Il sogno

di principe delle stelle
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il sogno parte 1 ***
Capitolo 2: *** Il sogno parte 2 ***
Capitolo 3: *** Il sogno parte 3 ***
Capitolo 4: *** Il sogno parte 4 ***
Capitolo 5: *** Il sogno parte 5 ***
Capitolo 6: *** Il sogno parte 6 ***
Capitolo 7: *** Il sogno parte 7 ***
Capitolo 8: *** Il sogno parte 8 ***
Capitolo 9: *** Il sogno parte 9 ***
Capitolo 10: *** Il sogno parte 10 ***
Capitolo 11: *** Il sogno parte 11 ***
Capitolo 12: *** Il sogno parte 12 ***
Capitolo 13: *** Il sogno parte 13 ***
Capitolo 14: *** IL SOGNO 2 PARTE 1 ***
Capitolo 15: *** IL SOGNO 2 PARTE 2 ***
Capitolo 16: *** IL SOGNO 2 PARTE 3 (destino) ***
Capitolo 17: *** IL SOGNO 2 PARTE 4 –Bugie innocenti ***
Capitolo 18: *** IL SOGNO 2 PARTE 3- passato,presente e futuro ***
Capitolo 19: *** IL SOGNO 2 PARTE 5-paure e primi incontri ***
Capitolo 20: *** IL SOGNO 2 PARTE 6- round 1 ***
Capitolo 21: *** IL SOGNO 2 PARTE 7-Gelosia ***
Capitolo 22: *** IL SOGNO 2 PARTE 9 ciò che è giusto ***
Capitolo 23: *** IL SOGNO: angel of darknesse ***
Capitolo 24: *** Il SOGNO 2 PARTE 11- ricatto innocente ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 -Primi Segni ***



Capitolo 1
*** Il sogno parte 1 ***


Si era svegliata da poco,per istinto allunga il braccio. Sa già che lei non ce ma vuole illudersi,come previsto lei non era li subito dopo si accorge che era successo di nuovo..

Si sentiva bagnata; guardo sotto di se e capi che non era stato frutto della sua immaginazione come sperava. In fondo al suo cuore sapeva cosa era successo.

 Quella notte come da due mesi ormai aveva sognato di nuovo lei...

 

Era da un po' di tempo che sognava una ragazza ma non sapeva chi fosse e i suoi sogni no l'aiutavano.

Sapeva che era una ragazza alta con i capelli castano d'orati mossi lunghi sulle spalle,sapeva che era formosa ma niente di più.

Il sogno era quello ogni volta.

 Ad un certo punto Alexandra stanca di quel gioco decise di aprire gli occhi.

 Lei era li; sopra di lei,ormai la conosceva>.

Non conosceva il suo volto ma in quel sogno sapeva di essere innamorata di lei.

< Alexandra si sveglia e dice alla sua compagna con finto fastidio: "Non capisco come mi sia venuto in mente di darti le chiavi del mio appartamento" La ragazza le dà un bacio a fior di labbra e con finta vanità  li risponde :" Ovvio amore,mi ami cosi tanto che non puoi fare a meno di me,e visto che non vuoi convivere, perché hai bisogno dei tuoi spazi, e non vuoi allontanarti da me mi hai dato le chiavi cosi che io potessi venire da te; sempre" Alexandra li sorride sa che ha ragione ama troppo quella ragazza. : "Sei pedante e fastidiosa" lei li sorride :" è tu una pigrona. Alzati ora" :" e lasciami stare ho fatto il turno di notte e voglio dormire" Alexandra amava giocare cosi con lei,per un suo sorriso,un suo bacio avrebbe gettato se stessa negli inferi.>

 

Alexandra si alza dal letto e toglie il lenzuolo sporco più il copri materasso e li mette nel cestino della biancheria e poi va a farsi la doccia ne aveva bisogno. Mentre stava sotto la doccia ritornò al suo sogno... < :"Ti dò venti minuti,dopo che saranno passati ti butto un secchio di acqua gelata e vediamo se non ti svegli" quella ragazza le dà un ultimo bacio e si toglie da lei. :"perché venti minuti hime"? Lei si gira e le sorride :" Perché tra 20 minuti sarà pronta la colazione."

Alexandra non ha scelta si alza e inizia a cambiarsi. Dopo dieci minuti è già pronta,sente canticchiare e raggiunge la sua ragazza in cucina. Lei e li che si muove esperta tra i fornelli Alexandra l'abbraccia di dietro teneramente e li sussurra :" Ti amo hime" la ragazza sorride spegne i fornelli si gira nel abbraccio e bacia con trasporto la sua ragazza.

La colazione è pronta C'era di tutto.La sua ragazza aveva esagerato ma dopotutto si sa la colazione è il pasto più importante della giornata. Le due finiscono di mangiare e Alexandra sa che dovrà iscriversi in palestra per non dover ingrassare,cosa che alla sua ragazza sembrava non importare.>

 

Alexandra esce dalla doccia e dopo essersi asciugata senti una canzoncina venire dalla sua cucina la stessa che quella ragazza stava cantando. Si dirige in cucina non il cuore che li batte furioso ma lei non era li. Era sempre un trauma svegliarsi da un bel sogno. Alexandra è triste si prepara alla svelta,esce dal suo appartamento e si mette in auto tra venti minuti doveva essere al lavoro.

Si abbandona nuovamente a quel sogno.< :"Hime se continuerai a farmi mangiare così finirò con l'ingrassare oggi sono pure libera e non posso smaltire quello che mi hai fatto mangiare,se ingrasso è colpa tua". Sorride non lo avrebbe mai ammesso ma avere quella ragazza al suo fianco,che si prende cura di lei li piace.. La ragazza che aveva terminato di fare i piatti e pulire la cucina. Si slaccia il grembiule e si siede sulle gambe della sua ragazza le cinge il collo con le braccia e inizia a baciarla con delicatezza per poi sussurrarle nel orecchio: " Sempre a lamentarti stai? Conosco un buon modo per smaltire quello che hai mangiato,andiamo di la in camera che te l'ho mostro" la prende per mano e la conduce nella camera e la spinge sul letto. Alexandra sorride :"In effetti è molto più divertente che andare a correre e anche più sano" I vestiti iniziarono a volare e la stanza riempirsi di gemiti.>

Alexandra torna alla realtà,per lei quello no era un sogno, Aveva sentito su di lei le mani,le carezze,i baci di quella ragazza sul suo corpo aveva sentito l'eccitazione che poi ha dovuto liberare nella sua stanza da sola o sarebbe esplosa.

 

 

To be continued...                                                                               

 

 

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Capitolo 2
*** Il sogno parte 2 ***


Era arrivata puntuale al lavoro.

Entrò spedita, non curandosi degli sguardi lascivi che li lanciavano le commesse non ne era sorpresa,sapeva di essere popolare tra le donne.

Capelli medio lunghi,occhi marroni fisico scultoreo ma allo stesso femminile..

Ma a lei loro non gli interessava, perché lei aveva deciso che avrebbe aspettato la ragazza che le veniva in sogno.

Ritornò nuovamente a quella ragazza.

A quel sogno cosi vivido in lei. Aveva avuto molte ragazze più grandi,più piccole ma nessuna gli aveva lasciato un segno;come invece aveva fatto quella ragazza. Nessuna l'aveva mai conquistata al 100%.

Andò in camerino doveva cambiarsi e mettersi l'uniforme,rispetto alle altre che comprendevano camicia femminile bianca e gonna lunga ,la sua era di taglio maschile camicia nera pantaloni bianchi e giacca nera con bottoni d'orati,la padrona nel negozio gli aveva detto che a lei sarebbe stata  benissimo per via del suo aspetto mascolino e che avrebbe attirato molte clienti.

E cosi fu. Da quando iniziò a lavorare in quel negozio,ci fu un incremento di donne. Alexandra ci sapeva fare,ci giocava,flirtava co quelle donne che molto probabilmente erano annoiate dalla loro vita matrimoniale.

 Per questo sceglievano sempre di essere servite da lei;molto spesso si trovava mance extra o numeri di telefono,che puntualmente buttava nel cestino e quando tornavano da lei per chiederli il motivo per il quale non l'avesse chiamate lei con educazione rispondeva, che era felicemente impegnata.

Non era una bugia solo che la ragazza del quale era innamorata faceva parte di un sogno..

No era solo per la ragazza che sognava che non voleva nessuna. Alexandra era stata lasciata.

Aveva perso la testa per una ragazza molto più piccola di lei nonostante una delle sue migliori amiche, Karen gli avesse detto che stava sbagliando che prima o poi quella ragazzina l'avrebbe ferita. e dopo 2 mesi eccola li che piange a dirotto. Era stata usata come ripiego il cuore li si frantumò decise cosi che non avrebbe mai più dato il suo cuore a nessuna se non a quella ragazza che sognava.

Aveva paura Alexandra,paura di non riuscire più ad amare. E pregava,pregava con tutta se stessa  che quella ragazza arrivasse per salvarla dal suo inferno.

 E tra clienti,commenti, flirt e pettegolezzi un altro giorno di lavoro era finito.

Stava per andarsene quando si sentì presa per una spalla non aveva bisogno di girarsi, aveva capito chi era.

:" Vai già via Alexandra?

:" Almeno che non abbia qualche cliente da farmi soddisfare Capo, si la mi giornata è finita.."

:" In effetti"... si avvicina al orecchio di Alexandra tono sensuale le dice :"non hai soddisfatto la cliente più importante. Me"

Alexandra annuì e spinse Il suo capo sul divanetto al interno del camerino. Alexandra aveva promesso che non avrebbe dato il cuore a nessuna ma non aveva mai detto del corpo.

Era stata lasciata,era stata usata aveva bisogno di quel contatto.

Loro due facevano sesso di tanto in tanto a entrambe piaceva e non facevano male a nessuno sapevano che era solo sesso purtroppo per una delle due non era così.

:" Alex non sai quanto mi piace fare l'amore con te"

:" Mary questo non è amore è sesso alfine di soddisfare i nostri corpi e saziare in nostri desideri

e sa che odio i diminutivi."

:" scusami."

:" Mai verrai punita,preparati ti violerò per tutta la notte"

:" una punizione del genere sono sempre disposta a subirla"

 

Alexandra odia i diminutivi, lei odia chi interferisce nella sua vita priva e la giudica.

Alexandra era cambiata.
Lei sempre disponibile ora se ne fregava altamente degli altri si preoccupava solo dei suoi amici,

lei che sorrideva al alba e piangeva di commozione al tramonto. Ora non l'interessava più di che colore fosse il cielo,ho che suono avesse il vento.

Ora voleva solo soddisfare i suoi desideri carnali e Mary la soddisfava più che bene...

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Capitolo 3
*** Il sogno parte 3 ***


Alexandra si alzo per prima,lei non rimaneva mai dopo.
Sveglia delicatamente Mary:" Sei stata brava capo,adesso devo andare sono le tre.  A domani "capo" Mary la prese per il polso e la supplicò di restare ancora ma Alexandra la guardò con dolcezza :" Non posso, Mary lo sai" e con un bacio a fior di labbra va via.
Mary era innamorata di Alexandra,per lei non era solo sesso per lei era amore.

Alexandra non la ricambiava e Mary non avrebbe mai potuto accusarla di averla illusa perché Alexandra aveva messo dei paletti.
 Le aveva detto che avrebbero fatto solo del sano sesso e nient'altro che non si sarebbero innamorate l'una del altra.
 Ma i sentimenti non si possono controllare e dopo la prima volta per Alessia non era più la stessa cosa.
 Aveva conosciuto Leila una delle sue amiche più importanti e lei era stata chiara:" Non innamorarti di lei." Più di consiglio era un tacito ordine. E quando gli chiese il perché la ragazza rispose :" Alexandra ha sofferto molto e soffrirebbe ancora di più se sapesse che la ragazza con cui va a letto è innamorata di lei. " Annui,sapeva che doveva allontanarsi da lei ma era impossibile.
Ogni giorno di più quella donna dal'aspetto mascolino l'attraeva sempre di più a lei. Alessia aveva paura di rivelarle tutto,e cosi decise che non lo avrebbe mai saputo.
Ma per quanto poteva durare con questo gioco?
 Il sentimento per Alexandra aumentava di volta in volta.
Alexandra era ormai vicino casa parcheggiò e scese per andare a piedi.
Ogni volta che faceva sesso aveva bisogno di camminare. Dirigendosi verso casa udì delle urla dietro il vicolo si avvicina lentamente e quello che vede le fa raggelare il sangue.
Non riusci a stare calma cosi partì senza curarsi che era una sola ragazza contro tre ragazzi che avevano l'aria di frequentare molte ore di palestra.

Anche Alexandra non era di meno,fin da piccola era stata addestrata in un campo militare esclusivamente severo e maschile di quei tipi ne aveva visti molti e quei molti erano finiti a leccargli i piedi assecondando ogni sua richiesta e quei tre non erano di meno..

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Capitolo 4
*** Il sogno parte 4 ***


:" Voi perché non la lasciate andare"?


Alexandra gli osservò attentamente. Il generale con il quale era cresciuta li diceva sempre di fare un analisi completa prima di lanciare una sfida.

 


Sorrise lei non seguiva mai le regole,analizzò attentamente il luogo per sapere i vantaggi e svantaggi e poi passò su quei ragazzi.


Erano tre ragazzi sui venti cinque massimo trent'anni. Due di loro dovevano essere alti circa 1m 80,l'altro era circa 1m e 70 massimo75 cm.


Uno di loro aveva lunghi capelli biondi e molto piercing,l'altro era pelato è molto muscoloso.

Il piccoletto invece era un ragazzo normale..

 

Sorrisero.

:" Ehi Sebastian ce ne un altra che ne dici non è il tuo tipo"?

Sebastian si voltò e quando la vide sorrise.

:" Si."

:" Che ne dici bellezza ti va di fare compagnia a questa qua"?

 

Alexandra inizia a camminare verso di loro con calma in modo pacato e tranquillo; sapeva di avere attirato la loro attenzione,ma il suo obbiettivo era salvare la ragazza.

Una volta vicina a loro gli lancia una nuova sfida.

 :" Sarei più che lieta di farvi compagnia avevo proprio bisogno di un po di movimento"

:" Aiutami"

Sebastian il ragazzo basso aveva l' aria di essere il capo di fatti lui si avvicina all' altra donna :" Sta zitta e dormi"  la colpisce in pieno stomaco la ragazza sviene.

 

:"Dei veri cavalieri e poi dicono che la cavalleria è morta."

:" Basta con le chiacchiere e vieni qui,come ti chiami"

:" Prima tu"

:"Robert,quello pelato Mirko e l'altro.."

:"Sebastian"Finìper lui.

 :"Allora Robert sarò più che felice di prendere il posto di quella ragazza a patto che tu e i tuoi 2 amici riusciate a battermi"

:"Ahahahaha! Hai sentito Seb e tu Mirko?"

:"Si. Quando impareranno le donne che devono usare la bocca solo per soddisfare l'uomo"

Scoppiarono a ridere.  

Alexandra da un ultima occhiata alla ragazza e la vede pallida troppo.

 Sa che deve sbrigarsi.

 

:" Allora uno alla volta o tutti insieme?" "Devo mettervi fretta perché sono già bagnata e non voglio rischiare un raffreddore"

:" Basto io " Rispose robert :" Non ti farò male tranquilla"

'Sbruffone' pensò.

 

In certi casi sfidare certi tipi non era consigliato  Alexandra lo sapeva il generale gli e lo aveva insegnato.

 

Robert sferra un pugno, Alexandra sorride,:" Troppo lento idiota" Detto questo Alexandra ferma il il colpo e non solo veloce si avvicina alle giunture gli piega il braccio dietro e poi preme con forza verso il basso fino a sentire l'osso spezzarsi.

 

Robert urla, e con rabbia si rialza prova nuovamente a colpire la donna, ma lei nuovamente si sposta e gli assesta un pugno in pieno stomaco.

 

 Mirko e Sebastian erano allibiti

:" conosci le arti marziali? " :" con me non avrai la stessa fortuna sono maestro di karate fatti sotto"

:" Se conosco le arti marziali hai detto?" "Ti sei sbagliato non conosco le arti marziali ma tutte le tecniche di combattimento esistenti su questa terra"

 

Mirko ride,non gli crede è impossibile,cosi sicuro di se prova con una presa , Alexandra la evita ha capito già la sua tecnica molto banale del resto. Prova di nuovo con una serie di pugni e calci ma Alexandra gli schiva senza problemi. :"Ora tocca a me pelato"

Inizia con una serie di ginocchiate e gomitate,ben assestati,Mirko cade a terra è sconvolto ha riconosciuto la tecnica :"Conosci il Muai thai?"  Alexandra sorride

 :" Te l'ho detto conosco ogni tecnica di combattimento"

 :" Bene ora che conosco la tua tecnica batterti sarà facile.   

Alexandra guarda nuovamente quella ragazza.

' Devo finirla subito'

Pensò

Lo scontro ricomincia Alexandra è una furia passa velocemente da un tecnica al altra.

 Muai Thai e Jujitsu .

Mirko non si muove è a terra privo di sensi-

 Sebastian è spaventato tira fuori la pistola ma Alexandra è più veloce si avvicina a lui e con il polso verso il basso colpisce la mano e subito con il dorso lo colpisce sotto il mento.

Continua...

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Capitolo 5
*** Il sogno parte 5 ***


Si assicura che non possono alzarsi poi si avvccina alla loro macchina e con il cellulare fotografa la targa. Si dirige verso la ragazza è vede che è ancora svenuta.

:" Ehi tu."

La ragazza non accenna a muoversi. Inizia a nevicare,Alexandra fà l'unica cosa sensata la prende in braccio e la porta a casa sua e l'indomani avrebbe pensato al da farsi.

 

:" Sei molto bella lo sai"?" Spero che questa sera o meglio giorno non inizi un inferno nuovo per me"

 

Arriva al suo appartamento,poggia la ragazza vicino la porta e apre poi la prende nuovamente in braccio e la porta dentro,l'adagia delicatamente sul divano va in bagno è prende la valiggetta del pronto soccorso.

 

Nel fra t tempo la ragazza si sveglia,si guarda intorno ma non capisce dove si trova,è spaventata

 'forse la ragazza che è venuta in mio aiuto è morta e questa è la casa di uno di loro'

 

Sente dei passi dietro di lei si alza improvissamente e ha un capogiro, Alexandra la prende in tempo prima che possa cadere a terra.

 

Appena si guardano Alexandra ha un tuffo al cuore

 'possibile che lei sia la ragazza del mio sogno?' ' Ma cosa vado a pensare eppure queste sensazioni le ho provate solo nei miei sogni..'

 

 

:" Allora stai bene,non ti è successo nulla"

 

Alexandra la guarda stranita le ci volle un po prima di capire e quando ci arrivò le sorrise.

 

:" Stai bene"? La fa stendere sul divano. "Dove ti fa male"

 

La ragazza la guarda con dolcezza e debolmente risponde

:" La caviglia credo sia slogata"

Alexandra annuì,con delicatezza le toglie lo stivaletto,il calzino e controlla che non sia rotta, per fortuna Alexandra aveva fatto un corso di pronto soccorso.

 

Alexandra non dice nulla troppi pensieri affollavano la sua testa, cos' a rompere il silenzio fu la ragazza che aveva soccorso.

:" Mi chiamo Sabrina e ho 26 anni. Tu?"

:" Mi chiamo Alexandra e ne ho 24."

 

Ritorna il silenzio, Alexandra dopo aver finito di fasciare il caviglia di Sabrina si dedica al taglio vicino al sopraciglio e poi su quello del labbro.

 

 Con delicatezza disinfetta la ferita soffiando ogni volta che metteva il disinfettante per lenire il dolore,poi passa alla tintura di iodio e poi conclude con dei cerotti.

 

:"Per il momento dovrebbe bastare." "Domani vai in ospedale per fare dei controlli"

 

La ragazza tenta di alzarsi sa di essere un peso ma cade subito dopo. Alexandra corre verso di lei e la prende nuovamente in braccio,come un principe prende in braccio la sua principessa si guardano negli occhi Sabrina ha dei magnifici occhi castani,Alexandra lo stesso ma i suoi sono più scuri.

