Adesso è per sempre

di totta_tomlinson99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'influenza ***
Capitolo 2: *** Non ci posso credere! ***
Capitolo 3: *** Dolorose fitte ***
Capitolo 4: *** Quando si perde ogni speranza... ***
Capitolo 5: *** Andremo avanti, insieme. ***
Capitolo 6: *** Cena tra migliori amici ***
Capitolo 7: *** New York in Europa... ***
Capitolo 8: *** Party ***



Capitolo 1
*** L'influenza ***


Eccomi qui con una nuova fanfiction ;) Spero vi piaccia! Buona lettura.
Totta xx

P.S.: mi piacerebbe leggere o sapere cosa ne pensate! Un bacio :)
Era una di quelle mattine di inverno durante la quale si vorrebbe solamente rimanere a casa con la persona che si ama di più al mondo, soprattutto se una volta fuori da questa si viene circondati da fotografi e giornalisti. Audrey Collins, vent'anni, fan sfegatata e da poco convivente con Niall Horan, famoso cantante della band chiamata One Direction. Tutti conoscevano ogni dettaglio della mia vita, forse più di quanto volevo ammettere. Mi accoccolai come un cucciolo sul petto nudo del ragazzo biondo che avevo di fianco e con il quale avevo passato una notte di fuoco e di passione, rendendomi conto che per lui avrei sopportato tutte le malelingue e i falsi scoop immaginabili. Niall si svegliò con i raggi del Sole che le serrande, non chiuse completamente, lasciavano illuminare la stanza. Decise così di cominciare a preparare le ultime cose che avrebbe portato con se in tour, verso la Francia. Dopo aver indossato l'intimo nero prese un paio di jeans scuri, una polo bianca e le sue Converse del medesimo colore che la sera precedente aveva preparato sulla sedia della scrivania, per poi avviarsi in bagno per sciacquarsi il viso gonfio dal sonno e solcato da due profonde occhiaie. Il rumore dello scorrere dell'acqua mi svegliò completamente dal mio profondo sonno.
-Niall...- lo chiamai con la voce impastata ancora dal sonno.
Il ragazzo, sentendosi nominare, uscì dal bagno e si diresse verso il letto dove mi trovò seduta con le gambe piegate al petto e con la schiena appoggiata allo schienale.
-Buongiorno Audrey, dormito bene?- Chiese il finto biondo stampandomi un veloce bacio sulle labbra, con l'incredibile dolcezza che lo distingueva da tutti gli altri.
-Ho dormito una meraviglia! Sappi che questa è stata la notte più bella di tutta la mia vita!- Esclamai saltando completamente in braccio al ragazzo dagli occhi azzurri. Successivamente sentii una strana sensazione all'altezza dello stomaco tanto che corsi velocemente in bagno a vomitare accompagnata da Niall, evidentemente preoccupato della situazione, che mi reggeva la fronte. Rigettai tutta la cena della sera prima, poi l'irlandese mi aiutò a lavare la bocca e il viso, diventato incredibilmente pallido in pochissimo tempo.
-Audrey rimettiti subito a letto, sicuramente hai preso l'influenza. Ora ti preparo una camomilla, non ti muovere, mi raccomando!- Ordinò premuroso Niall scendendo al piano inferiore, per poi dirigersi verso la cucina.
Io, pero', ostinata come poche, non lo ascoltai e, dopo aver lasciato passare un po' di tempo, scesi al piano inferiore sedendomi sul divano del salotto.
Il bellissimo ragazzo subito si accorse della mia presenza e improvvisandosi improvvisamente mio padre, si diresse verso di me e mi "sgridò".
-Audrey, ti avevo detto di rimanere a letto.- Niall mi parlò premurosamente dalla cucina. Potei udire facilmente il tono di preoccupazione nella sua voce.
Amavo come Niall si prendeva cura di me, mi faceva sentire protetta.
-Niall, non mi va. Ora mi sento molto meglio, davvero!- Gli risposi regalandogli un bellissimo sorriso per rassicurarlo.
Successivamente il biondo uscì dalla cucina con una tazza di camomilla fumante, dirigendosi poi verso il divano in pelle nero sul quale ero seduta con le gambe incrociate. Presi così, tra le mie piccole mani, la tazza porta da Niall, accomodato al mio fianco.
-Grazie mille tesoro.- Lo ringraziai per il bel gesto con un velo di preoccupazione.
Niall che si accorse del mio stato mi tolse la camomilla ancora bollente, per poi prendermi le mani ormai calde.
-Ehi... Mi dici come ti senti?- Io lo guardai abbozzando un sorriso spento, che fece capire a Niall che stavo abbastanza male.
Sinceramente non riuscii a capire neanche io cosa mi stesse accadendo in quel momento. Sperai solo che fosse un po' di influenza. -Veramente non lo so. Qualche volta ho delle fitte allo stomaco, ci sono momenti nei quali mi viene da vomitare e altri invece in cui vorrei mangiare qualunque cosa mi capiti tra le mani. Niall cosa mi sta succedendo?- Gli chiesi evidentemente preoccupata.
-Audrey, penso che sia influenza... So che alcuni miei amici l'hanno presa e più o meno i sintomi sono gli stessi...- Sobbalzai non appena sentii quel "più o meno".
-Speriamo che sia come dici tu. Niall manca solo un'ora alla partenza, finisci di sistemare le ultime cose, così ti accompagno all'aeroporto.- Lo informai un po' malinconica.
Non volevo che Niall partisse, e nonostante fossi abituata alle sue assenze, provai tanta tristezza. Non riuscivo a vivere nemmeno un secondo senza il mio amore, Niall era il mio ossigeno.
-No Audrey non ho intenzione di partire: tu stai male e io voglio starti accanto. Non posso andarmene con la consapevolezza di averti lasciata sola a casa, soprattutto con l'influenza!- Disse l'irlandese accarezzandomi la guancia rosea.
-Niall tu devi andare! Baderò benissimo a me stessa e nel caso stessi male chiederò aiuto a Celine... E' la mia migliore amica e farebbe di tutto per farmi stare bene!- Continuai ad insistere e difatti ebbi la meglio.
Riuscii a convincere Niall a partire, arrivando ad un compromesso: lo avrei aggiornato sulla mia salute ogni giorno e, nel caso fossi stata molto male, lui sarebbe ritornato subito a Londra per curarmi.
Successivamente Niall, rassegnatosi, tornò in camera a sistemare le ultime cose. Dopo un po' cominciai a sentire tanta fame, così mi diressi in cucina per prendere un pacco di biscotti. Niall, una volta terminato il lavoro, si diresse verso la cucina e mi trovò ad abbuffarmi di biscotti al cioccolato.
-Audrey manca poco alla partenza. Vai a prepararti.- Mi invitò timorosamente.
Detto questo. mi alzai dal tavolo della cucina e mi diressi verso il piano superiore senza rivolgere alcuna parola a Niall che non capì più nulla a causa del mio comportamento. Una volta salita, infilai i jeans con il risvolto lasciando intravvedere le mie magre caviglie, una canotta nera con sopra una camicia a quadri con varie tonalità di blu ed infine indossai le Vans azzurre. Con velocità, passai un po' di matita sulle palpebre, sfumandola con l'ombretto marrone e concludendo il tutto con un po' di mascara. Successivamente raccolsi i miei disordinati capelli in una coda alta lasciando intravedere il piccolo tatuaggio a forma di infinito disegnato dietro al collo.
-Niall ho finito!- Urlai scendendo le scale. Facendo intrecciare le nostre mani, uscimmo di casa e una volta saliti sulla sua Range Rover bianca ci dirigemmo verso l'aeroporto. Per tutto il tragitto non parlai, immersa nei miei pensieri malinconici.
Sapevo che l'andare in tour era la parte che Niall preferiva del suo lavoro e solo questa consapevolezza riusciva a rendermi un po' meno triste a causa della sua partenza.
Dopo mezz'ora Niall spense la macchina nel parcheggio dell'aeroporto e successivamente mi diede le sue chiavi. Ci dirigemmo all'interno sempre mano nella mano senza mai lasciarci, come per darci forza e una volta entrati riconobbi gli altri quattro ragazzi della band che ci vennero incontro protetti alle spalle da due omoni vestiti di nero. Lo spostamento risultò alquanto complicato per via delle numerose fans che ci ostacolavano... D'altronde le capivo: anche io se avessi incontrato i miei idoli avrei sclerato come una pazza, è normalissimo! Una volta riusciti a spostarci salutammo calorosamente gli altri componenti della band che consideravo ormai dei fratelli oltre che degli idoli, abbracciandoli e dandogli dei baci sulla guancia.
-Ciao Audrey, come va? Mi ha chiamato prima Niall e mi ha detto che ti sei sentita male appena svegliata...- Affermò Liam guardandomi con compassione. Tenevo molto a lui, c'era sempre per me soprattutto nei momenti più difficili come la perdita di mia sorella durante un incidente stradale... Ma questi sono solo dei dettagli.
-Ora non saprei proprio dirti... Mi sento abbastanza strana!- Gli risposi un po' insicura sfregando le mani per il nervoso.
-Secondo me non è proprio un'influenza, comunque devi riposarti e non affaticarti... Peggiorerebbe solo la situazione!- Mi riprese il "Daddy Direction" chiamato così dalle fans per la sua maturità e serietà. Subito dopo mi abbracciò calorosamente come per darmi forza, seguito poi da Louis, Harry, Niall e Zayn.
-Grazie ragazzi... Vi accompagno a fare il check-in.- Gli dissi accoccolandomi a Niall che mise un braccio attorno alla mia spalla per poi sfregare il mio. Cominciai a rilassarmi al contatto della sua mani con il mio corpo anche se poco dopo provai dei forti giramenti di testa che mi causarono una perdita di equilibrio. Fortunatamente vicino a me c'era Harry che insieme al biondo mi prese al volo. In quel momento sentii il bisogno di sedermi, non riuscendo più a rimanere in piedi.
-Non mi sento per niente bene... Vado a sedermi su quella panchina.- Avvertii Niall che mi accompagnò sorreggendomi per evitare di farmi perdere nuovamente l'equilibrio. Una volta seduta, l'irlandese si piegò sulle ginocchia arrivando alla mia altezza, per poi prendermi le mani e baciarle delicatamente. Portai una mia mano sulla sua guancia per accarezzarla come per ringraziarlo per poi baciarlo dolcemente... Con questo contatto gli feci capire quanto amore provassi per lui e anche quanto mi sarebbe mancato durante la sua assenza.
-Audrey, io non voglio lasciarti in queste condizioni... Questa influenza ti sta buttando giù fisicamente in una maniera mai vista, ma soprattutto così velocemente! Non è mai successo prima d'ora...- Mi dispiaceva il fatto che Niall stesse male per me nonostante adorassi ricevere attenzioni dal mio ragazzo.
-Niall devi stare tranquillo... Non ti preoccupare, appena torno a casa mi metto nel lettone e mi riposo. Vedrai che domani già starò meglio!- Lo rassicurai credendo veramente a ciò che avevo appena detto.
-Lo spero- Mi rispose lui sospirando. Successivamente sentimmo Zayn chiamarlo e a malincuore si alzò insieme a me per finire di fare il check-in. Una volta terminato tutto sentimmo una voce metallica avvisare l'imminente partenza verso la Francia. Arrivò il momento di salutarli. Abbracciai calorosamente i miei migliori amici, ma quando arrivò il momento di salutare Niall sentii un nodo alla gola e i miei occhi riempirsi di lacrime. Il biondino allora, mi abbracciò all'istante e mi rassicurò dicendomi che le tre settimane che avremmo passato a distanza sarebbero passate in fretta e che ci saremmo sentiti ogni sera via Skype, nonostante non avessi ancora capito come funziona.
Una volta salutati tutti, i ragazzi seguiti dalle guardie del corpo si diressero verso l'aereo mentre io mi avviai verso il parcheggio per prendere la macchina e ritornare a casa... Il viaggio di ritorno fu più breve in quanto era diminuito notevolmente il traffico e una volta tornata a casa verso l'una decisi di stendermi sul letto per riposarmi. Ero abbastanza stanca e spesso provavo delle fitte in corrispondenza del basso ventre, così dopo aver infilato i pantaloni del mio pigiama e una felpa di Niall, mi sdraiai sul lettone e dopo pochi minuti caddi in un profondo sonno...
*Due settimane dopo*
Erano già passate due settimane dalla partenza dei ragazzi e come aveva detto Niall passarono in fretta. Lo sentivo ogni sera e lo aggiornavo sulla mia salute che non era migliorata per niente: avevo continui giramenti di testa, sbalzi di umore, una fame atroce e la costante nausea. Dopo colazione, mi chiamò la mia migliore amica Celine che, preoccupata della mia salute, decise di venirmi a fare visita nonostante non volessi per la paura di contagiarla con il virus che pensavo mi avesse colpita.
Verso le dieci sentii il campanello di casa suonare e ricordandomi che era Celine che entrò in fretta in casa, con i suoi capelli biondi e gli occhi castano chiaro.
-Audrey! Come stai?- Salutò abbracciandomi forte. Era un tesoro quella ragazza.
-Ehi Cel, non sto un granché, te invece?- Le domandai sorridendo.
-Lo vedo... Io sto bene, grazie!- Mi rispose lei euforica.
Passammo tutta mattina insieme e rimase anche a pranzo. Nel pomeriggio, inoltre, decidemmo di guardarci insieme un film romantico, proprio come facevamo alle medie. Questo parlava della storia di una diciassettenne e di come la sua vita fosse cambiata dopo la scoperta di essere rimasta incinta. Appena finirono anche i titoli di coda, io e Cel ci guardammo, per poi iniziare a commentare sul probabile stato d'animo provato dalla protagonista.
-Povera. Però, secondo me, la ragazza, avrebbe dovuto stare più attenta e controllare se il suo ciclo fosse stato regolare!- Appena Celine finì di parlare, mi venne un dubbio, un inquietante dubbio.
-Celine, che giorno è oggi?- Le chiesi balbettando.
-E' 23 settembre. Audrey, tutto a posto?- Mi domandò un po' preoccupata.
-No! Il mio ciclo ha un ritardo di tre settimane!- In quel momento cominciai a collegare tutto.
La voglia di cibo, la nausea, il senso di stanchezza seguito poi da tanta allegria, il pianto facile.
“Non posso essere incinta.” Pensai.
-Oh santo cielo, Audrey... Vado subito in farmacia a comprare tre test di gravidanza!- Detto questo Cel, come se avesse letto nella mia mente, si catapultò fuori dalla porta e così, nell'arco di un quarto d'ora ritornò a casa con i test.
La ringraziai con un veloce bacio sulla guancia, per poi correre in bagno. Sentii l'ansia aumentare notevolmente, le mani sudavano tremando e le gambe non riuscivano a tenermi in piedi, tant'è che mi dovetti sedere sul bordo della vasca. Mi feci coraggio e dopo circa venti minuti guardai contemporaneamente i test che svelarono la verità.

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Capitolo 2
*** Non ci posso credere! ***


Buona lettura! xx
P.S.:
leggete l'angolo autrice! E' importante!

Non riuscivo a credere a quello che avevo appena visto. I tre test segnavano due piccole linee che in pochi minuti mi cambiarono completamete la vita. Sbiancai non appena vidi i risultati nonostante dentro urlassi dalla gioia poichè l'idea di diventare mamma a vent'anni mi elettrizzava molto. Dopo un po' sorse nella mia mente un problema: come vrei potuto dirlo a Niall? Ma soprattutto, quando glielo avrei dovuto dire? Fui risvegliata dai miei pensieri dal bussare di Cel che ovviamente preoccupata mi chiamò.

-Audrey, tutto bene? Posso entr...- senza che la facessi finire aprii di scatto la porta e l'abbracciai il più forte possibile.

-Non mi dire che... Audrey sei incinta!- cominciò ad urlare per la gioia e, come me, le scesero delle lacrime di felicità che le rigarono il viso.

-Mio dio Cel, non ci credo! E' meraviglioso, non posso essere più felice di così!- risposi tremante per l'emozione. Cel però si bloccò su se stessa e tenne lo sguardo fermo su un punto fisso.

-Cel stai bene?- le chiesi muovendola un pochino per risvegliarla dai suoi strani pensieri.

-Audrey come pensi di dire a Niall che sei incinta?- cominciai a riflettere sul fatto che Niall in quel momento si trovava a Parigi e di conseguenza non c'era molta differenza di fuso orario, così decisi di mandargli un messaggio.

"Ehi bellissimo, appena puoi chiamami... Devo dirti una cosa importante!". Questo fu il messaggio che gli mandai, sinceramente non lo volevo far preoccupare ma non potevo aspettare un secondo di più per riferigli la bellissima notizia. Poco dopo rimasi stupita dal messaggio di risposta che arrivò dopo pochissimo tempo.

"Ehi amore... Ti chiamo verso l'ora di pranzo perchè è l'unico momento libero prima di ricominciare a lavorare. Ti amo.". Rimasi un po' male per la risposta che mi aveva dato. Averi dovuto aspettare ancora qualche ora e la mia pazienza era pari a zero. Successivamente guardai Celine che si trovava ancora davanti a me e che mi osservava speranzosa.

-Allora cosa ti ha rispodto?-

-Ha detto che mi chiama verso l'ora di pranzo, quando ha un momento libero...- istintivamente portai le mie mani all'altezza dello stomaco iniziando poi ad accarezzare la pancia. Cominciai a pensare come sarebbe stato Niall come padre, se la creaturina che stava crescendo dentro di me sarebbe stata un maschietto o una femminuccia ma soprattutto cosa avrei detto ai miei genitori e a quelli del mio ragazzo.

-Audrey sarai una mamma bravissima... Me lo sento!- mi disse portando le braccia al mio collo stringendomi in un abbraccio ricco di affetto.

-Grazie mille Celine! Dai, andiamo a cucinare chè sento una fame tremenda...- in quel momento pensai a come fosse possibile il fatto che avessi fame quando solitamente non sentivo un bel niente. Celine cominciò a preparare la pasta al sugo mentre io apparecchiavo il piccolo tavolo che era presente in cucina e che usavo solitamente quando Niall partiva per i tour.

-Audrey io vado a comprare il basilico poichè manca... Ci metto pochissimo! Ogni tanto controlla il sugo, mi raccomando!- detto questo con un veloce bacio sulla guancia uscì di casa mentre io rimasi da sola a girare il sugo. Poco dopo mi sentii il telefono squillare e senza guardare chi fosse risposi annoiata.

-Pronto?!-

-Ehi piccola come va?- riconobbi all'istante quella voce maschile proveniente dall'altra parte del telefono.

-Niall! Io sto benissimo, te? Il tour in Francia come procede?- cominciai a porgli molte domande per l'euforia che era dentro di me.

