The Chosen

di lollipop 2013
(/viewuser.php?uid=382413)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Rieccomi ad affrontare una nuova storia, cambio ancora una volta genere, questa volta vi racconterò una storia di genere "giallo", potrebbe sembrare un triller o anche una storia di azione, ebbene potrebbe essere tutto questo.
I "The Chosen - I prescelti" sono dieci ragazzi provenienti da tutta l'Asia, vengono scelti, allevati e "programmati" per un fine maggiore...
Ma quale sarà questo fine? E soprattutto chi è che tira i fili della storia? 
Nessuno lo sa, neanche i nostri protagonisti, voi lettori potreste scoprirlo iniziando a seguire The Chosen, il primo capitolo verrà pubblicato la prossima settimana.
Intanto godetevi in anteprima i volti ed i nomi dei dieci protagonisti (lo so ne sono molti ma cercherò di snocciolarveli al meglio nel corso dei vari capitoli).

  Choi Angy                               Park Axel                                             Kimura Nathan                          Katò Gem
         

  Lee Sofi                                     Yang Ethan                                 Hùang Xenia                      Kim Ian
            

                                                               
                                                                   Chen Emilie                        Liang Alan
    
 
Ecco a voi i protagonisti di The Chosen, spero vi piacciano... Vi aspetto la prossima settimana nel primo capitolo, intanto fatemi sapere cosa ne pensate di una storia del genere.
A presto!
 
Kiss-Kiss. lollipop 2013 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***




Capitolo 1
2/4/2009
Tokyo (Giappone) – Kimura Nathan 17 anni.
 
10/6/2009
Rasòn (Nord Corea) – Kim Ian 17 anni.
 
15/8/2009
Gangnam (Sud Corea) – Park Axel 17 anni.
 
10/9/2010
Taipei (Taiwan) - Húang Xenia 16 anni.
 
3/5/2011
Sapporo (Giappone) – Katò Gem 16 anni.
 
10/9/2012
Hong Kong (Cina) – Chen Emilie 15 anni.
 
15/12/2012
Shanghai (Cina) – Liang Alan 17 anni.
 
2/1/2013
Pyongyang (Nord Corea) – Yang Ethan 18 anni.
 
11/7/2013
Busan ( Sud Corea) - Lee Sofi 17 anni.

 
nno dopo anno, decine di ragazzi vengono prelevati, strappati via alle loro famiglie e portati in un luogo misterioso.
Una struttura maestosa che sorge tra le alte mura che separano il confine della Corea del sud da quella del nord.
Accademia, scuola, riformatorio... Nessuno sà bene cosa sia o chi l’abbia fondata.
Centinai di promettenti giovani provenienti da ogni angolo della penisola asiatica, vengono prelevati e portati in quel misterioso posto, non si sa il perché, ma essi sembrano essere destinati ad un fine maggiore.
Essi vengono chiamati "The Chosen-I Prescelti", poiché il loro essere, la loro cultura, li rende speciali, superiori al resto del genere umano.
Nessuno ne parla, nessuno sembra saperne nulla.
Decine di giovani tra uomini e donne spariscono nel più totale silenzio…


 
18/9/2013
 Ore 8.00 Seoul (Sud Corea) - casa Choi.
 
<<Angy  sbrigati,farai tardi a scuola.>>
<< Sto arrivando mamma... >>
Choi Angy è una giovane liceale, dedita allo studio e al lavoro, cerca di ottenere una borsa di studio per il college, vuole diventare un medico come lo era suo nonno.
Bella ed intelligente, un connubio perfetto, ha appena compiuto diciotto anni, l'età perfetta per i giovani ma non per lei.
Angy esce di casa correndo, come al suo solito, non può permettersi di perdere il bus.
Lascia sbattere il portone di casa alle sue spalle, ed inizia la sua rincorsa all'autobus.
Un auto con a bordo alcuni uomini le si costeggia di fianco...  Angy la osserva con la coda dell’occhio, una come lei non entra nel panico ma deve comunque tenere sempre tutto sotto controllo.
<< Signorina, faccia attenzione ha una scarpa slacciata... >>
Una voce cattura l’attenzione della ragazza… Angy china il capo per un attimo, per controllare le sue scarpe per poi ricordarsi che quella mattina aveva indossato i suoi stivali impermeabili, sua madre aveva tanto insistito, era convinta che nel pomeriggio avrebbe piovuto.
Pochi istanti di distrazione che, Angy si ritrova catapultata nella grossa e scura macchina nera che costeggiava di fianco a lei.
<< Lasciatemi, cosa volete da me... Cosa volete farmi? >>
Un susseguirsi di domande dal tono terrorizzato, riempiono la bocca di Angy.
La ragazza si dimena, scalcia, mentre due uomini la tengono ben stretta sul sedile posteriore.
<< Chi siete voi?>>
<< Siamo i prelevatori ed ora calmati, non vogliamo farti del male.>>
Le grida di Angy non cessano, non si fida delle parole di quegli uomini.
Le continue urla della ragazza costringono i "Prelevatori" a porvi rimedio.
Un panno imbevuto di  narcotico viene compresso sulla bocca di Angy, facendola addormentare.
Dopo svariate ore la ragazza, ancora assopita riapre gli occhi, si guarda intorno, una tappezzeria beige contornata di fiori rossi l’accoglie.
Lentamente Angy alza la sua mano destra e se la strofina sugli occhi per avere una vista più nitida, ed ecco che si accorge di una figura sorridete poggiata al suo fianco.
E’ una ragazza dai lunghi capelli neri e dagli occhi corvini, davvero profondi.
<< Ti sei svegliata finalmente… Benvenuta alla Gold Academy! >>
<< Gold cosa? Cos'è questo posto? >>
<< Nessuno lo sa… A volte sembra il paradiso altre vote l’inferno. Comunque piacere, io sono Sofi la tua compagna di stanza. >>
<< Angy! Come faccio ad andarmene da qui Sofi? >>
Un sorriso dolce e comprensivo risponde alla domanda di Angy…
<< Nessuno può andarsene da qui! >>

 

Choi Angy.

Eccoci quì, questo è solo un piccolo inizio di The Chosen,
spero di aver attirato, con poche righe, la vostra attenzione.
Per chi si stesse chiedendo cosa sono quelle date, quei nomi,
le età e le città ad inizio capitolo, 
sappiate che è solo un modo per farvi conoscere almeno qualcosina, 
dei dieci protagonisti della storia che poi vi snocciolerò in seguito.
Bene, ora vi lascio e vi do appuntamento a presto col secondo capitolo.
Intanto fatemi sapere cosa ne pensate di questo piccolo inizio con qualche commento.

See you later 
                                                                     Love - lollipop 2013 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***




Capitolo 2

 
Angy cammina nervosamente nella stanza, seguita dallo sguardo compassionevole di Sofi.
<< Voglio andare via di quì. >>
<< Quante altre volte devo ripetertelo... Non puoi. Nessuno può abbandonare la Gold Academy. >>
Sofi guarda lo sguardo perso e confuso di Angy, in lei rivede i suoi occhi terrorizzati e malinconici.
Non è passato molto tempo, da quando, con un imbroglio, i prelevatori hanno attirato la giovane contadina di Busan in una trappola.
Sofi ci cascò con tutte le scarpe, ritrovandosi, inevitabilmente ad essere prigioniera di queste mura dorate.
<<Sai anch’io ero come te quando sono arrivata, isterica e con la speranza di riuscire a ritornare a casa, ma presto mi sono dovuta ricredere, quando conoscerai gli altri ragazzi e avrai modo di ascoltare le loro storie, capirai che nulla potrà riportarti a casa. >>
<< Ci sono altri ragazzi? >>
<< Si certo, un centinaio… >>
L’espressione sconvolta e terrorizzata è dipinta sul volto di Angy, non sa dove si trova, ne cosa stia accadendo, vuole solo tornare a casa e riabbracciare sua madre.
Una sirena assordante riporta Angy alla realtà.
<< Cosa succede? >>
Sofi abbottona frettolosamente la sua giacca, afferra il braccio di Angy e la trascina con se…
<< Dobbiamo andare. >>
Sofi la trascina via, seguite da un onda di ragazzi che camminano frettolosi.
Ben posizionati in due file, come dei soldati in marcia.
Superano un enorme portone ed una lieve luce accoglie Angy, la brezza fresca le accarezza il viso, è all’aria aperta.
Frastornata, Angy si guarda intorno, vede il cielo cupo sulla sua testa, gocce di pioggia iniziano a cadere incessanti.
China il capo Angy, coprendosi la testa con le braccia, guardando in basso nota i suoi stivali  ricoperti di fango, solo allora ricorda che sua madre aveva predetto la pioggia…
Una voce da lontano le fa rialzare il capo, tra decine di teste, la ragazza riesce finalmente a vedere a chi appartiene quella voce.
Una donna ben vestita, dai lunghi, ondulati capelli rossi e dall’aspetto occidentale, saluta i prescelti, così li ha chiamati.
Angy è troppo distante, non riesce ad ascoltare le parole di quella donna, si fa spazio tra la folla avvicinandosi alla piccola pedana che fa da palcoscenico.
Piove più forte, ormai i suoi vestiti come le divise degli altri ragazzi, sono fradici, l’unica ad essere asciutta, poiché coperta da un grosso ombrello nero, tenutole ben alto sul capo da una vecchia cameriera, è la signora dai capelli rossi.
<< Do il benvenuto ai nuovi arrivati, siete in pochi, poiché quest’anno le scelte sono state limitate, voi ancora non sapete perché siete qui e cosa vi riserva questo posto… Non dovete essere spaventati, questa è la vostra nuova casa, qui sarete allevati, educati, allenati ed istruiti, non vi faremo mancare nulla. >>
Angy ascolta attentamente le parole di quella donna, non parla in coreano ma solo in inglese, difficile per Angy comprendere tutto ciò che dice.
<< Per quanto riguarda le vostre famiglie non dovrete preoccuparvi, ci occuperemo noi di loro, le informeremo del vostro nuovo impiego… >>
Impiego?!? Angy non sembrava capire, si volta e al suo fianco nota un ragazzo alto, dai lineamenti marcati e dai capelli di un biondo ramato… Legge il suo nome sulla targhetta che ha appuntata al petto: Kimura Nathan.
<< Scusami, di cosa parla questa donna? >>
Il giovane si porta l’indice alla bocca, restando con lo sguardo fisso in avanti. Un chiaro segno per zittire Angy.
<< Voi siete speciali, ma ancora non ne siete consapevoli, siete destinati ad un fine maggiore. Siete i prescelti, o come amo chiamarvi io: The Chosen. Voi, giovani ed ingenui fanciulli, siete destinati a cambiare il mondo. >>
Angy si guarda intorno attonita, è alla luce del sole ma non può scappare e tornare a casa, uomini armati circondano il perimetro, i ragazzi che come lei, sono prigionieri della Gold Academy, si comportano come dei soldatini, quella donna dai capelli rossi e dalla voce inquietante, non è riuscita con le sue parole a rispondere alle sue domande…
Tutti rientrano, tranne Angy, lei resta lì sotto la pioggia, le sue mani tremano ed i suoi occhi piangono, forse più del piovoso cielo.
Ha troppe domande alle quali nessuno sembra saper rispondere…
Ad un tratto qualcuno da dietro le colpisce le esili gambe con un bastone, facendole cedere.
La ragazza cade di soppiatto a terra, sporcandosi i blue jeans di fango.
<< Rialzati e rientra dentro con gli altri… >>
Angy guarda il suo assalitore, ha lo stesso aspetto di uno dei prelevatori, coloro che l’hanno rinchiusa in quella gabbia. Non perde la sua forza Angy e fa per reagire contro l’uomo, Sofi però, corre a riprenderla prima che possa mettersi in ulteriori guai…
<< Cosa fai qui Angy, rientriamo dentro, su, vieni a lavarti. >>
Trascinata via a forza da Sofi, Angy vede il grosso portone chiudersi lentamente alle sue spalle, lasciando intravedere l’ultimo spiraglio di luce, che per la giovane sa tanto di libertà.

 

Lee Sofi.

Choi Angy.

Ecco a voi il secondo capitolo, spero che questo possa attirare ulteriormente la vostra attenzione.
Per capirne di più sulla storia dovrete seguirla ed attendere i prossimi capitoli.
Attendo qualche vostro commento, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.

