Bay

di Ciavs
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Portami dove vuoi ***
Capitolo 2: *** Le altalene ***



Capitolo 1
*** Portami dove vuoi ***


“Bay!!! Bay, svegliati!” Mi giro a guardare la sveglia: sono le 6 e mezzo. La scuola non comincerà prima delle 8 e mezzo. Per quale motivo mia nonna urla in questo modo a quest’ora?! Non sento puzza di fumo, quindi non può essere un incendio. Non può essere un terremoto, me ne sarei accorta. E allora perchè, di grazia, mi dovrei svegliare a quest'ora? Sento dei passi.. Se la nonna ha intenzione di aprire le tende adesso, giuro che è la volta buona che la tolgo di mezzo. "Buon compleanno tesoro!", dice con una voce dolcissima. Io apro gli occhi improvvisamente: oggi è il mio compleanno. Mi alzo dal letto e vado in bagno... Come immaginavo: occhiaie, capelli spettinati, espressione scocciata e stanca, esattamente come tutti i giorni. Ma allora che bisogno c'è di festeggiare?! Esco dal bagno e vado in cucina, mia nonna mi sorride, mi stampa un bacio sulla faccia e mi accarezza i lunghi capelli, bruni ed ondulati. Decido di stampare un sorriso sulla mia faccia così da rendere più felice mia nonna e mentre sto prendendo i soliti cereali dallo scaffale, con entusiamo dice:"No Bay! Alle 17enni niente cereali al mattino, alle 17enni cappuccino e croissant!" E mi porta un vassoio con un croissant fumante ripieno di marmellata e un cappuccino davvero invitante. Mi accorgo che al lato del vassoio c'è un pacchetto tutto dorato, con un fioco rosso sopra e un biglietto. Sorrido alla nonna e lo leggo ad alta voce:"Un regalo per la 17enne più straordinaria del mondo. Buon compleanno Bay, da Nonna Angela". Apro il pacchetto in fretta e subito resto di stucco, non ci posso credere! Mi butto fra le braccia della nonna e le urlo nelle orecchie:"Grazie, grazie, grazie!!!" Mi stacco dalla nonna e stringo fra le mani il libro dell'arte contemporanea che tanto avevo desiderato, e che ora era mio..! "Forse non è poi così male festeggiare il compleanno", comincio a pensare. Gusto il mio croissant e il cappuccino e subito dopo vado a prepararmi. Mi metto di fretta il jeans, gli stivali e un maglioncino, e metto a caso dei libri nella borsa. Poi torno in cucina e mentre stavo per uscire dalla porta principale, la nonna disse:"Bay, dove vai?" "Avanti nonna, sono le 7 e 30, ho ancora mezz'ora prima che mi venga a prendere!" risposi. "E va bene, ma non ti sporcare e non farlo aspettare, come tuo solito!!" Le faccio un occhiolino e andai nel garage. Lì c'erano tutte le cose che mi servivano a dipingere. Dopo poco sento il rumore di una moto posteggiata davanti casa. Chiudi il garage ed vado a salutare la nonna, dalla moto Jess mi guardava con impazienza. Di corsa vado da lui che mi dice:"Buon compleanno tontolona! Come ci si sente a 17 anni?" "Mhhhh, esattamente come a 16!" rispondo con ironia. Poi mi tende il casco, io lo metto e salgo sulla sua moto, e sento la nonna gridare:"Bay, ricordati della cena di stasera, devi tornare presto per cambiarti!". Sbuffando dico a Jess di partire. Arriviamo a scuola dopo circa 10 minuti e una volta scesi ci sono Alex, Hanna e Logan che ci aspettano. Tutti mi abbracciano e mi fanno gli auguri e dopo 2 secondi li incastro alla cena di mia nonna, così almeno non sarà una rottura in pieno. Alex comincia a sbuffare e io lo rimprovero:"Dai Alex non ti lamentare sempre! Potrai disdire i tuoi impegni con la ragazza del giovedì per una delle tue più care amiche! E poi dopo la cena potremo andarcene dove ci