-Sono un po' stanco e il tour sta andando benissimo anche se vorrei stare a casa in dolce compagnia di una persona che amo alla follia.- a quella sua affermazione mi comparve un grande sorriso sulle labbra.

-Oh e chi sarebbe questa persona?- chiesi con tono divertito.

-Una bellissima ragazza con la quale vivo, penso che tu la conosca!- rispose a tono.

-Mhm si penso proprio di sì.- ridemmo entrambi per la mia risposta. In quei giorni mi era mancato da morire e in quel non volevo altro che sentire la sua voce, nonostante lo chiamassi tutti i giorni.

-Allora... Cosa volevi dirmi oggi di così tanto importante?- alla sua domanda mi paralizzai, non sapevo cosa rispondergli poichè ebbi paura della sua reazione. Sarebbe rimasto contento della notizia che stavo per annunciargli oppure si sarebbe tirato indietro come spesso accade tra le coppie di giovani che vengono a sapere dell'arrivo di un bambino? Forse rimasi in silenzio per circa tre o quattro minuti e Niall preoccupato mi risvegliò dai miei pensieri.

-Audrey tutto bene?-

-Eh no... Cioè sì.- risposi nervosa ma soprattutto impaurita e confusa.

-Spiegati: sì o no?-

-Niall prima che ti dica questa cosa mettiti seduto...-

-Amore mi stai facendo preoccupare.- rispose Niall e dall'altra parte del telefono potei sentire i suoi veloci passi... Molto probabilmente si stava sedendo come gli avevo chiesto.

-Ora sono pronto... Posso sapere cosa succede?- cominciaiai a sudare freddo e l'ansia mi salì velocemente. Dopo aver degluitito non troppo forte decisi di parlare.

-Niall sono incinta!- dissi tutto d'un fiato. Non sentii alcun rumore dall'altra parte del telefono tanto che pensai che Niall fosse scappato per la notizia. Comincia a preoccuparmi.

-N-Niall sei ancora lì?- chiesi intimorita.

-Sì... Sai, mi hai reso la persona più felice del mondo! Da quanto tempo sei incinta?- l'ansia si tramutò subito in gioia e questo è valso anche per Niall poichè lo sentii urlare dalla felicità.

-Da circa tre settimane... Non sai quanto ti amo!- gli confessai con le lacrime agli occhi.

-Non quanto me tesoro.- la sua dolcezza era uno dei motivi per cui lo amavo. Dopo aver stabilito a che ora ci saremmo dovuti sentire il giorno dopo, chiusi la chiamata per poi fare un sospiro di sollievo. L'aria che inspirai aveva un odore di bruciato e solo dopo aver capito che proveniva dalla cucina, mi ricordai che c'era ancora il sugo a cuocere. Corsi subito per togliere la pentola dai fornelli e nel momento in cui li spensi, entrò in casa Celine con il basilico in mano.

-Audrey sono torn... Audrey hai fatto bruciare il sugo!?- mi domandò alterata.

-Scusami, scusami, scusami!- la pregai congiungendo le mani. Quel gesto fece ridere la mia migliore amica che preso il cellulare, chiamo la solita pizzeria ordinando due pizze e una porzione grande di patatine fritte.

-Mi spieghi come fai ad essere così sbadata Audrey? Ti avevo chiesto di controllarlo per poco tempo! E ora signorina mi spieghi il motivo per cui non hai badato a quello che doveva essere il nostro pranzo...- mi ordinò ridendo e trascinandomi sul divano di casa mia.

-Mi ha chiamata Niall...- sul suo viso comparve un'espressione un po' preoccupata ma le rughe che si presentarono sulla sua frotte corrucciata scomparvero quando continuai la frase.

-E mi ha detto che l'ho reso la persona più felice al mondo e che mi ama! Avevo paura che nonostante tutto l'amore che prova per me, mi avrebbe abbandonata come succede spesso nelle coppie di giovani ragazzi che scoprono di aspettare un bambino...- le confessai saltandole in braccio e stringendola al mio petto come di solito facevo quando ero particolarmente felice.

-Audrey sono felicissima! Dobbiamo festeggiare!- pensai al "dobbiamo festeggiare" poichè non avevo ancora realizzato che non potevo più scatenarmi all'interno delle discoteche oppure permettermi di bere alcolici. Questo fatto mi rattristì un poco ma Celine, che si accorse del mio stato, mi spinse scherzosamente dicendomi che per festeggiare bastava un pigiama-party.

Il suono del campanello interruppe la nostra conversazione.

-Vado io ad aprire!- disse entuisiasta Celine che si diresse verso la porta. Una volta aperta si presentò davanti la mia migliore amica, un ragazzo dagli occhi ambrati, carnagione leggermente abbronzata e alto. Era davvero bello, tanto che notai Celine paralizzarsi alla vista del ragazzo. La sentii parlare velocemente e la vidi passarsi una mano tra i capelli mentre il ragazzo sorrideva come per tranquillizzarla. Successivamente notai che si erano scambiati dei fogliettini, molto probabilmente con i loro numeri sopra. Quel loro gesto mi fece ricordare il momento in cui incontrai per la prima volta Niall ad un Meet&Greet.

 

*FLASHBACK*

Quella fila di ragazze mi stava letteralmente stancando. Non avevo ancora realizzato che dopo poco tempo avrei incontrato e parlato con i miei idoli. Passarono infiniti minuti fino quando non arrivò il mio turno e proprio in quel momento cominciò a salire l'ansia e l'eccitazione. Successivamente mi fecero entrare e davanti a me si presentarono cinque bellissime figure per le quali provavo un amore platonico. Entrai tremando e, con qualche lacrima che rigava il mio viso, cominciai ad abbracciare i ragazzi ma quando arrivò il turno Niall, lo vidi arrossire un pochino. Nonostante tutto, ci abbracciamo ma quello non fu lo stesso abbraccio che ricevetti dagli altri. Quello di Niall mi aveva trasmesso sicurezza e dolcezza, tanto che cominciai a sentire dei formicolii all'altezza dello stomaco e dei strani brividi percorrere il mio corpo. Dopo aver parlato con i ragazzi, li salutai uno ad uno con un abbraccio ma, prima di uscire, Niall mi prese da una parte portandomi in una zona appartata. Poco dopo mi confessò che gli sarebbe piaciuto frequentarci nel periodo in cui rimanevano a Manchester, città nelle quale abitavo. Accettai e così mi lasciò il suo numero dopo avermi salutata baciando la mia guancia rosea per l'imbarazzo...

*FINE FLASHBACK*

 

Quel ricordo fece spuntare sul mio viso un grande sorriso che fu interrotto dallo sbattere della porta. Dopo essere ritornata nella realtà, Celine, che si era accorta del mio stato di trance, mi porse la pizza guardandomi con aria interrogativa.

-Tutto bene Audrey? Sembri strana...-

-Cel non ti preoccupare! Il tuo "incontro amoroso" con il ragazzo delle pizze ha ricordato il momento in cui incontrai per la prima volta Niall... Ahhh- sospirai profondamente con aria sognante per poi concentrarmi sulla pizza Margherita, la mia preferita, che mangiai in fretta e furia.

-Incontro amoroso? Ma di che parli?- rise nervosamente Celine come per nascondere l'imbarazzo.

-Scema, ti conosco da una vita! Secondo te non mi accorgo del tuo imbarazzo?- le dissi abbracciandola e baciandole la guancia per poi sporcarla con il sugo che era rimasto sugli angoli della mia bocca. Dopo essersi ripulita controllò l'ora sull'orologio che segnava le due e mezza del pomeriggio... Avevamo pranzato abbastanza tardi a causa, mia ma non potevo evitare di dire a Niall dell mia gravidanza inaspettata. Successivamente Celine si alzò di scatto dal divano, dirigendosi poi verso la grande libreria dove erano presenti anche i numerosi film e cd. Da uno scaffale prese uno dei film che vedevamo quasi sempre quando andavamo alle superiori... Si trattava di un film romantico e strappalacime che la prima volta ci portò quasi alla depressione ma per la sua bellezza lo guardammo più volte fino ad abituarci alle scene molto tristi. In quel momento però avevo voglia di vedere qualcosa di diverso da un film romantico poichè qust'ultimo mi riportava a pensare a Niall, e decisi, così, di vedere un giallo. Un po' controvoglia Celine si poggiò sullo schienale del divano incominciando a vedere il film. Dopo circa un'ora dall'inizio caddi in un sonno profondo dovuto forse alla stanchezza causata dalle mille emozioni che avevo portato dentro di me l'intera mattinata.

 

POV CELINE

Mi accorsi che Audrey si era addormentata sul divano, sicuramente per la stanchezza. Ancora non riuscivo a credere che la mia migliore amica fosse incinta. Sembrava ieri quando andavamo insieme alle superiori e parlavamo del nostro futuro con aria sognante. Audrey era diventata una donna responsabile e matura ed io ero molto fiera di lei. Fui costretta a distogliere lo sguardo dalla ragazza che avevo vicino dallo squillare del telefono che avevo lasciato in cucina. Con cautela mi alzai dal divano e corsi per raggiungere il mio cellulare che squillava insistentemente per poi osservare chi era dall'altre parte del telefono.

-Pronto Niall?!-

-Ciao Cel come va?- chiese un po' nervoso

-Io tutto bene, te?-

-Bene... Sai per caso se Audrey è a casa?-

-Ehm sì, ci sono io con lei...- risposi a Niall cercando di capire dove volesse arrivare.

-Benissimo! Ho preso il primo volo per Londra per fare una sorpresa ad Audrey- mi rispose entusiasta. Che dolce! Se non fosse stato il ragazzo della mia migliore amica e padre del futuro bambino, lo avrei sicuramente sposato.

-Penso di arrivare in città questa sera verso le sette... Mi raccomando non dire nulla ad Audrey!-

-Certo! Tra un po' me ne vado, così l'effetto sorpresa sarà più bello!-

-Grazie mille, sei un angelo!- mi disse il biondino della band.

- Sì, certo! Ora vado Niall, ciao!- dopo esserci salutati attaccai dirigendomi nuovamente verso il salotto sedendomi poi su una poltrona per continuare a guardare il film. Il giallo finì due ore dopo, verso quattro e mezza, ma dal momento che dovetti ritornare a casa, lasciai un bigliettino sul tavolino da caffè davanti il divano, scrivendo che ero andata via per tornare a casa. Così una volta uscita di casa presi la macchina e andai via...

 

POV AUDREY

Mi svegliai stiracchiandomi un poco la schiena che mi faceva leggermente male per la scomoda posizione che avevo assunto per dormire. Mi accorsi poi che Celine non c'era più notando anche un fogliettino bianco sul tavolo da caffè. Lo lessi per poi osservare l'ora sull'orologio che segnava le sei e mezza... Avevo dormito per ben tre ore! Mi andai a sistemare al bagno poichè avevo il trucco sbavato in corrispondenza dell'occhio sinistro. Appena finii, sentii il campanello di casa suonare e così mi diressi verso la porta domandandomi mentalmente chi fosse. Quando l'aprii, si presentò davanti a me una bellissima figura umana che potevo riconoscere in un batter d'occhio tra tante.

-Non ci posso credere!- urlai dalla gioia e con il viso rigato da alcune lacrime...


Salve!
Allora... Se mi volete uccidere vi capisco! Mi dispiace tantissimo pe avervi fatto aspettare così tanto tempo... Sono mortificata, veramente! Spero, come vi ho già detto, che in futuro non accada più una cosa del genere. Tutta colpa della scuola! Interrogazioni, verifiche, una marea di compiti... Comunque non voglio riempirvi la testa dei miei problemi! Allora cosa ne pensate? Vi è piaciuto il capitolo o è noioso? Per favore lasciate qualche recensione, almeno posso capire se devo sistemare qualcosina oppure se piace la storia! Ringranzio sempre tutte coloro che la seguono, quelle che la recensiscono e che l'hanno aggiunta tra le preferite! Un bacio grande!
Totta xx

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Capitolo 3
*** Dolorose fitte ***


Buona lettura! xx

-Non ci posso credere!- urlai dalla gioia e con il viso rigato da alcune lacrime. Niall era proprio davanti a me con un grande sorriso e con le braccia aperte aspettando che io l'abbracciassi. Non tardai ad abbracciarlo calorosamente e dopo esserci separati controvoglia, cominciò a darmi dei baci su tutto il viso. Quello che mi stupì più di tutti, è stato il bacio che diede sulla mia pancia per poi accarezzarla delicatamente come se potesse trasmettere tutto il suo amore alla creaturina al mio interno. Rabbrividii al contatto della sua mano con la pancia e potei sentire le farfalline svolazzare all'interno del mio stomaco.

-Quanto mi sei mancata!- esclamò Niall che aveva delle piccole lacrime che asciugai con una carezza. Niall si precipitò poi sulle mie labbra, baciandomi come non aveva mai fatto prima... Un bacio che mi trasmesse tanto amore, come se Niall volesse recuperare tutte le settimane della sua assenza.

-Dai entriamo.- lo invitai prendendolo per mano... Prima di richiudere la porta sentii uno strano suono, molto simile a quello di una macchina fotografica. Un po' incerta chiusi la porta per poi dirigermi verso Niall che era entrato in cucina per prendere un po' di succo alla pesca. Successivamente prese due bicchieri e ne versò un po' in ciascuno, per poi portarli sul tavolo di fronte la cucina sul quale solitamente pranziamo. Niall cominciò a parlarmi di come aveva passato i giorni a Parigi e per stuzzicarmi mi disse che le "francesine non erano niente male". A quella sua dichiarazione, gli diedi un leggero schiaffo sotto la nuca che lo fece ridere... La sua risata era un qualcosa di spettacolare, la sua voce aveva un suono così bello che non poteva essere confusa con nessun'altra. Mentre parlava, mi persi nei suo bellissimi occhi, cosa che accadeva molto spesso e per risvegliarmi dal mio stato di trance il mio ragazzo sventolò la sua mano freneticamente davanti il mio viso. Nuovamente lo stesso pensiero che mi tormentava ormai da giorni ritornò nella mia mente: come Niall avrebbe potuto dirlo alle fan? Come avrebbero reagito le miliardi di ragazze affiatate alla notizia della mia gravidanza? Non ero risultata molto simpatica per alcune fan quando Niall annunciò il suo fidanzamento in una conferenza stampa. Da quel giorno cominciai a ricevere sia insulti che complimenti da quelle ragazzine tanto che una volta pensai di lasciare Niall perchè non riuscivo più a sopportare quella situazione, ma fortunatamente il mio ragazzo mi fece ragionare dicendomi di non ascoltarle poiché erano solo gelose. Niall che nuovamente mi vide pensierosa, mi scosse un pochino.

-Audrey, sei sicura di stare bene?- mi chiese Niall leggermente preoccupato. Feci un lungo sospirare per poi confessargli il mio problema.

-Sì, solo che... Cosa dirai alle tue fan? Lo sai che mi odiano- gli risposi non guardandolo in faccia. Niall successivamente sorrise per poi portare una piccola ciocca dietro l'orecchio.

-Non ti preoccupare, capiranno. Vedrai che cambieranno idea su di te. Tu però non ti fare più questi problemi, capito?- mi rispose il biondino della band sorridendomi per poi stamparmi un veloce bacio sulle labbra.

-Grazie Niall...- gli dissi alzandomi di scatto e buttandomi poi sulle braccia di Niall ma me ne pentii subito poiché avvertii all'altezza dello stomaco una fitta. Gridai per il dolore tanto che Niall si spaventò. Il dolore però non cessava, così Niall mi portò subito in ospedale nel reparto ginecologia per fare un ecografia.

Mentre camminavamo in un corridoio dell'ospedale strinsi forte la mano a Niall che ricambiò la stretta.

-Niall ho paura che...- gli dissi bloccandolo tutto d'un tratto.

-Non dirlo nemmeno! Vedrai che si sistemerà tutto.- disse cercando di convincere più se stesso che me, difatti le sue parole non mi rassicurarono per nulla. Arrivati nel reparto ginecologia, vidi molte donne incinte ed altre no. Le fitte ripresero e dal momento che non riuscii nemmeno a rimanere in piedi mi visitarono subito, facendomi passare davanti le altre donne. Da una parte mi sentii un po' in colpa, ma dall'altra ringraziai il cielo per avermi fatta passare. Una volta entrata la dottoressa mi fece stendere sul lettino per poi cominciare a spargermi del gel molto freddo sulla pancia.

-Allora signorina, cosa le è successo?- disse sorridendomi. Quel sorriso mi trasmesse sicurezza, tanto che riuscii a parlare.

-Mi sono alzata di scatto per abbracciare il mio ragazzo, felice per la mia gravidanza, e subito dopo ho avuta una fitta forte...- le dissi cominciando a torturare le mie mani dal nervoso. Niall cercò di tranquillizzarmi accarezzandomi il braccio per poi regalarmi un sorriso al quale non risposi poiché ero stata assalita nuovamente dall'ansia.

-Mh... Va bene, facciamo subito l'ecografia.- comincio a passarmi quello strano strumento sulla pancia premendo un poco. Subito sul monitor del computer comparve una creaturina grande quanto un fagiolo che causò l'uscita delle mie e delle lacrime di Niall. Guardai successivamente la dottoressa che aveva assunto un'espressione abbastanza strana per i miei gusti.

-Dottoressa cosa sta succedendo?- le chiesi impaurita.

-Ragazzi, il bambino sta abbastanza bene, ha subito un leggero colpo ma niente di grave. Signorina, lei dovrà riposarsi per un po' di giorni e non deve affaticarsi, capito?- affermò la dottoressa sorridendomi. Lasciai attraversare il viso da lacrime di gioia per poi guardare Niall che si passò le mani sul viso coprendolo del tutto.

-Hai visto Audrey? Che ti avevo detto?- mi disse Niall ridendo e con le lacrime agli occhi. La dottoressa però ci interruppe.

-Signorina, dobbiamo prendere un appuntamento per la prossima visita che si terrà tra due settimane. Vorrei ricontrollare il bambino.-

-Va bene dottoressa, mi segni con il cognome Collins. Arrivederci e grazie mille.-

Una volta usciti da quella stanza, abbracciai Niall stringendo le mie mani attorno i suoi fianchi. Ero molto felice del fatto che il bambino stesse bene. Dopo esserci staccati dall'abbraccio, ci dirigemmo verso l'uscita dell'ospedale ma entrambi notammo una numerosa folla occupare l'entrata.