Ok. See you later friends

                                                                                          Love - lollipop 2013

 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***



 
Capitolo 3

La campanella scandisce la fine di una lezione e l’inizio di quella seguente…
Angy si guarda intorno, mentre ammira il suo aspetto riflesso in una delle grandi vetrate che circondano l’edificio, avvolta nella sua uniforme nera, blu e marrone, è così simile a tutti gli altri studenti.
Ancora non le pare vero che è già da una settimana rinchiusa alla Gold Academy, pensa a sua madre e a cosa stia facendo adesso, senza la sua bambina.
Abituarsi allo stile di vita “militare” non è facile per lei, pur essendo una che nella vita ha sofferto molto, le viene difficile sottostare alle rigide regole che vengono imposte a lei e ai suoi compagni.
Sveglia alle 6.30, bisogna rifare i propri letti, lavarsi ed indossare la propria uniforme.
Colazione alle 7.00, tutti uniti in refettorio e divisi per luogo di appartenenza.
Ore 8.00 iniziano le lezioni che si concludono alle 14.00, senza poter fare una pausa, un intervallo.
Alla fine delle lezioni bisogna riporre i propri libri negli appositi armadietti e dirigersi in refettorio per il pranzo, uguale tutti i giorni… Zuppa di gomguk insipida, una brodaglia acquosa fatta di ossa e viscere di manzo, di carne ve ne è ben poca.
Alle 14.30 tutti devono dirigersi nelle loro camere per dedicarsi allo studio, con la possibilità di consultare i libri o i computer della biblioteca.
Alle 16.00 iniziano i corsi pomeridiani, o meglio, gli addestramenti.
Corsa campestre, corsa ad ostacoli, salto della corda, tiro al bersaglio e quello al piattello. Nuoto, tiro con l’arco e varie specialità a corpo libero, tra arti marziali e judo.
Alle 19.00 tutti nelle docce, bisogna infilarsi nuovamente la divisa per la cena delle 20.00.
Dopo cena, sempre divisi per luogo di appartenenza, i ragazzi possono unirsi nella sala relax, fino alle ore 22.00, quando si spegneranno le luci e tutti sono obbligati a rintanarsi nelle loro camere, a meno che essi non siano di turno nei lavori domestici, quali: pulire le latrine, riordinare la cucina e la mensa o spazzare il viale di ingresso. Anche riordinare la biblioteca e le sale degli insegnanti rientra nei compiti dei prescelti.
La routine spegne il sorriso di molti, i duri allenamenti e gli studi ferrei, incavano i volti dei ragazzi, rendendoli cupi, come se fossero invecchiati di dieci anni in pochi minuti.
Sono le 21.00, Angy e Sofi hanno terminato la loro cena e ripulito il refettorio.
Si dirigono nella sala relax, ad attenderle, seduti su delle poltrone rosse, vi sono i prescelti della Corea del sud, loro compaesani.
C’è chi legge, chi scrive, chi si svaga giocando a carte o a biliardo.
Dall’altro lato della stanza, divisi in piccoli gruppetti/ cricche vi sono: i Giapponesi, i Cinesi, quelli della Corea del nord.
Persino i Taiwanesi sono separati, divisi in una cricca a parte, lontani dai cinesi.
Dei passi, proveniente dalle due parti opposte del corridoio, si sentono avvicinarsi verso l’ingresso della sala relax.
Sullo stipite della porta, compaiono due sagome, esili uguali e della stessa altezza, uno biondo, l’altro moro.
I loro sguardi si incrociano scrutandosi, uno giapponese, l’altro sud coreano…
La tensione degli altri giovani nella stanza inizia a farsi sentire… Tutti si guardano intorno, nell’attesa di capire da che parte arriverà il colpo basso.
Sulla porta Kimura Nathan e Choi Axel continuano a scrutarsi, il primo, discendente di una delle più importanti famiglia imprenditoriali del Giappone, a capo del comitato d’istituto, lui rappresenta i prescelti.
Choi Axel invece, è un giovane filosofo sud coreano, a soli venti anni ha già pubblicato diversi libri che trattano argomenti quali: la filosofia, la psicologia e alcuni che parlano delle più importanti strategie di battaglia usate nelle due guerre mondiali.
La tensione che si avverte nella stanza, fa drizzare i peli sulle braccia della giovane Angy.
Urla di terrore provenienti dall’altro capo della Gold Academy, catturano l’attenzione di tutti i ragazzi, Nathan e Axel si fissano, sui loro volti si dipinge l’espressione di chi sa cosa sta accadendo.
Sofi si siede e si tappa le orecchie con le mani per non udire quelle grida disumane.
Angy terrorizzata si guarda intorno, tutti chinano il capo, hanno la paura dipinta sui loro volti.
Un impulso irrefrenabile spinge la giovane verso la porta, vuole capire di chi siano quelle grida.
Passa, senza accorgersene, tra i due giovani rivali.
Ancora un altro urlo e la curiosità di Angy aumenta, spingendola nella direzione da cui esse provengono.
Qualcuno afferra il suo braccio, la ragazza si volta e vede la morsa che le cinge il polso, è la mano di Axel.
Angy tira via il suo braccio e fa per dirigersi nuovamente verso quella spaventosa richiesta di aiuto, questa volta però, la sua folle camminata viene bloccata da un braccio che le cinge il collo.
Tutti si voltano a guardare quella scena, sorpresi nel vedere che l’arto che stringe Angy è quello di Nathan.
Un giapponese che si mischia ad una coreana, un atteggiamento alquanto inappropriato, ma ora ad osservarli non ci sono insegnanti, ne supervisori o prelevatori. 
<< Se vai, sarai punita, vuoi rischiare la tua vita per qualcuno che neanche conosci? >>
Quelle parole, sussurrategli all’orecchio fanno capire ad Angy che la Gold Academy non è uno scherzo, quelle grida erano gli ultimi respiri esalati da uno dei ragazzi che forse lei aveva incrociato quello stesso giorno.
Angy sente placare la morsa che quasi la soffocava, si volta ed incrocia il suo sguardo con quello di Nathan.
Dei passi si avvicinano alla sala relax, mentre l’orologio a cucù nel corridoio scandisce l’ora, sono le 22.00 in punto.
Axel tira a se Angy, facendogli da scudo con il suo corpo, guardando indispettito il sorriso beffardo del giovane Kimura.
<< Sono le 22.00 prescelti, rientrate nelle vostre camere. >>
Un sorvegliante entra nella sala relax, e con poche parole, costringe i ragazzi a ritirarsi nelle proprie camere.
Posizionati in due file lineari e composte, i giovani si dirigono nelle loro camere da letto.
Infilatasi il pigiama e coperta dal suo lenzuolo, Angy non riesce a prender sonno…
<< Sofi, sei sveglia? >>
Un mugugno da parte della giovane risponde alla domanda della sua compagna.
<< Tu sai cos’è successo a quel ragazzo che urlava? >>
Sofi si volta, sedendosi al centro del letto. Guarda il volto di Angy, illuminato dalla fioca luce della luna che penetra dalla tenda color panna.
<< Nathan è l’unico che ha la possibilità di parlare con noi di cricche diverse, ma, in tutti gli anni in cui è qui, non l’ha mai fatto. Sei stata fortunata che lui si sia preso la briga di fermare la tua testardaggine. >>
Angy china il capo dispiaciuta, le gerarchie di questa specie di “accademia” non le sono ancora molto chiare.
<< Mi dispiace, non volevo mettere nei guai nessuno. >>
<< Avresti messo nei guai la tua vita. Ti rendi conto che se i prelevatori e il direttore ti avessero beccata a gironzolare in aree riservate nel cuore della notte, avresti potuto pagarla cara. >>
<< Cosa intendi dire? Avrebbero messo fine alla mia vita? >>
Sofi si distende, si copre fino al collo col suo lenzuolo e incrocia le mani sul petto, mentre guarda il bianco e cupo soffitto.
<< Molti ragazzi che non rispettano i canoni desiderati, vengono portati nell’ala ovest dell’edificio, lì non si sa cosa accade, si sentono spesso provenire delle grida spaventose da quella zona, e dei giovani che vengono condotti lì… non vi è più alcuna traccia. >>
Con un improvviso scatto, Sofi si risiede al centro del letto, tirandosi al petto le gambe, per poi riprendere a parlare.
<< Ci dicono che dobbiamo essere programmati, non ho mai capito il significato di queste parole. So solo che se i voti e il livello delle attività motorie calano, la tua presenza in questa accademia è superflua e quindi, sono costretti a liberarsi di te. >>
Le parole di Sofi sono raccapriccianti, le mani di Angy iniziano a tremare e i denti le battono in bocca, non per il freddo ma per il terrore che quello strano luogo le incute.
Gli occhi le si chiudono solo quando la luna scompare per fare spazio al sole, ed il gallo è già pronto per cantare il suo buongiorno. Se mai un buongiorno potrà esserci in quelle alte mura d’orate, che, tengono prigioniera la libertà di giovani anime. 

 

Park Axel.

Kimura Nathan.

Salve a tutti, si sta entrando nel vivo della storia...
Spero che fino ad ora i capitoli siano di vostro gradimento.
 ;)
Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate con qualche piccolo commento.
Ok, a presto con un nuovo capitolo...
See you later.

                                                                                                             Love - lollipop 2013

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


 
 
Capitolo 4

A testa china e in silenzio, Angy prosegue il suo cammino alla Gold Academy.
Con la testa riversa sui libri, la giovane sembra non accorgersi di ciò che le accade intorno.
È l'ora di pranzo e tutti i prescelti si dirigono nel refettorio.
Sofi è in fila, pronta a ricevere la sua porzione quotidiana di zuppa, stringe tra le mani il suo vassoio, prende il gomguk e si incammina verso il suo tavolo.
Un laccio sciolto delle sue sneakers la fa inciampare, Sofi cade di soppiatto, rovesciando la sua zuppa di gomguk su un ragazzo che si trova a passare di li.
La ragazza si alza in piedi e inchinandosi ripetutamente porge le sue scuse al giovane, poi alza il capo e lo vede... Yang Ethan, un giovane rissoso e tatuato che viene dai sobborghi della Corea del nord.
Si sa che tra il sud ed il nord della Corea non corre buon sangue.
Il volto irritato di Ethan terrorizza la dolce Sofi.
Gli sguardi dei due sono intrecciati, si scrutano. Quando, Sofi si sente cingere forte i fianchi, qualcuno da dietro blocca i suoi movimenti…
<< La tengo, colpiscila! >>
Una voce rude e divertita, invita Ethan a colpire un inerme Sofi.
Il giovane si volta e fa per andarsene…
<< Non essere codardo Yang. >>
La voce è quella di Kim Ian, uno dei veterani della Gold Academy, compaesano di Ethan.
Ian afferra per un braccio il giovane membro della sua cricca, frenando la sua camminata.
<< Piantala Ian, io non colpisco le donne! >>
<< Questa è una guerra stupido idiota, se inizi a tirarti indietro solo perché il tuo avversario è una donna, allora è inutile scendere in battaglia. >>
Ethan scuote il capo. Lui è uno dei giovani prescelti, arrivato da poco all’accademia, come per Angy, anche per lui è difficile adeguarsi alle difficili regole imposte dalla Gold Academy.
<< Guardala, lei potrebbe colpirti alla spalle in qualsiasi momento. >>
Gli occhi di Ethan si incrociano nuovamente con quelli dolci e lucidi di Sofi. Il giovane riprende il suo cammino, battendo la sua spalla contro quella possente di Ian.
<< Ti stai tirando indietro? >>
Sussurra Ian all’orecchio dell’amico.
<< L’ora di pranzo sta per terminare, pensa a consumare il tuo pasto, prima che i morsi della fame facciano brontolare il tuo stomaco durante le lezioni. >>
Un ultimo sguardo acido lanciato verso una tremante Sofi, poi Ian lascia il suo “campo di battaglia”, facendo sospirare con sollievo la giovane ragazza.
Terminate le lezioni Angy rientra in camera, dove vi trova una tremante e sfinita Sofi, raggomitolata sul suo letto, avvolta e nascosta dalle lenzuola.
Si poggia delicatamente accanto a lei Angy.
<< Stai bene? Ho appena saputo quello che ti è successo… >>
Singhiozzi e mugolii fanno capire ad Angy che la sua giovane amica non sta affatto bene.
Le lacrime, copiose, rigano il volto pallido e rotondo di Sofi.
<< Ho avuto davvero tanta paura. >>
Come una bambina con la sua mamma, Sofi si butta tra le braccia amiche di Angy, in cerca di amore e conforto.
<< Immagino, per fortuna che quell’Ethan non si è ancora amalgamato con la vita nell’accademia. >>
<< Credi che dovrei ringraziarlo?>>
<< Penso che dovresti stargli lontana, onde evitare ripensamenti da parte sua, e poi ricorda, quell’Ian è sempre nei paraggi e lui è davvero pericoloso. >>
<< Si, hai ragione tu Angy. >>
Le luci si spengono, è ormai ora di coricarsi…
<< Angy… Ti andrebbe di dormire vicino a me? >>
Angy sorride, per poi infilarsi sotto le coperte con l’amica. Le due giovani donne si addormentano abbracciate.
Lontane dalle loro famiglia, in un luogo astioso, l’unica cosa che rimane da fare è… farsi forza a vicenda.
L’indomani, Sofi sguscia via tra i corridoi dell’edificio, a testa bassa, cercando di evitare sguardi indiscreti.
La sua destinazione: Aula di Biologia.
La giovane si sofferma sulla porta, poggiato accanto ad essa, sullo stipite vi è Ethan.
Sofi trema, ingoia il magone, che, come se fosse un nodo, le blocca la gola, poi tenta, con voce tremante di proferir parola.
<< P-p-permes-so. >>
<< Cosa? >>
Il giovane si sfila via dalle orecchie degli auricolari.
<< Oh, mio Dio, tu ascolti della musica? Ma è vietato. >>
Il tono di voce sorpreso ed indignato di Sofi, spingono Ethan a porvi rimedio.
Il giovane le tappa la bocca, zittendola.
<< Prova a dire una sola parola e non sarò più tanto galante con te. >>
Sofi fa un cenno di si con la testa, la sua bocca così viene liberata.
<< Tranquillo, non sono mica una spiona… però sono curiosa, come hai fatto a portare della musica qui dentro? >>
Stufo di tutte quelle domande, Ethan cerca di eludere l’interrogatorio di Sofi.
<< Perché continui a parlare con me, noi due non dovremo neanche considerarci. >>
<< Non cambiare argomento. Dai ti prego dimmelo. >>
Sofi stringe una delle maniche della divisa nera e rigorosa di Ethan…
Scelti e condotti alla Gold Academy pochi mesi prima, Ethan e Sofi non si sono ancora mescolati agli altri prescelti.
Angy da lontano osserva tutta la scena, come un sorvegliante, pronta a difendere e a proteggere Sofi, ma accanto ad Ethan, la sua giovane amica non sembra essere in pericolo.
<< Se molli la presa te lo dico… Non tutti i prelevatori qui sono cattivi, ce ne sono un paio che tengono a noi, e sono rammaricati nel vederci rinchiusi e privi anche delle più banali delle cose, come la musica. >>
<< E quindi ti hanno dato un mp3 e delle cuffie per farti sentire più a tuo agio… A me non hanno mai dato nulla.>>
L’espressione sconsolata di Sofi fa sorridere Ethan che, divertito continua a prendersi gioco della ragazza…
<< Forse tu gli sei antipatica… >>
Tra linguacce e sorrisi, i due giovani, pur appartenendo a cricche diverse, sembrano andare molto d’accordo, tanto da non accorgersi del pericolo imminente.
Ian, seguito dagli altri suoi compaesani, si sta avvicinando all’aula di biologia… Angy lo vede e comprende che se il burbero Kim avesse visto Sofi e Ethan fraternizzare, non l’avrebbe presa bene.
Si fionda verso di loro e trascina via di peso Sofi.
<< Angy, ma cosa fai, stavamo solo parlando… >>
Arrivati alla soglia dell’aula, le due giovani si ritrovano faccia a faccia con Ian.
Solo all’ora, Sofi comprende il comportamento dell’amica e si sdebita con lei, sussurrandogli all’orecchio un “grazie”.
In situazioni complicate, bisogna coprirsi le spalle a vicenda, ma non è detto che un nemico non possa diventare un tuo alleato. In una guerra bisogna comprendere da che parte schierarsi.

 

Yang Ethan.

Kim Ian.

Lee Sofi.

Eccoci giunti al quarto capitolo, a breve ci sarà una svolta nella storia,
tranquilli il tutto avrà un senso ;)
In questo capitolo abbiamo fatto la conoscenza dei due nord coreani...
Ethan e Ian. Attendo i vostri pareri su di loro...
Mi raccomando lasciatemi le vostre opinioni.
See you later 
                                                                     Love - lollipop 2013 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***