 

:"Dove pensavi di andare Sabrina"

:"Non voglio darti altri fastidi,ha già fatto molto per me"

:" Questa notte dormi qua,nella mia stanza e nel mio letto, domani con calma decidiamo sul da farsi."

:" Alexandra non credo che riuscirò a dormire"

Alexandra si dirige verso la sua stanza con Sabrina in braccio,e la mette sul letto. 

:" Sabrina lo so che ti sarà difficile dormire,ha subito un quasi tentativo di stupro,è normale rimanere scioccata,facciamo cosi. Ora vado in cucina e ti preparo una tisana a base di valeriana e biancospino con del miele ti aiuterà a rilassarti"

:" E tu dove pensi di dormire?" "Si vede che sei stanca,e sono le quattro del mattino"

:" Ho un solo letto Sabrina e tu ne hai più bisogno di me. Domani chiamo Alessia e li dico che non posso andare al lavoro."

:" Mi dispiace,come posso ingraziarti"

:" Te lo dirodomani ora ti vado a preparare la tisana"

 

(PV :Sabrina)

 

I suoi occhi sono tristi eppure un brivido mi ha attraversata,e il cuore ha iniziato a battere. Nessuna donna mi aveva mia fatto questo effetto di solito sono io che lo faccio, Alexandra, chi sei veramente? Alexandra,ti voglio.

 

(PV:Alexandra)

 

Non è lei,non può essere lei. Il mio cuore ha ripreso a battere nel istante in cui lo guardata,in quegli occhi bellissimi mi sono sentita come risucchiata. Non rivoglio le mie emozioni,non voglio innamorarmi voglio solo lei la ragazza del sogno.

 

continua...

 

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Capitolo 6
*** Il sogno parte 6 ***


Alexandra è persa nei suoi pensieri mentre guarda Sabrina dormire,quella ragazza più grande di lei,gli ha fatto battere il cuore per la prima volta dopo tanto tempo. 

 Bella,seducente e carismatica Sabrina è stupenda a parere suo. 

Alexandra va a farsi una doccia,spera che così quei brividi che Sabrina gli aveva provocato sparissero; Alexandra non vuole una relazione,vuole solo lei la ragazza che sogna da mesi e che per colpa di Sabrina non aveva potuto sognare.

 

Dopo averli portato la tisana Sabrina l'aveva bevuta,e subito dopo si era addormentata,ma lei non era riuscita a dormire, ripensa a Sabrina. 

I capelli lunghi e ondulati di un castano quasi d'orato, come i suoi occhi carichi di un intensità espressiva che non aveva mai visto,gli sembrava che fossero di un castano tendente al rosso rubino. 

'Sarà straniera pensò'. 

Al improvviso questi pensieri vennero interrotti dalle parole di quella ragazza 

'Tu non sei capace di amare nessuno' 'Sei un mostro incapace di provare qualsiasi sentimento' 'sei fredda come il ghiaccio' 

parole pesanti dette da una delle persone che aveva più amato nella sua vita. Ma dopo la morte di lei niente aveva senso solo la vendetta pura e semplice.

 'Troverai la ragazza che curerà le tue ferite Alex,purtroppo non sarò io'.

Quelle parole risuonarono nella sua testa,come un disco rotto,recentemente era stata con una ragazzina,sapeva che era sbagliato lei diciassette anni Alexandra 24 incosciente ecco cosa è stata. La sua amica gli lo aveva detto. 'Non fare stupidagini,è una ragazzina. Se continui con questa storia finirà con il ferirti,e non meriti altro dolore.' Non l'aveva ascoltata,povera stupida.

 

Esce dalla doccia si asciuga sistema il bagno e si veste,controlla Sabrina che dorme ancora va in cucina e inizia a preparare la colazione, prima però doveva fare due telefonate. 

 

:"Pronto,Mary ?"

:"Alexandra dimmi"

:"Non posso venire al lavoro. Questa notte sono stata coinvolta in una aggressione,ho soccorso una ragazza che ora dorme da me,e non ho riposato ti dispiace se oggi salto?"

:" No tranquilla. Stai bene?"
:" Si. Ora vado ciao e grazie"

' E la prima è fatta. Ora tocca alla seconda'


Sabrina viene svegliata da un profumo di cioccolato molto invitante,si guarda intorno ma non riconosce la sua stanza,cerca di fare mente locale e dopo un paio di minuti ricorda tutto.

Era stata salvata da Alexandra,che si era presa cura di lei e ora li stava pure preparando la colazione prova ad alzarsi e automaticamente fallisce e cade nuovamente sul letto. I lividi sul braccia e polsi iniziavano a farsi vedere. Fa un respiro profondo e ci riprova questa volta zoppicando arriva alla porta e si incammina verso la cucina,e senti una conversazione strana.

 

 :" Sono io,senti alcuni tizi hanno aggredito una ragazza vicino casa mia ti manda la targa tramite email... No. Non so se li conosce,ho se vuole fare la denuncia, Facciamo cosi. Scopri chi sono e dopo vieni direttamente a casa che parli con lei." " Lo so,tranquilla va bene a dopo."

 

Alexandra sente un rumore alle sue spalle,Sabrina era caduta nuovamente,spegne il gas e la raggiunge subito.

:" Di un po non potevi chiamarmi"? Il tono usato da Alexandra era strano,diverso da quello della sera prima. Sofferto e spaventato. Sabrina sorvolò,la conversazione che aveva sentito l'aveva scossa,ma poi la figura snella di Alexandra che si muoveva svelta ai fornelli e i suoi occhi freddi l'avevano distolta da ogni pensiero..

:" Scusa credevo di potercela fare da sola."

:" Vuoi  farti una doccia ho preferisci il bagno,"

:"un bagno sarebbe l'ideale"

:"Ok aspetta qua che ti preparo l'acqua"

 

:"L'acqua è pronta." Sorride Alexandra.

:"Grazie,come posso sdebitarmi"

:"Dopo. Vuoi una mano o ti serve qualcosa"?

:"Alex puoi fare il bagno con me se vuoi"

Alexandra è scioccata. Quella ragazza l'aveva chiamata con il diminutivo,solo una ragazza poteva farlo e lei non c'era più. Gli occhi di Alexandra sono cambiati,sono diventati lame affilate.

Colpirono Sabrina,ma non ne aveva paura,anzi quello che provava era pura eccitazione.

:" Non mi sembra di averti dato tanta confidenza,Sabrina."

:" Anche Alex può chiamarmi Sabri se vuole"

Sabrina sorride e prima che Alexandra apre bocca lei si dilegua.

 Dopo un ora Sabrina sta mangiando le frittelle preparate da Alexandra e sorride nel farlo.

Da canto suo Alexandra  non li rivolgeva la parola,fortuna che tutta stava per finire...

Continua...

 

 

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Capitolo 7
*** Il sogno parte 7 ***


Alexandra è speciale.
Sabrina lo aveva capito subito; non solo era brava nelle arti marziali, nelle medicazioni e nella cucina ma anche nel trasmettere sicurezza.
Eppure c’era, qualcosa nei suoi occhi di un castano più scuro del suo erano vuoti ma caldi pieni di tristezza e dolore radicati in profondità, incisi nella sua anima.
Sabrina fin dai tempi della scuola media aveva carisma nessuno li resisteva che essi fossero ragazzi o ragazze, li bastava sorridere e cadevano ai suoi piedi, aveva un’aurea luminosa sempre elegante, intelligente.
Eletta come presidentessa d’istituto e non solo alle scuole medie ma anche alle superiori era sempre la migliore.
Voti più alti, capacità atletiche al disopra della media carismatica, gentile e aveva un modo di fare impeccabile. Lei era luce e chiunque avrebbe fatto di tutto per avere un po di quella luce. E lei ci giocava quante ragazze erano finite nella sua tela a quante aveva spezzato il cuore, un giorno una delle sue amanti gli chiede quale fosse la sua ragazza ideale e Sabrina gli rispose: “Una ragazza fredda che non cede al mio fascino”.
E dopo sette anni eccola.
Davanti alla sua donna ideale. Alexandra.
 Alexandra era nervosa non riusciva a capire che gli stava succedendo, quella ragazza era strana, la intimoriva, guardava l’orologio in attesa che la sua amica arrivasse cosi avrebbe messo fine a quella storia.
 Il campanello suona Alexandra tira un sospiro di sollievo.
Si dirige alla porta e una ragazza con corti capelli biondi occhi color nocciola e con un’aria severa che si addolcisce subito appena incrocia gli occhi stanchi della sua amica.
 La conosce da quattro anni e avrebbe preferito conoscerla in un altro modo, davanti a lei per un attimo rivide la ragazza sporca di sangue che stringeva in modo protettivo una ragazza più esile.
 “Ciao Alexandra, come stai” nel dirlo gli accarezza la guancia, Alexandra non si sottrae al tocco della sua amica.
Sabrina aveva notato il cambiamento repentino di lei, e la rabbia la pervase ma mantenne un’espressione sorridente e rilassata una perfetta maschera, mentre il suo animo s’incendiava.
 
Alexandra fa entrare la sua amica.
 
 “Sabrina ti presento Gabrielle una mia amica non che detective della omicidi.”
 “Gabrielle lei è Sabrina la ragazza che ho soccorso”.
 
Le due si guardano negli occhi, si studiano come due leonesse pronte a difendere ciò che li appartiene. Fu Sabrina stranamente a rompere il silenzio
: “E un piacere conoscerla “
“Il piacere è mio”
 “Alexandra ho fatto le ricerche che mi hai chiesto”.
 “Bene. Impeccabile come sempre Gabrielle. Allora chi sono”
 “Uno di loro è il figlio di Gerard, un ragazzo viziato ricco da fare schifo, gli atri due Mirko Gonzales, e Robert Rodrigo". "Avanzi di galera assunti da Sebastian Suon figlio di Gerard Suon come guardie del corpo.”
 “Ok. "Allora ti lascio parlare con Sabrina e decidete il da farsi”.
Gabrielle la guarda, gli occhi arrossati per la stanchezza e con un’infinita tristezza e terrore dentro. Preoccupata, la segue con lo sguardo, così forte ma allo stesso tempo così fragile. Sa che da oggi tutto sarebbe cambiato, Sabrina la ragazza di fronte a lei sarebbe stata ho il demone che avrebbe distrutto la sua Alexandra o la Dea che l’avrebbe salvata.
Alexandra si era accorta dello sguardo di Gabrielle, si sforza di avere un’espressione tranquilla e serena
 “Tranquilla Gab, ne uscirò a testa alta”
 “Sai che ti proteggerò sempre che non ti lascerò sola”.
 “ Sì. "Appena finite, chiamami intanto ascolto un po’ di musica”.
 
Gabrielle si volta verso Sabrina e nota lo sguardo pieno di desiderio nei confronti della sua Alexandra.
 
 “Non innamorarti di lei, lascia stare”
Sabrina si volta verso quella donna, che sembra avere un legame profondo con la sua donna. E si Lei considerava Alexandra la sua donna.
 
 “Come scusi, deve avere frainteso sono solo molto grata ad Alex
 “Alex?” Gabrielle non poteva crederci, quella ragazza l’aveva chiamata con un diminutivo forse non sapeva che la sua amica era restia.
 “Forse non lo sa ma lei non vuole essere chiamata cosi”.
 “Oh si lo sapevo me lo ha detto questa mattina, ma io gli ho risposto che anche lei poteva chiamarmi Sabri se lo voleva”.
 ‘Questa è pazza’ Pensò Gabrielle dentro di lei.
 
 “Alexandra è una roccia molto forte ha superato enormi difficoltà eppure se ti lascia entrare è veramente fragile distruggerla” “Innamorasi di lei è come un arma doppio taglio,solo una persona speciale può maneggiare tale arma senza sbagli”
“Si stà preoccupando per me detective”?
“Sarò sincera”. “Di lei non mi interessa nulla,come ha sentito io proteggerò la mia amica da chiunque e da qualsiasi cosa”. “ Lei non mi piace e se sono qui è solo perché lei me lo ha chiesto”
“Lei sembra conoscerla bene”?
“Da più tempo di lei.” “Torniamo al motivo della mia presenza qui,allora vuole sporgere denuncia?”
“ Se lo facessi danneggerei Alex”
Ancora,era ostinata a chiamarla cosi…
“No,verrà chiamata a testimoniare”
“ Il signor Gerard non sporgerà,denuncia contro Alex”
‘Quando la smetterai di chiamarla cosi,sei proprio una stupida oca’
“ E per cosa”? “Per avere pestato il figlio”? “Appena Gerard Suon saprà chi ha pestato il suo amato figlio,sarà lui stesso a denunciarlo,e a mandare un regalo di scuse a lei”
“Chi è Alex veramente”?
“Uno,non indaghi due non la chiami Alex tre non la distrugga”
“Ripeto ha frainteso il mio interesse per lei”
“Allora vuole si o no fare la denuncia”
“Poiché mi ha assicurato che ad Alex non accadrà nulla,farò la denuncia”
“ Bene avverto Alexandra,poi andremo in ospedale e al commissariato”…
Continua …

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Capitolo 8
*** Il sogno parte 8 ***


Era sempre stata sensibile alle sofferenze altrui ma quando fu mandata all’accademia militare, aveva dovuto adeguarsi.
“Impara dal dolore Alexandra la debolezza uccide” se lo sentiva ripetere sempre da quel l’uomo che le aveva dato la vita.

Non era mai riuscita a capire perché suo padre l’avesse mandata all’accademia, l’aveva messa anche in un dormitorio maschile unica donna tra tanti uomini.
Alexandra però non si perse d’animo, ogni giorno era schernita e presa in giro ma lei invece di mollare s’impegnava dieci volte di più e con il passare del tempo gli stessi ragazzi che la schernivano ora erano come burattini senza volontà che obbedivano a lei.

Il padre ne era orgoglioso
 “sei una leader Alexandra, sono fiero di te”.
“Sono onorata delle sue parole signore”
“Ora hai venti anni dico bene”?
“No signore ne ho quindici”
“Se prima ero fiero di te ora, lo sono ancora di più” "Il tuo addestramento, però non è ancora finito”.
“Che cosa vuole che faccia signore”
“Passerai, ogni anno in una parte del mondo”.

“In quell’anno pretendo che tu impari la disciplina di combattimento del luogo”
“Un anno è il tempo massimo ma se termini prima, partirai subito per un altro luogo, intesi”.
“Sì, Signore”
“Fino ai tuoi venti anni”
“quale sarà il primo campo d’allenamento”
“Andrai in Asia, Giappone poi Cina e cosi via”.
Aveva quindici anni quando lasciò la sua “casa” se cosi poteva definirla, non rimpianse nulla, in fondo non conosceva alcuna emozione fino a quel giorno di sei anni fa.

Prima da allora aveva incontrato molte donne solo due, però erano entrate nel suo cuore, se cosi, si poteva chiamare.
Se avesse previsto il futuro, avrebbe cambiato strada, e non avrebbe incontrato.

Lei Sara, la ragazza che gli aveva fatto toccare con mano quell’arcano sentimento chiamato amore.

E ora un’altra donna con l’iniziale del nome S stava nuovamente scuotendo la sua anima, non voleva o meglio non poteva.
Aveva bussato, ma non aveva ricevuto risposta cosi Gabrielle entra nella stanza seguita da Sabrina e vede Alexandra dormire.

Per un momento vorrebbe evitare di svegliarla i lineamenti di Alexandra erano rilassati probabilmente stava sognando lei.
Gabrielle la sveglia con calma
“ Alexandra, svegliati”.
“Sara ho sonno, lasciami dormire”
“Sara” è.

L’espressione di Gabrielle si addolcì e si rattristò subito dopo. Potevano passare anni ma sarebbe sempre rimasta legata a lei.

“Alexandra sono io Gabrielle”
Alexandra finalmente si sveglia, è confusa non comprende subito che succede poi incrocia lo sguardo di Sabrina.

Un brivido la scuote dal profondo delle viscere, un desiderio di avere quella ragazza così che solo con lei nella sua vita le sue pene si sarebbero estinte, poi in un barlume di lucidità sente le parole che Ma Kensei maestro di arti marziali gli disse in una di quelle notti in cui lei non si reggeva in piedi. Per la stanchezza

“Ascolta, esistono una gamma di forti sentimenti che compongono l’essere umano, ma solo due sono pericolosi.”
“Il primo è l’amore un arma a doppio taglio capace di mandarti in paradiso e donarti una forza sovrumana, ma con la stessa semplicità è capace di mandarti all’inferno e risvegliare i sentimenti più oscuri e perversi.”
“ Il secondo è la paura.”
“Avere paura implica avere qualcosa di perdere.”

“fino a che sarai interdetta a queste emozioni, vincerai sempre”.
Gabrielle la riscuote dai suoi pensieri.
“Alexandra tutto ok”?
“ Si allora cosa avete deciso”
Gabrielle gli accarezza nuovamente la guancia e con dolcezza chi chiede.
“ Dov’eri questa volta?” “Eri da lei”?
“Domandare è lecito, rispondere è cortesia”.
“Vedo che ti sei ripresa, ha deciso di porgere denuncia”.
“Ok". "Vi accompagno alla porta”
“Come posso sdebitarmi Alex?”
‘Sta con me e colma il vuoto nel mio cuore’.
Si alza dal letto la prende per le braccia e la sbatte contro il muro e poi con sguardo minaccioso le dice.
“Vuoi sdebitarti?” “Non venire più qui."

"dimenticati di me e non chiamarmi Alex.”

“ Solo loro potevano farlo tu non sei nessuno”.
Sabrina non è spaventata perché vede nel suo sguardo che dovrebbe incutere paura. Un dolore infinito e una tremenda solitudine.

Non si sarebbe allontanata come lei voleva anzi si sarebbe avvicinata lentamente e conquistato la sua fiducia.

Come si fa con un lupo selvatico …
 “ Alexandra basta ora”

“Farò come dici.” “Ricorda incontriamo determinate persone per un motivo e il nostro incontro è stato voluto da lui”.
Gli occhi di Sabrina sono pieni d’affetto e calore.

Alexandra si sentì un mostro per averla aggredita...
Continua...

 

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Capitolo 9
*** Il sogno parte 9 ***


“Non se la prenda Alexandra, non è cattiva solo …”.

“Lo so, l’ho visto nei suoi occhi non si preoccupi, non invaderò il suo spazio”.

“Bene firmi qui." "Può tornare a casa appena si muoverà qualcosa, la avvertirò”.

“ Detective possiamo darci del tu, infondo passeremo insieme molto tempo”.

‘Stava amoreggiando con lei, forse’?

Gabrielle doveva ammetterlo, Sabrina è molto attraente, sensuale, affascinante e molto carismatica, non si era scomposta quando la sua amica l’aveva intimidita per allontanarla, anzi gli ha accarezzato il viso e gli ha sorriso.
Sapeva perché la sua amica aveva reagito cosi, probabilmente l’idea di essere l’amante della Morte non l’aveva abbandonata e non voleva che la sua amante gelosa posasse dito su Sabrina.
Si sentiva in dovere di avvertire Sabrina che lei non sarebbe stata un problema se avesse deciso di avvicinarsi ad Alexandra.
Non si fidava al 100% e sarebbe stata dalla parte della sua amica sempre.

Aveva osservato attentamente Sabrina e a parte carisma aveva notato un sincero interesse per Alexandra.
Loro però non l’avrebbero vista cosi e sapeva che Alexandra teneva molto a loro.

“Va bene.” “ Ah Sabrina, non sono io che devi temere, ma Leila Cristin e Lucy”.

“E chi sarebbero”

“Sono ragazze cha hanno molto a cuore Alexandra.” “La conoscono da più tempo di me e l’hanno vista con il cuore in frantumi troppe volte, provano un forte affetto più forte dell’amore stesso senza contare che sono vittime della stessa malattia che ha colpito noi due”.

“Quale malattia”

“Il fascino solitario di Alexandra, il suo essere cosi".

“Speciale”?

“Si”
Sabrina sorride e se ne va, l’avvertimento di Gabrielle non l’aveva lasciata indifferente.