-Niall, come facciamo ad uscire?- gli chiesi stringendogli la mano

-Tranquilla, penso ci sia una porta sul retro. Andiamo... - detto questo mi trascino verso un'infermiera alla quale la situazione e chiedendole poi dove fosse l'altra uscita. Dopo circa dieci minuti riuscimmo ad uscire da quell'ospedale e ci avviammo poi in macchina verso casa. Durante il viaggio mi addormentai per la stanchezza provocata dalle preoccupazioni e dalle corse che avevamo fatto io e Niall. Una volta tornati a casa, Niall decise di preparare la cena, mentre io barcollando un pochino, presi il computer poiché avevamo deciso di sentire gli altri ragazzi della band via Skype.

-Audrey è pronta la pasta, vieni!- mi chiamò Niall dalla cucina urlando.

-Niall, non ti preoccupare! Ci sento ancora! Ora arrivo... Accendo il computer e mando un messaggio ai ragazzi.- gli risposi urlando altrettanto.

-Ehi, ci sento ancora!- rispose Niall imitando la mia voce per prendermi in giro. Entrambi ridemmo anche se in quel momento avrei voluto menarlo. Mandai un messaggio ai ragazzi dicendogli che li avremmo chiamati non appena avremmo finito di mangiare e al quale risposero con un “ok, a dopo! Non vediamo l'ora di sentirvi!”. Sorrisi alla loro risposta, per poi avviarmi in cucina dove presi posto al tavolo di fronte a Niall. Come al solito Niall finì prima di me anche per il fatto che non avessi molta fame.

-Niall, quando devi ripartire per il tour?- gli disse con tono triste.

-Ah! Giusto di questo ti volevo parlare... Mi hanno dato il permesso di rimanere con te per altre tre settimane. Quindi potrò venire con te quando farai l'ecografia!- esclamò prendendo la mia mano.

-Non so che dire... Sono contentissima, veramente!- gli risposi alzandomi dalla sedia per poi abbracciare e baciare Niall prendendo il suo viso tra le mie mani. Successivamente, dopo esserci scambiati un paio di carezze andammo in salotto e prendemmo il computer già acceso.

-Sei pronta Audrey?- mi chiese ridendo.

-Prontissima!- la mia risposta lo fece ridere ulteriormente... Ho già detto che ha una risata stupenda? Niall aprii Skype e chiamò il profilo che aveva creato Harry per tutta la band. Dopo tre squilli, finalmente risposero.

-Ciao!- salutammo io e Niall con un gesto veloce della mano. I ragazzi urlarono dalla gioia nel vederci.

-Audrey, Niall! Ci mancate tantissimo!- fu Harry a parlare. Avevo sempre ritenuto il riccio un ragazzo speciale, un uomo ma allo stesso tempo un dolce bambino, un po' come Louis infondo.

-Siamo contentissimi della notizia Audrey!- continua Louis battendo le mani come fosse, appunto, un bambino eccitato.

-Ehi Lou, sembri tu quello incinta!- gli dissi provocando le risate degli altri ragazzi. La scena era abbastanza impressionante: Niall rosso dalle risate, Zayn con le lacrime agli occhi, Harry che continuava ad emettere strani versi, Liam con le mani che coprivano completamente il viso e Louis che mise il broncio facendo il finto offeso.

-Ah ah molto divertente davvero...- disse sbuffando. Io risi divertita dalla situazione.

-Allora, come sta la nostra futura mammina?- mi chiese Zayn ma non riuscii a rispondergli poiché Niall aveva aperto bocca prima di me.

-Oggi la nostra futura mamma ha rischiato di grosso...- disse Niall rivolgendosi ai ragazzi che ovviamente rimasero sconvolti.

-Cosa è successo?- chiese questa volta Liam un po' agitato.

-Ma niente di c...- anche in quel momento non riuscii a terminare la frase a causa di Niall.

-Ha fatto un movimento brusco che le ha causato delle fitte all'altezza dello stomaco- mi stava leggermente irritando...

-Niall hai finito di rispondere al posto mio? Sai che esisto anche io? Oh guarda ho fatto anche la rima!-

-Scusami amore- eh no... Quando mi chiamava amore non riuscivo ad essere arrabbiata con lui e questo Niall lo sapeva. Gli diedi un leggero schiaffo sotto la nuca che ovviamente non gli fece nulla a causa della mi scarsa forza.

-Ora capisco perchè ci sono delle vostre foto sul giornale... Questi paparazzi non li sopporto!- affermò Louis battendo un pugno sul tavolo. Poco dopo sentimmo la voce di un uomo che diceva ai ragazzi che era arrivato il momento di prepararsi per una conferenza. Riconobbi subito l'uomo entrato nella stanza e che si affacciò alla webcam del computer salutandoci.

-Complimenti ragazzi! Sono fiero di voi!- ci disse Paul.

-Grazie Paul!- rispondemmo all'unisono io e Niall.

-Ragazzi vi dobbiamo lasciare... Dobbiamo andare ad una conferenza.- ci avvisò Harry alquanto dispiaciuto.

-Va bene... Se vi dovessero chiedere qualcosa riguardo la mia assenza non dite nulla, sarò io a spiegare la motivazione.- disse sicuro Niall che mi lanciò uno sguardo dolce per rassicurarmi.

-Ok brò... Ci sentiamo! Ciao!- ci salutarono in coro. Successivamente chiudemmo la chiamata e subito dopo Niall mi aiutò ad alzarmi dal momento che mi ero seduta per terra per parlare con i ragazzi. Niall delicatamente e facendo attenzione, mi prese in braccio stile principessa per poi portarmi in camera da letto nella quale mi stese sul letto. Una volta che ci eravamo messi il pigiama ci stendemmo sotto le coperte e cominciammo a parlare del più e del meno.

-Niall ti rendi conto... Diventerai un papà, un bellissimo papà.- gli dissi accarezzandogli la guancia una volta girata sul fianco destro.

-Già... E tu sarai una mamma meravigliosa.- mi rispose baciando le mie labbra.

-Audrey ora dormi, devi riposare! Buonanotte.- mi salutò Niall baciandomi la fronte.

-Notte amore mio.- gli dissi poggiando la mia testa sul suo petto.

-Ti amo Audrey-

-Ti amo anche io Niall.- detto questo ci addormentammo insieme, l'uno abbracciato all'altra, uniti come se fossimo nati per completarci.

 

Passarono in fretta le due settimane ed arrivò poi il giorno in cui dovetti andare a fare l'ecografia. Era venerdì e l'appuntamento era stato fissato per le 16:30. Era già passato un mese della mia gravidanza ma nonostante questo non c'era nemmeno un filo di pancia. Arrivammo in ospedale e notammo, prima di entrare la presenza di alcuni paparazzi nascosti dietro gli alberi del giardino, così facemmo finta di niente per poi entrare in quel grande edificio. C'era un po' di fila nel reparto ginecologia e dal momento che c'erano alcune ragazze, molto probabilmente directioners, Niall fece alcuni autografi. Dopo tre quarti d'ora arrivò il mio turno. Entrai salutando la dottoressa per poi stendermi su quel lettino e iniziare con l'ecografia.

Dopo aver sparso un po' di gel sulla mia pancia, cominciò a passare quello strano strumento che riportò sul monitor la figura del mio bambino un poco più grande di quella delle due settimane precedenti. L'emozione era fortissima, ancora no credevo di aspettare un bambino.

-Ragazzi il bambino sta bene, si è tutto sistemato tutto! Tra un mese rivenite per il controllo. Va bene?-

-Sì, grazie mille dottoressa! Arrivederci!-

Successivamente uscimmo dalla stanza per poi avviarci verso l'uscita che anche quella volta era stracolma di fan e giornalisti, così decidemmo di prendere un seconda uscita ma anch'essa era piena di gente. Mi cominciò a salire l'ansia a causa della “paura” che avevo nei confronti delle fan di Niall.

-Audrey, entrambe le uscite sono occupate, rimani tranquilla.- così Niall stringendomi per i fianchi mi fece uscire insieme a lui dall'ospedale. Appena misi un piede fuori dall'edificio, fui travolta da una miriade di flash e grida di ragazzine. Nonostante tutto riuscimmo a sorpassarli e ad entrare in macchina. Niall partì di corsa e in poco tempo tornammo a casa. Appena vi entrai mi buttai sul divano per la stanchezza causata dalla mattinata mentre Niall andava a finire di sistemare la valigia dal momento che il giorno seguente sarebbe ripartito per la Francia. Non volevo che ripartisse, poiché il pensiero di rimanere da sola in casa mi intimoriva sempre un poco nonostante fossi abituata alle sue assenze. Così tra un pensiero e l'altro mi addormentai sul comodo divano...



Holaaa
I'm here babies! Eccomi qui con il terzo capitolo. Spero vi piaccia! Per favore recensite, mi piacerebbe sapere cosa pensate della storia! Ora vi lascio... Un bacio.
Totta xx

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Capitolo 4
*** Quando si perde ogni speranza... ***


Buona lettura! Per favore leggete l'angolo autrice... It's important! ;)


La mattina seguente mi svegliai con un buonissimo odore di caffè e cornetti appena sfornati. I raggi di sole che penetravano nella mia stanza attraverso la finestra che sia affacciava su un bellissimo paesaggio contribuirono al mio risveglio. Mi rigirai lentamente nel letto per cercare il meraviglioso viso di Niall, ma non vi trovai nessuno, solo la coperta aggrovigliata. Con la velocità di un bradipo scesi dal letto, indossai la vestaglia con delle mucchette che mi aveva regalato Niall per il Natale dell'anno scorso per poi andare in bagno a lavare il viso e i denti. Il contatto dell'acqua fredda con il mio viso mi svegliò completamente dal mio stato di torpore... Era una sensazione assurda e decisi che da quel giorno in poi non avrei più sciacquato il viso con dell'acqua così fredda. Un po' traballante, scesi le scale tenendomi allo scorri-mano per poi arrivare in cucina in cui vidi il mio bellissimo ragazzo già cambiato, indaffarato nel preparare la colazione... Mi poggiai sullo stipite della porta per osservare ogni suo movimento. Cominciai a pensare a quanto fossi fortunata ad aver trovato un ragazzo così buono e dolce al mio fianco, ma soprattutto mi ritenevo fortunata anche del fatto che Niall fosse uno dei miei cinque idoli, per i quali provavo un amore platonico. Dal giorno in cui Niall mi presentò agli altri ragazzi della band, subito mi affezionai moltissimo a loro tanto da diventare i miei migliori amici. Niall che molto probabilmente si accorse della mia presenza, si girò verso di me sorridendomi dolcemente.

-Buongiorno amore...- mi salutò continuando a preparare la colazione che tanto aspettavo... Improvvisamente mi venne una fame da lupi e questo mi lasciò un po' allibita. Era strano il modo in cui mi venisse fame, solitamente di mattina non facevo colazione. Fui interrotta dal mio stato di trance da Niall che mi sventolò freneticamente la mano davanti il mio viso per poi ridere appena mi risvegliai.

-Audrey, stai dormendo in piedi tesoro?- mi domandò avvicinandomi a sé prendendomi per i fianchi.

-Mh... Stavo pensando ai miei attacchi di fame, sono alquanto strani! Però non nego che sto dormendo in piedi.- gli risposti allacciando le mie braccia attorno il suo collo per poi infilare le mie dita tra i suoi capelli biondi. Dopo avermi contagiato con la sua bellissima risata, fece scontrare le mie labbra con le sue che sapevano di caffè. Quando ci staccammo da quel bacio, Niall mi fece sedere per poi servirmi la colazione.

-Mi hai comprato i cornetti! Io ti adoro!- gli dissi battendo le mani come fossi una bambina a cui hanno appena regalato un pacchetto di caramelle.

-Tu mi adori solo per i cornetti?- fece il finto offeso il mio ragazzo incrociando le braccia al petto e facendo gli occhi da cucciolo... Non sapevo resistere ai suoi occhioni azzurri, tanto che le poche volte in cui mi faceva arrabbiare, utilizzava sempre questa tecnica ed io lo perdonavo inevitabilmente.

-Niall, lo sai che non ti adoro solo per i cornetti... E poi non usare gli occhioni dolci con me, sai che non posso resistergli!- Niall mi guardò per poi ridere. La mia confessione mi aveva messo un po' in imbarazzo tanto che cercai di camuffarlo con un sorriso.

-E va bene... Non lo farò più, o almeno per ora.- ci fu un momento di pausa nel quale consumammo la colazione.

-Mh, davvero buona la colazione. Complimenti a me!- esclamò Niall come se avesse appena ricevuto un premio.

-Sì sì, davvero bravo!- successivamente Niall guardò l'orologio per poi rattristirsi. Avevo già capito cosa gli stesse succedendo.

-Ehi, tra meno di quaranta minuti devo ripartire per la Francia e raggiungere i ragazzi...- si passò le mani sul viso per poi strofinarlo. Si vedeva lontano un miglio che non voleva ripartire, ma purtroppo era obbligato a farlo, quello era il suo lavoro.

-Niall, non fare così... Non è la prima volta che mi lasci a casa mentre sei in tour. Io sto bene, veramente e ti prometto che ci sentiremo appena avrai del tempo.-

-Sai sempre come tirarmi su di morale... Grazie- dopo esserci alzati Niall mi abbracciò per poi darmi un bacio in fronte mentre io affondavo il viso nel suo petto.

-Ti accompagno in aeroporto.- proposi ma vidi il viso di Niall fare una smorfia di disapprovazione.

-No Audrey... Non venire. Sarà pieno di giornalisti, paparazzi e fan impazzite. Non penso sia una buona idea venire...-

-Non mi importa nulla di tutte quelle persone che ci vedranno insieme, insomma... Cosa possono fare? Un bel niente, quindi stai tranquillo. Ti accompagnerò in aeroporto.- gli dissi ammiccando ma Niall non cambiò la sua espressione, anzi sembrava sempre più preoccupato.

-E va bene, mi accompagnerai-

-Sì! Vado a cambiarmi!- salii in retta le scale per poi arrivare nella nostra camera. Indossai un jeans e un maglioncino con sopra disegnato un cuore per poi infilare degli stivaletti non molto alti. Dopo essermi truccata, scesi al piano inferiore e infilai insieme Niall il cappotto per poi entrare in macchina. Durante il viaggio mi parlò del nuovo disco, del quale non riuscivo più ad attendere la sua uscita. Difatti ogni volta che sentivo parlare dei ragazzi, scleravo come una pazza... Sembrerà strano questo ma, nonostante uno di loro fosse il mio fidanzato e gli altri quattro miei migliori amici, rimanevano sempre i miei idoli nei quali credevo e sostenevo. Una volta arrivati, scendemmo dalla macchina per poi avviarci verso l'entrata dell'aeroporto dove venimmo assaliti da una folla urlante di ragazzine in preda al pianto per l'emozione. Mi rispecchiai in quelle ragazze poiché mi ricordavano molto quando andai ad un concerto dei ragazzi. Le fan appena mi videro cominciarono ad urlarmi parole molto brutte che mi ferirono. Niall che mi vide triste mi sussurrò delle parole che mi rassicurarono.

-Audrey, lascia stare queste ragazzine... Non sanno nemmeno loro quello che dicono. Vedrai che si sistemerà tutto.- mi disse accarezzandomi una guancia dolcemente. A causa di quella carezza numerose macchine fotografiche immortalarono quel momento e un boato di urli si alzò nell'aeroporto. Camminammo di corsa per poi attraversare la folla. Aiutai Niall a fare il check-in; mancavano solo dieci minuti alla partenza e in quel poco tempo che rimaneva discutemmo sul nome del bambino o della bambina anche se la gravidanza era cominciata da poco tempo.

-Allora facciamo così: se è un maschietto sceglierai tu il nome... se invece è femmina lo sceglierò io... Che ne dici?- proposi guardandolo dritto negli occhi come se volessi supplicarlo. Niall ci pensò su per qualche secondo per poi annuire contento.

-Perfetto! Allora se è una femmina la chiam...- fui interrotta dalla voce metallica presente in aeroporto che annunciava la partenza per Parigi.

-Audrey, devo andare... Scusami!-

-Non preoccuparti...- risposi un po' triste.

-Dai, non fare così... Non starò via molto e poi ci sentiremo ogni giorno, come promesso.- Niall prima di salutarmi mi baciò dolcemente per poi passarmi una mano tra i capelli.

-Mi raccomando, quando andrai via non fermarti mai, cammina velocemente e fai finta che né i paparazzi né le fan esistano. Ok? E se i giornalisti ti dovessero fare strane domande, fregatene e continua a camminare.- mi ordinò premuroso Niall che continuava ad accarezzarmi la testa.

-Va bene, ci proverò...-

-Ora scappo... Ci sentiamo!- detto questo mi salutò con un veloce bacio sulle labbra per poi correre verso il suo aereo. Rimasi un po' male per la sua partenza...

-Audrey!- sentii urlare il mio nome da Niall, così mi girai per capire cosa stesse succedendo.

-Ti amo!- continuò. Quel ragazzo mi lasciava sempre senza parole per la sua dolcezza.

-Ti amo anche io Nialler!- gli risposi chiamandolo con il suo soprannome.

Dopo esserci salutati con un gesto della mano, mi preparai ad affrontare quella mandria di persone che non attendevano altro che mi avvicinassi a loro. Con sguardo basso mi incamminai velocemente verso l'uscita ma proprio nel momento in cui misi fuori i piedi dall'aeroporto fui assalita dalle fan dei ragazzi. Le cose che mi dissero mi offesero a tal punto da farmi piangere... Sarei potuta sembrare una bambina ma le loro parole furono molto offensive nei miei confronti.

 

Non ti meriti di essere la ragazza di Niall”

Ma come fa Niall a stare insieme ad una battona come te?! Mi fai specie...”

Tu non lo ami! Sei fidanzata con il mio idolo solo per i soldi!”

Devi morire! Non meriti di vivere”

Allontanati subito da Niall o ne pagherai le conseguenze”

 

La confusione mi stava uccidendo e quelle offese divennero sempre più pesanti, difatti scoppiai in un pianto isterico che provocò l'aumento delle offese. Cercai di sorpassare quelle ragazzine facendomi strada tra di loro e spintonandole ogni tanto da una parte all'altra. Quando pensai di essermi liberata da quelle pazze isteriche, si catapultarono su di me moltissimi fotografi, paparazzi mal nascosti e giornalisti che non smettevano di avvicinarsi a me.

 

-Signorina! In questi giorno è stata vista andare in ospedale, cosa è successo?-

-E' vero che Niall è stato visto uscire con una ragazza?-

-Perché Niall si è assentato dal tour per una settimana?-

-Signorina, cosa pensa delle fan di Niall Horan?-

-Gira la voce che lei abbia tradito il suo ragazzo con un altro membro della band... E' tutto vero o solo solo delle chiacchiere?-

 

Tutte quelle domande mi stavano opprimendo, schiacciando come se fossi un inutile insetto. I giornalisti inventarono storie solo per fare carriera. Ovviamente non resistetti a tutta quella confusione tanto che scoppiai in un urlo.