Capitolo 5
 
La Gold Academy è stranamente tranquilla, sono le ore riservate allo studio, Angy si dirige in biblioteca, stupendosi di non trovarvi nessuno.
Accende uno dei computer e tenta di connettersi, nella disperata intenzione di collegarsi con sua madre o con qualcuno che possa svegliarla da quell’incubo.
<< Accidenti, la connessione è bloccata, i sorveglianti controllano anche questo… Dovevo aspettarmelo! >>
Bisbiglia inveendo contro se stessa Angy…
<< Shh, non leggi i cartelli, qui si deve far silenzio. >>
Una voce fa sobbalzare la giovane. Le sembrava strano che a quell’ora la biblioteca fosse deserta.
Si alza in cerca di quella voce, poi lo vede, è Kimura Nathan.
<< Oh, scusa non ti avevo visto… >>
<< Ahi, ahi Angy, così non va bene… Io posso parlare con te ma tu puoi rispondermi solo se te lo chiedo, dovresti imparare alla svelta le regole dell’accademia se non vuoi trovarti nei guai. >>
Angy china il capo in segno di scuse…
Il rappresentante dei prescelti, ovvero Nathan, può parlare con i membri delle altri cricche, ma essi non possono rispondergli a meno che non siano interpellati da lui.
La Gold Academy decide anche questo, con chi devi o non devi parlare.
<< Su, siediti accanto a me. >>
Dopo un iniziale momento di titubanza, Angy accetta la richiesta di Nathan.
<< So che vuoi chiedermi qualcosa, quindi fallo. >>
Nathan sembra leggere nella mente di Angy.
<< Come mai l’accademia è così desolata oggi… dove sono tutti? >>
<< I tuoi compaesani dove sono?>>
<< Sofi è in camera che dorme, e gli altri… non lo so. >>
Nathan tende una mano verso la sedia di Angy, poggiando il braccio dietro di lei.
<< Tu oggi non dovresti essere in giro, c’è l’ispezione. >>
<< Ispezione?!? >>
<< La signora Fletcher ogni mese viene a controllare i nostri voti e i campi di addestramento. >>
Gwen Fletcher, capelli rossi e accento americano. Angy l’aveva vista il primo giorno, mentre augurava un felice inizio anno ai nuovi chosen.
Quella donna senza nome dalla voce inquietante e dal sorriso finto e spaventoso, ora aveva un identità.
<< Chi è quella donna, da dove arriva? >>
<< Arriva dal dipartimento della sicurezza d’America. E’ qui per istruirci/addestrarci. >>
<< Istruirci e addestrarci per cosa? >>
Il racconto di Nathan viene interrotto dall’imminente arrivo di Axel.
<< Angy, ti cercavo… su andiamo. >>
Axel prende la mano di Angy e fa per trascinarla via.
<< Aspetta Axel, io e Nathan stavamo parlando di una cosa importante. >>
Nathan sorride, si alza e cinge il collo di Angy con un braccio tirandola via con se.
<< Tranquillo Park, la riporterò io stesso nella sua camera tra un po’. >>
Sorride beffardo mentre guarda Axel che resta inerme, in piedi nella maestosa e desolata biblioteca.
Angy viene condotta nella stanza privata del rappresentante dei prescelti.
<< Accomodati pure. >>
Un aria accogliente e mobili antichi accolgono Angy.
Nathan accende il camino per riscaldare le fredde mura, poi si accomoda sulla poltrona di fronte a quella della ragazza.
<< Ti prego Nathan, puoi spiegarmi cosa ci facciamo qui, continuano a dirci che siamo destinati ad un fine maggiore ma non riesco a comprendere quale esso sia… >>
Nathan china il capo e con un leggero sorriso, stampato sulle labbra, inizia il suo racconto…
<< Viviamo in un mondo in guerra Angy. Ogni giorno milioni di uomini e donne donano la loro vita per la propria patria, scendono in guerra, imbracciano armi e rischiano la loro vita e questo, spesso, solo per lucro. Le grandi nazioni vogliono aumentare sempre di più il loro potere. I soldi e le giuste alleanze permettono a loro di farlo… >>
Angy ascolta con attenzione Nathan, nella sua voce roca e mansueta si riesce a percepire una vena di solitudine e rassegnazione.
<< L’America è la nazione più prolifica del mondo, ella tiene in mano e controlla la gestione degli altri paesi, crediamo di essere liberi, ma in realtà gli americani gestiscono la nostra “libertà”. Gwen Fletcher è un’agente speciale del dipartimento della sicurezza americano. Il governo del suo paese l’ha inviata qui con lo scopo di reclutare giovani asiatici tra i più forti ed intelligenti. Ci addestrano, migliorando le nostre doti fisiche ed intellettive, ci aizzano l’uno contro l’altro in modo tale che una volta usciti di qui, l’odio prevalga sulla razionalità. Quando termineremo il nostro addestramento, verremo arruolati in eserciti speciali nei nostri paesi di appartenenza, con l’unico scopo di dichiararci guerra ed ammazzarci a vicenda… >>
Gli occhi di Angy diventano lucidi, rabbia e paura caratterizzano la sua voce.
<< Non capisco, perché l’America vorrebbe questo? >>
<< L’Asia al momento detiene un gran patrimonio economico. Cina, Giappone e Corea, sono le tre nazioni che negli ultimi dieci anni si sono evolute in modo spropositato, questo spaventa l’America, ecco perché vogliono fermarci, ma non possono permettersi di attaccarci, dichiarandoci guerra, l’America non fa mai la prima mossa. Quindi lasciano che siamo noi a distruggerci a vicenda. >>
Angy si  morde le mani, si alza dalla sua comoda seduta e inizia a far su e giù nervosamente per la stanza…
<< Centinaia di ragazzi scompaiono e nessuno si pone alcuna domanda? Come è possibile che i governi asiatici se ne restino con le mani tra le mani? >>
Rabbia e rancore, sono espresse sul volto della giovane…
<< Nessuno può permettersi di ribellarsi all’America, i nostri eserciti sono troppo deboli in confronto al loro… >>
Angy si avvicina alla poltrona di Nathan e si inginocchia ai suoi piedi.
<< Tu sei l’unico che sa cosa succede qui dentro, come è possibile? >>
Nathan le sorride, accarezzandole delicatamente il capo.
<< Chi ti dice che sono l’unico, anche gli altri veterani ne sono a conoscenza… Ian, il coreano del nord, lui sa tutto, anche Axel, il tuo amico, sa. Hùang Xenia, la Taiwanesi, lei è stata la prima ragazza ad essere condotta quì. Ed infine Katò Gem, la mia compaesana. Noi cinque siamo stati i primi ragazzi ad essere portati qui, i primi a scoprire il vero obbiettivo di questa accademia. >>
Axel sa! Questo è quello che rimbomba nella mente di Angy, la giovane non riesce a capacitarsi del perché il suo amico abbia sempre mentito, evitando di rispondere alle sue continue domande riguardo il vero obiettivo della Gold Academy, pur sapendo tutto…
<< Hey, cosa passa in questa testolina? >>
Nathan colpisce la testa di Angy con il dito, facendola rinsanire dal suo momentaneo assopimento…
<< A cosa pensi? >>
La giovane non fa in tempo a rispondere alla domanda che, sente la porta della stanza aprirsi…
Una ragazza alta e filiforme, con capelli neri e corti che le cingono il viso, le si presenta d’avanti.
<< Nathan, cosa stai facendo? Cosa ci fa questa ragazza qui, sei impazzito? >>
<< Calmati Gem, sono il rappresentate mi è concesso di parlare con membri di altre cricche. Choi Angy ti presento Katò Gem, la mia compaesana.>>
Gem scuote il capo ripetutamente.
Angy si inchina, in segno di rispetto, ma, l’aria in quella stanza era diventata irrespirabile. La tensione era palpabile.
<< Io tolgo il disturbo. Grazie per la chiacchierata Nathan. >>
Angy fugge via dalla stanza, lasciando i due giovani giapponesi da soli.
<< C’è la Fletcher in giro oggi e tu che fai, ti chiudi in camera con una coreana… Sei sempre il solito incosciente. >>
Gem è furiosa, incrocia le braccia al petto in attesa di scuse da parte di Nathan, ma esse non arrivano.
Intanto nei corridoi, Angy si imbatte in Axel…
<< Finita la conversazione? >>
La ragazza evita di rispondergli, scansandolo e proseguendo il suo cammino.
<< Hey! >>
Axel le corre dietro, afferrando il suo braccio.
<< Perché mi stai evitando, cosa ti ha detto quel Nathan? >>
Con aria di sfida Angy guarda il suo compaesano.
<< Ciò che tu non hai mai avuto il coraggio di dirmi. Non ti capisco Axel, perché non mi hai mai raccontato dei piani della Gold Academy, di quella americana, la Fletcher. Ti ho chiesto tante volte di dirmi il perché della nostra permanenza in questo luogo ma tu hai sempre fatto orecchie da mercante, eludendo le mie domande. Cosa vuoi nascondermi? >>
Axel china il capo sospirando…
<< Tu hai un carattere difficile Angy, se io ti invito a non fare una cosa, tu non mi ascolti. Hai la tendenza a cacciarti nei guai. Ero solo preoccupato per te, è per questo che non ti ho raccontato nulla. >>
Axel è visibilmente dispiaciuto, Angy si avvicina a lui, gli accarezza il braccio, nel tentativo di consolarlo.
<< Apprezzo il fatto che tu voglia proteggermi Axel, ma devi lasciar decidere a me come condurre la mia vita…>>
Ad un tratto un rumore di tacchi risuona nei corridoi…
Axel tira a se Angy, nascondendosi in un ripostiglio…
<< Che stai fac… >>
<< Shh… >>
Con una mano il ragazzo tappa la bocca della sua compaesana, ombre di persone passano d’avanti alla porta dove i due sono nascosti.
I cuori dei due giovani smettono di battere per qualche istante, se fossero stati beccati lì, durante l’ispezione, sarebbero sicuramente stati puniti.
I passi si allontanano e i due possono finalmente ritornare a respirare…
<< Vedi cosa succede Angy se non fai attenzione… per poco non ci beccavano. >>
<< Mi dispiace… >>
Angy respira a fatica, sente il cuore nel petto battergli all’impazzata, Axel se ne accorge…
<< Hey, calmati adesso, sono andati via. >>
Accarezza il suo viso dolcemente Axel. I due si guardano intensamente negli occhi, i loro volti sono l’uno ad un palmo dall’altro. Angy riesce a sentire il respiro di Axel sul suo viso…
Pochi istanti e le mani di Axel cingono il volto di Angy, tirandolo a se.
Le loro labbra si uniscono, in modo tenero e passionale, in un bacio che sin dal primo momento, entrambi desideravano.
Senza che se ne accorgano la porta al loro fianco si apre, i due sobbalzano, separandosi.
Sullo stipite di essa, vi è poggiato Nathan, con alle sue spalle Gem.
Il ragazzo guarda i due giovani sud coreani con aria di sufficienza…
<< Tornate nelle vostre camere se non volete essere puniti. >>
Senza proferir parola, Angy e Axel si rintanano nelle loro stanze.
Il cuore di Angy non smette di pulsare in modo violento, ma, stavolta, quel forte battito aveva un sapore diverso, il sapore delle labbra di Axel.
Ci si può innamorare in un posto del genere?
Se lo domanda anche Angy!
Nota Autrice: Prima cosa, ho mascherato due gif, sono molto belle, ma metterle tutte insieme veniva un gran casino, cliccate sui nomi e vi appariranno in un altra pagina. ;)
Passiamo al capitolo, cosa ne pensate? Angy ora sa la verità sulla Gold Academy, cosa accadrà?
Grazie a tutti per leggere i miei capitoli e per aver inserito la storia nelle seguite/ricordate.
Attendo i vostri commenti, mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate di questa storia, è un progetto nuovo per me ed è davvero complicato lavorarci, quindi mi farebbe piacere avere una vostra opinione. Ci risentiamo presto.
See you later 
                                                                     Love - lollipop 2013 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***




Capitolo 6

 
Un nuovo giorno si affaccia sulla Gold Academy.
Angy guarda il panorama dalla sua piccola finestra, il sole risplende, ma la giovane non riesce a gioire di esso…
Le alte mura che circondano l’accademia le limitato la visuale, i prelevatori, armati, circondano il perimetro, incutendo terrore.
Sospira Angy, mentre poggia il capo sull’asse della finestra.
Sofi entra in camera si getta sul letto ed inizia a sospirare anche lei…
Angy la guarda e le viene da sorridere.
<< Cos’hai Sofi, perché sospiri… >>
Angy si poggia sul letto dell’amica, che la guarda con aria da cucciolo che ha appena commesso uno sbaglio.
Sofi si tira su, sedendosi di fianco all’amica…
<< Vengo adesso dalla biblioteca, dove ho visto Ethan. >>
Angy scuote il capo, sa che la sua giovane amica potrebbe cacciarsi nei guai.
<< Oh Sofi… sai vero come andrà a finire questa storia… >>
<< Si lo so. E’ strano, ma credo che lui mi piaccia! >>
Angy scuote il capo, coprendosi il volto con le mani.
<< Sta tranquilla, lui neanche mi guarda… e poi lo so, qui è vietato avere delle relazioni, soprattutto con membri di altre cricche. >>
Un sospiro all’unisono, risuona nella stanza.
<< E tu Angy, tu perché sospiri? >>
Sofi non sa ancora di ciò che è accaduto la sera prima, di quei pochi minuti di amore e piacere che hanno toccato le labbra ed il cuore di Angy.
<< Axel cosa?!? Oh mio Dio, vi siete baciati… >>
<< Shhh… >>
Angy tappa la bocca della sua sorpresa amica che, con gioia urla senza ritegno, il piacere dei suoi due compaesani.
<< E’ fantastico Angy, voi due siete davvero belli insieme. >>
Il volto di Angy si rattrista, incupendosi…
<< Non può esserci nessun insieme Sofi. Io e Axel ci siamo lasciati trasportare dal momento, ma, dobbiamo dimenticare ciò che abbiamo fatto, o potremmo metterci nei guai. >>
L’abbraccio consolatorio è ciò che rimane alle due giovani, vivere pene d’amore in un contesto tanto astioso sembra quasi un eresia
La sirena suona, è l’ora della cena.
Le due amiche, strette mano nella mano, si dirigono al refettorio.
Il gomguk è in tavola, divisi in cricche, i ragazzi consumano la loro cena.
Da lontano Sofi, ammira il suo amore proibito, Angy invece c’è l’ha di fronte e non può guardarlo.
Terminata la cena, i prescelti possono svagarsi nella sala relax.
<< Hùang Xenia, vieni qua… >>
La voce di Kim Ian risuona nella stanza…
Cosa succede, un nord coreano chiama a se una taiwanese. Tutti si guardano, la tensione è palpabile.
Xenia si avvicina ad Ian in punta di piedi..
<< E’ più carina di quanto immaginassi. >>
Ian si volta verso i suoi compaesani, ridendo…
<< Questa l’hai scritta tu? >>
Il giovane mostra una lettera a Xenia, che colta dall’imbarazzo, diventa tutta rossa in viso.
Fragorose risate risuonano nella stanza, la cricca dei coreani del nord, si fa beffa della povera Xenia.
Con la lettera stretta tra le mani, Ian si pavoneggia, umiliando ulteriormente la giovane taiwanese.
<< Vedete, questa insulsa ragazzina, ha disobbedito alle regole dell’accademia, scrivendomi una lettera d’amore… >>
Ride Ian, mentre lo sguardo di Xenia si inumidisce sempre di più.
Il giovane si avvicina a lei, accarezzandole, avidamente, il viso.
<< Si è innamorata di me, non è una cosa dolce? >>
Angy e Sofi si guardano indignate, lacrime scendono sul volto di Xenia, nessuno della sua cricca fa niente, tutti tacciono.
<< Ora basta! >>
Angy interferisce, interrompendo Ian.
Axel scuote il capo, la sua Angy ha la tendenza a mettersi nei guai, proprio come aveva detto lui.
<< Choi Angy vero? >>
Ian si avvicina ad Angy, ad un palmo dal suo viso, gli occhi del giovane le sembrano così cupi e terrificanti. Trema Angy, ma resta lì, in piedi col suo solito sguardo di sfida.
<< Sparisci! >>
Le urla contro il viso Ian, facendo sobbalzare la giovane.
Axel fa per intervenire, ma l’avanzare di Sofi lo blocca.
<< Lascia in pace questa ragazza, perché devi ridicolizzarla in questo modo. >>
Sofi si schiera al fianco di Angy, entrambe pronte a difendere Xenia.
Sofi strappa con veemenza la lettera tra le mani di Ian.
La furia del giovane non tarda a manifestarsi, alza il suo braccio destro e fa per colpire Sofi, la sua mano però viene prontamente fermata da qualcuno…
<< Ora piantale Ian, abbiamo riso abbastanza. >>
Il braccio tatuato di Ethan, blocca ogni movimento del suo compaesano.
<< Inizi davvero a stancarmi Ethan… >>
I due sono uno di fronte all’altro, la tensione nella sala relax, potrebbe essere tagliata con un coltello.
In un angolo, un annoiato Nathan si gode lo spettacolo.
Axel si avvicina a lui, con le mani ben nascoste nelle tasche dei pantaloni, in barba al regolamento, professa parola col rappresentante dei prescelti.
<< Se non vuoi che quei due si ammazzino, intervieni. Fa qualcosa… >>
Nathan alza il capo e rassegnatosi all’evidente momento di tensione che si respira nell’aria, ascolta il consiglio di Axel.
<< Voi due, smettetela. Questa è una sala relax, non un teatro e neanche un ring. Tenete i vostri spettacoli in sedi più appropriate. >>
Divisi i due litiganti, Nathan si volta verso Angy e Sofi…
<< Tornate in camera per prime. Il vostro relax termina qui. >>
Tra sguardi sdegnati e sbuffi, le due amiche si incamminano nei corridoi.
Dei rumori provenienti dallo sgabuzzino, le fanno sobbalzare…
<< Andiamo via. >>
Angy tira Sofi per un braccio…
<< No aspetta, sono curiosa, voglio sapere cosa sono questi rumori… >>
La giovane apre lentamente la porta e ciò che si ripropone d’avanti agli occhi delle due amiche è quasi sconcertante…
<< Non siamo le uniche ad avere dei segreti qui dentro… >>
Sentenzia Sofi, nell’osservare la scena che ha d’avanti.
Chen Emilie e Liang Alan, entrambi cinesi, sono in atteggiamenti piuttosto intimi.
I due ormai sorpresi e rossi in viso per l’imbarazzo, tentano con scuse su scuse, di giustificare il loro atteggiamento.
<< Non c’è bisogno di scusarsi, non diremo niente tranquilli. >>
Alan si inchina, ringraziando le due amiche, Emilie invece, non sembra convinta delle parole di Sofi.
<< Vi conviene non dire nulla, altrimenti ve la farò pagare. >>
Piccola e minuta, Emilie si alza sulle punte per arrivare a posare il suo viso contro quello di Sofi, in modo da intimorirla.
<< Emilie dai smettila.>>
Alan tira via con se la sua compagna, trascinandola a forza nei corridoi.
Spontaneamente, Sofi ed Angy si guardano ridendo.
<< Sembra che noi due non siamo le uniche con problemi di cuore in questa prigione. >>
Sospira Sofi, poggiando il viso sulla spalla di Angy.
 Il mattino seguente inizia un nuovo giorno caratterizzato da pesanti lezioni e duri allenamenti.
Angy e Sofi camminano nei corridoi facendo scroccare ogni parte del loro corpo dolorante.
Sofi apre il suo armadietto e da esso vi cade un foglio…
<< Oh, la lettera di quella ragazza, c’è l’ho ancora io. >>
<< Dovremmo ridargliela, non credi? >>
Sofi fa cenno di si col capo.
Entrambe le amiche percorrono i corridoi dell’accademia, in cerca dell’aula dove si trova Hùang Xenia. Finalmente la vedono, in aula con lei vi è anche Ethan.
Il cuore di Sofi inizia a battere, sospira, si fa coraggio ed insieme con Angy raggiungono Xenia che se ne sta sola a contemplare il cipresso che ricopre la finestra dell’aula.
L’insegnante non è ancora arrivato, le due amiche hanno poco tempo prima che egli le becchi lì.
<< Ciao. >>
Xenia si blocca e quasi impaurita si guarda intorno, non si può colloquiare con membri di altre cricche.
<< Questa è tua! >>
Sofi porge alla giovane la sua lettera, la ragazza ha gli occhi umidi, sono in pochi a mostrare umanità in questo luogo astioso.
Sorride leggermente e prende la lettera dalle mani di Sofi.
<< Grazie.>>
Si inchina ripetutamente.
<< Non c’è bisogno di ringraziare, è una cosa tua. >>
Tutti nell’aula ammirano la scena. E’ tutto così strano, generosità e umanità sono due qualità dimenticate dai prescelti.
<< Potremmo essere amiche se non ci trovassimo in questo luogo. Comunque, il mio grazie vale anche per ieri, per avermi aiutata. >>
Le due giovani sud coreane sorridono, dolcemente a Xenia, anche lei potrebbe diventare una loro amica, aldilà di quelle alte mura.
<< Ragazze, ora dovete andare, l’insegnante sta arrivando. >>
Ethan compare alle spalle delle due giovani.
Angy e Sofi lo ringraziano con un inchino e vanno via.
Coppie che non possono amarsi alla luce del sole, amori che non possono sbocciare per stupide regole o per differenti luoghi di appartenenza.
Umiliazioni e sofferenze, lacrime ed amicizie che non si possono realizzare.
Qualcosa sta per cambiare, le regole, possono essere infrante!