‘Quante donne s’intrometteranno tra me e lei?’’Queste ragazze provano lo stesso sentimento che provo io per Alexandra’?

Sabrina non avrebbe perso, avrebbe solo mollato la presa per un po’, si era accorta di avere provocato qualcosa in lei ora doveva solo darli un po’ di tempo per rendersene conto.

Alexandra era sconvolta, era da qualche tempo che non provava quei sentimenti. Per un assurdo attimo pensò che la ragazza misteriosa fosse Sabrina ma scacciò subito quel pensiero.
Attendeva con ansia quella ragazza è vero ma fino a che era solo un sogno, poteva utilizzarla come scusa per non innamorarsi, e poi era molto meglio sognare lei che avere incubi. Si guarda allo specchio e oltre alla sua immagine vede riflesse due donne.

Una con lunghi capelli neri è un vestito bianco occhi azzurri e dolci, l’altra sui venti anni un viso più infantile e più dolce.
“Morte, sei sempre più bella e insieme a Soledad siete le donne più belle che io conosca”. “Sabrina non sarà un problema quindi sta lontana da lei”.
La donna con i capelli lunghi sorride triste non è quello che voleva forse? Avere Alexandra tutta per se portandole via una alla volta  le donne che amava?  L’altra donna afferra per mano Morte e svaniscono nel nulla.
Alexandra va a letto e si addormenta, quasi subito e la vede, la ragazza misteriosa era tornata per vivere nuovamente con lei un semplice giorno di vita quotidiana.

Continua
 
 
 

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Capitolo 10
*** Il sogno parte 10 ***


“Auguri amore mio” “ svegliati, dai, oggi facciamo due anni insieme, “.
“Già, due anni che mi rompi.” Disse lei“non possiedi una casa”? “ Sei sempre da me”
Mette un broncio, adorabile poi gattonando sul letto si mise su di lei e iniziò a stuzzicarle il collo con baci e piccoli morsi.

Lei però non vuole cedere ma quando quella ragazza la bacia in modo casto e delicato, li perde il suo sangue freddo e li chiede scusa che non voleva dire quello che li aveva detto. E che era felice di averla trovata. La ragazza sorride soddisfatta e scende da leiAhahahah, ho vinto lo sapevo che in realtà eri una romantica” Alexandra non credeva in pensieri e parole dolci eppure da quando aveva incontrato lei tutto ciò in cui credeva era crollato. Preferiva pero non esternare quelle frasi romantiche che li venivano dal cuore. Doveva pur mantenere il suo fascino freddo, è distinto.
Alexandra è scioccata. Era riuscita a prenderla in giroscappa hime”.
“Nooooooooo” “Siiiiiiii” e si rincorsero per tutta la casa ridendo, scherzando e inciampando fino a che la ragazza le dice “ Amore ti preparo il pranzo e mangiamo insieme ok”?  “Pranzo, scusa non dovrebbe essere ora di colazione?” “ Amore sono le due del pomeriggio” “perché non mi hai svegliata?” “Perché eri adorabile mentre dormivi, Vai a lavarti che tra un’ora arrivano gli altri” Alexandra la raggiunge e abbracciandola le dice “ti amo, hime e questi due anni sono l’inizio di cento ancora, sono felice di averti nella mia vita". Mi chiedo come ho fatto a sopravvivere senza di te amore mio.”. “Stiamo insieme ora.” “Non ci pensare”
E dopo un bacio passionale Alexandra entra nella doccia.
Poi tutto diventa sfocato, e lentamente il sonno la abbandona, non vuole. Vuole lei restare li.
Sente rumore in cucina è ancora assonnata quando si alza dal letto.
‘C'è qualcuno nella mia cucina ma chi … No. Non può essere lei’
Il cuore perde un battito a quel pensiero e Inizia a correre.
 ‘Dio se esisti fa che non sia nuovamente un’illusione?’.
Purtroppo lo era di fatti in cucina cera realmente una ragazza ma non era lei.
E delusa, triste e per un istante il volto di Sabrina fa capolino nella sua mente.
‘Perché penso a lei’
“Leila che ci fai tu qui”
LA ragazza si volta sorridente e nel giro di pochi secondi si ritrova tra le braccia di Alexandra.
“Mary mi ha detto quello che ti è successo stai bene tesoro”?
“ Leila sto bene ma non credo che questo giustifichi la tua violazione di domicilio”.
“Non ho violato un bel niente ho le chiavi vedi”?
E gli e la mostra soddisfatta.  Capì subito dopo di avere sbagliato Alexandra non sapeva nulla e di certo non gli e le aveva date lei.
“Come mai hai una copia delle mie chiavi?”
“Le abbiamo fatte tempo fa”
“Abbiamo”?
“ Sì, io Lucy e Cristin.” “Cerca di capire eravamo preoccupate” “Dopo la sua morte sei cambiata".”Bevevi troppo scatenavi risse e non ti premunivi di difenderti, tornavi a casa piena di lividi e fumavi erba, eravamo preoccupate che ti sarebbe potuto succedere ancora cosi almeno”.
“Non vi fidavate di me vero” “ E non vi fidate tuttora, non sono una ragazzina so a badare a me stessa”.
E arrabbiata. Leila è spaventata; poche volte aveva visto la sua amica cosi, le succedeva solo quando pensieri ed emozioni contrastanti si scontrano furiose in lei.
Avevano avuto una storia ma stare con Alexandra non era facile. Non perché fosse cattiva solo che stare con la bella e fredda Alexandra, equivaleva a essere single. L’aveva conosciuta a Seoul mentre imparava una qualche, disciplina di combattimento, la colpi il suo sguardo freddo privo di vita eppure le si leggeva un fondo di bontà affascinata e sedotta da quello sguardo si dichiaro dopo un mese. “Alexandra mi sono innamorata di te”
Alexandra è sorpresa.
“Sono lusingata delle tue parole, ma non posso ricambiare”.
“Perché, non ti piaccio forse”? “ o è perché sono più grande di te”
Alexandra sorride.
“Non è questo, io non ho un cuore in grado di amare sono arida e non ho intenzione di germogliare soffriresti con me”.
“Non m’importa non ti lascerò in pace fino a che non ti convincerai”.
“ Ad amarti”?
“No.” “Ad amare te stessa, perché tu un cuore l’hai solo, non lo sai”.
“Fa come ti pare, ma non aspettarti nulla”.
“ Va bene”
Si misero insieme ma non era come lo immaginava. Sapeva che Alexandra provava affetto per lei solo non riusciva a dimostrarlo, ingenua credeva che se si fosse impegnata ci sarebbe riuscita ma non fu cosi. Lentamente iniziava a sentirsi a disagio eppure Alexandra era premurosa con lei, allora cosa la turbava e la faceva sentire a disagio. Un giorno mentre era al fiume capì ogni cosa.
Alexandra era speciale un’eccezione troppo buona e perfetta e lei a confronto non era nulla. Alexandra riusciva a vedere la sua anima in profondità ogni volta sembrava che la scrutasse e lei sentiva che era nuda davanti a quello sguardo.
Alexandra è speciale e vede e sente più di altri, a lei nulla sfugge e ti fa sentire come se tu fossi zero e provi il desiderio di ferirla perché stando con lei noi tutti, risentiamo di ciò che Dio non ci ha donato, solo una donna forte e sensibile può stare con lei un’eccezione”.
A parlare era stato il maestro che allenava Alexandra e quella sera si lasciarono. Leila pero promise a se stessa che qualsiasi cosa fosse successa, avrebbe protetto Alexandra innamorata di lei e consapevole che lo sarebbe stata per molto tempo e non si sarebbe sottratta a quella tortura e avrebbe ucciso qualsiasi ragazza avesse ferito quella bellissima ragazza che li aveva mostrato la vera se stessa.
“ Alexandra scusami se vuoi, ti ridò oggi stesso le chiavi, so di aver sbagliato ma io ti amo ancora e tu sei la persona più importante". "E vero che sto con William e lo amo ma se dovessi scegliere te e lui sceglierei te”. “Sempre”
Alexandra si avvicina, Leila si copre teme che possa picchiarla e in vece La stringe a se “ Scusami Leila se ho reagito cosi, sei importante anche tu per me e Dio solo sa che farei se qualcuno osasse toccare te o le altre e solo che da un po’ di tempo faccio sogni strani purtroppo sono troppo belli e quando mi sveglio tutto, svanisce” “ Per questo sono agitata da un paio di mesi”.
“ Che sogni”
Alexandra decise di fidarsi in fondo tra tutte Leila è quella più vicina a lei e che sa come prenderla, chissà forse lei l’avrebbe aiutata.
Inizia dalla ragazza del sogno, di quello che prova e che fanno fino ad arrivare a Sabrina.
E a quello che li aveva scatenato
 Continua
 
 

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Capitolo 11
*** Il sogno parte 11 ***


Sabrina era tornata nel suo appartamento.
 
Alexandra fece capolino nei suoi pensieri,rivede la ragazza che premurosamente le medica le ferite,dolce e delicata nei gesti,che la prende in braccio come una principessa per portarla in camera sua adagiandola delicatamente sul letto,la premura nel prepararli una tisana che la facesse dormire.
 
Aveva rinunciato al suo sonno e aveva vegliato su di lei tutta la notte,e la mattina l’aveva sorretta mentre stava cadendo, ma la cosa che i colpi di più furono gli occhi.
Quegli occhi di un castano più scuro del suo,cosi profondi e misteriosi,le sensazioni che avvertì furono strane,per la prima volta si sentì preda e non predatore.


Affascinata da quegli occhi e da quei ricordi e brividi intensi, le camminano lungo la schiena e la mente si riempie di pensieri perversi e sessuali, voleva Alexandra la bramava,ma era consapevole che questa volta la preda sarebbe stata lei la bella e ammirata Sabrina ormai schiava di lei che la allontana, le sfugge perché non lo sà.

Poi però ripensa alle parole di quella Detective altre donne che come lei bramano Alexandra.
‘Chissà cosa realmente si annida in seno a quelle donne,bramose del mio nettare’

“Nutrono per lei un affetto più forte dell’amore”

Le parole di quella donna li risuonavano in testa.

“si preoccupa forse per me detective”? A quella domanda gli aveva risposto guardandola dritta negli occhi seria

“Innamorasi di lei è come un’arma doppio taglio,solo una persona speciale può maneggiare tale arma senza sbagli”
“Sarò sincera”.

“Di lei non m’interessa nulla,come ha sentito prima proteggerò la mia amica da chiunque e da qualsiasi cosa”.

Da quella frase non aveva capito molto forse voleva dire che a un punto di rottura Alexandra avrebbe sofferto come lei se non di più?
 Non lo sapeva, e non la interessava saperlo.

‘ Alex quando voglio una cosa la ottengo sempre e tu non sarai un’eccezione.

"Le altre non sono nulla in confronto a me tu è di me che hai bisogno.”
Alexandra le aveva raccontato tutto, Leila non poteva crederci aveva visto le emozioni della sua amica paura, dolore e passione quando parlava di Sabrina, e d’infinita dolcezza, delicatezza, e il tono della voce allegro quando parlava di quella ragazza che vedeva in sogno.
“Sarà stato un sogno premonitore”


“Un sogno che”?
“Un sogno premonitore”.

“Quello che potrebbe accadere in un futuro che sia prossimo o meno”.
L’espressione di Alexandra è un misto tra il confuso e incredulo

“ Sei forse pazza Leila a”? “Queste cose non esistono”
“Allora non so che dirti, forse desideri tanto colmare la tua solitudine e smettere di andare a letto con Alessia al punto da partorire le immagini di una ragazza che non conosci”
“Una sorta di difesa Alexandra”?
“Non lo so”


"Però so quello che voglio ed è lei”.
“Sabrina ti piace”
“Che centra lei”
“E poi sai benissimo che non voglio alcun legame che non siate voi, non posso innamorarmi, morte è in agguato e tremendamente gelosa”.
“Ancora con questa fissa”?

“ Alexandra la morte non è l’amante di nessuno”.
“ No"? " è allora spiegami”.
“ LEI è morta perche mi amava, CAROL prima di lei mentre io continuo a vivere,nonostante le numerose volte che ho tentato di”…
Leila le tira un sonoro schiaffo,la guancia di Alexandra inizia con il diventare sempre più rossa.

Gli occhi di Leila sono nuovamente pieni di lacrime
“ Scema non dire più una cosa del genere”


“Non mi trovi d’accordo,eh”?
“E dillo che sei felice che lei non ci sia più che stai con William perché non puoi stare con me,”
Un altro schiaffo colpisce Alexandra e un,altro,un altro ancora.
“Scema lei era una mia carissima amica,come posso gioire per la sua morte”.

“William lo amo,Voglio una vita con lui”.

“Ma tu sei il mio primo amore e normale che ci tenga a te”


Alexandra si avvicina ancora di più ;odia vedere Francesca in quello stato sa che ha ragione.

“ Dimmi che mi odi”

Leila era sbigottita.


“Perché dovrei”


“Perché non sono riuscita a difenderla”


“Non è colpa tua ti avevano drogata,tu non centri nulla”


“ Le emozioni mi hanno tradita”.
Leila l’abbracciò.

Un abbraccio materno,confortante e fu così che la fredda Alexandra crolla e aggrappata  a lei inizia piangere.
Continua

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Capitolo 12
*** Il sogno parte 12 ***


Mary era preoccupata.
Pensieri affollano la sua testa e il suo cuore confuso la amava ma Alexandra faceva solo sesso con lei;

si ritrovò a pensare che stesse meglio prima quando la attraevano solo gli uomini.

Non era omofoba.

Solo che come quasi tutte le ragazze della sua età volevano il principe azzurro, un uomo alto, nobile tenebroso gentile e leale.

Lo aveva trovato sì nel corpo di una donna.
I pensieri svaniscono nell’attimo in cui Alexandra entra in negozio.
“Salve capo”
Mary si butta ad abbracciarla e la stringe forte come se la sua vita dipendesse da lei.

Alexandra li mette una mano sulla testa e sorridendo li sussurra.
“Sto bene".

“Non preoccuparti Mary sto qua non mi è successo nulla come puoi vedere”.
 
“ Lo so, e ne sono felice” ricomincia a piangere.


“Che succede ancora” gli chiede Alexandra sempre stringendola a se.


“E’ solo …” singhiozza Alexandra ha intuito cosa le vuole dire ma lascia che lei si sfoghi

“E’ solo che se penso che saresti potuta morire mi si spezza il cuore sei importante per me Alexandra io ti amo”.
Alexandra si allontana da lei gli occhi sgranati per lo stupore, il petto inizia a farli male il fiato lì si spezza in gola.
‘No. Non volevo questo.

Non volevo che se innamorasse di me e gli lo avevo pure detto amare una come me equivarrebbe a morire per lei. ‘
Mary aveva avvertito il cambiamento di Alexandra fredda come una statua di ghiaccio gli occhi privi di vita.
Solo dopo si rese conto di quello che aveva detto.

Le ritornano a mente le parole di Leila “ Alexandra soffrirebbe molto se la ragazza con il quale va a letto s’innamorerebbe di lei”.
Che cosa aveva fatto.
Alexandra rivive in un attimo i suoi ricordi Carol, conosciuta in Francia, la migliore spadaccina che avesse mai visto bella dolce e solare, era la sua insegnante nonostante la stessa età.

Fece battere il cuore di Alexandra fin allora in silenzio sordo e cieco, li dava affetto amore tutto.
Carol era stupenda, rideva sempre anche per una cosa stupida.

Ad Alexandra piaceva quel suo lato infantile, le sembrava incredibile come una persona potesse cambiare atteggiamento.

Quando duellavano Carol era fredda e spietata ma quando uscivano, diventava simile a una bambina che vedeva il mondo con l’innocenza tipica della bambina.

Voleva girare il mondo Carol vedere posti nuovi, assaggiare piatti tipici dei luoghi che voleva visitare, ascoltare tutte le lingue e sentire tutti gli odori volevano ogni cosa. Lei era il suo sole caldo e luminoso
‘Tu non sei in grado di amare’ Sei un mostro senza cuore’.
Parole dure. Parole giuste. Marchiate a fuoco in lei
  Poi la rivide pallida in una cassa di legno.
Intorno a lui scese il gelo.
L’immagine cambia tornando ancora più indietro Francesca il loro primo incontro, il primo bacio.
Non conosceva l’amore fredda e distante faceva di tutto per trasmettere o meglio trasformare in gesti.

L’affetto che provava per lei, ma non ci riusciva eppure Francesca non si rassegnava e ora era lì al suo fianco.
Li vennero in mente Cristin e Lucy eterne innamorate dell’amore conosciute per sbaglio in un incontro di Muai Thai divertenti e solari, e poi lei.

Sara la ragazza che aveva riportato la primavera nel suo mondo travolto da cupo inverno.
La rivide riversa in una pozza di sangue, Gabrielle che l’aveva aiutata a rimettersi con Leila , Cristin e Lucy .
Ora Mary. Era stata chiara solo sesso nessun sentimento.
Bum. Bum. Bum il cuore urlava l’anima si ribellava non poteva succedere di nuovo non ancora.
Alexandra crolla al suolo
Continua

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Capitolo 13
*** Il sogno parte 13 ***


Leila pensa che alla sua amica li farebbe bene incontrare Lucy e Cristin sono una forza tutte due.
“ Lucy, che dici di andare con Cristin a trovare Alexandra è al negozio”.

“SIIIIIIIIIIIIIIIIIII”

Era contenta, da quando avevano saputo quello che era successo ad Alexandra volevano andare da lei ma pensarono che fosse stato meglio mandare Leyla per prima tutte erano a conoscenza che aveva un’intimità particolare con la loro amica, per vari motivi. Loro erano lì quando la sua ultima ragazza le aveva spezzato il cuore, decisero che l’avrebbe pagata, e cosi fu. Leyla però non capiva cosa legasse quelle due ad Alexandra, avevano ammesso che l’infatuazione per lei gli era passata. Forse Alexandra ha risvegliato in loro sentimenti diversi da quelli che aveva lei.

“Leyla ci sei”’

“Sì.” Si” Dai le farà piacere incontrarvi”

“ Chi è la ragazza che ha soccorso”

“ So che si chiama Sabrina, e sembra abbia stimolato qualcosa in Alexandra”.

La cornetta li cade dalle mani una fitta al cuore la trapassa. Doveva essere successo qualcosa ad Alexandra.

“ Leila. Leila che succede”

“Alexandra è in pericolo.” “Dove vi trovate”

“Come in pericolo”. “ comunque stiamo vicino la stazione.”

“ Andate subito in negozio io vi raggiungo prima che posso". "Alexandra potrebbe essere in arresto”

“Che cosa succede” “Ehi Leila ci sei”?

Leila aveva riattaccato, qualcosa di terribile era capitato alla sua amica.Lo sentiva sempre quando li capitava qualcosa o peggio quando si “arrestava”, sperava che non fosse così. L’ultima volta durò un intero anno, ma c’era una ricorrenza particolare. Però ora era sola. Mary urla, è spaventata Alexandra, è stesa hai suoi piedi, è svenuta di colpo la prende la testa è gli è la poggia sulle gambe.

“Mary che è successo”

Era stata Cristin a parlare, la donna si avvicina al corpo di Alexandra e si fermano il cuore quando capì che Leila aveva avuto ragione.

“ Non lo so Cristin stavamo parlando e all’improvviso ha perso colore e poi è svenuta, ho chiamato l’ambulanza hanno detto che sta arrivando”.

“ Scema è in" “arresto”. “ L’ambulanza non può fare nulla, nessuno può aiutarla”.

“ Cristin che succede”.

“Oh.” “mio Dio ALexandraaaaaaaaa”! "Amore che ti è successo,piccola.”

Lucy con sguardo torvo guarda Mary

“ Che le hai fatto”

“ Nulla stavamo parlando, poi è svenuta”.

"Lucy chiama Leila vedi, dove si trova”.

“Pronto”

“Leila." "Alexandra si è fermata”

‘No. Non può essere non di nuovo?

“Che cosa è successo”

“Stava parlando con mary è poi è svenuta”.