-Basta! Basta con tutte queste domande! Sono stanca di voi e delle fan che mi offendono ogni volta che mi vedono con il mio ragazzo che amo non per i soldi ma perché è una persona speciale ed estremamente dolce e non penso che Niall rimanga felice del fatto che le sue adorate fan offendano e augurino a me la morte...- detto questo mi coprii il viso per non mostrare le innumerevoli lacrime che scendevano sul mio viso per poi correre verso la macchina che sembrava sempre più lontana.

Appena entrata in macchina mi buttai sul sedile per poi sfogarmi con il mio pianto... Ero sicura del fatto che i miei singhiozzi si sarebbero sentiti al di fuori della macchina, ma non riuscii a fermarli. Ero veramente stufa di essere sempre oggetto di offese e insulti solo perché ero la fidanzata di Niall Horan, il grande Niall Horan, membro della famosissima band chiamata “One Direction”... Infondo, cosa avevo fatto di male per meritarmi tutto questo? Spesso mi facevo questa domanda non ottenendo mai una risposta, segno che molto probabilmente non avevo fatto veramente nulla. Inevitabilmente mi ritrovai a pensare che forse avevano ragione le fan... Non ero adatta a Niall e questo mi uccideva dentro. Il pensiero più brutto che mi venne in mente era quello di dover lasciare Niall, forse sarebbe stata la cosa più giusta per entrambi. Successivamente decisi di ritornare a casa per prendere meglio una decisione. Una volta partita in macchina, cominciai ad uscire da quel posto che non avevo mai odiato così prima di quel giorno. Una volta uscita, in preda al nervoso e alle lacrime che ricominciarono ad uscire velocemente, aumentai la velocità anche perché la strada era libera. In circa venti minuti riuscii a percorre gran parte della strada, tanto che mancava davvero poco per arrivare a casa. Quando però svoltai a sinistra per prendere la strada più corta, sbandai con la macchina per l'eccessiva velocità per poi sbattere violentemente contro un'altra davanti. L'impatto fu devastante, tanto che persi i sensi dal momento che sbattei la testa al finestrino per poi essere travolta dal buio.

 

POV NIALL

Arrivai a Parigi nel pomeriggio. Appena scesi dall'aereo fui condotto insieme a Paul nell'albergo dove soggiornava tutta la band e una volta arrivato fui accolto dai ragazzi che mi abbracciarono calorosamente.

-Ehi bro! Come sta Audrey? Abbiamo saputo che diventerai papà!- disse tutto d'un fiato Zayn che mi saltò in braccio come se fosse un koala.

-Sta bene, e... Ragazzi, non c'è emozione più grande di quella di sapere che diventerò papà! Ancora non ci credo...- piansi dalla gioia mentre i ragazzi continuavano ad abbracciarmi contenti di vedermi e della notizia. Dopo aver mangiato un panino mi sedetti sul divano per poi guardare insieme ai ragazzi presenti in quel piccolo salotto la TV. Non trovando nessun programma che piacesse a tutti decidemmo di guardare il telegiornale, cosa che non accadeva quasi mai tanto che non lo ascoltai con molto interesse. Ad un certo punto una notizia mi fece cadere il mondo addosso.

Questa mattina Audrey Collins, fidanzata del famoso cantante Niall Horan, è stata coinvolta in un incidente stradale. La signorina ha sbattuto violentemente contro un'auto tanto che ha perso i sensi. Ora la ragazza si trova in ospedale, i medici non hanno detto ancora nulla ma appena avremo notizie vi faremo sapere.”

Non riuscii a credere a quello che avevo sentito in televisione. Anche gli altri ragazzi rimasero allibiti e sconvolti dalla notizia ma mai quanto me. Sentii come una parte di me morire, sperai tanto che non fosse vero. Vidi Harry smanettare con il cellulare e potei vedere che stava andando su twitter.

-Niall, Audrey è veramente in ospedale...- vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime. Mi sentii perso, l'unica cosa che volevo fare era partire e ritornare dal mio amore. Quando mi alzai dal divano per chiamare Paul, sentii le gambe tremare e la testa girare tanto che svenni cadendo a terra.

 

POV LIAM

-Ragazzi! Correte, Niall è svenuto!- cercai di tirare su Niall per stenderlo sul divano. Quella notizia mi ha completamente scioccato, figuriamoci cosa aveva provocato a Niall. D'un tratto Louis comparve in salotto con una bottiglietta di acqua in mano.

-Ragazzi, provate a risvegliarlo con degli schiaffi leggeri... Se non dovesse svegliarsi utilizzeremo l'acqua.- ordinò Louis che tra tutti era quello che era riuscito a mantenere la calma. Provai a schiaffeggiarlo ma nulla, non si risvegliava. Allora Louis senza pensarci due volte, svuotò la bottiglietta dell'acqua in faccia al povero biondo. Poco dopo lo vidi muoversi lentamente come se si fosse svegliato da un lungo sonno.

-Niall come va?- gli domandò Harry con ancora gli occhi lucidi.

-Un po' stordito... Audrey!- esclamò molto probabilmente ricordandosi di cosa aveva sentito in televisione. Si alzò velocemente dal divano ma Zayn fu pronto a riprenderlo e a farlo risedere.

-Aspetta Niall... Non ti agitare.- gli ordinò Louis.

-Louis come faccio a non agitarmi quando so che la mia ragazza che porta in grembo mio figlio ha avuto un incidente?!- sgridò nervoso Niall.

-Hai ragione scusami...- disse dispiaciuto Louis.

-Vado da Paul...-

-Niall mi dispiace dirtelo ma non penso che ti faccia ripartire...- affermai con tristezza.

-Liam, almeno provo.- disse con le lacrime agli occhi per poi passarsi una mano tra i capelli nervosamente.

 

POV NIALL

Successivamente chiamai al telefono Paul e gli dissi che ci saremmo dovuti incontrare davanti l'ingresso della nostra stanza dell'albergo. Quando arrivò, cercai di convincere Paul a lasciarmi ripartire per Londra, ma me lo impedii. Provai in ogni modo, addirittura arrivai ad offrirgli dei soldi pur di farmi partire, ma nulla da fare... Era irremovibile. Così una volta rientrato in camera, mi buttai sul letto per poi lasciarmi andare in un pianto liberatorio...

 

POV AUDREY

Sentii delle strane voci ma non riuscii a capire chi stesse parlando. Cercai di aprire gli occhi e l'unica cosa che vidi fu solo una luce abbagliante. Subito dopo riuscii a mettere a fuoco le immagini e una volta aperti bene gli occhi mi accorsi di essere in ospedale. Inizialmente non capii per quale motivo fossi lì ma subito dopo riuscii a ricordare tutto: l'aeroporto, le fan, i giornalisti, l'incidente.

-Salve signorina Collins, mi dica... Come si sente?- mi chiese il dottore di fronte il mio letto sul quale ero stesa.

-Un bel po' stordita e...- le stesse fitte che avevo avuto il giorno precedente ripresero all'interno della mia pancia, solo molto più forti. Cominciai ad emettere versi di dolore che fecero preoccupare il dottore, il quale chiamò l'infermiera.

-Signorina questi dolori, li ha avuti già in passato?- domando il dottore.

-Sì dottore, io... Io sono incinta.- gli confessai. Vidi il dottore sbiancare, ma non capii il motivo. Quando entrò l'infermiera il dottore le disse di portarmi in reparto ginecologia immediatamente. Cominciai a preoccuparmi poiché vidi il dottore particolarmente nervoso. Una volta arrivati mi fecero stendere sul lettino, e una volta alzata la maglietta, cominciarono a farmi l'ecografia dopo avermi passato quel freddo gel sulla pancia. Nella mente mi passò un pensiero orrendo che cercai di togliere credendo che fosse tutto a posto e che non ci fosse nessun problema. Vidi la ginecologa osservare attentamente il monitor del macchinario per poi guardare impaurita e triste il dottore lì presente. La mia preoccupazione salì alle stelle poiché temevo che quel pensiero fosse realtà.

-Mi dite cosa sta succedendo?- dissi in preda al nervoso. Le parole che mi riferì la ginecologa mi uccisero dentro, non volevo credere che fosse successo veramente. La dottoressa abbassò lo sguardo per poi riferirmi quelle agghiaccianti parole.

-Signorina, ha perso il bambino.-



Il nostro Niall, he's PER-FECT!


Audrey è dolcissima, non trovate?

Heilàààà!
Buonasera ragazze... Mi vergogno tantissimo. Mi scuso con voi con tutto il cuore per avervi fatto aspettare tutto questo tempo, non volevo e mi dispiace molto, davvero! Questo penso sia il capitolo più triste che io abbaimai scritto... E l'illuminazione è venuta mentre ascoltavo Over Again, Forever Young e Silenced By The Night... Ma questo penso che non vi interessa. Voglio fare un particolare ringraziamento a
lilsmoldyswag che mi ha aiutato a trovare le gif, oltre che ad essere una recensitrice di fiducia, quindi... GRAZIEEE! A _ Giorgia _ che mi ha sempre aiutata nei momenti di difficoltà, alle undici lettrici che hanno inserito la mia storia tra le preferite, le dodici lettrici che l'hanno inserita tra le preferite e alla lettrice che l'ha inserita tra le ricordate. Un grazie grandissimo! Spero che il capitolo via sia piaciuto e mi picerebbe leggere cosa ne pensate... Quindi lasciate qualche recensione per favore! Un bacio. Mi scuso ancora.
Totta xx

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Capitolo 5
*** Andremo avanti, insieme. ***


Buona lettura. Per favore leggete l'angolo autrice!



-Signorina, ha perso il bambino.- quelle cinque parole distrussero la mia felicità e la gioia che avevo condiviso con il ragazzo che amavo. Mi lasciai andare sul lettino coprendomi il viso e cominciando a piangere silenziosamente... Il dolore da sopportare era immenso. Il mondo mi cadde addosso schiacciandomi come un inutile insetto... Non saprei dire quale tra la morte di mia sorella o la perdita del bambino mi avesse fatto più male.

-Signorina, l'accompagno nella sua stanza.- mi disse il dottore che assistette all'ecografia. Lentamente mi alzai e con ancora qualche fitta, mi avviai verso la stanza. Una volta entrata mi distesi sul quel letto che ad un tratto divenne alquanto scomodo per poi rimanere ferma e fissare il soffitto con ancora le lacrime che rigavano il mio viso. Non riuscivo ad accettare la perdita del bambino, non riuscivo ma soprattutto non volevo. Ero terrorizzata dal fatto che avrei dovuto avvertire Niall di questo, ma sapevo anche che il ragazzo non sarebbe potuto ritornare da me poiché non poteva abbandonare di nuovo il tour. Decisi così di riferire a Niall quella notizia non appena sarebbe tornato a casa nonostante fossi consapevole delle conseguenze. Stanca e ancora con qualche dolore per l'incidente, presi il telecomando per poi accendere la TV. Feci un po' di zapping fino quando non mi fermai su un telegiornale in cui avevano mandato la notizia di un incidente avvenuto poco prima... Si trattava del mio incidente.

 

E' avvenuto stamani nella città di Londra. La fidanzata del famoso cantante Niall Horan, Audrey Collins, ha avuto un incidente stradale non lontano da casa sua tanto che è stata trasportata in ospedale nel quale rimarrà ricoverata.

 

Spensi immediatamente la TV, infastidita da quella voce che parlava di me e del mio incidente. Cercai di addormentarmi ma venni infastidita più volte dal telefono che vibrava insistentemente e, così, dopo essermi rivolta verso il comodino, presi il telefono per poi leggere il nome che appariva sullo schermo. Niall mi stava chiamando e solo dopo realizzai che molto probabilmente anche lui aveva guardato il telegiornale. Sospirai profondamente per ricacciare le lacrime che minacciavano di uscire e cadere sul mio viso per poi rispondere.

-Ehi...- risposi con un filo di voce.

-Audrey come stai?- lo sentii molto agitato e credetti che stesse per piangere per il suo tono di voce, difatti poco dopo lo sentii tirare su con il naso.

-Niall ora sto bene, stai tranquillo...- si formò un nodo alla gola che non mi permise di parlare ad alta voce e Niall sentendomi così, si preoccupò ulteriormente per poi cominciare a singhiozzare come un bambino.

-Ti prego... Non piangere.- lo supplicai per non permettere a a quelle maledettissime lacrime di uscire e rigare il mio viso, ormai stanco.

-Come faccio a non piangere... E' struggente non poter essere lì vicino a te.- a quel punto scoppiai a piangere anche io, non riuscivo a sentire Niall piangere dal momento che era assai doloroso. D'un tratto sentii degli strani rumori provenire dall'altro lato del telefono e poco dopo capii che gli avevano tolto il telefono.

-Ehi Audrey sono Liam... Ho tolto il telefono a Niall perché non riusciva a parlare per i singhiozzi.- spiegò Liam con un tono di tristezza.

-Ho capito, lo sentivo... Vi prego, ditegli di smettere di piangere perché non voglio che stia così.- pregai Liam che subito riferì agli altri ragazzi la mia richiesta.

-Vedi Audrey, è così triste non solo perché stai male ma anche perché non ti può raggiungere... Non gli hanno dato il permesso e lui non può farci nulla. Non puoi capire come sta...-

-Oh mio dio...- risposi con qualche lacrima che scendeva sulle mie guance.

-Piuttosto... Nulla di rotto?- mi disse con una piccola risata per spezzare quella tristezza che si era creata.

-Per fortuna no...- risposi sinceramente anche se poco dopo mi venne in mente la perdita del bambino.

-Meglio così!-

-Già...-

-Ora dobbiamo chiudere la chiamata... Ci sentiamo appena ci danno la possibilità. Stammi bene.-disse salutandomi.

-Aspetta Liam...- lo fermai prima che attaccasse.

-Sì Audrey?-

-Di' a Niall che lo amo più di ogni altra cosa al mondo.-

-Certo, lo farò.- disse con un tono alquanto dolce e comprensivo.

-Grazie Liam... Ciao.- dopo questo, chiusi la chiamata dal momento che volevo liberare la mente dai pensieri. Decisi così di ascoltare qualche brano del mio gruppo preferito, nonché dei miei migliori amici e del ragazzo che amavo alla follia. Partì Over Again e con la dolce voce di Liam, mi addormentai esausta in quella camera d'ospedale.

Mi fecero rimanere una settimana esatta in ospedale dal momento che doveva fare dei controlli e degli accertamenti. Durante il mio ricovero mi venne a trovare più volte Celine alla quale però non nascosi la perdita del bambino.

 

*FLASHBACK*

Dopo aver fatto nuovamente le analisi del sangue, mi venne a trovare Celine e non appena la vidi, le camminai incontro per poi abbracciarla forte... Mi era mancata tantissimo in quei giorni.

-Ehi bella! Come stai?- mi chiese scompigliandomi i capelli.

-Mh... Meglio!- le dissi con un grande sorriso stampato in faccia.

-Sono contenta! Dimmi... Come sta la creaturina lì dentro?- mi chiese indicando la pancia con occhi che brillavano. Non appena però sentii pronunciare quelle parole mi rattristii e in una frazione di secondo tutto il dolore comparve di nuovo. Abbassai la testa per ricacciare le lacrime ed emisi un sospiro di dolore.

-Audrey... Che succede?- chiese preoccupata la ragazza di fronte a me.

-Ho perso il bambino- affermai balbettando. Celine rimase di sasso, mi fissava immobile con occhi lucidi. Subito l'abbracciai, non volevo vedere anche lei piangere.

-Mi dispiace tanto...- mi confessò la mia migliore amica. Le risposi sospirando profondamente e dopo essersi asciugata le lacrime con la manica del suo maglioncino mi porse una domanda che mi lasciò spiazzata.

-Niall sa del bambino?- mi pietrificai al sentire quelle parole.

-Ecco... Io... Ehm... Penso di dirglielo non appena ritorna a casa.- Celine mi guardò con rimprovero.

-Audrey...- mi chiamò scuotendo la testa

-Perché non gliel'hai detto subito?- continuò continuandomi a guardare con quell'espressione stampata sul viso.

-Perché era già distrutto dalla notizia del mio incidente... Figuriamoci se gli avessi detto della perdita del bambino!- tentai di giustificarmi e poco dopo Celine sembrò di aver capito.

*FINE FLASHBACK*

 

Finalmente arrivò l'ultimo giorno del mio ricovero... Ero stufa di tutto quel bianco e non vedevo l'ora di ritornare a casa. In quello stesso giorno Niall sarebbe ritornato la mattina presto qui a Londra e nella chiamata avvenuta il giorno precedente mi disse che sarebbe venuto a prendermi non appena fosse sceso dall'aereo. Da una parte ero contenta di rivedere il ragazzo che amavo ma dall'altra avevo paura della sua reazione non appena avesse saputo della perdita del bambino ma soprattutto il fatto che glielo avevo nascosto per una settimana intera. Una volta svegliata, mi vestii e cercai di rendermi il più presentabile possibile dal momento che non avevo la mia pochette con i trucchi con me. Una volta finito, cominciai a preparare la borsa con i vestiti che mi aveva portato Celine quando era venuta a trovarmi e una volta terminato il lavoro, posizionai la borsa sul letto facendo un po' di fatica. In realtà feci molta fatica che ad un tratto di alleviò... Non riuscii a capire come fosse possibile che quella borsa in una frazione di secondo fosse diventata così leggera, questo fino quando non sentii una mano poggiarsi sul mio fianco e delle calde labbra posarsi sul mio collo. Lo riconobbi subito e immediatamente fui pervasa dalla gioia ma anche dalla paura. Nonostante questo mi girai di scatto e lo abbracciai con tutta la forza che avevo a disposizione.

-Amore mio... Mi sei mancato tantissimo!- gli dissi sinceramente tenendolo stretto a me.

-Buongiorno anche a te amore.- mi salutò baciandomi castamente sulle labbra. In quel piccolo ma dolce bacio riuscii a capire quanta preoccupazione aveva avuto Niall nei miei confronti. Durante quel bellissimo scambio di affettività mi gelai quando la mia mente venne attraversata dalla scena in cui venni a sapere della perdita del mio bambino, del nostro bambino. Niall che si accorse della mia freddezza prese le mie mani preoccupato.

-Ehi... Qualcosa non va?-

-Eh?... Sì sì tutto a posto.- gli risposi un po' nervosa tanto che mi guardò con sguardo interrogativo e dubbioso.

-Andiamo a casa... Non ne posso più di tutto questo bianco e queste innumerevoli vecchiette con cui ho fatto colazione per una settimana intera!- gli chiesi facendolo ridere.