 

Hùang Xenia.

Chen Emilie.

Liang Alan.

Nota Autrice:

Salveee, ecco a voi il sesto capitolo di The Chosen, spero vi sia piaciuto. Lasciate qualche commento e sappiate che presto la storia prenderà una piega particolare... Nascono i primi amori, forse le prime amicizie ma le regole sono chiare, quindi cosa accadrà?!?
Ok, a presto con un nuovo capitolo, intanto mi raccomando, fatevi sentire...
See you later 
                                                                     Love - lollipop 2013 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


 

 
Capitolo 7
 
<< Sembra quasi che Nathan ci provi gusto ad assegnare le pulizie sempre a noi della Corea del sud... >>
 Borbotta Axel, per la terza volta in una settimana, lui ed Angy sono alle prese con i lavori domestici.
<< Sbrighiamoci a finire, che ho sonno. >>
Angy si strofina gli occhi chiusi per la stanchezza, per poi riaprirli lentamente.
Una fioca luce provenire dall'ufficio del direttore Yazumi, attira la sua attenzione.
Quella porta, che è sempre ben chiusa a chiave e sorvegliata a vista da due uomini ben armati, stasera è aperta e ben disposta verso qualsiasi curiosone.
Poggia al muro la sua scopa Angy e si dirige, a passo lento, verso l'ufficio.
Arrivata di fronte ad esso esala un sospiro, la curiosità è mista alla paura, questo la fa tentennare per qualche istante.
Allunga la sua mano, decisa ad afferrare la maniglia... Ad un tratto si sente frenare, le sue spalle vengono strette in una rude morsa... Il suo cuore smette di battere per un istante.
<< Cosa stai facendo? >>
<< Axel, sei un idiota, mi hai spaventata a morte! >>
Angy tira feroci pugni al petto del ragazzo.
Le sue lamentele e i suoi rimproveri vengono fermati sulle sue labbra da un rumore in vicinanza.
<< Arriva qualcuno. >>
Alla Gold Academy vengono formati i soldati del futuro, mercenari senza cuore e con gran coraggio.
Ad ognuno di essi vengono insegnate diverse arti e discipline, e col duro lavoro, i prescelti imparano anche ad amplificare i loro sensi, come l'udito.
I due giovani di rintanano nello sgabuzzino, quel luogo umido e male odorante è un luogo che Angy ed Axel ricordano con sentimento ed imbarazzo, lì in un atmosfera di terrore e pura attrazione, i due giovani hanno lasciato libero sfogo alla loro passione.
<< Siete degli incapaci, avete lasciato il mio ufficio incustodito. Avrei dovuto perdere voi, non le mie chiavi. >>
Il preside Yazumi urla contro i sorveglianti, colpevoli di non aver adempito ai loro doveri. << Domani provvederò a cambiare la serratura della porta, intanto voi resterete di piantone quì. >>
Angy ascolta con attenzione quella conversazione, comprimendo il suo orecchio contro la porta.
Il preside torna nella sua stanza, passando d'avanti allo sgabuzzino. Axel tira a se Angy, staccandola dalla porta.
La ragazza finisce con la schiena contro uno scaffale, Axel e di fronte a lei, i loro visi sono a pochi centimetri l'uno dall'altro. Istintivamente Angy serra gli occhi per poi borbottare qualcosa fra i denti...
<< Potrebbero vederci... >>
Axel si stacca da lei, allontanandosi. Angy riapre gli occhi e nella penombra riesce ad incrociarli con quelli di Axel.
<< È pericoloso. >>
Un cenno positivo con il capo è tutto ciò che Angy riesce ad ottenere da Axel.
Sgattaiolati via, in silenzio senza farsi sentire dai sorveglianti, i due rientrano nelle loro camere.
Un ultimo fugace sguardo è il loro modo per augurarsi una buonanotte.
L'indomani le lezioni riprendono normalmente, nella palestra i ragazzi prendono a pugni sacchi e le ragazze saltano ostacoli... Grida e pianti isterici interrompono gli allenamenti. Tutti si guardano con volti interrogativi, ognuno conta i membri della propria cricca, si cercano i membri mancanti, un uomo e una donna a sentire dalle voci.
<< La prego, non ci faccia del male... >>
Trascinata a forza da uno dei prelevatori, Chen Emilie, grida tra le lacrime.
I prescelti corrono fuori dalla palestra, attirati da quei reclami di aiuto.
Dietro Emilie, ammanettato come il più barbaro dei criminali e pestato a sangue, vi è Liang Alan.
Il giovane barcolla, cede dopo pochi passi, accasciandosi sulle sue stesse gambe.
Gli occhi del ragazzo si incrociano con quelli di Angy...
<< Cosa è successo? >>
Angy corre verso Nathan e aggrappandosi al suo braccio gli sussurra in un orecchio.
Il giovane scuote il capo, ignaro di quello che stia accadendo.
Pochi minuti e la sirena suona, i prescelti vengono riuniti nella sala comune, dopo poco lì compare il preside Yazumi..
<< Sedetevi prescelti. >>
Quasi come se fossero telecomandati, gli chosen, in silenzio si accomodano sulle sedute presenti nella stanza, in attesa di ascoltare le parole del signor Yazumi…
<< Due vostri compagni hanno trasgredito alla più importante delle nostre regole... È severamente vietato avere relazioni sentimentali alla Gold academy, questo lo sapete vero prescelti? >>
<< Si signor Yazumi >>
Emilie ed Alan erano stati beccati!
Angy guarda da lontano Axel e non può fare a meno di sentirsi in colpa.
Pensa ai due cinesi e a quello che potrà accadere loro.
Terminate le lezioni, tutti si dirigono nella sala comune per “godere” dell'ora di relax.
Dei due sfortunati innamorati non vi è nessuna traccia.
Voci di corridoio si susseguono... Si narra delle effusioni che i due si sono scambiati nello sgabuzzino e di quello che i prelevatori stanno facendo loro.
Angy si morde nervosamente il labbro, nella su mente frulla qualcosa, anche Axel se ne accorge ma non fa in tempo a fermare Angy.
La ragazza infatti ha già deciso, non se ne resterà con le mani tra le mani.
Il suo passo veloce e deciso la conduce alla poltrona rossa intarsiata con filamenti di color oro che cinge l'elegante figura di Kimura Nathan...
<< Park Angy, non so perchè ma aspettavo la tua visita... >>
Angy china il capo, il suo braccio viene afferrato da Nathan che la trascina via, lontana da occhi indiscreti.
Stretta in un angolo, poco fuori dalla sala comune, Angy si ritrova faccia a faccia con Nathan.
<< Ti ascolto... >>
La voce di Angy balbetta, è agitata, tale vicinanza con Nathan la mette a disagio.
<< Devi fare qualcosa, devi aiutare Emilie e Alan! >>
Nathan poggia un braccio sulla parete contro il muro sul quale è poggiata la esile figura di Angy. La ragazza indietreggia, amalgamandosi quasi completamente con la parete...
<< Angy, dolce Angy, quante volte devo dirti di non ficcare il tuo bel nasino in affari che non ti riguardano? >>
Angy scuote il capo, sfilandosi via da quella morsa in cui l'aveva stretta il giovane rappresentante.
<< Non possiamo sempre chiudere gli occhi Nathan, tu sai quello che i prelevatori faranno a quei due poveri ragazzi vero? Tutto solo perchè sono innamorati, ti sembra giusto? >>
Angy cammina freneticamente su e giù per lo stretto corridoio, sfiorando di continuo la spalla di Nathan.
<< Cosa c' è Angy, sei innamorata, é per questo che ti interessano tanto le sorti di quei due cinesi? >>
La ragazza scuote il capo, quasi intimorita da quella domanda... Che Nathan abbia capito dell'attrazione che c'è tra Angy e Axel?
<< Certo che no! Ma sono stanca Nathan, stanca di tutti questi continui soprusi. Potrebbero uccidere Emilie ed Alan. >>
<< Cosa vuoi che faccia? >>
Angy ferma la sua camminata, soffermandosi di fronte al giovane.
<< Intercedi per loro, va a parlare col preside, digli che ti prenderai la responsabilità di Emilie ed Alan e ti assicurerai che tra di loro non ci siano più effusioni. Il signor Yazumi ha molta stima di te. Ti darà ascolto. Emilie è a capo della cricca dei cinesi ed Alan è un elemento fondamentale, un gran lottatore, non può permettersi di perderli. Vedrai che se gli parlerai tu non fará tante storie. >>
Nathan sorride ascoltando le parole di Angy...
<< Certo che hai proprio la mente di una stratega, ora capisco perchè ti hanno scelta... Immaginavo che non fosse solo per la tua bellezza. >>
Un ultimo sorriso, poi Nathan si china, stampando un caldo bacio sulla guancia rossa di Angy.
<< Proverò a parlare col signor Yazumi. Sappi che lo faccio solo per te. >>
Strizza l'occhio ad Angy e poi va via Nathan, lasciando la ragazza immobile e rossa in viso. Dietro l'angolo, qualcuno ha visto la scena, restando particolarmente scosso... È Axel, che stringe i pugni, logorato dalla gelosia.
È domenica, le lezioni in questo giorno sono sospese.
Tutti i prescelti vengono impiegati nella pulizia della Gold Academy... Nathan indossa la sua divisa, lui, come rappresentante dei prescelti, è esonerato dall'incarico.
Si appunta il fiocco al collo e passa, come se sfilasse, tra i prescelti indaffarati con stracci e scope. A testa alta e passo deciso arriva alla porta del preside...
<< Avanti. >>
<< Signor Yazumi buongiorno, avrei bisogno di parlarle. >>
Una lunga chiacchierata e poi Nathan esce dall'ufficio con fare impettito... Angy lo vede e curiosa di sapere quali sorte toccherà ai due chosen cinesi, gli corre incontro, aggrappandosi al suo braccio...
<< Allora, hai parlato col preside Yazumi, cosa ti ha detto? >>
Axel da lontano guarda la scena, Nathan se ne accorge e lo stuzzica stringendo il collo di Angy con un braccio e facendo aderire i loro corpi l'un l'altro...
<< Sai Angy, tu sarai pure un ottima stratega ma io sono un fantastico oratore. >>
L'espressione interrogativa di Angy diverte Nathan...
<< Chen Emilie e Liang Alan stanno bene, ora sono in isolamento ma tranquilla grazie al mio fascino e alle mie doti di persuasione, domani torneranno tra noi. >>
La gioia della giovane sud coreana non tarda ad arrivare...
<< Grazie, grazie, grazie... >>
Si getta al collo di Nathan stringendolo in un abbraccio che non passa inosservato a molti…
Al di là delle etnie, delle culture o delle cricche, può nascere un amore, un amicizia o una alleanza... Basta solo non avere paura.
 

Chen Emilie & Liang Alan.

Choi Angy & Kimura Nathan.