pare!" Alex sorride e mi da uno spintone mentre Logan e Hanna ridono di noi. Jess è rimasto indietro, così lo raggiungo e gli dico di muoversi. Dopo la scuola, Jess mi riaccompagna a casa. "Ci vediamo alle 8!" gli dico dandogli il casco. "Chi ti ha detto che sarei venuto?" dice ridendo. Io lo guardo male e comincio ad andare verso casa, poi mi giro e gli ricordo di essere puntuale. Tornata a casa la nonna mi ripete di andarmi a mettere qualcosa di elegante, così mi faccio una doccia e vedo di accontentarla. Decido di mettere un vestito a tubino nero e un paio di scarpe col tacco: odio i tacchi, ma almeno la nonna non avrà nulla da dire. I capelli sono puliti e scendono ondulati sulle mie spalle. Massì, non è la mia incoronazione! "Bay, sono arrivati!" Sento mia nonna chiamarmi. Arrivo nel soggiorno e seduti sul divano ci sono Hanna, Alex, Logan e Jess che mi aspettano. Alex guardandomi spalanca gli occhi e ridendo mi dice:"Ehi Bay, visto che oggi mi ritrovo senza una ragazza del giovedì, che ne dici di essere tu?" Io lo guardo con stupore, poi rido e gli dò un pizzicotto. Hanna è davvero bellissima, e mi sembra strano che Alex ancora non ci provi con lei... Sentiamo bussare di nuovo alla porta, la nonna apre, ed ecco mio padre. Appena mi vede, mi abbraccia e mi dice che sono bellissima. "Tanti auguri, questo è per te!" Mentre apro il mio regalo si rivolge alla nonna dicendo:"Angela, ti dispiace aggiungere un posto? E' per un ragazzo con cui lavoro in fabbrica." Mia nonna annuisce gentilmente e lui fa entrare un ragazzo alto, con gli occhi più verdi che avessi mai visto. Lo guardo meglio e noto che i suoi capelli castani chiari sono spettinati ma perfetti e che ha un sorriso che è la fine del mondo. Tutti notano il mio interesse e mio padre rompe l'imbarazzo dicendo:"Questo è Tyler." Lui sorride:"Potete chiamarmi Ty." Poi mi stringe la mano e mi fa gli auguri:"Tuo padre, in fabbrica, non fa altro che parlare di te e mostrarci quella foto dove stai facendo il bagnetto." Io mi giro di scatto guardando mio padre in modo peggiore del solito. Poi mi ricordo del regalo, lo guardo e penso che è evidente che io e mio padre non ci conosciamo per niente, che è evidente che non abbiamo un rapporto che dovrebbero avere padre e figlia. Mi ha regalato una scatola di trucchi. Peccato che io non mi trucchi, mai. Lo riguardo e gli dico un gelido:"Grazie." Dopo che sono arrivati alcuni amici della nonna, ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare. Parliamo di varie cose e Logan chiede a Ty quanti anni ha, io, ovviamente interessata, cerco di sentire bene nonostante Alex continui a masticare rumorosamente affianco a me. "Ne ho 19. Ho cominciato a lavorare da quando avevo 15 anni perchè non ho mai avuto la testa giusta per lo studio, ma nei lavori manuali invece me la cavo." dice sorridendo. Poi mi guarda. Forse si è accorto che lo fisso, non devo fissarlo. La nonna chiede a Jess:"Come sta tua mamma?" Jess risponde contro voglia, si vede:"Oh sì.. Lei sta bene.. Sì.." La nonna se ne accorge e allora cerca di cambiare argomento:"E la tua moto? Stamattina mentre accompagnava Bay a scuola mi sembrava di sentire rumori strani!" Io, la nonna, Alex, Logan e Hanna cominciamo a ridere, e tutti si chiedono il perchè: solo noi sappiamo che Jess tiene alla sua moto come se fosse sua sorella, o la sua fidanzata, e che non vuole sentirne parlare male, altrimenti da in escandescenza! Ma Jess, che ha capito la provocazione, ride a sua volta. Arrivati alla torta un'amica della nonna