Leila riattacca il telefono, è arrabbiata quella ragazzina non le era mai piaciuta. L’arresto è una sorta di ricerca della pace eterna tramite il sonno.
Quando la persona vittima di tale “malattia “ se cosi la poteva chiamare prova forti emozioni. Come terrore, senso di colpa, rabbia, dolore e tristezza il cervello si spegne l’anima ricerca la pace, dove nulla lo può turbare e di conseguenza tutto il corpo si ferma solo cellule indipendenti rimanevano attive e si andava a formare uno strato intorno al colpo che preveniva l’invecchiamento.
Entra al negozio infischiandosi della macchina in doppia fila.

“ Si è ripresa”?

“ No è ancora ferma”

Si avvicina a lei e sente che era già al secondo stadio. Prende una forbice e li ferisce il dito. Non usciva sangue lo strato stava iniziando a comporsi.
Leila si dirige verso Mary . La prende per le spalle e la sbatte contro il muro e con rabbia li urla.

“MARY!” “COSA E’ SUCCESSO”?

Mary è intimorita lo sguardo di Leila è minaccioso e li incute timore.

“Stavamo parlando ed è svenuta”
 
“COSA LE HAI DETTO, MARY”?

“Che la amavo, so che mi avevi detto di non farlo ma non si possono comandare i sentimenti”.
Leila la lascia .

“Ce un motivo per il quale ti ho detto, di non innamorarti di lei”

“ Alexandra è diversa vedi lei è molto speciale unica oserei dire e a ridurla cosi sono emozioni come paura, indecisione tristezza ecc”…

“Emozioni umane che alimentano l’oscurità, e quando succede, l’anima non le sopporta allora scappa, il cervello si spegne”.

“Come un computer quando ha troppi virus per non danneggiarlo lo si arresta.”

“Lo stesso vale per lei”

Mary è sconvolta come poteva saperlo.

“ Si sveglierà”?

“ L’ultima volta eravamo ad Amsterdam subito la morte di Sara” “Alexandra aveva visto gli uomini che avevano causato a Sara la morte dopo averla stuprata”
“Ricordo come fosse ieri”

Lucy e Cristin abbassarono lo sguardo loro c’erano.
Era ad Amsterdam, doveva apprendere un'altra disciplina del quale non si ricordava il nome. Non li interessava, nulla aveva più senso per lei Sara era morta e non era riuscita a vendicarsi. Stavano in un Pub, tutte e tre. Alexandra era andata in bagno alcuni uomini le affiancarono.

“Salve bellezze possiamo offrirvi qualcosa da bere”.

“No grazie già fatto” fu Leyla a rispondere.

Gli altri si avvicinano seguendo l’esempio dell’amico.
Alexandra uscì dal bagno e guardò in direzione del bancone, dove sapeva che le sue amiche erano li. Quello che vide le gelò il sangue loro. Erano loro quelli che appena due mesi prima l’avevano drogata. Bastardi le avevano iniettato una droga che l’aveva paralizzata ma che la teneva cosciente.
Così la fecero assistere allo stupro collettivo di Sara per poi … Non aveva il coraggio di continuare a ricordare sente la nausea giungere ma fa un profondo respiro e ritorna in se. Si avvicina a quei bastardi cerca di contenersi.

“ Loro stanno con, me”


“Alexandra sei tornata”


“ E questa qui cosa vuole.”

Quella voce, ’ Ti piace ragazzina? e tu guarda come la tua donna ti tradisce.’

Doveva restare calma e portarli fuori,lì non poteva scatenarsi.


“Non vi ricordate?” “ Un mese fa avete stuprato una ragazza vero”?

“TU.”

“si usciamo abbiamo una questione da risolvere altrimenti chiamo la polizia”

“ VA BENE.”

Erano fuori finalmente.

“Alexandra che succede”

“Loro sono i carnefici di Sara.” “ Qualsiasi cosa succeda Non mettetevi in mezzo e non chiamate la polizia”

“ Che cosa vuoi fare”

“Mandarli all’inferno”

“Alexandra non farlo”

“Si lascia stare lei non tornerà in vita”

“Ascoltale”

Ma Alexandra non ascoltava. Mai. Nessuno.

“ORA A NOI." ANIMALI PAGHERETE”

“E cosa vorresti fare siamo molti più di te puttanella”
Alexandra gli aggredì,no come un’esperta di arti marziali,ho soldato o meglio ancora essere umano ,ma come un demone privo di vita.
“Dopo lo scontro Alexandra si arrestò restando incosciente per un anno,”

“ Quindi può”
Il cenno negativo di Leyla la butta in un baratro oscuro

“ Si Svegliò perché Il sette luglio era il compleanno di Sara,ma noi stiamo in dicembre mancano sette mesi e non è detto che succeda ancora”

Leila insieme alle ragazze si fa aiutare a portare Alexandra in macchina e poi a casa per pregare in un miracolo.
Continua

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Capitolo 14
*** IL SOGNO 2 PARTE 1 ***


Mary non se lo aspettava, come poteva saperlo?

Alexandra non gli aveva mai detto nulla certo Leila lì e lo aveva detto, ma non la prendeva in considerazione per lei era una ragazza che si preoccupava che la sua amica non fosse ferita. Come poteva sapere de questa “malattia” se cosi, la potevano chiamare, no ne aveva mai sentito parlare.
Suonarono alla porta.


“ Chi è”? Rispose Leila


“Sono io Gabrielle”


Apre la porta e la fa accomodare, appena la vede in volto il cuore perde un battito. Occhi gonfi e rossi, muco e lacrime che gli sporcano il viso, i capelli solitamente tenuti legati ora sono sciolti lungo la schiena e altri incollati in viso capì che era successo qualcosa ad Alexandra perché solo una cosi può ridurre in quello stato una ragazza forte come lei. Sperò di sbagliare,ma raramente il suo intuito da detectiv sbagliava.



“Alexandra dove si trova”? “ La volevo avvertire che sarà chiamata a testimoniare”.


“ Lei, si è fermata Gabrielle”

La guardava Leila ma senza vederla, il suo sguardo perso in un qualche luogo sperduto ma assolutamente doloroso.
Gli occhi si sgranarono dal terrore e si riempirono di lacrime.
Gabrielle non l’aveva mai vista in quello stato, sembra dormisse, il suo volto sereno ma allo stesso tempo pallido, freddo le accarezza il viso piano come se fosse di fragile vetro e temesse di romperlo.
Quando gli e lo disse non ci voleva credere normale se una persona ti dice

“ Sono in grado di fermare il mio tempo e rimanere giovane” non puoi crederli è impossibile e anche dopo averlo spiegato di rifiutò di crderci.

Ora però doveva ricredersi.

“ E' viva”?
“Probabile, è in un profondo coma”
“Com’è successo”?
“ Mary gli ha detto di essere innamorata di lei.”   “ Conosci Alex, e sai." " Quanto quelle due parole insignificanti composte di cinque lettere le facciano male”.
Gabrielle lo sapeva e fin troppo bene,Alexandra li disse che amare una come lei equivarebbe a soffrire, e poi Sara gli e le disse prima di morire,quelle parole erano uno dei tanti punti deboli che lei aveva. Si ritrovò a pensare a Sabrina,per qualche motivo non smetteva di pensare a lei,non che fosse lesbica e non l'attaraeva ma per il suo avere capito subito che tipo di persona era Alexandra.

A lei ci sono voluti tre anni quasi.



“A Mary cosa hai detto, perché suppongo che c’era lei quando Alex è crollata”.


“La verità e quello che successe ad Amsterdam, “.


Gabrielle non può trattenersi e la schiaffeggia.

Cristin si mette tra le due per fermare qualsiasi zuffa o litigio, non era il momento per litigare non con Alexandra in quelle condizioni.


“Perché mi hai tirato uno schiaffo che ti sei fumata”?


“ io nulla e tu”?


“ Che intendi”


“Come pensi che reagirà Alexandra quando verrà a sapere che hai spiattellato i suoi problemi a Mary”? “ Sai che è riservata”


“ E cosa dovevo dirle”? “Sentiamo, gli è svenuta davanti agli occhi”.
“Non so Anemia”? “Stress post traumatico”? “Stanchezza per via del fatto successo due sere fa”? “Le scuse c’erano Leila.” “Sai cosa credo”? “Che tu volevi ferire Mary facendola sentire in colpa perché non hai mai accettato che Alexandra andasse a letto con lei”.
Leila non dice nulla ed esce dalla stanza per poi sedersi sul divano a piangere. Gabrielle aveva ragione per un momneto vedere il viso sofferente di Mary le diedi un immenso piacere.

 Dopo la relazione con Alexandra nonostante l’amicizia promessa lei non aveva accettato altre donne nella sua vita, sperava in segreto, sempre che Alexandra soffrisse così da correre da lei e nel conforto magri diventare qualcosa di più e per un po’ aveva funzionato Alexandra lì si affidava completamente, nei momenti in cui non voleva nessuno solo Leila , lì, si poteva avvicinare.

Dopo Carol però Alexandra cambiò, più umana e forte non correva da lei ogni volta che litigava con Carol o qualcosa andava storto non più.

Si ritrovò a odiare Carol che gli aveva portato via Alexandra. Quando Carol morì, provò un fastidioso senso di sollievo per quanto fosse orribile a lei, non dispiaceva la sua morte .
Arrivò odiare Sara la sua migliore amica che amava come una sorella, perché aveva fatto breccia nel cuore di Alexandra e poi Federica quella ragazzina che beveva e fumava come se non ci fosse un domani, aveva sedotto Alexandra si mise con lei ma in realtà Federica voleva un'altra, aveva usato la sua amica come rimpiazzo per poi lasciarla trovando mille scuse quando la realtà era che era stanca di lei.
Prima di Carol Alexandra non si sarebbe infatuata di una ragazzina, prima di Sara non avrebbe mai lottato fino all’estremo per tenersi quella ragazzina.

A volte vivere senza amore può essere la soluzione a tutti i problemi.
 
Continua
 
 
 

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Capitolo 15
*** IL SOGNO 2 PARTE 2 ***


Erano trascorse due settimane, Alexandra era ancora nel suo letto da quel giorno non si svegliò più.
Cristin era sempre lì e si dava il turno con Lucy è Leila ormai casa di Alexandra era diventata la loro.

“ Credi si sveglierà mai Leila”?

“ Dipende da lei Lucy, Alex è molto fragile.”

“In apparenza sembra fredda come il ghiaccio, invulnerabile, indistruttibile forte e fiera ma lo sai che in realtà è una ragazza dall’animo buono e fragile.”


“Ad Amsterdam però non era tanto fragile.” “ C’eri pure tu Leila e hai visto cosa avevo fatto, sembrava che aveva bisogno di vedere il sangue”.

“Amava Sara.” “ E sicuramente se lei fosse stata qui Alexandra”.

“Non si sarebbe fermata vero”?

“Già” “Anche se pensandoci, non credo sia stata colpa di Mary o almeno non lo è stata al 100%”.

“Non capisco”

“Io sono stata da lei prima che andasse da Mary, abbiamo avuto una specie di litigio sul fatto che avevo le copie delle chiavi di casa, ma non è quello che mi preoccupa, la ragazza che ha soccorso.” “Quello mi preoccupa”

“Perché”


“Quando li ho chiesto che aveva tanto di speciale quella ragazza lei mi ha risposto”.

“Il mio cuore ha ripreso a battere per la prima volta dopo quattro anni Leila”.
Quelle parole ferirono Leila da che lei iniziò a pensare che Sabrina non era una qualunque, per la sua amica.  Leila voleva sapere di più cosi come Lucy e solo una persona l’ha conosciuta come Alexandra. Gabrielle.


“Tu la conosci a questa”?


“ Io no ma Gabrielle sì, Alexandra gli ha chiesto di prendersi cura di lei”.


“Chiamiamo Gabrielle e facciamoci dire quello che sa”.

Gabrielle era alla centrale il mandato di arresto per Sebastian Suon era pronto. I suoi colleghi si erano offerti di andarlo a prendere ma Gabrielle non lo aveva permesso, Alexandra gli aveva chiesto di occuparsene personalmente e cosi avrebbe fatto soprattutto ora che la sua amica era in quel letto, immobile. Non respirava il cuore era fermo tutto in lei era bloccato; gli venne in mente di avvertire Sabrina non riusciva spiegarselo ma era convinta che quella donna dal fascino sensuale e tremendamente sexy avrebbe fatto parte della vita di Alexandra al 100% .
Arrossi quando si rese conto dei pensieri che stava facendo su Sabrina. Pensieri che scacciò subito appena intravide la casa di Gerard Suon.
Davanti alla porta pregusta il momento in cui Gerard difenderà suo figlio e lei basterà pronunciare il nome di Alexandra e tutto sarebbe finito in pochi minuti. Bussa alla porta, ad aprire fu proprio Gerard.


“ Sono la detective Gabrielle Corbel sono qui per arrestare suo figlio Sebastian Suon”.

“Mio figlio”? “E per quale motivo”


“Tentativo di stupro contro Sabrina Ellis”


“ Mi sembra impossibile che mio figlio abbia fatto una cosa simile aspetti che lo vado a chiamare entri e si accomodi”.


“ Sebastian”!


Il ragazzo sussulta nel sentire il padre urlare.


“ Che succede papà”


“Che succede dici”?


“Qui sotto ce la detective della omicidi,con un  mandato di arresto nei tuoi confronti .” “Non mi avevi detto che la ragazza era priva di sensi e che non ti conosceva”?


“ Papà te lo giuro è impossibile era svenuta e non credo che i ragazza che sono intervenuti riducendo me e i miei amici sappiano chi sono”


“ Ora scendi cosi chiariamo ,se non ci sono prove possiamo denunciare la centrale di polizia per diffamazione.”
 

Gabrielle attendeva non era intimorita ma per sicurezza richiese una pattuglia,non ce ne sarebbe stato bisogno ma essere prudenti era la prima cosa.
Sebastian è preoccupato quella donna non poteva sapere chi fosse lui no la conosceva e l’altra era svenuta si rassicurò subito dopo con quel pensiero,una volta arrivati giù Gabrielle prepara le manette ma come supponeva il padre si mise in mezzo.


“Mio figlio non ha fatto nulla “


“ Deve amare molto suo figlio per crederli”


“Ovvio e un Suon simili comportamenti come stuprare le ragazze sono azioni ignobili”


“ C'è una testimone, la ragazza che ha picchiato suo figlio e i suoi amici”.

Gerard non credeva alle sue parole Sebastian gli aveva detto che erano stati dei ragazzi a ridurlo così.


“Ragazza”?


“Allora suo figlio è tornato in leso il sette dicembre verso il quatto del mattino”.


“Non è stato aggredito da una banda di ragazzi”.


“Ragazzi eh”


Gabrielle ride.

“ Sebastian ti conviene parlare, ascolterò la tua versione”.

Tranquillo e sicuro gli racconta la sua versione.

“ Quella sera eravamo andati a un locale, avevamo bevuto e quando siamo usciti, abbiamo visto la ragazza accerchiata da cinque ragazzi che rischiava uno stupro, ci siamo buttati a difenderla ma le abbiamo prese.”

“ Ah e cosi”


“Vede mio figlio dovrebbe essere definito un eroe e non un criminale”.


“ Signor Gerard le dico io come sono andate le cose, e quando le dirò il nome dei “ragazzi” che hanno tentato di stuprare quella ragazza e che suoi figlio eroicamente ha cercato di difendere sarà lei stesso a consegnarmelo”.


“ Mai, e mio figlio e li credo”


“Il sette dicembre verso le quattro del mattino una ragazza ha visto suo figlio e i suoi due amici intorno ad una ragazza”. “Sabrina Ellis appunto”.


“la ragazza non solo è intervenuta ma a ridotto in uno straccio suo figlio e i suoi amici”.


“ Ma non dica stronzate detective una ragazza contro tre ragazzi”.


“ Già sembra assurdo ma la ragazza in questione, e figlia di un suo conoscente”.


“Come si chiama sentiamo”


“ Il nome Alexandra Allen Davis.” “Le dice nulla”?
Il viso del l’uomo diventò bianco come un lenzuolo inizio a sudare, se era stata lei, allora il discorso della detective quadrava.

“Alexandra  Allen Davis, figlia del Capo di Stato Maggiore degli stati uniti d’America Anthony Carson Davis”?


“Si” “ Dopo avere difeso quella ragazza da suo figlio Alexandra, ha fotografato la targa, da li è stato semplice risalire a suo figlio.” “Sabrina è una cara amica di Alexandra”


Aveva mentito ma era sta Alexandra ad accordarli il permesso e poi la faccia di quel l’uomo era esilarante. Quanto potere aveva la sua amica se persino un uomo potente come lui tremava a sentire il nome del generale.

“(In caso facesse storie dopo avere sentito il mio cognome, dilli che Sabrina è una mia cara amica.”


“ Anche se non la conosco così tutto, andrà liscio)”.


“ Papà che succede”


“ Sebastian Suon la dichiaro in arresto per tentativo di stupro nei confronti della signorina Sabrina Ellis, “. " ha il diritto di rimanere in silenzio,ogni cos-..."


“ Papà io non centro nulla aiutami”!


Il padre si avvicina è gli tira uno schiaffo.


“Hai fatto un errore e devi pagare Sebastian non posso coprirti più ora che so come sono andate, le cose è giusto che devi pagare”.


“ Papà chi è quest’Alexandra”


“La figlia di uno degli uomini più potenti d’America, addestrata fin da piccola da Davis personalmente.” “ Addestrata dai migliori maestri di tutto il mondo, sa sparare con sette armi da fuoco differenti conosce quartodici lingue, è una leader nata e a quanto si dice se lo volesse potrebbe prendere il posto del padre." Suo padre non perdona nessuno delle persone che da noie a sua figlia l'ama molto”.


Una volta arrestato, Gabrielle riceva una telefonata …
Continua

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Capitolo 16
*** IL SOGNO 2 PARTE 3 (destino) ***


Lucy era stanca e Cristin non lo era di meno, Mary andava e veniva la prima volta che era andata aveva avuto paura ricordò la reazione che ebbe Leila e non osò pensare cosa avrebbe fatto Karen .
Già Karen la psicologa di Alex bellissima al suo parere  innammoratasi di una sua paziente decise di andarsene giustificazione? Non poteva essere d’aiuto alla sua paziente perché innamorata di lei.
Karen Non sarebbe riuscita a essere obiettiva con Alexandra perché in lei nasceva un profondo desiderio sessuale e di amore nei confronti della sua paziente.
Alexandra non aveva mai saputo che era stata lei la causa della partenza della psicologa.

Mary ricordò le ultime parole di odio, risentimento o forse gelosia.
“Non farle del male, per lei sei solo sesso.” “ Non t’invidio avere Alexandra a metà deve essere una tortura non riuscirai mai ad avere il suo cuore.”