Nota Autrice:
 
Eccomi a voi, spero che il capitolo vi sia piaciuto... Attendo le vostre opinioni in piccoli commenti.
Riusciranno i giovani Chosen ad evadere dalla Gold Academy o ne resteranno bloccati a vita?
Vi aspetto la prossima settimana con un nuovo capitolo...
See You Later

                                         With Love. lollipop 2013
 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


 
Capitolo 8
 
La tensione che si respira alla Gold Academy è quasi palpabile...
Emilie e Alan sono ritornati tra gli altri prescelti, ferite, abrasioni e bruciature ricoprono i corpi e i volti dei due giovani.
A distanza i due sfortunati cinesi si lanciano fugaci sguardi, cercando di non farsi notare da sorveglianti e prelevatori.
Sin dall'inizio, con l'arrivo all'accademia di Liang Alan, tra i due e scoccata una forte attrazione trasformatasi, poi, in una dolce e pura storia d'amore.
In segreto, con romantici baci nella penombra della notte, nascosti in ogni angolo, Emilie e Alan coltivavano il loro amore, di nascosto ad occhi indiscreti...
Intanto il pugno duro usato contro i giovani innamorati cinesi, non frena la nascita di nuovi istinti amorosi...
Tra Sofi ed Ethan c'è dell'alchimia, un affetto spontaneo che infrange ogni regola.
Con le cuffie ben fisse alle sue orecchie, Ethan è immerso nel mondo della musica... Intorno, caotici prescelti discutono di politica, giocano a carte, mentre Sofi, se ne resta ferma lí, rannicchiata su di una poltroncina persa nei suoi pensieri e con lo sguardo fisso a guardare il giovane Yang Ethan.
Brividi percorrono la pelle, il rossore spontaneo colora i nostri volti, questo accade quando, con molta insistenza, qualcuno che non ci è indifferente, poggia il proprio sguardo fisso su di noi... ci si sente, quasi come imbarazzati.
Questo accade ad Ethan, il giovane si volta, sapendo già da che direzione provengono quegli sguardi... I suoi occhi vanno ad intrecciarsi con quelli di Sofi, i due si guardano allungo, occhi negli occhi.
Ethan sfila via le cuffie dalle sue orecchie, nascondendole, accuratamente in una tasca dei pantaloni... poi si alza, dirigendosi verso la porta, con un leggero cenno della testa il giovane invita Sofi a raggiungerlo.
Pochi istanti e Sofi, in punta di piedi raggiunge Ethan.
La giovane tenta di passare inosservata ma qualcuno la vede...
Qualche passo su e giù per il corridoi per poi essere tirata a forza da qualcuno.
<< Mi hai messo paura... Sei uno stupido. >>
Sofi sferra un leggero pugno sulla spalla di Ethan fa per colpirlo una seconda volta, il suo braccio però viene frenato dalla mano del ragazzo... che, con un sol gesto, le impedisce di colpirlo e la tira a se.
<< Lee Sofi, devi smetterla di fissarmi di nascosto, qualcuno potrebbe vederti... >>
<< Cosa dici, io non ti stavo fissando. >>
Imbarazzata e rossa in viso, Sofi sfila via il suo braccio dalla morsa di Ethan cercando di allontanarsi da lui, in quel maldestro tentativo, la giovane inciampa.
La caduta le viene evitata dalle tatuate braccia di Ethan che la tira a se, stringendola contro il suo petto.
<< Io ti piaccio, vero Sofi? >>
La ragazza china la testa imbarazzata dalla domanda e dalla situazione in cui si trova...
<< Tu a me piaci molto e sinceramente non riesco a capire neanche il perchè... >>
Lo sguardo di Sofi si illumina, sorride e il rossore sulle sue guancia scema lentamente.
I loro sguardi si intrecciano avvicinando inevitabilmente i loro visi l'uno all'altro, il tutto fa presagire ad un bacio, quello tanto atteso da Sofi.
Da buon capo, Kim Ian non può non notare l'assenza del giovane Ethan.
Senza farsi notare, lascia la sua cricca e esce dalla sala comune, alla ricerca del suo ribelle amico...
Pochi passi, e ciò che gli si ripropone dinanzi agli occhi è una scena che, per uno come lui rinchiuso ormai da troppi anni in questo regime dittatoriale, è intollerabile...
Ad un palmo l'uno dall'altro, Ethan e Sofi stanno per scambiarsi un bacio.
Le loro labbra non riescono però ad unirsi, la furia di Ian prende il sopravvento, interrompendo quel momento romantico tanto bramato dai due giovani.
<< Sei diventato matto, cosa credi di fare... >>
Con forza ed impeto, Ian scaraventa il suo connazionale al muro.
Il tonfo è forte e la smorfia sul viso di Ethan, palesa ancor più la durezza usata da Ian nei suoi confronti.
Prima un calcio poi un pugno e Yang Ethan sfinito si accascia sul pavimento.
<< Ti prego basta, smettila! >>
Sofi strattona il nord coreano per un braccio, intimandolo di lasciare andare un ormai esanime Ethan.
<< Tu insulsa ragazzina, stai rovinando tutto. Perchè non capisci che comportandoti in questo modo porterai te ed Ethan alla morte... >>
Impreca Ian e ad ogni sua parola una lacrima riga il dolce volto di Sofi.
La giovane sa che le parole di Ian non sono altro che la verità ma non riesce comunque a reprimere il sentimento che prova verso Ethan.
<< Mi dispiace. >>
Ancora un singhiozzo che non frena l'ira di Kim Ian
<< Smettila di piangere per una volta comportati da adulta e sta lontana dalla mia cricca. >>
<< Ora basta! >>
Una voce di donna, fredda e decisa fa sobbalzare i due che, lentamente e con timore si voltano.
<< Tu... >>
<< Non hai nessun diritto di trattarla così, chi sei tu per giudicare i sentimenti degl'altri. Dici a Sofi di crescere, quando quello che dovrebbe crescere sei tu. Non osare più alzare la voce con lei. >>
Schierata a difesa di Sofi, stretta nei suoi jeans e con i suoi occhi dolci e profondi...
Húang Xenia ha deciso di smettere di tacere e di ripagare Ian con la stessa moneta che lui aveva riservato per lei.
Un silenzio gelido cala sui quattro giovani, sembra che la presenza di Xenia abbia modificato i piani di Ian.
Ethan poggiato al muro si alza ripulendosi il volto dal sangue procuratogli dalle ferite.
<< Ethan stai bene? >>
Sofi tende una mano verso il giovane che non tarda ad afferrarla sotto lo sguardo sbigottito di Ian.
Il ragazzo non fa in tempo a professar parola che sente avvicinarsi dei passi...
<< Questi sono i prelevatori, riconosco il rumore dei loro stivali. Se ci beccano qui siamo nei guai! >>
Bisbiglia Xenia cercando di non farsi sentire da persone indesiderate. Più i passi si avvicinano e più i cuori dei quattro giovani battono all'impazzata.
<< Non possiamo restate insieme, dobbiamo dividerci, così sarà più semplice nascondersi. >>
Ian afferra il braccio di Xenia e inizia a correre trascinandola via con se.
Sorretto da Sofi, Ethan conduce la ragazza nello sgabuzzino... In silenzio e col fiato sospeso, i due sperano che nessuno apra quella porta alla ricerca di una scopa.
Intanto Ian ha trascinato Xenia nel sottoscala.
Polvere, ragni e vecchie scatole dimorano lí sotto.
Trema Xenia, ha il terrore dipinto sul suo volto. Ian se ne accorge, la guarda e prova ad allungare una mano per prendere quella della ragazza, in modo da farla sentire protetta... Qualcosa però lo frena, il suo istinto di conservazione ha la meglio su di lui.
Per anni ha dovuto imparare a convivere con le rigide regole dell'accademia, bastonate e le feroci punizioni, hanno contribuito a mutare il suo carattere, facendolo diventare il ragazzo rude e burbero che è oggi.
Dei passi si avvicinano velocemente verso la loro direzione...
<< Vengono quì, cosa facciamo? >>
Ian tappa la bocca di Xenia con una mano, per evitare che qualcuno possa sentirla.
Ad un tratto la porta del sottoscala si apre lentamente, Ian smette di respirare e si suoi occhi vanno ad intrecciarsi con quelli terrorizzati di Xenia.
Qualcuno entra nel sottoscala, accompagnato da una torcia con una fioca luce. Istintivamente Ian tira a se Xenia, nascondendosi stretti ed abbracciati dietro ad un enorme ed impolverato scatolone.
Le labbra della ragazza tremano, i suoi occhi si inumidiscono, il panico sta avendo la meglio su di lei.
Ian se ne accorge, la stringe di più a se incrociando i loro sguardi, deglutisce per qualche istante, un ultimo profondo respiro per poi fiondarsi sulle labbra di Xenia.
Un lungo ed intenso bacio nella penombra di quel sottoscala…
Presi l'uno dall'altro, i due non si sono resi conto di essere finalmente al sicuro.
Chiunque abbia messo piede nel loro nascondiglio se ne è ormai andato, senza accorgersi della loro presenza.
Intanto, Sofi ha trascinato Ethan nella sua stanza, convinta che lo sgabuzzino non fosse il luogo migliore dove nascondersi con un ferito.
<< Hai il viso ricoperto da contusioni, il tuo labbro sanguina. Cerco qualcosa con cui ripulirti e medicarti. >>
Sotto voce, ed in punta di piedi, Sofi cerca l'occorrente per curare il suo giovane amico. Angy dorme e svegliarla è l'ultima cosa che Sofi vorrebbe, in questa situazione non potrebbe sopportare un'altra delle sue ramanzine da sorella maggiore.
Presi garze e disinfettante, la ragazza si prodiga a curare le ferite di Ethan.
Lentamente, col tocco di un angelo, Sofi ripulisce il viso del ragazzo, che, con sguardo sognante, ammira la giovane donna che le sta di fronte.
<< Ahi, brucia. >>
Il disinfettante poggiato sulla sua bocca, fa sobbalzare Ethan.
<< Scusami. >>
Sofi soffia amorevolmente sulle labbra del ragazzo, in modo che il bruciore passi, ma c'è qualcos'altro che aiuterebbe Ethan ad alleviare le sue pene e a far cessare quel dolore. Allunga una mano poggiandola dietro la nuca di Sofi, la tira verso di  se, per poi baciarla con passione.
<< Aish... >>
Le sue ferite gli dolgono ma Ethan non potrebbe essere più appagato di così...
<< Ti ho fatto male... >>
Con delicatezza Sofi accarezza le labbra del ragazzo con la punta delle dita... Scuote il capo Ethan, col sorriso sulle labbra e lo sguardo sognante.
<< Posso dormire quì con te? >>
Sobbalza Sofi, tirandosi indietro, il suo cuore batte all'impazzata, un misto di paura e desiderio.
Senza che arrivi una risposta, Ethan si distende sul letto, tirando Sofi verso di se e stringendola contro il suo petto.
Cullati dalla luna e dal calore della notte, i due si addormentano legati come se fossero un'unica persona.
Ormai al sicuro, in silenzio, Ian e Xenia rientrano nelle loro camere... Prima che la ragazza possa rientrare nella sua stanza, Ian la ferma...
<< Quello che è successo prima tra noi.... dimenticalo. Mi sono fatto trasportare dalla situazione, non dovevo farlo. >>
Volta le spalle ad un inerme Xenia e poi va via.
La giovane china il capo per poi rintanarsi nella sua stanza.
Rientrato in camera Ian si guarda intorno e non trovare Ethan nel suo letto lo abbatte. Proteggere i membri della sua cricca è un suo dovere e non riuscire a farlo con Ethan lo abbatte.
Vorrebbe lasciar fare ad Ethan ciò che vuole, fargli amare chi vuole ma non può, per proteggere lui e se stesso... Un pensiero si posa anche su Xenia, su quel bacio spontaneo datogli, desiderava quella ragazza e forse la desidera ancora ma sa che se provasse ad avvicinarsi a lei la metterebbe in pericolo.
In tanti anni alla Gold Academy, Ian non si è mai sentito tanto fragile.
Solo e abbandonato ai suoi pensieri, si accascia sulla porta coprendosi il volto, cupo e logorato, con le mani.
Domani è un nuovo giorno ma per lui, per i suoi sentimenti, sarà peggiore di quello di oggi.

 

Lee Sofi Yang Ethan.

Kim Ian Húang Xenia.

Nota Autrice:
 
Ecco a voi,  l'8 capitolo, spero vi sia piaciuto... Attendo le vostre opinioni in piccoli commenti.
Sembra che una nuova coppia si stia formando, cosa ne pensate di Ian, a me fa un pò tenerezza nonostante i suoi modi rudi...
Bhe, vi aspetto alla fine della settimana con un nuovo capitolo...
 See You Later 

 
                                                                                   With Love. lollipop 2013 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Premessa: Qusto capitolo avrei dovuto pubblicarlo domani ma per i troppi impegni che mi attendono, ho deciso di anticipare, spero di non aver rovinato i vostri piani... >_<