-Beh... Guarda il lato positivo, ti hanno fatto compagnia per non sentirti sola!-

-Sì...Il lato positivo.- dissi a bassa voce ma riuscii a farmi sentire lo stesso. Niall continuando a sorridere prese la borsa per poi stringermi la mano e trascinarmi verso l'uscita dell'ospedale che ovviamente era colma di fotografi e ragazzine urlanti. Provai un senso di disprezzo nei loro confronti, proprio loro avevano provocato la mia rabbia che poi mi aveva portato all'incidente. Sorpassammo di fretta quelle ragazzine impazzite insieme ai fotografi, per poi avviarci verso la macchina guidata molto probabilmente da Paul. Durante il viaggio nessuno dei due proferì parola e il silenzio era interrotto solamente dalle canzoni trasmesse per radio e nel momento in cui partì Little Things, un grande sorriso spuntò sul mio viso.

-Ti piacciono le loro canzoni?- mi chiese Paul mentre guidava.

-Non mi piacciono, le adoro... Sai sono una loro fan, come quelle ragazzine di fronte l'ospedale.- dissi intrecciando le mie dita con quelle di Niall che con un braccio mi strinse a sé.

-Bene, siamo arrivati!- annunciò entusiasta Paul. Niall scese dalla macchina senza ringraziare e salutare colui che ci aveva accompagnati a casa.

-Ma Niall... Non lo saluti nemmeno?- gli chiesi incredula mentre Niall corrugava la fronte, segno di rabbia.

-Nemmeno se lo merita, un mio saluto...- non risposi a Niall e così presi le chiavi di casa per poi aprire la porta ed entrare nella piccola villette.

-Finalmente a casa!- esclamò Niall contento ed io emisi solo un sospiro di sollievo che però fu interrotto in una frazione di secondo dalla domanda che fece rinascere in me paura e dolore.

-Audrey, mi sono dimenticato! Come sta il nostro bambino?- baam. La domanda fatidica che prima o poi sarebbe arrivata. La paura mi prese in suo possesso e potrei giurare che avevo le gambe tremanti a causa sua. I miei occhi si abbassarono per osservare il pavimento e per non incontrare il suo che era alquanto preoccupato.

-Adrey... Cosa è successo al bambino?- mi chiese con voce ferma avvicinandosi di più a me e prendendomi le mani. Sciolsi però quel contatto per poi prendere un sospiro per ricacciare le lacrime che avevano rigato il mio viso più volte.

-Niall ho p-perso il b-bambino...- gli dissi timorosa. Vidi Niall allontanarsi da me per guardarmi meglio. Notai che aveva gli occhi lucidi e rossi... Sarebbe scoppiato in un pianto da un momento all'altro.

-Da quanto tempo lo sai?- chiese freddo continuando a fissarmi con occhi che si fecero più cupi. Il ragazzo che avevo davanti a me non era Niall... Mi incuteva un po' di timore.

-Niall... Io n-non...- cercai di giustificarmi balbettando nervosamente.

-Da quanto tempo Audrey?!- chiese alzando notevolmente la voce e con le lacrime agli occhi che cominciavano a scendere lungo le sue guance. Era tutta colpa mia... Aveva ragione Celine, non dovevo nasconderglielo.

-Subito dopo l'incidente...- risposi timorosa mantenendo lo sguardo basso per non incrociare i suoi occhi. Dal suo tono di voce riuscii a capire che era molto deluso da me e questo mi faceva male dentro, troppo. In silenzio Niall mi sorpassò per poi dirigersi verso le scale... Non riuscivo a vederlo così amareggiato e arrabbiato alla stesso tempo tanto che decisi di fermarlo prendendolo per il suo grande polso. Niall si fermò per poi guardarmi con sguardo arrabbiato, inutile ripetere che i suoi occhi erano così rossi dalle lacrime che cercava di ricacciare anche se non riuscii nel suo intento. Niall tolse la mia mano dal polso con un gesto veloce per poi continuare a dirigersi verso la camera. In quel momento mi sentii morire dentro, mi ero pentita di aver nascosto a Niall la perdita del nostro bambino, ma lo avevo fatto per il suo bene. Subito dopo scoppiai in un pianto accasciandomi sugli scalini per poi tenermi il viso ormai bagnato con le mani.

-Niall!- gridai in preda al pianto con l'intenzione di scusarmi e di spiegargli il motivo per cui gli avevo nascosto la notizia. Niall si girò degnandomi di uno sguardo e tenendo i pugni serrati. Con un cenno del capo mi invitò a continuare.

-Scusami, io non volevo...- provai a parlare balbettando, ma Niall mi interruppe.

-Non volevi?!-

-Sì, non volevo nascondertelo ma l'ho fatto per il tuo bene.- cercai di parlare guardandolo dritto negli occhi. D'un tratto alzò il sopracciglio con fare interrogativo.

-Non volevo che ti preoccupassi ancora di più...- il suo sguardo si era addolcito un poco, il che mi risollevò.

-Sappi solo che mi hai deluso, non me lo aspettavo da te Audrey!- detto questo mi lasciò sulle scale per poi darmi le spalle ed entrare in camera...

 

POV NIALL

Non riuscii a trattenere ancora le lacrime, difatti scoppiai in un pianto liberatorio prendendo poi cominciare a pugni i cuscini del letto. Ero abbastanza distrutto sia dalla perdita di mio figlio che della delusione che mi aveva provocato Audrey. D'un tratto però cominciai a pensare alle parole della mia ragazza. " Sì, non volevo nascondertelo ma l'ho fatto per il tuo bene. Non volevo che ti preoccupassi ancora di più.... ". Queste parole rimbombavano nella mia mente incessantemente fino a quando mi pentii per il mio comportamento, assai egoista. Mi resi conto che ero stato troppo duro con Audrey e mi pentii subito per averle detto quelle cose... Non era giusto che mi dovessi arrabbiare con lei quando già soffriva dentro per il bambino. Cominciai a maledirmi mentalmente per quello che le avevo appena fatto tanto che decisi di ripagare il danno. Quando aprii la porta per uscire dalla camera da letto trovai Audrey singhiozzante e seduta sul pavimento con le ginocchia strette al petto e la schiena poggiata al muro. Avevo peggiorato la situazione e la rabbia nei miei confronti mi stava mangiando dentro. Senza dire una parola mi avvicinai a lei per poi sollevarla dolcemente da sotto le braccia e stringendola a me per farle capire che mi volevo scusare. Come risposta, Audrey circondò il mio collo con le sue braccia per poi appoggiare il suo viso sulla mia spalla e subito dopo la portai con me in salotto. Una volta arrivati, mi diressi sul divano per poi farla sedere sulle mie gambe e scostandole una ciocca che le era caduta davanti il viso, rosso per il troppo pianto.

-Ehi...- le dissi accarezzandole dolcemente il viso ma Audrey si limitò a guardarmi aspettando che continuassi.

-Mi dispiace tanto per prima... Non volevo dirti tutte quelle cose, mi sento uno schifo. Scusami ancora. Ti prometto che non ti lascerò più sola e...- Audrey mi bloccò posando un suo dito sulle mie labbra.

-Niall non dire nulla... Ho capito.- mi disse sorridendomi e infilando una mano tra i miei capelli.

-Sappi solo che l'ho fatto perché ti amo... Sai che potrei dare la vita per te.- arrossì un poco nel dirmi quelle dolci cose e quel suo rossore mi portò a ricordare il momento in cui la incontrai per la prima volta. Non aggiunsi altro e poco dopo la baciai dolcemente facendo scontrare le nostre labbra. La ragazza che avevo di fronte con i capelli un po' arruffati approfondì quel bacio che sembrò durare un'infinità di ore...

-Ti amo.- continuai tenendola stretta a me. Audrey ricambiò l'abbraccio con una tale forza che non credevo potesse avere. Successivamente si passò una mano sulla pancia facendo una smorfia di tristezza, così nell'immediato misi una mano sopra la sua per rassicurarla.

-Andremo avanti, insieme.- queste parole la lasciarono spiazzata e con occhi ancora lucidi mi guardò sorridente per poi riprendere a baciarmi come non aveva mai fatto prima.



Ecco qui Audrey...  :'(




Questa non ci voleva... :'(




Poi arriva Celine... E fa la pazza! ;)
 


Holaaaa!
Ciao ragazze! Mi dispiace davvero tanto se anche questa volta vi ho fatte aspettare... Mi dispiace tanto! Che dire di questo capitolo... Mi dispiace tantissimo per la reazione di Niall! Poveri... Potreste lasciare una recensione per favore?
Anywayyyy, voglio di nuovo ringraziare
lilsmoldyswag per essere la mia recensitrice di fiducia e che mi sopporta sempre (oltre ad avermi aiutata nel trovare queste gif!), _ Giorgia _ e per tutte le lettrici che hanno inserito la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite. Allora... Vi va di aiutare due lettrici che sono insicure se continuare o no la storia? Spero che passiate da loro... Le fareste un grande favore! ;) Un bacio. Spero vi sia piaciuto.
Totta xx


Pictures of you
-Come farò senza di te.- disse Louis prendendomi le mani.
-Io sarò sempre con te, come tu sempre con me, perché tu sei qui.- indicai il mio cuore e allora lui mi abbracciò fortissimo.
-Facciamo questa promessa. La distanza non ci separerà mai, ci sentiremo ogni giorno, messaggi, chiamate, videochiamate...ogni modo possibile. Sempre e per sempre.- disse. Io e Louis ci volevamo un sacco di bene, ci conoscevamo da quando eravamo piccoli, non volevo tutto finisse così.
-Lo prometto.-
 
I only want her to be happy
Cassy ha diciotto anni, capelli scuri e un fidanzato, Josh, che l'ha lasciata da due mesi per un' altra.
Lei cerca in tutti i modi di riconquistarlo ma nessuno dei suoi "piani" funziona.
La soluzione però è lì dietro l'angolo: dovrà trovarsi un finto fidanzato per far ingelosire Josh.
Dopo un tentativo fallito con l'aiuto del suo migliore amico, Cassy si affiderà ad Harry. Lei sembra ancora interessata al suo vecchio fidanzato. E se Harry si interessasse a lei?
Leggermente ispirata al film "French Kiss"

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Capitolo 6
*** Cena tra migliori amici ***


Buona lettura! Spero vi piaccia! ;)


POV AUDREY
La mattina seguente venni svegliata da un dolce suono di chitarra che molto probabilmente proveniva dal piano inferiore. Una volta stiracchiata mi poggiai sullo schienale del letto e piegai le gambe portandomele al petto. Guardai fuori la finestra e sotto gli occhi cadde la figura di una donna con il proprio neonato in braccio che lo cullava lentamente per poi essere raggiunta da un altro bimbo che le tirava il vestito. Notai la donna abbassarsi all'altezza del figlio più grande per poi accarezzargli il viso. Il bimbo osservò attentamente il neonato por poi prendergli la manina. Distolsi lo sguardo che posai su una foto che feci insieme a Niall e mi ritrovai a pensare se un giorno al posto di quella donna potessi esserci io insieme al ragazzo che tanto amavo. Mi risvegliai dai miei pensieri quando sentii la voce di Niall invadere le mie orecchie: la sua voce era magnifica, calda. Stava provando una canzone a me sconosciuta, molto probabilmente faceva parte del nuovo album che nel giro di qualche mese sarebbe uscito e come ogni fan ero eccitata e impaziente, molto impaziente. D'un tratto Niall alzò la voce per cantare quello che sarebbe dovuto essere il ritornello e una miriade di scosse e brividi attraversarono il mio corpo provocandomi la "pelle d'oca". La sua voce mi aveva completamente paralizzata sul letto, non avevo nessuna intenzione di muovermi poiché avevo il timore che anche il più piccolo rumore potesse interrompere il canto di Niall. Una volta essermi ripresa da quello stato di trance, decisi di alzarmi per raggiungere il mio cantante preferito che continuava a cantare. Quando entrai in bagno, mi specchiai e osservai attentamente il viso che era un po' gonfio per il pianto della sera precedente, ma soprattutto per il sonno che non ero riuscita a prendere. Dopo aver indossato una felpa, scesi in salotto silenziosamente per ascoltare Niall che ovviamente non si era accorto della mia presenza...

-You and I...- terminò la canzone sottovoce posando la chitarra sul divano su cui era seduto a suonare. Era bellissimo, come sempre, con la sua tuta grigia, la maglia nera aderente al suo busto e quel viso spettacolare che mi portava su un altro pianeta. Quando Niall si alzò si accorse di me e dopo un piccolo sobbalzo venne ad abbracciarmi per poi sussurrarmi un "buongiorno" con la sua voce tremendamente roca.

-Buongiorno... Niall quella canzone è stupenda, posso sapere come si chiama?- chiesi guardandolo negli occhi a mo' di supplica.

-"You and I", non l'abbiamo ancora incisa dato che non siamo molto convinti di questa canzone...- commentò Niall spostando lo sguardo e facendo una smorfia. Sgranai gli occhi incredula del fatto che non si fossero accorti della bellezza di quella canzone.

-Stai scherzando vero?- gli chiesi puntando un dito sul suo petto giocosamente.

-Ti sembro uno che scherza?- continuò il biondino sorridendomi.

-Da fan sfegatata ti posso dire che è una canzone meravigliosa e le parole sono uniche, bellissime... Dovete assolutamente inserirla nell'album altrimenti io... Io...- non seppi continuare la frase dal momento che non mi vennero in mente delle alternative.

-Altrimenti che fai?- mi provocò mettendo le braccia sui fianchi e guardandomi con un sopracciglio sollevato.

-Altrimenti...- continuavo a non sapere come continuare la frase e vedere Niall che mi guardava con uno strano sorriso. Poi una lampadina si accese nel mio cervello.

-Altrimenti non ti preparo più le crêpes alla Nutella!- sapevo di aver colpito il suo punto debole... Non riusciva a resistere alle sue adorate crêpes alla Nutella, difatti quello strano sorriso che prima gli decorava il viso era del tutto scomparso.

-Non lo farai vero?- chiese balbettando Niall abbastanza scioccato dalla mia affermazione.

-Ne sono capace mio caro.- risposi con un sorriso malefico. Niall rimase immobile nella sua posizione incredulo. Da una lato mi dispiaceva vederlo così, mentre dall'altro stavo morendo dalle risate! Mi avvicinai poi a lui e lo strinsi forte a me poggiando la testa sulla sua spalla.

-Niall stavo scherzando prima... Le crêpes te le preparo lo stesso. Non posso dire a te e ai ragazzi quali canzoni inserire nell'album oppure no...- dissi guardandolo negli occhi. A quell'affermazione si rilassò sospirando, come se avesse appena scampato il pericolo.

-Davvero Audrey, per un attimo ho creduto che tu non me le preparassi più!-

-No, non lo farei mai.-continuai ridendo e tenendolo sempre stretto.

-Anche perché non riusciresti a resistere ai miei occhioni supplicanti!-

-Purtroppo hai ragione mio caro e dolce Niall Horan- Niall mi prese il viso tra le mani lasciandomi un dolce bacio sulle labbra per poi approfondirlo. Nessuno dei due riusciva a separarsi dall'altro e saremmo potuti rimanere a baciarci per ore se non fosse stato per il telefono che cominciò a squillare con insistenza.

-Mh...-

-Niall rispondi...- gli dissi sulle labbra. Niall con uno sbuffo prese il suo cellulare sul tavolo per poi rispondere...

 

POV NIALL

I baci di Audrey mi stavano facendo impazzire... Non avevo la minima intenzioni di separarmi da le, ma fui costretto a farlo a causa del mio cellulare che cominciò a squillare. Imprecai mentalmente e mi preparai per rispondere male a colui che aveva interrotto quel momento magico. Per il nervoso non guardai nemmeno chi mi stesse chiamando.

-Ponto?!-

-Ehi bro tutto bene?- sarei stato bene se non fossi intervenuto tu Zayn...

-Sì... Come mai questa chiamata?- borbottai. Vidi Audrey rigirare tra le dite una ciocca e mordersi il labbro e la scena mi intenerii tanto da farmi sorridere.

-Ho pensato di invitare te e i ragazzi con le rispettive fidanzate a cenare da me... Tutti insieme, come facevamo all'inizio della nostra carriera!-

-Credo che vada bene per stasera, ne devo parlare con Audrey.- risposi con lo stesso tono di voce con il quale avevo risposto precedentemente a Zayn.

-Perfetto, poi fammi sapere.-

-Va bene a dopo...-

-Sicuro di stare bene Niall?-

-Zayn se adesso non chiudi la chiamata, questa sera puoi scordarti la cena...- sentii Zayn tossire dall'altra parte del telefono, evidentemente si era strozzato con la saliva.

-Ho interrotto qualcosa? Intendo tra te e...- disse un po' imbarazzato e cercando di trattenere le risate.

-Zayn.- lo chiamai con voce ferma, pronto a mandarlo a quel paese.

-Sì Niall?-

-Ci vediamo questa sera e non osare più interrompermi... Chiaro?- affermai un po' spazientito. Zayn cominciò a ridere così forte che contagiò anche me... Non riuscivo ad arrabbiarmi con quei quattro pazzi dei miei migliori amici.

-Va bene bro... Mi raccomando non fate- lo interruppi prima che potesse sparare qualche cretinata.

-Ciao Zayn!- dopo di che attaccai il telefono seguito dalla risata di Audrey che era riuscita ad ascoltare la conversazione.

-Che ridi?!- le chiesi avvicinandomi a lei un una frazione di secondo.

-La tua faccia è... E'... E' troppo divertente!- continuava a ridere fino a diventare rossa in viso... Era adorabile quella ragazza.

-Ha parlato Pomodorina...- continuai prendendola in giro per il suo rossore.

-Dai... Cosa voleva Zayn?- mi chiese smettendo di ridere per poi far apparire sul suo viso un dolce sorriso.

-Ci ha invitati questa sera a cenare a casa sua... Ci saranno i ragazzi con Eleanor, Perrie e Danielle.- lanciò un grido di felicità che mi fece balzare dallo spavento. Ovviamente era felice di rivedere Liam, Zayn, Harry e Louis, ma quel grido era stato provocato dalla gioia di rincontrare le sue amiche, alle quali era davvero affezionata e in modo particolare ad Eleanor.

-Hai detto a Zayn che verremo vero?- mi minacciò puntandomi un dito sul petto... Mai far arrabbiare Audrey Collins!

-In realtà aspettavo di parlarne con te!- affermai cercando di non mostrare il piccolo timore che in quel momento stavo provando.

-Brutto tonto! Dovevi rispondergli di sì!- cominciò a darmi degli schiaffi sul braccio che per me erano delle vere e proprie carezze... La sua forza era pari a zero. Feci delle finte smorfie di dolore per farle credere che mi stava facendo male, ma purtroppo Audrey era troppo intelligente tanto che capì subito.

