Change Of Ideas

di Chisaki__CS
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - L'inizio di tutto ***
Capitolo 2: *** Immersi nel verde ***



Capitolo 1
*** Prologo - L'inizio di tutto ***


 CHANGE OF IDEAS 

Prologo - L'inizio Di Tutto 


Mi ero appena trasferita , ma dovetti subito ripartire.
Mi era stato affidato un incarico insieme ad altri 4 sconosciuti, un incarico molto importante che mi avrebbe stravolto la vita.
Ah scusate, non mi sono presentata: mi chiamo Serena ho 14 anni e mi sono appena trasferita a Borgo Bozzetto nella regione di Kalos con mia madre ed il suo Rhyhorn.

Appena uscì di casa mi vennero incontro due persone; 
"Cavolo nemmeno il tempo di fare un giro che già mi conoscono tutti" pensai tra me e me ridacchiando.
Uno dei due era una ragazza, aveva i capelli castani roccolti in due code a chioccia e la carnagione scura; era molto carina.
L’altro era un ragazzo aveva i capelli neri e la carnagione leggermente più scura della mia, portava un cappello rosso con sopra un paio di occhiali come i miei, ma di colore differente.
"Sei Serena giusto?" chiese il ragazzo guardandomi con una faccia così seria, che mi fece quasi paura;
io una faccia così profonda non sarei riuscita a farla nemmeno ad ottant'anni.

Ero pronta a rispondere, ma la ragazzina mi precedette dicendo: "Su dai seguici"
era molto più allegra del tipo di prima, mi assomigliava da un lato.
Loro a quanto sembrava sapevano chi fossi, il problema però era che io essendo nuova di la, li vedevo come degli estranei che volevano portarmi chissà dove.
Io andai con estrema calma e serenità, già il nome mi era stato pur dato per qualche motivo.

Arrivammo in un paesino a pochi passi da Borgo Bozzetto: Rio Acquerello, un grazioso paesino sulle rive di un grande fiume dalle acque limpide; Il ponte che attraversa il fiume, così come tutta la pavimentazione del paesino, è di pietra ocra.
Seduti ad un tavolino al bar della città c'erano altri due ragazzi: uno con la capigliatura arancione afro, alto e asciutto, l'altro robusto con un ciuffetto nero che sbucava sul capo della sua testa.
"L'avete trovata vedo" disse il cuffetto
"Su dai sedetevi tutti, credo che la nostra Serena voglia delle spiegazioni" rispose testa di carota cotonata ridacchiando.

Sospirai un po' confusa, almeno adesso avrei capito.
Ci sedemmo tutti allo stesso tavolo e loro iniziarono a presentarsi: la ragazza era Shana, il ragazzo dal cappello Calem, la carota Trovato e il ciuffetto Tierno.

"Siamo qui riuniti.."
"Smettila di fare il filosofo e parla in modo diretto Calem"
"Allora, il professore Platan, che in caso non lo sapessi è il professore Pokémon di questa regione, ha selezionato noi tre per compiere un viaggio da allenatori nella regione di Kalos, per poter così completare il Pokédex" concluse il corvino.

Tierno poggiò sul tavolo una pesantissima valigetta facendo oscillare l'obrellone color crema, che ci riparava dal sole: dentro c'erano delle Pokéball e sapevamo benissimo cosa contenevano.
"Su scegliete" ci invitò Trovato facendo un gesto di consenso con la mano.
Ero veramente indecisa, ma alla fine optai per il pokémon fuoco, ovvero un tenerissimo Fennekin, Shana scelse un Chespin di tipo erba e Calem invece un Froky di tipo acqua.
Stavo tornando a casa per raccontare tutto a mia madre quallo la ragazza mi blocco urlando: “Sereenaa.. Facciamo una lotta?”
Fu la mia prima lotta e la mia prima vittoria, questo viaggio stava già cominciando bene, ma non potevo montarmi la testa per un semplice trionfo tra due principianti.
“Abbiamo appena traslocato e devi subito ripartire” disse mia madre, entusiasta per questa occasione che mi era stata data, lo era quasi più di me, ed i miei nuovi amici sembravano simpatici, strambi, ma simpatici.