Capitolo 9

 
<< Quello che é successo prima tra noi... Dimenticalo. Mi sono fatto trasportare dalla situazione non dovevo farlo.>>
Le parole di Ian rimbombano nella testa di Xenia e pesano come macigni sul suo petto, sa che ciò che prova per Ian è un qualcosa di malsano in un ambiente simile, ma non può fare a meno di pensare a lui e a quel bacio.
Cammina tra i corridoi con la testa tra le nuvole per poi soffermarsi dinanzi alla vetrata che da sull'aula di letteratura.
Disteso e mezzo addormentato su di un banco vi è Kim Ian, le materie letterarie lo annoiano, facendolo assopire.
Fissa i suoi lineamenti rudi e marcati Xenia, restandone incantata... I suoi occhi sognanti la distraggono, la campanella suona e i ragazzi escono dall'aula, tranne Ian, lui resta lì, cullato da Morfeo.
Respira profondamente Xenia e poi tramante e timorosa si fa strada nell'aula, stanca di ammirare il ragazzo da una vetrata.
In punta di piedi arriva al suo banco, sorride dolcemente, quasi divertita nel vedere la buffa espressione di Ian.
Si sposta una lunga ed ondulata ciocca di capelli dal viso per poi chinarsi verso il ragazzo. Con la punta delle dita scosta i capelli dalla fronte di Ian, accarezzandolo dolcemente...
La vetrata mostra tutto e chi non doveva vedere assiste alla scena.
Una coppia di sorveglianti si fionda nell'aula inveendo contro la ragazza.
<< Non stavo facendo nulla, volevo solo svegliarlo per dirgli che la lezione è finita... >>
Urla e scalcia Xenia mentre viene tirata via dai sorveglianti, la sua bugia per giustificarsi non li convince.
<< Tu non puoi avvicinarti a lui, non sei della sua cricca! >>
Uno schiaffo datole in pieno volto fa capitolare Xenia che cade, di soppiatto a terra.
Le grida fanno sobbalzare Ian, il ragazzo assiste alla scena a pugni stretti, colto dalla rabbia.
<< Ti meriti una bella punizione ragazzina, penserò io a te... >>
Steven, uno dei sorveglianti americani, tira a se Xenia soffiandole sulle labbra, tra tutti lui é il più viscido tra i carcerieri della Gold Academy.
Convocato, il preside arriva nell'aula, ascolta l'accaduto, disturbato dal singhiozzo dovuto al pianto di Xenia.
Ormai pronto, il preside decide la punizione da infliggere alla ragazza.
<< In questa accademia è vietato avere relazioni e anche solo rapporti intimi o ravvicinati... Vedo che ciò che è successo a Chen Emilie e Liang Alan non le è servito come lezione signorina Húang... Vediamo se la stanza delle torture l'aiuterà. >>
<< No la prego... Non lo farò più, lo giuro. >>
Piange Xenia, la stanza delle torture é un luogo ostico dove chi vi entra non vi fa più ritorno.
Ian sobbalza, vedere Xenia piangere e ascoltare quello che le faranno, non gli danno pace. << Non è colpa sua preside Yazumi, se proprio deve punire qualcuno... punisca me! >>
Xenia si volta, è sconvolta. Si gira verso Ian scuotendo il capo.
<< Kim Ian... Sei sicuro dovrei punire te? Perchè? >>
<< Ho costretto io Xenia ad avvicinarmi a me, l'ho costretta ad accarezzarmi e a starmi accanto. >>
Le lacrime rigano il volto di Xenia non può credere a ciò che Ian sta facendo per lei...
<< E perchè mai signor Kim lei ha fatto questo... Cosa vuole dalla signorina Húang Xenia? >>
<< La volevo accanto perchè credo di essermi innamorato di lei.. So che è vietato per questo chiedo di essere punito io. >>
La voce decisa di Ian non lasciano dubbi al signor Yazumi, Ian sarà rinchiuso nella stanza delle torture!
Trascinato via un ultimo sguardo del ragazzo raggiunge gli occhi rossi e gonfi, per le lacrime versate, di Xenia.
È sera e i prescelti si riuniscono nella sala comune... Tutti chiacchierano come se nulla fosse successo.
C'è chi, ignaro di tutto, si pone qualche domanda. Angy si guarda intorno e non può fare a meno di non notare l'assenza di Kim Ian...
<< Sofi, sai per caso cosa è successo a Ian, il nord coreano, non è qui e devo dire che è da ore che non lo vedo in giro... >>
Scuote il capo Sofi, ignara di dove sia il ragazzo.
In un angolo una sconfortata e triste Xenia, non fa altro che piangere... Angy se ne accorge e si avvicina a lei, ignorando gli sguardi increduli e le regole imposte.
<< Xenia, cos'hai... Perchè piangi? >>
Con naturalezza, in un momento di fragilità, Xenia abbraccia Angy, scoppiando in un feroce pianto.
Tutto nella stanza tace, gli chosen si fermano ad osservare quella scena di affetto, amicizia, un legame tra due cricche mai visto sino ad ora.
<< Cosa ti è successo? >>
<< Ian... >>
Un singhiozzo e poi ancora una lacrima...
<< Cosa ti ha fatto quel bastardo? >>
Urla Sofi, con voce irritata mentre, da lontano Ethan la guarda accennando un mezzo sorriso.
<< Mi ha salvata! E’ stato rinchiuso nella stanza delle torture al posto mio. >>
Tutti si guardano increduli, non capiscono di cosa stia parlando.
Sedutisi tutti intorno a Xenia, i ragazzi ascoltano con attenzione la sua storia.
Mormorii e indignazione aleggiano nell'aria.
<< Qualcuno deve aiutarlo! >>
Le parole di Ethan scuotono Angy che non riesce a chiudere occhio.
La notte in bianco a pensare, portano Angy a bussare nuovamente alla porta di
Nathan, in cerca del suo aiuto...
Solo un tocco sulla porta e poi essa si apre.
Senza parlare e col suo solito aspetto impettito, Nathan è sull'asse, fissa Angy e con un leggero gesto della testa la invita ad entrare.
<< Sono venuta per parlarti di --- >>
<< Di Kim Ian, lo so... >>
Con voce rauca ed espressione smorta, Nathan sembra ormai conosce bene Angy, la sua ribellione alle regole ed il suo animo da giustiziera.
Le lezioni hanno inizio e l'assenza dei due non passa inosservata...
<< Dov'é il tuo amichetto? >>
Axel blocca il passaggio a Gem che, a testa alta cammina nella biblioteca.
<< E la tua amichetta Angy, dov'è?!? >>
Si guardano, scrutandosi per un po’. Si studiano per carpire qualche utile informazione... << Sono insieme! >>
<< Quella ragazza con la sua smania di giustizia ci farà finire tutti nei guai... >>
Punta i piedi a terra Gem, irritata dal comportamento di Angy.
<< Dove credi che siano? >>
<< Vieni con me. >>
Sospira Gem per poi camminare impettita tra libri polverosi e prescelti impegnati coi loro compiti.
Axel la segue, fino ad arrivare alla porta della camera privata di Kimura Nathan.
Dentro, Angy ed il giovane rappresentante sono impegnati nella loro conversazione...
 << Non sei stanco di tutti questi soprusi Nathan? >>
Il ragazzo scuote il capo toccandosi la fronte.
<< Sei capace di provocarmi mal di testa Angy. >>
<< Mi dispiace, ma io non posso e non voglio continuare a fingere che tutto vada bene... Ian potrebbe morire. Non è la persona che amo di più in questa accademia ma non merita questa fine... non credi? >>
<< Ian é la prima persona che ho conosciuto qui dentro. All'inizio eravamo amici, ma con l'aggiunta dei nuovi prescelti e la divisione in cricche, ci siamo allontanati... Lo rispetto come lui rispetta me e no non merita ne di essere punito ne di pagare con la propria vita ma non posso intercedere anche per lui. Kim Ian è un membro anziano e a chi come noi, militiamo in questa accademia da anni, non è concesso commettere errori così grossolani, come invaghirsi di una ragazza. Vorrei aiutarlo Angy, ma non saprei proprio cosa fare, con lui il preside Yazumi non sarà magnanime come lo è stato per i due cinesi. >>
<< Ci deve essere un modo... >>
Pensa Angy e la sua espressione fa presagire ad una buona idea, in fondo Nathan lo aveva capito, la giovane è una vera stratega…
Un tocco frenetico sulla porta interrompe la loro conversazione, senza aspettare un invito ad entrare, Katò Gem fa il suo ingresso nella stanza.
<< Gem, che modi... >>
La redarguisce Nathan ma Gem è così furiosa da infischiarsene delle sue parole.
<< Tu, da quando sei arrivata in questa accademia hai portato solo disgrazia. Vuoi farci uccidere tutti, è questo il tuo intento? >>
Angy evita di rispondere continuando a tenere i suoi occhi fissi su Nathan.
Axel entra nella stanza e senza parlare afferra il braccio di Angy e prova a trascinarla via ma la ragazza fa resistenza...
<< Smettila Axel, io e Nathan abbiamo un discorso da finire. >>
<< No io non credo! >>
In modo brutale Axel tira a se Angy sotto le urla di Gem che continua ad inveire contro la ragazza e Nathan.
Il giovane giapponese sospira, continuando a comprimersi le tempie con le dita di una mano, il suo mal di testa non cessa e quel vociferare isterico non lo aiutano.
<< Ora basta! >>
Con voce ferma ed espressione furiosa, Nathan intima ai tre di tacere.
<< State zitti. Axel lascia il braccio di Angy, le stai facendo male e per favore chiudi la porta prima che qualche sorvegliante possa accorgersi di questa riunione non autorizzata. Gem... Siediti e togliti quel broncio dal viso, non ti dona. Angy, prima che venissimo interrotti ti si era accesa una lampadine vero? Hai avuto un qualche tipo di idea brillante che potremmo usare a nostro favore, per aiutare Ian? >>
Angy fa si col capo per poi liberarsi dalla morsa di Axel ed avvicinarsi a Nathan.
<< Non so se sia un idea brillante ma potremmo cercare di coinvolgere tutti gli altri prescelti, uno sciopero, una sorta di ribellione potrebbe aiutarci a convincere il preside Yazumi a liberare Kim Ian. >>
Sospira Gem scuotendo il capo ad ogni parola pronunciata da Angy.
<< Secondo te in passato non abbiamo provato a ribellarci... Sai come ci hanno soppressi? A suon di bastonate. >>
<< Eravate inesperti e forse anche mal organizzati... >>
Gem salta in piedi dirigendosi verso Angy, per poi fermarsi ad un palmo da lei.
<< E tu come ti organizzeresti saputella... >>
Si porta le mani ai fianchi, a mo di sfida.
<< Coinvolgere tutti prescelti sarebbe difficile, non potremo riunirli tutti, ma ogni cricca ha il suo "rappresentante", un esponente che tutti seguono e rispettano. Potremmo parlare con ognuno di loro, mettere appunto un piano e poi loro lo comunicherebbero alle loro cricche. >>
<< Non se ne parla, solo Nathan può avvicinarsi ai membri delle altre cricche e sarebbe pericoloso per lui esporsi tanto... Vuoi metterlo in pericolo? >>
Nathan seduto sulla sua poltrona ascolta il battibecco tra le due ragazze, mandando giù dell'acqua con un aspirina.
<< C' è un'altro modo per parlare con in membri di spicco delle varie cricche... Si potrebbe convocare un comitato straordinario… >>
Axel e Nathan si guardano, l'unico che ha l'autorità di convocare il comitato é il rappresentante dei prescelti.
<< Lo farai? >>
Con le mani ben riposte nelle tasche dei pantaloni, Axel si scosta dalla porta, in attesa di una risposta da parte di Kimura Nathan.
<< Domani stesso convocherò il comitato, non possiamo aspettare, ne va della vita di Ian... >>
Quattro forti personalità si sono unite per un fine comune, per arrivare ad un obiettivo.
Le ingiustizie, i soprusi, le punizioni, le botte, possono essere sopportati a lungo, ma la sopportazione di un essere umano ha un limite e anche per i the chosen il loro livello di tolleranza è giunto al termine!

 

Kim Ian.

Hùang Xenia.

Choi Angy, Kimura Nathan, Katò Gem & Park Axel.

Nota Autrice:
Eccomiii, la storia sta per entrare nel vivo, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che mi lasciate tanti commenti così da farmi capire cosa ne pensate. Bene, ci risentiamo settimana prossima con il decimo capitolo. ;)
P.S=
Quattro gif sono camuffate, cliccate sui nomi e potrete vederle in un altra pagina...

See You Later 
 
                                                                                   With Love. lollipop 2013 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***




Capitolo 10
 
Un nuovo giorno si affaccia sulla Gold Academy, con diligenza e buon senso i prescelti seguono le loro lezioni...
Intanto Kimura Nathan si prodiga per convocare l'assemblea straordinaria degli chosen.
Kim Ian é ormai da due giorni nelle mani dei sorveglianti, preda di frustate e chissà quali altre torture...
Poche ore, pochi giri di parole e quando cala la sera, nella camera segreta di Nathan, l'assemblea ha inizio!
Chen Emilie e Liang Alan sono di nuovo uniti in rappresentanza della Cina.
Húang Xenia come membro anziano della sua cricca, rappresenta Taiwan.
Katò Gem supporta Nathan come rappresentanti del Giappone.
Yang Ethan ha scelto di subentrare lui ad Ian e di prendersi la responsabilità di decidere lui in nome della Corea del nord...
Ed infine loro, Park Axel, Choi Angy seguiti da Lee Sofi, rappresentano la volontà della Corea del sud.
Schierati in circolo, i ragazzi si scrutano, attendendo le parole di Nathan.
Mai, da quando la Gold Academy ha vita, è stata convocata un assemblea straordinaria, è tutto nuovo per i prescelti anche per il loro rappresentante che, con difficoltà, cerca di iniziare il suo discorso, spiegando ai convocati il motivo di questa riunione a loro estranea.
<< Grazie a tutti per essere venuti, so che questa assemblea può sembrarvi strana, ho meditato allungo prima di convocarvi qui... >>
<< Cosa vuoi da noi Nathan? >>
Con tono di sufficienza, Emilie spinge Nathan ad affrettare il suo discorso, senza girarci troppo intorno, arrivando subito al sodo.
<< Va bene, arriverò al punto. Vi ho chiesto di incontrarci perchè per una volta, vorrei che fossimo alleati invece che nemici, unirci per aiutare uno come noi... Un prigioniero. >>
 << Vuoi aiutare Ian? >>
Chiede quasi con sorpresa Ethan...
<< Il suo errore è punibile con la vita. >>
Sentenzia tra le lacrime Xenia.
<< Non lo uccideranno, è troppo utile agli scopi dell'accademia e della signora Fletcher... >>
Katò Gem non è convinta, non vuole esporsi, rischiando la sua vita per uno che non è neanche dalle sua cricca.
Chen Emilie accenna un consenso con la testa alle parole di Gem.
L'inerzia dei prescelti innervosiscono Angy, che sovrasta l'autorità di Nathan prendendo lei la parola.
<< Come potete non preoccuparvi della vita di Kim Ian? È un essere umano, un giovane ragazzo come noi, costretto a vivere tra queste mura fredde, strappato via alla sua famiglia e allevato come i più feroce degli animali... Siamo tutti uguali, tutti prigionieri. Questa gente decide che vita dobbiamo avere, ci impongono delle regole assurde, come non innamorarci. Ian non ha fatto nulla di male, se non guardare con sentimento una bella e dolce ragazza e per questo merita la morte o anche solo, essere torturato? Nathan vi da una scelta, vi sta chiedendo di aiutarlo a liberare Ian. Io ve lo impongo, non ve lo chiedo... Aiutare, salvare un essere umano è un nostro dovere. Non sono disposta ad ottenere un vostro no come risposta. >>
L'arringa di Angy si conclude tra i silenzi della stanza. Tutto tace, nessuno professa parola, alcuno ha il coraggio di parlare, di dire la sua opinione.
Tutti sanno che Angy ha ragione, che le sue parole hanno un senso ma la paura sembra avere la meglio sul loro buon senso.
<< È colpa mia se Ian è rinchiuso nella stanza delle torture, quindi io farò di tutto per aiutarlo ad uscire da lì... >>
Xenia si schiera accanto ad Angy, insieme le ragazze si guardano intorno, occhi negli occhi con gli altri chosen...
<< Choi Angy, tu non sei la prescelta più anziana della tua cricca quindi non puoi prendere decisioni per loro. La scelta spetta ad Axel, la cricca della Corea del sud seguirà lui. >>
Gem frena Angy, le gerarchie nella Gold Academy sono importanti quanto le regole sulle quali si regge...
Angy si volta, alle sue spalle poggiato ad un muro, Axel alza il capo per incrociare i suoi occhi con quelli della ragazza.
Due profondi occhi color nocciola fanno avanzare Axel, facendolo uscire dalla penombra nella quale si era rintanato sino a quel momento.
<< Quale é la tua opinione in merito a questa storia Park Axel? >>
Gem non perde tempo per coinvolgere nella conversazione il giovane sud coreano... Prima che possa parlare, Angy si avvicina a lui, afferrando il suo braccio.
<< Pensaci Axel... Ian è uno di noi, dobbiamo salvarlo! >>
Nathan prende possesso del centro della stanza, allontanando Angy da Axel...
<< Basta parlare Angy, io ho convocato tutti voi qui nella speranza di convincervi ad aiutarmi ma posso anche obbligarvi a farlo. >>
<< Nathan... >>
Lo redarguisce Gem, sotto gli sguardi inquisitori ed indignati degli altri...
<< Abbiamo chiuso gli occhi per troppi anni, ci siamo fatti calpestare e pestare a sangue. Sempre in silenzio, sempre obbedendo alle loro regole ferree... Quanti abbiamo visto sparire senza alcuna ragione, probabilmente morti. Non permetterò che ad Ian capiti lo stesso. >>
Tutto tace, il silenzio cala...
<< Sei capace di guidarci? Hai in mente un piano per liberare Ian? >>
Axel ha finalmente professato parola... Anche lui sembra essere dalla parte di Ian. Nathan guarda con complicità Axel per poi poggiargli un mano sulla spalla.
<< Io sono un intellettuale Axel, un oratore quasi un diplomatico... Non ne capisco nulla di strategie di guerra, in quel campo l'esperto sei tu. >>
Una lunga chioma scura, spunta tra le spalle dei due giovani...
<< Questa è un alleanza... Voi due lavorerete davvero insieme? >>
Sorride Sofi, quasi compiaciuta da questa nuova "amicizia"...
<< Saremo tutti alleati Sofi. >>
L'ultima parola è di Angy che, sorridendo, strizza l'occhio ai più scettici.
<< Sigliamo questa tregua per un bene comune! >>
Incrocia le braccia al petto Ethan, felice dell'essere riuscito ad allearsi con gli altri chosen per salvare la vita del suo connazionale.
Tutti uniti per un bene comune. Tutti uniti per salvare una vita. La vita di uno che, come loro… è stato rinchiuso in quel posto sterile che regala a tutti incubi impedendo loro di sognare.

