo te io vado a perdere tempo, a sporcare il mio sangue, con la mezzosangue e con quell’idiota di San Potty?” lo disse deciso, stampandosi un bel ghigno in faccia che convinse Lucius.
Hermione sentì un pugno allo stomaco. Una piccola parte di lei le urlava che lo stava dicendo solo per la presenza del padre, ma sapeva che quella giustificazione non era abbastanza. Non dopo tutto quello che c’era fra di loro. Non dopo quello che lei si era accorta di provare.
Draco guardò Cassy, che lo fissava scuotendo la testa: era delusa.
Cercò di non pensare al fatto che lì, da qualche parte, c'era anche lei
“Beh, io sono stufa di sentire certi discorsi. Buon ritorno a casa, zio” Cassy prese e uscì, lasciando aperta la porta abbastanza a lungo da permettere anche il passaggio di Hermione, il cui Mantello la sfiorò. Cercò di fermarla in qualche modo ma sapeva di non poterla chiamare. Lasciò quindi che se ne andasse: stavolta Draco l’aveva combinata grossa.
Prima di chiudere la porta sentì Lucius chiedere informazioni al figlio sul suo mal di schiena.


Una parte di lei voleva trovare Hermione, anche se sapeva che non sarebbe stato facile. Nascondersi in un castello grande come Hogwarts non era difficile, soprattutto da invisibili.
In quel momento, però, la sua migliore amica non era la sua priorità. La discussione con Lucius le aveva aperto gli occhi: cosa stava facendo? Mentiva spudoratamente come Draco?
Sapeva dov’era a quell’ora.
Si incamminò verso il campo di Quidditch, pensando a cosa dire.
Più si avvicinava e meglio distingueva le sagome dei giocatori di Grifondoro, intenti negli allenamenti. Riconobbe Harry volare lì vicino, intento a provare qualche acrobazia. Si arrestò a mezz’aria quando la vide. Si avvicinò al resto della squadra e disse loro qualcosa, per poi volare verso di lei e atterrarle affianco.
Non gli diede neanche il tempo di scendere dalla scopa: lo afferrò per il mento e lo baciò.
Harry, preso alla sprovvista, non esitò a rispondere. Si godè il momento fino in fondo, terrorizzato dall’idea che, separandosi da lei, avrebbe scoperto che si trattava solo di un sogno.
Ma il sorriso che aveva sul volto Cassy spazzò via ogni suo dubbio.
“Che – Che significa questo?” le chiese.
La ragazza lo guardò negli occhi. “Che voglio stare con te. E non mi importa che tu sia Harry Potter.”
“Quindi tutto quello che è successo …?”
“Abbiamo sbagliato entrambi, mettiamoci semplicemente una pietra sopra e andiamo avanti …”
“Insieme?” “Insieme”
Harry la afferrò per la vita e la baciò.

Entrò in biblioteca certo di trovarla lì.
La vide seduta al suo solito tavolo appartato, china su un volume di antiche rune.
Le si avvicinò da dietro “Ti devo parlare.”
La ragazza si voltò a guardarlo “E hai scelto di farmi un agguato in biblioteca perché sai che qui non posso urlare e farti una scenata?”
“No, solo perché sapevo che saresti stata qui.”
“Beh, comunque non ho intenzione di ascoltarti o di sorbirmi qualsiasi tipo di giustificazione da parte tua, quindi risparmia il fiato.”
Draco sbuffò: sapeva che sarebbe stato difficile. “Io posso spiegare”
“E’ quello che dicono tutti”
“Che cosa avrei dovuto dire a mio padre? Lo sai come è fatto …”
“Non mi pare che Cas si sia fatta tutti questi scrupoli …”
“Lei può permetterselo, io no!”
Hermione si stampò un ghigno sul volto “Nel senso che lei ha le palle per farlo e tu no?” chiese sarcastica.
Draco scosse la testa “Sai che non penso certe cose … Te l’ho detto …”
La ragazza rise “Rifilarmi due paroline dolci per portarmi a letto non è mica questa grande dichiarazione d’amore”
Quella parola lo mise a disagio“Chi ha mai parlato d’amore?”
“Già …” Hermione sentì le lacrime salirle agli occhi: quanto era stata stupida.
Lui si accorse di quella reazione e cercò di prenderle la mano, ma lei la ritrasse.
“Io sono proprio un’idiota!” ormai non riusciva più a frenare il pianto “Ho veramente creduto che tu non fossi lo stronzo che pensavo, invece lo sei. E sei anche così debole da non riuscire ad ammettere a tuo padre che ci frequentiamo, figuriamoci che stiamo insieme.” Si era alzata in piedi, incapace di stare ferma. “Ma questo non è stare insieme, è solo una continua presa per il culo. E io che ho addirittura pensato di essermi …” Non riusciva a dirlo, ora meno che mai.
Draco la fissava, senza riuscire a dire una parola.
La ragazza raccolse tutte le sue cose “Io e te abbiamo chiuso!” e corse via senza voltarsi.



Spazio dell'autore
Vi avevo promesso la litigata ed eccola qui. Lucius, come immagino avevate presvisto, non porta mai serenità, ma la sua visita è stata molto utile a Cassy ....
Spero che siate contenti per lei e Harry. Tra Draco e Hermione non mancheranno i problemi, invece, ma se non ne avessero non sarebbero loro ...
A presto!
Mary

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