Ritenevo già dal primo momento in cui seppi tutto, Calem come mio unico rivale, dato che anche lui come me aveva come obbiettivo la lega; Tierno voleva diventare coreografo Pokémon, Trovato voleva  solo incontrare milioni di specie diverse di Pokémon e Shana voleva vivere un’avventura degna di essere ricordata con i suoi nuovi amici: noi.
Posso solo anticipare che da quel giorno la mia vita cambiò definitivamente, fino a farmi diventare quello che sono ora:
Serena la…. Aspettate se ve lo dico fin da subito vi rovino la storia.




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ANGOLO DI CS

salve a tutti , ho finito da poco pokemon x e quindi mi è venuta voglia di scrivere una FF ispirata al gioco
non sarà tutto uguale , ma prenderò i nomi delle città e alcuni avvenimenti.
In questa FanFiction voglio mettere molto in evidenza la rivalità che si creerà tra Serena e uno dei personaggi
che sicuramente intuite già hhaha <3 <3 
fatemi sapere se il primo capitolo vi è piaciuto e alla prossima


-Karin

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Capitolo 2
*** Immersi nel verde ***


 CHANGE OF IDEAS 

Capitolo 1 - Immersi nel verde 


Uscì di casa, e sta volta non ci sarei ritornata per un bel po’ di tempo; Rhyhorn mi venne incontro bloccandomi la strada.
“Ciao piccolino, anche se proprio piccolino non sei, ti prometto che quando ci rivedremo sarò campionessa” li feci una carezza per rassicurarlo ed invitarlo a lasciarmi passare.
Feci un piccolo giro a Borgo Bozzetto, era molto piccola, ma accogliente e carina; notai solo adesso che casa mia e quella di Calem erano completamente adiacenti, un vicino di casa come rivale insomma.
Mi avvicinai al cancello che separava la mia nuova città da Rio Acquerello e li trovai Shana che mi ascpettava.
“Assieme agli altri abbiamo deciso di darti un soprannome, abbiamo optato o per Sere, la semplice abbreviazione del tuo nome o per Lady S, ti vanno bene?” chiese euforica la ragazzina.
Iniziai a ridere, era la prima volta che qualcuno mi dava un soprannome, era un bel gesto e per questo feci un cenno di consenso con il capo.
Shana sorrise aggiungendo: “Bene, è il momento di iniziare il viaggio, che ne dici se attraversiamo il Bosco di Novartopoli assieme? Con gli altri abbiamo fatto una piccola gara a chi arriva per primo all’ingresso di Novartopoli”
“Va bene, ma mettiamoci subito in moto che odio perdere” risposi cominciando a correre verso il bosco, seguita dalla mia nuova amica.
Sapevo di essere una ragazza allegra e spensierata, ma forse questa nuova avventura mi stava rendendo un po’ troppo euforica.

Superammo la fontana nella piazza centrale della città, dirigendosi così verso il lungo ponte che portava all’entrata del bosco.
“Questo viaggio sarà indimenticabile, me lo sento” pensai affacciandomi al bordo, osservando l’acqua cristallina che scorreva sotto di me e godendomi quella fresca brezza che mi scompigliava i capelli.
Uscite dalla città riuscivamo già a vedere l’entrata del bosco, che si trovava alla fine di Via Progresso; il percorso era ricoperto da cespugli di erba alta dove vi si nascondevano molti Pokémon di tipo coleottero.
Alla nostra sinistra scorreva invece un fiume: un affluente di quello che avevamo appena superato.