 

Park Angy.
 
Chen Emilie.

Katò Gem.

Liang Alan.

Nota Autrice:
Eccovi giunti al decimo capitolo, ne mancano solo tre alla fine.
Mi scuso per le poche righe di questo chapter, ma i capitoli di passaggio non sono semplici da scrivere...
Spero di riuscire a migliore con la lunghezza del prossimo ;)

Intanto fatemi sapere cosa ne pensate... gli chosen si sono uniti per salvare Ian, secondo voi ci riusciranno?
Lasciatemi qualche piccolo commento...
See you later
Kiss-Kiss. lollipop 2013

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***



 
Capitolo 11

<< Tu hai accesso all'armeria vero? >>
<< Dobbiamo salvare Ian non uccidere qualcuno... >>
L'alba di un nuovo giorno è sorta, la notte ha dato modo ad Axel di meditare sulla strategia migliore da adottare per liberare Kim Ian...
<< Ora ho la conferma che davvero non ne capisci nulla di strategie di guerra Nathan! >>
Una smorfia del rappresentante è la risposta all'affermazione di Park Axel.
<< Dobbiamo spaventare i sorveglianti... Non possiamo limitarci ad uno sciopero o ad una protesta, dobbiamo far capire loro che gli anni di addestramento ci sono serviti e che ora siamo diventati più forti di loro... >>
<< Non possiamo sparargli, per difendersi apriranno il fuoco contro di noi. >>
<< E chi ha detto di sparare... Dobbiamo solo spaventarli. Facciamo in modo che una volta liberato Ian, loro non tenteranno di vendicarsi, punendoci per alcuna ragione. È arrivato il momento che siano loro ad avere paura di noi! >>
Procuratisi gli armamenti, Nathan e Axel pensano a radunare gli uomini...
<< Kimura Nathan, anche tu dovresti prendere una pistola! >>
<< No grazie... Io prendo uno di questi... >>
Seduto su di una poltrona nella vecchia capanna degli attrezzi, nel giardino della Gold Academy, Nathan gioca con uno dei coltelli da guerra rubati dall'armeria…
Diversi giorni sono trascorsi, il piano strategico per salvare Ian viene messo in atto.
<< Signor Yazumi posso? >>
Hùang Xenia bussa alla porta del preside, per poi far ingresso nel suo ufficio.
<< Sono venuta per illustrarle i nuovi piani di studio della cricca dei taiwanesi... >>
<< Prego signorina Hùang, si accomodi. >>
Volta pagina dopo pagina Xenia, senza mai rifiatare, senza mai perdere il filo del discorso, non può permetterselo.
Il suo compito è quello di distrarre il preside, allontanandolo dall'azione...
Con passo da marcia, Axel cammina tra i corridoi, seguito da un folto numero di prescelti.
A volto coperto gli chosen avanzano, dritti verso la loro meta...
<< Ethan, prendi i ragazzi e occupatevi del perimetro... Bloccate i sorveglianti! >>
Seguito da Angy e Nathan, Axel arriva sull'uscio della camera delle torture...
<< Angy, tu entra nella stanza e porta fuori Ian... Uscite dal retro, Lee Sofi e Katò Gem vi attendono lì. Io ed Axel ti liberiamo il passaggio. >>
Entrati nel corridoio che conduce alle stanze segrete, destinate alle torture, i tre giovani si imbattono in un paio di sorveglianti.
<< Prendi Angy e continuate a camminare, penso io a loro. >>
Con i suoi coltelli ben stretti nelle mani, Nathan affronta i sorveglianti, disarmandoli uno dopo l'altro per poi stordirli.
Nessuno dovrà morire!
Intanto Angy e Axel arrivano alla camera dove è rinchiuso Ian. Aperta la porta, Angy si fionda nella stanza, ritrovandosi di fronte un Kim Ian stordito e sanguinante, legato a delle spranghe di ferro.
<< Ian... Mio Dio! >>
Con voce strozzata in gola, Angy si prodiga per liberare il ragazzo...
Caricato Ian a spalla, Angy e Axel escono dal retro dove li attendono Katò Gem e Lee Sofi...
<< Ce l'avete fatta ad uscire... Dove Nathan? >>
Chiede Gem, accorrendo verso i ragazzi...
<< È ancora dentro... Portiamo in salvo Ian poi andrò a riprendere il giapponese. >>
<< È rischioso tornare indietro Axel >>
Lo redarguisce Sofi con sguardo terrorizzato.
<< Non possiamo lasciarlo lì... Su andiamo ora. Sbrighiamoci prima che qualcuno ci veda... >>
Mentre camminano nel parcheggio della Gold Academy trascinandosi dietro un barcollante e sfinito Ian, i ragazzi si imbattono in un prelevatore...
<< Fermi voi... Dove credete di andare... >>
<< Sofi prendi il mio posto. >>
Axel poggia il braccio di Ian intorno all'esile collo di Lee Sofi...
<< Proseguite. >>
<< E tu cosa farai? >>
Angy si aggrappa al braccio di Axel consapevole di quello che il giovane ha in mente di fare. << Non preoccuparti. Andate, svelte... >>
Le tre ragazze corrono via trascinando Ian che a fatica respira.
<< Chi sei, mostra il tuo volto. >>
Axel non indietreggia, continua a stare lì, fermo di fronte al prelevatore, senza proferir parola.
L'uomo apre lo sportello dell'auto che è costeggiata al loro fianco e fa per prendere la radio, in modo da poter dare l'allarme.
Axel da un calcio alla portiera, impedendo a l’uomo di entrarvi.
<< Hey, andiamo via, la missione è conclusa! >>
Nathan, liberatosi dei sorveglianti, raggiunge Axel.
Un attimo di distrazione ed il prelevatore fa per tirare fuori la sua pistola dalla fondina...
Il giovane sud coreano è però più scaltro...
<< Fa una sola mossa e ti uccido. >>
Gli punta contro la pistola Axel, con fare sicuro.
<< Axel... >>
Bisbiglia Nathan, cercando di redarguire il ragazzo.
<< Niente sangue ricordi? Non dobbiamo uccidere nessuno! >>
Fa un leggero cenno di approvazione con la testa Axel, per poi tornare a posare il suo sguardo freddo sul prelevatore...
<< Tu… getta via la pistola e noi andremo via senza farti nulla. >>
Diplomatico come sempre, Nathan convince il prelevatore a disfarsi della sua arma.
<< Ora possiamo andare. >>
Nathan si incammina ma Axel è ancora fermo lì con la sua pistola stretta nel pugno.
<< Non hai sentito il tuo amico? Dovete andare. >>
<< Dillo ai tuoi capi che i giovani prescelti sono cresciuti... Ora siamo noi i più forti! >>
Abbassa la pistola e va via Axel, lanciando un ultimo sguardo all'uomo che gli è di fronte.
Il sole cala e tutto nell’accademia sembra tranquillo, sorveglianti e prelevatori sembrano spariti nel nulla.
Gli chosen si radunano nella sala comune, uno dopo l’altro prendono posto, tutti attendono il suo arrivo o per meglio dire, il suo ritorno.
Axel ha le braccia incrociate al petto, al suo fianco col volto sereno e un leggero sorriso dipinto sulle sue labbra, vi è Ethan.
Angy e Sofi stringono le mani di Xenia, la giovane è ansiosa ed emozionata, sta per rivedere il suo salvatore.
Dei passi si odono vicini, un leggero ciuffo biondo e riccio spunta dalla porta. Tutti chinano il capo come segno di rispetto, Nathan entra nella stanza, guarda per un istante i suoi compagni per poi scostarsi dalla porta e far spazio a colui tanto atteso…
Con espressione rude e sguardo fiero Kim Ian fa il suo ingresso, volti sorridenti lo accolgono.
<< Ben tornato amico >>
Ethan gli va incontro abbracciandolo.
<< Grazie. >>
La voce di Ian risulta ancora provata…
Si guarda intorno Ian, volto dopo volto, sguardo dopo sguardo di coloro che gli hanno ridato la libertà salvandogli la vita.
<< Non sono mai stato bravo con le parole e qui dentro di certo non mi hanno insegnato a parlare… Voi, voi avete rischiato pur di aiutarmi, ve ne sono grato! >>
Tutto sorridono, tra una pacca e un’altra sulla spalla, gli occhi di Ian vanno a posarsi sul volto dolce e gli occhi lucidi di Xenia.
I due si guardano, ma non riescono ad avvicinarsi l’uno all’altra.
A sciogliere questo alone di imbarazzo, ci pensano Sofi e Angy, le due che si trovano al fianco di Xenia, danno un leggero spintone alla ragazza, in modo da spingerla verso Ian.
Volto contro volto, ormai i due non possono più evitare di parlarsi…
<< Sono felice che tu stia bene… >>
Gli occhi di Xenia le si riempiono di lacrime.
<< Mi dispiace tanto Ian, è tutta colpa mia, io --- >>
Le sue scuse vengono fermate da Ian che, con un abbraccio stringe a se Xenia.
Tutti si fermano a guardarli, Angy e Sofi si sorridono compiaciute…
<< Scusate… per caso la nostra presenza vi disturba? >>
Scherza Ethan, punzecchiando il suo compaesano.
<< Che idiota! >>
Distaccatosi da Xenia, Ian da uno spintone ad Ethan, scuotendo il capo… per poi sorridere divertito, insieme a tutti gli altri prescelti.
In un angolo, in disparte… Nathan e Axel si godono la scena, hanno il volto serio. Il volto di chi sa cosa sta per accadere…
<< Dobbiamo aspettarci il peggio! >>
Accenna un consenso con la testa Axel, l’affermazione di Nathan è fondata.
Salvando Ian hanno iniziato una guerra… saranno davvero pronti a combatterla?


 
 

Kimura Nathan.

Park Axel.

Kim Ian.

Nota Autrice:
-2 alla fine!
Saaalve, spero che questo capitolo vi sia piaciuto... Ian è salvo ma cosa accadrà ora agli Chosen?!?

Fatemi sapere cosa ne pensate con qualche piccolo commento.
Io via aspetto lunedì con il penultimo capitolo e ovviamente per lasciarvi gli auguri per un felice Natale.   ;)

 
See you later 
Kiss-Kiss. lollipop 2013 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12

L'arrivo all'accademia della signora Fletcher riporta gli chosen alla realtà.
Il sole sorge alto sulla Gold Academy... I prescelti, ancora dormienti, sono radunati nell'auditorium.
Ben stretti nelle loro divise... I ragazzi fanno il loro ingresso nella sala.
Schierati come un plotone di esecuzione, il preside Yazumi, la signora Fletcher ed un nutrito gruppo di sorveglianti e prelevatori, li attendono…
<< Seduti prescelti! >>
Con voce grossa il preside ordina agli chosen di prendere posto.
La signora Fletcher si posiziona d'avanti al microfono e dopo un paio di tocchetti su di esso inizia il suo discorso...
<< Salve chosen. Sono qui oggi poiché il preside Yazumi mi tiene informata di tutto ciò che accade tra queste mura... So che uno di voi, uno degli studenti che da anni militano in questa accademia, si è reso protagonista di un evento spiacevole e per tanto è stato ritenuto indispensabile dal vostro preside punirlo con una punizione che potesse essere di esempio per tutti. Per tutta risposta, voi chosen avete agito con gran coraggio ma con poco cervello, aiutando il vostro compagno ad evadere... Non temete, non sono qui per porre rimedio alla vostra indisciplina ma per congratularmi, avete lavorato come una squadra e siete riusciti a portare a termine la vostra missione. Questo vuol dire che i duri addestramenti stanno avendo i loro frutti. Una sola cosa però dovete sempre rammentare prescelti... Voi non siete una squadra, combattete uno contro l'altro, ricordatevelo. Bene, ora potete andare, tornate pure alle vostre lezioni. >>
La signora Fletcher, stretta nel suo tubino nero, con tanto di veletta che le copre i suoi gelidi occhi verdi, abbandona la stanza seguita dal preside.
Gli addestramenti continuano e come mai prima d'ora, i dieci chosen si ritrovano insieme, armi in braccio pronti a prendere la mira… Esercitazione al poligono di tiro.
Tra un colpo di pistola e un altro, i ragazzi sotto voce hanno modo di parlare tra loro…
<< Le parole della Fletcher erano inquietanti, almeno quanto ciò che indossava… >>
Un brivido di paura percorre la schiena di Sofi.
<< Hey Nathan, tu sapevi vero che la vipera rossa sarebbe venuta a strigliarci? >>
Alan alza un sopracciglio, poggiando il suo sguardo sul giovane rappresentante.
Un ultimo colpo poi Nathan poggia la sua arma…
<< Dobbiamo preparaci al peggio ragazzi! >>
Le sue parole echeggiano come un eco lontano, tra puzza di zolfo e rumori di spari.
Tutti si voltano verso di lui, distogliendo lo sguardo dalle sagome che gli fanno da bersaglio.
Tutti tranne Axel, lui ha lo sguardo duro e dritto d’avanti a se, preme il grilletto e sparo dopo sparo, colpisce il bersaglio in pieno petto.
Finiti i sei proiettili si volta, poggiando anch’esso lo sguardo su Nathan e su gli altri prescelti.
<< Io sono pronto per la guerra! >>
<< Tu cosa?!? >>
Lo sdegno nella voce di Gem non sortisce effetto, gli occhi di Axel dicono tutto.
E’ stanco, stanco di dover obbedire a regole assurde e di vivere rinchiuso come uno schiavo.
La sirena, che scandisce la fine della lezione, suona.
Angy si dirige in biblioteca, intenta a voler leggere uno dei libri di strategia presenti in essa.
Passeggia, tenendo stretto tra le mani il suo libro…
<< Vedendoti sembra che tu abbia la coscienza pulita. >>
Katò Gem si presenta dinanzi ad Angy, ha le braccia incrociate sul petto ed il viso imbronciato.
<< Non dovrebbe? >>
<< Axel vuole ribellarsi, iniziare una guerra contro i reggenti della Gold Academy… tutto a causa tua. Tu con la tua parlantina ed il tuo animo da giustiziera stai convincendo tutti a rivoltarsi… Metteranno a rischio le loro vite. >>
<< Non sei stanca di vivere così Gem, in questa prigione, essere costretti ad odiarci l’un l’atro, come fai a sopravvivere ancora a tutto questo? >>
<< Hai detto bene, sopravvivere, io non voglio morire Angy e non voglio che gli altri muoiano. >>
Urla e spintoni tra le due. Gem ed Angy non si sopportano, non si sono mai sopportate, sono troppo diverse ma allo stesso tempo troppo simili per poter andare d’accordo.
<< Adesso basta, smettetela! >>
Nathan interviene, interrompendo la discussione tra le due ragazze.
<< Voi due dovete imparare a collaborare, basta essere nemici, ora stiamo tutti dalla stessa parte. Ricordatevi che siamo in guerra! >>
La notte cala, Axel si gira e rigira tra le sue lenzuola, il sonno non viene a fargli visita.
Si alza e passo dopo passo, senza accorgersene si ritrova a bussare sulla porta di Nathan.
Più e più tocchi, poi finalmente la maestosa porta di legno si apre…
<< Park Axel, cosa fai qui a quest’ora? >>
Un dormiente Nathan, in tenuta da notte gli si propone dinanzi.
<< Come mai dormi? >>
<< Forse perché sono le due di notte… >>
Un leggero sorriso accompagna la sua risposta, poi Nathan si scosta dalla porta lasciando così modo ad Axel di passare ed accomodarsi nella stanza…
Dopo essersi sciacquato il viso, Nathan si accomoda accanto al sud coreano…
<< Allora? Cos’hai di così importante da dirmi da interrompere il mio sonno? >>
Un lungo respiro e poi Axel espone a Nathan i suoi pensieri.
<< Ci ho riflettuto bene e credo che non dovremmo starcene a braccia conserte aspettando che il preside Yazumi ci infligga la nostra punizione… Siamo in ballo Nathan, ormai ci siamo già messi nei guai salvando Ian, non possiamo più tornare indietro. >>
<< Cosa proponi di fare? >>
<< Domani stesso penetriamo nell’ufficio del preside e attacchiamo lui e la signora Fletcher… >>
<< Vuoi attaccarli? >>
Scuote il capo Nathan, poco convinto dalle parole di Axel.
<< Abbiamo ancora le armi, mettiamo loro paura, li costringeremo ad aprire quel maledetto cancello e a lasciarci liberi, un giochetto facile, facile… Allora, cosa ne pensi? >>
L’alba sorge e il passaparola si fa sempre più insistente.
L’orologio a cucù in cima alle scale scandisce le ore otto.
Basta un solo cenno di Nathan e tutti i prescelti in coda arrivano all’ufficio del preside Yazumi.
Armi in braccio e visi coperti, gli chosen si introducono nella stanza…
<< Che sta succedendo? >>
Il signor Yazumi sobbalza dalla sua sedia, seduta di fronte a lui vi è la signora Fletcher, l’uomo tira a se la donna, a spalle contro il muro, i due si nascondo dietro l’enorme scrivania di legno antico che presiede al centro della stanza.
<< Non vogliamo farvi del male, siamo qui per invitarvi ad aprire il cancello, permettendoci così di uscire. >>
Il preside Yazumi conosce bene i suoi studenti, conosce le loro voci, soprattutto quella di questo giovane mascherato.
<< Kimura Nathan sei tu? Che cosa stai facendo benedetto ragazzo? >>
Ormai scoperto, Nathan china la sciarpa che gli copre il viso, lasciando intravedere meglio i suoi lineamenti marcati.
<< Faccia come le dico preside e tutto andrà bene. >>
Il signor Yazumi continua a parlare nel tentativo di convincere i giovani ad abbassare le armi…
<< Ora basta, sta zitto… Questo tipo riesce sempre ad innervosirmi. >>
Ian non è l’unico ad aver perso la pazienza, con un leggero movimento della mano, la signora Fletcher riesce a premere il bottoncino rosso nascosto sotto alla scrivania e in pochi secondi i ragazzi si ritrovano circondati da decine e decine di sorveglianti e prelevatori con in braccio armi da guerra.
Spalla contro spalla, i prescelti si guardano intorno…
<< Sono in troppi Axel, non possiamo farcela. >>
Lo sconforto e la paura colgono Nathan.
<< Credevate sul serio di passarla liscia, giovani insulsi e stupidi! >>
Tra risatine, sguardi furiosi e voce stizzita, la signora Fletcher sfila via dai volti dei ragazzi ciò che li copre per poterli guardare uno ad uno negli occhi.
Non c’è modo di scappare e se mai i ragazzi aprissero per primi il fuoco, verrebbero fucilati… Nei loro occhi si evince la paura e l’odio.
Paura di morire o peggio ancora, di restare per sempre rinchiusi in questo posto infernale.
Odio verso coloro che gli stanno facendo del male, privandoli della loro libertà, delle loro vite.