-Ah sì Niall?! Fai finta di sentire dolore?!- aveva cominciato anche a spingermi ma non riuscì a spostarmi nemmeno di un centimetro. A dire il vero mi ero immobilizzato sul posto e vidi che Audrey stava facendo uno sforzo enorme... La situazione mi stava divertendo, e non poco.

-Brutto babbuino ti devi spostare!- mi sgridò trattenendo le risate e cercando di risultare seria.

-Tesoro prima mi hai dato del tonto, ora del babbuino!- prima che potesse ribattere con un'altra spinta, le presi le mani e la tirai verso di me facendo aderire perfettamente i nostri petti tanto che potei sentire il suo cuore battere all'impazzata. Subito dopo le presi il viso e la baciai lentamente, assaporando le sue dolci labbra.

-Sei il mio tonto preferito...- mi disse continuando a baciarci. D'un tratto però sentimmo uno strano rumore che ci costrinse a separarci.

-Il mio stomaco chiede aiuto! Ho una fame...- scoprii così che Audrey aveva fame e in quel momento pensai che nessuno dei due aveva ancora fatto colazione.

-Beh, ora che ci penso anche io ho fame... Andiamo a fare colazione al nostro solito bar!-

 

POV AUDREY

-Andiamo a fare colazione al nostro solito bar!- propose Niall con estrema felicità. Rimasi un po' allibita dalla sua proposta dal momento che sarebbe risultato molto complicato lo spostamento.

-Ma Niall... Ti sei scordato che sei famoso e che in pochi minuti potresti essere assalito da un'ondata di fan in delirio?- gli dissi con un po' di timore ma Niall non sembrò preoccuparsi.

-Non ti devi preoccupare per questo... Basta avvisare Paul che ci manderà la scorta.- aveva gli occhi che brillavano come zaffiri per la felicità.

-Va bene! Dammi solo qualche minuto per prepararmi...-

-Solo qualche minuto?! Ma se impieghi minimo mezz'ora per prepararti!- gli lanciai un'occhiata torva. Stava per caso dicendo che sono lenta?!

-Stai per caso insinuando che sono lenta?-

-Eh?! Chi, io? Ma cosa vai a pensare! Eh eh... Ora vado a prepararmi!- cominciò ad indietreggiare fino a sbattere contro il tavolino da caffè poco distante dal divano. Sorrisi sotto i baffi per la buffa scena e poco dopo Niall si diresse verso le scale, ma prima che salisse lo fermai chiamandolo.

-Niall...- Niall si girò verso di me con sguardo tranquillo per poi rivolgermi un sorriso timido.

-Ti amo-

-Ti amo che io.- le sue parole scatenarono una miriade di emozioni dentro di me. Dopo essermi lavata, indossai dei jeans con una maglietta con il logo dei Rolling Stones mentre ai piedi misi degli stivaletti con un piccolo tacco. Una volta truccata scesi al piano inferiore e preparai la borsa che come al solito non trovai.

-Niall hai visto per caso la mia borsa?- chiesi cercando di ricordare dove l'avevo messa l'ultima volta. D'un tratto cominciò a squillare il mio telefono e per la fretta nemmeno osservai chi mi stava chiamando.

-Sì?!-

-Ehi Audrey!- riconobbi subito la sue voce.

-Ciao El! Come va?- continuai a cercare dappertutto ma senza alcun risultato.

-Abbastanza bene dai... Te?-

-Mah, si tira avanti... Ah ah! Ecco dove ti eri nascosta!-

-Audrey con chi stai parlando?- mi chiese un po' allibita la mia amica.

-Eh?! Stavo parlando con la borsa, non la trovavo!-

-Sei tutta matta amica mia!-

-Eh eh give me five Sistah!-

-Scusa Audrey, ma come faccio a darti il cinque?! Comunque volevo sapere se questa sera verrete a cenare da Zayn.- mi disse sospirando profondamente.

-Per la tua felicità verremo stasera e sappi che non vedo l'ora di rivederti!-

-Anche io non vedo l'ora di rivederti... A proposito! Ho saputo da Louis che sei incinta, congratulazioni!- quelle parole mi colpirono come un pugno nello stomaco, non avevo ancora pensato che prima io e Niall avremmo dovuto dare la notizia. Eleanor, che non mi sentì rispondere, mi chiese se stessi bene.

-Audrey tutto bene?- chiese preoccupata. Cosa le avrei potuto rispondere in quel momento?

-Eh?! Ehm credo di sì...- qualcosa però non quadrava ad Eleanor, soprattutto dopo la mia risposta. Non volevo dirglielo per telefono, così l'avvisai che ne avrei parlato appena saremmo entrati in casa Malik.

-Senti ne riparliamo stasera ok? Un bacio, a più tardi!- cercai di tagliare corto per evitare che facesse ulteriori domande alle quali sicuramente non avrei saputo rispondere.

-Mh... Va bene a dopo. Ciao!- dopo quel saluto, chiuse la chiamata e successivamente riposi il mio telefono nella borsa per poi aspettare Niall.

-Ehi amore sono pronto, andiamo?- mi chiese prendendomi per mano.

-Sì andiamo.- risposi un po' sicura. Così insieme a Niall, che mi lanciò uno strano sguardo, mi avviai verso l'uscita dove trovammo già la scorta di guardie del corpo. Una volta essere entrati in macchina, l'autista ci porto verso il bar che solitamente frequentavamo quando Niall non era in viaggio per i tour.

-Ahhh, finalmente il nostro bar... E' una vita che non vengo qua a fare colazione!- sospirò contento Niall mentre io mi limitai a sorridere. Il pensiero di dover dire ai ragazzi della perdita del bambino continuava a torturarmi la mente. Niall, che mi vide pensierosa, mi regalò uno dei suoi stupendi sorrisi.

-Tutto bene Audrey?- mi chiese mentre entrammo nel bar. Prima che potessi rispondere, Niall salutò con un caloroso abbraccio il nostro amico James, il proprietario del bar.

-Ehi belli come va?- sorrisi a James per poi rispondergli un semplice "bene". Passammo circa un'ora all'interno di quel bar trattenuti da una chiacchiera e l'altra. Quando si fecero le dieci Niall propose di andare a fare un giro in città ed io accettai subito contenta.

-Niall guarda quel vestitino in vetrina!- esclamai puntando il dito sul vestito verde che mi aveva particolarmente colpito.

-Ti piace?- mi chiese sorridendomi senza lasciare mai la mia mano come per timore di perdermi.

-Tantissimo! Entriamo così lo provo!- senza che lo feci rispondere lo trascinai all'interno del negozio. Lasciai Niall con delle fan che gli chiedevano di fare autografi e foto e nel frattempo andai a provare quel vestito. Era perfetto: un corpetto verde al quale era unita una gonna che ricadeva leggera sui fianchi e che arrivava al ginocchio... Semplice ma perfetto! Inevitabilmente lo comprai anzi, Niall me lo regalò nonostante le mie proteste.

-Niall non dovevi regalarmelo, veramente...- gli dissi per l'ennesima volta.

-Audrey ti ho detto che i soldi sono l'ultimo dei miei problemi e che quello è un mio regalo!- continuò con un dolce sorriso.

-Grazie Niall-

-Per te questo e altro mia cara- esclamò per poi rilasciarmi un piccolo bacio a stampo. Verso l'ora di pranzo, andammo in fast food per poi ritornare a casa verso le quattro del pomeriggio dopo vari giri.

Una volta entrati in casa mi buttai con poca delicatezza sul divano per poi sospirare così profondamente tanto che Niall riuscì a sentire.

-Stanca Audrey?-

-Eh già... Mi sono divertita molto oggi sai?- dissi sinceramente.

-Sono felice!- in una frazione di secondo tornò in mente quel maledettissimo pensiero che mi tolse il sorriso dalle labbra.

-Audrey... Più volte oggi ti ho vista cambiare espressione, a tratti ti rabbui e ti rinchiudi in te stessa. C'è qualcosa che ti turba tesoro?- non resistetti alle sue dolci parole tanto che confessai cosa veramente mi stava turbando da quella mattina.

-Sì... Oggi, quando Eleanor mi ha chiamata e si è congratulata con me per la gravidanza. Solo che... Come faccio a dire ai ragazzi che ho perso il bambino? E' così difficile!- feci uscire quelle parole dalla bocca e subito dopo mi sentii come sollevata da un peso.

-Piccola glielo diremo insieme stasera stessa, ma tu non ti devi preoccupare chiaro?- mi rassicurò accarezzandomi dolcemente la testa come solo lui sapeva fare. Per ringraziarlo gli lasciai un tenero bacio sulle labbra.

Mancava circa un'oretta prima della cena da Zayn, così io e Niall cominciammo a prepararci. Dopo aver fatto una doccia rilassante asciugai i capelli per poi pettinarli e lasciarli sciolti. Successivamente indossai quell'adorabile vestitino verde che avevo comprato quel giorno insieme a delle ballerine nere e, infine mi truccai con un fili di matita accompagnato dal mascara mentre sulle labbra passai un delicato lip gloss. Quando finalmente entrambi fummo pronti, uscimmo di casa per poi dirigerci verso quella di Zayn.

-Oh sono già arrivati tutti! Come al solito, siamo noi i ritardati.- disse ridendo.

-Sbagliato... Tra i due quello ritardato sei tu tesoro!-

-Ah sì?!- fece il finto offeso mettendo il labbruccio come un cucciolo... Era adorabile.

-Dai entriamo altrimenti ci daranno per dispersi!- entrambi ridemmo per quella frase che era uscita spontaneamente dalla mia bocca. Una volta entrati fummo accolti da calorosi abbracci. A dire la verità mi erano mancati tutti i ragazzi, era straziante stargli lontano.

-Ehi futura mamma come va?- Harry pronunciò quelle parole che mi fecero strozzare con la saliva appena le udii. Niall mi diede delle leggere pacche sulla schiena per farmi riprendere.

-Ehm... Ecco.- cominciai a balbettare e questo non mi aiutava per nulla. Niall che si accorse del mio nervoso, mi strinse delicatamente la mano per infondermi sicurezza.

-Ragazzi vi dobbiamo dire una cosa...- cominciò Niall passandosi una mano sulla nuca.

-Niall ci dobbiamo preoccupare?- disse Danielle tenendosi a Liam che la abbracciava dolcemente.

-No, ma è importante. Riguarda noi due e il bambino.- nell'aria si respirava la tensione sempre più alta e dentro di me pensai che sarei scoppiata da un momento all'altro per il timore.

-Io... Ho perso il bambino. E' successo con l'incidente.- una lacrima sfuggì dai miei occhi ricadendo sella mia guancia rosea e che Niall prontamente mi asciugò. Nella casa cadde il silenzio, erano tutti alquanto scioccati dalla notizia che diedi loro, ma non potevo aspettare altro tempo.

-Ci dispiace davvero tanto ragazzi!- ci consolò Liam rinchiudendo me e Niall in un abbraccio al quale si unirono gli altri ragazzi.

-Ragazzi non volevo rovinarvi la serata, scusate.- mi scusai sotto lo sguardo interrogativo di Niall e degli altri ragazzi presenti.

-Tu non hai rovinato nulla! Hai fatto bene a dircelo e sappiamo che è stato difficile per voi.- disse Louis per poi sdrammatizzare con una delle sue solite battute raccapriccianti.

-Vorrà dire che di nuovo vi divertirete la notte!- sgranai gli occhi per poi lanciare uno sguardo di supplica ad Eleanor che subito capì. Dopo poco El diede una piccola sberla sul capo del ragazzo che si lamentò dicendosi che gli aveva fatto male. Il resto della serata passò tranquillamente: durante la cena parlammo delle prossime tappe dei ragazzi, del nuovo album del gruppo di Perrie chiamato Little Mix e di altri argomenti. Quando ero con loro mi sentivo come a casa, difatti quei ragazzi erano la mia famiglia e loro erano la cosa più importante che avevo. Quando si fecero le undici, io e Niall decidemmo di ritornare a casa a causa della stanchezza che ci aveva completamente assaliti. Nel viaggio in macchina chiacchierammo un po' sulla serata...

-Come ti senti?- domandò Niall proprio nel momento in cui stavo per addormentarmi poggiata al finestrino.

-Ora bene... Finalmente mi sono tolta un peso.- dissi alludendo alla notizia del bambino. In poco tempo arrivammo a casa e dopo aver indossato il mio adorato pigiama con le mucchette, mi infilai nel letto per poi addormentarmi tra le braccia del ragazzo che amavo più di me stessa.






Ma quanto sono adorabili? *o*

 


Helloooo!
Ciao ragazze! Finalmente ho postato il sesto capitolo... Ho avuto qualche problema con questo per il semplice fatto che ho avuto un blocco. Anyway... Questo è un capitolo tranquillo e sinceramente dal momento che li ritengo un po' noiosi, ho paura che possano risultare noiosi :S Avete visto la dolcezza di Niall? Io pagherei oro per avere un ragazzo così al mio fianco! xD Mi scuso come sempre se vi ho fatte aspettare ma penso che ormai vi siete abituate a questi miei ritardi! Please, fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo lasciando una recensione, anche se piccina piccina :3 Vorrei fare un ringraziamento a *rulloditamburi*...
lilsmoldyswag per essere la mia recensitrice di fiducia e perchè mi aiuta sempre nel procurare le gif e alla pazza _leeroy_01. Un grande ringraziamento anche alle lettrici silenziose, a tutte quelle che hanno lasciato una recensione e alle lettrici che hanno inserito la mia storia tra le seguite, le preferite e le ricordate! E dopo questo minestrone (?) di ringraziamenti, mi dileguo. Un grazie in anticipo a coloro che lasceranno una recensione. Un bacio.
Totta xx


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Pictures of you
-Come farò senza di te.- disse Louis prendendomi le mani.
-Io sarò sempre con te, come tu sempre con me, perché tu sei qui.- indicai il mio cuore e allora lui mi abbracciò fortissimo.
-Facciamo questa promessa. La distanza non ci separerà mai, ci sentiremo ogni giorno, messaggi, chiamate, videochiamate...ogni modo possibile. Sempre e per sempre.- disse. Io e Louis ci volevamo un sacco di bene, ci conoscevamo da quando eravamo piccoli, non volevo tutto finisse così.
-Lo prometto.-
 
I only want her to be happy
Cassy ha diciotto anni, capelli scuri e un fidanzato, Josh, che l'ha lasciata da due mesi per un' altra.
Lei cerca in tutti i modi di riconquistarlo ma nessuno dei suoi "piani" funziona.
La soluzione però è lì dietro l'angolo: dovrà trovarsi un finto fidanzato per far ingelosire Josh.
Dopo un tentativo fallito con l'aiuto del suo migliore amico, Cassy si affiderà ad Harry. Lei sembra ancora interessata al suo vecchio fidanzato. E se Harry si interessasse a lei?
Leggermente ispirata al film "French Kiss"

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Capitolo 7
*** New York in Europa... ***



Buona lettura... Spero vi piaccia! ;)


-Audrey! Sto perdendo la pazienza...- gridò Niall dal piano inferiore con le nostre valige pronte. E bene, erano passati già due mesi da quando persi il bambino. Niall aveva deciso di portarmi con sé per il lungo tour che si sarebbe svolto negli Stati Uniti poiché come aveva detto lui "Non riesco a stare lontano da te".

-Niall, aspetta due secondi per piacere! Non riesco a trovare il vestitino verde che tanto adoro!- risposi un po' acidamente e imprecando dopo aver sbattuto la testa sulla gamba del letto.

-Ma santa pace del mondo! Te ne comprerò a bizzeffe quando saremo in America, ma ora dobbiamo andare anche perché manca meno di mezz'ora alla partenza e già tutti i ragazzi sono in aeroporto!- continuò Niall che credetti stesse per scoppiare in una crisi isterica dalla quale non ne sarei uscita indenne. Dopo aver dato un'ultima occhiata alla camera nella speranza di trovare quel benedetto vestito, uscii un po' amareggiata ma nel momento in cui scesi il primo gradino inciampai su uno strano tessuto.

-Eccolo!- gridai contenta anche se il mio sedere chiedeva veramente aiuto. Sentii Niall mugugnare un "Ringrazio tutti i folletti dell'Irlanda per aver aiutato quella rimbambita!". Nonostante avesse parlato a bassa voce riuscii a sentirlo tanto che gli lanciai uno sguardo di fuoco che ricambiò con un ghigno.

-Ehi! Non sono rimbambita!- lo guardai mettendo un finto broncio.

-Oh una ragazza che non trova il proprio vestito per poi inciamparci sopra ti sembra normale?- continuò sapendo che era dalla parte della ragione.

-Zitto che mi sono fatta male pure al sedere...- massaggiai il mio gluteo destro,quello che mi faceva più male. Vidi Niall ridere di gusto al mio gesto. Cosa c'era di tanto divertente? Non era mica lui quello con una chiappa dolorante.

-Dai andiamo Audrina!- mi invitò dandomi una pacca sul sedere al quale ricambiai con un ceffone sulla nuca.

-Brutto mascalzone!- risi sotto i baffi vedendo Niall che si passava una mano sulla parte colpita dalla mia mano.

-Ma... Ma...-

-Su Niallino andiamo!- gli feci il verso cercando di imitare la sua voce ovviamente non riuscendo nel mio intento perché la voce che avevo assunto assomigliava più a quella di un trans. Oh mio dio.

Prendendo parte delle valige, io e Niall ci dirigemmo verso l'aeroporto che come al solito era strapieno di ragazzine urlanti. Peccato che quella volta le fan si erano quadruplicate. Da una parte le capivo anche perché fino qualche anno fa avrei fatto le stesse identiche solo per vedere i miei idoli camminare. Una volta scesi, ci dirigemmo all'interno dell'edificio per fare il check-in. D'un tratto venni attirata da delle ragazzine urlanti il mio nome e dopo aver lanciato un'occhiata interrogativa a Niall, mi diressi da loro.

-Audrey!- continuavano a sbracciarsi per farsi vedere e non appena mi avvicinai mi presero le mani.

-Ehi!- le salutai sorridendo.

-Sei bellissima!-

-Mi fai un autografo?- mi chiese una ragazza dai capelli ricci e rossi.

-Certo!- mentre le facevo l'autografo pensai per quale motivo me lo avesse chiesto, infondo era Niall quello famoso.

-Ragazze ora vado! Ciao!- una volta salutate mi diressi verso Niall che mi guardava con un sorriso a trentadue denti.

-Che ridi?- gli chiesi fissandolo. Con una mano mi scompigliò i capelli per poi cingermi il fianco.

-Hai visto? Non tutte le fan ti odiano...- mi disse dandomi un bacio sulla guancia che mi fece arrossire. In quel momento un boato di urli e di flash ci investì e il mio rossore aumentò così tanto da nascondermi nell'incavo del collo di Niall. Aumentando la velocità riuscimmo a raggiungere i ragazzi che ci aspettavano impazienti.