“Finalmente siete arrivate, siete proprio due lumache”
Davanti a noi trovammo Calem che stava giocando con una pokéball e molto probabilmente ci stava aspettando per poter cominciare la gara.
“Cos’hai catturato? Cos’hai catturato?” chiese Shana curiosa ignorando le parole di scherno che aveva precedentemente pronunciato il corvino.
“Un Fletchling, mi sarà utile da evoluto per potermi spostare facilmente in volo, ma adesso passiamo ai fatti: Tierno e Trovato ci stanno aspettano all’entrata del bosco” rispose il ragazzo iniziando a camminare invitandoci a seguirlo.
“Shana tu inizia ad andare, io prima voglio fare una cosa” dissi osservando poi, i due sparire all’orizzonte.
Sentir pronunciare quel nome da Calem mi fece venire una certa nostalgia; a casa assieme a Rhyhorn avevo salutato il Fletchling di mia madre, quell’uccellino che ogni volta che ero in ritardo mi salvava svegliandomi con le sue beccate.
“Bene, Fennekin tocca a te”
Inquadrammo l’obbiettivo e seguendo parola per parola i miei ordini riuscimmo ad indebolire l’avversario, per poi catturarlo con successo.
Nascosi la pokéball nello zaino e stando attenta a non cadere corsi dai miei amici all’ingresso.
“Sere finalmente, allora possiamo cominciare?” chiese Trovato facendoci sistemare in modo ordinato.
Diedi due colpetti alla gonna del vestito e mi raddrizzai il cappello osservando divertita lo scompiglio che stavano creando quei tre; già dico tre perché Calem come suo solito stava per le sue senza dire nulla, sapeva parlare solo per dar fastidio.

Quando il silenzio ritornò a dominare sentimmo la voce squillante di Shana, che da un po’ si era agganciata a me per paura di perdermi una volta entrate la dentro, dire: “Pronti, partenza e viaaa”
Era abbastanza buio, però la morbida luce che filtrava tra le foglie degli alberi ti faceva venir voglia di passeggiare in mezzo alla natura all’infinito.
“Non ho mai visto così tanto verde!” esclamai meravigliata.
“Non sei la sola, è tutto nuovo anche per noi” rispose la castana cercando di contenersi, le si leggeva negli occhi che moriva dalla voglia di arrampicarsi su un albero.
Aprì la mappa che mia madre mi aveva lasciato e iniziai a leggere le indicazioni ad alta voce sperando che Shana riuscisse a seguirmi: “Destra, dritto, sinistra, giù, sinistra, dritto, sinistra, giù, sinistra ed infine dritto”
Lei mi guardò un po’ confusa dicendo: “Potresti per favore ricominciare da capo? Mi sono persa”
“Forse è meglio seguirla volta per volta, non me lo ricordo più nemmeno io a dir la verità”
Con Shana stavo bene, faceva emergere il mio lato infantile che ogni quattordicenne solitamente vuole nascondere; la conoscevo a malapena, ma sapevo già di potermi fidare.
“Là, vedo una luce!”
Iniziammo a correre, l’ultimo pezzo sembrò più lungo di tutto il tragitto, forse perché non vedevamo l’ora di arrivare; quando finalmente ci fermammo, dietro di noi comparvero le figure degli altri partecipanti, avevamo vinto.
“Sei arrivata per prima, a quanto pare hai del talento cara vicina” disse un po’ deluso Calem scostandosi con la mano destra il ciuffo.

Usciti dal bosco, ci ritrovammo nella Via Aperta che conduceva a Novartopoli, dove io avrei affrontato la mia prima lotta in palestra.
Lì ci separammo, decidendo di proseguire ognuno per conto proprio, tanto era sicuro che ci saremmo incontrati ogni due per tre.
Nella via era presente in piccolo laghetto, qui l’erba al contrario della strada precedente era poca, ma pullulava di altri allenatori.
Stavo camminando tranquilla osservando con attenzione millimetro per millimetro del posto, quando una voce mi urlò: “Pistaaa”
Nemmeno il tempo di girarmi che una ragazzina dai capelli neri, su dei pattini, mi sfrecciò affianco dirigendosi a tutta velocità dentro la città.
“Certo che al mondo ne esiste di gente strana” sospirai.

Novartopoli era una tappa obbligatoria per tutti gli allenatori alle prime armi; conosciuta oltre che per la sua palestra Pokémon, specializzata nel tipo coleottero, anche per la “Scuola per Allenatori”.
Varcando l’entrata della città, un brivido mi attraversò il corpo;
la mia avventura a Kalos era ufficialmente iniziata.




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ANGOLO DI CS

La febbre mi ha portato alla pazzia, per questo in due giorni ho ricominciato
e finito Pokémon X, decidendo così di riprendere seriamente questa storia.
Il prologo vi è piaciuto e questo mi ha reso veramente soddisfatta;
spero che anche questo primo capitolo vi piaccia 
e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Ci vediamo nel prossimo capitolo

-Karin
 

 
 

 

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