mi chiede come proceda la mia arte, io sorrido e le dico:"Procede! Non mi stanco mai!". "La tua arte?" chiede Ty incuriosito, io arrossisco e rispondo:"Sì, mi piace molto dipingere e lo faccio ogni volta che posso." "Ed è anche molto brava!" aggiunge Hanna, che ha evidentemente capito il mio interesse per Ty. Mio padre sembra confuso, e dice di non sapere della mia passione per l'arte. Io abbasso gli occhi verso il mio piatto e sottovoce dico:"Bhè non mi stupisce.." Lui mi guarda e dice:"Che cosa hai detto?". Io deglutisco e dico con un tono di voce più alto di quanto volessi:"Tu non sai un bel niente, non puoi saperlo, nè tu, nè la mamma." "Che cosa centra la mamma?" Dice mio padre che improvvisamente si alza dalla sedia. "Aspettavi l'occasione buona per sgridarmi, Bay? E' sempre la stessa storia!" Mi alzo dalla sedia anche io:"Sai che c'è? Che se sono qui è solo per la nonna! E non capisco che senso abbia la tua presenza al mio compleanno o alle feste, se non sei stato presente per tutta una vita!" Tutti fissano il basso e la nonna, che assiste per la centesima volta a questa lite, non dice nulla. Io lascio la stanza e vado in camera mia. Mi levo le scarpe col tacco e mi metto degli stivali comodi, levo il tubino e infilo dei jeans e una t-shirt, poi vado in garage passando per la cucina e comincio a gettare macchie di colore col pennello sulla tela. Dopo un pò sento mia nonna salutare Logan, Hanna e Alex ed i suoi amici. Poi si apre la porta del garage: è Ty. "Ehi" dice sorridendo. "Ehi", rispondo posando il pennello. "Movimentata la serata?" dice avvicinandosi a me. "Solita routine!"rispondo facendo finta di niente. Poi si avvicina, si avvicina molto, sempre più. Appoggia l'indice sul mio naso e indicandomi il suo dito dice ridendo:"Ma come hai fatto a sporcarti il naso?" Ridiamo insieme come due bambini. "Lui ti vuole davvero bene, sai.. Dice sempre che sei l'unica cosa buona che ha fatto nella sua vita." Io non rispondo. "E non posso dargli torto..",mi squadra da sotto a sopra e continua:"..Non sei niente male!" Poi sorride e io divento paonazza, chiude la porta e io mi ritrovo a sorridere da sola. Dopo poco sento il rumore di una moto che mi è familiare, subito chiudo il garage e corro verso Jess che, anticipandomi come sempre, mi tende il casco e mi chiede come sto. "Sto bene." Mi guarda e scuote la testa:"Non puoi dirle le bugie a me." E mi abbraccia forte. Io ricambio dicendogli:"Se non avessi te, mi sentirei persa." Lui mi infila il casco e mi dice:"Non pensare a niente adesso. Dove vuoi che ti porti?" "Portami dove vuoi."

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Capitolo 2
*** Le altalene ***


La professoressa sta spiegando la prima guerra mondiale da ore ormai, e il tempo sembra non passare... Oggi non m'interessa molto della storia, sto pensando e ripensando alla lite con mio padre e alle cose che gli ho detto, alla cena della nonna rovinata. Bene!.. Non riesco mai a stare zitta.. Evidentemente Jess si è accorto delle mie preoccupazione perchè mi lancia una pallina di carta sul banco, io lo guardo e lui mi sorride. Apro la carta stroppicciata:"Che ne dici di andare al mare dopo scuola? Io tu e la mia moto?". Mi sembra un'ottima idea, almeno potremo rilassarci e stare un pò insieme come ai vecchi tempi, così mi giro gli sorrido e gli faccio un occhiolino. Girandomi noto Alex all'ultimo banco che ci prova spudoratamente con una biondina ripetente: le tocca i capelli, le fa uno dei suoi sorrisi e lei è già cotta! E' sempre il solito Alex!