“Deve ancora apparire la donna giusta per lei, e su una cosa puoi esserne certa non sei tu”.
Mary è di nuovo di fronte alla porta temeva d'incontrare Leila.
Una settimana prima
Mary si sente in colpa si fa coraggio e va a casa di Alex.
“ Chi è”
“Sono Mary. Leila sono qui per Alex “.
“Va via, non sei la benvenuta”
“Voglio vedere Alex”
“NON CHIAMARLA COSI." " Mary. VAI VIA,TE LO AVEVAMO DETTO DÌ NON INNAMORARTI DÌ LEI”
“I sentimenti non si possono comandare”
“ALLORA AVRESTI DOVUTO NON PARLARE” “ VA VIA ORA”
Ora è di nuovo lì davanti alla sua porta.
“Chi è”
‘Non era Leila. Mary ne era sollevata’
“Sono Mary”
La porta si apre in men che non si dica e una ragazza dai lunghi capelli castani e occhi azzurri arrossati e gonfi.
Era il turno di Cristin questa volta di vegliare su Alexandra ormai era in queste condizioni da due settimane.
Cristin si avvicina a lei e gli accarezza la guancia con dolcezza.
Aveva conosciuto Alexandra in un incontro di muai thai era andata insieme a sua sorella Lucy, e quando la videro lei, era lì bellissima e fiera, e vicino al palco una ragazza con i capelli a caschetto egli occhiali è una ragazza con i capelli castani lunghi con dei boccoli alle punte. Che stavano incoraggiando la guerriera di quella sera.
Finito, lo scontro volevano assolutamente conoscere quella ragazza che nonostante la tipa era più grossa di lei aveva vinto senza  problemi.
Trovarono il camerino e bussarono, ma non ricevettero risposta. Notarono però che la porta era aperta ed entrarono di soppiatto e quello che videro le imbarazzò la guerriera che le aveva sorprese in quel combattimento non facendosi neppure un graffio stringere e baciare la ragazza con i capelli lunghi che stava prima sotto il ring.
“E meglio se usciamo abbiano visto qualcosa di “
“Bellissimo”!”come sono belle tutte due”. “Che invidia volevo stare al posto suo ma hai visto come sono belle”?
“Cosa ci fate qui voi." "Chi siete”
La voce aveva interrotto le effusioni della giovane coppia.
“ ah ecco noi siamo venute qua per conoscere la ragazza che ha combattuto prima, ci ha colpito e volevamo vederla”.
“ Dovrei chiamare la sicurezza”
“E lasciale stare Leila non hanno mica attentato alla mia vita”.
La ragazza si avvicinò alle due che erano diventate rosse come pomodori e li tese la mano.
“Il mio nome e Alexandra, la ragazza scorbutica si chiama Leila ed è la mia migliore amica non che assistente e la ragazza”.
Fa segno alla ragazza di avvicinarsi a lei.
“Questa è Carol la mia ragazza non che insegnante di scherma”.
E da quel giorno Cristin e Lucy entrarono a far parte della vita di Alexandra.
Cristina sentì il campanello e andrò ad aprire era Alessia.

Non sapeva come comportarsi, sapeva che Leila l’aveva trattata male e che in fondo non se lo meritava ma era sempre stata Francesca a decidere chi poteva vedere meno Alexandra.
“Posso vederla”?
A Cristin, Mary li fece tenerezza aveva gli occhi arrossati, la testa china e un broncio da “ scusami mamma ho rotto il vaso” le sembrò una bambina spaventata.
Non se la sentì di mandarla via.
“Entra” “Leila verrà tra un’ora quindi hai solo sessanta minuti per stare con lei”.
Sorrise quando vide Mary sorriderle, Leila era stata troppo severa con quella ragazza.
Il destino non fa favori. Mai.  A nessuno tutto accade per un motivo e presto tutti sapranno la risposta alla domanda. Perché?
 
 

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Capitolo 17
*** IL SOGNO 2 PARTE 4 –Bugie innocenti ***


 
Mary entrò nella camera della donna che amava dopo due settimane di agonia e ansia finalmente poteva vederla.
Quello che vede non li piace.  La sua Alexandra era in quel letto immobile, pallida sembrava dormisse. Una persona che dorme, respira, il petto si alza e ci si muove, lei non lo faceva. Iniziò a dubitare che fosse viva.
Si avvicina alle sue labbra e lì da un bacio.
Si avvicina e inizia a liberarsi di quel peso che la opprimeva da quel giorno.
“Alex.”inizia a ridereuna risata isterica e triste. “Scusa so che detesti essere chiamata cosi. Ti amo tanto Alex nonostante tutte le intimazioni e minacce. Sei bellissima anche cosi.” Gli accarezza il viso e la bacia ancora, di nuovo. “ Continuo a sognare le nostre notti, quando toccavi ogni punto del mio corpo". Riuscivi ad accendermi con un solo sguardo. Dicevi che era solo sesso tra noi, eppure ogni tocco, carezza bacio trasmettevano dolcezza, tenerezza.
All’improvviso la porta si apre.
“Tesoro Leila sta venendo ”
“ E già passata un’ora”?
“No tesoro e lei che ha anticipato”
A Cristin gli fece tenerezza cosi gli venne un’idea.
“ Tesoro, lasciami il tuo numero quando sarà il mio turno, ti chiamo cosi puoi vederla di nuovo e ti terrò informata su tutto ok "? “
“Perché lo fai ?”
“ Non lo so, ma sento che è giusto” “ vai ora su”.
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Era in salotto la testa piena di pensieri, sapeva che era giusto, quella ragazza non meritava l'odio di Leila. I suoi pensieri sono interrotti da una telefonata.
“pronto?”
“Cristin tutto ok”?
Era Leila Cristin non voleva parlarle non era brava a mentire.
“ Si sono solo tesa per questa situazione come mai hai chiamato”.
“Sto con Lucy, volevamo sapere se volevi mangiare qualcosa di particolare?”
“ah no grazie va bene tutto.”
“ allora torniamo prima”
Ecco e adesso?
“Ora che ci penso ho voglia di gamberi, ”
“Cosa? "Pochi secondi fa hai detto il contrario.”
“Si ok non ho voglia di pesce.”  “Non ti arrabbiare ma non sono sola.”
“ che vuoi dire, chi c'è oltre a te, ”
 Cazzo che li dico
“Emh ecco sto con”
“RISPONDI chi c'è lì con te?”
“non dovresti parlare al telefono mentre sei alla guida”.
“ Mi sto infuriando parla”
“ok sono con un ragazzo e stavamo per fare sesso”
Silenzio, aveva esagerato ora era nei guai.
“Tra venti minuti sto li fai SPARIRE quel verme SUBITO.”
Era finita ora doveva mandare Via Mary.

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Capitolo 18
*** IL SOGNO 2 PARTE 3- passato,presente e futuro ***


“Ti piace il vento”?
“Non lo so.” “Non ci ho mai pensato”
“Perché”
“Perché è aria non la si può toccare vedere si può solo sentire ,e come se non esistesse”
“Come l’amore”
“Che centra l’amore”?
“L’amore non si può toccare.” “ ma si può sentire e vedere”
“Anche il vento”
“Come”? “ Se hai appena detto se e come non esistesse”
“Non mi hai ascoltata allora Alex”?
“Si mi hai chiesto se il vento mi piaceva ed io ti ho risposto che non lo sapevo ,che non ci avevo mai pensato e che non lo si poteva toccare ne vedere solo sentire.” “Poi sei stata tu a paragonarlo al amore”
Alexandra stava sdraiata sotto un albero a godersi gli ultimi raggi di sole. Avevano fatto l’amore li, in una notte di mezza estate,Alex pensò subito che se fosse passata la polizia le avrebbero arrestate, per atti osceni sorrise a quel pensiero.
Sara li faceva perdere ogni razionalità per quanto si opponesse lei vinceva sempre come Carol.  Già la bellissima spadaccina che le aveva mostrato una strada che non immaginava,ripenso al incidente alle sue ultime parole di odio nei suoi confronti.
“ Alex mi hai sentita non ascoltata,il vento lo si può vedere e anche sfiorare,le foglie non si muovono certo da sole.” “ L’amore lo stesso lo vedi nelle coppie,lo sfiori con i sensi gli ascolti con il cuore,e come il vento sai che esiste, anche se non è materiale ma è più reale è vero di ogni altra cosa che tu credi materiale,”
Alexandra la tirò a se

“ L’unica cosa che so e che tu sei la mia vita." "Sara solo questo conta per me."


“Gabrielle sono io Leila”
“Leila è successo forse qualcosa ad Alex?”
“No ti ho chiamata perché volevo chiederti cosa sapessi della ragazza salvata da Alex.”

“Sabrina Ellis.” “cosa vuoi sapere”
“Che tipo è”
“E difficile da spiegare,è una ragazza molto carismatica,bella e tremendamente sensuale non si e spaventata quando Alexandra l’ha minacciata anzi le ha sorriso e accarezzato la guancia” .“e testarda anche se Alexandra gli aveva detto di non chiamarla Alex ,Sabrina lo faceva senza preoccuparsi della reazione di Alex, Anzi li teneva testa e sai quanto è complicato tenere testa alla nostra bella soldatessa”
“ Si.” “ Lo so fin troppo bene,dove sei adesso”
“Sto portando alla centrale Sebastian Suon e poi devo informare Sabrina del arresto”
“Sabrina”? “ Da quando hai confidenza con una vittima di un’aggressione”
“Me lo ha chiesto lei e non ho saputo dirle di, no.” Leila quella donna ha uno charm che non t’immagini”
“ Va bene se ho novità ti faccio sapere”


Leila era sbigottita la descrizione di Gabrielle era pressoché strana aveva descritto Carol e Sara non poteva essere una coincidenza. Questa Sabrina fosse poteva essere la chiave per il risveglio di Alexandra se cosi fosse. Sabrina Ellis è la ragazza che Sara in punto di morte ha pregato che incontrasse Alex.
 
“ Sabrina,amore svegliati”

Sabrina apre gli occhi era stata interrotta mentre sognava la sua Alex,quando si voltò verso quella voce cosi familiare capì tutto o meglio ricordò ogni cosa.

“Buongiorno a te,ehm come ti chiami”
“La ragazza aveva la faccia un po’ delusa”
“Elisa”
“Vero si. “” Scusa la mattina appena sveglia sono un po’ smemorata.” “Grazie della compagnia Elisa,quando esci chiudi la porta”
“Quindi per te sono solo stata un ripiego”
“In effetti non sei tu quella che voglio ma sei stata brava comunque,solo non sei lei mi dispiace odiami pure se vuoi scusa.”


La ragazza se ne va arrabbiata e in lacrime. Sabrina ritornò a dormire sperando di tornare a sognare la sua Alex.
Era cosi ormai da due settimane, dall’ultima volta che si era vista con Alex,di giorno lavorava come psicologa la sera andava nei locali più disparati e cercava una ragazza per passare la notte. Dopo avere incontrato Alexandra tutto il lei era cambiato il desiderio,la passione e la lussuria la facevano da padroni. Molte notti ha sognato di fare l’amore con Alexandra di stringerla a se,fantasticava spesso sul suo fisico e la sua esperienza sessuale,sperava fosse vergine sarebbe stata perfetto se fosse stato cosi,come ogni volta che pensava a lei il sangue s’incendiava e la passione la invadeva. Si guardava in giro in attesa di una preda,che potesse soddisfare quegli istinti,la trovò subito.
E cosi da due settimane lei tornava sempre con una ragazza diversa ma che in qualche modo li ricordasse lei. Non l’aveva vista ne avvicinata ma era giorni che aveva una strana ansia che la invadeva ogni volta che la pensava,voleva incontrarla.
Lo desiderava talmente che il suo desiderio diventò realtà,suona il telefono e con il cuore in gola risponde.


“Pronto”?
“Sabrina sono Gabrielle ti ho telefonato per avvisarti che ho arrestato quel l’uomo,puoi venire in centrale per il riconoscimento”?
“Ci sarà pure Alex vero”?

Gabrielle ammutolì da una parte voleva dirle che Alex non stava bene ma dall’altra non poteva farlo non sapeva come avrebbe reagito Francesca ,era lei che dominava l’intera vita di Alexandra.

“Sabrina,Alexandra ha dei problemi seri non parteciperà al riconoscimento e no credo verrà in tribunale”
“Che è successo ad Alex”
“Sabrina lascia stare non indagare oltre”
“Perché voglio sapere lei e la mia …”
“Non state insieme Sabrina; non è la tua donna,mi dispiace ma l’hai sentita tu stessa non ti vuole nella sua vita”


Quelle parole furono dolorose per lei perché sapeva che Sabrina ne avrebbe sofferto,ma la privaci di Alex veniva prima di tutto.

“ Va bene verrò in centrale per l’identificazione”
“Ok,ciao e scusa”

Sabrina si infilò nella doccia il sonno gli era passato la cosa che contava ora era andare da Alex.
Voleva vederla anche solo per sentirsi dire di andarsene.

" Alex,spero che tu stia bene non soporterei l'idea di non vederti più"
 
 
“Alex,non credi sia giunto il momento di tornare hai delle persone che ti aspettano”
“Nessuna di loro è più importante di te e Carol”
“Alex perché non vuoi tornare”
“ho paura”
“E di cosa”
“Alessia si è innamorata di me per colpa mia ha sofferto,Adelaide e Cristina hanno rinunciato a ogni relazione per starmi accanto Francesca mi ha detto che in qualsiasi momento avrebbe scelto me, anche se ama il suo ragazzo e Gabrielle". "Lei non l’ho mai capito ma dopo la tua morte mi ha aiutata molto” “ Ho paura Sara,Carol paura che come voi possano morire e poi qui sto bene non ho molti pensieri”
“Sabrina”
“Che centra lei”
“ Sabrina ti sta aspettando,non è carino farla aspettare”
“Se stento la conosco.” “ Sara perché non mi vuoi qui”?
“ Che domande fai Alex sai che ti amo”
“Mi stai mandando via,come dovrei vederla, Carol anche tu la pensi come me?”
“ Ale,smettila rimanere legata al passato non ti fa bene noi ti stiamo aspettando dal altra parte” “ Noi esistiamo ancora Ale”
“ Non capisco”
Il tuo fisico è forte ma per troppi anni hai vissuto senza emozioni e non ha mai sperimentato cosa comporta relazionarsi con gli altri.” “ Ale il tuo cuore e la tua anima sono deboli”
Sara gli accarezza la guancia. Carol si mette tra le sue gambe con la testa sotto il mento.
“Alex puoi stare qui quanto vuoi ma chiediti se e giusto”
“Non vi manco”?
“ No perché siamo sempre con te”…
“Carol non tenerti Alex tutta per te”

E detto cosi si avvicina ad Alex abbracciandola di dietro.
Alex non voleva tornare e lasciare Carol e Sara ma …


Continua ...

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Capitolo 19
*** IL SOGNO 2 PARTE 5-paure e primi incontri ***


Leila è arrivata, Lucy è con lei.
Non era passato molto tempo da quando aveva sentito Cristin e aveva il sospetto che la ragazza gli avesse mentito.
 Leila Salì le scale insieme alla sorella di quest’ultima. 
Lucy sapeva per certo che sua sorella gli aveva mentito, e aveva anche capito chi copriva, non era difficile.


 Cristin era una ragazza molto romantica e non l’aveva mai vista con un ragazzo per ciò ad esclusione era probabile che Mary era andata da lei e che la sorella gli è lo avesse lasciato fare.
 
Non capiva bene il legame che Leila avesse con Alexandra. 
L’affetto reciproco era palese, eppure Leila guardava in modo diffidente chiunque si avvicinasse ad Alexandra.
 
Capiva l’amore, l’affetto la gelosia ci stava pure ma la sua era ossessione. 
Ripensò a quando Alexandra gli aveva detto del sesso che faceva con Mary e di Come Leila l’avesse chiamata alle due del mattino per sfogarsi.
 “ Leila non pensi di esagerare”?


“Sono solo alla quinta pinta.”


“Leila che è successa”


“Alex.”  "La mia Alex fa sesso con Mary il capo dove lavora”.


Lucy era turbata ma era dell’idea che ognuno potesse fare quello che voleva.


“ E grande può badare a se stessa”


 “Non capisci.” “La mia Alex non è come le altre ragazze, lei è.”


“Speciale?” Terminò l’amica.


“Si”
Lucy aveva compreso che Leila fosse ancora innamorata di lei anche se quel amore ormai era sfociato nel ossessione.


Come poteva dargli torto Alexandra è una ragazza nella media alta uno e settantacinque, capelli medio corti castani, fisico androgino niente di che.


 I suoi punto di forza erano i suoi occhi profondi, caldi e cosi trasparenti che qualsiasi era il suo stato d’animo bastava guardarla negli occhi per capire quello che sentiva, 


il suo sorriso caldo ma malinconico allo stesso tempo e quel carattere strafottente, orgogliosa e sicura di se che attraeva chiunque in un labirinto del quale era impossibile uscirci.


Il bello è che lei non se ne rendeva conto e odiava questo suo lato di se.


“ Sei innamorata di Alexandra”?


Leila la guardò. Stranita a g


“ Cose è.” “ io bevo e tu ti ubriachi”


Lucy la prese per spalle e la voltò affinché si guardassero negli occhi. 


Lucy continuò senza mai distogliere lo sguardo.
“ Ti ripeto la domanda.” “ La ami”?


“ Anche se fosse”? 


Ringhiò nel pronunciare quelle parole. Era amore quello che sentiva? 
Desiderio? 
Ossessione? 
Cosa, non capiva aveva un solo desiderio essere l’ancora di salvezza del altra, per lei, solo per Alexandra avrebbe venduto l’anima al diavolo.
 
“Lei è importante per me”. “Anche se so che un giorno arriverà una ragazza che sarà alla sua altezza.” 


“Un’eccezione come lei”. “Anche sapendo questo io, la voglio proteggere.”
Gli finì la conversazione.
Sabrina era se possibile ancora più preoccupata. 


Le parole di Gabrielle le tornarono in mente.


Era vero che non stavano insieme ma sentiva che Alex era la sua anima gemella, e non sapeva cosa la tenesse lontana da lei decidi andare a verificare di persona.


‘Se la montagna non va da Maometto”.” Maometto andrà alla montagna.” 


Prima, però doveva andare in centrale e dopo sarebbe andata dalla sua Alex.


Gabrielle aveva il cuore che batteva furioso, di lì a poco la Elis sarebbe arrivata e probabilmente le avrebbe chiesto di Alexandra. 


Cosa gli avrebbe detto?


Molte donne giravano intorno a lei ma Leila era diversa, non avevano paura di lei ma la rispettavano perché Alexandra si affidava a lei e non solo, lei la conosceva meglio di loro.


Non li piaceva il modo in cui le trattava e gestiva la vita di Alexandra ma non potevano dire o fare nulla fu Alexandra stessa a dire: “Leila voglio che tu prenda in mano la mia vita”.


 Cercarono di obbiettare ma Alexandra fu categorica.


“So che può sembrare assurdo ma sono stanca di decidere per me e soffrire, decido con il cuore e mi faccio travolgere dalle emozioni, ma se qualcuno più lucida di me può ragionare e decidere al posto mio eviterò molti errori”.
Il ragionamento non faceva una piega ma Alex era troppo ingenua da non accorgersi che Leila non era la persona adatta. 


I suoi pensieri furono interrotti dall’arrivo della Elis.
’Bene’ pensò. ‘ si aprano le danze’.
 
“ Ciao Sabrina”. “Vedo che hai fatto presto”


 “ Buongiorno Gabrielle” “Be si ho una cosa da fare dopo e vorrei sbrigarmi”.
 “Alex non ce”?


 “No” “Ma la sua presenza non è importante, siccome vai di fretta, andiamo”.


 “va bene”


Gabrielle e Sabrina da dietro lo specchio osservarono i ragazzi. 
A Sabrina non ci volle molto individuò
subito Sebastian e i suoi compari.


 “Bene ora posso andare da Alex”


 “ Cosa”? 
Gabrielle era stranita, ma 
quando la Ellis la guardava, non riusciva a obiettare più di tanto.


Sabrina aveva un charm non indifferente che usava sulle persone, lo stesso di Alex ma più sensuale. 
“Sabrina, Alexandra ti ha detto chiaramente che non dovevi più andare da lei”.


 “Ricordo bene quello che mi ha detto.” “ ma ho bisogno di vederla, anche se dopo mi caccerà, devo farlo”.


“ Sabrina non andare, ti troverai di fronte un muro di cattiveria”


 “Allora dimmi che succede”


“ non posso violare la privacy di Alexandra, “.


Sabrina capì dal suo sguardo, dal suo atteggiamento che era successo qualcosa ad Alex, voleva vederla ne aveva bisogno.


E senza voltarsi uscì dalla centrale


Appena entrate a casa Leila non salutò la ragazza seduta sul divano, non la degnò di uno sguardo andò subito nella camera per vedere Alexandra.


 “ Alessia è venuta vero sorellina”?


 “No”… “Sorellona non è venuta e non credo tornerà dopo il trattamento di Leila”.
 
 “ Allora vuoi farmi credere che sei stata con un ragazzo”?


 “Si”


 “ Tesoro ti conosco troppo bene, e so che sei lesbica, come so che ti piace la mia amica Giulia”.


Cristin era arrossita e Lucy scoppia in una risata ama sua sorella soprattutto quando diventava rossa come un peperone.


 “ Come lo hai scoperto”


 “ E un segreto sorellina” “ Mary è venuta vero”? 