 

Park Axel.

Kimura Nathan.

Kim Ian.

Lee Sofi.

 
Nota Autrice:
-1 alla fine!
Eccoci, siamo arrivati al penultimo capitolo, spero vi sia piaciuto. Si lo so, vi ho lasciati col fiato sospeso, mi dispiace. XD
Questo capitolo non mi convince in modo particolare, avrei potuto scriverl0 meglio, ma ahimè in questi gioni non ho avuto molto tempo, spero comunque di non avervi deluso.

Ok, fatemi sapere cosa ne pensate con qualche piccolo commento.
Io vi aspetto questo fine settimana con l'ultimo capitolo, ora vi lascio augurando a tutti voi un fantastico, stratosferico ed ovviamente felice Natale.   ;) 
Merry Christmas!
 
Kiss-Kiss. lollipop 2013 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Pre-nota autrice:
Salve, eccoci giunti all'ultimo capitolo, scusate il ritardo ma il computer oggi mi ha fatto la guerra, si è spento mentre scrivevo cancellando parte del capitolo, potete immaginare la mia disperazione >_<
Alla fine però c'è l'ho fatta, quindi godetevi il capitolo. Buona lettura.
 

 

Capitolo 13
(ultimo capitolo)

 
Oggi:

Il sole caldo bacia le guancia di Angy... É una splendida giornata a Seoul.
Passeggia la giovane per le vie della sua città, con l’animo tranquillo e la mente sgombra da pensieri.
Una lunga passeggiata e poi di rientro a casa. Sulla soglia del cancello, dalla buca delle lettere sbuca un pezzetto di carta bianca…
<< Oh, una lettera… >>
Legge il destinatario: Choi Angy.
La lettera arriva dal Giappone.
Rientra in casa Angy, si disfa del cappotto e delle scarpe per poi salire le scale che conducono alla sua camera.
Sedutasi sul letto, la giovane apre la lettera e si perde tra quelle poche righe:

Cara Angy, spero che tu stia bene… Sono trascorsi sei mesi dall’ultima volta che ci siamo viste. La mia vita ha ripreso piede, ho finalmente riabbracciato la mia famiglia e ho nuovamente respirato quell’aria di libertà che tanto mi mancava. Per come si erano messe le cose quel giorno, non avrei mai creduto di poter essere qui oggi nelle calde ed accoglienti mura della mia casa a scriverti questa lettera. Non posso dirti molto degli altri prescelti, tu sei la prima che contatto, mi sembra quasi che parlare con voi mi riporta in quei giorni bui e tetri. Sembra una sciocchezza e forse lo è, ma di notte gli incubi hanno ancora la meglio su di me e questo mi impedisce di vivere appieno la mia vita e di comunicare con voi. Oggi però avevo bisogno di parlare con qualcuno che capisse quello che sento, quello che provo e oltre ogni mia più rosea aspettativa, mi sei venuta in mente tu. Spero che tu stia bene e che leggendo queste mie poche righe, tu possa sorride nel vedere quanto in soli sei mesi, le cose possano cambiare. Attendo una tua risposta. La tua perfida nemica.

Pochi istanti e la mente di Angy la riporta a quel giorno, a quell’incredibile momento in cui, lottando, hanno ottenuto la loro libertà…


6 mesi prima:


In pochi secondi i ragazzi si ritrovano circondati da decine e decine di sorveglianti e prelevatori con in braccio armi da guerra.
Spalla contro spalla, i prescelti si guardano intorno… Lo sconforto era dipinti sui loro volti.
Non c’è modo di scappare e se mai i ragazzi aprissero per primi il fuoco, verrebbero fucilati… Nei loro occhi si evince la paura e l’odio.
Paura di morire o peggio ancora, di restare per sempre rinchiusi in questo posto infernale.
Odio, verso coloro che gli stanno facendo del male, privandoli della loro libertà, delle loro vite.
<< Siete circondati, vi conviene abbassare le armi. >>
Una voce, rude e decisa, si evince alle spalle dei carnefici.
Sorveglianti e prelevatori si voltano, restando sorpresi nel vedersi circondati e con armi puntate contro i loro visi.
Fino ad ora si erano ribellati solo loro, i leader di ogni cricca. Ma adesso, ad affiancarli in questa guerra si presentano anche tutti gli altri prescelti...
<< Ragazzi, venite verso di noi. >>
I dieci chosen, bloccati al centro della stanza, vengono invitati dai loro compagni a raggiungerli.
<< Cosa ci fate tutti voi qui? >>
Con un velo di commozione negli occhi, Nathan guarda i visi di tutti i membri delle cricche presenti nella stanza.
<< Questa non è solo la vostra guerra, ma anche la nostra. >>
Sorride Nathan, felice che alla fine tutti si siano uniti e che stiano lottando al loro fianco per riprendesi la propria libertà.
<< Bene, signora Fletcher, preside Yazumi… Come vedete siete numericamente inferiori, quindi non vi resta altro da fare che acconsentire alle nostre richieste. >>
Da vero leader, Nathan riprende la sua posizione e come sempre si fa portavoce dei prescelti.
Qualcuno però non vuole cedere e cerca di reagire, venendo prontamente frenato dai ragazzi.
<< Ok, ok… ordinerò di aprire i cancelli. >>
Il signor Yazumi cede, contro il volere della signora Fletcher. Alza il telefono e ordina al custode di azionare il macchinario di apertura del gate.
Con sguardo duro e fermo i ragazzi lasciano l’ufficio, prima però si disfano dei loro aguzzini, legandoli in modo che non possano interrompere la loro fuga.
Arrivati al cancello i ragazzi si imbattono nel custode che, vedendoli, punta loro contro una pistola… Axel, scaltro come sempre, lo colpisce con un calcio, riuscendo così a stordirlo e disarmarlo.
Purtroppo però, il gate è ancora chiuso e l’unico che conosce il codice di apertura, è disteso sul pavimento privo di sensi.
<< Bravo Axel, lo ammazzavi direttamente… Ora come facciamo ad aprire questo cancello? >>
Con tono tra il satirico e l'irritato, Gem aggredisce Axel.
<< C’è qualcuno tra noi capace di usare quel coso… ! >>
Alan si volta, accanto a se c’è Emilie, la sua ragazza.
Chen Emilie è un genio dei computer, i prelevatori l’hanno scelta per quello.
La giovane si volta, guarda il suo ragazzo. I suoi occhi trasudano terrore, quello di chi ha sfiducia nei propri mezzi.
Alan cinge il piccolo volto di Emilie tra le sue mani…
<< C’è la puoi fare tesoro. >>
Rimboccatesi le maniche, Emilie si mette al computer. Dieci, venti minuti… Le sue dita battono incessanti sulla tastiera ma il gate continua ad essere chiuso.
<< Andiamo Emilie… sbrigati. >>
Nathan sollecita la ragazza, mentre gli altri con armi in braccio fanno da vedetta.
<< Ci sono, ci sono >>
Ancora qualche minuto, poi un rumore metallico si ode… Il gate si apre.
<< Non ci credo, siamo liberi. >>
Sofi varca con un piede la soglia del cancello, e finalmente riesce a respirare quell’aria di libertà che tanto bramava. I suoi occhi si riempiono di lacrime che vengono prontamente fermate dalla mano di Ethan che cinge quella di Sofi, tirandola verso di se, per poi correre insieme seguiti dagli altri prescelti, una lunga corsa verso la loro libertà.

Oggi:

Il suono del campanello riporta Angy al presente…
<< Tesoro è per te. >>
Sua madre la chiama, Angy poggia la lettera che ancora stringe tra le mani sul letto per poi scendere le scale verso il piano inferiore.
Sulla soglia della porta appare una figura esile e di bella presenza…
<< Tu… sei tornato. >>
Di corsa Angy scende gli ultimi gradini che la separano dalla porta per poi tuffarsi al collo di colui che tanto aspettava. Axel.
I due mano nella mano si incamminano per le vie fredde e soleggiate di Seoul. Una cena romantica, un film ed una passeggiate… I due sembrano dei normali innamorati.
<< Come mai sei tornato? >>
La Gol Academy ha cambiato la mente ed i caratteri di tutti coloro che l’hanno vissuta, Axel non è da meno. Una volta abbandonata l’accademia, il giovane era insicuro sul da farsi, su come condurre la sua vita.
Colto dall’indecisione si arruolò, diventando un soldato, convinto che l’unica cosa che sapesse fare fosse la guerra, proprio come gli avevano insegnato all’accademia.
<< L’accademia ha destabilizzato tutti, deviando le nostri menti. Ho preso decisioni affrettate ed ora me ne pento. >>
Il sole cala facendo spazio alla luna, che con la sua romantica luce illumina i volti dei due giovani.
<< Sei così bella Angy. >>
Un leggero sorriso e poi il rossore si fa spazio sulle guancia fredde e pallide di Angy, la giovane non riesce a mascherare l’imbarazzo.
Axel prende le sue mani tra le sue, stringendole forte…
<< Sono tornato per restare Angy. Ho tutta l’intenzione di riprendere in mano la mia vita. E’ per te che ho deciso di tornare… >>
Occhi negli occhi i due sono finalmente felici di essersi ritrovati.
Rientrata in casa, Angy ha negli occhi lo sguardo di chi è davvero innamorata.
Si infila sotto la doccia, coccolata dall’acqua calda che le accarezza il corpo. Sono lontani i tempi dell’accademia dove dell’acqua gelida veniva versate sulla sua pelle come la neve fredda che cade in pieno inverno su Seoul.
Avvolta nel suo asciugamano Angy apre la porta della sua camera entrandovi. Sul letto, dove l’aveva lasciata c’è ancora la lettera che attendeva una risposta.
Senza aspettare oltre, Angy si accomoda alla sua scrivania, prende carta e penna ed inizia a scrivere:

Cara Gem, ricevere la tua lettera mi ha riempito di gioia, sono felice che le cose ti vadano bene. Io sto bene, nonostante gli incubi che ancora perseguitano anche me. Per quanto riguarda gli altri posso aggiornarti io. Proprio oggi ho avuto una piacevole sorpresa, Axel che era partito come volontario in guerra, è tornato, deciso a restare abbandonando quella vita. Potrai dire che sono la solita romantica, ma sono davvero felice che lui sia qui con me.
Sofi è tornata a Busan e si divide tra mare, lavoro nel ristorante dei suoi e si gode la sua storia con Ethan. Lui ha lasciato la corea del nord, ha vissuto sin troppo nel regime dittatoriale. Il suo connazionale invece, Kim Ian alla fine si è lasciato trasportare dall’amore. Si è trasferito a Taiwan, ora lui e Xenia vivono insieme, lo avresti mai detto? Chen Emilie e Liang Alan sono finalmente liberi di vivere la loro storia d’amore alla luce del sole. Pensa che nella sua ultima lettera, Emilie mi ha addirittura parlato di matrimonio.
Nathan invece è quello che sento meno. Odia parlare al telefono, tornare al passato lo commuove. E’ sempre in giro per il mondo, il suo ultimo messaggio mi è arrivato dall’America. Si divide tra i suoi studi e la scrittura di un libro che racconta di noi, della nostra storia. Sono ansiosa di leggerlo. Ecco, ti ho riassunto in poche righe le nostre nuove vite, spero di risentirti presto e magari un giorno non molto lontano, desidero rivedere tutti voi, per sorridere insieme della vittoria ottenuta e della nostra libertà riacquisita. Un abbraccio. La tua pazza stratega.


 
FINE.
 

Angy.

Axel.


Gem.

Nathan.

Xenia.
 
Ian.


Sofi & Ethan.

Emilie & Alan.

Nota Autrice:
Eccoci giunti alla fine di un'altra storia, spero che vi sia piaciuta.
Ringrazio tutti coloro che hanno sempre commentato e che hanno aggiunto la mia storia tra le Preferite/Ricordate/Seguite. Siete fantastiche!
Attendo i vostri commenti e vi invito nella mia nuova storia, sarà un originale romantica, sto gia lavorando al primo capitolo che pubblicherò il 6 gennaio.
Vi aspetto in tanti. Grazie ancora. A presto!

Kiss-Kiss. lollipop 2013
 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2248142