"Diiiiiiiiiin", ecco il suono della campanella! Mi alzo in fretta e raccolgo le mie cose, poi Jess si avvicina e mi dice di aspettarlo fuori, io gli faccio un cenno. Uscita fuori da scuola sento il suono di un clackson, mi giro e proviene da un furgoncino celeste, dentro c'è... Ty?!? Mi avvicino al furgoncino e incuriosita gli chiedo:"Che ci fai qui?". Lui sorride, mi guarda in modo strano, e poi mi chiede se ho voglia di fare un giro con lui. "Bhè, veramente..", non posso resistere ai suoi occhi verdi e bellissimi. "Dammi un minuto!", raggiungo Jess che è appena uscito da scuola e si sta dirigendo verso la moto:"Senti Jess, ti scoccia se facciamo la prossima volta?" Lui mi sta per rispondere, poi si gira e vede Ty nel furgoncino, improvvisamente cambia espressione del viso, mi fa un cenno col capo e senza dire una parola sale sulla moto e va via. Io rimango immobile per qualche secondo, poi Ty mi chiama e salgo sul suo furgone. "Allora, tu e Jess?.."mi chiede, quasi imbarazzato. "Io e Jess siamo amici. E' il mio migliore amico da sempre, ci conosciamo da anni.", rispondo tranquilla. Lui sorride ma non dice una parola, poi io gli chiedo dove stiamo andando, lui non risponde ancora. Quanto mi danno ai nervi le persone che non rispondono alle mie domande! Dopo 5 minuti di silenzio totale parcheggia e spegne il motore. Dal finestrino vedo che mi ha portata in un parco, carino devo dire. Scendo dalla macchina e subito vado verso l'altalena, quasi correndo. Lui si siede su quella affianco alla mia e cominciamo a parlare, del più e del meno, della scuola.. Poi, improvvisamente, cambia tono di voce, usa un tono quasi di rimprovero e mi chiede:"Non ti senti un pò egoista?". Io confusa rispondo:"Scusami?", e lui alza gli occhi che erano rivolti verso il basso e mi guarda:"Per come hai trattato ieri tuo padre.. Io non conosco tutta la storia, so qualcosa. Forse per te non c'è mai stato, ma non credo che ricordarglielo ogni volta che vi vedete serva a qualcosa. Lui sta male, forse più di te." Non riesco a crederci! Mi alzo dall'altalena e comincio ad infuriarmi e a dire troppe cose insieme:"Senti tu!.. Ty, Tyler o come diavolo ti chiami!.. Tu non sai niente di me ok?! Di me, di mio padre, della mia famiglia o della mia vita! A dire il vero ti conosco da nemmeno un giorno e non capisco nemmeno perchè sei venuto a prendermi a scuola, per farmi una ramanzina?! Bhè non mi serve!" Lui si alza dall'altalena e si avvina a me sempre di più. Io, impaurita e imbarazzata, continuo a parlare:"Non ho bisogno dei tuoi insegnamenti, e che tu mi dica che sono egoista! E poi se non ti piaccio perchè..".. Improvvisamente non posso più parlare perchè.. Mi ha baciata. Mi ha baciata! E mentre lo stavo sgridando, per giunta! Dopo esserci guardati negli occhi per qualche secondo, non capisco cosa devo fare, e lui aspetta una mia mossa. Io non capisco se sono felice o oltraggiata. Poi quasi naturalmente alzo le punte da terra, metto le mie braccia attorno al suo collo e lo bacio. Passiamo molto tempo a baciarci, poi ci sediamo su una panchina. Lui mi sta guardando, io invece guardo avanti, ci sono un padre e una bambina che giocano sullo scivolo, e sorrido. "Sai.." inizio io, sempre guardando avanti, "..da bambina venivo al parco raramente, e di solito mi portavano la mamma e il papà di Jess con lui.. Mia nonna abitava ancora fuori città ed io abitavo con mia mamma e mio padre.. Ed ero gelosa di tutte le altre bambine che vedevo con i loro padri, divertirsi e giocare.. E pensavo 'Quella non potrò mai essere io..'