Cristin non riusciva a guardarla negli occhi. Lucy li prese il mento e la voltò verso di lei rassicurandola. 


Sapeva che era terrorizzata al idea che Leila lo sapesse.


 “ Non dirò nulla a Leila, tranquilla”


 “Sì, era lei che stava con me.” 


“Scusami sorellona ma quando lo vista con quegli occhi arrossati io”.
Lucy l'abbraccia rassicurandola probabilmente anche lei avrebbe fatto lo stesso.


 “ Avrei fatto la stessa cosa, suppongo tornerà vero”?


 “Quando sarò il mio turno.” “Ok non ce bisogno che Leila lo sappia”.


DIN-DON.


Lucy si alza dal divano e va ad aprire ma Leila l' anticipa. Era tutta la mattinata che aveva uno strano presentimento e appena aveva sentito il campanello ha lasciato Alexandra per andare ad aprire.


 “Lucy resta con Alex apro io”


 “ va bene.”




La ragazza di fronte a lei non solo era bella ma sembrava la figlia di Carol e Sara.
 ‘ Chi è’? Penso...

Continua...
 

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Capitolo 20
*** IL SOGNO 2 PARTE 6- round 1 ***


Uscita dalla centrale Sabrina si era diretta in pasticceria. 
Gabrielle le aveva detto che se fosse andata da Alex avrebbe affrontato un muro di cattiveria, da quelle parole capì che da Alex probabilmente c’erano le ragazze delle quali le aveva parlato. 
La cosa non la intimorì.
Se si fosse presentata cosi di punto in bianco senza un motivo, avrebbe sicuramente destato sospetti.  


Se si fosse presentata con un dolce come modo di ringraziare Alex?
Non avrebbero potuto dire nulla sorrise compiaciuta della sua idea, niente le avrebbe impedito di incontrare Alex.
 Capì un’altra cosa,dall’atteggiamento della detective che molto probabilmente ad Alex era capitato qualcosa e che avrebbero potuto mentirle dicendole che stava al lavoro e non poteva dibattere se gli avessero detto cosi.


Una volta uscita dalla pasticceria si diresse nel luogo, dove lavorava Alex.
Come lo aveva scoperto?
Grazie ad una paziente. 


Quest’ultima gli aveva detto di sentirsi attratta da una ragazza che lavorava in un negozio di vestiti e quando gli e la descrisse si sorprese nel costatare che era la descrizione della sua Alex. 


E ora eccola che entra.
Per Maryera difficile lavorare lì senza Alexandra, le mancava la voleva e soprattutto lo amava.


“Buongiorno”


“Buongiorno signorina mi dica cosa posso fare per lei”?


‘La ragazza sembra essere facilmente influenzabile,ragazze come lei ne ho sedotte abbastanza sarà facile carpirle informazioni’


“Come ti chiami”


“Oh”. “Mary”


‘Mary la ragazza che Alex aveva chiamato. Perfetto proprio lei volevo’


“ Mary è un bel nome, complimenti”


Mentre le parlava, la guardava dritta negli occhi e le sfiorava la mano. 
Sabrina sorrise nel costatare il rossore sulle sue gote e che il suo fascino colpiva sempre.
“ Che cosa posso fare per lei”?


“ Una mia amica mi ha consigliato di venire qua per comprare dell’intimo e mi ha consigliato una certa Alexandra, saresti cosi gentile da chiamarla”?


Notò subito il cambio di colore della ragazzina, il che le confermò che 
Alex era nei guai.
“ A…A.Lex… Alexandra non ce”


“Oh.” “Come mai”?


“Ecco Io non” Marynon riusciva a spiegare l’effetto che li faceva quella donna, si perse in quei suoi occhi castani tendenti al rosso delle foglie d‘acero in autunno e le disse tutto iniziando a piangere.


“ E ha casa sua e seriamente malata, non ne so molto della sua malattia se cosi, la potrei definire ma a quello che ho capito e più morta che viva”.


‘PIU’ MORTA CHE VIVA NO, NON LO ACCETTO’
“ Oh mi dispiace e come mai non è in ospedale?”


“Leila. “ Lucy e sua sorella Cristin dicono che non servirebbe a nulla che le era già successo e che è una malattia che non compare in alcun libro medico.”


‘Questi nomi mi sono famigliari. Certo Gabrielle ora capisco’


Mary continuava a piangere, a Sabrina le faceva pena. 


La ragazza gli spiegò che era colpa sua che questa Leila l’aveva accusata che era colpa sua se Alex era finita in quelle condizioni, e che non voleva che la vedesse. 


Mery rivelò tutto a Sabrina del rapporto che aveva con Alex, di Sara e di quello che successe ad Amsterdam ignara che quest’ultima amava Alexandra e che li stava dando tante strategie per conquistare Alex. 


Rabbia, e gelosia però s’impossessarono di lei, e mentre consolava quella ragazzina, progettava la sua prossima mossa.
Quando Mary si accorse di quello che aveva detto, impallidì.  Aveva spifferato a un’estranea l’intimità della ragazza che diceva di amare, e a questo pensiero se ne aggiunse un altro. 
Leila l’avrebbe uccisa o peggio le avrebbe impedito di vedere Alexandra.


Sabrina si era accorta di tutto, non sapeva chi fosse questa Sara ma da quanto aveva capito, era stata importante per Alex e lo era tuttora. 
All’idea che questa ragazzina avesse toccato, baciato la sua Alex e che le aveva fatto raggiungere l’apice del piacere, la irritava, gli si torceva lo stomaco al solo pensiero.


“ Sei innamorata di lei?”


“Si” “ Lei però non prova lo stesso”


“Ti ha sedotta e abbandonata”


“NO”! “Quando abbiamo iniziato, lei era stata chiara sarebbe stato solo sesso tra noi e niente amore me l’ha detto fin da subito.”




“ Va bene.” 
Sabrina guardo 
l’orologio aveva avuto quello che voleva ora doveva sbarazzarsi di quella ragazzina ma doveva farlo in modo carino perché dubitava che Alex avrebbe chiuso i rapporti con lei che a lei sicuramente ci teneva,doveva farsela amica e le avrebbe fatto comodo.


“Ora devo andare Mary ma prendi il mio numero, sono una psicologa in caso ne avessi bisogno, puoi chiamarmi quando vuoi”.


“oh grazie Sabrina”
Sabrina le sorrise e il cuore di Mary perse un battito. 
Non capiva cosa gli stava succedendo solo una ragazza le faceva quell’effetto e ora questa sconosciuta; quando le ave detto, il nome le sembrava famigliare.


Sabrina dopo essersi accertata che la ragazza stava bene se ne andò al suo vero obiettivo.
 
Il cuore le batteva forte in petto. Tutta la sua tranquillità e sicurezza si erano dissolte nel vuoto. 
Due settimane, erano passata da quella sera e il ricordo delle attenzioni di Alex per lei la fecero rabbrividire; quella notte non aveva avuto problemi a rilassarsi nella casa di un’estranea, sentiva che con lei era al sicuro. 


Anche quando l’aveva respinta la mattina stesso, aveva capito che lo faceva per paura e questo la fece sorridere perché capì che ad Alex lei non li era del tutto indifferente.


Dopo avere calmato il suo cuore, bussò.
 
“ Si chi è lei”?


“Mi chiamo Sabrina.” “Sabrina Ellis, ho portato una torta al cioccolato per Alex” e le mostro orgogliosa, la confezione che aveva in mano.




“ Ah!” “Tu devi essere la ragazza che la mia amica ha soccorso due settimane fa”.


“Esatto!” “Le ho portato una torta come segno di ringraziamento, anche se le sarò debitrice a vita”.


Leila provò una fitta al cuore, aveva capito che quella ragazza le avrebbe portato via la sua amica, in quell’istante si ritrovò a ringraziare Dio che Alex era in arresto.


“Di sicuro sarà contenta, sfortunatamente non è a casa”.


Sabrina sorrise. ‘Povera ingenua’


“ Posso aspettarla non ho problemi”


Fece per entrare ma Leila socchiuse la porta “Mi dispiace ma ad Alexandra non piacciono l’estranee”.


Sabrina mise il piede tra la porta e spinse con eleganza, Leila di lato.


“Ehi!” “Chi ti credi di essere questa non è casa tua”.


“Neanche tua se non erro”


“Alexandra non ce"


“Alex è in casa lo so per certo” “ I suoi occhi sono stanchi,e arrossati ciò significa che ha passato la notte in bianco”. “Ho parlato con la detective mi ha detto che aveva problemi ma non ha specificato quali.” 
“ Una cliente fissa del negozio dove lavora Alex ha detto che sono due settimane che non si fa viva e le atre impiegate hanno confermato che non veniva perché non stava bene” 
“Questo mi ha fatto capire che lei è in casa”
Leila e Cristin erano allibite,possibile che Mary avesse parlato e Gabrielle avesse spifferato tutto. 
Sabrina guardò con sfida Leila.
“ Signorina non creda che siamo cattive ce un motivo per tutto questo solo che non possiamo dirlo,Alexandra ha molto a cuore la propria privacy”


“Cristin STA ZITTA”


“E tu vattene,ho già tollerato il tuo atteggiamento da prima donna per troppo tempo.” “ Chi sei tu per chiamare Alexandra; Alex?” “Non sei nessuno sei solo una sconosciuta e Alexandra mi ha detto che ti aveva chiesto di non cercarla,allora perché sei qui”


Sabrina fu presa in contropiede aveva progettato tutto ma non si aspettava una cosa del genere non restò che improvvisare


“lo so” “Io sono molto grata ad Alex,è una ragazza speciale”


“Che ne vuoi sapere tu”


“HA sofferto molto in passato,ha perso persone che amava,fa fatica rapportarsi con altri per questo non vuole fare altro tipo di conoscenze ed è sempre circondata da poche persone è spaventata o meglio terrorizzata da qualcosa per questo ,ha paura di essere amata.”


 “ E una ragazza abitudinaria non gli piacciono i contrattempi o ciò che non aveva previsto.” “Eppure non è felice,l’ho letto nei suoi occhi,si sente sola è ferita non vive più pensa solo a sopravvivere ha perso interesse per la vita e Avrà pensato al suicidio e probabilmente più di una volta ci avrà provato,se non è arrivata fino in fondo e perché ceravate voi”


Cristin e Leila erano stupite quella sconosciuta aveva indovinato ogni cosa,fu un colpo basso per Leila 


All’improvviso suonarono alla porta Leila era la più vicina. Quando aprì restò sorpresa.


 “William che ci fai qui”


“Sono preoccupato per la mia ragazza”
 
continua
 
 

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Capitolo 21
*** IL SOGNO 2 PARTE 7-Gelosia ***


Erano due settimane che Leila non lo cercava, non lo chiamava, se non per tranquillizzarlo,erano due settimane che non la vedeva, non la toccava non facevano l’amore. 


Leila le aveva spiegato che Alexandra non stava bene e che aveva bisogno di lei.


Alexandra era sempre tra loro.


All’inizio non ci faceva caso, ma con il tempo la cosa era diventata pesante. 
Alexandra era sempre lì. 
Leila la chiamava in sogno, e ne parlava sempre; per lui era stressante, cosi chiese a Leila di presentarli, voleva conoscere la sua rivale in amore, anche se a quanto aveva capito quello di Leila era amore a senso unico sapeva che c’era sta qualcosa tra loro ma non l'interessava.


Quando la incontrò, rimase senza parole. Bella. Carismatica, sicura di se intelligente, arguta, divertente. 


Capiva il perché la sua ragazza ne parlava sempre con entusiasmo; questo però non lo tranquillizzava anzi lo demoralizzava sapere che una donna tanto fantastica,sicuramente superiore a lui in tutto fosse intima della fidanzata.


Se farai del male a Leila.” “ Ti uccido”.


Il suo orgoglio non accettò la sensazione che provò in quel istante. Un senso di terrore lo aveva avvolto.


“ William che ci fai qui.”
“Sono preoccupato per la mia ragazza”
“ Perché dovresti essere preoccupato".  “ Ti ho detto che la mia Alex non stava bene”.
“ La MIA è” William non lo accettava, amava Francesca ma non sopportava che lei fosse sempre al primo posto nelle priorità della sua ragazza.


“A quanto vedo non ci sei solo tu, ci sono Cristin e Lucy e"...


Guardò verso Sabrina e lei lì sorrise presentandosi.


“ Sono Sabrina un’amica di Alex”
“ ecco vedi è in buone mani”
“Stai zitto non capisci”.


William alzò la voce Leila ancora più di lui.
“SI LEILA NON CAPISCO". "PERCHE’ LA MIA RAGAZZA PASSA PIU’ TEMPO CON UNA AMICA NON CHE SUA EX MENTRE DOVREBBE STARE CON ME.”
“ALEXANDRA E’ SPECIALE HA BISOGNO DÌ MOLTE ATTENZIONI”
“ E PERCHE’ DEVI ESSERE TU, CI SONO LE ALTRE”
“William."


Cristin provò ad intromettersi,di sicuro se Alex fosse stata li,non avrebbe avuto problemi. Capiva la gelosia di William,ma non accettava che la giudicasse cosi. Dopo la relazione con Alex a Leila era solo rimasta l'amicizia del altra ed è per questo che teneva a lei.


 "Leila è molto legata ad Alex non prendertela con lei”.


“Cristina lo so.” “ Ma questo non vuol dire che deve passare ogni minuto della sua vita con quella li.”


Lucy
Nessuna di loro si era mai chiesta cosa Lucy provasse per Alexandra, la risposta era semplice. 
Affetto, no amore non desiderio, non voleva essere la sua donna solo la sua confidente, ma quel ruolo apparteneva a Leila .
Sabrina approfittò della confusione e si intrufolò nella stanza di Alex e li scoprì una cosa interessante.
“Sabrina”?
“Lucy”?
“Che ci fai qui”?
“Che ci fai qui”?
“Alex mi ha salvata due settimane fa e tu che ci fai qui.”
“Io conosco Alex da anni, l’ho incontrata in Thailandia e siamo diventate amiche”. “ Non pensavo di rivederti Sabrina dopo ciò che è successo io”.
“Non è colpa tua hai seguito il tuo cuore.” “ E poi grazie a te ho scoperto la mia omosessualità e questo mi ha permesso di incontrare Alex”.
“Che succede di là”?
“ Un certo William è venuto per la tua amica Leila". "Se non sbaglio credo sia geloso del legame che hanno e”.
“Non mi dire che tu non lo sei e Sabrina”?
Sabrina ignora la domanda, anche se sapeva che la sua amica conosceva già la risposta. 
Si avvicina a letto sa che non gli e lo avrebbe impedito.
Gli accarezza il viso e poi li chiede con preoccupazione.
“Come sta”?
“ E’ in questo sta da due settimane”
‘Pallida era troppo pallida perché sia una malattia, e il petto rimane immobile. NON RESPIRA’ 


Lucy aveva notato come Sabrina cambiò colore appena si accorse che il petto era fermo. 
Capì cosa pensava in quel momento e si affrettò ad assicurarla,


“è viva Sabrina non preoccuparti”
“non respira come può essere viva”
“Non è la prima volta che succede.” “Non hai risposto alla mia domanda”
“Perché dovrei la risposta già, la conosci”.
“Sabrina, ” 


Lucy lentamente si avvicina alla donna e la ferma tra il muro e il suo corpo, il suo sguardo è serio, freddo, 
Lucy inizia a parlare.
“ Alexandra è la seconda persona più importante della mia vita”. “Sabrina non so quali siano le tue intenzioni, ci siamo perse di vista ma ho sempre nutrito un profondo affetto per te” 
Le sorride, poi continua
 “Se Alexandra è solo un gioco per te, un enigma da risolvere lasciala stare e va altrove.”


 Fa un respiro profondo e stringe di più il suo corpo a quello del altra.


“Vedi lei è molto fragile, ha paura di essere amata, eppure e la cosa che più desidera”.
“Gabrielle mi ha detto qualcosa del genere e mi ha detto che amare Alex è come avere un’arma a doppio taglio e che se la facessi del male, lei mi ucciderebbe” “è protettiva nei suoi confronti”.


Sorride Sabrina e Lucy la segue poi torna a guardarla negli occhi.
“Non è la sola.” “Sabrina io stessa ti annienterei se solo farai del male a lei” 


guarda Alexandra con venerazione l'avrebbe difesa con le unghie e con i denti.


“Per non parlare di quello che ti farebbe Leila” Sorrise divertita dalle sue parole.
“ La ami Lucy”?
“No.” “Sabrina, io provo un sentimento forte per lei cosi come Gabrielle e Cristin, e Leila quella innamorata di lei e la più pericolosa tra noi.”
“Allora se non è amore cosa vi lega a lei”.
“Lei è come uno specchio di acqua pura e cristallina” “ Ci ha salvate dai nostri demoni e aiutate a vivere accettandoci” “ Ti ricordi come fossi al liceo no”? “mi vergognavo dei sentimenti che provavo verso Cristina e ho cercato di indirizzarli verso di te”.
“ Si” “ Tu eri innamorata di tua sorella, me lo dicesti”.
“ Quando incontrammo Alexandra, mi sentì smarrita davanti al suo sguardo, era come se potesse vedere il marcio dentro di me e l’amore malato che provavo” “E successo due anni fa Sabrina Alex era fidanzata con Sara”.


“Ami tua sorella vero”?
“ Che ti salta in mente Alexandra”
“Guarda che a me puoi dirlo.” “ Sai non c'è niente di male non te ne devi vergognare”.
“ MA TI SENTI”? “COME POSSO NON VERGOGNARMI DÌ ME STESSA OLTRE AD ESSERE LESBICA SONO INNAMORATA DI’ MIA SORELLA.” “SONO UNA DEVIATA”
 “Alla fine lo hai ammesso”. “Questa è una SCUSA!”
“che vuoi dire”
“ Voi non siete sorelle”.
”Tu padre ha sposato sua madre e non avete legami di sangue.” 
“ LA tua è una scusa perché hai paura dei tuoi sentimenti”.
“Come lo sai lei te lo ha detto”?
Alexandra sorride.
“ No Basta vedere i vostri genitori e poi non vi assomigliate”.
“Che centra molti fratelli non assomigliano tra loro”.
“E qui che ti sbagli i consanguinei si assomigliano molto invece”. 
“ Non solo questo mi ha fatto comprendere la verità” 
“Ti ricordi quando sono venuta a casa vostra perché il rubinetto perdeva acqua e tua sorella aveva chiamato me invece che un idraulico”?
“ Si”


“Quel giorno dopo avere sistemato il lavandino, ho visto delle foto di due neonati.” 
“Al’inizio credevo foste voi ma guardandole meglio era impossibile, tu sei più grande di Cristina, poi e sopragiunta tua madre e mi ha detto 
"Da quando si sono incontrate Lucy è sempre accanto a lei". 
Avrei voluto che Lucy nascesse ragazzo perché sarebbe il marito perfetto per la mia bambina’. 
“ Ho fatto due più due e sono giunta a questa conclusione.”
“Allora cosa ti frena Amica mia”
“Lei è Etero e mi vede come la sua sorellona”.
“Credimi Cristina non è etero e lesbica quanto te e me solo che non lo ha ancora compreso”.
“Come fai a dirlo”
“E un segreto.” “Posso dirti solo una cosa, se si avvicina troppo a Sara .Cristina, diventerà cibo per i pesci”.
“Comprendi ora”? “ Devo molto ad Alexandra e vorrei fare qualcosa per lei”.
“Non ho intenzione di farle del male voglio solo stare con lei”. "Dalla prima volta che lo vista non ho smesso un solo attimo di pensare a lei"
“Lo spero per te.”
 “ Non sopporterei di vederla nuovamente con il cuore in frantumi un’altra volta il suo animo non lo reggerebbe.” 
“ Vado di la stanno facendo troppo baccano e Alex deve riposare.”
Sabrina era sola con la sua Alex finalmente, si avvicina piano a quella ragazza che negli ultimi tempi la tormentava.
 
“ Alex credo sia ora che tu vada”
“Carol.” “Lasciami stare qui Sara finalmente sono in pace e-”.
“Ale, non è che non ti vogliamo qui.”
“Allora quale è il problema”?
“Che qui non puoi stare.” “Siamo morte anni fa e tu lo devi accettare”.