-Finalmente siete arrivati Romeo e Giulietta!- esclamò Zayn ridendo.

-Audrey è stata fermata da alcune fan che volevano un autografo...- continuò Niall soddisfatto. Ma soddisfatto per cosa?

-Sì sì sono tutte scuse... Ammettete che siete arrivati in ritardo perché vi siete dati alla pazza gioia!- non poteva mancare Harry con le sue uscite da maniaco pervertito. Niall dalla disperazione si batté una mano sulla fronte mentre io diedi un ceffone sulla nuca di Harry... Beh se lo meritava, no?

-Ehm... Ragazzi dobbiamo sbrigarci a fare il check-in perché tra meno di un quarto d'ora si parte!- constatò Liam guardando l'orologio. Dopo una serie di sguardi impauriti ci sbrigammo a fare il check-in per poi dirigerci verso il loro aereo.

-Finalmente!- esclamai buttandomi poco delicatamente su uno di quei morbidi sedili. Tutti i ragazzi si girarono verso di me guardandomi con occhi sgranati.

-Audrey, hai lasciato a casa la delicatezza?!- esclamò Louis che era sul punto di ridere.

-Sì, non entrava nella valigia e ho deciso di lasciarla a casa.- li guardai con un'aria da saputella credendo di aver sparato una bella battuta ma la reazione dei cinque carciofi canterini non fu la stessa di quella che mi aspettavo. Mi guardavano con sguardo interrogativo e Niall con uno impietosito. D'un tratto sentii Louis scoppiare a ridere come un dannato, portandosi una mano sulla pancia per reggere le risate. Mi sentii soddisfatta per averlo fatto ridere anche se poco dopo realizzai che stava solo enfatizzando.

-Ahahahahah no. Audrey, fattelo dire, la tua battuta è pietosa e triste...- non me lo feci ripetere due volte che gli saltai sulla schiena per poi farlo cadere a terra e solleticargli la pancia, il suo punto debole.

-Mai far arrabbiare Audrey Collins...- commentò Niall guardando Zayn divertito. Louis era rosso in faccia a causa delle risate. Lo vidi contorcersi sotto di me come una femminuccia tanto che mi fece una tenerezza tale da farmi fermare e dargli tregua. Pensai che se avessi continuato sarebbe potuto morire per mancanza di ossigeno oppure per il mal di pancia e questo non sarebbe stata una cosa buona, per nulla... Non tanto per il cretino, ma per le fan che mi avrebbero mandato auguri di morte o insulti via Twitter.

-Ahhh basta!- gridò Louis in preda alle lacrime.

-Prova a dire un'altra volta che le mie battute sono tristi e la prossima uso le tenaglie!- lo minacciai con un sorriso perfido alludendo ai gioielli di famiglia. Louis sbiancò in un secondo, capendo a che cosa mi stessi riferendo in quel momento.

-Mai pensato di diventare una donna, Tomlinson?- chiesi ancora con quel sorriso inquietante sul volto. Harry stava letteralmente crepando dalle risate che poi trascinarono anche me. Non si poteva immaginare il bene che volevo a quei ragazzi, che in poco tempo erano diventati più di semplici idoli... Erano diventati i miei migliori amici. Nessuno riusciva a stare senza l'altro e soprattutto durante i tour la macanza era troppo grande.

-Louis...- il ragazzo mi guardò con un sorriso come per rispondermi.

-Vieni qui!- quasi gridai e subito Louis si fiondò tra le mie braccia. Sentii delle altre cingermi i fianchi e subito dopo gli altri tre ragazzi si unirono all'abbraccio di gruppo. Mi beai di quell'abbraccio che tanto mi mancava, ma poco dopo fummo interrotti dalla voce metallica del pilota che ci avvisava di sederci e allacciare le cinture per l'imminente partenza. Subito prendemmo posto: io vicino a Niall, Louis a Liam ed Harry vicino a Zayn. D'un tratto sentii il motore dell'aereo azionarsi e un senso di angoscia prese il sopravvento. Non era la prima volta che prendevo l'aereo, ma un po' di paura c'era sempre. Niall che si accorse del mio timore, mi strinse la mano che tremava sul bracciolo per poi sorridermi.

-Andrà tutto bene, ci sono io con te!- quelle frasi sdolcinate non erano per niente adatte al momento...

-Niall spiegami come fa ad andare tutto bene se sto con te! Scusami eh, ma se l'aereo precipita non posso salvarmi perchè ci sei tu! Se l'aereo si schianta crepiamo tutti!- dissi con l'aria di un'isterica appena entrata in un manicomio tanto che Niall saltò sul sedile dallo spavento. Sentii le risa provenire dai sedili posteriori che mi diedero sui nervi. Cosa c'era di così divertente?!

-Tu che ridi qui dietro, tappati quella bocca!- la mia acidità prese il sopravvento ma questa aumentò solo quelle risate di Louis e Liam alle quali si aggiunsero anche Zayn ed Harry. Io stavo letteralmente sclerando e impazzendo e loro invece se la stavano spassando vedendomi in quel modo... Wow davvero divertente! Una volta che l'aereo era partito, mi cominciai a rilassare poggiando la testa sul cuscino del sedile pronta a farmi un lungo sonnellino. Nel momento in cui stetti per addormentarmi, venni richiamata improvvisamente dalla voce di Liam.

-Ragazzi tra quanto tempo arriveremo a New York?- esclamò entusiasta Liam affacciandosi dai sedili. Cercai di mantenere la calma per non rispondergli male e poco dopo sentii il saggio Zayn rispondere a quella stupida domanda.

-Più o meno otto ore...- rispose con uno sbuffo.

-Che cosa?!- chiese gridando e facendomi balzare sul sedile tanto che svegliai Niall.

-Io credevo che sarebbero bastate tre ore!- questa uscita di Liam mi lasciò completamente senza parole.

-Oh mio dio...- sussurrai massaggiandomi le tempie in preda alla disperazione. Niall mi passò un braccio sulla mia spalla stringendomi a sé mentre io poggiai la mia testa sul suo petto cercando di riprendere il sonno che era stato interrotto da quel cretino di Liam. Dopo un po' riuscii a ritrovare pace ma i miei sogni di gloria furono nuovamente interrotti dalla stessa persona...

-Ragazzi ma gli Stati Uniti non si trovano in Europa?- chiese con tono preoccupato Liam... E faceva bene ad essere preoccupato, soprattutto dopo quella domanda a dir poco patetica.

-Liam James Payne...- quando lo chiamavo con entrambi i nomi voleva dire che la situazione era critica, abbastanza critica.

-Oh mio...- non gli diedi il tempo di pregare che sbarrai gli occhi ed urlargli contro come una dannata...

-Liam come diavolo fanno gli Stati Uniti a trovarsi in Europa?! Hai mai sentito parlare del continente Americano?! America?!- misi le mani tra i capelli in segno di totale disperazione sia perché non riuscivo a prendere sonno a causa di Payne sia a causa delle assurde domande di Payne. Payne sempre in mezzo...

-Ahhh vero! Hai ragione! Quindi saremo a New York per le cinque?- continuò non preoccupandosi minimamente del mio stato.

-Sì Liam, sbarcheremo alle diciassette ma adesso per favore tappati quella bocca e fammi dormire... Ho davvero sonno.- dissi severa.

-Va bene sistah...- si alzò dal sedile per darmi un bacio in testa. Bene... Oltre alla stupidità, in quel ragazzo c'era tanta dolcezza e questo si poteva considerare un pregio.

Una volta posizionatami di nuovo su Niall che mi strinse con dolcezza, riuscii a prendere finalmente il sonno e cadere nel mondo dei sogni...

 

Sentii qualcuno muovere velocemente il mio braccio e sussurrare il mio nome... Come potevo non riconoscerlo? Niall dopo avermi stampato un bacio sulla guancia cominciò a passarmi una mano tra i miei capelli, il che mi fece rilassare.

-Ehi Audrey, siamo arrivati.- mi disse con tono basso della voce. Poco dopo aprii gli occhi ritrovandomi ancora su quell'aereo.

-Hai dormito un bel po' bradipa...- continuò ridendo anche se io ero rimasta alquanto scioccata dalla sua affermazione... Avevo dormito davvero otto ore di fila? Beh, non era una novità che dormissi così tanto soprattutto se avevo passato in bianco la notte precedente.

-Oh santo cielo...- mi passai una mano tra i capelli per sistemarli dato che sicuramente erano spettinati.

-Beh, vorrà dire che questa sera riuscirai a rimanere sveglia per il concerto.- affermò con nonchalance Niall guardando fuori dal finestrino. Non appena sentii "concerto" drizzai le orecchie.

-Un concerto?-

-Certo! Questa sera canteremo e poi ci sarà un party! Ah... E' scontato che stasera assisterai al concerto e ovviamente verrai al party con me.- lanciai un urlo di gioia che fece svegliare Liam dietro di me... Piccola vendetta. L'unica volta che ero andata ad un loro concerto fu circa due anni fa. Lo abbraccia di scatto per poi lasciargli un bacio di ringraziamento sulle labbra...

-Penso che tutto questo sia un "grazie"...- mi sorrise sulla labbra per poi accarezzarmi una guancia. Guardai l'orologio e nortai che erano le cinque del pomeriggio, chiedendomi poi a che ora si sarebbero dovuti esibire.

-Niall a che ora inizierà il concerto?-

-Verso le otto ma noi ragazzi dobbiamo essere lì alle sette... Dobbiamo provare alcune canzoni e prepararci nel vestiario.-

-Ma mancano solo tre ore!?-

-Ehm... Sì. Per questo motivo ci dobbiamo sbrigare.- in una frazione di secondo mi alzai dal sedile, presi Niall per il braccio e dopo aver svegliato Harry e Zayn, scendemmo tutti dall'aereo. Sinceramente mi aspettavo una numerosa folla di fan impazzite e urlanti, ma tutto quello che vidi erano una decina di guardie del corpo insieme a Paul che salutai con un cenno della mano.

-Fortuna che non ci sono le fan... Altrimenti non ne saremmo più usciti!- commentò Louis lasciando un sospiro di sollievo.

-Ragazzi, ci sarà un Meet&Greet?- chiesi incominciando a camminare con loro verso le due macchine che ci avrebbero scortato fino all'hotel.

-Sì... Si terrà domani.- mi rispose sorridendo Zayn.

-Sapete che domani realizzerete il sogno di alcune vostre fan? Voi non potete immaginare quanto sono fortunate coloro che riceveranno un vostro abbraccio oppure che parleranno con voi anche per cinque minuti...- mi lasciai sfuggire quella frase che fece sorridere tutti i ragazzi. Ripensai a quando cercai di comprare il PacchettoVip che includeva il Meet&Greet, che poi riuscii ad ottenere proprio nel momento in cui stavo perdendo le speranze...

-Ci fa sempre piacere sapere queste cose...- continuò Niall passandomi un braccio sulla mia spalla per poi darmi un bacio sulla guancia.

-Aw Niall anche io voglio un bacino!- gridò Harry con la voce da femminuccia.

-Potrei vomitare...- commentò Paul che era sul punto di ridere. Ma dove avevo trovato questi pazzi?! Mah...

Quando uscimmo dall'aeroporto riuscii a capire per quale motivo non c'era anima viva: l'uscita era strapiena di fan urlanti i nomi dei ragazzi e a volte anche il mio. A quel punto intervennero gli omoni vestiti di nero che dopo averci divisi a gruppi di tre persone, ci scortarono sulle macchine che ci avrebbero portati in hotel.

-Porca vacca, quante sono...- commentò Zayn una volta salito in macchina insieme a me e Niall. Facemmo una grande fatica a sorpassare le fan che non accennavano a spostarsi. Niall si passò le mani sul viso strofinandolo... Faceva sempre così quando era stanco.

-Ragazzi... Io non arrivo a stasera, sono troppo stanco!- Niall confermò le mie aspettative, ormai lo conoscevo più che bene...

Dopo circa un quarto d'ora arrivammo nell'hotel prendendo però un'entrata secondaria dal momento che quella principale era bloccata dalle fan. Le ragazze conoscevano ogni loro spostamento e sapevano sempre dove trovarli... Questo sì che è stalking! Niall, dopo avermi presa per mano, mi trascinò fuori dalla macchina e insieme a Zayn raggiungemmo gli altri tre.

-Avete visto quante sono?- chiese eccitato Louis alludendo alle fan.

-Sono una marea!- continuò Harry più eccitato di Louis. Dopo aver preso le stanze, ognuno di noi si diresse verso la propria, chi per prepararsi chi per sistemare le valige come nel mio caso. Una volta entrati nella camera rimasi per qualche minuto ad osservarla. Era magnifica: pareti verdi chiaro. Un letto matrimoniale di fronte al quale vi era una tv di grandi dimensioni, un piccolo balcone che affacciava sulla città di NY. Quella camera era magicamente perfetta per i miei gusti. Niall mi risvegliò dal mio attimo di trance chiamandomi.

-Audrey?-

-Uh?-

Ora mi vado a fare una doccia, mi vesto e poi vado alle prove con i ragazzi. Questo è il Vip Pass, non te lo perdere.- mi disse scompigliandomi i capelli che avevo cercato di sistemare durante il tragitto, ovviamente senza successo.

-Va bene Niall...- dopo di questo, Niall scomparve dalla mia vista rinchiudendosi in bagno. Nel frattempo mi cambiai e mi truccai nuovamente per essere un po' più presentabile...

*Un'ora dopo*

Niall era già uscito dalla stanza per andare a fare le prove con gli altri quattro mentre io avevo appena finito di sistemare i vestiti nell'armadio. Guardai l'orologio e notai che non mancava molto all'inizio del concerto, così, dopo aver ritoccato il trucco per un'ultima volta, chiamai Paul.

-Pronto?!- il suo vocione rimbombò nel telefono.

-Ehi Paul, sono Audrey... Io sono pronta, puoi venirmi a prendere e portarmi dai ragazzi?-

-Certo! Scendi subito che ci sono già gli "omoni vestiti di nero" come li chiami tu-

-Grazie mille, sei un angelo.- rise alla mia affermazione e subito dopo attaccai. Una volta abbandonata la camera con un po' di disordine, entrai nella macchina che prima aveva trasportato me, Niall e Zayn. Durante il viaggio non riuscivo a tenere a freno le mie emozioni: eccitazione, gioia, incredulità... Tutte sensazioni meravigliose! Una volta arrivata, insieme alle guardie del corpo mi diressi all'interno dello stadio per poi prendere il mio posto. La visuale era perfetta così come l'atmosfera elettrizzante. Non ero più nella pelle a causa di quel concerto, era come se non avessi mai assistito ad uno loro...

Dopo essersi riempito lo stadio, ad un certo punto si accesero i fari colorati ed una canzone che conoscevo benissimo risuonava per tutto lo stadio scatenando le mie grida e quelle delle fan: i ragazzi avevano appena aperto il concerto con "Up All Night"...


Il piromane...




LOOK AT ME!
Holaaaa belle pimpe! Eccomi qui con il settimo capitolo che come il sesto è passeggero... Ma vi prometto che il prossimo non sarà così! ;) Parola di Totta u.u Come sempre vi dico che mi dispiece tantissimo per non aver aggiornato prima, ma credo che ormai vi siete abituate a questi ritardi! xD Allora... Che mi dite di Audrey? Come vi è sembrata in questo capitolo? Scrivetemi in una recensione cosa ne pensate, se vi è piaciuto o meno il capitolo oppure, non so, quello che volete! Non deve esserenecessariamente lungua... Basta che ci siano più di dieci paroline :3 Vorrei fare un grande ringraziamento alle 22 lettrici che hanno inserito la storia tra le preferite, le 5 tra le ricordate e le 24 tra le seguite. Glassieeeeeeee <3 Ma soprattutto, voglio fare un big ringraziamento a
lilsmoldyswag e a tutte le recensitrici e le lettrici silenziose... Grazie grazie grazie! <3 Ora mi dileguo anche perché sono le tredi notte e non è il massimo! Laciate qualche recensione please! Un bacio e alla prossima.
Totta xx


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Pictures of you
-Come farò senza di te.- disse Louis prendendomi le mani.
-Io sarò sempre con te, come tu sempre con me, perché tu sei qui.- indicai il mio cuore e allora lui mi abbracciò fortissimo.
-Facciamo questa promessa. La distanza non ci separerà mai, ci sentiremo ogni giorno, messaggi, chiamate, videochiamate...ogni modo possibile. Sempre e per sempre.- disse. Io e Louis ci volevamo un sacco di bene, ci conoscevamo da quando eravamo piccoli, non volevo tutto finisse così.
-Lo prometto.-
 
I only want her to be happy
Cassy ha diciotto anni, capelli scuri e un fidanzato, Josh, che l'ha lasciata da due mesi per un' altra.
Lei cerca in tutti i modi di riconquistarlo ma nessuno dei suoi "piani" funziona.
La soluzione però è lì dietro l'angolo: dovrà trovarsi un finto fidanzato per far ingelosire Josh.
Dopo un tentativo fallito con l'aiuto del suo migliore amico, Cassy si affiderà ad Harry. Lei sembra ancora interessata al suo vecchio fidanzato. E se Harry si interessasse a lei?
Leggermente ispirata al film "French Kiss"

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Capitolo 8
*** Party ***


Leggete l'angolo autrice. E' importante! Buona lettura! ;)


-Bene ragazzi, ora è il momento di leggere i vostri tweet!- dichiarò Harry a gran voce scatenando le urla delle fan.

-Allora... "Harry, è vero che dormi con delle mutande con gli orsacchiotti?". Wow, bella domanda ragazzi!- commentò Liam lanciando degli sguardi divertiti al riccio che invece era diventatO tutto rosso dalla vergogna. Harry nascose il viso nella maglietta bianca mentre gli altri ridevano di gusto. Meglio non parlare di me che stavo letteralmente crepando dalle risate.

-Ragazze avete messo in imbarazzo il nostro Harry Styles! Complimenti!- rise Zayn battendo le mani. Vidi Niall lanciarmi una serie di dolci sguardi ai quali ricambiai con un gesto veloce della mano.

-Ehm... E' necessario rispondere?- continuò Harry più imbarazzato che mai.

-No non ce n'è bisogno... Abbiamo tutti capito la risposta Hazza!- rispose Louis divertito.

-Ok ragazzi! Ora vi faremo sognare sulle note di Little Things...- ricominciò Zayn sedendosi insieme agli altri... Sapevo che mi sarebbero servite delle bacinelle e molti pacchetti di fazzoletti. Era la mia preferita, in quella canzone ritrovavo me stessa. Mi portava a ricordare quando avevo quindici anni, quando la mia insicurezza portava una chiusura in me stessa e quando mi facevo troppi problemi sul mio fisico.