. Già.. Perchè mio padre era in galera, doveva trascorrere 7 anni per spaccio di droga, e quindi non poteva mica uscire e portarmi al parco.. E mia madre, lei bhè, era troppo occupata a scolarsi tutte le bottiglie di vodka che riusciva a trovare in casa, e quando tornavo a casa, a volte la trovavo svenuta, a volte mi chiedeva il mio nome, a volte mi faceva rimanere chiusa fuori casa. Io capisco, davvero, che sia stata dura per lei con un marito in carcere e una figlia da crescere, ma avrebbe dovuto trovare la forza per me.. La forza di crescermi come meritavo, di essere una vera madre. E mio padre bhè.. Lui proprio non lo capisco. Come puoi spacciare quando hai una famiglia, una moglie, una figlia di 5 anni!.. Dopo i primi due anni che mio padre era in carcere, i servizi sociali si accorsero che non ero al sicuro con mia madre, che non si prendeva cura di me.. E così, sono andata a vivere da mia nonna: la mia salvezza. Mi ha dato tutto: una casa, un'istruzione, l'amore. Mi ha persino dato la passione per l'arte.. Fu la prima a comprarmi dei pennelli e una tela. Ty, io non dico che mio padre non sta male per quanto è successo, e per tutti gli anni che si è perso mentre era in carcere, dico che non sono ancora pronta a perdonarlo e a mettere tutto il male che mi è stato fatto da parte. E non so se mai lo sarò..." Ty mi guarda, annuisce, sorride e mi da un bacio lento e dolce. "Ti accompagno a casa.". Io annuisco e senza che lui se ne accorga gli salto sulle spalle. "Dovresti mangiare meno carboidrati, sei pesante!"dice ridendo. Io gli do una pacca sulla spalla per rimproverarlo e cominciamo a ridere.
Arrivati a casa, spegne il motore e cominciamo a baciarci in macchina. Caspita come bacia bene! Ci facciamo trascinare e così comincia baciarmi anche il collo. Poi per un secondo apro gli occhi e... Jess ci fissa. Fermo Ty e gli do un ultimo bacio prima di scendere dalla macchina. "Ti vengo a prendere domani a scuola!", dice dolcemente. "A domani!" rispondo sorridendo. Jess viene verso di me con l'aria imbrociata e comincia a rimproverarmi:"Allora è per questo che mi hai piantato oggi pomeriggio? Bene!" Rispondo:"Mi dispiace Jess, possiamo fare un'altra volta! Il mare è sempre lì! So che avevi capito che avevo bisogno di parlare.. Ma ora sto bene!". Jess sembra ancora più arrabbiato:"Perchè si tratta sempre di te?! Non potevo essere io ad aver bisogno di parlare per una volta?! Ahh, lascia perdere!", da un calcio ad un bidone dell'immondizia sul vialetto e poi si affretta a raggiungere la moto. "Jess aspetta!", gli prendo una mano.. "Io.. Ehm.. Mi dispiace, davvero!". Lui non ne vuole sapere, mette il casco e sfreccia via. Accidenti!!
Stamattina la nonna mi ha accompagnato a scuola in auto perchè Jess non mi è venuto a prendere. Hanna se ne accorge:"Ehi Bay, dov'è Jess?". Scuoto la testa e le racconto l'accaduto. "Vedrai, risolverete! Non è la prima volta che litigate, e poi vi volete troppo bene." Io la abbraccio e le dico:"Speriamo..". Hanna è eccezionale. E' una delle mie più care amiche, è sempre presente e ha sempre una buona parola per tutti. Senza contare che è gentile, intelligente e davvero bellissima. Logan ed Alex si stanno avvicinando a noi e io prendo Logan sotto braccio e scherzando ci dirigiamo in classe. Poi sento il rumore di una moto: Jess è arrivato. Entra in classe, saluta Alex, Logan ed Hanna.. Nulla. Non mi guarda, non mi parla. Per lui è come se non esistessi! Hanna mi fa cenno di andare a parlargli. "Ehi, ragazzo imbrociato.. Che ne dici se oggi pomeriggio andassimo al mare, o dove ti va?", gli dico dolcemente e accarezzandogli i capelli ricci e folti. Lui mi guarda, ma non riesce ad essere imbrociato come vorrebbe, allora sorride:"Al cinema danno un film divertente oggi pomeriggio, che ne dici?". "Dico che è ok, però...", faccio con aria preoccupata, "..però?" fa lui confuso. "Però.. I pop-corn li compro io!", sorrido e lui ride assieme a me. Hanna mi sorride e io le faccio un cenno.