“Ma ora stiamo insieme”
“Non sei più la ragazza del quale ci siamo innamorate”.
“Non capisco sono sempre io”
“No Ale”. “ La ragazza che abbiamo amato non sarebbe mai scappata come stai facendo tu”.
“Non sto scappando Sara”
“SI, STAI SCAPPANDO DALLA REALTA’”

“Io voglio solo stare qui.”
“Alex torna indietro, ci saranno momenti tristi e dolorosi, vedrai molte le lacrime, ma non tutte le lacrime sono lacrime di dolore alcune potrebbero essere di gioia, commozione e felicità”.
“Voi avete detto che dal altra parte ci siete e che mi aspettate, come vi riconoscerò”.
“Ci hai mai amate”?
“che domanda, certo”
“Allora non avrai problemi a ritrovarci”. “ Ricordi cosa ti dissi quella notte?”
“La prima ragazza che ti farà battere il cuore nuovamente e colei a te destinata.”
“ Lei e voi”?
“Torna indietro e scoprilo”
Alex sente qualcosa di umido e caldo sulle sue labbra. Una sensazione di calore che li scende dalla gola fino al cuore e che ritorna a battere. Sorride verso di loro
“Ci vediamo dal altra parte”…
 
Continua...

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Capitolo 22
*** IL SOGNO 2 PARTE 9 ciò che è giusto ***


“ Leila, William abbassate la voce” “ Alex non sta bene ha bisogno di riposo e tranquillità”. 
Leila ha notato subito che quella donna non era uscita con Lucy ebbe uno strano presentimento …


“Lucy hai lasciato Alex sola con quella donna?”
“Si.”
“Perché, Lucy.” “Quella deve stare lontana dalla mia Alex”.


William sgranò gli occhi al quel MIA lo aveva sentito tante volte da quando stava con lei. 
Se qualcuno gli avesse chiesto “ sei geloso”? Lui avrebbe risposto
“ SI Cazzo sono fottutamente geloso di quella donna”.


La frase di Lucy fece ritornare William alla realtà.
“ Leila . "Alex è una persona non un oggetto non appartiene a nessuno, di cosa hai paura ”? “Cosa ti turba tanto”?
“Lei non ti ama". Se continui cosi, non stari male solo tu ma anche Alex ne soffrirebbe e poi che otterresti se Sabrina se ne andasse?” 
“Alexandra appartiene solo a se stessa”.


Leila non riusciva a pronunciare parola, qualsiasi cosa avesse detto sarebbe stata inutile. 
Lucy aveva ragione ma quella donna gli avrebbe portato via la sua Alex e lei non poteva permetterlo. 
Nessuna donna era adatta ad Alex solo lei non l’avrebbe fatta soffrire le altre le avrebbero spezzato il cuore.
Cristin non parlava, sapeva che sua sorella sarebbe esplosa alla fine.
Lucy esagerava, sempre tutte lo sapevano ma nessuno diceva nulla.
Non per paura ma perché Alexandra Voleva cosi e se lei era felice, allora tutto andava bene.  Alexandra era veramente felice? Li piaceva che Leila avesse il controllo sulla sua vita?
La risposta era semplice ‘no. Non era felice’ Lei aveva visto la sua amica felice quando stava con Sara prima di quella dannata sera.
Il sorriso quando stava con Sara era luminoso, caldo e irradiava serenità. Ora quando sorrideva, il suo sorriso era malinconico.
La lite tra loro sarebbe andata per le lunghe se Sabrina non l’avesse interrotta.


“Alex si è svegliata” Guardò verso Leila. 
“ Ha chiesto di te”


Leila non ci pensò più di tanto lasciò li su due piedi il ragazzo e corse nella stanza di Alexandra.
Sabrina era rimasta sola con lei.
Li accarezzava il viso con dolcezza sembrava dormisse. 
Ritornò con la memoria la sera in cui Alex la salvò,era uscita tardi dall’ufficio per via di un paziente cosi per rilassarsi decise di andare in un pub a bere qualcosa e magari a rimorchiare qualche ragazza impresa semplice per lei. Era li già da una buna mezz’ora ma niente,pensò che in un giorno di settimana fosse ovvio che le ragazze avessero di meglio da fare che uscire in un pub.
Prese un'altra birra e inizio a pensare. IL suo paziente gli aveva detto se lei aveva dei sogni. Da brava psicologa e riuscita a evitare di rispondere liquidandolo con 
tutti hanno dei sogni che vogliono realizzare”
Lei aveva tutto, bellezza,intelligenza denaro e fascino,eppure non era felice, lei voleva una persona al suo fianco magari una ragazza impenetrabile,affascinante e misteriosa qualcuno che come lei avesse bisogno di conforto,di calore. 
Purtroppo una donna cosi non esisteva se non nella sua immaginazione. 
Stanca di pensare decise di andarsene e mentre cercava il borsellino di fianco a lei sul bancone, una mano poggiò i soldi e disse 
“ Pago io per la signora”


Sabrina s’infuriò non poco non stavano più nel medioevo, dove l’uomo pagava per la donna, questo era puro maschilismo. 
Poggiò la mano sul forestiero e poi lo guardò dritta negli occhi
“ La ringrazio ma non gradisco che un uomo paghi per me non stiamo più nel medioevo,la cavalleria è noiosa”
“Bellezza volevo solo essere gentile”
“Non m’interessa”


Sabrina pagò e poi andò via,arrabbiata com’era, non si era accorta di essere seguita e una volta fuori dal locale ebbe una sgradita sorpresa.


“Nessuna donna ha mai rifiutato la mia gentilezza”
“Allora le donne che hai trovato dovevano essere sciocche ragazzine sognatrici”
“ Sarà” 
“ Di un po’ che ne dici di conoscerci meglio magari capirai che sono un vero principe”
“Sono desolata ma i principi non m’interessano e neanche gli uomini in generale.”
“Che sei una suora”
“Meglio sono lesbica”
“Oh ma anch’io,mi piacciono le donne". "Trovo interessante una donna che scopa con un'altra femmina,se vuoi, possiamo fare sesso di gruppo.”
“Sono lesbica ma anche all’antica”



Aveva perso la pazienza e questo lo aveva notato maledì la sua lingua lunga. 
Vide i tre che si avvicinavano. 
La presero e la inchiodarono a terra, piangeva e pregava per un miracolo,nessun uomo l’aveva mai toccata. 
Piangeva e pregava,e alla fine la sua preghiera fu esaudita. 
Gli occhi umidi di pianto li impedirono di vedere cosa avesse distratto quegli animali. In realtà non vide molto non ci riusciva ma aveva visto la sagoma di qualcuno e poi udito la voce di una donna. 
Vide in lei la sua salvezza “Aiutami”riuscì a dire solo questo prima di svenire per via del pugno di quel bastardo. 
Poi tutto si fece buio e freddo ma al improvviso divenne caldo intorno a lei e quando si svegliò su quel divano ebbe paura non per se stessa ma per quella persona che si era intromessa. 
E quando incrociò i suoi occhi, tutto sparì. 
Ricordò le attenzioni che Alex aveva avuto per lei. E quelle ore capì di essersi innamorata.
 
Essere l’unica donna nella sua vita,prendersi cura di lei,amarla per sempre. 
Sapeva però che Alexandra era molto restia a legarsi a qualcuna da quanto aveva capito, aveva amato poche volte e aveva perso tutto di conseguenza la sua paura di amare era giustificata,e per questo che avrebbe fatto un’apparizione lenta nella vita di quella ragazza che le aveva rubato, il cuore.
 Era una psicologa e chi meglio di lei poteva capire Alex? Basta avventure di una notte,con donne che li ricordavano lei. Non si era mai accontentata e non lo avrebbe fatto di certo ora.
 “ Sei e sarai sempre il mio piccolo tesoro da proteggere”.
Nessuno sapeva che quella frase sarebbe stata una promessa,un sigillo, la firma di un contratto. 
Il permesso che la ruota del destino attendeva per muoversi.
Poi le rubò un bacio …
“Lei...la”
“Alex,ti sei svegliata”
“Co…sa,ci fa…i…tu qu..i”
“Volevo vederti,”
"Le..i..la è nei…guai”


A Sabrina non li piaceva,che la sua amata. La sua Alex chiedesse di lei.
Che rifiutasse lei e chiamare quel altra
“Stava discutendo con il suo ragazzo”
“Chi…ama…la.”
Lo sguardo serio di chi non ammetteva obbiezioni. Sabrina sentì un pulsare li nella sua intimità,quello sguardo deciso le fece provare dei forti brividi
Con Riluttanza andò a chiamare Leila a
Appena entrata in camera Leila abbracciò forte la sua amica e fu seguita da Cristin e Lucy .
Lucy guardò verso Sabrina e dalla sua espressione capì che quell’abbraccio l’aveva ferita,ma non lo dava a vedere.
Sabrina si avvicina a Lucy e a sua sorella.
“ Lasciamole sole”
Sorrise,un sorriso forzato.
 “Hanno bisogno di parlare tra loro”
“Anche l’ultima volta al suo risveglio aveva chiesto di lei”
 “ Su, andiamo." "Dobbiamo anche controllare William”


Uscirono dalla stanza per dirigersi in soggiorno e William non c’era.
 
“ Alexandra,finalmente ti sei svegliata”
“Si ti ho senti…ta …piange…re”
“Non sforzarti sei stata ferma per due settimane ti ci vorrà un po’ per recuperare l’autonomia del tuo corpo,sono qui non vado via”
“Lo… Prom…met…ti.”
Leila gli accarezza il viso per rassicurarla che non sarebbe andata via. Leila è al settimo cielo.
 Alex ha sentito che lei era triste,ha cercato lei e non Lucy Cristin o Gabrielle questo voleva dire solo una cosa che la sua Alex la reputava speciale e unica. Qualcosa però non quadrava Alex aveva cercato lei è vero eppure la presenza di quella ragazza Sabrina la preoccupava,fece mente locale e capì che Gabrielle aveva ragione quella donna sembrava essere la fusione delle due sole ragazze che la sua Alex aveva amato profondamente,e che continuava ad amarle anche dopo di quello che era successo.
 
“dove sta William?”
“forse se né andato Sabrina cosa ne pensi”
“Molto probabile,deve aver sopportato fin troppo e il suo orgoglio non gli permetteva di rimanere qui”
“ Già”
Lucy guardava Sabrina,era diventata ancora più bella è sensuale era incredibile la somiglianza con Carol e Sara . La bellezza e sensualità della prima e la dolcezza e intelligenza della seconda. L’aveva osservata in quelle ore e aveva capito che Sabrina la ragazza per il quale aveva perso la testa al liceo amava profondamente Alex.
A Cristin non gli era sfuggito lo sguardo che sua sorella aveva lanciato a quella ragazza con il quale sembrava avere molta confidenza e la cosa la infastidì non poco.
“Sabrina vuoi un caffè o un the”?
“No Luc sto bene cosi.”
Luc sgranò gli occhi,a quel nomignolo non lo sentiva più da anni era rimasta sorpresa che qualcuno se lo ricordasse ancora-
“Luc”?
“Si tua sorella al liceo la chiamavo così ero l’unica che poteva farlo” “ Comunque mi presento sono Sabrina Ellis ex compagna di scuola di tua sorella sua ex cotta e la ragazza che Alex ha salvato settimane fa”
Rimase sbalordita dalla schiettezza con cui aveva parlato quella ragazza
Cristin aveva sempre saputo che sua sorella aveva avuto più di una ragazza e molto spesso si ritrovava gelosa di lei.
 Erano sorelle eppure odiava che qualche altra ragazza se interessasse a lei, era la sua sorellona e non voleva perderla. Guardò Sabrina era bella i capelli color caramello,occhi di un castano tendente al rosso rubino elegante formosa sembrava una principessa e in un solo attimo Carol e Sara si sopragiunse alla sua.
“ E stato un piacere rivederti Luc"“E stato un piacere conoscerti Cristin.”
“Vai già via,non aspetti”?


“No , non è di me che ha bisogno ora”
Guardò triste verso la porta marrone scura, dove era stata fino ad un attimo fa.
Cristin e Lucy compresero subito e ringraziarono mentalmente il giudizio di Sabrina se avesse insistito per rimanere ci sarebbe stato sicuro uno scontro tra lei e Leila questo avrebbe turbato Alexandra che si era appena svegliata.
Nel momento stesso in cui se ne stava andando Lucy, fermò Sabrina.
“Dammi il tuo numero di telefono”
Sabrina era sorpresa.
“ Come scusa”?
“Dammi il tuo numero di telefono”
“Che ce vuoi provarci di nuovo con me”?
“No scema e che ti ho ritrovato dopo tanto tempo e voglio mantenere i contatti con te.” “ E ce anche un altro motivo vorrei che facessi parte della vita di Alexandra.”
“Sorella ne sei sicura”?
“Cri.” " Leila detiene il controllo sulla sua vita,e questo fa male ad Alex e anche a lei”. “ E giusto che Alex frequenti altre persone oltre a noi. A Leila ci penso io”
Sabrina sorrise di bene in meglio ora aveva alleati anche al interno.
Sabrina si avvicina al orecchio della sua amica e sorridendoli li dice.
“Credo che il tuo amore sia ricambiato amica mia”
Lucy in un primo momento non capi cosa volesse dire. Poi osservò la direzione, dove guardava Sabrina e non ci poté credere ha quello che aveva appena visto.
Sorrise e Sabrina insieme con lei.
 

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Capitolo 23
*** IL SOGNO: angel of darknesse ***


“Miele, perché il miele”

Nel attimo in cui ho aperto gli occhi e ho visto Sabrina, mi sono chiesta. 

“che ci faceva lei qui, e dove era Leila e le altre dove erano” 

quelle e altre domande mi frullavano in testa accompagnati dal mio cuore che aveva iniziato a battere come in passato e sentivo nuovamente la vita scorrere in me violenta. 

Quella ragazza non era come le altre questo lo avevo capito settimane prima quando l’avevo soccorsa.
 
“Forse è lei”? 

Non potevo non chiedermelo. Poi al improvviso un presentimento. Francesca stava piangendo. 

“Le..i.la” Avevo bisogno di sapere, dove fosse la mia amica.

“Alex, ti sei svegliata”

Non avevo tempo di pensare a lei, anche se qualcosa che non riesco a definire mi portava ad averla sempre vicina, avevo bisogno di sapere se quel calore e quel sapore fossero opera sua.

“Co…sa, ci fa…i…tu quai”
“Volevo vederti, ” 

La sua schiettezza e il suo sguardo rubino mi attraversavano e senti il bisogno di sentirla, un desiderio di possessione mi pervase, ma un'altra fitta al cuore mi riportò alla realtà.

“Le..il..a, è nei…guai”

Avevo bisogno di sapere, ma forse utilizzavo quella scusa per allontanare questa strega che mi stava catturando e riportando alla vita senza che gli e lo avessi chiesto …

“Stava discutendo con il suo ragazzo”

Lo sapevo Leila non avrebbe mai potuto avere una storia serena. 

“Chi…ama…la.”

Per un attimo vidi delusione, nel suo sguardo ma forse sbagliavo non avrebbe avuto senso. In quel momento non capivo nulla, ero confusa eccitata e nervosa il mio corpo sia stava sbloccando, e sicuramente avrei fatto una figuraccia; chi non la farebbe. 
Non la volevo lì nel attimo in cui il mio’intestino e la mia vescica si sarebbero svegliati per qualche motivo dopo un arresto sono questi due che si svegliano per primi e immobilizzata avrei sporcato il letto.

Lei sembrava non voler andare cosi cambiai tono e gli e lo ordinai di andare a chiamare Leila.
Leila aveva gli occhi umidi di pianto la voce rauca probabilmente aveva pianto e urlato. 

Io sapevo dell’amore che nutriva per me e mi faceva male non ricambiarla. 
Vedo Sabrina e Lucy andare via e al improvviso un gelo difficile da spiegare mi pervade. 
Non volevo che andasse via.

Non l'ho più rivista. 

Da una parte mi sentivo sollevata dal altra, mi sentivo male, volevo Sabrina ma per lei era meglio non avere a che fare con me.
In fondo la morte camminava al mio fianco.
I giorni passarono da quel giorno ed io mi ero rimessa del tutto. 

Leila non mi ha lasciava sola un attimo non nego che queste attenzioni mi piacessero, Però non avevo smesso un solo istante di pensare a Sabrina e avrei voluto tanto che al posto di Leila ci fosse lei.
 
Giorno dopo giorno sentivo di volere Sabrina sempre di più. 
Questo pensiero mi faceva male.
 Leila con il suo dedicarsi a me sbagliava e poi diciamoci la verità, non era giusto per me e per se stessa purtroppo, non potevo fare altro, o meglio quella era una scusa alla mia vigliaccheria. Assecondarla per quanto sbagliato fosse, mi sembrava l’unica cosa giusta da fare. 
Questo era l’unico modo affinché quello che successe anni prima non si ripeta più.

Lo facevo per lei, ma forse la verità era un'altra. Leila era diventata la mia routine c’era stata sempre per me, le devo la vita, se non fosse stato per lei, 
Sarei diventata cadavere in poco tempo. Per questo quella notte promisi che avrei fatto qualsiasi cosa.

Ora però quella promessa fatta per amore era diventata una gabbia e la cosa mi faceva paura.

Sabrina non aveva più cercato Alex; in compenso parlava e usciva con Lucy cosa che non piaceva a Cristi. r/> Cristin aveva paura che quella donna potesse portarli via la sua amata sorella cosi non perdeva occasione per auto invitarsi alle loro uscite. 

Era gelosa e confusa non capiva cosa stava provando ma da quando Sabrina usciva con la sorella, le cose erano cambiate.

Lucy era contenta di vedere che la donna che amava fosse cosi gelosi di lei. 
Forse Sabrina non aveva tutti i torti e la cosa non le dispiaceva. 

Per quanto Sabrina si sforzasse di essere allegra, si vedeva lontano un miglio che pensava alla loro amica. 
Dal suo risveglio Leila non si era allontanata neanche un attimo da Alex. 

Lucy però non lo accettava, non capiva perché Alex assecondasse l’atteggiamento di Leila doveva essersi accorta ormai da qualche tempo che questo non faceva bene alla loro amica, doveva parlarle, era arrivato il momento di affrontare la situazione.

“Alex non puoi continuare a illudere Leila”.

Lo so.Lucy ma questo è l’unico modo perché non accada una seconda volta.

“ Lo faccio per lei Lucy ”  

Almeno tu cerca di capirmi.

“Cosi li fai solo del male, non lo capisci?” 
“Lucy l’ultima cosa che voglio e farle del male.”
“Allora perché non tronchi questa relazione, “. 

Ne morirebbe tu non sai nulla
“ E PER LEI CHE LO FACCIO!”
“ CHE VUOL DIRE CHE LO FAI PER LEI” 
“Sei solo un egoista Alex vuoi averla sempre al tuo fianco come un giocattolo usa e getta, mi fai pena, mi hai delusa”.

“Lo pensi anche questo tu vero?”

Lo sguardo di Alex era vuoto e freddo Lucy credeva che stesse per fermarsi, e aveva paura di avere peggiorato le cose.
Alex si allontano da lei, lì sorrise.

“Lucy vai via per favore”
“Alex che ti succede”
“Niente Lucy ho bisogno di stare sola e poi devo uscire”.
“Alex io …”
“Tranquilla e tutto ok”
Alex la stringe a se “ Grazie di essere nella mia vita Lucy ti voglio bene e sono contenta che tu abbia a cuore Leila”.
“Alex che succede.”
 “Cos'è che non vuoi dirmi del vostro passato, cosa ti spinge a comportarti cosi”.
“Buona giornata amica mia”

Dolore.  
Questo è quello che Alex provava.
 Desiderava tanto aprirsi rivelare quello che sapeva ma farlo avrebbe significato umiliare la persona più vicina a lei quello che aveva detto Lucy era vero e neanche a lei piaceva questa situazione.

Non sapeva cosa fare. 
Lo sapeva ma non ci riusciva, il prezzo da pagare era troppo alto. 