-Prima di iniziare...- la voce di Niall invase tutto lo stadio – vorrei dedicare questa canzone a te Audrey, che sei tutta la mia vita.- bene... Rimasi spiazzata da quelle dolci parole e una lacrima scese sul mio viso. I ragazzi si guardarono per poi cominciare a cantare. Subito le note della chitarra di Niall risuonarono nelle mie orecchie provocandomi una serie di brividi e quando ogni ragazzo cantò la propria strofa, fu come un colpo per me. Non riuscii a trattenere il pianto nel ritornello tanto che abbassai lo sguardo per poi portare una mano sul viso. L'atmosfera che si era formata era fantastica: tutte le luci erano spente comprese i fari mentre lo stadio era illuminato da migliaia di led dei cellulari delle fan che muovevano lentamente. I ragazzi invece erano seduti a semicerchio ad eccezione di Niall che nel momento della sua strofa, si alzò e si incamminò verso le scalette che permettevano di scendere dal palco. Gli urli riempirono lo stadio ma non furono tali da sovrastare la sua dolce voce. Lo vidi avvicinarsi lentamente a me e subito un sorriso spuntò sul mio viso rigato da lacrime di gioia. Una volta avvicinatosi abbastanza, posò una mano sulla mia guancia per asciugarmi le lacrime e solo dopo alzai lo sguardo incontrando gli occhi di Niall che brillavano di un azzurro mai visto prima di allora. Portai la mia mano sulla sua accarezzandola per poi ascoltare la sua dolce voce cantare una tra le mie strofe preferite della canzone.

-... Maybe you'll love yourself like I love you.- cantò l'ultimo verso prendendomi e stringendomi a sé per poi baciarmi davanti allo stadio intero. La cosa più bella era che durante il bacio si era creata un'atmosfera a dir poco meravigliosa: il ritornello anziché essere cantato da Harry, venne cantato da tutte le fan quasi sussurrando, come se non volessero interrompere o disturbare il nostro momento.

-... And all your little things.- al termine della canzone, un boato di urla di ragazze si levò in quel gigantesco stadio. Risi per l'emozione mimando con le labbra un "grazie" al quale Niall rispose con un "ti amo"... Ecco, quelle piccole cose mi mandavano in un'altra dimensione, completamente fuori dalla realtà. Avevano un effetto meraviglioso su di me: brividi, gioia, farfalle nello stomaco... Sembravo una ragazzina di quindici anni in piena crisi ormonale.

A Little Things seguirono Kiss You, Over Again durante la quale mi feci dare dalla ragazza accanto tre pacchetti di fazzoletti e infine, per chiudere lo spettacolo, cantarono con tutta l'energia rimasta What Makes You Beautiful.

-Grazie ragazzi per la bellissima serata! Vi adoriamo!- fecero tutti e cinque un inchino per poi sparire nella botola sottostante il palco. In fretta e furia raggiunsi il backstage per poi dirigermi nel camerino collettivo dei ragazzi. Senza pensarci due volte, entrai di corsa fregandomene dei ragazzi mezzi nudi e mi fiondai tra le braccia di Niall preso alla sprovvista tanto che diventò rosso dalla vergogna... In effetti indossava solo dei boxer neri. I ragazzi lanciarono degli urli da stadio mentre Louis batteva le mani come una foca batte le pinne. Saltai letteralmente in braccio a Niall che mi prese prontamente per poi cingere i suoi fianchi con le mie gambe e abbracciarlo con tutte le forze che avevo. Gli presi il viso tra le mie mani e lo avvicinai a me per far scontrare le nostre labbra in bacio puro che provocò i fischi dei ragazzi lì presenti.

-Grazie...- lo ringraziai poggiando la mia fronte sulla sua mentre lui ricambiò con un bacino sul naso.

-E Niall colpisce ancora!- esordì Zayn lanciando un urlo.

-Demente...- sussurrò Niall in modo che lo sentissi solo io. Dopodiché scesi dal mio ragazzo.

-Ora vi lascio vestire... Ci vediamo qui fuori.- detto questo, mi diressi verso la porta per poi uscire dal camerino e aspettare che finissero. Nel frattempo parlai con Paul riguardo i vari programmi che aveva la band che erano a dir poco stressanti...

 

POV NIALL

Quella ragazza aveva un potere immenso su di me, mi stregava con un solo bacio. D'un tratto sentii delle risate provenienti dai ragazzi e subito mi volsi verso di loro. Un piccolo particolare: erano tutti vestiti, tranne me e quello che mi chiedevo io era come fosse possibile che nel giro di due minuti fossero già belli che pronti. Era molto strano, considerando i loro tempi.

-Ragazzi ma cosa ridete?-

-E' da mezz'ora che stai fermo a fissare quella porta!- parlò Harry piegato in due dalle risate. Oh mio dio... Nah, non era possibile.

-Ma che stai dicendo? Audrey è uscita due secondi fa!- ribattei convinto.

-Mezz'ora fa,vorresti dire?- cominciò Louis che cercava di sistemare la giacca ad Harry che non stava fermo un attimo tanto che Tommo gli diede un ceffone sul collo gridando "così starai fermo la prossima volta!". Era così premuroso con Harry tanto che a volte sembrava la madre...

-Cactus...- fu tutto quello che riuscii a dire.

-Amico sei cotto di quella ragazza!- commentò Zayn con il suo fare da bad boy.

-Sì sì cotto... Questo è innamorato perso! Altro che cotta...- ovviamente non poteva mancare Liam per chiudere il quadretto. Rimasi completamente ipnotizzato dalle loro parole tanto che alla fine mi ritrovai a confermare le loro tesi: ero innamorato perdutamente di quella bellezza per la quale avrei sacrificato anche la vita.

-Niall, manca solo un quarto d'ora all'inizio del party e sai, considerati i tuoi tempi...- ricominciò Harry continuando a ridere.

-Cavolo Harry vai al sodo!- protestò Liam dando anche lui un ceffone sul collo di Harry.

-Ma porca puzzola rincretinita... Ce l'avete con il mio collo?!- sbraitò Harry sistemandosi i capelli mentre gli altri ragazzi compreso me, ridevano.

-Insomma... Ti devi dare una mossa Niall! Ora siediti che ti vestiamo noi.- mi invitò Louis. In men che non si dica, mi ritrovai vestito di una camicia nera con una giacca del medesimo colore, gli skinny jeans e Vans nere. Ero abbastanza soddisfatto di come mi avevano conciato tanto che gli rivolsi un sorriso di approvazione.

-Grazie ragazzi...-

-Su su muoviamoci altrimenti chi sente Paul!- una volta sistemati uscimmo dal camerino e notai la mia Audrey cambiata. Aveva un vestitino color panna non troppo aderente che però le metteva in risalto le forme tanto che cominciai a provare del calore nel basso ventre.

-S-sei stupendo...- confessò abbassando lo sguardo con un po' di timidezza.

-Sei perfetta...- le presi le mani avvicinandola poi a me. Nel momento in cui le nostre labbra si sfioravano, sentimmo un suono molto simile allo scatto di una fotografia e solo dopo scoprii Harry con il suo iPhone farci una foto.

 

POV AUDREY

-Ragazzi sappiate che la posto su Twitter!- in realtà non mi piaceva molto l'idea di pubblicare una foto mia e di Niall perché avevo il timore della reazione delle fan. Niall colse al volo il mio disagio tanto che disse con un dolce sorriso ad Harry di non farlo e di dargliela per farla stampare. Osservai la foto e ne rimasi incantata data la sua bellezza. Fui risvegliata da Niall che dopo avermi ripresa per mano mi trascinò verso l'auto che ci trasportava verso il locale per il party. I ragazzi cominciarono a ridere e scherzare insieme mentre io aspettavo Danielle, Perry ed Eleanor. Ad un tratto le vidi entrare nell'auto e subito le abbracciai come se non le vedessi da una vita.

-Ora che siamo tutti al completo possiamo partire!- esclamò Harry guardando fuori dal finestrino le migliaia di ragazze che uscivano dallo stadio, la maggior parte delle quali piangeva per l'emozione. Le capivo benissimo: anche io, una volta uscita dallo stadio qualche anno fa dopo un loro concerto scoppiai a piangere, dentro mi sentivo come se mi mancasse qualcosa. Una sensazione come se non si vuole lasciare lo stadio che in quel momento era l'unico luogo che ti univa ai tuoi idoli. Dopo un po' l'autista accese il motore e ci portò nel locale. Appena scendemmo, Niall mi prese per mano e così tra un flash e un altro, insieme al resto della banda entrammo in quel locale un poco buio e già pieno degli invitati. Vi erano molti personaggi famosi: Ed Sheeran, le Little Mix, Rihanna e, no, non poteva essere... C'era anche Lorde. Più volte avevo sentito o letto su delle riviste che questa ragazza aveva una cotta per Niall, ma non diedi molto peso a queste voci dato che non ne avevo la piena certezza. Comunque, il dubbio rimaneva. Non appena Niall avvistò quella ragazza si gelò e i ragazzi si accorsero di questo tanto che lo presero e lo portarono a salutare gli invitati lasciandomi con le rispettive ragazze. Dopo avermi presa per mano, Perry mi fece conoscere le altri componenti della band e dovevo dire che erano davvero simpatiche. Poi mi fece conoscere Ed e capii che era un ragazzo d'oro, dolcissimo e questo si capiva anche da alcune canzoni che aveva scritto ai ragazzi. Decisi di evitare Lorde nonostante non ci fosse un vero e proprio motivo ma dentro sentivo che stavo facendo la cosa migliore. Dopo le varie presentazioni ritornai da Niall il quale stava bevendo un bicchiere di birra insieme a Louis e a Zayn.

-Ecco il mio raggio di sole... Ne vuoi un po'?- mi chiese gentilmente il mio ragazzo dopo aver lasciato un bacio sulla mia guancia che subito divenne rossa. Annui poco convinta per poi bere un sorso di quella bevanda. In un secondo sul mio viso si stampò un'espressione di disgusto.

-.Bleah... Vorrei sapere come a voi uomini possa piacere una cosa del genere.- dissi disgustata sotto lo sguardo divertito di Niall e di Zayn.

-Gioia del mio cuore andiamo a ballare.- cominciò a spingermi Niall verso la pista ma l'unico problema era che non sapevo ballare, ero un pezzo di legno. Niall anche se mi aveva visto un bel po' indecisa, continuò a spingermi fino ad arrivare sulla pista. Proprio nel momento in cui stavo per ribattere la voce del DJ attirò l'attenzione di tutti gli invitati...

-Hola ragazzi! Allora iniziamo con un lento, quindi formate le coppie!- ovviamente mi misi in coppia con il mio cretino preferito che mi strinse a sé per poi cominciare a ballare. Il suo viso si avvicinò sempre di più al mio fino a sentire il suo respiro sulla mia pelle che mi provocò una serie di brividi. D'un tratto le sue labbra che sapevano del gusto aspro di birra si poggiarono dolcemente sulle mie e questo gesto attirò l'attenzione di molti ragazzi che cominciarono e fare dei fischi. La situazione era alquanto imbarazzante, almeno per me dato che Niall rideva divertito. Quel ragazzo a volte mi stupiva, ma che dico, mi stupiva sempre! Quei minuti insieme sembrarono infiniti ma poco dopo la voce del DJ interruppe di nuovo il ballo.

-Wow ragazzi siete stati fantastici! Ma che ne dite se cambiassimo un po' le coppie, eh?- l'idea non mi andava molto a genio ma fui costretta a separarmi da Niall.

-Perfetto! Allora ciascuno di voi si giri competentemente e cominci a ballare con la prima persona che gli capita davanti, ok? Gooo!- dovevo ammettere che quel DJ aveva qualche rotella fuori posto ma al tempo stesso era molto divertente. Dopo essermi girata dietro incontrai la figura di Harry che sorrideva divertito.

-Mi concede questo ballo signorina?- mi chiese Harry con fare da principe... A dire il vero ce lo vedevo in vesti regali.

-Certo signore!- subito mi spuntò un sorriso che si spense non appena vidi quella che aveva in testa una foresta di ricci attaccata, nel vero senso della parola, a Niall che cercava di divincolarsi dalla sua presa. Poco dopo ripartì la musica e tutte le nuove coppie ripresero a ballare. Non riuscii a distogliere lo sguardo da Lorde che, mi accorsi, si avvicinava sempre di più al viso del mio ragazzo. Non ero una tipa che faceva scenate di gelosia ma se oltrepassava il limite, poteva dire addio alla sua felicità. Cercai di mostrarmi tranquilla davanti ad Harry che mi teneva stretta ma fu abbastanza difficile soprattutto quando la ragazza poggiò le sue mani sul collo di Niall e quest'ultimo invece sui fianchi della ragazza. Fortunatamente non si vedeva il fumo che mi usciva dalle orecchie, ma vi giuro che c'era eccome. Mi bloccai completamente quando vidi quella gallinella posare le sue labbra su quelle di Niall lasciandogli un bacio disgustoso. Tutto ciò che sentivo erano gli occhi pizzicare e un senso di rabbia che bruciava dentro. Anche Harry si accorse del bacio tanto che aumentò la sua presa su di me per evitare che prendessi a pugni quella sgualdrina da quattro soldi. Fu più forte di me. Mi staccai da Harry con una tale forza da fargli perdere l'equilibrio. In quello stesso momento notai Niall prendere per le spalle quella ragazza e spingerla via per poi guardarla male.

-Ma che cazzo fai?!- gridò Niall a Lorde che nel frattempo aveva stampato sul suo viso quel sorriso malefico che avrei ben volentieri eliminato con delle bastonate sulle gengive. Un particolare di Niall: quando diceva le parolacce, allora sì che era arrabbiato. Quando lo raggiunsi, mi misi davanti a lui dandogli le spalle nel tentativo di far capire a quella sottospecie di ragazza che Niall era mio e che non doveva più avvicinarsi a lui. Mi trattenni dal darle uno schiaffo in faccia, non risolvevo nulla con le mani e così mi limitai a parlare con un tono diversamente tranquillo...

-Non ti avvicinare mai più.- sputai a denti stretti quelle parole. Niall portò una mano sulla mia spalla per cercare di calmarmi.

-Oh ma guarda... La cricetina si sta arrabbiando.- quelle parole mi mandarono in bestia ma anziché strozzarla con le mie stesse mani preferii ferirla con le parole.

-Preferisco essere una cricetina che una puttana come te... Di certo non vado a baciare un altro ragazzo quando sono già fidanzata solo per finire sui giornali e su tutte le riviste di gossip.- la guardai con fare da saputella sapendo che quelle parole le avrebbero fatto male. Vidi il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente, segno che si era arrabbiata. Bene, era quello che volevo. Doveva capire che non poteva nemmeno avvicinarsi a Niall, altrimenti ne avrebbe pagato le conseguenze. La ragazza per non mostrare l'imbarazzo che aumentò subito dopo essere scivolata a terra a causa del pavimento bagnato, se ne andò sbraitando. Subito dopo mi girai verso Niall che mi guardava con sguardo triste.

-Audrey scusami. Io... Io...- cominciò a balbettare segno che si stava sentendo in difficoltà. Forse credeva che fossi arrabbiata con lui ma la verità era che non lo ero affatto, così gli presi dolcemente la mano accarezzandogliela.

-Niall non ti devi scusare... Tu non hai fatto nulla, ti ho visto.- dopo essersi tranquillizzato, mi abbracciò per poi rubarmi un bacio. La serata passò tra un ballo e l'altro e chiacchierando con gli altri invitati. Conobbi meglio Ed e capii subito che era una persona d'oro con quella timidezza che lo affascinava. Nonostante questo però rimasi per un bel po' turbata per quello che era successo precedentemente tanto che non riuscivo a togliere dalla mente l'immagine di Lorde che baciava Niall. Al solo pensiero mi veniva da piangere ma riuscii a trattenere le lacrime abbassando lo sguardo oppure cercando, difficilmente, di pensare a qualcos'altro. Verso la fine della serata Niall si avvicinò a me per stare in mia compagnia dopo essersi scatenato con i suoi amici e vederlo sereno mi rendeva felice anche se avevo una voglia matta di piangere.

-Audrey tutto bene?- mi chiese Niall guardandomi dritto negli occhi, il che non mi aiutava per nulla a nascondere quel malessere che avevo dentro.

-S-sì...- risposi con voce tremante facendo purtroppo capire a Niall che stavo tutt'altro che bene. Con un gesto veloce dopo, Niall prese il mio viso tra le mani avvicinandolo al suo.

-Audrey ascoltami...- nel frattempo mi era scesa una lacrima non riuscendo più a sopportare quel fastidio che provavo che poi venne asciugata dalle dita di Niall.

-Non è successo nulla... Tu sei l'unica che voglio baciare, coccolare e con la quale condividere il mio cuore. Sei mia e per nulla al mondo ti sostituirei con un'altra.- disse con voce ferma mentre lo fissavo sbigottita. Subito dopo si avvicinò al mio orecchio...

-Vuoi essere completamente mia tra un po'?- mi guardò con sguardo pieno di desiderio e io non feci altro che acconsentire con un sorriso da un orecchio all'altro. Appena terminò la proposta lo baciai con tutto l'amore che provavo ma Niall mi fermò.

-Aspetta... Andiamo in albergo, vieni!- sgattaiolammo via da quel posto ormai inutile e dopo aver preso un taxi senza farci riconoscere arrivammo in albergo. Prendemmo l'ascensore nel quale Niall cominciò a baciarmi profondamente dopo avermi presa in braccio. Mi mise giù solo per aprire la porta della camera e dopo essere entrati mi prese stile principessa e mi portò nella camera da letto all'interno della quale l'uno donava amore all'altra attraverso una carezza, un bacio, una coccola...


Holaaa!
Sono tornata, ci ho messo un bel po' ma sono tornata! xD Mi voglio scusare per l'immenso ritardo ma non voglio nemmeno promettervi che non accadrà più anche perchè so che succederà un'altra volta. Cooomunque... Che mi dite di Niall e Audrey? Del concerto? Io spero vi sia piaciuto :3 Vi volevo chiedere di lasciare una recensione anche se piccina piccina, pure se mi scrivete delle cavolate! :') Mi dite cosa pensate del capitolo, dei personaggi e cosa vi aspettate dal prossimo capitolo.
UNA COSA IMPORTANTE: ragazze, le lettrici diventano sempre di più e mi rimane difficile e pesante avvisare ogni volta tutte... Quindi ne avviserò solo alcune. Mi dispiace ma siete tantissime! XD Voglio ringraziare tutte le lettrici che hanno inserito la mia storia tra le preferite, ricordate e preferite e un big grazie anche a lilsmoldyswag. Ora vado... Un bacio e alla prossima.
Totta xx

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