All'uscita da scuola Jess mi aspetta alla moto e c'è Ty col furgoncino. Io dico a Jess di aspettare un minuto. Vado da Ty e gli propongo di venire a cenare a casa mia perchè mia nonna starà fuori fino a tardi. "Mhh, sembra interessante!", dice facendo un occhiolino. "Ci sto!". Io sorrido:"Ci vediamo alle 8!.. Ah e..", "e..?" continua lui, "e.. sarebbe meglio se portassi due pizze perchè sono una frana a cucinare!", dico ridendo. Lui ride, e va via. Vado da Jess, mi metto il casco e gli dico:"Pronti?", così andiamo al cinema.
All'uscita dal cinema io e Jess non facciamo che ridere e buttarci i pop-corn addosso. "Dai è stato tremendo, non era divertente per niente. Era così banale!" dico io, non delusa ma divertita. Lui annuisce e mi da uno spintone, poi mi fa una linguaccia. "Mi sei mancato in questi giorni, davvero.", gli dico seria. Lui mi porge il casco per riaccompagnarmi a casa e sotto voce risponde:"Anche tu, davvero."
Ok. Pronta: ho degli stivali bassi e neri, calze nere a quadri, una gonna di jeans e un maglioncino sopra. Sento bussare la porta, è Ty! Apro la porta e c'è Ty con le pizze. "Non mi hai detto a che gusto la preferisci, e così l'ho presa margherita, mi dispiace!", sembra davvero dispiaciuto.. Ma non sa che la margherita è la mia preferita! "Io adoro la margherita, grazie!" e così dicendo gli do un bacio. Lui sembra felice e così cominciamo a mangiare mentre parliamo del più e del meno. Io gli parlo del film che ho visto con Jess e lui:"Passi tanto tempo con Jess.. Dovrei essere geloso?". Io mi alzo dalla sedia, e mi siedo su di lui, lo guardo dritto negli occhi:"Non dovresti perchè sai.. Sono presa dal ragazzo con gli occhi più verdi che abbia mai visto.", lui sorride e mi comincia a baciare. Continuiamo a baciarci sulla sedia per un pò, poi mi alzo e sempre baciandoci lo porto sul divano. Dapprima seduti continuiamo a baciarci, poi io mi sdraio su di lui e lui comincia a toccarmi le coscie, poi passa ai fianchi. Io apro le gambe su di lui e lo riporto seduto: sono seduta su di lui, che adesso comincia a toccarmi dappertutto. Forse dovrei dirgli che.. Sono vergine? Lo fermo, lui mi guarda confuso e io comincio seria:"Senti Ty, tu mi piaci è che ci conosciamo da poco e io sai..", lui capisce subito:"Tu sei vergine?" Io annuisco. Lui è dolce:"Se vuoi andare più piano lo capisco.. Non ti preoccupare!". Io ricomincio a baciarlo, poi lo rimetto sdraiato:"Questo ritmo mi va bene.. Solo, cerchiamo di mantenere questo per un pò!" Lui sorride e riprende a baciarmi. E' così bravo. Forse non mi dispiacerebbe aumentare il ritmo. Mentre sono completamente sdraiata su di lui e lui mi sta toccando il fondoschiena, sento la porta di casa che si apre. In pochi secondi mi rimetto seduta, ma è evidente quello che stavamo facendo, e la nonna ci sorprende. "Ciao nonna!", dico rossa e imbarazzata. Ty mi guarda, e ci scambiamo un sorriso.

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