La conversazione con la mia amica ha riaperto ferite e portato alla luce ricordi che dovevano rimanere li; dove non avrebbero mai fatto male a nessuno. 
Nel ultimo mese sono successe troppe cose sto per esplodere devo andare via.
 
Ottima idea; dovevo pensarci prima un viaggio è quello che fa al caso mio, sono stanca di fare la brava ragazza, ho bisogno di liberare il mio lato oscuro e l’unico modo è di andare al “inferno”. 

Vado in camera e preparo il borsone ora come ora “l’inferno” è il posto ideale per liberare quella parte che tengo chiusa da anni.

Devo telefonare a Mark, poi a Sam e mi devo ricordare di lasciare un biglietto per loro.
“Mark sono io”
“Lord che posso fare per lei”
“ Tornerò per un po’, prepara ogni cosa, il denaro ti arriverà durante la serata”.
“ Capito Lord”
Una è fatta ora devo chiamare Sam e prelevare cinquantamila dollari.
“Sam, sono io”
“Davis dimmi”
“prepara 50.000 dollari starò via per un po’.” “ Avverti mio padre che starò via e soprattutto digli grazie per avermi lasciata libera di fare ciò che desidero, e di proteggermi sempre”.

“ Sarà fatto piccola Davis”
“Ah Sam prepara anche lady, e fai venire un fattorino devo far arrivare alcune cose e visto che andrò con lady, non ci sarà posto."
“ Va bene, ce altro?”
“Se ti chiedono di me di che sono via”
“Andrai lì piccola Davis”
“ si”
“Fa attenzione”
“ Quello sempre”

Accesi la luce e fui felice nel costatare che lei era li. Ogni volta che avevo paura ed ero confusa e l’ira e il dolore diventavano tutt’uno c’era un solo posto che mi faceva sentire tranquilla. 

Alex sentiva l’esigenza di sprofondare nel suo lato scuro.
 
Il fattorino arrivò lì in meno di un’ora, Alex li diede l’indirizzo e il nome della persona al quale doveva consegnare il borsone, lo pagò con mille dollari. 

Dopo un'altra ora Sam si presenta a casa sua con la valigetta, dove probabilmente c’erano i soldi da lei richiesti e la sua Lady era parcheggiata giù.

Tutto era pronto doveva solo lasciare un messaggio alle sue amiche e poi andare via.
 
Mise la tuta da motociclista, il casco legò bene gli stivali si assicurò che tutto fosse apposto; e salì in moto.

Avrebbe potuto usare la macchina, ma la sua lady era perfetta per passare inosservata ed allontanarsi velocemente.

Pensa e ripensava alla discussione avuta qualche ora prima, Leila di sicuro si sarebbe arrabbiata molto se avesse intuito dove lei stava andando. 

Alex non poteva fare altro aveva bisogno di evadere di essere se stessa senza essere osservata.

Il viaggio proseguiva bene ma qualcosa o meglio qualcuno attira la mia attenzione sul ciglio della strada era ferma una donna che conoscevo o almeno così credo.  

Cerco di ignorare la cosa ma quando dallo specchietto vedo dei motociclisti fermarsi decisi di tornare indietro.

Qualcosa mi diceva che era sbagliato che sarei dovuta andare per la mia strada, ma non ascolto mai i saggi consigli che mi sono dati.

“Bella signorina, ha problemi con la macchina”?

La ragazza alzò gli occhi al cielo. “ 
possibile che i tipi pericolosi gli attiro sempre io?”

“ No tutto ok, signori grazie tra un po’ verrà un mio amico e risolverà il problema.”
Erano ubriachi e sembravano come se vedessero una donna per la prima volta.

“Comunque stare qui è pericoloso potresti incontrare dei malfattori, o peggio dei criminali”.

“ Tranquilli mi chiudo in macchina e aspetto il mio amico grazie comunque”.


Loro non erano della stessa idea, quella donna era bellissima e sensuale e la volevano.

Si avvicinano e iniziano a toccarla, la buttarono a terra e iniziarono a levarli i vestiti.

Piangeva aveva paura voleva tanto che la sua Alex venisse a salvarla ancora ma nessuno l’avrebbe aiutata.

Un dei due motociclisti le teneva le braccia mentre l’altro si preparava a farla sua. 

Sabrina chiuse gli occhi sperando che tutto finisse il prima possibile e cosi fu. 

Una voce a lei familiare la scosse, e una sensazione di calore la invase delicatamente, rispettandola.

“ Sabrina scusa il ritardo.”
“E tu chi sei”.
Il motociclista gli ignora e si avvicina a lei.
 Esiste solo lei.

Nessuno doveva osare toccarla.
Il casco integrale li copriva il viso ma Sabrina non aveva dubbi era Alex.
La sua Alex era venuto in sua soccorso ancora.

“ Stai bene, Sabrina”? Il tono era monocorde e freddo come sempre.

“ Sì, Alex.”

“ Signori vi ringrazio per esservi presi cura della mia amica ma ora sono arrivato quindi potete andare.”
“E tu chi saresti damerino”
“voi siete i falcon dico bene?”
“ SI, ci conosci quindi sai che non ci piacciono quelli come te.” “ Chi sei”
“ Alan come sta”
“ Come conosci il nostro capo”
“La ferita allo stomaco gli è guarita?”
“Come fai a saperlo”
“Semplice gli e l’inflitta io”
“Non non è possibile, secondo il capo a farli quella cicatrice e stato un motociclista che indossava un guanto nero con sopra il viso di un lupo di colore argento, e altra mano aveva un anello sempre con l’immagine di un lupo”.

Alex sempre con il casco in testa tirò fuori entrambe le mani dalla tasca e con sicurezza disse.: 
“Un guanto nero come questo e un anello vero?” Uguale a questi forse?”

Le loro espressioni cambiarono improvvisamente, Alex chiede nuovamente loro di andarsene, loro rifiutano e cosi senza neanche rendersene conto si trovarono a guardare il cielo stellato con il piede in aria. 

Se ne andarono via spaventati.
Sabrina aveva assistito eccitata alla scena, 

quella ragazza l’attraeva sempre di più,
 non parlando del suo abbigliamento da motociclista aveva perso la testa per quella ragazza misteriosa che non una ma ben due volte l’aveva salvata.
Da canto suo Alex non accettava le sensazioni che quella donna sensuale, bella e dallo sguardo accattivante gli provocava.

“ Che è successo alla tua macchina”
“Non lo so al improvviso si è fermata, è non e più ripartita”.

La sua presenza mi provocava strane sensazioni, belle ma spaventose allo stesso tempo. Devo sbrigarmi aggiustarli la macchina e andare per la mia strada, devo staccarmi ora da lei prima che sia tardi.

“ Ci do un’occhiata”

Sabrina non aveva mai creduto ma dopo di quello che era successo se era ricreduta. Aveva molte domande da farle. 
Voleva sapere chi erano quelli che l’avevano aggredita, voleva sapere perché la temevano e soprattutto cole sapere dove andasse.

“ Hai dimenticato di fare benzina, rimani qui vado al distributore a prenderne un po’.”
“Voglio venire con te ho paura”
“ Al diavolo. Ok Sali”

Non ci impiegarono molto. Sabrina era delusa Alex sollevata.

“ Torna a casa ora, non hai scuse”
“Tu dove vai”
“Non ti riguarda” Lontano da te e dalle mie sentimenti.
“Va bene allora ciao”
“Si ciao”

Alex era più tranquilla e serena e proseguì per la sua strada, ignara però che Sabrina come lei non seguiva i consigli che gli erano dati.


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Capitolo 24
*** Il SOGNO 2 PARTE 11- ricatto innocente ***


“Starò via per un po’,sto bene non cercatemi.” “Vi voglio bene” Alex.
“ Lucy tu ne sai nulla”?
“Perché lo chiedi a me,sei tu la sua ombra”
“Tu sei l’ultima che l’ha vista per questo, lo chiedo a te”
“Si abbiamo litigato ma nulla di importante”
“ Che è successo”
“ Ho chiesto ad Alex perché continua a tenerti come suo cagnolino,sapendo che sei follemente innamorata di lei”
“NON DOVEVI FARLO”
“PERCHE’, LEILA “?
“NON SONO AFFARI TUOI,TU NON LA CONOSCI.” “ DÌ LEI NON SAI NULLA IO INVECE” …
“ TU COSA.” Si accende una lampadina e Lucy capisce ogni cosa,si dà della stupida,ha accusato Alex di egoismo e invece era l’esatto opposto.
Leila ha notato subito il cambiamento della ragazza.
“Ora mi è tutto chiaro non è Alex a dipendere da te”.
“ Che significa”
“Ho sempre pensato che Alex dipendesse da te in tutto e per tutto,ora però ho capito” “Sei tu a tenerla legata a te,sei tu a dipendere da lei”
“ Ti senti Lucy”? “ Qui nessuno controlla nessuno,stai vaneggiando”
Leila andò via da la, Lucy sbagliava,Alex ha bisogno di lei,non è vero che la tiene legata a se. Alex le vuole bene è la sua preferita.
Per Leila era indispensabile che questa fosse la verità, purtroppo la ruota destino ha iniziato a muoversi. Leila sarà una delle vittime del fato.
 
Avrebbe fatto di tutto per lei. L’amava oltre ogni immaginazione. Oltre ogni regola e ragione.
Gabrielle non riusciva a dormire. Alex si era svegliata e stava bene ma la cosa la preoccupava se Alex era cosi fragile alle emozioni come avrebbe potuto tornare ad amare?
Quando aveva scoperto di questo disturbo, aveva cercato in molti libri di medicina,psicologia e su internet. Aveva chiesto a psichiatri,psicologi ma nessuno la conosceva dedusse che fosse una difesa.  Da cosa doveva difendersi,l’altra cosa che non li andava a genio era il legame con Leila. Si vedeva lontano km che Leila aveva un’ossessiva devozione verso la loro amica,ma non capiva perché Alex non facesse nulla.
 
Mary ormai aveva perso le speranze Alex non si era fatta vedere,anzi era partita senza dire una parola non aveva capito cosa realmente fosse successo non li interessava. Il suo cuore ormai in frantumi non serviva a nulla.
Tutte erano in pensiero per Alex chi in modo diverso,ma tutte avevano paura. Gabrielle aveva il giorno libero decise di riunire le amiche per discutere di quanto successo e forse insieme avrebbero capito, dove si trovava Alex.
Lucy si sentiva in colpa. Se non avesse insistito sull’argomento Leila, forse Alex non sarebbe andata via.
Aveva esagerato lo sapeva e troppa la voglia di aiutare le sue amiche per dare loro una vita più semplice.
 
Sola.  Per la prima volta non li dispiaceva esserlo era consapevole che al suo ritorno avrebbe dovuto dare molte spiegazioni. Ora però non doveva pensarci.
Si guardava intorno,nulla era cambiato. Sorride.
Parcheggiò davanti ad un motel non fece in tempo a bussare che la porta si aprì rivelando la figura di un uomo sulla trentina
:” ben tornato lord, vedo che non è da solo devo dire ha gusto in fatto di donne”
Si voltò e quello che vide la sorprese,il demone da quale stava scappando era li di fronte a lei bellissimo e irresistibile.
Aveva il capo inclinato leggermente verso destra e sorrideva- Era di una bellezza assoluta.
“lord avrebbe dovuto dirmi che non sarebbe venuto da solo le avrei preparato una stanza più grande.”
“ Mike questa qui non era prevista, sai che vengo sempre da solo.”
“ Dico a Monic di andare altrove.” “Aspettava con ansia poverina.”
“Mike ripeto lei non era prevista”
“Prevista o no,conosce questo posto non può lasciarla sola.”
 “Lo so cazzo”
“ lord preparo una stanza più grande?”
“ No. Sai che la uso poco, ho bisogno di tranquillità”
“ Dirò di farle preparare il necessario.”
Sabrina era rimasta in silenzio osservando la scena. Sapeva che non la voleva e li faceva  male.
Alex non sapeva cosa fare. Voleva stare lontana da lei.
Per quanto la detestava una parte di lei era felice che il suo demone fosse li.
La camera era semplice . Un letto matrimoniale, un divano, un armadio una poltrona e il bagno. Era bella Sabrina  già pensava se avrebbero dormito insieme in fondo cera un solo letto.
Seguiva i movimenti  di Alex . Sicuri, decisi si vede che conosceva bene la stanza. I suoi pensieri vengono interrotti da  Alex era arrivato il momento delle  spiegazioni.
“ Perché mi hai seguita?”
“ Interesse scientifico.” “ Sono una psicologa e mi piace aiutare persone interessanti.”
“ Ed io sono interessante?”
Sabrina sorride “sì, molto”
“Perché”?
“Domandare è Lecito rispondere è cortesia”
“ Che intenzioni hai”
“Voglio stare con la mia eroina,e non puoi mandarmi via”
Alex si avvicina con fare minaccioso.
“E sentiamo perché non posso mandarti via”?
“Loro non sanno che sei qui, dal tuo atteggiamento ho capito che sei scappata”
“Mi stai ricattando”?
“non proprio”. Alex che senza rendersene conto era vicino al letto. A Sabrina bastò una lieve pressione per spingerla su letto mettendosi su di lei.
“Chiamalo interesse reciproco”
Le emozioni erano troppe. Alex prese una decisione.
Con un colpo di reni ribalta la situazione. Con sguardo assassino voce fredda senza distogliere i suoi occhi da quelli di Sabrina . Li dice.
“Accetto, resta con me ma devi rispettare le mie regole Ellis”
Sabrina sorrideva, era eccitata ora la voleva ancora di più.

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 -Primi Segni ***


Pioveva. Vetri. Sangue. Lacrime. Lampeggianti.
Tutto andava veloce.
Pioggia.
Persone vestite di nero, ancora lacrime. Lapidi. Parole non dette.
Funerale. Fine di una vita.
Un corpo di ragazza che cade seguito da un fulmine che squarcia il cielo.
Ospedale. Odore di disinfestante.
Dolore. Colpa. Menzogna. Promessa. Nascita di un legame.
 
 
Alexandra si sveglia in preda al panico. Da quanto non faceva più quel sogno?
Credeva di avere rimosso quei ricordi ma a quanto sembrava non era cosi.
Fa per alzarsi ma qualcosa gli e lo impedisce.
Si volta e vede Sabrina, con la testa sul suo petto, sul suo cuore che sperava non sentisse per quanto battesse forte.

P.v. Alexandra

-“Sei bellissima”.

Li sfiora il viso attenta a non svegliarla.

-“non posso innamorarmi di te, non sarebbe giusto”
Sospiro, rassegnata. Lei è bellissima, non posso innamorami di lei, anche se credo sia già troppo tardi.
Allungo il braccio prendo il telefono e compongo il numero dell’unica persona che può aiutarmi.

-Dimmi.
-Tra quanto puoi venire.
-Sono già qui. Vi Aspetto.
-Grazie
-Non faccia tardi lord.

Finalmente potevo iniziare, lui era lì ed io avevo bisogno di sfogare la mia ira e frustrazione. La guardo prima di andarmene. E bellissima, con i capelli color caramello sparsi sul mio cuscino. Quelle labbra rosa, piccole e perfette. Devo andarmene.
Non la volevo qui, con me in questo luogo, non volevo che mi si avvicinasse.
Dovevo allontanarla, ma come.
E testarda come lei non mi lascerà andare tanto facilmente.
Dovrò farmi odiare da lei, tanto è un’abitudine.
Ce un solo sentimento più forte dell’Amore e la sua nemesi l’odio.
Scendo nell’atrio decisa a iniziare la prima possibile.

 Prima iniziavo.
Prima lei andava via.
 Prima va via.
Più tempo vivrà.
Arrivo davanti a quella porta. Negli anni nulla è cambiato, entro e lo trovo lì seduto su quello sgabello a fumare, come sempre.
Si alza e viene da me, sorride malefico.

-“Allora lord è pronto?” il suo alito puzza di fumo e alcol.
-”Come sempre”.
Alza un sopraciglio come incuriosito dalla mia risposta. Lo capisco e da anni che non vado, li capisco i suoi dubbi.
-“Vedremo.” “Non ci andrò leggero, devo tirare fuori quello che dentro e che sicuro ha dimenticato". La settimana prossima iniziano gli incontri e non mi va che muoia per mano di un buzzurro.”. “Risponda una domanda.” “Cosa la spinta fin qui."
-” Voglio tornare a essere libero.” “Voglio dimenticare cosa è giusto e cosa non lo è.” “Soprattutto voglio smettere di essere umano."
-“ Capisco” "Estirperò le emozioni in lei, la renderò un uomo privo di sentimenti iniziamo quindi.”
 
 
 
Sabrina inizia a svegliarsi e sorride perché aveva dormito abbracciata alla donna che li piaceva e del quale si era innamorata. La sua felicità però dura poco, quando si accorge che Alex non era li. Si alza dal letto per cercare di capire dove lei fosse la porta, si apre e lei si volta convinta che fosse la ragazza, ma non era lei.
L’amico di Alex era entrato invitandola a fare colazione predisponendo ogni cosa.

A lei non interessava la colazione, voleva sapere, dove si trovasse Alex.

- “ Dove sta il “Lord”
-“Fuori. Mi ha chiesto di vegliare su di lei, se vuole un consiglio, lasci stare. Il nostro “ Lord” è particolare e se è venuto qua, ci sarà un motivo-.
- Che vuole dire.
- Il lord viene qua quando qualcosa lo turba, o lo spaventa.
 Non posso dire altro, non tradirò la sua fiducia.
Sabrina non sapeva cosa pensare era sta una conversazione illuminante sotto certi aspetti ma piena di buchi per altri.
La notte passata con lei le aveva fatto capire che la ragazza aveva avuto un forte trauma, forse più di uno, da come tremava, urlava si divincolava.
Le immagini di quella notte li ritornarono in mente.

Il divano era comodo ma non riusciva ad addormentarsi sentire il corpo di Alexandra sotto di lei, l’aveva eccitata ma di più quando lei aveva ribaltato le loro posizioni. Ma dei mugolii la destarono dai suoi pensieri.
Si alza dal divano e quello che vede la preoccupa. Alex in posizione fetale che trema tendendo le mani sulla testa come a volersi proteggere, Piangeva urlava.
A Sabrina gli si spezzò il cuore nel vederla cosi era chiaro che la ragazza stesse facendo un incubo.
Avvicinandosi di più riuscì a udire delle frasi sconclusionate.
Senza logica

-So come farla tornare a vivere, mi prenderò la colpa è il suo odio.
Perché tutte le persone che amano vanno via … Sono cattiva, sono un mostro perché mi amano, sono un orrore della natura. Piangeva e tremava sembrava una bambina indifesa e fragile. La sua mente da psicologa e suoi studi l’aiutarono a capire molte cose.
Non riuscendo a vederla cosi si avvicina a lei carponi, con dolcezza cerca di allontanarle le mani dalla testa, di abbracciarla, ma in un impeto di rabbia Alex la colpisce al fianco. Sabrina avverte il dolore ma non si scoraggia è dopo una lotta estenuante finalmente riesce ad abbracciarla.
Alex dopo un tempo che parve infinito sembra calmarsi. Abbraccia Sabrina con forza, come se fosse un’ancora di salvezza. Da canto suo Sabrina gli accarezza i capelli e la porta più vicina a se e poi sente quella frase, detta con tono sofferto.
-Libera il mondo da me, uccidimi e poni fine alle mie sofferenze.

Sabrina rimase turbata da quella frase le parole della detective, il fatto che Lucy e le atre fossero così protettive nei suoi confronti. Tutto si fece chiaro. Alexandra Allen Davis non era la ragazza forte e affascinante che credeva, quella era una maschera, sentiva di amarla ancora di più. Sarebbe stata lei a guarire le sue ferite, a ricomporre i pezzi cento, mille volte se fosse stato necessario.
In quella notte di luna piena, in quella stanza, con il fianco dolorante e la donna che amava stretta tra le sue braccia. Sabrina Ellis giurò di salvare Alexandra e di farsi amare da lei. E quello Che Sabrina voleva. Sabrina lo avrebbe ottenuto.

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